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Giordano Bruno CABALA DEL CAVALLO PEGASEO

CON L'AGGIUNTA DELL'ASINO CILLENICO: DESCRITTA DAL NOLANO DEDICATA AL VESCOVO DI CASAMARCIANO

Edizione di riferimento: Giordano Bruno, Cabale du c e!al "#$a%#en, in Oeu!re% co&"l'(e%) VI, texte tabli par Giovanni Aquilecchia, Pari , !e Belle !ettre , "##$%

E"i%(ola dedica(oria %o"ra la %e$uen(e Cabala Al re!erendi%%i&o Si$nor Don Sa"a(ino abba(e %ucce%%or di San *uin(ino e !e%co!o di Ca%a&arciano+ &everendi ime in C ri%(o Pa(er, 'on altrimente che accader uole a un fi(olo, il qual (ionto al termine del uo lavoro )che non tanto per tra mi(razion de la luce, quanto per difetto e mancamento della materia pacciata * (ionto al fine+ e tenendo in mano un poco di vetro, o di le(no, o di cera, o altro che non * ufficiente per farne un va e, rimane un pezzo enza aper i n poter i ri olvere, pen o o di quel che n,abbia fare non avendolo a (ittar via di utilmente, e volendo al di petto del mondo che erva a qualche co a: ecco che al ultimo il mo tra prede tinato ad e ere una terza manica, un orlo, un coperchio di fia co, una forza(lia, un empia tro, o una intacconata che ri alde, empia o ricuopra qualche fe ura, pertu((io o crepatura- * avvenuto a me, dopo aver dato paccio non a tutti miei pen ieri, ma a un certo fa cio de critture olamente, che al fine )non avendo altro da i pedire+ pi. per ca o che per con i(lio ho volti (li occhi ad un cartaccio che avevo altre volte pre((iato e me o per copertura di que, critti: trovai che conteneva in parte quel tanto che vi vederete pre entato% /ue to prima pen ai di donarlo a un cavalliero: il quale avendovi aperti (li occhi, di e che non avea tanto tudiato che pote e intendere (li mi terii, e per tanto non (li po ea piacere% !,offer i appre o ad un di que ti mini tri verbi 0ei: e di e che era amico della lettera, e che non i delettava de imili e po izioni proprie a 1ri(ene, accettate da cola tici et altri nemici della lor profe ione% Il mi i avanti ad una dama: e di e che non (li a((radava per non e er tanto (rande quanto conviene al u((etto d,un cavallo et un a ino% Il pre entai ad un,altra: la quale quantumque (u tandolo (li piace e, avendolo (u tato, di e che ci volea pen ar u per qualche (iorno% Viddi e vi pote e accora((iar una pizocchera: e la me di e, 2'on lo accetto e parla d,altro che di ro ario, della vert. de (ranelli benedetti, e de l,a(nu dei3% Acco tailo al na o d,un pedante: il qual avendo torciuto il vi o in altra parte, mi di e che aboliva o(n,altro tudio e materia eccetto che qualche annotazione,

colia et interpretazione opra Ver(ilio, 4erenzio e 5arco 4ullio% 6divi da un ver ificante che non lo volea, e non era qualche copia d,ottave rime o de onetti% Altri dicevano che (li me(lior trattati erano tati dedicati a per one che non erano me(liori che e i loro% Altri co l,altre ra((ioni mi parevan di po ti a dovermene rin(raziar o poco o niente, e io (li l,ave e dedicato: e que to non enza ca((ione, perch )a dir il vero+ o(ni trattato e con iderazione deve e ere pe o, di pen ato e me o avanti a quel tale che * della u((etta profe ione o (rado% 7tando dumque io con (li occhi affi i u la ra((ion della materia enciclopedica, mi ricordai dell,enciclopedico vo tro in(e(no, il qual non tanto per fecondit8 e ricchezza par che abbraccie il tutto, quanto per certa pele(rina eccellenza par ch,abbia il tutto e me(lio ch,il tutto% 9erto ne un potr8 pi. e pre amente che voi comprendere il tutto: perch iete fuor del tutto% Po ete entrar per tutto, perch non * co a che vi te(na rinchiu o% Po ete aver il tutto, perch non * co a che abbiate% )'on o e mi dechiarar: me(lio con de crivere il vo tro ineffabile intelletto+% Io non o e iete teolo(o, o filo ofo, o cabali ta: ma o ben che iete tutti, e non per e enza, per partecipazione- e non in atto, in potenza- e non d,appre o, da lontano% In o(ni modo credo che iate co ; ufficiente nell,uno come nell,altro: e per: eccovi cabala, teolo(ia e filo ofia- dico una cabala di teolo(ica filo ofia, una filo ofia di teolo(ia cabali tica, una teolo(ia di cabala filo ofica, di orte ancora che non o e que te tre co e avete o come tutto, o come parte, o come niente: ma que to o ben certo, che avete tutto del niente in parte, parte del tutto nel niente, niente de la parte in tutto% 1r per venire a noi, mi dimandarete: che co a * que ta che m,inviate< quale * il u((etto di que to libro< di che pre ente m,avete fatto de(no< Et io vi ri pondo che vi por(o il dono d,un A ino, vi i pre enta l,A ino il quale vi far8 onore, vi aumentar8 di(nit8, vi metter8 nel libro de l,eternit8- non vi co ta niente per ottenerlo da me et averlo per vo tro- non vi co tar8 altro per mantenerlo, perch non man(ia, non beve, non imbratta la ca a- e ar8 eternamente vo tro, e durar8vi pi. che la vo tra mitra, croccia, pioviale, mula e vita: come enza molto di correre po ete voi mede imo et altri comprendere% /ua non dubito, reverendi imo mon i(nor mio, che il dono de l,a ino non ar8 in(rato alla vo tra prudenza e piet8: e que to non dico per ca((ione che deriva dalla con uetudine di pre entar a (ran mae tri non olamente una (emma, un diamante, un rubino, una perla, un cavallo perfetto, un va e eccellente- ma ancora una cimia, un papa(allo, un (atto mammone, un a ino- e que to allora che * nece ario * raro, * dottrinale: e non * de (li ordinarii% !,a ino indico * precio o e duono papale in &oma- l,a ino d,1tranto * duono imperiale in 9o tantinopoli- l,a ino di 7arde(na * duono re(ale in 'apoli- e l,a ino cabali tico, il qual * ideale e per con equenza cele te, volete voi che debba e ere men caro in qual ivo(lia parte de la terra, a qual ivo(lia principal per ona((io: che per certa beni(na et alta repromi ione appiamo che i trova in cielo il terre tre< 7on certo dumque che verr8 accettato da voi con quell,animo, con quale da me vi vien donato% Prendetelo, o padre, e vi piace per ucello, perch * alato et il pi. (entil e (aio che i po a tener in (abbia% Prendetelo el volete per fiera, perch * unico, raro e pele(rino da un canto, e non * co a pi. brava che po iate tener ferma in un antro o caverna% 4rattatelo e vi piace come dome tico- perch * o equio o, comite e ervile, et * il me(lior compa(no che po iate aver in ca a% Vedete che non vi campe di mano: perch * il me(lior de triero che po iate pa cere o per dir me(lio vi po a pa cere in talla- me(lior familiare che vi po a e er contubernale e trattenimento in camera% 5ane((iatelo come una (ioia e co a precio a, perch non po ete aver te oro pi. eccellente nel vo tro ripo ti(lio% 4occatelo come co a acra, e miratelo come co a da (ran con iderazione: perch non po ete aver me(lior libro, me(lior ima(ine e me(lior pecchio nel vo tro cabinetto% 4andem e per tutte que te ra((ioni non fa per il vo tro tomaco, lo potrete donar ad alcun altro che non ve ne debba e ere in(rato% 7e l,avete per co a ludicra, donatelo ad qualche buon cavalliero perch lo metta in mano de uoi pa((i per tenerlo caro tra le cimie e cercopitechi% 7e lo pa ate per co a armentale, ad un contadino che li done ricetto tra il uo cavallo e bue% 7el

timate co a ferina, concedetelo a qualche Atteone che lo faccia va(ar con (li caprii e (li cervi% 7e vi par ch,abbia del mi(none, fatene copia a qualche dami(ella che lo te(na in luo(o di martora e ca(nuola% 7e finalmente vi par ch,abbia del matematico, fatene (razia ad un co mo(rafo perch (li vada rependo e alticchiando tra il polo artico et antartico de una di que te fere armillari, alle quali non men comodamente potr8 dar il moto continuo, ch,abbia po uto donar l,infu o mercurio a quella d,Archimede, ad e er pi. efficacemente tipo del me(aco mo, in cui da l,anima intrin eca pende la concordanza et armonia del moto retto e circolare% 5a e iete come vi timo apiente, e con maturo (iudicio con iderate, lo terrete per voi: non timando a voi pre entata da me co a men de(na che abbia po uto pre entar a papa Pio quinto: a cui con ecrai l,Arca di 'o*- al re Errico terzo di =rancia, il quale immortale((io con l,1mbre de le Idee- al uo le(ato in In(hilterra, a cui ho conceduti 4renta i(illi- al cavallier 7idneo, al quale ho dedicata la Be tia trionfante% Perch qua avete non olamente la be tia trionfante viva- ma et oltre (li trenta i(illi aperti, la beatitudine perfetta, le ombre chiarite e l,arca (overnata: dove l,a ino )che non invidia alla vita delle ruote del tempo, all,ampiezza de l,univer o, alla felicit8 de l,intelli(enze, alla luce del ole, al baldachino di Giove+ * moderatore, dechiaratore, con olatore, aperitore e pre idente% 'on *, non * a ino da talla o da armento, ma di que, che po ono comparir per tutto, andar per tutto, entrar per tutto, eder per tutto, comunicar, capir, con e(liar, definir e far tutto% Atte o che e lo ve((io zappar, inaffiar et inacquare, perch non volete ch,il dica ortolano< 7,ei olca, pianta e emina, perch non ar8 a(ricoltore< Per qual ca((ione non ar8 fabro, ,ei * manipolo, ma tro et architettore< 9hi m,impedi ce che non lo dica arti ta, e * tanto inventivo, attivo e reparativo< 7e * tanto e qui ito ar(umentore, di ertore et apolo(etico, perch non vi piacer8 che lo dica cola tico< E endo tanto eccellente formator di co tumi, in titutor di dottrine e riformator de reli(ioni, chi i far8 crupolo de dirlo academico, e timarlo archimandrita di qualche archidida calia< Perch non ar8 mona tico, tante ch,e(li ia corale, capitolare e dormitoriale< 7,e(li * per voto povero, ca to et ubediente, mi bia imarete e lo dir: conventuale< 5i impedirete voi che non po a chiamarlo conclavi tico, tante ch,e(li ia per voce attiva e pa iva (raduabile, eli(ibile, prelatibile< 7e * dottor ottile, irrefra(abile et illuminato, con qual con cienza non vorrete che lo time e te(na per de(no con e(liero< 5i terrete voi la lin(ua perch non po a bandirlo per dome tico, e endo che in quel capo ia piantata tutta la moralit8, politica et economica< Potr8 far la potenza de canonica autoritade ch,io non lo te(na eccle ia tica colonna, e mi i mo tra di tal maniera pio, devoto e continente< 7e lo ve(o tanto alto, beato e trionfante, potr8 far il cielo e mondo tutto che non lo nomine divino, olimpico, cele te< In conclu ione )per non pi. rompere il capo a me et a voi+ mi par che ia l,i te a anima del mondo, tutto in tutto, e tutto in qual ivo(lia parte% 1r vedete dumque quale e quanta ia la importanza di que to venerabile u((etto, circa il quale noi facciamo il pre ente di cor o e dialo(i- nelli quali e vi par vedere un (ran capo o enza bu to o con una picciola coda, non vi (omentate, non vi de(nate, non vi maravi(liate: perch i trovano nella natura molte pecie d,animali che non hanno altri membri che te ta, o par che iano tutto te ta avendo que ta co ; (rande e l,altre parti come in en ibili- e per ci: non manca che iano perfetti ime nel uo (eno% E e que ta ra((ione non vi odi fa, dovete con iderar oltre che que ta operetta contiene una de crizzione, una pittura- e che ne (li ritratti uol ba tar il pi. de le volte d,aver ripre entata la te ta ola enza il re to% !a cio che tal volta i mo tra eccellente artificio in far una ola mano, un piede, una (amba, un occhio, una v*lta orecchia, un mezo volto che i picca da dietro un arbore, o dal cantoncello d,una fene tra, o ta come culpito al ventre d,una tazza, la qual abbia per ba e un pi* d,oca, o d,aquila, o di qualch,altro animale: non per: i danna, n per: i pre((ia, ma pi. viene accettata et approvata la manifattura% 9o ; mi per uado, anzi on certo, che voi accettarete que to dono come co a co ; perfetta, come con perfetti imo cuore vi vien offerta% Vale%

71'E441 I' !10E 0E !,A7I'1 1 ant,a init8, ant,i(noranza, anta tolticia e pia divozione, qual ola puoi far l,anime ; buone, ch,uman in(e(no e tudio non l,avanza: non (ion(e fatico a vi(ilanza d,arte qualumque ia, o ,nvenzione, n de ofo i contemplazione, al ciel dove t,edifichi la tanza% 9he vi val, curio i, il tudiare, voler aper quel che fa la natura, e (li a tri on pur terra, fuoco e mare< !a anta a init8 di ci: non curama con man (ionte e ,n (inocchion vuol tare a pettando da 0io la ua ventura% 'e una co a dura, eccetto il frutto de l,eterna requie, la qual ne done 0io dopo l,e equie%

0E9!A5A>I1'E A! 7460I171, 0IV141 E PI1 !E441&E 1im*, auditor mio, che enza foco o u piro, lubrico pianto e tra(ica querela, con l,affetto, con (li occhi e le ra((ioni non pu: ramentar il mio in(e(no, intonar la voce e dechiarar (li ar(umenti, quanto ia fallace il en o, turbido il pen iero et imperito il (iudicio, che con atto di perver a, iniqua e pre(iudicio a entenza non vede, non con idera, non defini ce econdo il debito di natura, verit8 di ra((ione e diritto di (iu tizia circa la pura bontade, re(ia inceritade e ma(nifica mae tade della anta i(noranza, dotta pecora(ine e divina a initade% !a o, a quanto (ran torto da alcuni * ; fieramente e a(itata que t,eccellenza cele te tra (li uomini viventi, contra la quale altri con lar(he narici i fan cen ori- altri con aperte anne i fan mordaci- altri con comici cachini i rendono beffe((iatori: mentre ovumque pre((iano, burlano e vilipendeno qualche co a, non (li odi dir altro che 29o tui * un a ino, que t,azzione * a ine ca, que ta * una a initade3, tante che ci: ab olutamente conve(na dire dove on pi. maturi di cor i, pi. aldi proponimenti e pi. trutinate entenze% !a o, perch con ramarico del mio core, cordo(lio del pirito et a((ravio de l,alma, mi i pre enta a (li occhi que ta imperita, tolta e profana moltitudine che ; fal amente pen a, ; mordacemente parla, ; temerariamente crive, per parturir que, celerati di cor i de tanti monumenti che vanno per le tampe, per le librarie, per tutto, oltre (li e pre i ludribrii, di pre((i e bia imi: l,a ino d,oro, le lodi de l,a ino, l,encomio de l,a ino- dove non i pen a altro che con ironiche entenze prendere la (lorio a a initade in (ioco, pa o e cherno< 1r chi terr8 il mondo che non pen i ch,io faccia il imile< 9hi potr8 donar freno alle lin(ue che non mi mettano nel mede imo predicamento come colui che corre appo (li ve ti(ii de (li altri che circa cotal u((etto

