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DIZIONARIO
ILLVSTRATODi^r
SIMBOLI S3^
SIMBOLI
EMBLEMI ATTRIBUTI
-
ALLEGORIE IMMAGINI
'RtE^'^A
.4
MANUAU
HOF.PLI
G.
RONCHETTI
IMMAGINI degli
91
DEI, ecc.
CON
TAVOLE
i%AJ3A
/B
-^-^^
ULRICO
EDITORE-LIBRAIO DELJ^ REAL
MILANr
I922
'
""
DATi^.
PROPRIET LETTERARIA
HI
^
^
r^
VARESE
AVVERTENZA
Lo scopo
presente
nostro,
in
nell'ordinare la
materia del
fu,
manuale
riguardo
forma di
dizionairio,
spela
cialmente
all'iconologia,
di
facilitare
rap-
in
mano, o
od una falciola
in
mano,
ecc.,
si
trova
Fulmine,
Diana
alla
il
Mezzaluna, rimander
via.
Ecate Luna, ad
ecc., la
der
Agricoltura
in
Luglio
Pomona
Giugno
Priapo
si si
Saturno; e cos
imbattendosi
simboli,
che hanno
esamini
il
rela-
zione
conto,
con diversi
o
l'articolo,
personaggi,
rac-
che meglio
tale
sia
costanza
di
quella
statua,
quadro
altra
attri-
rappresentazione. Ci
buti
dei
Santi
della
cose
inanimate.
A.
A.
Questa
tutte
le
lettera
sta
capo dell'alfabeto
di
i
quasi
Greci
fe-
diedero
nicio.
Il
nome
I
di
vocabolo aleph
in
lingua ebraica.
come
sacrifizi;
ed era
e
l'abbreviazione
di
ara
(maledizione).
Vedi Alfa
Lacedemoni.
Nome
i
dei
campi
dove
lavori
mani,
durante
l'eternit
consacravano
agricoli
di Ippotoone e di Melcinira. Fu cangiato ramarro da Cerere, perch si burl di lei e dei suoi sagrifizi, vedendola bere con troppa avidit.
Abacucco
Habacuc.
significa
il
Nome
che
Lottatore;
Angelo
l'ottavo
dei
do-
che, preso
ove
I
gli
Abaddon.
nell'Apocalisse
di
Nome
un
angelo
statrici.
dato
da
S.
Giovanni
conduttore
re,
dell'abisso,
locuste
deva-
Esse
avevano per
scrive
l'inspirato
vangelista,
l'angelo
dell'abisso
in
chiamato
taluni
Abaddon
raffiguraino
Vesterminaiore.
altri
In
Abaddon
Satana;
quel Gio-
tornarvi
a capo di
re,
proclamarono
e cagionarono danni
chiamavano Abaddon
nomi delle
di
pi profondo dell'inferno.
Abadir.
Uno
Secondo
divor,
Betili.
dei
la
pietre
sacre presso
la
Fenici.
mitologia sarebbe
pietra
figlio
che Saturno
Giove. Vedi
credendo
divorare suo
Abari o Abarite.
Scita,
lo
il
il
viaiggio
d'Apolquesto
primo sacerdote
allo
spirito
aria.
di
profetico,
una
freccia,
Abbandono
Anemone
di questo
corte
dei boscUi. Zefiro amava una Ninfa nome, flora, gelosa, la scacci dalla sua la cangi in un fiore che sboccia prima di
la
comparire
primavera.
Zefiro
abbandon Anemofar-
ne
si
alle
amare,
tamente.
Abbandono
Corvo.
dei
figli.
Credevasi
nutrire
i
che
quest'uccello
|>erdi
covasse
le
uova senza
cijisse
pulani,
le
appena
li
usciti
piume bianche,
il
5cac-
figli.
Nei
ai
Salmi
pulcini
legge:
dei
Dio provvede
nutrimento perfino
il
corvi,
che invocano
contatto le
le
foglie
di
cadere
loro
fogliolinc.
Abbondanza.
Divinit
allegorica,
rappresentata
da
una bella
giovarne coronata
di
fiori,
rami d'oro.
piena
di
Nella
e di
mano
fiori
frutta,
talvolta,
manipolo di spighe. Animali: Formica. Gli indovini predicevano abbondante ricchezza a coloro nelle cui case le formiche radunavano le provviste. Avendo le formiche portati molti grani di frumento in bocca a Mida di Frigia, ancora fanciullo, e mentre dormiva, gli si predisse che doveva diventare ricchissimo, come infatti lo divenne. Cru. Si vuole che in Egitto, nell'anno in cui comparve una gru con due teste, il raccolto fu buonissimo, e abbondantissimo quando se
un
ne
vide una
della
con tre
teste.
Pecora. Secondo
gli
in-
terpreti
danza
e fertilit. Vegetali: Frumento, perch un grano di frumento seminato si centuplica al raccolto. Diversi Cornucopia. Spighe. Urna, di dove
scaturisce
fertilit.
Abdia.
Il
cui
quarto dei dodici profeti minori. Pani, con nutr i cento profeti che nascose entro a caverne, per sottrarli al furore e alla persecuzione
Abdia
Acabbo
re d'Israele.
Abele.
In
ebraico
Hebel,
soffio,
oggetto
di
un
soffio,
vanit.
Secondo
figlio
Adamo
ed Eva.
Agnello.
Abeona.
Nome di una divinit romana. Era cos detta dal verbo abire; andarsene, partire; perch presiedeva alla partenza.
Abete.
Albero die,
perfino cinquanta
elevandioisi
zione
metri.
Sublimit.
Abnegazione.
Amatsta.
Aboppimento.
Spulo. Gli antichi
ste,
cristiani,
che aborrivano, solevano sputare per purgarsi tale bruttura. Atto ancora in uso, come segno di
sprezzo.
Abramo.
Patriarca,
grande
nazione ebraica.
destinata
al
sacrificio.
go di suo
figlio.
Ammali: Montone,
Vegetali:
progenitore
fondatore
della
Diversi:
mand
di
gli
co-
non sacrificare
il
figlio
Isacco.
Coltello
da
sacrificio.
Abraxas
d
di
Abrasax.
una deit dei
Basilidi,
in
Nome
la
settari
del II sepietra,
sul-
Consisteva
una
di
gallo
e
o di leone,
insegne;
in
gambe
e
diverse
con
l'inscrizione
Abraxas
pi
spesso
i
Abrasax
lettere
greche
e
le
merali
ni
sommate,
o
rilevasi
deirmno,
delle
del
sole
nel
zodialet-
co,
tera
come
di
dal
valore
numerico
di
ogni
questa parola
nell'alfabeto
greco:
ABPA2AE
,'o
O
co o tn
ABPASA2
I
o u^
ro to o oo e e o^
I
il II II
II II
T*
b?
nomi dei
con
le
sette
angeli
virt,
sette cieli
loro
365
una
geli
p>er
ciascun
giorno
di
dell'anno.
Questi
deit.
cieli,
sette
anla
erano
emanazioni
nel
questa
Secondo
i
365
sole.
quali con-
centravansi
tutti
primo
cielo,
rap>presentata
dal simbolo
Basilidi
del
Alcuni vogliono
le
invece che
e che
iniziali
a.
(a)
Ab, Ben,
Ruah. vale
a dire Padre,
Corona
di abrotamo.
Acacia.
Pianta graziosa ornamentale.
nico
Vedi Amore
plato-
Massoneria.
meravigliosa
in
Acadina.
Fontcna
presso
della
dei
Sicilia.
Catania,
vicinanza
Delli, dei quali uno era di fuoco, l'altro di zolfo. Questa fontana, e i due laghi orribili che le stavano vicino, erano consacrati ai Palici, gemelli nati da Giove e da una Ninfa chiamata Talia, la quale essendo incinta, aveva talmente paura della vendetta di Giunone, che scongiur la terra d'inghiottirla, e la sua preghiera fu esaudita. Nelle profonde viscere di questa, Taha si sgrav misteriosamente di due fanciulli, che la terra stessa mise poi alla luce da
un'apertura
tur
fattasi
nel
siuo
seno,
dalla
in
quale sca-
la
nerazione
tere alla
tempi
antichi,
poich
prova i giuramenti. Chi giurava, scriveva il proprio giuramento sopra certe tavolette, che gettava
poi nella fontana.
Se queste galleggiavano,
sincero, se
il
giura-
mento era
cecato,
ritenuto
calavano
al
fondo, edei
due
Acale.
Discepolo,
o
nipote,
di
Dedalo.
Inventore
della
lo pre-
da una
in
torre,
ma Minerva
per compassione lo
trasform
pernice.
Acanto.
Fratello
di
Acanlide,
fu
cangiato
in
uccello.
Se-
accolto pianta
questi
la
favorevolmente
eli
Apollo,
cangi
in
acanto.
Acanto.
Pianta che diede origine
di Archiiellura
Arti
al
capitello corintio.
Belle Arti
VeGemo.
Accademia.
Nel monumento di Andrea Alciati in S. Epifadi Pavia, si vedono due insegne, l'una di gentilizia e l'altra dell'Accademia, cio un caduceo intrecciato da doppie ali, da serpenti e cornucopie;
nio
felicit,
serpen-
la
prudenza e
le ali la
Lima, che
ri-
opere.
Melagrana,
emblema
dell'unirle.
Pigrizia.
Acciuga.
Pesciolino
di
mare.
Vedi Prestezza.
Accordo.
Celtide.
Accusatore vano.
nell'arringa per Sesto Riccio, ciesempio dell'accusatore che faccia strepito senza alcun danno.
ta l'oca quale
Oca.
Cicerone,
Cautela
Essequie.
immortale,
(indigeni),
le
che,
secondo
esseri
il
la
cre-
anime
materiali,
quantunque
Quindi
loro
dogma
che
di
to
tal
la
mondo
sar soltan-
tutto ci
che avr
in
modo mandato
fuori
di
se.
Acheloo.
Figlio
dell'Oceano e di Teti.
fu
ritenuto
la
il
Dio
fiumi,
il
del
fiume
il
Api
dei
cheloo,
e
e,
re
dei
perch
pi
grande
secondo
tradizione,
antico
Acheloo era
peggio,
si
suo amore per Deianira, col quale lott e s'ebbe la ma, potendo Acheloo assumere varie forme,
cangi prima
dei
in
uno
suoi corni,
ch'egli
di
il
corno di Amaltea. Secondo la leggenda, questo fiume rassomigliava, nel suono delle sue acque, alla
voce di un toro i suoi meandri diedero origine alla della sua trasformazione in serpente. La vittoria di Ercole si riferisce all'incanalamento, mediante il quale Ercole confin il fiume nel suo letto, gua;
storia
dagnando
giato
nel
cos
una vasta
distesa di
terreno simboleg-
corno
dell'abbondainza.
Ovidio
raffigura
Acheloo appoggiato sopra un braccio, col capo cinto di verdi canne, e un manto verde intorno, e con un solo corno, perch l'altro gli fu rotto da Ercole. Fu anche rappresentato sotto forma di serpente o di toro, e spesso con testa umana, munita di corna
Acheronte.
FigHo del Sole e della Terra. Fu cangiato
in
fiu-
me
e precipitato
ai
nell'Inferno, per
aver somministrato
la
l'acqua
Titani
quando dichiararono
guerra
Giove.
Le
fangose e amare, e
--
le
ombre
dei
morti de
ritorno.
di
re dei
sua madre lo ponesse di notte nel fuoco per distruggere le parti mortali ereditate dal padre, e l'ungesgiorno, d'ambrosia. Tedile, una notte il da Peleo mentre poneva nel fuoco il fanciullo, abbandon il figlio e fugg; e Peleo lo affid al centauro Chirone, il quale lo ammaestr nell'arte
se,
durante
sorpresa
di
cavalcare e nella caccia, insegnandogli anche la medicina, e cambi il suo nome primitivo di Ligyron (cio piagnucoloso) in quello di Achille. Chirone nutr
suo allievo con cuori di leone e midollo d'orso. Secondo altre leggende, Tedite, tent rendere inil
\ulnerabile
riusc,
Achille tuffandolo nel fiume Stige, e le tranne nel tallone. Giunto all'et di nove anni. Calcante dichiar che Troia non poteva essere presa
senza
il
suo
aiuto;
Tedite,
fatale,
sapendo
lo
vest
che
questa
d'abiti
fem-
Licomede
di Sci-
capelli
tempo
Ma il suo sesso non rimase a lungo poich una delle sue compagne, Deidamia, divent tosto madre di un figlio, Pirro o Neottolemo. I Greci scopersero il suo nascondiglio e incelato,
viarono ambasciatori
gando
stare
la presenza
di
nel
suo palazzo.
per mezzo
di
uno stratagemma, il giovane eroe il quale promise immediatamente il suo aiuto ai Greci, e -divenne il terrore dei suoi nemici. Durante la guerra di Troia,
10
ma
rimase pro-
fondamente commosso nello scorgere la sua bellezza, e avendo osato Tersite canzonarlo, per la sua tenerezza di cuore. Achille uccise con un pugno il dileggiatore. Fra le diverse narrazioni della sua morte
citeremo
di
la
seguente:
Achille
amava
Polissena,
Priamo, e lusingato dalle promesse che gli sarebbe data in moglie se si unisse ai Troiani, egli si rec senza armi nel tempio di Apollo a Timbra, ove Paride l'uccise con una frecciata nel tallone.
figlia
Achillea millefoglie.
la
Forse la pianta che si credeva ne facesse uso nelcura delle ferite l'eroe di cui porta il nome, e che
ossia
di
qualche
efficacia
nel
promuovere
cicatrici
riero
delle
piaghe e delle
ferite.
Vedi Guer-
Sollievo.
al qjuale,
secondo Plinio,
per
gli
adi
di
Cirene offrivano
sacrifizi
insetti,
ottenere
non
le
essere molestati
da
tali
e di guarire dal-
Aci.
Figlio di Fauno.
Fu
era
p)er la
Galatea,
la
quale
ciclope avendolo sorpreso con Galatea, lo schiacci con un pezzo di rupe; ma l'addolorata Ninfa cangi il di lui sangue in fiume, che fu chiamato Aci, e si trova in Sicilia. Ovidio descrive la trasformazione di
Aci
Il
apparve
Ed
altro
II
Se non ch'era d'assai maggior statura; Ed il color di prima anco disparve. Onde la faccia gi lucida, e pura Verdeggia, e ornato d'uno e d'altro corno Il capo, cui va verde canna intomo.
Acidalia.
Soprannome di Venere, ritenuta quale Dea delle a marezze e degli affanni. Nella citt di Orcomene in Beozia eravi una fontana che portava questo nome, nelle cui acque le Grazie solevano bagnarsi.
Adi
o Aclide.
tenebre. Alcuni vogliono che fosse il primo essere esistente prima della creazione e anche prima del caos, solo eterno e padre di
tutti
gli
Dei.
Vedi Demogorgone.
questo fiore sorto dal-
Aconito. Secondo
la
alcuni mitologi,
bava del cane Cerbero condotto da Ercole sulla terra, secondo altri dal sangue di Prometeo lacerato dall'aquila. Vedi Amore colpevole Rimorso
l'^endetta.
Acqua.
Il
culto
dell'accjua
coma elemento
trovasi
nelle
mitologie pi antiche.
La
sua azione
fe-
tut-
doveva operare vivamente sull'immagmazione dell'uomo primitivo e ispirare a esso ammirazione e mesentimenti di riconoscenza.
raviglia,
Facile e naturade
doveva quindi essere il passo di considerare questo elemento come un essere divmo. Le acque terresti!, sotto le loro forme diverse di sorgenti, di fiumi, di
laghi,
le
12
di mari,
nubi,
furono
poi
diretta,
rivolta
personificati
che le rappresentavano nelle mitologie particolari. Gli scandinavi consideravano le acque del cielo come sacre;
acquistava
propriet
magiche.
Anche
oggi-
la
Giovanni
in certe
acque minerali
si
da malattie cutanee.
che vve nell'acqua.
religione
APesce.
dal,
possa
Anitra,
uccello
Gli Assiri
ebbero per
di
astenersi
siedeva principalmente
alla
pioggia.
doravano
tali:
il
pesce,
che cresce nei corsi d'acqua, e con cui s'incoronavano fiumi. Diversi: Azpalustre,
i
Canna
zurro,
Isocaedro.
Secondo
Remo.
Urna,
come
il
che versa acqua, emblema delle sorgenti remo, attributo dei Fiumi. Vedi Battesimo
Dottrina
Pioggia.
Acqua
Vita.
fuoco. Vedi
Discordia
Nozze
e.
dei gentili.
Uno
to
forma di un giovanotto che versa l'acqua conteZodiaco. nuta in una urna. Vedi Ganimede
Acrimon8u
Crisoprasio.
13
Acrisie.
Re
(vedi).
Acutezza d'ingegno.
Sfinge,
significa
la
quale,
figurata
sotto
l'asta
di
Minerva
non
esservi al
mondo
occulta,
sa svelare e divulgare.
Adad.
Dignit dell'Assiria che supponevasi essere il SoMacrobio nei suoi saturnali dice che Adad vuol dire uno, e che Atargate era considerata come sposa
le.
di
ra.
Adad,
questi rappresenta
il
Adad
veniva
all'ingi,
mentre quelli
Atargate erano emessi all'ins, e ci jjer mostrache tutto quanto produce la terra dipende dalrendere
Sole, il Dio maggiore degli Assiri. maggiormente chiaro il simbolo della Atargate veniva rappresentata seduta sc^ra
l'influenza
del
Per
terra.
leoni.
Vedi Atargate.
del
di
Adamo.
L'etimologia
sa.
suo
nome
si
sarebbe
gli
terra
ros-
La
storia
Adamo
conserva
pi
o meno
la
tutti
antichi popoli,
sua caduta
logia.
compito, giacch
duta
di
Adamo
presso
diversi pop>oli.
il
Secondo
gli
antichi Persiani,
Iddio, creato
mondo
nell'interval-
lo di
14
si
30
il
giorni,
accinse
dopo
25
alla
creazione
dell'uomo
maschio
femmina,
di
Adamah
state
terra,
melli,
ed Evah, per cui tutte le altre cose erano create. Per popolare con maggior prestezza la volle Iddio che Eva partorisse ogni d due gee che il mondo per mille anni non perdesse alabitanti.
Lucifero,
precipitato
gi
al-
umane
creature e
le
i
sedusse al peccatrasgressori
per cui
Iddio,
sdegnato,
pun
del-
sua legge col diluvio universale, da cui si salvarono appena pochi individui, e divennero i generatori
la
dimoruiti nelle
Indie
I Baavevano nella
loro
leggenda
fissata
che
Iddio,
creato
mondo,
ne
a-
durata a quattro et, e volle per ci stabilirvi quattro uomini, maritati a quattio donne, create appositamente per essi. Si mise pertanto
veva
la
a creare
di
far
uscire
ter-
eccellente creatura.
La
capo dell'uomo,
in
gli si
moto. Allora
apersero
operazioni
e l'uomo, lieto della vista del sole, le prime della sua mente rivolse a riconoscere e
Nello stesso tempo Iddio dieil suo Creatore. de all'uomo una compagna simile a lui, imponendogli il nome di Purns, e alla donna quello di Parcont.
adorare
I
figli:
il il
due coniugi vissero assieme, e procrearono quattro Bramone, Cutferi, Scindderi e Uriso, sacerdote
il
primo, re
quarto,
secondo, negoziante
la
il
terzo e meccanico
il
che con
loro
mondo.
re
15
lui
Secondo
pugno di ciascuno dei sette diversi strati che compongono la terra. Gabriele part subito e venne a dichia rare alla Terra l'ordine del Creatore. Essa ne fu spaventata, e preg il messaggero celeste d'esporre a Dio per parte sua, che vi era da temere che la creatura ch'egli voleva formare venisse a ribellarsi un giorno contro il suo Autore, ci che non mancherebbe di
attirarle
addosso
e
la
consent di
fu
riferire
ascoltata,
la
Dio
l'angelo
seguire
lasci
sua volont.
Al
le
pari di Gabriele,
e ritorn al
muovere a compaissione
trono del-
Al-
formidabile
Azter-
la
ra
sette
pugni di
comandata
la
li
port
nell'Arabia,
ove dovevasi
consumare
nistro,
le
che
gli
anime dai
da
Azraele, con
la
na statua umana, e
la lasci lungo tempo seccare sul luogo stesso della sua formazione. Gli angeli, capitanati dal loro duce Ebli o Lucifero, l'esammaro-
no a loro bell'agio,
la,
ma
le
percosse
il
ventre e
petto,
e,
vandola vuota, disse in s stesso: questa creatura formata vuota avr bisogno di riempirsi spesso e sar
per conseguenza soggetta
a molte
tentazioni.
Allora
egli
16
domand
agli
angeli,
ci
volesse assoggettarli a quel nuovo sovrano che voleva dare alla terra. Ciascuno rispose che avrebbe obbedito.
Ebli
si
s stesso di
ma
il
risolvette in
privi-
corpo del
ossia
il
mo
uomo. Dio
comunic
gli
il
suo
spirito,
bigliandolo
dignit.
nanzi,
riverenza e di onore.
Ebli,
Pronti
obbedirono, tranne
che fu perci espulso dal paradiso, e in sua vece fu introdotto Adamo, a cui, durante il sonno, estrasse Iddio dal fianco sinistro la
donna, che gh diede per compagna, e poi gli viet di mangiare un certo frutto, sotto pena di maledizione. Colse Ebli questa circostanza a lui favorevofece tanto le, si associ col pavone e col serpente, e coi suoi artificiosi discorsi, da persuadere Adamo ed Eva di gustare il frutto proibito. Accondiscesero, ed
ecco cader subito di dt>sso le splendide vesti e rimasero nudi, costretti, per rossore, a ricoverarsi sotto una ficaia e coprirsi delle sue foglie. Appena commesso peccato udirono una voce fulminante che intimava il Scendete e loro l'uscita dal paradiso, ripetendo:
uscite
altri,
da questo luogo; diverrete nemici gli uni e gli e avrete sulla terra la vostra abitazione e sussiper qualche tempo.
in
stenza
Adamo
fu
precipitato
cadde nell'isola di Ceilan, sul monte Serandib. Eva cadde invece a Gidda, porto del mar Rosso, vicinissimo alla Mecca. Anche Ebli
dal cielo
terra,
piomb nell'Arabia,
to
il
nelle
pi
considerevole del
persico.
Il
pavone
I-
fu scagliato nell'Indostan, e
sentente a Nisibi o
pahan
ficate queste citt.
17
A-
La
di
Ceilan conse\Tasi tutt'ora viva presso quegli indigeni nella denominazione di Picco d'Adamo dato dai Portoghesi al succitato monte Se-
damo
nell'isola
in
mezzo
dell'isola,
e su cui
momi-
de di Adamo,
surerebbe 21
quale,
secondo
la
Atro-
l'infelice
Adamo,
gli
l'enormit del
il
Dio,
suo fallo. Implor la clemenza quale mosso a piet del suo pentimento,
di
rese Eva dopo 200 anni Eva ebbe vari parti gemini,
separazione.
tutti
Uniti,
ge-
e in
uno dei
melli era
femmina. Altre leggende turche narrano che Dio cre in princpio il corpo di Adamo e lo pose come una bella statua nell'Eden. La sua anima, che egli aveva creato molti secoli prima, ebbe ordine di andare ad animare quella statua. Esaminata la dimora, l'anima espose a Dio quanto
maschio
l'altro
quella massa fragile e caduca fosse poco degna della spiritualit e della dignit del
volendo usare
nistro
la
\iolenza,
un'aria o
due presso
si
il
questo
timori,
strumento
essa
l'amima parve
si
suoi
commosse,
agit:
l'angelo continu
ed essa si mise a ballare intomo alla statua. Finalmente in un momento di delirio, entr nel corp>o di Adamo per i piedi, che si misero tosto in moto, e d'allora non le fu pi permesso d'abbandonare la sua
2
G. Ronchetti.
abitazione
Cabalisti,
senza espresso
ordine
dottori
dell' Eterno.
una specie
e
misteriosi
di
giudaici,
che sotto
parecriten-
reconditi
chiie
espressioni
di
fisica
nascondono
e di teologia,
verit
di
morale,
o Adam Kadmon essere la gono il prima e pi perfetta emanazione che sia uscita dall'essenza di Dio, e il primo di tutto ci che fu creaavento da principio. Lo raffigurano come un uomo
primo
Adamo
te cranio,
un
modo
cela
la la
per
cervello, occhi, orechie, piedi e mani, in che ciascuna di queste parti racchiude e
misteri.
Il
profondi
sua
orecchia
destra
disti,
almuprudenza, la polalla prima ora del giorno Dio raccolse un vere di cui doveva comporlo, e Adamo divent quarta nella piedi, in stette embrione, nella seconda
e cos di seguito.
i
Secondo
quella
sinistra
1
nomi agli animaH, la settima fu impiegata nel i matrimonio con Eva, che Dio condusse al suo sposo dopo averle inanellati i capelli. Alle ore dieci Adamo del pecc, e alla dodicesima provava gi la pena
diede
suo peccato e
tro di lui, cio
bini,
gli effetti
i
sudori e le fatiche.
Secondo
da
cos
vi
Rab-
Adamo
fu
creato
La
varie provincie;
per la
di
dalla
resto
Palestina,
per
il
tronco da Babilonia,
angeli,
alla
vista
e per
altri paesi.
Gli ne
es-
una
statura
mostruosa,
mormorarono, e dissero a
seri
Dio che
erano due
supremi, l'uno
in cielo,
l'altro in terra.
Iddio, av-
vertilo
di
Adamo
suo Alcuni Rabbini soggiungono che la materia del alla corpo era tanto sottile e delicata da avvicinarlo
e dei divini attributi
19
natura angelica, con una conoscenza perfetta di Dio a segno che intenogato da Dio:
il
Qual
si
mio nome?
ch'), la pi fisolofica e
lehovah (colui rispondesse: profonda definizione che darIn principio Adamo si abbanrivolgendosi
don a
gli
dissolutezza,
a
i
tutti
suoi
disordinati
finche
frutto
si
un
alcuni
Eva
era
il
proibito,
non poteva
alla
di
toccare
senza delitto;
cagionata
ma
dalla
non seppe
resisterere
tentazione
straordinaria
bellezza
questa donna.
te
Adamo
che
di
Abele,
stette
30
anni
senza
avvicinare
sua moglie. In questo frattempo ebbe numerose sgualdemoni succubi (cio che si trasformano drine fra
i
in
donne) e popol
la terra di
gigcUti
e la sua apo-
stasia giunse al
punto
di
Dio.
Adauno
jjent
fiume Geon.
far penitenza
Adamo
1
jj^r
30
anni
nell'acqua
fino
Eva
ed ebbe commercio con una donna chiamata Lilit, formata come lui dal fango; che da questa unioe nacquero i demoni della terra e giganti. Eva da! canto suo si abbandon alle carezze degli angeli ribelli
i
;
ma
grate,
buona armonia.
gli
Dio, dicono
Persiani, cre
Adamo
i
frutti
20
Eva a instigazione del demonio mangi il fruri. mento e ne fece mangiare a suo marito; perci n'ebocdii; bero lo stomaco aggravato, ci che apr i loro
allora Gabriele
re
mise fuori del paradiso, per timoli che non lordassero un luogo puro di sua natura abitanti di e che doveva rimanere tale. Secondo gli Madagascar, Adamo non era soggetto nel paradiso
Dio ad alcun bisogno corporale, e la proibizione che era vi quanto di mangiare gli aveva fatta di bere e
sembrava abbastanza inutile. Nonostandemonio and a trovarlo e gli domand perch sognon gustava i deliziosi frutti che ornavano il suo
nel paradiso,
te
il
giorno e
gli
squisiti liquori
resistette
si
qua.
Adamo
il
ma
demonio non
che scorrevano come l'acquesto primo assalto dette per vinto, e non tard
contro
mandasse ad ana ritornare e suppose che Dio lo di mannunciare al primo uomo che egli era padrone Apiaciuto. sarebbe gli giare e di bere tutto ci che bere. Quala e mangiare a mise si e credette, damo bisogno di che tempo dopo il suo ventre pieno ebbe egli ache divino luogo il sgravarsi; Adamo macchi demonio trionfante si affrett di accusarlo
bitava.
Il
presso
Dio,
che scacci
il
peccatore dal
paradiso.
venne un Qualche tempo dopo la sua disgrazia gli si apri nel terche gamba una di polpa nella tumore uscendone una fanciulla. Sorpreso
mine
di sei
Adamo da
Dio da Gabriele,
creatucome doveva comportarsi verso questa nuova allevarla, e quando ra; gli fu risposto che doveva prenderla per mogiunta all'et da maritarsi di
fosse
glie.
Adamo
di
Rahonna
di
alla
frutti
questa
unione.
Dopo
boli.
le
21
questa lunga chiaccherata, veniamo ai simFarfalla, forse per la sua leggerezza. Fico, con cui foglie si coperse dopo il peccato. Pelle di
gli
montone, che
serv
da
vestito.
il
con Eva.
sione
gust
il
si-
gnificato di diletto
all'aver
il
e piacere dei
sensi.
allu-
dovuto
Adamo
coltivare
terra
per
procurarsi
lavoro.
Adatt9mento
de
il
ai
costumi
altrui.
dicesi,
Polpo, attaccato
colore;
si
ne pren-
bre,
Greci davano a Plutone, re delle Ome venne poi applicato all'inferno stesso. Vedi
Plutone.
Adelaide
(Sanf).
Imperatrice.
Borsa, perch
la santa era
presedieva all'arrivo,
come Abeona
presie-
alla partenza.
Ader.
Genio governatore del fuoco. Occupava presso
antichi
gli
Persiani
il
posto che
il
ciclope
Polifemo
te-
adiantos,
sempre secco.
Vedi Capel-
Admeto..
21
celebre per aver acfavoloso della Tessaglia, cacciato dal cielo, afticolto cortesemente Apollo suo bestiame. Adandogli la custodia del numeroso sua riconodella prova poUo gli diede poco dopo
Re
essendosi innamorato della suo padre, non voleva PeHa, che leggiadra Alceste, fosse stato capace di agdare in sposa, se non a chi un leone; uno stesso carro un cmghiale e
scenza-
poich
Admeto
giogare a
aiutato
da Apollo. Admeto
(era
il
Un'altra volta
do entrare un gruppo
dimenticata
nella
di serpenti
nei
fece questo rniracolo. giorno delle sue nozze), volennuziale, vide dmanzi a se
Apollo intercedette presso la sorella, che tirarono alla sua voce. Narrasi
rettih
si
ri-
Admeto, caduto
richiesta di Apollo mortalmente infermo, i numi, a guanto se alcuno sarebbe avevano dichiarato che non ecco che subito Ed lui. per morire a non si offriva sacrifica per salvarlo. Uia la giovane sua sposa si sepolcro; gi l inconsolabile ella era nel fondo del aveva commossa Proserpina che
dolore
di
Admeto
la-
la
doma
col
forte suo
le strap-
immobile nel pa l'infelice principessa e la ricolloca la vede giorni nove palazzo del marito, che dopo favola simnuovamente: sorridergli aprir gli occhi e
bolica che tende a mostrare
come
l'ospitalit
la
de-
vozione
dell'amicizia
sono
sempre
ricompensate.
Adolescenza.
ritirandosi
23
Orsa, perch
costretta
le
dalla
che fanno
ragaz-
do
Gli Ateniesi chiamavano orse le fanciulle, quannozze, per amore della pudicizia, si consacravano a Diana. Vesle variegata. Gli
all'avvicinarsi delle
commedie
il
perso-
naggio del giovane, vestito d'un abito a diversi coemblema della volubilit dell'animo e la valori:
riet
Adolfo (Sani').
Vescovo
dei vescovi.
di Galizia.
Adone.
Giovane
niro,
re
bellissimo,
secondo Ovidio,
figlio
di
di Cipro;
e di sua figlia
Mirra
(vedi).
Ap-
cos
Proserpina,
la
quale,
il
che conteneva, non volle pi restituirlo. Sottoposta la lite a Giove, questi sentenzi che durante quattro mesi di ciascun anno Adone sarebbe padrone di se, durante altri quattro mesi apparterrebbe a Proserpina, e durante gli ultimi a Venere. Adone fu ucciso a caccia da un cinghiale. Saputo Venere del ferimento del
vers
il
lui
nettare
suo
sangue,
da
cui
spuntarono
inmiediatamente dei fiori. Morto, dovette scendere nell'Avemo, ma gli fu concesso di vivere sei mesi all'anno con Venere nel mondo superiore. Adone sarebbe la personificazione della natura vegetale, che
ripiglia
La morte
di
24
il
Adone
il
simboleggia
il
sole
giunto alla
il
cinghiale
sim-
bolo dell'inverno,
vita di
cui
della natura.
Fra
le
fa spegnere la
(Adanie) degna d'osservazione la se terra, nel quale guente: Portavasi un vaso pieno di posti fiori, erbe, erano vi e grano, del seminato era chiamavasi arboscelli e lattughe; questo vaso
Adone
frutti,
giardino d'Adone,
nel
e terminata la cerimonia
gettavasi
mare o
in
qualche fontana.
Adonide.
L'origine del
nome
di
sformato
in
fiore
Adorazione.
Parola composta da ad
os
oris,
bocca,
lette-
mano
alla bocca.
Alle-
m una donpetto, tenendo na prostrata, con la mano destra sul cristiani la simbonella sinistra un turibolo. I pittori a un triangolo. davanti angeli con anche leggiarono sempre riVegetali: Elianto, perch il girasole Dicontemplare. sembra che volto verso il cielo, nella Bibbia menversi: Baciare la mano, atto, che un segno di culto. Le parole di Giob-
zionato
come
io
be:
luna,
Se
guardai
in
il
sole
e se
segreto esult
riferiscono alla mia mano con la mia bocca, ecc.. si corpi ce est., cio costumanza pagana di adorare
i
di
mostrar riverenza per essi, accostando mani alla bocca. Mani stese al cielo.
le
proprie
Adramelecco.
Idolo Assiro,
il
cui
culto
consisteva
nell'abbrucia-
re in
25
Riguardo
le
suo onore
propri
figli.
to cui
opinioni.
di
asserisce
altri
l'effigie
Chi un mulo,
Adrano.
Divinit siciliana adorata in tutta
l'isola,
e special-
sacri
erano cu-
quali si m<mtenevamo presso il suo tempio; doppio scopo, che servissero di guida e di custodia. Infatti narrasi che se col capitavano devoti pellegrini, si vedevano questi animali andar loro incol
mani
e correre avmti
come
o
p>er
ma
se
le
persone
erano
increduli
ladn
che volessero entrare nel tempio, essi li riconoscevano subito, e li punivano saltando loro alla gola, strangolandoli.
Adrastea
Figlia
di
(l'Inevitabile).
dell'e-
terna
giustizia e vendicatrice
offese,
alle
Secondo alcuni, Adrastea non altro che un soprannome di Nemesi, derivato da Adrasto, che fu il primo a innalzare un
tempio a questa divinit.
Adria.
Figlia del mare.
Vedi Venezia.
Adriano (Sant',.
il
Martire. Braccio tagliato. Corvo, che protesse suo cadavere. Leone, a cui fu esposto. Ruota. Spada, strumenti del suo supplizio.
il
miele in bocca
posteriore
e
del
il
pun-
nascosto
nella
parte
corpo.
pu paragonarsi
dano,
alle
26
la
lingua
lo-
mentre
segretanente
Cane.
Alcuni
vogliono
simbolo dell'adula-
tempo del mordace detrattore. Alessandro, domandato a Diogene perch lo chiamassero cane, ebbe per risposta: Perch con quelli che mi donano mi mostro piacevole, dico male di coloro che non mi usano cortesie e lacero i tristi. Il medesimo Alessandro, per celia, mand a Diogene una sporta d'ossa; il cinico l'accett e disse: Questo bene un cibo da cani, ma non gi un presente da re. Serpente. Secondo la Bibbia, il serpente che tent Eva fu il primo adulatore. Vedi Rovinato dagli adulatore e nello stesso
tori.
Adulazione. Campanula
il
petto
adula
inganna
deride.
Pitagora
non gustare gli uccelli di coda nera, n tener per amici uomini simulatori o finti, ipocriti. Si dice che la bugia ha sempre la coda nera. Rame
consigliava
di
donna adultera.
Murena
Egiziani.
vipera
accoppiate;
simbolo
presso
gli
Aesoulanus.
Divinit che presiedeva alla fabbricazione delle monete di rame, rappresentata sotto la figura di donna in piedi con la mano sinistra appoggiala .su un'asta, e una bilancia nella destra.
Affanni.
Nocciola
catrici del
27
insenature sembrano
ci-
di pesca,
le
cui
dell'animo.
La
si
parla
si
del
seme caai
fra
le
spine,
simbolicamente
ricchezza.
allude
pen-
affannosi
della
Affanno.
Croce, nel senso figurato,
dallo
sbiadito.
Affettiaione.
Amaranto
specie
cresta di gallo.
d'affettazione
i
che
in
questa pianta
sviluppare
suoi
fiori
modo
Affetti libidinosi.
Piedi.
le
I
filosofi
mtichissimi ritenevano
piedi qua-
corrispondessero
Cristo
libidinosi.
Nella Cena,
accostarsi a!
lav
piedi
agli
Apostoli,
mondi potessero
dono dell'Eucarestia.
Affetto immutabile.
Rosa
rifiorente.
Affezione.
Sassifraga.
Afflizione.
Calice,
gli
emblema
il
della
Passione.
afflizione,
antichi,
cuore,
per
mente ed esternamente.
mangiarti
il
Non
cuore. Lattuga.
comanda
di
indica che in quei giorni
28
si
doveva
affliggere l'animo,
Ortica.
Presso
stipite
gli
Scandinavi questo
di
il
nome
della
se-
conda incarnazione
degli
di
fra
i
Heimdal,
quando divent
la
lo
uomini
terre,
i
liberi,
prietari
media
nobili e
servi. Af,
il
cui
nome
significa
avolo, avendo sposato Amma, n'ebbe Karl, che alla sua volta divenne padre di dodici figli.
Africa.
sa
in
Rappresentasi sotto forma di donna giacente in polasciva, sostenendo la testa con la sinistra avente
un ventaglio due onde, le quali rappresentano l'Oceano e il Mediterraneo; e per mostrare che questi mari la circondano, porta due anelli alle dita estreme. Si trova anche raffigurata da una donna avente in cajx) un
e nella destra
(allusione al clima ardente).
La
figura giace su
manto azzurro
gettato in-
che
e
si
superiore
quello inferiore.
le
La
figura
stende d'am-
bo
le
parti
due navi cariche di sotto le sembianze di una mora seminuda, coi capelli ricciuti e con una testa di elefante per elmo porta una collana di corallo, tiene un corno pieno di spighe in una mano, e nell'altra uno scorpione. Attorno le stsinno serpenti attorcigliati e un leone. Animali: Boa, serpente che vive nelle foreste africane. Drago, che vomita fuoco. Allusione forse
spighe.
suoi
Ai
figurano
grano.
Infine
viene
rappresentata
alla
29
paese.
Elefante,
animale caratteristico
queste
contrade.
Scorpione,
Una
dell'Olimpo.
Dea
In Omero, Afrodite figlia di Giove e di Dione, ma secondo la tradizione pi comune Afrodite sarebbe ^ata <ialla scimmia marina raccoltasi intorno alle parti mutilate di Urano, che furono gettate in mare da Crono, dopo ch'egli ebbe evirato il padre. Nata,
si avvicin all'isola di Creta e p>oi a Cipro, e passeggiando sulla riva del mare fiori spuntavano sotto
i i
suoi
piedi.
Secondo
le
idee
tenza
gli
generatrice
della
natura
nella
madre
ci
di
tutti
essere viventi.
nella
Una
conferma
in
p>otrebbe
a-
versi
gli
tradizione che,
si
Dei, Afrodite
Greci,
cangi
dei
ella
era
la
leggenda
che incitava
Aganippe.
Figlia
cJ
del
fiume
Permesso,
che
scorreva
intorno
monte Elicona. Fu cangiata in fontana, le cui acque avevano la virt d'ispirare i poeti. Fontana sacra alle Muse, donde furono chiamate Agoiippidi o
AgcUippee.
Agata.
Pietra screziata,
gni
regolari
le
irregolari,
somiglianti
30
figura umana pi o meno perfetta, a un animale, o anche a qualche oggetto inanimato. Famosa era l'agata di Pirro re di Albania, nella quale pretendevasi di vedere Apollo con la sua lira e le nove Muse coi
Mercurio
giovane,
loro
rispettivi
attributi.
Vedi
Persuasione
Felicit
Fortezza
Prosperit.
Agata (Sanf).
Vergine e martire. Angelo, sotto forma di un che con un gran cero acceso accompagn la martire nella prigione dove fu rinchiusa. Carboni ardenti, su cui fu posta con le mani e i piedi legati con catena di ferro. Colonna, sulla quale, nuda e col capo raso, venne sollevata con le mani legate di dietro e battuta con nervi di bue. 5. Pietro, in sembianza di un vecchio venerando, con in mano un vaso di medicamenti, con cui guar la santa e le
rese
le
mammelle
fattele
strappare
Tenaglia,
le
da Quintiliano. mammelle.
Di-
Agatodemone
Dal greco agathos, buono,
e
daimn,
genio.
sti, i Greci bevevano un po' di vino puro. La cof>pa che serviva per quest'uso, chiamavasi coppa d'A'galodemone. Era simboleggiato con un serpente. Vedi
Buon Evento.
Agava.
di Cadmo e di Armonia. Avendo calun Semele sua sorella, amante di Giove, Bacco la colp di demenza, e in un eccesso di pazzia lacer suo figlio Penteo, re di Tebe.
Figlia
niata
dell'attivit,
Roma,
por-
^
tava anche
sizione della
il
31
(diligente) per
nome
di
Strenua
cio
oppodel-
Dea Murcia,
Venere o
gli
la
Dea
rende
uomini poltroni ed
effemminati.
Agetore.
Parola che in greco sigifica condottiero, era il soprannome che davasi a Ermete o Mercurio fkcopompo (conduttore delle anime) a Giove condottiero degli eserciti, secondo i Lacedemoni; e a un
sacerdote di Venere, che dirigeva
l'isola
le
sacre
pompe
nel-
di Cipro.
Agguato.
Coccodrillo.
presentava
taidere,
ti
che presso gli Egiziani raptrasformava in coccodrillo, per come faceva quest'animale, continui agguaTifone,
si
il
male,
ai
mercanti.
Agilit.
Tipula,
insetto
leggero e agile,
sempre
imiinimo
in
mosoffio
Driza.
si
agita.
e agitazione della
mente.
Agitazione continua.
Argento
vivo.
Aglaia.
Una
delle
tre
Grazie.
casto,
innocente.
Apostolato
Vedi Abele
Apostoli
Castit
32
Daniele
Discor-
Dolcezza Ges Giovanna Casa Mansuetudine Maria Paolo Moderazione Obbedienza ~ Primavera Speranza Temperanza nuovo Agnese (Sani'). Agnello
Coletta (Santa)
dia
Eucarestia
Cristo
Francesco d'Asdi
sisi
(San)
{Santa)
Giovanni Battista
(San)
Innocenza
Vergine
Martiri
Orefice
(San)
Pietro
(San)
Sacrifi-
zio
del Salvatore
Svergognata
Vecchio e
Testamento.
nimbato, che
ap-
la
da una colomba. Angelo, che nel luogo infame, ove venne trascinata, la circond di luce vivissdma, in modo che nessuno poteva guardarla. Capigliatura, con
cui coperse la sua nudit. Corone, due, simboli della
verginit e del martirio.
glio
il
fi-
del
Governatore,
quale
fu
luogo infame.
go,
sul
si
posta,
ma
rimase
illesa
perch
il
fuoco
divise in
due
parti.
Rosario.
Agnocasto.
Specie di verbena. Gli antichi Greci ponevano
le
conservarne
la
castit.
Vedi
Castit
Diana
Freddezza,
Agostino (Sanf).
glia.
Vescovo. Chiesa. Cintura di cuoio. ConchiCuore infiammato d'amor divino. Diavolo, emblema dell'eresia. Libro. Monastero. Penna. Vedi
Vescovo.
33
Cerere.
Agosto. Mese a
\enne
sari lo sjjesso
cui
presiedeva
Nel
le
medio
spighe.
evo
rappresentato
mietendo
Va-
un uomo nudo che esce dal bagno, segrete con un asciugatoio, e metCane, che annuncia la tendo alla bocca un fiasco. canicola. Careggiali due, incrociati. Spighe del raccolfigur in
coprendosi
le parti
to,
che
si
falcicino in
questo mese.
Tazza,
in cui
il
si
disseta
fresco.
Agrai.
Vedi Agrole.
Agricoltura.
Gli
cmtichi
la
rippresentavano
sotto
l'aspetto
di
Cibele, seduta
p>er terra,
in piedi,
accompagnata da un
tata,
toro.
Viene
rappresen-
come
e talspe-
gli
anin
i
tichi,
che facevano
di
scettri
dei
se
re
con
la
punta
forma
ne servivano anche
sacerdoti.
Animali
pire
il
scoli
bue
Vegetali
Olivo
in
mano
altro
ch da esso
albero
fruttifero.
il
Diversi:
Falciola,
data
da Giano a Saturno,
Nilo, con la
l'agricoltura.
3
Vanga.
Vedi
Cerere.
G. Ronchetti.
Agrifoglio Albero spinoso
Precauzione
34
verde.
sem,pre
Vedi Difesa
Previdenza.
Agrimonia^
Pianta che una volta passava
il
bianco dell'occhio.
scenza.
Agrote.
Parola greca che significa contadino, e nome di una delle divinit che incivilirono Fenici. Le davano per padre Agrai o Agre. Padre e figlio erano
i
inventori
dell'agricoltura,
del
torchio,
della
caccia e
del
modo
di costruire le case.
Nel giorno
della
sua
festa
egli
portato
collo-
processionalmente
dentro una
di
nicchia
coperta,
E' an-
che
il
soprannome
Dagone.
abi-
Aiianto.
Il
nome
delle
di
gli
tanti
Molucche
celeste.
albero del
Cielo.
Ve-
di
Favore
Ucceljo
Airone.
tramipoliero,
che
jpassa
lunghe
ore
col
le
spalle.
Silenzio
Aiuto.
aiuto.
dare aiuto
Vedi Popolo
Febbraio
d'altrui
aiuto
DomanPorgere
Aiuto reciproco.
Pipistrello.
Si vuole die
due
grappati
sostenersi
35
abbiano
la
insieme,
molestati,
tendenza
di
Aiuto scambievole.
Vedi
Servizio scambievole.
Ajo Locuzio.
L'anno
plebeo,
te
to
364, un certo Cediiio, uomo che nell' atraversare di notche usciva dal!'<ilsovrumana, voce una citt, la del tempio di Vesta, gli manifest che Ron;a dodi
Roma
i
inform
tribuni
breve essere assalita dai Galli. Non si ascolinformazione, data da un uomo senza crediRoma fu l'anno seguente presa dai Galli, e to. liberata che fu da Camillo, questi, per rimediare alla
veva
in
t tale
negligenza
turna, eresse un tempio in onore del dio Ajo zio, nello stesso sito in cui Cedizo l'aveva
Questo Dio, dice facetcmente Cicerone, quando non era conosciuto da nessuno, parlava e si faceva senma dopo ch'egli diventato celebre, pens di tire,
tacere e di diventare mulo.
Alabarda.
Specie di arma ad asta, con la punta munita di un lungo, largo e aguzzo, attraversate da un altro ferro in forma di scure. Vedi Barnaba (San)
ferro
Mcasoneria
Taddeo
(San).
Alabastro.
Pietra simile al
nera.
te-
Albereila.
Alberi.
crati
Vedi Pioppo
tremulo.
E' noto che nell'mtichit gli alberi erano consaagli Dei. La Genesi parla di due alberi di pr-
digiose
qualit
36
significato,
misterioso
terrestre,
piantati
nel
mezzo
la vita
I
del paradiso
vita
del primo avevano la virt di conservare la all'uomo se egli avesse conservato la sua innocenza, cio serviva a ristorare le forze perdute, e
frutti
rinvigorire
la
tempra
fiaccata,
ripristinare
l'equili-
dell'umano organismo. L'albero della scienza del bene e del male poteva essere im albero qualunque, di cui non si potrebbe dare il nome preciso, mancando ogni descrizione, ogni dato di cui si possa convenientemente dedurre. I Bizantini costumavano rappresentare Adamo ed Eva vicino a un albero simile al fico e coperto di foglie; gli Italiani ora adottarono il fico, come fecero greci, ora l'arancio, e in certi casi fu rappresentato dal
brio
dei
vari
elementi
Albero.
Cristoforo
sio
Vedi
{San)
Anna
(San)
Giuda
{SanC)
Edmondo
Martino
{Sani')
dei Cristiani.
Tasso.
Albero della scienza del bene e dei Vedi Alberi. Albero della vita. Vedi Alberi. Albero
di
male.
Giuda.
Vedi Cercide
di
siliquasiro.
Albero d'Isaia.
Albero genealogico
al
Ges
Cristo.
Venne
dal
spesso
fino
XII"
XV"
suo
secolo.
Il
addormentato;
cervello
suo petto,
dal
s'innalza
roso che
za,
gli
si
37
all'estremit
il
ogni
ramificazione
del
porta
uno de-
ramo pi alto termma in un fiore sbocciato, che serve da trono a Maria Vergine, sola oppure col Ges Bambino. Spesso l'albero pi complicato. Fra ogni ramo si vede
antenati
Salvatore.
Infine,
un profeta con un
zia di
cui
filatterio
esso
autore,
I
e che
con
no.
la
venuta di Cristo.
Isaia.
profeti
Vedi
5/e-
Alberto (Sant*).
Carmelitano.
accoglie
nelle
Crocefisso.
Ges Bambino
simbolo
di
che
braccia.
Ciglio,
le
verginit.
gion
Messina assediata.
e
Albione
a Ercole
sotto
Berglone.
figli
Famosi Giganti,
al
di
Nettuno, che
si
of^x)sero
l'e-
Avendo
roe esaurite
sue
freccie.
di pietre.
questo
uc-
vasse
dop>o
il
uova durante
periodo durante quale le acque si mantenevano in perfetta calma. Si vuole che l'alcione sia una banderola naturale, e che sospeso per il becco, indichi la parte donde sofgiorno pi corto dell'anno,
fia
il
vento,
girando
il
petto verso
l'orizzonte.
38
venti,
si
attri-
buiva
chire
pure
colui
preziosa
qualit
df
arric-
che
lo
nella famiglia e di
possedeva, di mantenere l'unione comunicare la bellezza alle donne sue piume. Vedi Ceke Cinira Misantropo Nido d'alcione
Alcione.
Figlia
di
Eolo
moglie
di
Ceice
(vedi).
Alcitoe.
Figlia di Mineo,
to lavorare
le
la
fat-
sue sorelle
di
rante
te;
il
le
feste
Dio
del
vino,
in
leone e in pantera.
salite
pipistrello,
mentre
le
la prima in le cangi: seconda in gufo e la terza in civetta; loro tele furono convertite in foglie di vite
e di edera.
sotto
cui
visse.
implacabile,
furore
incessante).
Una
della
Acheronte
Notte.
Vedi
gli
Furie.
Alettoria.
Pietra
che
antichi
avevano
immaginato
e a cui
for-
marsi nel
fegato del
medicinali
gallo vecchio,
attribui-
vano
virt
meravigliose.
Vedi Lussuria.
Alettrione.
Giovane
il
quale faceva
guardia durante
gli
amori di questo
39
Dio con Venere, per avvertirlo dello spuntar del giorno. Essendosi egli un giorno addormentato. Apollo (Sole) scoperse gli amanti, che Vulcano circond con una rete e li espose abbracciati alla vista degli Dei. Marte, sdegnato, cambi Alettrione in un gallo che,
memore
Alfa
Omega.
della
Nome
prima e dell'ultima
i
lettera
i
dell'alfa-
Nel medio evo predicatori, medici e altri usavano mettere in capo alle scritture, ricette ri. Questo segno, e dissertazioni, il segno a co o che l'espressione di alfa e omega, era una specie di
beto greco.
il
nome
iiianesimo
libri.
Vedi
Crifine.
Principio e
Crocefisso,
le
plina,
rammentando
Ciglio,
Discisi
sot-
top>oneva.
simbolo di
religioso
Libro delle
re-
gole
dell'ordine
del
Santissimo
Redentore,
ch'egli
rio,
fond.
Alga marina.
Pianta
voli
le
cui
morbide e pieghe-
anche
se asciutte.
Vedi
Ali.
Vedi Ambizione Amore Dedalo Ceni Notte Morte Tempo Tommaso d'Aquino {San)
Instabilit.
Aria
Poesia
Velocii
Vento.
ai
Ali
piedi.
Vedi Mercurio
Occasione.
Ali di farfalla.
4 -Psiche.
Ali di gru.
la
Ali di pipistrello.
Junoni
Vedi
Geni
Notte.
Ali di
sparviero.
Vedi Sacerdozio.
attribuiva
la
Alisma.
Pianta a cui
rabbia.
si
Vedi Calma
propriet di guarire
Qur'e/e
Tranquillit.
Alleanza.
rire
il
Arcobaleno. Cessato il diluvio. Dio fece appaa No un arcobaleno; simbolo dell'alleanza fra cielo placato e il mondo che si rinnova.
Pollice. Si vuole che
Alleanza segreta.
i
za,
costumassero
i
prendersi
e
mano
destra,
ferita
in
legare
fattasi
strettamente
pollici;
da una piccola
il
succhiarsi reciprocamente
sangue; e ci
sangue.
segno di
patto
segreto
consacrato
col
allos,
altro,
agorein,
rappresentare.
in
termine
d'arte,
dicesi
della
composizione,
cui
adopera certe figure simboliche per esprimere idee astratte. L'allegoria deve essere semplice e intelligibile per tutti, altrimenti risulterebbe un rebus che nessuno cercherebbe di spiegare. Oltre alle allel'artista
gorie classiche,
in
come sarebbe
ecc.,
in
la
Giustizia,
raffigurata
la bilancia in
una mano
e la spa-
da
mere
suoi
citiamo
seguenti
esempi.
Un
espri-
artista, la
dovendo,
presa di diverse
attributi,
di queste citt.
Musa
della storia, con in
41
libro,
mano un
so leggevasi:
Musa
azione
famoso capitano.
forme della
titolo di
una
di
bell^a
Velo
prendo
le
figura, le lascia
mtravedere fa-
cilmente.
Allegrezza.
Animali:
Vitello,
donde nacque
chiamavcno
la
parola latina
atti
vitularis, vivere in
allegria,
di
al-
vitellartli
gli
coloro
so-
che
si
ebrei,
gnando un
dagno, se nello stesso sogno fossero q>parsi dei tori Vegetali: Mandragora, che, secondo pascolanti.
meno
in
rendendoli
gli
allegri.
Mirto.
Nei
conviti,
segno
d'allegria,
antichi
usavano
porgersi
reci-
procamente un ramo di mortella (mirto comune), inDivera: Corona di fiori, vitandosi a cantare.
gii
antichi ritenevano
come
segno di allegria e di festa; perci nei conviti costumavano cingersi il cajX) di ghirlande. Fuoco. Allusione ai fuochi di gioia accesi nelle allegrie popolari.
Ilarit
Letizia.
Allegrezza
Amiczia.
le
Uomo
rallegrasi.
donna con
mani congiunte,
in
atto di
Allegria.
Vedi Allegrezza.
42
Allfader.
Il
pi antico e
il
pi grande degli
Dei scandinavi.
Vedi Odino.
Allodola.
E' uno Vedi Niso
dei
di
che
cantano
volando.
Al loto.
Vedi Lauro.
pianta
Alo.
Genere
quale
si
carnosa
dei
paesi
caldi
dalla
marezza
Alpini.
estrae
Vedi A-
Dispetto.
Antichi
gatto
di
soldati
pedoni;
in
avevano
in
per
di
insegna
un
colore
rosso
Altare.
teo
(San)
Vedi Abramo
Misericordia
Berta
Piet
{Santa)
Mat
elegandi diver-
Religione
Rifugio.
Altea malvarosa.
Pianta d'ornamento coi temente guarniti di foghe e
so
colore.
fusti
fiori,
dritti,
alti,
bellissimi,
Vedi Ambizione.
Alterigia.
Aquilegia.
Amabilit
Celsomino bianco.
43
Amadriadi.
Ninfe che erano generalmente le protettrici delle e una sola poteva presiedere a un'intera foresta; ciascun albero, al contraio, racchiudeva la sua Amadriade, che nasceva, cresceva e moriva con esso.
foreste,
Le Amadriadi sarebbero
secondo alcuni, fratello, secondo altri.
Dori,
al
otto,
figlie di
Nereo e
il
di
di
Amadriade
e d'Ossilo,
loro
suo
Queste diedero
fico.
nome
aW'olmo, alla
e al
Le Amadriadi o DriaJi
giovinette,
forma
al
di
parte nude e
parte vestite,
tarvi intorno
te
in
atto
di scendere
cantando
mormorio
dal
venticello.
Amaltea.
una Ninfa che di una capra. Questa capra essendosi retto un corno, la Ninfa Amaltea lo riemp d'erbe fresche e di frutti, e lo diede a Giolatt
altri,
Secondo alcuni era il nome Giove fanciullo; secondo avrebbe nutrito Giove col latte
della
capra
che
al-
ve,
che
lo
colloc
insieme
alla
capra
fra
le
stelle.
Secondo
Giove stesso ruppe uno dei corni della capra Amaltea, lo diede alle figlie di Melisseo, e lo dot di tale virt che, quando il p>osaltre
tradizioni.
sessore lo desiderava,
di
qualsiasi
cosa.
celebre
corno
di
Amante.
Salamandra, posta
nel
fuoco,
la
quale simbolo
dell'amore.
si
44
Credendo
di
gli
antichi
nutrisse
il
fuoco;
perci
l'amante
cui
ardore
sembra
alimento
alla
sua passione.
Amanti morti.
Fiaccole, due, spente e rivolte all'ingi.
Amaranto.
A
di
glie
la
questa
causa della persistenza dei fiori, anche staccati, pianta d'aspetto melanconico, le cui fo-
sono spesso segnate di macchie nere, gli antichi ai morti e la piantavano vicino alle tombe, per significare che lo spirito non era mortale
consacrarono
la
come
materia,
Elisi.
I
beata negli
t
che godeva una vita nuova e maghi attribuivano alle corone fatvir-
te di questi fiori,
di
conciliare
favori
tava.
Vedi Affettazione
stanza
Salute perpetua
Amore
la
gloria
chi
eterno
le
por-
Co-
Stravaganza.
Amarezza.
Alo. Assenzio.
Amarezza
Favo
stelo
di
(li
nella dolcezza della vita. miele dalla cui sommit germoglia uno assenzio. Simbolo di amarezza o sciagura,
e
che
inasprisca
amareggi
il
dolce ozio e
la
tran-
quillit
della vita.
(dal
Amari llide
rito e
greco amaruss,
io
brillo).
Bella pianta per eleganza di forma, brillante coloper gradevole odore dei
fiori.
Vedi Orgoglio
Superbia.
Amatras.
Il
vero
nome sarebbe
(la
Mi-I(ami
lo).
45
Secondo
la
leggenda questa
Dio Izanagui.
cos
sole.
li
mondo,
e Izanagui, vedendola
meravigliosamente
Amatras
in
veglia
favori.
sentata
coi caF>elli ondegcon una sopravveste bianca, armata d'una sciabola e tenendo il disco del
su
uno
Amatista
di
ubriaco.
rossastra.
Sorta
preziosa,
diafana,
violetta,
in
Una
p>etto
volta
ordine sul
fa
rale
gran
sacerdote
Ammirazione
Umilt.
ebreo.
Castit
Vedi Abnegazione
Fiducia
Sobrie-
Amatore.
Uomo
Amatore
delle
la
donne
altrui.
gli
Murena,
quale,
presso
Egiziani,
le
simboleg-
donne degli altri, come chi avesse spesato una donna forestiera. Credevasi che le murene fossero tutte ferrunine, e si
giava tanto un
praticasse
uomo che
congiungessero con
le vipere.
Amazzoni
Dal greco
ne
guerriere
a,
della
DonCappadocia. Esse non volevano e coi quali non si univano che una
di
dopo
che
li
condizione
che grima
loro
figli
46
con
molta
cura
le
maschi,
alle
allevavano
loro
comprimevano dall'infanzia la mammella destra per non aver impedimento al memeggio dell'arco. In una medaglia antica si vede una Amazzone vestita di un giubettino a foggia di corazza, terminato da una cintura e da una gonella militare, che discende appena fino al ginocchio: calza due comuni stivaletti. Porta nella mano destra, distesa, una piccola vittoria alata, avente una palma e una corona d'alloro: nella sinistra uno scudo e una lunga azza a due tagli, sc^ra la quale si appoggia come se fosse una lancia. In un'altra mefanciulle,
quali bruciavano o
daglia rappresentata
te
un'Amazzone
alla
;
prima per
il
complesso del
vestire
una piccola vittoria, tiene Ma qualunque forma in mano un piccolo tempio. avessero questi abbigliamenti, comunemente erano pemi
soltanto che, invece di
fiere,
che
la
le
Amazzoni
legati
uccidespalla
vano cacciando,
destra,
costantemente
sulla
lasciando scoperta
il
sinistra;
mai discen-
dente oltre
la lancia,
ginocchio.
Le
l'azza e lo scudo.
Ambarvali-.
Feste presso
i
buona
l'anno,
raccolta.
la
seconda in giugno. La cerimonia consisteva nel sacrificare un toro, una scrofa e una pecora, dopo aver condotte tre volte le vittime intorno ai campi, accompagnate dai cittadini, uno di es6, incoronato di quercia, cantava in lode di Cerere un inno appositamente composto. Queste feste erano presiedute dai Fratelli Arvali
e
la
prima
maggio
Ambasciatore
Ambizione.
Ali,
zarsi.
47
con cui vuole innaldi pavone, di cui Scettro, che vuol con-
emblema
Altea
della
rapidit
malvarosa.
Ferme
l'ambizione
quistare.
ama
adornarsi.
Milano
di
Dottore.
- Animali:
in
Ape.
culla,
Si
racconta
che mentre
Ambrogio dormiva
uno sciame
bambino per fabbricarvi un favo di miele; che fu preso come pronostico della soave eloquenza del Santo. Cavallo, rammentando la sua apparizione nella battaglia. Colomba, che lo indic alDiversi: Bambino. Si vuole che S. l'episcopato. .Ambrogio sia stato acclunato arcivescovo di Milano, per bocca di un bambino lattante. Soldati, che
ca del
ci
quamdo appar-
gli
Anani.
Ambrosia
Dal
vjuida.
creati
greco
a,
privativo,
e
il
brotos,
mortale.
era
la
Era
be-
l'alimento
degli
Dei,
questi
delirio
come
Dei,
nettare ne
gli
poich
nel
essi
che
tutte
uomini
passioni
avevano
di
loro
con
le
cui
ali-
erano mento,
medesimi
agitati,
avevano bisogno di
spirituale
malgrado della
loro
natura.
Ambrosia marittima.
Pianta che
tramaiida
un
odore
aromatico.
Vedi
Amore
Gli
giorno
reciproco.
Amcaspandi.
aintichi
i
Persiani
riconoscevano,
anche oggidel
cielo
Parsi
riconoscono
come
creatore
e
della terra
e
di
tutti
48
gli
essere creati
sette
Dei o
e
di
saggi
cui
immortali,
capo Ormuzd, comunemente da noi conosciuto sotto il nome di Oromaze. Questi saggi hanno un gran numero di ministri, che si chiamano Dzed, e sono Geni benefici, ma di ordine inferiore. Dal loro lato i Dell', nemici degli Amcaspandi, si adoperano a viziare o a distruggere il bene che questi finno. Essi sono parimenti in numero di sette, e hanno per capo Ahriman o Armane. I Persiani avevano una gran venerazione per il numero sette. Vedi Oromaze.
fanno
della poesa. Secondo Varrone, le api hanno relazione con le Muse; F>erch quando sono sparse e disunite fra loro, si riuniscono al suono del cembalo e di canti. Pindaro prende il miele col latte per la soa-
Amenit
Ape.
vit
rale,
degli
inni,
simboleggiando
il
latte
l'estro
natudalle
il
miele,
America.
Personificata, vestita
da
selvaggio.
Animali:
Diversi:
si
Aror-
arme dei
selvaggi.
navano
selvaggi dell'America.
considerata
specialmente
delt,
tali:
e poi un
Vege"1
la
fe-
Melagrano. Mirto. Gli antichi pretesero che melagrano fecondasse se piantato vicino al mirto.
Anzi
si
49
credeva che, anche se lontani fra loro, le avviticchiandosi rispettive radici andassero a trovarsi, sale una vite quale al intorno secco, Ramo insieme. sue carica di grappoli: perch l'amicizia circonda di (veGemelli Diversi: cure anche i cuori inariditi.
di).
Mano
suoi
amici defunti.
sporta,
gli
gli
antichi,
quanto oggid
Amicizia con
tutti.
terra.
Uomo
Edera.
Amicizia costante.
Tanaceto.
Amicizia debole.
Tre uomini che
si
tengono per
le
mani.
Amicizia salda.
Sale,
ospiti
che
gli
forestieri
antichi usavano mettere davanti agi; prima delle vivande, per dimostrare
la fermezza e la p)erseveranza dell'amicizia; donde venne che molti, verszmdo il sale sulla tavola, ritengono p>er cattivo augurio; mentre lo giudicano per
buono e
felice,
se
viene
versato
nel
vino.
Amico
inutile.
altri uccelli
vive vinoi
Ritoma a
fugge;
dolce
primavera;
nei
ma quando
rigido
la
temperatura
cos
ainnuncia
gli
l'avvicinarsi
infedeli,
si
del
inverno
amici
4
buoni
momenti
accerchiano,
nelle
disgrazie
allontamano.
G. RoxcHBTri.
Amida.
50
rano di frequentemente
sentata con le
incrociate,
ottenere
il
l'eterna
felicit
solo
invocare
sopra un
Ammiratore
di se stesso.
i
propri figli, queScmmia. Per il suo amore verso che amano persone alle st'animale venne paragonato esce da tutto ci che, in opere e parole,
e stimano
loro
stessi.
Sinesio,
uomo
assai
letterato,
nel
riordi-
dubit nare le epistole da lui accuratamente scritte, egli, quantunque diceva Esse, scimmia. la d'imitare
cremettano alla luce i pi sozzi di tutti gli animali, altri. gh tutti sopra bellissimi siano dono tuttavia che
Ammirazione.
Amathta.
Ammone.
Il
nascosto,
il
Dio
ignoto,
il
Dio supremo,
re de-
quale, a Tebe, fu dea\: Dei. Divinit egiziana, alla lungo un unmenso arrivava si cui a tempio, dicato un di montoni file viale fiancheggiato da due lunghe nella stese Ammone, ad consacrato era
Il
montone
ritenuto la rapsa Tebe, se ne nutriva uno che era come si trova quale, presentazione vivente del Dio, il
nella vecchia sede di
Nella
pit-
per figurare il cietura in piedi, ora con la lo. Veniva anche rappresentato ora con la faccia umana, con corni
d'azzurro,
forse
testa di
di
montone,
orecchie, montone che spuntano al di sotto delle penlunghe due e disco un la testa sormontata da
ne. coi
soliti
51
geroglifici
attributi.
Nei
un obelisco
simbolo di questa divinit. Si vuole che anticamente Ammone. in Egitto esistesse un bosco consacrato ad acqua chiamata fontana una nel cui mezzo sorgeva
del sole, la quale allo spuntar del giorno era tiepida, a mezzogiorno fredda, e a mezzanotte tanto calda
che bolliva, per intepidirsi verso il mattino. Presso questa fontana veniva adorato un certo simulacro in forma di ombelico composto di smeraldi, e di altre
gemme, largo
di sotto, e rotondo,
che
si
assottigliava
voleva da questo idolo sapere qualche cosa; veniva portato intorno sopra una navicella dorata, a cui erano attaccate intomo molte tazze d'argento, e dentro la quale entravano donne e
verso la cima; e
quando
si
cantando certi versi scomposti, coi quali credeva ottenere dal Dio risposta a quanto desideravasi sapere. I Greci identificarono Ammone a Giove e ne fecero il loro Giove Ammone. Si racconta
fanciulle,
si
che Bacco trovcmdosi nell'Arabia deserta, arso di se(gli Egiziaoii vollero te, implor il soccorso di Giove
che fosse
tone,
irvdic
il il
apparve
col
in
fwTna
la
di
mongli
quale,
percuotendo
piede
terra,
una sorgente d'acqua, e in quel luogo fu innalzato im magnifico tempio a Giove a cui diedero il nome di Ammone, che. secondo gli antichi, prealla
siedeva
salute;
la
testa
di
montone,
gli
secondo
tutti.
Dicesi che
do
si
facevuo
il
visite,
per
il
primo
f>er
usavano
il
pronunciare
ne per
versi
nome
di
Ammone,
buon augurio;
pregare
be-
ed essendo dagli
i
antichi costumato
di
morti,
li
sui sepolcri,
con di-
epitaffi
raccomandavano
agli
Dei
infernali;
52
ai
e-
pendevano rano scolpite teste di montone, fra le quali frond J con vagamente intrecciate bacche d'edera
frutta.
Ammonizione.
Ferula,
cuotere
i
con
cui,
secondo
Plutarco,
usavasi
per-
fanciulli,
come
castigo benevole.
Amo.
Ordigno da pesca. Vedi Inganno
Perfidia.
Amore.
sia
il
culto
di
questa
di
divinit
universale
tuttavia
antichi, la nascita
d'Amore
Oogenes
(nato
da un
eseguita
incisa,
nome
di Phrgllas, rap-
presentante Eros
lui
uscente dall'uovo,
col
guscio
rotto
sono notissimi i seguenti versi di a Anacreonte, in cui dipinge un nido d'amori: Un pipilar continuo
vicino;
inoltre
Fan
assidui
ai
nuovi.
Amore,
rappresenta
la
passione d'amore.
si
fa
queste za e dalla forza; ha per sorelle le Grazie: porsono sempre giovani, quegli sempre fanciullo; fenon che ma frecce, di ta Varco e la faretra piena di punte armate une, Le effetto. eguale con riscono cuore la gioia e di un metallo prezioso, portano nel soffrire mah fanno piombo, di la felicit, le altre, un a coloro che ne sono colpiti. Le ali sono
crudeli
emblema
53
della sua incostanza, la benda indica l'accecamento che produce in coloro che ferisce, e la fiaccola simb>olo dell'ardente paissione con cui accuori. Fra molti amori finti dagli antichi, cende
i
spesso
affetti
i
simboleggiavano
dell'uomo.
le
le
diverse
incise,
passioni
\aii
giochi e
Le
pre-
alla
grazia
dell'esecuzione
alle
pi
ingegnose
leone un soggetto conoscono pure rappresentazioni d'Amore che voga su di un'anfora, che
allegorie.
Amore
che
doma un
Si
frequentemente
ripetuto.
cavalca un ippocampo, di
Amore
vincitore di Ercoie.
La
favola
di
dei tormenti
se dagli
che
la
Amore
artisti
su pietre move, in (v
vede
Amore
che incatena
in diversi
felice,
modi. In una pietra incisa si vede Amore ingemente alla porta della sua bella, mentre l'Amore felice fa sopra di lui una brutta libazione.
I
poeti
circondano
coi
Amore
si
di tanti altri
amorini,
dirisi,
vinit
subalterne,
che
coi
giuochi,
piaceri,
allegoriche,
a-
forma
fanciuUetti
ma
la bella
le
pitture di
Non
gli
Amori
tutti
fanciulli alati
che
si
vedono
si
sui
mo-
numenti
antichi.
i
Dai
loro
diversi
attributi
devono
riconoscere
mente
fatto
uso
di
figure
alate
adolescenti
fanciulli,
di
Psiche.
Amore,
Il
54
disse
sol che
non conosce
preteso,
leggi,
al
un gran poeta.
del
Platone ha
che
principio
mondo
gli
che uomini erano maschio e femmina a un tempo: ma piedi, quattro braccia, quattro avevano due visi, punirli, li aveper Dei gli inorgogliti, che essendosi
accade che quando le diverse parti e si separate vennero a incontrarsi, si abbracciavano morire preferivano qhe serravano cos stretta^mente
vano
divisi.
Ne
fame e di sete piuttosto di lasciarsi. Gli Dei, mossi in a piet, cambiarono questi abbracciamenti mortali carezze passeggere; quindi l'origne e il fondamento
di
dell'amore.
Vegetali:
Bellide,
che
gli
innamorati sfogliano
in-
terrogandola
sull'amore
dell'amato.
Cotogno.
Mela,
Mirto.
Arbusto
le
cui
foglie
Roma, il tempio di Venere era circondato di mirto. Papavero. Presso gli antichi, gli amanti, per sapere petalo se il loro amore era pari, solevano mettere un co! colpo un poi dandogli di papavero sul pugno,
palmo
della
mano,
e,
dallo
scopio
debole o
forte,
giudicavano
Rosa, simbolo Diversi: Berillo. Fuoco. Gli principale dell'amore. quah l'acqua, cio il mare, era simEgiziani, presso fuoco quello dell'amore. il ritenevano bolo dell'odio, Donde a Cupido fu dedicata la fiaccola accesa. Lacl'intensit
della passione.
cio,
allusione
alle insidie
i
gli
antichi,
secondo
quali,
contenendo
in
ogni gio-
condit, pare che abbia qualche affinit con l'amore, con Venere e con le Muse, e che altrettanto attrae
9I
uomini.
Vedi Sfrenatezza
dell'amore.
Amore Amore
celato.
clandestina.
55
Lairca
civettuolo.
spirale.
Valisneria
Amore
Amore
questi
colpevole.
Aconito.
coniugale.
a
foglie
Ceranio
d'edera.
Quercia.
Tiglio.
Pe:
due
corrisposto. Ambrosia marittima. La felicit infusa da questa reciprocit d'affetto pu essere paragonata alla dol
cezza dell'ambrosia, cibo degli Dei, che porta
Amore
me
di
questa
pizuita.
il
no-
A-
more scambievole.
Amore
del
marito verso
se la
la
moglie
infedelt-
femmina
di questo mollu-
per difenderla: il maschio accorre mentre se p>ercosso il maischio, la femmina, curandosi di s stessa, fugge cercando di salvarsi.
Amore
di patria.
Esperide.
Amore
disonestissimo.
Gli
Egiziani,
Pernice.
surioso,
volendo
raffigurare
gero-
glificamente un
uomo
disonestissimo,
brutalmente luscongiun-
maschio montasse
il
pulcino ap-
pena sgusciato dall'uovo, l Romani solevano chiamare pulcino^ un fanciullo depravato; e a un uomo disonestissimo davamo il ncme di gatto pulcmario, cio.
che cerchi di pigliare
tale,
i
56
Si
pulcini.
racconta
che un
Amore
divino.
Cuore infiammato. Evangelario aperto. Fiaccola, come questa, l'anima del cristiano brucia ed illuminata dall'amore di Dio. Freccia, simbolo della preghiera che,
il
a Dio.
Amore
Amore
eterno.
tricolore.
Amaranto
Filadelfo.
fraterno.
Vedi Castore
e Polluce.
Amore
Rosa
lascivo.
incarnatina.
Amore
il
Leteo.
che
si
Amore
bene che
le
faceva
disamare e
altri,
dimenticare
e
tutto
at-
voleva agli
fiaccole
la cui statua,
che
le
tirava
ardenti
nel
fiume,
quivi
spe-
si
si trovava nel tempo di Venere Ercina; dove recavano a pregare i giovani che desideravano scordarsi delle loro innamorate, come le giovani che si accorgevano d'aver mal posto i loro amori. Vedi Lete.
gneva,
Amore materno.
Musco, che preserva
dre protegge
i
dalle intemperie
luoghi che
similmente la
ma-
li
ama d'amore
prendere
i
costante.
Amore
adulti,
si
paterno.
Pellicano.
Una
volta,
il
per
pellicani
circondava
con un cerchio di fuoco. Alla vista del fumo, i geaccorrevano, e sbattendo le ali, credendo di spegnere il fuoco, alimentandolo con l'aria, ne ottenitori
nevano
i
57
in
le
modo
ali
l'effetto
of^)osto,
pulcini,
abbruciandosi
;
lare,
venivano presi
figli.
i
sacrificando
per
amore dei
Amore
ragazzi.
per
In
bambini.
dagli
antichi
Delfino,
ritenuto
appassionato
per
medaglie figura un delfino frenato da Amore; come anche in certe statue di Venere si vede accanto Amore seduto sul delfino, o in
molte
altro
modo da
esso sorretto.
Amore
platonico.
Acacia bianca.
Amore
Rosa
puro.
bianca.
Amore
reciproco.
due,
accese,
Fiaccole,
legate
loro.
insieme
nel
mezzo
Palma
(vedi
An-
Amore
Mela,
scambievole.
gettatasi scambievolmente da due Amorini, baciandola prima di lanciarla; mentre uno lancia la mela l'altro con le mani alzate la riceve e, baciatala
al
compagno.
persona amorevole e beil
di
Amorino
giallo.
Vedi Reseda.
la
i
Amor
proprio.
sugli
Benda
pedisce di
sione alla
occhi,
quale,
figurativamente,
imallu-
conoscere
propri
difetti.
Narciso,
Amos.
Quarto
dei
profeti
58
minori.
stato pastore.
Vedi
Profeti.
-
Ampolla. Vedi
Lottatore
Martirio.
Amuleto.
Immagine,
indosso,
esisteva
figura
o segni che
le
da tempi immemorabili.
Nell'antichit furono
Caldei, gli Egiziani e gli Orientali, particolarmente i con maggior ardore. amuleti gh adottarono i Persi che di astri, anelli Essi consistevano in figure di Dei o
magici,
dati
e
i
frammenti di pergamena su cui erano tracGreci caratteri sacri o versetti dei Libri Santi. I
ricevettero gli amuleti come importazione il e ne usarono alla loro maniera, secondo
il
Romani
orientale,
dei
concili.
Oggigiorno,
sotto
l'uso
diversi,
amuleti
i
ancora
generale,
i
nomi
presso
popoli
dell'Asia,
selvaggi dell'America,
l'Oceania.
Non
dell'Africa e deldel
ha sempre detti portafortuna. La Chiesa cattolica li approva proibiti. Le medaglie, croci, ecc., che essa e benedice, si distinguono dagli amuleti, in ci che
essa non attribuisce a loro, per se stesse, alcuna virt. ELssa vede soltanto, in questi oggetti, dei simboli che
hanno
santi,
il
e,
vantaggio di ricordare l'idea di Dio e dei presso chi li portano, delle testimonianze di
tutti
gli
piet,
come
atti
caritatevoli,
la
di
attirare
la
grazia
divina.
Essa liasima
credulit
suj^erslizio-
63,
59
significato.
Vedi Su-
perstizione.
Anamelecco.
Nome
di
canto a quella di Adramelecco, e sono indicati entrambi come Dei a cui si offrivano sacrifizi di bamlobini, che venivano bruciati al fuoco davanti alle ro statue. Alcuni vogliono che sia stato adorato sotto la
figura di
un cavallo,
altri
di
un pavone o
di
una quaglia.
soprannome di Venere. celebre prima di Apelpoco Questo soprannome era di Afrodite Anadiomdipinto famoso suo il ma le;
dall'onda,
ne, in cui la
Dea
era rappresentata
asciugarsi
i
mare
d'altri
in
atto
di
capelli,
l'emulazione
Anaiti.
Divinit
asiatica,
alle
di
cui
il
nome
trovasi
scritto
variamente,
volte
si
Anca, alle volte Aneiri, alle Tanaidi o Nanea. In molti luoghi dell'Asia le
volte
sacrificavano
sessi.
Gli
scrittori
ro
Artemide.
Ananasso.
Frutto che
frutti
ha fama d'essere
anzi
alcuni
altri
il
pi
saporito
dei
;
conosciuti,
delicati
pretendono
trovansi
figura
che
tutti
saperi
degli
frutti
radunati
sulle
confusi
nell'ananasso.
Esso
spesso
stof-
fe ornate del
XV"
secolo.
Vedi Perfezione,
Anarchia.
Allegoricamente viene
ra in atto furioso, con
60
da una
figu-
rappresentata
una benda
sugli occhi,
ceca;
tributi:
di.
lacerate.
Ha
pie-
Torcia, emdi-
Anceo.
Figlio
di
Licurgo;
e picuit
il
quale
amava
occuparsi
di
gli
agricoltura,
molti vigneti.
Un
il
veggente
stava
assaggerebbe
in
vino
della sua
pei
Venuto
alle
il
il
momento
cui
Anceo
beffeggiava
rispose:
in
Dalla
taz-
za
alle
labbra v'
un
tratto.
Infatti
quell'istante
e Anceo fu avvertito che il cinCalidone si trovava nella sua vigna. Egli abbandon la tazza del vino, usc per dare la caccia alla belva, la quale l'assal, uccidendolo. D'al-
nacque un tumulto,
ghiale di
frase fu
usata
come
prover-
di
scudo, miracolo-
samente sceso dal cielo, e consacrato a Roma nel tempio di Marte. Gli aruspici, consultati intomo a cos strano prodigio, ne trassero infallibile indizio che
l'impero del
mondo
quale
il
Perci
Numa
utti
gli
undici,
perfettamente
si
eguali.
gli
maggio,
portavano
ancili
in
processione,
61
attorno
a
le
Roma,
era
vietato
prendere
presa.
Ancora.
Strumento di ferro a due uncini, cui si attacca gomena, e che si lascia cadere in mare, per tener ferma la nave dove si vuole fermarla. Vedi CeleriCustodia FeCommercio moderata t
la
lice
{San)
SpeParlamentario Rifugio Niccolo {San) Stirpe di Stabilit Speranza in ranza Selenco Vita.
La
ciale
croce del
in
suo martirio,
di
forma
X,
e porta
nome
del
santo
p>er
in
forma
di
serpente.
Libri,
Andromeda.
Cefeo e di Cassiopea. Ebb bella di Giunone, la quale per punirla la condann a essere legata con catene dalle Nereidi, ed esposta su uno scoglio a un mostro marino; ma passando Perseo in aria sul cavallo Pegaso, e vedendola sul punto d'essere divorata
Figlia del
di
re
etiope
l'audacia
vantarsi pi
Me-
a suo
padre,
glie.
il
di
fanciulla
forma una
roccia,
per commemorare
sua liberazione.
Anello.
L'uso degli
to
62
alle dita
anelli portati
come ornamenl'anello
I
antichissimo.
i
Presso
Romani
serviva
a distinguere di ferro. tavano l'anello d'oro; i cavalieri l'anello giorno nel sposa sua alla anello Il marito dava un che si contraeva di nozze, ed era pegno dell'unione d l'anello alla giovane Il momento in cui il marito un vecchio libro di dice sacerdote, al sposa davanti
nobili por-
massima importanza. Se il manto passa ferma l'anello appena entratovi il dito, e non padrona, ma se sar donna la giuntura, seconda alla
segreti,
della
accompagna
l'anello
fino
alla
radice
del
dito,
egli
ancora in voga; sar capo e sovrano. Questa idea di curvare procurano educate ben signorine le cos
il
dito
anulare al
momento
in
cui
ricevono l'anello,
giuntura. Le giovani in modo di fermarlo alla prima superstizione, fanno il inglesi che oservano la stessa a motivo della pi gran caso dell'anello matrimoniale, ohe mettendo Credono meravigliosa. propriet sua ponenanelli in un berretto da notte, e
uno
di questi
notte in sogno il dolo sotto il guanciale, vedranno la Agnese (Sanf ). marito che loro destinato. Vedi {Santa) d'Alessandria Caterina Amatore Pietro Nobilt Fedelt Fede Cuore
Ricordo Vescovo
(^San)
del
bene ricevuto
matrimoniale.
Servit
Vincolo
Anemone
ciasse
non sboc-
che
al
soffio
del vento.
Vedi Abbandono
Da
Malattia.
Anflarao.
Melampo. Alcune
figlio
63
lo
rappresentano
ci che
come
era
di
Apollo
e d'Ij>ermnestra.
p>er
non per
ch'egli
significare
veggente e profeta. Erifile sua moglie, indic a Polinice, che le offriva un monile d'oro, il luogo in cui
si
aiuiare alla
guerra di
e-
be,
dove
egli
doveva
perire.
Un
terra
essendo a
caui-
mensa
dove
la lasci cadere,
si
si
gi in lauro.
Il
aperse sotto
lo rese
Anfiarao e
immortale.
l'inghiott col
suo carro,
ma Giove
Anfone.
Figlio di
Giove e
di AntioF>e, regina di
Tebe; mu-
famose mura di Tebe, aiutato dal fratello Zeto, al suono della lira di Anfione le pietre non solamente si spostavano, ma si ponevano anche una sopra l'altra
in
modo da formare
il
muro.
Anftrite.
ride.
Dea del mare, figlia di Nereo e dell'Oceanina DoDopo aver lungo tempo rifiutato di maritarsi spoNettimo. Fu madre di Tritone. Rappresentasi cotirato
da due
delfini, in for-
ma
di conchiglia, e con
uno
Da angelo, a motivo delle grandi virt medicinali che si attribuivano a questa pianta. Con la sua radice si prepara un liquore ardente. Vedi Entusiasmo
Estasi
Inspirazione.
64
(dal greco aggelos, messaggero). sono esseri puramente spirituali, intermeangeli Gli teologia li divide in tre gediari fra Dio e l'uomo. La
Angelo
cori. La prima comrarchie e ciascuna di queste in tre sarebbe l'amore; i attributo cui il prende i serafini, posa, i troni, sui quali meditare; il per distinti cherubini, comprende seconda per cos dire, la maest divina. La sucoro d'angeli cui fu data la potest
le
dominazioni,
gli
potest, che
che hanno il dono dei miracoh; le oppongono ai demoni. L'ultima comazioni; dagli aiposta dai principati, che vegHano sulle
uomini;
le virt,
si
esecutori del volere cangeli e dagli angeli, che sono gli gli angeh si natura, e uffici loro ai di Dio. Riguardo
elementi: i Serafini, le fecero corrispondere ai quattro al tuocorrisponderebbero Virt e le Potenze o Potest, Troni e gh i terra; alla Angeli, gli e co; i Cherubini e i Principati, Arcangeli, all'acqua; le Dominazioni angeli didegli caratteristco all'aria. Le ah, distintivo
la candida mostrano la prontezza ai divini comandi; pudore, il piede nudo e veste simbolo del vergine dimostrano il diprezzo delle gli occhi rivolti al cielo, momli di che sfavillano, a preziosi coi e cose terrene, Regione deU beni, di cui feconda la
ricordanza dei delle ah vana fra Z. 4. felicit immortale. Il numero angeli figurano munib gli secolo, 6XV" nel e 5 e forse degli occhi simbolo d'ali di penne di pavone:
degli angeli; e che talvolta si vedon coprire le ah l'occhio agli uommi perch gh antichi paragonavano
divini, detti angeli, o,
ci
specialmente geni,
quali senza
l'illuminazione di
un lume superiore,
cio
Dio,
non
in-
possono da loro stessi esercitare il come un octendere. Poich, dicevano, l'intelletto per partecima vede, stesso s per non quale, chio il
proprio ufficio d
pazione della luce.
Vegetali:
ta
65
degli
Gli attributi
angeli
sono:
Ciglio bianco. S.
come
cui
na-
perch
il
giglio
da se stesso, e il suo vigore non dipende ne dalla radice n dalla terra, ma quasi per virt un sugo interno che sparge lo fa rinverdire, imicol
tempo
rifiorisce
tando cos
la virt
Diversi:
Diadema. Nimbo rotondo. Palma. Sardonica, presa come simbolo di acutezza di mente, allegrezza e virt. Scudo. Spada, di cui sono armati, secondo la loro mansione. Verde scuro, colore attribuito agli angeli. Vedi Ahacucco bramo Agaia (Sani') Calerina d'AAgnese (SanC) Anna {SanC)
lessandria
(Sanla)
Colomba
di
(Santa)
Cecilia
(Sanici)
Domenico
Cuzman
(Santa)
(Santa)
il
Gregorio
(Santa)
(San)
(Sanla)
Colella
(Sani')
Crislma (Santa)
Elisabetta
(San)
Isidoro (Sani')
(San)
Tere-
Angerona.
Deit
per
5
i
la cui
natura e
stessi.
gli
attributi
erano un mistero
Romani
Dea
del
G. RONCUETTI.
a le azioni,
li
66
Alcuni vollero
muove cio gli uomini stimolava e Orta come la Dea Stimula U nome da a^e^ facendo derivare il suo Angerona denv d' nome invece che 11
da anger,
Dea
al collo, che veva un panno Intorno vuole che Macrobio Ma bocca che chi sa patire e mostrasse turata, la bocca legata e affarim, infine 1^ tacere dissimulando gU --plinto Fhnio Secondo lieta e piacevole. vita una poi dendo bisogna non che mostrare per fatta
questa
Dea
parure del
Venere mischi i Alla morte di Adone, Dalle lagr. del giovane amato. suoi pianti col sangue deUa albero Tasso, me nacque la calendula. Cipresso. pianta s. comunemente cipresso, come il
'^TllnMa.
morte, che,
nei cimiteri.
Anguilla.
I
naturalisti
non sono
riusciti
ancora ad assicurarsi
anguille;
in
qual
essi
modo
ovoviviparo.
Secondo
gli
Eglzlam
le
nascono dal fango, opno ne maschi ne femmine, e scorticature gli scogli, e dalle contro sfregandosi pure soltanto i e l'adoravano anguille. Essi si generano le Raccontasi mangiarle di diritto sacerdoti avevano il
Elgin, nella che un decano della chiesa di avendo voluto cedere a non Scozia, in Murray di cambiato in anguilla con tutti sua chiesa ai monaci, fu Vedal cuoco zoccolante. marinati canonici, e
i
provincia
suol
di Arricchito
per
le
Losa
67
Memoria estinta dopo morte non raggiungibile Speranza certa nel dubbio. Misantropo Profano
Anhour.
Dio adorato
desi, la
nell'alto
Egitto.
Simboleggiava,
ere-
Era
rjippresentato
il
mano, con
cui
conduce
sole.
Anima.
In ogni tempo
si
Secondo
altri,
alcuni,
la
il
coscienza, lo spirito,
;
sentimento dei
la sfjeranza di un'altra
tutti
gli
che
si
uomini
ci\iliz-
zati o selvaggi;
un
altro:
il
il
sentimento e
movimento
da geni
alati
o arpie.
un cavallo che
spesso,
si
affretta
a compiere la sua
pi
partire
sembianza di
privo di sesso.
s'innalza
al
Ora
la
cielo
portata
Dal
XVI T
si
al
XVIII"
va sotto
so,
secolo,
rappresentazione dell'anima
tro-
la figura di la
una
fanciulla.
Un
dotto ha prete-
secondo
rivelazione di
uno
^>ettro,
che l'anima
da
tutte le parti.
68
Animali: Aquila, simbolo dell'anima battezzata. Farfalla, che l'imagine pi usata, fino dai tempi remotissimi, per rappresentare l'anima. Trovata geniale, in cui
il
bruco che
si
avvol-
ge attorno a una pianta, rappresenta la vita terrestre vincoli che lo legano al corpo, dell'uomo; ma, sciolti lo spirito se ne va alle superiori regioni, lasciando il corpo esamine. Cos il bruco, svestita la larva trasformasi in agile farfalla, che non pi tocca la terra, ma
i
Il
perch,
di
se-
ma
nelle
tombe
Gli
marmo
Romani
so-
nelle
antichissime
il
degli
Etruschi,
s'incontrano
artisti antichi
diedero alla
di
i
Platone
filosofi
le
ali di
fu tra
greci
con
Amore che, avendo nelle mani una farfalla, le avvicina una fiaccola accesa, per simboleggiare la puDante rificazione dell'anima per mezzo del fuoco.
cant
Non
Pesce; perch
si
purissimo e fosse
il
Egiziani,
come anche
gli
stoici,
in
ritenessero
il
cuore
Diversi:
P.na
forma
di pina, po-
che
gli antichi
ritenevano
la
ni,
69
che
gli
intendessero simboleggiare
avendoli
dedicati
come
sepolture
dei
re
e degli
uomini eccelsi;
il
il
quasi
resti
corpo,
secondo
essi,
finito
ciclo di tren-
a paragone della piramide, la quale, stando immobile la cima, immaginata girare intomo alla base, descrive
im circolo nello spazio, che simboleggia il percorso di detti anni, in cui, secondo gli Egiziani, le cose
dovevano ritornare nello stato primitivo. Scintille numerose uscenti da un braciere ardente. Stella, simbolo
egiziano dell'anima
e
dell'immortalit dell'anima,
,
la
vi-
conserva
il
suo potere e
Timeo
anima
compa-
Vedi Bellezza
dell'anima.
Anima candida
e
e pura.
la
mondo
can-
Anima
corpo.
Il bastone a cui avvolto un sei pente non solo presso gli Ebrei, e nella Bibbia, dove si legge che il popolo d'Israele fu salvato da morte con l'esporre un serpente crocefisso ma anche presso gli
Serpente.
Egizicuii e
Romani
del corpo.
serpente,
con-
sacrato
dere la vita.
Anirna
l'olio
70
rappresenta
la
la
vita,
vita.
la
Lucerna accesa,
che
quale
viva
mantiene
si
fiamma
il
simboleggia
l'umore
al
vitale, di cui
alimenta
spegne calore e
al
corpo.
corpo,
la
fiamma all'anima.
Anima purgata
Scolopendra,
dai vizi.
si
perch
vuole
si
che
quest'animale,
quando
e
si
si
allarga pi che
distende, rodendo
filo
dell'amo, e
pu dopo averlo
a
ritornando
vispo
chi,
opprimono,
beata.
una
vita
normale,
tranquilla
Animali
alati.
Vedi: Ezechiele.
astrologi predicevano
la
Anime
felicit a
dei morti.
Gli
Capricorno.
zodiaco,
massima
la
segno che
platonici
chiamavano
porta
dove so
no
tal
fatte
per questo,
anime dei de
Animo.
L'anima, specialmente
Pignatta.
in
copi-
Le donne di Sparta, nei funerali dei re, stumavano percorrere la citt percuotendo certe
vuote,
snate
la
citt,
priva
71
che presso
rileva
non aveva animo, era cio disanimata. VaCaldei rappresentava l'animo, come
i
da questo
terra,
detto:
l'ira,
le
bestie della
cio
alle
affetti
o passioni comuni
bestie.
Anche
nei
Salmi,
il
se-
condo
gli
interpreti
della
Bibbia,
talvolta
vaso
emblema
dell'animo.
Animo clemente.
CoiTucopia
di
frutti.
contenente
ramoscelli
di
olivo
carichi
Animo
eccelso.
simbolo biblico dell'animo puro ed
le ele-
Cicogna,
vato sopra
sempre luoghi
alti
per fare
il
nido.
Animo
lo
grato.
dei
d'uomo ricordevole
il
favori
benefci ricevuti,
gli
p>erch
cane mai
si
usa-
rono delle amorevolezze. Delfino. Raccontasi che un delfino, chiamato ad alta voce da un fanciullo, soleva
frettolosamente corrergli incontro,
la
mettendogli sotto
schiena,
si
e ci perch
pescatori,
gli
fanciullo oltre
ferita
medic una
Animo
egiziano
triviale.
le
uova per
in
terra.
Geroglifico
d'uomo dedito
alle
st'uccello,
solito a nidificare
in
questo
modo
Anira.
Uno
dei
dodici Dai-tho,
geni
che,
nel
buddismo
sponde
alle
72
L'ottava,
che
corri-
due ore dopo mezzogiorno presso d noi, sotto la protezione di Anira. Viene rappresentato con una figura smorfiosa, sormontata d'una specie di testa di montone, e facendo con una mano,
talvolta
Papero.
Anna
(Sani').
di
Albero, sotto il quale Angelo, che la mand dal suo sposo. Nido di piccioni, che offerse a Maria Vergine. Porta dorata, dove incontr Giovacchino.
Madre
Maria Vergine.
sterilit.
Anra Perenne.
Divinit
agli
anni.
e
Se ne
le
si
celebravano
feste
il
giorno
di
marzo,
una vita lunga e felice. Secondo la favola, Anna, sorella di Didone, fugg da Cartagine dopo la morte di quella principessa, e venne in Italia, dove Enea l'accolse onorevolmente. Lavinia, moglie di Enea, ne divenne mielosa e decise di ucciderla. Anna, saputo in sogno del pericolo che la minacciava, si nascose nel fiume Numico. di cui divenne la divinit. Essa fu poi chiamata Peoffrivano sacrifizi per
ottenere
ne fosse secondo
hanno creduto che Anna Perenche fosse Temide, o Io. Infine altri autori, Anna era una vecchia che port viveri al popolo romano ritiratosi sul monte Sacro, e alla quale la Repubblica rese gli onori divini. Cola luna; altri
sia,
munque
lare
feste,
Anna
Perenne divenne
gaudenti.
la divinit
tute-
dei
si
Romani
D'ordinario,
nelle
sue
veva
in
predicevano tanti anni di vita a colui che beonore di Perenne quanto erano le tazze ch'egli
73
poteva vuotare
le
in
la frase
commode perennare
sela allegramente.
Anno.
II
ritorno
diversi
popoli
meno
e
gli
speciali.
Presso
un giovinetto
al
il
bellezza,
si
a\'\icinava
gli
re
presentava doni
nuovo anno da parte di Dio, I Galli cominciavano l'anno con la cerimonia del vischio di quercia che essi chiamavano vischio deldicendo che
portava
l'anno
nuovo.
druidi,
sacerdoti
dell'antica
Galliu,
accompagnati dai magistrati e dal popolo andavano in una foresta, vi alzavano intorno alla pi bella
quercia un altare triangolare di zolle, e incidevano sul
tronco e sopra
to,
i
Poi
vi-
un druido,
schio,
di
altri
tonaca bianca,
tagliava
mentre due
vano attenti a raccoglierlo in un panno, avendo cura non colasse a terra. Distribuivano l'acqua dove facevano stemprare questo nuovo vischio, e persuadevano il popolo che guariva da diverse malattie e che era
efficacissimo
stico,
contro
sortilegi.
si
L'anno
ecclesia-
pregiudizio
degli
dura
ancora.
lire
La
fa risa
fino a
Pitagora, e
si
74
piet che
il
set-
anche che si rinnova mteramente anni; alcuni dicono questo rmnov amento non abte- altri pretenaono che anni; cos gU anni climaterici nove ogni bia luogo che nove. Quarantanove e ottantuno si contano per sette o partigiani di questa dotsono importantissimi, dicono i formato l'anno fatale, perche
per nove. In generale si dalla moltiplicazione di sette a sette anni, denti dell'infanzia cadono crede che di il corpo cessa quattordici, a manifesta la pubert si t non ci ecc. crescere al ventunesimo anno,
i
trina-
ma
sessantatre
Ma
.
esatto.
,.
Animali:
e
Avvoltoio,
in
presso
gh Egiziam.
qual.
^i;
dividevano l'anno
inverno;
tre
stagioni:
comprendendo
ciascuna
giorni, che chiamavano quali aggiunsero poi cinque Egiz.am la femmma gli secondo Ora. intercalari. tre tempi dell anquesti dell'avvoltoio si conforma a a. genestimolata quando no nel senso cio che giorni, senza mancinque fecondarsi nel rare, impiega natura aperta al vento; legiare ne bere, tenendo la e altrettanti ne impiega giorni 120 sta poi fecondata rimane altri 120 giorm Negli piccoli. per allevare i
libera,
Secondo Plm.o curando soltanto se stessa. paragonandoli uova tredici l'avvoltoio deporrebbe in luna, che avvengono della congiunzioni alle tredici un formando bocca coda m un anno. Scrpcnle con la rami; peiVegetali: Palma con dodici cerchio pianta metta f"" "" p^^^ ch si vuole che questa ^ perche i noccio i de f mtlc
forma
arbitri
simile
alla
lima
Diana,
l'anno,
dovendo generare
gli
dei
mesi e del.
abbracciava la palma.
Infine,
secondo
ba-
bilonesi, e
Plutarco Io
riferisce;
ge "'airuomo trecentosessanta
ni
utilit;
numero
dei
gior-
Annullamento.
Spugna, perch, secondo Valeriano, Augusto ebbe
a dire che
il
suo Aiace
pletamente
annullata
Ansiet.
Magnolia precoce.
Anteo.
Figlio di
lotta-
forestieri
che capicon
lui,
costretti a lottare
vinti
erano
uccisi,
una
lo soffoc nell'aria.
della
ragione
con l'appetito.
Antero. Dio che puniva chi non amava essendo amato. Credesi figlio di Venere e di Marte. Venere, vedendo che Amore non cresceva, ne domand la causa
a Temi, la quale le rispose che ci dipendeva dal non aver egli un compagno. Allora Venere gli diede Anteo. La loro rappresentazione allegorica consisteva in due fanciulli alati, in atto di contendersi un ramo di palma, quale simbolo dell'amicizia reciproca; come indica appunto l'etimologia del nome Antero.
I
per
chi
76
di
non
essere
ingrati
ricordare ai
li
giovani
verso
amava,
ma
ne ricambiassero
l'affetto.
Antieiverta.
Vedi Prorsa
legato
e Porrma.
in
cartapecora
munito
di
Antiope.
Figlia
di
Nitteo.
re
di
Tebe,
fu
sedotta
duran-
preso la forma di te il sonno da Giove, che aveva e Zeto. Ella Anfione gemelli: due ebbe ed Satiro; bellezza. era celebre in tutta la Grecia per la sua
Sua
zia
chiuse
come schiava
figli
mente.
suoi
Dirce, moglie di Lieo, per gelosia la rinin casa sua, trattandola malai Alfine riusc a fuggire e a rifugiarsi presso
ormai
e
li
cresciuti,
ai
quali
raccont
le
sue
tremenda vendetta. Infatti, legarono Duce sulle Tebe, dopo aver conquistato Bacco, per vendiMa infuriato. toro un di corna baccanacare Dirce, che aveva sempre celebrato i
sciagure
indusse
Antirrino.
Pianta
i
cui
fiori,
premuti lateralmente,
si
aprono
di
come due labbri, donde ebbe il nome di Bocca Presunzione. leone. Vedi Capriccio. Antonio (Sanf).
Soprannominato
l'abate,
il
fon-
datore della vita monastica dei cristiani primitivi. Animali: Corvo, che gli portava il pane. Porco, emblema della lussuria che lo tent. -- Diversi: Bastone
stampella,
su cui
si
reggeva.
Campanello.
di-
Croce doppia,
dei patriarchi.
77 -versi
aspetti
dei
pi
strani
animali, l'assedi
di
ten-
tazioni.
sario.
ligiosi
Fuoco. Libro delle regole degli Antoniani. RoTau, segno che portavano sul loro vestito i redell'ordine di S. Antonio.
fisso.
Disciplira,
emblema
in
Cesa Bambino
braccio.
Eternit.
di
Iside e di
Nepthis sua
stato
Pare che
allo stato
l'ufficio
di
Anubi
delle
si
sia
quello
di
sta
sopraintendere
vita
al
passaggio
casse
futuro.
nelle
Quindi
tato
in
nelle colonne,
e nei
il
atto
di
condurre per
d'Osiride.
mano
defunto davanti
la
tribunale
Questo
di cane,
col
capo di sciacallo o
ora
dorata,
e
nera
teneva
sotto
nella sinistra
un ramo
di
ti trovasi
anche
forma
di sciacallo,
Forse con questo ufficio di custode venne lo scambio della forma di sciacallo con quella del cane, come alcuni asseriscono avesse testa di cane, o rappresentato da
pra
il
questo
animale.
considerata
come moglie
sotto
la
di
Kneph.
di
per
lo
pi
rappresentata
trono.
figura
La
sua acconciatura
comune
ansa,
l'ufficio
78
sarmontata da penne e foglie di vario colore, cinta da un diadema. Tiene nella sinistra lo scettro a fiore
di loto,
a tutte
le
la cro-
ce
ad
segno
della
divina.
Si
vuole
che
abbia
simile a
Romani.
Ape.
Re amato Regno
lo
Insetto che figura nelle monete greche, quale emblema del lavoro e simbolo dell'impero. Vedi Adulatore Amenit della Ambrogio (SanC) poesia Artemide Efesiaca Attivit Bernardo (San) Castit Colonia Dolcezza Eloquenza soave Et dell'oro Impero Industria Lavoro Melonia Muse Melissa Piacere nato dalla mestzia Popolo Popo-
Prosperit salutare
Verginit.
Apet.
Dea
di
degli
egiziana,
rappresentata
sotto
la
figura
p>endenti.
Simboleg-
gia
maternit
rallattamento.
Api.
Dio
cro
la
egiziano, adorato
sotto la
sa-
di
Menfi,
col
disco solare
sotto
d uomo a testa di toro. Chi vuole che Luna. Erodoto cos lo descrive: e un giovane toro, la cui madre non pu aver parto, e credesi dagli Egiziani fecondata da un gio mandato dal cielo, e che cos produce il dio
figura
identificasse la
I
Api Api
altro
rag-
Api.
che dimostrano che il vitello era realmente Api, erano, che l'animale fosse tutto nero, avesse sulla fronte un segno bianco quadrato, una figura simile a quella di un'aquila sulla schiena, due
segni
il
dio
colo rassomigliante a
79
un bernocche
il
un certo
insetto,
lato
simile alle
coma
Apocna.
