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la FISICA dei MIRACOLI

COME ATTINGERE AL POTENZIALE DEL CAMPO DI COSCIENZA


di Richard Bartlett
MACRO EDIZIONI

A Dara Louise Bartlett,

la mia bambina, che mi ha insegnato ad approfondire la conoscenza e l'amore, e a


manifestare
pienamente la mia gioia.

Inoltre, voglio dedicare quest'opera al tenente colonnello dottor Tom Bearden,


le cui brillanti intuizioni sull'elettromagnetica scalare,
e relative applicazioni, hanno ispirato non solo il sottoscritto,
ma infiniti altri ricercatori. Bearden si e dimostrato
un guerriero infaticabile, sempre pronto a combattere
per la verit e a difendere le sacre libert di questa nazione.

INTRODUZIONE

Prima o poi, nella nostra vita, vorremmo tutti quanti sperimentare un miracolo,
ma nel
momento in cui ne abbiamo veramente bisogno, non sembra mai essercene uno a tiro
, non
vero?
Profondamente integrata in questo libro c' una energia estremamente tangibile e a
ssolutamente
reale. Proprio come i testi di magia di Harry Potter, quest'opera caratterizzata
da un campo di
potenziale enorme. Amorevolmente cullato tra queste pagine c' un modello energeti
co
straordinariamente potente. Proprio come hanno gi fatto migliaia di altre persone
, anche tu
puoi servirti di questa tecnologia della coscienza, cos da produrre "guarigione"
per te stesso,
per la tua famiglia e forse persino per l'ambiente in cui vivi.
Questo libro ti dimostrer che ci che chiamiamo "miracoli", oggi come oggi, in ques
ta nostra
epoca, sono da considerarsi fenomeni concreti, di cui dobbiamo riconoscere l'esi
stenza anche se
non sono stati ancora "dimostrati". Tuttavia, come ben sappiamo, l'assenza di pro
ve non una
prova di assenza. Quando orientiamo la nostra coscienza verso ci che possibile, an
zich
lasciarci vincolare da una visione della realt dominata da ci che non possibile, s
copriamo di
essere concretamente capaci di attingere alle energie e ai principi quantistici,
cos da servircene
nel nostro quotidiano in modo del tutto sorprendente, divertente e... miracoloso
!
Un miracolo trascende i limiti dettati dalla maggior parte degli attuali modelli
scientifici, ma ci
non significa che non ci sia una scienza in grado di spiegare i miracoli, laddov
e si renda
necessario trovare una spiegazione. Qualcuno potrebbe osservare che parte delle
idee di questo
volume rientrano nella cosiddetta

8 - La Fisica dei Miracoli

"scienza di confine". Ebbene, sono ben contento di trovarmi in questa zona di co


nfine, in
compagnia di angeli, miracoli e altri eventi meravigliosi che la scienza non in
grado di
"spiegare" adeguatamente. qui che dimora la magia. E se ti dicessi che c' un modo
per
aumentare l'incidenza dei miracoli nella tua vita, che te ne sembrerebbe, mio ca
ro/a?

Non dovremmo mai dimenticare che tutta la materia si compone di energia, o megli
o di campi
energetici: esseri umani, animali, polvere di stelle, alberi, sedie... nessuno e
scluso - qualsiasi
forma, a livello quantistico, fatta di energia, ed proprio in tale contesto che
interviene la

scienza dei nostri cosiddetti miracoli. Rupert Sheldrake un biologo nonch un auto
re prolifico,
che ha presentato all'opinione pubblica il concetto di campo morfico (nel Glossa
rio della
Matrice si vedano anche i concetti di risonanza morfica e di unit morfica) :

Trattasi del campo interno e circostante a una unit morfica, che si organizza sul
la base di una
struttura caratteristica e di un pattern di attivit. I campi morfici costituiscon
o le fondamenta
della materia, nonch del comportamento degli oloni, o unit morfiche, a qualsiasi l
ivello di
complessit. Con il termine campo morfico si fa riferimento anche ai campi morfoge
netici,
comportamentali, sociali, culturali e mentali. I campi morfici sono modellati e
stabilizzati dalla
risonanza morfica, sulla base delle unit morfiche precedenti e analoghe, sottopos
ta
all'influenza di campi dello stesso genere. Di conseguenza contengono una sorta
di memoria
cumulativa, e hanno la tendenza a diventare progressivamente abituali.1

1. Rupert Sheidrake, www.sheldrake.org/Resources/glossary.

Introduzione - 9

ATTINGERE AL CAMPO MORFICO DELLA MATRICE

L'Energetica della Matrice dispone di un vastissimo campo morfico in virt del qua
le ognuno di
noi, con un minimo sforzo, pu accedere a un campo unificato di coscienza. Sono gi
migliaia
le persone che, giunte dagli angoli pi remoti del pianeta, hanno partecipato ai c
orsi di
Energetica della Matrice e hanno letto il mio primo libro: Matrix Energetics: Th
e Science
andArt ofTransformation.2 Chiunque abbia partecipato in qualche forma a tale Mat
rice ha
contribuito con un certo momento energetico al campo morfico collettivo dell'Ene
rgetica della
Matrice, detto anche griglia.
Tale potente dinamica di gruppo permette l'amplificazione reciproca delle capaci
t e degli
impulsi energetici graditi, e tutto ci per il bene collettivo. Chiunque vi si ins
erisca non potr
che trarne beneficio. Dal momento che qualcosa che esiste gi, chiunque pu ricreare
il
campo e accedervi, ovunque sia e in qualsiasi istante. Quando attingiamo al camp

o morfico

dell'Energetica della Matrice che gi stato creato, accediamo a quella che potremm
o definire
una tecnologia della coscienza estremamente organizzata e potente. Tale tecnolog
ia contiene
del "software"eccezionale ed caratterizzata da uno straordinario supporto tecnic
o "sul campo".
In pratica, ognuno di noi pu disporre direttamente del vero e proprio campo energ
etico che io
definisco Energetica della Matrice. Nelle pagine di questo libro scorre una ener
gia
estremamente potente. Per poterne trarre vantaggio non necessario disporre di un
a qualche
preparazione scientifica. Si tratta di informazioni che possono trasformare la t
ua vita secondo
modalit tanto strane quanto meravigliose! Alla fin fine, quando parliamo di magia
e miracoli,
si tratta sempre della stessa cosa, quale che sia il linguaggio usato, e tutto c
i pu comunicare
direttamente con il nostro cuore, anzi, lo far di certo!

2. Richard Bartlett, Matrix Energetics: The Science and Art of Transformation, B


eyond
Words Publishing, Hilisboro, OR, Atria Books, 2007.

10 - La Fisica dei Miracoli

Il contenuto di questo libro dovr essere assorbito profondamente a livello di con


sapevolezza
inconscia. A tale scopo si rivolge al lettore in molti modi diversi e su pi piani
di comprensione.
Taluni concetti risulteranno poco familiari e di diffcile comprensione; oppure po
tr capitare
che gli argomenti di cui si parla sembrino non essere alla tua portata non impor
ta: prenditela
comoda e sii indulgente. Nel leggere questo libro consentiti di rinunciare tempo
raneamente a
tutto quello che pensi di sapere. Se i concetti di carattere pi decisamente scien
tifico non sono
pane per i tuoi denti, potrai anche tralasciarli. L'energia che stata deliberata
mente codificata
all'interno di queste pagine sar comunque disponibile, anche quando non riuscirai
a
comprenderne il contenuto.
Molte delle storie e delle ipotesi presentate sono caratterizzati da una certa i
ronia; anzi, in certi
casi mi metto proprio a fare il pagliaccio, totalmente e senza batter ciglio! Po
trai comunque
servirti dei concetti che condivido, facendovi ricorso alla bisogna. La cosa pi i
mportante che
tu impari a giocare e sperimentare questo materiale, e prenda a osservare in che
modo la tua

vita ne viene trasformata.

Nel corso di uno dei nostri seminari un giovane ha voluto condividere una storia
incredibile.
Bench fosse da sempre analfabeta, costui aveva sviluppato un suo modo del tutto p
articolare di
leggere. Andava in biblioteca, sceglieva un libro che gli "sembrava interessante
", e se lo
portava a casa. Non essendo in grado di leggerlo in modo convenzionale, la sera
lo metteva
sotto il cuscino e ci dormiva letteralmente sopra. Il giorno seguente, quando si
svegliava, per
qualche misterioso motivo la sua mente "conosceva" il contenuto del libro.
Costui ha riportato un altro fenomeno, forse ancora pi stupefacente, e cio che mag
giore era il
numero di persone che in precedenza avevano consultato quel libro, maggiore risu
ltava
l'accesso alle informazioni contenute di cui l'analfabeta in questione riusciva
a fruire con quel
suo bizzarro metodo di lettura. E quindi, se le persone che l'avevano letto eran
o poche, la

Introduzione - 11

portata e la qualit delle informazioni che ne ricavava era appena abbozzata. Cred
o che quel
giovane sia riuscito a farsi una cultura, in modo apparentemente incredibile, pr
oprio in virt
dell'esistenza dei campi morfici di cui parla Sheldrake.
C' quindi una potente dinamica di gruppo che ci permette di amplificare reciproca
mente le
nostre capacit e la nostra energia, cos da contribuire al bene collettivo di tutte
le persone
implicate. Ecco perch entrare a farne parte non potr che contribuire al tuo beness
ere. La
griglia pu essere riprodotta ovunque e in qualsiasi istante. Quando attingi al ca
mpo morfico
preesistente dell'Energetica della Matrice, entri a far parte di qualcosa di ass
olutamente unico,
che come gi detto pu essere definito una tecnologia della coscienza potente e alta
mente
organizzata.

STORIA DI UN MIRACOLO QUANTISTICO

Apprezzo profondamente uno degli aspetti spesso sottolineati dal dottor Bartlett
, e cio che non
dovremmo pensare di essere gli artefici di una qualche "guarigione". Ho una prof
onda fede in
Dio, e spesso percepisco un conflitto tra il mio credo e il mio addestramento, b
asato sul

modello tradizionale della medicina occidentale, quindi caratterizzato dal preva


lere degli aspetti
scientifici rispetto a qualsiasi credenza nei valori spirituali. Non mi piace se
ntirmi in conflitto
con Dio quindi, quando il dottor Bartlett dice di smettere di pensare e/o di cre
dersi un guaritore,

mi trovo perfettamente d'accordo. In realt, ci che stiamo facendo permettere a Dio


, o alla
grazia divina, d'intervenire laddove necessario. In tal modo riesco a portare a
termine il mio
lavoro senza disagio e in tutta umilt.
Nella mia professione medica ho due specializzazioni: medicina nucleare (fisica
quantistica) e
pediatria. Sono andato in pensione circa un anno fa, e adesso sto preparando un
master in
medicina olistica. Anche se non ho mai partecipato ai seminari di

12 - La Fisica dei Miracoli

Energetica della Matrice, sono gi stato in grado di aiutare due diversi soggetti
in tre specifiche
situazioni. E tutto ci semplicemente dopo aver visto su YouTube il video del dott
or Bartlett
che spiega la tecnica dei due-punti; grazie a ci, e all'aiuto di Dio, i miei "paz
ienti" hanno avuto
un immediato giovamento, in modo apparentemente miracoloso.
La prima volta che ho sperimentato l'Energetica della Matrice stato quando un si
gnore mi ha
chiamato dalla chiesa spiegandomi che non riusciva pi a urinare. Inoltre, c'era s
angue nelle sue
urine. Voleva un consiglio medico, al che gli ho consigliato di raggiungere il p
i vicino
ospedale, ma non poteva permetterselo. Il giorno seguente mi sono sentito in col
pa: non avevo
dimostrato particolare compassione e non l'avevo affatto aiutato. Cos ho deciso d
i rintracciarlo
e di provare a dargli una mano. Avrei voluto davvero guarirlo, sebbene fossi ben
consapevole
che la guarigione in realt viene da Dio.
Alla fine l'ho ritrovato nella comunit parrocchiale e gli ho chiesto di raggiunge
rmi in ospedale
per una benedizione. Una volta arrivatogli ho impartito i sacramenti. Poi ho dec
iso di eseguire
la tecnica dei due-punti: in modo semplicissimo, sul lato frontale e su quello p
osteriore. Proprio
mentre la eseguivo, l'uomo ha cominciato a urinare. Potr anche sembrare una scioc
chezza, ma
per lui ha rappresentato un autentico miracolo. Nel giro di un giorno l'esame de
lle urine si
normalizzato e ha potuto lasciare l'ospedale il giorno seguente.
Il caso successivo riguarda una mia compagna di corso di "terapia energetica" ch
e aveva un
problema ai seni nasali. Aveva gi subito un intervento chirurgico, che per non era
servito un
granch. Durante il corso il suo naso era sempre congestionato. Ci era stato chies
to di praticare
la tecnica di tocco quantistico durante la pausa. Ho pensato che quello che avev

o appena
appreso fosse troppo lento per le sue esigenze, quindi ho deciso di sperimentare
l'Energetica
della Matrice. Ho prodotto una rappresentazione olografica immaginaria dei suoi
seni nasali e
"ho

Introduzione - 13

acquisito consapevolezza" della collocazione esatta dei blocchi, cosicch ho potut


o rimuoverli.
Il suo naso tornato a posto "all'improvviso": in meno di un minuto!
In seguito, la donna ha sperimentato un altro problema: una distorsione muscolar
e alla gamba
che inizialmente ha cercato di guarire con l'agopuntura, praticata per diversi m
esi. Il dolore per
non passava, e cos ha chiesto il mio aiuto. All'inizio ho cercato di servirmi del
la tecnica
terapeutica che mi era stata insegnata, che per non parsa particolarmente efficac
e. Allora
sono passato alla tecnica dei due-punti, cos come insegnata nell'Energetica della
Matrice.
Ho praticato la tecnica di base senza saperne un granch, basandomi ancora una vol
ta su quello
che avevo visto su YouTube. Il muscolo sembrato tornare istantaneamente a posto.
Per quello
che ho sperimentato nella mia carriera, molto difficile ottenere una guarigione
del genere
quando c' un problema. Ma poi, quando ho potuto constatare cosa riesce a fare il
dottor
Bartlett con la tecnica dei due-punti, applicata a problemi di ossa e muscoli, m
i sono detto:
Accidenti! E qualcosa che va al di l delle mie capacit di comprensione, ma pu essere
davvero utile. Quando ho praticato i due-punti su quella mia compagna di corso, i
l dolore
scomparso, e se n' tornata a casa di corsa!

D.S., professore universitario laureato in medicina nucleare e pediatria

Mi piacciono molto i libri che rappresentano una sorta di sfida. cos che so di af
frontare e
(com' auspicabile) trascendere i limiti della mia conoscenza e delle mie capacit.
Le
informazioni contenute in questo libro sono con ogni probabilit del tutto diverse
da quelle in
cui ti sei finora imbattuto. O forse potranno rappresentare una convalida di ci c
he in cuor tuo
sapevi gi, ma che non avevi ancora saputo formulare o mettere in pratica. Comunqu
e sia,
prova semplicemente ad aprire il

14 - La Fisica dei Miracoli

libro a caso e a leggerne qualche riga, per poi "dimorare nella sua energia" e l
asciare che
penetri, lentamente e delicatamente. La sua magia funzioner, anche se non credi c
he sia
possibile!
Grazie a questo libro potrai penetrare direttamente nel campo dei sogni e dei mi
racoli gi creato
e reso disponibile da migliaia e migliaia di persone. Potrai sperimentarne tutti
i benefici, senza
alcuna difficolt. Creare miracoli quantistici nella tua stessa esistenza risulter
essere molto pi
semplice e divertente di quanto avresti mai potuto immaginare!

CAPITOLO I

un uccello! No, un aeroplano! O forse ... Superman?

Mia moglie, che non proprio il tipo di persona che potremmo definire assolutamen
te normale,
nel febbraio del 1997 ebbe una vera e propria crisi di nervi. Motivo? Mentre mi
dedicavo al mio
intenso lavoro di chiropratico, avevo avuto una visione di Superman sotto forma
di ologramma
tridimensionale. S, certo, con tutta probabilit si trattava di un'allucinazione, f
atto sta che mi
aveva permesso di sistemare all'istante i problemi di vista di una bambina!
Chiunque abbia gi letto il mio primo libro sar a conoscenza delle modalit secondo l
e quali
nata tutta la faccenda dell'Energetica della Matrice. Fondamentalmente mi ero do
vuto occupare
di una giovane afflitta da ambliopia, un disturbo comunemente definito "occhio p
igro", e non
sapevo che fare. In quel genere di circostanze la maggior parte degli stratagemm
i che potevo
tirar fuori dalla mia borsa - tipo i cristalli e altre cose tanto bizzarre quant
o meravigliose - non
sarebbero stati di nessun aiuto.
Mi ero fatto la solita tirata da Seattle a Livingston, in Montana, dove nel fine
settimana
esercitavo come chiropratico in uno studiolo di mia propriet. Avevo dormito poco,
lavorato
tutto il giorno, e il velo che separa fantasia e realt, ovvero le dimensioni alte
rnative possibili,
quel giorno era molto pi sottile del solito. (Il resoconto dettagliato dell'accad
uto contenuto
nel primo capitolo della mia prima opera). Ancora non so bene che cosa sia realm

ente accaduto,

ma il genere di mitologia che circonda eventi di questo genere sar sufficiente. F


atto sta che
quando dovevo affrontare una situazione in cui non sapevo come intervenire per a
iutare o
guarire, la mia mente inconscia era solita presentarmi

16 - La Fisica dei Miracoli

l'immagine di George Reeves nei panni di Superman, un archetipo potente e assai


utile
generatosi nella mia infanzia.
Una delle molte capacit straordinarie di Superman la visione a raggi X, uno strum
ento
estremamente utile, soprattutto se nelle mani di un medico! Ebbene, grazie alla
proiezione
dell'immagine di quel superpotere di Superman, riuscii concretamente a vedere ch
e cosa non
funzionava nella vista della mia paziente. Non sono mai stato uno che si fa trop
pe domande,
neppure quando all'improvviso fa la sua comparsa qualcosa di bizzarro o di merav
iglioso e
risulta essermi utile. Agii immediatamente sulla base delle informazioni messe a
mia
disposizione. Era accaduto qualcosa d'inaudito e sorprendente, e il problema di
quella giovane
si risolse all'istante.
Penso si possa dire che era assolutamente logico che io proiettassi una immagine
olografica di
Superman dal mio subconscio verso l'esterno, cos da risolvere il problema con cui
mi trovavo a
fare i conti. Avevo sempre desiderato possedere la visione a raggi X, o comunque
una forma di
chiaroveggenza. Trasformarsi in Superman un modo per riuscire a praticare la
chiaroveggenza, senza assumersi tutte le responsabilit di un medico dotato di qua
lcosa di
straordinario come la visione a raggi X. Ci che intendo dire che non oso neppure
immaginare
cosa significherebbe possedere quel genere di potere tutto il tempo. Forse dovre
i indossare
degli speciali occhiali da sole, come quelli del personaggio di Cyclops in X-Men
. In tal modo
forse riuscirei a penetrare le forme quando ho bisogno di "vedere", per poi torn
are alla
normalit una volta concluso il lavoro e cercare di vivere come tutti gli altri.
Negli anni '80, quando frequentavo il corso di chiropratico, vidi un film intito
lato L'uomo dagli
occhi a raggi X, il cui protagonista era Ray Milland. In quel film, Ray interpre
tava il ruolo del
dottor James Xavier. Eccone un breve sunto: Xavier un chirurgo che, usando una s
orta di
collirio di sua creazione, riesce a vedere nel corpo dei pazienti. Per un chirur
go si tratta di un

potere estremamente vantaggioso, penserete voi. Ebbene, nella storia il nostro e


roe si accorge
che

Capitolo 1 - un uccello! No, un aeroplano! - 17

il primario sta per eseguire un intervento estremamente pericoloso su una giovan


e basandosi su
una diagnosi errata e potenzialmente letale. Ray cerca allora di convincere il c
hirurgo a non
intervenire, ma questi non ne vuole sapere ed effettua l'intervento. Come previs
to, la ragazza ne
muore. Il personaggio di Ray viene accusato ingiustamente dell'errore compiuto d
al collega e
incolpato di omicidio.
Datosi alla fuga, si unisce alla carovana di un circo, dove comincia a fare l'in
dovino. C' una
scena particolarmente toccante, in cui una donna un po' superficiale gli chiede
di raccontarle
tutte le cose belle che le accadranno in futuro. Dopotutto, leggere la mano e co
se del genere
servono soprattutto a intrattenere il pubblico, non vero? E invece Ray scruta il
suo corpo e
grazie al suo potere vede che c' un tumore maligno che la sta divorando, e le dic
e la verit:
Morirai giovane, presto, e soffrendo orribilmente.
Ovunque vada, il nostro fuggitivo scorge malattia e sofferenza. Alla fine non ri
esce pi a
sopportarlo e in preda alla disperazione si strappa gli occhi. (Be', era un film
dell'orrore della
Hammer, quindi un finale del genere c'era da aspettarselo! Ma adesso forse capir
ete perch
abbia inconsciamente scelto Superman quale intermediario per la mia visione chia
roveggente...
Essi, c' una logica: se Superman a farlo, sar lui a doversi strappare gli occhi, n
el caso non ce
la faccia pi. Hhmm... Scelta assai difficile. Lasciate che ci pensi un altro po'
e vi sapr dire!).
Il giorno dopo quello straordinario evento - l'evento Superman, secondo la denom
inazione
ufficiale assunta dal mito -- nella mia energia c'era qualcosa di straordinariam
ente diverso.
Tutto a un tratto, toccando delicatamente un paziente con una intenzione ben con
centrata,
riuscivo a ottenere cambiamenti considerevoli, spesso sorprendenti. Le ossa si r
iallineavano,
schemi di dolore cronico scomparivano, spesso soltanto dopo un'unica breve sessi
one. Mi
persino capitato che la curvatura di una scoliosi tornasse a posto sotto i miei
occhi!
Tra i membri della comunit spirituale di cui facevo parte all'epoca la voce si sp
arse
rapidamente. Tutti presero a parlare

18 - La Fisica dei Miracoli

del dottor Bartlett e delle sue mani miracolose, e ovviamente fui subissato dall
e richieste:
volevano tutti un appuntamento, SUBITO! Il primo giorno dopo l'Evento Superman r
icevetti
cos tante richieste (espresse con un tono a cui non si pu dire no) che dovetti lav
orare fino a
notte inoltrata.
Alla fine, conclusa l'ultima visita, crollai riconoscente nel mio letto, per qua
lche ora di ben
meritato riposo. Sfortunatamente, il giorno seguente era luned e mi aspettavano a
scuola. Visto
il pesante programma a cui mi stavo dedicando, non potevo assolutamente perdere
un solo
giorno. E cos, alle 4:30 di mattina, era gi ora di alzarsi e prepararsi per le lez
ioni.
Ovviamente non si pu bruciare una candela da ambo i lati, e sperare di cavarsela
indenni.
Appena tornato a Seattle, mi presi subito un brutto raffreddore che mi costrinse
a letto. Forse a
causa della gran quantit di energie dilapidate, il raffreddore fu soltanto il pri
mo passo della
mia pausa forzata: nel giro di una settimana si era gi trasformato in polmonite.
Mi ci vollero
due settimane prima che potessi sollevare la testa dal cuscino, e di partecipare
alle lezioni non
se ne parlava proprio! Alla fine di quella mia convalescenza la mia amica Debbie
venne a
trovarmi e mi fece un bel massaggio, una cosa di cui avevo veramente bisogno.
Grazie a quelle sue cure recuperai un minimo di forze, quel- tanto che bastava p
er allungare una
mano e toccarla. Appena la sfiorai, Debbie mi guard sconvolta: Richard, ma che cos
'
quest'energia incredibile?, chiese stupefatta.
Puoi sentirla?, feci io per tutta risposta. Oh, grazie a Dio! Mi sono sentito cos de
bole che
non capivo pi se c'era ancora!.
E una delle cose pi incredibili che abbia mai sperimentato, ma di che si tratta?, i
nsiste
Debbie. E cos le raccontai la storia fantastica dell'Evento Superman, facendo att
enzione a non
tralasciare alcun particolare. Com' comprensibile, Debbie riusciva a malapena a c
rederci.
Se riesci in qualche modo a scoprire come puoi insegnarlo, ammesso e non concesso
che
possa essere insegnato, voglio assoluta

Capitolo 1 - un uccello! No, un aeroplano! - 19

mente impararlo. Me lo devi insegnare!, mi chiese con tono assai deciso. In quel
frangente non
avevo alcuna idea di quali sarebbero stati i risultati concreti di quella conver
sazione. A

quell'epoca Energetica della Matrice e cose del genere per me non significavano
assolutamente
niente. Promisi tuttavia che, se avessi trovato un modo per insegnarlo, lei sare
bbe stata la prima
a saperlo.
Col passare del tempo, quel fenomeno sembr intensificarsi. Una settimana dopo l'a
ltra ne
sperimentavo nuovi e meravigliosi risultati. Certe patologie croniche di cui sof
frivano i miei
pazienti cominciarono ad alleviarsi anche quando il mio trattamento non era rivo
lto
direttamente alla loro cura. Inoltre, i pazienti cominciarono a riferirmi di mis
teriose
trasformazioni a livello di stati emotivi, schemi di credenze, e nella loro vita
in generale. Cosa
ancor pi importante, quei cambiamenti sembravano intensificarsi col passare del t
empo. La
mia pratica, che dal punto di vista emotivo era sempre stata soddisfacente, si t
rasform in una
esperienza quotidiana profondissima ed estremamente toccante.

MIRACOLO IN MONTAGNA

Quattro mesi dopo l'Evento Superman mi ritrovai a Bozeman, in Montana. Stavo rip
ortando a
casa mia figlia, che all'epoca viveva a Big Sky, in una casa mobile, assieme a d
iversi amici.
Sebbene fossimo gi a met giugno, scendeva un po' di nevischio, cosa piuttosto inco
nsueta per
quel periodo dell'anno, ma il fenomeno era stato in qualche modo previsto. Facen
do attenzione,
risalii piano piano quella tortuosa strada di montagna con la mia GTO del 1966.
Da quando mi ero trasferito a Seattle per partecipare al corso di naturopatia de
ll'Universit
Bastyr, non mi era capitato molto spesso di vedere mia figlia Justice. Alla fin
fine devi essere
una sorta di pazzo per tornare a frequentare una scuola di medicina all'et di 42
anni. La mia
attivit di chiropratico risaliva al 1987, e nel primo anno di attivit ero riuscito
a malapena a

20 - La Fisica dei Miracoli

guadagnare da vivere per me e per la mia famiglia. Sfortunatamente il mio primo


matrimonio
non era sopravvissuto allo stress di quei primi anni di privazioni. Ma a distanz
a di 10 anni le
cose erano cambiate: guadagnavo bene e regolarmente. Che diavolo mi aveva quindi
spinto a

pensare di poter - o dover tornare a scuola e ricominciare daccapo, passati i qu


aranta? Mi ero
assunto un notevole impegno scolastico: in pratica mangiavo, dormivo e vivevo so
lo per
studiare. Sebbene la scuola di medicina a Seattle m'impegnasse tempo pieno, quan
do possibile,

il fine settimana mi facevo tredici ore di automobile e me ne andavo in Montana


(dove avevo
mantenuto la mia licenza), cos da praticare la chiropratica e guadagnarmi da vive
re.
Il solo motivo per cui ero riuscito a vedere mia figlia era che non avevo una li
cenza da
chiropratico per lo Stato di Washington. Quindi, per poter avere un minimo di co
ntatto diretto
con Justice, ci eravamo accordati affinch si occupasse della segreteria del mio s
tudio
ogniqualvolta riuscivo ad andarmene in Montana, dove peraltro la mia attivit anda
va ancora
molto bene. Avevamo appena concluso una durissima giornata di lavoro, dieci ore
filate, e la
stavo riportando a casa.
Il viaggio proseguiva tranquillamente, e ci lasciavamo semplicemente cullare dal
rombo
possente della mia Pontiac 389 che ci stava prudentemente scarrozzando lungo que
lla strada di
montagna ancora gelata. Giunti finalmente a destinazione, abbracciai mia figlia
e le dissi che
sarei tornato a prenderla il mattino seguente. Mentre facevo ritorno a Livingsto
n, dov'ero solito
passare la notte, non avevo idea che la mia vita stava per essere messa a soqqua
dro per
l'ennesima volta!
Scendevo a valle,
un po' oltre
sulla mia strada,
o di
un'allucinazione?
el tuo
ambulatorio, alla
guardai con mag

con la consueta prudenza, quando all'improvviso, proprio laggi,


mi sembr di vedere qualcosa. Ma era vero? O si trattava soltant
(Quando ti capitato di vedere Superman mentre stai lavorando n
fine ti convinci che ormai pu capitarti di tutto). Rallentai e

Capitolo 1 - un uccello! No, un aeroplano! - 21

giore attenzione. S, c'era proprio qualcuno, o qualcosa, l in mezzo alla strada. A


ccostai e
fermai il motore.
Improvvisamente riuscii a scorgere chiaramente, perlomeno con l'occhio della mia
mente, una
figura che indossava un turbante multicolore e se ne stava proprio di fronte a m
e, con il braccio
sollevato come se volesse salutarmi. Poi, senza perdere un solo istante in conve
nevoli, l'uomo si
rivolse a me con tono perentorio: Ti dar tutto quello che desideri se prometti che
non farai
mai del male a nessuna forma di vita. Feci subito cenno di s, accettavo senz'altro
le sue
condizioni. L'uomo chin appena il capo, poi mi guard negli occhi e mi ordin: Bene, a

llora
cominciamo subito!.
Un istante dopo sentii un suono sibilante, e fu come se l'apice del mio capo fos
se stato
scoperchiato, il suo contenuto saltasse fuori e venisse aspirato su in cielo. Co
n l'occhio della
mente vidi e percepii qualcosa di enorme che scendeva gi, proprio sopra di me.

Avete mai visto la scena del film Incontri ravvicinati del terzo tipo, in cui la
gigantesca
astronave a pi piani discende verso la piattaforma di atterraggio in cima alla mo
ntagna? Si
tratta dell'esempio pi prossimo che riesco a dare, ed all'incirca ci che speriment
ai nei minuti
che seguirono. Forse lo si potrebbe descrivere anche in termini di una trottola
gigantesca e
multicolore... Ma sto solo cercando di dare un'idea di quello che provai!
Non appena quella sorta di struttura o forma-pensiero si apr, cominciai a percepi
re una rapida
successione d'immagini e scene. Fu come se un "programma spirituale" computerizz
ato venisse
scaricato direttamente nel mio cervello. Sebbene la faccenda sia durata per qual
che minuto
almeno, mi abituai rapidamente a quella nuova condizione e recuperai subito l'us
o delle mie
funzioni corporali. Il Maestro fece la sua ricomparsa, e mi chiese di toccare la
parte sinistra
della mia cassa toracica con la mano destra. Obbedii senza esitare. Nello stesso
istante in cui le
dita toccarono le costole, sentii un sonoro schiocco, e l'intera cassa toracica
assunse una nuova
posizione.
In realt, sono venuto al mondo con una vertebra lombare in pi. E per compensare qu
ella
condizione, la cassa toracica si era

22 - La Fisica dei Miracoli

piegata, in modo da indurmi a sporgermi verso sinistra, posizione assai disagevo


le. Si trattava
di un problema talmente evidente che, quando ero giovane, se mi stendevo sul lat
o sinistro,
potevo sentire il battito del mio cuore contro il petto. Era quello il motivo pe
r cui non potevo
dormire su quel lato: se ci avessi provato, le sonore vibrazioni del mio cuore m
i avrebbero
tenuto sveglio.
Fatto sta che, non appena toccato il mio lato sinistro, come ordinatomi dal Maes
tro, fui
istantaneamente guarito e sentii la cassa toracica modificarsi e assumere una po
sizione molto
pi confortevole. Le mia guance furono inondate da lacrime di gratitudine. Non riu
scivo a
credere che fosse successo davvero! In un batter d'occhio mi ero sbarazzato di u
n disagio che
mi porta appresso da tutta una vita! Il Maestro, quietamente, fece un altro cenn
o di
approvazione e quindi spar.
Non appena recuperato un minimo di equilibrio emotivo e le facolt mentali necessa

rie per
riprendere il viaggio, salii in macchina e nel giro di una mezz'ora raggiunsi Li
vingston. Mentre
guidavo, due Angeli ( il solo modo in cui riesco a definirli) presero a tenermi t
elepaticamente
un discorso con cui mi spiegarono come avrei dovuto servirmi di quel nuovo softw
are

spirituale. Quelle spiegazioni continuarono per altre cinque ore, e si tratt di u


no degli eventi
pi edificanti e meravigliosi della mia vita!
Non trascrissi niente di quel discorso, ed una cosa che non mi sono mai perdonat
o, visto che
quella sera mi fu donata una gran mole d'informazioni circa le nuove energie di
cui ero custode,
e le modalit con cui servirmene per guarire. Alcune di quelle informazioni erano
squisitamente
tecniche e implicavano geometrie sacre, l'attivazione dei chakra nelle mie mani
e molto altro.
Quando quella sorta di download angelico ebbe fine, cinque ore dopo, un meravigl
ioso essere
femminile mi disse: Questo evento era programmato per il tuo compleanno [in maggi
o], ma
avevamo bisogno di trascorrere con te un certo numero di ore, senza interruzione
, per poter
completare il processo... E tutto, buon compleanno!.

CAPITOLO 2

La nostra storia: la nascita dell'Energetica della Matrice

Era una bella giornata d'estate, all'incirca due anni dopo gli eventi precedente
mente narrati. Mi
trovavo a Seattle, e in quella particolare mattina ero alla clinica Bastyr in at
tesa del paziente
successivo. A un certo punto bussarono alla porta, e quando aprii, mi trovai di
fronte a un
giovane biondo, un tipo assolutamente senza pretese.

MARK ENTRA NELLA MIA VITA

Lei il dottor Bartlett, non vero? Ho sentito molto parlare di lei, e sono davvero
felice
d'incontrarla. Ho studiato tutte queste tecniche di guarigione, e mi sono chiest
o se lei potesse
suggerirmene qualcun'altra, mi disse porgendomi un foglio su cui erano elencate u
na infinit
di tecniche.
Dopo aver dato uno sguardo al documento, mi resi conto che anch'io avevo studiat
o tutta quella
roba, specializzandomi in molte di quelle tecniche.
Mi dica, con cosa pensa che dovrei continuare?, chiese il giovane.

Dal momento che conosco tutte queste tecniche, e probabilmente posso anche insegn
arle
qualche accorgimento, le proporrei di studiare con me, feci io per tutta risposta
.
Bene, accetto!, rispose il giovanotto, manifestando notevole entusiasmo. In quel m
omento
non potevano immaginare che sarebbe stato l'inizio di un'amicizia che continua t
uttora.

24 - La Fisica dei Miracoli

Nei quattro anni seguenti avrei insegnato a Mark Dunn tutto ci che avevo appreso
nel corso di
dodici anni di pratica medica assolutamente non convenzionale e anzi assai "orig
inale". L'unica
cosa che non gli riusciva, con suo grande dispiacere, era riprodurre ci che facev
o con le mie
mani - la tecnica che lui chiamava "pratica energetica".
Fatto sta che Mark si era costruito una sua visione della realt in virt della qual
e interpretava
erroneamente il mio agire. Pensava infatti che io "stessi facendo qualcosa" con
le mie mani, e
cio che ci fosse un qualche trasferimento di energia. Dal momento che Mark contin
uava a
sommergermi di domande a quel proposito, presi a leggere libri sulla fisica quan
tistica, nel
tentativo di capirci qualcosa io stesso e di potergli spiegare in che cosa consi
stesse realmente
quella "pratica energetica". E fu proprio nell'ambito degli aspetti pi esoterici
della teoria
quantistica dei campi che cominciarono a prendere forma i principi fondamentali
di quella che
oggi definisco Energetica della Matrice.
Il mio secondo studente avrebbe imparato i principi fondamentali, quelli su cui
si basava ci
che conoscevo, nel giro di quattro ore soltanto - inutile negare che ci fu per Ma
rk un po'
imbarazzante. Oggi l'Energetica della Matrice pu essere insegnata a chiunque nell
'ambito di un
seminario di un fine settimana.
Il primo seminario sull'Energetica della Matrice ebbe luogo nel settembre 2003 e
vide la
partecipazione di 27 persone. Da quel momento in poi la relativa esperienza si t
rasformata in
un fenomeno internazionale. Ormai, per imparare l'Energetica della Matrice non n
emmeno
necessario partecipare fisicamente al seminario (sebbene farlo risulti assai div
ertente). Sono
infatti molte le persone che ne hanno imparato le tecniche e sperimentato dirett
amente i
miracolosi risultati soltanto dopo aver letto il mio primo libro o dopo aver gua

rdato su YouTube
i filmati con cui ne dimostro le tecniche. (Chiunque non abbia ancora letto il m
io primo libro
farebbe bene a farlo).
Con questo secondo libro intendo approfondire ulteriormente l'Energetica della M
atrice sulla
base di un'analisi accu

Capitolo 2 - La nostra storia - 25

rata della sua teoria e dei relativi dati, nella loro versione pi aggiornata. Per
poter capire un
pochino meglio la faccenda, nel frattempo mi sono letto oltre un centinaio di li
bri sulla fisica
quantistica. E soprattutto mi sono reso conto dei limiti delle mie conoscenze -e di quanto
probabilmente non riuscir mai a capire. Persino il celebre fisico Richard Feynman
sapeva bene
che se credi di aver capito la fisica quantistica, significa che non hai capito
di che cosa si tratti
realmente.
Matematica e fisica sono linguaggi simbolici inconsci. Sono volti a stimolare le
funzioni
cerebrali superiori - non tanto ad attivare i servizi delle funzioni analitiche
superiori, pertinenti
alla porzione sinistra del cervello, quanto piuttosto la consapevolezza dei simb
olismi e
dell'interconnessione di pertinenza dell'emisfero destro. Il problema che abbiam
o trasformato
la scienza in un sistema chiuso. Le equazioni formulate nell'intento di spiegare
le dimensioni
inesplorate o sconosciute devono render conto alla "logica" del modo di pensare
e percepire
dell'emisfero sinistro. Quando ci troviamo a fare i conti con risultati apparent
emente illogici e
non riusciamo a farli rientrare nella nostra visione ben definita e circoscritta
della realt,
cominciamo a sfrondare e limare, finch tutto non rientra nell'ordine. E incredibi
le constatare
quante volte sia accaduto qualcosa del genere nella stessa storia della fisica.
In questo libro discuteremo della tecnologia e della scienza della fisica dell'e
tere, uno dei tanti
concetti vietati dalla scienza ufficiale. Fatto sta che, dopo aver divorato oltr
e 140 volumi sulle
scienze fisiche nel giro di pochi mesi, mi sono balzate agli occhi alcune delle
pi appariscenti
incongruenze del modello classico, o standard, della fisica, e allora ho preso a
sospettare che,
qua e l, ci siano alcuni tasselli mancanti.
Uno dei problemi del modello classico della fisica che il fattore x della coscie
nza non viene
preso in considerazione. E se non si riconosce il ruolo svolto dalla coscienza n
egli esperimenti
concretamente effettuati in laboratorio, ci che si ottiene sono le aspettative in
consce degli
osservatori che eseguono l'esperimento. Il modello

26 - La Fisica dei Miracoli

standard della fisica un sistema chiuso, e in un sistema chiuso non c' spazio per
gli effetti
della coscienza. Di conseguenza, in un sistema del genere non c' spazio neppure s
pazio per i
miracoli.

L'ENERGETICA DELLA MATRICE


E LA SUA UTILIT IN QUANTO MITO

Grazie all'Energetica della Matrice, e al contenuto delle pagine di questo libro


, condivider con
tutti i lettori una mitologia tanto potente quanto utile. Tanto per cominciare,
bisogner che
teniate a mente che qualsiasi cosa riconosciamo come verit probabilmente frutto d
i una
qualche distorsione. Ci serviamo di alcuni concetti centrali, riservando gran cu
ra a particolari
ideali, finch non c'imbattiamo in qualcosa di meglio. Alcune delle considerazioni
che sto per
condividere con voi dovrebbero essere ritenute semplici "segnaposto", di cui ser
virsi finch non
subentrer qualcosa di meglio.
indispensabile sostenere la causa della nostra verit pi elevata quale espressione
del nostro
massimo bene. Elizabeth Clare Prophet, la mia guida spirituale, era solita dirmi
che il suo
donarsi al mondo era rappresentato da quanto di meglio poteva fare. E non mancav
a di
sottolineare che se si fosse imbattuta in una verit superiore, che le sembrava an
cor pi
attendibile, l'avrebbe fatta sua in un battibaleno. Ecco perch cos importante mett
ersi sempre
al servizio della verit interiore cos come rivelataci dal cuore, di modo che la vi
ta si metta al
nostro servizio, considerandoci suoi Maestri.
Per quanto riguarda i lettori di quest'opera, penso che meno ne sanno di fisica
e matematica,
maggiori saranno le probabilit che abbraccino le teorie ivi spiegate. Secondo una
prospettiva
meramente scientifica, un fisico avr un approccio completamente diverso, ma spero
comunque
che ci non gli impedisca di prendere in considerazione alcuni di questi concetti.

Capitolo 2 - La nostra storia - 27

Vorrei semplicemente consigliarvi di non demordere e di concedervi una porzione


extra di
assurdit, se cos che vi sembrano i concetti che provo a esporvi. Potrebbe trattars

i proprio di

ci che avete bisogno, e comunque sar sempre meglio che la solita zuppa riscaldata:
ci sono
cose che, per quanto sembrino perfettamente adatte alle nostre circostanze, fini
scono con
lasciare l'amaro in bocca.
In ogni caso, non ha nessuna importanza se mi credete o no: queste idee possono
davvero
cambiarvi la vita.

L'ENERGETICA DELLA MATRICE: CHE COSA E COSA NON

Non esistono regole categoriche, niente che permetta di affermare: Ecco cos' l'Ene
rgetica
della Matrice. In realt, non esiste nulla che possa essere definito tale, si tratt
a semplicemente
di una mia congettura. Anzi, per meglio dire: ho escogitato denominazione e stru
menti cos da
potervi accedere e capirla, ma alla sua base ci sono principi fondamentali che s
ono lungi
dall'essere una mia invenzione. Insomma, si tratta di un mio espediente (pochi s
arebbero pronti
ad ammetterlo riguardo le loro cosiddette tecniche o metodi -- pi facile spacciar
li per verit
rivelate), ma la scienza alla base di queste pagine non l'ho sicuramente inventa
ta io.
In quest'ultima met della mia vita non ho fatto altro che cercare di aiutare e gu
arire i malati.
Ho sempre avuto il desiderio di portare conforto l dove ce n'era bisogno. E sopra
ttutto, ho
cercato di mantenermi curioso e umile, e in uno stato mentale di perpetua ricerc
a. Il numero di
persone a cui posso rendere servizio oggi infinitamente pi grande di quello che a
vrei potuto
raggiungere con la mia pratica privata. Grazie ai libri e ai seminari sull'Energ
etica della Matrice
sono riuscito ad avere un impatto positivo sulla vita di molte migliaia d'indivi
dui sparsi su tutto
il pianeta. Spero che questo libro possa rappresentare un primo passo e predispo
rti alla scoperta
di nuove possibilit e conoscenze.

CAPITOLO 3

Costruire la fiducia nell'ignoto ponendosi domande a risposta libera

Abituandoci gradualmente a porci domande importanti, e capaci di alterare le nos


tre percezioni,

addestriamo l'emisfero destro del cervello a reagire ai segnali provenienti dal


subconscio.

Se faccio delle domande, non certo perch so gi tutto. Al contrario! Se mi pongo un


interrogativo, perch mi incuriosisce qualsiasi cosa impegni la lente della mia at
tenzione: In
ci che sto osservando in questo preciso istante, che cosa c' di utile?
Per "vivere nel momento presente" sufficiente porsi una domanda, astenersi dall'
intervenire e
quindi osservare qualsiasi risposta interiore o sensoriale si manifesti. Quando
parlo di
"osservare" faccio proprio riferimento al linguaggio visivo. Peraltro, qualsiasi
fenomeno
scaturisca nell'ambito dei cinque sensi subito dopo essersi posti la domanda, pu
rivelarsi
potenzialmente utile e avere il potenziale di trasformare la nostra vita. In pra
tica, vi sto
chiedendo di formulare una domanda e poi sospendere ogni forma di giudizio preco
ncetto in
merito, cercando di acquisire consapevolezza di qualsiasi cosa risulti diversa r
ispetto
all'osservazione precedente. Mi rendo benissimo conto che pu sembrare alquanto cr
iptico,
almeno per il momento, ma il significato di tale procedura si chiarir strada face
ndo.
Le chiavi sono ostinazione e fiducia. Occorre credere in se stessi: abbiamo tutt
i quanti diritto a
ottenere guida, amore e assistenza dalle dimensioni dello spirito. Indipendentem
ente dalla
natura della domanda, la mente si metter subito alla ricerca di una risposta. Il
cervello, a
particolari livelli di attivit, funziona proprio come una macchina. Ogni input fo
rnito viene

30 - La Fisica dei Miracoli

recepito nel linguaggio della dimensione in cui stata formulata la richiesta. Se


auspichiamo di
poter giungere a visioni o sogni, e cio a risposte provenienti da una dimensione
diversa da
quella del ragionamento conscio, alla fine li otterremo. Nel momento in cui ci p
oniamo la
nostra domanda, dovremmo essere certi che qualsiasi cosa si manifester risulter in
qualche
modo utile. Per giungere direttamente a ci che vogliamo opportuno servirci di dom
ande ben
formulate, a risposta libera.
Se la domanda che ci poniamo del genere: Perch mai non riesco a fare questo?, finir
emo
per coltivare e perfezionare la capacit di ottenere informazioni completamente in
utili. Nel
porsi una certa domanda, indispensabile credere in se stessi. Persino il produrs
i di un
immaginario apparentemente privo di significato potrebbe dimostrare che stiamo a
rrivando a

qualcosa di utile: infatti, la comparsa d'immagini bislacche significa che stiam


o costruendo un
ponte con la mente subconscia. La mente conscia opera continuamente dei filtri s
u qualsiasi
cosa percepiamo, cercando di dargli un senso compiuto. Quindi il sorgere d'immag
ini
spontanee, e che sembrano del tutto prive di senso, potr con ogni probabilit rappr
esentare la
presenza di una mole di dati di gran lunga superiore a quella normalmente dispon
ibile alla
mente conscia.

E proprio ci che veniva insegnato negli anni '90 durante l'addestramento militare
per la visione
a distanza. Veniva spiegato di prestare attenzione a qualsiasi immagine ricevuta
, prendendone
accuratamente nota. Pi sembrava singolare, pi era potenzialmente importante. In re
alt, la
metodologia insegnata nell'Energetica della Matrice attinge sia alla dimensione
immaginaria del
sogno specificamente individuale (analisi junghiana) sia al protocollo classico
di visione a
distanza insegnato presso lo Stanford Research Institute e l'Esercito americano.
Quando cominciamo a convincerci che meritiamo qualsiasi conoscenza vogliamo proc
urarci,
questo ci arriva puntualmente. Nessuno ci metter i bastoni tra le ruote. E nessun
o ci dar

Capitolo 3 - Costruire la fiducia nello sconosciuto - 31

uno schiaffetto sulla mano allorch la protendiamo per procurarci il sapere di cui
abbiamo
bisogno per crescere. Dovremmo provare a esprimere le nostre richieste, preoccup
azioni e
desideri con un linguaggio il pi possibile spensierato e giocoso; in tal modo l'u
niverso potr
rispondere con maggior rapidit alle nostre aspirazioni.
Descriver nei dettagli la scienza del porsi domande potenzialmente rivoluzionarie
nel
prosieguo di questo libro. Per ora vi chiedo soltanto di credermi: la risposta c
ontenuta nella
domanda.

Chiedete e vi sar dato; cercate e troverete; bussate e vi sar aperto; perch chiunqu
e chiede
riceve, e chi cerca trova, e a chi bussa sar aperto.
Matteo 7: 7-8

Possiamo avere esattamente ci che vogliamo, a condizione che smettiamo di cercare


di
controllare ci che si manifesta nella nostra vita. Accettiamo di essere Grazia e
Amore, e
confidiamo nel fatto che tutto come dev'essere. Quando accettiamo pienamente la
nostra
natura, possiamo abbandonare la condizione dualistica, emotivamente sovraccarica
, in virt
della quale vogliamo sempre qualcosa di meglio. Quando lasciamo andare assolutam
ente e
veramente, c'imbattiamo subito nel gradino seguente dell'evoluzione della nostra
coscienza,

quel passo avanti che ci stava semplicemente aspettando.

PERCHE NON POSSO SEMPLICEMENTE FAR SPARIRE I MIEI PROBLEMI?

Ci sono moltissime persone che ottengono straordinarie guarigioni secondo modali


t assai pi
sorprendenti di quelle che caratterizzano la mia attivit. Talvolta si tratta di s
emplici

32 - La Fisica dei Miracoli

commessi viaggiatori, di casalinghe o di persone dotate di un certo talento mate


matico. In
realt, l'addestramento medico nel contempo una benedizione e una maledizione: una
volta
presa la tua bella laurea in medicina, riesci a concepire salute e benessere sol
tanto secondo
modalit prestabilite. La mia prima reazione al metodo medico standard chiedere: Co
sa c'
che non va in un sistema che esige di cominciare col condividere con il paziente
il peggiore
degli esiti possibili?.
Com' possibile che un approccio del genere possa funzionare? Molto meglio cercare
di
proporre il proprio interrogativo in termini diversi, pi equilibrati, concentrand
osi su ci che
potrebbe produrre un cambiamento positivo. Quando smettiamo di concentrarci escl
usivamente
sul problema, ci sono molte probabilit che certe cose prendano immediatamente una
piega
migliore.
Ognuno di noi pu attingere liberamente a quel modello di coscienza che ho definit
o Energetica
della Matrice. Tutti insieme possiamo creare qualcosa di nuovo ed eccitante. Ogn
uno dei lettori
di questo libro chiamato a entrare a far parte di tale crescente ventaglio di sc
elte e di capacit
emergenti. Alzi la mano chi di voi medico! Ok, perfetto. Non siete pi a scuola, a
desso,
quindi potete smettere di prendere appunti a margine dei vostri testi medici, pe
rch comunque
non ci sar nessun esame, una volta giunti alla fine del percorso.
Ci non implica peraltro che questo materiale non finir in qualche modo per metterv
i alla
prova. Bruce Lee spiegava la via del pugno [aperto] che intercetta. Ebbene, il mig
liore e pi
produttivo approccio a questo libro potrebbe essere proprio la via della mente [a
perta] che
intercetta. Un mio insegnante, il dottor M.T. Morter, presidente del Parker Chiro
pratic
College, dove ho studiato, era solito dirci: Studiate tutto quanto, ma non credet
e in niente.

Credere o non credere in qualcosa non ha alcuna importanza, nella misura in cui
ci serviamo

della nostra conoscenza e delle esperienze per trasformarci sempre pi in ci che si


amo
realmente.

Capitolo 3 - Costruire la fiducia nello sconosciuto - 33

Dobbiamo avere fiducia in qualsiasi cosa si manifesti nel campo della nostra con
sapevolezza,
anche se non sembra avere un particolare significato o utilit.
Le informazioni simboliche vengono generate dall'emisfero cerebrale destro, e ra
ppresentano
un potenziale di codificazione pari a circa 40 miliardi di bit. Per contro, le c
apacit
dell'emisfero sinistro sono infinitamente minori: all'incirca sette bit di infor
mazioni al secondo
(con un'approssimazione di due). Alcuni ricercatori pi prodighi oggi stimano un v
alore
leggermente superiore pari a 40 bit al secondo.
Vorrei davvero incontrare quell'universitario superuomo che riuscito a contare,
uno per uno,
quei 40 miliardi di bit al secondo. Ovviamente si tratta di un'impresa impossibi
le, per arrivare a
quella cifra i ricercatori devono essersi basata su calcoli approssimativi. Si t
ratta comunque di
un valore enorme, e le informazioni relative lo fanno sembrare credibile, non ve
ro? Ci che
conta che, prestando attenzione ai dati che sembrano privi di senso, potremmo ri
trovarci a
contemplare una enorme quantit d'informazioni codificate.
Non sappiamo mai di essere a conoscenza di qualcosa finch, tutto intorno a noi, i
n noi e
attraverso di noi cominciano ad accadere determinate cose, ovvero finch non le
sperimentiamo. A quel punto sappiamo di sapere. E questa la differenza tra il pr
incipio gnostico
dell'"io so" e del "io penso" e il "vorrei sapere (una volta sapevo... forse)".
Sapere non ha nulla
a che vedere con il pensare, si tratta piuttosto di una qualit che reperiamo nel
cuore e
attraverso il cuore.
Mi sono convinto che, allorquando riusciamo sospendere il pensiero conscio, anch
e se solo per
qualche breve istante, la dimensione del nostro cuore prende il sopravvento. Rit
engo che la
saggezza del cuore possa avere un accesso istantaneo a quei 40 miliardi di bit a
l secondo, il
patrimonio d'informazioni dell'emisfero destro del cervello. Quindi, visti tali
presupposti, penso
che quando vuoi ottenere risultati straordinari, devi semplicemente cercare di p
ensare di meno.

34 - La Fisica dei Miracoli

FAR SEGUIRE L'ESEMPIO ALLE PAROLE (FINO ALLE ESTREME CONSEGUENZE)

Qualche tempo fa, a Vancouver, sono caduto da un palcoscenico e mi sono rotto un


a gamba.
Stavo ballando sulle note della canzone Touch me dei Doors, e Jim Morrison mi av
eva indotto
una sorta di trance sciamanica. (Credo proprio che quando incise quella canzone
fosse un po'
fatto...). Comunque sia, avevo dimenticato che c'era un palcoscenico e che avevo
un corpo, ma
la dura realt non ha tardato a farsi sentire: sono precipitato rovinosamente gi da
lla scena, e
anche se non si trattava neppure di un metro, mi sembrato molto, molto di pi.
Sono caduto sulla gamba estesa e l'ho sentita scrocchiare in un modo assolutamen
te inusuale.
Subito dopo ho cominciato a sperimentare un dolore incandescente, al punto che l
a mia mente
stata letteralmente catapultata fuori dal corpo. Un male cane, e oltre a essere
terribilmente
doloroso, era anche imbarazzante, perch avevo fatto quella caduta di fronte a 300
persone!
D'altro canto, se davvero devi fare la figura dello stupido, tanto vale esagerar
e!
Una entrata in scena, anzi un'uscita, niente affatto trionfale! La mia mente si
precipitata
all'istante proprio dov' logico che vada in circostanze del genere: "Voglio la
mamma!"(Ovviamente, ci dipende dalla bont della relazione con la propria madre - n
el mio
caso mi sono istintivamente rivolto proprio a lei). Poi mi passata per la testa
una pubblicit di
un braccialetto di riconoscimento: Aiuto! Sono caduto e non riesco ad alzarmi!. Do
ve
accidenti era finito quel dannato capo servizio medico dell'esercito? Non ce n' m
ai uno in giro
quando ne hai bisogno! Infine, ho semplicemente pensato: Portatemi all'ospedale!.
Sono
questi i tre pensieri che mi hanno fulmineamente attraversato la mente tre orien
tamenti del
tutto ragionevoli, in condizioni del genere.
Per una decina di giorni circa non mi sono neppure accorto che la gamba era rott
a. Come ho
fatto? Ebbene, il dolore all'osso fratturato ha preso a svegliarmi nel bel mezzo
della notte.
Qualsia

Capitolo 3 - Costruire la fiducia nello sconosciuto - 35

si medico, come il sottoscritto, conosce il test da effettuare onde accertare la


presenza di una
frattura. Basta prendere un diapason, farlo vibrare, applicarlo sull'osso rotto,
e si avverte subito

un male cane! Per certe cose a volte te le senti, senza bisogno di fare il test,
anche perch sai
benissimo il genere di dolore che proverai...
Comunque sia, quell'incidente imbarazzante si dimostrato in qualche misura utile
, aiutandomi
a dimostrare ai partecipanti al seminario i principi e le pratiche da me insegna
ti. Cosa c'era di
meglio che azzopparsi sotto i loro occhi? C'era solo da augurarsi che qualcuno a
vesse ripreso la
scena.
Ecco cos' accaduto in seguito: sono rimasto l, lungo disteso per terra, e infine h
o praticato
proprio quello che imparerete a fare grazie a questo libro: ho "dato una rapida
scorsa" alle
diverse realt possibili, finch non ne ho trovato una in cui la gamba non mi faceva
poi cos
male. Quindi sono penetrato nella realt, quella in cui potevo tenermi dritto sull
a scena e
continuare a insegnare. Mi ci sono volute un bel po' di fatica ed energia, e que
lla sera sono
comunque uscito dalla sala zoppicante, con mia figlia che mi dava man forte. Il
giorno seguente
mi sono ripresentato sul podio e abbiamo eseguito una guarigione di gruppo. Eran
o tutti molto
preoccupati per me e volevano a ogni costo aiutarmi. Mi sono portato appresso la
mia chitarra
acustica e abbiamo cominciato a cantare sulle note di Givepeace a chance di John
Lennon. Per
abbiamo leggermente modificato il testo, trasformandolo in Ali we are saying isgi
ve knee a
chance (letteralmente: Non chiediamo altro che una possibilit per questo ginocchio
). Lo
abbiamo fatto mantenendoci rilassati e sereni, senza dar credito alla realt in cu
i la gamba era
rotta. Poi ho ringraziato tutti quanti, e da quel momento in poi il mio ginocchi
o ha cominciato
ad andare di bene in meglio.

E ADESSO NON FARO PI IL "SAN TOMMASO"

Ricordo che me ne stavo seduto tra il pubblico e ascoltavo il dottor Bartlett me


ntre raccontava
di essere caduto dal palcoscenico

36 - La Fisica dei Miracoli

durante il precedente seminario, di aver proceduto alla guarigione e di aver con


tinuato a
insegnare tranquillamente, al punto che due settimane dopo l'unico segno di quel

l'incidente era

una leggera andatura zoppicante. Tra me e me mi sono detto: S, certo QUANTI soldi
ho
buttato via per questa stupidaggine? In quell'epoca la mia sull'esperienza di "te
cniche di
guarigione" consisteva in quattro settimane di lezioni di Chi-Gong, che avevo pr
eso dal mio
veterinario e da sua moglie, e adesso mi trovavo proprio li, dopo aver attravers
ato met del
paese per partecipare al seminario tenuto dall'uomo che aveva le visioni di Supe
rman. Per farla
breve, si potrebbe dire che la mia fiducia non fosse certo cementata, eppure, ma
lgrado qualsiasi
conclusione "logica" dimostrasse il contrario, sapevo istintivamente che in quel
la faccenda della
Matrice ci doveva essere qualcosa di buono. Ed era stato proprio in virt di quell
a intuizione
che, messi da parte i dubbi, non solo avevo partecipato ai seminari del primo e
del secondo
livello, ma qualche settimana dopo, a Miami, mi ero iscritto anche al terzo live
llo.
Giunto al livello tre, avevo il cervello in pappa. E comunque continuavo a prati
care con gli
amici, i familiari, gli animali domestici e persino il mio veterinario -- vale a
dire chiunque non
reagisse a quei miei tentativi ridendomi in faccia (se lo facevano, avevano alme
no la delicatezza
di non farsi vedere). Tuttavia, malgrado i miei sforzi, non avevo ottenuto nient
e di concreto,
nessuna prova che quell'Energetica della Matrice funzionasse davvero. Ma qualche
settimana
dopo ho avuto la mia agognata prova, sotto forma di un incidente assai curioso c
on un
minuscolo chihuahua, di nome Bitty Bo Bitty. Quel pomeriggio era cominciato in m
odo
assolutamente normale. Mi stavo prendendo cura del cagnolino di mio padre, e a u
n certo
punto, giacch dovevo andare alla sua casa di campagna per dare una occhiata ai su
oi altri cani
e gatti e dare loro da mangiare, ho pensato che sarebbe stato carino portarmi Bi
tty e gli altri
miei due cani: ci saremmo fatti una bella passeggiata! Dopo aver parcheggiato ho
tirato gi il
finestrino e ho racco

Capitolo 3 - Costruire la fiducia nello sconosciuto - 37

mandato a Bitty e agli altri due di restare in macchina, perch sarei tornato subi
to - l'avevo gi
fatto migliaia di altre volte. Mentre uscivo dall'auto, ho dato un'ultima occhia
ta a Bitty, che si
era seduta al mio posto e scodinzolava manifestandomi tutto il suo affetto. Mi s
ono voltato, ho
chiuso la portiera alle mie spalle e con mio grande sconcerto si subito levato i
l guaito pi

lancinante che avessi mai sentito in vita mia. Mi sono voltato di scatto e ho vi
sto la zampetta
destra di Bitty, il cui diametro non superiore a quello di una penna, intrappola
ta nella portiera!
Penzolava in modo del tutto innaturale, piegata a V, e oltre a essere spezzata s
anguinava. Ho
spalancato la porta e dopo aver afferrato Bitty mi sono seduto in macchina. Ho s
ubito chiamato
il veterinario, e mentre m'infilavo sull'autostrada, gli ho balbettato qualcosa
su quella zampa
quasi amputata. Il veterinario (che, come gi detto, anche istruttore di Chi-Gong,
nonch la
persona che mi aveva introdotto all'Energetica della Matrice) mi ha chiesto di co
minciare a

lavorare su di lei mentre guidavo. Tenendo una mano sulla zampa del cagnolino e l
'altra sul
volante, ho cominciato a praticare quanto avevo imparato. Ho guardato l'orologio
e cominciato
a procedere a ritroso nel tempo: 16.38, 16.30, 16.15, 16... mi sono rivolto ment
almente a
chiunque potesse aiutarmi: Dio, gli angeli o forse Ges. Ho immaginato di moltipli
carmi
all'infinito e di dedicarmi alla guarigione del cane. E ho provato ad attingere
alla conoscenza
dell'universo, ponendomi domande del genere: Cosa avrebbe fatto il dottor Bartlet
t? E cosa
avrebbe fatto Ges?. Ho provato a fare ricorso a tutto ci che avevo imparato ai semi
nari di
Energetica della Matrice: finestre sulle realt parallele, moduli e frequenze. Ho
visualizzato una
sfera energetica di guarigione proprio nel punto in cui la zampetta del cane era
spezzata in due.
Ho praticato anche i due-punti, servendomi soltanto della visualizzazione perch d
i certo non
potevo abbandonare il volante! Vista la quantit di sangue che l'animaletto stava
perdendo, e
che sentivo inzuppare lentamente i vestiti, e i 30 minuti che avrei impiegato pe
r

38 - La Fisica dei Miracoli

tornare in citt, non avevo altra scelta che fare del mio meglio e sperare in un m
iracolo. Alla
mia crisi di nervi ci avrei pensato dopo! Ho visualizzato Bitty mentre correva i
n cortile, quella
mattina stessa, e mi sono detto: Come vorrei che adesso potesse correre felice, p
roprio come
faceva stamattina!. Nella mia testa ho riesaminato tutte le possibili tecniche ch
e avrebbero
potuto guarirla e alleviare il suo dolore, farle recuperare il sangue perduto, r
estituirle vene, ossa,
legamenti, tendini e cellule in perfetto stato... Per farla breve, ho fatto tutt
o ci che potevo
immaginare di fare. Sono arrivato dal veterinario a tempo di record. Non saprei
dire con
esattezza se sia stato il tempo a rallentare, o se io abbia davvero guidato come
un pazzo. Avevo
addosso un paio di magliette e i jeans, e, quando sono entrato nello studio del
veterinario, erano
completamente inzuppati di sangue. Quanto sangue poteva esserci in quel minuscol
o
cagnolino? E quanto ne era rimasto? Ho posto delicatamente Bitty tra le mani del
veterinario,
facendo di tutto per non guardare quella zampa. In quel frangente l'unica cosa d
i cui ero certo
che in qualche modo il cane era sopravvissuto per tutto quel tempo. Ci che invece
non sapevo
era se rischiasse di morire per emorragia da un momento all'altro, o se quella s
ua zampetta

dovesse essere amputata, cos da costringermi a chiamarla "Tripod", o roba del gen
ere! Ho
continuato a fissare il veterinario, terrorizzato all'idea di ci che avrei potuto
constatare se
avessi rivolto lo sguardo a quella scena atroce. Non stavo pi guidando, n concentr
andomi
sulla Matrice, e di conseguenza sono stato subito assalito dal panico e dal sens
o di colpa. Mi
sentivo malissimo all'idea di averle causato un tale danno. Dopotutto, volevo di
ventare un

guaritore, non il responsabile della mutilazione o della morte di un piccolo cag


nolino indifeso,
che aveva una fiducia assoluta in me e mi amava teneramente. Il tuo cane sta bene
!, ha detto
il veterinario alla fine della visita. Al che gli ho strillato: Certo che no! Le
ho appena spezzato
in due una zampa con la portiera della mia automobile!. Ma il veterinario ha insi
stito: Ma no,
va tutto bene. Hai fatto un buon

Capitolo 3 - Costruire la fiducia nello sconosciuto - 39

lavoro! Dovremmo assumerti nella nostra squadra di salvataggio! L'hai salvata!. N


on riuscivo
a capire come fosse possibile, eppure potevo vedere con i miei occhi che Bitty s
tava
trotterellando per l'ambulatorio come se nulla fosse, unico residuo di quella ca
tastrofe una
macchiolina di sangue ormai secco sulla zampa posteriore, che il veterinario ave
va trattato con
Band-Aid liquido. Band-aid liquido? Ma che diamine?!? Mi stava prendendo per i f
ondelli! E
poi sono stato travolto dalla verit, pesante come una montagna: il dottor Bartlet
t aveva davvero
aggiustato la sua gamba rotta, proprio come avevo fatto io con la zampa rotta de
lla piccola
Bitty, su cui restava soltanto una piccola traccia di sangue delle dimensioni di
una monetina.
Eccola qui, la prova che volevo: se ne stava andando in giro per la stanza come
se non fosse
successo nulla. Dal canto mio, la osservavo incredulo, ma non pi tanto, ancora co
perto di
sangue. C' ancora qualcuno disposto a credere che l'universo non dice mai: Te l'av
evo detto?

VH

In che cosa consistito il miracolo della mia gamba rotta? Nel fatto che ogni vol
ta che facevo
un passo, e sentivo un male terribile, dovevo scegliere di compiere il passo seg
uente in una
realt in cui non mi faceva male. E chiaro? Quindi, primo passo e... AHIA! Pessima
mossa!
Non voglio farlo pi! Mamma, posso tornarmene nella mia stanzetta adesso?. Era quell
o che
mi dicevo mentre mi dirigevo verso il palcoscenico, il giorno seguente. Il passo
successivo
avrebbe dovuto essere migliore del precedente. Come avrei potuto riuscirci? Evit
ando di fare
del mio meglio per migliorare le cose. Infatti, quando ti sforzi di migliorarti,
non fai che

monitorare e ratificare tutto ci che non funziona. Come puoi pensare che ci sia di
qualche
utilit? Non lo affatto!

Nel contesto della griglia morfica possiamo disporre di un numero potenzialmente


infinito di
possibilit, fra cui possiamo scegliere

40 - La Fisica dei Miracoli

cosa intendiamo manifestare nel momento seguente. Non dobbiamo fare altro che im
maginarci
in una serie di dimensioni parallele e, tornando all'esempio del mio incidente,
pensare di essere
al cospetto di tutta una serie di gambe in condizioni diverse. In una di quelle
paia di gambe c'
una realt in cui possiamo camminare senza sperimentare dolore. E uno dei modi per
accedere
alle migliori gambe possibili consiste nel porsi la seguente domanda: Dove posso
trovarle?.
Dobbiamo avere fiducia nel fatto che, non appena posta la domanda, la risposta s
i manifester
automaticamente.
Dovremmo semplicemente "osservare", o in qualche modo "percepire" le infinite po
ssibilit che
ci si presentano, quindi "sentire" lo "spazio virtuale" che contiene la miglior
soluzione al nostro
problema. Con un minimo cambiamento della nostra intenzione concentrata possiamo
scegliere
il miglior risultato possibile, con il minimo sforzo apprezzabile. Per "intenzio
ne concentrata"
intendo semplicemente definire qualcosa di preciso nell'ambito del proprio "bloc
co appunti"
mentale, per poi dimenticarsene, o comunque mollare la presa. Infatti, se ci aff
erriamo al
pensiero di ci che vorremmo che fosse, la sua manifestazione nell'universo non po
tr aver
luogo. Ma allora qual il metodo per realizzare le nostre aspirazioni? Se chiedia
mo qualcosa e
non succede nulla, forse significa che c' qualche problema a livello di fiducia e
che dobbiamo
lavorarci un po'. E poi, ovviamente, riuscire a fare qualcosa del genere - ovver
o lavorare sulla
realt come faccio io - richiede un minimo di pratica!
Come mi sono accorto di aver ottenuto qualche risultato con tutto quel lavoro su
lle posture
nelle dimensioni parallele? Ebbene, il mio ginocchio ha preso a compiere tutta u
na serie di
rotazioni, a funzionare, e la mia andatura sembrata pi corretta. Il passo seguent
e risultato
pi agevole e fluido. Poi c' stato un altro passo falso, perch quando c' un riferimen
to a uno
squilibrio definito "gamba rotta", devi procedere per tentativi. L'universo ti c
hiede sempre: Sei
proprio sicuro?. Fatto sta che il seminario seguente, a distanza di due settimane
, la mia gamba
era a posto.

Capitolo 3 - Costruire la fiducia nello sconosciuto - 41 APRI LA PORTA, COS CHE L


A
GRAZIA POSSA ENTRARE

Se una persona ti chiede di aiutarla a risolvere un problema, cosa devi fare? Ne


l mio primo
libro ho scritto una parte intitolata: Il problema del pensare per problemi, in cu
i ho
sottolineato l'importanza dell'aprire la mente e dirigerla su qualcosa che forse
non abbiamo mai
preso in considerazione precedentemente. Possiamo imparare ad aprirci alle soluz
ioni solo
quando abbiamo fiducia e smettiamo di essere d'intralcio. Scegliendo innanzitutt
o la verit, e
agendo sulla base di tale verit, possiamo spalancare le porte al potenziale unive
rsale. Non
dobbiamo fare altro che prestare attenzione, acquisire consapevolezza di ci che s
tiamo
osservando e abbracciare qualsiasi cosa si manifesti. Cos facendo consentiamo l'i
ngresso del
principio della Grazia nell'equazione che intendiamo risolvere. E ci trasforma le
possibilit,
anche in caso di condizioni debilitanti.

RIDEFINIRE LE DIMENSIONI DEL PROBLEMA

Guarigione e malattia sono le due parti della stessa equazione, nell'ambito di u


n circolo chiuso.
Ma da un sistema chiuso possiamo tirar fuori solo ci che abbiamo precedentemente
inserito.
Penso sia proprio questo uno dei motivi per cui cos raro sentir parlare di miraco
li, o vederli
accadere. Forse qualcuno penser che questo libro tratti di tecniche di guarigione
. Mi dispiace,
ma non affatto ci che intendo proporre. Anzi, ci che chiedo dissolvere l'idea che
guarigione e malattia siano polarit e che una non possa esistere senza l'altra. I
n un sistema
aperto le cose non stanno affatto cos: quando l'energia circola liberamente, se n
e pu ottenere
molta di pi di quella che si era originariamente inserita.
Un miracolo un esempio di sistema aperto. Si tratta di un principio che ha perti
nenza con tutto
ci che insegno nell'Energetica della Matrice. Quando sviluppiamo e cominciamo ad
abbracciare

42 - La Fisica dei Miracoli

un modello di coscienza che ci permette di trascendere i limiti della nostra rea


lt fisica,
possiamo attingere alla fsica dei miracoli.
Se siamo ammalati di cancro, se ci troviamo a soffrire a causa di qualche patolo
gia o malattia,
c' il potenziale concreto di guarirla all'istante. La trasformazione un processo
miracoloso, che
trascende qualsiasi cosa riteniamo di sapere sulle leggi della fisica. E proprio
questo il nocciolo
della faccenda: i miracoli operano all'esterno dei nostri comuni riferimenti per
ci in base a cui
definiamo la realt. E accadono di continuo, solo che talvolta ce li perdiamo, per
ch di norma
siamo concentrati su quegli aspetti che si mantengono immutati, ovvero su ci che
ci
familiare, che conosciamo e che la nostra coscienza ritiene vero. Nella nostra v
ita ci sarebbero
molti pi miracoli se solo rivolgessimo la nostra attenzione a fenomeni diversi o
assolutamente
inediti!

CAPITOLO 4

Insegnamenti fondamentali sulla dualit

Noi siamo coscienza: questa la nostra natura. Abbiamo scelto di manifestare gli
schemi
d'informazioni che fanno la loro comparsa nella nostra realt personale, sotto for
ma di
condizioni, strutture, famiglie o finanze. Abbiamo in qualche modo voluto e scel
to ogni aspetto
della nostra vita. In realt, qualche volta "scegliamo" evitando accuratamente di
scegliere, e fin
troppo spesso alcuni di noi scelgono la polarit opposta a ci che non vogliono. Per
esempio, se
non vogliamo sviluppare una certa malattia, cosa facciamo? Mangiamo in modo corr
etto, cos
da tutelare la nostra salute. Ma tale concetto nasconde una bomba a orologeria,
non vero?
Quando mangiamo correttamente per mantenerci in salute, cosa accade? Per certi v
ersi, stiamo
mangiando per sottrarci alla malattia.
Ci significa, per, che anche quando ci nutriamo con cibi sani al fine d'impedire l
'emergere di
una malattia, ci troviamo in relazione inconscia con ci che temiamo. Quando cerch
iamo
d'impedire che il nostro colesterolo salga alle stelle, stiamo lottando con il c
olesterolo. Se
prendiamo l'aspirina per evitare un attacco cardiaco o un colpo apoplettico, a l
ivello inconscio
ci troviamo in relazione disagevole con tutti questi aspetti della nostra realt.

Ci equivale a
dire che ci troviamo in una condizione di spin appaiato con ci che non vogliamo.
In una
configurazione del genere, quando la paura cresce, la salute pu diminuire. Quando
successo

che "una mela al giorno toglie il medico di torno" si trasformato in "un'aspirin


a al giorno
toglie il medico di torno"? Dobbiamo stare attenti a non prestare cieca fiducia
in tutte le
statstiche mediche, altrimenti ci trasformeremo in una di queste.

44 - La Fisica dei Miracoli

Mangiare in modo da trarre beneficio dal nutrimento perch ci fa stare bene, una c
osa. E
mangiare in tal modo pu coesistere con certi principi dietetici, da cui la salute
non potr che
trarre beneficio. Le nostre esigenze personali e la nostra energia, di comune ac
cordo con le
nostre credenze, definiscono quale sia il significato che attribuiamo al "manten
erci in salute" .
Ecco perch la dieta varia a seconda degli individui. Qualcuno potrebbe mangiare s
olo
prosciutto, perdere peso, avere un cuore in perfetta salute e i livelli d'insuli
na in piena norma.
Per quella particolare persona, una dieta del genere potrebbe rappresentare una
perfetta
soluzione biochimica. Qualcun altro, invece potrebbe mangiare soltanto insalata,
e trovarsi
benissimo senza dover ricorrere ad altro cibo. E magari un essere proveniente da
un altro
pianeta potrebbe accontentarsi di luce solare e sentirsi sempre pieno di energia
! Quale che sia il
regime alimentare di nostra scelta, dovrebbe accordarsi ai nostri riferimenti pe
rsonali culturali,
alla nostra idea di "cibo sano".

PERCHE TALVOLTA MANGIARE BENE FINISCE PER DANNEGGIARCI

Considerare salute e malattia in base a concezioni e norme ben definite pu rivela


rsi una
pessima idea. Come ho gi sottolineato, quando ti sforzi di "mangiare bene per la
tua salute",
inconsciamente potresti entrare in relazione, e in polarit, con la malattia. Dopo
tutto, per le tue
arterie il prosciutto potrebbe essere un toccasana. Il medico ci dice qualcosa e
rispondiamo:
D'accordo dottore, se lo dice lei.... E invece no! Dev'essere "se lo dico "io"! Do
potutto,
potremmo pur sempre ribadire: Prosciutto, mi piaci da impazzire!, quindi mangiarce
lo senza
che arrechi alcun danno. D'accordo, sto scherzando, ma non troppo. In quanto med
ico, temo
che buona parte delle ricerche in materia nutrizionale siano nella migliore dell
e ipotesi con

Capitolo 4 - Insegnamenti fondamentali sulla dualit - 45

testabili. In realt, sono molte le ricerche in campo cosiddetto sanitario sponsor


izzate e pagate
da grandi multinazionali, soprattutto i giganti della farmaceutica.
Quando una ricerca produce dati diversi da quelli auspicati dalle compagnie che
le hanno
finanziate, capita persino che tutto venga messo a tacere. Se un certo lavoro en
tra in conflitto
con gli utili di una certa societ, verr prontamente intrapresa una nuova ricerca i
l cui obiettivo
sar quello di favorire i prodotti da commercializzare. L'attore Walter Donovan, c
he interpreta
il cattivo nel film Indiana Jones e l'ultima crociata, a un certo punto si rivol
ge all'eroe e gli dice:
Te l'avevo detto che non bisogna fidarsi di nessuno!.1 Fatto sta che se c' un numer
o
sufficiente di persone che crede a quanto viene dichiarato a seguito di una spec
ifica ricerca, tali
risultati assurgono al ruolo di realt per tutte le situazioni che ricadono in que
l particolare
ambito. Ed proprio per tale motivo che sostengo che ognuno di tali ambiti pu nasc
ondere
delle sorprese. Qual il particolare sistema di credenze che ci siamo costruiti t
utto intorno, o
che abbiamo permesso che gli altri ci erigessero intorno?
Non dovremmo fare una certa cosa solo perch l'hanno detto gli esperti. Dovremmo f
arlo
perch in un certo preciso momento ci sembra corretto e nutre la nostra fisiologia
. In sostanza,
seguiamo il consiglio soltanto se si conf alle nostre esigenze o al nostro sistem
a di credenze,
cos come si sta manifestando in questo preciso istante. E una questione di flessi
bilit, chiaro?
O forse, la sera, nell'inginocchiarci per la preghiera, sar opportuno rivolgerne
una anche a
Placebo, la divinit della guarigione spontanea: E adesso, prima di dormire, prego
Placebo
[ma era un dio greco?] affinch mantenga in salute il mio cuore!.

