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Esercizio 1 Un blocco di massa poggia su un piano orizzontale liscio.

Il blocco collegato ad una parete verticale attraverso due molle unite una di seguito all'altra con costante elastica e e lunghezza a riposo rispettivamente e . All'istante il blocco

si trova in quiete a distanza

dalla parete. In questo istante un proiettile di

massa e velocit colpisce il blocco nella direzione di compressione delle molle e si conficca in esso. Si determini a) lo spostamento massimo del blocco rispetto alla posizione di equilibrio b) la velocit massima del blocco c) la frequenza di oscillazioni del blocco Soluzione

Esercizio 2 Un punto materiale di massa kg e velocit m/s si muove su un piano orizzontale liscio e colpisce con direzione perpendicolare un'asta in quiete sul piano a distanza lunghezza m dal centro dell'asta. La massa dell'asta m. L'urto sia elastico. Si determini: kg e la sua

a) la velocit (modulo e direzione) della massa dopo l'urto b) la velocit (modulo e direzione) del centro di massa dell'asta dopo l'urto c) la velocit angolare dell'asta dopo l'urto d) per quale intervallo di valori della massa dopo l'urto. Soluzione il punto materiale inverte il proprio moto

Esercizio 3 Un corpo di massa m=0.2 kg scivola lungo un piano inclinato di E=30r rispetto allorizzontale. Il corpo parte da fermo da unaltezza h=70 cm. Il piano inclinato scabro con coefficiente di attrito dinamico tra piano e corpoQ=0.3. In fondo al piano inclinato, su un tratto di piano orizzontale, posta una molla di massa trascurabile e di costante elastica k=1200 N/m (vedi figura). Si assuma liscio il tratto di piano orizzontale e liscio e smussato il raccordo tra piano inclinato e piano orizzontale. Si determini: a) la velocit con cui il corpo raggiunge la molla e la compressione massima della molla b) laltezza massima hd raggiunta dal corpo sul piano inclinato dopo il rimbalzo sulla

molla c) lenergia dissipata per attrito. Soluzione

Esercizio 4 Si consideri un satellite artificiale di massa m=5000 kg in orbita circolare geostazionaria attorno alla Terra (si trova costantemente sulla verticale di un punto della superficie terrestre). Si determini: a) la quota dellorbita del satellite rispetto alla superficie terrestre b) la velocit del satellite lungo lorbita c) lenergia di legame del satellite d) lenergia minima che dovrebbero erogare i motori del satellite affinch il satellite possa allontanarsi fino a distanza infinita dalla Terra. (Il raggio della Terra RT=6.5106 m e la massa della Terra MT=6.21024 kg) Soluzione

Esercizio 5 Un corpo di massa m1=0.02 kg si muove con velocit costante v0=1.4 m/s su un piano orizzontale privo di attrito. Il corpo nel suo moto incontra una rampa liscia inclinata di E=45r rispetto allorizzontale. La rampa, inizialmente in quiete, ha massa m2=0.26 kg e pu muoversi senza attrito sul piano orizzontale. Si assuma liscio e smussato il raccordo tra piano orizzontale e rampa. Si determini: a) laltezza raggiunta dal corpo sulla rampa quando questo fermo rispetto alla rampa e la velocit della rampa in questo istante b) la velocit del corpo e della rampa quando il corpo ridisceso dalla rampa e si muove sul piano orizzontale. c) si discuta cosa succede se fosse m2>>m1 oppure m1>>m2.

Soluzione

Esercizio 6 Un blocco di massa scivola verso il basso lungo un piano inclinato privo di attrito. L'angolo di inclinazione del piano rispetto all'orizzontale sia . Il piano inclinato, di massa , a sua volta appoggiato su una superficie orizzontale priva di attrito. Il blocco e il piano inclinato sono inizialmente fermi e il blocco si trova ad altezza sopra il piano orizzontale. a) Si calcoli la velocit del piano inclinato nell'istante in cui il blocco arriva in fondo al piano inclinato. b) Si calcoli la velocit del blocco nell'istante in cui questo arriva in fondo al piano inclinato. Soluzione

Esercizio 7 Una palla da biliardo di raggio lineare superficie strisciare: a)

inizialmente scivola senza rotolare con velocit

su una superficie orizzontale. Il coefficiente di attrito tra la palla e la . Si determini nell'istante in cui la palla comincia a rotolare senza

la velocit lineare della palla; b) il tempo trascorso; c) lo spazio percorso. Soluzione

Esercizio 8 Un'asta di massa kg e lunghezza m pu ruotare senza attrito attorno ad un asse orizzontale passante per un suo estremo. Inizialmente l'asta in condizioni di equilibrio stabile. Ad un certo istante essa viene colpita da una pallina di massa kg e velocit m/s, ortogonale all'asta, in un punto distante m dal centro dell'asta verso il basso. Si calcoli la massima altezza raggiunta dal centro dell'asta nel caso di: a) urto completamente anelastico; b)

urto elastico. Soluzione

Esercizio Un rocchetto cilindrico di massa m=0.2 Kg e raggio R=5 cm si srotola sotto lazione della forza di gravit. Trovare la velocit del C.M. del rocchetto dopo che ha svolto un tratto di filo h=50 cm. Risultati: v=2.5 m/s

Esercizio Due corpi sono connessi da una fune di massa trascurabile attraverso una carrucola di massa m=0.1 Kg e raggio di 3 cm: M2 =1 Kg appeso e M1 = 2 Kg appoggiato su un piano inclinato di 40. a) determinare laccelerazione angolare della carrucola; b) determinare laccelerazione angolare della carrucola se il piano inclinato ha un coefficiente di attrito Q = 0.2 . Risultati: a) E =145 rad s-2 b) E =112 rad s-2

Esercizio Una sottile sbarra di massa m=3 Kg, lunghezza L=0.5 m e di densit costante poggia su una delle sue basi su un tavolo scabro, considerato come piano xy. La sbarra comincia a cadere, con lestremit superiore in moto in direzione +x, ma mentre cade, il suo punto di contatto non si muove. Determinare allistante in cui la sbarra colpisce il tavolo: a) la velocit angolare; b) il momento angolare; c) lenergia cinetica. Risultati: a) [ =7.6 rad s-1 b) L=1.9 Kg m2 s-1 c) E =7.35 J

Esercizio Una giostra costituita da unasta rigida ed omogenea di massa m=60 Kg e lunghezza 2d=2 m disposta orizzontalmente e girevole con attrito trascurabile attorno ad un asse verticale passante per il suo C.M. Inizialmente due ragazzi di ugual massa M=30 Kg sono seduti ai due estremi della giostra che ruota liberamente con frequenza R0=0.5 Hz. Determinare:

a) il momento di inerzia del sistema rispetto allasse di rotazione; b) il momento angolare del sistema rispetto allasse di rotazione; I due ragazzi si avvicinano allasse di rotazione della giostra fino ad una distanza d=0.8 m. Determinare: c) la velocit angolare della giostra nella nuova configurazione; d) la variazione di energia meccanica del sistema. (Lenergia meccanica non si conservata, anzi aumentata! Perch ?) Risultati: a) I=80 Kg m2 b) L=251.2 Kg m2 s-1 c) [ =4.3 rad s-1 d) (Ek = 145.5 J

Esercizio Un pendolo costituito da una sfera di massa m fissata ad unasta rigida di lunghezza L e massa trascurabile. Determinare a quale sforzo massimo T lasta deve resistere, considerando ampiezze angolari di oscillazione di 60, 90, 120 e 180. Risultati: T=2mg, 3mg, 4mg e 5mg

Esercizio Un cilindro di massa M=4 kg e raggio 30 cm rotola senza strisciare su un piano inclinato di 30r rispetto allorizzontale. Al centro del cilindro attaccata una corda che trascina un blocco di massa m=2 kg. La corda sia di massa trascurabile e, in tensione, parallela al piano inclinato. Il coefficiente di attrito dinamico tra blocco e piano inclinato sia Q d=0.4. Si calcoli: a) laccelerazione del sistema b) la tensione della fune c) la velocit angolare del cilindro dopo che, partendo da fermo, ha percorso un tratto di 50 cm lungo il piano inclinato.

