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Sommario

03 Editoriale Vent’anni della rivista Mother Sai


05 Discorso Divino 07 03 ’08 Coltivate buoni pensieri e nobili sentimenti...
09 Discorso Divino 06 03 ’08 Una vita è vera e reale solo quando...
14 News Meeting di Pescara - 16-17 febbraio 2008
30 Discorso Divino 01 01 ’08 Tutti sono uno: siate equanimi con tutti
37 Sotto la Veranda Dare agli altri sempre il meglio
38 Discorso Divino 26 12 ’07 Con la fede in Dio nella vita si può ottenere...
44 Domande & Risposte Dio è infinito: che cos’è l’uomo in ...
46 Discorso Divino 22 11 ’07 La realizzazione dell’unità è il segno...
53 Favole e Poesie Il peccato più grande

MOTHER SAI PUBLICATIONS


Sathya Sai Books and Publications of Italy
Tutti i diritti sono riservati
Anno XX n.2(120) marzo-aprile 2008
Direttore responsabile: Giorgio Piccaia
sede:Viale Duca d’Aosta n.15 - 21052 Busto Arsizio
periodico bimestrale-autorizz. tribun.di Busto Arsizio N. 08/01 del 04/07/2001

Copyright: Sri Sathya Sai Books and Publications Trust, Prasanthi Nilayam, India.
VENT’ANNI DELLA RIVISTA MOTHER SAI

Tutto cominciò così...

Se raccogliere per iscritto le parole di un maestro di verità è un’esperienza straordinaria-


mente avvincente per colui che ne abbia l’alto compito, farlo nei confronti di Chi della
verità è l’Incarnazione Stessa è quanto di più entusiasmante e coinvolgente possa capitare.

Fu in questi termini che, sull’onda dell’ispirazione divina, il dottor Antonio Craxi intrapre-
se, nell’ormai lontano 1983, la pubblicazione trimestrale dell’“Eterno Auriga”, versione
italiana del “Sanâtana Sârathi”, realizzata da una Redazione costituita dal Comitato
Italiano di Coordinamento dei Centri Sathya Sai. Vi si raccoglievano i testi, ovviamente
tradotti, dei Discorsi di Sai Baba, nonché articoli di vari devoti e notizie riguardanti la vita
del ramo italiano dell’Organizzazione. Fu un’esperienza che durò un quinquennio e ad
Antonio Craxi va il merito non solo di aver svolto un lavoro ingente e preciso, ma di aver
ampiamente diffuso, in quegli anni, l’Insegnamento di Sai Baba in Italia.

Ma l’opera non terminò lì. Dopo qualche mese, la Volontà Divina affidò a un altro volon-
teroso e determinato personaggio il seguito del sacro incarico.
Con una prefazione emblematica dal titolo “Prema” (Amore), il dottor Mario Mazzoleni,
nel 1988, presentò al pubblico la neonata rivista “Mother Sai”. Il nome della pubblicazione
fu scelto ispirandosi all’omonima Casa Madre di tutti i Centri Sai italiani. Cambiava la
veste grafica, mutava la periodicità che diventava bimestrale, ma la falsariga restava la
stessa, con i Discorsi di Sai Baba, com’è ovvio, a “farla da padrone”. Ancora una volta,
un quinquennio impegnativo ma elettrizzante, con una devozione intensa a vergare quelle
sacre pagine. Si rese in seguito necessario un supporto, una collaborazione. Durante un
incontro dei giovani avvenuto a Divignano nell’estate del 1993, il desiderio di Mario
Mazzoleni trovò una pronta risposta e ci fu chi si offrì per la traduzione dei Discorsi, chi
per la battitura dei testi, chi per le proprie competenze informatiche. A seguito di alcune
successive riunioni si andò delineando il gruppo redazionale. Come sede si scelse Bolo-
gna a ragion del fatto che la maggioranza dei giovani che si erano inizialmente offerti
apparteneva a quel Centro. Inoltre, l’esigenza di un dialogo più intenso fra i Centri Sai
italiani sfociò nella creazione del “Pianeta Sai”, un opuscolo informativo all’interno del
“Mother Sai”, destinato a raccogliere, in modo più dettagliato che in passato, notizie del-
l’Organizzazione e delle sue attività, articoli di informazione e riflessione di responsabili e
devoti, aggiornamenti, iniziative varie ecc, il tutto al fine di migliorare l’attività dell’Orga-
nizzazione e di consolidare la conoscenza, nonché il rapporto, fra i devoti. Fu un momento
di grandi fermenti e di accesi entusiasmi dovuti in gran parte alla presenza massiccia dei
giovani.

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La redazione del “Mother Sai” consisteva sostanzialmente di tre gruppi. Il primo si occu-
pava delle traduzioni dei Discorsi, il secondo della loro battitura, delle varie rubriche e
degli articoli riguardanti le attività e il terzo della grafica e dell’impaginazione. La fonte
principale da cui si traevano i Discorsi era il “Sanâtana Sârathi” o i “booklet” distribuiti
nell’aµram. Tutto il lavoro, allora come oggi, veniva quindi inviato alla casa editrice “Mother
Sai Publications” che provvedeva alle ultime rifiniture grafiche, alla stampa e alla spedi-
zione.
Circa una volta al mese, la redazione si riuniva per fare il punto della situazione e per
programmare, collegialmente, la stesura dei vari numeri della rivista. Le difficoltà di ordi-
ne tecnico che si presentarono strada facendo, furono gradualmente superate grazie alle
moderne tecnologie e a un progressivo miglioramento dell’organizzazione generale.

Nel 1997, l’ormai lanciatissima rivista aggiunse una perla alla sua preziosa collana: era
nato, come supplemento del “Mother Sai”, “Crescere Insieme”, che dava seguito all’al-
trettanto valido giornalino “Bal Vikas”, pubblicato qualche tempo prima. Si trattava di una
rivista educativa, tuttora pubblicata, destinata ai bambini, agli adulti e alle famiglie, finaliz-
zata alla pratica dei Valori Umani. Ricca di contenuto, di fantasia e di splendide e variega-
te illustrazioni, rapisce il lettore divertendo ed educando.

Vent’anni sono trascorsi dalla prima pubblicazione e, anche se alcuni anni or sono è
venuta a mancare la presenza preziosa e rassicurante del suo fondatore e coordinatore,
unitosi al Maestro che tanto amava, il “Mother Sai”, con immutato entusiasmo del gruppo
di redazione, continua a essere presente nella vita dei suoi lettori che ne attendono l’arrivo
come un dono divino.

La Redazione

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Discorso 07-03-2008

Coltivate buoni pensieri


e nobili sentimenti nel cuore
“Il karma è responsabile della nascita, umani o da animali. Se indulgete in azioni
dell’esistenza e della morte. riprovevoli, anche i vostri vicini vi riprende-
Governa tutti i periodi della vita ranno dicendo: “Perché ti comporti come
come effettiva divinità un animale se sei nato come essere uma-
dell’esistenza umana no?” Così si viene derisi e puniti anche da
ed è responsabile della gioia un nostro simile. Quando ricorrete ad azio-
e del dolore.” ni malvagie non dovete aspettare a lungo
che Dio vi punisca: sarete voi stessi a pro-
Inevitabilità del karma curarvi il risultato del vostro agire iniquo.
Il karma (azione) è il vero e proprio alito
vitale dell’essere umano. Ogni uomo deve Se si compie una cattiva azione
agire ragionando sui possibili risultati delle non si può ottenere un buon risultato;
proprie azioni. Questo è il massimo dovere a una azione buona
dell’essere umano. Com’è l’azione, così non faranno seguito cattivi risultati.
sarà il risultato. Potete ottenere un mango
CI SI DEVE MANTENERE IN BUONA SALUTE, NON se avete piantato un alberello di limetta?
SOLO FISICAMENTE, MA ANCHE MENTALMENTE. Se piantate un alberello di mango,
Anche i pensieri e le decisioni devono es- potete ottenere una limetta?
sere sani. I pensieri buoni sfociano in buo-
ne azioni. Se si compiono delle azioni con pen- “Vedete il bene, fate il bene e siate
sieri malvagi, anche il risultato sarà cattivo. buoni”
Chi ha fatto sì che i pipistrelli penzolino dai Gli esseri umani devono comprendere che
rami degli alberi a testa in giù? Qualcuno li sono nati per compiere esclusivamente buo-
ha legati alla rovescia perché prova odio ne azioni. Il termine mânava (essere uma-
verso di loro? No, quello è il loro destino. In no) ha un profondo significato. Esso consi-
egual modo, nessuno può sfuggire alle con- ste di tre sillabe: “ma” (che significa igno-
seguenze del karma. Se un essere umano ranza), “na” (che significa senza) e “va”
compie azioni cattive e nutre cattivi pen- (che vuol dire comportarsi). Quindi chi si
sieri, alla fine mieterà cattivi risultati. Inve- comporta senza ignoranza è un mânava.
ce, chi nutre buoni pensieri e compie buone Essendo nati come esseri umani ci si deve
azioni gode di buoni risultati. Ottenere ri- comportare di conseguenza. Quando i cor-
sultati positivi compiendo cattive azioni non vi gracchiano, noi li scacciamo tirando loro
è possibile. Un piccolo esempio: quando una pietra. Invece se un pappagallo artico-
all’esame rispondete correttamente alle la dolcemente qualche breve parola lo
domande, ottenete buoni voti e viceversa. ascoltiamo con gioia. Non ci stanchiamo mai
Impegnarsi in cattive azioni denota tenden- di sentir cantare un cuculo. Che cosa signi-
ze animali. A ogni livello dobbiamo analiz- fica tutto questo? Con le parole dolci e un
zare se ci stiamo comportando da esseri buon comportamento ci rendiamo graditi a

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Discorso 07-03-2008
tutti. Gli esseri umani devono aiutare i loro do il principio “vedete il bene, fate il bene e
simili. “Siate sempre di aiuto, non fate mai siate buoni”.
del male.” Sebbene noi siamo a conoscen- Alcuni sembrano buoni, ma poi lanciano
za di questa massima, spesso danneggia- sguardi cattivi agli altri. Questo non va bene.
mo gli altri consapevolmente. Questo è un
grandissimo errore. Mânasyeka¼ vâcasyeka¼
Gli esseri umani sono stati dotati di razioci- karmanyeka¼
nio. La mente può essere impiegata bene o mahâtmana¼ mânasyanyat
male ed è per questo che si dice: vâcasyanyat
karmanyanyat durâtmanam
Mana eva manu¹yânâm kâra²am Coloro i cui pensieri, parole e azioni
bandhamok¹ayoh sono in armonia perfetta, sono nobili.
“La mente è causa tanto della schiavitù Coloro in cui questa armonia
quanto della liberazione dell’uomo”. manca sono esseri malvagi.

La mente è un dono di Dio all’uomo. MAL- C’è dicotomia tra i vostri pensieri, le
TRATTARE GLI ALTRI, DERIDERLI O FAR LORO vostre parole e le vostre azioni
DEL MALE NON SONO CARATTERISTICHE DEL- Tra pensieri, parole e azioni deve esserci
LA NATURA UMANA. Persino gli animali aiu- armonia. Quando c’è armonia tra questi tre,
tano l’uomo in moltissimi modi; quindi, che c’è Purezza; dove c’è Purezza, c’è Divini-
cosa c’è di grande nel dare aiuto a un no- tà. QUALSIASI COSA GLI ALTRI VI FACCIANO,
stro simile? Essendo nati come esseri umani CONSIDERATELA UN BENE PER VOI. ASSICURA-

dobbiamo comportarci di conseguenza e TEVI DI NON PERDERE LA VOSTRA UMANITÀ IN

amare tutti come fratelli e sorelle. Dobbia- ALCUNA CIRCOSTANZA . In effetti, l’umanità è

mo intraprendere attività che ci rendano la vostra proprietà più preziosa. Amate tut-
graditi a Dio. Solo allora la nostra nascita ti e servite tutti; soltanto allora potrete con-
umana sarà santificata. Dio risiede in tutti. durre una vita sana e felice. Non mangiate
cibi non salutari o proibiti; dovete consu-
Daiva¼ mânu¹a rûpena mare cibo buono e puro (satvico) che sia
Dio si incarna nella forma di essere umano. stato prima offerto a Dio. Voi non offrire-
ste a Dio ogni sorta di cibo, non è vero? A
Quando Egli si incarna in forma umana, Dio si offre cibo puro (satvico), preparato
dovremmo ubbidire sempre al Suo coman- in un recipiente pulito e con sentimenti puri.
do Divino. Viene detto: Il cibo offerto a Dio in questo modo deve
esser consumato come cibo benedetto
Jantunam nara janma durlabham (prasadam). IL CIBO SANO PORTA SALUTE E
“Fra tutti gli esseri viventi LA SALUTE FA NASCERE PENSIERI BUONI. Oggi,

la nascita umana è la più rara”. purtroppo, c’è dicotomia tra i vostri pensie-
ri, le vostre parole e le vostre azioni, cioè
Non dovremmo sprecare una nascita così dite una cosa e ne fate un’altra.
preziosa. Dicendo il falso, causando ingiu- Una volta, una persona che si spacciava
stizie agli altri e compiendo azioni malvagie per asceta si presentò in una casa elemosi-
perdiamo la nostra umanità. Un essere nando del cibo. La padrona di casa gli dis-
umano deve comportarsi come tale seguen- se: “Per favore, vai al fiume, fai un bagno e

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Discorso 07-03-2008
torna. Intanto io ti preparerò qualcosa da nirmohatve niµcalatattva¼
mangiare.” Questo “asceta” era un tipo niµcalatattve jîvanmuktih
pigro per natura. Replicò: “Madre, per i Le buone compagnie
mendicanti erranti come noi, il canto del conducono al distacco,
Nome Divino di Govinda equivale a fare il distacco libera dall’illusione,
un bagno (Govindeti sada snânam).” La la libertà dall’illusione
padrona di casa era piuttosto furba e gli porta alla stabilità mentale,
dette una lezione. Gli disse: “Figlio caro! Il la stabilità mentale
canto del Nome Divino di Govinda è certa- conferisce la liberazione.
mente il cibo per te! (Govindeti sada
bhojanam). Puoi andare.” A volte, nel vo- Dovete coltivare sentimenti buoni e
stro cuore possono nascere dei sentimenti nobili
malvagi. Essi vanno corretti stando in buo- Dovremmo sempre frequentare delle buo-
na compagnia (satsa¾g). Viene detto: ne compagnie e coltivare pensieri e senti-
menti buoni. La gelosia, la collera, l’ego e
“Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei.” altri sentimenti malvagi di questo genere
devono essere banditi. Un’altra buona qua-
L’importanza di frequentare buone lità da coltivare è la gratitudine. UNA PER-
compagnie SONA CHE POSSIEDA LA GRATITUDINE PROSPE-

Se frequentate buone compagnie diventate RERÀ, OVUNQUE ESSA SI TROVI. ALCUNE PER-
delle brave persone, mentre frequentando SONE RICAMBIANO IL BENE CON IL MALE; ESSE
cattive compagnie diventate cattivi anche SONO VERAMENTE DEI DEMONI. DOBBIAMO
voi. State quindi sempre in buona compa- MANIFESTARE GRATITUDINE A TUTTI COLORO
gnia. Se mangiate carne, fumate e bevete CHE CI AIUTANO, A PRESCINDERE DAL FATTO
e poi dite di essere una brava persona, nes- CHE IL LORO SIA UN AIUTO GRANDE O PICCOLO.
suno sarà d’accordo con la vostra affer- Dobbiamo servire tutti; dobbiamo salutare
mazione. Se desiderate essere una perso- con amore anche coloro che ci odiano. Al-
na buona, impegnatevi in attività nobili e i lora anch’essi risponderanno con un saluto
risultati saranno coerenti con le vostre azio- amorevole. Se vi rivolgete agli altri con ri-
ni. La nascita umana è altamente sacra; è spetto, dicendo: “Signore!”, anch’essi vi
il risultato delle buone azioni (satkarma) tratteranno con rispetto. Invece, se li insul-
compiute in molte vite passate. terete, avrete indietro lo stesso trattamen-
Alcune migliaia di devoti sono riuniti in que- to. Tutta la nostra vita è colma di reazioni,
sta sala. A quale scopo? Per santificare il riflessi e risonanze. Vedete il bene, fate il
loro tempo alla Divina Presenza di Dio, per bene e siate buoni. Allora la vostra nascita
ascoltare il Messaggio Divino e meditare come esseri umani sarà santificata. La vo-
su di Esso. Tutta la sala è satura di vibra- stra stessa buona indole vi proteggerà.
zioni divine. Questo è il motivo per cui i santi Questo è il vostro vero supporto.
e i saggi proclamano l’importanza del Gli avvocati, nel sostenere le loro cause in
satsa¾g . tribunale, fanno sempre affidamento sui te-
stimoni, ma noi non abbiamo bisogno di
Satsa¾gatve nissa¾gatva¼ qualcun altro che testimoni la nostra buona
nissa¾gatve nirmohatvam condotta. La nostra stessa mente è testi-
mone della nostra buona natura. SE VOLE-

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Discorso 07-03-2008
TE GUADAGNARE DENARO, FATELO, MA CON una vita pacifica. Solo sviluppando una
MEZZI LECITI E BUONA CONDOTTA. LE VOSTRE mente calma e serena potrete apprendere
AZIONI DEVONO ESSERE IN ARMONIA PRIMA DI TUT- bene le vostre lezioni. La vostra è un’età in
TO CON LA VOSTRA COSCIENZA. cui il cuore è puro. Può non esservi possi-
Qualunque attività intraprendiate, essere bile rendere tutti felici, ma comportatevi in
soddisfatti di voi stessi deve essere la meta modo tale che le vostre azioni compiaccia-
più importante. Solo quando lo sarete riu- no Dio.
scirete a fare il passo successivo: il sacrifi-
cio di voi stessi. Il canto di gruppo compiace Dio
Cari studenti! In questo mondo tutti desiderano essere
Dovete coltivare sentimenti buoni e nobili felici. Ma dove risiede la vera felicità? Hari
fin da questa giovane età. Questa è vera bhajana binâ sukha µânti nahin. LA VERA
istruzione. PACE E LA FELICITÀ SI TROVANO NEL CANTARE
I BHAJAN. È per questo che Guru Nanak
La vera istruzione da perseguire è dette inizio all’esercizio spirituale
l’Âtma Jñâna (la conoscenza del Sé) (sâdhanâ) del canto collettivo dei bhajan.
Studiare testi voluminosi non serve a nulla. Se un gruppo di persone si riunisce e canta
Io vedo molti studenti che leggono libri in la Gloria di Dio, almeno il cuore di una per-
continuazione. Non siamo sicuri del tipo di sona sarà sintonizzato con la Divinità.
libri che stanno leggendo. LEGGETE LIBRI Vediamo persone che si addormentano du-
BUONI, CHE VI AIUTINO NELLO SVILUPPO DEL rante l’Akhanda Bhajan di ›ivarâtrî e al-
CARATTERE E NON LIBRI CHE VANNO CONTRO tre che vi partecipano meccanicamente,
I PRINCÌPI DI BASE DELLA NATURA UMANA. mentre le loro menti vagano altrove. No-
Ora siete tutti studenti e il vostro scopo è nostante queste indesiderabili circostanze,
l’istruzione. Che tipo d’istruzione? L’istru- il canto di gruppo è ancora una sâdhanâ
zione che vi conferirà la conoscenza del Sé superiore. Almeno uno nel gruppo avrà la
(Âtma Jñâna). mente fissa in Dio mentre canta i bhajan.
I L CANTO DI GRUPPO COMPIACE D IO .
Non compite azioni di dubbio valore ›ivarâtrî significa “notte propizia”. Ogni
morale giorno c’è una notte (râtrî). Ma nessuna
Alcuni ragazzi leggono libri voluminosi e i notte può eguagliare ›ivarâtrî. La vera
loro genitori sono contenti perché pensano ›ivarâtrî è solo quella in cui si contempla
che i loro figli stiano leggendo il Râmâya²a il Nome Divino e Lo si canta con devozio-
o il Mahâbhârata, ma nessuno sa con cer- ne. Questa è l’unica notte di buon auspicio.
tezza che cosa stiano davvero leggendo. Quindi, almeno in questa notte propizia,
Alcuni di essi forse leggono dei racconti coltivate nel cuore nobili sentimenti.
spazzatura tenendoli (nascosti) tra le pagi-
ne di quei testi voluminosi. Non ricorrete a Praµânti Nilayam, 7 marzo 2008,
queste azioni di dubbio valore morale per- Sai Kulwant Hall.
ché, se fate cose di questo genere, tutta la Mahâµivarâtrî, 2° Discorso Divino
vostra vita sarà rovinata. La società non
avrà alcun rispetto per voi.
Innanzitutto gli studenti devono controllare (Tradotto dal testo inglese pubblicato da:
la collera, coltivare la pazienza e condurre www.sssbpt.org)

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Discorso 06-03-2008

Una vita è vera e reale solo quando


è soffusa d’amore
“Dal momento in cui si alza La Divinità pervade tutti gli esseri
fino a quando non va a dormire, Questo è il motivo per cui si è dato inizio
la gente si dà da fare strenuamente alla sâdhanâ (pratica spirituale) comuni-
per acquisire ricchezze, taria del canto dei bhajan. Nel gruppo pos-
impiegando a questo scopo sono esserci alcuni, la cui mente si distrae
tutte le proprie energie fisiche e mentali. durante il canto dei bhajan, i quali non can-
In tale processo essa si sottopone tano il Nome Divino con il sentimento
a molte difficoltà, (bhâva), l’intonazione (râga) e il ritmo
sperimenta confusione mentale (tâla) appropriati. Comunque, durante tali
e la Divinità viene dimenticata. sessioni la maggioranza della gente si con-
È una lotta senza fine. centra e contempla il Nome Divino. Le onde
Di quale genere di pace, piacere sono molte, ma l’acqua è una sola; allo stes-
e benessere potranno mai godere so modo, la Divinità pervade tutti gli esseri
coloro che si affannano in questa lotta umani, senza tener conto dei loro pensieri e
per la ricchezza?” sentimenti. Gli esseri possono essere molti,
ma comunque è la stessa Divinità a perva-
Dio è fonte e sostentamento di tutti gli dere tutti gli esseri viventi.
esseri
Incarnazioni dell’Amore! Ekâtma sarvabhûtântarâtma
Oggi il mondo intero ruota attorno al dena- L’unico Âtma dimora in tutti gli esseri.
ro. Dallo studente al verduraio, tutti corro-
no dietro al denaro. LA GENTE, QUALUNQUE Ekam sat viprâ bahudhâ vadanti
LIVELLO DI ISTRUZIONE POSSIEDA E A QUALSI- La Verità è una, ma il saggio si riferisce
ASI CETO SOCIALE APPARTENGA , CONSIDERA a Essa con nomi diversi.
IL PERSEGUIMENTO DEL DENARO L’ESSENZA E
IL FINE DELLA PROPRIA VITA. Stranamente, I VERI DEVOTI SONO COLORO CHE SI IMPE-
neppure una minima parte degli sforzi che GNANO PER SOSTENERE LA VERITÀ. L’essen-
la gente fa volontariamente per acquisire za di tutti i Veda risiede nel riconoscimento
la ricchezza viene diretta all’acquisizione di questa Verità. Oggi, sfortunatamente,
della Divinità. persone che riconoscano questa eterna
A questo mondo è Dio il Protettore e il Sal- Verità non si trovano da nessuna parte. Non
vatore di tutto. Si può essere milionari o si deve mai rinunciare alla Verità. Quando
miliardari, ma non si può vivere senza Dio. la Verità (Satya) e la Rettitudine (Dharma)
Sono pochi gli individui che riconoscono Dio si incontrano, ci sono Pace e Amore (݉nti
come fonte e sostentamento di tutti gli es- e Prema). Infatti, la Verità è alla base di
seri viventi e sono anche molto pochi colo- tutti gli altri Valori Umani, cioè Dharma,
ro che Lo contemplano. ›ânti, Prema e Ahi¼sâ (rispettivamente,
Rettitudine, Pace, Amore e Non violenza).

