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VOl.

v FRITZ LEONHARDT

ILPRECOMPRESSO
CO colo

-verifiche tecnologie

IZIONI 01 SCIENZAE TECNICA

Titolo dell' opera originale: Fritz Leonhardt: Vorlesungen tiber Massivbau

II

Funfter Tell: Grundlagen

der Vorspannung

1. edizione febbraio 1980 - © Springer Verlag Berlino / Heidelberg / New York _ Traduzione dal tedesco di dr, Renate Mariani

ISBN

1. edizione febbraio 1980 - Edizioni di Scienza eTecrricav Milano

Copyright © Edizioni di Scienza e Tecnica Milano - via Tommaso Gulli, 32 telef, (02) 405174
STUDIO GRAFICO BELLI

PREFAZIONE

II 5. volume di quest'opera sul c.a. e sui c.a.p. tratta della precompressione, al cui sviluppo l'Autore ha contribuito in misura determinante nel corsodegli ultimi 30 anni. Nonostante che l'Autore abbia gia pubblicato un'opera sui c.a.p. negli scorsi anni, il testa stato rielaborato integra/mente, poiche sia gli esperimenti da un lato, come anche le esperienze pratiche dall'altro, hanno portato a visioni e concezioni nuove sui comportamento delle strutture precompresse, che richiedevano di essereconsiderate. In particolare sf riconosciuto che una precompressione parziale con un 'armatura ordinaria rinforzata rende Ie strutture piu resistenti in presenza di sollecitazioni non comuni. La suddivisione del c.a.p, in classi in funzione del grado di precompressione - precompressione integrate e precompressione parziale con tensioni di trazione del calcestruzzo limitate stata abbandonata, per adeguarsi a quanto fatto nel Muster Code 1978 del Comitato Euro=Internazionale del Calcestruzzo (CEB / FIP), ove Ie classi si definiscono in funzione delle esigenze per funzionalitd e durata, Ie qualt includono anche le prescrizioni relative alla prevenzione delle fessurazioni 0 alla Iimitazione della lora ampiezza. L'ingegnere dovra poi liberamente decidere se soddisfare le prescrizioni mediante un grado elevato di precompressione e scarsa armatura ordinaria, oppure con una ridotta precompressione e una armatura convenzionale maggiore. In tal modo risulta aperto tutto il campo che sf estende dalla precompressione integrale al cemento armato normale. Questa suddivisione del grado di precompressione, gia riconosciuta in campo internazionale, non stata invece introdotta nella elaborazione della DIN 4227 (1979),si pUG comunque prevedere che anche la normativa tedesca sf uniformerd presto a questa soluzione che ci apparesicuramente motivata: Per 10 studente sf spiegano dapprima le concezioni fondamentali della precompressione e i termini relativi al c.a.p .. Seguono poi alcuni dati complementari sui materiali e sulle strutture che interessano il precompresso. Per quanto riguarda l'aderenza si sono potuti esporre nuovi risultati sperimentali sul cornportamento all'aderenza dei normali cavi iniettati con malta cementizia. Il comportamento portante delle travi precompresse fino a rottura stato descritto dettagliatamente sulla base di prove caratteristiche, essendo questo di grande importanza con i dtversi tipi di sollecitazione per il dimensionamento e le direttive dt costruzione. Semplici consigli pratici si sono potuti dare per la scelta del grado di precompressione piu opportuno. Le diverse possibilitd degli ancoraggi e dei giunti degli acciai da presollecitazione ad alta resistenza sono state descritte diffusamente, poiche sono interessanti tecnicamente da diversi punti di vista e la lora conoscenza pUG essere utile anche prescindendo dal c.a.p .. Per quanto riguarda i sistemi dt precompressione ci si potuti limitare a pochi dati. Le fasi della precompressione sono state descritte nella misura necessaria all'ingegnere che opera nella pratica. NeZ trattamento delle verifiche teoriche necessarie l'Autore si lim ita to essenzial-

Prefazione

mente ai punti che sf discostano dalle verifiche per le strutture portanti in c.a. non precompresse, Sf esposto diffusamente 10 sviluppo delle componenti di sollecitazione causate dalla precompressione particolarmente per le strutture iperstatiche, perche ne risultano conoscenze importanti per it tracciato dei cavi. Per quanto riguarda gli influssi del ritiro e della deformazione viscosa sf sono esposte dapprima sole le normali formule d'uso. Le basi teoriche sono trattate in uno speciale capitolo (23) dal Professore Dr-Ing. habil. H. Schade. I valori di ritiro e di viscositd e t rispettivi valori d'influenza sono stati nuovamente riportati nel capitolo 23, poiche essi nella nuova edizione della DIN 4227 (J979) si discostano da quelli indicati nel vol. 1. dell'opera. Le piu moderne conoscenze relative all'armatura minima e alla limitazione dell'ampiezza delle fessurazioni sono qui ripetute in forma succinta, nonostante che esse siano state trattate diffusamente nel vol. 4. Per quanto riguarda l'armatura minima si riportato un semplice metoda di dimensionamento per fa pratica. II cap ito 10 relativo aile regole costruttive sintetico, poiche nel vol. 6 sui ponti gia stato detto tutto quanta necessario sui tracciato del cavi. Le osservaziani relative alt'esecuzione e al controllo dei lavori vanno tenute presenti dai tecnici cui affidata fa direzione del cantiere. Come ultimo capitolo e stato aggiunto un contributo del prof Dr. Ing. Rene Walther di Losanna sulle verifiche limite secondo la teo ria della plasticita (metoda del carico a rottura). Si tratta di un settore che il Dr. Walther ha presentato per molti anni nel politecnico di Stoccarda nel quadro delle lezioni sul precompresso. In Svizzera e in parecchi altri paesi questi metodi di calcolo a rottura sono gia largamente introdotti nella pratica. Sf puo ritenere che in futuro troveranno una maggiore diffusione anche da noi, e meritano quindi uno studio approfondito, Il volume stato scritto volutamente per chi vuole approfondire le conoscenze nel campo delle strutture monolitiche e .per l'Ingegnere impegnato nella pratica. Esso diffonde conoscenze nate dall'esperienza, Nella elaborazione del volume if lavoro maggiore e stato sapportato dal Dipl. =Ing, E. O. Woidelko del Politecnico di Stoccarda. Ringrazio if Prof Dr.r-Ing, K. Schafer per varie osservazioni critiche. La signora M. Martenyi ha disegnato' magistralmente le numerose illustraz ion i. La signora I. Paechter ha composto con cura il testo. La preparazione per fa stampa e dovuta al candoing. A. Burmeister. A tutti il mio grazie sentito. L'Autore spera con questo 5. volume, scritto come ultimo dell'intera opera, di essere stato nuovamente utile allo sviluppo e all'impiego delle costruzioni precompresse, e quindi anche ai Tecnici e agli Ingegneri del settore.

Stoccarda, gennaio 1980

INDICE

pag,

Prefazione

VII
1. Simbologia, 1.1 1.2 1.3 1.4 1.5 1.6 1.7 Indici in basso. Indici in alto Forze , . . Deforrnazioni Tensioni , . Angeli . Coefflcienti 1 1 1 1 2 2 2 2 3 3 6 6 6 7 7 8 8

2. Principi fondamentali e definizioni 2.1 2.2 2.3 2.3.1 2.3.2 2.3.3 2.3.4 2.3.5 2.3.6 Il principle fondamentale della precompressione Particolari vantaggi del cementa armato precompresso Definizioni relative a1 c.a.p .. con termini in Inglese Tipi di precompressione ....... Tipi di ancoraggio del cavi di precompressicne Grado di precompressione . . . . . . . Grado di elasticita della precornpressione . . Terminologia in funzione della deforrnazione

Le forze esterne esercitate dai cavi sul calcestruzzo ,


storict .

8
11 13 13 14 14 15 16 20 22 23 24 25 26 27 28 29

3. Lineamenti

4. Materiali e componenti 4.1 4.2 4.2.1 4.2.2 4.2.3 4.2.4 4.2.5 4.2.6

Osservazioni sul conglomerate per c.a.p, Acciai di presollecitazione . . . .. Caratteristiche degli acciai di presollecitazione Ccntrollo necessario degli acciai di presolleeitazione Tipi di acciai di presollecitazione ...... Corrosione degli acciai di presollecitazione Viscosita degli acciai di presollecitazione sotto tensione continua e rilassamento Formulazioni delle caratteristiche viscose degli acciai di presollecitazione nelle accettazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. 4.2.7 Influenza delle temperature, sia elevate che basse, sugli acciai da presollecitazione 4.2.8 Influenza della cornpressione laterale sulla resistenza degli acciai di presollecitazione ................. 4.2.9 Le tensioni di flessione nei cavi di precornpressione 4.2.10 La resistenza a fatica degli acciaidi presollecitazione 4.3 Guaine per i canali di tesatura. 4.4 Malta da iniezione ....

VIII

Indice

5. L'aderenza.

.. .

. .

31

5.1
5.2

Resistenza per aderenza .


Tensioni per aderenza

31

37
39 39 45 52 alla sollecitazione a flessione consollecitazione a flessione alla sollecitazione di taglio per forza tangenziale . sulla capacita portante al taglio . a torsione a trazione assiale . . .

6. Il comportamento portante delle travi precompresse


6.1 6.2 6.3 Comportamento portante Comportamento portante Comportamento portante Influenza dei cavi ricurvi Comportamento portante Comportamento portante

6.4
6.5 6.6

58
58 62 67 67 67 69 69 71 75 76 77 77 77 78 79

7. La scelta del grado di precompressione. 7.1 7.2 7.3 7.3.1 7.3.2 7.4 7.5

Definizione del grado di precompressione .


Giudizio del grado di precompressione , . Criteri per un giudizio del grade di precompressione Influenza del grado di precornpressione sulle tensioni dell' acciaio Influenza del grade di precompressione sulle ampiezze di fessurazione e sulle inflessioni . . . . . . . . . . . . Come 8i sceglie il grade di precompressione? La situazione delle norme. ....,•

8. Resistenza alla corrosione delle strutture portanti in c.a.p. 8.1 8.2 8.3 Esperienze. . . . . . . . . . . . .. Grado di precornpressione e pericolo di corrosione . Regole per assicurare 1aresistenza alla corrosione .

9. Resistenza a fatica e resistenza in esercizio delle strutture portanti inpreeompresso

10. Ancoraggi e giunzioni degli acciai e dei cavi di presollecitazione


10.1 Ancoraggio per aderenza . . . '. . . 10.1.1 Tensioni sul filo singolo nervato . . . 10.1.2 Ancoraggio per aderenza di fasci di fili 10.1.3 Ancoraggi a ventaglio " . . . , , 10.2 Ancoraggio di fill lisci di presollecitazione direttamente nel calcestruzzo mediante curvatura e attrito 10.3 Ancoraggi a cappio • . . . lOA Ancoraggi con fllettatura e dadi 10.5 Ancoraggi con cunei. ... 10.6 Ancoraggio con bussola a trazione e a pressione . 10.7 Ancoraggio con testate ricalcate (sistema BBRV) 10.8 Giunzioni e accoppiamenti dei cavi di presollecitazione 10.8.1 Manicotti filettati e a pressione . . 10.8.2 Giunzioni con collegarnenti a cunei. , .' . . . 10.8.3 Giunzioni a vite . . . . . . . . , . • , 10.8.4 Sulla resistenza a fatica degli ancoraggi e degli accoppiamenti 10,9 Disposizioni dei cavi di presollecitazione 10.9.1 Ancoraggi fissi . . . . . . 10.9.2 Ancoraggi di tiro. .... 111 .Sistemi di precempressione e loro scelta 12. Sistemi e apparecehi di precompressione 12.1 La tesatura con presse ldrauliche (rnartinetti) 12.1.1 Generalita. ....... 12.1.2 Esempi di pre sse idrauliche 12.2 Metodi speciali di precompressione . 12.2.1 Giunto di precompressione 12.2.2 Tesatura in direzione trasversale rispetto alla luce 12.2.3 Avvolgimento sotto cornpressione . . . . .

85 85
85 88 90 90 93

94 97
101 105 106 107 107 108 110 111 111 112

117
121 121 121 123 129 129 129 129

Indice

IX

13. Cavi nei canali di scorrimento, attrito e disposizione 13.1 13.2 13.3 13.4 13.5 13.6 Le cause dell'attrito .... II coefficiente di attrito . . . . . . . . Accorgimenti per ridurre l'attrlto . . . . . . Calcolo delle perdite in forza di tensione a causa dell'attrito Andamento della forza di tensione a causa dell'attrito . Disposizione dei cavi di precompressione ..... e realizzazione dell'aderenza con

131 131 133 135 137 138

140
145 145 145 145 146 146 147 147 149 150 151 154 154 157 157 159 160 163 165 166 166 168 169 169 174 178 179 180 183 184 185 188 194 195 195 198 198

14. La precompressione, calcolo dell'allungamento

armatura post-tesa (cavi scorrevoli) . . . . . . . '. . .


14.1 Precompressione con armature pre-tese (cavi aderenti) . 14.2 Precompressione con armatura post-tesa (cavi scorrevoli) 14.2.1 Preparazione . . . . . . . . • • • . 14.2.2 Decorso nel tempo della precornpressione 14.2.3 Applicazione nello spazio della precompressione 14.3 L'operazione di tiro. .... 14.3.1 Misurazioni durante la tesatura. .. 14.3.2 Irregolarita dell'allungamento 14.4 Determinazione teo rica dell'allungamento 14.5 Realizzazione della post-aderenza con malta iniettata 15. Verifiche teoriche 15.1 Enumerazione delle verifiche necessarie

16. Componenti di sollecitazione e tensioni dovute alia precompressione e .dati sui tracciato dei cavi , . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
16.1 L'effetto della precompressione sul calcestruzzo . . . . . . . . . 16.1 Componenti di sollecitazione e tensioni nella trave staticamente deterrninata 16.1.1 Forze di sollecitazione nel calcestruzzo . . . . . . . . . . . . 16.1.2 Determinazione delle tensioni per il carico di servizio . . . . . . . 16.1.3 Determinazione delle tensioni longitudinali Gx con precompressione sulla pista di tensione ; . . . . . . . . . . . . . . . . . .. 16.1.4 Tensioni da carico di servizio nello stadio II . . . . . . . . . . 16.2 Componenti di sollecitazione nelle strutture portanti precompresse, staticamente indeterminate, e conseguenze per il tracciato dei cavi . . . . . . . . 16.2.1 Principi fondamentali sul comportamento ana precompressione . . . . 16.2.2 Metodi di calcolo per la determinazione delle componenti di sollecitazione da coazione pro vocate dalla precornpressione • . . . . . . . . . 16.2.3 Conoscenze fondamentali sulla trave a due campate con cavo parabolico . 16.2.3.1 Calcolo con cornponente di sollecitazione M come incognita. .•. 16.2.3.2 Calcolo con le forze deviate . . . . . . . . . . . . . . . 16.2.3.3 La forza di precompressione e applicata al di fuori dell'asse baricentrico (cavo a tracciato parabolico) . . . . . . . . . ; . 16.2.3.4 Caso specials cavi di presollecitazione rettilinei nei campi. ... 16.2.4 Travi con piu di due campate e casi generali . . . . . . . . 16.2.5 La trave precompressa come base per il metodo a bilanciarnento dei momenti . 16.2.5.1 Incastro alle due estrernita .......... 16.2.5.2 Incastro ad una sola estrernita . . . . . . . . . 16.2.6 Applicazione del metodo del bilanciamento dei mornenti 16.-1.7 Esposizione dei mornenti d'incastro Mv e M~jn travi incastrate su due 0 su un solo late . . . . . . . . 17. Determinazione delle forze di precompressione 17.1 Forza di precornpressione necessaria con Ie travi staticamente determinate 17.2 Forza di precompressione necessaria per le travi staticamente indeterminate . 17.3 Tensione amrnissibile dell'acciaiodi preson~citazione alla tesatura= am Gz,vo

Indice

17.4 Perdite in forza di precornpressione dovute al ritiro e alla deforrnazione Viscosa ~ Pormule d'uso. ............. 17.4.1 Osservazione preliminare . . . . . . . . . . •• . . . . 17.4.2 Formule d'uso per le perdite in forza di precompressione . . . . 17.4.3 Influenza delle armature ordinarie sulle perdite in forza di tensione 17.4.4 Sezioni determinanti per le perdite in forza di tensione . 18. Dimensionamento per la capaclta portante .. . . . . .
i

199 199 199 201 201 203 203 206 206 207 208 208 209 209 209 212 214 216 218 221 221 221 221 222 226 227 227 228 231 235 239

18.1 Flessione senza moment! coatti . . . . . . . . . . 18.2 Flessione con momenti coatti. Strutture portanti staticamente indeterminate 18.2.1 State attuale della ricerca . 18.2.2 Regola attuale della verifica 18.3 Flessione senza aderenza . . 18.4 Forza di taglio ..... 18.4.1 Piastre senza arrnatura di taglio . 18.4.2 Travi con armatura di taglio. . 18.4.2.1 L'analogia ampliata del traliccio. 18.4.2.2 Dimensionamento dell'armatura di taglio convalori scttrattivi Qn 18.4.2.3 Effetti delle forze tangenziali sul corrente teso , 18.4.2.4 Verifica delle diagonali compresse 18.5 Latorsione. ............. 19. Dhnensionamento

per la utilizzabilita della costmzione .

19.1 Limitazione delle defcrmazioni . . . . 19.2 Limitazione delle ampiezze di fessurazione 19.2.1 Esigenze , . . . . . . . . . . 19.2.2 Armature minime ....... 19.2.3 Limitazione dell'ampiezza di fessurazione se I'armatura necessaria alla capacita portante , . . . . . . . . . . . . .

20. Deformazione e ridistribuzione delle componenti di sollecitazione 20.1 Deformazioni. ............ 20.2 Ridistribuzione delle componenti di sollecitazione 21. Regole costruttive 22. Osservazioni sull'esecuzione e iI eontrollo dei lavon 23. I· principi fcndamentali degli influssi del ritiro e della viscositA

23.1 Determinazione delle grandezze di ritiro e di deformazione visco sa secondo 239 la DIN 4227, edizione 1979. ........ 244 23.2 Deformazioni del calcestruzzo sotto tensioni variabili 23.2.1 Simbologia e designazioni . . . . . . . . . 244 244 23.2.2 II principio generale . . . . . . . . . . . 23.2.3 II metodo con il valore caratteristico di rilassamento (coefficiente di invec• 246 chiamento) secondo Trost, Zerna, Bazant ......... 23.2.4 Equazione ampliata di Dischinger secondo Rusch, Jungwirth, Kupfer 248 250 23.3 Calcolo della caduta di tensione nei cavi con aderenza , . 250 23.3.1 Metodo con il valore caratteristico di rilassamento 252 23.4 Sistema una sola volta iperstatico in calcestruzzo e acciaio , 252 23.4.1 Metodo con il valore caratteristico di rilassamento 254 23.4.2 Metodo con I'equazione ampliata di Dischinger 255 23.4.3 Tre esempi di applicazione dei valori di Cd, Cr, Cs 23.4.3.1 Struttura port ante omogenea iperstatica in calcestruzzo. 255 23.4.3.2 Prisma di calcestruzzo armato, compresso assialrnente 256 23.4.3.3 Caduta di tensione in un cavo . . . . 258 23.5 Metodo con il modulo di elasticita efficace . 260 23.5.1 Metodo delle grandezze delle forze , . . 260

Indice

XI

23.5.2 Metodo delle grandezze di spostamento. ....•...,... 23.5.3 Collegamento di due travi prefabbricate, fasi costruttive ....... 23.6 Sezioni trasversali miste con sezione parziale in acciaio rigida alla deforrnazione

261 262 266 266 267 269 272 272 273 276 277 277 277 277 278 281 281 283 285 287 287 287 287 288

e alla flessione
23.6.1 23.6.2

• . . . . . . . • . . . . . . • • . ..

Diverse sezioni trasversali miste , . . . . . . . . . . ... Valori di sezione trasversale ideale, grandezze di distribuzione in base al metoda delle grandezze di spostamento . . . . . . . . . .. 23.6.3 Grandezze dir idistribuzione a causa della viscosita e del ritiro del calcestruzzo con una struttura reticolare staticamente determinata ...• 23.6.4 Metodo con Ie fibre viscose di Busemann ..••.•... 23.6.4.1 Sezione trasversale omogenea come sezione trasversale a due punti . 23.6.4.2 Sezione trasversale rnista come sezione a due punti . . . . . . 23.6.4.3 Metodo delle grandezze delle forze per le grandezze di ridistribuzione . 24. Verifiche limite della capaeita portante con il metodo del carico ultimo 24.1 Osservazione preliminare 24.2 Ipotesi e presupposti 24.2.1 Generalita. ... 24.2.2 Basi teoriche del metoda del carico ultimo 24.3 Applicazione del metodo di carico ultimo alle strutture in c.a.p., 24.3.1 Strutture ad aste . . . . . . . . . . . . . . . . 24.3.2 Confronto della verifica convenzionale di sicurezza e del metodo del carico ultimo . . . . . . . . . . . . . . . 24.3.3 Strutture portanti a superficie resistente (piastre) . 25. Bibliografia e normativa 25.1 25.2 25.3 25.4 .

Dagli inizia del c.a.p. Bibliografia recente .

Nonnativa.

...

Bibliografia generale ,

J.

SIMBOLOGIA

Simboli speciali nelle costruzioni in c.a.p. Per i simboli, vedi i voll. 1 - 4 e 6 dell'opera, e di regola 1a DIN 1080, edizione 1976, in cui purtroppo i simboli internazionali elaborati dal CEB non sono stati accolti inter. gralmente. Per una chiara esposizione sono necessari ulteriori simboli,

1.1

Indici in basso
v

Designazione della causa: Designazione del luogo : Designazione del memento:

S + K::::

::::

precompressione ritiro e viscosita (varie forme di k acciaio sione


0

+ s)
0

z
o

::::

cavo di presollecitazione

ten-

==
::::

momenta t = 0, quindi prima di S e K momenta t :::: 0, quindi dopo S e K 0

Indici in alto

(0)

::::: ==

riferito a1 banco di tensione relativo al sistema di base staticamente determinato

1.3

Forze

v
V
(0)

::::

forza di precornpressione, forza di ancoraggio agente sul calcestruzzo, negativa come forza di cornpressione forza di precompressione tensione sul banco di

::::

Zv u, U
r, R D

::::

forza di precornpressione come forza di trazione nell'acciaio di presollecitazione forza dideviazione citazione di un cavo di presolle-

::::::

:=

forze di attrito sul cavo di presollecitazione forza di compressione (sempre negativa) forza di trazione (sempre positiva) perdita di forza di tensione dovuta a ritiro e viscosita (come diminuzione della

:::: :::: ::::

Z Zs + k

Simbologia

componente di taglio, Zv nell'acciaio presol1ecitazione, sempre negativa)

di

MD

::::

momento di decompressione che nella zona tesa presollecitata rende la tensione di compressione al bordo ab ::::0

MR

::::

memento fessurativo che net corrente


so porta alla 1. fessurazione

te-

M',Q' ::::
==

forze di taglio a causa di deformazione impedita nel sistema staticamente indeterminato ::::: forze di taglio da distorsioni momenta di taglio, riferito all'asse badcentrico delle armature di presollecitazione == Db . z ::::: - N . e M allungamento allungamento dell'acciaio di presollecitazione sul banco di tensione

Mx

1.4

Deformazioni

:::::

==

1.5

Tensioni

::::

tensione sul banco di tesatura tensione nel calcestruzzo precompressione a causa della

az,v

tensione nell'acciaio di presollecitazione a causa della precompressione tensione nell'acciaio ordinario della precornpressione a causa

1.6

Angoli {3 ::::

angelo di deviazione, conforme a progetto, di un cavo di presellecitazione ondulazione::::: angelo di deviazione involontaria dell'acciaio di presollecitazione per unita di lunghezza ~ ( 01. + {3 Qz):::: somma degli angoli di deviazione del cavo di presollecitazione sulla sua Iunghezza Qz

'Y

1.7

Coefficienti

grado di precompressione

MD
Mg+p

PRINCIPI FONDAMENTALI E DEFINlZIONI

2.1

II principio fondamentale

della precompressione

La scarsa resistenza a trazione del calcestruzzo porto ben presto all'idea di porre sotto pressione le zone tese delle strutture port anti in calcestruzzo mediante una precornpressione, per cui le forze di trazione in queste strutturedebbono superare innanzitutto tali sforzi di compressione prima che nel conglomerato possano prodursi sforzi di trazione.
Precompressione da sola Trave senza peso
Tensioni del calcestruzzo a causa di

in 2/2

Lunghezza

Trave precompressa, caricata Peso proprio g Carico mobile p

v
precornpressione integrale

t
carico piu elevate

I
/ ,
/

+'\
~

+ £7-

~.

