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LOSSERVATORE ROMANO
POLITICO RELIGIOSO

GIORNALE QUOTIDIANO

Non praevalebunt

Unicuique suum
Anno CLIV n. 89 (46.631)

Citt del Vaticano

venerd 18 aprile 2014

Papa Francesco durante la messa crismale fa memoria dellistituzione del sacerdozio

Unti con lolio della gioia


Povert, fedelt e obbedienza le tre sorelle del buon sacerdote

Unti con olio di gioia per ungere con olio


di gioia. In poche parole Papa Francesco,
nel giorno in cui si fa memoria dellistituzione del sacerdozio, ne ha riassunto la missione. Nellomelia pronunciata questa mattina,
17 aprile, gioved santo, durante la messa crismale nella basilica di San Pietro, ha infatti
ricordato che se vero che il dono dellun-

gregge che la difende e la custodisce. Cos


come fanno quelle che il Santo Padre definisce le tre sorelle: la povert, la fedelt e
lobbedienza.
E in questo gioved santo il Papa ha chiesto al Signore tre cose per il sacerdote: che
conservi il brillare gioioso negli occhi dei
nuovi ordinati, pronti a partire per man-

giarsi il mondo e per consumarsi in mezzo


al popolo fedele di Dio; che conservi la
profondit e la saggia maturit della gioia
nei preti adulti, quelli che hanno tastato il
polso del lavoro affinch raccolgano le forze e si riarmino; infine che quella stessa
gioia risplenda nei sacerdoti anziani, sani o
malati, affinch, guardando alla croce, ri-

scoprano la consapevolezza di possedere


un tesoro incorruttibile e riassaporino la
gioia di passare la fiaccola, di veder crescere i figli dei figli e di salutare sorridendo e con mitezza le promesse in quella speranza che non delude.
PAGINA 7

In corso a Ginevra il vertice a quattro per disinnescare la crisi ucraina

Nella Repubblica Centroafricana

Alla ricerca di un compromesso

Liberato il vescovo
di Bossangoa

GINEVRA, 17. Per cercare di invertire


lescalation che si innescata nellest
dellUcraina, dove nelle ultime ore si
sono registrati sanguinosi scontri tra
esercito e insorti filo-russi, i capi delle diplomazie di Mosca e Kiev, con
la mediazione di Stati Uniti e Unione europea, hanno avviato una serie
di colloqui a Ginevra per cercare di
allentare la tensione e tentare di ricomporre la crisi.
Nellhotel della citt elvetica che
ospita i colloqui sono arrivati il mi-

y(7HA3J1*QSSKKM( +&!z!&!=!:!

zione ci che rende il sacerdote gioioso


di una gioia incorruttibile, altrettanto
vero che si tratta sempre di una gioia missionaria: che ha senso, cio, soltanto se
posta in intima relazione con il popolo di
Dio. Anzi essa una gioia che fluisce solo
quando il pastore sta in mezzo al suo gregge ha detto il Pontefice. Ed proprio il

nistro degli Esteri russo, Serghiei


Lavrov, il collega ucraino, Andriy
Deshchytsia, il segretario di Stato
americano, John Kerry, e lalto responsabile per la Politica estera e di
sicurezza comune dellUe, Catherine
Ashton. La girandola di colloqui bilaterali che precedono il tavolo a
quattro cominciata con un incontro tra il titolare del dipartimento di
Stato e il capo della diplomazia europea a cui ha fatto seguito un col-

Un jet sorvola alcuni militari ucraini a Kramatorsk (Reuters)

loquio di Kerry con il ministro degli


Esteri ad interim ucraino.
Fonti russe hanno confermato che
il capo della diplomazia del Cremlino, giunto stamane a Ginevra, ha incontrato Kerry dopo il suo colloquio
con il capo della diplomazia di Kiev.
Concluse le bilaterali, i quattro
avranno una colazione di lavoro, terminata la quale si presenteranno ai
giornalisti. Finora sono confermate
le conferenze stampa di Kerry e
quella del collega ucraino.
La riunione iniziata in un clima
di forte tensione, dopo le violenze
della notte, nella citt di Mariupol,
sul Mare di Azov nella regione di
Donetsk, dove tre miliziani filo-russi
sono stati uccisi mentre tentavano di
assaltare una base della Guardia nazionale di Kiev. Secondo il ministro
dellInterno ucraino, Arsen Avakov,
altri 13 insorti sono rimasti feriti e 63
miliziani sono stati catturati.
La situazione nel Paese resta dunque critica; e mentre per il Cremlino
si rischia la guerra civile, la Casa
Bianca annuncia di avere gi pronte
nuove sanzioni contro Mosca, da
adottare nei tempi opportuni.
Spero tanto di non dover usare il
diritto concessomi dal Parlamento di
impiegare la forza in Ucraina, spero
tanto che la situazione possa essere
risolta con mezzi politico-diplomatici ha detto oggi Putin nella sua linea diretta televisiva con il Paese. Il
leader del Cremlino ha per lasciato
la porta aperta al dialogo: Iniziare
negoziati a Ginevra la cosa pi importante, molto importante discutere insieme come superare questa situazione.
Putin ha inoltre sottolineato come
sia urgente che il Governo di Kiev
avvii immediatamente un vero dialogo con i rappresentanti delle regioni
in rivolta, criticando il fatto che
quando le autorit ucraine si sono
recate in queste regioni non hanno
avuto incontri con la popolazione
ma solo con i loro alleati. Putin ha
infine negato che ci siano unit speciali russe nellest dellUcraina, ma
ha ammesso, per la prima volta, che
militari di Mosca hanno sostenuto le
forze di autodifesa in Crimea.

Intanto, i governi dellUe devono


essere pronti ad applicare immediatamente la fase 3 delle sanzioni economiche contro la Russia. scritto
nella risoluzione congiunta sulla situazione in Ucraina approvata quasi
allunanimit (437 s, 49 no, 85 astenuti) dalla plenaria di Strasburgo
che chiede anche misure contro le
imprese energetiche russe e gli investimenti e i beni russi nellUe, nonch la revisione di tutti gli accordi
con Mosca in vista della loro possibile sospensione. Il presidente della
Commissione Ue, Jos Manuel
Duro Barroso, ha scritto una lettera
a Putin affermando che Bruxelles
pronta a consultazioni con Mosca e
Kiev sulle forniture di gas.

BANGUI, 17. stato liberato il vescovo di Bossangoa, monsignor


Nestor-Desir Nongo-Aziagbia, sequestrato mercoled assieme a tre
sacerdoti della sua diocesi, nel
nord della Repubblica Centroafricana, da un gruppo di miliziani
della Seleka. La conferma dellavvenuta liberazione stata data oggi
dallarcivescovo di Bangui, monsignor Dieudonn Nzapalainga, lo
stesso che aveva avuto contatti con
il presule rapito. Nella tarda serata di mercoled aveva dichiarato
mi ha chiamato il vescovo di
Bossangoa, che mi ha confermato
di essere stato prelevato dalla sua

Rilasciate pi di cento studentesse


rapite da Boko Haram

abitazione assieme ad altri tre religiosi. In citt sono presenti forze


della Misca, la missione di peacekeeping africana dispiegata nel
Paese, che sono entrati in contatto
con i sequestratori.

NOSTRE
INFORMAZIONI
Nomine
di Vescovi Ausiliari
Il Santo Padre ha nominato
Ausiliare del Patriarcato di
Lisboa (Portogallo) il Reverendo Jos Augusto Traquina
Maria, del clero di Lisboa, finora Parroco della Parrocchia
Nossa Senhora do Amparo,
in Benfica, assegnandogli la
sede titolare vescovile di Lugura.
Il Santo Padre ha nominato Ausiliare dellArcidiocesi
di Braga (Portogallo) il Reverendo Canonico Francisco
Jos Villas-Boas Senra de Faria Coelho, del clero dellArcidiocesi di vora, finora
Parroco
delle
Parrocchie
Nossa Senhora de Ftima,
Nossa Senhora da Consolao e So Marcos, ad vora,
assegnandogli la Sede titolare di Plestia.

Studentesse nigeriane (Epa)

ABUJA, 17. Sono tornate libere oltre cento delle ragazze rapite da Boko Haram nella notte tra luned e marted in una scuola della citt di Chibok,
nello Stato meridionale del Borno, in Nigeria: ne ha dato notizia questa
mattina la Cnn, citando fonti dellesercito nigeriano. Secondo lemittente le
studentesse sequestrate sarebbero state 129: ora ne mancherebbero allappello solo otto. Quella del rapimento di liceali rappresenta lennesima conferma dellazione destabilizzante portata avanti da tempo da Boko Haram,
il gruppo terrorista di matrice fondamentalista islamica, responsabile, da
oltre quattro anni, di sistematiche violenze.

Il Santo Padre ha nominato Ausiliare dellArcidiocesi


di Caracas (Venezuela) il Reverendo Jos Trinidad Fernndez Angulo, del clero
dellArcidiocesi di Mrida e
Rettore del Seminario Maggiore Santa Rosa de Lima a
Caracas, assegnandogli la Sede titolare di Cerenza.

LOSSERVATORE ROMANO

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venerd 18 aprile 2014

Approvato un regolamento europeo sulla ricerca e il salvataggio

Lopposizione valuta il piano di Maduro

Nuove norme per i migranti

Timidi progressi
nel dialogo
in Venezuela

Vietate le operazioni di respingimento in alto mare


STRASBURGO, 17. Con 528 voti a favore, 46 contrari e 88 astensioni, il
Parlamento europeo ha approvato
ieri le nuove regole per la ricerca e il
salvataggio dei migranti in mare e
per definire i modi in cui gli uomini
in servizio nelle operazioni marittime della Frontex dovranno trattare
le persone soccorse.
Le nuove regole, gi informalmente concordate dai negoziatori del
Parlamento e del Consiglio europeo,
dovrebbero entrare in vigore prima
dellestate e rientrano nelle azioni indicate dalla task force dellUe per il
Mediterraneo, istituita dopo la tragedia del 3 ottobre dello scorso anno
al largo delle coste di Lampedusa
(366 migranti morti). Di recente
abbiamo assistito a troppe tragiche
perdite di vite nel Mediterraneo
ha commentato il commissario Ue
agli Affari interni, Cecilia Malmstrm e avere norme chiare e vincolanti su individuazione, ricerca e
salvataggio, e sbarco, aiuter a prevenire altre tragedie. Secondo il relatore, Carlos Coelho, le norme approvate permetteranno alla Frontex
di reagire in maniera pi efficace per
prevenire le morti in mare, conciliando cos la necessit di garantire la sicurezza con il dovere di proteggere i
diritti umani.
In base al regolamento, il piano
operativo che disciplina le operazioni di sorveglianza alle frontiere coor-

Migranti a Melilla (Reuters)

dinate dalla Frontex deve comprendere le procedure per garantire che


le persone bisognose di protezione
internazionale, le vittime della tratta
di esseri umani, i minori non accompagnati e altre persone bisognose
siano identificati e ricevano unassistenza adeguata. Eventuali misure

coercitive potranno essere adottate


solo dopo lidentificazione dei migranti (le norme didentificazione sono obbligatorie, mentre quelle di
esecuzione sono facoltative).
I parlamentari europei hanno inasprito le regole per garantire il rispetto del principio di non respin-

Il Governo sollecitato a garantire a tutti il diritto allalimentazione

Un milione di britannici in fila


alle banche del cibo
LONDRA, 17. Quasi un milione di britannici si rivolto negli ultimi dodici
mesi alle banche del cibo, con un aumento del 163 per cento rispetto
allanno precedente. Lo ha reso noto
Trussell Trust, una delle maggiori organizzazioni bancarie attive sul territorio per lassistenza ai poveri, denunciando come i cambiamenti introdotti dal Governo in tema di sussidi
abbiano contribuito a determinare un
tale aumento.
Lallarme stata lanciato anche dal
mondo religioso, che gi in passato
aveva espresso timori per una crescita
del fenomeno: ieri seicento religiosi
di diverse confessioni, tra cui trentasei vescovi anglicani, hanno firmato
una lettera e lhanno inviata al Governo sollecitando un intervento urgente.
Nello specifico Trussell Trust conta
un totale di 913.138 persone che hanno ricevuto negli ultimi dodici mesi
per tre giorni cibo proveniente dai
servizi gestiti dallorganizzazione: nei
dodici mesi precedenti erano stati
346.992. Un gruppo di venti organizzazioni ha poi diffuso un documento
con cui si chiede al Governo di agire immediatamente per garantire che

Scontro in Francia
sul salario minimo
ridotto
per i giovani
PARIGI, 17. legittimo consentire
che un giovane sia pagato un po
meno del salario minimo fissato
per legge, purch gli sia garantito
un posto di lavoro? lo scottante
dibattito che agita il mondo politico francese, assillato come nel resto dellEuropa dal problema
della disoccupazione giovanile. Il
primo a lanciare lidea stato lex
direttore generale della Wto, Pascal
Lamy, seguito poi dal presidente
della confindustria francese. Immediata la reazione dei sindacati:
Questa proposta indecente ha
commentato il leader di Force
Ouvrire, Jean-Claude Mailly.

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gimento, in base al quale le persone non possono essere rimpatriate in


Paesi ove sussiste il rischio di persecuzioni, torture o altri danni gravi.
Tutte le operazioni di respingimento
in alto mare saranno vietate. Le
guardie di frontiera potranno solamente avvertire il natante e ordinargli di non entrare nelle acque territoriali di uno Stato membro.
Ora il progetto di regolamento
dovr essere formalmente approvato
dal Consiglio dellUe. Quando, il
ventesimo giorno successivo alla
pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dellUnione europea, entrer in vigore, sar direttamente applicabile in
tutti gli Stati membri.

