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Economia e politica agraria!

Azienda e Impresa!
Azienda! Unit tecnica di produzione costituita da terreni (anche apprezzamenti non contigui), impianti, attrezzature, che permettono all'agricoltore di svolgere in maniera continuativa cicli di produzione agraria.! costituita da tre fattori:! Terra! Capitale! Lavoro! Questi tre fattori sono presenti nelle diverse aziende in proporzioni diverse ma comunque in grado di permettere lo svolgimento continuativo di cicli di produzione agraria.! L'azienda quindi una Entit oggettiva ben denita ed identicabile.!

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Impresa! l'unit di gestione dell'azienda e fa riferimento alla gura dell'imprenditore ed all'attivit da questi svolta, la quale consiste nel coordinare i fattori della produzione al ne di ottenere una data produzione e nell'assunzione del rischio derivante dall'attuazione del processo produttivo.! L'impresa quindi, non altro che l'azienda con la presenza dell'imprenditore che svolge la propria specica attivit.! L'azienda con la presenza dell'imprenditore diventa un'impresa.! Spesso i due termini vengono confusi ed usati indifferentemente mentre la differenza sostanziale:! L'impresa un concetto economico e dinamico (come un lm), mentre l'azienda essenzialmente un concetto tecnico e statico (come una fotograa).!

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Imprenditore agricolo!

L'imprenditore pu essere classicato in base all'oggetto come agricolo e commerciale, l'articolo 2135c.c regolamenta l'attivit dell'imprenditore agricolo.! "Egli colui che si dedica alle attivit agricole essenziali, coltivazione del fondo, silvicoltura e allevamento o attivit connesse"! Esposto al rischio ambientale, egli gode di agevolazioni particolari in ambito normativo ed sottratto alla disciplina dell'imprenditore commerciale, ad esempio l'iscrizione nel registro delle imprese ha solo valenza di certicazione anagraca.! Con il decreto del 18 maggio 2001 si iniziato il processo di modernizzazione delle norme sulle imprese agricole per avvicinare maggiormente il lavoro giovanile e per tutelare ulteriormente le posizioni dei terzi.! Per attivit essenziali si intendono anche cicli biologici e allevamenti ittici, ad annullare la stretta connessione tra produzione e terra in senso stretto.! Agli imprenditori che si dedicano a queste attivit consentito anche la vendita al dettaglio dei prodotti provenienti e derivati.! Per coltivazione intendiamo anche serre vive e funghi.!

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Per silvicoltura si intende l'estrazione dei prodotti del bosco, ma non la legna.! Per allevamento si intende sia bestiame che ittico.! Le attivit connesse invece possono essere espresse in due macro categorie:! Manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializzazione e valorizzazione dei prodotti ottenuti dal fondo o dagli animali! Attivit dirette alla fornitura dei beni e servizi utilizzando attrezzature o risorse normalmente impiegate nell'attivit agricola (agriturismo)! Si dicono connesse perch ci deve essere un legame reale con l'attivit essenziale sia sul piano soggettivo, colui che la esercita, sia sul piano oggettivo, le risorse che si utilizzano devono derivare dall'attivit essenziale.! Dal 2001 si intendono connesse tutte le attivit della liera agricola.! Nel 2004 un decreto ha precisato la denizione di imprenditore agricolo professionale come colui che ha le competenze e conoscenze professionali e dedica all'attivit agricola sia diretta o indiretta il 50% del proprio tempo e ne ricava il 50% del proprio reddito da lavoro.! Questo ad abrogare la precedente gura dell'imprenditore agricolo a titolo principale per cui erano necessari i due terzi 2/3.! Lo stesso decreto del 2004 ha denito la societ agricola, poco diffusa in Italia, come societ avente per oggetto sociale l'esercizio esclusivo dell'attivit agricola sia essa di persone, con almeno un imprenditore agricolo o di capitali, con almeno un amministratore imprenditore agricolo.! Nel 2005 si ribadita la denizione di imprenditore agricolo con necessit di requisiti continui, che se decadono in 5 anni si perde la qualica.! Le agevolazioni che hanno sono sulle imposte e sul credito, il tutto per favorire l'afusso di capitali al settore primario.! Il settore agroalimentare una voce fondamentale sul PIL nazionale, attualmente pesa il 15%.! Le importazioni tendono pero nuovamente ad aumentare mentre le esportazioni tendono a diminuire.! Abbiamo due tipologie di produttori, i primi anche detti produttori di prodotti mediterranei cio di riso, tabacco, e frutta fresca, mentre i secondi producono ori, vino e olio.! L'attivit dell'imprenditore agricolo con i recenti decreti si andata a delineare come composita di attivit essenziali e connesse.! Tra le connesse hanno valenza rilevante gli agriturismi, attivit turistica svolta all'interno di una azienda agraria.! Esso non turismo rurale che invece un operatore turistico collocato su un ambiente rurale.! Il 94% degli imprenditori agricoli sono coltivatori diretti, cio non si avvalgono del lavoro altrui.! la regione ad attribuire la qualica di imprenditore agricolo professionale con rilascio attestato.! L'imprenditore agricolo dal punto di vista economico :! Colui che coordina i fattori della produzione (K, L, Terra = Capitale fondiario, organizzazione)! Colui che atto alla produzione! Colui che assume i rischi tecnici ed economici, dove tecnici sta per condizioni atmosferiche ed economici per quantit, prezzo e mercato.! Colui che cerca di realizzare il massimo protto.! Colui che sceglie le attivit da svolgere, per esempio coltivare o allevare.! Quest'ultima una attivit vincolata da:! Vincoli di natura sica, clima e geograa!

