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Sommario

03 Discorso Divino 23 05 ‘05 Spirito di Unità.


08 Amore in Azione Zavidovici: un’esperienza ...
10 Discorso Divino 06 05 ‘05 Conquistare l’amore della madre....
18 Sotto la Veranda Un dubbio.
19 Discorso Divino 07 03 ‘62 Vicino e lontano.
23 Discorso Divino 06 03 ‘62 Ben vengano le prove.
26 Domande & Risposte Archi ben tesi verso il cielo.
29 Discorso Divino 24 06 ‘61 Il discepolo ideale.
32 Discorso Divino 30 09 ‘60 Dalla prima all’ultima lezione.
36 Discorso Divino 29 09 ‘60 Dio a portata di mano.
39 Discorso Divino 28 09 ‘60 Il “summum bonum” della disciplina...
43 A Lume di Candela
44 News L’immenso valore del silenzio.
45 Favole e Poesie Nel parco con Dio.

MOTHER SAI PUBLICATIONS


Sathya Sai Books and Publications of Italy
Tutti i diritti sono riservati
Anno XVII n.5 (105) settembre-ottobre 2005
Direttore responsabile: Giorgio Piccaia
sede:Viale Duca d’Aosta n.15 - 21052 Busto Arsizio
periodico bimestrale-autorizz. tribun.di Busto Arsizio N. 08/01 del 04/07/2001

Copyright: Sri Sathya Sai Books and Publications Trust, Prasanthi Nilayam, India.

2 Mother Sai settembre - ottobre 2005


Discorso 23-05-2005

Il Buddha Pûr²imâ
(Cronaca delle celebrazioni)
In tutto il mondo, il giorno di Vaiµâkha Pûr²imâ è considerato, dai buddisti, altamente sacro.
È significativo per tre ragioni. Fu in tale giorno che Gautama Buddha, fondatore del buddismo,
ebbe, come principe Siddhârta, i natali a Lumbini, in Nepal, nel 560 a.C.
È anche il giorno in cui Egli ottenne l’illuminazione a Gayâ, in India, dopo anni di ricerca e indagine
per scoprire le cause e il rimedio al dolore del mondo. Da allora, Siddhârta giunse a esser conosciu-
to come Buddha, o l’Illuminato. Egli predicò che i desideri sono la causa prima di ogni dolore;
pertanto, propugnò il sentiero della retta condotta e del corretto uso dei sensi come via per
giungere all’illuminazione.
Raggiunse il Nirvâ²a (l’Unità con l’Assoluto) nel 480 a.C., appunto nel giorno di Vaiµâkha Pûr²imâ,
il giorno di luna piena (Pûrnimâ) del mese aprile-maggio (Vaiµâkha). Questo giorno benefico viene
osservato, con rispetto e devozione, come Buddha Pûr²imâ da parte dei fedeli dell’Estremo
Oriente, di ›rî La¾kâ e dell’India.
Le celebrazioni del Buddha Pûr²imâ a Brindavan (l’âµram di Baba a Whitefield, Bangalore),
quest’anno sono state organizzate congiuntamente dai devoti di ›rî La¾kâ, dell’Indonesia e di
Taiwan.
Il mattino del 23 maggio, Baba ha dato il darµan nel Sai Ramesh Krishan hall. Ad accoglierLo c’era
un gruppo di danzatori dello ›rî La¾kâ. Più tardi, alcuni devoti di quel Paese hanno condotto il
canto dei bhajan. Nel pomeriggio, tre eminenti membri della famiglia Sai, sempre dello ›rî La¾kâ,
hanno parlato alla folla.
Il primo oratore è stato il colonnello Jayasuriya, vicecapo dell’opposizione al Parlamento dello ›rî
La¾kâ. Egli osservava che i precetti della Non violenza e della Pace, predicati dal Signore Buddha
più di 2500 anni fa, stanno ora trovando nuova linfa e diffusione in tutto il mondo grazie a Bhagavân
›rî Sathya Sai Baba.
Facendo riferimento all’attuale situazione di terrore e irrequietudine, predominanti in varie parti del
pianeta, egli, rivolgendosi a Baba, Ne invocava l’aiuto per il mondo, affinché sia ad esso possibile
fronteggiare adeguatamente questi tempi tanto travagliati.
Esprimeva inoltre la propria gratitudine a Baba per aver intrapreso il lodevole compito di riformare
le giovani menti e guidarle a condurre una vita dedicata al servizio della società e all’aderenza ai
cinque Valori Umani.
›rî Munasinghe, Alto Commissario dello ›rî La¾kâ in India, che ha successivamente parlato, ha
affermato che i devoti di Swami devono esserGli grati, poiché, mentre il mondo viene lacerato
dall’odio e dalla violenza, essi hanno la possibilità di sperimentare felicità e pace ineffabili alla Sua
divina Presenza.
La signora Mala Sabaratnam, un’importante donna d’affari a ›rî La¾kâ, ha narrato come Baba
avesse purificato il suo cuore dall’odio, riempiendolo d’amore e comprensione per i suoi simili. Ella
ha ricordato le parole del Dhammapâda1 predicato da Buddha: “L’odio non può essere placato
dall’odio, ma dall’Amore”, affermando che questo insegnamento si era ormai radicato nel suo
cuore per grazia del Signore Sai. Dopo i discorsi di questi eminenti ospiti, Baba, nella Sua munifi-
cenza, ha risposto alle preghiere dei devoti concedendo il Suo divino Messaggio.
Dopo di ciò, il luogo d’incontro veniva trasferito nel Sai Krishan Kalyâ²a Mantapam, adiacente al
Sai Ramesh Krishan hall, dove ai devoti veniva offerta una splendida festa culturale, il Dalada
Maligawa Perahara, uno spettacolo tradizionale che viene rappresentato nella città di Kandy, a

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Discorso 23-05-2005
›rî La¾kâ, per commemorare l’installazione della reliquia del sacro dente del Signore Gautama
Buddha nel tempio di Dalada Maligawa a Kandy.
La cerimonia è alquanto particolareggiata ed è contraddistinta da vigorose danze che accompa-
gnano numerosi strumenti a percussione.
Ogni anno, lo spettacolo che dà il benvenuto alla reliquia a Kandy viene scrupolosamente riproposto.
La cerimonia, come viene attualmente presentata, risale a circa la metà del XVIII secolo. La danza
che la commemora è stata rappresentata nel Kalyâ²a Mantapam, entusiasmando tutti con i suoi
colori e la sua intensità. Al termine dello spettacolo, Baba ha benedetto tutti gli artisti, facendosi
poi fotografare con loro.
La cerimonia è terminata con l’ârati offerto a Baba, dopodiché Egli si è ritirato nel Trayî Brindavan,
Sua Residenza.
1
“Il sentiero del Dharma”, il titolo dell’opera più famosa del buddismo.

Spirito di Unità
Non vedere il male:
vedi ciò che è bene.
Non dire il male: di’ solo cose buone.
Incarnazioni dell’Amore! Non udire il male: odi solo cose buone.
Molti dignitari dello ›rî La¾kâ vi hanno par- Non fare il male: fai ciò che è bene.
lato dei grandi insegnamenti del Buddha. Sii sempre con Dio.
Prima di tutto dovete comprendere che Dio
è onnipresente, che non c’è alcun posto Alcuni Lo chiamano Râma, altri Lo adora-
dove Dio non si trovi. L’essenza degli inse- no come K©¹²a e altri ancora Lo venerano
gnamenti di tutte le Scritture è che Dio è come Buddha. I nomi e le forme possono
presente ovunque; è per ignoranza che al- variare, ma Dio è uno. Egli non è limitato a
cuni sostengono che Dio sia presente solo un nome, a una forma, a una regione o a
in un luogo particolare. una religione particolari: c’è un solo Dio che
pervade ogni atomo della creazione. Le
La Divinità risiede in tutti gli esseri parole sono inadeguate a esprimere la glo-
A onor del vero, la Divinità è presente in ria e la grandezza della Divinità; la gente
ognuno ed è onnipervadente; questa è la può descriverLa in molti modi, ma nessuna
Verità di base di tutte le dottrine e filosofie. descrizione potrà mai definire pienamente
Vedi Dio dovunque: se vedi Dio in ogni luo- la Divinità. In effetti descrivere la Divinità
go, non ti capiterà alcun male. Questo è un segno di illusione. Dov’è Dio? Voi tutti
ekâtma bhâva (principio di unità) dovreb- siete incarnazioni di Dio: Egli pervade tutti
be esser compreso dai Bhâratîya (gli In- gli esseri nella forma del loro respiro vitale.
diani). Questo Principio trascendentale della Di-

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Discorso 23-05-2005
vinità non può essere descritto. Si può fare pio dell’Âtma, che risiede in ognuno, è il vero
del proprio meglio per descriverLo in sva- Potere divino. SOLO COLORO CHE HANNO FI-
riati modi, eppure tutte le descrizioni saran- DUCIA IN SE STESSI SONO VERI BHAKTA (DE-
no inadeguate rispetto alla realtà. L’acqua VOTI). Non potete definirvi devoti se man-
è illimitata e un recipiente non può conte- cate di fiducia in voi stessi; senza di essa
nerne in misura maggiore alla propria ca- non potete ottenere niente nella vita. Per-
pacità; la quantità di acqua che si può rac- ciò, prima di tutto, sviluppate una ferma e
cogliere dipende dalla grandezza del con- incrollabile fiducia in voi stessi. Dalla fidu-
tenitore. Allo stesso modo Dio è infinito, ma cia in sé nasce la soddisfazione di sé e que-
ognuno Lo descrive basandosi sulla propria sta mostra la via del sacrificio di sé che, in
limitata comprensione. La Divinità è molto ultimo, porta all’autorealizzazione. La fidu-
più di quanto la mente umana possa com- cia in sé è la base dell’autorealizzazione.
prendere.
Non ha senso affermare “il ‘mio’ Dio,
Incarnazioni dell’Amore! il ‘tuo’ Dio”
È impossibile per chiunque descrivere com- Oggi molte persone praticano la meditazio-
pletamente la Divinità. Dio è uno, ma la ne senza sapere che cosa sia e in questo
gente può descriverLo in vari modi a se- processo sprecano un mucchio di tempo.
conda dei propri sentimenti. LA DIVINITÀ È Che cos’è la meditazione? Si tratta di se-
UNA: FRAMMENTARE DIO IN NOME DELLA RE- dere a gambe incrociate con gli occhi chiu-
LIGIONE E LIMITARLO A UN NOME E A UNA si? No, nient’affatto. La gente intraprende
FORMA PARTICOLARI È SEGNO DI IGNORANZA. la meditazione con la mente illusa e, conse-
Dio è illimitato e senza confini. Egli è guentemente, è incapace di raggiungere il
Sarvântaryâmin (la Realtà interiore onni- risultato che desidera. CHE COSA SI INTEN-
sciente) e Sarva Bhûtântarâtma DE PER MEDITAZIONE? PENSARE A DIO IN OGNI
(l’Abitatore di tutti gli esseri). Come si può MOMENTO E IN OGNI CIRCOSTANZA È VERA ME-
descrivere una tale Divinità? Dio è presen- DITAZIONE. DOVRESTE INSEDIARE DIO NEL
te in tutti sotto forma di Âtma (il Sé). Svi- VOSTRO CUORE E COMPIERE I VOSTRI DOVERI
luppate questa certezza interiore e spirito CON IL SENTIMENTO CHE DIO È LA BASE DI
di unità. OGNI COSA; SOLO ALLORA POTETE ESSER DE-
FINITI VERI DEVOTI. Ovunque andiate, qua-
Ekam sat viprâ bahudhâ vadanti lunque cosa facciate, riconoscete la verità
La Verità è una, in base a cui c’è un solo Dio ed è
ma i saggi La chiamano con vari nomi. onnipervadente. Non date mai spazio alle
differenze dicendo “il mio Dio” e “il tuo
(Indicando il bicchiere, Swami dice – Dio”. Dov’è il vostro Dio? Dov’è il mio
N.d.T.:) Questa è acqua. La gente telugu Dio? Tutti sono uno; siate equanimi con tutti.
la chiama nîru, i Tamil la chiamano tanni, C’è un solo Dio ed è presente in ognuno;
e così via; popoli differenti la chiamano con pensare che Dio sia diverso per persone
nomi diversi, ma è la stessa acqua. Simil- diverse è un grande errore e voi dovreste
mente, lo stesso Dio è adorato con vari credere fermamente che Dio è uno. Il pro-
nomi. L’Abitante Interiore è lo stesso in tutti cesso di inspirazione ed espirazione, come
gli esseri. Le persone adorano Dio con nomi indicato dal principio del Soham, è lo stes-
e forme differenti, ma Egli è uno. Il princi- so per tutti. Soham significa “Io sono Dio”

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Discorso 23-05-2005
e questo dimostra chiaramente che Dio non nostra illusione mentale è un grave errore.
è differente da voi. Quando un essere uma- Una volta una donna anziana andò in cerca
no viene al mondo, pronuncia prima di tut- di Gesù e quando Lo incontrò Gli chiese:
to: “Koham, Koham” (“Chi sono io?”). Egli “Sei tu Gesù?” Gesù rispose: “Quello è il
dovrebbe sempre continuare a porsi que- nome che Mi è stato dato, ma tu puoi
sta domanda fino a giungere a scoprire la chiamarMi con qualsiasi nome e Io rispon-
sua vera identità; dovrebbe realizzare la sua derò.” I nomi e le forme sono destinati a
vera natura e proclamare: “Soham, cambiare: appena nati vi chiamano bambi-
Soham” (“Io sono Dio”) prima di lasciare ni, a mano a mano che crescete venite chia-
questo mondo. Non attribuite mai una mol- mati ragazzi, poi diventati uomini e più tardi
teplicità alla Divinità rifacendovi a nomi e nonni, ma il bambino, il ragazzo, l’uomo e il
forme differenti come Râma, K©¹²a, Gesù, nonno sono la stessa persona. L’infanzia,
Allah, Buddha ecc.; potete chiamarLo con la giovinezza e l’età matura sono semplice-
ogni nome, ma Dio è uno. Di questi tempi mente stadi differenti della vostra vita, ma
non si trovano insegnanti che possano la- voi siete sempre gli stessi. Allo stesso modo,
sciare impressioni durature nel cuore delle nomi e forme possono variare, ma Dio è
persone impartendo insegnamenti sacri di uno.
questo tipo. L’uomo va sempre a cercare
Dio altrove; come potete trovare Dio altro- Incarnazioni dell’Amore!
ve? Alcuni possono chiamarLo Allah e al- Avete viaggiato fin qui dallo ›rî La¾kâ a
tri con altri nomi: diventa forse Dio diverso causa del vostro amore per Me. Il Mio
per persone diverse solo perché esse Lo Amore per voi è cento volte più grande
chiamano con nomi differenti? No, no. dell’amore che voi avete per Me. (Forte e
Questi sono soltanto nomi. Pensare che Dio prolungato applauso). ›rî La¾kâ ha do-
sia diverso per persone differenti è una gran- vuto affrontare molte difficoltà sin dai tem-
de illusione. Voi potete chiamarLo con qua- pi di Râva²a, ma non sarà mai messa in
lunque nome, ma Dio è uno. pericolo; sarà sempre incolume, al sicuro e
prospera. (Forte e prolungato applauso).
›rî La¾kâ sarà incolume e sicura Dio è il leader del vostro Paese: finché avete
Se sviluppate un tale spirito di unità avrete fede in Lui non avete nulla da temere. Pos-
sicuramente Sâk¹âtkâra (la visione del Di- siate voi tutti godere di sicurezza e prote-
vino). Ognuno dovrebbe sviluppare ekâtma zione! Dovunque andiate, qualunque cosa
bhâva (lo spirito di unità). facciate, abbiate la ferma convinzione che
Dio è sempre con voi, in voi, intorno a voi,
εvara­ sarva bhûtânâ¼ sopra di voi e sotto di voi. Non lasciatevi
Dio è l’Abitante di tutti gli esseri. deviare da ciò che dicono gli altri; abbiate
Dio saldamente installato nel vostro cuore.
Dire: “Il mio Dio è differente dal tuo Dio” Non potrete mai subire alcun danno; nes-
è pura ignoranza e coloro che litigano in sun pericolo potrà mai minacciarvi. Con-
nome della religione sono folli. Ultimamen- ducete la vostra vita con questo coraggio e
te sono nate delle differenze in ›rî La¾kâ, questa convinzione, e Dio vi benedirà cer-
ma, qualunque cosa gli altri possano dire, tamente con il successo.
noi dobbiamo credere fermamente che Dio Il cuore delle persone di ›rî La¾kâ è sa-
è uno; sollevare differenze basandoci sulla cro; esse, pertanto, godranno sempre di si-

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Discorso 23-05-2005
curezza e protezione. Le difficoltà arrive- ese e realizzerò il sogno che avete lunga-
ranno e se ne andranno come nuvole pas- mente accarezzato. Dai bambini ai vecchi,
seggere. i devoti in ›rî La¾kâ pensano sempre a
Non dovete temere nulla: Dio vi protegge- Swami; le vostre preghiere e penitenze si
rà sempre. realizzeranno senz’altro molto presto. Col-
Siate coraggiosi e fronteggiate le difficoltà tivate nel cuore questo sacro sentimento. Il
con forza d’animo. Voi siete incarnazioni trascorrere del tempo non influenzerà la
d’Amore. Dove esiste Amore non può esi- relazione intima che esiste tra voi e Me:
stere avversità. L’Amore è Dio, Dio è essa è eterna e perenne.
Amore. Riempite quindi il vostro cuore
d’Amore. (Baba ha concluso il Discorso con il bhajan: “Prema
Mudita Manase Kaho…”
Incarnazioni dell’Amore!
Whitefield, 23 maggio 2005,
Molto presto Io visiterò ›rî La¾kâ e spar-
Sai Ramesh Krishan Hall,
gerò eterna beatitudine su tutti voi. (Fra- Celebrazioni del Buddha Pûr²imâ
goroso applauso). Nella situazione attua-
le Mi è difficile camminare, ma la difficoltà (Tradotto dal testo inglese
riguarda solo il corpo; va e viene. Io non do pubblicato sul sito internet
dello ›rî Sathya Sai Central Trust
importanza a queste limitazioni fisiche: mol-
di Praµânti Nilayam)
to presto verrò sicuramente nel vostro pa-

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ZAVIDOVICI: UN’ESPERIENZA
DA RACCONTARE

