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SOMMARIO Nuwawo Ma — — Correzioni ¢ Ginnte 7 ee 126 carnone, Di alcuni parlari della media Val di Magra Pag. 1 B.A. Tennant, Il Giubileo dell’ * Archivio Glottologico , e gli studi di lingnistica storica in Italia. durante lultimo cin- quantemnio.” =. 0. L'Archivio glottologico italiano esce a.liberi intervalli, per fascicoli di-non mono di sei fogli; i fascicoli ed i volumi si vendono separatamente, Se ne & pubblicato quanto segue: Yok f, HSTB 5p tage. LI-886 (pochiegomplar) Lge Vol. asrs.e7e, "aay + 80 - Vol. Ii. 1874-1879, 479 | 80 Vou tees 1 Be * Vol. Ve Vi: HM Codice’ Irlandese dett’Ambrosiana; edito ¢ illu: strato da G. 1. Ascot, 1878-1907. Vol. V di pag. 664, completo; Vol. I 6 pag. 188-CCCCLAXXVI, fompleto—, 150 — Vol. Vii 1880 1882, ‘pagg. 612 + Vol. VIII 18821885, 432 » 3 — Vol. 1X -1885-1886, ) 432 + 80 — Vol. X 1886-1888, , 480 » 80 — Vol XI 1890, 7 400 aes Vol. XIT 1890-1892, 480 280 = Vol. XII] 1892-1804, 2. 492 », B=. Vol. XIV 1896-1898, ) 504 230 — Vol. XV 1899-1901, 75 3 82 - Vol ; a Vol. X 2 xxnnches | 50 — Vol. XVII Puntata prima 1914, pagg. 194 | 2 .20.— + Ramtatn second 1918) page, 394 ; 2 Pomtata terzn 1914-18-22, page. 250 2 a Surpizmenri Perrovrcr all’ Archivio glottologico italiano, dedicati a indagini linguistiche ostrance o non limitate al neolatino. Prima dispensa 1891, pagg. 76 ie Seconda dispensn 1893, 134 abe + = Terza dispensa 1895, 113, : » WT Quarta dispensa 1897, 7 119 : +10 Quinta dispensa- 1898, | 246 20 Sesta dispensa. 1898, 123 + 10 = Settima dispensa 1900, 97 40 Ottava dispensa 1907, Canes a 10 — ARCHIVIO GLOTTOLOGICO ITALIANO BONDATO G, I. ASCOLI xnn 1873, oA CONTINUATO SOFTO LA DIREHIOSE Prof. P. G. GOIDANIOH ovainasio at glottologia nell"Untversitt df Bologna, I VOLUME DECITONONO TORINO Casa Eprtrice GIOVANNI CHIANTORE owsOER SUCCESEORE ERMANNO Ui f \ | 216 Pubblicazioni pervenute alla Redazione dell' Archivio Pop Sever: * Buts et méthodes des enquites dialectales ,. Estr. dai Me langes de VEcole Roummine en France. \I partie. Parigi, 1927; pp- 217 Rerue des langues romanex, Tome LX ITT (1928) - LXV (1 a Richter Hlise: * Carolina Michaelis de Vasconcellos ,. Kstr. dalla rivis Die neweren Sprachen, 192 ; pp. 300-6, —- Della stessa: “ Ueber Hom nye Rate dalla Ketelrift Kreachner. Vienna. 1926, pp. 167-201 “Zwei romanistische Festschriften ,, Estr. dalla Die neueren Sprachen, XS Homania. Vol. LIL (1926) - LIV (1928). be Roques Mario: * Jules Gilligron 1854-1926, Notes biographiques ¢t i bliographie .. Este. dall’ Annuaire de UEeole pra Hique des Hautes Etudes 1926-1927, Parigi, 1926 7 cael a pois travaux serborerontes et, slovines de linguistian’ r ra TSR) «Bate, dalla Rerue do tinguistigne romane, Ut (826) Pp. 265-270, — Dello stesso: * 0 aamjeni vit. > sl. y [Sul mutamente del lat. volg. 7 nello sl. y]. Este. dal Casopis 2a slorencki jezik, kanjizerno® 1 ggotonina, VE U821), pp. 1-7. == Slatin > Seuavus. Bsr. dat Mélange Thomas, Parigi, 1927, yp. 413-6. — * Toponomatki prilozi . [ eat toponomastici}, Hate. dul Casopis 2a ston, jesik, V (1926), pp. 1-14. ~ * Chronologie der Palatalisierung von © a gv aw vor ® y.1 im Balkanlatels + Este, dalla Zeiteohr. f. roman. Phil. XLIV (1927, pp. 885-410. aaa Pitzer Leo: * Htimologit ,. Hste. dalla Dacoromvenia IV (1925) pp: 645°870- Terracher A.z * Géographie linguistique. Histoire et philologie. A Pees un ouvrage récent ,. Este, dal Bulletin de ta Soe. de lingudstigue de Pari t. XXIV (1924), pp. 1-350. Direllore respons. Prof, P. 6, Gowanicit - AROHIVIO “GLOTTOLOGICO ITALIANO S ae Sooner = *s 2 RG © VOLUME VENTESINO SEZIONE NEOLATINA diretta da MATTEO BARTOLI professore dell’ Universita di. Torino. uo, yet * ladrén’, canola asigenas “Lat tut i ns Frit ARCHIVIO GLOTTOLOGICO ITALIANO CASA EDITRICE GIOVANNI CHIANTORE "torneo, 28/3/1933 Via Vittorio Amedeo li, N. 15, Titl, LEUSSHNIR & LUBINSKY’s GRAZ, Thre Karte yom 22.d,lits, haben wie erhalten und beshren wir uns nitzuteilen, dass zu Bd, so 20,21,24 des jr Zlottolo- ana in Titel u. erzeichnis gedruckt wurde. Die genamten Binds bestehen au: je zwei Heften \ mit selbstandicer Seitennumer ie- tung und sind dieselben mit dea farbigea Umschlag zu bindens Hochachtungswo 11 fos denfdmer & Anbensty Univerfilats - Burhhandlung Gray, Sporgafle tt Rivervato ogni dintto di propricta © dl traduzione. Se Torino — Stabilimento Tipogratico Vincenzo’ Boxa. ALLA MEMORIA DI GRAZIADIO ASCOLT E CARLO SALVIONI | inletto, 200; 120 P. G. Goidinich, Sul giudizio di Dante intorno al dialetto, ico, sold ‘amquam simie homines, imitantes ': il che’ si spiega, oe Col concetto che il Intino & pi recente del einai an Se ali“ sombra., che il volgare italiano abbia diritto 9 a certa autorita por Mequaziono si = sic, non & da eredere. Ee Dante pensi.all'anterioritA di sic. E molto probubilmonte a sava che si fosse antoriore a sic; altrimenti messo su bans via gonealogica come non avrebbe vista, che “ Deus, celum, vi) mare terra, est, vivere, mori, amare, alia fere omnia y (I, ak crano gli antecedenti delle forme romanzo 6 che la lingua anti ch’egli immagiria, era Proprio il latino? , tic Del resto questo concetto che il latino fosse una lingua vel cinle doveva essere non di Danto solo, ma comune a tutti te tempo suo. Lo ritengo perché non solo in Dante, ma, come ted confermare chi abbia larga lettura della nostra letteratura an! in prosa, in tutti: i nostri anti significa: senz’altro latino, ica chi serittori in volgare, grammat Né il fatto ‘ta. meraviglia, 1 grammatici indiani, che pure & Tono. cost geniali scrutatori ¢ indagatéri della loro lingua, ae misero l'identico ‘exrore por mancanza di senso storico: sans¢ significa non « jin, + jaletto od ora stata dette cost dai grammistici perché ‘il loro diale ° jginario, + il pracrito, pareva ad essi il dialetto origin® atto: reata). Tl parallelo ’, come pit non potrehbe essere, perfst ed 8 anche tranquillante. sitione, immediate stato nell’ori f jione Foppressione dell", e la consaguente corre? “ovevano avvenire, vorrei dire, fatalmente. dove P. G, GomAxton. 04 * Nelle. citazioni-il testo. 2 Probabilmente in parte guaste, Comunavé “intensione di Dante & chiara,’e questo ® cid che qui importa. oY ‘ ificiale v3 gua accomodata,, ma “lingua artificial oe . rime * Per Ia cemasiologin lo slavo: privorta natura, prime” Piccolo contributo allo studio del veglioto. ini per trovare nei dialetti slavi odierni del- Tutte le mie indagi ostri Visola di Veglia una parola che sia d'origine vegliota ¢ m la dittongazione caratteristien del veglioto* sono rimaste senza effotto, La dittongazione di % in uo @ di i 0 in at oF © anche ai Y od 6 ui in at ai — che si @ pure conservata in alouni nomi delle localita divenute slave, come per es. Murqj da woxtrum, Kanajt da caxnivex’, ovvero Grderavk 0 Grderapk da gurgus de Rocho, terreno arativo e lago* — pare sia un fatto avilup- pato assai tardi, dopo Varrivo degli Slavi su quest’ isola (dove rungere nel secolo settimo d, Cr.), in un tempo cominciarono a gil a vita effimera in oni il veglioto era gid costretto a vivere uni tra lo mura della citta e non poteva pitt servire quale mezzo e fra le popolazioni slava e vegliota. di comprension: ‘ola slava min — Pensavo dapprima *, erroneamente, che Ja par usata a Dobasnizza (Dubaénica), per denotare quella pertica che, fissata nella macina (z7na, plur.) e in una delle traverse supe riori della stanza, serve a girare Ia macina — rappresentasse mio era un errore, perché la il vegl. mun * mano ,. Ma il in 5, a Verbenico medesima parola sliva suona a Castelmuschio ma e-a Besca mién © a Dobrigno mén. I fonemi_u, 0, a ¢ anche [a riproducono tutti nei dialetti slavi dell'isola lo slavo ! sonantico: cfr. slza, da cui suza (Dubainica), soza (Dobrigno) * lacrima .; & quanto a la da ti ofr. Hldm da hliimit * colle ,, nome di due mon~ tagne nelle vicinanze di Verbenico e di Besca “Tz toponomastike ,, stampato nello Zbornik del Le dove ho pubblicato aleune osservazioni:preliminari sulla topono- 4. Gfr. il mio articolo ozanié, p. 882, - 198 Pietro: Skok, z sim. mastica vegliota, che studio “dil 1921, quello sl. alk a * dovono ‘essere. piuttoste riattaccati ‘al radicale ‘slavo paren ‘nolnit? * manico" della thecina , + sono Aorigine slave piutte che vegliota. : ace ai Veulia’ Gli appellativi.dotigine romanza dei dialetti: slavi oi rispecchiano tutti lo stesso grado che, per es.,. il ie faves Penisola Prniba = vegh: Pornaibo, cio’ 1a tonien sempli iisol Gel: dittongo: Sono tre. Te Bribe finora conoseiuite aca Ja prima si trova Presso'Veglia od & In piccola a port ss diseonde. in dolce dedtivio verso i] mare, ad oriente, m i di Veglia o la tidonte Val Cassiono; la. aeconda 8 nel ae aoe - Gi Dukagnica (nel.comune censuatio at Bogovie), od & P ae dl “Un declivio #, 4 la terza:8 presso Castglmuschio’. i oe ae ueyto: nome curios’ latina, come mi’ propongo di f rntfca® ‘Prossimamenie im questo periodico, Gli Slavi, avendo sient Vro-finale. ae} ‘Feglioto ‘Pornatbo con la ‘desinenza.