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Sommario

03 Discorso Divino 27 03 ’07 Ricordate per sempre il Nome di Râma


09 Zoom Il Gruppo Bhajan Sai, orgoglio di Sundaram
12 Discorso Divino - matt. 20 03 ’07 Lavorate uniti per la trasformazione dei villaggi
20 Discorso Divino - pom. 20 03 ’07 Sviluppate l’amore e conducete la vita di un...
25 Report Ati Rudra Mahâ Yajña a Chennai
27 Discorso Divino 27 01 ’07 Dio aiuta coloro che aiutano gli altri
32 Domande & Risposte L’importanza prioritaria del pensiero positivo
34 Discorso Divino 22 11 ’06 Mettete in pratica i Valori Umani
38 Sotta la Veranda “Io so tutto di voi”
39 Discorso Divino 02 05 ’06 Non caricatevi di desideri illimitati
45 Fede & Scienza Le 4 M
49 Occhio al Libro

MOTHER SAI PUBLICATIONS


Sathya Sai Books and Publications of Italy
Tutti i diritti sono riservati
Anno IX n.3(115) maggio-giugno 2007
Direttore responsabile: Giorgio Piccaia
sede:Viale Duca d’Aosta n.15 - 21052 Busto Arsizio
periodico bimestrale-autorizz. tribun.di Busto Arsizio N. 08/01 del 04/07/2001

Copyright: Sri Sathya Sai Books and Publications Trust, Prasanthi Nilayam, India.

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Discorso 27-03-2007

RICORDATE PER SEMPRE IL NOME DI RÂMA

Migliaia di anni sono passati dall’avvento prendendo la forma di Râma. DOVRESTE


del Tretâ Yuga, ma ancora adesso tutti, dai SEMPRE SEGUIRE IL DHARMA . Q UAL È IL
più giovani ai più vecchi, ricordano il Nome DHARMA CHE DOVRESTE SEGUIRE? NON SE-
di Râma. La grandezza del Nome di Râma GUITE QUELLO ASSOCIATO ALLA VOSTRA MEN-
è tale da non essersi ridotta neppure un po’, TE , MA SEGUITE PIUTTOSTO IL P RINCIPIO
nonostante il passare del tempo. Questa DHARMICO CHE NASCE DAL VOSTRO CUORE.
verità dovrebbe essere riconosciuta da tut-
ti. RÂMA È IL NOME DATO A UNA FORMA, MA IL La storia di Sîtâ e altri episodi
NOME DI RÂMA NON È LIMITATO A UNA FOR- del Râmâya²a
MA. L’Âtma è Râma, e il suo vero Nome è Sîtâ divenne la consorte di Râma, che era
Âtmarâma. Pertanto, dovunque e in qua- la personificazione del Dharma. In che luo-
lunque occasione, ricordate il Nome di go nacque Sîtâ? Ella nacque dal grembo
Râma; Egli è sempre presente con voi, in della terra. Il re Janaka, mentre stava aran-
voi e intorno a voi. do un campo durante la realizzazione di uno
Yajña, trovò una scatola. Quando la aprì,
Un Nome presente nel cuore vi trovò una piccola bambina. Consideran-
Incarnazioni dell’Amore! dola una grazia di Dio, la portò a casa e la
Râma è Uno, che lo identifichiate con allevò con grande cura e affetto. Alla bam-
l’Âtma o con la Forma presente nel vostro bina venne dato il nome di Sîtâ. Poiché era
cuore. Ogni anno si festeggia Râma la figlia del re di Videha, fu chiamata anche
Navamî. Io non credo che abbiate compre- Vaidehî. Questo nome ha un grande signi-
so il vero significato di questa festa. Voi ficato, perché significa ”colui che trascen-
identificate Râma con una forma, ma Egli de l’illusione causata dall’attaccamento al
non è limitato a qualche particolare forma. corpo”. Una volta, Sîtâ stava giocando a
È il Nome che è presente nel vostro cuore. palla a casa sua con i suoi amici. C’era una
Molti cambiamenti e variazioni avvengo- grande scatola nella casa di Janaka, che
no nel mondo, ma il Nome di Râma è Im- conteneva un grande arco. Mentre i suoi
mutabile, Eterno, Senza macchia e Peren- compagni giocavano, la palla finì sotto la
ne. Râma non è stato un individuo comu- scatola e nessuno fu capace di muoverla.
ne. Egli era Dio incarnato in terra per il Sîtâ, allora, si avvicinò e spostò di lato la
benessere dell’Umanità. La gente assegna scatola con la sola mano sinistra. Vedendo
a Dio vari nomi diversi, come Râma, K©¹²a, ciò che Sîtâ era stata capace di fare, il re
εvara e Mahâdeva. Questi, però, sono tut- Janaka decise quel giorno stesso che il po-
ti Nomi di un unico Dio. Dovreste ricono- tere di Sîtâ avrebbe dovuto essere reso noto
scere la grandezza di questo Nome. Il Sag- al mondo intero. Per questo motivo orga-
gio Vaµi¹ºa disse: “Râmo vigrahavân nizzò uno Yajña e fece una dichiarazione:
dharma” (Râma è la personificazione del “Chiunque metterà la corda all’arco del Si-
Dharma). Il Dharma Stesso si è incarnato gnore ›iva, avrà mia figlia Sîtâ in sposa.”

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Giunsero re da ogni Paese. Tutti pensava- Insieme assisteremo alla gioiosa festa.
no che sarebbe stata una grande fortuna Molti ospiti sono già arrivati
sposare Sîtâ e diventare genero di re indossando sontuosi abiti.
Janaka. Vennero uno dopo l’altro, e prova- Le donne sono adorne di collane
rono a sollevare l’arco, ma tutti fallirono nel fatte di raffinati e luccicanti gioielli.
tentativo. Fra tutti quei nobili, erano pre- Râma si unirà in matrimonio oggi
senti anche Râma e Lak¹ma²a, accompa- con la bella Sîtâ.
gnati dal saggio Viµvâmitra. Su istruzione Che meravigliosa coppia formano!
del saggio, Râma si avvicinò per primo; si
fece avanti con grande umiltà per la delizia Le donne del regno giunsero per parteci-
di tutti i presenti. Il Suo modo di parlare, e il pare al matrimonio e cantarono gioiosa-
Suo comportamento erano colmi di dolcez- mente la canzone:
za. Si avvicinò all’arco, lo sollevò con la
mano sinistra e lo piegò. Esso si ruppe con “Venite, andiamo ad assistere
grandissimo fragore. Tutti espressero la loro al matrimonio di Râma e Sîtâ.
felicità con uno scrosciante applauso. La La loro vista conferirà
gente sapeva che era molto difficile solle- grandissimo merito.
vare l’arco, ma che cos’era difficile per Benedetti coloro che
Râma? Il Suo semplice Sa¾kalpa (Volon- assisteranno a questo evento.
tà) avrebbe potuto realizzare qualunque Oh! Venite tutti e guardate con gioia
grandiosa impresa. Viµvâmitra si avvicinò questo sacro matrimonio.”
a Râma e disse: “Râma! Oggi hai dimo-
strato tutto il Tuo Potere divino. Il Tuo non In questo modo, mentre le donne giunge-
è certamente un potere umano; è veramen- vano da una direzione, gli uomini veniva-
te divino.” no dall’altra cantando gioiosamente: “Ve-
Tutti lodarono Râma, mettendoGli ghirlan- nite, andiamo a vedere il matrimonio.”
de di fiori al collo. Allora, re Janaka portò Daµaratha, assieme alle sue regine, ai suoi
sua figlia Sîtâ. Quando ella giunse, Râma figli Bharata e ›atrughna e ai suoi mini-
non guardò neppure verso la direzione dalla stri, arrivò a Mithilâ con grande entusia-
quale ella stava provenendo. Perché? Egli smo. Era come se tutta Ayodhyâ fosse giun-
non voleva guardarla senza aver prima ri- ta a Mithilâ. Il re Janaka diede un regale
cevuto il permesso dei suoi genitori. benvenuto a tutti gli ospiti accogliendoli
Janaka fece giungere la buona notizia a re con grandi onori.
Daµaratha ad Ayodhyâ, chiedendogli di ar- Il nome della seconda figlia di Janaka era
rivare dopo avere stabilito qual era il mo- Ûrmilâ. Suo fratello minore aveva due fi-
mento propizio (muhûrtam) per il matri- glie di nome Mândavi e ›rutakîrti. Fu de-
monio. Gli disse: “Tuo figlio è risultato il ciso di dare in moglie Ûrmilâ a Lak¹ma²a,
vincitore nella competizione da me orga- Mândavi a Bharata e ›rutakîrti a
nizzata. Per questo motivo chiedo a tutti ›atrughna. Tutti furono felici del fatto che
voi di venire preparati a celebrare il matri- le quattro coppie si sarebbero sposate nel-
monio di Sîtâ con Râma.” la stessa occasione.
Quando tutti si furono seduti nei rispettivi
Benvenuti a tutti posti, iniziò la cerimonia del matrimonio.
per il matrimonio di Râma. Sîtâ, Ûrmilâ, Mândavi e ›rutakîrti erano

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in piedi rispettivamente di fronte a Râma, fabbricando molte false storie contro Râma.
Lak¹ma²a, Bharata e ›atrughna. Sîtâ mise Ascoltando quei cattivi racconti di
per prima la ghirlanda intorno al collo di Mantharâ, la mente di Kaikeyî cambiò.
Râma. Poi, anche le altre tre spose la mise- Sebbene fosse una regina, si lasciò influen-
ro ai loro rispettivi futuri mariti. Tutti sa- zare dalle parole della sua serva e divenne
lutarono con gioia l’avvenimento. la responsabile dell’esilio di Râma. Suc-
È impossibile descrivere i lîlâ e le glorie cessivamente, si pentì e comprese che si
di Râma. Dopo il matrimonio, tutti partiro- trattava di una congiura di Mantharâ. In
no per Ayodhyâ. Lungo la strada udirono realtà Kaikeyî amava moltissimo Râma.
un suono assordante. Dopo aver guardato Era stata lei a insegnare molte cose a Râma,
attorno, per capire da dove provenisse quel il quale ricambiava il suo amore, amando-
suono, videro Paraµurâma nella sua fiera la anche più di Sua madre Kauµalyâ.
forma. Tutti furono turbati e pensarono: Mantharâ implorò Kaikeyî: “Madre! Io
“Perché questa grossa difficoltà dopo la sono la tua serva. Fin dalla tua nascita ti
grandiosa celebrazione del matrimonio?” IL ho allevata e cresciuta. Ti prego, soddisfa
BENE E IL MALE SI SUSSEGUONO SEMPRE . un mio desiderio. Il re Daµaratha ha deci-
Dopo aver sperimentato la grande gioia di so di incoronare Râma, ma, per una pro-
Mithilâ, essi si trovarono a dover affronta- messa che ti aveva fatto precedentemente,
re un grande ostacolo lungo la strada per avrebbe dovuto incoronare Bharata. Râma
Ayodhyâ. Daµaratha e altri furono presi dal dovrebbe essere mandato in esilio per quat-
terrore. Paraµurâma si avvicinò e chiese: tordici anni.”
“Chi ha rotto l’arco?” “Sono stato Io”, dis- Sia Sîtâ sia Râma erano pronti per l’inco-
se Râma. “Se le cose stanno così, vediamo ronazione indossando abiti di seta gialla.
ora se sei capace di rompere il mio arco”, A corte, erano tutti pronti per dar loro il
e, così dicendo, Paraµurâma diede il suo benvenuto. Nel frattempo, Râma andò dal-
arco in mano a Râma. Egli spezzò anche la madre Kauµalyâ e disse: “O madre! Io
quello con la mano sinistra. Vedendo ciò, sto per andare nella foresta. Ti prego,
Paraµurârma offrì i suoi omaggi al Signore concediMi il tuo permesso.” Allora
Râma e se ne andò. Dopo aver sperimen- Kauµalyâ chiese: “Perché, mio caro? Per-
tato la gioia della vittoria, tutti assieme tor- ché vuoi andare nella foresta proprio ades-
narono ad Ayodhyâ e parteciparono ai so che è il momento della Tua incoronazio-
festeggiamenti con grande gioia ed entu- ne?” Râma rispose: “Madre! È desiderio
siasmo. La gente celebrò gioiose funzioni di Mio padre che io vada in esilio nella fo-
diffondendo nel mondo la potenza di Râma resta per quattordici anni. Devo mantene-
e la devozione di Sîtâ. re la promessa da lui fatta.” Così dicendo,
salutò rispettosamente la madre e andò a
Râma parte per l’esilio nella foresta incontrare Sumitrâ.
Mantharâ (una serva di Kaikeyî) divenne Sumitrâ era la seconda moglie di
gelosa nel vedere tutti quei festeggiamenti. Daµaratha. Prima del suo matrimonio con
Potete trovare ovunque persone come Sumitrâ, Daµaratha chiese il consenso di
Mantharâ. Ella si arrabbiò moltissimo Kauµalyâ, che rispose: “Il nostro regno ha
quando il re Daµaratha decise di incorona- bisogno di un erede, non è vero? Quindi,
re Râma invece del figlio di Kaikeyî. Ini- tu puoi sposare una donna di tua scelta. An-
ziò allora ad avvelenare la mente di Kaikeyî ch’io parteciperò al matrimonio.”

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Daµaratha ne fu molto felice e piacevol- pata perché la tua pittura si è rovinata, ma
mente sorpreso. DONNE SIMILI, CHE SEGUO- Kaikeyî ha rovinato l’incoronazione di Râma
NO I DESIDERI DEL MARITO, ESISTONO ANCHE che avrebbe portato un immenso bene agli
NEL MONDO DI OGGI! altri.” Lak¹ma²a poi la informò che si ac-
Sumitrâ era persona di grande virtù. Fede- cingeva ad andare nella foresta con Râma.
le al suo nome “Su-mitrâ” (buona amica), Spaventata dalla notizia che Râma stava
era amica di tutti. Ella andò da Kauµalyâ e per andare nella foresta, ella chiese a
disse parole di grande incoraggiamento: Lak¹ma²a: “Che intendi dire con ‘Râma
“Mia cara sorella maggiore! Perché dovre- sta per andare nella foresta’? Tra pochissi-
sti preoccuparti? Che cosa pensi di Râma? mo deve essere incoronato. Non è così?”
Egli è il Signore Nârâya²a Stesso. Che cosa Allora Lak¹ma²a la informò di tutto ciò
Gli importa di stare in Ayodhyâ o nella fore- che stava accadendo. Siccome era dotata
sta? Dovunque sia, sarà sempre con noi. di grande spirito di sacrificio, Ûrmilâ non
Per Râma, Ayodhyâ e ara²ya (la foresta) fu molto turbata dal pensiero della separa-
sono esattamente la medesima cosa.” zione da suo marito. Al contrario, fu molto
Kauµalyâ fu in qualche modo confortata felice che al marito venisse offerta l’op-
nel sentire le parole di Sumitrâ. Anche la portunità di servire Râma e Sîtâ, e disse a
sua mente si mise tranquilla. Sumitrâ ag- Lak¹ma²a: “Santifica il tuo tempo serven-
giunse: “Cara sorella maggiore, a me sono do Râma e Sîtâ. Molto pochi hanno una
nati due figli, mentre tu e Kaikeyî avete fortuna simile. Va’ e sii felice.” Così di-
partorito un figlio ciascuna. Sai il perché cendo, si separò da Lak¹ma²a.
di questo? La ragione è che entrambi i miei Mettendola in guardia dai pericoli della fo-
figli avranno l’opportunità di servire i loro resta, Janaka chiese a Sîtâ: “Sîtâ! Stai per
fratelli maggiori; Lak¹ma²a servirà Râma andare nella foresta con Râma. Là si aggi-
e ›atrughna Bharata. Pertanto, ascolta bene rano molti animali feroci e vi si odono an-
la mia proposta. Lak¹ma²a andrà nella fo- che suoni spaventosi. Puoi sopportare tut-
resta con Râma e Lo proteggerà come le to questo senza paura?” SÎTÂ RISPOSE: “PER
palpebre proteggono gli occhi. Non avere QUALE MOTIVO DOVREI AVERE PAURA DEGLI
quindi alcun timore.” ANIMALI, DAL MOMENTO CHE RÂMA, UN LEO-
Prima di recarsi nella foresta, Lak¹ma²a NE IN FORMA UMANA, È CON ME? RÂMA È IL
andò a incontrare sua moglie Ûrmilâ. Fino SIGNORE NÂRÂYA²A STESSO E QUINDI NON
a quel momento ella non aveva saputo che C’È NULLA DI CUI IO DEBBA AVER PAURA.” Così,
Râma, Lak¹ma²a e Sîtâ stavano per anda- Sîtâ, Râma e Lak¹ma²a scordarono la pa-
re nella foresta. Sedendo nella sua stanza, ura e partirono per la foresta, ove
era tutta assorta a dipingere la scena del- Lak¹ma²a protesse Râma e Sîtâ con gran-
l’incoronazione di Râma e Sîtâ. In quel de cura e si impegnò personalmente nel loro
momento, Lak¹ma²a entrò e chiamò: servizio.
“Ûrmilâ”, per attirare la sua attenzione. “Sì,
Swami”, ella disse, alzandosi prontamente Il trionfale ritorno ad Ayodhyâ
dalla sedia. Quando si alzò, per errore la Dopo aver ucciso Râva²a, Râma fece ri-
pittura si rovesciò sul dipinto. Afflitta per torno ad Ayodhyâ assieme a Sîtâ. Il popolo
ciò che era accaduto, ella esclamò: “Oh! di Ayodhyâ li salutò con entusiasmo, ac-
Un bellissimo dipinto è rovinato.” Allora, clamando il loro ritorno con grande festa:
Lak¹ma²a disse: “Ûrmilâ! Tu sei preoccu- “Râma è arrivato. Madre Sîtâ è arrivata.

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Ayodhyâ sta risplendendo della loro gloria. Simili grandi donne sono nate nella terra di
Questo è un grande giorno per Ayodhyâ.” Bhârat. Per questo motivo in Bhârat, ogni
Ci furono molti grandi festeggiamenti per il giorno, è una festa ed è un’occasione buo-
Loro ritorno e le persone furono felicissi- na per festeggiare. Voi sapete che quando
me di vedere Râma e Sîtâ che esse riveri- muore una moglie, l’uomo fa di tutto per
vano come Nârâya²a e Lak¹mî. risposarsi. Ma per le donne di Bhârat non è
Sîtâ consigliò Râma: “Trasforma questo così. Bhârat è giustamente chiamata l’in-
regno in un regno di gioia, dove tutti possa- segnante del mondo. In questa sacra terra
no vivere felicemente. Ancora oggi la gen- si è incarnato il Signore Nârâya²a per re-
te di ogni villaggio, ogni casa e ogni capan- dimere la vita della gente mostrandole il
na di Bhârat (India) venera Râma. Tra la Suo divino gioco e la Sua grandezza.
gente di Bhârat, è abitudine comune chia- Ogni individuo è l’immagine dell’Âtma. La
mare i propri figli con i nomi Râma e Sîtâ. stessa verità venne diffusa da K©¹²a:
Niente è cambiato nei Nomi di Râma e Sîtâ,
nonostante siano passati migliaia di anni. Mamaivâ¼µo jîvaloke
La grandezza di questi Nomi è eterna e im- jîvabhûta sanâtanah
mutabile. “L’eterno Âtma in tutti gli esseri
è parte della Mia Essenza”.
Il Paese della Pace e dell’Amore
Ci sono state guerre in molti Paesi, ma non Il Suo tempio
in Bhârat. Le persone possono combattere Tutti voi siete Incarnazione dell’Âtma. Po-
tra loro per divergenze di carattere perso- tete avere nomi diversi, ma l’Âtmarâma (il
nale, ma nessuna guerra è stata combattuta Sé) in tutti voi è sempre lo Stesso. Pertan-
in questo Paese. Non solo, ma in Bhârat to, non pensate che Râma sia in qualche
non ci sarà mai alcuna guerra. Essa è il altro posto. Il vostro stesso cuore è il Suo
“Râma Râjya” (il Regno di Râma). È la tempio. Perciò, contemplate costantemen-
terra della Pace. È la terra dell’Amore. te Râma, che è immanente nel vostro cuo-
re. RÂMA È UNO CON VOI, IN VOI, INTORNO A
Questa terra di Bhârat ha dato i natali VOI, NON SOLO NEL VOSTRO STATO DI VEGLIA,
a molte nobili donne come Sâvitrî, MA ANCHE IN QUELLO DI SOGNO E DI SONNO
che fece tornare in vita suo marito, PROFONDO; EGLI È ETERNAMENTE CON VOI.
Candramatî che spense Râma non è limitato a una particolare for-
un fuoco selvaggio ma. Egli assume innumerevoli forme. Seb-
con la forza della Verità, bene le forme siano tante, in esse la Divini-
Sîtâ che diede prova della sua castità tà è sempre la Stessa. Quindi, chiunque
uscendo illesa da un fuoco divampante vediate, porgetegli i vostri rispettosi omag-
e Damayantî che ridusse in cenere gi e consideratelo una forma di Râma.
un cacciatore malvagio Adesso Swami viene esaltato come Sai
con il potere della sua castità. Râma e Sai K©¹²a, perché incarna lo stes-
Questa terra di pietà e nobiltà so Principio di Dharma (Rettitudine), Pre-
ha sempre goduto abbondanza ma (Amore) e ݉nti (Pace) che il Signore
e prosperità ed è diventata Râma e il Signore K©¹²a personificarono.
la maestra di tutte le nazioni del mondo Râma è immanente in tutti. εvara è pre-
grazie a tali caste donne. sente in tutti. Râma è dentro di voi. Infatti,

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Discorso 27-03-2007
voi stessi siete Râma. Stabilite saldamente sente in lui. Potete chiamarlo Sai Râma, Sîtâ
questa verità nel vostro cuore e passate il Râma, Ayodhyâ Râma o con qualunque al-
vostro tempo in modo proficuo. Allora, la tro nome, ma ricordatevi sempre di Râma.
vostra vita sarà piena di una beatitudine
sempre durevole. Recitate costantemente Praµânti Nilayam, 27 marzo 2007,
il Nome di Râma. Sai Kulwant Hall,
Sono passati migliaia di anni, ma il Nome di Festa di ›rî Râma Navamî
Râma non è stato dimenticato. Râma non
è separato da voi; voi non siete separati da (Tradotto dal testo inglese pubblicato da:
Râma. Potete chiamare una persona con il www.sathyasai.org)
suo nome, ma è Râma a esser sempre pre-

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Continua la “Storia di Sundaram”, la “Praµânti Nilayam” di Chennai. Vi
ritroveremo ancora avvincenti aneddoti, salti nel passato della vita di
Swami, interessanti notizie.