Zavidovici è una città di 40.000 abitanti situata quasi al centro della Bosnia Erzegovina,
a duecento chilometri dalla capitale Sarajevo. Per raggiungerla dall’Italia bisogna attra-
versare la splendida Slovenia, che assomiglia moltissimo alla Valle d’Aosta, passare
dalla Croazia, meno splendida ma molto dignitosa, e arrivare in Bosnia, superando un
nuovo ponte, ricostruito dopo i bombardamenti della guerra.
Sono le conseguenze della guerra, finora viste soltanto in televisione, a darci il “benve-
nuto”. Dal confine fino a Zavidovici, circa 2 ore di auto, ci sono decine e decine di case
Amore in Azione

abbandonate o distrutte, sventrate dalle cannonate, bucherellate dalle granate. Siamo


passati vicino ai cimiteri senza recinzioni, ai confini con la strada, in cui si intravedono
decine di lapidi, con 4 –5 foto, forse intere famiglie uccise dalla guerra. Ma……perché
questo viaggio??
L’Organizzazione Sai della Bosnia Erzegovina ha attivato un servizio di sostegno ad
alcune famiglie che, per motivi di “pulizia etnica”, hanno dovuto abbandonare le proprie
case e rifugiarsi in altre città. I devoti Sai si sono mobilitati, da alcuni anni, per individua-
re le famiglie più bisognose, quelle che hanno perso tutto, per cercare in qualche modo
di alleviare le loro tribolazioni. Una di queste, la famiglia Rabija, è stata “adottata” dal
Centro Sai di Zavidovici.
Dall’Organizzazione Sai Internazionale abbiamo ricevuto richieste di aiuto e, per “toc-
care con mano” quella realtà, ci siamo recati in quei luoghi. Appena arrivati a Zavidovici
siamo stati accompagnati a conoscere i Rabija. Vedere con i nostri occhi le loro condi-
zioni di vita ci ha creato un certo imbarazzo. La casa in cui hanno trovato rifugio (14
persone con due giovani disabili, mutilati dalla guerra) era una casa di serbi fuggiti a loro
volta dalla Bosnia. Prima di fuggire hanno dato fuoco alla casa (sono ancora visibili i
muri anneriti), portando via ogni cosa e distruggendo il più possibile. Infatti, non c’è più
il tetto, non c’è acqua, non c’è WC e vi lascio immaginare l’umidità all’interno. Un
disastro a cui i devoti Sai (l’amore di Baba è veramente immenso), pur vivendo essi
stessi una situazione economica tutt’altro che felice, stanno provvedendo con alimenti e
vestiti. Si tratta però di affrontare l’impegno più difficile: ricostruire la casa per rendere
almeno “dignitose” le pur dure condizioni di vita. Il preventivo di spesa per questa im-
presa, pari a circa 11.000,00 euro, è proibitivo per i bosniaci ed ecco la richiesta del
Coordinatore Europeo del Servizio Sai di coinvolgere altri Paesi per verificare se, tutti
assieme, sia possibile risolvere il problema.
Dopo aver fotografato la casa e fatto le foto di rito, siamo ritornati al Centro Sai per
verificare i dettagli dell’intero programma di intervento.
Anche a Zavidovici la guerra ha fatto le sue vittime. Sulle pareti delle case, a testimo-
niare la stupidità umana, ci sono ancora centinaia di buchi fatti dai mortai sparati dalle
alture della città. La nostra “guida”, un giovane devoto responsabile del servizio, ci ha

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raccontato che, per un anno intero, ogni giorno, sono state sparate più di 7000 granate
contro la popolazione. Veniamo ospitati nella sede del Centro Sai che è l’abitazione di un
devoto che ha perso una figlia di 8 anni, uccisa da una granata a 200 metri da casa, e la
moglie, uccisa in un’altra imboscata. Ora vive con un figlio di 10 anni, di nome Dino, in
onore di Dino Baggio (l’unica parola che abbiamo capito in bosniaco; anzi, chi avesse una
maglietta con la scritta Dino Baggio gli farebbe un enorme regalo) e abbiamo dormito
nella pûjâ dove campeggia un gigantesco quadro di Baba assieme alla Bibbia ortodossa
e al Corano. I devoti del Centro sono 9/10 e si autotassano per aiutare chi sta peggio di
loro. Nessuno di essi è mai stato da Baba (non potrebbero permetterselo), ma Sai è
sempre sulle labbra di tutti, anche quando si parla di aggiustare il tetto, di fare i pavimenti,
di soldi, di pompe per l’acqua. E noi, che siamo i “ricchi” della situazione, ci sentiamo
parte di questo progetto, siamo coinvolti dal loro entusiasmo e dalla serietà del servizio
che svolgono. Solo la strana lingua ci separa, ma il rapporto è da cuore a cuore ed è
impossibile non farsi coinvolgere.
Il giorno seguente, dopo gli abbracci e gli arrivederci, ripartiamo di buon’ora e ritorniamo
in Italia con la consapevolezza che l’amore di Baba supera qualsiasi ostacolo di distanza
e di linguaggio, e che….“esiste una sola casta, la casta dell’umanità”.

Offriamo ai Suoi Piedi anche questa esperienza.


Gli incaricati al servizio

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Discorso 06-05-2005

Conquistare
l’amore della madre per conquistare
l’amore di Dio
“Quando l’uomo nasce La madre è al primo posto
dal ventre di sua madre Ignorare la madre che ha un tale potere
non ha nessun tipo di ghirlanda divino è un grande peccato. È solo per ri-
attorno al collo, cordare alla gente la nobiltà e sacralità del-
né di perle né d’oro; la madre che essa ha ricevuto il posto più
non un filo di gemme importante in campo spirituale, con l’esor-
né una collana di topazi o di rubini tazione ad adorare prima di tutti la madre
o di altre pietre preziose come Dio. È detto:
possono esser visti
neanche per campione. Mât©devo bhava
Attorno al suo collo c’è però “Adora la madre come Dio.”
una ghirlanda fatta dei solidi anelli Pit©devo bhava
degli effetti delle azioni buone “Adora il padre come Dio.“
e cattive conseguenti alle sue vite passate, Âcâryadevo bhava
legati insieme dal Signore Brahmâ.” “Adora il maestro come Dio.”
Atithidevo bhava
Incarnazioni dell’Amore! “Adora l’ospite come Dio.”
L’amore della madre è più nobile e più gran-
de dell’amore di tutti gli amici e parenti del Quindi, in questo elenco, alla madre è stato
mondo. La forza della madre è impareg- dato il primo posto. È solo quando soste-
giabile; è per questo che noi chiamiamo il niamo l’onore e la dignità della madre che
paese natio “Madre patria”. Il Paese di abbiamo il diritto di esser definiti figli veri e
Bhârat è come nostra madre; in questa propri. LA VITA DI UNA PERSONA CHE NON RIE-
nostra sacra terra, sin dai tempi antichi, si SCE A MERITARE L’AMORE DI SUA MADRE È UN
sono sviluppati numerosi tipi di energia. INUTILE SPRECO; PER QUESTO NOI DOBBIAMO
Uomini grandi e santi come Râmak©¹²a PRIMA DI TUTTO ACQUISIRE IL MERITO PER
Paramaha¼sa e Vivekânanda hanno po- CONQUISTARE L’AMORE DELLA MADRE. Nes-
tuto acquisire grande potere spirituale solo suno può descrivere l’amore di una madre
grazie alla forza delle benedizioni delle loro a parole; è solo grazie alla forza di volontà
madri. La sacralità del cuore di una madre di una madre che un figlio crescerà bene
e la forza delle sue benedizioni sono incom- nella vita. Quindi, si dovrebbe amare e ri-
parabili, ma, sfortunatamente, la gente è spettare la propria madre. A lei si deve dare
incapace di comprendere giustamente il posto migliore. Solo gente simile può ve-
l’amore di una madre, non solo nel nostro ramente guidare il Paese. Possiamo ado-
Paese, ma in tutti. rare o non adorare altre deità, ma dobbia-
mo certamente adorare nostra madre come
Dio.

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Discorso 06-05-2005
Amore ineffabile sieri di sua madre, sarà sollevato da qua-
Non dovremmo mai dimenticare l’amore di lunque tipo di sofferenza. Si può o meno
nostra madre; l’amore di una madre è su- rispettare chicchessia, ma certamente si
premo. È solo per l’amore della madre che deve rispettare la propria madre. Si dovreb-
i sentimenti divini si sviluppano nei bambi- be dedicare l’intera vita a guadagnarsi
ni. Dove c’è una madre di nobili qualità ci l’amore della propria madre. L’amore del-
sarà sicuramente ogni tipo di pace e pro- la madre è sempre altruistico e noi dobbia-
sperità. È DA PAZZI CERCARE L’AMORE DELLA mo imparare a coltivarlo. Ovunque andia-
GENTE IGNORANDO L’AMORE DELLA PROPRIA te, chiunque possiate vedere, troverete che
MADRE. Si dovrebbe, quindi, riverire e rispet- ha prosperato solo in virtù delle benedizioni
tare la madre e cercare di sperimentare il dell’amore di sua madre. SE NON SI PUÒ CON-
suo amore. La madre di µrî Râmak©¹²a QUISTARE L’AMORE DELLA PROPRIA MADRE,
Paramaha¼sa fu una donna nobile. An- COME SI PUÒ SPERARE DI CONQUISTARE LA
che in circostanze terribili, quando non aveva GRAZIA DI DIO? Quindi, prima di tutto, do-
né da mangiare né da bere, ella manifestò vete sforzarvi per meritare l’amore di vo-
incrollabile fede e devozione verso Dio e stra madre. Non dovreste intraprendere
passò il tempo impegnandosi a coltivare alcuna attività che ferisca i sentimenti di
pensieri elevati e a compiere azioni nobili, vostra madre; il cuore di una madre è mol-
ottenendo così la grazia di Dio. È solo quan- to tenero, ragion per cui non si dovrebbero
do uno rispetta sua madre e ne merita ferire i di lei sentimenti.
l’amore che può esser chiamato “essere
umano” nel vero senso della parola. In que- Râmak©¹²a e sua madre
sto mondo non c’è Dio più grande della pro- ›rî Râmak©¹²a Paramaha¼sa nacque in
pria madre, ma, sfortunatamente, oggi la una famiglia molto povera; sua madre lo
gente dimentica questa verità e va a cer- allevò chiedendo la carità. Ella soleva nu-
care Dio altrove. Invece di anelare al Dio trire suo figlio con qualunque piccola quan-
invisibile uno dovrebbe adorare e servire la tità di cibo potesse raccogliere mendican-
divinità vivente che è lì di fronte a lui. do per le strade e rimanendo lei a digiuno.
Dopo qualche tempo, ella divenne molto
Guadagnarsi l’amore della madre debole e la sua salute venne meno. Un gior-
Numerose persone intraprendono varie at- no Râmak©¹²a le chiese: “Madre! Perché
tività come penitenze, pellegrinaggi in luo- la tua salute è così diminuita?” Una signo-
ghi sacri, adorazioni e altri rituali al fine di ra del vicinato rispose dicendo: “Caro fi-
avere la santa visione di Dio, ma tutto ciò glio! Tua madre ti sostiene mendicando per
non servirà a niente: non si può ottenere la le strade; ella dà a te tutto il cibo che rac-
grazia di Dio senza prima meritare l’amore coglie e quindi non ne ha per sé. Ti prego,
della propria madre. L’amore della madre non far soffrire una simile madre che è
scorre come una corrente nascosta in ogni un’incarnazione dell’amore.” Da allora in
essere umano. ESAMINATE LA STORIA DEL- avanti Râmak©¹²a si prese il compito di
LE GRANDI PERSONE: È EVIDENTE CHE ESSE mantenere sua madre sana e vigorosa. Egli
HANNO POTUTO RAGGIUNGERE ALTEZZE TAN- usava nutrire prima sua madre con il cibo
TO GRANDI NELLA VITA SOLO GRAZIE AL- raccolto nelle varie case del villaggio e solo
L’AMORE DELLE LORO MADRI. Quando uno dopo consumava quello che rimaneva. Così
trascorre la vita in armonia con i nobili pen- facendo, egli poté conquistare la grazia della

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Discorso 06-05-2005
Madre Kâlî e avere la Sua divina Visione. madre può ottenere anche l’amore di Dio.
La cultura di Bhârat ha posto in grande ri- Noi non nasciamo dalla terra o dal cielo:
lievo, più di ogni altro aspetto, l’insegnamento noi nasciamo dal ventre di nostra madre. È
Mât©devo bhava e Pit©devo bhava. Una a volte possibile che possano nascere dei
persona che può conquistare l’amore di sua contrasti tra una madre e un figlio, ma la
madre può conquistare qualunque altra madre non odia suo figlio per questo né lo
cosa. ›rî Râmak©¹²a Paramaha¼sa poté abbandona. POSSONO ESSERCI DEI FIGLI CHE
guadagnarsi un grande nome solo perché ODIANO LE LORO MADRI, MA NON CI SONO
fu capace di conquistare l’amore di sua ma- MADRI CHE ODIANO I LORO FIGLI; LA MADRE
dre. Quante grandi persone ci sono nello ASPIRERÀ SEMPRE AL BENESSERE DI SUO FI-
stato del Bengala dell’Ovest? Quante per- GLIO. Anche se i due vanno in giudizio per
sone di qualità nobili, ricche e istruite ci sono una vertenza, la madre dirà: “Egli è mio fi-
là? Esse non hanno però potuto avere suc- glio e io sono sua madre.” Essi non posso-
cesso nella vita per mancanza di fede in no riferirsi l’uno all’altro in nessun altro
Dio. Solo Râmak©¹²a Paramaha¼sa poté modo. La madre si adopererà sempre per
condurre una vita ideale amando sua ma- la sicurezza, la salute e il benessere dei suoi
dre e obbedendo ai suoi comandi grazie alla figli. L’uomo oggi va incontro a numerose
fede e alla devozione per lei. Ciò che soleva difficoltà per il fatto di ignorare l’amore di
insegnare alla gente è che, a questo mon- una così nobile madre. Se vi sforzate di ot-
do, non c’è niente di più grande e più nobile tenere l’amore di vostra madre, potete ot-
dell’amore della madre. La madre è vera- tenere l’amore di tutta l’altra gente. L’amo-
mente Dio. Non è quindi cosa buona e giu- re di vostra madre sarà sempre con voi,
sta ferire i sentimenti della madre che è l’in- proteggendovi e guidandovi costantemente
carnazione dell’amore. Solo quando svilup- in tutti i vostri tentativi. Sfortunatamente le
piamo amore verso di lei la nostra vita di- persone non sono capaci di comprendere
venta felice e prospera. Prima di tutto, quin- questa Verità. Esse pensano: “È sufficien-
di, dobbiamo sforzarci di conquistare l’amo- te fornire pochi bocconi di cibo a questa
re di nostra madre. vecchia donna.” Esse sono davvero corte
di mente ed egoiste. Pensare che la loro
Lo spirito di abnegazione di una madre responsabilità finisca con il procurare un po’
Qualunque cosa la madre faccia è per il di cibo alle loro madri è un grande errore.
nostro bene; dobbiamo sviluppare questa La madre dovrebbe essere sempre servita
salda certezza. Prendete la storia di qua- e tenuta in grande stima: deve potersi sen-
lunque grande personaggio di questo mon- tire felice e soddisfatta.
do: egli deve la sua grandezza a sua ma-
dre. Gli studenti del tempo attuale sono in- Il servizio ai genitori va al primo posto
capaci di ottenere l’amore delle loro madri. Pu²¬arîka fu un grande devoto del Signo-
La madre sopporta grandi sofferenze; ella re PⲬura¾ga; egli tenne sempre a men-
è pronta persino a intraprendere un duro te il fatto che il servizio ai genitori è di capi-
lavoro per guadagnare poche rupie al fine tale importanza. Un giorno li stava serven-
di allevare i suoi figli ed educarli in qualche do massaggiando loro i piedi. Al fine di ve-
modo. Che grande sacrilegio è dimenticare rificare il suo amore verso i genitori, il Si-
l’amore di una tale nobile madre! Solo una gnore PⲬura¾ga gli apparve davanti, ma
persona che può meritare l’amore di sua Pu²¬arîka non volle esser distolto dal suo

12 Mother Sai settembre-ottobre 2005


Discorso 06-05-2005
compito e continuò a servire i suoi genitori. ferrò e lo schiaffeggiò due volte, non po-
Allora il Signore PⲬura¾ga gli chiese: tendo controllare la collera e il tormento.
“Mio caro figlio! Io sono apparso davanti a Poi lo rimproverò dicendo: “Aver messo al
te per darti il Mio darµ an, ma tu non Mi mondo un bugiardo come te è la mia di-
guardi. Chi stai servendo con tanta devo- sgrazia.” Gandhi si pentì allora della sua
zione unidirezionale?” Pu²¬arîka rispose azione ingannevole e pregò la madre di per-
che stava servendo i suoi genitori, al che il donarlo; inoltre fece voto di non dire mai
Signore PⲬura¾ga obiettò: “Non è, Dio, più una bugia per la vita. In questo modo le
più grande dei genitori? Non vuoi avere il madri dei tempi antichi solevano insegnare
Mio darµan almeno per un secondo?” ai loro figli il buon comportamento, ponen-
Pu²¬arîka, però, non fu turbato e disse: “I doli così sul giusto cammino. Tali madri ideali
miei genitori sono per me delle divinità vi- sono molto rare di questi tempi. Le madri
venti; io non posso avere il Tuo darµan fin- odierne pensano sempre: “Mio figlio deve
ché non li metto a dormire. Se vuoi darmi il ottenere buoni voti e un buon giudizio agli
Tuo darµan attendi su questo mattone fino esami. Deve raggiungere un’elevata quali-
a quel momento.” Così dicendo spinse un fica e guadagnare decine di migliaia di
mattone verso il Signore PⲬura¾ga. Il rupie. Deve ottenere una posizione elevata
SIGNORE LODÒ ALLORA IL SUO AMORE E LA nella carriera.” Oggi ci sono centinaia di
SUA DEVOZIONE VERSO I GENITORI E DICHIA- madri simili, ma non ce n’è neanche una
RÒ: “IL MONDO SARÀ SEMPRE SICURO E PRO- che insegni a suo figlio: “Mio caro figlio!
SPERO SE TUTTI COLTIVERANNO SIMILI AMO- Prega Dio tutti i giorni; non dimenticarLo
RE E DEVOZIONE VERSO I GENITORI. POSSANO mai.” Questa è la ragione per cui il Paese
I FIGLI NOBILI COME TE PROLIFERARE IN QUE- di Bhârat sta affrontando innumerevoli dif-
STO MONDO.” Da allora in poi, in Pu²¬arîka ficoltà. I Bhâratîya degli anni passati pre-
continuarono a svilupparsi grandi e nobili gavano tutti i giorni: “O Râma! K©¹²a!
idee di sacrificio e distacco. Egli trascorse Govinda!” Essi solevano ripetere incessan-
il suo tempo felicemente servendo i genito- temente il Nome divino, ma le cose sono
ri e meritando il loro amore. cambiate e ora non c’è una simile contem-
plazione del Nome divino. Al contrario, i
Una lezione per la vita desideri materiali hanno proliferato. La cul-
Putlibai era la madre del Mahâtma Gandhi. tura di Bhârat esorta sempre la gente:
Ella osservava un voto fin dall’infanzia: non Satya¼ vâda, “Di’ la Verità” e Dharma¼
si cibava mai nel pomeriggio senza aver cara, “Segui la Rettitudine”. Sfortunata-
udito il canto del cuculo. Quando Gandhi mente, oggi la gente agisce contrariamente
era ancora un bambino, un giorno, erano a questi nobili ideali distorcendoli in Satya¼
già le tre del pomeriggio e sua madre non vadha, “Uccidi la Verità” e Dharma¼
aveva ancora mangiato, perché il cuculo cera, “Imprigiona la Rettitudine”.
non aveva cantato. Gandhi non sopportava
di vederla affamata e quindi ideò un piano: Altruismo di εvarâmmâ
andò dietro la casa e imitò il canto del cu- Una volta εvarâmmâ venne da Me e chie-
culo, dopo di che rientrò e la supplicò: “Ma- se: “Swami! Numerose povere madri sono
dre! Il cuculo ha cantato; ora puoi mangia- venute qui con i loro bambini. Essi non han-
re.” Sua madre tuttavia capì che il figlio no cibo per nutrirsi. Per favore, benedici-
stava mentendo e si arrabbiò molto; lo af- li.” Allora Io detti loro adeguato aiuto e così