-W ccusativo femminile, Tie hanno Similmente:s avvenuto dai 17 Aal-romeno’ antico draeuty, yest oN 0" per 8H appellativi slavi- a origine vegliota mi conten ~di‘rilevarno ‘und:8o) lo, riservandomi. di:esaminare gli soo) : in im. prossimo ‘studio: § tratta di et’ra (usato a veri . No Se. bina’ Bapsa 5 Ponte):-e & simile allo'z-delPital. senza: oe Oh a wa vignifen * padelia, gis, in fondo, Ia stssa parole Brsura (Azbe),. parauig Gpalato), prosuila: (-idi, -ina, Bes ree freehsura: 6 bea i document di Ragusa degli anni 1896 © a : *eato di * padella ,,’ to quali forme sond oa gid-notate dat Bartoli-nel Suo magistrale:Dalmat., vol. I, Pe ie --Qussta:modsiina ‘parole si trova anche nel vill a a - di Bagnol, nell isola Arbo; ed 8 il nome ai un terreno Ee zealdo:. Prag da “wnixOne,: Gi abitanti di quel territorio: © ; enarosar. ind Préurani e stainno ‘sotto la montsigna deta ‘Tigna ae Fra: Adesso. i | | Piecolo contributé allo studio del veglioto 129 da imontanea russa, come mostrerd a suo luogo. I Romeni slaviz- zati di Dubagnica, che sono venuti nell'isola di Veglia nel se- colo XV, ‘dicono anch’easi prosit’a e. prsi'ra * padélla ,. Bi trata ora di sapere come si debba spiegare’ il dileguo della sillaba iniziale pr di prsura, onde sura o cura, Questo dileguo non pud spiegarsi altrimenti che ammettendo Ja base vegliota dalla quale si @ sviluppato forsawra (Bartoli, II, pag. 183). Pia sopra abbiamo gia visto che al vegl. or corfisponde 7 so nantico slavo (vegl.-Pornatbo = sl. Prni’ba). Quanto poi alla consonante f, pud essere, riprodotta anche con h: ofr. Prhe'tov (i, -a), aceanto a Prfetov'® (localita nelle vicinanze di Garica), ch’s un aggettivo possessivo slavo dell’ ital. prefetto; come dimo- strerd proasimamente. Dunque forsura poteva dare regolarmente *hrsura. In questo stadio 2 avvenuta 1a stessa dissimilazione di kr iniziale’ che nel nome di persona Hermégoras, da cui slov. Mohor, serbo-or. Mogor, nel nome di’ famiglia Mogorovié. Per lo scambio di s e ¢ (= ts) si consideri Ia stessa doppia Pronurizia che ha. osservato tanto bene il Bartoli nel veneto di Voglia (II, pag. 324); ofr. anche, per es., Valsecca, accanto a Valzecea (ora Drazica), come ho udito anch'io dag’ Itatiani di Veglia. Ma si pud trattaro anche di un fenomeno schietta- mente, slavo: he (hts) da hs. Queste considerazioni ci permettono di pensare che anche Snir “(Dubaénica, Monte) * scodelia rotonda di Jegno, che serve @ prepararvi il pane, eda tagliarvi lasagne (sl. Zazd’sie) ¢ gnocchi (= 10'ki) », accanto a emir, con_lo stesso significato, provenga da una parola vegliota, Si tratta del latino aussdnium, che ho i gia constatato fra gli lementi romanzi del serbo-croato : maiur", Quanto alla metatesi slava di m3 in 3m cfr. Zmul’, émula, zmuj-id (Bartoli, IL, pag. 254) © vegl. mezil da woprows (ibid. 11,205). Si deve notare infine che a Verbenico non si conosce questa parola: vi si usa invece krni’ea. Archivio glottol. ital, XX. + Se. neolatina. 9 Pietro Skok, . in. favore Gli clementi veglioti wello slavo di Veglia parlano in: di une simbiosi antica, che si a: formata fra le due popolasionl dopo Varrivo degti Slavi sullisola, Que 8 ‘ata? formata dagli -clementi: slavi nel Veglioto, quali tala 0 b, 92, “nia's, al. tea, notato gid dal Bartoli 1, pag. 230, poe ao P. 2. — Tuttaltea voce’ sata, ‘che si legge nello a ai Voglia** © fa udito anche dal Vineiguerra 4, nel significa re “ quartiere ,. Cotesto ata riproduce Jo sl. deta, nel eee ia ha anche adesso a Poglizes di Veglia ¢ altrove sull'isola: baa tiere , * frazione del. comune 13 cf. éetar * capo: del uaF - * e ivione eae Hla simbiosi_ ci- vieno cor tiere 15, _ Noterd infine uaa voce che viene; secondo me, dal ses “piuttosto che dal dalmatico di Veglia. Per il parente | ais Serbo-croati chiamano comuncinente dratuéed * eugino » i © ‘® Ponte: zirmia/n, a Besca ‘sinmén, Queste vooi ee stl fedelmente lo zorndii si * Veklowun , (= Vegliesani, Ves! ai divenuti veneti. A Dubasnica si dies 2¥'rme (gon. zerma, dat. 207 nal to je moj zerme = « Questo 8 mio cugino ,, mi smo zermi Jan siamo cugini-,. La, variante 2t'rme & pit vieina che 2drm(#) ee al vén. d’Istria Jermén, da orneanus, quanto alla vocale a ie tonica, ma il dileguo del suftisso -dn ns Bare otin in uno Ome Tapporto con la declinszione bard barbanis, scriba soribanis, ® . ave auale v. Bartoli, I, pag. 284: gu) modelo. barban.~ barba Yenne che da zerman si &-estn ‘atto-uno *zerma, zerme. « Banton, Dalmat. 11, PP. 819-6. 829, idem, pag. 834: * Questo Rome di tre ore da Veglia. Brafica che si conse © Vogl. sunt Rawk oft. Baszo simili, ricorrono Spess ‘ibid TT 242 9g. 11 nome stiecsin at Bee Iuogo si trova a, sid-oveat del villaggio di E notato ancke'dal Paréit yhetto 1 Pag. 64, Le-voci gurgus, sorte all nei documenti latini & veneti aoe dat ‘8¥0 corrispondente ® dala’c.:I nomi di ‘simo al 181 Piecolo contributo allo studio del veglioto jmni nella ‘parte occidentale dell'isola, come tipo Grderdvk soino usita dimostrerd nel mio studio. “V. 2RPh, vol. 88, p. 550 n° 25. * Per @ dal sonantico a Castelmuschio cfr. Hami’e ¢ Handi’c, nome det colli presto Castelmuschio, da Alama. Totti i nomi che vengo citando senza indicazione della fonte provengono dai viaggi che fo nellisola allo scopo ai stadiarne In toponomasticn. *V., per ora, In carta dello Stato maggiore del regime precedente: zona 27 col. XT e x, 25 col. XI. "Y. Bonus Slav, etym. Warterbuch, vol. I, p.84. Nel veneto di Veglia ‘manknit ece., v. Banrout, I, p. 257. *V, nella carta del citato Stato maggiore: zona 27 col. XI ¢ #. 25 col. XI. *V. la carta citata del Paréié, La Prniba di Castelmuschio si trova, *écondo lui, vicino a Okladi, Sv. Kuril ¢ Vrtadi, ma non I'ho potuto finora verifcare. 1 Cosi si chiama un ‘dermone ,, che viol dire“ boschetto »- "V. ZRPh, vol. 86, p. 650 sg. mnt 12 e 14; Benxzken, Slav. efym. Worter- dueh, vol. 2, p. 24. Nel veneto di Veglin conca o nafo scodella di leguo », %. Barrows, TI, p. 257. ** Questa forma mi viene comunicata da Don che nella sua gioventi aveva udito a Veglia da’ta Mare, Kha, Nina eee. "3 Comem, Documenti sullisola di Veglia, Trieste, 1875, p. 110, a. 1489: sette capi de ata s'elegono al modo soprascritto ogni anno da S. Michiel (Per governo delle zate, et per comandar quelle alla gnardia delle mura, ‘et dogni altro lavor. Erano prima sei, ma sono reformati in numero sette, Per fornir, et fnir colla settimana Nordine delle ate, et dove prima ogn! notte andava tutta ona cata alla guardia delle-mure, per In presente re- formation non ne va pitt de meza zata, et questo per esser ‘erescinto il Rumero delli obligati ,. [Cfr. REW. 1802]. "© Monumenta epectentia historiam Slav. meridional., vol. VI, p. 94 a. M481: “La citta (ec, di Vegiu) era divisa in sie legion, le qual chiamano sate, ot ogni notte era obligate una cata per ordin del statuto andar alla guardin Grikovié, sacerdote 2 Veglia, d'ta Frane, Kate, delle mire ,. a {Y. anche Mazoxant, Prinosi a hre, pravno-porj. rjeinil (= Contributi 81 dizionario storico-giuridieo erostol, pag. 168. 5 Pierro Skox. oe 160 B.A. Terms Diggolature ligue’ latino ui * Che poi nulla * Teh, eomineia aad apparine asimibato a wn ture Apennini Candalnsei . aiun tom La variants Meiturins ef mostrw che probabilmente si tralta di 0 Veiturd fot. Lemuriy, oni si aggrinase -ex come dosinenzn, 1 Pacnreers meno % Quindi non del tutta ginsti (0.64 p. 5B, profondan a mince Vopinione del 1 ie in ge u nella * Tad. , Pusei te latinizat che quella in tes, 7 Gf. iL gen. leponaia Kamonas arabsohn, 194 °° Clr, satis Aveyam, Veecion Debelos (VM, 37), Morfologts potrebhe nente Debris thw essere un blur. di tema in i . ® Dove Lateerti svie da interpretar: come un tema. in i Chr ehe ne dice i] Purtsvow in Métants. D'arbvis de Siebaineille, Pars: p. 259, 1906: ant atta di “© Oppure, il rhe per fy nostra yuostione ic imiffierente, st © prefisio, assimilabo alae arpa ap, che Lene Pi Bs Dasma, tee mT te a teil (att OV, Rays, Jaseriptions ¢ Koimi lutimal, intosgrande amberne ach ‘arian in alfaheto di Sondrio » torts, i Pal nella quale, forse now ennehé di leponticn Fovsehangen, 1, ap enseet 5 Tees, duseriptions ep. 6 ‘Tra le varie interpretazions dt ew 2, Lilo it framimentavio ogi eitato casomy vi ie pr auetl ai AT, consimile nominative, A questi nominativi ligusi in + socearre PANTN ‘lel tine Hheriro omotono, wer os -ainni, imlividiaty dalle Seucewsh G B88 Kil & verosimile ee an tipo vonsimite (mj vr, elt. Komnert conn in ogni nome aasimilato aoa, comi Til, 0 al “OHS HN, " Riservandomi di tornare eon pit agio sulargomento, mil ee Taine ‘tare ani, che eapporti analoghi a quelli ehe enrrono fra Haere © 1° Puseile 19 atiea si ritrovano in etruseo (-#s, -# od“ © nugli clementi prelatini di Sardegna: dove resto in Afvica) la storia del suf storia Tatina 6 sivolare pot visponden y 7 bo so manus it Ia an 000? SET gaze: ARCHIVIO | @EoTTOLOGLCO. ERAT ALIANO G. I. ASCOLI VOLUME VEXTENESHIO SEZIONE NEOLATINA iretia da MAT t cas VAN 1 GHI AN TORE an NNO LOPS SCUER SOMMARIO fla storia del latina volygare (eatin ra) rnwsta Giacomo Paradi roaua, Der La stor a della lingua ait ‘Vopanomasticn + Skok, Studi topanomastic’ anlVisola di Veglia (continent) J. fore oe Vasroscrens, A ideia de *fante , wa toponimin Etimologie : 1, Seortons, timolog’ vennte N. Maceanase, Aginmte correzioni alle * Denominazioni del tucchine © lelin taechine nelle tingue romana 5 Reeensionl ¢ Cronaea s Renroum, Wirradiazione ai Roma e Bisanzio nei Bnleani {A proposita diana reeente ibblicazione) Revista do filelagia espriula Saver Peravonss) revi uotigie anll’Athante linguistics italiano /M. Bu Indive sistemation % Lt 8 186 ut 9 ARCTIVIO GLOTTOLOGLEO VVALIANO Gk. ARcOll yanewis VENTESES SEZIONE NEOLATINA roRTNG GLOVANN! ( panTore Se ERMANRO ESCHER teat ARCHIVIO GLOTLOLOGICO FPALIANO FONDATO DA G. Ll. ASCOLI VOLUME VENTUNESIMO SEZIONE NEOLATINA diretta da MATTEO BARTOLI professors dell" Universith di Torino, TORINO Casa Eaitrice GLOVANNI OHIANTORE Suocessors ERMANNO LOESCHER 1927 Totino, 1915-6 eae ad mili dualiemi v, Inérod., pp la i. aggiunga ore igli elementi germanici si aggiunga ° ueber Nografice di J. Braech * Die disherige Forschung. Einfluesee orto venzale: v. Giorn, stor, a. tee : delle LXVI175. Per 1p stesso tramite sono Passate anche la maggior pi erebusbice Bt Yoel germaniche detlg *pagnuclo © del portoghese: v. Meyer-Lut denne cit nella. 