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Al Sindaco di Vasto
Avv. Luciano Lapenna
Palazzo di Città - Vasto
e p. c.
a S. E. il Prefetto di Chieti
Dott. Vincenzo Greco
Ufficio Territoriale del Governo
Corso Marrucino - Chieti
in relazione
premesso
che è tuttora in corso la relativa procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (i termini per la
presentazione delle relative osservazioni scadranno il prossimo 10 Giugno);
considerato
- che in sede istruttoria –com’è stato autorevolmente osservato in sede di Conferenza dei Servizi
dallo stesso Capo dell’Ufficio Circondariale Marittimo e Comandante del Porto di Vasto, T. V.
Ivan Savarese- non è stata presa nella benché minima considerazione la circostanza della
contiguità del sito sul quale dovrebbe sorgere l’opera in oggetto con l’area occupata
dall’impianto della Fox Petroli SpA, stabilimento classificato a Rischio di Incidente Rilevante, e
pertanto soggetto alla disciplina prevista dalla cosiddetta Direttiva Seveso;
- che una ulteriore procedura di V.I.A regionale è in corso attualmente per l’impianto della Fox
Petroli S.p.A., a seguito del progetto da essa presentato di modifica e ampliamento dello stesso;
- che il comune di Vasto deve ancora attuare le disposizioni del D.M. 5 Maggio 2001, che all’Art.
4 prevede la redazione di un Elaborato Tecnico Rischio di incidenti rilevanti (RIR), la cui
mancanza ha a tutt’oggi impedito che venissero stabilite le opportune distanze di sicurezza da
osservare nei confronti degli impianti rientranti nell'applicazione della Direttiva Seveso da parte
di nuovi insediamenti;
rilevato
- che la zona in oggetto ospita altresì un agglomerato residenziale, e che l’Art. 23, comma 1, del
Decreto Legislativo 334/1999 (legge che recepisce in Italia la Direttiva Seveso II) prevede che
"la popolazione interessata deve essere messa in grado di esprimere il proprio parere nei casi
di [...] creazione di nuovi insediamenti e infrastrutture attorno agli stabilimenti esistenti";
- che il Comune di Vasto non ha ancora neppure ottemperato agli obblighi di informazione alla
popolazione sul tipo di impianto, sulla natura del rischio, sulle misure di sicurezza da adottare e
sulle norme di comportamento da osservare in caso di incidente di cui all’Art. 22, commi 4, 5, 6
del suddetto Decreto Legislativo 334/1999; e ciò sebbene la legge lo obblighi a farlo
“tempestivamente”, e nonostante le ripetute sollecitazioni pervenute dalla nostra Associazione;
preso atto
- che il suddetto Art. 23 del Decreto Legislativo 334/1999 prevede, al comma 2, che "Il parere
[della popolazione] è espresso nell'ambito del procedimento di formazione dello strumento
urbanistico o del procedimento di valutazione di impatto ambientale”, che, come in premessa, è
tuttora in corso;
diffida
Con osservanza.
Michele Celenza