democrite((iano< 9hi potr8 contenerli che non credano, affermino e confermino che io non intendo vera e erio amente lodar l,a ino et a initade, ma pi. to to procuro di a((ion(er o(lio a quella lucerna la quale * tata da (li altri acce a< 5a, o miei protervi e temerarii (iodici, o ne(hitto i e ribaldi calunniatori, o fo chi et appa ionati detrattori, fermate il pa o, voltate (li occhi, prendete la mira: vedete, penetrate, con iderate e (li concetti emplici, le entenze enunciative e (li di cor i illo(i tici ch,apporto in favor di que to acro, impolluto e anto animale, on puri, vere e demo trativi- o pur on finti, impo ibili et apparenti% 7e le vedrete in effetto fondati u le ba i de fondamenti forti imi, e on belli, e on buoni, non le chivate, non le fu((ite, non le ri(ettate- ma accettatele, e(uitele, abbracciatele, e non iate oltre le(ati dalla con uetudine del credere, vinti dalla ufficienza del pen are e (uidati dalla vanit8 del dire: e altro vi mo tra la luce de l,intelletto, altro la voce della dottrina intona, et altro l,atto de l,e perienza conferma% !,a ino ideale e cabali tico che ne vien propo to nel corpo delle acre lettere, che credete voi che ia< 9he pen ate voi e ere il cavallo pe(a eo che vien trattato in fi(ura de (li poetici fi(menti< 0e l,a ino cillenico de(no d,e er me o in crocei% nelle pi. onorate academie, che v,ima(inate< 1r la ciando il pen ier del econdo e terzo da canto, e dando ul campo del primo, platonico parimente e teolo(ale, vo(lio che cono ciate che non manca te timonio dalle divine et umane lettere dettate da acri e profani dottori che parlano con l,ombra de cienze e lume della fede% 7apr8 )dico+ ch,io non menti co colui ch,* anco mediocremente perito in que te dottrine, quando avien ch,io dica l,a ino ideale e er principio prodottivo, formativo e perfettivo opranaturalmente della pecie a inina- la quale quantumque nel capaci imo eno della natura i vede et * dall,altre pecie di tinta, e nelle menti econde * me a in numero, e con diver o concetto appre a, e non quel mede imo con cui l,altre forme ,apprendeno- nulla di meno )quel ch,importa tutto+ nella prima mente * mede ima che la idea de la pecie umana, mede ima che la pecie de la terra, della luna, del ole, mede ima che la pecie dell,intelli(enze, de (li demoni, de (li d*i, de (li mondi, de l,univer o- anzi * quella pecie da cui non olamente (li a ini, ma e (li uomini e le telle e (li mondi e (li mondani animali tutti han dependenza: quella dico nella quale non * differenza di forma e u((etto, di co a e co a- ma * emplici ima et una% Vedete vedete dumque d,onde derive la ca((ione che enza bia imo alcuno il anto de anti or * nominato non olamente leone, monocorno, rinoceronte, vento, tempe ta, aquila, pellicano: ma e non uomo, opprobrio de (li uomini, abiezzion di plebe, pecora, a(nello, verme, imilitudine di colpa, in ad e er detto peccato e pe((io% 9on iderate il principio della cau a per cui (li 9ri tiani e Giudei non ,adirano, ma pi. to to con (lorio o trionfo i con(ratulano in ieme, quando con le metaforiche allu ioni nella anta crittura on fi(urati per titoli e definizioni a ini, on appellati a ini, on definiti per a ini: di orte che dovumque i tratta di quel benedetto animale, per moralit8 di lettera, alle(oria di en o et ana(o(ia di propo ito ,intende l,uomo (iu to, l,uomo anto, l,uomo de 0io% Per: quando nell,E,odo i fa menzione della redenzione e mutazion dell,uomo, in compa(nia di quello vien fatta la menzion de l,a ino: 2Il primo(enito dell,a ino3 dice, 2can(iarai con la pecora- il primo(enito dell,uomo redimerai col prezzo3% /uando nel mede imo libro * donata le((e al de iderio dell,uomo che non i tenda alla mo(lie, alla ervente, vedi nel mede imo numero me o il bue e l,a ino: come che non meno importe propor i materia di peccato l,uno che l,altro appetibile% Per: quando nel libro de Giudici cant: 0ebora e Barac fi(lio d,Abinoen dicendo 26dite, o re(i, por(ete l,orecchie, o principi li quali montate u (li a ini nitenti e edete in (iudicio3, interpretano (li anti rabini: 21 (overnatori de la terra li quali iete uperiori a (li (enero i popoli, e con la acra ferza le (overnate ca ti(ando (li rei, premiando (li buoni e di pen ando (iu tamente le co e3% /uando ordina il Pentateuco che devi ridur et addirizzar al uo camino l,a ino e bue errante del pro imo tuo, intendeno moralmente (li dottori che l,uomo del no tro pro imo Idio, il quale * dentro di noi et in noi, ,aviene che prevariche dalla via della (iu tizia, debba e ere da noi corretto et avertito% /uando l,archi ina(o(o ripre e il 7i(nor che curava nel abbato, et e(li ri po e che 2non

* uomo da bene che in qualumque (iorno non ve(na a cavar l,a ino o bue dal pozzo dove * ca cato3, intendeno (li divini crittori che l,a ino * l,uomo emplice, il bue * l,uomo che ta ul naturale, il pozzo * il peccato mortale, quel che cava l,a ino dal pozzo * la divina (razia e mini tero che redime (li uoi diletti da quell,abi o% Ecco dumque qualmente il popolo redemuto, pre((iato, bramato, (overnato, addirizzato, avertito, corretto, liberato e finalmente prede tinato, * i(nificato per l,a ino, * nominato a ino% E che (li a ini on quelli per (li quali la divina benedizzione e (razia piove opra (li uomini, di maniera che (uai a color che ve(non privi del uo a ino, certamente molto ben i pu: veder nell,importanza di quella madedizzione che impiomba nel Deu(erono&io, quando minacci: 0io dicendo: 2!,a ino tuo ti ia tolto d,avanti, e non ti ia re o3% 5aladetto il re(no, fortunata la republica, de olata la cit8, de olata la ca a, onde * bandito, di tolto et allontanato l,a ino% Guai al en o, con cienza et anima dove non * participazion d,a init8% Et * pur trito ada(io ab a%ino e,cidere, per i(nificar l,e er de trutto, fatto, pacciato% 1ri(ene Adamanzio, accettato tra (li ortodoxi e acri dottori, vuole che il frutto de la predicazione de, ettanta doi di cepoli * i(nificato per li ettanta doi milia a ini che il popolo i raelita (uada(n: contra (li 5oabiti: atte o che de quei ettanta doi cia cuno (uada(n: mille, cio* un numero perfetto d,anime prede tinate, traendole da le mani de 5oab, cio* liberandole dalla tirannia de 7atan% Gion(a i a que to che (li uomini pi. divoti e anti, amatori et exequitori dell,antiqua e nova le((e, ab olutamente e per particolar privile(io on tati chiamati a ini% E e non mel credete, andate a tudiar quel ch,* critto opra quell,Evan(elico: 2!,a ina et il pulledro cio(liete e menateli a me3% Andate a contemplar u (li di cor i che fanno (li teolo(i ebrei, (reci e latini opra quel pa o che * critto nel libro de Nu&eri: 2A"erui( Do&inu% o% a%inae) e( locu(a e%( 3% E vedete come concordano tanti altri luo(hi delle acrate lettere dove ovente * introdotto il providente 0io aprir la bocca de diver i divini e profetici u((etti, come di quel che di e 21h oh oh, 7i(nor, ch,io non o dire3- e l8 dove dice 2Aper e il 7i(nor la ua bocca3- oltre tante volte ch,* detto 2E(o ero in ore tuo3- tante volte ch,e(li * prie(ato 27i(nor, apri le mie labra, e la mia bocca ti lodar83- oltre nel te tamento novo, 2!i muti parlano, li poveri evan(elizano3: tutto * fi(urato per quello che il 7i(nor aper e la bocca de l,a ina, et ella parl:% Per l,autorit8 di que ta, per la bocca, voce e paroli di que ta, * domata, vinta e calpe trata la (onfia, uperba e temeraria cienza ecolare- et * i pianata al ba o o(ni altezza che ardi ce di levar il capo ver o il cielo: perch 0io hav,elette le co e infermi per confondere le forze del mondo% !e co e tolte have me e in riputazione- atte o che quello che per la apienza non po eva e ere re tituito, per la anta toltizia et i(noranza * tato riparato: per: * riprovata la apienza de apienti, e la prudenza de prudenti * ri(ettata% 7tolti del mondo on tati quelli ch,han formata la reli(ione, (li ceremoni, la le((e, la fede, la re(ola di vita- (li ma((iori a ini del mondo )che on quei che privi d,o(n,altro en o e dottrina, e voti d,o(ni vita e co tume civile, marciti ono nella perpetua pedantaria+ on quelli che per (razia del cielo riformano la temerata e corrotta fede, medicano le ferite de l,impia(ata reli(ione, e to(liendo (li abu i de le uper tizioni, ri aldano le ci ure della ua ve te- non on quelli che con empia curio it8 vanno o pur mai andaro per e(uitando (li arcani della natura, computaro le vici itudini de le telle% Vedete e ono o furon (iamai olleciti circa le cau e ecrete de le co e- e perdonano a di ipazion qualumque de re(ni, di per ion de popoli, incendii, an(ui, ruine et e terminii- e curano che peri ca il mondo tutto per e i loro: purch la povera anima ia alva, purch i faccia l,edificio in cielo, pur che i ripona il te oro in quella beata patria, niente curando della fama e comodit8 e (loria di que ta frale et incerta vita: per quell,altra certi ima et eterna% /ue ti on tati i(nificati per l,alle(oria de (li antiqui apienti )alli quali non ha voluto mancar il divino pirito di revelar qualche co a, almeno per farli ine cu abili+ in quello entenzio o apolo(o de (li d*i che combattirono contra (li rubelli (i(anti, fi(li de la terra et arditi predatori del cielo- che con la voce de (li a ini confu ero, atterrirono, paventaro, vin ero e domorno% Il mede imo * ufficientemente e pre o dove, alzando il velo de la acrata fi(ura, ,affi(ono (li occhi all,ana(o(ico en o di quel divin 7an one, che con l,a inina

ma cella tol e la vita a mille =ili tei- perch dicono (li anti interpreti che nella ma cella de l,a ina, cio* de (li predicatori de la le((e e mini tri della ina(o(a, e nella ma cella del pulledro de (li a ini, cio* de, predicatori della nova le((e e mini tri de l,eccle ia militante, dele!i( eo%, cio* cancell:, pin e que, mille, quel numero compito, que, tutti, econdo che * critto: 29a carono dal tuo lato mille, e dalla tua de tra diece milia3% Et * chiamato il luo(o &amath?lechi, cio* exaltazion de la ma cella- dalla quale per frutto di predicazione non olo * e(uita la ruina delle adver arie et odio e pote tadi, ma anco la alute de re(enerati: perch dalla mede ima ma cella, cio* per virt. di mede ima predicazione, on u cite e compar e quelle acqui, che promul(ando la divina apienza, diffondeno la (razia cele te, e fanno (li uoi abbeverati capaci de vita eterna% 1 dumque forte, vittorio a e trionfatrice ma cella d,un a ino morto- o diva, (razio a e anta ma cella d,un polledro defunto: or che deve e ere della antit8, (razia e divinit8, fortezza, vittoria e trionfo dell,a ino tutto, intiero e vivente, ? a ino, pullo e madre, ? e di que t,o o e acro anta reliquia la (loria et exaltazion * tanta< E mi volto a voi, o diletti imi a coltatori- a voi a voi mi rivolto, o amici lettori de mia crittura et a coltatori de mia voce: e vi dico, e vi averti co, e vi e orto, e vi con(iuro che ritorniate a voi mede imi% 0atemi campo dal vo tro male, prendete partito del vo tro bene, banditevi dalla mortal ma(nificenza del core, ritiratevi alla povert8 del pirito, iate umili di mente, abrenunziate alla ra((ione, e tin(uete quella foco a luce de l,intelletto, che vi accende, vi bru((ia e vi con uma- fu((ite que, (radi de cienza che per certo a((randi cono i vo tri dolori- abne(ate o(ni en o, fatevi cattivi alla anta fede, iate quella benedetta a ina, riducetevi a quel (lorio o pulledro, per li quali oli il redentor del mondo di e a (li mini tri uoi: 2Andate al ca tello ch,avete a l,incontro3, cio* andate per l,univer o mondo en ibile e corporeo il quale come imulacro * oppo to e uppo to al mondo intelli(ibile et incorporeo- 24rovarete l,a ina et il pulledro le(ati3: v,occorer8 il popolo ebreo e (entile, ottome o e tiranne((iato dalla captivit8 di Belial% 0ice ancora, 27cio(lietele, levateli de la cattivit83: per la predicazion dell,Evan(elio, et effu ion de l,acqua batti male- 2e menatele a me3: perch mi ervano, perch iano miei- perch portando il pe o del mio corpo, cio* della mia anta in tituzione e le((e opra le palli, et e endo (uidati dal freno delli miei divini con e(li, ian fatti de(ni e capabili d,entrar meco nella trionfante Ieru alem, nella citt8 cele te% /ua vedete chi on li redemuti, chi on (li chiamati, chi on (li prede tinati, chi on (li alvi: l,a ina, l,a inello, (li emplici, (li poveri d,ar(umento, (li par(oletti, quelli ch,han di cor o de fanciulli- quelli, quelli entrano nel re(no de, cieli- quelli per di pre((io del mondo e de le ue pompe calpe trano (li ve timenti, hanno bandita da o(ni cura del corpo, de la carne che ta avolta circa que t,anima, e l,han me a otto (li piedi, l,hanno (ittata via a terra: per far pi. (lorio a e trionfalmente pa ar l,a ina et il uo caro a inello% Pre(ate, pre(ate 0io, o cari imi, e non iete ancora a ini, che vi faccia dovenir a ini% Vo(liate olamente: perch certo certo facili imamente vi ar8 conceduta la (razia- perch, bench naturalmente iate a ini, e la di ciplina commune non ia altro che una a initade, dovete avertire e con iderar molto bene e iate a ini econdo 0io: dico e iate quei fortunati che rima(nono le(ati avanti la porta, o pur que(li altri felici li quali entran dentro% &icordatevi, o fideli, che (li no tri primi parenti a quel tempo piacquero a 0io, et erano in ua (razia, in ua alva(uardia, contenti nel terre tre paradi o, nel quale erano a ini, cio* emplici et i(noranti del bene e male- quando po eano e er titillati dal de iderio di apere bene e male, e per con equenza non ne po eano aver notizia alcuna- quando po ean credere una bu((ia che (li vene e detta dal erpente- quando e (li po ea donar ad intendere in a que to: che bench 0io ave e detto che morrebono, ne pote e e ere il contrarioin cotal di po izione erano (rati, erano accetti, fuor d,o(ni dolor, cura e mole tia% 7ovve(navi ancora ch,am: 0io il popolo ebreo quando era afflitto, ervo, vile, oppre o, i(norante, onerario, portator de c:fini, omarro, che non (li po ea mancar altro che la coda ad e er a ino naturale otto il dom;no de l,E(itto: allora fu detto da 0io uo popolo, ua (ente, ua celta (enerazione% Perver o, celerato, reprobo, adultero fu detto quando fu otto le di cipline, le di(nitadi, le