1. The Internet Movie Database, http://www.imdb.com/charaaer/chOOO 1072/ quotes.

46 - La Fisica dei Miracoli

EVITARE I PROBLEMI RAFFORZA LA NOSTRA RELAZIONE CON ESSI

Se cerchiamo di evitare un problema, o facciamo semplicemente finta che non esis


ta, corriamo
il rischio di entrare in una condizione di auto-illusione. E ci non contribuisce
affatto alla sua
soluzione. Possiamo riconoscere il problema per ci che , ivi compresi i turbamenti
emotivi
che possono essere connessi alla sua manifestazione. La condizione di carica ene
rgetica che
caratterizza l'afferrarsi al problema, lo tiene legato alla sua manifestazione f
isica. Quando
invece mostriamo rispetto per l'energia del problema, in realt liberiamo parte de
lla sua carica
psichica, e a quel punto possiamo delicatamente metterlo da parte, forse appena
oltre la soglia
della nostra consapevolezza. In tal modo potremmo assumere una posizione neutral
e circa tale
disturbo o problema.

IN PUNTA DI PIEDI ATTORNO ALL'OLOGRAMMA MEDICO

Un giorno una signora entrata nel mio studio e mi ha ordinato: Adesso lei mi guar
ir. Lei
la mia ultima speranza!. Ovviamente era capitata nel posto sbagliato! Come diavol
o era giunta
alla conclusione che io fossi Dio? A suo dire aveva gi provato di tutto, e io rap
presentavo per
l'appunto la sua ultima possibilit. Ero io il suo miracolo.
Quando ho preso ad acquisire di ci che stavo osservando su di lei, ho visto flutt
uare nel suo
campo energetico un bel po' di aghi e pillole.
Non interpreti i miracoli come l'ultima risorsa di un disperato, le ho consigliato
. Ho
visualizzato una sorta di imbuto, proprio sopra il suo chakra del capo, e ho imm
aginato di
versarci dentro dei medicinali. Poi le ho detto: Torni dal suo medico e abbia la
massima
fiducia nelle sue prescrizioni. Prenda le

Capitolo 4 - Insegnamenti fondamentali sulla dualit - 47

medicine perch da quello che vedo, la sua persona assolutamente compatibile con l
a filosofia
e l'approccio della medicina occidentale tradizionale. Cerchi i suoi miracoli ov
unque le si
manifestino. Si fidi di qualsiasi cosa finisca per comparire nella sua realt: si

convinca che
potr risultare utile, e forse tagliato su misura per le sue esigenze personali.

Quella donna era stata seguita da medici convenzionali per molti anni, e interio
rmente era
compatibile e in pieno accordo con i loro metodi a un livello di coscienza assai
profondo. Per
poter ricevere ci che era gi stato fatto per lei, doveva semplicemente riconoscere
tale realt.
Esiste un enorme campo morfico limitante che chiamiamo "malattia"; se attingiamo
a quel
campo, sicuramente potremo procurarci un bel po' di guai. Se proprio quella la r
ealt con cui
ci stiamo baloccando, potremmo inconsapevolmente continuare a creare la malattia
.

NON SONO NE A FAVORE N CONTRO I MEDICINALI

Non sono un grande fautore dei medicinali, n dell'approccio "identifichiamo il ne


mico e
facciamolo fuori" che caratterizza la pratica della medicina tradizionale. Ma no
n sono neppure
contro. Giacch se sei contro qualcosa, significa che sei a favore del suo opposto
. E se sei a
favore di qualcosa, ti trovi in contrapposizione con l'estremo opposto. Non sto
scherzando!
L'Energetica della Matrice non implica lo schierarsi da una parte o dall'altra.
Se riusciamo a
trovare una posizione in qualche modo intermedia, tali distinzioni svaniscono al
l'istante. In
definitiva, tutto quanto fatto semplicemente di modelli di luce e di informazion
i.
Non voglio quindi dire che si debbano negare il cancro o altre diagnosi mediche.
In evenienze
del genere ci si rivolge alla radioterapia, alla chemioterapia o a qualsiasi alt
ra terapia risulti
adatta secondo il paradigma medico dominante. Tali campi

48 - La Fisica dei Miracoli

morfici di possibilit possono produrre la guarigione, se il paziente compatibile


con tale
modello fino al livello pi profondo delle sue credenze. Peraltro, sar meglio evita
re di
rivolgerci a un modello che non ci si conf. Fintantoch ci adeguiamo alle regole de
lla
materialit (o se preferiamo del peccato, della malattia e della morte), definiamo
esattamente le
modalit di manifestazione della realt e reagiamo di conseguenza.
Sono le nostre percezioni circa ci che riteniamo possibile a definirci. Se opport
uno che
prendiamo una certa medicina, o che ci sottoponiamo a un intervento chirurgico,

cos sia. Non


dovremmo pensare che ci significhi che non abbiamo superato l'esame finale del co
rso di
Elevazione della Coscienza. L'idea che dobbiamo essere perfettamente liberi da q
ualsiasi

avversit continua ci lega al concetto, al potere e al campo morfico di ci che cons


ideriamo
negativo.
Ci in cui scegliamo di credere potenzialmente illimitato. Scegliamo di fare rifer
imento a
quanto consideriamo pertinente in un certo momento. Accettiamo la situazione in
cui ci
troviamo, considerandola un buon punto di partenza, e quindi introduciamo altre
possibilit.
Non preoccupiamoci di lottare contro ci che gi stato definito. Introduciamo qualsi
asi
possibilit ci permetta simultaneamente di "essere" o di "non essere". Spesso il c
ambiamento
avviene proprio quando smettiamo di cercare di cambiare le cose.

GLI SCENARI PROBLEMATICI


E COME INFRANGERE LE REGOLE

Con questo libro mi propongo di far comprendere ai lettori che tutte le situazio
ni della vita sono
semplicemente modelli di luce e di informazioni. Chiunque desideri cambiare qual
cosa nella
sua vita non dovr fare altro che intervenire sulla frequenza, la densit o la quali
t dei modelli
di luce di cui si costituisce in realt. Sar per necessario rinunciare a qualsiasi d
ubbio e
intraprendere il cambiamento sentendosi con grande fiducia. Meglio evitare di pr
evedere quello

Capitolo 4 - Insegnamenti fondamentali sulla dualit - 49

che potr essere il risultato finale. Non appena cominciamo a seguire tali istruzi
oni, prendiamo
ad attingere a una delle principali chiavi alchemiche per la trasformazione.
Quando ci si presenta un problema, evitiamo di afferrarci subito alla soluzione
pi ovvia. Ogni
qualvolta ci possibile, infrangiamo le regole che ci siamo posti. Ogni regola de
finisce infatti
confini e limiti dei nostri pregiudizi percettivi. Non siamo obbligati ad adegua
rci a tale regola.
Talvolta utile dimostrarsi pieni di risorse e fare almeno finta di applicare reg
ole differenti. Se
le regole a cui ci siamo ispirati non funzionano poi cos bene, prendiamo a presti
to quelle di
qualcun altro. Possiamo anche inventarcene una nuova, utile per questo preciso i
stante.
Regaliamoci qualcosa che ci faccia sorridere. E questa la nostra realt e la nostr
a vita.

Predisponiamo quindi un insieme di regole che, non appena distoglieremo la nostr


a attenzione
da una certa cosa, ne consentiranno il cambiamento. Quando non abbiamo bisogno d
i cambiare
alcunch, la trasformazione pu accadere all'istante. Ovviamente, opereremo in modo
da
continuare a essere inconsciamente collegati con la situazione a cui ci stiamo d
edicando, e che
vorremmo cambiasse. Attenzione, quindi! E questo l'apprendistato dell'arte magic
a del "non
fare". L'attenzione a cui dovremmo fare ricorso non deve essere ristretta, quant
o piuttosto vaga,
non ossessiva, tale da consentire al potere dell'indeterminazione di modificare
qualsiasi rigidit
nella qualit e nella forma delle nostre manifestazioni.

UN MODELLO DI RICERCA BASATO SUI PROBLEMI

Spesso continuare a concentrarsi su un problema, analizzandone le cause, finisce


per
rinforzarne il potere. Se vediamo problemi ovunque volgiamo lo sguardo, ebbene,
cerchiamo di
guardare altrove! Impariamo a vedere con nuovi occhi, anzich dedicarci a un numer
o infinito
di esperimenti a doppio cieco. Wernher von Braun, lo scienziato che elabor i prim
i modelli di
razzo, una

50 - La Fisica dei Miracoli

volta disse: La ricerca di base ci che sto facendo quando non so ci che sto facendo.
2
Possiamo cercare nuovi modi di vedere e di essere. Quando ci arrendiamo, in tutt
a umilt, al
non-conoscere, possiamo realmente aprirci alla comprensione di qualcosa di nuovo
. Se
abbracciamo una nuova prospettiva, stiamo letteralmente imparando a vedere le co
se in modo
diverso.
Alle spalle di ogni problema c' un programma. E ogni programma crea il suo specif
ico e unico
campo morfico, e ne sostenuto. Il campo morfico viene creato sulla base delle cr
edenze e
delle aspettative della persona, e sul modo in cui queste riproducono la sua opi
nione circa lo
stato "auspicabile" nella realt.
Dovremmo provare a percepire le cose in modo diverso, senza attendere di trovarc
i sull'orlo

dello strazio o della disperazione. Spesso le persone che sopravvivono al cancro


dicono che si

trattato del pi grande dono che abbiano mai ricevuto. E affermano che aver dovuto
affrontare
una malattia grave le ha costrette a rivedere il loro stile di vita e relative p
riorit. Ma perch
aspettare che sia quasi troppo tardi? Molto meglio risparmiarsi guai del genere,
e sempre che ci
sia possibile, cominciare a rivalutare le cose fin da subito. E se gi ci troviamo
a sostenere gravi
problemi di salute, forse possiamo provare a ridimensionare le cose in qualche a
ltro settore
della nostra esistenza. Dopotutto, perch mai dovremmo renderci "la lezione della
vita" ancora
pi dura di quel che dev'essere?

LA SOVRAPPOSIZIONE DEL PROBLEMA E DELLE POSSIBILI SOLUZIONI

Il potenziale che deriva dal considerare le cose secondo un diverso punto di vis
ta non deve
indurci a negare l'esistenza di fenomeni

2. The Quotation Page, pubblicato da Michael Moncur, http://www.quor.ationspage.com/quotes/Wernher_von_Braun/ .

Capitolo 4 - Insegnamenti fondamentali sulla dualit -51

come la malattia, la sofferenza o la tristezza. Negli stati potenziali quantisti


ci due elettroni
possono concretamente occupare lo stesso spazio nello stesso istante. Tale princ
ipio fisico viene
definito sovrapposizione. Possiamo quindi essere profondamente assorbiti dalla n
ostra
interpretazione personale del dramma della passione, e nel contempo trascenderla
completamente. In questa condizione aperta Informa d'onda delle situazioni in cu
i ci troviamo e
del loro opposto (l'insieme di soluzioni), o modelli di coniugazione di fase, po
ssono annullarsi
vicendevolmente, predisponendo cos un nuovo esito. Finch continuiamo a cercare di
ottenere
un certo risultato, o magari di evitarlo, non lo stiamo affatto negando: in real
t ci siamo
trasformati in esso.

E GIUNTO IL MOMENTO DI CAMBIARE I MODELLI DI ESPRESSIONE CHE CI


LIMITANO

Dovremmo assorbire ci che ci risulta utile un certo istante, e interpretarlo al m


eglio. Se siamo
in grado di levitare, di attraversare i muri o di far sparire i tumori con la se
mplice imposizione
della mani, ebbene, facciamolo e basta. Le persone che hanno incorporato nella l
oro vita i
principi e le pratiche dell'Energetica della Matrice mi hanno raccontato molte s
torie
straordinarie. E io stesso ho potuto testimoniare la scomparsa o il dissolversi
di tumori, nonch
altri "miracoli della medicina".
Qualcuno si chieder perch ci non accade sempre. Vorrei tanto che fosse cos. Se potes
si
guarire il cancro, o qualche altra malattia, con un ragionevole margine di succe
sso, lo farei a
tempo pieno, perch sono profondamente consapevole della grande sofferenza che aff
ligge
l'umanit. Fatto sta che io non posso guarire nulla. Che ci crediate o no, la cond
izione
d'impotenza che talvolta finiamo per sperimentare, si rivela essere uno dei fatt
ori pi importanti
nella produzione dei miracoli quantistici.

52 - La Fisica dei Miracoli

SVILUPPARE L'ARTE DEL "NON FARE"

Meglio non ritrovarsi nella condizione di dover fare qualcosa, perch fin troppo s
pesso si rivela
essere una condizione in cui non possiamo fare un granch. Consentiamo invece la
manifestazione dello stato di coscienza del "non fare", e trasformiamola nel nos
tro migliore
amico. Dedichiamo coscientemente un po' di tempo ed energia alla realizzazione d
i tale stato,
ponendone le premesse, ben consapevoli che spesso nel momento in cui pi important
e che
accada qualcosa, non accade proprio nulla, mentre quando coscientemente non facc
iamo
proprio niente, tutto pu accadere.
Meno facciamo maggiore il potere a cui possiamo accedere. Quando ci sforziamo di
fare o di
far succedere qualcosa, quel nostro "fare" condizionato da una consapevolezza li
mitata delle
possibili soluzioni. Quando seguiamo il flusso e siamo in armonia con la corrent
e degli eventi,
non stiamo pi resistendo ai benefici del loro potenziale quantistico. A quel punt

o tutto diventa
possibile e ci sono maggiori probabilit che si manifestino eventi miracolosi.

RINUNCIARE PER RIUSCIRE

Per avere successo, la prima idea cui dobbiamo rinunciare quella di esserne fatt
ore"
principale. Invece di darci un gran daffare sulla base del livello meramente uma
no o cosciente,
trasformiamoci in una "porta aperta". E ricordiamoci di lasciar accesa la "luce"
, cos da poter
ricevere gli "Angeli dell'inconsapevolezza". Nel momento stesso in cui rinunciam
o, possiamo
abbandonare le abituali routine della nostra coscienza. Cos facendo accediamo a t
utto ci di
cui, normalmente, non potremo disporre, le modalit di essere e di fare che second
o logica ci
sarebbero precluse. La capacit di mollare la presa e abbandonare i soliti percors
i pu
trasformarsi nel nostro metodo di scelta, sotto forma di "tribunale di prima ist
anza".

Capitolo 4 - Insegnamenti fondamentali sulla dualit - 53

ABBRACCIARE IL CAMBIAMENTO
CHE NON POSSIAMO VEDERE
E CHE NON CI SOGNEREMMO MAI DI CERCARE

Se stiamo osservando una realt in cui nulla cambia, forse perch la stiamo contempl
ando
servendoci di particolari "lenti", modello "nulla cambier mai". Se poi cerchiamo
di mettere le
basi per quel cambiamento di cui vorremmo godere, come i risultati che abbiamo v
isualizzato, e
continua a non succedere nulla, vuol dire che ci troviamo in un sottoinsieme del
la realt
definito "quando osservo la realt nulla cambia". Per poter trasformare questo gen
ere di
esperienze abituali dovremmo abbandonare la nostra normale struttura di riferime
nto e provare
a concentrare il nostro sguardo in modo diverso. Per esempio, potremmo provare a
prendere le
distanze da un certo problema, e osservarlo come se ci fossimo dotati di un tele
obiettivo. La
comprensione non implica n si basa su schemi che scaturiscono dalle capacit acquis
ite in
passato.

CAPITOLO 5

Ricorrere alle tecniche o non fare nulla?

Contemplando tutte le tecniche da me studiate, mi sono reso conto che ognuna di


esse mi ha
insegnato come prefiggermi un certo esito per poi darci dentro, come se ne andas
se della mia
vita, fino a ottenere il risultato voluto. Mi era stato insegnato che dovevo far
e esattamente come
il Maestro/Insegnante: dovevo seguire quel metodo, passo per passo, con la massi
ma
precisione. Se non era scritto da qualche parte, significava che non andava bene
. Avrei anche
potuto sentire la voce del Mago di Oz, mentre spiegava allo Spaventapasseri che
era il
depositario di tutto il sapere, ma c'era comunque una procedura da rispettare.
Perch accada qualcosa, devi mollare la presa. Pi lasci andare, pi c' spazio perch le
cose
possano accadere. Se non riesci a lasciar andare, ottieni soltanto quel che pu ac
cadere in quel
preciso istante, e niente di pi. Certo, pur sempre possibile che in quel preciso
istante
accadano cose straordinarie e potenti. E le condizioni o i problemi su cui stai
lavorando, armato
di piani e procedure, potranno magari ripresentarsi. Qualsiasi cosa tu stia face
ndo non ha
importanza: tutto ci che fai o dici soltanto il modo pi pratico per fare o dire il
necessario per
convincerti che sta accadendo qualcosa.
Tra l'abbracciare qualcosa, di modo che si trasformi in ci che sei, e praticare u
na tecnica, c'
una certa differenza. Quando ti sforzi di fare qualcosa, sei limitato al sottoin
sieme della realt
del "ci che stai cercando di fare". Peraltro, quel sottoinsieme potrebbe essere a
ssai capiente:
per esempio, nel mio arsenale -- la mia bat-cintura -- ci sono almeno una quaran
tina di

56 - La Fisica dei Miracoli

tecniche e strumenti. Resta comunque il fatto che la realt dei propri strumenti d
ipende proprio
dal saper dimorare nel presente.

TUTTE LE TECNICHE FANNO RIFERIMENTO A UNA SPECIALE REALT O CAMPO


MORFICO

Ogni tecnica o metodo si serve di una struttura percettiva sulla cui base sono m
odellate le
regole del gioco. Tale struttura genera una teoria della relativit ristretta, uni
ca e limitata,
definita "le cose stanno cos". Per dirla altrimenti, a un certo punto qualcuno ha
constatato un
evento unico, forse persino miracoloso, una reazione (almeno apparente) a quanto
aveva appena
"fatto". Nel tentativo di riprodurre quella magia, ha ideato una sorta di proced
ura o tecnica. Di
conseguenza sono state formulate alcune regole, che poi sono state trasmesse a u
n gruppo di
studenti o discepoli.
Successivamente un numero sufficiente di persone ha praticato quella tecnica un
numero di
volte sufficiente a creare un campo morfico, o griglia di coscienza. Ed proprio
per tale motivo
che chiunque pratichi quella specifica tecnica o metodo incrementa l'aura, o cam
po morfico, di
quel particolare sistema, tecnica o insieme di credenze. E un esempio di modello
- o realt
virtuale - costruita artificialmente. Torner a discuterne in altre occasioni nel
prosieguo
dell'opera.
L'Energetica della Matrice insegna un principio che ho definito Enigma Quantisti
co. In parole
povere, tale principio afferma che meno fai pi ottieni. Sono molti quelli che rit
engono,
erroneamente, che per poter diventare guaritori sia necessario accumulare una ce
rta conoscenza,
o comunque una certa maestria. Fatto sta che non appena ti lasci allettare dall'
idea di essere
davvero tu l'artefice di quel qualcosa, vai a impantanarti nella tua presunta gr
andezza.
Nell'ambito di un corpo umano avvengono continuamente miliardi d'interazioni com
plesse. E
assurdo ipotizzare che, sulla base del nostro pensiero o intenzione conscia, sia
possibile
influenzare

Capitolo 5 - Ricorrere alle tecniche o non fare nulla? - 57

in qualche modo questo capolavoro assoluto d'ingegneria creativa. E per certi ve


rsi triste che
continuiamo a limitare le nostre interazioni con gli altri sulla base della dime
nsione meramente
umana. Siamo una porta verso il divino, non i suoi artefici.

MENO FACCIAMO,
PI POSSIAMO ACCEDERE AL TUTTO

Ecco una miracolosa testimonianza offerta da un praticante master certificato di


Energetica
della Matrice, e che riguarda proprio l'arte del non fare nulla:

Per circa sette anni avevo sofferto di una malattia della pelle, incurabile e in
sopportabile,
precedentemente non diagnosticabile. Mi ero recato a un seminario di Energetica
della Matrice
circa tre anni prima dei fatti di cui sto per parlare, nella speranza che il dot
tor Bartlett potesse
"guarirmi". Avevo girato tutto il mondo e visto una trentina di medici, sperimen
tato
innumerevoli trattamenti, senza che peraltro i sintomi si alleviassero o la mala
ttia desse segni di
miglioramento. Lavorando proprio nell'industria farmaceutica, ero in contatto co
n tutti gli
esperti di dermatologia, malattie infettive, psichiatria, eccetera. Nessuno era
riuscito ad
aiutarmi. Non potevo trovare una cura che mi desse qualche speranza. E cos avevo
scelto di
partecipare a quella dimostrazione di Energetica della Matrice per il semplice f
atto che mi
avevano parlato di quello stravagante medico che faceva cose da pazzi. Chiss, mag
ari lui
avrebbe potuto tirarmi fuori dai guai! E stato per l'appunto nel corso di quella
presentazione a
ingresso libero che il dottor Bartlett ha fatto una "dimostrazione" sul palco, p
roprio su di me -facendomi tra l'altro entrare in una posizione di piegamento all'indietro sponta
neo (che
nell'Energetica della Matrice viene definita Frequenza 18). Non appena uscito da
quella postura
autogenerata, ho sperimentato quello che aveva tutta l'aria

58 - La Fisica dei Miracoli

di essere un terribile mal di testa. Il dottor Bartlett mi ha chiesto: E un mal d


i testa o qualcosa
di diverso?. Quell'invito a cambiare prospettiva mi ha profondamente colpito, e m

i sono

iscritto al seminario che era in programma qualche settimana dopo. Quando sono a
rrivato al
seminario, avevo una mezza speranza di trovare una cura, tuttavia restavo notevo
lmente
scettico circa la possibilit di sperimentare un qualsiasi cambiamento. Nel corso
di tutto il
weekend, durante il quale avrei voluto raccontare al dottor Bartlett della mia "
malattia" di modo
che potesse "guarirmi", ho continuato a sentire in me una vocina che mi ripeteva
: Non
chiedere aiuto al dottor Bartlett. Il potere di guarire in te. E non c' niente da
guarire. Le ho
prestato ascolto e non ho fatto nulla. Quella decisione ha cambiato la mia vita!
Per tutto quel
weekend, nel corso dell'intero seminario, ho fatto pace con l'eventualit di poter
continuare a
soffrire di quella malattia per il resto della mia vita. Ho lasciato semplicemen
te andare. Ma mi
sono anche aperto alla possibilit che dopotutto quella non fosse una malattia, ma
semplicemente un'esperienza che avevo scelto di fare in un preciso istante, e ch
e poteva
risultare utile. La mia malattia avrebbe potuto essere l'esperienza di cui avevo
bisogno per
penetrare in un nuovo stato di consapevolezza, quello in cui potevo liberamente
disporre del
momento successivo. Grazie a ci che il dottor Bartlett stava insegnando ho capito
che il modo
in cui sperimentavo quella mia esperienza dipendeva solo e soltanto da me. E cos
ho scelto di
rinunciare al mio precedente sistema di riferimento, di lasciar andare e di non
farmi pi
condizionare da quei sintomi. Nel giro di un mese la malattia completamente scom
parsa, e ci
dopo anni e anni di disturbi contro i quali avevo "lottato" senza successo. E in
teressante notare
che i sintomi, cos come ero solito definirli, facevano la loro comparsa soprattut
to in caso di
necessit. Intendo dire che si manifestavano soprattutto quando non ero affatto "i
ntegro", e cio
quando non stavo bene nella mia pelle, non ero a mio agio nel gestire il potere
e ci che si stava
manifestando nella mia vi

Capitolo 5 - Ricorrere alle tecniche o non fare nulla? - 59

ta. Ma dopo aver imparato a riconoscerlo, ho potuto suscitare la mia guarigione


e il mio
benessere facendo ricorso al sistema di feedback incorporato nel mio essere. Ho
capito che il
mio inconscio stava comunicando con me proprio attraverso la mia pelle, e mi ave
va offerto un
dono straordinario grazie al quale ho potuto trasformarmi pi agevolmente nella pe
rsona che
sono oggi. Ormai sono diversi anni che non sperimento pi nessuno di quei "sintomi
". Qual il

nocciolo della mia storia? Ebbene, ci che voglio sottolineare che i lettori di qu
esto libro che
hanno in mente un obiettivo ben preciso (per esempio, sbarazzarsi di un particol
are problema o
malattia), potrebbero infine rendersi conto che non si tratta necessariamente di
un problema o di
una malattia, ma di qualcosa che si manifesta nella loro realt cos come la percepi
scono.
Tenendo a mente ci, potranno provare a cambiare prospettiva circa i motivi per cu
i dovrebbe

succedere qualcosa di diverso. E sufficiente attivare tale modalit e lasciare che


una nuova
realt si dispieghi spontaneamente. E cos che arrivano i cambiamenti!

praticante master certificato in Energetica della Matrice

Se continuiamo a pensarci, alla fine fare quel lavoro toccher proprio a noi, e no
n sar n
altrettanto divertente n altrettanto efficace del lasciar andare e avere fiducia.
Ecco perch
consiglio di lasciar andare il bisogno di pensare o di manipolare coscientemente
il processo.
Meno fai, pi puoi ottenere. Ci che conta lasciarsi guidare dall'invisibile penetra
ndo nella
dimensione del non-conosciuto, cosicch, proprio grazie a quel lasciar andare, abb
ia luogo
l'esperienza della trasformazione di tutti gli aspetti della propria realt.

IL LUMINATOR

Anni fa, curiosando su Internet, mi sono imbattuto in qualcosa d'interessante, u


n congegno
chiamato "Luminator". Si tratta di

60 - La Fisica dei Miracoli

un aggeggio grazie al quale possibile evidenziare le distorsioni nel campo energ


etico, e quindi
trovare il "rimedio" per correggere tale squilibrio. Grazie al Luminator possibi
le ottenere
fotografie delle distorsioni attraverso una comunissima Polaroid Instamatic.
E importante sottolineare che una fotocamera digitale non permette di ottenere u
n risultato
analogo, perch il digitale implica un'autocorrezione. Si tratta, in effetti, dell
o stesso principio
in base al quale, allorch sperimentiamo qualcosa d'inconsueto", la nostra mente c
onscia ci dice
che non sta succedendo nulla e corregge automaticamente la nostra percezione rip
ortandola
proprio a quel "non sta succedendo nulla". In pratica ci restituisce automaticam
ente la nostra
focalizzazione cosciente, secondo cui ci ripetiamo: "Sono un corpo". Ma in realt
non siamo un
corpo, bens un insieme d'informazioni.

Diciotto anni or sono Patrick Richards, ingegnere e scienziato, cre la "fotografi


a bio-liminale"
e invent per l'appunto la macchina che chiam "Luminator", una colonna in plastica
contenente sei anelli di vetro pieni di acqua e posti in differenti angoli di fa
se. Inoltre, il
congegno dispone di una grande ventola in cima, e una in fondo. Ed tutto! Con qu
esto
congegno, Richards intendeva curare la cosiddetta "sindrome dell'edificio malato
", una serie di
disturbi vaghi e non meglio specificati di cui soffrivano i lavoratori chiusi in
edifici dotati di
aria condizionata senza alcun ricambio di aria fresca. Richards voleva migliorar
e la qualit
dell'aria riciclata eliminando gli strati termici nei locali, e consentendo una
distribuzione
efficiente del calore.
Il Luminator venne congegnato per equilibrare la temperatura dell'aria dal pavim
ento al soffitto
e da una parete all'altra, cos da gestire al meglio l'energia. Richards scopr che
dopo averlo
installato in un ufficio le persone che vi lavoravano avevano cominciato a testi
moniare un
miglioramento delle loro condizioni generali di salute, in particolare la riduzi
one di disturbi
quali lombaggine, affaticamento degli occhi, stress e attacchi di emicrania. A s
eguito di
ulteriori ricerche, Richards scopr che oltre a equilibrare la tempe

Capitolo 5 - Ricorrere alle tecniche o non fare nulla? - 61

ratura, il Luminator alterava il campo magnetico e trasformava la luce disponibi


le nei locali,
che da incoerente (ovvero distribuita in tutte le direzioni) diventava coerente,
ovvero luce
polarizzata. Grazie all'eliminazione degli strati termici, il locale veniva ioni
zzato e i fotoni
diventavano super-coerenti.
Quando c' un ambiente esterno super-coerente e s'introduce qualcosa di non altret
tanto
coerente, scattando una fotografia si pu identificare lo sfasamento, sotto forma
di distorsioni
dell'immagine. Richards scopr che, fotografando singoli individui all'interno di
tale campo, i
fotoni risultavano essere o nitidi e netti (coerenti) o confusi e screpolati (in
coerenti). Dopo anni
di ulteriori ricerche giunse alla conclusione che tali fotografie rivelavano la
quantit e qualit
della luce cellulare emessa dai soggetti posti in tale campo. Per esempio, una p
ersona
estremamente vitale e priva di stress interiore emetteva pi fotoni, creando cos un
a immagine
pi coerente di quella ottenuta con un individuo meno vitale e fortemente stressat
o.

Dopo aver acquistato il Luminator ho cominciato a riesaminare il mio metodo e a


ridefinire il
nocciolo dell'Energetica della Matrice. Servendomi del Luminator ho potuto tener
e un feedback
istantaneo, in tempo reale, degli effetti di quanto stavo o non stavo facendo in
una particolare
situazione clinica. Una delle rivelazioni pi significative stata che meno facevo,
e meno mi
concentravo sull'ottenere un particolare risultato, pi i cambiamenti a livello di
coerenza della

persona risultavano benefici e potenti - come prontamente indicato dalle trasfor


mazioni
constatate nelle fotografie. Grazie a quel particolare feedback ho preso a rilas
sarmi e a vivere
concretamente, in prima persona, ci che stavo insegnando nell'Energetica della Ma
trice. In
pratica ho cominciato a incarnare l'arte del non fare nulla.
Di seguito trovate alcune fotografie di miei pazienti, scattate attraverso il Lu
minator, e con cui
si dimostra chiaramente lo sfasamento tra le energie coerenti e quelle incoerent
i. Ecco come ho
proceduto: ho segnato con una X un punto sul pavi

62 - La Fisica dei Miracoli

mento del mio ambulatorio, proprio davanti al muro contro il quale avrei sistema
to il paziente.
Poi mi sono allontanato di circa 5 m e ho segnato per terra con un'altra X il pu
nto esatto in cui
avrei posto il mio sgabello. Ho cos scattato una serie di foto assolutamente iden
tiche per
posizionamento e prospettiva.

ESEMPIO I: PRIMA (RIFERIMENTO INIZIALE)

Questa donna si sentiva esaurita e complessivamente rattristata e dolente. una m


assaggiatrice
e insegnante di tecniche di massaggio, e prima di venire da me aveva consultato
diversi altri
praticanti. Come si potr notare, nell'immagine distorto persino il retroscena, se
bbene la
fotocamera fosse perfettamente immobile. (Peraltro, non sono solito usare un tre
ppiede, perch
costituisce una seccatura quando si deve cambiare la pellicola, tanto per citare
solo uno degli
inconvenienti). La scena distorta perch il campo del soggetto distorce ci che semb
ra essere
l'ambiente stesso.
La prima cosa che abbiamo fatto dopo aver scattato le prime immagini - quelle di
riferimento stato realizzare un rimedio impresso. Il rimedio impresso una innovazione per cu
i possiamo
ringraziare i tedeschi. Sono stati i tedeschi a stabilire che l'omeopatia veniva
alterata da tutte le
frequenze elettromagnetiche, come quelle dei telefoni cellulari, delle linee tel
efoniche e varie
altre forme di tecnologia moderna. L'omeopatia non che una impronta elettromagne
tica, e in
realt nelle molecole non resta nulla di fisico. Ebbene, sono stati sempre i tedes

chi a

Capitolo 5 - Ricorrere alle Tecniche o non fare nulla? - 63

capire che pi la formula era diluita (il che equivale a dire meno fai), pi il risu
ltato era potente.
Una volta scoperto ci, e cio avendo capito che nei rimedi omeopatici non restava
praticamente nulla, i tedeschi si sono serviti di laser e olografia per imprimer
e letteralmente i
rimedi sul software. Attenzione, qui non stiamo parlando d'impronte radioniche,
ma della vera
propria stampa delle informazioni. Dopo averlo impresso, il rimedio viene sistem
ato su una
banda magnetica che pu essere indossata dal paziente.
Quindi, tornando al caso del paziente fotografato, ho trovato un "rimedio del ch
akra dell'apice
del capo" e gliel'ho applicato di conseguenza. Quando ho analizzato la successiv
a foto scattata
con il Luminator, ho subito potuto constatare che quel rimedio sembrava aver fat
to davvero un
ottimo lavoro, quindi abbiamo aggiunto una frequenza universale di guarigione (c
os come
insegno nei seminari) nel chakra della corona, e ottenuto la foto seguente.

ESEMPIO II. DOPO SESSIONE DI ENERGETICA DELLA MATRICE FREQ.3AL


CHAKRA DELLA CORONA

Il cambiamento chiaro e netto. Riuscite a vedere quell'energia che s'irradia ovu


nque? A quel
punto il soggetto si sentiva perfettamente bene. Tutti i sintomi erano svaniti,
e c'era voluto
meno di un minuto.
Ecco alcuni ulteriori esempi d'immagini scattate con il Luminator che dimostrano
la presenza di
energie coerenti e incoerenti, nonch l'utilit di fare il meno possibile.

64 - La Fisica dei Miracoli

ESEMPIO 2: PRIMA (RIFERIMENTO INIZIALE)

Un'altra paziente: la fotografia al Luminator mostra chiaramente le distorsioni


di fase.

ESEMPIO 2: DOPO LA SESSIONE DI ENERGETICA DELLA MATRICE

Sono ancora presenti alcune distorsioni, ma si nota gi un miglioramento.

ESEMPIO 3: PRIMA (RIFERIMENTO INIZIALE)

Il marito della cliente: le distorsioni sono evidenti.

Capitolo 5 - Ricorrere alle tecniche o non fare nulla? - 65

ESEMPIO 3:DOPO ILTRATTAMENTO

Ecco come si presentava il marito dopo il trattamento alla moglie. importante so


ttolineare che
il marito non ha subito alcun trattamento. Tali foto dimostrano quindi gli effet
ti concreti
dell'entanglement quantistico e del fenomeno
di rapporto energetico.

ESEMPIO 4: PRIMA (RIFERIMENTO INIZIALE)

Giovane cliente maschio afflitto da mal di testa al momento dello scatto.

ESEMPIO 4: DOPO LA SESSIONE DI ENERGETICA DELLA MATRICE

Foto scattata cinque minuti dopo


la sessione.

66 - La Fisica dei Miracoli

ESEMPIO 5: PRIMA (RIFERIMENTO INIZIALE)

Paziente che nel giorno del trattamento si lamentava di sentirsi particolarmente


a disagio.

ESEMPIO 5: DOPO LA SESSIONE DI ENERGETICA DELLA MATRICE

La paziente ha commentato: Adesso mi sento di nuovo me stessa!.

MENO E DI PI

Come ho potuto constatare grazie alle foto prese con il Luminator, meno equivale
a pi! Ogni
qualvolta ho cercato di risolvere una distorsione del genere di quelle testimoni
ate dalle
precedenti immagini con un tentativo conscio, lo scatto "dopo" mostrava immancab
ilmente
ancora pi distorsioni. Paradossalmente, quando invece facevo il meno possibile, e
rinunciavo

al bisogno di ottenere un particolare risultato, le distorsioni degli scatti suc


cessivi al trattamento
manifestavano quasi sempre un livello di distorsione inferiore, mentre i sintomi
denunciati dai

Capitolo 5 - Ricorrere alle tecniche o non fare nulla? - 67

pazienti o sparivano, o si riducevano notevolmente. Ci ha rivoluzionato la mia pr


atica
dell'Energetica della Matrice. Ecco perch voglio insistere ancora una volta su qu
esto aspetto:
la percezione dell'ostacolo da superare crea l'ostacolo stesso. Peraltro, basta
lasciar andare e
avere fiducia nel fatto che "tutto andr a posto" perch ci accada senza che quasi ce
ne
accorgiamo.

CAPITOLO 6

L'enigma quantistico

All'inizio della stesura di quest'opera avevo in mente d'intitolarla "L'enigma q


uantistico".
Avevo letto un bel po' di materiale sulle scienze alternative, e grazie a ci mi e
ro reso conto
dell'ambiguit di alcuni dei presupposti scientifici nella fisica quantistica, e d
el suo parente
stretto, ovvero la teoria della relativit generale. Cominciavo a sospettare che n
essuna delle due
fosse corretta. Infatti, facendo riferimento a dati fisici obiettivi provenienti
da varie fonti, avevo
l'impressione che i dati fisici fossero stati manipolati cos da accordarsi alle n
ostre teorie
predilette. Ci sono studi scientifici assai inquietanti che lasciano ipotizzare
che tra la teoria
quantistica e la vita vera e propria ci sia una discordanza che va dalla 10a all
a 14a potenza. E
ci significa che pi che di una scarsa comprensione si tratta di una grande incompr
ensione!

Come ho descritto in precedenza, l'enigma quantistico potrebbe essere sintetizza


to in questi
termini: meno fai, pi ottieni. Si tratta dell'esatto opposto del nostro abituale
stile di vita. Infatti
ci viene normalmente insegnato che se vogliamo avere dei risultati, dobbiamo lav
orare duro, e
che pi a lungo ci sforziamo, maggiori sono le possibilit di successo. Ho fatto il
medico per
circa vent'anni, spesso lavorando sei giorni alla settimana. E posso affermare,
senza alcuna
esitazione, che pi lavori meno ottieni.
Lavorando con maggior velocit e destrezza non si ottengono risultati particolarme
nte migliori
di quelli procurati dal semplice lavorare sodo. Non l'intelligenza che applichia
mo nella nostra
attivit a fare la differenza, ma l'approccio il pi possibile creativo e innovativo
nella gestione
del tempo e dell'energia. In pratica, se dovessi esprimerlo con una equazione, p
otrebbe
assomigliare a qualcosa del genere: energia

70 - La Fisica dei Miracoli

moltiplicata per creativit, diviso per il tempo, uguale output innovativo: Ci sign
ifica che
quando troviamo un modo d'impiegare una maggior quantit di energia in un tempo mi
nore, i
bonus innovativi rappresentano il risultato auspicato e giustamente meritato.

Se Ai uguale a successo, allora la formula A = X + Y + Z. X il lavoro. Y il gioco.


Z tenere
la bocca chiusa.
Albert Einstein

LE MIE REGOLE: NON CI SONO REGOLE, SOLTANTO CONSIGLI

Se ci afferriamo alla condizione del "non cambiamento",


cambiare. Se
ci aggrappiamo a una certa realt e osserviamo soltanto
gia stessa
della concentrazione finir per rinforzare la patologia
mi porta dritto
filato al mio insieme di regole, che in realt sono pi
re e proprie
direttive.

le cose non potranno mai


ci che non funziona, l'ener
o stato problematico. E ci
che altro consigli, anzich ve

La prima cosa da fare discendere alla coscienza del cuore. Cosa significa? Siamo
soliti vivere
nella nostra testa: l che passiamo la maggior parte del nostro tempo. Siamo convi
nti che i
nostri pensieri regolino la nostra realt, o almeno le nostre percezioni. In realt,
i nostri pensieri
non hanno assolutamente nulla a che fare con la realt. Ci tengono semplicemente i
ntrappolati
in un prisma, la prigione della realt cos come crediamo che sia. La struttura dell
e nostre
preferenze percettive plasma e modella ci che finisce per manifestarsi nel presen
te. Quando
smettiamo di porci domande e manteniamo la mente nel pi assoluto silenzio, non si
amo pi
nella nostra testa e possiamo dimorare nella coscienza del cuore, penetrando in
una realt pi
ampia.
Proviamo a immaginare un sasso lanciato in uno stagno. Le onde cominciano a espa
ndersi
verso l'esterno. Adesso immagi

Capitolo 6 - L'enigma quantistico - 71

niamo un sassolino che scende gi attraverso la nostra gola e raggiunge il centro


del nostro
petto. Sperimentiamo le onde che si emanano dal nostro petto, del tutto simili a
quelle dello
stagno, e che modificano il nostro campo energetico. Prendendo spunto da questo
riferimento, e
cio da tale realt pi ampia, possiamo percepire un maggior numero di possibilit e di
realt.

GENERARE ILTUTTO DAL NULLA

Uno dei pi grandi segreti della cosiddetta alchimia spirituale la capacit di defin
ire una
intenzione e poi di lasciar andare e non fare nulla.

L'intenzione pu essere definita come l'atto creativo con cui usiamo le pi diverse
parti della
nostra esperienza totale conscia per definire un insieme di nuove esperienze, re
alt o risultati
della nostra attuale esperienza. Perch ci possa concretizzarsi, dobbiamo concentra
re
l'immaginazione cos da produrre una nuova sensazione capace di attivare un flusso
di energia
sottile con cui influenzare o manifestare, direttamente o indirettamente, gli ev
enti e gli effetti

desiderati. Si crea quindi una concentrazione con annessa sensazione.

In ogni caso, l'ingrediente fondamentale continua a essere quello definito in pr


ecedenza: dopo
aver espresso l'intenzione, dobbiamo lasciar andare e non fare nulla. Cos facendo
creiamo un
vuoto che potr essere colmato dalle aspirazioni del nostro cuore. Com' stato detto
, "la natura
aborre il vuoto". Uno dei modi per colmare tale vuoto consiste nel mettersi alla
ricerca di
esempi validi, scoprire come gli altri abbiano ottenuto ci che ci proponiamo di r
ealizzare o di
capire. Nei pi diversi aspetti della nostra vita ci troviamo

1. Definizione originale del dottor Mark Dunn e del dottor Richard Bartlett.

72 - La Fisica dei Miracoli

sempre al cospetto di individui di questo genere, che assumono la forma di specc


hio
concettuale. Di conseguenza, un buon punto di partenza pu consistere nel chiederc
i: Chi
sembra incarnare il principio o la realt che vorrei comprendere?.

COME RIFERIRSI A UNA DIVERSA STRUTTURAZIONE DELLA REALT

Quando pratico l'Energetica della Matrice con qualcuno, la mia prospettiva si co


ncentra su
qualcosa di diverso. Mi sono addestrato affinch la mia attenzione acconsenta, gen
tilmente e
inconsapevolmente, a un cambiamento lasciandosi re-indiriz- zare. Passo continua
mente in
rassegna gli ambienti interni ed esterni alla ricerca di minimi indizi. Mantenen
domi attento,
sebbene in modo rilassato, posso cogliere qualsiasi cosa attiri la mia attenzion
e in un preciso
istante. I nostri occhi acquisiscono continuamente informazioni, proprio come fa
un computer.
Ebbene, nel ricevere tali informazioni, non dovremmo cercare di analizzarle n di
giudicarle.
Con questa mia tecnica intervengo sulla linea di confine tra ci che "reale" e ci c
he
"immaginario", e faccio in modo che sia un po' pi sfumata, o comunque meno rigida
mente
definita. Nell'ambito di tale sbavatura c' moto, possibilit e forma inconscia. Att
raverso la mia
osservazione consapevole di quella "zona di confine sfumata", la mente conscia/c
ervello
sinistro rallenta le sue funzioni, cos da farmi acquisire consapevolezza scevra d
a giudizio di

quanto sto osservando.

Una delle regole che ho adottato che non necessario che io riconosca consciament
e le
problematiche su cui sto lavorando perch posso comunque interagire con esse, e tr
asformarle.
L'attivit dell'osservazione consapevole spezza ci che fondamentalmente una sequenz
a
continua d'immagini, restituendomi un numero infinito di singoli fotogrammi.

Capitolo 6 - L'enigma quantistico - 73

La mente conscia pu prestare attenzione e osservare soltanto una struttura per vo


lta. Tale
processo neurologico costituisce la dimensione del "fare" nell'ambito di una cer
ta problematica,
vale a dire che constatiamo che c' qualcosa che non va, ragion per cui bisogna far
e quanto
necessario per correggerlo. Ci determina la differenza tra l'atto dell'osservazion
e e il processo
di interazione.
Il termine "processo" implica la presenza di regole, linee di condotta e comport
amenti in un
certo qual modo meccanici relativamente a ci che stiamo facendo. Una volta intrap
reso, il
processo consiste in una serie di pathway di minima azione. Un pathway di minima
azione la
risposta neurologica all'apprendimento, con conseguente introduzione di un compo
rtamento
nella dimensione inconscia delle risposte abituali.
Volendo fare qualche esempio di pathway di minima azione si potrebbe citare il m
odo con cui
impariamo a bloccare l'auto quando compare qualcuno davanti, o rispondere a una
battuta
giocando a tennis. Tali risposte, allorch affidate a un riflesso inconscio, che c
onsentono di
affrontare istantaneamente e adeguatamente le minacce o emergenze che fanno la l
oro
comparsa nel nostro ambiente. Non appena tali attivit vengono attribuite a un pro
gramma, in
circostanze analoghe il nostro comportamento scatta automaticamente, in modo qua
si
meccanico. Si tratta di un'ottima cosa poich ci consente di reagire inconsciament
e e
fluidamente, sulla base di un meccanismo ben oliato che interviene quando ce n' l
a necessit.
Per esempio, chiunque abbia studiato una qualche forma di arte marziale sa bene
che un
particolare pugno o calcio va praticato migliaia di volte affinch la mente incons
cia abbia il
sopravvento e assuma il controllo di quel genere di risposta. Se ci ritroviamo c
oinvolti in una
rissa, molto importante non dover ricordare qual il pugno o il calcio pi adatto p
er

difenderci! Ovviamente, saper cogliere i primi segni di pericolo nel nostro ambi
ente, in modo
da non mettere a repentaglio la nostra sicurezza, costituisce un pathway di mini
ma azione di
gran lunga migliore e pi utile.

74 - La Fisica dei Miracoli

I pathway di minima azione risultano utili in molte attivit, tuttavia non trovano
impiego
nell'Energetica della Matrice. Ogni volta che osservo qualcosa sulla base dell'a
ttenzione
conscia, cerco di definirlo e di mutarlo, quindi sto applicando le stesse vecchi
e logore modalit
della fisica newtoniana, che si caratterizza per la sua enfasi sulla realt fisica
e sulla necessit di
costringerla a conformarsi alle ipotesi e aspettative di un modello personale o
universale. Per
dirla altrimenti, il modo in cui osserviamo e scegliamo di costruire la nostra r
ealt spesso
rappresenta una moltitudine di pathway di azione minima del nostro sistema neuro
logico.

COSTRUIRE UNA NUOVA STRUTTURA DI RIFERIMENTO

Quando applichiamo una struttura di riferimento differente, sono diverse anche l


e informazioni
che filtrano attraverso la nostra attenzione consapevole. La nostra struttura di
riferimento,
ovvero la visione della realt, semplicemente qualcosa che predisponiamo noi stess
i. Volendo
fare un esempio, possiamo pensare a degli occhiali speciali le cui lenti possono
essere cambiate
o ruotate, proprio come nel film II Mistero delle Pagine Perdute. Nel film, il p
rotagonista Ben
Franklin (interpretato da Nicolas Cage) ha inventato un paio di occhiali con len
ti multiple,
colorate e interscambiabili. Ognuna delle lenti consente l'accesso a informazion
i differenti,
altrimenti invisibili a occhio nudo. Per esempio, le lenti di colore verde offro
no sempre certi
specifici modelli, o categorie di informazione. Le lenti rosse rivelano informaz
ioni addizionali,
quelle che i sensi hanno precedentemente selezionato e soppresso evitando che gi
ungessero alla
mente conscia.
La lente, ovvero il punto di vista, di cui scegliamo di servirci, determinante i
n rapporto per ci
che possiamo vedere e che con ogni probabilit finiremo per percepire. Se vogliamo
vedere pi
del solito, o diversamente dal solito, non dobbiamo fare altro che

Capitolo 6 - L'enigma quantistico - 75

applicare lo stesso principio alla mente conscia, giacch proprio questa che attri
buisce le
priorit e filtra le informazioni "utili". Possiamo decidere d'implementare una nu
ova regola in
base alla quale, tanto per fare un esempio, c'impegneremo a riconoscere 1T% (tan
to per fare un
esempio) di ci che in precedenza avremmo ignorato considerandolo irrilevante. Pos
siamo
regolare il reostato della nostra mente di modo che consenta l'accesso di un qua
ntitativo
maggiore di luce e informazioni.
Ogni modello della realt si basa sulla prospettiva che riteniamo pi verosimile. Tr
a il modo in
cui operano le regole relative alla mia realt e quelle relative alla vostra c' una
netta differenza.
Come posso esserne certo? Ovvio: io sono io, e non sono gli altri, e a meno che
le nostre
esperienze non entrino in collisione nel corso di un seminario, o attraverso le
pagine di questo
libro, continueremo a essere separati. Ci non implica affatto che ci sia una cert
a struttura di
riferimento capace di offrire immancabilmente una realt in qualche modo migliore.
E
ipotizzabile, e persino probabile, che in alcune circostanze chiave il mio appro
ccio possa
rappresentare un riferimento pi utile del vostro, ma ci solo limitatamente ad alcu
ne particolari
situazioni, mentre in altre potrebbe essere l'esatto contrario.
Per esempio, un impresario edile potr avvalersi di una esperienza pratica, e quel
la sua struttura
di riferimento applicata a quel particolare settore sar sicuramente pi appropriata
della mia. Se
dovessimo dedicarci entrambi alla costruzione di un rifugio, con ogni probabilit
quello
dell'impresario edile offrirebbe migliori garanzie! Se fossi io a costruire una
casa, sicuramente
sarebbe piena di spigoli e soluzioni poco pratiche, e comunque fondamentalmente
inaffidabile.
Quando concepiamo una casa, cos come quando costruiamo la struttura unica di una
frase, o
persino le fondamenta dei componenti strutturali di una nuova realt, ci serviamo
di capacit
assolutamente diverse. In ognuno di questi esempi la creazione di strutture di r
iferimento
individualizzate e caratterizzate da specifiche fonti sensoriali va riferita

76 - La Fisica dei Miracoli

alle credenze e ai riferimenti contestuali dell'osservatore. Siamo soliti dire c


he la bellezza
negli occhi dell'osservatore. In realt non solo la bellezza, ma anche tutto il re
sto.

LE PORTE DELLA PERCEZIONE:

GETTARE UNO SGUARDO DALL'ALTRA PARTE

Credo in un continuo prolungato turbamento dei sensi, cos da conquistare l'ignoto


.
Jim Morrison

Ognuno di noi fa le sue esperienze, ed il solo a poterne ratificare il significa


to e la qualit
attribuendo il proprio marchio di autenticit. Giacch siamo tutti diversi, c' una di
fferenza
anche tra la mia percezione del modo in cui funziona tutto quanto e quella di ch
iunque altro.
Attraverso un comune accordo possiamo scegliere di costruire un modello di relat
ivit ristretta
tale da includere o unire gli aspetti in cui scegliamo entrambi di credere, o su
cui vogliamo
lavorare di comune accordo.
Possiamo scegliere di entrare in rapporto e di creare una realt mutualmente condi
visa riguardo
la quale scegliamo insieme le regole da applicare. A quel punto formuleremo le c
ategorie
percettive che costituiranno la base di tali regole. Ovviamente nell'ambito di q
uel sottoinsieme
della realt che abbiamo appositamente creato siamo liberi di formulare modalit uni
che volte a
determinare il significato delle nostre esperienze. L'Energetica della Matrice g
iustappunto un
esempio di struttura particolare, una realt speciale all'interno di una realt pi gr
ande, perch
qualcosa che ho costruito io stesso. Possiamo rinforzarla insieme, scegliendo di
condividerla
attraverso un insieme di credenze ed esperienze a cui decidiamo di fare riferime
nto. come se,
moderni Geppetto, avessimo creato e dato vita a una marionetta quantistica, il n
ostro Pinocchio
quantistico.

Capitolo 6 - L'enigma quantistico - 77

Quando la coscienza della realt speciale da noi prodotta trova il sostegno di un


numero
sufficiente di individui proprio come nel caso dell'Energetica della Matrice - p
rende a
funzionare costantemente e dimostra di essere affidabile. Se poi tale campo di c
oscienza
raggiunge la massa critica, si produce un campo di risonanza morfica assolutamen
te unico. Una
volta superata tale soglia, il sistema di pensiero o credenza in grado di autori
generarsi e

sostenersi: " vivo!". Non dobbiamo fare altro che amare i nostri sogni quel tanto
che basta per
cominciare a incarnarli. proprio quello che ho fatto io!

Per poter cambiare una situazione, uno schema o un comportamento gi consolidato,


importante imparare a concentrarsi sulle informazioni o sullo stato che risulta
collegato a una
particolare sensazione. Quando parlo di sensazione, non mi riferisco alle emozio
ni, ma al
semplice acquisire consapevolezza della presenza di una sensazione, il che comin
cia
semplicemente col riconoscere ci che stiamo osservando.

ESERCIZIO SULLE PORTE DELLA PERCEZIONE

Permettetemi d'illustrarlo con una metafora. Immaginiamo di avere a che fare con
un pattern
comportamentale che vorremmo cambiare. Orbene, visualizziamo proprio davanti a n
oi una fila
di dieci porte. Ognuna di queste porte, se aperta, riveler un certo schema o una
particolare
informazione. Ma attenzione, l'informazione nascosta dietro ogni singola porta p
otrebbe anche
non essere pertinente alle nostre specifiche necessit. In che modo stabilire se v
ogliamo
attraversare una particolare porta? Dovremo basarci sulle informazioni raccolte,
ci che si
presenta alla nostra consapevolezza, quindi senza affidarci ciecamente alle sens
azioni che ne
derivano.
Apriamo la prima porta e non percepiamo n sentiamo nulla, cosicch la chiudiamo. Ap
riamo
la seconda porta, dal cui interno emana una sensazione calda, e c' anche una luce
, intensa ma
delicata. Prendiamo nota, perch potrebbe trattarsi di

78 - La Fisica dei Miracoli

un segno incoraggiante: forse quella porta merita una ulteriore esplorazione. Af


ferriamo la
maniglia della terza porta, che per non si apre. Non ce ne preoccupiamo e passiam
o oltre.
La quarta porta di un bel color verde, tenue. Il telaio ben guarnito e levigato;
inoltre notiamo
di essere pi rilassati rispetto a qualche istante prima. Al solo toccarla, quella
porta genera nel
nostro essere una sensazione di calore e di benvenuto. Ecco: abbiamo capito. Su
quella porta c'
il nostro nome sopra, non ci resta che andare, senza esitazioni, perch sappiamo c
he
attraversandola troveremo le risposte o l'aiuto di cui abbiamo bisogno.
In qualche modo la porta verde risuona inconsciamente con il terreno della nostr

a profonda
natura interiore. Ed proprio ci che intendo quando dico che dobbiamo "esserne con
sapevoli",

senza far riferimento a un particolare stato emotivo. Se dovessimo analizzare o


misurare le
ragioni della nostra scelta, quali sarebbero gli indizi a balzare subito agli oc
chi? Cominciamo
con le risposte fisiologiche. Hmm... Mi sento pi calmo, come se l'ansia si fosse p
lacata. Il
ritmo cardiaco rallentato e si regolarizzato. Mi sembra anche di respirare pi len
tamente e
pi profondamente. Mi sento estremamente rilassato, eppure, paradossalmente, sono
anche pi
attento e vivace.
Tutti questi cambiamenti fisiologici sono derivati unicamente dal pensiero di at
traversare la
porta verde. Tali indizi fisiologici rappresentano un valido aiuto e ci fanno co
mprendere che
stiamo compiendo la scelta giusta.
In pratica, impariamo a compiere generalizzazioni su base sensoriale circa la na
tura di quelle
porte. Creiamo un archivio dati inconscio in cui immagazziniamo le informazioni
via via
raccolte. Col passare del tempo, avendo esplorato e attraversato varie porte, pr
oduciamo un
pathway di minima azione il cui oggetto sono proprio quelle porte. In tal modo,
basandoci sulle
nostre precedenti esperienze con le porte, potremo capire in che maniera servirc
ene, anche se
dovessimo imbatterci nel portello di un sottomarino o nella casa di uno hobbit.
E qualcosa di
assolutamente necessario,

Capitolo 6 - L'enigma quantistico - 79

giacch in tal modo non siamo costretti a riscoprire daccapo il principio della po
rta ogni qual
volta ne incontriamo una nuova! Nell'Energetica della Matrice, allorch acquisiamo
consapevolezza di ci che stiamo osservando, e reagiamo agli indizi che ci vengono
forniti
senza fare domande o pensarci su, stiamo facendo la scelta giusta relativamente
a quello
specifico momento.
Un altro modo di gestire le informazioni appena ricevute consiste nell'aprire gl
i occhi e la
mente e accettare qualsiasi cosa vediamo, percepiamo e sperimentiamo in quel pre
ciso istante.
Ci significa aver fiducia nel fatto che, qualsiasi cosa si manifesti, deve avere
una sua utilit.
Per poter creare una nuova realt e introdurre i cosiddetti miracoli nella nostra
esistenza,
possiamo cominciare con l'imparare a osservare la realt della nostra vita in modo
originale,
rinnovato.

Creiamo gli aspetti della nostra realt, quella che giungiamo ad accettare, sotto
forma di
elementi strutturali delle nostre credenze, aspettative ed esperienze. Siamo noi
a costruire il

mosaico di modelli energetici che definiamo "il nostro mondo", la realt di cui si
amo i
principali artefici.

CAPITOLO 7

Una scienza tutta inventata

Nel campo della ricerca scientifica ogni nuovo approccio alla realt genera ulteri
ore
matematica. Quando poi tali approcci vengono testati e sperimentati, i geni dell
a fisica e della
matematica scoprono cose che non si accordano con il loro modello. A quel punto,
per aggirare
il problema, decidono di produrre un altro po' di equazioni e teorie. Quando gli
esperimenti non
si accordano ai dati, o vengono falsificati oppure si producono ulteriori equazi
oni, cos che tutto
sembri combaciare a meraviglia.
Per esempio, prendendo un certo quantitativo di materia e accelerandolo fino all
a velocit della
luce, secondo le equazioni dovrebbe diventare infinitamente pesante. Non possiam
o sapere se
ci accada realmente, ma l'equazione E = me2 ci induce a credere che le cose vadan
o proprio
cos. Quindi, quando accade che l'equazione non manifesti eguaglianza e segno egua
le tra le
due espressioni, o i risultati concreti non hanno senso, gli scienziati si limit
ano a riconoscere
soltanto la parte che gli fa comodo ed eliminano l'altra, di modo che i conti to
rnino
nuovamente. un espediente che non condivido. I matematici gli hanno persino dato
un nome:
rinormalizzazione. Il celebre fisico quantistico Richard Feynman definiva tale p
rocesso "un
pazzesco gioco di prestigio".1

1. Tecnicamente, il gioco dei bussolotti a cui ci stiamo dedicando si chiama


"rinormalizzazione". Ma per quanto tale termine possa sembrare forbito, si tratt
a pur sempre di
una sorta di processo pazzesco! Aver fatto ricorso a questo particolare gioco di
prestigio ci ha
evitato di dimostrare la coerenza matematica della teoria dell'elettrodinamica q
uantistica. E
sorprendente che, sino a oggi, tale teoria non si sia dimostrata coerente, in un
modo o nell'altro;
io sospetto che la rinormalizzazione non sia

82 - La Fisica dei Miracoli

L'UNIVERSO PU RIORGANIZZARSI
COS DA CORRISPONDERE CON LE NOSTRE IDEE

Se create una realt che afferma: Questo pi questo pi questo = nessun miracolo nella
mia
vita, questa l'equazione con cui ci sembra funzionare e spiegare la nostra. Se ci
affidiamo a
una tale equazione, dobbiamo ricordare che non pi reale di E = me2 che, tra l'alt
ro, non
nemmeno l'equazione originariamente proposta da Einstein. Poich Einstein era disl
essico,
alcuni dei suoi termini erano rovesciati. 2 Einstein era talmente dislessico che
balbettava. Da
ragazzino aveva tali problemi che prima di parlare, era solito ripetersi mentalm
ente ci che
intendeva dire. Ma talvolta gli capitava di dimenticare che la procedura era pri
ma ripetere
mentalmente e poi pronunciare le parole, cosicch gli capitava di ripetere le stes
se cose ad alta
voce due volte di fila. Per via di quella piccola mania veniva spesso considerat
o un po' ottuso,
se non addirittura stupido.
Molti hanno identificato in Einstein una sorta d'immagine archetipica di Dio. Ei
nstein aveva
lunghi capelli bianchi e l'aria di uno che la sa lunga. Talvolta se ne andava in
giro con la lampo
aperta. In verit la realt comune non lo interessava poi cos tanto. Per certi versi
era un po'
come John von Neumann, un altro famoso matematico, che sosteneva che erano stati
gli alberi a
saltar fuori e andare a sbattere contro la sua macchina mentre guidava (gli piac
eva bere).3 Sono
fatti comprovati, per scoprirlo basta fare qualche ricerca. L'ho gi fatta per voi
, e penso possiate
fidarvi di me, almeno in parte. O forse in tutto!
Comunque sia, quando stabiliamo una regola, oppure ci predisponiamo a osservare
qualcosa e
definiamo le regole relative alla mo
matematicamente
legittimata? Richard P. Feynman, QED: The Strange Theoy ofLight andMatter, Pengui
n,
NewYork, 1990, p. 128.
2. Tony Rothman, Everythings Relative: And Other Fables from Science and Techn
ology,
John Wiley & Sons, Hoboken, NJ, 2003, pp.78-84.
3.
y

P. Halmos, "The Legend of John von Neumann", American Mathemati-calMonthl

(aprile 1973), pp. 382-94.

Capitolo 7 - Una scienza rutta inventata - 83

dalit di osservazione, ci troviamo pur sempre circoscritti dal nostro insieme di


regole. Quindi,
quando Einstein diceva che nulla pu viaggiare a una velocit superiore a quella del
la luce, ci
che intendeva che non c' nulla che possa essere osservato mentre viaggia a una ve
locit
superiore a quella della luce perch lo strumento di cui ci serviamo per compiere
l'osservazione
la luce stessa. Com' ovvio, la luce non pu viaggiare pi velocemente di se stessa. C
i non
esclude, per, che il pensiero possa viaggiare a velocit superiore a quella della l
uce, n che i
campi di torsione (a cui lavorarono alcuni fisici sovietici negli anni '80) poss
ano essere molto
pi veloci della luce. Il problema in cui ci s'imbatte regolarmente che, non appen
a
analizziamo qualcosa e lo scomponiamo, dobbiamo osservarlo sulla base delle rego
le in base a
cui comprendiamo la realt.
Per percepire, trasformare o classificare le informazioni, il nostro cervello si
serve di due
processi: l'elaborazione seriale e Yelaborazione parallela. L'elaborazione seria
le consiste nel
collegare una cosa all'altra, e poi a un'altra ancora, e via dicendo. un process
o analogo a
quello delle equazioni differenziali in trigonometria - di cui non sono un esper
to, visto che sono
stato bocciato in algebra. L'unico motivo per cui mi sono laureato in chiroprati
ca che il
programma di studi non comprendeva lezioni di fisica comprendenti matematica tro
ppo
complessa. L'elaborazione parallela implica almeno due processi che hanno luogo
simultaneamente, e nell'ambito del corpo, e l'integrazione neurale alla base dei
processi mentali
complessi.

Non preoccupatevi delle vostre difficolt in matematica. Vi assicuro che le mie so


no maggiori.
Albert Einstein

Di tanto in tanto persino il grande Einstein aveva problemi con la matematica. S


e ne veniva
fuori con equazioni di cui non riusciva pi a cogliere il senso. Per riusciva a tro
vare la risposta
giusta. O forse disponeva dell'equazione giusta e della risposta sbagliata (come
gi detto, era
dislessico). Si toglieva d'impaccio cercando di mettere

84 - La Fisica dei Miracoli

insieme le parti migliori. Era una figura talmente importante, con quei capelli
da scienziato
pazzo e tutto il resto, trasformato in icona, che la gente voleva semplicemente
credergli,
d'istinto.
Uno dei postulati della relativit ristretta e che nel nostro universo osservabile
non c' nulla che
possa viaggiare a velocit superiori a quelle della luce. 4 Ma, come gi detto, c' un
preciso
motivo per cui non possiamo superare la velocit della luce: la luce stessa lo str
umento con
cui la misuriamo! Tutto qui! Parte dello spettro elettromagnetico include la luc
e. Se la luce lo
strumento di cui ci stiamo servendo per eseguire le nostre misurazioni, allora n
on c'
misurazione della velocit che non sia eseguita in relazione a tale fattore. Ragio
n per cui
quando Einstein diceva che nulla pu viaggiare a una velocit superiore a quella del
la luce,
intendeva relativamente a un certo punto di misurazione. Ma non intendeva affatt
o affermare
che nulla possa superare tale velocit. Il problema che non possiamo misurarlo.

LA RELATIVIT RISTRETTA DELLA COSCIENZA

Ogni qualvolta descriviamo artificiosamente qualcosa servendoci di un quantitati


vo di dettagli
sufficiente e di un certo potere persuasivo, creiamo una bolla di distorsione, o
una relativit
ristretta, laddove possibile. La scienza "reale", a meno che non lo sia affatto.
Il modello della
nostra realt regge finch le nostre esperienze non lo contraddicono eccessivamente.

I postulati di Einstein: 1) tutte le leggi della fisica sono egualmente valide in


qualsiasi sistema
di riferimento inerziale; 2) la velocit della luce identica per qualsiasi osserva
tore inerziale; e
3) gli effetti locali osservabili di un campo gravitazionale non sono distinguib
ili da quelli che
scaturiscono dall'accelerazione della struttura di riferimento. Il primo princip
io corrisponde alla
relativit speciale, il secondo definito legge di propagazione della luce, mentre
il terzo il
principio di equivalenza. Thomas E. Bearden, Energyfrom the Vacuum: Concepts and
Principles, Cheniere, Santa Barbara, CA 2002, p. 647.

Capitolo 7- Una scienza rutta inventata - 85

Quando facciamo esperienze che contrastano con il nostro modello, ci si presenta


no due
possibilit: o sopprimiamo le informazioni relegandole all'inconscio, o costruiamo
un nuovo
modello che includa tali esperienze contraddittorie.
Per poter interagire disponiamo tutti quanti di una bolla di distorsione della r
elativit della
coscienza. Voi avete la vostra e io ho la mia, e se troviamo un accordo, possiam
o creare
qualcosa di unico. Per interagire con la bolla di realt di qualcun altro non dobb
iamo fare altro
che consentire la creazione di una bolla di realt comune, in cui siano codificate
la nostra
esperienza e quella dell'altro cos da creare una nuova relativit ristretta in cui
le regole di
entrambi i partecipanti all'interazione sono o non sono valide.
Per dirla altrimenti, tutto ci che risulta utile pu essere mantenuto, mentre gli a
spetti che non
lo sono possono cancellarsi reciprocamente. In tal modo giungiamo a ci che defini
sco rapporto
energetico, una condizione in cui possono accadere eventi speciali. Quando siamo
connessi in
tal modo, creiamo un campo unificato speciale della coscienza. In realt, ci che ab
biamo fatto
pu essere descritto in termini di creazione di una relativit ristretta che, attrav
erso il cuore,
accede al campo unificato della coscienza. A livello subatomico la realt fisica s
tessa si riduce a
un campo di probabilit che pu essere manipolato in virt del semplice atto dell'osse
rvazione.
Minuscoli cambiamenti nel momento e nella traiettoria delle particelle subatomic
he possono
propagarsi fino a creare effetti fisici di gran lunga pi importanti nell'universo
fenomenico. 5

LA FISICA DELLE PARTICELLE


E L'INDOTTRINAMENTO DELLA SEPARAZIONE

I mattoni elementari della nostra realt fisica appartengono al regno della fisica
delle particelle.
Vi siete mai chiesti perch gli scienziati

5. David Smith, Quantum Sorcery, Konton Publishing, Tokyo 2006, p. 37.

86 - La Fisica dei Miracoli

continuino a fare a pezzi gli atomi riducendoli in componenti sempre pi piccoli?


Il numero di
nuove particelle create e scoperte attraverso questo processo di decostruzione s
cientifica
assolutamente stupefacente. Disintegriamo la materia, osserviamo i frammenti e a
ssegniamo un
nome e una funzione a ognuno di essi. Vi mai capitato di prendere un giocattolo,
come per
esempio la tipica macchinina dei pompieri rossa fiammante, e di farla a pezzi a
martellate?
Basta colpire con forza sufficiente perch i pezzi schizzino da tutte le parti. Se
il modellino di
plastica, si ridurr in briciole. Orbene, cosa accadrebbe se accogliessimo tutti q
uei frammenti e
gli dessimo un nome: questo il prussone, questo il lickamajiick, ed ecco un Klin
gon, e cos
via? Quando eravate piccoli avete mai provato a rimettere insieme i pezzi di un
giocattolo dopo
averlo fracassato? Non affatto facile, anzi, praticamente impossibile. E sicuram
ente non sar
piaciuto a mamma e pap, che pi che un esperimento l'avranno definito un gran pasti
ccio!
In realt, penso che le cose siano ancora pi semplici. Penso che sia tutto quanto s
pirito, e che
qualsiasi cosa a cui diamo un nome si trasformi in ci che abbiamo nominato. E qui
ndi
potrebbe davvero essere che le particelle virtuali non esistessero affatto finch
non abbiamo
cominciato a farle esistere. Ma poi, una volta "concepite", farle sparire non pi
possibile.
Tutto ci mi richiama alla memoria una scena del film Ghostbusters: quando gli
Acchiappafantasmi si sforzano di non pensare a un bel niente per evitare altri g
uai, a un certo
punto salta fuori la mascotte dei Marshmallow in formato gigante, al che il pers
onaggio
impersonato da Dan Akroyd si scusa dicendo: Beh, ho cercato di pensare alla cosa
meno
pericolosa... Qualcosa che mi piaceva da piccolo e che non avrebbe mai potuto fa
rci del male:
proprio lui, la mascotte dei miei dolcetti preferiti!. Ebbene, lo stesso accade p
er le cose in cui
crediamo, anche se forse non risultano essere altrettanto... appiccicose!

6. The Internet Movie Database, http://www.imdb.com/tide/tt087332/quotes.

Capitolo 7 - Una scienza tutta inventata - 87

Perch mai pensiamo che facendo qualcosa a pezzi, per poi analizzarne i pi piccoli
componenti, riusciremo a capire come funziona davvero? Ricordo che una volta, al
le superiori,
nel corso di un esperimento di biologia ho dissezionato una stella marina. Non h
o seguito le
istruzioni che ci erano state fornite: l'ho semplicemente fatta a pezzi con il m
io coltello. E stata
una esperienza da cui non ho imparato un bel niente. Fortunatamente mi sono ferm
ato l, perch
a casa avevo un pesce rosso, e avrebbe potuto fare la stessa fine. Una volta and
ai a visitare un
acquario, e una stella marina si pos delicatamente sul palmo della mia mano: quel
lo s che fu
un incontro eccitante! Potei percepire e apprezzare appieno la bellezza unica di
quella forma di
vita accoccolata in una delle mie mani. Del resto, anch'io lanciai un belfurr" (e
lo stesso fecero
tutti gli altri spettatori in sala) quando Elliot, il piccolo protagonista di ET
(celeberrimo film di
Steven Spielberg), salv le rane che stavano per essere sezionate nel corso della
lezione di
biologia. In quella occasione il teorema "fisico" di Spielberg era stato: Salva l
a rana - Bacia la
ragazza!.
Il tipico errore in cui incappiamo in ambito strettamente meccanicistico consist
e nelTattenersi
al processo di osservazione e classificazione. Ci convinciamo che smontando un o
rganismo, o
un'idea, fino a ridurlo ai suoi componenti fondamentali, riusciremo a comprender
ne la natura.
Ma c' una enorme differenza tra il puzzo della formaldeide, che sentiamo quando c
i chiniamo
su un tavola di dissezione per guardare da vicino il corpo di un anfibio morto,
e rincorrere e
acchiappare una rana viva! Vi mai capitato di chiudere un po' di rane in un reci
nto e poi
liberarle e lasciarle correre via per stare a vedere quale di esse arriva per pr
ima a un certo
traguardo? Quando ero ragazzino, io lo facevo con le tartarughe, nel cortile die
tro casa. Di certo
con le rane pi eccitante, ma comunque avrete capito cosa intendo dire: se vuoi ca
pire
qualcosa sulla vita, osserva con attenzione gli organismi viventi!
Nell'Energetica della Matrice insegniamo alla gente come trasformare i ranocchi
in principi. Si
tratta della stessa differen

- La Fisica dei Miracoli

za che c' tra l'accettare il modello di qualcun altro e sperimentarlo in prima pe


rsona, cos da
comprendere che non si tratta affatto di ci che ci avevano raccontato. Ed la stes
sa differenza
tra una teoria stagnante e il vitalismo.

Gli scienziati si occupano dell'identificazione di oggetti inerti. Io lo definis


co: "Classifica e
archivia". Ma non dimentichiamo che un eminente fisico, Werner Heisenberg, ebbe
a dire: Gli
atomi non sono cose.7 Dal canto suo, Nick Herbert, fisico e divulgatore scientifi
co,
estrapolando la dichiarazione originale di Heisenberg comment: Proprio come gli at
omi,
neanche le persone sono cose.8 Un corpo, o una persona, si compone strutturalment
e di atomi,
che sono i mattoni concettuali fondamentali di ogni fenomeno naturale. A loro vo
lta, gli atomi
sono fatti di elettroni e di un nucleo, composto di protoni e neutroni. Per becca
tevi questa:
l'elettrone in pratica esiste soltanto quando viene osservato. Solo quando gli r
ivolgiamo la
nostra attenzione, l'elettrone assume sembianze definite sotto forma di un'orbit
a stabile.
Se invece non lo osserviamo, l'elettrone esiste sotto forma di nube probabilisti
ca. Tale nube si
compone di tutte le orbite probabili in cui potrebbe trovarsi l'elettrone, prima
che l'atto della
misurazione definisca un'orbita fissa attorno al nucleo. Giacch a livello atomico
anche la
materia di cui sono fatti gli esseri umani segue la stessa regola, potremmo dire
che ognuno di
noi consiste in una serie di stati composti di una serie infinita di possibilit o
scillanti. La
capacit di rinunciare ai nostri atteggiamenti prefissati - la nostra struttura di
riferimento - pu
innalzare la piattaforma percettiva da cui giudichiamo ci che possibile e ci che i
nvece non
concesso. Un pensare leggermente pi

7.
Ulndigenous Weather Modification (TWM) un sito dedicato all'insegnamento d
ella
tecnologia indigena WM, http://twm.co.nz/forbquco.html.
8.
Si veda l'intervista con Nick Herbert su Quantum Tantra, condotta Joseph
Madieny,
http://74. 125.155. 132/search?q=cache: s59QayXJ2oAJ:www.
incunabula.org/inc3.html+ong%27s+hat+joseph+ matheny+atoms+are+th
ings&cd=l&hl=en&ct=clnk&gh=us.

Capitolo 7 - Una scienza tutta inventata - 89

flessibile pu fare molto nell'alleviare, o almeno mitigare, molto di quanto incon


triamo nella
nostra condizione umana.
Divertirsi importante, perch quando ci divertiamo cominciamo a produrre particell
e virtuali,

chiamate "materia divertente", che hanno una grandissima utilit. Infatti, sia vir
tualmente che
letteralmente, cominciamo a spassarcela. Per quale motivo? Il fatto che quando p
roduciamo
quelle particelle virtuali che mi piace definire materia divertente, interveniam
o concretamente

sullo spin orbitale degli elettroni che sono alla base dei pattern neurochimici
del cervello e del
sistema nervoso. E se prendiamo a produrre neurotrasmettitori migliori, possiamo
sperimentare
pi rapidamente alterazioni di coscienza caratterizzate da gioia e divertimento. C
os, oltre a
beneficiare delle endorfine, potremmo sperimentare anche delle cose nuove e incr
edibili,
chiss, forse delle endolfine
Sapete cosa disse John Archibald Wheeler, fisico teorico nonch mentore di Feynman
, a
proposito dell'universo? Lo defin "un software intenzionale" posto "chiss dove".9
Orbene, alzi
la mano chi pensa che fosse nel contempo confuso e non confuso! In pratica, Whee
ler aveva
capito che c'erano ben poche probabilit che l'ordine inerente che percepiva nell'
universo fosse
l per puro caso. Secondo quanto si asserisce, diversi anni prima Wheeler aveva av
uto un grave
problema di salute, nonch una esperienza di premorte. In quella circostanza, Whee
ler usc dal
corpo e "speriment" l'universo. Al termine di quella esperienza raccont che c'era
qualcosa che
doveva assolutamente condividere, perch avrebbe potuto andarsene da un momento al
l'altro. Il
suo messaggio ai posteri fu: Se nella fisica c' qualcosa di cui mi sento particola
rmente
responsabile, la percezione di come tutto quanto combaci alla perfezione.10 Si di
rebbe
proprio che avesse compreso che i model
9.

Edward

Whitmont, The Alchemy of Healing: Psyche and Soma, North Atlantic Books, Berkele
y, CA,
1996, p. 29, citato in Michael Talbot, Beyond the Quantum, Bantam Books, New Yor
k, 1988,
p. 155.
10.

Dennis Overbye, John A. Wheeler; Physicist Who Coined the Term

90 - La Fisica dei Miracoli

li matematici non colgono il nocciolo della questione e non possono arrivare al


cuore della
materia, che la consapevolezza della partecipazione all'Uno di ogni singola cosa
.

Finch le leggi della matematica si riferiscono alla realt, non sono certe, e finch
sono certe,
non si riferiscono alla realt.

Albert Einstein

"Black Hole; Is Dead at 96", New York Times (14 aprile 2008), http://
www.nytimes.com/2008/04/14/science/14wheeler.html?_r= 1 &pagewanted=2.

CAPITOLO 8

Potere del comando o potere del controllo?

Mentre la fisica newtoniana pone l'accento sulla forza, la fisica quantistica me


tte in rilievo le
sottigliezze, gli stratagemmi dell'universo. Tra controllo e comando c' una grand
e differenza.
Nel controllo ipotizziamo di sapere esattamente cosa sta accadendo, siamo convin
ti di essere in
possesso di tutti gli elementi necessari e di poter intervenire in modo da otten
ere il risultato
voluto. E l'emisfero sinistro del cervello, quello analitico, che dice: Posso riu
scirci!. E invece,
no, mi spiace tanto, ma il cervello non pu farcela!
Il comando scaturisce dal cuore. Comandare la Vita un nostro diritto di nascita.
Quando
concepiamo la vita in questi termini, senza giudicarla, si verifica un collasso
della funzione
d'onda secondo modalit che non sono quelle basate sulle abituali leggi probabilis
tiche. Tutto si
riconfigura sulla base del pensiero: Cosa accadr nel momento seguente?. Capito? Anc
he
questa fisica, lo per davvero!
Il comando non implica controllo. Quando siamo padroni della situazione, non sti
amo cercando
di far succedere qualcosa. Avete mai letto il passo della Bibbia in cui Isaia di
ce: Volete darmi
ordini sul lavoro delle mie mani? Il concetto di comando riguarda piuttosto penet
rare in una
dimensione del cuore in cui raggiungiamo l'unit con il campo di tutte le possibil
it. Ed da
quello spazio sacro e benedetto che, allorch diciamo: Cos sia, la realt si trasforma
in ci
che abbiamo detto. Le parole diventano virtualmente calici di luce, schemi d'inf
ormazioni. Il
modo in cui sono intessute crea letteralmente un nodo di possibilit che dispiega
le capacit
dimensionali della nostra consapevolezza, di modo che possiamo sperimentare altr
i stati,

92 - La Fisica dei Miracoli

altri fenomeni e altri luoghi. Tale concetto diventer via via pi chiaro nel prosie
guo di
quest'opera.