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Discorso 06-05-2005
soddisfeci il desiderio di εvarâmmâ. Un lare dolcemente, Io cantavo la seguente
altro giorno, ella venne da Me ed espresse canzone:
così la sua pena: “Swami! Tutti i giorni al-
cuni bambini di cinque anni vanno e torna- “Non piangere, bambino mio,
no a piedi da Bukkapatnam per frequenta- non piangere.
re la scuola. Come possono studiare dopo Se piangi, non diranno che sei
aver camminato così a lungo ogni giorno?” il valoroso figlio di Bhârat.
Chiamai allora i loro genitori e dissi: “Que- Hai pianto perché Hitler, l’assassino,
sti bimbetti possono imparare più dalle loro ha invaso l’immortale Russia?
madri che dai loro insegnanti a scuola; in- L’Armata Rossa e il coraggioso Stalin
vece di mandare questi piccoli così lontano sono lì per abbattere Hitler;
per l’istruzione, insegnate loro, voi per pri- non piangere.
mi, quel poco che sapete. Insegnate loro Perché piangi, bambino mio,
almeno quelle due o tre cose basilari che perché piangi?
conoscete.” In seguito aprii una scuola a Piangi perché il nostro popolo
Puttaparthi esaudendo un desiderio di manca di unità?
εvarâmmâ. Le madri di quei tempi, pur Tutta la gente si unirà e lotterà
essendo molto semplici e illetterate, non per la nostra libertà; non piangere.
smisero mai di pregare Dio. Amate Dio. L’India otterrà certamente la libertà.
Non serve a niente che sprechiate il vostro Non piangere, bambino mio,
tempo in occupazioni mondane. Non do- non piangere.”
vremmo mai cercare di imitare gli altri. Dob-
biamo cercar di sviluppare fede nella Veri- In quei giorni le madri solevano cantare tali
tà che si manifesta nel nostro cuore; non è esaltanti canzoni patriottiche e insegnare
bene sviluppare odio verso le altre caste e cose buone ai loro bambini; esse forgiava-
religioni. Si dovrebbe sviluppare fede nella no il loro carattere per farne degli eroi del
propria religione e seguirla con diligenza. Paese. Nel loro parlare non c’era alcuno
spazio per la falsità: con parole veritiere
Un canto singolare educavano i loro bambini sul sentiero della
Una volta, quando questo Corpo era uno verità.
studente, alcuni uomini politici Mi avvicina-
rono e chiesero: “Râju! Sappiamo che scri- Pulizia, preghiere e contemplazione
vi delle belle poesie. Abbiamo organizzato di Dio
un incontro al quale ci aspettiamo partecipi Una volta, il villaggio di Puttaparthi fu col-
molta della nostra gente. Ti chiediamo, per pito da malattie infettive come il colera e la
favore, di scrivere un bel canto che possa peste. Numerose persone morirono. Allora
ispirarla.” Erano i giorni della seconda avvertii i bambini del villaggio che queste
Guerra Mondiale. Adolf Hitler stava andan- malattie si sarebbero diffuse bevendo ac-
do a occupare vari paesi dell’Europa e cer- qua inquinata e mangiando cibo impuro, per
cava di avanzare in Russia. L’India era al- cui dovevano fare la giusta attenzione in
lora sotto il dominio britannico. Tenendo questo senso. Li consigliai:
conto della situazione, scrissi una
commediola, dove figurava un bambolotto “Purificate l’acqua prima di berla,
di gomma in una culla e, facendola dondo- mangiate solo cibo sano e pulito anche

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Discorso 06-05-2005
se è poco. Se desiderate che i vostri figli e voi stessi
Non solo: mantenete la bocca sempre siate consacrati, contemplate Dio costan-
fresca e pulita; temente. SOLO QUANDO I GENITORI CONDU-
contrarrete numerose malattie a causa CONO UNA VITA BUONA E NOBILE I LORO FIGLI
della bocca non pulita. SARANNO BUONI E NOBILI. QUINDI, PRIMA DI
Non è bene che mangiate TUTTO, DEVONO ESSERE BUONI I GENITORI.
qualunque cosa troviate Purtroppo oggi i genitori sono incapaci di
quando avete fame. esser d’esempio ai loro figli, con il risultato
Per mantenere la buona salute che questi prendono brutte strade. Oggi certi
e la contentezza, insegnamenti sacri sono scomparsi nel Pa-
la grazia di Dio è importante: ese di Bhârat. Le madri dell’antica India
quindi, pregate sempre il Signore.” solevano insegnare cose buone e buone
abitudini ai loro bambini in questo modo:
La felicità può essere ottenuta solo attra-
verso la costante contemplazione di Dio, “Alzati al mattino presto
nient’altro. Non è qualcosa che si può rag- con il canto del gallo,
giungere tramite gli oggetti esterni: può sca- fai un bagno
turire soltanto dal nostro cuore. AL FINE DI dopo le tue abluzioni mattutine,
OTTENERE BUONA SALUTE E FELICITÀ DOB- indossa un abito appropriato.
BIAMO CONTEMPLARE COSTANTEMENTE DIO Mangia in modo corretto e moderato.
E SANTIFICARE COSÌ IL NOSTRO TEMPO. Fin Frequenta la scuola
dall’antichità, soltanto i genitori che condu- e studia diligentemente.
cono vite ideali hanno alimentato ed edu- Guadagnati un buon nome.
cato il nostro Paese di Bhârat. Sfortunata- Non uscire quando piove
mente oggi non si trovano figli che e non andare mai vicino ai fossi.
obbediscano ai loro genitori; i giovani di oggi Prendi parte ai giochi, corri e divertiti.
rifiutano le parole dei loro genitori come Se ti atterrai a queste regole
discorsi insensati e le ignorano. Questo non avrai salute e ricchezza.”
è corretto. Esse non sono parole insensate;
sono invero parole di verità che vengono Oggi, sia gli adulti sia i bambini, non si spaz-
dal profondo dei loro cuori. Dio ascolta cer- zolano i denti adeguatamente.
tamente le preghiere dette con purezza di Questa è la ragione per cui ogni tipo di
coscienza e spande la Sua grazia su tali malattia nasce soltanto da noi stessi; noi
persone. Si dovrebbe quindi sempre prega- siamo i soli responsabili del bene e del male:
re Dio in qualsiasi forma ci piaccia e santi- essi non vengono di loro iniziativa. Se colti-
ficare la nostra vita con la grazia del Signo- viamo sentimenti sacri dentro di noi sare-
re. Sin dai tempi antichi le donne di Bhârat mo ricompensati con buoni risultati; se vo-
hanno offerto preghiere simili a Dio in tutta gliamo che i sentimenti sacri mettano radi-
sincerità e devozione: questa è la ragione ci dentro di noi dobbiamo coltivare buone
per cui il Paese di Bhârat poté raggiungere abitudini.
grandi altezze.
“È di sicuro migliore la conoscenza
Buoni genitori per buoni figli della pratica assidua;
Incarnazioni dell’Amore! ancor migliore è la meditazione,

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Discorso 06-05-2005
ma, superiore alla meditazione sti voluminosi e pensando che tali libri vi
è l’abbandono dei frutti di tutte le azioni, aiutino ad acquisire grande conoscenza.
perché tale rinuncia avrà certamente Bisognerebbe leggere quei libri che aiuta-
come risultato la liberazione.” no a contemplare il Nome divino. Non ac-
(Bg. 12. 12) contentatevi di acquisire una mera cono-
scenza libresca; tale conoscenza è sola-
Chi sono i giovani? mente superficiale. Ciò che veramente vi
Se ci impegniamo in buone attività dal mat- occorre è la conoscenza del Sé: sforzatevi
tino fino a quando andiamo a letto, questo di acquisirla. Essa si manifesta dall’inter-
diverrà automaticamente un’abitudine. Di no, non può esser ottenuta da fonti esterne.
fatto, il Paese ha bisogno di giovani di que- NON È UN FATTO CHE PIÙ SCAVATE NEL LETTO
sto tipo. Chi sono i giovani? IN GENERE LA DEL FIUME PIÙ ACQUA ESCE DALLA SABBIA?
GENTE PENSA CHE I RAGAZZI E LE RAGAZZE SIMILMENTE, PIÙ ELIMINATE IN VOI I CATTIVI
TRA I DICIOTTO E I VENTI ANNI COSTITUISCA- PENSIERI PIÙ LA SACRA CONOSCENZA E I SACRI
NO I GIOVANI. QUESTO NON È ESATTO: SOLO PENSIERI SI MANIFESTERANNO IN VOI. La pu-
COLORO CHE NUTRONO PENSIERI NOBILI POS- rezza, la fermezza, la saggezza e altre si-
SONO ESSER CONSIDERATI GIOVANI. mili nobili qualità sgorgano solamente dal
Quindi dobbiamo coltivare pensieri nobili. proprio cuore. Prima di tutto dovete colti-
Appena vi alzate dal letto, la vostra prima vare sacri e nobili pensieri e non dovete dare
azione deve essere il canto del Nome divi- ascolto a tutte le chiacchiere; seguite sem-
no “Râma! K©¹²a! Govinda!” e dovete pre il sentiero sacro.
cantarLo di nuovo prima di andare a letto. Nei tempi antichi le madri insegnavano que-
Se eseguite questo canto del Nome divino, ste cose sacre ai loro figli ed è per questo
avrete sempre buoni pensieri. che i giovani di quei tempi avevano l’abitu-
Sfortunatamente, oggi, la gente dimentica dine di impegnarsi nella costante contem-
completamente il canto del Nome divino. plazione di Dio, con il risultato che il Paese
La gente pensa di essere molto istruita e di era sempre protetto da Lui. Non è il corpo
avere diplomi importanti, ma questi non aiu- a essere importante per noi, ma lo sono i
tano a perseguire la retta via; l’istruzione pensieri e i sentimenti. MOLTE PERSONE
che non sviluppa l’indagine dentro se stessi CHIEDONO: “DOV’È DIO?” E IO DICO LORO:
non è affatto istruzione! Essa porterà sola- “MIO CARO! IO SONO DIO E ANCHE TU SEI
mente all’inquietudine! La semplice lettura DIO.” QUESTA È LA VERITÀ. PERCHÉ DO-
di libri non costituisce istruzione; leggere dei VREMMO AVER PAURA DI AFFERMARE QUESTA
libri contribuisce solamente ad acquisire co- VERITÀ? DIO È ONNIPRESENTE; TUTTI SONO
noscenza libresca, che è una conoscenza INCARNAZIONI DI DIO! C’è divinità in ogni
artificiale. essere umano, altrimenti non potremmo vi-
La vera conoscenza nasce dal cuore; quan- vere in questo mondo. È solo grazie alla
do i giovani e le giovani comprenderanno e nostra fede in Dio che abbiamo potuto so-
propagheranno questa Verità, il Paese pro- pravvivere in questo mondo fino a oggi.
gredirà in ogni direzione. Ecco una storiella per illustrare questo pun-
to.
Scavare nel letto del fiume
Incarnazioni dell’Amore! Un marito…a sorpresa
Non sprecate il vostro tempo leggendo te- In un villaggio c’erano due coniugi; la mo-

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Discorso 06-05-2005
glie cantava di continuo il Nome divino: STESSI, MA, PRIMA O POI, ESSA SI MANIFESTA
“Râma! K©¹²a! Govinda!” e adorava Dio ALL’ESTERNO.
tutti i giorni, mentre il marito non faceva Incarnazioni dell’Amore!
nessuna adorazione o contemplazione di Meditate sul Nome divino indipendente-
Dio. Egli, tuttavia, compiva il suo lavoro gior- mente dalla religione, dalla casta, dal credo
naliero. La moglie pensava sempre: “Ahi- e dal sesso; potete sempre recitare il Nome
mè! Mio marito non recita il Nome divino divino che vi piace. La madre di Râmak©¹²a
neanche una volta al giorno.” Una notte, il Paramaha¼sa insegnò a suo figlio cose
marito non riusciva a dormire e si girava e buone e lo plasmò in un grande yogî. Tutte
rigirava senza posa nel letto; in quel fran- le madri dovrebbero prenderla a esempio e
gente disse casualmente: “Râma!” La mo- sforzarsi di porre i loro figli sulla retta via.
glie fu felicissima di sentir uscire il Nome Se contemplate e cantate sempre il Nome
divino dalla bocca di suo marito, anche se divino, esso stesso purificherà i vostri pen-
non intenzionalmente. Il giorno dopo, appe- sieri e sentimenti. Non lo dimenticate mai.
na alzata, raccolse tutto il riso che aveva in Se meditate costantemente sul Nome divi-
casa, lo cosse e, esultando, nutrì i poveri. Il no, la vostra vita sarà sicuramente santifi-
marito, che osservava questo dar da man- cata.
giare ai poveri, le chiese: “Che cosa succe- Incarnazioni dell’Amore!
de? Oggi fai da mangiare per i poveri e li Meditate dunque costantemente sul Nome
nutri. È un’occasione speciale?” La mo- divino.
glie rispose: “Ieri notte ho udito il Nome di-
vino di Râma uscire dalla tua bocca e il mio (Baba conclude il Discorso con il bhajan: “Râma
cuore scoppiava di gioia; ecco il motivo di Râma Râma Sîtâ Sîtâ…”
questa celebrazione.” Alle parole della
moglie, l’uomo si rammaricò e pensò: “Ahi- Whitefield, 6 maggio 2005,
mè! Ho insediato Râma nel mio cuore e Sai Ramesh Krishan Hall,
l’ho sempre adorato lì. Il mio Râma è oggi Giorno di εvarâmmâ
uscito dal mio cuore?”
(Tradotto dal testo inglese
MOLTI NON DANNO ESPRESSIONE AL LORO pubblicato nel sito internet
AMORE E ALLA LORO DEVOZIONE PER DIO: dello ›rî Sathya Sai Central Trust
ESSI SERBANO LA LORO DEVOZIONE PER SE di Praµânti Nilayam)

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Un dubbio
Intanto Swami si voltò di lato e chiamò un ragazzo:
“Vieni qui, ragazzo. Che cosa studi?”
“Swami, studio per ottenere la laurea, il dottorato.”
“Hmm. Dottorato?”
“Sì, Swami.”
“Capisco. Qual è il tuo tema?”
“La società fondata sui Valori, Swami.”
“Oh-ho! Fondata sui Valori?”
Sotto la Veranda

Immediatamente, colsi l’opportunità: “Swami, un dubbio.”


A dire il vero, Egli stava parlando con lo studente, ma io interruppi perché il ragazzo
probabilmente non avrebbe fatto domande; Swami avrebbe potuto andarsene e non
avremmo avuto un’altra possibilità di sapere certe cose. Se questo non Gli piace, al
massimo Egli dice: “Ehi, zitto tu! Stai seduto. Non c’è più tempo!” È tutto, ma se possia-
mo cogliere delle informazioni, ne vale la pena.
“Swami, ho un dubbio.”
Egli disse: “Sì, qual è?”
“Quali sono i valori individuali, quelli sociali e quelli spirituali? I valori individuali, quelli
sociali e quelli spirituali sono complementari o antitetici? Vorrei saperlo.”
Baba disse: “Quelli che non cambiano, che sono permanenti nelle varie epoche, i valori
del passato, presente e futuro, sono i valori fondamentali. Essi sono i valori spirituali. I
valori che mutano di tempo in tempo, che dipendono dalle norme, dai costumi e dalle
usanze della società sono i valori sociali. La condotta individuale, il comportamento
individuale praticato da ogni persona per il progresso e l’avanzamento dell’individuo, e
anche quale contributo al benessere della società, sono i valori individuali.”
“Swami, è molto interessante!”
“Sapete”, disse Bhagavân, “le nuvole vanno e vengono, ma il cielo rimane. Possono
esserci una pentola e un coperchio, ma entrambi sono fatti della medesima argilla. Ana-
logamente, i valori spirituali costituiscono il substrato della continuità, dell’unità nella
diversità presente nella società. Spiritualità e valori spirituali non condurranno mai alla
diversità. Non condurranno mai alla pluralità. Unità è il tema e l’obiettivo dei valori
spirituali.”
Intanto cominciò la musica, e Bhagavân si alzò dalla Sua poltrona. Tenendo con una
Mano la veste arancione, ci lanciò un bel sorriso e si mosse camminando lentamente,
maestosamente, verso la sala dei bhajan.

(Tratto da “Perle di Saggezza” n.15 del 12 febbraio 2003)

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Discorso 07-03-1962

Vicino e lontano

Devo rivolgerMi a voi ora chiamandovi Signore, e allora potrete trarre da quella
“µântasvarûpulâra” (incarnazioni della Sorgente tutti i poteri che vi occorrono.
pazienza), giacché siete pazientemente ri- Questo attaccamento si chiama bhakti (de-
masti seduti per due ore durante il discorso vozione).
tenuto dal pa²¬it.
ESISTONO DIVERSI TIPI DI CIBO: CIBO PER IL Il Nome del Signore ha grande potere
CORPO, PER LA MENTE, PER L’INTELLETTO E Per l’uccello che, inoltratosi in mezzo al-
PER LO SPIRITO . QUALUNQUE SIA IL CIBO, l’oceano, ne sorvola le profonde acque blu
TUTTAVIA, LA MIGLIOR REGOLA È ASSUMERNE scuro, il solo luogo su cui fermarsi a riposa-
IN DOSI MODERATE A INTERVALLI REGOLARI. re è l’albero della nave che sta effettuando
La fame è il miglior aperitivo; senza di essa la traversata. Allo stesso modo, il Signore
si rischia l’indigestione e tutte le orribili con- è il solo rifugio per l’uomo che viene sbal-
seguenze che ne derivano. Naturalmente, lottato dalle tempeste su un mare burrasco-
ciò che il pa²¬it ha servito è cibo della mi- so. PER QUANTO LONTANO POSSA VOLARE,
gliore qualità; ma vedo che siete ancora L’UCCELLO SA DOVE POTER RIPOSARE; TALE
affamati! Voi desiderate ascoltare anche CONOSCENZA GLI DÀ FIDUCIA. N ELLA SUA
Me, sebbene il cibo che Io vi offro sia dello MENTE C’È SALDA L’IMMAGINE DELL’ALBERO
stesso tipo. DELLA NAVE: LA SUA FORMA È FISSA NEI SUOI
La pioggia, dalle nuvole, cade sul tetto, e OCCHI. IL NOME DEL SIGNORE È, PER VOI,
può scorrere attraverso un condotto, una L ’ ALBERO DELLA NAVE : RICORDATE L O ,
gronda, o la bocca di una mucca, ma, qua- COLLEGATELO ANCHE ALLA FORMA E AVRE-
lunque sia l’uscita, si tratta sempre della TE QUELLA FORMA FISSA NELL’OCCHIO DEL-
stessa acqua. LA MENTE. È una Lampada che getta luce
Il vostro amore nei Miei confronti vi ha nei recessi del vostro cuore. Tenete il Nome
reso bramosi di un Mio Discorso, anche se sulla lingua ed esso caccerà lontano la te-
dovrò ripetere le parole del pa²¬it, magari nebra interiore come anche quella esterna.
in una maniera più semplice. Egli stesso ha Pace dentro, sentimenti fraterni fuori: que-
cercato in tutti i modi di parlare nel modo sto è il distintivo della persona impegnata
più semplice, e Io so che ha dovuto soste- nel Nâmajapa¼ (la ripetizione del Nome
nere un notevole sforzo, uno sforzo incon- del Signore).
sueto, per comunicarvi quei difficili con- Il Nome del Signore ha una grande
cetti. Ciò che egli si è sforzato di trasmet- potenzialità. A tal riguardo, lasciate che vi
tervi, usando tutti quei versi sanscriti, non racconti un episodio.
è altro che questo: in ogni situazione, ri- Una volta, Jñânadhev e Nâmdhev, mentre
manete attaccati alla Sorgente, alla Sostan- attraversavano assieme una foresta, furo-
za, alla “Summa” di ogni potere, ovvero al no colti da una sete insopportabile. Rag-