Pianta
il
cui
odore aromatico
si
attira le
mosche a sucfiori,
trova nei
chiudendosi,
le
imprigiona.
Vedi Inganno
quali,
Men-
zogna.
Apollo.
ne e
Latona o Lete, la cui unioDiana significa la unione del cielo e della notte, da cui provengono raggi del sole e della luna. In cielo lo chiamavano Febo, perch conduceva il carro del Sole, in terra Apollo. Egli era il Dio che presiedeva al tiro delFiglio di
la
Giove
e di
generazione di Ap>ollo e
l'arco,
ai
vaticini
alla
musica,
e pi
tardi
fu
angli
raffigurato
nel Sole.
Perci
mato con
fiore della
diversi nomi.
ma-
no
di
tico
la
lira
Apollo usurp la presidenza dell'arte suo Dio Peone; quindi si disse Esculapio essere figlio d'Apollo. Animali: Cicala, emblema della musica. Colomba. Si vuole che a Napoli esistesse una
Pi tarmedica all'an-
statua di Apollo,
riferiscono
la
quale, oltre
gli
attributi
che
si
lomba
sulle spalle, e
stava Partenope in
augurio, e le
vo,
80
che rivel ad Apollo l'Infedelt di Coronide, il era bianquale, per ricompensa, cangi il corvo, che gli altri con sfuggire per stesso, Apollo nero. in co,
Dei
se,
alle persecuzioni di
Tifone,
si
mut
in corvo. Inol-
indovinasse molte cotre si credeva che quest'uccello Callo, perch canvoci. diverse con annunciandole
tando annuncia
lo
spuntar
del sole;
forse
perch
buone
voce le cose spesso gli antichi indovinavano dalla sua ch'esso secoido avvenire, o cattive che dovevano
cantava
in
di Apollo.
tempo o fuori tempo: allusione all'oracolo AGrifo. Lupo. La favola ohe parla di
Admeto
una allegoria della stagione invernale, la quale pareva ritornata la in certo modo rendere il Sole schiavo.
Ma
buona stagione,
del
il
Dio
il
trionfante
detto
vincitore
lupo,
che domina di
soprannome di Apollo Liesisteva un lupo cio. In Delfo nel tempio di Apollo Giove per nafavola. la secondo perch, di metallo; mut a Giunone la gravidanza di Latona,
inverno,
ebbe
scondere
questa
Apollo. lupa, nel cui stato diede alla luce messaggero .veloce Omero, da chiamato Sparviero, il volo d'Apollo; forse per la vista acutissima e per
in
Vegetali: Elianto o Corona veloce di quest'uccello. al giovanetto GiaciuAllusione Ciacinlo. dei Sole. nascere questo fioto, dal cui sangue Apollo fece questa pianta, ma re. Il sole dissecca esternamente Dicesi che ApolLauro. rifiorisce. e rigermoglia
essa
lo
dopo il prima si coronasse di fronde di melo, ma di lauche capo il cinse suo amore per Dafne, non si il lauro fu dedicato Dafne, di leggenda la ro. Oltre virt ocad Apollo, perch ritenevasi aver una certa
culta ignea,
dando
il
il
fuoco,
attributi
81
Diversi:
ferisce
Arco
col
e frecce,
dei
dardo
suoi raggi.
pode, proprio
Sole.
Dio augure
divinatore.
T'ri-
Vedi
con questa rappresentazione si volesse simboleggiare la prudenza derivata d'Apollo, la quale ascolta con le orecchie ben aperte, ma tarda nel parlare.
Greci,
molti
di
altari
di Af)ollo
furono or-
con immagini
Dio,
in
questo
dato
rava.
a Delfo
Alcuni vogliono che forma di delfino, nuotando, sia an(vedi) dove sfiecialmente lo si adodelfino.
Apollo Lirico.
Esiste
nistra
una statua
di
Apollo che
lira,
tiene la
mano
si-
sull'estremit
della
un
cigno, il quale, ritorcendo dolcemente il collo, e volgendo il becco alle corde, sembra suonare dolcemente la lira. Nella mano destra, poggiata sul ginocchio destro, ha im u"co, e ai piedi giace la faretra,
per significare
teso,
ne l'arco
le
ma
che non sempre questo Dio tiequalche volta sveglia il silenzio del
un'allegoria della
musica.
per
aver
il
Dio ucciso
il
alle azioni,
li
66
muove
li
come
la
Dea
Stimula
facendo derivare il Angerona derivAlcuni vollero invece che il nome di questa Dea aperch dolore, da angor, cio affanno, le legava anche che collo, al intorno veva un panno vuole che Angerona con la bocca. Ma Macrobio che chi sa patire e mostrasse bocca legata e turata,
esortava,
la
tacere
dissimulando
gli
affanni,
infine
li
vince
go-
Secondo Plmio dendo poi una vita lieta e piacevole. non bisogna che questa Dea fu cos fatta per mostrare divulgarli. per reUgione della misteri parlare dei segreti
Angoscia.
Venere mischio Calendula. Alla morte di Adone. Dalle lagriamato. giovane del suoi pianti col sangue albero della nacque la calendula. Cipresso. Tasso,
i
,-
me
morte,
che,
come
il
cipresso,
comunemente
si
pianta
nei cimiteri.
Anguilla.
I
ad
assicurarsi
in
essi
ovoviviparo.
Secondo
Egiziani
le
anguille
non
so-
pure sfregandosi contro gli scogli, Essi l'adoravano e soltanto si generano le anguille. mangiarle. Raccontasi sacerdoti avevano il diritto di Elgin. nella provmcia di chiesa che un decano della voluto cedere la avendo non Scozia, in di Murray angiulla con tutti in sua chiesa ai monaci, fu cambiato zoccolante. Vecuoco dal suoi canonici, e marinati
i i
e dalle scorticature
di Arricchito per
le
discordie
dei
cittadini
tosa
67
Memoria estinta dopo morte non raggiungibile Speranza certa nel dubbio. Misantropo Profano
Anhour.
desi, la forza
nell'alto Egitto. Simboleggiava, erecosmogonica del sole. Era rappresentato con una corda in mano, con cui conduce il sole.
Dio adorato
Anima.
In ogni ten^>o
si
Secondo
altri,
alcuni,
la
secondo
coscienza, lo spirito,
;
sentimento dei
la
che
si
tutti
o selvaggi
il
un
altro:
il
sentimento e
movimento
L'iiranaginazione dei
Greci
da geni
alati
o arpie.
affretta
a compiere
la
sua
pi
spesso,
partire
dal
XI ir
secolo, l'anima
comunemente rappresentata
sotto la
privo di sesso.
s'innalza
al
Ora
la
cielo
portata
da
angeli.
Dal XVII"
si
al
XVIII"
so,
secolo,
rappresentazione dell'anima
tro-
va sotto la figura di una fanciulla. Un dotto ha pretesecondo la rivelazione di uno spettro, che l'anima
za,
84
invano
fanno mostra
d'armi
d'apparecchi
di
guerra.
Apparenza.
senza.
Vedi Molla
fallace.
apparenza
poca
es-
Apparenza
Mercorella.
{San).
Appetito.
Euridice morsa al piede dal serpente; allegoria dell'umano appetito che perturba gli affetti dell'animo. Il piede, specialmenite il calcagno, simbolo della
cupidigia
al
umaina.
Nella Genesi
tenderai
i
si
legge che
al
Dio
>
disse
serpente:
Tu
insidie
suo calcala
piedi agli
e purgarli
di
Anche
fa-
vola
essere
Achille,
inmierso
fanciullo
nello
al
Stige,
per
reso
invulnerabile,
riguardo
gnato,
roso,
significa
che
egli
se dai
propri
affretti
e vinto.
petito.
Vedi Combattimento
Applauso.
Mani,
cui
gli
in
antichi solevano
plauso,
commedia
di
il
finita,
Nell'orazione
poi
si
Cicerone
legge:
Di
sente
rumor
Approvazione.
Aprile.
Vedi Consenso.
Mese consacrato dai Romani a Venere. Il suo nome fu generalmente considerato come derivato da apcrire, o dall'aprirsi delle gemme delle piante, o dal-
l'aprirsi del
mami
zante
lo
al
seno della terra nella vegetazione. I Rerappresentavano sotto la figura d'uomo dansuono di un istrumento. Il medio evo. con
delle zolle erbose
in
figura portante
lo
dei
fiori.
Vasari
un giovane pastore dal volto piutcapelH e la barba tosto delicato, col capo scoperto, rabbuffati; le braccia nude fino ai gomiti, con un tabarro che scende fino al ginocchio, e il petto peloso. Vicino al pastore, che suona la zampogna, pose una
raF>present
i
capra e
Viene anche
in
rappresentato da un
mano
il
allusione alla
Aquila. Secondo
di
la
mitologia
il
greca
l'aquila
gli
il
era
uccello
In
se-
Giove, e teneva
in
fulmine fra
la
artigli.
guito
ha rappresentato
questo senso
si
forza e
potere sovrano,
dicava
di
la citt
di Eliopoli,
Tiro.
L'aquila
dei
f)oneva5
stendardi
Persi
divenne
mei
l'emblema dell'Egitto.
doni
fra
ai
gli
Allorquando
in
Etruschi
fu
inviarono
osservato,
Romani
attributi
segno di
miicizia,
scettro
sormontato da un'aquila
in
Da
lo
quel
tempo
poi
l'aquila
fu
spesse
ro-
volte impiegata
come emblema
della
Repubblica
gli
mana, e
protettrice
imperatori.
la
divinit
essa
era
sulla
affidata
a ciascun
si
Anima
-l'olio
vita.
la
Lucerna accesa,
che
l'umore
al
quale
viva
la
rappresenta
la
vita,
mantiene
fiamma
simboleggia
vitale, di cui si alimenta il calore per dar vita e corpo; mancando quest'umore, si spegne calore la e corpo, al lucerna la paragon corpo. Plutarco
fiamma all'anima.
Anima purgata
Scolopendra,
dai vizi.
si
perch
vuole
si
che
quest'animale,
quando
si
allarga pi che
pu
le
dell'amo, e dopo averlo e si distende, rodendo dall'amo, ingoiato, getta fuori le interiora, e liberatosi ritornando vispo come prima; similmente a
filo
ritira
chi,
vizi
opprimono,
beata.
una
vita
normale,
tranquilla
Animali
alati.
Vedi: Ezechiele.
astrologi predicevano
la
Anime
dei morti.
Gli
Capricorno.
massima
questo segno de! felicit a coloro che nascessero sotto la porta chiamavano platonici i zodiaco, segno che essa salissero in per che ritenevano perch degli Dei,
cielo le
legame del corpo, dove sonatura; e, per questo, divina no fatte partecipi della le anime dei de talora significava celeste tal segno
anime
sciolte dal
funti, talora la
luna e la
la
prospera for.
Animo.
L'anima, specialmente
Pignatta.
stumavano
gliate
Le donne di Sparta, nei funerali dei re, copercorrere la citt percuotendo certe piquale dimostrazione che la
citt,
vuote,
pnva
del suo re,
so,
si
71
che presso
rileva
da questo
terra,
le
bestie della
cio
alle
e altri affetti
o passioni comuni
bestie.
Anche
nei
Salmi,
il
se-
condo
gli
interpreti
della
Bibbia,
talvolta
vaso
emblema dell'animo.
Animo clemente.
Cornucopia contenente
di frutti.
ramoscelli
di
olivo
carichi
Animo
eccelso.
simbolo biblico dell'animo puro ed
le
Cicogna,
vato sopra
ele-
cose terrene,
sempre luoghi
alti
per fare
il
nido.
Animo
lo
grato.
sep>olcro,
simbousa-
d'uomo
il
ricordevole
si
dei
favori e
benefici ricevuti,
gli
perch
delfino,
cane mai
soleva
mettendogli sotto
gli
offriva a portarlo se
il
fosse piaciuto:
e ci perch
pescatori,
gli
Animo
egiziano
triviale.
le
uova per
in
terra.
Geroglifico
d'uomo dedito
solito
alle
st'uccello,
a nidificare
in
questo
modo
Anira.
Uno
dei
dodici Ddi-tho,
geni
che,
nel
buddismo
Aratro.
Questo strumento
dell'agricoltura,
88
fondamentale
ogni
pi
importante
il
il
fu
in
pi
prezioso
ritrovato
vero sostegno
della
degli
imperi,
base dell'agiatezza
so i popoli della pi remota antichit; gli Egiziani ne facevano autore Osiride, i Fenici Dagone, Cinesi Chin-hong, i Greci Cerere e Trittolemo; e gi
i
nei tempi di
coltura
Giacobbe
Cerere
senza senso
in
si
arava
{Sant').
la terra.
Vedi Agri-
Et
deWargento
Fatica
Isidoro
Arboscello
Arca.
fiorito.
Vedi Agricoltura.
forma
di
Specie di feretro
re,
cassa quadrangola-
ornato di scolture.
di
Vedi
Penati.,
Arca
Arcade.
Figlio
Giove e
di Callisto,
diede
fu
il
suo
nome
da
ri-
all'Arcadia.
certi
Arcade
fatto
adulto
presentato
il
cacciatori
quale
lo
il
ma
in
po-
di
le
Giove,
quando
l'ospit,
apparecchi per
Sdegnato Giove d'una prova cos empia, cangi Licaone in lupo, e Arcade in orso, collocandolo in cielo presso sua madre.
cena
membra d'Arcade.
Arcangeli.
Angeli d'ordine superiore, cio
i
quelli
che portano
messaggi dell'Altissimo
ne
trova che
Il
in
portanza. Se
ammettono
il
ma
nella
Bibbia
non
le
si
Michele.
braico forza
e a
di
89
fu
Dio;
di
egli
mandato a Zaccaria
la
Maria
per annunciare
e
loro
nascita
di
L,io-
Ges Cristo. Raffaele (Dio savann. giovane Tobia Michele, nato) fu il compagno del significa eh pu panome cui principe degli angeli, il
Battista
ragonarsi a
lo
Dio?
il
Si rappresentacorrispondenti alla
il
giglio
come
se-
puro, quando angno di purezza, e veste di colore ^}o- ma se apdi l'incarnazione nuncia alla Vergine Volivo. Raffaele viene conviene gli pace di portatore
in costume da viaggiatore. Michele e dedicato arcangeli Agli ecc. quello da guerriero, segno questo del colore violetto e il topazio, come che getcredevasi perch furie impetuose,
rappresentato
in
quietare le
tandolo
in
acqua
il
bollente, facesse
cessare
il
bollore.
Vedi Gregorio
CraTde
[San).
Apchipenzolo.
voro.
di Strumento per mettere a piombo un pezzo Ordine. Vedi Massoneria
la-
Architettura.
Animali:
Rondine.
Alcuni vogliono
il
che
gli
l'uomo
argini
modo
di fare e
fabbricare
case
una rondine che costruisce il nido, dell'architetpresta per emblema dell'architetto e si capiil orna che pianta Acanto, Vegetali: tura. Diversi: Colonna, uno dei printello corintio. Filo a piomcipali elementi di architettura. Compasso.
di
terra;
perci
bo.
Pianta
geometrica.
Regolo.
Squadra.
Architrave,
Vedi Sostegno.
piet che
;
il
set-
alcuni dicono anche che si rinnova interamente anni pretendono che questo rinnovamerito non abaltri te; anni climaterici bia luogo che ogni nove anni; cos gli
ottantuno contano per sette o nove. Quarantanove e questa dotsono importantissimi, dicono i partigiani di formato sessantatre l'anno fatale, perch
si
trina:
ma
si
denti
dell'infanzia
cadono
il
sette
anm,
e
,.
si
corpo cessa di
ci
. .
Ma
non
Animali:
e
presso
gli
Egiziani,
quali
estale
ai
dividevano Tanno
quali
tre
stagioni:
primavera,
120
giorni,
aggiunsero
poi cinque
giorni,
che chiamavano
intercalari.
Ora, secondo gh Egiziani la femmma tre tempi dell'andell'avvoltoio si conforma a questi stimolata al genequando che cio senso nel no,
senza manimpiega nel fecondarsi cinque giorni, al vento; leaperta natura la tenendo giare ne bere, giorni e altrettanti ne impiega sta poi fecondata 120 giorm rimane 1 20 per allevare i piccoli. Negli altri
rare,
curando soltanto s stessa. Secondo uova, paragonandoli tredici l'avvoltoio deporrebbe luna, che avvengono in alle tredici congiunzioni della in bocca, formando un coda la un anno. Serpente con con dodici rami; perPalma Vegetali: cerchio. fuori un ramo a metta ch si vuole che questa pianta noccioli de frutto perch Inoltre, nuova.
libera,
Plinio
ogni luna
forma simile alla luna della palma presentano una arbitri dei mesi e delDiana, dovendo generare gli BaInfine, secondo palma. la l'anno, abbracciava
i
bilonesi, e
75
perch
utilit;
Plutarco lo
riferisce;
ge all'uomo trecentosessanta
ni
Annullamento.
Spugna, perch, secondo Valeriano, Augusto ebbe
a dire che
il
suo Aiace
pletamente
annullata
s'era
cadere sopra
quale Aiace
alla
spada
cadere spontaneamente.
Ansiet.
Magnolia precoce.
Anteo.
Figlio di
lotta-
forestieri
che capilui,
costretti
a lottare con
vinti
erano
uccisi,
una
Antero. Dio che puniva chi non amava essendo amato. Credesi figlio di Venere e di Marte. Venere, vedendo che Amore non cresceva, ne domand la causa
a Temi, la quale le ripose che ci dipendeva dal non aver egli un compagno. Allora Venere gli diede Anteo. La loro rappresentazione allegorica consisteva in due fanciulli alati, in atto di contendersi un ramo di palma, quale simbolo dell'amicizia reciproca; come indica appunto l'etimologia del nome Antero.
I
Argano.
Strumento per
dall'arte.
92
psi.
alzare
Vedi Natura
vinta
Ang^ntino.
Deit adorata dagli antichi come presiedente alle monete d'argento, nel modo stesso che /^sculanus (che era ritenuto padre di Argentino), era Dio delle monete di rame, che precedettero quelle d'argento.
'
Luna
Martirio
Argento
Argira.
ncwne,
Ninfa che presiedeva a una fontana di questo in Acaia. Essa si innamor perdutamente di
i
Sileno,
giovane pastore di bellezza rara, e gli prodisuoi favori. Ma essendosi la bellezza g a lungo di Sileno apioassita, la Ninfa l'abbandon. Il pastore struggendosi dal dolore. Venere, mossa a comin
passione, lo trasform
la
si
fiume, che
and a cercare
Infine
il
Ninfa.
in
pastore
poi,
coloro che
fiume,
la
e delle persone gi
bagnavano nelle acque di quel memoria delle passate tenerezze da loro amate.
di
Argo.
Presso
cuni,
e di
i
Greci era
figlio
Agenore secondo
altri.
aveva cento occhi; e alcuni pretendono che il suo corpo fosse coperto di occhi, di cui la met restavano aperti mentre gli altri dormivano. Giunone gli diede a custodire l'infelice Io, che Giove aveva cangiata in giovenca, per sottrarla alle ricerche della g-
Iosa moglie.
93
addorla
ment
lesta.
la
Argo
suono
del
gli
flauto,
gli
tagli
Giunone raccolse
occhi di
le
Argo
e ne orn
fu sacro.
Secondo
mattino
stesso
celesti
alcuni
chi
la
Argo
cui
il
crespuscolo
raffigura
le
Il
il
uccide.
Secondo
Argo
vacche
e fa
nuvole gravide di
scorra
di
pioggia.
il
vento tnp>e-
stoso
oscura
sole
che
la
nuvola
qua e
per
le
regioni
del
cielo.
Si
il
nome
altri.
Argo a un uomo
sui
vegli incessantemente
degli
propri
su quelli
Vedi Universo.
Argo.
Nave
degli
Argonauti,
fabbricata coi
pini
del
monte Pelio, e avente per albero una quercia della foresta di Dodona.
Argonauti
Eroi dei tempi favolosi della Grecia,
l'ardita sp>edizione
celebri
per
l'in-
d'oro
nelle
figlio
di Esone,
di
lolco nella
il
fratello
uterino
Peha contendeva
non poteva ottenere il trcxio se non a patto che conquistasse prima il vello d'oro. Giasone, accompagnato da un gran numero di eroi, tra quali
regno;
i
Medel
e
il
timone.
Linceo spiava
pericoli
eroi
col
canto
comune
ansa,
l'ufficio
78
sormontata da penne e foglie di vario colore, cinta da un diadema. Tiene nella sinistra lo scettro a fiore
di loto,
a tutte
le
Dee,
vita
ce
ad
segno
della
divina.
Si
vuole
che
abbia
simile a
Romani.
Ape.
Insetto che figura nelle monete greche, quale emblema del lavoro e simbolo dell'impero. Vedi Adu' latore Amenit della Ambrogio {SanC) poesia Artemide Efesiaca Attivit Bernardo {San) Castit Colonia Dolcezza Eloquenza soave Et dell'oro Impero Industria Lavoro Melissa Melonia Muse Piacere nato dalla mestizia Popolo Popo-
Re amato Regno
lo
Prosperit salutare
Verginit.
A pei.
Dea
di
degli
egjzianii,
rappresentata
sotto
la
figura
gia
maternit
l'allattamento.
Api.
Dio
cro
la
di
Menfi,
col
disco solare
testa
sulla
figura
d'uomo a
di toro.
Luna. Erodoto cos lo descrive: Api un giovane toro, la cui madre non pu aver altro parto, e credesi dagli Egiziani fecondala da un ragidentificasse la
gio
I
il
segni
cielo, e che cos produce il dio Api. che dimostrano che il vitello era realmente dio Api, erano, che l'animale fosse tutto nero,
mandato dal
avesse sulla
fronte
un
segno
due
colo rassomigliante a un
79
lingua un bernoce
certo insetto,
che
il
lato
simile
alle
coma
della
luna nuova,
Apocna.
Pianta
il
mosche a sucfiori,
trova nei
chiudendosi,
le
imprigiona.
Vedi Inganno
quali,
A/en-
zosna.
Apollo.
Latona o Lete, la cui unioDiana significa la unione del cielo e della notte, da cui provengono raggi del sole e della luna. In cielo lo chiamavano Febo, perch conduceva il carro del Sole, in terra Apollo. Egli era il Dio che presiedeva al tiro delFiglio di
Giove
e di
ne e la
generazione di Apollo e
l'arco, ai vaticini
alla
musica,
raffigurato
Perci
gli
mato con
comunemente
nel
fiore della
ma-
no
di
tico
la
lira
Apollo usurp la presidenza dell'arte medica all'ansuo Dio Peone; quindi si disse Esculapio essere figlio d'Apollo. Animali: Cicala, emblema della musica. Colomba. Si vuole che a Napoli esistesse una
statua di Apollo,
riferiscono
la
quale, oltre
gli
attributi
che
si
lomba
atto
di
sulle spalle,
stava Partenone in
augurio, e le fu guida
quando approd
in Italia.
Cor-
96
me. Gli scrittori qualche volta fanno allusione a questo avvenimento mitologico, per caratterizzare una nascita miracolosa, che si produce in seno della morte
della
corruzione.
Aristeo
i
disparve
dalla
si
terra
ri-
sul
monte
Emo
(oggid
Balcani),
dove
era
tirato.
come
il
Aristocratico.
Tallone rosso.
Aritmetica.
Personificata, rappresentata
da una
bella donna,
si
'
con indosso una veste sulla cui frangia parole: Par, Impar (pari, dispari). Ha
leggono
le
in
mano una
tavoletta piena di cifre. Una miniatura del XVI secolo rappresenta l'aritmetica sotto la figura di donna
avente in
mano un
rosario
di
grani
od
olive infilate
due
volte nel
loro spessore.
In altre rappresentazioni
figurata in
una donna che conta delle palle, o che Venezia nel palazzo ducale rap-
da Pitagora.
Clotilde
{Santa).
dei
soldati
antichi
i
Vedi Et
{San)
{San)
Martino
littore
Michele
figurati
del ferro
per
ditesa
della
Giorgio
{San)
{San)
Principati
Wallf^rie.
Armi.
L'essere
torit
gli
Dei
rono rappresentare
alle
tre
i
97
armi e che
Fenici,
gli
il
la
come
figuravano
Dei con
che
armi.
tutto
mondo
consistesse
chezza.
Vedi Eia
del
rame
nell'oro
nella
ric-
Ragione posta
nelle
Armonia.
Marte e di Venere. Moglie di Cadmo, dono di nozze, le diede un peplo e una collana ch'egli aveva ricevuti da Vulcano e da Europa. Fu da Giove cangiata con Cadmo in drago.
Figlia
di
il
quale, per
Armonia.
Accordo
pressione
di strumenti
piacevole.
e di
Lira.
voci che
fanno un'immusicali.
Strumenti
Arnia.
Piccola capanna ricoperta di paglia dove
si
tengo-
no
le
api.
Vedi Bartolomeo
medicinale,
cui
{San).
Arnica.
Pianta
e annusati,
i
fiori,
ridotti
in
polvere
il
destano
di
alpigiani.
raffigura
coronato
di
spighe,
miglio
un
vaso
giglio in
Aro
o Gigaro.
il
Pianta velenosissima
cui bel
un sugo acre
violento.
ragazzi
dalla bel-
Vedi
7
Insidia
Orrore
Spavento.
G. Ronchetti.
98
Aronne.
Sommo
Mandorlo. La
mandorlo
di
ordini
aveva quattro forma di pianeta, questo sacerdote del quale vi primo nel preziose, di pietre
la
erano
sardonica,
che
rappresentava
quella
Ja
di
trib
di
topazio, che indicava il di smeraldo simboleggiava la trib per la trib Macarbonchio il v'era ordine condo la di Aser, e il diaspro per nasse, il zaffiro per quella
Dan,
lo
trib d'Issacar;
figurava
quella di
Beniamino,
y^\^^J INet-
trib
rillo
quarto v'era il crisolito per la taU; e finalmente nel quella di Zbulon, e il beper l'onice di Gad.
per
l'altra di
Efrain.
Vitello d'oro.
Arpa.
Uno
dei
pi
vecchi
si
strumenti
di
musica
...
clie
.
si
trova
{Santa)
Davide
Arpie.
Figlie
di
Taumante
e
e di Elettra.
Erano
tre,
cio
Pi tardi, poeti gura come vergini di gran bellezza. sotto le torme dipingerle nel gareggiarono e artisti loro capo diedero Alcuni pi orride e spaventose. ucorpo coperto di penne, braccia
di
gallina,
ali
mane con
artigli,
petto bianco e
gambe d uomo
ter-
hanno loro dato volminanti in piedi di gallina. Altri Alcuni supposero d'orso. orecchie e giovinette to di del volar rumoroso. ch'esse siano emblemi allegorici
della distruzione, della
delle locuste.
99
Erano
una schiera,
tulle
Volto di donna avean, pallide e smorte. Per lunga fame attenuate e asciutte. Orribili a veder pi che la morte. L'alacce grandi avean, deformi e brutte:
Le man
Grande
e
rapaci,
fetido
e
il
Vugne incurve
torte;
Come
Arpocrate. Dio del
lenzio.
la
di
serpe
silenzio.
Era rappresentato
da un
gio-
sulle
Le
sue
statue
Vedi
Silenzio.
Arrendersi.
Scudo. Raccontasi che
resa.
certi
soldati accerchiati
da
di
come segno
Arrendevolezza.
Sa/ree, allusione alla flessibilt dei suoi rami.
Arricchimento.
Serapide.
Volevasi
che
adorando
questo
Dio
si
potesse maggiormente arricchire; credendo che spesso demoni concedessero ricchezza agli uomini. Seconi
principi dei do alcuni Serapide e Proserpina erano grandi demoni; poich il medesimo Dio, che gli EGreci fu chiagiziani chiamavano Serapide, presso mato Ades (Plutone).
i i
Arricchito per
Anguilla.
le
Uomo
Se
se
100
(discordia
fa
i
commedia
:
Cavalieri,
dire al personaggio
AI-
lantopoli
Hai Che
fallo
come
chi
nei
quieti
stagni
il
Ma
La
Arroganza.
poich avr
citt
allor
fai
Tacchino. Turbante.
Ars noe.
Figlia
di
Nicocreone,
re
il
di
Fu amata da Arceofone,
quale,
mor di dispiacere. Questa fanciulla, per aver assistito con indifferenza al funerale del giovane, fu da
Venere cangiata
in
ciottolo.
Arsippe. Vedi
Arte.
Alcitoe.
foglie
si
ca-
serv
talmente agli
arte.
che
fin
per
simboleggiare
la
loro
Arte militare.
f
Cicogna. Uccello che presso gli antichi era sacro imbolo della milizia; perch osservarono che le cicogne si radunavano in gran numero in luoghi slal iliti,
ove
convenivano di
notte.
Di
qui
la
simili-
trdine
tegici
degli
militari.
stra-
Arte superflua.
Ciotola
rotta.
Diogene,
101
beveva nel cavo della mano, spezz la propria ciotola, per mostrare che dove la natura tutto, l'arte
sup>erflua.
Artemide.
Una
di
delle
di
grandi
deit
della
Grecia,
di
era
figlia
Giove e
Latona, e sorella
distinguere
fra
Apollo.
punti
di
Nella
vista
necessario
vari
dai quali
nonch fra
l'Artemide propriamente greca e certe deit straniere identificate dai Greci con la loro propria Artemide.
1"
Artemide come
E^sa
la
sorella di Apollo.
Sotto questo
di
riguardo
femminile.
considerata
come una
specie luce
Apollo
Dea
della
lunare,
come
e
le
Apollo
turna,
Dio
solare.
si
cui
fasi
spesso
della
accompagna
o
si
rugiada,
varie
luna hanno,
avessero,
Dea
protettrice
fiere
i
dei
giovani,
degli
delle
boschi
Artemide era
finita,
fierissima
sua
corso
verginit.
il
A
suo
caccia
bel
la
Dea
compiacevasi
fresco
le
tuffare
corpo
dentro
sue
qualche
d'acqua,
circondata
dalle
Ninfe, tra
guardo agli attributi di questa Dea veggasi Diana. 2" Artemide Arcadica. Dea delle Ninfe, e come tale adorata' nei primitivi tempi in Arcadia, ove Artemide andava cacciando accompagnata da venti Ninfe, e con ahre sessanta figlie dell'Oceano; essa eseguiva danze nelle foreste di montagne. Il suo arco
102
e
le
Pan
le
frecce
somministrava
tro cervi
cani.
Il
da quat-
con corna d'oro. L'Artemide Apqllo. aveva nessuna attenenza con 3" Artemide T aurica. Le leggende di questa
sono mistiche, e il almeno nei tempi primitivi,
Arcadica non
Uea
nella 1 auride una condo la leggenda greca, eravi propria Artemide, Dea, identificata dai Greci con la
le cogli slranien gettati su cui venivano immolati tutti sbarcarono con la sua Oreste e Ifigenia ste tauriche. prese Brauron nell'Attica, donde la Dea
immagine a
i\
era Brauronia. L'Artemide Brauronia quest'ultima atta in e Sparta, e adorata in altare finche venivano vergheggiati al suo
nome
wli
Atene
fanciulli
spiccasse
reste
il
Ifigenia
un'altra
tradizione,
d.
U-
simulacro
Artemide
e la Taurica in un fastello di vimini nome d. Ariana. s'ebbe che ad Arioia nel Lazio, di ad Artemide immolata essere doveva Ifigenia, che
trasportarono
fu,
identificata
con
la
Dea.
cazione della divinila ch'ella fosse un'antica la natura. Credesi Artemid nome il applicarono asiatica, a cui i Greci abbastanza chiarito de Il suo carattere generale erano eunuMegabisi. sacerdoti, suoi i dal fatto che la rappred'Efeso tempio chi e che la su statua nel in^magiL'intera mammelle. sentava fornita di molte rassomiglia aperte, braccia le ne della Dea, che ha una coromummia. Il suo capo coperto da
a una
Artemide Efesaca. Deit interamente fosse la personifidall'Artemide Greca, e pare che ahmentatnce dele fecondatrice forza
4"
103
na murale, come quello di Cibele, e circondato da un nimbo raffigurante la luna; sopra il suo petto si scorgono segni zodiacali del Toro, dei Gemelli e del Cancro, sotto ai quali si trovano molte mammelle,
i
il
rovesciata,
rimanente del corpo, assai simile a una piramide coperto di figure d'animali mistici. Il
Riguardo
Eileitia.
Diana. Ditmna.
Artemisia. Secondo alcuni, ni nome di questa pianta deriva da Artemisia, moglie di Mausolo; altri invece, basandosi sulla propriet di questa pianta di destare
flusso
il
fanciulle,
lo
fanno derivare da
Vedi Abrotano
Fedelt coniugale
Salute.
Arti.
Vedi Inventore
delle arti.
consacrato
del
Minerva,
diede
quale
al
inventrice
il
disegno.
Vitruvio
chiama calathus
origine
cih
si
paniere
corintio.
che,
secondo
lui,
capitello
le
preparano
cannucce
Articiocco
Artifizio.
Vedi Carciofo.
Clematite vitalba.
scitare foglie
Una
volta
compassione,
di
producevano
nabili.
iacdlmaite
sa-
Artigli.
Vedi
Dioivolo.
Apuepi
Hapoepi.
104
Personaggio favoloso degli Egiziani, lo stesso che l'Apollo dei Greci. Questo Dio apparteneva a quelli del terzo ordine, i quali venivano riguardati come
mondo
fisico
per via
dell'incarnazione.
Era rappretrono,
con
la
Arueri
esercitava nelle
in
Teneva
del
mano
il
tau,
simbolo
della vita
divina,
insegna ordinaria
Dio.
Apuspice.
Presso
i
presagi dalle
Apvali Fpatelli.
Cos chiamavansi dodici sacerdoti, che presiedevano ai sacrifizi in onore di Cerere, per implorare un raccolto abbondante. I Fratelli Arvali avevano per distintivo una corona di spighe, legata di dietro con un nastro bianco. Vedi Ambarvali.
Asbamo.
Soprannome
giuramenti,
di
Giove
acqua
protettore
della
santit
dei
in
derivante
la
dalla
fontana
a
Asbameone
coloro
Cappadocia,
per
le
cui
persone dabbene,
resi
e pestifera
che
si
erano
giuri
lisi
colpevoli di spergiuro.
Appena che
presi
gli sper-
da para-
confessare
il
loro
delitto.
Ascalafo.
Figlio
tri,
di
Gorgira.
grado
ni
il
105
sette
divieto di Giove,
aveva mangiato
gra-
melagrana, quando Cerere scese nell'inferno in cerca di sua figlia, Proserpina; e Cerere, sdegnata, spruzz il viso dell'accusatore con l'acqua del fiume Flegetonte, cangiandolo in barbagianni, uccello che
di
poi
perch
Ascalafo
l'avvertiva
tutto
ci che
si
faceva di notte.
Asclepio.
Nome
Ascoi ie.
greco di Esculapio.
Feste dell'otre in onore di Bacco. Si celebravano saltando a piede zoppo sopra un'otre di pelle di becco unta d'olio e piena di vino. Colui che riusciva a
restarvi sopra
riceveva l'otre in prerhio della sua defeste si immolava un becco, nemico popolo celebrava Bacco con rozzi ver-
strezza.
In
Il
tali
delle
si,
viti.
e s'imbrattava di feccia.
Asfodelo.
I
alle
tombe
come pianta
morti.
Vedi Rammarico.
Asgard.
ve.
Soggiorno favoloso degli Asi o divinit scandinaVi si andava dalla terra su per un gran ponte
Biffost
detto
che
si
credeva
essere
si
l'arcobaleno
l'aurora boreale.
La
valle d'Ida
zo di esso. In questa valle sorgeva un palazzo d'oro, abitazione di Odino, intorno al cui trono erano collocati
dodici seggi,
di
riservati
ad
altrettanti
giudici in-
caricati
sta
il
Que-
citt
frassino ^drasil,
la
106
Sotto
le
loro
ombra
vi
tutto
l'universo.
sue
smisule
rate cui
radici
erano alcune
la
fontane maravigliose,
l'albero,
virt
d'infondere la sapienza.
e
inaffiare
fonnare
la
mondo As-
Razza
mit
divina che,
guidata
Essa penetr
a
l'Alemagna e la Russia. Il suo capo and a stabilire in Svezia la sede del suo impero sotto il nome di Odino (vedi), e istitu una casta sacerdotale. Tutti gli Dei
dell'Europa
settentrionale,
traverso
scandinavi
il
appartengoifo
quella
es&i
il
razza,
di
abitano
cielo,
che ha preso da
nome
asgard,
Aski.
Figlia
Diede
do.
il
nome a una
Come
continente,
viene personificata in
monuna don-
na coronata di rose, con accanto un braciere d'incensi fumanti. Gli emblemi dell'Asia sono: Cammello, animale caratteristico di questo paese. Serpente. Alcuni vogliono che l'emblema speciale dell'Asia consista in tre serpenti, basandosi su alcune monete d'argento con l'inscrizione: C/ESAR. IMP. VII, e sul
cui rovescio figurano tre serpenti,
zati,
dei quali
due
driz-
il
coda
di
vede sorgere la Vittoria sopra un canestro di vimini, simbolo dell'abbondante fertilit della terra asiatica. Porta l'iscrizione ASIA RECEPFA.
serpenti
Asina.
Vedi Gravidanza
celata.
Asino.
107
la
figura
di
que-
Dio
male; mentre l'asino era onorato nell'Arcadia e nella Guidea. Secondo una vecchia leggenda, appena che Giove prese possesso dell'impero celeste, gli uomini gli chiesero una giovinezza eterna, ci che venne loro concesso;
rante
ma
egli
incaric
l'asino
di
Si-
dono
si
prezioso.
Du-
avvicin a una
la
fontana
per
!;ere,
ma
il
serpente
che
custodiva,
per ricompensa del suo permesso, gli chiese il tesoro di cui era portatore, e lo stupido animale cedette il
dono
lora in poi
un po' d'acqua. Dicesi che d'alvecchi serp>enti cambiano la pelle e ringiovaniscono perpetuamente. Un tempo i cristiani usavano fare una festa speciale per l'asino, inlrodudel cielo per
i
cendolo
in chiesa,
ove
e
ammesso
nera
to degli
nel
coro;
Bel principio
sulla
schiena.
cantava una messa o era perch portava una croce AllettamenVedi Abramo Antonio da Padova (SanC)
gli
si
ci
tosto
abbandonato
augurio
Derisione
Gentili
Disprez-
Fatica servile
Inattitudine
Indisciplinato
Lascivia
e
tano
moglie prodiga
Pigrizia
Orecchie d'asino
Testa
Ostinazione
parco
famiglia prodiga
Pelle d'asino
Priapo
d'asino
Vignaiolo.
Asmodeo.
Demonio che
invase
la
giovane
Sara,
figlia
di
Anna
zione del
so
lo
fiele di
108
spirito
istinti
degli
re
voluttuosi.
ritenevano quale
una simile a quella uomo, la terza, a un di quella a di un toro, un'altra, un serpente, aveva coda per montone; un di quella \m drago, cavalcava piedi d'oca, e alitava fuoco; e lancia. Seuna e stendardo uno mano e portava in
dei demoni.
Aveva
condo
alcuni,
Asmodeo
sarebbe
il
serpente
che
se-
dusse Eva.
cui
altari
il
popolo e
gli
Chiesa.
Aspettativa delusa. Gambero, e una mano in atto di afferrarlo, percon un ch nel momento in cui si crede di prenderlo,
guizzo repentino,
si
slancia lontano.
Aspide. Molte
cose
dissero
gli
antichi
intorno
questo
cos faserpente, che la morte di Cleopatra ha reso moso; ma essi lo conobbero assai poco, a giudicarne
loro senili. dalle contraddizioni che s'incontrano nei acquatici; se aspidi e terrestri aspidi creati Si sono cenerognoli, ne moltiplicarono le specie; si dissero la lunloro diede si ecc.; bruni, verdi,
neri,
gialli,
ghezza di un piede,
un cubito, di un braccio, perAlcuni lo fanno munito di fino di cinque cubiti. bocca come zanne di cindi escono uncini che gli sgocciolano ghiale, ahri gli danno denti concavi che suo corpo dal che dice continuo veleno. Agricola una puzza insopportabile; secondo Eliano, ha
di
esce
scaglie
rosse,
cammina lentamente
sparge
veleno
dalla bocca.
109
Brunetto Latini, dice che iaspide porcarbonta in capo una pietra preziosa che ha nome dipietra, quella vuole Vincanlalore quando chio, e ce sue parole, e quando iaspide se ne avvede, fn-*
contamente ficca iuna orecchia in terra e Valtra si tura con la coda, si che non ode le parole dello mcanlalore.
I
cristiani del
l'a-
spide
lit,
come emblema
ecc.
Lo
suo
il
si
vede sotto
divino
co-
me
sotto quelli
al
mente
spide
diversi
maestro,
canmiinare
fu
sotto
su
ain
basilisco .
L'aspide
rappresentato
modi,
ma
ordinariamente
forma
d'un
rettile corto, senza zampe, con una testa larga, oppure sotto quella di un quadrupede avente zampe cor-
tissime e
una coda
di serpente.
Asprezza.
Berberi.
Uva
acerba.
Assalto.
Picca
abbassata
orizzcHtalmente.
Piede
sinistro
medalo
segno
d'assalto;
perch
aiuta
il
in
iale
posizione
in
colpo
qualunque
Gli antichi maestri d'armi, quando si doveva combattere con arma da lanciare, comandavano ai fanti di pont il piede sinistro in avajiti, perch in
questo
le
modo
il
freccie.
Mentre
alla
avanti
il
piede destro,
al
trovasse pi vicina
ferire.
Assedio.
sta
ilo
salita
alla
conqui-
apsnlhion,
forte,
impossibile
bersi.
Pianta
odore
Amarezza
Ravvedimento
nella dolcezza
Sacerdozio.
Assiolo.
Piccolo uccello notturno,
locco.
Vedi Mimio
divinit
affine
al
gufo e
all'al-
Parassita.
Assur. Suprema
inunediata
la
il
tui loro
speciale
impero
figura
fioriva.
Era ^neralmente
un cerchio.
personificato
Il
da una
alata
dentro
un'aquila.
Asta.
Si dice che
gli
antichi
le
dall'origine del
mondo
gli
ebe
bero in venerazione
per questa
posteriori
aste,
si
come Dei
statue
gli
immortali,
venerazione
nelle
vuole
che anche
l'asta.
avessero
loro
Dei Anzi un
Vedi Como
Egiziani fu simbolo
Asta celibare.
Nome
fosse
che
Romani
nel
diedero
petto
di
una
lancia
stata
immersa
un
gladiatore
che ab-
battuto e ucciso.
Vedi Copula
tutti
maritale.
Astarte.
Dea
adorata presso
le
Ili
la
che
Astarte
tutto
personificasse
lo
forza
d'amore che
o
il
penetra
del
l'universo e
feconda,
principio
concepire
e partorire.
propri.
divermero dei nomi consacravano piccioni, granchi, e in tempi pi recenti anche leoni, e fra le frutta, la melagrana, oltre a delle stacciate in forma di falce per imitare la figura della luna nuova;
prannomi,
quali
gli
alla
lor volta
le
si
Fra
animali
non
si
spargeva sangue
sacrifizi
sui
di
lei
altari,
ma
le si of-
frivano
capretti.
di
animaH maschi,
singolare
I
specialmente
del
La
parte per pi
orgie
suo
culto
consisteva
nelle
oscene.
sacerdoti di
e
si
Astante
sacri,
erano eunuchi
ossia
vestiti
da donna,
chiaunavano
donne dette sacre, ossia prostitute, le quali prostituivansi pubblicamente per anicchire il tempio della loro Dea. I luoghi consacrati al suo culto erano specialmente fioriti giardini con frondosi alberi. Dalla forma e dagli attributi con cui veniva rappresentata la Dea, risulta che l'immagine pi antica che se ne conosca, quella di Pafo, era una pietra conica bianca. Nella Fenicia raf^resentavasi con una figura avente la testa di vacca o di toro. In ultimo ebbe sembianza umana, e sulle medaglie di Settimio Severo, vedesi col capo radiante, seduta su di un leone, col fulmine in una mano e
bagascioni,
e
lo
scettro
nell'altra.
Secondo
as
alcuni
l'etimologia
(stella)
;
di
se-
condo
l), te
altri
dall'irlandese
(fuori),
lar
(oltre,
di
(Dea), traducendo la Dea dei lunghi viaggi, per spiegare la somiglianza con la peregrinante luna.
Astemio.
Civetta, che succhia le proprie uova. Si credeva ch^
le
112
vino
uova
si
a chi
tal
ripugnanza per
Asteria.
Figlia
di
Coeo
la
e fu
di
Febea, sorella
resistenza,
la
di
il
madre
di Ecate;
amata da Giove,
sua
si
quale,
Latona e non
in
potendo
quaglia.
l'isola di
vncere
E.ssa
trasform
poi
gett
nel
mare,
ove divenne
Delo.
per
istinto
naturale avverl'a-
all'accoppiamento.
more ardente
una mula.
cospargendolo di }x>lvere
fosse
avvoltolata
Astrea.
Figlia
di
altri
Astreo
di
secondo
ralmente
come Dea
della
gli
giustizia.
Nell'et dell'oro
n
co,
la
il d'i
ma quando rame cominci a fabbricare armi, abbandoterra e vol in cielo, dove divenne, nel zodiasegno della Vergine.
Rappresentasi sotto forsevero,
ma
no,
d'aspetto
in
nobile
palma
una ma-
nell'altra.
Astronomia.
113
Gli antichi Thanno personificata con la musa Udandole per attributi principali la sfera, la corona di stelle e degli strumenti matematici. Nel medio evo fu raippresentata sotto la figura di una
rania,
in mano talvolta una rosa dei venti, un moggio pieno d'acqua, sotto cui sono indicati alcuni astri. Gli artisti moderni trattarono questo soggetto in maniere assai diverse, per esempio, sotto la figura di Atlante che sostiene il mondo e contemplando il cielo; setto forma di donna con ali nei
donna,
avente
una
palla,
capelli,
rnucchiati,
piede destro poggiato su dei volumi amtenendo nella destra uno stile, col quale indica una sfera su cui la figura appoggiata. Gli
e
il
emblemi
la,
gli
attributi
dell'cistronomia
sono:
Aqui-
che studia.
stanze.
nio.
Compasso, che serve per misurare le diClobo celeste, che rappresenta il suo domi*
suo strumento principale.
Telescopio,
Astuzia.
Camaleonte,
i>erch,
dicesi,
muta
di
colore secon-
do
raffiguravano
ricoli,
Gli antichi un uomo furbo nello schivare i pecon una pernice e un cacciatore da essa bur;
lato nell'inseguirla
segnasse
si
ai
pulcini,
da
loro stessi di
fo-
glie
erba,
all'avvicinarsi
fischio;
del
cacciatore,
avvertiti
dalla
madre con un
poi
a lasciarsi
lo
li
repentemente volava
ritornando poal-
co dopo, finche cos, ingannando il cacciatore, lontanava dai pulcini, e con un altro fischio
8
av-
Q. Ronchetti.
veniva di fuggire.
il
114
che.
Serpente
secondo
Mose
nelle
e
fa-
vole di
Atalanta o Atalante.
Arcadia L'una era dagli antichi mkologi. destrezper celebre e Climene, figlia di Giasone e di le sue frecce uccise Con l'arco. za nel maneggiare attentarono al suo pucentauri Reco e Ileo, che i .Col^^^.. e - trovo Argonauta dore: and cogli del cinghiale d, caccia alla dopo qualche tempo coW. azio^ primo il scaglio Calidone, contro cui essa e da l'onore di vedersi presenta
dell
Due donne
di questo
nome sono
state
spesso con-
fuse
ne che
le
procacci
Meleagro
agilit
famosa per bellezza e per Scheneo, re di Sciro. era altre Superba di questa e delle
nella
corsa.
doti di cui era
fornita,
il
premio della
lotta.
-L
altra,
figlia
d,
alla sua mano, lasciava alla corsa. Ella si Insieme con lei una prova gi suo col seguiva poi lo sorpassare dal pretendente, esserdoveva colpirlo, a giungeva vellotto, e se non ucciso e caso il pretendente era gli sposa; nell'altro Pacorsa. della al termine la sua testa appendevasi tal sorte, tinuna subirono recchi dei suoi adoratori
vano
Macareo. che Ippornene, figlio di Ata astuzia della velocita di giunse a trionfare per d oro, che, pomi alcuni dati aveva Lnta La Dea gli dopo l'altro, e mentre ieUorrere, lasci cadere l'uno rallento a corraccogherh. Atalanta si fermava per giungere alla n^eta pot Ippomene sa in modo che ^tentazione della fanprima di lei. Allora la crudele viva, che nell im cosi passione dulia si cambi in nozze, gh sposi .misero pazienza di consumare le
aiutato
da Vener
perfino
115
a profanare il tempio di Cibele, presso il quale la corsa aveva avuto luogo. La Dea. irritata, volle castigarli, e li cangi in leoni, che la mitologia figura attaccati
al
suo carro.
Atamante.
Eolo, era re dei Minii in Orcomeno di Dicesi che esper moglie Nefele. sendo stato cangiato in fiume, una fiaccola si accendeva nelle sue acque nell'ultimo quarto di luna.
Figlio di
Beozia.
Aveva
Atanasia. Dal greco athanasla, immortalit. Pianta durevoli. Vedi Tanaceto. ri gialli
coi
fio-
A targato
Dea
mina,
natura.
<
Atergate.
della Siria, personificazione del princHjio femdella generazione o delle forze passive della
Era venerata in forma di donna con la coda di pesce, e anche sotto le sole sembianze di donna e il resto del corpo di pesce. Secondo Macrobio Atargate raffigurava la Terra, la quale, come simDecreto. bolo, simile alla Luna. Vedi Adad
Ate.
di
ale, male. Si credeva figlia di Giove e Eride o della Discordia. Presso i Greci era la Dea della ingiustizia e dell'offesa, di cui Omero cos ne
Dal greco
parla:
se:
Questa Dea agisce e influisce in tutte le co il delitto che figlia tremenda di Giove: altera la raigione e sparge dovunque il terrore. Gli agili suoi piedi sembrano aver le ali. Librandosi sul capo degli uomini, li eccita tutti al male, all'iniquit. e non li abbandona se non dopo averli fatti cadere
la
Avendo Ate
suggerito
a Giove
getto a
il
Euristeo,
la
116
la
collera,
l'afferr
per
la
precipit
sulla
terra,
mai fatto ritorno all'Olimpo. Da quel tempo essa non cessa di perseguitare il mondo con infinita rapisuoi passi lasciano imdit, e ovunque si ferma,
i
Atene.
Civetta.
vetta,
Emblema
di
questa
citt,
perch
a
la
ci-
che
La Dea
tavano per
consacrata
Minerva.
infatti,
vede
di
tenebre e nulla
sfugge.
la
Le monete
effige
civetta.
Athor o Hathor.
Divinit egiziana,
figlia
di
Ra
(o
Sole).
Ha
per
emblema
la
vacca.
Le
teplici. Ordinariamente raffigurata con la testa di vacca portando il disco del sole tra le corna; talvolta anche sotto forma umana, portando l'avvoltoio
il
disco
comune
che
si
umana
di fronte,
vacca, avente sul capo un tempio come principale ornamento, da cui ebbero origine i capitelli d'Hathor del tempio dei Tolomei. che falsamente furono detti a testa d'Iside. La Dea
golare,
con
due corna
di
talora
tiene
strumenti musicali
come segno
di
gioia;
ed
la personificazione
delle donne,
ma
:
specialmente
fu
il
delle vergini e
nutrice, e
delle
principesse.
tutti
Athor
gli
chiamata
suo
anche signora di
al
Dei
nome
sembra alludere
mondo
in
e alla natura.
la
Greci cre-
dettero riconoscere
essa
loro
Venere Afrodite,
che
rappresenta
il
117
fecondila.
l'idea
della
ci
pare
alluda
Ati n Atti.
Cibele era mBellissimo giovane Frigio del quale lo nomino suo che e amore; casto namorata di puro e mtatta la sacerdote a condizione ch'egli conservasse
fajre obbligansua verginit; ci che egli promise di promessa, poila per viol Ati giuramento. dosi con figlia del ch innamoratosi di una bellissima Ninfa, dell'amor sovente godendo Sangario,
Dio
fluviale
subito
che fece la Dea ne fu tanto sdegnata, da se e morire la Ninfa e scacci il giovane comfallo del ravvedutosi quale dal suo servizio. Il pazzo cormesso, divent tanto furioso, che come monti gridando e urlando, battendo la tereva per
suo.
Di che
sta
qua e
l,
stracciandosi
fin
il
pietre,
con cui
la
in pino,
per evirarsi,
a
uccidersi,
Dea mossa
piet
suo
stato,^
lo
con cui si coron in memoria dell anintorno ad A.H cora amato giovane. Un'altra favola in terra (che sparso Giove di seme la seguente. Dal giovane) sognava di essere forse con qualche bella aveva che ma d'uomo, nacque un genio in forma Di Agdiste. chiamato fu e sesso, l'altro e per l'uno
cangi
che spaventati
gli
gli
altri
Dei,
tagliarono la frutquesta nacque un albero di melagrano, dei cui riemp il ti la figlia di Sangario passando di l si
parte
ma
a
questi
tosto
sparirono,
gravida,
un
selva,
bambino, ove una capra andava ad allattarlo, in modo che sopravvisse. Fatto gi grande fu chiamato Ati,
bel
suo tempo mise alla luce nascose m certa vergogna che per
e
118
ed era di una bellezza piuttosto divina che umana; per cui il Genio Agdiste lo am ardentemente. Avvenne che un bel giorno and a Pessinunte citt principale della Frigia, ove il re del paese gli diede in sposa la propria figlia: e gi tutto era preparato
per celebrare le nozze,
suoi incanti,
re
suo
suocero,
che furiosi
evirarono con
le
proprie ma-
ni. pentito poi Agdiste di ci che aveva fatto, perch l'amore di Ati non era ancora del tutto spento, preg Giove, e l'ottenne, che le altre parti de! corpo dell'amato giovane non potessero mai corrom-
Ma
persi.
Gli
antichi
personificavano
frutti;
in
Ati
le
fiori
che
fin-
perci
favole
Atlante.
Gigante, figlio di Giove, o Giapeto, e di Climene, e padre delle ladi e delle Pleiadi, chiamate dal suo no-
me
te
Atlantidi.
Un
da Giove, prese a odiar talmencompagnia, che non volle pi ricevere nessuno in casa sua. Perseo vi and, chiedendo ospitalit ad Atlante, ed essendogh stata negata, Perseo, offeso, mostrandogli la testa di Medusa, lo trasform in una montagna tanto alta, che vi poggiava sopra il cielo con tutte le sue stelle. Altre tradizioni vogliono che
racolo di guardarsi
la
Atlante, avendo guidato i Titani nella loro lotta contro Giove, questi, vinto che l'ebbe, lo condzuin a
essere
la
cariatide
del
firmamento.
il
Per
cui
rap-
ra
Atlante sostenitore del cielo sembra essere la pue semplice personificazione d'una nozione cosmo-
grafica
119
degli
antichi
ri-
proveniente
dalla
credenza
Atreo.
marito di Erope, quale sedusse la propria cognata Erope, che ebbe da lui due figli. Atreo, per
Figlio di Pelope e d'Ippodamia,
di
e
fratello
Tieste,
il
vendicarsi,
figli
di Tieste,
il
fa-
cendogli
mangiare
indietro
loro
carne e bere
il
loro
san-
gue
in
ritornasse
suoi
raggi
Atreo fu po-
Atropo.
Dal greco a
la
privativo,
Irop'm,
cangiare, perch'
Una
Notte e
dell' rebo.
Vedi Parche.
Attaccamento.
Cane. L'affezione di quest'animale p>er il suo padrone conosciutissima. Edera, le cui barbatelle e le
radici
si
terwcemente.
Ipomea.
Atteone.
Celebre cacciatore, figlio di Aristeo e di Antonoe, di Cadmo. Sorprese Diana e le sue compagne p>erci mentre nude si bagnavano in una fontana
figlia
;
fu dalla
propri
in
Beozia e
dai
invocava
sole
protezione contro
gli
effetti
disastrosi
del
canicolare.
altro,
sbranato
cani
non era
gi
120
Atti.
Vedi
AH
conosciuto per la sua
il
Attivit.
Ape,
secondo
insetto
i
attivit.
Timo.
che
Greci, per
suo aroma
evo,
le
forte, piccante,
dame, per simboleggiare l'attivit dei loro cavalieri, ricamavano sulle loro sciarpe un'ape ronzante intorno a un ramo di
energia.
Nel medio
timo.
Attributi.
arti, l'attributo un oggetto reale o che serve a far conoscere un perso naggio. L'impiego degli attributi in arte antichissimo. Presso certi popoli, in Egitto per esempio, l'at-
Nelle belle
convenzionale,
una parte considerevole dell'arte, se non Presso Romani, questi atGreci e tributi erano scelti in modo da rammentare una parte di storia del Dio e dell'eroe rappresentato, e anche a ricordare, a simboleggiare una virt, una potenza
tributo era
la
principale.
particolare del
tributo del
lo
personaggio.
Cos
il
fulmine era
l'at
di
padrone del cielo. Giove; il pavone, quelGiunone, per simbolo del suo orgoglio, ecc.
le
D'altra parte,
qualit e le virt,
lo
e perfino le forstesso
me
gio
degli
Dei,
erano molteplici:
ciascuno
personagassai
poteva
a vicenda
possedere degli
attributi
diversi,
aventi
un
significalo
speciale:
cos
per Mercurio, Dio dei ladri, degli oratori, dei mercos per Apollo, Dio della luce, della canti ecc.
;
In architettura, l'atmedicina, della musica, ecc. tributo indicava spesso la destinazione di un edificio:
lira
un tem-
quadrighe sormontavano
la
sommi-
121
teatri, ecc. delle maschere ornavano una nuova simbolica nacque dal cristianesimo. Dal principio timida e poco variata nell'arte delle catacombe, essa si arricch all'infinito quando l'arte nuova usc da sotto terra coi fedeli, e le chiese
dei circoli
tardi,
Pi
si
moltiplicarono.
Gli
atlributi
cristiani,
che
si
rife-
riscono
santi,
ordinariamente
alla
vita
le
degli
apostoli,
de
o destinati a rammentare
ro
ta
martirio,
l'arte,
sono innumerevoli.
la
D'allora
poi,
tutat-
tutta
suoi
tributi.
l'iconologia.
Atum
Atmu. Vedi
Nefer.
Audacia.
Collo.
Cicerone disse:
Nondimeno
cio
quali
saranno
ardiscano,
cia,
mentre
della
il
pretore
me
quest'albero
,
s'innalza
Augure.
Presso i Romani, chi era incaricato, con l'interpretazione di segni e di indizi, di dichiarare la volont degli Dei, per il buon governo dello Stato e
delle persone.
Una
era
augurio.
Augurio Augurio
tore,
cattivo.
di
morte.
Lupo. Raccontasi che quando Massimino imperauomo feroce e bellicoso, venne in Italia contro
e
Massimo
la
500
lupi entrati
gli
nel-
citt
dove
pr-
nosticarono
soldati.
122
infatti fu ucciso dai propri la morte: Nella rovina, che gli Ebrei ebbero sotto Alupi e le iene, correvano per tutta la citt driano,
i
urlando.
Auguste!.
Soldati pedoni, avevano per insegna un gallo verde in corsa con la testa ripiegata sulla schiena, in una targa bianca, circondata d'un cerchio rosso, allargandosi
fino
al
margine.
Aurora.
Figlia di Iperione e di Tea. I greci la chiamavano Eos. Presiedeva alla prima luce del giorno e abitava un palazzo vermiglio. Aveva le dita e U
lieta
e robusta
il
si
levas
letto,
indossava
i
suo mantell
affrettava a bardare
suoi cavalli
Lampo
delli
Fetonte
(splendore
luce
scintilla)
per
gratificare
il
diurna
Sole,
corso
de|
spargendo di rose gialle e vermiglie il sue cammino. Raippresentasi ordinariamente coronata raggi, e talvolta alata alcuni le mettono in man^ una fiaccola. Tre mortali furono sucessivamente mati dall'Aurora: il titano Astreo, il bel cacciator Orione e Titone re dei Troiani, il quale la spos]
e
;
dono da Giove
l'imjnorj
ma
e
perpetua giovinezza,
lezza
attrattiva.
egli invecchi perdendo ogni be Ridotto Titone vecchio tutte ghe, non capace d'altro che di far sentire la sul voce, fu dall'Aurora abbandonato, e convertito in cicala: allegoria del giorno che bello e fresco la
mattina,
poi
dai
raggi
cocenti
del
sole
vien
fatto
\ecchio,
123
la
secco
deforme.
Titone
rese
madre
di
da Anon cess chille. Dopo la morte del figlio. Aurora scendono sull'erba di piangere; e le sue lagrime, che
Mennone, principe
e sui fiori,
formano
il
la
rugiada.
boleggiavano
crepuscolo con
la siella
Speranza.
Austerit.
Carciofo.
questa divisa:
Autorit.
Bastone
di
comando.
Corona.
Globo.
Scellro.
Autunno.
Nella personificazione delle stagioni, che nello stesso tempo simboleggiano le et dell'uomo, l'autunno raffigura la vecchiaia, prima della decrepitezza, rappresentata dall'inverno. Vasari lo rappresent con Cornucopia piena di frutta, specialmente Bacco. d'uva. Fichi secchi, che si sacrificavano a Bacco. Dio della vendemmia. Selvaggina e uccelli. In autunno
si
una
in
figura
magra,
macilente,
le
di
sguardo sospettoso,
freddo; tenendo
il
atto di tirare
a s
braccia
o pre-
come
se gelasse dal
dita,
mendo
Nibbio
contro
p>etto
fra
le
Animali: Lupo.
Diversi; Borsa
no
sinistra
124
suoi tesori.
Main-
con
le
secondo
gli
terpreti
dei
sogni,
dagno
pi
e arricchimento, e pi
come
stret-
tardiva,
mani
cio
alla
piacevolezza
si
doveva
aggiungere
la
liberalit.
Avaro
ricco.
i
Tantalo, secondo
Non
pu
il
Tra l'acqua
ne
vicin frutti
lice.
corre.
Ne Ne
Avatara.
Parola
scesa,
l'ardente
desio
saziar gli
Questi pu avanti agli occhi nostri porre L'imagine d'un, ver cui ogni ben scorre
si
pu mai per
la
fame
torre.
sanscritta,
che
propriamente
significa
di-
ossia
da un battello o altro veicolo; ma viene particolarmente applicata alla incarnazione delle divinit indiane e alla loro comparsa in terra solo qualche forila
manifesta.
Citiso.
Avormiello. Vedi
Avvenimento
Barca
col
lo
del cristianesimo.
Pietro, che
figura non soanche nei ducati d'oro di Camera Apostolica, quale segno della felicit seguitane dopo essere stata predetta tano tempo prima.
pescatore S.
nell'anello del
Papa,
ma
Avvenimento
Mula.
fortuito.
che
Raccontasi
Gabba
per
fu
incoraggiato
visto
nuove e generose
imprese,
aver
partorire
125
nonno,
rispondendo
vano gesta gloriose al bambino, disse che rebbe quanto partorisse una mula.
avver-
Avversarlo.
Testa, col collo, la faccia e
tratto,
gli
occhi
in
gesto con-
secondo
gli
astrologi,
quali,
chi
nasceva
dello
qusmdo un
Scorpione,
carattere
decimo grado
Avversit.
Bastone, su cui
sa
sotto
le
si
appoggia per
che
sostenersi,
oppresco!
sventure
{perch
l'aggravano.
Capanna,
tetto
rotto,
sicuro
per
pi difenderla.
giorni
felici.
lutto
Vedi Disprezzo
matore deiravversit
sit.
dell'avversit
dei
Do-
Avvilimento.
Polpo. Dicesi che quest'animale
do, che
di
sia
talmente timi-
vedendo
il
pescatore non
attacca
ai sassi
si
sfuggire,
la
ma
si
piglia
mano
del pescatore,
gli
attacca
alle
gambe; e cos vien preso; a somigliauiza di chi, preso da subitanea paura, avvilito e attonito non sappia
darsi ragione del
lo sovrasta.
Avvocato.
Palma, come emblema
che anticamente
avvocati.
si
di
eloquenza
vittoriosa,
Avvoltoio.
I
126
vollero
poeti
e
molti
naturalisti
dare un
per
istinto
ghiotto
alla
crudele a questo
uccello;
opposizione
Vedi Anno
Divina provvidenze.
Misericordia
Presagio
Testa
d'avvoltoio.
azalos,
bruciato,
arido.
Pianta
che
ama
terreni aridi.
Vedi Temperanza.
a Giove, simboleggia
i
Azzurro.
Questo
colore,
dedicato
l'ele-
sacerdoti d'Isi
la
le
de erano
te
al
vestiti
d'azzurro,
svegliati
affinch
mirandoH
colore,
di
la
gen-
innalzassero,
cielo.
da questo
menti
Cicerone us talvolta
con ci
vestirsi
questo co-
mente sua si innalzava molto. Leggesi in Ester che il re Assuero aveva tutta la camera addobbata d'azzu^ra,
lore,
volendo
significare
che
per
mostrare
Aria
restia
suoi
Cherubini
Gloria
Maria
Cielo
<
alti
pensieri.
Vedi Acqua
Dignit
Vergine
Euca-
Trinit
Virt.
B.
Baali Bel o
Signore,
in
Belo.
padrone.
Nome
d
al
generico
indicante
la
Dio
deno-
minazione di Baal
dei
nume maschio
si
principale
Fenicii;
venerava
127
parlasi
che
gli
si
delle
offerte
d'incenso
porgevano,
delle frutta,
dei dolci,
gli
come pure
Moloch.
crifci,
come al Dio si immolavano, Baal danzavano, durante i saintorno all'altare, e se le loro preghiere non
I
sacerdoti di
erano esaudite, facevansi sul corpo dei tagli coi col telli finche ne fosse corso il sangue, al pari dei sacerdoti di Bellona.
I
suoi adoratori
si
inginocchiavano
statu?.,
Baau.
notte
Specie di scimmia che mostra un'obbedienza e una Ira rimarchevole. Vedi Equinozio
Lettere
Luna
e
Nuotatore
Sacerdote
Terra.
Baccans^i.
Orgie
naie
in
in
festive
sacre
in
quindi a
Roma,
a
ove celebravansi
bere
fuori
Gli
iniziati
davansi
d'ogni
di
eccessi.
Il
tempo
i
dell'iniziazione
l'iniziato
era
di
giorni,
durante
quali
nel
doveva
aste-
da ogni piacere;
banchetto,
donne venivano
tre giorni
e le orgie
si
celebravano durante
in
ciascun anno.
Pacula Annia, matrona della Campania, pretendendo essere mossa dall'influenza diretta di Bacco, cambi interamente il modo di cele-
Ma
hrazione,
128
di giorno,
ammise
gli
che
le
feste.
poi la licenza e la
limiti.
Tanto
alle
gli
uomini
quanto
voglie,
le
donne abbaodonavansi
pi
snaturate
me
se fossero invasati,
profferivano oracoli; e
le
maTeper
trone,
abbigliate
da baccanti,
immergendo nell'acqua
composte
la
le
torce,
si
le
quali,
essere
di
zolfc
si
e creta, non
spegnevano.
di
Durante
o
fichi
cerimonia
vite,
portava un'anfora
vino
noci
reg-
con rami di
a
in
cui seguiva
un canestro
di
secchi,
ultimo venivano
la
donne che
gevano un grande
pesa
al
fallo,
cui
collo,
morali e licenziose,
feste
pi semplici e innocue,
vecchie sacerdotesse
la citi
in
quali
sacerdoti
e
ra,
le
ornati
vino,
al
ghirlande
d'edee
portavano per
miele, ciambellotti.
un altare a manichi,
braciere per
mezzo
ardervi
si
sacrifizi
di
quando
il
1
in
quando.
di
Queste
feste
celebravano a
questo giorno
Roma
i
6 marzo
la
ogni anno; e in
giovani
romani che
to-
Baccanti.
129
in
donne pi venerate,
la
le
quali insegnavano
la
religione,
il
morale
di
la-
domestici.
si
Ma
quando
altre
in
culto
Dionisio,
da
citt
abusi vergognosi; e
quando
la di
*
questo
si
stato
furono
trasmesse
un
poi
popolo gi
corrotto,
stessa
da scandalizzare
in
il
Roma
di
impudica.
D'allora
e
nome
applicabile
a tutte
dei lo(infu-
dorme
favori.
si
ro
Le Baccanti,
dividevano
in
riare),
le
Cerane, o ma-
trone, in
sa,
numero
Cori,
di quattordici
le
Tiadi, o sacerdotes-
ossia
semplici
Baccanti.
Queste erjmo
ordinariamente piene d'ardore, talora seminude e coperte soltanto con pelle di tigre, di pantera o di volpe
intomo
al
corpo;
talvolta
fino
vestite
ai
d'abito leggero
t
di
trasfparente,
discendente
di
piedi.
Ghirlande
pampani e
no
de
e saltando
di
vino,
cro al
nume
Vinte finalmente dalla potenza del liquore sadi cui celebravano le conquiste, cadevano
in delirio spaventevole,
ti
gli
eccessi dell'intemperanza.
il
F>er
emblema
fallo.
O. Ronchetti.
dai Greci.
130
la
Bacco rappresentava
potenza produttrice
l'uotraboccante e inebriante della natura, la quale ritrae vita; di tenor sobrio e tranquillo usato mo dal suo
ma
in
dell'udella natura, la quale, per effetto del calore e quepiante. delle frutti mido, porta a maturit i
sto
Dio
si
attribuiscono numerose
avventure, e
gli
si
diede un gran numero di soprannomi, che rammentano qualche parte della sua vita o cerimonia del suo culto. La tradizione comune dice che Bacco
e Semele, di
una
delle figlie di
Cadmo.
Giove di
con cui usava presentarsi a Giunone sua mogHe. Anda date a vuoto tutte le supplicazioni per distorla
proposito
cos
pericoloso.
Giove
fin
per
consentire,
It
comparve davanti
territa,
Giove per
salv
figlio che non il una coscia, aveva raggiunto la maturit, se lo cuc in Giove consitempo. suo a luce alla poi diede e io lo portasse gn poi il neonato a Mercurio, perch
allevarono in Ninfe del monte Nisa, le quali lo terra che vien la simboleggia Semele una spelonca.
alle
ma il frutto delle bruciata dai raggi estivi del sole, e salvo maturante, e vivificante sue viscere, il calore
dell'acqua, ossia dale mantenuto in vita dalle Ninfe
le
nuvole
irrigatrici.
Bacco, secondo
diversi
effetti
del vino,
di tenero fanfu rappresentato sotto forma allegro e giogiovane di ciullo coi capelli ricciuti, o col capo vecchio di o riscalda; vino il condo, perch troppo bere calvo e quasi iodato, p^^r mostrare che il
affretta
la
131
vestito,
vecchiaia.
il
Talora era
il
do, perch
vino apre
segreti
cuore all'espansione e
oppure nuaha
rivelazione dei
ti,
vino Inol> donde il proverbio che la verit sta nel in testa, perch corna con rappresentato tre si vede con pelle di becco. nei suoi viaggi si copriva sempre carro tirato da Talvolta era rappresentato sopra un
nell altra o pantere, con una tazza in mano e di fontane sorgere far per un tirso, di cui si serviva pampani di corona una portava vino. Ordinariamente
tigre,
di
edera.
si
Una
bella
efficacia
attribuisse
dagli antichi
del vino,
quella dei pie quanto fosse la poter za di Bacco, a quella Icaria di dall'isola Viaggiando rati Tirreni.
di
Nasso, Bacco, che aveva assunto la forma di un mantello di porbei ragazzo coi capelli ricciuti e il
pora,
fu preso
da alcuni
pirati
Italia.
Ma
venne
trasformata
in
modo, che la prora prese forma di pantera, e l'albero attaccaconvertito in un lungo tirso, alla cui cima erano
te vele
in
oro
Timolo monte della Lidia, e le Baccanti che quivi andavano scorrendo. La nave era carica di edera e di e di vit: con bellissima uva, che pendeva da rami,
sotto
sgorgava una fontana di squisito vino, mentre un coro di Ninfe invisibili cantava. Pantere e le.'ni marinai, i quacomparvero nella nave, spaventando in delfini, trasformati furono mare, in buttatisi li meno il capitano. Acete, di cui ne fece il suo primo
i
sacerdote.
che Bacco
assal
il
132
altri
quando Tifone Dei in Egitto. mut Bacco Inoltre, secondo alcuni, perch Giove perGiunone, a nasconderlo bambino in capretto per del Dio al grata vittima sempre poi ci il becco fu
si
cangi
in
quest'animale,
cogli
cielo,
fuggendo
vino; oppure fu
tenuto
figura
forse perch
ri-
assai nocevole alle viti. Delfino, dei con Bacco; allusione forse alla leggenda questo perch oppure delfini, in marinai trasformati vino, Dio fugg al mare. Fa cii acqua, mescolata col
che
spesso
credevasi
tempo.
consacrato
quale primo trionfatore delle Indie, perlecito rimproverare si gridava ed era di licenza. simbolo vizi del trionfatore. La gazza i pantere e da tirato era Pantera. Il carro di Bacco
ch nei trionfi
tigri,
vino rende
di
gli
uomini feroci
terribili
come
le
la
nat^ira
pantera,
tare
ritenuta animale
Baccanti",
come
credevasi
vino. Serpente.
Quando Bacco
considerato
Dio
del-
Tigre. la Natura, ha per emblema il serpente. Vegetali: Edera. Si vuole che Bacco inventasse le ghirlande, e che la prima che intrecciasse fosse d'edera.
ragioni;
Questa pianta fu data al Dio del vino per diverse perch egli sempre giovane, come quella
sempre verde; perch? lega tutto ci a cui si appiperch, diglia, come il vino legi la mente umana; forza oce virt certa una possiede essa cono alcuni,
culta,
che agita
la
mente umana e
la
furore, in
modo
Bacco am
Fico. Talvolta
di
fico,
133
in
una fanciulla detta Ckso, che poi cangi il Dio del vino si coronava
in
edera.
di foglie
memoria
fico),
della
ninfa Sica
lui,
(parola
greca
in
che significa
quest'albero.
sta pianta
che amata da
fu cangiata
il
vino, in que-
amava.
si
Diversi:
il
Bacco nome di
cale,
si
bevendo a gara. Canestro, la statua di Bacco vede sovente sormontata da un canestro bacchico,
cista.
chiamato
il
Coma, emblema
gli
dell'audacia, perch
stesso talora rapgli
bere fa arditi
uomini.
Bacco
vasi
antichi
in
beveHi
vano
corno.
in
corni
di bue, o con
attributo
fatti
forma
Fallo,
quale Dio
della
produzione
i
vedendo che
suoi se-
quando erano
battevano con
ubriachi,
grossi
li
come
forsennati e pazferendosi,
e duri
bastoni,
e talvolta
ni,
uccidendosi,
con cui, anche perproducevano alcun male. Fichi secchi. Nei sacrifizi a Bacco si offriva un canestro di fichi secchi. Maschera. La maschera scenica un atdi
cuotendosi, non
tributo di
niesi
del'e
cerimonie che
simi presso
i
greci,
aPe
Tirso.
feste di Dionisio.
Tazza
m
al-
forma
di
tripode.
Tripode
che,
secondo
cuni, era l'emblema della verit, perch l'oracolo, che da esso veniva, si credeva dicesse sempre il vero, donde il tripode venne paragonato a una tazza di vinn.
liquore
il
134
verit.
Vaglio, che
le
sue
cose sacre; perch gli antichi credevano che i sacramenti di Bacco giovassero molto alla purgazione dell'animo,
come
si
purga
alcuni
il
grano col vaglio. Boccacfatta con l'ubriachezza, la Bacco, perch, passata che
il
fosse
di
quale
sia col
il
sacramento
vomito o
in altro
modo, riordinandosi
cervello,
e lieto.
Baciare
la
mano. Vedi
Adorazione.
sotterraneo
presso
Bramini.
Re
so
!
dell'inferno,
una
delle potenze
tre
infernali
teste:
presdi
ro-
spo,
uomo
e gatto.
o Bamen. divinit deg'li antichi Perdelle numero Veniva, Secondo le trasiani, immediatamente dopo Ormuzd. placa l'ira, bont, dizioni antiche, questo Dio ispira la che hanno mortali fra l'abbondanza sparge la luce e
rarima pura, e
le
la cui vita
conforme
ai principi deli
virt.
Egli
ha
sotto
la sua protezione
buoi,
montoni e
sticati.
tutti gli animali Egli vigila principalmente sull'anima del toro Abudad, in cui sono disposti i germi della vita unisopra un versale. Oltre a ci, questa divinit, seduta
capaci di essere
addome-
trono
le
d'oro,
riceve
giusti
nel
soggiorno
le
dell'eterna
felicit
dag^'.
anime dei
che
zedi celesti,
135
il
dopo che
essi
hanno passato
porto Tci-
nevad.
Bai va.
Oivinit
dei
Lapponi
che,
secondo
loro,
presie-
de
al
fuoco.
fratello
uteriio
den, e, questa forma per insegnare gli uomini la giustizia ed estirpare con un vomero i giganti tra i quali Watarassuan.
la
incarnazione del serpente mondiale Anauisecondo altri, dell'islesso \'isnu, che prese
clava
in
ro
mano.
Baldanza.
Oleandro
rosso.
Frigga,
marito
Dei.
di
Nanna,
i!
Abitava un palazzo magnifico, ove egli era assediato da sogni terSua madre. ribili che pronosticavano la sua morte.
pi saggio degli
Frigga,
re
volendo scongiurare
gli
il
pericolo,
fece
il
presta-
tutti
esseri
animati e inanimati
giuramen-
ti di non nuocere a Balder, tuttavia, essa trascur una pianta misera e spregevole, il vischio. Mentre gli Dei si divertivano nell'Asgard a provare l'invulnera-
biHt di
altri
Balder,
frecce e
oggetti,
Dio cieco
il
arma
a
incitandolo
prender parte
gioco;
Balder,
indignati,
colpito
da Hoder,
(iicaro,
gli
\%
d'asilo
inviola-
perch Asgard
un luogo
Frigga manda bile; Hermonder, il messaggero degli Dei, a Hel che regna nel soggiorno della Morte, per rimandarle suo figlio dietro un premio, e Hel esige che tutti gli esseri piangano Balder, per renderlo a sua madre; uno solo rifecero dei magnifici funerali.
fiut le sue lagrime,
Tock, gigante
di cui
Loki prese
la forma.
tili:
Tutte le preghiere presso di esso sono inuBalder deve rimanere in potere di Hel fino al
egli rifabbrichevi
regner eter-
namente.
da balene.
Giona.
Antico strumento da
alla guerra.
guerra.
Vedi Preparazione
Bali.
gigante dei demoni Daitia, il quale, col favore Brahma, conquist l'intera terra, ma essendo in guerra con Indra, Visn promise aiuto a quest'ultimo, e apparve a Bali sotto la forma del nano Wamen, chiedendogli tre passi e mezzo di terra per costruirsi una capanna. Bali acconsent alla domanda.
Re
di
Il
nano immediatamente
il
si
ingrand,
in
modo
egli
il
che
il
cielo.
il
misu-
mondo
per
altro
,
occupando
cos
l'intero
universo,
mezzo passo
che
promessogli
non
rimase
corpo dello stesso Bali, sul petto del il quale Visnu pose il piede. Bali abbracci il ginocchio del Dio, scongiurandolo a rimaner sempre presso di lui. Visnu acconsent alla richiesta e gli diede
spazio
il
- 137
si
do
la
solennizza
mondo
sottenaneo, chiama-
o abitazione di Bali.
Ballerino.
Tortora.
Credevasi
al
suonare
menti
il
piffero,
simili
ballare.
Balsamina impeiziente.
belliuommi,
chiamata volgarmente si fende con impeto lanciando semi a considerevole distcuiza, mentre le valvole si ripiegano sopra s stesse. Vedi Impazienza.
Il
frutto
di
questa piamta,
giunto
a maturit,
Balsamo.
Vedi EUgio
(Sant').
Balsamo consolatore.
Rosmarino.
(Sant').
Frrif olezza
In
Giacomo Bandiera. VecK Ferdinando (San) Giacomo il Maggiore (San) delle Marche {San)
Luigi
(San).
Barba.
I
popoli
al
antichi
davano
non solo
in
generale
molta
in
im-
portanza
te
volto
Una
barba lunga e
folta
considera
Oriense
come
che
il
pi bell'ornamento,
ma una
condizione di
ne
di
dignit e pregevolezza.
fa,
si
tiene
un
suol dire:
Guardagli capace
la
barba,
dire
il
di
vero.
138
la
Un
rabbuffo,
frase familiare:
di
esprimono sempre con le parole: Voglia Iddio conservarvi la barba! Non si chiedono grazie e favori senza ripetere: Vi prego per la vostra barba, o per la vita della vostra barba; ne si pu meglio apprezzare il valore di un oggetto, che dicendo I greci e i romani consaVale pi che la barba. cravano le primizie delle loro barbe ai fiumi, alle tom-
buona fortuna
si
be degli amici, agli altari d'Apollo, e sopra tutto, a quelli di Giove Capitolino. Nerone faceva conservare la sua barba in una scatola d'oro ornata di piePerForza tre preziose. Vedi Dignit virile
fezione
Sapienza
Uomo
Virti.
Barbabietola.
Ortaggio conosciutissimo. Vedi Lascivia.
Barbagianni.
Uccello
di
rapina
notturno,
chiamato
anche Al-
locco bianco.
Vedi Ascalafo.
Barbara (Santa).
Patrona
sta
degli
artiglieri.
Calice,
perch
senza
quesa-
santa
viene
morire
uccise
cramenti.
suo
padre
dopo la di lei morte. Gladio, con cui fu decapitata da suo padre, Dioscoro, per aver abbracciata la fede cristiana. Libro di preghiere. Mammelle, che le
furono tagliate. Ostia, medesimo significalo del caliper palce. Penne di pavone, che la santa portava con Torre riceverla. per ma. Roccia, la quale si apr
tre
finestre
in
cui
fu rinchiusa
Avvenimento
Barca.
Vedi Adelaide
{Sani')
del Cristianesimo
Caronte
Gi-
Uano
(San).
l'Ospilaliero
130
Pescatore
(San)
Pietro
Bardana
ti,
Lappa.
sferici,
vesti.
uncina-
Vedi Ca-
parbiet,
Barnaba (San).
In origine
si
imposero
il
nome
di
di
Barnaba,
che
Alabarda, arma
Dalmatica,
tra.
figlio
consolazione,
egli
che ricorda il suo martirio. Croce. appartenne alla trib di Levi. Mi-
Pietre,
Bartolomeo. (San).
Dall'ebraico bar
stolo.
Tolmai,
Croce.
'figlio
di
Folmai. i^x)-
Sub
to
vivo.
la crocifissione
dopo
Coltello.
Pelle umana.
Attributi
Baruch.
Parola ebraica che
feti.
significa
iase
di
colonna. Vedi
Principio.
Basilico.
Pianta comune odorosa. Vedi Povert
/bovina.
basilicos piccolo re. Molte favole si spacciarono intomo a questo animale. Tre specie ne
avevano creato con la lro fintasia gli antichi; il primo ardeva tutto ci che avvicinava, e faceva un
deserto di ogni luogo in cui uidasse, poich
le
pian-
te
140
lui;
il
secondo
e-
una specie di gorgone errante, che col suo sguardo letale dava la morte a tutto ci che vedeva; il
ra
terzo col semplice tatto faceva cadere le carni dalle
ossa
agli
animali
di-
ve-
uova
di
galli
giunti a et decre-
pita
da
serpenti.
Ecco come
descrivono
gli antichi:
Il
basilisco di
dita,
ch
ve
Questo muocapo con poche, non molte piegature come avviene negli altri serpenti; ma dal mezzo in su cammina dritto ed elevato. Si vede rappresentato con
altre specie di serpenti lo riveriscono.
il
un corpo squamoso, rigonfio, che termina in una lunga coda di serpente, incurvata; ha la testa di gallo, coronata, ed munito di otti piedi di rospo. Ci che
si
altro
dice nella Bibbia del basilisco non sembra indicare che un serpente velenoso e malefico, simbolo di
di miseria,
di
Colpa
da buoni
bito adatto
colpa,
distruzione.
Divinit
Vedi Calunniatore
Eternit
Male
derivalo
principii.
Bassa plebe.
Tunica, perch l'usavano
al
i
servi
romani, quale a-
lavoro.
Bassezza.
Cuscuta, pianta parassita che vive a profitto di chi Sparviero, che scende a terra, perch la sostiene.
quest'uccello
s'innalza
o piomba
al
basso
in
linea
'retta; mentre
so, descrivono
141
nell'altro ca-
BasU
Dea con
gitto,
la
testa
che personifica
BastU*do.
Bozzacchio.
del
Mulo,
generato
dall' accoppiamento
cavallo e im'asina.
si
Bastone.
Il
d'onore
Avversit
nei fatti
{San) (San)
Segnale d'attacco
di
comando.
Vedi Aniomo
{Sani')
Ciuseppe
Isidoro
(Sant')
Litigioso
ozioso
Raffaele
(San)
Viandante.
all'estremit,
le
Pan
di
capre per
Talia.
Bastone
velluto
comando.
governatore
di
Quello del
mit.
Rcana,
foderato
di
di
Vedi Autorit.
d'oro
e
Bastone pastorale.
Bastone
d'argento,
ricurvo
nella
sommi-
t e fornito di
fregi;
ed
Da
principio fu di legno:
perto di
142
coquello di sant'Agostino fu di legno e di avorio; lamme d'oro fu quello di san Remigio, ve-
Batavi. Popolo di
mati a
ra
Roma
bionda.
germanica. I Batavi erano rinoper l'alta loro statura e la capigliatuCome guerrieri avevano per insegna due
stirpe
so;
il
me,
uno scudo rosbastone era bianco, con quattro specie di squal'una sovrapposta all'altra, le cui punte erano
all'ingi.
rivolte
Battaglia dubbia.
soldati che combattono con la sega; incerti della sega tirata innanzi attacchi allusione agli sicura. e indietro, senza prendere una posizione
Sesa.
Due
Battesimo.
Il
la
ferisce
mente esso
differito
anche
fino
un
e-
ricevette che poco t avanzata, e Costantino non lo tempo prima della morte. Le cerimonie del battesimo anpresso gli antichi erano le stesse che si praticano
il che oggigiorno. Nel giorno stabilito il vescovo, o conversacerdote delegato da lui, accompagnava il
tito
alla
toccava le ephphela
le
fede cristiana alla porta del battesimo, e gli orecchie e le pupille pronunciando le paroin caldaico,
Dopo le del Salvatore nella guarigione del cieco nato. introimposizioni delle mani e dopo gli esorcismi era
dotto
nio,
nel
alle
battistero;
?aie
quivi
alle
egli
rinunciava
opere,
della
al
demoin
pompe,
sue
volgendosi
pirinoipio
verso
occidenlte,
intunagine
tenebre,
poi
te
ti
143
il
verso l'oriente, simbolo della luce; il celebranfaceva la benedizione dell'acqua per indicare tutmisteri della Scrittura,
la creazione,
diluvio,
il
passaggio
tuffava
del
mar Rosso,
ecc.
Poi
il
convertito
si
a tre volte nella piscina, nominando sitre persone della S. S. TriNell'uscire dal sacro luogo, il vescovo faceva al
fino
In
alcuni
luoghi
gli
lavavano
piedi,
si
uszuiza
particolare
della
Chiesa
di
Milano, e
della purezza, che portava per un'intera settimana. Animali: Colomba. Quando Ges Cristo fu bat-
tezzato
nel
lomba
ni
di
Giordano, sul capo gli si p>os ima coima bianchezza purissima. Pesce. I Cristiadell'acqua del
invisibile,
attribuivano la virt
alla
fonte battesi-
maJe
rioso.
presenza di Cristo
lettera
pesce miste-
cenza.
Bimo,
simbolica
p>er
la
manifestazione
Fonte baliesimale. Stola. Vache serve per attingere l'acqua benedetta. Verde,
Batti o Bapti.
Sacerdoti della dea Cotitto, le cui feste si celebravano con danze e ogni sorta di licenze; quindi deriv il proverbio: Adoratore di Cotitto, per designare un individuo che F>erde il suo tnpo a imbellettarsi
come facevano
Batti.
Vedi
Cotilto.
che
l'esistenza,
ed
chiamata
Ind,
la
anche
figlia,
e sposa di Sivac.
la
Essa
la
causa,
supresi
ma
creatrice,
di lei
ere-
144
cesta
che racchiude
due
aspetti:
l'uno
modehi mad-
distruggitore,
l'altro
creatore
fecondo
beni
reali,
ed
il
a ogni spe-
delle miniere. E' ancie di riproduzione, e agli scavi degli Ind. Si l'Iside una potente guerriera ed
prende:
tiva,
1. per la luna, sorgente dell'umidit pnmiglobo il riempita di germi dal sole e inondante
di
essi;
2." per
le
il
th),
che ha
frutti:
con la fiamsenta inoltre la combinazione dell'onda la mitologia secondo mondo del principio vero ma, presenta l'unione ind. E' rermfrodito primitivo che anche tra i dei due sessi. Finalmente essa interviene
mortali che piacoioni agli Dei e
gli
Dei
stessi.
la
Bibbia,
il
Signore proteo-
e miele.
una
logi,
alle
dehzie
i
celesti
alla
beatitudine
ritenuti
futura;
i
perch fra
dolci e
cibi
nostri questi
sono
per
pi
ri-
squisiti,
non
alcuna preparazione o condimento, ma ci e non sono concessi per liberalit e grazia di Dio, ottenuti per industria dell'uomo.
chiedono
Beatrice (Santa).
JV^artire.
fratelli,
decapitati,
S.
Simplicio e S.
quali
diede segretafu
mente sepohura.
lata e poi
Cero.
strango-
Beccaccia. Animale poco
l'andare
145
intelligente;
la
Tatteggiamento
abbacinantesi
goffo,
impacciato,
vista
facilmen-
fisionomia
stupida,
piacevole.
Becco.
Maschio
animali pi
sta a pi
della
capra,
considerato
come uno
Adulto,
i
degli
egli
ba-
di cento
femmine, e
p)erci
becchi vivono
di
Vedi Bacco
diisima
nell'et
Diavolo
dagli
Capricorno
cinque o
marito
Castit grandel
Guardarsi
stolli
Dominazione
Daniele.
grazioso,
dai
fiori
copiosi
vaaltri,
che
si
succedono continuamente
la
gli
uni agli
in
modo
(1
che
pianta
si
fiore.
Vedi
Bel
Cordialit.
Belo. Vedi
Baal.
Bel principio tosto abbandonato. Asino che corre. Allusione a un'impresa prmcipiata coraggiosamente e bene, ma presto abbandonata
rere
;
perch
in
gli
asini,
in
fretta,
ma dopo
tal-
trascinati dietro.
Donde
il
pro-
dura.
Belizama.
146
Nome
trice
sotto cui
arti.
delle
La
una tunica senza maniche, piedi appoggiata sulla mano destra, e nell'attitudine di una donna che medita.
vestita di
incrociati,
za lancia,
la
testa
Bella di giorno.
Nome volgare del convolvolo tricolore, cos chiamato, perch i suoi fiori si aprono allo spuntar del
giorno
e
si
chiudono
verso
sera.
Vedi
Civetteria
Bella di notte.
Nome
si
cui
fiori
si
chiudono. Ve-
Belladonna.
Pianta
velenosa.
Vedi
Silenzio.
Belle Arti.
Acanto.
promettendo, pareva
gnifici
che dovesse
raggiungere ma-
che poi avesse miseramente deluso rasp>ettativa generale; p>erch la seppia, se mai fa di se mostra ai pescatori, tosto che scorge i preparativi per essere presa, sparge intorno a se una masuccessi, teria
vista,
ma
nerastra,
pescatore.
Bellezza dell'anima
Danae.
giadrissima
I
poeti
simboleggiavano
la
con
questa
leg-'
sij
fanciulla
bellezza
dell'anima,
che
d'o-^
IO,
147
l'abbondanza
dei
celesti
scesale
in
grembo,
per
beni.
Nella
Bibbia,
dove
si
parla
della
di
cui egli a-
veva tanta cura, si allude a un ornamento di grande virt del capo, cio l'intelletto, la quale pi cresce,
tanto pi
diventa
forte
contro
le
passbni.
Filistei
gli
che
si
raffigurano
affetti
umani e
la
Belk^zza effimera.
Emerocallide.
Belllde.
Nome
prati
scientifico
della
praiolina,
marghertla
fior
di primavera.
Vedi Amore
dei
Candore
Innocenza.
Bellimbusto.
Guanti gialli. Il detto: in guanti gialli, allude a una persona elegante; il lion dei francesi.
Dea
il
della guerra,
sorella
Il
di
Marte,
corrispon-
cavalli di
Marte, quando
andava
in
Rappresentasi coi capelli biondi, sparsi, il fuoco negli occhi, agitando una fiaccola accesa con una mano, e brandendo con l'altra una sferza inguerra.
sanguinata, di cui
Talora
combattenti. si serve i>er amimare aggiunge una tromba alla bocca, come segnale d'attacco del combattimento. In Roma, Bellona aveva un tempio alla cui porta era ima piccola
i
le
si
contro
le
la
quale
si
l'araldo
volte
che
dichiarava
guerra.
Bellonari.
Sacerdoti di Bellona, i quaH celebravano le feste con la della Dea, facendosi varie incisioni nel corpo spada, e offrendole il sangue che sgorgava dalle lopopolo per puferite, e di cui ne beveva anche il
ro
rificarsi.
berretto
col
capo
coperto
d'un
Belzeb.
Dall'ebraico beel, divinit o idolo, e zebub, mopi moil sca. Potenza malefica, il pi importante,
lesto
dei demoni,
delle
il
principe dell'inferno.
gli
si
Dio
mosche,
facevano
sacrifizi
scacciando sopra gli altari materie fetide, il cui fumo Gh ciava le mosche, affinch ne liberasse il mondo. lo chi spaventevole; e orrido dicono scrittori sacri lo eguale alalto come una torre, altri di una statura
fa
la
nostra;
alcuni
lo
figurano
sotto
la
forma
di
un
lo immaserpente; ve ne sono anche di quelli che ginarono sotto le fattezze di una bella donna.
Benda.
Striscia o fascia
delle
religiose
si
al
capo.
Le bende
per
signifi-
fronte
gli occhi per care che esse chiudono volontariamente hanno riquali alle mondo del non osservare le folhe
nunciato.
Si
chiama benda
della
i
reale
di
un
re
diadema,
per-
ch
il
distintivo
dignit
anticamente era
re
Amor
Giustizia
Ignoranza
potest.
Ben-dzai-ten.
149
della
scienza,
Dea
giapponese
dell'eloquenza,
dell'amore, della musica e della ricchezza. E' la pro(musicitettrice delle donne, soprattutto delle geishe
sta
Bene circondato
Rosa,
fastidi,
i
dal male.
rappresentano
la
le
le
cui
spine
avere di dolce;
talmente
poich
gioia
affanni,
della
nostra
circondata
si
dagli
con l'allegrezza
il
trova congiunto
dolore.
Donde
proverbio:
Non
Benedetto (San).
dettini.
dell'ordine religioso dei BeneCampanello, spezzato dal diavolo, e col cui suono il Monaco romamo avvertiva S. Benedetto quhdo gli calava il pane in un canestro legato a una corda, nella grotta di Subiaco, dove si nascose
Abate,
fondatore
per
sfuggire
ai
pericoli
della
corruzione.
Cocolla.
Colomba,
gli
sotto la cui
forma
egli vide
l'cmima di sua
fece
gettar
via
il
Diavolo.
cio.
Disciplina.
nutrice
di
Libro.
S.
Stac-
Benedetto avendo rotto uno staccio di terra cotta avuto in prestito, il bambino lo rimise nella sua forma primitiva. Tazza. I monaci che lo vollero per loro superiore, ben tosto si stamcarono della rigida disciplina ch'egli esigeva, e, {tentiti
La
deliberarono di av\elenarlo,
la benedisse
ma
la tazza tarla
spezz,
quando
Tiara.
prima di por-
alle labbra.
Benefattore.
Lino,
per
il
suo
prodotto
utilissimo.
150
.
e di pampan, in ca-
beneficenza.
Aquila. Narrasi che un mietitore, mandato compagni a prendere dell'acqua, trov presso la
dai
fon-
tana un serpente che avvolgeva nella sue spire un'aquila, che il mietitore liber, tagliando il serpente con
la falce.
Ritornato presso
suoi
compagni diede
volle
dissetarsi,
loro
a bere;
ma quando
egli
stesso
com-
parve l'aquila a un tratto, togliendogli dalla bocca il vaso d'acqua, scagliandolo lontano, e mentre il mietitore si meravigliava di ci, tacciando l'aquila
d'ingratitudine,
vide
suoi
compagni
uno a uno
cadere a terra, e allora comprese che l'acqua era avvelenata, e cos egli fu salvo per il benefizio ricambiato
dall'aquila.
Benignit.
Aquila, che
gli
si
so vaso. Berillo, dedicato alle Dominazioni, coro deangeli che rendono l'uomo benigno.
Benito (San).
gialla, con cui, sotto l'Inquisizione, si vecondannati al rogo, e sulla quale era raffigurato un uomo sopra tizzoni infiammati, e circon-
Casacca
i
stivano
gioia.
Berberi.
Pianta
fiori
irta
di spine e a
irritabili
frutto acerbissimo.
suoi
sono assai
si
e al
mi
ripiegano
sul
pistillo.
dezza.
Berillo.
Pietra
preziosa,
151
variet
giallastra
marino. Vedi
Amore ^
Scienza.
Benignit
dello
smeraldo Dominazioni
La madre
di
del san-
incinta
di
s'immaginava
portare in
grem-
fu
spiegare contro
nemici della
le tenta-
Chiesa.
egli
si
Chiesa.
sottoF>oneva.
zioni.
avendo
egli
rifiutato
Penna, perch fu scrittore. Strumenti della passione, reunmentando le varie pene corporali che si infliggeva.
Ostia.
della
patria.
dai
prelati
in
quei
luoghi
dove
Il
essi
non
colore rosso,
questo caso,
il
ricorda
ai
quanto
martirio a cui
fede.
devono
more
della
Vedi
Cardinali.
Profeti.
Emancipazione
Mitra.
Berta (Santa).
152
(
f
Aliare, davanti al quale Badessa e vedova. una delle sue figlie, al momento d'essere rapita, rinsuoi voti. Fanciulle, essa prese il velo con novo due delle sue figlie. Fontana. Mancando d'acqua il suo monastero, ella acquist una sorgente limitrofa, tracci un solco con la rocca e l'acqua la segu al
i
|
|
f
\
|:
convento.
Bertuccia.
coda,
Specie di scimmia dal corpo gracile, affatto senza faccia rugosa, orecchie tonde e somiglianti a
quelle dell'uomo.
Vedi Sciagurato.
anticamente
del
gli
Besa
popoli
Beso.
assai
Dio che
della
Egiziani presero ai
rappresen-
spiagga
tato da un nano robusto e d'aspetto bestiale, vestito d'una pelle di pantera la cui coda gh pende di dietro fra le gambe, talvolta col capo acconciato con un mazzo di penne di struzzo. Era il buffone degli Dei, e, come il signore padrone del piacere e della gioia,
tale,
egli
presiedeva
al
ai
finimenti
delle donne,
alle lo-
ro danze,
loro sonno; col coltello alla mano vegliava nelle camere da letto per allontanare gli spio gH animali dannosi. Lo si rappresenriti maligni
pa o
tava talvolta saltando sconciamente e suonando l'arguerra ed eseil tamburello, tal altra armato a guendo una danza di combattimento. Ai tempi dei
Romani, questo Dio aveva un oracolo famoso in Abido, e dove non vi rendeva le sue risposte se non
in
biglietti
suggellati.
Besamondo.
Divinit
di).
giapponese,
dell'ordine
dei
Fotochi
(ve-
Betir.
lo.
153
Idra.
che si riguardavano come discese dal cieDicevansi piene di spirito profetico, e s'attribuiva loro il dono della parola e spontaneit di movimento.
Pietre
Beto'^ica.
Pianta rinomatissima presso gli antichi. Con le sue foglie secche si prepara una polvere a forzare lo starnuto; spandono un odore aromatico cos forte, che sovente cagionano a coloro che le raccolgono uno sbalordimento analogo a quello prodotto da soverchia
dose di vino. Vedi Agitazione. Commozione.
Betula piangente.
Pianta
linconia.
i
Vedi Ma-
Bhadracali. Moglie o
Bhavani.
Il
di
gigante
Brahma
quali
ze,
gli
poteva
gli
pure alcune preghiere, con le aumentare unmensamente le sue fordiede il privilegio di non poter essere ucinsegn
ciso
ferito
da alcuno.
i
Il
in poi
che solo
tagli la
egli
la
altre
molto
una
il
era
tosto
sostituita
alla
tagliata.
Perci
nel
giorno appresso
esso
sfid
nuovamente Isvara,
quale
gli
154
gli
mand
tagliarono cinque
di
Isvara deliberava con Visingolare forza uscente una tratto sn, quando a un Isvara, gli usc dalla in pass questi di corpo dal femmina gifronte per l'occhio e si trasform in una - PaPetracari o BhadracaU gantesca che chiamasi le teste Sette volte in sette giorni ella abbatt
goda.
ma non
ricorse
colp
mai
la testa reale. lo
Per
trionfare di
lui
all'astuzia,
priv del
ricevuti da Brahma, libro e dei braccialetti che aveva Suo padre l'ace finalmente gli tagli la vera testa.
gli fece procolse freddamente al suo ritorno ed essa riconciliarsi con per Isvara, collera. sua vare tutta la Kuetradiede due giovani serve, Virapatra e
lei,
le
viaggiare senza e un vascello su cui poteva essa soggiorn fra quale del grazia in veduta, essere qualche tempo nel gli uomini. Poi essa dimor per mezzo trionf di questo con e scimmia, corpo di una spos un mortale, ma tutti i suoi nemici. Pi tardi
cuela,
E' rappresentata con otto facce e seocchi rotondi e denti dici mani nerissime, con grandi Porta a ciascuna cinghiale. di zanne alle somiglianti
rest
vergine.
intorno al orecchia un elefante, e serpenti attorcigliati sciabola, una tridente, un corpo. Porta una spada,
un
giavellotto,
la
tskara
o ruota mistica.
Bharava. Vedi
Bla.
Siva.
Greci ne Parola greca che significa violenza. I padre lo avevano fatto una divinit, cui davano per Stige e Pallade per madre.
Biagio
155
(San).
Vescovo. Martire, prima di decollarlo gli laceiarono le costole con pettini di ferro, per questo i cardatori lo presero p>er
sa.
il
loro patrono.
Cefo. Chie-
Como
come strumento da
spina di pesce,
di
ferro.
fiato.
il
che
Bianco.
I
Traci,
dagli
i
fausti
che furono i primi a distinguere i giorni infausti, segnavano i primi con pietre
biamche e secondi ccm pietre nere. Da ci derivarono presso i Greci e i Romani varie frasi relative li giorni dell'anno, e quel modo di dire dies albo si-
gnanda
e dal
lapillo,
p>ossibile,
che
nostri,
in fare un segno Girci con un carbone bianco. Presso gli Egiziani, e Romani, i sacerdoti eremo vestiti di bianco; come lo erano, secondo Virgilio, anche buoni poeti, gli uomini d'ingegno. Le donne, che avevano sempre p>ortato il lutto in abito nero al f>ari degli uomini presso i Greci e i Romami, sotto gli imp)eratori, cambia reno quest'uso, e le vedove lo portarono in abito bianco, con bende egualmente bianche; per mostrare la loro purit e candidezza verso il marito. Coloro che in Roma aspiravuio alla magistratura portavano
hanno trasformato
si
chiamavano candidati.
il
Una
dei
bicuico
era p>erfino
re,
carattere
distintivo
capitani
e dei
come
lo
fu
poi
il
colore porpora.
Quantunque
bianco sia simbolo principale dell'inil nocenza e della semplicit, alcuni lo vollero secrio di biasimo, perch Giudei vestirono di qxiesto CQi
156
fa menzione di
maggior biasimo e scorno. Tito Livio un esercito di Sanniti, il quale era era fregiato con una linea bianca, per mostrare che
gilio
un
lo
esercito di soldati nuovi, cio senza gloria; e Virchiama scudo senza gloria di colui che aveva
gloriosi
pitani di
in
sopra
gli
il
scudi
loro fatti
bianco segno di allegrezantichi usavano vestirsi gli za, perch nei banchetti cattolica dopo la riChiesa la Q)s colore. di questo
guerra.
Altri vollero
si
veste di bianal-
co; e
gli
angeli
si
dopo
la risurrezione, in segno di
nit
Maria
Nome
mostrano in una veste bianchissima. VeCheruCastit Battesimo di ApastoU GiuCristo Ges Fede Eucarestia bini Legge vecchia e legge nuova Innocenza stizia
legrezza,
Vergine
Martirio
Purezza
Tri-
Verginit.