Esercizio Una sbarra omogenea di massa M=30 g e lunga 20 cm ruota in un piano orizzontale attorno ad un asse verticale fisso passante per il suo centro. Due biglie, aventi ciascuna massa m=10 g, sono inserite su questa in modo da strisciare lungo la sbarra. Inizialmente, le biglie sono vincolate, una per parte a 5 cm dal centro della sbarra ed il sistema ruota con velocit angolare [ =10 rad/sec. Si tolgono i vincoli e le due biglie strisciano lungo lasta allontanandosi luna dallaltra ed abbandonano gli estremi. Si trascuri lattrito delle biglie lungo la sbarra. Si calcoli: a) la velocit angolare del sistema nellistante in cui le due biglie raggiungono gli estremi dellasta

b) la velocit angolare dellasta dopo che le biglie lhanno abbandonata c) il modulo della velocit di ciascuna biglia nellistante in cui abbandona lasta.

Esercizio Una pallottola di fucile di massa m=10 g colpisce e viene incorporata in un blocco di massa M=1 kg che sta fermo su una superficie orizzontale liscia ed fissato a una molla di costante elastica k=150 N/m. Lurto comprime la molla di 8 cm. Si calcoli: a) la velocit del blocco subito dopo lurto b) la velocit iniziale della pallottola c) la compressione della molla se, a parit di velocit iniziale del proiettile, il coefficiente di attrito dinamico tra blocco e piano Q d=0.6.

Esercizio Il dispositivo rappresentato in figura costituito da un asta rigida saldata a un estremo a una sbarra verticale che pu ruotare attorno al suo asse longitudinale. Langolo tra lasta e la sbarra sia di 30. Una biglia di massa m e dimensioni trascurabili pu scivolare senza attrito lungo lasta. Se la sbarra ruota con velocit angolare costante [ , si determini la distanza s lungo lasta corrispondente alla posizione di equilibrio della biglia. Discutere la stabilit dell equilibrio.

Esercizio Una scala omogenea di lunghezza L e massa M appoggiata a una parete verticale priva di attrito. Sia Q s=0.2 il coefficiente di attrito statico tra la scala e il pavimento. Alla scala, a due terzi della sua lunghezza rispetto al punto di appoggio sul pavimento, appeso un corpo di massa m1. Si determini langolo minimo di inclinazione U tra la scala e il pavimento.

Esercizio 1 Dopo che il proiettile si conficcato nel blocco, i due corpi diventano un corpo solo di massa e la velocit istantanea appena dopo determinata dalla conservazione della quantit di moto: sar

A questo punto le due molle cominciano ad essere compresse. Se indichiamo con ed l'entit della compressione, otteniamo che le forze elastiche delle due molle sono rispettivamente e . Ora queste due forze devono essere uguali per la condizione di azione e reazione nel punto di contatto fra le due molle. Possiamo allora esprimere in funzione di , o meglio entrambe in funzione della somma :

La forza esercitata sul blocco sar allora:

Il blocco di massa complessiva incontra quindi una resistenza identica a quella esercitata da un'unica molla di costante elastica . a questo punto ovvio che la velocit massima quella iniziale ( ) e che spostamento massimo e pulsazione di oscillazione :

sono quelli dati dalle leggi del moto armonico

Esercizio 2 Facciamo alcune posizioni per visualizzare meglio il problema. Consideriamo un riferimento inerziale, la cui origine posta al centro dell'asta (prima dell'urto). Il punto materiale ha inizialmente velocit e collide con l'asta al tempo zero nel punto ,e

questo definisce tutto del nostro sistema di riferimento. Dopo l'urto il punto materiale si muover di moto rettilineo uniforme con velocit diversa da prima, di modulo in direzione . La sua legge del moto sar dunque:

Il centro di massa dell'asta si muover invece (dopo l'urto) con velocit

in

direzione , e la velocit angolare dell'asta nel riferimento del suo centro di massa sar . Per determinare tutte queste quantit abbiamo a disposizione la conservazione della quantit di moto sul piano, la conservazione del momento angolare rispetto ad un punto qualsiasi (per esempio l'origine del riferimento) e la conservazione dell'energia (poich l'urto anelastico). Riassumendo:

dove ovvero

il momento di inerzia di un'asta di lunghezza

rispetto al suo centro di massa,

. Consideriamo ora la relazione di conservazione del momento angolare e e simili. Otteniamo:

sopprimiamo i termini nulli

Siccome scalare:

, questa si semplifica nella seguente equazione

Passiamo alla conservazione della quantit di moto e decomponiamo assi coordinati:

ed

lungo gli

Riassumendo, ci siamo ridotti al seguente sistema di quattro equazioni in cinque incognite ( , , , e ):

Questo sistema non si pu ovviamente risolvere senza una ulteriore ipotesi fisica, ovvero che le superfici del punto materiale e dell'asta nel punto di contatto non siano scabre. Questo implica che le forze esercitate dall'uno sull'altra e viceversa siano tutte dirette lungo l'asse , quindi che il moto del punto materiale rimane lungo l'asse e che . Imponendo questa condizione vediamo immediatamente che anche l'angolo essere nullo, ed il sistema si semplifica in: deve

La terza equazione sparita perch i due membri sono identicamente nulli; ora abbiamo tre equazioni in tre incognite e possiamo passare a risolvere. Sostituendo la seconda nella terza abbiamo , e la conservazione dell'energia diventa:

Eliminando a primo e secondo membro il termine abbiamo tutti termini proporzionali a che non pu essere nullo. Semplificandolo otteniamo:

Il termine fra parentesi tonde ha le dimensioni di un inverso di una massa. Poniamo allora ed otteniamo che risolve il problema per Per sostituzione otteniamo immediatamente il valore di tutte le altre quantit: .

