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Curve in R

n
Generalmente ci sono due modi per descrivere una curva in R
n
, ovvero `e possibile scrivere une-
quazione parametrica o unequazione cartesiana.
Esempio: una retta in R
2
pu`o essere descritta in due modi.
Supponiamo che tale retta passi per P = (1, 2) e sia parallela al vettore (3, 1), allora
p(t) = (1, 2) + t(3, 1) = p(t) = (1 + 3t, 2 + t) t R
Ponendo x(t) = 1 + 3t, y(t) = 2 + t `e possibile scrivere lequazione parametrica della retta
_
x(t) = 1 + 3t
y(t) = 2 + t
Ricavando t = y 2 dalla seconda equazione e sostituendo tale valore nella prima si arriva a
x 3y + 5 = 0
che rappresenta lequazione cartesiana della retta in forma implicita.
Esempi: si consideri una circonferenza di centro (x
0
, y
0
) e raggio R > 0.
Lequazione parametrica di tale circonferenza `e
_
x(t) = x
0
+ Rcos(t)
y(t) = y
0
+ Rsin(t)
t [0, 2]
Invece lequazione cartesiana della circonferenza `e (x x
0
)
2
+ (y y
0
)
2
= R
2
.
Curve parametrizzate
Una curva in R
n
`e parametrizzabile se si pu`o esprimere tramite una funzione che ha come do-
minio un sottointervallo di R e come codominio R
n
.
Denizione: sia C R
n
. C si dice curva parametrizzabile se esiste una funzione r : I C
(I R `e un intervallo) tale che
1. r `e continua
2. r `e suriettiva
Se r `e iniettiva la curva si dice semplice. Supponiamo che I = [a, b], se r(a) = r(b), ovvero se il
punto iniziale e quello nale coincidono, allora la curva si dice chiusa.
Esempio: le traiettorie di punti in cinematica sono curve la cui parametrizzazione `e data dalla
legge oraria.
Esempi:
1
Gianni Sammito Appunti di Analisi II
www.matematicamente.it
1. Si consideri la seguente parametrizzazione
_
x(t) = a cos(t)
y(t) = b sin(t)
t [0, ], a, b R
+
Dato che
_
x
a
_
2
+
_
y
b
_
2
= 1 si nota che la curva sta su unellisse con semiassi di lunghezza a
e b.
Figura 1: Rappresentazione graca della curva parametrizzata
La parametrizzazione proposta copre solo la semiellisse superiore perche il parametro t
varia fra 0 e .
2. Un altro esempio di curva parametrizzabile `e lelica cilindrica, che ha equazione
r(t) = (Rcos(t), Rsin(t), t) =
_
_
_
x(t) = Rcos(t)
y(t) = Rsin(t)
z(t) = t
t R
2
Gianni Sammito Appunti di Analisi II
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Figura 2: Elica cilindrica
Dalle prime due equazioni si ottiene x
2
+ y
2
= R
2
, pertanto, visto che z `e un qualunque
numero reale, tale elica si avvolge attorno ad un cilindro con raggio di base pari a R.
3. Graci di funzioni f : I R, con I R. Una curva di questo tipo si parametrizza
facilmente mediane le relazioni
_
x(t) = t
y(t) = f(t)
t I
4. Graco di f : R R : x [x[
Figura 3: Graco di f(x) = [x[
Questa funzione si pu`o parametrizzare in questo modo
_
x(t) = t
y(t) = [t[
t R
Notare che nellorigine questa funzione presenta un brusco cambiamento
5. Unaltra curva parametrizzabile `e lasteroide. Queste sono le relazioni che deniscono
lasteroide
_
x(t) = cos
3
(t)
y(t) = sin
3
(t)
t [0, 2]
3
Gianni Sammito Appunti di Analisi II
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Figura 4: Asteroide
Anche in questo caso si pu`o vedere come nei quattro vertici la tangente alla curva cambi
bruscamente
Denizione: una curva parametrica r : I R
n
si dice regolare se
1. r `e dierenziabile in I
2. r

(t) =
d
dt
(r(t)) sia diverso dal vettore nullo in tutti i punti di I
Se
r(t) =
_

_
x
1
(t)
x
2
(t)
.
.
.
x
n
(t)
allora r

(t) =
d
dt
(r(t)) `e cos` denito
r

(t) =
d
dt
(r(t)) =
_

_
d
dt
x
1
(t)
d
dt
x
2
(t)
.
.
.
d
dt
x
n
(t)
Quindi non solo r deve essere derivabile e avere una velocit`a
d
dt
(r(t)), ma il punto r(t) non
deve mai fermarsi.
Nel caso della funzione f(x) = [x[ in 0 c`e un punto angoloso visto che il punto si ferma nellorigine
per ripartire in unaltra direzione.
Il vettore r

(t) si chiama vettore tangente alla curva. Se la curva considerata `e regolare allora
r

(t) `e sempre diverso dal vettore nullo, e in questo caso si pu`o denire cos` come segue il versore
tangente alla curva.
(t) =
r

(t)
|r

(t)|
t R
4
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Esempio: si consideri unasteroide secondo la parametrizzazione introdotta precedentemente,
allora
r

(t) =
_
x

(t) = 3 cos
3
(t) (sin(t))
y

(t) = 3 sin
2
(t) cos(t)
t [0, 2]
Risulta r

(t) = (0, 0) per t = 0,



2
,
3
2
, 2. In questi punti, che coincidono con i quattro vertici
dellasteroide, viene a mancare il versore tangente.
Denizione: se r(t) e regolare t I eccetto che in un numero nito di punti t
1
, t
2
, . . . , t
k
I,
allora r(t) si dice regolare a tratti.
Esempio: si consideri, come curva parametrizzabile, il graco di una funzione f : I R
r(t) =
_
x(t) = t
y(t) = f(t)
t I
r(t) `e regolare se f `e derivabile. r