Polemiche
negli Stati Uniti
per la riforma
dellimmigrazione

Coda davanti a un ufficio di collocamento (LaPresse/Ap)

a nessuno nel Regno Unito venga


negato il fondamentale diritto ad
avere cibo a sufficienza.
Buone notizie, intanto, vengono
dal fronte del lavoro: continua infatti il calo della disoccupazione, a
un ritmo pi veloce delle stime.

Nel trimestre dicembre 2013-febbraio 2014, secondo i dati appena


diffusi dallOffice for National
Statistics, il livello dei senza lavoro
sceso al 6,9 per cento, ovvero 0.2
punti in meno del trimestre settembre-novembre 2013.

Dal mattone
segnali di ripresa per la Spagna
MADRID, 17. Arrivano anche dal
mattone gli ulteriori segnali di ripresa della Spagna, con un aumento sia del prezzo a metro quadrato delle case, sia del numero
delle compravendite.
Il consiglio generale del Notariato ha infatti reso noto che a
febbraio il prezzo delle case si
attestato su 1.189 euro al metro
quadrato, con un incremento dello
0,6 per cento rispetto allo stesso
mese del 2013, e che il numero degli acquisti aumentato quasi del
40 per cento. Questo recupero in
termini di acquisti annuali e dei
prezzi delle case evidenzia il
consiglio dei notai in un documento ripreso dallagenzia di
stampa Efe pu anticipare una
svolta nel settore o almeno il bloc-

co della spirale depressiva degli


ultimi anni.
In particolare, le case unifamiliari hanno fatto registrare un incremento del 3,2 per cento del
prezzo, pari a 972 euro al metro
quadrato; nel caso degli appartamenti, invece il prezzo aumentato dello 0,4 per cento e, allinterno
di questo segmento, il retaggio
rimasto invariato, intorno a 1.307
euro al metro quadrato. Questo
andamento dei prezzi coerente
con laumento delle vendite delle
case del 39,8 per cento, con
26.602 vendite di immobili. Una
spinta verso la ripresa venuta anche dallevoluzione del mercato
dei mutui: questo tipo di finanziamento per lacquisto ha raggiunto
mediamente il 75,6 per cento.

GIOVANNI MARIA VIAN


direttore responsabile

TIPO GRAFIA VATICANA


EDITRICE LOSSERVATORE ROMANO

Carlo Di Cicco

don Sergio Pellini S.D.B.

vicedirettore

Piero Di Domenicantonio
caporedattore

Gaetano Vallini
segretario di redazione

direttore generale

WASHINGTON, 17. I repubblicani


ascoltino la volont del popolo e
permettano che venga votata al Congresso la riforma, lungamente attesa,
della legge sullimmigrazione.
questo lappello lanciato ieri dal presidente statunitense, Barack Obama.
In una dichiarazione diffusa dalla
Casa Bianca, Obama ha fatto esplicito riferimento alla posizione della
maggioranza repubblicana alla Camera dei Rappresentanti che da mesi
impedisce lavanzamento del disegno
di legge che negli intenti dei democratici permetterebbe di regolarizzare milioni di immigrati senza
documenti, ma che da anni vivono e
lavorano negli Stati Uniti.
Chiediamo ai repubblicani di
presentare il testo di riforma in aula
per essere votata ha chiesto il presidente, sottolineando come vi sia un
grande sostegno alla riforma non solo tra i democratici, ma anche tra repubblicani, e perfino nel mondo del
lavoro, sia da parte di sindacati che
di imprenditori, e tra le comunit religiose e le forze dellordine.
Da mesi al Congresso repubblicani e democratici stanno giocando
una partita durissima. Il Senato, a
maggioranza democratica, ha gi approvato la riforma. Alla Camera, dove invece sono i repubblicani a prevalere numericamente, lo scontro
aperto. Lo scorso gennaio i repubblicani hanno presentato i principi
cardine del loro progetto: s alla regolarizzazione per gli undici milioni
di immigrati che vivono clandestinamente negli Stati Uniti e percorso
verso la cittadinanza per quelli arrivati nel Paese da bambini, a patto
che prima siano rafforzate le misure
di sicurezza nel Paese e soprattutto i
controlli ai confini con il Messico.
Restano tuttavia ampie divisioni sul
tema anche nel Partito repubblicano
stesso.

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CARACAS, 17. Progressi nel dialogo


in Venezuela al termine del secondo incontro, ieri, tra Governo e opposizione. Questultima si detta
disponibile ad aprire una discussione sul piano di pacificazione nazionale proposto dal presidente Nicols Maduro: lo ha annunciato Ramn Guillermo Aveledo, segretario
generale del Mud (Ufficio dellunit democratica, organismo che raccoglie diversi gruppi di opposizione). Lapertura di questo spiraglio
di dialogo avviene grazie alla mediazione dei ministri degli Esteri
del Brasile, Luiz Alberto Figueiredo, della Colombia, Mara ngela
Holgun, dellEcuador, Ricardo Armando Patio Aroca. Il ministro
Figueiredo ha voluto sottolineare
come la presenza della Santa Sede
alla mediazione in Venezuela attraverso il nunzio apostolico, arcivescovo Aldo Giordano sia fondamentale. Tale partecipazione,
ha dichiarato il capo della diplomazia brasiliana, stata richiesta
da tutte le parti.
Dal canto suo, Aveledo ha sottolineato che il Mud respinge ogni
forma di violenza e che disponibile a studiare il piano di Maduro. C un piano di pacificazione
ha detto lo studieremo e vi faremo delle aggiunte in materia di
sicurezza, prevenzione e sanzione
dei reati, in modo da arricchirlo.
Lopposizione ha presentato anche
un progetto per costituire una
commissione dinchiesta che possa
indagare sulle violenze.
Lobiettivo del dialogo la pacificazione del Paese dopo le ampie
proteste scoppiate lo scorso febbraio contro il carovita, la scarsit
di beni e la criminalit diffusa.
Proteste che hanno gi causato 41
morti e oltre seicento feriti.
Gli analisti parlano dunque di
aperture e di segnali di disgelo. Tuttavia, le incognite sono ancora tante e sembra prematuro fare
previsioni su come evolver la situazione. In effetti sottolineano
numerosi osservatori resta ancora

sul tavolo la questione pi complessa da dirimere: quella relativa


al futuro delle persone arrestate.
Sempre ieri, Governo e opposizione hanno concordato di procedere a un esame medico di Ivan Simonovis ex responsabile della sicurezza di Caracas che sconta una
pena di trentanni di carcere per la
sua partecipazione al golpe contro
Hugo Chvez del 2002 in vista
di possibili misure di grazia al
suo riguardo. Si tratta, anche questo, di un segnale di disgelo. Ci
nonostante, Aveledo ha detto che
lopposizione si attende ancora risposte importanti in merito alla
proposta di una legge di amnistia,
bocciata da Maduro nei giorni
scorsi.
Aveledo ha ricordato che oltre a
Simonovis, molti altri agenti della
polizia di Caracas sono in prigione
per i fatti del 2002, sottolineando
poi che abbiamo concordato di
esaminare questi casi con attenzione speciale, in uno spirito di riconciliazione nazionale e nel rispetto e
nella considerazione pi assoluti
per il dolore delle famiglie colpite.
Sul tema, lentourage di Maduro
esprime una posizione molto netta.
Dialogo non significa impunit:
la giustizia deve agire con tutta la
forza prevista dalla legge ha detto
Oscar Figuera, segretario generale
del Partito socialista venezuelano,
al potere. Sui prigionieri, quindi,
non ci sar n negoziato n accordo nellambito del dialogo tra
Governo e opposizione.
Restano intanto critiche le condizioni della popolazione. di pochi giorni fa un recente rapporto
della societ di sondaggi Datanlisis, secondo il quale in Venezuela i
problemi di approvvigionamento
dei generi alimentari di prima necessit continuano ad aumentare.
Nel solo mese di marzo 2014 il tasso di povert ha raggiunto la quota
impressionante del 60,2 per cento
della popolazione.

A San Paolo arrestate oltre cinquanta persone

Proteste
contro la coppa
BRASILIA, 17. Almeno 54 persone
sono state arrestate ieri in Brasile
con laccusa di incitamento al disordine pubblico mentre manifestavano per le strade di San Paolo,
dove il 12 giugno si apriranno i
mondiali di calcio 2014. La protesta
nata per denunciare i costi
considerati eccessivi dai manifestanti per la preparazione della
Coppa del mondo Fifa 2014. Circa
mille persone hanno sfilato lungo
lAvenida Paulista, gridando a gran
voce non ci sar nessuna coppa
e chiedendo che le risorse previste
per la manifestazione sportiva vengano dirottate su strutture di pubblica utilit quali ospedali e scuole.
La polizia ha dichiarato di aver
circondato una stazione ferroviaria,

Tariffe di abbonamento
Vaticano e Italia: semestrale 99; annuale 198
Europa: 410; $ 605
Africa, Asia, America Latina: 450; $ 665
America Nord, Oceania: 500; $ 740
Abbonamenti e diffusione (dalle 8 alle 15.30):
telefono 06 698 99480, 06 698 99483
fax 06 69885164, 06 698 82818,
info@ossrom.va diffusione@ossrom.va
Necrologie: telefono 06 698 83461, fax 06 698 83675

dove la maggior parte dei manifestanti si era barricata, per procedere con gli arresti.
Intanto, i media locali denunciano unondata di saccheggi in
corso nello Stato brasiliano di
Bahia, dopo che la polizia militare
ha proclamato uno sciopero a tempo indeterminato. A causa della
paralisi, molte scuole hanno sospeso le lezioni, gli autobus del trasporto pubblico non sono circolati
e persino due partite di calcio valide per la Coppa del Brasile sono a
rischio di rinvio. Gli agenti hanno
deciso di incrociare le braccia al
termine di unassemblea tenutasi
ieri. Tra le rivendicazioni, lequiparazione dei salari con quelli dei
colleghi della polizia civile.

Coppa malata sullo striscione dei manifestanti (Reuters)

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Alfonso DellErario, direttore generale


Romano Ruosi, vicedirettore generale

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Credito Valtellinese

LOSSERVATORE ROMANO

venerd 18 aprile 2014

Si allontana
lintesa
fra Islamabad
e i talebani
ISLAMABAD, 17. durata poco la
speranza di veder decollare in Pakistan i negoziati di pace fra il
Governo di Islamabad e i talebani. Ieri il movimento di Tehrik-eTaliban Pakistan (Ttp) ha annunciato infatti la decisione di interrompere il cessate il fuoco. Il primo marzo i miliziani avevano comunicato che avrebbero rispettato
una tregua, come segno tangibile
delle volont di dare impulso al
processo di pace. Poi il cessate il
fuoco era stato esteso fino al dieci
aprile: in un comunicato i talebani avevano poi fatto sapere che
entro breve tempo avrebbero comunicato se la tregua sarebbe stata ulteriormente estesa. E quando
ieri il Ttp ha annunciato la fine
del cessate il fuoco si sono subito
riaccese le preoccupazioni.
Ecco allora che si ripresentano
i timori di una recrudescenza delle violenze, in un territorio gi da
tempo profondamente segnato da
sanguinosi attacchi e imboscate: il
tutto a detrimento degli sforzi diretti a favorire pace e sicurezza.
Ieri in un lungo comunicato i
talebani, tuttavia, non hanno
chiuso tutte le porte. Sottolineano
infatti che se il Governo intende
procedere nellambito dei negoziati con seriet e sincerit, i
miliziani non tentenneranno
nel compiere passi concreti. Nel
comunicato si ribadisce la richiesta che vengano liberati i miliziani del Ttp attualmente detenuti:
una richiesta che prioritaria
nellagenda dei colloqui. Nello
stesso tempo i talebani sostengono che finora il Governo non ha
tenuto nel debito conto le condizioni da loro poste.

Caccia di Amman colpiscono un gruppo di ribelli

Scontri al confine tra Siria e Giordania

Un veicolo in fiamme alla frontiera siro-giordana (LaPresse/Ap)

DAMASCO, 17. Non conoscono tregua i combattimenti in Siria. Caccia giordani hanno colpito e
distrutto tre veicoli appartenenti a gruppi ribelli
siriani, armati con mitragliatrici, che avevano
sconfinato. I caccia hanno sparato colpi di avvertimento nei pressi di Ruwaished, in una zona dal
terreno accidentato nel nord della Giordania. Ci
nonostante i ribelli non si sono fermati e quindi i
velivoli sono entrati in azione, distruggendoli. Si
tratta del primo intervento dellaviazione di Amman lungo i 370 chilometri di frontiera con la Siria. Le forze armate non tollereranno questo tipo
di incursioni ha avvertito un comunicato

Allerta dei servizi segreti statunitensi

Raduno di Al Qaeda
nello Yemen
SANA, 17. Una feroce arringa fondamentalista del secondo in comando di Al Qaeda getta lo scompiglio nellintelligence statunitense.
Un video diffuso ieri dalla Cnn
mostra un maxiraduno nello Yemen di militanti di Al Qaeda nella
Penisola arabica che inneggia alla
distruzione degli Stati Uniti. La
scena ripresa dalla telecamera evoca quelle dei campi di addestramento per terroristi in Afghanistan

Dubbi e ombre
sugli accordi
di pace nepalesi
KATHMANDU, 17. A otto anni
dalla firma dellaccordo di pace
con i ribelli maoisti, che mise fine a dieci anni di guerra civile
13.000 morti e 1.000 dispersi il
nuovo Governo nepalese alla
ricerca di una soluzione di giustizia per i crimini di guerra
commessi. Un disegno di legge
che propone una commissione
per la verit e la riconciliazione
e una commissione sulle sparizioni forzate stato presentato
in Parlamento. Tuttavia, la legislazione che stabilisce i due organismi stata criticata dai
gruppi locali e internazionali di
difesa dei diritti umani. In seguito alle pressioni da parte dei
due partiti comunisti, il Governo accetterebbe di concedere
lamnistia per gravi violazioni
dei diritti umani, compresi coloro che hanno commesso omicidi
e torture. LOnu non per
dello stesso parere. Chiedo al
Governo ha dichiarato lAlto
commissario per i diritti umani
di rispettare il diritto internazionale e di attuare la decisione
della Corte suprema, che ha
chiaramente affermato che le
commissioni non devono essere
utilizzate per prevenire, sostituire o ritardare le indagini penali
per gravi violazioni dei diritti
umani .