Cos disse il Signore, il Santo d'Israele, che lo ha plasmato: Volete interrogarmi


sul futuro dei
miei figli e darmi ordini sul lavoro delle mie mani?.

Isaia, 45:11

DISCENDI E DIMORA NEL CUORE,


DEFINISCI UNA INTENZIONE E LASCIAANDARE

Vorrei sottolineare un aspetto estremamente importante. Chiunque partecipi a uno


dei nostri
seminari potr osservare cose che, francamente, gli sembreranno una sorta di reviv
al evangelico
quantistico. Ma ci che sembro fare non ha in realt nulla a che vedere con una cond
izione in
cui sto facendo qualcosa. E importante perch l'atto del fare crea resistenza risp
etto a quanto
potrebbe manifestarsi nel momento immediatamente seguente. Per poter fare qualco
sa devo
attrezzarmi per mettermi all'opera. Se voglio scavare una buca con una zappa, co
sa devo fare?
Tanto per cominciare devo procurarmi la zappa. Poi decider in quale punto cominci
are a
scavare. Far un tentativo, tanto per assaggiare la consistenza e la durezza del s
uolo. Infine
calcoler quanta forza dovr impiegare per poter realizzare la mia buca. Chiaro, no?
Sono tutte
elaborazioni coscienti.
Quando invece ci si abbandona all'esperienza procedendo dal cuore, la faccenda c
ambia
completamente. A quel punto non c' niente da fare, n si deve diventare qualcosa di
particolare. Non c' assolutamente nulla da cambiare. E una condizione in cui ci l
imitiamo a
contemplare la realt sotto i nostri occhi, senza esprimere alcun giudizio. Tale c
ondizione di
flusso indisturbato peraltro assai diversa dalla "salute distica",

Capitolo 8 - Potere del comando o potere del controllo? - 93

dalla diagnosi e dalla terapia di una malattia, da una qualche tecnica, dalle ci
rcostanze
terapeutiche, dall'analisi condizionale del disturbo e persino dall'analisi tran
sazionale della
malattia (trance-attuale, per gli psichiatri che mi stanno leggendo e che si son
o gi preoccupati
di diagnosticarmi qualcosa).
Non ce alcuna differenza tra gli stati della materia e la realt degli stati. Tutt
o sta nel contenuto
informativo del campo, o spin degli elettroni, che determinano certe particolari
reazioni o
risposte. Nel momento stesso in cui osserviamo qualcosa lo trasformiamo a livell
o quantistico.
Siamo fatti di schemi di luce custoditi in modelli informativi, ecco qual la nos
tra vera natura!
Imparare l'Energetica della Matrice non facile, ma si tratta di concetti e capac
it fondamentali
per la nostra realt. In pratica, sono i nostri tentativi di fare qualcosa, la nec
essit di osservare
qualcosa e il desiderio di potere che c'impediscono di sperimentare tali fenomen
i. Ecco perch
il mio motto : discendi nella coscienza cuore, definisci una intenzione e lascia
andare.

Discendere nella coscienza del cuore implica entrare in una condizione di possib
ilit alterata in
cui si applicano altre regole, o forse nessuna regola in particolare.

Definire l'intenzione e un concetto facilmente frainteso. Spesso pensiamo che in


tenzione
significhi decidere ci che vogliamo e poi fare del nostro meglio per ottenerlo, a
ttraverso
qualche forma di affermazione o visualizzazione. Gi sperimentato, vero? Per ha tut
ta l'aria di
essere una faticaccia, no? E ci dovuto al fatto che non pensiamo di meritarci un
risultato del
genere. Anzi, il vero motivo che non pensiamo di possederlo gi. In realt siamo in
relazione
con ci che vogliamo fin da ora. Solo che non comprendiamo che si tratta di qualco
sa
d'indivisibile, che non pu essere separato. E proprio il desiderio di giungere a
un certo risultato
che amplifica la condizione in cui non lo otteniamo. Chiaro? Ecco perch dovremmo
servirci
dell'intenzione co

94 - La Fisica dei Miracoli

me facciamo quando giochiamo: l'intenzione semplicemente la simulazione di un'al


tra realt
virtuale.

Lasciar andare un concetto estremamente semplice: perch qualcosa possa accadere,


dobbiamo mollare la presa. Pi lasciamo andare, pi consentiamo il verificarsi di de
terminate
condizioni.

Bruce Lee insegnava ai suoi studenti tre principi o regole fondamentali: 1) asso
rb ci che
funziona. Ci implica contemplare ci che hai sotto gli occhi in questo preciso ista
nte. 2)
Rigetta ci che non funziona. E proprio ci a cui accennavo prima, quando parlavo de
i tentativi
di fare a pezzi la materia per poi ricostruire l'universo sulla base delle parti
celle cos ottenute e
fare in modo che significhi qualcosa. Non pu significa un bel niente. Rigetta ci c
he non
funziona, le regole che sono estranee alla tua realt e le regole che imponi alla
realt. E infine,
la terza regola era 3) usa nessun metodo come metodo. Ci significa che nel moment
o che
stiamo vivendo applichiamo le regole che gli si accompagnano, ma non limitiamo i
n alcun
modo la nostra libert di espressione affidandoci soltanto a quelle regole. Coltiv
iamo anche altri
schemi o possibilit. Possiamo trasformarci, cambiare forma, come farebbe uno scia
mano
camaleontico. Impariamo quindi a trasformare la nostra realt inspirando un certo
stato di cose
ed espirandone uno completamente diverso. Non poi cos difficile come sembra, e se
per caso
non vi sembra difficile, proprio perch non lo !

ESPANDERE LA COSCIENZA QUANTISTICA

Uno dei concetti utili della fisica quantistica che la nostra una realt partecipa
toria.
Produciamo il materiale di cui fatta la nostra esistenza. Il modo in cui sceglia
mo le percezioni
o i parametri della nostra realt definisce ci che possiamo sperimentare in questo
istante. Ma
c' un problema: se le cose devono conti

Capitolo 8 - Potere del comando o potere del controllo? - 95

nuare ad avere un senso, dobbiamo necessariamente affidarci a un insieme di poss


ibili risultati
(ci che ci definisce) particolarmente ristretto. E se invece le cose potessero co
ntinuare ad aver
senso e nel contempo non averne affatto? Quando cominciamo ad ampliare i paramet
ri del
possibile, manteniamo la spazio per le nostre normali aspettative e ce ne conced
iamo un po' di
extra, per ci che potrebbe accadere di inatteso.

LA FISICA QUANTISTICA E I NUMERI COMPLESSI

In ambito fisico, al fine di descrivere il collasso della funzione d'onda, gli s


cienziati si servono
dei cosiddetti numeri complessi coniugati. Questi complessi coniugati, allorch so
no
moltiplicati per se stessi, producono sempre un numero reale. Per esempio, dato
il coniugato
complesso (3+/) (4-/) = 12, il numero immaginario i intende rappresentare lo sta
to di tutte le
possibilit esistenti al di l del contesto spazio temporale prima che abbia luogo u
n atto di
osservazione. A seguito dell'osservazione, e sulla base della condizione di tutt
i i possibili
risultati, si verifica un'azione specifica. Tale risultato, nel contesto della n
ostra consapevolezza,
rappresenta ci che osserviamo, o il risultato finale, cos come ci sembra essere.

ACCOGLIERE LA GRAZIA NELL'EQUAZIONE DELLA NOSTRA VITA

Tutti i lettori della mia prima opera conosceranno gi la storia che mi accingo a
raccontare, ma
vale la pena di ripeterla, soprattutto perch approfitter dell'occasione per aggiun
gere alcune
intuizioni quantistiche circa lo strano evento che ne il fulcro.

Erano soltanto le quattro di un mattino terribilmente freddo, in quel di Bozeman


, Montana. Il
vento soffiava fortissimo, nevi

96 - La Fisica dei Miracoli

cava senza tregua e si stava formando uno spesso manto di neve luccicante. Non e
ra proprio la
giornata ideale per farsi le sei ore di strada che mi separavano dalla bella e r

ustica Missoula.

Per i miei contatti da quelle parti mi avevano organizzato un intenso weekend di


visite con i
clienti. Con ogni probabilit, durante quel fine settimana avrei fatto pi soldi che
in tutta la
settimana precedente, e in quel frangente avevo davvero bisogno di rimpinguare i
l mio conto.
Nella mia precedente carriera di musicista professionista non avevo mai perso un
solo lavoro, e
non volevo certo cominciare adesso: come si suol dire, "lo spettacolo deve conti
nuare". Infilai
pigramente jeans e maglione, poi presi dall'armadio il cappotto pi pesante che av
evo e gli
scarponi da neve.
Mentre uscivo, mia moglie mi ricord: Stai attento ai lastroni di ghiaccio!. Non ave
vo mai
visto nulla del genere, e non credevo che quel fenomeno potesse davvero material
izzarsi sotto i
miei occhi. Scrollando le spalle, e sempre deciso a non arrivare all'appuntament
o in ritardo,
salii sulla mia vecchia auto, avviai il motore e, non senza qualche timore, comi
nciai a
percorrere l'autostrada, che per era deserta. Ne fui contento, perch in quel modo
avrei potuto
guadagnare tempo, accelerando sui rettilinei.
Presi un'andatura sostenuta, anzi eccessiva: 80 miglia all'ora. Cos facendo sarei
riuscito ad
arrivare a Missoula prima del previsto, o almeno cos pensavo. Ma appena fuori But
te mi
imbattei proprio nel fenomeno a cui mia moglie mi aveva pregato di fare attenzio
ne: le
leggendarie, scivolosissime e invisibili lastre di ghiaccio, silenziosamente in
agguato sul manto
stradale. Non solo me ne accorsi troppo tardi, ma la lastra che era destinata a
me si trovava su
un ponte ghiacciato, appena fuori l'abitato. Le ruote entrarono in contatto con
la patina mortale
che si era formata al centro del ponte. Terrorizzato, mi resi conto di aver pers
o il controllo
dell'auto. In preda al panico, tolsi il piede dall'acceleratore e provai delicat
amente a frenare, ma
stavo andando troppo forte.
In quel vecchio modello c'era solo una normalissima cintura di sicurezza. Niente
airbag,
sistema antibloccaggio delle ruote o
1

Capitolo 8 - Potere del comando o potere del controllo? - 97

moderne diavolerie del genere, per cui, intervento divino a parte, l'incidente c
he stavo avendo
avrebbe potuto rivelarsi fatale. Presi a spingere forsennatamente sul freno in u

n crescendo
disperato, slittando di coda e finendo per puntare dritto su uno dei pilastri de
l ponte. Qualche
secondo prima dell'impatto diedi una occhiata al tachimetro, che mostrava nitida
mente la
velocit mortale di 65 miglia orarie. Mi trovavo faccia a faccia con la morte, che
mi mostrava il

suo orribile ghigno. Accettai il mio destino e abbandonai ogni illusione di cont
rollo. Dal
profondo del cuore strillai: Arcangelo Michele, aiuto!, e poi ci fu l'urto, tremen
do.
Ci fu un lampo accecante di luce blu elettrico - quindi il nulla. Mi sentii gall
eggiare, come
avvolto in una grande bolla blu di energia protettiva, talmente densa che mi avr
ebbe protetto da
qualsiasi possibile trauma. L'arcangelo Michele il difensore della fede e il pro
tettore degli
innocenti. Credo fermamente nel concetto di grazia, anche se forse non avevo mai
fatto ricorso
alla mia dotazione terrena di tale preziosa qualit. Per qualche misterioso motivo
, mi ritrovai
ancora seduto all'interno della mia auto, che aveva continuato la sua corsa e ad
esso si ritrovava
nel bel mezzo del nulla, in mezzo a un ponte ricoperto di ghiaccio. Ed ero incol
ume!
Infine, dopo diversi minuti, riuscii a riprendermi quel tanto che bastava per fa
re il bilancio della
situazione. Cercai di aprire la portiera dal lato del conducente, ma scoprii che
era maciullata e
bloccata, cosicch dovetti calarmi fuori attraverso il finestrino. Una volta fuori
mi accorsi che
tutto l'avantreno era distrutto, fino al lunotto. Nel cuore di una freddissima n
otte invernale ero
solo su una strada deserta e innevata. Nessun altro sarebbe stato cos folle da av
venturarsi in
condizioni del genere. Se la mia auto non fosse stata in grado di ripartire, pro
babilmente sarei
morto lo stesso, perch a quel punto c'erano quasi 15 gradi sotto zero. Mi chiesi
se quella
tragica fine mi fosse stata risparmiata solo per riservarmene una ancora peggior
e:
l'assideramento!
Rassegnato a far fronte a quelle circostanze, mi arrampicai nuovamente all'inter
no dell'auto,
presi posto al volante e infilai

98 - La Fisica dei Miracoli

la retromarcia. Col cuore in gola constatai che le ruote giravano ancora, e con
quel po' di presa
che riuscivano a esercitaresull'asfalto ghiacciato riuscii a fare dietrofront e
ripartii per la mia
destinazione, dove giunsi senza ulteriori incidenti e potei mantenere i miei imp
egni di lavoro.
Arrivato il momento di fare ritorno a casa, raggiunsi una stazione di servizio e
feci il pieno.
Non mi fu peraltro possibile controllare in qualche modo le condizioni generali
dell'auto, il cui

cofano era talmente accartocciato e straziato che con ogni probabilit non si sare
bbe mai pi
aperto. Visto che affidarmi all'intervento divino fino a quel momento aveva dato
i suoi frutti,
decisi di tenere duro e mi diressi a casa, implorando tutti gli angeli di restar
mi ancora vicino e
trasformarsi in meccanici, di modo che la mia auto continuasse a funzionare anco
ra un po'. Una
volta infilato il garage di casa, il motore esal l'ultimo respiro, qualche second
o prima che

girassi la chiavetta. L'auto era ridotta talmente male che non potei fare altro
che rottamarla. I
miei angeli custodi mi avevano aiutato ancora una volta, e il termine "gratitudi
ne" non esprime
tutto quel che provai, e che continuo a provare tuttora!

Scivolare su una lastra di ghiaccio a 65 miglia orarie, come accadde al sottoscr


itto, produce una
interessante equazione della coscienza. Se le regole a cui ti affidi sono del ge
nere: Per un'auto
che viaggia a 65 miglia orarie e scivola su una lastra di ghiaccio sbattendo con
tro un pilone di
cemento, la forza d'urto ulteriormente amplificata, il risultato non pu che essere
una
elevatissima probabilit di lasciarci la pelle, o al massimo di uscirne veramente
malconcio.
Se per sei sufficientemente flessibile e lasci spazio a una variabile nascosta, c
ome la presenza
degli angeli custodi, l'equazione perturbata al punto da poter includere risulta
ti meno
prevedibili. Il mondo reale che ne risulta sar molto pi sicuro e piacevole. La ste
ssa equazione,
con una variabile in pi, pu significare una notevole differenza tra vita e morte,
amore perso o
guadagnato, suc

Capitolo 8 - Potere del comando o potere del controllo? - 99

cesso o fallimento. Ecco perch suggerisco di introdurre nella propria vita una va
riabile che
definirei fiducia nelle cose in cui speri e fede nell'invisibile. Vale davvero l
a pena di
sperimentarla!
Nel caso specifico di cui ho appena raccontato, i numeri concreti rappresentano
la velocit del
veicolo, la scivolosit del ponte, il coefficiente di perdita di trazione e la for
za dell'impatto.
Introducendo per un numero intero immaginario, quell'invisibile i, che in questo
caso equivale
ad angeli, si ottiene un risultato finale assai diverso. Nella fattispecie quell
a variabile nascosta
rappresenta la qualit della fede nell'invisibile.
Capisco che per qualcuno tra i miei lettori credere negli angeli custodi possa c
ostituire un salto
quantistico un po' troppo grande, nel qual caso lasciate semplicemente perdere.
Qualsiasi nostra
credenza include i filtri della nostra percezione. Il modo con cui scegliamo di
vedere le cose
governa la manifestazione della nostra realt. Per qualcuno di noi persino l'affer
mazione: Sono

sorgente d'acqua che zampilla per la vita eterna, pronunciata dal maestro Ges, pu e
ssere
utilizzata e significare che Dio sempre l, pronto a pioverti letteralmente addoss
o (soprattutto

se vivi a Seattle!). Il messaggio : abbraccia le gocce di misericordia che si tra


sformano
nell'oceano della vita, ama te stesso e trasforma la tua realt.

CAPITOLO 9

Fermi tutti: cos' appena successo qui?

Il principio d'indeterminazione, formulato da Heisenberg, dice che non possibile


misurare
simultaneamente la posizione di una certa particella quantistica e il suo moment
o. Vale a dire
che nell'istante stesso in cui monitoriamo la sua velocit perdiamo le tracce dell
a sua posizione.
Le mie guide mi hanno dimostrato qualcosa circa i motivi per cui non possibile i
dentificare
simultaneamente la velocit e la posizione di una particella. Ci che osserviamo att
raverso i
nostri sensi fisici basato sulle informazioni filtrate attraverso il passaggio d
elle percezioni alla
mente conscia. L'emisfero cerebrale sinistro analizza i dati grezzi, quindi deci
de quali siano le
informazioni pi importanti relativamente alla nostra preoccupazione fondamentale
(la
sopravvivenza!), e tutti gli altri dati vengono eliminati. Sebbene percepite e r
egistrate, ci sono
informazioni che non superano il vaglio del cervello sinistro e restano nascoste
nei pi profondi
recessi del nostro inconscio.

La scienza naturale non descrive e spiega semplicemente la natura; essa una part
e dell'azione
reciproca tra noi e la natura.
Werner Heisenberg

La mente conscia funziona come un otturatore: cattura rapidamente immagini e poi


le
congiunge, cos da offrirci un continuum in cui, proprio come al cinema, l'azione
non davvero
il fluire di un movimento, ma una serie d'immagini statiche. Quando osser

102 - La Fisica dei Miracoli

viamo un oggetto o una informazione, possiamo servirci coscientemente soltanto d


i meno dello
0,01 percento dello spettro elettromagnetico visibile che pu essere catturato dal
nostro
sguardo. Non possiamo analizzare visualmente pi canali d'informazione simultanei,
perch il
cervello sinistro elabora le informazioni sulla base di una struttura "seriale",
un'immagine per
volta.
Ecco perch si dice che siamo in grado di elaborare soltanto 7 (con una differenza
di pi o
meno 2) bit di dati al secondo. Il processo impiegato per l'analisi dei dati sen
soriali funziona
soltanto in modo lineare; molto veloce, ma come gi detto pu offrirci soltanto un'i
mmagine,
ovvero una porzione d'informazione per volta. La mente inconscia invece un multi
processore,
e pu prendere in esame milioni di bit di dati nello stesso istante. Per le sue con
clusioni non
sono normalmente disponibili, almeno non nel nostro stato di coscienza normale.
E proprio qui che entra in ballo il problema della misurazione cos come posto dal
la fisica
quantistica. Al fine di analizzare i dati generati dai nostri esperimenti, dobbi
amo servirci della
mente conscia. L'attenzione esercitata dal cervello sinistro un processore seria
le, e ci implica
che in un determinato istante e in relazione ai dati a nostra disposizione non p
ossiamo mai
servirci di pi di una prospettiva alla volta. Inoltre, nel momento stesso in cui
"osserviamo",
coinvolgiamo il processo delle nostre osservazioni con l'oggetto o il soggetto d
elle nostre
percezioni.
Si potrebbe dire che la nostra mente cosciente sia come il personaggio interpret
ato da Jack
Nicholson nel film Codice d'onore. La nostra mente conscia dice: Voglio la verit!.
In
sottofondo possiamo quasi sentire riecheggiare le parole di Jack con cui l'incon
scio si fa beffe
di noi: E una verit di cui non sai servirti!.1 Jack si sistemato a guardia del conf
ine e, per
poter passare dall'altra parte, dobbiamo superare l'ostacolo. Al fine di percepi
re in modo
multidimensionale dobbiamo servirci del multipro

1.
The Intemet Movie Database, http://www.imdb.com/charaaer/ch0007463/ quotes.

Capitolo 9 - Fermi tutti: cos' appena successo qui? - 103

cessore dell'emisfero destro del cervello. Peraltro, per poter interpretare i da


ti ottenuti,
dobbiamo necessariamente analizzarli secondo la prospettiva dell'emisfero sinist
ro.
Il principio d'indeterminazione si applica soltanto alla nostra incapacit conscia
di osservare
contemporaneamente il momento di un oggetto e la sua posizione. Ma la nostra men
te inconscia
pu riuscirci facilmente - restandosene in equilibrio sulla punta di uno spillo e
attraverso un
numero e una variet infinita di angeli! Si tratta di una delle migliori argomenta
zioni a favore
della coltivazione degli stati alterati di coscienza. Giacch a livello quantistic
o l'atto
dell'osservazione trasforma l'attivit dell'oggetto osservato e poich siamo compost
i di schemi
di luce, possiamo cambiare gli esiti (e intervenire parimenti sulle informazioni
in ingresso)
imparando a cogliere la realt sulla base di una percezione alterata.
Penetrare nel mondo della fisica quantistica ha effetti innegabili e drastici. F
a collassare la
possibilit in realt. A meno che non cambiamo il sistema di regole, la realt che ott
eniamo
quella in cui non ci sono possibilit che le cose cambino. Ci dovuto al fatto che a
bbiamo
predisposto le cose della nostra vita di modo che si conformino al modo in cui p
ensiamo
debbano essere. Ma non qualcosa che facciamo a livello conscio, bens a livello in
conscio.
Peraltro, ci azionato consciamente attraverso le modalit con cui osserviamo e perc
epiamo
nella nostra realt fisica.
Effettuando una misurazione a livello quantistico, cambiamo qualcosa in ci che st
iamo
misurando. A tale livello l'atto dell'osservazione comporta un cambiamento. Di c
onseguenza, se
osservo qualcosa che mi d l'impressione di essere "bloccato" o "rigido", non si t
ratta di un
giudizio, ma di una rilevazione. Se compio una misurazione e poi chiedo: Come sar
ebbe se
fosse diverso?, riesco ad analizzare l'alternativa, invece dell'apparenza, e l'es
ito pu essere
assolutamente diverso. E una domanda a risposta multipla, e qualsiasi processo c
os formulato
d adito alla "condizione di non giudizio".

104 - La Fisica dei Miracoli

Nel 1970 Lizzie James intervist Jim Morrison, leader del celebre gruppo rock dei
Doors, e i
due discussero della vita in generale e di come la star aveva scelto di sperimen
tarla.

Quell'intervista fu pubblicata 10 anni dopo la sua morte sulla rivista Creem, in


un articolo
intitolato "Ten Years Gone".2'3 Eccone un estratto:

Il genere pi importante di libert di essere ci che si davvero. Si baratta la propri


a libert
per un ruolo. Si barattano i propri sensi per un atto. Si svende la propria capa
cit di sentire e in
cambio s'indossa una maschera. Non potr esserci alcuna rivoluzione di massa fino
a che non ci
sar una rivoluzione personale, a livello individuale. Prima deve avvenire all'int
erno... Si pu
ptivare un uomo della sua libert politica e non lo si ferir -- finch non lo si priv
er della sua
libert di sentire. Questo pu distruggerlo... Questo genere di libert non pu essere c
oncessa.
Nessuno pu conquistarla per te.4

Il nostro cuore conosce la differenza tra ci che vero e ci che non vero. E pu ricon
oscerla
perch l'unica dimensione in cui il giudizio ha un valore. E cos che, come si dice
nel
Vangelo, obbediamo al comandamento: Giudicate secondo giustizia, giacch non stiamo
analizzando. Quando ci basiamo sull'analisi delle apparenze, ci troviamo sempre
in una
condizione di polarit o dualismo riguardo a ci che stiamo cercando d'interpretare.
Alla fine
pu essere solo buono o cattivo, bianco o nero, il male o il bene assoluto, angelo
o demone, ma
non le due cose assieme, o nessuna delle due. E proprio questo il punto di vista
a cui in linea di
massima si affida la scienza.

2.
Citazioni, detti e poesie, presso Litera.co.uk., s http://www.litera.co.uk
/
author/jim_morrison/.
3.

Lett. A dieci anni di distanza (N.d. T).

4.
Versione italiana disponibile presso http://www.recensionilibere.splmder.com/tag/intervista_a_jim_morrison (N.d. T.J.

Capitolo 9 - Fermi tutti: cos' appena successo qui? - 105

COERENZA E DECOERENZA QUALE PERCEZIONE SELETTIVA

Il concetto di collasso della funzione d'onda parte dal presupposto che al di l d


el contesto del
tempo e dello spazio ci siano possibilit infinite. Tutto pu accadere. Le leggi del
la probabilit
quantistica implicano che l'atto dell'osservazione di un certo fenomeno provoca
la sua coerenza
con ci che prevediamo di vedere. Quando viene scelto od osservato uno specifico r
isultato,
tutte le altre possibilit precipitano simultaneamente nella decoerenza, relativam
ente a quel
particolare contesto spazio-temporale. Ci che non prevediamo di osservare non si
verifica. In
sostanza, c' una formula precisa che determina cosa pu concretamente manifestarsi
nel nostro
mondo: sperimentiamo ci che prevediamo di sperimentare. Quando cominciamo ad alle
ntare il
sistema di regole con cui gestiamo le probabilit, iniziano subito a comparire mol
te altre cose. Il
nostro "software di gestione della realt" viene sottoposto a un aggiornamento per
cettivo.

L'ESPERIMENTO DELLA DOPPIA FENDITURA

I fisici eseguono un esperimento che ormai noto ai pi, ma che vale la pena di rip
etere. Si
servono di due fenditure, parallele e sufficienti a far passare un elettrone, qu
indi inviano un
fascio di elettroni alternativamente attraverso una sola delle due fenditure, di
modo che vada a
impressionare il bersaglio, consistente in una lastra fotografica. Quando poi co
nfrontano le
immagini che si sono formate sulle lastre, constatano una distribuzione uniforme
di particelle,
ovvero esattamente il risultato atteso.
Peraltro, se si aprono entrambe le fenditure, gli elettroni sembrano interferire
e passare
contemporaneamente attraverso entrambe le fenditure, formando cos una immagine
caratterizzata dall'alternarsi di bande chiare e scure. Per quale motivo? La

106 - La Fisica dei Miracoli

presenza di bande scure significa che il fascio di elettroni ha interferito con


se stesso,
cancellandosi. Le bande chiare indicano invece che le onde si sono moltiplicate,
creando un
potenziale di somma (fisica classica) che provoca onde pi grandi, pi ampie e pi lum
inose.
Quindi, riassumendo, l'esperimento della doppia fenditura consiste in questo: ab
biamo due
fenditure, che teniamo chiuse. Poi proiettiamo un fascio di elettroni attraverso

una delle due


fenditure soltanto, e sullo sfondo c' un congegno che registra ogni impatto della
particella,
sulla base di una emulsione (pellicola o lastra fotografica) con cui viene regis
trato lo schema.
Ebbene, la cosa interessante che aprendo soltanto una fenditura il risultato esa
ttamente

quello che ci si potrebbe attendere: una distribuzione di particelle ben precisa


. Quando per
apriamo contemporaneamente le due fenditure, succede qualcosa di bizzarro: gli e
lettroni
sembrano dividersi in due e interferire con se stessi, creando uno schema ondula
torio sulla
pellicola. Eppure per gli scienziati che stanno osservando l'esperimento, attrav
erso la fenditura
o le fenditure passa soltanto un elettrone per volta.
Chiunque abbia dei figli avr gi sperimentato personalmente, nel proprio quotidiano
, qualcosa
di esattamente analogo. Quando i fisici non osservano il percorso degli elettron
i ed entrambe le
fenditure sono aperte, concedendo alle particelle libert di scelta, queste scelgo
no di
comportarsi male. I bambini fanno lo stesso! E cos se ne ricava uno schema d'inte
rferenza che
si mostra sulla lastra fotografica sotto forma di bande chiare e scure.
John von Neumann, celebre matematico, fu chiamato a interpretare i risultati sco
ncertanti
dell'esperimento appena descritto, e giunse alla conclusione che l'unica spiegaz
ione razionale
possibile fosse la presenza di una variabile nascosta. Secondo il lavoro di Thom
as J. McFarlane,
Quantum Physics, Depth Psychology, and Beyond, von Neumann giunse infine alla
conclusione che quel fattore x fosse la coscienza umana! In pratica, il motivo p
er cui il fotone o
elettrone interferiva con se stesso

Capitolo 9 - Fermi tutti: cos' appena successo qui? - 107

era che la nostra coscienza (quella di esseri umani) provocava il collasso della
funzione d'onda,
e ci produceva la differenza tra la percezione della particella o dell'onda.
Per dirla altrimenti, se non ce ne preoccupassimo affatto, o non ci aspettassimo
di vedere
qualcosa, si comporterebbe come un'onda e potrebbe interferire con se stessa. Pe
raltro, quando
osservato e sottoposto a misurazioni, in base alle quali deve comportarsi in un
certo modo, il
fotone si conforma alle aspettative. Se partiamo dal presupposto che gli esseri
umani sono
composti di fotoni, l'atto stesso della misurazione provoca il collasso della fu
nzione d'onda e
cambia la struttura concreta della composizione del corpo. Quindi, fondamentalme
nte, il nostro
universo un artefatto. In sostanza, la coscienza il fattore x che viene trascura
to in tutti quanti
gli esperimenti, ma che spiega la maggior parte degli effetti osservabili in fis
ica quantistica.
Possiamo immaginare schemi complessi di fotoni che interagendo tra loro formano

un unico
complesso chiamato funzione d'onda. La costituzione della nostra tendenza percet
tiva definisce
la funzione d'onda della possibilit che possiamo accogliere e accettare come risu
ltato finale.

L'onda probabilistica basata sul nostro modello di coscienza. Ci significa che se


espandiamo
il modello della nostra realt personale, i risultati cambiano, e in modo esponenz
iale.
Tali onde probabilistiche sono potenziali trascendenti, manifestati attraverso l
a libert di scelta.
Scegliamo le modalit di manifestazione dei fenomeni sulla base del tipo di osserv
azione
praticata. La nostra osservazione, o misurazione, provoca il collasso della funz
ione d'onda. I
fisici sono affezionati a tale termine, di cui si servono per denotare le misura
zioni quantistiche,
per via dell'immagine di onde diffuse che all'improvviso collassano in una parti
cella localizzata;
in pratica accade proprio qualcosa del genere.
E quando smettiamo di cercare di realizzare un certo obiettivo che c' spazio per
il
cambiamento. Se vogliamo a tutti i costi che qualcosa accada, ci situiamo nella
realt delle
particelle in rapporto all'informazione od oggetto in questione. Ma quando

108 - La Fisica dei Miracoli

espandiamo la nostra consapevolezza dall'interno del laboratorio del nostro cuor


e, sfrecciando
l fuori, siamo momentaneamente svincolati dai limiti della coscienza e trascendia
mo la
barriera della dimensione spaziotemporale.
Un istante dopo ci stiamo gi reintegrando di schianto dalla trascendenza ondulato
ria alla realt
abituale fatta di particelle. Una porzione della nostra coscienza, che non n part
icella n onda,
pu occuparsi contemporaneamente delle funzioni d'onda probabilistiche e della rea
lt fatta di
particelle. E a quel punto siamo in armonia con gli angeli e possiamo letteralme
nte danzare con
loro. Via via che ci abituiamo, percepire quell'armonia celeste ci risulta pi fac
ile, e con un po'
di pratica, la danza si fa pi divertente e coinvolgente!
Quando provochiamo il collasso della funzione d'onda, come se una spalmata di po
ssibilit si
consolidasse in uno stato ben definito. Quando siamo preda di un dolore, o dobbi
amo affrontare
un certo problema, potrebbe essere sufficiente renderci conto che le nostre aspe
ttative sono
basate su un errore di percezione. Il problema sempre l, in parte perch partiamo d
al
presupposto che continui a sussistere, e quindi continua a manifestarsi nello st
esso modo, un
momento dopo l'altro. Ma nel giro di qualche istante potrebbe essere completamen
te diverso.

Se pensiamo il contrario, perch la realt fisica ci sembra immutabile. E questo il


presupposto
razionale basato su un modello a sistema chiuso. Ma una menzogna!
La nostra esperienza della realt personale un sistema completamente aperto. Cambi
are il
modo in cui percepiamo la realt trasforma l'oggetto della nostra osservazione, ch
e a sua volta

pu provocare l'immediata trasformazione del risultato finale! Se ci sembra non ca


mbiare,
perch l'abbiamo predisposto in modo che debba conformarsi allo stato di cose cos c
ome
pensiamo debba essere. Non peraltro qualcosa che determiniamo o comprendiamo a l
ivello
conscio. E azionato dalla coscienza attraverso il modo in cui osserviamo e perce
piamo la nostra
realt

Captolo 9 - Fermi tutti: cos' appena successo qui? - 109

fisica. Gli schemi percettivi a cui siamo abituati creano il modello da cui deri
viamo le nostre
esperienze quotidiane.
Qui sotto trovate un messaggio inviatomi di recente da uno dei partecipanti a un
mio seminario.
Il semplice leggere queste pagine vi pone nel campo morfico che caratterizza que
l genere di
esperienze. Non c' neppure bisogno di partecipare a un seminario (sebbene sia una
esperienza
estremamente divertente!). un esempio di cui mi servo volentieri, proprio perch s
impatico
e istantaneo!

Mi sono recato al primo seminario dietro suggerimento della mia amica Suzanne. L
'avevo
incontrata meno di un mese prima e avevamo discusso a lungo della faccenda. Avre
i potuto
permettermelo? In sostanza, serviva davvero a qualcosa? Alla fin fine avevo deci
so di andarci,
e ancora non sapevo che non me ne sarei mai pentito! Il venerd sera, dopo aver vi
sto un bel po'
di gente finire a gambe all'aria sul palco ed essermi chiesto dove fossero "anda
ti", ho incontrato
il dottor Bartlett. Si avvicinato e si subito accorto della mia scoliosi. Nel gi
ro di qualche
secondo ho avuto la netta impressione che la mia colonna vertebrale uscisse dal
mio corpo proprio cos: mi sembrata saltar fuori e quindi tornare al suo posto completamente
diversa.
Dopo aver posto che alcuni degli organi interni erano schiacciati nella mia cass
a toracica, che i
polmoni non funzionavano al massimo della loro capacit e che le anche erano disal
lineate, il
dottor Bartlett mi ha chiesto come mi sentissi. Dal momento che ero ancora convi
nto che
cambiamenti del genere non potessero accadere nel giro di due minuti, ho provato
ad
allontanarmi. Ma non ha funzionato come pensavo, perch le mie gambe sembravano di
gelatina. Dopo aver imparato a camminare con la mia nuova colonna vertebrale (e
aver fissato

stupito allo specchio quella che prima era una curva rovinosa) sono tornato a ca
sa con un gran
sorriso sulle labbra. Il giorno seguente ho incontrato un bel po' di persone str
aordinarie e ho
capito che molte delle cose di cui avevo sempre sospettato l'esistenza erano ass
olutamente vere,
e che

110 - La Fisica dei Miracoli

ci sono sempre modi per quantificarle. E mi bastato un altro giorno ancora per c
apire che non
c' neppure bisogno di quantificarle, perch ci sono e basta!
Fino a oggi ho praticato l'Energetica della Matrice su varie persone, con risult
ati incoraggianti.
Il mondo mi sembra completamente diverso, come del resto credo sia accaduto a mo
lti altri dei
partecipanti. Partecipare a uno di questi seminari la miglior cosa che possiate
fare per voi
stessi, per i vostri amici e per la vostra famiglia. Se avete ancora dei dubbi,
lasciate perdere, non
esitate: ANDATECI! Quell'esperienza vi trasformer in modo meraviglioso!

CAPITOLO 10

Far collassare l'onda

Quando osserviamo, facciamo collassare l'onda elettronica, che si localizza in u


n certo posto.
Mentre non stiamo osservando, la funzione d'onda si diffonde assumendo una condi
zione di
possibilit trascendente. Ed per tale motivo che chiedo di discendere, e passare d
alla testa al
cuore, e penetrare in uno stato alterato di coscienza. Definisci l'intenzione: Vo
rrei che ci
cambiasse!. E tutto, non c' bisogno di fare altro. Quando, anche per un solo istan
te, ci
predisponiamo all'emozione di un nuovo esito, quell'emozione di apertura motivat
a pu
rappresentare una preghiera quantistica.

E infine lascia andare: abbandona lo spaziotempo, anche se per una frazione di s


econdo
soltanto. Sarai di ritorno un istante dopo, ma la tua esperienza della realt potr
essere
completamente cambiata. Quando scegli di osservare la tua vita secondo una prosp
ettiva
estremamente pi ampia, fai collassare gli schemi ondulatori della tua esistenza,
la "stessa
vecchia storia", in una nuova dimensione del possibile. Tale gesto creativo di V
olont Divina
Elevata, combinato con il potenziale illimitato di cui depositario lo spazio Sac
ro del Cuore,
pu tradursi nella codificazione e nascita di una nuova persona!

LA FUNZIONE DELLA PROBABILIT PONDERATA

La fiducia il cuore della saggezza. Quando ci concentriamo su ci che potrebbe acc


adere, ci
si trasforma in una funzione di probabilit ponderata, generata e sostenuta dal mo
do in cui
abbiamo scelto di osservare le cose. La consapevolezza, filtrata

112 - La Fisica dei Miracoli

tramite il mezzo delle nostre credenze, finisce per generare l'esperienza. Nessu
no pu per
osservare lo stesso evento nel medesimo modo. Ci troviamo a osservare la realt da
ll'interno. Se
non ci piace la piega che sta prendendo la nostra vita, non dobbiamo fare altro
che rinunciare al
bisogno di controllarla. Dimoriamo nel centro del nostro cuore e affidiamoci sen
za esitare a
qualsiasi guida ci giunga da quella condizione di equilibrio.
A mio parere tale concetto chiave perfettamente rappresentato da queste due cita
zioni del
nuovo testamento:

Se una casa divisa in se stessa, quella casa non pu reggersi. Marco, 3:25

Nessuno pu servire due padroni: o odier l'uno e amer l'altro, o preferir l'uno e dis
prezzer
l'altro: non potete servire a Dio e mammona.

Matteo, 6:24

Le nostre credenze sulla realt e sulla vita possono renderci schiavi del genere d
i esperienze che
tendono a produrre. Quando ci concentriamo sul nostro dolore, sui nostri problem
i o sulle
malattie, escludendo ogni altra possibilit, sono questi i nostri padroni assoluti
. Se vogliamo
approfittare dalla saggezza del Maestro, dobbiamo decidere chi vogliamo realment
e servire e
farne la nostra realt. Quando espandiamo il campo delle nostre aspettative in mod
o che ci sia
spazio anche per un miracolo, non siamo pi schiavi delle strutture delle nostre c
reazioni
precedenti. Possiamo scegliere daccapo.
necessario che comprendiamo che, a livello fondamentale, la dimora dei nostri at
omi, cellule
ed elettroni fatta di luce. E questa la composizione del nostro corpo fisico. Qu
ando
concentriamo la nostra attenzione in modo che includa soltanto la sfera dei

nostri problemi e il contenuto del nostro corpo fisico, escludendo ogni altra po
ssibilit, ci
troviamo nella condizione dualistica di servire due padroni. Per poter trasforma
re l'esito od
ottenere un miracolo dobbiamo semplicemente mollare la presa, almeno per un ista
nte.
Permettiamo alla realt fondamentale, la cui natura luce, d'illuminarci completame
nte. Cos
facendo possiamo ridefinire la struttura della realt. Servire la luce significa s
ervire l'infinito. Il
maestro Paramahansa Yogananda ha commentato gli insegnamenti del Cristo nel suo
Autobiografia di uno Yogi. Ecco come descrive la sua esperienza della luce dell'
Interezza:

Il mio corpo fisico si fece pi


rpo senza peso si
spost lentamente... a sinistra
i e pareti erano
quelli di prima, ma la quantit
civo pi a
scorgere il soffitto. E questo
oce... la
tua forma non nient'altro che

leggero... Mi sentii come galleggiare... Il mio co


e a destra. Mi guardai intorno nella stanza: mobil
di luce si era intensificata al punto che non rius
il meccanismo dello spettacolo cosmico, disse una v
luce!.

Contemplai le mie braccia e provai ad agitarle, senza peraltro petcepire alcun p


eso... Il flusso
di luce cosmica che animava il mio corpo sembrava una riproduzione divina dei ra
ggi di luce
che vengono emessi dalla cabina di proiezione di una sala cinematografica... E a
llorch

l'illusione di un corpo solido fu completamente dissolta... la mia comprensione


che tutti i
fenomeni sono fondamentalmente fatti di luce si fece ancor pi profonda.

Nell'Energetica della Matrice insegniamo una mitologia secondo cui siamo fatti d
i fotoni. In
fisica si procede dividendo progressivamente la materia fino alla dimensione del
l'estremamente
piccolo. In un tale regno, fatto di particelle virtuali e di funzioni d'onda col
lassanti, la realt
segue le regole quantisti

1.
Paramahansa Yogananda, Autobiografia di uno Yogi, Ubaldini Astrolabio, Roma, 200
9.

114 - La Fisica dei Miracoli

che, che sono invero assai bizzarre. Ecco perch ci arrendiamo alla conclusione ch
e gli oggetti
di dimensioni superiori, come il nostro corpo fisico, siano soggetti soltanto al
le leggi della
fisica classica, ovvero quelle d'ispirazione newtoniana.
Secondo una prospettiva strettamente scientifica in definitiva siamo fatti di at
omi. Gli atomi
sono a loro volta composti di elettroni, protoni e neutroni. In realt gli elettro
ni non orbitano
attorno al nucleo, come ci hanno insegnato a scuola. E pi corretto definire che s
eguono orbite
probabilistiche. Fondamentalmente manifestano un'unica orbita ben definita attor
no al nucleo
quando sottoposti a osservazione. Ma si trovano in una nube elettronica. Succede
quindi che,
nel momento in cui li osserviamo, aspettandoci di trovarli in una particolare or
bita, la funzione
d'onda collassa proprio nell'orbita in cui riteniamo debbano trovarsi. Attenzion
e: sto pur sempre
parlando di ci che siamo, ovvero dei costituenti della struttura apparente del no
stro corpo e
dell'ambiente circostante!
Procedendo oltre la soglia dell'elettrone ci addentriamo ancor pi in profondit in
un miniuniverso fatto di particelle virtuali, come i muoni e i gluoni, e via dicendo, f
ino al fotone. Il
fotone pu manifestarsi sotto forma di onda o di particella (oppure, come avrebbe
detto Louis
de Broglie, come particella e onda). A questo punto stiamo parlando di luce e in
formazioni -

ovvero proprio di ci di cui siamo fatti, almeno cos come la vedo io. Non sto parla
ndo di
zucchero, aromi e altre cose buone, o di serpenti, lumache e quant'altro.
Se, a livello infinitesimale, fondamentale, siamo il frutto di un flusso di foto
ni, il cui fattore
coesivo la coscienza, perch ci non dovrebbe essere vero anche a livello macroscopi
co per il
nostro stesso corpo? E allora, lo ripeto per l'ennesima volta, non dimentichiamo
che quando
misuriamo qualcosa a livello quantistico, lo stiamo cambiando. E definito effett
o osservatore. In
realt non possiamo misurare la velocit o la posizione di una particella quantistic
a senza
intervenire e modificarla in virt dell'atto stesso della nostra osservazione. La
domanda che
scaturisce spontanea quindi : attraverso quale lente stiamo effettuando l'osserva
zione?

CAPITOLO I I

Il collasso della funzione d'onda nell'esperienza umana

Nella tecnica di Energetica della Matrice definita "due-punti", il linguaggio de


lla scienza
assume una importanza notevole. Credo anzi che l'Energetica della Matrice non sa
rebbe mai
giunta all'attuale livello di sofisticatezza senza il mio crescente amore per la
scienza e in
particolare per la fisica. Il processo dei due- punti costituisce uno strumento
di valutazione che
sovralimenta la nostra capacit di riconoscere in quale contesto possiamo accedere
alla griglia
del Tutto Ci Che E.
Orbene, quand' che stiamo effettuando una valutazione? Per esempio quando guardia
mo
qualcuno negli occhi e comprendiamo se arrabbiato nei nostri confronti, o magari
eccitato o
perplesso. Stiamo compiendo una valutazione basata su miliardi di calcoli. Tutta
quella
complessit pu ridursi al semplice essere consapevoli di ci che stiamo osservando, e
restare
comunque totalmente complessa. Ed cos che possiamo penetrare nelle griglie di
manifestazione senza bisogno di capirne i dettagli.

FAR COLLASSARE L'ONDA

Sar opportuno ricordare che due o pi sistemi quantistici possono condividere la st

essa onda
quantistica. In casi del genere si pu dire che sono connessi, e si parla allora d
i "entanglement

(o correlazione) quantistico". A livello subatomico siamo costituiti di fotoni a


d alta energia; il
nostro corpo costituito di luce e informazioni, mantenuti in schemi ossia onde d
'interferenza.

\ 16 - La Fisica dei Miracoli

Quando connettiamo i due punti, stiamo consciamente osservando la loro correlazi


one. E un
legame che abbiamo creato con la nostra immaginazione. Ci che immaginiamo a livel
lo del
fotone ha l'incredibile potere di cambiare tali schemi di luce e informazioni. L
'atto stesso di
concentrarsi a tale livello, in cui ogni cosa semplicemente fatta di energia lum
inosa, provoca
un comportamento diverso in ci che osserviamo. Provochiamo il collasso dell'organ
izzazione
del nostro mondo, basata sulle particelle, trasformandolo in vari schemi, o fron
ti d'onda
luminosa in condizione di entanglement. qualcosa che accade realmente, che possi
amo
sentire e percepire.
E utile pensare che nel momento in cui eseguiamo la tecnica dei due-punti con qu
alcun altro ci
troviamo veramente in una condizione di entanglement con un diverso aspetto di n
oi stessi. La
nostra esperienza dell'altro non in effetti identica al modo in cui l'altro sper
imenta se stesso, e
neppure analoga alla sua esperienza di noi. Si tratta quindi di uno stato di fus
ione unico, e
allorch c'impegniamo per la realizzazione di un tale risultato, disponiamo di una
opportunit
unica per trasformare la coscienza. Attraverso tale processo non solo provochiam
o un
cambiamento del soggetto su cui scegliamo di concentrarci, ma trasformiamo anche
noi stessi.
Attraverso il "non fare nulla" e il non cercare di "aggiustare" alcunch, che rapp
resentano pur
sempre le basi del processo, penetriamo nella condizione della trasformazione.
Quando pratichiamo l'arte dei due-punti, scopriamo un nuovo paradigma rispetto a
tutto ci che
possiamo fare o contattare attraverso la modalit sensoriale del tatto. Se c'impeg
niamo a farlo
su base quotidiana, cominciamo a cogliere dei frammenti della realt nascosta e de
lla
complessit che si cela dietro il velo degli eventi quotidiani. Non siamo pi person
e a cui
succedono delle cose, ma iniziamo ad assumerci la responsabilit dell'uso creativo
dell'energia
universale.

Capitolo 11 - Il collasso della funzione d'onda - 117

UN COMMENTO SULLA TECNICA DEI DUE-PUNTI

Tratto da una intervista radiofonica con il dottor Richard Bartlett:1

Intervistatore: Dottor Bardett, in che modo lavora con l'Energetica della Matrice
nel suo
studio?
Richard: Non mi esprimo in termini di tutela della salute, perch quando si parla d
i tutela della
salute entra in ballo anche la questione della malattia. Si tratta di opposti in
equilibrio, e ogni
qualvolta mettiamo mano a una estremit della polarit, ovvero a uno dei due poli, s
tiamo
lavorando anche con l'altro. Quindi, se cerco di guarire qualcuno, vuol dire che
sto cercando di
guarirlo da una malattia. E ogni qualvolta faccio qualcosa del genere, posso usa
re soltanto i
parametri e le capacit di giudizio che verrebbero esercitate in risposta a una ce
rta condizione.
Se per rinuncio alla risposta condizionata, alla tendenza a reagire, a un modo di
pensare
strutturato attorno allo stimolo/risposta, tutto ci che posso dire : "Non so cosa
accadr adesso.
Mi arrendo, mi lascio andare al presente e abbraccio qualsiasi cosa si manifesti
, ritenendola
utile e predisponendomi a trarne un insegnamento".
Intervistatore: Come decide in che modo finir per aiutare una certa persona?
Richard: Una delle tante cose che insegniamo ai partecipanti ai nostri seminari e
ssere
consapevoli di ci che stiamo osservando. Che cosa significa nel contesto medico i
n cui siamo
normalmente formati? Significa che quando qualcuno entra nel mio studio e mi dic
e: "Ho un
problema alle ginocchia", e io mi preoccupo delle sue ginocchia concentrandomi s
u di esse, ci
che vedo proprio un ginocchio con un certo problema. E allora con ogni probabili
t finir per
aggiungere una diagnosi che non fa altro che sovrapporsi a quel particolare

1. Richard Bartlett, "The Music of Your Mind", intervista radiofonica di Maria F


rees,
Portland, Oregon, 3 maggio 2007.

118 - La Fisica dei Miracoli

problema. Non vedr nient'altro e quindi, vista la situazione, bisogna solo sperar
e che sia bravo
a trattare le ginocchia! questa l'unica opzione di cui dispongo realmente.
C' poi l'estremo opposto: qualcuno con un gran male al ginocchio viene nel mio st
udio, e di
certo non risponder qualcosa del genere: "Anch'io ho un ginocchio!". Se rispondes
si cos, mi
meriterei una ginocchiata nelle parti basse! No, mostrer il massimo rispetto, pre
nder e
toccher quel ginocchio dolorante. E un po' come adottare un doppio atteggiamento
mentale.
Posso rivolgere la mia attenzione a ci che nel mio primo libro ho definito "scena
rio del
problema". Ci rappresentato dalla condizione dolorosa del ginocchio, dal suo even
tuale
gonfiore e da tutte le possibili diagnosi e cure, nonch gli eventuali precedenti.
Ma nel
contempo posso anche mantenere aperta una finestra di consapevolezza e tenermi p
ronto a
cogliere qualsiasi cosa si presenti in quel preciso istante.
Ci viene insegnato a concentrarci sulla struttura o materia, cosicch quando prend
iamo in
esame un ginocchio, il nostro sguardo si concentra unicamente su quello. Cosa pu
accadere
invece se, tutto a un tratto, mentre contemplo il ginocchio identifico uno spazi
o esterno al
ginocchio fisico, circa a una ventina di centimetri di distanza, e mi concentro
proprio l? Potrei
giungere alla conclusione che le informazioni provenienti da quel punto rapprese
ntano la base
su cui voglio iniziare a cogliere i cambiamenti in quello schema. Per dirla altr
imenti, verr
attratto da una certa zona e mi concentrer su di essa, ma ci non implica che esclu
der tutto il
resto.
Acconsentir semplicemente per dedicarmi a quella che definisco attenzione seconda
ria,
lasciando che la mia consapevolezza si diriga a ci che si manifesta, per poi comi
nciare a
lavorare proprio con quello. E un po' come una conversazione. Quando cominci a l
avorare in
questo modo, interagisci con la situazione che ti trovi ad affrontare e acquisis
ci consapevolezza
degli eventuali cambiamenti. Una volta completata l'azione non devi fare altro c
he riconoscere
il punto successivo che suscita la tua attenzione. Cos facendo, e collegando i du
e, si crea una
sintassi specifica, un lin

Capitolo 77-11 collasso della funzione d'onda - 119

guaggio che ti consente di accedere al problema senza entrare a far parte della
condizione
problematica.

Intervistatore: Quindi si tratta davvero di giungere a una espansione di coscienz


a?
Richard: Assolutamente! E proprio ci che insegniamo durante i seminari. Se sei in
grado di
giungere alla percezione di poter cambiare qualcosa mentre fai ci che definisco d
ue-punti, se
lo senti dentro, personalmente, e soprattutto tutto intorno, sotto forma di pote
nziale
intensificato, ti ritrovi in una condizione in cui non ha realmente importanza c
i che fai, perch
avr comunque un effetto.
Intervistatore: Ok, ma allora cos' questa tecnica dei due-punti?
Richard: Hai presente quando prendi i due poli di una calamita, come quelle che s
i mettono
sulla porta del frigorifero, e li avvicini? A seconda del modo in cui lo fai, si
attraggono o si
respingono. Percepisci questa tensione dinamica nell'aria, tra le due calamite.
Tocca un punto di una qualsiasi cosa. Pu essere una chitarra, un'auto o un ginocc
hio.
Riconosci quanto possa sembrare bloccato, duro o rigido. Non necessario che sia
doloroso.
Anzi, dopo averlo toccato, quel punto apporta una sensazione diversa dal resto d
ell'area. E
questo il primo punto verso il quale decidi di rivolgere la tua consapevolezza.
Una volta fissato il primo punto, tutto ci che devi fare riconoscere qualcos'altr
o. Ti servi
dell'altra mano e ti limiti a farla girare attorno alla gamba, o a un qualsiasi
altro oggetto di tua
scelta, ma in una zona diversa - non importa dove - finch non trovi qualcosa che
sembra
rendere il primo punto pi duro, bloccato, rigido, oppure finch non hai l'impressio
ne che i due
punti si attraggano come calamite. Ecco cosa stavi cercando: adesso l'hai trovat
o! Ci che hai
appena portato a termine la fase di misurazione che insegniamo nell'ambito dei d
ue-punti.
Intervistatore: Quindi una sensazione che sperimenti con le mani?
Richard: No. La sensazione si presenta sotto forma di un irrigidimento dei tessut
i o dell'area
sotto la tua mano. Per esempio,

L
120 - La Fisica dei Miracoli

supponiamo che tu abbia scelto un punto sulla gamba, e sembri leggermente divers
o dal resto
della gamba. Perch? Lo senti diverso perch stai creando una situazione in cui sceg

li di cercare
qualcosa che sia caratterizzato da una sensazione differente. Ma non perch differ
ente,
tutto dovuto alla tua scelta.

Poi, subito dopo, fai scivolare l'altra mano sulla gamba o l'oggetto scelto, fin
ch non ti sembra
che s'incolli, o quasi, su un punto che sembra in diretto collegamento con l'alt
ro. Si tratta di una
valutazione arbitraria, soggettiva, ma comunque ti consente di giocare in una so
rta di realt
virtuale. Dopo aver instaurato un contatto tra i due punti, e compreso a livello
di fisica
quantistica che proprio l'atto della misurazione a cambiare l'esito della misura
zione stessa,
lascia andare, molla la presa, come se stessi lasciando cadere un sasso in uno s
tagno. (In realt
non lasci cadere assolutamente niente!). Immagini semplicemente di rinunciare al
bisogno di
percepire qualcosa di fisico, e ti limiti a percepire l'onda in espansione tra i
due punti.
Molti sperimentano una sorta di leggerezza, apertura, incapacit di pensare, gioir
e, eccetera. C'
anche chi sperimenta emozioni differenti, chi percepisce colori, persone in cui
il dolore
scompare all'istante e ogni sorta di cambiamenti. Ma com' possibile? Bisogna cons
iderare che
questi due punti non rappresentano soltanto un oggetto fisico. Si tratta semplic
emente dei due
punti di cui abbiamo deciso di servirci per effettuare una misurazione. Ci per ci
conduce a
tutti gli altri punti, e agli oltre 60 miliardi di miliardi di cellule, e a tutt
i i fotoni relativi, nonch
alle emozioni e ai chakra. Ci porta a diretto contatto con la nostra esperienza
di esseri umani.
Intervistatore: Quindi se faccio qualcosa del genere, ci che percepisco una sensaz
ione di
grande calore?
Richard: S, possibile. Il calore una delle possibili manifestazioni. Voglio sempli
cemente
dire che se lo vedi o lo percepisce come calore, va benissimo. Diventa un effett
o osservabile, ed
proprio ci che stai cercando. Ma non bisogna dimenticare che con questa pratica s
i vuole
lasciare spazio anche agli effetti non osservabili. Per dirla altrimenti, se pra
tichi i due-punti e
percepisci del calore nella tua

Capitolo 11 - Il collasso della funzione d'onda - 121

gamba, potresti poi scoprire che migliorata la ma relazione con il tuo cane, con
la ma
macchina, o con il traffico sull'autostrada.
Oppure potresti constatare che i tuoi ricordi cambiano, che le malattie scompaio
no, e tutta una
serie di altre cose. Perch? Ebbene, ci dovuto al fatto che, cos facendo, stai inter

pretando la
tua vita sulla base di un insieme di regole diverse. E grazie a tali regole dive
rse puoi decidere di
comportarti come un agglomerato di fotoni, o come luce e informazioni. A tale li
vello, per
trasformare determinate circostanze non devi fare altro che mutare le informazio
ni che vengono
attribuite a quello schema.

Intervistatore: Ma allora meglio procedere a una visualizzazione relativamente al


la forma
che lo schema dovrebbe assumere?
Richard: No, perch quando visualizzi qualcosa, limiti il risultato, nel senso che
non potr
esserci nient'altro, a parte ci che stato visualizzato. In pratica, l'effetto di
una visualizzazione
sarebbe quello di mantenerti legato alla dimensione fisica. E ci t'impedirebbe di
far collassare
la funzione d'onda di quei fotoni in un nuovo schema. Vedi, ci vuole solo un bat
ter d'occhio per
far collassare una funzione d'onda, e un istante dopo tutto potrebbe ritornare a
lla sensazione
precedente. Ma in questo contesto ci che finisci per riconoscere sono differenze
ben definite,
talvolta appena percettibili e talvolta molto intense, e ci indica che sei penetr
ato in una realt
pi vasta. Poi, tutta questione di pratica. C' una cosa che non bisogna mai dimenti
care: con il
due-punti non stai cercando di risolvere un problema. Ti stai piuttosto servendo
di tale processo
come metafora per la tua vita e per la tua intera esperienza conscia.
Intervistatore: Quindi non ti percepisci soltanto come uno schema di fotoni, ma c
ome uno
schema olografico di fotoni?
Richard: Proprio cos! Ti servi del punto che hai scelto quale strumento di misuraz
ione, e
l'oggetto della misurazione qualche aspetto di te stesso. Rifacciamolo! Questa v
olta pensa a
qualcosa di non fisico, un aspetto della tua esistenza che attrae la tua attenzi
one. Pu trattarsi
della ma vita sentimentale, dei tuoi affari - qualsiasi cosa occupi la tua mente
in questo istante e
possa trarre beneficio da una soluzione. Ora

122 - La Fisica dei Miracoli

scopri un punto sulla tua gamba che si accordi con tale sensazione. Ma ricordati
, non pi la
tua gamba: adesso rappresenta la tua sensazione circa la faccenda x, quale che s
ia.
Intervistatore: Ha importanza con quale mano comincio?
Richard: No, puoi cominciare con la mano che preferisci. Non un fenomeno di polar
it. In
realt non c' neppure bisogno di usare le mani. Sto insegnando alla tua mente consc
ia. Quindi,
trova un punto che rappresenti la tua condizione. Puoi dirmi di cosa si tratta?
Intervistatore: un mio progetto.

Richard: A proposito di progetti, c' una cosa che devo dirti: devi farlo diventare
qualcosa di
pi globale di un progetto. Non concentrarti sul singolo esito di quel particolare
progetto.

Piuttosto rivolgi la tua attenzione alla sensazione che ti procura quel progetto
. E adesso trova un
punto sulla tua gamba che corrisponda a tale sensazione. pi facile a farsi che a
dirsi perch,
in realt, qualcosa che immagini istantaneamente. Produci la realt di un certo punt
o e decidi
che sar quello, e allora non pu che essere quello. Adesso non devi fare altro che
cercare un
secondo punto. Non deve necessariamente essere sulla tua gamba. Potr anche trovar
si sulla tua
scrivania, sul tuo microfono o sul tuo telefono. Un qualsiasi secondo punto andr
benissimo:
ci che conta che tu percepisca una connessione tra i due punti che hai scelto.
Ora immagina semplicemente che all'improvviso riesci a staccarti da tutte le tue
preoccupazioni, da tutto quello che ti passa per la mente, e cominci a salire ra
pidamente in alto,
nell'aria, come se ti fossi trasformato in un flusso luminoso senza nessuna preo
ccupazione al
mondo. qui che cambia tutto. Adesso, tornando indietro e ripetendo la misurazion
e su quel
punto, tenendo a mente la situazione a cui pensarvi in precedenza, potrai consta
tare che le cose
saranno cambiate. Cerca di fare un passo indietro e di ricordare che genere di p
ercezione c'era e
confrontala con quella attuale. Nella maggior parte dei casi non pi possibile def
inirla nello
stesso vecchio modo, oppure la percezione molto pi aperta e vasta, o capita persi
no che non
sei in grado di descrivere ci che stai percependo.

Capitolo 11 - Il collasso della funzione d'onda - 123

Intervistatore: Nel mio caso sembra tutto pi fresco, come un bel bicchiere di acqu
a gelata
mandato gi durante una giornata calda.
Richard: A me succede spesso la stessa cosa. E come se il mio cervello fosse attr
aversato da
una ventata di aria fresca. E una sensazione molto fisica.
Intervistatore: Inoltre, mi sento pi leggero e luminoso.
Richard: Adesso acquisisci consapevolezza delle tue sensazioni, riconoscile. Dist
ogli la tua
attenzione dal punto e portala semplicemente alle tue sensazioni. Che te ne pare
?
Intervistatore: Be', sento decisamente una grande positivit, un notevole ottimismo
. E una
sensazione favolosa.
Richard: Ora lascia che si espanda al di l del tuo corpo fisico e rivolge la tua c
onsapevolezza
alle sensazioni dello spazio intorno a te.

Quindi cerca un punto della


ient'altro. Ti
sembrer duro, o magnetico,
ne. Poi
cerca un altro punto, forse
palla o il petto.
Fai in modo che corrisponda
ifica questi due
punti e trova la sensazione

tua sedia che appaga la ma attenzione. Ma non fare n


o in qualche modo attrarr semplicemente la tua attenzio
in un angolo del tuo corpo, potrebbe essere la tua s
alla sensazione della sedia. In altri termini, ident
che li fa sentire correlati. E davvero semplice.

Non distogliere la tua attenzione da questi punti. Lascia andare la ma coscienza


, lasciala
semplicemente espandere nell'universo. E proprio questo ci che definiamo il colla
sso della
funzione d'onda, perch si tratta esattamente di ci che succede. Se adesso tocchi l
a ma sedia, la
sensazione sar bizzarra: sperimenterai una sorta di espansione. E molto difficile
da descrivere,
ma talvolta cos che viene definita dalla gente che partecipa ai miei seminari.
Intervistatore: In realt questa sensazione bizzarra a livello delle mie mani. In e
ffetti non
stavo toccando nessun punto particolare: le mani erano a mezz'aria, a qualche ce
ntimetro di
distanza dai punti scelti.
Richard: Perfetto! Non devi toccare un bel niente. Puoi misurare punti che non es
istono
affatto, perch nella dimensione quantistica non c' nulla di tutto ci. Stai semplice
mente
confezionando la ma

124 - La Fisica dei Miracoli

esperienza dell'universo esteriore per poi riprodurla nel tuo cervello. I tuoi o
cchi funzionano
come rivelatori di caratteristiche e fattezze, in seguito nel cervello si forma
un riferimento
olografico alla realt esteriore. Alcuni dei fisici che sono particolarmente "fuor
i" dicono proprio
che "l fuori" non c' niente da misurare.
Intervistatore: L'aspetto interessante della faccenda che le mie mani avvertono a
ncora
qualcosa di particolare, come se avessi manipolato energie sottili.
Richard: Devi renderti conto che non si tratta di far scorrere dell'energia, e ch
e non
nemmeno cos sottile come sembra. Prova a espandere tali sensazioni e ti accorgera
i, per
esempio, di quale sia la sensazione a livello del tuo alluce sinistro in relazio
ne a questa
particolare esperienza. Finch qualcuno non ti dice di concentrarti su quello, pot
resti non
accorgertene. Ma in realt gli effetti si manifestano ovunque, nel tuo mondo.

Intervistatore: Davvero affascinante. E poi, ragazzi! Questa tecnica s'impara dav


vero
facilmente!.

Richard: S, davvero semplice, un po' come giocare, giocare spensierati come bambin
i.
Anzi, se il tuo atteggiamento proprio quello di un bambino, la tua consapevolezz
a sar molto
pi vasta e i risultati pi profondi.
I bambini lo capiscono al volo. Di recente ha partecipato un mio seminario un fa
moso
professore universitario, un oncologo. Era molto scettico, almeno inizialmente.
L'ho fatto salire
sul palcoscenico e ho praticato i due-punti. Si ritrovato in una condizione di p
erdita di
coscienza, senza avere poi un'idea di ci che gli fosse appena accaduto, e l'inter
o auditorio,
composto di 140 persone, ha percepito una sorta di spazio sacro.
Vedi, quando costruisci una realt del genere, e lo fai nell'ambito di un gruppo,
si trasforma in
una esperienza sacra di realt non ordinaria. Assume una dimensione assolutamente
sacra, direi
sciamanica, ma anche qualcosa di molto fisico, estremamente riproducibile, nonch
osservabile per quanto concerne gli effetti fisici. In parole povere, puoi veder
sparire una
scoliosi o il

Captolo 11 - Il collasso della funzione d'onda - 125

mal di testa. C'era una mascella bloccata e all'improvviso riprende a muoversi.


Talvolta anche
tumori o altre malattie svaniscono, all'istante o nel giro di qualche tempo. E c
os che succede.
Puoi osservare soltanto le cose che riesci a vedere. Ma ci sono cambiamenti che
non puoi
vedere e che nondimeno hanno luogo, e probabilmente si tratta dei cambiamenti pi
significativi.
Intervistatore: Il tempo a nostra disposizione finito. Potresti per favore riassu
mere in una
sola frase che cos' l'Energetica della Matrice?
Richard: La trasformazione ha luogo quando rinunci alla necessit di far succedere
qualcosa.

RIASSUNTO DELLATECNICA DEI DUE-PUNTI

1.
Localizza un punto del tuo corpo, o di quello di un partner, che al contat
to percepisci
bloccato, irrigidito, indurito.

2.
Trova un secondo punto che, quando messo in relazione con il primo che sta
i ancora
toccando, rende la sensazione derivante dal rapporto tra i due punti ancor pi tes
a, come se tra
le due aree ci fosse un'attrazione magnetica.
3.
Realizzando un collegamento in qualche modo arbitrario tra questi due pun
ti puoi
effettuare una sorta di misurazione. Ricorda che secondo la teoria quantistica n
on puoi
osservare alcunch senza interagire con esso, in base a ci che viene definito "enta
nglement".
L'atto stesso dell'osservazione della connessione tra questi due punti sulla bas
e della tua
sensazione/immaginazione produce tale effetto. Le informazioni si mischiano e in
pratica fanno
collassare l'onda della materia/coscienza che hai scelto di osservare e con cui
stai interagendo.
4.
Adesso cerca di cogliere la differenza. Probabilmente l'area tra i due pun
ti ti sembrer
meno tesa e rigida. Potresti anche constatare cambiamenti a livello della respir
azione; tu o il
partner con cui stai praticando potrete sperimentare calore o una improvvisa vam

L
126 - La Fisica dei Miracoli

pata. Non affatto insolito che il corpo cominci a oscillare o a muoversi seguend
o il ritmo di
una qualche forza primitiva inconscia. Resta alle spalle del tuo partner, perch n
el caso sia
davvero entrato nello stato che sto descrivendo, potrebbe perdere momentaneament
e coscienza.
E sar bene essere pronti ad accogliere qualsiasi manifestazione, compreso riso sp
ontaneo,
pianto o altre forme di liberazione emotiva/fisica.

I PUNTI CHIAVE DA NON DIMENTICARE

1.

Per effettuare una qualsiasi misurazione ci vogliono almeno due punti.

2.
Per poter imparare qualcosa di nuovo bisogna cominciare con il riconoscere
le differenze.
3.
Acquisire consapevolezza dei cambiamenti avvenuti contribuisce alla sospen
sione del
giudizio critico e fornisce lo spazio necessario per la creazione di un nuovo pe
rcorso di minima
azione. (In altri termini, stai creando una nuova attivit che con la pratica si t

rasformer in una
nuova capacit).

Ecco un esempio di come stata corretta una situazione di dolore fisico applicand
o i due-punti
a un soggetto che partecipava per la prima volta a un seminario di Energetica de
lla Matrice:

Ho partecipato a una conferenza al JFK di New York lo scorso ottobre. Non ero af
fatto certo di
ci che avrei tratto da quell'esperienza, ma speravo di poter aiutare mia moglie a
guarire il
problema alla sua spalla, che la totmentava da oltre sei mesi (estrema rigidit e
dolore). Dopo il
primo trattamento si ritrovata all'80%, e l'effetto stato istantaneo! Inutile di
re che quel
risultato l'ha entusiasmata. Un risultato straordinario che da solo valso la fat
ica del viaggio!

JS

Capitolo 77-11 collasso della funzione d'onda - 127

Due-punti, tecnica di base: misurazione di punti sul corpo (in questo caso sulle
spalle).

Controllo del moto relativo nei punti sulle spalle. Acquisisco consapevolezza di
ci che sto
osservando.

128 - La Fisica dei Miracoli

Due-punti, tecnica di base sul corpo.

collasso dell'onda. Gli effetti fisici sono evidenti.

Capitolo 11 - II collasso della funzione d'onda - 129

L'esperienza della trasformazione istantanea.

L'esperienza della trasformazione istantanea (seguito).

130 - La Fisica dei Miracoli

A questo punto il suo mondo alla rovescia!

Caspita! Che ondata di energia! Ricominciamo!

Capitolo 77-11 collasso della funzione d'onda - 131

Esempio di due-punti praticati esternamente al corpo.

Il passaggio nella condizione della Matrice.

132 - La Fisica dei Miracoli

Esperienza di una profonda alterazione di coscienza.

Due-punti, tecnica di base per un problema alla spalla.

Capitolo 77-11 collasso della funzione d'onda - 133

Il soggetto comincia a sentirsi meglio.

Profondo rilassamento con concentrazione sul cuore.

134 - La Fisica dei Miracoli

Esempio di tecnica dei due- punti praticata su un manichino da agopuntura per un


trattamento a
distanza.

Due-punti, questa volta la tecnica viene esercitata espandendo il campo del cuor
e.

Capitolo 77-11 collasso della funzione d'onda - 135

Due-punti esercitata su un sostituto del soggetto per dimostrare il trattamento


a distanza.

Due-punti per il campo energetico della zona pelvica.

136 - La Fisica dei Miracoli

Partita in 60 secondi soltanto!

Capitolo 77-11 collasso della funzione d'onda - 137

Un giorno di lavoro come un altro (ovvero uno dei miei seminari).

La cerimonia di consegna dei diplomi di praticante master.

CAPITOLO 12

Osservare e avere fiducia in ci che si manifesta nel momento

Quando effettuiamo una misurazione, nella maggior parte dei casi esprimiamo un g
iudizio su
ci che stiamo misurando. Cerchiamo di analizzarlo, di ricavarne un significato. C
i sforziamo
d'inquadrarlo in modo che corrisponda alla nostra percezione del funzionamento d
el mondo
reale. Ma c' anche qualcosa che viene definito "percezione innocente". Attraverso
la
percezione innocente, ovvero la pratica degli schemi di percezione, acquisiamo s
emplicemente
consapevolezza di qualsiasi cosa si manifesti. Siamo abituati ad aspettarci che
nei fenomeni ci
siano sempre una causa e un effetto, e che se facciamo una certa cosa, ne accadr
sicuramente
un'altra, mentre se ce ne asteniamo, il risultato sar diverso. In tutto ci non c' n
essuna logica,
eppure proprio questa la logica a cui abbiamo scelto di attenerci.

La nostra esperienza della realt, comunque vogliamo definirla, consiste in ci che


siamo in
grado di osservare e determinare. Ci non implica per che non possiamo fare esperie
nza di
qualcosa di esterno ai confini della nostra realt. Significa invece che per poter
godere di una
certa esperienza dobbiamo semplicemente passare a una modalit di osservazione dif
ferente, il
che assolutamente ovvio. Una delle cose che intendo insegnare con questo mio lib
ro proprio
acquisire consapevolezza di ci che si sta osservando. Non mi sto riferendo alla c
omune
capacit di riconoscere ci che pensiamo di dover osservare o pensare. Per ora non i
ntendo
rivelare quale sia l'obiettivo del gioco, mi limito a chiedervi di rielaborare,
sulla base di una
prospettiva rinnovata, le modalit con cui acquisiamo informazioni dall'ambiente c
ircostante.

140 - La Fisica dei Miracoli

Se osservo una persona nel punto esattamente a met tra gli occhi, ma il mio sguar
do va oltre,
superando di un bel po' la sua forma fsica, finir per prestare attenzione. Osserva
ndo senza
mettere perfettamente a fuoco potr chiedermi qualcosa del genere: Che cos' che, sep
pur
inconsciamente, sto osservando in quel punto?. E allora dovr fidarmi delle informa
zioni che
ricevo e considerarle utili e pertinenti a quel preciso istante. E sar pi che conv
into che
giusto fidarsi. Quindi mi propongo di osservare una certa cosa, vado oltre, sent
o, ed ecco... e ci
mi permette di accedere ad altre possibilit.
Se nel momento in cui sto osservando il petto di una persona i miei occhi si dir
igono invece a
terra, o se l'attenzione si rivolge spontaneamente al suo orecchio, o all'acconc
iatura, o qualche
caratteristica luminosa, devo accettarlo e fidarmi. In tal modo posso accedere a
d altre realt.
Quando cominci a praticare in questo modo, in sostanza ti codifichi per poter sp
erimentare in
modo diverso la tua realt e cominci a cogliere sempre pi informazioni, quelle che
normalmente non sono accessibili al tuo apparato sensoriale, almeno finch la tua
priorit non
quella di prestare semplicemente attenzione.
Con ci intendo dire che se vogliamo accedere a cambiamenti straordinari dobbiamo
trovare
qualcosa che attragga la nostra attenzione. un processo nel quale ci affidiamo a
lle nostre
percezioni e lasciamo che la nostra consapevolezza si diriga laddove l'attenzion
e stata attratta.
E ci che chiamo misurazione. In pratica ci consentiamo di acquisire consapevolezz

a di
qualcosa che si manifesta in questo preciso istante, e quello diventa il primo p
unto. La
misurazione della sensazione, espressione o quant'altro da cui si origina un nuo
vo riferimento,
pu costituire il secondo punto.

Io non so mai di cosa si tratter, nessuno lo sa, e quando pratichi non ha importa
nza. E una
sorta di accordo segreto, basato unicamente sul "contatto visivo" e sulla "neces
sit
fondamentale di acquisire informazioni". Il semplice introdursi in uno spazio in
cui ogni aspetto
dell'esistenza pu essere diverso, ci apre a nuove possibilit e ci consente di acce
dervi.
Vogliamo

Capitolo 12 - Osservare e avere fiducia in ci che si manifesta sul momento - 141

trovarci in una dimensione in cui le cose possono manifestarsi in modo diverso,


invece di
ottenere il risultato che finiremo inevitabilmente per osservare sulla base dell
e nostre
aspettative abituali. Peraltro, non dovremmo preoccuparci esageratamente di ci ch
e in
apparenza elude la nostra attenzione conscia.
Immagino che qualcuno dei lettori sar perplesso, e forse si star ponendo delle dom
ande, con
ogni probabilit relativamente a quanto possa esserci di vero nelle mie parole. Va
benissimo
cos: una sorta di scetticismo rilassato costituisce sempre un atteggiamento menta
le sano. Ci
che conta abbracciare la sensazione del non-conoscere, perch proprio quella la fo
nte del
potere. Quando rinunciamo alla necessit di sapere o di fare, provochiamo il colla
sso della
funzione d'onda della situazione problematica, che si trasforma in risposta invi
sibile. A quel
punto facciamo precipitare in noi l'oggetto o la condizione auspicata. Se gli es
iti del nostro
agire fossero sempre predeterminati dalle nostre aspettative consce, dove potrem
mo mai trovare
uno spazio libero in cui far accadere un miracolo?
Il dottor Hector Garcia, oltre essere un intimo amico, anche praticante master c
ertificato di
Energetica della Matrice, nonch istruttore certificato del metodo Yuen. Si serve
delle sue
capacit uniche per un esame medico intuitivo con cui agevola i diversi sistemi en
ergetici del
corpo. Ecco cosa dice a proposito del "riconoscere ci che si sta osservando":

Acquisisco consapevolezza delle cose a livello della mia mente, e poi proietto t
ale
consapevolezza sull'ambiente esterno. Sto cominciando a fare proprio ci che spieg
a Richard,
permettendomi di "acquisire consapevolezza di ci che osservo procedendo dall'este
rno". Dal
momento in cui ho preso a servirmi di questo principio, ho cominciato a interagi

re con qualsiasi
cosa attragga la mia attenzione o si manifesti nella mia realt. Per qualche motiv
o ricevo molte
visite di ammalati di tumore o di forme di escrescenze. Nel caso di un paziente
con un turno

142 - La Fisica dei Miracoli

re, comincio col calibrare le mie energie. Per calibrare intendo toccare il pazi
ente sul corpo, nel
punto in cui si sviluppato il tumore, e fare di quel primo contatto la base dell
a pratica dei duepunti. E un punto di misurazione od osservazione. Quindi vado alla ricerca di un
secondo punto
che mi restituisca la stessa sensazione di rigidit o di blocco di cui parla Richa
rd quando spiega
i dettagli della tecnica.
Questo secondo punto non dev'essere necessariamente fisico, ma pu rappresentare a
nche una
struttura energetica o un concetto. Per esempio, potrei voler sapere se mi sar po
ssibile
calibrare l'energia del tumore nel corpo del paziente. Ho potuto constatare, tra
mite la mia
esperienza, che fenomeni come un tumore, sebbene possano essere osservati dirett
amente
attraverso risonanza magnetica, raggi X o un altro metodo diagnostico, hanno in
realt tra le
loro cause fondamentali uno specifico pattern energetico in una delle tre fonti
primarie.

