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Un nuovo Mondo a portata di mano

dialoghi di risveglio sociale

di Valerio Bianchi e Andrea di Furia

CambiaMenti

2014 EDITRICE CAMBIAMENTI


I EDIZIONE
ISBN 978-88-96029-18-3

EDITRICE CAMBIAMENTI sas


40125 Bologna Via A. Quadri, 9
www.cambiamenti.com
cambiamenti@cambiamenti.com

Progetto grafico di collana


Energia di Emanuela Crivellaro
energia@valdelsa.net
Copertina ed editing
Giuseppina Pistillo
Immagini elaborate
da Valerio Bianchi

Tutti i diritti di riproduzione, di traduzione


o di adattamento cine-radio-televisivo-teatrale
sono riservati per tutti i Paesi.
vietata la riproduzione dellopera o di parti di essa
con qualsiasi mezzo, compresa la stampa, copia fotostatica,
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se non espressamente autorizzata dallEditore.
LEditore a disposizione degli aventi diritto con
i quali non stato possibile comunicare,
nonch per eventuali inesattezze od omissioni
nella citazione delle fonti.

dedicato a

Chi
nella posizione in cui si trova
pu e vuole indirizzare il proprio impegno
libero responsabile consapevole
al risveglio della Societ moderna
in coma
da sistema sociale guasto e cadaverico
(istituzionalmente configurato per favorire e premiare
il tornaconto sociale unilaterale e malsano:
egoistico-personale, dittatoriale-castale, etnico-territoriale)

Questo libro unopera di ricerca e fantasia.


Personaggi e luoghi citati sono invenzioni
e hanno lo scopo di conferire veridicit alla narrazione.
Qualsiasi analogia con fatti, luoghi e persone,
vive o scomparse, assolutamente casuale

1 euro per ogni copia acquistata/regalata ai propri amici


verr donato al Centro Studi per la Ricerca sul Coma
per finanziare due ricercatori psicologi
che esplorano il carico emotivo dei familiari
per fornire modelli e sistemi applicativi
per il loro rafforzamento e inserimento
nella Casa dei risvegli Luca De Nigris dove:
lIo sono viene prima del sano.

Un Mondo nuovo a portata di mano

INDICE
Introduzione: Coraggio e immaginazione
di Enrico Manzo

pag. 9

Un nuovo mondo a portata di mano


dialoghi di risveglio sociale

1. Sogno? O son desto

pag. 13

2. Diversi mesi dopo

pag. 19

3. Il lavoro non d pi reddito sufficiente: che si fa?

pag. 29

4. Che fine ha fatto Equitalia?

pag. 35

5. Dallego personale alla Comunit solidale

pag. 45

6. Import/export? Di nuovo armonico.


E la svolta delle Pensioni

pag. 51

Postfazione: Nessun Dorma

pag. 55
di Valerio Bianchi

Appendici conoscitive

pag. 62

a) Casa dei Risvegli Luca De Nigris

pag. 63

b) Reddito di Esistenza: la concretezza di Mag6

pag. 67

c) Le tasse dirette e Indirette

pag. 73

dialoghi di risveglio sociale

d) La Societ tridimensionale sana dei tempi nuovi


pag. 77
di Andrea di Furia
e) Decrescita: il rovescio felice
di un mondo infelice a rovescio

pag. 91

f)

pag. 95

Proposte ulteriori per reagire alla crisi


1. Redistribuzione Incondizionata della Ricchezza
2. Antropocrazia

pag. 96

g) ArcipelagoScec e gli Scec

pag. 99

Bibliografia sintetica:

pag. 103

libri, web, you tube

dialoghi di risveglio sociale

Introduzione

Coraggio e immaginazione

di Enrico Manzo
presidente di Mag6

Sopprimete le indennit di disoccupazione, le pensioni


pubbliche, i salari minimi, gli aiuti alle famiglie, le esenzioni
e i crediti dimposta per persone a carico, le borse di studio,
gli aiuti di stato alle imprese in difficolt. Ma versate ogni mese
a ciascun Cittadino una somma sufficiente per coprire i bisogni
fondamentali di un singolo individuo.
Datelo a quanti lavorano e a quanti non lavorano, al povero come
al ricco, a chi abita solo, con la sua famiglia, sposato, convivente
o in una comunit, indipendentemente dal fatto che abbia lavorato
o meno nel passato. Il valore dellimporto sia modulato tenendo
conto dellet e delleventuale grado di disabilit. E finanziate
tutto ci attraverso unimposta progressiva su tutti gli altri redditi
di ciascun individuo.
Contemporaneamente, deregolate il mercato del lavoro. Abolite
tutta la legislazione riguardante il salario minimo e la durata
massima del lavoro. Eliminate tutti gli ostacoli amministrativi
al lavoro a tempo parziale. Abbassate let della scolarit
obbligatoria. Sopprimete lobbligo di ritirarsi dal lavoro ad unet
determinata.
Fate tutto ci. Dopodich osservate cosa accade. Domandatevi
in particolare che ne risulta del lavoro, del suo contenuto, delle
sue tecniche, delle relazioni umane che lo circondano.
Era il 1984 quando il Collectif Fourier rispose, con un articolo
dal titolo Une reflexion sur lallocation universelle, ad un
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Un Mondo nuovo a portata di mano

concorso lanciato in Belgio dalla Fondazione Roi Boudouin:


Il posto del lavoro nellavvenire. Nonostante la provocazione
radicale, sopra riportata, con cui si apriva larticolo, il testo
fu premiato, dando il via ad un dibattito internazionale sulla
proposta che ancora oggi continua.
Il Collectif Fourier, con parte delle risorse ottenute grazie
al premio vinto, organizz, presso lUniversit Cattolica
di Lovanio, un convegno internazionale che si concluse con
la creazione di una rete europea per la promozione del reddito
di base incondizionato, il BIEN (Basic Income European
Network).
Nel 2004, durante il 10 Convegno Internazionale svoltosi
a Barcellona, reti nazionali extra-europee chiesero ufficialmente
laffiliazione al BIEN, che per tale ragione, pur mantenendo
lacronimo iniziale, divent Basic Income Earth Network.
La letteratura internazionale sul tema mostra lesistenza
di un dibattito, ormai trentennale, poco noto in Italia, la cui
elaborazione dellargomento legata innanzitutto al lavoro
di Bin Italia.
Ma lurgenza di comprendere il senso delle trasformazioni
in atto, sta sottraendo il tema a ristrette nicchie intellettuali e lo
sta restituendo alla societ civile, come dimostra in appendice
al presente volume la sintesi di unesperienza elaborata da un
gruppo di uomini e donne che, lasciandosi interrogare dal concetto
di un reddito di esistenza universale, individuale e incondizionato,
hanno avuto il coraggio di provare ad immaginare una societ
capace di farsi carico delle esigenze degli individui, capace
di liberarli dal ricatto della povert, capace di metterli nella
condizione di poter decidere sulla propria esistenza.
Il momento storico che stiamo vivendo, il bisogno
e lopportunit di nuove regole a garanzia dei pi elementari
diritti sociali, ha portato molti (filosofi, sociologi, economisti,
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dialoghi di risveglio sociale