Vincoli di natura politica, agevolazioni e proibizioni ! Vincoli di natura economica, orientare o consigliare.!

La propriet si intende come rapporto giuridico tra imprenditore e impresa, fondamentale per IAP.! L'impresa invece il momento economico oggettivo strettamente legato all'imprenditore.! L'azienda il momento di incontro dei fattori della produzione coordinati dall'imprenditore.! In Italia attualmente abbiamo 1,5 milioni occupati nel settore agricolo, in generale il settore agroalimentare rappresenta il 15% del PIL, ma quello agricolo in senso stretto solo il 2%.! Cereali e latte sono prodotti meno diffusi in Italia.! La trasformazione del prodotto agricolo, per non passare a impresa commerciale, deve avvenire all'interno dell'azienda.! Tutte le aziende agricole sono inserite in liere e organizzazioni territoriali.!

Dal punto di vista teorico! "l'azienda agraria la combinazione elementare dei mezzi di produzione", infatti i beni non si uniscono da soli ma sono coordinati in quantit e qualit. ! Elementare perch la risultante unit che non pu scomporsi senza diminuire l'efcienza produttiva.! Il funzionamento dell'azienda agraria esige la cooperazione di persone siche a capo delle quali sta chi attua la combinazione dei mezzi e li fa funzionare.! Accanto all'unit oggettiva dell'azienda si pone un'unit di gestione, unit soggettiva, che possibile identicare nell'impresa la cui sfera specica riguarda le scelte aziendali.!

Tipi di azienda! Oltre il 30% delle aziende agrarie sono al di sotto di un ettaro, Eurostat quindi non le censisce a livello comunitario, nonostante ci anche esse stanno sul mercato.! Si denisce medio imprenditore colui che gestisce circa 50 ettari mentre grande quello che gestisce oltre i 50 ettari, la patologia fondiaria consiste nella polverizzazione dovuta alle successioni.! Oltre al fattore dimensionale esistono altri parametri come:! Luogo di ubicazione, 5 ettari in un luogo possono rappresentare una grande azienda, cio dipende da dove ubicata l'azienda.! Il livello di lavoro manuale! L'indirizzo produttivo! Il reddito ottenibile! I criteri sono:! Ordinamento tecnico economico! Dimensione economica dell'azienda! Basate sui redditi lordi standard che indicano la differenza tra valore della produzione standard meno l'importo standard dei costi variabili specici.! L'azienda agraria in base al rapporto impresa-propriet pu essere:! Impresa diretta coltivatrice, propriet o aftto! Conduzione con salari! Compartecipazione, collaborazione di tipo manuale che prevede come compenso una parte della produzione.! Societ, messa in comune di K e L per l'allevamento del bestiame e attivit connesse.! Mezzadria, coltivazione del fondo e suddivisione degli utili.! Colonia parziaria, utilizzo solamente del fondo.!

Scelta imprenditoriale !
Si concretizza con l'ottimizzazione delle scelte che tengano conto dei vari rischi e vincoli, siano questi economici, sici o politici.!

Rischio economico, sar fondamentale che l'imprenditore abbia idea dei prezzi di mercato, sia al momento della semina che alla ne del ciclo biologico. ! Ultimamente ad esempio cresciuto del 100% il prezzo dei cereali a causa di favorevoli condizioni ambientali e l'incremento della domanda da parte di Cina e India.! Oltre a questo l'imprenditore dovr attuare scelte sulla combinazione dei fattori produttivi e sulla natura commerciale delle scelte, cio a chi e come offrire i prodotti.! Il momento di raccolta, l'imprenditore deve decidere nell'ottica della massimizzazione del protto, se vendere subito o aspettare sapendo per che aspettare implica avere disponibilit siche, magazzini, e nanziarie di considerevoli quantit.! Essendo spesso i cicli biologici dello stesso prodotto concomitanti al momento della ne, ci sar molta offerta e quindi il prezzo sar pi basso che in altri momenti, in questi casi gli imprenditori cooperano per mantenere il valore del prodotto.! Essendo pi numerose le piccole e medie imprese in questo settore, si preferisce al ricorso al credito l'autonanziamento. da sottolineare per che per incentivare il ricorso al credito gli istituti creditizi hanno concordato norme sul credito agrario che ha un tasso nettamente inferiore a quello delle altre attivit.! Nel lungo periodo, modicazione dei fattori, l'imprenditore tende a massimizzare il protto, mentre nel breve periodo, il suo obiettivo il reddito lordo cio ricavi meno costi variabili.! Come per qualsiasi impresa a ne del processo produttivo e realizzati i ricavi, sono necessarie delle valutazioni consuntive sui risultati raggiunti grazie alle scelte adottate.! Per fare ci pu adottare due metodi per la valutazione dell'efcienza, quello tecnico e quello economico.!

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Efcienza tecnica, presuppone il raggiungimento della massima produzione con il minimo impiego dei fattori produttivi.! Gli indici per confrontarli sono il reddito netto per ettaro di supercie e il reddito netto per unit di lavoro.! Questi indicatori misurano la redditivit di un ettaro e di un'unit lavorativa. Altri indici adottabili sono quelli della produzione lorda vendibile e la misura dell'intensit del capitale fondiario.! Efcienza economica, misura la validit delle scelte tramite il confronto di un bilancio preventivo e uno consuntivo.! I vincoli economici possono anche riguardare:! Capitali preesistenti! Disponibilit e tipologia di manodopera ! Conoscenza scientica! Domanda! Oggi non pi la distanza sica dai mercati!