Biancospino.
volgare del cratego bianco. I Romani portavano nei matrimoni delle torce di biancospino, perch credevasi che quest'arboscello avesse la propriemolivo se t di allontanare i malefizi. Per lo stesso
alle
finestre
nati.
delle
camere
appena
Vedi Car-
Biasimo.
Lancia, con
alcuni.
la
punta a foggia
di
freccia,
secondo
Bibieisia e
Edesia.
e
Da
bibere, bevere,
dei
banchetti di
Roma. L'una
liquori che
si
157
bevevano
nei
conviti,
al
l'altra
presiedeva
mangiare.
Bibli e
Bibli
Cauno.
Mileto e della ninfa Cianca.
l'obblig
a
Figli di
La
da
giovane
il
suo
Bibli
cercare lontano
essa
la
tranquillit
che non poteva avere nella casa paterna. ne and lungo tempo inutilmente in traccia, e infine in un bosco, dove a forza di piansi ferm gere fu convertita in fonte inesauribile, che da essa
prese
nome.
(che ha due
teste).
Bicipite
Biel.
Vedi Ciano.
Dio della
ni.
I
falegneoni
portavano
ai
gli
suoi
sacerdoti
le
loro
il
ascie
da benedire. Presso
della
Scandinavi,
delle
Biel era
foreste.
Dio
vegetazione,
protettore
Biforme.
Bacco, perch rappresenta vasi ora con barba, ora senza; ossia perch il vino, quando se ne beve pi del solito, rende gaio o tristo secondo il naturale.
a
Soprannome dato
giovuie,
ora
era
vecchio,
fronti.
Soprannome specialmente
di
Giano, il quale era rappresentato dagli antichi con due facce, p>erch si supponeva che guardasse avanti e indietro, p>er mostrare ch'egli aveva la conoscenza
del
le
passato e dell'avvenire.
loro
sul-
monete una
testa di
donna
unita a quella di
Cecrope, ch'essi riguardavano quale istitutore del matrimonio, e quest'emblema dissero bifronte.
Bifrost.
158
Parola celtica che significa arcobaleno, ed un ponte che va dalla terra al cielo, secondo la mitologia scandinava. Esso oltremodo solido e costrutto con maggior arte che qualsiasi opera del mondo; ina
solidit
verr spezzato
quando
i
fi-
geni
malvagi,
attraversati
gran
ponte di fuoco,
il
quale
si
vede
nel
rosso del-
l'arcobaleno.
tirato
da due cavaUi, pi
con
le
in
uso presso
la
Le
statue
bighe
furono
prima
Sotto bighe
gli
imperatori romani
si
decretarono
della
patria.
statue
agli
uomini
benemeriti
La
vittoria.
Vedi
Carro.
Bilancia.
bio
{San)
Temi
Equit
Vedi Aesculanus
Giustizia
Mercante
Astrea
Dub
Michele
Zodiaco.
Bimo.
Lettera
simbolica.
Vedi Battesimo.
Bindzourou.
Dio giapponese Bipenne.
Scure a due
della medicina.
tagli.
Vedi Punizione
severa.
Bisaccia.
tro
Specie di sacco di pelle concia, che portavasi diedorso, passando le braccia p>er due cinghie di il
Vedi Preoccupazione
delle
Bisognoso
Cranchio
incapace
consiglio
e pinna.
159
d'altrui aiuto.
Geroglifico egiziano di persona
ai
di
provvedere
propri
bisogni,
senza
il
il
o l'aiuto degli
altri;
p>erch
volevasi
che
che
aperte per
sollecita la pinna,
di
pinna morirebbe
Ente
quali
lo
chimerico,
immaginato
dai
Valentiniani,
nerazione.
Bitone
e Cleobi.
giovani, Bgli di Cidippe, sacerdotessa di
tirare
il
Due
none
in
Giucar-
Argo. Non trovandosi buoi per ro della loro madre, si posero essi stessi
clcimazioni
della
sotto
il
giogo
e lo tirarono quaranta stadi fino al tempio, fra le acsi rallegrava con Questa preg la Dea che li ricompensasse col pi bel dono che p>otesse essere concesso a un mortale; donde avvenne che i gio-
moltitudine, dei
che
la
madre dell'amore
figli.
vcuii,
coricatisi
per
la
stanchezza
presso
il
tempio,
non si svegliarono pi; ci che fu riguardato come una prova che la mrote il pi felice avvenimento
F>er
l'uomo.
Blito.
Pianta
frtigola.
dai
frutti
insipidi
Vedi Sciocco
gli
che
somigliano
ima
Stolto.
Boa.
Secondo"
antichi,
tener
dietro
agli
160
il
latte
delle
vacche.
Vedi Africa.
Beozi diedero a Minerva, per
i
Boarmia.
Soprannome che
i
buoi
Ornamento
fanciulli dei
di
cuore,
che
al collo e scen-
deva vano
bolla,
sul petto;
lo
era d'oro,
di
ma
figli
cittadini
la
portavano
toga
cuoio.
All'et
cui lascia-
pretesta
la
prendere
e
virile, essi cessavano di portare la sospendevano al collo dei Lari, cui la Veconsacravano. Vedi Rimedio contro l'invidia
la
rit.
Bolla.
Specie di
atti
sigillo
di
metallo che
e
si
appendeva
principi.
agli
dei
papi,
degli
imperatori
dei
Vedi
Antichit.
Fragilit
umagia.
Bona Dea.
Divinit
no,
romana, sorella, moglie o figlia di Fauchiamata anch'essa Fauna o Fatua, come divina-
trice.
Dea
era
culto
affidato
il
suo suo
Il
La
sua
celebravasi
anno
il
giorno
e le
"
1
di
maggio
e
cerimonie ave-
vano luogo
di notte,
le
161
condizione,
esse.
donne soltanto
a
di
nobilissima
in
per sola
lito,
Durante
so-
lennit
uomo
era
lecito
metter
piede nella
casa, e anche
coperti di
tal
loro ritratti
un
velo.
le
occasione
di
vano
festa di
Fauna,
cose,
vi
si
stenendosi
da
gli
varie
sf>ecialmente
mercio con
tore
fiori
uomini.
dalle
La
casa del
precoi
era
ornata
Vestali,
mirto, a cagione
La
Dea
condava
suoi piedi.
tesse portare
con s
za un vaso pieno di vino, con che le donne facevano le loro libazioni, ma quel vino per chiamavasi latte,
e mellarium vino non a
di
il
vaso che
lo
conteneva, in
Dicesi
modo che
il
il
veniva
pronunciato.
che
sacrifizio
questa
Dea
consistesse
nell'immolazione di galline
nero.
vario colore,
principio
tranne
alle
il
In
seguito
le
donne
credesi
davmo
re
il
loro
La Dea
si
stessa
dicesi,
menper-
era
ubriacasse,
Fauno l'uccise con un bastone di mirto, sublimandola poi alla condizione di Dea. Fauna veniva anche considerata come una Dea dotata di facolt sanatrice, come la indica il serpente attorcigliato ai
ci
suoi piedi.
1 1
O. Ronchetti.
162
at-
Bonifacio.
Bont.
coonorata dai Romani. Rappresentasi ruta. Le sta apdi coronata e d'oro perta d'un velo petto per nutrire il presso un pellicano che si apre che cresce sulla albero giovane propri piccoli, e un
Divinit
sponda
di
un
ruscello.
Rosa,
colore.
Ruta, pian-
ta benefica.
Bop.
Vedi Odino.
nel mebastone che portavano i pellegrini cingevaSanta Terra dio evo. Quando ritornavano da significare che erano no il bastone d'una palma, per di questa pianta. fecondi cos luoghi, stati in quei Francesco Concordia Vedi Alessio (Santi (San) -Maggiore il Giacomo Saverio (San) T^t^^a {Santa). Rocco (San) Pellegrinaggio
i
Bordone.
Era
il
Borea. Vedi
Borkani.
Venti.
di divmita adorale dai sono le principali di cu. bakyamuni, .\-
.....
Nome
di
un gran numero
Calmucchi e dai Boretti. Teugin Borkan. il creatore supremo, Ordara e OUangotocobida o Abiduba. Grulekkan, classi, cio in buodue in dividono si na I Borkani con un rappresentali uni sono ni e m malefici. GH masorridenti, e gli altri, cio
aspetto piacevole e
i
orribile, mostruosa, con una bocca lefici, con forma sopra seduti vedono Si e con occhi fieri e minacciosi. scettro e daluno parte una da mano stuoie con in GH idoli sono d ordinano d. l'altra un campanello.
163
rame, vuoti e indorati a fuoco, e di un'altezza di a 5 metri. I piedestalli su cui posano contengono ciascuno un piccolo cilindro fatto con le ceneri dei santi, nel corpo dei quali passato il borkano che ti
adora.
Vi sono anche
dipinte,
brani di stoffa.
Borrana.
Pianta a foglie rugose e
bonza.
irte
di
peli.
Vedi Bur^
Borsa.
Sacchetto destinato per lo pi a tenere Antichissimo
e
chiudevtisi
laide
il
danaro.
n'
na na
(Sanf)
Elisabetta
Avarizia d^ Ungheria
Carit
(Santa)
di Cusa {Santa) Giuda Lorenzo (San) Matteo (San) co Mercurio Niccola (San)
Mercante ULiberalit
ric-
ElemosiGiovan-
Priapo
sura.
Bosso
soggetto
o Bossolo.
il
Pianta
a
cui
legno,
quando
ne
viene
screpolarsi,
Vedi Fermezza
dal tarlo.
Stoicismo.
per
raccogliere
l'elemosina.
Vedi Carit
E-
lemosina.
Botte. Vedi
Dailfoku
Libidine.
acre.
164
Bozzacchio.
Susina gonfia e inutile, non venuta a maturit, perch guastata dagli insetti. Vedi Bastardo.
Bpaocio (Quattro) Vedi Quanon Braccio tagliato. Vedi Adriano Braciere d'incensi. Vedi Aprile
Quenavadi
Asia.
{Sani').
Brahma.
Dio
tore del
mondo,
degli
Dei
Nella
Brahma forforma attuale della religione degli Ind, sostenitore) e con bie conservatore (il ma con Visn triade degli Dei principali presva
so
(il
distruttore)
la
quattro facce e Ind. Viene rappresentato con manoscritto che libro un mani quattro tenente nelle vaso da tener acqu>. contiene una parte dei Veda, un seduto su sacrifizi. un rosario e un cucchiaio da oche. od cigni quattro da sorretto
gli
di
corso il I Greci paragonavano palmo, cio una corta misura esimbolo preso nel meguale a quattro dita. Spanna, palmo. desimo senso del
umana
al
Briareo.
Gigante Figlio del Cielo e della Terra.
le quali
con cen-
opponevano, a Giove cinquanta spato mani, cinquanta teste e altretde e cinquanta scudi, e con fiamme. Briareo m eiemandava tante bocche da cui parte nella guena Prese Egeone. chiamato era lo dapprima sotto oppresso contro gli Dei, e
dei Titani
il
vogliono monte Etna, ne fu poi liberato. Altri precipito nel mare; Nettuno, dopo averlo vinto, lo
che
ma
pacificatosi poi
con
esso,
lo
pose
tra
le
divinit
165
Omero racconta che Giunone, Nettuno e Minerva avendo cospirato contro Giove, Briareo, pregato da Teti, sal nel cielo e s'assise accanto al padre degli
congiurati, presi Dei con aspetto cos terribile, che da spavento, abbandonarono l'impresa. Giove lo ricompen eleggendolo a sua guardia con Gige e Cotto.
i
Briglia.
Vedi Redini.
Litigioso.
Brigoso. Vedi
britus,
figlia
dolce, e marlis,
di
vergine.
Bella e per-
Ninfa di Creta,
la
Giove
e di
Carme, appasreti,
cuni
Alhanno preteso che questo soprannome le fosse dato per essersi questa Ninfa nascosta fra le reti da
soprannominata Ditlina
(da dilftuon,
rete).
pescatore
di
lei
si
p>er
sottrarsi
alle
assicuit
di
Minosse, che
era innamorato.
Briza.
di
agitano al minimo Frivolezza. Vedi Agitazione Brocca. Vedi Elisabetta d'Ungheria {Santa).
I
fior
di questa pianta
:si
vento.
soffio
Bronte. Famoso
Gedi
Fabbricava
Piracmone,
fulmini
compagni.
Uno
con
Sterope e
ciclopi
suoi
Broteo.
Figlio
di
Vulcano
di
la
Minerva,
che vedendosi
si
da
tutti
beffeggiato
per
sua bruttezza,
gett
monte Etna.
166
Bruco,
Insetto
che
si
trasfonna
in
farfalla.
^ Vedi Corpo
, ,
,.
umano.
Bruno (San).
CataMco. Fondatore dell'ordine dei Certosini. ciufh di due in terminano Crocefisso, le cui braccia
frutti
foglie
d'olivo;
allusione
S.
all'olivo
che
i
pro-
spera nei
terreni
pi
sterili.
Bruno fond
suo
Dito sulle labbra, convento nella solitudine desolata. dai certoosservato rigorosamente simbolo del silenzio del suo ordine. Maregole delle Libro sini. Fontana. volge le spalle; riccamente adornata, alla quale
mondo, e l esclusione delper indicare la sua fuga dal Mitra ai piedi, perche convento. suo le donne dal Olivo, ramo la dignit arcivescovile il santo rifiut Palma. Pastorale, posto a, suoi
trona
forma
di crocefisso.
1 mitra. per lo stesso motivo della intorno alla testa del bantu, figurano stelle sei volta morto. una settima sul petto. Testa di
Stelle
ai-
piedi,
spiegata, e
un piede
al-
Boccaccio, siccome il pazato e steso; perch, dice altera che grida, cos il ricco con
vone un uccello pavone abita sopra i tetti, voce si vanta; e siccome il cos, alti luoghi degh edihci, e sempre sale sopra i pi essendonon e prominenze, le ricco cerca sempre il di inoltre il pavone e ornato gliele date le usurpa: trae si maniera di e diletta di lode, si
belle penne,
che rivolge m giro 1 occh.ua vagheggiare se stesso, parti di dietro piene di lezle nude lascia ta coda, e
zo
chi
Dal che
le
ci
vengono
significate la
la
vesti
d'oro,
la vanagloria,
167
onde bene ne
nasce che la lordura loro, che altrimenti forse sarebbe stata nascosta, si scopre, e sotto quello splendore appare un cuor misero, cruciato da ansiosi pensieri; la
dappocaggine,
cizie
la
le
spor-
Buccina.
Conchiglia che serviva da tromba
Tritone.
ai Tritoni.
Vedi
I Fenici, per essere il bue necessario all'uomo, chiamarono con la prima lettera dell'alfabeto, pei significare che deve essere considerato il primo e il
Bue. A.
lo
come
smi-
terra,
questa la prima
che somministra
gli
Apostoli
Eustachio
Giustizia
alimenti
all'uomo.
Vedi Agricol-
{San)
{Santa)
Quiete
bue.
la fatica
Sconvenienza
{San)
Teschio di
Vittoria.
Bue con
ia testa di leone.
Vedi Terra
fruttifera.
bous,
fiori
bue,
glssa,
lingua.
Specie di
azzurri.
Vedi Menzogna.
Bulea
si
168
di
Vesta e
di Giove, che
al
credevano presiedere
alle
si
deliberazioni e
buon
consiglio.
Le
loro
statue
vie ispirazioni.
Bulino.
Strumento
cisione.
di
cui
si
servono
gli
incisori.
Vedi
In-
Fortuna.
vittoria
il
per Angusto,
in11
nemico, avendo
asino; chiesto
contrato un
loro
nome,
l'uomo
si
(fortuna), e l'asino
Niche
(vittoria).
il
ragliando
fortemente e coirendo, entr in casa sua, prese questo avvenimento come augurio che sarebbe stato vittorioso se combatteva per mare. Inoltre era di buon augurio se una persona ammalata avesse visto un asino che, caduto a terra, si alzasse da se stesso, ci che era indizio che l'ammalato si sarebbe rimesso in salute. Colomba. Venere mand a Enea due colom-
Cesare le colombe in segno di buon augurio. furono di buon augurio, quando fecero il loro nido su una palma nel luogo che egli scelse per piantare
be
l'accampamento,
dove fece
atterrare
tutte
no
in
cui
un'aquila
culla; ci
169
segno
(in
che fu preso
co;Tie
da
fanciullo
ad Alessamdro Severo che sarebbe imperatoin cui nacque, una vecchierella don a sua madre delle colombe.
dissero
re,
Do-
na Fortuna, sua sposa, o, secondo altri, sua sorella. Rappresentavasi sotto l'aspetto di un giovane nudo,
ritto
in
piedi e tenente in
mano un papavero
Dea.
e delle
spighe, o la cornucopia,
e nell'cdtra
una tazza.
Buona
nistra.
volont.
in
Due donne
piedi
che
si
tocccuio
la
mano
si-
Buona volont ostacolata dal dubbio. Fumo perch, se la buona volont non
;
sorretta
da buoni consigli, a nulla riuscirebbe di buono; comt il fumo riesce senza utilit, se non accompagnato, o
illuminato,
dal fuoco.
Buone
legoria
parole.
di
Donna che
versa l'acqua da un olla all'altra: aluna persona che suggerisce buoni consigli.
Burbanza.
Borrana.
^
BusiiM.
Tiranno,
figlio
di
i)
Dei
tutti
forestieri.
sacrificato
lo stesso
170
in
Egitto.
Avrebbe
Ma
Ercole, lasciatosi
al
.
prendere da
Busiri,
i
condotto
lacci
all'altare,
momento
con
la
sua clava
servi
tiranno.
Butomo.
Pianta chiamata volgarmente giunco
dei fossi.
Vedi Condiscendenza
fiorito,
agio
Flessibilit.
c.
e. Nelle tabelle dei tribunali romani
di
C
lo
era
il
segno
Condemno,
infausto
tristo,
come
chicima Ci-
cerone.
Cabir!.
Sacerdoti ed eroi deificati, venerati dai pagani co-
me
autori
I
della
misteri
reHgi)0De
fondatori
in
della
razza
Cabiri
umana.
pi
rinomati
onore dei
i
erano quelli celebrati nella Somatracia; e cxii riti si celebravano nel buio dellla notte e con la segretezza pi profonda. I candidati, per l'iniziazione a
questi
stit
riti,
dopo
le
dovute prove
di
astinenza,
ca-
e silenzio,
gue; sacrificavano quindi un toro o un montone e bevevano a due fontane, l'una chiamata Lete (oblio)
e
iKaltra
Mnemosine
(memoria),
affinch
perdesse-
ro la
te
le
memoria del passalo e potessero tenere a mennuove istruzioni. Venivano poi trcisportati in
le
sci
I7i
tre
che lasciavano vedere i fantasmi pi orribili con un cadavere esjwsto sopra una bara. Riempiti cos di terrore, erano fatti passare improvvisamente ad altre scene; luce e allegra musica succedevano alla lampi
oscurit
e
il
e ai suoni spaventosi,
lieti
il
tempio risuonava di
le
voci.
i
comin-'
ciavano
scia
di
dottrine recondite e
riti
segreti, e l'iniziato
Le cerimonie
il
fi-
cui s'introduceva
mi-
Caccia.
Animali:
so nel
caccia. Lepre.
Diversi.
Lacci
Cacciatore.
con la testa nuda, e il resto ves to, che feCacciatore di nobili. un orso con uno spiede. Uomo che segue tre cani che insieme corrono contrarisce
Uomo
riamente.
Cacciatore di principi.
Due
uomini che
Caco.
Faunoso ladrone,
figlio
di Vulcaiio,
il
abitatore del-
un gigante mostruoso, vomitava fuoco e abitava una profonda caverna, alla cui entrata stavano appese le teste e le braccia di coloro che aveva uccisi. Questa
caverna
egli
buoi non
scondeva
chiudeva con un sasso che venti paia di avrebbero potuto smuovere. Quivi egli nafurti, nei quali era famoso. Passando Er-
172
a Gerione,
le
tolti
Caco
tracce,
gli
le lo
Ma
le
vacche
con
la
Cacodemone.
*
Genio malefico, spirito delle tenebre, che nella credenza dell'antichit e del medio evo, si attaccava a ciascun uomo, e cercava di trascinarlo al male. Gli astrologi danno questo nome alla dodicesima casa del
cielo,
ricavandone
essi pronostici
di disgrazia.
d cacto.
Cadavere. Vedi
Beatrice
{Santa)
Sommissione.
Cadmo.
tello
rapita
il
figlio
in
vane
tutte
le
sue ricerche,
il
Cadmo
gli
di Delfo,
quale
or-
sorella,
ma
seguisse
egli avrebbe incontrato, e dove essa sarebbe caduta spossata, ivi fondasse una citt. Cadmo, trovata la vacca indicatagli e seguitala, dove si ferm, ivi fond la citt detta Cadmea, che pi taidi
divenne l'acropoli di Tebe. Volendo sacrificare qui la vacca a Giove, mand alcune persone a prendere acqua alla vicina fontana di Marte, custodita da un drago, figlio di questo Do, il quale le uccise. Cadmo
a sua volta uccise
i
il
Minerva, suoi denti, dai quali nacquero uomini armache si uccisero fra loro, eccetto cinque. Echione, ti,
173
e Peloro,
gli
quali,
secondo
fu
la
d'aver
ucciso
il
drago,
Cadmo
in
costretto
Marte
gli
perdon, e
gli
diede
Cadmo
ide
ma quando
si
sap-
vano
mati
grandissime
disgrazie,
Illiria,
volontatrasfo.'-
riamente con
in
Armonia
in
e in ultimo,
draghi,
entrambi
furono da Giove
Elisi.
ammessi
Campi
La
storia di
Cadmo
l'al-
trasportando in queste
le
fabeto,
l'arte
di
esplorare
miniere
il
culto di
Cadmo
sul
i
raffigurato in at-
scagliare
una pietra
dirige
drago,
mentre dietro
lui sta
Minerva che
una
nuova
fondata.
Caduceo.
Dal
keion,
latino
caduceum,
gli
Mazza
o ba-
tempo
nastri
di guerra.
in origine altro
stri-
di
poeti convertirono in
due
serpenti,
trando due
fra loro
la
raccontando che Mercurio un d inconche combattevano insieme, gett sua verga per separarli, alla quale i serserp>enti
si
penti attorcigliati
avvolsero placidaunente, e
da quel
Al
ca-
le
alette,
eloquenza. Vedi
cio
174
Baiavi
dalla
Felicit
Concordia
licit
pubblica
Generazione
sapienza
Prosperit.
Orizia.
Fecero
il
le viaggio di Colchide cogli Argonauti, e sciacciarono spalle le avessero che Dicono Tracia.
ali ai
piedi, e
capelli lun-
Matteo
tempesta,
in
{San).
Potenza.
grandine rompencalamus, canna.
rotte, get-
Dal
latino
calamitas,
latino
Canne
i
tate
che,
le
secondo
e
teologi,
^
nella
molestie
le
calamit
che
dell'uomo; secondo l'interpretaprovino Tu con il fuozione dei seguenti versetti dei Salmi e: Sial'argento, esamina si come co ci esaminasti, si
fortezza
:^
mo
passati per
il
fuoco e l'acqua.
paniere.
Calato.
Dal
latino
calathus,
cestello,
Nel senso
vimmi.
in
di
giunchi, e di
lana: quasi cilindricui le donne riponevano la loro alto, largamente dilatato. in era, esso base, alla co dei paPer analogia, s diede il medesimo nome a fiori, frutmettevano si dove simile, nieri di forma
i
ta,
ecc.
Proserpina. lo port
in
testa,
ed era consa-
175
Canestro
Minerva
Vedi Arti
del disegno
Proserpina.
Calcedonia.
cui nome deriva da una citil Mmore. Vedi Misericordia. Giovarmi EvanCaldaia. Vedi Cecilia {Santa)
Variet di agata
dell'Asia
gelista
(San).
Calendula.
tura e nuoce molto alle biade, e
il
in
cui
cresca
Disperazione
Calendula
I
pF^j viale.
fiori
di questa pianta
tino,
sto,
quando
fa bel tempo, e
tanto pi se
non
si
si
sagio.
Calice.
Bibbia
rato
e
Vaso che sacordote adopera nella messa. Nella il nome di calice si adopera in senso figuil
significa
significa
anche
le afflizioni
i
che Iddio
dolori
manda
in
a^li
uomini o so-
ineffabili
sacrifizio in
Una
Ve-
volta
aurei sacerdoti
usavano
calici di
legno; ora al
contrario, sacerdoti di
di
Afflizione
Eucarestia
Giacomo
Barbara
delle
vanni Evangelista
(San)
Marcello
Marche
Pas-
sione di Cristo
capitale.
176
Penitenza
Prete
Supplizio
Calidcne.
logia greca per
mitoForesta nei dintorni dell'Etolia, celebre nella cinghiale mostruoso ucciso da Mfcil
leagro.
Cai ipso.
Figlia di
Atlante.
Ogigia, situata temvorevolmente Ulisse, sulla quale fu gettato dalla lui sette anni; ma con visse e l'am, Calipso pesta. Pepreferiva l'amore della patria e della sua
Ulisse
promettesse
quantunque nelope, alla bellezza di questa Dea. a l'immortalit. Al fine gli Dei mossi la rivedere compassione del desiderio di Ulisse di
patria,
gli
mandarono Mercurio ad annunciare a Calipso di riche era volere di Giove che Ulisse fosse hbero
tornare
a
casa.
ardire
di
opporsi
a
lui
ri-
che da questo comando. Ulisse ne Nausitoo, e Nausinoo figli, due aveva avuto
e Calipso,
rhase inconsolabile.
Calisto o Callisto. FigHa di Licaone, re d'Arcadia, una delle Ninfe nome il favorite di Diana, e conosciuta anche sotto la rese Diana, di forma la presa Giove, di Elice.
madre, e Diana essendosene accorta dalla difficoh prendere che aveva questa Ninfa nello spogliarsi per oltre la pi spinse Giunone Ma scacci. la il bagno, Arcade, in vendetta, e la trasform con suo figlio da Giove nel orsa, nella qual forma furono posti
ceilo,
dove
coslituiscoino
la
oosteflazione
dell'Orsa
astri,
maggiore
e minore.
mon-
lo di
177
a giacere nell'Oceano.
nuovo
in furore, e
Calla.
Pianta
comune
nei
giardini.
Vedi
Insaziabilit.
Callafutunga.
Nome
gli
del
supremo autore
che risiede nel
i
di
tutte
le
cose presso
abitanti
dell'isola degli
Amici
cielo,
la
E' una
talento
Dea
il
fulmine e
potere
venti,
pioggia e
muta-
menti dell'aria.
gette al
Alcune
di
divinit
questa Dea,
sul
ma
la morte.
Calleca.
le le
Dea, detta anche Kallfka, Kalk o KalU, la quaadorata nelle Indie dai Gent, che ne celebrano
feste
Il
Indiani
chiamano
Dicesi
Inaili
l'inchiostro.
Le
diverse parti
dostan.
che essa niscesse interamente armata dagli occhi di Drugah, nel tempo in cui questa Dea
analogia
con
la
Pallade greca.
Calliope.
Muse, che presiedeva alla poesia all'eloquenza, ed esercitava una specie di supremazia sulle altre Muse. Rappresentasi sotto l'aspetto di giovane donna coronata di lauro, in atto maestoso, tenendo nella destra una troni' ha, e nella sinistra un libro, e tre poemi vicino a lei:
delle nove
Una
epica
qualche
volta
12
Q. Ronchetti.
l'Iliade,
178
l'Odissea e
e
l'Eneide.
stile
;
una tavoletta
Callirroe.
uno
tal
altra
Talvolta ha in un rotolo.
mino
passione di Coreso,
di
questi
di
si
rivolse
al
suo
Dio,
e
pregandolo
vendicarlo
tanta
insensiin
tal
bilit,
Bacco
i
l'acconsent,
facendo diventare
modo
ubriachi
Calidonesi, da divenire
furiosi;
per-
ci consultarono
l'Oracolo,
il
cessato,
non
si
si
sacrificava
offrisse;
ma
non
essendosi
reso
fiori,
fu
condotta
all'altare.
Codi
adornata
coltello
;
seguita
da
tutto
l'apparecchio
il
del
sacrifizio,
conim-
tardi,
l'ombra di Coreso.
Callirroe
Figlia
Calma.
Alisma.
no
conosciutissime.
soai
margini
dell'acqua,
soltanto
nei
giorni
di
calma.
Calore.
Menta
peperiia,
allusione
al
Calunnia.
Luciamo descrive
ta
l'allegoria
della
Calunnia dipin-
d'Apelle nel
modo
seguente:
le
sa di giudice,
li
179
cui due donne, una per lato, non so che pian pizrno: era una di queste l'Ignoranza, l'altra il Sospetto, e porgeva la mano alla Calunnia, che veniva a lui in forma di donna bella e ornata, ma che nell'aspetto mostrava di essere tutta piena d'ira e di sdegno; e aveva nella sinistra mano una facella accesa, e con la destra -i capelli un giovane nudo, il quale tirava dietro per miserabilmente si doleva alzando le giunte mani al
quelle dell'asino;
di dir
mostravano
cielo.
Andava
innanzi
a costei
il
Livore,
cio
Vln-
vidia,
che era un
uomo
me
cendo
cora
de,
il
lungamente infermo; e dietro le vele quali parevano lusingarla, fafesta della bellezza sua, e adornandola anpi che f>otevano, e domandavansi l'una Frol'altra
Insidia.
Dietro
queste
seguiva
certi
poi
un'altra
pochi
voler-
panni intorno
rotti
e squarciati,
oltre
che
largamente
piangendo
Verit.
si
affliggeva
modo;
e pareva
Calunniatore.
Basilisco,
toccare
niatori
lesioni visibili, similmente ai calunche segretamente spargono voci infami damnosissime; e ci senza un motivo palese, di cui il ca-
senza
lunniato
possa
difendersi.
Orecchie
altrui.
mozzate; seconla
do
teologi,
calun-
fama
Calva. Soprannome
ni
di
o molestare,
il
quale
ri-
credesi
riferisca
ai
capricci degli
amanti. Altri
feriscono che
180
consacr
il
Anco Marzio,
tempio di Ve-
nere Calva, presso il Campidoglio, quando commciarono a cascare i capelli a sua moglie; mentre una temterza tradizione connette la fondazione di questo quale le pio alla guerra contro i Galli, durante la
donne romane
Calza.
fama
si
tagliassero
ne corde di archi.
Vedi Manipulari
figlio
Cama.
Dio dell'amore presso gH Indiani, pa e di Maja, e nella sua seconda
di
Casiadi
nascita,
Vi-
sguardo di sn e di LachsmJ, fu incenerito da uno d'Anannome il prese e Dei, fuoco del signore degli famiglia (l'incorporeo). Poi egli rinacque nella
ga
di
Crisna
sotto
rappresentato
di
fiori.
L'al-
Smara
occhi).
Cama
Cam ad va.
Secondo la mitologia degli Indiani, la vacca sor(bedell'amrita ta dal mare nella fabbricazione vanda dell'imortalit degli Dei), imbolo dell'allevamento del bestiame. Secondo altri, Camadeva era carestia, la Dea della terra. Invocata, durante una vacca, e dal re Prithu, essa comparve in forma di chiunque le chiedeva qualche favore, doveva portare un vitello per succhiarle le mammelle; allora
essa
dispensava
sementi,
cibi
ogni
sorta
di
cose
preziose.
Essa
fu poi denominata
Prithivi.
moglie di
Camaleonte.
Specie
di
181
pelle
di
lucertola
la
i
cui
ha
la
propriet
intorno
cambiare colore.
si
Fra
numerosi
prodigi
credeva che un litigante era certo di guadagnare la sua causa, se portava con se una lingua di camaleonte strappata all'animale quana questo animale,
do viveva. Si faceva tuonare e piovere bruciandonegozzo sopra una tegola arroventata. Una il donna partoriva senza dolore, se le si legava al venire la lingua del camaleonte. Alcuni assicurano cht
la testa e
quest'animale
si
nutre d'aria.
Vedi Astuzia.
vi ha pianta vaghezza possono stare
Camelia.
Forse
i
in
tutto
il
cui
fiori
per vigoria e
Vedi Fierezza.
Carni.
Semidei e
pone.
Essi
i
erano
prima
uomini
riguardevoli
che
la
La
loro
storia,
di
vittorie
su draghi,
avvenimenti straordinari.
loro
loro tempi
chiama-
vansi mia,
nipoti
da
Camice.
Tonaca
fino
ai
di
tela
piedi,
brazione degli
all'amitto;
si
divini.
il
Il
ma
secondo
rito
contrario.
Virt.
Cammello.
I
182
musulmani hlinno per questo animale una spevenerazione, e credono sia peccato caricarlo troppo e farlo lavorare pi di un cavallo; la ragione di questo rispetto che essi hanno per il cammello, si
cie
di
quando
duttori
va
in
pellegrinaggio
alla
Mecca.
con
animah, dopo averli fatti bere in un bacino, prendono la schiuma che cola dalla loro bocca e se ne fregano devotamente la barba, dicenpadre pellegrino padre pellegrino Essi do credono che questa cerimonia li preservi da disgradi
questi
zie
nei
loro
la
gnorante
viaggi.
Forte
alla
Vedi Asia
Rispetto
madre
Sobriet.
Cammino
Camomilla.
Pianta conosciutissima come rimedio popolare, per sua propriet in grado eminente di virt tonica.
Vedi Calma.
Campana. Vedi
Campanello.
(San)
Congregazione
Segnale.
Priapo
Benedetto
Campanula.
Pianta
specchio
fiori
cotmunissima
di
nelle
iepi,
chiamata
per
molli
anche
suoi
Venere,
V($it.
considerevole
violacei,
Carezze
verdi nel
fondo.
Vedi Adulazione
Campi
Elisi.
Vedi
Elisio.
Canace.
Figlia d'Eolo e di
Enarelc.
Fu amala da Neltu-
no,
183
Avendo segretamente
da
cui
ebbe
diversi
figli.
Macareo, diede alla luce un figlio, il quale esposto dalla balia in un certo sito, scopr col suo gridare la sua nascita all'avolo. Sdegnato Eolc di tale incesto lo fece mangiare dai cani, e mand un pugnale alla figlia, per uccidersi da se stessa. Macareo si ricover in Delfo, dove fecesi sacerdote
spesato sua
fratello
di
Apollo.
Destino.
Nome
di
Zodiaco.
Candelabro.
Nell'Apocalisse
in
si
Giovanni vide un personaggio venerabile, misterioso e terribile nell'aspetto. Era il medesimo Ges Cristo. Questa visione di S. Giovanni
a cui S.
mezzo
form
il
primo
modello
divino.
Vedi Devozione
Teologia
della
liturgia
Sacramento
del
culto
Serafini
Virt spirituale.
Candia.
Cipresso;
pressi
tagliati
perch
si
vuole
che
in
quest'isola
ci-
rinascono.
Candore.
Animali:
tali:
Colomba,
Ciglio.
allusione
evidente.
biuica.
Bellide.
bianco.
Mammola
VegeOleandro
Diversi:
Perla.
Cane. La carne
frivasi
in
dei cani
era
ritenuta
e
cos
sacrifizio
agli
Dei,
che
te
venivano
in
loro
apparecchiate.
erano tenuti
consacrati
venerazione per
essi
dimi-
do ucciso
il
184
bue Api e fattolo gettare nel pubblico cani furono i soli che andarono a cibarletamaio, Roma si manteneva un cane si del suo cadavere. nel tempio di ELsculapio, e se ne crocefiggeva uno ogni anno, in punizione di non aver avvertito coi latrati dell'arrivo dei Galli. Gli scavi di Pompei hanno
i
fatto
conoscere
un uso
si
singolare
degli
abitanti
in
di
vuol credere
comune
quei tem-
Presso alcune porte delle case vedesi dipinto un cane con le parole cave canem, ci che dimostra che chi non teneva un cane per guardiano, ne voleva avere almeno la figura. In certe feste, chiamate gautiche,
i
re di
Macedonia facevano
di
sfilare
soldati fra le
la
due
rassegna e
dalle loro
i
fosse
un paese
e pigliavano le sue carezze e i suoi latrati per segni della sua benevolenza o del suo sdegno. I Parsi o Guebri veneravano anch'essi i cani, e dicesi che anche adesso, quando un guebro in agonia, prendesi un C2uie e se ne avvicinano le fauci alla bocca del moribondo, affinch egli riceva la sua anima con conol'ultimo sospiro. Il cane lor serve anche a far scere se il defunto e fra gli eletti. Prima di seppel-
conduce un calire il cadavere, lo si pone a terra; si ne che non abbia conosciuto il morto; e col mezzo corpo che di un pezzo di pane, si attira pi vicirio al deil pi avvicina, ne se cane il Pi possibile. e funto felice. Se giunge fino a montargli addosso un deposto viene che pane di tozzo a strappargli il segno sicuro che il defunto in cielo; ma se li cane
si
allontana
del
felicit
morto.
dell.
i
la
Irati
185
un cane smarrito annunciano la morte. Bisogna che il cane della morte sia nero; e se abbaia mestamente a mezzanotte interpretato dalla persona che l'ode come morte inevitabile che egli anmmcia a qualcuno della famiglia. Vedi Adulatore
di
postaia
Animo A Arduinna Aitaccamenlo Carro do Custode da Domenico Cuz Diana Ebreo Emulazione man Fuga Golo Fame Guardia Memoria Menefronte Mercurio Ob Pro Odorato Rocco Teologo Uberto
Agosto
{San)
Amicizia
grato
Bernartirato
Caccia
Cacciatore
cani
Cattivo
augurio
delle
di
cose
sacre
Disprezzo
(San)
Esculapio
Litigioso
Fedelt
Gentili
sit
Gratitudine
Lari
bedienza
Pigro
Principe
feti
Raffaele
{San)
Rissa
{San)
Sfacciataggine
Soldato
Testa
d'
cane
{SanC)
Vizio e lascivia.
Cane con due teste. Vedi Gerione. Cane con tre teste. Vedi Cerbero.
Canestro.
condato
steri
Sulle medaglie antiche, un canestro coperto e cirdi edera e di penne di pavone indica i midei
Baccanali.
La
statua
di
Bacco
Il
vedesi
so-
canestro bacchi-
co
sia,
{cista)
rappresentato
festa
che
fjerci
lebravasi
una
di
detta
processione
del
canestro.
un
ta
il
canestro
giunchi,
raffigurando
i
quello
in
cui
fiori
da Plutone.
carro,
Una
folla
di
portando
ciascuna
un
186
pieno di cose che avevasi cura di ben nascondere sotto un velo di porpora; le quali consistevano in sesamo, focacce tonde, grani di sale, papaveri e pastiglie.
Vedi Bacco
Calato.
Canestro
mavera.
di fiori.
Vedi Europa
Canestro Cang-Y.
lo
di spigiie.
Vedi Cerere
il
Flora
del
Pri-
Estale.
Dio
di
cie-
morte.
il
Le
subalterni,
primo
Tdnquam,
a
cui tutti
il
Dio
del mare,
terzo,
Tel-
quam, presiede
alle
nascite
all'agricoltura.
Canna.
Pianta che cresce nell'acqua stagnante e lungo Fragilit urnaCalamit Vedi Acqua Loquacit Letteratura Indiscrezione
{San)
Privo di potenza
Sirin-
Canneto.
Il
gli
le
barbiere di Mida, nel fargli la barba, vedendoorecchie d'asino, moriva dalla voglia di rivela-
re la sua scoperta, ma temendo d'attirarsi addosso qualche malanno, fece una buca nella terra, e in quella disse ci che voleva divulgare; poi ricopertala, se fatti suoi. Poco dopo in quel luogo ne and per
i
quale, quando era agitato dal il che Mida aveva le orecchie ripetendo andava vento,
crebbe un canneto;
d'asino,
187
{Santa).
mitologia
la
spazia ivuoto
indetenn:nato,
riempito
quale
si
presentava
prima
della
creazione,
gli
di tenebre e di nubi.
Secondo
raffigura
alcuni,
in
mtichi sim-
boleggiavano
buta,
lementi,
il
orrida e tetra,
e l'altra
la
confusione degli e-
faccia,
rappresenta
e
il
che
iale
Egiziani
si
astenessero
dal
ma
perti
il
tenebre;
a ci perch
porco, avendo
sopraccigli,
gli
occhi co-
superiormente dai
pieno
di luce,
cielo
tiene
volti
a terra,
madre
della
notte,
soltanto
to del
che il fegaporco scemasse al decrescere della luna, e che avesse una certa conformit e relazione con essa. Alla luna erano dedicate le cose fosche, scure, tene-
dell'oscurit.
Credevasi
brose.
Capanna. Vedi
Francesco
Saverio
Avversit
{San)
Et
capolini
dell'argento
{San).
osti-
Girolamo
Caparbiet.
Bardana. Pianta natamente agli abiti.
Capelli.
i
cui
attaccano
Varie
furono
i
le
superstizioni
e
ai
le
pratiche
simera,
boliche presso
Gentili
riguardo
capelli.
Vi
188
p,
ai al
o tosare
capelli
in
forma speciale;
e
guerrieri
il
dedicare
loro
i
numi
d
le
trecce dei
bambini,
I
del
matrimonio.
tagliavano
dopo la vittoria, per consacrarli agli Dei; marinai dopo essere scampati da una procella, apcapelli ad alberi sacri; seppellivansi nelpendevano le tombe degli amici, come fece Achille al funerale
capelli
i
di
Patroclo; oltre
vari
al
raderli e strapparli,
lasciarli
altri,
come
e
si
usa
fra
rati,
popoli,
si
oppure
sporchi
trascu-
muni
secondo che sono coda cui vengono colL?ti, e il loro dolore mediocre o violento. Presso cedemoni i soldati dovevano radersi i capelli davanti, e ci per evitare che nel combattere il nemico potescapelli, mentre lasciavase facilmente pigHarli per
come
fa d'alcuni
e straordinarie le sciagure
no lunghi quelH
tato
di
di
il
dietro,
affinch,
se
avessero tenfer-
fuggire,
i
per
capelli,
prigionieri;
gior
rio.
ostinazione,
e con
sacri,
le
la
faccia
rivolta
i
all'avversa-
Gli
scrittori
specialmente
loro
allusioni
In
quel d
Signore pasil
rasoio
su
coloro
fiu-
rader al re degli Assiri il capo e i peli dei me, del popiedi e r intera barba; intendeva la distruzione parole Le divino. castigo per re suoi dei polo assiro e in di Osea, ed anche i canuti capelli si sono diffusi
e Efraim, ed esso lo ignor indicavano la decadenza dell'AL'espressione d'Israello. regno del rovina la pocalisse, ed avevano (le locuste) i loro capelli sialla mil ai capelli delle donne, riferivasi storicamente pustrana acconciatura del capo dei Saraceni, come
Nei
teir.-
pi
essi
189
capelli
sotto
certi
sigilli,
moderni
stavano
furono trovati
invece
Mollezza
della
firma.
Vedi
Capigliatura
Penilenza.
Capelli
Salvatore.
bianchi.
Vedi
Maest
sapienza
del
Capelli rossi.
Vedi Luglio.
Morte.
Capelvenere.
Pianta sempre verde d'aspetto
so.
delicato
dei
grazio-
nell'interno
pozzi
cam-
pestri,
Vedi Plutone
Segreto.
Bellezza del-
{Santa).
Capitello.
Gorgoni
Perfidia.
FuPrinci-
Fine.
Divinit
pio
Salvezza
Testa.
mamtello
gli
con cappuccio
Italiani
di
dietro
del
quale
colo
si
cc^rivano
imitando
della
dati
alle
XV,
Uomo
anzi dall'uso
re:
spada
cappa, cio
di-
mi-
lizia.
Vedi Imperatore.
Vedi Luigi
(San).
Cappella.
Cappello.
L'origine del cappello, tanto
to
come
copertura, antichissima.
bianchi,
tichi
erano d'ordinario
vagit servile
degli
eventi.
Vedi Estate
Nobilt
come
Ippocrate
Povert
pu vedere Mal-
Prosperit
capo
Vescovo.
in
cambio
cappello, e che oggid ancora parte della tonaca di molti ordini religiosi. Vedi Inverno.
Capra. Femmina
del
becco;
in
animale
Egitto,
che era
in
grande
di
venerazione a
Menda
vietato
gran diviucciderne, perch nit di Menda, avesse preso la figura di una capra,
credevasi
che
e perci gli
si
dava
la
il
viso
di
quest'animale.
Mentre
capra e s'immolava la pecora, nelcol onoravasi la Tebaide si venerava la seconda e si sacrificava la prima. Presso i Greci, la capra era consacrata a Giove, in memoria della ninfa Amaltea; i Lacede-
moni immolavano
capre a Giunone, e capre inimolavansi nei sacrifizi che si facevano ad Apollo DelGiufico. I Romani, nelle medaglie, rappresentavan9 none Sospita con una pelle di capra indosso. Ujia
le
volta
si
credeva che
i
la
per cercare
dote,
ticola
tesori
sotterrati.
dopo celebrata
la
quel
per comunicare una capra, per sacrificarla in luogo stesso, dove credevasi esistere un tesoro
nascosto.
Vedi Aprile
Ardore
Febbre
Libidine
191
Sacrifizio
Meretrice
Sbigottimento
per
le
viti
Vagabondaggio.
divino
Primavera.
Antirrino maggiore. Testa di donna, meglio an Cora se ornata di antirrino mtiggiore, che nel linguaggio dei fiori simbolo di capriccio.
Capricorno.
ti
Uno
Felicit
suprema
Vedi Anime
dei mor-
Fortuna prospera
Zo-
diaco.
Caprifico.
Fico
selvatico.
Lascivia frenata
Vedi Caprotina
Temperanza.
Giunone
gli
chiamavano
chiama
cal-
cabotte,
Giunone a Roma,
seguente.
modo
Quando
Stato romano
il
Galli,
pop>olo
Postumi Livio, si avanz da Fidene fino alle porte di Roma, chiedendo donne romauie in matrimonio e minacciando distruggere Roma se non si dava ascolto alla sua richiesta. Mentre il senato romano stava deliberando sul da farsi, una schiava di nome Tutela o Filote si offerse pronta a recarsi con le sue compagne, travestite da donne libere, nel campo del nemico. Lo stratagemma riusc, e quando
sotto
inebriati
lyz
si
di vino,
Latini
campo, le schiave ne diedero segno con un cafuori delle mura, prifico ai Romani, i qauli usciti sconfissero il nemico. Il senato ricompens la magnaloro
pubbhco
tesoro.
libe-
Roma
fu in tal
modo
Nonce Caprotna, e una annua con festa in onore di Giunone Caprotina fu celebrata licos donne dalle Lazio il tutto in molto tripudio
rata,
ebbe nome
di
bere
come
schiave.
La
il
l'antico
caprifico,
Caraffa.
Vaso
lo
di vetro, corpacciuto
allungato.
Vedi Purezza.
Carattere variabile.
Egiziani raffiguravano una perquale non sapesse mantenersi nel modo di vivere propostosi, mostrandosi talvolta capace di domare l'animo e il corpo, tal altra diventando
Iena,
con cui
gli
sona
instabile,
la
triste
debole,
si
lasciasse
vincere
da ogni minima
Perch credevasi che la iena cambiasse di sesso a ogni dato intervallo di anni, cio da maschio diventasse femmina, per ritornare maschio, alternavoglia.
tivwnente.
Carbonchio.
Rubino
di
Carit
di
colore
simile
al
Chiarezza di mente
Giustizia
Troni.
A gala
(Sani')
Isaia.
193
Battista
Carcere.
tro
{San)
Vedi
Giovanni
(San)
Pie-
Prigione.
Carciofo.
Pianta spinosa conosciutissima Vedi Austerit
Fragilit
umana.
Cardamina.
Pianta vivace, la cui specie pi comune la cardamina pratense, chiamata volgarmente crescione dei
prati.
I
suoi
fiori
bianchi,
rosati,
sbocciano
all'iri-
zio della
Cardea.
Giano, innamorato di una ninfa chiamata Crane, sedotta, la ricompens accordandole la protezione dei cardini delle porte, con la facolt di aprirle e chiuderle a suo piacimento. Le diede inoltre una bacchetta di biancospino, detta verga gianale, la quale aveva la virt di scacciare le streghe, che venivano di notte a succhiare il sangue ai bambini. Questa Ninfa fu F>oi chiamata Dea Carna o Cardea, il cui potere, oltre ai cardini, si estendeva sulle parti nobili del corpo umano. Il primo Bruto, fondatore della Repubblica romana, le innalz un tempio sul monte Celio in riconocenza dell'avergli la Dea dato forza e mezzo di fingere e chiudere in
dop averla
cuore,
sotto
il
l'apparenza
re
d'imbecillit,
il
disegno
si
di
scacciare
ce-
no
al
dell'antico
questa
la
conserva-
zione dei
figli,
raccomandavano
alla
Dea;
si
battevano tre volte le porte della casa con rami di biancospino; e il padre di famiglia purificava con ac13
G. Ronchetti.
qua
le
194
vicinanze della sua dimora e immolava a beI congiunti nefizio dei figli una scrofa di due anni. di frue gli amici si regalavano lardo, fave e farina
mento.
Cardinale.
EHgnitario
della
di
questa
parola,
ma
cardil'opinione pi probabile ch'essa derivi da i essendo porta, una gira cui su ne, sostegno e perno ecclesiastico. cardinali come i cardini del governo nel cardinalizio, conceduto ai cardinali
Berretto
In1404. Cappello rosso. Nell'anno 1245 il papa rosso, nocenzo IV prescrisse ai cardinali il cappello ma non fu collocato sugh stenuni se non dopo il Por1300. Croce arcipiscopale. Mazza d'argento.
pora.
Cardo. Vedi
Carestia.
Carciofo.
allusione Locuste (vedi Fame). Vacche magre, sogno di Faraone, spiegato da Giuseppe.
al
Carezze. Campanula
Carezze amatorie.
e femmina, in atto di baaarsi; sensi congiungono fra loro non uccelli questi perch za essersi prima baciati e accarezzati.
Piccioni, maschio
Cariatide.
i
idos,
fanciulla
della
citt
di
chiamata in greco Karuai. Figura di donna, coqualche volta d'uomo, impiegata in luogo di l'origine attribuiscono ne lonna o di pilastro. Alcuni
alle giovani
195
lacedemoni che si recavano ogni anno a Caria F>er danzare in coro dinanzi la statua di Diana Cariatide. Secondo Vitruvio, tal nome deriva da
una
vittoria
riportata dagli
Elleni contro
gli
abitanti
Persi. Tutti gli uomini furono uccisi, e le donne di maggior considerazione, dopo di aver seguito il carro dei vincitori, furono fatte schiave e costrette a con-
servare
loro
abiti
sfarzosi.
gli
Una
tale
vendetta
scultori
le
fu
architetti
gli
ne
perpetuare
la
memoria, impiegando
loro
figure
i
scolpite di
donne
coi
nome
di
cariatidi.
Tuttavia, siccome
nomi
greci
di atlante e di
telamone sono derivati da due verbi greci che significano portare e sostenere, e sono perci pi evidenti, essi dovTebbero essere adottati di
preferenza.
Vedi
Vittoria.
Caridd.
Figlia di
mare,
dove essa divent un vortice che inghiottiva qualunque nave, fk> la rigettava spinta da onde furiose che
l'innalzava
al
cielo.
Vedi
Scilla.
Carit.
per la quale amiauno Dio sopra prossimo nostro come noi stessi. Nell'uso ordinario non si attribuisce sempre alla parola carit il senso evangelico, e il pi sovente se ne fa
Virt
teologale
il
tutte le cose e
un sinonimo
mosina.
di
umanit, di
commiserazione, di
ele-
Gli
artisti
rappresentarono ordinariamente la
madre
circon-
data
cio
196
la
dai
suoi
figli.
Paolo Veronese
rappresent
sotto l'aspetto di
una
un giovinetto e ricoverando sotto il suo manto rodue fanciulle in piedi. Animali: Colomba, che fu proposta da un apostolo come esempio di carit, Diversi: Borsa virti d'un santo e religioso amore.
sa
aperta. Bossolo.
Carbonchio, pietra dedicata alla carit. Cuore infiammato, che tiene in mano. Pani, che quale virt teologale, la dispensa. Rosso, perch,
carit
deve essere accesa d'amore ardente. Scodella, con cui dispensa il cibo ai poveri.
Carit romana.
Sotto questo nome si indica un quadro raffigurante una giovane donna di Roma che allatta in carcere il proprio padre condannato a morire di fame; simbolo
di misericordia
e di umanit.
Cariti.
alle
Grazile.
Appestati. Crocefisso. Arcivescovo di Milano. Durante la peste di Milano, si vide il santo pastore girare per le contrade con im crocefisso nelle mani, a piedi nudi e una corda al collo. Lbro, perch scrisse varie opere.
battelliere
l dei
che trasportava
le
ombre
de:
vano
per
regioni
infernaH.
tragitto
mettevasi un obolo in
sepi>ellirsl.
I
bocca
che stava
di vecchio orrido,
le
cavate e squallido,
mili
197
la barba rabbuffata, gli occhi sia due fiamme, con un panno intomo raccolto da un nodo senz'arte, che in parte gli copre le membra, e un palo lungo con cui dirige la barca.
Carro.
A
carri
tutte
le
divinit
tirati
del paganesimo
si
attribuivano
ga
variamente
Elia
su cui sono
Impero
p>ortati.
Vedi Bi-
Trionfo di Cristo.
Carro tirato da aquile. Vedi dove. Carro tirato da asini. Vedi Sileno.
Carro tirato da balene. Vedi Oceano. Carro tirato da becchi. Vedi Pan.
Saturro.
Carro tirato da cani. Vedi Vulcano. Carro tirato da capre. Vedi Thor.
Carro tirato da
Morte
Notte
cavalli.
Vedi Luna
Plutone
Marte
Sole.
Carro tirato da cavalli marini. Vedi Nettuno. Carro tirato da cervi. Vedi Artemide Arcadica
Diana.
Carro tirato da Carro tirato da Carro tirato da Carro tirato da Carro tirato da
latea
colombe. Vedi
delfni.
Teti.
Venere.
Nettuno
Vedi
Anfitrite
Ca-
Carro tirato da draghi. Vedi Medea. Carro tirato da elefanti. Vedi Tempo. Carro tirato da galli. Vedi Notte.
Capro tirato da
198
gatti.
Vedi Freya.
Carro tirato da leoni. Vedi Cihele. Cappo tipato da liooopni. Vedi Castit.
Cappo tipato da lupi. Vedi Marte. CaPPO tirato da montoni. Vedi Giano
curio.
MerVenere.
Cappo tipato da opse. Vedi Cielo. Cappo tipato da pantepe. Vedi Bacco.
Cappo tipato da passepi. Vedi Notte Cappo tipato da pavoni. Vedi Giunone. Cappo tipato da seppenti. Vedi Cerere. Cappo tipato da tigpe. Vedi Bacco.
Capta. Vedi Soggezione.
Captagine.
famosa nei tempi antichi per essere stata diE' celebre il detto: Delenda Carthago (Cartagine ha da essere distrutta). Aveva per emblema una
Citt
strutta.
testa di cavallo.
Discordia.
stella
27
costellazioni della
luna),
figlio
vadi;
fu
nutrito
allevato
da 6
criticas
Scanda. Egli fu il duce deil'esercito degli Dei contro gli Asuri; cui vinse, e tagH in due l'idea del male (il gigante Sura-Parpma o Torache); da una met nacque il pavone, che gli
e denominato
da
esse
servi
da
cavallo,
dall'altra
nelle
un
gallo.
Cartigua
grandemente venerato
il
Indie,
specialmente sotto
(vale
nome
di
Scanda, di Subraman})a-Mahasena
199
sei
fac-
Cumara
nei
(il
giovinetto), e gli
offrono assai
in
sacrifizi
suoi
propri tempi,
quelli
e
di
Siva.
Egli
vien
raippresentato
con
sei
teste
dodici
braccia,
mogli:
di
esse.
Ha
due
Casacca
Vedi Benito
{San).
Cascata. Vedi
Cateratta.
{Sant')
Pigrizia
lascvia.
Cassandra.
Figlia di
ta
Priamo re di Exuba, perdutzuiente amada Apollo, che le promise qualunque cosa purch
accondiscendere alla
di conoscere
il
volesse
sua passione.
Ella deil
mand
intento,
futuro, e
quando ottenne
suo
non volle mmtenere la parola data, di che Apollo si vendic facendo che nessuna fede si piestasse alle di lei predizioni, per vere che fossero. Alricevesse il dono delle profezie tri dicono che essa col fratello Eleno, col quale stata, da fanciulla, messa una notte nel tempio d'Apollo, ove furono entrzunbi trovati con serpenti attorcigliati ai corpi che loro leccavano le orecchie, ci che diede loro la facolt
di
conoscere
Troicuii,
l'avvenire.
Fu
considerata
come
pazza dai
te.
le
Quando Troia
ce violenza.
di
Troia,
Agamennone, innamoratosi di lei, la prese in moglie e la men seco in Grecia. Parecchie volte essa gli
predisse
le
tomo;
insieme
ma
a
egli
gli toccherebbero al suo rinon vi bad, e fu ucciso a tradimento Ca^auidra da Egisto, che durante l'as-
sventure che
_
senza di
200
favori di sua
moglie Clitennestra.
Medicina.
Ippocastano.
Focide,
considerata
come
una
glia
favoriti delle
Muse bevevano
l'estro
e l'ingegno.
Narra
d'Acheloo, Parnaso, avendo inspirato un violento cunore ad Apollo, fosse da lui cangiata in quella fontana mspiratrice.
o di
Da
essa le
Muse
presero
il
nome
di Castalie.
Castello.
Vedi
Nobilt.
Grecia e in Roma, nelle maggiori solenfacevansi processioni di giovinetti dell'uno e delperl'altro sesso, i quali cantavano inni agli Dei,
Nella
suasissimi
merito
agli
La
fu
personifiliocorni.
cata
in
Animali:
cetti
da due
nei
suoi
pregli
coniugali,
i
quali abbiano appena abbandonato gli amuomini plessi delle donne; ma assalgono con maggior impeto le donne che vi si prestarono. Piccione selvatico,
quale, contrariamente ai piccioni domestici, si accoppia assai di rado. lioltre volevasi che cibandosi spesso della sua carne, si perdesse il vigore virile, Vegetali: Agnocasto. Cicuta. Credevasi che bagnanil
do
voglie
201
i
testicoli, si
calmassero
le
Ruta. Secondo gli antichi, questa pianta, mangiata o presa per infusione, impedisce il generare. 0\'idio disse: 5e di ruta ti pasci
amorose.
Ciglio.
e gli
occhi movi
si
Salice.
Un
tempo
Diversi: Amatista.
ai
indumento imposto
sacerdoti
nel
come
segno di castit; poich i sacerdoti accostandosi all'altare devono principalmente curare di dare esempio di una castit inunacolata. Ombelico. Gli interprete
della Bibbia vogliono che l'ombelico tagliato sia nella
donna segno
di
castit,
nel
senso
della
circonci-
come simbolo
dell'estirpazione
Ve-
Freno
alla lussuria.
tiene
un becco per
le
Castore
Polluce.
Gemelli celebrati nella favola per la loro nascita e per la loro amicizia. Giove avendo, sotto forma di cigno, posseduta Leda, moglie di Tindaro, ella partor due uova ciascuno dei quali conteneva due gemelli. Dall'uno, che aveva Giove per autore, nacquero Polluce ed Elena, che furono entrambi immortali; dall'altro Castore e CHtennestra, che, generati da Tindaro, furono mortali. I due fratelli
e con gli altri giovaGrecia andarono nelle Colchide alla sp>edizione detta degli Argonauti, e in molte occasioni si distinsero per coraggio; ma Castore essendo stato ucni
ciso,
202
mortalit,
gliono,
Polluce ottenne di dividere con lui la sua imcos che ogni sei mesi, o, come altri voogni giorno dovevano
alternativamente vivere
e morire.
Per
Giove
li
tra-
Ge-
dell'amor fraterno.
vive
in
colonie.
Vedi
Industria.
Castrone.
Puledro castrato. Vedi Desiderio di dorrinazione.
(San).
Catena.
rore
(San)
tro
(San)
Libert
Schiavit
Matrimonio
Tirannia.
Pie-
Cateratta.
Cascata d'acqua. Vedi
Veemenza.
Mas&imino,
iper
martorizzar-
la
fece
attaccare
di
a una macchina
composta
essendosi
di
le
ruote,
guernita
punte acutissime,
ma
si
volle far
muo-
ruote,
il
Bambino
le
mise
al
dito.
Angeli,
quali la portarono nella tomba. Colomba, che le apparve per incoraggiarla. Corona, perch disprezz le grandezze mondane. Fulmine, che spezz la mac-
china del
suo
supplizio.
Libro.
Mammelle
scoperte.
Ruota. Spada, con cui fu decapitata. Staffile, perch fu flagellata. Tomba, dove fu portala dagli angeli.
203
petto
p>onendovi
dentro
il
proprio
i
Ces
Cristo.
suoi
lunghi digiuni.
Cattedra.
Luogo
so.
elevato a
ai
modo
di
sedia,
donde
colui
che
insegna parla
suoi
discepoli
raccolti intorno
a es-
Vedi Dottrina.
Cattiveria.
Negro
Cattivi Cattivi
vestito
di
rosso.
Zizzania.
cattivi.
cattivi.
come
quello
di
sinistro
augurio,
pi pericoloso
ritenevasi
di
Cattivo debitore.
Lunaria
del papa.
maggiore,
chiamata
volgarmente
moneta
Ociroe
Sconciamento
204
Cavallo. Nella mitologia il cavallo era consacrato a Marte, come l'animale pi utile nella battaglia. L'incontro di un cavallo era presagio di guerra; e Persiani, gli Ateniesi e i Masageti immolavano cavalli al
i
Sole.
Anche
Gli
al
mare
crifizio.
Svevi,
antichi
popoli
della
Germcinia,
ne mantenevano a spese comuni nei boschi sacri, e da essi ricavavano presagi. Gli Sciti adoravano Marte,
renza
Anima A da Dominazione Giacomo Maggiore Guerra Impero Marco Marte Mauri Martino Nettuno Timidezza Vagabon do
di
Ve-
Arcieri
rione
cavalli
Costanza
sugli
Desiderio di supremazia
Eligio
altri
(Sanf)
Ferocit frenata
{San)
Giorgio
{San)
Inge-
Italia
Lussuria
Malizia
{San)
feroci
Orgoglio
Sconvenienza
Teodosiani
Velocita
Mauritania RiveSogVittore
{San).
gezione
ozioso
Vendetta
Cavallo alato. Vedi Pegaso. Cavallo con otto gambe. Vedi Odino. Cavallo di legno. Vedi Cavallo marino.
Follia.
Vedi Ippocampo.
interrotta
Profitto.
Cece.
Specie
di
legume conosciutlssimo.
Munificenza
Vedi Cicerone
Salvezza.
Cecilia
205
(Santa).
Martire.
Angelo. Alla
da un angelo,
rispose
rivel
che essa
la
si
che la
giovane
si
toccasse.
sposa
un angelo che custodiva la sua sposa. Arpa, perch la santa patrona della musica. Calvide
infatti
in
cui fu messa.
Collo intacca-
Corona di rose e di gigli bianchi, datale dall'angelo. Organo, che comunemente le si mette in mano. Spada, che serv a decapitarla.
carnefice.
Cecit.
il
Nel senso figurativo. Talpa. Conosciutissimo detto: Pi cieco di una talpa; alludendo all'avdimora nella tenebra sotterranea.
Cecit paterna.
Cardamina.
nei
f>aesi
meridionali
Vedi Misericordia
si
trova
Piet.
sempre
Feunoso per
sacri
rati
scrittori,
specialmente
profeti
loro
discorsi.
Immortalit
Vedi Accademia
negli
inspi-
Eternit
Potente.
Cefalo. Vedi Digiuno.
206 -
Cece.
Figlio d'Esper e sposo di Alcione.
Fu
tale
il
suo
per
sapere
Altri
come
risuscitarla,
ma
glie,
anneg per
strada.
il mare per andare a trovare u moda cui Aurora l'aveva diviso. Gli Dei informarono Alcione in sogno della sorte del marito; e quando l'indomani trov il suo corpo sulla spiaggia, si gett nel mare. Gli Dei ricompensarono la loro fedelt, cangiandoli tutti e due in alcioni, e vollero che il mare fosse tranquillo quando questi uccelli
fanno
il
loro nido.
Celata.
Specie di elmo, senza cimiero ne cresta. Vedi Fanfarone
Minerva
Nella
stelle.
Roma.
vengono
gui-
Celebrit.
Stella.
paragonati alle
illustri
/ dotti a
sa di stelle splendono.
Celerit moderata.
Delfino avvolto a un ancora.
Emblema che
si
tro-
va in alcune monete di Tito Vespasiano; e significava che conviene affrettarsi con lenta prestezza, il che dissero i Latini con una sola parola, malurandum.
Celibato.
Croce.
notare
di
Nel XIIP,
lungo
XIV
XV"
secolo,
per dela
un
celibato,
dicevasi
portare
croce
San Nicola.
207
volevasi che
suoi
piccoli.
dare la
vista
Prmavera.
Celti.
Nome
come
di
un'antica
Spada,
insegna emblematica.
Celtide.
Albero il cui legno assai ricercato per la sua pieghevolezza e che serve a fabbricare strumenti muConceria. sicali. Vedi Accordo
Cembalo.
Strumento da
legno
di
sottile
il
suonare
fatto
con
un
cerchio
di
cui
disco di cartap)ecora
e fornito
di
sonagli,
tamburello.
Ciuhtlo.
Vedi Baccanti
Cibele
nome Danza
il
Penitenza.
abbondanza
croce
nei
campi
S.
chia-
mata volgarmente
fioraliso
battisegola,
di
fior
d' aliso.
d'Assise
(San)
Vedi
Felicit
Stefano,
Francesco
Timidezza.
Centauro.
I
figli
centauri
di
erano
esseri
favolosi
della
Tessaglia;
Issione e di
Giove a somiglianza di Giunone. Mostri mezzo uomini e mezzo cavalH sempre armati di clava, e maneggiavano l'arco con molta destrezza. I Lapiti loro vicini li invitarono un giorno alle nozze di Piritoo. Nacque una rissa, e a cui segu una battaglia.
;
dopo
la
208
avanzi dei centauri si dispersero; da Ercole. I mitologi handiverse maniere l'origme e in no tentato di spiegare come la natura dei centauri; alcuni li considerano una trib prima domatrice di cavalli in Grecia. Da il principio la gente si immagin che il cavaliere e
quale
gli
ma
mo
la
lotta
apparire degli Spagnoli dei Lapiti e dei Centauri, dicesi essere simin
bolo della lotta fra la civilt greca e i superstiti della primitiva barbaria pelasgica. Gli antichi credettero seriamente all'esiistenza dei centauri. Al dire di Plutarco ne aveva veduto uno, e Plinio afferma che une venne portato dall'Egitto a Roma sotto Claudio, e
ch'egli
lo
vide conservato
d'Assisi
nel
miele.
' Francesco
locit
(San)
della vita
umana.
Centenario.
Avvoltoio, simbolo dell'anno presso gli Egiziani; perci un avvoltoio vecchio, o morto, fu preso come segno di cento anni, e altrettanti ne predicono gli avindovini a ogni avvoltoio veduto. Cos, i dodici
voltoi
visti
Giganti con cento mani e cinquanta teste, Cigc. Cielo e della Terra. Vedi Briareo
figli
del
oeppi.
gionieri.
ai
pri-
Cerbero. Cane di
avva
tre
Plutone,
figlio
di
Tifone e
di
Echidna;
teste,
coda
sulla
209
capo e il collo il Slava nell'entrata dell'Inferno come vigile guardiano, pronto a divorare chiunque si presentasse. I morti stessi dovevamo placarlo presentandogli una focaccia di miele, che si aveva cura
schiena,
di
o secondo Seneca,
cinto
serpenti.
loro tomba con l'obolo destinato Cerbero era sopra tutto terribile per tentavano di forzare le gli eroi che ancora viventi porte dell'Inferno. Il nome di Cerbero deriva da una parola greca, che significa divoratore di carne. Pcci alcuni vollero che fosse simbolo della terra, la corpi morti. Vedi Ercole. quale consuma
di
mettere
nella
a Caronte.
Ma
scaltri
maliziosi
che solevano
passanti
Narra
la
fa-
furono due
fratelli
malvagi e
ne.
Essi
chiamati l'uno PassaJo e l'altro Alcmofuron pi volte ripresi dalla madre, e pre-
cambiare la loro pessima condotta; ma vedennon poter distoglierli dalle loro opere malvage, raccomand loro che si guardassero almeno di non capitare fra i piedi di Melampigo. Or avvenne che avendo essi sorpieso Ercole mentre dormiva sotto un albero, combinarono di fargli qualche scherzo stravagante; ma sul punto di effettuare il loro disegno Ercole si dest, e alzatosi li prese, e legatili insiegati a
do
di
14
Q. Ronchetti.
me
per
i
210
due
lepri,
piedi,
alla
come
se fossero state se
li
e at-
pose dietro le spalle, poi pendevano m quel mentre se ne and. I Cercopi, nere e modo, videro che Erede avave le natiche sommessamente discutere pelose, per cui si misero a loro detto la fra loro di quanto tante volte aveva madre, e conclusero di essere in mano a Melampigo. sciolinteso ci, ne ebbe tanto piacere, che h
taccatili
clava,
Ercole,
se,
lasciandoli
andare;
ma
li
trasform
in
scimmie.
Cenere.
Una
colto, glia di
dell' agricoltura
del racdelle grandi divinit di Roma, Dea e della civilizzazione. Era fi-
Saturno e di Opi; nata nelle vicinanze di Enla fertina in Sicilia, con che si volle significare figlia sua rapita Plutone Avendo paese. lit di quel spoglie la Proserpina, Cerere percorse sotto umane dell'Etna, e, terra; accese due fiaccole alla fiamma serpenti, visit tutti i salita sul carro tirato da due scoperto la dimopaesi senza trovarla. Dopo aver
ra
della
figlia,
grazie
all'aiuto
di
Elio
(Sole)
daldi
l'occhio penetrante,
fece
dono a Trittolemo,
figlio
Celeo,
figlia,
il
quale la
no,
spighe di gradel suo carro e delle sue preziose per lui tutti gli affinch le spandesse per terra, e
uomini
godessero
della
beneficenza
ricorse
degli
Dei.
Per
Giove, il quale riavere la figlia. Proserpina noa promise di fargliela restituire, purch regno di Plunel alimento avesse ancora preso alcun
Cerere
tone.
Ma
(vedi
tro
Ascalafo),
questa avendo gi gustata una melagrana Cerere non pot pi ottenere alall'anno.
che di averla sulla terra per sei mesi m Questa Dea era rappresentata con una falciola e di una mano e nell'altra un mazzetto di spighe
papaveri
spighe,
211
col
(simbolo di
e
la
fertilit),
capo coronalo di
pure di papaveri e di spighe. Talvolta le si poneva accanto un canestro di spighe. In una moneta della citt di Metaponto, ul rovescio \\ sono impresse delle spighe di frumenveste
cosparsa
to,
si
sulle
cui
foglie
figura
un
tirato
sorcio.
sul
dritto veste,
indietro
sulla
spighe e
capelli,
le
foglie
un diadema coperto
sciolti
in
parte
dai
graziosamente
sparsi
iulla
fronte.
fiaccola,
ia serpenti.
irhissimo
Nei cammei Cerere rappresentata con l'aratro e la scrofa, su un carro tirato Sotto il carro si trova l'emblema antiCavalla. Cerere per sfuggire alle voglie mut in cavalla. Scrofa pregna, che le
della Sicilia.
di
i
Animali: Nettuno
si
sacrificava,
fertilit
si
deila ter-
ra.
Serpente.
in
perch
le
biade non
innalzano per
tropfx)
alto,
ma
i
pare
che vadano
serf>endo
erra
oppure perch
are la terra.
ili* ateniese
Vegetali:
in
Fico,
Tcevirta.
Fkalo
nel
ricompensa dell'ospitalit da
estivo in cui
Diversi:
aggi solari,
tempo
contadini mie-
:ono le
biade mature.
Cerere Negra.
Nell'Arcadia,
ere, questa fu
presso
un antro consacrato
della
rapita
figlia,
a
sia
Ceper
vestita di
lero;
sia
per
dolore
o sdegno che ebbe della violenza fattale da Neto in forma di cavallo. Ritiratasi Cerere nell'ano, non volendo quasi pi vedere la luce del cielo, a terra cess di produrre suoi frutti, perci ne sei
gu
oltre
212
pestilenza,
alla
carestia,
una grande
che
potevano pero mosse a piet tutti gli Dei, i quali non dove si sapendo non provvedere alla miseria umana, quei cacciando Pane, Dio il trovasse Cerere. essa se ne stava tutdintorni, capit nel luogo dove di averla trovata, il ta mesta; e tosto avvis Giove
Ma
a pregarla quale immediatamente mand le Parche affatto placata usci hnalin modo che rasserenata e a prodall'antro, e allora la terra cominci
mente
durre
soHti
pestilenza.
In legno seduta sosacrato a Cerere, con una statua di di donna, ma con la testa e
pra un sasso,
il
in
figura
collo di
cavallo,
intomo a cui
si
avvolgevano dei
lunga fino a terra, e serpenti. La copriva una veste e una colomba nelin una mano aveva un delfino
l'altra.
Cero. Lunga e
grossa
primitivi cristiani
di
illumi-
catacombe. Venare le celebrazioni dei loro riti nelle Bia{Santa) Beatrice di Ardore della fede
Fede
Ceso
Trinit.
Diana
trov-a e mansueto per natura, non d prova d quale altra difesa che nella fuga, nella
evitando
le
insidie
che
gli
sono
tese,
Atteom
Carro
tirato
213
di cervo
stachio
(San)
mento della
adulatori
da
cervi
Iniquit
Fuga domata
Giuliano
VOspitaliero
Longevit
Eu
Penti-
lascivia
Preghiera
Vergogna della
dignit perduta.
Cesare.
Coltello. Allusione a! cos detto taglio cesareo, che
all'addome e all'uesso non pu uscire per le vie naturali; e dicesi che tede operazicme sia stata denominata da Giulio Cesare, che in questo modo sarebbe stato estratto dall'utero materno.
consiste in
tero
un'apertura che
il
si
fa
per
estrarre
feto
allorch
Cesta.
Vedi Laborioso.
di
Cesto
Venere.
le
grazie,
desideri e
l'a-
Giunone se lo fece prestare da Venere per farsi amare da Giove; ma glielo tolse in presiza di Paride, per essere giudicato degno del fatai po-
mo
il
nome
fiori
di cesto
anche
di
al
cinto
trapunto
di
ornato
gioie,
che dalla six)sa veniva dato allo sposo, donde ne venne che illegittime nozze si chiamtiavano incesto e
;
anche oggid
persone
nei
dicesi
incesto
la
relazione
carnale
fra
e
primi
gradi
discendente.
Vedi Cinto
di
parentela
accendente
Venere.
Chenopodio.
Dal greco
Ifhn,
nos,
Vedi
Insulto.
Chero.
Da
p.
214
Dea Occadi
Dio presso
Era rappresentato
sotto l'aspetto
un
si
bel giovane nella pi florida et, coi capelli sparafferal vento, e le mani e le braccia in atto di
rare.
Cherubini.
Simboli immediati della
Divinit,
esseri
intelli-
mongenti potentissimi, col cui aiuto si succedono nel do gli avvenimenti d'ordine naturale e morale. SeGenesi, all'ingresso del paradiso terrestre fu
condo
la
posto
spada per custodire il sentiero conducente all'albero della vita, dopo che fu discacciato da quel soggiordi no di dehzie la prima coppia umana, colpevole disubbidienza. I Cherubini si vedono rappresentali con faccia di fanciullo con intomo otto aU, due sopra,
tando
sotto il mento, e due per orecchia, dencsopraddette parti la stabilit e cognizione de delle cose, che non si conservano in altro luogo figure corpo. Talvolta si vedono con sei ali. se la oppu intera, senza che il corpo sia appariscente;
due
le
re
le
sti
fanciulli
Il
interi
cor
arti'
genio degh
prese per tante licenze, da rappresentare si Cherubini in quella guisa che pi gli aggrada e 1( Cherubini pi volte contro la verit. Gli emblemi dei
sono:
in
generale.
illustrata
istruiti
215
abbiano
gli
la
patria,
gli
uomini,
Chiarezza
di
mente.
risplende nelle
della
Carbonchio, perch
tenebre.
Ecate Ferdinando Germano Ciano Grammatica Mitra Papa Papato Portunno Potenza Chiesa. Ada Ges
Chiave. Vedi Autorit
Cibele
delt
Chiesa
Chiesa
'
Dignit
Discrezione
Fe-
Fedelt segreta
{Santa)
(San)
Genovejfa
(San)
Ospite
Parto
Pietro
{San)
Plutone
Segreto
Sicurezza
Terra
Uberto
{Sant').
Cristo.
nimali:
Dante
fa tirare
il
da quattro animali
ne,
fantastici,
perch
la loro
tura
sorio.
umana
e divina di
rito
Diversi:
si
Nel
si
cattolico,
tre
quando
CMisacra
Asperuna
chiesa
te
fanno
aspersioni
nell'interno
e altrettan-
intorno
all'edifizio
Pila.
Serpente
di
bronzo sul
p)er
simbolico.
in
Questi
i
simboli
si
servono
anche
l'edifizio
il
cui
fedeli
loro
culto.
Chiesa.
Tempio.
{Sant')
tilde
{Scmta)
Bernardo
Vedi
Adelaide
{San)
{SanC)
Agostino
Biagio {San)
Costantino {San)
Clo-
\francesco d'A.s-
ss
216
il
(San)
Gregorio
stolte.
Grande {San)
Vergini
savie e
Vergini
Chimera.
da Echidna, si dice nato da Tifone e una di leone, di una teste, ire diedero a cui alcuni vomitava capra e una terza di drago, dalle quali fiamme e fumo. Altri vogliono che
Mostro che
continuamcmte
"di
il
da
Esso devastava le campagne di Licaa, La Pegaso l'uccise. e Bellerofonte cavalcando il moderne siparola chimera e divenuta nelle lingue e nelle nonimo di cosa immaginaria e impossibile; specie di camuna a d si che nome il belle arti sol corpo. che riunisce parecchie figure in un
drago.
meo
Vedi Facolt
oratoria
{Le
tre
parti
della).
Chimica.
Lambicco. Storta.
Chioccia.
Gallina quando cova e quando ha di Tenerezze materne.
i
pulcini.
\/ Ve-
Chiocciola.
Lumaca grande
se
terrene
Pace
di
col
guscio.
Vedi Dedito
alle
co-
Pigrizia.
Chiodo.
Nei primordi
Roma,
usavasi conficcare, agli idi lamo giorno di ciascun anno, un chiodo nelle pareli Capitolino. In alcune octerali del tempio di Giove
casioni
chiodo creava un dittatore per infiggere il per notare l'anno, solamente ne nella grande ca ma per la superstiziosa opinione che una suaggravatasi sui cittadini, sarebbe cessata
si
sacra parete:
lamit
bito,
217
senza
stata
sarebbe
rimasta
inchiodata
fosse
solito.
pi
moversi,
se
quella
usuale
cerimonia
Fermezza
tic
{San)
dalle
Nor
in
epidemie.
Chione.
Figliuola di Dedalione.
lo
da Mercurio, ed
essa
spos entrambi
una
volta.
lira,
Ebbe
e
secondo Autolieo rinomato ladro al paChione diverme tanto orgogliosa per la sua bellezza, che os preferirsi a Diana, la quale F>er punirla le trapass la lingua con una freccia.
dal
ri
di suo padre.
Chirone.
Centauro,
gliuola
figlio di
fi-
dell'Oceano.
preso
da
Opi,
sua
per possedere Filira, dalla quale ebbe Chircme. mezzo uomo e mezzo cavallo. Dimorava ordinariamente
nelle
vicinanze del
Pelio,
dove
la
sua scienza e la
virt delle piati-
Conosceva SF>ecialmente
di
le
Esculapio e di Achille. Colpito da una freccia d'Ercole bagnata nel sangue dell'idra; bench sarebbe stato risparmiato, desider la morte,
e,
Fu maestro
to
nome
di Sagittario.
Clio.
Chitarra. Vedi
Cibele.
la
Figlia del Cielo e della Terra. Si suppone che sia stessa che Cerere, Rea, Opi, Vesta. Madre Bo-
na,
Dea
della
tura.
218
Secondo Diodoro, essa era figlia di un princi-^ pe della Lidia, e alla sua nascita fu esposta sopra
una montagna;
va che
la nutr,
ma
fu conservata in vita
il
da una
bel-
e ricevette
nome
di Cibele,
dalla
montagna su
cui
paterna, s'innamor di Ati (vedi), bel giovane, che fu poi dal di lei padre mutilato. In Frigia, le feste di Cibele
detti
si
suoi sacerdoti,
galli
Dea
previa mutilazione.
invasi
celebrazioni
delle sue
essi
feste,
da furore
vino,
come pazzi
andavano
de riempendo
l'aria di strida
e di urli misti al
suono
commero-
La Dea
era rappresentata
a partorire,
busta,
gi presso
per indicare
fecon-
Teneva
le
chiavi in
mano, e aveva
corona di in capo la corona murale, e talvoha una un carro sopra seduta anche Rappresentavasi pino. mentre Ati tirato da due o quattro leoni ammaestrati,
le
fianco con una palla in mano, appogpino, albero consacrato alla Dea. Il un giandosi a cembalo e l'attributo costante di questa divinata. Vedi Vittoria dei popoli. Terra Agricoltura
cammina a
Ciborio.
Coppa che
il
contiene
in
le
ostie
si
consacrate,
anche
piccolo
santuario
cui
ripongono.
Nei primi
tempi del cristianesimo, qualchevolta sospendevasi al tabernacolo una colomba d'oro o d'argento, che raffigurava lo Spirito Santo, e dentro cui conservava*!
l'eucarestia per
le
Cicala.
I
219
compiacquero di rappresentare !a dalla voce melodiosa, ed famosa l'ode di Anacreonte, nella quale egli chiama la cicala prediletta di Apollo e aiutata dalle Muse.
poeti greci
si
cicala
come im animale
certi
lasciassero
in cicale.
Dee
li
convertirono
il
Latini
non ebbero
aunmirazione per
Vedi Apollo
{San)
bilt
Cicerchia odorosa.
Pianta a fusto erbaceo rampicante, chiamata volgarmente pisello odoroso. Vedi Delicatezza.
agli
Dei
fece scol-
pire sul
un cece, secondo l'uso di allora d'aemblematicamente un frutto consonante a un cognome, come la lente per Lentulo, la fava per
dottare
Fabio,
sti
il
pisello
per
Pisone,
ecc.
D'altronde
la pi
queno-
all'agricoltura,
bile e la pia
Ro-
mani.
Ciclamino.
Questa pianta presenta un fenomeno singolare, ed
che
la
i
radice
i
della
quando
fiori
Vedi Diffidenza.
Ciclape.
220
~
il
frutto
sotterra.
Dal greco
^u^f/os,
cerchio,
ops,
occhio.
Nome
figli del Cielo dato ai fabbri di Vulcano, ed erano una smiavessero che supponeva e della Terra. Si
surata
statura
un occhio
solo
collocato
in
mezzo
per dell'opinione della fronte. Alcuni mitologi sono vapori che i s'intendono Ciclopi di che sotto il nome e dei nell'aria, e sono causa del tuono
s'iimalzano
lampi, perci
saette
di
i
si
rapresentano
altri
come
fabbricatori delle
i
Giove; mentre
primi
abitanti
vogliono che
Sicilia,
i
Ciclopi
fossero
crudeli,
della
quali
erano
di statura giantesca e
l'Etna.
Vedi Meteorologia
dimoravano intorno ab
Sicilia.
Cicno.
Apollo e di Tirie. Disperato di non polago toro che desiderava, si precipit nel un avere ter Fi-Apollo. da cigno di Canope e fu cangiata in tutti i arrestava quale il brigante, Marte,
Figlio di
glio
di
viaggiatori
le
che
di
si
recavano
re
Delfo,
rubando
loro
offerte
destinate
ad Apollo. Fu
dei
ucciso
il
da Ercole.
Figlio
la
Stelno,
Liguri,
quale pianse
Apoldisgrazia del suo amico Fetonte, che tanto e di Nettuno di Figlio lo lo cangi in un cigno. FiTroade. nella Colone di re Calice, che divenne di suo filonome, sua seconda moglie, innamorata non corrisposta, lo calunni presso Cicno,
gliastro,
che
lo
mare
in
rante
guerra di
Troia,
fu
strozzato
Fu
cangiato
in
cigno.
Cicogna.
Uccello che
venerazione.
fu
221
considerato
sempre
Arte
delizie
rio
Vedi Animo
militare
templazione divina
brit
terrene
Piet
eccelso
Derisione
da
con
speciale
triviale
Animo
Disprezzo delle
Salu-
Religione
Sicurezza.
Cicoria.
Pianta erbacee la cui pwlpa, convenientemente preparata e mescolata con farina di frumento, serv talvolta
carestia.
in
tempo
di
Pianta delle pi velenose, che sfregata manda da un odore nauseante di topo. Vedi Ca-
stit
Supplizio.
Ignaro di Dio.
astronomi
antichi
i
ammettevano
tanti
cieU
di-
quanto erano diversi moti che osservavmo negli astri. Alcuni facevano i cieli solidi e di cristallo perch potessero sostenere i corpi celesti e in pari
tempo dar passaggio alla luce; e questi cieli avevano la forma sferica, siccome quella che era la pi appropriata
ai
loro
mo\imenti.
i
'
Cos
gli
antichi
contail
rono sette
della
cieli
p>er
loro
sette
picineti,
cio
cielo
Luna, di Mercurio, di Venere, del Sole, di Marte, di Giove e di Saturno. L'ottavo, che chiamavasi il firmamento, era p>er le stelle fisse. Alcuni ammettevcino un nono cielo, al quale davano il nome di primum mobile. Infine si avvolse il tutto con un cielo
empireo, di cui
si
fece
il
e in questo
222
Azzurro. ebbero dieci cieli. simPlutarco, secondo altare, Cuore accesso sopra un la sua etermt per che quell'anima, di e cielo del bolo che sottoposta a invecchiare. Globo luminoso,
modo
si
non
presso
perci
gli
Egiziani
del
cielo.
simbolo
Vedi Decimo
Cielo.
del
cielo
stel-
orse: orsa maglato. Aveva un carro tirato da due Urano. Giunone Vedi minore. giore e orsa
Ciglio.
Cigno.
Uccello celebre presso
suo cantare morendo.
antichi per
il
supposto
Apollo Lrico
Leda
sa
Muse
Poeta
pura Cicno
Poe-
Venere.
Cilicio o Cilizio. setole Specie di giubbone o camicia fatta di lana, chiamato sacco (daldi cavallo o di pelo di capra; abbia Preso il l'ebraico shaph); e alcuni credono che
perch tessuto coi ruvidi peli delle usavano di cocapre della Cilicia. Gli antichi non di metsoltanto ma cilicio, col corpo prire tutto il
nome
di
cilicio
terlo
attorno
alle
reni,
nei
giorni di
lutto
e di
ca.a-
mit.
re
Quando
il
coprirsi
cilicio si soleva pusi faceva uso del capo di polvere o di cenere. Anche i
primitivi
gli anacoreti ne fadi cintura, che forma in anche cevano uso, e ai portavano sulla carne, aggiungendo alle setole e martorizzare maggiormerte peli punte di ferro, per
cristiani
e specialmente
talora
mortificare
la
223
Mortificazione
carne.
Vedi Lutto
Martirio
Penitenza.
Cinclo.
dei passeri,
chiamato
merlo
acquatico.
Vedi Poverissimo
Cineraria.
Bella pianta a
ii
fiori
Il
un bell'azzurro.
suo
foglie.
ce-
Vedi Diana Forza del corpo Fortezza d'animo indebolita Meleagro iell' animo ttnpelo Inverno Roma.
simile al porco.
Cingolo
1
cordiglio.
con
Cordicella
nice.
due
i
fiocchi
sacerdote cingesi
fianchi,
Vedi Pietro
erano
(San).
Cinico.
I cinici filosofii
greci,
quali in principio
mo-
idrindecenza e nel sudiciume, mordendo a guisa di ^ani difetti degli altri: per cui la parola cinismo livenne sinonimo di impudenza e sfacciataggine.
i
si
aggiunge l'im-
Re
del
Re
fra
quali Mirra e
Adone,
Pigmalione, il qua-
le
224
cise
aeUtto.
Le
sue cinquanta
in
figlve
alcioni.
Vedi
Mirra.
Cnaglossa.
gua canina,
vato dal
lingua di carr Pianta chiamata volgarmente nome der. come lo dice appunto il suo
,.
,,
lin-
greco
il
/fun.
cane,
glossa,
lingua.
Vedi
Rompere
silenzio.
Remissione.
Romani
Nozze
-^o
di
Verginit.
da Tobia
cinto
-';^"^'^^'
nleva che la cintura ^i ^^^"^^^fX^f}^^^^ Anche m viaggio. ^l^'^' loro che si mettevano la p"va Galhe Nelle Romani usavano la cintura. cui andava an cintura fu una punizione
i
/;f^^^
zione della
ZI
niili,
to^ferano
lasciarla,
gli
'^^sos
antichi
Gali attaccavano
.
le
chiavi
altri
og^ets^^^
privazione per dimostrare La decadunento.^ dell'abito mdicava di questa parte al rinuncio Borgogna, di duca V dova di Filippo I. la cintura sulla tomle loro
condizioni.
La
diritto di successione,
deponendo
---
225
'ba
lo
del
Ceremia marito. Vedi Agostino (SanC) ParMaria Vergine Margherita {Santa) Temperanza Preparazione alla guerra
Tommaso
Ciotola.
(San).
Specie di scodellino.
Vedi Arte
superflua.
Ciottolo.
Pietra di forma rotonda o arrotondata.
no
Durezza
di cuore
Vedi
(San).
Arsi-
Girolamo
Ciparlsso.
Giovinetto
levato,
la
bellissimo
amato
un
dal
da Apollo.
ch'egli
Avendo
al-
per innavertenza
e
ucciso
cervo
aveva
che
gli
era
caro,
morte;
ma
Apollo,
impietosito,
trasform
in
cipresso.
Cipolla.
Ortaggio conosciutissimo, odore penetrante, che irrita mare. Vedi Cosa profana
opera dei nemici
contenente
gli
un
olio
di
occhi
facendoli lagriacquistato
Cipresso.
Pianta dal fogliame scuro, che serve specialmente d'ornamento nei cimiteri. La pianta pi antica d'I;alia senza dubbio un gigantesco cipresso, che sorge a Somma Lombardo. Il Cant afferma che sotto la sua ampia ombra rifKjs Scipione, dopo aver combattuto Annibale altri isseriscono che la pian;
^ '
goscia
I
ta
fosse adulta al
tempo
di Giulio Cesare.
Ciparisso
Perpetuit
Giunone Mani
Vedi An-
Plutone.
ICirce.
j
-,
figlia
del Sole.
Viveva
in
un'isola
O. RoNCHETri.
lungo
era
la
costa
di
occidentale
lucenti
d'Italia
in
11
costrutto
pietre,
luogo
addomesticati. copda^o da leoni e da lupi ca..a.^ si ^^ettava a lavoro il durante a tessere, e in be.he trasformare Avvelen su. manto, e soleva Ivi Uree nella sua isola forestieri che capitavano a le Glauco perche marino, cangi Scilla in mostro Ulisse nel Ricevette Ninfa. aveva preferita questa compai .
Lavorava
suoi trattenerlo cangi suo palazzo, e per prepaUquore un bere loro a gni fn porci, da'ndo vl^ ne non Ulisse cui di rato con delle erbe, e ne bevesse, -^h^^^^^^^^^^ cuni dicono per, ch'egh che gli serv di contravve. va gli indic una radice un anno intero ed ebbe lei con UHsse rimase di pax. e Latino. Pn-^ due figli, Adrio o Agrario salvo m patri^ tornare per come, tire ella lo avvert infernah e chiedere cod visitare le regioni
L'
avesse
siglio
da
a Tiresia.
e
Nei tempi
pianta
di
superstizione
(chiamata
quello
volgarmente
della
erba
nerava negU
incantesimi,
OPCOlo.
che
ricordi
MaUa
Etcrmta
Sortilegio.
Vedi Contrariet
Canestro.
Dio
Perfezione.
Cista. Vedi
Giuseppe.
,
M
,.
da isola d, Cileia. linguaggio poe, Nel adorata. specialmente dove era degli
,,,.
1
^.,
Soprannome
di
Venere,
tolto
tico
quest'isola
amori ed era
trice.
227
allora
coin
un'isola
ritenuta
incanta-
Citerone.
Vedi
7Vin/e.
Citiso laburno.
Arix>scello
all'ebano,
il
cui
il
legno
scuro
di
i
rassomiglia
falso
un p
donde
suo
nome
ebano.
QueVe-
sta pianta di
bel portamento, e
cui fiori
hanno u
Malvagit.
Citt.
Papavero,
tanti
Corona murale, emblema delle mura della citt. il cui capo oltre a contener molti semi,
gli
che raffigurano
case di una
abitanti,
internamente diviso
alle
io
compartimenti
citt.
paragonabili
strade
alle
Vedi Eugenio
{Sant').
cittadini.
Cittadini.
Cittadino oppresso dal forestiero. Toro atterrato da un lupo; allusione alla lotta di questi due animali, in cui il lupo, vincitore, simboleggia Danao, quale forestiero; mentre Gelanore, simboleggiato nel toro, rap>presenta il cittadino. Vedi
Forestiero.
Ciuffo.
Vedi
di
Scelleraggine.
CivetU.
Genere
ni,
uccello
appartenente
ai
rapaci
nottur-
un uomo Vedi Atene Caccia Carro da Danaro Danni Forza Meditazione Minerva Mar Sapienza
lo
che di notte
manda un
dd
in
pericolo.
Alciioz
tirato
Astey
vinta
mio
civelt'i
scambievoli
dalla sapienza
'e
Vittoria.
Civetteria.
228
clandestina.
Clara
(Santa).
delle
religiose
le
Fondatrice
tello
di
S.
Clarisse o Clarine,
quali vestivano
e andavano a piedi nudi, con zoccoli o senza, secondo la stagione. Croce. Giglio di purezza. Pane. Pastorale. Reliquario.
Claudio (San).
Vescovo e patrono
prigionieri
dei
tornitori.
Catene
dei
Fanciullo
che si annegato
santo
risuscit.
Zufolo-
Clava.
t
le
Bastone nodoso, molto pi grosso da una estremiche dall'altra, e di cui si servivano gli antichi qua-
arma
offensiva.
La
di -Ercole.
dici e divent
ge che, consacrata a Mercurio da Ercole, mise raForun grande albero. Vedi Ercole
za
Melpomene
Virt.
Clematite Vitalba.
te
Pianta che cresce nelle siepi, chiamata volgarmenInganno erba dei pitocchi. Vedi Artifizio
Povert.
Clemenza.
Vasari la personific in una donna nuda, che spre Fulmine. Tanle mammelle, schizzando latte. to nelle medaghe di Antonino Pio, quanto in quelle di Nerva, figura un fulmine in un letto; e ci significa che sebbene qu^ti imperatori avessero avuta la fa-
me
colta di offendere,
se ne
229
la
astenevano per
loro cle-
Clibano.
Cos
nello
chiaimavano
in
consistente
il
per cuocere
scienza.
antichi una specie di forgli un vaso di terra scoperto, usato pane. Vedi Cuore Esame di co-
Clio.
La prima delle nove Muse, figlia di Giove e di Mnemosine. Presiede alla storia, e viene rappresentata, seduta o in piedi, sotto le sembianze di una giovane coronata di lauro, con una tromba nella destra e un libro, o un rotolo, nella sinistra; e talvolta con un scrigno accanto, contenente dei manoscritti. Viene auiche rappresentata con una chitarra, di cui ella passa per inventrice. Per attributi ha anche il calamaio e il globo. Clio, avendo osato un giorno biasimare Venere del suo amore per Adone, la Dea, irritata, le inspir una passione violenta p)er Piero,
che
la
rese
madre
di
Giacinto.
Gii tori.
Figlia di
ve per
Clizia.
visitarla
formica.
Figlia
le
si
dell'Oceano e di Teti.
Fu amata
si
dal So-
(Af)ollo),
di
morire
chia-
in
un
fiore
mato
Clotilde
(Santa).
di
Regina
Francia.
battaglia di Tolbiac,
vinta
230
- -ve^ione
de
a.U
W.
f^^^n astor
il
tervo
a
la
Lll
operai.
ella
Tomba. Rimas
Sva
tomba
di S.
Martmo.
filare.
^'m
tre
greco
klethein,
La
pi
giovane
delle
Parche
(vedi).
era ntenola e' ,ava anche Kncph. ed ac del ,^[ sulla superBc e muove che Dio di ulmrilo montone con la lesla d, a Cnufi era mppre.en.ato vaso, o da un un Sora -J^talora ne questo D,o .1 qua e ne consacrato a e sopra, col serpente trovasi in una barca capo. suo posto sul questo emblema
^"
stal
di
*
.
Lbe
lora
girevole,
coi
fusti
lunghr^uni
ghirlande fion.e,
Ved,
VeA Aspio
^^^^..^^^^_
'""
-/vin
!l"^r!enT
,-(e'--
L-uriu
Nilo
Rovina
- Uomo *
- OcdcnU cond.
bassa
Cocito.
231
il
Fiume
che non
dell'Inferno
s'ingrossava
che circondava
fuorch
dal
Tartaro,
dei
tristi.
pianto
Cocolla.
La
si
veste di
Aniano,
trova che
lunghe fino
al
monaci per abuso portavano le cocolle tallone, e che per l'uniformit e per
fossero di
oltre
il
48
centimetri,
o che
ginocchio.
Vedi De-
Cocomero.
Pianta il cui grosso frutto, simile a una zucca, con la polpa rossa, conosciutissimo. Vedi Sciocchezza.
di
di
po
Coda
Nereidi
della
ricchezza.
Sirene
Tritone.
di volpe.
Vedi
in
Sport.
Cofano.
Scatola elegante
cui le
donne ripongono
le
gioie.
Vedi Lussuria.
Colchico.
Tutte
velenose,
le
parti
di
meno
riece
ma
specialmente
tutto
bulbo,
cani
(il
il
quale
lupi,
mortifero
sopra
per
dal
il
che
no-
venne
al
colchico
autunnale
pi
velenoso)
perversa.
me
di
232
j|
gn in chiesa, e s'inginocchi durante l'elevazione. Angelo, che le apparve. Crocefisso, alla cui contemplazione attese negli ultimi giorni
ria
di
sua
vita.
Ma-
Vergine,
che
le
apparve.
Collana.
Vezzo o catena
torno al collo,
gli
si
porta
in-
e che presso
Ebrei,
Greci e
specialmente
le
dalena
(Santa)
nuziale.
Ricchezza
(San)
Tommaso d'Aquino
Virt salda.
Coli era.
Personificata in un uomo che si passa attraverso il corpo una spada, e avente ai piedi un leone -e delle fiamme.
Collina. Collo.
Vedi Davide
Vedi Audacia
(San).
Superbia.
Cecilia
Colio Intaccato.
Vedi
(Santa).
Colobio. Tunica senza maniche, o con maniche tanto corte che non giungono al gomito. Nei primi tempi del cristianesimo
il
massi-
Essa divenne poi veste propria dei Vescovi, dopo che S. Silvestro papa ordin che fossero aggiunte le maniche affinch potesse servire ai celebranti, coprendo la nudit delle braccia. Vedi Stefano (San) Vescovo.
dei solitari in Egitto.
mamente
Colomba.
a
Uccello che gli antichi consacrarono specialmente Venere, ed era vietato ai suoi sacerdoti di man-
giarne.
233
era
sacra,
fosse
Anche
che
sotto
presso
gli
Assiri
perch
volata
credevzuio
al
l'anima
di di
Semiramide
Negra Colomba
Felicit
colomba. Vedi Ambrogio AApostoli Apollo Anima {Sani') Buon auBenedetto (San) ria Ballesimo Carit Carro tirato da coCandore gurio Cerere Caterina d'Alessandria {Santa) lombe
cielo
forma
Angeli, che la copersero Vergine e martire. una veste bianca, lorquando, nuda, a suci a: tromba, verme vituperata per tutta la citt. Colomba. Corona, portatale da un angelo duTinte il suo martirio. Crocefisso. Manto regale. Nuvola, che vers l'acqua per sp)egnere il rogo durante il suo suppli-
Grande Medicina No Pace Paolo Timore Tommaso d'Aquino Vedova Colomba (Santa).
futura
il
(Santa)
Davide
{San)
delle
anime
Gregorio
{San)
Giuseppe Innocenza
Peristera
{San)
Lussuria
provvidenziale
Pacifico
{San)
Pietro
{San)
{San)
Profeti
Sincerit
Spirito
Santo
Teresa
{Santa)
continente
Venere.
con
zio.
Orso,
il
quale,
esposta
la
santa
nell'anfiteatro,
la
giovane sozzissimo,
d'a-
d'uomo.
paese
stesso
stabilite
si
in
un
esse
Api
in
trova
soverchicimente
ingombra
in
di
api,
una parte
di
emigra andando
Colonna.
si
L'origine della colonna rimonta ai tempi in cui cominci a piuitare ritti i tronchi degli alberi per
- 2M puntellare
la
le abitazioni dei primi uomini raccolti nelconvivenza comune. Vedi Agata {Sani') Ar-
chitettura
Cristina
{Sarta)
Felicit
Massoneria
{San)
per la patria
za
pubbli-
Morti
Sicurez-
Valen-
tianesi
bellica.
Bellona
Guerra.
Colonna
Presso
navale.
rostrata.
i
Romani
rostri
no ornata di
Colpa.
Basilisco.
Simbolo
biblico.
Coltello.
Il
coltello
in
una
gli
la-
ma
dorso ricurvo, ed
mali sugli
tolomeo
Crudelt
como
il
Litigioso
altari
degli
Dei.
Cesare
{Santa)
mitigata
BarGia-
ani-
{San)
Giustizia
Parole
Pericoloso
Provocazione.
Col u tea.
Credevasi
perisse.
che
quest'albero,
tagliandone
rami,
Vedi
Puerilit.
dritto,
il
bracstato
teso
verso
dicesi
essere
Combattimento.
235
Teschio di cavallo attorniato da vespe svolazzanPresso gli antichi il cavallo era simbolo della guerra, e il suo cadavere emblema delle vespe, .e quali, alla loro volta, simboleggiavano la zuffa e
ti.
l'istinto
di
offendere
il
nemico.
Combattimento
molte
la
Ercole <^e uccide Anteo; soggetto che figura in medaglie antiche; in cui Ercole rappresenta
ragione
Il
lo
spirito
umano,
Anteo
le
raffigura
il
corpo.
della
sapienza
guerra
della
col
prudenza,
e
la
quali
sono
in
continua
desiderio
volont;
poich
l'appetito si oppone sempre alla ragione, la quale non pu prevalere, se non s'innalza al di sopra delle
passioni
materiali
dell'uomo.
Commedia.
Socco. Presso
co,
i
Greci e
Romani: calzare
SOC'
equivaleva
recitare
commedie.
Commercio.
Ancora. Caduceo. Mercurio. Passati
boli mitologici presso
i
in
uso
sim-
moderni,
si
curio
ro
commercio, e i negozianti presecaduceo e Mercurio, senza ricordarsi che quest'ultimo era anche il Dio dei ladri.
presiedeva
al
per simbolo
il
Commozione.
Belonica.
Como.
Dio che presiedeva
tripudio
ai
conviti
ogni specie di
e di
gozzoviglia.
ma
di
im
bel
giovane,
acceso di ebbrezza,
appoggiato
nella destra
236
mano
sinistra,
e tenendo
una fiaccola accessa rivolta verso terra, in modo che sembra bruciarsi con essa le gambe. Questo Dio, o forse un altro dello stesso nome, presiedeva pure agli ornamenti delle donne e della giovent
nuziali,
effemminata,
fiori
la
ghii-
lande e di
collocavasi
delie
camere
forse
come
si
si
squarcia
cosce.
Perch, secondo
Egiziani,
i
nei
figli,
per
si
allontana da loro
cerca di preda,
co
le
cosce, ne cava
il
Compasso.
stronomia
Vedi Acale
Geometria
Architettura
Massoneria
bianco.
A-
fi?u.
Scienza.
Compatimento.
Violacciocco
quarzmtino
della
suocera.
due
giorni
volta la sposa,
nozze, doveva chiedere una pignatta alla sposo; la quale, oltre a negargliela,
la
va ingiurandola
fin
aspramente;
ci
perch
sposa
pazientesuocera.
Concerto.
Celtide,
il
cui
musicali a
fiato.
Conchiglia.
Vedi
Agostino
{Sanf)
Andrea
237
Giacomo
Tritone
il
Maggiore (5an)
Venere.
Concordia.