V+ M

precompressione

limitata

con precornpressione parziale

ub

>

Ub,am

Fig. 2.1: Con la forza di precompressione V si generano nel ca1cestruzzo le tensioni Ub v che alia sovrapposizione di tensioni da carico ub, g+ p dovute ai momenti di cartco Mg+ p eliminano,o riducono fortemente, le tensioni di trazione del ca1cestruzzo

Nella fig. 2.1 si spiega su una trave a una campata .come si realizzi in linea di principio questa presollecitazione di compressione. Nel corrente teso della trave risulti inserita una barra d'acciaio con possibilita di scorrimento, e sia provvista aIle due estremita di

2. Principi fondamentali e definizioni

Forze:

Vt M
integrale Deforrnazioni

...
Ilmitata

Stadio I

Stadio II

As
Tensioni

.... ----1

1 n Gs (compressione)

n Gs (trazione)

Fig. 2.2: Variazione in lunghezza dell'acciaio di precompressione e del calcestruzzo a causa della precompressione, illustrata con la fibra di caIcestruzzo compressa assialmente

una piastra d'ancoraggio, con filettatura e dado. Se si tende questa barra avvitando i1 dado, Ia forza di trazione generata nella barra d'acciaio agisce attraverso Ie piastre d'ancoraggio, come forza di precompressione V, eccentricarnente sul calcestruzzo. La trave immaginata senza peso e curvata verso l'alto dalla forza di compressione longitudinale V e dal momento di precornpressione M, = V . e, nel calcestruzzo si formano nel corrente teso elevate tensioni di compressione, nel lembo superiore del corrente compresso si producono piccole tensioni di trazione se l'eccentricita della barra d'acciaio e>

Se ora facciamo agire il peso proprio g e un carico mobile p, Ie tensioni di flessione che in .tale modo si producono si sovrappongono alle tensioni 0v generate dalla precompressione. II grado della precornpressione puo essere scelto in modo tale che al carico totale di servizio nel Iernbo inferiore del "corrente teso presollecitato" la tensione 0b risulti uguale a zero. Parliamo in questo caso diprecompressione totale 0 integrale. Per un comportamento perfetto delle strutture portanti non e pero necessario evitare le tensioni di flessotrazione nel calcestruzzo fino al carico di servizio completo, tanto piu che di regola accanto alla barra d'acciaio di presollecitazione risulta incorporata un'armatura nervata ordinaria senza precompressione (lenta) con la quale le eventuali fessurazioni vengono mantenute capillari, per cui sotto il carico complete di servizio si possono anche ammettere tensioni di trazione del calcestruzzo. Si parla in questo caso di precompressione limitata, se queste tensioni di flessotrazione non superano un limite fissato dalla normativa, oppure di precompressione parziale se la tensione di trazione del calcestruzzo non e limitata e l'armatura nella zona tesa e dimensionata per un'ampiezza amrnissibile di fessurazione. Se si aumenta il carico della trave precompressa oltre il carico di servizio, la zona tess presollecitata si fessurera in ogni caso (fig. 2.2). Per la verifica della capacita portante,
Og + p

~ e

(arnpiezza del nocciolo).

2.1 Il principio

fondamentale

della precornpressione

.,

.fz
prima della tesatura senza tensione

r
I .---I~ II

.r -f'b

I I

I dopo la tesatura F orza Z dell'acciaio


Tensione dell'acciaio

Gzv =V :Az

I I
I I
I I

t
I

fz

, i

I I
F oIze V suI calcestruzzo I

Tensione

del calcestruzzo

Gbv=V:

Ab

-J t-

Ab
Accorciamento
del calcestruzzo

~~

Fig. 2.3: Variazione in lunghezza dell'acciaio di presollecitazione e del calcestruzzo a causa della precornpressione, illustrata con la fibra di calcestruzzo precompressa assialmente

quindi per il carico ultimo necessario, l'acciaio di presollecitazione deve assorbire insieme all'acciaio ordinario nella sezione fessurata la forza di trazione del corrente; la capacita portante della zona flesso-compressa deve risultare a cia sufficiente come nel caso della trave in c.a, non precompressa. Da questa si rile va come in linea di principio la verifica della capacita portante sia uguale per la trave in c.a. e per quella in c.a.p, La differenza consiste solo in questo che con il c.a.p. nell'acciaio di presollecitazione una parte dell'allungamento, che con i1 c.a. I'acciaio subisce sotto i1 carico, risulta anticipata con la precornpressione nella for': rna del cosiddetto "pre-allungamento" €v, senza che il calcestruzzo della zona tesa debba contemporaneamente allungarsi e quindi fessurarsi. Questo pre-allungamento dell'acciaio di presollecitazione rende possibile l'impiego di acciai ad alta resistenza che senza la precornpressione non potrebbero essere impiegati, poiche l'aderenza ne risulterebbe distrutta e si produrrebbero quindi fessurazioni eccessivamente ampie, L'acciaio di presollecitazione si allunga alla tesatura nella misura di

Con le tensioni di cornpressione

generate conternporaneamente

nel calcestruzzo, que-

2. Principi fondamentali e definizioni

st'ultimosi

accorcia di t:, Qb =

~~V

Qb,

ove

Ob,v

e la tensione

della fibra del calce-

struzzo all'altezza del cavo di presollecitazione (fig. 2.3). 'Alla precompressione centro it calcestruzzo indurito si produce in tal modo l'allungamento 6, Qz + t:, Qb' A causa del ritiro e della viscosita (S + K) del calcestruzzo, dopo la precornpressione si produce un ulteriore accorciamento, funzione del tempo, delle fibre di calcestruzzo lungo il cavo di presollecitazione. In tal modo una parte dell'allungamento dell'acciaio va perduta, Si producono quindi delle perdite in forza di precompressione a causa del ritiro e della viscosita, Tali perdite sono tanto maggiori quanto pill elevata e 1a deformazione del calcestruzzo - Eb, Vo a causa della presollecitazione a pressione e quanto min ore era l'allungamento dell'acciaio di presollecitazione Ez , v 0 alla tesatura nel momento t == O. L'accorciamento del calcestruzzo a causa del ritiro e della visco sit pub facilmente ascend ere a 0,4 fino a 1,0 %0, i1 che corrisponde a una tensione dell'acciaio di 80 fino a 200 N/mm2• Da questa si rileva come sia necessario impiegare elevate tensioni dell'acciaio e corrispondenti acciai ad alta resistenza, se si vuol raggiungere una sufficiente azione permanente della precompressione. Con gli acciai di presollecitazione oggi comuni, ad alta resistenza, le perdite in forza di precornpressione dovute al ritiro e alla viscosita possono pur sempre ammontare a 5 fino al 20 %; e quindi necessario tenerne conto. Nelle verifiche della tensione dobbiamo quindi distinguere . tra il momenta to della precornpressione e il momento too dopo che si sono esauriti gli accorciamenti da ritiro e da viscosita, Con to le tensioni a compressione pili elevate si producono nel corrente teso pre-compresso, con too le tensioni a compressione pill elevate si producono nel corrente compresso, mentre nel corrente teso vanno osservate Ie tensioni di compressione diminuite Gb,voo per tener conto delle tensioni di trazione sotto il carico di servizio. Noi distinguiamo quindi tra le tensioni iniziali con I'indice Vo e Ie tensioni residue con I'indice Voo.

2.2 1.

Particolari vantaggi del cemento armato precompresso II c.a.p, permette di ottenere mediante I'utilizzazione di materiali ad alta resistenza (acciaio e ca1cestruzzo) luci maggiori e strutture portanti pill snelle con un peso proprio min ore rispetto al c.a. La precompressione migliora la funzionalita del manufatto, poiche le fessurazioni nel calcestruzzo risultano impedite in forte misura 0 almena la lora ampiezza pub essere limitata sicuramente a un grade privo di pericolo. Si ha in tal modo un aumento nella durata. Le deformazioni risultano molto limitate, poiehe le strutture portanti sotto i carichi di esercizio rimangono praticamente nella stadio I, anche nel caso di una precornpressione parziale. Le strutture portanti in c.a.p. hanno una elevata resistenza a fatica, poiche le ampiezze di oscillazione delle tensioni dell'acciaio rimangono picco Ie anche con la precornpressione parziale restando quindi molto al disotto della resistenza a fatica, Le strutture portanti precompresse possono sopportare senza danni permanenti sovraccarichi rilevanti. Le fessurazioni che si formano a un sovraccarico si richiudono nuovamente, presupposto che le tensioni dell'acciaio rimanganosotto i1 limite di snervamento dello 0,01 %. Definizioni relative al c.a.p. con termini in Inglese

2.

3.

4.

5.

2.3

2.3.1

Tipi di precompressione
0
0

Preccmpressione sul banco ne a cavi aderenti 0 pre-tesi

pista di tensione (pretensioning) oppure precornpressioad aderenza immediata si ottiene con la tesatura del-

2.3 Definizioni relative al c.a.p. con termini in inglese

['acciaio di presollecitazione primadell'indurimento del calcestruzzo. I fili di tensione vengono tesi tra spalle d'ancoraggio fisse e in questo stato si procede al getto (vedi fig. 2.4). Si produce in tal modo un'aderenza immediata tra I'acciaio di presollecitazione e il calcestruzzo, Dopo un sufficiente indurimento del conglomerate le estreIDita dei fili sono staccate dane spalle d'ancoraggio, per cui la forza di tensione e trasmessa al calcestruzzo per aderenza 0 mediante gli elernenti d'ancoraggio,
Sezione longitudinale Sezione trasversale

r----~~-- ~------~
}- - -- - -- --

-- - -- -

--

-- ~

~--- Trave

Fig. 2.4: Rappresentazione di principle della pista di tensione

Precompressione dopo I'indurimento del calcestruzzo (posttensioning) 0 precompressione a fill scorrevoli 0 post-tesi 0 a post-aderenza. L'acciaio di presollecitazione e inserito scorrevole in canali di tiro, generalmente in guaine (ducts) incorporate nel conglomerato e dopo I'indurirnento del ca1cestruzzo e teso e ancorato alle estremita. L'aderenza di ottiene dopo 1a precompressione iniettando nei can ali la malta cementizia = malta da iniezione (grout, injection mortar), che protegge anche contro 1a corrosione. Per altri sisterni di aderenza, vedi cap. 6. Il cementa armato precompresso con aderenza bonded tendons) rappresenta la regola. (prestressed concrete == p.c., with

Il cemento armato precompresso senza aderenza (p.c, with unbonded tendons). L'acciaio di precornpressione rimane scorrevole nelle guaine, Questo stato sussiste tra 1'altro anche durante 1a fase costruttiva che intercorre tra la precompressione e la realizzazione dell'aderenza successiva, Si pub fare a meno dell'aderenza se l'armatura ordinaria e dimensionata largamente, per cui 1a capacita portante e la funzionalita risultano. assicurate. In questo caso I'acciaio di presollecitazione nella guaina va protetto contro 1a corrosione, Se necessario, i cavi di presollecitazione senza aderenza possono essere sostituiti,

2.3.2

Tipi di ancoraggio

dei cart di precompressione

(types

of anchoring Ancoraggio

the per a-

tendons) alle estremita mediante aderenza con il calcestruzzo,

Ancoraggio derenza. Ancoraggio sate contro rnili. Ancoraggio

alle estremita con elementi d'ancoraggio, perlopiu piastre di acciaio, fisgli acciai di presollecitazione mediante dadi, cunei, testine rifollate e sialle estrernita mediante cappi incorporati, ganci
0

simili,

2.3.3

Grado di precompressione

(degree of prestressing)

Precornpressione integrale (full prestressing); si ha se sotto il carico complete di servizio si evitano nel calcestruzzo tensioni di trazione nella direzione portante principale. Si tollerano comunque le tensioni di trazione dovute all'introduzione della forza

2. Principi fondamentali e definizioni

di precompressione nella zona d'ancoraggio dei cavi, le tensioni principali di trazione obliqua per taglio 0 torsione, come anche le tensioni di trazione trasversale dovute all'effetto di solidarizzazione 0 le tensioni di trazione dovute a gradienti di temperatura, ecc. E' quindi errata I'opinione che con la precompressione integrale non si verifichi alcuna trazione nel conglomerato 0 che non siano possibili Ie fessurazioni, Precompressione limitata (limited prestressing) si ha quando sotto il carico complete di servizio le tensioni di trazione nel conglomerato non superano nella direzione portante principale un valore considerato amrnissibile. Precompressione parziale (partial prestressing): si ha quando le tensioni di trazione che nel conglomerate si verificano sotto il carico complete di servizionon sono limitate nella direzione portante principale (per es., nel corrente tense-inflesso). La limitazione delle fessurazioni e affidata a un'armatura ordinaria. Precompressione moderata 0 precompressione costruttiva (in Austria: precompressione debole): S1 ha quando con le strutture non port anti la precompressione e applicata solo per evitare i giunti di dilatazione, per impedire fessurazioni divisorie 0 simiIi - per es., nelle costruzioni idrauliche monolitiche -, oppurequando i cavi di presollecitazione sono introdotti solo per diminuire la formazione delle fessurazioni oppure delle deformazioni, senza che vengano considerati nel calcolo per la capacita portante. Per Ie definizioni del grado di precompressione, vedi il cap. 7.

2.3.4

Grado dt elasticitd della precompressione

Questa differenza non si riscontra nella normativa, rna dev'essere nota. all'Ingegnere progettista. Si ha una precompressione fortemente elastica sesi utilizza un acciaio di altissima resistenza con grande allungarnento (= escursione a molla), per cui Ie perdite di forza di precornpressione per la viscosita e il ritiro (S + K) rimangono molto contenuSi ha una precompressione debolmenteelastica con gli acciai di resistenza media; risultano possibili le perdite elevate in forza di precompressione, Si ha una precompressione anelastica nel caso che Ia struttura di calcestruzzo risulti precornpressa tra spalle rigide, per es., roccia, mediante presse idrauliche piane, per cui I'escursione elastica e rappresentata esclusivamente dall'accorciamento elastico del ca1cestruzzo e della spalla di roccia. Questa precornpressione va poi quasi completamente perduta per viscosita e ritiro 0 per cad uta di temperatura. Bisogna prevedere una successiva ritesatura,

teo

2.3.5

Termtnologia

in funzione

della deformazione

Precompressione rispondente alla forma: la posizione dei cavi e scelta in modo che I'asse della struttura portante non risulti incurvato sotto il peso proprio + la precornpressione, Precompressione priva di coazioni 0 concordante: si ha nelle : strutture portanti con appoggio staticamente indeterminate nel caso che la precompressione da sola non provochi alcuna variazione delle reazioni d'appoggio.

2.3.6

Le forze esterne esercitate dai cavi sul calcestruzzo

La forza di precompressione Vela forza di trazione Z del cavo, generata di regola con rnartinetti idraulici, agente sul calcestruzzo tramite gli ancoraggi come forza di cornpressione V (prestressing force). In questa caso occorre distinguere tra la forza di precompressione iniziale (initial)

2.3 Definizioni relative al c.a.p, con termini in Inglese

Vo nel momento t :::: all'atto della tesatura e la forza di precompressione permanen0 te (permanent, final) V00 detratte Ie perdite in forza di precompressione per viscosi-

t3. e ritiro del calcestruzzo, ed eventualmente per rilassamento dell'acciaio nel momento t ;: 00, Le forze deviatrici u, U che il cavo esercita sul calcestruzzo ad ogni cambiamento di slirezione (fig. 2.5) (forces due to change of direction).

Fig. 2.5: Fcrze deviatrici dovute a cambiamento di direzione dei cavi di presollecitazione

Forze di attrito: Durante il movimento di tiro degli acciai di presollecitazione nei canali di scorrimento, in tutti i punti di deviazione si producono resistenze di attrito che agiscono sul calcestruzzo nella direzione portante. Sono contrassegnate con r eRe generalmente si trascurano nella lora azione sulla struttura portante. Le resistenze per attrito provocano pero una riduzione della forza di tesatura, una perdita in forza di precompressione a causa dell'attrito (loss due to friction) che va considerata. (L'espressione "perdita d'attrito" e inesatta, si perde non in attrito, bensi in forza di precompressione).

3.

LINEAMENT!

STORIeI

Una esposizione dettagliata della storia del c.a.p. fin verso il 1954 e contenuta nel cap. 20 del volume "Spannbeton fur die Praxis" di F. Leonhardt con indicazioni bibliografiche [1]. Lo stato attuale del c.a.p. si basa su idee, lavori ed esperienze di numerosi Ingegneri e Scienziati degli ultimi 90 anni. L'intuizione della precompressione e antichissima, si pensi solo ai cerchi tesi delle botti e ai cerchioni calettati a caldo sulle ruote di legno. La prima proposta di precomprimere il calcestruzzofu avanzata nel 1886 da P. H. Jackson, San Francisco. Nel 1888 W. Dohrung, Berlino, ottenne un brevetto che prevedeva la precompressione sul banco di tensione, Nel 1906 M. Koenen, Berlino, esegui le prime prove con un'armatura incorporata allo stato teso. Seguirono ulteriori brevetti e ricerche, a cui non era perc riservato alcun successo, poiche la precompressione andava perduta a causa della viscosita e del ritiro, non ancora noti. Nel 1919 K. Wettstein, Boemia, fabbrico doghe sottili di calcestruzzo, le cosiddette assicelle di Wettstein, con armonici incorporati, tesi fortemente. Fu il primo ad impiegare l'acciaio ad alta resistenza sotto un'elevata tensione, senza avere la consapevolezza che questi sono i presupposti fondamentali del successo del c.a.p. Comunque stato R. H. Dill, Alexandria, Nebraska, USA, i1 prirno a riconoscere nel 1923 che si devono impiegare fili ad alta resistenza, con un'elevata tensione. I presupposti indispensabili del successo sono stati perc perfettamente dimostrati e descritti per la prima volta da Eugene Freyssinet, Francia, che nel .1928 fece brevettare la precompressione con tensioni dell'acciaio superiori a 400 Njrnm". E' merito particolare di Freyssenet aver studiato l'essenza della viscosita e del ritiro del cal.. cestruzzo, traendone le giuste conclusioni per il c.a.p. Freyssenet ha anche realizzato le prime opere in precornpresso. Nel 1941 progetto il ponte a telaio a due cerniere, estremamente ardito e piatto, sulla Marna presso Lucancy, che perc pote essere ultimato solo a guerra finita. Seguirono altri cinque ponti dello stesso tipo sulla Marna. Si ebbero rapidamente ulteriori scoperte e contributi, principalmente da parte di ingegneri tedeschi, in particolare di F. Dischinger, Berlino, che brevetto i cavi di sollecitazione disposti a cavalletto all'esterno della sezione di caJ.cestruzzo. Nel 1938 furono costruiti i primi ponti precompressi tedeschi come cavalcavia su autostrade, Furono sviluppati i primi sistemi di tesatura. Vi fu dapprima il metodo Freyssinet con fasci di 5 fili da 5 mm, per il quale la ditta Wayss e Freytag AG aveva acquisito la licenza tedesca; inoltre il procedimento della Dyckerhoff Widmann (Dywidag) con barre d'acciaio <I> 15 mm in St 600/900. Seguirono i sistemi Leoba di Leonhardt e Baur con speciali ancoraggi dei fasci di fili e con i cosiddetti cavi concentrati per forze di tesatura molto elevate. Dal 1940 al 1942, Gustave Magnel, Belgic, sviluppo un proprio sistema, con cui realizzo nel 1948 il prime ponte a travi continue sulla Maas presso Sclayn con 2 X 62 m di luce. (Cemento armato precompresso senzaaderenza). G. Magnel scrisse anche il primo libro sul c.a.p, (1948). Varicordato il "calcestruzzo a fili armonici" (travi fabbricate sui banco di tensione

nu

t2

3. Lineamenti storici

con sottili fili armonici ¢ 0,5 '" :2 mm, resistenza 1600-2800 N/mm2) di E. Hoyer, Amburgo. Si pero constatato che anche con fili tanto sottili it collegamento per aderenza da solo non e sufficiente e col tempo va perduto. Solo a partire dal 1949 si ebbe uno sviluppo tumultuoso del c.a.p. in numerosi campi d'impiego per ponti e fabbricati. La concorrenza degli ingegneri e delle imprese di costruzione porto a nurnerosi nuovi sistemi di precompressione. Vanno particolarmente ricordati i metodi, ancor oggi impiegati, degli ingegneri svizzeri Blrkenmaier, Brandestini, Ros e Vogt che hanno sviluppato il procedimento BBRV, con teste di ancoraggio ricalcate. I sisterni della Dywidag e Leoba sono stati ulteriormente sviluppatio Nuovi tipi di acciai di presollecitazione favoriscono 10 sviluppo.: La maggior parte delle grandi imprese di costruzione tedesche hanno sistemi propri, che allo seadere dei termini brevettuali in parte nuovamente scompaiono, per dar luogo a metodi tecnicamente ed economicamente superiori. Nel 1949-1950 F. Leonhardt e W. Baur fabbricarono Ie prime grandi travi continue tedesche con cavi a trefoli concentrati (ponte sul canale Neckar, in Heilbronn con Iuce principale di 96 m) e il prirno ponte ferroviario (lastra cava ad angelo obliquo, a cinque campate) sul canale Necker in Heilbronn. Nel 1950 U. Finsterwalder realizza la prima costruzione a sbalzo di un ponte a travata con Ia precompressione (ponte sulla Lahn, Balduinstein). Questo sistema costruttivo, rapidamente diffusosi in tutto 11mondo, ha avuto un record tedesco con 11ponte sul Reno di Bendorf e un record rnondiale con il ponte Hamana in Giappone con Iuce di 240 m. In Germania furono poi abbandonati i cavi di precompressione a trefoli utilizzati nel sistema Baur-Leonhardt, poiche i trefoli risultavano troppo costosi. Nei restanti paesi invece i trefoli riuscirono ad imporsi, per cui i metodi di precompressione con trefoli trovarono un'ampia diffusione, come nel sistema svizzero VSL. Anche il gruppo Freyssinet Ii impiega oggi su larga scala. Vanno ricordati an cora numerosi ingegneri che hanno dato preziosi contributi, in particolare il successori di Freyssinet in Francia, Yves Guyon, il cui Iibro "Beton Precontraint" apparso nel 1951 ha contribuito fortemente alla diffusione del c.a.p., inoltre l'Italiano R. Morandi, in Londra P. W. Abeles proveniente dalla scuola viennese (Emperger). In Germania abbiamo i1 contributo essenziale di H. Rusch, Monaco, principalmente per i suoi lavori di ricerca e come Direttore del Comitate di Lavoro "Cemento Armato Precornpresso" da lui guidato fin da11943 e che ha pubblicato nel 1953 la DIN 4227. Nel 1950 si e celebrata la prima Giornata Internazionale sul c.a.p.i .a Parigi, durante la quale e stata fondata la Federation Internationale de la Precontrainte - FIP - che ogni quattro anni organizza un congresso, Nel 1954 F. Leonhardt pubblico il prime libro esteso "Cemento armato precornpresso per Ia pratica", tradotto rapidamente in molte lingue, dapprima in russo, e disponibiIe anche in inglese con il titolo "Prestressed Concrete design and construction". Negli anni dopo il 1956 10 sviluppo e state contrassegnato soprattutto dall'ingrandimente delle unita di cavi di presollecitazione fino a circa 1500 kN e dalla razionalizzazione dei metodi costruttivi, in particolare nella costruzione di ponti. La ricerca e I'esperienza hanno ulteriorrnente convalidato la conoscenza che la precompressione parziale in molti casi va preferita nella funzionalita a quella integrale. ,

4.

MATERIALI E COMPONENT!

Osservazioni sul conglomerato

per c.a.p,

Nel vol, I di quest' opera e gia stato detto I'essenziale sul materiale da costruzione "calcestruzzo". Per i1 precornpresso si dovrebbe impiegare di regola il calcestruzzo ad alta resistenza delle classi B 25 fino a B 55 (con la precompressione sul banco di tenSlone almena da B 35), per contenere gli accorciamenti da ritiro e da viscosita che portano a perdite in forza di precompressione, Con i1 c.a.p. e inoltre possibile uno sfruttamento migliore della resistenza a compressione di queste classi di resistenza rispetto al c.a. Le classi elevate del calcestruzzo presentano inoltre una resistenza maggiore agli attacchi corrosivi. L'acqua d'impasto non dovrebbe contenere cloruri (tenore in CI < 600 mg/litro). Gli additivi da calcestruzzo richiedono una speciale autorizzazione per il precompresso. Anche il calcestruzzo leggero delle classi di resistenza LB 25 fino a LB 45 e idoneo per le strutture portanti precornpresse. Nell'esecuzione costruttiva si deve pero tenere presente che in particolare la resistenza a trazione a fenditura e minore nel calcestruzzo leggero rispetto a quello normale. Le fessure da fenditura attraversando addirittura gli inerti leggeri. L'azione di fenditura va adeguatamente contrastata con un'armatura trasversale in barre sottili (vedi vol, 2, cap. 7). Il ritiro e laviscosita del calcestruzzo hanno un'importanza fondamentale nel c.a.p, a causa delle perdite in forza di precompressione ; per le basi del calcolo vedi [OL volume 1, cap. 2.9.3.7. Per quanta riguarda gli effetti del ritiro e della visco sit a si deve anche constatare una differenza tra il c.a. e il c.a.p. Consideriamo dapprima il ritiro: Con il c.a. l'accorciamento €sQJ .risulta impedito dall'armatura, nello stesso tempo il calcestruzzo esegue lavoro e genera compressione nell'acciaio, a cui corrisponde una trazione nel conglomerato che puo portare a fessure da ritiro, L'accorciamento risulta diminuito dall'armatura nella misura di D. Q (fig. 4.1). b.. €s dipende in questo caso da
J.I.

== ,As/Abo e n

>

E, / Eb e risulta

b..€s

== 1 + n J.I.

n/J

€s·

Con il c.a.p, illavoro e prodotto invece dall'acciaio di presollecitazione, in quanto che all'accorciamento esso cede al calcestruzzo con €s una parte dell'energia accumulata con la precompressione, favorendo quindi l'accorciamento da ritiro, Con la perdita Vs in forza di precompressione, provocata dal ritiro, l'accorciamento del calcestruzzo fb Q provocato dalla forza di precompressione iniziale V 0, risulta diminuito nella misura di D. €b Q, che dipende essenzialmente anche da Ob, vo ,0 z , vo e dal coefficiente di viscosita <{J (fig. 4.1 ).I1 f::, € s che si verifica contemporaneamente,' e invece piccolo al confronto, poiche nel caso del c.a.p, la percentuale di armatura J.I. modesta, per cui prevale la tendenza all'accorciamento favorita dana precompressione. Lo stesso vale per I'effetto della viscosita.

Conclusioni: Gli accorciamenti da ritiro e da viscosita constatati su corpi in calcestruzzo non armato vanno tenuti presenti con i lora valori completi nelle strutture portan-

t4

4. Materiali e cornponenti

ti precompresse; Una lora diminuzione e ammissibile solo nel caso che la zona considerata possegga una forte armatura ordinaria.
CEMENTO ARMATO

'(-----rl'-1
e

I"

CEMENTO ARMATO PRECOMPRESSO Acciaio di presollecitazione

Az

(vedi cap. 16)

Fig. 4.1: Curve sforzo-deformazione di acciai da precompresso. a) fino a rottura.b) to disegnato ingrandito fino ad e= ..... %

con allungamen-

4.2

Acciai di presollecitazione

4.2.1
1.

