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ARCO E FRECCE TRA GLI SCITI Rudenko, (I), tra i diversi studiosi che si sono occupati delle prime popolazioni della Steppa, ci dice che «Nessun reperto di vero arco & mai giunto fino a noi, e certamente non siamo a conoscenza se esista 0 no un arco Scita completo». Qualche tentativo di ricostruire questo arco deve percid avvenire tramite una 77 ricomposizione de! quadro dei pochi elementi conosciuti. er esempio, la lunghezza (no: ta) di acune frecce Scite, lo spessore della corda dell'arco devono essere dedotte dalla larghezza e dalla forma dela cocca dela freccia e, finalmente, una certa idea pud essere delineata dall'esame ei disegni del «goryts (gorytus) os $2 i turcasso dove gli Sciti nponeva: ro l'arco (ed in alcuni tipi, pare, anche le frecce. n.d.t.), e dalle misu: fe prese da questo, Fonti greche nguardanti questo ult ‘mo accessorio, ci sono particolar mente di aiuto, ed il vasellame ma hufatto del’Attica ci descrive_un certo numero i archi Sati in rela Zione al loro «goryt» Ammianus Marcelinus, uno scrittore del IV secolo a.C., scriveva: «Sicco- me gl archi di tutte le genti sono incurvati (armati) e consistono in sempici pezzi di legno tenuti piegati dala corda, soltanto quelli degli Sci fe dei Parti sono piegati verso le steno da entrambi i lati in larghi ‘omni profondamente rientranti; ssi amo la forma della luna calante e Un’amazzone con un arco scita tratta da un vaso dell’Attica. la mezzeria @ divisa da una piccola e Gritta sbarra (nervatura) di sezione tonda», Un piccolo arco composto Litvinski, (2) citando Biatavski e Mel- yokova aggiunge: (@ dub: bia l'esattezza del nome di questi ultimi a causa dellinfluenza di diver se lingue, n.d.t.), cugini degli Sciti andavano € venivano sui loro caval- li lungo le strade. Tra di loro non Vera nessuno che non portasse fa- retra ed arco, e dardi gialli con denti di vipera>. La lunghezza stimata di una freccia Scita,secondo Rudenko di 80 cm GI. pollici e mezzo), @ un'ulteriore indicazione che I'arco era un'arma 10 2) Archi seiti flessibile, piuttosto che potente. lo credo che pesi di trazione che ecce- dano le 45 libbre causerebbero un eccessivo stress alla struttura di un arco di questo tipo. Impugnatura «deflex» come in Corea Mettendo la cosa su un altro piano, oi_potremmo paragonare -I'arco Scita con quello che viene usato oggi in Sud Corea (vedi Arco preceden: te, n.d.t.). Entrambi_infatti_ hamo Vimpugnatura «deflessay e la sola parte in cui essi realmente difersco- no sono le estremita. L'arco cores: 1} @ teso ad un notevole allungo, alcune delle frecce usate con quesio ‘sono 33 In. (83 cm) di lunghezza ed il loro peso. é approssimativamente 280 grani. Ora, il fatto & che l'sreo coreano é elasticssimo, ed ha ut peso di trazione tra le 35 e le @ libre (16-18 kg) e tuttavia imprime alla freccia una traiettoria considers: volmente «piana» ad oltre 18 yards. Oggigiorno la miglior fonte a nostra dsposizione per quanto conceme le dimensioni della freccia Scita é anco: ra Rudenko. Egli descrive una tom ba nella quale furono trovate un certo numero di frecce rotte. « tra i diversi pezzi di aste, una che Poteva essere interamente ricostruk ta misurava 80 cm (31,5 In) wu fd sede per la punta era di oltre I5 mm di profonditi ed oltre 5 may tro. Le aste erano di sezio- sezcolare con un dametro di 6-7 5 assottgiavano leggermente els parte anteriore per ingrossarsi ad oltre 9 mm verso 1a cocca. dalle dimension di que- , la corda dell'arco doveva stata di un diametro di 5 Impennaggi sconosciuti Un xgoryts, il turcasso Scita, rinve: rnuto nei pressi ci Chertomlyk, con- teneva 337 frecce (0 punte!) imp cando questo che un egual numero di aste era presente quando il goryt veniva usato. Grakov (p. 32) osser: va che: «Gli Sciti avrebbero dovuto Portare con sé uno “stock” di aste, che valevano ben pit delle punte>. Ed @ un'osservazione assai valida se Si considera la virtuale assenza di alberi nella steppa. Degli impennaggi non si sa nulla, € nessun rapporto archeologico men- ziona line di incollaggo sulle aste che possano indicaresla lunghezza ed il numero delle penne; tuttavia Ovi- dio (p. 445) quando descrive le frecce Scite dice: «Frecce dalle colo- rate penne che sfiorano ii tuo el- mos. Certamente queste penne dovevano avere un profilo tagliato «basso>; il tipo di arco usato, le dimensioni del «goryt> ed il gran numero di aste trasportate farebbero pensare cos! Ad essere certamente unici sono i cresting delle frecce, qui riprodotti da fig. | a fig. 6, dal libro di Ruden- ko. E possibile che Rudenko citi Rice 7) quando dice: «Nel’Atai le aste in Cui esse (le punte di freccia) veniva- no montate, erano decorate con motivi ondulati di alto stile e disegni in forma di piumaggi eseguiti con colori neri 0 rossi». : Douglas Ey trotucone ed edie tokene, Stefano Berni Note: 1) Serge! |, Rudenko, «Frazen Tombs of Serio. 2) BA. Lives, «The composte bow in orcent Gertrl Asa» in eSovetskoya Akbecighan. 1966, page. 51-69, Al. Meyokova, «Gh Sav e Fanteco Orentes, 1954, V.0. Blatasi, «Profit quer ‘a neg antic Stati del Litorale del Mar Nero el nords, Mosca. 1954, 5) BIN. Grakov, «Lo tecnca per Jo monfoxtura ‘ele punte 09 frecoa mn metato vo gl Sc € | Sormatn, Trudy, Vol. 5, 1930. 3) E, Pines, «Sc © Gredn, Cambridge, 1913. Hit, Lorimer, «mero e' Monument, Len a, 1950. 8) Ordo,

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