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Discorso 06-03-2008
Dio permea tutto sotto forma d’Amore secondo, Eterno, Puro, Immutabile e Testi-
Incarnazioni dell’Amore! mone di tutte le funzioni dell’intelletto.
Prema (l’Amore) non discende da chissà Nel venire in questa sala ho visto
dove; esso emerge dal cuore della gente. εvarâmmâ e Pedda Venkama Râju (i ge-
Un essere umano non può vivere senza nitori di Swami - N.d.T.). Persino in que-
Amore. L’Amore assume forme diverse a sto istante essi sono qui, molto presenti.
seconda della relazione esistente fra due Pedda Venkama Râju e εvarâmmâ indos-
individui, marito e moglie, madre e figlio, savano rispettivamente un dhothî e un sari,
due amici ecc., ma, fondamentalmente, Pre- entrambi gialli. La ragione di questo colore
ma permane come corrente sotterranea in è che ora essi risiedono nel Vaiku²ºha, la
tutti gli esseri umani. Alla domanda: “Do- Dimora del Signore Vi¹²u. Tutti, nel
v’è Dio?” potete rispondere che Dio per- Vaiku²ºha, indossano abiti di colore giallo.
mea tutti gli esseri umani sotto la forma del- Non solo Io, ma anche Satyajit, che dorme
l’Amore. Una vita è vera e reale solo quan- nella Mia stanza, ha visto εvarâmmâ, che
do è soffusa d’amore. La vita senza Amo- indossava un sari giallo. Le donne che in-
re non è degna di essere vissuta. L’AMORE dossano dei sari gialli sono suma¾gali (sem-
È LA FONTE DI TUTTE LE VIRTÙ E TUTTE LE pre di lieto auspicio). Il Principio di Brahman
VIRTÙ SI FONDONO NELL’AMORE. è rappresentato dal colore giallo. Ecco per-
Brahman è solo Uno ed è onnipervasivo. ché il Signore Vi¹²u viene descritto come
Se qualcuno vi chiede come vi chiamate, Pîtâ¼bara Dhari, ovvero il Signore che
dovete rispondere: “Io sono Brahman indossa una veste gialla.
(Aha¼ Brahmâsmi) e non ho altro nome.”
Tutti i nomi di questo mondo vi vengono im- Qualunque cosa Io voglia, accade
posti al fine di identificarvi. Viene detto: Oggi volevo far uscire dal Mio Corpo un
li¾gam giallo, ma tutti gli studenti, lo staff e
Brahma satya¼ jagammithyâ i devoti hanno pregato: “Swami, non c’è
“Solo Brahman è Verità bisogno che Tu faccia uscire un li¾gam dal
e tutto il mondo è illusorio”. Tuo Corpo. Non possiamo sopportare di
assistere alla sofferenza fisica che devi
Per comprendere la natura di Brahman si subire mentre lo fai uscire. Per favore, ac-
deve diventare Brahman. Tutti i nomi, come cetta la nostra preghiera e rendici felici.”
Râma, K©¹²a, Govinda, Nârâya²a ecc., si Qualsiasi cosa Io voglia, accade. MENTRE
fondono in Brahman. Se solo contemplaste LA NATURA UMANA VA CONTINUAMENTE SOG-
Brahman, sareste in grado di realizzarNe GETTA A CAMBIAMENTI, LA MIA NATURA DI-
l’Onnipresenza. Potete invocare chiunque VINA È IMMUTABILE ED ETERNA. Nessuno può
e con qualsiasi nome perché Brahman è decifrare la Natura Divina. La danza
presente in tutti. Ogni essere umano deve cosmica del Signore ›iva nel Kailâs viene
contemplare Brahma. La natura della Di- descritta in questo modo:
vinità viene descritta nel seguente modo:
Dio è l’Incarnazione dell’Eterna Beatitudi- “Il Signore ›iva è perso nell’estasi;
ne; Egli è Assoluta Saggezza, al di là delle Parameµvara, Sâ¼baµiva
coppie di opposti, Espansivo e Pervasivo è perso nell’estasi, mentre balla
come il cielo, la Meta indicata dall’aforisma e balla la danza ta²¬ava
Tattvamasi (Io sono Quello), Uno senza con il divino Saggio Nârada

10 Mother Sai marzo - aprile 2008


Discorso 06-03-2008
che Lo accompagna col tampûrâ. trambi pronti a salvarlo, egli non li chiamò.
I riccioli arruffati del Signore LA MORALE DELLA STORIA È CHE DOVREMMO
risplendono di intenso fulgore. SEMPRE RICORDARE I NOSTRI GENITORI. C HI
NON RICORDA I GENITORI, NEPPURE NEI MO-
Impugnando il tridente, MENTI DI DIFFICOLTÀ, È DAVVERO UNO STOL-
›iva danza tadhim, TO. IL SIGNORE εVARA E MADRE PÂRVATÎ
tadhim, tadhim tadhimtaka SONO I GENITORI UNIVERSALI . CHI LI RICOR-
con la Dea Sarasvatî DA COSTANTEMENTE NON INCONTRERÀ DIFFI-
che suona la vî²â e Indra il flauto; COLTÀ NÉ SUBIRÀ SOFFEREnze. Oggi, sfortu-
il Signore Vi¹²u è al m©ida¾ga. natamente, la gente non si ricorda dei geni-
tori e questo è il motivo per cui non viene
Dhimi dhimi dhimi dhimitaka, protetta.
con il Gange fra i riccioli arruffati,
il terzo occhio in fronte La Divinità di Râma fiorì sotto
e grani di cristallo intorno le amorevoli cure di Kauµalyâ.
al collo che risplendono fulgidi, Fu a causa dei teneri sentimenti
il Signore ›iva è perso nell’estasi e delle austerità di Sîtâ
mentre balla e balla che Lava e Kuµa
la danza cosmica.” acquisirono nome e fama.
Sostenuto dall’amore
Chi ricorda costantemente i genitori di sua madre Putlibai,
universali non incontrerà difficoltà né Gandhi divenne un Mahâtma.
subirà sofferenze Le amorevoli cure di Jijabai
Una volta ›iva e Pârvatî, mentre giravano fecero di ›ivâjî un grande guerriero.
per il cielo, videro, su un albero, un uomo
che tagliava il ramo su cui stava seduto. Innanzitutto ci si deve sempre ricordare
Dato che questi era sul punto di cadere, della propria madre. εvarâmmâ rappresen-
Pârvatî pregò ›iva di salvarlo: “O Signore, ta la Maternità Divina. Ella è la madre di
Ti prego, quando cadrà a terra salvalo!” Ma εvara. In modo analogo, Venkama signifi-
›iva disse a Pârvatî: “Sei stata tu a veder- ca il “Signore delle sette colline”. Pedda
lo per prima. Sempre tu ti sei resa conto Venkamarâju e εvarâmmâ, insieme, rap-
che se cade morirà. Perciò la responsabili- presentano i genitori divini. Oggi ambedue
tà di salvarlo è tua.” Pârvatî rispose: “Caro risiedono nel Vaiku²ºha.
Signore, quando qualcuno cade a terra dice
‘ammâ’ (madre), o ‘appâ’ (padre). Se que- Tutta la gente sarà unita, indipenden-
st’uomo dice ‘ammâ’, lo salverò io, ma se temente dalla casta, dalla cultura e dal
dice ‘appâ’, allora sarai Tu a doverlo sal- Paese d’origine
vare.” Ci sono tre Avatâr Sai. Il primo fu ›irdi
εvara acconsentì a questa proposta. Quan- Sai, il secondo è Sathya Sai e il terzo, che
do il ramo si ruppe, sia ›iva sia Pârvatî si deve ancora venire, è Prema Sai. PREMA
precipitarono a salvarlo, ma, nel cadere, SAI SARÀ L’AVATÂR PIÙ IMPORTANTE, PERCHÉ
l’uomo non invocò né “ammâ” né “appâ”. EGLI UNIRÀ L’UMANITÀ INTERA. Voi tutti sa-
Disse: “Ayyo!” (povero me!) pete che è il Principio dell’Amore (Prema)
Sebbene sia ›iva sia Pârvatî fossero en- a unire tutti!

Mother Sai marzo - aprile 2008 11


Discorso 06-03-2008
Sfortunatamente oggi l’unità (ekatva) non metà della sua parte e Kauµalyâ fece lo
si trova da nessuna parte. Ovunque guar- stesso. A tempo debito, Kauµalyâ dette alla
diate troverete solo differenze e diversità luce Râma e Kaikeyî Bharata, mentre da
(bhinnatva). Dove c’è Amore ci sarà Unità. Sumitrâ nacquero Lak¹ma²a e ›atrughna.
Allora tutta la gente sarà unita, a prescin- Sumitrâ fu un esempio di virtù. Il suo stes-
dere dalla casta, dalla cultura e dal Paese so nome significa “buona amica di tutti”!
di appartenenza. Un giorno Sumitrâ pensava tra sé: “Râma
si merita di essere incoronato re di Ayodhyâ,
Praµânti Nilayam è la casa di tutti perché Egli è il figlio maggiore. In alterna-
Supponete che qualcuno vi chieda di dove tiva dovrebbe essere incoronato Bharata,
siete. Voi risponderete che provenite da un come promesso dal re Daµaratha a Kaikeyî
certo Stato, ma la verità è che tutti appar- I miei due figli, Lak¹ma²a e ›atrughna,
tengono a un unico Paese e a un unico devono servire i loro fratelli, rispettivamen-
mondo. Dovete sentirvi orgogliosi di pro- te Râma e Bharata.” Così tutt’e tre le mo-
clamare che appartenete al Paese di gli del re Daµarata, cioè Kauµalyâ, Sumitrâ
Bhârat, che è la casa di tutte le persone del e Kaikeyî, e anche i loro figli vissero nel-
mondo. Infatti, Praµânti Nilayam è diven- l’unità e nell’amore.
tata la casa di tutta la gente del mondo. In conformità alle nobili tradizioni e agli ideali
stabiliti dal Râmâya²a, dovremmo sempre
Il Râmâya²a stabilisce ideali di unità conservare l’unità e la fratellanza; se solo
e fratellanza riuscissimo a coltivarle potremmo essere
Nella storia del Râmâya²a il re Daµaratha buoni amici di tutti. Nel Râmâya²a e nel
officiò lo Yajña Putrakâme¹ºi con il desi- Mahâbhârata l’unità e la spiritualità veni-
derio di avere figli maschi. Il Dio del fuoco vano proposte come qualità ideali che do-
emerse dal braciere per il rituale vrebbero essere emulate da tutti.
(homaku²¬a) e porse al re Daµaratha un
vaso pieno di un budino sacro, che È molto importante che il Paese di
Daµaratha divise equamente fra le tre mo- Bhârat resti unito
gli. Kauµalyâ e Kaikeyî portarono le parti Alcuni anni fa, quando Mi recai in visita
di budino loro spettanti nelle rispettive stan- nell’Africa orientale, dissi che il Mio Paese
ze della pûjâ, felice ognuna al pensiero che d’origine era l’India. L’allora presidente
il proprio figlio sarebbe diventato il re di dell’Uganda, Idi Amin, si informò ulterior-
Ayodhyâ. Ma Sumitrâ non aveva tali aspet- mente sul Mio stato di provenienza e Io ri-
tative; perciò portò la coppa contenente il petei che venivo dall’India. Gli dissi con
budino sul terrazzo e l’appoggiò sul muro enfasi che tutta l’India è un solo Paese. Se
che costituiva il parapetto mentre si asciu- tutta la gente coltivasse tali nobili princìpi,
gava i capelli al sole. Improvvisamente sia il Paese sia la gente che vi abita pro-
un’aquila scese in picchiata e portò via la spererebbero. MOLTO PRESTO L ’INTERO
coppa con il sacro budino. Immediatamen- PAESE DI BHÂRAT SARÀ UNITO E TUTTE LE
te Sumitrâ corse dabbasso e informò DIFFERENZE CADRANNO. È DELLA MASSIMA
Kauµalyâ e Kaikeyî di quanto era succes- IMPORTANZA CHE TUTTI SIANO UNITI E VIVANO
so. Kauµalyâ e Kaikeyî andarono in soc- COME FRATELLI E SORELLE. QUESTO PRIN-
corso di Sumitrâ e divisero con lei le loro CIPIO DI UNITÀ DEVE ESSERE DIFFUSO IN OGNI
porzioni di budino. Kaikeyî dette a Sumitrâ ANGOLO DEL PAESE. Le lingue che la gente

12 Mother Sai marzo - aprile 2008


Discorso 06-03-2008
parla, le vocazioni individuali e l’istruzione dirà. Bhârat, il nome del nostro Paese, si-
perseguita possono essere differenti, ma gnifica messaggio di Bha e rati. “Bha” si-
tutti devono praticare il principio secondo gnifica “Dio” e “rati” è l’amore. Quindi
cui ci sono un solo Paese, una sola casta e Bhârat è il Paese in cui la gente sviluppa
una sola cultura. È solo perché questi aspetti amore per Dio. Questa verità deve essere
vengono trattati come diversi che fra le po- sempre tenuta a mente.
polazioni nascono delle differenze.
L’IMPORTANTE MESSAGGIO DI QUESTA FESTA (Baba canta il bhajan “Hari Bhajana Binâ
È CHE IL P AESE DI BHÂRAT DEVE ESSERE Sukha ›ânti Nahin”).
UNITO E CHE CIASCUNO DEVE SFORZARSI DI
CONSIDERARLO TALE. CHIUNQUE DESIDERI LA PACE DEVE PARTECI-
Incarnazioni dell’Amore! PARE AI BHAJAN, CHE SONO L’UNICO ESERCI-

Ovunque andiate, proclamate con orgoglio ZIO SPIRITUALE ( SÂDHANÂ) CHE CONFERISCE

di appartenere al Paese di Bhârat, di par- PACE ALL’INDIVIDUO.

larne la lingua e di seguirne la cultura. Cre-


dete nel Principio di Unità, fate che la vo- Praµânti Nilayam, 6 marzo 2008,
stra fede in Esso si accresca e vivete di Sai Kulwant Hall,
conseguenza. IL PAESE, LA CASTA E LA CUL- Celebrazione di Mahâµivarâtrî
TURA DEVONO FONDERSI TUTT ’ E TRE IN
(Tradotto dal testo pubblicato da:
UN’UNICA COSA. Solo allora il Paese progre-
www.sssbpt.org)

Mother Sai marzo - aprile 2008 13


“LOVE ALL, SERVE ALL:
un’opportunità da vivere”

Questo è stato il titolo del meeting che si è tenuto a Pescara il 16 e 17 febbraio 2008 a
cui hanno partecipato oltre 400, entusiaste, persone. La prima giornata è iniziata con un
momento devozionale di grande intensità emotiva: il canto delle tre Gâyatrî, tre meravi-
gliosi bhajan, la pratica collettiva del “Nâmasmara²a” con la ripetizione del mantra
“Om Bhagavân ›rî Sathya Sai Babâya Namah” e, a chiudere, un breve filmato di tre
minuti con splendide immagini di Swami aventi quale sottofondo musicale la canzone
News

“Fratello Sole, Sorella Luna”, hanno predisposto nel migliore dei modi lo stato d’animo
dei partecipanti costituendo la premessa ideale dell’intero incontro.
L’intervento di apertura lavori è stato tenuto dal Presidente Nazionale Marco Pesce il
quale, essendo giunto al termine del suo secondo mandato, ha colto l’occasione per
ringraziare pubblicamente tutti i membri del consiglio direttivo nazionale e dei vari gruppi
di lavoro per il grande aiuto, il costante impegno, la correttezza, lo spirito di sacrificio e
unità che sempre hanno dato e dimostrato, anche tra loro, e che hanno permesso di
svolgere con grande soddisfazione per tutti le varie attività (e sono state davvero tante)
nell’ambito dell’Organizzazione Sai italiana.
È quindi seguita la proiezione del filmato relativo ai fatti salienti dei primi “30 anni del-
l’Organizzazione Sai italiana”, realizzato grazie al grande lavoro di raccolta dati, notizie,
fotografie, filmati e interviste che alcuni devoti si sono impegnati a fare. Grande è stata
la sorpresa dei presenti nel vedere, o prendere atto per la prima volta, quanto negli anni
era successo nell’Organizzazione Sai in Italia, così come è stato molto bello ripercorre-
re, attraverso il racconto dei vari presidenti nazionali che nel tempo si sono succeduti, la
storia dell’Organizzazione Sai. Una grande commozione è anche scesa sui volti della
maggior parte degli intervenuti quando è stato riportato a memoria, con aneddoti e foto-
grafie, il ricordo di due grandi anime che hanno già raggiunto il Padre: Mario Mazzoleni
e Paolo Favale. Con l’accensione delle luci sul palco sono iniziati gli interventi dei tre
coordinatori nazionali delle Attività che hanno presentato, anche con supporti multimediali,
le principali iniziative di loro competenza, cui ha fatto seguito un riassunto, verbale e
fotografico, della recente conferenza mondiale dei giovani tenutasi a Praµânti Nilayam
lo scorso mese di luglio. Il tutto, intervallato dalla performance musicale eseguita dal
numeroso gruppo di giovani, provenienti anche da altri Paesi europei, che hanno riproposto
al pubblico due canzoni già presentate a Swami durante la citata conferenza mondiale.
La seconda parte della prima giornata è stata dedicata all’intervento del dottor Michael
Goldstein, presidente della Fondazione Mondiale ›rî Sathya Sai e del Praµânti Council e
alle risposte dallo stesso date ai quesiti posti dai partecipanti. Il dopo cena è stato allie-

14 Mother Sai marzo - aprile 2008


tato dal divertente spettacolo “La Vita è un Gioco” rappresentato dai “Dharmic Clown”,
un gruppo di devoti Sai costituito con il fine di portare un sorriso nei cuori più tristi che si
trovano negli ospedali, negli istituti che ospitano portatori di handicap, negli orfanotrofi,
nelle carceri. Tra di loro anche il famoso “Mago Richard” che ha strabiliato i giovani e i
non più giovani con alcune sue magie. Se la prima giornata si era conclusa con il sorriso
sulle labbra, la seconda è iniziata con il fazzoletto in mano! Il motivo è presto detto: un
inedito e commovente filmato ha svelato la storia di Sai Gita, l’elefantessa di Swami,
mettendo in luce quale fosse il reciproco, immenso Amore che ha legato le loro vite. Dopo
l’intervento introduttivo di Marco Pesce, che ha toccato tra i vari temi anche quello del-
l’importanza della discesa terrena degli Avatâr e del loro fondamentale Messaggio, è
stato proiettato il filmato “His Work” rappresentante alcune delle molte iniziative ed ope-
re sociali realizzate da Swami, quale concreto esempio ispiratore per il mondo intero. Ha
poi preso la parola il coordinatore europeo dei giovani - Zona 6, Ivan Bavcevic, che ha
deliziato i presenti con un apprezzatissimo discorso sul tema dell’abbandono.
Alida Parkes, presidente della Zona 6, ha quindi letto il messaggio inviato ai partecipanti
dal dottor Narendra Reddy, direttore della Fondazione Mondiale ›rî Sathya Sai e del
Praµânti Council, che ha dovuto rinunciare a prender parte al meeting italiano a causa di
un doloroso mal di schiena.
In chiusura, il dottor Michael Goldstein ha risposto ai vari quesiti, verbali e scritti, posti dai
partecipanti. Quindi, la proiezione del bellissimo filmato con le immagini di Sai Baba e la
canzone “Fratello Sole, Sorella Luna” ha definitivamente posto fine anche alla seconda
giornata del meeting.

Di seguito vengono riportati i discorsi del 17 febbraio 2008.

Discorso di Marco Pesce


(Presidente Nazionale dell’Organizzazione Sai Italiana)

Nel porgere un caloroso saluto di benvenuto a tutti i presenti, diamo avvio a questa se-
conda giornata del Meeting Nazionale dell’Organizzazione Sai che verte sul tema:

“AMA TUTTI, SERVI TUTTI:


un’opportunità da vivere”

Più volte è stato rilevato come l’umanità aspiri per tendenza naturale ad uscire dalla
sofferenza del mondo che, a vari livelli, la attanaglia. L’essere umano si pone numerosi
interrogativi sul mistero della vita, ma non trova appaganti risposte e così, quando scopre
che esiste qualcuno in grado di fornirle, si precipita ai suoi piedi. Per sua fortuna ogni tanto
compare sul pianeta una Guida capace di indicare la giusta strada per uscire dalla trappo-
la del mondo il più in fretta possibile. Queste guide sono dotate di poteri straordinari
unicamente per attirare la nostra curiosità, ma il ricercatore spirituale scopre poi che il
compito del maestro illuminato non è quello di risolvere i suoi problemi quotidiani con
interventi eccezionali o gratificazioni personali, ma quello di riportare a galla un insegna-
mento che si tramanda di generazione in generazione. Ciò per conservare l’equilibrio

Mother Sai marzo - aprile 2008 15


dell’universo che si mantiene semplicemente rispettando la legge del “Dharma” o, per
dirla in altri termini, del “fare correttamente ciò che va fatto in rapporto alla natura delle
cose”. Questo è lo scopo della discesa sul pianeta delle Gandi Anime. Ma allora, qual è la
cosa più importante: il Maestro che giunge per confortarci e guidarci oppure il Suo Mes-
saggio, il Suo Insegnamento? I miracoli che compie per facilitare la nostra vita o i metodi
per aderire alle verità metafisiche? La risposta è scontata. Il maestro resta nel mondo
qualche decina d’anni, mentre il Suo Insegnamento sopravvive diversi secoli. Chi ha la
fortuna di vivere al tempo di una guida illuminata può sperare che Egli lo accolga sulla sua
barca, ma chi non riuscirà a salire avrà, in ogni caso, l’opportunità di capire che cosa
bisogna fare per vivere convenientemente la vita perché Lui non abbandona nessuno alla
mercé del destino. L’Insegnamento che lascia in eredità al mondo conduce, infatti, rapida-
mente alla meta. In India, Sathya Sai Baba, con le parole e con i fatti, insegna che l’edu-
cazione, la salute e la soddisfazione dei bisogni primari sono diritti concessi da Dio a tutta
l’umanità, senza distinzione di classe sociale, razza o credo religioso. I Suoi Insegnamenti,
sempre caratterizzati da una grande semplicità, spaziano da raccomandazioni
comportamentali di vita quotidiana alle discipline filosofiche più profonde. Egli è noto in
tutto il mondo per i Suoi innumerevoli e grandiosi miracoli, ma il Suo più grande miracolo
è senza alcun dubbio la trasformazione dell’animo umano. Sai Baba ha detto che tutte le
religioni insegnano una disciplina fondamentale: l’eliminazione dell’egoismo e l’abbando-
no dei desideri meschini. Ci ha ricordato che ogni religione esorta l’uomo a colmare il
proprio essere con la Gloria di Dio e rigettare la meschinità dell’orgoglio, istruendolo sui
metodi di distacco e discriminazione in modo che egli possa mirare in alto e raggiungere la
liberazione. Sai Baba ha più volte esortato ad avere fede nel fatto che tutti i cuori sono
motivati dall’unico Dio, che tutte le fedi glorificano lo stesso Dio, che tutti i Nomi in tutte
le lingue e tutte le forme che l’uomo può concepire si riferiscono all’unico Dio, il quale
può essere adorato nel modo migliore attraverso il puro amore rivolto a tutti gli esseri.
Sathya Sai Baba ha dato a tutti una visione di un’epoca d’oro per l’umanità - un’era in cui
l’amore disinteressato motiva il servizio disinteressato ed in cui, a causa della supremazia
dell’amore disinteressato, i pensieri si manifestano come Verità, le azioni come Retta
Condotta, i Sentimenti come Pace e la comprensione come Non violenza. Le Parole, gli
Insegnamenti e il Messaggio di Baba necessitano dell’aiuto dell’uomo affinché gli stessi
possano divenire programmi di visione e di azione sul campo che apportino benefìci agli
individui, alle famiglie, alla società ed alle nazioni! Sai Baba dice che le gocce di pioggia
che si uniscono ad un corso d’acqua raggiungono il mare, loro fonte e loro meta. Il Movi-
mento Sathya Sai è un corso d’acqua che mette insieme tutti i devoti di varie parti del
mondo, senza tener conto dello stato sociale, del loro credo, del loro colore di pelle e della
nazionalità.
L’Organizzazione Sathya Sai, in verità, è uno strumento della Missione Sai che ha come
unico obiettivo la trasformazione spirituale di ciascun individuo. Il nocciolo degli Insegna-
menti di Baba risiede nei cinque Valori Umani fondamentali che girano attorno all’asse
dell’Amore. Negli anni, Baba ci ha ricordato con forza il potere e la forza dell’amore
disinteressato. L’amore deve formare le basi di tutte le nostre attività. Dobbiamo sforzarci
di sperimentare nei nostri cuori l’amore senza limiti di Baba per poi condividerlo con la
famiglia, la società e tutta l’umanità. Sai Baba ci ha spesso ricordato che lo scopo della vita