(randezze e imilitudine de (li altri popoli e re(ni onorati econdo il mondo% 'on * chi non loda l,et8 de l,oro, quando (li uomini erano a ini, non apean lavorar la terra, non apean l,un dominar a l,altro, intender pi. de l,altro, avean per tetto (li antri e le caverne, i donavano a do o come fan le be tie, non eran tante coperte e (elo ie, e condimenti de libidine e (ola: o(ni co a era commune, il pa to eran le poma, le ca ta(ne, le (hiande in quella forma che on prodotte dalla madre natura% 'on * chi non appia qualmente non olamente nella pecie umana, ma et in tutti (li (eni d,animali la madre ama pi., accarezza pi., mantien contento pi. et ocio o, enza ollecitudine e fatica, abbraccia, bacia, trin(e, cu todi ce il fi(lio minore: come quello che non a male e bene, ha dell,a(nello, ha de la be tia, * un a ino, non a co ; parlare, non pu: tanto di correre- e come (li va cre cendo il enno e la prudenza, empre a mano a mano e (li va cemando l,amore, la cura, la pia affezzione che (li vien portata da (li uoi parenti% 'on * nemico che non compati ca, abblandi ca, favori ca a quella et8, a quella per ona che non ha del virile, non ha del demonio, non ha del uomo, non ha del ma chio, non ha del accorto, non ha del barbuto, non ha del odo, non ha del maturo% Per: quando i vuol mover 0io a piet8 e comi erazione il uo 7i(nore, di e quel profeta: 2Ah ah ah, Do&ine) -uia ne%cio lo-ui3- dove col ra((hiare e entenza, mo tra e er a ino% Et in un altro luo(o dice: 2*uia "uer %u&3% Per: quando i brama la remi ion della colpa, molte volte i pre enta la cau a nelli divini libri, con dire: 2*uia %(ul(e e$i&u%3, 2%(ul(e e$erun(3, 2-uia ne%ciun( -uid .acian(3, 2i$nora!i&u%3, 2non in(elle,erun(3% /uando i vuol impetrar da lui ma((ior favore, et acqui tar tra (li uomini ma((ior fede, (razia et autorit8, i dice in un loco, che li apo toli eran timati imbreachi- in un altro loco, che non apean quel che dicevano, perch non erano e i che parlavano: et un de pi. eccellenti per mo trar quanto ave e del emplice di e che era tato rapito al terzo cielo, uditi arcani ineffabili, e che non apea ,era morto o vivo, e era in corpo o fuor di quello% 6n altro di e che vedea (li cieli aperti- e tanti e tanti altri propo iti che te(nono (li diletti de 0io, alli quali * revelato quello che * occolto a la apienza umana, et * a init8 e qui ita a (li occhi del di cor o razionale: perch que te pazzie, a initadi e be tialitadi on apienze, atti eroici et intelli(enze appre o il no tro 0io: il qual chiama li uoi pulcini, il uo (re(e, le ue pecore, li uoi parvuli, li uoi tolti, il uo pulledro, la ua a ina, que, tali che li credeno, l,amano, il ie(ueno% 'on *, non * )dico+ me(lior pecchio me o avanti (li occhi umani che l,a initade et a ino: il qual pi. e plicatamente econdo tutti (li numeri dimo tre qual e er debba colui, che faticando i nella vi(na del 7i(nore deve a pettar la retribuzion del danaio diurno, il (u to della beatifica cena, il ripo o che ie(ue il cor o di que ta tran itoria vita% 'on * conformit8 me(liore o imile che ne amene, (uide e conduca alla alute eterna pi. attamente che far po a que ta vera apienza approvata dalla divina voce: come per il contrario non * co a che ne faccia pi. efficacemente impiombar al centro et al baratro tartareo, che le filo ofiche e razionali contemplazioni, quali na cono da (li en i, cre cono nella facult8 di cor iva e i maturano nell,intelletto umano% =orzatevi, forzatevi dumque ad e er a ini, o voi che iete uomini- e voi che iete (i8 a ini, tudiate, procurate, adattatevi a proceder empre da bene in me(lio, a fin che perveniate a quel termine, a quella di(nit8, la quale non per cienze et opre, quantumque (randi, ma per fede ,acqui ta- non per i(noranza e mi fatti quantumque enormi, ma per la incredulit8 )come dicono econdo l,Apo tolo+ i perde% 7e co ; vi di porrete, e tali arete e talmente vi (overnarete, vi trovarete critti nel libro de la vita, impetrarete la (razia in que ta militante, et otterrete la (loria in quella trionfante eccle ia, nella quale vive e re(na 0io per tutti ecoli de ecoli% 9o ; ia% /INIS

Un &ol(o "io %one((o circa la %i$ni.ica0ione de l'A%ina e Pulledro

2Ite al ca tello ch,avete d,avanti, e trovarete l,a ina col fi(lio: quelli cio(liete, e dando(li de pi(lio, l,amenarete a me, ervi miei anti% 7,alcun per impedir mi terii tanti, contra di voi far8 qualche bi bi(lio, ri ponderete lui con alto ci(lio, ch,il (ran 7i(nor le vuol far trionfanti3% 0ice co ; la divina crittura, per notar la alute de, credenti al redentor dell,umana natura% Gli fideli di Giuda e de le (enti con vita parimente empia e pura potran montar a que, cann,eminenti% 0ivoti e pazienti ve(non a far ,il pullo con la madre contubernali a l,an(eliche quadre%

DIALOGO PRIMO
INTERLOCUTORI SEBASTO) SAULINO) CORIBANTE 7EBA741 ? @ il pe((io che diranno che metti avanti metaffore, narri favole, ra((ioni in parabola, inte i eni(mi, accozzi imilitudini, tratti mi terii, ma tichi tropolo(ie% 7A6!I'1 ? 5a io dico la co a a punto come la pa a- e come la * propriamente, la metto avanti (li occhi% 91&IBA'4E ? Id e%() %ine .uco) "lane) candide- ma vorrei che fu e co ; come dite da dovero% 7A6!I'1 ? 9o ; piace e alli d*i, che fe i tu altro che fuco con que ta tua (e tuazione, to(a, barba e upercilio: come anco quanto a l,in(e(no, candide) "lane e( %ine .uco, mo tri a (li occhi no tri la idea della pedantaria% 91&IBA'4E ? 1ac(enu% aec2 4anto che 7ofia loco per loco, edia per edia vi condu e< 7A6!I'1 ? 7;% 7EBA741 ? 1ccorrevi de dir altro circa la provi ione di que te edie< 7A6!I'1 ? 'on per ora, e voi non iete pronto a donarmi occa ione di chiarirvi de pi. punti circa e e col dimandarmi e de tarmi la memoria, la quale non pu: avermi u((erito la terza parte de notabili propo iti de(ni di con iderazione% 7EBA741 ? Io a dir il vero, rima(no ; u pe o dal de io de aper qual co a ia quella ch,il (ran padre de (li d*i ha fatto uccedere in quelle due edie, l,una Boreale e l,altra Au trale, che m,ha par o il tempo de mill,anni per veder il fine del vo tro filo, quantumque curio o, utile e de(no: perch quel propo ito tanto pi. mi vien a pronar il de io d,e erne fatto capace, quanto voi pi. l,avete differito a farlo udire% 91&IBA'4E ? S"e% e(eni& dila(a a..li$i( ani&u&) !el ani&a&) u( &eliu% dica&: aec eni& &a$e %i$ni.ica( na(ura& "a%%ibile&+

7A6!I'1 ? Bene- dumque perch non pi. vi tormentiate u l,a pettar della ri oluzione, appiate che nella edia pro ima, immediata e (ionta al luo(o dove era l,1r a minore, e nel quale apete e ere exaltata la Veritade, e endone tolta via l,1r a ma((iore nella forma ch,avete inte o, per providenza del prefato con i(lio vi ha ucceduto l,A init8 in ab tratto: e l8 dove ancora vedete in fanta ia il fiume Eridano, piace a (li mede imi che vi i trove l,A init8 in concreto, a fine che da tutte tre le cele ti re((ioni po iamo contemplare l,A init8, la quale in due facelle era come occolta nella via de, pianeti, dov,* la coccia del 9ancro% 91&IBA'4E ? Procul) o "rocul e%(e) "ro.ani: que to * un acrile(io, un profani mo, di voler fin(ere )po cia che non * po ibile che co ; ia in fatto+ vicino a l,onorata et eminente edia de la Verit8 e ere l,idea de ; immonda e vitupero a pecie, la quale * tata da (li apienti E(izzii ne (li lor iero(lifici pre a per tipo de l,i(noranza: come ne rende te timonio 1ro Apolline pi. volte replicando qualmente (li Babiloni acerdoti con l,a inino capo compinto al bu to e cervice umana vol ero de i(nar un uomo imperito et indi ciplinabile% 7EBA741 ? 'on * nece ario andar al tempo e luo(o d,E(izzii, e non * n fu mai (enerazione, che con l,u ato modo di parlare non conferme quel che dice 9oribante% 7A6!I'1 ? /ue ta * la ra((ione, per cui ho differito al fine di ra((ionar circa que te due edie: atte o che dalla con uetudine del dire e credere m,are te creduto parabolano, e con minor fede et attenzione arre te per everato ad a coltarmi nella de crizzione della riforma de l,altre edie cele ti, e prima con proli a infilacciata de propo iti non v,ave e re i capaci di quella verit8: tante che que te due edie da per e e meritano al meno altretanto de con iderazione, quanto vedete aver ricchezza di tal u((etta materia% 1r non avete voi unqua udito, che la pazzia, i(noranza et a init8 di que to mondo * apienza, dottrina e divinit8 in quell,altro< 7EBA741 ? 9o ; * tato riferito da primi e principali teolo(i- ma (iamai * tato u ato un co ; lar(o modo de dire, come * il vo tro% 7A6!I'1 ? @ perch (iamai la co a * tata chiarita et e plicata co ; come io on per e plicarvela e chiarirvela al pre ente% 91&IBA'4E ? 1r dite, perch taremo attenti ad a coltarvi% 7A6!I'1 ? Perch non vi pantiate, quando udite il nome d,,a ino,, ,a init8,, ,be tialit8,, ,i(noranza,, ,pazzia,, prima vo(lio proporvi avanti (li occhi della con iderazione, e rimenarvi a mente il luo(o de (l,illuminati 9abali ti, che con altri lumi che di !inceo, con altri occhi che di Ar(o profondorno, non dico in al terzo cielo, ma nel profondo abi o del opramondano et en ofico univer o: per la contemplazione di quelle diece 7ephiroth che chiamiamo in no tra lin(ua ,membri, et ,indumenti,, penetrorno, veddero, concepirno -uan(u& .a% e%( o&ini lo-ui+ Ivi on le dimen ioni 9eter, Aocma, Bina, Ae ed, Geburah, 4ipheret, 'ezah, Aod, Ie od, 5alchuth: de quali la prima da noi * detta ,9orona,, la econda ,7apienza,, la terza ,Providenza,, la quarta ,Bont8,, la quinta ,=ortezza,, la e ta ,Bellezza,, la ettima ,Vittoria,, la ottava ,!ode,, la nona ,7tabilimento,, la decima ,&e(no,% 0ove dicono ri pondere diece ordini d,intelli(enze, de quali il primo vien da e i chiamato Aaioth heccado , il econdo 1phanim, il terzo Aralin, il quarto Aa malin, il quinto 9hoachim, il e to 5alachim, il ettimo Elohim, l,ottavo Benelohim, il nono 5aleachim, il decimo I im: che noi nominiamo il primo ,Animali anti, o ,7erafini,, il econdo ,&uote formanti, o ,9herubini,, il terzo ,An(eli robu ti, o ,4roni,, il quarto ,Effi(iatori,, il quinto ,Pote tadi,, il e to ,Virtudi,, il ettimo ,Principati, o ,d*i,, l,ottavo ,Arcan(eli, o ,fi(li de d*i,, il nono ,An(eli, o ,Imba ciadori,, il decimo ,Anime eparate, o ,Eroi,% 1nde nel mondo en ibile derivano le diece fere: "% il primo mobile, B% il cielo tellato o ottava fera o firmamento, C% il cielo di 7aturno, $% di Giove, D% di 5arte, E% del 7ole, F% di Venere, G% di 5ercurio, #% della !una, "H% del 9ao ublunare divi o in quattro elementi% Alli quali ono a i tenti diece motori, o in ite diece anime: la prima 5etattron o principe de faccie, la econda &aziel, la terza >aphciel, la quarta >adIiel, la quinta 9amael, la

e ta &aphael, la ettima Aniel, l,ottava 5ichael, la nona Gabriel, la decima 7amael, otto il quale on quattro terribili principi: de quali il primo domina nel fuoco et * chiamato da Iob Behemoth, il econdo domina nell,aria et * nomato da 9abali ti e comunmente Beelzebub, cio* principe de mo che, ide t de volanti inmondi, il terzo domina nell,acqui et * nomato da Iob !eviathan, il quarto * pre idente ne la terra, la qual pa e((ia e circui e tutta, et * chiamato da Iob 7athan% 1r contemplate qua, che econdo le cabali tica revelazione Aocma, a cui ri pondeno le forme o ruote nomate ,9herubini,, che influi cono nell,ottava fera, dove con ta la virt. dell,intelli(enza de &aziele, l,a ino o a init8 * imbolo della apienza% 91&IBA'4E ? Par(urien( &on(e%+++ 7A6!I'1 ? Alcuni 4halmuti ti apportano la ra((ione morale di cotale influ o, arbore, cala o dependenza: dicendo che per: l,a ino * imbolo della apienza nelli divini 7ephiroth, perch a colui che vuol penetrare entro (li ecreti et occolti ricetti di quella, ia nece ariamente de mi tiero d,e er obrio e paziente, avendo mu taccio, te ta e chena d,a ino- deve aver l,animo umile, ripremuto e ba o, et il en o che non faccia differenza tra (li cardi e le lattuche% 7EBA741 ? Io crederei pi. to to, che (li Ebrei abbiano tolti que ti mi terii da (li E(izzii: li quali per cuoprir certa i(nominia loro hanno voluto in tal maniera e altar al cielo l,a ino e l,a init8% 91&IBA'4E ? 0eclara% 7EBA741 ? 1cho re de Per i e endo notato da (li E(izzii uoi nemici per il imulacro d,a ino, et appre o e endo lui vittorio o opra de loro, et avendo eli fatti cativi, le co trin e ad adorar l,ima(ine de l,a ino e acrificar(li il bovo (i8 tanto adorato da e i, con rimproverar(li che a l,a ino il lor bove 1pin o Apin verrebbe immolato% /ue ti dumque, per onorar quel loro vitupero o culto, e cuoprir quella machia, hanno voluto fin(ere ra((ioni opra il culto de l,a ino: il quale da quel che (li fu materia di bia imo e burla, (li venne ad e er materia di riverenza% E co ; poi in materia d,adorazione, admirazione, contemplazione, onore e (loria, e l,hanno fatto cabali tico, archetipo, ephirotico, metafi ico, ideale, divino% 1ltre e endo l,a ino animal de 7aturno e della !una, e (li Ebrei di natura, in(e(no e fortuna aturnini e lunari, (ente empre vile, ervile, mercenaria, olitaria, incomunicabile et inconver abile con l,altre (enerazioni, le quali be tialmente pre(iano, e da le quali per o(ni ra((ione on de(namente di pre((iate: or que ti i trovaro nella cattivit8 e ervizio de l,E(itto, dove erano de tinati ad e er compa(ni a (li a ini con portar le ome e ervire alle fabriche- e l8 parte per e erno lepro i, parte perch inte ero (li E(izzii che in e i pe tilanziati re(nava l,impre ion aturnia et a inina per la conver azione ch,aveano con que ta razza, vo(liono alcuni che le di caccia ero da (li lor confini con la ciar(li l,idolo de l,a ino d,oro alle mani- il quale tra tutti li d*i e mo trava pi. propi iabile a que ta (ente, co ; a tutte l,altre nemica e ritro a, come 7aturno a tutti (li pianeti% 1nde rimanendo con il proprio culto, la ciando da canto l,altre fe te e(izziane, celebravano per il lor 7aturno, demo trato nell,idolo de l,a ino, (li abbati, e per la lor !una le neomenie: di orte che non olamente uno, ma et oltre tutti (li 7ephirothi po ono e ere a inini ai 9abali ti (iudei% 7A6!I'1 ? Voi dite molte co e autentiche, molte vicine all,autentiche, altre imili a l,autentiche, alcune contrarie a l,autentiche et approvate i torie% 1nde dite alcuni propo iti veri e boni, ma nulla dite bene e veramente: pre((iando e burlandovi di que ta anta (enerazione, dalla quale * proceduta tutta quella luce che i trova in o((i al mondo, e che promette de donar per tanti ecoli% 9o ; per everi nel tuo pen iero ad aver l,a ino et a init8 per co a ludibrio a: quale, qualumque ia tata appre o Per i, Greci e !atini, non fu per: co a vile appre o (li E(izzii et Ebrei% !8 onde * fal it8 et impo tura que ta tra l,altre, cio* che quel culto a inino e divino abbia avuto ori(ine dalla forza e violenza, e non pi. to to ordinato dalla ra((ione, e tolto principio dalla elezzione% 7EBA741 ? Verbi $ra(ia, forza, violenza, ra((ion et elezzione di 1cho%