Come localizzare l'origine dell'energia


Un tumore, cos come qualsiasi altra patologia di cui mi occupo, pu avere origine n
el corpo,
ovvero avere una origine fisica e l'energia ben centrata nel corpo fisico. Quand
o giungo a una
tale conclusione, so che se viene effettuato un test diagnostico, si potranno tr
ovare le
controprove cliniche di quanto ho osservato. La seconda possibile origine di uno
schema come
quello del tumore pu essere qualcosa che sembra emergere dal corpo. In una situaz
ione del
genere il tumore ha assunto la sua manifestazione fisica attraverso i processi c
orporei interni.
Ci significa che all'origine del problema c' qualcosa d'interno, che pu essere di c
arattere
genetico, oppure uno schema nella stirpe ancestrale della madre o del padre. Pot
rebbe essere il
prodotto di uno schema di credenze abituale o anche la combinazione di fattori g
enetici,
emotivi e fisici. Il terzo tipo di schema con cui mi ritrovo a lavorare una pato
logia che si
scarica sul corpo ed all'origine delle sofferenze del paziente. Questo schema sp
ecifico pu
essere il prodotto di una tossina o di un

Capitolo 12 - Osservare e avere fiducia in ci che si manifesta sul momento - 143

veleno, qualcosa assunto dall'ambiente esterno. Ma pu anche trattarsi di un traum


a esterno che
ha colpito il corpo, talvolta anche in un passato lontanissimo, mettendo in moto
un processo che
alla fine ha portato alla formazione di un tumore o di un'altra patologia. Volen
do analizzare la
questione da un punto di vista pi esoterico, un tumore, cos come qualsiasi altra p
atologia,
uno schema che pu scaturire dall'essersi nutriti di credenze tossiche, provenient
i da un'altra
persona o dalla societ in generale -- potrebbe per esempio trattarsi del credere
che una certa
porzione della popolazione sia statisticamente pi vulnerabile a un certo tipo di
malattie o
disturbi, e ci relativamente a fattori come la razza, il sesso, la genetica, le a
bitudini alimentari,
l'atteggiamento mentale, fattori culturali, eccetera eccetera. Tali credenze, le
cosiddette prove
scientifiche, possono in certi casi trasformarsi nel terreno fertile in cui un t
umore o altre
patologie si radicano e giungono infine a manifestarsi.

E IN UN BATTER D'OCCHIO GIUNGI ALL'INTEREZZA DELL'ESSERE

Il punto di vista della fisica quantistica pu portarti alla pi assoluta integrazio


ne con la
dimensione delle possibilit magiche. Quando penetri nel campo unificato del cuore
, anche se
soltanto per un brevissimo istante, puoi giungere all'interezza. E questo il mod
o in cui malattie,
tumori, fobie e altre patologie e propensioni limitanti possono cessare di esist
ere in virt della
tecnica in due-punti. Quando smetti di attribuire importanza a certe cose, talvo
lta scompaiono
all'istante!

CAPITOLO 13

Il momento di cambiare

Nel 1837 Sir William Hamilton, matematico, astronomo e fisico, ipotizz in una rac
colta dei
suoi lavori che fosse possibile formulare una scienza del tempo puro, giacch risa
puto che le

unit fondamentali del tempo utilizzate in campo scientifico sono arbitrarie. Che
cosa significa?
Che sono una nostra invenzione! Potrebbe persino essere possibile riformulare tu
tta la scienza
basandosi su una singola unit: il tempo.

ILVIAGGIO NELTEMPO QUALE ESPRESSIONE DELLA COSCIENZA QUANTISTICA

Come misuriamo il tempo? Ci che misuriamo in realt la diffusione dell'energia


elettromagnetica nell'ambito di una certa distanza, e la distanza moltiplicata p
er la forza ci d la
nostra misura del tempo. Ci dimostra la verit dell'affermazione di Hamilton. La co
sa ancor
pi bizzarra se consideriamo che il tempo, dal punto di vista della meccanica quan
tistica, non
osservabile. In quella realt non esiste affatto. Einstein disse che il tempo ci ch
e viene
misurato dagli orologi, e fece collassare il tempo nello spazio-tempo. Spieg che
i due
dovevano collassare insieme.
Nella fisica, il termine matematico del tempo pu essere "inserito" sia in una dir
ezione sia
nell'altra, e l'equazione funzioner altrettanto bene. Ogni qualvolta le equazioni
esibiscono
questa particolare simmetria speculare, gli scienziati preferiscono ignorarla. S
pesso
commentano: Be', si tratta semplicemente di un artefatto, prodotto dal modo in cu
i viene presa
in esame. E se

146 - La Fisica dei Miracoli

cos non fosse? Potrebbe trattarsi di un indizio, e indicarci che forse, in qualch
e modo
insospettato, possiamo davvero muoverci avanti e indietro nel tempo. Se l'equazi
one funziona
in ambo i sensi, teoricamente potremmo trovar modo di trarne vantaggio.
I
fotoni possono muoversi avanti e indietro nel tempo. Un'onda di fotoni ch
e procede in
avanti nel tempo rappresenta la cosiddetta "onda avanzata", mentre quella che pr
ocede a ritroso
nel tempo un'"onda ritardata". Il punto in cui queste onde di fotoni a coniugazi
one di fase
s'intersecano origina il momento presente. Perch mai possediamo una porzione del
cervello
che viene definita lobo temporale? Fred Alan Wolf, scrittore, studioso indipende
nte e
ricercatore nel campo della fisica e della coscienza, teorizza che ci possa avere
qualcosa a che

fare con il viaggio nel tempo. In sostanza, Wolf ha affermato che la macchina de
l tempo esiste
ed il nostro cervello.

II
momento presente adesso. Ci che definiamo esperienza lineare del tempo
semplicemente energia elettromagnetica dissipata in un certo volume di spazio o almeno cos
lo spiega Tom Bearden, Tenente Colonnello in pensione che ha contribuito alla pr
ogettazione
del Motionless Electromagnetic Generator (MEG - generatore elettromagnetico immo
bile) e
che studia tuttora l'elettromagnetica scalare e la teoria dei campi unificati.
Misuriamo la distanza percorsa dall'energia che si sta dissipando e definiamo ci
lo scorrere del
tempo, ovvero f'entropia. Il tempo la modalit con cui misuriamo il lavoro. E ci ch
e accade
via via che l'energia si dissipa. In realt proprio questo il lavoro.
Orbene, cosa accadrebbe se invertissimo la polarit, o fase del tempo, di modo che
l'energia
fosse diretta verso il nucleo dell'atomo? Cos facendo otterremmo lo schema invers
o, ovvero
energia negativa, chiamata anche negentropia, ovvero tempo invertito. L'energia
negentropica
non si dissipa, al contrario si mantiene coerente. Se invertiamo l'energia della
malattia,
possiamo manipolare le cellule di modo che ritornino al loro stato di coerenza e
quindi alla
salute.

Capitolo 13 - Il momento di cambiare - 147

Quando generiamo una equazione d'onda complessa, elaborata dalla nostra intenzio
ne e
potenziata dalla nostra energia elettromagnetica/potenziale percettivo, creiamo
un ciclo chiuso
che ci restituir la risposta che abbiamo chiesto. Questa condizione percettiva, o
lo schema di
energia elettrica personalizzato, pu fungere da impulso tramite cui creare e mant
enere un
potenziale quantistico generato artificialmente.
Nel film Ritorno al futuro il professore inventa un congegno che definisce "flus
so
canalizzatore". Ebbene, tale flusso canalizzatore potrebbe essere stato ispirato
da una vera
invenzione, il flusso di particelle virtuale del vuoto che secondo Bearden potre
bbe davvero
essere realizzato.1 Quando curviamo lo spazio, ci influisce sul tempo e lo cambia
relativamente. Per ci implica anche la presenza di spazio e tempo negadvi, e quest
a energia
potrebbe rappresentare l'insieme delle informazioni presenti nel vuoto. Quando g
eneriamo una
unit di tempo negativo, in pratica esso procede a ritroso e ci produce una concent
razione di
energia, anzich la sua dissipazione.
Le forze dell'entropia (misurata in unit di tempo positivo, "concreta" energia el

ettromagnetica
EM) e della negentropia (misurata come tempo negativo, ovvero che procede a ritros
o nel
tempo, una energia "virtuale" o potenziale) sono manifestazioni appaiate. Tali f
orze appaiate

rappresentano lo yin e lo yang dell'universo. Possiamo accedere a tale energia d


ello spazionegativo e del tempo-negativo e servircene per curvare lo spazio-tempo locale. C
i che non
possibile nell'ambito delle leggi della fisica classica, con tutti i loro limiti
, pu quindi essere
aggirato.
Quando applichiamo i concetti della negentropia, ovvero le onde a flusso tempora
le invertito,
cominciamo a realizzare un modello scientifico per invertire il processo dello s
tato patologico.
Possiamo anche introdurre in questo vaso alchemico il potenziale di realizzazion
e di modelli o
meccanismi di coscienza tramite cui eseguire funzioni o compiti specifici, ed pr
oprio

1. http://www.scribd.com/doc/29319790/Tom-Bearden-The-Final-Se-cret-of-Free-Ener
gy
(N.d. T.).

148 - La Fisica dei Miracoli

cos che la Fisica dei Miracoli pu essere compresa e riprodotta. Personalmente sono
sempre
propenso a portare le cose al livello successivo, indipendentemente da ci che pos
sa
rappresentare.

Far collassare la funzione d'onda della situazione problematica consente la mani


festazione dei
miracoli.

ILTEMPO NEGATIVO, LO SPAZIO NEGATIVO E VICTOR

Mio figlio Victor si prese la varicella quando aveva circa tre anni. All'epoca a
vevo appena
ascoltato una conferenza del Tenente Colonnello Bearden (era ancora in servizio)
. Non avevo
capito una sola parola di ci che aveva detto, ma in qualche modo aveva aperto una
breccia
nella mia consapevolezza.

Qualcosa mise radice in me, facendo maturare una certezza. Mentre pensavo alla s
alute di mio
figlio, mi venne in mente: Tempo negativo, spazio negativo. Non feci nient'altro.
Formulai
soltanto un altro pensiero: Torna da dove sei venuto, rivolgendo quello schema di
coscienza
al virus della varicella. Nel giro di un'ora Victor non mostrava pi alcun segno d
ella malattia.
Erano completamente spariti sia la febbre sia il naso gocciolante, e lo stesso v
ale per le pustole:
una guarigione istantanea! Scientificamente la mia spiegazione dell'accaduto che
avevo
penetrato il potenziale d'onda scalare dell'ondaportante (mi dilungher sulle onde
scalari in
seguito) provocando una inversione istantanea.

VIAGGI NEL TEMPO

Servendoci della tecnologia della coscienza messa a disposizione dall'Energetica


della Matrice,
come i viaggi nel tempo, possiamo intervenire sulle origini di molti schemi pato
logici
invertendone il corso. Per esempio, possiamo "rivisitare" le

Capitolo 13 - Il momento di cambiare - 149

esperienze formative dell'infanzia senza rivivere o replicare le memorie delle c


ariche emotive
precedenti e i traumi inerenti. Possiamo imparare a cambiare gli schemi ondulato
ri della nostra
coscienza, cos da tornare a un presente in cui ci che ci accadde nell'infanzia non
avr pi
alcuna importanza. Le possibili applicazioni sono davvero infinite.

PROCEDURA PER UTILIZZARE LA TECNICA DIVIAGGIO NELTEMPO


DELL'ENERGETICA DELLA MATRICE

Grazie a questo esercizio possibile percorrere alcuni dei passaggi obbligati per
servirsi del
viaggio nel tempo con un'altra persona.
1.
Esegui una misurazione cos come precedentemente descritto nella tecnica dei
due-punti.

2.
Chiedi al partner o cliente la sua et. Costituir il tuo punto di partenza,
ovvero, come
definito nel film The Pbiladelphia Experiment, il generatore di riferimento di t
empo zero.
3.
Mantenendo i due-punti, comincia a contare a ritroso nel tempo, di cinque
anni in cinque
anni.
4.
Definisci la tua intenzione, in modo che l'onda quantistica del cambiamen
to possa
attivarsi quando "giungi" all'evento, epoca o trama temporale con cui intendi in
teragire. Non
necessario che tu conosca esattamente la datazione dell'evento, perch non appena
comincerai
ad avvicinarti al periodo approssimativo a cui fai riferimento, comincerai a per
cepire che i due
punti su cui stai lavorando si ammorbidiscono o cambiano sotto le tue mani.
5.
Tieniti pronto alla eventualit che tu o il soggetto su cui stai praticando
possa
sperimentare un rilascio di energia fisica o emotiva allorch giungi al punto di r
iferimento.
Offri delicatamente sostegno e conforto, ma cerca di non interferire o manipolar
e l'elaborazione
delle informazioni ed esperienze.
6.
Quando la situazione sembra essere tornata alla calma, e l'esperienza par
e conclusa,
effettua una nuova valutazione attraverso i

150 - La Fisica dei Miracoli

due-punti. Se necessario ripeti la procedura, perch potrebbero esserci varie sequ


enze temporali
che devono essere corrette per poter risolvere il problema o schema in modo defi
nitivo.

LE LANCETTE ALLA ROVESCIA...

Uno dei partecipanti ai miei seminari ha voluto condividere questa sua esperienz
a, che illustra
fino a che punto tutto sia assolutamente possibile.

Alcuni anni fa ho vissuto una esperienza che continua tuttora a sconcertarmi, se


non addirittura
a spaventarmi. Era tarda notte e avevo appena finito d'imbottigliare essenze alc
oliche; all'epoca
era il mio lavoro. Andai in bagno e mi guardai allo specchio, e il volto era que

llo che avevo a


28 anni. Riuscii appena a borbottare: Non posso crederci!, per poi restarmene alza
to il resto

della notte intento a osservare quel viso che gradualmente si trasformava nel vi
so di una donna
vicina ai sessanta, ovvero la mia et all'epoca. Fu davvero terrificante. Non c' nu
lla di quanto
conosca o pensi che possa spiegare quel fenomeno.

JM

Vorrei offrire un altro esempio che dimostra chiaramente la fattibilit del viaggi
o nel tempo e la
sua applicazione quale tecnologia della coscienza. Una donna frequent uno dei nos
tri seminari,
e una volta tornata a casa intraprese l'attivit di terapista. Uno dei pazienti ch
e visit nel suo
studio (a casa sua) le chiese di guarire una sua particolare fobia. Si trattava
per l'esattezza di una
fobia per gli uccelli, qualcosa di assai particolare. La donna, che era ancora u
na principiante di
Energetica della Matrice, non sapeva come intervenire.
Non aveva nessuna idea di come guarire una fobia. E allora si limit a toccare due
punti sulla
cliente e a "procedere a ritroso nel

Capitolo 13 - Il momento di cambiare - 151

tempo" concettualmente, fino a giungere al periodo precedente alla manifestazion


e di quella
fobia. La donna si lasci cadere a terra, dolcemente, e cadde in uno stato di semi
-incoscienza, si
contorse per alcuni minuti e quindi torn alla normalit. Tutto qui. Il mattino segu
ente, alle sei e
mezzo, la praticante principiante (aveva partecipato a un solo seminario) riceve
tte una chiamata
dalla sua cliente, chiaramente in preda a una particolare eccitazione. Costei le
disse: Non pu
immaginare cosa sto facendo: la chiamo dal cellulare e sto dando da mangiare agl
i uccellini del
mio cortile. Mangiano dalle mie mani!.

CAPITOLO 14

La "teoria dei molti mondi" e noi

Einstein sapeva bene che non ci sono due sistemi di leggi fisiche separati, sebb
ene si possa
lavorare con essi distintamente e descriverli in tali termini. Einstein aveva co
mpreso che, a
livello quantistico, l'osservazione di un qualsiasi fenomeno ne comporta il camb
iamento,
proprio questo il motivo per cui disse che se avesse accettato la teoria quantis
tica, forse anche
lo sguardo di un topo avrebbe potuto cambiarlo. Ma Einstein e gli altri scienzia
ti, pragmatici
com'erano, verificarono che ci non accadeva affatto. Ma per quale motivo?
Se ammettiamo il fatto di essere costituiti di fotoni, dovremmo essere in grado
di guardare
qualcosa e vederlo cambiare, eppure osservare Einstein dal punto di vista del to
po non
sembrava generare alcun concreto cambiamento nello scienziato. Secondo i princip
i della fisica,
una legge vera e propria deve dimostrarsi valida in qualsiasi circostanza. Quind
i, nel caso si
debba verificare un cambiamento, e tale cambiamento non si presenti, occorre tro
vare qualche
altra spiegazione. Ci dev'essere una variabile nascosta, qualcosa che non conosc
iamo o che la
teoria attuale non in grado d'introdurre nell'equazione.
I fisici Hugh Everett e John Wheeler escogitarono una spiegazione che chiamarono
teoria dei
molti mondi (TMM). Secondo tale teoria, ogni qualvolta osserviamo un certo fenom
eno
universo si scinde in una infinit di possibilit diverse. Il motivo per cui non pos
siamo
rendercene conto (e per cui non se ne pu accorgere neppure il topo di cui sopra)
legato al
modo in cui siamo soliti osservare la realt che ci circonda; la nostra percezione
abituale fa s
che la realt si mantenga coerente con l'insieme

154 - La Fisica dei Miracoli

di aspettative dettato dal nostro sistema sensoriale. Tutte le altre scelte che
non vengono
osservate si trovano in una condizione di "decoerenza" rispetto alla realt cos com
e si
manifesta sotto i nostri occhi, oppure finiscono per essere coerenti in qualche
universo parallelo
che per non possiamo osservare.

IN CHE MODO SCEGLIERE L'OGGETTO DELLA NOSTRA CONSAPEVOLEZZA HA


UNO SPECIFICO RUOLO NELLA NOSTRA ESPERIENZA

In una dimensione che non accessibile ai nostri sensi, interi nuovi universi con
tinuano
incessantemente a crearsi, separandosi da quello a cui abbiamo scelto di aderire
attraverso l'atto
della nostra percezione. Tutto resta cos com', o almeno cos sembra, perch non dispon
iamo
di un apparato differenziale con cui percepire le altre realt. In questa dimensio
ne la luce
equivale all'osservatore. Quindi, tutto ci che non osservabile nell'ambito dello
spettro
elettromagnetico pu essere considerato appartenente a qualche universo parallelo.
La storia che segue, e che mi stata raccontata da uno dei miei studenti, costitu
isce un perfetto
esempio dell'utilit degli universi paralleli:

Un paio di mesi fa alla mia amica Angela stata diagnosticata una occlusione impo
rtante al
livello del cuore. I medici le hanno detto che era necessaria una operazione, l'
inserimento di uno
stent e un anno o pi di medicinali. Mi sono ritrovato a leggere il suo blog, in c
ui aveva
descritto nei dettagli tutto ci che "non funzionava" nel suo corpo, e in cui spie
gava come
quella situazione la spaventasse. Dal momento che mi servo dell'Energetica della
Matrice su
base quotidiana, ho subito deciso di "verificare" se potessi "aiutarla" in qualc
he modo. Sono
riuscito a sentire/percepire immediatamente quella occlusione

Capitolo 14 - La "teoria dei molti mondi" e noi - 155

nel suo cuore. E ho tracciato la realt in cui aveva realmente bisogno di quell'in
tervento
chirurgico, dello stent e dei medicinali. Ben sapendo che si trattava soltanto d
i uno dei possibili
esiti, ho cambiato il mio livello di consapevolezza e mi sono ritrovato a testim
oniare la realt in
cui i dottori intervenivano e non trovavano nulla. A quel punto mi sono fermato,
ho lasciato
andare tutto quanto, senza nemmeno spiegarlo alla mia amica. Sono passati alcuni
giorni e
improvvisamente Angela tornata a scrivere sul suo blog. C'erano delle novit: Ange
la aveva
intitolato il suo aggiornamento "Che diavolo succede!". I medici erano intervenu
ti e non
avevano trovato nulla: nessuna occlusione, nessuna necessit di usare lo stent, co
sicch non

avrebbe neppure dovuto assumere i farmaci. Nessuno riusciva a capire cosa fosse
successo, n

poteva spiegarlo. Comunque sia, anche se non potremo mai essere certi che si sia
trattato di una
guarigione istantanea, so per certo che ci sono moltissime persone che, dopo ave
r ricevuto
diagnosi e risultati di laboratorio, si convincono che quella sia la sola possib
ile realt. Grazie a
ci che ho imparato sull'Energetica della Matrice, e ai miei altri studi sulla nat
ura della realt,
mi sono convinto che qualsiasi situazione pu sfociare in molti risultati diversi.
Questo
soltanto uno dei casi straordinari in cui mi sono imbattuto dopo aver cominciato
a praticare
l'Energetica della Matrice. Me ne servo tutti i giorni, e devo dire che in realt,
pi che una
tecnica, uno stato di coscienza.

MB

GLI UNIVERSI PARALLELI E I TUMORI

Il dottor Hector Garcia, un mio carissimo amico, si serve degli universi paralle
li per lavorare su
alcune patologie, come per esempio i tumori. Per effettuare la sua calibrazione
energetica si

156 - La Fisica dei Miracoli

chiede: un tumore che viene dal corpo, attraverso il corpo o dall'esterno del cor
po?.
Effettua la calibrazione oppure cerca di percepire l'esatta collocazione dello s
chema energetico
del tumore. Non si preoccupa della sua eventuale manifestazione a livello del co
rpo fisico.
Potrebbe aver origine in altre dimensioni energetiche, e ci che il corpo manifest
a come tumore
potrebbe peraltro essere considerato un riflesso della sua origine primaria.
Potremmo paragonarlo al riflesso del sole su uno specchio d'acqua. Se non abbiam
o mai
osservato il sole direttamente, e lo vediamo riflesso, potremmo pensare che sia
reale, anzich un
semplice riflesso. Nella realt della Matrice non ha nessuna importanza se ci che o
sserviamo
o non vero. Ci che conta riuscire in qualche modo ad abbandonare i binari abitual
i e
accedere a qualcosa che possa fare la differenza - e non ha importanza se si tra
tta di un universo
parallelo o di Bugs Bunny!

Il dottor Garcia la spiegherebbe in questi termini: Lei non ha un cancro. Il canc


ro nel quarto
universo parallelo. E quel parallelo che ha il cancro. E allora spedisce il cancr
o nel quarto
parallelo. Cosa succede quando s'interviene in tale livello? Vuol dire che un'al
tra persona in
quella dimensione si ammala di cancro? Niente affatto. Se la persona nel quarto
parallelo ha un
cancro, e inviamo la forma d'onda che lo caratterizza in quell'universo parallel
o, in realt stiamo
creando un'onda anticancro. In tal modo, controbilanciando e quindi annullando i
l cancro, lo
facciamo sparire da tutte e due le realt. Se lo neutralizziamo qui, in questo nos
tro spazio
tetradimensionale, neutralizziamo il suo riflesso anche nel quarto universo para
llelo.
Talvolta la gente si preoccupa del fatto che "spedire" una malattia da qualche a
ltra parte possa
finire per danneggiare qualcuno che vive in un altro universo o dimensione. Ma n
on affatto
cos: stiamo semplicemente trasferendo la forza della negentropia di cui ho parlat
o in
precedenza. In sostanza, pratichiamo una inversione temporale della forma d'onda
dell'impronta
elettromagnetica dello schema del cancro.

Capitolo 14 - La "teoria dei molti mondi" e noi - 157

Tanto per darvi un esempio che vi consenta di capire questo concetto, provate a
immaginare di
aver vissuto per tutta la vita in una caverna oscura, proprio come quella descri
tta da Platone.
Non avete mai visto la luce del giorno direttamente, ma siete riusciti comunque
a percepire le
ombre proiettate sulle pareti della caverna in virt della luce e degli oggetti ch
e incontra. La
prima volta che abbandonate quel rifugio, la luce del sole sembra accecante. Non
avete alcuna
idea di che cosa sia quel grande affare luminoso in cielo, perch fino a quel mome
nto non avete
visto altro che ombre, riflessi della causa o realt originaria.
Ora vorrei che visualizzaste uno stagno. Si tratta semplicemente di un'allegoria
in cui lo stagno
rappresenta il vostro ambiente fisico. Per tutta la vostra vita non avete fatto
altro che percepire
il mondo attraverso i riflessi sulla superficie del vostro specifico stagno. Ma
in realt ci che
avete osservato soltanto la luce del sole, anche se indirettamente, attraverso i
l suo riflesso
sulla superficie dello stagno. La luce percepita pu essere considerata un univers
o parallelo, il
riflesso di una realt che non esiste in questa dimensione, e che quindi rappresen
ta una sorta

d'immagine virtuale, o di sottoinsieme della realt. Tuttavia, a causa della nostr


a abituale
distorsione percettiva, e della nostra capacit di trasformare i fotoni con il pen
siero, lo facciamo
esistere. Comprendiamo che quel riflesso della luce, proveniente dallo spettro e
lettromagnetico
di un universo parallelo, anch'esso reale, in pratica una coniugazione di fase,
una replica
ovvero una realt speculare.

Quando dico che uno specchio in coniugazione di fase, significa che guardandomic
i vedo una
immagine rovesciata. Per quanto riguarda lo schema di una malattia, ci che posso
fare
rispedirlo dove si trova concretamente (per esempio, quattro universi paralleli
pi in l).
Orbene, per quanto concerne la malattia, succede (metaforicamente parlando) che
il riflesso
della luce del sole viene oscurato, forse dalle nuvole, vale a dire che in un un
iverso parallelo
l'impronta dello schema del tumore viene concretamente cancellata in un batter d
'occhio. In pra

158 - La Fisica dei Miracoli

tica, la sua immagine scompare dallo stagno. E dove va a finire? Dal momento che
abbiamo
effettuato una coniugazione di fase dell'informazione riportandola alla sua vera
origine, ci ne
implica ovviamente la sua cancellazione in quel punto. Penso proprio che Ges poss
a aver
guarito gli arti avvizziti e altre malattie servendosi di tale procedura. Ho ded
icato la mia intera
vita al tentativo di giungere a una comprensione assolutamente approfondita dell
a fisica dei
miracoli.

GLI UNIVERSI PARALLELI


E LA GUARIGIONE INTERDIMENSIONALE

Quando pratico i due-punti a livello energetico, se non riesco a trovare un seco


ndo punto sul
corpo del paziente, mi lascio guidare dalle informazioni che ricevo. Spesso lasc
io la mia mano
sull'area da trattare e penso per esempio agli "universi paralleli", cercando di
servirmi di quel
concetto quale punto di riferimento principale.
Ovunque finisca per trovarlo, "seguo" la sensazione, o comunque cerco di mantene
rmi in
contatto con l'informazione. Il mio intento quello di lavorare con qualsiasi cos
a si manifesti
sotto forma di punto di collegamento nella mia pratica dei due-punti. Non appena
lascio andare
l'informazione, permetto a qualsiasi condizione si sia presentata di verificarsi
, attraverso la
discesa in uno stato alterato di coscienza caratterizzato dall'accettazione. Poi
mi tolgo
semplicemente di mezzo e lascio che la Matrice compia il lavoro di riconfigurazi
one dello

schema.
Se con i miei due-punti calibro (ovvero "raccolgo") informazioni provenienti da
un'altra
dimensione, ci significa che l'informazione che dev'essere cambiata dimora al di
fuori della
dimensione dello spazio-tempo comunemente accettato (e caratterizzato da lunghez
za,

larghezza, altezza e tempo) ma comunque all'interno di ci che pu essere considerat


o questo
universo. Seguo l'informazione ovunque mi porti, acquisendo

Capitolo 14 - La "teoria dei molti mondi" e noi - 159

consapevolezza di ci che osservo, per poi rinunciare al bisogno di "fare qualcosa


", lasciando
che siano l'intelligenza e il potere universale a occuparsi della ristrutturazio
ne e della
trasformazione degli schemi energetici patologici o distorti.

GLI UNIVERSI PARALLELI E ALTRI MODI DI GIOCARE CON LA REALT:


L'ESPERIENZA DEL DOTTOR GARCIA

Se una persona (potrebbe essere uno dei lettori) intende intervenire su una pato
logia,
concernente per esempio gli occhi e la vista, rivolgo la mia attenzione al corpo
e mi concentro
sulle mie sensazioni per trovare una connessione nei miei due-punti (che potrebb
ero
semplicemente trovarsi nella mia mente, se solo mi trovo a lavorare bene in quel
modo).
Immaginiamo per che io non senta niente a quel livello, e cio che nel corpo fisico
non ci sia
nulla che susciti la mia attenzione, almeno in relazione all'espressione del pro
blema specifico.
A quel punto devo accettarlo e avere fiducia e analizzare la situazione in modo
diverso, e
cercare da qualche altra parte. Potrei per esempio non "raccogliere" alcuna info
rmazione in
questa realt, ma trovarne in un universo parallelo (che potrebbe essere ipotetico
o magari
reale).

Il lavoro con le dimensioni e gli universi paralleli Per dirla altrimenti, quand
o pronuncio, o
magari mi limito a pensare, le parole "universo parallelo", sperimento un cambia
mento in me
stesso o nell'altra persona, o magari nel campo (spazio) tra di noi. Sento un'ap
ertura o una
connessione con lo schema di cui mi sto occupando. Tale sensazione potr manifesta
rsi in
modo diverso a seconda degli individui, ma ci che conta non il modo in cui il pro
cesso
potrebbe funzionare in un contesto analogo, in rapporto a un'altra persona. Le m
odalit
potrebbero essere riassunte in questi termini: acquisisci consapevolezza di ci ch
e osservi,

qualsiasi cosa ti sembri adatta. Segui il flusso

160 - La Fisica dei Miracoli

delle informazioni con un atteggiamento rilassato, ovunque ti porti. E ricorda:


una delle chiavi
principali per riuscire consiste nel non intralciare il tuo stesso cammino!1

I PARALLELI DEL DOTTOR DUNN

Il dottor Mark Dunn (un mio studente che poi diventato un mio collega di lavoro)
diversi anni
fa si trovava su un aeroplano, quando, a un certo punto, un altro aereo venne a
trovarsi fin
troppo vicino al suo. Quando ci accadde, nella realt di Mark successe qualcosa di
bizzarro. In
questo spazio-tempo non ci fu nessun incidente, e gli aerei non entrarono in col
lisione, ma in
qualche modo Mark sembr entrare in sintonia con ci che alla fine pens dovesse esser
e un
universo parallelo.
Una volta tornato a Seattle, le insegne dell'aeroporto gli sembrarono vagamente
diverse e le
strade che aveva percorso per anni e anni non sembravano portarlo nei luoghi che
gli erano
familiari. Il problema assunse proporzioni pi sconcertanti allorch si rec sul molo
nei pressi
della sua abitazione di quell'epoca e sent un forte rumore, un bizzarro sgranocch
iare che
sembrava provenire da un qualche punto sotto la banchina. Chiese ai diversi pesc
atori presenti
se lo sentissero anch'essi, ma questi lo guardarono attoniti, forse pensarono ch
e fosse impazzito
e si allontanarono preoccupati.
Non era finita: una volta tornato in ufficio, si trov ad affrontare un altro dile
mma. Le persone
che avrebbe dovuto visitare non si presentarono, e al loro posto ne comparirono
delle altre che
fecero come se si trattasse di un comune appuntamento, bench Mark non le avesse m
ai
incontrate in precedenza. E infine, ciliegina sulla torta di quella bizzarra ser
ie di avvenimenti,
per

1. Hector Garcia, relatore ospite, seminario di Energetica della Matrice, maggio


2008.

Capitolo 14 - La "teoria dei molti mondi" e noi - 161

qualche strano motivo nel messaggio registrato della sua segreteria telefonica s
i sentiva in
sottofondo anche la mia voce. Fatto sta che quando Mark aveva registrato il suo
messaggio, io
non c'ero, e quindi la cosa non aveva alcun senso! Ci vollero alcuni giorni, ma
alla fine Mark
ritorn in questo universo e la situazione torn a essere relativamente stabile. S, p
roprio cos:
tutto possibile! Ma la domanda che dobbiamo porci : pu esserci utile?

COME SCOPRIRE SE SI MANIFESTANO SITUAZIONI DEL GENERE ANCHE NELLA


NOSTRA VITA

Quando, nel corso dei nostri seminari, parliamo di universi paralleli, alcune pe
rsone la
prendono come una metafora. Per alcuni, per, il fenomeno assume proporzioni molto
pi
rilevanti e concrete, e per qualche raro praticante, ancor pi fortunato, si trasf
orma in uno stile
di vita. Di recente Mark mi ha spiegato che sente di aver coltivato sufficiente
consapevolezza
da poter realmente infilarsi in un universo, o in una dimensione parallela, e vi
verlo appieno.
Non una buona idea vagare a caso ovunque le nostre fantasie o visioni ci
. E opportuno
fare affidamento sulla propria guida interiore e preoccuparsi d'installare
orta di GPS per la
realt virtuale. Mi chiedo quante siano le persone che, avendo smarrito il
della Vita,
potrebbero trarre beneficio dall'istallazione di qualcosa del genere nella
coscienza.

portino
una s
cammino
loro

IN RISONANZA CON IL S CONCOMITANTE

Di recente ho letto un affascinante racconto di fantascienza di Chris Dolley, in


titolato
Resonance, in cui viene gradualmente svelato il corso degli eventi in cui il per
sonaggio
principale della storia si ritrova impegolato. All'improvviso l'uomo si ritrova
in

162 - La Fisica dei Miracoli

una realt parallela diversa da quella in cui aveva sempre vissuto, ma solo in alc
uni dettagli (per
esempio, non abita e non lavora pi nello stesso posto). Pian piano il lettore si
rende conto che
ci sono centinaia, se non addirittura migliaia, versioni di quella stessa person
a. E le realt
parallele prendono a convergere a seguito di una risonanza che viene attribuita
al prodotto di
scelte e azioni analoghe nell'ambito della griglia di quei mondi multipli. E un
concetto che mi
sembra interessante, e la cui natura probabilmente non completamente fantasiosa.
Una griglia (che forse potremmo definire una sorta di schema a mosaico) oscillan
te potrebbe
interferire con la struttura del nostro spazio-tempo personale. La presenza di q
uesta griglia e il
suo acquisire potenza crescente potrebbe fungere da magnete, cos da provocare il
bizzarro
effetto di un aumento di sincronicit, altrimenti detto "eventi casuali fortunati"
. E un'idea
interessante e utile, perch se non stiamo vivendo la vita ideale che si saremmo s
celti,
inevitabilmente sar toccata a qualche nostro "io" parallelo!

IN RISONANZA CON SE STESSI

Potremmo ritrovarci inconsciamente in risonanza con le scelte migliori e le sinc


ronicit
fortunate di cui sta traendo profitto una nostra controparte di maggior successo
. A quel punto
sarebbe opportuno collegare le sequenze spaziotemporali e fonderle nel nostro pr
esente. E ci,
in pratica, potrebbe permetterci d'introdurre nella nostra vita nuove opportunit,
capacit ed
eventi. Col passare del tempo, praticare la consapevolezza a livello di realt par
allele finir per
condurci ai punti di convergenza che ci consentiranno di concretizzare i nostri
pi grandi sogni:
tutto ci di cui abbiamo bisogno un piccolo aiuto dai nostri "amici", le versioni
alternative di
noi stessi che vivono realt parallele. Se ci dovesse sembrarvi pura follia, vale l
a pena di

Capitolo 14 - La "teoria dei molti mondi" e noi - 163

ricordare il caso di Joe McMoneagle, colui che ha avuto il maggior successo negl
i esperimenti
militari di visione remota. McMoneagle ritiene che i risultati ottenuti siano in
parte dovuti alle
informazioni che gli sono state inviate da un'altra versione di se stesso, situa
ta nel futuro a
vent'anni di distanza!

CAPITOLO 15

La fisica dei miracoli

Nel 1800 James Clerk Maxwell, matematico e fisico teorico scozzese, elabor le reg
ole che
descrivono il comportamento dell'elettricit e del magnetismo. Combin elettricit, ma
gnetismo
e gravit nella cosiddetta "algebra dei quaternioni". Il suo teorema comprendeva v
enti
equazioni, che nell'insieme descrivono molto sinteticamente l'unione di elettrom
agnetismo e
gravit. Si tratt, in effetti, della forma originaria della teoria dei campi unific
ati.
Alle morte di Maxwell, Oliver Heaviside, che era stato suo collaboratore, a quan
to pare decise
che quell'algebra dei quaternioni era solo un grattacapo e ci and gi un po' pesant
e,
modificandola fino a eliminare i quaternioni dalle equazioni, sostituendoli con
i vettori. Ma nel
momento in cui Heaviside estromise i termini scalari (numeri reali e parti reali
) dalle equazioni
originali di Maxwell, che come gi detto includevano i quaternioni, perdemmo la po
ssibilit di
unire elettromagnetismo e gravit, cio and smarrito il potenziale scalare.
Einstein studi quelle equazioni monche e giunse alla conclusione che lo spazio-te
mpo locale
non potesse essere curvato. I principi della relativit affermano infatti che la c
urvatura dello
spazio-tempo non pu avere luogo localmente. Ma se non possiamo curvare lo spaziotempo
locale, non possiamo neppure trascendere la gravit, perch ci vuole un corpo di mas
sa
notevole, come il sole, per curvare lo spazio-tempo. Quando svilupp la sua teoria
della
relativit, Einstein si stava affidando a presupposti errati. La matematica dei qu
aternioni
accoglieva sia il normale campo elettromagnetico sia un campo scalare, che una v
olta

combinati alimentavano la possibilit di giungere a una teoria dei campi uni

166 - La Fisica dei Miracoli

ficati. Proprio cos: gi all'epoca della Guerra Civile Maxwell era in grado di unir
e le forze
dell'elettromagnetismo e della gravit in virt del suo approccio basato sui quatern
ioni.
Sfortunatamente, alla sua morte le equazioni originarie andarono perdute ed Eins
tein pot fruire
soltanto della loro versione monca.
Quelli che si studiano a scuola sono i vettori di Heaviside, non i quaternioni d
i Maxwell.
davvero difficile comprendere come Heaviside possa essersi deciso di sbarazzarse
ne. Fatto sta
che in quel preciso istante abbiamo perso l'intuizione della teoria dei campi un
ificati di
Maxwell. L'approccio semplificato, basato sui vettori, quello attualmente conosc
iuto come
teoria dell'elettromagnetismo di Maxwell, ma in quella traslazione qualcosa d'im
portante
andato irrimediabilmente perduto.
Un potenziale scalare definisce due vettori che, sommati, ammontano a zero. Gli
angoli dei due
vettori sono perpendicolari l'uno all'altro, e assommano a un "vettore direziona
le uguale a zero".
Le due onde perpendicolari annullano la componente direzionale. Quando ci trovia
mo in una
situazione del genere, i vettori combinati non hanno una direzione definita, che
possa essere
misurata, e resta soltanto la forza della loro grandezza. Giacch non vengono nepp
ure postulate
geometrie interne quale prodotto dei diversi sistemi multivettoriali, la somma n
etta di un vettore
scalare deve darci zero. Le geometrie con cui possono essere configurati i vetto
ri cambieranno
A potenziale quantistico/informativo dell'onda scalare.
Tale potenziale pu essere proiettato nel vuoto, creando uno sforzo virtuale nei n
uclei degli
atomi. Non appena tale schema di sforzo acquisisce sufficiente momento, pu essere
connesso a
un campo di torsione che pu viaggiare a velocit di gran lunga superiore a quella d
ella luce.
Nel vuoto esiste continuamente, in qualsiasi punto e regione, l'immagine fantasm
a di ogni cosa
- sia questa nel passato, nel presente o nel futuro, e a livello potenziale, pro
babilistico o
concreto.
Il vuoto universale potrebbe essere considerato una sorta di immane ologramma. L
e copie
virtuali di ogni elemento, compresi gli

Capitolo 15 - La fisica dei miracoli - 167

organismi viventi, trovano posto nel vuoto quali forme fantasma o virtuali. E so
no sempre
implicate in un processo di alternanza, cambiamento e trasformazione, sul punto
di esistere e di
cessare di esistere. Potremmo avere un particella, un'onda, uhantiparticella o u
n antionda.
Persino un angelo potrebbe fare la sua comparsa da quel vuoto, acquisendo tempor
aneamente
solidit.
Un tale essere iperdimensionale potrebbe prontamente trasferirsi dalle dimension
i virtuali
orografiche alla nostra realt fisica. Un tale schema angelico potrebbe quindi eme
rgere nel
nostro spazio a quattro dimensioni, forse giusto il tempo necessario per salvare
un bambino da
una caduta fatale o per impedirci di avere un incidente. Una volta risolta l'eme
rgenza, lo stesso
angelo ritornerebbe alla sua abituale esistenza iperdimensionale, ovvero nello s
pazio tra gli
spazi, finch non ci fosse nuovamente bisogno della sua presenza.
In sostanza tutto ci significa che la "materia reale" si manifesta quando una qua
ntit sufficiente
di "materia virtuale" viene attivata adeguatamente dal nostro pensiero e dalle p
roiezioni delle
nostre sensazioni. Successivamente, dopo un certo periodo di tempo, ci che abbiam
o creato in
virt della nostra intenzione motivata si propaga e quindi si dissolve nella nostr
a realt. Ci
accade in parte perch non abbiamo ancora sviluppato la capacit di mantenerne la
manifestazione, amandola quel tanto che serve perch continui a esistere.
Prendiamo spunto dai principi dell'elettromagnetica scalare e li combiniamo con
la fisica in via
di sviluppo della torsione e dello spin, e in tal modo possiamo servirci degli e
lementi di
entrambe quale punto di partenza. Adesso stiamo cominciando a svelare i segreti
della fisica
potenziata dalla forza della coscienza. E un nuovo approccio che potrebbe regala
rci l'accesso a
qualche profondo segreto alchemico che l'umanit sta cercando di scoprire fin dall
a sua nascita.
Unendo la teoria scientifica con le tecnologie spirituali, cominciamo a creare u
na teoria dei
campi unificati realmente sfruttabile nel contesto della tecnologia della coscie
nza.

168 - La Fisica dei Miracoli

IL POTERE DELLA MENTE SULLA MATERIA

L'elettromagnetica scalare almeno in parte una tecnologia della coscienza ed per


tale motivo
che si rivela cos utile nell'Energetica della Matrice. Possiamo persino servirci
della tecnologia
della coniugazione di fase per invertire il decorso di una malattia. Sono convin
to che la tecnica
del viaggio nel tempo, cos come utilizzata nell'energetica della matrice, possa o
perare proprio
in accordo a tale principio. Ci serviamo dei due-punti e delle metodologie del v
iaggio nel tempo
al fine d'identificare una sorta di bersaglio mentale. Tale proiezione mentale d
elle onde scalari,
in connessione con tecnologie avanzate specifiche, viene definita psicotonica in
Russia e
radionica in Occidente.
Il dottor Albert Abrams considerato il padre della radionica. Abrams si rese con
to che
picchiettando sull'addome di una certa persona poteva suscitare suoni diversi, o
una vibrazione
dei timpani, a seconda del tipo di disturbo o patologia in corso. Un giorno, dur
ante la sua
attivit medica, not casualmente che ogni qualvolta spostava una coltura di tessuti
patologici
in prossimit dell'addome, provocava un cambiamento nel suono emesso durante la pe
rcussione
del quadrante addominale del paziente. Abrams prest attenzione a quella osservazi
one e
cominci a porsi nuove domande. Fu cos che nacque la radionica.
Infatti, in quel modo si rese conto che quelle cellule patologiche trasmettevano
informazioni. Il
passo successivo negli esperimenti di Abrams fu rappresentato dal collegamento d
el piatto che
conteneva la coltura di tessuti patologici a un filo di rame lungo e sottile. Su
ccessivamente,
Abrams metteva a contatto la parte conclusiva di scale del filo con l'addome del
paziente.
Tamburellando leggermente l'addome il timbro del suono ottenuto variava signific
ativamente in
dipendenza della coltura con cui era collegato. Abrams fu cos in grado di diagnos
ticare
correttamente la malattia di cui soffriva il paziente determinando semplicemente
quale coltura
patologica suscitasse il maggiore cambiamento nei suoni prodotti dall'addome!

Capitolo 15 - La fisica dei miracoli - 169


H

Col passare del tempo Abrams comprese che se il tessuto di coltura patologico ri
usciva a
produrre cambiamenti nei suoni dell'addome, ci doveva necessariamente avere a che
fare con

qualche forma di energia sottile, poich in definitiva il paziente non era in cont
atto diretto,
fisico, con l'agente patogeno. Fu a quel punto che Abrams ebbe una intuizione st
raordinaria: il
disturbo o la malattia potevano essere rappresentati da uno specifico insieme di
frequenze

elettromagnetiche. Autentico pioniere della medicina, Abrams cominci a trasmetter


e
l'impronta elettromagnetica degli agenti patogeni al corpo del paziente attraver
so il filo di rame.
E a quel punto accadde qualcosa di incredibile: talvolta ne scaturiva la guarigi
one del paziente!
Grazie a ulteriori esperimenti, Abrams ide un congegno che era destinato a duplic
are
l'impronta della frequenza - ci che defin complex carrier modulated EM waveform. A
brams
scopr che disponendo di un campione di capelli, sangue o saliva del paziente, giu
ngeva a una
diagnosi, e poteva quindi trattarlo con la forma d'onda necessaria ad arrestare
il progresso della
malattia. Abrams abbandon la pratica medica tradizionale e cominci a costruire le
strane
"scatole nere" di cui presero a servirsi altri praticanti.
Il coronamento delle sue sperimentazioni tecnologiche fu il cosiddetto "oscilloc
lasta", che
assomigliava a un grande sintetizzatore Moog (s, proprio come quello di cui si ri
corderanno
bene i fan di Keith Emerson), dotato di un fascio di cavi e di file e file di bo
ttoni, utilizzate per
isolare e sintonizzarsi con le specifiche frequenze da usare nella cura. Uno dei
pi entusiastici
utilizzatori dell'oscilloclasta se ne serv per curare varie patologie, tra cui di
versi casi di cancro.
Quel medico era assolutamente elettrizzato dai risultati che riusciva a ottenere
grazie alla
tecnologia radionica di Abrams. Poi un giorno guard bene e si rese conto che la m
acchina di
cui si stava servendo non era mai stata collegata alla corrente elettrica!
In pratica, quella sua macchina non aveva fatto assolutamente niente! La forza t
erapeutica, il
vero agente, era stata la mente inconscia del praticante. Gli schemi del nostro
pensiero
costituiscono in

170 - La Fisica dei Miracoli

formazioni immagazzinate sotto forma di complessi potenziali elettrici. Possiamo


imprimere le
nostre forme pensiero su un'onda scalare e fare in modo che il prodotto giunga a
un destinatario
remoto.
A mio parere, possiamo assolutamente imparare a dirigere coscientemente la nostr
a intenzione
concentrata nell'energia del vuoto. Possiamo strutturarla e creare un meccanismo
della
coscienza che la alimenti. In tal modo la nostra attivit cerebrale creativa e amp
lificata produce

e alimenta un campo morfico unico. Tale modello, o griglia, d'intenzione creativ


a, pu essere
impresso nel meccanismo intenzione di nostra scelta.
L'intenzione umana pu essere indirizzata psichicamente nel mezzo del vuoto. Un ta
le schema
di pensiero pu quindi attrarre ulteriore energia dai campi di torsione presenti n
el vuoto stesso,
creando ci che Bearden ha definito nella sua opera Excalibur Briefing un "potenzi
ale attivo

artificiale". Tale intenzione focalizzata pu essere prodotta in un batter d'occhi


o, e quindi
affidata al processore parallelo della mente subconscia. Se lo facciamo con suff
iciente acume, e
avendo coltivato un certo non-attaccamento rispetto ai possibili risultati, eseg
uiamo una
misurazione quantistica debole. Tale pensiero debole, ovvero senza ego, non caus
a il collasso di
una funzione d'onda quantistica.
Ritengo che con ogni probabilit il nostro DNA sia una sorta di antenna che recupe
ra
informazioni dall'ambiente circostante, ivi comprese le nostre credenze ed emozi
oni. Poi
comunica il relativo potenziale quantistico al nostro corpo. Quando dischiudiamo
le
informazioni ivi contenute nel nostro campo bioplasmico, queste vengono organizz
ate a livello
del nostro corpo. Possiamo letteralmente manifestare o meno, certe malattie a li
vello del corpo
sulla base delle nostre compatibilit e incompatibilit. Per dirla altrimenti, quals
iasi cosa
reprimiamo verr impressa nel nostro campo morfico, e quindi trasmessa a livello b
iologico.
Ecco perch dobbiamo fare attenzione a tutto ci che pensiamo!
In teoria potremmo semplicemente effettuare un "reverse engineering", ovvero una
coniugazione di fase dello schema della malattia.

Capitolo 15 - La fisica dei miracoli - 171

La portiamo fuori fase e di conseguenza ne estraiamo lo schema di guarigione spe


cifico, che
altro non che una semplice impronta di onda elettromagnetica. A quel punto possi
amo
"comporre" l'impronta armonica, ovvero lo schema dell'obiettivo remoto, e quindi
farlo
riemergere nello spettro elettromagnetico dell'obiettivo stesso.
Al fine di poter determinare una guarigione, l'antenna del DNA deve cogliere il
potenziale
quantistico della guarigione dal campo di punto-zero. La decifreremo a livello s
ubconscio sotto
forma d'impronta energetica EM bidirezionale. Le informazioni cos decifrate verra
nno
integrate al livello dei nostri biofotoni, producendo in questo modo una maggior
e coerenza. A
quel punto, almeno in teoria, lo schema della malattia potrebbe essere invertito
. In tal modo
costruiamo un ponte tra quella che soltanto una struttura concettuale e un esito
che invece
concreto e realizzabile. Cos facendo produciamo una realt condivisa nella quale ab
biamo
maggiori possibilit di portare a termine risultati del genere, come le guarigioni
istantanee e

altri miracoli.
Penso che tutti i nostri modelli di guarigione siano sbagliati, o perlomeno assa
i incompleti. Si
basano sui modelli standard della fisica che non possono portarci a fenomeni mir
acolosi, e

quindi non contribuiscono in alcun modo alla eventualit dei miracoli. Peraltro, c
erta fisica lo
consente eccome. Infatti, i fisici sostengono che i miracoli non solo sono possi
bili, ma anche
probabili. Se ci viene spiegato alla gente comune, si trasformer in cultura popola
re e potr
essere impiegato dall'individuo medio nella sua vita quotidiana.
Praticando la fisica dei miracoli con regolarit, diventiamo via via pi consapevoli
della nostra
capacit di servirci della nostra energia guaritrice e indirizzarla a piacimento.
Acquisendo
ulteriore esperienza sapremo operare sulla base della consapevolezza del campo d
el cuore, che
un campo di torsione biodinamico unico. Cos facendo ci conquisteremo l'accesso al
la
dimensione iperdimensionale della realt. Tale spiegazione vuole contribuire a def
inire e
rendere accessibile a chiunque la meccanica che all'origine del miracoli.

172 - La Fisica dei Miracoli

Uno dei partecipanti ai nostri seminari ha recentemente lasciato il seguente res


oconto sulla
nostra bacheca di Energetica della Matrice:

Sono la signora dai capelli rossi con il maglioncino verde e blu che ha risposto
all'appello
quando, al seminario livello 3 di Denver, lei ha chiesto chi avesse problemi int
estinali. Dal
momento che non mi ha chiesto di precisare cosa non funzionasse, vorrei racconta
rle la mia
storia.
Quando ha chiesto circa i problemi intestinali, ero preda di una attacco di sind
rome da colon
irritabile, con tanto di spasmi e disagio cronico. Ho avuto questo genere di pro
blemi sin dalla
nascita (con coliche di 8 ore al giorno per sei mesi) ma questa mia sindrome non
si
manifestata chiaramente fino al momento in cui sono stata operata per una cisti
alle ovaie,
all'incirca vent'anni fa. Per me mangiare fuori (soprattutto nei viaggi) era div
entato un
problema, perch mi era difficile attenermi con precisione a ci che posso mangiare
senza
rischiare una ennesima crisi (o almeno mantenere la situazione sotto controllo).
Quando lei ha
collegato quel filo di rame (immaginario) connesso all'altrettanto immaginario c
ongegno
radionico, e l'ha acceso... ho semplicemente sentito che un campo permeava compl
etamente il
mio corpo, e poi poff... Sono crollata a terra! Quando finalmente sono riuscita

ad alzarmi, e ho
faticosamente guadagnato il mio posto a sedere, mi sono sentita la pancia tranqu
illa e rilassata
come non mi accadeva da una ventina di anni. Avevo la netta sensazione che quell
a

infiammazione cronica se ne fosse andata per sempre. E stato davvero incredibile


: non sono
sicura di aver mai percepito una tale sensazione di relax nel mio ventre.
Sabato scorso ho fatto un esperimento, tanto per vedere cosa succedeva. Siamo ri
masti un
giorno in pi e abbiamo fatto una gita al lago Echo e al monte Evans. Lass c' uno ch
alet dove
servono chili di bisonte. Che leccornia! L'ho provato e non mi successo nulla: h
o continuato a
stare benissimo! Magnifico!
CP

CAPITOLO 16

La scienza dell'invisibilit

Nel giugno del 1989 mi trovavo a Seattle. Era una bella giornata d'estate e io e
ro ormai giunto
al terzo anno dell'impegnativo programma quadriennale universitario del Bastyr.
Almeno in
quell'anno avrei potuto fare un po' di pratica e visitare i pazienti, e per quan
to riguardava le mie
capacit cliniche in generale, di certo i miei 15 anni di chiropratica non potevan
o non essermi
utili. Una delle cose che al Bastyr non ci venivano insegnate, e che dovevamo im
parare da soli,
era l'arte delicata dei rapporti interpersonali. Si trattava di qualcosa che avr
esti dovuto
conquistarti da solo nel corso della pratica, perch in caso contrario avresti fal
lito. Per quel che
mi riguarda, nella mia carriera medica ho subito capito che se piaci alla gente
come persona,
con ogni probabilit avranno maggiore fiducia nelle tue capacit di medico.
Quella mattina, nel corso del mio turno di pratica alla clinica universitaria, a
vevo visto quattro
pazienti. Una donna soffriva di allergie e voleva un consiglio per la sua dieta.
La seconda
paziente stava cercando di dimagrire, e in et adulta aveva cominciato a soffrire
di diabete.
Prima che io, in cooperazione con il medico naturopata diplomato che sovraintend
eva alla mia
pratica, potessi formulare una terapia, la paziente avrebbe dovuto fare qualche
esame del
sangue. Il terzo paziente aveva seguito una terapia per una lombaggine, i miglio
ramenti si erano
gi visti ed era venuto soltanto per una visita di controllo. Il quarto paziente e
ra stato portato
dalla madre, preoccupata che ci fosse un rapporto tra il disturbo da mancanza di
attenzione di
cui soffriva e la sua abitudine di nutrirsi di "cibo spazzatura". Dopo aver fini

to e aver compilato
tutti i relativi documenti, la

174 - La Fisica dei Miracoli

sciai il Bastyr per dedicare l'intero pomeriggio al mio consueto lavoro di chiro
pratico
professionista.
Chiropratica, s, ma era davvero quello che stavo facendo? Francamente non sapevo
pi come
chiamarla. Ci sarebbero voluti altri cinque anni prima che mi rendessi conto che
i bizzarri
fenomeni che avevano luogo ogni volta che toccavo i miei pazienti erano in realt
riproducibili
e basati su una tecnica che poteva essere insegnata. Successivamente a quella ev
oluzione, che
ho descritto nei dettagli nel mio primo libro, le cose sarebbero cambiate radica
lmente. In quei
giorni comunque era raro che dovessi manipolare fisicamente qualcuno per sistema
rlo. Mi
bastava toccarlo leggermente per far tornare la spina dorsale alla posizione cor
retta e provocare
il riallineamento delle ossa e dei muscoli. Era davvero facile guadagnarsi la vi
ta in quel modo, e
ne ero consapevole e grato, anche perch la scuola era talmente faticosa che talvo
lta pensavo
che ci avrei lasciato le penne, e quindi era una vera gioia potermi dedicare all
a mia pratica
personale e constatare il verificarsi di quelli che avevano tutta l'aria di esse
re veri e propri
miracoli.
Avevo appena finito di pranzare e non vedevo l'ora di occuparmi del nuovo pazien
te, che
sarebbe dovuto arrivare alle due. Il tempo pass rapidamente, si fecero le 2:15 se
nza che il
paziente desse traccia di s. Chi se ne importa!, pensai tra me e me. Era talmente u
na bella
giornata che sicuramente approfittare di un po' di tempo libero, e spezzare quel
ritmi frenetici,
non avrebbe potuto che farmi bene. E cos decisi di godermi quel bel sole e me ne
andai fuori,
mi appoggiai al cofano della mia 66 GTO e presi crogiolarmi sotto i raggi del so
le. Ben presto
mi ritrovai a sognare a occhi aperti. All'improvviso la mia consapevolezza inter
iore fu turbata
da una luce molto intensa. Ma non si trattava del sole che aveva appena fatto la
sua comparsa
da dietro una nuvola: era un fenomeno completamente diverso!
Con la mia visione interiore percepii la figura di un uomo, un'apparizione lumin
osa che a
quanto pare non aveva un momento da perdere, giacch mi spieg risolutamente che per
poter

Capitolo 16 - La scienza dell'invisibilit - 175

guarire il prossimo avrei dovuto trattare servendomi dei campi contro-rotanti nonc
h
studiare la coniugazione di fase. Subito dopo aver detto ci, quell'angelo - o quals
iasi altra
cosa fosse scomparve dalla mia vista, lasciandomi a brancolare nel buio! In effe
tti, mi ci
sarebbero voluti quasi dieci anni per mettere assieme i tasselli e comprendere i
l significato delle
istruzioni sintetiche e misteriose che mi erano state impartite quel giorno.
Campi contro-rotanti? Che cosa diavolo voleva dire? All'improvviso mi ricordai c
he da
giovanissimo ero stato molto affascinato dal cosiddetto "Esperimento Philadelphi
a". Che ci
fosse qualche rapporto con il messaggio dell'angelo? E per quanto concerneva la
coniugazione
di fase, che roba era? Tutto ci, per, mi fece tornare in mente quel tizio, Tom Bea
rden, che
negli anni '80, durante un incontro della mia comunit spirituale nel Montana, ave
va parlato di
elettromagnetica scalare e aveva anche fatto riferimento all'impiego in campo mi
litare di alcuni
bizzarri concetti della fisica di cui non avevo mai sentito parlare - era propri
o la fisica scalare,
non vero? Avevo l'impressione che Bearden si fosse in qualche modo riferito prop
rio alla
coniugazione di fase, e al modo in cui ci potesse essere impiegato nella guarigio
ne...
Quella faccenda mi colm di eccitazione e decisi di cercare di approfondire - anch
e se non
avevo idea di dove trovare il tempo e l'energia necessari! Vista la media di 31
ore di frequenza,
a cui si aggiungevano le ore che dovevo passare in clinica, non mi restava che i
l tempo per
dormire. A grandi linee uno studente di medicina si trova permanentemente in una
condizione
di lotta per la sopravvivenza, che non proprio lo stato d'animo ideale per dedic
arsi allo studio
di qualsiasi argomento che non faccia parte del piano studi, rigidamente definit
o. Quindi fu
soltanto nell'ultimo anno che la mia vita e la mia agenda quotidiana si stabiliz
zarono quel tanto
che bastava per consentirmi di dedicarmi appieno ai misteri a cui aveva fatto ce
nno l'angelo.
Ci che cominciai a scoprire rappresenta le fondamenta di buona parte del contenut
o di questo
libro.

176 - La Fisica dei Miracoli

Penso che la scienza dell'elettromagnetica scalare - fino a oggi piuttosto trasc


urata - rappresenti
proprio ci a cui faceva riferimento la figura luminosa comparsa in quella giornat
a assolata e
fatidica. L'esperimento Philadelphia, per quanto sembri essere pi leggenda che re
alt, ci
fornisce una metafora significativa, proprio come i campi morfici da cui possono
essere derivati
molti preziosi concetti dell'Energetica della Matrice. Sar sufficiente leggere le
pagine che
seguono per comprendere l'importanza di questo argomento sia nel contesto di que
sto libro sia
relativamente alla vostra vita!
Ricordo di aver letto dell'esperimento Philadelphia quando avevo di circa 12 ann
i, se ne parlava
sul quotidiano locale, il Daily Oklahoman. La cosa pi divertente che, se quell'ev
ento
realmente accaduto (come sono propenso a credere), risale al 1943! Quindi non ha
molto senso
che un articolo in merito sia poi comparso sull'edizione mattutina di un quotidi
ano degli anni
'60. Peraltro, proprio ci che ricordo, con assoluta chiarezza.
Quando lessi quell'articolo, vi trovai abbastanza dettagli e chiacchiere sull'in
visibilit - nonch
voci vaghe sugli esperimenti segreti condotti dal nostro governo - da indurmi a
fare ulteriori
ricerche in merito. Mi recai alla biblioteca locale e presi a prestito il libro
The Philadelphia
Experiment: Project Invisibility, di William Moore e Charles Berlitz. In quell'o
pera Nikola
Tesla veniva considerato uno degli scienziati che avevano collaborato all'esperi
mento, quindi
tornai in biblioteca per fare ricerche a suo proposito. Non ricordo il titolo de
l libro che lessi, ma
fui assolutamente affascinato dalla storia della sua vita, e sicuramente quel ra
cconto lasci una
impronta indelebile nella mia mente giovane ed estremamente curiosa.
Non potevo immaginare che in seguito sarei dovuto tornare sull'argomento e avrei
dovuto
leggere tutto il possibile su quel genio eccentrico, e ci proprio al fine di comp
rendere il
significato del messaggio che mi era stato consegnato nella giornata estiva di c
ui sopra. In
sostanza, negli ultimi dieci anni ho cercato di

Capitolo 16 - La scienza dell'invisibilit - 177

mettere assieme i pezzi straordinariamente importanti del puzzle che sono stato
invitato a
risolvere. Un'altra cosa che di certo non avrei potuto immaginare era che, quasi
quarant'anni
dopo aver letto quell'articolo affascinante, le mie ricerche sul messaggio dell'

angelo mi
avrebbero indotto a riprendere in mano quegli stessi volumi alla ricerca delle r
isposte che stavo
cercando!

L'ESPERIMENTO PHILADELPHIA: LA VERSIONE "UFFICIALE"

// cosiddetto "Esperimento Philadelphia" il nome comunemente attribuito a un pre


sunto
esperimento top secret condotto dalla marina degli Stati Uniti nel 1943, e nel c
orso del quale il
cacciatorpediniere USS Eldrige, fornito di varie tonnellate di attrezzature elet
troniche
straordinarie, capaci di creare tutto intorno un campo magnetico pulsante d'inte
nsit incredibile,
divent inizialmente invisibile, e quindi fu trasportato, nel giro di pochi istant
i, dalla base
militare di Philadelphia a quella di Norfolk, quindi di nuovo a Philadelphia, pe
r un totale di
oltre 640 km!1

Secondo almeno due dei diversi rapporti successivamente emersi, l'equipaggio di


una nave
mercantile che si trovava nei paraggi avrebbe testimoniato la comparsa del cacci
atorpediniere a
Norfolk, in Virginia, e la sua immediata scomparsa, sebbene ulteriori indagini e
ricerche non
riuscirono a comprovare il racconto dei presunti testimoni.
Morris K. Jessup, astronomo e ufologo autodidatta, la cui implicazione nell'espe
rimento fu di
per s assai misteriosa, sostenne che si era trattato di un testo segreto condotto
dalla marina
statunitense al fine di testare gli effetti di un forte campo magnetico

1. David Hatcher, Antigravity and the World Grid, Adventures Unlimited, Kempton,
IL, 2006,
p. 112.

178 - La Fisica dei Miracoli

su un naviglio di superficie con tanto di equipaggio a bordo. Ci fu realizzato at


traverso
generatori magnetici chiamati "degaus-ser". In altri termini, l'obiettivo era que
llo di rendere la
nave apparentemente invisibile, cos da poterla avvicinare a un'altra (nemica) o a
congegni
esplosivi distruggendoli prima di poterne essere distrutta. Secondo Jessup, il "
teletrasporto"
dell'USS Eldridge avrebbe anche potuto essere il risultato accidentale di tale te
ntativo di
rendere invisibile, che avrebbe implicato anche un fenomeno di curvatura tempora
le.2
A quanto si narra, l'esperimento produsse una nebbia verdastra, luminosa e indis
tinta (simile a
quella descritta a proposito degli eventi del triangolo delle Bermuda) che avreb
be avviluppato
l'intero vascello: a un certo punto sia la nave che l'equipaggio avrebbero preso
a scomparire
dalla vista, lasciando visibile soltanto la linea di galleggiamento del cacciato
rpediniere.

IL "VERO" ESPERIMENTO PHILADELPHIA?

Bob Beckwith un inventore che nel corso della sua lunga carriera ha brevettato m
olti
apparecchi elettrici. Nel 1942 invent un congegno chiamato "attrezzatura di trasp
orto a
cambiamento di frequenza". Secondo Beckwith tale tecnologia sarebbe stata utiliz
zata dalla
marina militare nel tentativo di sconfiggere un nuovo tipo di mine tedesche. Si
sperava in
pratica che il congegno ideato da Beckwith potesse provocare l'identificazione d
i quel genere di
mine mantenendosi a distanza di sicurezza, cos da evitarle o da farle saltare sen
za correre
rischi. Tale tecnologia avrebbe rappresentato le fondamenta del

2. Morris K. Jessup e Carlos Allende, The Allende Letters and the VARO
Edition ofThe
Case For the UFOs, Global Communicadons/Conspiracy
'

Journal, 2007 - New Brunswick, New Jersey - p. 28. Si veda anche Charles

Berlitz, intervista a cura di J. Manson Valentine, http://www.scribd. com/doc/13


3 5 5366/ThePhiladelphia-Experiment-Charles-Berlirz.

Capitolo 16 - La scienza dell'invisibilit - 179

presunto esperimento Philadelphia. Fin qui tutto sembrerebbe concordare con la v


ersione di
Jessup.
Bisogna per aggiungere che Beckwith era convinto che il vero esperimento Philadel
phia fosse
stato inizialmente condotto nello stretto di Long Island ed effettuato su un dra
gamine
sperimentale chiamato IX-97. La descrizione dell'esperimento ribadisce buona par
te degli
aspetti classici attribuiti al leggendario esperimento Philadelphia. Beckwith si
dichiarato
convinto che la mancanza d'informazioni valide o verificabili relativamente all'
esperimento
Philadelphia rappresenti un esempio di disinformazione e deliberata secretazione
operato
dall'Office of Naval Research.
Sempre secondo Beckwith, tre generatori di forma assai particolare, e i cui cont
rolli sarebbero
stati sistemati in una seconda cabina a poppa, sarebbero stati azionati dall'ene
rgia del motore
della nave. Correnti trifasiche sarebbero state fatte passare attraverso i cavi
dei generatori, a
frequenza molto bassa presumibilmente a 7.83 Hz, la cosiddetta frequenza di Schu
mann, o
frequenza di risonanza della Terra. Tali generatori, vere e proprie macchine del
tempo,
sarebbero stati composti di unit monofase poste a 120 gradi elettrici di distanza
. Ognuna di
queste unit sarebbe stata alta 1 metro e mezzo, e del diametro di circa 60 cm. Il
generatore
aveva prodotto un voltaggio basso, emettendo per oltre un migliaio di ampere.3
Quindi, il vero Esperimento Philadelphia di Beckwith, a bordo deH'IX-97, sarebbe
stato in
realt un teletrasporto/viaggio nel tempo progettato da Edward Teller -- a seguito
dei
miglioramenti e delle variazioni sull'esperimento del 1907 operato invece da Nik
ola Tesla, che
a quanto pare avrebbe permesso di spostare un oggetto su un banco di laboratorio
. Tesla
avrebbe acceso il suo congegno elettrico e l'oggetto sarebbe tornato indietro ne
l tempo, alla sua
posizione originaria.

3.
Alexandra Bruce, The Philadelphia Experiment Murder: Parallel Univer-ses a
nd the
Physics oflnsanity, Sky Books, New York, 2001, p. 158.
4.

Ibid.,p. 157.

180 - La Fisica dei Miracoli

Teletrasporto? Invisibilit? Viaggi nel tempo? Cosa c'entra tutto ci con l'Energeti
ca della
Matrice? Se possiamo accedere al campo di coscienza costruito attraverso l'Energ
etica della
Matrice proprio perch ci siamo detti: E se tutte queste regole rigide non esistess
ero
affatto?. Cosa accadrebbe se scoprissimo una legge che dice che non ci sono leggi
?
L'esperimento Philadelphia non stato ufficializzato e comprovato in alcun modo;
tuttavia, la
sua storia e la sua natura lasciano ipotizzare che tutte quelle "regole" che dia
mo per scontate e
che presumiamo caratterizzino la nostra realt siano solo una parte di tutto ci che
c' da sapere,
o che forse gi sappiamo. Lo yogi e filosofo spirituale Sri Aurobindo insegnava pr
oprio che, in
definitiva, non ci sono leggi fisiche, e che ci che definiamo "leggi" sono soltan
to possibilit.
Penso che non ci sia nulla di male nel concedere alla fisica un certo margine d'
incertezza. Se le
leggi della fisica non sono veramente tali, ma si tratta pi che altro di possibil
it, l'eventualit
che possiamo assistere a un miracolo si fa molto pi probabile.
Disponiamo comunque di prove sufficientemente significative che dimostrano l'esi
stenza di
tecnologie che operano sulla base dei principi dell'elettrogravit o dell'antigrav
it, tanto per fare
due semplici esempi. Se cos fosse, credo che sia davvero la coscienza a comandare
, e che la
tecnologia venga dopo. Se disponiamo di materiali tecnologici in grado di ottene
re risultati del
genere, possiamo riuscirci anche a livello individuale. Disponiamo inerentemente
della
tecnologia spirituale per la levitazione, l'invisibilit e la messa in atto di mir
acoli di ogni
genere. Tale tecnologia della coscienza dimora proprio nel campo di torsione del
nostro cuore,
ed collegata ai nostri campi energetici bioplasmici. Credo che sia proprio quest
a la fisica di
cui si serv Ges, e che si tratti della stessa fisica a cui s'ispir Tesla. proprio c
i che
intendiamo insegnare con l'Energetica della Matrice. L'aspetto interessante dell
a faccenda che
non ci sono molti in giro in grado d'insegnare queste cose. In definitiva, di co
sa disponiamo?
Abbiamo un campo morfico incontaminato che possiamo costruire in qualsiasi modo

Capitolo 16 - La scienza dell'invisibilit - 181

desideriamo. Quindi perch non concederci la possibilit dell'invisibilit o dei viagg


i nel tempo,
o qualsiasi altra forma di miracolo che possa essere utile all'umanit?

SEPARARE LO SPAZIO

Nel suo libro The Philadelphia Experiment Murder, Alexandra Bruce passa in rasse
gna
l'affascinante opera Hypotheses, del gi citato Beckwith. Tra i molti stimolanti c
oncetti
esplorati dalla Bruce, va segnalato come l'autrice sottolinei che nel libro di B
eclcwidi viene
sviluppata una ipotesi assai complessa grazie alla quale i lettori possono giung
ere a profonde
intuizioni sulla vera e propria fisica dei miracoli. La Bruce spiega che tutti g
li atomi dello
spazio universale sono connessi energeticamente tramite ci che lei definisce "lin
ee di forza
nucleare forte", attraverso cui si garantisce la coesione dell'universo nonch il
suo
funzionamento quale mezzo di trasmissione di tutte le frequenze. La Bruce sostie
ne che queste
linee di forza nucleare forte possono essere spezzate attraverso l'impiego di ci c
he pu essere
definito "campo trifasico del neutrino", che a sua volta forma una bolla di "spa
zio separato".5
Ecco un'ulteriore spiegazione tratta dall'opera di Beckwith:

Uno spazio separato da spazio universale pu essere creato facendo in modo che una
piccola
percentuale di neutrini [che permeano tutta la materia del nostro universo] attr
aversi lo spazio
viaggiando in un vortice che ruota a una frequenza dell'ordine di 7.5 hertz. Le
linee di forza
forte ai confini dello spazio vengono spezzate, almeno finch quel vortice continu
a a esistere.
Un tale campo di torsione necessario per infrangere il campo di linee di forza f
orte che
mantiene unita tutta la materia dello spazio universale, in modo da creare uno s
pazio interno
separato da tutto il resto.

5. Ibid.,p. 159.

182 - La Fisica dei Miracoli

Se un campo magnetico in rotazione [principio chiave del funzionamento fondament


ale del
motore elettrico a corrente alternata] opera in sincronia con la risonanza fonda
mentale della
Terra, pari a 7.32 hertz, gli oggetti all'interno di un tale spazio potranno ess
ere spostati in

rapporto al nostro "spazio universale" in virt dell'introduzione di energia. Lo s


pazio separato

cos ottenuto sar svincolato dalla forza d'inerzia o gravit. Non appena lo spazio vi
ene
separato, gli oggetti al suo interno possono cominciare a levitare, essere telet
rasportati o
viaggiare nel tempo. Lo spazio separato interno pu attraversare lo spazio univers
ale, ma
dipende dalla resistenza e dalla intensit di superficie tra gli spazi, che dev'es
sere
sufficientemente bassa da impedire la perforazione del guscio di linee di forza
forte mancanti.
Le onde elettromagnetiche -- ivi comprese la luce visibile e gli infrarossi - po
ssono attraversare
i limiti degli spazi separati.6

Nel libro Secrets ofthe Unified Field, del fisico e teologo Joseph P. Farrell, s
piega come
l'esperimento Philadelphia sia stato realizzato probabilmente sfruttando i campi
di torsione. I
campi di torsione creano una geometria iper-dimensionale, attraverso la quale si
accede a realt
extra-dimensionali. Quando giungiamo alla piena padronanza del campo unificato d
el cuore,
possiamo realmente curvare lo spaziotempo locale. Cos facendo, in teoria potremmo
persino
sparire alla vista dei nostri nemici e ricomparire da qualche altra parte.

METAMATERIALI E INVISIBILIT: REALT O FINZIONE?

Nel film La morte pu attendere, James Bond dispone di una Aston Martin VI 2 Vanqu
ish che
pu attivare la modalit invi
6.
Ibid.,p. 160-161.

Capitolo 16 - La scienza dell'invisibilit - 183

sibile tramite immagini prodotte da microcamere poste sulla camera e quindi proi
ettate sul suo
rivestimento polimerico a bassa emissione di luce. Un'idea fantastica, non vero?
Ed ecco qui
qualcosa di pi concreto:

In un tipico esempio in cui la vita trae ispirazione dall'arte, il professor Nao


ki Kawakami del
Tachi Laboratory, Universit di Tokio, [con l'aiuto di due altri professori] ha sv
iluppato un
modo per rendere parzialmente invisibile una persona, fotografando lo scenario a
lle sue spalle e
quindi proiettando quell'immagine direttamente sui vestiti della persona, oppure
su uno
schermo di fronte a lei. Se osservata frontalmente, la persona sembra essere div
entata
improvvisamente trasparente, quasi che la luce avesse attraversato il suo corpo.
Tale procedura
viene definita "mimetizzazione ottica".7

Naoki Kawakami, del Laboratorio Tachi all'Universit di Tokyo, ha lavorato molto s


u questo
processo noto come "travestimento ottico". Secondo lui sar usato per aiutare i pil
oti a vedere
la pista attraverso il pavimento della carlinga, o per gli automobilisti che han
no bisogno di
vedere al di l del paraurti per parcheggiare la macchina. Il "mantello" di Kawakam
i coperto
di minuscoli granelli riflettenti che si comportano come uno schermo cinematogra
fico. Una
videocamera fotografa tutto quello che si trova al di l del manto e trasferisce l
e immagini
registrate a un proiettore che le invia sul mantello, dando l'impressione che la
luce abbia
attraversato la persona che lo indossa. Alcuni laboratori, in effetti, hanno gi r
ealizzato dei
prototipi del mantello di travestimento ottico. Se si osserva direttamente una p
ersona che
indossa questa specie di schermo, si ha l'impressione che la persona sparisca, p
oich tutto
quello che si vede l'immagine dietro la persona stessa.

7. Michio Kaku, La fisica dell'impossibile, Codice Edizioni, Torino, 2008, p. 32


.

184- La Fisica dei Miracoli

Una cosa certa: si tratta di qualcosa di ben diverso dal mantello di cui si serv
e Harry Potter
per diventare completamente invisibile. Lo scrittore Syed Alam ha intervistato i
l professor
Susumu Tachi, uno dei membri dell'equipe che nel 2003 ha partorito l'ormai celeb
re
esperimento di mimetizzazione ottenendo cos ulteriori informazioni circa il suo
funzionamento:

In realt, il mantello di mimetizzazione ottica non affatto invisibile. Si tratta


di materiale
retro-riflessivo, ricoperto su tutta la sua superficie di minuscoli grani che ri
flettono la luce. Il
mantello, inoltre, dotato di microcamere che proiettano ci che si trova alle spal
le di chi lo
indossa sul suo lato anteriore, e viceversa. L'effetto che si ottiene la fusione
della sua
immagine con il background.8

La scienza alla base di tutto ci , per certi versi, di facile comprensione, sebben
e richieda un
cambiamento radicale nella modalit in cui ci serviamo delle leggi dell'ottica. Ha
a che vedere
con la rifrazione della luce e lo spettro visibile attraverso cui l'essere umano
"percepisce"
concretamente la sua realt. La porzione di lunghezza d'onda della radiazione elet
tromagnetica
percepita dagli umani conosciuta come "spettro visibile". Ma lo spettro visibile
in realt
costituisce soltanto una porzione assai ridotta dell'intero spettro elettromagne
tico, perch la
lunghezza d'onda percepita dall'occhio umano spazia tra i 350-400 nanometri (luc
e indaco e
violetto) e i 700-750 nanometri (rosso cupo).
Com' gi stato dimostrato a livello scientifico, ci che si trova al di l della nostra
ristretta
capacit visiva sembra non esistere per il semplice fatto che non possiamo vederlo
o utilizzarlo
senza l'ausilio di qualche strumento - e per certi versi non abbiamo ancora comp
reso come
servircene. Si pensi per esem
Tach-Kawakami
Laboratory Graduate Scbool of Information Science and Technology, The University
of Tokyo,
http://tachilab.org.

Capitolo 16-La scienza dell'invisibilit - 185

pio alla radiazione infrarossa compresa tra lo spettro visibile e la lunghezza d


'onda invisibile
(microonde) dello spettro elettromagnetico. Noi umani non possiamo vedere gli in
frarossi,
eppure, come altri animali, piante, stelle e pianeti (e via dicendo) emettiamo t
ali infrarossi
estremi (oltre lo spettro visibile) sotto fofma di emissione termica. Gli infrar
ossi prossimi, pi
vicini allo spettro visibile, vengono per esempio utilizzati dal telecomando per
comunicare con
il televisore (e questo soltanto uno dei loro molteplici impieghi). Una delle in

teressanti
propriet degli infrarossi prossimi che la loro lunghezza d'onda pi ampia di quella
della

luce visibile (e misura approssimativamente dai 750 nm a 1 mm), quindi si compor


ta in modo
diverso quando incontra degli oggetti lungo il suo percorso.
Servendosi di uno spettro visivo pi ampio, gli scienziati dell'Universit della Cal
ifornia di
Berkeley hanno congegnato simulazioni computerizzate attraverso cui possono alte
rare la
direzione e le propriet della luce visibile e invisibile. In un recente articolo
pubblicato sull' UC
Berkeley News si afferma:

Gli scienziati dell'Universit della California, Berkeley, hanno per la prima volt
a realizzato
materiali 3-D che possono invertire il corso naturale della luce visibile e degl
i infrarossi
prossimi, e questo un progresso che potrebbe fissare le basi per la messa a punt
o di tecniche
d'imaging ottico ad alta risoluzione, nano- circuiti per computer estremamente p
otenti, nonch
(tanto per far felici gli appassionati di fantascienza e fantasy) congegni di co
pertura capaci di
rendere invisibili all'occhio umano determinati oggetti e forme.9

Cosa sono questi materiali 3-D? Si tratta di meta-materiali: sostanza dotate di


propriet ottiche
che non hanno eguali in natura.