16 Mother Sai marzo - aprile 2008


è riuscire a sperimentare la Divinità in noi. L’amore nel nostro cuore è una delle manife-
stazioni chiave di questa forza divina. Il Movimento “Sathya Sai” deve diventare una
forza impegnata incessantemente ad unire l’umanità. Ognuno di noi deve sforzarsi senza
sosta di sperimentare la Verità Divina dentro di noi e propagarLa attraverso i pensieri, le
parole e le azioni. L’Organizzazione Sathya Sai è un corpo unico alimentato dalla forza
del Divino che si trova dentro di noi. Spetta a noi il compito di diffondere le vibrazioni
positive. Questa è la forza che unirà tutta l’umanità e guiderà la nostra ascesa alla religio-
ne dell’Amore. Il Movimento Sathya Sai, all’insegna del motto: “Ama Tutti, Servi Tutti”,
si esprime attraverso varie Attività: quelle Spirituali, quelle Educative e quelle di Servizio.
Le attività Spirituali hanno ad oggetto gli aspetti devozionali ed etico-comportamentali. Le
attività Educative si occupano dell’insegnamento dei 5 Valori Umani: Verità, Rettitudine,
Pace, Amore, Non violenza. Le Attività di Servizio coordinano vari servizi di volontariato
ai bisognosi, come elemento altamente realizzante della spiritualità dell’uomo. Si è affer-
mato che il mondo sostiene una sola, grande società della quale ogni individuo è parte e
condivide la fondamentale Natura Divina. L’Amore, presente nel cuore di ognuno, è l’energia
che prende la forma del servizio al prossimo e dà senso al vivere nella società e per la
società. Sathya Sai Baba si propone come modello di vita. Come vedremo tra un po’
tramite il bellissimo filmato intitolato “His Work - La Sua Opera”, la Sua Vita è caratteriz-
zata dalle opere sociali che ha realizzato motivando migliaia di persone a servire i bisogno-
si attraverso l’Organizzazione Sathya Sai da lui promossa e ispirata. In India, la Sua opera
ha portato all’adozione di migliaia di villaggi che hanno così usufruito di quelle infrastruttu-
re basilari atte a migliorare le condizioni di vita attraverso la diffusione di moderne norme
igieniche, l’insegnamento di tecniche agricole e il miglioramento del livello culturale della
popolazione grazie a mirati programmi educativi che hanno l’obiettivo di sradicare l’anal-
fabetismo e con esso le condizioni di emarginazione.
Ha fatto aprire scuole, dalle elementari all’università, e centri di assistenza ed ospedali
completamente gratuiti. Il Maestro afferma: “Il servizio reso agli animali ed agli uomini
è una lodevole disciplina spirituale. Servire il prossimo è la disciplina spirituale più
elevata. La vita di ciascun uomo è essenzialmente piena di azioni, ma unitamente ad
attività associate all’interesse personale ciascun essere umano dovrebbe prendere parte
alle attività di servizio. Il servizio diviene sacro quando è compiuto senza motivazione
egoica e quindi senza alcun interesse personale.”
“La beatitudine si ottiene più facilmente nel servire gli altri che nel servire se stessi.
Offrite amorevolmente il vostro aiuto a chi ne ha bisogno e sperimentate la gioia che da
esso proviene. Ciascuno di voi deve diventare un volontario, pronto ad aiutare coloro
che hanno necessità. Non badate a ciò che gli altri possono dire quando vi impegnate in
un servizio. Fate che la compassione e l’abnegazione siano i vostri occhi; fate che
l’altruismo sia il vostro respiro e l’amore la vostra lingua. Fate che la pace riecheggi
nelle vostre orecchie. Sono questi i cinque elementi vitali con i quali dovete vivere.” In
Italia, come hanno in parte testimoniato le immagini che la maggior parte di voi ha visionato
ieri, l’Organizzazione Sathya Sai programma, coordina e sviluppa vari progetti ed iniziati-
ve sociali finalizzate alla salvaguardia dello stato psicofisico di tutti i bisognosi. In partico-
lare l’assistenza, con diverse modalità, viene diretta ai disabili, ai malati, alle famiglie non
abbienti e agli anziani pur non trascurando le iniziative a favore della natura e degli animali.

Mother Sai marzo - aprile 2008 17


Sai Baba afferma che oggi il vero bisogno dell’umanità non è l’abbondanza o il lusso, ma
la pace e la gioia interiori che si possono ottenere mediante l’amore e la tolleranza tra gli
uomini, virtù che solo la conduzione di una vita spirituale può conferire. Come prima
accennato, ciò che vedremo tra qualche istante non sono altro che alcune delle molte
iniziative ed opere sociali da Lui realizzate quale concreto esempio ispiratore per il mondo
intero.
Discorso di Ivan Bavcevic
(Coordinatore Europeo dei Giovani Sai - Zona 6)
Cari devoti Sai, cari ospiti, Sai Ram,
sono grato per questa meravigliosa opportunità di rivolgermi al pubblico di questa confe-
renza e di offrire il mio discorso al nostro Amato Maestro, Sathya Sai Baba. Il mio nome
è Ivan e vengo da Dubrovnik in Croazia. Nell’Organizzazione Sai mi è stato dato l’inca-
rico di coordinare le attività dei giovani della Zona 6, la quale si trova nell’Europa meridio-
nale, comprendente ben 14 Paesi. A dire il vero io non parlo italiano, ma lo parlo per voi
oggi, perché messaggi come questi, che vengono dal cuore, sono più chiari nella lingua
materna. Questo è il mio regalo per tutti voi. La scorsa estate a luglio ho tenuto un
discorso davanti a Swami e altre 20.000 persone a Puttaparthi sull’“Abbandono a Dio”; in
seguito ricevetti numerose e-mail da tutto il mondo su come le persone siano state com-
mosse dal mio discorso. Alcuni devoti americani hanno proposto ai loro leader nazionali di
commentare il mio discorso ai circoli di studio in ogni Centro Sai degli Stati Uniti. Rimasi
stupito quando sentii questo e dissi tra me: “Sarà meglio che d’ora in poi stia attento a
quello che dico; la gente ascolta veramente quello che viene detto!” Ma ciò che è ancora
più importante, ho imparato a far attenzione a ciò che dico davanti all’Avatâr, perché Lui
lo fa diventare realtà. A volte mi chiedo se parlare dell’abbandono davanti a Lui sia stata la
cosa più saggia della mia vita, perché da luglio vedo delle mani invisibili che mi spingono in
quella direzione, volente o nolente. Non c’è via di ritorno. Così, avendo imparato la
lezione da allora, oggi in pubblico parlerò nuovamente dell’abbandono. Sebbene l’abban-
dono sia la cosa più facile dell’universo, in realtà è la più difficile per la nostra mente e i
nostri concetti mentali. È la più facile, perché non si deve fare nulla fuorché essere se
stessi. È la più difficile, perché richiede alla mente di smettere di essere illusione, di smet-
tere di controllare le nostre emozioni e pensieri, e di smettere di illuderci che moriremo.
Sembra più facile per noi interpretare i ruoli teatrali che ci sono stati assegnati allora,
troppo facilmente, per essere i nostri veri Sé. Mi piace portare questo concetto di abban-
dono a un livello pratico. La spiritualità dovrebbe essere ed è qualcosa di pratico e applicabile
nella vita di tutti i giorni. Non c’è nessun motivo per renderla astratta, perché non c’è
nessun altro modo per poterla integrare nella vita familiare, lavorativa, personale od ogni
altro aspetto della nostra vita. Spiritualità pratica significa viverla 24 ore al giorno per 7
giorni la settimana e non esclusivamente quando ci sediamo in meditazione o quando
andiamo in chiesa. Quando portate l’abbandono, il mio tema odierno, a un livello pratico
significa semplicemente ascoltare la silenziosa voce che parla costantemente dentro di noi
(che si tratti di un sentimento istintivo, di un’intuizione, del senso di giusto o sbagliato
ecc.), significa essere se stessi, significa non temere, non preoccuparsi, significa essere
equilibrati nel bene e nel male, significa credere che tutto capita per il vostro benessere più

18 Mother Sai marzo - aprile 2008


elevato, significa sapere che avete creato ogni situazione che vivete e che nulla succede
senza il volere di Dio, che è il vostro volere, in quanto voi e Dio siete Uno.

Allora ponetevi le seguenti quattro domande:


- Chi sono io che mi abbandono?
- Chi è Colui al quale mi abbandono?
- Perché mi abbandono?
- Com’è quando ti abbandoni? Come ti senti quando ti abbandoni?

Vi lascerò rispondere a queste domande in silenzio nei vostri cuori e nelle vostre medita-
zioni personali. Per la maggior parte di noi è molto difficile accettare che siamo la causa
delle nostre vite e delle situazioni che ci capitano. È difficile accettare che noi creiamo le
nostre esperienze, ma è proprio questo il significato di Creatore. In ogni momento della
vostra vita prendete una decisione. Vado a sinistra o a destra o diritto o indietro, oppure
rimango dove sono? Ognuna di queste decisioni vi porterà a una nuova decisione e a una
nuova situazione. Ed è così che funziona. Ma non pensiate di essere soli! Oltre a essere
sotto l’influenza dei vostri pensieri e delle vostre decisioni, siete sotto l’influenza dei pen-
sieri e delle decisioni collettive del gruppo in cui vi trovate: famiglia, lavoro, club sociale,
città, nazione, pianeta e altro ancora. Non molti di noi sono in grado di vivere le proprie
vite senza farsi influenzare dall’ambiente. Ne conosco solo uno e io sono ancora molto
lontano da quell’obiettivo. Ma noi devoti di Dio abbiamo un meraviglioso strumento. Noi
abbiamo l’Avatâr in persona, che sta attorno a noi e dentro di noi, ricordandoci che siamo
“very God”; tradotto in italiano ha ben due significati, cioè realmente divini e molto bravi
(il termine inglese per “bravo, buono” sarebbe, esattamente, “Good” - N.d.R.), incar-
nazioni dell’Amore Divino, il Creato e il Creatore. Lui conferma perfettamente: “Io vi
proteggo quanto le palpebre proteggono gli occhi. Non importa dove andate; fate sempre il
vostro dovere appena si presenta e sappiate che io sarò lì dentro di voi, guidandovi a ogni
passo della vostra strada. Voi siete Me, mi siete più cari di Me Stesso. Io non vi lascerò
mai e voi non potrete mai lasciare Me. D’ora in poi non ambite nulla. Fate il vostro dovere
con amore fermo, vedete tutti come se fossero Dio. Abbiate il Nome di Dio sempre sulle
labbra. Mi chiedo: come possiamo aver paura dopo un messaggio di Swami come questo?
Per rendere tutto questo più tangibile, voglio condividere con voi alcuni esempi della mia
vita quando ho agito con il mio vero Sé. Voi penserete che, in trenta anni di vita, uno avrà
imparato ad agire sempre con il suo vero Sé, ma, come Einstein disse, non dubitate mai
della stupidità umana. Una delle svariate volte in cui ho ascoltato la mia voce interiore è
stato all’università. Avevo appena finito il primo anno e mi era stata data l’opportunità di
scegliere tra due lavori estivi. Un lavoro era quello di manager di crociera su un battello
lungo il fiume tra Mosca e San Pietroburgo. Sarebbe stato un lavoro fantastico per un
ventenne e il salario era di 3000 dollari mensili. L’altro lavoro richiedeva di lavorare al-
l’università, sviluppando una ricerca per 200 dollari mensili. I miei genitori pensarono che
fossi pazzo, perché non avevamo denaro per pagare questa università privata e io avevo
bisogno di guadagnare denaro durante l’estate. La mia mente mi disse che dovevo andare;
tutti mi dissero che dovevo andare, ma io sapevo che dovevo rimanere. Così restai. Il
primo giorno di lavoro, mi diedero una voluminosa tesi dottorale di un dottore americano e

Mother Sai marzo - aprile 2008 19


mi dissero che dovevo fare qualcosa di simile. Io dissi: nessun problema! Andai a casa,
chiusi la porta a chiave e iniziai a gridare. Volevo sbattere la testa contro il muro. Avevo
solo 20 anni e pretendevano che facessi una tesi dottorale per 200 dollari mensili e io non
sapevo di certo come farlo. Ma dopo alcuni minuti fui fiducioso di poterlo fare. Dissi:
“Caro Dio, Tu mi hai messo in questa situazione e ora Tu mi aiuterai a superarla.” Trovai
persone che mi aiutarono e dopo 3 mesi finii il lavoro ed era così ben fatto che mi diedero
una borsa di studio, così non dovetti pagare l’università. Mi portarono a New York per 10
giorni e continuai a lavorare per loro. Si rivelò migliore del lavoro sulla nave da crociera, la
quale sembrava la scelta più logica inizialmente. Ero così felice di aver ascoltato il mio
vero Sé e di aver rischiato. Ebbi molte altre esperienze come queste, ove permisi a me
stesso di essere Me Stesso, senza dare retta a quello che gli altri mi dicevano. Sfortunata-
mente non riesco ancora a mantenere costante questo modo di essere. La nostra intuizione
sa sempre che cosa è meglio per noi. Ogni volta che ho ascoltato la mia mente, ignorando
la voce interiore, l’ho rimpianto. E devo ammettere che con il passare degli anni diventa
sempre più difficile. Ero molto più propenso una volta ad affrontare dei rischi e a dare
retta a quello che sentivo. Non mi sbagliavo mai. Ma da quando ho cominciato ad avere
un buon lavoro, un salario elevato, una bella macchina grande, una bella casa, ho comin-
ciato a pensare di più e ad ascoltare l’intuizione di meno. Paura e preoccupazione sono
arrivate pensando di poter perdere tutto. Usavo di più i poteri della mente che non quelli
spirituali. Smisi di aver fiducia nella mia guida interiore così ciecamente come vi credevo
quando ero bambino o studente. Nel 2006 ero stufo di questa condizione della mia vita. Mi
sentivo schiavo del mio successo materiale. Sapevo che paura e preoccupazione erano
esattamente l’opposto della mia vera natura, cioè l’Amore in persona. Così feci un cam-
biamento drastico e mi licenziai, smisi di vivere una vita dispendiosa e portai insicurezza
materiale nella mia vita, che mi obbliga a fidarmi non più puramente delle mie abilità
fisiche e mentali, ma della fiducia e dei meccanismi della mia anima. Naturalmente è
importante aver successo ed essere rispettati nella società. Swami pretende dai Suoi
giovani di essere forti come leoni, re tra gli uomini. Coraggiosi e onesti. Audaci e gloriosi.
Una volta disse: “È facile vivere in una baracca con niente. Ci vuole coraggio per rag-
giungere qualcosa nella vita.” Essere devoti di Dio non è soltanto un privilegio, ma anche
una responsabilità. Quando Swami materializzò amorevolmente questo anello per me,
molti amici in Croazia mi telefonarono per congratularsi e mi chiesero di star loro alla
larga per i prossimi anni. Mi dissero che quando uno riceve tanta grazia divina tutta d’un
colpo, avrà tempi duri in futuro, e dunque sarebbe stato meglio non starmi intorno. In
parte scherzavano. La responsabilità che uno ha, è quella che la gente lo noterà e dirà:
“Lui è un devoto di Sai Baba.” O ti chiederanno qualcosa e tu non avrai altra possibilità
che dire che segui gli Insegnamenti di Swami. Poi si aspetteranno da te un determinato
comportamento, carattere, azioni oneste e un atteggiamento servizievole. Tre mesi fa,
stavo parcheggiando la mia macchina in un Paese all’estero e un bambino di dieci anni mi
venne incontro e mi chiese qualche moneta per sorvegliarmi l’auto, affinché nessuno la
rubasse. Aveva un sorriso bellissimo e sembrava così infantilmente felice. Guardò la mia
mano e mi chiese come mai portavo un anello da donna. Gli dissi che non era un anello da
donna, ma un regalo di una persona molto speciale. Guardò l’anello con maggiore inten-
sità e mi chiese: “È un anello magico?” Avevo le lacrime agli occhi e dissi: “Sì, è un anello

20 Mother Sai marzo - aprile 2008


magico!” Immediatamente invitò altri suoi amici a vedere l’anello magico. È meraviglioso
sapere che i bambini non hanno limiti e hanno una tale sensibilità.
Lasciate che vi dia ora un paio di punti pratici indicati una volta da Swami per aiutare a
raggiungere il vero Sé. Per essere in grado di vivere la vostra vita secondo le più elevate
verità e per raggiungere la liberazione, dovreste costruire una casa dove vivere questa vita.
La casa dovrebbe avere:
1. Le fondamenta della fiducia in Se Stessi: non è soltanto la fiducia degli aspetti psichici e
mentali del vostro essere, ma la fiducia in Dio, che è il vostro unico vero Sé. Il corpo e la
mente sono soltanto gli strumenti per il Sé per poter agire nel mondo manifesto e viverlo.
2. I muri dell’autosoddisfazione: dovreste esser felici di voi stessi. Siete perfetti, esatta-
mente come dovreste essere. Questo è il motivo per cui Dio non è mai arrabbiato. Lui sa
che tutto è esattamente come deve essere. Non giudicatevi mai, perché, allora, mostrate di
non aver fiducia e di non amare Dio. Voi siete come siete, e Lui vi ama completamente.
Lui si ama completamente. Se vedeste certi vostri comportamenti o caratteristiche, che
voi pensate che non facciano bene al vostro sviluppo spirituale, semplicemente accettateli
e abbandonateli come se fossero un foglio usato. Non giudicatelo: semplicemente accetta-
telo, abbandote ciò che è inutile e andate avanti con una nuova immagine di voi stessi.
3. Il tetto dell’autosacrificio: questo significa fare qualcosa per il bene comune, anche se
non vi sentite di farlo. Non significa andare a carponi su di una montagna per riscattare i
vostri peccati. L’autosacrificio è un naturale stato d’animo, perché l’anima sa che tutto ciò
che fa, lo fa per se stessa, perché non c’è nessun altro. Ogni oggetto, ogni individuo sono
Uno. Ogni cosa che fate, la fate per voi stessi.

In una casa come questa potete vivere una vita di autorealizzazione. Potete essere quello
che siete senza temere.

Ho qui in mano una banconota da 5 euro. Qualcuno del pubblico vorrebbe ricevere questa
banconota? Io ve la regalo e voi potete comprarci qualcosa. OK. La stropiccerò nella mia
mano, così non sembrerà più così bella. La vorreste lo stesso?
OK. La getterò per terra e la calpesterò. La vorreste lo stesso?
Ha lo stesso valore di prima? Potete andare in un negozio e comprarci qualcosa? La
stessa cosa succede con voi. La vita vi potrebbe colpire, e ferire e buttarvi giù, ma voi
sarete comunque quello che realmente siete... Inestimabili. Questo è il motivo per cui
Swami dice: “Non dimenticate mai, nemmeno per un giorno, quanto siete veramente
speciali!” Vi ringrazio per avermi dato questa possibilità di parlare a voi. Che Swami ci
benedica tutti e che possiamo sempre vivere nella Sua Presenza.
Sai Ram.
Lettera del dottor Narendranath Reddy,
(Direttore della Fondazione Mondiale ›rî Sathya Sai e del Praµânti Council)

Con Amore e Riverenza, offro il mio pranam ai Divini Piedi di Loto del nostro Carissimo
e Amorevole Signore Sai.
Onnipresente Divino Padre e Madre, compagni di pellegrinaggio sul sentiero spirituale!
Saluti pieni di amorevoli Sai Ram a tutti voi! Con le Divine Benedizioni, avevo program-

Mother Sai marzo - aprile 2008 21


mato di partecipare a questa meravigliosa conferenza, ma a causa di un improvviso forte
mal di schiena non sono in grado di viaggiare e di seguire questo evento di persona,
benché il mio cuore e il mio spirito siano con tutti i carissimi fratelli e sorelle d’Italia. È la
Volontà Divina! Con la Grazia e le Benedizioni Divine spero di essere in grado di visitarvi
e gioire della vostra santa compagnia in un prossimo futuro. A novembre, Swami ha
gentilmente dato al dottor Goldstein e a me un Messaggio da condividere con voi. Recen-
temente, quando sono stato con Swami il 19 e il 20 gennaio, Egli ha guardato la vostra
bellissima locandina e il programma delle giornate, benedicendoli. Il Suo Messaggio ai
devoti è di rimanere focalizzati sulla trasformazione spirituale che ci fa realizzare la
nostra Natura Divina. Dovremmo sempre ricordare l’obiettivo finale, a quale scopo
apparteniamo all’Organizzazione Sathya Sai e persino il motivo per cui siamo ricercatori
spirituali. Egli sostiene che dobbiamo rivolgere un’attenzione unidirezionale verso Dio e,
indicando il nostro cuore, afferma: “Questo non è un divano biposto, ma una poltrona
singola.” Dovremmo dar posto solo a Dio. Bhagavân Baba dice: “Se volete Gioia nella
vostra vita, dovete prima di tutto amare Gesù, poi gli altri, e il vostro piccolo sé per
ultimo.” Ecco perché Gesù disse: “Non potete servire due padroni: Dio e Mammona.”
Se Lo amiamo con tutto il nostro cuore e con tutta la nostra anima possiamo ottenere il
massimo qui ora e per sempre. Gesù disse: “Cercate il regno di Dio e tutto vi verrà
dato in più.” Swami dice: “La spiritualità è un sentiero interiore.” Pertanto, centria-
moci sul nostro obiettivo. Egli ha anche sottolineato, nelle Sue Divine Istruzioni, che ci
dovremmo focalizzare sull’Unità. Essa inizia a livello individuale come unità di pensiero,
parola e azione. Dovremmo dire ciò che pensiamo e fare ciò che diciamo. Quando c’è
armonia di pensiero, parola e azione, si sperimentano la gioia e la pace. Poi, questa unità
dovrebbe essere estesa a livello familiare e quindi nel nostro lavoro quotidiano, alla comu-
nità, alla nazione ed infine al mondo. Quando pratichiamo ciò, realizziamo la Paternità di
Dio e la fratellanza dell’uomo. Swami sta mettendo in risalto l’Unità Assoluta, l’Unità di
Dio e dell’uomo, in cui si realizza la fusione con il Divino. Anche Gesù disse: “Io e Mio
Padre siamo Uno.” Quando ci rendiamo conto che siamo Uno con Dio non c’è più
dualità e sperimentiamo che esiste solo Dio. Ecco perché Swami dice: “La felicità è
l’unione con Dio.” Questa unione con Dio è il summum bonum (sommo bene) di tutti i
nostri perseguimenti spirituali. Swami dice che quando noi pratichiamo questa Unità, ab-
biamo la Purezza e quindi sperimentiamo la Divinità. Egli è l’Incarnazione dell’Amore.
La Sua Vita, il Suo Messaggio, i Suoi Ideali e i Suoi Progetti umanitari possono essere tutti
incastonati in una sola parola: Amore. Egli si rivolge a noi anche come “Incarnazioni
dell’Amore”, che è la verità più alta e assoluta. L’Amore è la cosa più grande, la più
potente; è la sorgente, il sentiero e la meta. Swami dice: “Iniziate il giorno con Amore,
riempite il giorno d’Amore, concludete il giorno con Amore: questa è la via che
conduce a Dio.” Dio è Amore, l’Amore è Dio. Viviamo tutti nell’Amore. Come disse
san Paolo in una lettera ai Corinzi: “La fede, l’amore e la speranza sono grandi. Il più
grande fra essi è l’Amore.” Quindi, qualsiasi lavoro noi facciamo, nell’Organizzazione o
fuori dall’Organizzazione, se i nostri pensieri, le nostre parole e le nostre azioni ci portano
più vicini all’Unità, ci permetteranno di sperimentare l’Amore Divino e di manifestare la
nostra Divinità. Allora saremo sul sentiero giusto e la meta sarà assicurata. Facciamo
tutti insieme la solenne promessa che serviremo il nostro Divino Maestro mediante la

22 Mother Sai marzo - aprile 2008


messa in pratica dei Suoi Insegnamenti e il raggiungimento della meta in questa stessa
vita, visto che abbiamo il nostro amorevole Bhagavân ›rî Sathya Sai Baba a guidarci, a
proteggerci e a riversare su di noi il Suo Infinito Amore. Facciamo che le nostre vite siano
il Suo Messaggio. Grazie per l’opportunità di dividere il Suo Messaggio e il Suo Amore con
tutti voi.
Jay Sai Ram.