Caratteristiche degli acciai di presollecitazione Valori elevati di resistenza, per mantenere piccole le perdite in forza di precompressione dovute al ritiro e alla viscosita del ca1cestruzzo 0 al rilassamento dell'acciaio, II limite di snervamento allo 0,01 % (limite elastico) deve essere elevato, affinche I'acciaio teso non si rilassi (vedi 4.2.6). I11imite di snervamento a1100,2 % deve essere elevato, affinche I'acciaio si

4.2 Acciai di presollecitazione

15

comporti an cora elasticamente in presenza di sovraccarichi e possa essere fortemente sfruttato per il carico ultimo 'necessario. 2. 3. ·4. Buona tenacita, affinche gli acciai di presollecitazione in caso di deformazione a fred do sugli ancoraggi 0 simili non subiscano una rottura fragile. Scarsa tendenza alla corrosione, in particolare ana tensocorrosione. Tolleranze strette nei valori di sezione trasversale, per facilitare il controllo della precompressione ottenuta, con cui si misurano gli allungamenti dei cavi e Ii si confrontano con i valori preventivarnente ca1colati, i quali si basano sui valori nominali delle sezioni trasversali, Grandi lunghezze di fornitura, per evitare giunzioni e perdita di materiale con i lunghi cavi di presollecitazione. Con la precompressione su pista di tensione e con gli ancoraggi per aderenza devono risultare realizzati i presupposti per un'elevata resistenza di aderenza (controllo allo scorrimento).

5. 6.

4.2.2

Controllo necessario degli acciai di presollecitazione

Determinazione della curva tensione-allungamento nella prova a trazione per un carico unico rapido, come anche dell'allungamento a rottura su barra prismatica riferito a una lunghezza di misura di 10 d (secondo DIN 50143, DIN 50144, DIN 50145 e DIN 50146). Allungamento minima a rottura olD 4 + 6%). L'allungamento a sezione costante non deve scendere sotto --%.

Prova di trazione dopo un'unica prova di piegamento alternato per fili con </> fino a 8 mm su acciaio di presollecitazione non lavorato, non attaccato dalla ruggine. 11fi10 viene piegato elasticamente di 900 attorno a un mandrino mantenendo la pressione della leva di piegatura), nella stesso punta va ripiegato sulla retta e poi rapidamente caricato fino a rottura. La caduta della resistenza a trazione rispetto alla prova di sola trazione puo ammon tare al massimo al 5%. Prova di piegamento per fiIi e barre con </> di oltre 8 mm. Le barre vanno piegate una sola volta di 1800, secondo DIN 1605, foglio 4,. attorno a un mandrino con </> == 5 d, e non devono presentare a1cuna incrinatura. Prova di fatica per la determinazione dell'ampiezza totale di sollecitazione 2 Oa == 6 cicli con diagram00 - Ou con 00 = 0,55 fh e con 0'0. = 0,9 {30,2 per N == 2 . 10 rna di Wohler (vedi in proposito le Direttive dell'Istituto per la Tecnica delle Costruzioni, luglio 1977). Accettazione, Nella Rtt gli acciai di presollecitazione devono essere accettati dall'Istituto per la Tecnica delle Costruzioni, A questo scopo i produttori devono eseguire le prove secondo Wohler come anche le prove di viscosita e rilassamento, i cui risultati vanno riportati nell'accettazione, La resistenza a fatica ~F e le caratteristiche di rilassamento dell'acciaio sotto un elevato carico continuo, possono essere dedotte dall'accettazione, (vedi Direttive per i controlli dell'accettazione e al collaudo degli acciai di sollecitazione del.......... ). Una scelta di acciai di sollecitazione accettati e riportata nella tabella 1. Garanzia: Ana fornitura degli acciai di presollecitazione la resistenza minima a rottura {3z, il limite di snervamento va data una garanzia per:
%

{3s oppure il limite allo 0,2

di snervamento

(30,2,

la perdita massima di tensione che si verifica con Oy am a causa del rilassamento a lunghezza costante, presupposto che non si tratti di filo bonificato 0 rinvenuto (vedi 4.2.3), l'effettiva sezione trasversale prevedibile (limite degli scarti dalla sezione minirna garantita), i1 superamento l'allungamento delle prove di flessione e piegamento, a rottura richiesto 810
,

l'osservanza del tipo di spedizione fissato dall'accettazione, per es., il diametro necessario dei rotoli di filo (vanno evitate le tensioni di flessione eccessive a causa della curvatura del filo in rotoli).

16

4. Materiali e cornponenti

4.2.3 4.2.3.1

Tipi di acciai da presollecitazione Acciai autotempranti


(hot rolled steel bars)

L'elevata resistenza necessaria puo essere ottenuta con gli acciai autotemprariti, ossia con gli acciai non ulteriormente trattati dopo la laminazione, mediante una lega con manganese, silicic, ecc. con un tenore in carbonic relativarnente e1evato. Esempio: St 600/900 della acciaieria Rheinhausen, tondino laminato preferibilmente con ¢ 18 e 26 mm, diagramma sforzo-dilatazione con limite di snervamento (fig.4.2), allungarnento a rottura 010 in 10 -;..12 %, buona deformabilita a freddo.

4.2.3.2

Acciai patentati, trafilati a freddo (cold drawn steel wires)

I1 file laminato viene patentato, ossia riscaldato a 900-1 OOO°C e poi raffreddato in bagno di piornbo odi sale a 450-550°C, per ottenere una struttura sorbitica favorevole nella deformazione a freddo. I1 filo e fatto passare attraverso una trafila; durante questa operazione il suo diametro risulta ridotto e la lunghezza aumentata. II genere il patentamento e la trafilatura sono eseguiti ripetutamente. Composizione idonea dell'acciaio: 0,4-0,8 % C; 0,5 -0,7 % Mn; 0,12 0,20 % Si; PeS al massimo 0,035 % ciascuno. I fili trafilati a freddo si fabbricano da molto tempo, e vengono lavorati pet es., in funi. La curva sforzo-deformazione (fig. 4.2) non present a piu un limite netto di snervamento, bensi un passaggio continuo fino a rottura. Allungamento a rottura 010 == 4 fino a 8 %. A confronto con la resistenza, si ha un limite relativamente basso di elasticita e di snervamento allo 0,2 %. Si fabbricano di preferenza fili sottili, per le costruzioni con ¢ di 2 - 12 mm. Quanto piu e piccolo il diametro, tanto piu si puo aumentare la resistenza. Fabbriche svedesi forniscono fili plastid fino a St 2500 N/mm2• Dato che Ie filiere sono fabbricate con alta precisione e sono molto dure, i diametri di fila desiderati si possono fabbricare can una tolleranza molto stretta, per es., di 0,05 mm. II modulo di elasticita puo ritrovarsi con illimite di snervamento allo 0,01 percento tra 1,95 . 105 e 2,05 . 102 N/mm2 . La deformabilita a freddo e la tenacita dei fili trafilati sono generalmente buone. Con i fili sottili ¢ 3 - 5 rnm si fabbricano trefoli con 7 fili, I fili vengono cordati tra di lora; passo di cordatura 10-14 volte il diametro del trefolo = lunghezza per un avvolgimento spiraliforme di un file, Si fabbricano a volte funi con 19 fili. Con i trefoli e le funi il carico di rottura inferiore alla somma dei carichi di rottura dei fili elementari controllati prima della cordatura, perdita 2-6%. La resistenza a trazione va quindi riferita al prod otto finite di cordatura. Alla tesatura dei trefoli e delle funi si produce dapprima un allungamento anelastico a causa del cosiddetto stiro della fune. Le misure deIl'allungamento vanno quindi eseguite non partendo dallatensione 0,. bensi dalla tensione iniziale che ammonta a circa 0,2 avo'

4.2.3.3

Acciai patentati, trafilati a freddo e rinvenuti (stress relieved steel)

II rinvenimento 0 l'invecchiamento artificiale dei fili trafilati a freddo si effettuacon il riscaldamento a temperature di 400-420°C. Con il rinvenimento il limite di allungamento allo 0,2% aumenta del 20-40 %, la resistenza a trazione del 5-9 % e la resistenza a durata illimitata come anche I'allungamento a rottura risultano migliorati, conservando la resilienza del filo. II rinvenimento rnigliora quindi fondamentalmente le caratteristiche richieste per il c.a.p, e attualmente quindi prescritto nella ammissione per i fili con ¢ da 5 a 12 mm e per trefoli con 7 fili (rinvenimento dopo la cordatura! ). Si tenga pero presente che la curva sforzo-deformazione degli acciai rinvenuti, a seguito di una successiva deformazione a freddo diminuisce di nuovo in rnisura rilevante nel campo superiore, Il modulo di elasticita risulta di 2,1 . 105 N/mm2 0 un poco superiore.

Tabella 4.1

Aceiai di presollecitazione
Dati di sezione Classe di trasversale Limite di elasticita Limite di snervamento

Acciaio di presollecitazione
Tipo

Resistenza
a trazione

resistenza 590

Forma

if> e superficie
mm e mm2

130,01

f3z

Allungamento alia rottura °10

Limite di

scorrimento asc N/mm2

Modulo di elasticita

Es
Njmm?

Laminato

a caldo

tondo, evt, filettatura tondo

13 fino a 32
rullata

540

590

885

540

Laminate a caldo, stirato (tempra naturale)

835

26 - 32 - 36 26,5 - 32 - 36

735 735

835

l030

640

tondo con nervature di filettatura

7 26 - 32 - 36 14 fino a 16 7,9 x 15,5 = 114 5,2 fino a 8,10,12,14 = 40 4,5 x 10 = 50 5,4 x 11 7,9 x 15,5 = 114 6 fino a 14 8 fino a 12,2 1130 1200 1300 3 fino a 5 1150 1365 1470 1570 1570 1570 1670 1770 1770 6 6 980 980 1080 1080 1,95 . 105 1220 1420 1570 6 935 1175 1080 1325 1325 1470

1080 1325

barra filettata tondo con nervature can nervature

2,5 980

lOS

rettangolare

1420

tondo piatto

can nervature can nervature

tondo

Trafilato

a freddo

1375 1470 1570

tondo tendo, profilato

5,5 fino a 7,5 5


Fili singoli

ton do, profilato

Trefoli, trafilati rinvenuti

a freddo,

1570

7 cordati

t8

4. Materialie componenti

a) 1800 1500 11,00


€'I

_---I

Trefolo a 7 fili5t
~. -"

1500/1800
I ~

........

E E
II.)

z
0
Q)

1200

rr ~l
~

i"St1450/160~

St1400 11600

r~

bonifi~ato\

-Trafilato-

I
I

fino all'

11............. %

>:: .~ 1000 >:: f-<

800 500
400

V
/
o

/
"--1
I

St600 1900

autotemprante

I
fino al
..,

2 2 Cl/O
.~

200 0

10

20

30

ttl
40
I I

BSt220/341_

50

60

70

80

Allungamento

E [%01

90

Fig. 4.2: Diagrammi tensione-deforrnazione degli acciai di presollecitazione a) fino a rottura b) con deforrnazione disegnata maggiorata fino a € ::.::..... %

1 400

600

Allungarnento

[0/0 0 ]

4.2 Acciai di presollecitazicne

19

4.2.3.4

Acciai deformati a freddo

(cold worked steel)

Oltre che con la trafilatura a freddo, si possono incrudire le barre trafilate con 10 stiramento (stretching) 0 la torcitura (twisting). Di regola questo acciaio dopo la de~ formazione a fred do viene pure rinvenuto, poiche la deforrnazione a freddo da sola puo portare, a seconda della lega, a un basso modulo E,

4.2.3.5

Acciai bonificati (heat treated steel)

Bonifica = trattamento a caldo == indurimento e rinvenimento. Esernpio per i fili comuni da precompresso: riscaldamento a circa 810°C, poi tempra in bagno d'olio e rinvenimento in bagno di piombo a circa 450°C. E' necessario mantenere con precisione le temperature adatte ana lega, Si producono trasformazioni rilevanti della struttura secondo la fig. 4.3, che e a grana molto fine. II limite di elasticita, i1 limite di stiramento 0 allo 0,2%, come anche la resistenza a trazione, risultano fortemente aumentati (fig. 4.2). Un livello troppo alto del limite di snervamento allo 0,2 % porta a fragilita, per cui si dovrebbe avere ~o 2 0,90 {3z e l'allungamento a rottura 010 con 5 6 %. ' La deforrnazione a freddo dei fili bonificati riduce fortemente il limite di snervamento allo 0,2 %, fig. 4.4.

4.2.3.6

Fili profilati (deformed wires; dimpled, indented

wires)

Sono preferiti per la precompressione su pista di tensione, le lora caratteristiche migtiorate di aderenza sono perc richieste anche can la precompressione applicata dopo I'indurimento. Con i fili laminati si prevedono nervature trasversali, Con i fili trafilati la profilatura e applicata in una fase di laminazione a freddo, si parla di fili profilati, rigati 0 intaccatL
a) Stato di laminazione Struttura Durezza Resistenza a trazione Sorbite 32 - 35 1100 -1200
b) c)

indurimento

rinvenimento

Martensite 63

Struttura da bonifica 42 - 44 H Rc

N/rnm2

1600 - 1650

Fig. 4.3: b) Trasformazione della struttura dell'acciaio Sigma, ottenuta con la boniflca

a)

20

4. Materiali e cornponenti

~1200~~~--+--7+7~l

t:: .9 800 t:: '"

(!.)

E-<

(!.)

600
400

10
%0

12

14

Aliungamento in

Fig. 4.4: Variazione della curva sforzo-deformazione di un acciaio bonificato St 1450/1600 dopo Ia deformazione a freddo (piegatura alternata)

4.2.4

Corrosione degli acetal dt presollecitazione

(corrosion of prestressing steel)

La corrosione e un processo elettrochimico che si produce quando un potenziale eIettrico diviene attivo a causa dell'umidita di un agente chimico (per es., l'acido) e dell'ossigeno. In alcuni tipi di acciaio la corrosione risuIta accelerata da una tensione meccanica e dall'attrito elevati, Le cavita da corrosione (camolature) agiscono come intagli, per cui si producono punte di tensione pericolose, Con Ie sezioni relativamente piccole della maggior parte degli acciai di presollecitazione un grado di corrosione aneora innocuo con l'armatura normale a grosse barre, risulta invece gia preoccupanteo Ricordiamo come esempio che in un ponte le funi di tesatura in filo trafilato a .freddo da 5 mm, introdotte in tubi di lamiera senza una protezione contro la corroSlone, si sono rotte 6- 7 mesi dopo Ia messa in tensione. Prima del tiro le funi erano rimaste esposte alla corrosione per circa 3 - 4 mesi, Risulta particolarmente pericolosa 1a cosiddetta corrosione intercrlstallina; (corrosione sotto sforzo = stress corrosion), provocata dalla contemporanea presenza di umidita, tensione e determinate sostanze chimiche (per es., cloruri, nitrati, solfati e alcuni acidi), Questa corrosione penetra senza essere rilevata tra i cristalli e porta con crepe finissime a una improvvisa rottura fragile. Finora si e verificata solo raramente, rna provoca in questi casi generalmente il cedimento di interi cavi da precompressione. Protezione necessaria centro la corrosione Data la sensibilita degli acciai di presollecitazione alla corrosione, e necessario proteggerli da questo pericolo in fabbrica, durante il trasporto e in cantiere. Essi vanno depositati in ambiente coperto, caldo, secco e ventilato e ivi assiernati, per evitare la formazione di condensa. Bisogna evitare un trascinamento dei fili sul terreno (acido humico! ) oppure il contatto con Ie suddette sostanze chirniche. Quando si provvede all'assiemamento dei cavi nelle guaine, queste ultime devono avere una buona tenuta. Tra il momenta della posa dei cavi nei canali e la iniezione (protezione contro la corrosion e) non devono trascorrere in generale pili di 6 settirnane; se si richiede un tempo maggiore, si rendono inecessari dei provvedimenti speciali per mantenere a-

4.2 Acciai di presollecitazione

21

sciutti gli acciai nelle guaine. Nel manufatto finito non sussiste alcun pericolo di corrosione (contro l'opinione di diversi ricercatori), presupposto che la iniezione di malta cementizia sia stata eseguita can cura secondo le prescrizioni e 10 strato di calcestruzzo di copertura della guaina sia UB;;;;: 1>B e rispett. > 50 mm e sia inoltre ben compatto. L'armatura normale va .dimensionata per ampiezze difessurazione w90 ~ 0,2 mm (vedi anche la ricerca piu recente: F. S. Rostasy, politecnico di Braunschweig (sett. 1977». Solo i cloruri, quindi per es., gli spruzzi di sali antigelo, danneggiano il calcestruzzo, con 0 senza precompressione.

15~---~~---.-.--~-.--~",---~

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1 3 ---+--+-Tensione in

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0.05 0,1 0;5 1 5 10 50 100500
Tempo di carico in h
Tensione

I
1000
Fig. 4.5 a)

<7
.::t:. W

8
7 6

Temperatura di prova

0,52· (3z

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'N
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5
L. 3 2

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(I.)

--

<2
Q
<l)

E ....

-- rinvenuto

non rinvenuto

0,5 1
Tempo di carico in h

100

Fig.4.5b)

22

4. Materiali e cornponenti

1700
t--

r--N

Tensione di partenza ,
................

1650 N/mm2::0.85·Sz

~r-1500

E E
OJ

:2 1560N/mm :: 0,80·

~:;::,
!--.J

130,01 ::1559 N/mm:2

[3z.......

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z 1300
c::
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0

:--

1270 N/mm

c:: E-<

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:::0,65'[3z

"
1100

111.0 N !mm:2 :: 0,58'


I

__

[3z

'~~, -_
1.......-.--

130,2 :: 1830 N lmm:2

th ::1955 Nlmm2

.......

-_

1--.....

-_

926 N!mm2 =0,475 900


I J

0.1

to

L..._y- __ 1--1 milione

'l3z

Fig. 4.6

10

100

10000 1000 100000

Tempo Ih]

4.2.5

Vtscosita degli acciai di presollecttazione sotto tensione continua e rilassamento ( creep of prestressing steel under constant stress and relaxtion)

Si ha Ia viscosita dell'acciaio se I'allungamento nonostantela tensione costante non si interrompe, rna aumenta iru funzione del tempo. All'allungarnento elastico iniziale Eel si aggiunge quindi un allungamento viscoso plastico Ek' Si parla di rilassamento se la Iunghezza d'estensione di una barra tesa d'acciaio e mantenuta costante mentre 1a tensione iniziale dell' acciaio stesso diminuisce, ossia interviene un allentamento Ok. La causa comune di questi fenomeni va ricercata nelle dislocazioni di atomi sul reticolo cristallino, se I'acciaio risulta sollecitato in continuazione. In questa caso esercitano un' influenza determinante il processo di fabbricazione e la classe di resist enza dell'acciaio, Quanto pili il limite di snervamento allo 0,01 % e elevato, tanto pili I'acciaio e resistente ana viscosita. I fili trafilati sono soggetti a una deformazione viscosa maggiore di quelli bonificati 0 rinvenuti. Accanto all'intensita del carico, anche la temperatura esercita un influsso rilevante sulla grandezza e sull'andamento nel tempo dena viscosita (figg, 4.5 e 4.6). Con il c.a.p. sotto tensione costante la deformazione viscosa (creep strain) non e determinante, poiche nella struttura portante precornpressa risulta quasi costante non la tensione dell'acciaio, bensi la lunghezza dell'allungarnento ottenuta dopo la tesatura. Tale Iunghezza diminuisce comunque in piccola rnisura con il ritiro e la viscosita del calcestruzzo, Le deformazioni dipendenti dal tempo dell'acciaio di presollecitazione sono pero generalmente determinate con prove di viscosita, essendo queste meno dispendiose delle prove di rilassamento. Si pub determinare teoricamente il rilassamento se risultano note Ie caratteristiche della viscosita. II rilassamento in percentuale (ak in % di ayo) e sempre minore dena deformazione viscosa in percentuale (Ek in % di evo)' La determinazione del comportamento visco so si effettua normalrnente con prove di 1000 h, nonostante che dopo questo intervallo la viscosita non risulti affatto esauri-

tao
Per una stima del comportamentoin funzione del tempo dopo un periodo prolungato Ie curve di misura della viscosita e del rilassamento vengono spesso extrapolate linearmente lungo un asse logaritmico del tempo, secondo Ia relazione:
(kl' k2= costante)

4.2 Acciai di presollecitazione

23

St 1450/1600

3 £1< 1£

10
tot

100%

St 1600/1800

,(

.,

Ek

/£tot

4.7: Curve tensione-deformazione

nel tempo di alcuni acciai di presollecitazione nel sistema rappresentative delle accettazioni tedesche

4.2.

Formulazioni delle caratteristiche viscose degli acciai di presollecitazione


le accettazioni

net-

Le accettazioni degli acciai di presollecitazione riportano diagrammi sforzo-deformaziozione nel tempo per tensioni costanti da a = 0,55 fh fino a a = {30,2 fig. 4.7. La deforrnazione nel tempo €k e indicata in % dena deformazione iniziale €tot ottenuta sotto un carico rapido per una durata di carico di 1, 10, 100, 500 e 1000 ore. Il "limite tecnico di viscosita" e state definito come quella tensione con cui la barra o i1 filo nell'intervallo dal 6. minuto dopo I'applicazione del carico e fino alla 1000 ora subisce un allungamento nel tempo €k pari al 3% della deformazione €tot che si verifica ad un caricamento rapido. Se la tensione iniziale dell'acciaio di presollecitazione incorporato si mantiene sotto questo limite di viscosita, le perdite di tensione rimangono trascurabilmente piccole, i1 che costituisce regola con gli acciai di preaollecitazione bonificati e con quelli rinvenuti. Can una precornpressione pili spinta degli acciai, come si usa all'estero , e con temperature elevate della costruzione, per es., nella costruzione dei reattori, e necessario tener .conto del contributo del rilassamento nelle perdite di forza di compressione.

24

4. Materiali e cornponenti

[%1 100 ')0

Dopo il raffreddamento da T a 20° C Acciaio in barre autoternprante, Iarninato a caldo, St 600/900, rp 26 rnm 2 3 Filo da precompresso bonificato St 1450/1650, rp 5,2 mm Filo da. precompresso trafilato, rinvenuto, circa St 1500/1700, rp 0,5 rnrn

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N

80

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60

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50 40 30
20 10

0 P. P.

co

100

200

30G
T

laO

500

Temperatura

Fig. 4.8: Limite di snervamento a1100,2%(1:30 2) a temperatura elevata (2,5 are fino a 3,5 are di scaldamento e lora di incandescenza) e dopo il raffreddamento dana temperatura elevata, riferito al valore originario a+20°C (stat a di fornitura)

4.2.7

Influenza delle temperature, sia elevate che basse, sugli acciai da presollecitazione

La cad uta in resistenza degli acciai di presollecitazione a causa delle temperature elevate richiede provvedimenti speciali per 1a protezione contro il fuoco, come anche una particolare precauzione nell'impiego delle saldatrici sui canali di precompressione, ecc. Gli acciai autotempranti e quelli deformati a fred do hanno un comportamento molto diverse di riscaldamento. Nella fig. 4.8 e riportato il rapporto tra il limite di snervamento durante 0 dopo 1a prova e illimite di snervamento allo stato di fornitura, in funzione della temperatura can cui si e eseguita 1a prova stessa. Can gli acciai autotempranti (1), a partire da circa 300°C Ia resistenza cade in forte misura e dopo 3 ore di riscaldamento a 600°C conserva solo 1/5 del suo valore originario, Dopo un lento raffreddamento 1a resistenza iniziale risulta ricuperata quasi integralmente. Tutti gli acciai bonificati (2) e in particolare quelli deformati a freddo (trafilati) (3) perdono 1a lora elevata resistenza gia a un riscaldamento anche ridotto, e dopo i1 raffreddamento non riacquistano la lora resistenza iniziale se il riscaldamento era risultato di poco superiore ai 250°C. E' quindi assolutamente necessario evitare Ie temperature superiori a 250 - 300 C con gli acciai da precompresso! Con 1a costruzione di serbatoi per gas liquido in c.a.p. il comportamento degli acciai da precompresso alle basse temperature va acquistando un'importanza sernpre maggiore. Parecchi acciai da presollecitazione si infragiliscono alle basse temperature e perdono in energia tra il limite di snervamento e quello di rottura. L'impiego di questi acciai non e quindi possibile alle basse temperature. Finora si sono dimostrati idonei solo gli acciai boniflcati St 1350/1500 e gli acciai Sigma, di cui si sono studiateIe caratteristiche fino a - 196 C, constatando un aumento della resistenza di circa il 25% con una sufficiente energia di deformazione.
0 0

4.2 Acciai.di presollecitazione

2S

4.2.8

Influenza della compressione laterale sulfa resistenza degli acciai di presollecitazione (influence of lateral pressure on the tensile strength of prestressing steel)

Ogni rilevante compressione laterale dirninuisce la resistenza a trazione di una barra. Risultati sperimentali: Una cornpressione laterale a tenaglia con taglienti induriti, tondi, su acciaio bonificato <p 5,2 mm, St 600, ha portato alle seguenti diminuzioni in resistenza (fig. 7.9):
Disposizione secondo la Compressione laterale in KN 3

o
2,4 2,4 5,4

2
Dirninuzione

4
in

5 %
10,7 16,1

della resistenza

fig. 4.9a (diritto) fig. 4.9b (piegato di 6°)

2,42,4 7,7

5,9 9,5

8,9 13,7

13,7 19,1

Fig. 4.9: Esecuzione della prova per la determinazione della diminuzione pressione laterale Q su tondini bonificati cf> 5,2 mm

della resistenza a causa della

Con una compressione laterale applicata su una superficie la diminuzione della resistenza a 5 KN era di soli 0,6 %. I fili non sono quindi particolarmente sensibili ana cornpressione laterale, presupposto che si preveda un supporto piano in acciaio piu dolce. I trefoli sulle superfici piane poggiano solo a punti, la compressione laterale puo quindi risultare elevata. Trefoli con 7 fili, ad avvolgimento incrociato, con diametro del filo di 2,5 mm, in acciaio classe St 1800, avvolti tesi su una ruota con diametro di 1,26 m, non presentavano alcuna diminuzione registrabile della resistenza a rottura. Conclusioni: Gli acciai da precornpresso non sono particolarmente sensibili alla cornpressione laterale applicata su una superficie, Con i fill da 5 mm la compressione laterale non dovrebbe superare circa 300 N/mm di lunghezza di filo. Con i trefoli si dovrebbe mantenere la oompressione laterale sotto i 120 N/mm. Gli spigoli delle superfici d'appoggio vanno smussati. Le superfici di supporto devono essere in acciaio me no duro dei fili.