7A6!I'1 ? Io dico divina in pirazione, natural bontade et umana intelli(enza% 5a prima che ven(amo al compimento di que ta demo trazione, con iderate un poco e mai ebbero, o denno aver avuto, o tener a vile la idea et influenza de (li a ini que ti Ebrei et altri partecipi e con orti de la lor antimonia% Il patriarca Iacob celebrando la nativit8 e an(ue della ua prole, e padri delle dodici trib. con la fi(ura de le dodici be tie, vedete e ebbe ardimento di la ciar l,a ino< 'on avete notato che come fe, &uben montone, 7imone or o, !evi cavallo, Giuda leone, >abulon balena, 0an erpente, Gad volpe, A er bove, 'ettalim cervio, Gio effo pecora, Beniamin lupo, co ; fece il e to (enito I achar a ino, in offiandoli per te tamento quella bella nuova e mi terio a profezia nell,orecchio: 2I achar a ino forte, che po((ia tra (li termini, ha trovato il ripo o buono et il fertili imo terreno- ha otto po te le robu te palli al pe o, et * i de tinato al tributario ervi((io3% /ue te acrate dodici (enerazioni ri pondeno da qua ba o a (li alti dodici e(ni del zodiaco, che on nel cin(olo del firmamento, come vedde e dechiar: il profeta Balaam quando dal luo(o eminente d,un colle le c:r e di po te e di tinte in dodici ca tramentazioni alla pianura, dicendo: 2Beato e benedetto popolo d,I raele, voi *te telle, voi li dodici e(ni me i in ; bell,ordine di tanti (enero i (re((i% 9o ; prome e il vo tro Giova che moltiplicarebbe il eme del vo tro (ran padre Abraamo come le telle del cielo, cio* econdo la ra((ione delli dodici e(ni del zodiaco: li quali venite a i(nificar per li nomi de dodici be tie3% /ua vedete qualmente quel profeta illuminato dovendole benedire in terra, and: a pre entar eli montato opra l,a ino, per la voce de l,a ino venne in trutto della divina volont8, con la forza de l,a ino vi pervenne, da opra l,a ino te e le mani alle tende, e benedi e quel popolo de 0io anto e benedetto: per far evidente che quelli a ini aturnini et altre be tie che hanno influ o dalle dette 7ephiroth, da l,a ino archetipo, per mezzo de l,a ino naturale e profetico, doveano e er partecipi de tanta benedizzione% 91&IBA'4E ? Mul(a i$i(ur a%inoru& $enera: aureo, archetipo, indumentale, cele te, intelli(enziale, an(elico, animale, profetico, umano, be tiale, (entile, etico, civile et economico- vel e enziale, ub i tenziale, metafi ico, fi ico, ipo tatico, nozionale, matematico, lo(ico e morale- vel uperno, medio et inferno- vel intelli(ibile, en ibile e fanta tico- vel ideale, naturale e nozionale- vel ante multa, in multi et po t multa% 1r e(uite, perch "aula(i&) $rada(i& a(-ue "ede(en(i&) pi. chiaro, alto e profondo venite a riu cirmi% 7A6!I'1 ? Per venir dumque a noi, non vi deve parer trano che la a init8 ia me a in edia cele te nella di tribuzione delle catedre, che ono nella parte uperna di que to mondo et univer o corporeo: atte o che e o deve e er corri pondente e ricono cere in e te o certa analo(ia al mondo uperiore% 91&IBA'4E ? I(a con(i$uu% ic illi &undu%) u( o&ni% eiu% !ir(u% inde $uberne(ur) come oltre promul(: il prencipe de Peripatetici nel principio del primo della metorolo(ica contemplazione% 7EBA741 ? 1 che ampolle, o che paroli e quipedali on le vo tre, o dotti imo et altritonante me er 9oribante% 91&IBA'4E ? U( libe(+ 7EBA741 ? 5a permettiate che i proceda al propo ito, e non ne interrompete% 91&IBA'4E ? Proh% 7A6!I'1 ? A la verit8 nulla co a * pi. pro ima e co(nata che la cienza- la quale i deve di tin(uere )come * di tinta in + in due maniere: cio* in uperiore et inferiore% !a prima * opra la creata verit8, et * l,i te a verit8 increata, et * cau a del tutto: atte o che per e a le co e vere on vere, e tutto quel che *, * veramente quel tanto che *% !a econda * verit8 inferiore, la quale n fa le co e vere, n * le co e vere- ma pende, * prodotta, formata et informata da le co e vere, et apprende quelle non in verit8, ma in pecie e imilitudine: perch

nella mente no tra dove * la cienza de l,oro, non i trova l,oro in verit8, ma olamente in pecie e imilitudine% 7; che * una orte de verit8 la quale * cau a delle co e, e i trova opra tutte le co e- un,altra orte che i trova nelle co e et * delle co e- et * un,altra terza et ultima, la quale * dopo le co e e dalle co e% !a prima ha nome di cau a, la econda ha nome di co a, la terza ha nome di co(nizione% !a verit8 nel primo modo * nel mondo archetipo ideale i(nificata per un de, 7ephiroth- nel econdo modo * nella prima edia dove * il cardine del cielo a noi upremo- nel terzo modo * nella detta edia che pro imamente da que to corporeo cielo influi ce ne (li cervelli no tri: dove * l,i(noranza, toltizia, a init8, et onde * tata di cacciata l,1r a ma((iore% 9ome dumque la verit8 reale e naturale * e aminata per la verit8 nozionale, e que ta ha quella per o((etto, e quella mediante la ua pecie ha que ta per u((etto, co ; * bi o(no che a quella abitazione que ta ia vicina e con(ionta% 7EBA741 ? Voi dite bene che econdo l,ordine della natura ono pro imi la verit8 e l,i(noranza o a init8: come ono talvolta uniti l,o((etto, l,atto e la potenza% 5a fate ora chiaro, perch pi. to to volete far (ionta e vicina l,i(noranza o a init8, che la cienza o co(nizione: atte o che tanto manca che l,i(noranza e pazzia debbano e er pro ime e come coabitatrici della verit8, che ne denno e ere a tutta di tanza lontane, perch denno e er (ionte alla fal it8 come co e appartenenti ad ordine contrario% 7A6!I'1 ? Perch la 7ofia creata enza l,i(noranza o pazzia, e per con e(uenza enza l,a init8 che le i(nifica et * mede ima con e e, non pu: apprendere la verit8: e per: bi o(na che ia mediatrice- perch come nell,atto mediante concorreno (li e tremi o termini, o((etto e potenza, co ; nell,A init8 concorreno la Verit8 e la 9o(nizione, detta da noi 7ofia% 7EBA741 ? 0ite brevemente la ca((ione% 7A6!I'1 ? Perch il aper no tro * i(norare, o perch non * cienza di co a alcuna, e non * appren ione di verit8 ne una- o perch e pur a quella * qualche entrata, non * e non per la porta che ne viene aperta da l,i(noranza, la quale * l,i te o camino, portinaio e porta% 1r e la 7ofia cor(e la verit8 per l,i(noranza, la cor(e per la toltizia con equentemente, e con equentemente per l,a init8% !8 onde chi ha tal co(nizione, ha de l,a ino, et * partecipe di quella idea% 7EBA741 ? 1r mo trate come iano vere le vo tre a umpzioni: perch vo(lio concedere le illazioni tutte: perch non ho per inconveniente che chi * i(norante, per quanto * i(norante * tolto- e chi * tolto, per quanto * tolto * a ino: e per: o(ni i(noranza * a init8% 7A6!I'1 ? Alla contemplazion de la verit8, altri i promuoveno per via di dottrina e co(nizione razionale per forza de l,intelletto a(ente che ,intrude nell,animo, excitandovi il lume interiore: e que ti on rari- onde dice il poeta: Pauci -uo% arden% e!e,i( ad ae( era !ir(u%3 altri per via d,i(noranza vi i voltano e forzan i di pervenirvi, e di que ti alcuni ono affetti di quella che * detta i(noranza di emplice ne(azione: e co toro n anno, n pre umeno di apere- altri di quella che * detta i(noranza di prava di po izione: e tali quanto men anno e ono imbibiti de fal e informazioni, tanto pi. pen ano di apere: quali per informar i del vero richiedeno doppia fatica: cio* de di mettere l,uno abito contrario, e di apprender l,altro- altri di quella ch,* celebrata come divina acqui izione, et in que ta on color che n dicendo, n pen ando di apere, et oltre e endo creduti da altri i(noranti imi, on veramente dotti, per ridur i a quella (lorio i ima a initade e pazzia: e di que ti, alcuni ono naturali, come quei che caminano con il lume uo razionale con cui ne(ano, col lume del en o e della ra((ione, o(ni lume di ra((ione e en o- alcuni altri caminano, o per dir me(lio i fanno (uidare con la lanterna della fede, cattivando l,intelletto a colui che (li monta opra et a ua bella po ta

l,addirizza e (uida: e que ti veramente on quelli che non po ono e i errare, perch non caminano col proprio fallace intendimento, ma con infallibil lume di uperna intelli(enza% /ue ti, que ti on veramente atti e prede tinati per arrivare alla Ieru alem della beatitudine e vi ion aperta della verit8 divina: perch (li opramonta quello, enza il qual opramontante non * chi condurve i va(lia% 7EBA741 ? 1r ecco come i di tin(ueno le pecie dell,i(noranza et a initade- e come ve(no a mano a mano a conde cendere per concedere l,a initade e ere una virt. nece aria e divina, enza la quale arrebe per o il mondo, e per la quale il mondo tutto * alvo% 7A6!I'1 ? 1di a que to propo ito un principio, per un,altra pi. particular di tinzione% /uello ch,uni ce l,intelletto no tro, il qual * nella ofia, alla verit8, la quale * l,o((etto intelli(ibile, * una pecie d,i(noranza, econdo (li 9abali ti e certi mi tici teolo(i- un,altra pecie econdo (li Pirroniani, Efettici et altri imili- un,altra econdo teolo(i cri tiani, tra quali il 4ar en e la viene tanto pi. a ma(nificare, quanto a (iudicio de tutt,il mondo * pa ata per ma((ior pazzia% Per la prima pecie empre i nie(a: onde vien detta i(noranza ne(ativa, che mai ardi ce affirmare% Per la econda pecie empre i dubita, e mai ardi ce determinare o definire% Per la terza pecie (li principii tutti ,hanno per cono ciuti, approvati e con certo ar(umento manife ti, enza o(ni demo trazione et apparenza% !a prima * denotata per l,a ino pullo, fu(ace et errabondo- la econda per un,a ina, che ta fitta tra due vie, dal mezo de quali mai i parte, non po endo i ri olvere per quale de le due pi. to to debba muovere i pa i- la terza per l,a ina con il uo pulledro, che portano u la chena il redentor del mondo: dove l,a ina ) econdo che (li acri dottori in e(nano+ * tipo del popolo (iudaico, et il pullo del popolo (entile, che come fi(lia eccle ia * parturito dalla madre ina(o(a, appartenendo co ; que ti come quelli alla mede ima (enerazione procedente dal padre de, credenti Abraamo% /ue te tre pecie d,i(noranza, come tre rami, i riducono ad un tipe nel quale da l,archetipo influi ce l,a init8, e che * fermo e piantato u le radici delli diece 7ephiroth% 91&IBA'4E ? 1 bel en o% /ue te non ono retorice per ua ioni, n elenchici ofi mi, n topice probabilitadi, ma apodiptice demo trazioni- per le quali l,a ino non * ; vile animale come comunmente i crede: ma di tanto pi. eroica e divina condizione% 7EBA741 ? 'on * d,uopo ch,oltre t,affatichi, o 7aulino, per venir a conchiudere quel tanto che io dimandavo che da te mi fu e definito: ; perch avete odi fatto a 9oribante, ; anco perch da li po ti mezi termini ad o(ni buono intenditore pu: e er facilmente odi fatto% 5a di (razia fatemi ora intendere le ra((ioni della apienza, che con i te nell,i(noranza et a initade iu,(a il econdo modo: cio* con qual ra((ione iano partecipi dell,a init8 (li Pirroniani, Efettici et altri academici filo ofi- perch non dubito della prima e terza pecie che mede ime ono alti ime e remoti ime da, en i e chiari ime, di orte che non * occhio che non le po a cono cere% 7A6!I'1 ? Pre to verr: al propo ito della vo tra dimanda- ma vo(lio che prima notiate il primo e terzo modo di toltizia et a initade concorrere in certa maniera in uno- e per: mede imamente pendeno da principio incompren ibile et ineffabile, a con tituir quella co(nizione, ch,* di ciplina delle di cipline, dottrina delle dottrine, et arte de le arti% 0ella quale vo(lio dirvi in che maniera con poco o nullo tudio e enza fatica alcuna o(n,un che vuole e vol e, ne ha po uto e pu: e er capace% Veddero e con iderorno que, anti dottori e rabini illuminati, che (li uperbi e pre umptuo i apienti del mondo quali ebbero fiducia nel proprio in(e(no, e con temeraria e (onfia pre unzione hanno avuto ardire d,alzar i alla cienza de ecreti divini e que, penetrali della deitade, non altrimente che color ch,edificaro la torre di Babelle, on tati confu i e me i in di per ione, avendo i e i mede imi errato il pa o, onde meno fu ero abili alla apienza divina e vi ione della veritade eterna% 9he fero< qual partito pre ero< =ermaro i pa i, pie(aro o di me ero le braccia, chiu ero (li occhi, bandiro o(ni propria

attenzione e tudio, riprovaro qual ivo(lia uman pen iero, rinie(aro o(ni entimento naturale: et in fine i tennero a ini- e quei che non erano, i tran formaro in que to animale: alzaro, di te ero, acuminaro, in(ro aro e ma(nificorno l,orecchie- e tutte le potenze de l,anima riportorno et uniro nell,udire, con a coltare olamente e credere- come quello di cui i dice: 2In audi(u auri% obedi!i( &i i3% !8 concentrando i e cattivando i la ve(etativa, en itiva et intellettiva facultade, hanno inceppate le cinque dita in un,un(hia, perch non pote ero come l,Adamo tender le mani ad apprendere il frutto vietato dall,arbore della cienza, per cui vene ero ad e er privi de frutti de l,arbore della vita, o come Prometeo )che * metafora di mede imo propo ito+ tender le mani a uffurar il fuoco di Giove per accendere il lume nella potenza razionale% 9o ; li no tri divi a ini privi del proprio entimento et affetto, ve(nono ad intendere non altrimente che come (li vien offiato a l,orecchie dalle revelazioni o de (li d*i o de, vicarii loro: e per con equenza a (overnar i non econdo altra le((e che di que, mede imi% /uindi non i vol(ono a de tra o a ini tra, e non econdo la lezzione e ra((ione che (li dona il cape tro o freno che le tien per la (ola o per la bocca, non caminano e non come on toccati% Aanno in(ro ate le labbra, in olidate le ma celle, incotennuti (li denti: a fin che per duro, pino o, a pro e forte a di(erir che ia il pa to che (li vien po to avante, non manche d,e ere accomodato al uo palato% Indi i pa cono de pi. (ro i e materialacci appo itorii, che altra qual ivo(lia be tia che i pa ca ul dor o de la terra- e tutto ci: per venire a quella vili ima ba ezza, per cui fiano capaci de pi. ma(nifica exaltazione, iu,(a quello: 2O&ni% -ui %e u&ilia( e,al(abi(ur3% 7EBA741 ? 5a vorrei intendere come que ta be tiaccia potr8 di tin(uere che colui che (li monta opra, * dio o diavolo, * un uomo o un,altra be tia non molto ma((iore o minore: e la pi. certa co a ch,e(li deve avere, * che lui * un a ino e vuole e ere a ino, e non pu: far me(lior vita et aver co tumi me(liori che di a ino, e non deve a pettar me(lior fine che di a ino, n * po ibile, con(ruo e condi(no ch,abbia altra (loria che d,a ino< 7A6!I'1 ? =idele colui che non permette che iano tentati opra quel che po ono: lui cono ce li uoi, lui tiene e mantiene (li uoi per uoi, e non (li po ono e er tolti% 1 anta i(noranza, o divina pazzia, o opra umana a init8% /uel rapto, profondo e contemplativo Areopa(ita, crivendo a 9aio, afferma che la i(noranza * una perfetti ima cienza: come per l,equivalente vole e dire che l,a init8 * una divinit8% Il dotto A(o tino, molto inebriato di que to divino nettare, nelli uoi Solilo-uii te tifica che la i(noranza pi. to to che la cienza ne conduce a 0io, e la cienza pi. to to che l,i(noranza ne mette in perdizione% In fi(ura di ci: vuole ch,il redentor del mondo con le (ambe e piedi de (li a ini fu e entrato in Geru alemme, i(nificando ana(o(icamente in que ta militante quello che i verifica nella trionfante cittadecome dice il profeta alme((iante: 2Non in .or(i(udine e-ui !olun(a(e& abebi() ne-ue in (ibii% !iri bene "laci(u& eri( ei3% 91&IBA'4E ? 7upple tu: Sed in .or(i(udine e( (ibii% a%inae e( "ulli .ilii coniu$ali%+ J7A6!I'1K ? 1r per venire a mo trarvi come non * altro che l,a init8 quello con cui po iamo tendere et avvicinarci a quell,alta pecola, vo(lio che comprendiate e appiate non e er po ibile al mondo me(lior contemplazione che quella che nie(a o(ni cienza et o(ni appren ion e (iudicio di vero, di maniera che la omma co(nizione * certa tima che non i pu: aper nulla e non i a nulla- e per con equenza di cono cer i di non po er e er altro che a ino, e non e er altro che a ino: allo qual copo (iun ero (li 7ocratici, Platonici, Efettici, Pirroniani et altri imili, che non ebbero l,orecchie tanto picciole, e le labbra tanto delicate, e la coda tanto corta, che non le pote ero lor mede imi vedere% 7EBA741 ? Prie(oti 7aulino, non procedete o((i ad altro per confirmazion e dechiarazion di que to: perch a ai per il pre ente abbiamo inte o, oltre che vedi e er tempo di cena e la materia richiede pi. lun(o di cor o- per tanto piacciavi ) e co ; pare anco al 9oribante+ di