Rischio sico, ovviamente le attivit di scelta in questo settore caratterizzata da una maggiore incertezza dovuta agli agenti atmosferici e pertanto l'attivit decisionale dovr tenere conto di questo.! Un esempio di soluzione al problema sono le serre, cio forzature della produzione con costi elevati.!

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Rischio politico, sono normative europee restrittive o incentivanti relativamente a determinate colture.!

Fattori produttivi!

I fattori produttivi della produzione sono il capitale fondiario, il capitale agrario, il lavoro e l'organizzazione.! 1.Capitale fondiario, corrisponde alla terra, intesa come elemento naturale irriproducibile messo a disposizione dell'uomo dalla natura ed a quanto in essa viene stabilmente investito in forma di capitale e/o lavoro, quali fabbricati, sistemazioni idrauliche, opere di viabilit,piantagioni legnose, ecc. In sintesi con il termine "capitale fondiario" si intende la terra originaria e le opere di miglioramento stabilmente incorporate in essa.! Economicamente un capitale sso, cio a logorio parziale.!

2.Capitale agrario, corrisponde a tutti quei capitali di cui, oltre al capitale fondiario, l'impresa deve disporre per realizzare il processo produttivo.! A differenza di quello fondiario, il capitale agrario sicamente mobile e quindi trasferibile.! Economicamente in parte sso ed in parte circolante.! costituito da un complesso eterogeneo di beni classicabili come segue:! Di scorta ! Vive = bestiame! Morte sse = macchine e attrezzi! Morte circolanti = foraggi, sementi! Di anticipazione, disponibilit nanziaria teorica, i cui interessi annui coprono la differenza tra interessi passivi e attivi di gestione e sono i materiali acquistati, prodotti in attesa di vendita.!

3.Lavoro, pu essere manuale o direttivo. Ci sono periodi con maggiore necessita di lavoro a causa dei cicli biologici di ci che si coltiva.! necessario averlo professionale e preparato. Negli ultimi anni si diffuso il part-time farming.! Esso pertanto non omogeneo anche perch pu essere all'aperto o in struttura, esso non sempre professionale per motivi della stagionalit.! necessario avere conoscenze sul ciclo biologico per evitare scelte di gestione non appropriate. Sono diminuiti tempi e fatica al crescere della produzione in seguito alla meccanizzazione.! Non ci pu essere alta specializzazione se non nelle monocolture (vivaio). ! La condizione ideale di scelta aziendale quella di alternare colture invernali e estive, questo attuabile nel settore zootecnico ma non sul agrario. ! La distribuzione del lavoro sar quindi statico nel settore zootecnico e alternante per l'agrario.! La popolazione pu essere distinta in rurale e agricola, quella agricola svolge il lavoro agricolo mentre quella rurale persegue solo di vivere in ambiente rurale.! Dagli anni '50 ad oggi si avuta una diminuzione percentuale degli occupati in agricoltura, dal 42% al 4,3% a seguito dell'esodo degli anni '60/'80 dalle campagne verso le citt.! Il 4,3% nostro non in linea con i dati europei, dove la media di 4,9%, mentre in USA lo 0,7% a causa della forte meccanizzazione nel ramo cerealicolo (molto diffuso in USA).!

In Italia la percentuale maggiore al sud e minore al nord in relazione alla maggiore offerta di altri lavori al nord.! Negli anni '70 diminuiscono gli uomini impiegati nel settore e i pi i giovani si dirottano in altri settori. Chi rimane sono solo donne e anziani sicamente meno indicati.! Si pensava che non essendoci ricambio generazionale in 20 anni sarebbe crollato il settore ma non stato cos grazie alla meccanizzazione.! I coltivatori diretti operano sul 75% del territorio coltivabile italiano mentre il 25% sono aziende pi grandi e complesse. ! Il lavoro in questo settore pu essere autonomo (costante) o salariato (anche stagionale). Una sorta di cassa integrazione indennizza chi lavora solo per 180 giorni l'anno (5/6000).! C' molto lavoro nero in questo settore e l'operaio pu avere 4 qualiche funzionali:! Orario comune, sa fare di tutto ma non specializzato.! Operaio qualicato, aggiunge qualcosa alla manualit.! Operaio specializzato, altamente professionale.! Operaio super specializzato, introdotto dai sindacati per consentire ulteriori avanzamenti di carriera.!

4.Organizzazione, come l'imprenditore riesce a combinare e coordinare i fattori, cio sono le scelte e decisioni.! I quattro fattori vengono remunerati come segue:! Capitale fondiario = Rendita.! Capitale agrario = Compenso all'interesse.! Lavoro = Salario o stipendio.! Organizzazione = Protto o perdita.!

L'impresa per essere tale abbisogna di un quarto fattore produttivo, il fattore imprenditoriale, che si identica nella gura dell'imprenditore denito come colui che attua le scelte produttive, coordina i diversi fattori produttivi aziendali al ne di attuare il processo produttivo sostenendone il rischio sia tecnico che economico.! I fattori produttivi dell'impresa comportano altrettante gure economiche che tali fattori apportano ed altrettanti redditi che a tali gure competono e che si possono sintetizzare come segue:!

! Tipi di impresa! !

Figura Economica Proprietario fondiario Capitalista Lavoratore manuale lavoratore intellettuale

Fattore produttivo apportato Capitale fondiario Capitale agrario o di esercizio Lavoro manuale Direzione, amministrazione Scelte produttive

Reddito di spettanza! (Simbolo) Benecio Fondiario Bf Interesse I Salario Sa Stipendio St Tornaconto T

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Imprenditore

Si parlato di gure economiche e non siche perch molto spesso un'unica persona sica (o giuridica) riassume in s pi gure economiche.! La completa scissione di tutte le gure si avrebbe solo se l'imprenditore prendesse in aftto il capitale fondiario, a prestito il capitale agrario, si avvalesse di manodopera salariata e stipendiata.! Nella realt agricola la gura imprenditoriale riassume in s anche la gura del capitalista e pu, ma non sempre, riassumerne altre.! Dai rapporti tra impresa, propriet fondiaria e lavoro derivano diverse combinazioni che danno origine ai seguenti tipi di impresa:!