26

4. Materiali e componenti

4.2.9

Le tensioni di flessione net cavi di precompressione (bending stresses in


tendons)

I cavi di precompressione hanno spesso una tracciato ricurvo, per cui le barre e i fili risultano curvati, Lo sforzo flettente massimo di un filo tondo di diametro d e raggio r della linea elastica,

a == d2'r E . Con r:::: 5 m Ia tensione

di flessione risulta gia di con diametro di 25 mm

a= 105 N/mm2 in un filo con diametro di 5 mm e in unabarra perfino di a == 525 N/mm2•

In base alla fig. 4.10 10 sforzo flettente risulta plasticarnente eliminate con una tensione progressiva di trazione dovuta a Z a causa della scorrimento dell'acciaio, per cui al superarnento del limite di elasticita a1100,2 % S1 produce una tensione sempre pili uniforme. La tensione di flessione non diminuisce quindi la resistenza a trazione di un filo o barra, tesi su una base ricurva. Le tensioni di flessione non richiedono quindi di essere considerate nei cavi di precompressione. La barra tesa su una curvatura presenta pero un allungamento un poco maggiore della barra diritta, se 1a somma della tensione di trazione con quella di flessione supera il limite di elasticita di {30 01 ,iJ che non puo essere trascurato senz'altro con Ie barre pill grosse per l'allungamento .. I raggi di curvatura dei cavi di presollecitazione risultano limitati dalle Direttive, it che non e giustificato tecnicamente fin tanto che la compressione Iaterale per il calcestruzzo non risulti eccessivamente elevata. Le barre di tensione.di grande diametro sono generalmente pre-curvate a freddo, In questa caso si deve considerare la variazione della curva sforzo-deformazione dovuta a questa deformazione a freddo nel caso di acciai rinvenuti (incremento dell'allungamento sotto tensione) secondo la fig. 4.4. Una forte flessione con deformazione permanente si verifica negli ancoraggi, per es.inegli ancoraggi a gancio 0 a cappio, in cui va prevista una piccola diminuzione della resistenza a trazione all'inizio della curvatura. II grado della diminuzione dipende essenzialmente da quali utensili di piegatura risultino utilizzati (intagli! ). I fili 0 le barre ad alta resistenza andrebbero piegati tra rulli facilmente girevoli, con superfici lisce, non dureo Con raggi di curvatura fino a circa r =: 4 d, la diminuzione della resistenza a trazione rimane inferiore a1 3%. Dopo la piegatura dei fili da 5 mm in acciaio St 1500 attorno a un mandrino fisso con r == 4 d con leva di piegatura scorrevole, la diminuzione del carico di rottura con acciaio trafilato a freddo ammontava al 6 - 8 %, can l'acciaio bonificato all' 1-2 % [1], cap.2.16. Nei trefoli e nelle funi le tensioni di flessione si compensano can piccoli spostamenti longitudinali dei fili che si ritrovano in parte sul lato teso e, dopo meta lunghezza del pas so di cordatura, sul lata compresso. Con i cappi d'ancoraggio ditrefoli con 7 fili, in base all'esperienza attuale i raggi di curvatura fino a circa 50 d non sono dannosi (d :::.: diametro esterno del trefolo 0 dena fune),se il trefolo risulta incorporate senza sforzo nel caIcestruzzo.
r _ dE
-

\..::I

2r

Flessione pura M

Flessione con trazione assiale

+Z

Forza crescen te di trazione assiale

Fig. 4.10: L'eliminazione delle tensionl di flessione mediante deforrnazione plastica all'Incremento della forza longitudinale in una barra ricurva. In pratica Ia resistenza a trazione non risulta diminuita dalle tensioni flettenti

4.2 Acciai di presollecitazione

27

+0
(trazione) Resistenza a fatica

Campo di variazione determinante per il c.a.p;

CSm= Go" GJJ...


2

4.11: Andamento delle resistenze a fatica a trazione di acciai di presollecitazione (rappresentazione secondo Smith)

4.2.10

La resistenza a fatica degli acciai di presollecitazione

prestressing steel)

(fatigue strength of

Con il c.a.p. sono determinanti l'ampiezza di sollecitazione della tensione di 2 aa dopo 2 . 106 di variazioni del carico oltre la sollecitazione di base di am avo oppure di 0,9 avo (in vista delle perdite di tensione) e la resistenza a fatica con trazione continuamente elevata. Con gli acciai da precompresso ammessi l'ampiezza di sollecitazione dei singoli fili e sempre superiore a 250 Njrnm", con grandi fasci di fili e di circa 240 Nrmm". La resistenza continua risulta di 0,9 fino a 0,96 {h (vedi figura 4.11). Questa ampiezza di oscillazione va confront ata con le variazioni massime di tensione che si verificano nell'acciaio da precompresso : alla precompressione integrale l'incremento della tensione dell'acciaio sotto il carico complete di servizio ammonta al massimo a:

Introducendo il valore di am abvo == 18 Njrnm? ammesso per il calcestruzzo della classe B 45, e considerando una perdita di tensione per il ritiro e la viscosita di 4 N/mm2, si ottiene con n := 6:
max, ~ Uz == 6 (18 -

4) :;:;;84 N/mm2

Cia significa che con la precornpressione integrale S1 ha una sicurezza tripla contro la rottura a fatica. Questo valore supera largamente le sicurezze a fatica delle costruzioni in acciaio e quelle normali in c.a.. Nel cap. 7 S1 dimostra come anche con la precompressione parziale per gradi di precompressione K > 0,3 l'incremento delle tensioni dell'acciaio di presollecitazione rimangano inferiori, anche nel caso di un carico mobile completo, a !J. az == 150 Njrnm? La resistenza a fatica degli acciai da presollecitazione e quindi sufficiente anche con una precompressione parziale, se il grado di precornpressione e scelto inferiore a J(.= 0,3. L'influenza delle cornpressioni laterali 0 simili nei punti d'ancoraggio 0 di giunzione sulla resistenza a fatica dell'acciaio di presollecitazione e trattatain connessione con gli ancoraggi. Essa va tenuta presente nei punti di accoppiamento dei cavi da cemento armato precompresso.

28

4. Materiali e cornpcnenti

4.3

Guaine

(ducts)

per i canali di tesatura

Con la precompressione con cavi post-tesi (con successiva aderenza) gli acciai da precompresso vanno introdotti scorrevoli in tubi - Ie cosiddette guaine -, attualmente fabbricati con nastri in lamiera d'acciaio laminati a freddo con spessore di 0,20-0,35 mm. I nastri risultano ondulati trasversalmente a spirale, affinche nei punti di giunzione si possano avvitare i manicotti (fig. 4.12). Le ondulazioni trasversali irrigidiscono iI tuba e migliorano I'aderenza tra il calcestruzzo e 1a malta d'iniezione mediante la profilatura. Esse permettono inoltre di realizzare curvature a flessione con raggi relativamente piccoli, per cui e possibile un 10ro avvolgimento su aspi e un trasporto di lunghi cavi (fig. 4.13). Prescrizioni per le guaine. Attualmente (luglio 1979) e in preparazione la norma DIN 18553 sulle guaine, Buona rigidezza nonostante 1a flessibilita, le guaine non devono 'ingobbarsi a1 calpestio (carico da 1000 N). Tenuta dei cordoni (opportunamente cordonedi saldatura longitudinalej e delle giunzioni per evitare qualsiasi penetrazione di.latre di cemento. Grandi lunghezze di fornitura, per ridurre il numero delle giunzioni. Bocchette di iniezioni di sfiato, raccordate stabilmente. Le tubazioni di alimentazione sono costituite oggi generalmente da tubi nervati in polietilene (fig. 4.14). Per il c.a.p. senza aderenza si impiegano anche guaine lisce in rnateriale sintetico. I diarnetri delle guaine dovrebbero essere di poco maggioridel diametro della barra 0 del fascio di fili 0 di treece strettamente assiemato. Se l'acciaio si presollecitazione va successivamente "sparato" in guaine incorporate nel ca1cestruzzo, il diametro andrebbe scelto maggiorato. Con i grandi cavi concentrati (sistema Baur-Leonhardt) i canali di scornmento sono eseguiti in forma di cassettoni rettangolari in Iamiera, vedi [ I ], cap. 7.13.

Fig. 4.12: Guaine di comune impiego

4.4 Malta. da iniezione

29

precornpresso in guaine vengono svolti dall'aspo sul terreno

4.4

Malta da iniezione

La pasta da iniezione serve a realizzare l'aderenza successiva dell'acciaio di presollecitazione con il calcestruzzo e da protezione centro la corrosione. Questa malta rappresenta un componente essenziale pl.')rtutte Ieopere in c.a.p. con cavi post-tesi. Dopo anni di ricerca e di sperimentazione sono state elaborate le "Direttive per la iniezione di malte cementizie nei canali di precompressione", ultima edizione 1979 come parte 5 della DIN 4227. Dati teeniei per Ie malte eementizie da iniezione L Si deve ottenere un abbassamento minima possibile della malta per sedimen-

30

4. Materiali e componenti

tazione e ritiro. La diminuzione 2. 3. 4.

in volume puc ammontare

al massimo al 2%.

La malta deve possedere una buona scorrevolezza timazione della iniezione.

che si mantenga fino all'ul-

La resistenza a compressione su provini cilindrici (¢ 10 ern, altezza 12 em) deve risultare a 7 giorni di 20 N/mm2, a 28 giorni di 30 N/mm2. Resistenza al gelo: non si deve constatare alcun aumento di volume ad una sola gelata fino a - 20°C di provini con stagionatura di 3 giorni e depositati a +SoC.

Questi dati tecnici sono ottenutl con i Cementi Portland della classe di resistenza Z 25 oppure Z 35, di media finezza (il cemento alluminoso e proibito). Si raccomanda l'impiego di additivi plastificanti ed espansivi (la polvere di alluminio provoca l'espansione) che devono essere ammessi espressamente per le matte da iniezione. Per prevenire la corrosione sotto tensione, it cemento e gli additivi non devono contenere cloruri, E' necessaria la precauzione anche con altri additivi chimici che non siano stati espressamente controllati, 11dosaggio dell'acqua, da mantenere minimo possibile, e funzione della capacita di scorrimento appena necessaria; circa 36-44 kg di acqua per 100 kg di cemento corrispondono a un rapporto elc= 0,36-0,44. Gli inerti in forma di roccia macinata non portano in genere alcun vantaggio e non devono superare i1 20 % del peso del cemento. La sabbia in granulornetria fino a 1 mm e permessa con cavi da c.a.p, con grosse cavita. Grandi vuoti nei canali di scorrimento, per es., trombe di ancoraggi a ventaglio vanno dapprima riempiti di ghiaia asciutta 3 - 7 mm oppure 7 - IS mm; si precede poi all'iniezione della malta. La malta va miscelata per almena 4 rninuti in mescolatrici speciali a rotazione rapida (mescolatrici a tamburo Mixopress 0 Colcrete). Prove di idoneita e di controllo della qualita sono richieste e descritte nelle Direttive. Malte da iniettare in materia sintetica. Quando in inverno Ie basse temperature non consentono un impiego della malta di cemento, si e impiegata diverse volte una malta di materia sintetica, che perc costa circa died volte pili del cemento.

Fig. 4.14: Boechette di iniezione sulla guaina

5.

L'ADERENZA

5.1

Resistenza per aderenza

Ci riallacciamo al cap. 4 del vol. 1, in particolare al par. 4.2.3, in cui si dimostra in che forte misura la resistenza per aderenza dipenda dalla profilatura delle bane dell'armatura ordinaria, dalla lora posizione durante il betonaggio e dalla resistenza del calcestruzzo. Per il normale acciaio nervato tedesco e con calcestruzzo della classe di resistenza B 35, le resistenze per aderenza risultano nel campo favorevole B:
T1R

~ ~

0,15 {3w ~ 0,23 {3w ~

5 N/mm?

per per

b. b.

::: ::::

0,1 mm 0,4

(b. ::::spostamento)

{3'Tl

8 N/mm2

mm.

Si tratta in questo caso di aderenza resistente a1 taglio, Con 1a precompressione su pista di tensione risulta necessaria questa aderenza resistente a1 taglio, (L'Istituto per la Tecnica delle Costruzioni parla per una svista, nelIe licenze, di "collegamento per aderenza", che non e mai sufficiente all'ancoraggio degli acciai di presollecitazione, vedi le esperienze con il calcestruzzo con fili arrnonici di Hoyer). Gli acciai di presollecitazione impiegati a questo scopo sono quindi nervati. Le treece formate da tondini danno con 1a lora "profilatura" un'aderenza resistente al taglio con il cosiddetto "effetto a cavatappi". M. Birkenrnaier riporta in (00) Una formula che esprime 1a resistenza.al taglio dei trefoli nella stesso modo di fR di Rehrn, che introdotto come "superficie relativa delle nervature", Si ha quindi per i trefoli (fig. 5.1):

ove FR 1a superficie tratteggiata tra il cerchio inviluppante e i fili, d il diametro di questo cerchio eve il passo di cordatura = lunghezza di spira dei fili esterni, uguale perlopiu a 12 <p deltrefolo;

7J

Fig. 5.1: Superficie relativa delle nervature secondo Rehm

32

5. L'aderenza

La lunghezza d'ancoraggio necessaria a bloccare la forza iniziale di precornpressione nelle omologazioni dei rispettivi acciai di presollecitazione. Nel caso di precompressione con cavi post-tesi 1a resistenza per aderenza dei cavi dipende in ogni caso dalle caratteristiche della malta da iniezione. Con l'acciaio di presollecitazione liscio, per es., con parecchi fili lisci, 1a resistenza per aderenza risulta determinante, ed essa pub essere molto bassa (fino a 0,5 N/mm2). Con le barre 0 i fill nervati, e anche can le treece, si produce un'aderenza resistente a1 taglio sia sull'acciaio di presollecitazione come anche nelle guaine ondulate. Ora, questa aderenza a resistenza di taglio della pasta cernentizia indurita che non contiene alcun grano grosso, anzi neppure gran! di sabbia, piu bassa rispetto al calcestruzzo norrnale, R. Walther, 1960, ha studiato l'influsso del tenore in grani farinosi del calcestruzzo normale sulla resistenza per aderenza presso I'Istituto Otto Graf di Stoccarda [ ], constatando che tale resistenza cade fortemente con 10 aumento della percentuale di grani farinosi. Questo fenomeno pub essere facilrnente spiegato , poiche nel conglomerate la resistenza al taglio dei piccoli denti di calcestruzzo dipende fortemente dalla indentellatura dei grani, Ora, con Ia malta da iniezione siamo in presenza unicamente di grani farinosi. Bisogna quindi accettare che la resistenza per aderenza dei eavi iniettati e molto inferiore di quella degli acciai nervati incorporati nel calcestruzzo. Prove eseguite 'da Leonhardt con cavi iniettati, costituiti da barre Usee 1> 26 mm, acciaio St 600/900, hanno portato, nonostante un'elevata resistenza della malta di circa {3mal :::::: 40 N/mm2 e getto in posizione verticale (posizione favorevole! ), ai seguen ti risulta ti: con posizione assiale della barra:

e indicata

{371

0,9

N/mm2

can posizione su un lato della barra:

f371 :::::: 0,5

N/mm2

(vedi rapporto OGI n. B 23869 del 1952). Can le barre nervate questi valori risultano quasi raddoppiati.
es
N '"

§ ....

-0
L.O

1l '"

Fig. S.2: Provini per le prove di estrazione di H. Trost

Durante le prove di estrazione compiute ture trasversali, malta da iniezione f3mal

::.:::42

su un cave a treccia in un canale can nervaN/mm2, si e raggiunto can una lunghez-

5.1 Resistenza

per aderenza

33

za di spostamento

di circa 0,5 mm., un

{3T1 == 2,9

N/mm2 di {3mal= 30, si dovrebbe quindi preve-

Con la qualita cornune della malta da iniezione dere un


{3n ;::::: ,0 2

N/mm2

In tempi recenti H. Trost, Aquisgrana, ha eseguito un vasto programma di prove sulla resistenza per aderenza di cavi da c.a.p, iniettati in guaine ondulate, su cui vedi il rapporto nel fascicolo 310 del DAfStb (00). Sono stati utilizzati fra l'altro i seguenti tipi di cavo nelle prove di estrazione secondo la fig. 5.2: Tabella 5.1 Nr.
Acciaio di presollecitazione

Resistenza

Guaina

. ¢i mm
39 60 30 40 40 '35 80 90 90

s, pimento
43 66 35 45 45 42 88 98 98 49 20 75 33 25 28 48 43 42

Grado di riern-

F orza di ten-

sione ammiss,
Vo in kN

1
2

¢ ¢

26, 5 nervato 26,5 26


nervato

(barre Gewi) (barre Gewi)

St 835/1050

315 315 300 405 278 246 2196 2408 2633

-3 4 6 7 8

si s.

835/1050

¢
..

Iiscio
7

St 835/1050

3 trefoli

¢5
40

1570/1770

8 fill piatti nervati 7 tondini ¢ 7 lisci

St 1420/1570 St 1470/1670 St 1470/1(i70 8t 1420/1570 St 1570/1770

61. tondini ¢ 7 lisci 24 fili piatti 114 nervati 19 trefoli

r-- r9

¢5

L'acciaio di presollecitazione era disposto in parte assialmente nella guaina, in parte la toccava. La malta presentava resistenze a 28 giorni di f3 mal := 49 -:-57 N/mm2, venne introdotta nella guaina orizzontale ed e indurita sotto una pressione di 0,25 N/mm2, il che rappresenta una condizione piu favorevole rispetto alle condizioni in cantiere, in cui i cavi in genere poggiano e la pressione all'indurimento rimane inferiore a 0,1 N/mm2. Con i piccoli cavi (I) fino a (6) si ottennero i diagramrni forza=spostamento rappresentati nella fig. 5.3, che mostrano chiararnente come con Ie barre 0 fili lisci agisea solo un collegamento per aderenza e per attrito ; in questo caso il collegamento per aderenza risulta prodotto dalla leggera compressione trasversale radiale che si produce nel provino. Con gli acciai nervati si ottiene un'aderenza resistente al taglio, poiche nella malta iniettata si formano, tra le fessurazioni inclinate, delle diagonali compresse tra la nervatura e l'ondulazione della guaina (fig. 5.4). La superficie relativa delle nervature, che nella barra Gewi ammontava a fR == 0,07, con i fili piatti in acciaio a fR ::: 0,02, ha pressapoco la stessa influenza come nel caso delle barre nervate incorporate direttamente nel conglomerato, I trefoli a 7 fili si cornportavano in modo simile ai fili piatti nervati, rna con i grandi cavi portavano a fessurazioill longitudinali di fenditura che distruggono l'aderenza gia con lunghezze di spostamento di !J. Q :::::: 0,2 mm. La fessurazione nella malta iniettata e stata resa visibile con il metodo Goto. Con le barre lisce le fessurazioni non presentano alcuna pendenza, poiche non si forma alcuna aderenza a resistenza di taglio.

34

5.

L'ad erenza

(kN)

560
P (kN)

16

14

12 O,_ 10

O~II V
J

490

rO:.ll
~

fR ::::0.07

420 350

Or----Pt

"'~i"-/ V
V·........ ··

80 60 40 2o

~/

t< If: .
/
...

/ _.
..............

.--;-.? .---;"" }--'" '"

,,~.--

__

_-- _-0)
..
'

''--'0)'
..

-"_' fR::::O.02 [,
...
.....•.

280

(£) __ .'

210

140

~_l I
I

/ I

n0Jx
0,1

r:

~,

~x:

x Cedirnento per fessurazioni dirompenti

®
.............. . .............. ........... , ..

70

0,1

0,2

0,3

0,4

0,5

{),

(mm)

0,2

0,3

0,4

0,5 {), (111m)

Fig. 5.3: Diagrammi forza=spostamento, valori otten uti daparecchie serie di prove (secondo Trost e altri) - a) per cavi (1) fino a (6) secondo la tabella 5.1 - b) per trefoli con Vo am == 2630 kN secondo (9) della tabella

5.1

'

Fig. 5.4: Fessurazioni nella malta iniettata; in alto: con barre lisce ad angolo retto :::: essurazioni a f trazione pura; in basso: con barre nervate ad angelo oblique :::diagonali compresse dell'aderenza a resistenza di taglio

5.2 Tensioni per aderenza

35

La posizione dell'acciaio di presollecitazione - assiale 0 a contatto sul lato - non esercitava alcuna influenza essenziale sulla resistenza per aderenza, solo con i trefoli la posizione Iaterale provocava una caduta. Un grado elevato di riempimento Az == A ,. a e piu favorevole di una ridotta, ossia uno strato sottile di malta tra l'acciaio e lag~:~~inaaurnenta l'aderenza resistente a1 taglio mediante diagonali compresse piu piatteo La fig. 5.5 present a di nuovo il comportamento per aderenza in funzione della tensione per aderenza 71 riferita a i3malt, come indicato in 5.2. I grandi cavi con forze di tensione ammo fino a V :::: 630 kN diedero valori simili della tensione per aderen2

za. 11
i3malt

1,
14.0 12.0 10.0

N Imm2

0.28 0.24 0.20 0,16

8,0
6,0
L.,O

11
Vi3malt

0.12 0.08 0,04 0

0,56

0,28 0

2.0

0.1

0,2

0.3

O,l.

0.5

[rn rn]

Fig. 5.5: Diagrammi di tensione per aderenza-spostamento a (6), vedi tabella 5.1

delle prove di Trost e altri nr. (1) fino

Nelle prove la qualita del calcestruzzo era volutamente bassa con B 25, ciononostante l'aderenza cedeva in tutti i.casi nella malta iniettata nonostante la sua elevata resistenza di circa 50 N/mm2 Trost consiglia di distinguere tra una tensione per aderenza con una corsa di spostamento di /:;== 0,1 mrn per le veri fiche della limitazione delle fessurazioni, e un valore limite della resistenza per aderenza per ts= 0,5 mm, Conla solidarizzazione per aderenza e attrito questi valori dipendono da i3malt, con l'aderenza resistente a1 taglio da i3malt. Dato che le condizioni sperimentali per la zona della malta iniettata erano piu favorevoli rispetto a quelle ottenibili nella pratica, in cui la malta iniettata indurisce sotto una pressione non altrettanto elevata, inpratica possono verificarsi senz'altro valori rninori. Questo vale soprattutto per le grandi unita di cavo oggi spesso impiegate con diametri delle guaine fino a 130 mm. La grandezza dei cavi esercita indubbiamente un' influenza sulla forza per aderenza che pub essere assorbita nel rapporto Con V 0, am , poiche Az/ circonferenza nella guaina aumenta con la grandezza delle unita di cavo. Nelle condizioni pratiche, in cui durante l'indurimento della malta iniettata non si

36

5.

L'adererrza

ha pressoche alcuna compressione supplementare, lori di aderenza con {3malt == 30 N/mm2.


Tabella 5.2 -

si puo calcolare con i seguenti va-

Valori limite inferiori delle tensioni per aderenza con i3malt


Tipo di acciaio

::;: 30 Valore diminutivo f::, == 0,1 per

di presollecitazione

Is=
J.1.

Carico di servizio 0,1 mm 71 N/mm2

Carico limite ultimo f::, == 0,5 mm {371 N/mm2

~ ::;:
71,s

Barre lisce e fasci di barre

°
e

1,0

1,0

0,2

Fili piatti nervati trefoli


Barre Gewi

0,02 +0,D25
0,065

2,0

2 4,5

0,4

3,0

0,6

Questi valori corrispondono pressapoco ai valori inferiori delle prove Trost (vedi fig. 5.6). Per il trattamento teorico del problemi dell'aderenza nella Iimitazione delle fessurazioni ci si e decisi di introdurre nella DIN 4227 coefficienti di diminuzione ~ che indicano il rapporto:

_! I , Z
7 I, S

'"

tensione tensione

per aderenza

Cavoda c.a.p. da c.a,

per aderenza

acciaio nervato

per f::, ::: 0,1 mm. Essi sono riportati nell' ultima colonna a destra della Tabella 5.2 e concordano con i risultati sperimentali di Trost.

per

mm

~-. 0.25 r------ .. --_.

_._----1:1
Q

0.20

~ 0,15

... ...
0

..,.,..
III

0,10

.,.. ~1

r('

0.05

~--T
a.. •
r'
'II'

0,02

0,01.

0.06

0,08

Fig. 5.6: Tensioni relative per aderenza 71, con ts = 0,1 mm delle prove di Trost in funzione della superficie relativa delle nervature fR calcolata per la circonferenza efficace di aderenza secondo i1 par. 5.2

5.2 Tensioni per aderenza

37

Queste basse resistenze per aderenza hanno delle conseguenze sui carico ultimo che si puo raggiungere (carico limite 0 carico di rottura) e sui contributo dei cavi per la limitazione delle fessurazioni delle travi precompresse. Vedi cap. 6.

5.2

Tensioni per aderenza

Per quanto riguarda le tensioni per aderenza, vale in linea di massima quanta detto in [0], vol. 1, cap. 4, e vol. 4, cap. 2. Una differenza consiste in questa che gli accorciamenti da ritiro e viscosita del calcestruzzo senza le tensioni per aderenza risultano seguiti spontaneamente dai cavi di presollecitazione, fino a tanto che il calcestruzzo sul cavo e soggetto a compressione longitudinale. Nello stadio I le tensioni per aderenza sono tanto basse che anche con cavi post-tesi esse possono essere sopportate nonostante le ridotte resistenze per aderenza. In questo stato non si richiede alcuna verifica. Nella stadio II sulle fessurazioni si formano delle punte di tensione per aderenza che raggiungono di regola {3jl, per cui con bassi valori di {3n l'aderenza va perduta su una lunghezza maggiore rispetto all'armatura ordinaria. La scarsa aderenza dei cavi di presollecitazione va quindi compensata con una armatura ordinaria, se si vogliono manstrette Ie arnpiezze di fessurazione (vedi cap. 19).