Le velocit come direzione sono materiale verrebbe invertito quando risultasse


Esercizio 3

e ovvero

. Il moto del punto kg.

a) La velocit con cui la massa m raggiunge la molla la stessa con cui arriva alla fine del piano inclinato; infatti nel piano orizzontale non c attrito. Dunque: con da cui

La compressione della molla: Ecinetica=Eelastica

da cui si ricava:

b) La molla trasferisce lenergia ricevuta come energia cinetica. Il bilancio energetico tra inizio e fine pu essere fatto senza considerare energia elastica n quella cinetica. Infatti tutta lenergia potenziale iniziale mgh si trasforma in energia potenziale mgh e lavoro della forza dattrito. Dunque:

ricordando che

si ottiene:

c) Lenergia dissipata per attrito :

Esercizio 4 a) Un satellite geostazionario ha un periodo di rivoluzione di 24 ore: T = 86400 s Nel sistema di riferimento del satellite forza centrifuga e forza gravitazionale si equivalgono:

dove

e quindi:

da cui si ottiene h = 3.6 x 107 m b) La velocit del satellite

c) Lenergia del satellite sar la somma della sua energia cinetica e di quella gravitazionale (potenziale):

a)

Lenergia che devono erogare i motori sar proprio lenergia di legame del punto c).

Esercizio 5

a) Non essendoci attriti si conserva sia lenergia meccanica che la quantit di moto (solo lungo x, visto che lungo y agisce la forza di gravit). Nellistante iniziale:

Nellistante in cui raggiunge la quota massima sulla rampa:

(nellistante in cui m1 raggiunge la quota mazzima h la pallina ferma rispetto alla rampa ma si muove a velocit v con la rampa rispetto al riferimento solidale con il tavolo) Dalla conservazione della quantit di moto lungo x ( ) si ottiene

Dalla conservazione dellenergia meccanica (

) si ottiene:

b) Consideriamo ora quantit di moto ed energia dopo la discesa dalla rampa.

Dalla conservazione della quantit di moto lungo x ( ) si ottiene

) e dellenergia meccanica (

, c) Per Per si ha: si ha: e e

Esercizio 6 Risolveremo questo problema utilizzando la conservazione dell'energia piuttosto che la dinamica del sistema. Chiamiamo e le velocit (in modulo) del piano inclinato e del blocco rispettivamente, rispetto ad un sistema di riferimento solidale con la superficie orizzontale (un riferimento inerziale). La velocit del piano inclinato sar puramente orizzontale, cio , mentre quella del blocco avr una componente

anche lungo la verticale. Attenzione: la componente orizzontale di NON , poich il piano inclinato scivola sotto il blocco quindi il blocco non scende seguendo una inclinazione . Il bilancio energetico all'istante finale, cio quando , (tralasciando di scrivere l'energia potenziale del piano inclinato che non cambia, perch questo si muove solo in orizzontale) impone:

Nonostante compaiano due variabili, questo problema unidimensionale perch le due variabili non sono indipendenti. Per mostrarlo le scriveremo entrambe in funzione della velocit del blocco rispetto al piano inclinato. La relazione fra : e abbastanza semplice se conosciamo

La relazione fra e si trova ora imponendo la conservazione dell'impulso lungo : infatti non vi sono forze esterne al sistema piano inclinato - blocco con componente non nulla lungo l'asse orizzontale:

Le considerazioni precedenti ci permettono ora di scrivere tutto in funzione di

Dopo noiose semplificazioni ci riduciamo a:

Da cui ricaviamo le velocit

che sono l'oggetto del problema:

Esercizio 7 La palla da biliardo soggetta solo alla forza di attrito di modulo costante in direzione opposta al moto del centro di massa della palla. Questa forza esercita un momento rispetto al centro della palla pari a che determina la variazione del momento angolare (ricordiamo che per una sfera omogenea il momento di inerzia rispetto al centro ). Quindi:

Inoltre per ipotesi cio la palla non ha velocit angolare inizialmente. La velocit lineare del centro di massa della palla da biliardo inoltre decresce linearmente nel tempo perch la decelerazione costante:

La condizione di non strisciamento si raggiunge quando la velocit del punto di contatto fra palla e superficie nulla:

Per sostituzione si ricava la velocit lineare al tempo

Infine, lo spazio percorso dal centro di massa si ricava dalla legge dei moti uniformemente decelerati:

Esercizio 8 Calcoliamo intanto il momento di inerzia del sistema asta e pallina rispetto all'asse di rotazione nel caso di urto totalmente anelastico (quando cio la pallina rimane conficcata nell'asta ad una distanza dall'asse di rotazione):

Il secondo termine in parentesi estremamente piccolo (vale circa quando si sotituiscono i valori numerici). Per semplificare i conti supporremo di poterlo trascurare, ovvero stiamo assumendo che . Imponiamo ora la conservazione del momento angolare rispetto all'asse di rotazione per ricavare la velocit angolare un istante dopo l'impatto:

In questo caso naturalmente il rapporto , seppur piccolo, l'unico termine in gioco e non pu essere trascurato. Scegliendo il centro dell'asta come riferimento per l'asse verticale, il centro di massa del sistema asta pi pallina si trova ad altezza:

Siccome stiamo gi trascurando i termini piccoli in approssimiamo anche cio confondiamo il centro di massa del sistema con il centro dell'asta. Ora facile calcolare di quanto si alza il centro dell'asta nel caso di urto totalmente anelastico imponendo la conservazione della energia:

Il risultato naturalmente approssimato a meno di termini piccoli in . Un calcolo esatto porterebbe a cm. Passiamo ora al caso di urto elastico: in questo caso la velocit della pallina dopo l'urto una variabile indipendente, ma la conservazione

dell'energia vale durante la collisione. Ponendo ancora che (questa volta in modo esatto), otteniamo:

e sapendo

Dalla prima equazione possiamo ricavare e sostituirlo nella seconda, che pu poi essere risolta rispetto a . Tralasciando i passaggi banali ma noiosi, scriviamo direttamente i risultati:

Ora, in modo esatto, determiniamo di quanto si alza il centro della sbarra (che ora coincide con il suo centro di massa) scrivendo una conservazione dell'energia per la sola sbarra:

Infine procediamo a semplificare anche questa formula, trascurando nel denominatore dell'ultima frazione il termine rispetto a (poich proporzionale ad ). L'espressione per si semplifica allora in:

Esercizio 1 Tre blocchi di massa rispettivamente Kg, Kg e Kg poggiano su un piano orizzontale e sono uniti da due funi (vedi figura). Sul blocco agisce una forza orizzontale pari a N. Si determini l'accelerazione di ciascun blocco e la tensione delle due funi nel caso in cui: a) non vi sia attrito tra blocchi e piano b) l'attrito dinamico di ciascuno dei tre blocchi sia pari a Soluzione .