9. Sarah Yang, Media Relations, "Invisibility Shields One Step Closer with New M
etamateriali
that Bend Light Backwards", UC Berkeley News, 11 agosto 2008,
http://berkeley.edu/news/media/releases/2008/08/! ljight.shtml.

SI

186 - La Fisica dei Miracoli

Per creare un metamateriale s'inseriscono in una data sostanza dei componenti mi


croscopici che
deviano le onde elettromagnetiche in modo non convenzionale. Gli scienziati dell
a Duke
Univetsity misero dei piccolissimi circuiti elettrici all'interno di una serie d
i strisce di rame
concentriche (qualcosa di simile alle spire di un forno elettrico). Il risultato
fu una

combinazione complessa di ceramica, Teflon, insiemi compositi di fibre e compone


nti
metallici.10

I materiali comunemente presenti in natura hanno un indice di rifrazione positiv


o: l'ammontare
delle onde elettromagnetiche che vengono curvate passando da un mezzo all'altro.
Invece, tutti
i meta-materiali si caratterizzano per una rifrazione negativa. Tale propriet der
iva dallo loro
struttura, anzich dalla loro composizione. Per poter ottenere un rifrazione negat
iva, la
sistemazione strutturale dei meta-materiali dev'essere inferiore alla lunghezza d
'onda
elettromagnetica impiegata. Non c' da sorprendersi quindi se finora gli scienziati
hanno avuto
maggior successo nel manipolare lunghezze d'onda facenti parte della banda pi lar
ga delle
microonde.11
Nel suo volume La fisica dell'impossibile, Michio Kaku approfondisce l'argomento
spiegando
che i metamateriali sono in grado di alterare costantemente la traiettoria di un
fascio di
microonde, obbligandole, per esempio, a girare intorno a un cilindro: in pratica
, tutto ci che si
trova all'interno del cilindro diventa invisibile alle microonde. Se il metamate
riale pu
annullare le riflessioni ed eliminare le ombre rispetto a un certo tipo di radia
zione, allora pu
rendere un oggetto totalmente invisibile a quella stessa radiazione.12
Gli scienziati che stanno attualmente lavorando su tali meta- materiali potrebbe
ro infine
rivelarci che questi materiali di recen
10.
Michio Kaku, La fisica dell'impossibile, Codice Edizioni, Torino, 2008, p. 22. l
l.Yang,
"Invisibility Shields One Step Closer with New Metamaterials
that Bend Light Backwards". 12. Michio Kaku, La fisica dell'impossibile, Codice
Edizioni,
Torino, 2008, p. 22.

Capitolo 16- La scienza dell'invisibilit - 187

rissima produzione ci consentono di acquisire il controllo sulla materia secondo


modalit
apparentemente magiche, cos da riscrivere, per non dire rivoluzionare, le leggi d
ell'ottica o
dell'acustica. E proprio questo il modello dell'Energetica della Matrice: le reg

ole vanno
considerate semplicemente potenziali, e non possiamo neppure immaginare quanto c
i sia ancora

da imparare, esplorare, comprendere e immaginare. Sulla base dei sistemi di cred


enze a cui
siamo tuttora strettamente legati, invisibilit, levitazione, riallineamento spont
aneo delle ossa e
quant'altro sono miracoli, e in quanto tali non rientrano nel campo delle possib
ilit. Tuttavia,
persino in assenza di una spiegazione scientifica completa pei questi cosiddetti
miracoli, la
magia e i misteri del mondo e della nostra coscienza sono gi stati investigati qu
anto basta per
capire che stiamo soltanto cominciando a scoprire qualcosa dell'ignoto, ma non l
'inconoscibile.

UNA MATERIA ASSOLUTAMENTE OSCURA

Nel nostro sistema solare il movimento dei pianeti strettamente definito dalle l
eggi
gravitazionali di Newton. Per tale motivo si sempre ipotizzato che pi ci s'inoltr
a
nell'universo, pi lento debba essere il moto nelle braccia a spirale delle galass
ie pi lontane.
Verso la fine degli anni '20 l'astronomo Jan Oort scopr per che la velocit orbitale
delle stelle
della Via Lattea non si riduceva affatto in modo direttamente proporzionale alla
loro distanza
dal centro galattico. Nel 1933 Fritz Zwicky osserv la stessa anomalia nelle galas
sie che
formavano i cluster di galassie, e ipotizz che ci fosse dovuto a una non meglio sp
ecificata
"materia oscura", che compensava la massa del centro delle galassie.
Gli astronomi hanno infine calcolato che, se si considera valida la teoria del B
ig Bang, la
materia fisica dell'universo rappresenta soltanto IT percento, mentre non si ha
idea di dove sia
finito il restante 99 percento. Proprio cos, e io che pensavo di avere qualche

188 - La Fisica dei Miracoli

problema con la matematica! Tale materia invisibile stata definita "materia oscu
ra" non
perch gli scienziati pensino che sia cattiva o malvagia, ma perch non pu essere mis
urata e,
ora come ora, si ritiene non faccia parte dello spettro elettromagnetico.
Giacch la materia e l'energia oscura costituiscono il 99 percento dell'universo,
sarebbe
semplicistico ipotizzare che tale percentuale si componga unicamente di un tipo
di particella.
Sembrerebbe anzi che la materia oscura si componga di superparticelle massive. P
robabilmente

le particelle e le energie incluse nella materia e nell'energia oscura si caratt


erizzano per una
grande diversit - con presenza di particelle ed energie esotiche che fisici e met
afisici della
nostra epoca non riescono neppure a immaginare.

Lo scrittore Jay Alfred ha ipotizzato che quella che i fisici chiamano "materia
oscura" e i
metafisici "materia ed energia sottile" (o talvolta "etere luminifero") siano la
stessa identica
cosa. Alfred ha inoltre suggerito che il chi e il prana non siano altro che cate
gorie di materia
oscura. Ecco perch Alfred si infine chiesto se i globuli pranici, che sono pi faci
lmente
visibili nelle giornate assolate, possano essere una forma di energia che emana
dalla corona di
un sole invisibile, composto per l'appunto di materia oscura. H. P. Blavatsky, c
o-fondatrice
della Societ Teosofica, menzionava spesso nei suoi scritti un misterioso sole die
tro il sole.
Anche Tesla, riferendosi all'energia del punto zero, la descriveva nei termini d
i un sole dietro il
sole che era all'origine del campo di punto zero.
Ritengo che con ogni probabilit il campo bioplasmico contenga grandi quantitativi
di quella
che gli scienziati chiamano materia oscura. Tale materia oscura potrebbe peraltr
o essere definita
pi semplicemente "materia invisibile", poich i nostri strumenti non possono indivi
duarla
direttamente bench siano certi della sua presenza, testimoniata dall'effetto lent
e gravitazionale.
Ho letto molti testi sull'argomento assai esoterico dell'invisibilit, e ci nel ten
tativo di
formulare un modello concettuale che possa

Capitolo 16-La. scienza dell'invisibilit - 189

definirne in qualche moda la possibilit. Sull'invisibilit e gli uomini si sctitto


per secoli e
secoli. Molte delle fonti a cui ho fatto riferimento, come The Golden Dawn, di I
srael Regardie,
fanno riferimento a un obiettivo comune: avviluppare il corpo in una nebbia o nu
be capace di
rende invisibili all'occhio nudo. Credo che la nebbia oscura a cui si fa riferim
ento possa essere
una sorta di "nube" di materia oscura che pu essere prodotta e utilizzata attrave
rso la
meditazione, la visualizzazione e la concentrazione.
La stessa materia oscura probabilmente sinonimo del concetto e del fenomeno di c
hi o prana.
Ci sono molte antiche tradizioni e pratiche incentrate sullo sviluppo e l'accumu
lo di chi.
Ritengo che, con la pratica e un certo periodo di tempo, la materia oscura biopl
asmica possa
essere sviluppata e accumulata in un campo aurico. Quando tale materia avvolge
completamente il praticante, almeno teoricamente pu essere utilizzata per renderl
o invisibile.

CHE COS' IL PLASMA

Nella sua opera Between the Moon and the Earth, Alfred scrive:

Il plasma, che nel nostro ambiente pi prossimo alquanto raro, pur tuttavia lo sta
to
dominante della materia che compone l'universo visibile. Il plasma rappresenta o
ltre il 99
percento del nostro universo visibile! L'universo visibile , in realt, un universo
di plasma, con
corpi di plasma in una nube pervadente di plasma diffuso.

Un plasma si produce quando gli ioni con cariche positive e negative si separano
e generano
campi elettrici. Un campo siffatto accelera le particelle cariche facendole ragg
iungere velocit
elevatissime, quindi creando un denso campo magnetico. Si ritiene che alcuni di
questi campi si
compongano di materia

13. Jay Alfred, Between the Moon and Earth, Trafford Publishing, Victoria, BC, 2
006, p. 31.

190 - La Fisica dei Miracoli

oscura. E sono molti gli scienziati che credono che la materia oscura sia presen
te
eminentemente sotto forma di plasma.

I CAMPI BIOPLASMICI: L'AURA UMANA

Il corpo bioplasmico, o energia sottile, una struttura complessa che penetra e c


irconda il corpo
fisico, sia internamente che esternamente. Secondo le antiche ttadizioni esoteri
che, l'essere
umano disporrebbe di un corpo pranico o eterico, concetto molto prossimo a quell
o del
bioplasma e del corpo bioplasmico.13

La metafisica del plasma consiste nell'introduzione della fisica del plasma e de


lla materia
oscura nello studio dei nostri corpi di energia sottile, e del loro relativo amb
iente... molti
metafisici riferiscono che la struttura ovoidale dell'aura sia avviluppata in un
a sorta di
membrana o rivestimento. Le correnti di superficie su tale membrana/rivestimento
separano il
magma ovoidale dall'ambiente magmatico circostante. In pratica tale membrana fun
ziona come
scudo elettromagnetico di protezione, la cui forza e polarit pu essere regolata at
traverso un
atto di volont del proprietario del corpo, servendosi della visualizzazione conce
ntrata e di altre
comuni tecniche di meditazione. In tal modo si ottiene una protezione dalle inte
rferenze
elettromagnetiche e da altre intrusioni.16

Tutte queste propriet sono state descritte e documentate oltre 2000 anni fa, prin
cipalmente
nella letteratura dell'agopun

14.

Plasma

Universe presentato dal Los Alamos National Laboratory, in associazione con IEEE
Nuclear
and Plasma Sciences Society, http://plasma-science.net/tpu/ubiquitous.html.
15.

MagnetImport, http://www.magnetimport.no/subtle.html.

16. Jay Alfred, Bioplasma Bodies: The Ovoid or the Body's Magnetosphere, Ezinearti
cs,
2007. http://ezinearticles.com/PBioplasma-Bodies--The-Ovoid-or-the-BodysMagnetosphere&id=770297 {corsivo dell'autore).

Capitolo 16 -La scienza dell'invisibilit - 191

tura cinese e indiana, ma vi si fa riferimento anche nelle scritture sacre e nel


la letteratura
buddista e cristiana - e cio molto tempo prima dell'avvento dell'elettricit e del
magnetismo,
che ha fatto la sua compatsa soltanto durante il XVIII secolo.

COME GIUNGERE ALL'INVISIBILIT

Tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX emersa una organizzazione volta all
o sviluppo
filosofico spirituale e conosciuta come "Ordine ermetico dell'alba dorata" (c' un
ordine
correlato che sopravvive tutt'oggi). Nei manoscritti originali si trova qualcosa
che viene definito
"rituale dell'invisibilit". Tale rituale offre istruzioni specifiche e dettagliat
e attraverso le quali
si pu ottenere "lo scudo dell'invisibilit" - una forma di occultamento magico chia
mata anche
nube o velo dell'invisibilit. Oltre duecento anni prima Paracelso espresse un con
cetto analogo
nel suo Philosophia Sagax:

I corpi visibili possono essere resi invisibili, ovvero occultati, nello stesso
modo in cui la notte
avvolge l'uomo e lo rende invisibile; oppure come accadrebbe se fosse nascosto a
lla vista da un
muro; e giacch la Natura pu rendere qualcosa visibile o invisibile con mezzi del g
enere,
analogamente una sostanza visibile potrebbe essere occultata da una sostanza inv
isibile, e
quindi resa invisibile artificiosamente.17
Lo
stesso concetto compare puntualmente nella cultura popolare. Dal punto di vista
esoterico si fa
spesso riferimento alla nube quale indumento di qualche genere che, una volta in
dossato,
permette al guerriero di nascondersi dalla vista dei suoi

17. Steve Richards, Invisibility: Mastering the Art ofVanishing, Aquarian Press,
Londra, 1982,
pp. 16-17 (ed. it: L'arte dell'invisibilit, Hermes, Roma, 1992).

192 - La Fisica dei Miracoli

nemici. Ovviamente ai giorni nostri la prima cosa che viene mente il mantello de
ll'invisibilit
di Harry Pottet.
Se gli elettroni hanno il potere di assorbire i fotoni luminosi quando questi so
no legati negli
atomi, non c' alcun motivo per cui non possano disporre del medesimo potere quand
o si
trovano allo stato libero. E la nube a cui si fa riferimento semplicemente una n
ube di elettroni
liberi, ovvero di bioplasma. Giacch il vuoto energetico della nube , a quanto pare
,
estremamente ridotto, tutti i fotoni che la penetrano vengono assorbiti, mentre

sostanze pi

comuni normalmente li rifletterebbero. E se non c' alcuna riflessione, non c' nepp
ure
visibilit.
Poich gli elettroni sono i costituenti fondamentali degli atomi, e visto e consid
erato che gli
atomi sono a loro volta i mattoni fondamentali della materia, possiamo facilment
e intuire in che
modo una "nube" di elettroni potrebbe consolidarsi in materia solida in virt del
potere della
mente. Ci che per potrebbe essere meno evidente in che modo una tale nube possa re
ndere
visibile un essere umano. Il fattore chiave del suo potenziale di rendere invisi
bili le cose
proprio la natura peculiare della nube, che fatta di elettroni. Gli scienziati s
anno bene che una
nube elettronica del genere assorbirebbe ogni onda luminosa che si trovasse a pe
netrarla,
riducendo a zero la magnitudine della luce riflessa, e quindi occultando concret
amente qualsiasi
cosa finisse per circondare.18

UN ESERCIZIO PER CREARE LA NUBE

Ecco un esercizio attraverso cui sviluppare l'invisibilit, la manifestazione e al


tri siddhi (ovvero
poteri della mente). Lo scrittore Steve Richards descrive un esercizio simile a
quello che mi
accingo a spiegare, tuttavia il mio riferimento sono le mie stesse esperienze pe
rsonali con un
esercizio alchemico di cui mi

18. Ibid., p. 41.

Capitolo 16 -La scienza dell'invisibilit - 193

sono servito per molti anni, e che stato donato agli studenti da Elizabeth Clare
Prophet, mia
guida spirituale e amica. Il mio primo contatto con l'esercizio della nube dovut
o peraltro
all'opera Saint Germain on Alchemy, di Mark Prophet.19 L'esercizio che segue un
adattamento personale, frutto del mio addestramento spirituale e ispirato parime
nti dalle
nozioni descritte da Richards, di cui ho ripreso alcune parti.

Fase I

Il primo passo consiste nel realizzare il tuo laboratorio. Tale laboratorio semp
licemente uno
spazio sacro nel campo del vortice toroidale del cuore. Dopo aver sviluppato in
quel punto un
certa quantit di moto, per trasferirti nel tuo laboratorio chimico del cuore non
devi fare altro
che pensarci e ti ci ritroverai all'istante.
La nube si compone di sostanza eterica sottile. Secondo Saint Germain possiamo c
oncentrarci
sulla nube attraverso un atto di volont passivo. Egli afferma, infatti, che la nu
be dovrebbe
formarsi sulla base di una radianza bianco-lattea, simile a quella degli ammassi
di stelle della
Via Lattea.

Fase 2

Dopo esserti occupato di tutto ci, il passo successivo consiste nel sederti tranq
uillamente e
comodamente, e dirigere il tuo sguardo in un preciso punto della stanza in cui t
i trovi. Ci
necessario di modo che la nube possa raccogliersi nel punto che stai fissando. G
li effetti
dell'attenzione concentrata sono cumulativi: pi continui a guardare nella stessa
direzione, pi
la nube che stai creando acquisisce definizione.

19. Mark L. Prophet ed Elizabeth Clare Prophet, Saint Germain on Alchemy: Formul
as for
Self-Transformation, Summit University Press, Livingston, MT, 1988, p. 200.

194 - La Fisica dei Miracoli

Fase 3

Sfocando leggermente lo sguardo accedi a quello stato che Carlos Castaneda, disc
epolo
prediletto del mistico Don Juan, definisce "seconda attenzione". E uno stato alt
erato di

coscienza che aumenta la tua capacit di percepire la nube. Accumulare la nube non
servirebbe
a nulla se non potessi vederla dopo averla raccolta. Quindi questa tecnica della
visuale
leggermente sfocata assolutamente fondamentale. A questo punto fai in modo che l
a tua
attenzione discenda dal livello del capo a quello del petto, e quindi allo spazi
o nel tuo cuore.

Fase 4

Rilassati, mantieniti calmo e concentrati sulla tua intenzione di provocare la m


anifestazione
della nube. Al fine di aumentare la tua capacit di concentrazione dell'energia, d
escrivi
mentalmente un anello di luce tutto intorno al tuo corpo, al livello del petto.
Tale anello
contribuir al tuo tentativo di condensate la forza della nube.

Fase 5

Quando ritieni di aver ottenuto qualche risultato, giunge il momento d'intensifi


care l'attivit di
costruzione della nube. Fai in modo che la nube si espanda dal campo di torsione
del tuo cuore
simultaneamente in tutte le direzioni, di modo che la sua forza vada a cozzare c
ontro la barriera
dell'anello di luce. Quindi comincia ad attingere a grandi manciate dall'invisib
ile, ovvero dalla
materia oscura dell'atmosfera circostante, introducendola all'interno dell'anell
o.
Volendo puoi alzare lo sguardo al di sopra della nube, e quindi riabbassarlo, co
n l'intenzione di
aggiungere l'energia al di sopra della nube a quella della nube stessa.. E puoi
fare la stessa

Capitolo 16- La scienza dell'invisibilit - 195

cosa abbassando lo sguardo al di sotto della nube e su ognuno dei suoi lati. Men
tre fai ci devi
rammentare che questa tua volont non implica assolutamente uno sforzo visivo. Dev
e trattarsi
di una intenzione puramente mentale. Resta rilassato e soprattutto "tieniti alla
larga dalla tua
testa"!

Fase 6

Dopo aver formato una nube ben definita e che contiene una gran quantit di materi
a oscura, il
passo conclusivo consiste neh" attirarla tutto intorno a te, cos da scomparire da
lla vista. Anche
in questo caso la tecnica soltanto una conseguenza logica di tutto ci che stato s
piegato in
precedenza. Devi produrre una nube sufficientemente grande da ricoprire completa
mente il tuo
corpo umano, quindi farla avvicinare al tuo corpo di modo che ti circondi. A que
l punto, se lo
desideri, potrai nasconderti tra gli strati della sua radianza fluttuante. La pr
atica attraverso cui
impari a costruire e mantenere l'energia creativa della nube potr contribuire eno
rmemente al
potenziale delle tue manifestazioni creative. Con un po' di pratica sarai in gra
do di farti
avvolgere dalla nube e di diventare completamente invisibile!

ACCEDERE AL CAMPO UNIFICATO DELLA COSCIENZA

Quando stabiliamo una tale connessione, significa che abbiamo creato uno special
e campo
unificato della coscienza. In realt, ci che abbiamo ottenuto una relativit ristrett
a che,
attraverso il cuore, accede al campo unificato della coscienza. Cos facendo ogni
fenomeno si
trasforma in uno schema unitario e qualsiasi cosa non corrisponda a tale schema,
viene
semplicemente sostituita a livello della coscienza, finch non c' piena corrisponde
nza. In
pratica prendiamo tutti i pensieri

I
I

196 - La Fisica dei Miracoli

complessi, le interazioni e le complicazioni e li riportiamo alla condizione di


semplicit in cui
pu aver luogo il cambiamento. E ci che nell'Energetica della Matrice definiamo
"cambiamento della struttura di riferimento dell'osservazione". Esiste in realt u
na fisica
sfruttabile concretamente, che gi stata utilizzata in progetti come quelli dell'e
sperimento
Philadelphia.
Nella tradizione yogica si spiega che il potere dell'invisibilit (cos come gli alt
ri siddhi)
controllato dal potere del chakra del cuore. Ritengo che il chakra del cuore abb
ia uno spin
orario, o destro. Dopo debite considerazioni sono giunto a teorizzare che il cam
po bioplasmico
dell'aura sia invece caratterizzato da uno spin antiorario. Per poter realizzare
i cambiamenti di
cui stiamo parlando, o qualcosa sul genere dell'esperimento Philadelphia,
dobbiamo spostare la nostra struttura di riferimento a livello del cuore. Una vo
lta ottenuta la
padronanza del campo unificato del cuore possiamo davvero curvare lo spazio temp
o locale.
In sostanza, impariamo a mettere in pratica un cambiamento interiore che, dopo a
verci portato
nel campo del chakra del cuore, ci consentir di accedere allo spazio interdimensi
onale. Quando
cominciamo a dimorare nel tubo toroidale del cuore, il campo di torsione dell'en
ergia del cuore
comincia a ruotare in senso orario. In virt dell'inversione della direzione di ta
le energia, il tubo
toroidale comincia a espandersi. (Si tratta esattamente dello stesso fenomeno de
l campo
magnetico o bobina di Tesla). A questo punto ci che facciamo accelerare simultane
amente e
rapidamente il campo aurico in direzione opposta, cio in senso antiorario. Ci atti
va un
insieme bidirezionale unico di campi energetici bioplasmici che ruotano in direz
ioni opposte.
Cos facendo disponiamo di due punti di riferimento per lo spazio iperdimensionale
, e ci
sufficiente a far collassare lo spaziotempo in cui ci troviamo.
Se aggiungiamo al fenomeno dei campi aurici che ruotano in direzioni opposte la
padronanza
dell'esercizio della nube descritto precedentemente, penso proprio che ne risult
i la capa

Capitolo 16- La scienza dell'invisibilit - 197

cita di attrarre materia oscura dalla dimensione dell'etere bioluminescente, cos


da farla
penetrare nel nostro campo aurico. Attraverso la visualizzazione e la pratica ta
le materia oscura

pu avviluppare la nostra aura umana. Poich il bioplasma invisibile, cos facendo ci


ricopriamo di una sostanza invisibile che viene progressivamente magnetizzata da
l campo del
nostro cuore e che continua a espandersi e a ruotare. Forse nel momento in cui i
campi

energetici in contro-rotazione raggiungono la frequenza di vibrazione adeguata,


l'aura prende a
irradiare bande di energia nello spettro ultravioletto, che non rientra nello sp
ettro visibile della
percezione umana.
Credo che adesso i lettori comincino a comprendere in che misura il potere di re
alizzare molti
di questi prodigi dimori nel campo unificato, il campo di torsione del nostro cu
ore.
Fondamentalmente i campi di torsione interagiscono con lo spin delle particelle.
Tutti i
componenti dell'atomo - nucleo, protoni e neutroni - hanno un loro spin. I campi
di torsione
producono una geometria iperdimensionale tramite la quale accediamo alle realt
extradimensionali. Quando giungiamo a controllare il campo unificato del cuore,
possiamo
curvare lo spaziotempo locale. Ed tutto quanto basato su ci che siamo riusciti a
produrre a
livello della coscienza.
Quanto abbiamo costruito e realizzato a livello della coscienza costituisce la b
ase su cui
facciamo affidamento per creare la nostra realt. questo il principio alla base de
lla
manipolazione dello spaziotempo, ed per lo stesso motivo che la teoria unificata
dei campi di
Einstein, sebbene incompleta, avrebbe potuto produrre risultati concreti. Quando
tratteniamo
certi fenomeni nella matrice dimensionale all'interno del nostro cuore, tali for
me pensiero o
concetti possono imprimersi sui campi in contro-rotazione formatisi nel campo to
roidale del
nostro cuore. Il campo elettromagnetico sferico del cuore pu cos interagire con i
campi
bioplasmici della nostra aura. E la matrice interdimensionale costruita coscient
emente pu
accedere alle dimensioni dell'iperspazio. questa la tecnologia dell'esperimento
Philadelphia!

198 - La Fisica dei Miracoli

STORIE D'INVISIBILIT

Stavo guidando a 80 miglia all'ora nella mia cabriolet, tenendomi stretto il mio
cappello alla
Indiana Jones perch non volasse via, ed ero diretto all'incontro del Childrens Pr
ogram di Los
Angeles. Fino a quel momento mi ero dedicato continuamente alla stesura di quest
o libro,
rintanato in un bell'albergo nella stazione turistica di Redondo Beach. Per pote
r partecipate a
quell'incontro avrei dovuto fare un'andata e ritorno di due ore in tutto, e in q

ualche modo la
percepivo come una fastidiosa interruzione nella lavorazione del libro. Peraltro
, le mie guide mi
avevano detto che era importante che ci andassi, e cos avevo fatto, anche se cont
inuavo a
chiedermi: Cosa potr mai trovarci d'importante e che possa contribuire alla realiz
zazione del

mio libro?. Quando arrivai a destinazione, mia figlia Justice stava gi occupandosi
di un
gruppo di ragazzini e dei loro genitori.
Alejandro, uno degli abituali frequentatori di quegli incontri, aveva portato co
n s tutta la sua
famiglia. Mi present e mi spieg quanto fosse contento di vedermi. Poi mi disse con
fare
misterioso: C' una cosa che devo raccontarti. Non riesco a capirci niente, ma la m
ia guida
interiore insiste affinch tu riceva questa informazione.
Quindi cominci a raccontarmi una storia incredibile. Diversi anni prima Alejandro
viveva in
una casa che poteva raggiungere soltanto attraversando un ponte sospeso. Suo cug
ino, che
viveva con lui, aveva dei problemi con una gang che l'aveva minacciato di morte.
E quei tipacci
a un certo punto vennero a cercarlo a casa di Alejandro. Sentendoli arrivare, su
o cugino si
precipit fuori, e si trov sul ponte proprio mentre i suoi nemici gli venivano inco
ntro.
Il ragazzo aveva ben compreso che, se l'avessero acchiappato su quel ponte, non
avtebbe avuto
scampo: quei tizi l'avrebbero fatto fuori. Era un ponte sospeso bello lungo, e c
os ebbe il tempo
d'infilarsi una mano in tasca e di tirare fuori una imma

Capitolo 16- La scienza dell'invisibilit - 199

ginetta con una preghiera alla Vergine Maria (il Magnificat). Mentre le rivolgev
a quella
preghiera, all'improvviso comparve tutto intorno a lui una bolla che si riemp all
'istante di una
strana nebbiolina verde che lo rese invisibile. I membri della gang che gli stav
ano dando la
caccia scrutarono il ponte sospeso su cui l'avevano visto correre, ma non c'era
pi nessuno. Il
cugino di Alejandro riusc cos ad arrivare fino in fondo e quando torn a essere visi
bile, ormai
era troppo lontano perch potessero prenderlo. Quei tizi, stupiti per il modo in c
ui era
scomparso e ricomparso alla loro vista, smisero di dargli la caccia. Non appena
Alejandro ebbe
finito il suo racconto, mi dissi: Questo lo devo mettere nel mio libro! Ecco perc
h sono qui:
un esempio personale di esperimento Philadelphia!.

COSA SUCCEDE?
SONO FORSE DIVENTATO INVISIBILE?

Mio figlio Nate e io avevamo programmato i nostri medaglioni di Energetica della


Matrice per
l'invisibilit. L'episodio risale all'incirca un anno fa, poco prima di un seminar
io a cui avrebbero

partecipato oltre cinquecento persone. Avevo un sacco di cose da fare ed ero un


po' di
malumore perch avrei avuto addosso gli occhi di tutti quanti. Sentendomi ridicolo
, creai un
campo attorno al medaglione che mi permettesse di accedere a una dimensione in c
ui non
percepivo pi quell'energia. In pratica potevo ruotare il mio campo energetico per
sonale
ponendolo fuori fase rispetto all'energia negativa.
Nate e io andammo al nostro ristorante messicano preferito, dove ci conoscevano
bene e
sapevano gi cosa avremmo ordinato prima ancora che ci sedessimo perch eravamo dei
clienti
abituali. Ce ne restammo l seduti per 45 minuti, e infine comprendemmo il motivo
per cui
nessuno era venuto a prendere l'ordinazione n si era accorto della nostra presenz
a: i nostri
medaglioni

200 - La Fisica dei Miracoli

erano ancora programmati per l'invisibilit. A quel punto intetruppi mentalmente i


l programma
cos che tornassimo a essere visibili, e subito dopo un cameriere si avvicin al nos
tro tavolo e
disse: Salve dottor Bartlett! Quand' arrivato?. Essi, oltre a essere utile, talvolt
a pu produrre
risultati assai bizzarri!

UNA STORIA D'INVISIBILIT


DI UNO DEI PARTECIPANTI Al NOSTRI SEMINARI

Nel corso del mio primo seminario, prima di cominciare il training ho pensato fo
sse
interessante condividere una cosa che pensavo potesse essere utile. Avevo una im
magine,
scaricata da Internet, di un giovane giapponese che indossava una giacca a vento
di color verde
chiaro e se ne stava in mezzo a una strada, proprio di fronte agli osservatori o
alla camera che lo
aveva ripreso. La giacca a vento era ricoperta di una pellicola chiamata "mantel
lo d'invisibilit".
Quella pellicola era congegnata in modo da essere attraversata dalla luce, e ci
indipendentemente dalla superficie su cui era applicata. Nella foto si potevano
chiaramente
distinguere altre tre giovani che camminavano a una certa distanza alle spalle d
el giovane con la
giacca a vento. La loro immagine compariva chiaramente attraverso la giacca, cos
come la

strada e tutti gli altri dettagli fisici. Ne ho dato una copia a Richard, l'ho m
ostrata a diverse altre
persone e ne ho regalato una copia a una signora di nome Christa. E poi successa
una cosa

stranissima: Christa mi ha raccontato che una volta una donna aveva sollevato un
a mano
proprio davanti ai suoi occhi, e Christa era riuscita a vederci attraverso. Per
essere certa che si
trattasse di un fenomeno reale, aveva chiesto alla donna di farlo nuovamente, e
la cosa si era
ripetuta: il suo sguardo era passato attraverso la mano proprio come se non ci f
osse niente.
Quando Christa ha raccontato questa storia, ci trovavamo fuori a pranzo. La bene
dizione
dell'acqua fa parte del cerimoniale

Capitolo 16- La scienza dell'invisibilit - 201

che precede i miei pasti, e mentre lo eseguivo a occhi chiusi, mi sono accorto c
he riuscivo a
vedere chiaramente le bottiglie e i bicchieri, malgrado avessi le palpebre abbas
sate. Riuscivo
anche a vedere attraverso lo spazio occupato da questi oggetti, e ancora oltre t
ale struttura, fino
a una zona non meglio determinata. Houston, la Matrice qui, e sta cercando di met
tere
radici!.

EP, praticante certificato di Energetica della Matrice

NASCONDERSI IN PIENA LUCE

Una volta una donna che aveva partecipato a un seminario mi ha spiegato quanto f
osse contenta
che stessi insegnando l'invisibilit. In precedenza era stata a un seminario nel c
orso del quale
avevo parlato della scienza alla base dell'Esperimento Philadelphia e delle sue
possibili
applicazioni in quanto tecnologia spirituale. Avevo anche chiesto di eseguire un
esercizio
relativo all'accesso al campo di torsione del cuore del tutto simile a quello in
cluso in questo
libro. Poi avevo descritto in che modo i campi di torsione dell'aura umana in co
ntro-rotazione
potessero presumibilmente riprodurre la tecnologia dell'invisibilit di cui si era
avuta
dimostrazione durante il succitato esperimento.
La donna ha continuato spiegandomi che qualche tempo dopo il seminario sul campo
di
torsione stava camminando per strada nella sua citt natale, quando a un certo pun
to ha notato
che, dalla parte opposta della strada, stava sopraggiungendo il suo ex fidanzato

. Se c'era

qualcuno rispetto a cui avrebbe voluto diventare assolutamente invisibile, era p


roprio il suo ex!
La loro rottura non era stata facile e gliene voleva ancora. Ricordando quanto l
e avevo
insegnato, aveva portato la sua consapevolezza a livello dello spazio sacro del
cuore e
cominciato subito l'esercizio con cui si produce la contro-rotazione dei due cam
pi di torsione
gemelli. Con sua grande sorpresa il suo ex l'aveva

202 - La Fisica dei Miracoli

oltrepassata senza nemmeno accorgersi della sua presenza! Ecco perch era talmente
grata per
le istruzioni sull'invisibilit che avevo condiviso nel corso di quel seminario!

PENSIERI CONCLUSIVI SUI MIRACOLI

Non intendo senz'altro dire che riuscirete a diventare invisibili semplicemente


leggendo le
istruzioni contenute in questo capitolo, o che riuscirete a compiere miracoli di
guarigione per il
semplice fatto che desiderate farlo. Ma non ha importanza. Ci che conta che se un
a persona
pu riuscirci, anche una sola volta, significa che qualsiasi altro essere umano pu
ottenere lo
stesso risultato, e nella misura in cui il relativo campo continua a espandersi
e a crescere,
aumentano anche le possibilit che molti altri possano arrivarci.
Ci sono una vera religione e una vera scienza, ma si tratta della stessa identic
a cosa: il campo
unificato della coscienza. Una volta compreso ci il paradigma spezzato. A quel pu
nto siamo
pronti a partecipare concretamente al gioco della creazione, perch sotto tale pun
to di vista non
ha pi importanza ci che facciamo. Stiamo semplicemente inventando, confezionando l
a
realt, e in quel mentre l'unica cosa che conta mantenersi congruenti e coerenti.
La tecnologia spirituale di cui parlo pu essere utilizzata a piacimento e produrr
e concrete
manifestazioni fisiche. In passato ci sono gi riusciti Tesla e altri scienziati.
Tra l'altro, quando
parlo di "tecnologia spirituale", in realt mi riferisco solo e soltanto allo spir
ito. Non c' niente
di fisico. Non c' materia. Ci sono soltanto coscienza e spirito che fluiscono att
raverso il Cuore.
Ecco di cosa si tratta realmente!

CAPITOLO 17

La soluzione del mistero della levitazione

L'Energetica della Matrice sembra esplorare lo stesso terreno scientifico della


fisica segreta
dell'etere. Se il nostro governo dispone segretamente di navicelle spaziali che
possono
sollevarsi in aria servendosi di principi fisici segreti e tecnologie top secret
, tali congegni non
sembrano affidarsi ai presupposti limitanti promulgati dalla teoria della relati
vit ristretta e
generale di Einstein. Dopo aver letto tutto quanto stato pubblicato recentemente
a tale
proposito, sono giunto alla conclusione che la relativit rappresenti un vicolo ci
eco dalle solide
basi scientifiche, e sono piuttosto propenso a credere che possa implicare princ
ipi non ancora
scoperti, testabili e riproducibili fino a renderli operativi. Se le mie ricerch
e sono fondate,
stiamo impiegando tali idee e tecnologie segrete sin dall'inizio degli anni '40.
Nel 1928 Einstein complet la sua versione della teoria dei campi unificati, con c
ui riuniva
elettromagnetismo e gravit, e la present in quel di Praga. Per unire elettromagnet
ismo e
gravit si serv di un semplicissimo espediente: trasse spunto dall'idea di uno spaz
io geometrico
a cinque dimensioni gi elaborata da Theodor Kaluza. Kaluza aveva spiegato ad Eins
tein che se
si prendono lunghezza, larghezza e profondit e vi si aggiunge la quarta geometria
dello spazio
nonch il tempo, in pratica si ottiene l'unificazione di elettromagnetismo e gravi
t.
Successivamente Oskar Klein, fisico svedese, giunse a calcolare che tale spazio
a cinque
dimensioni era talmente piccolo che equivaleva alla lunghezza di Planck (IO31).
In pratica la
quinta dimensione era talmente piccola da poter esistere soltanto a li

204 - La Fisica dei Miracoli

vello di costante di Planck, ovvero esternamente alle dimensioni dello spaziotem


po e non
poteva che ripiegarsi attorno a qualsiasi punto dello spaziotempo. Si ritiene ch
e sia proprio
questa la dimora dell'elettromagnetismo, esternamente allo spaziotempo, e che in
tervenga sotto
forma di potenziale attivato.

L'unica pecca nella teoria di Einstein era dovuta al fatto che la forza nucleare
forte e quella
debole non potevano integrar- visi, cos alla fine decise di ritirarla. Si trattav
a di una teoria dei
campi unificati incompleta da cui si poteva comunque trarre qualche risultato co
ncreto, e che
avrebbe potuto trasformarsi nel fondamento scientifico dell'esperimento Philadel
phia.
Tom Bearden ritiene che ci che definiamo "gravit" abbia le sue origini nel vuoto,
dove
rappresenta una forza forte. Ribaltando le forze dell'elettromagnetismo otteniam
o la gravit e il
suo opposto: l'antigravit! Quando attingiamo al flusso elettromagnetico all'inter
no del vuoto,
otteniamo il potenziale di creare enormi onde elettrogravitazionali. Tali onde,
che erano state
scoperte anche da Tesla, potrebbero essere usate per progettare e realizzare art
ificialmente una
fonte operativa di antigravit tramite cui alimentare i cosiddetti "oggetti volant
i non
identificati": velivoli costruiti dall'uomo, controllati ad hoc e dotati di tecn
ologie estremamente
avanzate. Potremmo anche giungere alla capacit di progettare onde elettromagnetic
he
specifiche, che potrebbero essere inviate istantaneamente attraverso il vuoto a
enormi distanze
in direzione di precisi bersagli.
Nessuno mai stato in grado di descrivere esattamente la gravit. Non possibile tro
varla
concretamente. Ne possiamo teorizzare, ma non possiamo unirla all'elettromagneti
smo. Non
potrebbe forse essere che esista una sola energia e che ogni altra cosa ne sia s
emplicemente una
espressione peculiare?
Fondamentalmente la gravit non esiste, almeno non in quanto forma separata. Se co
s fosse,
ormai l'avremmo scovata. Ma in realt non riusciamo a trovarla, n riusciamo a intro
durla in
alcuna delle nostre formule matematiche. L'unica cosa che

Capitolo 17 -La soluzione del mistero della levitazione - 205

riusciamo a trarne una curvatura dello spaziotempo in presenza di un corpo di ma


ssa notevole.
I fisici convenzionali affermano che lo spazio-tempo non pu essere curvato localm
ente. Ma
forse ci dovuto al fatto che ci stiamo servendo dei modelli matematici sbagliati.
Maxwell
escogit qualcosa del genere, e poi quel suo modello fu riprodotto, con alcune cor
rezioni, da
Heaviside, mentre l'originale and perduto. Quando abbracciamo un qualsiasi modell

o
contaminato da particolari limiti, l'errore sistematico percettivo in cui incorr
iamo : Non pu
essere fatto. Ma ci non significa affatto che la cosa sia impossibile, semplicemen
te che con
ogni probabilit non si basa sulle equazioni su cui abbiamo costruito la visione d
ella nostta
realt.

DIMENSIONI DELLA REALTA

Chi avesse ancora dei dubbi in proposito non deve far altro che riesaminare le c
aratteristiche gi
elencate in questo capitolo relativamente ai campi di torsione e alle loro propr
iet. Ecco le mie
conclusioni: l'elettromagnetismo in realt un effetto, e in pratica non ci sono fo
rze. Ci sono
invece mere potenzialit che scaturiscono dal campo di punto zero. Di conseguenza,
elettromagnetismo e gravit sono la stessa identica cosa, ed proprio per tale moti
vo che non
riusciamo a identificare la gravit, che peraltro dimora nel campo del punto zero.
L'elettromagnetismo la forza che possiamo percepire in questa nostra realt. Possi
amo unire
gravit ed elettromagnetismo attraverso lo spazio a cinque dimensioni, che si avvo
lge attorno a
qualsiasi punto della realt a quattro dimensioni. In sostanza, l'elettromagnetism
o scaturisce
dall'esterno della nostra realt a quattro dimensioni, ed un effetto che possiamo
percepire.
Se tutto ci che osserviamo nel nostro mondo personale un "effetto", e possiamo ri
salire alla
sua "causa", che il campo

206 - La Fisica dei Miracoli

unificato del cuore, ci significa che siamo un'unica cosa con tutte queste forze.
Che cosa
accade quando entriamo in unione con tali forze? Ebbene, per prima cosa dobbiamo
ricordare
che stiamo parlando di polarit dello spaziotempo. Cosa succede se invertiamo la g
ravit nel
campo unificato? Che cosa otteniamo? Otteniamo l'antigravit. Penso che i santi po
ssano fare
cose del genere e che siano riusciti ad accedere a tali stati extradimensionali
grazie alla forza
dell'amore. In virt dell'amore hanno avuto accesso allo stato extra-dimensionale
che
custodito nel tubo toroidale nel campo del cuore.
Ges cammin sulle acque, dimostrando di avere il controllo della gravit. Dal punto d
i vista
del campo toroidale del cuore gravit o antigravit dipendono unicamente da una inve
rsione
della carica. E con il pensiero che giungiamo all'unificazione di tali forze. Qu
indi, qualsiasi
cosa pensiamo e per cui creiamo una polarit ci che infine si manifesta nella nostr
a realt. La

chiave consiste nel fare in modo che pensieri ed emozioni siano soggetti alla vo
lont, o potere,
nel campo del nostro cuore. In realt il campo magnetico del nostro cuore pi forte
del campo
elettrico generato dal nostro cervello. Il campo del nostro cuore un vero campo
di torsione.
Dal punto di vista del cuore, quando dimoriamo veramente in esso, possiamo poten
zialmente
assumere il controllo del tempo e dello spazio.
Tale tecnologia della coscienza dimora esattamente nel campo di torsione del cuo
re, collegato
ai nostri campi bioplasmici di energia. Sono convinto che sia proprio questa la
fisica utilizzata
da Ges. Ed la stessa fisica studiata da NikolaTesla. Ecco cosa stiamo cominciando
a
insegnare nell'Energetica della Matrice. E la cosa straordinaria, come gi detto,
che non ci
sono molte persone che stanno facendo la stessa cosa, per cui ci troviamo a disp
orre di un
campo morfico incontaminato che possiamo costruire sulla base delle nostre scelt
e, quali che
siano.
Con ci non sto dicendo che dovremmo tutti quanti cominciare a levitare, sebbene q
uella volta
che sono caduto dal palcosceni

Capitolo 17 - La soluzione del mistero della levitazione - 207

co la levitazione avrebbe potuto rappresentare un miracolo assolutamente utile.


Tutto sta nella
fattibilit della cosa. Peraltro, se ci manteniamo disposti a coltivare idee del g
enere, alla fine
creiamo una dinamica nel campo morfico (ci che chiamiamo Energetica della Matrice
). Cos
facendo ci sono maggiori possibilit che i miracoli si manifestino, perch sappiamo
che ci sono
una scienza e una logica, che esistono delle procedure e che tutto ci gi stato rea
lizzato in
precedenza. E se gi stato fatto, pu anche essere ripetuto. Non ha nessuna importan
za se ci
risulti necessario o se corrisponda a un nostro bisogno. un principio dotato di
una sua
esistenza e pu essere definito, osservato e riprodotto.
Mi sono persuaso che certi principi spirituali esoterici, e le relative pratiche
, siano applicabili ai
fenomeni della levitazione e dell'invisibilit, nonch al compimento dei miracoli. S
e la fisica
coperta dal segreto militare permette la realizzazione di tecnologie incredibili
di cui ci sono
state finora nascoste le prove, ritengo che alla base di tali manifestazioni spi
rituali e materiali ci
sia un'unica e sola fisica. Ci che intendo dire che se una sola persona al mondo

pu fluttuare
nell'aria, significa che possono riuscirci tutti gli altri. Ma non sto dicendo c
he ben presto tutti i
partecipanti ai nostri seminari sapranno levitare, perch non una cosa immediatame
nte
possibile.
Avete mai fatto caso alla postura di meditazione buddhista e al modo in cui vien
e chiuso il
cerchio dell'attenzione cosciente? Tale processo rappresentato, e forse prodotto
, dall'unione

del pollice, dell'indice e del medio. E se tale mudra facesse qualcosa di pi che
rivolgere
semplicemente all'interno il potere della concentrazione? Se in tal modo introdu
cesse
internamente energia EM esterna? D'accordo, ma sotto quale forma? Ebbene, sicura
mente non
si tratterebbe della gravit, che una forza molto debole, di magnitudine IO"42.
Peraltro, qual la forma speculare della gravit? Potrebbe essere proprio l'elettro
magnetismo,
che guarda caso ha una energia di 1042! I lettori vi avranno sicuramente intravi
sto una sorta

208 - La Fisica dei Miracoli

I
di yin/yang. Orbene, invertendo tali equazioni otteniamo una gravit pari a IO42 n
el vuoto e
IO"42 qui. Risultato? Semplice: cominciamo a galleggiare, o levitare, nell'aria!
Nella tradizione esoterica induista l'anatomia umana si caratterizza per la pres
enza di due canali
o forze, definiti Ida e Pingala, che scorrono su ambo i lati della spina dorsale
. E se tali energie
rappresentassero la nostra onda avanzata e la nostra onda ritardata? Concentrand
oci su tali
canali energetici e combinandoli nel canale spinale centrale, definito shushumna
, forse
potremmo ottenere un'onda elettromagnetica scalare.
Per dirla altrimenti, ne deriverebbero due onde, fuori fase di 90 gradi, con una
somma vettoriale
pari a zero. Ci significherebbe altres che non potrebbero essere individuate dalle
nostre attuali
tecnologie, ma possederebbero la forza del vuoto. Forse proprio questo il motivo
per cui il
cosiddetto "risveglio di Kundalini" pu generare effetti cos potenti, compresi la l
evitazione, la
capacit di camminare sull'acqua, di guarire i malati, e chiss, persino di resuscit
are i morti!
In che modo trarre vantaggio da questa scienza assai particolare? Qualsiasi cosa
possa essere
usata come un'arma pu anche avere il potere di guarire. L'inversione temporale de
ll'energia ha
effetti positivi, come la guarigione, l'interruzione del decadimento, l'aumento
della longevit e
della vitalit, la capacit di levitare e di certo - come dimenticarlo - quella di e
seguire autentici
miracoli! Come fare dunque? Occorre attingere all'energia virtuale del vuoto. Se
riusciamo a
imbrigliare l'energia dal vuoto, abbiamo prodotto una fonte di energia libera. P
ossiamo

manipolare le energie del vuoto strutturando i fotoni virtuali presenti in un qu


alsiasi modello di
azione costruito artificialmente. Non dobbiamo fare altro che invertire la polar
it, ovvero la
fase, dello schema di una malattia, e il risultato sar la guarigione, istantanea
e miracolosa!

Nel suo libro Autobiografia di uno Yogi Yogananda afferma che uno yogi realizzat
o potrebbe
accedere a una quantit di energia luminosa sufficiente al fabbisogno di una citt c
ome
Chicago.

Capitolo 17 -La soluzione del mistero della levitazione - 209

Tale energia si trova nel punto zero. Ma a meno che non ci serviamo delle straor
dinarie capacit
di calcolo del cervello destro, accedere al campo di punto zero non possibile. E
il cervello
destro ha accesso diretto attraverso il campo del cuore.
Queste tecnologie energetiche spirituali sono state descritte da oltre 200.000 a
nni, e possiedono
un campo morfeo di grandi proporzioni a cui non attinge praticamente nessuno. Qu
ando ci
connettiamo deliberatamente al campo morfico di questo specifico antichissimo po
tere allo
scopo di guarire i malati e aiutare il pianeta, ci stiamo servendo di questa tec
nologia spirituale
della coscienza in modo da suscitare la migliore qualit dell'umanit. Ci trasformia
mo in veri e
propri Servitori della Luce, e quindi del mondo.

LA LEVITAZIONE DEL DOTTOR GARCIA

Quando ero ancora ragazzo, mia madre incontr il mio patrigno. Era un professore d
ella Cai
State di Los Angeles, un vero gentiluomo americano. Un pomeriggio mi port a Pasad
ena, al
Self-Realization Center. Pensai che sarebbe stato estremamente interessante, e g
li chiesi cosa
facessero in quel centro. Mi spiego che l ci si dedicava alla preghiera, alla med
itazione e a
forme devozionali. Mi chiese semplicemente di rilassarmi e di produrre pensieri
positivi. Entr
in una stanza con altri adulti e mi disse di aspettare in giardino. Pensai: Perfe
tto. Far proprio
cos!. Era sempre stato interessato allo yoga e alla meditazione. Avevo letto diver
si libri e
ricordo che il primo tra questi riguardava proprio l'Hatha Yoga. Potevo vedere i
praticanti
seduti nella posizione del loto, e mi ricordai che anch'io avevo desiderato fare
qualcosa del
genere. Siccome nessuno me lo aveva espressamente vietato, mi ero servito di que
l libro per
cominciare a praticare anch'io. Cos, quando mio patrigno e io andammo a quel cent
ro,
cominciai a fare il mio "esercizio" l in giardino. Ricordo con assoluta precision

e che era una


domenica pomeriggio, e me ne stavo

210 - La Fisica dei Miracoli

semplicemente in meditazione, seduto nella posizione del loto. Quando aprii gli
occhi, vidi che
tutto intorno a me si era raccolta della gente che mi osservava stupita. Ovviame
nte mi sentii un
po' in imbarazzo e mi venne spontaneo chiedermi: Ma perch mi guardano? Che cosa c'
di
cos strano? Ho sempre pensato che fosse del tutto normale sedere nella posizione
del loto e poi
sollevarsi leggermente da terra.
Un tizio mi chiese: Chi te l'ha insegnato?. Innocentemente risposi che pensavo che
la pratica
consistesse proprio in ci e che l'avevo letto in un libro. Mi dissero di no, e pr
ecipitai
immediatamente a terra.
Anni dopo, alle superiori, partecipavo alle corse campestri. La notte prima dell
a gara ero solito
entrare in una sorta di trance e immaginare la competizione che avrebbe avuto lu
ogo il giorno
dopo. Visualizzavo una stella del Krya Yoga con il Cristo nel mezzo, poi cominci
avo a
meditare con la schiena al muro per circa 20 minuti. Immancabilmente mia sorella
mi faceva
notare che era davvero strano perch, bench cominciassi la pratica con la schiena c
ontro il
muro, a un certo punto mi ritrovavo rivolto dall'altra parte, nella posizione de
l loto e sollevato
da terra. Ho un chiaro ricordo della mia capacit di levitare, ma oggi non sono pi
in grado di
farlo.

L'esperienza del dottor Garcia apre una breccia nel nostro paradigma. Se una per
sona comune
pu levitare, ritengo che tutto sia dovuto al momento. Si tratta semplicemente di
lasciarsi
andare a una certa condizione e fare ci che abbiamo gi fatto in precedenza. Il mot
ivo per cui
sto scrivendo questo secondo libro che c' gente che in grado di leggerlo. Ci sara
nno
persone che leggeranno proprio questo libro e faranno ci che viene descritto. E t
ali persone si
collegheranno alla griglia, ovvero al campo morfico, in cui un numero sempre cre
scente di
persone sapr fare cose del genere, cosicch presto il mondo subir un cambiamento.

Capitolo 17 - La soluzione del mistero della levitazione - 211

Avete mai sentito storie sui monaci tibetani, sulla loro capacit di levitare e su
altri fenomeni
che, in linea di massima, sembrano sovvertire le leggi della fisica cos come le c
onosciamo
oggi? Se davvero sono capaci d'imprese del genere, significa che il nostro model
lo fisico
perlomeno incompleto, se non addirittura falso o sbagliato! Con ci non intendo di
re che
l'Energetica della Matrice si propone di sviluppare questo genere di siddhi, e n
on c' bisogno di
fare riferimento a questi esempi estremi per poterne comprendere i principi. Chi
aro?
semplicemente qualcosa di pratico. A meno che non infrangiamo i nostri abituali
schemi di
pensiero, i vincoli dettati dal nostro coefficiente di coscienza, non potremo su
perare i confini
dettati dalla nostra consapevolezza limitata.
Se c' qualcuno che continua a nutrire dei dubbi, non deve fare altro che riesamin
are le
caratteristiche dei campi di torsione e le relative propriet, cos come spiegate in
questo
capitolo. In sostanza, volendo riassumere, penso che l'elettromagnetismo sia in
realt un effetto,
e che in pratica non ci siano forze. Si tratta semplicemente di potenzialit che e
mergono dal
campo di punto zero. Forse adesso vi sar pi chiaro in che modo il potere di realiz
zare molti di
questi "miracoli" dimori nel campo unificato, il campo di torsione del nostro cu
ore.
I miracoli si sono gi verificati in passato e possono continuare a verificarsi or
a. Non ha
importanza che ce ne sia la necessit, o che qualcuno di noi abbia bisogno di "com
piere" un
miracolo. Fatto sta che si tratta di un principio definibile, osservabile e ripr
oducibile. Siamo
d'accordo? Ricordate che ognuno di noi pu entrare nel campo dinamico della coscie
nza
costruito attraverso l'Energetica della Matrice per il semplice fatto che ci sia
mo detti: E se in
definitiva non ci fossero regole?.
Uno dei miei studenti mi ha raccontato di alcuni suoi amici che stavano visitand
o l'India. A un
certo punto si sono trovati a sperimentare una tale felicit che hanno preso lette
ralmente a
galleggiare per aria. Non c'era nessun trucco: stava succedendo! Anche in questo
caso si tratta
dell'espressione di un principio.

I
212 - La Fisica dei Miracoli

Ho persino visto la foto di quel fenomeno. Ma ci che voglio ribadire che non c' bi
sogno di
saper levitare, di camminare sull'acqua e neppure di compiere miracoli. I miraco
li accadono
quando smettiamo di cercare di far succedere qualcosa. Quei

CAPITOLO 18

Archetipi:
creare una connessione d'amore
con tutto ci che abbiamo in testa

Quando cominciamo a lavorare con alcuni di questi processi interiori, importante


che
prestiamo grande attenzione al genere di energia e alle caratteristiche che emer
gono dal nostro
subconscio. Dovremmo prender nota dei simbolismi peculiari di cui la nostra ment
e si serve per
comunicare con la nostra attenzione cosciente. Cos facendo prenderemo a rafforzar
e la
connessione con un livello accresciuto di autoconsapevolezza.
Per esempio, potremmo scrivere su un apposito diario le immagini che si presenta
no
ripetutamente e cercare di comprendere che cosa rappresentino. C' un sacco di gen
te che si fa
delle remore a chiedere aiuto quando si persa; un pessimo esempio, da non ripete
re,
soprattutto quando lavoriamo con i nostri processi mentali. Se ci sentiamo persi
o non
riusciamo a capire il significato di una certa cosa, non dobbiamo fare altro che
chiedere!
talmente semplice che di primo acchito viene da pensare che non possa affatto fu
nzionare.
Invece basta un po' di fiducia, fino a porsi una semplicissima domanda: Che cosa
significa
tutto ci?.

GLI ARCHETIPI E LA LORO UTILIT QUALI STRUMENTI DI GUARIGIONE

Il dottor Garcia, il caro amico che ho gi citato pi volte, si serve delle sue capa
cit intuitive per
individuare gli squilibri energetici nel corpo -- dal livello cellulare a quello
quantistico -riuscen

214 - La Fisica dei Miracoli

doci con sorprendente accuratezza. Ecco cosa dice a proposito degli archetipi e
della loro utilit
quali strumenti di guarigione:

Quando insegno riguardo gli schemi archetipici, mi piace servirmi di strutture f


isiche. Per
esempio, se sto lavorando con un cliente affetto da scoliosi (una curvatura anor
male o esagerata
della colonna vertebrale), talvolta visualizzo o percepisco un righello allineat
o lungo la sua
spina dorsale. Quasi istantaneamente l'atto di sovrapporre una immagine di tale
natura
conferisce al campo energetico la correzione auspicata e la scoliosi scompare. T
alvolta occorre
fare attenzione quando si lavora con persone con disturbi di questo genere, perc
h di tanto in
tanto un cambiamento talmente radicale e rapido pu disorientarli e irritarli. Fat
to sta che non
sono abituati a essere "raddrizzati", e quel cambiamento immediato di tanto in t
anto risulta
scioccante. Una volta c' stata una cliente che venuta da me accompagnata da suo f
ratello, un
chiropratico che la stava trattanB
do per la sua scoliosi. Mi ha chiesto se
potessi aiutarla.
Ho
eseguito il trattamento correttivo appena descritto e tutto andato per il meglio
. Ma la donna
tornata una settimana dopo, infuriata perch i suoi vestiti non le andavano pi bene
. Ma cosa
pretendeva?

I SUPEREROI QUALI ARCHETIPI MITOLOGICI Lanterna Verde e lo straordinario potere


dell'intenzione

Una delle cose utili che ho sempre fatto, essendo stato in passato una sorta di
secchione e di
appassionato di fumetti, stato popolare il mio inconscio di figure nobili come q
uelle di
Superman, Batman e Spiderman.
Lanterna Verde il supereroe pi fico che ci sia, perch il suo anello alimentato dal
la pi
grande forza dell'universo cono

Capitolo 18 - Archetipi: creare una connessione d'amore - 215

sciuta: il potere dell'intenzionel Tale pura intenzione, allorch viene modellata


da un particolare
pensiero, assume la forma e l'attivit diretta dalla concentrazione del portatore
dell'anello.
Qualsiasi cosa si pensi con sufficienti dettagli, potr essere messa in atto da La
nterna Verde o
da chiunque altro! Lanterna Verde appoggia e protegge le forze del bene, e non d
eve
assolutamente essere confuso con l'altro detentore dell'anello, il personaggio d
i Sauron descritto
da J. R. R. Tolkien nella saga de // Signore degli anelli. L'unica cosa contro c
ui Lanterna Verde
non pu fare nulla il colore giallo. un aspetto che ho sempre interpretato in ques
ti termini: le
nostre paure, o la nostra codardia, impediscono che la nostra intenzione si mani
festi
pienamente. Com'era solito dire a proposito il maestro Saint Germain: La paura il
nemico
dell'esperimento alchemico!.1
Lo scorso anno, in una certa situazione, ho deciso di crearmi un'immagine mental
e dell'anello
del potere di Lanterna Verde e di indossarlo. Mi rendo ben conto che ai pi sembre
r una
sciocchezza, tuttavia, quando ero piccolo, invece di giocare con carri armati e
pistole, mi
divertivo con i supereroi... Una volta mia madre mi compr persino un completo da
Batman!
Durante un recente seminario, qualcuno mi ha regalato una ragguardevole somma di
denaro
affinch potessi comprarmi su eBay un completo da Batman bellissimo e perfetto in
ogni
dettaglio. Quando ho detto ai partecipanti al seminario che avevo escogitato una
dieta speciale
assolutamente unica per perdere peso, scherzavo, ma non del tutto: in realt avrei
di l a poco
comprato quel completo da Batman, con tanto di petto e gambe muscolosi, e l'avre
i appeso nel
mio armadio. Adesso ho una copia esatta del costume di Michael Keaton, e di rece
nte l'ho
indossato durante uno dei miei seminari!

1. Comte de Saint Germain e Mark Prophet, Studies in Alchemy: The Science of Sel
fTransformation, Summit University Press, Gardiner, MT, 1997, http://
www.summituniversitypress.com/books/sgalchemyhtml.

mm -.m

216 - La Fisica dei Miracoli

SUPER(MAN) E LA SUA COLLOCAZIONE NELLA REALT

Emulare i propri eroi con troppa precisione comporta certi costi. Quando ero rag
azzino, ero
davvero affascinato dall'interpretazione di Superman offerta da George Reeves (o
vviamente,
vista la mia giovane et, ero assolutamente convinto che egli fosse Superman!). Er
o talmente
preso da quel personaggio che disegnai una "S" rossa sulla mia T-shirt, mentre m
ia madre mi
cuc una mantellina rossa. Credo fosse anche un po' preoccupata perch, esaltato com
'ero, avrei
potuto provare a volare lanciandomi gi dal tetto del garage. A un certo punto mia
madre mi
porse anche degli occhiali con una montatura di corno. Ovviamente voleva farmi c
apire che se
vuoi essere Superman, devi anche essere pronto a recitare il ruolo di Clark Kent
.
Non era male come idea, cosicch ogni qualvolta non impersonavo l'identit con la gr
ande "S"
portavo quegli occhiali. Quell'idea assolutamente ragionevole e frutto delle mig
liori intenzioni
comportava soltanto un piccolo problema: anche mio padre portava gli occhiali, e
in quel modo
sembravo la sua fotocopia, ovviamente con molti anni di meno. Penso di aver inav
vertitamente
fornito al mio subconscio istruzioni errate, perch nel giro di qualche settimana
la mia vista si
deterior e dovetti veramente cominciare a portare gli occhiali per vederci bene.
Ecco perch
quando si tratta di accettare un certo ruolo consiglio di stare attenti, giacch c
i pu comportare
limiti nelle proprie percezioni e capacit nella vita di tutti giorni. Porto ancor
a gli occhiali o le
lenti a contatto quando insegno durante i miei seminari, sebbene si possa ben di
re che oggi
come oggi vedo le cose in modo assai diverso!
In realt, conosco un bel po' di persone che riescono a percepire i fenomeni ben o
ltre lo spettro
della normale consapevolezza, e ci su base quotidiana, senza che ci interferisca e
crei loro dei

problemi. Possiamo operare proprio in quel modo, dobbiamo soltanto capire che an
che se
riusciamo a percepire certe cose,

Capitola 18 - Archetipi: creare una connessione d'amore - 217

non siamo immancabilmente tenuti a fare qualcosa in merito. vero: il mondo


malauguratamente pieno di persone malate, ma ci non significa che possiamo guarir
le tutte.
Prendiamo ogni giorno cos come viene e cerchiamo di dimorare nella Grazia del mom
ento
presente. Talvolta il mio amico Mark si rende conto di incontrare persone con pr
oblemi e
malattie, ma il semplice fatto che riesca a percepirlo non implica necessariamen
te che debba
fare qualcosa a riguardo - almeno non sempre e comunque.
C' un episodio che non dimenticher mai: un giorno mi trovavo in ufficio, all'incir
ca all'ora di
pranzo, e Mark stava uscendo dal mio studio proprio mentre io stavo per comincia
re una visita
con una nuova cliente. Mentre mi passava accanto, mi porse un foglietto piegato.
Lo aprii e su
c'era scritto: Non dimenticare di chiedere se in famiglia ci sono stati casi di c
ancro. Manco a
dirlo, quando chiesi alla paziente che cosa la preoccupasse, mi forn una descrizi
one dettagliata
degli antecedenti della sua famiglia, in cui il cancro rappresentava sicuramente
un fattore
genetico.
Erano per informazioni che non mi aveva dato prima, nel momento in cui aveva comp
ilato la
scheda di ammissione. Mark le aveva "percepite" esaminando gli schemi energetici
nel suo
campo aurico. Talvolta, per, non riesce a cogliere il bersaglio alla perfezione,
ragion per cui
effettuiamo sempre un controllo incrociato, per quanto possibile, attraverso la
diagnostica
medica convenzionale che, in quanto medici, siamo autorizzati a impiegare. Ecco
perch, lo
ribadisco, dobbiamo avere fiducia nelle nostre percezioni, ma anche utilizzare o
gni metodo a
disposizione per verificarne la validit.
Una ulteriore osservazione in merito ci porter dritti filati al nocciolo della qu
estione. Uno dei
miei pazienti, che poi era diventato anche un mio amico, mi raccont di aver studi
ato con un
famoso guaritore delle Filippine. Orbene, alcuni di questi tizi in realt sono deg
li imbroglioni,
ma il mio amico Arnold mi aveva assicurato di aver assistito a un "intervento ch
irugico" nel
corso del quale il guaritore aveva aperto il petto di un paziente, ne aveva estr
atto il cuore e

l'aveva sistemato l sopra, sotto gli oc

218 -La Fisica dei Miracoli

chi di tutti. Il tempo era sembrato fermarsi e il guaritore aveva spiegato che s
tava pulendo le
coronarie, e che per riuscirci aveva dovuto arrestare il flusso del tempo e il c
uore del paziente.
Arnold era sempre stato un filantropo molto pragmatico, ed era anche un milionar
io che si
fatto da solo. Malgrado i dettagli del suo racconto fossero inverosimili, ero pr
openso a credere
alla sua sincerit. In seguito Arnold mi confid che lo stesso guaritore gli aveva d
etto che
avrebbe aperto il suo "terzo occhio", ovvero "l'occhio mistico".
Arnold mi garant che dopo quella procedura non poteva pi metter piede in un fast-f
ood senza
"vedere" le diverse patologie che i clienti stavano alimentando con il cibo devi
talizzato che
veniva loro servito. Mi spieg inoltre che gli ci volle un bel po' di tempo, e di
meditazione
disciplinata per arrestare, o per lo meno attenuare, quella sua capacit, in modo
da poter
continuare a gestire bene la realt di questa nostra dimensione. E stato detto che
in assenza di
visione la gente perde il controllo, e per una trentina di anni stata proprio qu
est'affermazione
ad alimentare il mio desiderio di diventare chiaroveggente.2 Peraltro, non sono
affatto certo di
voler vedere tutto quanto, continuamente, quindi riguardo questo aspetto sto tut
tora negoziando
con il mio subconscio.

VEDERE E UNA BUONA COSA

A un certo punto del suo training con me, Mark entr in uno stato di trance profon
da e il suo
"terzo occhio" si apr all'improvviso. In un baleno si ritrov a percepire spiriti d
i altre
dimensioni che gli parlavano e si dirigevano verso di lui. Gli chiesi se volesse
interrompere
quell'esperienza, che per certi versi poteva essere spaventosa. Sempre in trance
profonda mi

2. Quando non c' visione profetica, il popolo diventa sfrenato, ma beato chi osser
va la
legge, Proverbi 29:18.

Capitolo 18 - Archetipi: creare una connessione d'amore - 219

rispose: No, grazie. Lascia pure tutto cos, ma forse sarebbe il caso di abbassare
un po'
l'intensit di queste visioni!.
Coraggioso e intelligente, pensai mentre cercavo di assecondare la sua richiesta
fornendogli i
consigli del caso. Ci ha rappresentato un altro punto di svolta del suo addestram
ento, ed
tuttora in grado di percepire gli spiriti. L'ultima volta che Mark mi ha accompa
gnato alla guida
di un seminario a San Francisco, mentre camminavamo per strada ha commentato che
c'era un
gran numero di fantasmi da quelle parti. Be', dopotutto San Francisco il luogo d
i origine della
famosa band dei Grateful Dead.
Non voglio peraltro che pensiate, neppure per un istante, che per poter utilizza
re gli strumenti
dell'Energetica della Matrice dobbiate diventare chiaroveggenti o acquisire qual
che potere
psichico. Non affatto cos. Implementare la propria consapevolezza aggiungendo nuo
ve
capacit ed esperienze va benissimo. Alcune delle cose descritte in queste ultime
pagine
potranno cominciare ad accadere nella vostra stessa realt, proprio mentre le legg
ete. In effetti
alcune capacit si dispiegano spontaneamente in virt dell'accesso al campo morfico
delle
possibilit rappresentato dall'Energetica della Matrice.
I miei studenti, e anche i miei lettori (compresi quelli che non hanno mai parte
cipato a un mio
seminario), mi hanno raccontato un bel po' di storie in proposito. Sembrerebbe p
roprio che
prendere questo libro e leggerlo in certi casi implichi che il subconscio del le
ttore pronto a
sperimentare alcune delle cose di cui ho scritto. Se peraltro non succede niente
, e vorreste che
accadesse, prendetevela comoda, non c' fretta! E sufficiente aver fiducia nel pro
cesso di
apprendimento che sembra pi adeguato al proprio ritmo personale e concedersi lent
amente di
sbocciare, proprio come fa un bel fiore per accogliere i raggi del sole all'alba
.
Quando "gioco" con qualcuno dico varie cose di cui a volte non capisco neppure i
l senso. Be',
almeno in un certo senso, ma ecco il nocciolo della questione: se mi prendo trop
po tempo, e
rallento per cercare di capire di cosa si tratta, alla fine non

220 - La Fisica dei Miracoli

succede nulla, perch c' il tempo per concentrarsi e mettersi a verificare se sta d
avvero
succedendo oppure no. Dobbiamo peraltro imparare l'arte del non-conoscere. E a t
ale scopo
impariamo a lavorare con la conoscenza primordiale, quella che ha sede nel cuore
, in
combinazione con la conoscenza secondaria, quella dell'emisfero destro, ovvero
consapevolezza non-spaziale.
Come disse Ges: Chiedete e vi sar dato; cercate e troverete, bussate e vi sar aperto.
3
Queste parole di Ges, cos come molte altre Sue affermazioni, sono equazioni della
coscienza
superiore, vale a dire che sono l'ennesima manifestazione del Ges Quantistico. Po
rsi domande
a risposta libera apre le porte della percezione a Tutto Ci che E. Ed sulla base
di tale
presupposto fondamentale che possiamo fidarci e compiere una valutazione, non es
primere un
giudizio.
Nel momento stesso in cui giudichiamo, provochiamo il collasso della funzione d'
onda, e la
funzione d'onda rappresenta qualsiasi possibilit esterna alla dimensione del temp
o e dello
spazio in cui ci troviamo.

3. Matteo 7:7.

CAPITOLO 19

Praticare l'arte della percezione innocente

Per imparare a vedere non dobbiamo fare altro che dare il benvenuto a qualsiasi
cosa si
manifesti e abbracciarla fiduciosi. Quando osserviamo attraverso gli occhi del n
ostro cuore che
si sta aprendo, otteniamo una sensazione relativamente a qualche aspetto della c
ondizione
attuale. Tale sensazione crea un arco di contatto tra il nostro cuore e il risul
tato auspicato. Si
tratta di uno degli aspetti della scienza della manifestazione. una condizione d
i sensibilit.
Quando intraprendiamo l'arte innocente della percezione spontanea, dobbiamo esse
re disposti a
mettere momentaneamente da parte le regole e a seguire il flusso.

Cos facendo il nostro cervello inizia a elaborare uno stato neurochimico peculiar
e che pu
alterare profondamente le nostre esperienze coscienti. Praticando continuativame
nte la
percezione di tale stato alterato, possiamo imparare a produrre nuove possibilit
nella nostra
esistenza. Si tratta di una condizione dell'essere niente affatto dissimile dal
processo del
percorso sciamanico. Dobbiamo avere fiducia nel fatto che qualsiasi cosa sperime
ntiamo per
noi unicamente un dono del nostro S Superiore, o inconscio. Riconosciamolo, godia
mocelo e
traiamone un insegnamento.

Credo in qualsiasi cosa finch non viene smentita. Quindi credo nelle fate, nei mi
ti, nei draghi.
Tutto ci esiste, anche se soltanto nella nostra mente. Chi pu dire che i sogni e g
ii incubi non
siano altrettanto reali del qui e ora?
John Lennon

222 - La Fisica dei Miracoli

PANNELLO DI CONTROLLO
PER GLI STATI ALTERATI DI COSCIENZA

Un signore stava partecipando a uno degli esercizi che proponiamo abitualmente n


el corso dei
nostri seminari di Energetica della Matrice, quando gli si manifest davanti agli
occhi un
grande pannello di controllo posto a mezz'aria. Non l'aveva chiesto, si manifest
semplicemente. In quel frangente non aveva idea a che cosa potesse servire, quin
di si limit a
riconoscerne la presenza e pass oltre. In seguito mi ha raccontato che vede e dia
loga
regolarmente con gli spiriti che qualcuno potrebbe definire "spiriti dei defunti
". Forse era una
capacit che aveva sempre avuto. Forse quell'uomo venuto al mondo con il suo panne
llo di

controllo di medium e adesso passato alla velocit superiore. Ecco perch invito sem
pre alla
fiducia nei confronti di qualsiasi cosa si manifesti: potrebbe cambiare la vostr
a vita.
Il sottotitolo del racconto di Tolkien Lo Hobbit, Andata e Ritorno. Alcune forme
di follia e
schizofrenia potrebbero invece portare il sottotitolo "Andata senza ritorno". Pe
r quanto
concerne il primo caso, si pu sempre fare affidamento sulla magia di Gandalf, che
potr
guidarci a destinazione. Nel caso della schizofrenia, potremmo non renderci cont
o di poter
contare sull'aiuto esterno. Affidarsi a un potere superiore e quindi chiederne u
na dimostrazione
pu fare una gran differenza. N Dio n il diavolo potranno mai costringerci a fare qu
alcosa che
va contro il nostro libero arbitrio. Ma possiamo creare un dio o un demone capac
e di incatenarci
a tutta una serie di scelte che non favoriscono affatto la libert o la trasformaz
ione personale.
Ecco perch sar meglio scegliere con grande accortezza!

LE NOSTRE PERCEZIONI SI CONFORMANO A REGOLE E ASPETTATIVE INCONSCE

Il comportamento inconscio tracciato sulla base di ci che definiamo leggi fisiche


. Tali leggi,
o insieme di regole, descrivono

Capitolo 19 - Praticare l'arte della percezione innocente - 223

ci che concesso e ci che non lo . Qualsiasi cosa concepiamo o percepiamo dipende da


l
nostro modello, che determina a sua volta le modalit di manifestazione della real
t della nostra
visione personale del mondo. Le regole e i filtri inconsci definiscono ci che fin
ir per
manifestarsi della nostra realt, e parimenti tutto ci a cui non potremo accedere c
onsciamente.
Per esempio, ben raro che un cristiano abbia una visione del Budda, o che un bud
dista che sta
meditando abbia un'apparizione di Ges Cristo che si propone come sua guida spirit
uale.
La ricetta della nostra realt ha uno specifico sapore, determinato dagli ingredie
nti a cui diamo
spazio e dai nostri gusti personali. Tale miscela formata in parti uguali da ci c
he sappiamo,
ci che sapevamo e ci che la societ c'induce a credere. Una possibile definizione di
"conformarsi" "co-formarsi", ovvero "co-creare". Collettivamente, a livello inco
nscio,

produciamo e manteniamo l'ologramma culturale delle nostre esperienze di caratte


re sensoriale.

il contenitore inconscio che contiene le nostre supposizioni, credenze ed esperi


enze ad
alimentare la forza creativa da cui trae spunto invariabilmente ognuna delle nos
tre
manifestazioni. Se state leggendo questo libro e alcune delle cose che dico semb
rano sfuggirvi,
o forse non v'interessano affatto, va benissimo cos. Quando non comprendiamo
istantaneamente un certo concetto o idea, pu significare che stiamo acquisendo nu
ove
informazioni. Tutti i nostri concetti sono ampiamente basati sul dualismo e la l
inearit: e questo
il vangelo delle forze opposte. Ma sar il caso di ricordare che la sola occasione
in cui siamo
spinti a opporci a una forza avversa quando questa implica potenzialmente dei su
per-modelli!
Angeli e divinit, cos come gli eroi dei fumetti, sono eccellenti super-modelli. Se
plasmiamo le
qualit eccelse negli archetipi collettivi e inconsci del potere e delle possibili
t, possiamo in
qualche modo imparare a imbrigliare la pura e semplice energia di tali forze. Fr
ancamente
l'energia psichica grezza accumulata in questo genere di archetipi culturali pu e
ssere

224 - La Fisica dei Miracoli

impiegata in modi realmente magici. Se faticate a credermi, andate a leggervi il


primo capitolo
del mio primo libro e poi riprendete in mano queste pagine. Ges, Superman e Spide
r- man
sono tutti archetipi meravigliosi a cui possiamo attingere, al contrario dell'uo
mo nero.
Se rinunciamo all'interpretazione della vita come lotta, non c' nessun bisogno di
entrare in
guerra con noi stessi o con qualche porzione della psiche collettiva. L'energia
che non viene
sprecata nei conflitti interiori pu essere impiegata per concederci pi amore, sess
o e denaro le tre categorie di cibo psichico! Rinunciamo a lottare con il nostro io. Cambia
mo i modelli e
gli schemi che ci sono imposti dal nostro vecchio modo di essere. Possiamo appro
dare a un
nuovo schema di consapevolezza attraverso il quale ampliare le opportunit in qual
siasi aspetto
della nostra vita. Una consapevolezza espansa e alterata costituisce la chiave p
er spalancare le
porte a nuove occasioni.
Ecco un esempio dell'impiego degli archetipi, cos come raccontato da uno studente
di
Energetica della Matrice nonch "mago":

Il medico che avevo aiutato per il suo gomito del tennista, e pi recentemente per
un problema
di allergie, dopo aver constatato che il problema era sparito ha scrollato il ca
po e mi ha detto:
Bob, ma questo semplicemente impossibile. Non ancora convinto, l'altro giorno pass
ato
per dirmi: Bob, continuo ad avere questa emicrania a grappoli. Ora come ora non n
e soffro,

ma potresti impedire che torni?. Gli ho risposto che potevamo sicuramente provarc
i, e ho
realizzato un archetipo triangolare posandogli una mano sulla spalla e tracciand
o il triangolo a
circa 30 cm dalla sua testa. Poi gli ho chiesto: Come sarebbe se NON avessi mai p
i questi
terribili mal di testa?. Ha nuovamente scrollato il capo e mi ha confessato: Bob,
inizialmente
pensavo che fossero tutte stupidaggini, ma questa volta ho provato davvero qualc
osa... succede
realmente qualcosa qui!. Evviva!, ho fatto io, un bel po' che cerco di fartelo capir
e!.

CAPITOLO 20

Intenzione umana e intervento divino

Per un certo numero di anni ho fatto parte di una setta mistica in cui mi stato
insegnato in che
modo il potere della parola possa essere usato per produrre cambiamenti concreti
.1 Se vi mai
capitato di volervi rimangiare qualcosa che avete appena detto, avete un esempio
concreto del
modo in cui la parola possa complicare (oltre che semplificare) la vita! Le paro
le sono calici di
luce che contengono immagini e schemi olografici. Quando tali modelli concettual
i e auditivi
vengono sbloccati e attivati, possono accelerare l'evento verso cui abbiamo dire
tto la nostra
intenzione concentrata.
Ho notato che a un sistema di credenze o a un concetto pi grande e potente corris
pondono pi
probabilmente risultati evidenti nel cosiddetto mondo reale. Uno dei concetti ch
iave della setta
mistica a cui appartenevo era che Angeli e Maestri sono assolutamente reali, e c
he possiamo
contare sull'Intervento Divino. Aspettati un miracolo e attingi allo spazio-grig
lia della Matrice
in cui i miracoli costituiscono la regola, non l'eccezione.
Se ci si ritrova ad affrontare un incidente potenzialmente fatale (come successe
a me su quel
ponte), la Griglia degli Angeli sicuramente preferibile a quella di Ih-Oh, l'asi
nelio amico di
Winnie the Pooh! Per dirla altrimenti, in momenti di bisogno, quando la tua vita
dipende dalla
tua capacit di entrare in contatto con qualcosa di superiore, molto meglio non fa
re il somaro!

