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L'aspirazione alla Realizzazione del Sé diventa infatti insopprimibile, una volta che sono
stati soddisfatti i cosidetti bisogni primari, cibo, casa, sicurezze economica ed affettiva.
Questa unione è lo stato di yoga (yoga in sanscrito significa unione) descritto nei Veda, è
l'Armonia Universale che Budda chiama "Samadhi", lo Zen "Satori' e la Bibbia "Regno di
Dio".
Nel passato questa esperienza era accessibile soltanto a pochi individui che attraverso una
lunga serie di penitenze e restrizioni avessero raggiunto un alto livello di evoluzione
spirituale.
Oggi esiste un maestro, Shri Mataji Nirmala Devi, che possedendo il calibro spirituale per
effettuare, a livello di massa, quel risveglio cui i ricercatori hanno da sempre aspirato, ha
dato inizio, sin dal 1970, al sottile processo evolutivo denominato Sahaja Yoga.
Shri Mataji, ha votato tutta la sua vita alla diffusione della Realizzazione del Sé e a donare
Sahaja Yoga ad una società tormentata che è alla disperata ricerca di un reale
cambiamento.
Shri Mataji ritiene infatti che l'umanità sia finalmente entrata in una nuova era the blossom
lime, il tempo della fioritura in cui la Realizzazione del Sé può finalmente essere raggiunta
da tutti attraverso un'esperienza spirituale di massa ottenuta grazie al metodo di Sahaja
Yoga.
In sanscrito Sahaja significa spontaneo da saha con e ja nato. Sahaja Yoga è dunque
"unione spontanea"
Il canale sinistro (canale lunare, o Ida Nadi) è il substrato energetico dei nostri desideri ed
emozioni. La sua terminazione, nella parte posteriore della testa, governa il nostro Super-
Ego, ed accoglie l'energia dei nostri ricordi, abitudini e Condizionamenti
Il canale destro (canale solare, Pingala Nadi) è il canale che alimenta l'azione, sia fisica
che mentale e ci permette di elaborare i nostri progetti futuri. La sua terminazione, nella
parte anteriore della testa, dirige le funzioni dell'Ego e costruisce il senso della nostra
individualità.
Il canale centrale (Sushumna Nadi) è il canale della evoluzione spirituale; esso veicola
l'energia che sostiene la crescita della nostra consapevolezza individuale e collettiva.
I chakra, (in sanscrito - ruota) sono centri d'energia dislocati lungo i canali, regolano le
nostre diverse funzioni fisiche, psichiche e spirituali e costituiscono i fili invisibili che tessono
la trama del nostro essere.
Il secondo chakra, Svadisthan, corrisponde al plesso aortico e controlla i reni, parte del
pancreas, del fegato e della milza. Le sue qualità sottili sono la creatività, il senso estetico,
la pura conoscenza.
Il quarto chakra, Anahat o chakra del cuore, corrisponde al plesso cardiaco e controlla
cuore, pericardio, polmoni e pleure. E' la sede del nostro vero Sé, e dispensa l'amore, la
compassione, la fiducia in se stessi e il senso di responsabilità
Il quinto chakra Vishuddhi, corrisponde al plesso cervicale e controlla le varie parti del volto,
l'epidermide, le corde vocali e le mani. E' il chakra della diplomazia, del giusto distacco,
della correttezza nei rapporti sociali e della capacità di comunicazione. L'energia da esso
sprigionata ha il potere di rimuovere tutti i sensi di colpa e i rimorsi inutili, la collera e
l'aggressività e ci rende capaci di percepire che nella nostra unicità siamo parte di un Tutto.
Il sesto chakra, Agnya, corrisponde all'area del chiasma ottico e controlla l'ipofisi, l'epifisi,
l'ipotalamo, la retina e la corteccia cerebrale. E' il chakra dell'umiltà e del perdono, qualità
che rendendoci realmente liberi dall'ira e dal risentimento ci permettono di scoprire la nobiltà
e la generosità del nostro Spirito.
Essa è il riflesso in ciascuno di noi dell'Energia Primordiale, che ha dato vita a tutte le forme
viventi sulla terra.
Tale connessione crea nella nostra mente una condizione di pace e di silenzio che ci
permette di sperimentare quello stato di consapevolezza senza pensieri, che in sanscrito
viene chiamato Nirvichara Samadhi. E l'esperienza tangibile della Realizzazione del Sé.
I risultati ottenuti finora con il risveglio della Kundalini attraverso Sahaja Yoga sono
sorprendenti ed hanno attirato l'attenzione di medici e scienziati di ogni parte del mondo.
In diversi Paesi sono stati già effettuati studi controllati per verificare gli effetti della
meditazione Sahaja soprattutto nel trattamento di malattie psicosomatiche e tutti hanno
dimostrato il significativo apporto di Sahaja Yoga sia nella prevenzione che nella terapia di
varie patologie.
Shri Mataji nasce il 21 marzo 1923 nello stato indiano del Maharastra. Sin dall'infanzia, è
consapevole di possedere particolari poteri e subito mostrerà il desiderio di metterli a
disposizione dell'umanità
Quando è ancora una bambina, attraverso il padre, entra in contatto con Gandhi, passa
molto tempo accanto a lui neH'ashram, vi ritorna più volte nel corso degli anni e il Mahatma
riconosce in lei qualcosa di unico.
Diventa ben presto leader del movimento giovanile per l'indipendenza dell'India. Studia
medicina e psicologia presso il Christian Medicai College di Lahore.
Nel 1970 inizia la sua vera missione: risvegliare il potere spirituale degli esseri umani a
livello di massa Shri Mataji apre l'era del blossom time in India donando la Realizzazione del
Sé ad un piccolissimo gruppo di persone.
Nel 1973 va a vivere a Londra, suo marito, il sig. C. P. Shrivastava è eletto Segretario
Generale dell'Agenzia per gli Affari Marittimi dell'ONU. Ma pur vivendo appieno la sua vita di
moglie di un diplomatico e di madre di due figlie, Shri Mataji dedica tutta se stessa alla
diffusione della pratica di Sahaja Yoga e della Realizzazione del Sé.
Viaggia ininterrottamente nei cinque continenti per portare il suo messaggio di gioia e
donare la Realizzazione a coloro che la desiderano, senza alcun fine di lucro. "La
Realizzazione è un vostro diritto naturale come esseri umani".
Alzare la mano destra di circa 10 cm, mantenendo l'attenzione sul centro del
palmo della mano. Appoggiare anche la mano destra sul ginocchio, e restare per
qualche minuto in consapevolezza senza pensieri, IN MEDITAZIONE.
Assumete una posizione comoda, palmo delle mani rivolto verso l'alto
Fare qualche esercizio di respirazione (pranayama)
Ci alziamo la Kundalini e ci diamo sette bandhan.
Assumete una posizione comoda, palmo delle mani rivolto verso l'alto
Fare qualche esercizio di respirazione (pranayama)
Ci diamo sette bandhan e ci alziamo la Kundalini.
1. Appoggiamo i palmi delle mani sulla Madre Terra e chiediamo: MADRE TI PREGO,
ASSORBÌ OGNI IMPURITÀ' NEI MIEI CHAKRA
2. Mano sinistra sul ginocchio, con il palmo rivolto verso l'alto (e verso la foto di Shri
Mataji).
Con il palmo della mano destra appoggiato sulla Madre Terra e l'attenzione sul
canale sinistro (Ida Nadi), affermare: MADRE TI PREGO, ASSORBÌ I MIEI
CONDIZIONAMENTI, I MIEI DESIDERI, IL MIO PASSATO. RISVEGLIA IN ME IL PURO
DESIDERIO DI ESSERE UNO CON LO SPIRITO.
3. Mano destra sul ginocchio con il palmo rivolto verso l'alto (e verso la foto di Shri Mataji),
portare la mano sinistra in alto con il palmo rivolto dietro le spalle. Con l'attenzione nel
canale destro (Pingala Nadi) affermare: MADRE TI PREGO, ASSORBÌ IL MIO EGO
E I MIEI PENSIERI. DAMMI LA CONSAPEVOLEZZA CHE, IN REALTA', IO NON
FACCIO NIENTE; SOLO TU FAI TUTTO.
4. Le due mani appoggiate sulle ginocchia con il palmo rivolto verso l'alto e l'attenzione nel
primo chakra (Mooladhara), affermare: MADRE TU SEI IN ME L'INNOCENZA, LA
PUREZZA E LA SAGGEZZA (Cercare di sentire queste qualità esprimersi dal primo
chakra.
5. Mano sinistra sul ginocchio e mano destra sul cuore. Invitare la Kundalini a salire fino al
chakra del cuore (Anahata): MADRE TI PREGO, VIENI NEL MIO CUORE, DONAMI
AMORE PURP E GIOIA DI VIVERE.
6. Mano sinistra sul ginocchio e mano destra sulla fronte. Invitare la Kundalini a salire al
centro della testa (Agnya): MADRE TI PREGO, VIENI NELLA MIA TESTA, ASSORBÌ
TUTTI I MIEI PENSIERI ED IL MIO EGO, DONAMI LA LUCE DELLA VERITÀ'.
7. Mano sinistra sul ginocchio e mano destra sopra la testa. Iniziare un massaggio in
senso orario in corrispondenza dell'osso della fontanella (Sahasrara) ed affermare:
MADRE TI PREGO, VIENI NEL MIO SAHASRARA E DONAMI LO YOGA, DONAMI LO
STATO DI CONSAPEVOLEZZA SENZA PENSIERI.
Alzate le mani dalle ginocchia e ponetevi in ascolto delle sensazioni sulle vostre dita/mani.
Soppesate le mani/braccia e cercate di capire se una è più pesante dell'altra o più calda:
lavorate sul canale corrispondente secondo le tecniche di pulizia dei canali.
Ascoltate le dita e cercate di capire se c'è qualche dito o qualche parte della mano che
pizzica/formicola:
- usate il diagramma per capire a quale chakra corrisponde e dove si trova questo
chakra sul corpo.
- Lavorate sul singolo chakra dando dei bandhan con la mano destra sulla parte
interessata: se pizzica il dito dx si tratta della parte dx del chakra, se pizzica il dito sx si
agisce sul chakra di sx se pizzicano tutte e due si agisce sulla parte centrale.
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4. sistema nervoso centrale (il nostro tramite conoscitivo col mondo oggettivo, di cui però,
in questo contesto, non parlerò).
1 II fascio di raggi che cade sulla fontanella (la sommità del capo detta 'Talu') la penetra nel
centro, scendendo poi direttamente giù nel midollo allungato attraverso un canale energetico
chiamato 'Sushumna' (all'interno della colonna vertebrale) Quest'energia, dopo aver lasciato
una traccia sottilissima e filiforme nel midollo allungato, si arresta, avvolta per tre volte e
mezzo su se stessa, nell'osso sacro (muladhar), situato alla base della colonna vertebrale. Questa
energia si chiama 'Kundalini'.
L'energia filiforme, dopo esser passata per il centro del cervello (Sahasrar Brahmarandhra),
s'irradia negli altri sei centri che trova sul suo cammino. L'attivazione di questa energia nel
Sushumna risveglia le corrette funzioni del sistema nervoso parasimpatico. I 'chakra' invece,
sono i centri di energia che controllano le funzioni dei diversi plessi del sistema nervoso centrale.
E' sorprendente scoprire che il numero dei plessi e dei subplessi corrisponde esattamente al
numero dei chakra. E' cosa nota che il sistema nervoso autonomo è ancora pressoché sconosciuto
alla medicina, ed è così chiamato per il fatto che funziona in modo indipendente e spontaneo.
Se per esempio vogliamo aumentare il numero dei battiti cardiaci, siamo in grado di farlo
sottoponendoci a sforzo (attività del sistema nervoso simpatico), ma non possiamo ridurre
questi battiti a piacere perché tale funzione compete al sistema nervoso parasimpatico. Il
sistema nervoso è come una pompa di benzina che ci riempie dell'Amore Divino. Non appena
però un bambino nasce e gli viene tagliato il cordone ombelicale, si viene a creare nel 'Sushumna'
(il canale 'sottile' nel midollo spinale) una frattura, corrispondente a quella riscontrabile fra i
plessi solari ed il nervo vago del sistema nervoso parasimpatico. Nel pensiero indù questo vuoto
è conosciuto come 'Maya' o Bhav Sagar (l'oceano di illusione). In seguito, man mano che nel
bambino si formano la personalità e i ricordi, l'ego ed il super-ego si gonfiano come due palloncini
e si genera sul piano energetico una completa interruzione della corrente che viaggia lungo il
canale centrale; la fontanella si calcifica, recidendo così ogni legame con l'energia universale
dell'Amore Divino.
Ecco che allora l'essere umano si sente come un'entità scissa e finisce per essere governato
dalla coscienza dell'ego individuale (Aham).
E' per questo motivo che l'uomo non conosce 1' 'Inconscio Universale'. E' l'ego a dividerlo
da Esso.
2 e 3 II sistema nervoso simpatico è stato creato per poter beneficiare di quest'energia vitale,
utilizzando il canale destro e il sinistro. Questi due canali, che portano l'energia nel midollo
spinale, sono conosciuti rispettivamente come Pingala e Ida. Il sistema sul lato destro fornisce
l'energia alle attività della coscienza (attività mentale, fisica, etc), mentre quello sul lato sinistro
fornisce l'energia alla parte emotiva della psiche.
Hatha Yoga deriva dalle parole Ha e Tha, che significano sole e luna, le cui qualità corri-
spondono rispettivamente a quelle dei canali energetici di destra (Surya nadhi), e di sinistra
(Ida nadhi). Con questo tipo di Yoga è possibile agire sul sistema nervoso simpatico, aumen-
tandone o riducendone per brevi periodi l'attività. Però, utilizzando energia interiore limitata,
non attingete al flusso eterno del Divino. Controllando il simpatico potete rallentare o arrestare
i battiti cardiaci per un breve tempo e riprodurre tutte le manifestazioni fisiche dell'attività del
parasimpatico, ma non potete attivare il parasimpatico, che è la via del vostro Yoga (unione
con il Divino). Con l'Hatha Yoga potete controllare anche la vostra attività cerebrale. Uno
spirito fortemente controllato tuttavia finisce per essere appesantito dai condizionamenti; di
conseguenza non può librarsi verso il Divino. Ci si può mantenere sani nel corpo e nello spirito,
si può essere un buon cittadino, ma tutto ciò non è il solo fine della vita.
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Il sistema nervoso simpatico e parasimpatico agiscono ambedue sui plessi, ma l'uno in
antagonismo con l'altro: il parasimpatico li rilassa mentre il simpatico li stimola. L'uno fornisce
vitalità, l'altro la consuma.
La discontinuità nel sistema nervoso parasimpatico (Sushumna) all'altezza dell'ombelico, di
cui abbiamo detto prima, genera un vuoto energetico. Questo vuoto è l'ostacolo che rende nulli
t u t t i i nostri sforzi di controllare il parasimpatico. Il sistema dei tre canali può essere paragonato
a tre scale, delle quali due arrivano a terra, mentre quella di centro è sospesa in aria. Allo stesso
modo, quando cerchiamo di accrescere il nostro livello di coscienza possiamo agire unicamente
sul sistema nervoso simpatico. Se ci spostiamo a destra ci sentiamo molto attivi e responsabili.
Quando però questa attività oltrepassa i limiti, come un albero che cresce senza avere radici
sufficienti, l'essere umano finisce per crollare. La superattività del sistema nervoso simpatico
produce tensione, agitazione, stress, insonnia, e in ultimo tutte le complicanze cardiovascolari.
L'antidoto è di fare in modo che il lato destro sia controbilanciato dal canale centrale. Solo così
le malattie e i sintomi del lato destro vengono a cessare in modo del tutto spontaneo e naturale.
Il canale di sinistra ha la proprietà di contenere tutte le nostre esperienze passate espan-
dendosi nella parte posteriore del cervello. Questa regione, che controlla sul piano psichico il
super-ego, si appesantisce sempre di più a causa dei condizionamenti subiti, col rischio che si
venga a verificare una frammentazione che lo renderebbe vulnerabile rispetto a energie di de-
cadimento presenti nell'ambiente. Questo fenomeno (inserimento di energie di decadimento nei
chakra) può talora essere provocato deliberatamente da alcuni sedicenti 'maestri', privi di qua-
lunque autorità spirituale, che sanno abilmente sfruttare la fragilità psichica dei loro discepoli
per poterne manipolare il sistema sottile e ridurli in schiavitù.
Tutte le grandi religioni concordano nel dire che quando si raggiunge lo stato di grazia della
realizzazione, ci si deve aspettare un profondo silenzio interiore, non una volgare ciarlataneria.
La Bhagavad Gita dice che diventate i testimoni (Sakshi Swarup) del gioco del Divino. Numerosi
pensatori contemporanei parlano ugualmente di una nuova coscienza. Questa è stata descritta
come una consapevolezza al di là del pensiero (Nirvichara Samadhi) che si espande in coscienza
collettiva.
Abbiamo sentito numerose profezie di scrittori moderni e di saggi dell'antichità che parlano
di una nuova razza di esseri sovrumani dotati di una coscienza unica.
Oggi non sono più delle vane promesse.
Grazie alla scoperta di Sahaja Yoga è possibile realizzare la metamorfosi della coscienza
umana in questa condizione superiore che è stata promessa dai vari profeti.
La Kundalini non è più una teoria. E' possibile vederne ad occhio nudo la pulsazione al
livello dell'osso sacro e percepire i segnali che Essa invia sulle nostre mani sotto forma di vibra-
zioni sottili. Prima era impossibile colmare la discontinuità energetica del Sushumna, ora però
abbiamo scoperto che se essa viene raggiunta dalle vibrazioni del potere dell'Amore Divino, la
Kundalini sale come una madre amorevole e forte, e raggiunge la sommità del capo (Brahma-
randhra) senza arrecare alcun disturbo al proprio figlio. Tutto ciò avviene nella frazione di un
secondo, nel breve lasso di tempo che separa due pensieri. La Kundalini è infatti la quintes-
senza dell'amore, della conoscenza e della bellezza, e sa come donare a suo figlio la seconda
nascita in modo naturale ed efficace. Molto è stato scritto e detto sulla Kundalini; certo è che
Essa sa riconoscere l'autenticità di un maestro realizzato, e chiunque cerchi di provocarne il
risveglio attraverso pratiche illecite (es.: attività sessuale 'tantrica'), scatena nel sistema sottile
un disordine energetico tanto grave da danneggiarlo in modo a volte irreparabile. La Kunda-
lini rimane così 'congelata' nell'osso sacro, i chakra si chiudono completamente e la crescita
spirituale risulta definitivamente compromessa. In alcuni casi possono perfino verificarsi alte-
razioni neuropsichiche in grado di provocare convulsioni, allucinazioni, stati di trance, sviluppo
di facoltà extra-sensoriali (materializzazione di oggetti, levitazione, ecc.) che non possono in
alcun modo essere considerate divine! E' infatti divino soltanto quel potere che permette al
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ricercatore di accedere realmente al suo 'nucleo spirituale', dove risiedono le forze che garanti-
scono il suo perfetto benessere psico-fisico e consentono lo schiudersi delle sue qualità morali
più nobili, quali amore, gioia, generosità, onestà, perdono?. Oggi Sahaja Yoga vuole offrire
a t u t t i coloro che sono animati da un profondo, autentico desiderio di trasformazione la pos-
sibilità di conseguire la crescita spirituale in modo sicuro e del tutto naturale. Utilizzando il
metodo di Sahaja Yoga, durante l'esperienza della realizzazione del Sé, si rimane infatti as-
solutamente coscienti e rilassati e si raggiunge il completo silenzio interiore senza dover fare
alcun movimento innaturale, rimanendo anzi seduti in modo confortevole. Grazie all'ascesa
della Kundalini la tensione si dissolve, l'attività mentale rallenta e tutto il nostro essere viene
pervaso da una sensazione di completo benessere e di pace profonda. Ma solo forza del desiderio
e la perseveranza ci permetteranno di ottenere effetti benefici a lungo termine. La regolarità
della meditazione è indispensabile per rimuovere progressivamente i nostri 'blocchi' energetici e
poter armonizzare l'intera personalità. Inizieremo così ad apprezzare la bellezza senza nutrire
il desiderio di possederla, ad allontanarci sempre più dal gioco delle false apparenze per poter
onorare la verità, ad immergerci nell' intensità del presente abbandonando ogni tendenza a
nostalgici sentimentalismi o aride elucubrazioni intellettuali, a sintonizzarci sulla dimensione
sottile degli altri esseri umani e a 'leggere' nella loro mappa energetica le loro qualità e i loro
bisogni; a mobilitarci spontaneamente per la ricerca di soluzioni collettive; a sviluppare le radici
di una nuova civiltà in cui 1' amore, il rispetto, la solidarietà ... non siano più vuote ideologie
ma la vibrante espressione del nuovo UOMO UNIVERSALE!
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Chakra.
1 Mooladhara, la Mooladhar (Kundalini), 2 Swadhistan, 3 Nabhi, 4 Cuore, 5 Vishuddi, 6
Agnya, 7 Sahasrara
Canali,
a Ida nadi (canale sinistro), b Sushumna nadi (canale centrale), e Pingala nadi (canale destro)
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Chakra.
1 Mooladhara, la Mooladhax (Kundalini), 2 Swadhistan, 3 Nabhi, 4 Cuore, 5 Vishuddi, 6
Agnya, 7 Sahasrara
Canali,
a Ida nadi (canale sinistro), b Sushumna nadi (canale centrale), e Pingala nadi (canale destro)
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P R I M I ESERCIZI
Introduzione. Tutti gli esercizi che vengono presentati in questo e negli altri capitoli, servono
unicamente come strumento per la meditazione. Il momento più importante della meditazione
è quando si è pienamente consapevoli di se stessi e del mondo ma senza pensieri. La pratica
della meditazione, giorno dopo giorno, consente di arrivare a percepire con continuità uno
stato di profondo benessere e pace nella nostra normale vita. Quelle che consigliamo in questa
dispensa e nelle successive, sono quasi esclusivamente procedure energetiche che favoriscono
la meditazione e non movimenti simbolici o rituali. È importante indirizzare dolcemente la
propria attenzione sulla parte più alta della testa (mai fissarla sulla fronte, dove c'è l'ego) o
sulle mani, sui canali e sui chakra coinvolti: si diventerà pian piano sempre più sensibili ai
mutamenti che avvengono al nostro interno e nel corpo fisico. Hanno particolare importanza,
e acquisteranno spontaneamente evidenza, i segnali che si manifestano sul palmo delle mani
(pizzicori, sensazioni calde o fresche, senso di pesantezza o di leggerezza). Shri Mataji, che
guarda agli Iniziatori delle varie religioni come fiori di un unico Albero della Vita, ricorda a
questo proposito quanto è scritto, per esempio, nel Corano: "nel giorno della resurrezione le
vostre mani parleranno". Come sperimenteremo esse rappresentano, ora che abbiamo ricevuto
la Realizzazione, uno strumento fondamentale per capire se stiamo procedendo nel migliore dei
modi.