Discorso di Alida Parkes


(Presidente della Zona 6)

Sono molto felice di essere qui con voi oggi e di vedervi così numerosi.
A seguito delle parole trasmesseci dal dottor Reddy, vorrei brevemente parlare di Unità, un
punto chiave e talvolta debole per l’Organizzazione Sai Italiana. Baba ha dato a tutti noi
una grossa opportunità. Per molti anni abbiamo avuto la possibilità di ricevere i Suoi
Insegnamenti, Linee Guida e Messaggi Divini. Ci ha dato una struttura dove imparare i
valori spirituali e dove i membri possono praticare il servizio altruistico, un eccezionale
strumento per la nostra trasformazione individuale e collettiva. Swami dice che lo scopo
primario per l’esistenza di un’Organizzazione che porta il Suo Nome è che i suoi membri
possano vedere Baba Stesso in ogni singola persona e che possano servire tutti con la
stessa dedizione e venerazione. Questa dichiarazione è molto importante. Spesso non
prestiamo la dovuta attenzione alle Parole di Baba, e quindi ci sfugge il significato più
profondo delle stesse, e con esso il raggiungimento dello scopo finale. Personalmente, in
tutti questi anni al servizio dell’Organizzazione ho imparato a rispondere alle richieste di
chiunque come se esse provenissero da Baba in persona. In questo modo ogni mia azione
è fatta dando il massimo di me stessa e con la massima priorità come farei, e penso anche
voi fareste, se fosse proprio Baba Stesso a chiedere. Se vediamo Baba in ogni singola
persona, tutto diventa più facile e non ci sentiamo oppressi o tiranneggiati o sovraccaricati,
ma semplicemente al servizio di Dio in uno spirito di dedizione e venerazione, come
appunto dice Swami. Ma per vedere la divinità negli altri, dobbiamo scoprire la luce dentro
di noi. Dobbiamo credere veramente che la scintilla divina che ci motiva risiede anche
negli altri. L’Organizzazione Sai ha lo scopo di purificare sia il cuore sia la mente dell’indi-
viduo. Possiamo chiamarci devoti Sai solo se e quando mettiamo in pratica il Principio Sai,
ovvero il Principio dell’Amore. L’ego e l’attaccamento sono molto simili e i veri ostacoli
verso il primo passo: l’Unità. Siamo attaccati alle nostre abitudini, alle nostre tradizioni,
culture, idee, a ciò che ci piace e non ci piace.Tutto questo porta alle 3 F: frizioni, frazioni
e fazioni, sia nei Centri sia nel mondo. Quindi per ottenere l’Unità dobbiamo dimenticare
ciò che l’io pensa e vuole, e vedere ciò che Loro (gli altri) pensano e vogliono. Solo allora
Noi (tutti) saremo in grado di lavorare all’unisono in armonia, pace e amore. Baba ci ripete
continuamente di abbandonare l’io. Ci fornisce anche i mezzi per farlo. Ciononostante,
ogni tanto un io o l’altro saltano fuori, e un io è sufficiente per creare disarmonia e
divisione, a meno che i Noi non rimangano fermi e focalizzati sulla propria trasformazione
spirituale e sul Divino. Dobbiamo sforzarci di non giudicare mai negativamente gli altri
cercando di vederli quali sono, ovvero uno specchio, un riflesso di noi stessi, i mezzi per
comprendere gli errori e migliorarci. Siamo qui perché Baba ci ha scelti quali strumenti del

Mother Sai marzo - aprile 2008 23


Suo Movimento Spirituale. Ma movimento significa avanzamento, cambiamento. Quindi
non dobbiamo rimanere attaccati al passato né al presente, ma accettare i continui cam-
biamenti quale mezzo di crescita spirituale. L’Unità è l’ideale a cui tutti dovremmo aspi-
rare. Qualunque obiettivo o meta viene raggiunta con l’Unità. Dobbiamo fare ogni sforzo
possibile per visualizzare l’Unità nella diversità e così raggiungere la Divinità. L’Unità
porta alla Purezza e dove c’è Purezza c’è la Divinità, come ci ha ricordato il dottor
Reddy. In un recente incontro con Swami, alla domanda su come possiamo riconoscere
la voce interiore, Baba ha risposto: “Semplicemente ripetete Om Sai Ram, Om Sai
Ram.” E per migliorare la nostra trasformazione spirituale Baba ha risposto: “Siate in
pace in ogni momento.” Se siamo in pace con noi stessi e il mondo, se ci dedichiamo/
concentriamo su Baba in ogni momento del giorno, e offriamo a Lui tutte le nostre azioni,
non possiamo commettere errori. Il distacco, la fede e l’amore sono i pilastri su cui risiede
la pace. Dobbiamo sentirci coinvolti ma allo stesso tempo distaccati. Dobbiamo esser
pronti ad affrontare le sfide della vita con distacco. Il distacco è la chiave del successo.
La vita ci porta ad affrontare varie difficoltà. È facile lasciarsi prendere dalla depressione
e confusione di fronte alle difficoltà, ma non è così che esse vanno affrontate. Dovremmo
considerare le difficoltà semplicemente come prove per testare i nostri progressi nel
processo di trasformazione. Che cosa significa essere strumenti nella Missione Divina
Sai? Significa essere esempi eccellenti, essere sempre saturi d’Amore, non usare parole
velenose contro alcuno, perché le parole sono più fatali delle frecce. Swami ci ricorda
spesso che tutto ciò che si emana dal cuore è sacro e tutto ciò che si emana dalla testa è
pieno di ego e attaccamenti. Quindi se vogliamo essere esempi ideali/eccellenti dobbiamo
ricordare in ogni nostra azione di seguire il cuore, ma usando il cervello e la discriminazio-
ne. Baba dice: “La grandezza non sta nel fare cose straordinarie, ma nel fare in
modo straordinario le cose ordinarie.” Baba ha bisogno di veri devoti, uomini e donne
di valore e coraggio. Persone di larghe vedute che abbiano l’apertura mentale di accetta-
re un punto di vista diverso dal proprio e allo stesso tempo possedere la discriminazione
atta a distinguere il giusto dallo sbagliato. Individui in grado di tirare una linea quando
necessario e privi di esitazione nel prendere decisioni difficili. Baba dice: “Cio di cui il
mondo ha bisogno oggi, sono uomini e donne di buon carattere. Devono avere la
capacità di lavorare e l’umiltà di servire.” Swami ci impartisce Discorsi, Insegnamenti
e Linee Guida da anni e anni. Continua a ripeterci gli stessi concetti, la stessa eterna
verità. Dovremmo ormai aver recepito ogni Sua Parola, conoscerle a memoria e averle
stampate nei nostri cuori, teste e mani. Eppure ogni tanto ci comportiamo come se non
avessimo sentito o capito neppure una parola.
Vorrei chiudere questo mio intervento ringraziando Baba per la grande opportunità che ci
ha offerto e prometterGli che faremo del nostro meglio per lavorare in Unità, Pace, Amore
e Rispetto reciproco.

Discorso del dottor Michael Goldstein


Presidente della S.S.S. World Foundation
e del Praµânti Council

Con umiltà e Amore offro i miei riverenti omaggi ai Divini Piedi di Loto di Bhagavân
Baba.

24 Mother Sai marzo - aprile 2008


Cari Fratelli e Sorelle,
Sai Ram a tutti voi! È una grande gioia e un grande onore essere qui con voi. Oggi ho una
missione: sono qui per dare testimonianza della Verità. Che cos’ è la Verità? La Verità è: Io
sono voi, voi siete me, noi siamo Lui. Siamo Bhagavân ›rî Sathya Sai Baba. Egli è divino
e la Divinità è l’Amore senza ego. Questa è la Verità ed è ciò che intendo letteralmente e
nel senso più profondo possibile. Noi siamo Uno, siamo divini. Bhagavân ›rî Sathya Sai
Baba è l’Incarnazione della Divinità. La Divinità è l’Amore senza ego. Noi non siamo solo
amici, o gente con interessi simili. Siamo Uno, i nostri cuori spirituali sono Uno, la nostra
essenza è Una; siamo essenzialmente divini e siamo Incarnazioni dell’Amore senza ego.
Questo non si applica solo a noi, come devoti di Sai, ma a tutta la gente e ovunque, a
prescindere dalle loro fedi. Tutti gli esseri umani sono essenzialmente divini. Tutti sono
Uno nell’Amore disinteressato, e Bhagavân ›rî Sathya Sai Baba è l’Incarnazione vivente
di questo Eterno Amore senza ego, di questa Verità Spirituale Universale. Egli è l’Incar-
nazione Divina che cammina fra di noi. Per coloro fra di voi che possono non riconoscere
la Divinità di Bhagavân ›rî Sathya Sai Baba: non rattristatevi, non arrabbiatevi; la cosa
importante è che abbiate fede nell’unità di tutta la gente in Dio e fede nella Divinità che è
sempre stata, è, e sarà sempre Una. Per voi la Divinità può prendere la forma di Gesù,
K©¹²a, Râma o altre forme di Dio. Dio ha scelto di camminare fra di noi molte volte ed ora
è qui come Bhagavân ›rî Sathya Sai Baba. Il Suo Amore, il Suo Messaggio è Uno e lo è
sempre stato. Questa è la Verità che dovremmo abbracciare. La maggior parte di voi ha un
retaggio cristiano. Pensate: se Gesù fosse qui, a dare la Sua Guida Divina all’umanità e noi
facessimo chiese, riunendoci in congregazioni per ponderare il Suo Messaggio, se agissimo
collettivamente per adempiere il Suo Messaggio all’uomo, per praticare e incoraggiare
l’amore fraterno, per agire in tutti i modi all’insegna della buona volontà e dell’ amore
altruistico... quale sarebbe la natura di questi gruppi! Se avete difficoltà ad amare Swami
come il Signore nel vostro cuore, allora amate Gesù. È lo stesso. Amate Gesù per il Suo
Amore Divino, per la Sua Saggezza, per la Sua Gentilezza, per la Sua Compassione e per
tutti i Suoi Attributi, belli e nobili in modo supremo, che Egli ha vissuto come lezione per
noi. Amate Gesù e capirete profondamente il Messaggio di Bhagavân ›rî Sathya Sai Baba.
Amate Gesù e inevitabilmente sentirete di adorare il nostro Signore, Sathya Sai Baba.
Amate Gesù e sperimenterete la trasformazione spirituale e infine la Divinità di ›rî Sathya
Sai Baba. Dio è sempre stato, è, e sarà Uno. So che qualcuno di voi considererà le cose
che sto dicendo meri luoghi comuni. In effetti sono cose belle da ascoltare, ma non hanno
alcun significato per noi, a meno che non abbiamo esperienza della Verità. Per compren-
dere veramente e profondamente dobbiamo avere l’esperienza spirituale. La Verità impa-
rata intellettualmente risiede nella nostra memoria. La Verità sperimentata nel nostro
cuore trasforma la nostra vita, così come trasforma coloro che ci stanno intorno.

Chi è Lui, chi è Bhagavân ›rî Sathya Sai Baba?


›rî Sathya Sai Baba è l’Avatâr vivente, la Divinità che ha preso forma per salvare l’uomo
dalla propria iniquità. Egli è l’Amore di Dio. Dio è Amore. Agitando la mano Egli può far sì
che riusciamo a vedere la Sua Divinità, a vedere il mondo come Sua Creazione e a vedere
noi stessi come Manifestazioni Divine. Chi fra noi può elevarci, ispirarci, toccare i nostri
cuori, far sì che riusciamo a vedere e conoscere la Verità, a sperimentare la Divinità dentro

Mother Sai marzo - aprile 2008 25


noi stessi? Soltanto Swami può farlo!
Considerate il Messaggio del nostro amato Swami. Egli dice: “Io sono Io.” Si riferisce
all’Io Universale che tutto sa, all’Io Eterno e Infinito, all’Io Divino. Si dice che gli occhi
siano la finestra dell’anima. Le nostre finestre sono sporche. Quando saranno pulite e
trasparenti come cristalli sperimenteremo il significato di “Io sono Io”. Dobbiamo fare
questo per noi stessi, volgendoci all’interno, impegnandoci nell’indagine del Sé e seguendo
la nostra coscienza. Tutti noi siamo manifestazioni del Signore. Ciascuno di noi dovrebbe
poter dire: “Io sono Io.” Non il piccolo io di questo mondo con le sue preoccupazioni
sciocche, meschine, egoistiche e mondane. Io sono piuttosto il Grande Io, l’Io Universale
ed Eterno. Io sono l’Amore di Dio. Quante volte avete sentito Swami chiamarci
“Premaswarûpalara”, che significa “Incarnazioni dell’Amore”? Noi ci sforziamo di essere
il Grande Io, ma comunichiamo e interagiamo come piccoli io. Ogni volta che un devoto
parla, per essere fedele alla propria Missione, che consiste nell’acquisire la Realizzazione
del Sé, egli deve parlare da una prospettiva al di sopra dell’ego, al di sopra dei motivi e dei
desideri egoici; deve parlare con Amore disinteressato, riconoscendo che veramente, nel
senso più alto e profondo, noi siamo tutti Uno. Dio da Se Stesso fece molti. Noi siamo fra
i molti che cercano di riunirsi e restaurare la nostra Unità in Dio. Dio osserva le nostre
avventure e disavventure. Quando diventiamo ossessionati dalla nostra separazione e cau-
siamo distruzione al benessere collettivo dell’umanità, Dio ci ispira nei Suoi modi magnifi-
ci, invisibili. Ci unisce. Quando il nostro fervore egoico diventa una febbre e la febbre
diventa fanatismo che minaccia l’integrità, o persino l’esistenza dell’umanità, allora il Si-
gnore cammina fra noi e, direttamente o indirettamente, fa delle correzioni alle nostre
tendenze e alle nostre abitudini. Egli altera il corso degli affari umani, risveglia i cuori che
dormono, accende nei nostri cuori la lampada dell’Amore, che conferisce il calore del-
l’Amore Divino e la Luce della Divina Saggezza.

Chi siamo?
Alcuni o forse tutti noi siamo sinceri devoti di Bhagavân ›rî Sathya Sai Baba. Lo amiamo.
Sentiamo la Sua Presenza Divina nel profondo dei nostri cuori. Ci sforziamo di vivere la
nostra vita in accordo con i princìpi spirituali che Egli ci ha insegnato. È su questa base che
ci riuniamo come Suoi devoti in un’Organizzazione Spirituale a cui Egli ha prestato il Suo
Sacro Nome. Ci impegniamo in pratiche spirituali benefiche e beneficiamo della buona
fede e dell’amore disinteressato che abbonda nelle nostre riunioni. Noi cerchiamo di di-
ventare chi siamo realmente invece di vivere la nostra vita come attori in una commedia
mondana che è spesso frivola e superficiale, e sempre insignificante e irreale. Noi aspiria-
mo a trasformare noi stessi e ad acquisire la realizzazione del Sé!

Che cos’è l’Organizzazione Sathya Sai?


Qual è la natura di un Centro Sai?
Il Centro Sai è un posto sacro, non un posto d’affari.
Il Centro Sai è un posto sacro, non un posto sociale.
Il Centro Sai è un posto spirituale, non un posto filosofico, intellettuale o politico.

Le ambizioni economiche, sociali, filosofiche e intellettuali o gli obiettivi politici sono di

26 Mother Sai marzo - aprile 2008


questo mondo. Essi sono di Mammona. È scritto: “Date a Cesare quello che è di Cesare
e a Dio quello che è di Dio.”

I Centri Sathya Sai Baba sono posti sacri, non centri di mercato. È nostro dovere preser-
vare la dolcezza del satsa¾g Sai e la santità del Movimento Spirituale Sai. Non permet-
tiamo che i Centri Sai o le Riunioni Sai diventino luoghi di commercio. Evitiamo tutti gli
schemi non sacri.

I Centri Sathya Sai Baba sono posti sacri, non luoghi sociali o politici. È nostro dovere
preservare la purezza dell’Amore disinteressato Sai e la nobiltà del Servizio disinteressa-
to Sai. Non permettiamo che i Centri Sai diventino posti in cui la gente si impegna in
iraconde dispute o in competizioni. Evitiamo i temi egoici.

Ricordate che la Divinità è Amore Disinteressato e che Swami è l’Incarnazione dell’Amore!

L’esperienza Sai è l’impatto dell’Amore Disinteressato. L’ispirazione di trovarsi alla divina


presenza del nostro Amato Bhagavân ›rî Sathya Sai Baba, Coscienza Onnipervasiva, la
cui Natura è Amore senza ego, risveglia la nostra coscienza, la nostra voce interiore e la
verità. Siamo ispirati dal Suo Amore senza limiti, dal Suo Amore onnicomprensivo. Quan-
do la nostra esperienza con Sai permea il nostro essere, la Saggezza di Swami diviene
conoscenza dell’Amore Disinteressato. Quando studiamo, assorbiamo e applichiamo gli
Insegnamenti di Swami, la scintilla dell’amore privo di ego e la verità universale attiveran-
no in noi gli inizi della saggezza. Realizziamo chi siamo, cominciamo a comprendere e a
sperimentare l’amore senza ego. Riconosciamo il proposito divino della vita umana.
La trasformazione Sai è l’effetto dell’amore disinteressato. Le nostre vite cambiano radi-
calmente come risultato della nostra esperienza Sai e della nostra saggezza Sai. La nostra
visione della vita, i nostri pensieri, le nostre emozioni e i nostri atteggiamenti verso gli altri
cambiano profondamente. Cominciamo ad amare tutti e a servire tutti senza desiderio di
ricompensa o riconoscimento. L’azione Sai è la manifestazione dell’amore disinteressato.
La nostra identificazione con la voce interiore della coscienza si manifesta in tutte le nostre
azioni. Senza l’amore privo di ego non potete parlare al cuore di qualcuno, non potete
assorbire il dolore di qualcuno, non potete elevare, non potete ispirare... Non potete diven-
tare chi siete realmente, senza l’amore privo di ego.
L’invito del nostro amato Swami all’Italia è un Messaggio di Amore senza ego e di unità. Il
mandato è che dobbiamo restaurare la pace, la comprensione reciproca e il rispetto fra
tutti i devoti. Dobbiamo restaurare l’amore disinteressato fra tutti coloro che sono presenti
qui e quelli che non ci sono. L’Unità e l’Amore fra tutti i devoti è il nostro incarico oggi e
voi non dovete mai darvi per vinti, mai!

Le Istruzioni di Swami sono chiare: riunitevi in uno spirito d’Amore! Fate che ci siano
Unità e Amore! Questo è il Messaggio di Swami all’Italia.

Sono qui per comunicare il Messaggio di Bhagavân ›rî Sathya Sai Baba; lo devo fare
fedelmente per il mio beneficio spirituale: se sarò fedele al mandato beneficerò del pro-

Mother Sai marzo - aprile 2008 27


gresso spirituale; se vacillerò, o mi lascerò deviare da idee o desideri egoici, starò traden-
do la Missione affidatami dal mio Signore, il nostro amato Swami, e come risultato retro-
cederò spiritualmente.
Io non ho preferenze, non ho desideri né nei vostri riguardi né nei riguardi di questa
Organizzazione ad eccezione di quello di compiere fedelmente la mia missione per Swami.
Per comunicarvi le Sue Parole e la Sua Volontà devo essere fermo, stabile e fedele alla mia
missione. Consentitemi di riferirvi alcune esperienze che possono permettervi di avere una
percezione della natura di questa Organizzazione. Quanto ci sforziamo di servire, di servi-
re con tutto il cuore, di servire fedelmente, di comunicare le cose senza distorsioni? Que-
ste sono le aspettative di Swami su di noi. Pertanto, nel compiere fedelmente la mia
missione, devo chiedermi se i miei motivi sono davvero chiari. Sono certo che il mio unico
motivo è servire Swami, senza desideri o attaccamenti personali? Infine, nel compiere
fedelmente la mia missione, devo chiedermi se ho capito Swami correttamente prima di
trasmettere il Suo Messaggio ad altri. Sono qui in Italia per portare l’amorevole Messag-
gio di Swami a voi. Vi amo come fratelli e sorelle e voglio aiutarvi a risolvere le vostre
incomprensioni e a restaurare l’unità.

Vi ho scritto a proposito di una controversia esistente fra di voi, riguardante l’opportunità


di appoggiare o meno un partito politico promosso da un devoto italiano. L’anno scorso ho
spedito a tutti i Centri due lettere a proposito di questa questione, consigliando a tutti i
devoti di prendere essi stessi una decisione. Si tratta di una decisione personale e non ha
niente a che vedere con l’Organizzazione. Prima di spedire quelle due lettere le ho presen-
tate a Swami per ottenere la Sua approvazione. Egli ha approvato le lettere che vi ho
spedito. Gliele avevo sottoposte perché ero consapevole che qui in Italia c’erano molta
emotività e persino conflitti al riguardo. Volevo essere certo di stare esprimendo fedelmen-
te la Volontà di Swami su questa questione. Comunque, nonostante le lettere, le contro-
versie sono continuate. Evidentemente queste lettere non sono state sufficienti a sedare
tutti i dubbi e i desideri. Così ho portato nuovamente la questione all’attenzione di Swami
mentre ero con Lui, a novembre.

Swami ha detto: “Non c’è connessione fra la politica e l’Organizzazione Sathya Sai,
neppure in India.”

Queste sono le parole di Swami ed Egli ci ha incaricati di andare in Italia a riferire il Suo
Messaggio con fermezza ma con amore. Ha anche consigliato che vi riuniate in uno
spirito d’Amore e restauriate l’Unità. Io chiedo che ciascuno di voi segua la propria
coscienza nel decidere se vuol prendere parte o meno a un’azione politica. Ma in ogni
caso, in nessuna circostanza, dovete fare di questo argomento politico un oggetto da
prendere in considerazione nei Centri Sathya Sai Baba o nell’Organizzazione. Questa
questione riguarda solo le preferenze personali o le decisioni individuali, non fa parte
dell’Organizzazione e Swami non ha consigliato a nessuno di seguire questo partito politi-
co né alcun partito politico.

Swami ha detto con fermezza, ma amorevolmente, di porre fine a tutti i vostri conflitti e di

28 Mother Sai marzo - aprile 2008


sforzarvi di ottenere l’Unità nell’Organizzazione Sai in Italia. Ci ha detto di parlarvi con
amore ma anche con fermezza. Avevamo ricevuto il programma di questo meeting e il
dottor Narendra Reddy è tornato in India a gennaio per il darµan di Swami. In quell’occa-
sione ha mostrato il programma a Swami. Swami l’ha benedetto e ha ripetuto che in Italia
devono prevalere l’Amore e l’Unità.

