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Urbino
MARTEDÌ 10 MAGGIO 2011 ••

TERRENI IN VENDITA IL COMUNE VUOLE VALUTARE EVENTUALI OFFERTE

L’AMMINISTRAZIONE comunale vuole
vendere alcuni piccoli appezzamenti di
terreno di sua proprietà, situati all’ interno
del territorio comunale. Con lo scopo di
valutare preventivamente le aspettative dei
soggetti eventualmente interessati
all’acquisto, si invitano i soggetti
interessati, previa individuazione
dell’immobile e della sua consistenza, a
manifestare la propria disponibilità
all’acquisizione secondo le modalità
indicate dall’avviso pubblico. Scadenza: 1˚
luglio prossimo, ore 12. Per informazioni
telefono 0722 309654 o 309652, e-mail
adangelo@comune.urbino.ps.it
o adipaola@comune.urbino.ps.it

INCONTRO A MAGISTERO

Con «Motus»
verso l’utopia
ULTIMO appuntamento per “I dialoghi
dell’Utopia” oggi alle 15 al Nuovo Magistero
di via Saffi: la riflessione, a cura del
Dipartimento di Scienze della Comunicazione
dell’Università di Urbino, su “Utopia e teatro”
DISCUSSIONE con i protagonisti del dibattito culturale
Al centro, il italiano, permette di ospitare Motus ovvero
magnifico Danielà Nicolò e Enrico Casagrande, laureati
rettore Stefano nell’Ateneo urbinate, che hanno dato origine
Pivato mentre
ascolta i ad una delle realtà teatrali più significative del
capigruppo in panorama nazionale e internazionale.
consiglio Dialogheranno con Laura Gemini, docente di
comunale. forme e linguaggi del teatro e dello spettacolo,
Dietro, «vigila» sull’utopia teatrale novecentesca che con
attento Motus sembra aver riacquistato un’importante
il presidente del attualità, espressa molto bene nell’ultimo
consiglio progetto Syrma Antigone e nello spettacolo
comunale, Alexis (info www.motusonline.com).
Lino Mechelli

«Città ed università devono difendersi»