Mother Sai settembre-ottobre 2005 19


Discorso 07-03-1962
giunsero un pozzo, ma non trovarono né una prossima, il Compagno più vicino, il Respi-
corda né un recipiente con cui poter racco- ro stesso e la Vita dell’individuo. Come
gliere il prezioso liquido. Si trattava di un potete, dunque, indicare un punto lontano
pozzo profondo senza gradini e l’acqua era quando vi viene chiesto dov’è il Signore?
molto, molto in basso. Il Suo Nome, il Nome che vi attrae, si for-
Jñânadhev, che aveva raggiunto ma in base all’entità del sentimento e alla
brahmajñâna (la conoscenza dell’Assolu- sua profondità, nella misura in cui ne siete
to), si identificò con un uccello che era coinvolti.
volato in fondo al pozzo e aveva abbon- L’ateismo c’è quando il sole di jñâna (la
dantemente bevuto. Così facendo, egli ave- sacra conoscenza) è tramontato; c’è inve-
va saziato la propria sete. Nâmdhev, inve- ce il teismo quando quel sole sorge.
ce, chiamò il Signore invocando il Suo Tamas (l’inerzia) è ajñâna (l’ignoranza);
Nome: il Signore rispose, e l’acqua del pozzo tapas (l’austerità religiosa) è jñâna (la sag-
cominciò a salire. Sì, salì fino al punto che gezza spirituale). Se manas (la mente) vie-
egli poté colmarsene le mani e spegnere la ne lasciata a se stessa e le si consente di
sete. muoversi indisturbata, prenderà il
Voi considerate il mondo come qualcosa a sopravvento tamas, ovvero l’ottusità e l’il-
voi molto vicino, qualcosa che è intorno a lusione.
voi e dietro di voi; quando però dovete indi- Alcune persone vi consigliano di osservare
care il Signore, Lo additate come se fosse ogni movimento della mente e di prender
lontanissimo da voi, in alto e al di sopra di nota di tutti i passi falsi e delle cattive in-
tutto o a grandissima distanza. È UN ERRO- tenzioni con cui essa ha avuto a che fare.
RE: IL SIGNORE È VICINO, MENTRE IL MONDO No, questa è una pratica pericolosa. Non
È LONTANO. VOI PENSATE IL CONTRARIO POI- seguite i capricci della mente; battetevi per
CHÉ AVETE PAURA DELLA VERITÀ E VI PIACE ciò che è necessario e non per ciò che do-
INGANNARE VOI STESSI. vete evitare. Contate i passi falsi e sarete
C’era un capitano dell’esercito che, un gior- portati a commetterli nuovamente. Prendete
no, si recò col ministro e il re su un piccolo la decisione di camminare diritto e i vostri
traghetto destinato a navigare su un fiume passi non saranno né esitanti né deboli.
in piena. Era molto spaventato di essere
sull’imbarcazione e prese ad agitarsi ner- Un sincero anelito conquista il Signore
vosamente. Allora il ministro lo buttò nelle Il fatto è che voi dovreste avere un guru
acque agitate, ed egli immediatamente im- che possieda l’esperienza spirituale più ele-
plorò di tornare sul natante. Comprese dun- vata. In caso contrario, sarete sviati da di-
que il conforto della barca e la sua prezio- lettanti che prescrivono trattamenti specia-
sità; in altre parole, il valore di âdhâra (il li senza tener conto della vostra storia e delle
sostegno, il fondamento). vostre necessità personali.
Sopra ogni altra cosa, dovete impegnarvi
Non prestate attenzione ai capricci personalmente in µrava²a¼, manana¼ e
della mente bhajana¼, gli Yamunâ, Sarasvatî e Ga¾gâ
Il Signore è Âdhâra (il Sostegno), il mon- del triplice fiume della vita. ›ravana¼
do è adheya (ciò che viene sostenuto; ciò (l’ascolto delle Scritture e delle storie sa-
che, per esistere, presuppone un creatore). cre) è bhaktiyoga (il sentiero della devo-
Il Fondamento è in se stessi; è l’Entità più zione); manana¼ (la riflessione su ciò che

20 Mother Sai settembre-ottobre 2005


Discorso 07-03-1962
si è ascoltato) è jñânayoga (il sentiero della questo “anelito” non è considerato impor-
saggezza spirituale); bhajana¼ (il canto del tante! Alla persona che si reca in quel luo-
Nome e della Gloria di Dio) è karmayoga go viene richiesto, da parte di un incarica-
(il sentiero dell’azione). Tutti gli yoga (i to, di continuare ad andarvi per sette gio-
sentieri di ricerca dell’unione con Dio) gui- vedì, o per undici giovedì, oppure per
dano a un’unica meta: µara²âgati (la resa quarantun giorni, e di adorare Sai Baba al
del Sé particolare) al Sé universale che tut- fine di ottenere tutta la Sua grazia, come se
to comprende (il Paramâtman, il si trattasse solo di una questione di aritme-
Parabrahman), la fusione del fiume nel tica.
mare. No. Questo non è altro che uno stratagem-
DATEMI LE REDINI; ABBIATE FIDUCIA IN ME ma per attirare una folla di dimensioni con-
E FATEVI GUIDARE DA ME. ME NE ASSUMERÒ siderevoli, in modo che quel santuario pos-
PIENA RESPONSABILITÀ. Dovete solamente sa crearsi una certa fama. Bhakti (la de-
accettare senza esitazione qualunque cosa vozione) non si presta a cose simili!
arrivi, considerandola prasâda¼, ossia una
grazia! “Diventate parte della Mia storia”
Il dolore sono i piedi e la gioia è la testa: La vera devozione supererà tutti gli osta-
entrambi fanno parte della stessa entità. coli e, come un fiume in piena, balzerà al
Non potete accogliere entusiasticamente la di sopra dei rialzi e degli argini scavalcan-
gioia e al tempo stesso rifiutare il dolore. do tutto con la sua furia. Le difficoltà ven-
Non potete avere il dritto senza il rovescio; gono create per accrescere quell’“anelito”
assieme a un lato, dovete prendere e accet- e per selezionare il vero devoto dal resto.
tare anche l’altro lato del foglio di carta. È Grazie all’alchimia dello smara²a (il co-
inevitabile. Il diamante è, dapprima, solo stante ricordo del Signore), anche una roc-
un’insignificante pietra, un duro sasso. Solo cia si trasforma in argilla.
quando viene tagliato da un abile artigiano Non può diventare molle semplicemente
diventa una multisfaccettata fiamma di fuo- trasformandola in un santuario per un de-
co! terminato numero di viaggi.
Fate in modo di essere trattati in maniera C’è un altro punto. Siete mai stati prece-
tale da far svanire ogni vostra opacità, fino dentemente qui, o in qualche altro luogo,
a che non emergerete come fulgidi diaman- ad ascoltare o aspettando di ascoltare un
ti. Dovete avere quell’anelito, l’anelito del Discorso, rimanendo seduti armati di così
sasso di diventare diamante. tanta pazienza e di assoluto e sincero fer-
Tenete la mano della Madre e camminate vore? Perché avete sopportato tutto que-
sicuri al Suo fianco. Dovete tenervi stretti sto? Per ascoltare le Mie parole, non è così?
e non abbandonare la presa. Siate come il Ora, non fate sì che tutto quel fervore vada
piccolo di scimmia che si aggrappa alla sprecato allorché avrete finito di ascoltare.
madre e, in tal modo, è protetto e guidato Dedicatevi al Brahmamârga (il sentiero
dalla sua superiore forza e dalla sua sag- della Realtà Assoluta), come pure al
gezza. Dharmamârga (il sentiero della Rettitudi-
Il Signore si conquista con un anelito sin- ne), e, dopo che la vostra vita sarà stata
cero, con un costante intenso desiderio. Ci trasformata in una preghiera senza fine,
sono luoghi dove Sai Baba, il precedente grazie al tacito effetto del Dharmamârga,
›arîram (Corpo), viene adorato, ma dove dimenticate tutto nell’estasi del

Mother Sai settembre-ottobre 2005 21


Discorso 07-03-1962
Brahmamârga. Non permettete a mâyâ posto una Praµânti Nilayam. Diventate par-
(l’illusione), che vi aspetta al varco sull’al- te della Mia storia. Non allontanatevi da Me.
tra riva del Citrâvatî, di balzare su di voi e Vi siete meritati la vicinanza (a Me) grazie
di attirarvi alla vita mondana che avete alla buona sorte accumulata in molte vite.
condotto fino a quel momento. Se interromperete questo contatto e vi al-
SIATE COME LA LINGUA IN MEZZO AI DENTI lontanerete, verrà un tempo in cui piange-
CHE, ATTENTAMENTE, FIDUCIOSAMENTE E CO- rete fuori dai cancelli chiedendo ad alta voce
RAGGIOSAMENTE, SI MUOVE TUTT’ATTORNO di entrare. Liberatevi da sciocche illusioni
ASSOLVENDO IL PROPRIO COMPITO SENZA FARSI e dubbi; liberatevi da desideri senza alcun
MORDERE. Studiate a fondo le regole di di- valore e Io vi accoglierò in Me.
sciplina stabilite per tutti coloro che deside-
rino stare a Praµânti Nilayam. Tali regole Praµânti Nilayam, 7 marzo 1962
sono per il vostro stesso bene.
Ovunque siate, potete rendere quel dato

La mente si muove qua e là e si sofferma su tutti gli svariati oggetti dell’universo.


Essa si rifiuta di rimanere solo su un’idea: Dio.
Come la mosca, che si posa sul pulito e sullo sporco, ma impedisce a se stessa di
posarsi su un tizzone ardente, anche la mente rifugge da ogni pensiero di Dio. La
mosca sarà distrutta se va a posarsi sul fuoco e anche la mente verrà annientata se
si ferma su Dio, giacché essa non è che il prototipo del desiderio intrecciato con
l’ordito e la trama del medesimo tessuto.
Sathya Sai Baba

22 Mother Sai settembre-ottobre 2005


Discorso 06-03-1962

Ben vengano le prove

Mentre Bairâgi ›âstrî e Narasimharaju par- Divinità; ma, per effetto dei sani impulsi
lavano, ho sentito molti di voi schiarirsi la conseguenti alle azioni compiute nelle vite
gola rumorosamente. Avreste dovuto dedi- passate in corpi precedenti, o mediante
care la vostra attenzione a sturarvi le orec- l’azione purificatrice delle penitenze com-
chie e a rimuovere le ragnatele dai vostri piute in questo corpo, o per grazia del Si-
cuori. Che cosa c’entra la gola con l’assi- gnore stesso, l’illusione si scioglie come
milazione delle lezioni trasmesse dai loro nebbia al sole. Ecco che allora nara (l’uo-
discorsi? Esattamente come questo micro- mo) si trasforma in Nârâya²a (Dio) e que-
fono deve stare proprio davanti a Me, vici- sto mondo viene elevato fino a diventare
no alla bocca, ma non troppo, per trasmet- una Praµânti Nilayam (Dimora di Pace
tere la voce, anche il cuore deve esser te- Suprema). L’illuminazione della discrimi-
nuto nel modo giusto, diritto e aperto, per nazione rimuoverà l’oscurità che nascon-
ricevere gli insegnamenti dati. Se il cuore de l’Essenza divina dell’uomo, il quale oggi
è rivolto in qualche altra direzione, l’inse- spera di disperdere le tenebre con la spa-
gnamento non verrà registrato in modo da, i fucili e le bombe, mentre basta solo
chiaro e distinto e ne risulterà distorto. una lampada.
Narasimharaju Mi ha ricordato ›yâmakavi, COME PUÒ L’OSCURITÀ ESSER SPAZZATA VIA
di Bangalore, morto qualche anno fa. Egli DALL’OSCURITÀ, L’ODIO DALL’ODIO E L’IGNO-
aveva una profonda cultura, una vasta espe- RANZA DA UN’IGNORANZA ANCOR PIÙ VASTA E
rienza spirituale, talento poetico e una sal- PROFONDA? La brama di vincere favorisce
da devozione. QUALSIASI IMPRESA INTRA- l’instaurarsi delle tenebre. Lasciate da parte
PRENDESSE, FINIVA IN UN FALLIMENTO, MA MAI, ogni pensiero di conquista. Anelate a co-
NEPPURE PER UN ISTANTE, NE ATTRIBUÌ LA noscere la Verità e, quando l’avrete cono-
COLPA AL SIGNORE. ANZI, SI ATTACCÒ A LUI sciuta, le false nozioni, a cui siete tanto at-
SEMPRE DI PIÙ. LE BATOSTE INFERTEGLI DAL taccati, cadranno da sole.
DESTINO NON SCOSSERO LA SUA FEDE. RIMA- Abbiate una chiara visione dell’incantevole
SE SALDO COME UNA ROCCIA FRA LA FURIA immagine nascosta nella roccia, liberatela
DELLE ONDE. Aveva allenato la propria men- dalla sua prigione di pietra, rimuovete tutti
te ad attraversare indenne sia la gioia sia la i sassi che ricoprono l’idolo: questo è il
sofferenza. vostro compito. Non vi preoccupate di
mâyâ; concentratevi su Mâdhava (Dio, il
La vera natura dell’uomo è Padrone di mâyâ - N.d.T.), e sarete certi di
l’equanimità riuscire. Un albero sul Godâvarî non si sec-
L’unica missione dell’uomo è la scoperta cherà e avrà sempre una chioma di foglie
della Verità. L’uomo è una mistura di mâyâ verdi, perché le sue radici saranno nutrite
(illusione) e Mâdhava (Divinità). L’illusio- dall’acqua sottostante. Siate anche voi un
ne fa calare una nebbia che nasconde la albero con le radici in perpetuo contatto con

Mother Sai settembre-ottobre 2005 23


Discorso 06-03-1962
l’acqua fluente della grazia del Signore, e “abbiate il Signore come Guida e Guardia-
non dovrete temere la siccità. L’uomo ot- no e aderite alle regole del Dharma”. La-
tuso corre di qua e di là in modo folle alla sciate che gli uomini ottusi abbraccino la
ricerca della pace della mente, provando loro illusione secondo cui la felicità e la pace
un metodo dopo l’altro. Egli è sul sentiero si possono ottenere attraverso la schiavitù
sbagliato, il sentiero di gratificazione dei dei sensi. Coloro che sanno che il mondo è
sensi, il sentiero di Rûpa (la Forma), di una mistura di verità e menzogna, e cioè il
Nâma (il Nome) e di Gu²a (le qualità), il grande enigma di mithyâ1 , lasceranno per-
sentiero dell’effimero e dell’apparente. dere le attrazioni esteriori e si concentre-
Tuttavia, il mumuk¹u, ovvero colui che cer- ranno sulla gioia interiore dell’attaccamen-
ca Mok¹a (la Liberazione), ottiene facil- to a Dio. Se venite “promossi”, avete la
mente la Pace. Infatti, la vera natura del- Pace; se venite bocciati, anche questo ri-
l’uomo è praµânti (equanimità), è fermez- solve il problema per un po’ di tempo e
za, è salda determinazione e pace. La na- mette fine alle preoccupazioni. Se però i
tura è un grande negozio, in cui potete tro- risultati non vengono annunciati e vengono
vare tutte le cose che vi servono per affer- tenuti nascosti (per cui non sapete se sie-
rare la Verità. La Verità in un primo tempo te stati promossi o bocciati – N.d.T.) sof-
viene conosciuta come sarva¼ brahma frite della massima inquietudine, non è vero?
mâyâ¼, cioè “tutto questo è permeato di Allo stesso modo, questo mondo, che non è
Brahman, diretto da Brahman, costituito di Sathya (Realtà) né asatya (irrealtà), bensì
Brahman”. mithyâ, provoca un grande disturbo nella
In seguito, il ricercatore raggiunge uno sta- mente.
to di coscienza più elevato, la consapevo-
lezza di sarva¼ brahman, cioè “tutto que- La sofferenza vi conferisce un
sto è Brahman”; ma, per un certo periodo, maggior diritto alla grazia del Signore
a chi non ha ancora gli occhi aperti, sem- Solo il distacco può conferirvi la Pace Su-
bra essere qualcos’altro. NELLO STATO FI- prema. Il satsa¾g (la compagnia dei buo-
NALE NON C’È PIÙ NEPPURE SARVA¼: TUTTO ni), le visite ai luoghi sacri e agli uomini santi
VIENE VISTO COME B RAHMAN , L ’U NO E promuovono questa attitudine e abitudine.
L’UNICO. Kucela fu spinto a far visita a Dvârakâ da
sua moglie, che aveva una profonda devo-
Obbedite al comando della natura e zione. Anche a voi, se il vostro sa¼skâra
ascoltatene gli avvertimenti (le predisposizioni derivanti dalle azioni com-
L’uomo impara la lezione quando studia la piute nell’attuale vita o in vite precedenti)
natura, la analizza e cerca di capirla. È in non è buono e le vostre inclinazioni non sono
grembo alla madre che il bambino impara elevate ed elevanti, non verrà l’idea di ve-
l’arte di vivere. Allo stesso modo, prak©ti nire a Puttaparthi.
(la natura) insegna all’uomo come uscire Ho detto a Narasimharaju e a sua moglie
vittorioso dalla strenua battaglia e conqui- di venire qui per questo ›ivarâtrî (notte di
stare la Pace suprema. Violate le leggi del- ›iva. La festa religiosa in onore di ›iva
la natura ed essa vi prenderà a schiaffi; - N.d.T.), ed essi sono venuti. Conosco
obbedite ai suoi ordini, ascoltate i suoi av- Narasimharaju da trent’anni, conosco i suoi
vertimenti ed essa vi passerà il vostro progetti, i suoi desideri, le sue prove e le
retaggio di immortalità. Questo è come dire sue preoccupazioni. Il Signore non rispon-

24 Mother Sai settembre-ottobre 2005


Discorso 06-03-1962
de solo al cuculo dalla dolce voce e al suo di discriminazione, prosciugava la carità, per
canto. Egli presta ascolto anche al gorgheg- cui egli era rimasto lo stesso stretto ritualista.
gio degli altri uccelli e ai lamenti di tutti gli Il suo decrepito ospite, sopraffatto dalla
esseri. Anzi, la sofferenza conferisce mag- fame, non appena gli venne servita la pri-
gior diritto a ricevere la grazia del Signore. ma pietanza ne inghiottì un gran boccone,
Quando la sofferenza sopraggiunge a on- senza recitare il Nome di Dio. Infastidito
date, un’onda dopo l’altra, rallegratevi, giac- da questo ateismo, il “devoto” maledisse il
ché la spiaggia è vicina. Affrontate le onde vecchio e lo spinse fuori dalla porta, lascian-
con coraggio, e non fate come i codardi, dolo a morire di fame e a chiedere l’elemo-
che biasimano qualche potere esterno a se sina sotto il sole cocente. Quella notte però
stessi o sviluppano avversione per il Signo- fece un sogno, in cui il Signore lo castigava
re. Il ricordo del Sé (Âtma) è fonte di gioia; severamente per la crudeltà del suo com-
il ricordo del non Sé (anâtma) è la sorgen- portamento. Il Signore gli disse: “Per più di
te della sofferenza. Ben vengano le prove, cento anni ho nutrito amorevolmente quel-
perché in seguito vi verrà assegnato il cer- l’uomo, come la pupilla del Mio Occhio,
tificato (di promozione). Le prove vi ven- sebbene mai una volta egli abbia recitato
gono imposte per misurare il vostro progres- uno dei Miei tanti Nomi. E tu, Mio caro
so. Perciò, non tiratevi indietro quando vi uomo, non potevi sopportarlo per pochi
trovate a dover fronteggiare le afflizioni. Il minuti?”Tiruththondar, del Tamilnadu, ci ha
Signore vi concede un favore quando deci- mostrato come affrontare questo genere di
de di mettervi alla prova, perché è impres- prove, in cui il Signore, sotto forma di ospi-
sionato dai vostri progressi e vuole apporvi te affamato, entra nella casa di un devoto.
il sigillo della Sua approvazione. Siate al- Il sentimento di resa è il migliore per aver
l’altezza delle esigenze della prova: questo successo in tutte le circostanze. Lasciate
è il modo di compiacere il Signore. che sia fatta la Sua volontà. Lui è in tutti.
L’abbandono assoluto e totale alla volontà
Le vie del Signore sono imperscrutabili divina è come l’erba sul terreno, che non
Una volta, c’era un grande devoto del Si- viene danneggiata dalle tempeste; l’egoi-
gnore che non superò una prova e non poté smo è come l’albero di borasso, che oscil-
avere il “diploma”. Tutti i giorni, all’ora di la al vento, ma si spezza quando questo
pranzo, guardava fuori cercando un biso- sopraggiunge con una raffica improvvisa.
gnoso da accogliere e poter nutrire abbon- Le vie del Signore sono imperscrutabili. Il
dantemente. Lo fece per anni, finché un vostro dovere consiste nel sottomettervi a
giorno un uomo vecchio e fragile entrò con Lui con fede, gratitudine e gioia.
passo incerto nella sua casa e si sedette per
mangiare. Aveva più di cento anni. Il de- Praµânti Nilayam, 6 marzo 1962
voto aveva avuto la costanza di mantenere
il voto, ma non possedeva la discrimina- (Tratto da: “Sathya Sai Speaks”, vol. 2, n. 29 -
1960/62)
zione per ottenerne i frutti.
Come dell’acqua versata su un arido letto 1
Mithyâ: fallace, improprio, né vero né falso, né
di sabbia niente aggiunge alla sua fertilità, reale né non reale. Il mondo è ‘mithyâ’: non è falso
il suo cuore era rimasto arido, sebbene le perché è relativamente reale, sebbene non sia assolu-
acque della carità vi venissero versate ogni tamente reale. Ha una realtà temporanea, che viene
giorno all’ora di pranzo. Il suo cuore, privo negata da un’ulteriore indagine ed esperienza.