1)Propriet coltivatrice, quando l'imprenditore riassume in s tutte le 5 gure economiche.! 2)Afttanza coltivatrice, quando l'imprenditore riassume in s la gura del capitalista e quella del lavoratore sia manuale che intellettuale, mentre il capitale fondiario lo prende da terzi mediante contratto d'aftto.! 3)Propriet capitalista, quando l'imprenditore si avvale di manodopera salariata, mentre il lavoro intellettuale pu anche essere di suo apporto.! 4)Afttanza capitalistica, quando l'imprenditore oltre che avvalersi totalmente di manodopera salariata prende in uso il capitale fondiario.!

Ovviamente lo schema non comprende tutte le realt produttive, vi sono infatti imprese miste, per esempio, il caso della "propriet capitalistico-coltivatrice" nella quale il fattore lavoro in parte apportato dall'imprenditore e dalla sua famiglia ed in parte da atre gure ben distinte.! Vi sono poi imprese in cui il capitale fondiario parzialmente dell'imprenditore mentre la restante parte di propriet di altri, si parla allora di aziende "parte in propriet e parte in aftto".!

Impresa autonoma e impresa a tempo parziale! L'impresa autonoma per dimensioni e strutture in grado di assicurare il lavoro della famiglia assicurando alla stessa un reddito annuo adeguato.! L'impresa a tempo parziale invece quella insufciente ad assicurare condizioni di impiego del lavoro e livelli di reddito adeguati per cui i membri della famiglia dedicano solo parte del loro tempo al lavoro in azienda, essendo in misura preponderante occupati in altre attivit.!

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Bilancio aziendale!

Il bilancio Economico! la rappresentazione ordinata dei fatti economici connessi con l'attivit produttiva agricola e relativi ad un ciclo economico.! In relazione al momento in cui viene eseguito pu essere:! Consuntivo, quando l'analisi viene effettuata alla ne del ciclo produttivo per cui i fatti economici esaminati si sono gi vericati.! Preventivo, quando l'analisi viene effettuata prima della realizzazione del ciclo produttivo ed i fatti economici sono assunti in via ipotetica.! Globale, vengono analizzate tutte le attivit produttive aziendali.! Parziale, l'analisi considera solo una parte delle attivit (un solo settore produttivo, ad esempio la produzione del grano in un'azienda cerealicola zootecnica)!

Il ciclo produttivo pu essere denito come un intervallo di tempo tale che la produzione ottenuta durante questo periodo sia in grado di remunerare tutti i fattori impiegati per ottenerla.! L'attivit agricola a differenza di altri settori caratterizzata da cicli produttivi molto lunghi, spesso superiori all'anno; inoltre nella stessa azienda agricola vengono spesso praticate pi colture.! Questi fatti impediscono la precisa individuazione del ciclo economico, in pratica si assume il ciclo produttivo pari alla durata dell'anno solare (1/1-31/12).! Come ogni altra attivit produttiva, anche l'attivit agricola mira all'ottenimento, attraverso l'impiego di una adeguata quantit di fattori produttivi di una certa produzione, di un protto.! I fatti economici descritti nel bilancio sono l'insieme dei fattori impiegati e dei prodotti ottenuti dall'imprenditore nell'azienda in un dato ciclo produttivo.! Possono pertanto essere distinti in due grandi gruppi comprendenti l'uno le Attivit o entrate o input, l'altro le Passivit o uscite od output.! Le aziende agrarie non sono sottoposte ad obblighi contabili, se dotate di un imprenditore capace terranno comunque una adeguata contabilit.! Questo potr gi essere un indice di selezione. Infatti questa il presupposto per una serie di fattori manageriali e di ordine pratico, quali ad esempio:! L'accesso a diverse forme di contributi pubblici anche di tipo strutturale! Permette di usufruire in alcuni casi dell'assistenza pubblica.! Orienta le scelte dell'imprenditore (controllo periodico di gestione, pianicazione strategica, ricerca operativa, ecc)! Qualora le aziende non tengano una contabilit per problematiche non dipendenti dalla volont dell'imprenditore, si dovr procedere con la redazione di bilanci ante e post similmente a quanto sancito dal Reg. CEE 1257/99 per la concessione degli aiuti strutturali, con tutti i limiti riscontrati in tali situazioni ( esempio, difcolt di imputazione delle quantit prodotte e dei prezzi)! Nel caso di societ con obbligo di scritture contabili l'analista esterno dovuto a vericare il trend di sviluppo dell'impresa tramite gli ultimi due o tre bilanci e le veriche contabili possono avvenire in sede di una migliore interpretazione delle voci iscritte in essi.! Il periodo di riferimento per i bilanci agrari sempre l'anno solare, infatti si usa un periodo che va dal 11/11 al 10/11, soprattutto in Italia centrale dove le aziende sono quasi tutte vitivinicole e la raccolta ad ottobre.! In Sardegna a causa della grande presenza di aziende cerealicole va dal 1/9 al 31/8.! La diversit sta nella diversa tipologia di colture, possono tuttavia insorgere problemi a causa delle anticipazioni colturali che provocano sovrapposizioni temporali.! La contabilit per queste aziende non obbligatoria ma solo una necessita per valutazioni interne.! Sono obbligatorie solo le scritture relative all'IVA, il libro matricole e il libro paga se ci sono dipendenti.! L'analisi algebrica della situazione economica come segue:! P - C = +-T! Dove T sono perdite o protti; P la produzione lorda vendibile, cio tutti i risultati della produzione animale o vegetale compreso il magazzino anche se difcilmente stimabile perch sono indubbie le effettive quantit senza una contabilit precisa e il prezzo che si realizzer vendendole denito; C il costo/reddito ed ! C = Sm + Qp + Tr + Rl + Rd + Re + Rf! Dove i primi tre sono i costi extra aziendali, mentre tutti gli altri sono costi aziendali.!