Romcini.
la
La Concordia
\-iene
era
al
pari
della
Pace,
con
quale
e
spesso
confusa,
n-
guardata
figlia di
Giove
di
Temi,
e s'invocava per
dei cittadini,
za nella destra e nella sinistra lo scettro, e talvolta una cornucopia o due; oppure con un ramo di olivo e il caduceo, o anche avente nelle mani una prua di nave e lo scettro o la cornucopia. Questa era la personificazione della Concordia civile. La Concordia militare era rappresentata vestita di una lunga tunica, in piedi, fra due stendardi. Nelle monete di Sabina Augusta rappresentata seduta su una sedia, appoggiandosi sopra una lamcia, p>orgendo con la destra una tazza. Animali: Cornacchia. I Greci, dopo aver invocato Imene nelle nozze, solevano anche nominare la cornacchia per augurio di concordia. Persone. Nelle medaglie di Domizia Augusta, da un lato figura un pavone con l'iscrizione AUGUST. Narrasi che Domiziano salutasse Domizia col nome di Augusta, dopo avergli dato im figlio. In seguito la ripudi per il suo carattere volubile, ma dovette
CONCORDIA
riprenderla
ferirsi
costretto
dal
p>op>olo.
A
la
ci
credesi
ri-
l'inscrizione
di
concordia,
quale sopra
tut-
to si desiderava nei matrimoni. Si vuole che il pa vone simboleggiasse l'Impero, al quale Domizia venne ridata, o forse anche perch Domiziano facendosi
nome
di
il
pavo*
238
ne
Vegetali:
Albero, perch
tutti
suoi ,ami
s,
""'
"*'""
Zo
^rJ^nr^bolo
una
delle
confrater-
da una parte
'vi'r
figura
tU
^^
rV' J.
tlMua'parte
vi
^^^^i, ,.
due
nra-
due
meaesirna
cordia fondato.
.1
^^^'^^tA P"--"/; ^e
I :>
-'P-^.^^Xn.lla
,
con-
m^gs'"
Nassau, consiste
fondatore
lacco,
un
del
da .bo
^^
unisce -''|';f;;'';J'"arLa. Giogo, che cuore, non dalle '^"'' croce dalla sormontato
due
'-''.^f^^lfVLBE
el
oXe
principe
della
concordia
Lu,g,
Tdato
dal
Guglielmo
fM^,'
i
co;cordia.
^^ ^^ iSrNapoieoel.(ond6r<>rd;ned._
cui
il
emblema
-"""; palm.
(ra
due
e
la
239
in
parola Concordia.
Effetti
Verghe legate
fascio.
di
Vedi
della
maschio e
nidi per
la
femmina
le
due
ripK>rvi
uova:
alle-
dividendosi
p>oi
;
la
vava
le
pulcini
p>erci
che covano.
Concupiscenza.
Torello,
le,
simbolo
della
forza
dell'appetito
carna-
Condanna.
Pollice verso.
te
ferito
in
poter pi combattere,
il
suo avversario
ucciderlo:
la tribuna
te;
se
del-
volge\a
gi
il
il
pollice, era
segno di mor-
e all'opposto, cio
gli si
gno che
concedeva la
Condiscendenza.
Butonio.
Giacinto,
pietra.
Conforto.
Origano, allusione
gli
alle
antichi.
Zaffiro,
pietra preziosa.
di
Vite
che.
240
ne bassa;
leva,
ma
zappata
all'intorno,
si
lega
si
sol-
mantenuta dal a Ui e pergolato indica l'eguaglianza, ricco e onorato abbia quanto per sa e che nessuno avvdisca si e che nessuno povero
finch
L ordme
de
da
insuperbirsi,
n dubiti
tutti
di
essere
abbassato
e disprezzato
jjerche
cielo la
mede-
sime ricompensa.
Spagna.
punta piatta ed acuta; ^**S'rumento di metallo con legna o pietre. spaccare per .seive battendovi sopra
Vedi Scioglimento.
Consacrazione.
delia
salita
in
una pira accesa, segno Aquila, che s'innalza sopra defunto sovrano cielo dell'anima del
1
tempo diverse monete Simbolo che si trova in una In matrone. Pavone Per la consacrazione delle una da PAVLINA. medaglia con l'iscrizione DIVA et, coperta di un in donna di testa parte si vede una medesima figura intera seduta velo e dall'altra, la
del
sopr'a
Tie
che
tra gli
Uei.
un pavone che
la porta
in
alto,
con
inscnzio-
CONSACRATIO.
donna che
In un'altra
inscrizione
DIV/E MAXIMIN/E.
sta sopra
di
una luna, con le corna volte un pavone che ta la ruoparte all'ingi. e dall'altra
la,
241
La
medesi-
con l'inscrizione
inscrizione
si
CONSACRATIO.
ma
ve figura un pavone.
Consenso.
Mano
antichi
alzala.
nelle
Consenti.
ai dodici Dei supefemmine; che formavano il consiglio di Giove. Ciascuno di essi presiedeva a uno dei mesi dell'mno: Venere all'aprile, Ap>ollo al mag^o. Mercurio al giugno. Giove al luglio. Cerere all'agosto. Vulcano al settembre. Marte all'ottobre. Diana al novembre. Vesta al dicembre, Giunone al gen naio, Nettuno al febbraio e Minerva al marzo.
Nome
sei
che
Romani davano
e
sei
riori,
maschi
Methona,
nel
territorio
il
di
Trezene
nel
libeccio danneggicisse e
le gemme delle viti, usavano sacrificare un modo seguente: Due uomini, preso un gallo
bianco,
dopo
la
averlo squartato in
in
temporaneamente
in
e,
direzione opposta,
con
mano
vigne,
ritornati
il
gallo, ne
il
sotterravano
parti;
che
in
quell'anno
le viti,
perch
al
gal-
solare.
Consiglio
e consislio.
Consiglio popolare.
Gru. Vogliono alcuni che presso
riunione
16
gli
Egiziani una
di
gru simboleggiasse
il
governo popolare;
Q. Ronchetti.
perch, se
si
242
si
desidera che
Con SO.
Antica deit romana. Alcuni
le
lo
deliberazioni segrete,
cio
il
altri
il
Dio nascosto
rioso,
Dio
Poco
sa in-
la
i
di
Roma
loro
richiesta
per ottenerne dalle trib vicine fufece correre voce di aver troIl
rono respinte,
Romolo
e
Dio
fu chiae
feste
mato Conso,
se
Romolo
ai
gli
promise
sacrifizi
procurava mogli
suoi
Romani. V'
chi vuole
essere
Conso una
cavalli,
dizione del
muli e
vinit
infernali,
alle
con-
sualia,
nome
delle feste di
trattati
inghirlan-
dati
di fiori,
nit in quell'occasione
Consolazione.
Digitale
nelle malattie
la
cuore,
nello
stesso
tempo mitiga
Grigio
malinconia
prodotta
da
questa
malattia.
chiaro.
Consoli Romani.
Scure.
Consolida. Vedi
Delfino.
Contadino.
243
Uomo
assai
seduto in terra.
vicinanze
e
abitanti nelle
soffice
Porco. Si vuole che g'u dove il terreno bagnato, non si servissero d'aratro o
del
Nilo,
ci'altro
la
terra,
I
ma
la
Latini chia-
mavano porca
Iona,
il
solco dei
campi
semiriati.
Rana. La-
fuggendo
la riva
rinfrescarsi,
le
venne negata.
Latona per
in
punirli
ottenne
da Giove
ruie.
Contemplazione divina.
Cicogna, simbolo biblico di un'anima pura elevata
sopra
le
cose terrene,
soltanto
dedita
la
alla
contemfare
plazione delle
cose divine;
alti
[j^rch
cicogna cerca
e per
sempre luoghi
il
nido.
Contentezza.
In una
lettera
di
Vescovo d'Arezzo,
mi chiedete,
sar dipinta
titudine di
la
legge:
<(
La Contentezza che
di
letizia,
in
quale,
da me a sedere colma
rose
ed
olive
palme, fra mirti e fiori, guardando il cielo con contemplazione divina, avendo attorno vasi verdi per le
speranze,
rali
pieni di onori,
altri
come corona,
gioie,
scettri
tempod'oro,
e spirituali,
di
perle,
oro e ricchezze,
alcuni pieni
di
libri
sacri
e profani, statuette
in
_
cotto
1
244
gioghi
roti, rostn
piedi
e
lacci
sciolti,
catene,
r mare
f
a
il
sole .
il
-^^f .^ -Z desideri.
^'
i
Contentezza interrotta.
Cavolo,
no.
il
bere vmo a voloncavolo crudo si potesse mangiato piantat, vicmo alle cavoli i e che t senza ubriacarsi; moltissimo. viti, le danneggiassero
simbolo
dell'allegria.
Continenza.
Specie
ner cui
si
-.^
di
temperanza,
il
particolarmente la virt
/ nosfn renj
raffrena
desiderio voluttuoso.
ggi
nell'evangelio di S.
Luca:
- Cordone .ano
i
M.
dri
pa^
della Chiesa hanno all'osservanza, come allusivo mente raccomandato perduto andar continenza, non doveva
Ta
costante-
La
i
e alla
per
ministri
delFaltare, pi
Sa ["ce a esercitare tale virt. tabernacoli, si posadelle feste dei la celebrazione gpalma e di salice simbol vano nelle mani rami di hrondi Serpente continenza. giando quest'ultimo la come emblema consigli agh Ebrei,
Secondo
zoche Mos
della
virt
contraria
ai
piaceri.
,.
,
Contrariet.
Crcoli
similitudme d. due due. che si toccano, a girano nel senso conche contigue ruote meccaniche toccano reciprole cui punte si trario. Frecce, due,
.
camente
le
penne.
Contumace.
Orecchie
diente
ai
245
turate;
quale
richiami
fattigli,
Convallaria.
Ve
nelle,
notissima sotto
ecc.,
ne sono di diverse specie, fra le quali, quella nome volgare di mughetto, campail
e
i
cui
;
fiori
di soave odore
si
aprile a
maggio
e la Convallaiia sigillo di
Vedi Discrezione
aprono da Salomone.
Felicit rinnovata.
di giorno.
Domnio.
Vedi Tazza.
celibarc;
Copula maritale.
perch,
come
questa,
fitta
nel
cor-
po del gladiatore e con lui congiunta, cos la sposa deve congiungersi col marito, affinch, come dice l;i Bibbia, siano due in una sola carne. Cornacchie accoppiate,
legittima congiunzione
questi
gli
maritale;
perch
si
vuole che
uccelli
si si
uni-
modo con
cui
uomini
conpro-
istinto
naturale
alla
cornacchie consumassero
l'at-
Coraggio.
Leone. Animale che simboleggia
raggio.
la
forza e
il
co-
Pioppo
nero, consacrato a
Ercole.
Turchese,
Corallo.
I
Romani
lo
A*TU
getto gradito
agli Dei, e lo
mettevano
da
fine.
malattie perniciose
IL. a 111
Vedi Ne-
Principio e
Fortificazione.
Corda. Vedi
Matteo
{San)
Beatrice
{Santa)
Servit
Disperazione
Umilt.
Cordialit.
Begonia.
Cordiglio.
Vedi Cingolo.
e serve a restnn-
Cordone.
Parte dei vestimenti sacerdotali, la lunghezza del cagere l'ampiezza e a raccorciare al sacerdote negli inciampo mice, perch non rechi
uffizi
accessorio indispensabile Il cordone un per cui fu giudicato ragione la ecco ed del camice, sacerdote e i sacrificatori della tale. Siccome il gran
divini.
trib di Levi
ch
;
vi
fosse,
benavevano una cintura sulla tunica, aderente. semplicemente dire, cos per
ministri
della
nuova
alleanza,
che adottarono
la
Signore
si
ammantalo
ci mostrato m mezzo lungo ab)o e cinto d'un sette candelabri, vestito aveva una ragione si d'oro, cintura petto di una perch i sacerdoti fossero anchessi
il
Verbo
eterno
Vedi Contmenza
om-
maso d'Aquino
{San).
Coreggato.
per
247
Strumento contadinesco, fatto di due bastoni l^za'i capi con la gombina, che serve a trebbiare j1 grano e le biade. Vedi Agosto.
i
Cori.
Vedi Angeli.
odore insopportabile
di
ci-
Coriandolo.
Pianta che esala un
mice, donde
il
nome
di erba cimicina.
i
Ma
il
questa esa-
lazione passeggera,
semi perdono
simo odore
quistano
matur=indo,
invece
un
odore
aromatico
gradevolissimo.
Vedi Meriio
Coribanti
Sacedoti
e
occulto.
Cu reti.
Cibele.
lo
di
Fu
loro
dato
bambino,
gli
mentre
custodivano
occhi aperti.
Corinto.
Pegaso, emblema che figura nelle medaglie
sta
citt
di que-
delle pi
importanti
dell'antica Grecia.
Corna.
Vedi Como.
Cornacchia.
Gli antichi credevano che quest'uccello deponesse
soltanto
e una
femmina. Ma se fossero stati due maschi o due femmine, allora tanto maschi quantn le femmii
ne
per
si
accompagnavano
il
fra
loro,
se
uno
di questa
coppia morisse,
tutta
la
superstite
rimaneva
scompagnato
invocava
niugi,
<;ordia
prima del matrimonio, si morto uno dei col'altro conservasse la vedovanza. Vedi ConCopula maiitale Danni scambievoli
vita.
Perci,
la
cornacchia,
affinch
di
Minerva
Infelicit coniugale
In-
Prosperit del-
Corniola.
Specie
n e i Ureci agata molto stimata presso i per e incisioni le Romani; adoperata una volta per Pace. la scultura. Vedi Gioia
Corno
bue
gli
corna.
si
Gli antichi
servirono
simbolo della il Orientali le corna furono sempre portadivinit molte forza e della potenza; e perci simbolo questo a vano questo attributo. Per allusione Tracia ornavano d, di Macedon:;a. di Siria e di
re
corna
loro diademi.
re-
gna una superstizione, chiamata virt di un talismano; credesi che un corno abbia la
e
nelle
per cui
conversazioni,
stregone,
il
quando
si
si
sospetta
essere prele
sente
uno
gli
fanno
le
per scongiurare
sacrilegio.
Vedi Africa
Bacco Forza
Lari
dei popoli
fiato,
coma con
dita
Sonno.
Corno.
di metallo. Oggi anticamente facevasi di corno, poi gin o con la larghi o tre strumento d'ottone in due
che
campana molto
tamento
larga.
Vedi Biagio
).
(San)
Inci-
Uberto {Sani
249
della
Corno
di cervo.
Vedi Incostanza
fortuna.
Cornucopia.
Corno dell'abbondanza, che
sulle
Siria.
s'incontra
spessissimo
Questo emblema fu anche spesso impiegato come ornamento architettonico; e si trovano antichi capitelli ionici, le cui volute rappresentavano corni d'abbondi
fiori,
fogliami,
talora
gii
si
fa
cademia mente
Estale
tuna e
virt
videnza
versare
Concordia
Felicit
For-
Iconologia
Ilarit
Piet
Priapo
Prov-
Verunno.
Cornuti.
Soldati
Romani
giallo,
di fanteria.
Avevano
p)er
insegna
uno scudo
cui
quali,
uin
scendo da
piegavano
di questo
modo
mezzo
so-
incurvate,
e
che
si
tagliavano
fra loro
in
due
fi-
parti
eguali,
nella
parte superiore
della rotella
gurava
la lettera
T, insegna
dei centurioni.
Corona.
Ornamento
gli
circolare di metallo,
al
foglie o
antichi
portavano
collo e
al
capo,
dolo anche come decorazione nelle feste a nei funerali, a premio dell'ingegno, al valore militare e navale,
al
merito
civile.
La leggenda
mitologica
at-
di questo ornamento per 1 mventore anche a Giano Bifronte, che passa molte monete che perci delle navi e del danaro, ed hanno la teSicilia della e dell'Italia Grecia,
tribuisce
la
prima Introduzione
della
sta
sul
di
Giano
sul
dritto,
rovescio.
Vedi Agnese
{Santa)
(SanQ
Caterina
d'Alessandria
Elisabetta
Legge _ Susanna
{SanC)
ropa
Fiacre
(5an)
Pietro
Colomba
{San)
Padre Re
d'Ungheria
Gloria
Luigi
{Santa)
Dignit
Edmondo tu ImperatoreAutorit
Cecilia
(Santa)
{Santa)
G&nzaga
{San)
Eterno
r Paolo
Rkompensa
Sovrano
{Santa).
Corona del rosario. Vedi Rosario. Corona di abrotano. Vedi Iside. Inverno Corona di canne. Vedi Fiumi Silvano. Vedi Corona di cipresso. Corona di cotogno. Vedi Giunone. Corona di ebano. Vedi Plutone. Corona di edera. Vedi Talia. Corona di edera e di lauro. Vedi Poeta. Mercurio. Corona di edera, olivo e gelso. Vedi Tirannia. Corona di ferro. Vedi Pan. Corona di fico. Vedi Melpomene Corona di fieno- Vedi Vertunno. Corona di finocchio. Vedi Fauno. Allegrezza Corona di fiori. Vedi Abbondanza Fede Euterpe Ebe Como
flora
Primavera,
251
Sole.
di fiori
di
gemme.
ghiande
Vedi
di
di quercia.
Vedi Terra.
di gigli.
Vedi Giunone.
di
di
di di
militare.
j
1
trionfale
di
di
Igiea
Vedi
Lari
Pace
Apollo
Melpomene
Provvidenza
Calliope
Onore
Vittoria.
Corona Corona Corona Corona Corona Corona Corona Corona Corona Corona
d'olmo
e
maggiorana e rose.
mirto.
Vedi Imene.
Vedi Ovazione.
di
di di di di
olmo
pam pani.
Vedi Beneficenza.
di
di
pam pani.
di
di di
di
di
Salvatore
dei
Corona
di
raggi.
Vedi Aurora.
Corona
virt
25^
di
rose.
Vedi Asia
Ricompensa
alla
Verginit.
Corona
Corona
rose.
di
maggiorana
di
rose.
di mirto
Corona Corona
Fratelli
di ruta.
di
spighe.
Cerere
Vedi Agricoltura
Estate
Corona
Luigi
di spine.
{San)
Vedi
Fede
Ai-vali
Segesta.
Ges
Cristo
Penitenza.
Corona
giusti
di stelle.
Corona di uva. Vedi Settembre Corona imperiale. Vedi Fritellaria. Corona murale.
scalasse
Gloria dei
Urania.
Vertunno.
merli.
citt
Davcisi al
assediata.
primo che
mide
Cibele
Vedi ArteItalia
Citt
Provincia.
Corona
Davasi
tuno.
radiata.
agli
Dei
agli
eroi
deificali.
Vedi Net-
Coronide.
Fu amata da Apollo, ma gli fu corvo che avvert Apollo dell'infedelt di Coronide, fu per ricompensa cangiato di bianco in nero. Vedi Esculapio.
Figlia di Flegia.
e
il
infedele;
Coronilla.
Pianta che
nasce
nelle
siepi,
i
cui
fiori
comin-
ciano
tutto
l'estate.
253
Coppo e anima. Vedi Anima e corpo. Corpo umano. bruco si trasforma in Bruco. Come
il
farfalla;
cos
morte abbandonato dall'anima, che passa alla vita etema. Vaso. Secondo teologi. S. Paolo dice che il nostro corpo un tabernacolo, pre$o nel senso di un tabernacolo dell'ail
corpK),
dopo
la
nima.
Correzione.
Triangolo
(vedi).
Corruzione.
dallo,
allusione
all'oro.
Cortonacesi.
fanteria, che avevano per insegna un scudo rosso, con l'ombelico color d'argento, e nel margine aveva due cerchi, di un verde porro quell'interno, e quell'esterno bianco.
Soldati
di
drago
nello
Corvo.
E' nota
ce
degli
l'abilit di
parola;
anche di ripetere qualche uno studio speciale delle inflessioni della sua voce e delle circostanze che accompagnavano il suo volo. In generale il corvo
altri
animali,
gli
auguri
facevcino
considerato
come
presagitore
tu
sei
il
di
sventure;
donde
la
espressione comune,
ve.
La
durata
e,
della
vita
di
colare,
duemila cinquecentottantadue anni. Vedi Abbandono dei figli Adriano {Sant') Antonio (SanC)
Apollo mazione
{Sant')
254
Diffa
dino
Benedetto
Discordia
Eretico
Oratore
Ripulse, vituperosa
Elia
Enrico
{San)
Pioggia
Set^.
Cosa
fatta all'improvviso.
Gli antichi,
fatta
ancora oggi,
per
denotare
l'aspetin
una
Cosa
fatta in
lungo tempo.
di gravidanza della
tempo
femmina
gli
di
quest'animale
il
Presso
antichi,
espri-
detto:
Tu
un elefante,
chi
uomo che
pu
l'afferra per la
mano
e diffcilmente l'anguilla
rattenuta.
Cosa precoce.
Pernice. Pulcino di quest'uccello uscente
in
.
parte
dall'uovo rotto
allusione
vuole che
il
pulcino
ellflto del
covare;
ma
esso
il
guscio
da
se stesso,
mettendo
piedi,
cora attaccato
al
Cosa profana.
Cipolla, che
gli
255
e dicesi
Egiziauii aborrivano;
che
non mangiassero
cipolle
perch
il
Dittide,
devoto alla
in
Dea
carle
Iside,
mentre, presso
nel fiume e
cadde
anneg; e d'allora
memoria
causa
la cipolla
fu
ritenuta
cosa
profana,
quale
della
morte
altrui.
Coscienza pura.
Zaffiro, pietra preziosa.
Costantino
di basiliche
(San).
romane. Croce, col motto:
conversione.
/n hoc signo
sua
Cristo.
Costanza.
Amaranto.
I
Costanza.
Legione
in
istituita
dall'imperatore
O>stanzo;
aveva
igiarsi
il
Eustachio
Giuliano
(SanC).
l'Ospita-
{San)
Rocco
{San).
>stumi.
lariio.
Vedi Adattamento
ai
coitumi altrui
An-
postumi
cattivi.
tlstene
256
mon-
frumento dal loglio; volendo con ci significare che gli invidiosi dovevano essere allontanati dalil
dare
la
Repubblica, percht
il
inutili
to
loglio al frumento.
Costumi
dissoluti.
(vedi).
Triangolo
Costumi perseveranti.
Penne
non muta
ch
di gru.
i
l'et
gli altri uccelli mutano le penne a ogni et, e cambiano il colore delle piume, mentre quelle delle gru si mantengono sempre dello stesso colore.
Cotitto. Meretrice
e
di
Tracia
innalzata
della
agli
onori
divini,
diventata
perci
Dea
si
dissolutezza.
Le
sue
feste,
dette cotizzie,
con ogni specie di lascivie e di scostumatezze. Credesi comunemente che i sacerdoti di questa Dea si
chiamassero Baiti o Bapii
gnarsi),
(dal
greco
hapie'xn,
banel
perch
soliti
modo
pi effeminato.
Cotogno.
Pianta
tichi,
il
che lo consideravano come emblema di amore e felicit e perci se ne servivano nelle feste pubbli;
che e private,
trimoni.
licit.
principalmente
Vedi Amore
in
occasione
di cotogno
dei
Corona
maFe-
Cotta.
Sopravveste
di
pannolino
bianco,
che
gli
eccle-
siastlci
zaga
Coturno.
Specie di stivale usato dagli antichi, di un'altezza che sorpassava la met deHa gamba, e talvolta giungeva fino al ginocchio. Il coturno, con la sua
suola
ristica,
pi pi
ilta
del
solito,
era
la
calzatura
degli
caratte-
dignitosa
magnifica,
si
attori
il
della
tragedia;
quindi
alla
figurativamente
stcsa.
coturno
tragedia
di
Tragedia.
di
Covone
frumento. Vedi
riunirei
Romani
i
era ritiuto
principale e
mancava
avessero
re-
nei
loro conviti
per quanto
satirici
spesso biasimato
l'uso
alimento
si
lativo all'ingordigia e al
Erasmo
religione,
meraviglialoro
il
va come mai
cristiani,
il
per
nei
di-
quale fu ritenuto
il
prin-
suo uso
chi
se
gognoso nome era chiamato apfagonio, e goloso, mentre la medesima cosa presso i cristiani era gran santimonia.
Biancospino.
evangelisti.
Trimo.
manife-
presso
Cristiani,
per la
G. Ronchetti.
.10
colore
preziosa
di
Vigilanza
giallo
verdastro.
Vedi
j.
Virt.
,
Crisoprasio.
del
/-
Lristia-
i-
Cristina
fu legata,
(Santa).
a.
cui
la
delle
quali
due
lingua.
cuore e una nel fiancolpirono nel petto, due nel le mammelle e la tagHarle co Coltello, che serv a dinanzi a d'argento e d'oro Idoli Frecce.
cui fu condotta
nuda
col
capo
rasato. Libro.
Macma
legatele
al
collo
e poi
gettata
nel
lago.
/ ettim
di
piedi e le mani strettamenferro coi quali, nuda, i le carni. Serpente persquarciate furono le te legati, del suo velenosi. Tenaglia ch fu esposta ai rettili fu getche indicare per martirio. Torre infiammata,
tata in
una fornace.
Cristo.
greco signihca
leggenda che gh fa Porta-Cristo, diede origine alla gigante Poliil come guado, attraversare il mare a
sulle spalle, femo, portandosi Ges Bambino
donde
259
La
figura
di quevol-
sto
te
ordinariarrente colossale,
delle
ornava
altre
facciata
cos
chiese
delle cattedrali.
G>llopotesse
cavasi
vedersi
tesse
all'ingresso
dei
tempio,
affinch
da lontano; perch credevasi che uno non pon alcuno altro acciin lo
dente
gVmo
Albero, che
mane.
la
che,
secondo
leggenda,
venne attaccata
al
collo
quando venne
gettato nell'acqua. Serpente, con cui il Santo fu in vanamente martorizzato. Statura gigantesca. Testa di
cane.
Gli
cuitichi
pittori
rappresentavamo S.
Cristo-
Critica.
Momordica
Croce.
piccante.
Strumento di pena
zioni
capitale
presso
parecchie
la
nas'in-
antiche.
Qual simbolo
antichi
religioso
croce
contra
degli
fra
parecchi
e
popoli.
Nelle
cerimonie
sovente
Indiani
degli
Egiziani
di
comparisce
T, e tal altra del segno algebraico + La croce in forma di X, detta decussata, chiamavasi nel medio evo la croce di S. Andrea. Li croce in forma di T, si d come attributo all'apostolo San Filippo. Questa forma di croce si riferisce ad
la croce, talvolta in
forma
lettera
credendo di riconoscere la slessa lettera nel segno che il profeta Ezechiello dice di mettere in fronte a quelli che gemono. L'istruil
T,
tau
degli
Ebrei,
mento
dell'umana
i
260
diede
origine
esenzione
leg-
stesso
Adamo
fin
uscito
da un granello
terrestre,
aveva
servito
alla
del
tempio
di
Salo-
mone,
vulgate
ecc.
racconti
derivati dalle
dopo
di-
dalla
piet
dei
fedeli
intorno
prodigiose
un
fece
cos
venerabile
fini
oggetto,
umani..
la
malizia
di
taluni
ne
di
abuso per
La
croce simbolo
cristiani.
il
Gli aniil
come
gli
leone,
falco,
gli
colomba
vinti
e la
pecora,
simboleggiano
altri
uni
Andrea Bartolomeo Bernardo da Cresima Domenico Cuzman Elena Ges Maggiore como Mar^ Maddalena Lorenzo Marta Paolo Mattia Taddeo Simone Tommaso d'Aquino Tau Tormento
J
vizi
dalla
croce,
le
virt
che
essa produce.
Antonio
(San)
ta)
(SanC)
{SanC)
{San)
Caterina
{Santa)
di
Siena {San-
Celibato
Clara
Costantino
{San)
{San)
{Santa)
Eligio
{San)
Francesco
Gia-
d'Assisi
il
{San)
Gabriele
{San)
Cristo
Giovanni Battista
{Santa)
{San)
{San)
gherita
{Santa)
{Santa)
Martirio
{San)
{San)
Pietro
{San)
Rassegnazione
{San)
{San)
{San)
Teresa
{Santa)
Tribolazione.
Croce
ta,
261
Vedi
arci pi scopale.
aste,
Croce a doppie
attributo
Arcivescovo
ria
dei
cardinali e degli
Cardinale
arcivescovi.
Elisabetta
d'Unghe-
(Santa).
Croce pettorale.
Piccola croce che
il
al
petto.
Vedi Pie/ro
{San).
Croce pontefcale.
E' una croce avente
sivamente
al tre aste
Pontefice.
Vedi Papa.
Cristo.
Le
i
parcro-
dell'esecuzione
le
artistica
nel
e
i
formare
variano secondo
epoche
luoghi, e quindi
nelle
vente
veste,
immagini antiche della Chiesa greca vedesi sorappresentato Cristo, per decenza, in lunga a cui fu poi sostituita una sp>ecie di corta giubdi
ba.
cingere
l'effigie
del
adop>erando quattro
uno per
fu
cia-
scun membro.
I
Dal
tre,
terzo secolo
preferito
i
uso
di
soli
venenedo
forati
ambedue
piedi
da un
volta
II
solo
sgabello,
si
medesimo chiodo, oppure sorretti da uno infisso al tronco da questo chiodo, e talvedcMio con lo sgabello anche due chiodi.
con
la
la
corona di
cinta
di
spi-
ne,
ma
talvolta
anche
con
fronte
un
diadema, e anche con le chiome lunghe e ondeggianti, e qualche volta col cajx) cinto solamente di lu-
minosa aureola.
dei Liguori
Vedi Alberto
{SanC)
Bruno
letta
{San)
{Santa)
Ungheria {Sani")
rolamo {San).
Colomba
am
Carlo Borromeo
{Santa)
{San)
Elisabetta di
Co
Gi-
Croco.
Giovane,
fa,
il
quale
cos
che fu trasformato m una pianta detta zafferano. Vi fu un altro Croco, amico di Smilace. Costoro si amavano cos teneramente e innocentemente, che innamorati
in
gli
Dei
li
trasmutarono
fiumi.
Zafferano.
Fi^io di Urano e di Gea, il pi giovane dei TiRea, che lo fece padre di Estia (Vesta),
(Cerere),
Demetra
(Plutone),
Posidone (Nettuno) e Zeuh (Giove). istigazione della madre. Crono evir il padre per aver gettati
i
Ciclopi,
figli
anch'essi
in
di
Gea,
il
nel
Tartaro,
le
dal
sangue sparso
I
questo
modo nacquero
loro
Erinni.
Romani
identificarono
dei Greci.
Vedi Saturno.
leguminosa
cui
Crotalaria.
Pianta
ifrotalon,
il
nome
deriva
dal
greco
che significa nacchere, f>er esprimere lo strepito che fanno i legumi spinti dal vento uno contro l'altro, e che imita in qualche modo il suono delle
nacchere.
Vedi Danza.
Crotalo.
Specie di castagnette. Secondo Suida sembra che
il
'263
producevano un suono. Secrotalo potevano essere di conchiglia o di bronzo egualmente che di legno. Alle donne che, danzando, suonavano il crotalo da
condo Eustazio,
pezzi del
vasi
il
nome
di crolalistricc.
Vedi Baccanti.
Crudelt.
Coltello.
Con
questo
nome
gli
Egiziani
chizmna-
vano Oco (Artaserse) re dei Persi, uomo crudelissimo, il quale ovunque capitava spargeva sangue, e non risparmi di scannare lo stesso Api. Ferro, allusione alle armi. Pollice rovesciato. Gesto usato anticamente
da
aissassini
agli scan-
natori
segnale dei
momento opportuno
di
ammazBib-
come
tutte
le
Cubo. Vedi
Cuculo.
Terra.
Uccello di passaggio. In
e
Italia
arriva in aprile
parte
in
il
settembre.
nido, e la
altri.
non fanno
in
quello
lo
degli
Dovendo
e
iiido
sgravarsi
dell'uovo,
nella
essa
presolo
di
poi
sua
qualche piccolo
di
uccello
Non
depv.ne pi
nel nido.
Vedi Egoismo
Primavera
Giunone
Nozze
religione
stes-
un
sole
uovo
Trasformazione.
Culto.
Gli
sa.
atti
rituali
d'una
religione.
La
Passiflora.
Cuneo. Vedi
Conio.
264
Cunina.
dormienti nella culla. Protettrice del fanciulli
di Terra.
.,
Ve-
Cuore.
,consacrato a MerAnimali: Ibis, dagli Egwiam Inoltre al cuore e al parlare. curio, che presiedeva appena nato pesasse due perch volevasi che l'ibis neonato. attribuito al cuore di un
dramme, peso
Diversi:
Anello
gli
emblema
del cuore.
Secondo
antichi
anulare. In simili anelh soleriva e termina nel dito delle persone che l'immagine raffigurare vasi anche
si
mostrare pubblicaonoravano e rispettavano, per esse erano molche mente, con una certa ambizione, (vedi Esa^ Clihano l'anello. to a cuore a chi portava volevano anti^chi medici I me d coscienza). Pesca.
confacesse meravigliosamente che questo frutto si gh diede la forma del cuore, natura la che cuore, e qual parte esteriore sia evidente a
affinch dall'aspetto
sia prodotto. del corpo per giovane consacrato a Iside, e
il
al
P^^^-^
che
il
pesco fu
il
i
suo
frutto f^^^^^^
sembra
paesi
cuore
umano
giovani e le fanciulle,
cui era intagliato reciprocamente una pesca eloro cuore era il che mostrare cuore, e ci per {Santa) Caterina da Siena Vedi Afflizione rito Divina provvidenza dia Conca, Cielo Sincenfa -Preghiera Mano posta sul cuor.
im
li
Teresa
{San).
{Santa)
Verit
Vincenzo
dei
Pao^
Cuore
cuore,
le
265
il
consiglio.
frecce
la
consiglio e
le
pensieri,
l'arco
rap-
presenta
bocca e
labbra.
"
Agostino
{Sani')
Cupido.
Era,
del
greco
dalla
Eros, di cui
culto
fu
trapiantato
Roma
Amore
era figlio di
Giove
e di Venere, e Cupido della Notte e dell'Erebo. I Greci mettevano pure qualche differenza fra Cupido e Amore, e chiamavano il primo Imeros e il secondo
Eros.
l'altro,
L'uno soave
moderato,
in^irava
gli
saggi;
stolti.
Ve-
di
Amore.
e
Cupido
fortuna.
Cupido da
solo
umili e mansueti in
modo, che
volontieri poi
si
sotto-
pongono
ai
lacci amorosi.
Cura
della propria famiglia. Oca, che cova. Gli antichi credevano che l'oca non covasse fuorch le proprie uova, rifiutando anche quelle delle altre oche. Di qui nacque il significato allusivo a chi attende da solo alla prc^ria famiglia, senza curarsi di quanto facciano
gli
altri.
Cura materna.
Celidonia.
266
gli
occhi spor-
yoluituoso.
Vedi Bassezza.
Custode.
il
Occhio posto sopra due teste. Presso gli Egiziani buoni geni tutelari della casa capo rappresentava
i
(Manes), e
gli
occhi
simboleggiavano
la
divinit.
testa
gli
alzata,
guardando
i
Egiziani, presso
va
l'ufficio
di
custodire
vetro.
Custode
di s stesso.
Uomo
in
mano.
Custodia.
esistesse
Corinti Animali: Montone. Dicesi che presso una statua in bronzo, di Mercurio, con accanto un montone, e ci perch Mercurio pi degli
i
altri
custodiva
le
gregge e accresceva
il
loro prodotto.
Oca
legata a un ancora,
custodia.
sicura
emblema
una costante
gli
antichi
in
portasse sicurezza.
un'altra
di
Diversi:
Teste, una
la
d'uomo
faccia all'infuo-
ri,
267
fKjsle
gli
su
presso
D.
Dachscia.
L'operoso,
dito grosso
sudi,
figlia
il
dilgente.
Uno
gli
dei
Rasci
figlie
nati dal
del piede di
di
Suayambu,
50
e nessun
figlie
con
lui
trascuratezza in
un
sacrifizio,
il
porre
altro.
suo corpo fu infatti consumato immediatamente dal fuoco, ma essa rinacque come Parvadi. Siva si strapp nella disperazione un capello, dal quale nacque 11 gigante Welapotre, che mozz 11 capo a Dachscia e turb 11 sacrifizio. Gli Dei p'-egarono allora Siva di perdonare a Dachscia, il quale fu richiamato alla vita; ma il suo capo essendo stato con* sumato dal fuoco, Siva gli diede in sua vece una leIl
sta di capra.
Uno
Guerriero
Ignorariza.
dei sacerdoti
di
Cerere,
quali usa-
mano.
del
un certo luogo
no a un
di altro
268
terzo, cos
che
la
consegnava a un
seguito,
Dafne.
Figlia del fiume
si
in
Cupido,
di
cui
aveva disprez-
inseguita
da
lui,
ed essendo
sul
essere rag-
giunta,
in
lauro.
foglie,
volle
Apollo, intrecciatosi una corona delle sue che il lauro gli fosse per sempre con-
sacrato.
Dafnie laureola.
e
Arbusto grazioso per l'eleganza del suo fogliame fiori in gran parte odorosi, che sbocciano a mez-
di
Gentilezza.
Dafni.
Pastore di
Sicilia,
figlio
Mercurio
Ninfe.
la
di
una
gli le
Ninfa
insegn
siciliana.
Fu
e
allevato
dalle
Pane
e
a
lo
cantare
istruirono
di
suonare
zampogna;
fu
Muse
a
.
nella
lei
poesia.
sola,
Aveva promesso
spergiuro
e
E^henaide
amare
ma
divenne cieco. Gli Dei avendo piet della suo sventura, lo accolsero nell'Olimpo. Si vuole che fosse lo
inventore della poesia pastorale.
Dagone.
Secondo la Bibbia, era la principale divinit dei Era rappresentato col busto e la testa d'uomo, mentre la parte inferiore terminava in coda di
Filistei.
pesce;
alcuni
scrittori
l'hanno
- 269
di cui
si
mezzo uomo
mezzo
pesce,
che andasse
Babilonia a insegnarvi parecchie arti. e che poi se ne tornasse al mare. Dagone sarebbe stato il primo a insegnare cigli uomini l'uso del pane,
e
ci
secondo
alcuni
lo
conformerebbe
fenicio
il
nome
di
questo
dagan che
significa
frumento, mentre
lo
dag
(pesce).
Daiboth. Dio giapponese con volto di donna, una corona sul capo coperto da capelli neri lanosi, grandi orecchie, petto
La
sua
effigie sen-
za
Dei armali.
Dakoku.
Cos chiamasi nel Giappone una delle quattro deit
della
ricchezza,
venerata
specialmente dai
mercanti.
Col suo martello essa cava fuori quel che desidera, siede sopyra una botte pjena di riso e ha al fianco una tasca in cui custodisce il suo tesoro.
Daitia o Daida.
Nome
Atri
ai
generico di
lutti
cattivi
demoni
deit
originati
da
discendenti
da Barigiad,
appartenente
Daitia, di nome Erunio, si Brahma, e fece una cos rigida penitenza, che Brahma, gli promise ch'egli non sarebPitri.
Uno
di
questi
consacr
al
culto di
Dei,
ne dagli uomini,
ne dagli
promessa,
issicurato
delitti,
da
tale
si
come Dio.
II
suo
figlio
270
mai dalle vie della rettitudine, e un giorno che il padre battendo incrudelito con la mano una colonna, chiese beffeggiando se Visn onnipotente era anche
in essa,
il
Dio balz
notte.
fuori
mezz'uomo
mezzo
leone,
l'uccise sulla
soglia
separarsi
del
giorno
dalla
Dalia.
Bel
fiore dei nostri giardini.
Vedi Riconoscenza.
ma-
Dalmatica.
Tunica bianca,
niche,
importata dalla Dalmazia a Roma. Oggigiorno dalmatica chiamasi quell'ornamento di chiesa che portano i diaconi e i suddiaconi quando assistono il sacerdote all'altare e nelle processioni. Si dice che
papa
il
Silvestre
impose
ai
diaconi
di
abbandonare
perch
biasi-
colobio
indossale
la
dalmatica,
mava
no
l'uso di portare le braccia nude. Gli artisti sosoHti a rappresentare San Stefano vestito di dal-
matica;
santo,
ma
questo
primo diacono della Chiesa, dovette portare maniche corte. Vedi Barnaba (San) il colobio a Francesco d'Assisi Diacono Daniele {San)
{San).
Danae.
Figlia di Acrisio re
la
gli
d'Argo e
di Euridice.
Il
padre
rinchiuse in
bronzo perch l'oracolo aveva predetto che un di lei figlio gli avrebbe dato
una
torre di
la
morte.
Ma
madre furono vani, poich Giove, innamorato di lei, Dagli le scese in grembo convertito in pioggia d'oro.
abbracciamenti del padre degli Dei Danae ebbe un figliuolo che fu chiamato Persoe. Acrisio, vedendosi
271
il
bambino
in
e
in
una
si
cassetta
sottrarsi
questa
fece
gettare
mare, persuaso di
La
cassetta
diresse ver-
so
l'isola
di
Serifo,
cos
a nome Ditti con la rete la trasse a terra, e salvati madre e figlio, li consegn a suo fratello Polich'era
re
dell'isola.
dette
Polidette
voleva
la
far
sua
moglie Danae,
schiava.
anni.
ma
poich ella
rifiutavasi,
La
dopo
Danai di.
Figlie
di
Danao.
Danao.
Padre delle cinquanta fanciulle conosciute sotto il nome di Danaidi Era figlio di Belo e di Ar.chirroe
(la
E-
itto,
padre di cinquanta
Sorta
discordia
le
figli
detti dal
i
giziadi.
tra
sue
figlie e
di Egitto lo seguirono,
gli
e scongiuratolo di riconspose.
iliarsi,
chiesero le
figlie in
ma
li del fratello, e informato inoltre dall'oracolo che arebbe privato dal trono da un suo genero, costrin-
le figlie
gli sposi,
tutte
il
giuramento,
il
rb
in
vita
prima notte delle nozze. Mantennetranne Ipermnestra, la quale suo sposo Linceo, che pi tardi rile
nciliato
1
con Danao,
delitto,
loro
|ino
nell'Averno condannate ad attingertr incessan mente acqua per riempire un \aso senza fondo. Il
significato naturale di
272
fatto
ti,
dell'esservi
nel
ma
facilmente disseccabili;
Danao
rappresenta
la
industria
umana che
Danaro.
Civetta,
parola
che presso
gli
Ateniesi
era
sino-
nimo
di
danaro.
somma
di
danaro
non
al-
valendo
cos,
il
la
testimonianza
GilipipK),
dei
servi
contro
padroni
violare
servo di
oltre
lusione,
la
legge,
rese
il
ad accusare un servizio
padrone, senza
Ateniesi.
agli
Pecora.
Si
vuole
che
nome
di
monde
Romani, portava animali d'ovile. Testuggine. Sulle monete dei Peloponnesi figurava il motto: Le tartarughe (danaro) vincono la virt e la sapienza. Vedi Moneta. Matteo {San)
Daniele.
Uno
tro
il
Agnello, Bec-
ne:
cui
regno dei Medi. Drago, che fece uccidere. Leorammentando quelli che riempirono la fossa in fu calato. Vedi Profeti.
Daniele (San).
Palmatca. Palma.
Dannazione.
Sabina.
273
la
femmina
dicesi,
si
di
in
dolori
del parto,
dugia a sgravarsi pi che pu, per cui avviene che, prolungando il parto, ne risente poi maggiormente dolore
nel
mettere alla
luce
piccoli
cresciuti
di vi-
lume.
Danni scambievoli.
Civetta
sivo
e
cornacchia.
Geroglifico
egiziano,
insidia
si
allu-
cer-
reciprocamente; perch
la
riteneva
istinto
civetta e
cornacchia esistesse un
si
naturale di odio; e
che la cornacchia
sfogasse
rubare di giorno
questa
vetta,
le
uova della
rubasse
le
civetta,
quasi cieca.
a sua
volta,
uova
alla
per mangiarle.
Inoltre
credevasi
che mescolando
in
modo
l'altro
unirsi.
Danno.
escrementi, la
Oca, che pascola, perch dove essa sparge i suoi vegetazione abbrucia. Topo, che reninservibile
de
tutto ci
che rode.
Nu-rasi che
topi
nella
gli
battaglia
di
Lanuvio,
e
avendo
di
rosicchiati
dissima
rovina,
indizio
ne
seguirono.
i
Al
tribuno
gli
Carbone
i
segno
di
morte,
rosero
legacci
delle scarpe.
Vedi
G. Ronchetti.
Danno
Tirso,
cio,
274
occulto.
la
cui
asta
di
legno
la
coperta di edera,
si
simbolicamente, sotto
il
tro-
va nascosto
padre
nel-
Bacco
l'edera.
ferisce di
con
la
punta nascosta
Danza.
Greci avevano personificata la danza in Tersicouna delle nove Muse, ma non era la sola divinit amica di quest'arte. Le altre Muse, le Grazie, le Baccanti, le Ninfe dei boschi, delle praterie e delie acque, e qualche Dio silvestre, come i Fauni e i SaI
re,
tiri,
{joeti
e dagli
dei
arti-
sti
come formanti
dei
cori,
in
compagnia
Risi
e degli Amori, fanciulli caparbi e folleggianti. Cembalo, Crotalaria, Maschera, Tirso, ricordando
baccanali.
si
rap
forme e azioni della Morte nel varie condizioni dell'uomo, e che cos chiamossi
quel componimento consisteva una danza da essa condotta. Pare che l'idea d questa danza dei morti fosse originariamente tedesca e appartenesse alla poesia, ma fu poi argomento an-
principalmente perch
in
che
pi
ai
poeti e
artisti
d'Inghilterra e di
Francia.
La
1312, quella che Tedeschi trovasi in Basilea la Piccola. I Francesi e diedero a questo ballo sing'olare il nome di danza macabra. Parigi si dipinse una simil danza sui muri del cimitero degli Innocenti, intorno alla met secolo. Trovansi spesso di simili pitture nedel
antica,
che
risale
aW'anno
XV
gli
275
a
fresco,
antichi
cimiteri;
ora
sobborgo
ta
di
San Giovanni
di
dipinta
da ignoto
artista
in
di
sessanta
figure
di
grandezza naturale,
mendicante,
i
presentanti
dall'imperatore
quaH
Nel
in
tutti
invitati
XV
dei
fu
in
grandis-
dipinsero
altre
simili
danze
titolo
molte
Danza
da A. Maffei,
mo
il
seguente saggio:
La
fiera
trastullo,
E
La Lo
Col povero
strascico
col vecchio
il
fanciullo
E
Ne
Or
Di
Dardo.
si
scuotono
s'alzano
terghi,
gettono al suol.
tibie,
piegan ginocchi;
V'accadono orrendi novissimi gesti. nacchere a guisa, di tasti mal tocchi. Vi scricchiola e crocchia lo strano tenor,
ecc.
Arma
lanciata
antichissima,
specie
di
freccia
che
veniva
(Santa).
Dattili.
Nome
che portavano
primi sacerdoti di
Cibele.
276
scopritori dell'uso del fuoEssi erano riguardati come dell'arte di lavorare quee ferro, del e co, del rame Passarono dalla Frigia nell'isola di Cresti metalli. stabilire i misteri religiosi della ta, e furono i primi a quella specie di medicina e pure Grecia, portandovi da formole magiche d'incanto, che era accompagnata del suono e del l'arte anche
Insegnarono
ai
Greci
ritmo
musicale.
Dopo
di
essere
stati
lungo
tempo
anch'essi nel nusacerdoti di Cibele, furono posti divmit domero degli Dei e venerati come geni o e mpreservativo di serviva mestiche. Il loro nome pencoli. Chiamanmaggiori nei fiducia vocavasi con attnbuivasi una idei alcune pietre cui
si
pure
dattili
virt miracolosa
amuleti che
si
portavano
pollice.
Datura stramonio.
parte di questa pianta inSi vuole che qualunque e si dice di ubriachezza specie una produca ghiottita e Malabar di ladri che le cortigiane dell'India e i cache coloro a prendere far delle Canarie usano di
;
di semi di stradono nelle loro mani un mezz'ottavo allo scopo di monio misto con un liquore gradevole,
turbare
la
mente e
poterli
pi facilmente
derubare,
gannatore
Simulazione.
Davide.
Re
quila.
simbolica. Leone. Da un centro dell'occhio dell'aquila di combattere Golia. sogno che il profeta ebbe prima baimi. i accompagnava cui con Diversi: Arpa,
a i J /iAmmali: d'Israele, guerriero e profeta. ne Davide Dante, con alto senso poetico, pose
277
Fionda, che gli servi per abbattere Golia. Salterio, Spada, con cui tagli la testa al filisteo. Testa di Golia.
Davide (San).
Collina, che
la
Il
si
sollev sotto
suoi piedi.
Colomba,
Pero.
quale
santo,
lo
come segno
ai
sta
pianta
Gallesi,
guerra contro
Anglo-
Sassoni.
Debolezza.
Uomo
perch,
si
disteso
sulla
gramigna.
Topo
tramortito,
dicesi,
p>er
consuma
e
le
uscendogli
la
muore
far
detto:
Debolezza d'animo.
l'ergine
la
coi
capelli
tagliati.
Secondo
nei
la
Bibbia,
tagliati
i
forza di
Sansone risiedeva
fatti.
si
capelli,
quali,
Debolezza nei
Uomo Decimo
Il
sostiene
sopra un bastona.
cielo.
di
nome
decimo
cielo,
Trono
sa.
cieli,
si
costitu
il
la
similitudine
il
del
mezza, perch
tondit
fissa,
decimo cielo preso come una roferma e senza moto. I Gentili posero
quale indizio della ferma eternit;
fa
Giove
cje
sul
trono,
stando ferma
muovere
il
tuttp.
Prima
nel
di
278
Decorazione mlitape.
riprendere le
ostilit
istitu
contro
francesi,
1839 Abd-el-Kaden
una
al portavasi decorazione militare la quale consiste m essa cammello; turbante e alla corda del cbque dita per il pnmv una mano d'argento, con e con selle per il gragrado, con sei per il secondo decoloro cui conferita, questa do pi elevato.
attaccata
gli
altri privilegi,
quello di
sospendere la
mano
il
della giustizia,
quando un deco-
colpevole.
.
Decreto.
di donna, che molto venerata, in sembianza Si crede che pesce in terminava dall'ombelico in gi (vedi). Alatgale di la stessa divinit
Dea
sia
Dedalion^.
Fratello di Ceice.
te di
Tanto
si
ma
del
ma
^
A?!nise,
di
Eupalamo.
Egli
lui
fu
si
l'artefice
1
mdeve tempi, e a pi ingegnoso dei suoi meccanici e strumenti altri venzione del cuneo, di i navigare. Fece statue che dell'uso delle vele per pnu e .1 animate; muovevano da s e parevano facesse alle statue e che le occhi gli aprisse che mo nipote dall'altro. Uccise suo
Toi piedi staccati tIio, al pari di
figj- /-r lo superasse poi -1 finestra, per paura che Quivi lece .1 Creta a ricovero fuge da Atene e si MiPasifea. moglie del re celebre lahlnlo, e aiut perci il passione; sua la brutale nosse, a soddisfare
Im
l'uno valentissimo,
gettando
da una
re
279
da
lui
Io
fece
rinchiudere nel
labirinto
costrutto.
Quivi,
figlio
secondo la favola, fece per se e per il suo Icaro, che gli era compagno di prigionia, ah
di cera,
di
penne e
con cui
tutti
il
e due presero
il
volo
e fuggirono
da Creta.
cadde
Icario.
Ma
in
alto,
questi
fu poi
detto
Dedalo
ricevuto
in
ricover
Sicilia,
dove fu
poi
lo
lo
ospitalmente
da Gxalo,
stufa,
quale
re-
fece soffocare
una
perch Minosse
gli
stituiva
che,
secondo
gli
interpreti,
nella
affetti
Bibtei-
simbolo di un
dedito
ai
uomo
e
schiavo degli
nei
sensi
ingolfato
piaceri
bru-
Del.
Gli uomini, alzati
la
gli
doveva
e
che con
infinito
amore
e potere,
le
somma provvidenza
cose,
ne ha continua cura.
chiamato Dio; perch datore di tutti i beni, etemo, infinito, invisibile. Ma la debole natura dell uomo, e la sua mente incor pi debole di essa, quando ard
spaziare
da
s sola
rono bastanti a guidarlo nell'importante ricerca e Io deviarono dal vero. Perduta la vera Divinit, l'uo-
mo
e
il
volle vedere
con
gli
occhi
il
del
corpo,
la
e ci
le
fu
occasione di credere
cielo fossero
che
sole,
luna,
stelle
crescendo
cati
in
280
giudibestie,
modo
come
alle
Dei,
lutti
tali
e a
fece an-
ma
anche
ai
vizi,
dando a
loro nome di Dio e di Nume; a quelle il Geni buoni, perch fossero presenti e giovassero; a questi. Geni cattivi, perch non nuocessero e stesse-
ro lontani.
Perci presso
gli
antichi vi fu un'infinit
citdi Dei, poich non soltanto le nazioni, ma ogni t, ogni luogo, ogni passione umana, e ogni persona, L'Asia, che si pu dire, se ne faceva a modo suo.
le
societ
umane,
tan-
feconda di creazioni religiose, trasmise le sue favole all'Egitto, che le pass alla Grecia, la quale le modific e le arricch di finzioni. L'uomo avendo una
tendenza speciale a prestare un corpo, una volont e passione a tutti igili oggetti di cui non arriva a conoza misura
tranne
scere l'origine e lo scopo, moltiplic le sue divinit sene non potendo pi supplire loro altre forme
;
quella
degh
che
esseri
che conosceva,
gli
ne
venne,
naturalmente, ne; quantunque, secondo Plinio, nei primi tempi dopo diluvio universale, quando gli uomini abitavano sotil
to le quercie,
sacri;
vest
tutti
Dei
di
forme uma-
Numi
loro
e pe.
tempi
ghiande,
e dalle
si
con
in-
cui vivevano,
temperie.
E, secondo Pausania,
pietre
Arcadia
adora-
vano trenta
delle quali
aveva il suo nome di diversi Dei. Inoltre l'origine del culto delle divinit abbia che opinione avuto principio con la venerazione dell'asta, e perci
quest'arma era simbolo della divinit. L'uso delle
sta-
tue
281
ai
oer
rappresentare
ai
gli
trasmesso
tutti
i
Romani. Non
simulacri
il
d'essere
loro
tenevano occulte
il
in
modo
e
gli
che
altri
soli
ne
sapevano
significato,
ac-
cettavano ci che a
rare
oltre.
tutti
Gli antichi
in
fecero
loro
si-
mulacri di legno:
quercia
pero
che l'oro
sterile
l'argento
fossero
quasi
fece
della
terra
di
produce
altro:
gli antichi
chia-
mavano
quella terra inferma e mfelice, che non produceva erba, fiori e frutti, di cui {Stessero nutrirsi e vivere. Pare che anche Platone volesse che gli Dei
si
dice:
abitazione
loro
cose,
Dei, non
si
immagini n d'oro,
le statue degli
Del
mostravano l'avarizia degli uomini, i quali sotto veste ci religione si prendevamo il piacere di aver oro,
avorio,
gemme
sentavano.
/orio
lette,
Tornando
non
Platone,
dice
che
l'a-
statue
agli
Dei,
li
e soggiunge che n
ferro a
si
ci
buono,
altri metalli
duri, perch
ra,
282
Secondo Plinio^
in
e sono strumenti
d'uccisione.
di GioPopulonia esisteva una statua molto antica fu fatta Esculapio a Come sola. vite ve, fatta di una (agnocasto), e dalla materid viticcio
una statua
di
della
statua
fu
detto
Agnite.
fu soggiogata dai metallo venne dall'Asia, quando Romani. ~ Uei, diRomani numeravano pi di trentamila I
,
visi
in
categorie.
Il
Primo
orbine
era
dodici
del
si
grandi numi
{Du majorum
venerati
gcni'mm)
sotto
composto di o numi
consiglio
{consenies),
nomi
diver-
Estia-Vesta,
Greci e dai Latini chiamati Era-Giunone, Pallade Atena-Minerva, Afrodite-Venere, Demetra-Gerere, Artemide-Diana, PosidoneZeus-Giove, Ermes-^Mercurio, A.res-Marte, questo Febo. o Nettuno, Efesto-Vulcano. Apollo principali, divinit altre aggregate ordine erano pure sekcii, e furono Giache i Romani chiamavano Dii mitologia greca), Crono ( che non ha riscontro nella Silene-Luna, AElio-Sole. no-Saturno, Rea-Cibele, o Dio Demone-Genio Dioniso-Bacco,
dai
rispettivamente:
des-Plutone,
Il
tutelare.
nori
Dei misecondo ordine, ossia quello degli principalcomponevasi {Dii minorum gentium),
di
mente
sia
due
classi:
ascritti
1."
degli
le
Dei
degli eroi
fra
divimt
come
semidei;
ho2" dei semones, cos chiamati quasi fossero semi deg.i maggiori e Dei mnes, vale a dire minori degli era infinito. I boschi, uomini. Il numero di questi popolati di l^auni, prati, le solitudini erano
fiumi
i
di Silvani,
di
driddi,
ecc.
vqIo
degli
Zefiri;
Ninfe, di Driadi, di Amadal L'agitazione dell'aria era prodotta l'arcobaleno era la via percorsa
Satiri,
di
da
Iride;
il
283
la
la
rupi era natura sotto l'incanto della ridente mitologia era dotata di vita e d'intel-
ninfa
Eco;
tutta
letto.
Dei tutelari.
Teste,
scolpite
due.
con
le
lettere
DM.
ne.
monumenti
consacrata
dei morti.
antichi,
ba
stata
tutelari
raccomandata
Egiziani,
Dei mere
Mani
senza
Gli
volendo
teste
esprial-
la stessa
cosa, raffiguravano
(vedi
due
cuna inscrizione
Custode).
Deianira.
Figlia
di
Eneo,
re
le
dell'Etolia.
che
Il
Narra
a
colui
la
favola
sua bellezza
mostrato
il
padre promise di
il
ma
sa-
darla
p,
e
^
che
rebbesi
=ole
forte
pretendenti.
fu
vincitore,
spos Deianira.
Er Viaggiando
offerse
di
Leianira col
enti
dell
)ortare
Deianira sana e salva sull'altra sponda. Er;oie acconsent, ma appena che il centauro tocc la riva ento di farie violenza a vista del marito, il quale,
prcolo di mira, lo feri
mortalmente con una freccia awe2nata. Nesso nel morire pens a vendicarsi, e diede Deianira la sua camicia intrisa nel proprio sanue avvelenato dalla freccia, dicendo che essa avrebe
>
ta
la
da
el
il marito qualora fosse preamore. Essa accett il dono, e quanErcole si mostr infedele, gli mand la camicia centauro, che da lui indossata gli fu causa
Virt di
richiamare
illegittimo
di
una
lorte
lorte,
straziante.
Deianira, inconsolabile per la di lui di CUI era stata cagione involontaria, per di-
sperazione
si
284
uccise,
e dal
Deidamia.
Due donne di questo nome sono principalmente nominate nella mitologia. La prima, detta anche Ippodamia, era figlia di Adrasto re d'Argo, e sposa di
Piritoo, le cui nozze furono insanguinate dal famoo combattimento dei Centauri e del Lapiti. L'altra, figlia
di
Licomede
re
di
Sciro,
'"sola
del
madre Teti a
Delfnia.
Soprannome d'Artemide
Delfnie.
Feste che
tanti
si
in
Atene.
abi-
di
Egina
in
vansi
sette
pure
Grecia,
in
Atene
e
bende
bianca
al
modo
dei supplicanti.
Delfnio.
Pianta a fogliame leggerissimo e a fiori bizzarri, chiamata consolida regale, o fior di cappuccio. Vedi Incostanza Leggerezza.
Delfino.
Fra
muti
abitatori
delle
onde
il
delfino
uno
cochi'
poeti,
avendolo considerato
si
me amico
degli
uomini;
racconta
perfino
Amore
pei
285
Animo grato Andrea {Sant') Bacco Carro tirato da delApodo Delfico Cerere Negra Fuga Celerit moderata fini Ces Cristo Impero del mare dai pericoli
bambini
me
to
Nettuno
Fe/ocit
il
Piet per
Migrazione Salvamendelle
anii
morti
Venere.
Delfo.
Citt della Focide, e
i
Greci per
cerca
un
il
sito
per fondare
monte Parnaso,
un tempio, che fu poi finita fratelli Trofonio e Agamede. Uccise poi l'immane serper.te che infestava queldi
fondamenta
sorveglianza
dei
le
regioni,
chiamato
sacerdoti,
sulla
tese
Pizio
il
nume.
in
ed
egli
trasformatosi
delfino,
trasport
da Gnosso, e
la
citt
il
Cretesi
sbarcati
da
quella
fondarono
di
Crissa
divennero
ave-
sacerdoti del
tempio, e
di
la
nume imjxKe
loro di veli
nerarlo col
nome
va incontrati sotto
Deliberazione.
Sedere,
quistano
le
allusione al detto:
vittorie.
Romani sedendo
ac-
Delicatezza.
Ccherchia. Spugna.
o
di
spugna, non fo* divenlar
le
286
il
bastonate,
Delicato.
Uomo
Delirio.
ozioso
vestito
di
seta.
Delitto.
Pugnale.
Delizia.
Fragola.
Delizie.
Topo bianco; con cui tanto gli Egiziani quanto Greci simboleggiavano le carezze degli amanti; ritenendo questo animale assai lascivo. E che gli amanti
lopo,
e
lo
gli
dice
seguente verso:
occhi tuoi.
Delizie lussuriose.
Porco. Dicesi che
in
un tempio di Tebe
esistesse
una colonna in cui erano incise molte maledizioni contro il re Mene, rappresentato da un porco, il quale costumi degli Egiziani, fu il primo a corrompere
i
lusso,
di
moderati
Perci
li
fece intemperanti,
di for-
ti,
eftemminati.
vollero
che
fosse
rappresen-
tato
si,
della palingenedelle
la
cio
rigenerazione,
di
ritorno
anime,
vita
Li
dice che
anime
coloro
che spesero
Delta. (A)
267
Nel termine
re-
Quarta
ligioso,
denota un triangolo circondato di raggi, nel quale disegnato un occhio e le lettere ebraiche che comi)ongono il nome di Jehovxh. Vedi Dio.
D. M.
Demogorgone.
Divinit
Lo
rappresentava
come un
vecchio pallido, macilente, coperto di musco, che abitava nelle viscere della terra in
ternit
compagnia dell'E-
del
solitudine
sotterranea,
s'assise,
una
pic-
cola palla,
su
tutta
cui
la
in
levatosi
aria
girasse
intomo a
il
terra
e formisse
in
questo
modo
insi
cielo.
Gett
fango
sole.
Il
sole e la terra
il
spola
Tartaro e
di
che di culto,
i
proferirne
nome, e solo
produrre
gli
bastava
vano-
che
se
ne
aspetta-
Demone.
Dal greco damon,
i
dio,
genio.
demoni,
e
sono
sono
ci
esseri
intermediari
di
mortali;
agli
incaricati
interpretare
portare
Dei
uni,
come
le
preghiere e
altri.
sacrifizi
volont
degli
Sempre secondo
Platone,
i
288
d'aria,
demoni sono
cielo,
vestiti
vagano
segreti
al
di
sopra del
del-
e regolano
Ogni
neiscita affidai-'
accompagna
fino al
Demonio.
Spirito del
di
male secondo
la
credenza
cristiana.
Ve-
Diavolo.
uso.
Battista [San)
Girolamo
Desiderio.
Garofano.
289
Desiderio ardentissimo.
Cerva, che guarda nell'acqua di una fonte. Nella
Bibbia
rivi
si
legge:
Come
la
Dio:
per-
ch,
dicono
di
gli
interpreti
della
Bibbia,
nel
la
cerva
talmente
serpenti
natura
mangiare
freddissimi,
dopo
la
digestione
eccitandosi
sempre pi il calore naturale, con desiderio intenso va cercando l'acqua dei freschi ruscelli.
Uomo
coi
caF>elli
crespi
Desiderio
la
di
grandezza.
Senape. Ramoscello di questa pianta strappato con bocca, quale simbolo di mente e di pensiero che si
allusione
alla
elevano;
di
propriet
eccitante
del
seme
questa pianta.
la
mano
destra al-
Desiderio
di
supremazia.
altro.
Uomo
Desiderio intenso.
Ciacinlo
giunchiglia.
della
S.
in
stessa
sete,
coallu-
me
seo,
spesso
ali
si
Ambrogio
casa del
dendo
deramo
19
idropico che
Faridesi-
dice:
i
empia cosa
l'aver sete,
quando
si
beni terrestri.
O. Ronchetti.
l-)\}
DesolsuEone.
Piaga.
Destino.
Divinit o volont divina che regola in
modo
fa-
gli antichi il Destitale gli avvenimenti futuri. Presso rappresentano era figlio del Caos e della Notte, e in mano, un'urna con vasi sopra un globo terrestre e
Canapa dove erano racchiuse le sorti dei mortali. filo del nostro destino che al allusione Probabile Uno. questo simbolo difilano le Parche. Alcuni spiegano
cendo che
il
lino,
al
pari dell'uomo
il
(Adamo), projI
lino
spezzato significa
Determinato numero
ScToja.
di anni.
Presso
gli
antichi,
quando una scrofa ain numero maggiore del-^ un dato numero di anni
Si
volle
determinato
dai
porcellini.
perci
che
la
mise alla luscrofa che in Lavinio (oggid Pratica) pasidovevanoi che segno fosse ce trenta piccoli,
sare trent'anni,
prima
che
si
costruisse
la
citt
di
Alba.
Prometeo e
di
la terra;
si
e sua moglie, su
siglio
poterono salvare soltanto Deucalione una nave che si costruirono per con-
di Prometeo, la quale dopo nove giorni di navigazione approd sulla sommila del monte Parnaso. Allora essi consultarono l'oracolo di Temi, per sapere come popolare la terra, ed ebbero per rispo-
sta
le
di velarsi
la
ossa
della
loro
perci
essi
gettarono
di
tutti
le
gli
pietre,
ossa
della
che
l'avola
uomini.
Ogni
ciottolo
gettato
da Deucalione diven-
una donna.
Devastazione.
Formica e un mazzetto
ziani,
di origano
campi,
ix>polo
delle
dei
luoghi
no
e
stati
rappresentando la formica
lo
l'origano
solitudme e
spopolamento.
si
Perch
o zolfo
usa-
voievisi
trovassero le
sale,
il
di
polvere,
avre'obero
abbandonato
Perci
gli
formicaio
andando a
stabilirsi
altro\e.
antichi
vano mescolare e spargere l'origano selvatico intor no ai mucchi delle biade, affinch le formiche non
portassero via
il
grano.
Devozione.
Candelabro
Rosario.
acceso
davanti
al
tabernacolo.
Oro.
Turibolo.
Jio}(onos,
servo.
Ministro
immediatail
inferiore al
sacerdote:
van-
Dalmatica. Evangelario.
Diadema.
In origine era una
la
favola
di
mal
delle
benda di seta o di lana, che da Bacco, per sollievo del capo prodotto dal bere eccessivo. Il diadema
dice inventata
e
divinit
dei
re
d'Egitto
il
portava
del
serpente
sacro.
Oggid
diadema
di
292
Angelo Dominazione Dominazioni Melpo mene Regia raggi. Vedi Ecatc Luna. Diadema
potest
Virt.
corona
ornata
di
perle
pietre
preziose.
Vedi
di
Dialettica.
L'arte
di
ragionare
con
Animali: Ragno, con logiche, o con sottigliezza. le argosimbolicamente raffigurare volle cui Aristone
stringenti
argomentazioni
Zanzara, la mentazioni artificiose, prive di utilit. volta posata una volo, quale, quasi impercettibile al stimolo, o sottilissimo e acutissimo con sul corpo punge con tenui pungolo, al pari della dialettica, la quale gli atrafigge e punge stimoli e acutezze di parola, l'inche assalisce, ardore e astuzia nimi, con tanta venga 1 indonde comprende ne vede, ne gannato
ganno.
Diversi:
Mano
con
le
e brevit de^ quale manifestazione dei passi stringenti Paglia argomenti dai quali sorretta la dialettica.
gli
in pi mo misurata col moggio. Zenone, che soleva paragonava le dialettici, del di schernire le arguzie non si misurasse il alle misure giuste, con cui per
frumento,
ma
la
paglia e
il
letame.
Diamante.
Da
causa
una parola
la
greca
Il
che
significa
indomabile,
sua durezza.
pontefice
degli
Ebrei por-
forma di steltava sul petto un ornamento d'ore in circondato diamante un figurava centro cui nel la,
d due smeraldi;
voleva
consultare
e nei sacrifizi,
quando
il
pontefice
Dio
per
al
alzate le
mani
il
d-^po
gli
le
occhi
Dio su
ci che desi-
derava aver
risposta;
quale se
prometteva
cose
prospere e
vissima;
siderio,
felici,
il
293
di
dieonantc scintillava
luce
vi-
ma
appariva
nato
il
color
alla
sanguigno,
morte.
popolo
Diana.
Dea
tutta
che
fu
anticamente
adoiata
Roma
in
l'Italia,
protettrice
della caccia.
La chiamavaterra
no Luna o Febea
nell'Inferno.
in cielo.
Diana
in
ed Ecale
Aveva ancora
da
lei
condo
luoghi
particolarmente
castit,
Era
creduta la
ed era talmente vergognosa che cangi Atleone in cervo, per averla guardata mentre si bagnava. Diana aveva un seguito di bellissime Ninfe, e voleva che fossero pudiche al p>ari di lei; si dice per che Junasse il pastore Endimione e che spesso di nof^e scendeva dal cielo
della
Dea
Satiri,
Fauni e Driadi,
celebravano
feste
Ninfa tutta succinta, coi stivaletti rossi coi capelli un po' sparsi e graziosamente annodati insieme con un velo o ima benda, con una mezzaluna in testa, e talvolta su un carro tirato da due cerv^tte, armata di arco e di faretra piena di frecce. Animali: Cane, Cerva, dai piedi di bronzo e dalle corna d'oro dei monte Menalo, consacrata a Diana, ed era vietato ucciderla. I Romani appendevano le coma di cerva nel tempio di questa Dea. Cinghiale. Vegetali: Agnocasto,
in
abito di
simbolo di
castit.
Lucina.
^-
294
,
.
Diaspro.
Principati
^ Vedi Grazia
xr
i
Sapienza
Sincmt.
,
,
.
Diavolo.
Nome
lore),
derivato
equivalente
dato agli perch p-etendevano di eguacapo, cacciati dal cielo paesi, al volgo si rappregHarsi a Dio. In tutti i
senta
gri
il
greco daholos (calunniatore) accusa-^ (avversano, satan all'ebraico al loro specialmente angeli reprobi, e
dal
^N
diavolo
come un mostre
il
nero, rnentre
Il
ne-
gli
attribuiscono
colore
bianco.
cristianesigli
mo
lo
artigli
pipistrello, rappresenta peloso, con ali di e corna coda coi. mani, ai piedi e alle
i
(le
essenziale dei diavoli, corna sono una parte importanza, e lor vengono grande pi vi annettono la muniti di forcone e uncmo si degradano);
tolte
quali
quando
di catene per mcatenarli. per tormentare i dannati, e colon: fulvo ne^ quattro Ai diavoli furono dedicati sotto cui toranimai, principali ro, rosso e verde. I simboleggiava, che o uomini agli ma si presentarono Corvo, perch nero come no il diavolo sono: Becco. biblico. Pipistrello, alludiavolo. Drago, simbolo il Rospo. Serpente, ali. sue sione al suo colore e alle Eva. /olpe, tento diavolo il sotto la cui sembianza se ta del certa astuzia. Una che simboleggia la sua "" non -^ Giappone persuasa che il diavolo ^^ Agostino (Sj"') --1
volpe.
Bernardo (San)
[Santa)
Maddalena
(San).
chele
2^5 -
Dice.
Personificazione
di
T emi.
della
giustizia,
figlia
di
Giove
ore.
vegliava sui
di
Giove lamentandosi tutte le volte che un giudice violava la giustizia. Nei tragici Dice apparisce come una deit che punisce severaunente ogni ingiustizia, vigila severamente sul mantenimento della giustizia, e trafigge il cuore dell'ingiusto con la spada fabbricata
figlia
Esichia,
cio la tran-
quillit
Dice
era
rappresentata
come
una bella donna in atto di trascinare con una mano Adica (l'Ingiustizia) nel mentre impugna coll'altra
un bastone con cui
la
p>ercuote.
anticcunente
Vesta),
II
in
lebravano
questo
quasi
Saturnali.
il
giorno
cui
ha luogo
celebrato
ili
mese
tutti
i
solstizio
d'inverno
fu
da
popoli
nascita
antichi
giorno
della
del Sole.
Persiani
festeggiai
vano quella
ci
Gre-
di Ercole,
il
popoli del
solstizio
il
Nord chiamavano
la notte
che precede
evo
si
personificava
mo
se
una
torcia,
quale simbolo
breve
durata
Vedi Zodiaco.
Dlcerlon.
ta
Candelabro a due bracci, dai quali ciascune porun cero acceso, con cui il vescovo, secondo la
- 2% liturgia
al
di
Costantinopoli,
impartisce
la
benedizione
popolo.
Vedi Ges
Cristo.
Dichiararsi vinto.
Porgere erba con
antichi
la
mano,
gesto
che
presso
si
gli
por-
geva l'erba, assoggeltandosigli. Uso, dicesi, introdotto nei primi tempi dai pastori, i quali- nella sfida alla
corsa, o altra contesa fa loro,
il
suolo
dell'erba
per porgerla
al
intimata.
Vedi
A'uTTteri
simbolici.
Difesa.
Animali: che
di lupi
Volpe,
che porta
i
una
Scilla
marittima
toccando
la
scilla morissero.
Vegetali:
Diversi:
Pelle
fra
foca portata
indosso,
perch
si
credeva che
tutti gli
fulmine. L'imperatore Augusto conservava gelosamente una pelle di foca per ripararsi dal fulmine. Scudo, emblema principale della difesa. Furono ritenuti per vili soldati che avevano pi speranza
dal
Difetto.
Giusquiamo nero.
sgradevole
e
Pianta
piena
malefica
di
odor
difetti.
forte^
velenosa,
quindi di
DifTamazione.
Corvo.
Diffidenza.
Ciclamino, allusione
coli.
al
fenomeno dei
suoi
pedun-
Digitale.
297
Dal
latino digitus,
le
dito.
vengono usate in medicina, come rimedio potente per regolare movimenti del
lenosissima,
cui
foglie
cuore.
Vedi Consolazione
Lavoro
muliebre.
Digiuno.
Cefalo. Si vuole che questo pesce non
dei
rifiuti
s'
nutri che
del
mare,
in
modo
che
pu considerarsi
sempre digiuno.
Dignit.
Vegetali:
questo
di
fiori.
flore
Diversi:
Dignit sacerdotale.
Patera,
che
sacerdoti
adoperavano
nei
sacrifizi.
Dignit sacrosanta.
Corno. Presso
to dagli
le
gli
i
antichi,
Ebrei e
luna,
Cristiani, le
della
corno
spessissi-
mo
hanno
il
*_orno,
raggio e la
corona.
na,
Perci
Mos
che simboleggiano
il
raggi
di
Sole,
Israeliti
che
la
Mos
Presso
gli
Ebrei
corno e corona.
Dignit Barba
virile.
(vedi
Uomo).
Diletto.
298
parte
diletto
dei
teologi,
di
il
piacere
Diliezian.
Termine
ascetico.
pietra.
Affetto, cura
diletta,
spirituale.
Granata,
figli.
uova, deposte
dalla
femmina, fino a quaranta o cinquanta giorni, e non abbandoni i piccoli nati se non quando sono capaci
di difendersi dagli attacchi degli
dicesi essere la
altri pesci.
E. tanto
donare
scatori.
le
persistenza,
da
lasciarsi
Dimenticanza.
Lunaria maggiore.
Dimora
costrutto
stabile.
sasso.
nido,
avesse
cura
mettervi
dentro u(
si^
fermo, stabile e
Dinasti
()
Del dinasti.
Con
nastia
questo
nome vengono
gli
qualificati,
nel
sistemi
alla
dij
li
storico dell'Egitto,
egiziana, cio
tutti
pi antico di
stato Fta,
mon^
do
fisico,
Vulcano
dei Latini
Dopo
lo
299
di
lui
spazio di
30.000
regn sugli uomini Fre, o il Sole, per anni; Crono o Saturno gli venaltri tutti
occuparono
7
anni,
fra
gli
poi
il
trono
solo
spazio
i
di re
in-
e dietro
scelti
uomini:
comincia
effettivamente
storia
dell'Egitto.
Dio.
La
tivi
materializzazione
di
Dio ripugnava
simix)lico.
ai
primi
cristiani.
Anche
gli
non fu general-
modo
partire
XII
antichi cominciaroro a
dare a Dio
una figura umana, rappresentandola per presso a poco come quella del Dio Figlio, r
in
il
mano, mentre il Figlio regge la croce. I simboli e attributi di Dio sono: Arcobaleno, sul quale Iddio spesso rappresentato seduto. Cuculo, perch ncm ha ne principio, n fine. I Persiani, ritenendo Giove signore del Cielo, per fargli sacrifizi, salivano in luoghi altissimi, e chramavano Giove circolo del cielo. Pass quest'uso ai Turchi, e di qui ebbero
gli
fanno
sui
mina-
cui senso
dice,
il
sar,
salutando cos
e la
Maometto. Anche
alti e
si
Sae-
nazioni, chia-
sforzavano di
divina.
sprimere
il
sempiterno. Delta.
Occhio
passa
e
in
un triangolo. S.
Mano
chio del
mondo, padre
nulla
gli
di tutti
celato.
Scellro,
emblema
della
potenza
religione,
300
I
teologi,
suprema.
Sole.
tanto dell'antica
quanto di quella cristiana, dissero Dio Ottimo Massimo, unico, luminoso e buono. Cos il so le, essendo uno solo, luminoso e prodigo del suo
fu preso
calore,
per
simbolo di
Dio.
Tre,
perch
Trono, su cui
se-
Dio-uomo.
Scarafaggio- S. Agostino, parlando della meravi-
Quel buo
di
U-
rano
di
Dionea.
Da
sta
insetti;
pianta
Dione, madre di Afrodite. Le foglie di quotrasudano un umore dolce che attira gli'
viene
a posarsi sopra
si
per succhiarlo,
e
foglie
chiudono
imprigionano
Vedi
Insidia.
Dionigi
questo
Dionisio
apostolo
quali
(San).
Parigi.
Il
Martire e primo
santo
i
vescovo di
serviva
di
nome
guerra
di
ai
grido
di
Francesi,
andavano
pitato.
Gladio, con cui fu deca Montiose Saint-Denis! Tempio, davanti al quale fu giustiziato. Testa tagliata, che, dopo il suo supplizio, il santo prese ini
all'assalto
alle
parolej
mano
lega.
e,
301
percorse pi
di
baciatala
sulla
fronte,
una
Dionisie.
Feste che celebravansi
co. Vedi Baccanali.
in
Dionisio.
Nome
di
greco di
Bacco,
cos
chiamato dalla
citt
di
Castore e Polluce.
Dipsa. Genere
go della
so pi
di serpente col
testa,
lar-
del dor-
grandi delle
Vedi DciiJerb
sfrenato.
Dipce.
Seconda moglie
pe.
Vi
di
Lieo, re di Tebe.
Vedi Antioquella
di
avendo orgogliocon
samente
Discernimento.
Voglio,
simbolo evidente.
Disciplina.
Verga.
Disciplina.
una sferza composta di o di fili metallici, che un tempo usavasi nei chiostri per batterai da s a sconto dei peccati. Vedi Alfonso dei Liguori {SanC) Antonio da Padova {Sant') Benedetto {San)
consistente
in
Strumento
funicelle a nodo,
di catenelle
Isa
Domenico
{San).
di
Cuzman
{San)
Lui^i Gonza-
Discipline.
302
Con
private
Ecatc
Mer Ra
Sole
si
abbraccia
Terra.
Discordia.
Nefiglia della Notte e sorella di della madre e Morte, della e Parche mesi, dell'Omicidio, delMiseria, della I%me, della Guerra, dal cielo perch scacci la Giove la Contesa, ecc.
Malefica deit,
delle
autrice ^i dis&enzione
fra
gli
petui
litigi.
Non
alle
essendo
gh
nozze di Teti e Peleo, si offese vendicarsi gett sulla ^mensa un per che talmente, per pomo d'oro, sul quale era scritto ada pi bella, Dee tre frale cor.lesa famosa cui si suscit quella
altri
Del
della
tante
da
cui
derivarono
gli
altri
collocata
cm
mostri
dell'Inferno,
con
capigliatura
dt
insanguinate, e Iha serpenti, annodata con bende diede a Enea, varaffigurata sullo scudo che Venere squarciato, e semanto col combattenti, gante fra flagello. Alcuni le sanguinose col Bellona, guita da un pumettono una torcia in una mano e nell'altra e destra nella serpente un gnale, oppure una torcia e una spada. Aristide la finge una donna
i
nella sinistra
col
capo
alto,
occhi biechi,
tinuo
con labbra
rigano
le
se le mani,
ma
e
gambe
torte
a gote pallide, che mai non tiene sempre pronta a muoverle; con le piedi sottili, e con un coltello caci
ciato nel petto, e intorno
303
una tenebrosa e
bia
in
forma
in
da
la
tutta.
rete
tutta
sua,
ce
mostra
Quivi trovandola
cercava,
cento.
La conobbe
Ch'or
I
al vestir
di color
infinite.
che
passi e
il
vento
sdrucite.
qiml d'argento,
lite:
neri
aver pareano
Molti
alle
spalle,
Di
Di
Per
chiose,
di
consigli
di
letture.
cut
le
facolt
de'
poverelli
sicure;
i
Non
Avea
sono
mai
nelle
citt
dietro e dinanzi e
d ambo
lati
Agnello e lupo. L'istinto naturale di didue animali era ritenuto talmente potente, da credere che gli agnelli appena nati, sena mai aver visto un lupo, al suo urlare cadessero
cordia
fra
Animali:
questi
norti
dalla
paura.
di
credevasi
che
perfino
le
pari-
inanimate
tinto
questi
animali
conservassero
se
tale
di
discordia;
si
poich
volevasi che
nelle lire
inc-
nei liuti
ora,
a quelle di lujx),
le
non
si
tando
1
304
anche per tamburi fatti di pelle di pecora e di lupo; poich all'atto di suonarli, la pelle di pecora resta-
va muta,
mentre
si
Vegetali:
Pomo.
lupo.
Diversi:
Acqua
Vedi
fuoco
Effetti
scintillante,
contenuti
in
vasi
separati.
Discordia militare.
padiglione
che un'aquila, posatasi sopra il un certo imperatore, assalita da due corvi, li combatt gettandoli per terra; ci che fu presagio per l'imiperatoire di perdere una battaglia per causa di discordia fra i suoi soldati.
di
Corvo.
Narrasi
Discrezione.
Vegetali:
bianca,
e
Convallaria
gli
sigillo
di
Salomone.
al
festini,
Rosa
che
antichi
sulle
posero
in
mano
Silenzio;
che dipingevano
i
porte dei
per
awer
tire
Diversi:
segreti.
II
ritenevasi
che
portasse
si
sfortuna
fosse introdotta,
animali domestici.
Disperazione.
Animali:
Alcione,
Alcione.
di
Allusione alla
cangiato
in
disperazione
quest'uccello
figlio
Eolo,
vinta
Minerva
nella
sua abili
Aracne, disperata dell'oltraggio ch< le fece subire la Dea, si appese e fu trasformata Vegetali: Calendula. Alla morte di ragno. done, Venere, desolata mischi le sue lagrime col sangue dell'amato, dalle quali nacque il fiorrana'
ricamatrice,
il
Diversi:
Corda, allusione
al suicidio,
dallo
chia-
ro.
Dispiacere.
Freccia, simbolo biblico delle pene che pungono
cuore.
il
Vedi Piacere
e dispiacete.
Disprezzo dell'avversit.
1
Naufrago sopra una testuggine, agitata furiosamente dalle onde, simbolo degli impeti della fortuna avversa e un raggio di sole, quale segno della reisistenza e forza d'animo, che ripara dalla sommerI
sione.
o di suonare
flauto;
circondato
da una truppa
di
Geroglifico egiziano.
La prima come
i
mentre
i
seri>enti
raffi-
urano
le
delizie
terrene,
cio
col
piaceri e le passioni
corpK
ateriali,
perch
strisciano
terra,
si
ascondono
sotterra.
isputa dell'ignorante. Cammello, ritenuto dagli antichi per animale proano. Simbolo di persone che disputano senza u
20
O. Ronchetti.
506
un argomento e l'altro; ru ragionamneti, riminando a guisa di cammello i loro opmione. un'altra or una volgendo nella mente or
Dlsslmulatope dei
Gatto,
vizi.
vacuati.
Dissimulazione.
Maschera, che dissimula
i
veri
lineamenti.
questo
si
consumasse,
trasformandosi
carne.
Dissolutezza. Vedi
Cotitto.
.
,.
cio
le
ditte-
giusto dall'ingiusto.
Distrazione.
Farfalle.
ragTo,
simili
perch capitando
insetti,
in
essa
le
mo-
restano
presi
e periscono
la
forti
rompono
la
Je a
facilmente:
cos
la
legge,
colpisce spess.
tannc
deboli,
rompono,
Dite.
307
Romani, che
11
lo
pater,
padre del-
ricchezze).
Dito.
I
le
dita
sotto
la
protesul
zione
Minerva.
battaglia
il
campo
di
paese
gli
si
straniero,
prima
gli
si
di
abbandonare
f>ortav2isi
cadavere,
nel
defunto,
fatti
e
al
fa-
cevano
intero.
funerali che
sarebbero
cadavere
mettevasi al pubblico inmaggior offerente alzava la mano chiusa con un sol dito disteso. I medesimi Romani per chiamare i loro schiavi per eseguire qualche servizio, facevano un certo strepito con le dita che esprimevano con la parola crepitare digit'is. Per cui l'ob-
Roma, quando
il
ccmto
tributi,
bedienza
sione
di
al
era
divenuta l'espres-
della
Oreste
sciva
Pollice
Stomaco
Pollice verso
Tommaso
{San)
{Sant')
Furie
Dito
{San)
sulle
labbra. Vedi
Arpocrate
calori
Bruno
Silenzio.
Dittamo. Le glandole
icmo un
olio
formando,
dopo
estivi,
verso sera, un'atmosfera eterea che circonda la pianta e se si avvicina un Ixmie, quest'atmosfera si accende, ardendo con luce viva, tinta di rosso e di verde nelle variet a fiori porporini; affatto verde nella
;
variet
308
"
fiori
bianchi.
Vedi Ardore
Organo
diiamo.
rose.
.
Divina presenza,
i
teologi, e simbolo Aquila, la quale, secondo divinit che guidella dell'influenza della presenza e divine. da alla suprema conoscenza delle cose
Divina provvidenza.
gli egiziani Avvoltoio che rode un cuore. Presso ^ mondo, che si nutre dell'avvoltoio era simbolo del nascono e muoiono; e avenla propriet dei corpi che della sapienza nel cuore^ sede la posta do gli antichi che mangia il cuore cos l'immagine dell'avvoltoio e sostiene dalU alimenta si significa che il mondo la quale e inti. Dio; di sapienza della provvidenza nemmeno sussistere potrebbe nita. e senza cui non
il
t:
mondo.
Divinit.
Cos chiamasi
in
teologia
i
l'essenza
derata astrattamente:
pagani la
.j
Basilisco.
Gh
ve)
simboleggiavano maggior fiato di tutti g che quest'animale avesse una tal venerazione pl avevano altri animali; e e consacravano statu basilisco, che gli facevano il con gh occh sparviero, d'oro, dandogli il capo di espon quando E aprire. e chiudere che si potevano
vano
l'effige
metteva
in
con gli occhi aperti, tutto ritenuto conj gran festa, perch ci era
i
Egitto
Dei
li
guardassero e promettessero
se
la
C
'
gni bene a
gli
tutti;
mentre
allora
statua
di
compariva
mestizia
e
ce
occhi
chiusi,
era
segno
pianto,
ro.
309
credendo che gli Dei fossero adirali con loCapo, simbolo della divinit di Dio che precede
rolamo ebbe a dire che gli Egiziani onoravano tutti capi con tale insensata religione, che si astenevano dal mangiare le teste di tutti gli animali, ritenendo di Plaoffendere la divinit, mangiandone. Secondo
i i
tonici
il
cipio di
capo membro divinissimo, assoluto prinquali sono dati all'uotutti gli altri membri,
i
servi
del
capo.
divino.
Intelletto
Simbolo di
altrui,
chi,
si
il
nel
mangiare, i beni
pri;
pro-
non avendo
altro cibo,
mangia
propri tentacoli.
Divozione.
Docilit.
Vedi Devozione.
Giunco
Dodici.
dolce.
Ape, che
succhia
fiori.
il
ta presso
I
fico,
cui
frutto
dolcissimo e succosi
so,
quella
diventasse
gli
legge
che
fico,
una
certa
mesu
fico
piantato
fra
due
monticelli,
scritto
AMBROSIA, ma
nell'altro
lettere
sono
distinguere che
sere
l'iniziale
310
allusione
di
NETTARE:
fico.
chiara
gli
al
Malva, che
le
antichi
piantavano sulle
morti.
pene dei
accompagnando
tolta.
l'offerta
col
grido
di
parole,
verit.
Dolcezza
Fico sradicato. Narrasi che la vita dolce dei cittadini Romani cess con la morte di Alessandro Severo perch poco prima ch'egli morisse, tre alberi di fico caddero davanti al padiglione dell'imperato-;
;
re,
Dolci ricordi.
Pervinca.
Dolore.
Uomo
che tiene
la
testa
Cine\
raria. Ferro.
Rosa
smorto, colore.
Dolori acuti.
Arco
gine,
teso, in
mano a Lucina
altro
perch nessun
dolore
ritenuto
pii
in4
aiuto. Gatto con un topo in bocca, con cui gli antichi raffiguravano un uomo caduto nelle memi del nemico, ch in modo compassionevole aiuto chiami; perch il toj p preso dal gatto manda un certo grido compassic nevole paragonabile alla voce di chi domandi aiutc E' noto il detto: // topo Ecale, aiuto ciama, derivate
dalla favola seguente. Giove per divertimento mise
il
Domandare
3!1
il
Sole e la Luna, seconproponendo loro di produrre degli animali per riempire la terra. Apollo produsse subito l'uomo, al quale Ecate contrap>pose una scimmia; ch'ella fece. Apollo ridendosi di ci, la fece assalire da un leone, che cre. Ma Ecate
(o
do
sdegnata d'essere superata nella burla, gener il gatto, del quale ridendosi Apollo, p)er scherno d'Ecate
produsse
il
topo.
Ella
montata
in
maggior
forza,
collera,
alla
ricorse
leone e
alle
gatto contro
del
il
topo;
il
la
tacc
scinato
natiche
leone,
quale,
scimmia si da essa
at-
tra-
si
inaspr
si
talmente da
salv ponenil
diventare furioso:
topo, fuggendo,
Ma
si
virt
medicinali,
con questo
quando
che
e
il
;
fosse tormentato
dicesi
leone
desidera
sempre
il
la
carne di
a
scimmia
la
alte
rese
talmente ardente
di
seme del
tauito
gatto, che
femmina
strida
quest'animale costretta
ci
mandar
sentir F>ene di
gli
altri
che
animah.
Domatore
dell'avversit.
perch credevasi che portando indosso un pezzo di tale pelle, si potesse andare ovunque, anche fra nemici, senza subire alcuna molestia. La iena era ritenuta di un tal potere di
vestito di pelle di iena,
Uomo
piedi,
cani.
Domenico
di
312
Guzman
(San).
Fondatore dell'ordine dei predicatori e, dicesi, delAngeli, che lo servivano a tavola. l'Inquisizione. Cane. La madre del Santo, prima della sua nascita, sogn che portava in grembo un cane bianco e nero, quale aveva in bocca una torcia che avvicinava il a una sfera rappresentante il mondo. Croce astile, che
si
ai
Disci-
plina,
ricordando
regole
il
rigorose dell'ordine
che
egli fond.
Ciglio, che
di virginit.
Globo, che
le
vicino al Santo,
cerca di
Libro contenente
gli
sue regole.
Ostensorio.
porge
il
rosario.
geli.
Rosario.
Stella,
che
gli
fronte
quando
fu battezzato.
Dominazione,
Diadema. Vedi Desiderio
di
dominazione.
Dominazione dell'animo.
golo
Leone cavalcato da un uomo, e guidato col punsimbolo di padronanza del proprio animo.
;
Dominazione
delFavversit.
dell'avversit.
Vedi Dominatore
Dominazione
Dominazione
Donna
lo sellato.
del marito.
per
le
corna.
Dominazioni.
Uno
vanti
al
dei
nove
suoi
co-
mandi.
313
Berillo, al quale
i
Hanno
virt di
per attributi:
si
i
die-
de
tivi
la
ingegno.
Diadema. Globo.
Scelirc.
Nar
rasi
scita plebea, un scrivente gli predisse l'impero del mondo, quando, essendo egli ancora fanciullo, que-
sto rettile
si
lavava,
senza
Ma
si
non solo
ma
lo
consider quale
Un
un serpente cinse il capo mentre dormiva. I Greci avevano monete con l'impronta di due serpenti che si guardavano a vicenda, con un ravvolgimento semicircolare, la coda verso l'interno, con l'inscrizione che dice: // dominio di due supremi. Anche sognando un serpente era segno di grandezza. Mammea madre di Alessandro Severo, un giorno prima di sgravarsi sogn d'aver dato alla luce un piccolo serpente. Ad Alessandro il Grande, fu predetta la grandezza del suo impero quando sogn che un serpente si congiunse con sua madre Olimpia.
Dominio giusto.
Orecchia turata con
la
in
Om-
chi dettava
legge agli
favorire
altri,
e renpriv?(-
non doveva
nessuno
tamente;
recchia
314
e
giovare a
tutti
ma
consigliare
pubblica-
Danna. Vedi
Afula con
di
sottrarsi
Molestie
al
Pauroso
debole.
Donna avversa
la
concepire.
attaccata
gli
frusta
aL
basto:
allegoria
amplessi del
marito,
per
il
maternit;
se
seme fecondatore,
correre
dopo l'accoppiamento.
Donna impudica.
Gallina con la cresta dritta, la coda alzata e con
fatte galline
ai piedi. Secondo gli antichi, sifcombattono col gallo, e dojx averlo vinto, si mettono a cantare come esso, e a guisa di maschi tentano di montare il gallo e le altre galline. Questo simbolo si adatta anche per una donna che voglia
due
piccoli speroni
sottomettersi
il
marito.
Donna
laboriosa.
fuso nella
Donna con un
mano
destra.
Donna senza
Donina
di
testa.
Vedi taverna.
emblemi
donna
per-
virile.
l'altra
di
virile;
ch
pi
femmine
dei
di
questi
animali sono pi
altri
ardite e
le
feroci
maschi,
mentre negli
animali
Donnola.
dice che in Sardegna
Specie di mammifero dell'ordine dei carnivori. Si le donne, per vezzo, usano por
di Disgrazia
315
VeIndovino.
Calanti
Doride.
Figlia
Dormiglione.
Doronico.
Vedi Sonnacchioso.
peli serici.
Nasce
nei
Vedi Freddezza.
Dorso
<)
schiena.
Vedi Fuga.
Dottori.
tenuto
Padri della Chiesa, le cui opinioni e dottrine sono in grande venerazione. Lucerna. Simbolo
biblico.
Dottrina.
Il
filosofo,
ligione.
Acqua
ovvero
il
complesso
dei
dogmi
di
una
re-
evidente a tutti, oppure astrusa e occulta mente degli uomini. Le cose chiare e manifeste sono paragonate alle acque trasparenti e chiare, che non scorrono tro{>po profondamente mentre le cose astruse e celate, sono paragonate alle acque pi pro-
manifesta,
fonde.
il
Caitedra.
In
questo
senso
la
viene
interpretalo
di
detto
dell'Evangelo:
gli
Sopra
i
cattedra
Mos
sederono
del primo
Scribi ed
Farisei.
Come
anche quello
Salmo: E nella cattedra della pestilenza non sedette; ci che viene interpretato per la dottrina cattiva, quella degli eretici. Lira, attributo di Orfeo, e simbolo della buona dottrina; perch si vuole
316
che questo celebre poeta insegnasse agli uomini la religione, e col suono dolce della lira, cio con piacevoli
cuori feroci
riunis-
costumi selvaggi, e
Anche
nella Bibbia la
simboleggia le virt morali. Pane, preso come simbolo del cibo dell'anima. Le dodici corbe di pezzi di pane, che avanzarono alla cena della larga liberalit di Cristo,
secondo
gli
interpreti,
simbolicamente
apostoli.
rappresentauio
la
dottrina
dei dodici
Dottrina celeste.
Pioggia.
le
Mos
invita
il
cielo e la terra
ad ascollare
giada,
tutte
ficarsi
trisce.
abbondi a guisa di pioggia, la quale, come la rucadendo a gocce sulle erbe, sugli arboscelli e
le piante,
Anche
presi
per le acque,
il
come
si
le
cielo sono,
nome
del Si'
ir-
inaffia
cio
infonde
la
disci-
Inoltre
antichi
paragonarono
mitologia,
le
come
risulta
dalla
per
esempio
la
favola
Acqua
perch
salsedine.
marina,
e
in
opposizione
la
dell'acqua dolce;
inutile
infruttuosa per
sua
amarezza e
lana, su cui
gli
antichi co-
317
stumavano far sedere la sposa novella, come segno di promessa al marito che avrebbe adempito alle cure familiari da buona massaia.
Drago.
Il
drago o dragone una delle creazioni pi celemedio evo. L'imporfenomeni pi singolari della mente
la
u-
tanza data a questo essere nella storia favolosa presenta uno dei
mana,
in
quanto
sua esistenza
venne fermamente
Incontrasi nelle
nelle leg-
ne vedono
i
ro
loro quadri.
Essi riguardano
draghi co-
me
la
principio della
stagioni
felicit;
gano delle
tutti
facciano a
il
pioggia e rumoreggiare
i
Sono
persuasi che
dia, e
Il
che abitino ordinariamente sulle alte montagne. drago degli antichi era una specie di serp>ente moArmonia struoso con le ali e i piedi. Vedi Africa Carro tirato da draghi Asmodeo Cadmo
Daniele
Filippo {San)
{San)
Giorgio
{San)
Margherita {Santa)
{San)
(San)
Trionfo del
cristianesimo.
Drago
Driope.
di
sette
teste.
Vedi Cerione.
venne trasformata
in
loto.
figlio,
318
spicc un
darglielo
co
iper
Dio del vino, irritato, la trasform in albero, e madre ebbe ap>pena il tempo di chiamare sua
rella per consegnarle
il
so-
fanciullo,
il
ch'esso
stato
di cui
rinchiuso
nella
scorza.
le
Dorina
di
Lemno,
gare
le
Venere prese
donne
Dubbio.
Argento. Bilancio
che parte vada a
tro l'altro col
in
bilico,
perch non
si
sa
da
inclinarsi.
Uccelli, due,
l'uno con-
becco aperto.
Dubbioso.
di
che tiene un lupo per le orecchie, allegoria una persona che si trovi in condizione tale, da non poter con sicurezza abTaandonare ne seguire una
Uomo
impresa.
Due,
Vedi Numeri
di
simbolici
Unione.
Durezza
Ciottolo
cuore.
(Vedi Arsinoe).
Durezza mitigata.
Coltello
fra alcuni
frutti
di
olivo.
E.
Eaco.
e di Egina. Devastato il suo repreg Giove che glielo ripopolasse, ci che suo padre fece trasformando una moltitudine di formiche in uomini, che furono perci detti Mirmu doni. Eaco. ritenuto per il pi giusto re del suo lem-
Figlio di
Giove
gno dalla
peste,
p,
319
giustizia
i
govern
e sag-
gezza,
giudici delle che dopo morte fu posto fra anime che discendevano nell'inferno. Vedi Inferno.
Ebano.
Albero del legno nero. Vedi Corona di ebano.
Ebano
Ebe.
Figlia di
Giove
la
e di
suo padre
elesse
a presiedere
ebbe
Dei,
nettare degli
ma
in
modo
non
si
che
la
lasci
pi vedere;
Giove
la
mede.
te,
dopo morla
accoppiata
e
Rappresentasi
coronata
di
fiori
cmi una
il
bue emblema della fatica. Cane. Vipera; con questi Cristiani simboleggiavano ainimali, da loro spregiati,
i
gli ebrei.
Ecate.
Divinit lunare
e infernale,
figlia
Giove
Latona,
age
secondo
altri.
Era
la
Dea
e alla
not'e
i
si
le
trivi
sepolcri,
e al suo avvicinarsi
cani ulula-
-^ 320
stare
al
di l
del fiume Stige per cento anni l'ombra di coloro che non erano stati sepolti. Exate era rappresentata coro-
nata di quercia, con delle fiaccole in mano, e inviluppate di serpenti, e la statua di questa
di
solito
le spaile
Dea
era
posta
davanti
alle
porte
delle
si
case,
per
scongiurare
presentata
gli incanti.
Ma
e
sopra tutto
sei
vede raptre
con
tre
teste
corpi, variamente coronata e vestita a seconda delie sue attribuzioni. Nel Museo Capitolino si trova una
statuetta
re:
in
una ha
un berretto
frigio,
con un diadema
mano
destra un coltello e
coda di un serpente; un'altra ha in mani delle fiaccole, sulla fronte una mezzaluna con un fiore di loto, e la terza ha una chiave e una fune e rappresenta la portinaia dell'inferno, in questa testa ha un disco, simbolo della luna nuova
nella sinistra la.
ambo
le
Dea
si
presso
le
porte,
per
nera,
lat-
espiazione
morti;
si
la
pecora
faceva libazione di
il
numero
tre.
Eccesso.
Sedici; allusione al detto degli antichi:
avanzare
di
Eccitazione.
Vite, perch, sacra a Bacco, produce il vino che riscalda ed eccita le passioni. E' noto il detto: senza Cerere e Bacco, Venere si raffredda; cio senza pane
e vino la lussuria
non
si
desta.
Eco.
Figlia
321
Terra.
dell'Aria e
della
Giunone
a
la
con-
dann a non
piacevoli
le
vesse interrogata,
discorsi,
per
averla tenuta
si
bada con
dei
mentre Giove
intratteneva con
spinta
Giunone non lo disturbasse. Reda Narciso, che amava ardentemente, and errando per le grotte, le montagne e per le foreste, e si secc dal dolore. Fu cangiata in rupe. Riguardo
sue Ninfe, affinch
Eco
stessa dice:
lu sciocco pittore
Di far di me pittura; che son tale Che non mi vide mai occhio mortale,
E
De
non ho forma,
e
corpo,
ne
colore.
l'aria,
de
la
Nasco, e son madre poi di cosa, quale Nulla vuol dir, per che nulla vale
io
mando
fore.
ultimi accenti
con
le
tenti.
suon chi
me
dipinger vuole.
rappresentata
Eco
da
la
una
copre
fanciulla
in parte,
nuda, con
un manto leggero
che
un amorino alato; tiene nella mano sinistra due lance. Ha un cane accanto, e nello sfondo si vede 'una figura
2t
seduta,
con un amorino
in
braccio.
G. Ronchetti,
Edera.
322
Pianta poeticamente celebre, emblema dell'lmmorpoeti. Vedi Ami' talit, con cui si coronavano i grandi
cizia costante
j,-
edera
Poesia
Tenacit
Vecchiezza.
Edifzio.
vano un
Sasso attaccato a un filo, con cui gli antichi segnaedifizio, o il sito, e l'opera fatta.
Edmondo
Re
degli
(Sant).
Angli
orientali.
Dopo
su
un bosco per sottrarla alvegli ricerca dei cristiani; ma un lupo enorme l'abnon e animali, dagli di essa, per difenderla
finche
i
bandon
cristiani
l'ebbero
trovata.
EfFemminatezza.
simile Lepre, allusione alla sua naturale timidezza e snervati; uomini degli a quella delle donnicciole e del suo pelo. Inoltre la lepre conalla
morbidezza
sacrata a Venere.
Effetti della
riferisce alElefante e formica. Questo simbolo si concordia la Per dice: che la sentenza di Sallustio crescono, per la discordia le grandi
le
cose
piccole
sentenza, scemano. Per esprimere la prima parte della divenda cresciuta tanto formica si rappresenta una (simbolo accanto caduceo un con elefante; tare un
della concordia).
Per
la
Ega.
Secondo
scelta
323
alcuni, figlia di
altri,
cano. Secondo
Ega
ma
questo
di).
Amallea
(ve-
Secondo
Ega
anzi
era
figlia
del iole,
di meravigliosa
tissimo,
i
ma non
per,
tamto
orribile,
che
sgomentati,
sconderla
in
da pregare la loro madre Terra di nauna spelonca a Creta, ove stette finch
i
Giove ebbe ordine da un oracolo, per vincere Titani, di coprirsi con la pelle di Ega. E' evidente che in alcune di queste storie Ega considerata come una Ninfa, e in altre come una capra, quantunque le due idee non siano chiaramente distinte l'una dall'altra.