rivederci domani per la elucidazione di que to propo ito- et io menar: meco 1norio, il quale i ricorda d,e er tato a ino e per: * a tutta divozione pita(orico: oltre che ha de (randi proprii di cor i con (li quali for e ne potr8 far capaci di qualche propo ito% 7A6!I'1 ? 7ar8 bene, e lo de idero, perch lui alleviar8 la mia fatica% 91&IBA'4E ? E$o -uo-ue uic ad%(i"ulor %en(en(iae) et * (ionta l,ora, in cui debbo licenziar (li miei di cepoli, a fin che "ro"ria re!i%an( o%"i(ia) "ro"rio% lare%% Anzi )%i lube(+ per in tanto che que ta materia fia compita, quotidianamente io m,offero pronto in que te ore mede ime farmi qua vo co pre ente% 7A6!I'1 ? Et io non mancar: di far il mede imo% 7EBA741 ? 6 ciamo dumque% =I'E 0E! P&I51 0IA!1G1

DIALOGO SECONDO
INTERLOCUTORI SEBASTO) ONORIO) CORIBANTE) SAULINO 7EBA741 ? E tu ti ricordi d,aver portata la oma< 1'1&I1 ? !a oma, la car(a, e tirato il man(anello qualche volta: fui prima in ervi((io d,un ortolano a((iutandolo a portar lettame dalla cittade di 4ebe a l,orto vicino le mura, et a riportar poi cauli, lattuche, cipolle, cocumeri, pa tinache, ravanelli et altre co e imili dall,orto alla cittade- appre o ad un carbonaio che mi compr: da quello, et il qual pochi imi (iorni mi ritenne vivo% 7EBA741 ? 9ome * po ibile ch,abbi memoria di que to< 1'1&I1 ? 4i dir: poi% Pa cendo io opra certa precipito a e a o a ripa, tratto dall,avidit8 d,addentar un cardo ch,era cre ciuto alquanto pi. (i. ver o il precipizio, che io enza peri(lio pote e tendere il collo, vol i al di petto d,o(ni rimor o di con cienza et in tinto di ra((ion naturale pi. del dovero rampe(arvi: e caddi da l,alta rupe- onde il mio i(nore ,accor e d,avermi comprato per (li corvi% Io privo de l,er(a tulo corporeo dovenni va(ante pirto enza membra- e venni a con iderare come io, econdo la piritual u tanza, non ero differente in (eno n in pecie da tutti (li altri piriti che dalla di oluzione de altri animali e compo ti corpi tran mi(ravano- e viddi come la Parca non olamente nel (eno della materia corporale fa indifferente il corpo dell,uomo da quel de l,a ino, et il corpo de (li animali dal corpo di co e timate enz,anima, ma ancora nel (eno della materia pirituale fa rimaner indifferente l,anima a inina da l,umana, e l,anima che con titui ce (li detti animali, da quella che i trova in tutte le co e: come tutti (li umori ono uno umore in u tanza, tutte le parti aeree on un aere in u tanza, tutti (li piriti ono dall,Amfitrite d,un pirito, et a quello ritornan tutti% 1r dopo che qualche tempo fui trattenuto in cotal tato, ecco che Le( eu& ad .lu!iu& Deu% e!oca( a$&ine &a$no) %cilice( i&&e&ore% %u"era u( con!e,a re!i%an() rur%u% e( inci"ian( in cor"ora !elle re!er(i+ All,ora campando io da, fortunati campi, enza orbir de l,onde del rapido !ete, tra quella moltitudine di cui era principal (uida 5ercurio, io feci finta de bevere di quell,umore in

compa(nia de (li altri: ma non feci altro ch,acco tarvi e toccarvi con le labbra, a fin che vene ero in(annati (li opra tanti a, quali pot ba tare di vedermi la bocca e ,l mento ba(nato% Pre i il camino ver o l,aria pi. puro per la porta 9ornea, e la ciandomi a le palli e otto (li piedi il profondo, venni a ritrovarmi nel Parna io monte, il qual non * favola che per il uo fonte 9aballino ia co a dal padre Apolline con ecrata alle 5u e ue fi(lie% Ivi per forza et ordine del fato tornai ad e ere a ino, ma enza perdere le pecie intelli(ibili delle quali non rima e vedovo e ca o il pirito animale, per forza della cui virtude m,u cirno da l,uno e l,altro lato la forma e u tanza de due ali ufficienti ime ad inalzar in ino a (li a tri il mio corporeo pondo% Apparvi e fui nomato non a ino (i8 emplicemente, ma o A ino volante, o ver cavallo Pe(a eo% Indi fui fatto exequitor de molti ordini del provido Giove, ervii a Bellerofonte, pa ai molte celebri et onorati ime fortune, et alla fine fui a umpto in cielo circa (li confini d,Andromeda et il 9i(no d,un canto, e (li Pe ci et Aquario da l,altro% 7EBA741 ? 0i (razia ri pondetemi alquanto prima che mi facciate intendere que te co e pi. per il minuto% 0umque per e perienza e memoria del fatto e timate vera l,opinion de Pita(orici, 0ruidi, 7aduchimi et altri imili, circa quella continua metamfi ico i, cio* tran formazione o tran corporazione de tutte l,anime< S"iri(u% e-ue .eri% u&ana in cor"ora (ran%i() in-ue .era% no%(er) nec (e&"ore de"eri( ullo2 1'1&I1 ? 5e er ;, co ; * certi imamente% 7EBA741 ? 0umque con tantemente vuoi che non ia altro in u tanza l,anima de l,uomo e quella de le be tie< e non differi cano e non in fi(urazione< 1'1&I1 ? /uella de l,uomo * mede ima in e enza pecifica e (enerica con quella de le mo che, o treche marine e piante, e di qual ivo(lia co a che i trove animata o abbia anima: come non * corpo che non abbia o pi. o meno vivace e perfettamente communicazion di pirito in e te o% 1r cotal pirito econdo il fato o providenza, ordine o fortuna, viene a (ion(er i or ad una pecie di corpo, or ad un,altra: e econdo la ra((ione della diver it8 di comple ioni e membri, viene ad avere diver i (radi e perfezzioni d,in(e(no et operazioni% !8 onde quel pirito o anima che era nell,ara(na e vi avea quell,indu tria e quelli arti(li e membra in tal numero, quantit8 e forma- mede imo (ionto alla prolificazione umana, acqui ta altra intelli(enza, altri in trumenti, attitudini et atti% Gion(o a que to che e fu e po ibile, o in fatto i trova e che d,un erpente il capo i forma e e torna e in fi(ura d,una te ta umana, et il bu to cre ce e in tanta quantit8 quanta pu: contener i nel periodo di cotal pecie, e (li allar(a e la lin(ua, ampia ero le palli, e (li ramifica ero le braccia e mani, et al luo(o dove * terminata coda, anda ero ad in(eminar i le (ambe: intenderebbe, apparirebbe, pirarebbe, parlarebbe, oprarebbe e caminarebbe non altrimente che l,uomo- perch non arrebbe altro che uomo% 9ome per il contrario, l,uomo non arebbe altro che erpente, e veni e a contraere come dentro un ceppo le braccia e (ambe, e l,o a tutte concorre ero alla formazion d,una pina, ,incolubra e e prende e tutte quelle fi(ure de membri et abiti de comple ioni% All,ora arrebe pi. o men vivace in(e(no, in luo(o di parlar ibilarebbe, in luo(o di caminare erperebbe, in luo(o d,edificar i pala((io i cavarebbe un pertu((io, e non (li converrebe la tanza, ma la buca- e come (i8 era otto quelle, ora * otto que te membra, in trumenti, potenze et atti: come dal mede imo artefice diver amente inebriato dalla contrazzion di materia e da diver i or(ani armato, appaiono exercizii de diver o in(e(no e pendeno execuzioni diver e% /uindi po ete capire e er po ibile che molti animali po ono aver pi. in(e(no e molto ma((ior lume d,intelletto che l,uomo )come non * burla quel che profer; 5o * del erpe, che nomin: apienti imo tra tutte l,altre be tie de la terra+- ma per

penuria d,in trumenti (li viene ad e ere inferiore, come quello per ricchezza e dono de mede imi (li * tanto uperiore% E che ci: ia la verit8, con idera un poco al ottile, et e amina entro a te te o quel che arrebe e po to che l,uomo ave e al doppio d,in(e(no che non have, e l,intelletto a(ente (li plende e tanto pi. chiaro che non (li plende, e con tutto ci: le mani (li vene er tran formate in forma de doi piedi, rimanendo(li tutto l,altro nel uo ordinario intiero: dimmi dove potrebbe impune e er la conver azion de (li uomini, come potrebero in tituir i e durar le fame(lie et unioni di co toro parimente o pi. che de cavalli, cervii, porci, enza e erno devorati da innumerabili pecie de be tie per e ere in tal maniera u((etti a ma((iore e pi. certa ruina< e per con e(uenza dove arrebono le in tituzioni de dottrine, le invenzioni de di cipline, le con(re(azioni de cittadini, le trutture de (li edificii, et altre co e a ai che i(nificano la (randezza et eccellenza umana, e fanno l,uomo trionfator veramente invitto opra l,altre pecie< 4utto que to, e oculatamente (uardi, i referi ce non tanto principalmente al dettato de l,in(e(no, quanto a quello della mano, or(ano de (li or(ani% 7EBA741 ? 9he dirai de le cimie et or i che e non vuoi dir ch,hanno mano, non hanno pe((ior in trumento che la mano< 1'1&I1 ? 'on hanno tal comple ione che po a e er capace di tale in(e(no- perch l,univer ale intelli(enza in imili e molti altri animali, per la (ro ezza o lubricit8 della material comple ione, non pu: imprimere tal forza di entimento in cotali piriti: per: la comparazion fatta i deve intendere nel (eno de pi. in(e(no i animali% 7EBA741 ? Il papa(allo non ha e(li l,or(ano atti imo a proferir qual ivo(lia voce articulata< 1r perch * tanto duro e con tanta fatica pu: parlar ; poco, enza oltre intendere quel che dice< 1'1&I1 ? Perch non ha appren iva, retentiva adequabile e con(enea a quella de l,uomo, ma tal quale conviene alla ua pecie- in ra((ion della quale non ha bi o(no ch,altri (l,in e(ne di volare, cercare il vitto, di tin(uere il nutrimento dal veleno, (enerare, nidificare, mutar abitazioni, e riparar alle in(iurie del tempo, e provedere alle nece itadi della vita non men bene, e talvolta me(lior e pi. facilmente che l,uomo% 7EBA741 ? /ue to dicono li dotti non e er per intelletto o per di cor o, ma per in tinto naturale% 1'1&I1 ? =atevi dire da cote ti dotti: cotal in tinto naturale * en o o intelletto< 7e * en o, * interno o e terno< 1r non e endo e terno, come * manife to, dicano econdo qual en o interno hanno le providenze, tecne, arti, precauzioni et i pedizioni circa l,occa ioni non olamente pre enti, ma ancora future, me(liormente che l,uomo% 7EBA741 ? 7on mo i da l,intelli(enza non errante% 1'1&I1 ? /ue ta e * principio naturale e pro imo applicabile all,operazione pro ima et individuale, non pu: e ere univer ale et e trin eco, ma particulare et intrin eco, e per con equenza potenza dell,anima e pre idente nella poppa di quella% 7EBA741 ? 'on volete dumque che ia l,intelli(enza univer ale che muove< 1'1&I1 ? 0ico che la intelli(enza efficiente univer ale * una de tutti: e quella muove e fa intendere- ma oltre in tutti * l,intelli(enza particulare, in cui on mo i, illuminati et intendono- e que ta * moltiplicata econdo il numero de (li individui% 9ome la potenza vi iva * moltiplicata econdo il numero de (li occhi, mo a et illuminata (eneralmente da un fuoco, da un lume, da un ole: co ; la potenza intellettiva * moltiplicata econdo il numero de u((etti partecipi d,anima, alli quali tutti opra plende un ole intellettuale% 9o ; dumque opra tutti (li animali * un en o a(ente, cio* quello che fa entir tutti, e per cui tutti on en itivi in atto- et uno intelletto a(ente, cio* quello che fa intender tutti, e per cui tutti ono intellettivi in atto- et appre o on tanti en i e tanti particolari intelletti pa ivi o po ibili, quanti on u((etti: e ono econdo tanti pecifici e numerali (radi di comple ioni, quante ono le pecifice e numerali fi(ure e comple ioni di corpo%