Circonferenza attiva Mentre con gli acciai da c.a, e da c.a.p. direttamente incorporati nel conglomerato la tensione per aderenza TIe calcolata con la circonferenza effettiva U 1r d :;:;: 1,13";-;;:; tt con i cavi iniettati in fasci di fili 0 trefoli e state introdotto un valore maggiorato:
=:

Uiz :;:;:r 1

1,6 ..;-;;:;

(fasc. 310), che pero di regola e inferiore alla circonferenza interna delle guaine ondulateo Nella valutazione delle prove di Trost 71 e ~T sono stati quindi cosi calcolati. In questa situazione le verifiche teoriche delle tensioni per aderenza sui cavi di presollecitazione per 10 stadio II risultano problematiche e simulano in genere dei valori che non sono rispondenti alla realta. Esse sono comunque indicate in quei casi in cui grandi forze di taglio con momenti crescenti provocano un forte incremento della forza di trazione nell'acciaio di presollecitazione 6. I sulla lunghezza 6. Q tra due seII Zp zioni. Se in tal caso la tensione per aderenza supera sulla circonferenza Uz 71

zi

uiz·lIQ

la resistenza per aderenza ~Tl propria del tipo di cavo scelto, si richiede assolutamente un'armatura supplementare per mantenere strette le ampiezze di fessurazione. Se 71 supera fortemente ~Tl , e opportuno in tal caso introdurre nel calcolo per la verifica del carico limite ultimo solo l'incremento di Zz ottenibile con {371. Queste verifiche vanno opportunamente compiute con fattori di sicurezza scalari secondo CEB - FIP, quindi can fattori di carico per es., di 'Yf == 1,4. Con la precompressione sulla pista di tensione con acciai di presollecitazione che sviluppano una buona aderenza a resistenza di taglio, le tensioni per aderenza possono essere trattate per es., per la determinazione delle lunghezze di ancoraggio 0 delle lunghezze di trasferimento, come in [0], vol. 1, cap. 4. Anche nelle verifiche di sicurezza si puc calcolare come con il cemento armato.

6,

IL COMPORTAMENTO

PORTANTE

DELLE TRAVI PRECOMPRESSE

II cornportamento portante di queste travi cornposte, con armature aventi caratteristiche differenti di aderenza, puo essere studiato e rappresentato solo con prove su travi sperimentali sufficientemente grandi, Per questa ragione fin dall'inizio dell'applicazione del c.a.p. sono state eseguite numerose prove; alcune di esse vanno ora utilizzate per illustrare il comportamento portante. 6.1 Il comportamento portante ana sollecitazione a flessione

Influenza dell'aderenza. Nelle travi fabbricate sulla pista di tensione con aderenza immediata tra l'acciaio di presollecitazione profilato e i1 calcestruzzo, il cornportamento portante alla sollecitazione a flessione e quasi uguale a quello che si ha nelle corrispondenti travi in c.a., ossia la resistenza dell'aderenza e sufficiente a mantenere pressoche piane le sezioni trasversali fino al carico limite, per cui la verifica per il carico ultimo puo basarsi su un diagramma rettilineo delle deformazioni, Nelle travi con cavi post-tesi, in particolare con l'impiego delle grandi unit a di cavo, oggi comuni, la debolezza dell'aderenza descritta nel cap. 5 deve influenzare negati-

p 6.0

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20.0

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Trave A con aderenza

Trave B senza aderenza

Fig. 6.1: Travi sperimentali di Kornwestheim per il primo ponte ferroviario precompresso, 1950

40

6. II com por tamcn to por tante delle travi precornpresse

Trave A con aderenza

v_lJ_111JJL J_l__lJl_l t
Trave B senza aderenza

con

P=760kN

6.0

6.0

Fig. 6.2:

Quadri fessurativi delle travi al raggiungirnento del carico limite nella zona tra i carichi

vamente il comportamento portante. Questo fatto venne ben presto rilevato e per questa ragione prima della costruzione del primo ponte ferroviario in c.a.p. presso Heilbronn nel 1950 furono eseguite prove su grande scala su travi con sezione a cassone, il cui rapporto e state pubblicato nel fasc. 115 del DAfStb. Per chiarire I'influsso deIl'aderenza, venne controllata una trave A con cavi pre-tesi (aderenza irnmediata) e una seconda trave B, altrimenti uguale, con cavi post-tesi (aderenza suecessiva). La fig. 6.1 presenta le travi sperirnentali con la disposizione del carico. La precompressione fu applicata con 2 cavi, ciascuno da 2 . 350 kN di forza amrnissibile di tesatura, costituiti da trefoli if; 25 mm in acciaio c1asse St 1350/1800 (senza rinvenimento) in guaine quadrate da 70/70 mm. Nella trave B questi cavi a trefoli erano disposti in una scanalatura scoperta praticata nelle fiancate della trave a cassone, avevano un tracciato poligoriale e nei punti di deviazione erano provvisti di lamiere di scorrimento. Il giorno della prova il calcestruzzo aveva una stagionatura di 58 giorni e una resistenza media a compressione sul saggio cubico di 65 N/mm2 ; Ia malta iniettata aveva una stagionatura di 27 giorni e una resistenza media di 40 La fig. 6.2 illustra Ia grande differenza dei quadri fessurativi al raggiungimento del carico limite. Nella trave A con cavi pre-tesi (ad aderenza immediata) si verificarono tra i carichi 16 fessurazioni a una distanza media di 370 mm; nella trave B con cavi post-tesi (post-aderenza) si produssero poche fessurazioni a una distanza che corrisponde a 1,2 -;..1,6 volte I'altezza della trave. Le fessurazioni nella trave B si aprirono largamente subito dopo la loro forrnazione, biforcandosi nella zona superiore. L'armatura ordinaria intrcdotta nel corrente teso, formata da 5 barre if; 10 rnm, non era in grado di impedire l'apertura immediata delle fessurazioni, poiche essa era gia stata sollecitata oltre il limite di snervamento con il salto di tensione prodottosi alla formazione della fessurazione. Il diagrarnma delle inflessioni - in funzione del carico - (fig. 6.3)presenta la notevole differenza nel comportamento portante prodottasi nello stadio II. La trave A con

Nrrnm".

6.1 II coml'ortamento portante alla sollecitazione a flessione

41

600kN

•..__ __

---''---

__

......,,__.

__

...L.

.L

25

so

---I.

--L~

75

100

125
Inflessioni

150 fin

175 -{' 2 J

200

225

250

mm

Fig. 6.3:

Diagramma carico-inflessione delle travi A e B

cavi pre-tesi si piego meno e raggiunse un carico di rottura di 900 kN, mentre la trave B con cavi post-tesi sub! il collasso nella zona cornpressa a soli 600 kN. L'insufficiente aderenza ha quindi causato una diminuzione del carico ultimo di circa il 30%. Nella trave A il carico di rottura venne comunque raggiunto do po un'inflessione estrema che con un'aderenza totale sarebbe rimasta piu piccola, Con una debole aderenza Ie fessure si aprono in misura maggiore che in caso di aderenza completa, l'asse neutro si sposta quindi ulteriormente verso I'alto, le deformazioni del calcestruzzo nella zona pressoinflessa aumentano rapidamente, mentre i rispettivi allungamenti dell'acciaio di presollecitazione nella zona tesa rimangono minori, II diagramma delle deformazioni (fig. 6.4) presenta una netta flessione all'altezza dell'asse neutro. Le tensioni dell'acciaio di presollecitazione rimangono minori e di regola questa acciaio non pub essere sfruttato in modo complete, poiche la zona pressoinflessa cede prematuramente. Le travi sperimentali qui trattate presentavano, a causa della classe di resistenza elevata del ca1cestruzzo B 65, una capacita portante estremamente elevata della larga zona pressoinflessa, il che spiega la fortissirna inflessione subita dalla trave prima di raggiungere la rottura. E' inoltre interessante il fatto che anche ad un carico di fessurazione doppio, nonostante I'armatura ordinaria molto debole, le fessurazioni si so no richiuse all'allontanamento del carico e inoltre non si e verificata in pratica alcuna inflessione permanenteo Cio dimostra che le travi precompresse, sottoposte una volta a carichi eccezionali superiori al carico di servizio, si riprendono se le ampiezze delle fessurazioni sono rimaste strette.

42

6. Il cornpcrtamento

portante delle travi cornpresse

d::: t.Orn

r/
B-y
/'

l
••

Diagramrni

€ in £/2

per p:::: 500 kN


__

.I..-..t...I-;........_'--_'--_'--~L-.--J_---.l

l:hezza

di rnisura 500 rnrn

+0,2

:to

-0,2

- 0,1.

Fig. 6.4:

Diagramma delle deformazioni sull'altezza dell'altezza della trave in Qj2 con circa 1,4 velte il carico di servizio

180cm
¢ 7mm

Precornpressione:

16 ¢26mm,

St 50/90

Fig. 6.5: Seziorie trasversale della trave sperimentale C, per il resto come nella fig. 6.1 ; precompressione 16 if! 26 mrn, acciaio St 600/900, cavi di tensione Dywidag

Le Ferrovie Federali avevano esaminato in quel periodo anche altre travi sperimentali con altri cavi di presollecitazione, per es., la trave sperimentale C con sezione a T, rappresentata nella fig. 6.5. Questa trave era stat a precompressa con 16 if; 26 mm in acciaio classe St 600/900 (cavi Dywidag) che nel corrente teso risultavano molto ravvicinati, La trave Cera stata dimensionata per un carico di servizio minore rispetto alle travi A e B, per cui il carico di rottura risultava di soli 580 kN. Ana prova si verificarono 23 fessurazioni tra i punti di applicazione del carico, il che corrisponde a una distanza media tra le fessure di 260 mm (fig. 6.6). II diagramma delle deformazioni rimase in questo caso quasi rettilineo fino a rottura (fig. 6.7). L'aderenza risultava quindi sufficiente ad ottenere la solidarizzazione dell'acciaio di presollecitazione, nonostante che la resistenza per aderenza dei cavi irnpiegati rimanesse, in base ai valori sperimentali riportati nel cap. 5, al di sotto della resistenza per aderenza degli acciai nervati ordinari, Il comportarnento favorevole S1 spiega con il fatto che le 16 barre, riferite al loro carico di rottura Zu = 7600 kN, presentano una circonferenza nello strato di malta tra la barra e la guaina di L u 16 . 1T • 28 mm = 1400 mm. La
circonferenza relativa

e quindi

di ;:~~

== 0,18

mm/kN, mentre nella trave A questo

valore ammonta a soli 0,059, quindi soltanto a un terzo circa. Una suddivisione della forza di tiro necessaria in nurnerosi piccoli cavi migliora quindi il comport amento portante, poiche le tensioni per aderenza risultano suddivise sulla circonferenza disponibile delle superfici solidali, risultando quindi piu piccole. Questo effetto pero si verifica solo se una data zona tesa risulta sufficientemente compenetrata da numerosi cavi di presollecitazione.

6.1 11comportamento portante alla sollecitazione a flessione

43

Fig. 6.6: Quadro fessurativo della trave

C sotto il carico limite

Allungarnenti Variazioni in lunghezza in 0/00

Accorciamenti

6.7: Diagramma delle deformazioni della trave di prova C con circa 0,8 il carico limite

H. Trost, Aquisgrana, 1975, ha eseguito delle prove con una trave pili piccola, precompressa con un solo cavo ¢ 26 mm in acciaio St 600/900, e armata inoltre con 2 barre ¢ 6, in base all'armatura minima prescritta in quel periodo dana DIN 4227 (figura 6.8). (Vedi Rapporto Sperimentale VB 1 72.02 - Nr. 22/73 dell'Istituto per le Costruzioni Monolitiche del Politecnico di Aquisgrana, Travi I e II). Nella trave III alla formazione della prima fessurazione da flessione si e subito osservata un'ampiezza di fessurazione di 0,8 mm. In base agli allungarnenti misurati delI'acciaio e a questa ampiezza di fessurazione si potuto calcolare che l'aderenza a resistenza di taglio del cavo di tensione nel momenta della fessurazione risultava gia distrutta su una lunghezza di circa 1,0 m e che l'armatura minima troppo debole a questa prima fessurazione risultava sollecitata oltre i1 limite di snervamento. Anche i quadri fessurativi (fig. 6.9) dimostrano con la grande distanza tra le fessure e la ramificazione superiore scarsa aderenza e "arrnatura minima" troppo debole. Concludendo, la qualita scadente dell'aderenza dei cavi iniettati porta, anche nel caso di piccole unita di cavo, a un comportamento fessurativo inaccettabile, e; naturalmente, anche a una cad uta della capacita portante. A. Brenneisen, Liegi, ha eseguito nel 1974 una grande serie di prove con travi a I vedi fig. 6.10 --, dimensionate per l'identica capacita portante -. Nella trave 1 era incorporato un solo cavo di tensione, costituito da 20 ¢ 7 mm, in acciaio St 1400/1600, mentre nella trave 5 era prevista solo una armatura ordinaria, costituita da 2 ¢ 22 + 4 ¢ 25 mm, acciaio St 420/500. Le travi da 2 e 4 avevano dei cavi con 17 ¢ 7, 14 ¢ 7 e 11 ¢ 7 e un'armatura ordinaria cornplementare in 6 ¢ 8, 6 ¢ 12 e 6 ¢ 16 mm. La fig. 6.11 present a i valori di misura delle arnpiezze massime di fessurazione, rilevate su 6 travi caricate in parte staticarnente, in parte dinamicarnente, in funzione del rnornento flettente. Anche in questa caso si rileva chiaramente come il cavo di tensione non sia in grade da solo, nonostante l'aderenza, di limitare le ampiezze di fessurazione; risulta infatti necessaria una percentuale rilevante diarrnatura ordinaria per raggiungere questo scopo, e quindi un cornportamento portante sufficientemente plastico della trave precompressa. La trave 2, con 6 ¢ 8 nel corrente teso, aveva una percentuale di armatura, riferita ana zona tesa del calcestruzzo, pur sempre di JlbZ = 1,2 % . Nella fase del carico utile ammissibile la trave 2 presenta, con un grado di precompressione di circa 0,7, le ampiezze minime di fessurazione.

44

6. 11 comportamento

por tante delle travi cornplesse

Trave J

Trave III

a
<.D

c5

U~2(/)6
0,20 Fig. 6.8: Sezioni trasversali delle travi sperirnentali di H. Trost

~w~

48 N I mm2

Malta da iniezione

~bZ::::4.1 N/mm2

~Zyl.::

1.,2 N/mm2

1.6 m

Fig. 6.9: Quadri fessurativi delle travi sperimentali di H. Trost

5.0
Trave 1 Travi 2- 4

Armature,

vedi fig. 6.11

Fig. 6.10: Serie di prove di A. Brenneisen, Liegi, con gradovariabile di precornpressione con uguale capacita portante. Sezioni trasversali

6.2 Cornportamento portante con sollecitazione a flessione

45

Conc:lusi0l1i. Dal comportamento portante osservato durante le prove bisogna dedurre che l'insufficiente aderenza dei cavi iniettati va compensata con una percentuale sufficiente di armatura ordinaria supplernentare, se si vuole ottenere, in caso di carichi eccezionali o con forze da distorsioni non previste nel calcolo, che le fessurazioni, formatesi nonostante la precompressione integrale, rimangano innocue e sottili. La necessita di un'arrnatura ordinaria complementare e naturalmente evidente con 1a precompressione limitata 0 parziale. Essa e pero necessaria, indipendentemente dal grado di precompressione, per mantenere piccola la perdita in carico ultimo, e per garantire quindi il carico ultimo, normalmente ca1colato per un'aderenza comp1eta, e quindi la sicurezza posta a base del dimensionamento. Nella DIN 4227, edizione 1979, queste conoscenze sull'armatura minima necessaria non sono state ancora prese in considerazione. Nei capp. 18 e 19 dell'opera si esporranno le regole corrispondenti.
M 300 [kNml
Trave

L, 3

Momento limite

360 k N m

260

Trave

Az
20 ¢; 7 17 ¢; 7
1L,¢;7

As
---

"N

---

"E

'" '" ;a

2
3 I. 5

¢;

·c

¢;

12

u '"

11¢; 7

max

0.1

0,2

0,3

0,1.

0,5

[ mm1

o
Fig. 6.11: Ampiezze massime di fessurazione con M crescente per gradi diversi di precornpressione, espresso con Mz/Ms. Valori medi di 6 travi alla volta dopo un carico statico e dinamico (prove Brenneisen)

6.2

Cornportamento

portante

con sollecitazione

a flessione

Tensioni dell'acciaio Per 1a comprensione

nel corrente tenso-inflesso degli stati tensionali nelle travi precompresse

import ante che

46

6. II comportamento portante delle travi cornpresse

--..;l(.~7~~~ ~z.O.2+--------"'_~""""--- .......

Carico di rottura al cedirnento dell'acciaio Carico di rottura al ce-

dirnento

del calcestruzzo

Perdita

-~sZ-- -----c.:{]
N

...... --.

- -_-:::.::.=.-........

L'acciaio

d. C.3. scorre

t :'

-i3s -------

-----

~~

19

Gs=n Gbv Compressione

---~5r--------S

carico complete di servizio Ub '" 0 con precornpressione

integrale

1,75 (G + P) carico ultimo nee. '" carico di rottura teor.

Carico

Q '" G

+P

Fig. 6.12: Andamento delle tensioni nell'acciaio di presollecitazione e in quello ordinario nella trave precompressa integralmente con incremento del carico fino al carico limite e carico di rottura dovuto a flessione

si abbia una chiara rappresentazione dell'andarnento delle tensioni dell'acciaio alla sollecitazione a flessione. Nella fig. 6.12 rappresentato il decorso della tensione az nel cavo di presollecitazione ad un carico crescente. Dapprima risulta generata con la precompressione la tensione az,vo . A causa del ritiro e della viscosita del calcestruzzo essa diminuisce di as + k- Sotto la precompressione la struttura portante di regola si solleva dalla sua base (impalcatura 0 banco di tiro), per cui il peso proprio risulta attivo gia in fase di precornpressione e non genera nel cavo a1cuna ulteriore tensione. Questo sollevamento (inflessione negativa) dipende cornunque dal grado di precompresSlone e particolarmente dal ritorno elastico del ponteggio. Se ora si applica un carico alla struttura portante precompressa, le tensioni dell'acciaio nel corrente teso aumentano solo in grado minimo, e precisamente nella misura di t:. (Jz == n . (Jb, ove (Jb e la tensione di flessione del calcestruzzo prodottasi all'altezza del cavo, la quale elimina la tensione di compressione del calcestruzzo generata dalla precompressione nel corrente teso presollecitato. Essa e cornpresa di regola tra 2 e 15 N/mm2• Conseguentemente l'incremento della tensione dell'acciaio puo ammontare solo a circa 6 X 15 == 90 N/mm2, quindi essenzialmente di meno della tensione comune nell'acciaio ordinario sotto il carico di servizio, che ascende a circa 240

N/mm2.

Con Ia precornpressione integrale e con quella limitata l'incremento della tensione dell'acciaio nel cavo rimane COS!basso fino all'intero carico di servizio (G + P). L'uIteriore incremento del carico porta al superamento della resistenza a tensoflessione del calcestruzzo, alla prima fessurazione la forza di trazione nel corrente del calcestruzzo deve balzare nell'acciaio nel corrente teso. La tensione dell'acciaio aumenta di colpo in misura tanto maggiore quanto piu e elevata la resistenza a flessotrazione del calcestruzzo e quanto piu debole risulta l'armatura ordinaria. L'ulteriore aumento

6.2 Comportamento

portante con sollecitazione

a flessione

47

del carico provoca ora una rapida crescita delle tensiorii dell'acciaio e la pendenza della curva Q/o dipende dalla percentuale di arrnatura del corrente teso (pz + J1s, acciaio di presollecitazione + acciaio ordinario) e dalla qualita dell'aderenza. Quanto pili e bassa tale qualita, tanto maggiormente l'acciaio di presollecitazione si sottrae all'aumento della tensione, ossia tanto pili piatto risulta l'andamento della curva
Rottura

Momento

limite St

6s = ~O,2

Rottura

Precompressione

integrale

Mv•g•

p-

r~Mp

zione V

Carico di

fessura-

+Xh
·-.... ---- .... -~-f .... - ....... ~

Curvatura

relativa

vg M•

r
Mg

Curvatura positive

-M
Mv
da solo

Curvatura

negativa

Fig. 6.13

a: Diagrammi momenti-curvatura per travi precompresse e in c.a. con capacita portante Mu


quasi uguale

48

6. II cornportarnento portante

delle travi cornpresse

delle tensioni. Questo sottrarsi alla tensione fa S1 che le sezioni trasversali non rimangano pili piane, ossia il diagrarnma delle deformazioni non e pili rettilineo (vedi la fig. 6.4). La qualita dell'aderenza pub essere rnigliorata con la percentuale e Ia distribuzione dell'acciaio ordinario incorporate lento, senza tesatura. La collaborazione di questo acciaio impedisce poi uno spostamento troppo rapido verso I'alto dell'asse neutro. La rottura puo avvenire per cedimento della zona presso-inflessa, prima che I'acciaio di presollecitazione abbia raggiunto la resistenza a rottura. Nella fig. 6.12 e riportato anche il relativo andamento delle tensioni as nell'acciaio ordinario. Qui la precornpressione genera dapprima tensioni di compressione. L'acciaio ordinario rimane sotto cornpressione fino a quando nella rispettiva fibra di cal-

Carichi di rottura Carichi

,
/

/'

/'

".

"
Pendenza

con limite

e
del corrente teso

::

f (EA I

h~com
pressione integrale

~_J-~~--l·~J~~------~~----_X/' _ !_ Carico di I fessurazione

razione

Carico di servizio

G+P

I I
I

J_ Precompressione parziale

---

Cemento armato

V:; 0

Curvatura Curvatura negativa per V Curvature positiva

relativa

con trave senza peso

Fig. 6.13 b: La differenza nel comportamento flessione-curvatura del c.a.p. rispetto al c.a. risulta evidente se si riportano le curve carico-curvatura

Comportamento portante con sollecitazione a flessione

49

cestruzzo non si produca trazione. Quando il calcestruzzo si fessura, il salta di tensione e di grandezza quasi uguale a Laz. L'ulteriore incremento di as ha pero un andamento un poco pili ripido, a causa della migliore aderenza. Se si e provveduto a introdurre una percentuale sufficiente di acciaio ordinario, ambedue i tipi di acciaio possono essere sfruttati fino al limite di snervamento, presupposto che il valore limite della forza di cornpressione nella zona presso-inflessa sia maggiore del valore limite della forza del corrente teso Az ~z, 0,2 + As~sS . Conclusione importante:

Nelle strutture portanti precompresse le tensioni dell'acciaio dei cavi di presollecitazione hanno a flessione una curva che non proporzionale ai carichi. La tenSlone amrnissibile dell'acciaio az Yo alla precompressione non fornisce quindi un quadro della sicurezza , anzi essa ptib essere scelta intenzionalmente pili elevata rispetto

alle mernbrature

1~;5 ' , se si prevede un fattore di sicurezza glob ale di 1,75. Le tensioni dell'acciaio di presolIecitazione ammesse nella precompressione si ritrovano molto al di sopra di questo valore, Per la sicurezza delle strutture in c.a.p. al cedimento dell'acciaio e determinante esclusivamente i1 fatto che al raggiungimento di az == ~O,2 il carico limite superi nella misura del fattore glob ale di sicurezza il carico di servizioda introdurre nel calcolo. Contemporaneamente l'armatura ordinaria pub essere sfruttata con as:::: f3s. curva non rettilinea delle tensioni dell'acciaio a z porta dei vantaggi nel dimensionamento, se si applica la concezione della sicurezza con fattori scalari secondo le Raccomandazioni del CEB-FIP del 1978, nelle quali con i1 carico ultimo necessario si introduce un fattore di carico di soli If:::: 1,4';- 1,5 e al limite della capacita portante il valore in resistenza dell'acciaio f30 ,2 e diminuito per il fattore del materiale di soli 1,15.
(jam
:=

tese in acciaio, per cui sotto il carico di servizio vale

Tensioni di compressione

nel correntepresso-inflesso

Anche le tensioni di compressione nel calcestruzzo hanno una curva non proporzionale al carico. Con il precompresso l'osservanza delle tensioni amrnissibili per il carico di servizio non rappresenta alcuna misura per la sicurezza della struttura portante. Con il c.a.p, sono quindi assolutamente necessarie le verifiche della capacita portante limite e rispett. della sicurezza a rottura secondo la DIN 4227. Si pub fare a meno delle verifiche delle tensioni per it carico di servizio, come richi~ste dalla DIN 4227, se si mantengono i limiti amrnissibili della deformazione e della limitazione delle fessurazioni, Diagramma momenti=curvatura Per i1 giudizio del comportamento portante delle travi precompresse e infine istruttivo un esame dei diagrammi momenti-curvatura (fig. 6.13). Alla precompressione si forma dapprima una curvatura negativa che rende attivo i1 peso proprio, per cui i My negativi si sovrappongono a Mg positivi. Con la precompressione integrale rimane un My + g negativo e quindi un sollevamento. Sotto il carico utile P l'inarcamento passa in una flessione con curvatura positiva, la curva M - K e ripida e rettilinea, poiche la rigidezza flessionale nello stadio I e elevata e costante. Il passaggio allo stadio II con le fessurazioni e pili elevato nel c.a.p. grazie all'azione della forza normale della precompressione rispetto al c.a. e non e improvviso, bensi continuo. L'ulteriore andamento dipende dalla rigidezza alla deformazione del corrente teso, e pili piatto rispetto a una trave in c.a. senza precompressione, nel cui corrente teso e incorporato molto pili acciaio che nella trave precompressa, nella quale una parte del corrente teso e costituita dall'acciaio di presollecitazione ad alta resistenza. La rigidezza ana deformazione del corrente teso della trave precornpressa e influenzata inoltre dana qualita dell'aderenza.Il comportamento alla curvatura risulta pili evidente se si disegna la curvatura in funzione del carico e non del momento (fig. 6. 13b).