Il nostro incontro odierno, e tutti gli incontri Sai, i satsa¾g Sai e gli incontri dell’Organizza-
zione Sai, tutti gli eventi devozionali, educativi o di servizio, tutto ciò che viene fatto nel
nome di Sai deve essere permeato dello spirito dell’amore senza ego e della luce della
consapevolezza che noi siamo tutti, in realtà, Incarnazioni della Divinità. Nel contesto del
nostro incontro facciamo sì che ognuno di noi abbia la cognizione della propria identità
spirituale e del suo scopo nella vita. Solo allora saremo capaci di contribuire all’esplorazio-
ne, alla spiegazione e alla soluzione di questioni e problemi specifici. Soprattutto, allora
saremo luci d’amore e di divinità in un mondo che talvolta ci appare un po’ abbandonato e
sperduto. Di tanto in tanto sperimentiamo dei problemi nelle Organizzazioni Sathya Sai. I
problemi non sono causati da una nostra mancanza di direzione. Di fatto, i problemi sono
spesso causati dall’avere troppe direzioni. Il nostro zelo, a volte possiede tutte le direzioni
fuorché quella giusta. La giusta direzione non è a nord, a sud, a ovest o a est. La direzione
giusta è quella interiore, una direzione che trascende la bussola ed è sopra le latitudini e le
longitudini delle stelle nei cieli. La direzione interiore porta al Cielo stesso! A volte è
l’oscurità nel mondo a portare confusione e caos. Ma essa oggi è qui e domani non c’è
più. La Luce Divina dell’amore senza ego è una fonte di calore e illuminazione. Essa c’è
sempre e per sempre.
Possa la luce della conoscenza del Sé risplendere più luminosa nel nostro cuore. Possa il
nostro amore senza ego - gli uni per gli altri e per tutti gli esseri viventi - essere al primo
posto nella nostra mente, sempre. Possiamo noi essere capaci di dire dalle profondità del
nostro cuore: “Io sono io”!
Jai Sai Ram

Mother Sai marzo - aprile 2008 29


Discorso 01-01-2008

Tutti sono uno;


siate equanimi con tutti
“Il sole appare, sereno e pacifico. εvara sarva bhûtânâ¼
Le giornate sono diventate più corte “Dio è l’Abitante di tutti gli esseri”.
e soffia un vento fresco.
I campi sono rigogliosi, εâvâsyam ida¼ sarva¼
ricoperti di messi dorate. “L’intero universo è pervaso da Dio”.
Le calendule fioriscono, Incapace di realizzare questa verità, l’essere
come ghirlande di perle, umano lamenta: “Ovunque io guardi, vedo
lungo le rive del fiume. solo esseri umani; non riesco a vedere Dio.”
I contadini esprimono
la loro intensa gioia cantando. Yad bhavam tad bhavati
La dolce festa di Sa¾krânti “Tali i sentimenti, tali i risultati”.
cade nel mese di Pu¹ya
(un mese del calendario indiano) Supponete di indossare un abito particolare
e riempie le nostre case e di essere in piedi davanti a uno specchio:
del grano appena raccolto.” in esso troverete il vostro riflesso. Allo stes-
so modo, i vostri pensieri e i vostri senti-
Tutto è reazione, riflesso e risonanza menti si riflettono nel mondo esterno. Tutto
Su questa terra l’uomo ha bisogno di molti è reazione, riflesso e risonanza. Il vostro
oggetti, ma nessuno di essi è permanente; stesso stile di vita si riflette nel mondo ester-
sono tutti come nuvole passeggere. IN QUE- no. Qualsiasi cosa diciate vi torna indietro
STO MONDO , CIÒ CHE VOI CONSIDERATE PER- sotto forma di risposta, ma la gente pensa
MANENTE È IN EFFETTI TRANSITORIO . SI DO- che siano le altre persone a pronunciare quel-
VREBBE FAR DI TUTTO PER OTTENERE CIÒ CHE È le parole. Questa è la verità. Eppure gente
PERMANENTE, REALE ED ETERNO. diversa spiega una stessa verità in modo di-
La Bhagavad Gîtâ dichiara: verso aderendo all’aforisma:

Mamaivâ¼µo jîvaloke Ekam sat viprâ bahudhâ vadanti


jîvabhûta sanâtanah La Verità è Una,
“L’eterno Âtma in tutti gli esseri ma il saggio si riferisce a Essa
è una parte della Mia Essenza.” con nomi diversi.

Io sono in voi, con voi, intorno a voi, sopra Tutte le forme che vedete nel mondo este-
di voi e sotto di voi. In questo universo non riore sono in effetti il vostro stesso riflesso.
c’è luogo in cui Dio non sia presente. Ana-
logamente, non esistono né un nome né un Fate emergere “educare” nei vostri cuori
oggetto che non Gli appartengano. Le In questa sala sono radunate molte migliaia
Upani¹ad proclamano la stessa Verità nelle di persone, ma in ognuna di esse c’è un
dichiarazioni: solo cuore e questo è il cuore spirituale. Non

30 Mother Sai marzo - aprile 2008


Discorso 01-01-2008
Mi riferisco al cuore fisico. Sfortunatamen- isce in tutti questi Valori Umani.
te la gente, anche quando ha un’altissima
istruzione, è incapace di riporre la propria Perseguite solo la Verità
fede nel cuore spirituale. Voi siete tutti istru- Perseguite la Verità, tenendo l’Amore come
iti, bene istruiti. base nel vostro cuore. La Verità è eterna;
la Verità è Dio. Essa non è soggetta a cam-
Nonostante tutta la sua istruzione biare nel tempo. Lasciate che l’Amore si
e intelligenza una persona stolta rifletta nello specchio della Verità.
non conoscerà il proprio Sé Ogniqualvolta vi imbattiate in una persona
e una persona dalla mente malvagia che non è di vostro gradimento la conside-
non lascerà andare rate vostra nemica perché avete in mente
le proprie cattive qualità. la relazione terrena che avete con essa ed
è per questo che cominciate a odiarla. Far
Questo non è il genere d’istruzione che questo non è corretto perché in effetti essa
dovete perseguire; questa è l’istruzione se- non è diversa da voi stessi; voi e lei siete
colare che viene impartita in un’istituzione soltanto Uno. Questo pertanto significa che
sotto la guida di un insegnante. Oggi tutta state odiando voi stessi. Non esiste niente,
la nostra istruzione, le nostre parole e i no- a questo mondo, che sia un’altra persona o
stri discorsi sono solo artificiali. Alla base un altro oggetto: esiste solo l’Uno. Dobbia-
di tutto c’è qualcosa di più profondo: la mo innanzitutto realizzare e seguire questa
Verità Fondamentale. Essa non fa parte del Verità. SFORTUNATAMENTE OGGI NON RIU-
regno dell’istruzione: è “educare”. L’istru- SCIAMO A TROVARE ALCUNA VERITÀ. IN QUE-
zione è del mondo, mentre “educare” va STO MONDO, NEL CAMPO DELL’ISTRUZIONE,
oltre il mondo. “EDUCARE” NON È QUALCOSA DELLA POLITICA O NELLA VITA MONDANA, NON
CHE SI PUÒ VEDERE A OCCHIO NUDO, MA RISIE- È POSSIBILE TROVARE LA VERITÀ! PERSINO IN
DE NEL PROFONDO DEI NOSTRI CUORI E DEVE TRIBUNALE, SEDE DELLA GIUSTIZIA, LA GEN-
ESSERE FATTA EMERGERE CON UNO SFORZO CON- TE GIURA SU DIO E POI DICHIARA IL FALSO .
SAPEVOLE. Dov’è la Pace? Fuori di noi? No, Ovunque andiate, la falsità e la menzogna
fuori ci sono solo pezzi e ancora pezzi. (Qui imperversano. La gente spende molto de-
Swami ha fatto un gioco di parole naro nel tentativo di stabilire la verità, ma
intraducibile, basato sulla somiglianza fo- questo non è necessario: è sufficiente che
netica fra le due parole inglesi “peace” la gente coltivi l’Amore reciproco.
(pace) e “piece” (pezzo) - N.d.T.). La Pace
è nel vostro cuore e lo stesso è per l’Amo- La Pace, la Verità, la Beatitudine
re. L’Amore è nel vostro cuore; non può e l’Amore possono essere trovati
essere visto. L’Amore è Dio: vivete nel- solo in seno a se stessi
l’Amore. Anch’Esso fa parte di “educare”, Quando incontrate qualcuno che conside-
come la Non violenza. Non si trova nel rate vostro nemico dovete dire: “Ti porgo i
mondo esteriore. Oggi il mondo è dilaniato miei saluti!” Egli, a sua volta, farà lo stesso!
dai conflitti; non c’è pace da nessuna parte. Come sono i nostri sentimenti così saranno
La Verità, la Rettitudine, la Pace, l’Amore e quelli degli altri. I nostri pensieri e sentimenti
la Non violenza costituiscono i cinque soffi trovano un riflesso nell’altra persona.
vitali (pañcaprâ²â) dell’essere umano. Oggi nel mondo è assolutamente impossi-
L’Amore è la corrente sotterranea che flu- bile trovare la pace. Ovunque guardiate, al

Mother Sai marzo - aprile 2008 31


Discorso 01-01-2008
mercato, nei bazar o in un negozio, trove- SWAMI NIENTE PUÒ PROTEGGERVI. Dovrete
rete solo confusione e conflitto (galata). comprendere questo Principio dell’Amore
Persino se vi recate in un hotel troverete (Prema Tattva).
anche lì qualcuno che discute con il came- Tutti sono fratelli e sorelle, ma persino tra
riere, dicendo: “Questo idly non è buono, fratelli e sorelle sorgono delle divergenze!
questo vada non ha alcun sapore, i dosa Perciò coltivate l’amore reciproco: mante-
non li avete fritti bene” ecc. (idly, vada e nete sempre un atteggiamento gioioso, con
dosa sono tipiche pietanze indiane - un dolce sorriso sul viso. Non fate mai una
N.d.T.). A questo mondo non trovate ordi- “faccia da olio di ricino”. Allora nobiliterete
ne in nessun posto; ovunque ci sono confu- la vostra vita e la renderete esemplare. DO-
sione e conflitti. IN EFFETTI NEL MONDO LA VETE ESSERE SEMPRE ALLEGRI E FELICI. CHE
PAROLA “PACE” NON SI TROVA DA NESSUNA PAR- COSA VI MANCA? CON L’AMORE E LA GRAZIA
TE. INVECE , QUI A PRAµÂNTI NILAYAM L’AT- DI S WAMI AVETE TUTTO! ALCUNI NON CE LA
MOSFERA È TOTALMENTE DIVERSA. IN QUESTA FANNO A SOPPORTARE LE DIFFICOLTÀ, MA, SE
SALA C’È UNA PACE ASSOLUTA, UNA PACE CHE COSTORO RIUSCISSERO AD AVERE UN PO’ DI PA-
NON POTETE TROVARE DA NESSUN’ALTRA PAR- ZIENZA, PERSINO QUEL DOLORE, QUELLA SOF-
TE AL MONDO E LO STESSO DICASI PER IL SEN- FERENZA FINIREBBERO PER DIVENTARE OCCA-
TIMENTO DELL’AMORE: NON LO TROVATE IN SIONE DI GIOIA.
ALCUN ALTRO POSTO. QUESTO È IL MOTIVO PER “Il piacere è un intervallo fra due dolori.”
CUI CENTINAIA DI MIGLIAIA DI PERSONE PROVE- “Voi non siete una persona, ma tre: quella
NIENTI DA TUTTO IL MONDO SI RADUNANO QUI. che pensate di essere; quella che gli altri pen-
Per quale motivo la gente va nei luoghi sa- sano che voi siate e quella che siete real-
cri a pregare? A quale scopo? Per acquisire mente.” “Quella che siete realmente” è la
Pace, Felicità, Beatitudine e Amore. Questi Verità. Voi leggete molti libri, ma, se non
ragazzi hanno studiato a Brindavan e a riuscite a mantenere le vostre teste nella giu-
Puttaparthi. Essi hanno viaggiato per tutto sta condizione, quanto avete letto diventerà
il Paese e anche all’estero, ma non sono inutile. Quindi, la “testa” è molto importan-
riusciti a trovare la pace della mente da nes- te. Tutto questo è “educare”. Dovete aver
suna parte, neppure per due minuti. Infatti letto volumi e volumi di libri scritti da per-
la pace è nella propria mente; quindi non sone di grande levatura e ognuno di questi
serve a niente cercare la pace nel mondo autori avrà sottolineato un aspetto partico-
esteriore. Analogamente, la Verità e l’Amo- lare della Divinità, ma la somma totale di
re si possono trovare solo in seno a se stessi. tutte queste descrizioni rappresenta nel suo
complesso la Divinità, che è Una. Talvolta
Tutto dipende dalla vostra stessa visione la vostra stessa mente vi si rivolta contro: è
Se coltiverete l’Amore, potrete ottenere il risultato dei vostri stessi pensieri. Tutto è
tutto in questo mondo. SWAMI È UN’INCAR- reazione, riflesso e risonanza. Sia il bene
NAZIONE DELL’AMORE. L’AMORE È LA SUA PIÙ sia il male sono entrambi solo dentro di voi
GRANDE PROPRIETÀ! IL MIO DOVERE CONSI- e non nel mondo esteriore. Se la vostra vi-
STE NEL DIVIDERE QUESTO AMORE CON TUTTI sione è cattiva vedrete il male; se è buona
VOI. SE RIUSCITE A COMPRENDERE L’AMORE DI vedrete Dio dappertutto. Se abbandonate la
SWAMI NEL SUO VERO SPIRITO E A FARNE USO Verità e l’Amore, e cominciate a vedere il
NEL MODO APPROPRIATO, SENZA DUBBIO PRO- mondo da questo punto di vista, troverete
SPERERETE . ALL ’INFUORI DELL’AMORE DI differenze ovunque.

32 Mother Sai marzo - aprile 2008


Discorso 01-01-2008
VERSE. Il Signore Vi¹²u assunse le forme
Swami è con voi e in voi: tutti sono Uno di diversi Avatâr nel K©ta Yuga e lo stesso
Incarnazioni dell’Amore! Cari studenti! Signore venne come Râma nel Tretâ Yuga
Tutti voi lavorate in Paesi molto lontani, ep- e come K©¹²a nel Dvâpara Yuga. Allo
pure vi ricordate di Swami e cercate di tro- stesso Principio Divino ci si riferisce come
varvi alla Sua Divina Presenza almeno per Brahmâ (Creatore), Vi¹²u (Conservatore)
pochi giorni ogni anno. Questa è per voi e Maheµvara (Distruttore). I diversi Nomi
una grande fortuna. (Forte applauso). Que- vengono assegnati allo scopo di
sto accade per una sola ragione: il vostro identificarLi. Quando qualcuno vi chiede
amore per Swami. Se tra voi e Swami non come vi chiamate voi menzionate qualche
ci fosse un vincolo d’amore, non sareste nome. Quel nome vi è stato dato dai vostri
venuti qui con le vostre famiglie sostenen- genitori, non ci siete nati! Quando nasceste
do spese ingenti e sopportando una notevo- eravate soltanto dei bambini; i nomi vi sono
le fatica fisica. Dovete comprendere questa stati dati dopo.
verità. Potete aver studiato a Brindavan o a Sfortunatamente oggi, sulla base dei nomi e
Praµânti Nilayam e ora state lavorando in delle forme, indulgiamo nelle controversie
Paesi diversi, ma, dovunque siate, ricorda- persino quando si tratta di Dio. In verità,
te sempre che Swami è con voi e in voi. chiunque incontriate è una incarnazione della
Quando qualcuno vi chiede da dove venite, Divinità. Per esempio, se incontrate un men-
voi rispondete che siete di Brindavan o di dicante, (ricordatevi che) anch’egli è Dio, è
Praµânti Nilayam. Voi lo dite per vostra sod- Dio in quella forma; perciò offritegli i vostri
disfazione, ma la verità è che Swami è in ossequiosi omaggi. In questo non c’è niente
voi, Brindavan è in voi e Praµânti Nilayam di sbagliato. Tutti sono Uno: siate equanimi
è in voi. Chi vuole ottenere il con tutti.
soddisfacimento del Sé deve comprendere Amate tutti e servite tutti, che si tratti di
veramente che tutti sono Uno. Le religioni mendicanti o di milionari.
sono molte, ma l’obiettivo è uno.
Quest’anno porterà cambiamenti sul
Le religioni sono molte, ma la meta è una. piano fisico, ma non su quello spirituale
Le stoffe sono molte, ma il filato è uno. Quest’anno potranno verificarsi molti
I gioielli sono molti, ma l’oro è uno. cambiamenti a livello fisico, ma non ci sarà
Le mucche sono molte, ma il latte è uno. alcun cambiamento nella sfera spirituale. È
Gli esseri sono molti, ma il respiro è uno. possibile che, nel mondo laico, qua e là si
Le caste sono molte, ma l’umanità è una. verifichino dei conflitti e potranno verificarsi
cambiamenti e combinazioni in campo poli-
Chiunque incontriate è un’incarnazione tico; potranno nascere nuovi partiti e nuove
della Divinità alleanze. PARTITI, PARTITI E PARTITI... MA
Gli esseri umani possono essere di colori CHE COSA SONO QUESTI PARTITI? SONO SOL-
diversi, ma la Beatitudine che sperimenta- TANTO PER IL TÈ, NON PARTITI. (Il termine
no nel loro cuore è solo Una. Noi dobbia- “party” è qui preso scherzosamente da
mo aspirare a quella Beatitudine ignorando Swami nel suo significato di “festa” o
le differenze individuali, che sono solo tem- “ricevimento”. Egli gioca sul fatto che
poranee. LA DIVINITÀ È UNA SOLTANTO; “partito” e “festa”, in inglese, si tradu-
ESSA ASSUME FORME DIVERSE IN EPOCHE DI- cono entrambi con “party” - N.d.T).

Mother Sai marzo - aprile 2008 33


Discorso 01-01-2008
vete sviluppare l’Unità. Per riuscirci la gente
Tutti hanno il potere divino innato, deve liberarsi della propria ristrettezza di
ma nessuno ne è consapevole mente. (Swami mostra un fazzoletto –
Trattate tutti gli esseri umani nello stesso N.d.T.). Questo è un fazzoletto. Esso è fatto
modo; così facendo, tutti saranno contenti. di numerosi fili. Se rimuovete un filo dietro
Il bene e il male, il piacere e la sofferenza, l’altro, alla fine non ci sarà più alcun faz-
tutto deve essere affrontato con un senso di zoletto! La stoffa è fatta di fili che, a loro
equanimità: questo è il dovere primario di volta, sono fatti di cotone; analogamente,
un essere umano. La mente dell’uomo va non può esservi “umanità” senza esseri
soggetta a molti cambiamenti in conseguen- umani. L’“umanità” deve essere trasforma-
za del cibo che si consuma e della compa- ta gradualmente in Divinità. Una persona
gnia che si frequenta. LA MENTE È COME UNA divina avrà poteri divini. In effetti tutti voi
SCIMMIA PAZZA; NON UNA SCIMMIA NORMALE, possedete il potere divino; non c’è un sin-
MA UNA “ SCIMMIA PAZZA”. In senso stretto, golo essere umano privo del potere divino
la mente è una componente del genere uma- innato, ma nessuno ne è consapevole.
no e quindi dovrebbe essere gentile (altro
gioco di parole in inglese di Swami, basa- Se otterrete la purezza, Swami vi darà
to sul fatto che “umanità”, o “genere uma- il darµan lì dove siete
no”, si dice “mankind”, parola che con- La gente Mi chiede molto spesso: “Swami,
tiene in sé anche la parola “kind”, che come possiamo ottenere l’Unità?” L’Unità
significa gentile - N.d.T.), ma, per sfortu- è, in effetti, la vera e propria natura del ge-
na, noi oggi la trasformiamo in una scim- nere umano. Dimenticando questa verità,
mia. Una persona dovrebbe essere sempre la gente continua a discutere dicendo: “Lui
una persona! Lasciate che gli altri facciano è diverso da me, io sono diverso da lei”
a noi inconsapevolmente ciò che desidera- ecc. Con argomentazioni di questo genere,
no, ma voi non dovete pensare cosciente- la Divinità non l’acquisirete mai. Dovete
mente di arrecare danno agli altri. Questo è sempre pensare che voi e gli altri siete sol-
il Mio consiglio. tanto Uno. Voi dite: “Il tale è mio padre, la
Questo Corpo sta vivendo il Suo tale è mia madre e quella è mia sorella”, ma
ottantatreesimo anno d’età. In tutti questi queste non sono parentele. Padre, madre,
anni Io non ho mai fatto alcun male o cau- sorella ecc. sono solo delle relazioni a livel-
sato alcun dolore a nessuno, non ho mai lo fisico. La relazione di marito e moglie
mentito e ho detto sempre il vero e soltanto nasce soltanto dal matrimonio, altrimenti chi
il vero. Vedere la menzogna Mi causa una è un marito e chi è una moglie? Tutte que-
grande sofferenza. Diciamo quindi solamente ste non sono altro che relazioni stabilite dal-
la verità, nient’altro che la verità e la vitto- l’uomo che comunque, finché esistono, van-
ria sarà certamente nostra. Seguite sempre no rispettate e seguite. MARITO E MOGLIE NON
il sentiero della verità. Amate tutti! AMARE DOVREBBERO MAI FERIRSI; SE UNO DI ESSI COM-
QUALCUNO È FACILE, MENTRE ODIARE È PIUT- METTE UN ERRORE, QUESTO DOVREBBE ESSER
TOSTO DIFFICILE. Se amate gli altri, tra voi ci FATTO NOTARE DOLCEMENTE A CHI HA SBAGLIA-
sarà unità. Tutti diventeranno Uno. Dove TO AFFINCHÉ VENGA CORRETTO. Tormentare,
c’è Unità c’è Purezza, dove c’è Purezza maltrattare e fare violenza fisica sono prati-
c’è Divinità. che deleterie a cui non si deve mai ricorre-
Perciò, se volete ottenere la Divinità, do- re. SE VIVETE TUTTI IN UNITÀ E CONTEMPLA-

34 Mother Sai marzo - aprile 2008


Discorso 01-01-2008
TE COSTANTEMENTE DIO , OTTERRETE LA PU- e caos totali. Ovunque guardiate vedrete
REZZA E SWAMI VI DARÀ SICURAMENTE IL solo interminabili conflitti; il mondo odierno
DARµAN LÌ DOVE SIETE. (Applausi). Io ap- è pieno di egoismo e interesse personale.
partengo a tutti voi (applausi) e tutti voi Questi due, finché saranno predominanti,
appartenete a Me. Io non faccio differen- condurranno soltanto alla sconfitta. Voi siete
ze tra gli individui: tutti sono Miei e Io ap- tutti studenti dello ›rî Sathya Sai College e
partengo a tutti. TRA LE PERSONE POSSONO quindi dovete vivere all’altezza degli ideali
ESISTERE DELLE DIFFERENZE SOTTO CERTI delle Istituzioni Didattiche Sathya Sai. SE
ASPETTI, DA UN PUNTO DI VISTA MONDANO, MA LA GENTE LODA UNO DI VOI , STUDENTE DELLO
NON C’È ALCUNA DIFFERENZA A LIVELLO SPIRI- ›RÎ SATHYA SAI COLLEGE, PERCHÉ È UN BRA-
TUALE. VO RAGAZZO, IO NE SARÒ MOLTO CONTENTO.
Voi tutti vi guadagnate un buon nome e ciò
Siate pronti a lottare per la verità Mi procura una grande felicità. (Applausi).
Cari ragazzi! Voi siete venuti qui con un Non c’è niente di più grande che Io possa
grande amore per Swami. Che i vostri cuori desiderare e non lo chiedo per Me Stesso:
possano essere colmi d’Amore fino all’or- voi dovete guadagnarvi un buon nome per
lo! Dite sempre la verità. Nel farlo potrete il vostro stesso bene. Bangaru (Miei teso-
incontrare delle difficoltà, ma non importa; ri)! Comportatevi di conseguenza.
aderite alla verità e otterrete certamente il Ovunque vi troviate non dimenticate di con-
successo. Non abbiate mai paura di dire la templare il Nome Divino. Può trattarsi di
verità; per essa siate pronti a lottare. Sola- qualunque Nome come Râma, K©¹²a,
mente la verità trionfa (Satyameva jayate); Govinda, Nârâya²a, Madhusûdana,
quindi dite sempre la verità. La menzogna Trivikrama ecc. Nonostante i Nomi siano
vi procurerà solo una cattiva reputazione. diversi, Dio è solo Uno; è l’Essere Cosmico,
Aderite alla verità in tutte le circostanze e che ha migliaia di teste, occhi e piedi
coltivate l’Amore. La Verità è Amore e (Sahasra µîr¹â puru¹ah sahasrâk¹ah
l’Amore è Verità. Se vi lascerete guidare da sahasra pâd). Aderite alla verità e amate
questi due come dai due occhi, nella vita sempre.
riuscirete sempre. Adorare Dio ripetendo la
parola bhakti (devozione) con vuota retori- (Baba canta il bhajan: “Hari Bhajana
ca non serve a niente. Voi potete essere molto Binâ...” e continua il Suo Discorso).
intelligenti, potete anche aver acquisito una
vasta conoscenza, ma, se non sviluppate il Cantate i bhajan anche se gli altri
senso della discriminazione, tutta la vostra non condividono la vostra gioia
intelligenza e conoscenza si ridurranno a La gioia che ci deriva dal canto dei bhajan
zero. La discriminazione è quindi di impor- non si può ottenere in nessun altro modo;
tanza capitale. ANALIZZATE LA CORRETTEZZA c’è così tanta gioia nel cantare i bhajan e
O MENO DEL VOSTRO PUNTO DI VISTA E, SE SIE- nel lodare il Nome di Dio!
TE CONVINTI CHE SIA GIUSTO, ADERITEVI FINO Anch’Io so cantare i bhajan melodiosamen-
ALLA FINE. te, ma, al momento, non sto bene di gola. I
BHAJAN DANNO GRANDE GIOIA; ANCHE SE GLI
L’Essere Cosmico ha migliaia di piedi, ALTRI NON LA CONDIVIDONO, CANTATELI PER
occhi e teste VOSTRO DILETTO. IO NE SONO MOLTO FELICE.
Oggi il mondo è in uno stato di confusione (Rivolgendosi ai vecchi studenti, Swami

Mother Sai marzo - aprile 2008 35


Discorso 01-01-2008
prosegue: - N.d.T.) Quando pensate di par- Praµânti Nilayam, 1 gennaio 2008,
tire per tornare a casa? Ovunque andiate, la Sai Kulwant Hall,
Grazia di Swami è con voi in abbondanza; Capodanno 2008
domani distribuirò del prasadam a tutti voi.
(Tradotto dal testo inglese pubblicato da:
Possiate tutti tornare ai vostri luoghi di pro-
www.sssbpt.org)
venienza con dei ricordi gioiosi di questo
incontro divino.

