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Sommario

03 Discorso Divino 14 01 ‘05 Beatitudine, la natura autentica....


12 Discorso Divino 25 12 ‘04 Amore e preghiere sincere,chiavi del....
17 Amore in Azione Un faro nel mare burrascoso...
19 Discorso Divino 25 10 ‘04 La Realtà è nel proprio Sé, non altrove.
26 Sotto la Veranda Sane abitudini di vita.
28 Discorso Divino 23 10 ‘04 Onore a Madre India!
36 Domande & Risposte Continua... .
38 Discorso Divino 21 10 ‘04 Buone abitudini per....
48 A Lume di Candela
49 News Buona navigazione!.
50 Discorso Divino 21 09 ‘60 Il miglior tonico.
53 Favole e Poesie Prima la devozione alla madre...

MOTHER SAI PUBLICATIONS


Sathya Sai Books and Publications of Italy
Tutti i diritti sono riservati
Anno XVII n.2 (102) marzo-aprile 2005
Direttore responsabile: Giorgio Piccaia
sede:Viale Duca d’Aosta n.15 - 21052 Busto Arsizio
periodico bimestrale-autorizz. tribun.di Busto Arsizio N. 08/01 del 04/07/2001

Copyright: Sri Sathya Sai Books and Publications Trust, Prasanthi Nilayam, India.

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Discorso 14-01-2005

Makara Sa¾krânti
(Cronaca della giornata)
Makara Sa¾krânti è il giorno in cui il sole inizia il suo “viaggio” verso il nord entrando nel segno
zodiacale del Capricorno (makara). Le Sacre Scritture attribuiscono grande significato spirituale a
tale avvenimento. È anche il momento in cui i contadini raccolgono gioiosi, nei campi, il frutto di un
anno di duro lavoro sotto forma di ricco raccolto. Questa festività viene celebrata in tutto il Paese.
Di fatto, la festa del raccolto è comune a diverse culture in tutto il mondo ed è occasione di gioiosa
celebrazione e caldo entusiasmo.
A Praµânti Nilayam, la festa coincide con la cerimonia di chiusura dell’Incontro Annuale di Sport e
Cultura degli istituti educativi Sathya Sai, allorché vengono premiati i vincitori di eventi sportivi e
gare che hanno avuto luogo durante l’anno.
La mattina del 14 gennaio, Baba è entrato nel Sai Kulwant Hall con una sfilata guidata dai capitani
delle diverse squadre sportive dello ›rî Sathya Sai Institute of Higher Learning e dalle fanfare dei
“campus” dell’Istituto di Anantapur e Praµânti Nilayam.
Dopo la Sua salita sul palco, il programma ha avuto inizio con un discorso di µrî S.V. Giri, vicerettore
del ›rî Sathya Sai Institute of Higher Learning, che si è congratulato con gli studenti per la
splendida rappresentazione che ha avuto luogo durante la cerimonia inaugurale dell’Incontro di
Sport e Cultura 2005, che si era tenuta l’11 gennaio allo stadio (›rî Sathya Sai Hill View stadium).
L’oratore ha commentato che, l’ampia gamma di eventi a cui si è assistito quel giorno, che andava-
no dall’artistico all’avventuroso, è stata una testimonianza delle meraviglie che possono verificar-
si sotto la Guida divina. Egli ha aggiunto che, l’incontro sportivo, ritenuto da molti semplice attività
fisica, è invece denso di un profondo significato spirituale. Le settimane di allenamenti, che prece-
dono il programma, acuiscono la concentrazione mentale, la quale, in seguito, durante il fausto
periodo dell’ Uttarâya²a, che segue la festività di Makara Sa¾krânti, può essere canalizzata verso
la ricerca spirituale. Egli ha anche fatto rilevare agli studenti quanta attenzione Swami abbia presta-
to alla loro tutela e integrità durante gli allenamenti.
Il discorso di µrî S.V. Giri è stato seguito dagli interventi di una studentessa e di uno studente: E.
Thomas, del campus di Anantapur e Arvind Balasubramaniam del campus di Praµânti Nilayam.
Il primo oratore ha affermato di considerare, l’annuale evento sportivo, un’occasione per appren-
dere eterne lezioni di pazienza e forza d’animo. La ragazza ha poi continuato dicendo che, l’11
gennaio, allo Hill View stadium, il forte desiderio di compiacere Baba, trasforma anche gli individui
più timorosi in coraggiosi leoni.
Il secondo oratore ha affermato che, all’incontro sportivo, come in qualunque altra attività che gli
studenti intraprendano, esiste un unico obiettivo: vedere il sorriso sul Volto di Swami. Egli Ha
narrato un episodio accaduto alcuni mesi fa durante una rappresentazione allestita dagli studenti
alla presenza di Baba nel Sai Kulwant Hall.
Dopo la recita, mentre stava benedicendo i partecipanti, Swami ha materializzato una catena per lo
studente che aveva interpretato la parte di re Parîk¹it. Nella scena, il re si perde nel bosco mentre
sta cacciando, allontanandosi dal suo seguito. Dopo aver vagato per ore nella foresta, viene
assalito dalla sete.
Questo ruolo ha solo un’importanza secondaria nella recita, e l’oratore ha detto di essersi chiesto
che cosa, in essa, abbia potuto compiacere Baba.
Solo più tardi è venuto a sapere che lo studente non aveva bevuto acqua per un giorno intero così
da poter recitare in modo convincente, di fronte a Baba, la parte dell’assetato. Tale episodio – ha
continuato l’oratore – è stato un esempio dell’amore e dello spirito di sacrificio che Baba ispira nei

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Discorso 14-01-2005
Suoi studenti.
Dopo i discorsi degli studenti, Swami ha consegnato dei premi ai capitani dei vari campus dei Suoi
istituti educativi e ai bambini del Dîna Janoddhârana Pâthakamu, il progetto avviato dal Maestro
a favore dei bambini bisognosi, appartenenti agli strati più poveri della società.
Baba ha quindi tenuto il Suo Discorso.
Durante il pomeriggio, alle 5, nell’Auditorium Pûr²acandra, gli studenti della scuola primaria ›rî
Sathya Sai hanno presentato una commedia dal titolo: “Sai Bhâgavata¼”, che ha decritto diversi
episodi dell’infanzia di Baba e come tre piccoli desideri di Madre εvarâmmâ (la madre di Swami),
per migliorare le condizioni di vita dei residenti di Puttaparthi, si siano realizzati sotto forma di
Progetti per l’Erogazione di Acqua Potabile (Drinking Water Supply Projects), di Istituti Educativi
e Ospedali di Alta Specializzazione, di cui oggi beneficiano milioni di persone.
La recita, presentata in modo del tutto innovativo, comprendeva l’uso di un proiettore che ha
diffuso adeguate immagini scenografiche.
Al termine del programma, Baba ha benedetto tutti i partecipanti e accettato l’ârati.

Beatitudine,
la natura autentica
da realizzare

“Il sole appare sereno e pacifico; monio simbolico.


i giorni sono divenuti più corti. Colui che porta in giro il toro decorato è
La dolce festività di Sa¾krânti chiamato “ga¾gireddudasu” e, per l’oc-
è arrivata casione, veste un abito speciale. Vedere il
riempiendo le nostre case “ga¾gireddudasu ” dal vivo affascina i
del grano appena mietuto.” bambini; il fratello maggiore porta affettuo-
samente con sé il fratello più piccolo a ve-
Un matrimonio simbolico dere il toro sacro e il suo padrone.
Sa¾krânti è la più importante di tutte le fe-
stività. Praticamente, ogni giorno è un gior- Mio caro fratello,
no di festa per l’umanità, ma la gente, per ecco il ga¾gireddudasu; vieni,
ignoranza, ha definito pochi giorni come “fe- andiamo a vederlo.
ste” e gli altri come giorni ordinari. Molti Egli porta un medaglione d’argento
celebrano questa festività senza conoscer- e una cintura alla vita;
ne effettivamente il significato. IN QUESTO impugna un bastone decorato,
GIORNO, IN QUESTA PARTE DEL MONDO, LA reca dei simboli speciali sulla fronte,
GENTE ONORA LE MUCCHE E I TORI; I TORI porta con sé la mucca e il toro sacri
VENGONO FINEMENTE DECORATI CON UNA VA- riccamente bardati
RIETÀ DI ORNAMENTI E STOFFE, E PORTATI IN e celebra il loro matrimonio.
GIRO PER LE STRADE. Essi sono chiamati Assistiamo alla cerimonia del matrimo-
“ga¾gireddulu” (tori sacri). Non solo: fra nio e offriamo i nostri doni.
le mucche e i tori viene celebrato un matri-

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Egli porta con sé una mucca e un toro e li oltre le coppie di opposti,
chiama Sîtâ e Râma. Essi sono addestrati Esteso e Diffuso come il cielo,
in modo da rispondere ai suoi ordini in base la Meta indicata dal grande assioma vedico
al movimento del bastone che ha in mano. “Tat tvam asi”,
Egli domanda alla mucca: “O Sîtâ! Ti piace l’Eterno, Puro, Immutabile, il Testimone di
Râma?” Grazie all’addestramento che le è tutte le funzioni dell’intelletto,
stato dato, la mucca scuote la testa in sen- al di là di tutti i condizionamenti mentali e
so di diniego. Allora egli domanda al toro: dei tre gu²a, sattva, rajas e tamas.
“O Râma! Ti piace Sîtâ?” Anche il toro ri-
sponde negativamente. In questo modo tutti Generi e suoceri ideali
e due inizialmente rifiutano e, più tardi, ac- Nel rispetto della tradizione, i generi da poco
consentono al loro matrimonio. Allora il sposati fanno visita ai loro suoceri per ce-
ga¾gireddudasu celebra il matrimonio sim- lebrare questa festività.
bolico di Sîtâ e Râma.
LA FESTIVITÀ DI SA¾KRÂNTI DÀ GRANDE GIOIA “Siccome Sa¾krânti è la festa
PERSINO AGLI ANIMALI E AGLI UCCELLI. È UNA delle feste,
FESTA MOLTO IMPORTANTE PER I CONTADINI; vai, o giovane sposo,
IN QUESTO GIORNO ESSI PORTANO A CASA LE a visitare la casa dei tuoi suoceri.
MESSI APPENA RACCOLTE E SI GODONO IL FRUT- Suvvia, passa il tuo tempo in allegria
TO DEL LORO DURO LAVORO. Quindi, dal con- scherzando con i tuoi cognati
tadino al re, ognuno celebra questa festivi- e le tue cognate;
tà gioiosamente. I nomi possono variare, ma tutta la servitù e il vicinato
questa festività viene celebrata da tutti, in- ti accoglieranno con amore e affetto.”
dipendentemente dalla religione e dalla na-
zionalità. Essa segna l’inizio del sacro peri- Anche coloro che non hanno fatto visita alla
odo dell’Uttarâya²a (il movimento del sole casa dei loro suoceri per molti anni, non
verso nord) ed elargisce beatitudine a tutti vedono l’ora di andarci per la festa di
indistintamente. Sa¾krânti. I suoceri offrono totale ospita-
Tutti aspirano a ottenere la beatitudine; in lità al genero e cercano in ogni modo di far-
effetti questo è lo scopo vero e proprio del- lo contento. Essi arrivano al punto di chie-
la vita umana. La vita non ha senso se non dere del denaro in prestito per offrirgli abiti
si può sperimentare la beatitudine: essa è nuovi e servirgli cibi prelibati. L’intera fa-
la vostra meta. miglia passa il tempo gioiosamente. Al gior-
no d’oggi, al contrario, lo spirito delle cele-
Nityânandam parama sukhada¼ brazioni di Sa¾krânti non si riscontra da
kevalam jñânamûrtim dvandvâtîta nessuna parte. Il genero, invece di portare
gagana sad©µa¼ tattvamasyâdi gioia ai suoceri, bisticcia con loro per futili
lak¹ya¼ ekam nityam vimalam acalam motivi.
sarvadhî
sâk¹ibhûta¼ bhâvâtîtam Il messaggio di Sa¾krânti
trigu²arahitam Sa¾krânti arreca gioia agli esseri umani e
Dio è l’Incarnazione della Beatitudine eterna. anche agli uccelli e agli animali. Non solo i
Egli è Assoluta Saggezza, Bhâratîya (gli Indiani) celebrano questa
l’Uno senza secondo, festività, ma anche i popoli di altri paesi pur

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con nomi differenti. Questa è la stagione in gna dividere la propria felicità con gli altri.
cui soffiano venti freddi e il contadino por- Dovete accogliere l’arrivo del prospero
ta a casa le messi mietute. Egli passa il suo mese di pu¹ya e celebrare Sa¾krânti nel
tempo in modo tranquillo, libero da tutti i suo vero spirito manifestando la vostra gio-
problemi e le ansie. C’è un proverbio in ia interiore e dividendola con gli altri. La
telugu (che recita): “Colui che è libero da parola “krânti” significa cambiamento. Si-
cintâ (la preoccupazione) potrà dormire gnifica cambiamento dalla sofferenza alla
serenamente anche in uno µânta (merca- felicità, dall’inquietudine alla pace e dal do-
to).” lore al piacere. Sa¾krânti diffonde gioia
TUTTI DOVREBBERO SFORZARSI DI SUPERARE ugualmente su tutti. È per questo che ognu-
LE PREOCCUPAZIONI E GODERE DI FELICITÀ no ne attende ansiosamente l’arrivo con en-
ETERNA . Q UESTO È IL MESSAGGIO DI tusiasmo. Con l’arrivo di Sa¾krânti, anche
SA¾KRÂNTI. Ognuno può interpretarlo a gli uccelli e gli animali sono felici. Quando
modo suo, ma pochi comprendono il suo il contadino porta a casa le messi raccolte,
vero significato. Tra le varie festività le gli uccelli ne hanno una parte ed esprimono
donne assegnano a questa un rilievo parti- la loro gioia cinguettando allegramente. I
colare. La felicità che si prova durante que- vicini si congratulano con il contadino per
sto periodo è unica. le ricche messi che ha raccolto come risul-
L’uomo fa svariati sforzi per sperimentare tato del suo duro lavoro.
la felicità e potete trovare ben pochi, a que-
sto mondo, che non vogliano esser felici, Le qualità da evitare
ma bisogna comprendere che la felicità non Studenti!
si può ottenere dall’esterno. Essa ha origi- È davvero essenziale che comprendiate il
ne nel cuore; il cuore è la fonte della beati- significato di ogni festività e la celebriate
tudine. La felicità che proviamo nel mondo nel suo vero spirito. Non andando in pro-
esteriore è soltanto una reazione, un rifles- fondità nel significato, saremo incapaci di
so e un’eco della felicità interiore. Molto godere di vera felicità. Si dovrebbe esser
pochi possono comprendere questa verità. pronti a sacrificare il proprio corpo per avere
La gioia apparente che si sperimenta oggi l’esperienza della beatitudine eterna. Il cor-
è artificiale e temporanea: solo la felicità po è una combinazione dei cinque elementi
che sgorga dal cuore è permanente. e la mente è soltanto un groviglio di pensie-
ri. Non dovremmo essere attaccati al cor-
La festa che reca gioia a tutti po né seguire le bizzarrie della mente. Al-
Studenti! lontanate le maligne qualità di kâma,
Comportatevi in modo da non esser causa krodha, lobha, moha, mada e mâtsarya
di intralcio per nessuno. Le festività sono (desiderio, ira, avidità, infatuazione, orgo-
fatte per sperimentare la felicità e dividerla glio e gelosia) e manifestate la vostra pace
con gli altri. La felicità non può essere ac- e beatitudine interiori. Invece di sviluppare
quistata al mercato né la si può ottenere pace e beatitudine l’uomo le sta distruggen-
con mezzi mondani: essa deve manifestar- do; egli sta dando spazio all’inquietudine
si dall’interno. Ferire i sentimenti altrui per persino per futili motivi. Né aµânti (l’inquie-
il proprio piacere non è nella natura dei tudine) né Praµânti (la Pace suprema) si
Bhâratîya; si devono rispettare i sentimenti acquisiscono dall’esterno. La gente dice:
degli altri e agire appropriatamente. Biso- “Voglio la pace.” Dov’è la pace? La si tro-

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va all’esterno? Se la pace si trovasse al- compagnie. Se siete in buona compagnia,
l’esterno, la gente la comprerebbe spenden- sarete sempre pieni di gioia. Prima di strin-
do qualsiasi cifra, ma all’esterno noi trovia- gere amicizia con qualcuno dovreste pren-
mo solo dei cocci! La pace vera e propria dere in esame la sua natura.
è all’interno. Potete esserne coscienti o meno, ma Io sono
Che lo bolliate a lungo o lo diluiate con ac- sempre in uno stato di beatitudine. Non ho
qua, il latte rimane bianco. Il bianco è sim- preoccupazioni o difficoltà di alcun tipo.
bolo di purezza. Alcuni domandano: “Swami, Tu hai delle
IL VOSTRO CUORE DOVREBBE SEMPRE RIMA- preoccupazioni?” Io non so che cosa sia la
NERE PURO COME IL LATTE, LUMINOSO E PA- preoccupazione: non ne ho mai fatto espe-
CIFICO A DISPETTO DELLE PROVE E DELLE rienza. Sono sempre pieno di beatitudine.
SOFFERENZE. Voi dovreste pensare sempre alla beatitu-
Dovremmo soggiogare il dolore, tenere sot- dine e allora vedreste la beatitudine ovun-
to controllo le qualità malvagie dell’ira, del- que. Questa esperienza della beatitudine è
l’odio e della gelosia e manifestare la no- più dolce dello zucchero, più gradevole del-
stra beatitudine innata. Quando i vostri de- la cagliata, sicuramente più dolce del mie-
sideri non si realizzano, voi vi arrabbiate. le.
Quindi, i desideri sono la causa prima della LE PERSONE SONO TRISTI QUANDO DEVONO
collera e dovrebbero, per primi, essere con- AFFRONTARE DELLE DIFFICOLTÀ E QUANDO
trollati. PERDONO I LORO CARI, MA IO NON SONO AS-
SOLUTAMENTE MAI DISPIACIUTO PER QUESTI
Pensare sempre alla beatitudine per AVVENIMENTI: ESSI VANNO E VENGONO COME
vederla ovunque NUBI PASSEGGERE. FELICITÀ E DISPIACERE SI
Incarnazioni dell’Amore! AVVICENDANO.
La beatitudine eterna è lo scopo di tutti. Quando voi meditate sulla beatitudine non
DOVRESTE RICAVARE FELICITÀ ANCHE DA CIÒ c’è spazio per il dolore.
CHE SEMBRA UNA DIFFICOLTÀ. Non si deve Incarnazioni dell’Amore!
cercare la felicità altrove; essa è sempre C’è amore in ognuno di voi, ma voi lo state
con voi e in voi; voi siete incapaci di speri- dirigendo verso relazioni mondane. Non
mentarla perché non ne avete compreso il avete mai assaporato l’amore vero e pro-
vero significato. prio. Amate Dio con tutto il cuore: questo è
VIVETE NELL’ILLUSIONE CHE LA FELICITÀ SI il vero amore. Le persone possono andare
TROVI NEL DENARO, NELLA RICCHEZZA E NEL- e venire, ma Dio non va né viene: Egli è
LE COMODITÀ MATERIALI. UNA VOLTA PROVA- sempre presente. Quando siete sommersi
TO IL GUSTO DELLA VERA FELICITÀ NON dal dolore, pensate alla felicità: ne farete
BRAMERETE PIÙ POSSEDIMENTI TEMPORALI. certamente esperienza.
La vera felicità sgorga dalle profondità del La beatitudine è davvero immanente nel-
proprio cuore. Quando si bolle il latte in un l’essere umano. Ovunque siamo, qualun-
bricco, il suo livello comincia gradualmente que sia la posizione che occupiamo, la no-
a salire; se vi spruzzate sopra poche gocce stra natura è essenzialmente beatitudine. A
d’acqua, il livello del latte si abbassa. Il lat- volte la gente Mi domanda: “Swami! Hai
te perde il suo valore a causa della sua unio- mai sperimentato il dolore?” Questa doman-
ne con l’acqua. Similmente, l’uomo perde da Mi diverte. In effetti, perché dovrei spe-
il suo valore quando si unisce alle cattive rimentare il dolore? Dovrei dispiacerMi per

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il corpo? Non è necessario. Questo Corpo danza nei giorni a venire. Lasciate che vi
è sempre attivo e in salute. La natura della rammenti ancora una volta che, in questo
mente umana è capricciosa, il corpo è come mondo fisico, né l’età, né la posizione, né
una bolla nell’acqua e la mente è come una altra cosa simile possono procurare tale be-
scimmia pazza. Non seguite la mente, non atitudine. Solo un cuore puro e amorevole
contate sul corpo perché esso è come una è la sorgente della beatitudine. La santa ri-
bollicina nell’acqua. Dopo tutto, perché si correnza di Sa¾krânti significa cambiamen-
dovrebbe essere addolorati per il corpo e to o trasformazione del cuore, esperienza
per la mente che sono transitori? In realtà di beatitudine che sorge dalla comprensio-
la beatitudine è la nostra essenziale natura, ne dell’immutabile Eterno Principio. La Di-
che è permanente. vinità è il solo principio immutabile. Dio è
Incarnazioni dell’Amore! sempre beato. In effetti, Egli è l’Incarna-
Coltivate l’amore che vi aiuterà a sperimen- zione della beatitudine. Per esempio, que-
tare la beatitudine. sta è una stoffa bianca: è solo se viene im-
mersa nel colore o dipinta con esso che si
“Comincia il giorno con Amore, colora. Similmente, la vostra natura di base
riempi il giorno d’Amore, è la beatitudine.
termina il giorno con Amore: SE SPERIMENTATE IL DOLORE È PERCHÉ VI
questa è la via che conduce a Dio.” SIETE IMMERSI IN ESSO.
DOVUNQUE VOI SIATE, DOVETE ESSERE SEM-
Se riuscirete a ottenere ciò, non sarete tur- PRE CONTENTI E BEATI.
bati da dispiaceri e difficoltà. Il cuore è il Per esempio, la gente Mi augura: “Swami!
trono della beatitudine. La vera beatitudine Felice Compleanno!” A questo proposito
sgorga da un cuore amorevole e puro. Cer- vorrei porre una domanda: c’è vera felicità
cate di sperimentarla. Tutte le altre forme nel celebrare un compleanno? Io sono sem-
di felicità sono passeggere. pre felice. Allora, dov’è la necessità di ce-
Incarnazioni dell’Amore! lebrare un particolare giorno di un anno
I bambini sono sempre felici e allegri. Non come “Felice Compleanno”? Questa è solo
hanno inibizioni. Quando qualcuno sorride un’espressione di parole prese a prestito.
loro anch’essi sorridono innocentemente. In realtà la beatitudine è la nostra vera na-
Essi sperimentano la beatitudine che è la tura. Noi mascheriamo la nostra vera na-
natura inerente agli esseri umani. C’è dif- tura con espressioni artificiali e siamo sod-
ferenza tra felicità e beatitudine: in parole disfatti come se fosse vera beatitudine.
povere, la felicità è passeggera, viene e va, Questo non è il giusto modo di procedere.
e la beatitudine è qualcosa che sgorga dal-
l’interno, emerge dal cuore come risultato Togliere all’Amore barriere e ostacoli
della propria unione con Dio. Incarnazioni dell’Amore!
SE CI SI SENTE SEPARATI DA DIO NON SI PUÒ Voi siete pieni d’Amore. In effetti i vostri
SPERIMENTARE LA BEATITUDINE. cuori sono ridondanti d’Amore, ma voi im-
pedite al vostro amore di scorrere ed espri-
Sa¾krânti, ovvero la trasformazione mersi all’esterno. Al contrario, l’amore non
del cuore ha certo barriere e ostacoli!
Incarnazioni dell’Amore! MEDITATE COSTANTEMENTE SU DIO E SARE-
Sperimenterete tale beatitudine in abbon- TE SEMPRE FELICI FISICAMENTE, MENTALMEN-