Il Gruppo Bhajan Sai, orgoglio di Sundaram

Zoom
Sundaram Bhajan – Una parte indelebile nella vita dei devoti Sai.
Non è soltanto il continuo servizio altruistico che interessa Sundaram; c’è anche un
altro affascinante aspetto che ha fatto divenire Sundaram una parola di uso comune tra
i devoti Sai e questo si riferisce ai Sundaram Sai Bhajan. Conosciuti per qualità,
purezza e melodia, i bhajan di Sundaram hanno letteralmente fatto propria la pratica
del canto dei Nomi del Signore con musica e sentimenti di alto livello.
Se oggi migliaia di devoti sono in grado di cantare i bhajan di Sai nei loro Centri, è per la
dedizione di questo gruppo di musicisti, uomini e donne, molto preparati e conosciuti
come il “Sundaram Bhajan Group”. Essi sono stati scelti e guidati personalmente da
Swami Stesso, durante le Sue numerose visite. Questo gruppo, oltre che cantare nella
sala del sacro darµan ogni giovedì e ogni domenica, ha inciso regolarmente cassette fin
dal 1985. Fino ad oggi sono stati raccolti 56 volumi di audiocassette e 19 di CD.

Non è un’esagerazione affermare che i Sundaram Bhajan sono una parte indelebile
nella vita dei devoti Sai. Per avere una sensazione reale riguardo a questo, leggiamo
quanto ha detto il dottor Mohan: “Sundaram è sempre stato un luogo che mi ha affasci-
nato soprattutto per i suoi bhajan; credo che essi mi siano particolarmente cari, perché
in qualche modo fanno appello al cuore.” Il dottor Mohan ha una grande collezione delle
cassette audio di Sundaram e non manca mai di acquisirne di nuove, o nuovi CD non
appena vengono diffusi.
“Questa è la sola musica che ascolto fin da quando ho smesso di sentire qualsiasi altro
tipo di musica otto o dieci anni fa.” Egli continua: “Ascolto questi bhajan tutto il giorno.
Comincio al mattino quando mi sveglio, poi li ascolto in auto, e anche in ufficio c’è
qualche musica strumentale Sai e infine la sera. Quindi, virtualmente il mio giorno è
scandito dalla musica dei bhajan, che per lo più sono cassette acquistate provenienti da
Sundaram. Io sono profondamente grato a Sundaram per questi meravigliosi bhajan”,
conclude il dottor Mohan.
Perché sono così speciali i bhajan a Sundaram?
Per avere una vivida esperienza di come questi bhajan influenzino i cuori e trasformino
le menti, si deve andare a visitare Sundaram il giovedì o la domenica. Il numero di
persone in fila dentro Sundaram in questi giorni è davvero sbalorditivo!
Questo è ciò che disse il dottor Hiramalini Sheshadri: “Dai più grossi industriali agli
abitanti delle vicine baraccopoli, dottori, avvocati, uomini d’affari...tutti sono in fila per i
bhajan di Sundaram. Il parcheggio è un grosso problema la domenica, ma quando si
chiede loro che cosa li ha spinti a recarsi a Sundaram, la risposta quasi unanime è: “Qui
troviamo la pace della mente.”

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E perchè no? “L’Amore come sensazione è Pace”, dice Swami e Sundaram è soffusa
d’Amore Divino accompagnato da disciplina e genuino interesse. Swami ha visitato
Sundaram almeno dieci volte dopo la sua inaugurazione e cinque di queste in anni conse-
cutivi. Ogni gennaio, dal 1981 al 1986, Swami era a Sundaram e in ognuna di queste
visite ha passato molto tempo con i membri del “Sundaram Bhajan Group”. Infatti è
stato Egli Stesso che ha composto il gruppo. Tutti gli artisti scelti sono persone comuni
che si sono sviluppate come meraviglioso strumento divino, al tocco del Suo continuo
Amore e della Sua Cura.

“Il canto dei bhajan è parte della nostra vita.” – Dottor Devanathan
Prendete per un momento il caso del dottor Devanathan, un membro senior del gruppo
bhajan che è stato associato ai Sundaram Bhajan fin dall’inizio. Ricordando il suo
primo appuntamento con il canto, egli disse:

“Non avevo nessuna esperienza di musica fatta in precedenza, se si esclude una naturale
predisposizione ereditata dai miei genitori. Ma, per Sua grazia, ebbi la possibilità di essere
esaminato a Brindavan, durante il Corso Estivo del maggio 1978. Fui sorpreso e anche un
po’ agitato dalla richiesta di sedere sul palcoscenico di un grande auditorio che era appe-
na stato inaugurato da Swami nel campus di Brindavan.
C’erano molti giudici davanti a me e mi fu chiesto di cantare. Ero veramente nervoso. In
seguito fui molto sorpreso nell’apprendere di esser stato la sola persona selezionata al
primo colpo. Quindi mi fu dato un foglietto dove era chiaramente scritto che sarei andato
e avrei cantato alla Presenza di Swami ogni sera durante i bhajan!”

Ma la storia non finisce qui. Un altro fatto bellissimo accadde come conseguenza di
questo e lo apprendiamo dalle stesse parole del dottor Devanathan: “Nell’anno 1979 Swami
stava parlando con un gruppo di persone, quando alzò la Mano e materializzò della vibhûti.
La distribuì a tutti i presenti, poi venne accanto a me, prese una piccola quantità di cenere
e me la strofinò sulla gola. Io ero emozionatissimo! Sentivo che era l’inizio di un lungo
lavoro con i bhajan. Il canto dei bhajan non ha a che fare con un talento speciale o una
carriera, ma è parte della vita stessa di una persona.”

“Tu canta, Io ti ascolto” – Swami


La verità è che, per i cantanti e gli altri artisti di Sundaram, Swami è la stessa vita e i
bhajan sono il loro respiro vitale. Ogni membro del Bhajan Group potrebbe raccontare
aneddoti commoventi sul modo in cui Swami ha toccato la loro vita e li ha motivati a
dedicarsi a questo nobile sforzo.
“Io ricordo la prima sessione di bhajan quando cantai davanti a Swami”, dice il signor
A.K. Kumar. “A dire il vero, ero molto frustrato. Stavo aspettando che cominciassero i
bhajan, ma accadeva di tutto meno che questo. C’era una grande attività di ogni genere
e pensavo che la mia venuta fosse senza scopo, una vera perdita di tempo. Proprio allora
Swami entrò; io però non lo sapevo. Lo capii solo quando sentii un colpetto sulla schiena,
e girandomi vidi Swami!! E la cosa più bella fu quando, come un bambino piccolo, mi
chiese sorpreso in tamil: “Non hai ancora cominciato i bhajan?” In quel preciso istante

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compresi come Egli conosca ciò che passa nel cuore di ogni uomo. Il Signore misericor-
dioso venne accanto a me e molto dolcemente mi disse: “Ni pâdu na kekkaren”, che
significa: “Tu canta, Io ti ascolto.”
Naturalmente ero sopraffatto dalla gioia. Ma dopo che ebbi finito di cantare, Swami non
si mosse e io non sapevo che fare! Credevo che Swami stesse soltanto cinque minuti,
invece rimase 40 minuti! Più tardi la gente venne da me e mi ringraziò per aver fatto
restare Swami tanto a lungo. Ma noi sappiamo che non fu per me, ma per il Suo Piano e
i Suoi Giochi Divini!”

(continua)

(Tratto dalla ML ufficiale del CCSSI)

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Discorso 20-03-2007

LAVORATE UNITI
PER LA TRASFORMAZIONE
DEI VILLAGGI

(mattino)
Incarnazioni dell’Amore! NON HO VISTO UNA SOLA PERSONA CHE ABBIA
Nell’almanacco telugu fra Prabhava e COLTIVATO DESIDERI NOBILI E ABBIA AVUTO A
Ak¹aya intercorrono sessant’anni. I nomi SOFFRIRE NELLA VITA. VI ESORTO PERTANTO
di questi anni sono: Vibhava, ›ukla, A RIEMPIRE I VOSTRI CUORI DI TALI DESIDERI
Pramodhuta, Prajotpatti, A¾girasa, E A SPERIMENTARE FELICITÀ E BEATITUDINE
›rîmukha, Bhava, Yuva, Dhatu, εvara, IN QUESTO ANNO SARVAJIT. Fu Pârvatî ad
Bahudhânya, Pramâdi, Vikrama ecc. assegnargli questo nome. Ella fece dure
Tale ciclo culmina nel sessantesimo anno, penitenze per molti anni, rinunciando al cibo
denominato Ak¹aya. Questo Corpo nacque e al sonno al fine di conquistare il Signore
nell’anno Ak¹aya e ha visto un secondo εvara. Compiaciuto dalla sua penitenza,
Ak¹aya dopo sessant’anni. Questo ciclo si Egli le si manifestò e le chiese: “Per quale
ripeterà nuovamente quando saranno tra- motivo stai facendo queste penitenze?” “Le
scorsi altri centoventi anni. sto facendo per conquistare Te”, rispose
Pârvatî. Allora εvara le disse: “Oggi il tuo
Nutrite desideri elevati desiderio ha dato frutto. Sei riuscita ad ar-
Per l’uomo, l’anno in corso, Sarvajit, è molto rivare a Me.” Prima che il suo desiderio
importante al fine di realizzare la propria venisse esaudito, molti Dei e molte Dee
Divinità. Un essere umano ha innumere- avevano cercato di dissuaderla dal suo no-
voli desideri e l’anno Sarvajit è significati- bile proposito di conquistare εvara. Que-
vo per l’esaudimento dei desideri elevati e sta era l’essenza dei loro consigli:
per l’avanzamento in tutti i campi: morale,
fisico, religioso, scientifico e spirituale. (Al- “Oh! Gaurî! Tu sei molto giovane
l’uomo) non mancherà nulla, a patto che e Sâ¼baµiva è vecchio,
egli nutra desideri elevati. Chiunque può ha i capelli arruffati
esser certo di riuscire vittorioso nella vita e indossa una pelle di tigre,
se coltiva tali desideri. L’uomo, pertanto, cavalca un toro ed è sempre in giro,
deve svilupparli e attenersi fermamente a e si adorna di serpenti;
essi. Il Sarvajit è l’anno della vittoria per perché Gli hai fatto la corte?
tutti i progetti nobili intrapresi dall’uomo e, Non sai tutte queste cose?
di tutti i sessanta (del ciclo), è l’anno più Egli non ha una casa Propria
importante. Lo stesso nome indica vittoria e dorme sul terreno
in qualsiasi cosa si cerchi di fare, in tutti i dove si cremano i cadaveri.”
campi: il significato di jit è “vittoria” e
sarvajit significa “vittoria in tutti i campi”. Le chiedevano: “Perché desideri sposare
PERCIÒ, SE VOLETE CRESCERE E PROGREDI- un uomo vecchio che chiede l’elemosina di
RE NELLA VITA, DOVETE SVILUPPARE DESIDE- porta in porta?” Pârvatî rispondeva: “Voi
RI ELEVATI. vedete solo il Suo Corpo, non cercate di

12 Mother Sai maggio -giugno 2007


Discorso 20-03-2007
riconoscere il Principio del Sé che è dentro Alcuni devoti Mi dissero che nel bacino non
di Lui. Io desidero arrivare al Principio Di- c’era acqua da dieci anni. Qua e là vedem-
vino del Sé che non è soggetto al cambia- mo dei bambini che bevevano acqua
mento.” Quindi Pârvatî seguì εvara e con- piovana, molto sporca, raccoltasi a forma-
dusse con Lui una vita felice. Il giorno di re delle pozzanghere. Ci venne riferito che
Ugâdi (capodanno), in cui Pârvatî riuscì a quella stessa acqua veniva usata anche per
esaudire il proprio nobile desiderio dopo aver bere e cucinare. I devoti Mi chiesero:
acquisito la vittoria su tutte le difficoltà, “Swami! Quand’è che quel bacino verrà
venne per questo denominato Sarvajit. riempito d’acqua?” Per compiere qualsiasi
Quindi, fu Pârvatî a dare il nome Sarvajit cosa è necessaria una combinazione appro-
a questo anno. Dopo Sarvajit vengono gli priata di kâla, karma, kâra²a e kartavya
anni chiamati Sarvadhârî, Virodhin e (momento, azione, causa e dovere), cose
Vik©ti; quest’ultimo sta per ogni genere di che Io tengo presente quando intraprendo
cose cattive. A essi fanno seguito gli anni qualsiasi impresa. Allora dissi: “Non met-
denominati Nala, Pi¾gala, Kâlayukti, terò piede nella città di Chennai per i pros-
Siddhârthin, Raudri, Durmati, simi dieci anni. TORNERÒ QUI SOLO QUANDO
Dundubhi, Rudhirodgârin, Raktâk¹i e TUTTA CHENNAI AVRÀ ACQUA PULITA PER TUT-
Krodhana. Si arriva all’anno Ak¹aya solo TI GLI ABITANTI.” Sono trascorsi dieci anni
dopo averli attraversati tutti. LA DIVINITÀ da allora. Io ci sono tornato l’altro giorno e
SI INCARNA SEMPRE E SOLO NELL ’ ANNO c’era grande abbondanza d’acqua dapper-
AK¹AYA. Anche questo (Mio) Corpo è nato tutto, sufficiente non solo per bere, ma an-
nell’anno Ak¹aya, nel momento del che per annaffiare le messi. Gli Inglesi sono
brahmamuhûrta (le prime ore del matti- rimasti a Madras (Chennai) per circa due-
no). Solo quando comprendiamo il signifi- cento anni. A quei tempi non c’erano stra-
cato profondo di tutte le cose diventiamo de o automobili ed essi raggiungevano i vari
consapevoli di ciò che è bene e di ciò che è luoghi e le cime delle colline in groppa a un
male. cavallo alla ricerca dell’acqua, ma, quando
lasciarono questo Paese, il problema del-
Rifornimento d’acqua alla popolazione l’acqua potabile non era stato ancora risol-
di Chennai to. I ricchi requisivano le cisterne e beve-
Pârvatî è responsabile anche del riforni- vano acqua potabile, ma che ne era della
mento d’acqua al mondo intero: εvara le gente povera che versava in misere condi-
ha concesso questa grazia. Il Gange è una zioni e non aveva denaro per acquistare
manifestazione di Pârvatî e questo è il mo- l’acqua dalle cisterne? Un giorno, scesi a
tivo per cui esso viene adorato come Teynampet, nella città di Chennai. Tutti Mi
Ga¾gâdevî (la Dea Gange). Alcuni anni si riunirono attorno e Mi pregarono:
fa Mi recai in macchina a Chennai “Swami, non abbiamo acqua da bere!”
(Madras). Là vicino c’è un posto chiamato Anche tanti bambini piccoli arrivarono cor-
Red Hills nel quale era stato costruito un rendo a quella riunione perché quello era
grande bacino di raccolta dell’acqua. Tutto un giorno di vacanza per la scuola elemen-
il rifornimento d’acqua di Chennai viene ef- tare. Vennero tutti da Me pregando:
fettuato utilizzando questa riserva, ma, in “Swami! Abbiamo bisogno di acqua da
quel periodo, il bacino era vuoto. Ma allora, bere!” Io dissi loro: “L’avrete sicuramen-
che rifornimento si poteva mai fare da lì? te; vi porterò l’acqua dal fiume K©¹²â.”

Mother Sai maggio - giugno 2007 13


Discorso 20-03-2007
Ora ho mantenuto la Mia promessa e ho Mia felicità consiste nella felicità di tutti.
dato loro quell’acqua. Gli Inglesi avevano
promesso di riunire i fiumi K©¹²â, Godâvarî Lokâssamastâh sukhino bhava¾tu
e Gange, ma non ne hanno mai fatto nien- Che tutta la gente del mondo
te. possa essere felice!
L’acqua del Godâvarî sfocia in mare e non
ne viene fatto gran uso. Solo l’acqua del Considerate la felicità altrui come vostra.
fiume K©¹²â può essere sfruttata. Anche Questo è il significato profondo di tale pre-
adesso in questo fiume c’è una grande ab- ghiera. Dovete pregare tutti in questo modo.
bondanza d’acqua. Vi sono state costruite
molte nuove dighe e ora la sua acqua viene I l p r o g e t t o “ A c q u a P o t a b i l e ”
fornita sia per essere bevuta sia per innaf- S a t h y a S a i p e r i d i s t r e t t i d e l
fiare le messi. Ora la gente di Chennai beve Godâvarî Est e del Godâvarî Ovest
felicemente acqua pura. Abbiamo dovuto Successivamente abbiamo dato inizio al
spendere duecento crore di rupie (circa 3,3 progetto (di fornitura) dell’acqua ai distret-
milioni di euro – N.d.T.) per approvvigio- ti che si trovano a est e a ovest del
nare d’acqua da bere la popolazione di Godâvarî. Il Presidente del distretto del
Chennai. Qualche giorno fa, quando sono Godâvarî Ovest, il dottor Bhaskar Rao, è
tornato a Teynampet, la gente di quella zona presente qui adesso. Questo è stato un pro-
Mi ha informato felice: “Swami! Ora pos- getto molto difficile. Portare in alto dell’ac-
siamo bere acqua fresca e dolce. Come qua che scorre a un livello più basso è mol-
possiamo esprimerTi la nostra gratitudine? to difficile. Ho detto alle persone impegna-
Non esistono parole che possano esprimerTi te in questo progetto: “Voi fate il vostro la-
la nostra gratitudine.” Io ho detto loro: “Be- voro. Io Mi prenderò cura del risultato.”
vete quest’acqua e siate felici. Questo Mi Ho mandato Ramakrishna, l’ex
basta, non ho bisogno di nient’altro.” Dio vicepresidente della Ditta Larsen & Toubro,
può fare tutto, ma, a causa della loro igno- e Kondal Rao, ex ingegnere capo (del Go-
ranza, alcuni non riconoscono la Divinità. verno) dell’Andhra Pradeµ, a ispezionare
A questi sciocchi va impartita una buona l’avanzamento dei lavori. Dopo averne pre-
lezione. C’è molta gente ricca che ha enor- so visione essi sono rimasti sorpresi e han-
mi quantità di denaro, ma non dà neppure no esclamato: “Come ha fatto l’acqua a
un paisa (monetina indiana - N.d.T.) a salire! Come ha fatto?!” Non è una cosa
un mendicante. Quindi, che cosa ci si può che si può esprimere a parole; si deve ve-
aspettare da costoro? Ho pertanto detto alla derla per crederci. Lo stile di vita delle per-
gente di Teynampet: “Voi non avete biso- sone che abitano queste regioni sulle colli-
gno di chiedere niente a nessuno. Dio, che ne non è come quello degli altri; essi non
è il Creatore dell’universo, può darvi tutto. scendono in pianura perché hanno paura di
Pregate solo Lui.” La gente ha pregato con incontrare l’altra gente e si sono lamentati
tutto il cuore e le loro preghiere sono state con Me: “Swami! Noi viviamo proprio so-
esaudite. Sono state attuate strutture atte a pra il Godâvarî, ma non prendiamo neppu-
distribuire l’acqua ad ogni casa, e persino re una goccia delle sue acque per bere.”
ad ogni capanna, attraverso le tubazioni. Mediante le tubazioni, ora l’acqua è stata
Ora tutti hanno acqua dolce e pura. Il Mio fornita ai residenti degli altopiani ed essi
stesso Cuore è pieno di dolce nettare! La sono immensamente felici di bere quest’ac-