giuristi, libertari, liberali, socialisti, repubblicani...) a considerare


il reddito di esistenza come la risposta ad alcuni fondamentali
quesiti di giustizia. Cos come altre denominazioni come
Reddito di Base o di Vita esprimono punti di vista socialmente
complementari a questo e vanno tutti nella tessa direzione
evolutiva di rivolgersi non a gruppi o a risolvere obiettivi specifici
bens alla Persona singola in modo universale e incondizionato.
La crisi della societ del lavoro e del welfare state che
su tale societ stato costruito, pur evidenziando un clamoroso
ritardo della classe politica nel comprendere il senso delle
trasformazioni in atto, potrebbe essere la grande opportunit
per cominciare un lavoro di decostruzione e di rielaborazione
di alcune categorie sociali, in primis quelle di reddito e lavoro.
Ma occorrono coraggio e immaginazione perch una crisi
possa trasformarsi in opportunit, cos come pu testimoniare
nelle Appendici conoscitive1 al lettore la concreta esperienza
collettiva che abbiamo vissuto in Mag6, a Reggio Emilia, che
ci ha profondamente trasformati.
E similmente questa stimolante lettura secondo le
intenzioni degli autori che hanno voluto far toccare con mano
gli effetti collaterali sociali positivi di una simile esperienza,
se istituzionalizzata pu risuscitare in noi la fiducia e il coraggio
necessario a rimetterci in sintonia con lorologio dellevoluzione
sociale e restituirci la possibilit quasi perduta del sano
immaginare sociale creativo.
Per conquistare la Societ del futuro infatti diversamente
che nella Natura, dove ancra levoluzione accade
indipendentemente dalla volont delluomo non esiste
automatismo, ma occorre prima immaginarla: perch, nel
sociale, levoluzione devessere voluta.

vedi pag. 66

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dialoghi di risveglio sociale

2. Diversi mesi dopo


Maddalena: Allora, Giovanni. Mi dicono che stai facendo
progressi impensabili e che presto potresti riuscire a stare in
piedi da solo. Ma tu come ti senti?.
Giovanni: Tra progressi e arretramenti mi sento come un pugile
suonato. Faccio ancora fatica a parlare, ma sto migliorando
a vista docchio. Credo sia un fatto di esercizio, se non usi i
muscoli della fonazione si atrofizzano e riattivarli non cos
semplice e immediato. Ma sono tutti e cinque i sensi che si
stanno come svegliando dal sonno, mentre la mente sempre
stata crepuscolarmente sveglia: anche quando i sensi non
rispondevano alle sollecitazioni, in certi momenti ero cosciente
di chi mi stava attorno.
Vedevo pure me stesso come da fuori e certe volte mi sembravo un
estraneo, immerso in un fluente e avvolgente mare di pensieri.
Certo stato shoccante venire a sapere la scorsa settimana che
il dormiveglia, il torpore in cui ero sprofondato durato ben 20
anni. Ma non mi sembra di essere nel romanzo di Dumas: i vestiti
sono pressappoco gli stessi, il tuo sorriso uguale. E come un
carcerato allergastolo graziato spero che non sia cambiato pi
di tanto il mondo l fuori. Anche se ho una certa apprensione
per quando dovr abbandonare questa camera. Non mi hanno
detto molto fino ad ora, di certo fa parte della gradualit della
terapia non crearmi troppi traumi in una volta.
Maddalena: In realt qualcosina cambiata da quando ci si
visti lultima volta. Ma non adesso, quasi sbito. Appena due
anni dopo il tuo incidente scoppiata la bolla monetaria che si
paventava ormai da oltre un decennio. Rammenti quella massa
di derivati tossici di cui parlavamo spesso? Si riversata come
uno tsunami sulleconomia reale ed un miracolo che non mi
vedi vestita di pelli animali e armata di arco e frecce.
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Un Mondo nuovo a portata di mano

Giovanni: Saresti stata comunque uno schianto, Maddalena.