Mother Sai settembre-ottobre 2005 25


Archi ben tesi verso il cielo
D. - Swami, molti parlano di cultura. Quale valore ha?
Baba - La cultura è assai importante, perché la vostra vita e il suo valore dipendono da
essa. La cultura è lo stile di vita. Essa vi permette di sperimentare la Divinità nella vita.
Vi aiuta a percepire l’unità nella molteplicità. Senza cultura, l’uomo diventa un demone,
perde la sua statura e infine va in rovina.
Come sapete, l’acqua marina è salata. La vita umana è come un grande mare. La
grazia divina è come la luce solare che, cadendo sulle acque, le fa evaporare. È il
vapore della beatitudine, che sale in cielo e forma le nubi, per poi ricadere sulla terra
come pioggia. È la pioggia dell’amore. L’acqua marina è salata, ma quella piovana è
acqua dolce. Qual è la differenza? L’acqua marina viene raffinata dalla luce solare.
Allo stesso modo, la vita viene raffinata dal processo della cultura.
Il valore della vita allora aumenta. Un pezzo di ferro che vale meno di una rupia può
essere trasformato in un meraviglioso e costoso orologio con una meticolosa lavorazio-
Domande & Risposte

ne. Anche un masso, se lo si lascia così com’è, è privo di valore. Se però lo mettete
nelle mani di uno scultore, il suo lavoro di scalpello lo trasformerà in una bella immagine
di K©¹²a. Se prima nessuno lo degnava di uno sguardo, ora diviene oggetto di adorazio-
ne. Perché? È la cultura che lo ha trasformato. Una pietra che prima tutti calpestavano
diventa un idolo in un tempio, che tutti venerano. Questo è il valore che la cultura
conferisce. Se non c’è cultura, l’uomo sviluppa una folle visione della vita, percependo
solo la diversità nell’unità. Un altro esempio. Un sottile ago ti permette di trasformare
un pezzo di stoffa grezza in un bel vestito. Metaforicamente, l’ago è la cultura, mentre
le forbici, che tagliano la stoffa a pezzi, rappresentano l’assenza di cultura.
D. - Swami, la gente si è avvicinata a Dio in questo mondo moderno?
Baba - Il mondo moderno è assolutamente superficiale e artificiale. Esteriormente,
tutti si dicono ciao-ciao, tutti ringraziano per ogni piccola cosa, ma sono atteggiamenti
automatici, di semplice routine e cortesia: sono parole completamente vuote di signifi-
cato! Dovunque, non troverete che assoluto egoismo. La scienza moderna ha portato
l’uomo sulla luna, ma l’uomo ha dimenticato di mettere un piede nella porta del suo
vicino. Sì, oggi l’uomo può raggiungere candra (la luna), ma non riesce più a vedere
Râmacandra (Dio) nel proprio cuore. Può muoversi nell’acqua come un pesce, volare
nell’aria come un uccello, ma non riesce più a percorrere un miglio a piedi. L’occhio
umano, che misura appena due centimetri, è in grado di vedere una galassia distante
anche migliaia di miglia, eppure l’uomo non riesce più a vedere neppure se stesso!
Occhio e orecchio sono così vicini, ma l’uno non vede l’altro. Dio giace nello
“k¹îrasâgara”, il mare di latte del vostro cuore; ma oggi il cuore è diventato
“k¹ârasâgara”, un mare di veleno! Come potete pretendere di realizzare la Divinità?
Anche dopo esser diventata un grande Paese, la Francia perse l’ultima guerra. Per-
ché? A causa dei suoi giovani sconsiderati e dei vizi di allora. Oggi questa tendenza è in
aumento fra le persone. L’uomo vive e lavora solo per i suoi âµâlu, i desideri più bassi,
mentre dovrebbe vivere per gli âµayalu, gli ideali. Soltanto le persone dotate di elevati
ideali spirituali possono avvicinarsi spiritualmente.
D. - Swami, come innalzarsi nella vita?

26 Mother Sai settembre-ottobre 2005


Baba - Dovete lavorarci. Può essere difficoltoso, ma è bene riuscirci. Tutti dovrebbero
lottare per emergere nella vita. Si dice: “Punta in alto! Mirare in basso è un crimine.”
Dovete viaggiare nella giusta direzione e raggiungere la meta. La nascita in forma umana
ha questo preciso scopo. L’uomo deve realizzare di essere essenzialmente divino. Dove-
te raggiungere la Divinità; ma non è così facile come sembra. Dopo tutto, si fa presto a
cadere con facilità.
Un esempio. Quando venite a Kodaikanal, salendo per le colline, l’autobus fa un gran
baccano. Anche gli autocarri, per raggiungere Kodaikanal, arrancano con un forte rumo-
re. Tuttavia, autobus e autocarri vanno agevolmente in discesa! Ciò vale anche per la vita
umana. Dovete faticare e lavorare sodo per emergere nella vita, ma precipitare dall’alto
e rovinarsi è facile, semplice, veloce. Un altro esempio. Quando tendete l’arco, più tirate
la corda, più lontano la freccia verrà scagliata. Allo stesso modo, quanto più intenso sarà
il vostro lavoro, tanto maggiore sarà il successo. Quando si lancia un razzo con forza,
esso rincula e poi si libera nello spazio dove sale con una coda di fiamme. Nella vita, il
grado della vostra affermazione dipenderà dall’intensità del vostro sforzo.
D. - Swami, come diventare “grandi” nella vita?
Baba - Non fatevi mai neppure venire in testa certe idee. Sbagliate se pensate che,
diventando grandi, abbiate raggiunto qualcosa di veramente speciale e unico. Non è af-
fatto vero. Il vostro obiettivo non è diventare grandi nella vita. Ci sono molti “grandi” nella
società. Io non lo reputo importante, né ritengo che conti molto. La bontà è superiore alla
grandezza. Invece di aspirare alla grandezza, tentate di ottenere la bontà. È di gran lunga
meglio essere uomini buoni che grandi. Qual è la differenza? Il grande vede l’umano nel
Divino, mentre il buono vede Dio nell’uomo! Râva²a, in base alla descrizione del
Râmâya²a, era indubbiamente un grande. Egli considerava Râma, l’incarnazione divina,
un semplice uomo. Invece Râma era l’esempio di uomo buono e ideale. Egli vedeva la
divinità in un uccello come Jatâyu, negli scoiattoli e perfino nei râk¹asa come Vibhî¹ana.
Donne come Sabarî, analfabeti come Guha, santi uomini, apparivano a Râma come il Suo
stesso riflesso. Ecco, Râma era buono. Dovete guadagnarvi la reputazione di uomini
buoni e non di uomini grandi.
D. - Swami, qual è il governo ideale?
Baba - In un governo ideale, tutti rispettano spontaneamente le regole e le norme dello
stato. Tutti compiono il proprio dovere. “Godment” (termine inventato da Swami, da
intendersi come “il governo di Dio” - N.d.T.) è migliore di “government” (un governo
qualunque). Purtroppo, oggi vediamo persone che lottano per i propri diritti, ma nessuno
conosce più i propri doveri. Bando alla pigrizia! Gli impiegati dovrebbero lavorare con la
massima onestà per guadagnarsi a buon diritto lo stipendio che percepiscono a fine mese;
diversamente, tradiscono e ingannano i loro simili e lo stato. La gente dovrebbe avere
integrazione, coordinazione, unità e fratellanza.
Osservate questo pezzo di stoffa. La sua robustezza dipende dal fatto che i fili sono ben
tessuti assieme. Se disunite i fili, potete tagliarlo con le dita. Tutti dovrebbero sapere che
l’unità fa la forza. L’India ha raggiunto l’indipendenza, ma non l’unità. Siete liberi di
camminare con il bastone da passeggio finché esso non colpisce il naso di qualcun altro,
finché la vostra libertà non lede quella altrui. Bisogna seguire le regole fondamentali,
valide per tutti. L’individuo è meno importante della società. Sarebbe meglio che tentaste

Mother Sai settembre-ottobre 2005 27


di imparare quelle cose che recano beneficio alla comunità. L’istruzione dovrebbe aiutar-
vi a migliorare la società.
D. - Swami, quest’uomo è un noto giornalista. Molti sostengono che scriva bene, per i
giornali.
Baba - È così? Bene! Chi è un giornalista? Uno che fa un elenco generale di fatti su un
giornale. E le notizie, che cosa sono? Tutto quello che viene da nord, est, sud e ovest. Se
è bene conoscere le notizie dal mondo esterno, che dire dei conflitti che avvengono dentro
di voi? Conoscete quelli e correggetevi!
D. - Swami, di che cosa abbiamo bisogno ora?
Baba - Se avete amore, ciò basta. Tutto il resto vi nascerà dentro. Il servizio, il sacrificio,
l’umiltà, la devozione, la disciplina ecc., sono contenuti nell’amore. È l’amore soltanto a
stimolarli e a promuovere tutte le virtù. Dove c’è amore, non possono esserci ego, odio e
gelosia, né le altre vili qualità animalesche.
A Parigi c’era una donna che viveva con i pochi soldi che aveva. Un giorno vide alcune
persone, che vivevano sul marciapiede, tremare dal freddo. Fu profondamente commos-
sa a quella vista. Tutti i giorni portava coperte con sé per darle ai poveri, ai bisognosi, ai
derelitti. La cosa fu notata prima dagli anziani e poi dalle autorità; così si decise di onorar-
la. Alcuni giovani andarono a congratularsi con lei, e la donna affermò di non esser felice,
perché non poteva aiutare tutti, mentre Dio onnipotente e compassionevole aiuta sempre
tutti. Poi aggiunse che, proprio perché il suo aiuto non poteva raggiungere tutti, provava
vergogna e frustrazione.
Vi narrerò un’altra storia. Un soldato perse entrambe le gambe in una guerra e fu costret-
to a muoversi con le grucce. Siccome il suo periodo di leva fu breve, non maturò il diritto
alla pensione. Il maggiore, impietosito, gli dette dei soldi per farlo tornare a casa. Tuttavia,
durante il tragitto, a causa delle piogge battenti, l’uomo dovette cercar riparo nella bettola
di un villaggio, mentre il denaro che gli era stato donato era, nel frattempo, finito. Il giorno
seguente, una ragazzina, che percorreva quella strada per recarsi a scuola, vide il soldato
e chiese informazioni su di lui. Essendo rimasta profondamente toccata dalla sua situazio-
ne, decise di partire un’ora prima ogni mattina, per andare a vendere della frutta colta per
strada e, con il ricavato, comprare dei chapati per lo sventurato. Dopo un paio di settima-
ne, per caso il maggiore passò per quella stessa strada e scorse il soldato: si stupì che non
fosse ancora giunto a casa, dopo tutto quel tempo! Allora scoprì come fosse riuscito a
sopravvivere. Vide la ragazzina che gli portava i chapati; quindi la seguì fino a casa.
Vedendo il militare, i genitori pensarono che la figlia avesse combinato qualcosa, e che
l’uomo dovesse quindi svolgere delle indagini. Mentre erano però sul punto di punirla,
l’ufficiale li fermò dicendo loro: “Siete veramente fortunati! Quanti di noi possono vantare
figli dotati di simili magnanimità, amore e interesse verso i bisognosi? Chi di noi ha figli
dotati di tanto spirito di sacrificio?” Stava per dare ai genitori alcune monete d’oro, ma
essi dissero: “Signore, non possiamo accettarle.Viviamo del denaro guadagnato con la
nostra fatica. Chi farebbe la guardia alle monete d’oro a casa? Per favore, lasci stare!”
Il maggiore uscì felice e tornò al suo paese natio, dove trovò un marito adatto alla ragaz-
za. In seguito organizzò il loro matrimonio. Questa è la vera ricchezza dell’amore.

“L’espansione dell’amore è vita; la contrazione dell’amore è morte.”

(Tratto da “Satyopani¹ad”, n 4)
28 Mother Sai settembre-ottobre 2005
Discorso 24-06-1961

IL DISCEPOLO IDEALE

“Il successo arriva quando sono rende solo manifesto, come il ricevitore della
presenti sia il vostro sforzo sia la radio capta dall’etere le onde che possie-
Sua grazia. dono la frequenza sulla quale esso è
Come può, la grazia, entrare in voi, sintonizzato. L’elettricità scorre sempre, ma
se non la cercate? solo avvitando la lampadina ottenete la luce.
Aprite la porta dello sforzo La Bhagavad Gîtâ è, per tutta l’umanità,
e il Signore misericordioso arriverà, un libro che trasmette i segreti della scien-
con la corona del successo.” za spirituale in termini semplici e chiari, ma
sarà utile solo se chi la legge possiede lo
Nel discorso in hindi che ha appena letto, stesso distacco che aveva Arjuna quando
Swami Vidyânanda Mi ha dato il benve- K©¹²a cominciò a parlargli. Se avrete lo
nuto qui a Naini Tal, descrivendone il bel- stesso anelito di Arjuna, vi guadagnerete il
lissimo panorama ed elogiandone il clima. privilegio di ricevere l’Insegnamento capa-
Bene. Questo fa di Me uno straniero, che ce di rimuovere la sofferenza. Solo un pa-
deve essere invitato e accolto formalmen- ziente affetto da una malattia deve prende-
te. Se Mi trovo qui con voi è perché Io sono re una medicina specifica che lo curi. Non
presente, e sempre lo sarò, ovunque la Gîtâ è cosa che riguardi gli altri. Che profitto
venga studiata.Non Mi interessa tanto la potrebbero trarne? La Gîtâ agisce sul si-
bellezza esteriore della natura, quanto la stema mentale solo se i sintomi dell’anelito
bellezza del carattere e della condotta che sono forti.
voi state cercando di acquisire mediante il
costante studio della Gîtâ. Sono venuto a La resa spirituale ottiene la risposta
questo incontro su di essa per vedere tutti di Dio
voi, perché Io benedico tutti gli sforzi com- Arjuna, l’arciere migliore di quei tempi, an-
piuti dall’uomo al fine di elevarsi tramite sioso da anni di distruggere i malvagi
lo studio e la sâdhanâ (la pratica spiritua- Kaurava, che lo avevano fatto infuriare con
le). le loro vendette sistematiche e spietate, al-
l’improvviso perde interesse per tutto ciò
Adhbhaktâ­ yatra gâyante, tatra che aveva ritenuto prezioso fino a quel
ti¹ºâmi Nârada momento! “A che serve vincere sul campo
Ovunque i Miei devoti di battaglia?”, chiede questo eroe di mille
ripetano il Mio Nome, combattimenti! “Non può sortire niente di
là Io Mi stabilisco. buono dall’uccisione dei parenti in batta-
glia”, dice il guerriero che ha giurato di can-
Questo è ciò che è stato dichiarato. Per- cellare ogni traccia della stirpe dei Kuru!
ché il Signore è sempre dappertutto, che lo “Non desidero ucciderli, anche se essi pos-
evochiate o no; ripetere il Suo Nome Lo sono voler uccidere me; deporrò le armi, e

Mother Sai settembre-ottobre 2005 29


Discorso 24-06-1961
morirò senza fare resistenza”, geme l’emi- all’ignoranza o mâyâ (l’illusione cosmica).
nente k¹atriya (appartenente all’ordine Un imperatore, mentre dorme, sogna di
sociale dei guerrieri - N.d.T.). “Piuttosto essere un mendicante: indossa abiti strac-
andrei a mendicare di porta in porta e vive- ciati e si lamenta pietosamente davanti alle
re di elemosine”, afferma questo rampollo porte altrui per un tozzo di pane. Nessuno
di stirpe imperiale. In breve, la sua mente è ascolta le sue richieste, ed egli non riesce
diventata matura per l’illuminazione. Egli ha più a trattenere il suo dolore: piange rumo-
dalla sua parte il Signore stesso come guru, rosamente e sveglia sua madre. Ella arriva
e lo sa. E aggiunge: “Mi dibatto nell’igno- e lo sveglia dal sogno. Non c’è bisogno che
ranza. Sono confuso. Non so che cosa sia la madre gli dica: “Ascolta, tu sei l’impe-
dharmico e che cosa sia adharmico.” Egli ratore e non un mendicante.” Egli lo sa
vuole assurgere allo stato di discepolo e si subito, non appena si sveglia. ALLO STESSO
getta ai Piedi di K©¹²a in stato di resa. MODO, ANCHE VOI RICONOSCERETE SUBITO IL
CHIUNQUE, IN QUALSIASI LUOGO, RAGGIUN- SÉ, NON APPENA L’ILLUSIONE SCOMPARIRÀ:
GA TALE STADIO DI ABBANDONO SPIRITUALE, L’ILLUSIONE CHE QUESTO MONDO DI SOGNI È
RICEVERÀ LA RISPOSTA DI K©¹²A, ED EGLI REALE! Un principe che cade nelle mani di
GLI INSEGNERÀ LA GÎTÂ DAL CARRO DA LUI una tribù di selvaggi mentre è ancora bam-
GUIDATO, CHE È IL CUORE. bino, e si comporta come uno di loro, non
perde per questo il suo stato di principe.
Mettete fine all’illusione e ottenete Liberatelo, ed egli saprà di essere un prin-
il riconoscimento del Sé cipe.
Lo scopo della Gîtâ è la rimozione di moha Ecco perché Arjuna dice: “Ho riacquistato
(l’illusione)1 , che sopraffece Arjuna, facen- la memoria, ho acquisito la conoscenza.
dogli credere di essere l’agente, mentre in Ora so chi sono: io sono Te!”
realtà egli era solo uno strumento. Ecco
perché K©¹²a, alla fine del Suo discorso, La Gîtâ, suprema apportatrice
gli chiede: “L’illusione, che ha origine da di armonia
ajñâna (l’ignoranza), è stata in te distrutta Lo studio della Gîtâ deve sfociare in que-
totalmente?” K©¹²a, come farebbe un bra- sto risultato. Il vostro satsa¾g deve avere
vo insegnante, vorrebbe evidentemente ri- come obiettivo questa conclusione. Non
correre a qualche altro mezzo, o prolunga- lasciatevi affascinare dalla bravura di certi
re un po’ la conversazione, per far sì che pa²¬it (studiosi della Scienza Sacra), che
l’alunno comprenda bene l’insegnamento. sanno recitare la Gîtâ a tempo di primato o
Ma Arjuna è un bravo allievo, e dichiara: scriverla tutta su una cartolina postale, o
ripeterla al contrario, o citarne le interpre-
Na¹ºo moha­ tazioni in un battibaleno.
“L’illusione è stata distrutta; Un uomo stava camminando lungo la spiag-
ho acquisito la conoscenza.” gia battuta dalle onde; fece un tuffo e i suoi
piedi si bagnarono! No, non c’è alcun mi-
Quale conoscenza aveva acquisito? La co- racolo in questo! È ciò che accade a molti
noscenza del Sé, o Âtma. Aveva visto se studiosi che si tuffano nell’oceano della
stesso fondamentalmente come Âtma e ave- Gîtâ. Nella durbar hall (sala delle udien-
va realizzato che il mondo e tutti gli ogget- ze), quando il maragià arriva per sedersi
ti sono sovrapposizioni all’Âtma, dovute sul trono, i suoi accompagnatori lo annun-