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TE E SPIRITUALMENTE. te, cercate dentro di voi la ragione del vo-
Sfortunatamente, oggigiorno, voi state per- stro dolore; comprenderete da voi che i
dendo tale divina qualità della beatitudine a vostri pensieri sono responsabili della situa-
causa di vari desideri. Se riuscirete a tene- zione. Quindi correggeteli e sarete di nuo-
re questi desideri lontani da voi sarete sem- vo felici. I dolori e le difficoltà sono come
pre pieni di beatitudine. Per esempio, que- nuvole passeggere; non dovreste mai dar
sta è una stoffa bianca: il candore è la sua loro importanza. Dovete sempre essere
natura, ma si sporca per l’uso continuo. contenti e allegri. La pace e la felicità sono
Similmente, il vostro cuore è sempre puro, le vostre qualità. In effetti la vostra vera
luminoso e pieno di beatitudine, ma diventa natura è beatitudine.
inquinato a causa dei desideri. Coltivate
quindi l’Amore e mantenete sempre puro il Non certo per Volontà divina!
vostro cuore. Allora sarete pieni di beatitu- Incarnazioni dell’Amore!
dine in ogni momento della vita. Voi, però, Oggi è la santa festività di Sa¾krânti. Ri-
avete dimenticato la vostra innata natura di spetto agli anni precedenti, quest’anno è in
beatitudine e siete continuamente immersi effetti particolarmente importante.
nel dolore e nell’infelicità. IL MESE SCORSO MOLTE PERSONE HANNO PA-
Q UANDO QUALCUNO VI CHIEDE : “C OME TITO UNA DISGRAZIA E UNA SOFFERENZA INDI-
STAI ?”, VOI RISPONDETE : “C OSÌ , COSÌ .” CIBILI A CAUSA DELLO TSUNAMI. SOLO LE AZIO-
QUESTO NON È IL MODO CORRETTO (DI PAR- NI MALVAGIE DELL’UOMO SONO RESPONSABI-
LARE). DOBBIAMO RISPONDERE: “SONO FE- LI DI UNA TALE CALAMITÀ. IO QUINDI VI CON-
LICE.” PUÒ DARSI CHE, NELLA VITA, INCON- SIGLIO DI NON INDULGERE IN AZIONI ERRATE E
TRIAMO DEGLI ALTI E BASSI, MA ESSI NON DO- ATTI MALVAGI. RISPETTO ALL’ANNO SCORSO,
VREBBERO COLPIRE LA NOSTRA ESSENZIALE PUÒ DARSI CHE DURANTE QUEST’ANNO SI VE-
NATURA CHE È BEATITUDINE. RIFICHINO MAGGIORI DIFFICOLTÀ; COMUNQUE
Mi avete osservato attentamente? Come NOI DOBBIAMO ANDARE AVANTI SENZA PENSA-
sono beato! Non solo ora: Io sono sempre RE AD ESSE. QUESTE SONO TUTTE NUVOLE
beato e traboccante di beatitudine. In ef- PASSEGGERE E VOI NON DOVETE ESSER TUR-
fetti anche voi potete sperimentare tale BATI DA QUESTI AVVENIMENTI. SIATE ARDITI E
beatitudine in Mia presenza, ma se vi avvi- CORAGGIOSI PER AFFRONTARLI. LA CALAMITÀ
cinate a Me con mente malvagia, con desi- DELLO TSUNAMI, CHE SI È VERIFICATA IL MESE
deri e pensieri negativi, non potrete speri- SCORSO, È STATA IN REALTÀ PROVOCATA DAL-
mentarla. Queste sono debolezze umane: L’UOMO. NON È STATA CERTO LA VOLONTÀ
dovete, pertanto, cercare di correggerle. DIVINA!
Ma l’uomo pensa che tali calamità siano
I pensieri, veri responsabili del dolore imposte all’uomo da Dio. Giammai! Dio
e della gioia procura sempre felicità all’uomo. Egli non
Cari studenti! nutre collera o odio: la Sua natura è Amo-
Non dovreste mai sentirvi abbattuti. Anche re. Sorge la domanda: “Perché ci sono que-
se qualche volta non passate un esame, non sti dolori e queste difficoltà nel mondo?”
dovreste avvilirvi. Ammettete con voi stes- Per esser precisi, la felicità non potrebbe
si che forse non avete ben risolto il compito avere alcun valore senza il dolore; l’uomo
e quindi avete fallito, ma non sentitevi mai non può sperimentare la felicità senza sop-
depressi e abbattuti per questo. Similmen- portare questa o quella difficoltà. Gioia e

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dolore sono intrecciati: l’uno non può esi- (così): “O Dio! Dividi la Tua Beatitudine
stere senza l’altro. con me. Rendimi beato!” Non schernite mai
Dio come “Nirdayâ” (Privo di Compassio-
ne). Qualunque cosa Dio faccia è per il
Piacere e sofferenza, buono e cattivo vostro bene; anche i dolori e le difficoltà
coesistono; nessuno può separarli. che sperimentiamo sono per il nostro bene,
Non potete provare il piacere in quanto sono preludi di felicità e beatitu-
e la sofferenza, o il buono e il cattivo, dine. Se coltivate questa visione positiva sa-
escludendo uno dei due. rete sempre beati. Dividete la vostra felici-
Il piacere è il frutto delle difficoltà. tà con tutti. Contrariamente a ciò, oggi l’uo-
mo tiene la felicità per se stesso e distribu-
Dio non causa sofferenza a nessun essere isce il dolore agli altri. Questo non è ciò
vivente della Sua creazione: tutti i dolori e che si dovrebbe fare. Eliminate il vostro
le difficoltà sono causati solo dall’uomo. Dio dolore e manifestate la gioia interiore: que-
è il protettore di tutti gli esseri viventi; Egli sta è la disciplina spirituale da intraprende-
procura pace e felicità a tutti. re. Quando incontrate una qualunque diffi-
coltà, dolore o irrequietudine non date loro
Lokâssamastâ- sukhino bhava¾tu alcuna importanza. Ignorateli. Voi siete sem-
Possano tutte le genti essere felici. pre Incarnazioni della Beatitudine. Se me-
ditate costantemente su questa realtà, niente
Questa è la Volontà di Dio. Come può Egli potrà disturbarvi.
quindi causare dolore a un essere umano? Incarnazioni dell’Amore!
INCAPACI DI COMPRENDERE LA SUA DIVINA VO- Possa questa festività di Sa¾krânti, che è
LONTÀ, VOI ACCUSATE DIO DI ESSERE CAUSA simbolo di cambiamento, portare una tra-
DI DOLORE. SE RIUSCIRETE A COMPRENDERE A sformazione nel vostro cuore e concedere
FONDO LA VOLONTÀ DIVINA, CAPIRETE CHE gioia a tutti in modo che possiate condurre
OGNI COSA È SOLO PER IL VOSTRO BENE. sempre una vita felice, prospera e allegra.
Noi siamo tutti Incarnazioni della Beatitu- Di fatto, il nome vero e proprio dell’essere
dine. Sperimentate giorno per giorno que- umano è Ânandamaya (fatto, costituito di
sta beatitudine e dividetela con gli altri; solo beatitudine). Mânavatva (l’umanità) è de-
allora essa aumenterà. stinata a elevarsi al livello di Daivatva (Di-
vinità).
Preludi di beatitudine
Incarnazioni dell’Amore!
Questo Sa¾krânti è Prema Sa¾krânti e Studenti!
Ânanda Sa¾krânti; quindi, accogliete con Tutte le commedie e commediole che ave-
gioia questa festività. Date il benvenuto a te messo in scena qui sono buone.
Dio che è l’Incarnazione della Beatitudine. SE ESAMINATE ATTENTAMENTE, DOVE SI TRO-
Dio non gradisce gli appellativi come VA IL MALE? SI TROVA NELLA VOSTRA MENTE.
“Karu²ânidhi” (Scrigno di Compassione) NON PENSATE MALE NÉ DIVIDETE I VOSTRI CAT-
e “Premasvarûpa” (Incarnazione del- TIVI PENSIERI CON GLI ALTRI.
l’Amore). Dio è sempre beato. Voi non La beatitudine è il vero cibo di un essere
dovreste pregare Dio di soddisfare i vostri umano e si dovrebbe sempre aspirare a
innumerevoli desideri. Pregate soltanto esserne partecipi. Fate che la vostra fede

10 Mother Sai marzo-aprile 2005


Discorso 14-01-2005
in Dio sia salda e incrollabile. È solo l’Amo- Praµânti Nilayam, 14 gennaio 2005,
re di Dio a essere eterno. Se riuscite a ot- Sai Kulwant Hall,
tenere quell’Amore, tutte le altre forme di Festività di Sa¾krânti
felicità giungeranno a voi automaticamen- (Traduzione del testo inglese
te. pubblicato sul sito internet
dello ›rî Sathya Central Trust
(Baba ha concluso il Discorso con il bhajan: “Hari di Praµânti Nilayam)
Bhajana Binâ Sukha ›ânti Nahin…”

Mother Sai marzo-aprile 2005 11


Discorso 25-12-2004

Le celebrazioni del Natale


(Cronaca della giornata) nel Sai Kulwant Hall. Il programma del mattino
È una caratteristica rimarchevole di Praµânti ha avuto inizio con una rappresentazione di
Nilayam che le celebrazioni delle festività non musiche natalizie da parte della fanfara dello ›rî
si limitino a qualche religione o divinità partico- Sathya Sai Institute of Higher Learning, cui han-
lari. Tali celebrazioni sono universali per loro no fatto seguito dei canti di Natale eseguiti da-
essenza, giacché mettono in rilievo l’unità fon- gli studenti della scuola e dell’università di
damentale di tutte le religioni e il loro sostanzia- Baba. Dopo l’ârati e la distribuzione del
le messaggio di amore e pace. prasâdam, Swami si è ritirato nella Sua residen-
Di fatto, Sai Baba ha dichiarato in un Discorso a za.
Mumbai, nel giugno del 1958, in occasione del- Dopo il darµan del pomeriggio, Baba ha invitato
la Prima Conferenza Mondiale delle Organizza- tre oratori a parlare all’assemblea. La signora
zioni ›rî Sathya Sai Sevâ: “Questa è una Forma Rita Bruce, che ha parlato per prima, è una de-
Umana in cui ogni Entità divina, ogni Principio vota di vecchia data e autrice di libri sul
divino, ovvero tutti i Nomi e tutte le Forme attri- “parenting” (l’esser genitori), che si basa sugli
buite dall’uomo a Dio, sono manifeste.” ideali insegnati da Sai Baba. Ella ha trattato il
Oggi, dunque, vediamo devoti, che professano tema “Il Dharma della donna”, sottolineando il
fedi differenti, essere attratti da Baba da ogni ruolo e la responsabilità che le donne hanno
parte del mondo, poiché in Lui vedono il Nome nel trasformare i bambini di oggi nei cittadini di
e la Forma a loro più cari e sono felici di celebra- domani, aventi come loro fondamento i valori.
re le proprie festività religiose alla Sua divina Il secondo oratore, professor John Behner, Pre-
Presenza. sidente di Zona dell’Organizzazione Sai Inter-
Quest’anno le celebrazioni del Natale a Praµânti nazionale (Zona 2), ha ricordato che è stato Baba
Nilayam hanno avuto inizio la sera del 24 di- a insegnargli, attraverso il Suo esempio perso-
cembre con canti natalizi da parte dei devoti nale, le prime lezioni sull’importanza del servi-
d’oltremare, prima con un coro di bambini, se- zio al prossimo e ha narrato l’episodio che lo ha
guito poi da uno di adulti. Il Sai Kulwant Hall, ispirato a intraprendere il servizio come una
per l’occasione, era decorato con gusto. Da sâdhanâ (disciplina spirituale).
entrambi i lati del portico principale erano state Dopo le celebrazioni di Natale del 1974, Baba
sistemate due piattaforme, su cui erano state aveva organizzato un pranzo per i devoti d’ol-
poste delle statuette. Alcune rappresentavano tremare, ed Egli stesso si adoperò per distribu-
la scena della Natività, con Giuseppe e Maria e ire il cibo ai devoti. Quando Bhagavân si avvi-
il Bambino Gesù nella mangiatoia in cui era sta- cinò a Behner e a sua moglie, essi Gli espresse-
to posto dopo la nascita. Altre rappresentava- ro la loro gratitudine. Baba sorrise e disse: “È
no i tre re magi, provenienti dall’oriente, recanti Mio dovere.”
come doni al divino Bambino, oro, incenso e Il fatto che il Signore dell’universo potesse pro-
mirra. Ai lati della statua del Signore Ga²eµa, al digarsi in tale umile compito considerandolo Suo
centro del portico, erano stati collocati degli al- dovere, suscitò profonda impressione in Behner.
beri di Natale. Appesi in vari punti del mandir Egli ha aggiunto che gli insegnamenti di Sai Baba
c’erano delle stelle ornamentali, nonché degli e il messaggio di Gesù sono una cosa sola, poi-
angeli e dei cherubini di solito associati al Nata- ché incentrano tutto sull’Amore verso l’intero
le. Alle prime ore del mattino del 25 dicembre, creato. Baba ha poi pronunciato il Suo Discor-
dopo il canto della Suprabhâta alle 5,30, i de- so. Dopo la cerimonia dell’ârati, Swami è pas-
voti d’oltremare hanno intonato dei canti di sato fra la folla dei devoti benedicendoli tutti e
Natale. riempiendo il loro cuore di gioia prima di ritirar-
Alle 7,30, Baba ha dato il darµan alla folla riunita si nella Sua residenza.

12 Mother Sai marzo-aprile 2005


Discorso 25-12-2004

Amore e preghiere sincere,


chiavi del successo
nella vita

alcuno. Nessuno, tuttavia, può permettersi


di ignorare questo fatto.
“Com’è che il sole sorge al mattino
Quando il bambino viene separato dal ven-
e tramonta la sera
tre della madre, comincia a piangere; qual
con assoluta regolarità ogni giorno?
è la ragione di questo pianto? Appena gli
Com’è che le stelle brillano
mettete una goccia di miele o di latte sulla
meravigliosamente nel cielo notturno
lingua, egli smette di piangere; da ciò pos-
e si nascondono durante il giorno?
siamo dedurre che ognuno nasce con la
Com’è che il vento soffia incessantemente
fame e la sete. Di che genere di fame si
e sostiene gli esseri viventi
tratta? È materiale o spirituale? È difficile
senza riposarsi neanche un momento?
giudicare con quale tipo di fame uno na-
Com’è che i fiumi scorrono
sca, ma la fame è comune a tutti. Il cibo è
perennemente con suoni gorgoglianti?”
essenziale per soddisfarla ed è dovere di
ogni individuo adoperarsi per il proprio
Onnipervadenza di Dio
sostentamento e quello degli altri. Dio non
La parola jagat (mondo) indica ciò che
ha né nascita né morte; Egli è oltre tutti i
nasce, è sostenuto e infine dissolto. Dio,
nomi, le forme e gli attributi.
che è la Fonte della creazione, del soste-
gno e della dissoluzione del mondo, non ha
Dio è eterno, senza nascita o morte.
forma specifica. Egli pervade l’intero uni-
Egli non ha inizio,
verso nella forma dei cinque elementi, e cioè
periodo intermedio o fine;
etere, vento (aria), fuoco, acqua e terra.
è onnipresente ed è l’eterno testimone.
Non c’è posto o persona in cui questi cin-
que elementi non siano presenti. La stessa
Acqua, dono di Dio
Verità è proclamata dalla Bhagavad Gîtâ:
Può qualcuno dare un nome specifico a Dio
che è onnipotente e onnipervadente? La
“Con mani, piedi, occhi, testa, bocca
terra assorbe le acque piovane e le distri-
e orecchie che pervadono la totalità,
buisce alle messi, con il risultato che noi
Egli permea l’intero universo.”
mietiamo il raccolto. In questo modo, la
madre terra sostiene la nostra vita provve-
Non c’è luogo ove Dio non esista; può qual-
dendo al nostro mantenimento. L’acqua è
cuno comprendere o spiegare il principio
essenziale per la nostra sopravvivenza; si
di una tale Divinità onnipervadente? Le
può vivere alcuni giorni senza cibo, ma
persone attribuiscono a Dio vari nomi e
nessuno può vivere senz’acqua. L’ACQUA
forme, celebrano il compleanno delle For-
È IL DONO DI DIO E PUÒ ESSERE OTTENUTA
me divine che hanno scelto, Le adorano e
SOLO ATTRAVERSO LE PREGHIERE E NON CON
da ciò traggono gioia, ma, sondare appieno
ALTRI MEZZI. In molti luoghi la gente offre
la natura della Divinità, non è possibile per

Mother Sai marzo-aprile 2005 13


Discorso 25-12-2004

(riti di) adorazione e preghiere speciali per Diventare oggetto dell’Amore di Dio
invocare la grazia divina dell’acqua; poveri Nessuno può comprendere o spiegare i Pro-
o milionari che siano, tutti devono pregare getti divini; solo Dio conosce i Suoi Piani
Dio perché Egli è Colui che ci dà cibo e e solo Lui può rivelarli. Nessuno può pre-
acqua. L’uomo non può creare da solo il vedere quando Dio concederà la Sua gra-
cibo e l’acqua; egli non sa neppure quale zia a un individuo. Solo Dio conosce le ri-
tipo di cibo sia essenziale per condurre una sposte alle domande circa chi, quando, dove,
vita sana e dovrebbe sforzarsi di compren- perché e come. SE UNO DIMENTICA DIO E SI
derlo. LASCIA SVIARE DALL’EGO E DALL’IDEA DI ES-
SERE COLUI CHE AGISCE, NON AVRÀ SUCCESSO
Pregare per raggiungere Dio NEI PROPRI TENTATIVI. Tutto può essere ot-
Qualunque cosa Dio faccia è per il benes- tenuto con la preghiera. Non c’è niente di
sere del mondo. Dovete capire che il mon- più grande della preghiera, per cui ognuno
do è la forma vera e propria di Dio: il crea- deve necessariamente offrire le sue pre-
tore e la creazione non sono differenti l’uno ghiere a Dio. Non si dovrebbe però prega-
dall’altra. Non si dovrebbe adorare Dio allo re per acquisizioni terrene. “O Dio! Io vo-
scopo di soddisfare desideri terreni, ma glio il tuo Amore e nient’altro”: questa do-
dovremmo pregare per raggiungerLo. Egli vrebbe essere la vostra preghiera costan-
sparge la Sua grazia sui devoti e vi conce- te. Una volta diventati oggetto dell’Amore
de tutto ciò di cui avete bisogno; solo Lui di Dio, potrete conquistare il mondo intero.
sa ciò che è buono per la creazione. Egli vi Lasciare tutto alla Volontà divina
concede tutto quello che vi necessita quan- Voi potete accettare qualsiasi compito, ma
do il tempo è maturo; senza alcuno sforzo non pregate Dio per il compimento del
particolare da parte vostra, Egli vi dà ciò compito assunto; lasciate invece ogni cosa
che meritate. SENTIRSI DELUSI E RIMPROVE- alla Sua Volontà e abbiate piena fede nel
RARE DIO SE I PROPRI DESIDERI NON VENGO- fatto che Egli farà ciò che è bene per voi.
NO ESAUDITI, NON È DA VERI DEVOTI. IL DO- PregateLo: “O Dio, Ti prego, abbi cura dei
VERE DEI DEVOTI È TROVARE I MODI E I MEZZI nostri bisogni in ogni momento della no-
PER OTTENERE LA GRAZIA DI DIO E IMPEGNAR- stra vita.” QUANDO OTTEMPERATE AI VOSTRI
SI PER RAGGIUNGERLO. Nessuno può com- DOVERI AFFIDANDO TUTTO ALLA VOLONTÀ DI
prendere le vie del Signore. A questo pro- DIO, I VOSTRI SFORZI AVRANNO SICURAMENTE
posito, il santo Tyâgarâja cantò dei versi: SUCCESSO. MA LA VOLONTÀ DI SWAMI SI RE-
ALIZZERÀ AL MOMENTO GIUSTO SENZA ALCUN
SUGGERIMENTO O PIANIFICAZIONE. QUALUN-
“Neanche un filo d’erba si muove QUE COSA SWAMI VOGLIA SI REALIZZA SENZA
senza il Volere di Dio. RICHIESTA. Swami vuole, però, chiarire un’al-
Dalla formica a Brahman, tra cosa: tutto ciò che arriva a noi senza
Dio pervade ogni cosa, che lo chiediamo va utilizzato anche per il
ma alcuni non lo capiscono benessere degli altri. Swami non vuole as-
e si gloriano della loro intelligenza; solutamente niente! Il Suo unico scopo è
nessuno, però, per quanto potente, che, essendo venuti qui, facciate l’uso mi-
conosce che cosa accadrà gliore di questa opportunità e conduciate la
l’attimo successivo.” vostra vita in modo felice e sacro. Non do-
vete darMi niente. Swami è sempre pronto

