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Antonino Cutrera
Delegato
di
P.
S.
La Mala Vita
di
CONTRIBUTO
DI
Palermo
SOCIOLOGIA CRIMINALE
id.*
EDIZIONE
PALERMO
ALHPiuro m-:ni:n
1900
LA MALA VITA
DI
PALERMO
Antonino Cutrera
Delegato
di
P. S.
La
jYlala Vita
di palepiTio
CONTRIBUTO
DI
SOCIOLOGIA CRIMINALE
2.'
EDIZIONE
*/^;^-v-'
/9oo
ITMIDIGE
Caj).
I.
Introduzione
Pa^
>
II.
Le
j)rostitute
17
.14
III.
Le case
I
di prostituzione
...
IV.
ricottari
tra ricottari e |)rostitute
11
V.
VI.
VII.
Vili.
Relazioni
I
1*.)
Le manifestazioni criminose
ricottari e la le<^ge
()">
.
.
.,
.71
(A)nclusione
^>1
PREFAZIONE
Frutto
(li
e (iif/irili,
oso
eoiilril)iit()
alia soeio-
non sar
e lo
sisteundico
per
(juel
che pu valere.
Palermo,
aprile 1900.
'-^cii'CLaKc
3v &. S.
INTRODUZIONE
Riassumo
su quel
vita di
in
poche pagine,
le
osservazioni fatte
la
si
mondo criminoso
Palermo,
e
che costituisce
ludla
chia-
ma
ricotta.
La parola
con
la
ci
perch generalmente
proclamano
inianiorati;
mentre
poi
il
non
siciliano,
o non esiste, o vi
zioni da
trova
minime
|)roi)or-
mantenuto
non
sempre un malioso.
a fare
Infatti
il
ricottaro
la
limita
,
solamente
il
gradasso con
,
sua ganza
con
le altre
jjrostitute
come
fa
il
ricollaro napoli1
Cutrura
tano, che
gli
10
ma
e-
dandosi
libert,
che espone
la vita
o la
fatte alla
sua bella.
Ecco qual'
stata la necessit di
conservare cori-
me
sia
sta,
la
manifestazioni criminose
Palermo.
ricottari
si
di
qualunque gradazione esse siano per finire a quelle del vicolo Stretto. E poich ho nominato questo vicolo, tanto conosciuto per la sua triste fama,
opportuno
lermo
e
si
Le
vivono
mi
si
perdoni
la frase,
come
con mag-
Le prostitute di secondo ordine, abitano generalmente in stanze mobigliate, dove esercitano clandestinamente il loro mestiere, per evitare le visite mediche, ed
il
Sono precisamente
vengono
in
borghese, che
i
vittime. Poscia
po-
per
il
Il
dno
lire,
20 centesimi.
lira
postriboli di niez/a
di
di venti eenlisinii
albergano sacerdotesse
alla
dea
esse
non sono
di donne, le quali
hanno pi
anni di
et,
con
almeno 20 anni
di donne,
di carriera.
pi
sembianze
il
ma
di
viso cole
denti orrendi,
oc-
(iuadagnano appena di che comprarsi per vivere, ed abitano locali impossibile a descriversi. Generalmente tali i)ostriboli sono costituiti da un camerone
a piano terreno, con un lume sosj)eso
delle
al
centro: con
panche
il
di legno attorno ai
muri, e nulTaltro.
Questo
sono for-
mati nella stessa cameraccia, con Iranuz/.i di Ugno, si sente bein modo che dalla sala di compaijnia
,
nissimo quello
ch(>
e'
di quei camerini
una sedia
un tavo-
lino di legno rozzo unto e bisunto d'olio, un |)anliericcio di tela ordinaria, schifoso a vedersi, e sudicio
in
modo
il
indescrivibile,
in tali
come
le
il
Nell'entrare
lupanari
per
luogo, che
per
abitanti:
prova
tale ri-
brezzo, che
s'
12
meno
di
non
si
pu
fare a
domandarsi
da poter vivere
e'
e gente
case,
ma
il
seria r
esiste
il
me
quali
si
fanno accoltellare
alla reclusione
,
o se ne vanno tranquillamente
la cosa
come
pi naturale di que-
sto
mondo.
Questi locali
immondi sono
,
quasi
essi
tutti nel
quar-
che
il
hanno trovato
quartiere dell'Al:
bergheria lo descrive
Sicilia.
"
il
Chiesi
La
"
"
"
mente ammalata,
l'aria all'intorno;
che talvolta
ammorba
citt
e rit>etta
continuamente
ci
che la
ha
"
di malsano moralmente
e materialmente.
quivi
tutto
" "
"
che
la maffia
locale,
suo cuore; da
"
" le
"
IJ
i)er l'altra,
fila
qiianilo per
una ragione o
,
la,
ed
alla Vicaria
in
"
qualche parte
si
spezzano
Lo
"
cosi
parla
della popolazione
Ci che nel-
r Albergheria di
la
" (ltre
"
dolore
sia
"
per
la via del
"gramo, macilento,
"
gran
i)arte di
([uella
popolazione brulicante pei luridi cortili; pei chiassuoli, pei vicoletti, sulle soglie delle case, sui gra(lini
"
"
vecchiaia ha
au'Uislo.
(ili
uomini sono
pal'idi
smunti, actra
1'
'
cigliati, vi
in-
tontito ed
feroce;
le
"
ragazzi
laci'ri.
si
seminudi, ed
solo
pu immaginarlo,
che po-
"
"
" "
"
potano
le
crociere degli
ospedali, e
gli
androni
dop-
"
sembra
;illevino
.ipposta
nel
limo
fli
piei
"
"
14
rigagnoli
giurati dell'avvenire
Spiegato l'ambiente
i
si
Un
quartiere sudicio,
non pu contenere
che
miserabile, la criminalit
pi sviluppata, la prostituzione pi
la prostituzione
numerosa
cri-
minalit.
Miseria, delitto e meretricio
1'
altri
altri, e
pi postriloli,
come pu
specchietto statistico.
In questo
quadro
statistico
da osservare che
quartieri Oreto e
di prostitu-
Questura di Palermo;
mente riconosciute
escluse le case
le
i
prostitute
tutti
quartieri.
15
QUARTIERI
St3=I='o: 3-O
Palazzo Reale
(
38383
126
22
150
3,31/1000
1,10/lOtO
3,iM/lo00
\lbt^rghria)
Monte riet
(Capo)
34918
13
60
2,11/1000 0,31/1000
1,71 /looa
Castollammare
20044
80
1,93/1000
0.72
UOO
2,74/11
Tribunali iKalsa)
32929
25
30
0,77 /loco
0,12/1000
0,93/10ii0
18229
3.49/1000
Molo
(Borgo)
61520
94
1,50/1000
SubboK4;hi di
l'alurrno
64719
2C9"j92
224
80
III
da os.scivarc
clu' la
la
pcr-
ceuliialc del
19
|)C'r
KKM) doIl'Oivlo e
picj^iii lic-ali
piivcii l'salla,
luak'
!,.")()
del
Molo
dri
non
i
])c'rciu' la slalislica
di'}j;li
aniinoiiili (h'il
cIl'
(jiirsliira, a
ciasciiii
dei
i
(|iiarlii'ri
aii/.idcUi,
sono
pi-rc-i
l'slcnii.
n-
ni.sce
o\'\
piiir
sobhor^lii o
l)oi-^atc'
rimuMido
aliilanli dei
111
due
(|iiaili('ri a (|iit'IIi
1.
dei sohhor^hi,
1(10(1
.si
IN pei-
aniinodi
njtj. In lino e
pnic da osservali'
Palermo germoglia
la
16
({iiale
mafia, la
per s stessa
delinquenza.
delle grandi
la
Come
citt, le vie
in tutti
quartieri popolari
aggirano
ricottari,
perch questo
forma l'am-
camminano
a gruppi pi o
meno numerosi,
Questo
il
si
svolge l'azione
si
rami-
per tutto
il
quartiere dell'Albergheria
impo-
nendosi sulle disgraziate donne cadute nella corruzione, destando in fine lo spavento, con
i
Ipro schia-
.maczi e con
le
LE PROSTITUTE
Come
lasL'
alle
mi arrischio
ritengo necessario
j)rostitiite e
11
Lombroso
nella
la
sua opera
L'
uomo
clclin-
<juriitc',
sostiene <he
prostituta
una delinquente
nell'osservazione scientifica
Sergi
';
"
:
In
generale
si
j)u affermare
ai
lroslilute
"porla
medesimi
vi
sono, cio,
prosliliilc
|)ci-
con caprosli-
fisiologicamente, e
')
Sf.hoi
Lo
(lo^oiit'ray.ii)iii
umane.
"
tute che
acquistata. Per
" "
ora
rosa;
Il
diffcile dire
ma
la
seconda
prostituzione
in generale
che ad essa
si
connettono strettamente
').
Da
Infatti
donne, oneste madri, a causa di circostanze indipendenti dalla propria volont, sono divenute prostitute.
alla meglio,
le
quali la
Marro )
"
"
queliti
dice
" Il
primo
donna
;
suo morale
la
esso
nella
donna
i
difendeva contro
suoi
agli,
e le
altrui tentativi di
seduzione
Quest'osservazione
1)
Coi.Aj\NNi
Sociologia criminale.
II.
Catania.
Torino.
Filippo
Tro-
V,
pag. 303.
