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CONDUTTORI DELL'ESPERIENZA
Stefania Cotoneschi doc. matematica e scienze Gabriella Lisi doc. Ed. Tecnica Francesca Natali
doc. Area matematico-scientifica Annalisa Sodi responsabile Laboratorio COSTRUZIONI
MODALITA' DI LAVORO
Alcuni incontri in compresenza, a classe intera; altri divisi in due gruppi: uno in falegnameria e
l'altro in classe, a rotazione
SPAZI e TEMPI
In classe ed in falegnameria, nell'orario dell'area matematica-scienze.
TOT. 40 ore ( 32 ore in classe più 8 ore di programmazione; monte ore previsto: 33 compresa la
programmazione)
- 10 incontri nel primo quadrimestre, da settembre, per le attività di disegno geometrico e grafico, -
- 10 incontri da marzo a maggio per il percorso di progettazione-costruzione delle scatoline
- 8 ore di programmazione (non sempre con tutti e 4 gli insegnanti contemporaneamente)
MATERIALI PRODOTTI
Disegni per i calendari.
Scatole decorate, di uso personale
PAROLE calde (da tre a max. dieci parole che possono essere identificatori dell'esperienza)
disegnare…spazio disegno geometrico disegno tecnico rappresentare progettare problem
solving
2
B
Descrizione del lavoro
GRAFICA (superficie)
Disegni grafici a colori per il calendario della scuola (superficie e figure geometriche piane,
strisce, pattern, figura-sfondo)
1. Si propone ai ragazzi di fare alcuni disegni per i calendari della scuola seguendo
regole precise e figure geometriche.
Ciascuno può scegliere il disegno e i colori che preferisce, ma poi deve realizzarlo
con la massima precisione possibile
Devono fare un prototipo sul quaderno a quadretti prima di passare al cartoncino
bianco, di dimensioni prestabilite, che sarà poi incollato sul calendario.
Si mettono a disposizione:
- fotocopie in bianco/nero di disegni geometrici tratte da libri di testo di Ed. Tecnica
della scuola media inferiore, dove compaiono sia i disegni finiti sia i disegni
preparatori, ma senza istruzioni scritte. I disegni non prevedono l'uso del
compasso che i ragazzi non hanno mai usato.
- i volumi da cui sono tratte le fotocopie, con i disegni a colori
2. Ognuno sceglie il disegno e lo riproduce sul foglio quadrettato, mentre gli insegnanti
osservano per capire se riescono a ricostruire da soli la procedura del disegno ed
utilizzare gli strumenti adeguati.
Si interviene solo se/quando lo richiedono.
Prima di passare al colore si controlla insieme che non ci siano errori di costruzione,
nel caso si cerca di individuare la possibile correzione.
4. Costruzione di triangoli di vario tipo a partire dai lati, in posizioni casuali e delle loro
altezze; uso del compasso come distanziatore e delle squadre per le perpendicolari.
E' importante non utilizzare lo stereotipo del triangolo con la "base" disegnata nella
direzione della coordinata "x" e non usare le parole "orizzontale" e "verticale" ma
"perpendicolare", per non costruire immagini mentali scorrette dal momento che si
lavora comunque sul piano e il concetto di verticalità deve essere associato al filo a
piombo e allo spazio, e sottolineare bene il carattere convenzionale delle parole usate
anche nella geometria e nella matematica.
Preparazione di altri cartoncini per i calendari utilizzando anche triangoli e figure
geometriche inscritte nel cerchio.
5. Riflessione collettiva sul percorso fatto, cosa abbiamo capito, cosa abbiamo imparato
a fare, cosa ci piace.
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SCATOLE (spazio)
Progettazione e realizzazione di scatole di legno, decorate (percezione e rappresentazione della
tridimensionalità dello spazio)
• A scuola le facce sono ridisegnate sul legno senza controlli preventivi, tagliate e
ognuno prova l'assemblaggio. In moltissimi casi si rivela impossibile e si apre un
percorso di ricerca dell'errore.
