All'Ottocento risale la necessit di ordinare gli archivi e di descriverle in modo da renderle
accessibili agli studiosi. Nel 500 vennero creati i primi istituti per la conservazione documentaria, ma senza finalit di studio. Gli archivi rientrano in una funzione di governo. L'archivistica applicata alle fonti storiche si ha appena a partire dal XIX secolo. Dopo l'unit d'Italia venne definito dalla commissione Cibrario che gli archivi venissero organizzati e gestiti dal Ministero degli Interni. Nel corso del XIX secolo i diplomisti iniziarono ad analizzare i documenti sotto il punti di vista scientifico. Nel 1842 venne istituita la Scuola di diplomatica, archivistica e paleografia presso l'Archivio di Milano. Negli anni che seguono la Seconda Guerra mondiale la diplomatica entra in crisi a causa dell'esaurimento di informazioni e della sua circoscrizione cronologica (il Medioevo). Negli anni 60 si dibatte molto sulla disciplina archivistica. In Italia soprattutto si collegano gli archivi allo studio delle istituzioni. Si cerca di modificare il proprio approccio distinguendo innanzitutto tra archivi storici e archivi di deposito, definendo la nozione di vincolo archivistico e tentando di fornire una descrizione unitaria tramite la Guida generale. Le relazioni tra archivistica e diplomatica sono in un certo senso problematiche: la diplomatica non riconosce all'archivistica i propri meriti, considerandola come semplice depositazione. Inoltre l'archivistica tende a consolidarsi come disciplina autonoma. In generale quindi paleografia, diplomatica e archivistica sono sempre state viste come discipline ausiliare della storiografia