Fratelli Bocca,
Mabho
vera, iiiopi)U^nal)ile
:
19
i)rostilnte
molte
da
me
inlciro-
mi hanno
ris[)oslo
,
senza reticenze,
massima franchezza
vergini.
pena
non erano pi
Lo
stesso
Marro
')
ma
man-
perch
la
societ,
mentre esige
dalla
donna che sappia contenersi e resistere all' ila rende onninamente dipendente stinto sessuale
,
dell'uomo,
sia i)er la
come
])er
([uanto
pu occorrerle
cht- esse
altri
suoi
sccwioscano
la
forza
cono
il
primo am|lesso,
la
le
loro
sventure, con
fu
(Ili
li
seguente frase
'u
.//N(/////7///
(jnitniu
il
nupiv
voddu,
il
sia
maledetto
moi)ri-
collo),
alludendo
al
mo
ami)lesso.
.a
loro
vita
disgraziata
slimolo a
(pialche
hanno
Makuo
4()1.
!i
pulRMtii
-Toriiiit.
Kratclii
paghili a
20
che manteneva a proprie spese alla scuola, con intenzione di farlo proseguire negli studii, e farlo di-
ventare uomo,
Il
come
essa
ingenuamente diceva.
primo
:
sempre
nell'et ine-
sperta
infatti,
,
da
me
su 100
,
prostitute
1(5
anni
12
Mentre
anno.
dopo
21."
La maggior
za,
parte
sgraziata aL'bandonata
avendo pi mezzi da
e
si
vivere, lascia
il
reca in
citt,
con
facendo
vare
i
la serva.
Ma
padroni, e questi
hanno mediante
le
mez-
inducono
la disgraziata
a prostituirsi invece di
Alcune resistono
alle seduzioni, e
trovano da la-
ma
perch appena
si
carica loro
un grosso debito
21
sono costrette a
farsi
prestare del
rate.
Da
tate
quel
;
momento
le .prostitute
i
bisogni fisiologici, o
mente sedotte
immancabil-
mente
le
pre
il
lavoro
le
per darsi
al
poi alcune,
l'ozio,
onesta di serve, in una casa di prostituzione; e viceversa, slancile di quella vita, ritornano
al
lavoro.
che gi sono
state deflorale.
Ora parliamo
per
lo pi
di ([nelle
che sono
vire in
vanno
l'et,
a serlu'lla
120
una casa
quale
anni.
si
dai 11 ai
servizio
vengono delio,
di
matrimonio. Fatto
il
la forza
za, la
Sergi
parlando delle
la
mente osserva
" " "
"
:
Ma non
vato
il
fatto
il
l'uomo,
denze sessuali
spesso bestiali
che seduce
in-
"
" " "
mo,
i
dico, che
non
rispetta nulla
pur
di soddisfare
"
" "
"
minima
non
ed
allo
cedono all'umanit
quali
"
primitiva.
Questa l'odissea di
tali infelici, le
appena
immondo oceano
invecchiate
,
ma
sfinite
sciupate
al
lavoro e disprezzate da
spedale o in
1)
Sergi
~
le
'/
riilTiane, di
fj[iiisn
ni ttriei.
La
prostiliila, (juasi
la
grado che
prostituta
,
La
pi abbietta
come
oneste.
la
cocotte pi distinta
soj^nano
sempre
tare
le
la riabilitazione,
sperano semj)rc
di
diven-
donne
di
non
s" il-
abbandona mai, ed
che
la i)rostitiita
lude
(piali essa
non
dispregevole, e ])recisamentc
questo avviene,
quando
lascia
il
suo innamorato.
Tua
innanzi
seduta
un lenzuolo con
(piella di-
un certo gusto
sgraziata
si
Conoscendo che
per una lira,
le
j)rostiluiva
domandai
non
sa
denaro
"
:
|)er
l'Ii,
un lenzuolo, ed
si
signore,
mai
sta
(|uelIo
che
])iio
biancheria che
.
io
lavoro, mi
potr serj)iena di
vire
Ci diceiulo,
bene ammohigliata
Pi una
noli
,
24
rame ben
che
io
il
letto di
arredato.
infinit
di
tanto
ben co,
noscendo
sue
tristi
condizioni economiche
non
potei fare a
meno
di
domandarle a che
le giovas-
massima
franchezza
mi
rispose
mo-
mi
sposi.
Il
La
corda
prostituta in
donne
dell' antichit
che
si
prostituivano
la dote. Sul
pro-
osserva che
Messicani avevano
mandare
le figlie in giro
per prostituirsi,
la dote.
col
guadagno
Or qualche
disgraziate
prenda marito.
,
nello spazio di
,
quattro anni
ho
visto
un
tra,
pqstribolo, sposare
che esercitava
il
La
prostitiition
J)
Spencer
Principi
di sociologia.
posilo:
" " "
"
Quullcs
il
soieiit
isolces
ou
(|ii'elles
soient
en maison,
arrive un nioniciil
oii le
intier (|ii'eloiit
lile
de
le
qiiilter, elles
la
se
re])ienneiil
Iravailler et
une
lois ([Ile
"
"
niandaient plus
nioyens d'exi^
').
A
che
le
io
debbo
fare osservare
si
prostitute dineilnienle
danno
alla
vi
perduta
abitudine, non
i)er
semj)re
la
volont del
Conobbi una
])rostituta,
data
al
me
i)er
irderpormi verso
j)er
la
la
ricevessero in casa
riajjililarla.
Le
jromisi
che
ri-
l'avrei accontentata, a
tornasse
le
al
trovassi
gli
occhi
sul
suo passato.
Dopo
le (piali
KEUfcs La
tlls.
1H8J), p. 181.
CuUera
26
tamente qualsiasi germe onesto nel loro animo; ed altro ideale non hanno, se non quello di vestire con
eleganza e vivere
nell' ozio.
Una
,
volta interrogando
,
una bella e giovane prostituta sul suo passato e comprendendo essa il senso delle mie domande, cos mi disse ad un tratto " Senta, la puttana sono io " per ben tre volte la mia famiglia mi ha ricondotta
:
a casa
vita
!
ma
io
non ho potuto
"
resistere
a quella
Perch
gli abiti
si
indossare
poi
"
come
fa a vivere in
al
quel paesaccio
conchiuse
alludendo
suo villaggio.
l'animo
gli affetti
pi belli e pi
altro
Ora credo
opportuno riportare un
fatto
che sembrer
la
corruzione avobbrobrio.
dell'
Eleonora
che, non
mia sorpresa trovai che era di una bellezza affascinante non solo ma dimostrava un animo gentile. Allora cominciai a tempestarla di domande, per sta, ,
bilire ([uali
al triste stato.
in pianto, e piena di
1'
avea
fatta
-n
1'
poscia
avea prostituita
come co-
le
era venuta
Avea
tentato di fare la
stiratrice
al petto.
ma
il
madre era
se
Domandatole
tra
amasse
pianto
Io
non
io
dehbo amare
non
Commosso da
infatti
venne ricoverata
di Palermo. Cos
fu la
Emenda
mia
l'E-
sorpresa,
leonora,
ingannando
Autorit
un
uomo
com])enso
immediatamente,
vane avvocato.
dopo quello
del
mala
questo scopo
indefessa-
mente
e vecchia
non
tralascia di sedurre
un uomo.
Poco tempo
affetta
28
fa dovetti constatare
da
sifilide
figli,
costituzionale
con cinque
patica,
dottore cusi
rante.
limita-
rono
gli
ai sorrisi procaci,
ma
portare un saggio
"
Io
non
finisco
,
mai
di scrivere, parlare in
la
pace
"
"
" "
fiamma amorosa mi fa fare altro che questo, poi se lei non mi scrive mai, non possiamo comminare (fare) nulla, io aveva piacere che sentiva il suo risultato o bene o male
non possiamo
dunque
"
" " " "
mi
non me ne
ve ne sono
alle genti,
vanza
io voglio
che mi dice
il
risultato cos si
quieta la
mia
testa,
"
"
"
ha
"
"
non ottengo una risposta, ci giuro sopra la testa delle mie ragazze che io passer disgrazia allo ospedale, dunque ha capito ? La
miche
sue,
ma
se io
responsabilit ce l'ha
In fine
lei
guente poesia
'J9
lo
al
mio
il
cuoi-
notte e
di
20
Non
Voglio dirle
soirni
io
miei.
Ma
con duolo
non potrei
Da
lei
prima
intesi
il
nome
Di quel di che
mio
ciglio splonde
il
ver
e fine
Non credendo
ag<^iunsc (jucsl'altra
basljiiiU'
([iiesto stb}4()
:
poetico, vi
(|iiaitiiia
Mi destate
in
segni alotti
Per
Al
lei
mio sacro
mio gioir
e
fine
Gcncralmcnlc
la
jiioslilula
non
sciite
il
piti
pas-
piaei-re
sta atrofia del senso,
30
modo da
che rappresenta con maggiore minore naturalezza la sua parte. Parlando di quest'argomento con una
cocotte,
mi
disse che
suoi sensi
non
si
erano mai
svegliati
per l'uomo, che era caduta incoscientemente nella colpa, e mi soggiunse che amava fortemente sino alla follia un giovane, ma che non aveva mai
desiato o sentito
il
suo amplesso.
1'
uomo
i
suoi
il
frutto
sensi,
che scientifica-
mente
si
chiama tribadismo, ed
in gergo sciipittiim
dalle
padrone
provare
di
la
di
sempre
si
procurano
si
accoppia con
simpatia, ed agisce
attivamente su di essa,
come
se fosse
un uomo
*)
1)
Le trihadisme
externes
est le procde
dans lequcl
l'
accouplement est
D.
Tom. V, N.