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ESERCIZIO N° 1
Tenendo la mano sinistra sul ginocchio, con il palmo rivolto verso l'alto, portare la mano destra
in corrispondenza dei chakra (sempre sul lato sinistro) ripetendo quanto segue:
2. Sul lato sinistro dello stomaco (NABHI CHAKRA) domandare 3 volte: M A D R E , SONO
IO IL MAESTRO DI ME STESSO?
Alzare la mano destra di circa 10 cm, mantenendo l'attenzione sul centro del palmo della mano.
Appoggiare anche la mano destra sul ginocchio, e restare per qualche minuto in consapevolezza
senza pensieri, IN MEDITAZIONE.
Per chiudere: ALZARSI LA K U N D A L I N I , E DARSI 7 B A N D H A N .
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ESERCIZIO 2
Ci diamo sette bandhan e ci alziamo la kundalini.
2. Mano sinistra sul ginocchio, con il palmo rivolto verso l'alto (e verso la foto di Shri Ma-
taji). Con il palmo della mano destra appoggiato sulla Madre Terra e l'attenzione sul
canale sinistro (Ida Nadi), affermare: M A D R E TI PREGO, ASSORBÌ I M I E I CONDI-
Z I O N A M E N T I , I M I E I DESIDERI, IL M I O PASSATO. RISVEGLIA IN ME IL PURO
DESIDERIO DI ESSERE UNO CON LO SPIRITO.
3. Mano destra sul ginocchio con il palmo rivolto verso l'alto (e verso la foto di Shri Mataji),
portare la mano sinistra in alto con il palmo rivolto dietro le spalle. Con l'attenzione nel
canale destro (Pingala Nadi) affermare: M A D R E TI PREGO, ASSORBÌ IL M I O EGO
E I M I E I PENSIERI. D A M M I LA CONSAPEVOLEZZA CHE, IN REALTA', IO NON
FACCIO NIENTE; SOLO TU FAI T U T T O .
4. Le due mani appoggiate sulle ginocchia con il palmo rivolto verso l'alto (e verso la foto di
Shri Mataji) e l'attenzione nel primo chakra (Mooladhara), affermare: M A D R E TU SEI
IN ME L'INNOCENZA, LA PUREZZA E LA SAGGEZZA.
5. Mano sinistra sul ginocchio e mano destra sul cuore. Invitare la Kundalini a salire fino al
chakra del cuore (Anahata): M A D R E TI PREGO, V I E N I NEL M I O CUORE.
6. Mano sinistra sul ginocchio e mano destra sulla fronte. Invitare la Kundalini a salire al
centro della testa (Agnya): M A D R E TI PREGO, V I E N I NELLA M I A TESTA.
7. Mano sinistra sul ginocchio e mano destra sopra la testa. Iniziare un massaggio in senso
orario in corrispondenza dell'osso della fontanella (Sahasrara) ed affermare: M A D R E TI
PREGO, V I E N I NEL MIO SAHASRARA.
Appoggiando ambedue le mani sulle ginocchia e mantenendo l'attenzione sulla sommità del
capo, entrare in meditazione.
Per chiudere: alzarsi la Kundalini e darsi sette bandhan.
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ESERCIZIO 3
Ci diamo sette bandhan e ci alziamo la kundalini.
Questo esercizio consiste nel "SENTIRE" dentro di noi quell'AMORE verso la M A D R E
PRIMORDIALE, LA M A D R E K U N D A L I N I , LA M A D R E DIVINA, L'ENERGIA OMNIPER-
VADENTE DEL PARAMCHAITANIA? in corrispondenza dei nostri CHAKRAS. (Amore VA-
TSALA = Amore tra la Madre e il Figlio e tra il bambino e la propria Madre). Durante tutto
l'esercizio appoggiare le mani sulle ginocchia con i palmi rivolti verso l'alto.
4. Con l'attenzione nel centro del petto, nel Chakra del CUORE, SENTIRE come l'A-
MORE di questa nostra M A D R E ONNIPOTENTE genera in noi un senso di T O T A L E
SICUREZZA.
5. Con l'attenzione nel VISHUDHI Chakra nel centro della gola, SENTIRE LA DOLCEZZA
che questo AMORE genera in noi.
6. Con l'attenzione sull'AGNYA Chakra nel centro della testa, RICONOSCERE la MA-
GNANIMITÀ' PATERNA di questa D I V I N A ENERGIA.
7. Mantenendo l'attenzione sul SAHASRARA Chakra, sulla sommità del capo, IMMER-
GERSI nell'ONNIPERVADENTE OCEANO di GIOIA e A M O R E che è la vera natura
della nostra M A D R E DIVINA, DELLO SPIRITO, DEL PARAMCHAITANIA
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ALZARE LA K U N D A L I N I
C o m e alzare la p r o p r i a K u n d a l i n i . Questo movimento si compie all'inizio ed alla fine della
meditazione e tutte le volte che ne sentiamo il bisogno. Le mani agiscono contemporaneamente
con due movimenti combinati. La mano sinistra, aperta con il palmo rivolto verso il corpo
(ma leggermente inclinato verso l'alto) scorre verticalmente seguendo il percorso della colonna
vertebrale, dall'altezza dell'osso sacro fino ad arrivare al di sopra della testa. La mano destra,
contemporaneamente, ruota in senso orario intorno alla mano sinistra. Lo sguardo segue il
movimento della mano sinistra. Quando entrambe le mani sono sopra la testa, si avvolgono
l'una intorno all'altra, descrivendo un fiocco immaginario in aria. Si incrociano le mani che
poi discendono lungo il corpo seguendo ognuna il percorso del corrispondente canale laterale
(Ida e Pingala, sinistro e destro), in modo da scaricare i canali stessi. La terza volta i nodi da
chiudere sopra la testa sono tre.
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SCHEMA C H A K R A
ir,
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(s) aspetto di sinistra, (e) aspetto di centro, (d) aspetto di destra
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SHRI MATAJI NIRMALA DEVI
Shri M a t a j i Nasce il 21 marzo 1923 nello stato indiano del Maharastra. Sin dall'infan-
zia, è consapevole di possedere particolari poteri e subito mostrerà il desiderio di metterli a
disposizione dell'umanità
Quando è ancora una bambina, attraverso il padre, entra in contatto con Gandhi, passa
molto tempo accanto a lui nell'ashram, vi ritorna più volte nel corso degli anni e il Mahatma
riconosce in lei qualcosa di unico.
Diventa ben presto leader del movimento giovanile per l'indipendenza dell'India. Studia
medicina e psicologia presso il Christian Medicai College di Lahore.
Nel 1970 inizia la sua vera missione: risvegliare il potere spirituale degli esseri umani a
livello di massa Shri M a t a j i apre l'era del blossom time in India donando la Realizzazione del
Sé ad un piccolissimo gruppo di persone.
Nel 1973 va a vivere a Londra, suo marito, il sig. C. P. Shrivastava è eletto Segretario
Generale dell'Agenzia per gli Affari M a r i t t i m i dell'ONU. Ma pur vivendo appieno la sua v i t a
di moglie di un diplomatico e di madre di due figlie, Shri M a t a j i dedica t u t t a se stessa alla
diffusione della pratica di Sahaja Yoga e della Realizzazione del Sé.
Viaggia ininterrottamente nei cinque continenti per portare il suo messaggio di gioia e donare
la Realizzazione a coloro che la desiderano, senza alcun fine di lucro. "La Realizzazione è un
vostro diritto naturale come esseri umani".
Un numero straordinario di persone senza distinzione di razza, religione, età, condizione so-
ciale ha conosciuto il valore dei Suoi insegnamenti aprendo centri Sahaja Yoga in oltre ottantasei
paesi.
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LA REALIZZAZIONE DEL SE'
C h e cosa è la Realizzazione del Sé? Con il termine Realizzazione del Sé la psicologia
moderna indica la condizione di piena realizzazione delle proprie capacità e inclinazioni che da
sempre costituisce il sogno di ogni essere umano e la spinta più autentica alla sua evoluzione.
L'aspirazione alla Realizzazione del Sé diventa infatti insopprimibile, una volta che sono
stati soddisfatti i cosidetti bisogni primari, cibo, casa, sicurezze economica ed affettiva.
Il Sé o Spirito è il riflesso del Divino in ciascun essere umano. La Realizzazione del Sé è
dunque il riconoscimento del proprio Spirito, tale riconoscimento si realizza nel momento in cui
il nostro Spirito individuale (Atma) si ricongiunge con lo Spirito Universale (Jivatma).
Questa unione è lo stato di yoga (yoga in sanscrito significa unione) descritto nei Veda,
è l'Armonia Universale che Budda chiama "Samadhi", lo Zen "Satori' e la Bibbia "Regno di
Dio".
P e r c h è la Realizzazione del Sé? Nel passato questa esperienza era accessibile soltanto a
pochi individui che attraverso una lunga serie di penitenze e restrizioni avessero raggiunto un
alto livello di evoluzione spirituale.
Oggi esiste un maestro, Shri M a t a j i Ninnala Devi, che possedendo il calibro spirituale per
effettuare, a livello di massa, quel risveglio cui i ricercatori hanno da sempre aspirato, ha dato
inizio, sin dal 1970, al sottile processo evolutivo denominato Sahaja Yoga.
Shri M a t a j i , ha votato t u t t a la sua v i t a alla diffusione della Realizzazione del Sé e a donare
Sahaja Yoga ad una società tormentata che è alla disperata ricerca di un reale cambiamento.
Shri M a t a j i ritiene infatti che l'umanità sia finalmente entrata in una nuova era the blossom
time, il tempo della fioritura in cui la Realizzazione del Sé può finalmente essere raggiunta da
t u t t i attraverso un'esperienza spirituale di massa ottenuta grazie al metodo di Sahaja Yoga.
In sanscrito Sahaja significa spontaneo da saha con e ja nato. Sahaja Yoga è dunque "unione
spontanea"
E' uno strumento di conoscenza che, mediante la meditazione e l'impiego di semplici tecni-
che, conduce alla scoperta delle dimensioni più profonde della consapevolezza umana attraverso
il risveglio di un'energia sottile detta Kundalini: In Sahaja Yoga il risveglio della kundalini si
ottiene senza sforzo e senza rischio
Come il germogliare di un seme, esso è un processo spontaneo e naturale; un processo di cre-
scita della consapevolezza di noi stessi ed anche della consapevolezza collettiva che ci permette
di percepire sia il nostro sistema sottile che quello degli altri e correggerne gli squilibri. L'aspet-
to collettivo della psiche umana, intuito da Jung, diventa così per la prima volta direttamente
accessibile.
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I chakra, (in sanscrito - ruota) sono centri d'energia dislocati lungo i canali, regolano le
nostre diverse funzioni fisiche, psichiche e spirituali e costituiscono i fili invisibili che tessono la
trama del nostro essere.
II primo chakra, Mooladhara si immagina situato al disotto dell'osso sacro, corrisponde
fisicamente al plesso pelvico e controlla gli organi genitali ed escretori. Le sue qualità spirituali
sono l'innocenza, la purezza, la saggezza, la spontaneità.
Il secondo chakra, Svadisthan, corrisponde al plesso aortico e controlla i reni, parte del
pancreas, del fegato e della milza. Le sue qualità sottili sono la creatività, il senso estetico, la
pura conoscenza.
Il terzo chakra, Nabhi o Manipur, corrisponde al plesso celiaco o solare e controlla le ghian-
dole surrenali, lo stomaco, la rimanente parte del pancreas, del fegato e della milza. Esso ci dà
un senso di completo benessere, tranquillità, equilibrio.
II quarto chakra, Anahat o chakra del cuore, corrisponde al plesso cardiaco e controlla cuore,
pericardio, polmoni e pleure. E' la sede del nostro vero Sé, e dispensa l'amore, la compassione,
la fiducia in se stessi e il senso di responsabilità
Il quinto chakra Vishuddhi, corrisponde al plesso cervicale e controlla le varie parti del volto,
l'epidermide, le corde vocali e le mani. E' il chakra della diplomazia, del giusto distacco, della
correttezza nei rapporti sociali e della capacità di comunicazione. L'energia da esso sprigionata
ha il potere di rimuovere t u t t i i sensi di colpa e i rimorsi inutili, la collera e l'aggressività e ci
rende capaci di percepire che nella nostra unicità siamo parte di un Tutto.
Il sesto chakra, Agnya, corrisponde all'area del chiasma ottico e controlla l'ipofisi, l'epifisi,
l'ipotalamo, la retina e la corteccia cerebrale. E' il chakra dell'umiltà e del perdono, qualità
che rendendoci realmente liberi dall'ira e dal risentimento ci permettono di scoprire la nobiltà
e la generosità del nostro Spirito.
Il settimo chakra, Sahasrara, corrisponde all'area limbica e ne controlla il funzionamento. E'
il centro che integra le qualità sottili di t u t t i gli altri chakra. Quando la Kundalini lo illumina
entriamo realmente in un nuovo campo di percezione: la "percezione vibratoria" che ci collega
alla dimensione sottile ed assoluta della realtà.
Ciascun chakra inoltre corrisponde ad una parte della mano. Una volta raggiunto lo stato
di yoga le mani diventano sensibili alla condizione energetica dei singoli chakra e con un po' di
pratica è possibile decodificare i segnali da essi provenienti
La Kundalini (dal sanscrito Kundal, spirale) è un'Energia Spirituale dormiente; si immagina
avvolta a spirale dentro l'osso triangolare (Mooladhar), che i Greci definirono "sacro' in base
alle loro conoscenze sulla natura divina di questa energia
Essa è il riflesso in ciascuno di noi dell'Energia Primordiale, che ha dato v i t a a tutte le forme
viventi sulla terra.
Presente in tutte le religioni, la Kundalini assume diverse denominazioni nelle varie tradi-
zioni: A d i Shakti per gli Induisti, Rouh per i Musulmani, Spirito Santo per i Cristiani, Energia
Cosmica per gli scienziati.
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Q u a l i gli effetti della Realizzazione del Sé? Questa esperienza, una volta stabilizzata
mediante la meditazione regolare e l'uso di tecniche specifiche, determina progressivamente una
reale trasformazione: i soggetti iperemotivi, facilmente condizionabili tendenti agli stati depres-
sivi, così come quelli iperattivi, dominanti e aggressivi, t u t t i possono trovare un loro equilibrio
interiore, sviluppare una maggiore serenità nelle relazioni interpersonali investire nuove energie
nelle attività professionali, creare le condizioni più idonee all'attuazione del "proprio" progetto
di vita, diventare ciascuno maestro di sé stesso...
I risultati ottenuti finora con il risveglio della Kundalini attraverso Sahaja Yoga sono
sorprendenti ed hanno attirato l'attenzione di medici e scienziati di ogni parte del mondo.
In diversi Paesi sono stati già effettuati studi controllati per verificare gli effetti della medi-
tazione Sahaja soprattutto nel trattamento di malattie psicosomatiche e t u t t i hanno dimostrato
il significativo apporto di Sahaja Yoga sia nella prevenzione che nella terapia di varie patologie.
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Qualità dei Chakra e
dei Canali
Correzione del lato Destro Canale Centralo
Come riconoscere Tenere il cuore aperto. Awere un cuore
Se il lato Dx è pesante o caldo ... o il lato sx è intorpidito „. o se ci grande. Auto interrogazione ed essere
sono più vibrazioni sul lato sx e nessuna sul lato dx ... consapevoli di se. Equilibrio t r a Dx ed
allora significa che siete di "Lato Destro" Sx.
Caratteristiche Riconoscere di essere di passaggio e
dimenticare il concetto di "mio"
Una persona intellettuale o rivolta al futuro ... una persona
ambiziosa, che vuole essere indipendente ... che è
iperattiva ... che ha un'opinione a proposito di t u t t o ... e
che la forza negli altri ... che è aggressiva e dominante,
critica verso gli altri ... temperamento caldo e litigioso ... di
linguaggio tagliente ... auto assertivo e sicuro di sé. Chi si
abbandona troppo alla vita materiale
Come correggere
Alzare il canale Sx e portarlo nel canale Dx. Continuare a lavorarlo
con le proprie mani.
Quando siamo in azione, staccarsi e restare testimoni di se stessi
(Ripetere "Io non faccio nulla")
Cercare di ubbidire alle persone di lato sinistro, non cercare di
dominarle
Evitare le discussioni e le pianificazioni
Non stare troppo al sole o alla luce, sedersi al chiaro di luna e
leggere poesie Per contrastare le
Cercare di essere un po' più emotivi e cantare canti devozionali
negatività
Far passare il tempo, senza far nulla
Fare pediluvio serale (10 min), t u t t i i
Sedersi su madre t e r r a , poggiare la mano dx sulle gambe con il giorni. Utilizzare acqua calda o fredda a
palmo verso l'alto e la mano sx in alto verso l'etere
seconda ke si senta il canale Sx o Dx
Usare acqua fredda, anche ghiaccio x raffreddare e pulire i chakra pesante
dx. Posizionare ghiaccio specialmente sul fegato
Fare gargarismi con acqua e sale vibrati
Stare a contatto con acqua e t e r r a (meglio al mare) chiedendo che
i propri problemi siano assorbiti Usare spesso l'acqua. Lavarsi spesso le
mani, sopratt. prima di meditare
Preferire cibi vegetariani ... più carboidrati meno proteine ....
Meno carne ... al limite pollo. Non mangiare pesce S f r u t t a r e le meditazioni collettive
In estate preferire cibi rinfrescanti come infusi di petali di rosa e Utilizzare spesso gli elementi in generale
cardamomo, usare zucchero bianco ed alcuni prodotti della t e r r a come
Fare le cose in silenzio smettere di parlare parlare solo con limoni e peperoncini
parole dolci
Far sentire gli altri a proprio agio ... Curarsi dei bisogni altrui ...
Smettere di dire "Io ...", "A me piace ...", ma chiedere questo agli
altri
Osservare e rispettare le regole e le morali di ogni posto e
situazione
Correzione del lato Sinistro
Come riconoscere
Se il lato Sx è pesante o caldo ... o il lato dx è intorpidito ... o se ci
sono più vibrazioni sul lato sx e nessuna sul lato sx
allora significa che siete di "Lato Sinistro"
Caratteristiche
Una persona che s o f f r e di condizionamenti esterni. Si sente
depressa, letargica o pigra o non pronta impaurita da
ogni cosa ... disturba gli altri con un sacco di problemi
(psicosomatici)... è docile e sopporta un sacco di cose
dagli altri ... piange e frigna, ed è sempre all'estremo dei
perdenti ... ha organi letargici ... ha attaccamenti ed è
posseduta da qlke negatività
Come correggere
Per correggerlo bisogna prima spostarsi verso il destro e dal
destro andare verso il centro
Alzare il Dx sul Sx 7 volte, con la mano Dx
Pianifica ciò ke vuoi fare e datti da fare ... come testimone
distaccato
Prova a comandare persone di lato Dx, ma senza dominarle
Usa la luce, il fuoco o il Sole ... usa una candela vicino alla nuca
Osservare la foto di Shri Mataji attraverso la fiamma
Bandhan. Bija Kshara: <HAM> - Affermazione: "Io Sono".
Scrivi il tuo nome su un foglietto e brucialo
Usare sale vibrato
Portare mano Dx verso t e r r a , scaricando il canale Sx
Tenere gli occhi puntati verso madre t e r r a
Attenzione ai gruppi di persone di lato Sx
Non posticipare gli esercizi "a dopo" o "a domani"
Mangiare + proteine, + carne, diminuire i carboidrati
Mano sul Vishuddi Sx ed affermare: "Io non sono colpevole"
Affermare: "Io sono una parte del t u t t o
Guardare in faccia ai propri errori. Dimenticare il passato e
chiedere perdono x t u t t o e t u t t i
Proseguire x la propria strada e dire cose dolci agli altri
Mantenere relazioni sorella/fratello con donne/uomini pure
TERRA - indicata x canale sx e 1 °, 2°, 3° chakra
Scarico/Pulizia del canale sinistro
1) Appoggiare la mano sinistra sullo ginocchia con il palmo verso l'alto e
appoggiare il palmo della mano destra sulla terra. Le impurità in questo modo
si scaricano sulla terra.
2) Prendere con la mano dx un pugno di sale (vibrato) e seguire tutto il
percorso del lato sinistro. All'altezza degli occhi (dove i canali si incrociano)
andare verso la tempia destra e girare dietro fino alla nuca, quindi fare lo
stesso percorso in senso inverso.
Pulizia del Mooladhara
Vi è un rapporto speciale tra questo chakra e la Madre Terra. Semplicemente
sedendosi, sdraiandosi o camminando sulla terra si ricevono molti benefici.
Pulizia chakra - Utilizzo del sale
1) Prendere con la mano dx un pugno di sale (vibrato) ed utilizzarlo x dare
bandhan ai chakra durante la meditazione. Indicato x i primi 3 chakra, ma si
può utilizzare anche sugli altri.
2) Si può utilizzare il sale per darsi i bandhan all'inizio ed alla fine della
• :_meditazione. doDO essersi alzati la Kundalini _ _ _ _ ^ ^ _ _ _ _ _ _ _ _ _
ACQUA - indicata x canale dx e 1 °, 2°, 3° chakra
Indicato x tutti i chakra e canali
Pediluvio. Immergete i piedi in una bacinella di acqua salata per 1 0 - 1 5 minuti,
cercando di rimanere in consapevolezza senza pensieri. È bene avere vicino
una brocchetta e un asciugamano per sciacquare e asciugare i piedi alla fine.
L'acqua della bacinella dovrebbe essere tiepida ma può essere più calda se il
lato sinistro è più pesante, o più fredda se è pesante il lato destro.
Utilizzo di acqua ghiacciata (eventualmente mista a sale)
Ghiaccio sul fegato. Il fegato è la sede dell'attenzione. Se è caldo si fatica a
mantenere la consapevolezza senza pensieri: applicare del ghiaccio misto sale
(messo in una busta di plastica e avvolto in un panno) sul fegato x 10-15 min.
Mai durante la digestione
Ghiaccio sull'eoo. Un'eccessiva attività del lato destro, come ad esempio il
pensare troppo, causa l'aumento dell'ego ed ostacola la strada della Kundalini
verso il Cahasrara. Utilizzare lo stesso procedimento descritto sopra per il
focato: appoggiare il ghiaccio nella parte sinistra della testa x 10-15 min.
ARIA - indicata x canale dx e 4°, 5°, 6° chakra
Scarico del canale destro :
Lasciamo la mano destra aperta sul ginocchio in posizione ricettiva e
pieghiamo il braccio sinistro verso l'alto, con il palmo rivolto indietro verso o
oltre la spalla sinistra (la mano sx funge da camino di scarico del calore).