Mark L. Prophet, Science of the Spoken Word, 8" ed., Summit University Press, Ga
rdiner, MT
1998. La prima attenzione fa riferimento alla funzione della vista fisica e dell
'intelletto, la
seconda attenzione fa riferimento a una funzione del corpo energetico.

226 - La Fisica dei Miracoli

LE FATICHE DI ERCOLE

Per spiegare meglio ci che intendo dire, vorrei condividere alcune esperienze di
un periodo
precedente della mia vita. Nella mia comunit spirituale, uno dei Maestri di cui c
hiedevamo
l'intercessione era la divinit greca Ercole. Tra l'altro, ho trovato estremamente
interessante che
in alcuni dei suoi film Steeve Reeves abbia interpretato proprio Ercole. La seri
e televisiva
originale di Superman degli anni '50 vedeva come interprete principale George Re
eves, mentre
nel pi recente film Superman il protagonista era interpretato, come ben saprete,
dall'indimenticabile Christopher Reeve!
Tutto ci mi ha fatto riflettere sul fatto che il nome Reeves potrebbe essere in q
ualche forma di
armonica risonanza con l'ologramma di Superman/Ercole (mi sono persino chiesto: M
a se
fanno un remake, Superman sar interpretato da Keanu Reeves?. Poi non c' stato nessu
n
remake, e quel Reeves rimasto per sempre identificato con il concetto stesso di
Matrice).
Quanto segue la descrizione delle due interazioni dei membri della mia comunit sp
irituale
con il campo morfico di Ercole. Nel primo esempio, diversi membri della comunit s
i
ritrovarono bloccati per strada con un pneumatico bucato. Facendo ricorso al lor
o
addestramento spirituale, decisero di evocare l'energia di Ercole per reintrodur
re aria nel
pneumatico, sebbene con ogni probabilit avessero una ruota di scorta nel bagaglio
. Con loro
grande sorpresa (i lettori ne saranno meno sorpresi) il canto ripetuto e intenso
di un certo
mantra (Deciderai una cosa e ti riuscir)2 non produsse alcun risultato apprezzabile
. Il
pneumatico rest a terra!

In un secondo caso sorprendentemente simile, sebbene in un giorno diverso e su u


na strada
diversa, un piccolo gruppo della stessa comunit si ritrov nella medesima situazion
e. Pro

2.
Deciderai una cosa e ti riuscir, e sul tuo cammino splender la luce, Giobbe, 22:28.

Capitolo 20 - Intenzione umana e intervento divino - 227

prio come nel caso precedente, i seguaci invocarono lo spirito di Ercole e chies
ero aiuto, ma
questa volta operando una simulazione della realt. In altre parole, sebbene avess
ero rivolto le
loro preghiere agli "Di", presero ad agire come se il risultato dipendesse propri
o da loro. Nel
giro di pochi istanti un maggiolino Volkswagen color blu si ferm con gran strider
e di freni a
lato della strada. Quei ricercatori spirituali restarono a bocca aperta: ne usc u
n uomo nero
enorme, che dopo averli guardati dall'alto in basso, raggiunse il veicolo in pan
ne e tenendo
saldamente tra le mani il paraurti sollev l'auto da terra. Uno dei membri della c
omunit,
comprendendo all'istante il significato del gesto del colosso, ne approfitt e in
quattro e
quattr'otto cambi il pneumatico. Una volta finito, quel "gigante buono" pos delica
tamente
l'auto a terra, fece un cenno di saluto, riprese posto nella sua auto e fil via s
enza nemmeno
guardarli!
Nel primo esempio, i protagonisti della storia cercarono di servirsi della scien
za spirituale per
avere la meglio sulle leggi della fisica che dominano il mondo reale, senza otte
nere alcun
risultato concreto. Cercarono cio di ottenere un risultato a cui sarebbero arriva
ti molto pi
facilmente, e praticamente, se solo si fossero tirati su le maniche. Nel secondo
esempio, non
sono stati posti limiti di sorta a ci che sarebbe potuto accadere -- c'era soltan
to una fiducia
incrollabile che qualcosa sarebbe comunque accaduto.
Per riassumere gli insegnamenti impliciti in queste storie, potrei citare ci che
l'indomito Saint
Germain disse una volta a un gruppo di devoti: Rivolgeteci le vostre preghiere co
me se ogni
cosa dipendesse da noi, e agite come se tutto dipendesse da voi. Un buon consigli
o a cui
ispirarsi nella propria vita!

Ci sono altri due esempi, sempre relativi alle mie interazioni personali con que
ste energie, che
contribuiranno a chiarire definitivamente la faccenda. Molti anni fa la mia prim
a moglie e io
stavamo viaggiando per il paese assieme ai nostri tre bambini a bordo della nost
ra Suburban
arancione, diretti a un incontro spirituale. In quei giorni aveva piovuto a diro
tto su tutta la
California e le

-^*j s>v

228 - La Fisica dei Miracoli

strade del posto in cui era stato organizzato l'incontro erano fradice e fangose
. Come spesso
accade, la natura sa mettere alla prova fede e sopportazione secondo modalit assa
i interessanti.
La mia auto fin per affondare in quel fango, con le ruote posteriori che emergeva
no soltanto
per un terzo. Provai diverse volte a uscirne, accelerando e cambiando marcia, co
n il solo
risultato di accrescere la mia frustrazione. Avendo compreso che non c'era nulla
al mondo che
potessi fare per cambiare quella situazione, rivolsi una rapida preghiera a Erco
le, ritenendo che
la sua forza leggendaria potesse essere davvero di aiuto. Cos come si dice che la
punizione
dev'essere commisurata al crimine, io sostengo che la preghiera dev'essere adegu
ata alla
situazione in cui si evocano i poteri della Matrice celestiale.
E cos, mantenendo la calma, scesi dall'auto, raggiunsi il paraurti posteriore, lo
afferrai
appoggiandogli contro la schiena e, dopo aver rivolto un'altra accorata preghier
a a Ercole,
sollevai l'auto, liberandola completamente dal fango. Piacevolmente sorpreso, ri
uscii a
spingerla un po' pi in l, malgrado fosse su una china assai ripida. Mi fermai solt
anto per
guardare quanti metri avevo fatto e accertarmi che le ruote potessero nuovamente
posare su del
terreno asciutto. Ancora una volta tutto possibile, ma solo a condizione che si
entri
pienamente nello stato mentale di fiducia nella Matrice, in cui ragionevole atte
ndersi il
risultato voluto.

GLI ANGELI POSSONO FARE UNA MONTAGNA DI DIFFERENZA

Un'ultima storia, altrimenti potreste giungere alla conclusione che le cose di c


ui sto parlando
accadano una volta sola nella vita, o forse mai. Diversi anni dopo l'evento di c
ui sopra, facevo
parte dello staff medico della comunit spirituale di cui facevo parte. La mia gui
da spirituale
viveva in cima a una montagna,

Capitolo 20 - Intenzione umana e intervento divino - 229

e per raggiungere la sua abitazione era necessario farsi una salita ripidissima.
Una notte
d'inverno mi chiam chiedendomi di raggiungerla per un trattamento. Ci trovavamo n
el bel
mezzo di una bella tormenta di neve, un'ondata di freddo come quelle che spesso
colpiscono il
Montana. La gi insidiosa strada che portava al suo eremitaggio quella notte era a
ssolutamente
impraticabile e ricoperta da uno spesso strato di ghiaccio scivolosissimo.
Mentre cercavo faticosamente di procedere attraverso quei tornanti, sempre alla
guida della mia
fedelissima Suburban arancione, a un certo punto mi ritrovai di fronte a un semi
articolato
piegato in due in mezzo alla strada. Scesi per andare a vedere cosa fosse succes
sso e fui
piacevolmente sorpreso nel constatare che si trattava di David, uno dei conducen
ti abituali degli
automezzi della nostra comunit. Mi spieg che nel rimorchio c'erano dei riforniment
i che
sarebbero dovuti giungere in cima alla montagna entro quella sera.
Determinato a fare del mio meglio per aiutarlo in quell'impresa, sempre facendo
estrema
attenzione, spinsi la mia auto fino ad avvicinarmi quanto bastava al camion inca
gliato. David e
io legammo i paraurti dei due mezzi con una robusta catena, saltai in macchina,
misi la marcia
accelerando progressivamente ma, c'era da aspettarselo, non riuscii a smuovere i
l camion
neppure di un centimetro.
Ricordando che talvolta anche gli angeli sono distratti, ne trassi le debite con
seguenze: giacch
cosa buona e giusta prendere in considerazione il loro intervento quando, malgra
do tutti i
nostri sforzi, non riusciamo a cavare un ragno dal buco, molto pi ragionevole chi
edere il loro
aiuto che continuare a fare i cocciuti. Comportarsi in tal modo, secondo le legg
i spirituali, rende
possibile percepirne molto pi chiaramente la presenza, di modo che possano interv
enire
concretamente. Talvolta lo studente pronto, ma i Maestri lo fanno aspettare un a
ttimo, giusto
il tempo di farsi una bella risata, quel che conta che alla fine si fanno sicura

mente vivi!

230 - La Fisica dei Miracoli

Sentendomi pi a mio agio rispetto alle difficolt che stavano incontrando, ricominc
iai da capo,
premendo nuovamente sull'acceleratore. Con l'occhio della mente ebbi la visione
spontanea di
una intera squadra di angeli di un bel colore blu luminoso che sollevavano la ca
tena all'unisono.
La catena giunse al massimo della sua estensione, e per un momento fu come se le
mie ruote
posteriori scavassero sulla superficie ghiacciata della strada cercando un punto
di appoggio
valido.
Un istante dopo fu come se la mia auto e il semiarticolato fossero senza, peso:
le ponderose
leggi della fisica sostituite dalle regole angeliche! Conclusa la manovra, entra
mbi i veicoli
schizzarono via su quella ripida strada come se fossero stati scagliati da una g
igantesca fionda.
Quando raccontai l'accaduto alla mia insegnante, dopo essere giunto al suo eremi
taggio senza
ulteriori grattacapi, rise di gusto e mi disse: Be', adesso fai davvero parte del
la squadra, non ti
pare?.

ENTRARE IN SINCRONIA CON UNA REALT SUPERIORE

Per quel che mi concerne, essere parte della squadra significa trovarsi in sincr
onia con la realt
in cui ci si trova. Se vogliamo diventare ricchi, non dobbiamo fare altro che st
udiare le abitudini
mentali delle persone le cui credenze, attivit e consuetudini si sono dimostrate
valide nel
generare quel particolare risultato. Non ce ne restiamo seduti all'angolo della
strada
lamentandoci del nostro attuale destino -- e sperando che ci piova addosso un po
' di fortuna.
L'universo non presta ascolto ai piagnucoli e alle lamentele del nostro marmocchi
o interiore.
Se volete che il vostro partner vada a gettare la spazzatura, sar meglio chiederg
lielo con una
certa gentilezza. Per quanto possa sembrare strano, se le voci nella nostra test
a sono di genere
gradevole, manifestare risultati utili positivi finisce per essere pi facile.

Capitolo 20 - Intenzione umana e intervento divino - 231

IN TRATTATIVA CON IL DIVINO

Meditiamo, preghiamo o cerchiamo di migliorare noi stessi soltanto per avere tut
to ci che
desideriamo? Il vincitore della lotteria uno solo. Sono pi che certo che Dio ami
ognuno di
noi, nessuno escluso, e che ci rappresenti "un mare d'amore", autentico, non come
quello delle
canzonette! Non possiamo evitarci dolore, sofferenza e morte cercando di mercant
eggiare con
la nostra versione personale di Dio. Oppure s?
Appena fuori Butte, in Montana, c' una enorme statua in cemento della Vergine Mar
ia. E un
monumento talmente imponente che sulla sua cima sono state montate luci segnalet
iche, di
modo che gli aerei che volano a bassa quota non vadano a sbatterci dentro. La st
oria della sua
costruzione particolarmente interessante: la moglie di un uomo molto ricco stava
morendo di
cancro. Disperato, l'uomo (che era un fervente cattolico) preg affinch Dio la salv
asse dal suo
destino tragico.
Subito dopo la Vergine Maria gli apparve e gli sussurr: Se la costruisci, guarir
(cantandoglielo sulle note di Letit be). L'uomo accolse quella visione e costru l
a statua, e sua
moglie guar. Quella statua rappresenta quindi un monumento al potere a cui possia
mo accedere
quando entriamo in un potente campo morfico e accettiamo di giocare secondo le r
egole di quel
particolare gioco.

CAPITOLO 21

Approfittate della visita guidata: ne sarete pienamente soddisfatti!

A qualsiasi livello del "gioco della realt", ci attiriamo gli individui e le espe
rienze di cui
abbiamo bisogno. E in corrispondenza di ogni livello di conoscenza su cui stiamo
lavorando,
possiamo giovarci dell'ausilio di energie amiche. Queste entit, o schemi positivi
di energia,
hanno superato il nostro stesso livello e possono aiutarci con dei "trucchetti"
grazie ai quali
possiamo cavarcela meglio in questa nostra esplorazione della realt virtuale. Que
ste entit
spirituali individuali, che si potrebbero anche definire proiezioni ortografiche
personalizzate di
pronto intervento, sono ci che talvolta sperimentiamo sotto forma di Angeli o "sp
iriti guida".
Potrebbero assomigliare all'arcangelo Gabriele, a nostra nonna, a Louis Pasteur
o forse persino
a un Ewok!
Con ci non intendo dire che qualsiasi cosa crediate in merito alla religione o al
la spiritualit
sia illusorio o in qualche modo incompleto. Si tratta semplicemente di assumere
un punto di
vista diverso. Spero che, almeno in parte, ci che sto dicendo possa risultare uti
le a gran parte
dei lettori. Una volta afferrati i concetti base, possibile cominciare a co-crea
re un mondo
pieno di possibilit infinite e magiche. Qualsiasi cosa in cui crediate, tenetevel
a stretta, se fino a
questo momento si rivelata utile.
Peraltro, nel caso vi siate allontanati dalle interpretazioni religiose e scient
ifiche tradizionali,
forse alcune di queste idee potranno risultare utili. Ritengo che angeli, maestr
i, santi e altre
entit esistano separatamente da ci che sono, e senza alcun input energetico da par
te mia.
Malgrado ci, sono giunto a supporre che il modo in cui sperimento tali fenomeni s
ia in

I
I

234 - La Fisica dei Miracoli

fluenzato e in qualche modo trasformato dalle mie propensioni e preconcetti pers


onali.

Se fino a oggi nella vostra vita non c' stato nessun intervento angelico n conness
ione con
guide spirituali, forse potreste prende in considerazione i consigli degli yogi
Vajrayana
epredisporvi alla creazione di una connessione del genere. All'inizio potrebbe s
embrare che
tutto succeda soltanto a livello della vostra mente, ma se riuscirete a canalizz
are la quantit
sufficiente di energia di punto zero nello specifico campo morfico che caratteri
zza la vostra
intenzione, potrete stabilire una vera connessione con le cosiddette entit non-fi
siche. Ci che
viene costruito e mantenuto sotto forma d'immagine, e quindi affidato al subcons
cio, pu
davvero assumere una esistenza propria. E un po' come nella storia di Pinocchio,
in cui la
marionetta prende vita grazie alle amorevoli attenzioni del suo creatore.
Nutro grande venerazione e rispetto per i miei angeli e "spiriti guida". Quando
la tua vita stata
salvata, non una ma pi volte, proprio grazie all'intervento di questi messaggeri
dell'altro
mondo, finisci per sviluppare una fiducia innata nel loro potenziale. Chiunque a
bbia letto il mio
primo libro suSEnergetica della Matrice ricorder bene come, all'et di dieci anni,
io sia stato
investito da un'auto e sia volato per aria perdendo praticamente conoscenza.
Mentre precipitavo sul duro e caldo asfalto, una voce risuon nelle mie orecchie,
ordinandomi:
Stendi il materasso!. Rispondendo all'istante, d'istinto, eseguii una perfetta mos
sa di judo con
cui interruppi la caduta salvandomi la pelle. Ero solo un ragazzino e non sapevo
nulla di arti
marziali. Com'era possibile che una voce proveniente da chiss dove mi avesse spie
gato cosa
dovevo fare nel giro di pochi istanti? E come avevo capito cosa volesse dire, in
terpretando
l'ordine alla perfezione? Penso che sia chiaro perch io abbia una tale fiducia ne
lle mie guide
interiori!
Molti anni dopo stavo accompagnando qualcuno a casa, e mi trovai ancora una volt
a a risalire
una ripida strada di montagna. Era pieno inverno e la mia Suburban arrancava nel
bel

Capitolo 21 - Approfittate della visita guidata - 235

mezzo dell'ennesima bufera di neve del Montana. All'improvviso la stessa voce ch


e mi aveva
salvato la vita quando avevo dieci anni mi consigli: Esci dall'auto e metti l'orec
chio a terra!.
Mi venne spontaneo ribattere: Ma come? Fa un freddo cane! Non mi va proprio!. Qual
che

istante dopo la medesima voce ribad il consiglio, questa volta con tono pi perento
rio, ormai si
trattava di un ordine a cui non avrei osato disobbedire. Scesi dall'auto e posi
l'orecchio a terra,
sul terreno gelato.

Subito dopo sentii l'aria uscire da una foratura del mio pneumatico sinistro. Qu
ella presenza
imperiosa, che non avrei mai saputo vedere o identificare, forse mi aveva salvat
o la vita un'altra
volta! Quante volte devono verificarsi situazioni del genere prima che ci c'induc
a ad avere
piena fiducia nelle nostre guide? Per me una volta sola era bastata. Conclusione
: aspettatevi i
miracoli e si concretizzeranno sotto i vostri occhi.

SCEGLIERE CON ATTENZIONE QUANDO E COME PRESTARE ASCOLTO ALLA


PROPRIA GUIDA

Prestare ascolto alla voce interiore, che ritengo appartenere al mio angelo e gu
ida interiore, mi
ha procurato esperienze assolutamente magnifiche. Ci non significa per che si debb
a prestare
ascolto a ogni singola voce che fa capolino nella nostra testa. Sarebbe assai sc
iocco, se non
potenzialmente pericoloso! Per esempio, non vi mai capitato di trovarvi in posiz
ione in
qualche modo elevata e sentire una voce che dice: Salta gi!. A me capitato, e sono
sicuro
che sia accaduto a buona parte dei lettori. E una vocina a cui bisognerebbe pres
tare ascolto?
Sicuramente no! Ma allora, come riuscire a distinguere i buoni consigli dalle ca
ttive idee?
Se la voce che sentiamo ci fa sentire amati e protetti, potrebbe trattarsi di qu
alcosa a cui
prestare ascolto. Ma attenzione, occorre saper distinguere tra buoni consigli e
lusinghe, come
appunto quelle che c'invitano a buttarci gi da un ponte o a fa

236 - La Fisica dei Miracoli

re altre cose sciocche e potenzialmente pericolose. Se sentiamo voci del genere,


dovremmo non
correre, ma precipitarci presso un professionista che possa darci il sostegno ps
icologico di cui
abbiamo bisogno. Qualsiasi voce rappresenti una illusione o una condanna (e talv
olta le due
cose possono comparire contemporaneamente) non vuole affatto aiutarci o guidarci
. Qualsiasi
voce ci dica che se non smettiamo di fare una certa cosa perderemo la vista, and
remo all'inferno
o quant'altro, dovrebbe parimenti essere inserita nell'elenco delle voci sospett
e.
Temo che molti dei membri dell'ordine degli psicologi, al leggere queste mie par
ole, mi

sistemeranno gentilmente nella categoria dei pazzi, e ovviamente hanno pieno dir
itto di fare
come meglio credono. In effetti, sulla base della struttura concettuale che hann
o costruito, non
c' nessun'altra interpretazione possibile, e secondo il loro punto di vista hanno
perfettamente
ragione. Per quel che mi riguarda, mai e poi mai rinuncerei alle mie guide e ai
miei custodi, n
obbedirei ad alcuna voce mi suggerisse di buttarmi gi da un ponte altissimo tanto
per

verificare se gli angeli verranno a salvarmi. Non presterei mai ascolto ad assur
dit del genere, e
vi consiglio di fare altrettanto!

SE NON PUOI FIDARTI DELLA TUA GUIDA, "ASSUMINE" UN'ALTRA

Il dottor Mark Dunn si creato mentalmente delle guide, che ha poi autorizzato ad
agire a suo
nome. Ma si imbattuto in qualche piccolo problema: talvolta ci che le sue guide d
icevano era
impreciso, o semplicemente completamente sbagliato. Che cosa fai quando l'impieg
ato che hai
assunto non svolge il suo lavoro alla perfezione? chiaro: lo licenzi] Successiva
mente devi
passare in rassegna i tuoi bisogni e aspettative, cosicch il tuo prossimo "impieg
ato" sia pi
adatto allo scopo e corrisponda meglio alle tue esigenze. Se la voce del tuo "s s
uperiore"

Capitolo 21 - Approfittate della visita guidata - 237

commette continuamente degli errori oppure si dimostra troppo eccentrica, licenz


iala e rivolgiti
a un altro s.
Se chiedeste a Mark, o ad altri miei studenti, vi spiegherebbero di essere stati
costretti a
licenziare numerose guide che non corrispondevano alle aspettative. Proprio cos,
non c'
nient'altro da fare: dategli il benservito e ricominciate daccapo! Sar opportuno
continuare a
emendare bisogni e aspettative. Per esempio, potrebbe essere utile redigere una
lista delle
qualit di cui c' bisogno e dei pterequisiti essenziali di uno "spirito guida". In
fondo, visto che
si tratta di una creazione mentale, siamo liberi di modificarla a piacimento. E
nel caso gli spiriti
guida siano reali, metterli alla prova per trovare quello giusto ha ancora pi sen
so.

COSTRUIRE UN RAPPORTO
CON LA PROPRIA GUIDA INTERIORE: UN ESERCIZIO

Ecco un modo assolutamente semplice di procedere: porre semplici domande le cui


risposte
possono essere immediatamente valutate. Sono certo che molti di voi abbiano gi sp
erimentato
il ritrovarsi imbottigliati nel traffico tornando a casa nell'ora di punta. E so
no parimenti sicuro
che spesso vi sarete rammaricati di non aver prestato ascolto a quella vocina in
teriore che vi
aveva suggerito di scegliere un itinerario alternativo. Perch non provare a solle
citare le guide
affinch assumano un ruolo pi attivo nella vostra vita su base regolare? Per esempi
o, quando
prendete l'auto per andare da qualche parte, chiedete alla vostra guida: Che stra
da scegliere per
andare a casa?. Proponete alternative ben precise, una alla volta, quindi fate un
a pausa e
prestate ascolto alla eventuale risposta affermativa. Se non siete sicuri, chied
ete nuovamente e
siate pazienti.
Quindi agite sempre sulla base del consiglio ricevuto, anche se di tanto in tant
o potr rivelarsi
errato. Costruirete cos le fila di un forte legame intuitivo, e proprio come dice
la strega cattiva
del Mago di Oz: Certe cose devono essere fatte con delicatezza!. Se pu

238 - La Fisica dei Miracoli

essere utile uscire e comprare delle pantofole color vermiglio, o magari delle s
carpe da tennis
verdi come quelle indossate da George Harrison nelle scene girate in cima al tet
to nel film
LetltBe, fatelo senza indugiare! Ricordate soltanto una cosa: non si tratta tant
o di trovare dei
buoni sostegni, quanto di entrare nello stato d'animo adeguato per ricevere le i
nformazioni di
cui si ha bisogno.
Sapete gi cosa, dovrebbe fare se le informazioni ricevute risultano assolutamente
sbagliate,
non vero? Esatto: Sei licenziato!. Si faccia avanti il candidato seguente al compi
to di spirito
guida. Una volta licenziate molte delle voci che fanno capolino nella vostra tes
ta, alla fin fine
rester soltanto il meglio. Ovviamente potete sempre chiedere un colloquio persona
le con una
certa guida, se non vi sentite pronti a licenziarla in tronco. Provate a scriver
e tutto ci che
vorreste e che vi attendete di modo che nel momento in cui avverr l'incontro dell
e menti
abbiate tutto ben chiaro in testa. Se posso permettermi di dare un consiglio, di

rei che se le
informazioni ricevute hanno un carattere criptico, o sono espresse simbolicament
e,
probabilmente sono anche pi affidabili. Le guide comunicano spesso attraverso il
linguaggio
simbolico dell'emisfero cerebrale destro.

ASCOLTARE LA VOCE DELLA POSSIBILIT

L'anno scorso, durante un mio seminario tenutosi a Vancouver, ho scelto a caso u


n giovane tra
il pubblico e l'ho portato sul palcoscenico. Una volta lass, ha raccontato a me e
a tutti i
presenti qualcosa di sorprendente: ha spiegato di essere un programmatore di com
puter di
Londra; un giorno, mentre lavorava con il suo computer, ha sentito una voce pote
nte e
assolutamente sconosciuta che gli diceva che doveva imparare l'Energetica della
Matrice.
Incuriosito, ha fatto una ricerca in rete, scoprendo subito il nostro sito Web.
C' rimasto per
diverse ore, guardandosi tutti i videoclip e leggendo tutto il materiale disponi
bile. Non riusci

Capitolo 21 - Approfittate della visita guidata - 239

va a capire il nesso: lui era un esperto di software, mentre tutta quella roba s
embrava riguardare
soltanto guarigione e trasformazione. S, va bene, pens, qualsiasi cosa voglia dire. C'
era
pur sempre qualcosa che gli parlava - forse letteralmente!
Incapace di sbarazzarsi di quella voce nella sua testa, e in virt di un puro e se
mplice atto di
fede, prenot un biglietto per Vancouver. A quel punto gli chiesi se da bambino av
esse mai
realizzato uno di quei telefoni rudimentali, fatti con due lattine vuote legate
da uno spago.
Certo!, rispose il giovane. Tanto mi bastava: disponevo dell'apertura necessaria.
Rapidamente gli feci appoggiare l'orecchio a una lattina immaginaria, legando un
filo altrettanto
immaginario a quella che tenevo io, poi lo feci andare dall'altra parte della sa
la.
Giunto alla distanza necessaria, parlai nel mio congegno immaginario con una voc
e profonda e
possente, pronunciando le parole: Quella che ti parla la voce di Dio!. Il giovane
cadde dalla
sedia e fin sul pavimento del palcoscenico in uno stato profondamente alterato, e
vi rest per
quasi un'ora. Quando torn alla realt cos come la intendiamo, non era pi la stessa pe
rsona.
Partecip con gran fervore all'intero seminario, apprezzandone ogni aspetto profon
damente,
quasi si fosse trattato di un pesce che era stato costretto a respirare in super
ficie per tutta la vita
e si ritrovasse finalmente immerso nelle acque di una qualche forza benevola. Pe
r lui fu come
tornare a casa!

DACCI DENTRO CON ILVOLUME

Se vi gi capitato di sentire la voce del vostro intuito - sono sicuro che la magg
ior parte della
gente abbia sperimentato qualcosa del genere - vi siete mai chiesti come potenzi
are tale
capacit? Mi sembra ovvio che se ascoltate quella che la Bibbia definisce la calma
, flebile voce
interiore, la cosa pi semplice da fare sia alzare il volume! A chi non mai capita
to di viaggiare
in auto con

240 - La Fisica dei Miracoli

la radio al minimo, giusto per avere un po' di compagnia. Poi capita che mandino
in onda una
canzone che conosci bene, e che ti strappa dalle tue fantasticherie, e allora d'
istinto metti mano
al volume, perch non vuoi assolutamente perdertela!

ESERCIZIO PER SVILUPPARE


IL SISTEMA STEREOFONICO DELL'INTUIZIONE

Stiamo pensando a qualcos'altro e all'improvviso ci viene in mente una vecchia m


eravigliosa
canzone che non sentiamo da anni. A chi non capitato? D'istinto accendete la rad
io, e scoprite
che stanno passando proprio la canzone che vi era venuta in mente. una sorta di
stimolo della
"chiaroveggenza uditiva" . Per qualcuno potrebbe trattarsi di dover cercare gi, d
a una parte e
dall'altra, fino a trovare il pulsante di accensione dello stereo dell'intuizion
e, pigiare e
accenderlo. Perch non provare subito? Rester ad aspettare che abbiate finito.

Alcuni dei lettori potrebbero avere una vita talmente intensa e piena di affanni
da aver
completamente dimenticato come si fa ad ascoltare. Se siete tra questi, perch la
cosa possa
funzionare ci vorr probabilmente qualche minuto in pi di fatica, ma vale comunque
la pena
provarci. Vi chiederei semplicemente di leggere questo paragrafo, poi posare il
libro, chiudere
gli occhi ed entrare in uno stato di profondo rilassamento. A quel punto non dov
ete far altro che
dedicare tutta la vostra attenzione al vostro sistema stereofonico dell'intuizio
ne. Cominciate con
la cosa pi semplice: guardate gi e accertatevi che sia collegato alla corrente!
Adesso cercate il pulsante di accensione e pigiatelo. Se tutto sembra funzionare
, sintonizzatevi
sulla stazione radio della vostra guida o Angelo. Se non sapete su quale canale
sta trasmettendo,
fate riferimento alle informazioni localizzate al livello del vostro inconscio:
c' un programma
che vi consentir di accedere alle stazioni di pi facile ascolto. Una volta trovato
il vostro
canale

Capitolo 21 - Approfittate della visita guidata - 241

preferito, assicuratevi di memorizzarne la frequenza, cos


rovarlo vi sar
estremamente facile. Come essere certi che si tratti della
iconoscerete
d'istinto. E ne sarete certi non perch ascolterete sempre
a perch anche
la musica meno familiare vi far sentire talmente bene che
canale.

che la prossima volta t


stazione giusta? La r
ci che volete sentire, m
non vorrete pi cambiare

CONSIGLI PER I PROBLEMI PI COMUNI

1.
Se avete seguito tutti i miei consigli e il segnale non ancora nitido, tor
nate alla vostra
mente e analizzate gli altoparlanti del vostro sistema stereofonico d'intuizione
. I cavi sono
collegati? Controllate con attenzione, soprattutto le eventuali rotture o sfilac
ciamenti - i due
capi devo essere ben collegati ai morsetti dello stereo.
2.
Se i collegamenti sembrano perfetti e tutto quanto acceso, forse il probl
ema risiede
nella vostra capacit di ricezione. Qualcuno ha l'abitudine di prendere tutto cos s
ul serio che
dimentica come si fa a giocare. Se pensate di far parte della categoria delle pe
rsone con

problemi di ricezione, ovvero che manifestano poca ricettivit, seguite con attenz
ione i punti 3
e 4.

3.
Se talvolta sperimentate un problema di percezione, potr essere utile resta
rsene
semplicemente coricati e dimenticare completamente i propri problemi, almeno per
qualche
breve istante. Forse il canale di ricezione subisce l'interferenza dei segnali p
rovenienti dalla
stazione dell'intuizione personale. Nessun problema: rilassatevi ulteriormente,
lasciandovi
affondare nel ricordo dell'ultima volta che vi siete veramente divertiti.
4.
Se non riuscite a ricordare l'ultima volta in cui vi siete divertiti per d
avvero, forse c'
bisogno di qualche aggiustamento a livello dei vostri bisogni vitali fondamental
i. Andate a
vedervi una commedia qualsiasi. Leggetevi qualcosa di divertente o cominciate a
fare un po' di
musica con degli amici!

242 - La Fisica dei Miracoli

5.
Se non fate parte di quel
si fa a
divertirsi, posate subito questo
o... Non l'avete
ancora fatto? Noooo? Be', allora
po', invece di
continuare a prestare attenzione
a ordinarvi di
non farlo!

genere di persone che riescono a ricordare come


libro e datevela a gambe. Subito! Sto aspettand
devo dedurne che avete deciso di divertirvi un
a quelle voci imperiose e adulte che continuano

6.
Continua a non funzionare, allora vorrei che riusciste a scovare una voci
na nella vostra
testa capace di dirvi sempre cosa dovete fare, sapere, qualcosa del genere "Mang
ia un po' di
verdura!", "Sistemati i capelli", o ancora "Non uscirai di casa vestito cos, vero
?". O per finire,
il mio preferito: "E cos e basta!". Prendete queste voci, ovunque siano, e qualsi
asi cosa
sembrino, e mettetele da parte, o meglio ancora, lasciatevele alle spalle, rinch
iudetele in una
piccola bolla che scompare lontano. Via!

Va meglio adesso?

ECCO COME HO TROVATO LA MIA GUIDA INTERIORE: LA STORIA DI UN


PRATICANTE DI ENERGETICA DELLA MATRICE

Voglio condividere una delle molte sorprendenti esperienze/cambiamenti della mia


vita che si
sono verificati a seguito del mio incontro con l'Energetica della Matrice: di re
cente mi
capitato di svegliarmi nel bel mezzo della notte in preda a un gran panico, che
in questa
occasione era addirittura paralizzante. Ho cominciato a preoccuparmi di qualsias
i cosa
possibile: soldi, cose della vita, scuola e salute. Qualsiasi cosa potesse indur
mi un minimo
stress causava il pi assoluto panico. Non avevo idea di quali fossero i fattori s
catenanti.
L'unica cosa di cui ero certo che pi cercavo di lottare con quelle emozioni, pi il
mio corpo
s'irrigidiva provocandomi ulteriore stress. Poi, verso le 5:30 di mattina, ho se
ntito una voce che
mi ha detto: Vai in palestra!. Ma che diavolo! Era l'alba e non c'era

Capitolo 21 - Approfittate della visita guidata - 243

ragione al mondo per cui sarei andato in palestra. Inoltre, sapevo come tirarmen
e fuori: mi sarei
diviso in due, di modo che "l'altra parte" di me stesso potesse occuparsi della
faccenda: dovevo
soltanto restare calmo e immaginare che quello "stress" se ne stesse andando. Ma
la stessa voce
ha ribadito con tono assai deciso: VAI IN PALESTRA!. Ho risposto seccato: Ok, hai v
into
tu!, mi sono alzato e sono andato in palestra. Quando sono arrivato l, c'erano gi a
lcuni miei
amici, abituati ad allenarsi la mattina presto. Ho sorriso e li ho salutati con
un cenno della
mano. Ma tutti hanno continuato a fare come niente fosse, quasi fossi diventato
invisibile. Con
una scrollata di spalle ho cercato una macchina libera, dirigendomi verso lo ste
pper su cui ero
solito allenarmi. E invece il mio corpo ha continuato ad avanzare (come se non n
e avessi pi il
controllo) finch non mi sono imbattuto in una nuova macchina dotata di cardio-fit
ness. Ho
predisposto il visore di modo che mostrasse il battito cardiaco e le calorie bru
ciate e ho
cominciato a correre. Nel giro di cinque minuti ero gi inzuppato di sudore. Sono
in buona
forma e non mi capita mai di sudare molto cos rapidamente. Un istante dopo una vo
ce in me
mi ha detto: Chiudi gli occhi. Intuitivamente ho compreso che stavo per imparare e
sperimentare qualcosa di nuovo, e ho prestato ascolto a quel consiglio. Dopo ave
r chiuso gli
occhi, la stessa voce ha ripreso: Disegna un ologramma di te stesso. Prima ancora

che la voce
avesse finito di pronunciare quelle parole, di fronte a me c'era un ologramma di
me stesso, nel
bel mezzo di quello che sembrava un cielo nero. Mi sono avvicinato a quella mia
visione quel

tanto che bastava per toccarla, e ho percepito una luce bianca, una sorta di pol
vere scintillante, e
qualcosa che oscillava. Era un altro me stesso: il mio s superiore, il mio s del c
uore (o
comunque vogliate chiamarlo). Il mio s superiore stava elaborando quell'ologramma
di me
stesso! Ricordo benissimo che subito dopo mi sono messo a lavorare su quell'olog
ramma,
tirando via dei fili, ripulendolo e limitandomi ad acquisire consapevolezza di c
i che stavo
osservando.

244 - La Fisica dei Miracoli

Poi, da dietro quell'ologramma, e cio dalla profondit di quella sorta di cielo ner
o, sono emersi
numeri (frequenze) che si sono diretti volando al mio ologramma. Alcune parti de
ll'ologramma
si sono illuminate, ed proprio l che si sono dirette le frequenze, dove ce n'era
bisogno.
Poi sono apparse dal nulla alcune delle mie guide (mia nonna, Einstein, il mio c
ane, Giacomo,
Ges, il Buddha e gli angeli), e li ho sentiti pronunciare queste parole: Adesso gi
ochiamo un
po'. Ho avuto l'impressione che ci sedessimo tutti quanti attorno a una tavola ro
tonda al cui
centro c'era il mio ologramma. Tutti intorno c'erano gli altri, compreso il mio
s superiore, ed
eravamo tutti l per lavorare insieme. Nell'ologramma che mi veniva mostrato non c
'era
nessuna differenza tra loro e me: eravamo tutti uguali, giacch provenienti dalla
stessa fonte
d'amore. Poi ho sentito nuovamente la voce che mi diceva: Vai in pace. Ed stato a
quel
punto mi sono reso conto che le mie gambe stavano ancora correndo e che un mio b
raccio,
quello vero, fisico, si era spostato rapidamente all'indietro, andando molto pi l
ontano delle sue
capacit normali, e aveva afferrato un "oggetto" che sembrava essere la pace stess
a. L'ho preso
e l'ho lasciato cadere direttamente sull'ologramma. Nel momento stesso in cui gl
iel'ho
consegnato, l'ologramma ha perso la sua forma stazionaria ed precipitato in quel
cielo nero,
scomparendo e trascinando con s tutto quanto.
Per la prima volta da quando li avevo chiusi, ho
omento stato
come se facessi il primo respiro della mia vita.
n pace, a mio
agio. Non ero affatto certo di cosa fosse appena
alla macchina e
ho visto che erano passati 40 minuti. Non potevo
quadrante e ho

riaperto gli occhi, e in quel m


Mi sono sentito profondamente i
successo. Ho dato una occhiata
crederci! Poi ho controllato il

potuto accertare che in quei 40 minuti avevo bruciato 800 calorie! Era impossibi
le, e allora ho
riesaminato tutto il lavoro fatto: il computer non mostrava nessun segno di erro
re, il battito
cardiaco era accelerato passando da 105 a 190 e fino a 210...

Capitolo 21 - Approfittate della visita guidata - 245

Ho lasciato la macchina e ho cercato uno dei miei amici, qualcuno che potesse sp
iegarmi cosa
era successo, ma tutti quanti hanno continuato a fare come se non mi vedessero.
Ho provato a
chiamare qualcuno al telefono, ma sono stato prontamente interrotto, perch i miei
interlocutori
non riuscivano a sentire nient'altro che un vago "bla-bla".
Sono davvero onorato di aver potuto sperimentare un risveglio talmente incredibi
le! In seguito
qualcuno mi ha chiesto se potessi tornare indietro e sperimentarlo nuovamente, a
l che ho
risposto: Certo! ancota tutto qui!. E senza neppure pensarci, la mia mano si diret
ta verso
una forma alla sinistra del mio corpo, l'ha afferrata e mi ha nuovamente donato
pace e interezza.

TS, praticante diplomato in Energetica della Matrice

.'

CAPITOLO 22

Il piccolo libro delle grandi avventure di Mark

La figura del dottor Mark Dunn, mio carissimo amico ed ex collaboratore ai miei
seminari di
Energetica della Matrice, vi sar ormai ben nota, cos come la sua propensione per l
e
disavventure. La sua carriera di chiaroveggente professionista non era cominciat
a certo sotto i
migliori auspici. Oggi Mark riesce a percepire cose di cui le persone comuni non
sono
minimamente consapevoli, e spesso con precisione straordinaria. Ma non sempre st
ato cos!

IL PERCORSO DI APPRENDISTATO DEL DOTTOR DUNN: UN VIAGGIO LUNGO E


BIZZARRO

Quando Mark cominci a studiare con me, pi di una decina di anni fa, come lui stess
o
ammette non era in grado di vedere, sentire o percepire nulla di pi di quanto com
unemente
accessibile ai nostri cinque sensi. Quando gli fornivo informazioni di carattere
clinico che non
avevo ottenuto attraverso i normali strumenti a disposizione della medicina uffi
ciale, ci restava
immancabilmente di stucco. Saltava su ed esclamava (sulla base delle tipica reaz
ione scettica
che la mente conscia manifesta nei confronti dei dati ottenuti attraverso metodi
o canali non
convenzionali): Come diavolo fai a saperlo? Non provare nemmeno a dirmi che l'hai
"sentito"
perch una cosa che mi fa letteralmente infuriare!.
Uno dei punti di svolta nell'evoluzione della sua consapevolezza fu il frutto de
lla nostra
partecipazione a un seminario elementare d'iniziazione al percorso sciamanico o
viaggio
interiore.

248 - La Fisica dei Miracoli

In quell'occasione Mark ebbe sorprendenti incontri mentali con Spike, il vampiro


della serie
Bufjy l'ammazzavampiri, il mago Merlino e Jabba di Guerre Stellari (quest'ultimo
incontro
ebbe luogo in un negozio di jeans!). O c'era qualcosa che davvero non funzionava
nel suo
cervello, oppure Mark stava cominciando a dare promettenti segni di alcune delle
capacit
complesse e straordinarie che oggi dimostra senza nessuna difficolt su base quoti

diana (come

per esempio l'accesso agli archetipi e all'immaginario del sogno). Basandomi su


ci che so circa
questa persona straordinaria, devo dire che la seconda interpretazione la sola c
orretta!
interessante notare che la persona stessa che guidava quel seminario confess agli
studenti
che all'inizio non riusciva affatto a penetrare i misteri del percorso sciamanic
o! Subito dopo
essere entrata in contatto con quella disciplina, aveva dovuto lavorarci quotidi
anamente per ben
due anni prima di poter avere una vera e propria esperienza mistica. Aveva sempl
icemente
rifiutato di rinunciare. Nel processo di sviluppo delle proprie capacit intuitive
non c'
possibilit di fallimento: tutto ci che si ottiene sono soltanto risultati e inform
azioni. E
sufficiente non desistere mantenendosi rilassati, e alla fine le capacit extrasen
soriali desiderate
si manifesteranno spontaneamente. Il punto chiave nello sviluppo di qualsiasi ta
lento del genere
rilassarsi e lasciar andare. Mai giudicare. E necessario creare un ambiente sicu
ro in cui sia
possibile esplorare gli stati alterati e le capacit paranormali.

LA PRIMA GUIDA INTERIORE DI MARK

Subito dopo aver partecipato al suo primo corso d'iniziazione sciamanica, Mark r
icevette la sua
prima "guida interiore": un'alce dei cartoni animati, e non era neppure quella p
i famosa!
Quella guida di tanto in tanto dava a Mark informazioni apparentemente utili. Ma
c'era soltanto
un piccolo problema: buona parte delle cose che giungevano a Mark attraverso que
l

Capitolo 22 - Il piccolo libro delle grandi avventure di Mark - 249

suo "orecchio interiore" inizialmente erano sbagliate, almeno secondo il feedbac


k ottenuto dai
suoi clienti.
Per, l'ho detto e lo ripeto, in questo settore non possibile fallire, ci
o risultati e
informazioni. Le stravaganze della guida di Mark erano in piena armonia con
canzone
scritta da un mio professore alla Bastyr e intitolata "La mia guida Clyde".
a canzone, Clyde
continuava a ripetere al protagonista un sacco di cose che alla fin fine si
lavano essere

sono sol
una
Nell
rive

completamente sbagliate. Nel verso conclusivo della canzone, la guida riceve fin
almente la

domanda chiave: Com' possibile che molte delle cose che mi hai detto si siano dimo
strate
assolutamente campate in aria?. Ebbene, la guida Clyde era un alcolizzato che sta
va
semplicemente inventandosi delle cose. Ecco perch molto meglio mettere alla prova
questi
spiriti guida, tanto per accertarsi che non abbiano alzato il gomito! Nel percor
so spirituale
all'illuminazione uno dei primi test da superare consiste proprio nello sviluppo
di un sano
spirito critico. Questo insegnamento presente nelle pi svariate forme in tutte le
tradizioni
misteriche di cui ho fatto esperienza.
Le informazioni ricevute devono sempre essere verificate attraverso ogni possibi
le mezzo. Nel
corso di tale processo occorre evitare l'autocompiacimento, e in tal modo se ne
trarranno grandi
vantaggi, aggiungendo nuove dimensioni alle esperienze della propria vita. Detto
ci, occorre
anche ribadire che non bisogna lasciarsi scoraggiare n rinunciare. Inoltre, mai s
upporre che ci
che sappiamo o percepiamo come reale costituisca una realt assoluta. Sviluppando
la propria
capacit di percepire in modo nuovo e inconsueto spesso constateremo che la realt,
o ci che
supponiamo tale, si trasforma e cambia sotto i nostri stessi occhi.
Pi o meno nello stesso periodo in cui Mark incontr quella sua prima guida presero
a
verificarsi altri strani fenomeni. Talvolta, mentre il dottor Dunn stava parland
o con un cliente,
percepiva bolle o sfere blu intermittenti che prendevano a interagire con la sua
anatomia. Non
fidandosi ciecamente (e ne aveva ben d'onde!) di quelle sue iniziali intuizioni
psichiche, se per
caso Mark

250 - La Fisica dei Miracoli

vedeva una bolla blu che si posava sulla spalla del suo cliente, gli chiedeva se
avesse un
particolare problema da quelle parti. Nella maggior parte dei casi la risposta e
ra un deciso:
No!. Ma le cose cominciarono ad andare meglio - molto meglio -- col passare del te
mpo.
Come gi detto una infinit di volte, dobbiamo acquisire consapevolezza di ci che sti
amo
osservando senza mai dare per scontato che quella informazione sia valida o in d
efinitiva
importante. Per dirla altrimenti, come ci ricorda il Vangelo, non giudichiamo sec
ondo le
apparenze, ma con giusto giudizio (Giovanni 7:24). E ci significa seguire il fluss
o
dell'energia cos come si manifesta in quel preciso momento.

Dopo aver dedicato qualche tempo a quel fenomeno delle "bolle blu", Mark decise
che era
venuto il momento di fare qualcosa per migliorare l'accuratezza delle sue percez
ioni. Un giorno
entrai nel suo studio e lo trovai rannicchiato su una carta anatomica del corpo
umano con un
pendolo che oscillava, tenuto tra l'indice e il medio della sua mano. Stava pazi
entemente

ponendo delle domande precise, con risposta inequivocabile "s" o "no", circa il s
uo prossimo
paziente, prima ancora che si presentasse fisicamente per il suo appuntamento. E
ci sottolinea
un altro aspetto importante: opportuno che troviamo o scopriamo il nostro metodo
personale
per ottenere le informazioni e le intuizioni di cui abbiamo bisogno. C' chi si se
rve dell'analisi
della tensione muscolare, chi dei pendoli, chi dell'immaginario dei sogni, del s
ogno cosciente,
del viaggio sciamanico, della meditazione o di altri metodi ancora. opportuno es
plorare
prendendosi il tempo di scoprire che cosa fa al caso nostro. E un processo che c
omporta
inevitabilmente molti tentativi o errori, ma gradualmente, nel giro di un anno c
irca,
l'accuratezza comincia a migliorare decisamente. Giacch Mark verificava sistemati
camente
qualsiasi indicazione cui fosse giunto intuitivamente, in quel suo tentare di pr
evedere di cosa
soffrissero i suoi clienti non c'era pi nessun rischio n possibilit di fare una bru
tta figura. In
tal modo Mark si costru una zona franca concettuale in cui pot far crescere costan
temente il
suo talento,

Capitolo 22 - Il piccolo libro delle grandi avventure di Mark - 251

fino a farlo sbocciare pienamente. Dobbiamo avere fiducia ma anche verificare. M


ai dare per
scontato che le informazioni psichiche siano sempre accurate o corrette. In sost
anza ci serviamo
sempre del mezzo migliore per verificare ci che abbiamo intuito, e ci sforziamo d
i migliorare
continuamente la nostra accuratezza secondo modalit semplici e utili.

INSEGNAMENTI AVANZATI SUL DUALISMO

Forse qualcuno dei lettori non creder affatto negli angeli. Ebbene, neppure il mi
o amico Mark
aveva una gran fiducia nella loro esistenza. Dopotutto, non ne aveva mai visto u
no, e di certo
nessun angelo gli aveva mai salvato la vita. Mark aveva sentito un sacco di stor
ie in proposito,
ma non aveva mai sperimentato coscientemente la presenza di un angelo. Pregava,
meditava e
supplicava, ma nessun angelo aveva mai fatto la sua comparsa. E cos un giorno dec
ise di
farsene uno. Dopo aver scelto come procedere, raccolse su Internet tutto quello
che poteva
trovare in materia di angeli. Nel corso delle sue ricerche si imbatt soprattutto

nell'arcangelo
Gabriele, cos decise che il suo angelo personale si sarebbe ispirato proprio a lu
i.
Intraprendendo un profondo processo meditativo, Mark prese a interagire con il c
ampo morfico
dell'universo. Attraverso l'intenzione concentrata, cerc di "canalizzare" gli sch
emi di energia

angelica fino a creare un modello mentale. Una volta completata la realizzazione


di quella sua
realt virtuale, l'angelo sembr acquisire una esistenza propria. Avete capito bene!
Mark poteva
andarsene a spasso e chiacchierare con la sua versione personale dell'arcangelo
Gabriele.
All'epoca non lo sapevo ancora, ma in realt ci sono precedenti del genere, ben co
mprovati, in
una particolare tradizione spirituale, e pi precisamente nella setta buddhista di
yogi Vajrayana
che compiono una pratica simile a quella che Mark aveva intuitivamente sviluppat
o per conto
proprio. Questi praticanti di medi

252 - La Fisica dei Miracoli

tazione tantrica memorizzano nei minimi dettagli le forme della divinit prescelta
. Col passare
del tempo, attraverso profonde pratiche di concentrazione e meditazione sulla fo
rma della
divinit, sviluppano la capacit d'interagire con essa, in modo del tutto analogo a
una
simulazione di realt virtuale. Alla fine, l'adepto di questa sorprendente discipl
ina in grado di
percepire la forma della divinit con la stessa chiarezza con cui vede un tavolo o
una sedia, e
pu interagire liberamente con essa. Michael Talbot discute questo processo nel su
o libro
Mysticism and the New Physics.

DOVEVA ESSSERCI QUALCOSA DI MAGICO


IN QUELLE VECCHIE ALI
(Cantato sulle note di "Frosty the snowman")

A quanto pare Mark si era intuitivamente imbattuto nell'approccio dualistico. Un


giorno stava
lavorando nel suo studio quando si present una paziente letteralmente piegata in
due dal dolore
per una crisi di calcoli biliari. Una patologia del genere pu rappresentare una v
era e propria
emergenza medica. Coerentemente con il suo dovere di medico, Mark le disse che a
vrebbe
dovuto recarsi al pronto soccorso. La donna chiese che tentasse di fare qualcosa
, dopo di che
avrebbe seguito il suo consiglio. Venti minuti dopo la donna sperimentava ancora
un gran
dolore, e Mark aveva esaurito tutte le possibili tecniche di guarigione a sua di
sposizione - o

almeno cos pensava.

GABRIELE SI MATERIALIZZA

Guardandosi intorno alla ricerca di qualcosa che potesse risultare utile, il suo
sguardo si pos
sulla sua versione personale dell'arcangelo Gabriele, che in quel momento sembra
va essere
carponi, intento a mangiarsi un sandwich al burro di arachidi e

m*
Capitolo 22 - Il piccolo libro delle grandi avventure di Mark - 253

banane! Esasperato, Mark si rivolse all'angelo dicendogli: Ma perch non provi a fa


re
qualcosa per questa donna?. Levandosi lentamente in piedi, e continuando a mastic
are,
l'angelo si diresse verso la paziente e spinse delicatamente la sua mano non cor
porea
nell'addome della donna. Il dolore che lei stava sperimentando scompar all'istant
e. Ma che
cosa mi ha fatto?, chiese costei, stupita per l'improvviso capovolgimento della s
ituazione.
Mark, colto alla sprovvista, le rispose: Mi creda, signora, sono sicuro che prefe
rirebbe non
saperlo!. Detto ci, Mark le impresse nella mente la necessit di recarsi al pronto s
occorso per
fare tutti gli accertamenti del caso, cosa che la donna fece puntualmente, anche
se a tutti gli
effetti quella crisi era stata risolta.
Penso non ci sia bisogno di sottolineare che da quella volta in poi tra gli ange
li e Mark prese a
cementarsi una intesa perfetta. Per esempio, il giorno dopo quella esperienza co
n la donna con
la crisi biliare, entrai nello studio di Mark e lo trovai in posizione meditativ
a, con il capo chino
a terra, in una sorta di stupita venerazione. Potevo a malapena intrawedere il p
rofilo di due
forme luminose proprio davanti a lui. Zitto, sto comunicando con i miei angeli!, m
i disse a
bassa voce. Risposi con un cenno di assenso e feci silenziosamente marcia indiet
ro, lasciandolo
solo con i suoi angeli.

DUALISMO E OPPOSTI: IL LATO OSCURO

Per Mark quello fu l'inizio di un corso intensivo sugli aspetti della visione du
alistica della
realt. Sono certo che riuscirete a capirmi alla perfezione: quando nel tuo incons
cio stabilisci
regole in virt delle quali polarizzi o suddividi la realt, creando degli opposti,
cosa ottieni

all'opposto degli angeli, cio dall'altra parte del percorso della luce, tanto per
dire? Esatto,
proprio cos: il tuo presentatore televisivo preferito ti far da cerimoniere per un
a versione
pazzesca e ultraterrena di Rischiatutto! Se in senso relativo esistono degli ang
eli, l'espressione
del dualismo

254 - La Fisica dei Miracoli

deve completarsi con dei demoni. Rullano i tamburi e squillano le trombe: ecco q
ui leoni, tigri e
demoni, si salvi chi pu!
Mark cominci a percepire la presenza di spiriti malefici in ognuno dei clienti co
n cui si
trovava a lavorare. Per qualche tempo la sua pratica medica assomigli pi all'esorc
ismo che a
qualsiasi altra cosa gli avessero mai insegnato all'universit di medicina. Mark s
i ritrov
talmente preso in quella fase del suo processo di crescita spirituale che, a un
certo punto, un
altro sedicente guerriero spirituale chiese il suo aiuto per praticare un esorci
smo su una intera
setta di spiriti malefici che passavano il loro tempo a possedere gli umani. Qua
ndo nella tua vita
cominci a vedere cosa del genere, non c' pi bisogno di andare al cinema, vero?
Per qualche mese Mark si dedic completamente all'equivalente clinico di una guerr
a spirituale.
Nelle culture primitive, cos come nel pensiero sciamanico, la possessione da part
e di uno
spirito pu essere la causa della manifestazione di una malattia o di un disagio.
Nel nuovo
testamento tale concezione fa puntualmente la sua comparsa ogni qualvolta Ges gua
risce i
malati, scacciando gli spiriti che li possiedono. Per qualche tempo Mark adott un
modello
analogo della realt, potremmo dire d'ispirazione sciamanica. Ovunque volgeva lo s
guardo
c'erano degli spiriti malefici in agguato!
Ma alla fine, anche quell'andarsene in giro brandendo una spada immaginaria con
cui
combattere le forze invisibili del male, perse il suo fascino. Inoltre, qualcuno
l'avr gi intuito,
continuando su questa strada si pu letteralmente impazzire! Ricorderete ci che ho
gi
sottolineato in altre pagine di questo libro: il concetto stesso di sovrapposizi
one permette la
coesistenza di tutte le possibilit. Non appena scegliamo un particolare modello p
ercettivo della
realt, prendiamo a osservarne l'esistenza, con tutti i suoi mutevoli aspetti, att
raverso la lente
delle credenze che abbiamo scelto di adottare. In pratica, vedremo esattamente c

i che ci
aspettiamo di vedere sulla base delle limitazioni del nostro modello individuale
e culturale.

Capitolo 22 - Il piccolo libro delle grandi avventure di Mark - 255

Se ci che stiamo vedendo o sperimentando nella nostra vita non ci piace, cambiare
prospettiva
e attendersi i cambiamenti pi opportuni rappresenta un modo eccellente per cominc
iare a
trasformarla, di modo che le esperienze che ci offre siano pi piacevoli. Mark si
rese infine
conto che le sue percezioni potevano essere considerate una sorta di caleidoscop
io. Se non gli
piaceva quel che vedeva, o percepire le cose in quel modo non risultava utile, n
on doveva fare
altro che cambiare la portata della sua percezione. Proprio come succede in un c
aleidoscopio,
sufficiente manipolare i controlli a nostra disposizione per far comparire sotto
i nostri occhi
schemi completamente diversi.
Quando Mark smise di attendersi un particolare risultato, e si limit a rilassarsi
, cominci a
credere che qualsiasi cosa si fosse manifestata o avesse incontrato nel momento
successivo si
sarebbe rivelata utile specificamente a quella situazione. Se si ritrovava in un
a realt scomoda,
o non particolarmente utile, si poneva automaticamente la seguente domanda: Se do
vessi
vedere qualcosa che pu essere veramente di aiuto per questa persona, in questo pr
eciso
momento, che cosa potrebbe essere?. In tal modo la sua consapevolezza si centrava
gradualmente nel suo cuore e restava in attesa della successiva manifestazione.
Cos facendo
rinunci al bisogno di giudicare o di analizzare le informazioni, il che cambi la n
atura e il
carattere globale dei suoi incontri.
Con ogni probabilit stata proprio questa la lezione pi grande che Mark mi ha offer
to: se non
ti piace ci che la tua esperienza attuale di vita ti sta offrendo, discendi nello
spazio sacro del
tuo cuore, e da quella condizione particolarmente vantaggiosa, chiediti: Se doves
si
ricominciare da capo, e sperimentare una vita migliore, a che cosa assomigliereb
be, che cosa
sperimenterei?. Dobbiamo avere fiducia nell'universo, essere certi che ascolter la
nostra
supplica interiore e quindi osservare in che modo la vita prende a trasformarsi.
I miracoli sono
ovunque, tutto intorno a noi: dobbiamo soltanto aprire gli occhi e saperli ricon
oscere!

CAPITOLO 23

Come creare modelli artificiali avanzati

Il dottor M.L. Rees, mio amico e mentore, era solito portare sul petto un grosso
cristallo,
proprio all'altezza in cui si trova il cosiddetto "chakra del cuore", almeno sec
ondo alcuni sistemi
di credenze e culture religiose.1 Gli oggetti di cui si serviva erano le "armoni
che", come aveva
battezzato i suoi congegni basati sui cristalli. Di norma si trattava di un cris
tallo principale,
collegato energeticamente a tutta una serie di congegni, debitamente programmati
e anch'essi a
base di cristalli, che teneva nel suo studio, situato nel pi improbabile dei post
i, e cio a Sedan,
in Kansas. Secondo la sua concezione, tutti quei congegni potevano essere progra
mmati con
una loro specifica intenzione, come per esempio guarire o curare alcune specific
he patologie o
problematiche.
Il dottor Bill Tiller, esperto in energie sottili e psico-energetica, spiega inv
ece come effettuare
l'imprinting di semplicissimi congegni elettrici attraverso una intenzione menta
le
specificamente programmata, di modo che eseguano determinati compiti - come per

Mervin Rees scopr la linea temporale sfenoidale e i punti riflessi relativi a mus
coli, organi e
ghiandole nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Nel 1955 cominci a praticare i
n quel di
Sedan, Kansas, e nel 1956 prese a sviluppare la tecnica sacro-occipitale. Nel 19
74 fu nominato
direttore della Sacro Occipital Research Society International, e nel 1980 intro
dusse una nuova
tecnica originale, la cosiddetta Soft Tissue Orthopedic, che lo port infine allo
sviluppo del
metodo della armoniche. Si veda Maeda Shigeru, Chiropractk in fapan, 1996, http:
//
www.asahi-net.orjp/-xf6s-rned/eoverview.htrnl. Si veda inoltre Association Cultu
relle
Chiropractk Team, "The First European AK Meetings, 1976-1978", su The Internatio
nal
Journal ofApplied Kinesiology and Kinesiologic Medicine, numero 20 (primavera 20
05),
http://www.kinmed.com.

258 - La Fisica dei Miracoli

esempio correggere il pH di una certa stanza o cambiare altri parametri fisici o


ggettivamente
verificabili e che possono essere misurati attraverso la strumentazione scientif
ica. Tiller ha
raccontato questi suoi esperimenti in un libro straordinario e rivoluzionario in
titolato Some
Experiments in Science with Real Magic.
Alla maggior parte delle persone che lo incontrano Tiller richiama alla mente l'
archetipo del
mago saggio. Qualcuno potrebbe dedurne che ci sia il frutto di un lavoro trentenn
ale, un
complesso percorso di auto-perfezionamento spirituale comprendente meditazione,
concentrazione e yoga. Ma in realt Tiller originariamente un fisico e, nel corso
della "Guerra
Fredda", si occupato assieme ad altri colleghi della valutazione delle affermazi
oni degli
scienziati russi riguardo le capacit psichiche.
Molti degli scienziati che avevano osservato le dimostrazioni di Uri Geller e di
sensitivi russi,
durante le quali davano apparentemente prova delle loro capacit paranormali, avev
ano
dichiarato che si trattava di semplici trucchi e che non erano altro che ottimi
prestigiatori. Tiller
era stato uno dei pochi a dissentire e a sostenere invece che in quei fenomeni c
'era qualcosa di
veramente speciale.
Tiller aveva ipotizzato che forse gli scienziati non avevano ancora sviluppato a
ttrezzature e
strumenti di misurazione sufficientemente sensibili per poter determinare ci che s
tava
realmente accadendo. E immagin che dovesse essere possibile sviluppare tali qualit
paranormali, almeno fino a certi limiti, cosicch decise di migliorare le sue capa
cit sensoriali
intraprendendo un percorso di crescita personale e disciplina spirituale.
Nel corso degli anni Tiller formul e svilupp ulteriormente tutta una serie d'ipote
si attraverso
le quali cercava di trovare una spiegazione scientifica per i fenomeni a cui ave
va assistito anni
prima nei laboratori di ricerca governativi. Il suo percorso di autoesplorazione
e indagine
scientifica e spirituale continua tuttora.
Rees aveva una mentalit spiccatamente scientifica e faceva persino parte della sq
uadra
d'ingegneri che svilupp quelle piccole scatole nere che furono sistemate negli ae
rei delle forze
alleate

IPffiMPIIH!

Capitolo 23 - Come creare modelli artificiali avanzati - 259

durante la Seconda Guerra Mondiale. Tali congegni emettevano un segnale che ragg
iungeva le
trasmittenti a terra, rendendo cos possibile distinguere gli aerei amici da quell
i nemici.
Successivamente Rees studi l'osteopatia e la chiropratica, diplomandosi in entram
be le
discipline. Ma non contento di quei risultati, nel corso dei successivi quarant'
anni svilupp
molte innovazioni creative e tecniche di cui si sarebbero serviti altri medici,
e che si sarebbero
dimostrate concretamente utili per alleviare le sofferenze dell'umanit. Alcune de
lle cose
scoperte e sviluppate da Rees sono davvero ai confini tra realt e magia, e in cer
ti casi
sembrano realmente provenire da reami magici.
Per certi versi Tiller e Rees sono personaggi assai simili: entrambi pionieri ne
lle loro discipline,
sempre alla ricerca di risposte che potessero ampliare i confini ristretti delle
concezioni
tradizionali. Proprio come Tiller, Rees sapeva che molte delle cose che stava sp
erimentando
non potevano essere spiegate attraverso le sue conoscenze in campo medico o inge
gneristico.
Deciso a cambiare quello stato di cose, elabor un proprio metodo di crescita e sc
operta
personale. Ci lo port a contatto con i segreti e le tradizioni di molte culture, s
oprattutto avuto
riguardo agli aspetti nascosti dell'esistenza. In una occasione mi confid che, do
po anni e anni
di frustrazioni e sforzi personali, era finalmente giunto a un importante passo
avanti, grazie al
quale poteva concretamente vedere le forze e l'energia con cui stava lavorando.
Rees ha
continuato a servirsi delle capacit acquisite per moltissimi anni per guarire e c
onfortare tutte le
persone che chiedevano il suo aiuto.
Rees mi ha addestrato personalmente, insegnandomi la sua tecnologia basata sui c
ristalli, che
come gi detto ha voluto chiamare "armoniche", Harmonics. Inoltre, mi ha introdott
o
personalmente nell'ordine dei guaritori, di cui si prendeva personalmente cura,
guidandoli nel
loro training. Tale organizzazione era chiamata ISHO, acronimo per Organizzazion
e
Internazionale per la Salute Sistemica, e aveva come scopo la guarigione dei ma

260 - La Fisica dei Miracoli

Ianni e delle sofferenze che affliggono l'umanit. Una volta Rees mi spieg che avre
bbe potuto
recarsi in qualsiasi ospedale, e se gli fosse stato concesso di passare dieci mi
nuti con ognuno
dei pazienti, l'avrebbe letteralmente svuotato. Non saprei dirvi se ci corrispond
a al vero, ma
una cosa certa: nel corso del periodo durante il quale ho avuto il privilegio di
studiare con lui,
ho testimoniato e realizzato personalmente cose straordinarie.
Per esempio, il mio primogenito Nate cominci a soffrire fin dalla nascita di bron
chite, asma e
allergie. In pratica, era soggetto a frequenti episodi di polmonite che affligge
vano il suo gi
debole corpo con regolarit, all'incirca ogni due mesi. Le cose non erano migliora
te n con la
medicina convenzionale n con gli approcci eternativi, cosicch avevo cercato di acc
umulare
ogni possibile conoscenza che potesse permettermi di giungere a una soluzione, o
almeno
alleviarne la pena. Avevo letto qualsiasi volume, compresi quelli pi inconsueti,
e studiato
qualsiasi bizzarra tecnica mi fosse capitata sotto tiro. Grazie a Dio la bibliot
eca della mia scuola
di chiropratica disponeva di un gran numero di volumi sulle dottrine alternative
, o forse sarebbe
meglio dire sul sapere arcano. Fu stato proprio l che m'imbattei per la prima vol
ta nel volume
di Rees The Art and Practice of Chiropractk. Incapace di decifrarne il significa
to, lo chiamai
direttamente presso il suo studio, e con mia grande sorpresa fu proprio lui a ri
spondere al
telefono. Gli chiesi se potessi porgli qualche domanda, e dopo aver ottenuto il
suo gentile
consenso, gli spiegai: Dottor Rees, non mi aspettavo di trovarla al telefono. Sto
leggendo il
suo libro e mi sembra proprio che lei venga da un altro pianeta.... Rees ridacchi
e comment:
Be', potrebbe essere, giovanotto....
Chiacchierammo per un po' e alla fine mi fece questa proposta: Senta, facciamo co
s: se riesce
a raccogliere un manipolo di studenti, verr gi a insegnarvi tutto quanto personalm
ente. Fu
cos che lo invitai a Dallas, dove organizzammo un corso per alcuni studenti che a
vevano
interessi simili al mio. La mia scuola di chiropratica era sicuramente progressi
sta, ma di

Capitolo 23 - Come creare modelli artificiali avanzati - 261

certo non fino a quel punto, cos ci radunammo presso una sua dependance, ovvero i
l vicino
Holiday Inn.

Come gi detto, Rees aveva creato un sistema chiamato Harmonics. Aveva cercato un
po' in
tutto il mondo, raccogliendo gemme preziose e diversi altri oggetti che potevano
essere
utilizzati come ricettacolo di energie guaritrici. Queste strutture armoniche po
tevano essere

plasmate e modellate cos da trasformarsi in potenti modelli artificiali di guarig


ione. Sebbene
Rees non ne abbia mai fatto menzione, sono convinto che quella sua tecnologia si
basasse sui
principi della fisica scalare, a cui ho fatto riferimento in altri capitoli di q
uesto libro. In pratica,
si serviva di piccoli dischi di plastica su cui disponeva vari cristalli, in cer
te posizioni
geometriche chiave.
Successivamente li saldava assieme di modo che formassero una sorta di circuito.
Quindi
disponeva frammenti metallici su una resina plastica trasparente, cos da ottenere
un'antenna
tramite cui attingere informazioni dall'etere. Procedeva poi rendendo uniforme l
a superficie
della resina e lasciandola tranquillamente solidificare. Per completare il conge
gno vi trascriveva
alcuni simboli di carattere informativo. I modelli cos strutturati potevano esser
e attivati
attraverso la volont concentrata del terapista.
Rees legava certe forze spirituali ai suoi congegni e, metaforicamente parlando,
li inseriva e li
attivava nella persona per cui erano stati creati. Ovviamente in un contesto del
genere la fiducia
un fattore fondamentale. Rees realizz centinaia e centinaia di questi dischi. Anc
h'io ne ho
posseduti alcuni di cui mi sono servito nel corso della mia attivit. Ce n'era uno
per i minerali,
uno per i virus, eccetera. Dopo averne creato a centinaia, Rees li programmava c
os da creare
una matrice nel suo studio. Quindi consegnava i cristalli principali, definiti "
capi armonici", ai
terapisti che avevano accesso a quel sistema e che non dovevano fare altro che e
vocare l'energia
di cui avevano bisogno, raccogliendola nella loro mano destra tenuta semichiusa
a forma di
coppa, per poi servirsene per guarire i pazienti dalle loro malattie.

262 - La Fisica dei Miracoli

Quando ci si basa sui principi tecnici dell'antica paleoscienza e della tecnolog


ia spirituale, si
ottiene qualcosa di estremamente potente!
Giacch ero alla ricerca del Santo Graal delle tecniche di guarigione, la mia vali
getta di cuoio
marrone non conteneva il solito armamentario dei medici. Al suo posto c'era uno
strumento di
taratura "a doppia testa", un contenitore di plastica pieno di boccette di vetro

dalle etichette
enigmatiche e alcuni dei congegni ideati da Rees. Quegli oggetti si trasformaron
o nei simboli
del mio risveglio a una nuova dimensione delle tecniche di guarigione e conoscen
za.

Quando ero all'universit, nel corso di uno dei miei turni di pratica all'ospedale
, una giovane
venne a farsi visitare e per qualche motivo scelse proprio me. Quando le chiesi
dei motivi che
l'avevano indotta a fare ricorso alle cure mediche, mi confid che, pur non essend
o incinta, non
aveva mestruazioni da otto mesi. Giacch aveva soltanto 25 anni, poteva trattarsi
di qualcosa di
grave.
Dopo aver effettuato una visita approfondita, con eccezione dell'esame ginecolog
ico, cominciai
a concentrarmi su come avrei potuto aiutarla. Mentre la paziente giaceva supina
sul lettino, io
presi a frugare nella mia valigetta alla ricerca di qualcosa che m'ispirasse. La
mia mano fu
attratta da uno dei cristalli del dottor Rees, che aveva una base di plastica di
un bel color
turchese brillante con sopra un grande cristallo di quarzo forma di piramide. No
n sapendo che
altro fare, e disponendo di limitate opzioni cliniche, afferrai la base di quel
congegno e puntai la
cima della piramide di cristallo in direzione del basso ventre della donna.
Cercando di formulare un piano d'intervento, presi a far ruotare il congegno com
piendo
lentamente dei cerchi sul corpo della paziente. Continuai per un paio di minuti
finch la
giovane cominci a contorcersi e agitarsi sul lettino. Non ero certo di ci che stes
se
sperimentando, ma vista l'espressione del suo viso e il linguaggio del corpo, no
n doveva essere
completamente sgradevole. Non appena quel fenomeno giunse all'apice, la paziente
mi
comunic che le sue mestruazioni erano ricominciate in quel

Capitolo 23 - Come creare modelli artificiali avanzati - 263

preciso momento, mentre si trovava sul lettino. Non avevo nessuna idea di come f
osse potuto
accadere, ma ovviamente la cosa m'indusse a sviluppare un sempre pi profondo risp
etto per
quell'approccio medico assolutamente poco convenzionale.
Non ne seppi pi niente per qualche tempo. Ma sei mesi dopo ricevetti una chiamata
nel mio
nuovo ufficio, nel Montana, dove mi ero trasferito subito dopo essermi diplomato
alla scuola di
chiropratica. Dall'altra parte del filo c'era un membro del Texas Chiropractic B
oard che,
venendo subito al sodo, mi spiego: Giovanotto, lei nei guai!. Venne fuori che il m
edico con
cui stavo parlando era il fidanzato della paziente con il problema di mestruazio
ni di cui sopra, e
non era affatto compiaciuto dei risultati da me ottenuti.

Non riuscendo neppure ad affrontare gli aspetti pi bizzarri di quella guarigione,


aveva deciso
di concentrarsi sulla sola cosa che poteva capire. Mi accus quindi di aver eserci
tato la pratica
medica senza essere abilitato a farlo e m'inform che pensava di denunciarmi press
o l'ufficio

del procuratore generale del Texas. Palesando gi un accenno di quella personalit f


orte di cui
avrei assunto pieno possesso solo pi tardi, gli chiesi su quale base intendesse m
uovere la sua
accusa, ben sapendo che non avrebbe tirato fuori la faccenda del cristallo e del
la terapia
alternativa.
Avevo ragione. Si scaten come una furia: io avevo detto alla sua fidanzata che av
rei potuto
sistemare le sue vertebre lombari in modo da liberare i nervi della zona pelvica
. La nervatura
della L5 (quinta vertebra lombare) collegata all'utero attraverso il plesso pude
ndo e altri fasci
nervosi. Costui lamentava quindi il fatto che, essendo intervenuto sulla quinta
vertebra lombare
per sostenere la funzione uterina, avessi in pratica esercitato da medico senza
essere autorizzato
a farlo. Tra me e me pensai: Ma che razza di stupido, non sa niente nemmeno della
sua
professione!.
Ne avevo abbastanza di quel suo atteggiamento passivo-aggressivo. Gli dissi che
in un libro
intitolato The Science, Art and Philosophy of Chiropractic, a opera di D.D. Palm
er, veniva
specifica

264 - La Fisica dei Miracoli

mente indicato che un eccesso o una carenza di forza nervosa in quella zona pote
va essere
all'origine di disturbi patologici. Inoltre, intervenendo sulle vertebre cos da p
rodurre eventuali
ripercussioni neurali, si liberavano la forza vitale e il flusso d'informazioni
in direzione dell'area
interessata da quella nervatura, ristabilendo cos le funzioni e le condizioni ide
ali degli organi
relativi.
Ha mai sentito parlare di D.D. Palmer? ( il fondatore della chiropratica!) gli urla
i, e subito
dopo riagganciai. Non ne ho mai pi sentito parlare. Suppongo che quel tizio si fo
sse
semplicemente riguardato i suoi testi scolastici, o che magari la sua ragazza av
esse accettato
che quei bizzarri congegni dotati di cristalli facessero parte dell'arte della c
hiropratica, mentre
lui non voleva nemmeno sentirne parlare e preferiva chiuderla l.
I lettori potrebbero pensare che si tratti di un caso isolato, ecco perch voglio
condividere
alcuni altri episodi che riguardano la medesima tecnologia. Il primo che mi vien
e in mente
riguarda un uomo che venne da me con una lombalgia acuta talmente dolorosa che n

on c'era
nulla che potessi fare, almeno nell'ambito dei parametri della normale chiroprat
ica. Decisi
d'improvvisare, misi mano alla borsa contenente gli aggeggi del dottor Rees e fu
i attratto da un
arnese di un bel colore blu, quasi fluorescente, sulla cui base erano disposte q
uattro piccole
piramidi di quarzo. Questo dovrebbe funzionare, pensai tra me e me.

Condussi quel paziente sofferente in una stanza tranquilla e buia, sul retro del
mio studio, lo
feci coricare a faccia in gi su un lettino, quindi posi la base plastica piatta d
el congegno
all'altezza delle sue vertebre lombari, spensi la luce e me ne andai. Pi o meno t
re quarti d'ora
dopo andai a vedere come si sentiva, e con mia grande sorpresa costui mi disse c
he il dolore era
completamente sparito! A dimostrazione di quella sua affermazione, si alz da solo
e assunse la
posizione eretta, cosa che prima non si sarebbe neppure sognato di fare. Sul suo
viso si era
dipinto un gran sorriso.
Afferr la mia mano pieno di gratitudine e disse commosso: Grazie, dottore. Lei fa
davvero
miracoli!. Gli spiegai subito che

Capitolo 23 - Come creare modelli artificiali avanzati - 265

non avevo fatto proprio niente e che non avevo idea del come e del perch si fosse
sentito
subito meglio. In seguito, quando raccontai a Rees di quell'episodio, ne rise di
cuore. Il
congegno di cui mi ero servito in quella occasione in effetti doveva servire da
"Acchiappafantasmi". Mi sentii un perfetto idiota! Continuavo a ignorarne il motivo, per av
eva
funzionato. Rees comment: Forse quel suo problema era provocato da uno spiritello
invadente!.
Ancora un ultimo dettaglio a proposito di quello stesso caso: quando il paziente
si alz dal
lettino alla fine del mio trattamento, il suo alito aveva un netto odore alcolic
o che non avevo
percepito al suo arrivo. Si tratta del tipico alito che associo ai diabetici, il
cui corpo produce
troppi chetoni. Ci lascia ipotizzare che nel corso di quel trattamento fosse avve
nuto anche un
cambiamento a livello biochimico.
Ennesimo episodio che concerne gli strumenti ideati dal dottor Rees: una volta r
icevetti un
uomo che soffriva da tempo immemore di un dolore cronico ai talloni e alla piant
a dei piedi.
Aveva provato di tutto, senza successo. Imbaldanzito dai risultati ottenuti in p
recedenza,
sistemai un altro di quegli strani congegni sulla parte inferiore della sua schi
ena, e gli chiesi
semplicemente di rilassarsi. Come c'era da aspettarsi, dopo circa una ventina di
minuti mi
spieg che si sentiva davvero strano, come se stesse galleggiando al di sopra del
suo stesso
corpo. Lo feci alzare e gli chiesi di camminare avanti e indietro per lo studio.
Fummo entrambi

deliziati nello scoprire che il dolore cronico era completamente scomparso.