14 Mother Sai maggio -giugno 2007


Discorso 20-03-2007
qua che in tal modo è stata portata a molti tanti dei villaggi danno espressione alla loro
villaggi per la soddisfazione della gente che gioia in questo modo.
vi abita. Le persone di queste zone, in par-
ticolare donne, sono venute l’altro giorno a Bhagavân lancia un nuovo progetto
Praµânti Nilayam e, dopo aver visto di sviluppo dei villaggi
Praµânti Nilayam e i devoti che abitano qui, In questo sacro giorno di Ugâdi stiamo lan-
hanno detto: “Chi abita in questo luogo san- ciando un nuovo programma di sviluppo
to è molto fortunato, ma anche noi, che in rurale. Ogni casa di ciascun villaggio deve
qualche modo siamo riusciti a venire vicino essere resa pulita; si devono intraprendere
a Swami, siamo molto fortunati.” Per espri- programmi adeguati al fine di mantenere
mere la loro gratitudine a Swami, essi han- pulite le case, sia dentro sia fuori. Anche i
no composto canzoni nelle loro lingue e le bambini dei villaggi devono essere strigliati
hanno cantate danzando felicemente. Il fino a divenire individui puliti e sani. Voglio
tema delle loro canzoni era all’incirca il se- che questo sevâ venga eseguito di villaggio
guente: “Questa è l’acqua dataci da Swami: in villaggio. Naturalmente il progetto com-
non se ne deve sprecare neppure una goc- porterà una spesa di alcune crore di rupie,
cia. Quest’acqua sostiene la nostra vita.” ma non preoccupiamoci per il denaro: il
Essi hanno associato a questi testi una mu- denaro viene e va, mentre l’aiuto dato agli
sica adatta (râga) e hanno cantato in coro altri resta per sempre. Quindi si deve fare
danzando. Erano molto felici perché il loro ogni sforzo per promuovere, in ogni modo
problema dell’acqua è stato risolto in modo possibile, lo sviluppo dei villaggi. Stiamo lan-
permanente. Essi riempiono d’acqua dei ciando questo piano oggi stesso, in questo
grandi recipienti e li trasportano attaccan- giorno di Ugâdi che è sacro e di buon au-
doli a due a due alle estremità di una canna spicio. Gli anziani e i bambini, i poveri e i
di bambù (l’attrezzo risultante è il cosid- ricchi, tutti devono lavorare uniti per il suc-
detto kavadi - N.d.T.). Vedere questa sce- cesso di questo progetto. Questo sevâ deve
na gioiosa trasmette molta felicità. La gen- unire tutti. Si deve sviluppare lo spirito di
te delle città e delle metropoli ha molto da unità; i villaggi e le città devono unirsi. Dia-
imparare da queste persone che vivono la mo avvio a questo progetto oggi stesso!
propria vita accontentandosi e sperimentan- Esso, molto presto, deve diventare una re-
do così la beatitudine. altà, ed è auspicabile che, per il prossimo
Ieri, Ramakrishna e Kondal Rao sono ve- Ugâdi, tutti i villaggi ne siano già stati inte-
nuti a chiederMi: “Swami! Ti preghiamo di ressati. Tutti devono prender parte a que-
visitare i villaggi del Godâvarî Est e Godâvarî sto sevâ, inclusi gli studenti, e considerarlo
Ovest. La gente di quei villaggi sta pregan- un servizio a Dio (Daiva Sevâ). Il servizio
do seriamente per la visita di Swami.” Ho reso all’uomo è un servizio reso a Dio. Oggi
detto loro che ci andrò certamente e molto ci limitiamo al livello individuale, ma do-
presto mi recherò a Rajahmundry dove si vremmo sviluppare lo spirito di unità e ren-
può arrivare solo a piedi. Tempo fa gli abi- dere unita tutta la nazione. Un gran nume-
tanti di quei villaggi Mi hanno detto: “Non ro di Ministri dell’Unione, Primi Ministri,
vogliamo essere causa di alcuno sforzo per Governatori degli Stati dell’India, funziona-
il Corpo di Swami: Lo porteremo là senza ri I.A.S. e una gran massa di altre persone
che Egli debba camminare. Se necessario, hanno partecipato all’incontro tenutosi re-
trasporteremo Swami sulle spalle.” Gli abi- centemente a Chennai. PER MANTENERE LO

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Discorso 20-03-2007
SPIRITO DI UNITÀ SPERIMENTATO A CHENNAI, pulita. La gente di Mumbai può riuscirci
TUTTI DOVREBBERO PARTECIPARE CONGIUNTA- certamente; perciò Io ho detto loro con fer-
MENTE AL PROGRAMMA DI SVILUPPO DEI VIL- mezza: “Voi fate questo lavoro e Io verrò
LAGGI. SE TUTTI SI UNISCONO, IL MONDO IN- sicuramente.” Quando essi lavorano uniti,
TERO PUÒ DIVENTARE UNO IN UN ISTANTE. Noi riescono in qualsiasi impresa; inoltre, han-
dobbiamo prender parte a questo lavoro con no la pazienza e la perseveranza necessa-
ferma determinazione. Non andate mai da rie allo scopo. IO DESIDERO CHE TUTTO IL
nessuno a raccogliere fondi; vi darò tutto PAESE DI BHÂRAT DIVENTI LINDO E BELLO E
Io Stesso: chiedeteMi qualunque cosa di cui CHE TUTTI I SUOI ABITANTI VIVANO NELLA PACE
abbiate bisogno e Io provvederò. Come i E NELLA GIOIA. La felicità di Swami consi-
fiumi che, scorrendo, alla fine si fondono ste nella felicità di tutti. La Mia felicità non
nel mare, qualunque servizio facciate, a è separata dalla vostra. Se tutti voi siete
chiunque, raggiunge solo Me. Non abbiate contenti, allora lo sono anch’Io, perché la
paura. ChiedeteMi qualunque cosa di cui vostra felicità è la Mia felicità. Perciò, qua-
abbiate bisogno: Io vi darò tutto. Sia gli uo- lunque lavoro facciate, dovete compierlo per
mini sia le donne devono tenersi pronti a la pace e la felicità di tutti. L’uomo ha biso-
partecipare a questo compito. gno dell’acqua più di ogni altra cosa. L’ac-
qua sostiene la vita: potete vivere per qual-
L’India intera deve diventare pulita, che giorno senza cibo, ma non senz’acqua.
bella e unita In futuro ci saranno piogge copiose; nessu-
L’altro giorno un gruppo di devoti è venuto no si troverà in difficoltà. In verità, Io sono
a Praµânti Nilayam da Mumbai. Sono tutti venuto per salvare il mondo da tutte le ca-
molto ricchi e hanno proposto: “Noi voglia- lamità e vi darò certamente la felicità, cor-
mo erigere uno ‘Stûpa’ (edificio sacro) nel reggendo i vostri difetti e perdonando i vo-
mare, davanti a Mumbai. Sarà alto qualche stri errori. Dovete vivere tutti in unità e
centinaio di piedi e porterà (incise) le paro- amore. Noi consideriamo Prâ²a, Apâna,
le “Sai Ram”. Verremo a Praµânti Nilayam Vyâna, Udâna e Samâna come i
per il darµan di Swami dopo aver comple- Pañcaprâ²â (i cinque soffi vitali), ma i veri
tato il progetto. Esso sarà illuminato di not- Pañcaprâ²â dell’uomo sono Satya (Veri-
te in modo da essere visibile da grande di- tà), Dharma (Rettitudine), ›ânti (Pace),
stanza e comporterà una spesa ammontante Prema (Amore) e Ahi¼sâ (Non violenza).
a varie crore di rupie. Senza dubbio i devo- Dove c’è Verità, la Rettitudine arriverà da
ti di Mumbai stanno facendo un gran lavo- sola. La Pace si ottiene seguendo la via della
ro; tutto ciò che fanno è buono, ma la città Rettitudine. Dalla Pace viene l’Amore. La
di Mumbai è molto sporca. Prima di tutto Verità e l’Amore vanno insieme e la perso-
liberate la città dall’inquinamento. Anche na che possiede queste due ha tutto. MOL-
in passato sono stati fatti dei tentativi in TO PRESTO IL MONDO INTERO SARÀ UNITO. Gli
questa direzione, ma senza successo. La studenti devono lavorare con vigore per
ragione è che, durante l’alta marea, il livel- l’unità del mondo. I ragazzi e le ragazze
lo del mare è più alto di quello della città hanno membra forti, sono dotati di grande
che si trova a un livello più basso. Come forza fisica, mentale e spirituale e devono
tutti sapete, l’acqua scorre verso il basso. farne un uso corretto. NON FATE CATTIVO
Perciò, se le acque di scolo non vengono USO DEI VOSTRI SENSI; SOLTANTO COSÌ AC-
pompate fuori, la città non può diventare QUISITE LA CAPACITÀ DI FARE UN GRAN SERVI-

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Discorso 20-03-2007
ZIO AL MONDO. Non basta andare semplice- villaggio, gli abitanti si riunirono e comin-
mente in un tempio a imbiancarne le pareti: ciarono a dire con derisione: “Subbâmmâ è
tutte le case devono esser tenute pulite. Solo diventata una mala (intoccabile); nessuno
allora le si potrà visitare. del villaggio deve toccarla.” Ella rispose:
“Questo è esattamente ciò che desidero:
Visita alle case degli intoccabili che nessuno mi tocchi. A me basta che sia
A Puttaparthi, nei tempi passati, le case degli solo Swami a toccarmi. Io non ho figli; non
“intoccabili” (harijan) si trovavano fuori devo dare figlie in matrimonio ad altre fa-
dal villaggio e Io andavo a far visita anche miglie o portare i loro figli a casa mia e mi
a loro. Là viveva una persona di nome basta che Swami sia con me.” Subbâmmâ
Nagappa; suo genero Ramulu aveva stu- cucinava il cibo per tutti i devoti. La fortu-
diato fino all’ottava classe e sapeva qual- na la assisteva per questo atto di generosi-
cosa di Swami. Un giorno egli Mi invitò a tà e i suoi campi fornivano ricchi raccolti.
mangiare a casa sua. Quando lo dissi a Le sue terre davano messi copiose due o
Subbâmmâ, ella cercò di dissuaderMi di- tre volte l’anno; i grandi raccolti di riso non
cendo: “Ma Swami! Andrai nella casa di potevano essere stipati in casa, per cui i
un intoccabile? Ti prego, non farlo!” Io in- sacchi che ne erano colmi venivano svuo-
sistetti per andare e le dissi anche di venire tati dall’alto in un granaio appositamente
con Me. Ella apparteneva alla comunità dei costruito. In questo modo Subbâmmâ san-
Bramini Ortodossi, ma decise di seguirMi tificava la sua vita nel servizio a Swami.
comunque, dicendo: “Per Swami farò qua- Un giorno le chiesi che cosa desiderasse
lunque cosa.” Io camminavo davanti e lei da Me ed ella rispose: “Swami! Io non ho
mi seguiva, mentre Ramulu ci precedeva desideri mondani. Se, prima che io lasci il
facendo strada. Quando arrivammo alla corpo, mi verserai in bocca un po’ d’acqua
casa di Nagappa, tutta la zona si riempì di benedetta con le Tue Mani Divine, sarà
un dolce profumo e Io chiesi a coloro che sufficiente.” Le promisi che avrei esaudito
ci abitavano: “Dove avete preso questo pro- il suo desiderio.
fumo?” Ramulu rispose: “Swami, non lo
abbiamo preso in nessun posto: emana solo La redenzione di Subbâmmâ
da Te.” Io varcai la soglia della casa, e Una volta stavo tornando da Chennai in
Subbâmmâ, che aveva allora sessantadue macchina; Subbâmmâ era morta il giorno
anni, Mi seguì con gioia. Mi fu servito del prima e i suoi parenti stavano organizzan-
riso in un piatto di alluminio. Questo era ciò dosi per portarne il corpo al terreno
che avevano: i piatti di acciaio inossidabile, crematorio di Bukkapatnam. Non appena
a quel tempo, non esistevano. Anche a Mi videro, corsero verso di Me e dissero:
Subbâmmâ il cibo venne servito in un piat- “Subbâmmâ è morta ieri.” Io risposi: “È
to simile. Da principio Subbâmmâ aveva un soltanto una vostra illusione. Subbâmmâ non
sentimento di superiorità per il fatto di ap- è morta e non lascerà il corpo prima di
partenere alla nobile casta dei bramini, ma averMi visto.” Così dicendo, feci invertire
dopo, dietro consiglio di Swami, cambiò at- il senso di marcia e dirigere l’auto verso la
teggiamento e pensò: “Che vergogna! Non casa di lei. Allora, la madre di Subbâmmâ
devo dividere la gente in ‘superiore’ e ‘in- era ancora viva e, con l’angoscia nel cuo-
feriore’!” e pranzò felice nella loro casa re, Mi disse: “Swami! Ti ha ricordato per
assieme a Swami. Quando tornammo al tutto il tempo e ha recitato Sairam Sairam

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Discorso 20-03-2007
fino alla notte scorsa. Ella continuava a a casa sua per correggerlo. Essi cammina-
chiedere: “Swami è arrivato? Swami è ar- vano in gruppo davanti alla sua casa can-
rivato?” Il corpo di Subbâmmâ era coperto tando queste canzoni. Una di esse diceva:
da un drappo; Io lo rimossi e la chiamai:
“Subbâmmâ! Subbâmmâ!” Tra la sorpresa “Non cercare la compagnia
di tutti, ella aprì gli occhi. QUANDO DIO DÀ di donne perdute
UNA PAROLA, NON LA DIMENTICA IN NESSUN perché sicuramente cadrai,
CASO. Le dissi: “Volevi che ti versassi in diverrai un fuoricasta
bocca dell’acqua benedetta con le Mie nella tua stessa comunità
mani, non è così? Eccola, prendila” e, così e i tuoi parenti ti eviteranno
dicendo, immersi una foglia di basilico in un e ti cacceranno.
bicchiere d’acqua e gliene versai un po’ in Se i tuoi amici ti vedranno,
bocca. Subbâmmâ la bevve, Mi strinse en- ti batteranno con le loro ciabatte!”
trambe le Mani con forza e se le portò agli
occhi con riverenza, dicendo: “Swami! Per Quando i bambini si recarono in gruppo a
congedarmi ho aspettato che Tu fossi qui; cantare in questo modo davanti a casa sua,
ora permettimi di andare.” Io le detti il per- egli si sentì molto imbarazzato. Li chiamò
messo ed ella si immerse in Me. Ho fatto in casa e chiese loro: “Chi vi ha insegnato
costruire una residenza comunitaria in sua questa canzone?” al che essi risposero: “Ce
memoria ed essa porta il suo nome 1. l’ha insegnata Râju, signore.” Egli pensò:
Subbâmmâ era una grande anima. Di tanto “Sì, è vero. Chi altri può essere al corrente
in tanto saliva sulla terrazza di casa sua e del mio comportamento se non Râju?” e
conversava con εvarâmmâ alla finestra. da allora abbandonò le vie del male e le
Le diceva: “εvarâmmâ! Tu hai dato Swami brutte abitudini. A quei tempi gli venivano
alla luce e io l’ho nutrito; perciò tu sei Devakî portate a casa delle carrettate di frutti di
e io sono Yaµodâ”. εvarâmmâ risponde- mango, ed egli le distribuì ai bambini. Pro-
va: “Subbâmmâ! Tu hai servito centinaia di prio in quel periodo erano appena arrivati
devoti di Swami dando loro cibo e riparo in paese gli orologi da polso e nel villaggio
nella tua casa. Non ti meriti il frutto di quel chi ne indossava uno era considerato una
servizio? Certamente lo avrai.” Subbâmmâ, persona importante. Non solo: gli uomini a
prima di lasciare il corpo, andò da quei tempi portavano dei baffetti sottili sot-
εvarâmmâ e la pregò: “Io sto per morire; to il naso per seguire la moda. Io composi
occupati di Swami con grande cura.” En- una canzone che aveva come tema queste
trambe piansero e il giorno dopo Subbâmmâ mode e la insegnai ai bambini del villaggio.
morì.
“La gente appende dei medaglioni
Mantenete puri i vostri pensieri d’argento a un cinturino di pelle
e i vostri sentimenti che mette al polso sinistro
Il nome del marito di Subbâmmâ era e la chiama moda!
Narayana Rao ed egli aveva l’abitudine di Ci si adorna in modo talmente grottesco
sedersi sempre vicino al tulasî brindavan2 da non potersi guardare
davanti a casa sua. Quando egli cominciò e lo si chiama moda!
a comportarsi male, Io composi dei canti e I baffi lunghi vengono tagliati
addestrai alcuni bambini a cantarli davanti fino a divenire toppe sottili

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Discorso 20-03-2007
sotto il naso e la chiamano moda!” ma. Tutto questo Mi ha reso molto felice.
Nessuno ha mai scritto questa storia in
In questo modo Io componevo delle canzo- modo simile prima d’oggi.
ni e le facevo cantare nel villaggio ai bam-
bini affinché la gente rinunciasse alla ma-
nia delle mode e coltivasse pensieri elevati. (Baba ha chiamato sul palco µrî Krishna Bhaskar,
In questo modo apportai una trasformazio- che ha scritto il testo, e i tre ragazzi che hanno
ne in tutti, dai bambini agli anziani. Da oggi cantato il “Burra Kathâ” e ha regalato loro dei
in poi, dovete tutti impegnarvi nella missio- vestiti, posando poi con loro per delle foto di
gruppo).
ne di apportare una trasformazione nei vil-
laggi. Questo non significa che essi debba-
no essere trasformati in cittadine e città e
non è questo che desidero. Prima di tutto, i Praµânti Nilayam, 20 Marzo 2007 – mattino,
Sai Kulwant Hall
villaggi devono essere tenuti puliti. Le città
Celebrazione di Ugâdi
e le metropoli sono completamente inqui-
nate. Apparentemente le persone (che vi
abitano) possono sembrare molto pulite: in-
(Tradotto dalla versione inglese pubblicata da:
dossano bei pantaloni, camicia e cravatta,
ma tutti i pensieri e i sentimenti dentro di www.radiosai.org)
loro sono sporchi. Quando indossate un abito
Note:
bianco immacolato, dovete mantenere puri
e sacri anche i vostri pensieri e i vostri sen- 1. Il luogo è stato denominato “Karnam
timenti. Prima cercate di trasformare voi Subbâmmâ Nagar” (la Città di Karnam
stessi e poi lavorate per la trasformazione Subbâmmâ), ed è situato vicino al Gokulam
del mondo. Ieri tre ragazzi hanno presenta- (Puttaparthi).
to la storia della vita di εvarâmmâ in un 2. Piccola costruzione usata come riparo per
“Burra Kathâ” (Grande Racconto) e il tulasî, o basilico sacro.
l’hanno interpretata molto bene. Anche la
loro descrizione di Subbâmmâ è stata otti-

Mother Sai maggio - giugno 2007 19


Mother Sai Publications
(EDIZIONI MOTHER SAI)
e-mail:msp@mothersaipublications.it
Sito Web: www.mothersaipublications.it

(Collana Vahini)
Aforismi Vedici (Sûtrâ Vâhinî) [SV]
La Conoscenza (Jñâna Vâhinî) [JV]
La Scienza di Dio (Vidyâ Vâhinî) [VV]
La Storia di Râma (Râmakata Rasavâhinî), I° vol. [RV-I]
La Storia di Râma (Râmakata Rasavâhinî), II° vol. [RV-II]
Domande e Risposte (Prashnottara Vâhinî) [PUV]
Il Fiume delle Upanishad (Upanishad Vâhinî) [UV]
Il Gioco di Dio (Lîlâ Kaivalya Vâhinî) [LKV]
La Pace Suprema (Prashânti Vâhinî) [PSV]
La Via della Meditazione (Dhyâna Vâhinî) [DV]
La Verità di Sai (Sathya Sai Vâhinî) [SSV]
La Legge Morale (Dharma Vâhinî) [DhV]
Storie Gloriose del Signore (Bhagavatha Vâhinî) [BhV]
Gli Insegnamenti di Dio (Gîtâ Vâhinî) [GV]
L’Amore di Dio (Prema Vâhinî) [PV]
Dissolvere i Dubbi Spirituali (Sandeha Nivarini) [SN]

(Collana Discorsi) di Sai Baba


Discorsi 1988/89, I° vol. [D89-I]
Discorsi 1988/89, II° vol. [D89-II]
Discorsi 1963-65 (SATHYA SAI SPEAKS VOL. IV) [D65]
Discorsi 1964-67 (SATHYA SAI SPEAKS VOL. V) [D66]
Discorsi 1967-68 (SATHYA SAI SPEAKS VOL. VI) [D67]
Discorsi 1967-68 (SATHYA SAI SPEAKS VOL.7&8) [D68]
Discorsi 1983 (SATHYA SAI SPEAKS VOL. XVI) [D83]
Discorsi 1984 (SATHYA SAI SPEAKS VOL. XVII) [D84]
Discorsi 1984 (SATHYA SAI SPEAKS VOL. XIX) [D86]

Collana Biografie)
(Collana Biografie)La Vita di Sai Baba (N. Kasturi)
La Vita di Sai Baba (Satyam Shivam Sundaram), I vol.
La Vita di Sai Baba (Satyam Shivam Sundaram), II vol.
La Vita di Sai Baba (Satyam Shivam Sundaram), III vol.
La Vita di Sai Baba (Satyam Shivam Sundaram), IV vol.