Utilizzo migliore del prana (energia biologica) contenuto nell'aria :
1) Espirare senza sforzo ma profondamente, restare qualche momento a
polmoni vuoti. Inspirare, restando poi qualche momento a polmoni pieni.
Espirare di nuovo ripetendo più volte il ciclo. Quand'è possibile l'attenzione va
al Sahasrara.
2) Respirazione alternata, utilizzando cioè una sola narice per volta. Le dita
della mano destra chiudono alternativamente la narice che non sta lavorando:
il pollice esercita una leggera pressione sull'esterno della narice destra,
l'indice su quello della narice sinistra. Si inizia chiudendo la narice destra ed
espirando dalla sinistra. Si chiude la sinistra e si inspira dalla destra; ancora
dalla destra si espira. Si chiude poi la destra e si inspira dalla sinistra; si espira
dalla sinistra. Ripetere più volte il ciclo. Quand'è possibile l'attenzione va al
Sahasrara.
Equilibrare fra loro il canale destro e sinistro. Le braccia e le mani sono l'espressione
fisica dei canali sottili. Sollevando un pochino le braccia dalle ginocchia e soppesandole, pos-
siamo constatare, a seconda dello stato in cui siamo, diversi 'casi' vibratori, qui sotto elencati
insieme con la tecnica più appropriata per riportare equilibrio.
• Tutte e due le mani sono 'silenziose' (o calde, o pesanti). In questo caso, se si sta seduti a
gambe incrociate o nella posizione del loto, si poggiano le mani per terra facendo aderire
bene i palmi al pavimento; se si è seduti su una sedia, si distendono le braccia in basso, con
le dita aperte (ma non tese, per non produrre sforzo) verso il pavimento. In t u t t i e due i
casi chiediamo dentro di noi a Madre Terra di assorbire quel che ostacola lo scorrimento
delle vibrazioni.
• Una mano è 'silenziosa', l'altra calda. In questo caso si può 'scaricare' prima un canale e
poi l'altro, e lo si può fare in due modi.
1. si porta la mano destra all'altezza di una tempia (la tempia sinistra nel caso del canale
destro, la destra per il canale sinistro poiché, come si vede nel diagramma, proprio
all'altezza della fronte i canali si incrociano) e si fanno scorrere le dita vicinissime al
corpo (senza però toccarlo) verso il basso, lungo il percorso del canale che vogliamo
lavorare. Di preferenza si agisce sempre con la mano destra.
2. se vogliamo lavorare il canale sinistro, lasciamo la mano sinistra aperta sul ginocchio
in posizione ricettiva, e portiamo il palmo della mano destra a toccare terra (o disten-
diamo il braccio verso terra, se siamo seduti su una sedia); se vogliamo lavorare il canale destro,
5
lasciamo la mano destra aperta sul ginocchio in posizione ricettiva e pieghiamo il
braccio sinistro verso l'alto, con il palmo rivolto indietro verso o oltre la spalla
sinistra.
• Una mano è 'silenziosa' o calda,.l'altra fresca. Si può 'scaricare' il canale che presenta
problemi con le due tecniche precedenti;
oppure: immettervi l'energia del canale fresco (ovvero, come anche si dice, alzare il canale
fresco e abbassare quello caldo o silenzioso). Si lascia la mano che presenta problemi aperta
sul ginocchio, le dita dell'altra mano scorrono, dal basso verso l'alto, lungo il percorso
del canale fresco, e all'altezza della fronte (o passando sopra la testa) scendono lungo il
canale caldo o silenzioso.
• Tutte e due le mani sono fresche. Questa, che è la condizione ottimale, indica che non
siamo assorbiti da emozioni né da ricordi, e che le preoccupazioni per il futuro non preval-
gono sulla giusta sicurezza che ogni problema sarà risolto, poiché 'siamo lo spirito'. Non
resta che fare ancor più 'amicizia' col silenzio del presente, per quanto nuova o strana
possa sembrare a t r a t t i questa condizione, e abbandonarsi al senso di pace e di gioia che
lo accompagnano. È la percezione del divino dentro di noi, al di là dei pensieri.
Questo stato può, specialmente all'inizio, non durare a lungo. Spesso è sufficiente provare
dolcemente a riportare l'attenzione al Sahasrara perché la percezione del benessere e della gioia
ritornino. Oppure si può provare ad eseguire una delle tecniche di cui sopra, o altre che verranno
via via illustrate negli incontri successivi.
In ogni caso è bene, durante l'esecuzione di una tecnica, controllarne ogni tanto i risultati (tra
questi anche i mutamenti del nostro stato d'animo), ed eventualmente riprendere la meditazione
in posizione normale, con riportando l'attenzione al Sahasrara.
6
GLI ELEMENTI
Tutte le religioni, fin dai tempi più antichi, hanno detto che l'uomo e la domia
devono pulirsi la mente attraverso a t t i religiosi, vivendo una v i t a retta.
Shri M a t a j i , Oltre l'Era Moderna, cap.6
• aria ed acqua sono particolarmente indicati per pulire il lato destro (pingala nadi);
• fuoco e terra sono particolarmente indicati per pulire il lato sinistro (ida nadi);
• terra ed acqua sono particolarmente indicati per i primi chakra (mooladhara, swadisthana,
nabi e void);
• fuoco ed aria sono particolarmente indicati per i restanti chakra (cuore, vishuddi e agnya).
Qui di seguito sono illustrate alcune tecniche di base che usano le qualità proprie degli elementi
per la pulizia dei chakra. Altre saranno introdotte in seguito. Lo scopo di questi 'esercizi'
è quello di ridare vigore o di far finalmente affiorare le qualità implicite nei nostri canali e
centri sottili (vedi dispensa precedente). Alcune sono molto antiche, ma acquistano nuova e
maggiore efficacia dopo la realizzazione. Nessuna tecnica vale di per sé, esse sono espressione
sintetica di Amore e Conoscenza e verso quello stato in cui Amore e Conoscenza sono una
cosa sola possono condurci. Ogni esercizio può essere ripetuto quante volte si vuole, a proprio
piacere, approfondendo via via nel corso dei giorni le varie fasi ma sempre senza forzare: non
stiamo nel mezzo di una prestazione sportiva, e nessuno ci corre dietro. Ci stiamo unendo
(yoga, ormai lo sappiamo, vuol dire unione) con il Divino dentro e fuori di noi. Lasciamoci
andare, diventiamo solo osservatori e testimoni di noi stessi. Stiamo scoprendo la bellezza e le
straordinarie potenzialità della Natura che siamo e di cui siamo espressione, e questo produce
un senso di gioia profonda e serena simile a quella che si prova ammirando un capolavoro
artistico. Anche durante le prime fasi di apprendimento, in cui necessariamente l'attenzione
va agli organi e ai singoli centri interessati, cerchiamo via via, dolcemente, di eseguire queste
tecniche portando l'attenzione al Sahasrara, il Loto dai mille Petali, il chakra dell'integrazione
di t u t t i i chakra, ora irrorato dall'amore puro della nostra kundalini risvegliata. Dopo un
po', prima di stancarsi, sospendere l'esercizio e goderne i
benefici restando con l'attenzione al Sahasrara:
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L'ACQUA
Pediluvio. Immergete i piedi in una bacinella di acqua salata per 1 0 - 1 5 minuti, cercando
di rimanere in consapevolezza senza pensieri. È bene avere vicino una brocchetta e un asciu-
gamano per sciacquare e asciugare i piedi alla fine. L'acqua della bacinella dovrebbe essere
tiepida ma può essere più calda se il lato sinistro è più pesante, o più fredda se è pesante il
lato destro. Immergere i piedi nel mare o nei fiumi produce lo stesso effetto ed è anzi uno
dei più efficaci metodi di pulizia. Fare questo esercizio regolarmente (magari ogni sera) porta
grandi giovamenti, che saranno tanto più chiaramente valutati e apprezzati quando più si sarà
acquisita sensibilità rispetto alla percezione dello stato dei chakra. D'altra parte sono proprio
queste 'pulizie' che, migliorando lo stato dei chakra ne consentono una migliore percezione:
cominciamo a rimpiazzare i 'circoli viziosi' che hanno angustiato e angustiano le nostre vite con
dei 'circoli virtuosi' sostenuti da una parte da grandi ideali e grandi aspirazioni alla trasforma-
zione personale e sociale, e dall'altra dall'umiltà, che ci consente di non restare mentali, ma di
eseguire effettivamente e con la costanza dovuta le tecniche necessarie.
Ghiaccio sul fegato. Il fegato a livello sottile é la sede della nostra attenzione, per cui
se il fegato non é completamente a posto ed é un po' caldo, può essere difficile rimanere in
consapevolezza senza pensieri. Un metodo molto efficace è quello di applicare del ghiaccio
misto a sale (messo in una busta di plastica e avvolto in un panno) sul fegato per 10 -15 minuti.
Mai durante la digestione.
Ghiaccio sull'ego. Un'eccessiva attività del lato destro, come ad esempio il pensare troppo,
causa l'aumento dell'ego ed ostacola la strada della Kundalini verso il Sahasrara. In questo
caso usando lo stesso procedimento descritto sopra per il fegato, possiamo poggiare il ghiaccio
nella parte sinistra della testa.
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L'ARIA
L ' A r i a La respirazione. Il pranayama è la scienza, ed anzi l'arte, antichissima della respi-
razione. È fondato sulla possibilità di utilizzare meglio il prana (energia biologica) contenuto
nell'aria, e sulla relazione t r a il ritmo del respiro e le onde cerebrali, ovvero lo stato del cervello,
il nostro stato d'animo (espressione semplice che indica fenomeni molto ricchi e complessi).
Ognuno può facilmente rendersi conto dell'effetto che il nostro 'stato d'animo' ha sulla respira-
zione: chi ha paura ha il fiato corto, quando la paura passa tiriamo un bel respiro di sollievo.
Con la disciplina della respirazione è possibile, invertendo il processo di causa-effetto, influire
liberamente e volontariamente sulla nostra condizione fisica, psicologica e sottile. Il pranayama
venne infatti elaborato, perfezionato e usato dagli antichi maestri per favorire il risveglio della
kundalini nel sistema sottile dei loro discepoli.
Grazie alla amorevole rivoluzione operata da shri M a t a j i all'inizio degli anni '70, la prima
cosa che viene donata al ricercatore che si accosta a Sahaja Yoga è proprio l'ascesa della
kundalini, restando poi affidato alla sua umiltà, alla sua libertà, alla sua responsabilità, ed
anche alla sua capacità di coordinarsi con altri, il lavoro di stabilizzazione dello straordinario
processo avvenuto spontaneamente, cioè senza alcuno sforzo. Un Sahaja Yogi non ha più e non
ha affatto bisogno delle complesse discipline dell'Hata Yoga e del Pranayama perché si verifichi
nel suo sistema sottile il fenomeno che più ci interessa, quello della Realizzazione del Sé.
Un Sahaja Yogi non ha più a che fare con solo il prana (energia biologica, come già accennato
e molto poco 'sottile') ma finalmente con il pranava, cioè l'energia illuminata.
Tra l'altro sarà già capitato, a chi si è avvicinato o addirittura è qualche volta entrato nello
stato di consapevolezza senza pensieri (il più importante nell'attuale fase dell'evoluzione della
nostra specie) di osservare come il respiro cambi, diventando spontaneamente più rado e lento
(il bisogno biologico di respiro è ridotto al minimo indispensabile, la consapevolezza è massima).
Alcune semplici tecniche di 'governo del respiro' possono comunque essere u t i l i , quando ce
ne sia bisogno, per stabilizzare lo stato meditativo e t u t t o il processo. Ne consigliamo qui
alcune. Va ricordato che tanto le espirazioni che le inspirazioni avvengono dal naso: la bocca è
chiusa, le labbra distese, le mascelle rilasciate.
Esercizi
2. Respirazione alternata, utilizzando cioè una sola narice per volta. Le dita della mano
destra chiudono alternativamente la narice che non sta lavorando: il pollice esercita una
leggera pressione sull'esterno della narice destra, l'indice su quello della narice sinistra.
Si inizia chiudendo la narice destra ed espirando dalla sinistra. Si chiude la sinistra e si
inspira dalla destra; ancora dalla destra si espira. Si chiude poi la destra e si inspira dalla
sinistra; si espira dalla sinistra. Ripetere più volte il ciclo. Quand'è possibile l'attenzione
va al Sahasrara.
3. Una volta raggiunta una certa destrezza, è possibile combinare i due esercizi, restando
cioè a polmoni vuoti o pieni anche quando si respira ora con una narice, ora con l'altra.
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IL FUOCO
P u l i z i a del lato sinistro. Come già sappiamo, il lato sinistro - o canale femminile -quando
si blocca o non funziona come dovrebbe, invece di darci il senso della pienezza del nostro essere
e il desiderio per ulteriori rinnovamenti e trasformazioni, tende ad essere freddo, umido, oscuro,
a darci depressione; il passato ci chiama e attira la nostra attenzione, diventiamo nostalgici e
letargici, ci sentiamo costantemente insicuri, il nostro superego (il pallone blu dell'omino) cresce
e siamo facilmente manipolabili dall'esterno. Il fuoco è l'elemento che, per contrasto, aiuta a
ristabilire l'efficienza di questo canale.
esercizi
1. Sedere con le mani appoggiate sulle ginocchia ed i palmi verso l'alto. Mettere una candela
accesa di fronte alla mano sinistra. Un'altra candela accesa può essere piazzata dietro la
schiena al livello dello swadisthan sinistro. Questo esercizio é particolarmente utile se vi
sono impurità nel mooladhara e nello swadisthana sinistro. Si può anche sedere per terra
con una candela accesa davanti la mano sinistra mentre il palmo della destra scarica per
terra.
2. Seguire con la fiamma di una candela t u t t o il percorso del canale sinistro (vedi l'omino).
All'altezza degli occhi (dove i canali si incrociano) andare verso la tempia destra e girare
dietro fino alla nuca, quindi fare lo stesso percorso in senso inverso.
È bene, per fare questo esercizio, usare una candela molto corta, appena qualche centimetro,
poiché è più facilmente manovrabile.
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LA TERRA
Sapete qua! è l'essenza della terra, anzi, di Madre Terra? È la fragranza.
Shri M a t a j i
Pulizia del lato sinistro. Appoggiare la mano sinistra sulle ginocchia con il palmo verso
l'alto e appoggiare il palmo della mano destra sulla terra. Le impurità in questo modo si
scaricano sulla terra.
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SAHAJA YOGA
VII Dispensa
MOOLADHARA CHAKRA
Corrispondenze
Numero : quattro;
Pianeta : Marte;
Giorno : martedì;
Pietra : corallo;
Colore : rosso arancio;
Elemento : Terra;
Corrispondenza sulla mano : alla base del
palmo;
Corrispondenza sul corpo : alla base della
colonna vertebrale, tra gli ischi (ossa
dell'assise, nella parte bassa dell'osso
iliaco che forma il bacino);
Nazione : Australia;
Qualità : saggezza, purezza, innocenza,
spontaneità, gioia, eterna fanciullezza,
potere di discernimento;
Simboli : la svastica; il suono primordiale,
OM;
Aspetto del Divino : Shri Ganesha.
Shri Ganesha
Coscienza totale, potere d'essere testimoni; conoscenza piena delle Scritture e della
Verità:
• umiltà verso Dio;
• saggezza;
• conoscenza.
Manifestazione vivente del Dharma; ricerca del nettare dell'esistenza in quanto
strumento del Divino:
• coraggio fondato sulla sicurezza;
• coscienza della consapevolezza collettiva;
• potere del Dharma.
■ 4 / VII 3 Dispensa
Come procedere? La sera, al rientro dal lavoro o prima di andare a letto, ci si può
sedere di fronte alla foto di Shri Mataji davanti alla quale accenderemo una candela. Si
immergono i piedi in una bacinella colma d'acqua e sale (il sale rappresenta l'elemento
Terra). Si adopera acqua calda se siamo raffreddati o se ci si sente stanchi o "rammolliti",
acqua fredda se siamo eccitati o se il nostro mentale funziona senza tregua. Acqua tiepida
negli altri casi. Fare il bandhan, alzarsi la Kundalini e meditare per un quarto d'ora circa.
Sciacquare i piedi con acqua pulita, asciugarli e gettare l'acqua dei pediluvio nel WC e
sciacquare la bacinella (che dovrebbe essere adoperata solo per il pediluvio).
■ 6 / v n a Dispensa
(In altre occasioni Shri Mataji ha spiegato che la relazione coniugale stessa giuoca il
ruolo di protettrice dell'innocenza).
Shri Ganesha ed il discernimento: Sahasrara Puia - Mesniere en Brav. Francia. 5
maggio 1984
L'altra qualità di Shri Ganesha, che si diffonde orizzontalmente, è che voi sviluppate il
discernimento. Bisogna comprendere: la differenza che esiste tra il discernimento ed il potere
del discernimento. Il potere significa "che agisce". Ovunque voi siate, senza che dobbiate
prendere la parola, il potere del discernimento agisce.
Per esempio prendete un treno e si verifica un incidente... Nessuno perderà la vita
(perché il potere di discernimento avrà preservato la vita dei viaggiatori). Stabilizzate il vostro
discernimento, che è la potenza stessa, che agisce da sola. Non siete voi che lo fate agire,
ma ne diventate il veicolo, diventate il bel veicolo del discernimento.
Shri Ganesha ed il discernimento: Sahasrara Puia - Mesniere en Brav, Francia, 6
maggio 1984
Il discernimento non è razionale, è una qualità innata, non se ne dovrebbe parlare. Il
vostro miglior strumento è la vostra coscienza vibratoria, grazie alla quale potete sapere se le
cose sono conformi o no alla verità. Nella vostra qualità di Sahaja Yogi sappiate che, nel
crescere, saprete immediatamente ciò che è buono e ciò che non lo è: raggiungerete uno
stadio in cui sarete semplicemente dotati di discernimento.
Per riuscirvi dovete però diventare maestri delle vostre reazioni, essere stabili in ogni
circostanza. Osservate, per esempio una situazione e entrate, per un istante, in
consapevolezza senza pensieri ed otterrete cosi il potere del discernimento. È un potere, non
una cosa su cui si può discutere e sulla quale si può argomentare. Occorre dunque sviluppare
questo stato, ed il miglior modo per riuscirvi è che in ogni situazione, in ogni avvenimento da
affrontare, si entra subito in consapevolezza senza pensieri, vale a dire si entra nel Regno di
Dio, e solo dopo si può reagire. Le vostre reazioni devono diventare molto stabili e sottili.
Risvegliare le qualità di Shri Ganesha nel Mooladhara chakra: Ganesha Puia - Tivoli,
Italia, 11 settembre 1983
Con l'attenzione al Mooladhara chakra, che è al di sotto dell'osso sacro, rivolgete la
mano destra verso la fotografia e la mano sinistra su Madre Terra, così facendo avete la
possibilità di curare la vostra mente e il vostro cervello che è pieno di confusione, che non ha
la possibilità di discriminare, che è complicato, che fa continuamente gli stessi sbagli, che non
è in grado di capire come curare le malattie, come la cecità. Ma rivolgendo la mano destra
verso la foto e la mano sinistra verso Terra potrete farlo come risultato di questa azione. Shri
Ganesha è l'essenza di tutta la manifestazione materiale. E' il potere di tutto ciò che è stato
creato, è l'essenza di tutto quello che è stato creato. Attraverso di Lui ogni cosa è stata
creata.
Risvegliare le gualità di Shri Ganesha nel Mooladhara chakra: Ganesha Puia - Perth,
Australia
Cose miracolose vi accadranno attraverso la vostra innocenza, tanto più innocenti siete
più sarete pacifici. Adesso molte persone dovrebbero provare a meditare assieme dicendo il
mantra di Shri Ganesha per cercare di stabilizzarlo.
Quelli che pensano molto devono cercare di ripetere "Non questo, non questo, non
questo, e quando vengono pensieri anche dal superego bisognerebbe dire "Non questo, non
questo, non questo" così voi comincerete a sviluppare quello stato nel quale "VOI SIETE" e
niente altro. Così l'innocenza gioca ma non è coinvolta, vede il gioco, ma vede solamente,
gioisce del gioco, solo gioisce.
■ 7 / VII 3 Dispensa
IL SUPPORTO DELLA RADICE DELL'UNIVERSO
30
Mooladhara Chakra
Nr. 1
A- Umiltà verso Dio
A- Armonia B- Saggezza
B- Equilibrio C- Conoscenza
C- Sensibilità all'innocenza
INTEGRAZIONE DELLE 3 ONDULAZIONI:
INTEGRAZIONE DELLE 3
Consapevolezza e conoscenza complete
ONDULAZIONI:
Identificazione con la gioia della
creazione
■ 8 V I I 3 Dispensa
STORIA DELLA CREAZIONE DI SHRI GANESHA
Due amici, Jaya e Vijaya, fecero osservare un giorno alla dea Parvati, che Shiva aveva sotto
i suoi ordini una scorta numerosa di servitori (i Gana), mentre lei non aveva nessuno addetto al
suo servizio. Un mattino, Shiva, sospingendo il sacro toro Nandin, guardiano degli appartamenti di
Parvati, sorprese la Dea al suo bagno. Lei non fece alcun rimprovero al suo sposo, ma si ricordò
ciò che gli avevano fatto notare Jaya e Vijaya. Così decise di creare un essere che le obbedisse
perfettamente. Forgiò quindi, con le desquamazioni del suo bagno un bambino, e gli donò la vita.
Egli era grande, bello e molto forte. Ella lo dotò di vestiti immacolati e lo benedì: "Tu sei
il mio beneamato figlio. Tu sei per me il più caro tra tutti", Il fanciullo s'inchinò di fronte alla
Madre dell'universo, dicendole: "Obbedirò a tutti i tuoi ordini, non hai che da parlare". Shri
Parvati gli chiese di installarsi come guardiano della porta dei suoi appartamenti. "Nessuno
deve entrare senza il mio permesso"; e la Dea consegnò a Ganesha un grande bastone, in
modo che potesse dissuadere qualsiasi specie di visitatore. Qualche istante più tardi, Shiva si
presentò nuovamente alla porta degli appartamenti della Dea, e Ganesha, non sapendo che
Shiva era lo sposo di Parvati, gli disse: "Senza il permesso di mia Madre che ora sta facendo
il bagno, nessuno può entrare". E come Shiva provò ad entrare, Ganesha lo colpì due volte
con il suo bastone. Shiva batté in ritirata, e chiese ai suoi servitori, i Gana, di andare a
domandare chi era l'intruso alla porta della propria dimora, I Gana minacciarono Ganesha il
quale amministrò loro una serie di colpi di bastone. Così tornarono a raccontare i fatti a Shiva
che si burlò di loro, definendoli vigliacchi.