36 Mother Sai marzo - aprile 2008


Dare agli altri sempre il meglio

(Continua)

(...) Il ragazzo ha proseguito raccontando un’altra esperienza.


Quando una volta Baba è andato a Bombay, ha dato l’interview a un gruppo di donne

Sotto la Veranda
volontarie e ha chiesto loro: “Che cosa fate?” “Swami, serviamo cibo ai poveri”, esse
hanno risposto. “Oh, capisco. E che qualità? Servite riso da 2 rupie o da 4 rupie?”
Ci sono due qualità di riso: una più economica che costa 2 rupie, l’altra, di qualità
migliore, da 4 rupie. “Serviamo riso da 2 rupie, Swami.” “Ma guarda un po’! Per voi,
per i vostri bambini, per i vostri mariti, comprate riso da 4 rupie, mentre ai poveri date
riso da 2 rupie. Questo non è servizio! Se distribuite ai poveri riso di scarsa qualità, essi
si ammaleranno; tuttavia non potranno affrontare le spese mediche. Molto male! Do-
vreste dare ai poveri il meglio che offrite a voi stessi e non ciò che viene scartato,
inutilizzato, rifiutato. Agli altri andrebbe dato sempre il meglio.” Questo ha detto Swami.
(Improvvisamente il condizionatore della casa dove si sta tenendo l’incontro, comincia
a emettere un cattivo odore. Anil Kumar, vedendo i nasi arricciati dei presenti, dice:)
“Potete chiudere la porta, se volete... Oh! È il condizionatore? Oh, sta partecipando e
commentando quel tipo di servizio. (Risate). Sta dicendo che servire in quel modo
puzza così! (Risate). Ci sta informando che bisogna migliorare le cose. Bene! E questo
perché non esiste materia che sia inerte. (Risate). Siccome tutto è energia, anche lui ha
il diritto di parlare nel suo linguaggio. Molto bene!”
Il ragazzo ha poi concluso il suo intervento con una bellissima considerazione: colui che
riceve, colui che dona e la cosa ricevuta sono la stessa cosa. Colui che riceve il cibo,
colui che offre il cibo e il cibo stesso sono divini. Questo è lo spirito, il marchio dietro il
servizio. Swami ha apprezzato moltissimo quanto detto.

(Tratto da Perle di Saggezza n.1 del 28 settembre 2002)

Mother Sai marzo - aprile 2008 37


Discorso 26-12-2007

Con la fede in Dio nella vita


si può ottenere tutto
“Un uomo in preda all’ira nome. Analogamente, se vi chiedete l’un
non è in grado di ottenere niente. altro come vi chiamate, ognuno dirà un
Egli commette errori, nome. Ma se Dio dovesse menzionare il
indulge in azioni peccaminose Proprio Nome direbbe: “ Aha¼
e viene evitato da tutti. Brahmâsmi” (Io sono Brahman).
L’Amore è Dio e Dio è Amore. Anche tutti noi dovremmo ripetere questo
Senza Amore l’uomo Nome, perché siamo tutti Incarnazioni del
non potrebbe esistere.” Divino Sé. Tutti i nostri nomi ci sono stati
dati dai nostri genitori. Non siamo nati con
Siamo noi i responsabili di ciò che vediamo un nome particolare. Coloro che non sanno
intorno a noi comprendere questa verità non sono in gra-
Nel mondo, specialmente al giorno d’oggi, do di condurre una vita felice.
è la mancanza d’Amore a essere responsa- Incarnazioni dell’Amore!
bile di tutte le divergenze, le discussioni e i In realtà, “Amore” è un altro nome di
conflitti. Brahman. Infatti, i nomi Amore, Âtma, Pre-
Molta gente dice che oggi il mondo è afflit- ma, Aha¼ e Brahman hanno tutti lo stesso
to dal dolore, dalle perdite e dalle difficoltà. significato. A questo mondo non esiste nien-
Io non Mi associo a questo modo di vedere t’altro che l’Amore, ma sfortunatamente voi
e vi dico che sono tutte solamente vostre non riuscite a capire che cosa sia, Lo consi-
illusioni. In effetti, in questo mondo, non ci derate una cosa relativa al mondo, qualcosa
sono né inquietudine né dolore. Io vedo di fisico, ma Esso non ha alcuna relazione
ovunque solo pace, pace e solo pace. Se con la sfera fisica. Esso è la Verità vera e
nei vostri cuori c’è pace, tutt’intorno a voi propria. Voi non siete una persona, ma tre:
potrete vedere solo pace. Inquietudine, do- quella che pensate di essere, quella che gli
lore, rabbia ecc. sono la reazione, il riflesso altri pensano che voi siate e quella che siete
e la risonanza del nostro stato interiore. Le realmente. Ciò che pensano gli altri è tutta
sofferenze e le difficoltà, la rabbia e l’in- immaginazione. L’unica Verità è il Sé den-
quietudine ce le facciamo e creiamo noi. tro di voi. Chi è questo Sé? È l’“Io”. Que-
Esse non sono fenomeni naturali di questo sto “Io” è lo stesso in tutti. I cristiani adora-
mondo. no la Croce, che è il simbolo che esorta la
gente a liberarsi dell’ego. Nessuno è diver-
L’unica Verità è il Sé dentro di voi so da voi; perciò dovete sempre attestare la
Quando qualcuno vi chiede come vi chia- Verità secondo cui tutti sono Uno (Il nu-
mate, gli rispondete dicendo qualche nome. mero 1 assomiglia alla parola inglese
(Swami, a questo punto, chiede a uno stu- “I”, che significa “Io” - N.d.T.). Coloro
dente seduto davanti a Lui come si chia- che nascono dal karma e crescono, e alla
ma. Il ragazzo risponde: “Vikas”. Swami fine muoiono (cioè i corpi fisici), non sono
continua: - N.d.T.) Questo non è il suo vero reali. Quindi, voi siete Brahman, in accor-

38 Mother Sai marzo - aprile 2008


Discorso 26-12-2007
do con la dichiarazione vedica: sempre più e) a mezzogiorno ci cade sotto
i piedi. L’ombra cresce e poi torna a re-
Aha¼ Brahmâsmi stringersi. Non dobbiamo quindi vederla er-
“Io sono Brahman”. roneamente come nostra base.
Incarnazioni dell’Amore!
Potete realizzare la Verità solo se credete di L’Amore è la qualità più importante in un
essere Brahman. Finché questo non acca- essere umano e la fede è la base di questo
drà sarete confinati ai diversi nomi Amore. La parola “Love” (parola inglese
(Ramanna, Krishnananna ecc.) che vi sono che significa Amore - N.d.T.) comincia con
stati assegnati dai vostri genitori a scopo di la lettera “L” che sta per “Lord” (in ingle-
identificazione. Certamente non siete venu- se: Signore - N.d.T.).
ti al mondo con alcun nome. Se qualcuno si
informa presso dei neogenitori sul nome del Tutta la creazione è la manifestazione
loro bambino appena nato è possibile che dell’Amore di Dio,
questi rispondano che al bambino non è stato dalla minuscola formica
ancora dato alcun nome. È chiaro che tutti i al potente elefante.
nomi ci vengono imposti da qualcuno e non Tutto è creazione di Dio.
sono innati. Essi servono all’identificazione
degli individui interessati. Miliardi e miliardi Non si muove foglia
di persone abitano questo mondo, ma nes- che Dio non voglia.
suna di esse sembra aver compreso la Veri- Chi non capisce questa verità
tà secondo cui esse sono Dio. Sfortunata- viene trascinato via dalla superbia
mente oggi viviamo le nostre vite con nomi dell’intelligenza e della discriminazione.
assegnatici da qualcuno. Che cos’è Ma nessuno,
Brahman? Brahman è l’“Io” che non nasce per quanto grande possa essere,
e non muore. Questa è l’unica Verità: gli sa che cosa lo attenda in futuro.
altri eventi vengono e vanno.
COME HA FATTO UN FILO D’ERBA A NASCERE?
Tutto avviene per Divino Sa¾kalpa SOLO PER VOLONTÀ DI DIO! ALLO STESSO
Per esempio, Io ho voluto creare questa MODO OGNI ESSERE UMANO NASCE SOLO PER
catena. (Swami crea una catena d’oro con VOLONTÀ DI DIO. Senza Dio non può esser-
le Sue Mani Divine – N.d.T.). Questa è stata ci creazione. Se guardate la terra durante
creata per Volontà Divina. Prima non c’era. l’estate essa ha un aspetto riarso, ma, quan-
Analogamente, in questo mondo tutte le cose do arriva la stagione delle piogge, la terra è
e gli esseri sono nati a causa della Volontà verde e coperta di piante. Da dove sono
(Sa¾kalpa). La Volontà Divina è la causa di spuntate? È successo a causa della pioggia,
tutta la creazione. Anche l’illusione (mâyâ) che è scesa dalle nuvole. Le nuvole si for-
ha avuto un suo ruolo perché è quando la mano a causa del sole. Il sole stesso ha ori-
Verità e mâyâ si incontrano che avviene la gine in Dio. Tutto nasce dunque da Dio:
creazione. Senza mâyâ non ci sarebbe cre- senza Dio non possono esserci né aria, né
azione. Mâyâ è come l’ombra di un essere sole, né pioggia, né piante. Sebbene siamo
umano, ma quest’ombra ci inganna. All’al- a conoscenza di questa verità, abbiamo la
ba la nostra ombra è lunga, ma poi, a mano tendenza a dimenticare Dio, mentre ricor-
a mano che il sole si alza, (essa si accorcia diamo tutto il resto. Questo non è corretto.

Mother Sai marzo - aprile 2008 39


Discorso 26-12-2007
NON DOVETE MAI DIMENTICARE DIO. DIMEN- per partecipare a una festa. Gesù si me-
TICARE D IO EQUIVALE A DIMENTICARE TUTTO scolò alla folla e non ci fu verso di trovarLo
IL RESTO PERCHÉ EGLI È LA CAUSA DI TUTTO. nonostante le intense ricerche. I genitori era-
SFORTUNATAMENTE OGGI STIAMO DIMENTICAN- no molto preoccupati. Alla fine Gesù tornò
DO LE FONDAMENTA, O CAUSA PRIMA, DELL’IN- dai propri genitori e, quando questi Gli chie-
TERO UNIVERSO . Se non ci sono fondamen- sero dove fosse stato, Egli rispose che si
ta non ci saranno neppure le mura, e senza era recato in un tempio lì vicino ad ascolta-
le mura non potrà esserci un tetto e non si re il discorso di un sacerdote. Il sacerdote
può vivere in una casa senza tetto. Perciò Gli aveva insegnato: “Solo Tu sei la Verità;
innanzitutto sono importanti le fondamen- ricordalo.” Da allora in poi, meditando co-
ta. Su di esse verranno poste le colonne su stantemente su questo insegnamento, Gesù
cui verrà posato il tetto. Sulla base di que- vagò a lungo da solo finché non arrivò vici-
sta analogia, la fiducia in se stessi rappre- no a un fiume ove erano seduti alcuni pe-
senta le fondamenta, la soddisfazione di sé scatori. Il primo fra loro che Gesù vide fu
è il muro, il sacrificio di sé è il tetto e final- Pietro. Gesù gli chiese: “Come ti chiami?”
mente la realizzazione del Sé è la vita. Quin- e questi disse: “Il mio nome è Pietro e que-
di, per ogni cosa devono esserci delle fon- sto è mio padre (indicando un anziano se-
damenta. Questa è una Verità basilare che duto là vicino, che stava tessendo una rete
ci stiamo dimenticando. da pesca). Gesù fece amicizia con Pietro ed
egli si lamentò: “Ieri siamo andati in cerca
Gesù, Incarnazione del Divino Sé di pesce per tutta la giornata, ma non ne
Gesù era figlio di Giuseppe e Maria. Maria abbiamo trovato neanche uno.” Gesù rispo-
lo portava in grembo quando Lei e Giusep- se: “Andate nel tal posto e ne troverete in
pe dovettero mettersi in viaggio per grandi quantità” e accompagnò i barcaioli
Betlemme per prendere parte al censimen- nella loro attività. Come Gesù aveva pre-
to ordinato dall’imperatore romano. Dovet- detto, essi riuscirono a prendere moltissimo
tero compiere tutto il viaggio a dorso d’asi- pesce e pensarono con meraviglia: “Gesù è
no. Fu un viaggio difficile e quando final- grande! Egli sa tutto.” Da quel momento in
mente arrivarono a Betlemme era già notte. poi essi Lo considerarono loro precettore.
Non c’era un luogo dove potersi riposare NONOSTANTE FOSSE GIOVANE DI ETÀ E DI ASPET-
ed erano stanchi. Giuseppe cercò ovunque TO, GESÙ ERA ANZIANO A SUFFICIENZA PER
un posto per dormire, ma non lo trovò. Alla QUANTO RIGUARDA LA SAGGEZZA. Quindi, tut-
fine vide una stalla e spiegò al padrone della ti, seguirono meticolosamente le Sue paro-
locanda che Maria stava per dare alla luce le. L’intera comunità dei pescatori trattò
un bambino. Questi, riluttante, li fece acco- Gesù come Maestro, con profondo rispetto.
modare in un angolo (della stalla) per tra- IN UN PRIMO MOMENTO ANCHE I GRANDI MA-
scorrervi la notte, ma quella stessa notte ESTRI SEMBRANO ESSERI UMANI NORMALI; A
Maria dette alla luce il bambino. Per il neo- MANO A MANO CHE SI RIVELANO, LA GENTE COM-
nato venne arrangiato un letto provvisorio PRENDE LA LORO VERA NATURA E SI RACCO-
con alcuni abiti vecchi e delle foglie secche, GLIE INTORNO A ESSI IN GRANDE NUMERO. QUE-
e Gli venne dato nome Gesù. Gesù crebbe STO ACCADDE ANCHE CON GESÙ. Grazie alla
sotto le cure amorevoli della Madre Maria. Sua guida e al Suo aiuto, i pescatori diven-
Quando Egli divenne un ragazzo, Giuseppe nero ricchi a seguito della pesca abbondan-
e Maria dovettero andare a Gerusalemme te e questo fece nascere invidia negli altri

40 Mother Sai marzo - aprile 2008


Discorso 26-12-2007
che si contendevano l’aiuto e la guida di TE NON POTÉ COMPRENDERE LA SUA DIVINI-
Gesù. Alcuni, diventati gelosi della Sua po- TÀ. Anche oggi alcuni hanno fede nella Di-
polarità, Lo considerarono un loro nemico vinità e altri no, taluni La esaltano e altri La
e andarono a riferire al Primo Sacerdote criticano, a seconda della loro fede. Se voi
che Egli non aveva poteri miracolosi e sta- credete che una pietra sia Dio, essa diven-
va ingannando la gente. Gesù fu convoca- ta automaticamente Dio. Gesù durante la
to e Gli venne chiesto: “Come hai ottenuto Sua vita fu sottoposto a numerose prove e
questi poteri?” Egli rispose: “Tutto questo tribolazioni e divenne il Salvatore e il Mes-
è Volontà Divina.” Gesù andava in giro con sia dei poveri e dei derelitti, che aiutò in
i Suoi discepoli predicando la Sua dottrina molti modi. Una volta, mentre attraversava
d’Amore e i Suoi princìpi morali. Gli venne il deserto, fu avvicinato da una povera don-
chiesto: “Chi sei?” ed Egli rispose: “Io sono na che Gli chiese del cibo. Egli le dette del
Gesù.” Irritati dal Suo comportamento e dai pane dicendole: “Prendi questo.” A chi Gli
Suoi insegnamenti, Lo condannarono a chiese da dove fosse venuto quel pane,
morte per crocifissione. Il Governatore, una Gesù rispose che era Volontà Divina. Non
persona d’animo gentile, non voleva però c’è niente di più grande della Volontà Divi-
che la sentenza di morte venisse eseguita e na. Tutto è Volontà di Dio. IL DOVERE PRI-
sottolineò che Egli era un uomo grande e MARIO DELL’UOMO È COMPRENDERE LA VO-
nobile e che stava per essere crocefisso LONTÀ DI DIO E SOTTOMETTERSI A ESSA.
senza alcuna colpa da parte Sua. Gli disse: COLORO CHE SVILUPPARONO FEDE NELLA VO-
“Tu sei un grande uomo; questa gente dal LONTÀ DI DIO VENNERO PROTETTI, MENTRE
cuore di pietra sta cercando di ucciderTi GLI ALTRI NON LO FURONO. QUINDI, LA FEDE
senza alcuna ragione.” Gesù rispose: “Sono È LA BASE DI TUTTO. Oggi la gente, avendo
contento che almeno tu abbia compreso che smarrito ambedue gli occhi della fede, è
sono una brava persona.” Alla fine, al mo- cieca. La fede è la base di tutta la creazio-
mento della crocifissione, Sua madre Ma- ne e a chi ha fede e amore tutto il resto
ria Gli andò vicino e cominciò a piangere, sarà dato in aggiunta; perciò, prima di tutto,
ma Egli la consolò, dicendo: “Madre, per- dovete ottenere la fede. MOLTI HANNO FEDE,
ché piangi? Questo corpo è come una bolla MA MANCANO D’AMORE E LA FEDE PRIVA DEL-
nell’acqua; lascia pure che ne facciano L’AMORE NON SERVE A NIENTE. AMORE E
quello che desiderano. Tu pensi che questa FEDE DEVONO ESSERE COME POLI MAGNETICI
gente stia cercando di ucciderMi, ma Io non CHE SI ATTRAGGONO RECIPROCAMENTE.
conoscerò la morte. Nessuno può
ucciderMi.” Maria replicò: “Non sei Tu fi- L’infinito potere della Fede
glio di questo corpo?” Gesù rispose: “Cer- Incarnazioni dell’Amore!
tamente! A livello fisico Io sono imparenta- Innanzitutto sviluppate la fede. Senza fede
to con te come figlio, ma Io sono “Io” sol- non può esserci vita. A volte la fede è detta
tanto e voi siete tutti Miei figli, siete tutti anche “Sé”. Senza “Sé” non potete aiutare
Incarnazioni della Divinità.” COSÌ GESÙ, gli altri. Soltanto quando c’è fede, nella vita
AVENDO SUPERATO TUTTE LE PROVE, RAGGIUN- si può ottenere tutto. Persino oggi ci sono
SE IL PIÙ ALTO LIVELLO DI SPIRITUALITÀ. EGLI molti che hanno progredito nella vita con
NON ERA UNA SEMPLICE FORMA UMANA, MA, IN una ferma fede in Gesù. Alcuni acquistano
VERITÀ , L’INCARNAZIONE DEL DIVINO SÉ. la fede quando i loro desideri vengono sod-
PURTROPPO, ALLORA COME OGGI, CERTA GEN- disfatti, ma, se i loro desideri vengono

Mother Sai marzo - aprile 2008 41


Discorso 26-12-2007
disattesi, la perdono. Questo tipo di atteg- mondo? Qual è la loro utilità per il mondo?
giamento non è una buona cosa. MANTE- In effetti il mondo non trae beneficio da una
NETE LA VOSTRA FEDE SALDA, INDIPENDENTE- classe istruita e tali persone fanno più dan-
MENTE DAL FATTO CHE I VOSTRI DESIDERI no che bene. Più che l’istruzione è la vita
VENGANO ESAUDITI O MENO, E PROTEGGETE- spirituale a proteggere una persona in tutti i
LA ATTENTAMENTE. LA FEDE PUÒ FARE MERA- modi. Se siete privi di visione spirituale tut-
VIGLIE; PUÒ RIDARE LA VISTA A UN CIECO E ta la vostra istruzione e i titoli accademici
FAR PARLARE UN MUTO. Non dubitate assolu- sono un puro spreco; il loro valore è zero.
tamente del potere della fede. Certi eventi Quindi colmate la vostra vita di devozione
che accadono nel mondo possono scuotere per Dio e maturare il concetto: “Io non sono
la vostra fede in Dio, ma, se vi aggrappate questo corpo: questo è un abito che sto in-
saldamente a essa, potete affrontare qua- dossando. Dentro di me c’è Dio che con-
lunque situazione con coraggio. Persino in duce la mia vita.” Dio è in voi, con voi, at-
questo momento alcuni considerano que- torno a voi, sopra di voi, sotto di voi. (Forte
sto Corpo (Swami si riferisce a Se Stesso applauso).
– N.d.T.) come quello di un uomo comune; Sviluppate una fede assoluta nella Divinità,
se così fosse, come potrebbero essere rag- dopodiché nella vita potrete ottenere qua-
giunti tutti questi risultati sovrumani? No, lunque cosa.
no, pensare in questo modo è un errore.
Questo Corpo può sembrarvi una comune La Fede e l’Amore devono essere le vostre
entità fisica, ma è colpa della vostra visio- qualità primarie
ne, non della Mia. Nella vostra percezione Cari studenti!
c’è qualcosa di errato; è un errore del vo- Voi siete dei frutti ben maturi, ma la frutta
stro modo di vedere, non del Mio. Perciò deve contenere un succo dolce. Senza quel
correggete la vostra visione e sviluppate una succo dolce essa non si può considerare frut-
percezione corretta. Se voi state bene, sto ta. Dovete avere tutti il dolce succo del-
bene anch’Io. (Forte applauso). l’Amore. Se non c’è il succo dolce la gente
assaggerà appena il frutto e subito lo getterà
Voi siete i Miei strumenti e Io sono via. Quindi dovete colmare i vostri cuori del
in voi a condurre la vostra vita succo dolce dell’Amore. Sviluppate la fede
Voi siete tutti in Me: questa è la verità fon- in Dio, qualunque siano il Nome e la For-
damentale. IO REALIZZO ALCUNE COSE UTILIZ- ma. Egli ha molti nomi, ma Dio è soltanto
ZANDO VOI COME MIEI STRUMENTI. INFATTI HO Uno. I gioielli possono essere molti, ma l’oro
BISOGNO DI STRUMENTI PER PORTARE AVANTI è uno; perciò non dovete perdere di vista
LA MIA MISSIONE . PER QUESTO VI STO PLA- l’oro, perché senza oro non si può fare al-
SMANDO COME TALI. (Forte applauso). cun gioiello. ACQUISITE LA FEDE COME VOSTRA
Impartendo educazione, conoscenza e sag- QUALITÀ PRIMARIA, INDIPENDENTEMENTE DAL
gezza, Io vi sto facendo sviluppare tutti FATTO CHE ESSA VI PORTI I RISULTATI DESIDE-
come Miei strumenti. Possiate quindi con- RATI O NO, E A ESSA AGGIUNGETE L’AMORE.
durre tutti una vita utile con una salda fede “Io sono voi e voi siete Me; voi e Io siamo
in Dio! Voi pensate che l’istruzione e i gradi Uno.” (Forte applauso).
accademici vi abbiano aiutati a fare strada
nella vita, ma questa visione non è per niente Ekoham bahusyâm
corretta. Quante persone istruite ci sono nel L’Uno ha voluto diventare i molti.