E sei sempre la solita buontempona. Non pensavo che oggi
fosse il primo di aprile.
Maddalena: Magari. Fortunatamente i germi di una nuova
societ si sono improvvisamente imposti allattenzione di alcuni
governanti meno belli addormentati degli altri nel sottobosco
del lobbismo planetario.
C stata una drastica riforma sociale: da una parte Scuola
e Mercato furono separati entrambi dallo Stato e resi autonomi
e discrezionali; dallaltra ognuno di noi s reso conto che
da solo non ce lavrebbe fatta e cos si messo al centro del
nostro agire quello che perseguiamo qui dentro: il benessere
della Comunit, ossia di ogni singolo cittadino.
Giovanni: Vuoi dire che si passati dal se io riesco a star
bene son gi contento al se ognuno sta bene allora stanno bene
tutti? .
Maddalena: Detto cos lo fai sembrare un colpo di bacchetta
magica, ma non stato semplice superare i tre anni precedenti
la riforma sociale e ancora si dibatteva se tornare o meno alla
moneta nazionale2.
Dopo che nella storia recente la Rivoluzione francese ha
determinato la fine del potere in mano alle Religioni (cultura)
col passaggio sbagliato del testimone agli Stati (politica), e
dopo che la seconda guerra mondiale ha segnato la fine della
prepotenza statale ma ha commesso lerrore fatidco di passare
il testimone del potere al predominio del Mercato (economia),
la catastrofe economica del 2016 - e la consapevolezza unanime
che il lavoro per tutti ormai non sarebbe pi stato possibile
come nel passato - ha portato la popolazione a non fidarsi pi
di nessun cialtrone politicizzato ed a formare una assemblea
costituente composta da 90 persone apartitiche ritenute dalla
maggioranza oneste, solidali e competenti: 30 per ognuna
2

http://goofynomics.blogspot.it/2014/08/qed-37-la-germania-riassunto-per-i.html

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dialoghi di risveglio sociale

delle tre dimensioni sociali. Attraverso una visione sociale


sistemica hanno avuto il compito di sostituire lormai datata
carta costituzionale con unaltra che mettesse finalmente al
centro del primo articolo la ricerca della felicit di ogni singolo
cittadino evitandone per strutturalmente ogni deriva egoistica
e autoreferenziale.
Secondo questo orientamento equilibrato, ogni dimensione
sociale avrebbe dovuto svilupparsi autonomamente dalle
altre, avendo pari dignit e cessando ogni subordinazione,
creando barriere funzionali qualitative tra le tre dimensioni
in modo che ognuna si occupasse del proprio specifico oggetto
sociale: la cultura della Persona (talenti e qualit), la politica
della Comunit (diritti e doveri) e leconomia del Territorio
(circolazione di merci e servizi).
Giovanni: Capisco bene. Dopo che le tre illusioni
monodimensionali sono miseramente fallite avendo di fatto
solo trasferito il testimone del potere statale da una casta allaltra
(religiosa la prima, politica la seconda, economica la terza) col
degenerativo risultato di una sempre maggiore oppressione, pur
se di colore diverso, delle Persone alle Comunit e ai Territori
diventato evidente che solo il singolo individuo pu regolare
a vantaggio di tutti quanti, e non solo di gruppi specifici, il
sistema sociale locale, nazionale, internazionale, mondiale.
Solo il singolo individuo, nella reciproca fraternit collettiva,
pu orientare e utilizzare i saperi delle tre dimensioni sociali
in maniera sistemica, evitandone e penalizzando gli interessi
meramente unilaterali per favorire lavverarsi di iniziative
al contempo tridimensionali nella nostra moderna Societ dei
tempi nuovi.
Maddalena: proprio cos. Abbiamo attuato, dal punto di vista
sociale complessivo, una rivoluzione culturale copernicana. Te
la disegno in sintesi.
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Un Mondo nuovo a portata di mano

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dialoghi di risveglio sociale