Sulla base dello scopo per cui erano progettati, Rees era solito destinare speci
fici "esseri
spirituali" a ognuno dei suoi congegni, confinando l'energia di quegli esseri in
minuscoli punti

fissati dai cristalli. In tal modo creava una matrice inter-dimensionale, ovvero
un congegno
capace di accedere alle dimensioni dell'iperspazio.
Ebbi peraltro qualche problema allorch il lavoro di Rees cominci a sembrarmi estra
neo e in
qualche modo perturbante. Cominciai a sperimentare una certa sfiducia e sentii c
he era

266 - La Fisica dei Miracoli

meglio che non mi servissi pi di quel genere di strumenti, e cos feci. Poi, un gio
rno, accadde
qualcosa di strano.
Stavo viaggiando con un amico dagli straordinari poteri psichici, e mi trovavo d
alle parti di
Livingston, in Montana. Il cielo era coperto e c'era una grande nuvola circolare
che sembrava
seguire la nostra auto. Il mio amico medium ne dedusse che si trattava di una na
vicella aliena.
Poi aggiunse che possedevo qualcosa a cui erano interessati. In effetti, avevo c
on me uno dei
congegni di Rees programmato per lavorare con energie spirituali ed energetiche.
Lo porsi
prontamente al mio amico che comment: Perfetto, Richard, sto comunicando con il ca
pitano
della navicella aliena sopra di noi e dice che questa tua tecnologia gli piace. Pu
oi tenertela,
feci io per tutta risposta.
Molti anni dopo le intelligenze angeliche che talvolta mi danno consiglio mi spi
egarono che era
venuto il momento di proporre una nuova versione della tecnologia di Rees. Ragio
n per cui mi
furono fornite istruzioni dettagliate relative al modo in cui avrei potuto crear
e una sorta di
software energetico che qualcuno potrebbe definire immaginario. L'angelo (o qual
siasi altra
cosa fosse) mi spieg: Vogliamo che tu li chiami "moduli", ti guideremo passo per p
asso
affinch tu possa costruirli. Rieccoci: tutta questione di fiducia sta a te decider
e. Mark e io
decidemmo che fosse meglio avere fiducia, e dedicammo un bel po' di ore alla rea
lizzazione di
ci che gli angeli avevano auspicato.
Alla fin fine Mark e io ci ritrovammo a fissare degli schemi geometrici sacri in
corporati in
conoscenza cabalistica e schemi di fisica quantistica sistemati in griglie. Fu q
uello il nostro
modello di partenza. Avevamo libri su minerali e gemme, con belle illustrazioni
a colori e
descrizioni accurate, e cominciammo a sfogliarli in attesa che attraverso la nos
tra

chiaroveggenza ci venisse indicato di quale servirci.


Quando disponevamo del materiale necessario per la costruzione di un certo modul
o,
chiedevamo dove dovesse essere sistemato nel modello che stavamo costruendo. Gia
cch
stavamo lavorando con le

Capitolo 23 - Come creare modelli artificiali avanzati - 267

forme virtuali di angeli e altri esseri, le domande erano poste in questi termin
i: Chi vuole
intervenire in questo punto del diamante?. Tali forze traggono spunto dall'energi
a del vuoto e
sono ideate per sistemarsi strategicamente secondo la forma auspicata, cos da ade
mpiere alle
istruzioni ricevute per il completamento del software.
In sostanza, stavamo sviluppando una tecnologia inter-dimen- sionale che, prende
ndo spunto da
uno spazio del campo di punto zero, creava un ponte concettuale dall'immaginario
al reale. Tra
l'altro, in fisica quantistica ci descrive un complesso coniugato di un numero in
cui il meno
uno rappresenta la qualit immaginaria, e poi c' anche il vero valore, o qualit. Mol
tiplicando i
due, il componente immaginario si annulla e si ottiene un vero vettore, ovvero u
na coordinata
dello spazio-tempo. E proprio questo il modo in cui opera questa tecnologia ener
getica. una
tecnologia spirituale che pu essere progettata, realizzata e riprodotta.
Ed proprio servendosi degli stessi principi che Bob, uno dei miei studenti, prod
uce i suoi
moduli. Bob infermiere diplomato, lavora in ospedale e sperimenta liberamente l'
Energetica
della Matrice e i Moduli, al punto che viene spesso definito il "Mago della Matr
ice". Riesce ad
accedere a una finestra dimensionale e ne estrae ci che percepisce, fiducioso che
l ad
attenderlo ci sia proprio ci di cui ha bisogno. Esprimendosi attraverso l'autenti
ca autorit del
suo magnanimo centro del cuore, Bob afferma semplicemente: Crea un Modulo per que
sto
problema di salute, cosa o circostanza. Quindi, afferrando la tecnologia virtuale
appena creata
con la mano destra, la attiva e la installa nel punto preciso in cui viene guida
to dalla sua
consapevolezza percettiva. Non potrebbe essere pi semplice di cos. E qual la sua p
rima
tecnica? La FIDUCIA!

ESERCIZIO PER LA CREAZIONE DI UN MODULO

Ecco quindi come procede Bob: Creazione - In questa fase fai riferimento al pote
nziale creativo
della mente. Attesa e fidu

268 - La Fisica dei Miracoli

eia - A un certo punto cominci a percepire che nella tua mano si sta creando qua
lcosa. Se non lo
percepisci, devi comunque avere fiducia nella sua presenza. Installazione - Quan
do pronunci la
formula dell'installazione, vedi o sai intuitivamente dove collocare il modulo.
Attivazione - A
questo punto il modulo dotato di una sua intelligenza ed pronto a eseguire il su
o compito. E
estremamente facile!
Il processo ideato da Bob una bomba! Pur essendo semplicissimo, estremamente pot
ente. Si
pu fare ricorso al materiale che funziona davvero bene e rinunciare a quello che
non si
dimostra altrettanto efficace.
Le mie guide mi hanno spiegato che ci sono angeli quantistici provenienti dalla
diciassettesima
dimensione che si occupano della realizzazione di questo genere di materiale. Po
tete crederci o
meno, per me irrilevante. Dopo aver insegnato a una infinit di partecipanti ai mi
ei seminari il
sistema dei Moduli, il campo morfico della loro realt si accresciuto, acquisendo
potenza
inaudita!
Peraltro, si tratta di qualcosa di assolutamente non indispensabile per chiunque
non abbia la
mentalit del medico o non abbia diretto bisogno di servirsi di questo metodo. Ma
comunque
divertente! Il nocciolo della questione giocare con questi fenomeni e nutrire fi
ducia. E pur
sempre possibile imparare a farlo a titolo preventivo, cosicch, nel caso s'incapp
i in qualche
pericolo, ci sar gi qualcosa da cui prendere spunto. Cos facendo lavori sui muscoli
della fede
nelle cose in cui hai speranza, sebbene non siano direttamente percepibili.
E possibile realizzare Moduli seguendo il mio metodo, ovvero a livello di creazi
one mentale, o
limitarsi ad avere fiducia. Quest'ultima tecnica potrebbe rivelarsi essere la pi
adatta al caso
vostro. Per riassumere, ecco come funziona: per prima cosa si crea il modulo, qu
indi lo si attiva
e infine lo si installa. E tutto! Occorre avere fiducia nelle informazioni prese
nti tra gli spazi. In
realt, non c' bisogno di sapere un bel niente. Occor

Capitolo 23 - Come cjgaigjnodelli artificiali avanzati - 269

re semplicemente avere fiducia nel fatto che gi tutto a posto, e che l'esito sar i
l migliore
possibile. Alla fin fine lo strument pi utile la fiducia. Ragion per cui se propri
o questo il
vostro problema, la fiducia, sar opportuno che vi creiate un modulo, chiamato fid
ucia, da cui
trarre l'energia necessaria. Scoprirete da soli quanto possa essere utile!
Il modo in cui ognuno decide di realizzare il proprio modulo si basa sulla conos
cenza e sulle
capacit intuitive individuali. Qualcuno potrebbe dirsi: Non posso farcela, e poi re
ndersi
conto che invece vero il contrario. Altri potrebbero pensare di esserne assoluta
mente capaci,
per poi constatare che non lo sono affatto. E infine c' chi potrebbe azzardare: Ch
iss, forse
possibile, magari devo solo applicarmi un po'..., oppure: Devo costruirmi un modul
o grazie a
cui capire cosa vuol dire il dottor Bartlett!.
Ecco cos' accaduto di recente a uno dei miei studenti di Energetica della Matrice
:

Ieri il padre di mio genero stato portato all'ospedale a causa di un dolore lanc
inante alla
schiena, dov'era stato operato due settimane prima, accompagnato da gonfiore. Qu
ando sono
giunti all'ospedale, i medici hanno comunicato ai familiari che probabilmente si
trattava di un
coagulo di sangue, soprattutto visto e considerato che era posto sul lato sinist
ro. Era quel
gonfiore a causare il dolore alle nervature delle gambe. Mia figlia mi ha inform
ato dell'accaduto
proprio mentre lo portavano a fare una risonanza magnetica. Allora ho praticato
i due-punti per
vedere di cosa si trattasse, e mi subito sembrato che non ci fosse nessun coagul
o di sangue.
Ho immaginato che quel gonfiore fosse una sorta di liquido che si riassorbiva pr
ontamente nel
suo corpo senza effetti collaterali. Poi ho fatto ricorso a una sorta di Modulo
che avevo
scaricato dall'etere e che ho installato nella zona del gonfiore. Ho percepito c
hiaramente che ci
avrebbe risolto ogni possibile congestione.

270 - La Fisica dei Miracoli

La sera, quando mia figlia tornata a casa, mi ha raccontato che la risonanza mag
netica aveva
mostrato unicamente la presenza di un po' di liquido, che per si era prontamente
riassorbito nel
suo corpo.

BD

CAPITOLO 24

A proposito di manifestazioni.

C' chi nasce mago e chi invece deve lavorarci. Se vieni al mondo con la capacit di
far
apparire determinate cose, con ogni probabilit finirai per riuscirci. Per le pers
one che hanno
accumulato una gran mole di risorse inconsce, tutto pu dipendere da come vengono
trattate, e
cio se le loro possibilit trovano riscontro nel mondo. Per certi versi, in realt no
n c' nessun
"io" e non c' nessun "mondo". Costruire un certo rapporto con la salute, l'amore
o persino la
capacit di eseguire guarigioni su se stessi e gli altri richiede la realizzazione
di riferimenti utili
coerenti. Quando hai gi testimoniato esempi di buone relazioni, o forse ne hai co
struite alcune
tu stesso, molto pi facile riconoscere gli elementi da riporre nel calderone dei
desideri,
cosicch la magia comporti i risultati voluti. Forse la potremmo definire "congrue
nza"?
Per potersi trovare congruenti con le condizioni magiche della possibilit, occorr
e pensare e
percepire secondo il linguaggio della magia, altrimenti non succeder niente o ben
poco. Mi
viene in mente un film di Clint Eastwood intitolato Volpe di Fuoco. Clint impers
ona un
maggiore dell'aeronautica statunitense inviato in Unione Sovietica con l'incaric
o di rubare un
avanzatissimo prototipo di caccia sovietico. Clint riesce a impossessarsene e a
decollare senza
troppe difficolt. Ma non appena in volo, viene inseguito da un secondo prototipo
sovietico.
Quando Clint prova a colpire il suo inseguitore con un razzo, fallisce, ma alla
fine si ricorda che
per riuscirci deve pensare in russo. Qualsiasi forma di successo o impresa carat
terizzato da un
suo specifico linguaggio e sintassi.

Per poter riuscire dobbiamo pensare e parlare nel linguaggio specifico del gioco
, ovvero della
realt virtuale che stiamo cercando di

272 - La Fisica dei Miracoli

padroneggiare. Ed ecco un suggerimento pratico: la frase "Non posso", in qualsia


si simulazione
della vita, non rappresenta una chiave per il successo. gi accaduto una infinit di
volte: ci
sono persone che vengono ai seminari di Energetica della Matrice pensando che ri
trovarsi l, in
mia presenza, sia sufficiente per procurare loro un dono o l'accesso ai poteri m
agici.
Sebbene partecipare a un seminario evochi una condizione magica, tale credenza i
mplica un
trabocchetto relativamente a ci che accadr una volta tornati a casa. Infatti, potr
ebbe non
essere sufficiente imitare il linguaggio e ripetere i movimenti relativi alle te
cniche apprese.
Questo livello di esperienza potr andar bene per qualsiasi guaritore alla ricerca
di un altro
strumento da aggiungere alla sua "valigetta degli attrezzi". Ma se il desiderio
quello di
giungere veramente al controllo della magia, necessario entrare in contatto con
il mago
interiore e trasformarsi in esso.
Proprio come il personaggio di Clint Eastwood nel film sopraccitato, una volta a
ssimilato
inconsciamente il linguaggio dell'Energetica della Matrice non c' pi bisogno di an
alizzarlo ed
elaborarlo consciamente. Giunti al livello a cui faccio riferimento, non e e pi n
iente da
imparare a livllo di tecnica, tutto sta nell'essersi trasformati nella magia stes
sa. Come ebbe a
dire il maestro asceso Saint Germain: C' una formula alchemica, ma nel momento in
cui la
scopri ti sei gi trasformato in essa da molto, molto tempo.
Uno dei metodi con cui accedere al mago interiore che in ognuno di noi consiste
nel porsi
interrogativi liberatori del genere: Se avessi veramente creduto in me stesso e s
apessi gi di
essere un mago provetto, che cosa sarei diventato adesso?. In ognuno di noi c' un
maestro che
sempre all'ascolto di ci che ci diciamo e del modo in cui lo diciamo. Le nostre s
tesse parole,
quasi fossero contenitori olografici di luce, formano, goccia dopo goccia, il ca
lice della nostra
conoscenza interiore pi profonda o della nostra infelicit. Sta a noi scegliere e,
dopo aver
scelto, dobbiamo continuare a scegliere la stessa cosa, un respiro dopo l'altro.

Capitolo 24 - A proposito di manifestazioni... - 273

L'EQUAZIONE BILATERALE DELL'AVERE E DEL NON AVERE

Ges disse: Poich a chi ha sar dato e a chi non ha sar tolto anche quello che ha.1 Perc
h
mai disse qualcosa del genere? Ecco la mia interpretazione: quando siamo convint
i di "non
avere", starno costantemente istruendo la nostra mente inconscia di modo che si
concentri e
contribuisca ulteriormente alla convinzione su cui ci stiamo concentrando. Se pr
endiamo
l'abitudine di pensarla cos, c'imbatteremo in un numero crescente di situazioni c
he
corrisponderanno esattamente a ci su cui ci stiamo concentrando. Cos facendo dimos
treremo
la potenza della nostra condizione di apparente impotenza. In pratica, finiamo p
er attrarre ci
che non possediamo o non vogliamo.
Uno dei modi pi semplici di cominciare a manifestare una nuova esistenza con para
metri
completamente nuovi consiste nti abbandonare tutto ci che provoca attrazione o pol
arit
rispetto a ci che non vogliamo. In sostanza ci rendiamo conto che tutto ci si basa
su una
equazione della coscienza. Se c' un elettrone, che una particella con carica nega
tiva, la sua
forza trova equilibrio nel protone, che ha carica positiva. Analogamente, per og
ni fotone c' un
anti-fotone. Quando tali cariche sono in equilibrio, otteniamo un flusso continu
o, una polarit
carica che origina movimento. E quando siamo nella corrente, non ci rendiamo nep
pure conto
della presenza della coppia fotone/anti-fotone.
Quando abbiamo avuto abbastanza di tutto ci che non abbiamo, non pi necessario che
la
pensiamo in quel modo. Possiamo passare alla condizione dell'avere, che rapprese
nta l'antitesi,
o antiparticella, di ci che non abbiamo. L'equazione dell'avere e del non-avere a
ssolutamente
analoga alla coppia fotone/anti-fotone, che produce il gravitone. Quando uniamo
le condizioni
deh"avere/non avere, otteniamo una carica bilan
1.
Matteo 13:12.

274 - La Fisica dei Miracoli

ciata e non facciamo pi caso alla presenza della dualit. Sperimentiamo unicamente
il flusso
del movimento tra le cariche o forze opposte. L'espressione equilibrata di quest
i due estremi
rappresenta la forza elettromotrice che siamo soliti chiamare Vita. La vita ha i
suoi alti e bassi
perch ci rappresenta uno spin equilibrato, ovvero la presenza di una corrente.
Quando rinunciamo alle distinzioni da cui hanno origine una infinit di dualismi,
smettiamo di
resistere al flusso della vita. Se riduciamo la resistenza al flusso della luce
in quanto
informazione, stiamo evocando la mia versione della legge dell'OM. Allorch smetti
amo di
resistere al flusso, ovvero al volgere degli eventi, la forza e la velocit della
corrente
s'intensificano e, al manifestarsi di una corrente pi intensa, quello che potremm
o anche
definire chi, o forza vitale, si magnetizza e s'intensifica.
Non appena intensificata la forza vitale, il momento ideale per cominciare a mon
itorare
pensieri, sensazioni e impulsi inconsci osservandoli un po' pi da vicino. Avendo
a disposizione
pi energia, diventa possibile concentrarsi sull'intenzione, cos da manifestare nel
la propria vita
cambiamenti meravigliosi e per certi versi magici. Ma possiamo anche manifestare
ci che non
vogliamo. E questo un ottimo motivo per mantenersi in una sorta di stupore infan
tile e di
neutralit benevola.
Comunque sia, ci che manifestiamo non scaturisce dalla dimensione della nostra me
nte
conscia. Se la nostra capacit di manifestare ci che vogliamo derivasse dalla dimen
sione della
mente conscia, non faremmo altro che sperimentare il prodotto dei nostri pensier
i, un momento
dopo l'altro, proprio sotto i nostri occhi. Nella maggior parte dei casi il nost
ro atteggiamento
mentale non interamente positivo o negativo, o almeno non in modo continuativo.
Di
conseguenza, se dipendesse dal conscio, nel corso del tempo i risultati finirebb
ero
probabilmente per bilanciarsi. Se gli esiti positivi e negativi dovessero manife
starsi in modo
uniforme, il guadagno netto sarebbe approssimativamente pari a zero.

Capitolo 24 - A proposito di manifestazioni... - 275

I pensieri privi di direzione cosciente dispongono comunque di altrettanta forza


, ma non hanno
una destinazione chiaramente definita. Dal momento che il potere dei nostri pens
ieri implica la
liberazione o il dispendio di una certa energia, la carica dei nostri pensieri d

eve pur andare da


qualche parte. Se l'energia non pu essere n creata n distrutta, ma semplicemente so
ggetta a
un cambiamento di stato, dove finisce l'energia del nostro rimuginare senza meta
e quella dei

nostri desideri? Proprio come nel caso della coppia fotone/anti-fotone, i nostri
pensieri si
uniscono, ovvero si raggruppano in consci/inconsci.
L'energia del pensiero inconscio risiede quindi nel campo morfico o potenziale q
uantistico della
mente inconscia. Giacch nel considerare qualsiasi desiderio abbiamo che fare con
le
condizioni appaiate dell'avere/non-avere, la relativa energia deve finire da qua
lche parte. Ne
consegue che se acquisiamo l'abitudine di concentrarci su ci che vogliamo, l'ener
gia della
carica o polarit opposta, la condizione del non-avere, si accumuler sotto forma di
potenziale
nel campo inconscio.

UNA DEFINIZIONE DEL CONCETTO DI CAMPO MORFICO

Ecco un breve riassunto del significato di campo morfico:

Sheldrake considera il campo morfico come un database universale sia per le form
e organiche
(viventi) sia per quelle astratte (mentali); un campo interno e tutto intorno a
una unit morfica
che organizza la caratteristica struttura e lo schema di attivit del campo a ogni
livello di
complessit. Il termine "campo morfico" include i campi morfogenetici, comportamen
tali,
sociali, culturali e mentali. I campi morfici sono modellati e stabilizzati attr
averso la risonanza
morfica con precedenti unit morfiche di carattere analogo, soggette all'influsso
di campi dello
stesso

276 - La Fisica dei Miracoli

genere. Conseguentemente essi contengono una sorta di memoria cumulativa e hanno


la
tendenza a trasformarsi in modo crescente in abitudini. Lo psichiatra svizzero C
ari Jung
formul la teoria dell'inconscio collettivo, e attraverso di essa port alla nostra
attenzione la sua
naturale conseguenza, e cio l'esistenza di una modalit di trasmissione di schemi
d'informazione e archetipi condivisi. Secondo Sheldrake la teoria dei campi morf
ici potrebbe
costituire una spiegazione della teoria junghiana.2

ATTINGERE AL CAMPO MORFICO DELLA MATRICE

All'inizio del libro ho detto che l'Energetica della Matrice dispone di un enorm
e campo morfico
che permette, con un minimo sforzo, di accedere a un campo unificato della cosci
enza. Penso
valga la pena ribadirlo, visto che proprio questo il segreto della manifestazion
e. Infatti, grazie
a tale potente dinamica di gruppo i desideri e le capacit disponibili vengono amp
lificate per il
bene collettivo di tutte le persone implicate. Tale campo esiste gi, e per trarne
beneficio
sufficiente collegarvisi. Allorch si attinge al campo morfico dell'Energetica del
la Matrice, si
ottengono risultati molto pi potenti e affidabili.

SAI RICONOSCERE LE TUE CREDENZE ERRONEE?

Quando investiamo una gran mole di energia nel manifestare qualcosa, un ammontar
e eguale di
energia appaiata deve essere accumulato sotto forma di potenziale distruttivo o
non-manifesto.
Di conseguenza, quando immagazziniamo inconsciamente l'energia del non-avere e
colleghiamo una carica emotiva - paura - a quei pensieri/sensazioni, in pratica
abbia
2.
Sheldrake, www.sheldrake.org/Resources/glossary.

Capitolo 24 - A proposito di manifestazioni... - 277

mo creato un potenziale emotivo-quantistico a carica elevatissima. Si tratta di


qualcosa di
analogo a un potenziale elettrico che in presenza delle condizioni adeguate pu sa
ltar fuori dalle
nuvole e piombare a terra come un fulmine.
Tuttavia, se con le nostre manifestazioni creiamo un potenziale artificiale di n
eutralit
deliberata, cominciamo a spurgare la profonda palude degli schemi basati sulla p
aura che
popolano il nostro inconscio. Cos facendo, col passare del tempo, liberiamo la ca
rica negativa

del nostro potenziale umano/divino rendendo disponibile ulteriore energia che pu


fluire senza
ostacoli e dar vita alle manifestazioni dei nostri desideri del cuore. Le nostre
manifestazioni
sono sospinte dal motore delle nostre credenze e delle nostre esperienze. Una vo
lta pensavo che
cambiare il contenuto delle mie credenze fosse davvero difficile e che per riusc
irci avrei dovuto
lavorare tantissimo. Tuttavia, l'idea che un cambiamento profondo e duraturo sia
qualcosa di
estremamente complicato e difficile non che una ennesima forma di credenza.
Ecco la testimonianza di un praticante di Energetica della Matrice proprio relat
ivamente al
processo della manifestazione:

Cercher di spiegare in che modo funziona la matrice, almeno per quello che mi rig
uarda, ma
mi rendo ben conto che ognuno ha un suo modo peculiare di connettersi a essa, ra
gion per cui il
modo in cui entra in relazione con la matrice potrebbe essere assai diverso dal
metodo degli
altri praticanti (e ci probabilmente dovuto al fatto che ognuno di noi ha prospet
tive e
background differenti). Ecco perch bisogna sperimentare e trovare personalmente i
l modo
migliore per farlo funzionare. E ben raro che io abbia in mente un risultato spe
cifico. Se ti servi
dell'Energetica della Matrice soltanto per manifestare ci che vuoi specificamente
, limiti il suo
potenziale perch sar confinato dalla tua capacit d'immaginazione. In sostanza, ci im
pedisce
o preclude che possa scaturirne qualcosa di MEGLIO rispetto a ci che ti stai pros
pettando.
Prendiamo per esempio

278 - La Fisica dei Miracoli

la questione del denaro. Quando pratico i due-punti relativamente ai miei proble


mi di finanze,
mi pongo di fronte al relativo schema energetico. Voglio semplicemente che si ma
nifesti, e
spesso lo percepisco sotto forma di schema. Di solito tali schemi assomigliano a
una sorta di
vortice luminescente, o a un cubo Borg assai convoluto (gli appassionati di Star
Trek sapranno

di cosa sto parlando). La forma di per se stessa non ha importanza. Ci che conta
essere
convinti che quello schema proprio l davanti, anche nel caso non si riesca a visu
alizzarlo in
qualche modo. (Come Richard ricorda spesso, praticare l'Energetica della Matrice
tutta una
questione di fiducia: pi ti autoconvinci, pi acquisisci potenza). Sapendo che quel
lo schema
proprio l davanti a me, cerco di toccarlo (di solito fisicamente, protendendo le
mani) cos da
trovare un punto di esso che mi dia una sensazione di rigidit, blocco, durezza, o
che comunque
sia diverso dal resto. Poi cerco un secondo punto di quello stesso schema che in
tensifichi quella
stessa sensazione, di modo che io giunga a percepire la connessione tra i due pu
nti. Fatto ci
lascio che tutto precipiti a livello del cuore e permetto ai due punti di trasfo
rmarsi in qualcosa di
pi utile, qualcosa da cui derivi una sensazione migliore della precedente. Tale p
rocesso si
dimostrato capace di produrre condizioni finanziarie migliori e pi proficue. Non
so (e non ho
bisogno di sapere) in che modo tutto ci accada: potrebbe semplicemente essere al
di l delle
mie capacit di comprensione. Ma pi non so, pi potente mi sembra essere. L'aspetto p
i
importante davvero lo sviluppo di una forte fiducia.

EO

Se penetriamo sufficientemente in profondit nella nostra psiche, possiamo attrarr


e qualsiasi
cosa a cui stiamo pensando - un fenomeno ben noto. Tutto sta nel riuscire a pens
are a
condizioni ed eventi attraenti con la continuit necessaria perch vengano ma

Capitolo 24 - A proposito di manifestazioni... - 279

gnetizzati nella nostra personale orbita del "divenire". Quando dimoriamo nel fl
usso che
potremmo definire sentirsi a proprio agio e aver fiducia nella corrente, diamo v
ita e
manteniamo una corrente energetica che va in direzione opposta alla paura e alla
lotta. Ci
dovuto al fatto che alimentare coscientemente un desiderio, una volont, la realt o
pposta ovvero proprio ci che non vogliamo si manifesta anch'essa per via della coniugazi
one di fase.
'
Tale corrente opposta pu interferire con le nostre visualizzazioni creative, con

le affermazioni
e le aspirazioni costruttive. In tal modo dilapidiamo preziosa energia spiritual
e e psichica. Ne
consegue che abbiamo meno energia per manifestare e alimentare il fulcro della n
ostra
intenzione creativa. Uno dei modi migliori per manifestare ci che vogliamo consis
te proprio

nel rinunciare a qualsiasi volont di successo e di manifestazione. In tal modo c'


meno sforzo e
c' molta pi energia disponibile che pu essere diretta inconsciamente e infallibilme
nte
all'obiettivo delle nostre aspirazioni segrete. Le cose cominceranno semplicemen
te ad accadere
e gli altri penseranno che siamo davvero fortunati!

IL SEGRETO DELLA MANIFESTAZIONE CONSISTE NEL NON FARE

In questa nostra cultura, molti di noi sembrano credere che affinch succeda qualc
osa sia
assolutamente necessario darsi ulteriormente da fare. Peraltro, pi facciamo, pi ri
maniamo
impegolati nel bisogno di fare, avere ed essere. Quando abbiamo bisogno di avere
una certa
cosa per poter essere certi che "va tutto bene", stiamo facendo un errore. La mi
a figlioletta,
afflitta da una forma di autismo, nei momenti di scompiglio o di turbamento emot
ivo (s, le
succede ancora molto spesso) solita ripetersi: Stai bene, stai benel. La sua dolce
vocina mi
ricorda immancabilmente il fatto che nell'universo tutta una questione di Amore.
Ci stiamo
evolvendo perch "evolvere"

280 - La Fisica dei Miracoli

soltanto l'anagramma di "amare ". L'amore un fattore decisivo, la forza coesiva


dell'universo.

COME SOVRALIMENTARE LE NOSTRE MANIFESTAZIONI

Disponiamo tutti quanti dell'impulso e di una capacit di manifestare certi fenome


ni, ed un
potenziale gi ben sviluppato. L'interrogativo che dobbiamo porci quindi da quale
aspetto
della nostra programmazione scaturiscano le nostre manifestazioni. Si tratta del
le nostre
aspettative consce o di schemi di pensiero inconsci ma profondamente radicati? D
ovremmo
cercare di scoprirlo ponendoci domande del genere: Mi piace ci che sto manifestand
o? E se
non mi piace, come posso cambiare direzione?. Se salpiamo nel vasto oceano dell'i
nconscio e

vogliamo che la nostra vita cambi direzione, sar opportuno issare le vele dell'in
tenzione e
sfruttare al meglio la direzione del vento.

DA CHE PARTE SOFFIA ILVENTO DELLA MIA PSICHE?

Uno dei modi pi conosciuti per determinare la direzione del vento consiste nell'i
nfilarsi un dito
in bocca, alzarlo in aria e farlo girare un po' finch non si percepisce da che pa
rte tira la
corrente. La stessa cosa pu essere fatta anche a livello mentale: sufficiente sme
ttere subito di
leggere, posare il libro e sollevare il dito indice. Successivamente lo facciamo
ruotare,
descrivendo un cerchio completo, sondando le sensazioni ricevute finch non percep
iamo un
cambiamento a livello personale o interiore. Sarebbe inutile perdere tempo ad an
alizzare la
sensazione, sar sufficiente trovare una direzione che contribuisca a uno stato d'
animo
assolutamente positivo. Una volta colta la direzione di quella sen

Capitolo 24 - A proposito di manifestazioni... - 281

sazione, per sfuggire alla secca emotiva che ci tiene prigionieri, trascinandoce
ne mentalmente
fuori, non dovremo far altro che seguire la direzione in cui ci spinge quel vent
o.

ESERCIZIO SULLA MANIFESTAZIONE

Proviamo a fare insieme un esperimento. Mentre continuate a leggere queste parol


e, scegliete
qualcosa che vorreste veder cambiare nella vostra vita. Trovato? Bene! A questo
punto
immaginate di porlo di fronte a voi, a qualche metro di distanza, sotto forma di
un punto nello
spazio. Ora, senza analizzare quali potrebbero essere le conseguenze, scegliete
inconsciamente
una dimensione alternativa in cui la situazione o la cosa che desiderate possa m
anifestarsi
diversamente. importante che rinunciate al bisogno di fare alcunch: sar sufficient
e
percepire l'espansione di quella condizione di possibilit nel momento in cui la r
ealt
precedente collassa nella nuova. Fatto ci lasciate andare e accettate semplicemen
te il

cambiamento avvenuto.

Se l'avrete fatto con tutto il cuore, eseguendo l'esercizio con la massima atten
zione alle
percezioni, la vostra vita cambier. Mi sono gi servito di questa tecnica una infin
it di volte e
sono sempre stato piacevolmente sorpreso dal modo in cui alcuni degli schemi che
caratterizzavano da lungo tempo la mia esistenza ne siano stati rapidissimamente
trasformati!
Nel momento stesso in cui eseguite questo esercizio, il cambiamento gi avvenuto.
In quel
balenare cosmico lo spazio e il tempo non esistono pi.
Leggendo queste pagine vi siete ripetutamente imbattuti nei racconti dei cambiam
enti
straordinari avvenuti applicando questi principi; ebbene, potete fare esattament
e la stessa cosa e
ottenere gli stessi risultati fantastici in qualsiasi aspetto della vostra esist
enza. Non dovete
affatto preoccuparvi di ci che dovete fare, perch qui il fare non c'entra per nien
te. State
soltanto imparando un nuovo genere di capacit grazie alla quale

282 - La Fisica dei Miracoli

sapete come accedere ed evolvere nella vostra personale comprensione dei segreti
della matrice.
Ecco come uno dei nostri praticanti certificati ha dimostrato tale processo di m
anifestazione:

COME MANIFESTARE UN'INSALATA

Il mio terzo seminario risultato essere profondamente, incredibilmente diverso,


secondo
modalit che la mia mente conscia non stata in grado di comprendere. Comunque sia,
mi
sembrato subito evidente che ero in grado di entrare in connessione con qualsias
i persona,
luogo o cosa indipendentemente da dove io mi trovassi (il primo punto) o da dove
fosse (il
secondo punto). Ho capito che non c'era pi bisogno che mi dirigessi al secondo pu
nto, perch
in pratica mi ci trovavo gi anzi, ero assolutamente quello. Si trattato semplicem
ente di un
cambiamento di consapevolezza, e per l'esattezza dalla consapevolezza di me stes
so in quanto
tale, alla consapevolezza di me stesso in quella condizione. Si verificata una e

spansione della

mia percezione al di l del tempo e dello spazio, e sono entrato in una modalit d'e
ssere in cui la
mia presenza in un universo assolutamente eccentrico si trasformata nel mio mode
llo preferito
di realt. Quanto segue accaduto all'ora di pranzo durante uno di quei giorni dell
a Matrice
perfettamente ordinari.
Me ne stavo seduto al ristorante quando un gruppo di partecipanti al seminario c
he avevano gi
ordinato mi ha invitato a unirsi a loro. Dopo aver dato una occhiata al men, ho o
ptato per un
hamburger e un'insalata. Ma al momento di ordinare, il cameriere mi ha informato
che le
insalate era finite. Io, per, ho sentito che non era proprio cos, ho alzato la man
o come se fosse
un'antenna, tanto per vedere se potevo trovare qualcosa, e in un battibaleno ho
davvero
percepito qualcosa: potevo persino vederla nella mia mano. Cos ho chiamato nuovam
ente il
cameriere, e

Capitolo 24 - A proposito di manifestazioni... - 283

mostrandogli la mano, gli ho detto: Guardi! proprio qui, nel palmo della mia mano
. Ce n'
ancora, per favore, me ne pu portare un piatto?. Brontolando, costui si diretto in
cucina.
Qualche minuto dopo tornato al nostro tavolo e mi ha riferito che il cuoco aveva
guardato
bene dappertutto, ma d'insalata non ce n'era davvero pi. Ed stato a quel punto ch
e i signori
che mi avevano gentilmente invitato alla loro tavola hanno cominciato a perdere
la pazienza per
via della mia ostinazione. Li ho rassicurati, spiegando che ero assolutamente ce
rto che le mie
percezioni erano giuste: se quell'insalata l'avevo trovata, percepita e vista, n
essuno al mondo
poteva convincermi del contrario. Era quella la mia nuova realt, migliorata e cor
retta. Un
istante dopo mi sentii dire dal cameriere: Entra in cucina e gira a sinistra. C' u
na grande
vetrinetta, e vicino una pi bassa. In quella pi bassa, dietro il contenitore bianc
o, l la mia
insalata!. Mugugnando ancor pi di prima, il cameriere torn in cucina. Tre minuti do
po ne
usc con un gran bel vassoio, per me e per tutti gli altri, che fino a quel moment
o avevano avuto
soltanto qualche patata lessa. Ovviamente il cameriere era stupefatto e continua
va a ripetersi:
Incredibile, era proprio l doveva aveva detto!. Sapevo senza sapere -- senza neppur
e aver
messo piede in cucina -- e avevo avuto assoluta fiducia in ci che si sarebbe infi
ne manifestato.

WM, Praticante master certificato di Energetica della Matrice

SPEZZARE LE CATENE

CHE CI VINCOLANO ALLA REALT

Per certi versi ci creiamo noi stessi i nostri problemi. Servendoci del Potere A
ssoluto
dell'intenzione universale, creiamo le forme apparenti dei nostri problemi in mo
do da poter
vivere una esistenza interessante. Robert Scheinfeld, autore dell'opera Busting
Loose from the
Money Game, descrive proprio il processo attraverso il quale creia

284 - La Fisica dei Miracoli

mo l'ologramma, ovvero la rappresentazione virtuale delle esperienze della nostr


a vita.
Scheinfeld ritiene che siamo tutti quanti attori, sceneggiatori e registi di que
l film che un
misto di commedia-fan- tascienza-azione-dramma-amore che chiamiamo "vita".
Qualsiasi cosa osserviamo e sperimentiamo una proiezione olografica che riempie
lo schermo
della nostra esistenza terrena catturando tutta la nostra attenzione. Essendo i
registi del nostro
stesso film, in qualsiasi momento possiamo scegliere di rivedere il copione e pe
rsino di
cambiare scene e protagonisti delle nostre precedenti esperienze, di modo che il
risultato e la
loro interpretazione sia del tutto diversa. Ci mi fa tornare in mente una vecchia
canzone dei
Jethro Tuli, tratta dal concept album Passion Play. In quella canzone c' un verso
che recita: Ti
abbiamo registrato, sei nella commedia. Come ci si sente a essere nella commedia
? Come ci si
sente a recitare la propria parte? Come ci si sente a essere una commedia?.
A livello mentale, ovvero dove l'ologramma universale viene creato e alimentato,
non esistono
cose come la povert, le malattie o la sofferenza di alcun genere. Si tratta sempl
icemente di
fluttuazioni e di schemi energetici che non comportano alcun contesto negativo.
Quindi, se ci
che abbiamo creato non ci diverte pi, possiamo ricrearlo, sceglierci daccapo gli
attori e
riscrivere le nostre esperienze in modo diverso. La nostra vita del tutto simile
a un episodio di
un reality show, e segue un copione molto dettagliato.
Scheinfled sostiene che qualsiasi cosa sperimentiamo e percepiamo intorno a noi
non fa che
seguire il copione della nostra vita, che ci stato attribuito dal nostro S Univer
sale di modo
che possiamo godercelo e impiegarlo per la nostra crescita. Non appena compreso
ci possiamo
rivendicare il nostro potere, chiedere che quell'energia torni nelle nostre mani

, subisca i dovuti
aggiustamenti e sia disponibile per la nostra prossima impresa o simulazione del
la realt.

Ecco un esempio di manifestazione magica cos come descritto da una delle mie stud
entesse,
che davvero una maga provetta:

Capitolo 24 - A proposito di manifestazioni... - 285

Siamo editori, ma anzich stampare libri, pubblichiamo su internet. Abbiamo tutta


una serie di
siti web e i nostri introiti sono legati ai link affiliati, a Google Adsense, ec
cetera. Comunque
sia, l'esperienza di cui mi accingo a raccontare risale a un periodo ancora prec
edente al mio
incontro con l'opera BustingLoosefiom the Money Game, e mi ha indotto a capire p
i
profondamente come vivere quella che viene definita "esistenza Fase-2", cosicch q
uando mi
sono imbattuta nel libro di Scheinfeld, ero gi pronta ad abbracciare quella condi
zione naturale
con un elevato livello di consapevolezza. L'agente del dottor Bartlett aveva con
tattato la nostra
societ affinch recensissimo il suo ultimo libro Matrix Energetic: The Art ofScienc
e and
Transformation. Dopo aver letto le note fornitemi dal suo agente, ho avuto l'imp
ressione che
Bartlett potesse offrire ai lettori una profonda saggezza, e che non si trattass
e semplicemente di
un rimaneggiamento di tecniche e modalit di guarigione che erano gi disponibili in
altre
forme. Quindi ho chiesto una copia, intenzionata a occuparmi personalmente della
recensione.
Qualche tempo dopo, un bel giorno ho aperto la buca delle lettere e ci ho trovat
o un bustone
speditomi dall'agente... A quella vista mi sono emozionata, stato una sorta di b
rivido, un po'
come quando qualcuno ti d un colpetto sulla spalla per invitarti a fare attenzion
e. Sono entrata
in casa, ho aperto la busta e dopo aver scrutato per bene la copertina, sono pio
mbata sul divano
e ho cominciato a divorarne le pagine, fermandomi di tanto in tanto, giusto per
commentare:
Caspita, questa s che roba interessante: diversa, eccitante e promettente!. Il mio
partner ha
notato che la mia attenzione era assolutamente assorbita da qualcosa di diverso
dal solito e mi
ha chiesto di cosa si trattasse. Sono riuscita soltanto ad accennargli che avevo
la netta
impressione di essere capitata su qualcosa che mi avrebbe permesso di far combac
iare i pezzi
del mosaico delle mie conoscenze. E poi ho ripreso a leggere.
Mi sono presa l'intera giornata per finire il libro da cima a fondo (un po' come
avrei poi fatto
con Busting Loose from the Mo

286 - La Fisica dei Miracoli

ney Game, il libro che lo stesso Bartlett avrebbe menzionato nel corso di uno de
i seminari a cui
avrei poi partecipato). Mentre cominciavo a sperimentare alcune delle idee dell'
Energetica della
Matrice, ho sentito crescere in me una eccitazione straordinaria. In quel frange
nte i nostri affari
andavano cos cos per via dei nuovi algoritmi di Google, che stavano influenzando
negativamente il traffico sui nostri siti, e i nostri introiti erano scesi a un
minimo storico. Non
avrebbe potuto esserci un momento pi adeguato! Ci che stavo leggendo mi colmava di
un
rinnovato senso di speranza. Pur non sapendo come, sentivo che mi veniva offerta
una chiave
-- non relativamente alle mie preoccupazioni, ma capace di provocare un cambiame
nto nella
mia percezione consapevole.
Quello stesso giorno, verso sera, ho avuto una visione interiore, una sorta di g
riglia verde
spiraleggiante che fluttuava nel mio campo visivo. Hmm... E che cosa avrei dovut
o farci?
Poteva essermi utile? Al che ho ripensato alle parole del dottor Bartlett e ho p
rovato a
sperimentarla attraverso la tecnica dei due-punti, come descritto nel libro. E c
os ho creato un
primo punto all'interno di quella spirale che intendeva rappresentare i nostri s
iti web, e un
secondo punto che rappresentava Google. Ricordo che me ne stavo l, nel mio uffici
o, con le
mani in aria, gesticolando, tutta presa a connettere punti, come un'alchimista f
olle. C'erano cose
simili a dei ragnetti che saltavano fuori dai pi diversi punti di quella griglia
e che se andavano
di qua e di l pieni di entusiasmo. La cosa si ben presto trasformata in una danza
affascinante,
tanto che, se fosse entrato qualcuno e mi avesse visto all'opera, avrebbe potuto
pensare che
stessi dirigendo un'orchestra invisibile. L'intero processo durato circa tre o q
uattro minuti, e
l'ho trovato davvero divertente. E poi, caspita, stavo solo giocando un po', qui
ndi, quali danni
avrei mai potuto fare? Ma proprio qui che la faccenda si fatta interessante: una
dozzina di
ore dopo mi sono seduta davanti al computer per dare una occhiata al traffico su
i nostri siti
web. Be', c'era qualcosa che davvero sembrava sbal

Capitolo 24 - A proposito di manifestazioni... - 287

lato, forse un errore di calcolo... Com'era possibile? La situazione si era capo


volta e stavamo
guadagnando a vista d'occhio. Pi che cifre, sembravano il risultato di una magia!
(N.B.: da
quel momento in poi tutto ha continuato a filare per il verso giusto). Mi sono p
recipitata

nell'ufficio del mio collega, che anche il mio partner, e gli ho spiegato che le
cose erano
cambiate, e per sempre! Subito dopo ci siamo organizzati per partecipare a uno d
ei seminari del
dottor Bartlett e non abbiamo pi smesso di praticare l'Energetica della Matrice.
La natura
dell'"esistenza Fase-2" e l'arte della trasformazione che caratterizza l'Energet
ica della Matrice
hanno tutta l'aria di funzionare in perfetta armonia. Ogni elemento interconness
o e non c'

nulla che non sia raggiungibile: tutto sta nel come e quando si sceglie di "tras
formare la propria
percezione consapevole", cos da rendersi conto di ci che gi qui o da immaginare che
si
manifesti, di modo che possa farlo. Spero che chiunque legga di questa nostra es
perienza possa
intuire in che modo gli eventi futuri possono influire su presente e passato, e
comprendere che
tutto interconnesso. Sono convinta che lavorare con i concetti di griglie e mode
lli, vivificati
attraverso immaginazione, intenzione e intuizione, costituisca davvero uno strum
ento efficace.
Giocando con questi fattori evochiamo la magia, perch la mente conscia non pu inte
rferire,
intaccare e misurare ci che non sembra esserci.

SB

Quando cominciamo a ripetere, continuativamente e senza esprimere giudizio, a qu


alsiasi
aspetto della nostra esistenza: Ti voglio bene. Ti libero dagli schemi limitanti
e rivendico la
tua natura di pura fonte universale, l'energia che abbiamo investito secondo moda
lit
scarsamente produttive comincia a fluire nella direzione opposta. Tutto ci mi ric
orda la scena
conclusiva del film Guida galattica per autostoppisti, in cui il pianeta

288 - La Fisica dei Miracoli

Terra stato distrutto, ma poi viene ricostruito e rimontato pezzo per pezzo prop
rio com'era
prima.
Pi potenziamo e attiviamo il reostato del nostro potenziale di consapevolezza, pi
facilmente
possiamo accedere alle dimensioni magiche in cui vigono leggi naturali diverse c
he ci
consentono di intervenire secondo modalit che normalmente considereremmo miracolo
se. Ma
la vera natura dei miracoli assolutamente compatibile con le leggi della natura.

assolutamente naturale che la coscienza universale abbia un potenziale e una por


tata illimitati.
Nell'ambito della condizione potenziale illuminata dell'essere universale, il co
ncetto di limite
a risultare del tutto innaturale. Tom Bearden ha affermato che l'idea che la nat
ura sia governata
da determinate leggi un'assoluta sciocchezza. E per citare le sue parole: Possiam
o fare

qualsiasi cosa. Solo che potrebbe volerci una vita intera per capire come fare d
eterminate

cose!.3 Ma allora, perch aspettare una vita intera? Tra ci che pensiamo di poter o
di non
poter fare non ci sono barriere concrete, quindi trascendiamo tali barriere imma
ginarie e
cominciamo subito: sotto con i miracola.

3. Thomas E. Bearden, Radionics: Action at a Distance, DVD,, Cheniere Media, Atl


anta, GA
2006, http://www.cheniere.org/sales/buy-ra.htm.

IL GLOSSARIO DELLA MATRICE

Abrams, Albert: nato a San Francisco nel 1863, Abrams stato il fondatore della r
adionica,
metodo diagnostico e terapeutico delle patologie del corpo basato sulle frequenz
e vibrazionali.
Diplomatosi all'Universit della California, Abrams scrisse diversi trattati medic
i e alla fine fu.
riconosciuto come specialista delle patologie del sistema nervoso. Abrams si ded
ic alle sue
ricerche nel corso dell'intera carriera, giungendo a scoprire che le malattie po
tevano essere
misurate in termini di energia, e a tale scopo ide l'oscilloclasta, strumento dot
ato di manopole
di calibrazione attraverso il quale poteva identificare e misurare le reazioni e
l'intensit delle
malattie nei campioni di sangue.1 Si veda anche oscilloclasta, radionica.

Acquisire consapevolezza: nell'Energetica della Matrice acquisire consapevolezza


, ovvero
osservare, significa prestare attenzione a ci che si manifesta in questo preciso
istante
affidandosi immancabilmente a domande a risposta libera del genere: Che cosa sto
osservando
in questo preciso istante?; in tal modo cominciamo ad addestrare la mente inconsc
ia affinch
consenta l'accesso di un maggior numero d'informazioni provenienti dalla dimensi
one della
consapevolezza dell'emisfero cerebrale destro, di modo che giungano alla nostra
attenzione
cosciente. Esercitandoci in tal modo con regolarit impariamo ad acquisire consape
volezza
dell'energia e delle informazioni che sono all'origine del nostro nuovo dettame,
ovvero
acquisire consapevolezza di nuovi stimoli e schemi del nostro ambiente (sia inte
riore che
esteriore). Un corollario di tale atteggiamento mentale consiste nel riconoscere
i cambiamenti,
ci che non pi eguale a se stesso da un istante all'altro. Con la pratica il cervel
lo impara a
riconoscere nuovi schemi e comportamenti, rinforzando qualsiasi cambiamento posi

tivo.

Algebra dei quaternioni: l'algebra dei quaternioni di una topologia superiore a


quella
dell'algebra dei vettori o dei tensori. Le equazioni originarie di James Maxwell
, che risalgono al
1865, assommavano a

1. The Light Party, Radionics (1996), www.lightparty.com/Health/ Radio-nics.html.

290 - La Fisica dei Miracoli

venti equazioni con venti incognite, basate sui quaternioni e su un'algebra del
genere. Olivier
Heaviside e altri le ridussero all'algebra vettoriale e alle quattro equazioni a
ttualmente
conosciute. Ma lo stesso Maxwell, prima della sua morte, stava gi riscrivendo le
equazioni,
intendendo sbarazzarsi dei quaternioni proprio per via della implicita difficolt
della loro forma.
Le attuali equazioni vettoriali, insegnate all'universit con la denominazione di
"equazioni di
Maxwell", sono in realt il prodotto del troncamento della teoria di Maxwell opera
to da
Heaviside. Fare ricorso all'algebra tensoriale dell'elettrodinamica non ci resti
tuisce appieno la
teoria elettromagnetica dei quaternioni cos come elaborata da Maxwell nel 1865.2
Si veda
anche Heaviside, Oliver; Maxwell, James Clark.

Antiparticelle/anti-onda: l'inversione temporale (coniugazione di fase) di un'on


da di
riferimento, ovvero, per dirla altrimenti, Fanti-onda dell'onda di riferimento.3

Archetipi: secondo la psicologia junghiana, gli archetipi sono le concezioni o s


chemi innati
presenti nella psiche umana ed espressi attraverso i sogni, l'arte e altre forme
di processi
inconsci, come per esempio alcuni simboli o immagini fondamentali. Gli archetipi
fungono da
fulcro essenziale attorno a cui si formano le esperienze e i contenuti della nos
tra psiche. In
natura tutto pu essere descritto in termini di geometria. Dalla danza degli atomi
al moto del
pianeti, ogni sorta di crescita e moto governata dallo stesso insieme di leggi.
Tali leggi sono

rappresentate attraverso il simbolismo delle forme e delle strutture geometriche


. E questa la
dimensione dei sogni, dell'inespresso o inarticolato - immagini che, per loro st
essa
conformazione, si propongono di stimolare l'inconscio. L'impiego delle immagini
archetipiche
costituisce un ponte tra la dimensione della mente, dell'immaginazione, e la dim
ensione delle
manifestazioni fisiche.

Bearden, Thomas: PhD, ingegnere nucleare, tenente colonnello dell'esercito statu


nitense in
pensione, CEO, direttore dell'Association of Distinguished

2.

Ibid, p.7\l.

3.
Thomas E. Bearden (1997), http://www.cheniere.org/techpapers/Annotated%Glossary.htm.
4.
Merriam-Webster's Collegiate Dictionary, 1V ed., sub voce "archetypes"; Mi
ke Adams, a
cura di, Survey Results Reveal the Most Trusted Healtli News Websites and Persona
lities,
NaturalNews.com (9 aprile 2008), http://www. naturalnews.com/.

Glossario della Matrice - 291

American Scientists, nonch membro emerito dell'Alpha Foundation Institute for Adv
anced
Study. Bearden un concettualista teorico, attivo nell'ambito dello studio dell'e
lettromagnetica
scalare, dell'elettrodinamica avanzata, della teoria dei campi unificati, dei fe
nomeni e delle armi
energetiche sviluppate dal KGB, dell'energia gratuita dei sistemi, della guarigi
one
elettromagnetica tramite Fazione dei campi unificati dell'elettrodinamica estesa
di Sachs-Evans,
nonch dello sviluppo del potenziale umano. E conosciuto soprattutto per i suoi la
vori sulla
teoria dei sistemi a potenziale elettrico sovra unitario, sulle armi basate sull
'elettromagnetica
scalare ed energetiche, nonch sull'impiego del tempo in quanto energia sia nei si
stemi
energetici sia nelle interazioni corpo-mente.5

Braun, Wernher von: uno dei primi scienziati ad aver sviluppato la tecnologia de
i razzi,
pioniere delle esplorazioni spaziali dagli anni '30 fino agli anni '70.6

Broglie, Louis de: fisico e matematico francese, si dedic principalmente allo stu
dio delle
diverse applicazioni delle meccaniche ondulatorie: la teoria elettronica di Dira
c, una nuova
versione della teoria della luce, la teoria generale dello spin delle particelle
, le diverse
applicazioni delle meccaniche ondulatorie nell'ambito della fisica nucleare, ecc
etera. Pubblic
diversi articoli e lavori in proposito, nonch oltre 25 volumi riguardanti gli spe
cifici campi delle
sue ricerche. Nel 1929 l'Accademia Svedese delle Scienza gli confer il Nobel per
la fisica, per
la sua scoperta della natura ondulatoria degli elettroni, lavoro pubblicato origi
nariamente nel
1924 quale tesi di dottorato con il titolo di Recherches sur la thorie de quanta.
Nell'ultima
porzione della sua carriera, de Broglie si occup dello sviluppo di una spiegazion
e causale delle
meccaniche ondulatorie che intendeva contrapporre all'interpretazione meramente
probabilistica
di Born, Bohr ed Heisenberg, in cui la teoria meccanico-quantistica aveva un ruo
lo prominente.
De Broglie ebbe anche un ruolo fondamentale nello sviluppo della cooperazione sc
ientifica a
livello internazionale.7 Si veda anche mare di Dirac.

Calibrazione: metodo d'individuazione degli schemi energetici e informativi e di


determinazione di particolari forme di misurazione in tempo reale della

5.

Bearden, http://www.cheniere.org/books/excalibur/glossary/0l4edited.htm.

6.
Marshall Space Flight Center, Biografia di Wernher von Braun, http://
history.msfc.nasa.gov/vonbraun/bio.html.
7.
Nobelprize.org, Biography, http://nobelprize.org/nobel_prizes/physics/laureates/1929/broglie.bio.html.

292 - La Fisica dei Miracoli

loro esperienza. La misurazione delle condizioni precedenti e posteriori alla pr


atica dei duepunti costituisce una tecnica particolarmente utile di calibrazione della misura
zione nell'ambito
dell'Energetica della Matrice.

Campo energetico di punto zero: nella teoria dei campi quantistici, la radiazion
e
elettromagnetica pu essere rappresentata sotto forma di onde che attraversano lo
spazio alla
velocit della luce. Tali onde non sono per qualcosa di sostanziale, ma semplici in
crespature di
uno stato teoricamente definito campo. Tali onde portano peraltro energia e mome
nto, e ognuna
di essa ha una specifica direzione, frequenza e polarizzazione. Ogni onda rappre
senta quindi
una "modalit di propagazione del campo elettromagnetico". Il campo di punto zero
rappresenta
il minor stato energetico di un campo, ovvero il suo stato fondamentale inferior
e, ma diverso da
zero. Secondo la fisica quantistica, lo spazio intero dovrebbe brulicare di flut
tuazioni
elettromagnetiche di punto zero, cos da creare un oceano universale di energia di
punto zero.
Tale fenomeno attribuisce al vuoto quantistico una struttura complessa che pu ess
ere sondata
sperimentalmente, per esempio attraverso L'effetto Casimir". Il termine "campo d
i punto zero"
viene talvolta impiegato quale sinonimo di condizione di vuoto di un singolo cam
po
quantizzato. Il campo elettromagnetico di punto zero viene approssimativamente c
onsiderato un
mare di energia elettromagnetica di background che colma il vuoto dello spazio.8
Si veda anche
effetto Casimir.

Campo bioplasmico: il dottor Victor Inyushin, dell'Universit Kazaka in Russia, ha


ipotizzato
l'esistenza di un cosiddetto "campo energetico bioplasmico", composto di ioni, p
rotoni ed
elettroni liberi. Le sue ricerche hanno dimostrato che le particelle bioplasmi c
he vengono
continuamente rinnovate attraverso i processi chimici delle cellule, e sono in m
oto continuo.
Nell'ambito del bioplasma sembra esserci un equilibrio di particelle negative e
positive
relativamente stabile. Malgrado la normale stabilit del bioplasma, Inyushin ha sc
operto che
viene irradiata nello spazio una quantit di energia significativa. E possibile mi
surare la
presenza nell'aria di nubi di particelle bioplasmiche liberatesi dagli organismi
.9

Campo del cuore: Il cuore costituisce il pi potente generatore di energia elettrom


agnetica del
corpo umano e produce il pi ampio campo elettromagnetico ritmico di qualsiasi alt
ro organo
del corpo. Il campo elettrico del cuore ha un'ampiezza all'incirca sessanta volt
e superio

8.

Ibid.

9.

Institute for Bioelectromagnetics and New Biology, http://www.bion.si.

Glossario della Matrice - 293

re di quello generato dall'attivit elettrica del cervello. Tale campo, misurato a


ttraverso
l'elettrocardiogramma (ECG), pu essere individuato in qualsiasi punto della super
ficie del
corpo. Inoltre, il campo magnetico prodotto dal cuore ha una potenza all'incirca
cinquemila
volte superiore a quella del campo generato dal cervello, e pu essere individuato
persino a
qualche metro di distanza dal corpo, in tutte le direzioni, sulla base di un mag
netometro SQUID
{Superconducting Quantum Interference Device, capace di misurare campi magnetici
estremamente piccoli).10 Nell'Energetica della Matrice viene insegnato come, att
raverso il
campo del cuore, sia possibile accedere all'energia di campo zero, il potenziale
energetico
illimitato dell'universo. Si veda anche emisfero cerebrale destro, energia di ca
mpo zero.

Campo di torsione: lo spin quantistico dello spazio vuoto, gli effetti coerenti
su larga scala dello
spin del mare di particelle virtuali. Conosciuto anche come campo spinoriale, ca
mpo di assioni,
campo di micropleptoni. Le prime ricerche in questo ambito furono compiute da Al
bert
Einstein ed Elie Cartan nel corso degli anni '20. Oggi quel lavoro definito ECT
(teoria di
Einstein-Cartan). Tali campi sono generati dallo spin classico o dalla densit di
momento
angolare (a livello macroscopico) di qualsiasi oggetto caratterizzato da uno spi
n. Lo spin
(rotazione intorno al proprio asse - in meccanica quantistica il momento angolar
e intrinseco) di
un oggetto determina la polarizzazione di due coni spaziali, corrispondenti al c
ampo di torsione
sinistro e al campo di torsione destro. A livello atomico, lo spin nucleare, cos
come l'insieme
dei movimenti atomici, potrebbe essere all'origine di campi di torsione, il che
implica che tutti
gli oggetti possano generare un loro campo di torsione. Tali campi sono interess
ati dalla
distanza, si distribuiscono istantaneamente nello spazio, interagiscono con gli
oggetti materiali
scambiandosi informazioni e quindi spiegano fenomeni come la telepatia e la foto
cinesi.

Campo morfico: il campo all'interno e tutto intorno una unit morfica, che organiz
za la
struttura caratteristica e lo schema di attivit del campo a qualsiasi livello di
complessit. Il
termine campo morfico

10. Institute ofHeartMath, Science of the Heart: Exploring the Role of the
Heart in Human Performance (2009), n. 4, http://www.heart-math.
org/research/science-of-the-heart-head-heart-interactions.html. ll.Patent Storm,
U.S. Patent
6548752: system and methodfor generating a
torsion field, brevetto registrato il 15 aprile 2003, http://www.patentstorm.

us/patents/6548752/description.html; Uvitor, history, http://www.shi pov.com/histo


ry.html.

294 - La Fisica dei Miracoli

include i campi morfogenetici, comportamentali, sociali, culturali e mentali. I


campi morfici
vengono modellati e stabilizzati attraverso la risonanza con precedenti unit morf
iche simili, a
loro volta sotto l'influsso di campi dello stesso genere. Di conseguenza, un cam
po morfico
contiene una sorta di memoria cumulativa e tende a trasformarsi in qualcosa di
progressivamente ordinario.12

Campo spinoriale: si veda campo di torsione.

Cervello (emisfero cerebrale) destro: il cervello destro un elaboratore parallel


o che opera
secondo modalit non-verbali ed eccelle nell'ambito delle informazioni visive, spa
ziali,
percettive e intuitive, risultando quindi ideale per l'analisi di problemi compl
essi, ambigui e
paradossali. Molto pi rapido del cervello sinistro, quello destro elabora veloce
le informazioni
ricevute, in modo non-lineare e non-sequenziale, analizzando la realt complessiva
mente e
assorbendo miliardi di bit d'informazioni al secondo, per poi determinare le rel
azioni spaziali
tra tutte le parti e il loro rapportarsi al tutto. Questa componente del cervell
o non opera sulla
base delle categorizzazioni e degli schemi sulla base di regole prescritte, come
invece fa il
cervello sinistro. Nell'Energetica della Matrice il cervello destro collegato co
ncettualmente al
campo del cuore. La cooperazione dell'emisfero cerebrale destro e del campo del
cuore,
allorch sviluppata adeguatamente, garantisce l'accesso a stati alterati di coscie
nza e un sistema
di riferimento percettivo assolutamente unico. Si veda anche campo del cuore; ce
rvello sinistro.

Cervello (emisfero cerebrale) sinistro: un secondo dopo l'altro, la coscienza ci


rivela soltanto un
minuscola porzione degli undici milioni di bit d'informazioni che vengono trasme
ssi dai nostri

sensi al cervello. Sebbene l'emisfero cerebrale destro operi in contemporanea co


n il sinistro e
possa elaborare miliardi di dati al secondo, l'emisfero sinistro un elaboratore
seriale che pu

gestire soltanto 7 ( 2) bit d'informazioni al secondo. Ne consegue che il cervell


o sinistro,
quello che definisce e classifica, opera da sensore analitico determinando quali
dati sensoriali
possano giungere alla percezione conscia e quali invece vengono trascurati ed el
iminati
dall'orizzonte dell'attenzione. Ci costituisce un metodo ideale per esplorare il
cosiddetto
"mondo reale". Tuttavia, giacch il cervello sinistro opera una selezione, definen
do quanto del
materiale proveniente dalla consapevolezza sensoriale viene ammesso e quanto vie
ne invece
escluso, c' una enorme

12. Sheldrake, www.sheldrake.org/Resources/glossary.

Glossario della Matrice - 295


II

quantit di dati che costantemente cancellata perch ritenuta trascurabile (almeno s


econdo la
programmazione innata del cervello sinistro). Non appena etichettiamo un qualsia
si fenomeno,
l'abbiamo definito. Nel definirlo, imponiamo quali siano le modalit con cui si pr
esenta nel
nostro mondo. Ecco perch lo scienziato norvegese Tor Norretranders dice: Fidatevi
delle
vostre sensazioni e intuizioni: sono pi prossime alla realt di ci che percepite e r
itenete vero,
perch si basano su una mole superiore d'informazioni.13 Si veda inoltre lasciar an
dare;
cervello destro.

Coerenza: la correlazione tra le fasi di due o pi onde di modo che si producano t


ra loro effetti
d'interferenza o una correlazione tra le fasi di porzioni di una singola onda.14
Si veda anche
decoerenza.

Collasso della funzione d'onda: definito anche collasso del vettore di stato o r
iduzione del
pacchetto d'onda, il collasso della funzione d'onda uno dei due processi in virt
dei quali i
sistemi quantistici evolvono nel corso del tempo sulla base delle leggi della me
ccanica
quantistica. Il concetto venne introdotto originariamente da Werner Heisenberg n
el suo lavoro
sull'indeterminazione, e successivamente postulato da John von Neumann quale pro
cesso
dinamico indipendente dell'equazione di Schrdinger.15

Coniugazione di fase: nell'ottica non lineare, trattasi della miscela originale


non lineare di onde
che generare un'onda di output, definita replica a coniugazione di fase o replic
a a inversione
temporale - che ripercorre esattamente il percorso precedentemente intrapreso da
ll'onda di input
che ha stimolato l'azione.1

Coscienza del cuore: nella nostra societ la maggior parte della gente concentrata
a livello
della testa, ovvero del cervello, secondo la credenza errata che sia quella l'or
igine della
coscienza. Nel modello

13. Tor Norretranders, matematico danese, citato in James Oschman, Energy Medici
ne in
Therapeutics and Human Performance, Butterworth-Heine- mann, Boston, 2003; Ponder
ings
and Learnings, http:/ www.craniosacral-path.com/blog (di prossima pubblicazione M
acro
Edizioni).
14. Dictionary ofScience and Technology, V ed., Christopher G. Morris, a cura di
, sub voce
coherence.
15. Claus Kiefer, On the Interpretation of Quantum Theory: From Copenhagen to the
Present Day (ottobre 2002), http://anciv.org/abs/ quant.ph/0210152.
16.

Bearden, Energy from the Vacuum, p. 703.

296 - La Fisica dei Miracoli

scientifico occidentale prevalente, il processo della coscienza scaturisce dall'


attivit cerebrale, e
cervello e mente sono considerati inseparabili, se non la stessa e identica cosa
. Tuttavia c' una
forma di coscienza diversa, che potremmo definire "coscienza (o consapevolezza)
del cuore",
ovvero ci che Daniel Goleman chiama "intelligenza emotiva". Tale forma di consape
volezza si
basa sull'abbandono dell'interazione-distrazione del chiacchiericcio mentale, co
s da passare
allo stato tetha (7-4 cicli al secondo). Tale condizione pu essere raggiunta e ma
ntenuta, e
utilizzata a livello operativo, proprio come fanno i militari addestrati alla vi
sione remota. Cos
facendo si accede consciamente alla dimensione dell'emisfero destro del cervello
, ovvero il
subconscio. Il discendere e dimorare nella coscienza del cuore quindi caratteriz
zato da una
consapevolezza particolare in cui prestiamo attenzione senza analizzare o giudic
are.

Decoerenza: processo non unitario che descrive una perturbazione (cambiamento di


stato)
termodinamica irreversibile dell'ambiente in virt del sistema, anzich una distorsi
one del
sistema dovuta al suo ambiente. Ci conferisce Xapparire di un collasso della funz
ione d'onda
quando un sistema interagisce con l'ambiente, il che impedisce che i diversi ele
menti della
sovrapposizione quantistica della funzione d'onda del sistema e dell'ambiente in
terferiscano
reciprocamente.17 Si veda anche coerenza.

Dirac, Paul: tra i contributi di Dirac alla scienza si ricorda soprattutto la su


a famosa equazione
d'onda, con la quale introdusse la relativit ristretta nell'equazione di Schrdinge
r.
Considerando che, da un punto di vista matematico, la teoria della relativit e qu
ella quantistica
non solo sono ben diverse, ma persino opposte, il lavoro di Dirac pu essere consi
derato una
fruttuosa riconciliazione tra le due teorie.18

Due-punti: strumento di misurazione che sovraccarica la nostra capacit di acquisi


re
consapevolezza nel momento stesso in cui accediamo alla griglia di Tutto Ci che E
. Nel
momento in cui identifichiamo i due punti, percepiamo la loro connessione. Senti
amo e
immaginiamo di lavorare semplicemente sui fotoni, ovvero sulla luce. Non c' nient
'altro, l
fuori, niente di solido, eccezion fatta per la nostra concentrazione sui due pun
ti. Possiamo
visualizzare di essere collegati, attraverso una sorta di "en

17.

Erich

Joos, Decoherence (2008), http://www.decoherence.de/.


18.
Nobelprize.org, Biography, http://nobelprize.org/nobel_prizes/physics/laureates/1933/diracbio.html.

Glossario della Matrice - 297

tanglement", con un'altra persona o aspetto di noi stessi su cui abbiamo scelto
di concentrarci.
Quindi, dopo aver effettuato il collegamento dei due punti e aver compreso che a
livello di
fisica quantistica l'atto stesso delle misurazione comporta un cambiamento nei r
isultati ottenuti,
lasciamo semplicemente andare, come se si trattasse di un sasso che precipita in
uno stagno.
Immaginiamo altres di lasciar andare la necessit di ottenere risultati fisici e sp
erimentiamo
un'onda in espansione tra i due punti. Quando pratichiamo l'arte dei due-punti,
ci affidiamo a un
nuovo paradigma circa tutto ci che possiamo fare o a cui possiamo accedere attrav
erso la
modalit sensoriale del tatto. Se continuiamo a praticare su base quotidiana, ben
presto
cominceremo a intrawedere la realt nascosta e la complessit che si cela dietro il
velo degli
eventi quotidiani. Non potremo pi definirci vittime delle circostanze, anzi, ci a
ssumeremo
piena responsabilit del nostro uso creativo dell'energia universale.

Effetto Casimir: ampiamente citato quale prova che sottostante al nostro univers
o ci sia un mare
di vera energia di punto zero. Nel 1947 il fisico Hendrik Casimir ebbe l'opportu
nit di discutere
di tale ipotesi nel corso di una passeggiata con Niels Bohr. Secondo Casimir, Bo
hr borbott
qualcosa circa l'energia di punto zero, sottolineandone la pertinenza. Ci indusse
Casimir ad
analizzare gli effetti di tale energia nel problema dell'attrazione tra due last
re metalliche
parallele, poste nel vuoto e non soggette a campi elettromagnetici.19 Si veda an
che energia di
punto zero.

Effetto osservatore: i cambiamenti relativi al fenomeno osservato che possono es


sere attribuiti
all'atto dell'osservazione. Ci spesso il prodotto di strumenti che, necessariamen
te,
intervengono su ci che stanno misurando alterandone in qualche modo lo stato. Tal
e effetto
pu essere osservato in molti contesti della fisica classica e quantistica.

Elaborazione parallela: la capacit del cervello di elaborare simultaneamente e un


itariamente gli
stimoli in ingresso, cos da giungere rapidamente a un'azione risoluta.

Elaborazione seriale: elaborazione che ha luogo sequenzialmente. Le operazioni s


i susseguono
secondo un ordine categorico e di norma l'esito di un'azione noto prima che veng
a presa in
esame l'azione successiva.20

19. Calphysics Institute, Zero-Point Energy and Zero Point Field,: http://
www.calphysics.org/zpe.html.
20. Artificial Intelligence Lab, University of Michigan, http://ai.eecs. umich.
edu/cogarchO/common/prop/serial.html.

298 - La Fisica dei Miracoli

Elettrodinamica di Maxwell (teoria elettromagnetica): in parole povere, la teori


a
dell'elettrodinamica di Maxwell consiste nelle sue equazioni, e originariamente
si basava di
circa venti equazioni con notazioni basate sui quaternioni, cos come citato in un
suo lavoro del
1865. Dopo la morte di Maxwell, e alcune riduzioni gi operate dallo stesso scienz
iato, Olivier
Heaviside, che si opponeva all'uso dei quaternioni, modific e ridusse notevolment
e tali
equazioni, fino a ottenere le quattro che ci sono familiari oggi, seguito da Wil
lard Gibbs ed
Heinrich Hertz. Hendrik Lorentz lavor ulteriormente sulle equazioni di Maxwell-He
aviside,
ricalibrandole simmetricamente. Ci contribu a semplificare la loro soluzione matem
atica, ma
fin inavvertitamente e arbitrariamente per scartare tutti i sistemi aperti di Max
well che si
discostavano dall'equilibrio termodinamico con il loro ambiente attivo (come per
esempio la
concezione moderna del vuoto).21

Elettromagnetica scalare: termine con cui viene normalmente definita l'elettrodi


namica che
scaturisce dalla valutazione di: onde elettromagnetiche trasversali, onde elettr
omagnetiche
longitudinali, onde elettromagnetiche a polarizzazione del tempo, elettrogravita
zione, segnali
superluminali (a velocit superiore a quella della luce), interferometria, funzion
i ottiche non
lineari, tempo in quanto energia, nonch l'elettrodinamica che caratterizza tutti
i campi

elettromagnetici, onde e potenziali abituali. Nei progetti segreti russi volti a


llo sviluppo di armi
super-potenti l'elettromagnetica scalare definita energetica.21

Elettrone: particella elementare stabile, presente in tutti gli atomi, che, nel
procedere "in avanti"
del tempo ha una carica elettrica negativa pari a 1,602 x IO19 coulomb, e uno sp
in di Yl, e una
massa di riposo di 9,11 x IO'31 kg. Se il tempo procede a ritroso, la carica del
l'elettrone (ma
non la sua massa) s'inverte, trasformandolo in positrone. Il suddetto "elettrone
" pu esistere
anche sotto forma di energia negativa, carica negativa o massa a energia negativ
a nel vuoto
stesso. In tale condizione l'energia negativa all'origine di campi energetici ne
gativi e di
potenziali energetici negativi. Il buco nel mare di Dirac creato da un tale posi
trone pu essere
manipolato tramite "anti-circuiti", cos da produrre direttamente antigravit locale
, in modo
assolutamente potente e pratico.23 Si veda anche mare di Dirac.

21.

Bearden, Energy from the Vacuum, p. 693. i

22.

Bearden, Energy from the Vacuum, p. 714. *

23.

Ibid.,p. 65.

Glossario della Matrice - 299

Energetica della Matrice: l'arte e scienza della trasformazione.

Energia di punto zero: trattasi dell'energia che resta allorch da un certo sistem
a viene rimossa
ogni altra forma di energia. Tale comportamento dimostrato, per esempio, dall'el
io liquido.
Quando la temperatura viene abbassata allo zero assoluto, l'elio si mantiene liq
uido, anzich
solidificarsi, proprio in virt dell'inamovibile energia di punto zero del suo mot
o atomico. (Il
congelamento dell'elio si ottiene aumentando la pressione a 25 atmosfere). La me
ccanica
quantistica preconizza l'esistenza delle cosiddette "energie di punto zero" per
le interazioni
forti, deboli ed elettromagnetiche, casi in cui con tale termine ci si rifriferi
sce all'energia di un
sistema a temperatura T = 0, ovvero il minor livello di quantizzazione energetic
a di un sistema
meccanico-quantistico. Se si prende in considerazione il principio d'indetermina

zione di
Heisenberg, si scopre che la durata della vita di un fotone di punto zero, consi
derato come onda,

corrisponde alla distanza media compiuta soltanto da una parte della sua lunghez
za d'onda. Tale
"frammento" d'onda per certi versi diverso da un'onda planare ordinaria, ed diff
icile
giungere a una sua interpretazione.24

Energia elettromagnetica: secondo il punto di vista della meccanica quantistica


e del vuoto
quantistico, trattasi della strutturazione deterministica o coerente, dinamica o
statica, presente
nel flusso di fotoni virtuali o di particelle cariche. Secondo il punto di vista
dello spazio-tempo
una curvatura dello spazio-tempo o un insieme di tali curvature.25

Entropia: nel campo della termodinamica, costituisce l'ammontare del disordine d


i un sistema, e
quantifica l'energia non disponibile per la realizzazione di un certo lavoro in
un sistema che sta
subendo un cambiamento, come l'espansione del gas nel vuoto o il trasferimento d
i calore da un
corpo caldo a uno freddo. Tali cambiamenti causano un aumento dell'entropia del
sistema in
questione, ma l'energia non viene trasferita all'esterno del sistema. Per dirla
altrimenti, al
crescere dell'entropia corrisponde la diminuzione dell'energia disponile nel sis
tema. Si veda
anche negentropia.

Esperimento della doppia fenditura: esperimento che dimostra la teoria meccanico


-quantistica
secondo cui le onde che trasmettono energia possono comportarsi anche come parti
celle e le
particelle possono

24. Calphysics Institute, Zero-Point Energy and Zero Point Field, http://
www.calphysics.org.zpe.html.
25.

Bearden, Energy from the Vacuum, p. 660.

300 - La Fisica dei Miracoli

assumere un aspetto ondulatorio, ma non contemporaneamente. Una fonte luminosa i


llumina un
sottile schermo nel quale sono state ricavate due fenditure parallele, e la luce
che passa
attraverso le fenditure raggiunge quindi uno schermo. In virt della natura ondula
toria della

luce, le onde luminose che attraversano le fenditure interferiscono tra loro, cr


eando una tipica
figura d'interferenza, con alternanza di bande chiare e scure. Peraltro lo scher
mo assorbe la luce
sotto forma di particelle discrete, chiamate fotoni.

Espressione dei quaternioni: si compone della somma di quattro termini, uno dei
quali reale,
mentre gli altri tre contengono unit immaginarie, i cui termini possono essere fo
rmulati sotto
forma di somma di uno scalare e di un vettore tridimensionale.26

Etere: l'etere (greco antico: aiOr/p) fu una figura della mitologia greca, perso
nificazione
divinizzata dell'atmosfera superiore, purificata perch respirata soltanto dagli di
dell'Olimpo.
Nelle scienze antiche e medievali l'etere rappresentava un concetto classico, ta
lvolta definito
quale quinto elemento in tutta una serie di teorie comprendenti l'alchimia e la
filosofia della
natura. In fisica, nel corso del XIX secolo, fu considerata una sostanza univers
ale, secondo un
modello teorico che la considerava il mezzo attraverso cui si trasmettevano le o
nde
elettromagnetiche, come per esempio la luce e i faggi X, analogamente al modo in
cui le onde
sonore vengono trasmesse attraverso mezzi elastici come l'aria. Si supponeva che
l'etere fosse
privo di peso, trasparente, privo di attrito, non individuabile chimicamente o f
isicamente e
capace di permeare tutta la materia e lo spazio. Tale teoria incontr crescenti cr
itiche, finch nel
1881 l'esperimento di Michelson-Mor- ley, designato specificamente a individuare
il moto della
terra attraverso l'etere, dimostr l'assenza di qualsiasi suo effetto.27

Feynman, Richard: fisico americano, stato una delle figure chiave nello sviluppo
della teoria
dell'elettrodinamica quantistica, con cui sono state poste le fondamenta di tutt
e le altre teorie
quantistiche dei campi. Nel suo approccio si combinavano la meccanica quantistic
a e la teoria
della relativit, sfruttando un metodo che implicava la rappresentazione per diagr
ammi delle
interazioni tra particelle, con conseguente

26.

Ibid.

27. The American Heritage Dictionary of the English Language, 4a ed. sub voce aet
her
physics; Encyclopedia Britannica Online, sub voce aether phyics.

Glossario della Matrice - 301

28

grande semplificazione dei calcoli. Per questo suo lavoro Feynman ha condiviso i
l Nobel per la
fisica del 1965 con i colleghi Jualian Schwinger - americano - e Sin-Itiro Tomon
aga giapponese.

Fisica delle particelle: branca della fisica in cui ci si serve degli accelerato
ri per studiare le
collisioni di particelle ad alta energia che determinano le propriet del nucleo a
tomico e delle
altre particelle elementari.29

Fisica newtoniana (leggi del moto di Newton): descritte nel Philosophiae Natural
is Principia
Matematica di Sir Isaac Newton, sono le tre leggi fisiche che costituiscono la b
ase della
meccanica classica. Newton se ne serv per spiegare e studiare il moto degli ogget
ti e dei
sistemi fisici, ivi compreso il moto degli oggetti celesti e di quelli terrestri
. La prima legge,
spesso definita legge dell'inerzia, afferma che in assenza di forze un corpo res
ta in quiete o
continua a muoversi a velocit uniforme. La seconda legge afferma che se osservata
sulla base
di un sistema di riferimento inerziale, la forza eguale alla massa moltiplicata
per
l'accelerazione. La terze legge afferma che a ogni azione corrisponde sempre una
reazione
uguale e contraria.