C rappresenta il costo per l'imprenditore e reddito per coloro che li percepiscono.! Sm sono le spese mercantili (sementi, mangimi).! Qp sono quote di perpetuit, cio quote si ammortamento necessarie a reintegrare il capitale a lento rigiro come quelle per le macchine industriali e quindi avremo minore obsolescenza.! Tr sono i tributi.! Rl il reddito da lavoro manuale.! Rd il reddito da lavoro direttivo.! Questi costituiscono i salari stipendi e possono essere espliciti (presenti nel libro paga) o impliciti.! Per la voce impliciti del reddito direttivo il 3,05% della produzione.! Re il reddito di esercizio. ! Rf il reddito fondiario, cio il compenso che spetta a colui che apporta il capitale fondiario. ! Pu essere esplicito (c' un utilizzatore del fondo che paga aftto) oppure implicito se l'utilizzatore il proprietario.! di difcile determinazione, di solito il 1/1,5% del valore del fondo.! Sostituendo otteniamo! P - Sm - Qp - Tr - Rl - Rd - Re - Rf = +-T!

I costi extra aziendali sono costi da sostenere per ottenere l'uso di mezzi che l'imprenditore non ha! Sm + Qp + Tr = S! Il reddito globale ! Rl + Rd + Re +Rf +-T = Rg! Allora!

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P - S = PNaz, prodotto netto aziendale! P - Sm = VA, valore aggiunto! P - (Sm + Qp) = PNSoc, prodotto netto sociale! P - (Sm + Qp + Tr) = PNaz, prodotto netto aziendale, cio distribuibile tra i fattori della produzione.! Reddito Netto! Somma dei redditi spettanti all'imprenditore concreto per gli apporti che egli direttamente conferisce nel processo produttivo in termini di capitale e lavoro, oltre al fattore imprenditoriale.! L'imprenditore puro, inteso come colui che organizza i fattori della produzione e si assume il rischio di impresa, non esiste nella realt in quanto oltre al fattore imprenditoriale apporta sempre in misura pi o meno cospicua altri fattori.! Pertanto egli percepir oltre al Tornaconto, che gli compete in quanto imprenditore, anche altri redditi in relazione alle prestazioni che conferisce nel processo produttivo.! Cos ad esempio se conferisce il capitale di esercizio (agrario) e il lavoro, percepir oltre al Tornaconto anche gli interessi ed il salario e lo stipendio.! In questo caso il suo reddito sar formato da:! RN = PLV - (Sv + Q + Tr + Bf)!

Tale differenza comprende i compensi fattori detti, ma in un unico aggregato, la cui disaggregazione richiede assunzioni di ipotesi ed attribuzioni di valori.!

Il RN a differenza del PN a composizione in apporto alle diverse combinazioni di imprenditore concreto.! Se l'imprenditore proprietario del capitale agrario, del capitale fondiario e coltivatore diretto, il suo reddito netto uguale al reddito globale.! Se afttuario e coltivatore diretto ci non avviene.! Non possibile esprimere il reddito netto con una formula generale ma bisogna di volta in volta esprimere la tipologia di imprenditore.! Per valutare l'efcienza aziendale si usano diversi indici. Fino a 30/40 anni fa al centro dell'attenzione vi era il possesso del K fondiario, oggi l'attenzione volta al reddito netto.!

Algebricamente se l'imprenditore non coltivatore diretto abbiamo! Rn = Rg - Re! Se l'imprenditore non proprietario ! Rn = Rg - Rf! Se non amministratore allora sar! Rn = Rg - Rd! Bilanci parziali, sono molto utili se preventivi, permettono all'imprenditore di contabilizzare solo un'attivit.! Sono rapidi e tempestivi ma non semplice separare le attivit perch ci sono costi congiunti e connessi (lavoro direttivo o tasse).!

Il bilancio globale consuntivo!

L'esecuzione di un bilancio consiste nella quanticazione delle variabili indicate nell'equazione di determinazione della produzione lorda vendibile (PLV).! La parte attiva del bilancio costituita dall'insieme dei ussi in entrata che si sono registrati nel corso dell'anno (ciclo produttivo) con la vendita dei prodotti.! In pratica viene calcolata individuando, per le diverse produzioni, la quantit prodotte ed il relativo prezzo di vendita.! I prezzi da assumere sono quelli di mercato all'ingrosso, al dettaglio a seconda delle modalit di vendita e sono "franco azienda".! Per franco azienda si intende depurati delle spese di commercializzazione.! Per i prodotti conferiti a cooperative di trasformazione il prezzo da assumere quello liquidato dalla cooperativa, tale prezzo dovrebbe coincidere con il valore di trasformazione del prodotto conferito.! Le quantit sono quelle effettivamente vendute o vendibili.! Pi complesso il calcolo delle produzioni degli allevamenti per la produzione di carne.! I prodotti degli animali separabili dal loro corpo come la lana, il latte, le uova, non creano problemi per la loro determinazione e vengono riportati direttamente nella Produzione Lorda Vendibile, ma vi sono altri prodotti non separabili dal corpo come la carne e gli incrementi di qualit. ! Per il calcolo di tali produzioni comunemente indicati nella PLV come Utile Lordo Stalla (ULS), si deve procedere ad un apposito conteggio impostando a parte il "conto stalla" o "conto bestiame".! Il conto stalla, come qualsiasi altro conto si articola in due parti corrispondenti al Dare e Avere.! In Dare si indicano in quantit e valore la consistenza iniziale del bestiame e gli eventuali acquisti.! In Avere la consistenza nale e le eventuali vendite.!