Maddalena: Vedi? In questo modo, con la Persona finalmente


al centro del sistema? Non come prima, esiliata nelle favelas
della periferia sociale, per favorire caste e gruppuscoli elitari.
In pi, con la triplice autonomia discrezionale delle singole
dimensioni sociali, tutelata dalle ora erette barriere funzionaliqualitative infradimensionali, stato possibile accelerare
anche il processo culturale, solidale ed economico voluto dal
movimento della decrescita felice: perch lunitariet oggettiva
degli intenti evolutivi considerati, nella Comunit il concreto
risultato della loro antecedente tridimensionale sinergia.
Giovanni: e non lillusorio presupposto programmatico
originario, magari in perfetta buona fede, di ogni unidimensionale
tentativo (solo politico, solo economico o solo culturale) di
riforma sociale. Cos come sempre avveniva anteriormente al
mio impatto contro quella piazzola stradale.
Maddalena: Proprio cos, Giovanni. Per ottenere questo,
perci, fu richiesto ai 90 fondatori indipendenti che venissero
fissati in costituzione dei paletti insormontabili.
Proprio per garantire sia la Democrazia partecipativa,
evitando le derive dittatoriali light degli ultimi anni precatastrofe, sia lassoluto divieto di raggiungere posizioni di
rilievo in pi di una delle tre dimensioni sociali.
Perch nel fatto di voler essere presenti in tutte e tre le aree
sociali si vedeva un deleterio conflitto dinteressi da vietare.
Carta costituzionale, tuttavia, da intendersi universale (non
meramente statale) e congegnata in modo tale da evitare
qualsiasi ritorno a nazionalismi antistorici grazie al fatto di
riflettere in s inclusivamente, nella compagine nazionale,
lintera Umanit: evitando che il concetto di Nazione venisse
unilateralmente colorato come nel recente passato o etnicamente
o ideologicamente o dogmaticamente. Ho qui una rivista che stavo
leggendo e che ne riporta lo schema. Ecco, vedi? .
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Un Mondo nuovo a portata di mano

Giovanni: S, in questo modo con larticolo 1 della Carta


costituzionale universale approvata s ripristinata la differenza
tra Stato (listituzione chiave della dimensione sociale politica)
e Nazione (la Comunit che insiste sul Territorio statale).
Nazione che persegue un obiettivo evolutivo comune con
lUmanit intera e si serve delle tre dimensioni sociali: anche
dello Stato non viceversa!.
Maddalena: Obiettivo che non pi quello unilaterale egoistico
(o personale-dogmatico, o sociale-ideologico, o territorialeeconomico) della ricerca della propria felicit, bens quello della
ricerca della felicit dellAltro appartenente alla Comunit:
impegnando tutti i membri alla fraternit reciproca.
Cosicch tutta la Comunit persegua la felicit del singolo
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dialoghi di risveglio sociale

membro, invece di soffocarlo, e il singolo membro della


Comunit metta al suo servizio i propri talenti e qualit
liberamente: non avendo pi necessit egoistiche personali
in quanto meglio soddisfatte da tutta la Comunit rispetto al
proprio pi limitato e debole operato individuale.
Giovanni: Fatico a crederlo. La sola preoccupazione che
mi ricordo, e che attanagliava pure me, riguardava solo
lesaurimento della funzione classica del lavoro come mezzo
per procurarsi un reddito. Diventando merce, perch veniva
remunerato il lavoro e non i prodotti del lavoro, aveva capovolto
la sua funzione: da mezzo per nobilitare e liberare luomo dalle
necessit quotidiane a strumento di schiavit. La sempre pi
spinta meccanizzazione si sostituiva a miliardi di esseri umani
nel lavoro, togliendoglielo; e dove ancora il lavoro restava
ad appannaggio delluomo, poich da diritto universale era
degenerato a merce comperabile a un tanto allora cera la
concorrenza dei lavoratori a basso costo dei mercati emergenti
che pensava a remunerarlo sempre meno. Rendendoci
tutti schiavi delle Banche perversamente diventate mere
produttrici del denaro.
Maddalena: Anche da prima si era capito che il benessere
diffuso non derivava dal lavoro, bens dalla liberazione
delluomo dalla necessit di vedere il lavoro come unica fonte
di sostentamento economico, di reddito.
E ultimamente ci si stava focalizzando sul fatto che il consumo
di beni e servizi cresceva in progressione aritmetica (1,2,3,4,5..)
mentre la produttivit dellautomazione in maniera geometrica
(1,2,4,8,16). La conseguenza dellautomazione che con
una macchina si sostituiscono decine, centinaia, migliaia di
lavoratori i quali, non trovando immediatamente un altro
impiego, e cessando di avere entrate regolari, smettevano di
essere normali consumatori su cui poter contare.
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Un Mondo nuovo a portata di mano