(t) = (1, f

(t)), pertanto il vettore tangente `e diverso da (0, 0)


per ogni t I, dato che la prima componente `e 1.
Quindi se f `e derivabile allora r(t) `e una curva regolare, dato che |r(t)| =
_
1 + [f

(t)]
2
, allora
il versore tangente alla curva `e
(t) =
_
1
_
1 + [f

(t)]
2
,
f

(t)
_
1 + [f

(t)]
2
_
Curve in forma implicita in R
2
Per curve in forma implicita in R
2
si intendono insiemi di livello di funzioni f : A R, con
A R
2
.
Esempio: data la funzione f : R
2
R : (x, y) x
2
y
2
, linsieme f = 0 ha equazione
cartesiana x
2
= y
2
, ed `e ragurato in Figura 5
Quindi questo insieme di livello, almeno negli intorni dellorigine, non rappresenta una curva. Il
gradiente di f vale f(x, y) = (2x, 2y), pertanto lorigine `e un punto critico di f.
Esempio: consideriamo lasteroide, che ha questa equazione parametrica
r(t) =
_
x(t) = cos
3
(t)
y(t) = sin
3
(t)
t [0, 2]
Dato che cos(t) =
3
_
x(t) e sin(t) =
3
_
y(t), allora 1 =
3
_
x
2
(t) +
3
_
y
2
(t), pertanto lasteroide sta
sullinsieme di livello
x
2
3
+ y
2
3
= 1
Il gradiente della funzione f(x, y) = x
2
3
+ y
2
3
`e
f(x, y) =
_
2
3
3

x
,
2
3
3

y
_
Il gradiente `e sempre diverso dal vettore nullo, per`o non `e denito nei punti in cui x = 0 oppure
y = 0. E difatti i punti non regolari dellasteroide sono proprio (0, 1), (1, 0).
Esempio: consideriamo liperbole equilatera di equazione cartesiana x
2
y
2
= 1
Questa iperbole `e linsieme di livello f = 1 della funzione f(x, y) = x
2
y
2
. Il gradiente di
questa funzione `e
f(x, y) = (2x, 2y)
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Figura 5: Graco associato allinsieme di livello f = 0
che si annulla in (0, 0), ma stavolta questo punto non appartiene allinsieme di livello sulliper-
bole, pertanto non ci sono punti critici di f in f = 1.
Teorema: sia f : A R, con A R
n
aperto, e f C
1
(A). Prendiamo l R e supponiamo che
1. linsieme di livello f = l non sia vuoto
2. nellinsieme f = l non ci siano punti critici di f (ovvero f(x) ,= O per ogni x f = l)
Allora linsieme di livello f = l `e una curva regolare.
Resta ora da vedere come si deriva la composizione di f : A R con r : I A.
Esempio: consideriamo la funzione f : R
2
R : (x, y) x
3
+ 3xy
2
+ y
4
. Le derivate parziali
sono pari a
f
x
(x, y) = 3x
2
+ 3y
2
f
y
(x, y) = 6xy + 4y
3
Allora risulta
f (r(t)) = f (x(t), y(t)) = x
3
(t) + 3x(t)y
2
(t) + y
4
(t)
d
dt
f (r(t)) = 3x
2
(t)x

(t) + 3y
2
(t)x

(t) + 6x(t)y(t)y

(t) + 4y
3
(t)y

(t)
in quanto la variabile rispetto alla quale si deriva `e t. Mettendo in evidenza i termini x

(t) e y

(t)
si ottiene
d
dt
f (x(t), y(t)) =
_
3x
2
(t) + 3y
2
(t)
_
x

(t) +
_
6x(t)y(t) + 4y
3
(t)
_
y

(t) =
=
f
x
(x(t), y(t))
dx(t)
dt
+
f
y
(x(t), y(t))
dy(t)
dt
=
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Figura 6: Iperbole equilatera
__
f
x
(r(t)) ,
f
y
(r(t))
_
, (x

(t), y

(t))
_
=
_
(r(t)) ,
dr(t)
dt
_
Teorema (Chain rule): sia A R
n
un insieme aperto, sia f : A R, con f C
1
(A), e
r : I A, con I sottointervallo di R una funzione derivabile. Chiamando con
x
1
, x
2
, . . . , x
n
le variabili della f, e supponendo che
r(t) = (x
1
(t), x
2
(t), . . . , x
n
(t))
allora la composizione f r : I R : t f (r(t)) `e derivabile, e
d
dt
[f (r(t))] =
_
f (r(t)) ,
dr(t)
dt
_
che equivale a
n

i=1
f
x
i
(x
1
(t), x
2
(t), . . . , x
n
(t))
dx
i
(t)
dt
Verichiamo che se f = l `e regolare allora il gradiente `e perpendicolare al vettore tangente alla
curva f = l.
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Consideriamo una parametrizzazione di f = l e supponendo di avere un punto (x(t), y(t)) che
si muove sullinsieme di livello, ovvero che
(x(t), y(t)) f = l t I
e quindi
f (x(t), y(t)) = l t I
La funzione che associa t f (x(t), y(t)) `e una funzione di una variabile costante, pertanto la
sua derivata vale zero. Per`o usando la Chain rule
d
dt
f (x(t), y(t)) = f (x(t), y(t)) , (x

(t), y

(t))) = 0
Ma (x

(t), y

(t)) `e proprio il vettore tangente alla curva, pertanto, visto che ha prodotto scalare
nullo con il gradiente, `e stato vericato che gradiende e vettore tangente alla curva sono ortogonali
per ogni t I.
Questo articolo `e stato realizzato grazie alla supervisione di Luca Lussardi.
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