Esercizio 2 Allo specchietto retrovisore di una macchina appeso un ciondolo di massa g tramite un filo di lunghezza cm. La macchina percorre un tratto di strada piano a velocit costante pari a per un tratto di Km/h (fase 1), quindi rallenta con decelerazione costante Km/h (fase 2). Con la m (sempre in piano) fino alla velocit

velocit costante la macchina percorre una curva (ancora in piano) con raggio di curvatura m (fase 3). Al termine della curva la macchina imbocca una salita con inclinazione rispetto all'orizzontale, lungo la quale accelera con accelerazione costante pari a (fase 4). Si determini per ciascuna delle quattro fasi l'inclinazione del filo rispetto alla verticale, la direzione dell'inclinazione (concorde, opposta o perpendicolare al moto della macchina) e la tensione del filo. Soluzione

Esercizio 3 Un bambino gioca con una pallina su una pista collocata sopra un tavolo ad altezza m rispetto al pavimento (vedi figura). Il bimbo vuole colpire con la pallina un bersaglio sul pavimento a distanza cm dal piede del tavolo. La pista inclinata di rispetto al piano orizzontale del tavolo e tra la fine della pista e il bordo del tavolo c' una distanza cm. a) Quale deve essere la velocit con cui la pallina arriva al bordo del tavolo? b) Se il bimbo lascia partire da ferma la pallina, da quale altezza deve lasciarla andare? Si supponga che ) non vi siano attriti ) lungo il tratto orizzontale sul tavolo vi sia un attrito con coefficiente (Si assuma che nel punto di cambio di pendenza tra pista e tavolo la velocit lineare della pallina non cambi in modulo). . rispetto al tavolo

Soluzione Esercizio 4 Un blocco di massa

appoggiato su un piano inclinato con angolo di inclinazione

rispetto all'orizzontale. Il coefficiente di attrito tra blocco e piano inclinato sia . Il piano inclinato trasla su un piano orizzontale nella direzione di discesa del piano inclinato. Si determini il valore minimo di per il quale il blocco rimane fermo rispetto al piano inclinato e il valore della reazione vincolare normale al piano inclinato nel caso in cui a) il piano inclinato trasla con velocit costante b) il piano inclinato accelera nella direzione del moto con accelerazione Soluzione .

Esercizio 5 Su un piano inclinato con angolo di inclinazione posti due blocchi a forma di cubo di massa massa kg e

rispetto all'orizzontale sono kg. Il blocco di

si trovi pi in basso rispetto all'altro lungo il piano inclinato. Il coefficiente di

attrito tra blocchi e piano inclinato sia . I due blocchi sono collegati da una fune inestensibile e di massa trascurabile. Sulla superficie superiore del blocco di massa (quello pi in alto) appoggiato un corpo di massa kg a distanza cm dai bordi del blocco. Il coefficiente di attrito tra il corpo e la superficie superiore del blocco di massa sia . All'istante entrambi i blocchi e il corpo sono in quiete con la fune in tensione. Si determini a) l'accelerazione del corpo b) l'accelerazione di ciascuno dei due blocchi e la tensione della fune c) dopo quanto tempo il corpo raggiunger il bordo del blocco e da quale parte cadr. Soluzione

Esercizio 6 Un'asta incernierata a un suo estremo ad un asse verticale che ruota con velocit angolare costante . Sull'asta infilata una pallina che pu scorrere lungo l'asta con coefficiente di attrito . Si determini in funzione di e dell'angolo di inclinazione l'intervallo di valori di per cui la pallina rimane in equilibrio.

Soluzione

Esercizio 7 Due blocchi di massa kg e kg sono uniti da una fune inestensibile e di massa trascurabile che passa attraverso una carrucola anch'essa di massa trascurabile. Ciascuno dei due blocchi poggia su un piano inclinato come rappresentato in figura. Si trascuri l'attrito tra blocchi e piani inclinati e si calcoli a1) l'accelerazione del sistema a2) la tensione della fune Si suppongano i due blocchi inizialmente in quiete a una quota comune rispetto al piano orizzontale. a3) Dopo quanto tempo uno dei due blocchi raggiunge il piano orizzontale? che quota ha raggiunto in questo istante l'altro blocco? b) Si ripetano i calcoli di cui al punto a1), a2), a3) assumendo un coefficiente di attrito tra blocchi e piani inclinati pari a c) Qual il valore massimo di in moto? che consente al sistema dei due blocchi di mettersi . m

Soluzione

Esercizio 8 Un pendolo composto da un filo inestensibile di massa trascurabile e di lunghezza cm e da un corpo di massa kg. Il pendolo viene spostato dalla posizione di equilibrio fino a formare un angolo rispetto alla verticale. Si determini: a) quale deve essere la velocit minima iniziale del pendolo affinch possa eseguire un giro completo attorno al perno rimanendo in tensione? b) quanto vale la velocit del pendolo nel punto pi basso della traiettoria ( nel punto pi alto ( ) e nel punto corrispondente all'angolo c) quanto vale la tensione del filo nei tre punti della traiettoria considerati in b) ? Soluzione ), ?

Esercizio 9 Due blocchi e di massa rispettivamente kg e kg poggiano su un piano orizzontale e sono uniti da una fune. Al centro della superficie superiore piana del blocco a distanza cm dai bordi collocata una biglia di ferro di massa kg. Sul blocco agisce una forza orizzontale di intesit N che trascina i due blocchi. Si assuma il sistema inizialmente in quiete e la fune tra i blocchi e gi in tensione. In assenza di attrito tra blocchi e piano e tra biglia e superficie superiore del blocco si calcoli: a1) l'accelerazione dei blocchi a2) la tensione della fune, e ,

a3) dopo quanto tempo la biglia cadr dal bordo del blocco B) Si ripetano i calcoli nel caso in cui tra blocchi e piano e tra biglia e superficie superiore del blocco Soluzione vi sia un attrito con coefficiente . .

Esercizio 10 Un'autovettura percorre una curva di raggio attrito tra pneumatici e asfalto. a) Si calcoli la velocit massima con cui l'auto pu percorrere la curva piana senza sbandare. b) Si supponga che la curva sia sopraelevata, ovvero giaccia su un piano inclinato con inclinazione rispetto all'orizzontale, qual' in questo caso la velocit massima con cui l'auto pu percorrere la curva senza sbandare? Soluzione m. Sia il coefficiente di

Esercizio 11 Un camion viaggia alla velocit di di massa a)

km/h. Sul cassone del camion collocata una cassa .

kg. Il coefficiente di attrito tra cassa e pianale del cassone sia

Si calcoli il minimo spazio di arresto del camion affinch la cassa rimanga ferma sul pianale. b1) Si ripeta il calcolo di cui al punto a) nel caso in cui il camion percorre una strada in discesa con inclinazione rispetto all'orizzontale , b2) e nel caso in cui il camion percorre una strada in salita con la stessa inclinazione. Soluzione

Esercizio 12 Su un lago gelato, una ragazza di massa kg con i pattini da ghiaccio tira con una

forza costante una corda che legata a una slitta di massa kg. Inizialmente la slitta si trova a m dalla ragazza ed entrambe sono in quiete. Trascurando l'attrito si calcoli la distanza percorsa dalla ragazza quando viene in contatto con la slitta. Soluzione

Esercizio 13 Una persona si trova su una giostra che ruota con velocit angolare w costante assegnata. La persona cammina tangenzialmente sul bordo della giostra (di raggio R) con velocit v assegnata, misurata rispetto la giostra e nel suo stesso verso di rotazione. Dimostrare lesistenza e lessenzialit del termine di accelerazione complementare (diCoriolis) confrontando le accelerazioni misurate nei sistemi di riferimento fisso e solidale con la giostra. Soluzione

Esercizio 14 Due biglie differenti (masse m ed M) procedono con velocit v e V secondo moti rettilinei uniformi e mutuamente perpendicolari. Le biglie collidono e si osserva che, dopo lurto, la biglia di massa m procede nella stessa direzione e verso dincidenza ma con velocit in modulo v<v. Ottenere il vettore velocit della biglia di massa M dopo la collisione.