pagina 3

prima delle stragi alle Torri Gemelle l11 settembre del 2001.
Nasir Al Wuhayshi, il numero
due di Al Qaeda, parla a volto scoperto mentre incita un centinaio di
seguaci ad attaccare gli Stati Uniti.
Altri volti di militanti sono invece
oscurati digitalmente: potrebbero
essere reclute da Paesi occidentali,
oppure jihadisti addestrati per sferrare un nuovo attacco, lanalisi
fatta dalle fonti della Cnn.
Il video stato messo in onda
sulla emittente statunitense mentre
New York ha chiuso con uno dei
metodi investigativi pi controversi
adottati dopo l11 settembre. La polizia ha abbandonato il programma
segreto di spionaggio dei musulmani, che prevedeva agenti in borghese nei quartieri islamici per intercettare conversazioni e raccogliere
informazioni. Secondo il New
York Times, si tratterebbe della
prima svolta impressa dal nuovo
commissario del New York Police
Department, William Bratton.

dellesercito giordano. Sembra che i ribelli siriani,


che controllano gran parte della frontiera meridionale con la Giordania, stessero fuggendo da un
attacco delle forze del regime di Assad.
Intanto, caccia siriani hanno effettuato due raid
nella zona di Arsal, in Libano. Come riferisce
lagenzia di stampa ufficiale libanese Nna, i raid
sono stati effettuati nella regione di Al Moselha,
alla periferia di Arsal.
Nel frattempo, si fa sempre pi grave la situazione dei civili a Homs, intrappolati a causa dei
combattimenti. La Francia ha condannato ieri
lintensificarsi dei bombardamenti da parte del-

Vittime
nella citt
irachena
di Falluja
BAGHDAD, 17. Non accennano a
placarsi le violenze in Iraq. Ieri
sedici persone sono morte e altre
diciannove sono rimaste ferite a
Falluja, in seguito allesplosione
di colpi di mortaio che hanno
colpito aree popolate da civili. La
citt da oltre tre mesi occupata
dagli insorti e assediata dallesercito. Allinizio dellanno gruppi di
ribelli sunniti, tra i quali i qaedisti dello Stato islamico dellIraq e
del Levante (Isis) hanno lanciato
unoffensiva nella provincia di Al
Anbar. Pur venendo respinti da
altre aree di questa regione, gli
insorti continuano a occupare
Falluja, e giorni fa hanno chiuso
gli sbarramenti di una diga
sullEufrate per provocare allagamenti che costringano le forze governative a ritirarsi nei dintorni
del centro abitato. Il dipartimento
per lirrigazione ha avvertito che
se la chiusura dovesse continuare,
potrebbero essere inondate anche
localit a ovest di Baghdad.

Nelle elezioni egiziane per il capo dello Stato

Il partito di ElBaradei
sostiene Sabbahi
IL CAIRO, 17. Il partito della Costituzione, forza politica egiziana fondata
nellagosto del 2012 dal premio Nobel per la pace Mohamed ElBaradei,
ha annunciato ieri il suo sostegno al
candidato
nasserista,
Hamdeen
Sabbahi, alle prossime elezioni presidenziali. Lo ha riferito il quotidiano
Al Ahram, precisando che il leader del partito di ispirazione liberale, Hala Shukrallah, ha annunciato
la decisione nel corso di una conferenza stampa alla quale ha partecipato lo stesso Sabbahi.
In precedenza Shukrallah aveva
affermato che il suo partito avrebbe
appoggiato nella corsa alla presidenza il candidato il cui programma si
avvicinava di pi agli obiettivi previsti dalla rivolta del 2011, che port
alla caduta del presidente Hosni
Mubarak. Sabbahi il rivale pi accreditato dellex capo delle forze armate ed ex ministro della Difesa egiziano, Abdel Fattah El Sissi, da pi
parti indicato come favorito.

Dopo laffondamento del traghetto in Corea del Sud

Riprese le ricerche dei dispersi


SEOUL, 17. Sono nove le vittime accertate e 287 dispersi dellaffondamento ieri mattina di un traghetto al largo della costa meridionale
della Corea del sud. Tre cadaveri
sono stati recuperati stamane dai
sommozzatori dopo la ripresa delle
ricerche degli eventuali superstiti
della sciagura, riferisce lagenzia di
stampa sudcoreana Yonhap. Ma con
il passare delle ore diminuiscono le
possibilit di trovarli ancora vivi. A
bordo del traghetto cerano 475 persone. Finora ne sono state tratte in
salvo 179. I feriti ricoverati in ospedale sono pi di cento (alcuni gravi). Tra i passeggeri figuravano anche 325 studenti di una scuola superiore di Seoul, in gita verso lisola di
Jeju. Secondo testimoni oculari, il
traghetto ha prima sbandato violentemente, per poi capovolgersi ed affondare in meno di due ore.

le forze dellesercito siriano sulla citt e ha chiesto


una tregua immediata per consentire lo sgombero dei civili. Il portavoce del ministero degli
Esteri francese ha sottolineato che lattuale situazione sul terreno drammatica.
E sempre ieri, a conferma della drammaticit
della situazione, unimbarcazione che trasportava
un numero imprecisato di cittadini siriani naufragata nel Mar Egeo, al largo delle coste turche.
Lo ha riferito la stampa turca, spiegando che la
Guardia Costiera di Ankara riuscita a recuperare
tre cadaveri, ma si ritiene che ci sia un numero
per ora imprecisato di dispersi.

Familiari di uno studente sudcoreano disperso in mare (LaPresse/Ap)

Le elezioni presidenziali si terranno il 26 e 27 maggio. E con lapprossimarsi alla data del voto cresce
la tensione nel Paese: anche ieri la
polizia dovuta intervenire per disperdere due manifestazioni organizzate da studenti sostenitori dei Fratelli musulmani nelle Universit di
Al Azhar e di Ain Shams al Cairo.
Secondo lagenzia Mena che cita
fonti delle forze di sicurezza, gli studenti hanno lanciato petardi e hanno tentato di bloccare la circolazione. Le stesse fonti hanno aggiunto
che i dimostranti hanno dato fuoco
a una caffetteria e cercato di incendiare una vettura ad Al Azhar.
Nel Sinai, intanto, le forze armate
egiziane hanno ucciso due jihadisti e
ne hanno arrestati altri 37 nel villaggio settentrionale di Sheikh Zoweyye. Lo riferisce lagenzia Ansa
aggiungendo che loperazione militare nella penisola ha come obiettivo
quello di eliminare i gruppi terroristici.

Legislative
thailandesi
a luglio
BANGKOK, 17. Le elezioni generali in
Thailandia si svolgeranno il 20 o il
27 luglio. Lo ha reso noto ieri la
commissione elettorale, precisando
di avere in agenda un incontro il 22
aprile con le forze politiche per discutere la data esatta del voto. Successivamente, entro la fine di aprile,
ci sar un vertice tra commissione e
Governo. Verranno poi adottate diverse misure per garantire la registrazione dei candidati, in modo da
evitare un nuovo annullamento del
voto, come avvenuto per le elezioni del 2 febbraio. Dallo scorso novembre, il Paese scosso da ampie
manifestazioni di protesta contro il
Governo di Yingluck Shinawatra,
accusata di essere manovrata dal fratello, lex premier Thaksin, fuggito
allestero per non scontare una condanna per abuso di potere.

Urne aperte
in Algeria
per
le presidenziali
ALGERI, 17. Gli elettori algerini
sono chiamati oggi alle urne per
le elezioni presidenziali. Il presidente Abdelaziz Bouteflika, da
tempo malato, aspira al quarto
mandato consecutivo. Bouteflika
non ha condotto in prima persona la campagna elettorale ed
sempre pi criticato, ma lesito
del voto appare comunque scontato. Il partito del presidente, il
Fronte di liberazione nazionale,
al potere da pi di cinquantanni.
Cinque formazioni dellopposizione hanno invitato al boicottaggio del voto per il quale sono
chiamati alle urne 23 milioni di
persone e ha esortato il Governo ad avviare trattative per la
transizione. Il ministro dellInterno, Tayeb Belaiz, ha assicurato
condizioni di trasparenza, neutralit e sicurezza. Gli elettori algerini residenti allestero, oltre un
milione, hanno iniziato a votare
sabato scorso.
Marted Bouteflika, al potere
dal 1999, ha ricordato agli algerini
che loro dovere andare a votare
considerato il caro prezzo pagato dal Paese per la sua indipendenza. Bouteflika, veterano della
guerra contro il colonialismo francese, resta molto popolare. Passati
15 anni dalla sua elezione, il presidente parla dellAlgeria come di
un modello di stabilit rispetto ad
altri Paesi della regione, come
lEgitto e la Libia, ma ormai tra i
giovani delle grandi citt non
manca chi lo considera come il
simbolo della paralisi del Paese.
Il principale sfidante lex premier Ali Benflis, uscito sconfitto
dalle presidenziali del 2004.
Benflis ha detto che non verr
messo a tacere se verr ignorata
la volont del popolo. Ieri la
polizia algerina intervenuta per
disperdere un gruppo di attivisti
del movimento Barakat che volevano organizzare un sit-in di protesta nel centro di Algeri. Il movimento si oppone alla candidatura
alle presidenziali di Bouteflika e
ha gi annunciato che continuer a battersi anche dopo le elezioni per linstaurazione di una
societ delle libert e della giustizia sociale.
I candidati alle elezioni sono
sei in tutto. Oltre a Bouteflika e
Benflis, sono in corsa per la presidenza Louisa Hanoune, segretario
del partito dei lavoratori e unica
donna candidata, Moussa Touati,
leader del partito nazionalista
conservatore Fronte nazionale algerino, Ali Fawsi Rebaine, alla
guida del partito Ahd 54, e il presidente del Fronte El Moustakbel
Abdelaziz Belaid, il pi giovane
dei sei. Per la sicurezza del voto,
sono stati mobilitati oltre 260.000
agenti di polizia e soldati.

Voto
in dodici Stati
dellIndia
NEW DELHI, 17. Sono cominciate
oggi in dodici Stati dellIndia le
operazioni di voto per la sesta e
pi grande tappa della maratona
per le elezioni legislative che si
concluderanno il 12 maggio. Circa
67 milioni di indiani sono chiamati alle urne in un supergioved che mette in gioco 121 seggi
sparsi in alcuni Stati chiave tra
cui lUttar Pradesh che, con i
suoi duecento milioni di abitanti,
ha un peso rilevante nella formazione della nuova Camera bassa.
La giornata odierna particolarmente importante per il Bharatiya Janata Party (Bjp, centro-destra) di Narenda Modi, dato per
favorito nei sondaggi, che oltre
allopposizione del partito del
Congresso I, si trova ad affrontare una serie di ben consolidati
partiti regionali che, rilevano gli
osservatori, potrebbero erodere
un buon numero di voti ai due
principali partiti. Gli Stati interessati dal voto sono: Bihar, Chhattisgarh, Goa, Jammu e Kashmir,
Jharkhand, Karnataka, Madhya
Pradesh, Maharashtra, Manipur,
Orissa, Rajasthan, Uttar Pradesh
e West Bengala. I risultati della
lunga maratona elettorale sono
previsti per la giornata del 16
maggio. Gli aventi diritto al voto
sono oltre 814 milioni.

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 4

venerd 18 aprile 2014

Rifiutare tutte le affermazioni della fede


con la pretesa di fare storia
significa sostituire una ricostruzione artificiale
a ci che in modo concreto e reale collega con il passato

Philippe de Champaigne
Ecce homo
(1654, Museo nazionale
di Port-Royal des Champs)

Secondo Olivier-Thomas Venard non scientifico contraddire sistematicamente i vangeli

Ges non era un agitatore politico


di CHRISTIAN MAKARIAN
C una parte di politica nel messaggio di Ges?
La situazione politica della Terra
Santa a quellepoca era cos agitata
che il suo messaggio non poteva
non avere ripercussioni politiche. Parole come Non potete servire Dio e
il denaro o Beati gli assetati di
giustizia restano sovversive per
qualsiasi societ costruita sulla scalata al potere. Allo stesso modo le sue
diatribe contro lipocrisia avevano
una dimensione politica, in quanto il
Tempio era listituzione economica
pi importante del Paese. Ma Ges

sia. I discepoli probabilmente condividevano le aspettative messianiche


del giudaismo comune dellepoca.
evidente che la dimensione politica della salvezza li ottenebra. Persino il giorno in cui Ges dice loro
addio, gli chiedono ancora: questo il tempo in cui ricostituirai il regno di Israele?. Laspetto eccezionale nel loro impegno con Ges non
per la loro motivazione politica.
il fascino che provano per la persona del maestro, di cui rende testimonianza lesistenza stessa dei Vangeli. Nessuna setta ebraica antica ha
coltivato la storia del suo fondatore:
neppure il maestro di giustizia degli esseni ha avuto diritto a un simile trattamento! Contrariamente al

evocano linvidia. Sembra che sia


stata la sua persona stessa a costituire il problema.
Secondo lei, che cosa ha perduto Ges,
in senso meramente politico?
Nella Giudea del I secolo nulla
meramente politico in realt. La
mentalit resta teocratica. Ci che
perde Ges la sua pretesa a unautorit suprema, unita al rifiuto di imporla con la forza. Con parole e con
atti guarigioni, esorcismi, gesti
simbolici come la purificazione del
Tempio si arrogava un posto che
secondo il giudaismo solo Dio poteva occupare. Ma i suoi unici argomenti erano la ragione e la guarigione. Port un cambiamento dellidea
di Dio. Dio non era pi la cosa pi
grande immaginabile, che schiacciava tutto a vantaggio dei suoi adoratori, ma un essere personale che si
legato alluomo con unalleanza e

che gli resta fedele anche quando


luomo infedele. Su questo punto
Reza Aslan mostra un semplicismo
che confina con lantigiudaismo,
quando riduce il Dio dIsraele al clich di un dio etnico crudele. Si possono ignorare fino a questo punto i
lavori di Menahem Kister o di Daniel Boyarin sulle speculazioni ebraiche antiche sullunipluralit in Dio?
Anche qui lo scrittore applica un
monoteismo grezzo su un pensiero
religioso ben pi sottile.
Reza Aslan mette da parte la fede cristiana, che vede in Ges tuttaltro che
un messia fallito. Se Ges fosse stato
zelota, ci sarebbe stato comunque il cristianesimo?
Non pi di quanto vi sia una religione legata alluno o allaltro dei ribelli giudei di cui Aslan stila il lungo elenco allinizio del suo libro. Di
fatto, Aslan non si accontenta di te-

nere in poco conto la fede cristiana, ma attribuisce costantemente agli


evangelisti fantasia, immaginazione, desiderio
di propaganda... Si finisce con il chiedersi quanto il suo lavoro scientifico debba alla tesi islamica della falsificazione delle scritture da parte degli altri credenti
(tahrf). Rifiutare tutte le affermazioni della fede con il pretesto di fare
della storia significa sostituire una ricostruzione artificiale allunico legame concreto e reale con il passato,
vale a dire la tradizione, la trasmissione dei documenti, in questo caso
scritti da credenti. La critica storica
deve imparare a salvare capra e cavoli, se cos posso dire, altrimenti
con il pretesto della storia scientifica
si d libero sfogo alla propria immaginazione.