7EBA741 ? 0ite quel che vi piace, et intendetela come volete: che io ne(li animali non vo(lio u ar di chiamar quello in tinto ra((ionevole, intelletto% 1'1&I1 ? 1r e non lo puoi chiamar en o, bi o(na che ne (li animali oltre la potenza en itiva et intellettiva fin(i qualch,altra potenza co(no citiva% 7EBA741 ? 0ir: ch,* un,efficacia de en i interiori% 1'1&I1 ? 4al efficacia po iamo ancor dire che ia lo intelletto umano, onde naturalmente di corre l,uomo- et * in no tra libert8 di nominar come ci piace e limitar le diffinizioni e nomi a no tra po ta, come fe, Averroe% Et anco * in mia libert8 de dire che il vo tro intendere non * intendere, e qualumque co a che facciate, pen are che non ia per intelletto, ma per in tinto: poich l,operazioni de altri animali pi. de(ne che le vo tre )come quelle dell,api e de le formiche+ non hanno nome d,intelletto, ma d,in tinto% 1 pur dir: che l,in tinto di quelle be tiole * pi. de(no che l,intelletto vo tro% 7EBA741 ? !a ciamo per ora de di correre pi. ampiamente circa que to, e torniamo a noi% Vuoi dumque che come d,una mede ima cera o altra materia i formano diver e e contrarie fi(ure, co ; di mede ima materia corporale i fanno tutti (li corpi, e di mede ima u tanza pirituale ono tutti (li piriti< 1'1&I1 ? 9o ; certo- e (ion(i a que to che per diver e ra((ioni, abitudini, ordini, mi ure e numeri di corpo e pirito ono diver i temperamenti, comple ioni, i producono diver i or(ani et appaiono diver i (eni de co e% 7EBA741 ? 5i par che non * molto lontano, n abborri ce da que to parere quel profetico do(ma, quando dice il tutto e ere in mano dell,univer ale efficiente come la mede ima luta in mano del mede imo fi(olo, che con la ruota di que ta verti(ine de (li a tri viene ad e er fatto e di fatto econdo le vici itudini della (enerazione e corrozzione delle co e, or va e onorato, or va e contumelio o di mede ima pezza% 1'1&I1 ? 9o ; hanno inte o e dechiarato molti de pi. avii tra (li rabini% 9o ; par ch,intende e colui che di e: 26omini e (iumenti alverai econdo che moltiplicarai la mi ericordia3% 9o ; i fa chiaro nella metamorfo e di 'abuchodono or% /uindi dubitorno alcuni 7aduchimi del Batti ta e lui fu e Elia: non (i8 per mede imo corpo, ma per mede imo pirito in un altro corpo% In cotal modo di re u citazione alcuni i prometteno l,execuzione della (iu tizia divina econdo (li affetti et atti ch,hanno exercitati in un altro corpo% 7EBA741 ? 0i (razia, non ra((ioniamo pi. di que to, perch pur troppo mi comincia a piacere e parermi pi. che veri imile la vo tra opinione- et io vo(lio mantenermi in quella fede nella quale on tato in trutto da miei pro(enitori e mae tri: e per: parliate de ucce i i torici, o favole chi, o metaforici, e la ciate tar le demo trazioni et autoritadi, le quali credo che ono pi. to to torciute da voi che da (li altri% 1'1&I1 ? Aai buona ra((ione, fratel mio- oltre che conviene ch,io torne a compire quel ch,avevo cominciato a dirti, e non dubiti che con ci: mede imamente non ti ve(na a obvertere l,in(e(no e perturbar la con cienza intemerata% 7EBA741 ? 'on non, certo- que to a colto pi. volentiera che mai po o aver a coltata favola alcuna% 1'1&I1 ? 7e dumque non m,a colti otto pecie di dottrina e di ciplina, a coltami per pa o%

SECONDA PARTE DEL DIALOGO


7EBA741 ? 5a non vedete 7aulino e 9oribante che ve(nono< 1'1&I1 ? @ ora che doveano e er venuti% 5e(lio il tardi che mai, 7aulino%

91&IBA'4E ? Si (ardu% ad!en(u%) ci(ior e,"edi(io+ 7EBA741 ? 9ol vo tro tardare avete per i de bei propo iti quali de idero che iano replicati da 1norio% 1'1&I1 ? 'on, di (razia, perch mi rincre cerebbe- ma e(uitiamo il no tro propo ito, perch quanto a quello che ar8 bi o(no de riportar oltre, ne ra((ionarremo privatamente con e i a me(lior comodit8: perch ora non vorrei interrompere il filo del mio riporto% 7A6!I'1 ? 7;, ;- co ; ia: andate pur e(uitando% 1'1&I1 ? 1r e endo io, come ho (i8 detto, nella re(ion cele te in titolo di cavallo Pe(a eo, mi * avvenuto, per ordine del fato, che per la conver ione alle co e inferiori, cau a di certo affetto ch,io indi venevo ad acqui tare )la qual molto bene vien de critta dal platonico Plotino+ come inebriato di nettare, venea bandito ad e er or un filo ofo, or un poeta, or un pedante, la ciando la mia ima(ine in cielo- alla cui edia a tempi a tempi delle tra mi(razioni ritornavo riportandovi la memoria delle pecie le quali nell,abitazion corporale avevo acqui tate- e quelle mede ime come in una biblioteca la ciavo l8 quando accadeva ch,io dove e ritornar a qualch,altra terre tre abitazione% 0elle quali pecie memorabili le ultime on quelle ch,ho cominciate a imbibire a tempo della vita de =ilippo 5acedone, dopo che fui in(enerato dal eme de 'icomaco, come i crede% /ua, appre o e er tato di cepolo d,Ari tarco, Platone et altri, fui promo o col favor di mio padre ch,era con e(liero di =ilippo, ad e er pedante d,Alexandro 5a(no- otto il quale, bench erudito molto bene nelle umani tiche cienze, nelle quali ero pi. illu tre che tutti li miei predece ori, entrai in pre unzione d,e er filo ofo naturale, come * ordinario nelli pedanti d,e er empre temerarii e pre untuo i: e con ci:, per e er e tinta la co(nizione della filo ofia morto 7ocrate, bandito Platone, et altri in altre maniere di per i, rima i io olo lu co intra (li ciechi- e facilmente po evi aver riputazion non ol di retorico, politico, lo(ico, ma ancora de filo ofo% 9o ; malamente e cioccamente riportando le opinioni de (li antiqui, e de maniera tal concie, che n manco (li fanciulli e le in en ate vecchie parlarebono et intenderebono come io introduco quelli (alant,uomini intendere e parlare, mi venni ad intrudere come riformator di quella di ciplina della quale io non avevo notizia alcuna% 5i di i principe de, Peripatetici, in e(nai in Atene nel ottoportico !iceo: dove econdo il lume e per dir il vero econdo le tenebre che re(navano in me, inte i et in e(nai perver amente circa la natura de li principii e u tanza delle co e, delirai pi. che l,i te a delirazione circa l,e enza de l,anima, nulla po evi comprendere per dritto circa la natura del moto e de l,univer o- et in conclu ione on fatto quello per cui la cienza naturale e divina * tinta nel ba i imo della ruota, come in tempo de (li 9aldei e Pita(orici * tata in exaltazione% 7EBA741 ? 5a pur ti ve((iamo e er tato tanto tempo in admirazion del mondo- e tra l,altre maravi(lie * trovato un certo Arabo ch,ha detto la natura nella tua produzzione aver fatto l,ultimo forzo, per manife tar quanto pi. ter o, puro, alto e verace in(e(no pote e tampare: e (eneralmente ei detto 2demonio della natura3% 1'1&I1 ? 'on arebbono (li i(noranti e non fu e la fede- e e non la fu e, non arebbono le vici itudini delle cienze e virtudi, be tialitadi et inerzie, et altre uccedenze de contrarie impre ioni, come on de la notte et il (iorno, del fervor de l,e tade e ri(or de l,inverno% 7EBA741 ? 1r per venire a quel ch,appartiene alla notizia de l,anima )mettendo per ora (li altri propo iti da canto+, ho letti e con iderati que, tuoi tre libri nelli quali parli pi. balbamente che po i mai da altro balbo e ere inte o- come ben ti puoi accor(ere di tanti diver i pareri et e trava(anti intenzioni e que tionarii, ma ime circa il di lacciar e di imbro(liar quel che ti vo(li dire in que, confu i e le((ieri propo iti (li quali e pur a condono qualche co a, non pu: e er altro che pedante ca o peripatetica levitade%

1'1&I1 ? 'on * maravi(lia, fratello, atte o che non pu: in conto alcuno e ere, che e i loro po ano apprendere il mio intelletto circa quelle co e nelle quali io non ebbi intelletto: o che va(liano trovar con trutto o ar(umento circa quel ch,io vi vo(lia dire, e io mede imo non apevo quel che mi vole e dire% /ual differenza credete voi e ere tra co toro e quei che cercano le corna del (atto e (ambe de l,an(uilla< 'ulla certo% 0ella qual co a precavendo ch,altri non ,accor(e e, et io con ci: vene e ad perdere la riputazion di proto ofo o, vol i far de maniera che chiumque mi tudia e nella natural filo ofia )nella qual fui e mi entivi a fatto i(noranti imo+, per inconveniente o confu ion che vi cor(e e, e non avea qualche lume d,in(e(no, dove e pen are e credere ci: non e ere la mia intenzion profonda, ma pi. to to quel tanto che lui, econdo la ua capacit8, po eva da (li miei en i uperficialmente comprendere% !8 onde feci che vene e publicata quella lettera ad Alexandro dove prote tavo (li libri fi icali e er, me i in luce, come non me i in luce% 7EBA741 ? E per tanto voi mi parete aver i (ravata la vo tra con cienza- et hanno torto que ti tanti a inoni a di por i di lamentar i di voi nel (iorno del (iudicio, come di quel che l,hai in(annati e edutti, e con ofi tici apparati divertiti dal camino di qualche veritade che per altri principii e metodi arrebono po uta racqui tar i% 4u l,hai pure in e(nato quel tanto ch,a diritto doveano pen are: che e tu hai publicato come non publicato, e i dopo averti letto denno pen are di non averti letto- come tu avevi co ; critto come non ave i critto, talmente quei cotali ch,in e(nano la tua dottrina non altrimente denno e ere a coltati che un che parla come non parla e% E finalmente n a voi deve pi. e ere atte o, che come ad un che ra((iona e (etta entenza di quel che mai inte e% 1'1&I1 ? 9o ; * certo, per dirti in(enuamente come l,intendo al pre ente: perch ne uno deve e ere inte o pi. ch,e(li mede imo mo tra di voler i far intendere- e non doviamo andar per e(uitando con l,intelletto color che fu((ono il no tro intelletto, con quel dir che parlano certi per eni(ma o per metafora, altri per che vuolen che non l,intendano (l,i(noranti, altri perch la moltitudine non le pre((ie, altri perch le mar(arite non ieno calpe trate da porciiamo dovenuti a tale ch,o(ni atiro, fauno, malenconico, imbreaco et infetto d,atra bile, in contar o(ni e dir de pappolate enza con truzzione e en o alcuno, ne vo(liono render u petti de profezia (rande, de recondito mi terio, de alti ecreti et arcani divini da ri u citar morti, da pietre filo ofali et altre poltronarie da donar volta a quei ch,han poco cervello a farli dovenir al tutto pazzi con (iocar i il tempo, l,intelletto, la fama e la robba, e pendere ; mi era et i(nobilmente il cor o di ua vita% 7EBA741 ? !a inte e bene un certo mio amico, il quale avendo non o e un certo libro de profeta eni(matico o d,altro, dopo avervi i u lambiccato alquanto dell,umor del capo, con una (razia e bella le((iadria and: a (ittarlo nel ce o dicendo(li: 2=ratello tu non v:i e er inte o- io non ti vo(lio intendere3- e o((ion e ch,anda e con cento diavoli, e lo la cia e tar con fatti uoi in pace% 1'1&I1 ? E quel ch,* de(no di compa ione e ri o, * che u que ti editi libelli e trattati pecore chi vedi dovenir attonito 7ilvio, 1rten io melancolico, ma(rito 7erafino, impallidito 9ammaroto, invecchiato Ambruo(io, impazzito Gior(io, ab tratto &e(inaldo, (onfio Bonifacio, et il molto reverendo 0on 9occhiarone 2pien d,infinita e nobil meravi(lia3 en va per il lar(o della ua ala, dove rimo o dal rude et i(nobil vol(o, e la pa e((ia- e rimenando or quinci or quindi de la litteraria ua to(a le fimbrie, rimenando or que to or quell,altro piede, ri(ettando or ver ,il de tro or ver ,il ini tro fianco il petto, con il texto commento otto l,a cella, e con (e to di voler buttar quel pulce ch,ha tra le due prime dite in terra, con la ru(ata fronte co(itabondo, con erte ci(lia et occhi arrotondati, in (e to d,un uomo fortemente maravi(liato, conchiudendola con un (rave et emfatico u piro, far8 pervenir a l,orecchio de circon tanti que ta entenza: 21uc u%-ue alii " ilo%o" i non "er!enerun(3% 7e i

trova in propo ito di lezzion di qualche libro compo to da qualche ener(umeno o in piritato, dove non * e pre o e d,onde non i pu: premere pi. entimento che po a ritrovar i in un pirito cavallino, all,ora per mo trar d,aver dato ul chiodo exclamar8: 2 O &a$nu& &i%(eriu&3% 7e per aventura i trova e un libro de%%% 7EBA741 ? 'on pi., di (razia, di que ti propo iti delli quali iamo pur troppo informati: e torniamo al no tro propo ito% 91&IBA'4E ? I(a i(a) %ode%+ =atene intendere con qual ordine e maniera avete repi(liata la memoria la qual perde te nel uppo ito peripatetico et altre ipo tatiche u i tenze% 1'1&I1 ? 9redo aver detto a 7eba to, che quante volte io mi(ravo dal corpo, prima che m,inve ti e d,un altro, ritornavo a quel mio ve ti(io dell,a inina idea )che per l,onor e facult8 de l,ali non ha piaciuto ad alcuni che te(nono tal animale in opprobrio, di chiamarlo a ino, ma cavallo Pe(a eo+, e da l8 dopo avervi de critti (li atti e le fortune ch,avevo pa ate, empre fui de tinato a ritornar pi. to to uomo che altra co a, per privile((io che mi (uada(nai per aver avuto a tuzia e continenza quella volta con non mandar (i. per il (or(azuolo de l,umor de l,onde letee% 1ltre per la (iuri dizione di quella piazza cele te, * avvenuto che partendo io da corpi, mai oltre ho pre o il camino ver o il plutonio re(no per riveder (li campi Eli ii, ma v*r l,illu tre et au(u to imperio di Giove% 91&IBA'4E ? Alla tanza dell,ali(ero quadrupede% 1'1&I1 ? 7in tanto che a que ti tempi piacendo al enato de (li d*i, m,ha convenuto de tran mi(rar con l,altre be tie a ba o, la ciando olamente l,impre ion de mia virtude in alto: onde per (razia e de(no favor de (li d*i, ne ve(no ornato e cinto de mia biblioteca, portando non olamente la memoria delle pecie opinabili, ofi tiche, apparenti, probabili e demo trative, ma et oltre, il (iudicio di tintivo di quelle che on vere da l,altre che on fal e% Et oltre de quelle co e che in diver amente comple ionati diver i corpi per varie orti de di cipline ho concepute, rite(no ancora l,abito, e de molte altre veritadi alle quali enza mini terio de en i con puro occhio intellettuale vien aperto il camino- e non mi fu((ono, quantumque mi trove otto que ta pelle e pareti rinchiu o, onde per le porte de, en i )come per certi tretti imi buchi+ ordinariamente po iamo contemplar qualche pecie di enti: ; come altrimente ne vien lecito di veder chiaro et aperto l,orizonte tutto de le forme naturali ritrovandoci fuor de la pri((ione% 7EBA741 ? 4anto che re tate di tutto ; fattamente informato, che ottenete pi. che l,abito di tante filo ofie, di tanti uppo iti filo ofici, ch,avete pre entati al mondo: ottenendo oltre il (iudicio uperiore a quelle tenebre e quella luce otto le quali avete ve(etato, entito, inte o, o in atto o in potenza, abitando or nelle terrene, or nell,inferne, or nelle tanze cele ti% 1'1&I1 ? Vero: e da tal retentiva ve(no a po er con iderar, e cono cer me(lio che come in pecchio, quel tanto ch,* vero dell,e enza e u tanza de l,anima%