Ieri l’atteso confronto in consiglio comunale con il magnifico rettore Stefano Pivato
di EMANUELE MAFFEI
SI E’ RIUNITO ieri nella sala Ser-
pieri del Collegio Raffaello di Ur-
bino l’atteso consiglio comunale
per discutere del rapporto Univer-
sità e città nel confronto tra le par-
ti. Ha aperto i lavori il presidente
Lino Mechelli che prima di inizia-
re ha fatto osservare un minuto di
silenzio per commemorare le vitti-
me del terrorismo nel 33˚ anniver-
sario della morte di Aldo Moro.
Quindi ha rivolto una serie di do-
mande al Rettore sul contributo
che gli amministratori possono da-
re all’università e delle loro prero-
gative all’interno del cda.
PIVATO in risposta ha avviato
una lunga riflessione: «E’ la secon-
da volta — ha detto — che possia-
mo confrontarci da quando rico-
pro questo incarico. Credo che
questo sia utile in una realtà atipi-
ca come quella di Urbino, dove la
popolazione studentesca equivale
a quella residente». Un breve intro-
duzione per passare subito alla so-
stanza: «Riguardo ai rappresentan-
ti esterni noi lo avevamo previsto
già in anticipo. La presenza dei
rappresentanti degli enti locali in
questo senso è dunque collauda-
ta». Una presenza — venendo alla
domanda di Mechelli — a cui Pi-
vato ha chiesto però un ruolo poli-
tico: «Ritengo che debba essere
una presenza più politica che non
tecnica». Sulla statalizzazione è
tornato a parlare con toni pacati:
«Entro l’anno dovremo definitiva-
mente entare nel novero delle uni-
versità statali che tuttavia hanno
subito un taglio del Ffo. Urbino e
L’Aquila sono le uniche ad essersi
salvate riuscendo ad ottenere lo
stesso fondo dell’anno passato».
GRANDE spazio hanno occupato
i dati raccolti dall’indagine effetua-
ta dal laboratorio «LaPolis», di cui
parliamo ampiamente anche a pa-
gina 20 del “Carlino”: «Da qui vie-
ne fuori che gli urbinati hanno un
giudizio positivo sull’università
che è vissuta come un motivo di or-
goglio (l’87 per cento ritiene che
senza ateneo l’economia della città
si troverebbe in difficoltà). Gli stu-
denti invece scelgono Urbino per
la sua vivibilità». D’altronde Piva-
to non ha nascosto i tanti fattori di
crisi: «Se da un alto siamo al 102
per cento delle spese per il persona-
ELISABETTA FOSCHI (PDL)
«L’assessore regionale
Luchetti è insofferente
nei confronti di Urbino»
le, superando dunque la soglia dei
virtuosi (al 90 per cento), dall’altro
siamo fortemente sottofinanziati».
Uno ad uno sono poi intervenuti
quasi tutti i consiglieri che hanno
posto l’attenzione sulle questioni
trasversali alle due istituzioni:
Massimo Guidi è tornato in parti-
colare sull’idea di accentrare i ser-
vizi in centro, scelta che potrebbe
portare ad un esodo dei residenti.
Studenti in piazza ad Urbino. Da loro tante richieste ad Ateneo e città
Piero Sestili ha invece ribadito
l’importanza del piano strategico
«all’interno del quale l’università
dovrà esprimere una voce forte».
Più critico è stato il punto di vista
di Alfredo Bonelli, che dopo aver
sottolineato le difficoltà finanzia-
rie dell’ateneo, ha ricordato come
dal 2001 ad oggi si sia verificato
un calo di studenti. Bonelli ha lan-
ciato uno strale anche in direzione
degli urbinati: «L’università — ha
detto — è stata utilizzata per trop-
po tempo con un luogo di sfrutta-
mento». Malgrado questo la sua
proposta di collaborazione non ha
avuto tentennamenti. Piuttosto
duro è stata anche la posizione pre-
sa da Lucia Ciampi che ha chiesto
maggiore attenzione ai numeri
(«fonte di verità») soprattutto in re-
lazione ai debiti: «ci risulta — ha
detto — che ammontino a 13 mi-
lioni di euro e che per questo sia-
no stati messi in vendita i beni im-
mobiliari».
A SPOSTARE la discussione su
un altro tema è stato Gambini che
ha sollecitato un chiarimento sul-
la struttura che assumerà l’ateneo
urbinate di fronte alla decisione di
altre università di «consorziarsi
per attignere a maggiori risorse».
Più positivo l’atteggiamento di
Scaramucci e De Angeli: il primo
ha auspicato un dialogo sempre
più intenso fra città e università. Il
secondo si è invece interrogato sui
progetti da mettere in campo per
venire insieme alla creazione di
un marchio da proporre anche ai
mercati emergenti. Degli Ersu è
tornato ad occuparsene Alceo Sera-
fini che si è espresso a favore di un
mantenimento dei cda e di una lo-
ro presenza a livello locale «a cui il
tessuto cittadino deve dare il pro-
prio sostegno». Molti temi sono
poi affiorati nel corso della seduta.
Tra questi quello toccato da consi-
gliere Elisabetta Foschi: «da parte
dell’assessore Marco Luchetti ho
avvertito una certa insofferenza
verso l’Università di Urbino e
quello che dovrebbe essere un fio-
re all’occhielo lo si vorrebbe sem-
pre più in appassimento». Una
questione che è tornata a farsi viva
anche nei confronti della Provin-
cia. Franco Corbucci ha provato
quindi a tirare le fila con uno
sgaurdo ottimista: «Nel 2004 l’uni-
versità rischiava di perdere la pos-
sibilità di scrivere la propria storia
poi c’è stata un ripresa. E’ vero che
la mancanza di risorse rende diffi-
cile qualsiasi attività, ma a mag-
gior ragione serve un tavolo aper-
to fra i soggetti». Infine Pivato ha
ripreso alcuni dubbi e spunti solle-
vati. In fatto di bilancio: «Sappia-
mo che per essere virtuosi e resta-
re sotto il limite del 90 per cento
delle spese per il personale i tempi
non saranno brevissimi». Quindi
sui motivi di un combiamento ge-
nerale del volto delle università:
«Un tempo bastava andare a Ro-
ma per ottenere risorse, oggi non è
più così».