Nel frattempo la Dea, sempre alle sue abluzioni, intese il rumore della disputa fuori della
sua casa. Tramite un'amica, fece dire a Ganesha di restare al suo posto e di continuare a
difendere fermamente l'entrata. Ganesha si rivolse allora ai Gana di Shiva: "Voi ed io
facciamo lo stesso mestiere. Voi siete i servitori di Shiva, ed io guardo la porta degli
appartamenti di mia Madre. Ho ricevuto degli ordini: nessuno deve passare". I Gana
ripeterono a Shiva le parole di Ganesha. Il bianco Dio rispose così: "Voi siete i miei uomini di
sostegno, voi mi siete tutti cari. Tuttavia se fossimo rigettati, la voce che Shiva è subordinato
alla sua sposa potrebbe espandersi. Bisogna dunque battersi affinché ciò che è scritto si
realizzi", I Gana tornarono ad affrontare Ganesha, che li ricevette nel modo seguente:
"Benvenuti ai valorosi Gana, che obbediscono agli ordini di Shiva! Di fronte a voi che siete
migliaia, io non sono che un semplice fanciullo; non ho mai combattuto in battaglia; la Dea
vedrà la forza di suo figlio e Shiva la forza dei suoi Gana".
■ 9 / VII a Dispensa
Così, i Gana, digrignando i denti, brontolando ed urlando si precipitarono su di lui.
Il sacro toro Nandin e l'asceta Ringin s'impadronirono delle gambe di Ganesha, ma questi si
buttò sulle mani ed essi dovettero lasciare la presa. Appoggiato alla porta della casa e
impadronitosi di un pesante randello d'acciaio, Ganesha batteva i Gana sulle braccia, le cosce, i
ginocchi, le spalle e sul petto.
A questo punto del combattimento, tutte le grandi Divinità si avvicinarono a Shiva e si misero
al suo servizio. Shiva fece chiamare Brahma da una parte, per confidargli che un bambino
guardava l'entrata della sua casa con un enorme bastone e gli impediva d'entrare.
"Parecchi dei miei servitori sono stati sconfitti; voi Brahma dovete provare a placare questo
bambino e ricondurlo alla ragione". Ma quando Brahma si avvicinò a Ganesha, quest'ultimo gli
strappò i baffi e la barba. Apprendendo ciò, Shiva divenne furioso. Radunò tutta una schiera e
comandò di uccidere Ganesha. Sul campo di battaglia essi lanciarono contro di lui tutte le loro
armi. Parvati, che si teneva al corrente del combattimento, creò due terribili Deità: Kali e Durga,
alle quali ordinò di assecondare Ganesha. La prima, aprendo la bocca grande come l'entrata di
una caverna montagnosa, inghiottiva i proiettili lanciati; mentre Durga, brillante come un baleno e
salita sulla sua tigre, annientava i Gana con la sua foresta di braccia. Mai si era inteso un tale
tumulto in tutto l'universo. Vedendo la disfatta dei suoi Gana, Shiva al colmo del furore si recò egli
stesso sul campo di battaglia. Tutte le Deità esultarono e lo seguirono. Sul posto Ganesha non si
lasciava impressionare e distribuiva colpi di bastone a tutte le grandi Deità, Vishnu compreso.
Shiva allora si rese conto che aveva a che fare con un essere fuori dal comune e confidò a
Vishnu, che solo con l'astuzia e con l'inganno ne sarebbero venuti a capo. Misero a punto un
piano d'attacco e Vishnu salì sul nibbio Garuda, lanciò il suo grande disco contro il bastone di
Ganesha, e lo spezzò. Il giovane fanciullo ne lanciò allora il manico contro il Dio blu, ma l'uccello
Garuda lo afferrò in pieno volo e Ganesha si trovò disarmato. Shiva si avvicinò allora alle sue
spalle e gli tranciò la testa con il suo tridente. La notizia della morte di Ganesha si sparse come un
soffio di polvere. La Dea Parvati apparì furiosa e disse: "Mio figlio è stato ucciso dall'insieme degli
Dei e dei Gana. lo li distruggerò e creerò un diluvio". Fece scaturire da ella stessa centinaia di
migliaia di Shakti e le lanciò contro le deità, che si riunirono per trovare al più presto una
soluzione. Vishnu e Brahma le resero visita: "O Madre, noi ti supplichiamo di ristabilire la pace". La
Dea allora avvertì tutte le grandi Deità: "Se mio figlio ritrova la vita, fermerò questa carneficina
spaventosa; altrimenti ciascuno di voi non conoscerà mai la pace". Essi portarono la decisione di
Parvati a Shiva che confidò loro: "La pace deve ritornare nei tre mondi. Andate in direzione nord,
ed il primo essere che incontrerete, tagliategli la testa e fissatela sul corpo del figlio di Parvati.
Non molto distante essi incontrarono un elefante, e come Shiva aveva ordinato essi gli
tagliarono la testa. In seguito misero sul corpo, del giovane fanciullo, la testa dell'elefante ucciso
da poco e poi recitarono dei mantra Vedici e versarono insieme dell'acqua consacrata sul corpo
del fanciullo, che si alzò con la stessa semplicità con cui ci si sveglia dal sonno. Con la sua testa
d'elefante, egli era estremamente grazioso e sorrideva a tutti coloro che erano là riuniti. Lo
presentarono alla Dea e lo incoronarono capo dei Gana di Shiva (Ganapati). La dea lo accarezzò
e lo coprì di baci: "Il tuo viso figlio mio, è dei colore del vermiglio; si dovrà dunque venerarti con
delle polveri di colore rosso. Coloro che ti offriranno dei fiori di Ketaka, della pasta di sandalo, dei
profumi, degli zuccherini, delle foglie di Botalo e faranno la circoambulazione della tua immagine,
che sarà venerata dovunque, questi, saranno liberati da tutti gli ostacoli che impediscono la loro
realizzazione". Ella gli rese omaggio, e la pace si ristabilì sulla terra. Shiva poggiò allora le sue
mani di loto sulla testa di Ganesha, e rivolgendosi agli altri Dei dichiarò: "Questo è il mio
beneamato figlio! In tutti i riti bisognerà venerarlo. Se non gli si rende omaggio in primo luogo,
nessuna preghiera potrà raggiungermi". Indi Shiva, Vishnu, Brahma, Parvati e tutti i Gana
adorarono Ganesha.
"Che il tuo nome sia sinonimo di buon augurio per coloro che avranno a disposizione il
racconto della tua storia; e che coloro che prima di mettersi in viaggio ascolteranno con cuore
puro, l'enunciato delle tue gesta, vedano i loro desideri esauditi dalla tua grazia".
O ■ 10 / VII 3 Dispensa
SAHAJA YOGA
V i l i Dispensa
SWADISTHAN CHAKRA
Corrispondenze
• Numero : sei;
• Pianeta : Mercurio;
• Pietra : topazio, ametista;
• Colore : giallo;
• Elemento : fuoco;
• Corrispondenza sulla mano : pollice;
• Qualità : creatività, pensiero astratto,
senso estetico;
• Simbolo : stella di Davide;
• Mantra :
- Shri Sarasvati Bramadheva (centro);
- Shri Ninnala Vidya (sinistro);
- Shri Nirmala Chitta (destro).
Shri Brama
■ 2 / V]]) a Dispensa
Fisicamente, dallo Swadisthan sinistro vengono tutte le malattie, mentre dal chakra
considerato nel suo insieme possono derivare cirrosi, epatite, problemi all'utero o alle ovaie,
problemi intestinali, leucemia, problemi renali.
■ 3 / VIJ)a Dispensa
* .
Con gli alimenti
Se lo Swadisthan destro, ovvero il fegato, è caldo, mangiare prevalentemente alimenti di
origine vegetale. In generale l'alcool, le droghe, troppe medicine e troppo caffè danneggiano
questo chakra.
■ 4 / V)]) a Dispensa
e «
Ritengo che il mondo medico non conosca le funzioni dello Swadisthan perché,
altrimenti, un gran numero di malattie potrebbero essere guarite.
Quando dunque pensate e fate molti progetti, il lavoro dello Swadisthan chakra aumenta,
a tal punto che incomincia a trascurare le altre funzioni che gli sono devolute. Fra queste, si
deve occupare del fegato, un organo estremamente importante dentro di noi. Grazie al fegato
il nostro sistema si può disintossicare.
Ogni specie di veleno è neutralizzata dal fegato e quando ciò avviene, questi veleni
vengono liberati sotto forma di calore. Se avete molti veleni, il corpo sviluppa una temperatura
elevata che espelle attraverso la pelle. E' un modo naturale del fegato di espellere tutti i
veleni del corpo.
Ciò non è possibile, peraltro, quando il fegato è ammalato: i veleni del corpo non
possono essere neutralizzati ed espulsi sotto forma di calore nel sangue. Il corpo non riesce a
sviluppare temperature elevate. La cirrosi epatica ed il cancro adottano lo stesso principio.
Quando si è colpiti dal cancro, il corpo non riesce a sviluppare una temperatura elevata
perché il calore del corpo non può essere eliminato. Perciò il cancro non può essere guarito in
chi ha un pessimo fegato. Questa è la ragione per cui il cancro del fegato viene scoperto solo
quando è ad uno stadio molto avanzato.
■ 5 / VII) a Dispensa
La nostra attività agisce in senso contrario all'intelligenza pura. E questo lo dobbiamo
capire bene: questa intelligenza pura non deve essere contaminata dalla nostra attività
mentale. Questa attività mentale può renderci persino orgogliosi, egoisti, impuri al punto che
potremmo avvelenarci e dire: "Che c'è di male in ciò?".
E' proprio come agire in senso contrario a Sarasvati. Se Sarasvati vive all'interno di noi
stessi, ci dà "Subuddhi", la saggezza ed è per questo motivo che per poter adorare Sarasvati
e Surya dobbiamo possedere una visione chiara di quello che dovremmo essere, di quello
che facciamo, in quale stato di impurità noi viviamo, verso che cosa si dirige il nostro Spirito.
Siamo qui, dopo tutto, per emanciparci e non solo per lusingare il nostro ego e vivere
nell'impurità in cui siamo immersi.
Questa luce, perciò, è stata collocata all'interno di noi e dobbiamo elevarci al di sopra
dell'impurità mentale che ci circonda.
A parte ciò, dovete evolvere e comprendere che c'è, dentro di noi, un qualcosa che si
chiama ego. Questo ego è falso, completamente falso. Voi non fate nulla. In realtà quando
muovete gli occhi a destra e sinistra, quando la vostra attenzione salta di qua e poi di là, è il
vostro ego che cerca di dominarvi.
In realtà, il vostro ego è un falso assoluto, perché esiste un solo EGO, che è DIO
ONNIPOTENTE. MAHATAHAMKARA.
i 6 / V)J1a Dispensa
SAHAJA YOGA
IX Dispensa
NABHI CHAKRA
Corrispondenze
Numero : dieci;
Pianeta : Giove;
Giorno : giovedì;
Pietra : smeraldo;
Colore : verde;
Elemento : acqua;
Corrispondenza sulla mano : dito medio;
Continente : Europa;
Qualità :
- ricerca del Sé; principio dell'equilibrio;
crescita fisiologica e spirituale (centro);
- benessere a livello collettivo, capacità
di approfondire, di diventare esperti in
qualche campo della conoscenza;
fermezza nell'attenzione; capacità di
portare bene a termine ciò che si fa
(destro);
- pace e benessere interiore;
auspichevolezza, benessre fisico e
materiale (sinistro);
Shri Vishnu Mantra :
- Shri Lakshmi Vishnu (centro);
- Shri Raja Lakshmi (destro);
- Shri Gruha Lakshmi (sinistro).
Introduzione
Il Nabhi Chakra, o Manipur chakra, si trova al livello del plesso solare (stomaco) e
presiede, tra l'altro, al funzionamento del fegato, dello stomaco e della milza.
Questo centro, una volta destato, ci fa conseguire la virtù e ci fa scoprire il dharma, il
giusto comportamento. L'uomo, nel corso della sua evoluzione, ha seguito insegnamenti e
comandamenti ebrei, cristiani, indù e mussulmani. In verità abbiamo tutti osservato gli stessi
precetti morali e spirituali. Dietro nomi e rituali diversi esistono regole universali identiche.
Ci proponiamo di scoprire questo codice di vita, questo dharma.
■ 2 / IX a Dispensa
Il Nabhi destro
Shri Raja Lakshmi è la deità che presiede al lato destro del Nabhi chakra. Ha l'aspetto
della regina. Una persona che ha acquisite le qualità di Raja Lakshmi diventa qualcosa come
la regina dell'ambiente ove vive ed incarna il benessere collettivo.
La prima qualità d'una regina è la dignità. Deve essere una donna dignitosa, sensibile e
dolce, con influenza positiva sull'inconscio collettivo ed il benessere del proprio paese.
Shri Raja Lakshmi si stabilizza in noi attraverso la nostra attività. "Se siete inattivi,
questo principio si affievolirà in voi", dice Shri Mataji. Dunque dobbiamo essere attivi e
produrre ricchezza trasformando la materia, creando o svolgendo un'attività professionale.
I Sahaja Yogi devono lavorare. Gli uomini, in particolare, non possono accontentarsi di
stare a casa e lavorare saltuariamente, lasciandosi andare. Occorre loro una buona attività
professionale in cui vi siano possibilità di evoluzione.
I Sahaja Yogi, sia nell'ambiente di lavoro che in quello sociale, devono progredire e
migliorare senza soste. "Dovete essere persone di buona qualità e molto competenti. Non si
tratta di correre dietro al denaro, ma di stabilizzare Shri Raja Lakshmi in voi. Dovreste
adoperare e manifestare tutte le vostre qualità. Tentate di migliorare, tentate", dice Shri
Mataji.
II Nabhi sinistro
Il principio del lato sinistro del Nabhi, che è presieduto da Shri Gruha Lakshmi, ha lo
scopo di eliminare l'odio e le tensioni tra la gente.
A livello femminile, Shri Gruha Lakshmi è rappresentata come deità del focolare. Il suo
ruolo consiste nell'assorbire le tensioni tra i figli e col marito. La donna è dunque una
sorgente di pace ed a lei incombe l'onere di evitare le frizioni tra le persone.
E' essenziale che la donna possa svolgere questo ruolo. E' detto, infatti, che "solo là ove
la donna è rispettata, gli dei risiedono". E' una garanzia di benessere, d'armonia, ed anche di
prosperità materiale. Le statue e le rappresentazioni di Shri Gruha Lakshmi la raffigurano con
una mano che sparge monete d'oro.
Il marito deve, a sua volta, aiutare la moglie a svolgere questo compito e deve venerare
la madre di famiglia come tale: è un punto essenziale perché Shri Gruha Lakshmi possa
stabilizzarsi.
Si tratta dunque di uno sforzo a due. L'uomo non deve, in alcun modo, insultare la
propria moglie, mancarle di delicatezza, alzare la voce o dirle cose sgradevoli. Ma la donna,
per essere rispettata, deve essere rispettabile. Non deve cercare di dominare. Shri Gruha
Lakshmi si stabilizza così grazie ad un atteggiamento comune da parte dei coniugi.
La donna deve rispettare la propria purezza, la propria castità, interiormente ed anche
esteriormente. Le donne, in Occidente, non sono coscienti dei loro poteri, non riescono a far
emergere la dignità e rallegrarsene. Sono le regine della casa e devono essere coscienti della
loro importanza e non tentare di assomigliare a ragazzine capricciose. Esse possono salvare
tutto col loro comportamento, con la loro forza.
■ 3 / IX a Dispensa
Shri Vishnu è la deità del dharma, del giusto comportamento che ci tiene nel centro; per
guidare e correggere i movimenti dell'evoluzione si è incarnato molte volte. Egli è raffigurato a
volte in posizione supina, addormentato sull'enorme serpente Shesha, fluttuante nell'oceano
del Vaikuntha. Il serpente Shesha rappresenta l'attenzione di Vishnu (infatti come deità esso
risiede nel Nabhi destro). La simbologia della raffigurazione citata sta ad indicare che Vishnu,
non interviene continuamente nel mondo, ma lascia che la vita scorra liberamente un po' a
destra, un po' a sinistra. Nonostante ciò, la sua attenzione rimane vigile, poiché nel momento
in cui l'evoluzione è in pericolo per essere andata troppo sul lato destro o sul lato sinistro, egli
si risveglia e si manifesta per riportare il dharma sulla terra. Ecco perché le incarnazioni di
Vishnu sono state così numerose. Shri Rama, Shri Krishna, Gesù stesso ed altri sono tutti
aspetti di Shri Vishnu incarnatisi per guidare l'evoluzione.
Shri Lakshmi è la Shakti di Vishnu, il suo potere, l'energia potenziale che personifica le
qualità che sostengono la creazione: equilibrio, pace, grazia, generosità. Lei è raffigurata in
piedi su un fiore di loto ed ha quattro braccia. In due mani tiene altrettanti loti rosa, una terza
mano è raffigurata nell'atto di dare sostegno e vibrazioni, mentre con l'ultima sparge denaro e
ricchezza intorno a sé.
Nel Nabhi sinistro Shri Lakshmi si manifesta come Gruha Lakshmi, la Lakshmi della
casa, protettrice dell'ambiente e del benessere familiare. Nel Nabhi destro la sua natura è
quella di Raja Lakshmi, la Lakshmi regale, l'archetipo della regina, dispensatrice di ricchezza
e benessere a livello sociale e collettivo.
■ 4 / IX a Dispensa
Shri Lakshmi ha otto poteri. E' nata, è scaturita dal mare. E' venuta dal mare perché è
figlia del mare. Voi lo sapete, la coscienza ha incominciato ad ampliarsi nel mare, la vita ha
cominciato ad esistere nel mare e si è poi sviluppata.
Poiché Shri Lakshmi è nata dal mare, il suo nome è Maria (da mar = mare): è Shri
Mahalakshmi, e Shri Ganesha ne è il figlio. In un certo qual modo, il simbolo di Shri Ganesha
è il Cristo che rappresenta Shri Ganesha. Solo al Diwali (festa della luce) sono venerati
entrambi: Diwali è infatti Natale. E' il vero Natale, come si celebrava prima. Ed è in quel
momento che è nato il Cristo, e non il 25 dicembre, data scaturita da un malinteso. Era la
notte più oscura ed in quella notte brillava una stella ed è perché la notte era molto scura che
tutti hanno potuto vederla. Era una notte fredda molto fredda e buia....
Dunque la simbologia del Diwali è molto importante per Sahaja Yoga. Innanzi tutto
occorre sapere che si celebra il Diwali per quattro giorni, ed un giorno di più nel Maharastra. Il
primo giorno del Diwali si chiama Narakatriadesha. E' il tredicesimo giorno della luna, è il
giorno della nascita di Shri Lakshmi. Ciò significa che è nata come Gruha Lakshmi, come
padrona di casa. Shri Lakshmi ha otto aspetti ed uno di questi è Shri Gruha Lakshmi. Ciò
significa che la coscienza degli esseri umani ha realmente incominciato ad evolvere il giorno
in cui essi hanno incominciato a vivere una vita di famiglia. Finche sono stati senza fissa
dimora, vagabondando di qua e di là, avevano una coscienza simile a quella degli animali....
Perciò oggi è il giorno in cui dovete pregare e promettere affinché si consolidi questa
fraternità tra fratelli e sorelle: al suo verificarsi, anche Shri Lakshmi si stabilizza.
Shri Mahalakshmi ha otto aspetti.
Il primo, Adya Lakshmi, significa Shri Mahalakshmi (Adi = primordiale).
Il secondo Vidya Lakshmi. Vidya è l'arte di Sahaja Yoga che ben conoscete, la
conoscenza. Tutto il resto è Avidya. Come destare la Kundalini, come ridestare le deità, come
purificarsi, come purificare gli altri, questa è la conoscenza nei suoi vari aspetti che
chiamiamo Vidya, Vidya Lakshmi. Shri Lakshmi è la grazia, la coscienza piena di grazia.
Il terzo è Sobhagya Lakshmi, che significa fortuna. Shri Lakshmi ci dà la fortuna in tutte
le attività, così come ci offre possibilità nel guadagno, nella vita, nell'alimentazione, in tutto.
La fortuna è elargita attraverso Dio: solo Dio vi può dare fortuna.
Il quarto è Amruta Lakshmi. Amruta vuol dire ciò che non muore mai. Shri Lakshmi
esiste in questo mondo in quanto ricchezza. Ora qual'è la ricchezza imperitura? E' lo Spirito,
dunque la grazia dello Spirito è Amruta Lakshmi. Tutte le cose materiali periranno, e tutto ciò
che è fatto con lo Spirito, per compiacere lo Spirito è Amruta Lakshmi. Un esempio per tutti:
amare gli altri. Amare significa donare senza aspettarsi nulla, semplicemente donare e
rallegrarsene. La cosa più importante è dare vibrazioni: le vibrazioni non muoiono mai.
Il quinto è Satya Lakshmi. Ve l'ho già detto, è la consapevolezza. E' essa che vi dà la
consapevolezza, segno distintivo di Shri Lakshmi. Satya vuol dire verità. Come sviluppate
consapevolezza conoscete la verità. Che cosa è la verità. Di che cosa siete consapevoli?
Avete coscienza d'essere lo strumento di Dio e che Egli opera attraverso di voi. Ne avete
coscienza perché ciò avviene nel vostro sistema nervoso centrale. Questa è la verità di cui
dovete avere consapevolezza. Qual'è l'altra verità? E' "Chi siete voi?". Siete lo Spirito. E la
terza verità è: "Chi sono io?", e perciò "Chi è Dio? Qual'è il nostro destino?". Se queste tre
domande giungono alla vostra consapevolezza, allora siete Satya Lakshmi.
Il sesto è Bhogya Lakshmi. Bhog significa "Colui attraverso il quale gioite". Voglio dire, è
come l'oceano di gioia: è attorno a voi ma siete come l'uccello che non riesce a berlo. E' solo
attraverso la grazia di Bhogya Lakshmi che potete gioire.
Il settimo è Yoga Lakshmi. E' il potere di Shri Lakshmi che vi dà lo Yoga (l'unione con il
Divino); Shri Lakshmi sostiene il vostro potere di yoga dandovi la consapevolezza. Yoga
Lakshmi, dunque, è il potere che vi dà, o vi porta alla crescita attraverso la quale raggiungete
lo yoga. Una volta che avete realizzato il vostro yoga, ottenete la grazia. Shri Lakshmi è la
grazia: ottenete dunque la grazia dei santi.
■ 5 / IX a Dispensa
L'ottavo è Raja Lakshmi (Vedasi la spiegazione del Nabhi destro)....
Quando vi elevate al di sopra di tutto ciò, vi incamminate verso il principio di Shri
Lakshmi. Ora la consapevolezza che cercava Shri Lakshmi significa "benessere sul piano
materiale per riuscire sul piano divino". E questa nuova consapevolezza è il potere di Shri
Mahalakshmi. Solo con il potere di Shri Mahalakshmi voi completate la vostra santità, la
vostra realizzazione. E" per questo motivo che è venuta su questa terra come madre di Gesù
Cristo. Era Shri Mahalakshmi, non Shri Lakshmi ma Shri Mahalakshmi.
