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Area SIN

Ricorrentemente si sente parlare dell Area SIN di Brindisi, quella, per intenderci, ricompresa nell Area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale. Il Sito di Interesse Nazionale una vasta porzione di territorio nel quale dover eseguire analisi di terreni e falde (cosiddette caratterizzazioni), prima ancora di accennare la parola bonifica. Un grosso affare economico che il Ministero, cos come accade con certe Autorit, tende sempre a gestire direttamente. Il SIN di Brindisi fu perimetrato nel lontano 2000. Unestensione pazzesca rilevabile dalla seguente planimetria (zona pallinata).

Nello specifico accaduto che, dopo una serie di caratterizzazioni eseguite, stato rilevato un inquinamento diffuso di terreno e falde, specie in certe zone come Micorosa, in cui sarebbe bastata una passeggiata.

Unaltra mappa chiarificatrice del pasticcio, una specie di gioco assurdo che nel mio libro ho definito Brindisopoli, svela una drammatica realt di cui i maggiori responsabili, lo dicono i verbali Ministeriali, sono 4 grandi Multinazionali con nomi facilmente intuibili. Quelle, sostanzialmente, a causa delle quali stanno pagando anche tutti gli altri.

Con lintroduzione del famoso Accordo di Programma (2007) successo che tutte le grandi Aziende, fatta eccezione per lENI (che credo stia ancora cercando una soluzione allargata ai vari Petrolchimici disseminati per lo stivale), vi hanno aderito versando somme milionarie nelle casse del Ministero. Fondi di cui Brindisi non ha visto nemmeno una Lira. Per intendere, lAccordo di Programma esime le Aziende che vi aderiscono dal bonificare le falde, la cui opera di bonifica passa alle spettanze del Ministero, organo che sino ad oggi si soltanto occupato di far studiare il cadavere con costosissime autopsie. Per i terreni invece, qualora a seguito delle indagini di caratterizzazione risultassero inquinati, ogni Ditta, dopo Analisi di Rischio Sito Specifico, deve ripulire da s. Ne consegue il derivante blocco, a Brindisi, per la piccola e media impresa che non pu sostenere i costi per caratterizzare n tanto meno per bonificare. Giusta, quindi, la richiesta di sbloccare i lotti non inquinati per incentivare lo sviluppo e linsediamento di attivit non impattanti. Il problema che per farlo, cos come per ridurre il perimetro dellarea SIN, occorre non solo aver accuratamente caratterizzato, ma anche non aver trovato inquinamenti oltre la soglia consentita. Una paradossale situazione che ha imbrigliato unintera cittadina, rendendola ancora pi succube dellindustria pesante, quella stessa che ha procurato il danno e che spartisce, come nel caso ENEL ed ENI, quote di propriet con lo Stato e con i Ministeri stessi a cui versare i baiocchi delle transazioni. ... Viene il dubbio che tutto questo non sia un caso. Che non vi siano ritardi del Ministero dellAmbiente nella definizione delle problematiche relative al SIN, ma precise strategie nazionali e regionali. Che non vi siano ingiustificabili rinvii nella definizione di un problema da cui dipende il futuro ambientale, economico ed occupazionale del territorio brindisino, ma celate volont di condizionare subdolamente il futuro di una piccola comunit. Come il Sindaco ha detto: la citt di Brindisi non pu pi permettersi queste assurde perdite di tempo. Ci si perde da anni dietro pastoie burocratiche che nulla hanno a che fare con la concreta esigenza di tutelare lambiente.

www.pierpaolopetrosillo.blogspot.com

P.S. Se soltanto trovaste il tempo di leggere l agnello di dio ...


http://issuu.com/pierpaolo.petrosillo/docs/agnello_di_dio?mode=window

Bonifiche, Consales contro Clini e Regione di BrindisiReport.it 17 aprile 2013 BRINDISI Linvito a valutare meglio gli esiti dellincontro dei giorni scorsi a Roma espresso dallassessore regionale allAmbiente, Lorenzo Nicastro, che spiegava come certe decisioni come quella di liberare per gli usi produttivi venti lotti della zona industriale vadano prese necessariamente in una conferenza dei servizi, su cui il ministero ha dato disponibilit, viene rispedito al mittente dal sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, il quale oggi ha presieduto un incontro a Palazzo Nervegna finalizzato a fare il punto sulla gravissima situazione venutasi a determinare nellarea industriale di Brindisi a causa dei ritardi del Ministero dellAmbiente nella definizione delle problematiche relative al Sito di Interesse Nazionale.

Il presidente di Confindustria, Marin, e il consigliere regionale Giovanni Epifani Riunione cui hanno preso parte i rappresentanti della Provincia di Brindisi, del Consorzio Asi, della Camera di Commercio, di Confindustria, della Cna, della Confartigianato, della Claai, di Cgil, Cisl e Uil, dellUgl e dei Cobas, oltre al consigliere regionale Giovanni Epifani, del Pd. Incontro resosi necessario, dice Consales, a causa degli ingiustificabili rinvii nella definizione di un problema da cui dipende il futuro ambientale, economico ed occupazionale del territorio brindisino. La citt di Brindisi non pu pi permettersi queste assurde perdite di tempo. Ci si perde da anni dietro assurde pastoie burocratiche che nulla hanno a che fare con la concreta esigenza di tutelare lambiente. Noi chiediamo che si intervenga dove si registrano forme di inquinamento dannose per la salute dei lavoratori e dei cittadini, oltre che per la tutela del territorio, ma che si dia il via libera allutilizzo di centinaia di ettari che fanno parte dellarea Sin pur non risultando inquinati. Negli anni sono state prodotte tonnellate di documenti per poi ritrovarci luned scorso al punto di partenza. C il timore, pi che fondato, che il Ministero dellAmbiente non sappia come uscire da una situazione imbarazzante provocata dice Consales da chi ha retto il dicastero in passato, promuovendo un accordo di programma dannoso ed inconcludente che servito solo a far versare alle aziende presenti nel polo industriale brindisini gi 25 milioni di euro per interventi di bonifica mai eseguiti ed ancora non ben identificati. Conclusione, il sindaco ha chiesto oggi agli altri enti ed associazioni di condividere una proposta che consiste nel chiedere immediatamente un incontro al presidente della Regione Puglia Vendola per allineare lo stesso ente regionale sulle posizioni degli enti locali nelle rivendicazioni da sottoporre al Ministero. Allo stesso tempo, far partire una richiesta di incontro urgentissimo al ministro Clini durante il quale rivolgeremo delle richieste ben precise che saranno elaborate nei prossimi giorni dai tecnici del Comune, del Consorzio Asi, della Provincia e della Regione.

La mappa dei lotti delle bonifiche Consales vuole sapere che fine hanno fatto le risorse destinate alla bonifica del sito di Brindisi e soprattutto se esiste la volont di realizzare interventi straordinari per Brindisi, a partire da una riperimetrazione dellarea Sin e quindi da una facilitazione dei percorsi autorizzativi ambientali per realizzare nuovi investimenti industriali e artigianali. Ritengo, infine, che ci sia una volont comune dellintero fronte Brindisi di dar vita ad iniziative forti e concrete, a partire da una grande manifestazione da realizzare a Roma, in mancanza di risposte convincenti da parte del Governo. Consales si ripromette di convocare presto anche i parlamentari regionali e nazionali della provincia.

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