Contraddire sistematicamente le
affermazioni della fede per scrivere
una vita di Ges significa segare il
ramo sul quale si seduti e creare
un Ges pi a propria immagine.
Quando riduce il rendete a Cesare
a uno slogan zelota, Reza Aslan riprende una tesi di Reimarus che risale al XVIII secolo. Sociologo, musulmano, tende indubbiamente a
reinterpretare tutta la storia di Ges
su un piano sociopolitico. E, poich
insegna scrittura creativa, padroneggia tutti gli artifici letterari per promuovere la sua visione personale. In
questo c qualcosa di Reimarus e al
tempo stesso di Renan. Ma non siamo nel XXI secolo?

LExpress
Pubblichiamo lintervista al
vicedirettore della cole Biblique et
Archologique Franaise di
Gerusalemme uscita sul settimanale
LExpress del 9-15 aprile. Lesegeta
domenicano, specialista di Nuovo
Testamento, critica il libro di Reza
Aslan Zealot The Life and Times
of Jesus of Nazareth (2013), tradotto in
diverse lingue e al quale la rivista
francese dedica la storia di copertina.

non era un agitatore politico. Paragonato ad altri ebrei del suo tempo,
appare piuttosto rispettoso dellordine costituito, per esempio riconosce
lautorit dei sacerdoti, segue il calendario del Tempio, indica persino
le condizioni propizie per offrirvi un
sacrificio! Ci che ha di rivoluzionario, volendo usare questa parola,
proprio la volont di non ridurre
tutto alla sfera politica. La sua famosa sentenza Rendete a Cesare ci
che di Cesare e a Dio ci che di
Dio segna una svolta: il rapporto
che egli instaura con Dio trascende
qualsiasi circostanza esterna. Ges
mira alla coscienza personale di
ognuno, sulla quale pretende di avere la massima autorit. La storia del
cristianesimo lo mostra fin dallinizio, e Paolo non chieder neppure
agli schiavi di liberarsi con la forza.
La via di Ges consiste nel seguire
la propria coscienza illuminata, anche sotto la peggiore oppressione.
Possiamo tuttavia immaginare che ci
siano state diverse fazioni o tendenze
politiche tra i discepoli? Si spesso fatto di Giuda uno zelota...
Cos si dice. Giuda fu forse lunico discepolo con un pensiero politico organizzato. I racconti evangelici
mostrano che il motivo per cui consegn Ges fu tuttaltro che chiaro,
persino per coloro che composero i
racconti originari: cupidigia secondo
Matteo, possessione diabolica secondo Giovanni. Unipotesi degli storici
e degli scrittori che Giuda abbia
creduto in Ges messia liberatore
nazionale. Spingendolo a incontrare
i sommi sacerdoti, Giuda avrebbe
segretamente sperato che lo riconoscessero come messia. Lidea interessante, perch permette di comprendere meglio il suicidio disperato
di Giuda, ma solo una bella fanta-

A cento anni dalluscita del film Cabiria

DAnnunzio apprendista sceneggiatore


di EUSEBIO CICCOTTI

preconcetto che riduce i Vangeli a


una letteratura propagandistica a posteriori, idea su cui Reza Aslan costruisce tutta la sua argomentazione,
i Vangeli sono una sorta di vite di
Ges, allantica. Lopera decisiva di
Richard Burridge a tale proposito risale al 1992! E, al loro interno, il racconto della morte di Ges esula da
tutti i codici della letteratura antica
conosciuta: Erich Auerbach lo sosteneva gi pi di sessantanni fa. Testimonia fatti storici precisi e una creativit alla quale gli eventi stessi li costrinsero a ricorrere.
Molte polemiche ruotano attorno ai
motivi e alle circostanze del processo di
Ges, in particolare la rottura tra cristiani ed ebrei. Cosa se ne sa veramente
oggi?
Il fatto che, nel corso della storia, i racconti della passione di Ges
sono stati usati per incitare allantigiudaismo. Atto non solo criminale,
ma anche assurdo, perch inizialmente sono testi interni al giudaismo. Ma non bisogna neanche esagerare in senso opposto, negando
qualsiasi coinvolgimento degli ebrei
dellepoca di Ges nel supplizio romano che gli fu inflitto. Flavio Giuseppe racconta che gli ebrei stessi ricorrevano ai romani per far condannare altri ebrei fautori di disordini.
Ci detto, loccasione circostanziale
della morte di Ges resta un enigma. Il cartello Re dei giudei posto sulla croce chiaramente un gesto di scherno dei romani contro gli
ebrei, che disprezzavano. Il fatto che
solo lui venga arrestato, e non i suoi
discepoli, dimostra che non era considerato sul serio capo di una rivolta. Questo toglie credibilit a qualsiasi riduzione di Ges a un rivoluzionario politico. Gli evangelisti dicono che non cera alcuna ragione, o

Lorchestra da camera Archi De Sono a Santa Cecilia

A ritroso da Britten a Mozart


Lorchestra da camera Archi De Sono e il pianista torinese Gabriele
Carcano si sono esibiti il 16 aprile per la stagione da camera dellAccademia di Santa Cecilia in un nitido concerto che ha attraversato a ritroso due secoli di storia della musica. Da Young Apollo di Britten, per
pianoforte e orchestra, ispirato ai versi di John Keats e scritto per la
Cbc nel 1939, alla freschezza di Mozart, che si sprigiona dal Concerto
K 414, fino allAdagietto dalla Quinta Sinfonia di Mahler, per concludere con il Beethoven del Quartetto opera 95 nella trascrizione dello stesso Mahler.

I giornalisti e i critici di cinema alluscita


del film Cabiria (il nome significa nata
dal fuoco), il 18 aprile 1914, non conoscevano laccordo segreto tra Gabriele
DAnnunzio noto scrittore e poeta, e lo
sconosciuto Giovanni Pastrone. Questo
consisteva nel presentare il film, per motivi di marketing (ma non esclusivamente), sotto la paternit del solo DAnnunzio. Cabiria, primo kolossal della storia
del cinema (oltre tre ore di proiezione),
storia ambientata a Cartagine nel III secolo prima dellera cristiana, in realt fu

Secondo il regista il Vate era altezzoso


quando era stato pagato
Era invece strisciante e adulatore
finanche amichevole
quando si trattava di riscuotere
pensato, scritto, prodotto, diretto e montato da Giovanni Pastrone, regista di consumato mestiere. Direttore artistico della
Itala Film di Torino a partire dal 1908,
Pastrone realizzer, nella sua carriera, sino al 1923, circa 900 film. Tra questi La
caduta di Troia, Agnese Visconti, Padre, Tigris, sino alle comiche con protagonista
Cretinetti (lattore francese Andr Deed).
Poco prima che il 5 luglio del 1913 iniziassero le riprese lastuto e caparbio piemontese cominci a pensare di coinvolgere il celebre DAnnunzio, contattandolo
via lettera e inviandogli copia del romanzo cinematografico. Dopo una serie
di missive, e periodi di silenzio del Vate,
segue la firma del contratto, ma DAnnunzio tarda nel mettersi al lavoro. Non
riesce a trovare tempo e motivazione psicologica per riscrivere le didascalie (allora
si chiamavano titoli). Pastrone, allora,
decide di pressarlo da vicino. Andai a
Parigi, in Avenue Klber 44 per incontrare Dannunzio, si legge in unintervista,
lultima concessa da Pastrone, a cura di
Mario Verdone, nel 1952. Pastrone aveva
portato con s circa duecento foto del
film per fornire unidea al Vate che, noto, scrisse le didascalie senza aver visto il
film.
Pastrone durante lintervista con Verdone alterna, per vezzo, la prima persona
alla terza. Gli offrii 50.000 (di allora)
perch, quasi senza far nulla, divenisse
coautore di Cabiria. Le didascalie furono scritte su quelle di Pastrone [terza
persona]. I nomi li invent quasi tutti
Pastrone. DAnnunzio ne propose alcuni
e io [prima persona] accettai quello di
Fulvio Axilla, ma non quello di Eunoa
che doveva invece diventare Cabiria. Il
film si chiamava Il romanzo delle fiamme e
si divideva in alcuni episodi, di cui il primo era Leruzione dellEtna.
Pastrone, sollecitato dal curioso Verdone, torna sullapporto di DAnnunzio:

La didascalie di Cabiria pi che DAnnunzio, rappresentano il dannunzianesimo. Sembravano fatte apposta. Egli o accettava le mie didascalie o le scartava riscrivendole. Molti conoscono solo loriginale della stesura di DAnnunzio, che
pu essere confrontato con il testo mio,
che lo precede. Come a dire: non vi troverete grandi differenze. In effetti, le didascalie dannunziane non poterono alterare n la trama n cambiare lo splendido
aspetto visivo del girato, per cui crediamo si limitarono a ben disporre il pubblico colto.
Pastrone, poi, mostra allintervistatore
il carteggio e il famoso contratto, firmato
dal Vate: da questo evidente sottolinea il cineasta che DAnnunzio rinunci a tutto, per non dare al film che il
nome. Comunque Pastrone, a distanza
di anni, non appare pentito daver ceduto il suo film a DAnnunzio. Anzi, mostra di aver avuto, nel 1914, una grande
maturit artistica, riassumibile in tre punti: notevole abilit organizzativa da
esperto comunicatore; coscienza che il cinema avesse bisogno della istituzionalizzazione della figura del regista; necessit
di far collaborare gli artisti con il nuovo
medium. Volli imporre il nome di un artista, quello di DAnnunzio, per dimostrare
che anche il cinema
poteva esprimersi per
mezzo di artisti. Fu da
allora, che nel film, si
afferm, la parte del
regista. Rinunciai a
ogni onore in favore
del Poeta. Fu una rivoluzione, poich Cabiria convinse che si
potevano fare film con
gli intellettuali, con gli
artisti.
Pastrone sapeva dove andare a trovar idee
per i propri soggetti.
Non ha mai rivelato
che in realt il suo
Cabiria aveva saccheggiato idee da Cartagine in fiamme di Emilio
Salgari, con il quale il
film intrattiene rimandi di azioni e luoghi. Dunque, Pastrone aveva invitato
DAnnunzio a ri-scrivere le didascalie per
un soggetto niente affatto originale, come
invece aveva fatto credere. Il Vate dovette
accorgersene successivamente e non perdon mai a Pastrone la bufala; anche
perch sul Corriere della Sera del 28
febbraio del 1914, parlando del film che
stava per essere licenziato aveva dichiarato, bugiardamente, come il soggetto era
tratto da un disegno storico, delineato
parecchi anni fa a ritrovato tra le mie innumerevoli carte. Successivamente, nonostante avesse siglato un contratto per
altri due film da trarre dalle sue opere (a
causa della guerra si realizzer solo Il
fuoco, 1914) i rapporti con Pastrone si raffreddarono sensibilmente. Del resto, il ca-

rattere del Vate era alquanto cangiante.


Pastrone, evitando il pettegolezzo, chiosa: DAnnunzio era altezzoso quando
era stato pagato. Era strisciante, adulatore, finanche amichevole, quando si trattava di riscuotere.
Intanto il successo di Cabiria, con la
plastica fotografia colma di viraggi di Segundo de Chomn, la travolgente Sinfonia del fuoco di Ildebrando Pizzetti (anchegli lavor solo sotto lo stimolo di
100.000 lire), lesordio della ventitreenne
bionda Pina Minichelli (ex comparsa),
varca i confini nazionali. Parigi lo accoglie trionfalmente. Porel, il direttore del
teatro Vaudville, scrive a DAnnunzio: Il
vostro genio si ancora una volta manifestato in modo superbo. Cabiria un vero capolavoro. Subito dopo la Itala
Film fa tradurre le didascalie in tedesco,
inglese, russo (per il francese la revisione
del testo, pieno di errori, fu dello stesso DAnnunzio), al fine di distribuire il
film in tutto il mondo. A New York il
DAnnunzios Photo Play Cabiria,
rester in programmazione per un anno.
Oggi, tutti concordano nel riconoscere
come linnovazione stilistica di Cabiria,
risieda non solo nella grande ricostruzione scenografica di un lontano periodo

Il tempio del Moloch

storico, ma, segnatamente, nellinaugurare un nuovo linguaggio. Per esempio,


con ladozione della carrellata e, attraverso il montaggio, del punto di vista mobile, ossia la possibilit di inquadrare
una scena da pi punti di vista permettendo cos di superare la vecchia inquadratura statica. Tanto che incontrovertibile come Intolerance (1916), di David
Wark Griffith, debba molto allo stile di
Pastrone. Debito rimarcato anche da
Scorsese nel suo avvincente A Personal
Journey with Martin Scorsese Through American Movies (1995): Intolerance fu influenzato da Cabiria, di Giovanni Pastrone. Griffith lo vide due volte in una notte. Una produzione attenta (...) splendide luci e angolazioni.