Dobbiamo capire che Shri Lakshmi rappresenta il potere attraverso il quale evolviamo.
E' il potere mercé il quale siamo riscattati, il potere di redenzione per mezzo del quale
possiamo migliorare, passando da un livello inferiore ad uno superiore. All'inizio, vedete, c'è
la forma di Shri Lakshmi: si trova all'inizio. E' sorta dal mare, è Myriam, possiamo chiamarla
così. E' Maria, ecco perché il nome della madre di Cristo è Maria, è venuta dal mare. Quando
viene dal mare, diventa Shri Raja Lakshmi e Shri Gruha Lakshmi.
Attraverso Shri Raja Lakshmi vi rallegrate collettivamente del vostro benessere, mentre
Shri Gruha Lakshmi è qui per il nostro benessere individuale....
La donna è una Gruha Lakshmi: è la regina del focolare, ma bisogna che sia veramente
regina. Non lo si diventa in un batter d'occhi. Bisogna diventarlo. Ripeto, ancora una volta,
dovete diventarlo.
Si può ottenere la pace solo attraverso Shri Gruha Lakshmi, attraverso il corretto
comportamento, in qualche modo, della nostra milza. La milza fornisce le cellule del sangue e
crea ciò che alimenta l'intero corpo. Se non c'è pace dentro di noi proprio li, tutto il sistema
può risentirne, perché è il centro nutritivo che rafforza anche la pace.
Avete senz'altro sentito questa espressione: "Ya Devi Sarva Bhuteshu Shanti Rupena
Samstitha" "La dea Shanti (Shanti = pace) è presente in tutti gli esseri umani in quanto pace".
Questa pace è possibile solo se le donne di casa si rendono conto della loro importanza, se
ne rivestono, perdonano e riscattano la vita di famiglia. Debbono riscattare la vita di famiglia.
Quando ciò non avviene, l'intero sistema decade....
Sul lato destro c'è Shri Raja Lakshmi. Solo quando traspare l'attributo di Shri Raja
Lakshmi voi riuscite a capire che cosa è il rispetto. Una volta che riuscite a rispettare voi
stessi, incominciate anche a rispettare gli altri. E poiché siete tutti santi dovete rispettare tutti
alla stessa maniera.
■ 6 / IX a Dispensa
SAHAJA YOGA
IX bis dispensa
VOID
Corrispondenze
• Manifestazioni: La digestione
Introduzione
Il Void è il centro che irradia le qualità del maestro che risiedono in noi. Appena
l'energia Kundalini illumina questa zona diveniamo il nostro proprio guru. La parola
Guru significa gravità che è l'elemento principale che ci mantiene in equilibrio, anche
quando le difficoltà incombono sulla nostra esistenza. Quando la kundalini sale e va
a riempire la zona del Void la nostra attenzione viene guidata oltre la confusione e la
Maya, nella consapevolezza di una Realtà più elevata. In questo modo acquisiamo
la capacità di controllare e guidare la nostra evoluzione, senza confidare nell'aiuto di
un supporto esterno; infine l'attitudine all'introspezione che si manifesta in noi
spontaneamente attraverso la meditazione, ci fornirà le risposte che saranno le
chiavi della nostra emancipazione Possiamo definire " chiave" la capacità di
elaborare la soluzione più adeguata affinché il problema, a noi tangibile nella
manifestazione esteriore, venga risolto nel modo più adeguato, in questo modo
diveniamo il maestro di noi stessi, capaci di discernere le cose giuste da quelle
sbagliate, la verità dalla finzione.
Il principio del discepolo rappresenta la parte opposta della "medaglia". Quando le
qualità dell'umiltà unite ad una mente aperta che sa riconoscere la verità si
manifestano in noi, sviluppiamo la gravità del Maestro, ovvero la capacità di poter
dare i consigli giusti.
I più grandi maestri di tutti i tempi sono stati i più umili discepoli di Dio, in questo
modo essi arrendevano il loro ego al Divino ed erano capaci di insegnare con
assoluta autorità, anche quando direttamente sfidavano la saggezza precostituita del
loro tempo.
II principio del Dharma è la peculiarità fondamentale del Void che è direttamente
connesso al Nabhi Chakra. Tutti i più grandi maestri e profeti, che hanno preso
nascita sulla terra per guidare l'umanità nel sentiero dell'evoluzione, hanno fatto del
Dharma (o giusto comportamento) la chiave del loro insegnamento. Noi abbiamo
solamente il compito di trasformarci in esseri migliori, senza abusare di noi stessi o
disprezzare gli altri; vivendo in armonia con le leggi della natura.
Tradizione
Tutti i grandi profeti che con il loro esempio hanno dato all'umanità le regole del retto
comportamento e la conoscenza di una Realtà più elevata, risiedono nei Void, La
deità Primordiale è Sri Adi Guru, e i più grandi profeti quali, Abramo, Mosè, Lao Tze,
Janaka, Guru Nanak, Mohammed Sahib, Sai Nath di Shirdi, Zarathustra, Confucio e
Socrate, sono semplicemente l'incarnazione del Maestro Primordiale. Essi ci hanno
Insegnato la via del giusto comportamento ed hanno promulgato i codici di condotta
che ci permettono a tutt'oggi di superare il caos e l'anarchia,
Il principio del discepolo risiede dentro di noi In questa era, questo principio è stato
rappresentato su questa terra come Luv e Kush (i bambini di Sri Krishna e Sri Sita),
da Markendaya, Adi Shankaracharya, David, Giovanni Battista, Buddha, Mahavira,
Kabir, Michelangelo, Kalil Gibran, William Shakespeare, William Blake e altri.
Le regole del giusto comportamento, che possiamo definire "il cammino", si sono
diffuse in ogni parte del mondo. In molti casi i profeti sì sono reincarnati per
correggere gli errori dei loro seguaci, che interpretando in modo sbagliato i loro
insegnamenti hanno deviato dal giusto sentiero".
Per esempio Mohammed Sahib è venuto su questa terra per insegnare il Dharma a
persone che possiamo definire barbare, essi a turno hanno tormentato la sua vita.
Disgustato da ciò che si era verificato, egli giurò che quella sarebbe stata l'ultima
volta che un Profeta avrebbe preso nascita. Me quando prese coscienza del modo in
cui la sua compassione venne gettata in pasto ai cani, egli si incarnò come Guru
Nanak, e venne ad insegnare l'unità Hindu-Mussulmana. Oggi giorno, naturalmente,
i suoi discepoli nutrono un sentimento di odio reciproco, gli indduisti contro i
mussulmani e viceversa. In modo analogo, Shankaracharya ritornò nelle vesti di
Kabir e provò a guidare i suoi seguaci al di là del ritualismo e del culto
dell'adorazione, pratiche che all'epoca venivano eseguite indiscriminatamente.
L'aspetto fisico
Il Void è quella zona di apertura che intercorre tra la Kundalini e il nervo vago del
sistema parasimpatico. Esso rappresenta lo spazio ed il tempo fra l'inizio della
creazione e l'apice della nostra evoluzione nella consapevolezza umana. Esso è io
spazio che separa la nostra consapevolezza dall'Assoluto quando siamo ancora in
uno stato non illuminato.
2
Il Vold è stato creato dall'estremo movimento circolare dello Swadisthana intorno al
Nabhj Chakra, esso contiene due centri che si relazionano con il Sole (Surya) e la
Luna (Chandra).
Quando il principio del Guru riflesso in noi è disturbato, possiamo avvertire dei
problemi a livello dell'apparato digerente. Questi malesseri possono manifestarsi con
nausea od altri sintomi provenienti dell'area dello stomaco. Per esempio quando ci
rendiamo artefici di qualche azione che va contro il principio del Dharma, o se
abusiamo del nostro sistema fisico o sottile, possiamo facilmente constatare che tali
effetti si ripercuotono sul nostro sistema in corrispondenza di quest'area e
sviluppiamo una maggiore sensibilità. La tensione nervosa a carico dell'apparato
digerente o i crampi allo stomaco che si manifestano prima di affrontare un esame o
una prova importante, sono semplicemente i segnali attraverso i quali ci rendiamo
consapevoli che il Principio del Maestro in noi sta per essere sfidato.
Similmente dalla condizione di salute del Void possiamo discernere le influenze dei
falsi insegnamenti dall'acquisizione di ciò che possiamo definire la Verità. La
consapevolezza vibratoria ed i segnali che provengono dall'area del nostro Void,
possono essere dei potenti strumenti che ci permettono di avere una reale
consapevolezza sulla natura spirituale o materiale di alcune pratiche. In questo
modo impariamo ad armonizzare con il nostro sistema sottile, che reagendo in modo
tempestivo, ci da l'opportunità di evitare tutte quelle pratiche che potrebbero
danneggiarci e saremo orientati verso ciò che va a beneficio del nostro essere, il
principio del Guru in noi è una forza molto potente che agisce per il nostro bene, ma
dobbiamo imparare a riconoscerne i segnali.
Il potere più prezioso che possiamo desiderare di conseguire, è la facoltà di
discriminare le cose giuste e quelle sbagliate. Esso è un potere innato e risiede in
ciascuno di noi, ed è ciò che ci guida nella giusta direzione. Sviluppando la facoltà
della discriminazione possiamo diventare i nostri Guru. Acquisiamo la capacità di
discernere quali sono i culti che basano le loro discipline su falsi poteri o sono guidati
da falsi Guru, che aspirano ad impossessarsi del nostro denaro o si basano su
esperienze che hanno come scopo il controllo delle menti dei ricercatori attraverso le
possessioni. Con la consapevolezza dello spirito risvegliato, siamo in grado di
comprendere quel è la "strada" giusta che ci parla attraverso il cuore e tutto ciò che
appaga la nostra ricerca.
Affermazioni:
• Madre io sono il maestro di me stesso.
• Madre tu sei il mio Guru.
Mantras:
• Dire il mantra a Shri Adi Guru Dattatreya.
• Guru Mantra.
• Dire il mantra ad alcune o a tutte le incarnazioni dell' Adi Guru, Mohammed
Sahib, Confucio, Zarathustra, Guru Nanak, Mosè, Raja Janak, Abramo,
Socrate, Lao Tze, Shirdi Sai Babà.
3
Altre tecniche:
• Mettere la mano sinistra di fronte la fotografia di Shri Mataji e la mano destra
sul Void, fare lo schoebeating.
Bere acqua salata.
Autodisciplinarsi, per esempio alzarsi presto per fare la meditazione.
L'arresa
Arrendere significa affidare tutto a Colui che controlla ogni cosa. Arrendendoci al
Potere Onnipervadente di Dio, accettiamo la supremazia di un "controllo" Superiore
e lasciamo che le cose accadano, Colui che è predisposto al controllo desidera che
le cose accadano. Mana, chitta, Ahankara sono tutti elementi mediante i quali il
Potere Divino agisce, una volta che ci arrendiamo a Dio Onnipotente (Paramatma).
L'Atma, che è una parte del Paramatma, presiede al controllo di tutte le attività e le
funzioni di quegli elementi di cui sono composti gli esseri umani. Pertanto l'arresa è il
miglior modo di controllare la chiotta e la mana.
a
IL BHAVA-SAGARA IL VOID L'OCEANO DELL'ILLUSIONE
Intorno al terzo centro c'è un'area detta Void (vuoto), inftuenzabiie dall'esterno. Dal
momento in cui l'uomo iniziò a prosperare e i suoi bisogni basilari furono soddisfatti,
la sua mente fu intimorita e meravigliata dalla creazione, e iniziò a domandarsi come
avvenne tutto questo. Quando poi la sua domanda si fece più profonda, egli pregò di
poter ricevere una guida poiché da solo non avrebbe potuto sapere nulla in quanto la
creazione lo aveva preceduto. Quando si vuole andare in un'altra città,
generalmente si chiedono indicazioni necessarie a qualcuno che già l'ha visitata. A
questo stadio della ricerca spirituale, la guida di un maestro illuminato è necessaria.
Che cosa diciamo quando preghiamo? Per lo più chiediamo a Dio di mostrarci il
sentiero, di darci questo o quello. Quando poi diveniamo pronti per una guida,
questa ci viene concessa. Nel giusto tempo la cosa giusta accade, ed il tempo era
maturo perché il principio del guru si risvegliasse. Da tempi immemorabili il maestro
primordiale divenne attivo e si incarnò in grandi maestri: Lao-Tze, Dattatreya,
Socrate, Mosè, Confucio, Zoroastro, Maometto, Nanak etc. Questi furono gli
insegnanti che discesero per aiutare l'uomo nella sua evoluzione. Sfortunatamente
oggi ci sono molti ciarlatani e falsi guru che si spacciano per maestri. Per un
ricercatore è complicato e difficile riconoscere un autentico maestro. Noi cerchiamo
un uomo che attragga le concezioni del nostro ego e che evidentemente parli in
nome di Dio. Accertato ciò, subito prendiamo per scontato lui come il nostro maestro
spirituale, divenendo cosi suoi schiavi. Quella dei guru è diventata nel ventesimo
secolo un'industria di prim'ordine.
Questi falsi guru incoraggiano le vostre debolezze, bloccano il vostro Void e vi
incatenano con collari per cani al loro ego. Venite catturati dalla loro personalità
costruita e dai loro discorsi intelligenti.
Non potete progredire nella vostra evoluzione avendo pesanti falsità che gravano su
di voi, poiché è con il libero arbitrio che vi siete legati ad esse. Analogamente, come
ha spiegato Cristo, gli spiriti del male prendono possesso di voi se voi accettate di
perdervi in queste aree misteriose.
4
Se siete deboli, vulnerabili e se mancate di forza interiore, potreste mettervi nei guai
con un tipo di persone sbagliate, che usano gli spiriti del male. Lo spirito vi possiede,
poiché come un parassita, necessita di una mente umana con cui nutrirsi, una mente
umana attraverso cui i suoi pensieri possano filtrare e saziare così i loro desideri.
Uno spirito alcolizzato desidera l'alcool, ma non può bere.
Così possedendo un uomo che ha una debolezza per l'alcool, continuamente gli
manda onde di desiderio che lo portano a bere di più in tal modo, attraverso
l'esperienza mentale dell'uomo, lo spirito sazia il suo desiderio di alcool.
Ecco quindi come gli spiriti possono possedere le persone e sfruttarle, ed allo
stesso tempo indebolirle ulteriormente, provocando i loro vizi e le loro malattie.
Nella Bibbia si parla spesso del guarire la gente attraverso l'espulsione dello spirito
del male che le possiede, purificandola. Uno dei più importanti neuropsichiatri
americani, il dott. Elmer Green della Flenninger Foundation Kansas, che ha lavorato
per più di quindici anni come fisico sui razzi e sui missili guidati, ha condotto una
ricerca approfondita su quest'argomento.
"Come è stato avvertito, l'esploratore insistente di queste zone (subconscio e
sopraconscio), si espone all'attenzione di esseri indigeni che in circostanze normali
trascurano gli esseri umani. Sistemi di esplorazione interiore descrivono questi
indigeni come entità i cui corpi sono composti interamente di sostanze emozionali,
mentali ed eteriche, e dicono che a questo livello di sviluppo, essi non sono
psicologicamente migliori dell'uomo medio.
Essi possiedono nature diverse e alcuni sono maliziosi, crudeli e scaltri. Potendo
usare l'esploratore in un momento in cui è sbilanciato, sfruttano quest'opportunità
per dirigersi dentro il suo regno personale e soggettivo.
Se egli non è realmente libero delle scorie della personalità, essi possono
ossessionarlo con vane costrizioni per il loro proprio divertimento ed, in casi estremi,
possono persino infrangere il funzionamento normalmente automatico del sistema
nervoso, controllando il cervello attraverso i chakras. Molti pazienti mentali hanno
dichiarato di essere controllati da entità soggettive, ma i medici, in genere,
considerano queste asserzioni come parte dell'aberrazione comportamentale, come
vere proiezioni del subconscio, e non indagano oltre".
Il suo suggerimento, che le entità possono influenzare il cervello attraverso i
chakras, è anche interessante. Il concetto che entità indigene agiscono su di essi si
colloca parallelamente all'insegnamento cristiano tradizionale, secondo cui lo spirito
del male prende posto al confine tra i sensi e lo Spirito, ed ha il suo impatto non al
livello più profondo di quest'ultimo, ma sull'immaginazione.
I Sahaja Yogis hanno scoperto che molti ricercatori sono oggi posseduti da falsi
guru, ai quali non possono rinunciare, essendo da questi stati resi schiavi, servili e
ciechi. Ciò che è da scoprire è: che cosa si è veramente ottenuto?
Quali poteri dei chelas (discepoli) si manifestano? Allucinazioni e fantasie sono
dovute a disturbi al Void. Il blocco al Void forma una cortina d'illusioni che nasconde
all'uomo e la realtà.A meno che il Void sia poi schiarito dalla grazia di un maestro
illuminato, il ricercatore rimarrà nel mare dell'illusione.
5
Il Void è la concretizzazione del nostro principio del Guru. Quando esso e risvegliato,
noi diventiamo il Guru: ci viene cioè conferita l'autorità del divino di risvegliare la
Kundalini di altri.
I ricercatori che non sono stati da alcun falso guru, ricevono la realizzazione molto
rapidamente e la mantengono facilmente. Il Void è tenuto pulito da persone che
seguono una vita di sostenimento umano (Dharma).
Dopo l'illuminazione il Dharma viene risvegliato ed allora non c'è più bisogno di
sapere cosa fare o non fare. Gradualmente tutte le cattive abitudini scompaiono in
maniera spontanea.
6
SAHAJA YOGA
X Dispensa
Corrispondenze
Numero : dodici;
Pianeta : Venere;
Giorno : venerdì;
Pietra : rubino;
Colore : porpora;
Elemento : aria;
Corrispondenza sulla mano : dito mignolo;
Nazione : Inghilterra;
Qualità :
- senso della sicurezza (centro);
- responsabilità, limiti nel giusto
comportamento: "maryadas" (destro);
- esistenza, gioia, amore (sinistro);
Mantra:
- Shri Jagadamba (centro);
- Shri Sita Rama (destro);
- Shri Shiva Parvati (sinistro).
Shri Shiva
Introduzione
Il cuore è il punto focale della creazione e tutti i chakra sono ad esso collegati. E' la
centrale di energia del corpo umano e da esso l'energia raggiunge tutte le parti del corpo.
E' la sede dello Spirito, la sorgente originaria del potere manifestato in Shri Shiva Shakti
Vahi (Colui che detiene il potere).
Qualsiasi blocco sul chakra o sulle nadi comporta sempre una pressione sul cuore. Il
centro del cuore (il "bindhu") si trova sul lato sinistro.
Il cuore sinistro è la sorgente dell'Amore.
Il cuore centro dà la sicurezza che scaturisce da questo Amore (la sicurezza finale è "lo
sono lo Spirito").
Il cuore destro serve per esprimere questo Amore.
■ 2 / Xa Dispensa
Vive in disparte sul monte Kailash come il cuore spirituale che vive ignorato, distaccato
dall'ego e dai desideri volgari, lassù vicino al "cielo".
Questo è quello che dice Shri Mataji su questa deità: "Il potere della sua natura è il
perdono. Ma quando perdona, quale risultato di questo perdono, sentite gratitudine. Poi le
sue benedizioni cominciano a scendere su di voi. Vi dà un'incredibile capacità di perdonare gli
altri. Calma la vostra ira, i vostri desideri, la vostra lussuria. Le sue benedizioni, al pari delle
perle di rugiada, penetrano nel vostro essere e così diventiamo veramente dei magnifici fiori
ed iniziamo a brillare nei raggi delle sue benedizioni".
Quando iniziamo Sahaja Yoga, ovviamente, il nostro sistema sottile può essere
parzialmente danneggiato, ed il cuore non è pienamente risvegliato. Non c'è motivo di
allarmarsi. Ciascuno di noi deve stabilizzarsi nel silenzio e lavorare progressivamente sui
propri blocchi.
Corrispondenze:
• organo cardiaco;
• polmoni.
Manifestazione:
• battito cardiaco.
Cause di blocchi:
• sforzi fisici o mentali eccessivi (hata yoga, jogging) e discipline ascetiche;
• cattive relazioni affettive (specialmente con la madre);
• attenzione rivolta all'esterno, al superficiale, al materiale;
• false identificazioni (particolarmente con l'ego) e gli attaccamenti;
• mancanza di fede in Dio e nella grazia divina; poco interesse verso la propria
Realizzazione;
• superstizione, occultismo, letargia.
Rimedi:
• mantra: Shri Shiva Parvati; Sat Chit Ananda Rupam Shivo Ham Shivo Ham (io sono verità,
attenzione e beatitudine, sono Shiva, sono Shiva).
■ 3 / Xa Dispensa
Estratti dai discorsi di Shri Mataji
Cuore sinistro: dal discorso "Aprite il cuore", Dorset, Inghilterra, 2 agosto 1981
Cuore pulito, trasparente, aperto. Abbiate fiducia negli altri. Parlate ad ognuno con
cuore aperto. Abbiate fiducia negli altri. Perché dubitate? Se non dubitaste di voi stessi non
dubitereste degli altri. Che stanno cercando di portarvi via? Che cosa possedete? Nessuno
può portarvi via il naso, gli occhi o altro.
E' tutto assolutamente intatto, ben incollato, perciò nulla sta per sparire. Come si può
danneggiare una persona che sia un'anima realizzata? Chi ha il cuore pulito vede gli altri
come in trasparenza. L'innocenza è un tale potere che basta uno sguardo per uccidere un
demone. La purezza del cuore!
Di fatto quando il cuore diventa impuro, l'impurità defluisce in altri punti. Non è il
contrario, parte dal cuore. Molta gente crede che sia il corpo a diventare impuro. Penso che
sia il cuore, invece, e poi l'impurità comincia a scorrere lentamente giù e poi come residuo si
assesta qui e li.
Dunque abbiate un cuore pulito e aperto come quello di un bambino. Un cuore aperto.
Che motivo c'è di avere paura di qualcuno? Che motivo c'è di non fidarsi di nessuno? Parlate
a chiunque, stringete la mano di chiunque, siate gentili con chiunque. Sulla vostra strada
incontrerete gente in difficoltà. Date loro una mano. Se qualcuno non può sedersi o ha
qualche problema, cercate di rimuovere il problema. Se qualcuno non può stare in piedi,
dategli il posto. Cercate di dare con un cuore pulito. Se non avete un cuore pulito non potrete
mai dare.
Ora, come pulire il cuore? Non c'è nessuna scopa adatta all'uso nei supermercati. Non
c'è nessun liquido magico o simili per lavarlo. Ma c'è un modo.