Soluzione

Esercizio 15 Allo scopo di stimare la costante di attrito viscoso in un mezzo, si ipotizza che lattrito segua una legge del tipo F = - k v e si utilizzano due tubi disposti orizzontalmente e di differenti lunghezze nei quali viene lanciato il medesimo oggetto con la stessa velocit iniziale. Si osserva che alluscita dai due tubi gli oggetti hanno differenti velocit. In particolare, la differenza di velocit osservate sta in rapporto fisso con la differenza di

lunghezza dei due tubi. Si dimostri che con questi due dati (differenza di velocit duscita, (v, e differenza di lunghezza dei due tubi, (x) possibile ottenere (entro la risoluzione sperimentale e nellambito di applicabilit del modello di attrito viscoso qui adattato) la costante di attrito viscoso stessa. Si espliciti il calcolo nel caso numerico (v = 0.2 m / sec e (x = 5 cm per una massa di 1 Kg. Soluzione

Esercizio n.16 Esercizio Un ragazzo di massa m1 = 50 Kg corre su di una banchina a velocita costante v0 = 3 m/s. All'estremita della banchina e fermo un carrello di massa m2 = 100 Kg. Il ragazzo salta su di esso e dopo un breve scivolamento si ferma rispetto al carrello. Supponendo trascurabile l'attritio tra il carrello ed il terreno, si determini: a) La velocita nale assunta dal carrello vf b) La forza di attrito agente sul ragazzo durante lo scivolamento sul carrello. Il coefficiente di attrito fra le scarpe del ragazzo e la superficie del carrello sia Q = 0.40 c) La forza forza di attrito esercitata sul carrello d) La durata della forza d'attrito sul ragazzo e sul carrello e) Di quanto si sposta il ragazzo rispetto al terreno nel momento in cui smette di scivolare sul carrello f) Quale il corrispondente spostamento del carrello.

Soluzione

Problema 16 Una pallina puntiforme di, massa m, legata ad un filo inestensibile, poggia sul piano di un carrello che si muove di accelerazione costante nota a (vedi figura). a) determinare la tensione del del filo. Scrivere le equazioni del moto in direzione orizzontale per losservatore O del sistema inerziale solidale al terreno, e per losservatore O nel sistema non inerziale solidale al carrello. b) In un dato istante t0 il filo si rompe istantaneamente. Si supponga nullo lattrito tra piano e pallina. Quali sono le equazioni del moto, in direzione orizzontale, della pallina per i due osservatori O ed O? In altre parole, di che moto si muove la pallina rispetto ai due osservatori O ed O dopo che il filo rotto? c) Quale la velocit vettoriale della pallina rispetto allosservatore O e quale rispetto allosservatore O? Si indichi con vC0 la velocit del carrello, rispetto allosservatore O, all'istante di rottura del filo. d) Dopo quanto tempo dalla rottura del filo la pallina raggiunge lestremit del carrello, a distanza d rispetto alla pallina al momento della rottura del filo? Eseguire il calcolo sia da osservatori O' nel sistema non

inerziale che da osservatori O nel sistema inerziale.

Soluzione

Esercizio a Un corpo di massa m=5 Kg e dimensioni trascurabili, fissato allestremit di unasta rigida di lunghezza R=1 m e massa trascurabile, viene fatto ruotare su un piano verticale con velocit angolare costante [=5 rad/s. Determinare la reazione vincolare radiale dellasta quando il corpo : a) nel punto pi alto della traiettoria; b) nel punto pi basso della traiettoria; c) nel punto intermedio della traiettoria; Si risolva il problema da osservatore inerziale e da osservatore solidale con la massa rotante. Risultati: a) T=76 N b) T=174 N c) T=125 N

Esercizio b Una pietra di massa m=3 Kg e di dimensioni trascurabili posta sulla sommit di una superficie emisferica liscia di raggio R=10 m. La pietra fatta scivolare con una una velocit iniziale di modulo v0=5 m/s. Si determini: a) la coordinata angolare J del punto in cui la pietra si stacca dalla superficie; b) il valore minimo di v0 affinch la pietra si stacchi dalla superficie allistante iniziale. Risultati: a) J =41.3 b) v0=10 m/s

Esercizio c Una pietra di massa m=0.5 Kg, inizialmente in quiete, viene lasciata cadere al suolo da unaltezza h. La pietra penetra nel terreno per una profondit d=0.5 m; la resistenza del terreno riassumibile in una forza media F= 30 N. Si determino:

a) la velocit v della pietra nellistante in cui urta il suolo; b) laltezza h da cui viene fatta cadere. Risultati: a) v=7.08 m/s b) h=2.56 m

Esercizio d Un blocco di 3 Kg tenuto contro una molla di costante elastica k=25 N/cm, comprimendo la molla di 3 cm dalla sua posizione rilassata. Quando il blocco rilasciato, la molla spinge il blocco verso lalto lungo un piano inclinato di 20 avente un coefficiente di attrito Q=0.1. Determinare: a) il lavoro fatto dalla molla; b) il lavoro fatto dalla forza di attrito mentre il blocco si muove di 3 cm; c) la velocit del blocco quando la molla raggiunge la posizione di equilibrio; d) lo spazio percorso dal blocco sul piano inclinato; e) nel caso in cui il blocco sia attaccato alla molla, quanto sar estesa la molla prima che il blocco si fermi?
Risultati: a) L=1.13 J b) L=-0.083 J c) v=0.7 m/s d) s=8.8 cm e) x=2 cm

Esercizio e Un corpo di massa m, inizialmente fermo ad una altezza h = 4.9 m, scivola senza attrito lungo un piano inclinato di 60. Giunto in fondo al piano inclinato incontra la superficie scabra del pavimento che ha un coefficiente di attrito dinamico Q = 0.5. Determinare: a) lo spazio percorso dal corpo sulla superficie scabra; b) il tempo totale in cui il corpo in moto. Risultati: a) 9.8 m; b) 3.1 s

Esercizio f Una pallina di massa m risale un piano inclinato di 45 che ha un coefficiente di attrito dinamico Q = 0.3. La velocit iniziale v0 della pallina 20 m/s. Determinare: a) il tempo impiegato ad arrivare allaltezza massima (tempo di salita); b) lo spazio percorso sul piano inclinato; c) il tempo di discesa; d) la velocit con cui ritorna al punto di partenza dopo essere ridiscesa dal piano inclinato. Risultati: a) 2.2 s; b) 22.4 m; c) 3 s; d) 14.4 m/s

Esercizio g Un pendolo costituito da una sfera di massa m fissata ad unasta rigida di lunghezza L e massa trascurabile. Determinare a quale sforzo massimo T lasta deve resistere, considerando ampiezze angolari di oscillazione di 60, 90, 120 e 180. Risultati: T=2mg, 3mg, 4mg e 5mg