12), pag 9 a niches. “anche, quasi tutte le vooi * germat della lingua letteraria Tomena, liavini ort "8 pubblicssions di G. Pommo, recensita da C. ‘Tag negli Studi rum, 1 160, — St a ota = ilo di romeno.e Romenta v. ibid, pp. 18 (a P 22 (a) e 120 ag. iia dei “E qualche, altra Secezione: v. Cipolla Rei Rendic. d. R, Accademia d¢ Lineei, 1X (1900) 599. a ica: off. 5 Lex Salica, ” Per ea, sulla differenza tra TRditto di Rotari ¢ la Ler’ & PS. Leicht nell’ Arch, © Lo i nomi: Francia 5) 7 ogg. — Sui not ws edi LiRom. 11 86 © la nota simetesin 91, "atv intorno’ ai” nomi Langobardus-Lombardus, Halle, PP. 9.015 ogg, 1). tine della, Societa fio romana, 1911, pp. § ¢ 37 ee 5 Gt in cit disertanion’ oi ML Zweite, yp. 13.6 15, inoltte, ar al Prestigio ai Roma, ‘sug!’ invg dominasions or i, specialmente : Ge aD tS viche im Halia, Milano (1909) 316 agg.; a. aude ediero, Fizenie (1026), PP. 51 gg. P. Seva, terraneo dati Pumita ai Roma 78 9 8! Per eta Pitt recen TOPONOMASTICA ' Studi toponomastici sull'isola di Veglia Dopo il lavoro fondamentale* che il direttore di questa Sezione ha pubblicato sul dalmatico, cio’ sul linguaggio romanico (molto diverso dall’italiano odierno della Dalmazia*) che si Parlava a -Veglia e nelle altre citth dalmatiche, e dopo la morte degli ultimi Veglioti, restano due sole. fonti alle quali si Pud attingere qualche nuovo elemento per Ia conoscenza del dalmatico: nomi di luogo e voci dalmatiche penetrate nei Vicini dialetti slavi. Rispetto alla toponomastica vegliota il Bartoli ha raccolto tutti i toponimi che si trovavano nei- documenti a lui accessibili © anche parecchie delle relative varianti che vivono nell’odierno ‘italiano di Veglia (ch’8 un dialetto veneto) ¢ nei diversi dia- letti slavi dell’Isola. Ma quanto ai documenti si deve avvertire che il mio’ predecessore non poté consultare I’Archivio vescovile, che Ton era-accessibilo allora a tutti gli studiosi *, e non ebbe a sua disposizioné quanto potei averla io la raccolta dei documenti di Fra Felice. ‘Per contro io, nel mid soggiorno a Veglia du- rante Je vacanze, degli anni 1922-6, ho potuto fare raccolte -abbondantissime di toponimi, nei documenti e nei dialetti odierni dell'Isola, Vi ho raccolto i toponimi di ogni appezzamento, di ogni accidentalita det terreno. In questo modo, ho potato, iden- tificare diversi toponimi dei documenti con le varianti oggi vive, © sono riuscito cosi°a confermare e lumeggiare diversi etimi Accennati dal Bartoli e a trovarne anche di nuovi. i ; * [Che 2 un dialetto véneto. Il dalmatico era !"italiano preveneto della Dalmasia, come l'istriano é I'italiano preveneto dell’ Istria; v. pag. 148. M. BJ. iis 96 ‘ Pietro. Skok, Anche la secon Parlari slavi dell’ toli. Ma cid che ‘eecursioni ‘a Veg da. fonte, cio’ le Isola, 8 state tutt’ io ho potuto fare lia sara pre Voei vegliote conservate néi ‘altro che trascurata dal Bar: Per questo scopo nelle’ mie to in un altro lavoro. oe Nel lavoro Presente mi limiters ai soli toponimi, e li distin- Suerd in tro speci va ma di forma ‘interamente 0 Parsialmente vegliotizaata ; © Worigine ignota, Premetto ancora un’ avvertenza, Per cid che spetta alla Irafia, D . - Ho coreato di co Gratia fonetica ‘di questa rivista on Ja grafia uaa egior parte degli slavisti, Gli, acconti 8° y 3 g designano i noti toni del serbo-croato. on 7 : I i te: Indico invece un,j nasale, seguito da un n leggermen! articolato, . nciliare le, ta dalla ma, Assai intricate era. : : ¢ suoni 36d) 7 problema della gratia. dei suoni is, d/ © simili,’ perchs Ja Sratia fonétiew’ degli slavisti o quella dei ro manisti, © specialmente degli studios gj dialettologia italiana, ‘sembravano ‘inconciliabil Per cid che spetta al valore dei sim, ero d'esser rise; i, 3 jo i 2a (quasi “fay & pit can che quello deltital, er (quasi. dfero).: Per Yopposto Felomenl : implosivo di car (ts0r):8 pit forte che quello delio stoscany: di forza. — Sul valore dello z nel veglioto ¢ nel veneto di Veglia ¥. Bartoli II 324 (cfr. 436) © AGlltal. XX 128 e 129. fT indicano rispettivamente gli spagn. f ¢ UZ. Altri avrebbo preferito segni pitt simmetrici, # eZ (0 We), ma,- per varie ragioni che saranno esposte altrove, ho rinunziato a co: testa simmetria, La quale manea, del resto, anche nella dialet- tologia sorbo-croata, dove si stampa # © un ¢ con la cediglia. I toponimi che stamperd in tondo importano poco, nel easo nostro, e pereid mi contenterd di seriverli nelle rispettive forme letterarie, italiana 0 slava. Pit precisamente, scriverd, per es., Veglia © anche Ponte, Castelmuschio ecc., e cosi tutti gli altri nomi che nei documenti di Veglia hanno una salda tradizione italiana, E invece scriverd Dubainica, cio’ con la grafia slava, i nomi che in quei documenti hanno una grafia incerta, Diba- snizea, Dubassinizea, Dobasnizea, ecc. — Non dimentico, e l'ay- verto una volta per sempre, che la localita Ponte (v. § 58), dove Oggi si parla abitualmente un dialetto slavo e un giorno si par- lava un dialetto dalmatico, affine a quello di Veglia, & detta, in quel dialetto slavo, Pu'nat, ¢ ufficialmente Aleksandrovo. Si- milmente Dubainica, che un giorno era slavo-romena © oggi & sliva, era chiamata in alcune pubblicazioni ufficiali Rovereto *, Toponimi schiettamente veglioti. 1, Bantd'ticeva Draga; significa vallone dei Bandatié: sl. draga * val- Jone, valle ,. Si trova nel territorio di Verbenico, sotto Kava, fra Skalnica © Reja'vica, “be E un derivato del nome di persona veglioto Bendata nodetta ,. (cfr. benedat, -a: Bartoli II-173) e si trova a Veglia nel Secolo XVI: Vanul de Bendata, nell’anno 1598 (Fra Fel. I 271); hel XVIII, sonza de: Francesco Bendata, nell’a. 1759; -ié © avi, ideo sono, s'intende, Archivio glottol ital, XXI. «Bae. neoatina 98 anze di Kosibi vumento del 1898 gi legge “ ecclesia » Fra Fel. I 16 (Bartoli 11 248, Vjestn. no stagno detto * lactellum (§ 98] Basi- - I 2). Notevole poi a traduzione data “contrata & Michaelis Eeclesie nove ,, con Je Similmente si legge ibid. 1 13: “contra di Contrata ecelesie 8, Michaolis de Capite Cam- Campagna attomo a questa chiesa si pud dire “i oi trovavano’ un dacus (v. § 38: abbevert- una chitina? et mandrin iuxta platum 7° dete Fel. 1 25 (a, 1898). — Nel aevoto XVI of fa ancore 00 (sl. drmiin ec. v. § 9) della Bassalce nova, ” ra gists inveoe * dermon pascolativo et boschive in contri de Cosich ,, Fra Fel, 116 (a, 1622-1627),.¢ anche: dermon Merloviz=a, Confin Cossichi. Ciod nel Secolo XVII il nome veglioto # stato sostitnito con un nome slavo'o slavizeaty ($50), ma Fra Fel. 1174 avverte in margine che Merloviaza 9 Bastalea none {a- 1692), © similmente serive 1 81: * Mit lovich aline Bassalca nora jj nomi degli apperzamenti intorno a questa chiesa érano anch’essi schiettamento veglioti, 1] documento dell'anno 1826 one da un piecolo elenco: * duo gurgelli , [v. § 17) contigui, * Favillus, paSelius Dalitipi apud lactelinm ao Paulizulo [dimin, ai Pantus) et prope Jactollam Basilice nove. te clonoo ‘pitt grande troviamo nel docum. del 1440: * gurgeling cum cars, mandria de. de Forno, terrenam Sti Michaelis urgus del petinador apud Cusayto; Vallicella de Molimento; campus in contrada Paterni; campus Ulmi, campus illive de Segano, campus de Ronta... In uno dei due docamenti fol 1898 leggiamo inoltre: “Valles de Fane, Vallis de Stenti, duo bachiles dictos de Segne, mandria cam gungo et Fan, ctitinis, cus cum rapina que est usta “som Iacum, lacus iuxta g, Michaelem dictum Bassalea nova, chitina et Surgus de Caltelio, terrenum 1i Play ie Sti Sinti, vallis, mandria: ecclesi¢ i do Miste sull'isola di Veglia * 99, Studi toponomastic chiamano solo Mirlovica, che pud csser una tradusione del nome slavo Kosici, come vedremo a suo luogo: § 50. La chiesa ® chiamata in documenti __ {ell'Archivio vescovile anche: Capella di S. Michiel alli Cossicki. Ma cid che Pi’ importa & che accanto a Bassalea nora incontriamo un altro nome veglioto nei secoli XVI e XVIIL. In un documento dell'annd 1695 (Priv.) Jeggiamo: * stabile dto Bassalca nova, alias Chersait. contigo alla villa di Cossichi,; nel margine si- trova una postilla rossa: * Chersait,. Ein un documento del 1714 (Priv.): * stabile detto Bassalea nova, alias Chersait, Gi ragione di questo vescovato, contiguo alla villa dei Cossich ,; oft. Fra Fel. TE 1788, 179%, Che cosa sia questo nome vedremo sibito: § 72. Si aggiunga infine che il patrono della vicina chiesa parrocchiale di Monte (sl. ¥rh) » San Michele, e potremo concludere che questa era appunto Ia ‘Bassalca nova. ; “ Sul rapporto fra pasruca ed ecclesia v. Bartoli Introduz. § 28 le qui pag. 73] *. : __ 8. Anche il toponimo diminutivo di sasmaca, i pud facilmente * iden- *tiflcare ,, Nello stesso Fra Fel. II 5 (a, 1631), leggiamo: * contrata di Vignole ,, con la noterella marginale: * Vignole ora Bassalchiala ,. E nel Catastico del Balbi troviamo (due-volte): * due valliselle poste in Bassachial,. Altre varianti’ci di il Bartoli Il 63, 247 e 237. Jo stesso ho sentito poi, dagl Italiani di-Veglia, il nome’ Basalééte, per una localita in vicinanza del cimitero (= Vignole). . 4. Bri/de, una piccola pianura presso la strada che conduce a Malinska, Poco lontano dalla Porta de sa", accanto ai Mord’ (=.* muretti ,), che gli Slavi dicono anche Zidi’e’i: Si trata. probabilmente del nome Brajde (e Brajd-i’ni, Brajd- ice}, assai diffaso nella toponomastica, slava déll’Isola, dove anche la toponomastica veneta ci da qualche esempio: cfr. Brdjde- Yange, prosso il villiggio Brusiéi, con 1a chiesetta dituta di Santa Cecilia; e cfr. Brajdizos, per aplologia da brajde de os (czoxsuw), non lontano dalle Brdjde langé, a nord-ovest di Bru- sidi, sotto Brozi/¢i. Ma questi toponimi saranno esaminati pit tardi, . ng 5. Braji'tovei si chiama una frazione del villaggio, ora completamente slavo, di Cornicchia: Korni'e’. Il suffisso slivo -orci indica che quelle frazione . 