Permettete al vostro cuore di immergersi tutto nell'amore di vostra Madre.
Semplicemente permetteteglielo. Guardate quanto Ella vi ami. lo credo in voi. La gente ride di
me qualche volta. Alcuni di quei santi, che si crede siano grandi, non possono capire quanto
io vi ami. Dicono: "E' tutta gente persa, sono persone orribili. Come può avere fiducia in loro?
Non sono gente che fa rinunce, non sono "sadhus", non sono nulla. Sono persone ordinarie".
Per loro il vostro valore è zero. Se andaste da loro vi farebbero stare tre mesi sulla testa, vi
appenderebbero tre anni sopra un pozzo. Non so che farebbero per mettervi alla prova.
Ma io credo in voi dal giorno in cui vi ho visto. Il giorno in cui siete venuti da me ho
creduto in voi, e ho lavorato su di voi dal primo giorno, sapendo quel che voi eravate, ma ho
creduto nel vostro Spirito, ho creduto che sarebbe diventato splendente. Credeteci anche voi!
Non deridiamo gli altri, ho visto dei Sahaja Yogi, quando venivano da me, deridere altre
persone, prendersi gioco di loro. Abbiamo fiducia negli altri! Quando credete in loro, li
rispettate anche.
Dunque dovete credere in voi stessi e gioire di come amabilmente nuotate nella corrente
d'amore di vostra Madre. Gioite di questo e basta. Come un fiore che cada nella corrente e
scorra e goda di tutte le bellezze di quella corrente. Dovreste gioire così. Quando questo
benessere gioioso verrà in voi, comincerete ad aver fiducia e ad aver fiducia in vostra Madre.
Cerco molti modi per correggervi, ma credete, qualunque cosa tenti di fare, se una cosa
possa fare, è solo pulirvi. Questo è il mio lavoro. Può essere che qualche volta abbiate la
sensazione che sto apertamente, pubblicamente dicendo qualcosa per voi, può essere che
l'immagine che avete di voi stessi sia distrutta da questo, o che pensiate chissà che. Ma non
è così, è per il vostro "hita", è per il benessere del vostro Spirito, ed è il lavoro più difficile.
Con tutta questa fiducia nel cuore, credete per prima cosa in voi stessi, credete negli
altri, negli altri Sahaja Yogi. "Ama il tuo prossimo come te stesso". Chi è il vostro prossimo?
E' un Sahaja Yogi. Appoggiatevi a lui.
■ 4 / Xa Dispensa
E credete in vostra Madre. Come io ho creduto in voi. voi dovete credere in me e tutto
andrà bene. Aprite il cuore a questa fiducia. Non state a preoccuparvi di quanto siate davvero
rispettosi poiché il cuore sa. Qualunque cosa farà il vostro cuore, in modo genuino, sarà
rispettabile, perché nel cuore risiede il vostro Spirito che si manifesta, e che se ne prenderà
cura. Qualunque cosa tentiate puntando sull'esteriorità non funzionerà. E' questa fiducia nel
vostro cuore che ama che vi porterà al successo.
Dovete capire che fate parte integrante del cuore dell'Universo: apritevi a questa
conoscenza: L'INTELLIGENZA DI DIO!
Abbiate un cuor di leone: emblema inglese che rappresenta il cuore senza paura. Il
leone sa di essere il re e vive come tale, senza paura.
UN UOMO DEBOLE NON SA AMARE, SOLO UN UOMO FORTE PUÒ' FARLO.
Siate collettivi, indipendenti da chiunque tenti di distogliervi dalla collettività: Siate
responsabili verso voi stessi obbedendo al Sé, lo Spirito. Non tollerate alcuna impurità di
cuore.
Stabilizzate una relazione veritiera con Shri Mataji, con un completo riconoscimento di
QUELLO CHE LEI E'. Ne scaturisce chi siamo: santi realizzati nati dal suo Essere. Poi
abbandonatevi totalmente (surrender) a questa realtà nell'umiltà e la devozione che questa
verità comporta. Poi mantenete questo atteggiamento affrontando venti e maree che il nostro
ego ed i nostri condizionamenti scateneranno. In breve occorre offrire il proprio cuore a Shri
Mataji.
Il cuore centro
Il cuore centro è il chakra che ci dà la sicurezza e la fiducia nel Sé. Nel cuore centro
risiede Shri Jagadamba, la Madre dell'Universo.
A livello fisico, il cuore centro è associato al "sozny" (gli anticorpi ci difendono da
intrusioni nocive) e al timo. La protezione dello Spirito, a livello individuale, si manifesta nella
maternità.
L'esperienza dell'esistenza si costruisce in noi lungo il corso di innumerevoli vite che
abbiamo trascorso dallo stadio di ameba. Questa esperienza ci conferisce il senso interiore di
sicurezza di modo che, quando riusciamo a percepire il potere protettivo dell'Atma, in quanto
Jaganmata (la Madre del mondo), possiamo riconoscerlo subito ed abbandonarci a lui.
L'amore dà forza e fiducia nel Sé, di modo che possiamo affrontare la vita come
guerrieri valorosi. Il denaro non può sostituirsi alla fiducia nel Sé.
Il chakra del cuore è la base stessa della nostra forza interiore. Se l'amore materno è
stato carente durante l'infanzia, una relazione appagante può colmare questa lacuna. Questa
forza è necessaria per proteggerci e resistere contro gli attacchi delle malattie
Nella coppia, quando uno dei due domina l'altro o è possessivo, l'amore viene soffocato
ed il rapporto ristagna. L'energia deve circolare liberamente: ciascuno deve rispettare il
compagno e non deve ostacolarne l'evoluzione imponendo la propria personalità o volontà.
Grazie al sorgere di una buona, mutua comprensione, l'uomo e la donna raggiungono una
posizione egualitaria.
Nel caso in cui l'uomo abbia un comportamento incostante o si senta superiore perché
porta a casa il denaro, la donna può subirne una frustrazione, un sentimento di collera
repressa, che spesso si scarica sulla prole o sfocia in cattiveria. Il cancro del seno ed altri
specifici problemi femminili trovano una delle loro spiegazioni nella prevaricazione o ingiusto
comportamento verso la donna.
Corrispondenze:
• nel mezzo del plesso cardiaco;
• osso dello sterno durante l'infanzia.
Manifestazione:
• respirazione;
• produzione di anticorpi.
Cause di blocchi:
• senso d'insicurezza, paura;
• problemi con la madre, o inerenti allo stato di madre;
• possessioni (specialmente defunti della propria famiglia).
Rimedi:
• Mantra a Shri Jagadamba (12 volte);
• Mantra a Shri Durga
• Affermazioni: Shri Mataji, fa di me una persona senza paura;
• mettere la mano destra sul cuore centro (al centro del petto) e la mano sinistra verso la
fotografia;
• inspirare profondamente, trattenere il respiro per qualche istante e espirare lentamente;
• per gli uomini: indossare una maglia che eviti al chakra di raffreddarsi d'inverno e consenta
la traspirazione d'estate.
■ 6 / Xa Dispensa
Inno alla Dea
(tratto dal Devi Mahatmyam)
Il cuore destro
Il Chakra del cuore destro è localizzato sul lato destro del plesso cardiaco del nostro
sistema nervoso. E' attraverso il cuore destro che possiamo esprimere, infatti, l'amore che
proviene dal cuore sinistro.
Questo chakra sviluppa in noi il senso della responsabilità, il senso del dovere,
specialmente quando esercitiamo le funzioni di re, padre, fratello, sposo. Un cuore destro ben
stabilizzato si può vedere in chi è riuscito ad integrare un perfetto comportamento. Shri Mataji
ce ne dà la descrizione. Una persona sicura di sé, che si esprime sempre con sincerità. Sa
come contenersi in ogni circostanza ed affrontarla con dignità. Il suo senso del dovere non gli
impedisce di essere premuroso, tenero verso gli altri. Non lo si vede compiangersi o agire con
durezza verso chiunque. In sua presenza ci si sente a posto, a proprio agio.
Quando incontra qualcuno tratta tutti con rispetto sia esso un sovrano oppure un
mendicante. Sa come esprimersi per ricondurre la gente sul retto sentiero. Il suo interesse
personale viene dopo quello collettivo; la sua attenzione è diretta al benessere altrui.
E' il cuore destro che detta le regole, i limiti del giusto comportamento o "maryadas".
Queste norme hanno un punto centrale: fare tutto il possibile per il benessere e l'evoluzione
degli altri, sia esso il fratello, la sorella, il padre, un congiunto o la collettività intera. Si tratta
di sostenere, ispirare fiducia a chi ci circonda, con bontà e benevolenza.
Questa sottigliezza interiore necessaria per affinare il nostro comportamento si chiama
"sankocha" in hindi. E' questo sentimento, di pudore, questo tatto che prova il nostro amore, il
nostro rispetto verso gli altri.
Shri Mataji cita un esempio di sankocha: quando ci si reca in visita da qualcuno ci si
esime dal fare notare che la tappezzeria, per esempio, è piuttosto brutta, anche se tutta la
gente la pensa a quel modo. Non lo si dice, non lo si fa notare. Questo sankocha fa parte
tanto della nostra educazione quanto della formazione dell'essere sottile.
Tutto ciò che può essere detto in nome di una certa verità ma che può provocare
disturbi nell'evoluzione spirituale altrui (per esempio con un comportamento fanatico, o
colpevolizzando o esprimendo giudizi) non è una qualità delle maryadas. Una persona che ha
integrato le qualità delle maryadas è una persona molto accorta con la quale si sta bene
insieme. Una simile persona diventa un esempio, una guida.
Le deità che risiedono nel cuore destro sono Shri Rama e Shri Sita: essi vissero in India
circa 8000 anni fa. Rama era una incarnazione di Vishnu (la settima) che ci ha insegnato
come comportarci correttamente come re, padri, fratelli e sposi. Ha avuto il dono di svolgere il
proprio ruolo sotto le apparenze di un uomo giusto che assolveva i propri doveri.
■ 8 / Xa Dispensa
La sua vita (vedasi il racconto del Ramayana) consente di dimostrare come vivere una
esistenza dharmica e degna, quali che siano le circostanze in cui si svolge.
■ 9 / Xa Dispensa
Ai Miei Fiori Bambini
Voi siete arrabbiati con la vita
Come piccoli bambini
La cui madre è persa nell'oscurità.
Voi tenete il broncio che esprime disperazione.
Alla fine del vostro viaggio infruttuoso
Voi vi vestite di bruttezza per scoprire la bellezza
Voi date dei falsi nomi nel nome della Verità
Voi prosciugate emozioni per riempire la coppa d'Amore.
Miei dolci bambini, miei cari,
Come potete trovare la pace guerreggiando
Con voi stessi, con il vostro essere, con la gioia stessa?
I vostri sforzi di rinuncia sono abbastanza
La maschera artificiale di consolazione.
Ora riposatevi nei petali del fiore di loto
Nel grembo della vostra Madre graziosa
lo adornerò la vostra vita con meravigliosi germogli
e riempirò i vostri momenti con fragranza di gioia.
lo ungerò la vostra testa con Amore Divino
Perché non posso più sopportare le vostre torture.
Lasciate che vi sommerga nell'oceano di Gioia,
Così perdete il vostro essere nel Grandioso Uno
Che sta sorridendo nel vostro calice del Sé,
Segretamente nascosto per burlarsi di voi tutto il tempo.
Siate consapevoli e lo troverete
Che vibra ogni vostra fibra con Gioia Beata
Coprendo l'intero Universo di luce.
Madre NIRMALA
SAHAJA YOGA
XI Dispensa
VISHUDDHI CHAKRA
Corrispondenze
• Numero : sedici;
• Pianeta : Saturno;
• Giorno : sabato;
• Pietra : zaffiro;
• Colore : blu zaffiro;
• Elemento : etere (akasha);
• Corrispondenza sulla mano : dito indice;
• Nazione : America del Nord e del Sud;
• Qualità :
D
senso della collettività; diplomazia;
capacità di essere testimoni (centro);
n
rispetto di se stessi; relazione
fratello-sorella (sinistro);
° rispetto degli altri, amabilità;
integrazione nella collettività;
consapevolezza di fare parte del
tutto(destro).
Shri Krishna
Introduzione
Il chakra del Vishuddhi è il quinto chakra. Corrisponde, nell'evoluzione, alla nascita dell'homo
sapiens perché il Vishuddhi chakra è comparso quando l'uomo ha assunto una posizione eretta.
Al livello del Vishuddhi si risveglia la coscienza dell'umanità appena nata. La società
incomincia ad organizzarsi. Con la parola, ed in seguito con la scrittura, si stabilisce la
comunicazione tra gli uomini.
La rivelazione della divinità, attraverso la parola dei Profeti, darà agli uomini regole di giusta
condotta (dharma) per assicurare loro l'evoluzione sul retto sentiero e la loro alleanza con Dio.
Il Vishuddhi è il chakra che ci mette in comunicazione con il mondo esterno, infatti esso
controlla sia le nostre capacità "percettive" (attraverso i sensi), sia quelle "espressive" (attraverso
la voce, il gesto e l'espressione del viso).
Avere un Vishuddhi chakra in buone condizioni significa essere in grado di comunicare con il
mondo esterno avendo rispetto di sé e degli altri; significa saper osservare e partecipare al gioco
della vita senza rimanerne travolti; significa saper dire le cose direttamente ma senza
colpevolizzare nessuno.
A cura del centro italiano Sahaja Yoga
Ciò implica altresì che non dobbiamo essere giudici né moralizzatori, ma piuttosto
"incoraggiatori". Per queste ragioni, il Vishuddhi è detto essere il chakra del senso della collettività,
ed è attraverso il Vishuddhi che le qualità dello Spirito, che risiede nel cuore, si rendono manifeste
nella società.
Localizzazione
Il chakra del Vishuddhi si trova alla base del collo, al livello delle vertebre cervicali. E'
interessato a tutti i nostri organi relativi alla "comunicazione": braccia e mani, l'intero viso (lingua,
orecchie, parte esterna degli occhi), il collo, il sistema otorinolaringoiatrico come pure è
responsabile della salute della pelle
Governa anche la ghiandola tiroide. La tiroide è il primo filtro del corpo, perciò è un centro
sensibilissimo che ci protegge dai virus e dai batteri provenienti dall'esterno. L'inquinamento della
aria o il fatto di fumare, per esempio, danneggiano il Vishuddhi.
Il rispetto del proprio corpo e di determinate regole igieniche sono dunque molto importanti
(vedasi oltre i rimedi). I seni frontali dipendono pure da questo chakra; tra di essi (cioè tra le due
sopracciglia) è localizzato un sotto chakra: l'Hamsa, che è preposto alla qualità del discernimento.
Dal Vishuddhi chakra, infine, nascono l'Ego e il Superego (che costituiscono i due petali dell'Agnya
chakra).
Il Vishuddi centro
Al chakra del Vishuddhi è correlato l'aspetto di Dio Padre, Geova, Allah, Colui che detta la
Legge e punisce coloro che la trasgrediscono. Quasi tutti i Profeti e le Incarnazioni hanno parlato
di un solo Dio e sono venuti a predicare il monoteismo nelle nazioni pagane.
Il chakra del Vishuddhi corrisponde alla qualità di essere testimoni del gioco della vita. Per
poter raggiungere lo stato di testimone dobbiamo iniziare a praticare il distacco: distacco dai nostri
pensieri, dalle nostre ambizioni, dai nostri desideri emotivi e dai nostri condizionamenti. Quando si
parla di distacco non si intende uno stato d'animo arido e noncurante di ciò che accade all'esterno.
Il distacco che ci dona il Vishuddhi è piuttosto un'attitudine giocosa e serena nei confronti della
vita. La persona con un Vishuddhi pienamente sviluppato guarda e partecipa alle vicende del
mondo con occhio amorevole, ma non ne viene mai travolto. "Scopriamo che siamo attori ed il
mondo intero una commedia", dice Shri Mataji.
Il Vishuddhi chakra è anche il centro della cosiddetta "diplomazia divina"; l'uomo impara a
vincere le avversità con arte, sa comunicare con ogni genere di persone adattandosi ai vari
caratteri e alle varie mentalità, e sa affermare le proprie ragioni senza mai far ricorso alla violenza
o alla brutalità. Nella persona in cui i principi del Vishuddhi sono risvegliati, infine, si manifesta
quella che viene chiamata la "consapevolezza collettiva". Si diviene così in grado di percepire quel
filo sottile che ci lega agli altri esseri umani e al resto dell'Universo. Questa percezione ci dà il
senso della grandezza, la capacità di gioire della vastità del Cosmo e delle innumerevoli
manifestazioni dell'Essere. Non a caso uno dei mantra che vengono utilizzati in Sahaja Yoga per il
Vishuddhi è "Allah hu Akbar" che significa "Dio è grande".
La consapevolezza collettiva è anche quella qualità che ci mette in grado di "sentire" i
chakra degli altri sulla punta delle dita, che ci rende quindi consapevoli della positività e della
negatività attraverso la percezione delle vibrazioni.
Per finire, una persona col Vishuddhi chakra in buone condizioni sarà sempre in grado di
stabilire con gli altri dei rapporti gioiosi e spontanei, dove nessuno domina o è dominato, ma dove
avviene di continuo uno scambio reciproco basato sull'amore e sul rispetto.
■ 2 / X I a Dispensa
Il Vishuddi sinistro
Il Vishuddhi sinistro è quell'aspetto del Vishuddhi in cui si raccolgono i problemi emotivi del
Tamo Guna legati ai rapporti sociali e al nostro rapporto con il mondo in generale.
Una persona con un blocco al Vishuddhi sinistro tenderà a lasciarsi dominare dagli altri e a
non avere rispetto di se stessa. Di conseguenza ci troviamo spesso di fronte a persone che si
lasciano andare, si autocommiserano in continuazione e non hanno cura della propria persona,
anche dal punto di vista meramente fisico. Nel modo di parlare, una persona con problemi al
Vishuddhi sinistro difficilmente sarà schietta e sincera, mentre avrà la tendenza a mentire e a
nascondere i suoi veri sentimenti. Se parliamo male di qualcuno in sua assenza, se siamo dediti al
pettegolezzo, se cerchiamo di ferire gli altri con l'ironia, dobbiamo sapere che questi atteggiamenti
minano la salute del Vishuddhi sinistro.
Questo chakra va fuori uso quando viene a mancare quella relazione fraterna che sempre ci
dovrebbe essere tra due persone che non sono marito e moglie. I flirt e i rapporti poco chiari con
persone dell'altro sesso (per non parlare dell'omosessualità) danneggiano fortemente questo
chakra, inquinano i rapporti sociali e rendono impossibile gioire delle qualità del Vishuddhi.
Una relazione corretta tra fratelli e sorelle ha per base la purezza. Ciò comporta il rispetto di
regole di condotta, limiti comportamentali da non valicare, chiamati "maryadas".
E' facile capire che a base di un tale comportamento c'è l'innocenza. Shri Mataji ci invita ad
erudirci sulla "civiltà" delle relazioni tuttora esistenti in India. Questo paese, infatti, ha saputo
svilupparsi pur conservando le sue tradizioni di "maryadas". Ogni uomo è considerato fratello o
padre, secondo l'età, così come ogni donna è considerata sorella o madre. Ciò, ovviamente, ad
eccezione della propria moglie e del proprio marito. Esiste, inoltre, un sistema di relazioni familiari
tuttora molto elaborato. Tra ogni membro della famiglia (considerata nel senso più largo) si
instaurano relazioni particolari determinate dai ruoli e dai rispettivi obblighi; il maggior rispetto,
ovviamente, è riservato alle persone più anziane.
Ciò comporta un perfetto assestamento psicologico nel fanciullo, specialmente per quanto
concerne il suo senso di sicurezza. Essendo equilibrato da relazioni corrette, il fanciullo non cerca
di colmare il "vuoto" con relazioni esterne.
"In effetti - dice Shri Mataji - la sorella maggiore in una famiglia rappresenta il potere della
castità. E per questo è anche la custode dei limiti delle "maryadas". Per mezzo della sua virtù,
veglia sulla castità del fratello che, a sua volta, deve vigilare su quella della sorella".
Il potere della donna è simile a quello di Madre Terra: un potere di amore e di comprensione
che conferisce bellezza e dona gioia e sostegno. Le donne stanno alla base di ogni relazione
sociale ed esse hanno la capacità di volgere l'attenzione della società verso il divino, verso il
sublime.
C'è poi il problema dei sensi di colpa. L'attitudine a sentirsi colpevoli ad ogni più piccolo
pretesto, o a rifugiarsi nei sensi di colpa per mettere a posto la coscienza, si è sviluppata oltre
misura specialmente in Occidente, a causa di una infelice tradizione cattolica che ha recitato per
secoli "mea culpa, mea culpa" distorcendo l'originario messaggio del pentimento cristiano. Shri
Mataji ebbe occasione di dire, una volta, che il Cristo non disse mai che bisogna sentirsi colpevoli,
ma esortò a pentirsi, che significa rendersi conto degli errori commessi ed essere risoluti ad
evitarli d'ora in avanti. I sensi di colpa hanno un effetto deleterio, attraverso il Vishuddhi, su tutto il
nostro essere interiore e ci rendono deboli, lamentosi, favoriscono l'insorgere di malattie come
l'angina e l'artrosi cervicale e ci impediscono di esprimere pienamente le qualità positive che
possediamo. I sensi di colpa inoltre alimentano un atteggiamento ipocrita perché, come già
accennato, costituiscono una scappatoia per evitare di affrontare i propri difetti. Finché ripeteremo
"E' vero, sono un peccatore, sono un peccatore" continueremo a rifare gli stessi errori perché la
nostra coscienza avrà trovato soddisfazione nell'autocommiserazione. Usato in questo modo, il
Vishuddhi sinistro è come una tasca in cui infilare la parte di Ego che non sappiamo come
nascondere.
■ 3 / X I a Dispensa
Coloro che hanno un buon Vishuddhi sinistro sono quindi delle persone molto schiette nel
modo di esprimersi, persone che hanno il coraggio di proclamare ciò che è vero con fermezza e
con dignità. Dignità è un'altra parola-chiave di questo chakra. Dignità nel comportamento e nelle
relazioni sociali, correttezza e trasparenza nei rapporti con le persone, specialmente con quelle
dell'altro sesso. Dignità significa anche consapevolezza della nostra identità come Spirito, Atman,
manifestazione dell'Inconscio collettivo, significa autorispetto e stima di se stessi.
E' interessante notare come il concetto di colpa e pena, così come è inteso nel diritto, è una
emanazione dell'energia di questo chakra. A livello universale possiamo dire che l'energia che
mette in atto la punizione viene dal Vishuddhi sinistro. Questo chakra quindi si blocca non solo se
ci sentiamo colpevoli senza motivo, ma anche quando effettivamente abbiamo oltrepassato i limiti
del giusto comportamento (maryadas) che noi ne siamo consapevoli o no, che noi ci pensiamo o
no, quando nel comportamento o nell'attitudine ci muoviamo in senso contrario all'evoluzione il
nostro Vishuddhi sinistro registra un blocco e comincia a gonfiarsi.