30 Mother Sai settembre-ottobre 2005


Discorso 24-06-1961
ciano con i suoi numerosi e lunghi titoli, ma, PRONTO A COMBATTERE! EGLI ERA VERAMEN-
nelle conversazioni giornaliere, viene usato TE UN DISCEPOLO IDEALE. DOVETE ESSERGLI
un nome breve. Il suo principato non è che GRATI ; INFATTI, È PER MERITO SUO CHE
un minuscolo stato. Allo stesso modo, il L’UMANITÀ HA AVUTO LA BHAGAVAD GÎTÂ. Al-
pa²¬it può fare un grande sfoggio davanti cuni discutono, dicendo che essa insegna
agli altri, ma, dentro di sé, nel segreto della un tipo di yoga a scapito di altri, o che met-
propria coscienza, è solo un piccolo uomo. te in evidenza solo delle caratteristiche di
La grandezza dipende dalla sâdhanâ (di- parte. Se cominciate a metterla in pratica,
sciplina spirituale) e dal successo che si questi atteggiamenti, quali il cercare di sfog-
ottiene seguendola, cioè da anu¹ºhâna (la giare la vostra cultura superiore, promul-
pratica delle austerità religiose) e da ni¹ºhâ gando una nuova teoria o proponendo un
(la ferma aderenza ad esse). Viene detto: nuovo significato, svaniranno. La Gîtâ, fra
tutti gli yoga (le discipline per il controllo
Utti¹ºha jâgrata, prâpya varân delle agitazioni mentali) è quella che apporta
nibodhata maggior armonia. Infatti, una volta che ne
Svegliatevi, alzatevi avrete fatto la stella-guida della vostra vita,
e non fermatevi fino a quando il vostro modo di agire sarà karmayoga, il
non avrete raggiunto la meta. vostro modo di sentire sarà bhaktiyoga e
il vostro modo di ragionare sarà
Per raggiungere questa meta, tuttavia, non jñânayoga. Succederà automaticamente.
c’è bisogno di marciare; non è un posto in Ciò che fate deve essere in linea con il
cui si deve arrivare. Si tratta solo di aprire Dharma (la Rettitudine); ciò che sentite
l’occhio, di rimuovere il velo, di svegliarsi deve alimentare Prema (l’Amore); ciò che
dal sogno, di accendere la luce di jñânadîpa pensate deve rivelare Satya (la Verità).
(la saggezza spirituale). Per raccogliere i Allora questo satsa¾g sarà benedetto da
frutti di questo vostro studio della Gîtâ è ›ânti (la Pace), o persino da Praµânti (la
indispensabile sviluppare una concentra- Pace Suprema).
zione unidirezionale. K©¹²a chiede ad
Arjuna: “Mi hai ascoltato con mente atten- Gîtâ Satsa¾g - Naini Tal, 24 giugno 1961
ta? Senza distrarti?” Questo perché il campo
(Tratto da: “Sathya Sai Speaks”, vol. 2, n.10 -
di battaglia in cui si trovavano era pieno di
1960/62)
distrazioni, che disturbavano la concentra-
zione mentale di Arjuna, mentre egli dove- 1
Moha significa, esattamente, “perdita di coscien-
va focalizzarsi sulla lezione di inestimabile za”. Per estensione, dunque, vuol dire anche
valore che stava ricevendo da K©¹²a. È “turbamento”, “smarrimento”, “confusione”,
VERAMENTE AMMIREVOLE CHE ARJUNA, SE- “accecamento”, “perplessità”, ovvero ogni sorta di
DUTO NEL CARRO FRA LE DUE ARMATE, RIU- stordimento derivante dall’illusione e dall’ignoran-
za.
SCISSE A RESTARE PADRONE DELLA PROPRIA
Altri significati relativi a tale termine sono: “deside-
MENTE E A LIBERARSI DI TUTTE LE PASSIONI rio primordiale”, “inganno”, “infatuazione”,
DI CUI ERA PERVASO QUANDO ERA ARRIVATO, “sopravvalutazione”, “attaccamento”.

Mother Sai settembre-ottobre 2005 31


Discorso 30-09-1960

Dalla prima
all’ultima lezione
Oggi, Thirumalachar ha letto e spiegato il immanente nel latte stesso. UNA VOLTA OT-
capitolo sullo jñânayoga (l’unione con Dio TENUTA UNA PALLA DI BURRO, LA SI PUÒ MAN-
attraverso la conoscenza spirituale) nella TENERE SEPARATA E INALTERATA NEL LIQUI-
Sathya Sai Gîtâ da lui composta. Nessuno DO IN CUI ERA SEMPRE STATA. SIMILMENTE
può dire quale sia la vera natura della cre- LO JÑÂNIN (LA PERSONA LIBERATA), UNA VOL-
azione o di Brahman. Messo di fronte a un TA CHE HA COMPRESO DI ESSERE DELLA STESSA
universo fondamentalmente misterioso, che SOSTANZA DELL’IMMANENTE BRAHMAN, PUÒ
egli sente infinito, senza fine e senza prin- CONTINUARE, LIBERO DALL’ATTACCAMENTO,
cipio, lo scienziato deve accettarlo anche LA SUA VITA NEL MONDO. Quando Brahman
se non può farsene un’immagine reale. è visto attraverso mâyâ (l’illusione), appa-
Anch’egli lavora sulla fede, crede cioè in re come sagu²a (dotato di qualità) e viene
qualcosa che non può pienamente afferra- chiamato Signore o Bhagavân. Egli ha set-
re o chiaramente desumere o realmente te caratteristiche principali: aiµvarya, kîrti,
calcolare. Quella Realtà può esser definita jñâna, vairâgya, s©¹ºi, sthiti e laya (pro-
solo mediante il criterio del “non questo”. sperità, splendore, saggezza, non attacca-
Brahman è postulato e descritto per mezzo mento, creazione, conservazione e dissolu-
di un processo di negazione o eliminazio- zione). Potete considerare, chiunque pos-
ne “neti neti” (non questo, non questo). In segga queste sette qualità, come avente in
questo mondo artificiale ogni cosa è un sé la Divinità; queste sono le infallibili ca-
miscuglio artificiale di nome e forma, an- ratteristiche degli Avatâr, della Mahâµakti
ch’essi a loro volta artificiali. CONVINCERSI (il Potere Supremo) che persiste pienamente
CHE QUESTA CREAZIONE SIA MITHYÂ (UNA ME- anche quando ha apparentemente modifi-
SCOLANZA DI VERITÀ E NON VERITÀ) È DAVVE- cato Se Stessa per mezzo della mâyâµakti
RO MOLTO DIFFICILE. QUANDO SBATTETE LA (il potere dell’illusione). Ovunque queste
TESTA CONTRO IL MURO, È DIFFICILE CREDE- (qualità) sussistano, potete identificare la
RE CHE IL MURO SIA MEZZO FALSO, CHE IL Natura Divina. Anche voi siete della stes-
SUO NOME E LA SUA FORMA SIANO UNA FIN- sa natura dell’Âtma con Mahâµakti, ma,
ZIONE DELL’IMMAGINAZIONE ILLUSA E CHE LA proprio come il principe finito in un covo di
SUA VERA FONDAMENTALE REALTÀ SIA IL ladri e cresciuto tra di loro, l’Âtma non ha
BRAHMA! riconosciuto la sua vera identità: ecco tut-
to. Anche se non lo sa, egli è comunque un
Le sette principali caratteristiche principe sia che si trovi nel palazzo, nella
di Bhagavân foresta o nel covo dei ladri. Molto spesso il
Un giorno o l’altro, tuttavia, questa Jñâna principe avrà qualche sentore del suo vero
(Saggezza spirituale) dovrà essere raggiun- stato, un intenso desiderio per la Ânanda
ta da tutti; la si potrà ottenere attraverso che costituisce la sua eredità, un richiamo
bhakti, karma o râjayoga. Questi tre sono proveniente dal profondo della sua coscien-
solo nomi differenti dati al processo di za (che lo invita) a fuggire per divenire se
zangolatura del latte per ottenere il burro, stesso. Quella è la fame dell’anima, la sete

32 Mother Sai settembre-ottobre 2005


Discorso 30-09-1960
per la gioia eterna. Voi tutti siete come l’uo- è la stessa. La compagnia dei buoni vi con-
mo che ha dimenticato il suo nome. La fame duce a Dio, mentre la compagnia dei mal-
della mente può essere placata solo con vagi vi porta nella melma di prak©ti (il mon-
l’acquisizione di Jñâna. do materiale). Come distinguere i buoni dai
malvagi? Coloro che sono impegnati in
Date alla vostra mente idee japa¼ (la ripetizione del Nome di Dio),
apportatrici di forza e coraggio dhyâna¼ (la meditazione), yoga (il meto-
La mente è come un guardiano gurkha: do per raggiungere l’unione con Dio) e
deve essere tenuta completamente sotto arcana (l’adorazione) sono dei sajjana
controllo dal padrone. Inoltre, il gurkha la- (persone buone); coloro che non amano
scerà entrare in casa solo coloro che sono queste cose devono essere evitati dagli aspi-
amichevoli verso il padrone, non è vero? ranti che cercano Jñâna (la Saggezza) e
ALLO STESSO MODO LA MENTE DOVREBBE vogliono la gioia che si prova quando il pic-
TOLLERARE SOLO QUEI PENSIERI E QUEI SEN- colo diventa il grande, quando la gioia mo-
TIMENTI CHE CONTRIBUISCONO AL BENESSE- mentanea diventa molto importante, quan-
RE DEL PADRONE. MANAS (LA MENTE) È LA do l’indigente eredita grandi ricchezze.
COSA PIÙ IMPORTANTE DI MÂNU¹ (L’UOMO), L’uomo buono è dolce; egli si inchina facil-
MA LA SUA FUNZIONE DEVE ESSERE GRADUAL- mente dinanzi agli anziani, ai saggi, ai
MENTE RIDOTTA E NON SI DOVREBBE PERMET- sâdhaka (i ricercatori spirituali). “Na ma”
TERLE DI ASSUMERE PIENO POTERE. Nutrite (non mio) è l’atteggiamento di namaskâra
la mente non con desideri malvagi e pro- (l’inchinarsi); ma è veramente
getti senza valore, ma datele idee namamakâra (non possessivismo) la di-
apportatrici di forza e coraggio. Quando la chiarazione che “tutto ciò che sono e che
mente viene eliminata, Jñâna rifulge in tutto posseggo è dovuto alla Tua grazia”.
il suo splendore. Dopo l’esperienza di
Sarva¼ brahmâtmaka¼, cioè dopo che Eliminare tutti i fattori limitativi
si è realizzato che ogni cosa è fondamen- con un processo sistematico
talmente e interamente Brahman, la vita non Passate il vostro tempo in un simile
può perdurare più di ventun giorni. La per- satsa¾ga (la compagnia di persone buo-
sona coinvolta in simile esperienza non è ne), ravvivate le vostre facoltà mentali con
più nel mithyâloka (questo mondo relati- la spazzola di viveka (la discriminazione).
vo), per cui non può nutrire desideri o com- Io non vi chiederò di abbandonare la vostra
piere alcuna attività; persino cibo e acqua capacità di critica; valutate, discriminate,
diventano privi di significato. Come può sperimentate e analizzate la vostra espe-
Brahman aver bisogno di Brahman e rienza; poi, se convinti, accettate.
Brahman riconoscere Brahman sotto for- Bhakti, yoga e jñâna sono le tre porte della
ma di cibo e di bevanda? L’organismo de- stessa sala; alcuni entrano da una parte, altri
perirà, il cuore si inaridirà e il corpo dall’altra, ma tutti accedono alla stessa stan-
collasserà. La sâdhanâ (la disciplina spiri- za. Lo jñânin (il conoscitore) vede tutto
tuale) consiste nel tenere lo specchio da- come Sostanza divina, il bhakta (devoto)
vanti a sé; se lo specchio è lucido e pulito, come Gioco di Dio, il karmayogî (colui che
rivelerà il Sé: questo è l’Âtmasâk¹âtkâra fa l’azione senza cercarne i frutti) come
(la Realizzazione del Sé). L’Âtma è lo stes- Servizio al Signore. È tutta questione di in-
so in tutti, uniforme; la verità di ogni uomo clinazione, gusti e livello di sviluppo della

Mother Sai settembre-ottobre 2005 33


Discorso 30-09-1960
ragione e dell’emotività. Thirumalachar ha della devozione, la Sa¼pûr²a Jñâna (la
detto che, come risultato della jñâna, mâyâ conoscenza spirituale totalmente realizza-
se ne va; ma mâyâ non va e non viene. ta) lo avevano liberato. La visione di que-
Quando accendete la luce in questa sala, sta ekatva (unità) è la ricompensa più alta
voi dite che è arrivata la luce e l’oscurità per l’advaitin (il cultore del non dualismo).
se ne è andata; ma dov’è andata? Spegne- Tutto questo è un sogno e voi siete tutti at-
te la luce, (e di nuovo) sarà buio! L’oscuri- tori. Una volta, a Puttaparthi, in una com-
tà non ritorna precipitosamente dal luogo in media in paese, il ruolo di Vâli fu assegnato
cui era andata, passando attraverso le por- al figlio di un ricco e quello di Sugrîva al
te per riempire la stanza; è sempre stata lì, figlio di un povero. “Vâli” protestò dicendo
non era andata via. È solo che la sala è che egli non sarebbe mai morto nel con-
stata illuminata e la luce ha prevalso. ALLO fronto con il figlio di un uomo povero e insi-
STESSO MODO, QUANDO SI SARÀ OTTENUTA LA stette che Râma avrebbe dovuto favorire
GRAZIA DEL SIGNORE, LA SAGGEZZA PREVAR- lui e uccidere invece Sugrîva! LA STORIA
RÀ E L’ILLUSIONE DELLA SEPARAZIONE NON NON PUÒ ESSER CAMBIATA PER ASSECONDARE
AVRÀ PIÙ POTERE. Come si può ottenere que- I VOSTRI CAPRICCI. SE LA COMMEDIA PREVE-
sta saggezza? Con un processo lento e si- DE CHE VÂLI DEBBA MORIRE, L’ATTORE A CUI
stematico, eliminando tutti i fattori limitativi È STATA AFFIDATA QUELLA PARTE DEVE “MO-
come avidità, lussuria, orgoglio, invidia, odio RIRE” ESATTAMENTE COME EGLI HA DECISO.
e tutta la malefica progenie degli istinti e Chissà che le lodi e il biasimo non facciano
degli impulsi possessivi; attraverso l’influen- parte della commedia?
za educativa del Dharma, l’insieme di re-
gole dettate dall’esperienza di generazioni Gli errori che trovate negli altri sono
per regolare la vita; per mezzo dello studio, in voi
della riflessione e della pratica; attraverso L’ignoranza di questa verità è una mancanza
l’analisi delle esperienze (vissute) nello stato grave alla quale occorre provvedere fin
di veglia, di sogno e di sonno profondo; im- dall’inizio. Il medico che cura questa
parando a essere testimoni di tutto questo bhavaroga (malattia del mondo) prescri-
spettacolo transitorio senza essere ve rimedi che devono essere assolutamen-
intrappolati nelle sue spire; superando ogni te presi; non l’intera quantità tutta d’un fia-
tendenza alla divisione e alla to, e neppure a intervalli di mesi o anni. Tut-
differenziazione. tavia (deve esserci) la medicina come pure
il regime (di vita). Alcuni dicono di esser
La visione dell’Unità è la più alta venuti a Puttaparthi dieci o anche quindici
ricompensa volte come se andare all’ospedale una doz-
Prahlâda non invocò mai suo padre e sua zina di volte fosse sufficiente a guarirli. Ogni
madre, come fanno i bambini, mentre veni- volta potranno anche procurarsi un flacone
va torturato; non si raccomandò ai suoi car- della medicina necessaria, ma, se non ne
nefici perché lo risparmiassero: egli vede- fanno l’uso prescritto, quale miglioramento
va in quei crudeli aguzzini il Nârâya²a che potranno mai constatare? Il saggio non
adorava. Per lui ogni cosa e ogni persona guarda come Mi vesto, abito giallo oggi o
erano Nârâya²a. Come poteva dunque pro- rosa domani; egli penetra fino al Tattva (la
var dolore o sentirsi offeso? L’advaita (il Natura effettiva) al di là di questa Forma e
non dualismo) messo in pratica, il culmine sa che questo Corpo è solo un abito indos-