14 Mother Sai marzo-aprile 2005


Discorso 25-12-2004

a soddisfare i vostri desideri, ma, prima di lenziosamente e sinceramente. Se le vostre


esprimerli, dovreste chiedervi se li meritate preghiere non vengono esaudite potete cer-
veramente. tamente chiedere a Me. Dio non è confina-
to in un posto chissà dove, in un angolo
Le preghiere sincere saranno lontano. Egli dimora sempre nel vostro cuore
esaudite e può compiere qualunque cosa; è sempre
Qualunque compito può essere assolto con pronto ad assolvere qualsiasi compito, sia
la preghiera; pregate quindi Dio silenzio- esso grande o piccolo, per il bene dei Suoi
samente. Non pregate per la soddisfazione devoti. Tutti sono Suoi figli, per cui Egli ri-
di desideri futili; abbandonate tutti i desi- sponderà sicuramente alle vostre preghie-
deri e pregate amorevolmente Dio con tut- re. Gesù insegnava: “Tutti sono figli di Dio.”
to il cuore: avrete certamente successo nella Se avete questa ferma convinzione potete
vita. Potete comprendere e sperimentare la portare a termine qualunque impegno. Non
Divinità solo attraverso l’amore. Alcune c’è bisogno di leggere testi voluminosi; riem-
persone protestano: “Swami, Dio non vie- pite i vostri cuori d’amore e affidate ogni
ne in nostro aiuto a dispetto delle nostre in- cosa alla Sua Volontà: otterrete sicuramente
cessanti preghiere.” Io dico loro: “L’errore il successo nei vostri sforzi.
risiede nelle vostre preghiere e non in Dio.”
Se le vostre preghiere sono sincere saran- Swami ascolta sempre le preghiere
no sicuramente esaudite: non c’è niente che sincere
Dio non possa compiere. Incarnazioni dell’Amore!
L’AMORE È LA QUINTESSENZA DEI DISCORSI
Le storie del Signore DI SWAMI. IL SUO AMORE È POTERE; NON
sono davvero meravigliose C’ È NIENTE DI PIÙ GRANDE DELL ’AMORE .
e sacre in tutti e tre i mondi. Quando sviluppate l’amore potete affron-
Sono come falci tare le sfide della vita con facilità e uscirne
che tagliano i rampicanti vittoriosi. Dio sarà sempre con voi, in voi e
dei legami mondani: attorno a voi e si prenderà cura di voi. Con
esse elevano e nobilitano moltissimo. la preghiera, può essere assolto qualunque
Procurano beatitudine compito gravoso, ma le vostre preghiere do-
ai saggi e ai profeti vrebbero essere sincere; dovrebbe esserci
che fanno penitenza nelle foreste. unità di pensiero, parola e azione. ABBIATE
FEDE CERTA NEL FATTO CHE SWAMI È CON VOI
Come Gesù ci insegnò ad affidarci alla E ASCOLTA SEMPRE LE VOSTRE PREGHIERE;
Volontà divina SE PENSATE CHE SWAMI SIA LONTANO, COME
Oggi celebriamo la sacra festività del Na- POTRANNO LE VOSTRE PREGHIERE
tale e dovremmo farlo con vera spiritualità, RAGGIUNGERLO?
senza accarezzare desideri futili. Gesù era Incarnazioni dell’Amore!
il Figlio di Dio; mentre lo stavano crocifig- È solo l’amore che vi aiuterà ad aver suc-
gendo, disse: “O Padre, sia fatta la Tua cesso nella vita: quindi, sviluppate amore.
Volontà.” Quando vi rimettete alla Volontà Questa è la vera preghiera che Dio si aspetta
di Dio, Egli si prenderà cura di voi. Non da voi.
maturate complessi di superiorità, abban-
donate l’ego e l’ostentazione, pregate si-

Mother Sai marzo-aprile 2005 15


Discorso 25-12-2004
(Baba ha concluso il Discorso con il bhajan: “Prema Ricorrenza del santo Natale del Signore Gesù
Mudita Manase Kaho…”)
(Tradotto dalla versione inglese
Praµânti Nilayam, 25 dicembre 2004, pubblicata sul sito internet
Sai Kulwant Hall, dello ›rî Sathya Sai Central Trust
di Praµânti Nilayam)

16 Mother Sai marzo-aprile 2005


UN FARO NEL MARE BURRASCOSO DEL DOLORE

Ci sono momenti nella vita in cui sembra che ogni speranza sia perduta, non ci sia
nessuno a cui rivolgersi e niente per cui vivere. È allora che Dio entra nella nostra vita
come la prima goccia di pioggia nel deserto, come aria fresca per chi respira affannosa-
mente. Le onde dello tsunami, che hanno colpito la costa indiana, sono state una cala-
mità che ha spazzato via le speranze più che distruggere le case, che ha frustrato
altrettante vite di quante ne abbia prese, ma noi abbiamo Bhagavân ›rî Sathya Sai
Baba, l’amorevole Dio che camminai fra noi, faro per le menti smarrite nel mare burra-

Amore in Azione
scoso del dolore.
Lo tsunami, che ha colpito il sud dell’Asia il 26 dicembre 2004, ha coinvolto migliaia di
persone e arrecato danni enormi alla vita e alle proprietà. Poco dopo il disastro, mentre
i sopravvissuti lottavano per riprendersi dal colpo che la natura aveva loro inferto, la
compassione illimitata di Baba si è riversata su di loro sotto forma di servizio offerto dai
volontari della ›rî Sathya Sai Sevâ Organization del Tamil Nadu. Centinaia di volontari
si sono organizzati in squadre e si sono sparpagliati nelle varie aree in cui si era verifica-
ta la catastrofe. La prima cosa da fare era liberare i cadaveri intrappolati tra le macerie
e provvedere ad essi adeguatamente in modo da prevenire le epidemie. Occorreva
anche procurare cibo e altre necessità primarie per i sopravvissuti. Di tutte le aree
colpite nel Tamil Nadu, il distretto di Nagapattinam aveva subìto i danni maggiori. Lo ›rî
Sathya Sai Central Trust, sotto la divina Guida di Sai Baba, ha immediatamente portato
soccorso ai villaggi di Serudhoor, Akkaraipettai, Kichankuppam, Kallar, Olakottaimedu
e Thoduvai, che erano stati i più colpiti. Provviste, utensili, fornelli, abiti e altri generi di
prima necessità, per riportare la vita alla normalità, sono stati reperiti e imballati in
scatole di cartone. I volontari del Sevâ Dal hanno lavorato giorno e notte, procurando,
imballando e trasportando questi materiali. Gli scatoloni sono stati trasportati da Chennai
al campo base delle operazioni di soccorso vicino a Nagapattinam. Simultaneamente,
un altro gruppo di volontari era impegnato nella distribuzione di questi generi a più di
5000 famiglie dello stesso distretto e di Pondicherry. È superfluo dire che i volontari del
Sevâ Dal hanno fatto tutto il lavoro in spirito di amore e dedizione disinteressati. Hanno
consolato e rassicurato gli afflitti, infondendo loro il coraggio e la speranza necessari per
ricominciare la vita lasciandosi la tragedia alle spalle.
In uno dei villaggi, quando alla fine della giornata le provviste si stavano esaurendo, un
abitante è stato udito rassicurare gli altri dicendo che non c’era niente di cui preoccu-
parsi perché i volontari Sai avrebbero certamente portato ulteriori rifornimenti il giorno
seguente e continuato l’opera di soccorso. Esempi come questo sono la testimonianza
della fiducia che questi volontari hanno ispirato nel cuore della gente tramite la dedizio-
ne e l’impegno con cui servivano. Gli amministratori del distretto hanno encomiato il
modo ordinato e ben organizzato con cui i materiali sono stati distribuiti.
Vedere le persone colpite aiutarsi reciprocamente a ricostruire la loro vita, al di là delle
barriere di casta, credo e condizione socio-economica, è stata, per i volontari, un’espe-

Mother Sai marzo-aprile 2005 17


rienza davvero commovente. In un altro villaggio, uno degli abitanti ha chiesto che i ma-
teriali fossero distribuiti anche al villaggio vicino ove il soccorso non era ancora arrivato.
È stato toccante vedere il sentimento d’amore e d’interessamento che queste persone
mostravano per i loro fratelli in difficoltà quando ci si sarebbe aspettati che fossero preoc-
cupate per il proprio benessere. In verità l’insegnamento fondamentale di Sai Baba, circa
la fratellanza dell’uomo e la paternità di Dio, veniva tradotto in azione da questi semplici
paesani. A profittare di questa esperienza non sono stati solo gli abitanti dei villaggi, ma
anche i volontari, che l’hanno trovata estremamente esaltante. Si sentivano spesso i pae-
sani dire che Dio è il loro solo rifugio e che avrebbe sicuramente protetto loro la vita.
Incontrare una fede tanto salda tra queste popolazioni rurali è stata una conferma dei
profondi legami spirituali degli abitanti di questo paese. Essi non hanno considerato l’es-
ser soccorsi come semplice sussidio materiale, ma come sacro dono di grazia da parte di
Dio Stesso, accorso in loro aiuto nel momento della necessità.

(Tratto da: www.srisathyasai.org.in)

18 Mother Sai marzo-aprile 2005


Discorso 25-10-2004

La Realtà
è nel proprio Sé,
non altrove

formano. Non può esservi umanità senza


Divinità; solo se, in qualche misura, stabili-
“Quale energia d’Amore sce un contatto con la Divinità, l’uomo può
fa ruotare la Terra acquisire un po’ di quell’onnipotente Pote-
senza che abbia un asse o un sostegno? re Divino.
Quale energia d’Amore Incarnazioni dell’Amore!
permette alle stelle di restare nel cielo Ogni tipo di potere è immanente in
senza cadere sulla Terra? Mânavatva (la Natura umana), la quale non
Quale energia d’Amore ha bisogno di ricorrere ad altre particolari
mantiene gli oceani entro i propri confini entità cui attribuire poteri straordinari.
senza che inondino la Terra? L’Energia Divina si manifesta pienamente
Per quale energia d’Amore nell’essere umano e il potere umano non
il Dio del vento soffia una fresca brezza può funzionare senza l’ausilio del Potere
in tutte le parti del mondo? Divino.
Quella potente energia d’Amore Ci sono quattro Mahâvâkya1 nei Veda, e
è in realtà il Potere Atmico. precisamente:
Il potere dell’Amore
è davvero straordinario, Tat Tvam Asi: Quello tu sei.
unico e onnipresente. Prajñâna¼ Brahma: La Consapevolezza
L’intera creazione è permeata d’Amore.” Piena e Costante è Brahman.
Ayam Âtmâ Brahma: Questo stesso Âtma
Incarnazioni dell’Amore! (Sé) è Brahman.
L’uomo non ha bisogno di intraprendere Aham Brahmâsmi: Io sono Brahman.
alcuna speciale disciplina spirituale per
vedere la Verità che tutto pervade. L’essenza di questi assiomi viene ulterior-
Noi chiamiamo Dio con Nomi diversi, mente illustrata nelle Upani¹ad e nella
come Brahmâ, Vi¹²u e Maheµvara (›iva); Bhagavad Gîtâ, ma l’uomo cade preda del-
questi sono Nomi che l’umanità ha attri- l’illusione perché non è in grado di capire
buito a Dio in relazione ad alcune forme il significato di queste affermazioni e non
immaginarie, ma, in realtà, chi ha mai vi- sa attuare il Potere Divino che è, di fatto,
sto quelle Forme? Per ora, nessuno. in lui stesso.

Il Potere onnipresente Gradini verso la Divinità


Nel mondo c’è un solo potere che tutto La Divinità nell’umanità si esprime come
pervade: il potere dell’Amore. ›aktitattva (Energia). Oggi l’uomo si sfor-
È solo per amore che le società umane si za di acquisire diversi poteri e li usa per

Mother Sai marzo-aprile 2005 19


Discorso 25-10-2004
alleviare le sue sofferenze. Tali dolori e mano invece di aver visto un fulgore. CHE
sofferenze sono gradini verso la Divinità, e COS’È LA MEDITAZIONE? MEDITAZIONE SIGNI-
l’uomo non deve dare loro troppa impor- FICA EKÂGRATÂ (CONCENTRAZIONE SULLA VI-
tanza. Se analizziamo con attenzione, che SIONE INTERIORE DEL SÉ UNIVERSALE). Con-
cosa c’è nella vita umana che non provo- siste nel visualizzare un’immagine in uno
chi preoccupazione? Dalla nascita alla stato di assoluta immobilità del corpo e con
morte la vita umana è piena di preoccupa- la mente esente da illusione, ma, ovunque
zioni, tanto che Io spesso cito una poesia ci sia un uomo, c’è anche la mente; non
per descrivere questo fatto: c’è luogo al mondo dove la mente non sia:
essa è onnipresente.
“Nascere è una preoccupazione, Si asserisce: “Solo la mente è responsabile
essere al mondo è una della schiavitù come della liberazione.”
preoccupazione. Noi diciamo di essere felici; da dove pro-
Il mondo è causa di preoccupazione viene tale felicità? Certamente non dal-
e così pure la morte. l’esterno; essa sgorga dal cuore.
Tutta la fanciullezza LA NATURA DELLA MENTE È L’INSTABILITÀ.
è una preoccupazione ESSA È NELLA NOSTRA NATURA, NON PROVIE-
e anche la vecchiaia. NE DAL DI FUORI. TUTTE LE RELAZIONI CHE
La vita è una preoccupazione, INTRATTENIAMO COL MONDO OGGETTIVO SONO
l’insuccesso è una preoccupazione. SOLO ILLUSORIE. Supponiamo che sposiate
Tutte le azioni e le difficoltà una ragazza: da quel momento in poi, voi
provocano preoccupazione. avete con lei una relazione come marito e
Anche la felicità moglie. Anche prima del matrimonio voi due
è una misteriosa preoccupazione.” esistevate in questo mondo, ma tale rela-
zione non c’era; dall’istante in cui siete spo-
Liberarsi dell’illusione sati, pensate che ella sia vostra parente.
Incarnazioni dell’Amore! Pertanto si tratta di una relazione mentale.
Qualcuno dice di aver avuto la visione del
Divino nei propri sogni. Altri raccontano di Mânavatva, l’unica Realtà esistente
averla avuta nel corso della meditazione. Incarnazioni dell’Amore!
Altri ancora dichiarano di aver visto Dio Perfino mâyâ, l’illusione, è in relazione con
attraverso il loro “occhio della conoscen- l’Amore; non c’è nulla al mondo privo
za”. La maggior parte di tali affermazioni d’Amore. L’Amore si trova in ogni cosa di
provengono da illusioni; non sono autenti- questo mondo. Tutte le relazioni tra la gen-
che. Alcuni dicono di avere visto Dio in te del mondo vengono stabilite e coltivate
sogno. Dov’è il sogno? E dov’è Dio? A ben in base all’Amore. L’Amore diventa persi-
pensarci, la stessa esperienza di sogno non no causa di separazione tra due individui. A
è reale: è solo illusione. Costoro sono in- questo mondo, ci sono diversi tipi di
dotti dall’illusione a pensare così. Il giorno sâdhanâ (disciplina spirituale); uno di que-
in cui l’uomo se ne libererà, acquisirà il sti è bhrama sâdhanâ (il superamento del-
Potere Divino; pertanto tutti devono uscire l’illusione). Brahmâ, Vi¹²u e Maheµvara
da tale illusione. non possono essere visualizzati nella vostra
Alcuni si siedono in meditazione e ritengo- sâdhanâ. Ciò che vedete in meditazione
no di contemplare un qualcuno; altri affer- sono solo i riflessi dei vostri sentimenti.

20 Mother Sai marzo-aprile 2005


Discorso 25-10-2004
Brahmâ, Vi¹²u e Maheµvara non esisto- cresce con l’Amore. Non solo gli esseri
no veramente in questo mondo: essi sono umani, ma ogni creatura vivente sperimen-
solo Forme immaginarie. Quello che esiste ta Amore sin dalla nascita; al mondo non
veramente è Mânavatva (la Realtà Uma- esiste forza maggiore dell’Amore e nessun
na). Incapaci di credere a questa Realtà potere su questa terra può cambiarLo. Non
Umana, che è presente proprio sotto i vo- fatevi ingannare dal pensiero di aver ac-
stri occhi, come potete contemplare e sco- quisito questo o quel potere: tutto ciò è solo
prire la Natura Divina? I Nomi e le Forme bhrama (l’illusione). Brahman non è
che attribuite alla Divinità, ovvero Brahmâ, bhrama e Brahman non può esser parago-
Vi¹²u e Maheµvara, non sono autentici: nato a bhrama.
sono solo un miraggio nato dalla vostra illu-
sione. Ogni cosa è compresa nell’essere Il bene e il male non provengono
umano. Voi siete Brahmâ, Vi¹²u e dall’esterno
Maheµvara, nonché ogni Nome e Forma Incarnazioni dell’Amore!
concepibili che si possano attribuire alla Che cosa significa Divyâtma? Vuol dire
Divinità. QUANDO COMINCERETE A CREDERE “Divino Âtma”. L’Âtma non è altro che
CHE VOI SIETE IL TUTTO, NON CI SARÀ PIÙ Consapevolezza; tale Consapevolezza per-
MOTIVO DI ALCUNA PREOCCUPAZIONE. Quan- vade ogni cosa, è onnipotente e non c’è
do sarete in grado di realizzare “Io sono luogo ove essa non sia. C’è, a tal proposi-
veramente Brahmâ, Vi¹²u e Maheµvara”, to, un aspetto da considerare: la Consape-
non ci sarà più spazio per alcun dubbio. Tutti volezza è mobile, ma voi cadete nell’illu-
questi Nomi e Forme sono il prodotto della sione e pensate che sia statica. Il vero po-
vostra immaginazione. In questo mondo non tere è dentro di voi: è Âtma ›akti (il Potere
c’è potere più grande della Realtà Umana. Atmico). Già sappiamo che Âtma è Consa-
pevolezza; quindi il Potere Atmico è
Il potere dell’immaginazione umana Caitanya ›akti (il Potere della Consape-
Incarnazioni dell’Amore! volezza), la quale pervade ogni cosa e vi
VOI AFFERMATE CHE LA SCORSA NOTTE SWAMI permette di contemplare le diverse forme.
SIA COMPARSO NEI VOSTRI SOGNI. QUESTO L’immenso potere presente nella Realtà
NON È ESATTO; IO NON APPAIO NEI SOGNI DI Umana è di natura divina; esso conferisce
NESSUNO. QUANDO DESIDERATE INTENSAMEN- pace e felicità. Forse pensate che questo
TE CHE SWAMI APPAIA NEI VOSTRI SOGNI E LO Potere Divino sia qualcosa di speciale, ma
PENSATE CONTINUAMENTE, QUELL ’INTENSO non è vero. La vostra stessa energia
DESIDERIO ASSUMERÀ FORMA NEI VOSTRI SO- contemplativa diventa Potere Divino,
GNI. Dio non assume né cambia forma. ragion per cui la cosa primaria è che voi
Qualcuno pensa che Dio sia arrabbiato con realizziate la vostra intrinseca Natura Di-
lui, ma anche questa ipotesi non è esatta. vina. Tutto quello che è scritto nei libri o
Dio non ha né amore per uno né collera che leggete non corrisponde a verità. Al-
per un altro; tutte queste idee sono una vo- cuni tipi di potere sono temporanei, non
stra creazione. Voi attribuite a Dio la colle- eterni; tali poteri transitori non devono in-
ra o altri sentimenti, mentre, se viveste co- gannarvi.
stantemente nell’Amore, non vedreste col- Voi (studenti) state imparando i Veda. Ogni
lera in nessuno. Infatti, l’Amore è la vostra suono emanato dai Veda emerge proprio
vera forma. L’uomo nasce dall’Amore e dall’ombelico e noi percepiamo il suono