LOSSERVATORE ROMANO

venerd 18 aprile 2014

pagina 5

Un Cristo atletico bianco latte


campeggia scintillante
Niente angeli n ladroni
Solo un timido bagliore alle spalle

Carlo Ceresa
Crocifissione con la Maddalena
e due disciplini (1641, Mapello)

di GIULIANO ZANCHI
on tutti i suoi pennelli
in mano Carlo Ceresa
siede obbediente sulle
spalle di una tradizione
che nemmeno cento anni prima, con il concilio di Trento e
tutti i suoi traduttori, ha inteso restituire sobriet spirituale alla lingua
dellarte religiosa.
In Lombardia questo impulso verso una essenzialit dei modi in pittura si incontrato con un consolidato amore per il vivo senso della
realt. Il pittore viene invitato a stare il pi possibile nel perimetro della
laconica eloquenza del vangelo e il
Ceresa, non troppo portato per linvenzione, non fatica nello stare al
compito.
Nella Crocifissione di Mapello, in
cui la figura della Maddalena e
quelle dei due disciplini intonano la
scena nella chiave della penitenza, ci
viene messo sotto gli occhi giusto il
minimo essenziale di quanto nella
fede cristiana rappresenta il segno
definitivo. Un Cristo atletico bianco
latte, con espressione diluita nellenfasi, campeggia scintillante come un
punto esclamativo tracciato nel cielo.
Niente angeli che raccolgono sangue. Niente ladroni a contorcersi a
suo fianco. Solo un timido bagliore
alle spalle. Un senso di profondo silenzio per ribadire in parole povere
linaudito cristiano.
Questo linaudito cristiano: che
nessun istinto umano per il sacro,
come nessun itinerario speculativo

Carlo Ceresa e la Crocifissione di Mapello

Come un punto esclamativo


tracciato nel cielo

della mente, avrebbero potuto formulare limmaginazione di un divino


paragonabile allo sconcertante e
commovente abbassamento del Dio
di Ges fin sul pianerottolo dellultima dimora umana.
Quando luomo pensa qualcosa di
Dio immagina di preferenza un divino impegnato a tempo pieno nella
salvaguardia della propria sovrana
autosufficienza. Lumanissima icona
del Figlio, che Carlo Ceresa ricalca
per lennesima volta, smentisce in
modo clamoroso questa immagina-

zione. Dio non come luomo


portato a immaginare. Della divina
paternit il Figlio mette in mostra
precisamente il tratto disinteressato
della chiamata allAlleanza. Dio non
ha nulla da tenere per s (come invece vuol far credere fin dallinizio
la voce del Mentitore) e non ha bisogno di imporre alla sua amicizia
per luomo il peso della propria dismisura (come sempre sono portati a
sospettare gli esseri umani). Dio al
contrario si fa a misura umana senza
sentirsi diminuito.

Di questa strabiliante umilt, mo- Ges doveva morire: per non far
tore mobilissimo delleterna proces- riapparire sul teatro della storia lensione trinitaria del divino, il Figlio nesima rappresentazione del divino
ha scelto di essere conferma e testi- assetato di sacrifici, ma rivelare la
monianza indefettibile. Il suo modo splendente unilateralit di un Dio
di morire si rende necessario perch che si lascia morire pur di non forqualsiasi tentativo di
mettere in salvo la propria sopravvivenza siDomina un senso di profondo silenzio
gnificherebbe limmediato spegnersi dellauPer ribadire in parole povere
tentica immagine del
linaudito cristiano
divino di cui Egli testimonianza. Dovesse
Perch Dio non
trovare il modo di socome luomo portato a immaginarlo
pravvivere, come lo invitano a fare in molti,
Ges resterebbe il rappresentante del solito dio potente. zare il libero riconoscimento delluoMa quello vero resterebbe nuova- mo. Persino Dio, come noi, non ama
mente invisibile.
essere amato per forza.
Per questo ogni evangelico resoQuesta perenne intensit teologiconto della passione, nella sua laco- ca, come una preghiera imparata da
nica e misurata franchezza, contiene bambini, Ceresa la recita a memoria,
un senso palpabile di ineluttabilit. con tutti gli inciampi del suo dialet-

to brembano e con la predilezione


affettiva della devozione del suo secolo. La mostra ai nostri occhi come
un esercizio spirituale accessibile anche alle forze della nostra preghiera.
Questa scena difatti sembra il materializzarsi di una orazione mentale
in cui due disciplini raccolgono il
frutto visivo della loro fervida preghiera e guardano con gli occhi
dellanima il segno vivo di un amore
che perdona. La loro percezione
improvvisamente catapultata nel teatro della redenzione. Cristo appare
inerme e abbandonato di fronte allo
sguardo esterrefatto dei due oranti
che ritrovano la compagnia umana e
consolante della Maddalena. Attraverso di essi lobbediente pittore, come loro devoto disciplino allaltare
della Maddalena, invita losservatore
credente a fare il proprio ingresso,
mediante gli strumenti della preghiera e della penitenza, sullemozionante palcoscenico della grazia.

Attorno alla Piet di Giovanni Bellini la Pinacoteca di Brera ha allestito un coinvolgente itinerario artistico
di SANDRA ISETTA
Intorno a unopera darte si costituisce una comunit: il visitatore, lartista e il suo capolavoro
(Sandrina Bandera). vero, ma il senso delle parole si dilata in prospettiva spirituale lungo la galleria della compassione, allestita allinterno della
Pinacoteca di Brera, che tocca il cuore e richiama
alla comunione, a stringersi intorno a uno dei simboli pi forti, il Cristo in Piet. infatti la Piet
braidense di Giovanni Bellini (1455-1460), di recente restaurata, a fare da guida in un percorso espositivo che transita dalla pittura devozionale a quella degli affetti, passando per le citazioni culturali
umanistiche di area veneziana, artistiche e retoricoletterarie.
Una piccola esposizione, di soli ventisei pezzi,
scandisce un conciso discorso didattico sullevoluzione dellimago pietatis, tema caro al maestro del
Rinascimento veneziano fin dalle opere giovanili
che gi si discostano dallarchetipo iconografico
dellicona. Fonti di inventari testimoniano la diffusione, proprio nelle case e nei conventi della citt
lagunare, delle icone di Cristo, divenute nella me-

Galleria della compassione


In alcune opere giovanili di Bellini sono palpabili le reciproche citazioni tra le opere dellartista
veneziano e quelle del cognato Andrea Mantegna
(cimasa del polittico padovano di San Luca, Brera), con la ricorrenza del comune tpos del paesaggio di fondo alle figure affacciate su un parapetto,
proveniente della scuola dello Squarcione, il cui
ruolo architettonico innalza levocazione del sarcofago a visione di un altare.
La completa maturit di Giovanni Bellini avviene alla fine degli anni Sessanta del Quattrocento,

Giovanni Bellini, Piet (1455-1460, Milano Pinacoteca di Brera, particolare)

moria visiva degli artisti figure familiari, poi trasposte, con Bellini, nellimmagine rinascimentaleumanistica del Cristo in piet su sfondi lievi di
paesaggio e luce, subentrati allenfasi cromatica e
dorata di tradizione bizantina.
Il ruolo incipitario dellicona nel tema della mostra riconosciuto con la piccola tavola Cristo in
piet con la Vergine dolente del Museo Horne di Firenze (prima met del XIV secolo), con il tradizionale motivo del Cristo sorretto da angeli, che ritroviamo in Bellini, mediato anche dalla splendida e
commovente Piet marmorea di Donatello (chiesa
di San Gaetano a Padova) nella ripresa del dettaglio del capo di Cristo inclinato sul corpo abbandonato.

Giovanni Bellini, Madonna col Bambino in trono


(1475-1478, Venezia, Gallerie dellAccademia)

con il perfezionamento del vocabolario formale


del cognato (Bandera) e nellesplorazione di nuove vie in cui convogliare la sua potenzialit espressiva nella pittura devozionale. I moti affettivi trasmessi dai volti, le guance della Vergine accostate a
quelle del Figlio, e dai gesti, le carezze lievi delle
mani materne, inducono la commozione e la medi-

Tra le diverse versioni del tema devozionale in


Bellini, esposta la tavola Cristo tra la Maddalena,
Nicodemo e san Giuseppe dArimatea (1475 circa)
conservata ai Musei Vaticani, originaria cimasa della grandiosa pala realizzata per la chiesa di San
tazione dello spettatore ma rispondono anche a Francesco a Pesaro, destinata quindi a una collocaistanze retoriche che affidano limmagine alla poe- zione elevata che spiega la visione dal basso delle
sia. Sono tratti da un distico elegiaco di Properzio figure. Il linguaggio dei gesti tocca le note dellini versi riprodotti sul cartiglio della balaustra mar- no e la purezza della venerazione, grazie allintensa
morea al centro della Piet di Brera, proprio sotto e insieme delicata poesia dellintreccio di mani,
la figura di Cristo, con i quali il pittore si firma: cuore della scena al quale i personaggi rivolgono
Haec fere quum gemitus turgentia lumina promant / lo sguardo trascinando quello di chi osserva. LunBellini poterat flere Ioannis opus (Mentre gli occhi zione delle piaghe immersa in un impalpabile
gonfi di pianto quasi emettevano gemiti, spazio di meditazione, per il tocco lieve delle dita
questopera di Giovanni Bellini poteva piangere). della Maddalena e per le sue labbra dischiuse, che
Al repertorio della pittura devozionale veneziana si sembrano sussurrare parole o forse pregare sul miaggiunge cos la poesia degli affetti, ispirata allele- stero della sofferenza.
gia classica tanto apprezzata negli ambienti umaniTre piccoli e straordinari disegni di Mantegna e
stici veneziani, come documenta il codice in presti- di Giovanni Bellini aiutano a comprendere la ricerto dalla Libreria Marciana (1453), esposto in mo- ca concettuale e progettuale che sta dietro a queste
stra e aperto sulla pagina dei Carmina del poeta immagini, confermando il dialogo artistico avvenuto tra i due cognati tra sesto e settimo decennio
latino.
del XV secolo. In particolare, con la Piet di Bellini
dal Muse des Beaux-Arts
di Rennes, si affaccia lintuizione innovativa della
figura di Maria che si avvolge intorno al corpo del
Figlio nellatto di sorreggerlo, resa con segni arrotondati e ricalcati, quasi a
ricomporre ununione di
corpi in una maternit in
gestazione, a preannuncio
della teologia della rinascita nella risurrezione.
La riflessione teologica,
affidata nellicona allimmobilit figurativa, con
Giovanni Bellini, Imbalsamazione di Cristo (1475 circa, Musei Vaticani, particolare)
Bellini esce dagli argini
della rigidit speculativa e
si espande nella dolcezza
del sentimento e della compassione. La sintesi assoluta della riflessione spirituale sul tema della Piet sembra compiersi nellultima opera del percorso
espositivo, Madonna col Bambino in trono (14741478, Venezia, Gallerie dellAccademia). Qui il cielo ha lasciato il livore dei tramonti e si diffonde in
un azzurro terso sul quale si staglia il trono della
Madonna. La potenza dellimmagine emerge dalle
composte sequenze di umanit e dolore, questa
volta consegnate allastrazione della teologia: ancora la Madre con il Figlio sulle ginocchia, che qui
bambino. Non dorme, morto, come nei Compianti nordici (Versperbilder). Il destino di Maria, e
dellumanit intera, in quel piccolo braccio abbandonato.
La mostra Giovanni Bellini. La pittura devozionale umanistica (fino al 6 luglio alla Pinacoteca di Brera) curata da Sandrina Bandera, Matteo
Ceriana, Keith Christiansen, Emanuela Daffra, Andrea De Marchi e Mariolina Olivari. Il catalogo,
edito da Skira, con saggi di Marco Collareta, Andrea De Marchi e Mariolina Olivari, presenta alcune novit sulla storia della Piet braidense di GioDonatello, Piet con gli angeli e le Marie
vanni Bellini, alla quale dedicata una sezione sul
(1448-1453, Padova, chiesa di San Gaetano)
restauro.