K1

0'1

Zone di comportamento

portante diverse

Zone

Zona di introduzione

I
~a.
b
Q

Zona di introduzione

.. q 14
Fig. 6.14: Quadro fessurativo al taglio di una trave precornpressa sotto un carico concentrate, da taglio

f3w

2/3

[ N I mm 2}

poco prima del ragglungimento del carico limite. Zone dei tipi eli fessurazione

6.2 COlnportamento portante con sollecitazione a flessione

51

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52

6. II cornportarnento portante delle travi cornpre sse

Qui la differenza tra il c.a.p, e il c.a, e molto chiara. Mentre la curvatura sotto il carico di servizio e fortemente diminuita dalla precornpressione, le travi in c.a.p. presentano alla capacita portante limite pressapoco la stessa curvatura, e quindi anche pressapoco la stessa inflessione, delle travi in c.a. La trave precornpressa ha perc il vantaggio che dopo un sovraccarico essa ritorna al cornportamento delle stadio I, nonostante la fessurazione, presupposto che l'acciaio di presollecitazione non risulti sollecitato oltre il limite di elasticita.

6.3

Comportamento

portante

alla sollecitazione

di taglio per forza tangenziale

La precompressione longitudinale delle travi diminuisce le tensioni principali di trazione deviata mediante Ia componente Ox v e ingrandisce 1a lora pendenza rispetto all'asse della trave, per cui le fessurazionjda taglio nelle travi precompresse han no un andamento pill piatto delle travi in c.a. Corrispondentemente le pendenze delle diagonali compresse risultano, con soli 25 --"35°, molto pill piatte dena pendenza a 45° dell'analogia classica del traliccio, Solo nel campo dei carichi singoli concentrati, oppure sugli appoggi intermedi delle travi continue, vengono formandosi anche nelle travi precornpresse quadri fessurativi a ventaglio, per cui sono inevitabili le fessurazioni a 45° e quindi le diagonali compresse a meno di 45°, (fig. 6.14). AIcuni ingegneri hanno dedotto da questa fatto che le travi precompresse non si comportano al taglio in modo piu favorevole delle travi in c.a. Le prove di taglio eseguite a Stoccarda, Zurigo, Delft, Goteborg e in altri luoghi, hanno pero chiaramente dimostrato che la precompressione con grado di precompressione crescente diminuisce sempre di pill le forze di trazione nell' anima, per cui nelle travi precompresse si richiede meno armatura di taglio che nelle travi in c.a. Riportiamo brevemente, come prova, i risultati delle prove di taglio di Stoccarda (5J e di Zurigo [6]. Sono state controllate tre travi a I della fig. 6.15, con 1a stessa armatura e con gli stessi 2 cavi di precompressione, ciascuno da 12 fili ¢ 12,2 mm in acciaio classe St 1250/1400. I cavi furono tesi con una forza diversa, e precisamente a1 100%, 50% e 10% della forza di precompressioneammissibile. La fig. 6.16 presenta 1a formazione delle fessurazioni sotto il carico limite. Le fessurazioni a ventaglio sotto il carico concentrato sono quasi uguali, all'esterno del ventaglio le fessurazioni da taglio con 100% V S0110 perc molto pill piatte; nella zona vicina all'appoggio sono venute formandosi fessurazioni da taglio che non partono dane fessurazioni da flessione, ma si verificano solo nell' anima su una lunghezza limitata. L'armatura di taglio risultava costituita da staffe distanziate di 140 mm, le quali erano state dimensionate per un assorbimento completo del taglio nella meta trave a sinistra con ¢ 16, e per un assorbimento del 52% di » nella meta trave a destra con ¢ 12 mm. Le tensioni presenti nelle staffe, rnisurate nella trave, mostrano chiaramente il forte influsso del grado di precornpressione (fig. 6.17). Con una precompressione di soli 10%, le staffe dirnensionate con 'Y/ ::: 0,52 hanno raggiunto il limite di snervamento. La curva misurata delle tensioni delle staffe e pill ripida della curva per il traliccio classico , il che va ricondotto in questa caso alla scarsa rigidezza dimensionaIe del corrente teso in acciaio ad alta resistenza che senza precompressione non sarebbe affatto ammissibile. La percentuale di armatura si ritrova, con IJ. ::= 39%, molto a1 di sotto del valore necessario senza precompressione di I1s == 0,94%. Anche le prove di Zurigo di B. Thurlimann mettono in evidenza la forte influenza del grado di precompressione sulle forze di trazione nell'anima (fig. 6.18). Durante queste prove sono state esarninate delle travi con gradi di precompressione da 0% fi· no a1 100%, con una cornbinazione tale dell'acciaio ordinario e del1'acciaio di presollecitazione nel corrente teso da ottenere al raggiungimento del limite di snervarnento 1a stessa capacita portante della forza di trazione del corrente Z. Cio significa che la rigidezza alla deformazione del corrente teso e stata variata in questa caso in funzione del grado di precompressione. Anche 1a percentuale dell'armatura di taglio e stata variata da I1S := 0,9 % con la precompressione ::::0% fino a I1s = 0,38 % con la pre-

6.3 Comportamento portante alla sollecitazione eli taglio per forza tangenziale

53

70~-----~--~---4--'--~--1r--

/
Precompressione

/
o

/
1,5 volte il carico di servizio

~II----------+--"---=-. --- Carico di servizio


per flessione

0,93

1,39

Carico P in MN

Fig. 6.17: Tensicni massirne nelle staffe nella meta della trave armata can 77= 0,52 can i tre gradi di precornpressiorie

54

6. Cornportarnento portante delle travi cornpresse

Forza tagliante Q in MN

Trave Forza di precornpressione (%

AO 0 0,86 0

Al 25 0;64 0,05 0,69 0,75

A2 50 0,43 0,08 0,51 0,62

A3 75 0,22 0,14 0,36 0,46

AI. 100 0,02 0,20 0,22 0,38

Ills Illz

[0/0 ]
[e ]

llL(s+z)

[%

0,86 0,90

Ils

arm.taglio (%)

Fig. 6.18: Caduta delle forze di trazione delle staffe in travi con grado di precornpressione crescente. La tabella indica le percentuali di armatura relative ai gradi di precompressione (prove di Zurigo (8))

cornpressione integrals (corrispondente a un grade di assorbimento del taglio di 11::::: 0,6). II diagramma delle forze di trazione delle staffe in funzione della forza tangenziale Q (fig. 6.18) mostra chiaramente che queste forze diminuiscono fortemente con il grado di precompressione e che nonostante un assorbimento fortemente diminuito del taglio, con un grado elevato di precompressione le tensioni delle staffe rimangono fino al carico di rottura molto al di sotto del limite di snervamento.

6.3 Comportamento portante alla sollecitazione di taglio per forza tangenziale

55

Pu == 68,4 t La piastra compressa aveva in basso fessurazioni da flessione in direzione trasversale Rappresentazione assonometrica della distribuzione delle tensioni nella piastra compressa, sezione trasversale nel centro della trave {flessione pura} per travi TA 11 con P ::::60 t.
I diagrammi delle deformazioni sull'appoggio inter-

medio di travi continue mostrano la sollecitazione estremamente eccentrica delle zone flesso-compresse -

HL 4
1 %0 3

HQ2
2
1 °/00

I
4 ct>18

HL4

.78 Pu
b:bo=3

2 <t> 16

2
Fig. 6.19: Diagrammi di deformazione nella sezione sopra l'appoggio intermedio di travi continue poco prima del raggiungimento del carico limite. Curve con punti di flesso per Q nel campo di grandi M

Questa azione favorevole esercitata dalla precornpressione sulle forze di trazione nell'anima si spiega con il fatto che le diagonali cornpresse hanno un andamento molto piatto nel campo dei piccoli momenti flettenti e che nel campo dei grandi momenti flettenti, per es., sui supporti interrnedi di travi continue, una parte della forza tangenziale crescente con la forza di precompressione rimane nella zona presso-inflessa e quindi la forza di trazione nell' anima, nonostante la pendenza locale di 45° della diagonale compressa, risulta molto al di sotto .dei valori dell'analogia del traliccio classico.

56

6. Comportamento portante delle travi cornpresse

p:: 1,8 MN

I1w = 31 Nlmm2
Precompressione

.----.......-- ..

_---- ._--

--_ ... _--

Limite secondo CEB. - FIP .

Zona a

Zona b

o
200

"

........... .............

.........

- -,

"

400

,r

'-,""

",

............

vV'
"\ /"

/'J' V

Tensione delle staffe a meta altezza dell'anirna (valore medic) in prossimita del canco dl rottura Fig. 6.20: Le tensioni di trazione nella zona a sono nettamente minori che nella zona b; illustrato sulla trave della fig. 6.15 precornpressa con 100 % V.

6.3 II comportamento portante alla sollecitazione di taglio per forza tangenziale

57

L'aliquota della forza tangenziale assorbita nella zona presso-inflessa produce una piccola pendenza della forza risultante del corrente compresso, la quale in tal modo risulta pit vicina al bordo della trave che nel caso della flessione semplice e aumenta quindi anche le tensioni di flessione al bordo. Questo vale anche con le sezioni trasversali fortemente profilate per la zona prossima all'anirna della piastra del corrente compresso. Se ne pub ottenere una prova anche dana curva del diagramma di deformazione (fig. 6.19) che all'altezza dell'asse neutro con M + Q risulta inclinata pit fortemente che nel caso della sola flessione. Questa curva con punti di flesso del diagramma e si verifica anche nelle travi in c.a. con una buona aderenza dei cavi tesi, risultando provocata principalmente dalla forza tangenziale. Nel dimensionamento dell'armatura di taglio si pub quindi introdurre nel calcolo l'azione favorevole della precompressione, la quale diminuisce le forze di trazione nell'anirna, come e state fatto nelle Raccomandazioni CEB - FIP con il Muster Code, purtroppo questa non e state ancora considerate nella DIN 4227, edizione 1979. prove han no anche dimostrato come nelle travi in c.a.p, di sezione profilata (travi a loa cassone) si possa distinguere una zona di fessurazione da taglio a, nella quale le fessurazioni da taglio non partono dalle fessurazioni da flessione, rna iniziano nell'anirna (fig. 6.14). In questa zona le forze di trazione nell'anima risultano ulteriormente attenuate, poiche sia il corrente compresso come anche il corrente teso presollecitato grazie alla lora grande rigidezza nello stadio I trasmettono senza fessurazioni una parte elevata delle forze di taglio. I risultati di misura delle tensioni nelle staffe, rappresentati nella fig. 6.20, con IJ.scostante, mostrano quanta siano molto pit piccole in questa punta le forze di trazione nell' anima. In questa zona a l'armatura di taglio pub essere quindi ulteriorrnente diminuita. La zona a comincia in quel punto in cui la tensione di trazione au del calcestruzzo, calcolata per 10 stadio I, raggiunge nel bordo inferiore sotto il carico limite necessario au;::: 0,25 fJ?;j3 (N/mm2].

Esperienze pratiche Durante il suo lavoro di circa 30 anni svolto con travi in c.a.p, - anche con travi di ponti di grande luce - l' Autore non ha mai osservato, sot to il carico di servizio, fessurazioni da taglio visibili a occhio nudo, anche quando le tensioni principali di trazione ca1colate normalmente con l'intera forza di taglio superano notevolmente i valori or ammissibili della DIN 4227. I risultati sperimentali spiegano questa constatazione e dimostrano pure che se si formano delle fessurazioni, esse devono rimanere capillari, poiche le tensioni nelle staffe sotto il carico di servizio anche nel caso della precompressione parziale devono rimanere molto basse, (fig. 6.18). Una precompressione delle anime con cavi speciali da parete (chiamati anche aghi contro il taglio) di regola non e necessaria, anzi, nelle zone di ancoraggio risulta dannosa, perche provoca perturbazioni 10caH del flusso delle tensioni. I cavi di precompressione dell'anirna sono pero indicati se vi sono dei carichi applicati al corrente inferiore, Per quanto riguarda Ie forze di compressione deviata nelle anime, le tensioni locali di compressione risultano naturalmente ingrandite dalla precompressione longitudinale, Le prove hanno dimostrato che le forze nelle diagonali compresse possono essere determinate con precisione con l'aiuto del modello di traliccio, e nelle zone dei grandi momenti flettenti va attribuita alla parete solo quella aliquota di forza di taglio che rimane dopo che si e detratta l'aliquota della zona flesso-compressa. La capacita portante delle anime a compressione deviata risulta pregiudicata dai cavi di presollecitazione disposti nell'anima stessa. Per provocare comunque una rottura per cornpressione, nelle prove si sono dovute scegliere anime estremamente sottili, poiche le diagonali compresse cedono solo quando risulta quasi raggiunta la resistenza prismatica a cornpressione. Di regola, quindi, con le travi in c.a.p. le tensioni di compressione nelle diagonali compresse oblique non risultano determinanti per i1 dimensionamento.

58

6. Cornportamento port ante delle travi co mpresse

6.4

Influenza

dei cavi ricurvi sulla capacita portante

al taglio

Inizialmente si era dell'opinione che nella trave semplice it tracciato parabolico dei cavi di presollecitazione rappresentasse la soluzione migliore, poiche le forze deviate verticali del cavo ricurvo diminuiscono 1a forza di taglio agente sul calcestruzzo. Anche in questo caso S1 e dovuto chiarire con Ie prove come nel passaggio al carico limite questa azione si attenui. Era sfuggito il fatto che anche in questa caso le condizioni di rigidezza svolgono un ruolo determinante. Se il tirante inferiore e molto debole, 1a diagonale compressa tendente verso il supporto non si appoggia pill in basso, bensi sull'ancoraggio del cavo di presollecitazione situato pill in alto e pill rigido (fig. 6.21). La diagonale compressa diviene quindi pill piatta e I'aliquota della forza di taglio assorbita dalla ZOna presso-inflessa risulta min ore. Con la trave con cavi inclinati le prove hanno portato quindi a forze nelle staffe chesono maggiori rispetto at1a trave con cavi a tracciato rettilineo in basso nel corrente teso (fig. 6.22). Durante Ja prova COn cavo inclinato, nel corrente teso era stata incorporata un'armatura ordinaria molto debole con 2 ¢ 8 condotta fino all'appoggio.Con prove successive si e potuto dimostrare come un piccolo incremento di questa arrnatura ordinaria incorporata nel corrente teso, aumentata in questo caso a 6 ¢ 8, risulti sufficiente ad ottenere, Con i cavi condotti verso l'alto, forze rninori nelle staffe rispetto ai cavi collocati in basso con tracciato rettilineo (fig. 6.23). Se ne deduce che la dove i cavi di presollecitazione ricurvi abbandonano 1a Zona esterna del corrente, si deve prevedere un'armatura ordinaria sufficientemente forte, per man tenere fini le fessurazioni da flessione che possono prodursi in questa Zona. Bachmann, Zurigo, ha esaminato a fondo questo problema [ 7 ], pervenendo alla conclusione che, con cavi di presollecitazione ricurvi, sugli appoggi terminali S1 deve condururi'armatura nel corrente inferiore, da dimensionare come rninimo per la forza di trazione ZA = Ok Anche nelle travi continue 81 deve incorporare un'armatura ordinaria la dove i cavi di presollecitazione sono distanziati dai bordi del corrente che possono essere sollecitati a trazione; anche in questo caso l'armatura ordinaria va dirnensionata in base alla forza di taglio presente (vedi cap. 18.2). Un'azione piu favorevole S1 ottiene da ultimo eseguendo una posa rettilinea di una parte dei cavi di precornpressione nei correnti tesi presso iJ bordo; con le tray! continue i cavi di presollecitazione nei due correnti devono sovrapporsi in una misura abbondante di traslazione nella zona del punto nullo dei momenti. Le prove di Stoccarda hanno anche dimostrato che all'aumento del carico fino a rottura le tensioni dell'acciaio di presollecitazione nei cavi inclinati crescono solo in misura ridotta. Si puo quindi attribuire al cavo di presollecitazione, anche sotto i1 carico limite, solo la componente verticale calcolata per 1a forza di precompressione Vo, come aliquota di forza di taglio. In questa caso Vo deve tener conto approssimativamente dell'aumento della forza di trazione dovuta all'incremento del carico con Voo.

6.5

Comportamento

portante

a torsione

prove di torsione su travi in c.a.p. sono state eseguite dapprima aStoccarda nel 1963 su grandi travi a cassone cavo, sollecitate conternporaneamente a flessione e a forza di taglio (vedi fasc, 202 del DAfStb.). In seguito Thurlimann e Luchinger hanno eseguito in Zurigo prove sistematiche a torsione [8). 11 comportamento portante osservato e gia stato descritto brevernente nel vol. 4, par. 7.7, per quanto riguarda le deforrnazioni, e va ora parzialmente ripreso. La precompressione longitudinale diminuisce le tensioni principali di trazione deviata e modifica anche 1a lora direzione con I'azione della componente di compressione Ox. La precompressione aumenta il carico di fessurazione anche per le fessurazioni oblique da torsione. Anche a torsione 1a struttura portante rimane quindi nello stadio I fino a un grado piu elevato di carico rispetto aIla trave non precompressa. La fig.6.24 confronta la torsione di una trave a cassone ad armatura ordinaria e di una precompressa longitudinalmente, ambedue dimensionate per una contemporanea flessione, per cui i cavi longitudinali di presollecitazione erano disposti solo net corrente tenso-

6.5 Comp9rtamento portante a torsione

59

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60
Us,staf

6. Comportamento portante delle travi compresse

in N/mm2

400

300

2 (/)8-

200

___ __
.

100

o~------------------~------~----~~----~---o 400 600 900


Fig. 6.22: Con una deb ole arrnatura aI bordo del corrente le forze delle staffe nella trave con cavi inclinati sono maggiori rispetto ai cavi rettilinei

1/2 P In kN

6.6 Compor'tamento portante a trazione assiale

61

in N/mm2

400
Rottura diagonali compresse

300

200

100

._. .--.
Q ::: 1/2 P In kN

04-0~~~~~-3~O-O----------~6~O~O--------~8~5~O----~
Fig. 6.23: .Con un'armatura rinforzata al bordo del corrente Ie forze delle staffe nella trave con cavi inclinati rimangono minori rispetto ai cavi rettilinei

62

6. Comportarnento port ante delle travi cornpresse

inflesso. Si rileva come Con una forte precompressione 10 stadio I risulti mantenuto anche a torsione fino a 0,6 volte il carico limite. Secondo Thurlimann=Luchinger si puo sostituire in certo qual modo l'armatura Iongitudinale necessaria a torsione con l'acciaio di presollecitazione, II punta della sezione trasversale in cui e collocato l'acciaio di presollecitazione non esercita alcuna influenza. Questo acciaio collocato nella zona tenso-inflessa pre-sollecitata e comunque soggetto, in presenza di torsione, a tensioni longitudinali dovute alla torsione, il che ya naturalmente tenuto presente nel dimensionamento. E' inoltre interessante osservare come nel passaggio al carico limite ultimo Ie fessurazioni dovute alla sollecitazione a torsione si sovrappongono alle fessurazioni dorote a Una precedente sollecitazione a flessione (fig. 6.25). Le fessurazioni da torsione incrociano le fessurazioni da flessione, come se queste ultime non si fossero verificate. Cio presuppone com un que che le ampiezze di fessurazione siano mantenute strette mediante un'idonea armatura, per cui risulti conservata I'indentellatura dei grani sulle superfici fessurate. Ad una direzione variabile dei mornenti torcenti, come S1 verifica nelle travi a cassone per ponti, puo prodursi una terza direzione di fessurazione, per cui per es., il calcestruzzo della Iastra di fonda risulta disgregato in piccoli pezzi, tenuti insieme solo dall'arrnatura. Questo comportamento fessurativo va tenuto presente quando S1 progettano travi a cassone con una sollecitazione a torsione elevata e alternata, A questo proposito va senz~a1tro raccomandato un grado di precompressione che prevenga tali fessurazioni sotto i carichi di servizio che si ripetono con frequenza. D'altra parte Ie prove hanno dimostrato che la capacita portante delle diagonali compresse oblique risulta mantenuta nonostante le fessurazioni Incrociate.

MT[kNm]
120

Fig. 6.24:

a
d-O-/dx

[11m]

6.6

Comportamento

portante

a trazione assiale

Le aste precornpresse lavoranti a trazione sernplice sono razionali solo e importante mantenere molto piccolo il loro allungamento e rispett, la loro variazione in lunghezza. Nel dimensionamento di queste aste tese bisogna pero osservare che al supe-

6.6 Compprtamento portante atrazione assiale

63

"-

"- ....

"

'I.

-,

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,,
"
'\

Carico di rottura

Carico di flessione

64

6. Comportamento

portante

delle travi cornpresse

/ / /

carico limite troppo basso

"-

Carico limite nee con az=~O,2

pre com pressione possibile con zione

A
Z

==_1,75Fg+p ~O,2

Carico complete di servizio


G"b =0

F = trazione

assiale

Fig. 6.26

ramento della resistenza a trazione del calcestruzzo 1a sezione trasversale del conglomerato si fessura interarnente (fessurazione divisoria) e la forza di trazione puo essere assorbita solo dall'arrnatura incorporata. La curva carico=tensione di un'asta tesa, precompressa solo con acciaio di presollecitazione, ha un andamento radicalmente diverso rispetto a una trave inflessa (fig. 6.26), Al raggiungimento del carico di fessurazione

S1 produce un salto di tensione

!::, a

Ab'i3bZ,

che dipende dalla sezione

trasversale del calcestruzzo e dalIa resistenza a trazione del conglomerato e che puo eSsere molto rilevante. Ora, l'ulteriore incremento delle tensioni dell'acciaio e proporzionale alla forza di trazione, diversamente quindi alle travi inflesse. 11carico limite necessario non risulta raggiunto se nel dimensionamento non e stata utilizzata la tensione dell'acciaio di presollecitazione ammissibile per le opere precompresse. Qui S1 cela un pericolo per l'ingegnere che applichi le norme senza ponderare, poiche nelle prescrizioni non si dice di regola che la tensione amrnissibile dell' acciaio di presollecitazione non vale per le aste lavoranti a trazione semplice. Se si vuol conformare il tirante con il solo acciaio di presollecitazione, nel dimensionamento si deve assorbire la forza massima di trazione di esercizio moltiplicata per il fattore di sicurezza 1,75 Fg+p con Az . {JO,2 . Nulla si oppone ache l'asta di ca1cestruzzo verrga ciononostante precompressa con l'utilizzazione di a z,am , y affinche essa rimanga sotto compressione anche a1 superamento del carico di servizio. Se 51 effettuata Ia precompressione essenzialmente solo con acciaio di presollecitazione e con cavi post-tesi, l'allungamento dell'asta tesa aumenta naturalmente in modo

6.6 Comportamento portante a trazione assiale

65

1.0

J..----........ -"'---------------........ ....


1.

Stadio I

Carico di fessurazione C.a.p. 4 ~10 Az::: 1240 mm2


Sf

fessurazione

08

1
Cementa armato

0,6

Stadio II Fessurazione crescents

1400/1600

0,4

0.2 -J.-0,40

8 ¢26

+
0,4

B St 42 0/500 As::: 4200 mm2 0,6 0,8

-------------.l_~
1,0

~s :: 2.6% 10,05 d _sz_ ~z :::0.78% I

0.14

o
Fig. 6.27

0.2

12

1.4

1,6

1.8

[MN]

fulmineo nel passaggio a110 stadio II, poiche i1 salto di tensione distrugge I' aderenza e si producono solo poche fessurazioni (fig. 6.27). Se questo allungamento ha ripercussioni dannose sul restante sistema portante, bisogna diminuirlo per il caso del carico limite ultimo con l'introduzione di un'armatura ordinaria. In ogni caso e opportuno eseguire queste aste tese.in c.a.p. con un'arrnatura ordinaria supplementare aggiungendo una buona staffatura, al fine di attenuare il passaggio dalla fase I alla fase II, senza che S1 abbia una sovrasollecitazione imrnediata dell'aderenza dei cavi di presollecitazione.

7.

LA SCELTA DEL GRADO 01 PRECOMPRESSIONE

7.1

Definizione del grade di precompressione

11grado di precompressione K e opportunamente definito fissandolo uguale a 1,0 nelle travi inflesse per la precompressione integrale. Precompressione integrale significa che sotto il carico complete di servizio, nello stato che si veri fica dopo Ie perdite in forza di tensione dovute a1 ritiro e alla viscosita, la tensione del calcestruzzo nella fibra esterna tenso-inflessa sia ab == O. II momento flettente dovuto al carico cornpleto 0 parziale di servizio di V 00 , e che produce questa ab ::::0, e chiamato momento di decompressione MD' Quindi il 1. grado di precompressione
K :::::
momento di decompressione a causa di g+ t:, p+ V 00 memento del carico complete di servizio

::::

--;:-,,-max Mg+p

MD

B. Thurlimann, Svizzera, ha introdotto un'altra definizione, utile a volte. Egli adotta il rapporto tra 1a sezione trasversale dell'acciaio di presollecitazione incorporato nel corrente tenso-inflesso e 1a somma dell'acciaiodi presollecitazione + acciaio ordinario, scuno moltiplicato per 1a rispettiva resistenza, Si ha quindi il grado di precompressione A ==
Az f3z, 0,2 Az f3z,0,2 + As f3s, S

Questo grado di precompressione A pub essere applicate anche con le aste tese. Esso dipende dalle resistenze dei tipi di acciaio scelti e con le travi inflesse solo per via indiretta chiarisce a quale grado di carico si evitino tensioni di trazione nel calcestruzzo. Ambedue le definizioni dei gradi di precornpressione non sono utilizzabili in caso di precompressione moderata di strutture in calcestruzzo massiccio. In questi cas! S1 esprirne semplicernente il grado di precompressione scegliendo come scala di misura 1a tensione di compressione media del calcestruzzo generata con la precornpressione.