Mother Sai marzo-aprile 2005 21


Discorso 25-10-2004
che proviene dal nostro ombelico. Immagi- zione, non con l’intento di vedere Dio; la
nate di avvicinarvi a una collina e di gridare concentrazione viene scambiata per medi-
“Oh!”: quello stesso suono vi ritorna come tazione. Questo non è il sistema corretto.
eco. Analogamente, il bene e il male emer- Tutti questi esercizi sono reazione, riflesso
gono solo da voi; non provengono da un al- e risonanza; solo voi siete autentici, siete la
tro luogo per entrare in voi. Verità. Voi siete in grado di vedere Dio solo
Incarnazioni dell’Amore! nella forma umana; infatti l’uomo non può
Supponiamo che continuiate a ripetere ad concepire nulla più grande di se stesso. Voi
alta voce una certa frase che avete preso siete tutto e tutto ciò che si trova nella cre-
da un libro. Dopo qualche tempo la saprete azione è immanente in voi. Sfortunatamen-
a memoria, ma la frase che avete memo- te l’uomo, oggi, dimentica la propria auten-
rizzato non è vostra: è solo un’eco. Nella tica natura per immaginare qualcosa che
creazione, tutto è reazione, riflesso e riso- non esiste. Questo è effetto dell’illusione,
nanza. la quale, in realtà, è di sua produzione. Solo
TUTTO QUELLO CHE SPERIMENTIAMO NEL quando l’uomo uscirà da questa illusione
MONDO ESTERNO È SOLO REAZIONE, RIFLES- sarà in grado di realizzare il Brahman.
SO E RISONANZA DELLO STATO INTERIORE.
Tuttavia, noi ci illudiamo se pensiamo che La lezione da imparare
tali reazioni, riflessi e risonanze siano rea- Incarnazioni dell’Amore!
li. Il sentimento che emerge dal vostro cuo- L’AMORE È IL FATTORE PRINCIPALE. SE PRE-
re e prende forma all’esterno è la vera for- GATE DIO CON INTENSO AMORE E DEVOZIONE,
ma. Questo significa che quella forma è già LE VOSTRE PREGHIERE TROVERANNO
stata da voi concepita. Supponiamo che SENZ’ALTRO RISPOSTA; QUESTO È IL POTERE
immaginiate una Forma particolare del Si- DELL’AMORE. Senza l’amore non si può ot-
gnore Râma e che poi contempliate quella tenere nulla neppure in questo mondo ma-
Forma a occhi chiusi; siete in grado di teriale. L’Amore è Dio: vivete nell’Amore.
visualizzare quella Forma quale riflesso dei Senza l’amore il mondo diventa un vuoto;
vostri pensieri. Pertanto tutto ciò che si solo l’amore assume forma: comprendete
manifesta nel mondo esteriore è solo una questa verità.
reazione, un riflesso e una risonanza del Voi sedete nella vostra cosiddetta medita-
vostro stato interiore. zione e cercate di dimenticare voi stessi
attraverso delle esperienze immaginarie. Se
Uscire dall’illusione per realizzare Dio dimenticate voi stessi, come potete vedere
Incarnazioni dell’Amore! la Verità? Vivete costantemente nella con-
Voi stessi siete Râma, K©¹²a, εvara ecc. sapevolezza: “Io sono Dio, sono tutto, sono
Pensate di essere εvara e contemplate quel- la Realtà. Tutte le forme sono soggette a
la Forma: diventerete εvara, veramente. mutare.” Per esempio, un bimbo è piccino
alla nascita, poi crescerà e diventerà un
Come tu pensi, così tu diventi. bambino, un ragazzo, un giovane, un an-
ziano. In tutti questi diversi stadi della vita,
Allo stesso modo, se pensate di essere solo l’uomo è la Realtà.
Râma, K©¹²a ecc., diventerete Râma e
K©¹²a. Oggi la gente si siede in meditazio- Tutti sono uno; sii equanime con tutti.
ne, ma è solo per sviluppare la concentra-

22 Mother Sai marzo-aprile 2005


Discorso 25-10-2004
È questa la lezione che occorre imparare. I Poteri Divini e le Manifestazioni Divine
Incarnazioni dell’Amore! sono immanenti nell’essere umano, non
FATE CHE LA FIAMMA DEL VOSTRO AMORE SIA vanno cercati altrove. Con la costante di-
FERMA, NON OSCILLANTE; NON C’È SÂDHANÂ sciplina spirituale, l’uomo può realizzare
PIÙ GRANDE DELL’AMORE. QUESTA È LA DI- questa verità. La vostra Realtà è nel vostro
SCIPLINA SPIRITUALE CHE DOVETE ADOTTARE, Sé, non altrove e, per vederLa, occorre ri-
LA DISCIPLINA DIVINA . La Divinità è volgere la visione verso l’interno. Reazio-
onnipresente. Dovete realizzare all’interno ne, riflesso e risonanza: tutti e tre esistono
di voi stessi tale onnipresente Divinità. Essa nel vostro Sé; essi non sono esterni.
è presente in tutti e tre gli stati di coscien- Supponiamo che abbiate un fratello che si
za: nel sogno, nella veglia e nel sonno pro- è fatto una buona reputazione. Chi è co-
fondo. Sforzatevi di percepire costantemen- stui? È vostro fratello; egli rappresenta una
te quella Divinità. Questo è il significato di particolare forma. Da dove proviene que-
Prajñâna¼ Brahma (La Consapevolezza sta forma? Proviene dalla Realtà e quella
Piena e Costante è Brahman). Questa è Realtà è la sua vera natura. Pertanto, una
Sâk¹âtkâra (la visione del Divino), un’espe- forma che si manifesta (emergendo) dalla
rienza che trascende tutti e tre gli stati di Realtà ci illude e ci impedisce di vedere la
coscienza. Realtà stessa.

La Realtà celata nell’intimo dell’uomo Unitarietà dei quattro grandi aforismi


Incarnazioni dell’Amore! vedici
Voi adorate diverse forme della Divinità, Cari Studenti!
ma non potete permettervi di dimenticare Se desiderate comprendere certi aspetti più
la vostra Divinità intrinseca. Siete voi ad chiaramente, ve li spiegherò fra qualche
attribuire innumerevoli Nomi e Forme alla tempo con maggiori dettagli. LA MEDITAZIONE
Divinità, ma Essa è solo una ed è immuta- CHE PRATICATE NON È CORRETTA; VOI AVETE
bile; quella Divinità immutabile ed eterna NELLA MENTE UNA FORMA E LA CONTEMPLA-
è immanente in voi. Tutte le forme e i nomi TE. DA DOVE VIENE QUELLA FORMA? È UNA
esteriori sono come sogni effimeri e tali VOSTRA INVENZIONE. VI ILLUDETE CHE DIO
sogni non sono veri. Cercate allora di sfug- SIA CONFINATO SOLO IN QUESTA F ORMA ,
gire a questa illusione; solo uscendone sa- RAGION PER CUI, FIN DALL’INIZIO, CREDETE A
rete in grado di realizzare il Brahman. Avete QUALCOSA DI INGANNEVOLE. SE SOLO RIUSCI-
visto qualcosa nei vostri sogni: che cos’è? STE A SUPERARE QUESTA ILLUSIONE, POTRE-
È il vostro Sé, nient’altro; nello stato di STE VEDERE LA VERITÀ. Non cadete mai
sogno vedete il vostro Sé. La vostra vera preda dell’illusione che Dio sia in qualche
natura è l’Amore: dunque manifestatela. Ci luogo lontano. Di fatto, Voi stessi siete ve-
sono diversi aspetti che dovrete imparare ramente Dio. La vostra stessa forma è di-
in futuro. CHE COS’È IL FUTURO? IL FUTURO vina, la vostra beatitudine è divina. La vo-
È INCERTO, IL PASSATO È PASSATO; SOLO IL stra reazione, il vostro riflesso e la vostra
PRESENTE È CIÒ CHE CONTA. SIA IL PASSATO risonanza sono di natura divina. Non de-
SIA IL FUTURO SONO CONTENUTI NEL PRESEN- viate mai dalla salda certezza di essere Dio.
TE. Solo voi siete presenti in tutti e tre i tempi, Contemplate sempre un unico pensiero:
passato, presente e futuro.
Incarnazioni dell’Amore! Aham Brahmâsmi

Mother Sai marzo-aprile 2005 23


Discorso 25-10-2004
Io sono Brahman. tamente ancorati a questa convinzione: que-
sta è la Verità contenuta nell’assioma Tat
Che cosa significa l’affermazione Tat Tvam Tvam Asi: la natura inseparabile e non duale
Asi, “Quello tu sei”? ‘Tat’ è ‘Quello’, della Divinità.
‘Tvam’ è ‘questo’: insieme diventano ‘Asi’. Non illudetevi che Râma, K©¹²a o Swami
Essi diventano ‘Uno’. Dunque, tutte e quat- siano apparsi nei vostri sogni; questo è un
tro le “Grandi Parole”: Tat Tvam Asi (Quel- segno di ignoranza. Si tratta solo di sogni;
lo tu sei), Prajñâna¼ Brahma (La Consa- come può un sogno esser chiamato realtà?
pevolezza Piena e Costante è Brahman), La stessa parola “sogno” evidenzia la sua
Ayam Âtmâ Brahma (Questo stesso Âtma natura: finché dormite, quella esperienza
è Brahman), Aham Brahmâsmi (Io sono può apparire vera, ma svanisce non appe-
Brahman), vi guidano alla stessa Verità, na vi svegliate.
cioè che voi siete effettivamente Dio. Âdi
›a¾kara espose e illustrò questa grande fi-
losofia Advaita (relativa al non dualismo) Unità dell’Anima individuale e
in svariati modi e alla fine egli stesso si dell’Anima Universale
fuse in quella grande Verità. Dunque la Incarnazioni dell’Amore!
Verità non è in qualche luogo lontano, ma Proteggete il vostro Amore; non abbando-
dentro di voi. La vostra natura vera e pro- natelo mai in nessuna circostanza. Non c’è
pria è la Realtà. Come potete realizzare altro Dio al di fuori dell’Amore. In verità,
questa Verità? Solo coltivando puro e di- Dio è Amore. L’AMORE È LA VOSTRA VIA E
sinteressato Amore divino. Senza Amore IL VOSTRO OBIETTIVO; NON DEVIATE MAI DA
non si può ottenere nulla in questo mondo. QUESTO SENTIERO DELL’AMORE. SE INCON-
L’Amore è l’origine e il sostegno dell’in- TRATE QUALSIASI DIFFICOLTÀ NEL PERCORRE-
tero universo. L’Amore è Dio, Dio è Amo- RE TALE VIA O SE AVETE DEI DUBBI DA CHIARI-
re. RE, IO SONO SEMPRE QUI AD AIUTARVI.
Incarnazioni dell’Amore! Cercate di risolvere i vostri dubbi, perché
Voi tutti siete Incarnazioni della Divinità. essi vi trascinano nell’illusione. Ancorate-
Le vostre forme sono divine; voi e Dio sie- vi saldamente alla verità “Tat Tvam Asi”.
te Uno, non siete differenti da Lui. Fate È un’idea sbagliata pensare che “questa”
quindi esperienza di questa Unità. forma abbia visto “quella” Forma della
Divinità, perché voi e Dio non siete sepa-
La Verità è Una. rati. Il Brahman è davvero immanente nel
L’Unità è Verità. vostro corpo; Brahman e Aham (Io) sono
L’Unità è Divinità. una identità. Praticate la disciplina spiri-
tuale tesa a riconoscere l’unità di questi
Dio non è separato da voi, Egli si manife- due: questa è la via che conduce a Dio. Se
sta in voi, ma, sfortunatamente, dimenti- desiderate meditare su Dio, non permette-
cate questa verità. Dimenticare la propria te che i vostri pensieri siano disturbati da-
natura equivale a dimenticare ogni altra gli oggetti del mondo. Meditate sulla vo-
cosa. Non dimenticate mai la vostra Real- stra autentica natura che è la Divinità. In
tà, ma, forti di ciò, meditate su di essa. quella Divinità è contenuto tutto il resto.
Ricordatevi sempre questo: “Ovunque io Meditando in questo modo sulla vostra
sia sono sempre divino.” Tenetevi risolu- Divinità intrinseca realizzerete la vostra

24 Mother Sai marzo-aprile 2005


Discorso 25-10-2004
unità con il Divino. Di fatto, quell’Unità è gnificato di questi assiomi, sarete in grado
Divinità. di realizzare la Verità.
I quattro Mahâvâkya: Tat Tvam Asi,
Prajñâna¼ Brahma, Ayam Âtmâ Brahma, (Baba ha concluso il Suo Discorso con il bhajan
Aham Brahmâsmi sono affermazioni “Prema Mudita Manase Kaho”).
vediche che mettono in rilievo l’Unità del-
Praµânti Nilayam, 25 ottobre 2004,
l’Anima individuale e dell’Anima Supre-
Sai Kulwant Hall
ma. Essi esortano l’Anima individuale a
realizzare questa Verità. Pertanto, dovete (Traduzione dal testo inglese
sforzarvi di raggiungere tale stato di Uni- pubblicato sul sito internet
tà. Progredendo in questa disciplina, alla dello ›rî Sathya Sai Central Trust
di Praµânti Nilayam)
fine raggiungerete l’obiettivo. Supponiamo
che vogliate imparare come si scriva una
parola: pensate solo a quante volte ripete- 1
Mahâvâkya: questo termine significa letteralmente
reste quella sillabazione. Allo stesso modo “Grande Parola”. Si tratta di un assioma divino che
dovete avviarvi su questa strada della di- pone in risalto, per mezzo dei testi sacri, una pro-
sciplina spirituale, che è una disciplina sa- fonda verità spirituale. Ognuno dei Veda ha un suo
cra. Se sarete in grado di capire il vero si- assioma principale, che Baba elenca nel Discorso.

Mother Sai marzo-aprile 2005 25


Sane abitudini di vita

Conoscete i piccoli frutti che Swami distribuisce a


tutti gli studenti e ai devoti? Un giorno Egli ha chie-
sto ai ragazzi di distribuire questi piccoli frutti, che
hanno l’aspetto di bacche.
Ha chiamato un ragazzo e gli ha detto: “Stai attento a distribuire solo frutti buoni; non
distribuire mai frutti marci. È un peccato distribuire frutta guasta. Non dovresti farlo
in nessun caso, perché ne pagheresti le conseguenze. Quindi, seleziona la frutta mi-
gliore da donare agli altri.”
Così tutti i ragazzi hanno cominciato a distribuirla. Ma il nostro Bhagavân, come
immaginerete, stava controllando con attenzione.
Alla fine ha detto: “Ehi, ragazzi! Voi siete studenti universitari. Sapete solo leggere e
Sotto la Veranda

riformulare informazioni al momento dell’esame, ma non avete buon senso. Non sa-
pete distribuire la frutta! Perché avete dimenticato questo gruppo? Non avete distri-
buito la frutta all’ultima fila di devoti. Che studenti siete?”
Ha poi aggiunto: “Ho visto che alcuni di voi, camminando, hanno toccato con i piedi gli
insegnanti. Dovreste rispettare i vostri insegnanti; questo non è il modo di comportar-
si. Voi studenti dovreste essere obbedienti e umili. Solo allora potrete imparare.”
Ecco che cosa ha detto Sai Baba. Poi, improvvisamente, si è voltato verso uno stu-
dente e gli ha detto: “Dimmi una cosa: chi è il miglior insegnante della tua facoltà?”
Chi è il miglior insegnante? È una domanda difficile! Il ragazzo non ha risposto, e
Swami ha insistito.
Il ragazzo infine ha detto: “Swami, tutti sono buoni insegnanti. No, Swami, tutti sono i
migliori.”
“Lo so che tutti sono brave persone e buoni insegnanti. Alcuni possono sembrare
severi con voi, ma è per il vostro bene e dovreste ricordarlo.”
Una volta Baba, dopo aver terminato le “interview”, ha cominciato a parlare di una
coppia a cui era stato concesso il privilegio di un colloquio con Lui. Dopo essere usciti
dalla stanza delle interview, Swami ha cominciato a parlare di loro. Ma essi non lo
sapevano poiché erano già andati via.
Ci ha guardati e ha detto: “Vedete quel ragazzo?”
“Sì, Swami, lo vediamo.”
“Sapete, ho detto a quel ragazzo: di’ a tuo padre di smettere con quella cattiva abitu-
dine. Digli che non gli fa bene.”
Poi il ragazzo è tornato a casa e ha cominciato a piangere.
Il padre gli ha chiesto: “Ehi, perché piangi?”
“Papà, smetti con quella cattiva abitudine o io piangerò. Non mangerò. Promettimi
che smetterai con quella cattiva abitudine.”
“Quale cattiva abitudine?”
“Fumare, papà; tu fumi. Non fumare più.”

26 Mother Sai marzo-aprile 2005


Così il padre ha deciso di non fumare più. Che trasformazione sta apportando Baba tra i
genitori attraverso i figli!. I figli sono trasformati in Sua presenza e grazie a loro anche i
genitori cambiano. Questa è una cosa meravigliosa che si sta verificando durante l’attua-
le Incarnazione.
A quel punto Bhagavân ha cominciato a dire a tutti: “Ragazzi, vi racconterò una cosa che
è successa a Brindavan. Anil Kumar ne è a conoscenza.”
Stiamo parlando di un corso estivo. I ragazzi avevano fatto un buon pranzo e bevuto il tè
del pomeriggio. Swami stava cominciando ad avvicinarsi all’auditorium per il divino Di-
scorso serale.
All’improvviso si è fermato, ha guardato un ragazzo e ha detto: “Ragazzo, non farlo!
Questo non è il posto adatto per questo tipo di cose. Smettila.”
Il ragazzo ha detto: “Che cosa, Swami?”
“Non farlo.”
“Che cosa, Swami?”
In un attimo, facendo ondeggiare la mano, Baba ha materializzato una fotografia di que-
sto giovane che fumava sotto un albero dietro l’edificio universitario. Baba stesso lo ha
raccontato e ciò significa che non possiamo nasconderGli niente.
La discussione in qualche modo si è indirizzata verso di me ed Egli ha detto: “Anil Kumar,
stai mangiando in modo corretto?”
“Swami, mangio normalmente.”
“Sei felice dei tuoi sottaceti e di quei cibi piccanti?”
“Sono molto felice, Swami.”
“Perché mangi quei sottaceti continuamente?”
“Swami, mangio anche la minestra e il dal, ma i sottaceti sono una costante.”
“Huh, sei sempre lo stesso.” E poi, indicando Se stesso, ha detto: “Che ci crediate o no,
non ho mai assaggiato caffè o tè. Non tocco cibi grassi, non ho mai assaggiato biscotti,
cioccolata o torte. Quando andavo a scuola, Mi portavo una piccola ciambella secca fatta
di frumento.”
Quel preparato di frumento, di forma circolare, si chiama jonna rottelu. Jonna rottelu
significa “fatto di frumento”. Swami aveva l’abitudine di portarsi questa ciambella a scuola.
Così ho detto: “Swami, dovevano essere così dure, troppo dure da mangiare. Come face-
vi a mangiarle?”
“No, no, no. Se le bagni con un po’ d’acqua, diventano morbide e puoi mangiarle facil-
mente.” Così ho pensato: “Swami, solo Tu potevi; io non potrei.”
Poi Baba ha detto: “I Miei compagni mangiavano il loro cibo abituale, mentre Io mangiavo
solo queste ciambelle di frumento. Per evitare che gli altri fossero imbarazzati dal fatto
che appartenevo a una famiglia povera, mangiavo di nascosto. Non potevo permetterMi
il riso o le altre cose che mangiavano i Miei compagni e non volevo metterli a disagio.”
Che cosa ne deduciamo? Che semplicità! Che sincerità! La vita di Bhagavân è un libro
aperto.

(Tratto da “Perle di Saggezza” del 20 febbraio 2003 - Parte diciottesima -


Testo pubblicato anche nel Sanâtana Sârathi 2/2001, in lingua telugu)

Mother Sai marzo-aprile 2005 27


Discorso 23-10-2004

Onore a Madre India!

“Il Signore del Kailâsa ha manifestato la Sua Forma divina


davanti ai vostri occhi, con la luna crescente
che Gli adorna la testa, la fresca acqua del Gange
che scorre tra i Suoi capelli intrecciati,
l’occhio radioso al centro della fronte e il collo color porpora
che brilla della lucentezza delle more.
Ha serpenti come bracciali, una serpe come cintura
e tutto il Suo corpo è cosparso di vibhûti.
Ha la fronte ornata da un punto di kumkum,
e le labbra vermiglie luccicano per il succo di betel;
orecchini d’oro tempestati di diamanti pendono dalle Sue orecchie
e tutto il Suo corpo dalla carnagione scura
brilla di divino fulgore.”

Incarnazioni dell’Amore! e gli idoli che essi adorano e venerano. Sin-


Ogni giorno avete ascoltato diversi oratori ceramente parlando, non ci sono e non pos-
parlare del divino Principio di εvara. sono esserci mendicanti in questa sacra ter-
Molte persone pensano che εvara abbia ra di Bhârat. Considerare qualcuno infe-
una Forma con capelli intrecciati e ornata riore a voi e immaginare che si aspetti da
di serpenti, ma questa non è la Sua vera voi del denaro è segno di debolezza. È a
forma. Sebbene Egli sia onnipresente, i de- causa di tale ristrettezza mentale che la
voti, per loro immaginazione, Gli attribui- gente degli altri paesi considera l’India
scono una Forma con vari tipi di ornamen- come un paese povero e pieno di mendi-
ti. canti. Questo è completamente errato:
Bhârat non è mai stato un paese povero.
Nessuno è un mendicante Solo perché la gente vive in una situazione
Tra i Bhâratîya (gli Indiani) c’è una debo- economica arretrata non significa che pos-
lezza caratteriale che li induce a ridurre al sa essere considerata mendicante. Non esi-
livello di mendicanti le varie Forme di Dio stono mendicanti in questo mondo. Quan-

28 Mother Sai marzo-aprile 2005


Discorso 23-10-2004

do qualcuno cerca un aiuto economico o potere: offrire e accettare il prezzo della


chiede del cibo viene considerato un men- corruzione sono essi pure gravi peccati.
dicante. Di fatto, noi siamo responsabili per Farsi corrompere equivale a mendicare:
aver ridotto gli altri in una situazione simi- non dobbiamo dare spazio a tali ignobili
le; li consideriamo esseri inferiori e li trat- pratiche. Fin dai tempi più antichi, Bhârat
tiamo male. Bhârat è la terra dell’abbon- ha sostenuto i valori etici e morali ed è di-
danza e della prosperità: dovete convincer- ventata un ideale per il resto del mondo,
vi che non esistono mendicanti in questo ma, sfortunatamente, oggi tali valori sono
paese e comportarvi di conseguenza. Al- stati dimenticati. Agli affamati date amore
cune persone considerano persino Dio un e non guardateli dall’alto in basso come
mendicante; quando i loro desideri si rea- fossero dei mendicanti. L’accattonaggio
lizzano elogiano Dio. Essi pregano così: non va incoraggiato e tollerato in questo
“O Dio, ti offrirò denaro e altro se paese. Qualcuno potrebbe avvicinarvi per
soddisferai i miei desideri.” DIO NON È PO- chiedere del cibo, ma questo non vuol dire
VERO E QUINDI LE PERSONE CHE EGLI STES- che sia un mendicante. Voi non sentitevi
SO HA CREATO NON POSSONO ESSERE POVE- superiori a lui solo perché gli date del cibo;
RE; È L’UOMO CHE (CON LE SUE AZIONI) TRA- parlategli con dolcezza e saziate la sua
SFORMA GLI ALTRI IN MENDICANTI E POI LI fame, ma non insultatelo mai. I Bhâratîya
TRATTA MALE. Tali pratiche basse e meschi- stanno rovinando la reputazione del loro
ne devono essere abbandonate. Alcune stesso paese trattando i propri concittadini
persone pensano che il Signore come mendicanti. Bhârat non è un paese
Ve¾kaºeµvara abbia bisogno di denaro e povero, altrimenti come si spiegherebbero
che, per denaro, Egli possa fare il loro la- le invasioni, nel passato, da parte di tanti
voro e soddisfare i loro desideri; in questo condottieri stranieri? Molti re stranieri han-
modo Lo sviliscono a livello di un mendi- no invaso questa terra saccheggiando le sue
cante. Questo è un errore molto grave: Dio ricchezze. LA QUESTIONE CIRCA L’ESSERE
non è un mendicante. Dovete considerarLo RICCHI O POVERI NASCE QUANDO CI SI CON-
come vostro padre e madre. Coltivate amo- FRONTA CON GLI ALTRI. Se qualcuno si pre-
re per Dio e per tutti gli altri uomini; non senta alla porta di casa vostra dicendo:
considerate mai nessuno un mendicante e “Bhavati bhik¹am dehî” (Madre, fammi
non trattatelo male. Aiutate coloro che sono la carità!)1 , non trattatelo come un mendi-
in difficoltà. Sviluppate Amore per Dio e cante; trattatelo come un altro essere uma-
timore del peccato. Non considerate più no e instaurate con lui una profonda com-
debole o inferiore né umiliate qualcuno solo prensione. L’aver bussato alla vostra porta
perché vi si avvicina per cercare aiuto. La per chiedere cibo non lo rende inferiore a
vostra Divinità innata si manifesterà davanti voi; il fatto che non abbia denaro per nu-
a voi quando svilupperete amore e rispetto trirsi non fa diventare povero lui e milionari
per gli altri. Trattate tutti come fratelli e so- voi. Se volete mantenere la reputazione del
relle, e non considerate mai nessuno un men- vostro paese, rispettate le altre persone. Pri-
dicante. È un gravissimo errore pensare di ma di tutto sviluppate Amore per la
essere colui che dà e che qualcun altro sia madrepatria e sentitevi orgogliosi di essere
il beneficiario. Ci sono alcuni uomini d’af- un Bhâratîya; siate consapevoli di essere
fari che cercano di far prosperare le loro nati in una terra sacra nella quale sono nate
attività corrompendo quelli che sono al molte nobili anime.