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 6

venerd 18 aprile 2014

La messa del gioved santo nella basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme

Colui
che asciuga le lacrime
GERUSALEMME, 17. Il male non ha
lultima parola, perch il vincitore
Cristo crocifisso e risorto: celebrando nella basilica del Santo Sepolcro la messa del gioved santo, il

patriarca di Gerusalemme dei Latini, Fouad Twal, ha richiamato il valore del messaggio di speranza che
Cristo irradia nel mondo, anche nelle situazioni pi difficili e dramma-

Messaggio di Pasqua del patriarca Bartolomeo

Con Dio
la vera libert
ISTANBUL, 17. Spesso nella storia
dellumanit vediamo signoreggiare le tenebre della morte, lingiustizia al posto della giustizia, lodio e
linvidia invece dellamore, gli uomini preferire lodio infernale anzich la luce della Risurrezione. In
occasione della Pasqua, il patriarca
ecumenico e arcivescovo di Costantinopoli, Bartolomeo, ha scritto un messaggio la cui traduzione stata diffusa sul sito in rete
della Sacra arcidiocesi ortodossa
dItalia e Malta nel quale sottolinea che nonostante il progresso
tecnologico apparente delle societ
umane, nonostante le dichiarazioni
riguardo ai diritti umani e alle libert di fede, lodio nazionalista e
religioso cresce in tutto il mondo e
provoca pericolose tensioni.
Gli uomini spiega il patriarca
ecumenico sfortunatamente
non possono sopportare la diversit del loro prossimo. Non possono
accettare la diversa origine razziale, le loro diverse concezioni e opinioni, politiche, religiose, sociali.
La storia ha dimostrato che un vero progresso non pu esistere senza Dio. Nessuna comunit pu essere veramente progressista e feli-

ce, se non vi libert. Ma la vera


libert si ottiene solo stando accanto a Dio.
Riferendosi poi ai tragici avvenimenti che hanno contrassegnato la
storia del XX secolo in Europa,
Bartolomeo afferma che alcuni
uomini credono che lo sterminio
di altre persone sia unazione lodevole e necessaria, ma singannano
miseramente. Purtroppo, lannientamento e la vessazione dei pi deboli da parte dei pi forti prevalgono sulla piramide del mondo a
venire. Pi spesso sorprende la durezza e la mancanza di piet di coloro che detengono le redini del
mondo e di coloro che credono di
dominarlo.
Larcivescovo di Costantinopoli
ricorda che, nonostante tutto,
Cristo, attraverso la morte sulla
croce, ha invertito la piramide del
mondo e in cima a essa ha collocato la croce. In cima si trova lui
stesso, poich egli stesso ha sofferto pi di tutti gli uomini. Non vi
fu uomo nel mondo che abbia sofferto quanto ha sofferto Cristo, il
Dio-Uomo: umili se stesso, facendosi obbediente fino alla morte e
alla morte di croce.

tiche. Il perdono, che ci viene donato da Cristo, fonte di serenit


interiore ed esteriore e ci rende artigiani di pace in un mondo dove
purtroppo regnano ancora le divisioni, le sofferenze e i drammi
dellingiustizia, dellodio e della violenza, ha detto il patriarca, il quale
ha poi richiamato lesemplarit del
gesto della lavanda dei piedi compiuto da Ges e ripetuto durante la
liturgia del gioved santo. Di fronte a un numero crescente di nostri
fratelli rifugiati arrivati nel Paese, a
tante guerre e violenze, a persone
che soffrono la fame o che si ritrovano senza pi casa ha detto
dobbiamo tendere la mano, asciugare tante lacrime e consolare tanti
cuori spezzati. Questa la lezione e
il messaggio del gioved santo. Un
messaggio che, partendo dalla Terra
Santa, si dilatato nel mondo.
Qui a Gerusalemme, i nostri predecessori della prima comunit cristiana hanno vissuto questi misteri,
assidui nella preghiera, nello spezzare il pane, nella lettura delle Scritture e nellesercizio della carit fraterna. E a Gerusalemme tra pochi
giorni arriver il nostro Santo Padre, Papa Francesco, guida e pastore, uomo di preghiera e di dialogo,
il cui esempio di vita e la cui parola
non cessano di farci ritornare allo
spirito del Vangelo: spirito di bont
e di umilt, lontano dalla violenza e
dallarroganza.
Un particolare invito a non lasciar cadere ogni tentativo di costruzione della pace contenuto poi nel
messaggio pasquale diffuso dai patriarchi e dai capi delle Chiese cristiane di Terra Santa. Preghiamo
affinch la potenza della resurrezione possa spazzare via tutte le sofferenze umane, vi si legge.

Al cardinale
Etchegaray
la Gran croce della
Legion donore
PARIGI, 17. Il primo ministro francese Manuel Valls sar a Roma il 27
aprile per assistere alle canonizzazioni di Giovanni XXIII e di Giovanni Paolo II. Per loccasione riferisce il quotidiano la Croix citando
fonti dellEliseo consegner al
cardinale Roger Etchegaray le insegne della Gran croce della Legion
donore, riconoscimento che verr
ufficializzato luned prossimo.

Nellincontro di Ges con Pilato

Il silenzio
della misericordia
di ALD O BERTELLE
Per quel che conta, assolvo Pilato,
lo assolvo proprio perch se ne lav
le mani, lo assolvo perch pi di cos non poteva fare di fronte alla
furbata di un processo reso politico e che schiaccia quindi il diritto e,
se mi consentite, anche la coscienza
del giudice. Ho maturato questa
convinzione con calma, senza fretta
esegetica: Ges cap Pilato. Se rileggerete anche voi tante volte i resoconti dei vari evangelisti, coglierete
che le scene processuali offrono alla
fine un protagonista, anzi il protagonista, che non Ges, non
Ponzio Pilato, non la moglie, non
Erode, non il sommo sacerdote,
non neanche linterrogatorio serrato in se stesso, ma un doppio silenzio: il silenzio mio nel compito di
essere scorta a Pilato e in particolare
il silenzio di Ges. il silenzio educativo di un umano che toglie la parola allinterlocutore, al duellante,
non accettando pi domande, non
omologando pi comportamenti
scorretti, non accettando pi stupidaggini, non preventivando neppure
scorciatoie legali, neppure quelle
concordatarie, e questo lo si ottiene
sempre con il silenzio che toglie la
parola.
Io non avrei avuto la pazienza
necessaria degli archeologi, li ho visti allopera solo a Emmaus e mi ha
segnato il loro lavoro consumato nel
silenzio. Mai avrei immaginato che,
accompagnato in questi luoghi
dallamico padre Michele Piccirillo,
insigne archeologo, un giorno mi
sarei innamorato dello scavo nelle
parole di Ges. Ho imparato a sentire, quando leggo e studio, il rumore dei passi del Maestro, ad avvertirli leggeri, senza esibizioni.
Abbassiamo lorecchio sul silenzio
dei suoi passi che lasciano il pretorio e lasciamoci accompagnare in un
cammino di rientro fino a Nazareth.
Oso credere che prima di innalzarlo
sulla Croce gli abbiano concesso alcune ore di permesso per rivivere al-

cuni momenti della propria vita. Sono certo che glielo chiese Pilato al
sommo sacerdote. Non so se il procuratore romano avesse figli, se lo
turb il messaggio della moglie anche nelle ore successive, cosa raccont a lei dopo la battaglia processuale.
Ognuno di noi sia solo con il
proprio silenzio e sia lunico ad accompagnarlo per la Via Lunga o la

Catechesi viventi
Una singolare operazione culturale su Ges di Nazareth durata
cinque anni e scandita con centodieci incontri serali di cento persone
tra bambini, giovani e adulti. stata pensata e realizzata dalla
comunit di Villa San Francesco a Facen di Pedavena, presso Feltre
(Belluno). Lintenzione stata di capire Ges, Signore della Pasqua,
come il Vivente che solo pu rivoluzionare la vita attraverso la
pedagogia dellamore facendone dono agli altri alla sua maniera. Si
trattato di vere e proprie catechesi su come Ges nel Vangelo educa
le nostre anime liberandole dai fardelli ingombranti dellegoismo.
Catechesi attive e partecipate dai presenti nei panni dei diversi
personaggi descritti nelle narrazioni evangeliche. Trenta riflessioni
conclusive di Aldo Bertelle sullarte educativa di Ges di Nazareth
sono state raccolte in un volume fresco di stampa. Il titolo del libro
Ges, ladro nella notte (Facen di Pedavena, edizioni Linea Quaderni
di Villa San Francesco, 2014, pagine 304, euro 15) impreziosito da
trenta illustrazioni di Vico Calabr e presentato dal cardinale Loris
Francesco Capovilla. Villa San Francesco secondo il porporato
che la conosce bene avendola visitata pi volte con lallora patriarca
di Venezia Angelo Giuseppe Roncalli ha accolto la chiamata a
vivere e testimoniare Evangelii gaudium di Papa Francesco, ha
accettato di portarlo non solo nellambito della comunit ma di
estendere a tutti la notizia bella di Ges. In occasione del venerd
santo pubblichiamo stralci del capitolo su Ges e Pilato.

Via Corta e ciascuno ricammini


allindietro con Ges alcuni tratti
della vita del Maestro, in particolare
quella vissuta nel silenzio, e riporti
alla luce un tratto della propria vita
da affidargli allora nona di quel
tragico venerd, durante il quale si
fece buio su tutta la terra.
Ges fu certamente radicale nei
suoi insegnamenti, ma non commise

Cristo sulla croce

Per i nostri peccati


di INOS BIFFI
Cristo il sacrificio propiziatorio
per i peccati nostri e di quelli di tutto il mondo: lo afferma Giovanni
nella sua Prima lettera (2, 2). Ma
occorre comprendere bene questo
sacrificio. Esso non assolutamente
un riscatto che Cristo ha pagato per
noi a Satana, il quale in realt non

La Segreteria di Stato comunica che


deceduta la

Signora

DEOLINDA
FERREIRA DA SILVA
madre di Mons. Antnio Ferreira da
Costa, Capo Ufficio della Prima Sezione della Segreteria di Stato.
I Superiori e i Colleghi partecipano
al dolore di Mons. Ferreira da Costa e
a quello dei suoi Familiari, assicurando
vicinanza spirituale e ricordo nella preghiera.

detentore di diritto alcuno ed assolutamente abbattuto. E neppure una


pena imposta da Dio a Ges, quale
nostro rappresentante, perch essa
compensi il peccato commesso
dalluomo, e cos che ne sia ottenuto
il perdono. In realt, il perdono proviene non da una compensazione ma
sempre dalla ricchezza della misericordia divina, o come afferma
lapostolo Paolo dalleccessiva carit con cui Dio ci ha amato (Efesini, 2, 4).
Quanto al sacrificio della Croce,
esso trova la sua origine nellamore
di Ges verso il Padre. Daltronde,
solo il Figlio di Dio pu avere ladeguata consapevolezza e il giusto giudizio della gravit delloffesa; solo
lui, che ne ha patito in s tutto il
peso e la gravit. Cristo, infatti,
ascende al Calvario non per una forza esterna che ve lo costringa. Io
vengo egli dichiara per fare la
tua volont (Ebrei, 10, 7). La motivazione che lo spinge il desiderio
amoroso e il bisogno filiale di riparare tale offesa col dono di s al Padre: egli si avvia allimmolazione
sono le sue stesse parole affinch
il mondo sappia che io amo il Padre (Giovanni, 14, 31).

noto un colloquio negli Esercizi


spirituali di santIgnazio, che sono
tutti pervasi da unispirazione e da
un intento mistico: Immaginandomi di avere davanti Cristo nostro Signore posto in Croce, fare un colloquio domandandogli come mai se
Creatore venuto a farsi uomo, e da
eterna vita a morte temporale, e a
morire cos per i miei peccati. Similmente, rimirando me stesso, chiedere
che cosa ho fatto io per Cristo, che
cosa faccio per Cristo, che cosa devo
fare per Cristo (n. 43). Si pu avere il senso del peccato solo partecipando ai sentimenti di Ges crocifisso. Il quale non un uomo puramente inchiodato e oppresso dal dolore, che non come tale redentivo,
ma porta alla disperazione, allannullamento. Sul Legno noi troviamo, invece, il Figlio di Dio paziente,
amante e affidato. Noi siamo redenti
dalla sua sofferenza in quanto essa
segno e come corpo dellamore che
nutre per il Padre.
Morendo, Ges si affida tutto a
lui, quasi si perde e si fonde in lui, e
per questo egli sente al suo contatto
riaccendersi una vita nuova nella risurrezione. E, mentre tradizione al
Padre, il sacrificio di Cristo tradi-

Jean Guitton, Flagellazione astratta (1971)

zione a noi. Il Figlio di Dio


detto in Paolo mi ha amato e ha
consegnato se stesso per me (Galati, 2, 20).
Il Crocifisso lantitesi del peccato, a cominciare dal peccato originale. Questo consistette nel sottrarsi a
Dio, nellinfastidirsene, nel ribellarsi
alla sua signoria, nel rifiuto di amare
Dio e di amare il prossimo (ecco
luccisione di Abele). Ges in croce

mai lerrore di essere rigoroso,


aspetto questo che la fine
dellamore, perch guarda i conti e
non il cuore. Vorrei aprire una fessura sul silenzio di Ges che mi verrebbe da chiamare il silenzio della
misericordia. Un incontro imbarazzante quello con la donna adultera, ovviamente portata al suo cospetto sprovvista del peccatore in
comunione, luomo. Questo brano
non ha mai avuto vita facile, perch
il silenzio di Ges scandalizz. Chi
senza peccato, chiese, e le parole
ferirono laria. Portiamoli a casa nel
cuore questi undici versetti scandalosi, ospitiamoli nella tenda della
nostra vita. C un solo modo per
conoscere una donna, un ragazzo,
una citt: inginocchiarsi e guardarli
da vicino e in silenzio, incrociarli
negli sguardi, come ha sempre fatto
Ges. Il cammino rapido del ritorno a Gerusalemme oramai compiuto, siamo nel silenzio delle ultime ore, il regalo del suo silenzio davanti a Pilato che abbiamo prima ricordato e capito. La sua Passione
silenzio, il suo ultimo tratto di cammino silenzio. Vinto nel corpo, vivo nellanima, brutalizzato nella carne, non sgualcito nel cuore. Io che
lho accompagnato da Nazareth a
Gerusalemme, come credo ognuno
di voi questa sera, ho dovuto ascoltare un ultimo silenzio, quello di
suo Padre, che Ges ha patito in
tutta la sua ampiezza e drammaticit, il silenzio di Dio sulla croce. Mi
verrebbe da dire che in quel silenzio
di Dio che non risponde noi misuriamo, sia pur da lontano, tutta la

rappresenta il s assoluto al Padre


celeste: il suo s sofferto fino al
sudore di sangue nellOrto degli ulivi. Il principio del peccato lassenza dellamore linferno e la dannazione lo stato gelido di quanti non
sanno e non sapranno pi amare ;
la fonte della redenzione la presenza e lopera dellamore e del suo ardore. Per questo il paradiso la gloriosa comunione dei santi.

fede di Ges. Hai fatto bene Ges a


non rispondere a Pilato. Potevi permettertelo. La tua vita era la tua risposta, forse n capita n accolta,
perch era la vita di un mite, e lo si
capisce da come hai camminato, dal
tono della voce, da come hai attraversato loscuro, forte di una luce
che non si sa bene da dove venisse.