100 Pietro Skok, fa lo sede di una famiglia, Ori, il nome di famiglia Brawt ® assai diffuso nels ita di Veglia e in questo illaggio: i Braut di Veglia sono Italiani © quelli di Cornicchia sono Slavi, Ho notato ancora il nome Braittov dold'e (Sil * gorgo , o In valletia dei Braut), in un vallono fra Vrh (Monte) © Mala Ponikva. — Orbene Fra Fel. 1 208 eJL9 ci da il nome di una An- tonia de Brat, una cittadina di Veglia, ¢ quello'di un Gasparo ai Braut (1624). Negli atti notarili di Veglia ineontriamo spesso un Gherzan (= Gran, ipo- coristica slavo di Gregorio) Braue, Tl quale nome 2 Jil riflesso veglioto di Brutus. 6. Fra Fel. 1 63 (a. 1471) di * Broseayto apud gargellum dictam della Hara, comonis Veglae ,, ¢ monziona igoltre un “lacus , chiamato Bru- chiamato dagli Slavi Drawunédl, © da per Va. 1651 "wn perso di Der- 4, oh'® ua nome slave; poi § 8] in Brusnize ,: in un altro docu + Ga buore » 4i um aun atto del 1640: srmoniot ,. A ta 9. Un boschetto al confine suario di Sant'Antonio in Dubasnizza, anche con é. I! Catasto del Balbi ci monzal [scritto cost tre volte] in Brusni “il Dermonzal da bura della Draga [v. mento notarile dell'a, 1656 si trova Dermoneal, confine terreno Dotae, una graGa exrata ¥ senza dubbio qvella *Dermone pascolativo in 1a ville aelli Bersaz uochatto De montana del villaggio dell. Cornicchia, vicino a Kampel’, si trova tun terzo dle, pronunsiabo pid precisamente Driwent ly ¢ vicino ad altri toponimi veglioti: Manakis ¢ ‘Rarbarae (v. § 44). Una quarte variante, Drmundél, si trova. a dest della strada tra Veglia @ Bajéidi, al di 1a di Vihore, presso il confine ‘Gi Monte (Vrh), a tre chilometri ‘dalla chiesa di Monte, on Il dimiiutivo dermoncello, da dermone, al gr. dgvy-ds col lat. -oNE, ricorre spessi italiani (pit o meno vyenotizzanti) di Veglia, Y al. drain, che rimonta issimo nei documenti ed 2 tradotto, nello 102 Pietro Skok, slavo, con Drmuni/é. Nel ‘catasto del Babi, pag. 198, si trova “ dermoneello, detto’ Dermunich Paulischi, confine Poganche nella contrada. Marcovicchi ,. Ma di drimiin @ de’ saoi dorivati riparlerd pitt tardi. 10. Fra Fel. 1152 (a. 1540) ci dh * neresia [y. pid av.) 40" extra dermones appellate Dai Droseli ;. Non & detto dove si trovi questa localiti, Sppare ch’ da corcarsi.nella *contrada Montis dé Cos, presso la trade da-Veglia » Monte (Vsh). Ma qualunque sia Ia ubicazione di quel toponimo, importa notare che qui si tratta di una voce vegliota ben viva fino al Gubich: draskio, tradotta eon * acero, durallo, glandula ,. Un'altra localiti fon un nome simile si ttova fra Sanita Lucia, San Laro, sulla strada che conduce a Yorbenieo : Dri/skid, na Droskuli, secondo In pronunzia di Ponte: Gli atti notarilioi-dinno: Droscio (1676), pastine in eontrada di Drosclo {s- 1877) se quosto nome si trova pure présso Pra Fel, II 93 (1672, 1701, 1710); che ci da anche In’variante venetizzata Droscolo (a.'1681, 1638), come si +, Sento ancor oggi dagl'taliani di Veglia (Dréekolo) e similmente dagli Slavi (Drv'feol) © infine wna fase latina, o latinizeata, oon x: contrada Drusey Bra Fel, 1-145 200 (1501), La voce. vegliota ricorda- alban. @rusk “ quercia ,, come il Bartoli 1283 ha gi avvertito. L’etimo & forse una fase grece Jatinizzata:” come Oguu-dc, con’--oxr, diede. dermone (§ 9), cost © similmento 8965 dgudc, con -vscony, diode forse drissculu, dro- sklo, Meno probabile che dov- mi sembra la base celtien *deru -0 “derwllia (ZRPh. XL 582), da cui il prov. mod. aroui, il fr, drille “variété de chéne ,, assai diffiso nella toponomastica frances®:: ¥. il mio lavoro * Die mit den Suffixen -acum, -axvm, -ascU¥ ‘und -vscum gebildeten stidfranzisischen Ortsnaimen ,,_ZRPb-, Bhft Il, pag. 212 (§ 669): Quanto al suffisso -USCULU, -USCBIL- cfr. soprattutto Vital. ardoscello che sta ad arbo(#) ‘come, dru- seul a dgv- 0 derw:,-0 in un rapporto simile. si noti ancora che drusculu 2 il nome dun albero,.e perd questa” formazione in “wsculn péteva venir suggerita da quella di *arbosculu. » 1. Tl-nome: che ‘nel. Catasto ® seritto Fuace'si pronunzia oggi a’Ponte Fi'ie, na ‘Fatah, pod Fa'iami. Si trove a destra di San. Niccold, fra Dro- 108 Voglia fe Gti soritti notaili conoseano solo 1a forma ‘te lina: *tarreno nreiato ‘a contradn ai Valdeson, overo 10 Fosse» (1636), yee pascolativi con le aue sobde in meso oO 18 piedi di oliveri dentro Dost incontada delle ove (1681); * contra delle Fuasse, contin questa citta ,, Fra Fel. I 114. i If 883, § 290), da cut (Bart., 1. ¢)- Questa forma fase col dittongo® Faucr, nel jare qui un nome Studi toponomastiei sull’isola di scolo, Pornibo e Politi vy. anche Si tratta di ‘rissa (Bartol Fuase nel Yeglioto © di qua Fase nel veneto Passd, forse, nello slavo. Un'altra Catasto. Per il monottongo si pud forse ricordi : usato dagli Slavi di Ponte: Pk'se, Va Pu'sah, Kolo Pas (sl. kolo | = “presso ,), col derivate Pusiia Draga; sotto questa ultima, Tocalitas sony le Fa'se, Anche Fra Fel, II 4 22, conosce il nome Kolo Pig: * Neresizza in Valdesun colli Pusse » (1783), © neresi nel confin Valdeson chiamati Pusce « (1786). Fa'se & Pile sono due localita distinte ¢ vicine. Se Ja scoonda viene ‘bbe la innovazione slave diy in p, ma l'u- farebbe qualche difficolta: eft. Bartoli II 383 (§ 293) Jagié- j esempi, ¢ molto dittonghi ve“ da rissaz, si avre invéce dio, da. in posizione, OM, @CC. fa non maneano altr ispondenti.@ Kopsa cbxa, posat FOss-AT" Festechr. pag. 49 (§ 25)- pif sicuri, di monottonghi slavi corr glioti:, v. §§ 19. 41, 47- | D qr 1157 @, fra Kokorete € ‘da Fontagnale. Ofr. ancors Le Fontaniale 188* (1748). 12, 11 Catasto dei beni francesoasis ee Leonardo, nel.comune censuario dit Veglia, Fenteias, Bra Pol TL 87 (1702).e, coll’articolo, tre yarianti di i1 Bartoli 11-287, 25%, 886° intacco di x e 7 davanti -1e (-“Euta) : Fontana -ELLA. Sull’ ee anche ZRPh. XXXII 2. ‘Krdéali » Ponte si chiar 1p discosto dalla villa di (1783), dermon Franz! »» ‘al confine di Ponte wee seaza anbbio dal nome di persone Frangulé filii Dom:*! da Ponte, Fra Fel- Tae ibid. I 194-(1448). 18; Gli appeszamenti fra Vela Droge e Na imano ‘Franciili (anche con #): cfe. * Franzul poot Ponte ,, fra Fel. It 6° (@.1743}, Questo nome ai lunge provie Franzul: oft. : Margarita wxor ch civis Vegles (a: 1877); Nicolizan Franzoliel 104 Pietro Skok, iminutive a: x. ; Ho A Franzul, diminativo di Franc-o, -es0o, corrispondono, nel Slavo dell'Isola, Frani’é 9 Franac, porché ‘i suffissi -ié 0 ac sono Pur essi diminutivi, Tee come quello ai Mansy’, » ® conservato nella fase ‘el, anteriore a -iai. 1 primitive, Arista, & engi Gisfuro nelin toponomasticn slave. dell ola, come'si vedra pin “fea (diminutive), -ina (aument,). A Ver panite Arita sgnifen * ume pegs Pietra, lavato dall'ncqua marina @ ‘Poe appreciaio dai muraten Vione da rrusto: v. REW. 8543, L’-2 slavo rispecchia il plurale neutro, oppure a da Spiegare come I'-a di Porniba (AGIItal. XX 128) © di Funda § 16, 18. boseo (drmun) sulla strada Principale che da Valbiska conduce : Voglia, a destra, Presao Pici’t, si chiama Fula! ovvero Fuki'si; questa form: Plarale indica j molti *ppezzamenti ch'esso Fuki’ & chiavo: contione l'imporativo fy — « fa, (Bartoli TI 185) © kis * eacio ,, stica vegliota: off. nel docuinento del 1198 (ibid, 247-250) Ruba Sacco (riga 9), Grigoro de Manduca: Vacea (248, r. 13), Stephanus de Manduca Vaceq (250, r. 11), Leo de Mira Gamba (248, r. 143 ‘0 Bart. Ie M1, Gli atticoli de) Bart. pabblicati nella Jagié-Festechr. (Zhornik ui slava : Studi toponomastie! sull'isola di Veglia 105 ¥, Jagiéa), Berlino 1908, ¢, nelle tiviste RPh. XXXI 1-16, RDRom. 1 456-490, AGIItal. XX 122-9 RJb, e GStLit. saranno citati senea il nome dellautore, Per le altre annnuvzaturn v. le note 2 e 8 ¢ il Roman. Etymol. Woerter’. REW,) del Meyer-Luebke, Aidelberga 1925 (ristampa). — Si aggiungano: Benraneust = Touring Club Italiano, Indice generale della Carta d'Italia del T. C. 1. alla seala 1:250.000, compilato sotto la direzione di L. V. Ber- tarelli. 115,000 nomi geografici colla loro ubicazione nella Carta; tutti i nomi italiani coll'aecento tonico; 90.000 altimetrie di localita, Milano s. (1916). — Questo repertorio italiano, veramente prezioso, mi & stato indi eato dall'amico Bartoli quando il presente lavoro era: gia composto. Jiusiex LHL. Con queat’abbreviatara (di rado con Sinnéns, Die Romanen) indicherd altro lavoro fondamentale sui Romanici della Dalmazia: Die Fomanen in den Stadten Dalmatiens waehrend des Mittclaters, Vienna 1901-3, in tre volumi (= DSchr. dell'Accademin di Vienna, XLVII ¢ XLIX), MHSIM = Monumenta spectantia historiam Slacorum meridionalium, pub- blicato dull'Accademia ingoslava. Zagabria 1868 egg. Codex diplomaticus Regni Croatine, Dalmatiae et Slavinine, ed. Acad. scientiarum et artium Slav. mer., v. 1-XIV, Zagabria, 1904 agg, *'V, VAnzeiger dell’Acead. di Vienna, XXXVI 165. — Anche oggi quel Yarchivio si trova, duole dirlo, in un deplorevole disordine. | documenti che ¥i Si conservano sono affastellati in trenta grandi mazzi o fascicoli, ¢ si Possono citare solo’ con Ia sigla del rispettivo fascicolo. Ecco, in ordine ¢ alfabetico, le sigle che ci riguardan Krim.; questa sigla designa gli atti di procedura criminale raccolti nei fascicoli XVII e XXVIII. Nadarb, (sl. nadarbine) fascicoli XXI e XXII. Notar. » Not. . XXV e XXVI. Vésit(ationes); fascic. XXUI ¢ XXIV. I fascicoli I-XX contengono In corrispondenza dei vescovi di Veglia, da Donato a Turre (1484-1516) fino al Sintich (1792-1887), e non hanno impor. tanza per i nostri studi. Importantissimi sono invece due manoscritti