Egeone. Vedi
Briareo.
Eger o Aeger.
Dio, che nella mitologia scuidinava simboleggia
il
mare selvaggio, turbolento, furioso. Sua moglie Ran; le sue figlie sono le onde, Duva, la tuffatrice; Blodug' hadda, colei che ha l'acconciatura di sangue; B^lgja,
l'ondata, ecc.
di
in
una bellezza
fonte.
I
straordinaria,
da
co-
Romani l'adoravano
donne
incinte le
me
divinit dei
parti,
e le
facevano
segreil
sacrifizi
Fu amante
antonomaisia,
nel
ta e ispiratrice del re
Numa. Per
si
no-
me
di
questa
Ninfa
applica,
linguaggio mo-
tutto
in
324
si
prendono
consigli,
sopra
Egida, Scudo
Amaltea, o
Giove coperto della pelle della capra quella di Ega, a cui fu attaccata la testa di Medusa, mediante la quale vinse i Titani; e poi la don a Minerva. Questo scudo lanciava lamcanpi, e coloro che osavano guardarlo erano tosto
di
di
giati in pietra.
La
parola egida
di
si
ristrinse
poi partifa
colarmente
alla
pelle
capra.
Omero
la
sem-
pre entrare nell'armatura di Giove, al quale perci d il soprannome di egiaco, portatore dell'egida. I
in
mezzo
d'oro,
la testa
Medusa
contornata di
frange
ciascuna
delle quali valeva cento tori. I poeti e gli artisti che vennero, poi dell'egida ne fecero una corazza o un usbergo coperto di metallo in forma di scaglie. Gli
imperatori romani
buto,
vollero
anch'essi
l'egida per
attri-
Vedi Minerva.
Egida. Secondo Diodoro
della
Siculo, un mostro terribile, figlio
Terra,
all'India,
il
quale
spirando
tutti
i
molto
fuoco
dalla
boschi di l del
Tauro
selve del
to e la Libia, distruggendo
mini.
Minerva venne
il
in
zione; uccise
mostro e ne indoss
La
cata-
avvenimento somiglia assai a quelstrofe la di Fetonte; divulgata e accreditata nei tempi antichissimi anteriori alle osservazioni astronomiche dei
di questo
Caldei e di
altre
nazioni, per
spiegare forse
il
so-
verchio
325
altra
favola,
rore.
animi
di
meraviglioso
ter-
Egitto.
Figlio di Belo e di Anchirroe, una figlia del Nilo. Alcuni lo dicono figlio di Nettuno e di Libia. Aveva cinquanta figli, che sposarono le cinquanta figlie di
suo fratello
Danao
(vedi).
Coccodrillo. In zJcune
monete di raune di Augusto figura im cocodrillo legato con una catena a una palma, con l'iscrizione COL/EG., cio colonia dell'Egitto. E' legato alla palma per indicare la vittoria d Augusto. In un'altra moneta d'argento,
pure di Augusto,
si
vede un coccodrillo
con l'inscrizione
Plinio,
fra
gli
il
/EGYPTO
Nealce,
i
CAPTA.
Secondo
la
pittore
avendo dipinto
guerra
Egiziani e
sul Nilo,
Persi,
avvenne
mare,
la cui
acqua
e non
del
potendo raggiungere
rese
suo
scopo ptr
diriva,
mezzo
colore,
evidente
il
suo concetto
pingendo, come
beveva, e
Ibis,
accessorio,
due,
che
agguato.
questi
l'altro
i>erch
uccelli
furono
si
Inoltre
vuole che
l'ibis
l'emblema dell'Editto,
il
becco,
con
golo
equilatero;
figura simile
i
greca
delta,
nome che
l'Egitto,
che presentasi
forma
di
triaingolo.
Egle.
Una
delle
figlie
di
Esculapio.
Una
delle tre
Eliadi,
figlie
326
il
del
Sole.
Dicesi che
nome
di
Egle
(splendore) derivasse dalla bellezza del corpo umano alla profesin istato di sanit, o dall'onore tributato
sione medica.
Vedi Eliadi
noto che
questi uccelli
il
Egoismo.
Cuculo.
nido,
e
la
;
E'
non fanno
in
si
il
femmina depone
e che
il
suo uovo
quello
sforza
degli altri
di cacciar fuori
dal nido
altri
uccelletti,
tutti,
sere
il
Chiamata anche
Eleitia, o
meglio
llitia.
Dea
della
deva
agevolava nascita che veniva in aiuto alle partorienti, o renprotraeva lo e favorevole, parto quando era il quando era avversa. Queste due fundifficile
Secondo
diverse Eileitie. zioni erano originariamente assegnate a di Giunone, figlie erano Eileitie Omero, le
dei matrimoni, cui obbedivano.
Eileitia,
Dea
Secondo Esiodo
Eileitia
ma
puniva
accrescendo
do-
temuta dalle lori del parto, ed era perci dispiacevano. le frequenti nascite le Anche
fanciulle.
di
ricca
bar-
pompa
Bengala
divinit.
Quando
conduce
al
pas-
seggio,
dieci
327
p>ortano
un bal-
lo
coprono
la testa.
La
sua marcia
una specie di trionfo, e tutti gli strumenti del paese accompagnano. Si osservano le stesse cerimonie quando lo si conduce a bere. All'uscire dal fiume,
piedi un personaggio della corte gli lava no d'argento. L'effigie dell'elefante figura
i
in
un baci-
sulle
meda-
glie di
su Giuba,
vittoria che Cesare riport Numidia. Vedi Africa Cesa fatta in lungo tempo Effetti della concordia e delia discordia Equit Fo Forza e stabilit Guardarsi dagli stolti Ira provocata Legione quinta Loquacit disprezzata Mansuetudine Pauroso Munificenza Oriente Piet Proboscide di elefante Provvigio-
come simbolo
della
re della
ne
pidit
Re Re Temperanza.
senza dignit
Religioso
di
Stu^
gambero.
\'edi Insuccesso.
Vedi
(I
Eileitia.
Elementi
quattro).
nuta sospesa
Giunone appesa, cio attaccata a una catena e teal cielo da una mcinc uscente da una
ai piedi, in
modo
che
uno
boleggia
l'acqua,
stiene
catena
il
il
La mano
cui,
~
signore del cielo,
lui governati.
328
gli
dipendono
elementi e
sono da
Elemosina.
Olivo, il quale, secondo la Bibd'uomo buono, abbondansimbolo specialmente bia, legge: te dei frutti della misericordia. Nei Salmi si
Borsa. Bossolo.
Uolvo
fruttifero nella
l'olio
preso per la stessa elemosina, il quale, messo nella lucerna, questa, secondo la Bibbia, deve restare ac-
cio
l'opera
della
mi-
Eiena.
'
Donna
finiti
celebre per la sua bellezza e causa di mali. Ella nacque a un parto con Polluce,
in-
da
Leda, regina di Sparta e moglie di Tindaro. Un giorno che ella danzava nel tempio di Artemide, fu rache pita da Teseo, da cui ebbe una figlia; prima dai Liberata anno. decimo suo avesse compiuto il Spara ricondotta fu Polluce, e Castore fratelli suoi Elena crebbe in tanta fama, andarono a gara fra Grecia che tutti i principi della spos Menelao. Pasella ed isposa in averla loro per di Paride, sati tre anni di unione con lui, s'invagh
ta.
ratto
quel tempo alla corte di Sparta, e abbandonato lo sposo e la patria, se ne fugg col suo amante nella reggia di Priamo. Fu questa la causa
venuto
in
strinse fra Menelao e gli altri prinfamosa guerra che poi termin quella cipi greci, e di con la distruzione di Troia. Morto Paride, Elena
si
spos
il
ch'ella consegn pi
suo tardi al furore dei Greci per farsi perdonare il Spara ricondusse la e riprese la Menelao adulterio.
ta.
329
Rimasta vedova, venne scacciata dai figli naturali di Menelao, e si rifugi a Rodi, ove Polissa. moglie del re Tlepolemo, la fece immergere nel bagno e appendere in seguito a un albero. Elena per i Greci rest sempre il tipo della bellezza.
Elena (Santa).
Secondo
gi sorgeva
la storia.
su cui il monte Calvario, un tempio di Venere, e ivi, con la guida di un erudito ebreo che aveva raccolto religiosa-
mente e conservate
sito,
fece fare
il
degli scavi,
che scoprirono
facile
tre
croci,
e anche
cato dal
cartello
ma
stac-
tronco.
Non
il
era
si
quindi
distinguere
gegnoso
espediente,
quale consisteva
porre
miracolo di risuscitarlo.
Una
Chiodo
Morto
ri-
della Pasrisuscitato.
Croce.
Elenio.
Dicesi che questa pizmta nacque dalle lagrime delI
la
la distruzione di Troia.
Vedi
Eleo.
Personificazione della piet o misericordia. Gli
teniesi
Adi-
furono
e
soli
il
pi
giovevole
fino,
Ha
vita
umana
in
plichevoli
all'altare di
330
si
avvicinavano sup-
Elettra,
Cio
lia,
la
rilucente
brillante,
figlia
d'Atlante e di
Pleione, una delle Pleiadi; moglie di Corito re d'ItaFiglia dell'Oceano e di Teti, e moglie di Taumanto, da cui ebbe Iride e le Arpie. Figlia di A-
gamennone e
sorella di
Oreste, chiamata
i
da Omero
il
commentatori, dovette
capelli.
no-
me
tempo, oppure
lorch
Al-
Agamennone, tornato
di
di
Troia,
Egisto
Elettra pose
il
da
e
salvato,
qua-
dre,
indegnamente ucciso;
Egisto
accompagnato da
ma
a
aveva
costretta
Elettra
di
assai povero:
ma
il
uomo
divenne
donzella,
riguard
come un sacro
inviolabile
deposito
il
affi-
quale
la
Eleusinie.
Nome
vano nove
Il
delle
grandi
feste
mistiche
di
Demetra o
serie
la
e consistevano in
delle
il
una
di
riti.
momento
pi splendido
feste
era
grande
chia-
processione che
aveva luogo
quinto
giorno,
mato giorno delle torce, in cui talvolta vi prendevano parte non meno di 30.000 persone, coronale di mirto
e di edera, e
331
siccome
in
la
festa
mano. Gli iniziati ai misteri delle Eleusinie dovevano subire una serie di prove consistenti in riti non molto diversi, a quainto credesi, di quelli dei Mossemi della moderna Europa; bench gli effetti ne fossero molto diversi, e gli iniziali non si considerassero come legati l'uno verso l'altro da nessun legame. Ogni Ateniese doveva passare tra queste cerimonie una volta durante la sua vita. Erano esclusi dalle Eleusinie i bastardi, gli schiavi e le meportavano
fiaccole
retrici,
come pure
forestieri,
cristiami
e gli epicurei.
Avevasi per
il
rivelare
usi privati
la cui
sommit
si
eleva a
fosse
si
pi
la
alto
che
trova
Toscana
facendo derivare
parola
mei
significa elevazione.
Elfi.
Spiriti
folletti
dei
Germani,
geni
la
delle
acque.
la
Idei
sia.
Amavano
quali
al
musica e
della
poe-
Talora
essi
narrasi di
foreste
venir
in
notte
trasformavano
zavano al raggio della luna fino al comparire dell'alba. Gli Elfi dei menti erano di natura pi elevata, vevano la faccia di risplendente bianchezza, la teta coperta d'un berretto dal quale
anello
d'argento,
piedi
calzati
vive-
332
fiori,
dormivano
nei
adagiavano su le ci^ loro calici, voluttuosamente contemplare gli tilti di privilegio Il me degli alberi.
nello
splendore
della
loro
figli
bellezza
nati
era
concessa
i
domenica,
i
quali
loro favonti.
lo
il
eieCarro, che lo trasport al Celebre profeta. dove visse Eremo, deserto. nel nutr lo che Cor^^o,
stivasi.
fiamme, profeta. Fanciullo, ch'egli risuscit, con cui vebestia, d Pelle angelo. portatogli da un fiammeggiante. Vedi Profeti.
lane,
Spada
Elladi.
Egle, Figlie del Sole; si chiamavano Fetonte; della Faetusa, ed erano sorelle di
tanto
si
Lampezza
cm
morte
in
addolorarono, che
tremuli,
gli
Dei
le
trasformarono
pioppi
le
loro
lagrime
diventarono
grani
di ambra.
Elianto.
Dal greco
la
fiore.
Allusione
al-
forma
so/e.
Vedi Adorazione
Apollo
di professione.
'
a Anunali:
i
j Adi
san
Cavallo,
il
venne
to
egli
il
Balsamo che. Diversi: a servirlo. Eligio, orehce Cassa. corpo. suo dal scolava morto, dei santi m cass( argentiere, racchiudeva le reliquie dei teoe venerazione alla esporle per meglio
costrinse
<
preziose,
li
croce lucente apparve Croce. Alla sua morte, una cielo. Diavolo, eh sopra la sua casa, e disparve nel
il
333
tunque vescovo,
orefice
nio,
naso con una tenaglia. Quannon abbandon il suo mestiere <3i e l'impiegava per glorificare Dio. Il demoil
egli
geloso,
lo
disturbava
suddetto,
in
prese nel
modo
che
lo
battesse
sull'incudine.
Incendio,
Lebbrosi.
Martello.
forma
di
croce.
Elio.
Divinit
luce.
greca,
Sole.
personificazione
del
sole
della
Vedi
Eliotropio.
assai
hlios,
sole
Irpein,
girare.
nei
Pianta chiamata
volgarmente
di
erba
verrucchie
o dei porri.
Ve-
Ceiosia.
lisabetta (Santa).
Madre
0,
di S.
Giovanni
igli
Battista.
Angeli. Rifufiglio.
Lei-
nascita del
Precursore.
lisabetta d'Unglierla (Santa). Regina. Borsa, ricordando le sue elemosine. 3rocca, con cui dissettava i poveri. Corone, tre. Cro:c arcipiscopale. Crocefisso, che colp suoi sguardi orquando entr in chiesa, e la fece rivestire di abili iemplicissimi quanto essa vi ritorn. Fiori. Mentre x)rtava delle monete d'argento eii poveri, incontrata interrogata da suo marito, che biasimava le sue lar jhezze, essa rispose che portava dei fiori. Storpi, che
a santa curava.
1^1 Iseo
<
334
teste,
Profeta.
role
Aquila
riposi
in
a due
del profeta
spirito
dette a
doppio
il
di
Elisio
Eliso.
antichi
Greci e Romani davano questo nome dimorare al luogo dove credevano che andassero a quarta giusti dopo morte. Era, secondo i Greci, la
Gh
dell'Inferno; secondo i Romani la settim.a. una eterna primavera; l'alito dei venti non regnava Vi il profumo si faceva sentire che per spandere intorno dei fiori; un sole novello e nuovi astri non erano mai
divisione
da alcune nubi
le
velati.
Boschetti balsamici,
selve
di
con
le
fresche loro
ombre
cantarvi
rosignolo aveva diritto di il propri piaceri, e non interrotti che dalle ar-
monie dei grandi poeti e dei pi famosi cantori. Con dolce mormorio il fiume Lete vi scorreva, e le sue onde spargevano d'oblio i mali della vita.- Una terra sempre ridente rinnovava tre volte ogni anno le sue produzioni, e con dilettevole vicenda offriva fiori e
frutti.
Ignoti
vi
le
conservavansi piafelicit. L rinnovavansi ancora i pi lusinghieri guerra ceri della vita. L'ombra di Achille muoveva gloalle belve feroci, e Nestore vi narrava k proprie
rie.
et in cui
Robusti
atleti esercitavansi
vigore dell'et lanciavansi alla corsa, mentre giocondi vegliardi reciprocamente invitavansi ai banchetti. Dai
fisici
mali dello
vili
spirito,
l'ambizione,
sete dell'oro,
l'odio e le
passioni,
da
la
335
dell'Eliso.
cui
sono
tranquillit
Secondo
al-
cuni.
vi
dell'oro,
altri,
regnava con Opi sua sposa, e vi fece rivivere l'et cos brevemente durata sulla terra. Secondo
tutto veniva governato
con
le giuste leggi d
Ra-
daunanto.
Elle.
Figlia di
Atamante
e di Nefele.
Vedi
Frisso.
fiorisce nel
cuo-
e un tempo godeva molta riputazione come rimedio contro la pazzia. Narrasi che le figlie di Pre-
te
erano talmente impazzite che credevano di essere vacche e, come se fossero tali in realt, andavano errando per la caunpagna, riempenstate trasformate in
l'aria di
do
lamenti e di strida.
Melampo
loro
le
fece rien-
Eilera.
Pazzia
Elmo,
Armatura del capo, che era in uso nella pi mota antichit. L'elmo non serv unicamente come
difesa del capo,
re
di
anche a far bella mostra, o qua! distintivo di onore, secondo vari ornamenti. Si cerc infine di formare una specie di spauracchio per il nemico, sormontandolo di spaventevoli figure. Non v'ha parte dell'armatura che offra pi dell'elmo magi
ma
Pi tardi
queste
coi
fecero
di
metallo,
e
perfezionandosi
foggiate secon-
do
336
Et
il
gusto o
del
rame
Et
del ferro
Minerva
Vedi Celata
-
Plutone.
Eloquente.
Pappagallo, allusione alla sua
za nell'imparare a esprimere
le
facilit
e prontez-
parole.
Eloquenza.
Ercole col caduceo,
in
le ali
ti
piedi e con
una palma
mano
(segno
dell'eloquenzia
vittoriosa);
come
si
vede personificata in
un bassorilievo francese. La figura poggia col gomito su una base (emblema delia fermezza dell'eloquenza). Di fronte gli sta un vaso
che
manda fiamme
Iride.
(impeto deireloquenza).
la
Ve-
Secondo Omero, gli oratori Troiani erano eloquentissiimi perch mangiavano i fiori dell'iride.
gestali:
Inoltre
quelli
le
quatuffa
fu
quale
Dea
del
dell'eloquenza.
Loto d'Esi
gitto.
Al tramonto
sole,
questa
pianta
nell'acqua per non risalire che allo spuntar del giorno. Gl'i Egiziani la consacrarono al Sole, Dio dell'elo-
quenza.
ne.
Diversi
gli
Secondo
antichi, la
serpente
della
emblema
del-
l'astuzia,
e secondo
Bibbia,
prudenza, per
cui
serpenti del caducea, simboleggiano l'accortezi za e la prudenza necessarie all'eloquenza, rappresen tata dal bastone. Mani con le dita allargate. Quintidifendendo liano soleva rimproverare coloro che,
qualche causa, tenevano le mani sotto il mantello, come di cosa trattata svogliatamente. Sirena, simbolo di una felicissima facolt di F>ersuadere, per cui
fu
una
sirena
la-
tina.
Torrente,
la
cui
corrente
paragonata
alla
fecondit
forza del
impeto di parole.
gran
Eloquenza soave.
Ape. Raccontasi che mentre Platone, ancora bambino, donniva in culla, delle api gli
le
s
posarMio
sul-
labbra; ci che
fu preso
come pronostico
ch'egli
doveva diventare un parlatore singolarmente soave. Un caso simile, dicesi, avvenne a S. Ambrogio. Gli antichi,
di api.
Diogene chiamava
e
^x)crito)
il
parlar piacevole
(nel senso
lusinghiero
un laccio melato.
Emancipazione.
BerreiLo frigio, con cui,
ni del
in
Francia,
repubblica-
le
simbolo dell'emancipazione.
Emblema.
In origine questo
nome
di
fu dato
Romani
alle
opere
intarsiatura,
fregi
dei
vasi
e cigli ornamenti degli abiti. In seguito l'emblema diverme una figura simbolica, rappresentazione di un'idea mediante un oggetto, che la simboleggi. L'uso degli emblemi quasi antico quanto primi monumenti della storia, e parecchi esempi ce ne forniscono le sacre scritture. Cos si legge che Aronne portava sul petto dodici pietre, che rappresentavamo le dodici trib di Israele. Fra i geroglifici Egiziani si trova im gran numero di emblemi. Le armi degli eroi, i vai
si
sacri,
le
porte
dei
templi,
mobili
degli
mtichi
Ile
Emerocallide.
338
Bel
ma
Empiet.
Gallo, perch
e
assalisce
si
congiunge con
il
la propria
rnadre,
crudelmente
proprio padre;
ed per
,
il questo che gli antichi, nell'otre che racchiudevano viuna gallo, un anche mettevano colpe, reo di tali Epera e un cane. Ippopotamo, con cui i sacerdoti mgiusta empia, persona una simboleggiavano
gizlani
ingrata;
tali
per
ammonire
gli
uomini
guardarsi
|
vincendoli con la forza della volont, dipingevano due unghie di questo animale, volte alfin da giol'ingi, perch volevano che l'ippopotamo, della impossess,arsi vane, combattesse il padire per riprovazione loro della segno quale Inoltre,
da
difetti,
madre.
dei dell'empiet, solevano fare i scettri, le insegne in forprincipi e alcune armi, con la parte superiore o di rame, di testa di cicogna d'oro, d'argento
ma
d'CTX>potamo. e le parti inferiori in quella d'unghia anteposta alper significare che la piet deve essere quale ritenevano antichi gli che Quaglia, l'empiet.
gli
Dei
dell'odio contro
terra. tenuLibro che svolazza e una donna in un'anfora bibli Allegoria donne. due ta per aria da altre
(Zaccaria).
Empiet della
e ingrato. fatPiccione selvatico; perch appena cresciuto e di scac-. cerca e padre, il becco col assalisce to forte, 1 ciarlo per accoppiarsi con la madre.
Empio
Emulazione.
Cane e
lepre,
339
morta. Si vuole che il cane, finche ha forza di fuggire, Tinsegue straziandola e godendo nel bagnarsi del suo sangue; ma quando vede la lepre, esausta di forze, cadere sfinita, il cane allora si ferma, senza toccarla, dimenando fortemente la coda, dicesi, per mostrare che non desilepre
la
ferita,
derava
la
sua carne,
ma
ottenere soltanto la
\'ittoria.
Enceiado.
Gigante formidabile,
tano
gli
figlio
del
Tartaro o di
alla
I i-
della
e
erra
fece
parte
guerra
contro
ma Minerva Giove lo coperse dell'enorme p>eso del monte Etna. Dal suo infuocato alito, esalano ficimme che getta quel vulcano. AUorqucindo egli tenta di voltarsi da un fianco all'altro, fa tremare tutta la Sicilia, e un denso fumo oscura
Dei,
vedendoli
vittoriosi,
fugg;
lo
l'aria
che
la circonda.
Uomo
con
sette
teste; dagli
Iquindicesimo grado dei Gemelli, volerKlo con questo segno significare che chi nasce sotto questo grado sapr molte cose, cio tutte le scienze e le arti. I[K)ltre gli promettevano che sarebbe stato abilissimo nelle aziende pubbliche, quanto private, suscitando
meraviglia fra
gli
uomini. Tale
emblema pu
servire
enciclopedia.
figlio
di Etlio e di
Ga-
ma
vendo mancato di rispetto a Giunone, venne co^.f annato a un perp>etuo sormo, o, secondo alcuni, per
340
asseriscono che
desiderasse di Giove gli aveva concesso quello che senza indormire sempre poter di chiese egli ed pi,
una grotta del vecchiare, ne morire. Egli dormiva in (Diana) lo viLuna la notte ogni e monte Latmos,
sitava,
contemplando
la sua bellezza,
baciandolo.
Dea
mani
Ro-
Enrico
(Sanf).
Vescovo
corpo. Dito,
il
Corvo,
che
fece
il
riconoscere
il
suo
quale conserv
suo supplizio.
Entusiasmo.
Angelica.
Eolo.
Figlio di
Giove
Il
di
regnava sopra le
isole
da
giorno suo palazzo risuonava tutto il d arsuono continuo un udiva di gridi di gioia e vi si Dio che tiene un come dipinge lo Virgilio monia. caverna, per preincatenati in una profonda
lui
Eolie.
venti
quelle da essi fatte allorvenire altre rovine simili a italiano, e separarono la Sicilia dal continente
ch
ecc. Gli attribuiscoaprirono lo stretto di Gibilterra; e sei femmine, maschi sei quali dei no dodici figli, voluto loro, avendo forse con ci
che
sto
si
sposarono fra
indicare
Dio
principali noti agli antichi. Uue.i dodici venti quale embleviene rappresentato collo scettro,
ma
Eoo.
Uno
Eos.
341
Dea
dell'aurora presso
Greci.
Vedi Aurora.
Epimelidi.
Vedi Ninfe.
Ep meteo.
Figlio di Giapeto e di Climene. e fratello di Pro-
meteo:
il
il
dopo
gli
fatto.
suo nome significa che non riflette se non Egli aveva formato gli imprudenti e
nella
stessa
stupidi,
e d'ingegno.
tata
Epimeteo
sp>os
Pandora
(vedi),
in
rifiu-
da
Prometeo.
Egli
si
venne
trasformato
ima
na-
scimmia; e ci da taluni
to
un valente
scultore,
imitatore
della
tura.
Episcopato.
Dignit e
ufficio
di
vescovo.
Violetto,
colore.
equejas,
da equus,
questa
cavallo.
Divinit
i
Ro-
L'immagine
di
Dea,
chiamata
anche
Ippona, coronata di
fiori,
Equinozio.
Nome
la notte,
che
si
verifica
due
volte all'anno,
cio in
versando il superfluo una volta a ogni facendo altrettanto la notte; perci essi costumavano collocare la figura di un babbuino seduto .^uU'orlo delle fontane, allo scopo di conservare la
giorno,
ora,
342
che, duransorgente perennemente. Inoltre credevano volte al giorno, dodici babbuino, il equinozi, te gli che potesse a ogni ora, mandasse il pi acuto grido
dare.
Bilancia,
coi
piatti
allo
stesso
livello.
Elefante.
pietruzze Narrasi che un guardiano mescolasse delle elefante un a destinato l'orzo con e molta polvere peso del grala sua custodia, per eguagliare il
sotto
no
guardiano aveva della carne ai topi per rendere fuoco, gettasse della cenere nella pentola
l'animale che
il
Era.
Nome
che
alimento dei ficazione dell'aria, dell'elemento amabile, Giunone. Vedi natura. viventi, vita della
Eracle.
Vedi Ercole.
Erato.
E'
il
nome
Muse,
e presiedeva
ed erotica. Rapprealla poesia Ninfa vispa e giosentasi sotto l'aspetto di giovane con la lira nella rose, di cosa, coronata di mirto e accompagnata plettro; il destra nella e sinistra
lirica,
anacreontica
mano
fiaccola acd'un amorino alato armato d'arco e una tortoalcune figurano quale cesa in mano, vicino al da amorosi soggetti dei simboli beccano; che si
rclle
lei
trattati.
Era invocata
di
aprile,
il
dagli
amanti,
i
e sopra
tut-
to nel
mese
quale presso
Romani
era
Vedi Muse.
Erba.
Vedi Porser
erba.
Ere ina.
Divinit
infernale,
343
di
figlia
Trifonio.
Si
racconta
laisd
si
che mentre stava scherzando con Proserpina, sfuggire un'oca che aveva in mcuio, la quale
scose sotto
na-
una
pietra in
una caverna,
dal
qumdo Prosgorg
serpina cav
sotto
la
l'uccello
suo
nascondiglio,
una fonte che fu chiamata Ercina; sulla cui riva fu poi innalzato un tempio, con la statua d'una fanciulla con un'oca in mano, e nella
pietra
caverna
ti
si
da
serpenti,
Ercole.
Figlio di Giove e di Alcmena. I Greci lo chiamavano Eracle. Giove, per possedere Alcmena, prese le sembianze di suo marito Anfitrione mentre questi era
Giunone per vendicarsi della Giove con una mortale, fece in modo che Alcmena, la quale doveva dare alla luce due
assente.
La
di
gelosa
infedelt
gemelli, ritardasse
risteo.
cole
colpi,
il
il parto, facendo nascere prima Eu(Vedi Calanti). Nel giorno in cui nacque Ertuono si fece sentire in Tebe a raddoppiati
molti
altri
prodigi
cinnunciarono
la
gloria
del
figlio
di Giove.
di essi fosse
Volendo Anfitrione sapere qual suo figlio, mand due serpenti presso la
parve
atterrito
i
dallo spavento e
voleva fuggire;
strando
fin
ma
Ercole strozz
due
serpenti,
mo-
portava
eli
mand due
draghi alla
lui
culla per farlo divorare;
ventarsi,
li
344
il
ma
fece in pezzi;
si
la
Dea
allora,
Minerva
raddolc al-
quanto, e acconsent anche a dargli il proprio latte per renderlo immortale. Ercole divenne di una straordinaria statura e di una forza di corpo incredibile;
era anche un famoso mangiatore; e doveva anche essere un gran bevitore, se si deve giudicare dalla
grandezza della sua tazza, che dicesi fossero necessari due uomini per portarla; egli per non aveva bisogno che di una mano per servirsene quando beErcole, diventato grande, and in un luogo veva.
isolato
per
decidere
allora
gli
a qual
genere
di
vita
dovesse
apparvero due donne di grande statura, una delle quali molto bella, che era la Virt, aveva un aspetto maestoso e pieno di dignit, accompagnata dal pudore degli occhi, dalla modestia
applicarsi:
in
tutti
i
suoi gesti,
che
chiamavasi Volutt, era molto paffuta, pi colorita, con uno sguardo procace, e i magnifici suoi abiti la facevano conoscere per quello ch'essa era infatti. Ciascuna di esse procur di guadagnarselo con le
promesse,
ma
viene
finalmente decise di
seguire
il
la
Virt,
che
egli
qui
considerata
come
valore.
Avendo
e fai
ticoso,
cui
ordini
le
suoi
combattimenti e
mitologi
sue fatiche per la sorte della sua nascita. Alcuni pretendono che questo procedere non fosse
volontario, e che
mettersi
alle
da
di
principio egli
ricusasse di sotto-
leggi
Euristeo.
lo
uccise
propri
figli,
ta
345
in
quelli di
Euristeo.
Tornato
di
se
slesso,
ne fu
gli
consult
l'oracolo
Apollo
il
il
quale
di
dodici
anni
ordini di
Euristeo, secondo
comando
Gio-
Euristeo, istigato
difficili,
da Giove,
I.
gli
comand
cose pi
le
Necon
mea;
le
il
pelle in-
vulnerabile;
ferirlo
ne
2.
L'Idra di Lana.
ira-
Era un
mortale.
Ercole,
le
frecce starnata la
bestia, l'affront
ne rinasce-
vano due. Allora, ricorrendo all'aiuto di lolao, suo fido compagno, fece dare il fuoco a un bosco vicino,
e
si
fiamme.
tutte
Con
le
questi
mam mano
tes:e;
su
quella che era immortale gett un masso enorme. Nella bile velenosa sparsa dall'idra morente, intrise le sue
frecce, e ne ottenne che le ferite
da
venissero insanabili.
Erimanto, che Ercole insegu e spinse fino alla cima del monte Erimanto che era coperto di neve, dove lo afferr e lo
-
3. // cinghiale di
4.
La
corna d'oro e
rame; sacra ad Artemide. Ercole dovendola prendere viva l'insegu un anno intero; infine la fer con una freccia a un piede e la
i
piedi
di
prese.
5.
CU
uccelli
di
Stinfalo,
muniti
di
arti-
gli,
346
ali
che
essi
no tanto grandi, che stendendo le ali toglievano la luce del sole al mondo. Ercole ne uccise alcuni, altri spavent con un sonaglio di bronzo, in modo che non comparvero pi, - 6. // cinto d'Ippolita, regina delle Amazzoni, che desiderava possedere Admeta, figlia di
Euristeo.
Ippolita,
to con
ma Giunone
si
in
sembianza
di
Amazil
Amazzoni
presero
desiderato cinto.
o
7.
Ripulimenlo delle
stalle
di
Auga
Augea,
re
degli
Epei neir Elide, ricco d'immensi armenti. Ercole doveva ogni giorno nettare dall'accumuilato letame quelle stalle; impresa che pareva impossibile. Augia stesso, sentito di che si trattava, non dubit promettere
decimo dei suoi armenti, tanto era persuaso di un simile tentativo. Pure Ercole vi riusc; deviando il corso del fiume Alfeo o del Penco, o tutti e due, facendo passare le acque nelle stalle di Augia, cos che la forza della corrente fail
dell'ineffettuabilit
il
letame,
8. // foro di Creta,
per quest'isola,
vivo.
-
port a
Micene
9.
Le
cavalle
Diomede,
a cui Diomede, re dei Bistoni in Tracia, gettava in pasto gli stranieri che capitavano sulErcole vinse Diomede e diede lui la le sue rive.
bestie feroci,
le
1
port vive a
0. / buoi di
quale
le
rimise in libert.
Cenone,
di cui Ercole
verso la Libia; e
gli
si
347
si
go viaggio. Comunemente
denominate
offeso
fa piantare le colonne
si
da
lui
racconta che,
del
sole
il
trzmnontante, punto
contro di
tanto
fatto
suoi strali,
lasci
onde
Sole,
ammirato da
battello
ardire
gli
l'uso
del
suo
d'oro
a forma di tazza.
Con
il
l'aiuto
di
questo pot
Quivi,
e giungere a Eritrea.
ucciso
cane Ortro che erano a custodia del gregge di Gerione, se ne impossess (vedi Gerione). Durante quest'impresa Ercole ebbe
il
gigante Eurizione e
molte avventure.
II. /
fatto
pomi d'oro
in
delle Esperidi;
a Giunone,
occasione dei
Esperidi
(vedi).
Ercole doveva
andare a
prendere questi pomi d'oro, senza sapere dove abitassero le Esperidi. Per questo dovette fare nuovi e
lunghi
viaggi,
in
cui
di-
Prima
di
le
tutto
andi
d all'Eridano,
allo
scopo di interrogare
Ninfe
questo fiume riguardo alla via da percorrere per giungere alle Esperidi.
l'infallibile
al-
Nereo;
lo
sorprese
nel
sonno,
lo
gli
sa-
rec
in
Edo-
forestieri e
sacrificava a Giove.
stessa
sorte,
Anche Ercole
spezz
i
veva subire
la
ma
egli
le
catene
figli.
con cui era legato e uccise Busiride ed Dall'Egitto Ercole and in Etiopia, poi
suoi
di
l
dai
mare in India, e giunse cos al Caucaso dove liber Prometeo uccidendo l'aquila che gli rodeva il fegato.
Insegnatagli
348
delle
Prometeo
al
la
via
Esperidi,
giunse
paese degli Iperborei dove Atlante egli finalmente regge sulle spalle il mondo. Qui terminava la sua spedizione; poich con l'astuzia persuase Atlante di
andare
cailui a prendere i tre pomi d'oro. - 12. La pesante fatica tura di Cerbero, che fu l'ultima e pi
prescritta
da Euristeo a Ercole. Giunto Ercole alle in porte dell'Inferno trov Teseo e Piritoo legati
Erseguito al tentativo fatto di rapire Proserplna. dalle cacole liber Teseo, e voleva anche sciogliere la terra e tene Piritoo, ma in quel momento trem poi gli diePlutone l'impresa. abbandon egli allora
Cerbero, de il permesso di portare con se il cane strmeroe L domarlo. a purch riuscisse senz'armi su trascin lo e l'incaten Cerbero, gola gendo alla
alla luce del sole; e
risteo, lo
dopo averlo
fatto vedere a
Eu-
cole
si
madri
ricondusse all'Inferno. seguito alla liber dal servizio di Euristeo, e in rese altre gesta. Ercole, in una notte,
figlie
Con
di T'espi,
e questo
fatto
si
conta come la am cosi molte mogli e gran numero di amanti. E da vestiva si piacerle, ardentemente Onfale che, per indosOnfale che lasciando lana donna e filava la pei sua pelle di leone e portasse la clava
sasse
la
tredicesima
sua
fatica.
Ercole^ ebbe
beffa.
La
la
Deianira. Essendo vendetta di Nesso degli amori di suo avvertita stata principessa questa
marito, gh
mand
in
dono
avesse la virt
fece
e
sentire
suo
effetto
introducendosi
alle
nelle
dellf
y^ne,
penetr
in
un momento
midolla
ossa.
349
in-
Tent
egli,
ma
corporata alle
va,
membra; a misura
tempo
fine,
ch'egli
la
straccia-
laceravasi nel
le
carni.
si
Vedendo
il
finalmente seccarsi le
membra,
il
e che
avvicinava
suo
la
moncoric
te
Oeta,
si
distese
sua pelle di
il
sopra,
tete
pose
la
clava sotto
il
di
appiccarvi
ceneri.
Appena
fu
acceso
rogo,
dicesi
che
il
ful-
mine cadesse dal cielo e riducesse tutto in cenere m un btante, per purificare tutto ci vi era di mortale in Ercole. Giove allora lo colloc fra gli Dei; e m Ercole era anche cielo spos la giovinetta Ebe. Un antico autore dipinge Erritenuto per il Sole.
occhi grandi, barba od orribilmente trascurati; Ercole fu soprannominato Melampigo, cio del nero seGreci gli uomini forti dere, perch cos chiamavano
nagione
scura,
naso
aquilino,
ha
il
la
Ercole
clava in
e con la
mano (emblema di desiderio e di prudenza), pelle del leone Nemeo (emblema di gramdezch'egli
za
ro,
generosit),
porta sopra un
sinistra
tre
braccio
sulla testa.
pomi (To-
la
Volutt e seguita
la Virt.
po bianco; albero consacratogli per essersene cinto il capo quando discese all'Inferno; e la cui parte biauica delle foglie che aderivano al capo conserv il pr-
fumo.
350
il
Folaga, dedi-
emblema
ritenuto uccello
Roche
aven-
sorpreso dalla
fame,
i
chiese a un
contadino,
arava, di vendergli
ma
buoi dall'aratro, e do egli ricusato. Ercole stacc dopo averli immolati agli Dei se li mangi con alcuni suoi compagni, ritenendo per sua parte un bue intero.
Il
povero
contadino,
Ercole,
disperato
si
per
la
perdita
dei
buoi,
e maledire
che
egli
mai mangi con tanto piacere nel sentirsi ingiuriato. Ci diede origine, quando Ercole fu fatto Dio, che la popolazione del paese gli consacrasse im altare detto Giogo del bue, sul quale sacrifcavasi un paio
di buoi col giogo;
e durante la cerimonia
sacerdoti
bestemmiavano e dicevamo tutto il male possibile, credendo in quel modo rinnovare a Ercole il piacere ch'egli ebbe nel sentirsi bestemmiare e maledire dal proposito di questo buoi. contadino a cui mangi volendo sacontadini, certi che racconta si sicrifcio,
i
crificare
sostituirono
lo
le
eorna con dei pezzetti di legno. E dicesi che ci fu cosa tanto grata e cara a Ercole, che d'allora in
poi rest presso
sacrificava.
i
Toro, che
gli si
Eloquenza Forza
Vedi Combattimento
della
ragione
con l'appetito
dell'eloquenza.
Ercok armato.
Dicesi che
se
in
351
della Grecia,
esistes-
Olimpia,
citt
una statua
il
che rappre-
con intomo al corp>o la pelle con la bocca aperta faceva da celata, con la clava in ima mano, l'arco nell'altra, e la faretra che gli pendeva alle spalle. Anche i Lacedemoni lo fecero armato, e ci f>erch Ercole essendosi recato a Sparta conducendo seco un giovinetto suo cugino chiamato Eono, o Licinio, il quale gironzando tutto solo p>er la dtt, capitato davanti alla casa del re Ippocoonte, fu assalito da un terribile cane, che Eono fer con una pietra facendolo rientrare in casa ma, al suo abbaiare, accorsero figli di Ippocoonte assalendo il giovanotto, uccidendolo a bastonate. Ercole, saputa la cosa, sdegnato e dolente per la morte del cugino, affront gli uccisori, ma dopo un lungo combattimento dovette ritirarsi per essere slato ferito a una coscia, sottraendosi a ima moltitudine di gente ostile accorsa e a cui non poteva resistere;
sentava
Ercole nudo,
cui cap>o
di leone,
ma
ix>i,
radunati
i
anch'agli
figli,
nryalti
il
uomini,
riusc
ma
anche
padre Ippocoonte,
per questo, dicesi,
devastmdo
i
Lacedemoni
Legione
fecero armato.
Erculiani.
Illirica
ai
tempi
di
Diocleziano;
le
ali
aveva
in
azzurra con
distese,
con un largo cerchio giallo estremit, e spartito con una linea nera in due egualmente distanti.
rotella rossa,
una
alle
parti
rebo.
Figlio
fratello
del
della
Caos
della
ch'egli
Notte,
spos,
o,
secondo
altri,
Notte,
da
lui
ebbe
Etra e
il
352
gli
antichi
Giorno. Presso
inflitto
loro inferno,
e a coloro
nell'Erebo veniva
l'rebo
invisibile, che al di l dello Stige, e coimprende vari distretti particolari, che sono il luogo destinato ai bamibini; il luogo destmato a coloro che si tolsero la vita; i campi del pianto con boschetti,
del
mondo
di l
ove stanno coloro che morirono per amore; e di questi una campagna luminosa, destinata soggiorno di quelli che si distinsero per valore
al
al
di
guerriero.
Eredit.
Salice, preso
come simbolo
albero
di eredit divina;
percre-
ch
il
salice,
giocondo,
cio
rigoglioso,
cosi dall'abbondan-
za dell'eredit, raffigurata neiracqua, nasce l'allegrezza e la giocondit; ci lo dimostra la stessa parola ebraica vehirbe nachel, cio giocondit, e salice
del
torrente,
con cui
il
salice
chiamato nella
Bibbia.
Eredit invidiata.
Scimmia.
mondo due
figli:
si
voleva
che il scimmiotto preferito godesse di tutte le cure materne, portandolo fra le braccia, mostrandolo a
tutti,
passandolo
di stringerlo,
ad
da
altri,
finch
il
scimmiotto,
maneggiarlo e di sballottarlo, veniva soffocato. Perci la scimmia era costretta ad allevare e custodire l'altro figUo. prima tanto disprezzato. Con questo geroglifico gli Egiziani volevano significare un'eredit capitata a una persona invidiata.
furia
Eremita.
Asino
selvatico,
simbolo biblico.
Eremo
primi
o eremitaggio.
rustica
Grotta,
capainna,
dove abitavano
solitari
cristiani
vano
miti
alle
si
consacraPolitala,
gli ere-,
e che
del
piantavano
all'entrata
loro
rico-
vero.
Vedi
Elia.
Eresia. Piombo.
Eretico.
Seguace o difensore di un'opinione contraria
credenza della Chiesa Cattolica.
alla
Corvo,
il
quale,
il
mandato da No
luvio
di-
era
cessato,
fermatosi
mangiare
allusione
sacri,
certi
corpi
corrotti
dall'acqua,
non
gli
ritorn;
coloro
he,
la
dcpK)
aver
presi
ordini
abbandonano
perch
fede
cristiana
per
combatterla.
Struzzo,
quest'uccello,
quantunque pro\A'isto di ali, non pu dzarsi a volo da terra similmente a chi, munito dele penne della scipienza, non sa innalzarsi alle cose divine. Talpa che, nella Bibbia, paragonata agli uomini i quali, sebbene mostrino di veder qualche :osa, non arrivano per mai a scorgere lo splendore della verit che tanto chiara.
;
rica.
:lai
Pianta poco socievole, che sccwnpare prontamente luoghi che si mettono a coltura. Vedi Solitudine.
Eri ce.
Figlio di Bute, re della Sicilia, e di Venere.
goglioso della sua forza, portava per bastone
23
Oral-
un
G. Ronchetti.
bero pieno
e
li
354
piombo, lottava con tutti i viandanti Ercole azzuffatosi con lui, lo soffoc e seppell sotto il tempio che aveva dedicato a Venere.
di
uccideva,
ma
Ericina.
Venere derivato dal monte Ericc, da in Sicilia, ove aveva un famoso tempio edificato Enee, e secondo Virgilio, da Enea.
Soprannome
di
Dee
furie dei
della
vendetta,
identificate
pi
tardi
con
le
Erittonio.
d re d'Atene, creduto figlio di Vulcano e dal Vulcano ricompensare Giove Volendo Minerva.
Quarto
l'avergli
fabbricate le armi eccellenti nel suo confht' Minerva; ma i to cogli Dei, gli promise in sposa giuramento fatt< stto malincuore e sforzato da un pri per le acque del fiume Stige, di accordargli la
ma
sigliata
con grazia che chiedesse. Minerva, segretamente da Giove, difese con ogni sforzo la propri? dell) vergmit; ma rimasero sul suo corpo le tracce
coi passione di Vulcano, delle quali essa purgandosi un panno di lana, e dal cielo gettandolo in terra V nacque da quello Erittonio. Veduta poi Minerva
deformit del neonato, il quale, fra le altre mestruo serpenti, lo nasco sita, aveva le gambe a guisa di Aglauro,^ perch ad diede lo e dentro un canestro
segretamente, Aglauro manc al se fan greto ingiuntogli; e allora Minerva raccolse il crebb nascosto di quivi e tempio, suo vm ciullo in
lo
allevasse,
ma
sotto
le
sue cure.
Erittonio
cresciuto
in
et,
veden
dosi le
il
355
e
in
gambe deformate
di
farsi
orribilmente,
coraggio
vedere
pubblico,
carro, che nascondeva met del suo corpo. Erittonio. per la sua gran fama, d'uomo giusto, dopo morte merit
d'essere
posto
in
cielo,
dove forma
la
costella-
zione
deW Auriga.
rappresentante
Erma.
Figura
un busto umano,
in
il
quale
gi conti-
nua
in
sottile base.
Erma
di Giano.
Vedi Fermezza
d propositi
Ermafrodito.
Mercurio e di Venere. Il suo volto ai padre accoppiava anche la bellezza della madre. Essendo un giorno affaticato, si ferm presso una fontana, le cui acque limpide e tranquille lo invitarono a bagnarsi. La ninfa Salmace, che
Figlio
di
lineamenti
del
formandone uno
sessi.
bo
il
sentati
monumenti con un braccio sotto capo per significare la loro mollezza. Secondo alnegli
cuni,
Ermellino.
Piccolo
corruttibilit
pelo
bianco.
Vedi
In-
Tatto.
Ermete.
Antica
sotto
il
divinit
greca,
che
Romani conobbero
Maia.
ncwne di Mercurio; era figlio di Giove e di Si crede che in principio fosse considerato
come Dio
statue
356
sulle sono spesso con un montone accanto o la statua distingueva che fallica spalle. La forma qued'Ermete in Atene, sembra anche indicare che fedella promotore come to Dio veniva considerato tardi venne Pi bestiame. del e campi condit dei questo scariguardato come Dio dell'eloquenza, e in
so
le
sue
statue erano
nelle
poste
come ornamento
nelle
accademie. Le statue d'Ermete erano scuole e testa moriginariamente pezzi quadrati con sopra un futalora statue sue Alle erma. tagliata, a guisa di significare che esper catene, delle attaccate rono conquistava sendo Dio dell'eloquenza, incantenava e Mercurio. Vedi uditori. l'animo degli
Ernesto (Sanf).
Abate.
perto
il
Intestini.
ventre, e
j'intestino a
^finche
il
un palo;
a corrervi intorno
Ero.
d AbiSacerdotessa di Venere. Leandro, giovane ne se Venere, di festa una in veduta do, avendola di pan amore. invagh perdutamente e fu corrisposto Leandro passava di notte l'EUesporto
Ero aveva cura di porre ogni notte ura gh seraccesa in cima a una torre affinch riuscite fehcemente visite diverse visse di faro. Dopo
a nuoto; ed
fiaccola
Per
visitarla.
fece tanto questo modo, avvenne che il mare si fu mipo?Leandro a procelloso che per sette giorni de in fine vinto dall'ardente
in
sibile
di ritentarlo. aspettare che il masiderio di rivedere l'amata, senza travolto per dalle nuoto; a re si calmasse, si gett spiaggia. Ero. dispcsulla morto respinto fu onde,
Ma
357
rata, preciphossi in mare. Alcune medaglie rappresentano Leandro preceduto da Cupido che vola davanti a lui con una fiaccola in mano per guidarlo
nel
pericoloso
tragitto.
Erope.
Sposa di
mangiare
in
Atreo.
Essendosi
asciata
figli,
sedurre
da
Eros.
Nome
prese
Greci di Amore.
gli
occhi.
umani.
Erta.
Scritto
variamente
Herta,
la
Hertus,
Aerta,
Aorta
questo
ed Eoria.
il
Secondo
mitologia
tedesca,
nome
le
riposto
un carro coperto
di
dr2iPF>o,
che p>oteva toccare solo un sacerdote, il quale conosceva quando era venuta la Dea a sedervis: sopra, e a quella, tirata da due vacche, con gran
devozione andava dietro. Si facevano
feste
e giubilo
dove
degnava di passare o di fermarsi; di gueiVa e ferro non si parlava; allora soltanto si conosceva e si amava la pace e la quiete. Quando
la
si
Dea
il
sa-
scrittori
sia
sup-
pongono che
altri
la
Riga
lo
Zetland.
riet di
358
nomi,
dii
cui
Romani.
Verga^
Erudizione.
Libro, in cui essa ripone la sua sapienza.
emblema
dell'autorit.
Esame
nelle
cerimonie sacre e
umano. che, nella Bibbia, viene paragonato al cuore nel cose alcune offrirgli di profeti Dio comanda ai quanolibano, cio tacitamente in s stesso esaminate,
do l'uomo pentendosi
segretamente
degli
si
errori
cormnessd,
la
sua
accende e rimorde, sforcoscienza zandosi cos a poco a poco di purgare il suo peccato.
Esangue per
te
e,
libidine. che quest'uccello patisse talmenCredevasi Airone. nell'accoppiamento da perdere sangue dagli occhi
per lo sforzo, mandasse gridi acutissimi di dolore.
Escolano.
Vedi Aesculanus.
di
quale
essendo
stata
frecce di
figlio
luce vere
d'Apollo, allorquando gi
bruciato
suo cada-
veniva
rogo. Apollo stesso interbambino ancora vivo e farlo dal seno della madre; poi l'affidc) al centauro
il
Chirone che gli insegn a guarire tutti i mali. ELsculapio divenne cos benefattore dell'umanit; ma volle i far pi del suo dovere, volle anche risuscitare
morti; allora Giove adirato per questo sconvolgimenPito dell'ordine naturale lo fulmin, anche perch
359
tone
si
lagn che per lui si spopolavano le regioni delApollo vendic la morte di suo figlio uccidendo i Ciclopi che fecero i fulmini a Giove. Nel'Inferno.
gli
ultimi
tempi del
in
paganesimo,
tutti
i
in
cui
usavasi
si
vedis-
dere un'allegoria
se
racconti mitologici,
l'aria,
che
ELsculapio
significava
il
mezzo
stagioni,
della
sa-
lute
esso
variando
il
corso
secondo
quali
le
produce
uno
il
La
col padre.
versale,
Igiea la salute,
il
rimedio uni-
Egle lo splendore. Escuijlapio rappresentasi seduto; con una mano tiene un con l'altra poggia sopra una testa di seri| bastone, ip>ente, e un cane steso ai suoi piedi. In alcune medaglie figura con una lunga barba, e porta un bastone con un serpente attorcigliato. Animali: Ca}l
Jaso
medicare,
ne,
alla
cui
lingua,
come
gli
antichi
la
attribuivcUio virt di
secondo
Callo,
gevit,
emblema
e
da un buon
medico. Serpente, simbolo della sagacit e della londagli antichi ritenuto efficacissimo per molti
il
rimedi.
Inoltre,
al
serpente,
cambiando
di
pelle,
era
paragonato
Scioni era
ricuperasse la
malato che, per op>era della medicina, salute. Diversi: Pina, che presso i
come emblema d' Esculapio, perch, dicesi, questo Dio era scolpito con una pina n mano. Tazza, emblema delle medicine.
ritenuta
Esichia.
Figlia
di
Dice
(Vedi).
Esperide.
Pianta
il
cui
nome
deriva
dalle
isole
Esperidi;
patria degli
aranci,
360
secondo
gli
antichi
autori.
Vedi
Amore
di patria.
Esperidi.
Figlie
della
navano
in
un
tali della terra in cui cresceva il famoso albero dei pomi d'oro, custodito dal feroce drago Ladone, che non dormiva mai. Alcuni autori pensano che il custodito tesoro consiistesse non in pomi, ma in peco-
re,
poich tanto
gli
vaino
con
la
stessa
Secondo Nassio,
il
la favola delil
Esperidi sono
i
le
giardino,
il
fir-
drago lo zodiaco o l'orizzonte che taglia l'equatore ad angolo obliquo. Ercole o il Sole rapisce i pomi d'oro, cio quando quest'astro comparisce fa sparire dal cielo
le stelle;
tutti
mamento;
gli
astri
minori.
Espero.
Fratello
di
Atlante,
il
quale saliva
gli
spesso
sulla
cima
tato
di
astri.
Perseguiprese
il
da Atlante, fugg
di
Italia,
che da
in
lui
nome
spero,
Esperia.
Esperio fu cangiato
una
stella
che splende dopo il tramonto, chiamata auiche Veera cara a Venere, e si credeva che avesse il campito di guidare i cortei nuziali e accompagnasse la nuova sposa a casa dello sposo. Rappresentavasi in figura di
un
una
fiac-
cola in mano.
Espiazione.
Callo.
brei,
il
Nelle
feste
dell'Espiazione,
presso
gli
<
capo
di
famiglia
usava prendere un
gallo,
li
361
dei
membri
guenti parole:
Questo gallo
io
morte,
alla
vita.
cavano
invece
una
gallina.
Esplorazione.
Stella.
Una
volta
i
credevasi
che
le
stelle
fossero
abitate
ti
i
da
angeli,
quali,
vigilant.i
fatti
prende
per
gli
esploratori.
cui
si
i
cororwivano
giovani
imberbi
che,
presso
Rodiani,
celebravano
giuochi
funebri.
Estasi.
Angelica.
I
ta f>er ispirarsi
Estate.
Stagione
in
che,
allegoricamente,
viene
personificata
un giovanotto coronato di spighe, o rappresentata sotto l'aspetto di una donna coronata di spighe mature, tenendo in una mano la falciola, e nell'altra un manipolo di spighe, o la cornucopia. Di secche spighe coronata andava L'ardente state, e tutta ignuda stava; canta il poeta. Nel paragone con le
quattro et
tura.
dell'uomo,
l'estate
rappresenta
l'et
ma-
Animali:
Scrofa selvatica
(cinghiale); per-
ch
cipio
si
donde nacque
la
il
detto,
che non
bi-
sogna aspettare pi
partorito.
Diversi:
Canestro
di
spighe.
Cappel-
lo,
362 ~-
che ripara
il
di
Mascherata
Ve-
Stagioni delVanno.
Estia.
Figlia di
Crono
e di
il
focolare
la
domestico, come
famiglia.
La Dea
giur per
capo
di
Giove
di
rimanere per sempre vergine, e perci le si offrivano anno. Estia non soin sacrifizio giovenche di un solo anche patrolo era la protettrice della famiglia, ma
na dello Stato.
sotto
il
Romani adoravano
(vedi).
la
stessa
Dea
nome
la
di Vesta
Dopo
scorse
fu
diviso
tempo che
principali
tra-
corri-
spondenti alle condizioni d'animo degli uomini. Queste et, progressivamente, sono: Et deWoro. Durante la quale regnava Saturno, ed erano tempi fortunati in cui il male era sconosciuto,
cit,
gli
feli-
che la terra spontaneamente che fosse vecchiezza: dopo sapeva si non produceva; nel lunghi anni gli uomini rimanevano come assorti della simbolo Ape, morte. sonno, e questa era la
godendo dei
dolcezza nata dalla prosperit. Cornucopia, da cui sporgono fiori e frutti, che la terra produceva abbondantemente. Olivo, simbolo di pace. Et dell'argento. Durante quest'et gli uomini cominciarono a diventare cattivi; rimanevano fanciulli una morbosa fino a tarda et e diventavano pigri in sonnolenza. La terra rifiut di produrre spontaneamente ci che serviva alla nutrizione. Allora Saturno
insegn l'agricoltura. Le stagioni cominciarono a farGiove regnava sugli uosi sentire. In questo periodo
mini.
363
Aratro, emblema del lavoro. Capanna, che l'uomo dovette costruire per ripararsi dalle intemperie. Spighe, quale simbolo del frutto del lavoro. Et del rame. I mali fecero progressi costanti,
gli
degli
si
uomini divennero selvaggi e violenti; la perversit istinti obblig l'uomo a difendersi, e procurar-
ta e la guerra.
Armi.
il
verme
la
lot-
sta
di
leone,
poich
Scudo,
emblema
del ferro.
della
Spine,
simbolo
dei
decadenza morale e del che macchiarono la condotta degli uomini. Credono alcuni che quest'ul-
Et
Lt
della
i
disordine,
piena di
tutti
delitti
sta-
diluvio
universale.
col
Armatura
completa,
pnsich
l'arte della
guerra
si
era svili^jpata.
Elmo, sormontato
gli
da ima
testa di volpe,
il
ingaimi sostituirono
Eternit.
Vedi
Etere.
Idea personificata
tari di cui si
fu,
di una delle sostanze elemenform l'universo. Secondo Igino, l'Etere insieme con la Notte, col Giorno e coirtirebo,
dell'Erebo
della
Notte sua
sorella,
Giorno. I figli dell'Etere e del Giorno erano la Terra, il Cielo e il Mare, e dal suo congiungifratello del
mento con la Terra nacquero tutti vizi che distruggono l'umana razza, come pure Giganti e TitanL
i
Questi ragguagli dimostrano che nelle cosmogenie greche l'Etere veniva considerato come una delle sostan-
ze elementari di cui
si
364
l'universo.
form
Pi
tardi ven-
cielo,
sede de-
come
il
sovrano signo-
re della natura.
terra,
la
rende feconda.
Eternit.
L'idea deireternit fra quelle che
stro
l'intelletto
no-
meno comprende. Da un
lato vi
durata
ternit
intiera
fine.
infinita attualmente trascorsa; senza cui l'eavrebbe avuto principio; dall'altro vm'etemit deve sempre scorrere affinch essa non abbia
tutti gli
Dei
gli
eterni e
di-
ca che
a
antichi
la diedero p>er
(vedi),
compagna
considera
soltanto
il
Demogorgone
coi
ch'egli
primo
di tutti gli
nit
seguenti
s
In parte
da noi
Che alcun mortai vestigio non v'appare. Ove all'umana mente il gir si vieta N ponno, anco gli Dei forse arrivare.
Una spelonca giace d'anni lieta. Madre d'infiniti anni, e d'et pare. La qual con modo, che mai non vien meno.
Manda
richiama
Un
Qual
Come
365
la coda si caccia in gola, e finge Voler mangiarla con avida fame. Vassene in giro, con l'usate tempre. Onde part, cheto ritorna sempre.
Alla porta con faccia riverenda, E d'armi piena sta Valma Natura,
Come
Chi
custode,
vien, e
va con
Ciascuna par con debita figura Dalle membra, che a lei &on date m sorte. starmo con lei fino che piace a Morte.
Un
Il
mento,
Le ferme
tutto
perua
Con
Onde n'appaion
Con
poi
si
vaghe
e belle.
ciascuna quando abbia a gire, o, stare Da che quando tra noi si muore, o vive.
Ha
vita, e
morte, poi
toma a guardare
corso arrive
riveder
come
al suo
Marte, qual, bench avvezzo a camminare Per via certa, va pur a certo fine; Che cos vogUon le leggi divine.
Come con certo passo giri intomo dove portando giovamento al mondo. Come la Luna si nasconda il giorno,
tosto
muti
il
bel
lume fecondo.
366
--
Come partendo sia tardo al ritorno Saturno orrido, mesto, ed infecondo Quanto Venere bella, e dopo lei
Errando vada
il
messaggier de
s
Dei.
E
Il
avvicina
Subito ad incontrarlo
potente
Natura
viene,
bianco
Vecchio umile,
riverente.
L'adamantine
Tutti
i
porte, e a
segreti
Quivi secoli sono di diversi Metalli fatti in variati aspetti, pare ciaschedun di lor tenersi Nel seggio suo con suoi compagni eletti. Questo di ferro, onde soventi fersi I mortali fra lor danni e dispetti; Di rame quello, al cui governo stato II mondo tutto un poco men turbato.
Uno
In
seggio
elevato
d'ogni
intorno;
lume
il
mondo
adorno.
altri in alto
ascende
E' d'oro,
ha intorno.
Di
son
Apporteran felicilade immensa, Allor che avr piet dei nostri mali Febo, che questi a modo suo dispensa.
E
La Di
bella Astrea di
367
riveder
il
mondo
pii
Verr senza
mai partirne
forma
L'eternit fu personificata in
di, vestita di
donna
in pie-
copre
gli
omeri.
Animali: Basilisco, simbolo degli Egiziani; perch, fra tutti serpenti, credevano che questo fosse l'unico che non si potesse uccidere con la forza. Serpente, che si morde la coda formando cos un cerchio senza principio ne fine. Vegetali: Cedro del Libano, ritenuto fncorruttibile. Olivo. Credevasi che il legno di quest'albero, resistente a qualunque algente distruttivo,
i
durasse eternamente.
varsi delle sue
Diversi:
Circolo,
figura senal
rinnoi
giovanire.
figura con
In alcune mwiete di
una veste di donna nella mano sinistra, porgendo con la destra un piccolo uccello con la luna, con l'inscrizione /ETERNITAS. Inoltre, in altre monete figura l'effigie di Severo Alessandro Augusto,
in
atto
di
alzare
con
la
destra
la
luna nuova,
Sale,
il
l'inscrizione
le
PERPETVITATI AVG.
antichi era
si
con qua-
presso
gli
daglia, in cui si vede l'effigie di Roma in una sedia con un piccolo scudo, si legge: /ETERNITAS. Alla quale Giove, secondo Virgilio, non pose termine o tenpo, ma era promesso un regno etemo.
ROM/E
Il
nome
stesso
di
Roma
fu
scor-
368
porge con la destra un geg una figura seduta, che fera, in terra una fiFeccia nio, e con la sinistra pone anche queldivenne Dio, di simbolo la quale, essendo medaglie di Faustina, che tu lo dell'eternit. Nelle stera, seduta sopra statuetta deificata, figura una /t rmscrizione 1 tKcon e stesa, destra con la mano riNITAS. Sole e luna, simbolo degh Egiziaiu, che eterni deLa elementi quali pianeti tenevano questi due conla propria virt generassero,
"^
Eto.
Uno Uno
Eucarestia.
cattolica, che pu dei sacramenti della chiesa e del sangue di Ges corpo del sacrifizio il definirsi: vino; istituito dallo Cristo sotto le specie di pane e di teessere spirituale nutrimento dei
deli.
Agnello, simbolo di Cnsto. I elltVesua carne. cano, che nutrisce i propri figli di sacrifizio: le doppio del simbolo Vile, getali: Spighe. Diversi: vino. spighe per il pane, e la vite per il purezza. della colore Bianco, celeste.
Animah:
l'ostia
sopra.
Ciborio.
di Cristo.
Ostensorio.
monogramma
Rosso, co-
acque furono ritenute fertilissime. tazza la solita cornucopia, e una con Rappresentasi bere, quale segno della da porgere di atto in mano m
lo
Eufrate. Fiume
cui
Eufrosine.
Una
Eugenia (Santa).
Spada, con
369
cui fu decapitata.
Eugenio (Sanf).
Cina. Mezza ferrata, con Vescovo. mazzato dai pagani. Vedi Vescovo.
cui fu
am-
e vendicatrici
dei
misfatti,
chia-
pi
fiorisce in luglio e
Orfeo.
Vedi Appetito
Orfeo.
Eurinome.
Figlia
la
parte su-
donna
oppure soltanto la testa di donna. Cos chiamavasi anche una divinit infernale, che mangiava i morti fino all'ossa; e rappresentavasi del colore di mosca, seduta sopra una pelle d'avvoltoio, digrignando sempre denti. E' probabile che fosse una personificazione del1
la morte.
figlio
di
Anfitrione e d'Alonena.
Euro. Vedi
Venti.
Europa.
Figlia di
giorno,
Agenore
Un
370
del re un bel toro sue compagne, vide fra gli armenti ben tornite corna, e piccole con neve, bianco come la
in
princi-
dergliesi sulla
si
seavvicin, poi fatta pi ardita, oso il toro schiena. Allora tutt'a un tratto
la bella Euslancia nel mare, porta seco nuotando di Creall'isola giunse non finche ropa, e non si ferma
ta
dove, riassunte
le
forme
di
Giove,
egli
si
palesa
di
padre
di
Mbosse,
bi Radamanto, e secondo alcuni anche di Sarpedone. fancmlla, Venere dell'ingannata dolore al vuole che pianto, o Euand a consolarla dicendole: (( Tergi il nome )>. La tuo il porter mondo parte del
ropa
una
origine del
nome
di
Europa non
conosciuto.
Alcuni
figlia d Agenore credettero spiegarlo, dicendo che la cagione dell ea all'Europa nome suo aveva dato il
poich, sestrema bianchezza della sua carnagione; Giunone, di e Giove una figlia di
condo
la
favola,
il
aveva rubato
all'Europa.
belletto
di
Come nome
con
le
greco.
Europa
significa
pro-
sulla spiaggia
si
giocando babilmente dai grandi occhi. Rappresentasi sue compagne, al momento che
una prateria, o da esso traspora Creta. oppure tata in alto mare; Come una delle cinque parti del mondo. 1 Europa, regma del contipersonificata, porta la corona, quale
avvicina
il
toro, in
m mano
un canestro
di
fiori.
Eustachio (Sant).
Era pagano, capo
dei
soldati
sotto
Iraiano.
--
Bue
di
sue
figlie.
Cervo che un
parlo, e
1
apparve,
gli
in-
371
dusse a farsi cristiano. Costume da cacciatore. Sporta, ricordando cli'egli fu garzone di coloni.
Euterpe.
Una delle nove Muse. Presiedeva alla poesia lirica e alla musica. Rappresentasi sotto l'aspetto di fanciulla coronata di fiori, tenendo nella destra un doppio con intorno flauto, e nella sinistra carte da musica
;
diversi
strumenti musicali.
Vedi Muse.
Eva.
Nome
essere la
di cui,
prirsi.
della
Heva
deriva
Ammali:
filare
Pecora,
In
Diversi:
Diavolo,
forma di serpente. Pomo, causa del suo primo peccalo. Evantgelario. DiacoLibro dei Vangeli. Vedi Amor divino VeLorenzo {San) no Stefano {San)
Irit
della religione.
Evangelisti.
I
Sono quattro: Giovanni, Luca, Marco, Matteo. monumenti primitivi del cristianesimo rappresenta-
vano abbastanza frequentemente Cristo in persona o sotto figura di un agnello, posto su un monticello di dove scaturiscono quattro corsi d'acqua, simbolo dei quattro evangelisti, i quali, in seguito, furono raffigurati
da quattro
i
segni
emblematici:
un
giovinetto,
degli evangelisti.
Questi emstile
secondo alcuni,
a
esprimerebbero
evangelsti
;
lo
partisi
ciascuno
a
degli
secondo
altri,
iferirebbero
verse
Ges
Cristo,
fasi della
372
genitori
Evonimo.
Il carbone ottenuto dal legno di questa pianta molto apprezzato per abbozzare disegni. Volgarmente l'evonimo noto sotto il nome di berretto da prete,
o fusaggine
sione
le
il
fusain, intendono
Ezechiele.
Il
terzo fra
Animali
i
sua visione. Ossa umane, che coprono un campo, con cui il profeta figura il risorgimento del popolo ossa, che al soffio profetico si scuotono, riprendono carne, s'animano e formano una masalati simbolici della
;
sa vivente.
F.
F.
cava
fugitivus.
(cinque). Vedi
(otto).
Siva.
(quattro).
instabile
Face
o faceiia.
Vedi Fiaccola.
I
373
cui
il
per
terrore che
produce
tale
sui
rei;
la
capra
parte
dimostrativa,
perch
genere di
il
parlare
drago, la dee
berazione,
per
la
variet
degli
argomenti,
per
unghi
dere.
giri
Faetusa.
Figlia del Sole,
alla
quale,
giovenche e altrettzmti di elette pecore, ciascun gregge di cinquanta capi, il cui nimiero mai cresceva
di
Faggio.
Albero
[>er
d'asF>etto maestoso,
sia
l'elegcuza
del
suo
fogliaime.
Vedi
e
Giove
milizia
Prosperit.
Falce. Morte
Vedi
Giugno
Punizione
Lavoro Tempo.
Saturno.
Falco.
Uccello
di
rapina.
Vedi Caccia
Dedalione
Sanguigno.
albicella.
Falco
^Falconieri.
Soldati,
.urri,
che avevamo
F>er
con orecchie aguzze e dritte, di tinta pi chiaa del fondo dello scudo color porp>ora; i quali si iegavano nella parte superiore verso una specie dj
tronco
374
dal
quale
che
li
sosteneva,
da ambo
lati
trovavasi
d'oro.
Fallo.
Presso
condit, e
gli
Egiziani
il
fallo era
l'emblema della
le
fe-
da
esso presero
in
nome nome
feste falliche
che
di Osiride.
Durante un fal!
di
legno.
gli
e presso
Tali feste furono poi imitate dai Greci, Ateniesi la processione del fallo faceva^
il
fallo
fallotinti
e presso
pi
di
mosto il viso, coperti di pelli d'agnello e con in capo una corona d'edera. In generale il fallo in seguito era considerato come un segno protettore; lo si rappresentava sulle facciate delle case e lo
si
portava a
fino
al
medioevo, e
il
fallo
si
Vedi Baccanti
Bacco
XI IT
XI V
Fecondit
Priapo.
Falsa modestia.
Satirio.
Falsa religione.
Lanterna
Falsit.
Mancinella. Pianta
e dall'apparenza di
il
cieca.
Fama.
Messaggera
ra,
in
375
di
per pubblicare
da
loro
sterminati.
chic,
e
le
occhi e lingue,
il
quanto erano
Ane
mondo
le
di
notte e di
e sui
tetti;
giorno,
torri
piccola da
Fame;
ciava
il
l'una
era
buona
ria,
attri-
buivano
ali
di pipislrello.
il
Per compagne
gli
il
alla
buona
fama
so;
in la
si
dava
il
Grido, con
mati per
faccia,
forte gridare;
Rumore
di
pallida
gio,
tenendo
Virt sotto
il
piedi;
il
cielo,
come
la
chi giubili
la
Lode
vestita
menti sfarzosi.
Mentre
cattiva
Fajna
faccia
finse
ac-
compagnata
aW Infamia
cioso e di
con
simulatrice;
e dall'Obbrobrio
la
scacciato
Fama
piena di lingue;
le
ali
aperte,
una
di
fuoco,
l'altra
globo terrestre; e mettendole accanto un tronco d'albero secco sul quale vi sono due cicale. E al Principe, che gli chiese
le.
il
con
le
cica
la
Vasari
Perch
376
j
'
che ha Fama non dice mai tanto con le lingue, di che le cicale che piena la vesta, figurata per i savi, facciano magodono, che sono il popolo minore, non che il nome di colui ali le con portando gior rumore,
dove non giunmerita lode in quella parte di altezza, di fuoco tromba la e ali di fama;
gono
altro
che le maldicenza delle opere tristi; e la tromba buone che si lasciano d'oro per le lodi eterne di quelle fa si per il mondo, dove ella cavalcando
per
la
risonando
sentire.
Dai moderni la Fama viene comunemente talora vestita rappresentata come una donna alata,
sottile,
da un panno
banditrice. In
rere velocemente,
Luigi XIII, la
Fama ridicola, ossia quella che sparge era raffigurata da una vecchia volgo, le notizie del alla bocca una tromba di portandosi asino, un sopra persona dt proverbio: legno, per alludere all'antico
villassio
tromba segno di una Fulmine, che presso gli Egiziani era altra rinessuna perch fama largamente divulgata, di Amadre Olimpia, tuono. del sonanza e pi forte Magno, nella prima notte che pass co
lessandro
marito,
credette
di legno.
che
le
fosse
corso un
fulmine nel
provoc un inventre, essendosi udito un tuono, che in fiamlargamente seguito in propagandosi cendio,
me.
ci.
secondo
gli
indovini,
fu
figlio.
indizio
della
nel
acquistare
suo
Apelle,
Alessandro Magno, mise in mano al re sua faun fulmine, per mostrare la grandezza della alscultore, Lisippo, Mentre ma ovunque divulgata. di un fulinvece Alessandro, stesso dello statua
di
la
mine,
mise
in
mano una
lancia,
ci
per
signifi-
377
care che la fama di questo re non sarebbe durata una sola et, se qualcuno avesse scritto il vero di Alessan-
dro e non delle favole. Pegaso, secondo alcuni, alludendo al cavallo alato che figura in alcune medaglie antiche. Tromba. I Romani alla sommit del temTritcmi trcmibettieri con pio di Saturno collocarono
i
volendo con ci significare che la storia delle cose fatte dal tempo di Saturno fino al loro, fosse nota, evidente, divulgata in modo che mai
le
code
nziscoste,
mentre
le
cose
fatte
prima
Vedi Mala-Fama-
Fama
oscurata.
e sole. Gli antichi, volendo simboleggiare d'ingegno superato e oscurato da un altro di
il
Fuoco
m uomo
;
fuoco sotto
il
so-
alla
resenza del
me.
Secondo Esiodo questa
;.
Notsul
sponde del fiume Cocito, ove alberi spogli di foglie anno un'ombra triste e malinconica. Seduta in mezD di un arido campo strappa con le unghie alcune ante sterili. I Lacedemoni avevano nel tempio di Mirva
un quadro rappresentante
la
Fame,
la
la cui vista
Aveva
figura di
donna
un
orribile
magrezza,
guan-
le
ce color di piombo,
le
378
le
labbra e
mani spolpate
e le-
gate dietro
dai
le
spalle.
Cane. Parlasi di una certa fame canina, chiamata Greci, bulimia o bulimo; malattia che produce una fame insaziabile. E' noto il detto: aver fame canina.
Davide
dice:
Si volteranno verso
trafitti
la
sera,
dalla fame...
Locusta, allusione alla carestia derivata dalla devastazione dei campi prodotti
da
questi insetti.
Vedi
(Sackeville).
famiglia prodiga.
pugnale.
(Santa).
:EUa
(San)
Eliseo
{SanC)
(San).
Fanfarone.
Uomo
stito,
con tenendo
la
in
il
resto
ben ve-
mano una
teste.
spada.
Fantastico.
Uomo
Faone.
con due
ma
avendo un
mento Venere,
lezza.
lui,
la
Dea
lo
Dopo
di
ci
Saffo
perdutamente
di
379
Apollo Lirico
Cuore
Farfalla. Vedi
Anima
za
Adamo
Distrazione
Diana.
Ali
di
Incostanza
farfalla
Leggerez-
Psiche.
Faro.
Torre o molo qualunque,
cesi
il
in
cima
al
lumi durante
i
la
notte,
per mostrare
porto e
pericoli.
Vedi Speranza
naviganti
Vita.
Rapina.
Fascetto di fieno. Vedi Roma. Fascia. Vedi Principe. Fascio di verghe. Vedi Giustizia
Fastidioso.
vamente,
ruvido e
Unione.
Fate.
Elsseri
sovrumani che
si
ma
di
possesso di un
La
fate del
gono a quel genere di divinit le Ninfe dei Greci e gli Elfi dei Germani che sopravvissero al paganesimo e che il popolo mescol con le credenze del cristianesimo. Al pari delle Ninfe
genet'llidi,
gli
esse presiedevano
al
uomini,
li
assistevano
neonati
volta
come
le
Ninfe,
delle
verdeggianti
colline
isole
JJOU
Le
fate
avevano
di
il
nerabili,
uccelli,
interpretare
i
di scoprire
nascosti, di trasportarsi in
Il medio evo distinun attimo da un luogo quali sarebbero la une, Le fate. di specie gueva due Alcina e altre, fata Morgana, Melusina, Viviana.
all'altro.
Me-
Fate dei
castelli
stirpi. Le altre Fa. baronali, le protettrici delle illustri caverne, le fontane, e i luote abitavano i boschi, le chamati e chiamansi anerano ghi da loro frequentati delle /afe; talune di pietre le fate, cora le grotte delle brillantissimo nel loro avevano un occhio di diamante bere alla fon-_ per mezzo della fronte, che si toglievano questi occhi di uno trovato avesse tana, e chiunque tutto il tempo della sua felice vivere di sicuro era figura di talvolta ai mortali vita. Esse apparivano fancome volte altre e deformi, e vecchie aggrinzate
ciulle
pi sfolgorante bellezza. Danzavano collme e nei prati. Lnotte al chiarore di luna sulle delle foreste si misteriosa nell'ombra rano esse che
della
di
occupavano a ricamare
preziosi
tessuti
destinati
fregiare i principi loro le convocava credevasi governata da una vergine che avessero abusato una volta l'anno, puniva quelle che quelle che se ne del proprio potere, e ricompensava e della virdell'innocenza difesa a giovate fossero Una legge regolare del loro destino era quella
t.
protetti.
La
trib
della
fate
di
dover
tutti
vole trasformazione
numero
di
giorni,
quali
erano
esposte
condizione e perfino alla tutti i casi della nuova loro risiedeva principalmente Fate delle potere iporte. Il
nella
381
ma
questo non
le
sot.
traeva ai pericoli che correvano nei tempi segnati, cui rimcineva come sospeso il privilegio della loro so-
Fatica
Personificata,
si
cui
terra,
come
tra
Inoltre neisun'ail-
pianta
nella
\ite.
sua
coltivazione
richiede
maggior
fatica
Bacco all'uom die con Vedi Opera e legrezza, dice Esiodo. Quiete dopo la fatica.
lavoro della
fatica
al-
Fatica instancabile.
Formica, allusione al suo iiK.essante lavoro, giorno e notte, nel raccogliere le provviste, e agli sforzi con cui spinge o traiscina tutto ci che f>er volume o peso non pu portare.
Uomo
Uomo
al
di l dell'acqua.
l'aratro
da
stesso.
destinato
Nella Bib-
si
cessario
cibo,
il
il
sario al servo
terpreti
c<istigo
e
chi
il
lavoro.
Gli
inle
dei
sogni
vogliono
guisa
che
sogna
d'aver
orecchie
sottoposto
lunghe
all'altrui
Faticoso.
382
terra.
Uomo
Fato.
Potere occulto che regola casi degli uomini senza Filo, fuso, rocca. che questi possano ribellarsi. Allusione alle Parche. Stella. Simbolo degli Egiziani. Secondo Platone, le Parche sarebbero un simi
completano e perfezionano
Destino
Potenza
i
tutte
le cose.
Vedi
e forza
del fato.
lupo.
Crede-
puledri
alla
corsa,
Il
lupo
era
ritenuto
talmente
avverso
al
cavallo,
da
credere che se un cavallo focoso avesse messo il piede sulle pedate del lupo, perdesse ogni vigore diventando poltrone, p>erch gli si intormentivano le gambe.
Fatua.
Fatuit.
cattiveria.
Melagra-
albero dai
fiori
splendidi,
ma
Fauna.
Fauno.
Dio campestre, genio campagna, del bestiame
pastori
i
dei
monti,
della
da.
venerato
lui
il
specialmente
quali riconoscevano in
il
fecondatore del
nel resto
gregge e
difensore contro
lupi.
Viene rappresene
dal
fianco
all'ins,
simile
- 363 a
un
Satiro,
e,
come
questo,
coronalo
di
gigli
Fava.
Gli antichi pretendevano che la fava primo legume di cui siansi cibati gli uomini
gli scrittori latini, fe
sia
;
stata
il
e secondo
di
in
una specie
venerazione.
Gli Egiziani
fave; perci non ne seminavano, ne le toccavano nepsacerdoti pi superstiziosi non opure con mano; e savano perfino di guardarle, considerandole come imi
scepoli,
particolare
per
le fave,
magiche.
Fu
detto che le facesse bollire, e le esponesse per alnotti alla luna finche
(si
cune
non
si
fossero convertite in
sangue
credevano che le fave suoi fiori si nascessero dal sangue umano, e che mutassero in sangue), di cui egli si serviva per scrivere sopra uno sjjecchio convesso ci che voleva. Aldice che
gli
antichi
lora
c^p>onendo
queste
lettere
in
faccia
alla
luna,
quando era
ni,
piena, faceva vedere ai suoi amici lontatutto ci che aveva scritVuoisi che Pitagora avesse preferiuccidere da uomini che l'inseguivano, al
to sullo specchio.
to
lasciarsi
salvarsi attraverso
tichi
gli
;
ancre-
offrivansi
infernali
lussuria
Funesto
Mani
il
Favo.
Celletta di cera
di
dove
le api
depongono
miele.
Ve-
Amarezza
Favola.
ces:
384
figlia del Sonno e della Notte. Dlche si maritasse col Falso, e che si occupasse continuamente a contraffare la storia. Rappresentasi sotto
Deit allegorica,
vestita,
sorridente
mano
Il
o avvicinata al
oppure
in
atto di avvolgersi in
Pignotti
Una dorma
Mandala
Dalle
fu su
la terrestre
mole
celesti lucide
contrade.
Per
La
Nude
le
membra
aveva,
il
crine incolto,
E rozza Ma cosa
Mover
Il
vedevasi
in
portamento altero
Sereno era
Che
lucida dea
fiaccola ardente
383
d'ogni oggetto
Non
qual
ci
sembra,
ma
si
qual
in effetto. rio
In questo se talor
Ipocrita,
specchia
il
Volto,
pio,
Ma
cade
La man Al
reo coltello.
contenti
lieti e
si
L'accolsero
mortali, e
piegaro
Umili a
lei
davanti e riverenti;
Ma
La
con dispetto.
La
Pili
santa dea fra i miseri mortali non trovando allor atto soggiorno.
l'ali
Gi disdegnosa dispiegava Per far dal basso mondo Quando un'augusta dorma
al
del ritorno;
Che dolcemente
Serio,
il
di
lei
voi rattenne.
il
ma non
atti,
severo
e
il
volto avea;
;
Dolce Lento
negli
accortamente schiva
cauto pie movea,
il
e sospeso
pochi saggi
i
detti
labbro. apriva.
1 sguardi,
gesti a
misurare intesa.
recar offesa.
Quasi temesse
altrui
Frena
lo
sdegno, e rasserena
in
il
ciglio.
Guardami
volto,
io
il
la
Prudenza sono:
consiglio,
E
25
se
udrai paziente
mio
O. Ronchetti.
Quanto
386
precetti.
a inviluppare
in fra
soavi detti
e
Il ver, s
duro.
Come
su legno ruvido
stende
Gomma
che
liscio e
D'azzurro ammanto
dea
riveste.
In vago ordin dispon le chiome bionde, Tutta di lieti fiori orna la veste.
Il fatai vetro in
Stassi
Nel mondo
torn
cos
mutata.
La
Da'
Solo quando a
piacque,
il
drappo bianco
volse.
Dal
cristallo
fatai la
diva sciolse,
il
Lo
Che
chi
la
ritrovava
ad
esso avante.
Non
Ma
d'un'altra persona
reo
sembiante.
Onde
sui.
Anzi, per ischivare ogni sospetto. il temuto vetro in guisa tale. Che invece di mostrar l'umano aspetto. La figura pingea d'un animale.
Mut
387
umane
E
Al
Onde se volle pingere un meschino Oppresso da un potente scellerato. Ella dipinse un tenero agnellino Da un lupo predator preso e sbranato, O un feroce sparvier che d'alto piomba Su l'innocente e timida colomba.
Tutte
la
gente in
finte
lieta
fronte udiva
Le
graziose e
i
istorielle.
Ed
difetti
altrui
i
tosto
scopriva
in
Ciascuno, e non
propri espressi
ignoti
quelle,
se
noti.
si
rideva,
il
Cos trov
Ornata alquanto:
buon
il
sentiero,
cos dilett
dicendo
vero.
Favonio. Vedi
Venti.
Favore.
Divinit
allegorica;
figlio
dell'Ingegno e della
o
Fortuna.
occhi; in
agli
mezzo
alle ricchezze,
onori e
piaceri;
con un piede sopra una ruota e l'altro in aria. Dicono che l'Invidia gli slava sempre accanto.
Favore celeste.
Ailanto.
Febbraio. Il nome
gare,
di
386 -
questo
purificare.
in
Era
Nettuno,
che
marinai
quali,
all'aprirsi
i
della
di
primavera,
disponevansi a intrapprendere
viaggi
mare.
si
Il
medio evo
scaldano.
forti
lo
Airone, uccello
ne alle
questo mese.
ver-
Pesce, che ha
sa acqua.
Urna che
Febbre.
Capra, che gli antichi ritenevano mai senza febLeone. Secondo naturalisti antichi, il leone va molto soggetto alla febbre, e sopratutto alla quarbre.
i
tana.
Febbre.
Divinit
suoi
i
che
sacrifizi.
altari
p>ortavansi
si
lasciava-
riconosceva
nel
quartiere
del
Nel meVaticano
una Madonna
sentata
parentemente pagana.
La
dalla
Febea.
Cosi chiamavasi Diana
in
cielo.
Febo.
pollo e di Elio.
brillante.
Sopranonme
di
A-
Sole.
3ft9
Fecondit. Nei giuochi Lupercali, in una ^>elonca si sacrificava un cane al dio Pane dove lascivamente gio;
in
mano
capre
immolate, e le donne spontaneamente si offrivano a essere con quelle battute, credendo cos divenir feconde. Animali: Coniglio, F>cr la sua fecondit straordinaria. Gallina e uovo perch la gallina depone un uovo al giorno e alle volte da uno solo nascono due pulcini. Dicesi che presso Macedoni esistesse una gallina, che in una sola volta facesse diciotto uova, e, covatele, da ciascuno ne uscissero due pulcini. Lepre. Secondo una credenza antica, la natura fu tanto prodiga di fecondit a questi animali, da dar loro la virt di generare tanto maschi quanto le femmine, senza il loro reciproco coiKorso. Pecora. Quando le matrone mettevano alla luce dei gemelli, sacrificavamo a Giunone, protettrice dei parti e patrona dell'abbondanza dei regni, una pecora con due agnelli legati insieme. Vegetali: Senape, perch il suo piccolo seme, seminato in terra feconda, produce una pianta pi grande di tutti gli altri semi simili; C03, un piccolo principio, produce gramde abbondanza. Ges Cristo disse che chi avr tanta fede qumto un grano di senape, al suo comando far muovere i monti, e far tutto ci che per virt, o immaginazione d'alcuno non sembra possibile a
di
pelle
delle
farsi.
Diversi:
della fecondazione.
Vedi
Fallo,
emblema pi
caratteristico
figli.
Lussuria feconda di
Fede.
Deit
allegorica,
le
rappresentata
cereria
d'un
velo
bianco, con
3%
cane,
oppure
raffiigurata
si
tense-
gono per mano. I Cristiani la angelo e una duta sopra un liocorno, condotto da un
vergine;
rappresentavano
nel
perch
la
castit,
raffigurata
liocorno,
Essa
porta la tiara,
ed
par-
essendo nuda zialmente coperta d'un manto bianco, e del mistero luce della simbolo cintura; fino alla alata per volare al ciedella religione. Inoltre essa la fede deve creperch occhi bendati,
lo,
e ha gli
dere
trarli
ciecamente ai
misteri
Porta
la
mano
al cuore.
in piedi comunemente lo Zingaro, l'ha rappresentata in accesa fiaccola una occhi, con una benda sugli In un quadro di petto. sul aperto occhio un mano e vicmo a un Mignard raffigurata da una donna, TestaNuovo il ha e troce una altare, che regge un fanciullo le porge un ginocchia; sulle mento
calice,
due
altri
antica.
Un
altro
pittore
n cuore
nistra,
nella
mano
la
liziano
raffigur
calice, e sostenendo con che con una mano innalza il con l'aiuto di due angeli. l'altra una croce enorme Diversi: Anelcerulea.
Vegetali:
Passiflora
portavano come segno presso gli antichi, che lo per ornamento, ne. non e libero, di fede dell'uomo nella averne pi di uno. Anche in origine, era lecito tede. della simbolo quale Bibbia l'anello preso detto dell hteologi, si riferisce il cui, secondo gli nella sua mano. Presso l'anello Date vangelo: testamenti erano convahdate
lo
antichi,
le
tavolette
dei
da
sigilli
d'anelli
di sette
testimoni
quali
facessero
Cero,
d
fiori
391
simbolo della fede dei primi cristiani. Corona bicmchi, quale ricompensa. Corona di spine,
si
emblema della pjenitenza a cui la fede Fiamma, che jporta in mauio, simbolo dallo, emblema della religione. Libri,
do
la
sottopone.
dell'ardore.
ranrmientan-
Bibbia,
piegata.
le
vangeli.
la
i
Mano
ecco
destra
di lui la fede
riede.
Che
Virgilio
Ecco
destra,
noi portando
Dei, penati
In una
Ostia.
di
Specchio,
emblema
si
della verit.
medaglia
disco
re
Adriano
vede
(che
una
alcuni
figura
con
un
nella
mano
destra
vogliono
'
esse-
dritta:
simbolo
antichi.
la
fermezza
della
fede.
allusione ai
sacrifizi
degli
Velo bianco,
con cui Numa ordin ai sacerdoti di coprire la mano destra, per indicare che la fede va riguardata con tutta sincerit. Vedi Fidio.
Fede
fallace.
Dice un proverbio. Non credere n a donna ne a grembiule; alludendo alla leggerezza e smemoratezza della donna che, talvolta, dimentiGrembiale.
cando mente
le le
cose
lascia
poste
in
grembo,
terra.
alzainlosi,
sbadata-
cadere a
Fedelt.
Animali:
Cane,
il
Socrate prende
quando
getali:
esorta
in
d'essere
fedeli
obbedienti a
che tengono
di cuore.
rata.
mano
Veronica.
Ve-
coloro
in
forma
Diversi:
Chiave.
- Wl Fedelt coniugale.
Artemisia. Allusione
alla
che polla
il
nome
di
questo
Fedelt
re
di
messaggero.
sc^ra
Cornacchia
una colonna.
Narrasi
che
un
numento a una cornacchia, per aver questa adempito con cura e fedelt l'ufficio di messaggero, volando e fermandosi dove era stata mandata.
Fedelt eterna.
Semprevivo.
Fedelt segreta.
Chiave e
sigillo.
Federico (Sanf).
fattagli.
ferita
Fedra.
Figlia di
Minosse e
di
Pasifea.
Vedi
Ippolito.
Felce.
umidi.
Pianta perenne che cresce nei boschi e nei luoghi Vedi Sicurezza Sincerit.
papa.
virt,
l'altra,
della dovizia.
Vegetali:
minore.
In
Oriente questo
fiore
rappresenta
Centaurea bene il
supremo e
Olivo.
figura con
in
si
303 -
un ramo d'olivo carico di frutti e di touna mano, e nell'altra il caduceo, con l'inDiversi: Agata, scrizione FELICITAS AVG. pietra. Nave, la quale figura in certe medaglie di Aglie
driano
e di
Augusto,
Vedi Macaria.
futura delle anime. Colomba, inargentata davanti e indorata sup>eriorpiente nella parte di dietro. Simbolo biblico in cui,
Felicit
secondo
quiete
teologi,
la
parte inargentata
vita
raffigura
ci
!a
evi-
acquistata
nella
presente,
che
visibile,
e s<^racio
indica
l'oro
promesso nella
vita
futura,
la
perp>etua
felicit.
Felicit passeggera.
Rondine, jperch
e
ci
ci
visita
nella
buona
stagione
abbandona
in
quella
cattiva.
Felicit pubblica.
Caduceo. Colonna. Nelle monete di Giulia Mammea, vedesi una figura col gomito appxoggiato sopra un capitello d'una colormetta e tenendo nella destra
il
CA
pubblico.
Felicit rinnovata.
Convallaria.
Felicit
suprema.
(Vedi Anime dei mmit).
Capricorno.
Femmina. Vedi
\
Peccato e innocenza.
^
Fenice.
394
j
anunali favolosi delVismo, mamalomo definito rantichit. dagli Arabi cui non si conosce il nodi creatura cio Ijismo, jnolo della granme signora il corpo. La si immagin di una certa ornata testa la con dezza di un'aquila; penne del collo dorate, cresta o ciuffo luminoso; le la coda bianca, mescolata le altre di color porpora; scintillanti come stelocchi a penne incarnatine, e gli
Nome
gli
le.
i
Si credeva
deserti
dell
Plinio
al-
afferma che
fu posto
il
il
nome
derivato
i
da un
bero detto fenice, tra quelle che sono selstessa pabna. e ci perch quale moriva seccava e vatiche, se ne trov una la
poi
quale presso
Romani
era la
da
se stessa
il
rinasceva e rinverdiva.
derivi
Ahri
vo(glio-
no che
suo
nome
dal
allusione ai Fenici,
la porpora.
La
do prevede che
quali furono i primi a scoprire i quanfavola racconta che la fenice, cala di morire si avvicina il tempo
contro se stessa si lacera, a terra, e col becco rivolto versa molto sangue, dal plaghe di piena e cos tutta e poi diventa quale prima nasce un certo vermicello, e derivato cui da un pulcino somigUante all'uccello insieme col va ne se penne, le messe 11 quale appena la dicesi essere prima nata
padre
fuori
fenice,
cello
dopo aver
dove sole spunta appena pervenuti, tosto che il nuovo ucil e muore padre dall'orizzonte, il Ovidio, la fenice, Secondo venne. donde ritorna vita, comsecoli della sua lunga
in
Eliopoli.
trascorsi
palma un nido fatto di posto alla sommit di una sopra questo m e mirra cassia, nardo, cinnamomo della sua tempo il finisce odori pone, e cos in quelli
vita,
395
nasce
peso,
alle
tiice
dopo
quistata
la
forza
sufficiente
per
sopportare
il
stacca
quel
nido
dai
rami,
(in
portandolo
davanti
al Sole). Aggiunge che i sacerdoti d'Egitto con grande onore e riverenza prendevano questo uccello morto,
facendogli
animali
delle
sacri
essequie
misteriose,
fare.
che a molti
altri
costumavano
La credenza
La
viene
anche menzionata
padri della
la
rabbini
I
dai pi antichi
Chiesa cristiana.
la
primi
ritenevano che
s
fenice
vive co-
lungo temix), ed in certo modo esente dalla morte, perch fu il solo animale che non mangiasse del
frutto
vietato
Immortalit
rezione
del
Speranza.
Bandiera.
Egli
era
gonfalo-
Giacomo. Chiavi, ricordando che scacMauri dalla Spagna. Spada. Allusione alle vasue campagne in onore di Cristo contro Maodi S.
i
mettani.
Ferite amorose. Arco, attributo priiKpale del Dio dell'amore, il quale ferisce di lontano, come se una freccia uscisse
dagli occhi della persona amata, penetrando in quelH
dell'amante.
Mirto,
foglie
bucherellate;
anblema da
per
il
desiderio
che hanno,
Fermezza.
so.
3% -
che mantiene stabili i bastimenti. BosChiodo, che ferma saldamente ci che unisce. Colonna, dedicata dagli antichi alla fermezza. Anche in diversi luoghi della Bibbia la colonna presa come simbolo di fermezza.
Ancora,
di
propositi.
Giano.
La mancanza
di piedi
e di
mani
denota che la forza d'animo non abbisogna d'altro aiuto per compiere ci che si proposto di fare.
Fermezza
nei fatti.
con un bastone
in
Uomo
Ferocit.
dritto
mano.
Montone. Questi animali, ancora pri\i un istinto combattivo cozzandosi ferocemente fra loro. Tigre. E' noto il detto
Animali:
corna,
di
rivelalo gi
poetico:
la
allattato
dalla
tigre
ferocit
di
qualcuno.
nati di
arcana,
per
esprimere
I
Vegetali:
gli
Quercia.
poeti
chiamavano
i
dura quercia,
in
uomini
;
sel-
forse per-
ch
popoli
primitivi,
i
mancanza
figli
di
abitazione,
delie
solevano
ricoverare
loro
nelle
fessure
Ferocit frenata.
Cavallo col freno
feroce e indomabile,
in
ma
ge e alla
raigione.
Ferocit mitigata.
Tigre, animale feroce, sogigiogata al carro di
Bac
co;
perch
la
credevasi
crudelt
che
di
l'uso
mitigasse
un
voleva che a un
vino, perch col
397
uomo molto
Fepona.
Dea
deva
cato
loro
ai
il
protettrice
degli
orti.
schiavi
affrancati,
presie-
boschi e agli
fuoco in una selva, ove aveva un tempio, coche si accfngevano a trasportare altrove la sua statua accorgendosi che il legno, di cui era composta,
rinverdiva,
cerdoti
abbruciarsi.
Ferro. Secondo
adoperasse
e gli
la
mitologia.
Vulcano
per
i
fu
il
primo che
questo
metallo
coltivare
voro
strumenti
da
armi
campi.
Strage.
Fertilit.
Vite carica di grappoli. Allusione alla grande pro-
uzione di
ronco.
questa
pianta,
nella
rispetto
all'esilit
si
del
suo
Dicesi
che
Frigia
%"idero
grappali
almente
arro.
voluminosi,
che
uno
solo
ne
riempiva
un
Ferula.
Pianta celebre nella mitologia, nella storia e nella
tedagogia degli antichi.
a
solidit
I
suoi fusti
hanno abbastan-
senza
este,
attere
andavano armati di questi fusti per potersi impunemente fra loro ubriachi. Gli impera-
tori
398
portavano uno scettro di ferula, quale emblema paterna, che corregge senza ferire. I poeti finsero che Prometeo avesse rinchiuso nel fusto midolioso della ferula il fuoco rapito dal Cielo
dell'autorit
Bacco
alla
Terra.
Vedi Ammonizione
Grammatica.
Fervore.
Rosso, colore dedicatogli.
Fessoti ia.
Dal
la
latino
fessus,
stanco.
Era presso
Romani
inlo-
Dea
dei
il
viandanti stanchi.
Anche
guerrieri
alle
vocavuio
ro
resistere
dure fatiche.
Feste.
Baccanali Eleusinie Misie Palilie Matronali feste Priapee feste Quinquatro Saturnali.
Ipana
Vedi Ascolie
Festino.
banchetti,
Prezzemolo, con cui Greci s'incoronavano credendo che questa pianta avesse la
nei
vir-
Fetsci.
Specie d'idoh dei
paragonarsi
ai
Negiri
di
geni
degli
antichi.
feitisso,
La
parola fetiscio
in-
derivata
dal
p>ortoghese
divinila
cantesimo.
la
Quesbe
loro
in
del-
volont dei
gusci
sacerdoti:
in
animali
pietre,
disseccati,
in
rami d'albero,
ecc.,
montagne,
d'uovo,
che
portano al collo o al braccio che sono d'ordinario frammenti di metallo o di conchiglie. La domenica negri si radunano ai piedi di un albero che chiamano albero dei fetisci; vi apparecchiano una lavo
i
la
399
imbandita di vino, di riso e di miglio; si passa giornata a ballare; un sacerdote, seduto sopra una specie di altare, fa offerte ai fetisci e spruzza
la
con acqua che estrae da un vaso in cui un serpente. Quest'albero un oracolo che si consulta in occasioni importanti, e non manca mai di far conoscere la sua risposta p>er bocca di un cane nero, che sarebbe il diavolo. Un enorme scoglio chiamato Tabra, sporgente in mare in forma di
gli
astanti
rinchiuso
penisola,
il
gran
fetiscio
della
Costa
del
Cajx.
Gli
rendono onori particolari, come al pi px)tente dei fetisci. Al Congo, nessuno beve senza fare un'offerta al suo principale fetiscio, che ordinariamente un dente d'elefante. Il feticismo, cio l'adorazione dei fetisci, una delle forme pi degradevoli delsi
l'idolatria.
Fetonte.
Figlio
del
di
Sole e di Climene.
Avendogli Epafo
Sole,
rinfacciato
tavasi,
non essere
figlio
del
come van-
and a lagnarsene con sua madre, la quale lo rimand al Sole, per sapvere dalla propria sua bocca la verit riguardo alla sua nascita. Fetonte noi
tard quindi a recarsi al palazzo del Sole, e lo tro-
le
i
gemsuoi
il
Sole
lo
motivo della sua venuta, in segno iella sua paternit, giur per lo Stige di nulla ricue sentito
il
argli.
Allora
il
il
il
temerario
giovane
Sole,
chiese
permesso
ir-
l'illuminare
gli
mondo
condurre
suo carro.
obbligato da
evocabile
togliere
il
giuramento,
figlio
adoper
ogni
mezzo per
di-
da
cos
diffcile
impresa,
ma
tutto
u invano.
conosceva
pericoli,
per-
sist
400
e
sal
nella sua
di
domanda
i
sul
carro;
questi
ma
inca-
pace
to, |x>
guidare
focosi
cavalli,
deviarono
in
al-
minacciando
al
il
ciando
montagne.
viscere,
La
Terra,
irritata
teme sue
sti,
Giove; quedell'universo,
per prevenire
di
scompiglio
dal
con un colpo
lirono.
lo,
folgore rovesci
carro
Fetonte
il
cie-
di
rifarlo,
fu
allora,
il
dicesi,
sole.
Questa favola,
vinosa
mitigati
sole
sostanza,
i
d'estate,
possono essere
FJaccola.
Presso
rali,
gli
antichi
si
portava la fiaccola
ai
fune-
erano per lo pi cerimonie notturne, sia perch serviva a dar fuoco alla pira; alla
sia iperch questi
quale
do
altrove la faccia.
Amore
Baccanti
Ecale
bert
Segnale d'attacco
yerit
il
Amore
reciproco
Auror.
Bellona
Cerere
Li-
Spirito
Vesta
Vita.
Fiacre
ture
di
(San).
il nome di fiacre fosse dato alle vetpiazza perch furono da principio destinate
i
Si vuole che
parigini che vi
andavano
in
401
pellegrinaggio.
il
Corona,
atribuendogli
Peritola
la
leg-
genda
Il
titolo
di
principe.
Libro.
di
rame.
fjellegrini si
p>er
guapro-
dalle
emorroidi
o,
di
una speae
il
di
F>er
essere
tettore dei
Fiala.
Recipiente
di
vetro
in
forma
di
piccolo
pallone
sottile.
Vedi Medicina.
Fede
Fico.
e
Fiamma. Vedi
Avvenimento propizio
Iconologia
Collera
Vesta.
Fichi secchi.
Vedi Autunno
Bacco.
Romolo
Remo
st'albero.
stito
Il
da una lupa, e celebre perci divenne queTacito racconta che dopo aver questo esianni,
il
830
secc, poi
fico
fu
veduto
di
rinverdire.
fatto
che
fu
qui/i
sotto
piantato per
il
conservare
memoria
e
quello
quale,
per
popolare
tradizione,
voleyaisi
che fostagliavasi
sero stati
allattati
Romolo
Remo. Non
vecchiaia.
altro.
mai,
secco,
e
i
si
lasciava morire di
Quando
Si
era
sacerdoti ne sostituivino un
chia-
mava
ruminale, da ruma, mimmella. Il fico detto Navio era quello che Tarquinio Prisco fece a Roma piauitare nel comizio ove l'augure Azio Navia aveva
Icon
un
rasoio
tagliato
in
due
i
p>arti
una
di
cote.
La
nella
credulit
pop>olare
riponeva
Corona
di fico
destini
Roma
Q. ROXCHETTI.
402
della verit
Libidine
Dolcezza
tolta
Presagio di beni
Foglie di fico
Priapo.
Caprifoglio.
Romani
di
presiedeva
a
al
manteniun'alle-
fede;
cui
esiste
Roma
un uomo sbarbato, con l'aspetto per d'et matura, presso il quale posta una figura, con la parola HONOR. Questa porge e prende la mano a una donna in sembianza di una vergine, con la parola VERITAS. E nel mezzo a queste due
gora, consistente in
figure
si
la
parola
tre
AMOR.
virt sola
E
no
tale
le
appoggia e che
verit
conii
servano
desiderio
nelle
promesse,
devono reggersi reciprocamente, ma se l'amore non interviene col suo favore, facilmente la fede si rompe; perch la verit gedell'onore,
nera
trisce.
la
fede,
l'onore
la
mantiene,
l'amore
la
nu-
Fiducia.
Amalista.
di
fieno
Manipolo.
Vedi Abbandono
philos,
dei figli,
Flladelfo.
Dal greco
ta
i
amico
cui
rami,
hanno
sieme.
la
403
tendenza
ad
avvicinarsi
intrecciarsi
in-
Vedi Amore
fraterno.
Filatterio.
Pezzetto di pergamena su cui gli Ebrei scrivevano qualche passaggio della Scrittura, e che essi
attaccavano
al
braccio
Vedi Gabriele
{San)
alla
fronte
Profeti
come
amuleti.
Reilorica.
Filemone
>
Bauci.
Questa coppia viene celebrata nella mitologia come modello dei costumi semplici e puri, e di rara ospitalit. Viaggiando Giove e Mercurio sotto forma umana nella Frigia, non trovarono chi volesse dar loro ricovero; ma capitati nella capanna di Fi-
emone
sti
da que-
due coniugi, che lavarono loro piedi, e misero loro davanti un parco pranzo campestre consistente
in
frutta,
miele e
latte.