42 Mother Sai marzo - aprile 2008


Discorso 26-12-2007
Chiunque realizzi questa Unità raggiunge Voi spesso parlando di qualcuno dite: “Quel-
una beatitudine totale. Ogni studente deve lo è un uomo”, oppure: “Quella è una si-
acquisire la fede in Dio. Io sono sicuro che gnora”; no, no, questo non è il modo cor-
gli studenti non siano venuti a far parte di retto di definire la gente.
questa Istituzione soltanto per avere Uomini o donne, tutti sono Uno; siate
un’istruzione e dei titoli accademici. Essi equanimi con tutti.
sono venuti qui per apprendere gli Insegna- Il Signore K©¹²a nella Bhagavad Gîtâ di-
menti di Swami. Se seguirete tali Insegna- chiara:
menti con una salda fede in Swami, otter-
rete il successo in tutte le vostre imprese. Mamaivâ¼µo jîvaloke
Dovete avere fede negli Insegnamenti di jîvabhûta sanâtanah
Swami, dovete amarli, adorarli e seguirli. “L’eterno Âtma in tutti gli esseri
(Baba canta il bhajan: “Hari Bhajan è parte della Mia Essenza”.
Binâ Sukha ›ânti Nahin” e continua il
Suo Discorso - N.d.T.). Voi tutti siete parti di Me. Voi e Io siamo
Uno; non siete differenti da Me. Io sono in
Importanza del Nâmasmara²a voi, con voi, sopra di voi, sotto di voi e
Quando cantate i bhajan, voi sperimentate intorno a voi; acquisite questo spirito di
pace e felicità. Quindi fate il Nâmasmara²a Unità e date un senso alla vostra vita. Spe-
(la ripetizione del Nome di Dio) costante- ro di essere stato chiaro. Quando tornate a
mente nel vostro cuore. Potreste non esser casa vostra non dovete pensare: “Swami è
capaci di fare japa (ripetizione a bassa voce là e io sono qui”! Dovete sempre alimenta-
del Nome o di un mantra), dhyâna (la me- re questo modo di sentire: Egli è con me, in
ditazione) o yoga, ma fate il Nâmasmara²a. me, intorno a me, sopra di me e sotto di
Non c’è via più facile del Nâmasmara²a me.
per essere in comunione con Dio e tutti pos- Tutti sono Uno! (Forte applauso).
sono farlo: i bambini, gli adulti e gli anziani.
Continuate quindi a fare il Nâmasmara²a
per tutta la vita. Potete studiare e ottenere Praµânti Nilayam, 26 dicembre 2007,
dei titoli, ma cantate anche i bhajan. Sai Kulwant Hall

Non c’è altro che Dio (Tradotto dal testo inglese pubblicato da:
Non dovete considerare Gesù un comune www.sssbpt.org)
mortale; dovete invece vedere Dio in Lui.

Mother Sai marzo - aprile 2008 43


Dio è infinito: che cos’è l’uomo in confronto?
Domande & Risposte

D. - Swami, andiamo sempre di fretta. Dobbiamo correre in tanti posti per rimanere al
passo con il tempo e la carriera. In questo tipo di vita veloce, è possibile essere spiri-
tuali? Possiamo “aver fretta” anche in campo spirituale?
R. - Molti dei mali attuali sono dovuti a tre fattori assai diffusi: hurry, worry e curry
(fretta, ansia, alimentazione sbagliata). La fretta genera spreco e lo spreco genera
ansia. Perciò, non abbiate fretta. La pazienza è importantissima, essenziale. Nella Mia
precedente Incarnazione a ›irdi, sottolineavo l’importanza di µraddâ, sincerità, e saburi,
pazienza. È molto facile vedere persone che corrono per prendere un treno o un auto-
bus per andare in ufficio. Aspettate anche a lungo, in fila, per entrare in un cinema, ma
quando siete qui cominciate a guardare l’orologio chiedendovi perché Swami non sia
ancora uscito per il darµan! Quindi, ci vuole una notevole pazienza per sperimentare la
beatitudine. Perché ogni cosa accada, c’è un momento giusto, prestabilito e prefissato
da Dio. Arjuna dovette attendere fino all’età di settantaquattro anni per poter ascoltare
la Bhagavad Gîtâ dal Signore K©¹²a, benché i due fossero vissuti vicini e in stretti
rapporti per anni. Quindi, anche voi dovreste attendere. Non dovreste pensare: “E
allora? Perché Swami non mi parla?” Al momento giusto, farò la cosa appropriata per
voi. Il frutto cade al suolo subito dopo essere maturato, staccandosi da solo dal ramo.
Dovrete attendere finché non sarà giunto il vostro momento. Non potete e non dovre-
ste aver fretta nella spiritualità.
D. - Swami, la tendenza predominante oggi è guadagnare sempre più soldi. L’ego e
l’orgoglio stanno crescendo oltre ogni controllo. Quale soluzione potresti consigliarci
riguardo a questa tendenza?
R. - Come la terra ruota intorno al sole, così, attualmente, l’uomo gira attorno al dena-
ro. In realtà, il denaro può darvi soltanto agi e comodità. Ci sono molte cose che il
denaro non può dare. Con il denaro potete gustare cibi deliziosi in un hotel a cinque
stelle, ma può esso darvi l’appetito? Potete acquistarvi un letto meraviglioso, ma anche
il sonno? Può procurarvi le più recenti e costose medicine, ma può il vostro denaro
prolungare la vita a un moribondo? Voi siete convinti che il denaro faccia molte cose,
ma non è vero. Esso vi conduce ai vizi. Invece voi avete, tutti, due importanti risorse:
head (testa) e heart (cuore). La testa porta con sé il senso di responsabilità. Possiede
tutta la conoscenza di prav©tti (il mondo materiale), ma è nel cuore che è custodito
niv©tti (il vero risveglio interiore). I valori, come il sacrificio, la verità, la carità, l’amore
e la compassione, scaturiscono dal cuore. Tutto quello che trovate all’esterno è soltan-
to “art” (qualcosa di artificioso - N.d.T.); “heart” (il cuore) è all’interno! Non la-
sciatevi illudere dall’artificiosità esterna. L’aria che ottenete azionando molti ventilato-
ri è nulla in confronto a quella prodotta dal vento naturale. L’acqua di una cisterna, di
un fiume o di un lago non è paragonabile a quella che può scendere dal cielo. Dio è
infinito: che cos’è l’uomo in confronto? Perché, dunque, siete egoisti e orgogliosi?
Quale motivo avete di esserlo? Le montagne possono essere molto elevate, ma l’ac-
qua scorre solo verso il basso. Similmente, per quanto sia elevata la vostra erudizione

44 Mother Sai marzo - aprile 2008


o la posizione che occupate, se siete pieni di egoismo e di orgoglio, siete destinati a cadere
presto. La luce, invece, si dirige verso l’alto. Allo stesso modo, il fuoco della conoscenza
vi porta in alto. Di fatto, l’uomo moderno è peggiore di un gatto o di un cane. Almeno
questi, quando stanno male, si astengono dal mangiare: digiunano. L’uomo è sempre pronto
a far festa (in inglese: feast - N.d.T.), anche quando sta male. Egli non sceglie mai il
digiuno (in inglese: fast - N.d.T.): gli piace solo far festa. È questo il motivo per cui si
ammala di frequente. Il ciclo della creazione si basa sui tre gu²a (attributi della natura) di
tamas (inerzia), rajas (attività) e sattva (stabilità, purezza). Essi sono rappresentati da
Brahmâ, Vi¹²u e ›iva, rispettivamente il Creatore, il Conservatore e il Dissolutore. Fra
le 8.400.000 specie, l’essere umano è davvero speciale. Egli è benedetto da Dio, il suo
Creatore, con il dono della mente e dell’intelletto. Tuttavia, l’uomo è diventato così egoi-
sta e pieno d’orgoglio, da eccepire, mettere in dubbio, e perfino negare l’esistenza di Dio.
Questo è il messaggio insegnatoci dall’episodio di Mohinî e Bhasmâsura che trovate nella
nostra epica. C’era un demone, di nome Bhasmâsura, che fece penitenza e ottenne la
grazia di ›iva. Egli chiese e ricevette il potere di ridurre in cenere qualunque persona
sulla cui testa posasse la mano. Accecato dal nuovo potere concessogli, Bhasmâsura
cominciò a posare la mano, in maniera indiscriminata, sulla testa di tutte le persone che gli
capitavano a tiro. Naturalmente, per il potere concessogli dal Divino, quelle persone mo-
rivano ed erano incenerite. Alla fine, tronfio d’egoismo e di crudeltà, desiderò posare la
mano anche sulla testa di Colui che gli aveva dato il potere: ›iva! Allora, il Signore Vi¹²u
assunse le sembianze di un’affascinante danzatrice, Mohinî, e cominciò a ballargli davan-
ti. Egli fu talmente rapito dalla sua bellezza che prese a danzare con lei, ripetendone i
movimenti. Durante la danza, Mohinî pose improvvisamente le mani sulla propria testa e
Bhasmâsura fece lo stesso! Non appena si mise le mani sulla testa, cadde morto. Questo
significa che l’uomo va in rovina se nega Dio. L’uomo d’oggi è simile a Bhasmâsura. Fa
del male alle persone che lo aiutano. Tutto quello che dice, pensa e fa, è pieno di egoismo.
Ha perduto il senso di discriminazione, che è universalmente valido e benefico. Non ha
più le qualità divine della verità, della pace e dell’amore. Questo è il peccato. Gli mancano
le qualità divine e possiede quelle demoniache della gelosia, della fierezza e dell’odio.
Uccide (in inglese: kills - N.d.T.) la conoscenza, mentre deve “abilitare” (in inglese:
skill - N.d.T.) la sua conoscenza per mantenere l’equilibrio. Questa è la causa di tutti i
suoi problemi. Egli toglie la lettera “S”, che sta per Sai, dalla parola “skill” (capacità,
abilità, talento) e perde l’equilibrio. L’ego, l’avarizia, la gelosia, e le altre cattive qualità,
sono causate da âhâra, vihâra, sa¼parka: cibo, compagnia e interazione. Quando vi
controllerete e vi disciplinerete, troverete la soluzione.

(Tratto da Satyopani¹ad n. 3 del 20 aprile 2003)

Mother Sai marzo - aprile 2008 45


Discorso 22-11-2007

La realizzazione dell’unità
è il segno della vera istruzione

“L’uomo si impegna duramente forniamo acqua e cure mediche anch’esse


giorno e notte soltanto totalmente gratuite a milioni di persone. In
per guadagnare denaro. effetti, invece di prendere dai nostri studenti,
Perché deve sprecare noi diamo loro qualcosa e aiutiamo quelli
tutto il suo tempo bisognosi in ogni modo possibile.
in tale futile attività?” Soltanto quando comprendete questa veri-
tà e vi comportate di conseguenza potete
Incarnazioni dell’Amore! diventare dei veri studenti. Noi trattiamo i
Non è cosa degna dell’uomo trascurare ciò nostri studenti come figli. (Forte applauso).
che deve fare e impegnarsi (invece) in atti- L’istruzione è una vostra proprietà; non do-
vità inutili, sprecando così tempo e fatica. Il vete considerarla un mezzo per mantener-
tempo è sacro ed eterno. Sprecare il tempo vi e sostentarvi in questo mondo. L’istru-
equivale a sprecare la vita. Voi siete studen- zione non è intesa solo ad aiutarvi a con-
ti; dovete diventare guide degli altri. durre una vita nel mondo, perché anche gli
analfabeti possono tirare avanti in un modo
I Valori Umani manifestano la vera na- o nell’altro. A che cosa servono i vostri vari
tura dell’uomo titoli accademici, come l’M.A., l’M.B.A.,
Ogni essere umano ha dei desideri. È dove- l’M.Sc. e tutta la vostra istruzione, se li usate
re degli studenti controllare i propri deside- per sbarcare il lunario come fanno gli anal-
ri, perché il controllo dei desideri è il mar- fabeti? L’istruzione moderna può essere di
chio che contraddistingue uno studente. I qualche aiuto all’uomo nel condurre una vita
desideri arrivano uno dopo l’altro, in un fiu- terrena esteriore, ma in essa non c’è niente
me senza fine. Lo scopo di uno studente che sostenga la vita interiore. Ciò che so-
deve essere quello di controllarli. La radice stiene la vita interiore dell’uomo è l’aderen-
di Vidyâ è “Vid”, che indica la Luce della za alla Verità, alla Rettitudine, alla Pace, al-
Conoscenza. Pertanto Vidyâ è ciò che ci l’Amore e alla Non violenza. Questi cinque
conferisce la Luce della Conoscenza e ci valori costituiscono la natura vera di un es-
rende palese la strada sulla quale si trova sere umano.
l’oscurità dell’ignoranza. Quindi, studenti! La Verità è alla base di tutti questi valori.
Dovete diventare degli ideali per tutti. NOI
ASSISTIAMO I NOSTRI STUDENTI CON GRANDE La Creazione emerge dalla Verità
AMORE AFFINCHÉ CRESCANO FINO A DIVENTARE e si fonde nella Verità.
PERSONE IDEALI. Le istituzioni esterne richie- C’è un luogo nel cosmo
dono un’enorme quantità di denaro per im- in cui la Verità non esista?
partire l’istruzione agli studenti, mentre noi Visualizzate questa Verità
ai nostri studenti non chiediamo neanche un pura e incontaminata.
naya paisa (monetina indiana - N.d.T.).
Noi non solo offriamo istruzione gratuita: Dio è il Creatore di tutti gli esseri viventi del

46 Mother Sai marzo - aprile 2008


Discorso 22-11-2007
mondo, dalla formica all’elefante. Anche le dimentichiamo, diventiamo vittime di tutti i
formiche che si vedono nascono dalla Vo- problemi e le difficoltà.
lontà di Dio. Niente può accadere senza la Voi ripetete il Nome di Dio, ma dove pen-
Volontà di Dio. Per questo Tyâgarâja disse: sate che Egli sia realmente? Dio è con voi,
“Oh, Râma! Nella Tua forma pura e imma- in voi, dietro di voi e intorno a voi. VOI
colata dell’Amore, Tu risiedi in tutti gli es- SIETE DIO. DOVETE MATURARE UNA FEDE AS-
seri, dalla formica a Brahmâ, ›iva e SOLUTA IN QUESTA VERITÀ. Dio non vi lascia
Keµava. Ti prego, sii anche il mio protetto- per andare da qualche altra parte; Egli è
re!” presente sotto forma di Âtma in tutti i mi-
liardi di persone (esistenti). Noi vediamo
Non dimenticate il Principio Fondamenta- nomi e forme differenti, ma, nonostante
le della creazione ciò, il principio dell’Âtma è lo stesso in tutti.
Voi siete consapevoli di quanto siano vere
le parole di questo canto, eppure quando Ekam sat viprâ bahudhâ vadanti
una formica vi morde la uccidete immedia- La Verità è Una, ma i saggi
tamente! Invece, se Brahmâ si manifesta si riferiscono a Essa con nomi diversi.
davanti a voi, Gli offrite i vostri omaggi con
le mani giunte. Dovete comprendere che lo I gioielli sono molti, ma l’oro è uno. Potete
stesso Âtma è presente in tutte le creature avere tutti i diversi tipi di gioielli, ma se li
anche se esse hanno forme diverse. Coloro fondete si trasformeranno tutti in oro.
che hanno fede nell’unicità dell’Âtma non Quindi, incarnazioni del Divino Âtma!
incontrano mai alcuna difficoltà in alcun luo- Cercate di conoscere il Principio Fonda-
go. Tutto è a disposizione di una persona mentale.
che ha fiducia nel proprio Sé. Tutti i deside-
ri dell’uomo servono soltanto il suo piccolo Le Mie Parole, le Mie Azioni e la Mia
ego che vuole tutto per sé. “Questo è il mio Vita Stessa sono per il vostro benessere
corpo, questa è la mia testa, questa è la mia Voi potete pensare che voi, vostra madre e
mente.” Chi è che dice “mio”? Quando dite vostro padre siate differenti, ma, in effetti,
“il mio corpo”, sapete che lo è oggi e do- voi tre siete uno. Pertanto non dovete mai
mani. Dov’è il vostro corpo dopodomani? pensare di essere diversi l’uno dall’altro. Un
Avete tanta fiducia nel vostro corpo e gli uomo con una mente duale è mezzo cieco.
siete così attaccati, eppure esso non vi ap- Quindi, non abbiate una mente duale.
partiene! Il corpo è un dono di Dio. (Baba L’istruzione che acquisite oggi non è soltan-
mostra ora un fazzoletto – N.d.T). Questo to per il vostro bene; è per il bene dei vostri
è un fazzoletto. Da dove è venuto? Dal cie- simili e anche degli animali, degli uccelli e
lo? No, no, è venuto dal cotone. Col cotone delle altre creature. Voi dovete aiutare tutti i
si fa il filo e col filo si fa la stoffa, per cui tipi di esseri viventi: solo così potete defi-
non può esserci filo senza cotone, né stoffa nirvi davvero istruiti. Se incontrate qualcu-
senza filo. Perciò, se vogliamo un fazzolet- no che nutre inimicizia nei vostri confronti,
to, abbiamo bisogno sia del cotone sia del dovete salutarlo con amore, dicendo: “Ciao,
filo. Proprio come il cotone è la base della salve!” Amate tutti, non odiate nessuno.
stoffa, c’è una base fondamentale per tut- Nessuno prova odio per Swami. Forse vi
to. Non dobbiamo dimenticare il Principio chiedete se ci sia qualcuno che non piaccia
Fondamentale della creazione. Quando Lo a Swami. Tutti ricevono il Mio Amore; il

Mother Sai marzo - aprile 2008 47


Discorso 22-11-2007
Mio Amore è presente in tutti. Io non nutro verità in questo mondo non si vede niente
odio verso nessuno, non causo danno a nes- di male. Ovunque guardiate c’è solo il bene.
suno e non inganno nessuno. Tutti Mi ama- DATO CHE NON COMPRENDETE CORRETTAMEN-
no perché in Me il sentimento di unità è TE IL SIGNIFICATO DEL BENE, VEDETE IL MALE IN
saldo. In effetti tutta l’umanità Mi ama e Io ESSO. IL MALE CHE VEDETE È DOVUTO SOLTAN-
amo tutto il genere umano. SOLTANTO CO- TO ALLA DIFFERENZA DI TEMPO. IL BUON CIBO
LORO CHE MANCANO DI FEDE PENSANO CHE CHE MANGIATE OGGI DIVENTA MATERIALE DI
SWAMI POSSA AVERE SENTIMENTI DI ODIO. LA SCARTO DOMANI MATTINA; CIÒ CHE È FRUTTA
LORO È UNA MERA ILLUSIONE; IN ESSA NON C’È (PHALA) OGGI, DIVENTA ESCREMENTO (MALA)
VERITÀ. TUTTE LE MIE PAROLE, TUTTE LE MIE DOMANI. SE COMPRENDETE QUESTA RELAZIONE
AZIONI E LA M IA STESSA VITA SONO PER IL CAPIRETE L’UNITÀ DEL BENE E DEL MALE. L’Uni-
VOSTRO BENESSERE. (Forte applauso). tà è Divinità. Dio è presente in ogni cosa,
Dovete comprendere questo principio e aver non c’è luogo in cui Dio non esista e nessu-
fede in esso. Se sviluppate la fede, l’Amore no ha il diritto di dire che Dio è qui e non là.
si manifesterà da solo. Quando avete fede e Esiste una sola cosa ed è la Divinità. Noi
amore tutte le vostre aspirazioni vengono immaginiamo molte forme dell’unica Divi-
soddisfatte. Quindi, amore e fede sono im- nità e così creiamo confusione nel mondo.
portantissimi nella vita dell’uomo. Tutte le La ragione di questa confusione è il fatto
altre cose che accadono nel frattempo sono che consideriamo gli individui separati l’uno
come nuvole passeggere che vanno e ven- dall’altro. Queste differenze individuali do-
gono e non dovete dar loro importanza. Voi vrebbero venir abbandonate in qualche
dovete proteggere con cura l’amore e la fede. misura. TUTTA L’ISTRUZIONE CHE ACQUISITE È
La fede è l’immagine dell’Amore che è la INTESA ESCLUSIVAMENTE AD AIUTARVI A LIBE-
vera e propria forma di Dio. L’Amore è Dio, RARVI DELLE DIFFERENZE INDIVIDUALI. Quan-
vivete nell’Amore. La Verità è Verità e non do vedete l’Unità in questa relazione, allora
cambia mai. Quindi, la Verità è Dio. Non tutto diventa Uno.
pensate mai che Dio sia separato da voi.
Egli non è separato dal mondo perché il mon- Le religioni sono molte,
do intero è la Sua forma. Dovete ricordare ma la meta è una.
costantemente questo Principio di Unità. Le stoffe sono molte,
ma il filo è uno.
Comprendete l’Unicità del Principio Gli esseri sono molti,
dell’Âtma ma il respiro è uno.
Cari studenti!
Voi leggete libri di vario genere e tutti con- Qui sono sedute molte persone. Esse non
tengono le lettere dello stesso alfabeto. Si sono individui separati. Soltanto i corpi sono
possono scrivere libri voluminosi usando separati, ma la Divinità presente in tutti è
soltanto ventisei lettere. Voi avrete visto de- solo una. Quindi dovete considerare divino
gli avvocati che portano libri grossissimi. chiunque vediate. Amate ogni persona con-
Ebbene, alla base di tutti quei libri c’è lo siderandola un’incarnazione della Divinità.
stesso alfabeto. In modo simile, la base di A causa dell’illusione che deriva dall’attac-
tutto è Dio, sia che si tratti di salute, con- camento al corpo, voi vedete delle differen-
tentezza, agiatezza o comodità. Dio è la base ze individuali. Tutti i vostri problemi sono
di tutto, anche del bene e del male, ma in causati soltanto da questa illusione; perciò