7.2

Giudizio del grado di precompressione

E' ~~E<!.t()~c;I~gyrecl1e prec()I11pr~§§!()I1,t1jnt~gral~~dia 1~... .una costruzione.migliore.della pre.c()I11px~§.§iQn~Jimil~iiQ::.p~i~i£lj~:_P.\!Qj!1YJ~c~. y.erificarsi proprio ...iL~_OJlt.r.ariQ,...iS~ p~r ... S~,itr<:lpp()lt()c;':lr!C;()mQJ?i1~...ps:§g ... XQm:i.!L=._P_~.g._~~~1~Y':lt9,.ill.. Jna..lmY.~..jlI ~ : p 1 . .bi~()gl1.'~L,~~~~i~E~.P.~!_L~."£:~£_?~£!~~~9n~JD.t~g!.ru_~JJ!11LJ~lJ§lQI1,~ ..11lQ!!fLJ()rt('u!L£QJIl:'i

68

7. La scelta del grade di precornpressione

pr,e~~i.~~ del calcestruzzo

nel corrente teso pre-sollecitato

(fig. 7.1).

Precompressione

integrale
parziale

~ .. ' 4(1

__..

____. ~-,_-

---..__,

Linea elastica

°b,am I per es., 19 N

Imm2

con

B1.5!

Fig. 7.1: Sezione trasversale nel campo. Con grande p:g la tensione di compressione Ub nel corrente teso per laprecornpressione integrale puc essere scelta molto elevata e provoca forti inflessioni negative, soprattutto per 1a viscosita

.~~~i1~~~.~a~f~: .. ~~~~~!~t~_:.~~~h~.~jl~Q~ii~Q[Q£6iS~E .g~~E~~~~'iI


t~_{fi~:,."t~ 2[~C
c •••• ,_···· '-..~ ~.""•••• -.••• ~., '.~-'.'-•• ~ ••• -~--~-•• ---~-

In questo caso le norme consentono tensioni di compressione eccezionalmente elevate, poiche tali tensioni dirninuiscono sotto il carico mobile. ~m~l1~;;LgLqy!~§Je ,~l~yg,l~.l~!!~iQ!!Lgi.p!~~.q:fl~§§!Q1J.e,.Jlel.,.cofrente teso ... ra PPf.esentgl,l;,tgg,.. Jn.;:L.JQftejn:: e .. J f1e§§!Q:rg~on~!:!1ati~<l:, ..s:Jle.QreSc.e... el ... n .tempo.a.c.<lJ-!§i!ge.U(:Ly:i§cQ$itAJ.~.delritir.o.La ..iYn.?iQ:nalitaqi str~iture. portantiacompressioneintegrale ne e risu . ren !~. pr~~~gl.§.().Pl~!!:!!!Q_~.e.:~Jr§!ppJi£.~zi()!Le" com d ell?uzrec£!!!p.J..e.§siQne.m:w .risulta"-;l a[l.C:()E~.~~"!!Y~?Xi,g!.~!9'p~§9.P:rQPriQ.(pceL.es",,"per~mancanza~deLriyestimenlQ.l;.irr.t;;tl ca,SQ~iformano in alto delle fessurazioni e le infl.~ssioni negative crescono fortemen..
•• -----••

Peso proprio parziale


F essurazioni

9 ...P

+V

fessurazione

Fig. 7.2: !.lQJ~.r.El.<:!2.~~X~!gsl:iE.r~S2.f!1.£~e.§.~!Q!1~.PJ!2.P_qIl'!.~.~_~?D.~!1.peso parziale 1::, g a_£:.~~~. proprio razioniJl~11a:~Q.!l!L9_Q.!1lpressa '.~J;;h!Lsi!.!prQnQ.a ..s.:.aJJsll.<L~~.Y:iscosita insegul!o-;sott0!1'caric?,IlOn ~

si richi.\Ld.Ql!Q.piu~.completamente.rC;onseguenza.: ..altezZa~Qfficare'i"dirnhlUitil"· ~" ....-..... ....


-"","" __ --v" ,,:", . .'. .' ..' _, ..o""_o__, ' ,....... "".,,_.,-,...'"

•••

..'

7.3 Cnteri per un giudizio del grado di precornpressio ne

69

Con le travi continue, con la precompressione integrale non e possibile sfruttare i bracci di leva massimi, geometricamente possibili, dei cavi di precompressione. Nel dominio dei mornenti sull'appoggio si richiedono cavi di precompressione complementari che spesso sono di difficile collocazione e richiedono ancoraggi che provocano disturbi. Tali cavi aggiuntivi possono essere tralasciati con la precompressione parziale. La precQffiPm_siQru; integrale induce ancl).e a~'yed_~Ll)J1a per.cent1).akmolto iidotdLlrmatura ordinaria_,_il che e concesso dalle nQ_rme.,~D-C_Qns.eglJJ;_nzeegative n per-ie-costru~iociSeTn s-;;guito-si verifica una f;~~urazione a causa di forze coatte, peres:-;])gjffJJ~LeJlz_e__a.Lteml1-era tura 0 ce(fimen:riaTsugualia-e@.JlJm_Qg~ siJkQducc;n~o·i'essurazioni di ampiezza inam~bi~_d2.oiche la scarsa !"esist~zaJler .g.gerIW-za~dei-giandrcavi non-e sufficiente ad assicurare piccole distanz~m12iezz_e __ eld le-fessurazlonl:-Le--con:oscenze-acquiSitea"" seguito ,rei danni verificatisi nelle costruc.a.p. e per via sperimentale in questi ultimi 20 anni concordano chiaramente nella conc1usione che con le strutture portanti normali delle costruzioni in elevazione e nei ponti 1l1,_prefQmpres~QneJimitata 0 parziale porta_~l}.s_QmP_Qrt~:__ mento delle strutture piu favorevoli rispetto all3"--precompressi:Oiie- integrale, §i pre: --stippon~-Iri=giie.stQ"::_Gi!SQ~~61i~la pre£."Qm Plesslonepru-cre-ooTeriSuTfuoii1jJeTi"sara"-da una percentuale di armatura ordinaria, da dimensionare in base alle regofedel~

ta

~~-~"~ .. :~~~!.~~~l}~~~1~a;~lp ... re'5cO~0-·m,-uplure~s:sl~'~o:n~e:~~~~~f~f;~~~:~i~~~~~~ffr~~;~~e h funzionalita di quella integrale, Lo stesso vale anche per la sicurezza della capacita portante, poiche l'armatura ordinaria complementare nel passaggio al carico limite compensa la scarsa aderenza del cavi iniettati, contribuendo in tal modo affinche anche l'acciaio di presollecitazione sia utilizzato in tutta la sua resistenza. La precompressione integrale e necessaria in quei casi in cui si devono evitare assolutamente Ie fessurazioni divisorie, per es., nelle pareti di serbatoi per liquidi. Dato che anche in queste strutture possono verificarsi sollecitazioni da distorsioni, in questo caso e addirittura raccomandabile la scelta di un grado di precornpressione « > 1.0, introducendo ciononostante un'armatura ordinaria aIlo scopo di limit are le fessurazicni in caso di sollecitazioni straordinarie,

Criteri per un giudizio del grado di precompressione

H. Bachmann, politecnico di Zurigo, ha esposto nel suo lavoro [9J l'influenza del grado -dij;recompressione su diversi vaIOrresseriiia[-"medIantesempTicresempi.·Per. unapia-s1Ta massreCta, cOnspeSsOre"di 0;"3"0- m e larghf:g,g_.di_"LQ~Ill.,_ corrente teso il costifUitod3TI'acclaiOCfipresolIecitazioneA";-edall'acciaio ordinario As e dimensionato in modo tale per i diversi gradi di precompressione I< da ottenere sempre 10 stesso carico limite = 1,8 (g + p).(Secondo SIA il fattore di sicurezza globale e v ::: 1,8, quindi un poco maggiore rispetto alla DIN con v = 1,75). Per l'acciaio di presollecitazione si assume a; am = 1030 N/mm2 (classe di resistenza dell'acciaio {3z 02 ::: 1500, o; 0, am 0,75 (3z~, 02), per l'acciaio ordinario i3s , s = 460 N/mm2. , La necessaria sezione trasversale teso e
00, , ,

70

7.

La scelta del grade di precompressione

~~1?

quantita di acciaio di pres(jllecita_~~~~1!~~IE.~~gi~E~, d~_<L~~!:,!,?,~La."t,::~.s~~!~l~Ll1.~rJ,a .. icus ..;apaQl1il ..PQtlan~:p~.I.g.Yi ... ( , QQ!L~.?:.",Ql,Q,,~Lh.1LJJn_~££.~~§Qjn,~sicu.rezza (figura 7.4). Con i valori oVo,am:::: 0,55 ~z,u inutilmente bassi della DIN 4227,taI6 eccesso risulta an cora maggiore rispetto alla normativa svizzera.
N
IJl

<!

&

...

<!
c,

~
N N

o~

C'-. N

-----.1'-

ci

2.0
1.0

Armatura otdinaria minima

7.3: Sezione trasversale necessaria


del corrente teso As + Az in funzione del grade di precompressione J(.

o ~~--r-----4-~---r-----+----~--~ 1,0 0,8 o 0.2 OJ. 0.6


Grado di precompressione
)l

3,0 > ~ 2.0 ~ __


,~

~_1.;..,8

"""f'"
I

'"

1.0

I I I I

Fig. 7.4:

Grado di sicurezza v ::::

am

o L-----~-----+_----~I------+_----4_--~ 1,0 0,8 O,L. 0,6 a 0.2


Grado di precompressione

I I

in funzione del grade di precompressione

l<.

:§Jllrticolarmen_~ imJ2ortan!~E~evare c2.J11el'iQ~I~l}l~!!!2_._~el~~ ten~!,~!!L£!el1'acci~~p !,!I_!~ pp Iicazione d.~l caric<?.111Q a bil!t,_.~gJt(ULQariQ.Q~ __ ~g!!1_p.LeJg.,.<!L~~rvl~SL£QJ:LgraqLdi .R::§?~E~~~.~~~fing,"~, sQIL!L=_],~._~tisYUL.fQ.rt.Q.m.~nJ~_~:li1}!jllyj_1Q~.~La!!f1:PI~£~.!!!:p'!es~?:. n~_~JJm;;L!!g.il:mQltQJ:!LdLSQHQ._de.lrqmpie.z_2,;.{\A.LQ~gJlaz!'Q!!~ __d~n~.r~§ist~n~'! ...':lJ<:!.t~£'! .. (fig. 7.5). L'incremento della tensione nell'acciaio ordinario dovuta al solo carico utile, quindi t:. os,p , oltre la tensione Os,g+ v dipende naturalmente anche dal rapporto p:g. I deli delle tensioni possibili a causa del carico utile (fig. 7.6) pur essendo maggiori,

7.3 Criteri per un giudizio del grado di precornpressione

71

N/mm2

200

100

0.2

0.4
"K

0.6

0,8

1.0

'K

Grado di precompressione

Tensioni dell'acciaio Os e incremento della tensione dell'acciaio di presollecitazione to il carico complete di servizio in funzione del grade di precompressione

t::,. Oz sot-

N/mm2

250 200
a.

Esempio :

15 ,,.-_.,...._...... I

_.1----I
I

Per

"K::

0.3

0
<J

If)

150 100 50 0

p:g::0.67 si ha: ~Gs,p :: 138 N/mm2

0.67__ -,-_I

_-- --t-0.25

[so.o

I 91 I 0.2

0.6
'K

0,8

1,0

"K

Grado di precornpressione

Fig. 7.6:

Incremento massimo della tensione nell'acciaio d'armatura t::,. 0s,p a causa di un carico utile comple;o con diversi p:g in funzione del grade di precompressione

con la precompressione parziale, .~ causa della sezione trasversale piu piccola del corrente teso, per gradi di precompressione fino a circa I< < 0,6, rispetto alle travi non precompresse, sono comunque sempre tanto piccoli che fino a circa p < 0,67 g tali cicli massimi possibili delle tensioni rimangono con sufficiente sicurezza entro la

resistenza a fatica,

7.3.2

Influenza del grado di precornpressione inflessicni

sulle ampiezze di fessurazione

e sulle

R. Walther, politecnico di Losanna [10], ha eseguito delle prove su piastre a due campate con grade diverso di precornpressione i\ (vedi 7.1) e con un differente assorbi-

72

7. La scelta del grado di precornpressione

Serle A M con ridistribuztone preordinata

Sene B

Mel
per

1
costante

EJ

11

!1!!

1!

Fig. 7.7:

Prove di R. Walther, distribuzione dei moment! per il dimensionamento, buzione M preordinata, Diagrammi dei momenti

serie A con ridistri-

Esempi:

Sezione A - A (campo)

Sezione B - B (appoggio)

A1

¢10

¢ 10

A3

Fig. 7.8:

Prove di R. Walther: arrnatura e tracciato dei cavi. Esempi delle sezioni trasversali per la serie A

7.3 Criteri per un giudizio del grade di precompressione

73

Wmax.

l mrn] AI.

sull'appoggio

0.2
Serle A Serle B -_._----

0,1

p O.B

0
Wmax

0,2

0,4

lrnrnl

T.B

0,6

1.0

pu.

teor

0,5

0,1.

~'0'Z'2]
~ Wmax
I

83
I

"
'N
I:: 0

os

<!!
K

~
ee

nel campo

.9 I
.~I ~I

0,3

At. '/ Bt. A3 B2 A2 A1

'" 's. s < 0.2


Sene A Serie B

N N

os

0,1

------.-~

_-"

/'

f:Z0.3

0
Fig. 7.9:

0,2

O,t.

.i, 1.8
Ampiezze massime di fessurazione sopra l'appoggio intermedio e nel campo con grado crescente di carico per le piastre secondo la fig. 7.8 e la tabella 7.1 dopa 10 serie di carichi sotto iI carico di servizio complete

0.6

0,8

1.0

74

7. La scelta del grade di precornpressione

mente dei momenti flettenti, quindi con una ridistribuzione controllata dei momenti (vedi [0), vol, 4, par. 8.5), Le ipotesi per i momentiflettenti sono illustrate nella figura 7.7, nelle piastre A il momento sull'appoggio era assunto in 0,7 Mel. I1 grado di precompressione venne variato in 0,9; 0,6 e 0,3, incorporando per A::;;: 0,9tre cavi costituiti ciascuno da un trefolo <p 12 mmin acciaio St 1680/1910 con Vo ::;;:124 kN, rnentre con A == 0,3 era previsto un solo cavo. L'armatura ordinaria venne dimensionata in modo che Az + As dessero ciascuno teoricamente il memento da carico limite previsto. (fig. 7.8).
tabella 7.1 Dati delle serie di prove di R. Walther secondo la fig. 7.8 con earichi di rottura misurati .

Piastra

Assorbimento momenti Appoggio

Grado di precornpressione

Carico limite

Carico di rottura

A
Campo

Pgr kN
140 139

Pu
teor.

Pu

mis,

PU,mis.

kN
163

kN
186

Pgr
1,33 1,28 1,34 1,33 1.26 1,38

A1 A2 A3 At.. 82 83
84

0.9 0,6 0.3

0,71

1.18

164
176 180

178
184
182

137
137 0,76 0,38

0,35 1.00 1.00 0,20

11.
13 13

16 17
17

17 18 18

--

--

1.36

I carichi a rottura misurati eranodi grandezza quasi uguale (vedi tabella 7.1) e superavano sernpre di circa il 30 % i carichi limite ultimi calcolati con gli allungamenti limite max e. Le resistenze del calcestruzzo erano comprese tra f3w 28 == 32,6 e 49,4 Njrnm". Nei risultati delle prove va osservato in particolare che it comportamento alla fessurazione fino al completo carico di servizio arnmissibile risulta influenzato molto favorevolmente anche con un grado di precornpressione molto ridotto di A::;;: e nel contempo 0,3 le ampiezze di fessurazione risultavano di circa la meta rispetto all'esecuzione senza precornpressione . (A4 B4 (fig. 7.9»). Con il grade di precompressione A=0,6Ie fessurazioni sotto il carico di servizio completo risultavano con wmax~ 0,05 mm difficilmente verificabili. II dirnensionamento con la ridistribuzione controllata dei mornenti portava nella somma delle ampiezze di fessurazione a un risultato pili favorevole rispetto / aJ dimensionamento per Mel.'", Se ne puo dedurre che i gradi di precompressione ridotti di A '" 0,3 -';- ,6 sono gia suf0 ficienti per mantenere Ie ampiezze di fessurazione nella state di servizio, anche sotto carichi ciclici, nel campo non pericoloso di max w < 0,2 mm, perfino nel caso che il carico utile p sia molto elevato rispetto al peso proprio g, in questo caso p:g ::: 9. Lo stesso risultato favorevole si constata nelle inflessioni (fig. 7.10). II grado di precompressione A :::: ,3 giasufficiente 0 per ridurre di circa iI 40% le inflessioni massime nel campo. Con A :::0,6 Ie inflessioni sotto il carico di servizio completo sono Ieggermente pili grandi che neI caso della precornpressione integrale, La ridistribuzione controllata dei rnomenti non ha portato pressoche alcuna differenza nelle inflessioni, Anche in questo caso si puo quindi affermare che i gradi anche ridotti di precompres-

7,4 Corne si sceglie il grade di precornpressione?

75

sione di A :::: ,3 .;-0,6 risultano sufficienti per ridurre essenzialmente le inflessioni fino. 0 al carico complete di servizio rispetto a queUe delle travi non precornpresse. Il necessario carico limite ultimo puo essere assicurato indipendenternente dal grado di precompressione. Simili risultati favorevoli erano stati ottenuti da B. Thurlimann e R Walther nelle loro prove [11) e [12].

lrnm]
1,5~--·----,c---------r----...--,-----rh Bt.

AI. ~

__ -+-- ....... ~ A2

I B2

a
Fig. 7.10:

0,4

I 0,6 _1

, O,B

1.8

Inflessioni massime nel campo. con grade di carico crescente

7.4

Come si sceglie i1 grado di precornpressione?

Le esigenze in funzionalita sono determinanti nella scelta appropriata del grado di precompressione, Nell'edilizia per es., puo risultare necessario con i solai di grande luce che essi siano e rimangano perfettamente piani sotto il peso proprio oppure sotto il peso. proprio + i carichi permanenti, che quindi le inflessioni successive, dovute al ritiro e alla viscosita, rimangano minime. In questo caso si sceglie il grado di precompressione in modo che il solaio non pre senti per questo caso di carico alcuna inflessione rilevante. A questo fine risultano sufficienti in genere i gradi di precomcompressione di 0,4 +- 0,6. Con i ponti e nurnerose altre strutture portanti, i carichi mobili completi, da considerare nel calcolo per la capacita portante, in pratica non S1 verificano quasi mai, I carichi mobili frequentemente applicati ascendono spesso solo a 0,2 .;-0,4 volte il carico mobile completo. Per la funzionalita e quindi sufficiente che per questa aliquota di carichi rnobili si evitino le tensioni di flesso-trazione nel calcestruzzo, mentre nel caso. del carico mobile cornpleto si possono prevedere le condizioni per un'ampiezza ammissibile di fessurazione, mantenendole sicuramente con una opportuna distribuzione dell'armatura ordinaria complementare.

76

7. La scelta del grade di precompressione

Anche con i ponti ferroviari e i viadotti a traffico intenso.con cuisi deve tener conto della sollecitazione dinamica e della resistenza continua, la pre com pressi one parziale di regola sufficiente senza particolari veri fiche di fatica. Di regola, quindi, .la racc0l!1~!!Q{l_?:iQn~.~dLscegliere-jLgrado_._dL12recomI?Lession~-jn__ modo'lale'''cne--soffcn'caTichi frequenti 0 continui non si verifichi al 1.emb~u;!elllL1D!.y_e ..-...................................•.. _ "."... '. -····"'''·-··''I~·-I··'···-·'·~''····'''--·'-··''-'·-''·-·'·-"---.".".,,.-~-alcuna .. ensione di flesso::rrazlone, 0 so 0 Imltata,~ t 1n'c;sI~particoIanillmiti dclEldeformazio~e ammissibile sotto i carichi di servizio possono risultare determinanti nella scelta del grade di precompressione, Nelle rnembrature tese, anche nella flessione con trazione longitudinale, puo essere necessaria, 0 opportuna, la scelta del grado di precompressione I< > 1,0, se Ie fessurazioni divisorie possono pregiudicare la funzionalita (vedi conclusione di 7.2). Nelle strutture portanti staticamente indeterminate le tensioni proprie e quelle causate da distorsioni, soprattutto a causa di gradienti di temperatura fj, T, sono deterrninanti nella scelta delle zone in cui l'armatura va dimensionata per la limitazione del... l'ampiezza cielle fessurazioni,

7.5

La situazione

delle norme

Il Codice Campione CEB-FIP 1978 ha abbandonato la suddivisione delle strutture generali precornpresse in classi in funzione del grado di precornpressione, prevista nella precedente edizione del 1970, introducendo al suo posto classi 0 stadi di esigenze per impedire Ie fessurazioni 0 per limitare le arnpiezze di fessurazione. II Codice Campione affida all'ingegnere 1a scelta del grado di precompressione per I'adempimento delle prescrizioni, Nella Repubblica Federale di Gerrnania 1a nuova DIN 4227, edizione 1979, rnantiene 1a suddivisione in precompressione integrale e limitata, ciascuna con i rispettivi Iimiti di tensioni amrnissibili. La precompressione parziale e trattata solo temporeggiando, per essa e prevista un'appendice particolare. I committenti pubblici prescrivono spesso il grado di precompressione. La norma svizzera SIA n. 162 lascia lib era da circa 8 anni la scelta del grado di precornpressione parziale, i cui vantaggi sono stati confermati nella pratica (Vedi conferenza di Bachmann alla Giomata Tedesca del Calcestruzzo, 1979, Berlino [9 D.

8.

RESISTENZA ALLA CORROSIONE DELLE STRUTTURE PORTANTI IN C.A.P.

8.1

Esperienze

La corrosione costituisce un pericolo per Ia durata di qualsiasi costruzione. In re l'acciaio di presollecitazione di fronte agli agenti che provocano la corrosione pili sensibile del normale acciaio per costruzioni 0 dell'acciaio da cemento armato. L'acciaio di presollecitazione, soprattutto nella stato di tensione, tende alla rottura fragile a causa della corrosione dafessurazioni di tensione, oppure per infragilimento da idrogeno [2] (G. Rehm: La corrosione degli acciai di precompressione, Simposio FIP, Madrid 1968). Nel corso dello sviluppo si sono potute identificare le cause metallurgiche di questa sensibilita alla corrosione ed eliminare gli acciai di presollecitazione particolarmente soggetti al pericolo. Ciononostante anche con gli acciai di presollecitazione attualmente ammessi rimane un'elevata sensibilita alla corrosioche ha portato agli interventi protettivi descritti nel par. 4.2 per i1 trasporto, il deposito e la lavorazione di questi acciai. corrosione risulta particolarrnente favorita dei seguenti agenti: i nitrati favoriscono la corrosione per fessurazioni di tensione, i solfuri I'infragilimento da idrogeno. I cloruri sono particolarmente dannosi, poiche eSS! provocano la disgregazione anche del calcestruzzo, come 10 dimostrano i danni provocati dai sali antigelo sulle costruzioni in calcestruzzo, non piu trascurabili. Questi agenti vanno assolutamente evitati. Rehm ha riportato in [13] un quadro dei danni finora resi noti provocati dalla corrosione nelle costruzioni. Secondo questo rapporto, al febbraio 1978 risultavano note nella Repubblica Federale di Germania rotture di acciai di presollecitazione in 27 costruzioni. Queste armature risultavano tutte senza iniezione di pasta cernentizia, In genere si aveva il concorso di parecchie cause, che erano estranee all'esecuzione regolare dei lavori. Di fronte a questi 27 casi di danno si hanno nella sola costruzione di ponti della Germania Federale circa 20.000 ponti in c.a.p., nei quali gli acciai di presollecitazione assolvono perfettamente il lora compito, Non sussiste alcun motivo di mettere in forse la resistenza alla corrosione delle strutture portanti precompresse, presupposto che nella progettazione e nell'esecuzione dei lavon siano state osservate Ie regole accettate per il c.a.p.

8.2

Grado di precompressione e pericolo di corrosione

Il pericolo della corrosione dipende fortemente dane caratteristiche atmosferiche ambient ali, infatti a seguito dell'inquinamento atmosferico l'aria pub contenere acidi e pub essere piu 0 meno umida secondo la temperatura e la posizione geografica. Particolarmente pericolosa risulta l'aria marina calda che ad un'elevata umidicontiene c1oruri. GIi interventi protettivi contro la corrosionevanno messi quindi in relazione con i1 grado di aggressivita dell'ambiente. A questo proposito, per Iungo tempo si e creduto che con un ambiente aggressive si debba esigere una precompressione integrale, per prevenire le fessurazioni, Decenni di ricerche hanno

ta

78

8. Resistenza alia corrosione delle strutture portanti in c.a.p,

pero dimostrato che le ampiezze di fessurazione fino a 0,3, anzi perfino a 0,4 rum non esercitano pressoche alcuna influenza sulla corrosione, se il calcestruzzo compatto e il copriferro e stato scelto in grandezza sufficiente ad impedire la penetrazione dena carbonatazione fino all'acciaio [14 J. Non vi e quindi alcuna ragione per non impiegare la precompressione parziale anche in atmosfera aggressiva, soprattutto se i1 grado di precompressione scelto in modo che sotto un carico permanente - quindi allo state continuo - le eventuaIi fessurazioni formatesi sotto il carico mobile vengono nuovarnente richiuse, Le prove di corrosione (ancora inedite) eseguite solo a partire dal 1977 da F.S.Rostasy del politecnico di Braunschweig, su travi parzialmente precompresse, hanno nuovamente dimostrato che non si poteva eonstatare a1cun danno misurabile di corrosione degli acciai di presollecitazione in presenza di tutti i mezzi aggressivi, eccettuati i cloruri, con ampiezze di fessurazione < 0,2 rum. Le travi erano state assoggettate inoltre a 50000 cicli di carico can Po fino a 1,2 am (G + P) con una irrorazione continuamente ripetuta di prodotti corrosivi concentrati. In concentrazioni quali si hanno .nei sali antigelo, i cloruri sono perc dannosi anche per il calcestruzzo non fessurato, quindi indipendentemente dal grado di preeompressione, poiche essi nel giro di pochi anni possono provo care Ia disgregazione del calcestruzzo e la corrosione delle armature. Si deve quindi irnpedire un loro contatto con il calcestruzzo mediante rivestimenti protettivi, Rostasy scrive nel suo rapporto sperimentale: "Le misurazioni confermano cheproprio Ie travi parzialmente precompresse si comportano in modo ottimale in merito alle ampiezze di fessurazione, poiche risulta sfruttato sia il vantaggio della precornpressione, Ia quale ritarda l'inizio della fessurazione, come anche il vantaggio di Una azione efficace di aderenza dell'armatura ordinaria (con cui le fessurazioni risultano uniformemente ripartite e rimangono strette)", Si ha quindi la resistenza delle strutture portanti in c.a.p. centro la corrosione anche con la precompressione parziale, presupposto che si mantengano le ampiezze di fessurazione ammissibili e si osservino le restanti reg ole.