Mother Sai marzo-aprile 2005 29


Discorso 23-10-2004

La terra per antonomasia delle colte devono fare il voto di far rivivere l’an-
Sacre Scritture tica gloria di Bhârat, ma, sfortunatamente,
Ieri avete sentito parlare alcune donne (del neppure costoro sono capaci di compren-
College Femminile di Anantapur), le quali derne la grandezza.
hanno esaltato Bhârat come la terra dei
Veda, delle Upani¹ad e della Bhagavad Non incoraggiate l’accattonaggio
Gîtâ. Dovreste sempre avere in mente la Se incontriamo dei mendicanti per strada,
grandezza e la gloria di Bhârat e compor- ciò avviene perché li abbiamo incoraggiati
tarvi di conseguenza. Solo allora sarete dando loro del denaro; non date mai dena-
degni di essere chiamati Bhâratîya. Le vo- ro ai mendicanti. Se hanno bisogno di abiti
stre azioni devono esser coerenti con le o di cibo potete certamente darli loro, ma
vostre parole. Esaltare il prestigio di Bhârat non incoraggiate l’accattonaggio. Bhârat si
e poi comportarsi meschinamente è da è guadagnata grande nome e fama tra tutte
sciocchi. le nazioni, ma le persone al potere o che
occupano posizioni di prestigio stanno por-
La tolleranza è l’autentica qualità tando discredito al paese a causa della loro
di questa sacra terra di Bhârat. corruzione. Nessuno deve incorrere nella
Il sentimento più dolce pessima pratica di dare o ricevere tangen-
che pervade questa terra ti. Anche il governo deve essere ammonito
è il sentimento verso la propria madre. a questo riguardo: deve trovare il sistema
di far cessare questa pratica della corru-
Considerate Bhârat come vostra madre, zione e dell’accattonaggio.
sviluppate Amore e rispetto nei suoi con- MAI DARE DENARO AI MENDICANTI; ESSI DE-
fronti e sostenetene la dignità e l’onore. Se VONO ESSERE AIUTATI AFFINCHÉ DIVENTINO
pensate che vostra madre sia povera, come AUTOSUFFICIENTI. DATE TUTTO IL VOSTRO
potrete considerare ricchi voi stessi? Fin AIUTO E COMPLETA COLLABORAZIONE AI MENO
dai tempi più antichi, Bhârat ha trasmesso FORTUNATI, E AIUTATELI A DIVENTARE AUTO-
la ricchezza della conoscenza a tutti attra- NOMI NELLA VITA. Non è possibile che, a que-
verso le Sacre Scritture e i poemi epici. sto mondo, tutti siano uguali; nel mondo
Come può un simile paese essere conside- l’ineguaglianza è inevitabile. Oggi la gente,
rato povero? La vostra madre fisica potrà a causa del proprio egoismo e dell’interes-
anche essere povera, ma non la vostra se personale, ha ridotto perfino Dio a livel-
madrepatria. Questa sacra terra ha raggiun- lo di mendicante. Quando andate in un tem-
to la reputazione di essere la più grande tra pio, i preti vi presentano un piatto aspettan-
tutte le nazioni e voi ora non dovete man- dosi da voi qualche spicciolo come offerta.
carle di rispetto considerandola povera e La gente lascia l’offerta nel piatto e riceve
debole. La moralità e l’integrità che tro- da loro il prasâdam. Questa pratica di chie-
viamo in Bhârat non possono essere trova- dere offerte equivale a mendicare; non ri-
te in nessun altro paese. Bhârat è come uno corriamo all’accattonaggio. Diventiamo ric-
scrigno pieno d’oro. Essendo nati in que- chi nei pensieri, nelle parole e nelle azioni.
sta terra, a che serve darsi da fare per cer- Potreste aver un bisogno disperato di de-
care oro o argento? Purtroppo, però, la gen- naro, ma non mendicate mai. Le persone
te non rispetta e non tiene in nessuna con- istruite dovrebbero insegnare queste cose
siderazione tale terra dell’oro. Le persone a chi mendica per la strada. Quando incon-

30 Mother Sai marzo-aprile 2005


Discorso 23-10-2004

trate un mendicante, ditegli: “Mio caro, tu La triplice armonia


sei figlio di Madre India. Tua madre non è Non si deve mai dire ‘no’ quando si tratta
povera; essa è ricca sotto ogni aspetto. Fin di aiutare gli altri.
dai tempi più antichi si è presa cura di tutte Una volta una persona ricca andò da un
le nazioni. Essendo suo figlio, non è da te guru e gli chiese di darle la saggezza. Le
ridurti a mendicare.” Non tenete monete sue tasche erano piene di rotoli di banco-
nelle vostre tasche per darle agli accattoni. note. Appena si fu seduto, il guru mandò
Potrete avere qualche soddisfazione distri- uno dei suoi discepoli da un bottegaio a
buendo qualche moneta ai mendicanti, ma chiedere cinque rupie. Poco dopo il ragaz-
in questo modo arrecherete anche disono- zo tornò dicendo che il negozio era chiuso.
re alla vostra madrepatria. Dovete tenere Il guru lo mandò allora in un’altra bottega,
alto il prestigio e l’onore della vostra patria ma il discepolo tornò ancora a mani vuote.
diventando un esemplare e meritevole fi- Questo si ripeté più volte, ma il ricco che
glio di Bhârat. Convincetevi di essere nati osservava quanto stava accadendo non pen-
per tenere alto l’onore della vostra patria; sò di offrire le cinque rupie di tasca sua.
in caso contrario, a che serve essere nati Allora il guru lo rimproverò, dicendo: “Le
come suoi figli? tue tasche sono piene di banconote, eppu-
re non hai avuto il buon animo di offrirmi
Amor filiale cinque rupie quando ne avevo davvero bi-
Avrete udito i nostri studenti cantare l’epi- sogno. Come puoi aspettarti di diventare
sodio del Râmâya²a in cui si parla di Lava saggio se non hai alcuno spirito di sacrifi-
e Kuµa (i gemelli figli di Râma e Sîtâ) che, cio?” Immediatamente l’uomo tirò fuori le
avendo visto la propria madre Sîtâ addolo- cinque rupie e le offrì al guru, ma questi
rata, fanno di tutto per consolarla. Essi le non accettò la banconota dicendo che gli
chiedono: “Ti preghiamo, madre, qual è la atti di carità vanno fatti con il cuore e non
causa del tuo dolore? A che serve altrimenti perché si è obbligati. Quando qualcuno bus-
la nostra vita se non siamo capaci di asciu- sa alla vostra porta chiedendo del cibo do-
gare le tue lacrime? Non sottovalutarci solo vreste invitarlo con tutto il cuore a sedere
perché siamo due fanciulli: in realtà siamo nella vostra veranda, offrirgli un lauto pran-
più forti del Signore Râma. Quindi non pian- zo e soddisfare la sua fame. Tutti hanno
gere, mamma! Se tu piangi, tutto il paese uguale diritto su tutto ciò che è disponibile
andrà in rovina. Come tuoi degni figli, non in questo mondo.
è forse nostro dovere alleviare il tuo dolo- OGGI LA GENTE MANCA DI SPIRITO DI SACRI-
re? Noi siamo pronti a fare tutto il neces- FICIO. TUTTI SONO ESPERTI A DARE LEZIONI
sario e a darti felicità anche a costo della SUL SACRIFICIO, MA NON SONO DISPOSTI A RI-
nostra stessa vita.” Sfortunatamente, al NUNCIARE NEANCHE A UN CENTESIMO QUANDO
giorno d’oggi, non troviamo più figli ideali SI TRATTA DI METTERE IN PRATICA CIÒ CHE
come Lava e Kuµa. Oggi la gente è diven- ESSI PREDICANO. A CHE SERVE PREDICARE SE
tata debole di mente e manca completa- POI NON SI È PRONTI A TRASFORMARE IN AZIO-
mente di spirito di sacrificio. Anche i cosid- NE LA PROPRIA PREDICA?
detti grandi e i ricchi non rinunciano alla
loro meschinità; infatti sono loro a indurre i Mânasyeka¼ vâcasyeka¼
propri concittadini a diventare dei mendi- karmanyeka¼ mahâtmanâ¼
canti. Grandi anime sono coloro i cui pensieri,

Mother Sai marzo-aprile 2005 31


Discorso 23-10-2004

parole e azioni sono in perfetta armonia. queste cose. Se volete esser chiamati veri
figli di Bhârat, dovete condurre una vita di
Non dovete prendere a prestito del denaro sacrificio. Se ce ne fosse bisogno, dovete
per aiutare gli altri, ma condividete con loro essere pronti a saltare il pasto per dar da
solo ciò che avete; ecco come dovete agire mangiare agli affamati.
per sostenere l’onore e la dignità dei
Bhâratîya. Oggi la reputazione del paese è L’abnegazione di Bharata
a un basso livello perché molta gente trova Lo spirito di sacrificio dimostrato da
conveniente fare il mendicante. IL NUMERO Bharata nel Râmâya²a è senza pari: quan-
DEI MENDICANTI STA CRESCENDO PER COLPA do Râma andò nella foresta, Bharata avreb-
DELLE PERSONE ISTRUITE. A CHE SERVE TUT- be dovuto essere incoronato re e, invece,
TA QUESTA ISTRUZIONE? SERVE FORSE A PRO- andò nella foresta a implorare Râma di tor-
DURRE MENDICANTI? Io non sono favorevo- nare ad Ayodhyâ per salire al trono.
le a questo tipo di istruzione. Lak¹ma²a, che era nella foresta con Râma,
vide da lontano Bharata arrivare col suo
Si possono ottenere diplomi e lauree, seguito e si infuriò pensando che Bharata
raggiungere posizioni di prestigio, venisse per dare battaglia a Râma. Arrab-
accumulare ricchezze, fare carità biato, disse: “Madre Kaikeyî ci ha manda-
e ricavarne buon nome e fama. to nella foresta, e adesso suo figlio non
Si può avere la forza fisica vuole lasciarci in pace neanche qui; per
e godersi una vita lunga e sana. questo sta venendo qui con le sue truppe.
Si può essere grandi eruditi, Se me lo permetti gli darò la lezione che
studiare e predicare i Veda, merita.” Allo sfogo di Lak¹ma²a, Râma
ma nessuno può eguagliare disse: “Lak¹ma²a, credo che tu abbia svi-
un vero devoto del Signore. luppato un desiderio per il trono di
Ayodhyâ. Meglio che tu vada ad Ayodhyâ
La gente manca di forza ed è diventata e governi il regno. Io prenderò Bharata con
mentalmente debole perché manca la de- Me nella foresta. Egli è una persona di ca-
vozione per Dio e l’amore per la rattere e il suo spirito di sacrificio non ha
madrepatria: questo crea di conseguenza uguali. Tu hai mal compreso le sue nobili
cattiva fama al paese. Voi sarete chiamati intenzioni.” Bharata arrivò e si gettò ai pie-
veri figli di Bhârat solo quando terrete alto di di Râma. “Mio caro, come stanno i geni-
l’onore e la dignità di Bhârat Mâtâ (Ma- tori?”-fu la prima domanda che Râma pose
dre India). Potete essere molto istruiti, ma a Bharata. Egli non chiese solo di sua ma-
la vostra erudizione non ha alcun valore se dre Kauµalyâ, ma si informò anche delle
non viene usata per proteggere l’onore del condizioni di Kaikeyî. Al nome di Kaikeyî,
vostro paese. Se rileggete le biografie di Bharata divenne furioso: “È a causa di quel-
nobili personaggi come Râmak©¹²a la donna crudele che sei obbligato a vivere
Paramaha¼sa, Vivekânanda e nella foresta. Il solo udire quel nome mi
Rabindranath Tagore, (troverete che) tutti riempie di disgusto. Ti prego, non nomi-
hanno esortato la gente ad abbandonare la narlo.” Râma gli pose la mano sulla spalla
ristrettezza di vedute. Dovete proclamare e lo tranquillizzò con queste parole:
con orgoglio: “Io sono figlio di Bhârat.” Il “Bharata, madre Kaikeyî è una nobile don-
ragazzo che ha parlato prima ha ricordato na; è grazie a lei che il Mio Nome si copre

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Discorso 23-10-2004

di gloria e si diffonde in tutto il mondo. Non solo tyâga (il sacrificio) potrà alla fine dar-
lasciarti ingannare e non parlare male di lei; ti bhoga (piacere).” Il Saggio Vaµi¹ºa pian-
il suo cuore è pieno di nobili intenzioni.” se di gioia ascoltando le parole del Signore
Dopo avere parlato a Bharata in questo Râma. Egli disse: “Râma, Tu sei obbligato
modo, Râma andò direttamente da madre a vivere nella foresta senza aver commes-
Kaikeyî, si gettò ai suoi piedi e disse: “Ma- so alcun errore, ma hai già scordato l’in-
dre, grazie alle tue benedizioni io sto bene giustizia che Ti è stata fatta. Tu vedi negli
qui. Non preoccuparti per Me; lascia che altri solo il bene. Noi siamo veramente
Bharata sia incoronato re di Ayodhyâ e in- commossi della Tua magnanimità. Tutta-
segnagli l’arte del buon governo. Quando via Ti chiediamo di stabilire Râmarâjya (il
saranno passati quattordici anni tornerò ad regno di Râma) in Ayodhyâ e di dare con
Ayodhyâ e vi ritroverò tutti. È Mio preciso questo gioia a tutti.” Râma, sorridendo, ri-
dovere mantenere la parola data da Mio spose: “Adesso è Bharatarâjya (regno di
padre. Non è sufficiente ascoltare gli ordi- Bharata), non Râmarâjya. D’ora in poi
ni dei propri genitori: si deve aderire stret- dovrà essere chiamata Bharatadeµa (terra
tamente alle regole stabilite da chi governa di Bharata).”
e fare di tutto per il benessere e la felicità
del prossimo. Solo così si può esser consi- L’essenza dell’educazione
derati cittadini ideali.” È stato a causa di tali uomini nobili, capaci
di ogni sacrificio, che Bhârat (l’India) ha
Saggezza e serenità di Râma progredito e raggiunto una prestigiosa po-
Come abitanti della terra del regno di sizione. Nessun altro paese può essere pa-
Râma, dobbiamo condurre la nostra vita ragonato per dignità, onore e reputazione
seguendo il Suo modello. Le parole di a Bhârat. La gente dell’antica Bhârat con-
Râma lasciarono un segno indelebile nella duceva una vita di sacrificio per il benes-
mente di Lak¹ma²a. Egli cadde ai piedi di sere del paese. Non c’è sacrificio maggio-
Râma e si pentì del suo sfogo. Disse: “Fra- re di quello fatto per la propria nazione. La
tello, quando ho visto in lontananza Bharata grandezza non consiste nel realizzare gran-
e il suo esercito mi sentivo ribollire di rab- di atti di carità spendendo milioni di rupie.
bia. Ora la mia mente è in pace avendo I vostri pensieri, parole e azioni dovrebbero
conosciuto la verità e ascoltato le Tue soa- sempre essere soffusi d’Amore e dovete
vi parole.” Râma lo ammonì a non lasciar- fare ogni sforzo per alleviare le sofferenze
si fuorviare dalle apparenze, ma di guarda- altrui. Amate tutti come amate voi stessi:
re con più profondità nelle cose e fare di questo è il vostro Dharma. Dharma non
tutto per sperimentare la beatitudine. Quan- significa soltanto realizzare atti di carità:
do Bharata cominciò a implorare Râma dovete riempire il vostro cuore di sentimen-
perché tornasse ad Ayodhyâ, Egli lo abbrac- ti di giustizia e allontanare l’egoismo e
ciò affettuosamente e disse: “Bharata, sen- l’avarizia. ABBIATE SEMPRE PRESENTE IL BE-
za dubbio le tue intenzioni sono nobili, ma NESSERE DELLA SOCIETÀ E NON CONSIDERATE
devi tenere presente le direttive di nostro IL VOSTRO PROSSIMO COME “GLI ALTRI”. CON-
padre e seguire i consigli di tua madre. DIVIDETE IL VOSTRO AMORE CON TUTTI; VI-
Questo è il solo modo per compiacerMi. VETE IN AMICIZIA E SVILUPPATE L’UNITÀ. Solo
Condividi il tuo amore non solo con i pa- attraverso l’Amore potrete conquistare il
renti e gli amici, ma con tutti. Ricorda che cuore degli altri e trasformarli. Dunque, in

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Discorso 23-10-2004

questo momento c’è un grande bisogno di fu sempre buona amica (su-mitra) di tutti.
coltivare Amore e di condividerlo con gli Il sacrificio fatto da Sumitrâ fu ben più gran-
altri. Sviluppate l’amore per Dio e la com- de se paragonato a quello di Kauµalyâ.
passione verso chi è meno fortunato di voi. Alcune delle virtù di Sumitrâ non avevano
Questa è l’essenza dell’educazione. Servi- riscontro né in Kauµalyâ né in Kaikeyî. Pri-
te i vostri genitori e rendeteli felici. A CHE ma di partire per la foresta, Râma chiese la
SERVE DIVIDERE L’AMORE CON GLI ALTRI SE benedizione di Kauµalyâ. Poi andò alla re-
NON VI INTERESSANO LE SOFFERENZE DI VO- sidenza di Sumitrâ, si prostrò davanti a
STRA MADRE A CASA? VOSTRO PRIMO DOVERE lei e disse: “Madre, sono molto felice di
È AMARE I GENITORI E SERVIRLI: POI POTRE- poter obbedire agli ordini di Mio padre e
TE CONDIVIDERE CON GLI ALTRI IL VOSTRO andare nella foresta, ma sono molto triste
AMORE. Questo è stato l’insegnamento del di lasciarti. Ti prego di darMi tutto il tuo
Signore Râma a Bharata. Egli gli disse: amore e la tua benedizione: non chiedo
“Bharata, non c’è motivo di riempire di de- nient’altro.” Così dicendo la salutò calo-
naro le casse del tesoro. Per conquistare rosamente più volte, prese congedo e partì
un buon nome e il cuore dei tuoi sudditi devi per la foresta. Tra le tre regine, Sumitrâ era
utilizzare il denaro per il benessere della la più nobile. Perfino i Saggi Vaµi¹ºa e
gente.” Viµvâmitra esaltarono le sue nobili quali-
tà. Dobbiamo accettare la grandezza degli
Tutto era già scritto altri e non cadere nell’autoglorificazione.
Lak¹ma²a e ›atrughna erano i figli di ma- Al fine di rendere omaggio alla grandezza
dre Sumitrâ. Lak¹ma²a seguì Râma, men- degli altri, dobbiamo talvolta essere più
tre ›atrughna restò sempre con Bharata. modesti e restare nell’ombra.
Essi servirono i fratelli maggiori con gran-
de amore e devozione; nei momenti di dif- Spicchi della stessa arancia
ficoltà rimasero accanto ai loro fratelli mag- Studenti!
giori dando loro buoni consigli e aiutando- Non disprezzate mai gli altri; sviluppate
li in ogni circostanza. Per questo motivo ampiezza di vedute, trattate tutti con rispet-
erano nati da Sumitrâ. Tutto questo faceva to e considerateli come vostri fratelli. Se si
parte del grande Piano divino. Râma esor- presenta a voi una persona affamata, acco-
tò Bharata ad abbandonare ogni odio verso glietela a braccia aperte e offritele un lauto
sua madre e ad amarla con tutto il cuore. pasto. Non considerate mai nessuno come
Egli gli spiegò che tutto era già stato scritto un mendicante o un povero. Essendo nati
e che a lei non doveva essere attribuita al- in questa sacra terra di Bhârat, non si può
cuna colpa. Poiché Râma non volle cam- essere mendicanti o poveri: tutti sono ric-
biare idea e non volle fare ritorno ad chi. Se considerate qualcuno come un men-
Ayodhyâ, Bharata Lo pregò di dargli alme- dicante, è solo un difetto dei vostri senti-
no i Suoi pâduka (sandali) perché fossero menti che si riflette al di fuori di voi. Quan-
incoronati come Suo simbolo. do il Signore Râma sollevò l’arco di ›iva,
la gioia di Sîtâ non conobbe limiti: le sue
La “buona amica” di tutti preghiere erano state esaudite. Râma, es-
Il nome di Sumitrâ non trova un posto ade- sendo l’incarnazione dell’Amore e della
guato nella storia del Râmâya²a. Ella fu Giustizia, aveva il potere di sollevare non
un esempio di virtù e, fedele al suo nome, un solo arco di ›iva, ma dieci di tali archi.