Forma d'onda: rappresentazione grafica della forma di un'onda in relazione a un


determinato
istante e a una specifica regione dello spazio.30

Garcia, Hector: praticante master certificato di Energetica della Matrice, nonch


fondatore del
Garcia Chiropractic Holistic Center di San Diego, California, dove si serve dell
a sue
straordinarie capacit intuitive per individuare squilibri fisici, mentali, emotiv
i, psicologici,
psichici e spirituali che si manifestano sui diversi livelli energetici del corp
o. Sia che si tratti del
livello cellulare che del livello quantistico, Garcia in grado di localizzare le
cause

fondamentali del problema, agevolando il processo di liberazione energetica del


corpo e
ponendo rimedio alle relative problematiche. Chiropratico e diagnostico di grand
i capacit e
conoscenze, Garcia si serve di varie tecniche, come l'Analisi di Riflesso a Cont
atto (una
valutazione dell'equilibrio nutrizionale), la Tecnica Neuro-Emotiva (terapia per
il rilascio delle
emozioni), la Tecnica per l'Eliminazione delle Allergie (metodo con cui elimina
la sensibilit a

vari allergenici) nonch il metodo Yuen, tratto dalla medicina energetica cinese (
di cui
formatore), tecnica di guarigione energetica attraverso cui riesce a individuare

28. Richard Feynman, The American Heritage Dictionary ofthe English Language, 4*
ed.
sub voce Feynman, Richard.
29.

Bearden, http://www.cheniere.org/techpapers/Annotated %20 Glossary.htm.

30.

Dictionary ofScience and Technology, sub voce waveforms.

302 - La Fisica dei Miracoli

qualsiasi squilibrio o deficienza colpisca il corpo e gli impedisca di guarirsi


autonomamente.31

Generatore elettromagnetico immobile (MEG): si tratta di una sorta di trasformat


ore capace di
produrre pi energia di quanta ne consumi (free-energy), ideato da Thomas Bearden,
James
Kenny, James Hayes, Kenneth Moore e Stephen Patrick. Per una descrizione dettagl
iata del suo
funzionamento si veda: http://www.xmx.it/MEG.htm nonch
http://www.cmseritti.altervista.org/index_file/Page4762.htm.32

Gravitone: nella teoria quantistica della gravitazione, il gravitone il quanto d


el campo
gravitazionale. E privo di massa. Secondo una nuova teoria, il gravitone potrebb
e essere
considerato l'accoppiamento tra un fotone scalare e un fotone longitudinale.33

Hamilton, William Rowan: astronomo, fisico e matematico irlandese che contribu in


modo
significativo alla meccanica classica, all'ottica e all'algebra. I suoi studi su
i sistemi meccanici e
ottici lo portarono a scoprire tecniche e concetti matematici assolutamente inno
vativi.34

Heaviside, Olivier: celebre fisico inglese autodidatta, nonch brillante studioso


dell'elettrodinamica; ebbe un ruolo importante perch elimin i quaternioni di Maxwe
ll, elabor
la meccanica vettoriale e formul la riduzione vettoriale della teoria di Maxwell,
dandoci le

attuali quattro equazioni vettoriali risultanti dalle venti equazioni in venti i


ncognite originarie e
basate sui quaternioni.35

Heisenberg, Werner: fisico tedesco, stato uno dei padri fondatori della teoria q
uantistica,
formul la cosiddetta "meccanica delle matrici" e giunse alla scoperta di forme al
lotropiche
d'idrogeno. Heisenberg ottenne il Nobel per la fisica nel 1932. La sua teoria si
basava
unicamente su ci che pu essere osservato, vale a dire la radiazione emessa dall'at
omo. Non
possibile assegnare a un certo elettrone una determinata posizione nello spazio
in un preciso
istante, n seguirlo nella sua orbita, e

31. Garcia Chiropractic Holistic Center (2009), http.7/www.garcia holisticchiro.com/about_dr.php.


32.

Bearden, Energy from the Vacuum, p. 694.

33.

Ibid., p. 678.

34. William Revile, Ireland's Greatest Mathematician, University College, Cork, Ir


landa
(2004), http://understandingscience.ucc.ie/pages/ sci_williamrowanhamilton.htm.
35.

Bearden, Energy from the Vacuum, p. 680

Glossario della Matrice - 303

non neppure possibile ipotizzare che le orbite planetarie di cui si parla nella
teoria di Niels
Bohr esistano realmente. Le quantit meccaniche, come la posizione o la velocit, no
n
dovrebbero essere rappresentate da numeri ordinari ma da struttute matematiche a
stratte,
definite matrici, e per tale motivo Heisenberg formul la sua nuova teoria in term
ini di
equazioni tra matrici. Successivamente Heisenberg formul il famoso principio
d'indeterminazione secondo il quale la determinazione della posizione e del mome
nto di una
particella in movimento contiene necessariamente errori, il cui prodotto non pu e
ssere
inferiore alla costante quantistica h; nella teoria viene inoltre precisato che
sebbene tali errori
siano trascurabili su scala umana, nell'ambito dello studio degli atomi non poss
ono essere
ignorati.3

Herbert, Nick: dopo aver ottenuto il dottorato in fisica sperimentale, Herbert s


tato senior
scientist presso la Memorex e altre societ di hardware della Bay Area, specializz
are in
metodologie magnetiche, elettrostatiche, ottiche e termiche per l'elaborazione e
la
memorizzazione dei dati. Herbert ha pubblicato Quantum Reality: Beyond the New P
hysics,
Faster Than Lighted Elemental Mind: Human Consciousness and the New Physics. Het
bert ha
inoltre ideato quella che fino a oggi costituisce la pi sintetica dimostrazione d
el teorema
dell'interconnessione di Beli. Ha inoltre pubblicato articoli sulle teorie quant
istiche e la velocit
della luce su riviste come YAmerican Journal of Physics e New Scientist, e tiene
una sua
rubrica su Mondo 2000.37

Intento focalizzato: potrebbe essere definita in termini di attivit creativa con


cui si attinge ai
pi diversi aspetti della propria esperienza conscia, cos da definire un nuovo insi
eme di
esperienze, realt e risultati che si manifesteranno istantaneamente. Concentrare
il potenziale
immaginativo risulta utile al fine di creare nuove forme di sensibilit. In tal mo
do viene attivato
un flusso di energia sottile che influenza o manifesta, direttamente o indiretta
mente, gli effetti
ed eventi auspicati in modo da generare un processo creativo ovvero una concentr
azione
attraverso le sensazioni. Il motivo per cui facciamo ricorso all'intenzione conc
entrata che in
tal modo ci convinciamo di poterci "trasferire" in quella nuova realt. Giacch ogni
applicazione

36.
Nobelprize.org, Biography http://nobelprize.org/nobel_prizes/physics/laureates/1932/heisenberg.bio.html.
37. Boston University School ofTheology: Anna Howard Shaw Center, Biography,
http://sthweb.bu.edu/shaw/anna-howard-shaw-center/biogra
phy?view=mediawiki&article=Nick_Herbert_%28 physicist%29.

304 - La Fisica dei Miracoli

dell'intenzione un atto creativo, l'intenzione concentrata si propone in definit


iva di insegnarci
come creare con maggiore abilit ed efficacia. Ci finisce a sua volta per manifesta
re alcune
tipologie di eventi nel nostro mondo sensoriale. L'oggetto della nostra intenzio
ne concentrata

costituisce una sorta di modello di manifestazione. Tuttavia, non appena tale mo


dello viene
concepito, indispensabile lasciar andare e lasciare che sia l'universo a occupar
si della sua
manifestazione concreta, secondo il suo peculiare processo alchemico.38

Inversione temporale: per quanto concerne le onde elettromagnetiche, si tratta d


el processo di
formazione di un'onda a coniugazione di fase. Per una particella o una massa il
processo con
cui s'immettono onde elettromagnetiche a polarizzazione temporale, di modo che i
l motore
residente di curvatura spazio-temporale della massa venga amplificato e, in virt
della
coniugazione di fase, formi esattamente un anti-motore amplificato, che successi
vamente
procede lentamente all'inversione temporale della massa riportandola a una condi
zione/stato
precedente. E opportuno sottolineare che l'inversione temporale di uno specifico
oggetto o di
uno specifico gruppo d oggetti non implica affatto il cosiddetto "viaggio nel tem
po", di cui si
parla nei romanzi di fantascienza. Per poter effettuare un vero e proprio viaggi
o nel tempo
bisognerebbe che l'intero universo, e ogni cosa ivi contenuta con eccezione del
viaggiatore nel
tempo - subissero una inversione temporale. E ci, almeno per quanto riusciamo a i
mmaginare
oggi, sembra assolutamente impossibile! D'altro canto, l'inversione temporale di
un singolo
oggetto, come una particella o un'onda, o persino un gruppo di oggetti, come un
insieme d
particelle e onde, non solo ipotizzabile ma facilmente realizzabile. Per esempio
, un buco nel
mare di Dirac un elettrone a energia negativa che precedentemente all'osservazio
ne quindi
dotato di massa negativa. Dopo l'osservazione viene considerato a energia positi
va, un elettrone
di massa positiva di carica opposta rispetto a un elettrone convenzionale, che r
eagisce ai campi
in direzione opposta rispetto a un elettrone convenzionale (dotato di carica neg
ativa). In breve,
dopo l'osservazione (ovvero dopo l'interazione con la massa) si trasforma in un
positrone.39 Si
veda anche mare di Dirac; elettrone; coniugazione di fase.

Lasciar andare: il cervello sinistro (la mente analitica) stato da sempre defini
to la "mente
scimmia". Ecco come si pu catturare una scimmia nel bel mezzo della giungla: la t
rappola
consiste in una scatola con un

38. William A. Tiller, Science and Human Transformation: Subtle Energ.es, Intent
io-nality

and Consciousness, Pavior Publishing, Walnut Creek, CA, 1997, p. 89.


39.

Bearden, Energy from the Vacuum, p. 726.

Glossario della Matrice - 305

buco attraverso il quale pu passare soltanto la mano della scimmia e al cui inter
no viene posto
un bel frutto. La scimmia infila la mano e afferra il frutto, ma non pu tirarla f
uori tenendolo,
perch 1 d' sioni del buco non lo permettono. La maggior parte delle scimmie non r
inuncia a
quel "premio", e continua a tenerselo stretto, finendo facile preda dei cacciato
ri. Tale analogia
definisce bene il comportamento del cervello sinistro degli umani. Non appena ab
biamo
definito certe regole, e le modalit secondo cui dovrebbero trasformarsi in realt,
siamo capaci
di trascorrere l'intera esistenza tenendoci stretti il frutto delle nostre idee
preconcette, incapaci
di lasciar andare e di sperimentare una realt molto pi vasta e aperta. Nell'Energe
tica della
Matrice i praticanti imparano a far discendere la consapevolezza a livello del c
uore, e cio a
dimorare in uno stato di coscienza non prettamente cerebrale e quindi scevro da
preoccupazioni
e giudizi. Il campo del cuore naturalmente collegato con l'emisfero cerebrale de
stro e la sua
innata intelligenza emotiva. E sulla base di quest'ultima specifica dimensione,
quella per cos
dire dell'inconscio e dei sogni, che sono state concepite e realizzate le pi gran
di idee e
creazioni umane. Ecco perch Energetica della Matrice significa "lasciar andare":
rinunciando
al bisogno di comprendere le nostre esperienze, e in particolare quelle che non
combaciano con
i nostri presupposti percettivi, possiamo iniziare ad affidarci alla consapevole
zza che trae
spunto soprattutto dalle sensazioni, e da ci che scaturisce dalla coscienza del c
uore.

Mare di Dirac: modello teorico del vuoto considerato come un mare infinito di pa
rticelle di
energia negativa. Si narra che Erwin Schrdinger sia stato il primo a essersi acco
rto che la
soluzione dell'equazione di Dirac relativa al moto degli elettroni, si traduceva
in una
componente indispensabile che poteva essere interpretata sotto forma di fluttuaz
ioni casuali di
particelle puntiformi alla velocit della luce. Schrdinger defin tale moto zitterbew
egung,
termine tedesco per "tremolio". Il positrone, ovvero la controparte antimateria
dell'elettrone, fu
originariamente concepito quale "buco" nel mare di Dirac, molto prima della sua
scoperta
sperimentale avvenuta nel 1932. Dirac, Einstein e altri riconobbero che ci era co
rrelato al
concetto di etere.40 5/ veda anche elettrone, Schrdinger Erwin.

40. Calphysics Institute, Zero-Point Energy and Zero Point Field http://www.
calphysics.org/zpe.html; commento su Dirac's Hidden Geometry, postato sul blog Not
Even
Wrong (25 settembre 2005), http://www.madi.columbia. edu/woit/wordpress/?p=262#comment-5066.

I
306 - La Fisica dei Miracoli

Maxwell, James Clerk: matematico e fisico teorico scozzese, la cui conquista pi s


ignificava fu
lo sviluppo della teoria elettromagnetica classica, con cui venivano sintetizzat
e tutte le
precedenti osservazioni ed esperimenti per cui non si era trovata una spiegazion
e comune, e che
definiva le equazioni dell'elettricit, del magnetismo e dell'ottica inquadrandole
in una teoria
coerente. La sua famosa serie di equazioni dimostr che elettricit, magnetismo e lu
ce sono
tutte manifestazioni del campo elettromagnetico. Da quel momento in poi tutte le
altre leggi o
equazioni classiche di tali discipline si trasformarono in versioni semplificate
delle equazioni di
Maxwell. Nella sua biografia di Maxwell, Ivan Tolstoy scrisse: L'importanza di Ma
xwell nella
storia del pensiero scientifico paragonabile a quella di Einstein (che ne fu isp
irato) e a quella
di Newton (dalla cui influenza riusc a svincolarsi).41

McMoneagle, Joe: esperto americano di visione remota, matricola 001 (372), che h
a messo a
disposizione i suoi poteri paranormali alla C.I.A., alla D.I.A., al dipartimento
per la sicurezza
nazionale, alla D.E.A., ai servizi segreti, all'EB.I., ai servizi doganali nazio
nali, al consiglio di
sicurezza nazionale e al Dipartimento della difesa. E stato uno dei primi uffici
ali reclutati per il
programma top secret dell'esercito che oggi conosciuto con la denominazione di "
Progetto
Stargate".42

Misura quantistica debole: le misurazioni deboli sono quel genere di misure quan
tistiche in cui
il sistema oggetto della misurazione in accoppiamento debole con lo strumento di
misurazione, cosicch questo non interferisce con il valore ottenuto. Sebbene poss
a sembrare in
contraddizione con alcuni aspetti fondamentali della teoria quantistica, tale fo
rmalismo rientra
nei limiti della teoria e non ne contraddice alcun aspetto fondamentale. L'idea
di misurazione e
valori deboli, sviluppata inizialmente da Yakir Aharonov, David Albert e Lev Vai
dman,
particolarmente utile per ricavare informazioni circa i sistemi pre- e post-sele
zionati descritti
dal formalismo dei vettori a due stati.43

Modello della relativit speciale: (1) le leggi della fisica sono le stesse per tu

tti gli osservatori in


moto uniforme relativamente uno all'altro

41. James Clerk Maxwell Foundation, http:/ www.clerkmaxwell.foundation.


org/html/who_was_maxwell.html.
42.

Joe McMoneagle, Business Bio, http://blog.mceagle.com/about/joe-bio-biz.

43. Yakir Aharonov, D. Z. Albert e Lev Vaidman, Flow the Result of a Me-asurement
of a
Component of the Spin of a Spin-1/2 Particle CanTurn Out to Be 100, Physical Revi
ew
Letters, 1988.

Glossario della Matrice - 307

(principio della relativit di Galileo), e (2) la velocit della luce nel vuoto la s
tessa per tutti gli
osservatori, indipendentemente dal loro moto relativo o dal moto della fonte lum
inosa.

Modello di realt virtuale: uno schema di dati che pu essere impiegato in abbinamen
to
all'input o per generare l'output di un sistema di realt virtuale.

Modulo: un modulo un componente autonomo di un sistema, dotato di una specifica


interfaccia in rapporto agli altri componenti del sistema. In sostanza, nell'ene
rgetica della
matrice stata sviluppata una tecnologia interdimensionale, che conserva uno spaz
io nel campo
del punto zero, creando cos un ponte concettuale dall'immaginario al reale. Tra l
'altro, in fisica
quantistica ci descrive un numero complesso coniugato, in cui -1 rappresenta la q
ualit
immaginaria, ma presente anche un numero, o qualit, reale. Moltiplicando i due, i
l
componente immaginario si annulla e si ottiene un vettore reale, ovvero una coor
dinata spaziotemporale. E proprio cos che funziona questa tecnologia energetica: si tratta di
una tecnologia
spirituale assolutamente manipolabile e riproducibile. Un modulo dovrebbe essere
considerato
una sorta di software spirituale interattivo e creativo, volto a eseguire, affro
ntare o correggere
uno specifico compito, problematica o attivit. Ecco perch, in virt di tali presuppo
sti, si
potrebbe dire che un modulo rappresenti ci che il dottor William Tiller definisce
"congegno a
intenzione impressa". Si veda anche numeri complessi coniugati; unit immaginaria,
Tiller,
William.

Negentropia (entropia negativa): potrebbe essere definita, in un certo senso, l'


inversione del
disordine, ovvero l'inversione dell'entropia. In un sistema negentropico l'energ
ia dovrebbe
procedere da uno stato di disordine a uno stato di ordine crescente. In un siste
ma biologico,
come il corpo umano, ci potrebbe descrivere il principio di un sistema auto-organ
izzato. Si
veda anche entropia.

Neumann, John von: matematico americano di origine ungherese, svilupp il ramo del
la
matematica conosciuto come teoria dei giochi. Nel 1933 entr a far parte dell'Inst
itute for
Advanced Study di Princeton, New Jersey, e successivamente oper in qualit di consu
lente a
Los Alamos, dove nel corso della Seconda Guerra Mondiale si progett la bomba atom
ica. Nel
1995 divenne membro della Commissione Statunitense per l'Energia Atomica. Von Ne
umann
viene spesso men
44.
Bearden, Energy from the Vacuum, p. 663.

308 - La Fisica dei Miracoli

zionato per i suoi fondamentali contributi alla teoria della meccanica quantisti
ca, e in
particolare per l'algebra che prende il suo nome, per le sue ricerche pionierist
iche in matematica
applicata, principalmente nel campo della statistica e dell'analisi numerica. E
conosciuto anche
per aver progettato elaboratori elettronici ad alta velocit.45

Non fare: cercare di capire ha a che vedere con il fare. Ovviamente pi semplice s
piegare cosa
significhi fare. Ci, infatti richiama il principio dell'oggettivit: un sasso un sa
sso in virt del
fare. E importante sottolineare che senza il fare non c' pi nulla di familiare. E
se nulla
familiare, tutto diventa nuovo, sconosciuto, come se fosse sperimentato per la p
rima volta, e
quindi incondizionato. Quando cerchiamo di "raccapezzarci", in pratica stiamo ce
rcando di
renderci familiare la realt circostante. Ci implica per l'appunto il fare, e quind
i l'attivit
razionale, specificamente la formulazione razionale o intellettuale dell'esperie
nza. Agire senza

affidarsi ad alcuna credenza equivale a non fare. Le nostre credenze si propongo


no infatti di
mettere ordine nelle nostre esperienze, cos da garantirgli un significato. La tec
nica del non fare
agevolata dalla sostituzione del comune fare con un fare di genere diverso, sull
a base di un
artificio che equivale all'imparare una descrizione alternativa del mondo. Parim
enti, entrambi i
mondi -- quello che conosciamo tutti quanti e quello dello sciamano - non sono r
eali, ma
rappresentano comunque modelli utili, per non dire indispensabili, della realt. N
ell'Energetica
della Matrice viene insegnato che qualsiasi cosa stiamo facendo, la realizziamo
sulla base del
modello percettivo con cui intendiamo ottenere uno specifico risultato. In altre
parole ogni
qualvolta ci accingiamo a fare qualcosa, stiamo concretizzando i nostri preconce
tti circa il
funzionamento del mondo e la realt delle cose. Quando sospendiamo il giudizio, ri
nunciando
appunto ai nostri preconcetti, e ci limitiamo semplicemente a percepire l'agire
via via che si
manifesta, penetriamo nella dimensione della grazia, che caratterizzata dall'art
e del non fare.
Un vecchio adagio, forse trito e ritrito, recita: Abbandonati alla volont di Dio. Q
ualsiasi
"fare" viene portato a termine da un agente, ovvero la modalit di pensiero del ce
rvello sinistro.
Crediamo di poter modificare la realt a nostro piacimento, eppure quante volte le
circostanze
della vita mandano all'aria con estrema facilit i nostri

45. MSN Encyclopedia Artide Center, http://encarta.msn.com/ encyclopedia_76l579159/John_Von_Neumann.html.


46.

Carlos Castaneda, Viaggio a Ixtlan, Rizzoli, Milano, 2000.

Glossario della Matrice - 309

schemi e progetti? L'idea di poter controllare gli schemi energetici dell'univer


so non
nient'altro che una illusione. Quando riconosciamo umilmente, come fece lo stess
o Ges, che
io non posso far nulla da me stesso (Giovanni 5:30), prendiamo posto sul trono del
regno del
cuore, avendo rinunciato alle nostre concezioni umane circa il possibile e l'imp
ossibile. A quel
punto ogni cosa viene fatta attraverso di noi, non da noi. In definitiva, il non
fare
semplicemente un atto di fede in un potere superiore, che se gliene diamo l'oppo
rtunit, pu
concretamente manifestare la sua volont attraverso di noi.

Nube elettronica: si veda nube probabilistica.

Nube probabilistica: termine coniato dal fisico Richard Feynman nella sua disami
na del tema:
Cos' esattamente un elettrone?. La nube di elettroni viene spesso definita un'orbit
ale,
giacch non possibile identificare concretamente lo spazio preciso in cui possibil
e reperire
un elettrone. Tale modello fornisce una soluzione semplificata relativamente all
a
visualizzazione dell'elettrone, in rapporto al celebre e paradossale esperimento
concettuale del
gatto di Schrdinger. Secondo l'analogia della nube di elettroni, la densit di prob
abilit, ovvero
la distribuzione degli elettroni, descritta in termini di una piccola nube in mo
vimento attorno
al nucleo atomico o molecolare, e la cui opacit proporzionale alla densit di proba
bilit. 7 Si
veda anche Feynman, Richard; Schrdinger, Erwin.

Numeri coniugati complessi: estensioni di numeri reali, i complessi coniugati di


un qualsiasi
numero vero dispongono della stessa parte reale, accompagnata dalla lettera grec
a t, o i, in base
a cui il piano viene trasformato di modo che tutti i punti siano riflessi sull'a
sse reale -- vale a
dire che i punti al di sopra e al di sotto dell'asse reale si scambiano mentre q
uelli sull'asse reale
restano tali e quali (poich il complesso coniugato di un numero reale resta tale)
. 8

Ologramma: Una delle cose che rendono possibile l'olografia un fenomeno noto come
interferenza. L'interferenza lo schema d'intersezione che si forma tra due o pi o
nde, come per

esempio quelle che si formano sull'acqua allorch si scontrano tra loro. A seguito
della
collisione,

47. Richard P. Feynman, Robert B. Leighton e Matthew Sands, The Feynman Lectures
on
Physics, voi. 1, 2a ed., Addison Wesley, London, 2005, p.l 1.
48. David E. Joyce, Dave's Short Course on Complex Numbers: Recipro-cals, Conjuga
tes,
and Division (1999), http://www.clarku.edu/^djoyce/ complex/div.html.

310 - La Fisica dei Miracoli

ogni onda contiene informazioni sull'altra, sotto forma di energia codificata, c


he si aggiungono
a quelle gi in suo possesso. Gli schemi d'interferenza equivalgono a un accumulo
costante
d'informazioni, e le onde hanno una capacit d'immagazzinare informazioni pressoch
infinita.
Quando avviene l'interazione di una serie complessa di schemi d'interferenza, si
forma un ibrido
caratterizzato da informazioni estremamente strutturate, che rappresenta poi l'e
lemento
fondamentale di ogni nostra percezione della realt. Quando gettiamo un sasso in u
no stagno,
otteniamo una serie di onde concentriche che si espandano verso l'esterno. Se ge
ttiamo due
sassi, il risultato sono due serie di onde che si espandono incrociandosi recipr
ocamente. La
disposizione complessa delle creste e dei cavi che deriva da una tale collisione
prende il nome
di "schema d'interferenza". La condizione istantanea della superficie dello stag
no simile
all'immagine olografica formata da una serie di schemi d'interferenza prodotti d
alla
combinazione di diversi fronti d'onda. Il neurochirurgo Karl Pribram ha compreso
che portando
alle sue conseguenze estreme il modello olografico del cervello, giungiamo alla
prospettiva che
la realt oggettiva - il mondo fatto di tazzine di caff, panorami montani, boschi e
lampade possa non esistere, o almeno non cos come pensiamo esista.9

Onda a inversione temporale: un'onda a coniugazione di fase, o a inversione temp


orale, procede
a ritroso nel tempo. Vale a dire che pu ripercorrere esattamente lo stesso percor
so nello spazio
intrapreso da un'altra onda, che l'abbia attraversato specularmente in modo non
lineate,
stimolando la riflessione dell'onda a inversione temporale. Inoltre, ripercorren
do tale percorso
invisibile nello spazio, l'onda replicata a coniugazione di fase non deflette, c
ome invece fanno
le comuni onde, ma converge continuamente sul suo tracciato invisibile.50

Onda portante: onda fondamentale, modulata tramite una o pi onde, che "trasmette"
le altre
forme d'onda modulanti. Decomponendo l'onda portante in un demodulatore si
evidenzierebbero le onde portate.51

Onda scalare: caratterizzata unicamente dalla magnitudine. Tuttavia, rispetto al


la
polarizzazione, il termine "fotone scalare" viene impiegato per indicare un foto
ne a
polarizzazione temporale in cui l'energia elettroma
49.

Michael

Talbot, The Holographic Universe, HarperCollins, New York, 1991, p. 14.


50.

Bearden, AIDS Biological Warfare, p. 105.

51. Thomas E. Bearden, Energy from the Vacuum: Concepts and Principles, Cheniere
, Santa
Barbara, CA, 2002, p. 622.

Glossario della Matrice - 311

gnetica oscilla lungo l'asse temporale. Gli effetti vengono osservati sotto form
a di oscillazione
nella frequenza di flusso del tempo, che quindi diventa una oscillazione di "den
sit temporale".
Il termine "scalare" riferito alla polarizzazione implica unicamente che nello s
pazio
tridimensionale non c' una componente vettoriale, sebbene ci sia un vettore (e un
a variazione
del suo valore assoluto) lungo l'asse temporale.52

Onde probabilistiche: sebbene per provocare la transizione dal possibile al conc


reto sia
evidentemente necessaria l'osservazione, nell'ambito della teoria quantistica la
natura
fondamentale dell'osservazione rimane per certi versi misteriosa. Il problema de
lla misurazione
dovuto al fatto che, precedentemente all'osservazione, la condizione quantistica
descritta in
termini di onda probabilistica non-locale, diffusa nello spazio, mentre dopo l'o
sservazione si
concretizza soltanto uno dei possibili valori. Ne consegue che l'osservazione im
plica un
collasso intermittente, chiamato anche "proiezione", della funzione d'onda quant
istica, da un
continuum di possibilit fino alla concretizzazione di un singolo valore. Peraltro
tale proiezione
un elemento ad hoc del formalismo, e secondo l'equazione d'onda di Erwin Schrding
er non
sarebbe ammissibile; resta quindi un evento misterioso, rispetto al cui come, qu
ando o dove non
ancora stata trovata una spiegazione. Inoltre, quando la proiezione ha luogo, le
leggi della
fisica quantistica non prevedono quale dei possibili valori finisca per concreti
zzarsi in una certa
osservazione, violando cos le leggi del determinismo classico e introducendo a li

vello

fondamentale della teoria un fattore di non causalit e di spontaneit.53 Si veda an


che effetto
osservatore.

Oscilloclasta: strumento inventato dal dottor Albert Abrams per la cura delle ma
lattie. Il
termine significa "interruttore della vibrazione". Dopo essere alimentato da una
fonte di
energia, il congegno viene collegato al corpo del paziente. Tramite il suo reost
ato si producono
svariate frequenze oscillatorie. Se per esempio il paziente soffre di tubercolos
i, l'oscilloclasta
viene predisposto in modo da emettere una frequenza vibratoria corrispondente a
quella che la
malattia ha gi prodotto nel corpo del paziente, che peraltro non percepisce nulla
, perch si
tratta di vibrazioni non individuabili tramite i sensi umani.54

52.

Ibid.

53. Thomas J. McFarlane, Quantum Physics, Depth Psychology, and Beyond, The Cent
er of
Integrai Science (21 giugno 2000), http://www.integral-science.org/psyche-physis
.html.
54. Frank Swain, SciencePunk.com (5 ottobre 2006), http.V/www.sciencepunk.com/2006/10/albert-abrams-2/.

312 - La Fisica dei Miracoli

Particella virtuale: particella quantistica fluttuante, che pu apparire e scompar


ire
spontaneamente e con tale rapidit che non possibile osservarla, giacch esiste solo
per
qualche brevissimo istante. Le particelle virtuali non soddisfano la relazione a
bituale tra
energia, momento e massa, essendo al di sotto del principio d'indeterminazione d
i Heisenberg.
Una particella virtuale pu disporre, in un certo istante, di un certo quantitativ
o di energia,
finch il prodotto della sua energia e dell'intervallo di tempo della sua esistenz
a inferiore alla
grandezza minima del principio d'indeterminazione. Malgrado ci, le interazioni di
grandi
quantitativi di particelle virtuali con una massa o carica possono combinarsi co
s da produrre

effetti osservabili. Nella teoria quantistica dei campi tutte le forze della nat
ura sono originate
dall'interazione di una entit dotata di massa e forza con una particella virtuale
.55

Pathway di minima azione: quello della minima azione un principio che possiamo v
edere
all'opera nella nostra vita quotidiana. Possono essere definiti letteralmente ta
li anche i percorsi
delle informazioni neurali nel nostro cervello e sistema nervoso. Acquisendo con
sapevolezza
del mondo intorno a noi, creiamo proprio pathway (percorsi) del genere, che si t
rasformano in
abitudini fondamentali per la nostra sopravvivenza. A livello quantistico l'effe
tto del percorso
pu cambiare in dipendenza del suo osservatore. Ogni osservazione produce una conn
essione di
minima azione con l'osservazione precedente. Scegliendo di osservare la realt seg
uendo un
particolare percorso, ci che resta non-osservato si trasforma in un percorso di a
zione superiore,
bench, se fosse stato osservato, avrebbe potuto rappresentare quello di minima az
ione. Per
dirla altrimenti, scegliendo di osservare un particolare percorso invece che ogn
i possibile altro,
concretizziamo la minima azione. Tra tutti i possibili percorsi la coscienza a s
cegliere quello
che si trasforma in minima azione.56

Percezione innocente: una pratica che, allorch coltivata, permette di trasformare


la percezione
nello strumento attraverso cui la coscienza raccoglie informazioni di portata di
gran lunga
superiore al raggio d'azione precedente. La continua ricerca della coscienza dir
ige tutte le nostre
percezioni. In realt vediamo con la nostra coscienza globale, non con gli occhi,
che sono solo
lo strumento tramite cui raccogliamo informazioni.57

5 5. Bearden, http://www.cheniere.org/techpapers/Annotated%20Glossary.htm.
56. Fred Alan Wolf, The Eagle's Quest: A Physicist Finds the Scientific Truth at
the Heart of
the ShamanicWor/d ,Toudistone,NewYork, 1997, p. 145-46.
57.

Glenda Green, More Than Meets the Eye, www.glendagreen.com.

Glossario della Matrice - 313

Potenziale quantistico a generazione artificiale: un potenziale scalare si compo


ne (o comprende,
almeno in parte) di una struttura d'onda bidirezionale assemblata artificialment
e. Per quanto

concerne la dimostrazione del fatto che un "potenziale scalare" in realt un insie


me armonico
di onde appaiate occulte, elettromagnetiche longitudinali bidirezionali, a coniu
gazione di fase,
si veda E.T. Whitaker. Ogni coppia di onde si costituisce di un'onda e della sua
anti-onda (una
perfetta replica con inversione temporale). Se un osservatore esterno potesse ve
dere le onde
individuate (effetto) sotto forma di onda appaiata nascosta, potrebbe percepire
l'onda che va in
una direzione, e Fanti-onda che l'attraversa in direzione esattamente opposta. T
uttavia, prime
della sua percezione, l'onda a coniugazione di fase esisterebbe completamente ne
l piano
complesso, e quindi della dimensione temporale.58

Potenziale quantistico/informativo: particolare potenziale aggiunto da David Boh


m
all'equazione di Schrdinger nella sua teoria delle variabili nascoste della mecca
nica
quantistica. Il potenziale quantistico una entit molteplicemente connessa, quindi
"occupa"
punti, eventi od oggetti ampiamente separati ma comunque connessi. E anche uno s
traordinario
amplificatore di energia, giacch qualsiasi imput energetico in uno dei punti molt
eplicemente
connessi compare simultaneamente e istantaneamente in qualsiasi altro punto conn
esso,
indipendentemente dalla distanza o dalla collocazione nell'universo. Nella realt
concreta il
potenziale quantistico si caratterizza anche per un "coefficiente di connettivit
multipla",
cosicch solo una frazione dell'input energetico in uno dei punti interconnessi si
manifester a
livello degli altri punti del gruppo di connessione multipla. Il potenziale quan
tistico stato
sfruttato a fini militari da cinque nazioni, e le armi cos ottenute sono le pi pot
enti al mondo, di
gran lunga superiori a quelle nucleari. In teoria, il potenziale quantistico, im
piegato unitamente
a macchine e anti-macchine, potrebbe essere impiegato per curare e guarire una c
erta malattia
intervenendo simultaneamente su tutte le persone al mondo che ne sono afflitte.
Purtroppo sono
state sviluppate macchine volte a generare malattie in specifiche popolazioni, a
nzich guarirle.
Per qualche tempo Russia e Brasile hanno potuto disporre di armi a potenziale qu
antistico
(dette anche armi scalari), cos come altre due nazioni amiche degli Stati Uniti.
Nel

58. E. T. Whittaker, On the Partial Differential Equations of Mathematical Physic


s,
Mathematische Annalen, 57 (1903), pp. 333-355; Bearden,
http://www.cheniere.org/techpapers/Annotated%20Glossary.htm

314 - La Fisica dei Miracoli

2001 anche la Cina ha predisposto il suo sistema di armamenti a potenziale quant


istico.59

Principio d'indeterminazione: principio della meccanica quantistica, formulato d


a Werner
Heisenberg, secondo cui la misurazione accurata di una delle due quantit osservab
ili correlate,
siano queste posizione e momento, o energia e tempo, determina incertezza circa
la misurazione
dell'altra, cosicch il prodotto dell'indeterminazione di entrambe le quantit egual
e o superiore
a h/2U5, dove h equivale alla costante di Planck. Nella fisica quantistica conve
nzionale
l'origine dell'energia di punto zero corrisponde al principio di indeterminazion
e di Heisenberg,
giacch tra le misurazioni che implicano tempo ed energia (e le altre cosiddette "
variabili
coniugate" della meccanica quantistica) c' una incertezza parallela. Tale incerte
zza minima
non dovuta a qualche errore rimediabile compiuto a livello della misurazione, ma
riflette
piuttosto l'intrinseca fuzzyness della natura stessa dell'energia e della materi
a, derivante dalla
natura d'onda dei vari campi quantistici. Tutto ci ci conduce al concetto di ener
gia di punto
zero.60

Psicotronica: scienza delle relazioni mente-corpo-ambiente. Trattasi di una meto


dologia
interdisciplinare riguardante le intetazioni di materia, energia e coscienza.61
5/ veda anche
Abrams, Albert; radionica.

Radionica: metodo diagnostico e terapeutico a distanza che si serve di particola


ri strumenti
tramite cui i praticanti possono determinare le cause fondamentali di una malatt
ia in un
qualsiasi sistema vivente, sia questo umano, animale, vegetale o persino mineral
e. Sebbene la
radionica sia impiegata principalmente per diagnosticare e curare patologie uman
e, stata
applicata anche in agricoltura per incrementare i raccolti, contenere i parassit
i e migliorare la
salute del bestiame. Si veda anche psicotronica.

Realt virtuale: le realt virtuali sono tecnologie della coscienza che consentono a
chi se ne
serve d'interagire con uno schema d'insiemi o ambienti energetici, siano questi
reali o
immaginari. Se tutto scaturisce

59.

Bearden, Energy from the Vacuum, p. 710.

60. Random House Dictionary, 4a ed., sub voce uncertainty principle; Calphysics In
stitute,
Zero-Point Energy and Zero Point Field, http:// www.calphysics.org/zpe.html; Stanf
ord

Encyclopedia of Philosophy, The Uncertainty Princple, (3 luglio 2006),


http://plato.stanford.edu/ entries/qt-uncertainty/.
61. United States Psychotronics Association, What Is Psychotronics?, http://
www.psychotronics.org/aboutus.htm.

Glossario della Matrice - 315

dall'interazione tra la coscienza e i blocchi fisici fondamentali della materia,


i fotoni e le
particelle virtuali, allora in un certo qual senso qualsiasi realt percepiamo vir
tuale, anzich
reale.

Regola: formulazione in base a cui l'osservatore interpreta particolari elementi


o aspetti di uno
specifico schema energetico o esperienza. Le nostre regole (o insiemi di regole)
personali
determinano in che modo si costruisce il contenuto della nostra realt virtuale. A
lcuni degli
elementi che potrebbe essere utile includere nel nostro insieme di regole person
ale sono (1) un
punto di vista neutrale, (2) mezzi verificabili oggettivamente e (3) flessibilit
nelle percezioni e
nella loro applicazione. Bruce Lee illustr le tre semplici regole che governano l
'arte marziale
del Jeet Kune Do ("via del pugno [aperto] che intercetta"). I principi alla base
di tali regole
sono: assorb ci che funziona, rigetta il caos abituale (ovvero metti in discussion
e il tuo modo
di pensare e agire abituale, che pu indurre reazioni meccaniche anzich spontaneit c
reativa) e
non usare alcun metodo come metodo (che nel contesto dell'Energetica della Matri
ce implica
mantenersi neutrali e flessibili, prendere atto delle differenze piuttosto che d
elle somiglianze, e
agire sulla base di ci che dice il cuore anzich obbedire ciecamente agli ordine de
l cervello).62

Relazione energetica: descrive il processo del trovarsi sulla stessa lunghezza d


'onda della
persona, luogo, cosa, schema o espressione energetica con cui si in relazione. T
ra le tecniche
che favoriscono la costruzione di una tale relazione c' l'adattamento del linguag
gio del corpo
(ovvero posture e gesti), il mantenimento di un contatto visivo e l'accordo del
ritmo

respiratorio. Alcune di queste tecniche vengono esplorate nella programmazione


neurolinguistica. La relazione energetica non ottenuta tramite un processo menta
le, ma
attraverso la discesa alla coscienza del cuore e il perfetto adattamento alle se
nsazioni e alle
immagini dell'oggetto, energia o schema con cui s'intende sincronizzarsi. Tale f
orma di
relazione facilitata dal processo con cui si acquisisce consapevolezza di qualsi
asi cosa si
manifesti, senza giudicarla o analizzarla, per poi lasciarsi guidare passo dopo
passo da qualsiasi
evento abbia luogo nell'istante successivo. Si veda anche coscienza del cuore.

Riferimento di punto zero temporizzato: rendere invisibile (o far viaggiare nel


tempo) un
oggetto come una navicella una cosa, ma le persone hanno un riferimento temporal
e
individuale. Possiamo attribuire un "riferimento" a un oggetto e dire che sta "v
iaggiando", ma
per quanto

62. Bruce Lee Foundation, hrm:// www.bruceleefoundaton.corn/indexlOOO.html.

316 - La Fisica dei Miracoli

concerne le persone, se vogliamo essere certi che possa funzionare, dobbiamo ide
ntificare a uno
a uno i "punti di riferimento".63

Rinormalizzazione: procedura impiegata nella teoria quantistica dei campi grazie


alla quale le
porzioni divergenti di un certo calcolo, che porterebbero a risultati numericame
nte infiniti e
privi di significato, vengono assorbite attraverso la ridefinizione a poche quan
tit misurabili, da
cui derivano risultati finiti.64

Risonanza morfica: tale termine fu coniato da Rupert Sheldrake nel 1981, nella s
ua opera A
New Science ofLife. La risonanza a livello morfico l'influsso esercitato dalle pr
ecedenti
strutture di attivit sulle successive strutture di attivit analoghe, organizzate d
ai campi morfici.
Attraverso la risonanza morfica gli influssi formativi causali possono essere tr
asmessi o

attravetsare sia lo spazio che il tempo, ma possono provenire soltanto dal passa
to. Maggiore il
grado di somiglianza, maggiore l'influsso della risonanza morfica. La manifestazi
one concreta
della risonanza sarebbe quindi ci che Sheldrake considerava il fondamento della me
moria in
natura... l'ipotesi di misteriose interconnessioni di carattere pi o meno telepat
ico tra gli
organismi, nonch in relazione alla memoria collettiva delle specie.65

Saint Germain: il maestro asceso Saint Germain insegna che l'alchimia di livello
superiore
consiste nella trasformazione della nostra coscienza umana nella divinit del S Sup
eriore. Egli
sempre pronto a prestare aiuto a tutte le anime che s'impegnano in tale direzion
e. Saint
Germain ha altres affermato che consegner all'umanit la tecnologia dell'Et dell'Acqu
ario,
ma solo quando le nazioni si saranno lasciate alle spalle lo sfruttamento a fini
disttuttivi della
scienza e della religione, accettando la sfida che ne costituisce il nocciolo, o
vvero (per quanto
riguarda l'essere umano) penetrare il proprio cuore e il nucleo dell'atomo, e at
tingere da
entrambi le risorse spirituali e fisiche illimitate grazie alle quali si potr ins
taurare l'et
dell'oro.66

Schrdinger, Erwin: grande fisico tedesco e uomo di straordinaria cultura. Dopo av


er studiato
chimica, si dedic per anni alla pittura italiana e quindi allo studio della botan
ica, da cui scatur
la pubblicazione di una

63.

The Philadelphia Experiment, http://www.phils.com.au/philadelphia.htm.

64.

Encyclopaedia Britannica Online, sub voce renormalization.

65.

Ibid.

66. The Summit Lighthouse, Summit University, Ascended Masters, http://


www.tsl.org/Masters/SaintGermain.asp.

Glossario della Matrice -li

serie di lavori sulla filogenesi vegetale. La sua grande scoperta, ovvero l'equa
zione d'onda,
giunse verso la fine di quella fase della sua vita, nella prima met del 1926, e s
catur dalla sua

insoddisfazione rispetto agli aspetti quantistici della teoria orbitale di Niels


Bohr e alla sua
convinzione che gli spettri atomici dovessero essere determinati da qualche form
a di auto
valore. Per questo suo lavoro condivise con Paul Dirac il Nobel per la fisica de
l 1933.67 Si
veda anche Dirac, Paul.

Seconda attenzione: la prima attenzione potrebbe essere definita "mente- conosce


nza", mentre
la seconda attenzione il "non-sapere", ovvero la "mente non-conoscenza". La seco
nda
attenzione pu essere sviluppata rinunciando alla ricerca di significato. Ci pu esse
re
sperimentato abbandonando il pi possibile la tendenza a proiettare e/o attribuire
significato a
qualsiasi cosa si percepisca, sostituendola con l'esperienza diretta e non media
ta della realt. Un
metodo alternativo consiste nel lasciar perdere definizioni ed etichette, predis
ponendosi a
sperimentare il mondo senza dare un nome a ci di cui acquisiamo consapevolezza.68

Sheldrake, Rupert: uno dei pi innovativi biologi dello sviluppo al mondo. Sheldra
ke
conosciuto soprattutto per la sua teoria sui campi morfici e la risonanza morfic
a, che induce a
una visione dell'universo quale organismo vivente, in evoluzione e dotato di una
memoria
propria: Nel corso di qundici anni di ricerche sui vegetali, sono giunto alla conc
lusione che
per comprenderne lo sviluppo, la morfogenesi, la genesi e i geni non siano suffi
cienti. La
morfogenesi dipende anche dall'organizzarsi dei campi. Lo stesso ragionamento va
le per
l'evoluzione animale. Sin dagli anni '20 molti biologi dello sviluppo hanno pres
o a ipotizzare
che l'organizzazione biologica dipendesse dai campi, chiamati a seconda dei casi
campi
biologici o campi dello sviluppo, o ancora campi posizionali o campi morfogeneti
ci.69

Sistema aperto: un sistema che comunica con il suo ambiente e scambia con esso e
nergia e/o
materia. Con la possibile eccezione di alcuni sistemi teorici o ipotetici, tutti
i sistemi
dell'universo sono di fatto sistemi aperti. Un sistema aperto potrebbe trovarsi
in condizioni di
equilibrio con il suo ambiente attivo, modo da non poter accogliere,

67.
Nobelprize.org, Biography, http://nobelprize.org/nobel_prizes/physics/Iaureates/1933/schrodingerbio.html.

68.

Antera Alli, ParaTheatricalResearch, http://www.paratheatrical.com.

69. Sheldrake, www.shddralffi.org/papers/MorpHc/moroMc_intro.html; www.sheldrake.org/homepage.html; www.shddralffi.oi^About/biography/pwfundhtml.

318 - La Fisica dei Miracoli

accumulare e utilizzare energia in eccesso proveniente da quell'ambiente.70 Si v


eda anche
sistema chiuso.

Sistema chiuso: secondo l'attuale approccio, si tratterebbe di un sistema che in


teoria non
comunica con il suo ambiente n presenta uno scambio di enetgia o materia tra il s
istema e
l'ambiente. In realt non pu esistere un sistema veramente chiuso, giacch ogni siste
ma
inserito in un vuoto attivo ed un sistema aperto che scambia energia con il vuot
o.71 Si veda
anche sistema aperto.

Sistema di riferimento: l'insieme di regole sulla cui base acquisiamo consapevol


ezza di ci che
stiamo osservando, ovvero la struttura attraverso cui i fenomeni si manifestano.
Tale struttura
il contesto nel quale prendiamo in considerazione una situazione, e quindi il no
stro sistema di
riferimento. Si tratta di qualcosa di straordinariamente potente. Di norma le st
rutture sono filtri
inconsci in rapporto a specifiche circostanze. Giacch spesso non sono n espresse n
riconosciute, possono bypassare le nostre capacit critiche e giungere direttament
e
all'inconscio. Qualsiasi nostra decisione, e il modo stesso in cui percepiamo i
fenomeni nel
corso del processo decisorio, fa parte del nostro sistema di riferimento inconsc
io. Nel corso del
tempo costruiamo insiemi di regole specificamente volte a riconoscere e affronta
re situazioni
specifiche. Per poter affrontare una determinata situazione, o concettualizzare
un particolare
problema, applichiamo tale software pre-esistente, vale a dire questi sistemi di
riferimento, cos
da verificare in che modo ci che ci troviamo a vivere cotrisponda al nostro model
lo
percettivo. Ma, va ribadito, ci accade soprattutto a livello inconscio. In virt de
ll'accesso a
stati alterati di coscienza, e quindi contemplando situazioni o schemi familiari
attraverso un
nuovo apparato percettivo, possiamo modificare i vecchi sistemi di riferimento o
crearne dei
nuovi. Don Juan, la guida spirituale di Catlos Castaneda, si riferiva a qualcosa
di simile allorch
gli faceva notare la differenza tra "guardare" - ovvero percepire sulla base deg
li abituali sistemi
di riferimento - e "vedere" - vale a dire osservare la libert senza che questa ve
nga filtrata e
distorta dai preconcetti e dai riferimenti abituali.

Sistema di riferimento: reticolo spaziale, organizzato e calibrato, posto nella


"vacuit" (spazio,
spazio-tempo). Di norma si tratta di una struttura spaziale tridimensionale. Si
ritiene che tutti gli
oggetti nell'uni

70.

Bearden,

Energy from the Vacuum, p. 699; Gribbin, John, Qcome Quanto, Macro Edizioni, Ces
ena,
2004, sub voce spin.
71.

Bearden, Energy from the Vacuum, p. 626.

Glossario della Matrice - 319

verso, ovvero nella struttura spaziale, coesistano simultaneamente in punti dist


inti e ben precisi
della struttura. Differisce dal vuoto giacch, inflessibilmente, il vuoto non disp
one di lunghezze
e intervalli di tempo definiti, che si manifestano solo dopo eventuale misurazio
ne o
individuazione, e sono relativi all'osservatore e alle interazioni in corso, olt
re che al processo
stesso di rilevazione. La "struttura di laboratorio" il sistema di riferimento s
tatico
dell'osservatore o della misurazione. E possibile ipotizzare che esista un siste
ma di riferimento
distinto per ogni oggetto fisso o in movimento, o imperniato su un qualsiasi pun
to di un'altra
struttura. Quando si presuppone un certo sistema di riferimento, l'intera catego
ria d'interazioni
fisiche possibili si restringe a un determinato insieme o tipo. In altri termini
, una volta definito
il sistema di riferimento, si presuppone una fisica convenzionale. Una delle pi g
randi
restrizioni che derivano dall'aver presupposto un "sistema" l'esclusione della v
alutazione
(esistenza) di altre dimensioni superiori. Occorre notare che nel nuovo approcci
o alla teoria dei
campi unificati le altre dimensioni superiori sono sempre disponibili, e non pos
sono essere
escluse in linea di massima, ma soltanto in alcune condizioni particolari. Ogni
curvatura dello
spazio-tempo, e qualsiasi curvatura interna addizionale alla curvatura primaria,
aggiunge una
nuova dimensione. Secondo la nostra visione, uno spazio-tempo potrebbe essere "p
iano" se
considerato sulla base della curvatura generale, ma essere fatto di curvature de
terministiche
internamente strutturate, o "motori". Secondo tale visione, tanto per fare un es
empio, le normali
strutture inerziali potrebbero contenere "macchine del vuoto", che non influireb
bero sulle
normali regole di traslazione generale, ma si ripercuoterebbero su tutti i mecca
nismi nontransazionali, tra cui, in molti casi, le stesse leggi della natura.7

Sovrapposizione: la semplice addizione e sottrazione lineare di due o pi valori,

stati, eccetera.
Si tratta di uno dei principi fondamentali delle teorie dei campi e del concetto
di potenziali.
Peraltro, quando una situazione sufficientemente non lineare, invece di una semp
lice
sovrapposizione si verifica una interazione di onde e potenziali.73

Spettro elettromagnetico visibile: le onde luminose visibili sono la sola porzio


ne delle onde
elettromagnetiche che i nostri sensi riescono a individuare. Tali onde hanno gli
stessi colori
dell'arcobaleno. A ogni colore corrisponde una diversa lunghezza d'onda. Il ross
o ha la lun
72.

Bearden,

http://www.cheniere.org/techpapers/Annotated%20 Glossary.htm.
73.

Bearden, Energy from the Vacuum, p. 722.

320 - La Fisica dei Miracoli

ghezza d'onda maggiore, mentre il violetto ha quella minore. La luce bianca il p


rodotto della
somma di tutte le diverse onde luminose. Se la luce bianca attraversa un prisma,
viene
scomposta in tutti i colori dello spettro visibile. Anche il vapore acqueo prese
nte nell'atmosfera
pu produrre un fenomeno analogo, creando un'arcobaleno.74

Spin: propriet delle entit quantistiche che paragonabile al concetto di rotazione


della fisica
classica, analogamente allo spin (movimento rotatorio) della Terra nello spazio,
ma che, come
abitualmente accade nel mondo quantistico, non ha esatta controparte nel mondo c
lassico.
Come nel caso di altre propriet delle entit quantistiche, lo spin quantizzato ed q
uindi sotto
forma di parti o unit di spin, cosicch i fisici parlano di spin -1, -1/ , 0, Vi, 1
, eccetera. In
pratica, il genere di spin di una particella ha una importanza cruciale nel dete
rminare la sua
posizione nel mondo quantistico.
Nel nucleo di un atomo lo spin del nucleo il prodotto dello spin dei nucleoni (l
e particelle di
cui si compone il nucleo). Lo spin delle particelle prenderebbe la forma di una
rotazione
dall'implosione all'esplosione. Per dirla altrimenti, la particella ruota anche
nella dimensione del
tempo (piano complesso). Parrebbe quindi che lo spin di una particella sia la ca
ratteristica
fondamentale che integra il flusso (disintegrato) energetico del vuoto in carica
osservabile.
Apparentemente tutte le dimensioni, la materia, gli effetti osservabili e quant'
altro, dipendono
da questo meccanismo fondamentale che coniuga entit virtuali originando fenomeni
osservabili.75 Una delle caratteristiche pi bizzarre dello spin quantistico mostr
ata dal
comportamento dei fermioni, conosciuti anche come "particelle a spin V2". Se un

oggetto come

la Terra ruota nello spazio per 360 gradi, torna al punto di partenza al termine
di ogni rotazione.
Se invece una particella con spin V ruota per 360 gradi, giunge a uno stato quan
tistico che
viene misurato diversamente rispetto alla posizione di partenza. Per poter torna
re esattamente
all'origine deve ruotare per altri 360 gradi, fino a un totale di 720 gradi, ovv
ero una doppia
rotazione. Uno dei modi di spiegarlo consiste nel dite che la particella quantis
tica "vede"
l'universo in modo diverso da come lo vediamo noi. Ci che vediamo se ruotiamo su
noi stessi
due volte per un totale di 720 gradi una copia identica all'universo percepito

74. National Aeronautics and Space Administration, 27 marzo 2007, Visible Light W
aves
http://science.hq.nasa.gov/kids/imagers/ms/visible.html.
75.

Bearden, Energy from the Vacuum, p. 719.

Glossario della Matrice - 321

prima della rotazione, mentre una particella quantistica in grado di discernere


tra le due copie
dell'universo.

Strutture inerziali: se due sistemi si muovono uniformemente, in relazione recip


roca, non s pu
determinare nulla del loro moto se non che relativo. Ognuna delle due strutture
viene definita
"ruotata" rispetto all'altra, ma non in accelerazione. La velocit della luce nell
o spazio (vuoto)

costante e indipendente dalla velocit della sua fonte e da quella di un osservato


re. Tutte le
leggi della fisica sono identiche in tutte le strutture inerziali di riferimento
.76

Supercoerenza: un grado di coerenza pi che normale tra le fasi di due o pi onde, d


i modo che
tra di esse possano prodursi effetti interfaccia, oppure una correlazione tra le
fasi o le parti di
una singola onda.77

Tempo negativo: in meccanica quantistica ogni fotone virtuale in continua trasfo


rmazione in
una coppia elettrone/ positrone, e viceversa. Paul Dirac ha ipotizzato che un po
sitrone sia un
elettrone che viaggia a ritroso nel tempo. Inoltre, la produzione di coppie indu
rrebbe la
creazione di particelle "spalmate nel tempo", un elettrone e un positrone. Di co
nseguenza, la
produzione di coppie in realt finirebbe per produrre due elettroni: uno accoppiat
o (spalmato) in
una porzione positiva di tempo, e uno accoppiato (spalmato) a una porzione negat
iva di tempo.
Quindi, nel vuoto vengono creati in continuazione due flussi discreti di tempo,
uno positivo e
uno negativo, in concomitanza con la produzione di coppie e la distruzione trami
te
annichilazione di coppie. Inoltre, l'integrazione di minuscole porzioni virtuali
di tempo (in virt
dei fotoni virtuali) al fine di produrre a livello macroscopico "passaggi di tem
po" sarebbe
direttamente associata alla carica (assorbimento ed emissione di particelle virt
uali) di una
particella osservabile. E ci che s'intende quando si parla di un oggetto "esisten
te" (persistente).
Le sue continue interazioni di fotoni virtuali sono integrate dalla componente m
assa (senza
tempo) sulla base di balzi nel tempo comparativamente pi ampi. L'assorbimento del
fotone
collega una porzione positiva di tempo alla massa della particella, trasformando
la in massa
temporale. La successiva emissione di un fotone osservabile si lascia alle spall
e una entit di
massa totalmente spaziale, priva di connessioni importanti con il "flusso del te
mpo".78

76.

Bearden, Energy from the Vacuum, p. 719.

77.

Dictionary ofScience and Technology, sub voce super-coherent.

78. Thomas E. Bearden, AIDS Biological Warfare, Tesla Book Company, Greenville,
TX,
1988, p. 152.

322 - La Fsica dei Miracoli

Teoria dei molti mondi: la formulazione originaria della teoria dei molti mondi
fu proposta nel
1957 dal fisico Hugh Everett e ipotizza che nell'universo, oltre a quello di cui
siamo
consapevoli, ci siano infiniti altri mondi. In particolare, ogni qualvolta viene
eseguito un
esperimento quantistico con esiti diversi e probabilit diverse da zero, si manife
stano tutti gli
esiti possibili, ognuno in un mondo diverso, anche se siamo consapevoli soltanto
di quello in
cui abbiamo percepito un certo risultato. Nell'Energetica della Matrice esperime
nti quantistici
del genere hanno luogo ovunque, e assai di frequente, non solo nei laboratori di
fisica: persino
il bagliore irregolare di una vecchia lampada a fluorescenza costituisce un espe
rimento
quantistico.79 Si veda anche universo parallelo.
\

Teoria della relativit generale: la teoria della gravit di Einstein in cui la forz
a gravitazionale
rappresentata da una curvatura dello spaziotempo, e in cui lo stesso spazio-temp
o costituisce
una entit attiva. Tutte le forze potrebbero essere considerate come il prodotto d
ell'interazione
della curvatura dello spazio-tempo con la massa.80 Si veda anche modello della r
elativit
ristretta.
I

Teoria del campo quantistico: teoria della meccanica quantistica in cui un campo
fisico viene
considerato un insieme di particelle e di forze. Anzich essere espresse sotto for
ma di vettori, le
propriet osservabili di un sistema interattivo vengono espresse come quantit finit
e.81

Teoria dei campi unificati di Maxwell: il termine viene normalmente applicato ri


spetto a
qualsiasi sistema fisico o elettromagnetico il cui operare elettromagnetico obbe
disca al modello
elettrodinamico di Maxwell, cos come definito dopo le ricalibrazioni di Lorentz a
lle
g,
equazioni di Maxwell-Heaviside. Malauguratamente, e ingiustamente, tale sottoins
ieme viene
attualmente definito "equazioni di Maxwell". Ne consegue che oggi molti scienzia
ti e la
maggior parte degli ingegneri non comprendono pi la vera teoria di Maxwell. Quand
o inserita
nel contesto di una topologia algebrica superiore, tale teoria |

dava adito a una pi ampia ricchezza di sistemi e comportamenti elettromagnetici a


ddizionali,
compresa la funzionalit di una completa

79. Stanford Enciclopdia of Philosophy, Many-Worlds Interpretation of Quantum


Mechanics (24 marzo 2002), http://plato.stanford.edu/en-tries/qm-manyworlds/.
80.

Bearden, Energy from the Vacuum, p. 677.

81.

Dictionary ofScience and Technology, sub voce quantum field theory.

Glossario della Matrice - 323

teoria unificata dei campi. Nell'elettrodinamica basata su una simmetria di gaug


e standard tutte
queste funzioni e sistemi di simmetria superiore sono esclusi a priori. Secondo
la visione di
Thomas Bearden ci particolarmente triste, giacch le deduzioni arbitrarie applicate
alla teoria
di Maxwell escludono tutti i sistemi elettromagnetici che non si trovano in equi
lbrio nello
scambio con il vuoto attivo. Di conseguenza, quasi tutti gli scienziati e gli in
gegneri ritengono
che ipotizzare un sistema di produzione elettrica che produca un output energeti
co - e quindi un
carico di lavoro - superiore all'input energetico fornito dall'operatore stesso
sia conttario alle
leggi della natura.82 Si veda anche Heaviside, Olivier.

Teoria unificata: si dice tale una teoria capace di unire le quattro forze della
fisica elettromagnetica, gravitazionale, forza forte e forza debole - non sotto forma d
i un semplice
modello intellettuale, ma di qualcosa che possa essere testato e sfruttato a liv
ello di
sperimentazione e applicazione a sistemi fisici concreti, sulla base dell'elettr
odinamica a
simmetria di ordine superiore, come accade nella teoria unificata di Mendel Sach
s.83

Tiller, William: scienziato e scrittore, nonch uno dei protagonisti del film Blee
p. Ma che...
hip... sappiamo veramente??6, membro dell'American Academy fior the Advancement
ofScience, professore emerito del Dipartimento di Scienze dei Materiali dell'Uni
versit di
Stanford, ha dedicato 39 anni all'attivit accademica dopo aver passato 9 anni com
e consulente
nell'ambito dei Westinghouse Research Laboratories. Ha pubblicato oltre 250 lavo
ri scientifici,

tre libri e depositato diversi brevetti. Parallelamente, per oltre trent'anni si


dedicato anche a
seri studi teorici e sperimentali nell'ambito della psicoenergetica, che con ogn
i probabilit
entrer a far parte della "fisica del domani". In quest'altro ambito ha pubblicato
un altro
centinaio di lavori scientifici e quattro importanti volumi.85

Unit (numero) immaginaria: in matematica, fisica e ingegneria l'unit immaginaria


corrisponde alla radice quadrata di meno uno. Indicata dalla lettera i, dal lati
no 1 o ancora dalla
lettera greca iota (l)> tale

82.

Bearden, http://www.cheniere.org/techpapers/Annotated%20 Glossary.htm.

83.

Bearden, Energy from the Vacuum, p. 728.

84. Arntz, Chasse, Vicente, Bleep. Ma che... bip... sappiamo veramente?, Macro V
ideo,
2009.
85. William A. Tiller Foundation, bio, http//wwwtillerfoundation.com/ biography.
php.

324 - La Fisica dei Miracoli

unit consente l'estensione del sistema dei numeri reali a quello dei numeri compl
essi.

Unit morfica: una unit di forma od organizzazione, come per esempio un atomo, una
molecola, un cristallo, una cellula, una pianta, un animale, uno schema comporta
mentale
istintivo, un gruppo sociale, un elemento culturale, un ecosistema, un pianeta,
un sistema
planetario o una galassia. Le unit morfiche sono organizzate secondo gerarchie ni
dificate in
cui una unit contiene l'altra: per esempio, un cristallo contiene molecole, che c
ontengono
atomi, a loro volta contenenti elettroni e nuclei, composti di particelle nuclea
ri, a loro volta fatte
di quark.86

Universi paralleli: gli universi paralleli sono universi integri, indipendenti,


di numero infinito,
esattamente eguali l'uno all'altro, se si eccettua una singola differenza. Ovvia
mente,

attraversando questa infinit di universi possibile ottenere i cambiamenti auspica


ti. Tali
universi sono tutti quanti collegati al nostro, e in realt possono essere conside
rati diramazioni
del nostro universo, cos come il nostro universo una diramazione degli altri. Nel
l'ambito di
codesti universi paralleli i nostri conflitti e guette hanno esiti diversi da qu
elli che conosciamo.
Specie che nel nostro universo si sono gi estinte, in altre si sono evolute e ada
ttate, mentre
forse in altri universi la specie umana gi estinta. Un gruppo specifico di univer
si paralleli
prende il nome di multiverso.87 Si veda inoltre teoria dei molti mondi.

Vettore: in matematica, una quantit dotata sia di magnitudine sia di direzione. P


er esempio,
una quantit ordinaria, o scalare, pu essere esemplificata da una distanza di 6 km;
una quantit
vettoriale sar invece rappresentata dal termine 6 km in direzione nord. I vettori
vengono
solitamente rappresentati da segmenti lineari orientati; la lunghezza del segmen
to costituisce la
misura della quantit del vettore, e la sua direzione identica a quella del vettor
e.88

Viaggio nel tempo: il tempo un fenomeno illusorio, perch il passato e il futuro s


ono connessi
al presente sotto forma di probabilit. La nostra realt (vale a dire l'universo) un
ologramma, e
in qualsiasi istante la coscienza costituisce la totalit della trasmissione coere
nte d'informazioni
con la matrice vivente (inclusi i fronti d'onda riflessi dalle speci
86.

Ibid.

87. Josh Clark, Do Parallel Universes Really Exist?, How StuffWorks, http://
science.howstuffworks.com/parallel.universe.htm.
88.

Ibid., p. 729.

Glossario della Matrice - 325

fiche strutture informative che trovano sostegno nelle nostre scelte, di momento
in momento, e
modellano la nostra esperienza del mondo). Ognuno di noi ha un suo ruolo importa
nte nel
disegno globale, la matrice. E ogni cosa connessa a ogni altra cosa, se non altr
o
olograficamente. Nell'Energetica della Matrice insegniamo che i fotoni possono v
iaggiare nel
tempo in qualsiasi direzione. Viene detto che un'onda di fotoni che procede in a

vanti nel tempo


costituisce la cosiddetta "onda avanzata", mentre una che procede a ritroso cost
ituisce un' "onda

ritardata". L'intersezione di queste onde di fotoni a coniugazione di fase provo


ca il momento
presente. Perch mai possediamo una porzione del cervello definita "lobo temporale
"? Fred
Alan Wolf, scrittore e ricercatore indipendente nel campo della fisica e delle s
cienza della
coscienza, teorizza che possa avere in qualche modo a che vedere con il viaggio
nel tempo e
afferma che una macchina del tempo esiste gi, ed proprio il nostro cervello. Nell
'Energetica
della Matrice il corpo umano in definitiva concepito come un fascio di fotoni la
cui coesione
garantita dalla coscienza. Se i fotoni possono procedere nel tempo in qualsiasi
dilezione, e in
sostanza costituiscono i mattoni fondamentali del nostro essere, ci significa che
possiamo fare
altrettanto. La tecnica del viaggio nel tempo si basa su tale concetto fondament
ale.

Vuoto: lo spazio privo di materia osservabile. Secondo le moderne teorie, lo spa


zio "vuoto"
brulicherebbe in realt di fluttuazioni estremamente rapide di energia elettromagn
etica, sempre
allo stato virtuale. Inoltre, lo spazio vuoto sarebbe colmo di flussi di partice
lle virtuali, in
continua violenta fluttuazione, capaci di comparire e scomparire cos rapidamente
che nessuna
di queste particelle persisterebbe quel tanto che basta perch possa essere indivi
duata. In
sostanza, il vuoto caratterizzato da straordinarie manifestazioni energetiche, b
ench di
carattere assai particolare, come sopra descritto. Si tratta comunque di una ene
rgia enorme, al
punto che il vuoto medio pu essere considerato un potenziale.89

Wheeler, John Archibald: eminente fisico teorico americano, Nobel per la fisica
nel 1997, a cui
si devono i termini "buco nero" e "wormhole" (cunicolo spazio-temporale), nonch i
l motto ut
from bit, che sintetizza la teoria dell'osservazione partecipante (secondo cui si
amo
inevitabilmente coinvolti, partecipi nel chiamare all'essere e condurre a tangib
ile realt fisica il
potenziale evento quantistico). I suoi numerosissimi contributi scientifici ne h
anno fatto uno dei
principali artefici del pro
89.
MSN Encyclopedia Artide Center, http://encarta.msn.com/ encyclo-pedia_761572843/Vector_(mathematics) .htmi.

326 - La Fisica dei Miracoli

gresso scientifico del XX secolo. Wheeler era noto per la sua propensione all'an
alisi dei grandi
temi onnicomprensivi della fisica, soggetti a cui amava associare considerazioni
filosofiche
circa l'origine della materia, dell'informazione e dell'universo. E stato uno de
i pionieri della
fissione nucleare (con Niels Bohr ed Enrico Fermi) e ha partecipato allo svilupp
o della bomba
atomica americana a Los Alamos. Successivamente stato uno dei principali teorici
della
moderna relativit generale.90
I

90. Kitta MacPherson, Leading Physicist John Wheeler Dies at Age 96, News at Princ
eton
University (14 aprile 2008), http://www.princeton. edu/main/news/archive/S20/82/
08G77/.

RINGRAZIAMENTI

Se non fosse stato per l'intervento di tutta una serie di personaggi chiave, non
avrei mai potuto
portare a termine quest'opera. Devo assolutamente cominciare con un ringraziamen
to extra, di
tutto cuore, per Melissa Joy Jonsson, che con amorevole attenzione ha supervisio
nato ogni
aspetto della trascrizione e della preparazione redazionale del volume. Grazie a
nche a Cynthia
Bartlett, che ha avuto l'intuizione iniziale di contattare la Beyond Words, cos d
a stabilire un
rapporto di lavoro, e che, fin dall'inizio, ha curato con amore e dedizione le a
ttivit della Matrix
Energetics (letteralmente Energetica della Matrice). Grazie al direttore editori
ale, Cynthia
Black, che ha voluto concedere questa occasione a un autote sconosciuto, e che h
a creduto in
me sostenendomi passo dopo passo in questo nostro percorso. Vorrei inoltre dare
il giusto
credito all'incessante incoraggiamento di Daphne Hoge, che ha compreso alla perf
ezione cosa
significhi garantire l'espressione gioiosa del "talento". Sono particolarmente g
rato a Lindsay
Brown e Julie Knowles, le principali redattrici, che ho briosamente torturato so
mmergendole di
minuzie e dettagli. E ovviamente si merita un grazie anche Lisa Braun Dubbels, l
a mia agente,
per tutto l'infaticabile impegno con cui ha voluto sostenermi.
Devo assolutamente ringraziare i miei figli: Victor, che ha realizzato parte del
pi importante
materiale illustrativo dell'Energetica della Matrice; Justice, che ha partecipat

o attivamente alle
sessioni d'insegnamento, e incarna i principi illustrati in quest'opera e infine
Nate, che sempre

presente quando ne ho bisogno, garantendomi l'amore, il sostegno e qualsiasi alt


ra cosa si renda
necessaria. Per finire, voglio ringraziare il personale e gli studenti del nostr
o centro
sull'Energetica della Matrice, compresi Ben, Alyssa, CeCe, Brandon, Carol, Karen
, William e
Rebekah.

I
I

INDICE

Introduzione

Attingere al campo morfico della matrice


Storia di un miracolo quantistico

9
Il

Capitolo /. E un uccello! No, un aeroplano!


O forse ... Superman?

15

Miracolo in montagna

19

Capitolo 2: La nostra storia: la nascita

dell'Energetica della Matrice

23

Mark entra nella mia vita 23


L'energetica della matrice e la sua utilit in quanto mito ... 26 L'energetica del
la matrice: che
cos', e cosa non 27

Capitolo 3: Costruire la fiducia nell'ignoto


ponendosi domande a risposta libera 29
Perch questi non posso semplicemente
far sparire i miei problemi?

31

Far seguire l'esempio alle parole


(fino alle estreme conseguenze)

34

E adesso non far pi il "San Tommaso"

35

Apri la porta, cos che la grazia possa entrare


Ridefnire le dimensioni del problema

41
41

Capitolo 4: Insegnamenti fondamentali sulla dualit... .43 Perch talvolta mangiare


bene finisce
per danneggiarci .... 44 Evitare i problemi rafforza la nostra relazione con ess
i .... 46
In punta di piedi attorno all'ologramma medico

46

Non sono n a favore n contro i medicinali 47


Gli scenari problematici e come infrangere le regole
Un modello di ricerca basato sui problemi 49
La sovrapposizione del problema
e delle possibili soluzioni

50

48

330 - La Fisica dei Miracoli

giunto il momento di cambiare


gli schemi di espressione che ci limitano

51

Sviluppare l'arte del "non fare" 52


Rinunciare per riuscire 52
Abbracciare il cambiamento che non possiamo vedere
e che non ci sogneremmo mai di cercare

53

Capitolo 5: Ricorrere alle tecniche o non fare nulla? .... 55


Tutte le tecniche fanno riferimento a una speciale realt
o campo morfico 56
Meno facciamo, pi possiamo accedere al tutto
Il Luminator

59

Meno di pi

66

Capitolo 6: L'enigma quantistico

57

69

Le mie regole: non ci sono regole, soltanto consigli


Generare il tutto dal nulla

70

71

Come riferirsi a una diversa strutturazione della realt. ,. . 72


Costruire una nuova struttura di riferimento 74
Le porte della percezione: gettare uno sguardo
dall'altra parte

76

Esercizio sulle porte della percezione 77

Capitolo 7: Una scienza tutta inventata

81

L'universo pu riorganizzarsi cos da corrispondere


con le nostre idee 82
La relativit ristretta della coscienza 84
La fsica delle particelle e l'indottrinamento
della separazione 85

Capitolo 8: Potere del comando


o potere del controllo?

91

Discendi e dimora nel cuore, definisci una intenzione


e lascia andare

92

Espandere la coscienza quantistica

94

La fsica quantistica e i numeri complessi

95

Accogliere la grazia nell'equazione della nostra vita

95

Indice - 331

Capitolo 9. Fermi tutti: cos' appena successo qui? ....

101

Coerenza e decoerenza quale percezione selettiva

105

L'esperimento della doppia fenditura

105

Capitolo 10: Far collassare l'onda

III

La funzione della probabilit ponderata

Capitolo M. Il collasso della funzione d'onda

III

nell'esperienza umana

115

Far collassare l'onda

115

Un commento sulla tecnica dei due-punti

117

Riassunto della tecnica dei due-punti


I

125

punti chiave da non dimenticare

126

Captolo 12. Osservare e avere fiducia in ci


che si manifesta nel momento

139

E in un batter d'occhio giungi


all'interezza dell'essere

143

Capitolo I3: momento di cambiare


II

145

viaggio nel tempo quale espressione

della coscienza quantistica

145

Il tempo negativo, lo spazio negativo e Victor


Viaggi nel tempo

148

148

Procedura per utilizzare la tecnica di viaggio nel tempo


dell'energetica della matrice
Le lancette alla rovescia

149
150

Capitolo 14. La "teoria dei molti mondi" e noi

153

In che modo scegliere l'oggetto della nostra consapevolezza ha uno specifico ruo
lo
nella nostra esperienza
Gli universi paralleli e i tumori

154
155

Gli universi paralleli e la guarigione interdimensionale....


si paralleli e altri
modi di giocare con la realt:
l'esperienza del dottor Garcia 159
I paralleli del dottor Dunn

160

158 Gli univer

332 - La Fisica dei Miracoli

Come scoprire se si manifestano


situazioni del genere anche nella nostra vita
In risonanza con il s concomitante

161

In risonanza con se stessi

161
162

Capitolo 15: La fisica dei miracoli

165

Il potere della mente sulla materia

168

Capitolo 16: La scienza dell'invisibilit

173

L'esperimento di Philadelphia: la versione "ufficiale"


Il "vero" esperimento di Philadelphia?

177

178

Separare lo spazio 181


Metamateriali e invisibilit: realt o finzione?
Una materia assolutamente oscura
Che cos' il plasma

182

187

189

I campi bioplasmici: l'aura umana

190

Come giungere all'invisibilit 191


Un esercizio per creare la nube 192
Accedere al campo unificato della coscienza
Storie d'invisibilit

195

198

Cosa succede? Sono forse diventato invisibile?

199

Una storia d'invisibilit di uno dei partecipanti


ai nostri seminari 200
Nascondersi in piena luce

201

Pensieri conclusivi sui miracoli 202

Capitolo 17: La soluzione del mistero della levitazione. 203


Dimensioni della realt 205
La levitazione del dottor Garcia

209

Captolo 18 Archetipi: creare una connessione


d'amore con tutto ci che abbiamo in testa 213
Gli archetipi e la loro utilit quali strumenti
di guarigione

213

I supereroi quali archetipi mitologici 214


Super(man) e la sua collocazione nella realt

216

Vedere una buona cosa 218

Indice - 333

Captolo 19: Praticare l'arte


della percezione innocente

221

Pannello di controllo per gli stati alterati di coscienza


Le nostre percezioni si conformano a regole
e aspettative inconsce

222

222

Capitolo 20: Intenzione umana e intervento divino 225


Le fatiche di Ercole

226

Gli angeli possono fare una montagna di differenza


Entrare in sincronia con una realt superiore
In trattativa con il Divino

228
230

231

Capitolo 21. Approfittate della visita guidata:


ne sarete pienamente soddisfatti!

233

Scegliere con attenzione quando e come


prestare ascolto alla propria guida

235

Se non puoi fidarti della tua guida,"assumine" un'altra.... 236 Costruire un rap
porto con la
propria guida interiore:
un esercizio 237
Ascoltare la voce della possibilit
Dacci dentro con il volume

238

239

Esercizio per sviluppare il sistema stereofonico


dell'intuizione

240

Consigli per i problemi pi comuni

241

Ecco come ho trovato la mia guida interiore:


la storia di un praticante di Energetica della Matrice

Capitolo 22: Il piccolo libro


delle grandi avventure di Mark 247
Il percorso di apprendistato del dottor Dunn:
un viaggio lungo e bizzarro

247

La prima guida interiore di Mark


Insegnamenti avanzati sul dualismo 25 I

248

242

Doveva essserci qualcosa di magico


in quelle vecchie ali

252

Gabriele si materializza 252


Dualismo e opposti: il lato oscuro

253

334 - La Fisica dei Miracoli

Capitolo 23. Come creare modelli artificiali avanzati.,. .257


Esercizio per la creazione di un modulo

267

Captolo 24: A proposito di manifestazioni...

271

L'equazione bilaterale dell'avere e del non avere

273

Una definizione del concetto di campo morfico

275

Attingere al campo morfico della matrice

276

Sai riconoscere le tue credenze erronee?

276

Il segreto della manifestazione consiste nel non fare


Come sovralimentare le nostre manifestazioni

280

Da che parte soffia il vento della mia psiche?

280

Esercizio sulla manifestazione 281


Come manifestare un'insalata 282
Spezzare le catene che ci vincolano alla realt

Il glossario della matrice 289

283

279

Ringraziamenti

327

Altri Libri Pubblicati da MACRO EDIZIONI

Massimo Teodorani Entanglement


L'intreccio nel mondo quantistico: dalle particelle alla coscienza
Entanglement il fenomeno che rappresenta l'aspetto pi sconvolgente mai scoperto d
alla fsica
quantistica odierna, e sembra coinvolgere non solo le particelle elementari, ma
anche il mondo
macroscopico e psichico.

184 pagine - 12,90 - 13,5x20,5 cm

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Lo Yoga della Mente
e il Viaggio nel Tempo
Come diventare padroni dello spazio e del tempo
L'Autore, ricorrendo alla fsica quantistica e alle antiche conoscenze dei testi s
acri degli antichi
maestri yogi, indica come padroneggiare la mente per riuscire a collassare lo sp
azio e il tempo,
in modo da poter viaggiare sia nel passato che nel futuro.
Nell'antichit gli Yogi erano gi maestri di queste tecniche e le pratiche yoga poss
ono ancora
oggi aiutarci ad uscire dall'illusione del tempo.

200 pagine - 13,90 - 17x24 cm

Massimo Teodorani Tesla - Lampo di Genio

La storia e le scoperte del pi geniale inventore del ventesimo secolo


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to, a lui
che dobbiamo l'energia elettrica - in particolare le correnti alternate - di cui
usufruiamo ogni
giorno, ma anche tantissime altre invenzioni come le lampade a fluorescenza (neo
n), la radio, la
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/.

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Scheda bibliografica

Bartlett, Richard
La Fisica dei Miracoli: Come Attngere al Potenziale del Campo di Conoscenza. Rich
ard
Bartlett. Cesena (FC): Macro Edizioni, 2010. Tit. orig.: The Physics oJMiracles
Traduzione di
Sergio Orrao
336 pp. ; 20,5 cm. (Scienza e Conoscenza) ISBN 978-88-6229-125-5 1. Fisica CDD 1
23.5

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