8.3

Regole per assicurare la resistenza alla corrosione

Innanzitutto vanno strettamenteosservate le prescrizioni emesse a protezione contro la corrosione durante il trasporto, il deposito, la lavorazione, la po sa, come anche il trattamento nell'intervallo intercorrente tra la tesatura e il betonaggio 0 l'iniezione di malta cementizia (DIN 4227, par. 6.5). Gli inerti, Il cemento, l'acqua e gli eventuali additivi del calcestruzzo e della malta di iniezione non devono contenere alcun componente che provochi la corrosione, In particolare vahno osservati i limiti ammissibili per i solfuri e i cloruri, questi ultimi, in base alle attuali esperienze, devono essere completamente esclusi, La composizione del calcestruzzo e la sua Iavorazione vanno scelte in modo tale da ottenere una struttura eompatta e il tenore in vuoti d'aria non deve possibilmente superare la percentuale necessaria per la resistenza at gelo, Dal punta di vista costruttivo, i valori minimi prescritti per il copriferro delle armature ordinarie vanno osservati, 0 meglio ancora superati per eccesso nella misura di 5-10 mm. In linea di principio, gli strati di calcestruzzo di copertura degli acciai di presol- ,/ Iecitazione vanno maggiorati di 10 fino a 20 mm rispetto ai valori minimi prescritti per \ le armature ordinarie. Per i cavi in guaine il copriferro dovrebbe essere almena uguale al diametro della guaina, meglio ancora un poco maggiore. I cavi di presollecitazione dovrebbero essere quindi inclusi nella rete dell'armatura ordinaria. In tal modo risulta garantito che eventuali fessurazioni profonde fino at cavo di presollecitazione risultino su di esse meno arnpie della misura che considerata ammissibile alla superficie del calcestruzzo. L'iniezione dei cavi non va solo eseguita con cura particolare, ma anche sicurarnente controllata e protocollata. Se l'iniezione di un cavo non puo essere completata (per es., occlusione), si devono prendere imrnediatamente dei provvedimenti per una eliminazione del guasto.

9.

RESISTENZA A FATICA E RESISTENZA IN ESERCIZIO DELLE STRUTTURE PORTANTI IN PRECOMPRESSO

La resistenza a fatica dei materiali da costruzione acciaio e ca1cestruzzo ad una variazione uniforme delle tensioni dopo 2 milioni di cicli di carico risulti nota, per es., in forma di diagrammi di Smith. Nelle strutture portanti precompresse vi pericolo di fatica solo se una variazione del carico di milioni di volte porti in un qualsiasi punto della struttura portante a variazioni di tensione che corrispondono ana resistenza a fatica del materiale interessato. Di regola si adottera una distanza di sicurezza della ampiezza di oscillazione delle tensioni nella struttura portante di circa 1,2 -:-1,3 rispetto all'ampiezza di oscillazione a fatica del materiale solo (resistenza alla sollecitazione alternata), poiche nella struttura portante sono presenti delle influenze perturbatrici. Con l'acciaio tale influenze possono essere la compressione laterale, l'attrito 0 le oscillazioni locali delle tensioni. Nel calcestruzzo Ie inomogeneita della struttura 0 i cavi di presollecitazione 0 le barre d'armatura possono perturb are il flusso uniforme delle tensioni. Per resistenza a fatica della struttura portante (0, piu precisarnente, per capacita portante a fatica) intendiamo in questa caso il carico limite superiore che all'incrernento del carico oltre i1 peso proprio sopportato per 2 rnilioni di deli senza che le tensioni nei materiali superino la resistenza a sollecitazione alternata diminuita per i1 suddetto fattore (fig. 9.1).

Carico, tensione

G2aa causa di .60 P


anche

A G :::

----+
Carico continuo

ampiezza di oscillazione

Tempo e numero dei deli di caricofino a n= 2

106

Fig. 9.1: Le variazioni periodiche del carico, e quindi della tensione, sono poste a base della resist enza a fatica La resistenza in esercizio si riferisce a cicli irregolari di carico, le cosiddette popolazio-

9. Resistenza a fatica e resistenza in esercizio delle strutture portanti in precornpresso

ni di carichi, con cui possono verificarsi dei carichi in numero ridotto che superano la capacita portante a fatica (fig. 9.2). 11carico limite ultimo a fatica va ora confrontato con i carichi effettivi d'esercizio che possono ripetersi due milioni di volte a pill. In quasi tutte le costruzioni queste applicazioni del carico determinanti per la fatica sono molto inferiori al carico di servizio completo ::::peso proprio + carico mobile completo. Perrino con i ponti Ierroviari I'intero carico mobile da introdurre nel cal colo non risultera quasi rnai raggiunto durante la vita del manufatto. Le Ferrovie Federali Tedesche si basano in questi ultimi tempi, nelle .considerazioni sulla fatica, sulla resistenza in esercizio e prescrivono per la verifica popolazioni di carico. Una tale verifica e descritta in K.-H. Roik, Lezioni sulle Costruzioni in acciaio, ed. Wilh.Ernest & Sohn, Berlino 1977, p.77. Can le costruzioni portanti in c.a.p, si han no condizioni particolarmente favorevoli per la resistenza a fatica, poiche la variazione delle tensioni rirnane relativamente piccola particolarmente nell'acciaio, fino a quando la struttura portante si mantiene nella fase 1.
I

Carico Tensione

b. P

G
____ _,_X._

<7

Carico complete di servizio


..._. _

Cicli di carico Tensioni alternate D. a p

Carico continuo

Tempo

Fig. 9.2: Le popolazioni irregolari di carichi e di tensioni - possibilmente aderenti al1a realta -- 81 assumono come base della resistenza in esercizio

Si confronti a questa proposito la fig. 6.12. Fino a quando non si produce alcuna fessurazione, anche le tensioni di aderenza tra I'acciaio di presollecitazione, l'acciaio ordinario e il calcestruzzo rimangono tanto piccole che anche nell'aderenza non si verifica alcun fenomeno di fatica. La resistenza a fatica di tali strutture portanti risuit a quindi garantita can la precompressione integrale fino al raggiungimento del carico mobile complete, Lo stesso vale per quanto riguarda la resistenza in esercizio se casi di carico eccezionali superano in misura non determinante il carico mobile complete. Se invece si devono prendere in considerazione casi di carico eccezionali, i quali possono port are a fessurazioni nel corrente teso della struttura portante precornpressa, in tal caso la struttura si comporta in modo perfetto solo se si osservano le regole descritte ne1 capitolo 19 per le armature minime,' ossia per una limitazione delle fessurazioni mediante un'armatura ordinaria supplement are. In passato si era dell'opinione che con le strutture portanti sollecitate dinamicamente si dovesse adottare la precompressione integrale, Il successive sviluppo ha pero dimostrato che anche con la precompressione parziale, grazie all'azione favorevole della forza normale, la variazione delle tensioni nell'acciaio da c.a.p. e da c.a. rimane tanto bassa che anche in questa caso non sussiste di regola alcun pericolo di fatica fino a1 raggiungimento del carico cornpleto di servizio (vedi fig. 7.5). Anche qui, cornunque, si deve presupporre che con la precornpressione a cavi post-tesi iniettati

9. Resistenza a fatica e resistenza in esercizio delle strutture portanti in precompresso

81

risultino incorporate le armature minime secondo il cap. 19, necessarie a mantenere l'aderenza dei cavi. Prove con carico alternato sono state eseguite su grande scala soprattutto neiprimi tempi del c.a.p., una parte di queste prove e descritta in [1], cap. 14, S1 e constatato che gli acciai' di presollecitazione di diverse tipo con resistenze dell' ordine di circa 1400/1600 N/mm2 resistevano ad ampiezze di variazione a2a di almeno 280 fino a circa 320 N/mm2 oltre la tensione inferiore di circa 800 N/mm2 gia assorbita dalla precompressione. Questa ampiezza di sollecitazione superiore a quella dell'acciaio ordinario da c.a, St 420/500, che dopo l'indurimento del conglomerate risulta dicirca 180 N/mm2. In caso di sollecitazione a fatica l'armatura ordinaria risulta sollecitata di regola piu dell'acciaio di presollecitazione, a meno che Ie tensioni si verifichino in un punto di giunzione 0 di accoppiamento di questo acciaio da c.a.p., dove in funzione del tipo di giunzione (vedi cap. 11) si sopportano solo ampiezze di variazione relativamente piccole.

Constatazione Sia Ie prove, come anche le determinazioni teoriche delle tensioni, hanno dimostrato che le strutture portanti in c.a.p, con un corretto dimensionamento, e soprattutto con l' osservanza delle regole per le armature minime secondo il cap. 19, presentano una resistenza molto elevata a fatica .e in esercizio, piu favorevole di quella di tutti gli altri tipi di strutture port anti comuni nell'edilizia, Questa constatazione non e valida solo per 1a precompressione integrale, bensi anche per quella parziale, fino a gradi di precompressione can cui la variazione delle tensioni nell'acciaio per i carichi frequenti rimane pressapoco sotto as == 120 e rispett. az:::: 150 N/mm2• Con la resistenza in esercizio, casi rari di carico rimangono senza conseguenze negative, se le tensioni dell'acciaio di presollecitazione e dell'acciaio ordinario si mantengono sotto il limite di elasticita di ~o 01> per cui le fessurazioni eventualmente prodottesi, all'allontanamento del carico ristiltano richiuse sotto l'intera forza di precompressione. Dato che in genere queste tensiorii dell'acciaio si verificano solo a 1,3 - 1,4 volte i1 carico di servizio, le travi precompresse sono relativarnente insensibili a tali sovraccarichi eccezionali,

Determinazione

del carico a fatica (campo di variazione del carico)

11carico effettivo di fatica che e sopportatoper due milioni di volte, si ritrova di rego1a molto a1 di sopra del carico completo di servizio. La si puc determinate con buona precisione con un metodo sviluppato da M. Birkenmaier se risultano noti i diagrammi tensione=deformazione dei materiali. Questo metodo e descritto in [ 1 ] e si riporta qui di seguito. Riportiamo, secondo la fig. 9.3, le tensioni dell'acciaio e del calcestruzzo, e precisamente come valori ab/~p e az/~z relativi alle resistenze di breve durata ~p e ~z in funzione di -_q-. In ambedue le tensioni vediamo l'instabilita per --q_ nel passag~ ~ gio dallo stadio I a110 stadio II. A destra viene ora aggiunto in alto il diagramrna delle resistenze a fatica sotto trazione dell 'acciaio , in basso quello della resistenza a fatica del calcestruzzo. Non e state perc ancora dimostrato che i diagrammi della resistenza a fatica, ottenuti su prismi compressi assialmente, mantengono invariati la loro validita anche nel caso della sollecitazione a fatica a flessione. Possiamo ora determinare quale ampiezza di variazione del carico, tra uno state inferiore di carico min M e uno superiore corrispondente a max M, risulti sopportata per due milioni di volte. Cerchiamo Ia tensione dell'acciaio min az :::: 2) relativa al min M ( :::: 1) nel diagramma a - M dell'acciaio di presollecitazione ( e saliamo nel diagramrna

82

9. Resistenza a fatica e resistenza in esercizio delle strutture portanti in precompresso

Oz

f3z
,I

r----: dell'acciaio
2

Diagramma

I.

di pre' sollecitazione

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Fig. 9.3: Deterrninazione del momento a fatica MF per una determinata con acciaio St 140/160 (secondo Birkenmayer)

sezione trasversale di c.a.p.

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18.0

20,0

22,0

211,0%"

Fig. 9.4: Diagramma a - € dell'acciaio di presoflecrtazione rico con i sovraccarichi A, B, C

St 140/160 con 3 esempi per gradi di sea-

9. Resistenza a fatica e resistenza in esercizio delle strutture portanti in precompresso

83

a fatica dell'acciaio fino alla linea a 45° che corrisponde alla tensione inferiore (3). Da qui salendo in verticale troviamo la tensione superiore dell'acciaio (4) che nel dia. . gramma a ~ M Intersecau '1 re 1ativo max M = (5) espresso nel rapporto max M

in (6).

Si deve ora controllare se questo memento con la tensione superiore del calcestruzzo rirnane nel campo tratteggiato, i1 che normalmente si verifica, poiche quasi sempre l'acciaio deterrnina il carico a fatica, a me no che si abbia una percentuale molto elevata di armatura 0 un grado elevato di precompressione. Nella fig. 9.3 la tensione superiore del calcestruzzo S1 ottiene come punto di intersezione della schiera di curve (1) - a ,_ b - c e (6) - d - e nel campo tratteggiato. Con 10 stesso metodo si puo pure constatare se l'armatura ordinaria resiste all'ampiezza di variazione del carico. Nonostante che la tensione dell'acciaio rimanga pili bassa rispetto ai valori calcolati a causa del cedimento dell'aderenza, il maxM trovato va ulteriormente ridotto se 10 stadio di carico che porta allo stato II 51 verifica con frequenza, poiche l'ampiezza di variazione dell'acciaio risulta diminuita nelle fessurazioni, In base ai risultati sperirnentali e sufficiente una riduzione del momento di circa i1 10%. L'ampiezza di oscillazione sicuramente raggiungibile e quindi: !::. Mp

0,9 max M

min M (stadio

II )

!::. Mp == maxM - min M Birkenmaier ha determinato anche le tensioni

( stadio I )

all'allontanamento

del carico

pz
a _ M del_ l',acciaio di presollecita- 1--. 0,8 1--- zione Of-'-"-r-I

!i
Diagramrna
1 1 I, ,I

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Diagrarnma

a - M deldi cornpressione del calcestruzzo

"\

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" 1',

0,8

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Pro

db

~ ~

~
COn

Fig. 9.5: Determinazione del momento a fatica Mp acciaio St 60/90

uguali rapporti come nella fig. 9.3, perc con

84

9. Resistenza a fatica e resistenza in esereizio delle strutture port anti in precompresso

dopo un unico sovraccarico, il che risulta possibile con 10 stesso metodo se si riportano nel diagramma (J - e le curve di allontanamento del carico, utilizzandole nella valutazione della e assunta (vedi linee tratteggiate per i tre sovraccarichi A fino a C scelti come esernpio nelle figg. 9.3 e 9.4). Si puo quindi anche constatare come vari il carico di fatica 0 l'ampiezza possibile di oscillazione del carico se la struttura portante risulta sollecitata una volta al di la del campo elastico. Le tensioni di scarico vanno in fine osserva te anche se la Oz relativa al max M si ritrova oltre il Iimite di proporzionalita, per cui a causa della deformazione permanente va perduta della forza di precompressione, per cui la tensione inferiore si abbassa e rampiezza possibile di variazione si riduce. Le linee tratteggiate delle figg. 9.3 e 9.4 mostrano tali scarichi. E' ora interessante il confronto fra l'andamento delle tensioni per gli acciai di presollecitazione senza limite netto di snervamento (fig. 9.3) e quello con l'acciaio St 60/90 con un limite spiccato di snervamento. La fig. 9.5 mostra come la tensione del calcestruzzo aumenti fortemente a causa dell'allungamento a snervamento dal 3%0 al 6%0 circa dell'acciaio St 60/90, per cui con questi acciai la resistenza a fatica del calcestruzzo e molto pill deterrninante che con gli acciai aventi una curva a - e continua. Questo metodo puo essere naturalmente utilizzato anche per determinare il carico statico a rottura, pur risultando troppo complicato. II metodo risuIta invece idoneo in modo eccellente per un giudizio dei carichi dinamici 0 a rottura da fatica dei momenti tanto pill che le caratteristiche dei materiali ne risultano rilevate in modo aderente al-

Ia realta,

10.

ANCORAGGI CITAZIONE

E GIUNZIONI DEGLI ACCIAI E DEI CAVI Dl PRESOLLE-

0.1 10.1.1

Ancoraggio per aderenza Tensioni sul filo singolo nervato

L'ancoraggio per aderenza (bond anchorage) si impiega in genere con la precompressione su pista di tensione, La forza da ancorare e da tre a quattro volte maggiore che nel caso dell'ancoraggio di acciai nervati da c.a. di uguale sezione trasversale. Gli ancoraggi per aderenza risultano sicuri con queste forze tanto elevate solo se si ottiene un'aderenza resistente a1 taglio, ossia se gli acciai di presollecitazione sono nervati o adeguatamente profilati, per ottenere una dentellatura al taglio tra l'acciaio di presollecitazione e il calcestruzzo. Con i trefoli a 7 fili 10 slittamento risulta irnpedito dal cosiddetto effetto a cavaturaccioli, In linea di principia l'ancoraggio per aderenza can l'acciaio di presollecitazione si comporta come descritto nel vol. 1, par. 4.2, e nel vol, 3, par. 4.3, La fig. 10.1 illustra nuovamente le fasi; la tensione dell'acciaio o-: Vo generata dalla precompressione deve risultare annullata verso Ia fine del filo. II filo :,1appoggia con le sue nervature al calcestruzzo. La forza di precornpressione e trasmessa al calcestruzzo mediante traiettorie compressione, che iniziano COn una certa pendenza e si sviluppano poi ricurve. La gll!_y-a tur;u1_(:~H~_Jrai~_ttQIie__di_J:;om l2I~ssi911~_gt;;_nt;;_nt.JJJ1~L1ra_tiQJ1SUraSyers.ale_s1Latiale_;0Ssia in tutte le direzioni radiali attorno all'acciaio di presollecitazione si formano tensioni di trazione nel calcestruzzo. L'ancoraggio resiste solo se il calcestruzzo sotto queste forze di trazione trasversale (chiamate anche forze di trazione a fenditura) non si fende. Con le forze locali relativamente elevate, di regola risulta necessaria un'arrnatura trasversale per l'assorbimento delle forze di trazione laterali, opportunamente in forma di un'armatura a spirale che avvolga 1a zona di ancoraggio, Per la riduzione della tensione nell'acciaio di precompressione a1 valore zero all'estrernita del filo e necessaria una lunghezza di trasmissione Qu, la quale dipendedalla resistenza per aderenza, e quindi anche dal tipo di profilatura del fili, La lunghezza d'ancoraggio e posta in Qu k, . dz. Il coefficiente di aderenza k, e riportato nelle licenze relative al dato acciaio di presollecitazione. dz e il diametro del filo di acciaio di presollecitazione (con sezioni trasversali non circolari, il diametro del filo tondo equivalente). La forza di precompressione si espande sulla sezione trasversale di calcestruzzo e richiede una deterrninata lunghezza di trasferimento per raggiungere una distribuzione rettilinea delle tensioni del ca1cestruzzo ab v. Per deterrninare questa lunghezza di trasferimento si assume che il baricentro delle forze da trasmettere si ritrovi pressapoco nel terzo punto esterno della lunghezza di trasmissione Qu. La DIN 4227 riporta quindi la seguente formula per la lunghezza di trasferimento:
=:

Qe

==

js2

(0 ,u Q .. )2 ;;;;, Q u . 6 ..

86

10. Ancoraggi e giunzioni degli acciai e dei cavi di presollecitazione

Traiettorie

di compressione

~~~~~~mm~~~~~~zv

Filo di presollecitazione nervato

Trazione trasversale, radiale Cornpressione trasversale

J
Tensione per aderenza sull'acciaio di presollecitazione Tensione dell'acciaio

I
h

f3

11_~]_mOOht1
~ fu
=
Lunghezza di trasferimento

t-tiJ --+
- --,
/-

~~!:";t~IIII~11111111111111111
/

Tensione del calcestruzzo vi· cino all'asse dell'asta

fe =

Lunghezza di trasferimento

""

1/3 fu +h

Fig. 10.1: Andamento delle tensioni, lurighezza di trasmissione e di trasferimento, in un ancoraggio per aderenza di un filo nervato precompresso su pista di tensione

ove s dipende dalle rnisure della sezione trasversale del corpo Incalcestruzzo in Iarghezza e altezza, e puo essere assunto pressapoco in s = b e rispett. s ::::h (vedi [OJ, vol. 2, cap, 3, ove s corrisponde a Qe ivi indicate). Con le travi fabbricate sul banco di tensione gli ancoraggi per aderenza si ritrovano di regola vicino al corrente inferiore, per cui la suddetta regola della DIN per Qe non e del tutto appropriata. In questo caso e piu giusto assumere il valore della lunghezza di trasferimento elaborato da J. Plahn e K. Kroll con

10.1 Ancoraggio per aderenza

87

Qe == h [1 + 0,15 ( h

Q ..

)2 ]

(vedi [0],. vol. 2, par. 3.3.8). In base alla fig. 10.2 vanno osservate, oltre alle forze di trazione a fenditura tutto attorno alla zona di aneoraggio dell'acciaio di presollecitazione, anche le forze di trazione al bordo ZRy e in alto, in direzione longitudinale, ZRx'

Fig. 10.2: Andamento delle tensioni all'estremita di una trave su pista di tensione con ancoraggio per aderenz~ nel corrente inferiore; forze di trazione a fenditura e di trazione al bordo nel campo di trasferimento

La grandezza delle forze di trazione a fenditura S1 ricava dai dati di [0], vol. 2, paragrafo 3.3. Come valore approssimativo di massima si pub sempre porre:

z, ;:;::: 0,25

z;

Se parecchi fili si ritrovano paralleli 0 sovrapposti, le forze di fenditura dei singoli fili interni si eliminano in parte vicendevolmente e l'armatura trasversale va dimensionata unicamente per la forza di fenditura del singolo filo COn una maggiorazione (di 1,5 2 volte) (fig. 10.3). Oltre alla forza di fenditura, nella zona di ancoraggio vanno tenute presenti naturalmente anche le forze di trazione trasversale nella zona di trasferimento, prodotte dalla deviazione delle traiettorie di compressione. Anche qui si rimanda a [0], vol. 2, par. 3, in .cui la determinazione di queste forze interne e trattat a diffusamente. Osservazione di earattere storico: Gli inventori della precompressione su banco (Wettstein e Hoyer) in un primo tempo hanno incorporato nel conglomerato fili lisci molto sottili con un diametro di 1-2 mm, ottenendo comunque un successo limitato nel tempo. Hoyer ha spiegato l'azione di ancoraggio con il fatto che il filo allla sua estremita al riflusso della tensione si, dilata trasversalmente e l'estrernita ricalcata si blocca per un'azione a cuneo (effetto di Hoyer) (fig. lOA).

88

10. Ancoraggi e giunzioni degli acciai e dei cavi di presollecitazione

II ca1cestruzzo precornpresso cosi ottenuto era chiamato "calcestruzzo a fili arrnonici". Si e pero constatato che dopo un certo periodo, in parte gia dopo 2 - 3 anni, questo ancoraggio fondato sull'aderenza non resisteva pili e i fili slittavano in rnisura sempre maggiore, per cui la precompressione andava perduta. In Svezia si continuato per lungo tempo ad utilizzare fili lisci per la precompressione su banco, dopo un decapaggio dei fili in bagno acido per rendere ruvida la superficie, Comunque un ancoraggio sicuro per aderenza puo essere assunto solo con un'aderenza resistente al taglio.

Fig, 10.3: Con l'ancoraggio di parecchi fill di presollecitazione tra di loro poco distanziati, come e normale sulla pista di tensione, Ie forze ill fenditura dei fill singoli interni si eliminano a vicenda

-.

Forze di fenditura

Fig. 10.4: L' "effetto Hoyer" all'estremita del filo dell'ancoraggio per aderenza

10.1.2 Ancoraggio per aderenzadi fasci di fili


I fasci di fili per precompressione ad armatura post-tesa vengono aperti a ventaglio all'estremita del eavo all'esterno della guaina per cui tra di essi si forma una distanza vicendevole di 30 -;-40 mm (fig. 10.5), Sopra i fili disposti ad anello circolare si dispone un'arrnatura a spirale ehe avvolge il calcestruzzo della zona d'ancoraggio. Questa spirale deve eomprendere anche Ia zona a ventaglio dei fili, la quale penetra nella guaina, e assorbe le forze di espansione. II diametro della spirale va seelto in misura tale che Ia tensione di cornpressione del ca1cestruzzo 0b a causa di Vo, assunta uniformemente ripartita, non superi nella zona del nuc1eo avvolto AK

'IT

dw, il valore di 1,5

(3w'

La forza di ancoraggio si e-

spande rapidarnente lungo la spirale fino a zone esterne alla spirale stessa, per cui questa tensione elevata va valutata solo come un aiuto di dimensionamento. L'avvolgimento genera compressione trasversale all'interno della spirale, migliorando

10.1 Ancoraggio per aderenza

89

l'effetto di solidarizzazione. La lunghezza di trasmissiorie Qu ne risulta ridotta. Le Prove eseguite hanno dimostrato che per es., per un cavo formato da 12 fili ovali can nervature trasversali, ciascuno con sezione trasversale di 30 mm", e sufficiente una lunghezza di ancoraggio all'esterno della guaina di circa 350 mm, se si sceglie Una spirale da rf> 10 can dw = 120 mm (fig. 10.5). ¢

Spirale

10,8 passi St 240/370 Sezione A - A

Desaerazione, tirare il manicotto dopa I'indurimento del calcestruzzo

Chiudere con mastice le intercapedini

Manicotto di gomma con mastice

-t

1,

_
per

es.,300

SO mm
----........t''----;/f-

Spigolo esterno calcestruzzo

10.5: Ancoraggio di [asci di fili per aderenza all'interno di una spirale che avvolge 1a zona d'ancoraggio; esso assorbe anche.le forze di espansione all'Inizio dell'apertura a ventaglio

Proiezione verticale Zona di Trornba Divaricamento Canale ca Vi

Cavo

Lamiera forata

Fig. 10.6: Ancoraggio a ventaglio di grandi cavi e fili mediante aderenza nella zona d'ancotaggio armata trasversalmente

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