scoperti due anni fa in questo archivio, E saranno citati con le due sigle seguenti: Fric; = * Jura ecclesiae veglen(sis) ,; sono 281 fogli, in parte paginati, seritti il 1° gennaio 1608, e contengono copie di documenti che si riferiscono ilegi del vescovado concessi da provveditori di Veglia e da dogi di a pri Venezia. : Catastliclo det Balbi = * Catastico fatto dal Nobil ed Eccellente Signor Benetto Balbi auocato fiscale di Veglia, in ording ad inchinate lettere del Serenissimo Diio Dio Aluise’Mocenigo, 17 febbraro 1780 ,. E un ms. volu- eee 198 Pietro Skok - Studi toponomastici sull’isola di Veglia tinoso e contiene, fra V'altro, molte traduzioni di documenti slavi glago- 1 che si tiferiscono a donauioni fatte alle chiese dell'ncla, = * Quei documonti, traseritti da Fra Felice Bartoli, sono importantissimi per i nostri studi: v. M. Bartoli 1 75 (§ 78) ¢ Smidiklas It, pag. xxs. — Sono raccolti in due volumi, dei quali il primo fa a disposizione di M. Bartoli solo per qualehe giorno, ¢ il secondo per poche ore. “Tl metodo di’ me usato per In raccolta del materiale e Ia preci noscenza dei singoli appézzamenti © delle singole a dentalita del terreno ‘sarh esposto alla fine della parte che si riferisce ai toponimi d'origine slava, Qiesta parte non’ pud essere accolta nella sezione neolatina ai questa 7 vista, © sard invece dspitata, spero, 00" nella serione Goidanich. * Con + (@unquo senza m eeponente) indico un suono affine all’ del serbo- sroato letterario. Div quell’accento.¢ di altri dird il necessario nella parte slava di questo lavoro, * Chr. Bart. 1.§ 86, Sono tradusioni o rifacimenti pi’ 0 meno riusciti, come per es. * Arzago, per Gariea, * Feliciano , per Dobrinj, eee. 7 Credo che sia un derivato di caxp-xs, con ‘pud valere, il tose, cetina REW. 1468 (e 1462). ‘1 Parola slava latinizzata: plat * v. Rad. OCXXIV, n° 114. * (G 2) Sul rapporto fra nastsca, ecclesia € xegiaxd si veda la mia * Ter inclogi @, nella Reove.des études slaves Vil, di pros ~it-ina: oft., per quello che solo ,, diffuso nella toponomasticn; mindlogie chrétienne en slav sima pubblicazione, “ > [Ora penso piuttosto a ital. Spagn. brusco e sii (ruseus aculeatus) e fr. bruyere * erica , Meyer-Luebke REW. 1460, Schuchardt Roy Dél corrispondente sl. Kostrij (Lostrit! © lwogo. — L'o di Broseayto ricorda quello dit Moreti da won. (6 4); pit dif ficile @ il problema, di morake: Bart. II 257 e 844, — L'u della variante Sraik- ¥ probabilmente veneto o slavo: — Nota aggiuata nelle boztel- * pungitopo » inorosio di bracus + ritscum;. oft. ym. Etym, 167, Wartburg FEW. 575- ruscus aculeatus , ¢ sim.) dird a suo Pierro Sxox- A ideia de “ fonte ,, 04 toponimia portuguesa _ de fons: - ‘Numero gramaticsl- a fonte. Plantas que & ensombram- Ani- al da fonte. Qualidades da agus: "posse du fonte. Mitologia & AU) ‘ matt. — I. Represontantes ee Formas deminutivas- escrigio da fonte. Sitaagio 4 ~ Estado da fontes 2 gtamaticals- ; Tl. Fontanus, -0¢ ‘ Seus. re i representantes direc Obcervagaes gerais. jos: Deminotivos- Numero ‘gramatical. . na toponimia portu- ag esta representada ceorrespondem & A palavra latina fo vados que Buesa, j4 directamente, Tontanus, -a. de fons. ja por deri L— Representantes arece conservar-se ainda em: onoelho de Paredes; Fontiscos, ‘Fontaseos, de uma quints ‘¢6 encontramos © © primitive genero de fons P Fonts ‘ontinho, nome do’ um logar m0 © 0 de Santo Tirso; de ‘outro. no concelh tes caSOS 20 concelho, dos Arcos. Nos restan -Benero feminino. Sao inumeros 08 sitios ow povoagoes que se chamam simples- tents "Fonte ou ‘Fonies,, @ no deminutivo Fontinka, Fontinhas. _ Tamibem, om vex de 9° jes plural, se usa. 0m mimero: , “on com significado fixe, . usar simp! ‘Duas Fontes, A ¢ tres Fontes (Cinfies) + SOMMARIO miin della et latina nei riflessi slavi Giovanni Mavin, La. pra moridionali ‘Toponomastiea : Pietra Sxox, Sindi toponomastic’ sullisola di Veglia (Continwera) Angelico Pawrs, Ancora del nome Orvieto Antonio Boxixo, Un sagisio di toponomastien. roma Rassogna di periodiel . Indice CONDIZIO YE DE ABBONAMENTO ANNUO Pag. PER DA NUOVA SERIE PERIODICA IN 2 SEZIONT 4) Serione neolatina, diveita da M. Barron; 4) Sezione destinatn a discussion’ teoriehe € estranee al neolatino, diretta da P, G. Gorasren: Interno: Lire GO,— Estero: Lire 80,—. 1 Jd indagini Tinguistiene Sono aperti anche abbonamenti separati per ciascuna serie al prezzo annuo di Lire 40,—- Fi: prega di indicare nella sott zione Ia serie desiderata. Lire 60,—. In tal caso si HVIO GLOPPOLOKICO PPALIANY fo aD, Asean Volnne XXIV + Sisione mestating diverty du MATTEO Hatton Li nei riflessi slavi meridionali pronunzia della cr latina Nel volume NEVI (i260) della. Z1Eh (page. SSB-1 10) il prof. Skok dedien uno studi * Cronologin della palataliz- pavione di ee. ae. wt dinanai a a ya nel latina haleanieo « Fondandosi suglimpr Ui lessieali_¢ sul materiale toponema- slico di origine latina, egli stunge al risuliate che * gli Slavi all’ cpocn del VI se 4 lore venuta nella penisola baleaniea — non prima volo. — trevarono Ja pronanzia vel are dict Gri, g che di conseguenza * la palatntizaazione romena ® ayvenntal depo Ta disteuzione dei centri della latiniti orientale . (p. 108) GH Slavi conservarono in alewni casi da pronunzia velare (Iai cimice dn. oni serborer. kimuk) in altri la trasformarono in ¢ in2 (tel eine © (acétum « (astrnya > eatrial. o < ovnts) in con- formit alla prims o seconda palatatizzazione slava Contre que “ullitna asserzione. contenata implicitamente nella studio dello Skok. ma da lu in ne ‘mente for- mulita, ha sollevati delle ebbiezioni « stangiali lo slavista Fro Ramovs. nelle Jnsuoslovenski I fog (vol. VIL 1924 Pp. TS-1651 @ col Ramos Fr. Sturm, che. i * Riflessi delle concorda, nelle lines princi contemporaneamente allo Skok, elbe a studiare lating palatalizeate negVimpre- +e tel Cusopis 2 slur consonanti neo! stitisloveni Terik woe, VU (II7). pp. A586, du question’ di dettaglio. vi ha Poiché, a preseinderc men tra le una vonvery Aue palatalizenzion’ — Ia yomanica ela Archivin guste, ital, NNT. « g 18 Giovanni Maver ~ La pronunzia della latina, ece. xeriacunwar dell'Ascoli. — Sul gallo-rom. -aglo v. quest'Archivio XX 139 (nota 17), XXIL 114-6 ¢ oft. i matoriali langiti dal Bottiglioni, *I nomi del muflone...y, negli Annali della Facolta di lettere di Cagliari, Vol. I (1927); Pag. 8 (n. 2) dell'estratto. - M. B.). * Delle due voci kirta e kirija la prima & indubbiamente la pitt an- tice (< acurnra). & Por » >J si confronti ancho Skok I 401 (n. 7) © 390 (n. 5)- ™* Der Ausgangspunkt mag Siseia’ gewesen sein , (Skok I, p. 398) ® proposito di faciale > poculiea, * Skok I, pp. 402 © 407. | * Poco-importa che qui la voce non. voglia dire proprio “ caleina , perché essa vi appare in un significato evidentemente seriore, ® * 0 govora a Slavoniji do tarskih ratova i velikih seoba w 16. i 17+ stoledu ,, in Rad doll’Aocad. di Zagabria, vol, 222 (1920), Si vedano anche, coe Per quanto riguardino piuttosto I'immigrazione dei Serbi e Morlacchi nelle regioni occidentali del territorio croato, gli studii di A, Ivié e particolar mente: * Migracije... , [Migrazioni dei Serbi in Cronsia nei sec. XVI, XVII . © XVII], nel vol. 28 dello Srpeki Fin, Zoornik, Subotica 1928, ove, * Pp. 25-26, si trova una parte della bibliografia sull'argomento. » La p rove contraria potrd esserci fornita in primo Iuogo da tudif bed er sicali, che anche per questa regione sono stati finora troppo trascurati- “ : caso specifico poi gioverd un esame nccurato della toponomastice 46! Sirmio © delle regioni limitrof, o Art. cit, p, 64, ann. 8, * Provista gid dallo Skok nel suo Primo articolo’ su Sisak (ZRPb. XXXVI 654) © da lui respinta come inammissibile, 4. Nelle identifossioni seguo glindiei compilati dalio storied F- “Questo documento (si tratta di una copia del 1272, che. per per quel che c'interessa, morita la nostra fiducin) 8 importantissimo, ‘. vi appaiono numerosi toponimi © permettono un confronto delle ent complicatissime per. i suoni corrispondenti agli attaali b, 6 6 ¢(= #1 neal ae MIO, Seprach = Sipraz, la ch serve n indicare a. gottorale AiSh sits esompii ch vale. sopra tatto 6 (uma volta anche «) Ho ates ai PUD ke mu per gid anche per gli altsi dooumoati, Omerviamo per che anche -é (¢?), mentre per il suono di parola sono koe. Non vi ha sidié” almeno perché Pietro Skok 19 TOPONOMASTICA Studi toponomastici sull'isola di Veglia (Coutinuazione: 2. questo Archivio, vol. XXI, Sez, Bartoli, pp. 96-106) (*). 16. In una * visitazione , del 1590 si fa menzione ai terreni e biade Poste in Cambon [sotto Santa Fosca], chiamate Fondore. ha una localiti fra Potnjaki e Celina: Fi/ndure. ‘Un nome simile E un plurale di FUNDUS, con u tonico da ti in posizione (ZRPh. XXXII 3, n. 8) ¢ -ora, come in Kémpora (Bartoli Il 447). L'-e di sure ® slavo. 