LOSSERVATORE ROMANO

venerd 18 aprile 2014

pagina 7

Nomine
episcopali

Papa Francesco durante la messa crismale fa memoria dellistituzione del sacerdozio

Unti
con lolio della gioia
Unti con olio di gioia per ungere con
olio di gioia. In queste parole Papa
Francesco, nel giorno in cui si fa
memoria dellistituzione del sacerdozio,
ne ha riassunto la missione. Nella
mattina del 17 aprile, Gioved santo, il
Pontefice ha presieduto la messa
crismale nella basilica di San Pietro,
pronunciando lomelia che pubblichiamo
di seguito.
Cari fratelli nel sacerdozio! NellOggi del Gioved Santo, in cui Cristo
ci am fino allestremo (cfr. Gv 13,
1), facciamo memoria del giorno felice dellIstituzione del sacerdozio e
di quello della nostra Ordinazione
sacerdotale. Il Signore ci ha unto in

La benedizione
degli oli
e del crisma
Oltre millesettecento presbiteri,
quarantaquattro cardinali e
numerosi arcivescovi e vescovi
hanno rinnovato le promesse
sacerdotali nella basilica vaticana
durante la messa crismale del
gioved santo. Ripetendo per tre
volte S, lo voglio, hanno
confermato dinanzi a Papa
Francesco la volont di essere
fedeli allunzione ricevuta col
sacramento dellordine per
portate a tutti lolio della gioia.
Una missione simboleggiata nel
successivo rito della benedizione
degli oli e della consacrazione del
crisma. Suggestiva la processione
con tre carrelli ciascuno di un
colore diverso a seconda dellolio
contenuto nelle anfore che si
snodata dalla cappella della
Piet, al canto del O Redemptor.
Il colore bianco era per quello
degli infermi, il viola per quello
dei catecumeni e il rosso per il
crisma. Ogni carrello stato
accompagnato da quattro diaconi.
Un altro diacono, Javed Raza
Gill, portava una piccola anfora
contenente le sostanze profumate,
che ha versato nel crisma. Il Papa
si chinato alitando sullanfora
contenente il sacro crisma e ha
recitato la preghiera. Lolio per la
celebrazione della messa stato
donato dalla cooperativa Arte y
Alimentacin di Castelseras in
Spagna. Gli oli vengono poi
portati a San Giovanni in
Laterano, dove saranno distribuiti
ai sacerdoti della diocesi di Roma
per lamministrazione dei
sacramenti nel corso dellanno.
Alla liturgia della Parola, la prima
lettura, tratta dal libro del profeta
Isaia, stata letta in italiano da
suor Lucia Lacandia, la seconda
lettura in italiano, da un
seminarista e il Vangelo stato
proclamato in latino da Jeffrey
D ole.
Tra i concelebranti, il cardinale
Pietro Parolin, segretario di Stato,
e numerosi presuli, prelati e
officiali della Curia romana, fra i
quali, gli arcivescovi Angelo
Becciu, sostituto della Segreteria
di Stato, Dominique Mamberti,
segretario per i Rapporti con gli
Stati, e Georg Gnswein, prefetto
della Casa Pontificia, i
monsignori Peter Bryan Wells,
assessore, e Jos Avelino
Bettencourt, capo del Protocollo.
Al momento della consacrazione,
sono saliti con il Pontefice
allaltare i cardinali Angelo
Sodano, decano del Collegio
cardinalizio, Tarcisio Bertone,
Giovanni Battista Re e Jos
Saraiva Martins, dellordine dei
vescovi.
I canti sono stati eseguiti dalla
Cappella Sistina, diretta dal
maestro Massimo Palombella, dal
coro guida Mater Ecclesiae e
dalla Cappella Giulia. Hanno
prestato servizio liturgico come
ministranti i figli di Santa Maria
Immacolata, mentre i diaconi
permanenti della diocesi di Roma
hanno distribuito la comunione ai
concelebranti. Prima dellinizio
della celebrazione eucaristica,
stata cantata in latino lOra terza.

Cristo con olio di gioia e questa unzione ci invita a ricevere e a farci carico di questo grande dono: la gioia,
la letizia sacerdotale. La gioia del sacerdote un bene prezioso non solo
per lui ma anche per tutto il popolo
fedele di Dio: quel popolo fedele in
mezzo al quale chiamato il sacerdote per essere unto e al quale inviato per ungere.
Unti con olio di gioia per ungere
con olio di gioia. La gioia sacerdotale ha la sua fonte nellAmore del Padre, e il Signore desidera che la
gioia di questo Amore sia in noi e
sia piena (Gv 15, 11). A me piace
pensare la gioia contemplando la
Madonna: Maria, la madre del
Vangelo vivente, sorgente di gioia
per i piccoli (Esort. ap. Evangelii
gaudium, 288), e credo che non esageriamo se diciamo che il sacerdote
una persona molto piccola: lincommensurabile grandezza del dono
che ci dato per il ministero ci relega tra i pi piccoli degli uomini. Il
sacerdote il pi povero degli uomini se Ges non lo arricchisce con la
sua povert, il pi inutile servo se
Ges non lo chiama amico, il pi
stolto degli uomini se Ges non lo
istruisce pazientemente come Pietro,
il pi indifeso dei cristiani se il
Buon Pastore non lo fortifica in
mezzo al gregge. Nessuno pi piccolo di un sacerdote lasciato alle sue
sole forze; perci la nostra preghiera
di difesa contro ogni insidia del Maligno la preghiera di nostra Madre:
sono sacerdote perch Lui ha guardato con bont la mia piccolezza
(cfr. Lc 1, 48). E a partire da tale
piccolezza accogliamo la nostra
gioia. Gioia nella nostra piccolezza!
Trovo tre caratteristiche significative nella nostra gioia sacerdotale:
una gioia che ci unge (non che ci
rende untuosi, sontuosi e presuntuosi), una gioia incorruttibile ed una
gioia missionaria che si irradia a tutti
e attira tutti, cominciando alla rovescia: dai pi lontani.
Una gioia che ci unge. Vale a dire:
penetrata nellintimo del nostro
cuore, lo ha configurato e fortificato
sacramentalmente. I segni della liturgia dellordinazione ci parlano del
desiderio materno che ha la Chiesa
di trasmettere e comunicare tutto ci
che il Signore ci ha dato: limposizione delle mani, lunzione con il
santo Crisma, il rivestire con i paramenti sacri, la partecipazione immediata alla prima Consacrazione... La
grazia ci colma e si effonde integra,
abbondante e piena in ciascun sacerdote. Unti fino alle ossa... e la nostra gioia, che sgorga da dentro,
leco di questa unzione.
Una gioia incorruttibile. Lintegrit
del Dono, alla quale nessuno pu
togliere n aggiungere nulla, fonte
incessante di gioia: una gioia incorruttibile, che il Signore ha promesso
che nessuno potr togliercela (cfr.
Gv 16, 22). Pu essere addormentata
o soffocata dal peccato o dalle
preoccupazioni della vita ma, nel
profondo, rimane intatta come la
brace di un ceppo bruciato sotto le
ceneri, e sempre pu essere rinnovata. La raccomandazione di Paolo a
Timoteo rimane sempre attuale: Ti
ricordo di ravvivare il fuoco del do-

no di Dio che in te per limposizione delle mie mani (cfr. 2 Tm 1, 6).


Una gioia missionaria. Questa terza caratteristica la voglio condividere
e sottolineare in modo speciale: la
gioia del sacerdote posta in intima
relazione con il santo popolo fedele
di Dio perch si tratta di una gioia
eminentemente missionaria. Lunzione in ordine a ungere il santo popolo fedele di Dio: per battezzare e
confermare, per curare e consacrare,
per benedire, per consolare ed evangelizzare.
E poich una gioia che fluisce
solo quando il pastore sta in mezzo
al suo gregge (anche nel silenzio
della preghiera, il pastore che adora
il Padre in mezzo alle sue pecorelle) e per questo una gioia custodita da questo stesso gregge. Anche
nei momenti di tristezza, in cui tutto
sembra oscurarsi e la vertigine
dellisolamento ci seduce, quei momenti apatici e noiosi che a volte ci
colgono nella vita sacerdotale (e attraverso i quali anchio sono passato), persino in questi momenti il popolo di Dio capace di custodire la
gioia, capace di proteggerti, di abbracciarti, di aiutarti ad aprire il
cuore e ritrovare una gioia rinnovata.
Gioia custodita dal gregge e custodita anche da tre sorelle che la
circondano, la proteggono, la difendono: sorella povert, sorella fedelt
e sorella obbedienza.
La gioia del sacerdote una gioia
che ha come sorella la povert. Il sacerdote povero di gioia meramente
umana: ha rinunciato a tanto! E poich povero, lui, che d tante cose
agli altri, la sua gioia deve chiederla
al Signore e al popolo fedele di Dio.
Non deve procurarsela da s. Sappiamo che il nostro popolo generosissimo nel ringraziare i sacerdoti
per i minimi gesti di benedizione e
in modo speciale per i Sacramenti.
Molti, parlando della crisi di identit sacerdotale, non tengono conto
che lidentit presuppone appartenenza. Non c identit e pertanto
gioia di vivere senza appartenenza
attiva e impegnata al popolo fedele
di Dio (cfr. Esort. ap. Evangelii gaudium, 268). Il sacerdote che pretende
di trovare lidentit sacerdotale indagando introspettivamente nella propria interiorit forse non trova altro
che segnali che dicono uscita: esci
da te stesso, esci in cerca di Dio
nelladorazione, esci e dai al tuo popolo ci che ti stato affidato, e il
tuo popolo avr cura di farti sentire
e gustare chi sei, come ti chiami,
qual la tua identit e ti far gioire
con il cento per uno che il Signore
ha promesso ai suoi servi. Se non
esci da te stesso, lolio diventa rancido e lunzione non pu essere feconda. Uscire da s stessi richiede spogliarsi di s, comporta povert.
La gioia sacerdotale una gioia che
ha come sorella la fedelt. Non tanto
nel senso che saremmo tutti immacolati (magari con la grazia di Dio
lo fossimo!) perch siamo peccatori,
ma piuttosto nel senso di una sempre nuova fedelt allunica Sposa, la
Chiesa. Qui la chiave della fecondit. I figli spirituali che il Signore
d ad ogni sacerdote, quelli che ha

Le nomine di oggi riguardano


Portogallo e Venezuela.

Jos Augusto
Traquina Maria, ausiliare
di Lisboa (Portogallo)

battezzato, le famiglie che ha benedetto e aiutato a camminare, i malati


che sostiene, i giovani con cui condivide la catechesi e la formazione, i
poveri che soccorre... sono questa
Sposa che egli felice di trattare
come prediletta e unica amata e di
esserle sempre nuovamente fedele.
la Chiesa viva, con nome e cognome, di cui il sacerdote si prende cura
nella sua parrocchia o nella missione
affidatagli, essa che gli d gioia
quando le fedele, quando fa tutto
ci che deve fare e lascia tutto ci
che deve lasciare pur di rimanere in
mezzo alle pecore che il Signore gli
ha affidato: Pasci le mie pecore
(Gv 21, 16.17).
La gioia sacerdotale una gioia che
ha come sorella lobbedienza. Obbedienza alla Chiesa nella Gerarchia
che ci d, per cos dire, non solo
lambito pi esterno dellobbedienza: la parrocchia alla quale sono inviato, le facolt del ministero,
quellincarico particolare... bens anche lunione con Dio Padre, dal quale deriva ogni paternit. Ma anche
lobbedienza alla Chiesa nel servizio:
disponibilit e prontezza per servire
tutti, sempre e nel modo migliore, a
immagine di Nostra Signora della
prontezza (cfr. Lc 1, 39: meta spoudes), che accorre a servire sua cugina
e sta attenta alla cucina di Cana, dove manca il vino. La disponibilit
del sacerdote fa della Chiesa la Casa
dalle porte aperte, rifugio per i peccatori, focolare per quanti vivono
per strada, casa di cura per i malati,
campeggio per i giovani, aula di catechesi per i piccoli della prima Comunione... Dove il popolo di Dio
ha un desiderio o una necessit, l
c il sacerdote che sa ascoltare (obaudire) e sente un mandato amoroso
di Cristo che lo manda a soccorrere
con misericordia quella necessit o a
sostenere quei buoni desideri con carit creativa.
Colui che chiamato sappia che
esiste in questo mondo una gioia genuina e piena: quella di essere preso
dal popolo che uno ama per essere
inviato ad esso come dispensatore
dei doni e delle consolazioni di Ges, lunico Buon Pastore che, pieno
di profonda compassione per tutti i
piccoli e gli esclusi di questa terra,
affaticati e oppressi come pecore
senza pastore, ha voluto associare
molti al suo ministero per rimanere e
operare Lui stesso, nella persona dei

suoi sacerdoti, per il bene del suo


popolo.
In questo Gioved Santo chiedo al
Signore Ges che faccia scoprire a
molti giovani quellardore del cuore
che fa ardere la gioia appena uno ha
la felice audacia di rispondere con
prontezza alla sua chiamata.
In questo Gioved Santo chiedo al
Signore Ges che conservi il brillare
gioioso negli occhi dei nuovi ordinati, che partono per mangiarsi il
mondo, per consumarsi in mezzo al
popolo fedele di Dio, che gioiscono
preparando la prima omelia, la prima Messa, il primo Battesimo, la
prima Confessione... la gioia di
poter condividere meravigliati
per la prima volta come unti, il tesoro del Vangelo e sentire che il popolo fedele ti torna ad ungere in unaltra maniera: con le loro richieste,
porgendoti il capo perch tu li benedica, stringendoti le mani, avvicinandoti ai loro figli, chiedendo per i loro malati... Conserva Signore nei
tuoi giovani sacerdoti la gioia della
partenza, di fare ogni cosa come
nuova, la gioia di consumare la vita
per te.
In questo Gioved sacerdotale
chiedo al Signore Ges di confermare la gioia sacerdotale di quelli che
hanno parecchi anni di ministero.
Quella gioia che, senza scomparire
dagli occhi, si posa sulle spalle di
quanti sopportano il peso del ministero, quei preti che gi hanno tastato il polso al lavoro, raccolgono le
loro forze e si riarmano: cambiano
aria, come dicono gli sportivi. Conserva Signore la profondit e la saggia maturit della gioia dei preti
adulti. Sappiano pregare come Neemia: la gioia del Signore la mia
forza (cfr. Ne 8, 10).
Infine, in questo Gioved sacerdotale, chiedo al Signore Ges che risplenda la gioia dei sacerdoti anziani, sani o malati. la gioia della
Croce, che promana dalla consapevolezza di avere un tesoro incorruttibile in un vaso di creta che si va disfacendo. Sappiano stare bene in
qualunque posto, sentendo nella fugacit del tempo il gusto delleterno
(Guardini). Sentano, Signore, la
gioia di passare la fiaccola, la gioia
di veder crescere i figli dei figli e di
salutare, sorridendo e con mitezza,
le promesse, in quella speranza che
non delude.