(Collana Educazione)
Educazione)Discorsi agli Studenti
Corso Estivo 1972 [CE72]
Corso Estivo 1978 [CE78]
Corso Estivo 1990 [CE90]
Corso Estivo 1993 [CE93]

Periodici
Mother Sai, bimestrale + Crescere Insieme
Altre Pubblicazioni Disponibili:
Colloqui [CQ]
Mother Sai Speciale (6° Conferenza Mondiale)
Diario Spirituale 1 [DS1]
Diario Spirituale 2 [DS2]
Diario Spirituale 3 [DS3]
Dhyâna: la Meditazione secondo gli insegnamenti di Sai Baba
Canti devozionali (Libro dei bhajan, Testi).
Canti devozionali (Libro dei bhajan, Accordi).
Canti devozionali (Libro dei bhajan, Esercizi).
Atti del I° Convegno dei Responsabili dei Centri Sai Mondiali
Sadhana
Guida all’ashram di Prashanti Nilayam
Racconti e Parabole Vol. I (Chinna Katha vol I)
Racconti e Parabole Vol. II (Chinna Katha vol II)
Pensiero del Giorno (365+1 pensieri, per ogni giorno dell’anno)

Altri Autori
A Spasso con Dio
Grazie Swami
Messaggio d’Amore
Sai Baba, l’Uomo dei Miracoli
Visione del Divino.
Sai Baba Fiamma d’Amore
L’Eterno Miraggio
Alla Scoperta della Verità
Sai Baba: la Rivelazione continua
Ho visto la Luce
Purificare il Cuore (Purifying the Heart)
Sathya Sai Baba e l’Educazione dei Figli (Sathya Sai Parenting)
Sathya Sai Baba: Colui che Dimora nel Cuore (Hrudaya Nivasini)
Sâitrî – I tre Sai Gâyatrî Mantra
Incontrare Dio
Pensando a Sai Baba Sai (Sai Smaran)
Gemme di Saggezza
Viaggio con Sai (Sri Sathya Sai Anandadayi)
Sri Sathya Sai Gita -Tutto sulla Spiritualità – Domande e Risposte

Audiovisivi:
Shivarathri Sandesh (VHS) Le Percussioni, parte I (VHS)
Shivarathri Sandesh(VHS) Le Percussioni, parte II (VHS)
Video Story (VHS) Il Medico Divino (VHS)
Tecnica di Canto (Audiocass.) Gâyatrî Mantra (Audiocass.)
Embodiment of Love Vol I(CD musicale) Embodiment of Love Vol II (CD musicale)
Bhajanam (CD musicale) Sâitrî – I tre Sai Gâyatrî Mantra(CD musicale)
Dyâna, la Meditazione negli Insegnamenti di Sri Sathya Sai Baba (CD musicale)
Scuola Bhajan Interattiva (N°2 CD ROM) Gâyatrî Mantra (CD musicale)
Avo Sai (CD musicale)
Le sue Opere nel Sociale (DVD Video) Conferenza di Roma 17/18 Aprile 2004 (DVD Video)
Alla Scoperta della Verità (DVD Video) La Creazione (DVD Video)
Sai Gange (DVD Video) Compleanno 2005 (DVD Video)
Shivarathri 2002/2003/2004 (CD video) Guru Purnima 2002/2003/2004 (CD video)
Compleanno 2002/2003/2004 (CD video) Brahmanandam (CD video)
Natale 2002/2003/2004 (CD video)

In Preparazione:
La Vita di Sai Baba (Satyam Shivam Sundaram), V vol.

NB.– Tuttele pubblicazioni sopraelencate si possono avere telefonando o invian-


do un fax a:
Mother Sai Publications
Sathya Sai Books and Publications of Italy, magazzino e sede operativa,
via Umbria 19, 20093 Cologno Monzese (MI); Italy
tel. 02 26708288 (lunedì h.19:30-21); fax 02 25118399

SAI RAM
Discorso 20-03-2007

(pomeriggio)

Festa di Ugâdi
(Cronaca degli eventi)
Il giorno di Ugâdi, al pomeriggio, Swami è uscito per il darµan poco dopo le ore 16,
trovando un Sai Kulwant hall stracolmo di devoti, in particolare di quelli provenienti dal
distretto di Anantapur e dei villaggi a esso circostanti. È stato organizzato un grande
programma sevâ per le popolazioni delle campagne. Anil Kumar ha letto l’elenco dei
beneficiari. A mano a mano che i nomi degli uomini e delle donne venivano citati, questi
si avvicinavano al palco e posavano una rosa sugli scalini davanti alla veranda. Chi
erano questi beneficiari?
Uomini, donne, ragazzi e ragazze provenienti dai vari villaggi del distretto di Anantapur.
La selezione è stata operata da un gruppo di membri anziani che sono andati di villaggio
in villaggio a scegliere i più disperati, gli orfani, i più poveri, le vedove, tutte le persone
senza risorse, alle quali è stata data la possibilità di guadagnarsi da vivere. Gli oggetti
che sono stati loro regalati sono di vario genere, ma tutti hanno lo scopo di aiutare
queste persone a mantenere con dignità se stesse e le proprie famiglie. Si tratta di
macchine da cucire, di attrezzi per spruzzare fertilizzanti, tutto il necessario per prepa-
rare e poter vendere il tè, fornelli, stoviglie e barrocci, macchine per tessere, carrelli,
macine per il grano ecc.
Dopo la consegna degli oggetti i beneficiari hanno cantato melodiose canzoni soffuse
d’amore e gratitudine, che hanno toccato il cuore dei presenti e anche il cuore di Baba.
Dopo la distribuzione del prasâdam a tutti i presenti, Swami ha deciso di pronunciare
un Discorso.
Al Discorso Divino ha fatto seguito l’ârati, dopodiché Swami si è ritirato: erano all’in-
circa le ore 18.

SVILUPPATE L’AMORE
E CONDUCETE LA VITA
DI UN VERO ESSERE UMANO

Studenti! Cittadini di Anantapur! to. È Mio desiderio che tutti gli altri distretti
Le parole che avete pronunciato e il pro- sappiano emulare il vostro esempio. Io non
gramma che avete presentato sono rimasti ho altro desiderio se non quello di purifica-
impressi nel Mio Cuore. Siete diventati un re il vostro cuore e darvi pace e beatitudi-
esempio per gli altri e avete provato, al di là ne. Questo è l’unico desiderio che ho. Non
di ogni dubbio, che le persone di Anantapur ho neppure una goccia d’odio in Me, né ho
sono dotate di enorme potenzialità e talen- qualche nemico. Tutti sono Miei. È il Mio

20 Mother Sai maggio - giugno 2007


Discorso 20-03-2007
Amore a esser presente in tutti voi. Io par- mai il sentimento di nazionalità. Considera-
lo solo d’Amore e di nient’altro. IO HO UN te la Verità, la Rettitudine, la Pace, l’Amo-
AMORE IMMENSO PER I BAMBINI. INFATTI ESSI re e la Non violenza come i vostri
SONO MIA PROPRIETÀ ESCLUSIVA. SE CRESCE- pañcaprâ²â (i cinque soffi vitali) e tenete
RANNO BENE, IL MONDO INTERO NE SARÀ AV- alta la dignità dell’uomo (mânava). Dove
VANTAGGIATO. c’è Amore, c’è Pace. Dove c’è Pace, c’è
Dovreste sempre vivere uniti. Siete Hindu, Non violenza. Se si è privi d’Amore non si
ma che cosa significa quel termine? “H”, può ottenere la Pace. LA PACE NON PUÒ
Umiltà (Humility); “I”, Individualità; “N”, ESSERE ACQUISTATA IN UN NEGOZIO. NEL MON-
Nazionalità; “D”, Divinità; “U”, Unità. DO ESTERIORE TROVERETE SOLO PEZZI
Questi sono veramente i nostri cinque soffi (PIECES), MA NIENTE PACE (PEACE)! Se pro-
vitali (prâ²a). Proprio come i cinque ele- vaste a chiedere a qualche milionario, egli
menti, i cinque sensi e i cinque involucri vi risponderebbe: “Io ho tutto, ma non ho la
costituiscono il nostro corpo fisico, questi Pace della mente.” Si può ottenere la Pace
cinque princìpi costituiscono la vera essen- solo attraverso l’Amore. L’Amore Divino
za della spiritualità. Dovete quindi salva- è la base di ogni cosa. Quando sviluppiamo
guardare questi cinque princìpi e restare amore per Dio, Egli si prende cura di ogni
sempre uniti. Non lasciate mai spazio a dif- cosa. Se non abbiamo amore per Dio, ci
ferenze di opinione, anche per argomenti sarà spazio per cattive qualità, come l’ira,
futili. SE DOVESSE NASCERE TRA VOI QUAL- l’odio, la gelosia etc. L’uomo moderno ha
CHE DIVERGENZA, OGNUNO DOVREBBE ESSER abbandonato qualità umane come l’Amo-
PRONTO A COMPRENDERE GLI ALTRI. Siete tutti re, la Pace, la Compassione e sta conducen-
figli di Dio e siete tutti fratelli e sorelle. do la vita di un animale.
Dovreste tutti comprendere questa verità
e comportarvi di conseguenza. In tutti voi Dovremmo sopportare con pazienza
c’è Amore e solo quando l’uomo sviluppa tutte le difficoltà
in sé quest’Amore potrà esserci unità.
Quando sviluppiamo Amore e ci liberiamo La tolleranza è la vera bellezza
dell’odio, si manifesta la nostra innata po- di questa sacra terra di Bhârat.
tenza. Gli anziani sono bloccati da numero- Tra tutti i rituali, l’aderenza alla verità
se preoccupazioni che indeboliscono il loro è la penitenza più grande.
potere mentale, ma i giovani sono dotati di Il sentimento più dolce di questo Paese
un enorme potere della mente e dei sensi. è il sentimento d’amore
Dovrebbero svilupparlo, utilizzando i sensi verso la propria madre.
in modo sacro. Dovrebbero sviluppare lo Il carattere viene valutato
spirito di unità. Non pensate mai di appar- molto di più della vita stessa.
tenere a un particolare Stato perché que- La gente ha dimenticato
sto può portare a divergenze. Dovreste sem- i princìpi fondamentali
pre pensare di essere Indiani. Questo è ciò di questa grande cultura
che ho detto anche recentemente a Madras. e sta imitando la cultura occidentale.
Non identificatevi con il principio individuale Ahimè! I Bhâratîya non sono
(vya¹ºi tattva). Dovremmo tutti identificar- consapevoli della grandezza
ci con il principio della società (sama¹ºi della loro eredità culturale
tattva) e coltivare l’unità. Non dimenticate proprio come un elefante

Mother Sai maggio - giugno 2007 21


Discorso 20-03-2007
non è consapevole della propria forza. tamente, oggi, nessun giornale riporta noti-
zie di questi sacri eventi. Essi danno ampio
L’uomo è dotato di un grande potere. Il spazio a pubblicizzare ogni tipo di spazza-
potere che è presente in noi non può esse- tura di un mondo frivolo.
re rintracciato in nessun altro posto. Ma noi Dovreste riempire il vostro cuore di un
dimentichiamo il nostro innato potere per- amore sacro, costante e privo di egoismo.
ché siamo sommersi da cattive qualità, come Dio viene descritto come:
l’odio e la gelosia. Non dovremmo mai odia-
re o arrabbiarci con qualcuno. NON SCON- Nirguna¼ niranjana¼
VOLGETEVI SE QUALCUNO SI ARRABBIA CON sanâtana niketana¼
VOI. OFFRITEGLI I VOSTRI OMAGGI E RESTA- nitya µuddha buddha
TE COMPOSTI. SALUTATE ANCHE IL VOSTRO mukta nirmala svarûpinam
NEMICO CON AMORE DICENDO: “CIAO FRA- Dio è senza attributi,
TELLO! COME STAI?” SE VI RIVOLGERETE A Puro, Dimora finale, Eterno,
LUI COME A UN FRATELLO, EGLI VI RICAMBIE- Senza macchia, Illuminato,
RÀ CON UN AFFETTO SIMILE. Se invece gli Libero e Incarnazione della Sacralità.
dite: “Tu sei mio nemico”, egli continuerà a
sviluppare odio verso di voi. Ogni vostro Dovremmo fare ogni sforzo per santificare
sentimento vi tornerà indietro in forma di la nostra nascita umana. Come può essere
reazione, riflesso ed eco. Come è l’azione santificata? È forse partecipando a conflit-
così sarà il risultato. Potreste aspettarvi di ti o sviluppando odio? No, no. Queste sono
sentire il sapore di un ananas mentre man- tutte qualità bestiali. L’amore è la vera qua-
giate un mango? No. L’odore del vostro alito lità dell’uomo.
dipende dal frutto che avete consumato. Quindi, cari ragazzi!
Allo stesso modo, sperimenterete solo amo- Sviluppate amore. Ogni volta che c’è qual-
re se vi riempite d’amore. che diversità di opinioni tra di voi, mettetela
Cari ragazzi! da parte. Se considererete l’amore come il
Dovreste sviluppare amore fin dalla più te- vostro respiro vitale, non ci sarà più spazio
nera età. Qui per Amore non intendo l’amo- per tendenze bestiali come l’odio o la gelo-
re materiale, ma quello divino. Quando avre- sia. GLI ANIMALI VIVONO NELLA FORESTA SEN-
te l’amore divino non sarete più allettati dal ZA ODIARSI L’UN L’ALTRO. TALI CATTIVE TEN-
“forte vino” dei desideri materiali. Quindi DENZE SI RISCONTRANO SPESSO TRA GLI UO-
sviluppate l’Amore Divino. La Mia Vita è MINI CHE DOVREBBERO CONDURRE UNA VITA
una testimonianza di questo Amore. CIVILIZZATA. CIÒ È CONTRARIO ALLA NATURA
L’Amore è il marchio dell’autentica UMANA. La vita umana deve servire ad ac-
Umanità. cumulare amore e non denaro. Il denaro
Chi è privo d’amore non può esser chia- va e viene, ma la moralità viene e cresce.
mato essere umano. Sviluppate quindi amo- Cari ragazzi!
re e conducete una vita da mânava (esse- Siete tutti dotati di un cuore puro e di una
re umano) nel vero senso del termine. Gua- mente stabile. QUANDO IL CUORE È PURO È
dagnatevi un buon nome. MOLTO PIÙ SEMPLICE SVILUPPARE AMORE. In-
Il programma che avete presentato oggi e i fatti il vostro amore può diventare vasto
sentimenti che avete espresso dovrebbero come il cielo. Non abbandonate mai l’amo-
esser diffusi nell’intera nazione. Sfortuna- re in nessuna circostanza. Swami è sem-

22 Mother Sai maggio - giugno 2007


Discorso 20-03-2007
pre in voi, con voi, intorno a voi, sopra e che dobbiamo salvaguardare: dobbiamo
sotto di voi. Quindi sviluppate amore. Mol- soprattutto proteggere la nostra nazione.
to presto verrò ad Anantapur. Sono passati DOPO TUTTO, CHE COS’È IL CORPO FISICO?
più di dieci anni dalla Mia ultima visita. Ma OGGI ESISTE, MA POTREBBE NON VIVERE AB-
adesso, attratto dalla potenza del vostro BASTANZA DA VEDERE UN NUOVO GIORNO. Il
amore e dal Sa¾kalpa (Volontà), verrò corpo è come una bolla nell’acqua. La
certamente. Preparatevi alla Mia visita can- mente è una scimmia pazza. Non seguite il
tando i bhajan sempre di più e condividen- corpo; non seguite la mente: seguite la vo-
do il vostro amore con tutti. stra coscienza. Solo così potrete ottenere
felicità in ogni senso.
Hari bhajana binâ Incarnazioni dell’Amore!
sukha µânti nahin… Oggi il vostro amore ha profondamente toc-
“Non si può ottenere la Pace cato il Mio Cuore. Il Mio Cuore si è riempi-
senza cantare la Gloria di Dio”. to di immensa beatitudine nel vedervi di-
stribuire cose diverse ai poveri e ai biso-
Ci sono molte donne piene di devozione gnosi. Aswattha Narayana e la sua fami-
(bhakti) e senso di resa (prapatti). Do- glia hanno messo tutto il loro impegno in
vrebbero unirsi e organizzare qualche atti- questa nobile causa. Molta gente della cit-
vità. Dovrebbero tenere pulite le loro case tà, professori e oratori hanno lavorato as-
ed educare i loro figli nel sacro cammino. sieme con grande entusiasmo. Essi hanno
Ma oggi molte donne istruite preferiscono fatto molto di più di quanto avevano pianifi-
recarsi al lavoro. Tali donne avranno scar- cato.
sa comprensione delle loro responsabilità (Rivolgendosi ai beneficiari, Bhagavân
riguardanti la casa. Se le donne vanno fuo- ha poi detto: - N.d.T.) ChiedeteMi tutto
ri a lavorare, chi si prenderà cura della ciò di cui avete bisogno: Io ve lo darò cer-
casa? Se vanno fuori a insegnare nelle scuo- tamente. Non abbandonate mai i vostri studi
le ai figli degli altri, chi si prenderà cura dei per mancanza di denaro. Se non potete
loro bambini? COME PRIMA COSA DOVRESTE permettervi di pagare la retta mensile, chie-
INSEGNARE AI VOSTRI FIGLI E METTERLI SUL- detela a Me. Io vi darò il denaro necessa-
LA GIUSTA STRADA. SOLO COSÌ POTRETE ES- rio. I vostri genitori probabilmente fanno già
SERE CONSIDERATE VERE MADRI. SE VI RECA- moltissimi sacrifici per far quadrare il bi-
TE ALL’UFFICIO TRASCURANDO I VOSTRI STESSI lancio. Non importunateli, dunque, chieden-
FIGLI, QUESTI POTREBBERO PRENDERE CAT- do loro del denaro.
TIVE STRADE. DI CONSEGUENZA PERDERESTE
LA PACE DELLA VOSTRA MENTE. QUINDI, COME Mat© devo bhava pit© devo bhava
PRIMA COSA, PRENDETEVI CURA DELLA VOSTRA Riverisci tua madre come Dio;
FAMIGLIA. Rispettate i vostri genitori e i vo- riverisci tuo padre come Dio.
stri suoceri. In questo consiste il vero signi-
ficato della femminilità. Ragazzi, giovani, Non crediate che Dio si trovi in una terra
anziani, uomini e donne dovrebbero tutti lontana, tanto distante da voi. Dio non può
percorrere il cammino della Verità. Solo mai essere lontano da voi. Egli non vi ab-
allora potrete diffondere gioia e beatitudine bandonerà mai. È sempre in voi, con voi e
alla nostra nazione e a tutto il mondo. Non intorno a voi. Abbiate una ferma fede in
è solo la nostra casa e il nostro corpo fisico questa Verità e siate sempre felici. Quan-

Mother Sai maggio - giugno 2007 23


Discorso 20-03-2007
do vi sentite soli, pensate che Dio è con pazione e ansietà. Sviluppate sacri senti-
voi. Dite a voi stessi: “Io non sono solo. menti nel vostro cuore.
Dio è con me.” Da questo momento in poi,
sviluppate questa assoluta convinzione. In Praµânti Nilayam, 20 marzo 2007 - pomeriggio,
questo modo sarete liberi da ogni preoccu- Sai Kulwant Hall,
Festa di Ugâdi

(Tradotto dal testo inglese pubblicato da:


www.sathyasai.org)

24 Mother Sai maggio - giugno 2007


Ati Rudra Mahâ Yajña a Chennai
Dal 20 al 30 gennaio 2007 i giovani Sai del Tamil Nadu hanno organizzato su larga scala
un Ati Rudra Mahâ Yajña a Chennai. A Thiruvanmiyur è stato allestito uno splendido
Yajñaµâlâ (sala adibita allo Yajña) con 11 Homa Ku²¬a (bracieri per offerta votiva)

Report
per celebrare questo Yajña di significato spirituale estremamente rilevante. Lo Yajñaµâlâ
è stato decorato con fiori, foglie di palma, cocchi ecc.
Il 19 gennaio, Bhagavân ›rî Sathya Sai Baba è giunto a Chennai con un volo da Praµânti
Nilayam. Al Suo arrivo all’aeroporto di Chennai, alle 14,20, Bhagavân è stato accolto
calorosamente. Migliaia di devoti affollavano l’intero percorso che Bhagavân doveva
compiere tra l’aeroporto e “Sundaram”, dove è arrivato alle 15 ed è stato accolto con la
tradizionale offerta del pûr²akumbham (vaso colmo d’acqua benedetta) tra il canto dei
sacri mantra vedici. Per la gioia di migliaia di devoti lì riuniti, Bhagavân ha dato il darµan
dal balcone del Sundaram stesso pochi minuti dopo il Suo arrivo. La sera, poi, sono stati
offerti nuovi abiti ai ©tvik (sacerdoti), e, sempre nel Sundaram, è stata tenuta una ses-
sione di bhajan estremamente toccanti alla Divina Presenza di Bhagavân.