Le nascite e le morti si inseriscono, senza valore, rispettivamente in Dare e in Avere.! Dalla differenza tra Avere e Dare si ottiene l'utile lordo di stalla (se Dare > Avere si avr una perdita ed andr in detrazione nella PLV). L'aggettivo lordo ricorda che si tratta di un utile non depurato delle spese di produzione.! ULS = (Consistenza nale + Vendite) - (Consistenza Iniziale + Acquisti)! L'insieme delle produzioni in valore costituisce il ricavo lordo dell'azienda che viene denito con il termine di Produzione Lorda Totale (PLT).! Una parte di questa produzione pu essere trattenuta in azienda come fattore produttivo e costituisce la quota dei prodotti reimpiegati, come ad esempio il letame che viene usato come fertilizzante o parte delle produzioni eventualmente utilizzate come sementi o la paglia usata come lettiera.! Non confondere i reimpieghi con l'autoconsumo, cio i prodotti che vengono consumati dall'imprenditore e dalla sua famiglia.! In sintesi:! PLV = PLT - R! PLV = L'insieme delle produzioni che possono essere:! Auto consumate, trattenute per i consumi familiari.! Vendute, parte effettivamente commercializzata.!

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PLT = Insieme dei prodotti ottenuti in azienda, esclusi solo i prodotti intermedi, cio quelli destinati a successive trasformazioni nell'ambito aziendale (esempi, i foraggi in latte e/o carne, l'uva in vino, le olive in olio), questi non rientrano nella Produzione Totale, neppure in quella Vendibile in quanto il prodotto nale quello derivante dalla trasformazione.! R = Reimpieghi, parte della produzione riutilizzata in azienda nei cicli produttivi successivi come fattore produttivi.!

! Passivit! !

Spese varie, sotto questa voce vengono considerati gli acquisti di beni e servizi extra aziendali a fecondit semplice, cio che vengono utilizzati per un solo ciclo produttivo.! Pertanto in questa categoria rientrano prodotti tra loro molto eterogenei, tra i pi importanti abbiamo i fertilizzanti, antiparassitari, erbicidi, mangimi, noleggi, servizi elettrici e telefonici, consulenze tecniche, carburanti e lubricanti, ecc.! Trattandosi di esborsi reali e certi, la loro determinazione non presenta particolari problemi.! L'incidenza di questa categoria di costi pu variare notevolmente in relazione al tipo di struttura produttiva in funzione delle tecniche produttive pi o meno avanzate e della trasformazione dei prodotti.!

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Quote (Qm, Qa, Qr), queste sono spese annue che l'imprenditore deve sostenere per garantire l'efcienza tecnico economica del capitale fondiario presente in azienda, cio dei beni a logorio parziale od a fecondit ripetuta.! Si distinguono in Quote di reintegra (Qr), Quote di manutenzione (Qm) e Quote di assicurazione (Qa).!

Zootecnia!
la disciplina che si occupa della produzione, dell'allevamento e dello sfruttamento degli animali domestici.! Rappresenta il 40 % della produzione lorda vendibile ed il settore pi importante dell'agricoltura.! Per carne e latte l'Italia non autosufciente, mentre in Europa c' una sovrapproduzione, quindi la politica zootecnica europea la limita.! Nel 1950 in Italia si consumava 15Kg di carne pro capite, oggi siamo a 80Kg, questo cambio inuenzato dal reddito. Secondo Eurostat, dagli anni '90 il consumo sta diminuendo.! Negli ultimi 50 anni sempre aumentato e l'offerta non si adeguata, infatti la produzione diminuita.! Le cause di ci sono:! L'esodo delle popolazioni verso le citt, la quale ha provocato una destrutturazione dell'azienda.! I costi di esercizio delle attivit zootecniche sono andati aumentando, ma non sono aumentati i prezzi, questo a causa di un aumento di importazioni.! C' un'eccessiva polverizzazione delle aziende.! Le politiche europee hanno limitato la produzione.! Gli allevamenti zootecnici inquinano tanto.! Gli allevamenti sono molto controllati (causa mucca pazza) e si parla sempre pi di tracciabilit, cio il processo di produzione di alta qualit (Barilla).!

Economie delle macchine!

La meccanizzazione degli anni '60/'70 ha signicato la progressiva diminuzione della manodopera e l'aumento di competitivit e produttivit.! Un esempio sono le coltivazioni di tabacco in Umbria, ma la meccanizzazione prevede un alto esborso iniziale.! Il costo totale delle macchine pu essere espresso come! T = C + PM! Dove C sono i costi ssi mentre PM sono i costi proporzionali (P) per il numero di ore (M)! K come costo orario sar dato da T/M! K = T/M = C/M + PM/M cio K = C/M + P! Il costo di acquisto della macchina viene ripartito secondo ammortamenti pluriennali! Ammortamento = Vi - Vn/M! Dove Vi il valore iniziale e Vn il valore dopo n anni (in riferimento delle n ore lavorative)! Se l'impiego orario annuo basso, forse converr afttare i macchinari.! Nell'attivit di scelta si sceglier sulla base del costo orario K minimo e mantenere una pertinenza con la dimensione aziendale.! Il costo sso C comprende ammortamenti, interessi sul prezzo di acquisto e il prezzo per i locali di ricovero.!