17, Molto diffuso nella to ponomastia vegliota ® cunous (cfr. REW. 8923), nel senso di vullicella ¢ corrisponde allo sl. déla’c. Questa diffusions (*) A proposito del vegl. droskto (pag. un disguido, la nota seguente. Secondo N. Jokl, Linguist -kullurhistor, Untersuchungen aus a, Berciche des Albanischen, Berlino 1928, pp. 166 ¢ 187, alban. drushi spetterebbe al fondo ario-europeo dell'albanese ¢ non avrebbe origine greco-latinn, A on. stegno del suo avviso egli cite il fatto che V'albanese * comune , conosee dr: nei significati di * albero, stanga, palo, legna da ardere , ¢ anche il suflisso -shkt (84), che ricorre in alcuni derivati. Sicehé Vall, drushk ¢ il vegl. drostlo non avrebbero nulla di comune. Ma si deve osservare che il suflisso -ik di drushk € lo -3k* di bieshkE * bosco nelle montagne . possono Gvere due origini diverse, © che ad ogni modo dieshkd non designa un al. bero, ma una localita. B poiché ~ike si alterna con -i¢, per es. im kreshke * le foglie, e kresité * criniera, etola, spazzola , (v. anche Job, 1. ©.) pud Guure She dieshk? sia Vinnovazione di un *bieshte, simile a Kopshtt * la dino ,. Se cost stanny le cose, il nostro greco-lat. *drusculum pud aver tro- vato un forte appoggio nelt'alb. dru, 102, riga 82) & stata omessa, per 20 Pietro Skok, non fa meraviglia, trattandosi di una caratteristicn del terreno carsico, dove abbondano quelle piccole depressioni. L'innovazione semantica di auraEs, wus, da “gorgo, a * vallicella ,, trova un certo riscontro in quella di mvvs, che vedremo al § 70. Quanto alla morfologia si possono distinguere due tipi: Gork e Gorya, oltre al diminutive ( 18). Gork % un terreno arativo a tramontana del villaggio Breci. Vele Gorge © Male Gorge (sl. tele * grandi, e male © piccole ;) sono due terreni presso Santa Maria di Capo (Glavotok): Vele Gorge > sonra dubbio la localita che in un documento % detta, per evidente orrore, “contrada di Zorgo (legei Gorge] grando in campo di Miloucich ,. L'a di Gorga, plur. -e, si spices come quello di Praiba ece. (§ 58). Nella visitazione del 1590 si menziona un“ terreno che si chiama Gorgo, posto al Monte ,, ed & una sola coma ol “terreno arativo et dermon detto il Gorgo nella contrada del Monte » ai un docum, del 1657 (Libro notar.). Cfr. poi: “un mio stabile seminato, aetto Gorgo, sitto nel confine di questa citti in contrada di Coccorecchie - Fra Fel. If 88 (a. 1698); “dermon entro un terren arativo denominato Gorgo ,, presso il dermon Barbich, forse a Santa Fosca (1768). I documenti traducono non di rado questo termine schiettamente veglioto. Nel Catasto del Balbi. si legge: “ un gorgo, ossia territorio parte arativo & parte neresato, (v. pitt av.), “un gorgo, oasia terreno , (p. 494, anno 1691), “valle, ossia gorgo con qualche fosso di braide , (p. 584), cfr. § 4; * gorgo arativo, ossia dolaz , (p. 622), dove dunque la voce vegliota 2 spie- gata con la slava. Notevole anche la traduzione a p. 60; *dermon Dolaz svetoga Simuna; che vuol dire gorgo di §. Simone ,. Si notino ancora i nomi: Gurgus de Liven, Gurgus quondam Zani de Mingarda, Gurgus quondam Stephani de Amero (Smitiklas XIV 109 , 1868). Nessuna meraviglia che il termine gurgus unito eon un cognome © un nome di battesimo formi nomi di luogo, Nell’italiano attuale di Veglia troviamo, per es. Gorgo Palonio, presso Cocorecché, e quel Gorgo denota un terreno senza pietre circondato, con una macia, detta nel veneto di Veglia ma/tera (REW. 5204, Bart. 11 878, § 428). Un altro esempio di sem- Plice giustapposizione ®:* dermon Gorguorse ;, che si legge tre volte presso Fra Fel. 1 251 (1575), senza che si possa precisarne la ubicazione. Quel nome ® da dividere, probahilmente, cosi: Gorgu-orse, cioe-Gorgo Orsa; Ye potrebbe essere un plurale slavo. La’ fase Gorg Gork » divenuta nello slavo Grk, con r sonantico, scritto e* nei documenti. Nel boseo di Bruseait si trova, p. es. un * gorgo arativo.chiamato Gher di Bare ,, Fra Fel. I 18 (@..1727), il quale Bare ® un vemeggiativo di Bartolo. Assai interessante & Grimifr (come ho intoso a Scherbe), al confine del Monte alla marina. Nella Carta dello Stato Maggiore quella lécalita ® detta Greco.morto, @ gli Italiani. di Veglia dicono Punta Grego morto, Spiaggia (splaga) Grego morto, Studi toponomastiei sull'isola di Veglia 21 Grego morto piccolo [ptkolo),-e altri simili nomi, come bo inteso da un pe- seatore (Antonio Vassilich). Un altro mi diceva: Punta di Grego morto, Valle [vale] di Grego niorto, Grande Grego morto, Piccolo Gr. m. Gli Slavi poi, oltre a @rkemd'r (pronunziato cosi anche a Kositi), dicono G#'& md!rk e anche, per Vinfluenza degl'Italiani, Grk mort, Nei documenti trovo questo nome una sola volta: * dal lago verso Marina, ciot della sola Ponta di Grego morto , nella contrada di Bruseait. La fase Grego morto & una etimologia Popolare o posteriore a *gurgus Marco, Sull'o da a eft. komp canrcs § 82, Altri composti con gurgus hanno de o di. Ofr. Gurgus de Brombolo, Fra Fel, T 158 (1541), forse presso Bassalea nova (§ 2); Brombolo ® da con- frontate col nome Bramba'lié, che si ode a Besoa, — Grdimartini (plurale), sotto Linardié, presso Castella (KaStela), ® chiaro: Gorgo (Grk, Gr) dé Mar- tino. — Grdimanké, vicino a Bubile, nel villaggio Brsci, contiene, nel seeondo elemento, il nome ibrido, mezzo veglioto ¢ mezzo slavo, Mencagna, che vediamo nel documento del 1198 (Bartoli II 249; r. 15), e deriva da Menco (ibid. 248, r. 18 e 25), e Maneus (Smitiklas XI 617, a. 1850; XI 10, a. 1851), ciok Dominicus, col suffisso slavo -ona. — Grderd’ek o -ra'pk (anche con l'accento 4), plur. -r@vki, sotto Ploj, nelle vicinanze del villaggio di Braci, @ indicato anche nella Carta geografica che si conserva nel con- vento dei Francescani, prosso Lakdimdj, e serve oggi a denominare terreni arativi, con una ‘lokva, (§ 88). Anche quel nome mi sembra chiaro; G.de Rocho; v. AGIItal. XX 130, n.8, — A sud di Grderavk incontriamo Grdemat’ (plur,-d'v't), che designa anch'esso terreni arativi con una * lokva,, ed ® un G. de Majo (cfr. § 52). — Grdibincit!’, unr vallicella presso Longe, viene da G. di Benzola, nome attestato finora solo per Ragusa: Jiretok, Die Romanen, Il 26. — Un easo isolato ® quello di Grdelandica, presso Longe (confine della Corniechia): in un documento del 1508 trovo un Paulo Lando; 9 questo nome si ® aggiunto forse il suffisso diminutivo slavo (-ica), Il secondo elemento dei composti con Grik) pud essere anche un appel- lativo toponomastico: Grdelaks (plur.), al confine della Cornicchia; i] golare, Grdela'k, & wn bosco (drmun) nei dintorni di Milohniéi e Brsei; un altro, sotto Linardi¢i, presso Vela Lokva, a dieci minuti da Scherbe ; ¥- anche il Gher de lichi di Mone, Celebrini (Bartoli IT 155). Lorigine sesai chiara: @. de laco, ciok Vallicella con Ia * lokva ,. In qualouno di tali composti con gurgus il secondo elemento & una voce slava. In uno troviamo Jo sl. bé *declivio, china di monte ,: ef. *apud gurgellum dictum Pedock », Fra Fel. I 10 (1851, No 56), ‘apud gurgum dictum de Boch in Ponikve ,, ibid. I 15 (1951). Nella toponomastica attuale si trova un Grdiba, bores (dermone) presto Breci, ¢ pare abbia la. stassa origine: oft, cnu al § 64, — Per Gurgus de gamaila, v, § 82. In altri casi il secondo elemento ® di etimo oscuro. Of. Grdigr’?, boseo 22 ietro Skok, (ermone) nelle vioinanze di Brsci, sotto Milobniéi, anche nel plurale e con J invece di 1. — Grdekavi'le (plur.), od Grdikaval, fea Mon cAPALLA non ci ha forse nulla da fare. — In quei pressi si trova anche Grdeduska. — Un Grdebéd s'incontra sotto Lakmartin,-al confine del terri- torio di Veglia con quello della Cornicchia, je Lakmartin: 18. E-notevole poi il diminutivo Gcurcerius, gorgielo nei documenti® @ Guriali nell'odierna fase vegliota, con due riffessi principali: toponomastica, Questa ® la © quella ® probabilmente la fase slava: © forse con g velare: oft. vegl. -éal da -kiel Guacety di fronte a kenur cexans, gelut axtarus, eco: RDRom. II 4883 € AGIIt. XX 189, n. 25. Comunque, efr. ‘la braijda et il Rorgielo alla Comartin appresso Golub , Fra Fel. 1 250 (1587). Gurtati (plur,)® il nome Ai torreni arntivi presso Braci. Cid che-sorprende oi t che & Breoi si trove il nome di una famiglia (slava) Guréal. I Gurtali abitano vicino a Munéal, fratione di quel villaggio; forse il loro nome viene da quello della pro- Prieta loro o dei loro avi. Gurgellus si trova anche wnito a uit nome di persona: * gurgellus de Camasse, positus apud gurgellus Sairg-,, nella campagna di Bassalca nova, Fra Fel. 1 10 (1440), — Of. anche Gurgellus Dalisipi, Smikiklas XII 10 77). — Con Gurkai mi pare sin da connettere i nome della vallicella (dold'e) GuFavivlori, che oredo sia da dividers cost: Guéa-vir-lovi®. Quest/ultima parte sarebbe ana desinenan aggettival © *vir(e) pud venire da *¥ai Fra Fel. 1 26 (1398), Nella ci da un con je anteriore a -ia, conttu; similmente Gurkali da lave, ‘et ofr. * Vaijra q® Nicolai dicti drinde », “contrada Montis de Cos,, vieino a Monte, Fra Fel. 1 152.(1540) “gurgellum nuncnpatum Dai ldreré apud camardas ,. Idreré pare sia la forma vegliota di un Adrarius: oft. * signora Ant® Adrario », Fra Fel. 1 8 (1705), Theodoras Adrarius, Krim, 27 (1568); eff. vegh prine da Pranprum e aim. (Bart. I] 353, § 840 © sg,), 19. Nel territorio di Besoa, a settentrione dell’abitato, o'% la localita Jargule. Ricorda il nome di persona Giorgolo, che troviamo in Fra Fel. 1'8 (1300). Cfr. In forma con. lo sl. -éé: Stephanus Zorgolich, civis Vegle, Fra Fel. I 184. . Se Jargule viene da Grona-owws 104, 8 un caso notevole di sla per & in posizione: oft. Fasse § 11 20. Una pianura alla Marina, sotto Breci, vicino a Krkius, con Ja val lata, si chiama Jarjacil. Si trova anche presso Fra Fel. I 185 (1488), dove Studi toponomastici sull'isola di Veglia 23 si danno i confini del bosco Repagno: ‘a tramontana penes terrena etiam dicti emptoris, uocata @ Riazol del pento, et Vallem Cherchenussam ,. Lorigine ® chiara: si parte da un Ap-rivum, @ poi da un de- rivato in -acronu: cfr. § 71. A Riazol & divenuto poi Jarjacdl, cfr. § 71, Bartoli I 282 © Goelzer dove j 8 la nota prostesi ZRPh. XXXVII 257 sg. 21. Le vigne vicine al Cimitero si chiamano Kakardjne, secondo la Pronunzia slava di Ponte, © Kekaraine, Kakaraine nel veneto di Veglia, La derivazione di questo nome da cicer con -Iwa, supposta dal Bartoli II 447, 8 conformata, oltre che dalla variante vo- neta Zefarine (ibid. 257), dal corrispondonte Cigeriséa degli Slavi. Alle varianti raccolto dal Bartoli II 244 nei documenti ag- giungo quelle di un atto del 1758: Chechereine (due