Conchiuso
il
31
(|uella
connubhio,
the
la
la
la
jarlc*
sua imiamo-
impone
di
che
terminano
Qualcuna nutre
evitarle
i)er
l'inna-
lawicinanioliiolialo
le
afftta
un ({uarliuo
una pensione.
E
"
Ce
llles tluii
cerlain
"
"
" " " "
"
ge qui sont
Elle
corrompent des
plus jeunes,
,
et
se
les
mille atlenl'inlilles
Ibis ([ue
limite
est
tablie
ce sont
])recisment ces
le
dainour
j)lus
el
le
plus d'aleelion.
si
I'
lilles
ne peii1
" "
" " "
veni
vivre
spares et,
j)ar
hasar.l
,
une
a
d'elles est
oblige d'entrer
l'
li()j)ilal
ou
vu
frciuemment
gaiies
autre
se
Taire
gnitaux pour
tre
')
admise
lunie
salle ([ue
Il
son amie.
lat.de.
l'isica-
mente non
toricje,
della cli\
ul-
non producano
')
RU88 -La
prostitutioii -
l'ari.^.
SI
mai
il
serie conseguenze.
Per
sebbene direttamente
pure
altro,
causa di un
e tale inde-
tisi,
di malattie
anche dal
lato psichico.
si
Il
mento, cos
Le degene-
razioni psico-sessaali
"
"
"
della
alla distru-
" "
"
zione della specie medesima, degenerazione distruttiva, sono tutte quelle anomalie della sessualit
"
''
agli lirningi
ed
da quelle perversioni
le
dell' istinto
sessuale
"
" " "
medesimo, per
cos
deli, quali
quali lo
c[uegli
stimolo pervertito
da dar luogo a
sono
gli
accompagnati da
uc-
"
" "
letteratura
si
ebbero
non
])ochi
agiscono nell'individuo
coito.
come
"
"
33
(Idilli
la
Coloro che
coiiiiiettorio simili
scssumI
"
"
il
non pure
mostruosit
ma
la
mancata conti-
"
cam[)i()ni della
di
umana
"
" " "
rado mostrino
superiore.
,
una capacit
intellettuale
ordinaria o
Sono
tale
accomonde
gli
"
" "
fisica,
le
trihadi
hanno
nari
caratteri mascolini, ed
le
nurofili e santini-
mostrano
"
tive del
Il
delinquente nato.
')
Lombroso
La prima
e j)i
im-
liille
le
direzioni,
anche
in
le
iniialiirali.
2."
Quando
loro.
.'?."
le
prostitute sono
car-
cere, in
si
sfogare
la
libidine
acco])|)iano
La riunione
la in
di'lle
proe fa-
stitute in
molle
abitando
medesima casa
cendo
vita
intima insieme,
1."
maniera da svegliare
desideri! nuovi.
La nausea (IcH'uonio
*)
L0.MBI10S0 E Fkkiu;ko
I.ii
iloMiiii (IcIiiiiiiKTiti'.
riiruiu. UoiLX,
IHU
pa>f.
411.
LE CASE DI PROSTITUZIONE
Il
debba
essere
nere,
sia la
uomo
come
autorizzati
diparti-
mento
Senna
proibito agli
uomini
di
condurdice
il
come
le
querelles dont
l'
"
" "
vent la cause.
reil
Il
homme
agt
dans sa maison
')
comme un
sultan
^)
pag. 156.
In Sicilia maljfrado
larghezza
della le^i^e in
la
che un
uomo
siasi
prostituzione.
Questo
il
nilaiio le-
galmente riconosciuto.
le-
ne abbiamo invece
di
mezzo
il
da padrona,
la
quale presta
e tutto
compenso pecuniario,
gnato
al
il
guadagno
il
guadagno
il
poco,
jadrone
monta
in bestia, butta
denaro
la (piale
per
padrona,
la
sovente
oscene,
casa
di grida
ali"
Le meretrici
te discipliuare,
teri
,
padrona per
dall' abolito
\r
la
par-
ma
essa
non gode pi
che
le
venivano accordati
regola-
mento
o di
lusso.
sulla j)()lizia
padrone
di
iidiii
nome
e
iikkIuiiki
(pieste abilndiiii
sono cessalo,
l.i
padio-
na del boidello
sia
chiamata
/;ar/nj/u/, ti-aiiue
la
che non
chiam.i iuddrina.
il
conserv.i ancora
nome
di
madama
o sii/iiora.
la
Che cosa
padrona
".'
36
quale arrivata
i
la prostituta, la
a possedere un gruzzolo
frutto del
fatto
,
con
risparmi del
proprio
mestiere
riesce
a mettere una
e
si
emancipa,
pu
costi-
di dirigere di as-
innamorato
il
quale
i
non
come
colla
quello che
capace di garentire la
padrona
sua malan-
drineria
').
In
compenso l'innamorato
il
della
padrona
consumato
la
Quando
rato,
il
padrona
avverarsi
de
la
sua giovinezza
la
sua
virilit
in
il
cambio del
diritto all'a-
una volutt
datagli
I
la
vilt;
in
1)
il
mafioso,
il
coraggioso.
dello
zio, lo lascia in
li-
na
nest g,odc
j)rivata,
sua fiducia, e
si
j)er
sta casa,
(jcneris, la
padrona passa
la
sereni-
t d'animo,
soddisfa
cine al postribolo,
ma
e
site
sono ordinariamente
retrici
:
notoriamente abitale
me-
ricercatezza.
La padrona,
sempre
in
una
non
ciie ai
i)i()|)rii
in-
postriboli,
cio
quelli
di
minore
ini)ortan/.a
lira,
il
nei
gua-
dagno
si
s|)eciale,
che costituita
imo scomi)artimenl()
mattino dopo,
ze apre
il
la
padrona
nel dividere
guadagno
a met.
la
servizio,
il
pi-r-
Chi
di
Yesattora 9
38
che disponendo
biancheria, oreficeria
si
E una donna
d
alziti,
un piccolo
capitale,
obbligano
somma
rate.
Queste
,
due giorni
uno dei
tanti
le
compra
la prostituta fa
proil
viene
dall' esattora
il
che naturalmente
pagare
doppio ed
sarsi
con l'usura
compenper com-
pensarsi
le possibili
mancanze
ai
pagamenti, ci che
quando
si
vede crivellata
che
suoi guadagni
scappa dalla
le
citt,
le
spese di un pro-
quando
il
la prostituta
non pu garentire
assolutamente
suo debito.
Non
sattora
,
pure
le prostitute
ricorrervi.
di questo
nelli
Essendo esse vanitose, come tulle le donne mondo, vogliono portare orecchini ed ad' oro. Non possedendoli si rivolgono all' esa/-
39
un paio
(rorcccliini vd
alle sette
fitto
!
filto
un
anello
lire,
del valore
non superiore
al
od otto
giorno di
Cos
dopo
lire,
tre
mesi l'oggetto
Se
la
il
l'esattora.
l'esattora
ad una
si
lira la
settimana. Per
lira la
modo da guadagnare
!()()
i)vr cento.
Infine
ci
lira di
bili
in
terminala
perl'
oltre
in-
abbiamo
il
padrone
d casa,
che
in
af-
dal
gno
che
e (piattro sedie, e
di
nientemeno
esige un
litio
non
minore
la
una
lira al
terreno
case clandestine di
prostituzione
il
freciuentate
dalle
furto
j)i
sfacciato, i}erch
si
un
tre stanze,
che ordinariamente
i
affitta
trenta lire al
mese, poneiidoN
pochi e
cattivi mobili,
arriva a fruttare ben
40
ed otto
lire al
sette
giorno
RICOTTARI
(eneialmente
(la
la classe dei
ricottali costituita
diciotto
in
anni
parli
:
sino a trenta
circa, e
pu dividere
due
La prima
j)er
spi-cie,
lo
hanno
|)iace
ri|)ortata (|nalchi'
di
|)()sse(lere
le
condanna,
ai
(piali
non solo
prostitute gratuitamente,
lare loro tutto
il
ma
trovano
Il
comodo
spil-
denaro
possihile.
ricotldro di cpielatti
ricottaro
triste
il
lana, la
carriera
comincia precisanu-iile
il
l'a-
cendo
i
il
e pettinati
in
modo
il
che
,
hen
il
diritti,
cammina dondolandosi,
sigaro in
bocca,
42
fssa,
,
non
gli fosse
ritrovato
nel caso
Quando
spavalda,
volge
gli
quasi voles-
se dire:
la
Quindi
persone
nirle
il
ricottaro d
un
altro
,
che sono
lui
nella
si
stanza
che con
non
scherza punto.
il
ricottaro
domanda
costretta a scusarsi:
uomo che
trattava con
ma
le spie-
gazioni che d
non
lo soddisfano, allora,
una buona
a quella
lezione a percosse
non
le
viene risparmiata.
Ora passiamo
43
(piali
hanno
abbandonato
prostitute
,
le
Questa specie
ricottari
i)or-
tamento
stitute.
di
sera non vi
si
recano mai,
si
riuniscono
parecchi
birreria,
si
fanno
la loro partita al
bigliardo; o pure
la
recano
cinque.
si
comprano
sono
pi tenace.
la
il
biglietto,
masi
fischiati, e
Dopo
mezzanotte ognuno va
a trovare
propria innamorata.
Al mattino i)igliano
il
caff,
scano
la
quota giornaliera
i
stabilita, e
vanno
le
la
via a di-
vertirsi
per
cafT,
in
o |Mire a frecpientare
carrozzella, facendo
pubblifigura di
che i)asseggiale
veri
conoscenza
con
le
nuove
di
stioni
cui
vengono a conoscenza,
e la
faimo da
pacieri.