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Discorso 23-10-2004

Tra i quattro fratelli, Râma, Lak¹ma²a, Viviamo insieme con amicizia


Bharata, ›atrughna e le loro consorti, esi- e senza contrasti.
stevano armonia e unità; erano come le di-
verse parti di una stessa arancia. Un gior- Vivete in Unità, facendo buon uso della
no Sumitrâ ne sbucciò una; ad ogni spic- vostra intelligenza e dando gioia ai vostri
chio che staccava diceva: “Questo è Râma, genitori; se vivrete in questo modo, ogni
questo è Lak¹ma²a…” Ella pensava che giorno sarà festa, varrà la pena di celebrar-
ogni parte del frutto rappresentasse i quat- lo e l’intero mondo ne gioirà. Vorrei che
tro fratelli e le loro mogli; fu molto felice metteste in pratica tutto ciò che avete visto
di avere nuore tanto virtuose come Sîtâ, e ascoltato in questi nove giorni. SIATE SEM-
Ûrmilâ, Mândavi e ›rutakîrti. Le nuore ser- PRE ALLEGRI, NON FATE MAI LA FACCIA LUNGA
virono le proprie suocere con il massimo COME SE FOSTE DISPERATI. IO SONO FELICE
amore e con ogni cura. I quattro fratelli e DI VEDERE CHE I NOSTRI RAGAZZI NON HANNO
le loro mogli avevano un’unica mente: per MAI IL MUSO E SONO SEMPRE ALLEGRI. Da
questo la fama di Re Râma si diffuse in oggi in poi scordate le differenze, condivi-
lungo e in largo. Essendo nati nella sacra dete il vostro amore con tutti e servite tutti.
terra di Bhârat, dovete vivere come un vero
Bhâratîya. Il vostro cuore deve sempre es- (Baba ha concluso il Discorso con il
sere pieno di dolcezza. Non evitate coloro bhajan “Râma Râma Râma Sîtâ…”
che cercano il vostro aiuto; al contrario,
fatene tante occasioni per servire gli altri. Praµânti Nilayam, 23 ottobre 2004,
Questo spirito di sacrificio soltanto può Sai Kulwant Hall
Festività di Dasara
conferirvi vera felicità. Oggi si celebra la Giornata di Vijayâdaµamî
sacra festa di Vijayâdaµamî e la gente com-
pie vari riti durante i nove giorni di (Tradotto dal testo inglese
Navarâtrî. Dobbiamo sperare e pregare che pubblicato sul sito internet
dello ›rî Sathya Sai Central Trust
ogni giorno della nostra vita sia sacro come
di Praµânti Nilayam)
questi nove giorni.

Muoviamoci insieme, cresciamo insieme, 1


È la formula tradizionale di chi, in India, chie-
stiamo uniti e condividiamo de l’elemosina.
la nostra conoscenza.

Mother Sai marzo-aprile 2005 35


D.: Qual è la soluzione al crescente con-
flitto tra ‘ricchezza e potere’ da una parte,
e ‘povertà e debolezza’ dall’altra? Continua...
R.: Una loro trasformazione in una singo-
la fratellanza che cooperi in termini di
uguaglianza, senza competizione né conflitti. Questo può essere raggiunto solo con la
Verità e con l’Amore. Il punto più importante è la fusione delle due classi in una sola.
Tuttavia il problema sorge quando si intende unirle assieme su basi e piattaforme comu-
ni. Attualmente le persone agiate sono isolate. I poveri, a loro volta, sono isolati nella
loro condizione. Come avvicinarli? Io lo faccio in un modo molto delicato, rompendo le
Domande & Risposte

barriere di ricchezza e povertà, creando un senso di unità e di uguaglianza tra ricchi e


poveri. In questo âµram (comunità spirituale) li potrai veder vivere e lavorare insieme,
facendo servizio in un clima di completa uguaglianza. Qui non si fanno distinzioni, non
esistono favori speciali per i ricchi. Vivono tutti in una comunità di lavoro dividendo le
austerità dell’âµram.
Malgrado la rigorosa disciplina, industriali e commercianti vogliono venire qui. Perché?
Perché qui possono assaporare quella pace della mente che è al di là di ogni comodità
fisica e che nessuna ricchezza o potere terreno potranno mai dare. Così si apre davanti
a loro un mondo di ricchezza spirituale nuovo e meraviglioso, per il cui accesso essi
devono sacrificare desideri e agi materiali. La Mia missione è quella di indicar loro la
via verso quella pace della mente che ognuno, povero o ricco che sia, desidera ottenere.
In questo processo di evoluzione spirituale, il ricercatore capisce che questo stato di
beatitudine non può essere acquistato con i soldi in un negozio, né può tantomeno perve-
nirgli in dono da altri, ma deve essere trovato da lui stesso. Questo stato nasce, esatta-
mente allo stesso modo sia nel ricco sia nel povero, dalla sorgente universale della
Divinità, dal Dio interiore. Questo concetto dà origine a una comunione, a una fratellan-
za, per quanto concerne il dare e l’avere, tra il ricco e il povero. Coloro che possiedono
troppo devono rinunciare alle loro inutili esigenze, in modo che chi ha poco possa avere
il minimo necessario. Dal punto di vista spirituale tutta l’umanità appartiene a una sola
classe, a un’unica casta e a un’unica religione. Il Principio Divino in ognuno ha origine
dall’unico e stesso Dio. Questa unità fondamentale deve essere indicata agli uomini
attraverso il contatto diretto con le realtà spirituali e con il potere espansivo e persuasi-
vo dell’Amore, fino a che essi non aderiscano alla religione universale del lavoro, del-
l’adorazione e della saggezza.

D.: Di sicuro questo Tuo Vangelo sarà ben accettato dai poveri, dato che non hanno
nulla da perdere, anzi, hanno tutto da guadagnare da questa filosofia. Ma che cosa
diranno i ricchi, che dovranno rinunciare a tutto per seguirla?
R.: Questo è il punto cruciale del problema. I ricchi, se vorranno essere degni della Mia
grazia, dovranno semplicemente rinunciare, arrendersi e sottomettere i loro falsi valori.
Finché la gente continuerà a essere schiava delle definizioni materialistiche di ricchezza
e povertà non si potrà mai arrivare a una soluzione. Perciò Io cerco di far convergere le
loro menti e i loro cuori verso i valori e le verità spirituali. Dopo tutto, chi è ricco? Chi ha
il maggior numero di desideri, con i problemi e le preoccupazioni che ne conseguono,

36 Mother Sai marzo-aprile 2005


oppure chi è soddisfatto delle semplici necessità della vita e quindi è più o meno senza
desideri e, di conseguenza, più felice? Dal punto di vista della felicità, il povero è spiritual-
mente ricco, mentre il ricco è spiritualmente povero. Non è la soddisfazione materiale, ma
la soddisfazione spirituale che rende la vita degna di essere vissuta. Come dicevo prima,
una vita senza desideri conduce l’uomo verso il Divino. Chi cerca la Mia grazia deve
ridurre desideri e avidità. Le ricchezze sono una forte tentazione. Esse sono la fonte e la
causa della schiavitù umana. Il desiderio di elevare il proprio tenore di vita non potrà mai
essere soddisfatto. Questo porta alla moltiplicazione dei desideri e di conseguenza a pro-
blemi e frustrazioni. La soluzione sta nel valorizzare la qualità del tenore di vita con
pensieri elevati e un’esistenza serena. La mente è il cavallo e il corpo è il carro: per
raggiungere la pace della mente si deve mettere il cavallo dei pensieri elevati di fronte al
carro del benessere fisico.

D.: Questa è una filosofia nobile, ma come metterla in pratica?


R.: Sia i ricchi sia i poveri vengono da Sai Baba per cercare l’Amore, la Pace e la
liberazione dai problemi e dalle preoccupazioni da cui sono assillati. La cura che prescri-
vo loro è l’eliminazione assoluta dell’egoismo e dei desideri. Per i poveri questo stato è
una condizione normale e naturale. Così il Mio amore fluisce verso di loro per abbraccia-
re la loro devozione. In questo modo essi ottengono la Mia grazia. Per il ricco è un’altra
cosa. I ricchi non potranno mai ottenere la Mia grazia fino a quando non abbandoneranno
la loro visione materialistica e il loro attaccamento egoistico. Per essi è obbligatorio rinun-
ciare all’avidità materiale per ottenere in cambio la grazia spirituale. Io ripeto loro: “L’ego
vive nel prendere e dimenticare, l’Amore vive nel dare e perdonare!” In questo modo Io
cambio la loro attitudine mentale. Trasformo le loro menti di scimmia in menti amabili,
generose e compassionevoli.

D.: Baba, che cosa intendi con “mente di scimmia”?


R.: Questa espressione si basa sul metodo usato dai contadini per intrappolare e sgomina-
re le scimmie. Quando un contadino vuole catturare una scimmia usa come trappola un
grande vaso di terracotta con l’imboccatura stretta. Nel vaso egli depone il cibo per
attirare la scimmia. La scimmia trova il vaso, infila la mano nell’imboccatura e afferra
tutto quello che può. Così la mano che trattiene il cibo non passa più dall’imboccatura e la
scimmia rimane intrappolata. La scimmia crede che all’interno del vaso ci sia qualcuno
che la tiene stretta per mano, così si dibatte e si dispera, cercando di scappare col vaso,
per finire fra le braccia dei furbi contadini. Non c’era nessuno a tenere la scimmia, era la
sua stessa avidità a tenerla intrappolata. Per riacquistare la libertà avrebbe soltanto dovu-
to lasciare quello che stringeva in mano. Allo stesso modo Io faccio notare alle persone
ricche come l’uomo sia tentato dalla ricchezza, dal piacere e dai desideri di questo mon-
do. Quando si perde in questi attaccamenti, soffrendo le conseguenze della propria avidi-
tà, l’uomo pensa che ci sia qualcosa che lo intrappola, lo cattura e lo distrugge. Non
comprende che è egli stesso il responsabile della propria schiavitù. Quando sarà in grado
di rinunciare alle ricchezze materiali e ai desideri, sarà di nuovo libero. Io faccio in modo
che gli uomini si rendano conto che la schiavitù è relativa alla loro mente di scimmia, e
possano liberare se stessi.

Mother Sai marzo-aprile 2005 37


Discorso 21-10-2004

Buone abitudini
per conquistare
il rispetto della società
“Alcune persone rimangono sveglie
tutta la notte di ›ivarâtrî
a giocare a carte:
può mai questa definirsi veglia?
Se ci si astiene dal cibo
a seguito di una lite con la propria moglie,
si sta forse facendo un digiuno?
Il pescatore
sta intensamente in osservazione
al fine di catturare il pesce nella rete:
può mai questa
chiamarsi meditazione?”

Incarnazioni dell’Amore! stagno e attendono concentratissimi speran-


Durante la sacra notte di ›ivarâtrî, molta do che qualche pesce cada nelle reti. Il loro
gente gioca a carte tutta la notte con l’in- sguardo intenso può forse essere definito
tento di star sveglia. Una volta chiesi a un “concentrazione”? Può condurre alla Mukti
militare: “Come hai trascorso il tuo tempo (la Liberazione)? LA COMPRENSIONE CHE
la scorsa notte?” Egli si alzò immediata- OGGI L’UOMO HA DELLA CONCENTRAZIONE E
mente in piedi e disse: “Swami! L’ho tra- DELLA MEDITAZIONE PUÒ ESSER PARAGONATA
scorso molto felicemente.” Gli chiesi allo- ALLO SFORZO UNIDIREZIONALE DEL PESCATO-
ra che genere di felicità avesse provato ed RE CHE CERCA DI CATTURARE UN PESCE.
egli rispose: “Ieri era ›ivarâtrî; ho giocato Un altro esempio: una persona è pesante-
a carte tutta la notte, mi sono divertito mente ubriaca e perde la coscienza corpo-
molto e non ho chiuso occhio neppure per rea; potete definire questo stato
un istante.” Gli chiesi ancora: “Come puoi Tanmayatva (totale identificazione con il
trarre frutto da ›ivarâtrî passando il tem- Divino)?
po a giocare a carte per tutta la notte?” L’uf- Un altro esempio ancora: una persona liti-
ficiale Mi dette una splendida risposta: ga con la moglie e si rifiuta di mangiare;
“Dato che ero occupato a giocare a carte, potete dire che ha fatto un digiuno rituale?
per tutta la notte sono stato libero dalle pre- Alcune persone ricorrono a questi sistemi
occupazioni. Mi è sembrato di aver trascor- per raggiungere la totale identificazione con
so la scorsa notte felicemente.” il Divino e per trovare la concentrazione;
esse vivono nel paradiso degli sciocchi. Si
Il paradiso degli sciocchi può ben immaginare fino a che punto l’uo-
Avrete avuto l’occasione di osservare dei mo sia degenerato dandosi alle cattive abi-
pescatori che stendono le loro reti nello tudini e alle deviazioni! Avete mai analizza-

38 Mother Sai marzo-aprile 2005


Discorso 21-10-2004
to la natura del corpo umano? Esso consi- Mia Persona fisica, ma vi rivelerò alcuni
ste di sudore, escrezioni, cattivi odori, car- aspetti della Mia routine giornaliera speran-
ne e sangue; è soggetto a decadere e infi- do che vi servano da linee guida: Mi sve-
ne a morire. OGNI SECONDO CHE PASSA, NEL glio quattro volte durante la notte. In gene-
CORPO VENGONO GENERATI MATERIALI DI RI- re Mi alzo dal letto a mezzanotte, Mi lavo i
FIUTO E CATTIVI ODORI. CHE COSA C’È DA denti e Mi pulisco accuratamente anche la
ESSERE ORGOGLIOSI DI UN CORPO COSÌ DECA- lingua e la bocca. Ripeto il processo all’una
DENTE? SI DEVE REALIZZARE LA VERA NATURA e mezza, alle tre e poi alle quattro e mezza
DI UN CORPO TANTO EVANESCENTE E FARNE del mattino. I ragazzi che dormono in ca-
L’USO MIGLIORE. Sapete perché Dio ci ha mera Mia, per assisterMi nelle Mie neces-
dato un corpo umano? Forse affinché in- sità durante la notte, è possibile che trovino
dulgiamo in azioni malvagie o sprechia- quest’abitudine un po’ sconveniente, dato
mo una vita preziosa? No, no. Il corpo è che disturba il loro sonno, ma Io Mi attengo
stato dato all’uomo affinché egli si sforzi di strettamente a questa routine per far sì che
ottenere la Divinità e non perché ne faccia la Mia lingua, la Mia bocca e i Miei denti
un cattivo uso. Dovete essere voi stessi a siano sempre puliti. Sto bene solo quando
capire i sacri scopi per cui dovete usarlo. ho la lingua e la bocca pulite. Una lingua
Dal momento in cui ci si alza al mattino fin- pulita aiuta a mantenere la purezza nel cor-
ché non si va a letto la sera, il tempo del- po e nella mente. MI AVRETE OSSERVATO
l’uomo viene usato per azioni mondane. PARLARE A MOLTA GENTE OGNI GIORNO: CON
L’uomo non ha il tempo di pensare a Dio COLORO CHE MANTENGONO PULITA LA LINGUA,
neppure prima di andare a letto. E LA CUI BOCCA NON EMETTE UN CATTIVO
ODORE, PARLO ANCHE PER VENTI MINUTI, IN-
Il sacro strumento VECE DEI SOLITI DIECI. CON LE PERSONE CHE
Il corpo umano è uno strumento sacro dato HANNO CATTIVO ODORE, INVECE, NON PARLO
da Dio e deve essere santificato contem- NEPPURE PER DUE MINUTI. Mentre dormia-
plando Dio almeno una o due volte al gior- mo si generano dei batteri che si attaccano
no. CHE GENERE DI ATTIVITÀ DEVONO ESSE- alla lingua e ai denti e in ogni parte della
RE INTRAPRESE DALL’UOMO PER TRARNE FE- bocca. Essi devono essere rimossi con
LICITÀ E GIOIA? LA RISPOSTA PIÙ APPROPRIA- un’appropriata spazzolatura dei denti e
TA A QUESTA DOMANDA DEVE ESSERE CHE I un’approfondita pulizia della lingua e della
SUOI SENSI DEVONO ESSERE IMPEGNATI NEL- bocca. Solo così possiamo essere sani e
LA COSTANTE CONTEMPLAZIONE DI DIO. GLI felici. A parte la pulizia fisica, la nostra lin-
OCCHI DEVONO SEMPRE VEDERE COSE BUONE, gua deve essere utilizzata soltanto per espri-
LE ORECCHIE ESSERE USATE PER ASCOLTARE mere parole sacre e pure. Seguendo que-
COSE POSITIVE, LA LINGUA PER PRONUNCIARE sto principio, Io uso appropriatamente la lin-
SEMPRE PAROLE DOLCI E NOBILI, E CANTARE gua impegnandoMi solo in attività sacre.
IL NOME DI DIO. OGNI PARTE DEL CORPO DEVE Esco di camera solo dopo aver pulito il Mio
DUNQUE ESSERE USATA IN MODO APPROPRIATO Corpo perfettamente. A questo punto un
ED ESSERE SANTIFICATA. ragazzo che si occupa della cucina Mi por-
ta il ragi gruel; Io lo mangio e Mi sento
Purezza del corpo e della mente molto felice e pieno di energia. A parte il
Cari studenti! ragi gruel, non prendo nient’altro per tutta
Normalmente non Mi piace parlare della la mattina. Non faccio colazione. Dopo aver

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Discorso 21-10-2004
mangiato il gruel Mi pulisco nuovamente rando di sposare il Signore εvara. Ella pro-
la bocca, poi bevo un po’ d’acqua fresca e vò ogni sorta di metodi per sedurLo, per
scendo. Molta gente si chiede che cosa esempio indossando dei bei vestiti, metten-
mangio a colazione: niente, non Mi piaccio- dosi del profumo ecc., ma Egli non cedette
no gli spuntini! ai Suoi desideri. Allora Pârvatî, per accat-
Tutto ciò che Mi piace prendere è un bic- tivarsi εvara, chiese aiuto a Manmatha
chiere d’acqua fresca. Poi trascorro felice- (Cupido). Anche allora, Egli non si mosse
mente un po’ di tempo con i devoti, do il d’un centimetro; al contrario, prese
darµan, parlo con alcune persone, e con- Manmatha e lo mandò ad aiutare Pârvatî.
cedo anche le “interview” a persone sele- Immediatamente Ella capì il Suo errore e
zionate. SONO SEMPRE PURO NEL CORPO E NEL- riacquistò il Proprio equilibrio; meditò sulla
LA MENTE: LE MIE PAROLE SONO PURE , I Forma divina del Signore εvara, che è eter-
MIEI PENSIERI SONO PURI E LE MIE AZIONI no, immacolato, illuminato, liberato e in-
SONO PURE E SACRE. Un aspetto importante carnazione della purezza, e tornò al Suo
che deve essere tenuto a mente dalla gen- modo di essere: normale, naturale e pura.
te che viene chiamata per l’interview è che εvara, allora, volse la Sua visione verso
quando entro nella stanza delle interview, di Lei e La accettò. Si sposarono, in un gior-
con un Corpo così puro e sacro, noto che no fausto, con il consenso dei genitori di
alcuni che sono seduti nei gruppi sono di- Lei.
pendenti dal vizio del fumo. VI PREGO DI
PRENDER NOTA DEL FATTO CHE IO NON PER- Mens sana in corpore sano
METTO ALLA GENTE DI FUMARE. DISAPPROVO Un essere umano deve essere sempre na-
FORTEMENTE IL VIZIO DEL FUMO, E CHIEDO turale e puro: non deve essere artificiale,
IMMEDIATAMENTE A QUESTE PERSONE DI USCI- indossando vestiti vistosi e usando colori
RE FUORI. La moglie di un fumatore può o profumi. Questi ultimi a volte possono
supplicarMi: “Swami! È mio marito. Se lo essere necessari, entro certi limiti. Ma come
mandi via, che cosa ho da presentarTi?” Io si possono usare profumi se il corpo è pie-
replico fermamente: “Che si tratti di tuo no di cattivi odori? IL MIO CORPO EMANA
marito, di tuo figlio o di chiunque altro, nella SEMPRE UNO SPLENDORE NATURALE E UN PRO-
Mia stanza non si deve entrare con un cat- FUMO DIVINO PERCHÉ IO NON HO MAI CATTIVI
tivo odore e con l’odore di sigaretta; digli di PENSIERI. “MENTE SANA IN UN CORPO SANO”
uscire, di lavarsi la bocca e di tornare. Poi È IL PRINCIPIO CHE IO SEGUO. PER INSEGNA-
parlerò con lui.” Queste persone escono RE AGLI ALTRI QUESTE BUONE ABITUDINI MAN-
immediatamente, si lavano e poi, dopo die- TENGO SEMPRE IL CORPO E LA MENTE IN UNA
ci minuti, ritornano. A questo punto posso CONDIZIONE PURA E IMMACOLATA. A volte sve-
parlare con loro tranquillamente. MOLTA glio a mezzanotte il ragazzo che dorme nel-
GENTE CERCA DI NASCONDERE IL CATTIVO la Mia stanza e poi lo sveglio nuovamente
ODORE CHE EMANA DAL PROPRIO CORPO USAN- all’una. Questo può dare ai ragazzi un po’
DO DEL PROFUMO. di fastidio. Sì, essi possono provare un po’
di fastidio in quel momento particolare, ma
Essere semplici e genuini lo dimenticano subito e attendono alle ne-
C’è una storiella nei Purâ²a che è molto cessità di Swami. Il corpo deve essere sem-
significativa a questo proposito. pre mantenuto in una condizione di pulizia
La Dea Pârvatî fece grandi penitenze, spe- e benessere perché è uno strumento sacro