Per cui, causa la recessione inevitabile che ne derivata, anche le


aziende automatizzate faticavano a piazzare la loro produzione
per la drastica riduzione dei volumi consumati e pure per
la drastica riduzione dei prezzi di mercato delle merci e dei servizi,
causa la ridottissima propensione al consumo delle famiglie.
Anche per loro la deflazione stata una brutta gatta da pelare.
Ma il carico da 11, Giovanni, lo ha messo linformatizzazione
che ha fatto scomparire il 47% dei mestieri esistenti: basta
fotografi, giornalisti, agenti di viaggio e cos via, tutti quanti
sostituiti da software e dallinconsapevole lavoro gratuito di
milioni di persone donato agli ospitalissimi social network.
Giovanni: Singolare schizofrenia: volere i prezzi sempre pi
bassi, i servizi online sempre gratis e lamentarsi se il lavoro
poi viene pagato sempre meno o sparisce, com successo per
lindustria discografica.
E lo Stato che faceva? Continuava guardare dalla finestra?
Era sempre al servizio dei Mercati internazionali?.
Maddalena: Effettivamente s. Tuttavia se da una parte
avrebbe dovuto sostenere tutti i senza lavoro, pena il caos
sociale, dallaltra lo Stato subiva la fortissima riduzione della
raccolta fiscale sia sui redditi che sui consumi.
Un altro effetto perverso dellautomazione no limits: non solo
le macchine automatiche erano tassate quasi la met, allacquisto,
rispetto alla tassazione delle persone ma non avendo n reddito
tassabile, n bisogni da soddisfare attraverso consumi diversi da
quelli necessari al loro specifico funzionamento, esse operavano
una specie di manovra a tenaglia contro lo Stato stesso e i suoi
Cittadini. Toglievano infatti il reddito (da lavoro) alle Persone e
le entrate (fiscali) alla Pubblica Amministrazione.
Giovanni: E i capitali privati? Hanno virato rotta e abbandonato
la strada della speculazione selvaggia e disumana?.
Maddalena: Allinizio tuttaltro. Si erano vieppi distruttiva26

dialoghi di risveglio sociale

mente specializzati nel creare sempre nuove rendite finanziarie


da speculazione. Chiamali scemi. Non subivano nessuna
efficace regolamentazione da parte degli Stati preventivamente
colonizzati dai loro infiltrati, e lasimmetrica tassazione sulla
speculazione era ridicola.
Per giunta la scelta era tra un ritorno speculativo dal 7%
minimo al pi spregiudicato 50%, sui futures e sulle materie
prime compresi gli alimenti, e uno striminzito ritorno del 2/3%
da economia reale.
Reddito sempre pi rischioso per la difficolt delle aziende
di reggere la dura congiuntura negativa. Dunque, paradisi
fiscali e derivati tossici a gog, caro mio altro che strada
abbandonata. Ma nel 2016.... adesso per devo andare
Giovanni, e tu riposare. Arrivederci.
Giovanni: Ciao. Torna presto per, Maddalena. Dopo aver
ben digerito queste informazioni, sar molto curioso di sapere
cos successo nei 18 anni successivi e cosa maspetta l fuori.
Ogni ciclo lunare trascorso infatti, come pu riconoscere
ognuno rivedendo la propria vita a ritroso dallultimo anno
via via verso i precedenti, ha portato sempre consapevolezza e
grandi cambiamenti.
Maddalena: Assolutamente vero in generale, ma per te lo sar
ancor di pi Giovanni. Credimi.

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