Parecchi
44
gruppi che,
dei
dei
derivanti dalla
mala
vita,
riescono a produrre ed a-
che
alla
dono
vere battaglie
morte
di qual-
cuno dei
per
rissanti.
questioni
accendono nei
Quando qualche
si
recano immediatamente
si
nare;
litri
di vino,
numero
la
questio-
bevendo
di tratto in tratto
gli
il
novanta
qualcuno dei
rissanti
per non
si
essere a cavallo
il
quando
armati)
accorda
,
e recarsi
ad un dato punto
questo se
ricotta.
sono eminentemente
solidali,
ammazzare per
gli
amici.
e se
il
sanguinose,
clic
45
mi-
conseguenze
fatali,
che per
tali
il
scene
selvagge.
Il
riroltaro
non ama
la
sua
innamorata,
egli la tiene in
conto di
che disjrezza
vare che
cata, per
l)arla.
egli
chiama
la
mia cane
comi)rendere
sempre
gli
facesse
rivolgerehhe contro
Non
rissa
il
ricotlaro
si
per riparare
sua amante,
si
la
amloro
ma/.zare ed amma//.a
legge dei rio'lari
di
\)v\-
spirilo di
i
mala, pci-ch
fatti
ritenere
torli
alle
amanti,
come
stessi, (iiuii
per
colui che
non facesse
vile,
pagni
come un
perderehhe
stima
e (juindi
rirolliiro
mette
in
risi-hio la vita
la
i)er
la
alleilo
alcuno
che
i)ur leneiulo
forlemenle
avvinghiata a
e parola; e i)er
mostrare
in
(piale slima
la
tenga.
46
quando
Ti lassa
lascio
libila
cu
riiiali
ca pisciazza.
Ti
franca e libera insieme a l'orinale con l'orina). Questa frase in tutta la sua laidezza, denota chiaramente
in quale concetto
ricottari;
morale
tenuta la
innamorata dai
mentre
la prostituta
fetto
vero per
lui,
colo,
quando
si
trattasi di salvarlo
da qualche male.
sanno
o che
di
spesso
unisce la malvagit
per esempio
che
la
prostituta Tizia
ba-
malcapitata
il
ribella, le
dicono
Zitto
cacata
mandaci
le
tuo
schifoso,
com-
un diavolo
nei
le
prostitute stril-
lano,
ricottari lesi
santa ragione,
rompono
,
gli
specchi,
ai
quadri,
ed
insieme
mobili che
vanno
frantumi e
accorrono
gli
agenti della
vi
forza publica,
gli aggressori.
ma
gi nel bordello
non
sono
i
})i
fatti,
ma
si
nomi
degli
olTeiisori,
47
perch temono
facessero
la
,
quelle
che
nomi
sono
chiamate
infami
di
non mancano
taravi
ricoltari
sono nel
S.
Prima che
una delle
trati
{^li
essi arrivano,
ricottari
sono avvisati da
vedetta, ii,
prostitute, che fa
sempre da
nella sala
agenti
le
della
le
forza
la
|)adrona
chiama
donne,
quali
:
si
sciare la sala
sgomhra
ricottari
stanno silenziosi,
si
alzano
in
stendono
in
le
fermi
guisiti.
L'esito di
i
tivo,
perch
i
coltelli,
j)ugnali, le scia-
bolettc
si
ricollari
a\ ala
la
\
trovano
essi
hanno
di
na-
scondeih'
nel
pri;!
in (pialche
buco della
|)iinia di
entrare
|)ostril)olo,
all.i
pro-
innamorala,
ha hen nascoste.
Non
si
avvengono
(piali
i
oiliai^^i
ribi-llioni
/lille
magari
d;dlr
m;d-
conce.
48
in
ricollari
raramente invecchiano
questa
vita,
ritira dalla
,
mala
vita;
per diventare
il
vero
ma-
fioso
la
maggior parte
PROSTITUTE
Quando un
ricottnro
si
s' ii(j(irz(t
con
un;i
pnisli-
tula ravveniiiienlo
soUenuizza con un
j)ranz(), of-
padrona del
bordello, ed
a<^li
amici intimi
dell'
innamoralo.
l;i
Questa
stabilisce
il
la
(piale
si
liii-i)e
!;inti dob)!'!
i
])er la
rieollari stes-
1-^dti
l;i
festa dell'
/////^//ra//j.'.'?/o,
si
scambiano
in
dono
dej^li
anelli,
come
ma
([ueslo
in
dono alcune
volte
sibbene
II
occasione deirononiaslico.
(piando premle inninnoral;!,
cio(''
i
l'icollaro
i
sl.ibilisce
subito
l'iv.'uili
niiicnli,
de-
dalla
loi'o
union".
il
l'icollaro
non a\cre
e
I
con
di
Ini
|);n'('nl
nnie;
con
tutti
;;Ii
altii
50
Questa restrizione
vuole.
mala
ritenuto
uno
innamorata
di
un
ricottaro ed
un
di lui parente
od amico.
L' in-
risse,
ai
che
con-
scendono
in
campo
gli
sempre qualche
rimane ignoto
il
,
omicidio,
vilt dichiarare
nome
Ma
di ci
ne parleremo in
un
altro capitolo.
essendo diritto
dell'
Generalmente
le
quando
gli
chiusa al pubblico.
Ma
se
ha bisogno
con
la prostituta,
le
quando
lo
,
pu,
manda
porta
l'annunzio
ventore e
tarlo.
ritirarsi
le
posizioni
prostituisce.
Sul
j)r()j)()sito
51
che
hi
d' ()sser\arsi
causa
per
fra
le
j)r()slitute
del
conlineiile
e parlicolannenle
hanno invaso
stendere
in
le
{grandi citt,
,
non
si
I\aIernio
si
deve
ricercarsi
che a
per
tali
atti
(luella
prostituta
che
si
azzardasse rompere
il
namoralo, che
la
considera
dall' in-
in
tanta de-
si
fatta
meno
(?)
rici
che
conduce
Sodoma.
la
Quando
o dal
cedere
si
suoi fa</(/n'
in
^er<^o
chiama
terminati
doveri
la
di (picsla
li-
(piale oltre
ali"
annicnlari,
lrojiia
deve pure
cedergli
tutto {pici
11
rirolldio
alla
sua innamorala,
anzi
vi
sono
di (pielli
(fucsia
povera vittima deve consegnargli tutto (|U(llo che ha lucrato. S'intende che (pieslo denaio e la met di (piello elfettivo, ixMch l'allra meta e slato
giornaliera della serva.
5'2
paga
le
egli
compra quanto
ed
il
le
resto
1'
consumo.
specie
impongono una
costretta
innamorata,
il
la
quale
ogni sera
dare
al ricottaro
non
l'ha
Il
guadagnato.
si
ricottaro
riserba un altro
presenta
le
gli
promette di
dia cinquanta
farseli,
che
compiacente
amico.
La pace
Il
fatta, e
il
denaro
speso in bagordi
comi
pri
pare
vestiti alla
moda ed
si
Questo
nel
linguaggio proprio
dice:
Bari
sticchiii
f....
franca e
traduce: Dare
i
gratis e calze
doveri di questa
dale, essa
j)ossibili,
soccorsi
tut-
insomma
to
il
53
aiiinialalo.
([nello
che pu abbisognare ad un
Se
nella
camera
di
V.
i
S.
il
si<i;ari
maltitio
il
in
pi si)esso
i)U(),
portargli
pranzo,
sigari,
non che
tutto (pici
de-
naro che
le
riesce di avere.
sicura
Se ci non facesse
stesso carcere,
si
farebbe vendicare
i)er
mezzo
dei
suoi amici e
seguente documen-
mano
l'originale.
Airjiiiiieo
(;'-m
di
Mau-io.
Vl;i
(astro. Piazzetta
dei
Coro
"
(i(ji,
Rispondo
"
"
non
che
ma
i)erv<Miirli
della
te
presente avrai
"
"
" "
ne incarichi,
e ci
perch
l'ho
non conosco
chi
come militari ma come borghesi sono, ma lia loro mi conosceviilcro nclhi liss.i
"
"
da
"
54
mi
l'arai la
Caro
"
"
che
ella
ma
di
d'odore
come
di pascioli, sigari
"
qualche cosa da
"
" " " "
mangiare
ma
ma
per
me
"
abbraccio
"
con tutto
cuore
mi dico
Tuo
affezionatissirao
amico
Feppino
Per ultimo tocca all'innamorata badare
cesso,
al
pro-
procurando l'avvocato
i
terporsi con
al magistrato. In
dai
compagni
di
mala
vita,
che
i
si
modi
,
pertanto essi
morto
Ed
alla
il
compagno.
55
doveri ed
vincoli
Prima
latta a lui.
di tutto egli
la
sua
innamorata:
ad essa
si
reputa
Allora
egli,
si
se l'innamorata fu offesa
da
reca a
trovare l'innamorato
Quest'atto lo
le
gli
spie-
allora
si
certi
che
ed
(si
il
fatto
tappo
quando dopo
non
si
di avere go-
duto
paga
allora
si
l'innamorata, che
In (|uesto caso
il
ricottaro
non va personalmente,
I
ma
invece
i
manda uno
il
compari
sono
compagni pi intimi
mandato,
il
mala
vita.