Commossi
si
divini
viaggialoro
coil
tori
da tanta
la
il
cordialit,
fecero
presto a
noscere,
durante
a
anchetto,
osi
misura che
si
beveva.
tosto
Avveduprendere
di
ci
due vecchi,
corse
a
corsero
ma
i
l'oca
rifugiarsi
i
in
seno a Giove;
ospiti
quindi
due
numi condussero
e
loro
un
nonte vicino,
)ieni
mentre questi
sii
si
stavano guardando
il
di
meraviglia,
ai
Dei
affondarono
in
villag-
io
che era
capanna di
File-
un magnifico temio. Inoltre Giove disse loro di chiedergli qualunque vore desiderassero, che egli li avrebbe soddisfatti; [la quei modesti e contenti vecchi chiesero solo di
ere sacerdoti di quel tempio, e morire tutti e
due
404
insieme. Vennero appagati, e dopo essere vissuti in una lunga e beata vecchiaia, un bel giorno, mentre
se
ne stavano seduti
si
tempio,
avvede che Bauci si trasformava in un tiglio, e Bauci si accorse che suo marito diventava una quercia. Allora tutti e due a un tempo
ecco che Filemone
si
cambiati,
alberi sacri
furono
poi
lungo
tempo
venerati
come
Filippo (San).
Apostolo.
tate dal
Drago,
uscito
le
dall'altare
di
Marte
risusci-
quali
furono
all'estremit
Fiira.
Figlia dell'Oceano.
Fu molto amata da
insieme.
Saturno.
Opi avendoli
in
sorpresi
Saturno
e
si
trasform
Filira
and va-
montagne, ove diede alla luce il centauro Chirone, ed ebbe tanto orrore d'aver messo al mondo un tal mostro, che preg gli Dei di trasformarla in ippocastano.
Flilide.
gando per
FigHa
i
di
Licurgo
re
di
Tracia.
Avendo
concesso
suoi favori a
Demofoonte,
figlio di
to che la sposasse al suo ritorno da Creta, vedendo che tardava troppo, si impicc, e fu cangiata in mandorlo. Demofoonte bagn poi quell'albero col suo pianto, il quale com\nci subito a germogliare.
Filo a piombo.
Vedi
Architettura.
~
Filomela.
Figlia di
405
Pandione
re
re
moglie di Tereo
e
di
rivedere la sorella,
reo la viol,
condur seco Filomela. Ma e perch non potesse parlare le tagli la lingua. Filomela per per mezzo di un ricamo
l'infame offesa,
e
unitesi
alla
manProdalla
a
gli
Tereo.
poll
Dopo
ancora
il
averne molto
la
mangiato.
ragazzo,
gne
quale
nero
testa
del
riconobbe
proprio
le sorelle,
figlio.
E
in
mentre
uccelli.
Tereo
Pro-
le
e tre dagli
Dei trasformati
e
gne
in
Filomela
quale,
rondine,
come
upupa,
tale
si
lagna,
garrendo
pu.
cambiato
in
va
gridando pu,
stata
e
dove? dove? quasi cercando Progne Secondo altri mitologi. Progne sarebbe
cio
e Filomela.
biata
in
rondine.
Filomela
in
rosignolo
camTereo in
sparviero.
Filomena (Santa).
Diocleziano,
collo,
Ancora,
fece
che
al
legare
varono
santa,
ma
di
che non
le
si
rivolsero
contro chi
sca-
gliava
\
sulla
martire.
Ciglio,
emblema
verginit,
Palma
del
suo martirio.
Staffile.
staffili
Nuda
legata
piombati e di ferro
chiamati scorpioni.
gettata in carcere,
406
ove
gendole tutto
il
corpo,
Filosofa.
Fermezza
mette
false
in al
di
ragione,
degli
elevazione
accidenti
di
spirito
che
di
sopra
del
della
vita
e delle
opinioni
voilgare.
Raffaello
la
personific
marmo
tro
sopra
siaca, vestita
d'una
e
e
quatcol
elementi,
avente dei
sulle
ginocchia,
titolo
Naiuralis
Moralis.
Ha
accanto
due
puttini
di
destra,
Cogniiio.
trovi.
si
eleva ovun-
que
si
Filosofa morale.
Allegoricamente,
figure simboliche,
viene
rappresentata
con
quattro
cio:
Fortezza,
Giustizia,
si
za,
ta
Temperanza;
la
filosofia
Prudenpoggia tut-
morale.
Fine,
Capitello,
che corona e
finita:
finisce
la
colanna. Piedi.
una volta usavasi l'espressione ad calcem, per significare che un affare, o una
finita.
opera era
Vedi Principio
alle
e fine.
Finezze.
Volpe. Allusione evidente
li
furberie proverbia-
di quest'animale.
Finocchio,
liquore
si
fa
un
eccellenti
- 407
Fionda o frombola.
Strumento di corda o di cuoio da lanciare sassi o palle di piombo, usato dagli antichi. Vedi Davide
Forza
Litigioso.
Fior cappuccio.
Vedi Aquilegia.
Vedi
Passiflora.
Bellide.
Fior di passione.
Fiore di arancio.
Verginit.
Flore
Fiori
di cacto.
Vedi
Vedi
Uomo
raro.
Elisa-
Lussuria
Fiorrancio.
taliere
Vedi Calendula.
Cristo
Ciuliano
F Ospi-
Fiumi.
Presso
agli
tutti
i
popoli cintichi
fiumi parteciparono
come
figli
del-
l'Oceano e di Teti. Quanto ai fiumi le cui acque avevano qualche cattiva qualit, si dicevano fiumi dell'Inferno. Gli attributi dei fiumi in generale sono:
emblema della fertilit del terreno che Corona di canne per essere la canna simbolo dell'acqua. Urna versante acqua, e su cui ordinariamente si af^xggiano fiumi. Vedi Acheloo Aci Arno Eufrate A^i7o Po TeCornucopia,
attraversano.
;
vere.
~
Flamini.
Ordini
di
408
Roma,
istituiti
sacerdoti
dell'antica
da
Pompilio. Ogni Flamino era destinato al servizio di qualche particolare deit; e godevano gran
reputazione,
le
Numa
loro
e
mogli,
dette
Fiammica,
I
assistesi
vano
di
il
ai
sacrifici
altre
cerimonie.
Flamini
distinguevano
per
im
pileo
cappello
particolare,
forma conica, color di fuoco, che fermavasi sotto mento; era formato di pelle di agnello, e aveva alla sommit un grosso fiocco di filo o di lana. Il loro numero, che originariamente era solo di tre, crebbe poi secondo che si introducevano nuove deit; e in ultimo anche gli imperatori, venendo dopo morte deificati, avevano un Flaminio a essi destinato.
Flammeo.
Velo
giallo
fiammante che
le
sp>ose
Vedi Imene
nella
Nozze.
in
portavano nel
maggior parte
e
del-
come
occaisione di
tutto
nei
nozze,
espiazioni,
di
sacrifizi,
sopra
funerali,
necessariamente l'accompagnamento di
Di
qui
venne
terpe.
il
detto
ormai
conviene
mandare
di salute.
flauio,
Vedi Eu-
era
uno stagno
e
il
le
cui ac-
vapori
solforei,
cui
fango era
alberi
Sulle
sue rive
non crescevano
Flegone,
409
Uno
dei
cavalli dei
Sole.
Flessibilit.
Butomo,
allusione
alla
questa pianta.
Flora.
Dea molto
deva
che
presie-
da
del
Zefiro,
privilegio
presiedere
ai
fiori,
ma
di
quello
Dea
in
fosse
di
Clori
dei
Rappresentasi
fiori,
sotto
l'aspetto
bella
no,
Nmfa
coronata di
avendone anche
ma-
ha per
con una veste dipinta a fiorami di ogni colore, attributo \m canestro di fiori. Flora aveva
e
in
un suo sacerdote,
!?nnissime feste
cette Florali,
la
suo onore
aprile
al
1
si
.
dal
28
Un
sacerdote d'Ercole,
solo,
trovandosi
un giorno
al
il
nel
tempio
per passare
ai
il
tempo, propose
partita
ma
se vinceva, egli
gli
una
delle pi belle
donlui
la
Poi cominci a giuocare tirando i dadi con una mano p>er se, e con l'altra per Ercole, e
notte.
una
fisult
che nantenendo
il il
Dio
fu
vincitore;
ch'egli
per cui
il
sacerdote,
patto,
stesso
propose,
appa
ornato, e fatta venire
ta Laurenla,
410
donna, chiamacompiacevasi
nel
di-
una
bellissima
la quale segretamente
favori,
la
spensare
suoi
chiuse
tempio
con
Narfacile
cara e che
perci
e
in
apparve
al
ordinandole
di
mostrarsi
piacevole
primo
spuntare
che
incontrasse
ci
il
andando
che
ella
si
piazza
allo
dell'aurora,
fece; e incontr
un Tarrutio
ricchissimo,
quale
invagh di
lasci
lei
venendo a morte
la
venendo
erede
erede della maggior parte dei suoi averi, dicos assai ricca, e morendo poi fece suo
il
popolo
romano;
il
quale
l'ebbe
perci
in
grandissima
forse di
il
venerazione
sempre,
ma
vergognandosi
le
una
le
metetrice,
cangi
fe-
nome chiamandola
in
Flora, e
furono ordinate
si
ste,
por-
tavano corone
in testa, e in queste feste, celebrate con grande lascivia dalle meretrici, facevansi cacce di lepri e di caprioli, perch questi animali erano]
^
custoditi
nei
giardini
sotto
la
protezione
di
questa]
Dea.
Fo.
Sotto questo nome Sua madre trovandosi
i
Cinesi adorano
incinta
di
lui,
commercio con un elefante bianco, di inghiottire uno di questi animali, favola che dii de luogo agli onori che i re indiani rendono aj elefanti bianchi. Fo usc dal ventre di sua madl
dal lato destro.
era
fece
cos
sei
robusto
passi,
cielo
role:
4M
e con
l'altra
il
la
terra,
Io sono
solo
degno
ie
essere
onoralo sulla
lena.
li
A
i
con
le
quaabi-
visse
anni .Poi
solitario
abbandon
si
and ad
tare
un luogo
con quattro
trent'anni
filosofi,
dei quali
inspirato,
scguiva
consigli.
sent
prese
il
nome
di
dottrina,
numero
nit,
cinesi,
prestigi.
Malgrado
la
sua
I
pretesa
divi-
Fo non
bonzi, sacerdoti
assicurano
che
forma
ecc.
di
un elefanle, di
un drago,
di
una scimmia,
Foca.
Sp>ecie di
di
Foca
Sonnacchioso.
Foglie di fico.
Partenza
Penitenza.
Legge
Tristezza.
anitre.
Diin
che
le
che trovansi
mare,
tissimo
al
cui
frutto
si
cambia
in
folaga,
le
foglie
di
quest'albero
che cadono
nell'acqua
producono pesci. Altri ancora dicono che le folaghe si formano nel legno in corruzione, mutandosi il legno imputridito in veime e questo in uccello. N
4J2
basta; si racconta che un prete avendo pescato una grande quantit di alghe e canne marine, vide ali.
estremit
le
delle
loro
radici
certe conchiglie
si
singolari,
cello invece
apparenza
Mol*a
Folgore.
Folla.
Vedi Fulmine.
rappresenta
e
in
Personificata,
si
buffone
sonagli.
in
mano,
cui
dei
fiori
bizzarri
foni,
rassomigliano alquanto
scettro
buf-
emblema
cavalca.
{Santa)
Clotilde
Bonifacio
{Santa)
{San)
Davidei
{San).
Fontanali feste.
Feste in
alle]
fontane. Si celebravano
giorno
3 di ottobre. Quel
seguito
venivano coronati
fanciulli
Fonte battesimale.
Vaso
di di pietra
o di metallo
in
Forbici.
Vedi Parche.
fratello e spjoso
Forchi.
Figlio di Nereo,
di
Cheto; coppia
per
cui
di
il
che
rappresentava
si
quella
mostri,
terribile
forza,
mare
popola
di
atterrisce
l'animo
chi
su di esso
stri
si
413
il
cap>o i tutti
mora^;-
presentava
Forcone,
Arnese
rami
di
ferro
con manico
rebbi.
lungo,
due o
tre
accuminati
detti
Vedi Diavolo.
del
toro,
simbolo del
storiella.
cit-
come
risulta
gli
il
alla
seguente
e
Danao
Argo;
metdi
fine
movendosi contro
Argivi,
scacciato Gelanore,
quale signoreggiava
lupo,
asfjettava
il
toro,
la
se
in
luogo
del
battaglia.
E^seijdo
poi
lujx)
stato
vincito-
promesse un tempio
far credere
ai
ad Apollo
di
cittadini
Danao, dovescredettero
facil-
essere vincitore;
cittadini
lo
mente,
tenuto
facendo
per
il
Danao
toro,
imperatore.
visse
perch
Danao
ri.
Grande
Egitto,
volene
gli
do
di
Alessandria
in
architetti
terra
ricorsero
spargendola per
citt.
ivi
confini
uccelli
delle
si
mura
della
gli
raduna-
rono
cibarsi
di
quella farina;
e da questo fatto
indovini predissero
ad Alessanessere
dro che la
doveva prosperare ed
le
nutrice
e madre di tutte
genti,
e che della
i
fertilit
del
forestieri.
414 --
e forma.
Vedi Abbondanza
concordia
e
Devastazione
instancabile
zione
mento
della
discordia
degli uditori
Piet
si
Fatica
Investiga-
Provvedi-
Fornace.
Dea
pane.
che presiedeva
ai
luoghi
dove
cuoceva
il
Fornello.
Vedi Clibano.
la
sopportando
pazientemente
fame
e la sete.
Fortezza.
La
dinali,
fortezza,
considerata
come una
sotto
viene
rappresentata
l'aspetto
in
Fortezza d'animo..
Uomo
me ma
un
more.
Incudine
te
;
Allusione a un
uomo d'animo
fortissimo,
che non
Cicerone:
la
Assidui a
un'opera d
notte,
battendo
chi
affati-
scc^o
prefsso.
Fortezza d'animo
Cinghiale
e
leone.
in
indebolita.
Allegoria
di
persona
ardita
che
si
scoraggi
cesi
che
il
leone
malvolontieri
affronta
il
cinghiale,
e che una volta volendo assalirne u.io, vedendolo arricciare le setole, se ne fugg.
Fortificato contro
Riccio.
pericoli.
una persona sicura dalle insidie, dai p>ericoli e da qualsiasi caso di sfortuna perch si vuole che questo amimale, sentendo l'odore delle bestie che lo cercano, o il latrare di un cane, si raccoglie in palla, rizzando le spine per sua dife
Allusione
a
sa,
que pericolo.
la
quale difende
le
virt
arma
a e
lo
toglie.
Perch
la spa-
ma
le
Gli antichi
(difeso
la
onevano
Jalla
sede
;
della
sapienza nel
petto
corazza)
stessa.
anzi
talvolta
disse:
preso
eri
per
gi
tu
sa-
)ienza
Orazio
Non
corpo
gu-
enza petto.
cio in
modo da
a qualsiasi f>crcossa.
'ortuna. Questa Dea, dispensatrice del bene e del male, nne talora rappresentata con due facce, una bianla buona, l'altra nera, la cattiva fortuna. Nei armi antichi si vede seduta quale donna onestaente vestita da mal-ona, mesta in viso e sconsoladavinti alla quale si trova una giovane bella. ga d'aspetto e lieta, che le d la mano destra, la ale raffigura la Fortuna presente; e di dietro si e un'altra fanciulla, malinconica, ap>poggiata alU
--
416
rappresenta la Pa-ata
sedia della
matrona,
Fo
cieca e calva anche rappresentata tuna Essa venne sopra un, poggia quali uno dei le aU ai piedi, la rappresentavano Sciti I
r \1\
su
l'altra
in
aria.
un Cd vali
frecce-
in
atto
di
col-
r' ^: Sa o"r
sitava
la
Fortuna non i r;::ra/aTvero ip si rapP. Allora Riana. Livi oca una donna m pd,
Sa
Dea
sotto l'aspetto di
::"
rXi
ael
Lfed
.1
^-la
^-!,
suS
^-^PP^f"S
"ent
.ione
comune
consiste
-"XTa
rr^^^:=;-^tvX-:q
r.r:=:e:r'a:rc:ir:n^^^^^^^^^ m una donn la rappresent Ina Alberto Durer .-"-r;a.^c le ali, -pnrano
sinistra
briglia.
Un
un vaso prezioso.
'
Ta
scettro,
dei pezz,
sinistra.
doro, e por-
gendo
con
la
mano
Ved. Cup,Jo
e fortuna
417
tuna
Mala-For-
Sorte.
Fortuna e Amore.
Dkesi che in Egira esistesse una statua della Fortuna con la cornucopia in mano, con accanto un
Amorino
che,
in
alato,
seduto;
con cui
la
si
voleva mostrare
la
bellezza,
passione e
la gentilezza, se
non
si
il
ch,
senza ricchezze,
solo
tive per le
donne
per
il
volubili,
che non
sione,
ti
ma
nella
cornucopia.
ricchezze.
dei morti).
aprono e
serrano,
dette dai
Latini fores.
Fona.
Personificata
di leone.
in
Elrcole.
Uomo
Botticelli la rippresent
un trono. Rubens la figur in una sul quale disegnato un leone. La si vede rappresentata da una figura vestita di pelle di leone, sostenendo con una muio la base di una colonna, tenendo nell'altra un ramo di quercia. Animali: Rinoceronte. Vegetali: Finocchio,
busta seduta
su
:he
gladiatori
mescolavano
Forza,
vincitori
Quercia,
albero
resistentissimo,
consacrato a Ercole.
Diversi:
il
Barba, ornamento
attrae
27
ferro.
O. RoxcnBTTi.
Colonna, che
pollice
la
418
Forza
il
sostiene.
Mano
presso
quale,
Latini,
era
forte
consi-
derato come
altre dita,
pi utile all'uomo, e pi
delle
alla
Forza d'animo.
il
primo rap-
secondo, la virt
e forza d'animo.
Forza dell'eloquenza.
Gli antichi
buto,
eretto,
la
ma
col
questa
sola
parte giovane:
membro emblema
della forza.
me un
li
in
testa,
tutto
crespato e
clava
un arco nella
agli
portava
la
faretra
pendente
quali
omeri,
e aveva
attaccate
se
molte
alla
catene
lingua,
d'oro e
d'argento sottilissime,
tirava
dietro
con
le
molte p>ersone,
Si pi
che
sembravano
l'eloquenza
per seguirlo
vecchia
volontieri.
raffigurava
perfetta
nei
perch
Fulmine;
Manda
in
essa
Nella Bibbia
si
legge:
converte
pioggia
lampi.
Dove
per
la
419
le nubi s'intendono gli uomini santi, per i lampi forza di persuadere, e per la pioggia, l'eloquenza. e
Forza
stabilit.
su
cui
Elefante,
seduto un uomo.
a terra, avenprincipale
sul
capo un caduceo
dritto;
;
attributo
di
la
Mercurio. Dio dell'eloquenza il leone simboleggia forza. In una medaglia d'Antioco, si vede un leogli
vola sopra,
sapienza.
del
il
Minerva,
in
Dea
sia
della
un'allegoria
leone simboleggia
di ferro per
Fosforo.
Figlio di
di
Eos (Aurora)
suo
giovane e lo
pari
di
in
fe-
ce
guardiano del
tempio.
Al
Espero,
figura
di
fiaccola in marno.
Fosforo era
Fossa. Vedi
{San)
Faticoso
Giovanni
Evangelista
Massonera.
Fotochi.
Divinit straniere introdotte nel Giappone.
di
Un
Dio
terra
questo
nome separ
era
lo
tentati,
l'isola
di
Fungo
dalla
ferma.
L'idolo
d'oro massiccio;
alcuni
ladroni
ne furono
cos nascosto,
tochi,
420
si
Foin-
che non
si
potuto pi trovarlo.
sdegnato,
vendic
facendo
che univa
il
dalle
onde
l'isola al
conti-
nente,
indi
di
ebbe cura
di togliere
suo
idolo
dalle
mani
lo
quei profani,
galleggiare
fece
sulle
umano concorso
Fragilit
Animali:
tela.
all'isola di
Mettogawma.
umana.
Ragno,
allusione alla fragilit della sua
Vegetali:
;
Canna, simbolo
'^fiore
biblico.
Carciofo
selvatico
allusione al suo
to fra le spine,
che presto
speranze,
gli
si
imbianca, ed portato
e
alla
via
nire
umane
facilit
con
cui,
la
Rosa. Fiore grazioso, odoroso; ma di breve durata; paragonabile al bene fugace della nostra vita:
L'et d'un giorno solo della rosa:
'
N
La
Diversi:
prima
naia,
si
belt sua
vaga
te della fragilit
umana.
Fragola.
Questa pianta ebbe il nome dalla particolare fragranza dei suoi frutti. I medici antichi attribuivano molte virt alle diversi parti della fragola. Vedi Delizia Primavera.
Framea.
Specie di dardo o spiede, usato dagli antichi come
Frammassonera.
Vedi Massoneria.
421
Francesco d'Assisi (Sani'). Fondatore dei frati minori. Fu battezzato col nome di Giovanni, ma fu poi soprannominato Francesco,
forse perch
impar con
facilit
la
lingua francese.
Animali:
tutti
i
Agnello (simbolo del Redentore), e che giorni andava a messa e s'inginocchiava alla
Un
giorno di
Na-
mali
la
fico
to,
in
memoria della
che
Narra
su
leggenda
quest'animaletto,
cantando
un
eccitava, oltre
le
il
consueto,
alle
divine lodi.
f]ui
E
da
che un giorno
disse:
gli
ma
gli
salt
in
braccio.
Pesci,
geva,
ma
guizzava a
si
fior
il
chetta in cui
trovava
santo:
Tortore,
con
le
quali
aveva divini colloqui. Uccelli, che chiamava fratelli. Vegetali: Centaurea celeste, ricordando il suo a-
more per
la
natura.
si
Ciglio,
emblema
di
verginit.
il
Diversi: Angeli, che e per resistere alle tentazioni. lo confortarono durante una malattia, cantando e suo-
corpo
respinse.
va, e che
il
papa esitava
fondato
ad approvare
le
regole
dell'ordine
religioso
da
S.
422
il
santo nascesse
Dalmatica, per-
gli apparve. Libro Neve. Narra la leggenda che il santo, mentre pregava fervidamente, venne jissalito dalla tentazione, e per liberarsi si denud, battendosi con la disciplina, e dopo essersi avvoltolato nella
neve,
fece sette figure di neve, e disse, indicandole a una a una, questa mia moglie, questi sono i mjei
due figli, queste le mie due figlie, la sesta la mia donna di servizio, la settima il servitore, poi torn ad avvoltolarsi nella neve, e il diavolo tutto tremante di freddo se ne fugg. Rogo, sul quale voleva salire per provare la sua fede, e per convertire una mondana.
le
Rosario.
Serafino crocefisso,
che
gli
impresse
mondo come
alla sua
il
figlio
Stella,
che
sal
al cielo
morte.
Stimate.
Teste
di
morto, davanti a
cui meditava.
stato missionario.
gli
Capanna, doil
circonda
petco,
Ci'
Granchio di mare. Durante una tempesta di mare, volendo il santo quietare le onde, vi immerse il crocefisso, che un'ondata
gli
emblema
strapp,
dopo ventiquattro
ore,
vide comparire
un granchio che, a fior d'acqua, gli riportava il crocefisso. Indiana, che Francesco liber di morte Imminente, per non potersi sgravare, e che battezz. Infermo. Raccontasi che, in viaggio per la Terra Santa
423
giunto a Venezia
bili,
si
ritir
dove Irovavasi un infermo con una piaga talmenFrancesco stesso prov molta ripugnanza
te
vicinarglisi.
nell'assisterlo,
ma
abbracci
una tempesta, che dur tre giorni, il Santo fu presente contemporaneamente in due navi, distanti fra loro e, facendo da pilota, le condusse salve In porto. Pellegrina
da missionario.
Francia.
Ciglio, che nei secoli passati era
di Francia.
emblema
de! regno
Fratelli
Fratelli.
Frassinella.
Frassino.
Il
frassino
l'antico continente;
beri,
ma
ai
ampiamente distende, in modo che venne paragonato a un lirauino, quale si compiace nel veder tutti soffrire e perire il
loro alimento con le sue radici, che
intorno a
lui,
purch nulla
Grandezza
Odino
che
si
gli
Freccia.
Arma
antica
lanciava con
l'arco.
Alcune
di
sp>ecie
si
antichi
di
di
alcune divinit
In
mano
co rappresentano
la terra.
il
424
no
Contrariet
Cristina
{Santa)
Cristoforo
stesso
e consiglio
Custode
di
se
{Sant')
Dispiacere
{Santa)
Peste
Piacere e Dispiacere
{San)
Sebastiano
{San)
Ke/o-
cit.
Freddezza.
Agnocasto. Secondo Plinio, le sacerdotesse di Ceformavano i loro giacigli di questa pianta allo scopo di conservare la castit. I monaci di un certo ordine portavano un coltello, il cui mzmico fatto di
rere
Doronico.
Nufar.
mante dell'ardore del sangue. Una Ninfa, che amava appassionatamente Ercole, morta dal dolore per essere egli
stato
insensibile
alle
sue attrattive,
fu dal-
l'eroe trasformata in
Nufar.
Freno.
darli.
Freno.
Ritegno.
Topazio.
Freno Freno
Fava
cio,
ni,
che
vere casti.
la
ogni occasione atta a eccitare la lussuria, per viGli antichi, per la forma, paragonavano
ai testicoH.
fava
423
dei sogni, se
i
Frequenza degli
fessori
uditori.
gli interpreti
Formica. Secondo
pro-
cam-
Frey.
Fratello
di
Freya.
bondanza,
tutti
i
alla ricchezza,
frutti
della terra.
Freya.
Figlia di
dinavi.
Njord
su
Dea
dell'amore presso
tirato
gli
Scane pos-
Andava
un carro
la
da due
oalt'i,
sedeva
glieva
una collama
in
meravigliosa,
loro figlia
tutte
le
bellezze.
dell'amore
violento
agitato,
Frigga.
Sposa di Odino,
ne dei Romami.
Il
la
quale,
il
i
suo
suol
amore materno
tentativi
p>er
uno
dei suoi
figli,
Balder. e
per
farlo
ritornare in
vita
dopo morte, ne
abitata
e
colti-
fanno
glia.
il
Rappresentava anche
terra
vata.
Frisso.
Pioggja
che
scroscia.
Figlio
di
Atcmante
di
Nefele
sare
Avendo Atamante
donna
terrena.
Ino
figlia
di
Cadmo,
Nefele, of-
- 426
fesa,
per castigo
mand
ra di
Alamante,
mezzo
figli
cercava
indurre
lo
sposo di immolare
Frisso
ed
siccit.
momento
i
del
circondando
figli
di
montone dal
le,
vello d'oro,
che
li
Nel
mare, El-
Frisso
seppell
sulla
spiaggia,
di
nome
sua sorella,
sua fuga.
sacrific
il
Frisso,
genti, e
resta
montone a Giove, protettore dei fugil vello d'oro a un albero in una foconsacrata a Marte, facendolo custodire da
appese
drago,
il
un
terribile
quale divorava
tutti
queUi che
venivano per
toglierlo.
Friteilaria imperiale.
I
fiori
di
imperiale,
formano
Vedi Maest
si si
Frivolezza.
Banderola, che
ta
le
volta a
tutti
Piane
cui
spighe
agitano
al
minimo
che
Frode.
Apelle la personific in una donna (vedi Calunnia); mentre Dante la raffigura in un serp>ente con la testa
d'uomo
e la
in
scorpione,
come
ri-
427
Sen venne, ed arriv la testa e il busto. Ma iti su la rha non trasse la coda.
La
d'uom
giusto.
di fuor la pelle,
E
Lo
d'un serpente
Due
di rotelle. e sovrapposte
Con
pi
color,
sommesse
Non Ne
Immagine
aspetto
desti,
si
fur mai in drappo Tartari ne Turchi. fur tai tele per Aragne imposte.
degli ingannatori e fraudolenti, che nello mostrano benigni, di modi piacevoli e mole
ma
cui
mortifero veleno.
vicino a
Corvo
Libia
si
usa conservare
di anfora, che
i
l'acqua
recipienti di terra, in
forma
tati,
corvi, assevengono esposti scoperti sui tetti, e che non trovando acqua altrove, volano a questi vasi e bevano introducendo la testa nell'apertura; ma quando si accorgono che l'acqua si abbassa, vanno in
Rame.
poco nutriente
Frumento.
la valle del
Alcuni vogliono che questa piante sia originaria delGiordano, perch la Vergine dei zodiaci
egiziani,
tiene in
428
di fiori e frutta
Custo.
dall'altro
e
il
ma da
essa poi
si
coglie
un
frutto
dolce e piacevole.
godimento del
Fuco.
to:
Maschio
delle api.
Vedi Frutto
Parassita.
la
coda
fra
le
le
d'animo e mancanza
nima minaccia
di
Cervo, che corre; fugge ad ogni mipericolo. Dorso. Leggesi nella Bibcoraggio.
istinto,
Dagone
fu collocata l'arl'idolo, di
il
dorso, ci fu
l'idolo
indizio
che
alla
venuta del
vero
Dio,
falso
mostra
le spalle.
429
in
Fuga
dai pericoli.
Dicesi che
questi
auiimali,
il
Delfino.
quando
a
pre-
porto, saltando
quasi
in
volessero invitare
naviganti
le
riti-
onde.
Fuga popolare.
Sciame, con sotto
polo,
il
fumo. Le
api,
simbolo di po-
da nessun
se
altra
Di questa
loro re.
Amico
fiore
vassoio.
Simbolo del
altro
dell'et
frutto
la
quando
p>esca.
Fulmine.
Secondo
l'oriente
gli
antichi, quuido
il
non avendo fatto che sfiorare qualcuno, ritornava dalla medesima parte, era segno di una felicit perfetta. Tiberio portava una corona di lauro
e
per
tre
ripararsi
sf>ecie
dal
fulmine.
Gli
antichi
rosso,
distinguevano
il
di
fulmini:
bianco,
nero;
primo beveva
altro
traccia
botte;
fondeva l'argento e
nelle
ogni
casse
senza darmeggiarle :
uccideva
le
abiti,
il
430
si
feto che
aveva
in seno,
questa specie
di
mandato da Giove.
bruciava,
Il
ma
Vedi Asterie Barbara (Santa) Caterina d'Alessandria (Santa) Clemenza Fama Forza delV eloquenza Giove Velocit.
emblema
del fulmine.
Fumaria.
Pianta dai
cina.
fiori
di
terra.
volont ostacolata
Romani,
ritenuta
cosa funesta,
mangiare fave.
fatta
all'improvviso
Scioc-
Sospetto.
Fuoco.
Tutte
Presso
e
lo
le
nazioni
adorarono
il
fuoco,
come
il
pi
come
la
Romani
il
rappresentavano sotto
Vulcano
in
mezzo
il
431
ai Ciclopi.
il
Una
fuoco,
quale arde
un vaso pieno di fuoco e ai suoi piedi una salamandra. sono pure simboli con quali gli antichi esprimevano il fuoco. Numa istitu in Roma il culto del fuoco cterno,
il
quale circola
alle
in
tutte
le parti
dell'universo,
il
Vestali;
e volle che
tempio
fuoco avesse forma rotonda, affinch pirappresentasse l'universo, il cui centro, secondo tagorici, occupato dal fuoco. Vedi Acqua e fuoco
i
te
Inverno
vina.
violenta
{Sant')
Calamit
(San)
(pianeta)
naturale e
Spirito
Santo
Vita di-
Fuoco
fuoco.
Furberia.
Volpe,
biali.
Furie.
Divinit infernali, ministre della vendetta del Cielo contro
i
dai
giudici
dell'In-
Secondo Esiodo erano nate dal sangue che cadde sulla terra dalle ferite di Urano, lorquando questi
fu mutilato
delitto
dal
figlio
Crono,
in
modo
che
il
primo
si
generato
nella
pi antica
famiglia
divina
lo spirito
della venfiglie
della
Alef-
to,
Tisifone,
Megera,
le quali
venissero a turbare le
no
gli
432
le passioni
che induco-
uomini
Vira
la
la
Cupidgia,
si
che brama
in
preda a diso-
Le Furie erano
rappresentate
come moali
dallo sguardo
coi piedi di
diste-
se,
rame; munite
torce,
avevano dei serpenti arrotolati intorno alle mani ed ai piedi. Alcuni danno loro ali di pipistrello, e le
mettono
in
mano una
lorda, simbolo
scitati nel
Dove
Tre
furie
in
un punto furon
di
dritte
tinte:
ratto
infernal
sangue
atto,
E
Onde
da
fuoco.
Ovidio
la
dipinge turbata
serpenti,
in
volto,
le
col ca-
pelli
bianchi
faccia,
mescolati a
che
scendono
di
insie-
sulla
coperta
cosparso
in
mano
tinta
pure
lo
di
sangue;
fa-
Spavento. Ve-
4i)
Sicilia
Furie
di
Oreste.
in
anticamente esistesse un dito di pietra pMJsto sopra un sepolcro e che tale segno avesse rapporto con Oreste,
il
quale,
p>erseguitato
dalle
Furie,
impazzito,
si
sa-
Furore.
Deit
allegorica.
Rappresentasi
sotto
l'aspetlc
di
uomo
dato,
mi,
atto di
mani legate dietro la schiena con catene; oppure con le catene spezzate, e in atto di stracciarsi i cap>elli. Animali: Coccodrillo, che si percuote da s stesso; perch, secondo ali Egiziani, quando gli sfugge la preda,
scudi e altre armi,
con
le
inveisce
Vegetali:
Maudragora. La radice di questa pianta, la cui forma pu essere paragonata al corp>o umano, emette,
secondo
la
la
leggenda,
delle
dal suolo.
porre
Vite,
una
che
bevanda provocante un
gli
furioso.
Gigamti,
fu-
Diversi:
Vento,
sua impetuosit.
Furore bestiale.
Leone, che sbrana
i
suoi
leoncini;
allusione
a un
al-
Di
tale
furore dice la
figli
di
un suo
i
ospite,
figli
ma
da
incrudelisse
propri
ucciderli; ci
RoMrHRTTr
che non
i
434
propri leoncini.
Furore implacabile.
Vipera piegata
tripartita;
in
molti
giri,
con fuori
la
lingua,
appena toccata, s'infuria a tal segno che mai si zia, finch non abbia avvelenato col morso chi vesse disturbata, oppure non muoia di rabbia.
Furto.
Mano
sinistra,
al
furto.
Secondo Plauto, Sofondidisca, mediatrice d'amori illeciti, chiesta la mano del fanciullo Pechinio, ed egli avendole steso la destra, ebbe a dire: dov' quell'altra tua sinistra rubatrice? Al medesimo significato allude Catullo dicendo che Marrucino non adoperava
rettamente la
do, toglieva
i
mano
sinistra,
ma
fazzoletti a chi
Fato
Nozze
G.
Gabriele.
Uno
tro.
dei
primi
angeli
significa fortezza di
Dio.
Croce
Ciglio,
del
paradiso,
il
suo
nome
scet-
astile,
come
Filatterio,
su
cui sono
tracciate
le
prime parole
mano
nell'annunciare a
435
p>er
metdi
alla
si
luce
Ercole,
Giunone,
lei
sotto
l'aspetto
vecchia,
le
porta stringendosi
ginocchia
parto
Giunone mortalmente
varsi
odiata, perch
modo, and a
messo
al
dirle
Alcmena aveva
finalmente
la finta
mondo un
si
bel
bambino. Ci udendo
si
Giunone Lucina,
desimo
istante
Alcmena
l'astuzia
viva,
di
la
Giunone poi
le in
si
a-
Galanti,
gett
sopra
trasform
donnola.
Galante niveo.
Pianta chiamata volgarmente bucaneve, che sboccia
il
so la neve copre
terreno.
Nuova
speranza.
(alatea.
Una
ma
jl
delle Nereidi,
prefer
de-
forme ciclope.
za,
Sdegnato Polifemo di tale preferenschiacci Aci con una rupe. Sent tanto dolore
la
si
gett in
mare per
Galatea
Altri
alle
Il
nome
di
viene
dal greco
era
la
Ninfa dotata
di
mirabile
436
mava
il
mare medesimo,
le
la
spuma
cheggiare
da due delfini, in forma di conchiglia, da alcune figlie dei Tritoni, che circondano la leggiadra Ninfa, la quale alzando le candide braccia stende al dolce soffio di zefiro un purpureo panno, facendo a se ombra. Ha le chiome bagnate, che in parte scendono vagamente sul volto, e
un carro
tirato
guidati talvolta
in
parte sopra
le
bianche spalle.
Galega.
Pianta
tente
che
medici
antichi
vantarono
qual
po-
rimedio
antispasmodico.
Vedi Ragione.
Galla.
Escrescenza prodotta
vari
insetti
sui
impudica
Fecondit
Sanit
Donna
sempre
sta-
Sicurezza.
Gallina faraona.
Gallo.
Caldo, animoso e
to
la
Vedi Meleagridi.
vigilante,
il
gallo
considerato
gallina
l'emblema del
sollecitudine
vigile
coraggio,
Il
come
era
sulle
della
sulle
materna.
e
gallo
e
riprodotto
medaglie
greche
romane
gemme,
nazioni.
la
Quelli di
Rodi
e di
combattere.
galli
le
vigne
Esculapio
Lotta
nerva
Lussuria
Mercurio
Mi-
Notte
Persia
Pietro (San)
Profeti
Salute
Soldati persiani
Vittoria.
Ti->
religioso
Vigilanza
Gambero. Vedi
Elefante
437
Aspellaliva delusa
di e
Cancro
Ganesa o Ganeca.
Dea
tata
in
della
sapienza presso
figura
di
gli
Indiani,
rappresengiallo-
una
fornita
piccola,
tozza,
color
in
gnolo,
volto
quattro
braccia,
luogo
del
una proboscide d'clcfarte. La sua ordinaria cavalcatura era un topo, emblema della previdenza. Questo topo era prima un Gigante, cui gli Dei avevano concesso l'immortalit; ma egli abusando del suo p
fere,
gli
rarono
dei
strapf>
uno
il
suoi
lo
contro
Gigante,
atterr.
che
Il
dente
si
entr
nello
stomaco e
in
gli
lo
Gigante
tramut subito
e
assal
topo grosso
salt
Ganesa, che
D^or
in
in
cavalcatura,
i!
d'allora
poi non
f>er
abbai>don
ufficio
mai
di
vincitore.
Oggid Ganesa ha
di
di
agitare
l'aria
nei
boschetti
Cailassa con
ai
un ventaglio
genitori
penne
per
dar
dei
fresco
suoi
cari
Siva
lira,
con accompa-
gnamento
cori
celesti.
Ganga.
Una
cui
gli
delle tre
Dee
delle
acque
i
(del fiume
Gang?)
Indiani rivolgevano
loro omaggi.
EUsa usc
armata del cervello di Giove degli Indiani i quali racdi lei una favola che molto assomiglia a quella di Alfeo e di Aretusa.
contano
Ganimede.
Figlio
di
Troo,
re
di Troia,
giovinetto stava
438
_
sul
lo
il
Giove, presa
Cielo,
la
monte Ida.
trasport in
di
nome
Ac-
quario.
Desiderio
Dignit.
Un
il
poeta dice:
dire, e
Se
molto
Di
prudenza
La
Vedi Vana
Gatta.
Vedi Laschia
che
delle donne.
Gatto.
Raccontasi
si
un giorno
il
gatto
di
Maometto
veste,
il
sembrava meditarvi
sollecitato
cos
profondamente, che
profeta,
osando
manica
il
Al
il
gatto
quale
alla
rinveniva
vista
dal
che,
della
manica
riverenza,
coda ritta, e pieg la schiena in arco per testimoniargli maggior rispetto. Maometto, che capiva becon
la
nissimo
ci
al
prediletto gatto
Poi passandogli tre volte la mano sulla schiena, gli comunic per contatto la virt di non mai cadere che sulle quatCarro tiralo Augusta tro zampe. Vedi Alpini
un posto
nel paradiso.
(/a
gatti
Dissimulazione
</ei
vizi
,'
Domandare;
439
aiuto
Libert
Indipendenza
Luna
suo-
Svezia.
Gazza.
Uccello notissimo, chiamato zmche pica.
narra di una gazza, la quale sentendo in
Plutarco
pi
Roma
p>er
nare
trombettieri,
come
stordita,
rest
muta
giorni,
ma appena
Gazzarra
Vedi Adulazione
Licenza
Loquacit
le
mo-
Bacco
Pierie.
Oea.
Nome
Cazza.
che
Gazzarra.
Gefjon.
Divinit scandinava la cui storia
ha molta
affinit
con quella di Frigga sopra tutto per la benefica influena che le si attribuiva sulla cultura de! suolo.
Protettrice
speciale
delle
vergini,
alle
quali
offriva
dopo m(Me la sua celeste dimora. genda racconta che Gefjon port
visto tratto di
Una
via
vecchia leg
terreno che
il
re di Suithiod le
un giorno un aveva
lo
il
precipit in mare.
Da
e l'isola di Seeland in
Danimarca.
Gelosia.
Eliotropo
Menta
si
(vedi
Minta).
Gelso.
Il
gelso non
tepori
affretta
a germogliare e
molti
fiorire
ai
primi
dell'aria,
come fanno
agli sbalzi
altri
alberi
andando
ture
e
cos soggetti
effetti
repenti di tempera-
gli
Ma
germoglia
quando
la
il
440
sia
venuta
alfiori
Inoltre
i
cuni vogliono
in
germoglia e mette
si
una
sola notte, e
il
frutto
sviluppa prestamente
soffrire
per evitare
dal soprav-
Gelsomrno.
Gemelli.
Vedi Amabilit.
Costellazione e segno del zodiaco. Gli Egiziani li facevano corrispondere a due divinit inseparabili. Oro e Arpocrate; i Greci e i Latini le chiamavano Castore
e Polluce,
si
altri
Pare che
Vedi Castore
e Polluce
cielo
il
simbolo
deW amicizia.
Zodiaco.
Gemito.
Pioppo tremulo.
Gemme.
Pietre preziose
lavorate
per
servire
d'ornamento.
Vedi Venust.
Generazione.
Animali:
Scarafaggio, che
gli
Egiziani credevano
tut-
nascere dall'acqua,
to quanto esiste
al
padre
di tutte le
blema della generazione pronta e abbondante. Gli amtichi paragonavano la linfa delle foglie di fico e la
loro grossezza all'abbondanza dell'umore genitale. Ver-
ga d'oro
ziani.
Diversi:
Generosit.
Arancio coperto di
fiori,
frutti
e foglie. Leone,
ri-
tenuto
441
Una
favola
di
come animale
generoso.
La
Geni.
Spiriti,
demoni buoni o
perfino
di
cattivi, che,
secondo
l'opi-
uomo,
ogni
pizio
sul
ciascun essere.
Presso
Cristiani
uomo credeva
e
l'altro
il
infausto,
che vegliavano
Il
specialmente
mortale che
buon genio
al-
s'incolpava
male che succedeva. Tali geni venivano rappresentati nudi o quasi con le ali d uccello: se
femminile,
di sesso
strello
come
o di falena, e
Junoni
Lari
vestite
da capo a
piedi.
Vedi
Penali.
Genio.
Acanto.
to
Platano,
albero
consacrato
al
il
godimengenio.
dello spirito, e
Genio
piacere.
i
Mirto, secondo
boscello fra
tutti
il
f>oeti,
ma leggiadra, possedendo inoltre un odore soave, in modo d'essere meritatamente consacrato a Venere,
emblema
del piacere e la pi gentile delle Dee.
a Giove. Gli antichi lo rappresentavano con persone sedute a banchetto, davanti a un camino acceso. Vedi Zodiaco.
Genoveffa
(Santa).
a
va,
442
dando
Gregge, che trice di Parigi. Cieco, a cui rese la vista. messale custodiva. Libro delle preghiere. Medaglia,
Germano. Pam, che porta, rammenebbe del popolo durante una careche tando le cure Velo, per aver vostia. Rocca, perch soleva filare. tata la sua verginit a Dio.
al
collo
da
S.
Gentilezza.
Dafne
Gentili.
laureola.
Nome
stianesimo
gli
Ebrei
die non hanno ricevuto ne la fede, ne la sono per legge del Signore. Negli scritti di S. Paolo CaAsino. Greci. di nome il sotto lo pi compresi ne; animali che simboleggiano gli eretici.
nazioni
Genziana
Pianta
i
gialla.
cui
fiori
mancano
di odore. t
Vedi
Spregio.
Geometria.
e cdmDicesi che Cicerone in Sicilia dalia sfera scoperto il seabbia marmo un sopra scolpiti dro
polcro di Archimede.
geometrici.
Geranio. Il nome
geranos,
a
di
che significa
di
forma
Vedi Amore
di cui
munito
il
frutto.
Tristezza,
Geremia.
443
Uno
lura
di
dei pi
lino,
tre
Cincui
fu gettato.
Gerione.
Secondo
dal
ventre
i
p>oeti,
gigamte
figlio
mostruoso con
Crisaore
e
di
corpi
in
su,
di
Callirroe
al-
Regnava
tri
nella Betica, al
Eritrea
situata
all'
stremo Occidente;
di
e poss^eva una grande mandria da un cane con aue teste, e un drago con sette teste. Gerione nutriva suoi buoi con carne umana. Ercole uccise il suo cane, il drago e lo buoi,
custodita
stesso Gerione.
tre
sentavano forse
tre
piccoli eserciti
che difendevano
a
tre
il
Ercole
tre
quando
coi
Provincie occufratelli,
che pareva
ma
dei
quali
il
abbatte e incenerisce.
Vedi Spagna.
Germano (San).
Catene
dio,
sjjezzate,
per aver
liberato
citt di
le
dei
prigionieri.
Parigi. Incen-
che
il
preghiere.
Germe.
Corpo organico
tiene
i
che conOri-
rudimenti
una nuova
pianta.
Vedi
Geroglifici.
444
igreco
Parola
gluphein
glio sacro,
che,
derivata
dal
hiros
(sacro)
(scolpire),
significa
propriamente un
materia.
inta-
lo pi scolpito nel
legno,
nella
simile
Ma
siccome
come
la
alfa-
ne seguiva che la parola geroglifico da concreto divenendo astratto, passava a significare qualunque
scritto
(sia
poi scolpito o
dipinto,
si
religioso
com-
componga
di figure imi-
dd
rappresentativi,
come
p.
es.,
la
indicare questo
animale,
segni simbolici,
che furono
tratti
come per esempio l'anima umana espressa per mezzo dell'uccello a testa umana che vola sopra la mummia, del braciere dal quale s'innalza il fumo verso
la divinit,
ecc.
IServaso (San).
Albero, posto fra
taso.
lui e
Ges Bambino.
Antonio da
Ges
Animali:
Pomo, che
tiene
in
Padova
Giovanni Battista
{San)
{SanC)
{San)
{San).
Cristoforo
Giuseppe
la
sua
dolcezza.
Delfino.
445
il
simbolo della mi
simbolo della Risurrezione. Pellicano, simbolo dell'amore ardente del Salvatore per gli uomini redenti col
divin
sangue.
Pesce,
il
il
quale,
sopra
tutto,
presso
Cristiani
era
principale
emblema
il I
del
Redentore.
(pesce)
la
Nei monumenti
que,
in
lettere
nella
parola
iniziali
\ H
The Uios
legno,
glio,
Soler,
cio
Ges
Dio
figlio,
salvatore; o in figura.
emblema
di Cristo crocifisso.
Vegetali: Ci-
sono
la vite e voi
tralci.
Diversi
A.
P.
a,
w. Id-
ga, cio
ci
il
principio e la fine,
il
finito e l'infinito.
Percri
ri
queste
due
lettere
diventarono
simbolo del
stianesimo. Bianco,
Dopo
di
la
surrezione di
Cristo stesso
Cristo,
chiese
ai suoi
si
parano
bianco
comparve
La
cera,
raffigura
di
quella
spine.
umana,
Croce,
la
fiamma quella
[divina.
\cerion,
passione. Didue braccia simboleggiano le due nature del Redentore. Fiume, simbolo biblico, adoperato pi frequente, per esempio, dove si legge: L'impero del \fiume rallegra la citt di Dio, che, secondo i teologi.
della
le
Corona
cui
Luel
fiume
lui
non
che
Cristo,
jjer
dolcissimi
rivi
che da
derivano.
Globo
crocifero,
quale attribu-
to
mondo. Monogramma
simbolo
biblico,
di Cristo
Nimbo
forma
di
mandorla.
che
alcuni
trag-
gono da Isaia, dove dice: Ecco ch'io metto nei fondamenti di Sion una pietra preziosa eletta, grandissima, e di grande onore. Sole, emblema frequente nelle
Sacre Scritture.
Uovo
di struzzo,
simbolo della
ri
Pasqua si usa ancora mangiar uova. Francesco d'AsVedi Caterina da Siena {Santa) Passione Gregorio il Grande {San) (San) sisi
surrezione.
di
Cristo
Sacrifizio
del
Salvatore.
Ghianda.
Gli-
Giacinto.
da Zefro. Avendo
Bel giovane di Sparta, assai amato da Apollo e egli contraccambiato l'amore del primo. Zefiro, indispettito della freddezza e indifferenza mostratagli da Giacinto, decise di vendicarsi del suo rivale. E perci, mentre Apollo giuocava al disco con Giacinto, Zefiro soffi sul disco lanciato do
Apollo, e lo fece cadere sul capo di Giacinto, che da quel colpo mor. Apollo, dal sangue dell'amato gio-
vane fece nascere un fiore il quale ebbe nome giacinto e ne pose il corpo fra le costellazioni.
Giacinto.
Si disputa
tra
il
i
botanici
se
i
appartenga
quest.
genere di pianta
fiore in cui
mato da Apollo
ro.
sui
giovane Giacinto ucciso da Zeli il Alcuni pensano essere il delphnium Ajacis, perche suoi fiori, secondo Ovidio, si leggono le parol*
AI
degli
447
le
AI,
che rammentano
giovinetto.
il
launentevole
grida del
il
moribondo
che
sia
il
Altri
vogliono che
giacinto
antichi sia
giglio
Giacinto.
Nomi
di
una
pietra trasparente e di
un bel
rosse.
Vedi Condiscendenza.
intenso.
maglie
fitte
d'acciaio
di
fil
di
che
chi l'indossava.
Vedi Prudenza.
Giacobbe.
Patriarca. Per aver osservato che nascendo teneva in
calcagno di Elsa, suo fratello gemello, fu il chiamato Jacob, che vuol dire soppiantatore. Angelo, contro il quale lott. Scala, che toccava il cielo, e che gli apparve in sogno.
mano
Giacomo
ce,
delle
Marche (San).
la
con due
scriventi,
perch gM
tentarono di-
Rana,
il
cui gracchiare lo
e
breviario,
che tacque
comando
il
del
Santo.
Giacomo
[toria.
Maggiore (San).
gli
Spagnoli alla
vit-
Bordone, ricordando il suo pellegrinaggio, di jCampostelle. Cavallo bianco, su cui apf>arve alla
[testa
Ito.
dei soldati spagnoli. Coltello, perch fu sgozzaConchiglm, col nome del Santo, e che i pellegrini
_
usavano attaccare
pugnale.
448
in
sui
Giacomo
il
Apostolo.
Minore (San).
Gladio del suo martirio. Leva con capo e, ferito, dal popolo gettato
Ges
al
Cristo.
Vedi Apostoli.
Giallo.
Colore dedicato
tallo
solari.
principale
dei
raggi
augurio,
di
speranza cerl'au-
chiamarono
in
Vedi Affanno
zione
Gloria
Religione
si
rinnova di giorno
giorno.
Corru{San)
Nobilt
Tradimenio.
Giano.
Secondo
lici,
la
mitologia,
il
pi
antico
dei
re
ita-
turno.
da
lui
E' detto portinaio del Cielo; apre l'anno 6; si denomina il primo mese; presiede alle sta-]
alla conservazione della terra,
gioni,
cielo.
del
mare
del
Giano era
il
di
nare
si
rappresenta
con due facce, e anche con quattro, munito di unaj chiave, perch credesi inventasse le serrature, e un|
bastone
in
mano,
p>erch
accoglieva
con
cortesia
i]
viandanti.
tirato
Principio
l'anno.
449
dcllanno
Prudenza
Siagiori
del'
Giganti.
Figli del Cielo e della Terra.
Esiodo
lo
li
fa nascere
still
Avevano
terin
una mostruosa
ribile e feroce,
statura,
grande forza,
i
sguardo
lunghi
capelli,
gran barba,
luogo
di
gambe due
e
teste.
serpenti
della testa,
alcuni
cinquanta
cielo
Ebbero
di
dar l'assalto
al
ciarono contro
cadendo
sul
atterrito
in
in
gli Dei enormi scogli, alcuni dei quali mare divenivano isole, e gli altri cadendo suolo formavano delle montagne. Giove stesso,
in
alla vista di
gli
sua difesa
Dei,
ma
quasi
si
tutti
se
ne fuggirono
figu-
nascosero sotto la
aveva predetto che Giganti dovevano essere invincibili e che nessuno degli Dei potrebbe togliere loro la vita, alra
diversi
i
animali.
Un
antico oracolo
meno che non chiamassero qualche mortale .Avendo Giove vietato all'Aurora, alla Luna
le la
in
aiuto-
e al
So-
di
scoprire
suoi
<li
disegni,
i
ne prevenne la Terra,
propri
figli,
quale cercava
di
sostenere
e per con-
siglio
venisse
di
Ercole perche
questo
eroe,
da
giunse a sterminare
Itaro, o,
secondo
altri,
Ina, parte in
diversi paesi.
|Gigaro.
Vedi Aro.
figlio
Uge.
Il
Uno
29
dei Titani,
G. Ronchetti.
cento mani e cinquanta
dirottissime
450
teste.
pioggie
aperta la terra,
Gige
discese in
quell'abisso,
d'ambo
dove trov un cavallo di bronzo che fianchi aveva una sp>ecie di porta, ch'egli
un corpo morto
in in
di straor-
dinaria grandezza,
d'oro.
il
quale aveva
dito
dito,
un anello
poi
and
girava
a
il
unirsi
suoi
compagni.
Quando
quando
diventarimet-
va
mentre
lui
vedeva
tutto;
ritornava a essere
come prima.
San
Giglio.
Il
giglio
bianco,
detto
volgarmente
fiore
di
so
poeti,
latte di
Giunone.
del-
In ogni tempo
giglio fu ritenuto
come simbolo
Liguori
ISant')
Alfonso Angelo Antonio da Padova Ar Candore Domenico Cuzman Filomena Ges Gonzaga\ Maest Maria Purezza Tommaso d'Aquino
di
Ve-
Alberto
{Sani')
dei
{SanC)
cangeli
Castit
Clara {Santa)
{San) {San)
Clotilde
(Santa)
di
{Santa)
Francesco d'Assisi
Francia
{San)
Gabriele
Giunone!
Giuseppe {San)
Luigi
{San)
Vergine
Primavera
Principati
Pudicizia
Sovranii
{San)
Verginit.
Ginepro.
Arboscello sempre verde. Vedi Protezione.
Ginestra.
Arboscello che
reni
451
luoghi
incolli
fiorisce
nei
ter-
poveri,
sabbiosi.
ricchezza.
Ginocchio.
vizio
Vedi Impedimento
Misericordia
Inclinazione al
Umilt.
Giobbe.
Profeta
sul
visse.
quale
Vedi
Profeti.
Giocondit.
Olio. Simbolo biblico.
Nei Salmi
si
legge:
La mia
olio-,
il
volto
col
Giogo. Pezzo
le
zienza
rannia.
di
legno
curvo,
quale
si
attaccano
Soggiogazione
Ti-
Libert.
Gioia.
Corniola, pietra dedicatale.
Verdura.
Giona.
lo
Balena,
la quale,
do-
Giorgio (San).
Martire.
Protettore
452
dell'Inghilterra.
Cavallo, perch fu guerriero. ucciprovincia di Cappadocia, ove nacque, e ch'egli difesa della vergine se. L'uccisione del drago, e la
(che
il
Santo)
contro
il
mostro, un simbolo
tata
paganesimo;
rappresentando
la
giovane
la
comusua provincia che strapp all'idolatria, o, pi valoroso. soldato nemente, la Fede di cui egli fu
Armatura. Lancia, con cui trafsse il con punte di ferro, strumento del suo Ruota, drago.
Diversi
:
supplizio.
Giorno.
Viene
personificato in
un giovane
lieto risplendente
o circondato di luce, tutto vestito di bianco e incorosi scioglie nato. Vasari lo raffigur in un uomo che
da un
lenzuolo,
mettendogli accanto
il
globo terrela
Pavone con
coda
abbassata.
Il
l'autorit che all'antichit stata tolta o diminuita da nuove invenzioni dei moderni.
Giovanna
di
Cusa (Santa).
donne dell'Evangelo; la quale, da Ges Cristo, non l'abbanAgnello simbolo del Salvatore. Borsa,
sante
Una
don
delle
incaricata
di
i
453
ai
bisogni
prov\'edere
suoi
servire
Ges
Cristo ed
discepoli.
artisti
celebri lo
Venne anche
Ges
spesso
rappresentato
mentre
battezza
fiu-
me
S. Giovanni.
di cui
si
tal
altra
raffigurato
dallo
stesso
suo persecutore.
nit.
Ciglio della sua vergiVerbena, con cui nelle feste del Santo usavasi ornare gli altari, e anche le porte e
Palma
del martirio.
le
facciate delle
case private.
Diversi:
CaTcere,
in cui
fu fatto gettare
dicava la
aver annunciato
trastullava nella
si
copriva.
le
sue prediche
circondavano di seguaci.
a
Testa
ta-
portata
Erode
dopo
la
decpllazione
del
Santo.
artisti
lo
rappresentarono occupato
V Apocalisse.
s'erge
Animali:
|y4<7ui7a,
|F>erch,
secondo S.
sopra
le
Agostino,
al
cielo
come
iquila,
misteri della
(ivinit
454
Pernice,
e mira la l'Unit, e la beatitudine della vita eterna, acuto e fermo. sguardo con immutabile vero del luce Diversi: Calche il Santo addomestic.
daia
no.
si
Calice,
tent
di
Domiziad'olio bollente, in cui lo fece mettere dal quale esce un serpente alato, perch
avvelenarlo.
Catene che portava quando presso un alvenne condotto e Efiso. Fossa, scavata della all'avvicinarsi coric si Santo tare, e dove il apparve. Smeraldo, gli che Vergine, Maria morte.
stato protettore dei pietra dedicatagli. Tino, per essere
vigneti.
Vedi
Apostoli.
Giove.
esercita la sua Astro. Rappresenta la vecchiaia, ed
Giove.
Divinit
Greci.
degli
suprema dei pagani, chiamato Zeus dai padre Jupiter dai Latini; il re del Cielo, il
Dei e degli uomini; l'artefice e il reggitore Saturno e di del mondo. Questo Dio era figlio di alla voraneonato il sottrasse quale Opi, o Rea, la
cit
di
Saturno
(vedi);
ai
consegnandolo
percuotevano
il
ai
gli
Curibanti, scudi
in-
che unitamente
torno al
dire
i
Cureti
affinch
bambino
u-
vagiti.
Due Ninfe
lo presero
cura e lo nu-
Amaltea. Quando Giove bevanda che gli fec( fu aduho diede a Saturno una Vesta. Cerere. erano ed inghiottiti, rigettare i figli dal Giunone e Nettuno. Giove, scacciato il padre si breve in e paterno, Cielo, si impadron del trono parti, dantre in divise che mondo, vide padrone del quello deldo il dominio delle acque a Nettuno, e e la sucielo il se l'inferno a Plutone, tenendo per
premazla su
tutto
le
il
455
Giove dimorava
sul
le
rimanente.
monte Olimpo, e
Mercurio
il
Ore erano
i
ne
portava
egli
messaggi;
presso
Ebe
gli
versava
suo
nettare,
finch
rap
Ganimede per
di
lui
farlo suo
sul
coppiere;
trono;
Temi
stava
gli
seduta
il
l'aquila
stava ai
piedi
tenendo
fulmine
Era rappresentato
che regge
ne
si
il
che quella
stabile
virt,
ferma,
cose impercettibiH
in
agli
uomini.
Teneva
lo
(con un'aquila
cima), nella
mano
trova
sinistra,
corpo
corpo.
si
l'organo
cuore,
che poi
si
cos
il
mondo
da Dio, il quale come re la dispensa e governa a suo modo. Porgeva con la destra un'aquila,
ha
vita
cos che
una piccola immagine della Vittoria, mostrando Giove superiore a tutti gli Dei del Cielo,
l'aquila
tutte
come
le
a
le
tutti
gli gli
uccelli,
che
e
i>er
conse-
guenza
cose
vittoria,
governate a
modo
teneva
Aveva due
l'altra
i
beni,
poi prendeva
lui
or
dall'una
il
or
e
ci
che pareva a
meritasse
mondo
mandato. Marziale
cos descrive
Giove, men-
tre presiede al concilio di tutti gli Dei: a Egli ha in capo una corona regale tutta risplendente e fiammante, gli copre la nuca un lucido velo tessuto per mano di Minerva; vestito tutto di bianco, se non che di so-
45b
pra ha im manto,
scintillanti
11
stelle;
nella
mano
l'una d'oro,
d'oro e argento; e nella sinistra sono di verde smeuna lira con nove corde; le scarpe e tessuto di fatto panno un sopra
l'altra
raldo,
siede
penne
di
pavone;
coi
piedi
calca un
tridente,
Giove
tirato
Questo Dio, oltre tre mogli, cio un'mfinit di amanti, Metide, Temi e Giunone, ebbe diverse forme per in cangiandosi divine e mortali, amori: in toro per rapire Europa:
da due
aquile.
in
godere dei suoi Danae; m cigno per pioggia d'oro per giungere a degli Dei, per dipadre ingannare Leda, ecc. Al
e sotto diversi sopranverse cagioni, in diversi tempi, l'agnello di due capra, la sacrificava si nomi, gli dorate. corna le anni e un toro bianco con la regma deessere a oltre Aquila, perch
Animali:
quando Giove prese da essa buon augurio guerra (alcuni vocerta a andava mentre apparve
in cui fu vincitore; gliono che fosse contro Saturno), i lotta contro nella che per cui in seguito fu finto Giove, perci a armi le somministrasse Titani l'aquila negli lui che porta i fulmmi la si vede sovente con aquiucceUi gli 1 che fra tutti
artigli;
boltre
si
voleva
la
Vegefulmine. non potesse essere colpita dal consacratogh e con Albero Quercia. tah- Faggio.
quasi tutte le statue di quecui gli antichi ornavano da di vita, che credevasi data sto Dio, come segno
lui
ai
mortali.
Dicesi che
altissima.
in
una quercia
tal
Giove
suoi
ma-
no
altra
figurano
ai
piedi;
oppure portati
457
lievi
agli
errori
degli
uomini.
strare
Takra.
ocelli.
vuole che
terzo
nel
tre
presso
gli
Argivi
esistesse
una
per
sta-
mezzo
regni
della
fronte;
e ci
il
aver
l'in-
questo
ferno e
Dio
il
da governare:
Cielo,
mare.
Giove Orcio.
Cos chiamavano
mani.
i
Greci
il
Dio custode
i
del
giu-
fulmini
a due
giusto.
Giove statore.
perch,
che Romolo dedic a Giove, ferm l'esercito dei Romani, facendogli voltar fronte e rianimandolo, che, combattendo contro i Sabini, si era messo in fuga. Il Dio era rappresentato nudo, in piedi, con Tasta nella dedella
statua
Nome
supplicato,
stra
fulmini
nella sinistra.
Io
Luna.
Giovent,
Personificala
in
458
una bellissima giovane, con una fiori. Fiori Verde, emblemi della speranza, di cui la giovent sempre
piena.
Gioveint rinnovata.
Aquila.
giovent
aquila,
ta
Leggesi
nei
Salmi:
Si
rinnover
la
tua
la
guisa d'aquila.
Secondo S. Girolamo
si
quando, invecchiata,
penne,
dalle
il
sente
molto aggrava-
dalle
cerca
di
spogliarsi
bagnandosi nelstessa
l'acqua,
coglie
rac-
calore,
tos
ringiovanisce.
Giovii.
Soldati pedoni sotto l'impero di Diocleziano. Avevano per insegna un porco rosso seduto per terra e col corpo dritto, in uno scudo azzurro circondato da un circolo rosso, distintivo che portavano anche
sugli abiti.
Giovinezza.
Siringa,
che
fiorisce
in
Gioviniani. Legione istituita da Diocleziano. Avevano per msegna unaquila di colore naturale, con una mitra in testa, in una stella gialla, circondata da un cerchio rosso,
lor
il
zaffiro;
quale a sua volta era marginato di codal petto le usciva una punta d'oro.
Elianto.
Girasole.
Vedi
Girolamo (San).
Celeberrimo padre e dottore della Chiesa latina. Animali: Drago, emblema del male e del demonio, che lo tent. Leone, che non abbandon pi il Santo da quando gli estrasse una spina d'una zampa
459
va
Vegetali:
Palma, emblema
autori pagani.
nella soli-
tudine.
Ciottolo,
con
f)ercuoteva
al
il
petto per
mortificarsi.
Crocefisso,
davanti
quale
le
meditava.
Deserto.
feri.
Penna, perch scrisse delle opere. Presepio, emblema di Betlemme ove il Santo si ritir e fu seTesta
di
polto.
morto.
Giubilo. Cembalo.
Giuda
Il
scariote.
traditore di
Ges
Cristo.
alla
Era
il
servire
sussistenza
lo seguivano.
Albero
del
divino
a cui
con una corda. Borsa, nella quale teneva danaro. Nimbo nero, che gli era speciale.
Giudea.
Vedi
Palestina.
Giudeo.
Giudice.
Vedi Ebrei.
tagliale.
Mani
il
Dicevi che
ebe esistevano
sta-
presidente era
sen2:a
occhi,
li
aveva
rivolti
a-
l'indietro,
di
far
giustizia,
doveva assolutamente
rifiutare
doni,
Donna
citt.
celebre
per
l'eroica
liberazione
Betulia,
assediata
da Oloferne.
della
sua
cui lo decapit.
460
tie-
ne
in
mano
per
capelli.
a Giunone.
Il
medio evo
lo rap-
Ha
giorni raggiungono la loro masche in questo mese sima durata. Vedi Zodiaco.
vicino a
per fare penitenza, con sua moghe Castellama, un gran fiume, in un luogo in cui il passagpericolosissimo;
i
gio era
viandanti poveri.
lui
tragittava
/i
forestieri.
Cervo,
propri
suoi
sempre
gli
vicino.
predis-
pellegrino,
genitori.
Costume da
Talvolta
pellegrinaggi.
per anche rappresentato vestito da soldato. Fiume. Lebbroso, ch'egli raccolse, cur e che era Ges Cristo.
Letto,
raccolto.
su cui
so
nestrelli.
giunchiglia.
Giunco.
Pianta dai rami arrendevoli, che s'intrecciano con
facilit.
Vedi
Docilit.
Giunone.
Divinit
ci.
Figlia di
461
Giove. Dea del cielo. Giunone, sposato Giove, divenne cos gelosa che non cessava di sorvegliarlo e perseguitare le sue amanti, e i figli che da quelle
egli
aveva.
altri,
Suscit
mille contrariet
Ercole,
ion
le
molti
retta,
ma vedendo
in
che
Giove
dava
ritirossi
Samo,
Giove per
il
farla
ritornare,
sopra
statua,
Platea
quale stava magnificamente addobbata una facendo gridare per le strade essere quella Giufiglia d'As<^o, ch'egli voleva sposare.
none
tua,
cili.
ci
in
pezzi
si
la
sta-
ma
l'astuzia
di
Giove
ricon-
degh Dei, coi quali essa si Giove la sospese in aria con un paia di pianelle, che Vulcano invent per vendicarsi di lei, che l'aveva fatto cos brutto. Le attacc ai piedi due incudini dopo d'averle lepate le mani dietro le spalle con una catena d'oro. Gli Del non poterono mai scioglierla, e pregarono Vulcano di farlo, promettendo di dargli Venere per
sconfitta
Dopo
loro
ribeUione,
moglie.
Un
Giunone:
ziose
Ella ha
il
capo coperto
cor\
un
certo
gemme, cne
il
no,
la
al
ed
assai
si
rassomiglia
se
turba
alle
mai,
ma
sempre
viso,
ne
si
mostra
di sotto,
la faccia nebulosa. La veste, che ella ha pare di vetro chiara e lucida, ma il manto di sopra oscuro e caliginoso, ben f>er in modo, che se da qualche lume tocco risplende, e le cinge
volte
le
di
colori
diversi,
che talvoi-
ta
462
con vaghezza mirabile, e talora cos si variet dei colori, che pi non appare. assottiglia Sono le scarpe pur anco di colore oscuro, ed hanno
risplende
la
suole
cos
nere,
che
rappresentano
la
tenebre
della
notte (alcuni le fingono per dorate). Tiene poi querisonansta Dea nella destra mano il fulmine, ed un
te
timpano
nella
sinistra .
Tale immagine
Pausania
parla
di
una
una
allegoria
evidente
dell'aria.
certa statua di
Giunone
fatta
una corona
capo nella quale con mirabile artifimano zio erano incise le Ore e le Grazie, e in una sormonscettro uno nell'altra melagrana, una teneva
in
tato
di
g/gtJ,
e talvolta di
da
dm
pavoni
intenerire
Giove
present
fece
alla
un
(giorno
in
scatenare
di
Giunoun tempKjrale
e
di
si
Dea
forma
cuculo tremante
Giunone lo scaldava nel suo Giunoseno. Giove riprese la sua forma primitiva e Rodai consacratale Oca, sposarlo. di acconsent ne
freddo.
mentre
alla
leggenda
d'Argo, ucin
da Mercurio,
da Giunone trasformato
pa-
vone, che il suo attributo principale. Nella moneta di di Faustina Pia Felice si vede una piccola effige Giunone con l'asta, e una tazza presso cui figura un
IVNONEM.
Vegetali:
a
(vedi
Caprotina).
Cipresso, perch
cipresso,
que-
I>ea si facevano statue di no portate da vergini. Ciglio, che gli antichi chiamavano rosa di Ciunone. Questo fiore nacque d'alcune gocce del suo latte caduto in terra, quando ritir
il
che veniva-
seno,
accorgendosi
di
allattare
Ercole,
che
odiava.
Inoltre,
463
dell'unione
coniugale.
Melegrana,
emblema
coloro
che sacrificavano a Giunone Regina, portavano in Diversi: testa una bacchetta ritorta di melagrano. emblePina, personificava. Dea la che stellato, Cielo
Elementi
(/
quattro).
Nelle medaglie di Giulia Mammea Augusta, si vede una figura che raccoglie le falde della veste nella destra, con cui si appoggia sopra un'asta, emblema della difesa, e con la sinistra porge un serpente ravvolto in circolo, emblema dell'impero, con Cerva, perch l'inscrizione Giunone conservatrice.
con le coma dorate e pi grandi dei Diana che inseguiva a caccia, ne prese soltori. tanto quattro, che aggiog al suo carro; la quinta fu salvata da Giunone.
di cinque cerve
sieme con
ro
certi nodi,
gli
animi
lo-
dovevano essere
sempre da un mede-
loro corpi
da
tali
nodi.
Giunone Dea
.se
in
mano, come
come
Venne anche
e lo scettro
col
capo avvolto
in
un
velo,
in
464
quale
ricchezze:
e pietre
preziose.
Giunone Lucina.
Le donne
grido:
go,
partorienti invocavano
e
questa
Dea
ti
col
guardami,
pre-
da morte.
Faustina,
da una donna in et maquesta Dea una tazza e tura di matrona, tenendo nella destra
un'asta nella
sinistra.
Ciglio.
Avendo
gli
antichi
parte del dato a ciascuna divinit la protezione di una delle ciglia, protettrice Lucina Giunone fecero corpo,
gode perch queste proteggono rocchio, per cui si assiste. cui a nascenti ai d Dea la luce che la
Giuramento.
Gli
pici
antichi
lo
personificavano
in
un
vecchio sa-
concorrenti giuravano con certe parole solenrii sui tagliati sotesticoli di un porco, in quell'occasione
lennemente, che
in
I
tali
giochi non
nel
avrebbero ricordo
giuixtrco,
a nessun inganno.
Romani
fare la tregua,
ravano e
in
presenza
sacerdoti
destinati
tale
cerimonia.
Giuseppe.
Figlio di
Giacobbe
e di Rachele.
Cisterna,
Mancui lo gettarono i suoi fratelli per abbandonarlo. Putifarre. di moglie della mani tello, che lasci nelle
Spighe,
ghe,
il
sette.
Vacche
sette,
ricordando,
come
le
spi-
Giuseppe (San).
Sposo della Vergine Santissima.
retto ebraico,
emblema
si
465
fiorita
pos
in
Santo, appyena
la
bac-
braccio,
bolo di
Vergine.
castit.
Maria
Giusquiamo.
Pianta detta
bio,
volgarmente
tutti
dente
gli
cavalliro,
distuT-
da
cui
si
astengono
alle
tifera
fetto.
ai
polli,
oche e
altri
Vedi Di-
Giustizia.
Deit allegorica che viene rap)presentata
modi.
in
diversi
una spada in una mano e la bilancia in un'altra, e talvolta ha una benda sugli occhi. Alcuni la fecero in semfigura pi caratteristica e
La
comune,
tiene
bianza di
to,
bella
donna giovane,
n
imiile,
terribile
neirasf>etvista,
n superba
occhi
d'acuta
tutta
in
una mano la bilcmcia e nell'altra la spada, ojjpure un fascio di verghe con la scure, che portavano i littori davanti ai consoH. Vasari ide la Giustizia in abito succinto e sciolto, con la spada e le pandette aperte. La raf^resent anche in ima donna con in testa un elmo d'oro e di ferro, con tre penne sul cimiero, ima bianca, una rossa e una verde; dandole in mano uno scettro egiziano e lo scudo di Medusa in braccio. L'elmo d'oro e di ferro, il quale arruginisce, indica che il giusto giudice deve avere il cervello puro, e il petto disarmato e nudo, cio privo
di passione e amimosit.
Le
boleggia
la
castit,
quella
fede
quella
sto.
Il
466
dell'empiet;
la
riore
dello
alla
simbolo
del
cico-
gna,
sommit
medes.imo
simbolo
della
piet. Gli Egiziani la rappresentavano senza testa, con la mano sinistra aperta e allargata di cui porge palmo; ponendola fra un leone e la bilancia, peri! ch il giusto deve essere d'animo forte e intrepido,
pesare ed esaminare
finch sappia dare a
falli
meriti di ciascuno,
af-
ognuno
ci che
il
mancanza
Ammali: Bue, che per essere simbolo di abbon danza delle biaide (agricoltura), sovente fu preso come emblema della giustizia; e perci Gentili chiai
mavano Cerere
bia
il
apportatrice
delle
leggi.
il
Nella Bibvirtuose.
bue
e
si
stizia,
opere
buone e
si
TIA.
inscrizione
si
IVSl
a
I-
Vegetali:
faccia
il
Palma, perch
frutto
la
st'albero
del
peso eguale
esserlo
delle foglie.
Inoltre
nuta
incorruttibile,
come dovrebbero
giustizia.
am-
Papavero, per essere le celle del suo capo separate egualmente e proporzionalmente. Inoltre il papavero era consacrato a Ceministratori
della
rere,
la
Diversi:
perch dedicato
di cui
si
dizio che
pu
tempo
il
corpo e
l'anima,
467
ovvero punire col supplizio della pena preKgiziani, per significare l'osservanza delI
degli
chio di giustizia.
Greci usavano molto l'espressKxic: OcNegli epigrammatici si legge il seguente verso: Della giustizia t'occhio, ogni opera vede. Di qui deriv che, per acquistar fede alle pagiustizia.
role,
zia.
chiamiavano
in
testimonio
l'occKio
della
giusti-
Oro. I troni degli imperatori e la sedia del papa si fanno d'oro, dicesi, per significare che devono sedere e governare giustamente. Porpora, colore dedicato alla giustizia. Velo. Gli Ateniesi obbligavano
i
rei
a coprirsi
il
capo con un
velo,
affinch, nel
difendersi,
giudici*.
non
p>otessero suscitare la
compassione dei
Vedi
Filosofia
morale.
giusto.
in
forma
Vedi
Agnese
{San)
Dionigi
Guerra
Paolo
Giacomo
il
{San).
Gladiolo
di spada.
spada).
Pianta dai
rossi e
le
foglie in
Vedi Provocazione
forma
di
lama
Sfida.
Glauco Ponzio.
Pescatore,
colore del
e
tra
le
divinit
il
minori
rappresenta
si
il
mare quando
.
cielo sereno
rispecchia
nell'acqua tranquilla
servato che
i
Avendo Glauco un
lui
giorno os-
pesci
da
presi
posti
semivivi sopra
una certa erba ripigliavano forza e risaltavano in mare, prov a mmgijire egli stesso quest'erba (erba di-
eccitazione
accolto
468
mare,
ove benevolmente
tutte
le
che
si
gett
in
da Oceano e
Teti,
e purificatosi di
debolezze umeuie, venne assunto fra gli Dei marini, I Greci credevano che Glauco visitasse una volta
all'anno tutte le coste e le isole accompagnato
stri
da moe
i
pescatori
naviganti
am
inu-
amava
Scilla.
Rappresentasi con
stillcuiti
acqua
e unite
le
irsute
insieme;
in
atto
col
di
taigliare
facile
nlioto,
petto coperto
si
tro-
cosce e
pesce,
le
gambe
pesce, e ter-
GMoera.
Cortigiana
venzione.
di
Sicione,
la
quale
le
faceva
le
ghirl'in-
venne attribuita
fiori
d'un
violetto
pallido
molto
deli-
Vedi Tenerezza.
Globo. Sfera.
Autorit
Atlante
Clio
Concordia
Destino
(San)
Eternit
Pel-
legrinaggio
Sapienza
Schiavit
Terra
Urania.
Imperatore
(San).
469
llnccnzo dei
Paoli
una
volta
considerata
come
assai
malefi-
e XVI secolo indivenne dai botanici del cata col nome di herba terribilis. Vedi Violazione.
XV
Gloria. Azzurro,
sopra
le
emblema
terrene.
del
cielo:
la
gloria
s'innalza
Corona. Giallo, colore che Greci e i Romani cole proprio. Lauro, con cui ronavano gli eroi. Oro Vedi Stimolo alla gloria
cose
Sublimit
della
gloria.
Salus,
Gnafalio.
Pianta
immortale,
volgarmente
perpetuino,
conosciuta
sotto
nomi
di
sempre vivo, zolfino da ghirlanda; i cui fiori, anche dopo che sono colti, conservano inalterata la loro forma e colore, e che servono per formare ighirlande e le corone con cui si ornano le tombe nei camposanti in memoria dei defunti. Vedi Ricordo eterno.
Gnomi.
Popolo
fantastico,
invisibile,
i
di
natura
alla
benigna,
ma
dra,
cabalisti,
l'impero del
Dio assegnato
silfi,
salaman-
quello
delle
onde
sua
agli
e quello
della
terra,
non per
alla
su-
perfide,
470
al la
ma
dalla
sua
crosta
centro,
ai
gnomi.
Questi geni di piccola statura, sono, eccetto crescere alle proporzioni pi minute
cui scala
pu dele
nelle fesfemmine, alquanto deformi. Essi dimorano cristallme, sotsure metalliche del globo, nelle grotte per verdognole stato le rocce sottomarine, luccicanti leggermente sotsonnecchiare che fanno e non lattiti miniere di cui sodelle d'argento e d'oro volte le to sono di guardiani. Le loro mogli, le gnomidi,
;
no i grazia e di una statura di 25 centimetri, ma di una sorriso tiene dolce Un indescrivibile. bellezza una la loro vosempre semiaperta la piccola loro bocca; della pi sotsuono del immagini rende ce argentina
tile
strani, bizcorda di un'aipa; esse vestono abati abbagliajiti ma mondo, altro zarri, come quelli di un
per mille
riflessi
di
ne per
talora
loro
natura,
la
rivelata
da leggero scalpiccio
bab-
l'una di uno smebuccie, che tutte portano, formate incavati, ove imprigiorubino un di l'altra e raldo gli strati nano i graziosi loro piedini, bianchi come maloro dei pari Al camminano. d'alabastro su cui loro, ed queste vezzose creature hanno l'ufficio riti,
diamanti, delle pietre quello di stare a guardia dei nasconde nel suo terra la che cristalli preziose e dei
seno.
Gonfrena.
Pianta a
fiori
lucidi,
durano
Gordiano Nodo.
e
il
471
Leggasi nella favola che Gordio, figlio di un bifolco padre di Mida, re della Frigia, possedeva un carro cui giogo era attaccalo al timone per mezzo di
fatto cos
i
un nodo
in
se
al
ne potrono,
tevano scoprire
due
capi.
Mida,
salito
il
segno di
riconoscenza,
consacr
carro paterno
il
nodo
la
promesso
della
l'impero
dell Asia.
Pi
tardi,
dice
storia,
pitale
mentre
il
si
segreto di quel
e
scito,
raf-
freddasse
tagli
il
zelo
del suo
esercito,
trasse
la
il
spada,
come,
purch
sciogliesse,
e in tal
modo
paiss
si
Gorgoni.
Figlie di Forchi,
Dio marino,
e Cheto.
loro no-
mi erano Medusa, Furiale e Steno. Dimoravano vicino al giardino delle Esperidi, e potevano trasformare in pietra coloro che le guardavano. Avevano glandi ali, unghie di leone, denti simili a zanne di cinghiale, e capigliatura di serpenti, e un occhio fra tutte e tre, di cui se ne servivano un po' per una a vicenda. Siccome devastavano le campagne e insi-
diavano
usa.
i
472
le
viandanti,
Perseo
uccise.
Vedi
A/e-"
antica.
Governo.
Timone, che
i
latini
Gramigna.
Pianta che infesta sovente
di
gramigna
Debolezza
i
Marte.
Grammatica.
Chiave, emblema della chiave delle lingue. Ferula.
allusione all'uso che ne facevano gli antichi insegnanti
p)er
ammonire
discepoli.
Terra.
Passiflora.
Granata.
Pietra.
Vedi Dilezione
Lcall.
Granchio.
Vedi Cancro.
di
gli
Granchio
Francesco Saverio
d'altrui
Incostanza
aiuto
So-
fista.
Nell'Edda
privano
mondo,
la
cima toccava
il
cielo e le radici
penetravano nell'inferno.
da
cui spunta
un ramo
473
dula da p>ersecuzioni. accuse e diffamazioni dei nemici, e tanto pi sia salita agli onori e fatta potente,
quanto pi
gli
F>ei"
rose
si
e le viole
piantate vicino
da
Grappolo d'uva.
Vedi Bonifacio
(San)
{San).
Penitenza.
un uomo vicino a una rune un anello di ferro, tolto da una catena legata al masso, con incastonata dentro una piccola pietra. Allusione alla gratitudine di Prometeo per la sua liberazione. Animali: Cane in
in
a picco, avente
dito
atto di fissare
il
cerne
dimentica chi
giziemi,
i
ma; Eil
serpenti alati,
paese.
senza
Vegetali:
Gravidanzu
Sole diviso in due parti, e fra queste una stella; secondo gli Egiziani, quali alla rotondit del sole paragonavano il ventre posto nel mezzo del corpo non solo, ma perch il sole, col calore dei suoi raggi, d
i
siccome
nel
le stelle
prendono luce
dal
sole,
cos
il
feto
ventre
prende nutrimento
dalla madre.
Gravidanza celata.
Asina che
cerchi
di
si
donna che
perch
474
dlcesi
al parto
fugga cer-
Grazia.
Diaspro. Mirto, dedicato a Venere.
foglie.
Rosa
le
a cento
mirto se seguivano Veerano incoronate di rose; di bellezza e Rosa senza spine, emblema della nere cui lacon grazia della dell'amore, e specialmente Raccontasi che Eho Vero im-
Quando
le
Grazie accompagnavano
Muse,
more
attira
cuori.
petali di rose raccolti in peratore soleva adagiarsi su acquistare in tal modo sottilissima reticella, per
una maggior
grazia.
Presso
i
gli
antichi,
quando
le
nutrici
bambini la grazia (benevovoti agh Dei, esclamando: lenza) d'ognuno, facevano iosa diventi. calpester Tuilo quello cKcgli
desideravano per
loro
Le
Grazie,
Cariti,
erano
fighe
di
Giove e
tutto
di
quello
grazioso tanto nella natura che vi ha di bello e di degli uommi. Secondo quanto nei costumi e nella vita tre di numero, e si erano comune, la leggenda pi u/rosme. Aglaia, che significa maest.
chiamavano
Talia, che significa piaceche vuol dire allegrezza, come datrici di tutto venerate volezza. Esse erano la vita. Senza gradevole rende e abbellisce quello che una piena godere potevano esse, neppure gli Dei
di
ma
seconde erano Muse, e tanto le prime come le facevano m si che bevute delle venerate per mezzo
loro
Da
indi
475
principio
le
nude
se
affatto.
vi
che nulla
che,
talvolta essa
se
non deve quest'ultima far uso di ornamenti estranei non con tutta Ta moderazione. Eiano rappresentate piaceri sono stati sempre giovani e vergini, perch
i
riguardati
pinte
volte
gesti,
come appartenenti
di
in
alla giovent.
svelta,
Erano
di-
anche piccole e
i
taglia
p>erch
molle
in
piaceri consistono
sorrisi,
in
ecc.
Il
loro
atteggiamento di danza
indicava che esse, amiche della gioia innocente, non sanno adattarsi a troppa austera gravit. Esse lenevansi per la mano, F>erch le amabili qualit sono
i
Talvolta
ai
gli
antichi rappresentavano le
Grazie
in
mezzo
voluto
indicare
uomini dal-
l'apparenza; che
difetti
riparati dall'amabilit
infelice
Dado.
esteriore rinchiude
pi interessanti qualit.
segno dell'inclinai
Mirto. Rosa.
Il
dado
giuo'
riso;
il
mente
sacri
Graziola.
Pianta
radici
molto
foglie
e le
cui
ri-
medio medicinale.
femnQ
tutt'ora uso;
476
da
cui
il
nome
uomo.
Vedi
UTTili.
Gregge.
Branco
ta)
di pecore o di capre.
Vedi Genoveffa
{San-
Margherita
il
{Santa).
Gregorio
Il
Grande (San).
la
San Michele
nella guaina
apparve,
rimettendo
la
sua
spada
forma
di
colomba,
gli
posava
sulle spalle.
gli
apparve sotto l'aspetto di pellegrino, mentre si trovava a messa con dei poveri. Libri, per avere composto il Canto fermo, o Canto Gregoriano. Luce
Opponendosi
travestito
egli
alla
sua
in
elezione
papa,
fugg
nascondendosi
una
ste
foresta,
che ne indicava
luogo; ricondotto a
Roma,
vedi-
ne consacrato papa.
Grembiale.
Vedi Fede
fallace
il
Massoneria.
la lesta,
il
becco e
di
gli artiI
d'aquila, o d'avoltoio, e
le
corpo
leone.
grifi
custodivano
grifone
miniere d'oro.
denominato
Apollo
il
re di
Chiesa
Pan Pupa,
Siria,
figlio
Cleopatra,
Vedi
477
Disperazione
Grigio.
Colore.
Lullo
Povert
Vedi
Consolazione
Nemicizia
Pazienza Pendenza
Semplicil.
Crisolito.
Grisolito. Vedi
Grossezza d'ingegno. Vedi Ingegno ottuso. Gru. Le gru viaggiino in bianchi assai numerosi
vauidosi
alle
le
soll-
pi
alte
regioni
si
dell'atmosfera,
se
il
vento
di gru
non
sospinge,
isoscele.
ordinano
quasi
in
d'un triangolo
sublimi
Primavera
Uomo
po.
Vedi Abbondanza
Consiglio popolare
figura
Ali
Investigatore di cose
Osservatore dell'ordine
e Inverno
Penne
di gru
Testimonianza imprevisti
Vigilanza.
Prudenza.
pelli
Cavoci
di
sognando im capo pi grosso dell'ordinario, segno d'aumento di ricchezze. Orecchie. Secondo gli stessi, chi sogna di ve-
Secondo
indizio
che sentir
le
Guanti gialli. Vedi Bellimbusto. Guanti violetti. Vedi Vescovo. Guardarsi dagli stolti.
Elefante che fugge un becco. Geroglifico Egiziano,
che allude a un
versare cogli
uomo
prudente,
il
quale
eviti di
conl'ele-
stolti
e pazzi;
perch ritenevano
r- 478
Guardia.
Cane.
Pompei
canem,
vedesi
Presso alcune porte delle case scoperte a dipinto un cane con le parole cava
per guardiano, ne voleva almeno la figura. Cicogna, che gli indovini ritenevano quale segno di guardia
della citt; perch spesso nidifica nelle parti pi alte
delle
di
case.
Attila,
che per
ripetuti
tre
anni
tenne l'assedio
le
Aquileia,
dopo
la
assalti,
i
vide
cicogne
abbandonare
citt,
portando via
gnata Aquileia.
Guerra.
Animali: Cavallo bardato. Virgilio dice; Per guerQuesto ardito reggiar s'arma il cavallo, e ognora animai la guerra minaccia. E Lucrezio chiam la pro-
le
dei
cavalli
duellica,
cio
bellica
guerreggiante.
Montone, per il suo istinto t>attagliero. Gli antichi quando volevano intimare la guerra a qualcuno, mandavano avanti un montone, spingendolo fino al paese
dei nemici;
il
il
quale avesse
giusti
mandato
in
festare
modo che
avevano motivi
provocati.
teso.
Polemona.
Vege-
Diversi:
Arco
Colonta bel-
Roma,
in
una colonna
guerra a qualcuno,
tirava
una
lancia,
i
qual segno
nemici dai di speranza che tale guerra sgombrasse confini, o che si estendesse il loro Impero oltre i confini
stabiliti.
sa
verso tramontana,
quale
si
dovessero spar-
479
guerra.
mondo
incendi di
la
Cicerone
che
l'Italia
ardeva per
guerra.
Dicesi
che
ELcuba,
(figlia
di
Dimanle
in
re di
Tracia, e moglie di
Priamo, cangiata
accesa, partor
i
fuochi matrimoniali,
Gladio,
nesi,
della
di
guerra.
Cartagi-
guerra,
una
lancia.
preso
toga,
opiX)sizione
Pace
e guerra.
Guerra intimata.
Asta
Feciale.
ferrata abbruciacchiala che. presso
i
Romani,
con
il
campo
dei
nemici,
testi-
motivo
Guerriero.
Uomo
Gufo.
che tiene
in
Achillea
millefoglie,
Uccello di cattivo augurio. Lo si considerava volgarmente come messaggero della morte; la sua presenza,
sto
la sterilit.
quetal-
uccello misterioso,
volta
gubre di notte,
se:
se
si
pone
zampa
pra una persona addormentata, essa dir tutto ci che avr fatto, e risponder alle domande fattele;
inoltre,
se
si
mettono
le
medesime
cello sotto le ascelle,
i
480
porta;
e
dietro
la
il
persona
fegato
che
a un
finalmente
gli
se
vi
si si
attacca
albero,
tutti
raccoglieranno
Morte
sopra.
Nittlmene
Vedi Alcioe
Notte
il
uccelli
Larva
Tirannia.
Guglielmo (San).
Vescovo.
Lagrime
ch'egli
versava
nel
il
sentire
Santo
Santissimo Sacra-
Gule o Gole.
Chlamavansi
steriosi
i
cos
certi
esseri
soprannaturali
e mi-
hanno
vampiri
Le Gule
a
non
escono che
mezzanotte
per
recarsi
fare
danno ai poveri mortali e tormentarli m mille modi. Gli Afghani credono che qualsiasi deserto e solitudine sia abitata da un demonio chiamato Guli-B'mbau
o spettro della
solitudine.
le
Gule
si
Gusto.
Gli Egiziani quando volevano significare che qualche cosa fosse stata appena assaggiata e non piena-
mente gustata, rappresentavano una lingua fra denti un po' tirata fuori; mentre se volevano mostrare un pieno e completo gusto d'una cosa, raffiguravano le
i
parti
gua.
posteriori
della
gola
cui
attaccata la
lin-
H.
Haroep.
Vedi Aruen.
Hallinskdi.
Heimdal
<>
Dei principali scandinavi; aveva per padre Odino e per madre nove figlie del gigante Geirrendour. Egli aveva la custodia del ponte Bifrost che univa il cielo alla terra. La sua vista era tanto
degli
Uno
come
di giorno, a
una
di-
il
sentiva nascere l'erba nei prati e la lana sulla schiena dei montoni. Come Dio, non aveva moglie ne figli; ma era anche uomo nello stesso tempo, e in questa qualit, egli diede vita a tutta una razza.
Hela.
Divinit
scandinava,
regina
della
morte,
la
so-
puni-
mancanza
la
rie.
gigantessa
Angerbote,
la
fu-
Hela abita un palazzo chiuso da porte di ferro cinto da un'altissima muraglia, nel quale abitzmo
Il
tutte le sventure.
cane
la
Garm
fa le veci di custode e
all'antro di
dentro
alla
leggenda
mondo. Alcuni
SI
o. Ronchetti.
no di Hela; la quale
d'aspetto terribile e ha la
Hom
nei
Hum.
libri
(nome dei
sacri
diversi trattati
(fondaalla di-
Esso presiede
varie
stribuzione della
ra,
il
pioggia
nelle
capo delle citt e delle Provincie, il guardiano delle gregge, e d ai padri che ne son degni figli ile
pii.
lustri
il
Ne
soltanto in terra
Hom
e
i
Hum
esercita
cattivi
Geni,
creati
da Arimane,
dona
la
meritata ricompensa
agli
uomini buoni.
I.
I.
Secondo l'opinione di Platone, questa lettera aveva qualche cosa di misterioso in se, e serviva a meraviglia alla spiegazione delle cose delicate, secondo n parere dello stesso filosofo.
ladi.
Ninfe,
Cadmo
sbranato
figlie di Atlante e d'Etra; secondo altri di o d'Eretteo. Erano cinque sorelle, le quali
la
morte del
loro
fratello
lade.
cinghiale,
in
cielo,
piogge
Iberide.
Pianta che
d'inerenza.
fiorisce
483
ottobre.
da marzo a
Vedi
In-
Ibis.
Uccello
d'Egitto
che
il
rassomiglia
alla
cicogna.
derivato
d'ibis
Testa
Icaro.
Vedi Dedalo.
immagine e
sopra
i
logos, discorso
o ra-
sulle immagini.
lo studio e le indagini
onde
si
possono conoscere
le
figure
dei
le art!
devono
E' dissimile daloccupa delle sembianze reali dei p>ersonaggi illustri, mentre l'iconologia ha per scc^x> di ragionar delle forme convenzionali con
rappresentare
immagini.
si
cui
si
vestirono le allegorie e
miti.
L'arte
ha pochis-
mezzi di far intendere quello che rappresenta; e oltre all'essere circoscritta a esprimere in ogni quadro o grupypo quello solo che si opera in un istante di tempo, non pu manifestare gli esseri intellettuali altrimenti che personificandoli. Egli ben vero che la poesia si vale
simi
della
effetto
ma
elettivo
per la
pu nominare;
l'arte
non
lo
pu.
La
poesia inoltre
delle
particolarit;
484
stessa
l'arte
dalla
natura
i
sua
obbligata
a determinare
con precisione
pi
sottili
lavoro ci che alla lineamenti, e con lungo e arduo Per ^"1 arte parola. sola una basta talvolta
poesia
personificando
gli
esseri astratti
e ideali
m
essi
/.
cambio
tali
di
attri-
ognuno po-
greca, di cui
artisti
ci
restano
memorie
storiche e
monumen-
operavano gi secondo una tacita congli ti, o essere ideale attrivenzione, dando a ciascun nume volto di Mmerva, il che buti e caratteri propri, cos diverse da fattezze e d'occhi tagli per esempio, aveva
del resto. Negh quel di Venere, e via discorrendo maggior parte la per attributi gli artisti si attennero
ai
poeti e
teristici
l'espressione che le lineamenti che meglio rendevano mterpreti della primi poeti, religiose e i
tradizioni
religione,
La avevano assegnato a ciaschedun nume. negli attributi non e forme nelle pertanto convenzione
cogli spiriti religiosi e con fu arbitraria, ma intima celebrate dal poeti; e l'iconolole credenze popolari fondata sulla religione e ieratica gia greca e tutta e vaghezza che le degiocondit quella di partecipa
riv
dalla
poesia.
Perci
miti
il
linguaggio
degli
di
artisti
nell'espressione
dei
non
pot
meno
essere
per la conoscensimbolico; e lo studio e le indagini simbolico usato dae mitico linguaggio questo za di
costiecco ci che. come abbiamo detto, stessa L'iconologia tuisce la scienza iconologica. una donna seduta. fu simboleggiata, e quindi si figur
gli
artisti,
che con la penna
in
485
descrive
gli
mano
e
esseri
moraii
che un
genio
presenta
sviluppa
al
suo
sguardo.
una donna
semplice
al
grande
ben
e
fatta,
vestita
con
la
gusto
tempo
stesso
nobile,
con
il
testa
sormontata
da
ta-
virt,
passioni,
vizi,
ecc.
La bocca
con che
si
perta
da una specie
la
di fascia,
mezzo
all'ingi
segni.
Con
destra essa
sembra piegare
la
cor-
nucopia,
cere e
sfera
da
con la sinistra appoggiata sulla una palma unita a un ramo di olivo, una corona e una bilancia, per indicare che essa dispensa con giustizia l'immortalit, e che gli
dell'utilit;
celeste
stringe
astri
come
gli
og<
getti terrestri
rappresentati su di
ap-
poggia.
Il
livello,
l'olivo,
il
mirto,
come pure un
tutti
attributi
che
compiono
indica
tratti
o fa-
colt ingegnosa.
la
circondano
l'es-
caratteristici
rappresenta.
Al
sono sparse medaglie e cammei, il che bastantemente indica che l'iconologia deve essere fondata sopra la cognizione generale delle medaglie e degli antichi monumenti. L'iconologia assegna dunque a ciascun essere, a ciascun oggetto,
gli
attributi
che
loro
i
convengono.
lineamenti
di
486
mato d'una falce; Giove col fulmine tra le mani e un'aquila da un lato; Nettuno col tridente, seduto su un carro tirato da quattro cavalli marini; Plutone con una forca a due denti su di un carro tirato da quattro cavalli neri; Cupido con un arco, un turcasso pieno di frecce, e talvolta con una fiaccola accesa o spenta e una benda sugli occhi; Apollo con
una bella
talvolta
capigliatura,
lira;
le
frecce e
con una
mano
e le ali al
di tutto
era consacrato;
in
punto con un gallo accanto, volatile che gli Bacco coronato di edera con un tirso
coperto
in
di una pelle di tigre, e talvolta un carro, seguito da una truppa di Baccanti; Ercole coperto di una pelle di leone che stringe con la destra una clava; Giunone portata sulle nubi con un pavone accanto; Venere sopra un cartirato
mano, da
tigri
da piccioni, e talvolta seduta ia coll'elmo sul capo, ap^wgMinerva una conchiglia; giata a uno scudo, e al lato una civetta; Diana abro tirato
da
cigni o
bigliata
da
cacciatrice,
con l'arco
e le
frecce tra le
mani
e la lune calante sul capo; Cerere con un covone di grano tra le braccia e una falce da mietitore tra Siccome gli antichi avevano straorle mani, ecc.
dinariamente moltiplicate
ti
le
poe-
pittori
di
figure
esercitati
a gara a rivestire
stagioni,
ai
fiumi,
alle
virt, la
ai
Cos
For-
za viene rappresentata da una donna di aspetto guerpiedi riero, appoggiata su di un cubo con un leone ai
;
si
467
si
Prudenza uno specchio intorno al quale un serpente, simbolo di quella virt; alla Giustizia si pongono in mano una spada e una bilancia; alla. Fortuna si bendano gli occhi, e le si pone
alla
attorciglia
piedi; all'Occasione si launa ruota volubile sotto ima treccia di cap>elli sulla parte anteriore del capo, mentre tutto il rimanente calvo; ai Fiumi si danno corone di giunchi e urne, daJle quali l'acqua si versa; all'Europa si pone sul Ccipo una corona chiusa e si d uno scettro e un cavallo all'Asia un ini
scia
censiere, ecc.
Adorazione,
d'oro.
culto
degli
idoli.
Idoli.
Vitello
Idolo.
Oggetto,
Dio.
statua
nei
effigie
rappresentante
qualcJie
Gli
idoli
primissimi
lempi
vere
rappresentanti
specie.
uomini,
dorme,
di
ogni
Le immagini o
simulacri
gli
cui
uni consacrali
a Jehova, e
Cristina
gli
altri
Jehova veniva
d'oro.
rappresentato,
specialmente,
(Santa)
sanna
Idra.
{Santa)
dal
Idolatria
vitello
Religione
Vedi
Su-
Vittore
(San).
Mostro spaventevole delle palude di Lema; figlio Tifone e di Echidna. Dicesi che avesse sette, nave e perfino 0.000 teste, secondo alcuni. Faceva stragi orribili nelle campagne e nelle mandre che trodi
1
_
dia.
488
Vedi Ercole
Inv'r
Idrangea.
torQuesta pianta, chiamata volgarmente ortensia, suo il giardini: dei ornamenti belli ma uno dei pi mirabilmente col fogliame di un bel verde contrasta corombi. I suoi colore roseo dei suoi numerosi e ampi
fiori
sono per
lo
pi
sterili.
Vedi
Millanteria.
lena.
sessi, ma che i vole; non solo la si credeva d'ambo Alla iena all'altro. anno un da cambiava di sesso
si
Intorno
quest'animale corrono
le
pi strane ta-
attribuisce
anche,
fra le
altre
facolt,
quella
di
attirare a se i pastori imitare il linguaggio umano per quello d'mcantare e e divorarli a suo bell'agio, ^ diventar muti. Vedi Carattere variahik
cani facendoli
Nemico
vincitore
Anemico vinto
Pelle di
iena.
Ifianassa.
Figlia di Preto,
la
sua
padre al bellezza e per aver preferiti i che malattia schifosa da tempio di Giunone, fu colta nuda per mezza correva che modo in la rese pazza,
palazzi di suo
i
in
vacca.
Le
sue so-
Agamennone
di
Clitennestra.
Avendo
lungo tempo l aruna calma ostinata trattenuto troppo Calcante, gran saAulide. di porto nel greca mata contro Agamencerdote, rivel che Diana, sdegnata lei sacra, ncua cerva none che aveva uccisa una
sava
si
48^
al Greci il vento favorevole, e che per placarla doveva versare sangue di una principessa della sua famiglia. Agamennone esitava, ma data rimpK>rtaaiza
a Troia, acconla
di
sacrificare
il
la
propria
figlia,
quale,
nelvit-
che
sommo
facendo comparire in sua vece una cerva. Ifigenia fu traisportata nella Tauride,
tima, fu
jxvt
si
da Diana
fece
sacerdotessa
l'incarico
in
di
Diana, e
adla
i
quale
la
Dea
reste
diede
di
sacrificare
lidi
il
tutti
forestieri
che approdavano
capit
in
quei
inospitali,
in
allorch
O-
Tauride,
quale,
espiazione del
la statua di
si
Diana
trasportarla
Egli vi
rec con
Pilade
dovevano
di
essi
di
salvare
uno
se
volesse
tal
una
suo fratello
pKii
Oreste.
riconoscimento, e
da
farsi
sulla
del
mare,
di
s'imbarcarono
in-
sieme,
portando seco
statua
Diana; dopo
furie.
di
Igiea.
Dea
zia.
Lampe-
Essa aveva,
un tempio
di suo
una statua coperta d'un velo, alla cavano la loro capigliatura, con cui
dicina, lo scettro
(asta)
Raome-
mano
m-
ha un serpente attorcigliato in pi giri, il quale sporge il capo per bere in una tazza che la Dea tiene nella mano sinistra. Viene anche rappresentata seduta su un seggio, con la sinistra appoggiata all'asta, e nell'atto di porgere con la destra una patera a un serpente
che,
lei
da-
vanti.
Ignaro di Dio.
Cieco,
simbolo biblico.
la
Quaranta.
Esisteva presso
gli
essere segno
Ignorante.
Uomo con la testa d'asino, che gli Egiziani ritenevano come emblema d'una persona ignara di tutto, e che vivesse segregata dagli uomini. Vedi Disputa
deW ignorante.
Ignoranza.
Personificata in una figura con un
dado di piomAnimali: Pipistrello, che, per essere tenebre, non pu sopportare la luce.
di scienza;
Benda, che le copre gli occhi. Fumo. Ritenendo il lume (luce) simbolo del sapere, e op{X)nendovi la caligine (tenebre); cos il fumo che produce la fuliggine sar emblema dell'ignoranza. I Toscani
Diversi:
d'ogni lume
perci dispregevole.
Ilarit.
figurina
stra
4^1
si
vede una
sini-
con
la
e nella
alla
tiene un'asta
da
terra
fino
sommi-
t di
HILARI-
medesima inscrizione, in un'altra medaglia si scorge un germoglio di palma, che uscendo da terra s'innalza sopra la testa di una figura di donna,
al
TAS. Gjn
la
la
destra,
la
lo
avvicina
mento,
tenendo nella
di Allegrezza
Ilitia.
sinistra
cornucopia.