Esecuzione dello Yajña dal 20 al 30 gennaio 2007


Il 20 gennaio, Bhagavân è giunto allo Yajñaµâlâ alle 8,45 e ha acceso la lampada sacra
per inaugurare la cerimonia. Nel suo discorso di benvenuto, µri G.K.Raman, coordinato-
re dello ›rî Sathya Sai Trust del Tamil Nadu, ha espresso profonda gratitudine a Bhagavân
per la Sua Divina Presenza nella sacra occasione dell’Ati Rudra Mahâ Yajña. Quindi,
il capobramino, µrî Nanjunda Dixit, ha spiegato il significato dello Yajña e ha aggiunto
che veniva compiuto per la pace e il benessere del mondo.
La cerimonia dello Yajña è cominciata dopo che Bhagavân ha compiuto il Prâ²a Prati¹ºâ
del Li¾ga (caricare il Li¾ga di energia divina), che è stato chiamato “Sai Sundareµvara”
Li¾ga.
L’Ati Rudra Mahâ Yajña, che ha incluso il Li¾ga Abhi¹eka (aspersione del Li¾ga), il
Rudra Pârâya²a (recitazione dei mantra del Rudra) e il Rudra Homa (offerta di oblazioni
nel fuoco dello Yajña), è stato celebrato per 11 giorni, dal 20 al 30 gennaio 2007.
121 sacerdoti hanno compiuto il Rudra Homa presso 11 Homa Ku²¬a (bracieri per le
offerte), secondo le prescrizioni delle Sacre Scritture.
Assieme al Rudra Abhi¹eka, ogni giorno, per 11 giorni, 121 sacerdoti hanno recitato 11
Rudra Pârâya²a, per un totale di 14.641 pârâya²a (recitazioni) del Rudram, numero
prescritto per il compimento dell’Ati Rudra Mahâ Yajña. Il 30 gennaio, alle 11,15, que-
sto grandioso Yajña, eseguito per la pace e il benessere del mondo, è giunto a conclusio-
ne con il Pûr²âhuti (oblazioni finali), nello Yajña Ku²¬a, compiuto da Bhagavân.

Discorsi Divini, programmi musicali e bhajan


Mentre lo Yajña veniva eseguito la mattina, il pomeriggio si sono tenuti splendidi pro-
grammi musicali eseguiti da artisti rinomati e sessioni di bhajan. Inoltre, una varietà di
oratori ha condiviso i propri pensieri con l’enorme folla su vari argomenti di rilevanza

Mother Sai maggio - giugno 2007 25


spirituale. La Divina Presenza di Bhagavân durante i programmi ha offerto l’opportunità
del tanto desiderato darµan alla gente del Tamil Nadu che, in gran numero, affollava il
luogo. Durante le sessioni di bhajan, Bhagavân si è recato tra le file dei devoti per
dispensare loro la gioia del Suo darµan ravvicinato. La Sua Grazia si è riversata sui
devoti anche con i Discorsi Divini, che, con Parole cariche di dolcezza, hanno impresso
nel loro cuore i semi di Satya, Dharma, ›ânti, Prema e Ahi¼sâ.

Cerimonia pubblica allo Stadio Coperto Nehru


La mattina del 21 gennaio 2007, Bhagavân ha concesso la grazia della Sua Presenza a
una cerimonia pubblica tenutasi allo Stadio Coperto Nehru di Chennai. La cerimonia è
stata organizzata dal Conclave dei Cittadini di Chennai per esprimere gratitudine a Baba
per aver fornito l’acqua potabile alla popolazione di Chennai. Essa è stata presieduta da
µrî M. Karunanidhi, Primo Ministro del Tamil Nadu. Fra le personalità presenti in que-
st’occasione c’erano: µrî Shivraj Patil, Ministro degli Interni dell’Unione, µrî Lalu Prasad
Yadav, Ministro delle Ferrovie dell’Unione, µrî Dayanidhi Maran, Ministro delle Comu-
nicazioni e Informazioni Tecnologiche dell’Unione, µrî Surjit Singh Barnala, Governa-
tore del Tamil Nadu, µrî S. M. Krishna, Governatore del Mâhâra¹ºra, µrî Vilasrao
Deshmukh, Primo Ministro del Mâhâra¹ºra, µrî H.D. Kumaraswamy, Primo Ministro del
Karnâtaka, e µmt. Gita Reddy, Ministro del Turismo dell’Andhra Pradeµ.
Nel discorso d’apertura, µrî Karunanidhi ha espresso gratitudine a Bhagavân per conto
della popolazione del Tamil Nadu per aver fornito l’acqua ai residenti di Chennai.
›rî Shivraj Patil, µrî Lalu Prasad Yadav e µrî Dayanidhi Maran hanno parlato della muni-
ficenza di Bhagavân e dei progetti di pubblica utilità nonché delle istituzioni da Lui create.
Dopo aver riversato la Sua grazia senza limiti e le divine benedizioni sulla popolazione del
Tamil Nadu, sui devoti di altre parti dell’India e sugli stranieri riuniti a Chennai, Baba, il 31
gennaio, è ritornato a Praµânti Nilayam in aereo. Un gran numero di persone ha costeg-
giato il percorso di Bhagavân dall’aeroporto di Puttaparthi a Praµânti Nilayam per darGli
il proprio rispettoso benvenuto. Tutta la strada era elegantemente decorata con archi
floreali e striscioni a Lui inneggianti. Al Suo arrivo nel Sai Kulwant hall, alle 12,30, Baba
è stato accolto con l’offerta tradizionale del Pûr²akumbham tra il canto dei Veda ese-
guito dagli studenti universitari.

(Tratto da SANÂTANA SÂRATHI, 2/2007)

26 Mother Sai maggio - giugno 2007


Discorso 27-01-2007

DIO AIUTA COLORO


CHE AIUTANO GLI ALTRI

Incarnazioni dell’Amore! si intende per “usare bene”? Si intende “per-


correre il Sentiero Sacro”. Solo perché sia-
“L’uomo è nato nell’azione, mo dotati di occhi, questo non significa che
viene sostenuto dall’azione ci sia bisogno di vedere tutto. Cercate di
e infine si fonde nell’azione. guardare solo ciò che è buono e non usate
L’azione è la causa del piacere le orecchie per ascoltare le critiche degli
e del dolore. In verità, altri o tutto ciò che non è necessario.
per l’uomo l’azione è Dio.” ASCOLTARE LE CRITICHE DEGLI ALTRI E GUAR-
DARE LE COSE CATTIVE È UN GRANDE PECCA-
La gioventù deve percorrere TO. Noi acquisiamo il male solo quando lo
il Sentiero Sacro vediamo. Invece di usare le orecchie per
L’uomo non ha bisogno di cercare Dio da ascoltare parole buone, ascoltiamo i discorsi
nessuna parte: Dio è presente in ciascuno cattivi.
di voi. Nella Bhagavad Gîtâ il Signore Surdas era cieco, ma ripeteva continuamen-
K©¹²a dichiara: te il Nome di K©¹²a. Per questo K©¹²a gli
concesse il darµan e la realizzazione delle
Mamaivâ¼µo jîvaloke sue aspirazioni nella vita. Perché Dio vi ha
jîvabhûta sanâtanah dato la lingua? Per godere il gusto di ogni
“L’eterno Âtma in tutti gli esseri cosa e per parlare male degli altri? No, no:
è una parte della Mia Essenza.” la lingua è intesa per cantare le glorie di
Dio.
“Tutti sono un aspetto della Mia Divini- ›ravana¼ (l’ascolto delle Storie di Dio),
tà”, Egli ha detto. Allora, dove dovreste cer- Kîrtana¼ (il canto del Suo Nome),
care Dio se Egli è in voi e con voi? Qualsi- Vi¹²usmarana¼ (la contemplazione del
asi lavoro compiate, consideratelo un la- Signore Vi¹²u), Pâdasevana¼ (il servizio
voro di Dio. ai Suoi Piedi di loto), Vandana¼ (le
Dio ha benedetto l’uomo con il corpo, con salutazioni, ovvero renderGli omaggio),
la mente, con l’intelletto e con la sostanza Arcana¼ (l’adorazione di Dio nei riti),
mentale (citta). I GIOVANI SONO DOTATI DI Dâsya¼ (il servizio a tutto e tutti), Sneha¼
UN CORPO SANO, UNA MENTE FORTE E UN IN- (l’amicizia con Dio) e Âtmanivedana¼
TELLETTO ACUTO CAPACE DI PENSARE IN (l’abbandono totale a Lui): l’uomo può ot-
MODO PROFONDO, MA ESSI NE FANNO UN USO tenere la realizzazione di Dio mettendo in
ERRATO. INVECE DI PENSARE A DIO E USARE I pratica queste modalità di adorazione.
PROPRI ORGANI IN MODO APPROPRIATO, ESSI
UTILIZZANO I LORO SENSI IN MODO IMPRO- Considerate tutti figli di Dio
PRIO. Questo è un grosso errore; a questa Ripetete il Nome di Dio. Fate sì che anche
età dovreste usare bene le capacità del cor- gli altri possano udirlo e redimere le loro
po, della mente e dell’intelletto. Che cosa vite. Noi facciamo il kîrtan (canto

Mother Sai maggio - giugno 2007 27


Discorso 27-01-2007
devozionale); per che cosa lo facciamo? Per di chiamarli con espressioni del tipo: “Ehi!
goderci la melodia (râga)? Vieni qui!” detto con rabbia. Parlate con
No, no. Lo facciamo per liberarci della no- amore, dolcemente, senza ferirli; non lan-
stra malattia (roga). “Râma! Salvami!”: ciate loro sguardi arrabbiati. Mentre par-
questo può essere recitato come una poe- liamo con loro dobbiamo esprimere amo-
sia, ma non ci conferisce la felicità che ci re. L’Amore è un potere supremo. Perciò
deriva dal cantarlo in forma di canzone. Se chiamate tutti con amore, dicendo: “Vieni,
ripetiamo con tutto il cuore il Nome di fratello, vieni!” Informatevi sulle loro diffi-
Râma, questo è sufficiente. Anche il Nome coltà: “Hai qualche problema di salute o di
di K©¹²a è potente e supremo. Molta gente denaro?” Dopo aver capito bene i loro pro-
descrive e loda K©¹²a in vari modi, ma ciò blemi, date loro l’aiuto necessario. Alcuni
che dobbiamo fare ora non è solo ripetere i conducono una vita solitaria, non avendo
Nomi di Râma, K©¹²a o Sai, bensì aiutare padre, madre, né parenti o amici. Ad essi
tutti coloro che hanno dei problemi, dicen- dobbiamo dare il nostro affetto fraterno e
do: “O caro, che cosa vuoi? Hai fame? incoraggiarli dicendo: “Io sono come un tuo
Prendi questo cibo!” Dovete offrirgli del fratello” e parlare con loro amorevolmen-
cibo e aiutarlo, per quanto potete. Molti te, dicendo: “Mio caro! Non hai sorelle più
bambini piccoli vagano per le strade quan- grandi o più piccole? Io sono la tua sorella
do entrambi i loro genitori vanno a lavora- maggiore (o minore).” Parlando con essi in
re e si trovano esposti a molti incidenti e modo così sentito, li incoraggiamo e diamo
pericoli. Dobbiamo aiutare questi bambini loro soccorso. In verità, siete tutti figli di
e proteggerli dai pericoli e dagli infortuni. una stessa madre e questa madre è Dio.
Alcune persone vengono ferite in un inci- Seguite la massima: fraternità degli uomini
dente; esse vanno portate all’ospedale e si e paternità di Dio. Dato che tutti sono figli
devono prestare loro le cure appropriate e di Dio, dovete considerare tutti fratelli e
ogni tipo di aiuto necessario. SIATE GENTI- sorelle. Non è necessario, comunque, che
LI CON I POVERI E AIUTATELI. DATE AIUTO A dividiate con loro le vostre proprietà. Do-
COLORO CHE SOFFRONO DI QUALCHE MALAT- vete parlare dolcemente con tutte le perso-
TIA E FATE SÌ CHE ABBIANO CURE ADEGUATE. ne che incontrate e amarle con tutto il cuo-
Tendete la mano a coloro che sono deboli re.
e non riescono a camminare.
Amate e sarete amati
Fraternità degli uomini e paternità di Dio Dio è l’Incarnazione dell’Amore. Egli pro-
Insegnare agli altri il valore del sevâ (ser- tegge l’intera umanità con il Suo Amore.
vizio altruistico disinteressato), dopo averlo Basta che in noi ci sia l’amore e saremo
messo in pratica nelle nostre vite, creerà in tutti uniti. Non dobbiamo creare distanza
loro la consapevolezza. La gente penserà: fra noi mediante le nostre parole o la no-
“Questi ragazzi ci stanno insegnando tante stra condotta. Attirate tutti a voi mediante
buone cose.” Quindi, estendiamo a loro il l’amore e otterrete di essere vicini a Dio.
nostro aiuito. Dobbiamo parlare ai bambi- SE GUARDATE GLI ALTRI CON AMORE, ANCHE
ni in modo garbato. Quando li chiamiamo, DIO GUARDERÀ VOI CON AMORE. In qualsiasi
dobbiamo farlo amorevolmente, dicendo: situazione possiate trovarvi, non dovete mai
“Caro bambino, ti prego, vieni” ed evitare dar segni di rabbia, gelosia, ipocrisia od
ostentazione. Non trattate gli altri con rab-

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Discorso 27-01-2007
bia o odio. Quando gli altri sperimenteran- una foglia di banano, dicendogli di sedersi lì
no il vostro amore, anche in essi l’amore a mangiare. Il ragazzo però rispose che
aumenterà. SE TRATTATE GLI ALTRI CON AMO- voleva portare il cibo a casa a sua madre.
RE, ANCH’ESSI VI MOSTRERANNO AMORE. IN- L’ufficiale allora gli disse: “Ma se hai fame,
VECE, SE VI ESPRIMERETE CON RABBIA, AN- perché non ti siedi qui e mangi? Dopo puoi
CHE LORO SI COMPORTERANNO RABBIOSAMEN- portare del cibo a tua madre.” Il ragazzo
TE CON VOI. Quando un mendicante si pre- replicò: “Signore, per tanto tempo mia ma-
senta alla porta di casa vostra e vi chiede dre ha portato il cibo a me, a costo di molto
del cibo, dicendo: “Madre, ti prego, fammi dolore, e la sua salute si è deteriorata. Per-
l’elemosina” (Bhavati, bhik¹am dehi), ciò io devo dar da mangiare a lei per pri-
dovete chiedergli amorevolmente di atten- ma.” Mentre pronunciava queste parole, si
dere qualche istante, portargli del cibo da sentì girare la testa, cadde a terra e le ulti-
dentro casa e offrirglielo rendendolo felice. me parole sulle sue labbra furono: “Prima
mia madre, prima mia madre!” L’ufficiale
Un amore esemplare fra una madre si sentì molto triste. Era rimasto enorme-
e suo figlio mente toccato dall’amore che quel ragaz-
Durante la guerra per la liberazione di zo nutriva per sua madre; si mise quindi alla
Rangoon, una donna e suo figlio fuggiro- ricerca di questa e la trovò sdraiata sotto
no in qualche modo dalla zona di guerra, un albero. Aveva il dilemma di come co-
riuscendo a raggiungere Kolkata. Non ave- municarle la tragica fine del figlio. Con
vano rifugio né nutrimento; la madre an- l’aiuto di un servo, ne trasportò il cadavere
dava di casa in casa a elemosinare del cibo (fino a lei) e glielo mise accanto. Ella, allo-
dandone la maggior parte al figlio e consu- ra, si drizzò all’istante e lo chiamò: “Oh, mio
mando il poco che rimaneva. Quando non caro, mio caro!” ma non ebbe risposta. L’uf-
ce n’era abbastanza, ella dava tutto al fi- ficiale allora le disse: “Tuo figlio ha esalato
glio e rimaneva a digiuno. In conseguenza l’ultimo respiro mentre ti portava il cibo”
a ciò, diventava sempre più debole. ed ella, prostrata dal dolore, gli rispose:
Un giorno il figlio, non riuscendo a sop- “Ahimè! A che cosa mi serve il cibo, ora
portare la sua sofferenza, le disse: “Mam- che ho perso mio figlio?”
ma, da oggi in poi tu riposerai; andrò io a
cercare del cibo per entrambi.” Da quel Senza l’amore, le relazioni mondane
giorno si recò lui a chiedere l’elemosina sono inutili
per le case, dando la maggior parte del ri- Una madre nutre i propri figli fino a quan-
cavato alla madre e tenendo per sé il poco do ne ha la forza; anch’essi devono nutrire
che restava. A volte le mentiva dicendole la propria madre allo stesso modo. Dio ci
di aver già mangiato. Così anch’egli diven- ha dato una nascita umana perché possia-
tò molto debole senza aver più la forza di mo nutrirci reciprocamente e prenderci cura
prendersi cura di lei, né questa aveva la for- gli uni degli altri. A CHE COSA SERVONO LE
za di proteggere il figlio. Un giorno il ragaz- RELAZIONI FRA FRATELLI E SORELLE? NON
zo si trovò a chiedere l’elemosina davanti SOLO PER DIVIDERSI LE PROPRIETÀ E LE RIC-
alla porta di un ufficiale. Questi, che si sta- CHEZZE; QUESTE RELAZIONI SERVONO A SVI-
va rilassando in poltrona sulla veranda leg- LUPPARE L’AMORE E A DIVIDERLO GLI UNI CON
gendo un giornale, ebbe pietà del ragazzo, GLI ALTRI. LE VERE RELAZIONI SONO QUELLE
per cui entrò in casa e gli portò del cibo su IN CUI VIENE CONDIVISO L’AMORE; LE RELA-

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Discorso 27-01-2007
ZIONI TERRENE PRIVE DI AMORE SONO INUTI- pie di grande Energia e soltanto Lui ci dà
LI. Coloro che sono potenti e forti devono questa Energia. Perciò amateLo, e amate
proteggere chi è debole e disperato. Se tutti, perché tutti sono realmente figli di
vedete qualcuno che ha dei problemi, siate Dio.
gentili con lui e cercate di asciugare le sue ALCUNI BAMBINI RESTANO ORFANI. DOVETE
lacrime. Questa è vera Compassione. Que- ALLEVIARE LE LORO PENE E ALLORA LA VO-
sta Compassione è Rettitudine, è Amore. STRA NASCITA COME ESSERI UMANI AVRÀ UN
Se espandiamo il nostro amore possiamo SENSO. Vedete una persona nei guai e ve
dare felicità al mondo intero. Perciò, svi- ne andate senza manifestarle neppure un
luppate l’amore. SE INCONTRATE UN POVE- po’ di gentilezza: non esiste peccato più
RO, UN MALATO O QUALCUNO CHE SI TROVA grande di questo. Domani potrete essere
NEI GUAI, DATE LORO TUTTO L’AIUTO CHE voi ad avere dei problemi e allora anche i
POTETE. SE OFFRITE IL VOSTRO AIUTO A QUE- vostri amici vi ignoreranno e vi derideran-
STA GENTE, DIO RIVERSERÀ IL SUO AMORE no. Quindi, dovete amare gli altri e riceve-
SU DI VOI. IN TUTTI GLI ESSERI UMANI DIO È re il loro amore. La carità e la gentilezza
PRESENTE NELLA FORMA DELL’AMORE. NON sono parti molto importanti del Dharma
DOBBIAMO SCIUPARE QUESTO AMORE O USAR- (Rettitudine).
LO IN MODO IMPROPRIO. Oggi esprimiamo
il nostro amore in modo arbitrario per qual- Non c’è carità più grande del dar da
siasi cosa. Se amiamo le cose indesidera- mangiare agli affamati;
bili, percorriamo il sentiero sbagliato e ar- non ci sono Dei più grandi dei genitori;
riviamo a uno stato di dolore. non c’è Dharma
maggiore della compassione;
Amate tutti, aiutate tutti non c’è guadagno più grande di quello che
Alcune persone mostrano un grande amo- si ottiene frequentando i buoni;
re per gli estranei, ma non fanno altrettan- non c’è peggior nemico dell’ira.
to verso la loro madre e il loro padre in
casa. INNANZITUTTO DOBBIAMO AMARE I In nessuna condizione dobbiamo permet-
NOSTRI GENITORI E POI L’ALTRA GENTE. NON tere all’ira di sopraffarci. Dobbiamo obbe-
DOBBIAMO COMUNQUE LIMITARE IL NOSTRO dire ai genitori; dobbiamo amare persino
AMORE AD AMICI E PARENTI; DOBBIAMO AMA- coloro che ci odiano. Si deve sacrificare
RE TUTTI. SOLO ALLORA DIO RIVERSERÀ IL persino la propria vita per l’Amore. La vita
SUO AMORE SU DI NOI. Se vediamo qualcu- diventa degna di essere vissuta solo se si
no che si trova nei guai o una persona feri- ha l’Amore.
ta sulla strada, non dobbiamo mostrarci in-
differenti nei loro confronti. Per quanto Sviluppate l’Amore e sperimentate
urgente possa essere un lavoro che dobbia- l’Unione con Dio
mo fare, dobbiamo cercare di rimuovere la Sevâ Dal!
loro sofferenza. Allora Dio si manifesterà Innanzitutto impregnate i vostri cuori
a noi e ci riempirà di Energia. In questo d’amore. Chiunque incontriate, parlategli
mondo non c’è nessuno che possa darci più con amore e attirate, a voi, tutti coloro che
amore di Dio. Noi cantiamo i bhajan e fac- hanno dei problemi. Allora Dio riverserà il
ciamo le attività di servizio solo per otte- Suo Amore su di voi. Come potete riceve-
nere l’Amore di Dio; il Suo Amore ci riem- re l’Amore di Dio se non amate i vostri si-