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Discorso 30-09-1960
sato con uno scopo. Il prossimo Avatâr di razione postula due entità: Sarva¼, il Tut-
questo Tattva avrà un’altra veste. Voi ot- to, e Brahman; mentre solo l’esperienza del
tenete piena saggezza attraverso l’analisi Brahman “è”), dovete andare molto avan-
della conoscenza del Sé. Se non conoscete ti, ma non scoraggiatevi: l’intera enciclope-
voi stessi non potete conoscere Me. Ciò dia è composta dalle ventisei lettere del-
che voi state facendo qui è karmamârga l’alfabeto e tutto l’apprendimento comin-
(il cammino dell’azione); ciò che manife- cia con la conoscenza di A, B, C e D. Io
state è bhaktimârga (il cammino della de- sono qui, pronto ad aiutarvi dalla prima al-
vozione) e ciò che andate rimuginando nel- l’ultima lezione. Non gravatevi dell’affan-
la vostra mente è Jñânamârga (il cammi- no che il vostro prârabdha karma (le azio-
no della Conoscenza spirituale). Ciò che ni e le loro conseguenze) sia contro il vo-
state sperimentando in questo particolare stro progresso. La somma degli effetti del
momento è il Paradiso, perché ora siete vostro karma passato è il sancita e ciò che
immersi nella gioia di ascoltare le Mie pa- voi avete scelto da quella riserva, per con-
role. Non state pensando alle svariate ra- sumarlo ora, è prârabdha; se usato e cu-
gioni che vi hanno portato qui, ma, se Io cinato saggiamente, il prârabdha può di-
finisco il Mio Discorso e vado via, voi sci- ventare dolce, gustoso e salutare. Inoltre,
volate (nuovamente) nel martya loka, il la grazia di Dio può distruggere gli effetti
mondo delle cose passeggere e dei deside- del karma passato o modificarne il rigore.
ri fugaci, delle menti vacillanti e dei cervelli Non abbiate il minimo dubbio al riguardo.
che dubitano. Esaminate soprattutto la vo- Se la legge del karma fosse così inflessibi-
stra condotta e la vostra fede. Osservate le, perché allora raccomandare la sâdhanâ,
se è sincera e stabile. Quando siete su un un viver corretto e il coltivare le virtù? Il
treno in movimento, vedete gli alberi sfilare prârabdha si dissolverà come nebbia al
velocemente lungo la linea; non preoccu- sole se vi guadagnerete la grazia di Dio!
patevi degli alberi: osservate voi stessi, esa- Anche per il sorgere della saggezza la gra-
minatevi, e scoprirete di esser voi a muo- zia del Signore è necessaria.
vervi velocemente. Allo stesso modo, non
biasimate gli altri additando i loro errori; gli Praµânti Nilayam, 30 settembre 1960.
errori che vedete sono in voi e quando cor-
reggerete voi stessi anche il mondo risulte- Le conseguenze dell’azione (karma) pos-
rà ben fatto! La conoscenza è la discrimi- sono essere eliminate solo attraverso l’azio-
nazione tra ciò che promuove il proprio ne, come una spina può essere rimossa solo
avanzamento e ciò che lo ritarda. Siate il per mezzo di un’altra spina. Fate buone
vostro stesso guru, il vostro insegnante. azioni per lenire la pena di quelle cattive
Avete la lampada con voi; quindi, accende- che avete commesso e per cui ora soffrite.
tela e procedete senza paura. L’azione migliore e più semplice è la ripeti-
zione del Nome di Dio: dedicatevi sempre
La grazia di Dio può distruggere ad essa. Terrà lontane le tendenze malva-
gli effetti del karma passato gie e i pensieri empi e vi aiuterà a irradiare
Per raggiungere lo stadio in cui si è realiz- amore tutt’attorno a voi.
zato che perfino “Sarva¼ Brahma ›rî Sathya Sai
Mâyâ¼” (tutto è Brahman) è una dichia- (Tratto da “Sathya Sai Speaks”, vol. 1 –
razione incompleta (perché questa dichia- 1953/1960, D.D. n. 32)

Mother Sai settembre-ottobre 2005 35


Discorso 29-09-1960

Dio a portata di mano

Una volta Vidura chiese a K©¹²a: “Com’è di Dio e trae ispirazione dalla devozione degli
che hai preso parte all’uccisione di migliaia altri. La compagnia di uomini dai sentimen-
di soldati nella battaglia del Kuruk¹etra? ti affini aiuta a difendere il tenero germo-
Avresti potuto evitare tutto quel massacro glio evitando che venga bruciato dalla vam-
e risparmiarTi un mucchio di fastidi sempli- pa della derisione. Una persona pulirà il
cemente cambiando l’atteggiamento men- pavimento della sua stanza con la scopa
tale dei maggiorenti dalla parte dei Kaurava: quando nessuno vede, ma fare la stessa
Duryodhana, Du­µâsana, ›akuni e cosa, considerata poco dignitosa, quando la
Kar²a.” K©¹²a rispose: “Mio caro uomo, gente guarda, richiede una certa padronan-
Io ho assegnato a ciascuno una certa quan- za dell’ego.
tità di qualità e poteri, nonché una certa
dose di libertà, affinché ognuno li utilizzi Compite atti pieni d’amore per gli altri
come meglio crede; è operando in questo L’amore è devozione filiale quando è ri-
modo che si impara meglio. Barcollando per volto verso i genitori, amicizia se diretto
un po’, il passo del bambino diventa più fer- verso gli amici, amore quando è provato
mo e sicuro: l’esperienza è la miglior scuo- per il coniuge, rispetto quando predispone
la anche se la più dura. Potete dire in qual- verso gli anziani e affetto quando si è porta-
siasi modo che il fuoco brucia, ma, se non ti verso i bambini. Bhakti (la devozione)
vi scottate effettivamente le dita, non cre- influenza i vostri atti in tre forme: voi fate
derete né saprete che cosa sia una brucia- delle cose coscientemente per dimostrare
tura.” il vostro amore o dare sfogo al Prema che
È Prema (l’Amore) che entusiasma e riem- vi anima; fate degli atti, quali amorevoli
pie la mente di gioia e speranza. Potana, offerte, per magnificare la gloria del Signo-
Nandanar, Jayadeva, Gauranga, Tukaram, re in spirito di adorazione e umiltà, come
Mîrâ, Purandaradasa, Tyâgarâja e altri si se deponeste ai Suoi Piedi tutto ciò che siete
entusiasmavano moltissimo al solo pensie- e di cui siete capaci, e fate delle azioni pie-
ro del Signore, perché possedevano l’Amo- ne di amore per tutti semplicemente come
re in forma molto pura e potente. Certa parte della vostra esistenza, automatica-
gente può ridere di tutti questi bhajan e mente, senza alcuna ombra di ego o trac-
chiamarli mera scena ed esibizione, consi- cia di violenza che ne sciupino la fragran-
gliando invece la quieta meditazione nella za. L’azione offerta fa sì che tutta l’attività
nicchia silenziosa della (propria) stanza di diventi un’offerta; Ânanda (la Beatitudi-
preghiera, ma uscire e riunirsi a cantare i ne) vi fa sentire che il vostro sforzo valeva
bhajan in questo modo aiuta a eliminare la pena di essere fatto. Questo è il fine, lo
l’egoismo; uno non teme il dileggio né ha scopo, l’ispirazione. Come fate a darMi
vergogna di cantare ad alta voce il Nome Ânanda? Prendendo a cuore ciò che dico

36 Mother Sai settembre-ottobre 2005


Discorso 29-09-1960
e mettendolo quotidianamente in pratica. quando gli aspiranti discepoli vanno da loro
Decidendo per alti obiettivi e lasciandovi poi per avere una guida, essi li portano al setti-
attrarre dal “basso”, tradite voi stessi. Mi- mo cielo, esagerano i loro successi e con-
gliorate il vostro carattere e la vostra cedono loro dei “titoli” che vengono osten-
condotta; quando i vostri sentimenti diven- tati dalle sfortunate vittime. In questo modo
tano puliti e i vostri impulsi puri, potrete i discepoli vengono sgravati di ulteriori
vedere la Mia Forma nella sua Realtà. Vi impedimenti al progresso spirituale. I
dirò la cosa in poche parole: liberate l’in- “guru” vogliono il denaro per vari scopi e
telligenza che Mi deve comprendere dalle quindi hanno sempre un occhio puntato al
tortuosità: fatela divenire lineare e acuta. portafoglio dei discepoli; cercano di otte-
nere denaro concedendo loro titoli o lodan-
La nostra relazione è atmica, doli pubblicamente o promettendo ricono-
non profana scimenti pubblici, tutte lusinghe mondane che
Mi avete ora a portata di mano, ed è pro- sconfessano il principio di non attaccamento
prio il Tesoro che andavate cercando, per- che essi insegnano e rappresentano.
ché la nostra relazione è atmica, non pro-
fana o costruita. In tutti gli altri posti vi spen- Alcuni impostori vanno a caccia
nano perché la relazione è basata sul por- di discepoli danarosi
tafoglio. In certi posti si basa sulla casta o Lasciate che i guru condannino l’accumu-
sull’istruzione o su altri aspetti secondari; lo di ricchezze e biasimino il cattivo uso
qui si tratta dell’attaccamento che che ne viene fatto; lasciate che siano ine-
Nârâya²a (Dio) nutre per nara (l’uomo), sorabili nella loro condanna. Questo è il
l’Oceano per il fiume, l’Universale per il distintivo del guru che conosce la sua mis-
particolare. QUI OGNUNO DEVE DIVENTARE IN- sione. AL CONTRARIO, I (FALSI) GURU FINGO-
FINITO SFUGGENDO AI LEGAMI CHE LO LIMI- NO DI NON VEDERE E TOLLERANO IL MALE NEI
TANO. TUTTI POSSONO DIVENTARE LUI: NES- POTENZIALI DONATORI, PERCHÉ TEMONO CHE
SUNO È ESCLUSO DALL’AMORE DI DIO. Il ra- QUALSIASI CONDANNA ESAURIREBBE LA LORO
gazzo diciottenne viene mandato dalla ma- FONTE DI GUADAGNO. COSÌ ROVINANO I DI-
dre in cucina a mettersi un piatto davanti, SCEPOLI, RINUNCIANDO A TRATTARLI CON LA
servirsi di riso al curry e mangiare. La ma- DRASTICA MEDICINA DI CUI HANNO URGENTE
dre non è insensibile o dura; ella conosce le BISOGNO PER LA LORO SALUTE SPIRITUALE.
capacità del figlio e lo tratta come deve Questa caccia ai discepoli benestanti da
esser trattato. Poi accompagna un altro fi- spennare è diventata una tragicommedia,
glio in cucina, siede al suo fianco e gli ser- elaborata da certi sannyâsin (asceti) in
ve il cibo mentre prende sulle ginocchia un un’arte raffinata. È tempo di smascherare
terzo figlio e gli canta molte canzoni per e punire questi “sadhu” (anime nobili), e
rendere il processo del mangiare piacevole questo sarà uno dei compiti del
al bambino. Non pensate che quella madre Dharmasthâpanâ (ripristino della Rettitu-
sia parziale; no, ella sta soltanto facendo dine) per cui sono venuto. Anche i sensali
uso della sua conoscenza delle capacità dei che questi guru hanno sguinzagliato per il
figli per farli progredire. Questa è la natura paese devono essere fermati. Libri, opu-
dell’amore materno. scoli, incontri, conferenze, discorsi, tutti
Ci sono certi guru che nutrono moltissimo questi non vanno bene: a chiunque sia desi-
“amore”, anche verso i loro discepoli: deroso di conoscerMi va chiesto di

Mother Sai settembre-ottobre 2005 37


Discorso 29-09-1960
avvicinarMi e sperimentarMi. Al fine di farvi l’esperienza, in modo che possiate avere
un’idea di una montagna, non è sufficiente un barlume dello Splendore. Io rimarrò in
che prendiate un sasso e diciate “la monta- questa mortale Forma umana per
gna è un milione di volte più grande di que- cinquantanove anni ancora e raggiungerò
sto”; dovete vedere una vera montagna, certamente lo scopo di questo Avatâr, non
magari da lontano. L’“aldilà” è davvero in- dubitate. IMPIEGHERÒ IL TEMPO CHE VORRÒ
comprensibile. La scienza è come la lette- PER PORTARE A COMPIMENTO IL MIO PIANO
ra “C” , sempre mancante di una parte nel NEI VOSTRI CONFRONTI . N ON POSSO
mezzo, con un buco rimasto vuoto. Solo la AFFRETTARMI SOLO PERCHÉ VOI CORRETE.
religione ha riempito quella lacuna, perché Posso a volte aspettare per ottenere dieci
essa conosce la Realtà che permane nei cose in una volta, proprio come una loco-
tre stati, nei tre tempi e nei tre mondi. Dun- motiva non viene usata per tirare una sola
que, la religione è il cerchio chiuso delle tre carrozza, ma aspetta finché non sia pronto
“O”, che può allargarsi a mano a mano che un convoglio proporzionato alle sue capa-
conoscerete maggiormente la gloria del Si- cità. Ma la Mia Parola non fallirà mai: tutto
gnore, ma che è sempre Pieno e Comple- deve accadere secondo la Mia volontà.
to. Alla fine di tutto, siamo di nuovo all’ini-
zio. Praµânti Nilayam, 29 settembre1960
Il miracolo non è altro che il naturale com-
portamento del miracoloso ed è per questo (Tratto da “Sathya Sai Speaks”, vol. 1 –
che, di quando in quando, Io ve ne concedo 1953/1960, D.D. n. 31)

38 Mother Sai settembre-ottobre 2005


Discorso 28-09-1960

Il “summum bonum” della disciplina spirituale

Se credete che K©¹²a sia un gopâla (un L’azione è necessaria per realizzare
mandriano), un uomo del mondo come gli la Verità
altri, Egli sarà per voi solo un mandriano! Il vostro tentativo dovrebbe essere quello
Anche voi non raggiungerete che quel li- di raggiungere e divenire Nitya¼ e Satya¼
vello. Dovete capire che, in senso yogico, (Eterno e Verità). Verità è ciò che è uguale
“go” di “gopâla” significa jîvî (essere vi- nel passato, presente e futuro, che è lo stes-
vente) e quindi Gopâla significa “Colui che so negli stati di veglia, di sogno e di sonno
protegge, guida, nutre e alleva i jîvî, vale a profondo e che non è influenzato da
dire “Colui che è il protettore e conserva- tamogu²a, rajogu²a e sattvagu²a (qua-
tore degli esseri”. Avrete notato che lità dell’inerzia, dell’attività-passione e del-
Uddhava, che considerava K©¹²a il suo la serenità). Inoltre, il Nome è più grande
guru, trasse da Lui maggior profitto di perfino del Nominato, perché il Nominato
Arjuna che Lo considerava un sakha (un può scomparire, ma il Nome rimarrà ed evo-
amico). SE CREDETE CHE SIA DIO, EGLI SARÀ cherà la Forma del Nominato. NON C’È BI-
DIO PER VOI; SE LO LIQUIDATE COME UN SEM- SOGNO CHE VI AFFANNIATE NELLA RICERCA DI
PLICE UOMO, EGLI ASSUMERÀ QUEL RUOLO E DIO; EGLI È COME IL BURRO NEL LATTE,
DIVENTERÀ INUTILE PER VOI. CERCATELO COME IL PULCINO NELL’UOVO, IMMANENTE IN
CON IL CUORE, NON CON L’OCCHIO ESTERIO- OGNI ATOMO DELLA CREAZIONE. NON PROVIE-
RE. Il superpotere va cercato nel superstato NE DA ALCUN POSTO NÉ VA CHISSÀ DOVE: EGLI
stesso, non negli stati inferiori. Allora, se È LÀ, QUI, DOVUNQUE. Da anu (l’atomo) a
avrete gli occhi adatti per vedere e la sag- ghana (la cosa più grande), dal microcosmo
gezza per comprendere, Lo troverete. I vari al macrocosmo, Egli è ogni cosa. Per rea-
individui hanno diversi metodi di adorazio- lizzare questa grandiosa Verità, è necessa-
ne e adorano oggetti di culto diversi. Vi¹²u, ria la sâdhanâ (disciplina spirituale) o
›ambu, ›âradâ, Allah rappresentano gradi karma (azione). Questo è karmayoga,
differenti di comprensione umana dell’Uni- azione fatta a questo scopo: karmasu
co Insoluto Mistero, l’Insondabile Infinito e kauµala¼, cioè azione fatta in modo intel-
Assoluto. Non dovreste cercare la diversi- ligente. Un milionario può possedere un gran
tà; cercate l’unità. Non entrate in discus- numero di vari veicoli, automobili, carrozze
sioni sul superiore e l’inferiore; quando la ecc., ma, perché si mantenga in salute, il
stessa persona è onorata con titoli diversi, medico gli consiglia di camminare per al-
perché discutere sulla superiorità e inferio- cune miglia ogni mattina, altrimenti, dice il
rità del titolo? Tutti i titoli sono inadeguati al dottore, si ammalerà. Allo stesso modo per
Suo Splendore Totale. la rimozione di ajñâna (la malattia del-
l’ignoranza) si deve compiere l’azione,

Mother Sai settembre-ottobre 2005 39


Discorso 28-09-1960
l’azione diretta dal Dharma (la Rettitudi- siedo, la vostra attività il Mio terreno di giuo-
ne). L’olio nella lampada è il grasso prove- co. Ci sono tre tipi di karma: il
niente dalle azioni di vite precedenti. Più sahajakarma (l’azione naturale) che, come
alta è la fiamma più brillante è la luce e il respirare, deve esser fatto; il vikarma
prima l’olio finisce. Compite azioni decise (l’azione fatta con un intento), come la com-
ed esaurite gli effetti del passato; liberatevi binazione dello stoppino e dell’olio nella lam-
del fardello che portate al collo. C’È PIÙ pada accesa e l’akarma (l’azione fatta
GIOIA NEL COMPIERE L’AZIONE CHE NEL FRUT- senza l’intento di goderne i frutti o le con-
TO CHE PUÒ DARE; IL PELLEGRINAGGIO È seguenze), in cui non c’è né olio, né stoppi-
SPESSO PIÙ PIACEVOLE DELL’ESPERIENZA VIS- no, né fiamma. Il prâ²âyâma (il controllo
SUTA NEL TEMPIO IN CUI IL PELLEGRINO SI del respiro) e lo yoga (l’unione con Dio)
ERA RECATO. devono diventare naturali come il respirare
e altrettanto automatici, il che è il “summum
bonum” della disciplina spirituale, lo stato
Rendete lo sforzo spirituale naturale di sahajasâdhanâ.
come il respiro
È detto nella Gîtâ che non dovreste curar- “Io rendo la gente pazza di Dio”
vi del frutto dell’azione, ma ora Io dico che, Imparate sin dall’infanzia la ripetizione del
entro certi limiti, potete valutarne il risulta- Nome, la preghiera e la pratica del silen-
to. Questo consiglio fu dato tenendo conto zio. FATE SÌ CHE I BAMBINI CONTEMPLINO LE
delle condizioni allora prevalenti e dell’illu- BELLEZZE E LA MAGNIFICENZA DELL’OPERA DI
sione da cui Arjuna era afflitto. Dato che DIO E SIANO PIENI DI RIVERENTE TIMORE E DI
migliorerà la vostra Ânanda (Gioia) e darà MISTERO. Non calcolate né conteggiate ciò
maggior vigore alla vostra sâdhanâ (disci- che il Sai Baba di Puttaparthi vi dà; Io non
plina spirituale), a proposito di quest’ultima, dono per attrarvi a Me: dono solo per riem-
vi dico ora che potete praticarla con occhio pirvi di Ânanda (Gioia). Spandere Gioia:
attento all’Ânanda che, alla fine, ne deri- questo è il Mio compito. Io non voglio che
verete. È stato appena detto dal Preside Mi esaltiate; sarò soddisfatto se confidere-
del Mârka²¬eya Sanskrit College che Io te in Me. LA MISTERIOSA INDESCRIVIBILE PO-
sono nato come Janaka, (cioè) come risul- TENZA SUPERIORE È GIUNTA A PORTATA DI
tato di qualche karmaµe¹a (residuo MANO E NON SI IMPEGNERÀ MAI IN COMPITI
karmico)! Io non ho nessuno “µe¹a” (resi- CHE NON PORTINO FRUTTI. Qualcuno ha can-
duo) di karma da esaurire! Sono esente da tato che Io porto le lacrime e asciugo le
karma come già affermato nella Gîtâ. La lacrime; sì, Io porto nei vostri occhi le lacri-
Mahâµakti (il Potere Supremo) indossa il me di gioia e asciugo quelle di dolore. Si
mantello della mâyâµakti (il potere dell’il- dice che Io faccia impazzire la gente e curi
lusione) al fine di ottenere lo scopo di pren- la pazzia; sì, rendo la gente pazza per Dio e
der contatto con il genere umano e proteg- per la disciplina spirituale a ciò necessaria.
gerlo. IO NON HO ALCUN DESIDERIO E QUINDI Curo la pazzia che fa correre freneticamen-
NESSUN KARMA CHE MI LEGHI. SIETE SOLO te le persone dietro piaceri effimeri e le fa
VOI AD AVERE DESIDERI, OBIETTIVI E ASPET- cadere in accessi di gioia e dolore. Alcune
TATIVE CHE VI TRASCINANO LUNGO VARIE persone, nella loro ignoranza, hanno detto
STRADE. Per Me, la vostra gioia è il Mio che a volte Io sono divino, dopodiché di-
cibo, il vostro gaudio il dondolo su cui Mi vengo umano! Dicono che Io oscilli tra