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Discorso 21-10-2004
fornitoci da Dio. Dato che Io do la massi- na e recitasse il Proprio ruolo al fine di pro-
ma importanza alla pulizia del corpo, anche lungare la vita del ragazzo. Ella, allora, lo
gli altri dovrebbero emularMi. Seguendo le sollevò e lo fece sedere sulle Proprie gi-
Mie buone abitudini e progredendo assie- nocchia. Mârka²¬eya ebbe la fortuna di se-
me a Me, la gente otterrà il rispetto della dersi sulle ginocchia della Madre Divina,
società. cosa che gli fece guadagnare la grazia del
Signore εvara. Egli arrivò e lo benedisse,
Provvidenziale autoprotezione facendolo diventare un ciranjîvi (immor-
Mârka²¬eya era un grande devoto del Si- tale). Così, il ragazzo si guadagnò la gra-
gnore εvara, ma era destinato a vivere solo zia sia della Madre sia del Padre Divini.
sedici anni. Come ogni altro ragazzo della Intanto, i genitori di Mârka²¬eya arriva-
sua età, trascorreva molto tempo giocan- rono, e videro che cosa era successo al loro
do. Inconsapevole della sua morte immi- figlio; nel trovarlo sano e vegeto, la loro
nente, era molto felice in compagnia degli gioia non conobbe limiti. Essi espressero
altri ragazzi. Quando i suoi genitori si re- in questo modo la loro felicità: “Figlio, è
sero conto che a breve avrebbe completato solo per merito della tua devozione e del
il suo sedicesimo anno d’età, si sentirono tuo completo abbandono al Signore εvara
molto tristi per il fatto che egli si stava av- che hai potuto superare la morte e guada-
vicinando alla fine. Erano immersi nel do- gnarti la grazia divina diventando un
lore, e cominciarono a piangere. ciranjîvi. ‘Tu’ hai protetto te stesso; noi
Mârka²¬eya chiese loro: “Perché piange- non potevamo far niente a questo riguar-
te?” Essi capirono che non potevano più do.”
tacere l’informazione al ragazzo e rispose-
ro: “Figlio, la nostra relazione con il tuo Perché il Signore dia tutto Se Stesso
corpo fisico finisce oggi. Il Signore εvara al devoto
ti ha concesso una breve vita di sedici anni Dio non ha bisogno di ricevere niente dal
che oggi è arrivata alla fine.” devoto eccetto la devozione e il completo
Mârka²¬eya rimase davvero molto ama- abbandono. Egli si aspetta dal devoto un
reggiato da questa confessione perché fino corpo sacro, delle parole sacre, una sacra
allora aveva trascorso quasi tutto il tempo visione e un’attività disinteressata. Quan-
giocando in compagnia degli altri ragazzi. do un devoto offre queste cose, Dio dà Se
Avendo capito che gli rimanevano ancora Stesso a quel devoto. Le azioni del corpo e
solo pochi minuti di vita, fece un bagno e della mente di un devoto devono essere
si recò al tempio di εvara. Là iniziò a ri- sempre pure, affinché Dio venga attratto
petere il divino Nome di εvara con toni da lui.
sinceri. Intanto sopraggiunse l’aurora. Non è con le varie forme di adorazione o
εvara e Pârvatî stavano discutendo fra di altri rituali che si può ottenere la grazia di
Loro sull’imminente morte di Dio. Persino una madre si aspetta che il
Mârka²¬eya; Pârvatî chiese a εvara: figlio coltivi un cuore puro. Per ricordare
“Swami! La vita di Mârka²¬eya è quasi all’uomo la futilità di lottare solo per riem-
arrivata alla fine. Perché non rimandarne pirsi la pancia, Io recito frequentemente
la morte e salvargli la vita? I suoi genitori questa poesia:
sono prostrati dal grande dolore.” εvara
allora consigliò che Pârvatî entrasse in sce-

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Discorso 21-10-2004
“Uomo! Tu lotti strenuamente ne, con i libri sparsi qua e là. Questo fa sì
per riempirti la pancia, che i libri siano sgualciti e sporchi. Io tene-
acquisisci molte forme di conoscenza vo sempre i Miei libri ordinati e puliti. Tutto
in vari campi. ciò di cui vi parlo oggi si basa solo sulle Mie
Esaminati, e indaga dentro te stesso, esperienze personali. Ai Miei tempi i ragazzi
per renderti conto che potevano permettersi dei libri nuovi,
di quale grande felicità hai acquisito quando venivano promossi alle classi suc-
trascorrendo tutto il tuo tempo, cessive, erano pochissimi. Ogni quattro o
dall’alba al tramonto, cinque anni, i libri di testo venivano cam-
a incamerare la conoscenza mondana biati. Io tenevo i Miei libri molto bene, ragion
e ad accumulare ricchezze per cui alcuni ragazzi delle classi inferiori
dimenticando Dio.” alla Mia, quando venivano promossi, li pren-
devano. Un anno in particolare, un ragazzo
IO SANTIFICO SEMPRE IL M IO TEMPO povero Mi si avvicinò e Mi chiese i Miei
IMPEGNANDOMI IN ATTIVITÀ CHE APPORTANO libri. Gli dissi di tornare dopo aver fatto un
BENEFICIO ALLA SOCIETÀ. FIN DALLA MIA IN- bagno nel fiume Citrâvatî. Lui obbedì. Al-
FANZIA HO COLTIVATO ABITUDINI SPARTANE E lora gli mostrai i Miei libri. A quei tempi c’era
HO SEGUITO UNO STRETTO REGIME. Questo un programma di studio ampio, anche nelle
ve l’ho già espresso in un’altra poesia, in classi inferiori, che comprendeva storia, ge-
una precedente occasione, in questo modo: ografia, educazione civica ecc. Nel vedere
i Miei libri, il ragazzo commentò: “Râju!
“Alzatevi presto al mattino, Sembra che Tu non abbia mai neppure toc-
al cantar del gallo, cato i Tuoi libri, neanche una volta! Sem-
fate un bagno brano nuovi di zecca.” Il costo dei Miei li-
dopo le vostre abluzioni mattutine, bri ammontava a dodici rupie, ma il povero
mettetevi un abito appropriato, ragazzo non poteva pagare così tanto. Al-
mangiate in modo giusto e moderato, lora gli dissi: “Mio caro! Sono stato selezio-
andate a scuola nato dall’insegnante per il campo scout di
e studiate diligentemente, quest’anno. Devo trovare un vestito color
guadagnatevi una buona reputazione, cachi e delle scarpe. Inoltre, ci sono anche
non uscite quando piove, delle altre spese da affrontare e Io non ho i
non avvicinatevi mai ai fossi, soldi per comprare quelle cose, né voglio
partecipate alle gare, chiederli ai Miei genitori. Quel che Mi ser-
correte e giocate. ve al momento sono cinque rupie. Perciò,
Se vi atterrete a tutte queste regole dammele e prenditi i libri.”
avrete sia la salute sia la ricchezza.” Il ragazzo fu molto felice. Pagò subito tutta
la somma, ma, a quei tempi, le banconote
Episodi di vita divina erano molto rare, per cui aveva portato la
Ai Miei tempi la gente non era abituata a cifra in monetine avvolte in un pezzo di stof-
nutrirsi di “merendine”. Il riso bollito ve- fa. La stoffa era vecchia e le monete era-
niva messo a bagno nel “buttermilk” la no così pesanti che era difficile trasportar-
notte precedente e, il mattino, veniva man- le. Così caddero, e si sparsero dappertutto,
giato con un po’ di sale. facendo un gran rumore. Udendolo, arrivò
Molti ragazzi tengono le scrivanie in disordi- subito la padrona di casa e Mi chiese: “Dove

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Discorso 21-10-2004
hai preso tutti questi soldi? Li hai rubati dalla gioco d’azzardo, dal quale consiglio a chiun-
mia cassapanca?” e, così dicendo, Mi que di tenersi alla larga, ma non sapevo
schiaffeggiò. Il ragazzo povero, che era in assolutamente che fare; perciò misi una
piedi lì davanti a Me, le spiegò: “Madre! moneta su diverse carte. Ogni volta vince-
Ho dato io i soldi a Râju perché ho com- vo la scommessa e prendevo il doppio della
prato i Suoi libri!” Ma lei non gli credette e somma investita. Giocai fino ad arrivare a
si prese tutti i soldi. Il giorno seguente tutti sedici anna, cioè una rupia. Poi misi fine al
i Miei compagni di classe andarono a gioco e tornai con i soldi guadagnati. Dato
Cuddapah per partecipare al campo scout. che avevo fame, Mi comprai tre dosa, spen-
Io studiavo a Kamalapuram quando accad- dendo un bottu. A quel tempo un dosa si
de quest’episodio. Dissi al Mio insegnante comprava con un dammidi (un terzo di un
che sarei partito il mattino seguente e avrei bottu). Perciò, mangiando dosa, ce la feci
raggiunto il gruppo laggiù. Di buon mattino, con due bottu al giorno. Esplicai i Miei do-
Mi misi in viaggio a piedi. Camminai a lun- veri di scout assieme ai Miei amici. Duran-
go e, prima che potessi raggiungere i Miei te la notte tenevo il mucchietto di monete
compagni, essi erano già andati a far cola- sotto la testa e dormivo per terra, sulla sab-
zione. In quanto a Me, non avevo neppure bia. Dato che ero molto stanco, Mi perde-
un paisa (monetina indiana – N.d.T.) in vo in un sonno senza sogni, ma intanto qual-
tasca. Che cosa potevo mangiare per cola- cuno aveva notato il mucchietto di soldi
zione? Pensai che avrei fatto senza. Evitai sotto la Mia testa e Me lo prese mentre ero
di proposito i Miei compagni di classe, per girato dall’altra parte. Il giorno successivo,
timore che potessero chiederMi se avevo quando Mi svegliai, Mi resi conto che il
fatto colazione. Essi Mi stavano cercando. pezzo di stoffa annodato Mi era stato ruba-
In quei paraggi, c’era una cisterna in to. Non avevo soldi, neppure per comprarMi
muratura in cui veniva raccolta dell’acqua un dosa. I Miei compagni erano molto tri-
per lavare mucche e bufali. Avendo cam- sti per la Mia situazione: stavano infatti pian-
minato senza interruzione, ero stanco, ave- gendo, e cercarono di convincerMi a man-
vo fame e sete, ma non potevo farci nien- giarne almeno uno, che essi avrebbero com-
te. Mi lavai il viso con quell’acqua sporca e prato per Me, ma Io rifiutai con fermezza.
ne bevvi un po’. Poi notai che, proprio sulla Dissi di non aver fame perché non Mi pia-
cisterna, qualcuno aveva dimenticato un ceva avvalerMi dell’aiuto altrui. In particolar
pacchetto di bîdi (sigarette) e una moneta modo non desideravo toccare il denaro de-
da un anna. gli altri. Così, lasciai quel posto.
Chiaramente i bîdi non Mi servivano; per- Durante la Mia infanzia accadde un altro
ciò li gettai via. Presi la moneta e la cam- episodio. Una volta avevo la mano gonfia
biai in quattro monete più piccole (bottu o e questo Mi procurava un gran dolore. Non
kani). A quei tempi quattro bottu equivale- lo dissi a nessuno e Me la fasciai da solo
vano a un anna. Mentre tornavo, notai una con un panno bagnato. Il giorno seguente
persona che giocava a carte seduta sul fian- morì il figlio di Seshama Râju (fratello
co della strada. Le carte erano sparse su un maggiore di Swami – N.d.T.). Questi man-
pezzo di stoffa, ed egli invitava i passanti a dò un telegramma a Venkama Râju (padre
scommettere su una carta particolare, of- di Swami – N.d.T.) ed egli accorse imme-
frendo di raddoppiare la somma a chi vin- diatamente per incontrarlo. G©ham Abbâyî
ceva. Non c’era dubbio, era una sorta di (Venkama Râju) partì da Puttaparthi, rag-

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Discorso 21-10-2004
giunse Bukkapatnam e di là continuò per momento giusto.” Non gli rivelai che il do-
Kamalapuram. QUANDO ARRIVÒ A CASA DI lore al braccio era dovuto alle percosse
SESHAMA RÂJU, TUTTA LA FAMIGLIA ERA PRO- inflitteMi nella casa di Seshama Râju. NON
STRATA DAL DOLORE PER LA MORTE DEL FI- HO MAI AVUTO L’ABITUDINE DI LAMENTARMI
GLIO. ANCH’IO DOVEVO FAR FINTA DI ESSERE DELLE PERSONE PIÙ ANZIANE; HO SEMPRE CER-
ADDOLORATO, SEBBENE IO SIA AL DI LÀ DEL CATO DI PROTEGGERE LA DIGNITÀ E L’ONORE
DOLORE E DELLA GIOIA. G©ham Abbâyî Mi DELLA FAMIGLIA. A quei tempi dovevo lotta-
fece delle domande; Mi chiese perché re molto a causa della mancanza di fondi
avessi la benda attorno all’avambraccio. per la Mia istruzione; molto spesso dovevo
Cercai di spiegare con molta noncuranza cavarMela con le tasche vuote.
che non era successo niente, che avevo un
lieve dolore all’articolazione e che quindi Bala Bhâskara
Mi ero fasciato il braccio. C’era una signo- Nello stesso villaggio c’era un uomo d’af-
ra, che abitava nella casa accanto, che ap- fari, di nome Kotte Subbanna, che gestiva
parteneva alla comunità Vysya e che si un negozio di alimentari in cui venivano
guadagnava da vivere preparando dosa e vendute anche alcune medicine
rivendendoli. Cercò di parlare con G©ham ayurvediche. Una volta, in quel negozio,
Abbâyî, dicendo: “Senti un po’, Venkama venne messa in vendita una nuova medici-
Râju! So che siete abbastanza benestanti na ayurvedica di nome ‘Bala Bhâskara’.
da poter dare un’istruzione a Râju nel vo- Era una medicina nuova e molto efficace
stro paese. Perché dovete farGli passare che gli avrebbe procurato un buon profitto
tanti guai lasciandoLo alle cure di un fra- se fosse stata adeguatamente pubblicizzata.
tello maggiore, così distante da casa ? Non Egli Mi chiese allora di prenderMi la re-
sapete quanto vostro figlio stia soffrendo sponsabilità di fare propaganda a questa
qui! Deve attingere l’acqua da un posto lon- nuova medicina. Io acconsentii alla sua ri-
tano trasportando due grossi recipienti sul- chiesta e gli chiesi ulteriori informazioni
le spalle con l’aiuto di un bastone, tutti i gior- sulla medicina stessa. Quindi composi una
ni.” Raccontò così molti episodi in cui ave- canzone che ne vantava l’efficacia e rag-
vo dovuto sostenere degli sforzi fisici e gruppai alcuni bambini della Mia età allo
soffrire. Nel venire a conoscenza della Mia scopo di andare in giro per i villaggi vici-
situazione, G©ham Abbâyî si commosse ni, con in mano dei cartelli, cantando la
profondamente e subito Mi chiamò e Mi canzone composta da Me. Io guidavo il
disse: “Figlio mio caro! Preparati imme- gruppetto di ragazzi. La canzone faceva
diatamente e parti con me. Torniamo a così:
Puttaparthi.” Tutti i membri della famiglia
Mi amavano. Perciò egli si lamentò: “Fino “Eccola! Eccola!
ad oggi io non Ti ho mai picchiato. Stai O bambini! Venite, venite!
soffrendo molto qui.” Io cercai di conso- Questa è la medicina ‘Bala Bhâskara’;
larlo, dicendo: “No, no. Quel che dice que- sia che si tratti di uno stomaco sottosopra
sta gente non è vero. Nessuno Mi mette nei o di una gamba gonfia,
guai! Se vengo via adesso, non ci sarà nes- di un dolore a una giuntura
suno ad aiutarli nelle faccende domestiche. o di flatulenza, di qualsiasi malattia,
Non è giusto che tu Mi porti via da qui pro- conosciuta e sconosciuta...
prio adesso. Vai, e Io ti seguirò più tardi, al prendete la ‘Bala Bhâskara’

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Discorso 21-10-2004
per una guarigione istantanea! sati alcuni giorni. Io dovevo anche
Se volete sapere dove trovarla, prepararMi agli esami e non Mi sembrava
andate al negozio di Kotte Subbanna saggio tornare a Puttaparthi senza averli
e la potrete avere. sostenuti. Inoltre, agli esami dovevo anche
Venite, ragazzi! Venite qui! prenderMi cura dei Miei amici.
È un tonico eccellente,
preparato dal famoso medico Più che compagni di studio
Gopâlâcârya in persona. Eravamo tre amici: Ramesh, Suresh e Io.
Venite, ragazzi! Venite!” In classe sedevamo nello stesso banco.
Ramesh e Suresh stavano seduti uno alla
Nel periodo che impiegammo a completa- Mia sinistra e l’altro alla Mia destra. Non
re il nostro giro di propaganda per i villag- erano bravi a scuola. Io dissi loro: “Scrive-
gi limitrofi, tutto lo stock di medicine del rò le risposte alle domande sui vostri com-
negozio venne esaurito. Subbanna ne fu piti. Voi dovrete solo star seduti in silenzio
molto felice. Mi chiamò ed espresse la pro- nella sala degli esami.” Tutti e tre ci re-
pria felicità in questo modo: “Caro Râju! cammo nella sala degli esami. I nostri nu-
Per merito Tuo ho venduto a tempo record meri di registro erano piuttosto lontani
tutto lo stock di medicine che avevo in ne- l’uno dall’altro; perciò dovemmo sederci
gozio, e Te ne sono grato.” in posti diversi e non c’era alcuna possibi-
Quando G©ham Abbâyî Mi aveva chiesto lità di comunicare fra di noi. I Miei amici
di seguirlo a Puttaparthi, Io gli avevo rispo- erano molto tristi e depressi. Io progettai
sto che non potevo andare con lui perché un piano per aiutarli. Innanzitutto finii di
la famiglia di Seshama Râju era in uno sta- scrivere il Mio compito in brevissimo tem-
to penoso a seguito della perdita del figlio. po. Poi presi degli altri fogli e scrissi le
Gli avevo detto: “Non è giusto che Me ne risposte alle domande sia per Ramesh sia
vada in questa occasione. Ti prego, torna a per Suresh con la loro scrittura e, infine,
Puttaparthi; Io tornerò da te più tardi.” portai tutt’e tre le risposte sulla scrivania
G©ham Abbâyî versò lacrime di gioia per dell’esaminatore. Il risultato dei nostri esa-
il Mio senso di responsabilità e per i Miei mi venne annunciato dopo tre giorni. A quei
nobili sentimenti. DISSE: “CARO FIGLIO! tempi i risultati venivano dati poco tempo
NON HO MAI INCONTRATO DEI BAMBINI PIC- dopo gli esami, non come ai giorni odierni
COLI CHE ESPRIMESSERO PENSIERI COSÌ NO- in cui i risultati vengono annunciati mesi
BILI AI LORO GENITORI. COME SONO NOBILI dopo.
E GRANDI LE TUE QUALITÀ! MI INSEGNI COSE Tutti e tre fummo promossi in prima clas-
COSÌ ELEVATE! COME SONO DOLCI E SAGGE se. Quali che fossero state le risposte nel
LE TUE PAROLE! LA TUA NOBILTÀ TI PRO- foglio delle Mie risposte, le stesse furono
TEGGERÀ .” Così dicendo, partì per trovate anche nei fogli delle risposte degli
Puttaparthi. Comunque, quando fu arrivato altri due ragazzi, ma nessuno ci poté accu-
a destinazione Mi mandò dei messaggi tutti sare di aver copiato perché i nostri numeri
i giorni chiedendoMi di tornare laggiù. Si erano molto diversi e i nostri posti distan-
ricordava di tutte le lamentele della vicina ti. Il Mio era il numero 6 e quello di un
di casa Vysya a proposito della Mia diffici- altro ragazzo il 108; anche il numero del
le vita a Kamalapuram ed era molto triste terzo ragazzo era lontano. Comunque, il
per la Mia situazione. Intanto, erano pas- nostro insegnante Mahboob Khan capì che

Mother Sai marzo-aprile 2005 45


Discorso 21-10-2004
avevo aiutato gli altri ragazzi a superare con modo, a diverse forme di tortura.
profitto gli esami, ma non lo disse a nessu- Venkâmmâ (la sorella maggiore di Baba –
no. Mentre uscivamo di classe, gli insegnanti N.d.T.), che Mi aveva accompagnato a casa
ci seguirono e si congratularono con noi per dello stregone, non poteva sopportare di
essere riusciti a ottenere la prima classe vederMi subire tali sofferenze. Perciò cor-
agli esami. Essi versarono lacrime di gioia. se da G©ham Abbâyî e si lamentò: “Padre!
Avevo in tal modo reso tutti felici, inclusi i Non sottoporre Sathya a quel trattamento
Miei insegnanti; così tornai a Puttaparthi. I disumano. Quell’uomo Gli sta infliggendo
Miei amici Ramesh e Suresh espressero il grandi sofferenze e ferite. Basta con le tor-
desiderio di accompagnarMi a Puttaparthi. ture: riportaLo indietro a Puttaparthi, im-
Insistettero per seguirMi. Io dissi loro che, mediatamente.” Così fui riportato a
se lo desideravano, potevano Puttaparthi. Da allora in poi, di tanto in tan-
accompagnarMi fino a Puttaparthi, ma che to, ebbi attacchi occasionali di quella “stra-
poi sarebbero dovuti tornare indietro alle loro na malattia”. Il giovedì rispondevo ad al-
case. Io davo consigli, guidavo e corregge- cune domande e interrogativi della gente
vo i Miei compagni di studio durante la Mia in nome di Baba... Dal giorno in cui quello
permanenza a scuola. NON SPRECAI MAI IL stregone Mi rasò la testa e Mi fece due ta-
MIO TEMPO A SCUOLA; MI DETTI SEMPRE DA gli profondi sul cuoio capelluto non Mi
FARE PER SANTIFICARLO. Ho sempre parlato sono più tagliato i capelli. Alcuni pensano
dolcemente e a bassa voce con tutti. che Io Mi faccia qualcosa ai capelli. No,
mai. I Miei capelli crescono così in modo
Una strana malattia naturale. Porto questa pettinatura da set-
Quando raggiunsi Puttaparthi, la gente poté tant’anni. A breve cadrà il Mio
notare che avevo contratto una strana ma- settantanovesimo compleanno. Fino ad
lattia: parlavo con Me stesso. Le persone oggi non ho mai avuto nessuna malattia. I
intorno a Me pensavano che fossi matto. Miei denti e la Mia vista sono intatti.
Molti Mi offrirono numerosi consigli per FINO A POCHI ANNI FA CHI MI ACCOMPAGNAVA
guarire da quella strana malattia e, alla fine, DOVEVA CORRERE PER RIUSCIRE A STARMI DIE-
tutti, all’unanimità, decisero che dovevo TRO. POSSO ANCORA CAMMINARE MOLTO VE-
esser portato da uno stregone che Mi cu- LOCEMENTE, MA I MEDICI MI HANNO IMPO-
rasse da una presunta possessione STO DI NON FARLO. La ragione è che tempo
demoniaca. Questi Mi rasò i capelli a zero fa sono stato operato perché sono caduto
e inflisse al Mio cuoio capelluto due pro- sul pavimento; Mi hanno messo un filo d’ac-
fonde incisioni a forma di X. Quindi versò ciaio nell’osso dell’anca e poi lo hanno su-
del succo di limetta sui tagli sanguinanti. turato. Questo è il motivo per cui Mi hanno
Ciò Mi provocò un grande dolore e un’in- prescritto di non camminare velocemente,
sopportabile sensazione di bruciore, ma Io ma sono comunque in grado di seguire la
non detti sfogo ai Miei sentimenti e soffrii Mia routine giornaliera e non rinuncio a
sopportando in silenzio tutta questa tortu- nessuna delle Mie attività quotidiane. Do
ra. In effetti, Me la ridevo di quello stupi- interviste ai visitatori, e Mi muovo fra le
do trattamento. Lo stregone decise poi di file dando il darµan ai devoti. Non c’è as-
farMi soffrire ancora di più: portò una so- solutamente alcun ostacolo alle Mie attivi-
stanza velenosa chiamata kalikam e Me la tà di tutti i giorni. Ho già parlato molto a
versò dentro gli occhi. Mi sottopose, in tal lungo e ci sarebbe ancora molto da dire, se