Ricevuto
s])avalda
si
compare assumendo
se invece
si
aria
giunzioni
paga
tutto
liiilo,
ostina
sfida.
il
Lo scopo per
il
(piale
ricottaro
non va
lui
per-
sonalmente, ed invece
di dimostrare che
manda un compare,
tiene
in
(piello
l
non
gran conto
Offesa
56
ter/a
mandare una
.
persona
i)er
cosa di
si
poco conto
per provocazione.
stituta
tappo,
Io
ti
[azza tappa
pi
malantriiiaria,
to'
si
voi
saddisfazioni
Io
il ti
mannami
il' inna-
faccio
tappo e se
vuoi soddisfazione
morato.
mandami
tuo schifoso
va a trovarlo,
e fiere, infine
un paio
pu
un
cadavere giace
al suolo,
ferito.
o per lo
meno
l'ospedale
deve albergare un
la prostituta
stanca del
questi
al-
ma appena
monta
fare
in furia, e
non risparmia
sua
bella,
lasciarsi sfuggire la
preda,
l'
alro per
non
fare cat-
si ri-
spetta, lascia la
sua innamorata,
ma non
si
fa
mai
da essa
licenziare.
57
j)iu
la
(.lisi^iaziala
daiidok"
ima buona
no-
dose
(li
percosse da lasciarla
j)()i
filila
terrogazioni
clic a lei si
laniio,
per sapere
il
me
(leirollensorc, rispontle di
le
rammenta
dola. Se
il
ha
latte lascian-
delle sopercherie.
Si
reca da
lei
il
cui
maggior
tli
lare
lei.
persone che
si
recano da
appena vedono
senza a\A
la
Quella sera
la
jrostiliiln
v;i
a letto
ri-
solo,
ma
spesso
gli
amici non
vanno
dito,
via,
rompendo
danneggiamenti sono
cheticella, in (piesta
maniera
si
vanno ah uni
amici a
l'ar
rasoi
Se
la
il
idmento,
non
si
scoraggia,
si
vi'iidica anzi
nel seguente
modo nunlre
nella
ia
pubblica, l'apposta,
avvicina
adai^io.
oS
umano
'
le
dicesi
nchiappari
Non
vi])ile,
il
rcottaro
la
accetta la separazione,
a condizione ch'essa
Un
il
miti
si
contenta del
lui,
che
innamorata passi ad un
altro.
Ma quando
si
invece
vendica,
sfregiandola in viso.
Lo
un
barbara vendetta
si
adoperata contro
persona che
alla
faccia,
odia, mediante
taglio di rasoio
lasciandola eternaricottari.
mente deturpata,
delitto
molto
in
uso dai
Questo
Lo
risti di
Palermo non
camor-
vendetta ad
un'offesa pr-
pria, o per
')')
line di lucro.
conio altrui a
In
Palermo
la
invece lo
sfrc(jiu
per-
non
altro c' pi
civile.
dottor
Domenico Ventra,
primo Congresso
Roma
nel 1880
sfrcyio
Faut-il considerer
le
costume du
comme
on
l'effet
" le meridional et
*'
iiotamment dans
le
napolitain,
bien est-elle
la
" res
Dans l'uno ou l'autre hypotlise, " doit-on attribuer ce cacliet endmique si accentu " des causes bistoriques, ou de certaines inlluen-
mal
taire
'.'
Ormai questa
Palermo
molto comune
la
minaccia
Ti
tcKjyliiii
a facci. In
Sicilia, solo
Palermo
allitta
da
([uesta manifesta-
a Messina ed a (Catania.
Sul proposito debbo lare
tore Ventra
si
osservare cbe
il
dot-
ingannato, quando nella sua predetta relazione al Congresso di antropologia crimi" Hors de Naples, comme nous l'anale, cosi dice
" "
vons
dit, le
On
n'en constate
(|ui'l(pu's villes
de
la Sicile,
* '
tv)
i>arnii
et
il
quo
les
alTilis
In
niata
La mafia non
essa adopera
bigeato,
il
il
si
mai
servita
dello
slVegio.
la-
Come
un colpo
sona che
trice si
sopra ho detto
di itisoio
si
lo sfregio fatto
mediante
percica-
che
si
vuole offendere.
Per quando
,
la
si
adopera un
che
la ferita
rasoio con
taglio dentellato, in
modo
produce
lermo.
alla prostituta di
Napoli ed a quella
di
Pa-
In Napoli,
come
dice
il
dottor Ventra
"
;
La fem-
me
*"
attach lui
" *
"
me
qui la dfigure.
ses
yeux
le sfregio est
une
action glorieuse
(^un atto
dont
dont
autres
peul-tre h
"
portent envie.
"
Qu'on remarque
([u"
il
uva pas
un senti.,.
"
ment de
In
gnrosit, mais
il
simplement de vanite
Palermo invece
pervertimento dell'orgoglio
li
umano non
sentimento
fiero
tali
(>1
oltra^iata
,
(Iella
(li
propria
dij^nit
,
si
ribella a
slre^^iata,
atti
vi{liacclieiia
il
|)erci la
,
donna
odia mortalmente
se tace
il
suo olVensore
(j
ed alcune volte
|)er
per generosit o
al
timore,
ma
invece
obbedendo
da
s.
principio di ourrt,
Quando
<nazione
il
la
|)rostituta
che
(piesti
non
mette sotto
il
la
(piale
1"
aduna
innamorato
sua innamorata.
Or alcune
sciare franca
il
sua ganza
cioc*
accetta
la
rottura
li-
ma non
dichiara di lasciarla
bera, con cpiesto vuol significare che vieta a (pialun(pie altro di divenire
se (jualcuno ardisce
<li
un
dramma
accade di
sicuro.
Non
restano
tale
da credersi
ciu.-
vi
stitute sfregiate,
col|)iti
d*
ma
vi
sono
ricollari,
(piali
vendetta
adoperala contro
(piel
ricoltaro
il
(piale toglie
nu'iite
in
ramanle ad un
esisti-
Paiermo
un
ricottaro
Francesco S
62
S.,
il
quale
sia
stato sfregiato
un
in
giovane robusto
d'
indole prepotente
lo
molto te-
muto. Necessariamente
pace l'onta
patita, egli
sfregiato
non subisce
g'
la stessa
moneta, o con una buona coltellata che nel ventre. Le offese sanguinose si scontano col sangue; questo
immerge
un postulato della
un torto
ricotta.
al
Se
la prostituta fa
suo innamorato,
invece di
egli,
rom-
pere
la relazione, si
vendica
dell'offesa, sfregiandola;
per
lo sfregio in
questo caso non consiste nel tainvece nel farle subire un'onta,
gliarle la faccia,
ma
allo scopo di
stituta.
Questa specie
che servono da
testi-
moni.
La colpevole
lo pi in
campagna,
una scam-
pagnata.
festa
il
Dopo
essersi divertiti,
l'innamorato mani-
l'offesa le
propone uno
sfregio. Allora
alla
malca,
pitata altro
non
alla sorte
:
seguenti
capelli.
le sopracciglia.
La
gliere,
63
sode
jk)co
come
l)cn si
lia
da sce-
essendo
pi
tutti
ma
per
lo
preferisce
ultimo
i)ercli
non
lascia
mino
disgustoso.
Fatta
la
luogo,
la
La chiusura
di ([uesto cai)it()l() la
che
pu avere
|)ro-
prostituta deve
:
L" L in1/'
il
namorato,
titacchi,
2."
il
liccalore,
lo strisciante.
bal-
.")."
lo sbor.sante.
l.iiiiiiionilo
ho
Il
liccalore
|)ar<)la
che
in
sitiliano \ind
i
amore,
Nero amanh' di
iioii-
della
tli
il
diritto su
pace, per ha
solo diritto
ili
succedere
la
al
.S
|)()sto
dell'innamorato,
quando
rato,
sfida
([uesti
lascia.
inli'nde che
nessuno co1"
molto
|)iu
innamouna
ini-
perch (pudora
tra
lui
(piesti
lo venis.se a
saperi',
,
ed
il
ed
maneabilmente awerrebbe
s|)arj;imento
di
le
sangue.
Lo
sliisciaiilr
corna
a
al
due vendono
cono-
scenza limo
dell' altro,
chiude subilo
tale sco|)erla.
Il
(li
64
amante
di cuore,
il
batlilacclii
in
il
terzo
quale
quando
quando
,
lia diritto
di godersi,
,
con molta
di ([ualche
circospezione
bricciola
La
stessa parola di
battere
quanta pasienza
deve
egli avere,
per ottenere
il
suo intento.
borsa,
Lo
il
l'ortunato che
paga per
tutti, egli
conosciuto
da
ma
tollerato,
perch paga.
LE MANIFESTAZIONI CRIMINOSE
S' io
volessi seni|)licemente
accennare
alle tristi
palermitana
dovrei farvi
assistere
monotona
vendette sanguinose.
la
ma^^ior
da una
redi.
si
Qui non
al
tglio,
ti-islo
dovere vendicare
la vita,
couii.'igno
l'n
morto; e per
l'alio
lui
espone
allrotda
la galera,
in
solo.
|)i)(lii
/.ialo
desidi'rio di vcndella.
Due
(li
Pasquale
le
ricottavi
emeriti
loro tendenze
Pasquale; fu
la scintilla
fu questa l'oc-
parare
l'otYesa.
Una
tello
sera,
mentre Giuseppe
F.....
con un suo
si
fra-
B...
trovava in
un
caff di via
Macqueda, venne
compagnia
di
visto
da Pasquale
anche
lui in
un amico Vittorio
che stavano nel
di rivoltella,
Emanuele C
caff, si
Usciti
fuori, quelli
che
andarono
sbandarsi.
poich
al
molta gente
ed alcune guardie
furono costretti a
Questo primo
l'odio dei
fatto
,
due
rivali
za produrre
tristi
c^ynseguenze.
inflitti.