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Discorso 27-01-2007
mili? Se volete diventare meritevoli di es- COME IO AMO VOI, ANCHE VOI DOVETE AMA-
sere amati da Dio dovete innanzitutto me- RE TUTTI. ALLORA IL VOSTRO AMORE E IL MIO
ritarvi l’Amore dei vostri fratelli. Dio vi AMORE SI UNIRANNO. SE AGGIUNGETE AMO-
aiuterà se voi aiutate gli altri. Help Ever, RE ALL’AMORE, ESSO AUMENTERÀ IMMENSA-
Hurt Never (Aiutate sempre, non fate mai MENTE. Potete acquisire la grandezza solo
del male). Non mettete nessuno nei guai, se sviluppate l’amore in voi: questo è il ser-
amate tutti, conducete la vostra vita con vizio che dovete fare. Solo se sviluppate
bontà di cuore. Il vostro cuore deve scio- l’amore diventate meritevoli di ricevere
gliersi per amore e l’amore deve scorrere l’Amore e la Grazia di Dio.
in esso.
Quindi, Incarnazioni dell’Amore! (A conclusione del Discorso Baba ha cantato il
Tutti voi incarnate l’Amore; sviluppate bhajan: “Prema Muditâ Manase Kaho Râma
l’amore in voi sempre di più. Questo è un Râma Râm...”
aspetto della Divinità. È riferendosi a que-
Thiruvanmiyur, Chennai, 27 gennaio 2007,
sto che il Signore K©¹²a dichiara che tutti
Ati Rudra Mahâ Yajña
gli esseri sono solo un aspetto della Sua
Divinità. MIEI CARI! VOI NON SIETE DIVERSI (Tradotto dal testo inglese pubblicato da:
DA ME; IO SONO IN VOI E VOI SIETE IN ME. www.radiosai.org)

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L’importanza prioritaria del pensiero positivo
D. - Swami, è una grande sventura che non ci sia un cambiamento tangibile nel nostro
Domande & Risposte

stile di vita, sebbene siamo qui e ascoltiamo i Tuoi Discorsi da anni. Non riusciamo a
comprenderne il motivo. Per favore, spiegacelo.
Bhagavân - L’unico motivo è che non mettete in pratica. Se manca il generatore di
corrente ed è buio, basta forse dire la parola “luce” per disperdere le tenebre? Non
potete saziare un affamato semplicemente mostrandogli un menù di cibi prelibati: dovrà
mettere in bocca qualcosa per sfamarsi, giusto? Un malato può guarire semplicemente
leggendo la composizione di un farmaco? Potete alleviare le sofferenze di un povero
leggendogli i trattati di economia e commercio? Potete avere mukti (la liberazione) leg-
gendo libri, ma non mettendo in pratica alcun insegnamento in essi contenuto? Invece di
dire qualcosa senza farlo, è meglio farlo senza dire nulla! Ve l’ho detto ripetutamente
che, finché non metterete in pratica ciò che predicate, potete ascoltare i Discorsi per
anni senza conseguenze di rilievo. Vi porto un semplice esempio: se volete accendere
una lampada e avete una scatola di fiammiferi, dovete prima aprire la scatola, prendere
un fiammifero, poi strofinarlo contro la parte ruvida. Se dopo aver provato più volte ad
accendere il fiammifero, la fiamma non compare, significa che la scatola è bagnata.
Quindi non potete accendere il fiammifero strofinandolo contro la scatola. Allora dovete
lasciarla ad asciugare al sole per un po’. Ecco perché la fiamma della saggezza non si
accende in voi: perché siete immersi nell’acqua dei desideri e degli attaccamenti mate-
riali! Quindi, dovete asciugare la mente con tutti i suoi infiniti desideri e pensieri di benes-
sere materiale al sole della rinuncia. Solo allora potrete accendere la lampada della
saggezza. Potete rimanere qui ad ascoltare tutti i Discorsi che volete, ma non potete
aspettarvi di raggiungere i risultati desiderati se non traducete in pratica, nella vostra vita
quotidiana, l’essenza di un solo Insegnamento!
D.- Swami, a causa della direzione sbagliata del nostro pensiero, ci sentiamo agitati e
spesso falliamo nei nostri tentativi. Come uscirne?
Bhagavân - La causa di ogni agitazione, disturbo, delusione, depressione e fallimento, è
il vostro pensiero sbagliato. Esso è completamente deviato! Qualunque cosa vi accada
nella vita, dovreste pensare: “Questo è un bene per me.” Dovreste sapere che, tutto ciò
che accade, ha un esito finale positivo per voi. Questo è il pensiero positivo. Invece oggi
siete pieni di pensieri negativi. Come potete pensare di conoscere e sperimentare Dio? Il
corpo, la mente, l’intelletto e i sensi sono completamente negativi, mentre lo spirito, la
vostra coscienza o Âtma, è positivo. Dio è la vostra coscienza. Sapete perché non riusci-
te a conoscere e sperimentare Dio? L’unica causa sono i vostri pensieri e atteggiamenti
negativi. Quindi, il pensiero positivo e le azioni positive sono davvero essenziali al pro-
gresso spirituale. Soltanto allora avrete pace, beatitudine e successo. Vi faccio un esem-
pio... Certamente è positivo saper progettare un piano accademico, prepararvi, ottenere
una buona votazione agli esami e assicurarvi un impiego. Invece, progettare di studiare
qualunque cosa vi assicuri un salario molto alto, di andare all’estero dove si guadagna di
più e di sposare una ragazza che abbia una ricca dote, è pensiero negativo. Rivolgersi ai
genitori, o educare voi stessi, è sicuramente positivo, ma costruire un business dall’istru-

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zione che avete ricevuto è pensiero negativo. Per un dottore, l’approccio positivo è cura-
re e trattare il paziente, ma se il criterio su cui si basa la cura è il denaro, allora l’approc-
cio è negativo. Oggi dovremmo riempire il cuore di pensieri tutti positivi, di sentimenti divini.
Soltanto così potete sperimentare Dio che è Sat-Cit-Ânanda, ed è assolutamente positi-
vo. Pertanto, è necessario che accettiate tutto come buono per voi. Questo è pensare
positivamente. Succeda pure tutto quello che deve accadere: problemi, guai, difficoltà,
perdite, fallimenti, critiche e quant’altro. Successivamente saprete che era avvenuto per
il vostro stesso bene.
Una piccola storia. C’era un re cui un giorno venne l’idea di tagliare da solo una canna
da zucchero e mangiarsela pezzo per pezzo. Ma, per sventura, si tagliò un dito e il mini-
stro, che gli era accanto, disse: “O re! Vi siete tagliato un dito. Questo è un bene per voi!”
Il re andò su tutte le furie e pensò: “Che cosa? Che cosa c’è di buono nel perdere un dito?
Che cosa direbbe il mio ministro se perdessi anche la testa?” Infuriato, fece rinchiudere
il ministro in prigione. Questi, per tutta risposta, esclamò: “O sire, la prigione è la mia
fortuna!” Qualche tempo dopo, il re andò a caccia nella foresta attigua. Perse la strada e
fu avvistato da una tribù locale che stava cercando una vittima sacrificale per propiziarsi
la propria divinità. Catturarono il re e lo condussero dal loro sacerdote. Dopo aver esa-
minato il re accuratamente, il sacerdote disse: “Non possiamo uccidere questo re e of-
frirlo alla divinità, perché gli manca un dito! Un corpo menomato o imperfetto non può
essere offerto in sacrificio.” Così dicendo, fece liberare il re. Mentre camminava, il re
comprese il significato delle parole del suo ministro: “Questo è un bene per voi!” Fece
chiamare il ministro e gli disse: “Quant’erano vere le tue parole, ministro! Grazie al fatto
di aver perso un dito, la tribù mi ha reso la libertà e ho avuta salva la vita! Ora però mi è
rimasto questo dubbio: di quale beneficio è stata la prigione per te?” Il ministro rispose:
“Se non fossi stato incarcerato, sicuramente sarei venuto con voi e gli indigeni, dopo
avervi rilasciato, avrebbero catturato e sacrificato me al posto vostro! Perciò, la prigione
è stata veramente la mia salvezza...” Ecco che cosa sono il pensiero e l’atteggiamento
positivo. Allora la felicità e il successo vi seguiranno.
Un amico che non vi soccorre nel momento del bisogno, un Dio che non vi concede
le grazie che Gli avete chiesto in preghiera, un cavallo che non corre durante la
battaglia, o saggio, abbandonali immediatamente!
In primo luogo, sappiate che nella poesia, ci si rivolge a un sumati (un uomo saggio). È
vero che dovete tagliare i rapporti con chi non vi aiuta nel bisogno, che dovete abbando-
nare il cavallo che non corre in battaglia e dimenticare il Dio che non risponde alle
vostre preghiere. Tuttavia, c’è una cosa importante da notare. Perché non pensate in
quest’altro modo? Prima di biasimare chi non vi aiuta quando ne avete maggiormente
bisogno, perché non riflettete un attimo se siete sempre corsi in aiuto di qualcuno nel
momento in cui aveva necessità di voi? Un cavallo che non corre nel campo di battaglia
deve essere abbandonato; ma vi siete mai chiesti se siete abbastanza esperti da cavalcar-
lo? Il Dio che non risponde alle vostre invocazioni non è Dio; ma vi meritate ciò che
desiderate e chiedete? Questa poesia si rivolge al saggio, al sumati, che pensa in maniera
positiva prima di incolpare gli altri; è così che dovreste pensare.
(Tratto da Satyopani¹ad n. 7 del 6/7/2003)

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Discorso 22-11-2006

METTETE IN PRATICA
I VALORI UMANI
L’uomo moderno è molto orgoglioso di pa- to in cinque lingue diverse.
droneggiare molte branche del sapere e di “Chiunque mi porti la risposta entro doma-
aver studiato numerosi testi. Ciononostante, ni mattina verrà adeguatamente ricompen-
non cerca di comprendere l’essenza del- sato”, dichiarò il re.
l’istruzione. LE ATTUALI CONOSCENZE SONO Poiché la sua casa era molto lontana, Tenali
LIMITATE SOLO AGLI ASPETTI FISICI DEL MON- Ramakrishna decise di passare la notte in
DO, MENTRE GLI ASPETTI MORALI, ETICI E quella di suo cognato. Gli fu preparato un
SPIRITUALI VENGONO IGNORATI. OGGI, I GE- comodo letto, ma egli si rifiutò di dormirvi e
NITORI FANNO ENORMI SACRIFICI PER PROV- disse: “Entro domani mattina devo pensare
VEDERE ALL’ISTRUZIONE DEI FIGLI, MA NES- a rispondere a una domanda che il re mi ha
SUNO CERCA DI COMPRENDERE IL VERO SIGNI- posto. Un letto come questo mi farebbe
FICATO DELL’ISTRUZIONE. La gente pensa certamente addormentare in brevissimo
che, chi sa parlare con eloquenza e ha stu- tempo. Quindi, preparatemi un giaciglio nella
diato numerosi libri, sia persona altamente stalla.”
istruita; di fatto, però, le sue conoscenze si Mentre era lì coricato, all’una di notte una
limitano all’alfabeto e nulla più. La sempli- delle mucche diede alla luce un vitellino.
ce conoscenza dell’alfabeto non può esse- Ramakrishna, allora, chiamò forte il cognato
re chiamata istruzione. Oltre a conoscere per informarlo dell’evento. Il cognato gli
le lettere, si deve conoscere il significato chiese quale delle mucche avesse partori-
delle parole e delle frasi che con queste si to, perché egli, a ogni singola mucca, ave-
possono costruire. va dato un nome diverso, come Lak¹mî,
Sarasvatî, Râdhâ ecc. Chiese quindi a
Un enigmista abile…e astuto Ramakrishna: “Ye âv ra bava” (“O cogna-
Avendo compreso questa verità, il re to, qual è la mucca?”). Quando
K©¹²adevaraya convocò una grande as- Ramakrishna udì ciò, la sua gioia fu
semblea, poi rivolse una domanda a tutti i incontenibile, perché in quel preciso mo-
poeti e agli eruditi ivi convenuti. All’assem- mento aveva trovato la risposta alla doman-
blea erano anche presenti otto poeti della da del re. Così (per non scordarla) ripeté la
sua corte molto conosciuti, noti come A¹ºa frase più volte. Il cognato pensò che lo stra-
Diggaja. Essi erano: Allasani Peddana, no comportamento di Ramakrishna fosse
Nandi Thimmana, Madayyagari Mallana, dovuto alla mancanza di sonno.
Dhurjati, Ayyalaraju Ramabhadrudu, Pingali La mattina successiva, Ramakrishna si
Surana, Ramarajabhushanudu e Tenali recò alla corte reale e vide subito che nes-
Ramakrishna. K©¹²adevaraya voleva sco- sun altro aveva una risposta da proporre.
prire chi, tra essi, fosse il migliore. Chiese Tutti gli altri avevano concluso che non si
quindi loro di comporre una frase di senso poteva comporre una simile frase. “Ye âv
compiuto composta di cinque parole, cia- ra ba va: questa è la risposta”, egli disse.
scuna delle quali avesse lo stesso significa- Tutti erano incuriositi e allora egli spiegò

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Discorso 22-11-2006
che “ye” in marâthî, “âv” in hindî, “ra” in La saggezza celata nelle parole
telugu, “ba” in kannada e “va” in tamil han- Chi conosce il significato di ogni singola sil-
no tutte lo stesso significato e cioè “vieni”. laba, di ogni parola e frase è un vero poeta.
In questa frase erano rappresentate tutte e Tenali Ramakrishna fu certamente un si-
cinque le lingue. mile grande poeta.
Analogamente, ognuno dovrebbe conoscere
il significato di ogni sillaba. LA GENTE DEI Kavi¼ purâ²am anuµâsitâram a²or
NOSTRI TEMPI LEGGE MOLTI LIBRI SENZA PERÒ a²îyâ¼sam anusmared yah
COMPRENDERE IL VERO SIGNIFICATO DELLE sarvasya dhâtâram acintya rûpam
PAROLE, MENTRE, NEI TEMPI ANTICHI, LE PER- âdityavar²a¼ tamasah parastât.
SONE CONOSCEVANO IL SIGNIFICATO DI OGNI Chiunque mediti sull’Essere onnisciente,
SINGOLA LETTERA STUDIATA. Compiaciuto il più antico, Colui che tutto governa,
della risposta di Tenali Ramakrishna, più piccolo di un atomo,
K©¹²adevaraya gli fece omaggio di un pac- Che sostiene l’universo,
co di monete d’oro e preziosi diamanti. la Cui forma è inconcepibile
Ramakrishna fu felice di ricevere il prezio- e il Cui splendore è quello del sole
so dono dal re, ma si preoccupò di come che emerge dalle tenebre,
salvaguardarlo. Pertanto, chiese al re di raggiunge realmente
mettere a sua disposizione due guardie del il supremo e divino Puru¹a (Dio).
corpo, in modo da poterlo trasportare in tut- (Bg 8.9)
ta tranquillità. Quindi, accompagnato da
esse, lo portò a casa sua. Oggi la gente tenta di capire il significato
Quando vi giunse, pensò che conservare delle frasi senza provare a comprendere il
quei valori in casa gli avrebbe procurato significato delle lettere e delle parole che
mille preoccupazioni, poiché non aveva una costituiscono la frase stessa. PERFINO GLI
robusta cassa di ferro. Sua moglie gli si ATTUALI PRECETTORI ATTRIBUISCONO ALLE
avvicinò e vide il pacco. In quel preciso FRASI SOLO IL SIGNIFICATO MONDANO, MA NES-
momento, Tenali Ramakrishna notò due la- SUNO PARLA DEL LORO SIGNIFICATO MORALE,
dri che lo avevano seguito e che in quel- ETICO E SPIRITUALE. È responsabilità di un
l’istante si stavano nascondendo nel cortile insegnante diffondere la conoscenza che
dietro casa. Allora disse alla moglie che, riguarda i princìpi morali, etici e spirituali.
per sicurezza, sarebbe andato a gettare il Questa è vera istruzione. Oggi, gli studenti
prezioso pacchetto nel pozzo del cortile die- si impegnano negli studi, ma, se chiedete
tro casa. Parlò ad alta voce in modo che i loro che cosa stanno facendo, essi rispon-
ladri udissero e, invece di buttare il pacco dono: “Caduvu kontunnamu”, che signi-
nel pozzo, vi gettò una borsa contenente fica: “Stiamo comprando istruzione.” Que-
pietre. Per tutta la notte i ladri attinsero sta non è affatto istruzione. Occorre cono-
acqua dal pozzo nella speranza di prendere scere il significato di ogni singola sillaba, di
i preziosi. Ogni loro tentativo risultò però ogni parola e frase e poi comportarsi di
inutile e, all’alba, se ne andarono. Tenali conseguenza.
Ramakrishna fu felice di aver salvato il
pacco dalle grinfie dei ladri e che, nel frat- La conoscenza che rende immortali
tempo, questi avessero versato acqua suf- Nonostante tutta la conoscenza acquisita,
ficiente ad annaffiare i campi… è inevitabile che tutti (prima o poi) debbano

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Discorso 22-11-2006
morire. Si dovrebbe acquisire quella cono- Pertanto, i cinque Valori Umani devono
scenza che rende immortali: si tratta della essere inculcati in tutti fin dalla prima in-
conoscenza dei cinque Valori Umani e cioè fanzia. Se confidate nella Verità potrete
Satya, Dharma, ›ânti, Prema e Ahi¼sâ. ottenere tutto nella vita.
Il primo è Satya (la Verità). La Verità è
eterna. La Verità è una, non due. Dharma Daiva¼ mânu¹a rûpena
(la Rettitudine) è eterna. ›ânti (la Pace) è Dio si rivela in forma umana.
la sorgente della Beatitudine. Poi c’è Pre-
ma (l’Amore). Dalla prima infanzia fino alla Dio non è separato dall’uomo. Tutti sono
vecchiaia, quando si è prossimi alla morte, Incarnazione della Divinità. Lo stesso Prin-
tutti sono dotati d’Amore. L’Amore, però, cipio Atmico è presente in tutti, anche se
non muore mai. L’ultimo, ma non da meno, assume svariati nomi. Abbiate fiducia in voi
è Ahi¼sâ (la Non violenza). Dov’è la mor- stessi e affrontate ogni difficoltà con tale
te per la Non violenza? Buddha propagò fiducia. Chiunque vediate, consideratelo un
questo principio. Egli affermò: vostro riflesso. Dio è al di là di ogni attribu-
to e di ogni azione. Sviluppate spirito di sa-
Ahi¼so paramo dharma crificio.
“La Non violenza è il Dharma supremo.”
Na karmana na prajayâ dhanena
Conoscere e mettere in pratica questi tyâgenaike am©tatvamânasuh
princìpi è vera istruzione. DITE IL VERO, SE- L’immortalità non si ottiene attraverso
GUITE IL CAMMINO DELLA GIUSTIZIA E SPERI- l’azione, la progenie e le ricchezze:
MENTATE LA PACE. DIVIDETE GIOIOSAMENTE si ottiene solo con il sacrificio.
IL VOSTRO AMORE CON TUTTI E CONDUCETE
UNA VITA NON VIOLENTA: QUESTA È L’ESSENZA Una rara opportunità
DELL ’ISTRUZIONE . QUESTI SONO I CINQUE Dovreste esser pronti ad affrontare qua-
PRINCIPALI VALORI UMANI CHE DOVREBBERO lunque sacrificio. ABBIATE SEMPRE LA FER-
ESSER DIFFUSI NEL MONDO. ESSI SONO ETER- MA CONVINZIONE: “IO SONO DIO E DIO NON
NI E IMMORTALI. È SEPARATO DA ME.” OVUNQUE GUARDIATE,
Oggi, si corre dietro a tutto quanto è effi- LÌ È DIO. NON ESISTE ALTRO CHE DIO. Nomi
mero, ignorando ciò che è immortale. Il e forme possono differire, ma lo stesso
Presidente dell’India vi ha detto molte cose Principio Atmico è presente in tutto. Tutto
importanti. Potrete raggiungere grandi al- ciò che l’uomo sperimenta è il risultato del-
tezze se metterete in pratica i suoi insegna- le sue azioni.
menti. Ogni essere umano è dotato dei cin- Adesso è già molto tardi e non voglio im-
que Valori Umani: mettendoli in pratica, si portunarvi dilungandoMi a parlare. È suffi-
diventerà Dio. ciente che voi conosciate tali cinque princìpi
I Veda affermano: e li mettiate in pratica nella vita di ogni gior-
no. Solo praticandoli potrete conoscerli e
Tat tvam asi non solamente leggendo e scrivendo di essi.
“Tu sei Quello.” Qualunque conoscenza che non sia messa
in pratica, non è affatto conoscenza. Met-
Questo profondo insegnamento dei Veda tete in pratica almeno uno o due princìpi tra
contiene l’essenza di tutta la conoscenza. quelli che avete appreso. Solo allora la vo-

36 Mother Sai maggio - giugno 2007


Discorso 22-11-2006
stra vita sarà redenta e avrete acquisito potete vedere il principio di Unità. Voi e Io
merito. Solamente allora avrete seguito il siamo Uno. MOLTE PERSONE MI CHIEDONO
giusto cammino. Avete ascoltato molte cose QUAL È LA MIA VERA IDENTITÀ. IO DICO LORO:
da Me e Kalam, ma a che serve ascoltare “VOI E IO SIAMO UNO. VOI NON SIETE SEPA-
se poi non si mette nulla in pratica? È una RATI DA ME.” Considerate tutti gli altri come
rara fortuna per voi avere l’opportunità di fossero vostri fratelli o sorelle e rafforzate
ascoltare tante sacre parole. Fate il miglior con essi il legame d’Amore. Dovreste vi-
uso di tale opportunità e raggiungete l’obiet- vere tutti in Unità e non dare mai spazio a
tivo della vostra vita. cattive qualità come l’ira, l’odio e la gelo-
Il Signore K©¹²a afferma nella Bhagavad sia. Queste qualità creeranno solo differen-
Gîtâ: ze. Dovremmo alimentare questi cinque
Valori Umani che promuoveranno, nel mon-
Mamaivâ¼µo jîvaloke do, armonia e unità. Dovremmo sviluppare
jîvabhûta sanâtanah quelle peculiarità che ci avvicinano gli uni
“L’eterno Âtma, in tutti gli Esseri, agli altri, e non alimentare quelle che ci di-
è parte della Mia Essenza”. vidono. Lasciate a Dio il peso di tutte le
vostre responsabilità. Questo è il Mio Mes-
Siete tutti scintille della Divinità. Non siete saggio di oggi.
semplici mortali. Non siete separati da Me.
ESSENDO UN ASPETTO DELLA MIA DIVINITÀ, Praµânti Nilayam, 22 novembre 2006,
DOVRESTE COMPORTARVI DI CONSEGUENZA. Sai Kulwant Hall,
Non sciupate il vostro tempo in vani pette- 25a Inaugurazione dell’Anno Accademico dello
golezzi. Questi cinque Valori hanno avuto SSSIHL
origine da Dio.
(Tradotto dal testo inglese pubblicato da:
Ovunque rivolgiate la vostra attenzione,
www.sssbpt.org)

Mother Sai maggio - giugno 2007 37


“Io so tutto di voi”
Quel pomeriggio Swami si è seduto fra di noi; rilassato, ha guardato i Suoi devoti, on-
deggiando la Mano, benedicendoli e scambiando sorrisi con gli studenti. Poi ha chiama-
to un ragazzo: “Vieni qui.”
Era uno studente in MBA (Specializzazione in Gestione Aziendale), originario di
Hyderabad, la capitale dello Stato dell’Andhra Pradeµ, in India.
Sotto la Veranda

Swami: “Mmmm. Studente in MBA?”