TER4A PARTE DEL DIALOGO


7EBA741 ? 7opra ediamo circa que to per ora, e venemo a entir il vo tro parere circa la que tione qual ieri fu mo a tra me e 7aulino qua pre ente: il quale referi ce l,opinion d,alcune ette le quali vo(liono non e er cienza alcuna appo noi% 7A6!I'1 ? =eci a certa ba tanza aperto che otto l,eminenza de la verit8 non abbiam noi co a pi. eminente che l,i(noranza et a initade: perci: che que ta * il mezzo per cui la ofia i con(ion(e e i dome tica con e a- e non * altra virtude che ia capace ad aver la tanza (ionta muro a muro con quella% Atte o che l,umano intelletto ha qualch,acce o a la verit8- il

quale acce o e non * per la cienza e co(nizione, nece ariamente bi o(na che ia per l,i(noranza et a init8% 91&IBA'4E ? Ne$o %e-uela&% 7A6!I'1 ? !a con equenza * manife ta da quel, che nell,intelletto razionale non * mezzo tra l,i(noranza e cienza perch bi o(na che vi ia l,una de due: e endo doi oppo iti circa tal u((etto, come privazione et abito% 91&IBA'4E ? *uid de a%%u&"(ione) %i!e an(eceden(e2 7A6!I'1 ? /uella )come di i+ * me a avanti da tanti famo i imi filo ofi e teolo(i% 91&IBA'4E ? 0ebili imo * l,ar(umento ab u&ana au( ori(a(e+ 7A6!I'1 ? 9otali a erzioni non on enza demo trativi di cor i% 7EBA741 ? 0umque e tal opinione * vera, * vera per demo trazione- la demo trazione * un illo(i mo cientifico- dumque econdo quei mede imi che ne(ano la cienza et appren ion di verit8, viene ad e er po ta l,appren ion di verit8 e di cor o cienziale: e con equentemente ono dal uo mede imo en o e paroli redar(uiti% Gion(o a que to che e non i a verit8 alcuna, e i mede imi non anno quel che dicono, e non po ono e er certi e parlano o ra((hiano, e on omini o a ini% 7A6!I'1 ? !a ri oluzion di que to la potrete attendere da quel che vi far: udire appre o- perch prima fia mi tiero intendere la co a, e poi il modo e maniera di quella% 91&IBA'4E ? Bene% Modu% eni& rei re& "re%u""ona( o"or(e(+ 7EBA741 ? 1r fatene intendere le co e con quell,ordine che vi piace% 7A6!I'1 ? =ar:% 7on trovati tra le ette de filo ofi alcuni nomati (eneralmente Academici, e pi. propriamente 7ceptici over Efettici, li quali dubitavano determinar di co a veruna, bandiro o(ni enunciazione- non o avano affirmare o ne(are: ma i faceano chiamare inqui itori, inve ti(atori e crutatori de le co e% 7EBA741 ? Perch que te vane be tie inquirevano, inve ti(avano e crutavano enza peranza di ritrovar co a alcuna< 1r que ti on de quei che ,affaticano enza propo ito%%% 91&IBA'4E ? Per far bu((iardo quella vul(ata entenza: O&ne a$en% e%( "ro"(er .ine&% 5a edepol, mehercle, io mi per uado che come 1norio ha dependenza da l,influ o de l,a ino Pe(a eo, o pur * il Pe(a eo i te o, talmente cotai filo ofi ieno tati le Belide i te e, e almeno quelle non (l,influivano nel capo% 7A6!I'1 ? !a ciatemi compire% 1r co toro non por(ean fede a quel che vedeano, n a quel ch,udivano: perch timavano la verit8 co a confu a et incompren ibile, e po ta nella natura e compo izione d,o(ni variet8, diver it8 e contrariet8- o(ni co a e ere una mi tura, nulla co tar di , niente e er di propria natura e virtude, e (li o((etti pre entar i alle potenze appren ive non in quella maniera con cui ono in e mede imi, ma econdo la relazione ch,acqui tano per le lor pecie, che in certo modo partendo i da que ta e quella materia ve(nono a (iuntar i e crear nuove forme ne (li no tri en i% 7EBA741 ? 1h in verit8 co toro con non troppa fatica, in pochi imo tempo, po ono e er filo ofi e mo trar i pi. avii de (li altri% 7A6!I'1 ? A que ti ucce ero (li Pirroni, molto pi. car i in donar fede al proprio en o et intelletto, che (li Efettici: perch dove quelli altri credeno aver compre a qualche co a et e er fatti partecipi di qualche (iudicio per aver informazion di que ta verit8, cio* che co a alcuna non pu: e er compre a n determinata, que ti anco di cotal (iudicio e timaro privi, dicendo che n men po ono e er certi di que to, cio* che co a alcuna non i po a determinare% 7EBA741 ? Guardate l,indu tria di que t,altra Academia, ch,avendo vi to il modello de l,in(e(no e notato l,indu tria di quella che con facilit8 et atto di poltronaria volea dar de calci, per ver ar a terra l,altre filo ofie, e a armata di ma((ior pecora((ine, con (ion(ere un poco pi. di ale

della ua in ipidezza, vuol donar la pinta et a quelle tutte et a cote ta in ieme: con far i tanto pi. avia de tutte (eneralmente, quanto con manco pe a e lambiccamento di cervello in e a ,into(ano et addottorano% Via via, andiam pi. oltre% 1r che debbo far io e endo ambizio o di formar nuova etta, e parer pi. avio de tutti, e di co toro ancora che ono oltre (li tutti< =ar: qua un terzo tabernaculo, piantar: un,Academia pi. dotta, con trin(ermi alquanto la cintura% 5a vorr: for e tanto raffrenar la voce con (li Efettici, e trin(ere il fiato con (li Pirroni, che per me poi non exali pirito, e crepi< 7A6!I'1 ? 9he volete dir per que to< J7EBA741K ? /ue ti poltroni per campar la fatica di dar ra((ioni delle co e, e per non accu ar la loro inerzia et invidia ch,hanno all,indu tria altrui, volendo parer me(liori, e non ba tandoli d,occultar la propria viltade, non po endoli pa ar avanti n correre al pari, n aver modo di far qualche co a del uo, per non pre(iudicar alla lor vana pre unzione confe ando l,imbecillit8 del proprio in(e(no, (ro ezza di en o e privazion d,intelletto, e per far parer (li altri enza lume di (iudicio della propria cecitade, donano la colpa alla natura, alle co e che mal i rapre entano, e non principalmente alla mala appren ione de (li do(matici: perch con que to modo di procedere arrebono tati co tretti di porre in campo al para(one la lor buona appren ione, la quale ave e parturito me(lior fede, dopo aver (enerato me(lior concetto ne (li animi de quei che i delettano delle contemplazioni de co e naturali% 1r dumque e i volendo con minor fatica et intelletto, e manco ri chio de perdere il credito, parer pi. avii che (li altri, di ero (li Efettici che nulla i pu: determinare, perch nulla i cono ce: onde quelli che timano d,intendere e parlano a ertivamente, delirano pi. in (ro o che quei che non intendeno e non parlano% Gli econdi poi detti Pirroni, per parer e i archi apienti, di ero che n tampoco que to i pu: intendere )il che i credeano intendere (li Efettici+: che co a alcuna non po a e er determinata o cono ciuta% 7; che dove (li Efettici inte ero che (li altri che pen avano d,intendere non intendevano, ora (li Pirroni inte ero che (li Efettici non intendevano e (li altri che i pen avano d,intendere intende ero o non% 1r quel che ne re ta per (ion(ere di vanta((io alla apienza di co toro, * che noi appiamo che (li Pirroni non apevano, che (li Efettici non apevano, che (li do(matici che pen avano di apere non apevano% E co ; con a((evolezza empre pi. e pi. ve(na a prendere aumento que ta nobil cala de filo ofie, in tanto che demo trativamente i conchiuda l,ultimo (rado della omma filo ofia et ottima contemplazione e ere di quei che non olamente non affermano n nie(ano di apere o i(norare, ma n manco po ono affirmare n ne(are: di orte che (li a ini ono li pi. divini animali, e l,a initade ua orella * la compa(na e ecretaria della veritade% 7A6!I'1 ? 7e que to che dici improperativamente et in c:lera, lo dice i da buon enno et a ertivamente, direi che la vo tra deduzzione * eccellenti ima et e(re(iamente divina- e che ei pervenuto a quel copo al quale tanti (li do(matici e tanti academici hanno concor o, con rimanerti di (ran lun(a a dietro tanti quanti ono% 7EBA741 ? Vi prie(o )poi che iamo venuti in a que to+ che mi facciate intendere con qual per ua ione (li Academici nie(ano la po ibilit8 di detta appren ione% 7A6!I'1 ? /ue ta vorrei che ne fu e riferita da 1norio, percioch per e er e(li tato in ipo ta i de ; molti e (ran notomi ti de le vi cere de la natura, non * fuor di ra((ione che tal volta e ia trovato academico% 1'1&I1 ? Anzi io on tato quel Lenofane 9olofonio che di e in tutte e de tutte le co e non e er altro che opinione% 5a la ciando ora que, miei proprii pen ieri da canto: dico circa il propo ito, e ere ra((ion trita quella de, Pirroni li quali dicevano che per apprendere la verit8, bi o(na la dottrina- e per mettere in effetto la dottrina, * nece ario quel che in e(na, quel che * in e(nato, e la co a la quale * per in e(nar i: cio* il ma tro, il di cepolo, l,arte- ma di que te tre non * co a che i trove in effetto: dumque non * dottrina e non * appren ion di veritade%

7EBA741 ? 9on qual ra((ione dicono, prima, non e er co a de cui fia dottrina o di ciplina< 1'1&I1 ? 9on que ta% /uella co a )dicono+ o devr8 e er vera o fal a- e * fal a, non pu: e ere in e(nata perch del fal o non pu: e er dottrina n di ciplina: atte o che a quel che non *, non pu: accader co a alcuna, e perci: non pu: accader anco d,e ere in e(nato% 7e * vera, non pu: pure pi. che tanto e ere in e(nata: perch o * co a la quale equalmente appare a tutti, e co ; di lei non pu: e er dottrina, e per con equenza non pu: e erne alcun dottore, come n del bianco che ia bianco, del cavallo che ia cavallo, de l,arbore che ia arbore- o * co a che altrimente et inequalmente ad altri et altri appare, e co ; in non pu: aver altro che opinabilit8, e opra lei non i pu: formar altro che opinione% 1ltre ,* vero quel che deve e ere in e(nato e notificato, bi o(na che ia in e(nato per qualche cau a o mezzo: la qual cau a e mezzo o bi o(na che ia occolta o cono ciuta: ,ella * occolta, non pu: notificar altroe la * cono ciuta, * nece ario che ia per cau a o mezzo: e co ; oltre et oltre procedendo, verremo ad accor(erci che non i (ion(e al principio de cienza, e o(ni cienza * per cau a% 1ltre )dicono+ e endo che de le co e che ono, altre ieno corpi, altre incorporali, bi o(na che de co e quai ve(nono in e(nate, altre apparte(nano a l,uno, altre a l,altro (eno% 1r il corpo non pu: e er in e(nato, percioch non pu: e er otto (iudicio di en o n d,intelletto% 'on certo a (iudicio di en o, tante che econdo tutte le dottrine e ette, il corpo con ta de pi. dimen ioni, ra((ioni, differenze e circon tanze- e non olamente non * un definito accidente per e er co a obiettabile a un en o particolare o al commune, ma * una compo izione e con(re(azione de proprietadi et individui innumerabili% E conce o ) e co ; piace+ ch,il corpo ia co a en ibile, non per que to ar8 co a da dottrina o di ciplina: perch non bi o(na che vi i trove il di cepolo et il mae tro per far apere ch,il bianco * bianco, et il caldo * caldo% 'on pu: e ere anco il corpo otto il (iudicio d,intelli(enza, perch * a ai conceduto appre o tutti do(matici et academici, che l,o((etto de l,intelletto non pu: e er altro che co a incorporea% 0a qua ,inferi ce econdariamente che non pu: e ere chi in e(ne, n, terzo, chi po a e ere in e(nato: perch, come * veduto, que to non ha che apprendere o concipere, e quello non ha che in e(nare et imprimere% Gion(ono un,altra ra((ione% 7e avien che ,in e(ne, o uno enz,arte in e(na un altro enz,arte: e que to non * po ibile perch non men l,uno che l,altro ha bi o(no di e ere in e(nato- o uno arti ta in e(na un altro arti ta: e ci: verrebe ad e ere una baia, perch n l,uno n l,altro ha me tiero del ma tro- o quello che non a in e(na colui che a: e que to verrebe ad e ere come e un cieco vole e (uidare colui che vede% 7e ne uno di que ti modi * po ibile, rimarr8 dumque che quel che a, in e(ne colui che non a: e ci: * pi. inconveniente che tutto quel che i pu: ima(inare in cia cuno de (li altri tre modi de fin(ere- perch quello ch,* enz,arte non pu: e er fatto artefice quando non ha l,arte, atte o che accaderia che pote e e er artefice quando non * artefice% )1ltre che co tui * imile ad un nato ordo e cieco, il qual mai pu: venire ad aver pen iero de voci e di colori% !a cio quel che i dice nel 5ennone con l,e empio del ervo fu(itivo il qual, fatto pre ente, non pu: e er cono ciuto che ia lui, e non era noto prima: onde vo(liono per u(ual e mede ima ra((ione non po er e er nova cienza o dottrina de pecie cono cibili, ma una ricordanza+% ' tampoco pu: e er fatto artefice quando ha l,arte: perch all,ora non i pu: dir che i faccia o po a e er fatto artefice, ma che ia artefice% 7EBA741 ? 9he pare a voi, 1norio, di que te ra((ioni< 1'1&I1 ? 0ico che in examinar cotai di cor i non fia mi tiero d,intrattenerci: ba ta che dico e er buoni, come certe erbe on buone per certi (u ti% 7EBA741 ? 5a vorrei aper da 7aulino )che ma(nifica tanto l,a initade, quanto non pu: e er ma(nificata la cienza e peculazione, dottrina e di ciplina alcuna+ e l,a initade pu: aver luo(o in altri che ne (li a ini: come * dire e alcuno da quel che non era a ino, po a doventar a ino per dottrina e di ciplina- perch bi o(na che di que ti quel che in e(na, o quel che *

in e(nato, o co ; l,uno come l,altro, o n l,uno n l,altro, iano a ini: dico e ar8 a ino quello olo che in e(na, o quel olo ch,* in e(nato, o n quello n que to, o que to e quello in ieme% Perch qua col mede imo ordine i pu: vedere che in ne un modo i po a ina inire% 0umque dell,a initade non pu: e ere appren ion alcuna, come non * de arti e de cienze% 1'1&I1 ? 0i que to ne ra((ionaremo a tavola dopo cena% Andiamo dumque, ch,* ora% 91&IBA'4E ? Pro"ere ea&u%+ 7A6!I'1 ? 7u% /INE DEL SECONDO DIALOGO

DIALOGO TER4O
INTERLOCUTORI SAULINO) ALVARO 7A6!I'1 ? Ao pur (ran pezzo pa e((iato a pettando, e m,accor(o e er pa ata l,ora del cominciamento de, no tri colloquii, e co toro non on venuti% 1h, ve((io il ervitor di 7eba to% A!VA&1 ? Ben trovato, 7aulino, ve(no per avi arvi da parte del mio padrone che per una ettimana al meno non potrete convenir un,altra volta% A lui * morta la mo(lie e ta u l,apparecchi de l,execuzion del te tamento, per e er libero di que t,altro pen iero ancora% 9oribante * a alito da le poda(re, et 1norio * andato a, ba(ni% A dio% 7A6!I'1 ? V8 in pace% 1r credo che pa ar8 l,occa ione de far molti altri ra((ionamenti opra la cabala del detto cavallo% Perch, qualmente ve((io, l,ordine de l,univer o vuole che come que to cavallo divino nella cele te re(ione non i mo tra e non in all,umbilico )dove quella tella che v,* terminante * me a in lite e que tione e appartiene alla te ta d,Andromeda o pur al tronco di que to e(re(io bruto+, co ; analo(icamente accade che que to cavallo de crittorio non po a venire a perfezzione: 9o ; =ortuna va can(iando tile% 5a non per ci: noi doviamo de perarci- perch ,avverr8 che que ti tornino ad cominciar d,accoppiar ,in ieme un,altra volta, le rinchiuder: tutti tre dentro del conclave: d,onde non po ano u cire in tanto ch,abbiano pacciata la creazion d,una 9abala ma(na del cavallo Pe(a eo% Interim que ti doi dialo(i va(liano per una 9abala parva, tironica, i a(o(ica, microco mica% E per non pa ar ocio amente il pre ente tempo che mi upera da pa e((iarmi in que to atrio, vo(lio le((ere que to dialo(o che te(no in mano% /INE DEL TER4O DIALOGO DE LA CABALA PEGASEA A L'ASINO CILLENICO 1h beato quel ventr,e le mammelle

che t,ha portat,e ,n terra ti lattaro, animalaccio divo, al mondo caro, che qua fai re idenz,e tra le telle% 5ai pi. preman tuo dor o ba ti e elle, e contr,il mond,in(rat,e ciel avaro ti faccia ort,e natura riparo con ; felice in(e(no e buona pelle% 5o tra la te ta tua buon naturale, come le nari, quel (iudicio odol,orecchie lun(he, un udito re(alele den e labbra, di (ran (u to il mododa far invidia a, d*i, quel (enitalecervice tal, la con tanza ch,io lodo% 7ol lodandoti (odo: ma )la o+ cercan tue condizioni non un onetto, ma mille ermoni%