Pasquale
M...
Emanuele
F...
G...
Giuseppe
e quattro
con Domenico
Appena
vistisi,
posero
mano
alle rivoltelle,
facendo
Emanuele
G.
Il
67
cuor suo
<^li
l*as([iiale
M. allora
ii)
j^iiir
vendi-
si
allacci (juasi
dopo incontralo
/>.
t^li
in
voluzione Domenico
voltella.
11
col])o
il
fall.
l.
Per
all' ira
dell' a<^-
grassore, cerc
])otte^a
,
ma appena
da
soglia
lo
veniva alle
a
terra
spalle colpito
lasci
morto.
Pas(|uale
nisi
,
.U.
Tu-
ma
addetti al
tutto perch
mancava
loro
il
denaro
i)er
procurare
buona
baldi
difesa all'amico.
Pensai'ono di
la
dare
una
si-ral^i
Il
al
Teatro dari-
(jiimIc
riusc eccellente.
composto
dil'a-
numerose per
mostrare
il
loro alletto e la
Ira
//-
un compagno. Questo
gravissimo, ed
fatto
un
oltraggio
ha sovente
provocali
(pii
drammi mollo
voj^lio
68
S,
armi da kioco
gli
agenti di P. S.
tre Fe-
rissanti
si
:
riti
gravi
Il
primo era
da una
da un colpo di
ri-
voltella, e
Vincenzo
e (iovanni
aveva un colpo di
stile
al
petto
un colpa
di stile al vanire.
tutti e tre si
tennero
Ognuno
diceva,
come
al solito, di
lui
sconosciuta e che
Pietro
R....
malgrado
due,
le esortazioni fattegli
il
fosse stato
altri
lizia
modo
di
fatti.
In
un postribolo
vanni G
Venuto
ci a
conoscenza di Pietro
questi
si
Una
sera infatti,
Come
loro
,
al
so-
recarono
in
una cantina
e
di
ragionato a
modo
ven-
Si
iHillo
09
mctlnsi
lutti
a cii-
coriVL'miela
l)at-
nella mischia
il
li
ehhe sfregiato
con
lo
il
viso da
un
colj)o di coltello.
li
Egli allora
si
stile
colp
(
Vincenzo
e poscia
j)ure,
sca}*li su
(iovanni
colpendolo
contro
la
ma
il
ferito fu
pronto a
la
sparar<>li
fi'iH.i
che
i)er
sj)ecie, di
il
et
suo
si
al
primo venuto,
ammazza un uomo
\Sn altro
dramma
Nel
1(S88 erasi
tristo.
erano a corto
di
denaro,
commettevano
delle
trulle a
danno
nii'/zi
dei
loro
com,
pi usali
era
pegnoravano,
e del
avvedeva della
frode,
doveva pagare
|)ercli(;'
il
di--
<pia-
volta
si
70
d'
fecero prestare
una catena
fin
oro da certo
pegno per
lire
quaranta.
Il
contro di loro
Allora alcuni
non
solo
ma
promise
di vendicarsi.
la
ebbe luogo
bettola, frequentata
sempre dai pi
soggetti del
quartiere dell'Albergheria.
Dopo
do
le
,
vino
due
degli avversarli;
uno dei
vino
quali, cio
Ca-
tarinicchia mor.
Per un bicchiere
di
abbiamo un
intero
sul
i
ma
anche tra
operai onesti; con questa differenza che se onesti operai vengono a questioni per ragione
sul
di tocco
certi
,
momento
si
rappacificano
si
quasi
che
tutto finisce
l.
cottari lo stesso
non arriva a soffocare le tendenze belispirate a senso di prepotenza. Per quied licose
dagli amici,
stioni sul giuoco del tocco
si
ammazzano con
la
pi
grande
facilit di
questo mondo.
S.
Le
autorit di P.
sop-
ma
le
stori,
le
71
attenuarlo.
(jiiale
si
non dico
ma
ail
Non
c' bettola di
I^alermo nella
api)ena
giuochi
barba
alle
guardie ed
stare
ai carabinieri.
Per
loro non
fare
possibile
|)otere
in
bettola
senza
un tocco.
Per chi non
lo sap|)ia,
:
il
si
fa
nel
seguente
modo
tutti
un numero
si
indeterminato
di
mette
in
un solo
ha
il
diritto di bere
egli stesso
il
quando
ha bevuto
il
nomina
padrone
lui.
iia
il
dirillo di
Pu succedere
luinii,
gli
perci
che
,
uno
di
loro
le
resti
sempre
che
cio
senza vino
lualgrado
jroposte
vengono
muso
La
minchione, ci che
non piace
donde
liligie risse.
18'.).'i,
sera del
iu)\eml)re
sei
amici rirollari
tra
cui
d'anni 21,
recarono
in
una bettola
di
corso Oli-
altri sette
insieme, doi)o
fatti
alcuni
passi, certo
11
chiam
in
Giovanni
Z)
disparte
un
perch
riteneva che
compagni
di quest' ultimo
non avescerc
sero tenuto un
no
fatto
molte
').
Invano
si
1'
altro
di dissuaderlo
assicurandolo che
era ingannato.
Giovanni
non volle
altri
disse
Siete
tutti
fitusi
culo.
fesa,
Vincenzo C
perci
si
un
altro
amico raccolsero
l'of-
di Giovanni 1)
insoddisfatti.
da Enrico
M....,
rimasero
Enrico
cenzo C
che sono
di
Vin-
stabil vendicarsi.
in
,
uno dei
caif
Quattro Canti di
citt
insieme ad un
caff,
,
amico,
si
ci
che Vincenzo C
la piazza Pretoria,
fece.
l
Entrambi
Enrico
si
avviarono per
amici,
al
appena
arrivati,
die
uno
schiaffo
Vincenzo C
e questi
baleno estrasse
cadavere.
la rivoltella, e
con un colpo
lo lasci
'')
La sovercheria era
il
sciato
wmu,
Una
73
nel vieolo
Stretto, teneva
per amante
un Giovane impediva
di
muratore. Salvatore
ci che
non
le
andava
((uale
si
Iroxarla, eliianudo
l'raneeseo Napoli,
('.io
il
attejjgiava a licrulori'.
titolare, e proib alla
mal sopportava
lamaide
n
Ma
la
innamorala
Il
idthidi
Napoli
si
(^
olleso
nel
suo
(iiior
la
violenza, l'na
rivale.
il
(l^j*li
lo
si
considerava
come
tale!)
Lasci subito
bordello
l'uscire
impossess furtivamente
di
un lungo col-
il
Najoli al
loll;i
non tard
ii
venire.
La
il
In
dopo
makaj)!-
esanime
al
con
il
Ciilrpra
RICOTTARI E LA LEGGE
Come
gi
si
osservato,
il
per quanto
non cura
la legge,
non
teme
niente di
a suo lalento,
quando
mancato
un suo ordine. Le
non ha cosa farne dei denari, mentre lui come innamorato, ha bisogno di fai'e buona figura in sostituta
ciet.
Ora
strato
se
una prostituta
diffcile,
od anche un
,
ricottaro
cosa molto
il
al
magi-
nome
dell'offensore, allora
chiamata caintendono
scittuna e sbirra.
essi
ofremlciia
<Ic<4na del
Iiiralli
si
(iiialilcaiia
come
cosa
vituperevole
massimo
se
si
(lis])re/.zo.
esamina
la
parola siciliana
((iscilliini,
velie
tpiel
\aso
di
adopora
la
in
Sicilia
come
il
latrina.
Come
hen
si
osserva
vero
alla Giustizia,
esistere.
la
paragonala all'orpello
vile
che j)ossa
Questa
la
morale
tlei
ricoltaii sul
pro|)osito,
legge
non dovrehhe
si
occorre
larehhe da loro
Sul
pr()j)osilo
ni
vengono
in
mente alcune
,
frasi
dai ricottari
ma
anche
di tutta la gente
vuole
dire che
si
jalesato
il
vero
:
Ta
T(t
la
isli
a siicar (sei a
ludiiriari a
andato
succhiarla) o j)ure
isli
morale
j)olizia
di ([ueste frasi
j)er
sempre
La
essi
un' accolita
di
])ersone
jacifici
cittadini, che
si
di-
loro con
le
i)roslitute.
che dice
falso,
sono
la
vittima delle
angherie dei
sl>iiri
che
incrudeliscono contro
di
conseguenza
le
tulli
I*.
.S.
^li
guardie
di
in ispecial
nuxlo, sono
odiati'.
Per
76
loro tutto quello che accade deve passare sotto silenzio, guai a chi parla, o chi dice la verit: bisogna
che ognuno
zitto.
si
mangi
la castacjna, cio
ferite^,
debba stare
Se un ricottaro
egli
ma
non declina
proces-
nome
un
vigliacco, perch
non
giusto arrestare e
il
ferito
si
sopravvive nel
il
muore,
salvi
vivo.
Questa logica
Si
mora mi
hi
drivocu,,
,
se so-
pravvivo
uccider). Qnaiimi ce
morta bisogna
ad
,
un compagno. Nessun
e casciltiini
ricottaro
deve testimoniare
.s7)/7tiz
non
solo,
ma
i
viene giudicato
dalla so-
un tribunale composto
si
deve discolpare dalle accuse, quindi viene dichiarato innocente o pure sbirrazzn infami. Sul proposito voglio
questo tribunale.