Ve-
Letizia.
Vedi
delle
Eileitia.
Imene.
Dio
ra.
nozze.
Giovane,
cui
dotato
di
stra-
ordinaria bellezza,
ma
in
Egli
era
p>er
in
et
ritenuto
di
una
fanciulla,
una ragazza
ateniese;
ma
essere
essa
di na-
molto superiore alla sua, non osava dichiararle la sua passione, e si accontent di seguirla ovunque ella andava. Un giorno che le dcwme di Atene dovevcmo celebrare sulla spiigga del mare le feste di Cescita
rere,
alla
la
sua fa-
vorita,
egh
travest,
re l'asfjetto suo amabile lo fece ricevere in quella devota compa^ia. Alcuni corsari intanto, scesi improvvisamente a terra nel luogo della cerimonia, ru-
barono
spiaggia
una
loro
lontana,
la
ove,
la
preda,
F>r
stanchezza
pieno
di
i
coraggio,
dere
loro
rapinatori,
pK>i
scc^o.
Andato
in
492
promettenblea del popolo ci che gli era accaduto, purdonne, quelle tutte Atene in do di far tonnare ch'ech gli fosse stata accordata la mano di quella La sua proposta venne accettata, gli tanto amava.
egli
s
spos la sua innamorata, e in memoria di un cofortunato matrimonio, gli Ateniesi sempre lo invo-
e carono nelle loro nozze sotto il nome di Imene, chiafurono che suo onore in feste delle celebravano mate Imenee. Altre favole contradditorie si raccon-
tano intorno a questo personaggio. In seguito crearono una genealogia a questo Dio, gli uni
poeti
lo
fa-
cevano
liope,
figlio
o di Bacco e di
sotto la figura di
rati,
un
fiori
coronato di
rose; con
una fiaccola nella mano destra, e nell'altra con cui copriva il capo alle spose, e due flammeo il manto socchi gialli ai piedi. Alcuni lo vestono d'un oltre mano, in pongono gU e giallo, nuziale, rosso o fiori e frutti, e talvolta un flaufiaccola, alla
to.
poeti lo dipingono anche vestito d'un abito bianun co ornato di fiori. Si vede anche raffigurato con pastoie ai anello d'oro in mano, col giogo e con delle Gli si diede anche una corona di rose e di
I
piedi.
fiori
e due
fiaccole
che
Imer.
Vedi Ymer.
cui venne
il
Imitazione. Scimmia, da
contraffare,
imitare.
Immaginazione.
Lupino, perch nei tempi antichi era
....
il
cibo
pi
comune
dei
filosofi
greci,
specialmente dei
cinici.
Immagine
di
493
Vedi Prosperit.
d'uomo sporco,
dai
sacrifizi
Alessandro.
simbolo
Immondo.
Lingua
scellerato
tagliata
;
biblico
dannosissimo,
scacciato
Immortalit.
Animali:
ri.
Fenice,
Vegetali:
Impazienza.
frutto
Balsamina impaziente. Allusione allo scoppio del di questa pianta, al minimo contatto.
Impedimento.
Ginocchia accavalciate, con
le
parti inferiori
delle
gambe
intrecciate.
Imperatore.
Animali Serpente avvolto in cerchio, con una di palazzo nel mezzo; geroglifico degli Egiziani rappresentante un imperatore o qualche re potentissimo; ritenendo che la reggia dovesse essere po:
specie
sta
in
mezzo
all'impero,
per essere
Diversi:
Cappa, Corona
imperiale.
comoda a Globo
tutti.
croci'
fero.
girono, passa
di giimgere suo sviluppo normale; inoltre credevasi che il girino, generato nel fango, fosse sovaite in parte ranocchio e parte terra pura, e che per quanto questo animale giunga alla sua maturit, rimanga semal
diverse
trasformazioni
prima
pre imperfetto,
per un
lingua.
Impero.
Animali:
della
di
494
Greci.
Ape, presso
Aquila, emblema
parla
ali
potenza.
Ezechiele profeta
le
di
un'aquila
di
distesissime,
smisurata
lunghezza
vari
colori,
bano, e quivi,
dolla e
le
i
perme che arriv velocemente al monte Licon le unghie minacciose svelse la midii
membra
coperta
di
sommit delle pi
viti,
lin
tagli
anche
le
pro-
paggini delle
tate
Babilonia.
Simbolicamente,
l'aquila
rappre-
senta
se
suo re Sedecia e
quila
inidicano
i
principi.
Le
ali distese
dell'a-
numerosi
eserciti
che Nabucodno-
membra,
le
penne, la ricchez-
il
za di cui abbondava; le unghie, il terrore delle armi; monte Libano, lo splendore e la grandezza della
continui illustre,
donde
estirp
l'aquila
la
midolle del
ch'egli
cedro,
le
cio
egli
no-
l'aver strappate
ultime
frondi
del
alla
cedro,
teneris-
significa
sima stirpe dei re, cio ai bambini. Cavallo coi piedi d'uomo. Gh indovini predissero l'impero del mondo a colui, presso il quale sarebbe nato un tal cavallo;
caso che,
Berillo.
dicesi,
Diversi:
a-
Carro.
Narrasi
che
Tarquinio .Superbo,
vendo quasi ultimato di far costruire il tempio di Giove Capitolino, fece fare un carro di terra, il quale messo nella fornace a cuocere, invece di ritirarsi
col
perdere
l'umidit,
si
si
gonfi
talmente
e divenne
scoperchiato
il
495
Domandato
della fornace e demoliti 1 muri. causa di ci agli indovini, risposero che tale fatto era segno di felicit e impero a coloro che avessero in custodia tale carro. Coltello, simbolo
tetto
la
pre tenuta
Oro. Zaffiro^ pietra semgran conto, perch credevasi che f>ossedesse un certo potere datole da Giove e Saturno,
in
il
il
conseguimento dell'impero
sommo
del
sacerdozio.
Impero
secondo,
mare.
il
Delfino e tridente;
attributo
di
il
Nettuno,
del
mare; emble-
ma
dell'impero.
Impero
stabile.
quercia.
Scettro di
una colonna
scettro
riori
d'alabsistro
di
quale
figurava
uno
formato
e
tagliati,
quelli
modo
da sembrare un occhio. Secondo Plutarco, era questo l'emblema di Osiri, il quale ebbe l'impero non
solo dell'Egitto,
ma
il
mon-
mi quante erano le Provincie dominate da colui, in onore e nome del quale veniva dedicata tale memoria.
Impeto.
Cinghiale,
feroce;
qualsiasi
ritenuto
perch
quest'animale
Dicesi
nemico.
atterrato,
cinghiale,
a caccia, zanne
tal-
preso e
quasi morto,
mostra
le
che strappmdogli delle setole dal collo e avvicinandole ai denti s'increspano come se
mente infuocate,
fossero* accostate
ciare.
alla
bragia,
finiscono
per abbru-
biblico.
Gli oratori e
gli
ricorsero sovente al
paragone dei
turbini e le
come simbolo
Trottola.
I
delle
pi
grandi
sventure.
Impeto e agitazione
poeti,
di
il
mente.
velocissimo movimento di
per
questo
dalla
giocattolo,
simboleggiarono
un'agitazione
di
scacciata
da
o
se,
sem-
scaccia
quella
mosca,
servo.
allusione
al
suo
frutto
si-
utilit.
Impotenza
Cinquanta.
cinquant'anni,
gli.
virile.
Eira
opinione
fosse pi
non
fi-
Impresa.
Vedi
Impudico.
Mano
leva
senza
il
Presso
si
gli
antichi,
il
chi
vo-
sottrarsti
alla
guerra
tsigliava
pollice.
Inattitudine all'imparare. Asino col freno in bocca. Gli astrologi, a chi nascesse sotto il tredicesimo grado del Leone, come
^
predizione della sua
497
airiir^Mrare,
finsero
la briglia in bocca.
inattitudine
Incantesimo.
Moticella.
tato
cesi
Credevcisi
d'una
certa
attrattiva
che Venere lo portasse dal cielo per darlo a Giasone, insegandoli l'incanto, con cui attrasse Mesuo.
dea all'amor
Incanto ingannatore.
Datura siramonio.
{Sani')
Germano
degli
incisori.
(San).
fiato.
Inclinazione al vizio.
Ginocchia piegate, simbolo della debolezza umana che si china a terra, cio vizi che conducono
i
alle passioni
impure.
Incorruttibilit.
Ermellino,
della
pulizia,
per essere
quest'cinimale
tanto
unante
che se trova del fango davanti all'apertura della sua tana, piuttosto cKe sporcarsi, si lascia prendere dal cacciatore.
Incostanza.
Animali: Farfalla, che vola di fiore in fiore senza fermarsi. Granchio di mare, perch ora va indietro e ora a traverso. Vegetali: Delfinio consolida.
Diversi:
32
Crono. Secondo
gli
astrologi,
nel vente-
G. Ronchetti.
il Leone, si trova un segno d'uomo con due teste, e a chi nascesse sotto tale segno, predicevano che sarebbe stato incostante e di volont alquanto mutabile.
di
cervo,
le
perch
quest'animale
alla onori,
ora
perde
ora acquista
chi
coma, similmente
salito
luna.
Simbolo
del'in-
agli
per rovesci
fortuna,
nulla.
Palla,
emblema
stabilit
della
Incubi
stri
Succubi.
Gli incubi, dice Ambrogio Pare, nel libro Dei moe prodigi, sono demoni che assumono forma e sembianza d'uomo e si congiungono con le streghe; f succubi sono dmoni che si trasformano in donne. Tale congiungimento non ha luogo soltanto dormendo, ma anche vegliando; ci che fu pi volte con-
fessato
sostenuto
dagli
stregoni
dalle
streghe,
l'osserva-
quali
ossessi,
si
il
questa
specie
di
con le donne maritate che con le zitelle, perch, trascinando all'adulterio, maggiori erano doveri cui le faceva mancare. Il pi delle volte presentavasi di nottetempo a fianco del marito addormentato, o la sera in un sito apipartato; compariva pure talvolta di giorno sotto le sembianze ingannatrici di un amante corrisf>osto, o d'un pretendente deluso; e talora infine, sotto quelle di un marito, sorprendeva qualche f>overa moglie, la lusingava con belle parole, e occorrendo, impiegava anche la violenza per
i
ndurla a far
lei
499
le
Romani, era il frutto degli amori di una bella ichiava con Vulcano secondo alcuni antichi autori; cabalisti, con un de:on una salcimandra, secondo
i
monio
/ohe
incubo,
secondo
nostri
demonografi.
Altre
una donna non poteva avere un unante che lon fosse un demonio uscito dall'abisso, e avevansi >rove della sua potenza amorosa, dai segni che egli asciava sul corpo della sua prediletta. Si vuole che diavolo, il quale godette la madre di Augusto, impresse un serpente sul di lei ventre.
il
Incudine.
d'animo
Vedi
Eltg'w
{Sant')
Fortezza
Vulcano.
Indiana.
Iberide
(San).
Indifferenza.
Pituita
stcgioni
il
cui
si
aspetto
non
non
fanno
sentire.
Indipendenza.
Gatto,
che
gli
antichi
Alani,
cernie
Burgundi e Svevi
emblema
per
la
di
libert;
dei
gatti
schiavit.
Pruno
lon
selvatico.
Albero
ribelle
alla
coltura,
che
\TJol
essere trapiauitato.
Indisciplinato.
Uomo
Indiscrezione.
Canna piumata.
I
(Vedi Canneto).
Indocilit.
Mosca
ioltanto
>i
i:
su un libro. Plutarco dice che vi sono due animali che al contatto dell'uomo non addomesticano mai, n tollerano d'essere toccala rondine e la mosca. Porco. Secondo i fisio-
gnomoni,
pelli
500
evidentissimo
d'indocili-
la
volti
all'ins,
segno
e rozzezza.
Indole perversa.
Colchico
autunnale; allusione
alla
propriet
vele-
Ind amabilit.
Riccio di mare, perch, coperto di
lascia
maneggiare;
emblema
di
pu
trattare.
Indovino.
Donnola, che
colt
si
il
fa-
d'indovinare
Perci
gli
antichi
rap-
predire
camminava una donnola. Allusione evidente del futuro dalle interiora degli animali, come il
gli
facevano
antichi
indovini.
Indra.
Nome, che
to,
il
in
sanscritto significa
al
colui
che piove,
Dio
degli
saettatore fulminante,
che caccia
nel
cielo
le
sole
rasserenato.
(il
Questa
la
divinit
chiama(il
vasi
anche Machavan
ricco in tesori).
vittoria
Calura
potente).
lui
si
attribuisce
sul
serpente,
divinit
sull'e-
spiriti
maligni,
sulle
sui
giganti.
lefante Airavat.
Indugio.
Alcuni vogliono che sedendo
sia
segno di ritardo.
-^ Vedi Danni
derivati
dall'indugio.
Indulgenza.
Industria. Ape. Castoro.
501
Vedi Remissione.
Animali rinomati
le loro abitazioni.
per
l'industria
Industrioso.
Lupino. Pianta che non richiede coltivazione, anvuole che trascurandola divenga fertile; p>er si cui xm uomo con questa pianta in mano, emblemazi
il
necessario per
d'ibis
conficcata
nel-
un uomo talmente inabile, da non sapersi aiutare con efficacia in niuna impresa p>erch ritenevano che il coccodrillo, animale assalitore e violento, toccato con una penna di diventasse immobile e inoffensivo. Gli anrichi ibis, credevano che anche serp>enti diventassero immobili, ponendo loro sopra vma penna d'ibis.
geroglifico
egiziuio
di
Inerzia.
Uomo
Infamia.
con
le
mani
in
seno.
Dito medio
in
dritto,
i
con
gli
altri
stretti
-modo
d'imitare
genitali
dell'uomo.
certi
forestieri, che gli chiedevano di Demostene, per vederlo e conoscerlo, l'indic stendendo verso di lui il dito medio invece dell'indice, volendo con ci contrassegnarlo d'infunia e d'impu-
dicizia.
Infanzia.
Simboleggiata con
la
luna,
Infaticabile.
502
e
i
Uomo
resistesse
con
in
i
mino
nervi
le ali
delle
ali
gli
stinchi
di gru,
a qualunque fatica.
Infedelt degli
Delfino.
gettati dai
adulatori.
i
Attirati
delfini
saziati,
dagli
avanzi
dei
cibi
cere
cos
la
gli
accompagnano con pianave, ma non escono mai siilla spiaggia; adulatori, mentre trovano da godere, cortegnaviganti,
gli
giano e onorano
prospere,
si
in
li
condizioni
ma
appena che
fortuna
abbandona,
allontanano.
Infelice.
Uomo
che piange,
rasciugandosi
le
lagrime.
Infelicit coniugale.
Cornacchia.
Gli
antichi
do uno di
vita
coniugale infelice.
Saverio
{San).
Luogo
te vita
pe.
di supplizio dove i malvagi dopo la presenavranno a subire la f>ena dovuta alle loro colGli antichi, la maggior parte dei moderni, e sotutto
i
pra
torno
cabalisti,
Il
pongono
l'inferno
nel
centro
in-
della terra.
al
fuoco dell'inferno, pretende che l'inferno sia nel sole, perch il sole i7 fuoco perpetuo. Taluni hanno aggiunto che dannati attizzano senza posa
i
questo
disco
fuoco,
del
che
le
sole,
dopo
le
mandano,
Inferno
dei
503
Greci. Luoghi sotterranei dove scenanime dei mortali. Plutone n'era Dio e re, e consistevano in quattro distinti sf>artimenti, che poeli hanno poi compresi sotto il nome generale i di Tartaro e di Campi Elisi. I Greci considera-
devano
le
vasto,
oscuro,
si
diviso
regioni
diverse,
l'una
terribile,
ove
infette
vedevano
di
acque fangose e
delle
torri
tramzmdano
bronzo,
destinata
mortali
delle tare
ai
esalazioni,
di
ferro e
ardenti
gli
fornaci,
l'altra,
dei
mostri
e
accaniti
pacifica,
la
a tormen-
empi;
e agli
ridente
saggi
eroi.
Chiamavano
Elisi.
il
prima Tartaro
(pianto),
la
il
e la seconda
Can^i
Cocito
Flegetonle
nei cuori,
(fiimie
(torrente
di
fuoco),
che porta
rabbia
pi
l'Acheronte
dell'odio).
(corrente di dolore)
e lo Sti-
ge
volte
Quest'ultimo
e
avvolgevasi
intomo
all'Inferno,
non
si
poteva passarlo
l'aiuto del nocchiero Caronte. Perci i Greci usavano mettere in bocca ai morti un obolo, piccola moneta di bronzo, come nolo p>er il passaggio dello
senza
Stige.
Il
VErebo
te,
(vedi),
primo luogo, il pi vicino alla terra, era ove si vedeva il palazzo della Notdel
quello
Sonno e
erravano
dei
Sogni,
il
soggiorno di
per
il
Ivi,
corso
co-
cento
anni,
le
sfortunate
ombre
di
che non avevano avuto l'onore del sepolcro. App)ena entrate le anime nel regno di Plutone, erano
loro
sottoposte al
Rada-
manto,
di
Eaco
il
Minosse.
Il
primo
era
incaricato
l'Africa;
504
ingandecidere, acciocch senza tava a Minasse di luoghi. mentati ai destinate no alcuno fossero state portavano una veiNel giudizio. Baco e Radamanto dagli altri, teneva oa in mano, e Minosse, separato dei morti, che erano
uno
tutte se segnate e impresse nude, portavano sopra di me^re operarono e ci che le passioni che ebbero, giudici In modo che i erano congiunte al corpo.
scettro
dorato.
Le anime
quando
furono, ma ne volevano sapere chi o delle pene o de^ mandavano al luogo meritato, quello dei malvag era luogo secondo Il piaceri. divorava le punita, ivi il nmorso ivi ogni colpa era del dolore. grida le acute sue 4time. e si udivano le pene ricirca antiche Celebri sono le invenzioni T.^o. cui i pi "-ti sono serbate ai malfattori. Di (ve^ Tarlato II Danaidi Tantalo, Sisifo. Issione e 1|f^^" dopo veniva 1 detto, ^^^ di), propriamente per Dei. Ivi stavano rmchiusi. era la prigione degU antachi gh giorno, luce del non rivede^ pi mai la dai numi '^^g"^"^/ Dei scacciati dall'Olimpo felice del e (veda), soggiorno Elisi
citori.
I
se
le
Camp
jX
1
ambre
virtuose,
formavano
la
quarta
divisione
l'Inferno:
per-giungervi
bisognava
attraversare
deU t.
poeti latini alcuni hani sotterranee, che t oregioni no situato l'inferno nelle ago Averno. nella sotto il vansi direttamente poste avvelenati vapor. Campania felice, a motivo degk
Presso
R^-'
ferno
era diviso
i
in
sette
differenti
luoghi.
istante
/ 7: Nel
1
slavano rinchiusi
nascere,
i
fanciulli
morti aU
del loro
quali,
gustato
i
505
piaceri
della vita,
alle
ne alla
felict
ne
conseguenza non potevuio essere ne ricompensati ne puniti. Il 2 era destinato agli innocenti condannati
a morte.
Il
3 conteneva
suicidi.
gli
Nel
4,
chiamato
Campo
delle
lagrime,
erravano
amanti spergiuri,
e specialmente le sfortunate zimanti. Vi si vedeva l'audace Pasifae, la gelosa Procri, la coraggiosa Di-
done,
la
troppo credula
Arianna,
Erifile,
Evadne,
gli
Nel 5 stavano
eroi
cui
era
questo
Adrasto.
tormenti.
lisi.
Nel
dei
Campi
e
E.-
Inferno
bile,
Calli.
ai
terri-
inaccessibile
insetti,
da
velupi.
lenosi
I
da
leoni
ruggenti e
da
carnivori
colpevoli
ternamente.
tenati
sempre divorati, rinascono per soffrire eI colpevoli di grandi delitti erano incaentro caverne ancora pi orribili, immersi in
di serpenti,
uno stagno
tili,
e bruciati dal
Le persone
gativa,
in
che
soggiornavano
mezzo
a densi e penetranti vapori, posti al di soIl supplizio pi grande freddo agghiacciante che tormentava
i
corpi
grossolani
a
degli
abitanti,
che
dava
il
suo
nome
Inferno
ferno ha
upplizio
Secondo
delle
interpreti
il
porte,
ciascuna
quali
particolare.
Gli
per
506
soporte intendono sette quartieri differenti, nei quali si no punite diverse classi di peccatori. Il 1", che
chiama Gehennen, destinato per gli adoratori del devero EHo; tali sono i musulmani, che per i loro avranno meritato di piombarvi; il 2", chiamato litti
Ladha,
fatto
per
cristiani;
il
3",
chiamato
Hoi
thama, per gH ebrei; il 4", detto Sahir, per guebri; il sabei; il 5, chiamato SaCar, per magi o 7" e pi il 6, chiamato Gehin, per gh idolatri
;
profondo abisso,
porte siano
i
i
il
quale porta
il
nome
di Haoviat,
E
i
altri vi
trovano
sette
membri
il
principali
dell'uomo,
gli
occhi, le orecchie, la
i
Hngua,
ventre,
le parti
naturali,
piedi e le mani.
zolfo, Quest'inferno pieno di torrenti di fuoco e di di dove i dannati, carichi di catene della lunghezza dagli continuamente settanta cubiti, saranno immersi ciascuna delle sette porte fanangeli delle tenebre. esercino guardia dicianove angeli, sempre pronti a
tare
le
loro
verso
te
gli
in
quelle
ove
serpenti,
i
le
rane e le cornacchie, animali gravi siani, renderanno sempre pi dannati. In quanto ai maomettani,
orribili
i
presso
Per-
non vi restedi quattromeno non ranno pi di settemila anni, e supplizio, i loro del tempo il tutto cento. Durante
dannati patiranno
presentato
miglianti
attinta la
fame e
diavoli.
la
sete,
frutti
ne
sar
loro
altro
cibo
di
fuorch dei
amari e so-
teste
da
sorgenti
gioner
loro
insopportabili
ventre.
L'ispet-
tore
507
degli
angeli
delle
delle
tenebre,
quali
custodiscono
rigore dei
l'ingresso
sette
porte,
decider
del
per prop>orzionati
negligenza
.
ai
delitti e
alla
maggiore o minore
far
da loro commessa
altri
nel
l'elemosina
nell'osservare gli
precetti
I
del
Corano.
distinguono
al
il
Inferno
ordini
le.
degli
Ebrei.
talmudisti
tre
fina-
di
{"
^udizio
dire,
Il
3" di coloro
che sono
sono
uno
stato di
giusti
mezzo, vale a
affatto
che non
I
ne
affatto
ne
malvagi.
giusti
gli
empi
lo-
del baratro
infernale;
gentili,
quelli
dello stato di
scenderanno coi
lo
piangeranno per
nell'inferno.
spazio di
ai
dodici mesi,
ro corpi,
i
salendo e discendendo,
ritornando
andando
Spirato
lo-
questo
piedi
termine,
me
dei
abbruciate, e
giusti;
vento
le
disperder sotto
gli
ma
colpa
I
gli
eretici,
atei,
,i
tirajini
gli
che
uose-
hanno desolalo
mini
coli
la
terra,
alla
saranno
per
gli
e secoli.
anni,
tisri, giorno primo dell'anno giudaico. una specie di re\isione dei suoi registri, ossia un esame del numero e dello stato delle anime che
nel
giorno di
fa
Dio
trovansi nell'inferno.
Inferno
ferno
l'altra
si
dei
cristiani.
Secondo
del
teologi,
nell'in-
danno e
nella
de/ senso.
La
i
i>ena
dormo
tormenti
ci
consiste
nel
soffrire
pi
atroci
senza
questi
alcun
toj--
minimo
sollievo.
La
Scrittura
indica
menti
col
508
menta l'anima e
bi
la
in
che per virt soprannaturale torcorpo senza distruggerlo. I reprodisgiunti da Dio e privi deleternamente saranno corpo e felicit eterna. Soffriranno per sempre in
fuoco,
il
anima
suppliz.i
pi
atroci,
senza
consolazione
alcuna e abbandonati alla disperazione assoluta. privazione della vista di Dio sar eguale per
i
La
lutti
pene dei sensi, soffriranno meno pi o mieno in proporzione che avranno pi o rei e eterne saranno dell'inferno pene Le peccato. probi scenderanno col loro corpo effettivamente. L inferno dei cristiani considerato come un spaventereprobi;
rispetto
alle
ma
aridi vole sotterraneo, seminato di scogli dirupati, di deserti e di fitte tenebre, che tutte le fiamme dell'in-
ferno
non possono
ghiaccio,
ai
dissipare.
Col,
traversando
si
i
un
for-
ponte di
fatto
a schiena d'asino,
scor-
gono
fondo,
ove
prorompendo
in urli tre-
mendi, accompagnati da contorsioni spaventevoli. Qui, come l'Oceano, si vedono bolin caldaie grandi incessantemente, gli empi e igli increduli. Pi lire, infuolungi stanno impalati, a migliaia sopra spiedi convollero non che scismatici e i eretici gli cati,
fessarsi.
Altrove gemono
assiepati,
come aringhe
nel-
carne nei la botte, tutti i miscredenti che mangiarono diavogiorni proibiti dalla santa Chiesa cattolica. I che H tormentano li fanno arrostire sopra carboni,
li
rivoltando
tato,
loro corpi con forconi di ferro arroveni ed permesso a questi diavoli, quando sono
cotti,
li
sufficientemente
loro
di
inghiottirli
per
sostenere
le
forze;
ma
rigettano
dal
I
loro
ventre
appena
gli
tornata
l'ora
dei
i
tormenti.
laghi
ghiacciati,
Stagni di fuoco,
in
509
Il
il
escrementi
dei
pi
infetti
animali;
di
loro
graticole di
frescarli, fatto,
rin-
manda
una pioggia
olio
piombo
lique-
di
zolfo e di
bollente.
I
Lnaf^>onesi non
ri-
intomo a im anime virtuose senza potervi ma entrare. I Siamesi unmettono nove luoghi di F>ena, situati molto sotterra, in profondi abissi; ma non credono che ivi i supplizi siano etemi. cattivi sono la Nell'inferno dei Parsi o Guebri, vittima di un fuoco divoratore che arde sempre e
di
errare
incessantemente
dalle
luogo
delizie,
abitato
mai
consuma. T_/no dei tormenti di cos triste sogle anime scellerate: gli uni abitano in carceri orribili, ove sono soffocati da un denso fimio, e divorati dai morsi di un
si
prodigioso
altri
numero
d'insetti
di
rettili
velenosi;
gli
sono immersi
fino
da de-
loro laceramo
le
il
piante,
le
con pugnali
abitanti
in
tutte
corpo.
tredici
Gli
dif-
del
regno
di
Camboja contano
ferenti inferni,
natura dei
delitti.
mamdano
in sei
le p>ene sono regolate secondo la Molti abitanti del regno di Laos colpevoli in una sp>ecie d'inferno di\'iso
ove
quartieri,
alle colp>e,
ma
dopo una
certa durati di
supplizi,
vili;
510
altri
poi,
pi nobili, giunI
geranno finalmente ad
poini,
corpi umani.
i
Tala-
dello
credono che
delle
ranno puniti
l'inferno
con
la
privazione
donne colpevoli consister nell'essere oppure con qualche vecchio schidiavoh, maritate con che gli foso e nauseante. Nell'isola Formosa credesi ponte un sopra passino uomini, dopo la loro morte,
delle di
bamb,
sotto
il
quale
vi
Questo ponte si sprofonda sotto i passi hanno mal vissuto, e perci vengono
quell'orribile
fogna.
Gli
abitanti
del
Missisipi
cre-
indono che le anime colpevoh vadano in un paese Virdelle abitanti GH felice dove non vi sia caccia. fossa ripiena di ginie ritengono l'inferno un'immensa
malvagi. Gli fuoco divoratore, dove sono precipitati le anime dei che persuasi abitanti delle Floride sono
i
colpevoli
vengono trasportate
e
al
in
mezzo
delle
mon-
gli
voracit detagne del Nord, ove restano esposte alla I Cafri brine. delle rigore delle nevi e
orsi,
ammettono
pare,
tredici
il
inferni
ventisette
paradisi,
di
dove
occu-
ciascun trova
posto
le
ch'egli
ha meritato
buone o le cattive sue opere. I inferno per le bestie da soma; un Calmucchi hanno esattamente i loro doademipiono non che quelle e
secondo
veri
tare
mondo
pesanti
far-
delH.
Dante.
Dante pone
e la sua
..
sotto
Gerusalemme; la di un cono
centrici,
dosi,
si
511
Lo
^>azlo che
Achele
ronte,
di\'ide
in
due
parti.
anime di coloro che vissero senza riputazione. Quepeccatori pigri, vili e pusillanimi hannc- menato sti
una
loro
vita
d'indolenza,
vien
senza
fama
senza
virt.
Il
corjx)
da calabroni. Questi dannati corrono presso una bandiera che gira continuamente intorno al cerchio.
la
si
seconda parte
si
vedono
tutti
colpevoli,
affrettano per tragittare il fiume Acheronte nella barca di Caronte. Ivi precisamente inccMnincia la divisione dell'inferno in nove cerchi concentrici. Il 1
fanciulli morti
senza
suto
tutti
gli
antichi
che
secondo
le
leggi
naturali,
conosciuto
tre classi.
Ges
Cristo.
hanno nsavevano
divisi
in
sono
fatti
conoscere con
mini,
invece,
il cui nome pi non esiste mezzo aJle tenebre; grandi uoche hmno acquistato una brillarte ripui
con la contemplaun superbo castello in mezzo a piacevoli e ridenti praterie. Queste ombre msuidano gemiti e sospiri non sentono nessun dolore corp>orale, e non soffrono che pene di spirito; il loro tormento pi crudele quello di sperare, ma
tazione, sia
la
con
vita
attiva,
sia
tiva,
trovansi
posti
separatamente
in
invano,
scivi;
l'eterna
felicit.
Il
2 cerchio contiene
cigitati,
Il
la-
essi
sono incessantemente
sui
qua
trasportati
losi,
vortici
dei venti.
stesi
diluvio
dine.
Il
sul fango, ed esposti continuamente a un spaventevole di pioggia, di neve e di gran4 contiene i prodighi e gli avari, i quali so-
512
rotolare, gli uni contro no eternamente condannati a ai colpesi. Il 5' destmato gli altri, degli enormi tango. nel 1 immersi sono Essi lerici e gli accidiosi. i pign mam. propne loro le con collerici si lacerano pantano. 11 b e gemono tristamente nel fondo del quali sono tornelle e ardenti,
e eresiarca e i loro settari. Il 7 che hanno usato coloro contiene primo Il in altri tre. con prossimo, e che lo hanno violenza contro il loro essi immersi sono beni: suoi la forza spogliato dei secondo stanno coloro nel un fiume di sangue; o uccisi, o per affhzione. quali si son da se stessi
diviso
mentati
gli
dopo aver
sciupati i loro beni. I prum ^"/^^^^^ Arpie nodosi e coperti di spine, le d'alberi in tronchi lo-_ dalle ahmentano si hanno il nido fra i loro rami dolori vivissimi dei loro ro foglie, e cagionano calacerati da neri e affamati ultimi sono inseguiti e usato hanno che terzo contiene i colpevoli Il ni arcontro la natura e contro 1
UH
Sono
tutti
in
arenosa,
ed
esposti a
pini
primi sono
stesi su-
tinuamente, e i terzi ^^^^'^'^.'' '"^'^ ,;^'^''X\^l^^ 8 chiamato stessa attitudine. stesso luogo e nella vi so^ siccome fraudolenti; i Maleholge, contiene tutti ottavo quest differenti, cos no dieci specie di frodi i bolge. La prima contiene dieci in diviso cerchio perpeclassi: essi corrono
seduttori,
da e crudelmente battuU tuamente. e sono inseguiti gh stanno seconda Nella demoni armati di sferze. e puzzolente disgustoso pi nel adulatori, immersi simoniaci, cio quelli che i
sterco
suddivisi in
due
La
terza contiene
fitti
con la testa
gi
in
513
n altro
vi
certi
fori
le
e specie di pozzi,
appare di
fiam-
fuori
che
gambe, dalle
che
gli
me
gli
ardenti
indovini,
le
abbnicicUK).
gli
astrologi,
il
consiste
nell'aver
spalle,
viso
la
verso
le
e nel camminare
questa guisa
al-
l'indietro.
Nella quinta stanno coloro che vendono e comprano la giustizia, detti barattieri: essi sono tuffati in un lago di bollente F>ece, e sotto la custodia
di
demoni armati
di
corna, di
il
artigli,
di
forche, ecc.
La
lo
ci
piombo, dorati
alla
ai
di
fuori,
senza mai rifKJsarsi. NelQuesta bolgia ripiena di danvelenosi innumerevoli serpenti che tormentano nati. Alcuni vi subiscono le pi stravaganti trasformazioni. Nell'ottava sono puniti i tristi e ingannevoli consiglieri: Ctunminano continuamente, e ciascuno d'essi coperto e ravvolto in vortice di fiamme. Nella nona si trovano coloro che hanno seminati
mente intorno
settima
bolgia
ladri.
la
stanno
gli
autori di nuofino
hanno
il
mento
due
alla
difensori
a spajiderle,
loro
di
i
hanno
il
volto
la
diviso in
parti;
co-
cui
tristi
consigli,
cui lingua
i
stata cagione
guerra fra
principe e
suoi
sudditi,
hanno
hmno
eccitano
la
le
famiglie e
parenti,
i
le
i
quali
ribellarsi
contro
loro padri,
testa
i
portano davanti
dal
in
separata
divisi
busto.
falsari,
quattro
G. Ronchetti.
_
classi,
514
toe"tf
orribili
gli
d^^
esala
castigo.
uni sopra gli altri sono no un odore detestabile, i loro corpi lordura; nella accatastati^ e si trascinano
Gli
alchimisti
mandano
strida
tormenm da una spaventevole sano tormentati sono r tormenta e conicuu ._siva febbre eccessiva ardentissima sete. Un ^^J^vano parlavano venta, la suma coloro che contraffacendo Finalmente i! pensavano. diversamente da quello che o di un pozzo
-
idropisia
da
t"e
e ne fonprecisamente nel centro voragine, posto quat-dUori, . puniti 1 sono do di tutto l'inferno; ivi poeta ha il qumdi classi: quattro H sono divisi in formati da una in quattro gin distinto questo cerchio
cerchio,
della
forma
pabde gelata. Nel primo alimmersi nel ghiaccio fino bro fratelH: essi sono secondo Nel Caina Hesta Questa cerchia chamasi immer1
trovansi
traditori
verso
stanno
traditori
e,
egualmente verso la patria, possono scorrenon lagrime le loro locondensa, e le ^ela sulle
le
ro pupille.
Questo
Un
pnn-
cipe di questo nome tradicasa. Nel terzo trovans. 1 Slisse nella propria sono benefattori simih e verso 1 tori verso i loro
rnch'e:si
immersi nel ghiaccio. ti^c in un banchetto Tolomeo, perch egU fece ci qua figb. e 1 due suo. dare Simone suo suocero
Questo
.-chiama-
NI
to
finalmente penano
traditon verso
loro benefat-
tori,
ma
di
una condizione
coperti
di
pm
distinta.
Costoro sono
giro
Interamente
ghiaccio.
Questo
porla
il
515
Iscariote.
nome
di
Lucie
di
fero
tutto
occupya
centro
di
quest'ulrimo
particolari
in
cerchio
si
l'inferno.
Da
questi
diviso
scorge
le
che
l'abisso infernale
dieci parti,
quali poi
vengono anch'esse divise in altre venti pi piccole. Questo poeta, il quale viveva Sacl(eville.
ai
imitazione di
Dan-
all'inferno.
il
Egli comin-
cia
Tristezza,
il
cui
soggiorno, di-
c'egli,
occupava
tutto
recinto del
Tenaro (promonIl
torio
"suo
all'estermit
della
a
corpo,
simile
un
dall'ardore
invecchiato: essa
non trovava
a
guisa
di
che nei
scorrea-
gemiti; e
come uno
lagrime.
I
vano
le
suoi
occhi,
gravidi
di
pianto,
vrebbero destato la
dolorose strida che
mandando
perdevano nell'aria. I lamenti ch'ella faceva, conducendo l'autore all'inferno, erano accompagnati da cos frequenti sospiri, che mai non si offerto allo sguardo dei mortali pi misero
e
compassionevole oggetto.
se
stesso,
All'ingresso
il
del
terribile
soggiorno di
cupo R'morso,
cure,
I
maledicendo
rendi
e
singhiozzi.
da rodenti
cordoglio.
invano consumavasi
le
pene e
in
suoi
ogni parte,
come
il
se dospirito
vunque
furie
lo
inseguissero.
Era
suo
perpetuamente
suoi
desolato
dalia
sguardi al cielo,
sul
516
terrore.
tor-
il
fine dei suoi Egli bramava sempre 11 Dopo il speranze. sue le menti, ma vane riuscivano e trepallida macilente, Rimorso, stava la Paura, tronparole con vacillante, mante, la quale con passo caso e sena corre smarrito, che e incerte, sguardo alzare capelli irti facevanle za saper dove. I suoi delvista alla Spaventata l'acconciatura del capo.
l'ombra sua medesima, ^^--g^^^^^, '^. pericoli. La crudele mille immaginari mezz f; i meditando collera, grignava i denti per la
^^V
^di V-ff^
'per
rabbia e di far .ern-e i verun riposo. Anche la prendere di silo nemico prima il per il collo scarnato, per Miseria vi era distinta che pochi cenci casatollare
la
propria
non erano suo corpo, sul quale consumate. braccia fino ali osso denti e per le sue e portava la bimano, alla bastone un Ella teneva coperta che era la so a sua saccia sopra le spalle, di frutti selvagnutriva, Ella nei rigorrdeWinverno.
gi,
mano di k serviva di bevanda, il hqmeLa letto. di terra fredda tazza, e la nuda e per ja sua adistintamente riconoscevasi
concavo della sua
iudim, che
gitazione,
di piet. Ella aeccitava un altro gridare Appena noi agrinzose. e veva le dita raggruppate ^ raggi djl aurora^ ella Priamo gli occhi ai primi si non pupille aride piuttosto le sue ritta in piedi, o la notte faccia spa-
amari
infraciditi.
L'acqua
di
fangosi
n^scelh
aria
turbata,
il
Sonr^o,
suolo
che profondamente
sul
in-
_
riposo
quillit
al
517
pace e transu
corpo,
sollievo
all'agricoltore,
il
all'anima.
la
Egli e
parte
compagno
nostra
della Notte, e
vita
ci
forma
terra.
miglior
della
questa
il
rammenta
pi
passato,
annuncia
quelli
gli
eventi
prossimi,
sovente
ancora
p>orta
che
non
stava
accadranno
il
giammai.
di
lei,
Alla
vesentre
della
Morte
quasi
messaggero
il
p>eso
degli
anni,
za
denti,
cieco;
egli
camminava sopra
piedi,
talvolta stava su
lo
quattro.
delle
Ad
so
sentivasi
testa
scricchiolio
il
inaridite
La
do,
calva,
alla
gno bussava
la pallida
tossen-
respirando
aippena.
Al
fianco
in
del
vegliardo era
Malattia, oppressa
un
letto,
senza polsi,
alito
mandando un
offrivasi
terribili
infetto,
sf>etlei,
Uno
di
presso
sguardi, chie-
deva del nutrimento, come vicina a spirare. S grande la sua forza, che i muri stessi non potrebbero
a
lei
resistere.
Le
sue
unghie
le si
adunche strappano e
si
presenta; ella
divora
da
se
medesima, rodendo
si
l'orribile
le
quale
possono contare
la
ossa,
nervi e le
divinit
vene.
terri-
Finalmente comf>are
bile,
Morte
vita,
il
stessa,
ci
le
senza che
la
le
le
preghiere,
la
la
bellezza,
merito,
tutte
grandezza,
forze
unite
potenza,
mortali
e
regni,
gl'imiperi,
dei
degli
Dei possano
sottrarre
persona
veru-
- Siena
dall'irresistibile
le
a subire
Secondo questo poeta, l'inferno un globo enorme, circondato da una triplice volta di fuoMilton.
chi divoratori; esso situato nel seno dell'antico caos
inesorabili sue
Vi
si
vedono cinque
il
fiumi:
il
lo
l'Acheronte,
il
Cocito,
Flegetonte e
Lete.
Alla porta dell'inferno stanno due figure che fanno spavento; l'una rappresenta una vaga donna fino alla
met del corpo, il quale dalla met in gi, termina in una coda enorme di serpente, ripiegato in lunghi, squamosi giri, e armata, all'estremit, di un pungiglione mortale.
le
sta
una muta
la
di
cani
feroci,
loro
Larga
gola
come
altrettanti
tuamente mostro
l'aria
il
dei
pi
insopportabili
Peccato,
L'altra
Furie,
figlio
cervello di Sateuia;
dell'inferno.
nera come
la
notte,
fe-
roce
come
le
come
l'inferno,
agita un
la
dardo formidabile; e
ci
testa
Questo mo-
stro la Morte, figlia di Satana e del Peccato. Dopo che il primo uomo divenne colpevole, la Morte e il Peccato costruirono una strada solida e larga sull'abisso.
Il
baratro
infiammato
al
traversato
si
da un
dal
ponte,
la
cui
meravigliosa
lunghezza
di
estende
confine
fragile
dell'inferno,
punto pi
lontano di
questo
mondo. Con
gli
l'aiuto
cazione
terra
spiriti
perversi
Ma
i
se
il
suoi
non
lo
sono meno.
lugubre,
delle
la
519
chiama
si
tromba
eterne,
il
infernale,
gli
abitatori
ombre
neri
Tartaro
l'aria
ghi
e profondi;
tenebrosa
spande lunghi
accorrono
spaven-
gemiti.
Ad
il
un
con passi
tevoli;
precipitati:
orribili,
terrore
la
alcuni,
roci;
i
di
figura
fe-
loro
capelH
di
serpenti;
loro
coda immensa e forcuta si ricurv a in pieghi Vedonsi inunonde Arpie, Centauri, Sfingi,
ni,
tortuosi.
GorgoChi-
Scille
Idre,
Pitoni,
e di
di
fiamme
fumo;
e congli
l'immaginazione,
si
mescolati
uni
insieme.
Elssi
collocauio gli
sinistra,
mezzo a
rozzo e pesante;
Seduto in tiene con una mano uno scettro superba fronte armata di coma
Calpe, l'im-
menso Atlante medesimo non sarebbero in confronto a lui che semplici collme. (Milton d a Satana per lo meno 40.000 piedi d'altezza). Un'orribile maest impressa sul suo volto
feroce accresce
il
terrore e
raddoppia il suo orgoglio. Il suo sguardo, simile a funesta cometa, scintilla del fuoco dei veleni, da cui i suoi occhi sono alimentati. Una barba lunga, foka,
il mento- e scende sul petto pebocca che cola sangue impuro si sp>alanca come un vasto abisso; da questa bocca apf>estata esalano, un fiato avvelenato e turbini di fiunme e di fumo. Cos l'Etna, dai fianchi infuocati, vomita con
irta,
gli
avviluppa
loso
la
un fragore
di
solfo e di bitume.
Al suono
della
sua
voce
terribile,
trema
l'abisso,
arresta immobile.
520
muta,
il
Cocito
si
Ornamento
la
del
capo composto di
delle
vestali
fiocchi
di
lana
strisce dal-
dei
sacerdoti,
delle
vittime.
Vedi
Sfinge.
Inganno.
Animali:
furberia e
vitalba.
Volpe,
astuzia.
animale provert^iale
Vegetali:
F>er
la
sua
Diversi:
Amo,
i
emblema
preparano
con cui
i
si
si
inganni:
le
insidie,
come
lacci,
d'ingegno.
Ingegno mirabile.
Uomo
in
mano un
Ingegno ottuso.
tare
Piombo. Si suol dire ingegno di piombo, per denouna persona tardiva a parlare, a deliberare, a
un'opera
e
finirla.
cominciare
Ingenuit.
Coronilla.
Ingordo.
Scaro. Simbolo di persona vorace e ingorda, similmente a chi soggetto al male anticamente detto lamia, e che mai
si
trova sazio.
Ingratitudine.
Personificata
in
521
in
mano una
sferza,
una vecchia brutta e pallida, con con cui percuote una rana; l'inferire
il
benefattore.
Ingratitudine
cattivo
Allegoricamente,
rappresentasi
un attitudine scomposta e
Malfjensiero
u-
na rana, emblema deirimF>erfezione, con davanti il magro, secco, pallido e collerico, che tira a segno una freccia; ed affatto nudo, per mostrare
;
ch'egli
talmente
intento
offendere
gli
altri,
che
non
per
s'accorge
d'essere
veduto
nudo, e
riconosciuto
malvagio.
V^edi Issione.
e
Ingratitudine punita.
Ingrato.
Vedi Empio
i
ingrato.
Ingrato verso
bligava
evirati,
i
Galli obessere
della
madre
la
degli
Dei a
e ci,
vessero disonorato
sere
padre e
tale
condannati a
supplizio,
padri.
Iniquit.
Piombo. Secondo
l'iniquit
la visione
il
del profeta
di
Zaccaria,
(peso
siede
sopra
gli
talento
piombo
o
di
moneta presso
cipit
antichi).
Leggesi che
l'esercito
Faraone, indurito nell'iniquit, come un piombo prenelle acque profonde, e quasi come piombo
giacque.
Iniquit domata.
Cervo, che coi denti estrae una vipera dalla fessu-
ra d
si
una
roccia.
Allusione a un
vendicatore
della
re,
o giudice, che
op-
mostri
severo
scelleraggine,
mi purghi
gli errori
ed emendi
vizi.
Innocenza.
Personificata
in
una
cielo,
giovinetta
vestita
di bianco,
sul cuore
mano
e
ai
occhi
volti
suoi piedi.
al
Animali:
la
sua plebe e
il
na deve essere uguale a quella delle pecore e degli agnelli, che la semplicit della mente abbia d'imitare
l'indole dei semplici
agnelli.
Colomba
bianca,
colore
al-
Secondo
pesci,
alcuni,
il
za dai
ca.
innocenti.
alludeva
Vegetali:
gli
Rosa
bian-
Diversi:
e
Bianco.
Mani
che
si
lavano.
Vedi
Peccato
Ino.
innocenza.
Figlia di Cadmo e di Armonia, e seconda moglie di Atamante, da cui ebbe Learco e Melicerte. Per avei allattato Bacco, figlio di sua sorella Semele, morta; incorse nello sdegno di Giunone. Cerc poi, per meglio favorire la propria prole, di far uccidere
stri
i
figlia-
Frisso
ed
Elle;
per
mezzo
dell'apparizione
salvarono con la
ma
della
propria
l'odio
contro
il
Ino.
La
a
Dea
fece
perci
impazzire
Atamante,
quale
caccia
insegu
figlio,
523
p>er
uccise
Learco prendendolo
un
cervo; e
due
si
gettarono
in
mare da uno
scoglio.
riva;
come Medi
licerte,
la
prima sotto
nome
di Leucotea,
il
secondo
Pa-
lemone.
inondazione.
Leone, con cui
gli
Il
quando
fertilit
il
sol,
jl
dorso scalda,
la
riferisce
alla
causa dell'inonal
quale porta
leone
terreno
dall'acqua.
Perci
al
le
gli abitanti
di quelle regio-
in
riconoscenza
di tant'acqua
benefica,
dei cascolpite,
pensarono di munire
nali
in
aperture
degli
di
scoli
dei
tubi
d'acqua con
teste
leoni
modo
aperte.
Inquietudine.
Cornacchia
in
coi
pulcini;
di
allusione
una persona
mai trova
si
continua agitazione
cornacchia, volando,
volo.
mente,
ciba
che
ri-
poso,
la
al
vuole che
anch'essi
gialli,
propri
figli
simbolo
dei poeti
Giallo.
fiori
Vedi Inferno
Insaziabilit.
Calla.
dice di
Bosnia,
riducono
la
ra-
in polvere,
farne pane.
Dice
Orazio:
524
d
Finche non
la
sangue sazia
la
piena,
Non
lascia
mignatta mai
vena.
insignia,
distinzioni onorifiche,
segni e-
Sebun grado, di un inparole delle indistintamente bene molti si servano di ciascuna pure sinonimi, due come segne e attributi
una
dignit, di
ufficio.^
esse
casi
ha un
significato
distinto,
l'altra.
ne
si
potrebbe
in vari
non significano niente per s se non ci che di un comune esprimono stesse, e non esprimere; e perci non sono fare vuol si loro accordo significail comprese che da coloro che ne conoscono rappresono che (vedi), to. All'incontro gli attributi potenza inuna di facolt, una d materiali sentanze
venzion,ali,
insegne
tellettuale o morale,
sono compresi da
tutti.
L'aquila,
emblema
to
dei
l'attribudel coraggio e della dignit, sar forza, della simbolo leone, il re, degH Dei;
un selvagdar l'idea di Ercole, ecc.; un ignorante, se uno non al gio intendono tale linguaggio. significato possofatto dei segni convenzionali, qual
Ma
lui
la
il
il
ber-
dei
cardinali
ed
le
sergenti?
Certe
attribu-
insegne riuniscono
qualit
costitutive degli
con\fusione di parole, di cui diti; onde nacque una Si dimostreremo l'inconveniente con alcuni esempi. coi divinit la rappresentata r di un pittore che ha una m insegne; sue le con gi non suoi attributi, e
solennit
il
popolo riconosce
m-
segne. e non ai loro attributi. La giudice. della giustizia, la toga l'insegna del
to
bilancia l'attribu-
Le
ro
523
il
secondo
paesi e
tempi. Cos
il
diadema
e la cO'
Tona,
dopo
della
essere stati
fin
sono divenuti,
segne
gli
dalla pi
reale.
Il
il
remota antichit,
le
in-
maest
lino e sparso
dalisi,
qua
tutt'ora
tro e
la
mano
e
gli
tempo
corona,
le
insegne
La
tiara,
triplice
riserbata ai papi.
i
numero
delle
code
di cavallo
il
che
d'elevazione di questi.
Abbiamo
grado
in-
detto che le
segne erano
segni
esteriori di
una professione o
di
una dignit. Cos l'abito distintivo del clero, dei membri dell'Universit, dei corpi dotti e di certe amministrazioni, come pure l'uniforme dell'esercito, sono insegne di professione che distinguono quelli che le portano dai loro concittadini, senza per porli ai
di sopra
di essi.
le
Ma
ven-
gono poi
funzioni o
zione,
loro gradi
agli occhi
nonch a
il
il
La
sottana fa
ri-
conoscere
stinguono
sacerdote:
ma
il
vescovo;
il
cardinale porta
berretto,
il
manto e
canonici
colo
;
il
cappello rosso.
e le
La mozzetta
si
l'insegna dei
nel
se--
canonichesse
riconoscevano,
un lungo nastro.
un'insegna che non
mantello
dei
pari di
Francia
spada,
la
vede
pii
La
plici
526
o intrecciate;
costituiscono
militari;
galloni e
le
pennacchi
ufficiali
del capdei
vari
pello,
insegne
degli
corpi
un braccialetto frangiato indica in bassi ufficiali portaFrancia un aiutante di campo; cad'argento, e o d'oro gallone un no sul braccio porali un semplice gallone di lana. Una croce, una cavalieri medaglia, un pezzo di nastro distinguono portano quali dei superiori membri dei vari ordini, non ministri I tracollo. a cordone gran la piastra o il
i
hanno insegne
un attributo.
strati
La
i
speciali;
il
delle
Universit,
secondo che
dell'insegna-
rossa o nera,
semplici giudici e
e
gli
alti
il
il
modesti professori,
oppure
consiglieri
dignitari
mento, cui
d ancor
risalto
gallone di velluto o di
mazziere in certo
modo
un'insegna viven-
erano un tempo a te dell'Universit, come i littori lo marI duchi,^ curuli. magistrature Roma delle alte
i
chesi,
conti,
altre
qualit,
sono
'
ridotti a confinare le
di perle pm ro stemmi, ove una coron|a sormontata detero meno numerose e disposte in un certo ordine
gli
uni dagli
altri.
Una
un abito
una
rosetta,
attaccata
ai fianchi di
ricamato,
ecc.
erigine
il
dalla necessita
al
corpo
e
di
quale apagli
al in-
offrire
compongono
caso
di
facilit
di
riunirsi
lo-
corpo
nel
essere
dispersi.
L'origine
n'
antichissima,
e la
527
ci
ha conservato
la
Bibbia
memotutto
un segno simbolico
proprio.
La
trib
di
insegna
leone, quella di
Zabudon una
un firmamento seminato di
di
Ruben,
le
Dan
mali,
ecc.
Dopo
la
cattivit
di
Babilonia,
lettere
inse-
altri
segni
quelli
degli
Egiziani,
loro
le
immasi
o simboli dei
toro,
principi; e
il
videro disegnati
il
l'ipfxypotamo,
I
coccodrillo
serpente e la lucertola.
Caldei e
gli
Assiri ebbero
una colomba che teneva cogli artiun dardo nudo, in memoria di Semiramide, nome
in
che
ai
lingua
caldea significa
I
colomba.
nei
Ciro diede
tempi
eroici
Persi
un'aquila d'oro.
in
Greci
portavano
cima a una leuicia un pezzo di porpora, uno scudo, un elmo, una corazza, ecc. Nei tempi di
Romolo, un manipolo
segna dei
primi
su
l'in-
dalla
Dopo
la
aperte e coi
fulmini.
Le
quadrato o rotondo
grosse
della
stessa
materia,
ed erano
qucinto un piccione.
il
Inoltre,
ogni
coorte, ogni
manipolo aveva
steneva
mali,
vittorie,
una mano
dischi
diversi
emblemi:
ani-
metallo,
corone
rostrate
il
murali.
Pi
tardi
questi
emblemi cedettero
posto
a medaglioni e
figure
vinit
528
degli
le
o d'imperatori.
ripresero
Al tempo
l'occasione
imperatori,
le
legioni
a poco a poco
fu
figure
d'animali,
semi
mutamento che
dell'ammissione
dei
eserciti
romani.
Vedi Alpini
Baiavi
Cornuti
Corionacesi
Er-
culiani
Falconieri
Ciovii
Cioviniani
Legione quinta
feroci
Manipulari
Onoriani
Sacerdoti di
dosiani.
Insensato.
Pietra, perch immobile, e perci nacque
il
detto:
Che
Nella Bibbia
pietre
e
si
loro che
pietre,
adoravano
stupidi,
le
diventavano
privi
alle
cio
insensati
d'intelligenza
Insidia.
breve sasso
dice
Lo
Nisemdro.
gladiatori,
scorpion velenoso
crudi agguati,
Diversi:
>
detti
come mezzo
offensivo,
get-
Insolenza.
Ferro.
Inspirazione.
Angelica, con cui
dicendosi
ispirati
i
poeti
Lapponi s'incoronavano
odore penetrante.
dal suo
presso
druidi
Ver-
bena,
si
pianta
sacra
e
i
gli
antichi.
Le
pitonesse
coronavano
ne portavano
un
ramo-
ii
Instabilit.
529
riuscite.
Insulto. Chenopodio.
Intelletto divino. Tortora; simbolo biblico
dal divino
la
spirito.
dell'intelligenza
derivata
si
legger
voce della
tortora
nostra.
Federico
(San).
Invecchiata
invecchiata.
scelleratezza.
Vedi
Scelleratezza
Inventore delle
arti.
fiaccola
accesa
si
in
marno;
rite-
plaistica,
p>erch
\'uole
terra,
che sia
dmdole
ruota
col
accesa
a una
del
carro
Inverno.
Deit
di
allegorica
che
presiede
al
freddo.
Viene
barba bianca,
anche da un vec-
Rimali:
biente che
di
fangoso e
il
ama
il
cinghiale,
quale inoltre
Cornacchia,
le
nutre
quale,
ghiande,
col
frutto
invernale.
la
dicesi,
gracchiare
predice
pioggie
invernali.
34
Q. ROXCHETTI.
530
Vegetali: Albero morto o disseccato. Viburno^ chiamato volgarmente palla o pallone di neve. Di-
versi:
di
canne,
dazioni.
Vedi Mascherala
Investigazione.
Primavera
inverno.
le
cose
allo studio
e sublimi;
e
perch quest'uc-
in
alto,
Invidia.
Divinit
allegorica,
rappresentata
gli
in
una
figura
livida,
il
avente nella
e
destra
tre
serpenti
le
e un'idra
il
nella
sinistra,
un serpente che
coi
rode
versi
cuore.
Ovidio
dall' An-
dipinge
guillara
:
l'Invidia
seguenti
tradotti
Pallido
il
volto,
il
corpo ha macilente,
E E
mal disposto e rugginoso il dente. lutto fele amaro H core e'I petto.
lingua infusa d'un velen che uccide;
l'esce
La
Ci che
di
bocca
lutto
infetto;
Avvelena col fiato, e mai non ride. Se non lalor che prende in gran diletto
S'un per troppo dolor languisce e stride; L'occhio non dorme mai, ma sempre geme.
Tanto
il
gioire
altrui
l'affligge
preme.
Allor
si
531
e pena.
strugge,
si
consuma
Che
felice
il
questo
Che se non noce a lui, se stessa offende; Sempre cerca por mal, sempre avvelena
Qualche emol suo, finche
Avvoltoio, che rode
il
infelice
il
rende.
Vedi Calunnia.
Invidioso.
Uomo
ra,
che guarda un serpente strisciante per oppure che tiene per il collo uno scorpione.
ter-
Invincibile.
Coccodrillo, la cui schiena, coperta di stiuame resistenti
es-
una
folta nebbia,
la
nasconil
desse,
le,
Giunone scoperse
Giove;
della
qua-
all'ira
moglie,
la
la
ma
Giunone
Non
alla
so-
spettcndo
acconsent
sua
domanda
pentirsene,
cedette la giovenca,
ma
non tard a
la
poich
Giunone
le
pose
sotto
severa
custodia
d'Argo dai
cent'occhi.
passione della povera Io, per liberarla pens uccidere Argo, e diede l'incarico a Mercurio,
le
.
far
qua-
vi riusc, addormentandolo a suon di flauto. Ma appena che Io riebbe la libert, fu dalla gelosia di Giunone fatta impazzire, e spinta a correre senza
532
posa per la terra, perseguitata da un tafano, mandato da Giunone, che continuamente la pungeva. Nel suo vagare. Io incontr suo padre, ma nel punto che Inaco voleva pigliarla, il tafano la punse cos viva-
mente che Io
si
gett nel
Sulla rupe nuoto il caucasica trov Prometeo che la consol, e le indic la strada per giungere dove essa era diretta. Nell'Esua gitto finirono 1 suol patimenti. Quivi riebbe la
Mediterraneo,
giunse in Egitto.
primiera forma e diede alla luce Epafo, che divenne coronata re d'Egitto e fond Memfi, mentre essa fu
col
nome
di Iside
(vedi).
lolao.
Figlio di Ificle e di
Automeduse, nipote
lo
di Ercole.
le teste.
Bruci le In ricompensa
vecchio.
ferite
all'Idra cui
Ercole tagli
Ebe
ringiovan
quando divenne
lore.
Figlia di Eurlto, re d' Ecalia.
^ amata da Fu
,
tr
ercole
perch l'eche voleva sposarla; ma Eurlto si oppose, prmia moglie. sua Megara. di figli 1 ucciso aveva roe l'uccise. Iole si Ercole assedi Eurito in Ecalla, e vento gonfiato 11 avendo ma dalle mura,
precipit
la
in aria, e sua veste, ella si trov quasi sospesa Ercole si danno. discese a terra senza il minimo della causa fu amore suo questo impossess di Iole, e la fatai Ercole a mand quale la Delanlra, di
gelosia
camicia di Nesso.
die-
de suo
Ipaina.
figlio
Nome
che
feste solenni,
le
mag-
gio in onore di
533
Dio.
VitziliputzU, loro
Due
giovani
donne consacrate al servizio del tempio, formavano una pasta, composta di miele e di farina di grano di India, con la quale facevano un idolo che poi vestito di ricchissimi ornamenti, era posto sopra una lettiga.
Allo spuntar dell'aurora del giorno della
le
festa,
tutte
giovinette
messicane,
di
vestite
di
bicinco,
ornate d:
braccialetti
ghirlande
della
stessa
materia,
im-
bellettate e
alcuni giovinetti
lo
lo
posavano
ai
po-
Dio era
faceva un
sacrifizio.
la comitiva
allontanavasi
due
la
altre
stazioni,
ritornava
di
giro
deleseri-
processione
nello
nel
era
quattro leghe,
Il
doveva
era
poi
guirsi
spazio di quattr'ore.
Dio
posto
suo tempio
in
mezzo
all'adorazione
del
fumato e ripieno
le giovinette,
di
fiori;
formato
cui
l'idolo,
il
facevano dei
di ossa
vittime,
jjezzi
simili
alle
ossa,
1
davano
pasta
nome
del
e
al
Dio
VitziliputzU.
i
sacerdoti
di
offrivangli
benedicevano
popolo;
pezzi
li
che
distribuivansi
ciascuno
mangiava con maravigliosa divozione, credendo realmente nutrirsi della carne del Dio. N'era portata una parte anche agli cunmalati, ed era proibito di bere e mangiare qualunque cosa prima d'aver ben digeriti
-f34Iperco.
Pianta assai comune,
gari,
la
il
quale oltre
altri
nomi
vol-
conosciuta sotto
nome
di
scaccia-diavoli,
vita.
Iperione.
Dio
della
errante della
luce,
figlio
di
Urano;
spos
sua sorella
Tea
(l'irradiante),
e fu
Luna, dell'Aurora e
Ipermnestra.
Una
delle Danaidi.
Vedi Danao.
Ipocrisia. Maschera.
Ipocrita.
Struzzo, perch fa l'uovo e non lo cova, ne nutrisce
i
suoi
figli;
cos
l'ipocrita,
del bene,
ben
fare.
Ipomea.
Specie di convonvolo. Vedi Attaccamento.
Ippocampo.
Animale
po
di
favoloso, che
ha
(juarti
davanti e
il
corgli
un cavallo,
ma
marino di
Nettuno.
Ippocastano
Ippocrate.
Il
Filtra.
pi grande medico
le
testa
Cappello.
Dicesi che
cappello, e ci,
la
deve
es-
lo.
535
il
emblema
di
cappello quale
segno
cappello
gli
fu dato,
non
ma come
indizio di debolezza
Ippocrena.
Celebre fontana che scatur dal monte Elicona in Beozia per un calcio dato nella rupe da Pegaso. Sacra ad Apollo e alle Muse, la sua acqua aveva la
facolt
gaso.
d'infondere
l'inspirazione
{X)^tica.
Vedi Pe-
Ippodamia.
Una
delle pi belle e
figlia
di
Adrasto,
violenza;
maritata
alle
Piritoo.
Il
centauro
Eurito,
che assisteva
mentre era gi
di
ma Teseo
in
pun
Vi
fu un'altra Ippodamia,
Enomao,
re di Elide,
Vedi Mt-
medi
grifone,
che presso
gli
antichi
era
il
simbolo
Non
finto
il
dcslrer,
ma
naturale.
grifo:
piuma
il
e Vale,
Li piedi
In
anteriori,
il
capo e
grifo;
tutte le altre
la
Era
madre,
e chiamasi Ippogrifo,
536
Che nei monti Rifei vengon, ma rari. Molto di l dagli agghiacciati mari.
Ippolita.
Figlia
di
Marte
e di
A-
mazzoni. Essa portava, come emblema della sua dignit, un cinto datole dal padre, ciito che fu causa
della sua morte per opera di Ercole,
quando and a
Ippolito.
Figlio di Teseo e dell'amazzone Teseo avesse abbandonata Arianna
so,
Ippolita.
nell'isola di
Bench Nase
re
Deucalione,
fratello
la
di
questa principessa
di Creta,
dopo
ragioni
di
di politica,
di
accordargli la
mano
Fedra, altra sua sorella. Poco tempo dopo l'arrivo di Fedra in Atene, Ippolito vi si rec per la celebrazione dei misteri. Quivi la giovane regina lo vi-
de per
funesta;
la
prima
passione
volta,
l'ardente
ma
Ippolito,
da Pitteo
nei principi
di un'austera vita,
che a persona di alto grado si addicevano. Occultava nascostamente la regina la sua passione; e non avendo da un lato il coraggio di chiedere al re il
ritorno
del
giovane
principe
in
Alene, e desiderosa
modo una
con-
lui,
fece edificare
un tem-
Dea, godeva
stante
537
dichiarare
al
pianura.
S'indusse infine a
e
gioin
ci essa fece al
tempo
all'Inferno.
la
La
dichiarazione fu
sene col far credere a Teseo che Ippolito avesse voluto usarle violenza. Teseo,
glie e senz'altro
esame,
lo
che lo
punisse
severamente.
fugg sopra
il
8UO carro,
cavalli
ma
Nettu*
che dandosi
essi
precipitosa fu-
dove
Fedra confess
la
sua
colpa, e
Ippomene. Vedi
Ippopotamo.
Atalanta.
di Tifone, gigamte
le
che sparse
morte e
la
distruzione fra
gitto.
Vedi Apet
Empiet
gli
deit adorate in
E-
Nilo.
Ira.
~
Babbuino, che
altri
Animali:
sopra
zosa.
tutti
E.giz2mi
ritenevano,
gli
Orsa,
perch
ritenuta
oltremodo
te.
crudelmen-
Diversi:
Ira mitigata.
Olivo e quercia.
Rami
di questi
alberi mtrecciati
insieme; l'olivo
cia della ferocit.
538
come emblema
il
Credevasi che
piantata
ultimo.
Ira provocata.
Elefante. Sebbene quest'animale si mostri abitualmente d'indole mansueta, provocato, va soggetto a un'ira terribile. I Mauri davano all'elefante due cuori: uno lo faceva arrabbiare, l'altro lo rendeva affabile e
mansueto.
Iraicondo.
Uomo
Iride.
con uno
staffile
in
mano.
Figlia di
Taumante
e dell'Oceanina Elettra,
mes-
in arco, collo-
candolo
rono
in
resi.
le
portava
mai
triste
poeti
la
finsero
veloce
come
il
le
cui gocce scherza il sole dipingendola a mille colori. Alcuni la rappresentano con ali di colori diversi, con una veste parimente variegata, e talora gialla, tutta
gli
alle nubi.
Vedi Arcobaleno.
il nome che Vedi Buona
Eloquenza
fiori.
Messaggio.
originariamenle
fu pi
in
539
Irrain;
ma
tardi
considerata
Ironia.
Sardonia. L'effetto del veleno di questa pianta malefica di far contrarre la
bocca
in
modo
cos strano,
che chi
ci
le
lo
fu
nome
di
sardonia.
Isaia.
In ebraico Jesciaheja cio salute di Jehova.
mo
ia.
dei
11
pri-
Albero
di Isagli
fic
un serafino
puri-
solare
fu segato in due.
Vedi Pro-
Iside.
Divinit
essere
stata
Egiziana,
la
la
quale,
in
principio,
sembra
Dea
delle pop>olazioni
che abitavano
la parte
Oro. Le
al
quale dieIside
de Oro.
sal
Quando
lui
con
al
inventato
la
medicina, unite
donne
mariti con
modo
il
di
macinare
e
il
pane;
che fosse
governo.
fratello
la tela.
Osiride, paril
le affid
Quando
al ritorno
si
egli
i
fu assassinato
capelli,
da suo
Tifone, Iside
tagli
trov,
lo
540
Esa
lo
mise
al
gigantesca,
alla
Buto, diede
luce
il
Oro
(vedi
Osiride).
Avendo Oro
raggiunto l'et per vendicare suo padre, Iside partecip nella sua lotta vittoriosa contro Tifone, poi essa
Iside,
non aveva
altra
di
una
donna, rappresentata talvolta sola talvolta in compagnia del bambino Oro. Questa Dea fu identificata
con
la
divinit
madri,
le
si
diede la forma di donna con la testa di vacca. In Egitto fu anche presa per la Luna, rappresentandola
di
giovenca,
il
e,
in (juesto caso,
diedero nella
mano
del-
destra
sisifo,
e nella
sinistra
un vaso.
E
il
alcuni cre-
Genio
sistro
simboleggiasse
il
il
rumore della
fer-
vaso l'acqua
di
lo
Sole
(Osiri).
perci la
facevano
il
carica di
mammelle.
con una
stra,
in
nelumbio; e dicesi che veniva anche rappresentata corona di abrotano, dandole la medesima
pianta nella
mano
sinistra
una navicella
nella de-
con
di
cui
volevasi
si
forse significare
ch'ella pass
Egitto,
e dove
Iside;
il
Nave
le
perch sebbene
Io passasse
che
lo passasse su
la
jl
diede
di
soffia
541
venti e di proteggere i naviganti. Nei misteri d'Iside e Osiride, coloro che dovevano portare sul capo vasi pieni d'acqua o i canestri sacri erano obblii
gati di farsi
una corona
per
sopportarli.
Apuleo,
e
fingendo di
vedere
in
sogno Iside
(Luna), cos
la descrive:
Con
caf>o
reverente
mare
Aveva
il
ornato di
collo
si
belle ghirlamde
di
diversi
fiori,
mezzo
della
fronte
portava una
stavano
come
cuni
di
specchio, e dall'una
serpenti,
all'altra parte
al-
sopra
dei
quali
grano.
La
velo,
infiammato.
ma
i
scin-
tillanti,
una luna
con
a
risplendente, e intorno al
bellissimo
lembo
certa
erano
attaccati
ordine
fiori
frutti di
Dea
guisa
nella
di
mano
le
destra
cosa di rame
il
cembalo, che
scuotendo
pendeva
dalla sinistra un
di
Apuleo diede a
tenuto
gialla e rossa-.
ri-
La
veste
luce,
ma
la riceve
da
altri.
so
542
il
sislro
il
da Apuleo
in
gli
mano
alla
usanza presso
antichi di
Dea, fare un
ferro,
si
more con
scendo
in
vasi di
in
pensando di giofenomeno di cui non conocausa, credevano che la lune fosse tirata
di
ecclisse,
rame e
come
'^
maghi.
mentre il Santo, biBastone con( cui, conficcato nel suolo, fece zampillare una sorgente per dissetare
l'aratro
il
suo padrone.
Covone
frumento. Sorgente.
Isocaedro.
Figura geometrica solida.
Vedi Acqua.
sapere se sia
Issopo.
Pianta di cui
purificazioni.
si
disputa tutt'ora
gli
i>er
Vedi Purgazione
Ispirazione.
Issia.
Vedi
Inspirazione.
il
nome
le
lacinie
una
ruota.
Vedi Tormenti.
SS ione.
Re dei Lapiti, e sposo della bella Dia, figlia di Dioneo. Contrariamente all'usanza di que tempi, che
stabiliva
di
fare ricchi
doni
ai
genitori
di
una fan-
vano.
543
di
quell'affronto,
finse
Sdegnato
il
Issione
ma
dissi-
mulando
suo risentimento,
e
lo
di volersi
accomo-
invit
un banchetto nella
dest
tale orro-
vita.
Questo
delitto
tutti, si
rivolse a
lo
Gio-
ve,
in
ammise
l'a-
attrattive di
dichiar
mor suo; ma
il
Dea
se
quale
figura
della
sua sposa,
offerse
Issione,
che sfog
lo
(simbolo di co-
speranze
fallaci).
si
Giove
bandi
dal cielo,
ma udendo
nel
poi che
lo
vantava di avergli
disonorata la moglie,
Io
percosse con
un fulmine, e
ordine
la
precipit
di
attaccarlo a
una
questo
era
il
simbolo
deW ingratitudine
Lenno.
della
punita.
Issiple.
Figlia
di
di
Toante,
re di
Quando
Tracia,
le
i
donne
quali
quest'isola,
preferirono a esse le
tutti
i
uccisero
maschi, la pietosa
Issipile
di
Chio.
Allorch
li
gli
Argonauti approdarono
all'isola
di Lenno, ella
acil
Giasone loro
cipo,
furono due figli, Nebrofono o Dripilo ed Euneo. Qualche tempo dopo, aveivdo le donne di Lenno saputo come Issipile aveva salvato suo padre, decisero
di ucciderla,
544
ma essa si salv con la fuga. Fatalmente alcuni corsari la pigliarono in mare e la vendettero a Lieo o Licurgo, re della Nemea, il quale la fece balia di un suo bambino chiamato Ofelte. Passando setti prodi che andavano verso Tebe, sul teri
ritorio
di
Licurgo,
incontrarono
il
Issipile,
che sola
in
bambino
il
gran caldo e
voler
in
fa-
del
pregarono a
cortesia
da
e
li
bere, per
questo a
pose
in
terra
il
bambino
condusse
essa
fontana
quivi
vicina.
Ma
mentre
una adempiva a
il
fanciulin
Sdegnatosi
il
re
prigione,
ed
i
ella
la vita, se
avrebbe scontato quella disgrazia con suoi due figli, che ebbe da Giasone, non
di
fossero accorsi in
che
schi,
te,
le
donne
tempo a salvarla. Narra la favola Lenno, dopo aver uccisi tutti mai
Animali:
per
i
Bue. Avevano
chiamati una
Romani una
iiali,
il
tal
stima
buoi,
volta
che, dicesi, in
loro onore,
lia;
nome
Ita-
quantunque altri lo facciano derivare da Italo re. Cavallo, secondo alcuni, e ci perch in certe medagHe romane si vede una testa di cavallo, con l'in-
scrizione
ROMA;
si
di
dietro
uno
scettro,
sormontato da una
un'altra
l'altra
parte
in
Mentre
danzoso, sopra
il
545
si vede un fiore, con l'inscriTrovandosi per il cavallo tanto sulle monete greche quanto latine, alcuni credono che non sia emblema d'Itala, ma rappresenti piuttosto una
quale
zione
ROMANOR.
guerra,
qualche viaggio, come risulterebbe da molte medaglie di Nerone; oppure la velocit, come l'indiDiversi: Corona mucherebbero altre medaglie.
rale.
Iti.
Stella,
quali
attributi.
Figlio di Tereo.
zi,
lo tagli
a pez-
e ne
Izanaqui
Izanami.
i
Nella mitologia della religione primitiva del Giappone Izanagui e sua sorella minore Izanami sono
creatori
del
mondo,
il
padre e
la
madre
degli
Dei.
dal
lan-
La
cia
loro
la terra
cia
il fango che sgocciol dalla punta della lano ammucchiandosi produsse VOno^o-sh'ima
mondo
terrestre.
Allora
essi
fis-
nalmente
cui
tutti
gli
Dei, cOTnpreso
la
il
nascita cost
scese
vita
a Izanami.
Disperato,
Iza-
nagui,
nell'inferno
invocare la
il
sua compadalle
gna;
gli
ma
di
si
pu
resa.
Volendo
in
immonIza-
dizie
lord
nagui
gett in
un
ruscello,
corpo
nit;
immersa
poi egli
nell'acqua,
risal
in
cielo.
essa divenne la
35
G. Ronchetti.
Izedl.
546
dei
J.
Junoni.
li
si
Fate o angeli custodi del sesso femminile, dei quacredeva ne nascesse uno insieme a ogni donna,
e
giovani
con essa alla sua morte. Sono figurate come fanciulle con ali di pipistrello o di falena
(farfalla notturna).
Jupiter.
Vedi dove.
K.
Kneph. Vedi
Kouan-Ti.
Dio chin^se
della
Cnufi.
guerra.
Krichna
Dio
(il
nero).
L.
Labaro.
Il
vessillo
imperiale
portato
in
davanti
poi.
agli
impera-
in un pezzo rettangolare di seta, sospeso all'asta mediante una sbarra traversale, riccamente ornato d'oro e di ricami, e con la figura della croce e il monogrmama di Cristo per stemma, col motto: In hoc signo Vn'
tori
Romani da
Costantino
Gsnsisteva
ces.
Vedi Costantino
(San).
Labda.
Figlia
547
perch storpiata,
giata.
sue
compagne
ebbe un
beffegfiglio.
Labda
si
sp>os
da
cui
furo-
no mandati
dere
il
uomini a casa di
Labda
per ucciessi
gli
il
fanciullo;
il
ma
sul
voleva cacciare
le
pugnale nel
gli
stese sica-
rio
non ebbe il coraggio di ucciderlo; questi Io diede a un altro, a cui avvenne lo stesso, e non ebbe pi
primo, cos di
il
l'ardire del
mano
il
in
mano
quale
lo restitu alla
poi
tutti,
si
rimproverarono
in
mentre rientravano
morire,
la
ella,
casa di
li
farlo
che
aveva
che asotto
veva intesa
loro risoluzione,
nascose
figlio
uno
staio,
Labirinto.
Vedi Dedalo.
Laborioso.
Uomo
Caccia
mano
destra.
Inganno.
Lacedemoni.
Abitanti di una
/4, lettera
citt, e di un reame di Grecia. che portavano sullo scudo, per insegna.
A-
quila. Serpente. Dicesi che niel sigillo dei sacerdoti, con cui sigillavano pubblicamente le loro lettere, figurasse un'aquila e un serpente.
Lachesi.
Una
le
delle tre
fuso.
il
fi-
nel
Vedi Parche.
Lacinia. Soprannome
di
548
Giunone, sotto il quale era adorata ove aveva un ricco e famoso tempio. Il nome deriva, secondo alcuni, dall'eroe italiano Lacinio, o dal promontorio Laciniano sulla costa orientale di Bruzio, il quale fu donato, dicesi, da Teti a Giunone.
nelle vicinanze di Crotone,
Ladro.
Uomo
le,
Mercurio, il quacon una grande lancia. poeti, invent l'arte dell'inganno e delsecondo
i
la
frode.
Lagrime.
Cipolla che, tagliandola, fa lagrimare. Elenio.
pale,
pietra
OSo-
preziosa
un po'
secondo
appannata. Perle.
gli
gnando
delle perle,
di
spiegatori dei
indizio
Maddalena (Santa). mo (San) Lambicco. Vedi Chimica. Lamento. Vedi Querela. Lamentazione.
Pioppo tremulo
agita
e
abbondanti lagrime.
sogni,
Vedi Gugliel-
che,
al
minimo
soffio
di vento,
si
geme.
Lamia.
Fantasma femminile, terrore dei fanciulli nell'anSecondo la tradizione, essa era originariaunente una regina libica di gran bellezza, e figlia di Belo. Amata da Giove, Giunone nella sua gelosia le rub
tichit.
i
figli
disperazione
rub
figli
d'altre
in
giata
Lamie.
Secondo Ovidio, erano
streghe,
figlie
delle Arpie,
549
morti, che vagavano per i cimiteri, disseppellivano mangiavano e non lasciavano che solo le ossa. Le li
Ltimie,
agilissime
alla
corsa,
per
cilmente
coloro
che
volevano
serpente.
cHvorare,
mgannare pi famostravano
loro
in
voce era
certi
un
sibilo
<ii
Secondo Dione,
esistevano
il
luoghi
deserti
fiere,
della
Libia
alcune
il
crudelisme
di
le
quali avevano
viso e
si
pwlto
donna
bello in
modo che
si
meglio non
avrebbe
potuto dipingere, e
gli
le
Il
occhi tanta grazia, e una vaghezza tale, che chi mirava le giudicava tutte mansuete e piacevoli.
resto
glie,
del corpo poi era coperto di durissime scae andava diventando serpente; in modo da fi-
Non
avevano queste bestie di ne parlavano, e non avevano altra voce se non che fischiassero, ed era no tanto veloci, che non vi era animale alcuno che da loro potesse fuggire, e facevano la caccia agli uomini in questo modo. Mostravano il loro bel petto bianco scoperto, e chi lo vedeva rimaneva cos affascinato da desiderare di possederle, e da tale desiderio spinto, a loro se ne andava, ed esse, senza punto muoversi, ma queisi vergognose chinavano gli occhi spesso a terra, senza mostrare per gli adunchi artigli, se non quando chi and a loro fosse stato vicmo;
per pigliarlo allora con quelli,
n lo lasciavano pri-
ma
si
che
il
mor-
Lampada.
Vaso senza piede
d'olio,
nel
p>er
quale
lo
si
tiene
acceso lume
agli
altari
sospendesi
pi
iimanzi
si
all'immagine dei
santi.
Nella Bibbia
parla spesso
di
allusioni.
55
e a queste
{Sani")
Cirolamo
{San)
si
fanno frequenti
Vigilanza
Zelo.
Lampezia.
Una
Lancia.
delle
tre
Eliadi
(vedi).
Arma
guerra,
che presso
e
Sabini
questa
I
era
il
simbolo
della
perci
loro
sotto
tavano
il
dio Quirino.
l'arte
di
fare
altri
figure
umane
loro
divinit.
Si
vuole che
e
sero
so
un
simile
culto,
in
che da ci
agli
sia
di porre
lance
mano
{San)
{San)
dannosissimo
{San).
Nobilt
Guerra Michele
Dei.
Languore.
Papavero;
questa pianta.
allusione
alla
propriet
narcotica
di
Falsa religione.
Priamo e di Ecuba, e sacerdote di AMentre sacrificava un toro a Nettuno usciquali divorono dal mare due serpenti smisurati, rarono due figli che Laocoonte cerc invano di salvapollo.
i
re,
poi
lo
assalirono
il
padre,
strettolo
fra
le
loro
strangolarono.
551
dissuadere
troiani
dall'in-
trodurre in
Iroia
il
celebre cavallo di
legno.
Lapis
donde gli italiani dissero lapida la Soprannome di Giove. Credevasi anticamente che Giove Lapis fosse una statua in pietra del Dio, od originariamente una rozza
Sasso, pietra;
pietra
sepolcrale.
pietra quale
simbolo,
intorno
al
quale
il
pof>olo
ra-
Ma
mente che
la
selce,
pietra focaia,
che
in
Latini chia-
mavano
lo
lapis
Vivo; veniva
e
considerata
quale simborappredi
in
della
folgore,
perci Giove,
in
alcune
sentczioni,
teneva
mano una
pietra
luogo
fulmine.
Lappa.
Lari.
Spiriti
Vedi Bardana.
tutelari,
che
si
conforme
alla
credenza
reli-
giosa dei
Romani
persone morte, che facevano ufficio di protettori, nell'interno delle case di ciascuno,
sul proprietario,
sulla
sua
rati
famiglia e la sua
quali
divinit
sostanza.
i
come
Non Penati, ma
credeva
erano considesemplicemente
come
tassero
sa,
spiriti
il
guardiani.
Si
pure
di
ove divenivano
e
sopraintenden^i
cio
luogo
i
abitato
gli
dagli
edifizi,
uomini;
cos
in
come
citt
il
vie,
le
strade,
campi,
di
come
nella
campagna;
I
dove ne prendevano
soprannome.
Lari
si
una corta
tunica,
oppure con un
come simbolo
della
fedelt e guardia
delle
case.
nei
Il
552
specialmente
campagne: le offerte venie quando gli abitanti piattelli, in fatte vano loro veniva della casa sedevano a tavola, una porzione
primi
tempi
nelle
offerta
gli
ai
Lari,
Quando una
ri.
il
un
ai
sacrifizio ai
La-
come
cane, che
blema della
Audacia.
la
alta
d'Europa.
Larva.
agli Essere fantastico, che si suppone apparire fantauomini e spaventarli, chiamato talvolta anche
anime dei sma. In generale si dava questo nome alle orribili semassumevano morte la dopo malvagi, che di morte bianze e specialmente a quelle dei colpiti vagare a condannati erano improvvisa o violenta che assassinato Caligola che Svetomo Dice terra. sulla
err
nel suo per lungo tempo sotto forma di larva espiasacrifizi e libazioni palazzo. Si richiedevano malevoli, che avevano tori per placare questi spiriti mnoper grandissima gioia il perseguitare qualche
delitto.
Le
larve erano
rap-
forma
di
lunga barba, capelli rasi, Larva uno in mano. Gli antichi chiamavano loro banscheletro artificiale, che introducevano nei
un gufo
chetti a
e,
come
ricordo della incertezza e brevit^ della vita ; stimolo, quindi, a ricavare dall'ora presen-
te
553
maggior godimento che si potesse; costume che 11 ebbe origme presso gli Egiziani, dai quali pass ai Greci e ai Romani. Vedi Lemuri.
Lascivia^
Tre
si
Satiri
con vasi
a
bere.
in
mano
in
attitudine d'invitar-
l'un
l'ahro
^-
Asino,
che nella
si
Bibbia
legge:
Le
cui
come
le
carni di
uomini lascivi, Barbabietola, simbolo della disonest puerile e della lascivia effemminata. Diogene, molestato da certi ragazzi sfacciati e dissoluti, chiamanmati
asini.
cane, mentre fuggivano, avendo loro domandato perch si allontanassero, risposero, perch tu non ci morda; soggiunse il cinico allora: 5ia/e pure Vedi tranquilli, che i cani non mangiano bietole. Pentimento della lascivia. Mollezza lasciva
dolo
Laisciva delle
donne.
Catta, simbolo di donna libidinosissima; perch si vuole che le femmine di questi animali siano per natura molto
libidinose
lascive;
attirando
il
maschio
con nwine airaccop>piamento, e sforzandolo anche con assalti minacciosi, qualora non accondiscendesse. Perci volgarmente si suol dire che frequentano il commercio dei gatti, coloro che si danno senza alcun ritegno alla libidine, e. noncuranti della vergogna, s'ingolfano negli amori lascivi.
invitandolo
di
caprifico
il
(simbolo di tem-
circondano
la
collo e le spalle.
Alper
lascivia
forza di volonsi
ordinata,
perch
il
vuole,
quanto
tori
siano
feroci,
che
caprifico
abbia la
virt
554
di
frenare
il
loro
istinto,
mobili.
Latino odoroso.
Vedi Cicerchia.
in
Latona.
Argo, nelle Gallie e prima di giungere in cielo e di ricevere gli omaggi dei mortali fu molto tormentata da Giunone. Per quelli che vedono nella mitologia i simboli di rivoluzione sociale, Latona segnerebbe un'era nuova della civilt. Era figlia del Titano Ceo, e di Febea. Giove l'am, e questo Dio che succede a Saturno indicherebbe un nuovo ordine di cose fra gli uomini. Giunone aveva fatto naDivinit adorata
Delo,
in
in
parecchi
altri
luoghi.
Ma
il serpente Pitone per punire la sua rivale, e aveva fatto giurare alla Terra di non darle asilo. Sono questi gli ostacoli che incontrano sempre gli innovatori. Nettuno, impietosito dal lungo errare di Latona, fece sorgere dal mare l'isola di Delo, dove
scere
ella
si
rifugi,
e all'ombra
Diuia
le
Apollo.
il
due divinit, l'una delle quali. Diana, insegna il pudore e la virt della castit, il quale insegnamento annunriv
de-
culla
di
cia
migliori
costumi;
arti,
l'altra,
Afxillo,
introduce
la
coltura delle
tilisce
gli
spiriti
selvaggi
Muse
disci-
regno di Sa-
tempi e dei
mitologiche procedessero da
rivolgimenti,
uomini modifican-
55$
la
do
e
il
culto,
modificano anche
le
istituzioni.
Latrea clandestina.
Pianta
te
fusto
brevissimo,
nascosto ordinariamen-
muschi e fra le pietre, cos che non si posuoi fiori turchini o porpotrebbe scorgere, senza che appariscono fuori del suolo. Vedi Amore rini,
sotto
i
celalo.
Latte.
Vedi Beatiludme
futura.
Lattuga. Vedi
Afflizione.
laureola.
Laureola.
Vedi Dafne
Lauro.
Albero celebre presso
po
fu
la
gli
antichi,
che
in
ogni temmilitari
i
ricompensa
la
delle
gloriose
gesta
ne cingevano
citori
Greci E' noto che fronte dei valorosi che tornavano vmi
dai
meriti
il
giorno in cui questi entravano gloriosi le porte di Rcna, ne portavano sulla fronte una corona, e un ramoscello ne stringevano in mano per segno della riportata vittoria:
dei soldati
intanto le tende,
i
vascelli,
le
lance
antichi
vincitori,
fasci,
le
nato
di
frondi
il
di
quest'albero
onorato.
Gli
credevano che
ed
la
forse per questa prerogativa che piantavasi sulporta dei palazzi degli imperatori e attorno al paTiberio, uomo vile e pauroso, se ne lazzo stesso.
giorni
il
di
fulmine.
medici lo riguarlo
con-
fregiarne
le
statue
di
Esculapio, e
Tu-
556
sanza ancora in voga in certi paesi di mettere sul capo dei baccalaurei (baccellieri) in medicina una corona di lauro la parola stessa baccalaureo senza dubbio deriva da bacca lauri, bacca di lauro. Le fronde di lauro entravano pure nel santuario in molte cerimonie religiose, e sopra tutto nei misteri dell'arte divinatoria. Per esempio, se le foglie messe sul fuoco crepitavano, era questo un indizio che gli auguri sa;
rebbero
stati
si
favorevoli;
gni veritieri
il
capezzale.
Custodia
Gloria
provvidenziale
Muse PoeLitigioso
Corona
di
lauro
sia
Profezia
Purgazione.
Lauro ceraso.
Pianta sempre verde, Vedi Perfidia.
le
cui
foglie
sono velenose.
Laverna.
Dea
forma
protettrice
di
idei
ladri.
testa.
Rappresentavasi
sotto
donna senza
Lavoro.
Figlio di rebo e della Notte. E' rappresentato da una figura muscolosa che tiene nelle mani strumenti di lavoro. Animali: Ape. Bue. Formica. Animali appropriatissimi come emblemi del lavoro.
la-
Vegetali:
Spighe,
la
voro dell'uomo.
si
frutto
della
terra
ottenuto col
Diversi:
Ferro,
fanno
Vanga.
Lavoro
e milizia.
Uomo
nistra;
tal
con
si
la
falce
nella
si-
allusione
a chi
talora
dedica
militari.
al
lavoro r
altro
occupa degli
esercizi
Lavoro muliebre.
Digitale porporina,
simile
557
fiori
allusione ai suoi
di
forma
un
ditale.
Lavoratore.
Uomo
che
lavora
con
un
raslrello.
Lealt. Granata,
letto.
pietra -preziosa
dedicatale.
Oro.
Vio-
Oleandro.
Uno
dei
figli
di
Atamante.
Lebbra.
Malattia della
pelle.
Vedi Giobbe.
{SanC)
Lebbroso.
l'Ospitaliere
Vedi
(San).
Eligio
Giuliano
Leda.
Figlia
di
vente
rappiresentata
atto
di
vezzeggiare
nel
gno
lei
il
che
le
sta
voluttuosamente
Viene im grembo; la
di
soci-
di
paragonato
al
candido collo
don-
na.
tre
cigno inseguito
braccia
andasse
dei
rifugiarsi
nelle
giovane amiata.
uova,
dall'uno
Leda dopo
quali
quell'unione partor
due
Ele-
uscirono
Polluce ed
Que-
simbolo,
come
altri
della mitologia,
i
samente
raccontato
civile,
secondo
religioso
paesi
qualche fatto
astronomico,
condo
le
558
mutando
di
Apollodoro dice che Giove, innamorato di Nemesi, si trasform in cigno, e quella cangi in oca, e che diede a Leda luovo da lei concepito,
le
luogo e di culto.
che
Leda
i
il
nome
e
di
Nemesi.
potrebbe
in
Sono
se
vari
senso,
si
dir
ma
senza entrare
che sarebbero assai incerti, basti far notare che in greco si esprime con lo stesso vocabolo uovo e talamo, quasi che questo, a somigliauiza di
particolari
serve all'arcano concepimento della generaCosicch il mito di Leda relativo ai primi tivi matrimoni, e una costituzione nuova della societ dipendente dalla relazione dei due sessi sottoposti
quello,
zione.
alle leggi sacre e civili;
poich Nemesi
terra
/allo
figlia
della
col-
Giustizia,
veglia
sulla
come
stesso
punitrice
dei
pevoli
ed
superiore
Destino.
Mentre
so-
questo
ciet.
indica
una
condizione
stazionaria
della
Nemesi
namento.
tata
di
simile
in
oggi
adat-
da
molti
mitologia
rinviene
sembra pi
ragionevole!
i Romani, e che sotto] una rozza fisica. E coni tale sistema Giove sarebbe un canale d'acqua for-j mato dalla pioggia, e gemelli due fontane minerali. Per quelli che spiegano tutto astronomicamente, il cigno della favola non che la costellazione di questo! nome che scintilla nel cielo settentrionale, compostaj
il
velo
mitologico
di
ottantacinque
stelle.
Legame.
Cobea. Salice,
i
Legame d'amore.
559
si
av-
Legge.
Divinit
allegorica,
figlia
di
Temi
di
Giove.
con lo scettro
in
mano.
che
rolamo
na,
re,
il
detto di
Piteigora:
le
Non
guastar la
coro-
significherebbe
leggi
ma
loro
glie
di fico,
dei
termini
frutto,
vale
dire
Giogo,
emblema
del
contiene.
Siepe,
una corona.
Legge vecchia
//
legge nuova.
Bianco e rosso. Nel Cantico dei Czmtici si legge: mio zio bianco e rosso; e gh interpreti delle SaScritture,
cre
ritengono
il
colore
il
bianco
nella
come
sim-
rosso intendono la
dell'Evangelo.
si
Dove
che
legge.
la
cicatrici,
vuole
della
cicatrice
Bibbia si bianca
trasgressione
Leggerezza.
Animali:
priccioso.
to
Farfalla, per
il
Vegetali:
Delfinio consolida,
chiama-
me
di
che spiega
il
quest'uccello.
l'allusione
il
simbolo,
Diversi:
evidente.
con
di
piume.
voleva
Calla,
Socrate
dire che
riso
fuori
di proposito e fuori
tempo.
non
560
alla
punto
lodevole;
riferendosi
leggerezza
dei costumi.
scudi e
gli
do questa
legione ottenuto
Lemuri.
Nome
forme
la
la
generale
degli
spiriti
dei
credenza
morte,
era
religiosa
dei
in
dopo
fico
ta,
convertita
o maligno, secondo
le azioni della
persona, in viallora
buone o
cattive.
Lo
i
spirito
buono diveniva
il
un angelo
di
le
protettore,
e pigliava propriamente
nome
Lare. Quantunque
di cattivo
fra
augurio.
Che
gli
antichi
di loro delle
le
ombre
tivi,
Lemurie, che si celebrava per tre giorni alternacio il nono, l'undecimo e il tredicesimo di maggio; in occasione della quale il cai>o di famiglia
in
acqua di fontana, si aggirava a piedi nudi per la casa facendo schioccare le dita e mettendo in bocca fave nere che poi per nove volte gettava dietro se ripetendo una certa formula di scongiuro. Si credeva che le ombre si fermassero a raccogliere quelle fave. Allora il cap>o fauniglia ripeteva un'altra formula con cui invitava le ombre a lasciar la sua casa; pensando che tali cerimonie assicurassero la famiglia
contro
i
Lemuri,
alla
cui
venuta
si
attribuivano
il
le
spaventose apparizioni di
spettri.
Durante
tempo
di
queste feste
nevasi
di
561
tempi degli Dei, e ritesi chiudevano i malaugurio le nozze che celebravansi in tutto il mese di maggio, e credevasi che coloro quali si avventuravano a farlo, morissero poco dopo, donde il proverbio mense majo male nubent. Vedi Larva.
Leone.
Quest'animale,
sta
per
la
sua
gran
forza
il
e
re
suppodegli
generosit
d'indole,
stato
salutato
animali,
Africa
ieoti
de
Vedi Adriano Carro da Davi Coraggio Feb Dominazione Febbre Forza Forza Girolamo Paolo Marco Ragione Salomone Timoie Zodiaco.
maest
e
{Sanf)
Astarte
Atalanta
tiralo
Collera
Daniele
dell'animo
bre
(IDea)
vinta dal-
la
sapienza
Furore
bestiale
le
(San)
Iconologia
Cioe^ Inondazione
{San)
Malizia
{San)
Vendetta
Vigilanza
Leone Nemeo.
Neli'Argolide eravi una citt chiamata Nemea. e poco lungi una foresta abitata da un leone, che come la foresta medesima prendeva il nome della citt. La favola descrive questo leone come un mostro di sterminata gramdezza: era di quei mostri che infestavano la terra nei tempi primitivi e che venivano uccisi da qualche eroe in cui si personificava la civilt nascente. Vedi Ercole. Leonessa. Vedi Meretrice
Parto
unico.
Taciturnit.
36
G. Ronchetti,
Lepp.
562
E
versa.
dite, e
che ve ne siano
si
perfinio di quelle
no femmine, indi
ci forse
trasformano in maschi,
fu
il naso e le labbra, cos da sembrare che rumini. Infine si crede da molti che a cagione dell'eccessiva timidezza, la lepre, non dorma mai, mentre appunto per la vita inquieta a cui dalla sua indole condannata, prova pi forte e pi sovente il bisogno di dormire e dorme pi degli altri animali. Vedi Caccia Effeminatezza
Emulazione Fecondit Francesco J'Asstse (San) Martino {San) Paura Solitario Udito Vaghezza Venere Vigilanza.
Letame.
Lete.
Uno
Leteo
dei
flum
dell'Inferno,
detto
anche
il
delVohlio.
adorato sotto
e gli
Fiume nome di
non
amanti, stanchi di
ritrosia
p>er
infedelt
corrispondeva alle loro brame, lo pregavano di candal loro cuore. Quest'oblio, tanto desiderato
vita,
pene della
fiume.
era
conseguito, secondo
il
Gre-
sto
limitavano
dolori,
la
immaginando che
persona con cui vivessero e ragionassero insieme della prima vita. Il fiume col nome di Lete divideva i
Tartaro dai campi
563
il
Elisi.
Secoiido
sistema
di
Pi-
Bramini nell'India, questo fiume sarebbe il simbolo di una palingenesi (rinnovazione del mondo dopo la sua distruzione), poich le anime dop>o aver bevuto l'oblio della vita che hanno menato, tornano a una nuova esistenza in questo mondo, e seguono un circolo etemo in cui si avvitagora e la religione dei
cendino
le
varie
trasformazioni
della
natura.
Letizia.
Vite che, presso
gli
Egiziani,
Greci,
Romani
il
quale,
e be-
p>r
dare
diletto,
vuto moderatamente
Vedi Gioia.
Leto.
Nome
che
Greci davano
Latona.
vaglio.
La
prima. p>erch
la
gli
E-
seppia raqsprelo
scritto
senta
stesso;
mentre
il
viglio
sapienza.
Lettere. Babbuino. Gli Egiziani credevano che quest'animale avesse la virt di comprendere le loro lettere,
e che per
mezzo
di questa conoscenza
il
si
tenesse in
niva
introdotto nel
tempio,
il
per esservi,
sacerdote
gli
penna,
carta
inchiostro
per provare
esso
possedeva i requisiti necessari per essere mzmtenuto e onorato nel tempio; allora l'animale veniva consacrato a Mercurio, considerato come inventore delle
lettere.
liere
564
Giuliano l'Ospita-
Babilonia,
Il
Sole o
A-
ed ella non resistette all'incantesimo di un Dio che agli occhi suoi ornava di luce il mondo. Ella aveva per una rivale, ed era Clizia, figlia dell'Oceano e di Teti, la quale fu tradita e dimenticata dal l'infido Apollo per la sua nuova amante. Non ascoltando che la propria passione, scopr a Orcamo la relazione illecita che sua figlia teneva con quel Dio, per cui il padre sdegnatissimo, fece seppellire viva Leucotoe. Il Sole l'avrebbe ristiscitata, per dar pace cos al suo dolore, ma il Destino era pi forte del suo dolore, e contro la cui potenza egli invano cerc di reagire. Non essendogli permesso di far rivivere Leucotoe, la volle onorare inaffiando di nettare la terra che la copriva, da cui poco dopo germogli l'albero che produce l'incenso. Si d una spiegazione a questo mito, e vi ha chi crede che Orcamo fosse il primo a coltivare la pianta dell'incenso, che si chia-j ma appunto leucotoe. E l'amore di Apollo sim-^
'
il
ch<
la
cui
fu convertita Clizia)
fa perir^
l'albero
significato
dell'incenso.
Questa
agraria.
il
volta
il
mito
ha
ui
d'industria
Leva.
Vedi Giacomo
Minore
(San).
Levana. Dea protettrice
Liana.
Si dei
565
Vedi Terra.
francese
neonati.
adott questo
nome
virgulti
dal
lier,
legame,
scelgono
sui
per
altre
denotare
piante
si
certi
sermentosi.
che
per
appoggiarvisi,
coi
arrampicano
loro
tronchi e
confondono
lro rami.
Vedi Nodi
Vincoli
Liberalit.
slese,
al
specialmente
pigliare
la
destra,
nel porallusio-
come
largo,
donare.
Piatto
Cassio
Bruto
liberatori
il
della
patria:
il
pugnale
simbolo di uccisione,
berretto di
libert.
Libero.
Uomo
Libert.
Deit
in
mano.
in
allegorica.
Rappresentasi
in
una
figura
di
donna robusta
retto
frigio,
vestita di bianco, o
drappeggiata d'una
nell'altra
una mano e
un
ber-
ca sulla cui cima piantato il berretto. Viene anche raffigurata con accanto un gatto e un giogo spezzato.
Animali:
Catto,
come emblema
di
libert
(vedi Indipendenza).
del desiderio
Vite,
Vegetali:
i
Latini
davano a Bacco,
Diversi:
gli
al
vite.
a-
Berretta, presso
Romani, che
la
davano
la
schiavi
loro
libert.
Tali
pelli
566
Da
caliberti non se la toglievano dal capo finch i erano cresciuti tanto da far scomparire la tonsura
il
la
quale era
ci molti
la
pensano
ai
dar
ber-
qualche facolt, per accennare retta che essi hanno riacquistata la libert, cessando di esspezsere soggetti alla verga del superiore. Catene
zate. Giogo spezzato. Oro. Strada, Veste gH schiavi resi liberi si vestivano di bianco,
h'ianca:
in
segno
d'onore.
Libia.
Figlia di Ejpafo, figlio di Giove e re dell'E-gitto. Spos Nettuno, dal qua^e ebbe Agenore e Belo: il primo regn sui fenici, l'altro sugli assiri.
Capra. Si vuole che nella Chimera la parte di capra rappresenti gli affetti libidinosi. Vircapretti lascivi. I piedi caprini dati gilio chiama
i
Libidine. Animali:
ai
Satiri
di
indizio dell'insaziabilit
abitanti
silvestri.
delle voglie
al
amoquale
rose
questi
Scorpione,
furono dedicati gli organi genitali dell'uomo, ed era consacrato a Marte, Dio ritenuto adultero e lascivo. Aristotile dice che i soldati sono effemminati e amanti
delle
lo
Scorpione,
i
che
rata,
donne, perch nacquero sotto l'influenza dele perci anche gli astrologi vogliono Botte foDiversi: soldati siano lascivi.
che agitata e insidiata dalla libidine e concupiscenze carnali; e ci, perch gli uomini gi continenti, dimentichi di quanto appresero di onesto e giusto, come la botte forata, nulla possono ritenere di quanto fu loro infuso, abbandonandosi a insaziabili voglie
disoneste.
567
Fico,
la
frutto.
Ri'
medio contro
libidine.
che l'eccesso della lascivia, domata dalla virt, deve avere un certo limite; perch si trov un uomo, talmente lussurioso, che in una notte us con trenta donne. Il becco rappresenta una strabocchevole lascivia superiore a quella degli uomini stessi,
ed Ercole simboleggia
la
virt.
Libidine precoce.
Pinna, che mostra
lle
i
suoi parti;
si
nicchiette
generate nella
si
la conchiglia stessa
conchiglia
le palpebre senza peli; perch si vuoche peli cominc2Uio a cadere quando si comincia a godere i piaceri di Venere, e tanto pi cascano,
si
quanto pi
Libiti na.
persiste
nella
Hbidine.
ai
funerali.
le si
E
dei
in
tal
modo
Sotto
il
numero
morti.
questo
pina.
nome
di
Plutarco che
l'una o l'adtra
Dea
si confondeva dagli antichi con Proserpina, che si facevano ambedue ministre di morte, mentre Venere
piuttosto
tala
ministra
il
di
vita,
suole
essere
rappresen-
come
Per questo
568
gli
simlx)lo
gittributi
natura,
loro
composta
affatica
distruzione
degli
esseri
della
con quel
moto che
sere
ra,
cose.
in
considerata
cos,
la favola, mentre pat che distrugnon fa che fomentarle nelle viscere della terra perch rigermoglino novelle. Per cui, come cant qualche poeta moderno, la morte sempre giovane e bella, e senza di lei non vi sarebbe in natura la variet e il rinnovellamento di tante forme, non
come vuole
ga
le cose,
sarebbe progresso e perfezionamento, e tutto sarebbe immoto o di decrepita eterna vecchiezza. La morte chiimata Libitina impropriamente, perch non opera a talento come sembra agli uomini, ma seconvi
do l'ordine e
il
Libitina
diede
le
il
nome
cose
necessarie
funerali,
detti
perci
UbWnarii
stesso
pivano a
Si
quest'ufficio
nel
tempio
la
della
ademDea.
s
portavano
stesso
nome
i
la
trascinavano
giuochi
;
corpi
gladiatori
uccisi
nei
il
pubblici
da Libitina
essa
feretro stesso;
per
ogni
modo
Libra.