“Sì, Swami.”
“Vieni da Hyderabad?”
“Sì, Swami; vengo da Hyderabad.”
Swami ci ha guardato e ci ha detto: “Sapete? Prima di entrare nella nostra scuola,
questo ragazzo per 5 anni è regolarmente venuto in visita qui, a Praµânti Nilayam, e Mi
ha pregato, Mi ha pregato ardentemente di poter essere ammesso nella nostra universi-
tà. Ecco perché ora è qui.” Poi, rivolto agli studenti: “Ragazzi! Voi pensate che Io non
parli con voi; pensate che non vi conosca. Io conosco tutti. Magari non vi parlo, però vi
conosco. Io conosco tutti. Io so tutto di tutti; per questo non ho bisogno di parlare con
voi. Ecco una prova: so tutto di questo ragazzo. Non è questo sufficiente a farvi com-
prendere che so tutto anche di voi? Non vi basta? Io conosco tutti.”
Poi, continuando a parlare con lo stesso studente: “Cinque giorni fa sono venuti qui i tuoi
amici di Hyderabad, non è vero?”
“Sì, Swami, è vero.”
“Vedi che lo so? E tu sei stato in loro compagnia e avete parlato.”
“Sì, Swami.”
“Dove sono Io, allora? Ovunque! Di che cosa avete parlato? Che cosa vi siete detti?”
“Questo e quest’altro, Swami. Niente di eccezionale...” “No, no, no. Te lo dico Io? Non
ti hanno forse chiesto perché Swami non ti parla mai? Non ti hanno forse domandato
che cosa Swami dice ogni giorno, quando parla agli studenti?”
“Sì, Swami, è vero.” “Lo so. Devo dirti anche chi è venuto a trovarti? Il fratello di un
ragazzo che conosci è ammalato. Come sta, adesso?”
“Adesso sta bene, Swami.”
“Vedi che lo so? Un altro tuo amico sta cercando lavoro. Oh! Il suo colloquio sarà
domani. Lo so.”
In questo modo Swami è andato avanti a raccontare tutto degli amici di quel ragazzo: i
loro problemi, lo scopo della loro visita e tutti i dettagli di ogni conversazione. A quel
punto tutti noi abbiamo cominciato a sudare freddo!! (Risate).

(22 settembre 2002)

38 Mother Sai maggio - giugno 2007


Discorso 02-05-2006

NON CARICATEVI
DI DESIDERI ILLIMITATI

“Satya, Dharma, ›ânti, Prema K©¹²a per questi atti disdicevoli, Egli disse
sono i pilastri del Sanâtana Dharma a Sua madre: “Madre! Tu sai bene che per
(la Legge Eterna). tutta la notte ho dormito al tuo fianco. Dim-
Senza assimilare questi Valori, mi, allora, come sia stato possibile che Io
l’acquisizione di ogni forma educativa, sia entrato a casa loro a mezzanotte.”
la realizzazione di qualunque Yaµodâ comprese che ciò che K©¹²a dice-
atto di carità e la pratica va era vero. Ovviamente, le gopika men-
di ogni attività spirituale tivano, ella pensò. C’è una differenza fon-
sono completamente prive di utilità. damentale tra la coscienza umana e quella
Che altro potrei dire divina. DOVENDO ANALIZZARE LE BIRICHINA-
a questa assemblea di nobili anime?” TE DI K©¹²A DA UN PUNTO DI VISTA SPIRITUA-
LE, I VASI DI TERRA RAPPRESENTANO IL CORPO
Incarnazioni dell’Amore! UMANO. QUINDI, ROMPERE I VASI SIGNIFICA
Qual è il significato di Avatâr (Incarnazio- RIVELARE DEHABHR¾TI (L’INGANNO CAUSA-
ne di Dio)? Esso indica il connubio della TO DALL’ATTACCAMENTO AL CORPO). NON
Consapevolezza Divina con la Coscienza COMPRENDENDO IL PROFONDO SIGNIFICATO
umana. L’uomo è la combinazione di cor- NASCOSTO DIETRO LE APPARENTI BIRICHINA-
po, mente, intelletto e coscienza. DIO, CHE TE DI K©¹²A, LE GOPIKA SI LAMENTAVANO DI
È L’ESPRESSIONE DELL’AMORE, ASSUME FOR- LUI CON YAµODÂ.
MA UMANA PER STABILIRE LA SUA IDENTITÀ Più tardi, esse compresero la vera natura
CON L’UOMO, IN MODO DA PROMUOVERE IN LUI di K©¹²a e Lo pregarono: “O K©¹²a! Tu sei
LA TRASFORMAZIONE ATTRAVERSO L’AMORE. l’Incarnazione della Beatitudine, libero dai
DIO DISCENDE SULLA TERRA E SI LASCIA COIN- trigu²a (i tre attributi: sattva, raja e tamas)
VOLGERE NELLE COSE DEL MONDO PER INSE- e dalla dualità, e oltre ogni comprensione
GNARE E GUIDARE L’ESSERE UMANO E MET- della mente umana. È stato un nostro erro-
TERLO SULLA GIUSTA STRADA. Ecco un pic- re attribuire a Te le qualità umane. Qua-
colo esempio. lunque lamentela possiamo aver fatto a Tua
madre nei Tuoi confronti è sorta solo a cau-
Non attribuire le qualità umane sa della nostra ignoranza. O Swami! Ti pre-
all’Avatâr ghiamo di perdonarci e di prenderci sotto
Una volta le gopika avvicinarono Yaµodâ la Tua protezione.” K©¹²a, allora, le perdo-
e si lamentarono in questo modo: “Madre! nò tutte e spiegò loro il Principio di Unità,
K©¹²a è venuto nelle nostre case e ha rotto dicendo: “Voi non siete diverse da Me. Voi
i nostri vasi di curd e latte.” Altre gopika e Io siamo Uno.” Così, se sviluppiamo fede
lamentarono con Yaµodâ il fatto che a mez- nel Principio di Unità, la nostra vita sarà
zanotte K©¹²a fosse entrato nelle loro case santificata.
e avesse legato le trecce di una di loro con L’uomo è dotato di corpo e di mente che,
quelle di un’altra. Quando Yaµodâ sgridò insieme, generano kâma e krodha (deside-

Mother Sai maggio - giugno 2007 39


Discorso 02-05-2006
rio e ira), ma Dio non nutre né desideri né
ira. Dio non ha neanche una briciola di de- Questa dovrebbe essere la realizzazione di
sideri o aspirazioni materiali. Qualunque ciascun individuo. Questa realizzazione è
cosa Dio faccia, veda e dica è sempre per la base dell’unità di vya¹ºi (l’individuo),
il bene dei propri devoti, e non per Se Stes- sama¹ºi (la società), sri¹ºi (la creazione) e
so. Quando Dio si incarna sulla terra in for- Parame¹ºi (Dio). Senza sri¹ºi, non può es-
ma umana, si comporta come fosse un es- serci sama¹ºi, e, senza sama¹ºi, non può
sere umano. Può far piangere qualcuno, ri- esserci vya¹ºi. Ma chi è vya¹ºi? È l’Incar-
dere qualcun altro e indulgere in qualche nazione della Divinità presente in tutti. Per-
simpatica birichinata con un altro ancora. tanto, la società, che è un insieme di indivi-
Vedendo queste azioni apparentemente dui, è la forma collettiva della Divinità.
umane, la gente si inganna e tratta l’Avatâr Quindi, nella società tutti sono uguali. Non
come un normale essere umano. Di fatto, si possono fare classificazioni, come, ad
quale potrebbe essere la ragione per cui Dio esempio, distinguere fra alto e basso.
discende sulla terra assumendo una forma R IDICOLIZZARE QUALCUNO EQUIVALE A
umana? È solo per stabilire un ideale per RIDICOLIZZARE VOI STESSI. È SOLO IL VOSTRO
l’uomo e avviarlo sul cammino della Retti- RIFLESSO CHE VEDETE IN LUI. È SOLO IL VO-
tudine. STRO RISUONARE CHE SENTITE IN LUI. TUTTI
DOVREBBERO COMPRENDERE QUESTA VERITÀ
Unità ed Eguaglianza sono E SVILUPPARE IL SENSO DI UNITÀ. I Nomi
le peculiarità del consorzio umano Râma e K©¹²a furono dati agli Avatâr dai
Quando qualcuno chiede il vostro nome, Loro genitori. Quando Dio nel passato si
la normale risposta dovrebbe essere: “Il mio incarnò non proclamò mai di essere Râma
nome è Ranganna o Somanna” ecc. Tutta- o K©¹²a. Questi Nomi furono dati agli
via, questi sono solo i nomi che vi sono Avatâr dopo le loro Incarnazioni e non pri-
stati dati dai vostri genitori. Non sono i ma. Nomi e forme sono solo il marchio che
vostri veri nomi. INFATTI, QUANDO QUALCU- contraddistingue gli individui nella società.
NO VI DOMANDA IL VOSTRO NOME, DOVRESTE Non è necessario che cerchiate Dio ovun-
RISPONDERE: “IO SONO IO.” QUESTO È IL que. Quando qualcuno vi chiede: “Dov’è
VOSTRO VERO NOME. QUESTO “IO” È PRE- Dio?”, dovreste rispondere in tutta sicurez-
SENTE IN OGNI INDIVIDUO. QUESTO È L’ÂTMA za: “Io sono Dio.” La gente costruisce
TATTVA (IL PRINCIPIO DEL SÉ). A parte ciò, templi ed edifici con mattoni e calce, e vi
tutti gli altri nomi sono solo immaginari. colloca statue di Dio. Di fatto, Dio è salda-
Questo implica che Dio è immanente in ogni mente insediato nel cuore di tutti gli esseri
essere umano, o meglio, in ogni essere vi- umani, o meglio, di tutti gli esseri viventi.
vente. Tutti sono Incarnazioni di Dio. È solo per spiegare questa Verità che K©¹²a,
nella Bhagavad Gîtâ, dichiara:
Ekoham bahusyâm
L’Uno volle diventare i molti. Mamaivâ¼µo jîvaloke
jîvabhûta sanâtanah
È l’Uno che ha assunto tutte le forme. “L’eterno Âtma, presente in tutti gli esseri,
è parte della Mia Essenza.”
Aha¼ brahmâsmi
Io sono Brahman. È possibile comprendere questa Verità ade-

40 Mother Sai maggio - giugno 2007


Discorso 02-05-2006
rendo ai cinque Valori Umani di Satya (Ve- sacri. Dio non è in qualche posto in un an-
rità), Dharma (Rettitudine), ›ânti (Pace), golo lontano. Voi siete Dio. Voi siete la so-
Prema (Amore) e Ahi¼sâ (Non violenza). cietà. Voi siete il mondo. Voi siete il cielo.
Dove si trovano questi Valori Umani? Non Voi siete la terra. Voi siete le stelle. Voi sie-
sono fuori: sono tutti dentro di voi. È dav- te tutto. Quindi, sviluppate la consapevo-
vero una sventura che li cerchiate fuori, lezza di essere tutto. Finché usate nomi e
mentre essi si trovano proprio al vostro in- forme, sarete sempre immersi nella dualità,
terno. Finché cercate il loro riflesso al di ma, se andate al di là dei nomi e delle for-
fuori di voi non sarete in grado di ricono- me, troverete Unità ovunque.
scere l’oggetto che è in voi. La Divinità è Tutti voi siete Incarnazioni dell’Âtma. Se
immanente in voi. Quindi dovreste consi- questo è vero, perché mai dovreste cercare
derarvi divini e proclamare: “Io sono Dio.” l’Âtma in qualche altro posto? Che cosa
Così non avrete timore, ansietà e illusioni. significa Âtma? Âtma indica la Coscienza:
FINTANTOCHÉ NON COMPRENDERETE LA VO- Essa pervade ogni cosa. Fintantoché nel
STRA DIVINITÀ INTERIORE NON POTRETE LI- corpo c’è Coscienza, esso sarà nutrito e
BERARVI DELL’ATTACCAMENTO CORPOREO. protetto. Quando la Coscienza abbandona
Non occorre andare in pellegrinaggio per il corpo, questo perde ogni suo valore.
cercare Dio. Egli è presente ovunque.
Sviluppare purezza e bontà
Sarvatah pâ²ipâda¼ Supponete che un ragazzo e una ragazza
tat sarvatok¹i µiromukham decidano di sposarsi. Dopo il matrimonio,
sarvatah µrutimalloke la ragazza si riferirà all’uomo come “suo
sarvam âv©tya ti¹ºhati marito”; analogamente, il ragazzo si riferi-
Con mani, piedi, occhi, testa, bocca rà alla donna come “sua moglie”. Ma per
e orecchie che pervadono tutto, quanto tempo? Solo per un periodo ben
Dio permea l’intero universo. determinato di tempo e cioè finché vivran-
no assieme. Più tardi, quando entrambi sa-
Ovunque guardiate, Dio è presente. Non ranno morti, l’uno non avrà più alcuna re-
esiste posto dove Dio non sia. Non esiste lazione con l’altra. Chi è il marito e chi è
forma che non Gli appartenga. L’uomo cer- la moglie? Tutte queste relazioni sono
ca Dio convinto che sia in qualche posto immaginarie e transitorie. Analoga è la re-
lontano, ma Dio è di fronte a voi, dietro e lazione tra madre e figlio. Il figlio si rivol-
accanto a voi. Tutti sono Incarnazioni di ge a quella donna come madre per un certo
Dio; tuttavia voi non considerate incarna- numero di anni, ma, quando ella lascia il
zioni divine le persone che sono intorno a corpo mortale, il figlio si duole del corpo
voi. Vi soffermate sulla loro forma e le con- morto della madre, dicendo: “O madre! Tu
siderate soltanto “esseri umani”. DIMENTI- mi hai lasciato!” Infatti, dov’è andata sua
CATE LA FORMA, E SIATE FERMAMENTE CON- madre? Il corpo fisico al quale si è rivolto
VINTI CHE TUTTO CIÒ CHE VEDETE È SOLO come madre per tutti quegli anni, si trova
DIO. È solo Lui che provvede al nostro so- ancora di fronte a lui. Se il corpo morto fosse
stentamento. Quindi, qualunque lavoro in- veramente quello di sua madre, lo conser-
traprendiate, consideratelo un lavoro di Dio verebbe in casa sua, non è così? Ma lo farà?
e dedicatelo a Lui. Se compite le vostre Assolutamente no! Egli porta il corpo al luo-
azioni come offerta a Dio, diverrete puri e go della cremazione. Quindi, tutte queste

Mother Sai maggio - giugno 2007 41


Discorso 02-05-2006
relazioni legate al corpo sono solo illusorie dotati di un immenso potere divino, ma do-
e non reali; sono come nuvole passeggere. vete mantenere salda la vostra mente. Non
Solo l’Âtma è eterno. Qualunque cosa pos- lasciate che salti da un pensiero all’altro.
sa accadere al corpo fisico, l’Âtma non è Se scriverete risposte esatte ai vostri esa-
soggetto ad alcun cambiamento. mi, avrete buoni voti. Se la vostra mente
Tutti sono Incarnazioni di Dio. Poiché sba- sarà positiva, avrete risultati positivi; ma se
gliamo pensando che Dio sia separato da nella vostra mente ci sono pensieri negati-
noi, ci sottoponiamo a molte pratiche spiri- vi, anche i risultati saranno negativi. Come
tuali per raggiungerLo. Crediamo che prima cosa, comprenderete la natura della
µrava²a¼ (l’ascolto delle Storie di Dio), vostra mente. POTRETE CAPIRE I SEGRETI
kîrtana¼ (il canto delle Sue lodi), DELLA VITA UMANA SOLO DOPO AVER COMPRE-
vi¹²usmara²a¼ (soffermarsi mentalmen- SO LA VOSTRA MENTE. Siate buoni, fate del
te sul Signore), pâdasevana¼ (il servizio bene, vedete il bene: allora ogni cosa vol-
ai Suoi Piedi di Loto), vandana¼ (l’atteg- gerà al meglio nella vostra vita. Siate sem-
giamento di rispetto verso tutte le forme di pre buoni e percorrete il giusto cammino.
vita), arcana¼ (l’adorazione di Dio nei Non seguite strade sbagliate, imitando gli
riti), dâsya¼ (servire tutti indistintamen- altri. Seguite la vostra coscienza. Se il vo-
te), sneha¼ (l’amicizia verso Dio), stro cuore è puro, ogni cosa diverrà pura e
âtmanivedana¼ (la completa resa a Lui) sacra.
siano le sâdhanâ che dobbiamo realizzare.
Ma che cosa vuol dire sâdhanâ? Sâdhanâ Tenere i desideri sotto controllo
= sâ + dhana. La sillaba “sâ” nella parola Incarnazioni del Divino Âtma!
sâdhanâ implica sâlokya (la percezione del C’è un limite a tutto in questo mondo. Non
Divino), sâmîpya (la vicinanza del Divi- c’è nulla che non abbia un limite. Infatti, il
no), sârûpya (l’identificazione col Divino) mondo è una società a responsabilità limi-
e sâyujya (la fusione nel Divino). Questo è tata. Che cosa succede a questo tipo di so-
dhana (la ricchezza) che l’uomo deve ac- cietà quando vengono superati i limiti?
quisire e conservare con cura. Tuttavia, Quindi, ognuno dovrebbe sempre mante-
l’uomo moderno cerca solo dhana (il de- nersi entro i propri limiti. Quando un me-
naro) scordando questo “sâ” consistente in dico prescrive una particolare medicina a
sâlokya, sâmîpya, sârûpya e sâyujya. Ogni un paziente, ne indica anche il dosaggio.
attività di questo mondo è oggi accentrata Se il paziente prende la medicina senza fare
su dhana. Facciamo il caso che richiediate attenzione al dosaggio e supera il limite,
a qualcuno di cantare una canzone o di fare potrebbe contrarre qualcosa di peggio del-
qualche lavoro per voi. Egli inizierà im- la malattia stessa. Analogamente, Dio ha
mediatamente a mercanteggiare la quanti- posto dei limiti a ogni individuo. L’UOMO MO-
tà di denaro che dovrete pagare per quel DERNO, PERÒ, HA DESIDERI ILLIMITATI. È NE-
suo servizio. OGNI ATTIVITÀ DELL’UOMO È CESSARIO CHE MANTENGA I PROPRI DESIDERI
OGGI DIVENTATA UN “BUSINESS”, A TAL PUNTO ENTRO OPPORTUNI LIMITI. SARÀ IN GRANDE
CHE QUESTO AVVIENE ANCHE NEL CAMPO DELLA PERICOLO SE LI SUPERERÀ A CAUSA DEL SUO
SPIRITUALITÀ. Non è necessario acquistare EGO. Sia che si tratti di un individuo, della
Dio pagandolo con del denaro, visto che non società o del mondo, tutti dovrebbero re-
potete acquistare voi stessi, che siete Dio. stare nei limiti prescritti.
Voi stessi siete il Principio Divino. Siete L’uomo nasce con molte relazioni, come