I fertilizzanti sono fondamentali per ottenere incrementi delle colture. necessario valutare la convenienza in relazione ai costi (incremento della spesa < all'incremento della produzione. !

! Fertilizzazioni! !

Il concime a disposizione pu essere in quantit limitata, cos come il letame, oppure illimitata come l'azoto o il fosforo.! Nel primo caso avendo costi bassissimi ma quantit limitata, sar impiegato nella coltura che gli permetta di ottenere un maggiore incremento di valore.! Da un punto di vista graco la situazione pu essere schematizzata cos!

La curva di produzione non parte da 0 perch il terreno possiede una fertilit minima che garantisce la produzione anche se minima.! Il punto A rappresenta la massima convenienza, cio dove il costo marginale coincide con la produttivit marginale.! Il punto B il punto oltre il quale no c' convenienza ad utilizzare fertilizzanti.! Il punto C il punto oltre il quale la produzione nulla, esempio troppa acqua.! Tra i possibili risultati economici che l'imprenditore tenuto a valutare c' la valorizzazione del capitale fondiario.! Egli infatti pu decidere di realizzare degli impianti di irrigazione che migliorino le rese delle diverse colture per valorizzare l'azienda.! Questa valutazione si fa con bilanci economici totali.! Il criterio su cui si baser quello dell'incremento del reddito netto nel caso in cui intenda proseguire l'attivit.! RNf - RN >= K.r! Dove RNf il reddito netto nale, RN il reddito netto attuale, K il costo della trasformazione e r il saggio di interesse.! Si pu anche esprimere come ! VFf - VFo >= K! Dove VF il valore del capitale fondiario, cio ! RN/r!

In questo ambito i fattori politici pi recanti hanno imposto che fosse ridotta in Italia del 50% la produzione di barbabietola di zucchero. Tutta l'Europa si sta muovendo in tal senso.! Nel 2006 l'Umbria ha dovuto fare sparire la produzione di barbabietola, questo perch non ci sono incentivi istituzionali per questa coltura mentre per altre si, per le quali per esempio vengono stanziati dei prezzi di produzione.! Per quanto riguarda invece i fattori economici abbiamo dei prodotti che non necessitano di trasformazione come l'olio e l'uva.! Quindi si deniscono aziende agroalimentari quelle che producono prodotti che possono arrivare direttamente al consumatore, mentre sono dette agroindustriali quelle che prevedono una trasformazione del prodotto.!

! Produzioni Vegetali! !

La frutta ad esempio pu rientrare in entrambe. !

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Aftto!

L'Italia resta abbastanza chiusa alla modalit contrattuale di aftto di fondi per attivit agricole. Infatti nel nostro paese la percentuale sul totale delle terre agricole del 35% contro il 70% del Belgio.! Tuttavia nelle regioni del centro nord pi diffuso.! Il prendere in aftto un terreno agricolo comporta tre problematiche principali:! Il livello del canone, il quale stato ssato equo a favore dell'afttuario in virt della legge del 1982.! La durata del contratto, per la durata il criterio quello di concordare un numero di anni che permetta all'imprenditore di poter effettuare investimenti stabili e di godere dei frutti del proprio investimento.! Il miglioramento apportato al fondo, in questo caso l'afttuario pu decidere di effettuare degli investimenti sul fondo se la durata fosse di 30 anni, non ci sarebbero problemi perch in questo lasso di tempo lungo gli investimenti si annullano.! Prima del '82 era stabilito che il proprietario indennizzasse l'afttuario con il minore tra il valore attuale e la spesa sostenuta.!

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Dopo la legge del '82 stato invece sancito l'obbligo di indennizzare l'afttuario con il valore effettivo, inoltre il contratto di aftto non pu durare meno di 15 anni e il canone calcolato tramite un coefciente moltiplicativo da moltiplicare per il reddito dell'afttuario.! Tale coefciente molto basso e stabile.! Nonostante tutto questo la legge pu essere aggirata attraverso l'articolo 45 che dice che sono validi accordi diversi di questi qualora concordati liberamente tra le parti.! Di questa materia si occupano gli organi di rappresentazione del settore.! Oggi tutti i contratti sono fatti cos.! Da 2016 i miglioramenti dei fondi potranno essere sovvenzionati dall'Unione Europea, ma devono sempre rientrare nei piani di sviluppo rurale regionali e non esularne.!

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Forme patologiche della propriet fondiaria!

Ci sono propriet piccolissime o grandissime che pertanto vengono considerate anomale o patologiche.! La supercie media delle aziende di oggi di circa 7 ettari, anche se negli ultimi 50 anni stava aumentando oggi non pi cos.! Il fenomeno della polverizzazione dei terreni in seguito alle successioni ereditarie assai diffuso.! Altro fenomeno frequente la frammentazione, ovvero il possesso di pi terreni non contigui.! Entrambe sono forme patologiche perch comportano un costo, sia per il trasferimento della manodopera che dei materiali e delle macchine in terreni sempre pi piccoli.! Il Trentino Alto Adige ha nel suo statuto la legge del MASO CHIUSO, che stabilisce che il fondo alla morte del proprietario rimanga indiviso.!

Colui che eredita colui che ha aiutato maggiormente al padre in vita mentre gli altri hanno diritto all'indennizzo.! Tale norma ha origine Austro-Ungariche.!

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Impresa multifunzionale!