Nato il 21 gennaio 1954 ad Alcobaa, nel patriarcato di Lisboa,


dopo aver concluso le scuole secondarie, ha svolto unattivit
commerciale, adempiendo anche
allobbligo del servizio militare.
Ha poi frequentato il seminario di
San Paolo (Almada), attualmente
in diocesi di Setbal, ma allepoca
appartenente a Lisboa; il seminario maggiore di Cristo Re (Olivais) del patriarcato di Lisboa e,
al contempo, la facolt teologica
delluniversit cattolica portoghese, dove ha conseguito la licenza
in teologia. Ordinato sacerdote il
30 giugno 1985 per il clero di Lisboa, stato membro dellquipe
formativa del seminario maggiore
di Almada (1984-1992), assistente
religioso degli scouts ad Alcobaa
e del gruppo ovest del corpo nazionale di scoutismo, parroco di
Santissimo Salvatore a Bombarral
e del Sacratissimo Cuore di Ges
a Vale Cvo (1992-2007), canonico
della cattedrale (2003), vicario foraneo del decanato di Lisboa III
(dal 2011), coordinatore del segretariato permanente del consiglio
presbiterale (dal 2011), direttore
spirituale del seminario maggiore
di Cristo Re (Olivais) del patriarcato (dal 2012). Attualmente
parroco di Nossa Senhora do Amparo, in Benfica.

Francisco Jos Villas-Boas


Senra de Faria Coelho
ausiliare di Braga
(Portogallo)
Nato il 12 marzo 1961, in Mozambico, da famiglia portoghese,
tornato in Portogallo dopo lindipendenza delle colonie, ha frequentato il seminario minore e il
corso di filosofia nellarcidiocesi di
Braga. Nel 1980 passato al seminario maggiore di vora, dove ha
concluso gli studi teologici ed
stato ordinato sacerdote il 29 giugno 1986. Ha perfezionato la formazione a Roma, conseguendo il
baccalaureato in filosofia presso il
Pontificio Ateneo Antoniano, e in
teologia alla Pontificia Universit
Salesiana e la licenza in storia ecclesiastica presso la Pontificia
Universit Gregoriana (1988-1991).
Nel 2008, ha ottenuto un dottorato in storia alla Phoenix International University, negli Stati Uniti
dAmerica. stato docente presso
lIstituto superiore di teologia di
vora, canonico della cattedrale,
direttore spirituale dei corsi di cristianit e del movimento del messaggio di Ftima, assistente religioso e collaboratore di Radio Renascena. Attualmente parroco
di Nossa Senhora de Ftima, di
So Marcos e di Nossa Senhora
da Consolao, nellarcidiocesi di
vora e membro del consiglio presbiterale. Autore di diversi libri,
tiene una rubrica sul settimanale
arcidiocesano.

Jos Trinidad Fernndez


Angulo, ausiliare
di Caracas (Venezuela)
nato il 24 maggio 1964 a Mrida ed ivi stato ordinato presbitero il 30 luglio 1989. Dopo aver
compiuto gli studi al seminario
minore dellarcidiocesi di Mrida
poi passato al seminario maggiore per il triennio filosofico. Per
gli studi teologici stato trasferito
allIstituto universitario ecclesiastico Santo Toms de Aquino nella
diocesi di San Cristbal. Pi tardi
ha ottenuto la licenza in filosofia
alla Pontificia Universit Gregoriana. Nellarcidiocesi di Mrida
stato professore nel seminario minore, assessore arcidiocesano per
la pastorale giovanile e vocazionale, direttore degli studi del seminario maggiore e vicerettore dello
stesso. A Caracas stato vicerettore del Seminario San Jos, vicerettore per la filosofia del seminario
maggiore Santa Rosa de Lima, direttore per la ricerca dellUniversit Santa Rosa de Lima, formatore
e poi vicerettore del seminario
maggiore Santa Rosa de Lima, e,
dal 2009, rettore del medesimo.

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 8

venerd 18 aprile 2014

Campo profughi
di al-Zaatri in Giordania (Reuters)

Il cardinale Sandri sulla colletta per la Terra santa

La pace
la vera emergenza
di NICOLA GORI
la pace la prima emergenza per
lOriente e per il mondo. Nonostante il pesante tributo pagato dai cristiani, anche in questi anni pi recenti come testimonia la Siria, la
vocazione di quella Terra dice il
cardinale Leonardo Sandri, prefetto
della Congregazione per le Chiese
orientali, in questa intervista al nostro giornale di essere il fulcro
dellincontro e della pace, tra Dio e
lumanit, e tra di noi al di l di
ogni differenza e di ogni smentita
della storia. Una caratteristica che
Papa Francesco far risaltare durante
la sua prossima visita, assicura il
porporato, che spiega il significato
della colletta per la Terra santa che
si raccoglie il venerd santo.
Qual il significato di questa tradizionale iniziativa?
La colletta per i luoghi santi
una tra le pi significative espressioni della sollecitudine del Papa a favore della Chiesa a Gerusalemme e
in tutta la Terra santa. il senso
della condivisione tra le Chiese dei
beni spirituali e materiali. Quando
per si parla di Terra santa si pensa
piuttosto a uno scambio: ci scambiamo la preghiera vicendevole e il patrimonio della memoria a sostegno
della comune missione. Da essa riceviamo leco del primo annuncio
evangelico. Sono i nostri fratelli e le
nostre sorelle nella fede a custodirlo,
uniti ai loro pastori. Non a caso il
Papa, ricevendo la nostra Congregazione nella plenaria di novembre, ha

dimenticata. Loblio di questo


dramma non pu essere accettato.
In che modo sono coinvolte anche le comunit di altri Paesi?

detto che ogni cattolico ha un debito di riconoscenza verso le Chiese


che vivono in quella regione. Abbiamo un debito da onorare perch in
esse ritroviamo i nostri inizi.
Perch proprio il venerd santo?
Perch il giorno del silenzio di
Ges. il giorno che fa memoria
della totalit del dono. Il giorno in
cui si proclama che tutto compiuto. E se tutto compiuto, pu parlare solo lamore nella sua pienezza.
Mai come questanno mi sono sembrati carichi di amore gli attimi di
silenzio che in piazza San Pietro
nella domenica delle Palme hanno
confermato il momento della morte
nella proclamazione della passione
di Ges. Ho pensato in quellattimo
a padre Frans van der Lugt, il gesuita olandese assassinato pochi giorni
fa a Homs in Siria. E alle innumerevoli e, purtroppo dimenticate, vittime innocenti che in quella terra santa continuano a irrorare col sangue
lannuncio della pace che viene da
Dio. Pensavo alla gioia delle religiose ortodosse della cittadina siriana di
Maalula da poco liberate. Ma avvertivo angoscia nel cuore per il vescovo
siro-ortodosso
Youhanna
Ibrahim, che conosco personalmente, e il metropolita greco-ortodosso
Boulos Yazigi, rapiti mentre tentavano di liberare due sacerdoti, Maher
Mahfouz, greco-ortodosso, e Michel
Kayyal, di 27 anni, armeno-cattolico
e gi nostro studente nel Pontificio
collegio armeno. Sempre preghiamo
per loro e per padre Paolo
D allOglio, il gesuita romano di cui

nulla si sa da tempo. Non vogliamo


rassegnarci a ritenerli perduti!

sono diffusamente calpestati e, perci, vanno al pi presto ripristinati.

A proposito della Siria, non c il rischio di assefuarsi progressivamente al


dramma che quel Paese sta vivendo da
oltre tre anni?

Cosa si fa concretamente per le popolazioni martoriate dalla guerra e dalla


violenza?

Certo, la situazione della Siria


quella che desta maggiori preoccupazioni. Tuttavia non si devono dimenticare i cattolici di Gerusalemme, Palestina e Israele, come di altre
aree mediorientali, quali lEgitto e
lIraq. C lUcraina dove gli orientali cattolici sono messi a dura prova. innegabile per che a tenere
alta la tensione la Siria. Pur nella
confusione dei dati e ancor pi delle
responsabilit, le notizie recenti di
un altro ricorso alle armi letali, come
il dilagare delle violenze che colpiscono le fasce pi deboli della societ, i pesanti attacchi ai villaggi cristiani, con la profanazione di chiese
e gli impedimenti cos gravi alla pratica del culto e alla vita ecclesiale,
specie nella dimensione sociale, educativa e assistenziale, impongono di
tenere vive le coscienze. Nulla deve
rimanere intentato perch i diritti
umani, compresa la libert religiosa,
siano salvaguardati. Purtroppo, essi

Le iniziative a favore della Siria


sono veramente numerose e provengono da tutta la Chiesa, come pure
dal mondo laico. Catene di volontari
cercano di fare molto in una situazione spesso impossibile da gestire e
che impedisce persino i soccorsi primari. La Congregazione per le Chiese orientali si posta in stretta collaborazione con la nunziatura apostolica a Damasco per assicurare in occasione di questa Pasqua la vicinanza dei cattolici del mondo intero. Si
aiutano personalmente i vescovi e i
sacerdoti, i religiosi e le religiose: sono proprio loro, del resto, ad aprire
giorno per giorno prima di tutto il
cuore, e poi le porte delle Chiese e
delle strutture pastorali molte delle quali fortemente compromesse ormai dai bombardamenti ricorrenti
a tutti i bisognosi senza distinzione.
Si dar la possibile assistenza alle
scuole e a tutto ci che pu alleviare
la insostenibile condizione dellinfanzia e della giovent. La Siria non

Nella lettera che ho inviato a tutti


i vescovi cattolici a sostegno della
colletta e per ringraziarli della loro
sensibilit, ho richiamato il problema della Siria, che si estende nellintera area generando un flusso ininterrotto di profughi. In Giordania,
per esempio, nel campo profughi di
Zaatari, la Custodia di Terra santa
calcola novantamila profughi siriani.
Il Libano sta affrontando un grande
sforzo di accoglienza.

ecumenico nel cinquantesimo anniversario dellabbraccio che si sono


scambiati Paolo VI e Atenagora:
quello tra Roma e Costantinopoli a
Gerusalemme. La portata dellevento
fu singolare per le sorti della pace
mondiale. E lo potr essere il nuovo
incontro tra Francesco e Bartolomeo.
Per questo lo affidiamo, come ci ha
chiesto il Santo Padre stesso, a Giovanni XXIII e a Giovanni Paolo II,
ormai vicinissimi alla canonizzazione, affinch instancabili operatori
di pace sulla terra, siano nostri intercessori in cielo. la pace, tuttora,
la prima emergenza per lOriente e
per il mondo.

Qual al riguardo il ruolo del dicastero?


Siamo in costante contatto con il
nunzio apostolico Zenari, che ringrazio di cuore insieme agli altri nunzi
del Medio Oriente. Per il loro tramite giunger la carit della Chiesa
universale a tanti fratelli e sorelle in
occasione della Pasqua. Coordiniamo poi lattivit delle agenzie che
formano la Riunione delle Opere di
aiuto alle Chiese Orientali (Roaco),
espressione di importanti Chiese del
nord America e dellEuropa, perch
siano effettivamente mirate. La nostra presenza favorisce in seno a
queste organizzazioni la conoscenza
delle Chiese e delle reali necessit.
Tra poco Papa Francesco si recher in
Terra santa. Che impatto pu avere
sulla vita di quelle comunit?
La vocazione di quella Terra di
essere il fulcro dellincontro e della
pace, tra Dio e lumanit, e tra di
noi al di l di ogni differenza e di
ogni smentita della storia. Proprio
con questo augurio si dispongono
alla visita che il Papa vi compir nel
mese di maggio e che avr lonore di
condividere. Sar un pellegrinaggio

Nel giorno del compleanno

Gli auguri
di Papa Francesco
a Benedetto XVI
In occasione dellottantasettesimo
compleanno di Benedetto XVI,
mercoled 16 aprile Papa Francesco ha chiamato al telefono il suo
predecessore per fargli gli auguri.
Lo ha reso noto il direttore della
Sala stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi, aggiungendo che Papa Bergoglio ha assicurato al Pontefice emerito di
aver pregato per lui in particolare
nella celebrazione della messa del
mattino. Poich in corso la settimana santa, prosegue la nota di
Lombardi, Benedetto XVI ha trascorso la giornata nellabituale clima di raccoglimento e preghiera,
senza particolari festeggiamenti.

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