Esercizio h Un corpo di massa m, inizialmente fermo ad una altezza h, scivola senza attrito lungo un piano inclinato. Sia U linclinazione del piano rispetto allorizzontale. Giunto in fondo al piano inclinato il corpo incontra la superficie scabra del pavimento che ha coefficiente di attrito dinamico Q d=0.4. Determinare: a) lo spazio percorso dal corpo sulla superficie scabra. b) il tempo totale in cui il corpo in moto. Esercizio 1 Risolviamo direttamente il caso con attrito; il caso senza attrito si ricava da questo ponendo . I tre blocchi sono ovviamente vincolati a muoversi con la stessa legge oraria, quindi avranno una accelerazione comune di modulo . Le forze di attrito si oppongono alla forza , e sono proporzionali al peso dei rispettivi blocchi:

dove comune sar allora:

la massa totale del sistema dei tre blocchi. L'accelerazione

quindi m/s nel caso senza attrito e m/s nel caso con attrito. Passando alle tensioni delle corde, possiamo scrivere il seguente insieme di equazioni:

come si vede, le tensioni non dipendono da

Esercizio 2 Nella prima fase, la macchina si muove di moto rettilineo uniforme, per cui nel suo sistema di riferimento non si manifestano forze apparenti ed il ciondolo rimane verticale. La tensione del filo esattamente uguale al peso del ciondolo: Nella seconda fase la macchina subisce una decelerazione costante . Se N.

chiamiamo Km/h m/s la velocit iniziale e Km/h m/s la velocit alla fine della fase di decelerazione, il tempo necessario alla frenata :

Lo spazio percorso in questo tempo uniformemente accelerato ricaviamo:

m, e dalle leggi cinematiche del moto

da cui si ricava immediatamente m/s . Questa accelerazione appare come una accelerazione fittizia nel riferimento della macchina, parallela alla strada. La tensione complessiva della fune quindi :

e l'angolo di inclinazione

rispetto alla verticale:

con il ciondolo che si sposta verso la parte anteriore della macchina. Nella terza fase l'accelerazione fittizia invece quelle centrifuga data da con m il raggio di curvatura. In modo del tutto analogo al caso precedente si ricava:

con il ciondolo che si sposta verso il il bordo esterno della curva. L'ultima fase leggermente pi complicata delle altre. In questo caso l'accelerazione fittizia e la forza peso non sono pi ortogonali, quindi sommare in quadratura sbagliato. Stavolta l'accelerazione fittizia diventa: , per cui la tensione

Il modulo della tensione

risulta

N, e l'inclinazione:

ed il ciondolo si inclina verso la parte posteriore della macchina. L'inclinazione rispetto alla ``verticale'' della macchina naturalmente maggiore: lunghezza del filo del ciondolo ininfluente in questo problema. . Notare che la

Esercizio 3 La caduta della pallina un moto parabolico con velocit iniziale parallela all'asse

. Il

tempo per cadere di un dislivello ; in questo tempo lo spazio percorso che deve essere uguagliato alla gittata richiesta , per cui:

Nel caso di assenza di attrito, la velocit deve essere acquistata lungo il piano inclinato. Siccome la pallina supposta partire da ferma, la legge oraria semplicemente , dove la componente dell'accelerazione di gravit lungo il piano inclinato (la componente ortogonale viene annullata dalla reazione vincolare). La distanza percorsa legata all'altezza di partenza da , e la velocit finale sar . Riunendo tutte queste formule otteniamo:

da cui cm. Il risultato indipendente dalla inclinazione del piano. Infatti si poteva ottenere considerando la conservazione dell'energia:

Se c' attrito lungo il piano orizzontale, la velocit alla base del piano inclinato dovr essere pi grande di per compensare il rallentamento dovuto all'attrito. La decelerazione corrispondente all'attrito , quindi:

In modo analogo a prima si ricava allora

cm. Anche in questo caso si fatto dalla

poteva ricorrere alla conservazione dell'energia introducendo il lavoro forza di attrito:

Esercizio 4 Consideriamo come riferimento quello del piano inclinato. Se esso trasla in orizzontale con accelerazione costante, nel suo riferimento si avverte una forza apparente che induce una accelerazione . Le equazioni del moto in presenza di attrito saranno:

Dove

l'intesit della reazione vincolare normale ed

l'intesit dell'attrito. ed

un

coefficiente che varia nell'intervallo assoluto minore di otteniamo:

ed esprime il fatto che l'attrito in valore

. Risolvendo le equazioni precedenti rispetto a

Dalla relazione

si ricava immediatamente:

da cui si nota che per non necessaria alcuna forma di attrito. Il caso di traslazione a velocit costante si ottiene ponendo : che la velocit di traslazione sia diversa da zero non ha alcuna importanza per il principio di relativit. Si noti che pu avere sia segno positivo che segno negativo, corrispondenti all'attrito essere direzionato verso la discesa o la salita. In altre parole:

Quando l'accelerazione nulla siamo sicuramente nel primo caso:

Esercizio 5 L'equazione del moto per il corpo sopra il blocco superiore sono semplici, comprendono solo la forza peso, la reazione vincolare normale e l'attrito:

attenzione ad usare il coefficiente a :

corretto. L'equazione si risolve facilmente rispetto

L'equazione per il blocco di massa Quella per il blocco di massa


y y

comprende anche la tensione

della fune.

ulterioremente complicata da due fatti:

La reazione vincolare dipende dalla componente normale del peso complessivo, quindi bisogna contare anche la massa del corpo sovrastante. Sul blocco agisce anche la reazione alla forza di attrito di cui risente il corpo sovrastante, con il segno opposto.

Quindi riassumendo il tutto, e ricordando che i due blocchi devono avere una accelerazione comune perch sono collegati da una fune inestensibile, le equazioni sono:

Sommando le prime due equazioni possiamo eliminare la tensione della fune ed ottenere una equazione per :

Sostituendo ora l'espressione di della tesione:

per esempio nella prima equazione otteniamo il valore

I moti del corpo e del blocco di massa sono entrambi uniformemente accelerati (lungo la stessa direzione). Il moto relativo sar dunque accelerato con accelerazione coperta nel tempo: , e la distanza fra il centro del blocco ed il suo bordo verr

Il corpo cade ovviamente fra i due blocchi, poich

Esercizio 6 Consideriamo il piano definito dall'asta e dall'asse verticale e definiamo il versore diretto verso l'alto e il versore orizzontale che si allontana dall'asse verticale nel piano suddetto. Le forze agenti sulla pallina in un riferimento inerziale sono allora la forza peso , la forza di reazione vincolare e la forza di attrito :

Commentiamo le formule precedenti. Innanzitutto la reazione vincolare non ha componenti fuori dal piano , poich il moto circolare uniforme (ovvero non c' accelerazione angolare) e non vi sarebbe alcuna altra forza che potrebbe bilanciare una componente di fuori dal piano . In secondo luogo la forza di attrito stata scritta

come il suo valore massimo moltiplicata per una frazione ; infatti, nell'ipotesi che la pallina non scivoli, la forza di attrito non ha necessariamente il valore massimo, ma

vale comunque il vincolo . Anzi, ricaveremo le condizioni su imponendo questo vincolo. La condizione per il moto circolare :

proprio

definiamo la quantit adimensionale e sostituiamo le espressioni per le forze ottenendo due equazioni scalari corrispondenti agli assi ed :