Il Vishuddi destro
Il Vishuddhi, nel suo aspetto di lato destro, esprime le qualità regali del Vishuddhi, la
magnanimità, l'essere di larghe vedute, la capacità di vedere gli aspetti della vita come una più
grande totalità. Dal punto di vista del linguaggio questa magnanimità si esprime con la dolcezza
nel modo di parlare e col rispetto degli altri, della loro personalità e delle loro idee. Mentre il
Vishuddhi sinistro esprime la qualità del rispetto di se stessi, il Vishuddhi destro ci dà il rispetto
degli altri.
I difetti di questo centro normalmente sono alquanto plateali perché si manifestano nella vita
sociale. Il blocco al Vishuddhi destro rende arroganti, egocentrici, ci dà la tendenza a dominare gli
altri, a soffocare la loro personalità per poter emergere. La persona con questo "catch" parlerà
spesso a voce alta e pretenderà di avere sempre l'ultima parola. Può accadere anche a volte che
questo tipo di carattere non si esprima apertamente all'esterno, ma ciò che accade è che dentro,
nei pensieri e nei sentimenti ci si sente colmi di astio e di aggressività verso gli altri. Un modo di
parlare sarcastico, sempre pronto allo scherzo pesante o materiale è pure indice di un blocco al
Vishuddhi destro. Le persone che svolgono un lavoro in cui devono usare molto la voce, o che
rivestono un ruolo di comando, avranno la tendenza a sviluppare un problema in questo chakra.
II principio dominante di questo aspetto del Vishuddhi chakra è l'integrazione col Tutto, con
la collettività, la sensazione di far parte dell'insieme. Ogni società è formata da diversi anelli.
Ciascuno deve trovare il proprio posto, adattarsi al meglio per svolgere i compiti richiesti da questa
società al massimo delle proprie capacità, al fine di interpretare nel miglior modo il ruolo
assegnato.
E' anche il potere dell'eloquenza. Il Vishuddhi chakra è, per così dire, l'altoparlante del cuore.
Se è utilizzato per altri scopi, per nuocere al prossimo ad esempio, significa che pervertiamo il
potere che ci è stato conferito.
L'Hamsa chakra
Si tratta di un sotto chakra, situato tra i seni frontali, tra le due sopracciglia. Collegato al
Vishuddhi chakra, è il centro del discernimento, vale a dire la facoltà di percepire ciò che è buono
da ciò che non lo è.
In India, il discernimento ha per simbolo un animale: il cigno. Si dice che la sua facoltà di
suddividere le cose sia così grande che, quando beve latte miscelato ad acqua è capace di
assorbire solo il latte!
■ 4 / X I a Dispensa
La Deità
La Deità del Vishuddhi chakra è Shri Krishna, una incarnazione di Shri Vishnu, vissuto in
India circa 6000 anni fa. E' venuto per manifestare le qualità ultime di Dio Padre nella sua opera
divina.
Shri Krishna, benché principe, nacque in cattività a Mathura da Devaki e Vasudeva,
imprigionati da Kamsa, fratello tiranno della principessa Devaki. Un oracolo aveva predetto la
morte di Kamsa ad opera del figlio di Devaki. Per sfuggire al furore del tiranno, Krishna fanciullo fu
segretamente condotto a Nandagokula, un villaggio di pastori, ove crebbe. Poi uccise Kamsa e
consegnò il reame a Ugrasena, padre di Devaki.
Shri Krishna è lo zio dei famosi eroi Pandava. Partecipò attivamente alla lotta per la
supremazia tra i principi Pandava ed i cugini Kaurava, cercando di fare appello alla ragione ed alla
pace, ma senza successo a causa dell'arroganza dei Kaurava. Nel corso della guerra che ne
seguì, Shri Krishna si schierò dalla parte dei Pandava e divenne 11 conducente del carro d'Arjuna,
l'eroe dei Pandava. A quest'ultimo Shri Krishna dettò la ben nota scrittura sacra: la Bhagavad Gita.
Shri Krishna è pure conosciuto sotto il nome di Yogeshwara (il Signore dello Yoga), il
testimone distaccato del gioco della vita, perché rappresenta il vertice puù alto che uno yogi possa
raggiungere.
Shri Vishnumaya è la Deità del Vishuddhi sinistro. E' la sorella di Shri Krishna, ma incarna in
ognuno di noi la grande sorella, che educa e che è la custode delle virtù famigliari.
Shri Yashoda, la madre adottiva di Shri Krishna, presiede al Vishuddhi destro.
Mantra
Vishuddhi centro:
• Shri Rada Krishna;
• Allah Hou Akbar (da dire a voce alta 16 volte, la testa rivolta al cielo);
• Affermazione: "Shri Mataji, fa di me un testimone distaccato; "lo non domino e non sono
dominato".
Vishuddhi sinistro:
• Shri Vishnumaya;
• Affermazione: Shri Mataji, non sono colpevole.
Vishuddhi destro:
• Shri Yashoda Draupadi;
• ShriVithala.
■ 5 / X I a Dispensa
Shri Surabi Shakti (Potere della purezza, comprendere l'altrui santità al di là delle
apparenze)
Shri Perfetto Superego (Rispetto del dharma, del Guru, degli anziani)
Shri Perfetto Ego (Soccorso del dharma, delle virtù, della giustizia, del prossimo)
■ 7 / X I a Dispensa
Perciò, quando parlate, fate in modo che le vostre parole non siano frivole, ma profonde,
sonore, che scaturiscano dal cuore. E non con quel tono frivolo e tagliente che siete soliti
adoperare.
Quando parlate con qualcuno, guardate la persona in faccia. Non guardate né a destra né a
sinistra. Cercate preferibilmente d'ascoltare anziché di parlare. E' un punto essenziale: CERCATE
DI ASCOLTARE ANZICHÉ' PARLARE.
La malizia deriva da un comportamento grossolano, da persone che vedono le cose
dall'esterno. Le persone reali non dicono mai cose che possono ferire gli altri. Fanno attenzione,
generalmente, a non dire cose che urtano perché sono sinceri con se stessi e dunque sono
veritieri anche con gli altri. Capiscono che potrebbero ferire. Non saprete mai quanto male si può
fare con le maniere brusche. Stuzzicare continuamente la gente è una pessima abitudine. Vi
stuzzico forse io? Se sono risentita per qualcosa ve lo dico e basta. Perché stuzzicare? Stuzzicare
è una forma di sadismo. Sempre stuzzicare... Si stuzzicano persino i bambini, le persone anziane.
Ci sono persone che non smettono mai di stuzzicare il prossimo. Devono sempre trovare una
vittima, qualcuno da scocciare.
Vi debbo dire che è molto importante sviluppare la dignità che dovete esprimere nel parlare,
nel camminare, nei movimenti delle mani. Non agitate continuamente le mani. Esse sono adesso
un'espressione di Dio. Fate perciò attenzione. E siate anche umili. Utilizzate le mani per fare
"Namaskar" (salutare lo spirito di qualcuno inchinandosi e giungendo le mani all'indiana, all'altezza
del viso). Adottate movimenti umili, vedete come esprimere con le mani l'umiltà. Non fate
movimenti bruschi e non gesticolate con le mani. Neanche io posso farli. Non capisco come avete
fatto ad insegnare alle vostre mani a torcersi in questo modo, assumendo atteggiamenti così
strani. E non utilizzate il vostro Vishuddhi per rispondere. Quando qualcuno vi chiede: "Come va?",
voi alzate le spalle. Non fa assolutamente bene al vostro Vishuddhi. Anche il digrignare i denti è
una cattiva abitudine. Non digrignateli. Quando lo fate, esercitate una pressione sul Vishuddhi.
Anche il movimento degli occhi comprime il Vishuddhi.
E' un centro molto sensibile, e per ben conservarlo dobbiamo essere vigili, ben desti. Il viso
deve essere né troppo serio né troppo gaio, né troppo in avanti né troppo indietro. La testa deve
rimanere ben centrata, in modo dignitoso Vi sono persone che abbassano il capo quando parlano,
o troppo indietro o troppo in avanti. Dobbiamo conservare un atteggiamento equilibrato. Non fa
bene abbassare troppo il capo: se lo si fa bisogna subito correggersi. Dobbiamo capire qual'è la
posizione che colpisce favorevolmente la gente. Né abbassare il capo né assumere una posizione
aggressiva come un'aquila quando si parla con qualcuno. Fate in modo che chi vi sta di fronte
capisca che siete rilassati. Così bisogna comportarsi. Mutando il comportamento sicuramente
migliorerete il vostro stato interiore. Cercate di migliorare e di capire. Per qualsiasi cosa, anche
per un semplice sì, non scuotete la testa in segno di accondiscendimento.
■ 8 / X l a Dispensa
SAHAJA YOGA
XII Dispensa
AGNYA CHAKRA
Corrispondenze
Numero : due;
Pianeta : Sole;
Giorno : domenica;
Pietra : diamante;
Colore : bianco;
Elemento : luce;
Simbolo : croce;
Corrispondenza sulla mano : dito anulare;
Nazione : Russia e Cina;
Qualità : perdono, resurrezione, verità,
umiltà;
• Mantra : Shri Maria Gesù.
Shri Gesù
Introduzione
Localizzato all'incrocio dei canali di destra e di sinistra, al centro della testa, l'Agnya chakra,
conosciuto anche come "terzo occhio", rappresenta a livello sottile la porta del Regno dei Cieli.
Le due ante di questa porta sono costituite dagli emisferi dell'ego e del superego. Il primo si
forma come risultato dell'attività del canale destro, e rappresenta quella parte della nostra mente
che si proietta all'esterno, nel futuro, la parte volitiva che dà vita alle nostre ambizioni.
Il secondo, il superego cioè, si forma come risultato dell'attività del canale sinistro e
rappresenta quella parte della nostra mente che raccoglie in sé le esperienze passate, le abitudini,
i dolori, le frustrazioni. In un senso molto lato si può dire che il superego corrisponde a quella che
è stata chiamata la "psiche" dell'essere umano.
La porta dell'Agnya è, il più delle volte, sprangata nell'essere non realizzato, poiché
l'incessante attività mentale fa gonfiare l'ego e il superego, precludendo ogni possibilità di
realizzazione.
Localizzazione
L'Agnya chakra, chiamato anche terzo occhio, è localizzato nel centro del cervello, nel punto
di incrocio dei nervi ottici (tra le ghiandole pineale e pituitaria), in quell'area detta ipotalamo.
Sulle mani, il chakra corrisponde al dito anulare.
Dobbiamo pure localizzare l'Agnya destro e l'Agnya sinistro. Il primo, chiamato anche ego, si
trova sulla tempia sinistra mentre il secondo, chiamato superego, si trova sulla tempia destra.
Perché l'Agnya destro si trova sulla tempia sinistra e viceversa l'Agnya sinistro si trova sulla
tempia destra? Si tratta della parte terminale dei due canali laterali destro e sinistro, che si
incrociano all'altezza dell'Agnya chakra. Tutto ciò che è legato al lato sinistro, o Ida Nadi, ricordi,
condizionamenti, passato, si accumula nel superego, nell'emisfero destro del cervello. Altrettanto
dicasi per il lato destro, o Pingala Nadi. Se lavoriamo o pensiamo troppo, quando programmiamo
incessantemente, quando ci adiriamo, non facciamo altro che sovraccaricare l'ego, nell'emisfero
sinistro del cervello.
Caratteristiche dell'Agnya
Funzioni fisiche
• lo sguardo (centro);
• l'udito (centro);
• il pensiero (centro);
• la tempia sinistra (destro);
• la tempia destra (sinistro).
Cause di blocco
• false idee riguardo Dio (centro);
• preoccupazioni (destro);
• individualismo (destro);
• danneggiare gli altri (destro);
• eccessiva programmazione (destro);
• chiaroveggenza (destro);
• attitudine al risentimento e al rancore (destro);
• attitudine a giudicare gli altri (destro);
• far male a se stessi (sinistro);
• paure (sinistro);
• possessioni (sinistro);
• abitudini, condizionamenti (sinistro);
• avidità e lussuria nello sguardo (sinistro);
• attaccamenti al passato ed ai ricordi (sinistro).
■ 2 / X I I a Dispensa
Come migliorare l'Agnya chakra
1. Fare un bandhan per il superego, l'ego o l'Agnya centro;
2. Mettere il palmo della mano destra sulla fronte o sull'ego e recitare i mantra corrispondenti.
Per il superego, mettere la mano destra sulla parte destra del capo;
3. Abbassare i due canali. E' particolarmente efficace la sera, al momento del pediluvio. Si
incrociano le mani al livello dell'ego e del superego. Si fanno poi scendere lungo i rispettivi
canali. Ciò consente di dare sollievo all'ego e al superego dopo un'intensa giornata di lavoro.
4. Camminare guardando madre terra.
Mantra
Apriva Centro:
• Mantra: Shri Maria Gesù;
• Il Padre nostro:
"Padre nostro che sei nei cieli
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà
così in cielo e così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori.
E non lasciarci indurre dalla tentazione,
ma liberaci dal male.
Perché tuoi sono il Regno, il potere e
la Gloria nei secoli dei secoli.
Amen"
■ 3 / X I I a Dispensa
• Dharmam Sharanam Gatchami (abbandono il mio ego al Dharma, alla virtù).
Per equilibrare l'ego ed il superego:
• HAM (io sono), per il superego;
• KSHAM (io perdono), per sgonfiare l'ego.
Per purificare il back Agnya (Agnya posteriore):
• Mantra a Shri Maha Ganesha
Compiamo sempre qualche azione, ma perché dovremmo farlo? In fin dei conti azione e
attività sono sinonimi di fatica, problemi, difficoltà.
■ 4 / X I I a Dispensa
Si genera ogni specie di malinteso quando si blandisce l'ego. Dovrei dire che quando siamo
soddisfatti del nostro ego è il momento in cui perdiamo la bussola. Ci identifichiamo con l'ego e
non con il Sé. Che cosa avviene fisicamente quando questo pallone riesce ad invadere l'intera
testa? Normalmente l'aura del cervello circonda il cuore, ma quando esiste un problema di ego, è
quest'ultimo che circonda il cuore. Si può allora affermare che siete una persona "disintegrata" in
quanto il cuore funziona in un senso, il cervello in un altro, il corpo in un terzo e le emozioni in un
quarto senso. Sono quattro persone che montano altrettanti cavalli. In tal modo siete fatti
letteralmente a pezzi.
Esaminiamo adesso come è possibile domare questo ego: innanzi tutto si incomincia a
prenderne coscienza. Ecco cosa capita. Vediamo il signor Ego: è lì che ci fornisce idee. Spesso ci
sentiamo tanto depressi nel vedere quanto ci identifichiamo in lui. Nel combatterlo non fate altro
che rinforzarlo. Più lo affrontate e più invade il vostro capo. Non combattete dunque!
Come fare per "sgonfiare" questo ego? Si adotta lo stesso sistema adoperato per sgonfiare
un pallone: si prende uno spillo e si fora il pallone.
Solo gli esseri umani sono capaci di prendersi in giro da soli: nessun animale sarebbe
capace di fare altrettanto. Se imparate a prendervi in giro da soli, imparerete a sminuire il vostro
ego, altrimenti continuerà a dettarvi come dovete comportarvi, e ciò a SUO unico profitto.
Quando l'ego ricopre la testa intera ed il Sahasrara chakra, è ben difficile per la Kundalini,
che ascende attraverso il canale centrale, perforare questa corazza. L'ego, nei confronti del
superego, che è minuscolo, ha assunto proporzioni enormi. La breccia deve essere aperta al
centro, per cui occorre ricondurre l'ego a più modeste proporzioni. Solo allora la Kundalini può
salire, oltrepassare la porta dell'Agnya chakra e dirigersi verso il Sahasrara chakra.
Che cosa succede? Noterete che simili persone hanno un lato sinistro molto debole e un lato
destro eccessivamente pulsante. Occorre rinforzare il lato sinistro controbilanciando quello destro.
In tal modo si fa scendere l'ego nel canale simpatico destro.
Allorché l'ego ha perso di consistenza, la corrente può risalire lungo il canale simpatico di
sinistra: così operando si crea un intervallo al centro. Solo allora la Kundalini può ascendere al
centro (Shushumna nadi) e raggiungere la sommità della testa. Questo processo viene chiamato
Shri Vidya, la conoscenza di Shri, la conoscenza dello Spirito Santo, grazie alla quale ponete in
equilibrio l'ego e il superego. I vostri desideri e azioni diventano di pari consistenza.
Estratto dal discorso "L'Apriva - Gesù Cristo"- Caxton Hall, Londra, 18 dicembre 1979
E' molto importante evitare agli occhi ogni attività inutile. I vostri nervi e malesseri possono
essere guariti se avrete occhi puri. E', purtroppo, una specie di circolo vizioso: assorbite ogni
specie di impurità con gli occhi, le accumulate nell'Agnya, e dovete ripulire questo centro per poter
avere uno sguardo puro.
Possiamo incominciare col chiedere perdono, come ho già detto altre volte. Poi occorre
stabilizzare il Cristo nel chakra dell'Agnya. Infine dobbiamo rinunciare alle droghe, a ciò che è
tossico e al fumo. Ciò avviene nel modo più naturale quando siete diventati Sahaja Yogi.
Gli occhi esprimono l'essere nella sua totalità, il cervello, il corpo, le membra, tutto. Se
l'Agnya chakra funziona bene, anche gli occhi saranno in ordine: emetteranno solo amore.
Un semplice sguardo sarà sufficiente per alzare la Kundalini. Uno sguardo guarirà la gente,
un semplice sguardo porterà la gioia a chi è disperato, affranto. Gli occhi sono dunque la finestra
del vostro essere, del vostro cuore.
Quando la Kundalini si alza, le pupille si dilatano, ed una anima realizzata ha occhi scuri
perché le pupille sono dilatate. Quando le osservo, sono dilatate e scure. Si può riconoscere una
anima realizzata dal fatto che i suoi occhi sono brillanti, scintillanti come diamanti. Potete
distinguere, attraverso gli occhi, se un'anima è realizzata; c'è un'enorme differenza tra gli occhi di
una persona realizzata ed una che non lo è.
■ 5 / X I I a Dispensa
O che Mosè venga risvegliato dentro di noi? Accade veramente che Shri Krishna venga
risvegliato dentro di noi? Se così fosse, avremmo in noi tutti i loro poteri...
Si dice che Egli morì per i nostri peccati. In India abbiamo una lunga teoria sul karma.
Krishna stesso spiegò che a seconda del karma che abbiamo, nasciamo in certe condizioni
ambientali e soffriamo. Questa teoria era nota già dal tempo di Krishna, cioè circa seimila anni fa.
Con ciò Egli volle dire alla gente che loro stessi si erano costruiti il loro karma e che avrebbero
sofferto di conseguenza.
Le sofferenze sono dovute al comportamento cattivo o anti-Dio degli esseri umani. Ma gli
esseri umani rimanevano gli stessi. Quando Mosè liberò i Giudei dall'Egitto, essi rimasero gli
stessi; quando Krishna predicò, nulla accadde, la gente rimaneva uguale, non si curava del
proprio karma, non se ne preoccupava affatto. E soffrivano; nella loro ignoranza soffrivano, perché
non avevano creduto a quelle incarnazioni; non avevano creduto a nessuna delle incarnazioni.
Così continuavano a fare ciò che avevano sempre fatto, andando contro i "loro principi di
sostegno", contro il loro dharma (corretto comportamento), contro ciò che è bene per l'uomo.
Era quindi necessario creare uno strumento atto ad assorbire questi karma una volta per
tutte. Ecco come fu creato il Cristo, con grande sforzo, e con grande comprensione dei problemi
umani. Egli si incarnò su questa terra come un normale essere umano e quando risorse, potè dare
la prova, con la sua vita, che lo Spirito è eterno. E questo è ciò che Krishna aveva detto, che lo
Spirito è eterno. Ci voleva qualcuno che lo provasse, e il Cristo lo fece.
Fino alla venuta del Cristo tutti i poteri delle incarnazioni erano espressi come loro poteri
personali; significa che ad esempio la Dea venne sulla terra per uccidere dei demoni e per dire
alla gente ciò che è giusto e ciò che è sbagliato; Mosè venne sulla terra per salvare un popolo. Ma
c'era bisogno di qualcuno che portasse via i peccati della gente, che camminasse su questa terra
come una incarnazione del perdono; per perdonare gli esseri umani nell'errore, gli esseri umani
che erano così ignoranti, per perdonarli con il suo amore e con la sua compassione. Non per
mettere in mostra i suoi grandi poteri che possedeva, ma solo per assorbire i peccati della gente
attraverso la sua compassione e il suo perdono. Questa Deità fu posta molto, molto tempo fa in
noi e si incarnò come essere umano su questa terra, ma noi non l'abbiamo mai riconosciuto.
Potete immaginare una cosa simile? Oggi ci sono migliaia di Sahaja Yogi in tutto il mondo; potete
immaginare che non c'era una sola persona che veramente lo comprese, eccetto sua madre?
Questo finché non risorse, dopodiché tutti cominciarono a dire: "ah!". Fino ad allora nessuno
aveva creduto. Non come voi... ; ma si può capire, perché essi non erano realizzati, così persino
questo è perdonato. Ecco perché Egli disse: "Qualsiasi cosa contro di me verrà tollerata".
Estratto dal discorso "L'Ekadesha Rudra""B - Como. Italia. 16 settembre 1984
E' situato nella parte alta della fronte, alla radice dei capelli, con cinque poteri a sinistra,
cinque a destra ed uno in centro, e corrisponde alla sede del Virata (Essere collettivo).
Shri Mataji ci spiega che questi sono gli 11 poteri distruttori posseduti dal Cristo, ma che Egli
non adoperò. Solo il potere del perdono è stato adoperato in quel tempo.
Rudra è il potere distruttore di Shri Shiva, lo Spirito; d'altra parte un suo potere è anche il
perdono. Perdona perché siamo esseri umani, che commettono errori. Abbiamo l'attenzione
sempre vacillante, ci sbagliamo spesso. Ci perdona quando calpestiamo la nostra castità, quando
siamo immorali, quando non siamo corretti verso Dio o parliamo male di Lui. Perdona anche la
nostra superficialità, i nostri rancori, desideri, attaccamenti, la nostra collera, meschinità, vanità,
possessività, il nostro egoismo e la subordinazione alle peggiori cose.
Ogni azione, tuttavia, ha una reazione. Quando Dio perdona, Egli pensa di averci accordato
un gran segno di mansuetudine e manifesta la sua collera contro coloro che, una volta perdonati,
indulgono nuovamente negli stessi errori.