volte), Chi- chereine © Chichirene. L'assimilazione di ee (protoniei) in a-a, davanti all'at tonico, 8 recente: le varianti del Bart. con i-e (1488), i (1540), e-e (1580 1628) sono antiche come le mie. 22, La vallata presso Porta Pisana, da Veglia fino a Ponta ae Galeto, si chiama dagl'Italiani Kalzolat 0 Kalsolat, con la nota. Gs) e in »- lazione fra 2 ¥; AGMtal. XX 129, ¢ anche Kanzoldi, con la dissimilazione di I-l . Peccato ci manchino forme simili nei documenti. Si notiche Ia valuta 8 esposta al solo per tutto il pome- riggio ed 2 attraversata dalle stradicelle che conducono a Val- secea (sl. Dradica) © a Gherbine. Pereid non eark forse troppo temeraria la proposta di cauue sou-Na o -1nus: cfr. REW. 8073. Un simile dileguo della nasale si avverte in Garbesdt (pronunzia ital.) © Garbesi'je (pron. sl.), che vengono dalla variante Ger- deadin di uno degli * epigoni , (Bart. I 98, num. 75); eft. pure Gerbezajne nella Carta geografica francescana, Che la variante con la nasale (Gerbezdin e anche Gerbezin) sia pit antica di quella in -at, e anche ~dit, risulta dai documenti ', 23. Kambuni (plar.) & un grande podere, forse i) pit bello ¢ il pid fertile di tutta Isola. Si stende alla marina, presso Linardidi ¢ Pineziéi, j | 2 Pietro Skok, Gli abitanti si chiamavano una volta Ka chiesn di Poglizaa (Pol'ica), colori mbunari. Andavano a messa nelle con le, zampogne (sopi!le) e le calzette ai due na rossa @ V'altra azzurra, Ed erano, mi si dice, gente orgogliosa. 11 loro villaggio ® menzionato fin dalla relozioné del Vinciguerra, eitata nel AGIIt, XX 181 (n, 14): * villa Cambon appartiene al territorio di Do- bassinizza ,. Questo fa colonizzato da Morlacchi (v. intanto ibid. pag. 129), © vi s'incontrano nomi slavi: Nicold Paulovich habitante in Cambon (anno 1662), “Thomas Brancovich de villa Camboni + (1490), ma anche il toponimo veglioto (0 romeno?) Fi'ndura (§ 16), Mi si dice che il nome di luogo Kambuni provenga da un nome di famiglia veneta, Cambon, ma questa notizia non d stata confermata dalle mie ricerche. Io suppongo inveca, ¢ la qualith del terreno mi darebbe ragione, che Kambun rifletta un camPu BoNU, con aplologia (po + bo). . ; 24, Kampé'je (plur. acer Kampji (nomin,), » un villaggio di 150-200 abitanti, ed ® una frarione del comane di Verbenico, seritto Kampeje nella Carta dello Stato Maggiore, e ai pronunzia anche con ?’: ne Kampet'th {a Verbenico); na Kampitjah, te Kampéj; anche Kanpel', Kanpeje (Bartoli IL 258, 257). Nei docamenti leggiamo: in Campegli (1590; Visitazione), dermon in Campegtie (1564), contri di Campegte (1672), Campepl ra Fel. 11 28 (1786) chiesa St. Pietro e Paulo'in Campegli, Nadarb, 22 (1650), in Campeglich, ibid. (1600), Si parte dal diminutive di caxpu: -2uLv, onde. -iels eft. lo sl. Munéel, di fronte al vegl, Mundit (§ 54). Nella flessione slava ® possibile clie. Jel-e sia divenuto -elje. — Cfr. infine “ iuxta ortum illarum de Chimpello ,, Fra Fel, 10 (= Bartoli II 244), MA questo si trova_* in. Capite Vallis .,.e percid pare si tratti di un‘altra localita. ca 85, Kand‘t, na Kani’ (anche oon Vaccento 4), > il nome 4i un pic cole podere vescovile, sullsi struda che conduce’ a Ponte. Ctr, * campus aratorius in contrata Canait penes litus marie, Fra Fel. I 41 (1555). La “Mnsions pid antion ® delVanno 1419: S.contrata Canayts y, sevitto enche Caneti, . Bil riflesso veglioto di caxnerow (Bartoli I 884 9g. 447), Ma See OE TE aR Studi toponomastici sull'isola di Veglia 25 cid che finora non si conosceva 2 il fatto molto importante che un altro Kandjt, na Kanajti, si trova nella Valle di Bosca, sotto la chiesa di Santa. Elisabetta. E una frazione di Besca, e vi abitano le famiglie slave Sima’ni¢, Dra’govie, Tomasié, E anche questo terreno ha la caratteristica che il Bart. II 255 ha indi- cata per l'altro Kanajt e Kanajtié. 26, Vicino al Convento dei Francescani, presso la Porta di Sun, si estondono il Kaikil grando e il K. pikolo, a sinistra della local mata Sovra é orti. Tra le varianti, vive e morte, raccolte dal Bartoli II 288 e 248, le pit antiche sono quelle con w, e le piti recenti con m: cfr. “contrata monchelli Cancali, apud viam publicam ,, Smidiklas XIV 109 (anno 1368). Si noti poi: ‘gorgo della Lizza in, Cawcol,, Fra Pel. 1 17. Questo passo & molto notevole, perché oi fa sapere che la localith in que- stione, sebbene sin pictrosn, aveva diverse vallicelle coltivate: efr. “ gurgus de Lima apnd viam publicam, nerosium fraternitatis 8. Marie, gurgus ¥ Zanni de Mingarda, gurgas q" Stephani de Arnero ,. — Si noti ancora: “vallis im contrata Cawealli confinat ab uno latere vinea Caizani, ab alio vinee Jacouuli et Drascho ,. Negli scritti notarili: Canchuol (1628, 1640), Cancol sopra gli orti (1654), ma anche Cauew! (1608, Priv., pag. 61). In Fra Fel. II 182: Caucol (1748). Si- parte, come io credo ‘fermamente, da un dérivato di cavoum * poculum ,: -ate; eft. REW. 1772 © 1778, ev. anche Thesaurus If 624, dove @ da notare anche xavxddtov. Il nome si adatta bene alla natura carsica del terreno, pieno di valli- cole, Il mutamento div in n & stato da’ me rilevato in altri to- ponimi '*: nel caso nostro si tratta, in parte, di errori di jet- turae di serittura, specic dei notai, 0, in parte, di un’etimologia popolare, cio’ di un'influenza di can(e) e forse anche di cul, trattandosi di un terreno cattivo. 27, Il suffisso -el, che abbiamo veduto in Kampel'e (§ 24), ricompare nel nome di una. pianura, attraversata, dalla stradicella che mena a Santa Maria di Capo (Glavotok), a nord-ovest di Zgaljidi e a sud di Petro- vidi: Ha'nte’é™, nella Carta geogratica dei Francescani Kanteli, seritto con Yper’. Un nome simile Kantijai, e designa un pascolo, con diversi ap- : 26 Pietro Skok, us Pevzamenti, nel erocevia fra Kampelje, Garioa (-itsa) e Cornicchia (Korni’6). Nei docamenti legginmo: * prope Campitellum Sancta Crucis, contrata Lacus triam Viatorum (= Ponikve),prope ipsum Incam ,, Smitildlas VIII 446 (1817). Off. “gargello approsso Camptili in parte braija salca nova, Fra Fel. { 230 (1544). B difficile decidere se la grafia -illi rappresenti lu pronunzia -dli oppure -ieli. In un documento del 1656 (Nadarb. 22) si legge: * braida in contrada Camptelli, gorgo arator in Camptelli ,. Hi verosimile quelle raccolte dal Bartoli II 243: Bassalea nova, Vra Fel. 1 10 (1898),= gurgus de Coltolle (1898) = @attelto (1498, 1541,"4), sempre presso Bassai ‘® nova. Una indicazione pit precisa questa: “ terrena conventus 8. Francisci vovata de Galtelto in contrada Naliot 4, Fra Fel. I 185 (1488), ciob nella localita om dette Brusiéi. — Notevole anche il * Runchellum apud gurgum de Galtello,, ibid.I 158 (1544). Si tratta dunque di almeno duo riflessi di CAMPIT-; REW. 1563): un riflesso antico, * § 24), © un rifleseo pit rocente, Caltel- per assimilazione fors, ignari del veglioto, lato pur nel dermon Bas- zuLum (oft. -iel (ivenuto, nello slavo, -elj: vial. — Cantel & poi divonuto © per opera solo di letterati, 28. A nord di San Sidro s'estende un'ampia spiaggia, che i pescatori 4 Veglia dicono La Karkarita wiéa. Tn une scritto notarile troviamo: “noresi in contrata della Carcarcla y; nella Carta geogratica dei France- ‘eani, Calearola: v, ancora Bartoli Il 135, 248, 255, "7. A conferma, dell’etimo, catoarta -ona, dato dal Bartoli I 333 ($290), si possono citare altri esempi di assimilazione di1-R in rr: Karbaras da CALVARIUM con -osus, @ sl. margar da MUL- Gane, dei quali si trattera pit tardi. 29. Nelin’ bella campagna di Sus, al ai sopra di Ponte, che conduce a Besca vecchia, incontriamo Kastir ed b notevole che vi si trovino i rider? d'una , presso In strada Genit. -fra), Pod Kastird'n, “a maceria vetere que tenet unum capud eundo continuo usque ad maceriam que est ria predieta eundo continue usque ad tres in Costetlare et aliud in mare, Prope mercandam {+ et @ mac Studi toponomastici sull'isola di Veglia ar monticellos et abassus tribas monticellis eundo continue usque ad lacum de Morin Cato, = paleosl. it * pozzanghera ,. Mi duole di non esser ito a identificare questi toponimi, — Presso Kaslir, vicino al ciglio inferiore della strada di Besca veechia, si trova una localita detta Moali Kastirt @ anche Kasliri’é. Presso Fra Fel. troviamo solo * dermon Caslir ,, al confine’di Scherbe, IT 40 (1790). Kaslir si pud considerare un toponimo veglioto, pitt o meno antico, ma solo per la spariziono dell'e intertonica di castell- iere; v. Bartoli Il 348. Dei due rappresontanti veglioti in -ariws, -ur @ -ir, quello ® pi antico: v. RDRom. II 480 sg. e AGIItal. XX 139, n. 17. 