Dalla prima ricaviamo il modulo della reazione vincolare:

Sostituendo in gioco:

nella seconda equazione troviamo una relazione che lega tutte le quantit

questa relazione pu essere risolta in funzione di :

Notiamo subito che il numeratore si annulla per ovvero il valore del raggio per cui la pallina rimarrebbe ``in equilibrio'' anche in assenza di attrito. I casi limite per l'attrito si ricavano, come detto prima, dall'imporre :

Risolvendo in funzione di

otteniamo:

ovvero siccome

dove rapporto

il raggio di equilibrio precedentemente trovato; ovviamente nel limite tende ad .

il

Esercizio 7 Ognuna delle due masse, al netto delle reazioni vincolari, spinta a scendere lungo il piano inclinato da una frazione della forza peso , ed trattenuta dalla altra massa attraverso la tensione comune trasmessa dalla corda. Siccome:

sar la massa a scendere. L'accelerazione totale del sistema determinata dalla somma delle forze e dalla somma delle masse (siccome la direzione della forza manipolata dalla carrucola possiamo considerare il moto unidimensionale; inoltre, nella somma delle forze la tensione della corda si elimina esattamente):

La tensione della fune si pu ora ricavare per differenza, notando che per ogni blocco la forza totale agente su di esso si scrive dove l'accelerazione comune precedentemente calcolata (cio per esempio ):

Per giungere a terra la massa

deve percorrere lungo il suo piano inclinato la ed il fatto che il blocco partiva

distanza . Stante l'accelerazione costante da fermo, il tempo necessario :

L'altro blocco ha percorso lungo il suo piano inclinato ovviamente la stessa distanza , ovvero ha raggiunto la quota:

a patto che il piano inclinato fosse sufficientemente esteso. Notiamo che questa ultima condizione puramente geometrica, quindi non cambia nel caso di attrito non nullo. Se

per esiste un attrito, siccome i piani inclinati hanno inclinazione costante, la forza d'attrito si manifesta come una decelerazione costante:

Si noti che entrambi i contributi hanno segno positivo (l'attrito decelera entrambi i blocchi). La forza totale agente sul sistema viene decurtata di questa quantit, per cui la nuova accelerazione vale:

e la nuova tensione:

Il valore limite dell'attrito per rendere possibile il moto quello che annulla la accelerazione totale del sistema:

Esercizio 8 In questo problema le uniche quantit in gioco sono la lunghezza del filo inestensibile , la massa del corpo e la forza di gravit . Dall'analisi dimensionale risulta

immediatamente che la scala delle velocit sar fissata dal parametro m/s che l'unica combinazione delle precedenti grandezze che abbia le dimensioni di una velocit. Nel punto pi alto della traiettoria la forza esercitata dal filo (che supponiamo in tensione) sul corpo e la forza di gravit sono allineate con e dirette verso il basso. La traiettoria circolare richiede una accelerazione centripeta di modulo pari a la velocit nel punto pi alto. La seconda legge di Newton si scrive allora: se

La condizione affinch sia non negativo dunque . L'energia totale del pendolo a questo punto sar la somma dell'energia cinetica e di quella potenziale:

avendo posto lo zero dell'energia potenziale nel punto di sospensione del pendolo. Non essendoci attriti l'energia totale si conserva, ed pertanto uguale a quella calcolata nel punto iniziale del moto (che si trova ad altezza dove vale ):

Uguagliando i valori dell'energia e prendendo il valore limite nella disuguaglianza otteniamo l'equazione:

Con lo stesso procedimento si pu ovviamente ricavare la velocit in qualsiasi altro punto, noto l'angolo. Immediatamente otteniamo:

Passiamo ora alla tensione del filo. Quando questo forma un generico angolo verticale, la tensione sar diretta verso il punto di sospensione:

con la . La

gravit avr poi una componente radiale pari a (la componente azimutale diminuisce il modulo della velocit ma non contribuisce alla curvatura). La somma della gravit e della reazione vincolare (tensione del filo) eguaglia l'accelerazione centripeta, per cui:

Passando all'equazione scalare e facendo la solita sostituzione

otteniamo:

Sostituendo nelle relazione precedenti (che sono state ricavate nell'ipotesi limite che sia nulla) otteniamo:

Esercizio 9 In assenza di qualsivoglia attrito, la biglia esercita solo una forza normale al blocco , bilanciata dal vincolo del piano di scorrimento, senza nemmeno rotolare. La dinamica dei due blocchi non ne influenzata. La fune trasmette una forza fra i due blocchi, decelerando il blocco ed accelerando il blocco ; le equazioni del moto risultano:

dove l'accelerazione comune ai due blocchi (essi sono vincolati dalla fune a muoversi con la stessa legge del moto) e il modulo della tensione della corda (si immagina che e giacciano entrambi nel piano orizzontale. Eliminando si calcola immediatamente l'accelerazione comune:

e sostituendola nella seconda equazione si ricava

La biglia, che non si muove, cadr dal bordo del blocco mosso di cm dalla posizione iniziale, ovvero:

quando quest'ultimo si sar

In caso di attrito poi ogni blocco viene decelerato da una forza proporzionale alla componente normale al piano di scorrimento del peso complessivo che giace sulla superficie di appoggio, ovvero il blocco di blocco viene decelerato ed il blocco

. Inoltre l'attrito della pallina sul blocco decelera ulteriormente il (ed accelera la pallina). Le equazioni del moto precedenti diventano:

come prima eliminiamo

sostituiamo nella seconda e ricaviamo :

utilizzando

ora ricaviamo il valore di

Infine calcoliamo quando la pallina cade; nel riferimento accelerato del blocco pallina sente una forza di attrito ed una forza apparente dovuta alla

la

accelerazione del blocco sottostante pari a . La forza effettiva dunque la pallina cade quando la distanza percorsa pari a :

,e

Esercizio 10 La velocit massima alla quale la curva pu essere percorsa quella che richiede una accelerazione centripeta uguale al massimo attrito possibile. Naturalmente stiamo supponendo che il motore della macchina compensi l'attrito volvente nella direzione del moto della macchina.

Per il secondo caso, consideriamo un riferimento inerziale collegato alla strada. In questo riferimento le forze agenti sulla macchina sono il peso, la reazione vincolare normale e l'attrito. Definiamo una coppia di direzioni ed dirette verso l'alto e verso il centro della curva ortogonalmente a , ed un'altra coppia e dirette lunga la normale uscente dalla strada e la parallela alla strada verso il centro della curva, tutte nel piano ortogonale alla macchina. Le espressioni delle forze e le condizioni affinch il moto della macchina sia circolare uniforme con raggio in un piano orizzontale sono:

dove

Le componenti delle forze in direzione z, per la II legge della dinamica, danno luogo all'equazione:

che, facendo il prodotto scalare, diventa:


(1)

Per un osservatore inerziale le componenti in direzione x producono l'accelerazione a di modulo v2/R; per la II legge della dinamica si ha perci:

eseguendo il prodotto scalare a primo membro, si ha:

Considerando poi che:

ricavando il valore di

dall'eq. (1):

e sostituendolo nell' eq (2) si ha:

da cui si ricava facilmente la velocit:

Come si vede il radicando nell'espressione di pu diventare negativo per valori sufficientemente grandi di (circa ); questo significa che per inclinazioni superiori a questo angolo di soglia la macchina non pu in alcun caso scivolare verso l'esterno della pista. Rivediamo l'impostazione del problema dal punto di vista dell'osservatore non inerziale a bordo dell'auto,. Per questo osservatore il diagramma di corpo libero dell'auto :

Laddove FC rappresenta la forza centrifuga. Per l'osservatore non inerziale l'auto in quiete, per cui le equazioni del moto nelle direzioni z ed x diventano:

si ritrovano le equazioni (1) e (2).