■ 7 / X I I a Dispensa
Ciò è particolarmente vero dopo la realizzazione perché l'avervi dato la luce è una
benedizione incommensurabile. Se, malgrado il pieno possesso della luce, continuate a stringere
in mano i serpenti, l'ira potrà manifestarsi in modo terribile. Allora il perdono diminuisce e la collera
aumenta.
Questa è l'immagine dell'Ekadesha Rudra, un'immagine di Dio che perdona e se, da parte
vostra dimostrate gratitudine, le benedizioni cominceranno a fluire ma, soprattutto, acquisterete lo
straordinario dono di perdonare gli altri.Come gocce di rugiada, le benedizioni di Dio ci piovono
addosso e diventano bellissimi fiori.
NOTA BENE: I mantra per l'Ekadesha Rudra sono i seguenti:
Altri Documenti
Estratto dal Vangelo secondo San Matteo: "Il Battesimo d'acqua ed il battesimo di fuoco"
In quei giorni comparve Giovanni il Battista a predicare nel deserto di Giudea, dicendo:
"Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!". Egli è colui che fu annunziato dal profeta Isaia
quando disse: "Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi
sentieri".
Giovanni portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo
cibo erano locuste e miele selvatico.
Allora accorrevano a lui da Gerusalemme, da tutta la Giudea e dalla zona adiacente il
Giordano e, confessando i loro peccati, si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano.
Vedendo però molti farisei e sadducei venire al suo battesimo, disse loro: "Razza di vipere!
Chi vi ha suggerito di sottrarvi all'ira imminente? Fate dunque frutti degni di conversione e non
crediate di poter dire fra voi: Abbiamo Abramo per padre. Vi dico che Dio può far sorgere figli di
Abramo da queste pietre. Già la scure è posta alla radice degli alberi: ogni albero che non produce
frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco.
lo vi battezzo con acqua per la conversione; ma colui che viene dopo di me è più potente di
me e io non sono degno neanche di portargli i sandali; egli vi battezzerà in Spirito santo e fuoco.
Egli ha in mano il ventilabro, pulirà la sua aia e raccoglierà il suo grano nel granaio, ma brucerà la
pula con un fuoco inestinguibile....
In quel tempo Gesù dalla Galilea andò al Giordano da Giovanni per farsi battezzare.da lui.
Giovanni però voleva impedirglielo dicendo: "lo ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni a
me?". Ma Gesù gli disse: "Lascia fare per ora, poiché conviene che così adempiamo ogni
giustizia".
Allora Giovanni acconsentì. Appena battezzato, Gesù uscì dall'acqua, ed ecco si aprirono i
cieli ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui. Ed ecco una voce
dal cielo che disse: "Questi è il figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto".
Estratto dal testo sul Cristo di Khalil Gibran: "I segreti del cuore"
Ogni anno, in questo giorno, l'Umanità si desta col ritorno della Primavera, e si raduna
piangente ai piedi del Nazareno che soffre. Allora, essa chiude gli occhi e si abbandona ad un
sonno profondo. Ma la Primavera resta desta, sorride e va avanti finché si unirà all'Estate che
indossa un abito d'oro pieno di profumi. L'umanità è simile alla donna dolente che ama piangere
gli eroi ed i ricordi del passato ...
■ 8 / X I I a Dispensa
Se l'umanità potesse capire, si rallegrerebbe della loro gloria. L'Umanità è come un fanciullo
che ride vicino ad un animale ferito. L'umanità ride di fronte al torrente in piena che porta verso
l'oblio i rami secchi delle piante e trascina con risolutezza tutto ciò che non è ben ancorato.
L'Umanità considera Gesù di Nazareth come un essere povero di nascita che ha sofferto
miseria e umiliazione assieme agli altri miseri. E si ha pietà di Lui, perché l'Umanità crede che è
stato crocifisso con dolore ... E l'Umanità gli offre solo pianti, gemiti e lamenti. Per secoli l'Umanità
ha adorato la debolezza nella persona del Salvatore.
Il Nazareno non era un debole! Era forte, ed è forte! Ma la gente si rifiuta di capire il vero
significato della forza.
Gesù non ha vissuto una vita timorosa, né è morto soffrendo o lamentandosi... Ha vissuto da
Maestro. E' stato crocefisso come un Crociato. E' morto con un eroismo che ha spaventato i suoi
persecutori e assassini.
Gesù non era un uccello dalle ali spezzate. Era un'impetuosa tempesta che spezza le ali
distorte. Non temeva né persecutori né nemici. Non ha sofferto davanti ai suoi assassini. Era
libero, coraggioso e audace. Ha sfidato i despoti e gli oppressori. Ha visto le pustole purulenti e le
ha estirpate ... Ha imbavagliato il Male, ha schiacciato la falsità, ha soffocato la malignità.
Gesù non è giunto dal cuore del cerchio di Luce per distruggere le dimore umane e costruire
sulle loro rovine conventi e monasteri. Non ha convinto l'uomo forte a farsi monaco o prete, ma è
venuto su questa terra per propagare uno spirito novello, con il potere di minare le fondamenta di
ogni monarchia fondata sulle ossa e crani umani ... E' venuto per distruggere i palazzi maestosi,
edificati sulle tombe dei deboli, per abbattere gli idoli eretti sui corpi dei poveri. Gesù non ci è stato
inviato per insegnare al popolo come costruire sontuose chiese e magnifici templi in mezzo a
capanne fredde e fatiscenti e tristi tuguri ... E' venuto per trasformare in tempio il cuore dell'uomo,
in altare la sua anima ed in sacerdote il suo spirito.
Questa è stata la missione di Gesù di Nazareth, e questi sono gli insegnamenti per i quali è
stato crocefisso. Se l'umanità fosse saggia, sorgerebbe e canterebbe a squarciagola un inno di
conquista e di trionfo.
Estratto dal Vangelo secondo San Giovanni: "L'incontro con Nicodemo"
C'era fra i farisei un uomo chiamato Nicodemo, un capo dei Giudei. Egli andò da Gesù, di
notte e disse: "Rabbi, sappiamo che sei un maestro venuto da Dio; nessuno infatti può fare i segni
che tu fai, se Dio non è con lui". Gli rispose Gesù: "In verità, in verità ti dico, se uno non rinasce
dall'alto, non può vedere il regno di Dio". Gli disse Nicodemo: "Come può un uomo nascere
quando è già vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e
rinascere?" Gli rispose Gesù: "In verità, in verità ti dico, se uno non nasce da acqua e da Spirito,
non può entrare nel regno di Dio. Quello che è nato dalla carne è carne e quello che è nato dallo
Spirito è Spirito.
Estratto dal Vangelo secondo San Giovanni: "La promessa dello Spirito"
Se mi amate, osserverete i miei comandamenti, lo pregherò il Padre ed egli vi darà un altro
Consolatore perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito di verità che il mondo non può ricevere
perché non lo vede e non lo conosce... Voi lo conoscete perché dimora presso di voi e sarà in voi.
Non vi lascerò orfani, ritornerò da voi.
Queste cose vi ho detto quando ero ancora tra di voi. Ma il Consolatore, lo Spirito Santo, che
il Padre manderà nel mio nome, egli v'insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho
detto. Vi lascio la pace, vi do la mia pace.
■ 9 / X I I a Dispensa
SAHAJA YOGA
XIII Dispensa
SAHASRARA CHAKRA
Corrispondenze
Numero : mille;
Pianeta : Luna;
Giorno : lunedì;
Pietra : madreperla;
Colore : arcobaleno;
Elemento : vibrazioni divine (Chaitanya);
Simbolo : bandhan (legame protettivo);
Corrispondenza sulla mano : centro del
palmo;
Nazione : Nepal;
Qualità integrazione, consapevolezza
senza pensieri, vivere nel presente; apertura
della consapevolezza vibratoria, accesso
alla coscienza collettiva; capacità di sentire il
soffio dello Spirito Santo (vibrazioni fresche);
Mantra:
1. Om Twameva Sakshat Shri Mahalakshmi,
Mahasaraswati Mahakali, Trigunatmika,
Kundalini Sakshat, Shri Adi Shati Mataji,
Shri Nirmala Devi Namoh Namah.
2. Om Twameva Sakshat Shri Kalki Salshat,
Shri Mataji
Shri Adi Shakti Mataji, Shri Nirmala Devi
Namoh Namah.
3. Om Twameva Sakshat Shri Kalki Sakshat,
Shri Sahasrara Swamini, Moksha Pradahini
Mataji, Shri Nirmala Devi Namoh Namah.
Introduzione
E' necessario, dovendo parlare del Sahasrara, dedicare la maggior parte dello spazio ai
discorsi di Shri Mataji stessa.
In questo capitolo sono riportate varie citazioni più o meno lunghe, estratte da dodici diversi
discorsi. Ogni citazione è contraddistinta da due lettere che consentono di individuare, attraverso
la tabella di seguito riportata, i discorso da cui è estratta.
■ 2 / X I I I a Dispensa
I Sahasrara degli esseri realizzati compongono, allo stesso modo, un giardino straordinario
in cui "Dio Padre" ammira il fior fiore della creazione e se ne rallegra. La Genesi narra che Dio
creò l'uomo a Sua immagine e Shri Mataji soggiunge che questa immagine è lo specchio di Dio, in
cui Egli si riflette per contemplare lo splendore della propria gloria.
■ 3 / X I I I a Dispensa
DL E' un argomento di grande profondità. Quando si verifica l'illuminazione della Kundalini nel
cervello, questo ha il potere di percepire la verità... incominciate a intravedere la verità percepita
dal cervello. Sino a quel momento, ciò che il cervello poteva percepire non era la verità, ma solo il
suo aspetto esteriore.
Potevate, per esempio, vedere i colori, l'armonia dei colori, la qualità delle cose, ma non
potevate sapere se questo tappeto era stato calpestato da un santo. Non eravate in grado di
stabilire se questo tappeto era stato tessuto da una persona santa oppure no. Non eravate in
grado di sapere se quella persona era buona o cattiva ... e nel contenuto "buono" significa
"divino".
In effetti non potevate sapere nulla di Dio con il vostro mentale. Nulla. Non è possibile
esprimere giudizi sulle qualità divine di una persona finché la Kundalini non ha perlomeno
raggiunto l'area limbica. Non eravate in grado di stabilire se una persona era autentica oppure no,
se un guru era vero o falso. La Divinità non può essere percepita dal cervello finché questi non è
stato illuminato dallo Spirito.
■ 4 / X I I I a Dispensa
Queste persone si ribellano contro Sahaja Yoga ed hanno un Sahasrara chakra duro come un
pezzo di legno. E' come se avessero un guscio così duro da non riuscire a romperlo... neppure
con un martello.
DL Un'altra cosa elementare è che bisogna essere onesti, molto onesti in Sahaja Yoga ... Se
cercate di barare ... andrete incontro a problemi molto seri. Ci sono persone che riescono a non
pagare ciò che dovrebbero: per esempio si fanno invitare a pranzo, si fanno trasportare ... Devono
pagare il vitto ed il viaggio... Se non lo fanno, gliene verrà del male.
Benché ciò possa apparire molto materiale, rappresenta però un serio ostacolo all'aprirsi del
Sahasrara chakra, perché un tale atteggiamento danneggia il Nabhi chakra e, come sapete, se il
Nabhi è bloccato, si ripercuote sul Void, e se anche quest'ultimo è bloccato, allora le Ekadesha
Rudra ... lo sono anch'esse.
(In altra occasione Shri Mataji ha chiesto ai Sahaja Yogi di non comportarsi con disinvoltura
nei riguardi della Realizzazione, e di non prendere le cose alla leggera).
V1 Questo è proprio il modo di pensare occidentale! " Beh, passando, faremo un po' di Sahaja
Yoga ... Toh, in questo week-end, passando, potremo andare al seminario. Toh, di passaggio, ben
s'intende, Madre ci alzerà la Kundalini. Di passaggio desterà le nostre deità e, di passaggio,
usufruiremo delle benedizioni.
Non c'è tempo per offrire sacrifici a Dio. Non ne abbiamo il tempo. Non c'è tempo! Si fa tutto
così superficialmente! E' sorprendente, non vi pare? Per fare la guerra si abbandona tutto. Per
distruggere, si lavora duramente giorno e notte, ma per spingere l'umanità verso la meta ultima, il
Divino, quanti sono disposti, in Occidente, a rinunciare a qualche cosa? "Se mi va, ci sarò...".
Questo è il vostro atteggiamento! "Toh, dovrei anche affacciarmi a Sahaja Yoga". Quante volte
l'ho sentito dire! Quanti di voi hanno tuttora un simile atteggiamento verso Sahaja Yoga!
Una delle cause più comuni di blocco del Sahasrara chakra è il dubbio: dubitare della propria
realizzazione, non ritenersene degno, dubitare della consapevolezza vibratoria, dubitare di "Dio
Padre", dello Spirito Santo o della Kundalini, dubitare che Dio possa incarnarsi sulla terra, dubitare
di Sahaja Yoga.
■ 5 / X I I I a Dispensa
Gli alpinisti, che fanno sforzi immani per conquistare l'Himalaya ritengono forse di avere
sacrificato alcunché?
Se pensate: "Oh Signore, ho sacrificato il latte!" allora non ci siamo, è il principio della fine!
Ma se ci tenete a qualcosa, ditevi piuttosto: "Va bene, amo questa cosa, ma amo ancor più il mio
progresso, e finché non avrò raggiunto un certo livello ne farò a meno".
Questa è la determinazione che dovete manifestare, altrimenti come pensate di poter
vincere la montagna ... gigantesca e terribile della vostra ignoranza? In effetti, al momento della
Realizzazione io vi pongo in cima alla montagna e voi cominciate subito a scivolare, mentre
dovreste aggrapparvi alla cima!
DL Dunque, quando fate qualcosa in Sahaja Yoga, cercate di rimanere sani di corpo e di
mente... Potete essere liberi come un uccello anche senza mettervi a cantare per la strada né
arrampicarvi sugli alberi.
Essere vigili e onesti
DL Andare all'inferno è la cosa più facile di questo mondo: non richiede né un impegno
lavorativo né qualche speciale attività. Quando si prende la strada dell'ascesa le cose sono un po'
più difficili. Non dovete essere indecisi, non dovete inciampare. Dovete badare alla vostra ascesa,
dovete controllarvi e non ricadere nelle vecchie abitudini.
■ 7 / X I I I a Dispensa
indole del canale centrale, attraverso il quale si cerca di controllare i nemici interiori che sono
l'avidità, l'ira, l'orgoglio, la vanità, l'attaccamento e la lussuria.
Tutte queste limitazioni dell'attenzione scompaiono, diventate una persona libera, piena di
saggezza. L'attenzione stessa diventa dharmica. Vi affrancate così dalle tre Guna e diventate
"Satguni", ossia persone rette, non perché forzate ma spontanee. Diventate spontaneamente
virtuosi.
In tal modo si elevano le qualità di colui che è "al di là" "atiit". Solo colui che domina è "al di
là", colui che è ancora dentro non può dominare. Per ormeggiare un battello, bisogna essere sulla
riva: solo colui che è "al di là", "atiit" può farlo.
Quando giunge il momento di informarsi su un essere simile, non potete neppure pensarci,
perché un tale essere è al di là del pensiero. Non potete descriverlo, perché è al di là di ogni
descrizione. Non potete spiegare perché Socrate ha bevuto la cicuta o perché il Cristo si è lasciato
crocifiggere: questi fatti vanno al di là della comprensione umana.
Allo stesso modo, il vostro comportamento trascende la comprensione umana e non avete
bisogno per comprovarlo di un certificato di autentica "visto e approvato" rilasciato da altri uomini.
Il certificato vi viene rilasciato da Dio Onnipotente e non da esseri umani (che non sono realizzati).
Raggiungete dunque quello stato che si può solo descrivere usando il prefisso "a", ossia
"senza", "sprovvisto di". Un essere simile non ha pensieri, non pensa, è senza avidità, senza
lussuria, ne è sprovvisto ... E' come quando si vuol fare il vuoto in un recipiente: si riesce a creare
il vuoto sino ad un certo punto, che non si può però oltrepassare, perché una parte rimane
sempre. Non si può ottenere il vuoto assoluto. Una tale persona, invece, raggiunge il vuoto
assoluto, l'assenza totale di negatività, di aggressività.
Una persona simile è un essere eterno. Nessuno può ucciderla, né farle male, né ferirla.
Non è influenzata né dalla collera né dal rispetto. Non è scalfita dagli insulti, né dall'assenza di
insulti. Non si lascia lusingare dalle preghiere perché è sprovvista della capacità di godere
dell'ego.
Si prova Nirananda (la gioia assoluta)
V2 "Ni" significa "null'altro che" e "Ananda", la "gioia". E' veramente sorprendente che il mio
nome sia "Nira" ... che vuol anche dire "Maria, "che viene dal mare". "Nira" è l'acqua. "Nir" in
sanscrito vuol dire "acqua" ed anche il liquido che si trova nel cervello "Nirananda". "Nihi" è la
prima sillaba del mio nome. Se, in sanscrito, lo si combina con "Mala", diventa "Ninnala".
La parola iniziale è "Nihi". "Ni", pronunciato con un leggero tremolio - ni.i - vuol dire "puro"...
Uno dei significati di "Nihi" è "senza", "sprovvisto di", e "Nira" vuol dire "puro". Quando si dice
"Nirananda", "Niratma", si intende Puro Atma, Pura Gioia. Kevalam è l'Unico, non vi è null'altro che
gioia. Si utilizza la parola "Nira" o "Nihi" in ambedue le forme che ho detto. Altra forma è l'Unico,
l'Assoluto. Qui la Gioia diventa "Nirananda", Gioia assoluta, null'altro che Gioia. Libertà assoluta.
Vediamo che cosa significa assoluto: significa "ciò che non è relativo", che non ha qualità
relative. L'assoluto non può essere paragonato, è "Altuniya". Non si può paragonarlo a nulla. Non
possiamo rendercene conto perché non è assimilabile a qualcosa di accessibile alla comprensione
umana: è assoluto. Qualunque sia il modo in cui cercate di esaminarlo, vi scostate dall'assoluto.
Quale che sia il metodo analitico adottato, ve ne scostate.
Ecco cosa trovate nel Sahasrara: "Nirananda".
DL Voi sviluppate "Nirananda" quando siete totalmente identificati con lo Spirito. In "Nirananda"
non esistono dualità: è "Adwaita", "senza dualità", è una persona unificata. Siete totalmente
integrati, non esistono ostacoli alla Gioia. Essa è completa: non c'è felicità o tristezza, ma solo
Gioia. La Gioia non consiste nel ridere o sorridere continuamente. No. E' silenzio, la quiete del Sé,
la pace dell'essere, lo Spirito che si manifesta nella consapevolezza vibratoria e, quando si
raggiunge questa pace, ci si sente come la luce del sole, come l'intero chiarore di questa bellezza.
1/2 II punto che dobbiamo stabilire in noi è "Nirananda".
■ 8 / X I I I a Dispensa
Perché parlarne? Non si può dire nulla. Non posso dirvi: "E' così, è cosà". Non vi sono
parole per descrivere l'assoluto. Si può solo usare la negazione e dire: "Non è questo, non è
quello". Ciò che rimane (dopo aver eliminato tutto) è l'assoluto. In tal modo si giunge allo stato
Assoluto, in cui la completa comunione avviene solo con l'Assoluto che è in voi.
Dovete stabilizzarvi. Non c'è bisogno di ritirarsi nell'Himalaya né di abbandonarsi ad una
tecnica radicale: è stando in questo mondo che dobbiamo diventare l'Assoluto, l'Unico, il
"Kevalam". Non c'è da chiedersi "come" ci si arriva, lo si diventa e basta. Lo diventate come il fiore
diventa frutto. E' già predisposto in voi stessi. Lasciate solo che le cose avvengano.
J
Ogni chakra è retto da un aspetto del Divino. Questo aspetto ha anche un trono nel Sahasrara chakra. Una
delle qualità del chakra è dunque l'integrazione. Vediamo per esempio, l'integrazione della Trinità.
4
Shri Mataji è stata testimone dell'apertura del Sahasrara collettivo il 5 maggio 1970 a Bordi - Bombay, India.
■ 9 / X I I I a Dispensa
dorati; e poi sollevarono l'enorme testa (del Virata) come una grande cupola e l'aprirono; e quella
pioggia torrenziale mi ricoprì completamente. Come vidi tutto questo fui persa nella gioia. Come
un artista che osserva la sua creazione, sentii la gioia del grande compimento. Uscendo dalla
bellezza assoluta di questa esperienza mi guardai attorno e vidi gli esseri umani così ciechi, e
diventai assolutamente silente e provai il desiderio che fossero non dei rozzi ciottoli ma delle
coppe da riempire di nettare.
Il Sahasrara è la parte più bella del nostro essere. E' un grande fiore di loto con mille petali
di differenti colori che appaiono come fiamme pulsanti. Questo è stato visto da molte persone ma
quando ho visto fluire quella pioggia torrenziale è stato come se queste fiamme divenissero una
fontana, una fontana di colori, una fontana di fragranza ... Pensate ad un fiore che riversi attorno a
sé colori e fragranza! E' stato scritto molto poco sul Sahasrara perché qualsiasi cosa sia stata
vista è stata vista dall'esterno, né è possibile, per lo più, vederlo dall'interno. Anche se lo si
raggiungesse dall'interno, senza che sia totalmente aperto, non se ne potrebbe vedere la bellezza,
perché se, nel suo insieme è chiuso, si può solo passare per una qualche apertura e uscirne.
Immaginate per un attimo un fiore di loto molto grande, con mille petali, e voi siate seduti al
centro, nella corona, e guardate tutti quei petali, tutti meravigliosamente colorati, fragranti e
pulsanti di benedizioni di gioia. Rimanere così è la posizione ideale, ma poi, dopo il silenzio, ci si
sente riempiti di una enorme compassione e amore, e si è portati a mettere attenzione verso
quelle persone che ancora non hanno saputo cosa significhi avere occhi. E poi cercate di portare
la vostra attenzione al Sahasrara di milioni di persone, e cominciate a vedere i problemi che
esistono nel Sahasrara. Aprire il Sahasrara è una cosa molto difficile, anche se lo si desidera,
perché l'incanalamento del Divino negli esseri umani deve essere fatto attraverso voi esseri
umani. Il potere può anche essere qui ma deve essere canalizzato attraverso esseri umani.
TI Ecco la grande benedizione dei tempi moderni: quante lampade sono accese e questo
Diwali (13°) è costituito da lampade che hanno la forma di cuore umano ... Nella mia infanzia
pensavo che i miei sogni erano troppo fantastici. Si sarebbero realizzati un giorno? Raccoglievo
piccoli sassi e mi chiedevo: "Verrà il giorno in cui la gente non assomiglierà a pietre ma a cuori?".
Per grazia di Dio vi ho incontrati e vi ringrazio molto di aver accettato Sahaja Yoga.
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