42 Mother Sai maggio - giugno 2007


Discorso 02-05-2006
padre, madre, parenti e amici. Tutte queste trovare fuori. Fuori ci sono solo i pezzi
relazioni sono legate al mondo materiale. (pieces). Analogamente, la felicità non è
Quando si sposa avrà una moglie, poi na- all’esterno. Molte persone arrivano da
sceranno dei figli, poi i nipoti. Cosi le re- Swami e Lo pregano: “Swami, voglio la
lazioni crescono senza limiti. A mano a pace della mente.” Io dico loro che devono
mano che crescono le relazioni, crescono cercare la pace dentro se stessi. Io sono
senza limiti anche i desideri. L’uomo sarà sempre pieno di Pace e Beatitudine. Qual
felice se ridurrà i propri desideri. Meno è oggi il motivo della perdita della pace? I
bagaglio, maggior comfort. Riducete il vo- desideri sono alla radice di ogni inquietudi-
stro bagaglio. Sviluppate coraggio e fidu- ne. Dove ci sono desideri, la pace scompa-
cia. Queste non sono qualità che potete re. Pertanto, riducete il bagaglio dei vostri
prendere in prestito dagli altri. Voi stessi desideri: allora, nella vita, avrete un minor
dovrete svilupparle con pazienza e perse- carico.
veranza.
Incarnazioni dell’Amore! Non permettere alle cattive qualità di
Santificate la vostra vita sviluppando il con- entrare nel proprio cuore
trollo dei sensi. È SOLO PERCHÉ LA GENTE Incarnazioni dell’Amore!
NON HA IL CONTROLLO SUI PROPRI SENSI E Tutti voi sapete che l’uomo deve seguire
NESSUN LIMITE AI DESIDERI CHE NEL MONDO la strada della Verità. Egli non dovrebbe
C’È TANTA IRREQUIETEZZA E AGITAZIONE. LE mai intraprendere la strada della menzo-
PERSONE VAGANO LIBERAMENTE NELLA SOCIE- gna quali che siano le circostanze. QUA-
TÀ COME FOSSERO ANIMALI. Non dovreste LUNQUE COSA ACCADA NELLA VITA, PENSATE
diventare animali. Quando qualche cattivo SEMPRE CHE CIÒ CHE È AVVENUTO È UN BENE
pensiero nasce in voi, dovreste ricordare a PER VOI. PERFINO QUANDO QUALCUNO VI CRI-
voi stessi che siete un essere umano e non TICA, DOVRESTE PENSARE CHE È UN BENE PER
un animale. La collera è una qualità anima- VOI. SE CONSIDERATE BUONA OGNI COSA, AL-
le. Quando gli animali si arrabbiano com- LORA TUTTO DIVERRÀ BUONO. Dio non è qual-
battono l’uno contro l’altro. Sfortunatamen- cosa di estraneo: Egli è dentro di voi. Ana-
te, oggi, anche gli esseri umani combattono logamente, Satya, Dharma, ݉nti, Prema
l’uno contro l’altro come fossero animali. e Ahi¼sâ non sono fuori; sono dentro di
SI POTREBBE QUASI DIRE CHE OGGI GLI ANI- voi. Quando vi arrabbiate perdete la vostra
MALI SONO MIGLIORI DEGLI UOMINI. GLI ANI- pace. Pertanto dovreste sempre essere in
MALI HANNO SEMPRE UNA STAGIONE E UNA pace e beati. Essendo esseri umani, dovre-
RAGIONE, MENTE L’UOMO NON HA NÉ STAGIO- ste avere qualità umane. Un vero essere
NI NÉ RAGIONI. QUINDI, L’UOMO MODERNO SI umano è colui che è soffuso di Satya,
STA COMPORTANDO PEGGIO DEGLI ANIMALI. Dharma, ݉nti e Prema. Quando svilup-
Essendo esseri umani dovreste coltivare perete queste qualità umane, sentirete la
qualità umane. Infatti un essere umano non Pace in ogni momento, e allora avrete sem-
dovrebbe mai cadere vittima dell’ira! An- pre un sorriso sul volto. Ma se la vostra
che se questo dovesse accadere, dovreste mente è turbata non potrete trovarla.
sempre provare a riacquistare calma e quie- Voi non siete semplicemente esseri umani.
te. Non perdete mai la vostra serenità. Se la C’è la Divinità immanente in voi: realiz-
coltiverete, non sarete mai agitati e irrequieti. zate questa Verità. Fintantoché considere-
La Pace (Peace) è in voi, non la si può rete voi stessi dei semplici esseri umani, non

Mother Sai maggio - giugno 2007 43


Discorso 02-05-2006
potrete sfuggire all’inquietudine. I cambia- più motivo che ira, gelosia, orgoglio ecc.
menti avvengono in voi a causa del cibo e possano disturbarvi. Quindi, bangaru (te-
della condotta. Alcune volte certe qualità sori), sviluppate Amore e Compassione.
cattive, come la collera e la gelosia, posso-
no nascere in voi. Non dovreste però mai Dio è il vostro unico rifugio
lasciare troppo spazio a queste cattive qua- ovunque siate, nella foresta, nel cielo,
lità. Supponete di costruire una casa e di in una città o in un villaggio,
sistemarvi alcune porte. Solo perché ci ave- sulla cima di una montagna
te messo delle porte permetterete forse a o al centro del profondo oceano.
ogni sorta di insetti e animali come asini,
maiali, serpenti e scorpioni, di entrare nella La Verità è immutabile indipendentemen-
vostra casa? Assolutamente no! Anche se te dal momento e dal luogo. Dovunque sia-
questi dovessero provare a entrare, chiu- te, la Verità è Verità, l’Amore è Amore! Se
dereste immediatamente le porte. Analo- vivrete nell’Amore, la Verità diverrà auto-
gamente, il controllo è la porta del vostro maticamente parte di voi e viceversa. Sie-
cuore. Se chiuderete la porta del cuore alle te tutti figli dell’Amore, ma, sfortunatamen-
cattive qualità, esse non potranno entrarvi. te, non appena crescete, l’Amore in voi
NON DOVRESTE MAI ARRABBIARVI CON NES- comincia gradualmente a declinare e l’odio
SUNO, NÉ CRITICARE O DANNEGGIARE QUAL- e la gelosia ad aumentare. La gelosia è ve-
CUNO. SE, PER QUALCHE RAGIONE, NASCE UNA ramente una pessima qualità; provocherà
QUALCHE CIRCOSTANZA FAVOREVOLE A CIÒ, danno non solo agli altri, ma anche a voi.
CONTROLLATEVI. QUANDO LA COLLERA VI Quindi, non date mai spazio a simili pessi-
SOVRASTA, CANCELLATELA IMMEDIATAMENTE me qualità. Fate di tutto per coltivare le
CONSIDERANDOLA IL VOSTRO NEMICO. Si dice buone qualità come l’Amore e la Verità:
che l’ira è il vostro nemico, la pazienza lo solo allora potrete sperimentare una pace
scudo che vi protegge, la felicità il vostro senza fine.
paradiso. Riempite il vostro cuore d’Amo-
re e Compassione. Se avete il cuore ricolmo (Baba ha concluso il Discorso con il bhajan:
d’Amore, vedrete Dio ovunque. Senza “Prema Muditâ Manase Kaho Râma Râma
Amore, vedrete solo il diavolo. Quando Râm… “).
avrete acquisito la salda fede che Dio è in
voi, che voi siete Dio e che il vostro corpo Brindavan (Whitefield), 2 maggio 2006,
altro non è che il tempio di Dio, non ci sarà Sai Ramesh Krishan Hall

(Tratto da: www.sssbpt.org)

44 Mother Sai maggio - giugno 2007


Il dottor G. Venkataraman ha fatto una prestigiosa carriera nel servizio pubblico
e nella ricerca; è Vicerettore dello ›rî Sathya Sai Institute of Higher Learning, ha
servito nel Bhabha Atomic Research Centre a Mumbai e nell’Indira Gandhi Atomic
Research Centre a Kalpakkam, è il Direttore Fondatore dell’ANURAG, che è una
branca del Defence Research and Development Organization, e ha ricevuto i
seguenti riconoscimenti dal Governo indiano: Sir C.V.Raman Centenary Award,

Fede & Scienza


Indira Gandhi Award e Padma ›ri Award. Egli ha scritto vari libri, tra cui “Journey
into Light: Life and Science of C. V. Raman”e attualmente insegna presso l’Istitu-
to, oltre a dirigere il Praµanti Digital Studio e Radio Sai.

Le 4 M
Man (uomo), Money (denaro), Myth (mito), Morality (moralità)
Professor G. Venkataraman
(Prima Parte)

Introduzione
Questo articolo è un rimaneggiamento del discorso che io ho tenuto nel 2004 durante
una conferenza di economisti organizzata dal Dipartimento di Economia dell’Istituto di
Swami. Io non sono un economista ma, dato che molte attività e commerci dipendono
notevolmente dalla scienza ed essendo io uno scienziato, sono stato invitato a illustrare
il mio punto di vista in materia. Non mi accade di frequente di rivolgermi a un uditorio
così specializzato, per cui ho pensato di provocare i pa²¬it dell’economia con alcune
idee non conformiste, usando la scienza e la tecnologia solo come pretesto.
Ho preso ad argomento principale il fatto che l’uomo, che va in cerca di ricchezze con
avidità, perde ben presto la discriminazione e comincia a imbottirsi di ogni tipo di teoria
con il risultato di abbandonare quasi completamente gli scrupoli; questo lo porta al
disastro. In altre parole, il mio punto è che nessuno, neanche gli economisti, possono
permettersi di ignorare la moralità.

Alcuni esempi di come la scienza abbia influenzato la tecnologia


Le attività economiche, industriali e commerciali moderne dipendono molto dalla scien-
za e dalla tecnologia. La relazione è complessa e in qualche modo delicata; cominciamo
quindi cercando di comprendere questa connessione almeno a grandi linee. A un’estre-
mità abbiamo ciò che è comunemente chiamato ricerca di base. Qui, stimolati dalla
curiosità intellettuale, gli scienziati esplorano e investigano i vari aspetti della natura per
puro piacere di conoscenza. Non c’è altro motivo eccetto forse quello di diventare
famosi, ma anche questo è secondario; il punto di partenza è un irresistibile desiderio
interiore di conoscere. Non di rado però le scoperte che ne derivano hanno un impatto
enorme sull’umanità. Vediamo degli esempi.
Primo: nella prima metà del XIX secolo molta gente come Faraday, Ampère e Oersted,
per nominarne alcuni, fecero scoperte importanti sull’elettricità e il magnetismo. Pochi
decenni dopo, James Clerk Maxwell, in Inghilterra, riassunse il tutto in quattro equazio-

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ni fondamentali conosciute come Equazioni di Maxwell.
Lo studio di queste è oggi una tappa obbligata per gli studenti di fisica di tutto il mondo;
esse sono così importanti che Richard Feynman, uno dei più grandi geni della fisica, ha
detto una volta che tra mille anni la guerra civile americana sarà dimenticata, ma non le
equazioni di Maxwell ad essa contemporanee. Nel momento in cui egli le formulò, nessu-
no poteva immaginare l’impatto che avrebbero avuto sull’umanità: è ad esse che dobbia-
mo i generatori elettrici, i motori, il telegrafo, il telefono, la radio, la televisione ecc. Nono-
stante questo e altri esempi simili, fino alla metà del XX secolo, ben pochi compresero
l’influenza che la scienza esercita sulla tecnologia; la scienza veniva considerata una
cosa da sognatori, ma gli inventori intelligenti come, ad esempio, Edison e Alexander
Graham Bell, videro con chiarezza come essa potesse essere utilizzata a scopi pratici. Si
racconta la storia di uno scienziato inglese che illustrò una delle sue scoperte al British
PM (credo fosse Gladstone) e si sentì chiedere: “Qual è l’utilità di questa scoperta?”, al
che egli rispose: “Signore, un giorno potrete tassarla!” Questa storia riassume gran parte
della relazione tra scienza e società.
Secondo: durante la terza decade del XX secolo, i fisici cominciarono ad applicare i
quantum della meccanica appena scoperti alla teoria dei solidi. Questo lavoro fu inter-
rotto durante la seconda guerra mondiale, ma, alla sua fine, tre scienziati americani,
Shockley, Bardeen e Brittain, che lavoravano nei famosi laboratori Bell, stavano stu-
diando la capacità del germanio di trasportare corrente. Essi costruirono un congegno,
chiamato transistor, che era della grandezza di un sassolino, poco più di una curiosità,
ma, in accordo con la politica del laboratorio, esso fu brevettato. Grazie a ciò
l’azienda ottenne un guadagno immenso e gli scienziati vinsero il Premio Nobel.
Credereste che l’Intel Pentium chip, che anche i bambini di scuola ora conoscono, sia
fatto con diverse decine di milioni di transistor? Il transistor ha fatto, per la comunica-
zione e le tecnologie dei computer, mille volte più di quanto le macchine a vapore abbia-
no fatto per i trasporti nel XVIII secolo.
Terzo: nel 1939, Otto Hahn e Lise Meitner scoprirono in Germania un fenomeno chia-
mato fissione nucleare. Questa fu una scoperta scientifica molto interessante e nessuno
sapeva che avrebbe cambiato l’umanità per sempre portando la bomba e l’energia atomiche.

La corsa all’oro nel dopoguerra


Fino alla fine della seconda guerra mondiale, la società ammirava gli scienziati che
vincevano il Premio Nobel, ma non faceva molta attenzione alle loro scoperte; la guerra
cambiò tutto questo. L’America intera, e le sue istituzioni militari e politiche in partico-
lare, compresero subito tre fatti:
1) La scienza può essere usata a scopi militari, politici ed economici.
2) La scienza è troppo importante per essere lasciata agli scienziati; la società deve avere
una politica scientifica e finanziare la ricerca.
3) La scienza può essere fonte di grandi fortune e denaro che si possono usare come esca
per gli scienziati.
Dall’oggi al domani gli scienziati persero la loro innocenza e divennero strumenti nelle
mani di coloro che avevano denaro da buttare. Come un noto fisico, di nome Freeman
Dyson, si è una volta lamentato, “Noi abbiamo venduto l’anima al diavolo!” Il più

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spettacolare esempio di questo si è visto in America nel dopoguerra in cui, abbagliati dalla
potenza della bomba atomica, la Commissione per l’Energia Atomica, il Dipartimento
della Difesa, l’esercito, la marina e l’aviazione cominciarono a coprire gli scienziati di
denaro per la ricerca cercando, ognuno per suo conto, di farli lavorare per loro. I ricerca-
tori potevano lavorare su qualunque cosa preferissero e, grazie alla Guerra Fredda, pote-
vano ottenere qualunque finanziamento. Se questo non bastasse, la corsa allo spazio
portò ancora più denaro. Era come una corsa all’oro che attrasse migliaia di scienziati da
ogni dove, inclusa l’India.

La ricerca oggi e le sue relazioni con il mondo imprenditoriale


I giorni fantastici della Guerra Fredda sono finiti e il denaro per la ricerca di base sta
ultimamente scarseggiando, anche se in alcuni campi della ricerca applicata giungono
ancora grossi investimenti. Vi sono altre differenze importanti. All’inizio, anche in Ame-
rica i finanziamenti provenivano pressoché interamente dal governo, mentre ora alcune
delle grandi compagnie sono entrate in scena; esse investono quasi esclusivamente nella
ricerca mirata che possa produrre ritorni per gli azionisti e questo ha alterato drammati-
camente l’aspetto e la cultura della scienza in modo tale che molte scoperte della ricerca
di base vengono brevettate, specialmente nel campo della biologia molecolare, cosa
impensabile cinquant’anni fa.
All’inizio del diciannovesimo secolo, Sir J.C.Bose fondò il “Bose Institute” a Calcutta e
dichiarò con orgoglio che le scoperte fatte lì sarebbero state liberamente divise con tutta
l’umanità. Ben pochi oggi direbbero questo; appena possibile, le scoperte vengono bre-
vettate. Le università americane insistono affinché lo si faccia puntando al ritorno eco-
nomico, anche se gli scienziati che ne sono gli autori non sono di quell’idea. La regola
sembra essere: se potete avere un’esclusiva, non indugiate!
Questo è un piccolo panorama del modo in cui la scienza influenza la società. In breve,
negli ultimi due secoli, abbiamo visto l’impatto della macchina a vapore sui trasporti e
sull’industria tessile, dell’elettricità in vari campi che vanno dai consumi domestici alle
comunicazioni e ai trasporti, del motore a combustione interna su tutte le forme di tra-
sporto, sia di superficie sia marittimo o aereo, del nucleare sulla produzione di energia e
sugli armamenti, dell’elettronica solid state su tutto. La Francia produce l’ottanta per
cento della propria energia con l’atomo. Ora le biotecnologie stanno velocemente ve-
nendo alla ribalta.

La produzione di massa e il suo impatto


Dopo questa visione panoramica, devo attrarre la vostra attenzione su alcuni importanti
aspetti culturali della forza d’urto che scienza e tecnologia hanno avuto sulla società.
L’automobile ne costituisce l’esempio classico: essa fu inventata in Europa verso la fine
del XIX secolo. In quel tempo ne furono sviluppate varie versioni e gli imprenditori
costruirono alcune centinaia di copie di ogni modello. Sostanzialmente si trattava di una
curiosità per i ricchi. Molti in America seguirono l’esempio e uno di questi fu Henry
Ford, il quale costruì officine, assunse meccanici e macchinisti e sfornò automobili a
centinaia. Non soddisfatto, volle costruire automobili a centinaia di migliaia abbassan-
done il prezzo, in modo che l’Americano medio ne potesse facilmente comprare una. Con

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inventiva tipicamente americana, egli concepì un’idea completamente nuova che non
aveva niente a che fare con la scienza e la tecnologia; si trattava piuttosto di una innova-
zione azzardata, mossa esclusivamente dal desiderio di guadagnare un mucchio di dena-
ro. Ford capì che la quantità viene soltanto dalla produzione di massa e per questo inventò
la linea di montaggio che, dall’oggi al domani, cambiò drasticamente l’industria automobi-
listica. Quando le auto furono prodotte a milioni invece che a centinaia, il costo scese
naturalmente e avvenne la rivoluzione dell’automobile. Essa ebbe un’incredibile risonan-
za oltre oceano. Prima vi fu un’ondata di immigranti che si riversarono in America cer-
cando il lavoro che era ora disponibile per decine di migliaia di loro; inoltre la produzione
con la catena di montaggio significò che non era necessario essere esperti: bastava che la
persona sapesse fare bene sempre un solo tipo di lavoro. Questo comportava minore
addestramento, minore perizia ecc. e anche minor salario. Inoltre più automobili signifi-
cava più persone di servizio, più impieghi e maggiore produzione di ricchezza. Ci fu anche
il boom del turismo, dell’industria del petrolio, della costruzione di autostrade, di alberghi,
di motel ecc. Ford cambiò veramente il modo di vivere degli Americani. Egli incontrò
presto un’agguerrita concorrenza proprio nel suo campo; il suo concorrente, General
Motors, disse: “Produrre lo stesso modello anno dopo anno non ha significato; perché non
introdurre una moda e continuare a cambiare i modelli ogni anno adescando la gente a
comprarne sempre uno nuovo?” Così nacque il concetto della “obsolescenza pianificata”
che è ora diventata un’arte raffinata. La storia non finisce qui, perché, dopo la Seconda
Guerra Mondiale, nel lontano Giappone che stava tentando di risollevarsi dalle rovine,
l’uomo che dirigeva una piccola industria, di nome Toyota, si chiese: “Come si possono
ridurre ulteriormente i costi e rendere l’auto più allettante?” e propose una sua splendida
innovazione dicendo: “I costi si possono ridurre usando dei robot e uno stretto controllo
dell’inventario (il metodo del “giusto in tempo”). Inoltre voglio fare dell’affidabilità una
pietra angolare; la gente sicuramente apprezzerà l’affidabilità. Poi, perché fare soltanto
automobili grandi? Perché non farne anche di più piccole?” Gli Americani risero, ma tutti
sappiamo come andò a finire specialmente dopo la prima crisi del petrolio nei primi anni
settanta. Sto dicendo tutto questo per evidenziare il fatto che l’introduzione della produ-
zione di massa fu una grande rivoluzione. Si comprese ben presto che questa tecnica
poteva essere applicata oltre oceano a qualunque tipo di produzione, dall’abbigliamento
all’industria della carne. In seguito, gli industriali compresero che la produzione di massa
da sola non bastava: non serve produrre beni in quantità se non ci sono compratori. Le
masse dovevano essere costantemente spinte a comperare ogni sorta di cose, incluse
quelle di cui non avevano alcun bisogno, ed è così che la vendita divenne un’arte in sé.
Oggi il semplice marketing è divenuto qualcosa di molto più sofisticato, ma di questo
parleremo dopo.

(continua)

(Tradotto dal testo pubblicato da: www.radiosai.org - Gruppo Heart2Heart)

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Siamo lieti d’informarvi che la nostra collezione si arricchirà di un nuovo
testo dal titolo
“Srî Sathya Sai Gîtâ -Tutto sulla Spiritualità in Domande e Risposte”.

Occhio al Libro
Il nuovo libro è stato presentato in occasione dei Giochi Europei Sai
2007, che si sono tenuti presso la “Mother Sai” di Varallo Pombia il
28 e 29 Aprile 2007.

Edito nella versione originale dalla “Srî Sathya Sai Books &
Publications Trust” di Praµânti Nilayam (India), è un bellissimo do-
cumento nel quale troverete, in forma di Domande e Risposte, quan-
to Bhagavân Srî Sathya Sai Baba ha affermato sulla Spiritualità nei
Suoi Discorsi .

Il libro è disponibile al costo di Euro 11,00 - scontato del 30% (Euro


7,70) più contributo spese di spedizione.

Chi fosse interessato può contattare per fax o per e-mail la “Sathya
Sai Books and Publications of Italy” a uno dei seguenti indirizzi:

“Sathya Sai Books and Publications of Italy” – “Mother Sai


Publications” - magazzino e sede operativa: Viale Umbria n. 19 -
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Mother Sai maggio - giugno 2007 49


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