In
un processo a carico
del ricottaro
,
Giavanni
A.
certo Vito D.
ammonito
aveva testimoniato a
compagni l'avevano
//
j)i la
I).
al
Vito
quale
ci
teneva assai
atl
essere
ritenuto
(jiovane
d'onore. Invit alcuni suoi amici a recarsi in ima bettola fuori porla, ed
ivi
dopo avere
ricottari
scolpe, Jiudicarlo.
Nove
intervennero
il
di-
ma
con
ad un
tratto
il
<>iudicand()
le
parole
CoJla di
merda!
<li
rivoltella.
si
altri
fecero lo stesso, ed in un
Ira
momento
di
loro
esito cruento.
La
(juc-
fatto,
si
arrest
tutti,
ma
tutti
furono as-
perch u
si
accusati
era
')
inven/ione della
anche
il
magistrato era
ed inviandoli
al
giudi/io
del
jretore
urbano,
come
l'arma.
Sul proposito
il
minalogia
"
:
Si jireso l'anda/./o di
considerare code-
sii
lalli,
omici<li,
ma
cfune sem-
')
in
mi
con
ti
fosso
78
"
plici tentativi di
ferimento
ovvero spnri
d'
arma
" "
da fuoco
il
in rissa; in
ai
cambio
ed
ecc'o
giudizio fu dato
" "
" " "
"
che volta
ai pretori;
che
colpevoli se la
cavano con pochi mesi o pochi giorni di prigionia, indugiata per solito almeno di un anno dagli appelli e ricorsi
I
l'etfetto
non
vi
un solo giorno
in
in cui
il
'
non abbiano
cronaca
!
rac-
"
molte di queste
giudicati con
li\
massima
dai loro
tristi
sparano a bruciapelo, ed
il
do non feriscono
rivale.
La
testimoni.
Ebbene
il
domani
il
Procuratore del Re
rinvia linijuitato
cesso, per la
al
un paio
putato
di
mesi
la
Camera
al
giorni di pena,
quando condanna, ha fatto giustizia. La conseguenza quindi tutta a danno della giustizia, che per leggi e procedure date ad un popolo
di violenti,
si
e ci
Certo
diovali.
79
j)t'iio iiu--
Non
j)rekMuk' sicurainenk'
k'
il
Saiil'iinzio,
con
k^
sue
teiia<^lie e
con
k' cule
del sik'iizio
e
come mezzi
squartamento
processi
non
si
forca, la
propaggi
nazione,
l'
arruolamento. Per
certo che da
uno eccesso
isterici
si
passato all'altro,
la civilt
ne suoi moti
ha voluto cambiare
11
tutto,
senza
la
che riguarda
'
Per
ini-
quanto riguarda
" "
"
tali
mazione che
nanco
la
minaccia
"
assicurano che
l-
"
'
Bench
non
rillettono,
jnri-
|)u
produisi nei
"
(lelin([uenti im])ulsivi
un mo\
imento contrario,
non
"
" "
"
meno
irrellessivo,
ma
Bisogna
che
casti-
siano
tali
da fare (|MaKlie
;
im|)ii'ssi()ni' sulla
loro
cosi
iniMjaginazione
(IcIU-
tali
eeil(.
le
un
in
essi
la
immecri-
**
"
80
il
colpire
"
"
" " " " "
con
la
i)alma della
mano un uomo
duca immediatamente
ed
il
lo staccarsi di quella
suo cadere
al
suolo, verosimile
vimento
e
di tal sorta
non sarebbe
])i irresistibile,
guaggio
comune
arcaismo nei vocabolari ad uso degli " Non vale il vispondere a ci che
troci del
castighi a-
presenti.
medio evo non riuscirono pi utili dei In primo luogo, non abbiamo statistiche
in
secondo luogo,
" "
"
)ri .
Ora ritorniamo nuovamente ai ricottari. Accade clie essi per una ca^sa qualunque, come
ho
gi detto,
vengono a
allora
si
re-
in
una
bettola, o ])ure
disturbati
genze insorte,
a
siccome
il
tali
ragionamenti
si
,
fanno
spesso
voce alta
])er
qualche
i)attuglia
le vicinanze, attirata
appena
la
scorgono,
si
calmano, ed apj)arentemente
rappacificano, ed alle
h;i
i
e per dimostrare
il
buono accordo,
di-
liliiiantisi
abbracciano
e si
fingono
allontanarsi
si
nascondono
j)()chi
nelle viciniimi'ii
i
certi
\
che do|)o
ri-
insulti
che
si
le
guardie sono
in
impero della
contro
le
l'orza, si
uniscono insienc
si
slanciano
atti
ribell.'mo
con
le
di
usando anche
armi.
Come
tola doj)o
si
bet-
bordello,
i)i'r
passare
il
trovare
\ino
(pici
|)er
necessaiia
vita, e
""
j)er
'):
giuocarsi la
'
come
dice bene
Colajanni
L'i'bbrezza
alcoolica
dell'
sentimenti
li
"
uomo ma
sprigiona,
..
li
acceuliia.
rivi-la
"
Or
per
i)r'
ma
')
C'oi.A.iANNi
l'alfonlismo.
alcoolico
grave.
si
82
di
rendon responsabili
cos,
qualche reato
tutti sia
il
Pur troppo
si
sebbene da
risa-
reato,
pure
si
non
ci
lia
colpa;
/;/
il
nino che lo rovin ! e non si pensa che Tizio, precisamente per commettere quel tale delitto, disse fra
se
:
Ora mi 'mhriacii
ubjjriaco e
Il
conni arrinesci
si
cnnla (ora
mi
"
" " "
come
finisce si racconta^.
"
:
La
amministrazione della
criteri
,
informata a larghi
avventi di
mira pi
pu
e
"
" "
"
di cui
godono
delinquenti
si
ubbriachi
di
ubbriacano
il
pro-
preparandosi
godimento
Tutti
ricoltari
si
quando
non
e tutti
sono
solo,
ma chiamano
si
in aiuto le loro
amiche,
insieme
danno a
rendendo
ap-
a fare sparire
,
armi con
le
le
quali stato
di
consumalo
raccolgono
si
i
cancel-
lano
delle
tracce
sangue,
,
si
projellili
visibili.
11
armi da fuoco
quando rimangono
lerilo,
83
su
lieve, si fa
si
se grave,
le circostanze,
dagini della
i)()lizia.
Poscia
gli
sbandarsi
tutti,
e s'intende clic
ognuno
star zitto.
denari della
sua
iiiuauu)rata
i
e gli
testimoni,
Quando sono
dono con
con
di
i
in carcere
ricottavi
si
c()rrisj)onsi)eciali,
loro
si
amici a nezzo di
le
cifVarii
(juali
comunicano
cifrario U
agevolare
l'co (jui
la
il
comunemente
adojerato
e(juivale a
^
Cos
abbiamo
e
cio
:
.-)
2
.-)
5 V V 3
;, 4 r 3
32 3
"
;',
-f
4 3 9
5
|
#
1
Caro Compare,
Avvisate l'avvocato che
il
altro cifrario
e
i
u
obl
elv
irse
uno
Per
le
consonanti
si
adopera
:
la
seguente che
si
g uno
obl
e asci
s
h uno a
irse
elv irse
uno u u obl
dire
:
elv.
Che vuol
Ai cifrari
giudice istruttore.
il
danno
nome
con
di
ril)bia
cos
non
amici.
CONCLUSIONE
Le cause che producono questa cancrena della citt di Palermo sono diverse non solo ma molto
,
La principale
le (piali [)er
,
di esse
dovuta
prostitute,
quel
prepotente
bisogno
di avere
un amante
in(li\i(lni
(li
stringere
conoscersi
relazione ed accomunarsi
principi
di
|)repotenza
sj)avalderia
ed
nrrot^anza.
di
bassa condifilisi
il
io
jxtssarc
diventare un individuo
cadere
in cpiesta societ,
ove
l'onore,
ha un significato
tutto proprio,
suo dirillo
farsela di {)ropria
mano,
La
come
libro
" "
"
La Mafia:
il
"
non
soddisfa
da
s, e (piindi
la
ritiene
liiiunzia
un ente a s, di-
"
"
estranea, e non
mai
i)rrndersi
"
zione personale.
Perci
lo
il
ricottaro benclu
non
sia
un malvagio,
diviene
\vv
(juella
gli
Il
delinciuenza
madre natura
forse
non
aveva data.
carcere un'altra causa che concorre a formare
il
ricottaro.
camerone
in
mezzo
a forti ed a leboli
a disgraziali
il
ed a delincpienli,
si
suo animo
ritempra seni-
j)re
8b
pi nella malvagit.
gli
S.
Tom-
maso
colo Stretto.
fra quelle
viuzze luride
e abitate
la
sua de-
prepotenze e
suoi
atti
nelle sue
principi.