80. Lo stesso tratiamento dell'intertonica si trova nel nome Kasline (plar. acous.), Bok od Kaslin, Kasloni, che designa una localita contigua a Mundel, a sinistra di Mati'ne, presso Ponikve. B notevolissima la menzione di un “dermoncello [§ 9] in Paniquis in contrata Vallarum Caslanarum ,, von la nota marginale * Val Gaslona ,, Fra Fel. 1 227 (1541). Un po' pit tardi si_scrive: *roncho con la valle in contrata di Val Castione , ibid. 1 261 (1582), * dermon della Croce posto in Panighe in loco detto Caslone ,, ib. 1 281 (1600), e ancora Pal Castonein Panighe, nell'indice di Fra Felice. La denominazione slava era Pol'e fratarsko — la campagna dei frati: * der- monzin sito in confine di Panighe, chiamato il tutto Poglie fratarscho ,, con'la nota marginale “Val Caslone in Panighe ,. La citata fase Vallarum Caslanarum di Fra Fel. 6 anche la fase slava, Kaslon(¢), m'inducono a credere che si parta da ca- STELL-ANA (vallis ¢.) ¢ non da -towe: in Val Castona vedo poreid un riflesso veglioto di a tonico in o (cfr. 39). Pitt tardi, per ana- logia del nome Val Cassione, sl. Kosl'un, che & tutt'altra loca: lita (e non Ia stessa, como il Bartoli Il 244 credeva), quel Ca- slona diventd Caslone © anche Caslon in un documento del 1640. — Non si pud negare, tuttavia, che il nome S. Maria Castel- lioni: sl. Ko3l’un & documentato gia nel 1271, molto prima dunque del nome Vallarum Caslanarum = sl. Kaslon(e). “BL. A ovest di Verbenico, sulla strada che conduc a Veglia, incon: triamo un monticello, con una cappella di San Giorgio, pretso Zidint 28 Pietro Skok, na orh Kiara ( i non si ricava nulla che im- dermon in contrada Chidar ,, Nadarb, 22 (a. 1656), Chired ibid, (1614), contrada Chidra ibid, Nel veglioto dell’Udina si trova, Pare, un guider nel signifi- cato di-* quadro , (Bartoli II 147, n° 120, ultima riga). Il Bart. TL 457 suppose un derivato di quaprum, in. -10, suggeritogli dal casato ‘Quadrio (per 1't fr. IL 353). Ma il casato Quadrio non ricorre in’ quoste aree, e V'ipotesi' del B., da lui segnata con un debito punto interrogativo, non fa accolta dal Moyer-Luebke, REW. 6921. Tuttavia anch'io penso &, QUADRUS, ma piti preci- samente al plurale quapei: ofr, Kimp da camer (Bart. IL 352), di cui nel.g 32, ai K), 82. Quatto al toponimo ora menzionato, (Strohal) = san Pietro de’ Vegliota, 6 gl'taliani invece la arativo Mecot na raunized nura"}-confin dei Campi (=abitare presto Balbi, notino le denominazioni B. 815), da al. pol'e Caimpi na ravnici “ novale in. pis- % Balbi na Kimpu stanovati nello scritto del Feretié, pag. 54; e si osto"ai Campi detto Polina , (Catastor » (Catasto, p. 740); a Campi), “dermon p “campo ,; term. arativi -chiamati Reaine, cont. » bid, p. 454). 1 Kosibi” dicono Porta pri Kimpu, Kimpi, dove Aunque il concetto * campi , (= Pol'a) ® espresso due volte, A Scherbe ho sentito pure Ki'mp, @ 0% ‘anche Jn fase ‘con ny nomi, pif o meno slavi, quell ofr, * PRowoNzon10 ; (1768); e, notevole specialmenté, un “terreno Yooato Campo, posto in confin de Campi. Fra Fel." 28 (1639), Pitt ancora importa il fatto che gl fase Ko'mp, v Kompu, Studi toponomastici sull'isola di Veglia 29 ta (Bartoli 1 228), ma lo slavo pud esser rimasto alla fase 0 wo: cfr, to sl. ie per il vegl. ¥a (§ 67 ecc.). Sul vegl. kuonp v. Bart. 1251 (c. 4) — V. anche §§ 89, 66, 76. 88, Krasndle (accus. plur.) & una localita al di sopra di Sus (Ponte). Nel Catasto del Batbisi legge: Draga col Crosgnali = vallicella presso Kr., e Fra Fel. If Ici da: Crasgnata confine Ponte (1783), dermon, contra Cra~ sgnale (1739), Qui vediamo il suffisso veglioto -tal (Exwv), aggiunto a un nome molto diffuso nella toponomastica slava dell'lsola, kra’- sina, © doriveto da kra’s (= Carso), di cui si discorrera ampia- mente pit tardi, La fase slava corrispondente a Krasfidle ® Kra'’ca. 84, In uno seritto notarile del 1636 silegge: * terreno chiamato Cher chnul ,, che si hada piantare a viti, facendovi “In vaneza de la braida ,. Nel villaggio di Pineziéi si usa oggi Krkul, per indicare la breve insenatura vieino a Portojani Piccolo. La Carta geografica dei Francescani In chiama Krinus, 9 nel villaggio di Brsci si dice Krkans. Nei documenti si legge: villa dei Bersaci, chercinul et mandria, terren cherchnul (p. 26). Fra Fel. 1185 (a. 1488) ci di: * vallem Cherchenussam ,, a tramontana di Repagne. T pescatori veglioti dicono esclusivamente Karndiisa, e invece i Chioggioti dicono Portojani piccolo, e con. questo nome comprendono, come pare, il piccolo porto e Ia seces vicina. L'ultimo Veglioto, 'Udina, In diceva Kar- naiiza (Bart. II 68: v. anche 157). Krknul ® probabilmente un derivato da ciRoINUS: in -ALis Gcil.-vallis). Altri toponimi della Dalmazia sono derivati di crrctx-ata: Krknata (RDRom, Il 488), Krkna¥éina, che vedremo & suo luogo. Il suffisso di Krinus non mi ® chiaro, sebbene il vegl. -dtiza (-autsa) ¢ I'-ussa dei documenti possano riflettere Osa (Bart. II 834 sg. 362 9g., AGIItal, XX 128 sg). , 88. Un terreno sulla strada che conduce da San Donato a Kampelje si chiama dagli Slavi Kriii. Poiché non vi ® aggiunto il auffieso degli aggettivi possessivi -ovit, il nostro Kriiil » diverso dal cognome Kriul, ch’d un diminutivo di Chrisogonus ed 2 assai diffuso nel vicino Litorale croato: Oe ed 80 Pietro Skok, eft, Kr'iulovo sotto Ponikve, 2 con kréul’a, che a Cornicchia 3 boscello ® diffuso anche neil’ “comuni (prunus cerasus) @ si Presso Garioa (Strohal). Kriil va unito invece © altrove designa la ciliegia amarasca. Liar ‘sola di Veglia: con esso s'innestano le ciliege nutrono le eapre, Si parte da un diminutive di kris CERESUS. 86. La localita ora dotta Kuricdjt Mati 6 Veli + Piccolo), vicino a Sus (Ponte), Crozeait nel Catasto del Balbi. “ spiegasione , seguente: ii'ri, K, (ciod K. grande @ tramontana di Runtd'le, ern detta invece Aleuni abitanti di Ponte mi hanno dato Ja cio’ * corri ,, e edjt, * tempo , (ted. Zeit) Ma questa &, s'intende, una etimelogia popolare, o, meglio che popolare, semiletteraria, perché il ted. Zeit & tuttaltvo oho Popolare a Ponte. : Credo che qui si abbia probabilmente il suffisso -ajt © sospetto che Croze- (kroc-) sia lo sl, larustica, Krusviea. Per altro: simili slavi. con suffissi veglioti, eft, § 87. -ErU kru’a o un derivato: formazioni ibride, di nomi 87. Nei pressi di B, si trovano tanti toponimi ve slioti, incontriamo anche un Ul suffsso 8 chiaro (cfr. § 36):-2 aggiunto-a cos “salvia ,. Cfe. Monte de-Che oggi Monte di Salvia = sl. Brdo od Kua, da cui,con la dissimilazioné detto Lagter situato in Carbon ,, Fra 9% difficile per i Veglioti (cfr, AGIItal, XX.181), loro o digli Slavi con st; * dermone nelle perti- di Lt in Ly, Lagter: oft, Fel. 11°34 (1662). 11 nesso : ® stato forse riprodotio da Studi topouomastici sull'isola di Veglia a1 nonze di Cambon detto Pod Laster, Fra Fel. It 70 (1689), cio’ Sotto (= sl. pod) Laster, Questa forma si trova scritta cost per due volte: nel testo e nel margine. Ma non m'e riuscito di trovarne Ia forma corrispondente nella toponomastica attuale, 89. Molto frequenti sono i toponimi formati con Lak e un appellativo © un nome di persona, con o senza de. Lagiimor, Punta od Lagdimora, nel tarolario Porto Lag-Dimor, Lago- demur, Lagdemur (Bart, II 258), nella Carta geogratica dei Francescani Lag 4 mor, ® vicino a Rabasalj e Sv. Mikul. — Uopinione del Bartoli II, 881 (§ 287, in fine), che mor rifletta wanx, 2 confermata dal nome corrispon- dente “ contrata Lacus mariné , di Fra Fel. 1 188 (1488). Ofr, §§ 80 ¢ 32. Lakmiki’e, con pascoli e un bosco (dermon) e qualche apperzamento srativo, @ nel Comune consuario di Monte (Vrh) ed ® un beneficio di San Rocco. Nei documenti si legge: dermon Lac Michunz (a. 1767), dermon Lae Micunz (1712), che sono trasformazioni grafche o fonetiche di un au- teriore *Afincve. Questo. mi pare sia un diminutivo di Meneus per Dominicus ($8 17 © 76): eft. la cassa Michueio Penesich, Krim. 27 (1591), Zorai Micue, Notar. (1631), Per piti rispetti ® notevole il nomie del villaggio slavo Lokmarti\n o Lokmarti'n. Si noti anzitutto V'o, Poi ln variante usnta dagl'ltaliani Ko- martin, da La-kmartin, dove La- % stato preso per Tarticolo. Nei docu. menti s'incontra il dittongo ei per 1 davanti -n (v, Bartoli II 851 e 852): villa della Comartein, in un docum. notar. (1674), Quassich dalla villa La: gomartin, Fra Fel. I 8 (1783), terreno posto appresso il lago della Co martin, Notar. (1655). Questo b chiamato oggi Lokoa Lakmartingka. Oft. § 88. 40. Uno stagno presso Munéal, nel Comune cens dietro Garbesij, & chiamato Laiasaj dagli Slavi, siti, ¢ invece Sansa¥ dag!'Italiani (Bartoli IT 258), che anche in questo caso (+. § 89) videro nel La- un artioolo. Pit curios & Vepentesi dim: per in fiuenza dei molti San- (Santo)? La Carta geografica dei Francesoant da I. Sani io di Monte (Vrh), almeno da quelli di Ko- La fase pitt antica & anche questa volta quella conservata dagli Slavi, se viene, come suppongo, da un lasa + satt, come dire “ lascia sote ,. Per la scomparsa di -t v. §§ 22, 53, 85. 41. Ta an documento del 1719 si menziona un * dermon in Valdemore, chiamato Neris Panga a +- Oggi ® detto Via'nge uno stagno verso Cor nicchia. IL dimimutiva Veanzica si trova in Valdimork (§ 78). Al confine di 32 Pietro Skok, Monte; nel Comune censuario di Sant'Antonio, un appezcamento arativo’ wi chiama Livnga. Ad orionte di Valdimork an altro terreno & ehinmato dagl Ttaliani Lange © dagli Slavi Longe. — Anche in Valdilue compare ua nome simile; Longa (pron. sl.). Questa fase si trova pure ad oriente di Picigole, nel Comune di Gorniccbia. In un atto notarile del 1626 & men zionato un * terreno arativo Longa, posto w rente de Ia villa delle Braide ” B un altro, del 1658, ci da il nome Braide lunge, che existe anche oggi Promo Brusiéi (§ 4). ~ Non si pud sapere a quate di questi nomi corti, Sponda il Zuanghe dell'Adelman (Bart. Il, 156), Como Fase vidne da réssan, (ibid. II, 338, § 290). 1 aubbio © tre Langhe che W'Indico ger coal Lange pud venire da LoNcAe del Bartoli (ibid.) viene dai due merale del Bertarelli?? da per i quadretti di Verona, Torino © Cuneo, Comungue, il » di Vlanga -¢ 8 secondo me, lo sl. v (vit) «in » come per es. quello di V-izace N-esactum: eft. anche § 71 © v. Bartoli, in Jagid- Festschr., pag. 39, 42. Vicino a Hametovei trova una localita chiamata Majer. Bu belvedero sulla Marina, © mi si dice che dil si segnalava ‘nel passat Varrivo dei corsari, Un altro. Mé'jer & vicino a Viadke Gomile. Un tert0y nord di Modila, B sulla strada che conduce da Torkul a Scherbe, attravers? Pinesili, c's un Na Majtrs sl. na * Ys Verso ,.— Mi si detto, a Poljiom q che cotesti Majer erano un giorno nema! frequenti e si trovavano sul sporgenzs. Tl noto cognome. tedesco non c’entra per nulla: si tratta, it Veco, di mina, con i in-ai, onde aje, sim, (Bart. II 384). Tl dileguo di

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