Esercizio 11 Se il camion decelera con decelerazione , il tempo che ci mette a fermarsi sar ed in questo tempo percorrer uno spazio pari a: ,

La cassa rimane solidale con il cassone se la decelerazione massima dovuta all'attrito statico, che vale , supera l'accelerazione . In questo caso il camion percorre:

Se il camion sta procedendo in discesa, la reazione vincolare del cassone non pi ma . Inoltre la cassa tirata verso il basso anche dalla componente della sua forza peso parallela al piano del cassone, ovvero . La forza di attrito massima effettiva (cio comprensiva anche della componente del peso) risulta dunque . Sostituendo nella relazione precedente otteniamo:

Infine nel caso della strada in salita la componente della forza peso parallela al piano del cassone ``aiuta'' l'attrito anzich deprimerlo, per cui diventa: e lo spazio

Esercizio 12 La corda in tensione esercita su ognuno dei due corpi una forza costante . Le accelerazioni (in modulo!) dei due corpi saranno allora legate dalla relazione:

Lo spazio percorso da entrambi i corpi si ricava con le usuali leggi del moto accelerato, e nel momento del contatto la somma degli spazi percorsi deve essere uguale alla distanza totale iniziale:

utilizzando la relazione fra

ed

possiamo eliminare

dall'ultimo membro:

ora notiamo che nell'ultimo membro troviamo di nuovo la espressione di

per cui:

Questo risultato in realt non dipende dal fatto che la tensione della corda sia costante, ma solo dalla conservazione della quantit di moto. Infatti il sistema ragazza-slitta inizialmente fermo, e siccome non interagisce con nient'altro (stiamo trascurando l'attrito con la superficie) la quantit di moto totale deve rimanere nulla. Questo impone una relazione fra i moduli delle velocit a tutti i tempi:

Esprimendo le distanze percorse con relazioni integrali:

possiamo ora sostituire di moto:

con la relazione trovata dalla conservazione della quantit

nell'ultimo integrale riconosciamo di nuovo l'espressione per risultato precedente:

e ci riconduciamo al

Esercizio n. 13 Laccelerazione misurata dal sistema di riferimento solidale con la giostra puramente centripeta (moto circolare uniforme) di modulo dato da a = v2 / R. Per un osservatore fisso la persona compie ancora un moto circolare uniforme ma con velocit periferica in modulo data da v = v + [R, per effetto del trascinamento della giostra. Dunque laccelerazione rilevata dal sistema fisso data da a = v2/R = (v+[ R)2 / R = v2 / R + [2 R + 2v[. Si vede dunque che, per trasformare a in a bisogna tenere conto, oltre che dellaccelerazione centripeta di trascinamento data da w2R, anche del termine complementare dato da 2v[. (Prof. Stefano Oss)

Esercizio n. 14

Le uniche forze essenziali sono quelle interne, che agiscono in coppia e dunque sono tali da implicare la conservazione della quantit totale di moto del sistema. Si ha dunque, vettorialmente,

p + P= p + P. Proiettando su due assi diretti secondo le velocit iniziali delle particelle si scrive m v = m v + M Vx (lungo x) e M V=M Vy. Risistemando i termini si ottiene Vx = m (v-v) / M, Vy = V. (Prof. Stefano Oss)

Esercizio n. 15 E possibile risolvere questo problema semplicemente partendo dal fatto che, dalla F=-kv si ha a = dv/dt = - b v, ove si posto b = k / m. Si pu dunque scrivere dv = - b v dt = - b dx. Dunque si scopre che dv/dx = - b. Nota bene: questa stessa relazione pu essere ottenuta (con pi fatica) integrando la legge dellaccelerazione ed esplicitando velocit (e spostamenti) in funzione del tempo. Il risultato lega comunque variazioni di velocit con quelle di cammino percorso, che quanto chiesto nellesercizio. Nel caso specifico,

(v /(x = - b = - 0.2 / 0.05 sec-1 = 4 sec-1, oppure (essendo m = 1 Kg) k = 4 Kg/sec.

Un blocco di massa

puo scorrere su un piano inclinato di

sull'orizzontale. Il blocco si trova

inizialmente fermo a contatto con una molla a riposo di costante elastica Sia n=0.4 il coefficiente di attrito dinamico tra il blocco ed il piano. Lasciato libero di muoversi il blocco comprime la molla.

 

Calcolare la massima compressione della molla. Calcolare l'energia dissipata durante la compressione.

Soluzione proposta
Nella fig. 3 rappresentiamo la situazione mettendo in evidenza tutte le forze in gioco:

   

Forza elastica: ;

(asse x parallelo al piano inclinato ed orientato nel senso del moto; origine nel punto di riposo ed orientata in senso opposto all'asse x.

della molla; la forza ha dunque intensit pari a Forza peso: Reazione vincolare: Forza di attrito: ;

: perpendicolare al piano inclinato, vincolo liscio;

fig.3

La massima compressione della molla si ha quando l'energia in essa immagazzinata uguale alla variazione dell'energia potenziale della massa, diminuita del lavoro necessario per vincere l'attrito

L'energia persa durante la compressione corrisponde al lavoro della forza d'attrito

Discussione
Nella posizione di massima compressione la molla esercita una forza La forza contrastata dalla componente del peso secondo l'asse x La differenza tra le due forze l'alto. La forza di attrito statico si calcola come quella dell'attrito dinamico ed in genere superiore. In questo caso la forza di attrito dinamico gi superiore per cui la massa rimane nella posizione raggiunta: Se supera la forza di attrito statico la massa si sposta di nuovo verso

Problema 4:
Un blocco di massa il blocco posta una massa si muove su un piano orizzontale liscio ed trainato da una forza ; fra il blocco e la massa esiste attrito con coefficiente pari a n . Sopra

= 0.6.

 

Calcolare l'accelerazione del sistema nell'ipotesi che m2 non si muova rispetto a m1. Calcolare la forza massima applicabile a m1 affinch i due blocchi continuino a muoversi insieme.

Soluzione proposta
Rappresentiamo la situazione in fig. 4

fig. 4 Poich sotto l'azione della forza F di 10 N i due blocchi si muovono uniti, l'accelerazione di entrambi data da

La massima forza che si pu applicare affinch i corpi rimangano uniti quella per la quale l'accelerazione determina sulla massa m2 una forza inferiore alla forza di attrito. Deve cio essere

quindi

La forza massima applicabile percio

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