I
suoi
ricollari
statuto,
ma hanno
con-
osa infrangerle
chiamino societ
gli
conto proprio, e
pericolo.
il
ricottaro e le
di
legge
che possano
la ricolla
sarebbe
87
ehe
la
ci inij)()ssil)ile, ed
il
perch non
ma nemmeno
causa;
il
pu
abolirsi,
nuovo regolamento
ha inlluilo molto
viene
,
meno
sej)a-
uno
dei mezzi
])iii
facili
che
,
lo
accomuna
pure
perch
la divisioni-
di'lle
])ros[ilide
,
aj)i)orta
la
di-
ventano
lincfuere.
i)iii
diriicili
rare
le
occasioni
j)er
de-
la
buona
viola-
onde
colpirli aj>pena
commettono una
si
terrebbero
in
Treno
farebbe risjiettare
gli
la
legge,
ma
si
formerebbero
fare sotj)ar-
presto
j)er i)olerli
io
non sono
deirammonizione
ludi
i
e itilnc di
gli
venli\;i
j)i'r
di'lilli.
sarebbe un
j)i()\-
vedimento
terribile,
atti,
(inali
non ixitrebbero
la
ricollari
cio
sera di
pubi)olei"e
non
uuiisi a pregiudicali,
non
asportale o detenere armi
88
(lualsiasi sorta.
eli
Xecessa-
la
mala
vita,
portare
le
alle
temono pi
ogni
altra,
perfetto, la lunga
pu contemplare Palermo,
mentre
il
dove pu
di tanto in
in Sicilia
il
pensiero
la gior-
passando
camerone insieme
ai
compagni
di sventura, privo di
donne
bilmente.
io
,
pur non
pure per
ritengo
delitti,
necessario
sull'ozio,
l'esilio
com'
ciet
acqui-
89
pereh anch'
io
sono
in ((ualsiasi
pena, devesi
trattasi
quando
E qualora
stema che
si
,
voglia
mantenere
il
domicilio foril
si-
gl'Inglesi
hanno adottato
damane
').
|)iii
dimostrare
con
le
loro reticenze, e
con
stizia, e
che
in
Italia si sa
si
i
sradichi
lincile
del
tutto
(piali })er
una
falsa
educa-
prepotenza, e
contagio pernicioso di
il
elemenli
loro coraggio,
le
loro
il
come giustamente
:
delin
ricollari!
')
aiif
dr;ri
Otto O. Eulers. Dio Vorbroi-horkolonio uiid dio Zwoixnogor Andamanon. Wcstorniaiin" s Mutiatslu'fto. (jcnimio ls5l.
Palermo
ALBERTO
A.
REBER
Libuaio - Euitoke
Palermo
alla
Hattairlia
1/ Evolu/ioin'
Sit-ilia.
socialo
in
.
rai^porto
.
propriet loiuliaria in
Un
voi. in-8
.!>.<;
<
Indice: Gap. 1. Il socialismo e la socioloj,'ia. '.ip. II. II soGap. III. L'ovoluzi(jiic' dolla propriet e cialismo e la propriet. Gap. IV. Statistica o agricoltura la nazionalizzazione della torra. siciliana. Gap. V. Studio sociologico d' un' unit cumunitativa. Gap. VII. La Gap. VI. La popolazione, usi e costumi, sentimenti. donna e la famiirlia contadina. Gap. Vili. Le classi possidenti. L'orGap. IX. Il borsrhesai^sfio. Lo scioglidinamento amministrativo. mento dei diritti promiscui. Gap. X. La vendita dolla terra L' avv. Hattas^Iia studi per molti anni con intelotto d' amore le condizioni del proletariato in Sicilia e diede in questo volume il frutto 1' espressione dei suoi ardenti desidelle <ne lunghe meditazioni deri, dei suoi pi fervidi voti pel benessere di q-iest' isola. della Sicilia quella Il Battaiflia osserva che 1' unica ricchezza agricola. Ora egli domanda Perch la Sicilia, un tempo considerata granaio d' Italia ricca di pascoli prospera ora e ridotta in si il
condizioni, e ti-atta l'argomento con grande competenza. E un libro di sommo interesse per tutti quelli che studiano la storia sociale ed economica della Sicilia.
tristi
B'l<K'h (. La p<p<)la/.ioiie antica della Sicilia. Traduzione dal ted. di Francesco Paolo Allegra -De Luca, con aggiunte dell'autore. Un voi. in-8 L. 2 --
si
presenta
co.s
ordinata e
che con diletto e curiosit cre.<<cente si percosi ricca di notizie corre dalla prima all'ultima pagina, ammirando la vasta erudizione
dell'illustre
cerche,
le
delle
(
numerose
,1.
ri-
Rn^fs.
Lett. sic).
Liiiaris V. Kacconti
riuniti ed ordinati
,
prima volta
aggiuntavi la biografia d-!!' autore e note storiche illustrate per cura di C. Somma. Un voi.
in-U;
i
L. 2 60
Oalla bocca del popolo sono in parte tutti miei racconti, in parto son pitture de' suoi usi e delle sue feste. Andate nelle piazze lungo il lido, nello campagne, entrate in una sera d'inverno nel tugurio fatti che del forese, voi udirete da una vecchia narratrice ripetere ho descritto. Sono rai"c<)nti popolari, traduzioni, usi, costumi. La Sicilia campo ferace allo storico come al romanziere, al poema come cla.ssica terra che ha toccato l'aitice della grandezza alla novella e l'abisso della sventura. Ricondurci allo studio di noi stossi, metterci avanti come in un vizii e le virt nostro, coH'o.somplo rianimare la forza di (juadro animo, l'amore delle patrie cose, oramai sopiti dalla sventura, sono
i
,
g' intenti
nostri,
il
|Miiito
a cui
mirano
k>
no.-tre sjji'ranze.
Palermo
ALBERTO
REBER
Libraio - Editore
Palermo
politi-
Maii'tfioro
Un
la
IL Le condizioni della industria at^raria.} storia del 18(50 al 1803. III. Le condizioni della in(lustria manifatturiera e commorcialc.IV. Lo condizioni politico-amministrative e il sistema finanziario.
VI. Lo cause e gli effetti economiche, ])oliticlie e morali. VII, Di talune proposte per migliorare le condizioni politiche, economiche e morali dalla Sicilia. Liiiila Is. (La) Storie siciliane. Con documenti. 4 voi.
V. Le condizioni intellettuali e morali
delle attuali condizioni
in-16
:
L.
20
Divisiono Voi. I. I Romani e le guerre servili in Sicilia. La SiVoi. IL Matteo Palizzi ovvero cilia sotto Guglielmo il Buono. i Catalani. I quattro Vicari. Voi. III. La Sicilia sotto Carlo Latini Voi, IV. V imperatore. Ottavio d'Aragona e il duca di Ossuna. Giuseppe d'Alossi o i tumulti di Palermo del 1647. La Sicilia sotto Vittorio Amedeo di Savoia II vicer Dom. Caracciolo. Carlo Cottone principe di Castelnuovo, L. 10 Studi (li storia siciliana. 2 ^ol. in-16
Voi. I. La Sicilia sotto Guglielmo il Buono, Matteo Palizzi. I quattro Vicari. --Voi. IL Gli Ebrei siciliani (1492). La Sicilia sotto Carlo imperatore (1510-1585).
Maurici A. L' indipendenza siciliaiia e la poesia patriottica dellMsola dal 1830 al 1848. Con 14 ritratti fuori L. 3 50 testo, in-16 Pietro Lanza Giuseppe La Farina Francesco Perez Ritratti
:
1^
Vincenzo Fardellla, Marchese Ruggiero Settimo Mariano Stabile Gregorio Michele Amari Duca della Verdura di Torrearsa Ugdolena Nicol Palmieri Giuseppe La Masa Ferdinando I Ferdinando II Carlo Cottone. in relaziono con le vicende politiche della Sicilia dal L' autore 1820 al 1848, ha studiato i canti patriottici dell' isola vi si sente dapprima l' influenza del Rossetti nelle invenzioni e nei metri, ma presto s' intrecciano le ispirazioni e le forme pi varie, dalla classicitc dell'ode e dell'ottava alla scioltezza delle rimo dialettali; ti^a quest'ultime singolarissimo il poemetto del Palennu dispiratu. voce solitaria che proannunziava nel '38 gli ardimenti del '48. II libro del Maurici ricchissimo di canti che risuonarono per Io terre dell' isola negli anni dello sconforto che pareva rassegnazione e in quelli dogli ardimenti, che sembravano follie, e rivela tutto un pas-
sato sconosciuto (li speranze, di proteste rispecchiautisi nella poesia pi cai'u al popcdo, quella che ne rende pi fedelmente i moti, anche se stilisticamonto sprezzante delle forme regolari ed imitabile esempio che vorremmo veder seguito per ogni nostra ragione o citti'i s che i documenti poetici del patriottismo non si avessero pi a cercare invano. T. Casini. (Rassegna Letteraria).
;
,
^tMBauBPaKJfc-*
ERMO
ALBERTO
REBER
Libraio -Editore
Palermo
lia
(j.
talia
i
meridionale sotto
Normanni
e gli
Svevi nei
I
,
politiche.
Parte
L.
in-8
nde
yaiiiii
D
se-
\.
La
topografia
X al XV,
in-8,
L.
50
lina S.
VervL'.
Le condizioni
Parte
I.
tempi
e,
S
il
commercio,
condizioni
sociali.
Un volume
L. 2 50
[)
E. r'onsiderazioni
sulla genesi
della borghesia in
e
ilia
.
Saggio
di
storia
economica
giuridica.
Un
in-16
L.
2
1
Un
voi. in-16
lavoro e le classi rurali in Sicilia avanti e dopo l'aizione del feudalismo, (di prossima pubblicazione)
ed.
Un
voi.
L.
2 50
con
saggio di
altro
dilferenze
tlella
ortoepiche
nmaticali in aiuto
all'
unit
lingua e contro
edizione con
L.
Nuova
mdice, in-12 di
1.
pag. 526
legato in tela
3 50
Pai.eeimo
ALBERTO
REBBR
Libraio -Editore
Palermo
A.
Cutrera
Delegato
di
P.
S.
J^ IS/LJ^T^TJ^
E
MAFIOSI
SOCIOLOGIA CRIMINALE
la
STUDIO
DI
Un
voi. in-8
JRre^zo Lire
2,50
Prezzo
(lol
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