40 Mother Sai settembre-ottobre 2005


Discorso 28-09-1960
Daivatva¼ e mânavatva¼ (Divinità e così potete ottenere ›ântasvarûpa¼ (la
umanità). Non credeteci: Io sono sempre forma naturale della Pace). SOLO IL SIGNO-
una sola realtà. Dio non subirà mai un cam- RE CONOSCE IL PIANO, PERCHÉ SUO È IL PIA-
biamento fondamentale; solo la forma este- NO! VOI VEDETE SOLO UNA PARTE DELLA COM-
riore può cambiare, l’essenza sarà la stes- MEDIA SUL PALCOSCENICO E QUINDI TUTTO VI
sa. Non ci sarà alcuna diminuzione di valo- APPARE MOLTO CONFUSO. APPREZZERETE IL
re, come divenire umano per un periodo ecc. SUO PROGETTO QUANDO TUTTO IL QUADRO
Dio sarà caratterizzato da Amore illimitato SARÀ SVELATO, NON PRIMA; PER QUESTO, DO-
e intatta Dolcezza. Ci sono due doveri che VETE ANDARE DIETRO IL VELO DI MÂYÂ (IL
l’uomo deve assolvere: uno lungo il POTERE DELL’ILLUSIONE) E INCONTRARE IL
dharmamârga (il sentiero della rettitudine) DIRETTORE IN PERSONA. Mentre siete un at-
per questo mondo e uno lungo il tore che recita il suo ruolo sul palco, non
brahmamârga (il sentiero della Suprema potete afferrare il profondo significato di
Realtà) per la liberazione eterna. Il tutta la commedia che ha il mondo come
dharmamârga è il sentiero di sinistra e teatro e le ere come durata. Se, mentre re-
quindi può esser lasciato; anzi, se ne andrà citate bene il vostro ruolo, sviluppate amo-
da solo quando il frutto sarà maturo. È per re verso i vostri compagni attori, ciò sarà
questo che è chiamato “left” (“sinistra” e più importante che maturare devozione per
anche “lasciato”)! Lasciatelo e non pian- Dio. Acquisire ›ânti (la pace) costituisce
geteci sopra, ma mantenetevi sulla “right” un successo ben maggiore che raggiunge-
(destra), sul brahmamârga, perché è re Jñâna (la Saggezza spirituale), perché
“right” (anche “giusto”) che facciate così. Bhakti (la devozione) è il seme di Prema
(l’Amore) e Jñâna il seme di ›ânti. I de-
Non odiate mai gli altri né augurate loro voti dovrebbero almeno comportarsi come
sventura se fossero tutti della stessa famiglia. Ap-
In definitiva, dovete sapere come usare profittate dell’occasione, così fortunata-
l’occasione, che avete avuto in questa vita, mente disponibile, di mutua cooperazione
di venire in contatto con Dio. La lampada nell’adorazione e nella sâdhanâ (discipli-
diffonde luce, ma può essere usata per vari na spirituale).
scopi, buoni o cattivi; il Gange è sacro, ma Tutti i poteri che Io ho sono per voi. Voi
le sue acque vengono usate sia per fini po- siete il Mio tesoro anche se Mi respingete.
sitivi sia negativi. IL MODO IN CUI USATE QUE- Io sono il vostro tesoro anche se dite “no”.
STA OPPORTUNITÀ DIPENDE DAL VOSTRO DE- Sarò amorevole con voi e Mi attaccherò a
STINO , DALLA VOSTRA FORTUNA E DALLA voi; affronterò qualunque problema per
QUANTITÀ DI GRAZIA CHE RIUSCITE A GUADA- tenere la Mia proprietà al sicuro sotto la
GNARVI. RAFFORZATE LA FEDE, ACCRESCETE Mia custodia! Il che è come dire sotto la
LA DEVOZIONE E TUTTO VERRÀ DI CONSEGUEN- custodia di Dio, qualunque sia il Nome col
ZA. Râma fu il simbolo di Satya¼ (la Veri- quale Lo invocate. Tutti i poteri che ho sono
tà), K©¹²a di Prema (l’Amore), Buddha di per voi; Io sono solo il deposito e li tengo
Dharma (il dovere, la giustizia). Ora, dei pronti per darveli, in qualsiasi momento li
quattro, Satya, Dharma, ›ânti e Prema, chiediate. Io vi darò Amore anche se non
Satya è il Dharma e Prema dona ›ânti. Io lo chiedete, perché esserne partecipi è vo-
vi ordino: non odiate mai gli altri né augura- stro diritto.Alcuni protestano perchè non ho
te loro sventura o parlate male di loro. Solo dato loro questo o quello, ma ciò è perchè

Mother Sai settembre-ottobre 2005 41


Discorso 28-09-1960
la loro visione è limitata all’immediato fu- ghiera, credendo di portare il mondo più vi-
turo o al presente, mentre Io so che cosa cino alla pace ogni volta che pregano, ma
c’è in serbo e devo quindi difenderli da la pace può esser conquistata solo per la
maggiori dolori. Essi persino Mi rimprove- via difficile, eliminando la violenza e l’avi-
rano e Mi coprono di insulti, ma non li ab- dità dal cuore degli individui.
bandonerò. Io non sono influenzato da nes- Ci sono casi in cui un paesano di
suno, ricordàtelo. Non c’è nessuno che Puttaparthi, avendo la febbre, ricorre ad
possa cambiare il Mio corso o influenzare, ogni sorta di ciarlataneria finché la febbre
anche minimamente, la Mia condotta. Io non diventa troppo seria; allora corre come
sono il Maestro del creato. Ma lasciate che un matto a cercare dottori e medicine a
vi dica questo: uso parole severe o “puni- Bukkapatnam, Anantapur, Chikkaballapur
sco” alcune persone perché le amo e desi- e Vellore finché è costretto a vendere la sua
dero correggerle e farne strumenti miglio- terra per pagare i debiti! Se solo avesse
ri. Se non fossero Mie, le avrei abbandona- deciso di consultare subito un medico qua-
te, e notare i loro errori non Mi sarebbe lificato, tutto ciò sarebbe stato evitato.
interessato affatto; Io ho il diritto di casti- Quindi non correte dietro a guru che sof-
gare coloro che sento Miei. So anche che, frono essi stessi di visioni distorte e sono
ciononostante, essi apprezzano la Mia Pa- afflitti da problemi di capofamiglia: non an-
rola e si dispiaceranno se sarò scontento di date mendicando presso persone che sono
loro. Il fatto che veniate facilmente allon- esse stesse dei mendicanti. Evitate qualun-
tanati da Me dalle parole irresponsabili di que orgoglio e competizione tra di voi sulla
persone sciocche è dovuto alla vostra mente via spirituale e lasciate che ognuno proce-
instabile. da con il suo passo; basta che la direzione
e la strada vadano verso Dio.
La pace può esser conquistata solo
per la via difficile Praµânti Nilayam, 28 settembre 1960
A volte agisco come se vi tenessi a distan-
za: faccio questo per trasformarvi più rapi- I saggi dei tempi antichi distinguevano il
damente. Quando un tratto di strada è in karma in “vikarma” (che è fatto intenzio-
riparazione, faccio un altro giro e non la nalmente), e “akarma” (che è fatto senza
uso per un po’ di tempo; lo scopo è di la- alcuna intenzione di goderne i frutti). Se-
sciar procedere i lavori più speditamente guite quest’ultimo e vi salverete dalla sof-
in modo da poterla nuovamente usare. Sono ferenza. Tutte le altre attività, come cerca-
venuto per raddrizzare il mondo e quindi re la ricchezza, la reputazione, la fama e la
devo raccogliere tutti coloro che sono ma- notorietà, sfociano nella sofferenza.
lati e curarli nel Mio “ospedale”, riportan- ›rî Sathya Sai
doli alla salute, alla forza e alla saggezza
per rimandarli ai loro posti nella vita. DEVO (Tratto da “Sathya Sai Speaks”, vol. 1 –
INTENSIFICARE LA VOSTRA DEVOZIONE, RAF- 1953/1960, D.D. n. 30)
FORZARE LA VOSTRA FEDE E RICOSTRUIRE LE
FONDAMENTA DELLA VOSTRA NATURA MORA-
LE, IN MODO CHE POSSIATE FRONTEGGIARE
LE TENTAZIONI CON MAGGIOR SICUREZZA. Ho
incontrato persone che recitano una pre-

42 Mother Sai settembre-ottobre 2005


Quando il terreno è pronto...

A Lume di Candela
Quando la sete di liberazione e il desiderio che
si riveli la propria Realtà interiore si fanno acu-
ti, una strana e misteriosa forza della natura si
mette all’opera.
Quando il terreno è pronto il seme attecchisce
dovunque!
Il Maestro spirituale ne è avvertito, e la sua
risposta placa la sete, poiché il ricettore ha svi-
luppato il potere di attrarre la fonte dell’illumi-
nazione: un potere forte e pieno che richiame-
rà spontaneamente lo splendore di quella Luce,
pronta a irradiare la sua benedizione.

(Tratto da: Sathya Sai Vâhinî “La Verità di Sai”, p. 125)

Mother Sai settembre-ottobre 2005 43


L’immenso valore del silenzio
“ Il silenzio è il linguaggio del ricercatore spirituale.”
Sai Baba

Il 25/26 giugno si è svolto a Tredozio il seminario a livello nazionale su “Il Silenzio”, uno
dei temi più importanti della disciplina spirituale. Un tale argomento suscita facilmente
interesse e consenso, proprio perché la nostra vita è così caotica e piena di pensieri e
parole, che non siamo più capaci di spazi di silenzio; ogni volta dobbiamo razionalizzare,
verbalizzare, tradurre l’esistenza in parole e così ci allontaniamo dal nostro nucleo
centrale ed entriamo sempre più nella sofferenza. Nel “rumore” di ogni giorno, la men-
te si svuota, le energie si logorano e la vita si appesantisce di infinite scorie, ma chi
vuole realizzare una vita interiore profonda sa che deve circondarsi di silenzio, di quie-
te, di pace, per frapporre tra sé e le cose esteriori un argine in cui le onde turbolente
della mente vadano a infrangersi e a spegnersi. Il ricercatore spirituale ha bisogno di
silenzio, perché nel silenzio si aprono altre porte, altri canali, attraverso i quali arriva la
voce interiore e si sviluppa un’importante esperienza mistica, quella che ci consente di
scorgere il sentiero misterioso che porta alla conoscenza della natura segreta dell’esi-
stenza e alla percezione della propria reale identità.
L’esperienza del silenzio consente inoltre di realizzare una energia spirituale immensa,
canalizzabile in una capacità creativa da poter dedicare a se stessi e agli altri in un atto
di amore che ricambia e completa quello ricevuto nella stessa esperienza del silenzio. È
News

nell’esperienza del silenzio che si può giungere a realizzare il mistero della vita, il signi-
ficato stesso della nostra esistenza e diventare ricercatori dell’infinito.
Giustamente qualcuno ha paragonato la meditazione a un cammino verso le frontiere
del silenzio. In virtù del silenzio l’uomo entra nell’intimo del proprio essere, dove gli è
dato di incontrare il proprio Sé. In questo silenzio si avvera, alla fine, la “grande rivela-
zione”. Durante il seminario abbiamo vissuto momenti di pratica comune e momenti in
cui eravamo soli con noi stessi e proprio allora sono emerse tutte le nostre difficoltà a
diventare silenziosi… Ci siamo ritrovati a combattere con il corpo, che non riusciva a
trovare la posizione, con la mente, che si rifiutava di restare un po’ più tranquilla; e
proprio allora il contatto con il respiro è stato fondamentale per calmare il corpo e
riportare la mente “a casa”. La tranquillità del luogo, la bellezza del paesaggio hanno
contribuito notevolmente a farci entrare in una dimensione di quiete, in cui ognuno ha
potuto raccogliere frutti diversi.
A conclusione dell’esperienza abbiamo condiviso con gli altri le nostre impressioni;
ognuno ha raccontato il suo contatto col silenzio e la gioia di aver vissuto una dimensio-
ne molto spesso lontana da quella solita, da ripetere ancora insieme, ma anche indivi-
dualmente, nella vita di tutti i giorni, perché, soprattutto, abbiamo capito che dobbiamo
avere “fede” nel silenzio, e questa fede deriva dall’esperienza. Solo facendo silenzio lo
si conosce e si comprende il suo immenso valore.
“Prima che la tua anima possa comprendere e ricordare, deve essere unita a
Colui che parla nel silenzio.”

44 Mother Sai settembre-ottobre 2005


Nel parco con Dio
Un ragazzino voleva incontrare Dio. Sapeva che c’era molta strada
da fare per giungere dove Egli viveva; così preparò la sua valigetta
con un pacco di biscotti e sei bibite e intraprese il suo viaggio.
Aveva percorso circa tre isolati quando incontrò un anziano. L’uomo
era seduto nel parco e stava dando da mangiare ad alcuni piccioni.
Il bambino si sedette accanto a lui e aprì la sua valigetta. Stava per
bere un sorso della sua bibita quando si accorse che l’uomo sembrava
affamato; così gli offrì un biscotto.

Favole & Poesie


L’uomo l’accettò con gratitudine e sorrise al bambino. Il suo sorriso
era così dolce che il bambino volle vederlo ancora; gli offrì dunque
una bibita.
L’uomo gli sorrise nuovamente. Il ragazzino era deliziato! Rimasero
là tutto il pomeriggio, a mangiare e sorridere, ma non pronunciarono
mai una parola.
Quando imbrunì, il bambino si rese conto di quanto fosse stanco; così
si alzò per andarsene, ma, dopo pochi passi, si voltò, ritornò verso
l’uomo e lo abbracciò. L’uomo gli rivolse il più radioso dei sorrisi....
Quando aprì la porta di casa, poco tempo dopo, la mamma fu sorpresa
dallo sguardo di gioia sul suo volto. Gli chiese: “Che cosa hai fatto oggi
che ti ha reso così felice?”
Egli rispose: “Ho mangiato con Dio!” Ma prima che la mamma potes-
se replicare, aggiunse: “La sai una cosa? Dio ha il più bel sorriso che
io abbia mai visto!”
Nel frattempo, anche l’uomo anziano, raggiante di gioia, era ritornato
a casa. Suo figlio fu meravigliato dall’espressione di pace che aveva
sul volto e gli chiese: “Papà, che cosa hai fatto oggi che ti ha reso così
felice?” Egli rispose: “Ho mangiato dei biscotti nel parco con Dio!”
Tuttavia, prima che il figlio replicasse, aggiunse: “Sai, è molto più gio-
vane di quanto mi aspettassi!”
Troppo spesso, sottovalutiamo il potere di un tocco, un sorriso, una
parola gentile, un orecchio disposto ad ascoltare, un complimento sin-
cero, o una piccola attenzione, tutte cose che hanno il potere di cam-
biare una vita. Le persone entrano nella nostra vita per una ragione,
una stagione, o per tutta la vita. Abbracciatele tutte ugualmente!
Autore Anonimo

Mother Sai settembre-ottobre 2005 45


Mother Sai Publications
(EDIZIONI MOTHER SAI)
e-mail:msp@mothersaipublications.it
Sito Web: www.mothersaipublications.it
(Collana Vahini)
Aforismi Vedici (Sûtrâ Vâhinî) [SV]
La Conoscenza (Jñâna Vâhinî) [JV]
La Scienza di Dio (Vidyâ Vâhinî) [VV]
La Storia di Râma (Râmakata Rasavâhinî), I° vol. [RV-I]
La Storia di Râma (Râmakata Rasavâhinî), II° vol. [RV-II]
Domande e Risposte (Prashnottara Vâhinî) [PUV]
Il Fiume delle Upanishad (Upanishad Vâhinî) [UV]
Il Gioco di Dio (Lîlâ Kaivalya Vâhinî) [LKV]
La Pace Suprema (Prashânti Vâhinî) [PSV]
La Via della Meditazione (Dhyâna Vâhinî) [DV]
La Verità di Sai (Sathya Sai Vâhinî) [SSV]
La Legge Morale (Dharma Vâhinî) [DhV]
Storie Gloriose del Signore (Bhagavatha Vâhinî) [BhV]
Gli Insegnamenti di Dio (Gîtâ Vâhinî) [GV]
L’Amore di Dio (Prema Vâhinî) [PV]

(Collana Discorsi) di Sai Baba


Discorsi 1988/89, I° vol. [D89-I]
Discorsi 1988/89, II° vol. [D89-II]
Discorsi 1963-65 (SATHYA SAI SPEAKS VOL. IV) [D65]
Discorsi 1964-67 (SATHYA SAI SPEAKS VOL. V) [D66]
Discorsi 1967-68 (SATHYA SAI SPEAKS VOL. VI) [D67]
Discorsi 1967-68 (SATHYA SAI SPEAKS VOL.7&8) [D68]
Discorsi 1983 (SATHYA SAI SPEAKS VOL. XVI) [D83]
Discorsi 1984 (SATHYA SAI SPEAKS VOL. XVII) [D84]
Discorsi 1984 (SATHYA SAI SPEAKS VOL. XIX) [D86]

(Collana Biografie)La
La Vita di Sai Baba (N. Kasturi)
La Vita di Sai Baba (Satyam Shivam Sundaram), I vol.
La Vita di Sai Baba (Satyam Shivam Sundaram), II vol.
La Vita di Sai Baba (Satyam Shivam Sundaram), III vol.
La Vita di Sai Baba (Satyam Shivam Sundaram), IV vol.

(Collana Educazione)Discorsi agli Studenti


Corso Estivo 1990 [CE90]
Corso Estivo 1993 [CE93]
Corso Estivo 1972 [CE72]
Corso Estivo 1978 [CE78]

Periodici
Mother Sai, bimestrale + Crescere Insieme

Altre Pubblicazioni Disponibili:


Colloqui [CQ]
Mother Sai Speciale (6° Conferenza Mondiale)
Diario Spirituale 1 [DS1]
Diario Spirituale 2 [DS2]
Diario Spirituale 3 [DS3]
Dhyâna: la Meditazione secondo gli insegnamenti di Sai Baba
Canti devozionali (Libro dei bhajan, Testi).
Canti devozionali (Libro dei bhajan, Accordi).
Canti devozionali (Libro dei bhajan, Esercizi).
Atti del I° Convegno dei Responsabili dei Centri Sai Mondiali
Sadhana
Guida all’ashram di Prashanti Nilayam
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Altri Autori
A spasso con Dio Sai Baba, l’Uomo dei miracoli
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“Il giusto piano di studio consiste nel leggere, riflettere e applicare


regolarmente alla vita quanto appreso.”
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