Fare riferimento alla multifunzionalit signica sottolineare che l'agricoltura soddisfa funzioni sociali al di l della soddisfazione di una domanda di base di alimenti. Queste funzioni includono il mantenimento della biodiversit, il controllo dell'inquinamento, la produzione di amenit (ad esempio, il paesaggio), la tradizione culturale, la sicurezza alimentare, il trattenimento di attivit economiche in aree svantaggiate.! In molti casi, questi sono beni non commerciali, con carattere di beni pubblici, ovvero, non appropriabili privatamente e dunque non remunerati. Di per s, dunque, la multifunzionalit una caratteristica dell'agricoltura in genere, e questo il motivo fondamentale per cui l'agricoltura merita sostegno.! Tuttavia, evidente in Europa la grande diversit interna in termini del rapporto tra beni pubblici e beni privati prodotti. Una politica di supporto deve poter distinguere, e selezionare, quelle misure in grado di produrre pi beni pubblici.! Facendo un grande sforzo di astrazione, abbiamo oggi di fronte due tipi di agricoltura, quella che fa riferimento alla "rivoluzione verde" avviata ala ne degli anni '60, e quella che fa riferimento ai principi dello sviluppo rurale.! Mentre la rivoluzione verde promuove la specializzazione della produzione agricola, e giustica una progressiva separazione dall'agricoltura dalle altre attivit rurali, l'agricoltura dello sviluppo rurale promuove la copresenza delle attivit all'interno della stessa azienda o nella stessa localit.! Mentre la prima si basa sulla ricerca di economie di scala per effetto alla specializzazione e all'ingrandimento delle dimensioni aziendali, il vantaggio della seconda sta nella valorizzazione delle risorse interne, che consente risparmi in termini di costo o incremento di valore derivanti dallo svolgimento di pi attivit e dall'integrazione con il territorio.! Tutte le imprese agricole svolgono insieme pi funzioni, e dunque tutte hanno un qualche grado di multifunzionalit. Ma un'impresa multifunzionale qualcosa di pi, un'impresa che per la quale la multifunzionalit rappresenta un principio guida, una regola che genera scelte di breve e di lungo periodo.! Per capire le caratteristiche di un'impresa multifunzionale e la differenza rispetto ad un'impresa che pi semplicemente adotta processi multifunzionali, bisogna capire i valori e le conoscenze che ispirano l'imprenditore e i lavoratori.! Per capire questo punto, possiamo rappresentare l'attivit dell'impresa agricola come un triangolo, i cui lati sono l'interfaccia tra tre differenti ambiti di relazione:! a)I mercati degli input e degli output.! b)Gli alimenti del territorio circostante, ad esempio il paesaggio, ma anche la cultura, le conoscenze, le relazioni sociali. ! c)Le risorse interne, come la fertilit del terreno, la manodopera, la conoscenza, l'acqua, le macchie, i fabbricati.! Quando l'imprenditore sceglie le sementi,i fertilizzanti, i mercati cui destinare i prodotti agisce sul primo lato del triangolo. Quando partecipa ad iniziative di cooperazione con altre imprese del proprio territorio (ad esempio, le strade del vino e le ere locali) agisce sul secondo lato. Quando sceglie di destinare parte del proprio lavoro (o della propria famiglia) ad attivit esterne agisce sul terzo lato.!

Un'impresa ispirata ai principi della rivoluzione verde cerca di massimizzare il proprio reddito attraverso la specializzazione produttiva, l'allargamento delle dimensioni aziendali, la sostituzione delle risorse interne con input procurati sul mercato. !

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Azienda agrituristica!

Per attivit agrituristiche si intendono esclusivamente le attivit di ricezione ed ospitalit esercitate dagli imprenditori agricoli di cui l'articolo 2135 del codice civile, singoli od associati, e da loro familiari di cui all'articolo 230-bis del codice civile, attraverso l'utilizzazione della propria azienda,in rapporto di connessione e complementariet rispetto alle attivit di coltivazione del fondo, silvicoltura, allevamento del bestiame, che devono comunque rimanere principali.! Lo svolgimento di attivit agrituristiche, nel rispetto delle norme di cui alla presente legge, non costituisce distrazione della destinazione agricola dei fondi e degli edici interessati.! Rientrano fra tali attivit:! a)Dare stagionalmente ospitalit, anche in spazi aperti destinati alla sosta di campeggiatori. ! b)Somministrare per la consumazione sul posto pasti e bevande costituiti prevalentemente da prodotti propri, ivi compresi quelli a carattere alcolico e super alcolico.! c)Organizzare attivit ricreative o culturali nell'ambito dell'azienda. Sono considerati di propria produzione le bevande e i cibi prodotti e lavorati nell'azienda agricola nonch quelli ricavati da materie prime dell'azienda agricola anche attraverso lavorazioni esterne.!

L'agriturismo una forma di turismo nella quale il turista ospitato presso un'azienda agricola e l'accoglienza organizzata in connessione con l'attivit agricola.! La denizione di agriturismo stata inventata a met degli anni sessanta, in concomitanza con la fondazione dell'associazione Agriturist, promossa dalla Confagricoltura e presieduta dall'imprenditore agricolo toscano Simone Velluti Zati. Dopo un periodo di promozione culturale e politica, l'agriturismo entrato per la prima volta nella legislazione italiana, a livello locale, nel 1973 (provincia autonoma di Trento); a livello statale, la prima leggequadro per la disciplina settore stata emanata nel 1985 (legge 5 dicembre 1985, n.730).! Attualmente sono vigenti una nuova legge quadro statale (legge 20 febbraio 2006, n.96), che indica alle regioni i principi generali di denizione dell'attivit agrituristica, e leggi regionali che indicano alle imprese criteri e limiti per l'esercizio dell'attivit stessa.

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