48 Mother Sai marzo - aprile 2008


Discorso 22-11-2007
voi stessi siete la causa dei vostri problemi. SONO CHE FRATELLI E SORELLE E INOLTRE
Il bene e il male nascono solo dalla vostra ESSI NON SONO SEPARATI: SONO TUTTI UNO.
mente. La mente è soltanto una, ma vi gio- Se la penserete così, in questo mondo ve-
ca ogni tipo di inganno. Tutta la vostra istru- drete l’unità totale. Potete pensare che nel
zione e tutti i vostri diplomi hanno l’unico mondo ci sia la diversità, ma non esiste nien-
scopo di farvi comprendere che il Principio te del genere. C’è soltanto unità. Se instal-
dell’Âtma è Uno. liamo saldamente il Principio dell’Unità nel
cuore, troveremo unità dovunque. SUPPO-
Ekameva advitîya¼ brahma NIAMO CHE AMIATE UNA RAGAZZA: CHI È QUE-
Dio è Uno senza secondo. STA RAGAZZA? ELLA NON È SEPARATA DA VOI,
È COME AMARE VOI STESSI. SE LA CONSIDERA-
E voi dovreste salvaguardare con attenzio- TE SEPARATA DA VOI, LA DEFINITE VOSTRA “MO-
ne questa verità nel cuore. Potete pensare GLIE”, MA SE PENSATE IN TERMINI DI UNITÀ
che alcuni provino inimicizia verso di voi, ENTRAMBI SIETE UNO. Dovreste compren-
ma il vedere un cambiamento negli altri è dere chiaramente questo Principio di Uni-
dovuto soltanto ai vostri sentimenti. Altri- tà. Nonostante la diversità delle forme, esi-
menti, negli altri non c’è cambiamento. Tutto ste il sottostante Principio dell’Unità.
in questo mondo è reazione, riflesso e riso-
nanza, ma la realtà è solamente una. Se ab- Una persona veramente istruita riconosce
biamo questo sentimento verremo riempiti l’Unità di tutti
di un’immensa beatitudine. Voi vi chiedere- Incarnazioni dell’Amore! Studenti!
te perché Swami sorrida sempre beatamen- Dovete diventare tutti ideali. Se voi diven-
te: Io sorrido sempre perché considero tutti tate ideali, anche altri lo diverranno. Perciò
Uno. La vostra gioia è il Mio cibo e anche non rilevate alcuna diversità tra “mio” e
voi dovete ottenere questa beatitudine. L’al- “tuo”. Tutti sono uno; siate equanimi con
tro giorno i nostri ragazzi hanno recitato una tutti. Questo dovete ricordarlo sempre; solo
commedia che Mi ha riempito di gioia. Tut- allora potrete essere definiti veri studenti,
ti sono Uno. Noi diciamo “io e noi”; da dove altrimenti vi si potrà chiamare semplicemente
viene questo “noi”? Viene da “io”, perché persone colte, ma non sarete veramente
senza “io” non può esserci alcun “noi”. Quin- istruiti. TRA UNA PERSONA ISTRUITA E UNA COLTA
di “io” (in inglese: “I” – N.d.T.) è sola- C’È MOLTA DIFFERENZA. CHE COSA SIGNIFICA
mente uno; se lo tagliate a metà diventa una “PERSONA ISTRUITA”? UNA PERSONA VERAMEN-
croce. (Swami si riferisce alla parola “I”, TE ISTRUITA È QUELLA CHE RICONOSCE L’UNITÀ
che è la traduzione inglese del pronome DI TUTTI. L’istruzione moderna fornisce sol-
italiano “io”. Si tratta di un’unica lette- tanto una conoscenza tratta dai libri, men-
ra, e inoltre della lettera “I” che è simile tre ciò che ci fa comprendere il Princìpio
al numero 1. Essa è a forma d’asta e se si dell’Unità e illumina il nostro cammino è
taglia in mezzo con una linea diventa una Vidyâ (la Luce della Conoscenza). Senza di
croce - N.d.T.). CHE SIGNIFICATO HA LA CRO- essa, dovremo vivere nell’oscurità dell’igno-
CE? ESSA SIMBOLEGGIA UN TAGLIO DELL’IO IN- ranza.
DIVIDUALE. N OI DOBBIAMO QUINDI CONSIDE- Incarnazioni dell’Amore!
RARE TUTTI COME UNO, DOBBIAMO COLTIVARE SVILUPPATE L’AMORE PER DIO. SE DIRIGETE IL
IL SENTIMENTO DI UNITÀ E CONSIDERARE TUTTI VOSTRO AMORE VERSO LE COSE DEL MONDO ,
FRATELLI E SORELLE. DAPPERTUTTO NON CI ESSO CAMBIERÀ DI CONTINUO. L’Amore è uno

Mother Sai marzo - aprile 2008 49


Discorso 22-11-2007
soltanto; focalizzatevi sul Principio dell’Uni- Per avere una vita felice dovete osservare
tà e sperimentate la Beatitudine. Conside- il Principio di Unità. Quando si segue que-
rate tutti coloro che incontrate come fratelli sto principio, non ci sono differenze, colle-
e sorelle. re o errori.
Qualcuno si rivolse a un’assemblea pubbli- IN ME TUTTO VA BENE, NON SOLTANTO IL MIO
ca dicendo: “Fratelli e Sorelle eccetto una.” CORPO, MA TUTTO. LA MIA MENTE NON VA-
Quando gli fu chiesto il perché, rispose che CILLA DI QUA E DI LÀ. IL CORPO PUÒ SUBIRE
quell’una era sua moglie. Ella è divenuta DEI CAMBIAMENTI, MA IO RIMANGO IMMUTATO.
vostra moglie perché le avete annodato il Alcuni chiedono: “Swami, com’è che Tu sei
ma¾gal sûtra (cordone sacro indossato sempre sorridente? Non hai alcun dispiace-
in India dalle donne sposate – N.d.T.); re?” Nessun dolore può mai toccarMi. Ciò
senza di esso non ci sono né un marito né che deve accadere, a suo tempo accadrà;
una moglie. se, inutilmente, ve ne preoccupate, potrete
Quindi tutti sono uno. Vivete in unità senza forse evitarlo? Se vi angustiate, i vostri pro-
farvi influenzare da alcuna differenza e, an- blemi aumenteranno. Perciò non dovete
che se possedete poco, dividete tutto con i permettere che le preoccupazioni si avvici-
vostri simili. Arjuna ottenne la mano di nino a voi. Una volta che avrete permesso
Draupadî durante uno Svaya¼vara (ceri- a una preoccupazione di penetrare nella
monia in cui la sposa sceglie lo sposo – vostra mente, essa non vi lascerà più.
N.d.T.). Quando i cinque fratelli PⲬava Quando gli esami si avvicinano voi comin-
tornarono a casa con Draupadî dissero alla ciate a preoccuparvi: “Come farò il compi-
madre Kuntî di aver portato un frutto splen- to scritto?” Perché tutto questo? Dato che
dido. Kuntî, che si trovava dentro casa, non scriverete ciò che sapete, perché dovreste
poteva vederli e disse: “Miei cari! Dividete- aver paura? Se smettete di preoccuparvi fa-
lo equamente tra di voi.” Questa è la ragio- rete un buon esame. Non abbiate alcuna
ne per cui Draupadî divenne la moglie di paura anche se qualcuno viene con una pi-
tutti e cinque i PⲬava ed è per questo stola per spararvi perché può sparare al vo-
motivo che K©¹²a dichiarò pubblicamente: stro corpo, ma può forse sparare alla vostra
mente, al vostro intelletto o all’Âtma? Nes-
“Draupadî obbedì doverosamente suno può toccare l’Âtma. Quanto è distante
ai comandi dei suoi mariti l’Âtma? Il cielo è lontano, nessuno può dire
e non disse mai a nessuno di essi quanto. È per questo che si dice “il cielo è
di non aver tempo per servirlo. blu”. Quanto è profondo l’oceano? Nessu-
Ella era contenta di qualunque cosa no può valutarlo; perciò si dice “l’oceano è
la vita le portasse, blu”. Dato che nessuno può dire l’altezza,
fu un esempio supremo di castità la grandezza e la profondità del cielo e del-
e nessuna può starle alla pari in tal senso.” l’oceano, essi vengono descritti entrambi
nello stesso modo; similmente, nessuno può
La relazione tra Draupadî e i PⲬava fu descrivere la forma della Divinità, per cui a
molto intima, come se lei fosse in loro ed Dio viene attribuito il colore blu, ma, in re-
essi fossero in lei. È così che li servì fedel- altà, Egli non è di colore blu. Se veramente
mente tutti e cinque. Tutti i fratelli osserva- Dio si manifestasse colorato di blu, potreste
vano un’appropriata disciplina e poterono esporLo in una mostra. Nessuno può ap-
vivere felicemente perché erano disciplinati. portare un cambiamento nella Divinità. Pos-

50 Mother Sai marzo - aprile 2008


Discorso 22-11-2007
sono avvenire dei cambiamenti in voi, ma stri genitori: se non riuscite a far contenti
non nel vostro Âtma che è loro, come potete far felice Me? Quando
voi vivete serenamente in casa con i vostri
Nirgu²am niranjanam sanâtana genitori, anch’Io sono contento. Quando la
niketanam nitya, µuddha gente dice: “Questi studenti sono del College
buddha mukta nirmala svarûpinam ›rî Sathya Sai”, la nostra istituzione ottiene
Privo di attributi, Immacolato, un buon nome e anche voi vi guadagnate
Dimora Finale, Eterno, Puro, una buona reputazione.
Illuminato, Libero Se andate a Delhi e domandate, scoprirete
e Incarnazione della Sacralità. che la Scuola Sathya Sai e il College Sathya
Sai sono tenuti in grande considerazione dal
Per questo viene detto: governo. Il riconoscimento ricevuto dalla no-
stra università non è stato ottenuto da nes-
Buddhi grâhyamatîndriyam sun’altra istituzione. Ci sono vari istituti che,
“L’Âtma è oltre la portata dei sensi pur essendo stati in funzione per molti anni,
e può esser compreso non sono stati riconosciuti. Invece il nostro
soltanto dall’intelletto”. college non esisteva neppure da due anni
quando Madhuri Shah, presidentessa
Non sforzatevi inutilmente di cambiare il dell’U.G.C. (“University Grants
principio dell’Âtma. Commission”, ovvero l’ente che stabilisce
e determina gli standard delle università
Gli studenti devono procurare un buon indiane - N.d.T.), venne da Delhi e disse
nome ai genitori e all’Istituto che esso doveva diventare una università.
Guadagnatevi un buon nome e procuratelo Molti si opposero dicendo: “Come si può
ai vostri genitori e alla società. La società riconoscere un’istituzione che non ha nep-
può essere buona soltanto quando gli stu- pure due anni?” In quel periodo
denti sono buoni. Da ogni parte vengo a Bhagavantham, che traduceva i Miei Discor-
sapere che i nostri studenti hanno un buon si, era con Me. Anche lui, che era uno scien-
nome ovunque vadano. Dovete vivere al- ziato, Mi bisbigliò all’orecchio: “Swami!
l’altezza di questa reputazione e mantenerla. Questo è impossibile!” Ma Io dichiarai con
Questo è il Mio unico desiderio. Io vi darò decisione: “È possibile!” Durante il secon-
qualunque cosa di cui abbiate bisogno. In do anno, il comitato venne e vide ogni cosa.
effetti, Io vi ho dato tutto Me Stesso. Siate Essi dissero che questo era il college migliore
sempre contenti, non litigate, né mancatevi di tutti e che meritava lo status di università.
mai di rispetto. Vivete come fratelli. L’istru- Madhuri Shah tornò qui e la inaugurò,
zione è fatta per promuovere questa egua- dopodiché disse pubblicamente:
glianza e si può definirvi veramente istruiti “Bhagavantham, lei pensava che fosse impos-
sono quando avete questa eguaglianza. A sibile. Com’è che è diventato possibile ora?”
che serve tutta questa istruzione se alla fine In effetti questo non è possibile per altri.
uno deve morire? Un uomo dalla mente TUTTI I NOSTRI STUDENTI SONO ALTAMENTE VIR-
meschina non abbandonerà le sue qualità TUOSI, COLTI E INTELLIGENTI. VOI FORSE NON
malvagie a dispetto di tutta la sua istruzio- AVETE IDEA DI QUANTO SIA GRANDE IL NOME
ne. Voi dovete rimanere sempre dei buoni DELLA NOSTRA UNIVERSITÀ IN AMERICA. Là ci
studenti. Prima di tutto rendete felici i vo- sono centottanta dei nostri studenti e, tem-

Mother Sai marzo - aprile 2008 51


Discorso 22-11-2007
po addietro, sono venuti tutti qui a trascor- Egli era dubbioso e disse: “Il mio nome non
rere le loro vacanze senza andare in nessun è nella lista; come posso andare a Delhi?”
altro posto. Goldstein, che da vent’anni è il Poco dopo egli ricevette gli ordini e fu no-
Presidente dell’Organizzazione Sai in Ame- minato giudice della Corte Suprema. Da
rica, oggi è qui con noi. (A questo punto quello stesso giorno, egli non ha mai dimen-
Baba ha chiamato il dottor Goldstein sul ticato Baba neanche per un istante della sua
palco e gli ha chiesto di parlare. Il dottor vita di tutti questi anni. Egli Mi è caro. Il
Goldstein ha detto: – N.d.T.) “Ho speri- giudice Bhagwati (ex Presidente della Corte
mentato personalmente che molti studenti Suprema Indiana) ha detto: “Oggi mi man-
che sono venuti in America hanno portato cano le parole per esprimere ciò che sento
luce all’Organizzazione Sai non soltanto in dentro di me. Non posso dimenticare quan-
America, ma in tutto il mondo. La Luce del- to Swami sia stato gentile e affettuoso in
l’Amore di Swami ha trasmesso l’Essenza tutti questi anni. Egli ha formato e modella-
Divina ai Suoi devoti in quasi duecento Pa- to la mia vita. Ciò che io sono oggi è dovuto
esi in tutto il mondo. Questi studenti hanno interamente alla Sua Grazia Divina. La pre-
portato il Messaggio e l’Amore di Swami e ghiera che Gli rivolgo è che Egli continui a
hanno ispirato i devoti a elevarsi e ad aspi- essere il mio Maestro Divino finché vivo e
rare ad acquisire la realizzazione della pro- che non solo in questa vita, ma anche in
pria Divinità. Dovete rendervi conto di quan- tutte le vite a venire, io possa sempre con-
to siete fortunati a essere qui ai Divini Piedi tinuare a servirLo.”
di Loto, ad aver studiato in questa universi-
tà, a essere gli ambasciatori dell’Amore e Praµânti Nilaym, 22 novembre 2007,
dell’Ispirazione Divini nel mondo. Se sarà Sai Kulwant Hall,
necessario che io viva un’altra vita, prego 26a Convocazione
Swami di lasciarmi venire qui ed essere uno dell’Università ›rî Sathya Sai
studente in questa università.”
(Tradotto da SANÂTANA SÂRATHI , dicembre
Molto tempo fa, quando Bhagwati era ad
2007)
Ahmedabad, Io gli dissi: “Molto presto an-
drai a Delhi.” Gli chiesi di fare i bagagli.

52 Mother Sai marzo - aprile 2008


Chinna Katha

Il peccato più grande


In questa brevissima storia raccontata da Swami, Egli ci parla della terribi-
le follia insita nella nostra natura umana, che così facilmente gira le spalle
alla Mano Divina che ci protegge. Spesso dimentichiamo l’operato della
Sua Grazia, che ci salva dalle conseguenze delle nostre azioni, ritornando
alle nostre vecchie abitudini. È un miracolo che il Signore possieda tanta

Favole e Poesie
pazienza! Cerchiamo di esaminare le nostre colpe e di non dissipare la
Grazia che costantemente Swami riversa su di noi!

Una volta, Gesù stava camminando per le strade più povere di una città
e vide un uomo che si rotolava nella spazzatura, ubriaco fradicio. Gli si
avvicinò, si sedette al suo fianco e lo svegliò.

Il giovane uomo aprì gli occhi e si accorse della presenza di Gesù. Gesù
gli chiese: “Figlio! Perché stai sciupando il tempo prezioso della tua vita
bevendo?” L’uomo rispose: “Maestro! Ero un lebbroso e Tu mi hai
guarito dalla lebbra. Che cos’altro potrei fare?” Gesù sospirò e se ne
andò. In un’altra strada vide un uomo che inseguiva, con sordide inten-
zioni, una bella donna. Gesù lo afferrò e gli chiese: “Figliolo! Perché
profani il tuo corpo indulgendo in un’azione così bassa?”

L’uomo rispose: “Maestro! Ero cieco e mi hai dato la vista. Che altro
potrei fare?” Gesù si mise in cammino e in un’altra strada vide un
uomo anziano che piangeva amaramente. Gesù gli si avvicinò e lo toc-
cò gentilmente. Il vecchio si asciugò le lacrime e guardò Gesù, che gli
chiese: “Perché piangi, fratello?” L’uomo rispose: “Maestro! Ero quasi
morto e Tu mi hai ridato la vita. Che cos’altro potrei fare, alla mia età?”

In tempi difficili, quando siamo disperati, chiediamo l’aiuto di Dio e il


Signore, in virtù del Suo Amore senza limiti e della Sua Compassione,
esaudisce le nostre preghiere. Ma poi, dopo aver ottenuto ciò che Gli
abbiamo chiesto, noi Lo ignoriamo e cadiamo nuovamente nella nostra
vita centrata su noi stessi. Ci si deve ben guardare dall’enorme pecca-
to dell’ingratitudine nei confronti di Dio!

- Baba

“A chiunque molto sia stato dato, molto sarà richiesto.”


Gesù
(Vangelo di Luca 12:48)

Mother Sai marzo - aprile 2008 53


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(EDIZIONI MOTHER SAI)
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Sito Web: www.mothersaipublications.it
(Collana Vahini)
Aforismi Vedici (Sûtrâ Vâhinî) [SV]
La Conoscenza (Jñâna Vâhinî) [JV]
La Scienza di Dio (Vidyâ Vâhinî) [VV]
La Storia di Râma (Râmakata Rasavâhinî), I° vol. [RV-I]
La Storia di Râma (Râmakata Rasavâhinî), II° vol. [RV-II]
Domande e Risposte (Prashnottara Vâhinî) [PUV]
Il Fiume delle Upanishad (Upanishad Vâhinî) [UV]
Il Gioco di Dio (Lîlâ Kaivalya Vâhinî) [LKV]
La Pace Suprema (Prashânti Vâhinî) [PSV]
La Via della Meditazione (Dhyâna Vâhinî) [DV]
La Verità di Sai (Sathya Sai Vâhinî) [SSV]
La Legge Morale (Dharma Vâhinî) [DhV]
Storie Gloriose del Signore (Bhagavatha Vâhinî) [BhV]
Gli Insegnamenti di Dio (Gîtâ Vâhinî) [GV]
L’Amore di Dio (Prema Vâhinî) [PV]
Dissolvere i Dubbi Spirituali (Sandeha Nivarini) [SN]

(Collana Discorsi) di Sai Baba


Discorsi 1988/89, I° vol. [D89-I]
Discorsi 1988/89, II° vol. [D89-II]
Discorsi 1963-65 (SATHYA SAI SPEAKS VOL. IV) [D65]
Discorsi 1964-67 (SATHYA SAI SPEAKS VOL. V) [D66]
Discorsi 1967-68 (SATHYA SAI SPEAKS VOL. VI) [D67]
Discorsi 1967-68 (SATHYA SAI SPEAKS VOL.7&8) [D68]
Discorsi 1983 (SATHYA SAI SPEAKS VOL. XVI) [D83]
Discorsi 1984 (SATHYA SAI SPEAKS VOL. XVII) [D84]
Discorsi 1984 (SATHYA SAI SPEAKS VOL. XIX) [D86]

(Collana Biografie)La Vita di Sai Baba (N. Kasturi)


La Vita di Sai Baba (Satyam Shivam Sundaram), I vol.
La Vita di Sai Baba (Satyam Shivam Sundaram), II vol.
La Vita di Sai Baba (Satyam Shivam Sundaram), III vol.
La Vita di Sai Baba (Satyam Shivam Sundaram), IV vol.

(Collana Educazione)Discorsi agli Studenti


Corso Estivo 1972 [CE72]
Corso Estivo 1978 [CE78]
Corso Estivo 1990 [CE90]
Corso Estivo 1993 [CE93]

Periodici
Mother Sai, bimestrale + Crescere Insieme
Altre Pubblicazioni Disponibili
Colloqui (CQ)
Mother Sai Speciale (6a Conferenza Mondiale)
Diario Spirituale 1 [DS1]
Diario Spirituale 2 [DS2]
Diario Spirituale 3 [DS3]
Dhyâna: la Meditazione secondo gli insegnamenti di Sai Baba
Canti devozionali (Libro dei bhajan, Testi).
Canti devozionali (Libro dei bhajan, Accordi).
Canti devozionali (Libro dei bhajan, Esercizi).
Atti del I° Convegno dei Responsabili dei Centri Sai Mondiali
Sadhana
Guida all’ashram di Prashanti Nilayam
Racconti e Parabole Vol. I (Chinna Katha vol I)
Racconti e Parabole Vol. II (Chinna Katha vol II)
Pensiero del Giorno (365+1 pensieri, per ogni giorno dell’anno)

Altri Autori
Alla scoperta della verità
A spasso con Dio
Gemme di Saggezza
Grazie Swami
Messaggio d’Amore
Ho visto la luce
Incontrare Dio
L’Eterno Miraggio
Purificare il Cuore (Purifying thr Heart)
Ricordando Sai (Sai Smaran)
Sai Baba Fiamma d’Amore
Sai Baba: la rivelazione continua
Sai Baba, l’Uomo dei miracoli
Sri Sathya Sai Gita-Tutto sulla spiritualità
Satha Sai Baba e l’Educazione dei Figli (Sathya Sai Parenting)
Sathya Sai Baba: Colui che dimora nel Cuore (Hrudaya Nivasini)
Sâitrî – I tre Sai Gâyatrî Mantra
Viaggio con Sai (Sri Sathya Sai Anandadayi)
Visione del Divino.

Audiovisivi:
Shivarathri Sandesh (VHS) Le percussioni, parte I (VHS)
Shivarathri Sandesh(VHS) Le percussioni, parte II (VHS)
Video Story (VHS) Il Medico Divino (VHS)
Tecnica di canto (Audiocass.) Gâyatrî Mantra (Audiocass.)
Embodiment of Love Vol I(CD musicale) Embodiment of Love Vol II(CD musicale)
Bhajanam (CD musicale) Sâitrî – I tre Sai Gâyatrî Mantra(CD musicale)
Dyana, la Meditazione negli Insegnamenti di Sri Sathya Sai Baba(CD musicale)
Scuola bhajan interattiva (N°2CD ROM) Gâyatrî Mantra (CD musicale)
Avo Sai (CD musicale) Le sue Opere nel Sociale (DVD Video)
Alla Scoperta della Verità (DVD Video) La Creazione (DVD Video)

Sai Gange (DVD Video) Compleanno 2005 (DVD Video)


Shivarathri 2002/2003/2004 (CD video) Guru Purnima 2002/2003/2004 (CD video)
Compleanno 2002/2003/2004 (CD video) Brahmanandam (CD video)
In Preparazione:
La Vita di Sai Baba (Satyam Shivam Sundaram), V vol.

NB.– Tuttele pubblicazioni sopraelencate si possono avere telefonando o invian-


do un fax a:
Mother Sai Publications
Sathya Sai Books and Publications of Italy, magazzino e sede operativa,
via Umbria 19, 20093 Cologno Monzese (MI); Italy
tel. 02 26708288 (lunedì h.19:30-21); fax 02 25118399

NB.– Tuttele pubblicazioni sopraelencate si possono avere telefonando o invian-


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Mother Sai Publications
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tel. 02 26708288 (lunedì h.19:30-21); fax 02 25371063

“Il giusto piano di studio consiste nel leggere, riflettere e applicare


regolarmente alla vita quanto appreso.”
Sai Baba

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