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Discorso 21-10-2004
volessi. Ho mantenuto il Mio Corpo in per- vi un consiglio: non smettete mai di fare
fetta forma per tutti questi anni. È possibi- Nâmasmara²a (la ripetizione del Nome di
le che, in questo processo, Io abbia provo- Dio). Fate costantemente il Nâmasmara²a,
cato qualche fastidio ad alcune persone, ma ovunque vi troviate.
a loro non interessa perché fanno servizio
a Me, anche se cerco di dissuaderle. (Baba ha concluso il Discorso con il bhajan, “Hari
Oggi è il giorno di Durg⹺amî; domani e Bhajana Binâ Sukha ›ânti Nahi”)
il giorno successivo sono rispettivamente
le feste di Mahânavamî e Vijayâdaµamî.
Praµânti Nilayam, 21 ottobre 2004,
Ho molto da fare. Devo parlare con i
Sai Kulwant Hall
purohit (sacerdoti) che officiano lo Yajña Festività di Dasara
(rito sacrificale) e ci sono anche altri ap- Giorno di Durg⹺amî
puntamenti importanti. Dopo aver finito il
Mio lavoro, vi parlerò nuovamente. Non vi (Tradotto dal testo inglese
pubblicato sul sito internet
ho forse detto che gli studenti sono la Mia dello ›rî Sathya Sai Central Trust
proprietà? Mi prendo tanta cura di loro. Se di Praµânti Nilayam)
essi sono felici, lo sono anch’Io. Devo dar-

Mother Sai marzo-aprile 2005 47


A Lume di Candela

Pulirsi all’interno

Qual è la ragione per cui l’uomo non sa esprimere


il Divino che gli sta dentro? Dipende dal fatto che
non ci si accorge dello spesso “mantello” che Lo
ricopre. Se abbiamo dei vestiti sporchi, li cambia-
mo; ci vergogniamo d’apparire in pubblico con
dei vestiti macchiati. Se la nostra casa è sporca, la
puliamo; non vogliamo che i nostri ospiti abbiano
una cattiva impressione. Quando però i nostri cuori
e le nostre menti sono inquinati, non ce ne vergo-
gniamo. Non vi pare strano preoccuparsi tanto di
avere abiti e case puliti e non mirare alla purezza
di ciò da cui dipende tutta la vita, ossia alla pulizia
del cuore e della mente?
(Discorsi 1984 – vol. XVII – pag. 57)

48 Mother Sai marzo-aprile 2005


Buona navigazione!

@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@

Sai Global Harmony e l’Organizzazione Sai internazionale hanno


messo a nostra disposizione un altro prezioso supporto tecnologi-
co che ci permette di avere sempre più materiale a disposizione
riguardante l’Avatâr della nostra Era, Bhagavân Shrî Sathya Sai
Baba.

News
All’indirizzo www.saicast.org potremo d’ora in poi trovare svariati
film che soddisferanno sicuramente gli interessi di ognuno di noi.

Tra questi si segnalano, in particolare, i video dei principali, più


recenti Discorsi di Sai Baba che, in versione integrale, da un lato
faranno felici i più attenti devoti di Swami e dall’altro pongono fine
alla tesi, da alcuni sostenuta, di divulgazione dolosamente artefatta
dei testi degli stessi da parte dell’Organizzazione Sai e del Sathya
Sai Books e Publications Trust.

Buona navigazione!

@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@

Mother Sai marzo-aprile 2005 49


Discorso 21-09-1960

Il miglior tonico

Una pratica giornaliera minare il mondo esterno. A sua volta il mon-


La malattia più grave (o mancanza di be- do esterno dovrebbe reagire alle spinte in-
nessere) è l’assenza di pace (aµânti). QUAN- teriori, dirigendole verso il servizio, la com-
DO LA MENTE OTTIENE LA PACE, ANCHE IL prensione e l’aiuto reciproco. Al giorno
CORPO ACQUISISCE LA SALUTE. PERCIÒ, CHI d’oggi si leggono e si studiano ogni sorta di
DESIDERI ESSERE SANO DEVE STARE ATTENTO astrusi testi vedantici commentati, con in
ALLE PROPRIE EMOZIONI E AI PROPRI SENTI- calce note e traduzioni intese a farne af-
MENTI, NONCHÉ ALLE MOTIVAZIONI CHE LO ferrare il senso. Tutto questo viene river-
ANIMANO. Proprio come date i panni a lava- sato in gola alla gente, ma non scende giù
re, dovete ripulire continuamente la mente fino al cuore per ammorbidirlo, e quindi non
dalla sporcizia, altrimenti il sudiciume si viene messo in pratica. Si indossano le Ve-
accumulerà e formerà un’abitudine, cosa rità del Vedânta per esibirle pubblicamen-
molto difficile da rimuovere per il lavandaio te, come gli attori in una commedia, che si
e dannosa per i vostri abiti. Si tratta di una levano i costumi usati sul palcoscenico non
pratica giornaliera: dovrete stare attenti appena la rappresentazione è finita. Non si
acché la sporcizia non si depositi nella men- aderisce a queste Verità con continuità,
te, cosa che otterrete frequentando com- cercando di trarne Âtmânanda (la Beati-
pagnie in cui essa non è presente. La falsi- tudine atmica) che esse potrebbero dare.
tà, l’ingiustizia, l’indisciplina, la crudeltà e È PRINCIPALMENTE UNA QUESTIONE DI DISCI-
l’odio costituiscono quel sudiciume. Gli ele- PLINA ATTENTA E BEN DISTRIBUITA NEL TEM-
menti puliti sono invece Satya (la Verità), PO, E NON SI PUÒ OTTENERE NIENTE PROCE-
Dharma (la Rettitudine), ݉nti (la Pace) e DENDO A SCATTI E BALZELLI. C I SI DEVE
Prema (l’Amore). Se inalate l’aria pura ARRAMPICARE UN GRADINO DOPO L’ALTRO,
costituita da queste qualità, la vostra mente USANDO CIASCUN GRADINO COME APPOGGIO
sarà libera dai bacilli del male, e voi sarete PER ARRIVARE A QUELLO SUCCESSIVO. Non ci
mentalmente risoluti e fisicamente forti. sono sistemi di vita particolari per i diversi
COME SOLEVA DIRE VIVEKÂNANDA, DOVETE ruoli: questo è valido per lo studente, per il
AVERE NERVI D’ACCIAIO E MUSCOLI DI FERRO, capofamiglia, per la padrona o il padrone di
CIOÈ DOVETE AVERE SPERANZA, GIOIA, ENTU- casa. Le virtù devono essere coltivate a
SIASMO E UNA DETERMINAZIONE IRREMOVIBI- casa. Ciascun membro deve condividerne
LE, E NON DISPERAZIONE E ABBATTIMENTO. la gioia con gli altri membri della famiglia, e
tutti devono cogliere ogni opportunità per
Trasparente come vetro aiutarsi vicendevolmente. Ci si deve
Ciò che si studia non viene messo in prati- attenere strettamente a questa attitudine,
ca. Il vostro cuore deve essere come vetro, affinché essa possa insediarsi e diventare
e la Luce spirituale al suo interno deve illu- parte integrante del carattere. Come si può

50 Mother Sai marzo-aprile 2005


Discorso 21-09-1960
riempir d’acqua un vaso tenuto con l’im- ra vi manca. Se vi convincerete che la vo-
boccatura all’ingiù? Per poter efficacemen- stra vera natura è l’Âtma, avrete finito il
te ricevere, l’imboccatura deve esser po- corso e sarete stati promossi.
sta in posizione appropriata. DOVETE IMPA- Coltivate Prema (l’Amore) per tutti gli es-
RARE OGNI LEZIONE CON UNO STUDIO SISTE- seri.
MATICO. L’APPLICAZIONE E LO SFORZO CON-
DURRANNO AL SUCCESSO. Affinità con tutti gli esseri
Per raggiungere questo stadio, dovete co-
Il tonico della fiducia in se stessi minciare coltivando un ‘senso di affinità
Abbiate fede nel Signore e nella Sua gra- con tutti gli esseri’, ovvero
zia. In tutte le imprese, se credete in un sarvasâmânabhâva, come viene definito.
Potere Superiore che è pronto a venirvi in Esso è molto difficile da ottenere, ma è
aiuto, il lavoro diverrà facile. Questo deri- l’unico modo per vedere l’Âtma che è in
va dalla devozione, che sottintende fare tutti. PER ESEMPIO, UNA PERSONA CHE ABBIA
affidamento sul Signore, Fonte di ogni Ener- SINCERITÀ DI SENTIMENTI NON SOPPORTERÀ
gia. Quando viaggiate in treno, dovete solo CHE DEGLI ANIMALI VENGANO UCCISI PER ES-
procurarvi un biglietto, salire sul treno giu- SER MANGIATI, O PER IL SEMPLICE PIACERE
sto e prender posto. Al resto penserà la lo- DELLA CACCIA. Perché dovreste andare a
comotiva. Perché preoccuparsi inutilmen- cercare un animale nella sua tana, aspet-
te? Allo stesso modo, affidatevi al Signore tarlo e tendergli delle trappole per il mero
e andate avanti meglio che potete. ABBIA- piacere di ucciderlo? PER VEDERE IL SÉ CHE
TE FEDE NEL SIGNORE E NELLA SUA GRAZIA. RISIEDE IN TUTTI GLI ESSERI, DOVETE COLTI-
CERCATE DI GUADAGNARVELA FACENDO USO VARE L’AMORE VERSO TUTTE LE CREATURE
DELL’INTELLIGENZA E DELLA COSCIENZA DI CUI ESISTENTI. L’ÂTMA È ONNIPRESENTE. Non
EGLI VI HA DOTATI. Vi siete qui radunati per pensiate che Esso si trovi solo in alcune
celebrare i quattro anni dell’esistenza del- persone appartenenti a certe caste, razze o
l’Ospedale ‘Sathya Sai’. Vi voglio dire che, religioni, o che abbia una dimensione mag-
la cosa migliore e più saggia che potete fare, giore nella gente grassa, oppure sia più bril-
è di non ammalarvi. Il dottore ci ha appena lante nei ricchi. Sat-Cit-Ânanda (Essen-
letto il suo rapporto, dal quale risulta che il za, Coscienza e Assoluta Beatitudine) sono
numero dei malati ricoverati e quello degli in tutti gli esseri. Per arrivare ad avere una
interventi chirurgici è stato maggiore del- tale prospettiva dovete fare molta strada
l’anno scorso. Come se una cosa del gene- con la vostra sâdhanâ. Potete tuttavia co-
re fosse un segno di progresso! Non mi minciare con piccole cose, evitando, ad
sembra che questo parli a favore della gente esempio, di procurare fastidi agli altri, non
dei dintorni e del loro senso dei valori. credete? Anche se non riuscite, o non vo-
L’Ospedale deve anche mettere in atto lete, far servizio agli altri, se smettete di far
delle misure preventive e cercare di inse- loro del male state già facendo un servizio
gnare agli abitanti dei villaggi a evitare di meritevole! Per esempio, prendete vâk, le
ammalarsi. Sviluppate la fiducia in voi stes- parole che pronunciate. Io dico sempre che
si; questo è il miglior tonico. Siete rinati vâk µuddhi (la purificazione delle parole)
perché siete stati bocciati in alcune mate- porta a mano µuddhi (la purificazione del-
rie. Per completare il corso dovete acquisi- la mente). Ecco perché insisto sul parlare
re un certo residuo di esperienza che anco- pacato, dolce, sul parlar poco, sul parlare

Mother Sai marzo-aprile 2005 51


Discorso 21-09-1960
sobrio, senza rabbia, senza accalorarsi, sen- vostra dieta ed evitando certe cattive abi-
za odio. Un tale modo di parlare non cau- tudini, potete preservare la vostra salute.
serà litigi, non causerà variazioni di pres- Un’assunzione moderata di cibo, e di cibo
sione del sangue, non dividerà in fazioni. ‘satvico’, promuoverà stabilità mentale e
Promuoverà invece mutuo rispetto e amo- felicità fisica. La moderazione nell’assun-
re. E ANCORA: NON RIDETE CINICAMENTE DEL- zione di cibo deve essere sempre
LE OPERE BUONE FATTE DAGLI ALTRI NÉ DEL- benaccetta. Molta gente che consuma cibo
LA LORO SÂDHANÂ. FATE PUR LORO DELLE ricco, in quantità superiori al proprio
DOMANDE, MA NON OLTRAGGIATELI. Rispet- fabbisogno, deve imparare a praticare la
tate la sincerità altrui; rispettate gli anziani moderazione. Inoltre, se non fumate evite-
e le persone che hanno più esperienza di rete molte malattie provocate da questa
voi. Quando siete in compagnia, comporta- pratica ‘rajasica’. TUTTE LE SOSTANZE INE-
tevi in modo educato, diffondendo tutt’in- BRIANTI O STIMOLANTI SONO DANNOSE, PER-
torno a voi fratellanza e gioia. CHÉ DISTURBANO IL CORSO REGOLARE DELLA
NATURA. La moderazione nel cibo, nella pa-
Moderazione, cardine della salute rola, nei desideri e nei perseguimenti, l’ac-
La moderazione nell’assunzione di cibo contentarsi di quel poco che si può guada-
deve essere sempre accettata di buon gra- gnare con un lavoro onesto, l’entusiasmo
do. nel servire gli altri e nell’infondere gioia a
Battetevi per la felicità della società e del- tutti sono il più potente fra tutti i tonici e
la razza umana. Pregate affinché tutti gli preservatori della salute conosciuti dalla
uomini possano avere ovunque pace e ab- Sanâtana Âyur-Veda, la ‘Scienza
bondanza. imperitura della vita in pienezza’.
Siate ansiosi di fare del bene e di essere
buoni. Dato che questa cerimonia è con- Praµânti Nilayam, 21 settembre 1960,
nessa con l’Ospedale, devo dirvi Sathya Sai Hospital
qualcos’altro in proposito. Regolando la (Tratto da: ‘Sathya Sai Speaks’
vol. 1/n. 28 - 1953/60)

52 Mother Sai marzo-aprile 2005


Prima la devozione alla madre,
poi la devozione a Dio

Fra le Mie esortazioni, la prima e la più importante è: onora i tuoi genitori, specialmente
la madre.
Ci fu un tempo un luogo colpito da un uragano così violento che tutte le case furono rase
al suolo. La gente non aveva più niente di che mangiare e nemmeno un posto ove

Favole e Poesie
posare il capo. Fra i più colpiti c’erano una madre con i suoi due figli. Il maggiore era
una perla di virtù; si sentiva responsabile della sicurezza e protezione della famiglia.
Amava sua madre, della quale cercava, più di ogni altra cosa, di guadagnarsi l’amore e
le benedizioni.
La madre andava a mendicare col figlio più giovane, per sostentarsi con quel poco che
riuscivano a ricavare da una terra spazzata dalla carestia. Ben presto la debolezza fisica
la rese inabile perfino a percorrere qualche passo; così, era il figlio maggiore che dove-
va andare a mendicare, tutto solo, per mantenere la famiglia. Prostrato ai suoi piedi le
disse che avrebbe fatto ciò che fino allora aveva fatto lei per procurare cibo per tutti. Le
proibiva di fare sforzi, per non peggiorare la sua salute. Come avrebbero fatto a soprav-
vivere in tre, sol con qualche manciata di cibo?
Con voce flebile e passi ancor più malfermi, il giovane si diresse verso la casa di uno
zamindar1, e chiese un boccone. La padrona di casa lo fece entrare, gli fece strada e
lo portò in una stanza dove gli servì un piatto con qualcosa da mangiare, ma il giovane,
dopo essersi rizzato in piedi, cadde pesantemente al suolo.
Lo zamindar accorse nella stanza e mise l’orecchio vicino alla bocca del ragazzo ago-
nizzante, in modo da udire le sue ultime parole, che furono:
«No, no! Prima bisogna dar da mangiare a lei. Il mio turno viene dopo.»
Ogni debito può essere ripagato, ma non quello verso una madre. Chi si proclama devo-
to di Dio deve avere questa credenziale: deve onorare la madre!

Tratto da: Chinna Khata Vol.I

1
Proprietario terriero.

Mother Sai marzo-aprile 2005 53


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NOVITÀ:
Storie Gloriose del Signore (Bhâgavata Vâhinî)
Racconti e Parabole Vol. II
SAITRI

(Collana VÂhinÎ)
Aforismi Vedici (Sûtrâ Vâhinî) [SV]
La Conoscenza (Jñâna Vâhinî) [JV]
La Scienza di Dio (Vidyâ Vâhinî) [VV]
La Storia di Râma (Râmakata Rasavâhinî), I° vol. [RV-I]
La Storia di Râma (Râmakata Rasavâhinî), II° vol. [RV-II]
Domande e Risposte (Prashnottara Vâhinî) [PUV]
Il Fiume delle Upanishad (Upanishad Vâhinî) [UV]
Il Gioco di Dio (Lîlâ Kaivalya Vâhinî) [LKV]
La Pace Suprema (Prashânti Vâhinî) [PSV]
La Via della Meditazione (Dhyâna Vâhinî) [DV]
La Verità di Sai (Sathya Sai Vâhinî) [SSV]
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(Collana Discorsi) di Sai Baba


DISCORSI 1988/89, I° vol. [D89-I]
DISCORSI 1988/89, II° vol. [D89-II]
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DISCORSI 1967-68 (Sathya Sai Speaks Vol. VI) [D67]
Discorsi 1967-68 (Sathya Sai Speaks Vol.7&8) [D68]
DISCORSI 1983 (Sathya Sai Speaks Vol. XVI) [D83]
DISCORSI 1984 (Sathya Sai Speaks Vol. XVII) [D84]
Discorsi 1984 (Sathya Sai Speaks Vol. XIX) [D86]

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La Vita di Sai Baba (Satyam Shivam Sundaram), II vol.
La Vita di Sai Baba (Satyam Shivam Sundaram), III vol.
La Vita di Sai Baba (Satyam Shivam Sundaram), IV vol.

(Collana Educazione)
(Collana Educazione)Discorsi agli Studenti
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DIARIO SPIRITUALE 2 [DS2]
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Canti devozionali (Libro dei bhajan, Accordi).
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Atti del I° Convegno dei Responsabili dei Centri Sai Mondiali
Sadhana
Guida all’ashram di Prashanti Nilayam
Racconti e Parabole Vol. I
Pensiero del Giorno (365+1 pensieri, per ogni giorno dell’anno)

Altri Autori
A spasso con Dio
Grazie Swami
Messaggio d’Amore
Sai Baba, l’Uomo dei miracoli
Visione del Divino.
Sai Baba Fiamma d’Amore
L’Eterno Miraggio
Alla scoperta della verità
Sai Baba: la rivelazione continua
Ho visto la luce

Audiovisivi:
Alla scoperta della Verità (Videocass.) Shivarathri Sandesh (video)
Le percussioni, parte I (Videocass.) Scuola bhajan interattiva (N°2CD ROM)
Le percussioni, parte II (Videocass.) Embodiment of Love Vol I(CD) musicale)
Gayatri Mantra (Audiocass.) Embodiment of Love Vol II(CD) musicale)
Tecnica di canto (Audiocass.) Bhajanam (CD musicale)
Video Story (Videocass.)
Il Medico Divino (Videocass.)

In Preparazione:
DISCORSI (SATHYA SAI SPEAKS VOL. XVIII) SRI SATHYA SAI ANANDADAYI
Hrudaya Nivasi Satyopanishad Vol I
Gli Insegnamenti di Dio (Ghita Vâhinî) Satyopanishad Vol II
Purificare il Cuore (Purifying the Heart
Sathya Sai Baba e l’Educazione dei figli (Sathya Sai Parenting)

NB.– Tutte
le pubblicazioni sopraelencate si possono avere telefonando o in-
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via Umbria 19, 20093 Cologno Monzese (MI); Italy
tel. 02 26708288 (lunedì h.19:30-21); fax 02 25371063

“Il giusto piano di studio consiste nel leggere, riflettere e applicare


regolarmente alla vita quanto appreso.”
Sai Baba

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