• Si disegna una scatola (inventata) vista dall'alto e, per ogni faccia, si trovano insieme
le misure della lunghezza della faccia, dell'interno e dell'esterno corrispondente, per
mettere in evidenza il "problema degli spessori"
• Disegno in scala della propria scatola vista dall'alto, sottolineando l'efficacia di quel
tipo di immagine rispetto alla individuazione delle misure dei pezzi da tagliare,
correzione delle facce di legno tagliate, assemblaggio con colla e chiodi
• Disegno a mano libera, a colori, della propria scatola finita. Confronto dei vari disegni
prodotti e riflessione sulla convenzionalità e funzionalità dei diversi linguaggi, iconici e
verbali
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riflessione collettiva sulla proporzionalità quantità prezzo. Rendersi conto di questa
relazione rappresenta un tassello nella competenza trasversale del porre in
relazione, con approfondimento di competenze specifiche nella zona
"INTERFACCIA CON LA REALTÀ".
Le scatole sono state utilizzate anche nel percorso di costruzione del concetto di volume
e della sua misurazione. La domanda posta è stata quella di spiegare cosa può voler dire:
“Quanto è grande la scatola” subito è apparso evidente che ci sono molteplici
interpretazioni di questa frase:
quanto spazio occupa, quanto può essere il suo contenuto, con quanto materiale è fatta,
quanto misurano le sue dimensioni. Da questa discussione si è pian piano arrivati al
concetto di volume.
Anche in questo caso siamo in presenza della nascita di una competenza trasversale
della zona "SPAZIO-TEMPO".
Indicazioni pedagogiche e didattiche sul lavoro svolto. (Perché si è fatta questa particolare
attività, quali competenze si intendeva sviluppare, quale metodologia si è seguito….).
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costruire concetti e relazioni fra elementi diversi, oggetto, immagine, linguaggi.
(competenza trasversale della zona "SPAZIO-TEMPO").
Abbiamo verificato che anche in quinta, non solo in prima media, diversi ragazzi
disegnano la scatola con la profondità obliqua anche se con inclinazioni casuali, e questo
consente l'introduzione delle regole del disegno tecnico in un modo che non crea
problemi, ma sicurezze, rispetto alle proprie conoscenze e all'acquisizione di competenze
congruenti al desiderio di ottenere un'immagine efficace della realtà.
In questa occasione emerge spesso la confusione sul concetto di "altezza" generato da un
uso del termine nella geometria piana non ancorato all'esperienza del filo a piombo e
quindi possono essere necessarie altre esperienze di riconoscimento, misurazione,
rappresentazione di questa dimensione rispetto al piano e all'osservatore.
Difficoltà (le difficoltà ed i problemi incontrati Eventuali soluzioni (le soluzioni o i correttivi
nello svolgere il lavoro progettato) trovati, se ce ne sono).
Osservazioni sui risultati (riflessioni sul lavoro svolto e sugli obiettivi raggiunti o da raggiungere)
Entrambi i percorsi, già sperimentati positivamente nella 1° media per due anni
consecutivi, si sono dimostrati efficaci anche nella quinta elementare, con i dovuti
aggiustamenti dei tempi, della quantità (ma non della complessità) delle richieste.
L'interesse e la partecipazione dei ragazzi sono stati positivi e sono entrati nella consueta
dotazione scolastica strumenti di lavoro più precisi, che stentavano ad essere accolti.
Si è avviato uno stile di lavoro e un rapporto dei ragazzi, con l'educazione tecnica e il
laboratorio delle costruzioni, che può essere l'inizio di un percorso di conoscenza di
esplorazione delle personali inclinazioni.
È risultata una attività ricca, densa di spunti per sviluppare competenze trasversali.
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estetici (collegamento con ed. artistica).
Proseguirà anche il lavoro di progettazione e realizzazione di oggetti cercando di
allontanarsi il più possibile dall'imitazione o dalla riproduzione di un prototipo per
sperimentare percorsi progettuali creativi.
Ore di compresenza
Altre osservazioni