L'ASINO CILLENICO DEL NOLANO


INTERLOCUTORI L'ASINO) MICCO PITAGORICO) MERCURIO !,A7I'1 ? 1r perch derr: io abu ar de l,alto, raro e pele(rino tuo dono, o fol(orante Giove< Perch tanto talento por(iutomi da te, che con ; particular occhio me mira te )indicante fato+, otto la nera e tenebro a terra d,un in(rati imo ilenzio terr: epolto< uffrir: pi. a lun(o l,e er ollecitato a dire, per non far u cir da la mia bocca quell,e traordinario ribombo, che la lar(it8 tua in que to confu i imo ecolo nell,interno mio pirito )perch i produce e fuora+ ha eminato< Apri i apri i dumque con la chiave de l,occa ione l,a inin palato, ciol(a i per l,indu tria del uppo ito la lin(ua, raccol(an i per mano de l,attenzione, drizzata dal braccio de l,intenzione, i frutti de (li arbori, e fiori de l,erbe, che ono nel (iardino dell,a inina memoria% 5I991 ? 1 portento in olito, o prodi(io tupendo, o maravi(lia incredibile, o miracolo o ucce o% Avertano (li dii qualche cia(ura% Parla l,a ino< l,a ino parla< 1 5u e, o Apolline, o Ercule, da cotal te ta e ceno voci articulate< 4aci 5icco, for e t,in(anni- for e otto que ta pelle qualch,uomo ta i ma cherato, per burlar i di noi% A7I'1 ? Pen a pur, 5icco, ch,io non ia ofi tico: ma che on naturali imo a ino che parlo- e co ; mi ricordo aver avuti altre volte umani, come ora mi vedi aver be tiali membri% 5I991 ? Appre o )o demonio incarnato+ dimandarotti chi, quale e come ei: per ora e per la prima vorrei aper che co a dimandi da qua< che au(urio ne ameni< qual ordine porti da (li d*i< a che i terminar8 que ta cena< a qual fine hai me i (li piedi a partitamente mo trarti vocale in que to no tro ottoportico< A7I'1 ? Per la prima vo(lio che appi ch,io cerco d,e er membro e dechiararmi dottore di qualche colle((io o academia, perch la mia ufficienza ia autenticata, a fin che non iano atte i (li miei concetti, e ponderate le mie paroli, e riputata la mia dottrina con minor fede, che%%% 5I991 ? 1 Giove, * po ibile che ab eterno abbi (iamai re(i trato un fatto, un ucce o, un ca o imile a que to<

A7I'1 ? !a cia le maravi(lie per ora, e ri pondetemi pre to: o tu o uno de que ti altri, che attoniti concorreno ad a coltarmi% 1 to(ati, annulati, pileati, dida cali, archidida cali, e de la apienza eroi e emidei: volete, piacevi, *vvi a core d,accettar nel vo tro con orzio, ociet8, contubernio, e otto la banda e ve illo de la vo tra communione que to a ino che vedete et udite< Perch di voi, altri ridendo i maravi(liano, altri maravi(liando i ridono, altri attoniti )che on la ma((ior parte+ i mordeno le labbia: e ne un ri ponde< 5I991 ? Vedi che per tupore non parlano, e tutti con e er volti a me, mi fan e(no ch,io ti ri ponda: al qual come pre idente ancora tocca di donarti ri oluzione, e da cui come da tutti devi a pettar l,i pedizione< A7I'1 9he academia * que ta, che tien critto opra la porta: Linea& ne "er(ran%i(o2 5I991 ? !a * una cuola de Pita(orici% A7I'1 ? Potravi ,entrare< 5I991 ? Per academico non, enza difficili e molte condizioni% A7I'1 ? 1r quali on que te condizioni< 5I991 ? 7on pur a ai% A7I'1 ? /uali, dimandai, non quante% 5I991 4i ri ponder: al me(lio, riportando le principali% Prima: che offrendo i alcuno per e ere ricevuto, avante che ia accettato, debba e er quadrato nella di po izion del corpo, fi ionomia et in(e(no, per la (ran con equenza relativa che cono cemo aver il corpo da l,anima e con l,anima% A7I'1 ? Ab Io!e "rinci"iu& Mu%ae, ,e(li i vuol maritare% 5I991 ? 7econdo: ricevuto ch,e(li *, e (li dona termine di tempo )che non * men che di doi anni+ nel quale deve tacere e non (li * lecito d,ardire in punto alcuno de dimandar, anco di co e non inte e, non ol che di di putare et examinar propo iti- et in quel tempo i chiama ,acu tico,% 4erzo: pa ato que to tempo, (li * lecito di parlare, dimandare, crivere le co e udite, et e plicar le proprie opinioni- et in que to mentre i appella ,matematico, o ,caldeo,% /uarto: informato de co e imili, et ornato di que, tudii, i volta alla con iderazion de l,opre del mondo e principii della natura- e qua ferma il pa o chiamando i ,fi ico,% A7I'1 ? 'on procede oltre< 5I991 ? Pi. che fi ico non pu: e ere: perch delle co e opranaturali non i po ono aver ra((ioni, eccetto in quanto riluceno nelle co e naturali- percioch non accade ad altro intelletto che al pur(ato e uperiore di con iderarle in % A7I'1 ? 'on i trova appo voi metafi ica< 5I991 ? 'on: e quello che (li altri vantano per metafi ica, non * altro che parte di lo(ica% 5a la ciamo que to che non fa al propo ito% 4ali in conclu ione on le condizioni e re(ole di no tra academia% A7I'1 ? /ue te< 5I991 ? 5e er ;% A7I'1 ? 1 cola onorata, tudio e(re(io, etta formo a, colle(io venerando, (imna io clari imo, ludo invitto, et academia tra le principali principali ima% !,a ino errante, come itibondo cervio, a voi come a limpidi ime e fre chi ime acqui- l,a ino umile e upplicante a voi beni(ni imi ricettatori de pere(rini ,appre enta bramo o d,e ere nel con orzio vo tro a critto% 5I991 ? 'el con orzio no tro an< A7I'1 ? 7;, ;, i(nor ;, nel con orzio vo tro% 5I991 ? V8 per quell,altra porta me ere, perch da que ta on banditi (li a ini% A7I'1 ? 0immi fratello, per qual porta entra te tu< 5I991 ? Pu: far il cielo che (li a ini parlino, ma non (i8 che entrino in cola pita(orica%

A7I'1 ? 'on e er co ; fiero, o 5icco, e ricordati ch,il tuo Pita(ora in e(na di non pre((iar co a che i trove nel eno della natura% Bench io ono in forma d,a ino al pre ente, po o e er tato e po o e er appre o in forma di (rand,uomo- e bench tu ia un uomo, puoi e er tato e potrai e er appre o un (rand,a ino, econdo che parr8 i pediente al di pen ator de (li abiti e luo(hi, e di ponitor de l,anime tran mi(ranti% 5I991 ? 0immi fratello, hai inte i (li capitoli e condizioni dell,academia< A7I'1 ? 5olto bene% 5I991 ? Aai di cor o opra l,e er tuo, e per qualche tuo difetto ti po a e ere impedita l,entrata< A7I'1 ? A ai a mio (iudicio% 5I991 ? 1r fatevi intendere% A7I'1 ? !a principal condizione che m,ha fatto dubitare * tata la prima% @ pur vero che non ho quella indole, quelle carni mollecine, quella pelle delicata, ter a e (entile, le quali inte(nono li fi ionotomi ti atti ime alla recepzion della dottrina: perch la durezza de quelle ripu(na a l,a(ilit8 de l,intelletto% 5a opra tal condizione mi par che debba po er di pen ar il principeperch non deve far rimaner fuori uno, quando molte altre parzialitadi uppli cono a tal difetto, come la incerit8 de co tumi, la prontezza de l,in(e(no, l,efficacia de l,intelli(enza, et altre condizioni compa(ne, orelle e fi(lie di que te% !a cio che non i deve aver per univer ale che l,anime ie(uano la comple ion del corpo: perch pu: e er che qualche pi. efficace piritual principio po a vencere e uperar l,oltra((io che dalla cra ezza, o altra indi po izion di quello, (li ve(na fatto% A qual propo ito v,apporto l,e empio de 7ocrate, (iudicato dal fi o(nomico >opiro per uomo temprato, tupido, bardo, effeminato, namoraticcio de putti et incon tante- il che tutto venne conceduto dal filo ofo, ma non (i8 che l,atto de tali inclinazioni i con uma e: tante ch,e(li venia temprato dal continuo tudio della filo ofia, che (li avea por o in mano il fermo temone contra l,mpito de l,onde de naturali indi po izioni, e endo che non * co a che per tudio non i vinca% /uanto poi all,altra parte principale fi io(nomica, che con i te non nella comple ion di temperamenti, ma nell,armonica proporzion de membri, vi notifico non e er po ibile de ritrovar in me defetto alcuno, quando ar8 ben (iudicato% 7apete ch,il porco non deve e er bel cavallo, n l,a ino bell,uomo: ma l,a ino bell,a ino, il porco bel porco, l,uomo bell,uomo% 9he e traportando il (iudicio, il cavallo non par bello al porco, n il porco par bello al cavallo- e a l,uomo non par bello l,a ino, e l,uomo non ,inamora de l,a ino: n per oppo ito a l,a ino par bello l,uomo, e l,a ino non ,innamora de l,uomo% 7; che quanto a que ta le((e, all,or che le co e arranno examinate e bilanciate con la ra((ione, l,uno conceder8 a l,altro econdo le proprie affezzioni, che le bellezze on diver e econdo diver e proporzionabilitadi- e nulla * veramente et ab olutamente bello, e non uno che * l,i te a bellezza, o il per e enza bello e non per participazione% !a cio che nella mede ima umana pecie quel che i dice de le carni, i deve attendere re%"ec(u abi(o a vinticinque circon tanze e (lo e che l,accomodino- perch altrimente * fal a quella fi iconomica re(ola de le carni molle: atte o che (li putti non on pi. atti alla cienza che (li adulti, n le donne pi. abili che (li uomini- eccetto e attitudine ma((iore i chiama e quella po ibilit8 ch,* pi. lontana da l,atto% 5I991 ? 7in al pre ente, co tui mo tra di aper a ai a ai% 7(uita, me er A ino, e f8 pur (a(liarde le tue ra((ioni quanto ti piace, perch 'e l,onde olchi e ne l,arena emini, e ,l va(o vento peri in rete acco(liere, e le peranze fondi in cuor di femine,

e peri che da (li i(nori academici di que ta o altra etta ti po a o debbia e er conce a l,entrata- ma e ei dotto, cont*ntati de rimanerti con la tua dottrina olo% A7I'1 ? 1 in en ati, credete ch,io dica le mie ra((ioni a voi, acci: che me le facciate valide< 9redete ch,io abbia fatto que to per altro fine che per accu arvi e rendervi inexcu abili avanti a Giove< Giove con avermi fatto dotto, mi fe, dottore% A pettavo ben io che dal bel (iudicio della vo tra ufficienza vene e putata que ta entenza: 2'on * convenevole che (li a ini entrino in Academia in ieme con noi altri uomini3% /ue to, e tudio o di qual ivo(li,altra etta lo pu: dire, non pu: e ere ra((ionevolmente detto da voi altri Pita(orici, che con que to che ne(ate a me l,entrata, tru((ete (li principii, fondamenti e corpo della vo tra filo ofia% 1r che differenza trovate voi tra noi a ini e voi altri uomini non (iudicando le co e dalla uperficie, volto et apparenza< 1ltre di ci: dite, (iudici inetti: quanti de voi errano ne l,academia de (li a ini< quanti imparano nell,academia de (li a ini< quanti fanno profitto nell,academia de (li a ini< quanti ,addottorano, marci cono e muoiono ne l,academia de (li a ini< quanti on preferiti, inalzati, ma(nificati, canonizati, (lorificati e deificati nell,academia de (li a ini< che e non fu ero tati e non fu ero a ini, non o, non o come la co a arrebe pa ata e pa arebbe per e i loro% 'on on tanti tudii onorati imi e plendidi imi, dove i dona lezzione di aper ina inire, per aver non olo il bene della vita temporale, ma e de l,eterna ancora< 0ite, a quante e quali facultadi et onori ,entra per la porta dell,a initade< 0ite, quanti on impediti, exclu i, ri(ettati e me i in vituperio per non e er partecipi dell,a inina facultade e perfezzione< 1r perch non ar8 lecito ch,alcuno de (li a ini, o pur al meno uno de (li a ini entri nell,academia de (li uomini< perch non debbo e er accettato con aver la ma((ior parte delle voci e voti in favore in qual ivo(lia academia, e endo che, e non tutti, al meno la ma((ior e ma ima parte * critta e colpita nell,Academia tanto univer ale de noi altri< 1r e iamo ; lar(hi et effu i noi a ini in ricever tutti, perch dovete voi e er tanto re tivi ad accettare un de noi altri al meno< 5I991 ? 5a((ior difficult8 i fa in co e pi. de(ne et importanti: e non i fa tanto ca o e non ,aprono tanto (li occhi in co e di poco momento: per: enza ripu(nanza e molto crupolo di con cienza i ricevon tutti nell,academia de (li a ini, e non deve e er co ; nell,academia de (li uomini% A7I'1 ? 5a, o me ere, appime dire e re olvimi un poco, qual co a delle due * pi. de(na: che un uomo ina ini ca, o che un a ino inumani ca< 5a ecco in veritade il mio 9illenio: il cono co per il caduceo e l,ali% ? Ben ve(na il va(o ali(ero, nuncio di Giove, fido interprete della volunt8 de tutti (li d*i, lar(o donator de le cienze, addirizzator de l,arti, continuo oracolo de matematici, computi ta mirabile, ele(ante dicitore, bel volto, le((iadra apparenza, facondo a petto, per ona((io (razio o, uomo tra (li uomini, tra le donne donna, de (raziato tra de (raziati, tra beati beato, tra tutti tutto- che (odi con chi (ode, con chi pian(e pian(i- per: per tutto vai e tai, ei ben vi to et accettato: che co a de buono apporti< 5E&96&I1 ? Perch, A ino, fai conto di chiamarti et e ere academico, io come quel che t,ho donati altri doni e (razie, al pre ente ancora con plenaria autorit8 ti ordino, con titui co e confermo Academico e 0o(matico (enerale: acci: che po i entrar et abitar per tutto, enza ch,alcuno ti po a tener porta o dar qual ivo(lia orte d,oltra((io o impedimento, -uibu%cu&-ue in o""o%i(u& non ob%(an(ibu%% Entra dumque dove ti pare e piace% ' vo(liamo che ii ubli(ato per il capitolo del ilenzio biennale che i trova nell,ordine pita(orico, e qual ivo(li,altre le((i ordinarie: perch no!i% in(er!enien(ibu% cau%i%) no!ae condendae %un( le$e%) "ro-ue i"%i% condi(a non in(elli$un(ur iura: in(eri&-ue ad o"(i&i iudiciu& iudici% re.erenda e%( %en(en(ia) cuiu% in(er%i( iu,(a nece%%ariu& a(-ue co&&odu& "ro!idere+ Parla dumque tra (li acu tici- con idera e contempla tra, matematici- di cuti,

dimanda, in e(na, dechiara e determina tra, fi ici- tr:vati con tutti, di corri con tutti, affrat*llati, uni citi, ident;ficati con tutti, domina a tutti, ii tutto% A7I'1 ? Avetel,inte o< 5I991 ? 'on iamo ordi% /INE

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