Vedi Zodiaco.
latino
liber
Libro.
cia)
(scorza,
di
corteccui
si
oggetti
materiali
i
servirono
in
gli
pi
comunemente
della pianta
u?o erano
coste o
corteccia
egiziana
biblo,
569
questa
nella
papiro.
citt
Chiamavasi
di
d%\
Egiziani
dalla
Biblo,
cui
vicinanza
Alfonso Anarchia Andrea Antonio Barbara Bruno Bor romeo Domenico Cuzman Empiet Girolamo Legge Grande Maddalena MeditaLorenzo Paolo Padre Re Saggezza Tomma
Agostino {Sani') Liguori (Sant')
Antichit
maggior
quantit
cresceva.
Vedi
Accademia
in
Alberto
{Sani')
dei
{Sani')
{Sani')
Apostoli
Cccrlo
{Santa)
Benedetto
{San)
Bonifacio
{San)
{San)
Calliope
{San)
Caterina d'Alessandria
{Santa)
della terra
{Santa)
Clio
Crist'ma
di
{San)
de
Fiacre
{San)
Fe-
{San)
Genoveffa
il
{Santa)
Gre-
gorio
{San)
Ignoranza
{San)
{Santa)
zione
Eterno
{San) Apostolo
Sibille
Pietro
{San)
Predicatore
Preghiera
ligione
Scienza
So-
litudine
50
Studioso
{San).
Teresa
{Santa)
d'Aquino
Lica.
Messo
cole la
rore,
re,
di cui Deianira
si
serv per
mandare a Er-
fatai
lo
prese per
cap>elli
scoglio.
Licaone.
Avolo
:ade.
di
Arcade, fu cangiato
in lupo.
Vedi Ar-
Licenza.
Figura allegorica,
otto l'aspetto di
n
che
gli
antichi
raqspresentavano
cui
veste
a vari colori,
Lichene,
Vegetale che vive per
beri e delle rocce.
570
Io
Vedi
Solitudine.
Lieo.
Vedi Megara.
di
Lieo.
Soprannome
Ligia.
Bacco,
significa
Libero.
da Ligus, dolce, argentina. Elmare con le sue compagne, e il suo corpo fu portato presso Terina; oggi Nocera Calabredelle Sirene,
la si gett in
se.
Una
Lima.
limitare,
soglia
della
porta.
Lince.
Animale che secondo la favola, venne dotato d'una vista tanto acuta e prodigiosa da passare monti e muri, per compenso di tale dono si volle poi che fosse privo affatto di memorie. Secondo Plinio, le gocce di orina della lince si trasformerebbero in ambra, in rubini, in carbonchi; ma aggiunge che, per un sentimento di gelosia avara, avrebbe cura di nascondere le sue ricchezze. Vedi Lineo Vista.
i
Linceo.
Uno
Lineo.
dei cinquanta
figli
d'Egitto.
Vedi Danao.
morire,
ma
Cerere
lo
cangi
in
lim?,
571
Sermone
Silenzio
Mercurio
Vedi Benefattore
Sonno.
Lingua
Lino.
Pianta
stino
di
le
tessile utilissima.
De-
Veste di
lino.
Lino.
Figlio
canti
la
della
regioni
Musa
d'Elicona.
iJ^rsonificazione
si
Urania, e rallegrava dei suoi Alcuni vogliono che sia mitica di antico canto popolare
il
con cui
segn
gioriK)
la
lamentava
Lino
in-
musica a Ercole,
la
il
acerbcunente rimproverato,
schiacci la
te-
sta
con
sua
lira.
Liocorno. Animale
testa
favoloso,
i
al
quale
Plinio
la
attribuisce
la
di
cervo,
piedi
d'elefante,
coda
di
cin-
la forma generale d'un cavallo, e sulla fronim corno acuto e nero. Secondo lui, era la pi furiosa bestia del mondo. Gli scrittori nel medio evo
ghiale,
te
assolvendo
re la
il
di
furioso,
gli
fe-
s'incontra in
il
ima
in
fanciulla vergine,
e
si
le
posa
Il
cap>o in seno
addormenta placidamente.
della
suo
di
corno
fK)i
dotato
meravigliosa
facolt
trasformare
contravveleno tutte
si
le acque di sorgente in cui esso immerga. Vedi Carro tirato da liocorni Fede
Fergfnf/.
Lira.
bolo
delle dei loro
versi.
572
d'Apollo,
In
il
mano
come Dio
Muse, rappresenta
Cani
to
poesia
dovevano
delle
nel
tempo
stesso
addolcire
costumi
selvatici
prime
et.
Vedi
Amore
Dottrina
Udito.
Liriope.
Ninfa,
Narciso.
figHa
Fu
cangiata
fonte,
in
cui
specchiatosi
Lissa. Alcuni antichi scrittori, alle Furie, ne aggiunsero una quarta, chiamata appunto Lissa, il cui nome significa rabbia. Ella aveva l'incarico di far arrabbiare mortali e perdere il senno. Rappresentasi col capo cinto di serpenti, e con una sferza in mano.
i
Lite.
Due donne
Litigioso.
che
si
battono.
con un bastone nelle mani. Uomo con due Uomo che tiene un coltello alzato. Uomo che lancia un sasso con la fionda. Uomo con un ramo di lauro in mano. Nel porto d'Amico esisteva un lauro chiamato bebrico, e chi ne avesse staccato un ramo, dimostrava che voleva litigare, finche non l'avesse gettato via. Uomo con la lesta di cane, con una mano stesa verso l'alto, e nell'altra tiene
cani sulle spalle.
Uomo
un bastone.
Lituo.
fichi
573
Credesi che questa parola sia etrusca, e che signiLatini la parola lituus aveva uncinato. Presso
i
Prineramente cos chiamavasi il bastone piegato a uso uncino portato dagli auguri, col quale essi dividevano in regioni Veslensione del ciele quali loro indovinamenti lo quando facevano regioni erano sedici secondo la dottrina eirusca, e quattro secondo il rito romano. Cicerone descrive il bastone incurvato in cima come un becco e lituo: pi grosso dell'incurvatura. Tito Livio ci ha lasciato la descrizione dell'uso che facevasi del lituo all'elezione del secondo re di Roma, u Si fece venire un indovino, che prese il bastone con la mano destra e si colloc a sinistra del principe. Egli osserv dapprima l'aspetto della citt e del campo, preg gli
due
significati.
si
volt veril
manca
dritta e
il
set-
lituo
con
la
mano
e
sinistra,
pose
la
fece questa preghiera: Padre Giove, se l'equit domuida che Numa Pompilio di cui tocco la testa, sia re dei Romani, fate che ne abbiano segni evi-
in
gran
coltivata
nei
giardini
che contie-
Vedi Afalevolenza.
Locusta.
Questi
insetti,
Vedi Ca-
restia
574
{San)
Fame
di
Giovanni Battista
Temperanza.
Locusta
Loglio.
minati.
Loke.
malefica, che fra gli Dei del Nord sotempo stesso la parte di Momo e di Arimane. Questo Dio figlio del gigante Fardante e di Lanseya; suoi due fratelli chiamavansi Bilcister e Helblinda {la ricca Morte). Bello e ben fatto di persona, egli ha lo spirito perverso, leggero, inco-
Divinit
nel
stiene
stante,
egli
superava
ai
uomini.
Ha
sovente esposti
li
gli
Dei
pi
i
ha
tratti,
mediante suoi artifizi. Da questa viziosa qualit egli ebbe i soprannomi di calunniatore degli Dei, fabbro d'inganni, obbrobrio degli uomini e degli Dei, quello che gl'inganni, ecc. Sua moglie chiamiavasi Signia; egli ebbe da lei Nare e alcuni altri figli. Ha avuto anche tre altri figli dalla gigantessa Angerboda, messaggera dell'infortunio; l'uno il lupo Fenris, il se-
condo
il gran serpente di Mitgard, e il terzo chiamavasi Hela {la Morte). Il padre universale, prevedendo il male che questi figli, allevati nei paesi
dei giganti,
dovevano cagionare
se,
agli Dei,
li
fece con-
durre presso di
sa,
e gett
il
gran mare; ma quel mostro si accrebbe che dal fondo delle acque cinse tutto
gui-
l'intero glo-
bo della
l'estremit
terra,
potendosi
mordere da
se
medesimo
della coda.
Dopo
zie
575
con diverse trasformazioni tentato di sottrarsi degli E>ei, Loke si cangi in salmone, e lanciasi sopra la rete tesa nel fiume ove egli naiscosto. ma Ther lo afferra p)er la coda, ed questa la ragione p)er cui i salmoni hanno p>oi avuta la coda cos piccola. Gli Dei, padroni di Loke, lo legae
alla vendetta
no a
spalle,
tre
acute pietre,
le coste
preme
le
l'altra
terza
garetti.
Skada
so-
spende
moglie,
in
sul
il
cade
sul volto.
Quantunque
Signia, sua
sta
un catino, che va poi a vuotare quuido pieno. intervallo, il veleno cade sc^ra Loke, e lo fa urlare e fremere con tanta forza, che
Durante questo
ne scossa tutta
mini danno
fino
sere,
al
il
la
terra,
fenomeno
giorno
al
quale
egli
gli
uo-
nome
degli
di
lerremolo.
Rester
in
legato
es-
cui
deve
per
mano
allora
sar
rinnovato
Longevit.
Cervo
ogni anno,
con
le
corna
molto
e
rcunose.
E'
noto
che
et, le
gli
credevano
l'et
di trecento anni.
Lonioera caprifoglio.
Bella
plinta
che
si
arrampica
dendo in ghirlande assai piacevoli per il loro asf>etto; non meno per la vcighezza e per il profumo dei suoi fiori. Vedi Legame d'amore.
Lontano da Do.
coltello
Asino davanti a un uomo inginocchiato, con un da sacrifizio in mano, ma con le mani le-
nevano
al
576
quali
rite-
talmente
immondo,
in
da paragonarlo
il
diavolo.
Inoltre lo
avevano
nei
odio per
divini,
suo co-
lore grigio,
rito.
colore che,
sacrifizi
era abor-
Lontra.
Dice&i che le parti anteriori di quest'animale si mangiassero per carne nei giorni di grasso, e quelle
posteriori per pesce nei giorni di
magro,
nei
quali,
di
la
Chiesa
giare la
stessa,
anche oggigiorno
Vedii
permette
lascivia.
man-
lontra.
Pena
della
Loppo.
Loquacit.
Animali:
la
i
chiamano
i
scolla,
cicaloni.
Que
il
st'uccello fu
troppo
palustre
Pappagallo.
suo
Vegetali:
Canna
Canneto).
Loquacit disprezzata.
Elefante e porco, con cui gli Egiziani raffiguravano gli uomini loquaci disprezzati e fuggiti da qualche re; perch si voleva che l'elefante fuggisse udendo il grugnito del maiale. Raccontasi che Megaresi spinsero dei porci coperti di pece accesa contro
i
gli
elefanti
di Antipatro,
Loquacit punita.
Cicala, dal cui canto stridulo nacque
grattar
il
il
detto:
Non
a
ventre
alla
cicala;
quale
ammonimento
un ciarlone d reprimere la sua loquacit e presunzione; altrimenti continuando nel voler dire tutto ci che vuole, con parola o atto potrebbe suscitare l'impazienza di chi l'ascolta, procurandosi un rimbecco
di
577
Se
cui
potrebbe
dice
pentirsene.
Elsiodo.
mal
dirai,
maggior
mal
sentirai,
Lorenzo (San)
Diacono
sa,
e martire
della
Chiesa romana.
Bor-
che faceva. Croce, per essere stato porta-croce del papa. Evangelario. Oraticola, su cui fu abbruciato vivo. Libro. Vasi sacri, che il Santo vendeva per soccorrere poveri, quantunque affidatigli HI custodia.
ricorduido
l'elemosina
Loto.
Il
una specie
di ninfea
{nin-
fea loto)
scorrenti
comune
nel
nell'Egitto;
E-
supponevano
i
esservi
fra l'astro
che adoravano
dall'acqua
questa pianta,
levare del
cui
fiori
si
sorgono
tuffano
fuori
al
sole,
e vi
suo tramonto;
che
il
Elo-
quenza.
Lotta.
Callo, animale focoso sempre pronto alla Greci incitavano galli alla lotta cibandoli
i
lotta.
d'olio;
si
vuole che
di
galli pi battaglieri
l'isola
Rodi.
Lottatore. Ampolla, emblema dei lottatori antichi, come risulta da diversi monumenti di quei tempi, e specialmente da un'inscrizione greca p>osta ai piedi di una statua di lottatore che dice: Egli morto e non ha portalo seco da questo mondo se non un ampolla J*olio.
Si
37
noti
che
lottatori
usano ungersi
il
corpo.
G, Ronchetti.
per
578
aftinch
altri.
aspargerlo
p)oi
di
sabbia o di polvere,
gli
uni
cigli
Luca (San).
Uno
dei
quattro
evangelisti.
Secondo un'antica
tradizione,
Bue
nei
gine,
che
si
Roma
il
in
S.
Maria Maggiore.
alato,
sacerdotale,
sacrifizi.
come
Cassetta d'unguenti,
emblema
{San).
della
me-
dicina.
il
Grande
Luce
della Chiesa.
Cero pasquale.
Lucerna.
Lume
specie
a
di
generalmente
in
con un anello
piatto,
d'ottone, formato di un'asta cima e sorretta, per base, da una con un vasetto per mettervi olio,
Dottori
Studi not-
turni.
Lucia (Santa).
strettamente
Bue. Alla Santa, legata Vergine e martire. con funi, oltre a molti uomini, furono attaccati due buoi, per trascinarla in luogo infame, ma
senza
poterla
smuovere.
Corone,
tre,
ricordando
la
sua nascita, la sua verginit e il suo martirio. Occhi su un piatto, che le furono strappati. Pugnale, con
cui le fu passata la gola
da una parte
all'altra.
Rogo.
Diana,
Lucina.
'
Nome
che
si
d,
e alla
579
la
nascita dei
bambini;
perch l'uomo nascendo vede la luce. Diana o la Luna Lucina, percli gli aiitichi credevano che la lu-
tempo della gravidanza, sui parti e ma pi comunemente si dava il titolo di Lucina a Giunone. Nel medio evo, quando talvolta il cristianesimo si mescolava alle credenze pagane, non era pi una divinit, ma una stella, una costellazione, un pianeta che versava il suo lume prospero o avverso. Riguardo all'immagine di questa Dea, dicesi che nell'Acaia esistesse un tempio molto antico in cui trovavasi una statua tutta di legno meno la faccia, la quale sembrava rappresentasse Lupiedi di marmo, e la copriva cina, con le mani e
na
su
influisse
sul
certe
un velo
ti
sottile di
lino,
le
par-
di pietra.
Una
di
delle
mani era
stesa;
mentre
quali
nell'al-
tra
Dea
apportatrice
n^centi, e
ai
porgeva
grembo materno. Perci i Greci le capo una corona di origano dittamo, erba che, secondo la credenza, posta sotto le donne
aiuto a uscire dal
mettevano
in
in
che accompagnano
il
parto.
Luglio.
Mese
gli si
no capelli
presentava
paglia
in
medio evo
altri
lo
con uomini
testa,
falciola.
alcuni
la
fascetti di
spighe, che
si
Vedi Zodiaco.
Luigi
580
(San).
di Francia.
Re
a
sesta crociata.
reliquie portate
dall'Oriente.
Chiodi,
sione,
'
della Passione.
Corona
sotto
cui
il
Santo rendeva
cia.
Scudo, con
le
armi di Fran-
Luigi
egli
Gonzaga (San).
Gesuita.
Corona
onori.
ai
piedi,
rammentando che
mortificava.
Giglio,
sprezz
gli
funzioni.
Disciplina,
di
con cui
si
emblema
verginit.
Luna.
Astro.
Rappresenta Yinfanzia.
si
Animali:
Bab.
mancasse contemporaneamente
in
occhi,
ne
ciato
a terra, quasi
gemendo per
poi,
la
scomparsa della
sintomi sparla
luna.
La femmina
oltre
agli
stessi
dicesi
che
cagione
igli
babbuini,
moI^|
pro-
adorato dagli
dal Sole,
Egiziani,
quale simbolo
degli
principale"
Vegetali:
della luna,
tetti
come sarebbe
il
topo.
animali
ci-
polla acquista
nuovamente
il
sugo, e
cresce
e,
di
ma-
no
in
mano che
diminuisce la luna,
all'opposto.
crescendo la luna
581
come
se del
corpo
Vergine
tura
si
nutrisse.
si
secca,
suo proprio
Diversi:
Sciocchezza.
Luna.
Cos chiamavasi Diana
le
in cielo.
Rappresentasi con
dell'Oceano su un carro
o
tirato
da due
uno nero e
l'altro
vede di
notte e di giorno.
cavallo.
Giunone Olimpia
Luna con le ali, la quale teneva una pamtera con la mano destra e con la sinistra
un leone.
si
vuole che
le
ali
fossero simbolo
rappresentasse
le
varie
sue
fcisi,
il
leone,
la
La
cui
luna, per
la
ha
la
mezzaluna
in
testa,
di
parte
posteriore
la in
crati alla
Lunaria.
Il
frutto
di
una forma quasi rotonda, la cui grandezza e il colore bianco risplendente rammentano lo monete di argento, per cui chiimasi volgarmente erba monetaria argentina, o moneta del papa. Vedi Cattivo desenta
bitore
Dimenticanza.
d'argento
Lunette.
Specie di mezzelune d'oro,
o d'avorio,
582
ai
patrizi
Luno.
Dicesi
la
che
gli
Egiziani,
quantunque
ritenessero
cavano per come un Dio. E i Parsi adoravano il Dio Luno con le corna, nei cui sacrifici gli uomini vestivansi da donna e le donne d'uomo.
Lupercok
Antica
so
deit
italiana,
adorata dai
i
pastori
come
stes-
lupi,
e nello
tempo come promotrice di fecondit nelle pecore, di che fu chiamata Inuus. Luperco era una divinit simile al Fauno. Rappresentavasi coperto d'una pelle
di
capra,
Luperci.
come Io erano i suoi sacerdoti chiamati Le sue feste si celebravano ogni anno al 5 di
1
febbraio nel
tradizione,
Romolo
vi
Remo
erano
stati
nutriti
dalla
lupa,
dove erano un
in
istin-
adatti a
essere offerti al
nume
ro la
vittime
intrisa
della fecondit.
Menavansi poi due giovani di uno di questi toccava lofronte con una spada intinta nel sangue delle
;
altri
ne
asciugava
le
nel latte.
tale cerimonia
uno scroscio di risa. Questa cerimonia era probabilmente una purificazione simbolica dei pastori. Terminato il sacrificio, Luperci sedevano a un pasto, durante il quale veniva loro somministrato vino in grande abbondanza. Essi tagliaobbligati a prorompere in
i
vano poi
in le
53
pelli di
becchi,
del
corpo,
a imitazione del
e
mezzo nudo
Gli
altri
e con queste in
citt,
mano
fine,
correvano pei
le
strade della
toccando
tal
le
le
riamente a
monia
parti.
le
rendesse
feconde
procurasse
loro
facili
pelter-
ra,
toccare
le
mini.
Lupa.
trci
Vedi Prestezza
Prosperit
Roma.
Presunzione
delle
mere-
Lupino.
I semi di questa pianta formavano l'alimento pi comune dei filosofi greci, e pi particolarmente de: Industrioso. cinici. Vedi Immaginazione
Lupo.
Gli antichi
sformassero
agli
in
gli
uomini
si
tra-
questo
avveniva specialmente
Arcadi, condotti
al di
l di
una
certa palude,
si
se per
nove anni
nel
di
fossero
umana,
il
decimo anno
dieci
ritornavano
noltre
uomini,
ma
invecchiati
anni.
I-
una volta
credevaisi che
muso
e
le
ficcato davanti
avesse
potere
di
allontanare
Apollo
Augurio
incantesimi
di morte
malie.
Avarizia
Vedi
Citta-
bioso
504 -*
l'avversit
{Sant)
Forestiero
Golosit
Licaone
Pestilenza
Rapacit
Sa-
cerdoti d
Sconciamento
Timore vano,
Lusinghe. Rame.
Lussuria.
Animali: Cavallo. Leggesi che gli antichi chiamavano ippobino (da hippos, cavallo) un uomo eccessi* vamente libidinoso, e che quando volevano tacciare qualcuno di estrema lascivia e smisurata lussuria, solevano usare il soprannome di ippopornone, cio stallone. Anche Esichio Gerosolimitano chiam fornii
catori stalloni.
Un
simile a quelgli
di
questo
animale.
Coccodrillo,
che
Egizialibidi-
ritenevano animale
i
fecondissimo e talmente
destro,
lussuria.
Inoltre
volevasi
che
il
muso
piedi
del
coccodrillo
vresse
messi nel
la
virt
d'infiammare nella
Colomba.
quale dicetrasfor-
allevata
da una colomba,
e poi in
colomba
fosse
stata
ai
talmente invasa
pastori e ai
re,
che,
oltre
darsi
avesse dato
alla
luce un
ma-
^
Schio, tolse
le
585
ora con
di
dame
cino,
un uovo a una gallina che covava, il quale proprie mani, ora con quelle delle sue corte, veniva scaldato, finche nacque il pul-
non solo predisse il sesso di Tiberio, ma anche la sua libidine e disonest, per cui fu poi faMontone, che si trova raffigurato in mosissimo.
che,
diversi
lo
sa,
posto
sul
sepolcro
di
Laide,
della
nel
davanti
libidine
alla
citt
di
Corinto,
come simbolo
a
Elide,
di
quella
meritrice.
Inoltre,
tempio di
esisteva
Venere
la sta-
Pandemia
ce.
(Dea
delle
cortigiane)
tua di questa
Dea
Dicesi che
quest'uccello
e invaso
talmente
desideroso
della
talora
femmina
il
da
tal
maschio
romp>e
le
uova,
che la
femmina
trasal-
cova,
dita
affinch nel
Porco.
Greci
sero
la
un verbo corri^)ondente
il
lussuria,
che
significa sottomettere
corp>o a diso-
nesto e
abominevole guadagno;
specialmente
gli
inoltre,
col
porco,
tali:
ria,
nome
di
VegeAleito-
Diversi:
si
pietra che
antichi
veccliio.
credevano
formasse nel
di
gioie.
fegato
del
gallo
la
Cofano,
pieno
gli
Mare, per
priet
i
Egiziani
la
evitavano con
prose
d'incitare
lussuria.
sale,
Il
topi
rosicchiano
dal
diventano
pregni.
Vene-
re
sorse
il
mare.
passo della
il
aver
fonte,
secMido S.
la
566
il
corso
verso
cio
il
mare
della
ritorn
verso la sorgente,
a Dio.
Vedi Freno
alla lussuria.
Lussuria feconda
to prolifico;
di figli.
uomo
lussurioso mol-
perch
si
Ivt&tiria,
abbondanza di seme, che lo eccita oltre modo alla monta la femmina fino a sette volte in un
giorno,
senza
esaurirsi.
Ci
i
che
sugger
ai
medici
antichi di far
rinvigorire
la
mangiare
debolezza
passeri,
virile.
carro
di
Venere
Lutto.
Questa manifestazione di dolore, ha variato condo tempi e luoghi. Gli Israeliti, alla morte
i
se-
dei
genitori
e degli
il
amici,
si
laceravano
gli
abiti,
si
co-
privano
zi
scal-
e coperti di
il
dormivano a
il
terra,
si
si
battei
vano
petto,
si
radevano
capo e
le
strappavano
le
capelli
compivano
slesse
pratiche, e, inoltre,
radevano
si
sopracciglia.
i
Pres-
so
li,
Greci,
gli
uomini
li
lasciavano crescere
I
capelil
e le donne
radevano.
Romani
esternavano
in
lutto
portar
abiti neri, barba incolta, ecc., e le donne pK>rtav^o_ una gramaglia bruna. Ma sotto gli imp>eratori quel l'uso sub un totale cambiamento, e le donne porta^
rono
abili
il
lutto
vestite
si
di
bianco.
-il
da
Cenere
lutto,
radevano
Cilicio
Grigio
Nero.
capo
587
M.
W. Vedi Messemi Ma. Vedi Tma.
Macareo.
Figlio di
Eolo.
Vedi Canace.
Felicit.
Macariau
Nome
glia di
che
Era
fi-
Ercole e di Deianira. Quando Euristeo invase l'Attica, un oracolo pr^nise agli Ateniesi la vittoqualora uno dei figli d'Ercole si fosse sacrifiria,
cigli
cato
si
Dei
la
i
infernali.
Appena
le
sapiito ci,
Macaria
degli
sotto
tagli
gola,
sacrificandosi
per la vittoria
Ateniesi,
il
quali
perci
eressero
un tempio
nome
di
Endemonia,
felicit;
trice di vittoria e
fontana Maratona.
Macina. Grande pietra rotonda, che serve a macinare. VecCristoforo {San) Vedi Cristina (Santa)
chio e nuovo
Testamento
Vittore
(San).
ma
divino.
Angeli,
la
quali,
un'ora
mor,
riponevano
la
cantando;
quando
portarono
Capigliatura,
con cui Maddalena asciug piedi al Redentore; e che le serv per coprisi il corjx) nudo, quando si ritir
dal
mondo.
Collana
di
gemme
preziose,
ricor-
dan<io la vita
lussuriosa
588
corpo.
La-
che sparse duruite la sua penitenza in una grotta. Libro, emblema della meditazione. Radici, rammentando i suoi digiuni per mortificarsi. Specchio,
grime,
allusione alla di
cui
meditava.
la
che
lei vita mondana. Testa di morto, su Vaso contenente i profumi preziosi Santa vers sui piedi di Cristo, dopo averli
bagnati di lagrime.
Madre- Vedi
Madre
adottiva.
Uccello
che
Sterpazzolo.
cova
i
le
uova
deposte
li
pulcini e
ciba
come
se fossero suoi.
Maest.
Fritellaria imperiale.
glio
ccxmune,
per essere
suo
fiore
sp>es8o
adottato
nelle
armi
gentilizie.
Maest d'Impero.
Aquila,
pero sopra
le
cui,
gli
dice
Orazio,
Giove
diede
il
l'imstes-
tutti
uccelli
al
vagabondi, e
suo scettro.
tutte
le
Dio
si
so la portava
in
cima
Inoltre
vuoai
che l'aquila
possegiga
qualit
proprie
costumi regali.
Maest
Capelli
i
L'espressione dell'Apocalisse:
ed
capelli
suoi
erano
candidi
come
apostolo
la
bianca
veniva
lana,
che
dall'inspirato
descrit-
visione
con quei
caratteristici
tratti.
Maggio. Mese presieduto da
gio
589
il
dedicato a Flora.
fiori,
primo magrappresen-
lo
davanti
sopravi
alle
regalo, e cantando, ballando, una canzone d'occasione detta maggiolata, che comincia: Chi non innamorato Esca da questo ballo Che faria fallo a slare in si bel lato. Vasari raffigur questo mese in un grazioso giovinetto; posto in un prato fiorito, con una ricca veste fino ai piedi, che da un lato sventola; mettendogli in una mano dei fiori e
qualche
nell'altra
delle
piante odorose.
Vedi Zodiaco.
IVIaggiorana.
Vedi Origano.
trova scolpito
di
Magnanimit.
in molte colonne e grandezza d'amimo e di sentimenti elevati e generosi dell'uomo forte.
si
Membro, che
quale
obelischi,
emblema
Magnolia a grandi
fiori.
Magnifico albero sempre verde, coi fiori di un bianco puro e di soavissimo odore. Vedi Dignit.
Magnolia porporina.
Arboscello con
ri
le
foglie d'un
bel
dei
verde, e
fio-
per
di
lo
tali
un
bianco di
Vedi Pudore
fiori,
vergineo.
Magnolia precoce.
Pianta
i
cui
assai numerosi,
spuntamo alla
pri-
delle foglie.
Vedi Ansiet.
Mala.
La maggiore
fi-
glie d'Atlante.
590
Giove l'am, e da lei ebbe Mercurio. Nutr anche Arcante, ci che dispiacque talmente a Giunone, che l'avrebbe molto perseguitata, se Giove non l'avesse cangiata in
stella.
PVIalacohia.
Profeta.
Vedi
Profeti.
Mala-Fama.
Venne
ti
personificata in
un mostro
ali,
Maia- Fortuna
Rappresentasi
di
sotto
l'aspetto
di
giovane
spensiein atto
una palla
in
mano.
Malattia.
Anemone
sto
fiore
dei prati.
sia
avvelenare il vento che passa sopra di esso, e coloro che lo respirassero fossero colti da malattie pi tre-
mende.
dico
zio
Stella.
dell'antichit,
in
che cadono
di
Secondo Ippocrate, il pi gran mesognando di vedere delle stelle mare o in terra, e spariscono, indimentre segno di sanit se
gravi
malattie;
Vedi Inferno
Maldicente.
Porpora,
dicesi
glie
mollusco,
con
fuori
la
lingua,
la
le
quale
conchi-
essere cos
chiuse.
Similitudine evidentissima.
Maldicenza.
Animali:
sima
Vipera,
rettile
velenoso.
E'
per
popolaris-
l'espressione:
lingua
di vipera,
denotare
maMicent.
versi:
591
acre.
Vegetali:
Ranuncolo
della
la
Dive-
Torcia,
emblema
discordia,
che
trasci-
na
rit.
alla
maldicenza.
Velo,
perch
nasconde
Provoca-
malfare.
principii.
che divora un
basilisco
basilisco.
Gli
cuitichi
volevano
uccello
che
cie
il
nascesse
il
da un uovo
producesse
le
d'ibis,
ritenuto voracissimo,
di
serpenti
velenosi,
uova piene
gli
di
che
il
basilisco.
Quantunque
le
Egiziani
tuttavia
avessero per
l'ibis
quando trovavamo
tare che nascesse
le
il
venerazione,
Malevolenza.
Lobelia.
Malia.
Circea.
Malignit.
Quaglia.
Dicesi
che
quest'uccello,
una
sorgente
d'acqua
limpida,
gettandovi dentro la terra, affinch non sia wvuta da altri animali. Donde, per questo suo dnto maligno, malizioso e iirvidioso, la quaglia dienne simbolo di persona maligna. Ezechiele, rimpro'erando tale cattiveria, dice: E poich Vacqua pu"angosa
ssima bevuto avete,
daie ?
il
_
Malinconia
592
""Srra'aU.ritto.
Malinconico.
sau,a
su
uno
s.aUUo.
appoggiato
/rb:^l?^^wria'X
del
figura
nei
n,.o.n,
medio evo.
"?^conre.^in--ae^3-n-
tx - ir
Un'antica
giorno sparse
":o*
"^uj
.an^
-^^^^^^^^^^^^^
il
notizia
^L^ttli
re
UTI
te
Tolomeo,
d'Egitto
volendo,
come
co^
tZ.
dendolo
pr
593
egli
malandrini.
Ora avendo
lui
se
che
anche
possedeva
una
le
certa
quantit
di
spese di visiggio,
ma
non essendo abituato a portare pesi, gli davano molto fastidio. Perci li pregava di aggiungerle al loro
carico,
che,
ripartite,
riuscirebbero di poco
gli
peso per
ciascuno.
Accettarono
altri
cortesemente,
do
fra
chissime,
ognuno
cos
le
mescol con
il
le
altre
sacco.
fertili
seguendo
leone veduto
quivi
suoi
moltissimo bestiame,
di
fermarsi
ai
un jx' compagti
in
custodia;
invitandolo
allora
sacchi,
Il
a
co-
leene, scorgendo
stesso
sacchi
gran numero
ogni
di
monete dello
nio
delle sue,
mandando un gran
ruggito di conten-
tezza,
e
esclam:
e per sue se
di
tenne.
fatte
Aba
(vedi)
a Cerere.
Malizia innocuaScorpione
i
serpenti,
sommerso nell'acqua, che, come anche quantunque all'asciutto possono far del ma-
le,
Malva.
Pianta dotata
dicina
di propriet
come
rinfrescante.
riva dal
za
I
Vedi Dolcez-
Marsuetudine.
38
~- 594
"
perch
sparge
Malvagit.
Citiso
laburno.
Nero.
Seppia,
un
umore
Romani come simbolo dei costumi infami e dannosi. Solevano dire: Negro costui, Roman da lui ti guardi.
Vedi
Cattiveria.
Malvagit servile.
Cappello,
Presso
testa
il
gli
antichi,
quando un padrone
servo
metteva
vile,
in
cappello a un
che voleva
e malvagio, e
che
il
padrone, vendendolo,
a
riprenderlo.
non
gni
obbligo,
Malvone.
Vedi Altea.
Artemide
{Santa)
Mammelle. Vedi
na d'Alessandria
Efesiaca
Iside
Cateri-
Natura.
{Santa).
Vedi Barbara
viola
siepi,
odorata.
Comunissima
di
boscaglie e nelle
vera.
Vedi Candore
dove Modestia
fiorisce
prima-
Umilt.
Mammone.
Parola caldaica, significante ricchezza o ricchezcome rilevasi dall'Evangelo di S. Luca; ma adoperata anche da Ges Cristo come una personificaVoi non potete serzione del Dio della ricchezza:
ze,
vire
Dio
di
Mammone.
di Ezecliia;
il
Manasse.
Re
statua
Giuda, figHo
uccidere
il
quale,
dopo
fare
a-
ver fatto
profeta Isaia,
si
fece
una
con
cinque
teste,
595
profeti,
Mancinella.
Albero
t
le
sue proprie-
velenose,
cui
frutto
Vedi
Falsila.
Mandorla.
Vedi Frutto
gracili,
della
continenza.
Mandorlo.
Albero dai rami
germente
chiezza.
rossi.
fiori
Vedi Aronne
solitari
bianchi o leg-
Fillde
Vec-
Dicesi che
gli
antichi
di
facessero
inghiottire
un'infusione vinosa
meman-
dragora agli ammalati sui quali si doveva praticare l'arr^utazione di qualche membro, e che con questo cadessero in istato di toipore che li rendevano insensibili al dolore. La mandragora era ritenuta dotata
di
senso e gemente
di
quando
la
si
schiantava,
scrittori
ed era
di cose
prova
dudaim, di cui
to
si
come
di
un gra-
prezzo
Delirio
carezze
Furore
Vedi Allegrezza
Orrore.
dei morti, i Geni tutelari delle case dove avevano vissuto. Ai Mani consacravasi il cipresso, e sui monumenti si vedono medesimi ora in atto di
i
Mani. Ombre
sostenere
di
pi,
l'albero
funesto,
il
ora di
abbatterlo a
colpi
accetta,
perch
cipresso
la
_ 5% che
Il
ci
abbia,
ci
toglie
ogni
sacro,
speranza di
rinascere
numero 9
era
loro
numerica, della prima progressione fave anch esse, considera Le vita. del termine della erano alle porte mfernali, la forma simile te per insopportabile era ad essi
^r^^^^'^^^^l
parimenti a
essi consacrate; Ponevano n e del bronzo, e li o strepito del ferro a vista del gradita invece fuga- ma riusciva loro rinchiudevano d'Italia popoli uo'; e quindi tutti i tombe. I ricchi lasciavano
U^p
agli
era
sepolcro.
Sopra
alcuni monumenti
sacri
Man
ono
hiamat!
protettori
mani tempi eroici, che i errando e tentassero di", andassero erra straniera che a mapaese nativo. Si vuole
tornare
al
Dn
anche
Dn
palrn,
TcW
alata rappresentata
l'emblema delle
aveva svelato
i
Ombre
segreti e
/^-tti di Virgilio er quali eg^ o dei Mani, dei Vedi inspirato. ne sembrava
-;
Ombre.
Mani alzate. Vedi Preghiera. Mani battute. Vedi Applauso. Innocenza. Mani che si lavano. Vedi Servizio scamhevole. Mani che si stringono. Ve\ Vedi Eloquenza. Mani con le dita allargate. Mani in seno. Vedi Inerzia. Mani legate. Vedi Prigione. Mani stese. Vedi Liberalil.
Mani stese
al cielo.
397
Vedi Adorazione.
Giudice
speranza vana
Mania.
Antica e formidabile divinit italica, probabilmente etrusca, annoverata fra le infernali e considerata dagli antichi madre dei Mani o Lari. Le feste quacompitali (celebrate dagli schiavi e dai liberti, una di godevano festa della tempo il tutto durante li
i
piena
libert)
venivano celebrate
in
Roma
per pro-
piziarsi questa
tico
teste
la
Dea
insieme coi
sentenziato
lari,
e siccome uh anoffrirsi
oracolo aveva
che dovevano
per
teste,
cos dicesi
celebrazione di esse,
Roma
di
umane, sostituendovi capi di agli e teste di fantocci. Le immagni della terribile Dea venivano appese alle porte delle case, con l'intendimento di tevittime
Mania
presso
gli
antichi
simboleggiava
il
terrore.
Mania.
Elleboro.
Manipolo.
Era
presso
i
Romani
di
si
lo
una compagnia
della storia
soldati,
romana
uomini;
pugno
ricordo
o manata di fieno,
vanti
nei
agli
infisso
un palo,
di
e portato da-
di
che fu preservato un
Vedi Fascelto
Manlpulari-
598
Calza, quale distintivo di un manipolo di fanti, secondo Livio erano trenta, i quali seguivano un'insegna detta manipulus. Erano questi soggetti ai Centurioni,
chiamavansi
Caligati,
cio
soldati
della
calza.
Mano. Vedi
mando
Patto
Avarizia
Consenso Mano alzata. Desiderio di pace. Mano col pollice verso terra. Vedi PoHice verso. Mano con le dita strette in pugno. Vedi Dialettica.
I
Vedi
Baciare
la
mano
Co
dita.
Vedi Decorazione
militare.
diversi
tre
essa
benedicente,
la
aperta
due o
dita
(secondo
benedizione greca o
Si vede
latina); 2. datrice
3.
braccia di croce.
primitivi
indicano
potenza
Dio
nelle
Scritture
con
la
parola
manus
artisti
credesi
che
gli
simbolo.
Vedi Dio.
Mano posta sul cuore. Vedi Amicizia. Mano senza pollice. Vedi Inabile alla haliaglia Mano stretta In pugno. Vedi Dialettica. Mano tagliata Vedi Tommaso {^Saj^.
Mansuetudine.
599
di
estremamente mamsueta.
vuole che
di
Bue.
cui passivit
conosciutissima.
ta
docile.
Si
cammincmdo
di calpe-
fra
un branco
gli
pecore,
con
la
proboscide scansa
quelle che
da al suo massimo furore, nello stato selvatico, vedendo un montone diventa mansueto e si addomestica. Si vuole inoltre che quando nella solitudine dei boschi
trova
ma
tali:
si
gli
non solo non lo molesta, da guida, mostrandogli la strada. VegeMalva. Olivo. Dicesi che le statue degli Dei
fa
un uomo smarrito,
altro,
la
mansuetudine;
averjdo
con
ci
quella bont,
che
leto,
il
abitzmti di
essi
Mi-
da
stesso
abbruciasse quando
infierivano
il
onde
tem-
del
mare
furioso,
faccia
cessare
la
Mantello.
Il
di
Giuseppe
Inverno
Martino
le
Ve-
{San).
Manto.
Vesta da sovrani che copre
la
spalle
persona.
Vedi Colomba
{Sonta)
Re
avvolge
So-
vrano,
Marco (San).
Evangelista,
il
600
discepolo di S. Pietro. Animali: Santo venne trascinato per terra da un cavallo furioso. Leone, emblema della maest e la
Cavallo,
la
dignit
regia.
Simbolicadi
mente
S.
Marco
leone alato.
rappresentato sotto
forma
un
Diversi:
Mazza Marcamann.
copparlo.
Gente
attivit
di
razza germanica,
frontiere
che
spiegava la
sua
alle
delle
contrade germanicne,
le
ma
miliin-
principalmente
zie
quelle
dei
Romani
o dei loro
Avevano per
in
Mare.
Pesci,
in
mano
terza
a
re-
Nettuno,
gione
la
dopo
fuoco.
In tutte le medaglie
il
tridente
figura quale
emblema
cosa,
del mare.
Ventre,
il
quale con-
sumando
dei
ogni
venne paragonato
i
al
gli
mare che
spiegatori
fiumi.
Anche
mare per il ventre. Vedi Impero del mare Impeto dei nemici Lussuria Molestie Perdimento Purificazione. Margherita (Santa).
sogni prendono
il
Vergine e martire. Cintura. Le donne incinte le reni con una cintura contenente qualche reliquia d,i questa Santa. Croce, con cui vinse il demonio. Drago. Mentre Margherita era in pri gione, preg il cielo di farle vedere il diavolo. 1,
si
cingevano
601
tosto le apparve un enorme drago che spalanc la bocca per divorarla; e la sua gola era talmente gran-
de
che.
allargando .la
Santa, e
il
mascella
lingua sotto
superiore
i
sopra
la
testa della
la
piedi,
l'inghiott.
Ma
gli
prima che
for le viscere
mostro avesse potuto digerirla, ella con la croce che aveva seco, liritiratasi
berandosi.
stodiva
di
i
Gregge,
montoni.
presso
cui
si
sua madre,
cu-
Tino,
in
'tent
invanamente
affogarla.
Margheritina dei
prati.
Vedi
Bellide.
Animali: Agnello, emblema di dolcezza e purezza. Serpente. Dio, prima di condannare Adamo ed Eva, rivolto al serpente
seduttore
dicendo:
suo
te
una
femmina, sicch
al suo calcagno.
piede vittorioso,
Maria.
speciale
spine,
Perci
i
e tenterai mai di porre insidie teologi, fu Questa donna, secondo talvolta viene rappresentata con un
i
serpente sotto
della
piedi.
Vegetali:
Giglio,
simbolo
di
sua
purezza.
i
Spesso contornato
ch'ella
per
indicare
dolori
dovette
patire.
Olivo,
emblema
di pace.
Vergine.
Diversi:
emblema
stelle.
della
grazia celeste,
B'.anco,
colore
dedicatole.
Cintura,
Luna. La Vergine viene rappresentata poggiata su un arco di luna crescente e coronata di sette stelle. Nimbo. Vedi Alfonso dei Liguori (Sani')
Bernardo ^San)
602
{Santa)
Cuiman
{San)
Coletta
Domenico
di
Becco. Gli antichi chiamavano i bastardi figli si aveva certezza del padre.
di
Marito economo e moglie prodigaUn uomo che intreccia una corda di giunchi, dietro al quale un asino di mano in mano rode tutto
quanto l'uomo
to,
tesse.
per rappresentare un
prodiga,
indefesso la-
risparmi.
Marmotta. Al principio
prile.
d'ottobre questo
vi
animale
si
ritira
in
tane sotterranee e
rimane addormentato
fino
all'a-
Vedi Sonno.
M arsi a.
di lagnide. Alcuni lo fanno un pastore e un contadino. Si racconta che Minerva, mentre Buonava il flauto, avendo veduto nell'acqua le pro-
Figlio
altri
il
quale
fu
raccolto
da
Marsia,
che suonandolo,
es-
ne cav naturai-
mente suoni
si
dolcissimi.
affrett a sfidare
il
zione che
piacesse.
vincitore
o,
Le Muse,
il
secondo
gara.
il
altii,
Nisei
furono
testimoni e giudici
tra e
il
della
Marsia
flauto,
ma
p?stigo
Marsia, Apollo
leg
sorgente del
pelle
603
Il
suo sangue tu
la
nella
donde
scaturisce.
Marta (Santa)
Croce, perch crocefissa. Spada, con cui fu
ta
trafit-
Marte.
Pianeta che,
l'uomo, ed
"
secondo
gli
astrologi,
esercitava
la
Marte. Dio della guerra che Greci chiamavano Ares e Romani. Figlio di Giunone. Questa Dea inMars
i
vidiosa,
volle
fiori
p>er
aver Giove
fare
le
fatta
Minerva senza
e
dd
lei;
anch'essa
altrettanto,
o,
per virt di
altri,
certi
che Flora
sugger,
secondo
batten-
incinta di
Mar-
and
p>oi
era
terribilissima
guerra.
lo
Marte am
addor-
Venere,
martato.
con
la
quale
Vulcano
sorprese
con la lancia e la sferza in mano, e talora lo mettevano a cavalcione di un carro tirato da due lupi o da due cavalli: il Terrore e la Paura. (Alcuni vogliono che fossero quattro, e tanto terribili, che soffiavano fuoco). Talvolta fingevasi essere cavalli persone, le quali mai abbandonavano Marte, e che l'accompagnassero anche l'Impeto, il Furore, e la Vioi
lenza. Stazio, dopo aver descritto le armi di questo Dio, che erano, l'elmo cos lucido che sembrava ardere, quasi avesse l'infuocato fulmine per cimiero;
la
604
e spavencorazza dorala e tutta piena di terribili sanguiluce di risplendente scudo tevoli mostri, e lo ornandogli il capo attorno stavano gli che dice gna; redini dei Furore e l'Ira, il Terrore guidava le il le ah scuotendo andava questi cavalli, e davanti a quanto del vefalso del tanto divulgatrice la Fama descrive il palazzo di Marte, che
ro.
Inoltre Stazio
in
pone
e risplenTracia. E' tutto di ferro non lucido fosco, ma quasi e rugginoso nemmeno dente, fa spavento infuocato, e che guardandolo solamente l'Ira Furore, rimpetuoso pone e affligge. E quivi pallido Timore, le il crudele, l'Empiet arrabbiata, ne lasciano Insidie, che vanno di nascosto,
dice,
occulte
tengono copervedere agli altri gli acuti coltelli che le mam di tagliente ambe armata Discordia e la ti, di soggiunge che questo palazzo risuonava frro Virt la stava vi mezzo nel minacciose voci, e che mostrava heto me^a e addolorata, e all'opposto si
il
Furore.
Qui sedeva
la
il
Morte
col
viso
insangui-
nato
deli
battaglie.
del mondo, spoghe portate quasi da ogni parte uccisioni, inrappresentate mura, sulle porte erano le guerre. Eroseco portano che rovine, cendi e altre celebrava in bgitto doto cos descrive la festa che si
in
onore di Marte. Venuto il paese, mentre pochi prendeva parte tutta la gente del agli altari nt<-nt> * sacerdoti si trovavano intomo mettevano alle portsi altri sacrifizi, tutti gli
fare
i
tempo della
festa,
ciq
mano; contro tempio con dei solidi bastoni m acco forestieri i quali venivano mille uomini fra bastoni. Qu' di armati parimente di fuori alla festa,
del
8ti
di
legno
tutto
605
da pochi uomini,
tempio;
ma
ne nasceva una battaglia a bastonate fra quelche difendevano le porte e quelli che volevano forcol
zatamente entrarvi
vano.
loro
Dio,
infine
vi
riusci-
in
questa
lotta,
sero mortalmente
feriti,
ale ce-
rimonia
ebbe
origine, di
perch
gli
antichi
ritenevano
i!
che che
chi
la
madre
fatto
Marte
vi
figlio
i
grande
lo
andasse per
di
ci,
possederla;
ma
per
sacerdoti
accortisi
non
sapendo
fosse,
non
fu co-
stretto
di
vi
andarsene;
ritorn,
ma
gente
e bastonati
Animali:
ritenuto
Avvoltoio,
dei
uccello
consacratogli,
e
p>er
perch
se-
voracissimo
nei
cadaveri,
questo
si
combattimenti.
Inoltre
voleva
che l'avvoltoio,
tre,
ma, sapesse che doveva avvenire una battaglia, e do\e dovesse succedere, conoscendo anche da qual parte \i sarebbero state pi vittime, e ivi volgesse sempre
il
te
cavallo
vincitore
per dimostrare di
fuga.
riconoscere nel
re
lui
Dio
essere
la
che non
sacio,
vista
Lupo, a
notte;
al-
p>er
d'una
talmente
acuta da
perch
il
cos confacente al
nero, chia-
_
prio
606
pr mariius, come se fosse malo scientificamente pcus percuotenuccello come ^--1 a Marte, sia perch,
do
le
da
degl duro legno dei tronchi soldati con le spesse battene i strafanno si che mura della citt, perentrare dentro; oppure
potervi
molto negli auguri, a. dessero molta importanza culli pare che i soldati Vea Marte. Romam dai Wione. consacrato queBoccaccic. secondo
picchio
era
osservato
anei luoghi spazio ^ pianta nasce per lo pi accamparsi gli eser sempre quasi pertl. ove sogliono
sta
citi.
gS
Gramma,
perch,
maggior onore
ToWo
^dio
riet
gramigna, che qualche estremo ^.^ncoio ^ l'esercito, o^v^^^'"?^ vessero salvato tutto ^^^ \^, va Ruhno balasj
di quella della
in
d'attorno.
Diversi:
rossa
dello
spinello,
P-^-,
ma
Sciti
^^
della guerra.
Z-
Vedi
{San)
fare
{SmO
Scollura
Necessit
Geryaso
Provocaztone
al mal-
Thor.
Martino (San).
Vescovo
di
^J ^^^f egli d.tes. Lepre, che essere il Santo grisue le con d.e persecuzione dei cani. Oca, V^eta del suo ritiro. da fece scoprire il luogo ^v^;*'" -pagani. dai Albero a cui fu attaccato Man_sp.-a^ -"> D;.v/o a;yar,o,li a un la spada, diede con diviso IcUo la cui met, apparse Cnsto Ges indosso a J^vero. e che vide
stato
militare.
Thours.
'''
Anmiali:
ti:
ArZla.
gli
607
la
tezzare.
Spada.
Martiri.
Coloro che perdono
che rinnegare
la
la
propria fede.
blema della mitezza dei martiri. Corona, quale ricompensa. Palma, attributo speciale dei martiri. Rosso, a coloro che morirono per la fede di Ges Cristo, pittori usano dare il manto rosso, in segno del loro martirio e il sangue sparso. Strumenti di supplizio.
Martirio.
Ampolla o vaso
Argento.
colorato in vermiglio e
la
palma.
rapstru-
Bianco, coloro che, come l'argento, presenta la purezza della fede. Cilicio. Croce,
mento
di martirio.
Palma
la
pagnata da un vaso di sangue, non basta, secondo alcuni, per annunciare il premio del martirio nell'immortalit dei beni celesti. Rosa rossa, simbolo de! sangue versato. Rosso. Sarda, pietra dedicata al martirio.
Vaso.
Marzo.
Quantunque questo mese abbia preso nome da Marte, presso i Romani era consacrato a Mercurio. E' personificato sotto la figura di un uomo vestito di una pelle di lupo. Nel medio evo rappresentavasi con un giovinotto che pota le viti. Ordinariamente viene accompagnato da un becco e una rondine. Vasari, alludendo a Marte, raffigur il mese di marzo in un uomo armato di arme bicuiche, con la spada
al fianco, nella
mano
sinistra lo
l'asta,
agli
Vedi Zo^
diaco.
~
Maschera.
romani
che;
il
608
dagli
allori
greci
quasi
tutte
le
rappresentazioni
drammatidal
tingersi
quest'uso
nacque senza
di
dubbio
vestiti
feste
pic-
Bacco, che
modo
tale,
che
diversi
sensi
(perci
la
che diventava
la
verso
quale era
faccia
di
Bacco. VeFavola
Talia
Giuliano
rOspitaliere
Ipocrisia
Verit.
Mascherata.
alla pi
dei travestimenti e delle mascherate risale remota antichit. In Egitto, nella grande processione di Iside, in cui quella Dea appariva sotto
figura di orsa, per allusione alla costellazione del-
L'uso
la
l'Orsa
maggiore,
sacerdoti
le
formavano un
punti
cardinali
cor-
teggio mascherato,
costellazioni
cielo.
portando
i
sul
indicanti
quattro
Tali maschere non coprivano il volto soltanto, ma anche il di sopra della testa, ed eravi aggiunto una specie di cappuccio che cadeva sopra le spalle in modo che sembrava avessero quei sacerdoti, i:i
teste,
quelle degli
Il primo di con la testa di toro indicava la primavera; il secondo personificando il solstizio d'estate, mostra-
l'illusione
era
perfetta.
ro.
609
vasi in figura di leone; Vautumo era rappresentato dal volto d'uomo, e Vinverno dalla testa di sparvie-
La
vendemmia da quella di un lupo; il ritiro del Nilo entro il suo alveo da un ibis. ecc. In altre feste egiziane alcune donne della plebe si travestivano, apla
piccandosi grandi
ali
alle
spalle,
nando danze
gesticolando e mei
licenziose.
Le
feste e
misteri di
Iside
diedero origine alle feste e ai misteri di Bacco, detti Baccanali i quali altro non erano che mascherate, poich 1 baccanti e le baccanti correvano le strade travestiti m mille fogge. Anche in Persia i travestimenti dei mmistri di Mitra in vari animali erano una mascJierata simile a quelle finora accennate.
maschio.
Vedi Peccalo
e innocenza.
Massoneria.
Associazione di persone che si obbligano con giuramento a tenere segreto inviolabile quanto proprio dell'ordine loro, e che per mezzo di segni segreti
dei
o Uhen muratori rimonta al 1006 avanti Cnsto, anno m cui Salomone cominci la costruzione dei tamo) tempio di Gerusalemme. Eccone la stona secondo massoni. Tra gli architetti spediti dal re di Tiro al amico e alleato re degli ebrei primegi
giava iram.
1
il
quale,
incaricato
da Salomone
rigere
di
di di-
operai
da
pagare,
nella paga distribu gli compagni e maest, dando a ciascuno una parola e un segno particolare per
tutti,
e per
sapersi
regolare
opera,
tre classi,
novzi,
39
- Q. ROXCHETTI.
riconoscerli.
Tre compagni, poco sod<lisfatti del loparola di domandare a Tram la decUero ro salario, o di d'incontrarlo dato dei maestri, appena lor fosse
assassinarlo
se
avesse
rifiutato
di
palesarla.
Lo
a-
tempio, e si appospettarono dunque una sera nel a mezzogiorno, il starono, uno a tramontana, l'altro solo dalla porentrato terzo all'oriente. Iram essendo quella di mezda uscire volendo e ta dell'occidente,
domand la pazogiorno, uno dei tre compagni gli martello che il lui di rola dei maestri, levando su ricevuto aveva non che disse Iram teneva in mano. e il compagno modo: quel in maestri dei la parola martellata sulla testa. Il colpo gli diede tosto una
porta di tramontana, ove terra, Iram fugg verso la Tuttavia altrettanto. trov il secondo che gli fece abbastanancora lasciandogli questo secondo colpo di oriente, ove forza, tent di uscire dalla porta
non
essendo
stato
forte
abbastanza per
gettario
za
il
medesima domanda dei delitto, ne il Commesso due ultimi fin di ucciderlo. di pietre, e ammasso un sotto cadavere nascosero il
terzo,
dopo
avergli fatto la
una montagna venuta la notte, lo trasportarono sopra silo, pianil riconoscere dove lo seppellirono, e per
fossa. Salomone, ^tarono un ramo di acacia sulla vedere Iram, mando senza giorni sette stato sendo
loro dbpo lunghe e vane ricerche, ^re di seduti essendosi che si trovavano un poco stanchi, seppellito, uno dei tre presso il sito in cui Iram era d'acacia, e si accorse ramo il macchinalmente slacc luogo da poco terra era slata smossa in quel
quali
che la
tempo.
tre maestri,
curiosi
di
saperne la causa,
si
rrasero
611
ra chiaonarono gli
maestro,
essere
{x>t^ssero
avuto da Iram
subito.
La
prese
Quella
il
che
ico
sj
dopo
e
significa
secondo
massoni,
cor-
andarono a render conto a Salomone del triste caso. Questo principe ne fu commosso, e ordin a tutti i maestri di trisportare il corpo di Iram nel tempio, ove fu sepolto con gran pompa. Duramte la cerimonia tutti i maestri portavamo
corrotto,
le
mzmi
nel
san-
gue del loro capo. In memoria di questo preteso avvenimento massoni conservano i tre medesimi gradi:
i
hanno
p)er
iniziazione celebrajio
funerali
del
trucidato
Iraon
il
camdidato.
Acacia,
albero
simbolico.
Alabarda da diacono.
stella.
ai
capitelli:
sulla base,
xm
colonna dell'Oriente. Compasso e squadra. Fossa. Grembiale, su quello del maestro figura il tempio di
ai
lati,
la luna,
ima
stella
sole.
Martello.
Il
venerabile ne
ha
tre.
Scalpello.
mjissonica.
Spada Spada
semplice,
simbolo
della
Regolo. fermezza
Stendar-
mezzo
fi-
gura un trofeo composto del compisso e la squadra attorniato da rami d'acacia, sormontato d'una stella e sopra questa un triangolo irradiato, e il tutto cir-
612
proprio
della logcondato da una fune a nodi, e su quello croce, il d'una composto trofeo un capitolare, gia
compasso, il pellicano che nutre figli col enasangue e rami d'acacia. Tempio di Salomone. 7 grad^. primo di insogna Triangolo gUa.
ovvero della virt forme, il secondo, della forma, non possiede agente; perch la luna quando scura sole, i cui dal illuminata viene forma alcuna, se non la quale, lunare, materia la plasmare raggi sembrano in una ora quasi fosse molle cera, s'impronta ora in un'altra forma.
Materialismo.
una Porco, con cui gli Egiziani simboleggiavano si che materiale, affatto persona di cervello grossolano
preoccupi soltanto delle cure del corpo.
Matrimonio.
Presso
to
Il
gli antichi, la
aveva
la propria stagione e
sia permese di maggio era riguardato come funesto, a Veconsacrato d'aprile mese il fra ch incontrandosi Giunone, sia pere il mese di giugno consacrato a
nere,
ch questo mese fosse impiegato nella sacerdoti di grandi cerimonie della religione, e che appariva fino nei -affettassero una tristezza, che
i
pratica delle pi
Giunone
loro
dei o finalmente perch l'oblazione era connon mese, questo in avveniva trapassati, che esigevano gli Dei veniente al genere di sacrifizio che Matriil rappresentavano del matrimonio. Gli antichi nei ceppi, oppiedi coi e collo al giogo monio col
vestimenti,
613
pure con catene alle mani e ai piedi. I cepp., come simbolo d'impedimento alla libert del movimento del corjx), cio, figurativamente, trattengono l'uomo tra
un dato
limite
della
ragione,
n permettono di
le
il
ab-
bandonarsi a sregolatezze;
mentre
catene
indica-
no l'obbligo a
glia, se
cui
deve sottoporsi
Nozze
figli
Ro-
{San).
Matronali feste.
il
Feste che si celebravano religiosamente a Roma primo di marzo dalle persone maritate, cio dalle donne in memoria della pace fatta in tal giorno dalle
Romani
dagli
degli
di
rapite,
tra
loro
padri e
sui
le
loro mariti
loro
matrimoni
si
favori
al
La
mattina,
donne
recavamo
fiori,
tempio
Giunone, presen-
tandole dei
resto del
e di
di
fiori
Le dame romane,
ritorno
a casa, rimanevano
il
no le felicitazioni e i regali degli amici e dei mariti, con cui intendevasi quasi di ringraziare della felice mediazione che avevamo esercitata le loro antenate. Gli uomini ammogliati non mancavano di recarsi la
mattina di detto giorno al tempio di Giano,
dei sacrifizi e adorazioni.
a far
La
banchetti che i mariti davano alle mogli, poich questa festa non riguardava che alle persone
sontuosi
maritate.
In
essa
le
daune
concedevano
alle
loro
614
godevano gli schiavi per serve gli stessi privilegi che Saturnali. nei padroni parte dei
Matteo (San).
Evangelista e apostolo. Si rappresenta dell'umano e mesgnato da un giovanotto, simbolo principalmenMatteo cui di siaco carattere di Cristo, presso il quale fu arrestato mentre
accompa-
te tratta.
Altare,
celebrava la messa.
Angelo, che
gli
parla
all'orec-
viene talvolta rappresenchio, e sotto il cui aspetto in origine di professione stato essere per tato.' Borsa, imposte pubbliche. pubblicano, cio ricevitore delle Corda, messagli l'evangelo. scrisse
Calamaio.
Egli
al collo.
DraDanaro, che riceveva come pubblicano. fu cui con Lancia, go, che il Santo mise in fuga. venne quando indossava che martorizzato. Pianeta, danaro che ricearrestato. Sacchi, in cui riponeva il
veva.
Mattia (San).
Apostalo, patrono dei vignaioli.
sere
stato
crocefisso.
Croce, per
Scure.
es-
Mazza
ferrata.
Spada.
Mauri
feroci.
Soldati equestri;
cavalli d'oro in
e fra essi
di
si
color
rosso
Mauritania.
Nome
ria.
comprende oggi
l'inscrizione MAVcavallo guidato da un pedone con monete portano df queste di Alcune RETANIA.
il
Marocco, Fez
e parte
dell'Algeuri
~
una parte
la testa di
615
Mazza. Vedi
Clava.
Mazza d'argento.
Insegna d'onore. Vedi Cardincle.
Oleandro.
Mattia
Medea.
Grosso bastone, nodoso e ferrato, che portavasi Marco (San) guerra. Vedi Eugenio {Sani)
(San)
Sovrano
Taddeo
{San).
Mazzetto
di fiori.
Vedi Galanteria.
{Santa).
Famosa maga,
Colchide, e di
figlia
di
E^ta,
Eete,
re
della
in-
Idiia,
secondo Esiodo.
il
Coi suoi
vellp d'oro,
e lo
Medea;
di
e salparono su-
tornare
figlio
il
in
Abi
suo
Medea,
d'inseguire
Greci,
ma
misero per
mand
gente a inseguirli,
ma
se,
Medea
trov
modo
il
di
trattenere costoro
uccidendo e
facendo a brani
e
gli
fratellino che
i
Absirto, e gettando
inseguitori
guadagnar
Giunta
il
saglia, insieme a
Giasone, ringiovan
padre di Giasone.
tore
Per vendicarsi
farlo
di
usurpadi
del
trono
il
di
quel
principe
desiderio di
ringiovanire,
e per me-
^
glio
616
a pezzi un vec-
impegnare la loro
e, in
fiducia, tagli
presenza, Io trasform in chio montone, trucidarono giovane agnello. Sedotte da tale esempio,
loro
esse stesse
il
proprio padre;
ardente,
Medea
lo
pose
in
una
senza curarsi di ringiocaldaia a fuoco interamente consumato fu finche lasci lo ivi vanirlo,
e
dal
Questo fatto sollev tutto il popolo di Medea, perci si Jolco contro Giasone e sua moglie
fuoco.
ambedue costretti a fuggire, e si ritirarono che regnava in Corinto. Dopo d'aver Creonte, presso perfetta armonia coniugale, ivi passati dieci anni in divenuto della quale furono due figli, Giasone,
videro
frutto
alcuni chiaamante di Glauce figlia di Creonte, da sua spomata anche Creusa, e desiderando di farla
sa,
spazio di temripudi la moglie e le accordo breve alcuni Secondo Cormto. da figli po per uscire coi uccise i figli andarsene, di prima Medea, autori fugg ad Atene sopra sotto gli occhi di Giasone, poi
un carro
tirato
da due draghi
alati.
Vedi Medo.
Medicina.
Ammali: Cicogna Rappresentata da Esculapio. quale simbolo di bocca; in origano di con un ramo cicogna, manrimedio efficace; perch volevasi che la
giando tale pianta,
sacro a Esculapio. Vegetali: na.
si
purgasse
lo
stomaco.
della
Gallo,
mediciDiversi:
Serpente,
emblema
officinale.
Fumaria
Medicina provvidenziale.
Colomba che porta
medio
che
nel
becco
un
ramoscello
d;
sanata con un rilauro: segno votivo per un'infermit credevasi mandato dalla Provvidenza; perch
la
si
ammalasse, strap-
antichi, guariti
617
si
medicasse. Gli
come sarebbe
questo:
MONITVS
POSIT
Uso comunissimo ancora oggid presso credenti nell'esporre sugli altari un quadretto o qualche membro del corpo umano in argento, cera, ecc., con le lettere
i
G. R.
gione
invocata
dalla Vergine
Meditaione.
Figura allegorica rappresentata
in
si
o l'unghia; gesto che talvolta esprime un pensiero profondissimo che quzisi conduce all'estasi; tal altra il pentimento di qualche azione, o la minacdito
morde un
cia di vendetta.
Civetta, che
sembra meditare du
si
medita. Viola
Medo.
Figlio illecito di
Medea
di
and a cercare la propria madre la quale era fuggita d'Atene. Giunto Medo nella Colchide, fu arrestato e condotto davanti a Perse, fratello di suo
avolo,
il
il
dre di Medea.
che
s'egli
trono
ucciso
da uno
~- 618
tutti
gli
stra-
li
fece
credere Ippote,
di
Creonte,
re
di
Colchide.
Mentre praticavansi
le
necessarie indagini
la verit,
per scoprire se
Medo
il
aveva detto
proprio
Medea
essere
alla
di
vendicare
padre.
essa
si
Per non
present
dall'usurpatore riconosciuta,
lui corte sotto
ivi
il
nome
gli
abiti di
Diana. Avendo
te,
allo
pri-
figlio di
Medea,
madre per
lei
trucidarlo; e lo pre-
g di consegnarlo a
sotto gli occhi suoi.
stessa,
Ma
quale non fu la di
il
sor-
presa,
allorquando riconobbe
allora lo smarrito
proprio
figlio!
Ripire
il
gliando
spirito,
domand
arm
il
al
approfittando
dell'istante,
figlio
del
gli
Eleta.
si
Appena
da
Medo
eseguito
il
comando,
Medea
Medo
fece conoscere qual figlia di Eeta, disse che era suo figlio, e il popolo lo riconobbe per re.
Gorgoni. Nettuno
la viol nel
tempio
di
Minerva, e questa
serpenti
Dea
i
irritata
da un
tal sacrilegio,
capelli
di
Medusa, che
prima
619
erano d'oro, e diede loro la virt di cangiare in piePerseo munito tre tutti coloro che la guardassero.
dei calzari di
cui
sangue nacque
calcio fece
Gorgoni
di
Medusa, dal che con un zampillare la fontana d'Ippocrene. Vedi T'esca di Medusa.
Mercurio tagli
il
la testa a
cavallo
Pegaso,
M egara.
Figlia
Nel tempo
Megara
a rinunciargli
il
ma
essere
figlio
di
una con-
un
lei
tal furore,
che
ammazz Megara,
figli
che da
aveva
avuti.
Megera.
Una
Mela. Melo
Vedi
Furie.
Amore
scambievole
A-
MelagranaFrutto
frica
melagrano.
Concordia
Papato
Pianta
Vedi Accademia
Congregazione
Giunone
Melagrano.
il
cui
frutto
coronato
sotto la scorza,
divise in tre
diviso in
due
logge:
cellule,
quattro
rosi.
ciciscuna
Vedi Amicizia
Vizio emendato.
Ati
Fatuit
numeUnione
Melampo.
Figlio di
Amitaone e
di
Dorippe,
si
diede
allo
da
a
620
te
non
portare
i
calzature,
sole
gli
aveva anneriti
il
piedi.
linguaggio degli animali; vantaggio che egli doveva I suoi domesitici scoperta una
a lui
piccoli parti, ch'egli fece allevare con
ne portarono
molta cura. Questi animali, divenuti pi grossi, e avendolo trovato un giorno addormentato, si attac-
carono
lingua
alle
gliele
sue orecchie,
cos
bene
con la
loro
svegliarsi egli
rimase
sorpreso di capire
no
di
gli
animali.
Melampo
pazzia, con
l'elleboro,
poi
venne dato
il
nome
melampodium.
Cos chiamavasi Venere che, come
Melari ira.
Dea
dell'impu-
dicizia,
ama
la
tenebre.
Meleagridi.
Nome
quali,
dato alle
sorelle
di
Meleagro,
l'eroe,
due delle
furono cansulle
macchie
penne
rappresentano
lagrime.
Meleagro.
Uno
glio di
dei
pi
rinomati eroi
re
di
dell'antichit,
era
fi-
Oeneo, o Ejieo
figlia
Caledone
in
EtoHa e
al-
d'Altea
giorni
le
di
cuni, sua
madre l'ebbe da Marte. Si dice che sette dopo che Altea ebbe dato alta luce Meleagro,
lei
Parche comparvero a
ci
621
che
il
dii
lei
ftglio
Atropo,
ch'egli
dudi
rata di
quello;
poi
Altea,
bramamdo
dal
prolungare la vita
il
proprio
figlio,
ritir
fuoco
tizzone
fatale,
lo
spense
lo
custod
accurata-
mente.
ti
Un
gli
Dei
in
la fertilit della
terra,
sdegnata per
tale
trascuratezza,
tutti
i
mand un
dintorni di Caledone,
gli
portzmdo
lutto e la de-
campagne. Meleagro, allora raccolse un gran numero di cacciatori e di cani, p>erch non abbisognavamo meno di un'armata per combattere quell'orribile cinghiale, il quale era di un'enorme e mostruosa grandezza. Meleagro, col concorso di Aialanta, che fu la prima a ferirlo, uccise il cinghiale; ma Diana, non paga ancora, fece sorgere fra Etoli
solazione nelle
e
i
Curiti un'accesa
lite in
pelle del
popoli
al
pretendeva
quale
che
quella
gloriosa
si
venne a battaglia,
di
nella
Meleagro uccise
fratelli
pjer
Alta,
la
la
loro perdita,
afferr
il
vendetta,
diss'ella,
Questo
tenendolo
mano
le
sumi
Furie,
mie viscere;
voi
poi,
rivolgendo
il
parlare
alle
soggiunse:
i
o Dee, che
siete
destinate
punire
622
altro .
un
Poi volgendo
il
al-
mortai
nel
fuoco lanci:
Meleagro
allora sent
da
vampa
e colto
da languore mortale,
finche
il
tizzone
sospiro.
il
fu
interamente consumato,
si
mand
l'estremo
Altea poi
morto.
vedendo
figlio
Meliadi.
Vedi Ninfe.
umore
il
Melianto.
Il
nome
di
mielato,
colore nericcio,
fioritura.
tempo della
Vedi Melifluo.
Per
Meli certe.
Figlio del
re
Atamante
si
il
d'Ino.
sottrarsi
al
un
Dio marino
Melifluo.
sotto
nome
di
Palemone.
Melissa.
Ninfa che aiut sua
ve col miele e
ape.
il
sorella
Amaltea
a nutrire Gio-
latte
di
capra.
Fu
trasformata in
Melissa.
Nome
sta
pianta
amata dalle
api.
Vedi Popolo
frenato
dalla legge.
Melo.
623
Albero comunissimo, i cui fiori vengoto fuori al tempo stesso delle foglie. Vedi Progresso d'amore.
Dea
delle
api,
di
cui aveva
cura.
la quale presiede
alla
tra-
E' riccamente
fatti
vestita
perch
la
tragedia
rap-
presenta
e
serio,
di
persone potenti:
gli
ha contegno grave
desta
perch
affetti
ch'ella
sono nobili,
mano
e
tiene
scettri
e corone,
e coll'altra un pugnale
di principi e di eroi.
significare la
inspi-
diversa natura
ra,
dei
sentimenti
che
Melpomene
Un'antica pittura d'Ercolano rappresenta Melpomene coronata di lauro, e coperta d'una specie di
con la gran tunica e con l'ampio manto tragico; essa tiene una clava e la maschera erculea. La si vede anche con un diadema regale in testa, oppure una corona di fico. Una statua colossale al museo Pio
abbigliata
d'am-
zata di coturni la cui suola molto rilevata; ha un piede poggiato sopra uno scoglio. Colui che ristaur questa statua le mise
schera
erculea.
Il
in
la
ma
piede
scoglio,
un
mtichi
solevano dare
Mei u Sina.
624
Personaggio favoloso, figlio di Eiiinas, re d'AlbaRicevette da sua madre, che era fata, la particolarit d'avere tutti i sabati il basso del corpo in forma di serpente. Melusina spos nondimento il conte Raimondino, al quale fece promettere che non a
nia.
per
vrebbe mai cercato di vederla al sabato. Ella costru lui il castello di Lusignan. Essi vissero limgo temfelici;
po
ma
ne di suo
segreto
di
fratello, viol
Melusina.
di
questa
si
cangia
in
serpente e fugge
da una
do grida
dolore.
D'allora,
ella
riappare e va
i
quando
signori di
Membro. Vedi
Memoria.
Fallo
Magnanimit.
le
Vedi Mnemosine.
si
Memoria duratura.
Scure. In molti sepolcri antichi
che fosse
il
defunto
aveva proibito
di
togliere
la
memoria del
sepolcro,
Memoria
estinta
dopo morte.
morta che
sia,
Anguilla morta,
trefacendosi nel
la (juale,
non
risale
ma
medesimo fango
cui nacque.
Menapi.
Militi della Gallia settentrionale;
avevano per
inse-
gna un serpente
625
d'uovo
di
in
giallo tuorlo
uno scudo
rossa;
la
fi-
una
lista
gurava un cerchietto
piegalo
l'in gi.
giallo.
E
la
questo
schiena
serpente
rivolta
era
al-
in
semicerchio,
con
Menefronte.
Giovane
della
li
Tessaglia,
il
dre e Diana
cajigi in catii
Menianto.
tico.
gli
Erba perenne, detta volgarmente trifoglio acqua' Ritenuta come buon rimedio contro la febbre, e
antichi
pretesero che
avesse la propriet di
atti-
rare la mestruazione.
Vedi Calma.
Mennone.
Principe degli Etiopi,
rora.
figlio
di Titone e dell'Au-
vettovaglie e armi a
Fnamo;
quzmdo
il
suo corpo
Apollo lo cangi in uccello, alle preghiere dell'Aurora. Questo uccello moltiplic assai, e se ne and in Etiopia coi suoi piccoli, i quali venivano ogni anno a immolarsi sulla tomba del loro padre combattendo insieme. Dicesi che la statua di Mennone rendesse un suono armonioso al comparire del
fu sul rogo.
l'aurora e de! sole in segno di gratitudine.
Mensa
Narra
ti
del Sole.
la
ove
sorta
favola che in Etiopia esistevano certi pratrovava quasi sempre carne arrostita d'ogni d'animali, che ognuno vi andava a mangiare
si
a suo piacimento; credendo che fosse prodotta dalla terra cos arrostita, o lo fosse per virt del sole, per40
Q. Rocchetti
celebrato
dagli
antichi.
626
sole,
molto
Donde
si
sole quelle case dei ricchi e dei potenti, ove i poveri potevano andare liberamente a mangiare a loro piacere.
Menta.
Pianta odorosa, adoperata
sia
Memoria
in
medicina.
Vedi Ceio-
Minta.
si
estrae
un'essenza
di
odore
Vedi
Mente
tardiva.
allusione
in
Pipistrello,
un
tardivo
il
nell'imparare
mente:
pipistrello
non esce
che
tardi,
ma
si
in
uno
spa-
sorpreso
dalla
Menzogna.
Apocina. Buglossa. La radice di questa pianta
ve alla composizione di diversi belletti.
ser-
Mera.
Nome
Meragete,
Si vuole che in Grecia esistesse un altare dedicato al
Dio Meragete,
un
cio
Mercante.
627
mano
destra
destra.
Uomo Uomo
Mercante
seduto
mano
tiene
una
Mercorella perenne.
tura turchina, che non
fallace.
Facendo macerare questa pianta si ottiene una tinsi pu fissare. Vedi Apparenza
Mercurio.
Parola
derivata
dal
latino
Mercurius,
da
di
merx,
al
guadagno di Maia,
d'Atlinte.
Era
di
interprete
dell'Olimpo,
specialmente
;
Dio
dei
negozianti,
ciaurlatcmi
e di ogni specie di ingannatori. Questo appena nato, rub cinquanta giovenche custodite d'Apollo, nascondendole senza laisciare alcuna traccia, ma che dovette poi restituire. Mentre Apollo era occupato nel ricercare la sua mandra. Mercurio
Dio,
trov
il
mezzo
di
rubargli
suoi strali e
la
faretra.
Saputo Maia delle ladrerie del proprio figlio, gliene fece i pi vivi rimproveri; ma lungi Mercurio dall'eaBcre intimorito,
divini,
le
li
rispose
ch'egli
che anzi
si
giustizia gli
ricusa di essere
Dio
dei ladri.
Sembra che
in
altri
il
fauizia fosse
impiegata
simili
Non
si
avci
vicinava agli
loro
628
par-
Un giorno, che avevano di pi caro e prezioso. un altra voltridente, il rub gli lando con Nettuno, la spada dal fotolse gli Marte, con ta, divertendosi giorno Venere e avendero; accarezzandolo poi un approfitt dell occaegli dolo preso sulle ginocchia, cinto. Visitando le il rubarle sione per destramente quei rub parecchi strumenti a
fucine di
Dio; e
s'egli
timore di bruciarsi,
Non
vi fu
mai una
di
al
lui.
divinit
occupazioni
di trovarsi
Ogni giorno
era
obbligato
levar
pi agile, gh diesovrano degli Dei renderlo ancora petaso, e ai chiama si che berretto de in dono un dette talari Gli confer.. piedi gli attacc delle ali cambiar forma a suo anche il potere dei miracoli, di invisibili. Egli era uomini capriccio, e di rendere gli affari, e con importanti e segreti incaricato dei pi le tunziosimultaneamente esercitava questa qualit cio abbiette, e le pi triviali ni pi nobili, non che
quelle di oratore,
ziario.
di spia,
di paciere,
gli
di plen^poten1
d'assassino. Gli
antichi
attribuiscono
in-
delle sette
memocui attacc sette corde in era egli quali delle Mantidi, all'una
vita.
debitore della
Ne
fece
dell'armonia,
il
cambio di e ricevette inventore di tale strumento, pei Apollo servivasi cui quella l'incantata verga di verga Questa Admeto. re del condurre le mandre
pastorale fu chiamata caduceo,
serpenti
dopo
avventura de
da
lui
pacificati.
Uno
Mercurio era quello
e di
assistere
al
629
le
di
condurre
giudizio.
anime all'inferno
Orazio lo descrive qua! pastore che precede la propria mandria; ma quando le anime avevano compiuto il tempo che passar
loro
dovevano
nei
campi
Elisi,
fatto
stalo
affinch obliassero
inoltre
loro
prima.
Credevasi
che
Mercurio
assistesse
agonizzanti,
Nel combattimento
si
Mercurio
strezza.
distinse
la
del'a-
vevano
none incaricato
e
di custodire
Da-
Polluce a
alle
Pallena;
di
egli
fu
le
incaricato di
portare
Bacco
Ninfe
quel
Nisa,
l'infanzia
di
nume;
egli
attacc
Issione
alla
il
campo
dei Greci.
sa-
Riguardo alla leggenda delle giovenche rapite, secondo alcuni. Mercurio non figurerebbe altro che il crepuscolo;
e le giovenche d'Apollo
i
da
lui
rubate
rebbero
il
sconde
in
giorno dopo
a riprenderli
Sole.
Secondo
altri,
egli
sarebbe
in-
vece un Dio del vento; inventore della lira, perch risuonano le foreste, risuona la terra della musica
dei venti;
cielo,
le
il
le
acque del
nuvole;
che
alle
ma Giove
tali
630
morlibe-
della
benefica pioggia.
Riguardo poi
alla
razione d'Io, custodita dall'Argo dai cent'occhi; secondo alcuni Io la luna; e Argo dai cent'occhi la
notte stellata, cui
il
condo
guida
altri.
Argo
sole
stesso
onnipotente,
ossia
le
che
al
pascolo
giovenche
celesti
nubi
gravide di pioggia.
cio oscura
l
il
per
le
regioni del
qua
La
rappresentazione
il
di
concet-
to mitologico-simbolico
intende seguire.
Come
Buon mano;
quale
pastore,
pastore;
in
come messaggero
in testa
il
ha
le ali ai piedi,
petaso e in
mano
il
caduceo;
inoltre,
da due cicogne; e come Dio dei commercianti, un carro tirato da due montoni bianchi. Veniva coronato di edera, olivo e gelso; l'edera simbolo dell'attaccamento di Mertirato
curio verso
l'olivo
gli
pace che necessaria all'incremento del commercio; il gelso bianco, quello della prudenza del Dio dei mercanti. Animali: Cane, consacratogH quale simbolo di viquello
gilanza e scaltrezza di cui questo animale dotato. Cicogna, sacro a questo Dio presso gli Egiziani. Callo che i Greci sacrificavano a Mercurio; quale simbolo
della
sto
lotta e degli
a cui que-
Dio
presiedeva.
sacratogli dagli egiziani.
rio
631
essere
Montone, per
protettore
delle
greggi.
Testuggine.
MercuSecondo la
no
una
usc
dalle
fasce, e dal
alla
guscio
di
una tartaruga
si
trovata
davanti
caverna
ove
nacque,
fece
lira,
A-
Vegetali:
pace.
emblema
di messaggero, portatore di
Verbena, per
lo stesso motivo.
Diversi:
Mercurio,
Egiziani,
quale pre
siede
parlare.
Secondo
gli
questo
il
Dio
primo che diede alle parole un certo ordine, e nome a molte cose. E presso altri popoli, in onore di Mercurio, come
fu
araldo degli Dei, a colui che doveva bandire o pubblicare qualche cosa,
nei sacrifizi veniva
si
soleva
divisa in
due
volta gli
del
si
diede
in
mano. Remo,
attributo quale
Dio
commercio marittimo.
Ladro
quale Dio
cio
trivi,
Discipline
Scelleratezza invecchiata.
tre
teste,
dove
si
due
Meretrice.
Capra, perch per
i
suoi duri
denti,
va
in
cerca
632
sidei germogli e delle parti pi tenere delle piante, milmente alla meretrice, la quale mira specialmente meglio si ai giovanetti che, per la loro inesperienza, Atemeretrice Una prestano a lasciarsi infinocchiare.
niese,
di nome Nico, venne argutamente soprannominata Capra, per aver spogliato un certo 1 allo mercomperare cante, giovanissiimo, andato ad Atene per
fichi
il
e mele di Caria. Soprannome felicissimo, poich nome tallo esprime tenerezza e germoglio cosa tan;
Tallo rodesti.
nel
giura-
mento
delle donne,
fa dire:
5e
mia propriet di
star in luogo
dove
grata
il
cacto.
Megara
Dicesi che
sfingi;
apperch, quantunque con testa umana mostrassero in parenza mansuetudine, col rimanente corpo leonino verso i dessero per indizio della rapacit e impero sfingi chiamate erano meretrici le che loro amanti; e
costumi megaresi per vituperio, e ci per i vergognosi cortigiana delle megaresi. Sulla tomba della famosa simbolo Laide figurava una leonessa e un montone,
quest'ultimo della lussuria. Sirena.
Merito occulto.
Coriandolo.
suoi grani
Pianta
d'odore sgradevole,
mentre
e
piacevolissimo,
si
Vedi Meretrice,
Merodach Nome di una
presentasse
il
633
divinit
pianeta Marte.
Merope.
Figliuola di Atlante e sposa di Sisifo figlio di Eolo.
Dopo
sorelle,
la
in
astro,
come
sette
le
sue
formano
la
costellazione
di queste
delle
stelle
chiamate Pleiadi.
altre,
Una
meno
i
visibile delle
cio
Merope,
la quale,
la
secondo
le
poeti,
non osa
farsf vedere,
perch fu
sola fra
Atlantidi che fu
Dei per
mariti.
le
Anche im
di
Coo
pro-
prio
mo
glie
lo
nome. Mossa Giunone a compassione dell'estredolore cagionatogli dalla morte della propria moProserpina, uccisa da
in
Diana a
colpi di freccia,
trasform
Mesembriantemo.
Pianta
verso
cidia.
il
i
cui
fiori
si
si
meriggio, e
Inferno
dei poeti
Messaggio.
Iride.
Messenli.
AI.
Lettera
come
in-
Mestieri.
Si
rappresentano
con
gli
attributi
ricavati
da^li
arnesi
lo,
634
E.sempio:
ecc.
usati
il
nel
singoli
mestieri.
i
Martel-
per
tessitori,
Mestizia.
dalla mestzia.
Meta.
Avvoltoio che vola in alto, simbolo di mira, scopo. Gli Egiziani volevano che quest'uccello, dotaguardasse to di vista acutissima, al levar del sole
verso
ponente,
verso
l'oriente
al
suo
tramontare,
ivi
e visto che
avesse,
si
direttamente
Meteo roiogia.
Ciclope,
gori
e a
tutti
mosfera.
Metide.
Divinit
la
la
Greca,
che
personificava
la
prudenza
ieli,
e fu
Ecate
Siva.
Giacomo
il
MIagro.
Dio
delle
che in certe parti della Grecia, quando sacrificavano a questo Dio, tutte le mosche volavano fuori del Belzeb. paese. Vedi Achor
Michele (San) Arcangelo. Il nome di Michele, in ebraico Micael Chi come Dio? Chi mai simile a Dio? significa:
Armatura completa,
giudice
delle
di
cui
coperto.
Bilancia,
nel
quale
diso.
anime
che
il
introduce
para-
Conchiglia, ricordando
pellegrinaggio alla rn
635
pe detta Comba, nel golfo tra la Normandia e la Bretagna, ove apparve S. Michele. Diavolo, sotto
forma
di
drago che
il
trafisse
il
Mida Re
o
di
Migdonia o
Dicesi
di
Frigia,
figliuolo
di
Gordio
Gorgia.
che
un
giorno,
ancora
fanciullo,
mentre era addormentato, alcune formiche gli si introdussero in bocca, e vi lasciarono un mucchio di
grani
di
frumento;
di
ci
che
fu
presagio
della
pro-
spera
la
fortuna
quel
princip>e.
PercorreiKlo
Bacco
il
Frigia,
vecchio Sileno
vino,
in
accompagnato da Sileno e dai Satiri, si ferm presso una fontana piena un giardino di Mida. Alcuni contadini
in
di
lo
trovarono ubriaco
to
quel luogo,
e,
di
il
re;
ni
ghirlande e di fiori, lo condussero dinanzi al quale l'accolse cortesemente, e dopo dieci giorbanchetti
e
lo
di
feste
l'accompagn
nei
campi
il
di
Lidia
volle
to
restitu
Bacco.
Di che
lieto
Dio,
compensare Mida promettendo di accordare tutavrebbe desiderato. Mida, non prevedendo le conseguenze della propria domanda, chiese che
ci che
si
convertisse
in
il
oro
re
tutto
ci
ch'egli
toccasse.
all'apice
Fu
soddisfatto,
felicit,
credendosi
giunto
della
ritir
coirfentissimo
di
tale
dell'ottenuto
favore.
cos
pri-
Sicccane
egli
diffidava
prerogativa,
il
ma
di tutto prese
in
un ramo d'albero,
strapp
quale fu tosto
cangiato
oro;
che pure
te
all'istante
divennero
pi preziose di tut-
le
mietiture;
stacc
una mela,
che un momento
di quelle del
dopo poteva
essere riguardata
come una
giardino delle Esperidi
;
636
egli
appena
ebbe toccate
le
spandere porte del suo palazzo, tosto cominciarono a lav le si egli quando splendore; un sorprendente inganmani, l'acqua prendeva un colore che avrebbe
nato Danae.
sedere
a
tutti
una
i
trasporti
allorch fu
avver-
tito
dell'oro
fu a ch'era preparata la mensa. Quando Mida che trov non pane, del tavola, e volle prendere venne^ presotto i propri denti, quando gli
il
sentato
prodigio, ricco e liquido oro. Sorpreso di cos nuovo una tale opulendetesta egli stesso, povero nel tempo
za,
ali abpente d'averla desiderata. In mezzo spene fame, sua la bondanza, egli non pot saziare stesso che quell'oro e divorava; lo gnere la sete che lo l'oggetto di tutti i suoi voti, divenne
si
formava
Bacco, diss'estrumento del suo supplizio. Padre l error conosco mani, le cielo gli allora alzando al ten prego, da liberami, e perdona, mi lo tu mio! deh . che del bene non ha se non l'apparenza
gli
ordm
relativa
lavarsi
nel
fiume
Fattolo,
le
cui
sabbie d'allora
poi divennero aurifere. Un'altra leggenda applaudendosi un giora Miida la seguente: Pan. Ninfe che stagiovani alcune di presenza no, alla voce, ascoltarlo, della bellezza della propria
vano ad
alla
lira
la
amico propria vanit a sfidare quel nume. Mida, giudic e sfida, della d Pan, fu preso per giudicare fece a favore dell'amico; tutta l'assemblea
vittoria
al
plauso
giudizio
di
si
637
in
quelle
di asino.
gli
cangi
le
orecchie
Mida
aveva tutta la precauzione di nascondere tale deformit coprendola di una magnifica tiara, ma il suo barbiere se ne accorse. (Vedi Cannelo).
Dolcezza della
Favo.
Segesta.
a-
isole
Discordia militare.
come
la
cipolla,
era
ritenuto
quale
commedia
prima d'im-
sulle
navi
fa
fecero
provvista
l'aglio
d'aglio.
al-
trove,
il
coro
mangiare
ad
Allantopole
(venditore di
trippa),
per incitarlo
a combattere pi
valorosamente.
Millanteria.
Idrangea ortensia.
millefoglie.
Milone.
Atleta cos robusto che portava un toro sulle spal-
dopo averlo ammazzato con im pugno. Volendo un giorno spaccare un albero, gU si serrarono le mani nella spaccatura, cos che senza difesa fu divorato da un leone, o da lupi, secondo altri.
le
Mimo.
638
tutti
gran-
Mimosa
pudica.
Pianta di una singolare eccitabilit. Vedi AbbaU Sensibilit. Pudicizia Moralit limento
figlie
di
Minerva.
Figliuola
di
Giove,
arti.
scienza e delle
tide,
turno,
ella gli
veva diventar madre, avrebbe avuto un bambino cui e era assegnato dal destino il governo del mondo; queeffettuasse si Giove l'inghiott per impedire che
sta predizione.
Quando venne
il
momento
del parto.
Giove sent vivissimo dolore alla testa, e ricorse a Vulcano, il quale con un colpo di scure gliela spacda c, e tosto usc dal suo cervello Minerva armata
capo a
Giganti,
piedi.
Ella impugn
le
difese
suo genitore.
Metide un partito o un regno assorbito da Giove, che rappresenta maggior potenza, e che si rende formidabile
dando
leggi,
fondando
lotta
instituzioni
ordi-
nando Giove
la milizia.
E
sia
coi
Titani
due
ordini
sociali
trionfo di civilit.
Minerva
nell'antichit
a sim-
boleggiare molti
avvenimenti:
famosa
la
sua con-
tesa
gli
639
il
suo
nome ad Atene:
utile
lite
vinto
citt.
a quella
Nettuno percuotendo col tridente la terra fece balzar fuori il cavallo: Minerva fece spuntare con un colpo di lancia l'olivo, ed essa ebbe la vittoria. Varrone d l'origine di questa favola. Cecrope, egh
racconta,
nel
fabbricare
le
miu-a
olivo
I
una fontana:
occasione diede
l'oracolo
il
in tale
citt
j i
diritto
a Minerva e a Nettimo:
il
il
popolo e
il
senato
fosuniti
scelsero
nome
fra
se contesa
insieme,
1
da MinerNet-
va prevalesse
tuno.
sio
pirata
cui
favoriva
i\
Varrcme
interpreta
filosoficamente.
f\
Giove simboleggia
che
incivil
gli
progressi
le
arti
di
civilt,
(i
Minerva rappresenta
l'Attica.
le
scienze,
e l'industria,
acciec
II
'
f!
t
perch
la
civilt
gare.
Essendo
ella
nata
in
I;
'
fi
i|
da Cecrope in Atene. Le Minerve furoiK) parecchie, adorate con simboli e culto divwso secondo diversi F>opoli. Cicerone ne ammette cinque: una madre di ApKjllo; im'altra nata dal
della civilt greca foridata
i
la
i'
\
quarta nata
da Giove e da Corife
di
figlia
dell'Oceano,
Il
fronte;
la
quinta,
che
si
dipinge
col
640
calzari,
perch tent
nerva
figlia
ebbe per padre Pallante, ch'essa uccise farle violenza. Pausania parla di Midi Nettuno in Africa, che divenne fa-
mosa
lavori di lana. Minerva era simbolo della sapienza, della ragione e del buon gudella natura, Dicesi che gli abitanti di Rodi furono i primi sto.
nei
e che per questa ragione Giove d'oro sulla loro isola. Copioggia fece cadere una armata da carappresentavasi guerra, della me Dea
innalzarle
altari
po a piedi, con una lancia in mano. Come Dea della prudenza e delle arti, secondo gli antichi, deve aver
la
gli
li
faccia quasi virile e assai severa nell'aspetto, con occhi celesti, o di un verdiccio chiaro come queldi
gatta
di civetta;
e portare la
celata,
la
co-
razza e aver una limga asta in mano, e lo scudo di cristallo al braccio. Il Gentile descrive Minerva, che
custodivasi
nella
cella
del
Partenone,
detta
Atena
la ver-
Parteno, nel
gine
della
modo
seguente:
di
Rappresentava
nella
Dea
il
protettrice
Atene
serena
maest
di alcun
pace dopo
la vittoria.
Ritta,
avanzava
poco
e
collo;
il
mezzo
la
te-
effigiato
sta difesa
della
Medusa;
adorno
sul dinanzi
da
una figura
la
due
grifoni in altorilie-
Dea,
come
guar-
diana del pubblico tesoro deposto nel tempio. La mano sinistra posava leggermente sull'orlo superiore delscudo, e insieme reggeva l'asta che come abbanlo
donata
le si
-^
641
mano
la
ergeva
destra
il
collo
un serpente accovacciato. La
alata.
si
Dea come
quando
te
se
raccogliesse nel-
la tranquillit del
la Vittoria
Il
serpen-
accovacciato fra
prosperauite
rittonio,
teniese
Secondo
certa
protezione della
Dea.
Erodoto,
in
palude,
onore di
in
Minerva,
bravasi
%na
festa
cui
convenivano quasi
come
in
due
schie-
pietre e bastoni;
fosse mostrata pi
le
valorosa,
e avesse
menavano
all'ingiro della
palude, accompagnandola
tutti
vente
siale
ne
non essere
aveva
la-
Poich essa fu vergine sempre, F>erch la vera sapienza che talora rappresenta non si macchia di cose mortali, e si mantiene sempre pura e
Bciate
monda. Perci le si sacrificavano vittime pure, e che erano talora un cignelio, talora un loro bianco e talora una giovenca indomabile con le coma dorate, per mostrare che la verginit non soggetta al giogo della libidine, ed tutta pura e candida. Questa Dea aveva un carro tiralo da due elvelle.
Animali:
41
G. Ronchetti.
da
gli
642
di
uccello
Glaucopide, cio dache questo occhi di color giallo-verdognolo. Dicesi abbonda civette le perch consacrato fosse le
cui le venne
il
soprannome
vano
in
Atene, ove la
il
Dea
detto:
tu porti le civette
ad Atene,
gi posseggono in nel senso di dare agli altri ci che abbondanza, e questo o perch vi erano molte civette, l'effigie di o per tante monete ateniesi che portavano a Minerva che Dicesi Cornacchia. questo uccello.
suo
la
masse una bella giovane che trasform in quest'uccelinnamorato di lei. le lo per sottrarla a Nettuno che, Ig^enne al correva dietro sulla spiaggia del mare; e Cecrope servizio, ma quando accus le figlie di
Dea, sdegnata,
di
nera, e la
vetta;
clzia
scacci da
s
s,
donde
fra questi
vuole che nascesse una grande nemidue uccelli. Drago, animale consa-si
cratole, e
che talvolta
gli
Gallo, che
vede scolpito nel suo elmo. antichi ponevano qualche volta sull'elsja
mo
di
Minerva,
come simbolo
dell'arditezza ne-
vigilanza ricessaria nei combattimenti, o quello della Serpente, datole chiesta nel capitani saggi e gloriosi. serpenti di accortezza e prudenza. I
quale emblema rifugiaroche soffocarono Laocoonte e i suoi figli, si della no nel tempio di Minerva, ponendosi ai piedi Olivo, Vegetali: Dea e sotto lo scudo. Sfinge.
che Minerva
fece nascere,
e che,
dopo
essere stato
nello abbruciato nell'incendio di Atene, rigermogli Diversi: stesso giorno e crebbe di due cubiti. cui potenza Asta, simbolo della saggia prudenza, la ogni cosa per quanto difficile, e sovente s'in-
vince
nalza talmente
in
alto
da raggiungere
il
cielo.
Per-
ci l'asla di
643
delle
arti
nerva
dei
riputavasi
del
disegno
lavori
d'ago.
Celata,
talvolta
sormontata
facilmente
e tutto
dalla
civetta.
Egida.
Elmo
gli
umano
si
di-
fende da quanto
nelle belle e
pu nuocergli,
fa.
risplende
l'oro sull'elmo
di
Minerva
e
gli umani donde viene ogni prudenza e ogni saipere. Lucerna; perch Minerva fu la prima che insegnasse il modo di spremere l'olio, e p>erch la scienza non si acquista se non dopo assiduo studio e lunghe veglie, di cui la lucerna simbolo. Perci in Atene le fu dedicata una hjcema d'oro, che ardeva continuamente, mettendovi l'olio soltanto una volta all'anno.
Anche
loro
ci
concorre
spiegare
perch
l'olivo
era
mano
ateniesi,
quando
il
in
qual-
favore della
Dea. E su questo memto ricamavano o dipingevano Encelado, o qualsiasi altro Gigante vinto da Minerva
e tcdvolta cuiche
gli eroi
Minossedi Europa, re di Creta, e ove dicono che il Destino gli pose in mano un'urna, in cui si chiudevano le sorti dei mortali, e lo costrinse a dimorarvi eternamente per giudicarli. Dante rappresenta Minosse con una
Figliolo
di
Giove e
giudice nell'Inferno,
Minotauro.
Mostro
toro
in
644
col
forma umana
collo
la
testa
labirinto di
condannati a morte, e
gini
tributo.
Teseo, aiu-
tato
da Arianna, lo uccise, liberando gli ateniesi dall'obbligo di mandare loro figli per essere dii
vorati.
Minta.
Ninfa,
rato
figliuola
di
Cocito,
la
quale avendo
atti-
l'attenzione
di
Plutone,
Proserpina,
gelosa,
la
Mi od e. Vedi
Miosotide.
Miagro.
Pianta erbacea a bei fiori celesti, chiamata anche non ti scordar di me. Vedi Ricordanza.
Mirmidoni.
Formiche
Eaco.
che
furono
cangiate
in
uomini.
Vedi
Mirra.
Figliuola di Ciniro re di Cipro. Arse di nefando a-
more per
va
il
proprio padre,
cola,
riconobbe,
fugg
in
inorridito,
derla.
Mirra
asilo
dalla
casa
paterna
and
cercare
tare
il
Arabia: ivi non potendo sopporrimorso e la vergogna della sua colpa, preg
gli
645
tormento.
in
Dei che
a
il
le
togliessero quel
la
gli
Dei,
mossi
piet,
convertirono
quell'albero
il
che
lei,
produce
o,
nome
di
secondo
in
mirto.
Dopo nove
mesi l'albero
passione
di
Venere avesse
figlia
inspirato
quella
funesta
la
bellezza
sua
Dea.
Mirra
in
Mirtea. Soprannome
Mirtillo.
Piccolo
Venere.
arbusto
nei
boschi,
nt
Mirtilo.
Cocchiere del
il
quale
damia; e
isposa:
colui
cui
s'innamor
vincerlo
si
Pelope,
chiedendola
in
ma Ejiomao
sap>esse
a a
che
condizione per
che chi
lasciava
doveva
p>erch
pagare
egli
il
fio
raggiungendolo
la
corsa
l'avrebbe
si
trapassato
da tergo con
la prova,
il
decise a tentare
cavalli donatigli
da Nettuno,
che
gli
si
fid del
famoso cocla
Il
chiere
Mirtilo,
promise
concedesse
da
fargli' avere
giovane purch
gliela
per
una
notte.
che
fosse
appagato
il
suo
desiderio,
che
Pelope mantenesse
ruote del
vicchi di cera. Cos
646
lev
i
la promessa,
cavicchi delle
essendosi
sta,
rovesciato
coqchio,
si
sfracell
in
la
te-
mor.
Quando Pelope
gli
fu
possesso
e
della
sposa,
fu
Mirtilo
ramment
di
il
la
promessa,
Pelope
talmente
irritato
tale
lo gett nel
l'infelice
mare.
mare
sommerso quel-
fu
chiamato Mirtileno.
Mirto.
Il
nome
di questa pianta,
alcuni,
greca
{murtos) secondo
mo
Per
parti
perenne verdezza
pi
bianchezza dei suoi copiosi fiori, fin dai remoti temquesta pianta venne consacrata ai riti religiosi:
gli
uniti
i
alle
foglie
di
palma
poeti greci
r-
un oggetto
di svariate e
denti finzioni,
consacrandolo specialmente alla madre racconta che il mirto fu il primo Plinio d'Amore. Romani piantarono sulla piazza pubblialbero che ca, e che lo riguardavano come sacro. Vedi AlCorona di mirto Amore Amicizia legrezza GeFerite amorose Corona d mirto e rose
i
<
nio e piacere
sericordia
Mirra Mi Nozze
Grazia
Grazie Poesia
Venere.
di
Misantropia.
Parietaria.
Misantropo
Alcione; quale simbolo
persona
amante della
\ita
647
ritirata e poco socievole, perch dicesi che la femmina di quest'uccello raramente si lascia vedere, e non apparisce che d'inverno, e p>erch al momento di fare le uova il suo volo si riduce a un giro intoriK) a una nave, per tosto scomparire, in maniera che non
si
vede pi
i
in
Egiziani,
as-
Misantropo ozioso.
Vecchio decrepito che
stone.
si
sostiene
sopra
un
ba-
Miscillo.
Abitante d'Argo.
il
Non avendo
gli
potuto indovinare
di zmdare a fondove avesse trovato la pioggia e il sereno, edific la citt di Crotona in un luogo in cui trov una cortigiana che pizmgeva.
disse
dare una
Miseno.
Figliuolo
di
Eolo,
Dio
dei
venti.
Super
tutti
fu
il
pi stimato nell'eccitare
il
alla battaglia.
Avendo
osato sfidare
afferr
e lo
piomb
il
nelle
onde, ove
di
p>er.
Enea,
destino
Miseno, avendone
gli
suo nome,
innalz
un superbo monumento sul monte chiamato poi Capo-Miseno. Alcimi pretendono che Miseno sia stato sacrificato da Enea qual vittima per l'evocazione
del padre.
648
dei
poeti
(Sackeville).
il
collo torto, le
ma-
voltoio,
che
i
si
squarcia
le
cosce.
Secondo
durante
i
centoventi
giorni
per non lasciarli incustoditi, l'avvoltoio mai allontana in cerca di preda, e quando non ne trova nei luoghi vicini, allora nutrisce i pulcini col proprio
piccoli,
si
sangue,
becco.
facendolo
Pellicano,
scaturire
dalle
cosce
e
colpi
il
di
presso
citato.
Cristiani,
per
mede-
Vegetali:
il
Cedro, simgrandis-
per
si
davano
col
sime
al
qualit
utilissime
di
inestimabile
frutto
giovamento
di
genere
umano.
Gli
Ebrei
giorno
questa
alla
pianta
celebravano un
solenne dedicato
invocazione dell'aiuto della misericordia divina. Mirto. Cavaliere in mezzo ai mirti, simbolo biblico.
Diversi:
Altare, larmente dedicato alla Misericordia. Calcedonia, emblema della misericordia. Cinocchio. Gli antichi, sicgli
che presso
come
presero l'orecchio quale sede della memoria, il naso per quella dello scherno, ecc., cos il ginocchio divenne simbolo della misericordia. Domandando misericordia ai principi,
si
stringevano loro
le
ginocchia.
Uomo
che tiene
in
mano un
piede staccato.
Mise.
Feste che
in
i
649
onoie di
celebravcinsi
in
Cerere Misia
un luogo detto Miseo, circondato da un bosco, cui alberi erano tutti eguali, inaffiati d'acqua perenche scaturiva da apposite sorgenti. Queste feste
sette
ne,
duravano
gli
giorni,
e durante
uomini e donne;
notte
certi
terzo
vi
uomini lasciavano
il
sjmtuario, e le
donne che
misteriosi
restavano
eseguivano nella
sacri
riti,
durante
permesso di
gli
liete
ri-
manere
ze,
nei
quarto giorno
uomini
accoglien-
ed
essi
le
ricambiavano con
risa
e celie e piace-
voli burle.
Misura.
Canna.
parte
Nelle medaglie
di
C.
Mamilio,
e
in
soprain-
da una
e
dall'altra,
il
caduceo,
canna,
marno, e ai suoi
biedi ipazi
un cane
fra
i
atto
di
abbaiare.
La
i
cui
i
palmi ora
piedi, era
emblema
della
l'incarico;
buona fede richiesta in chi veniva affidato quele Mercurio raffigurava la concordia che doveva derivare dalla determinazione dei confini. Dito,
simbolo che
so gli
si
Egiziani e
Greci.
Mito.
Narrazione che espone e svolge
dizione storica e
religiosa
in
un
fatto
fisico
una legge naturale o della mente. Differisce dall'a/legoria, in ci che un prodotto spontaneo dello spi-
rito
650
popolare
in
ria
deve
a
la
sua origine
adatta
ficiale.
un concepimento
gli
una forma
dell'idea
arti-
sprime
successivamente
intiere
elementi
che
il
simbolo rende
come
la dizione omerica,
gli
dica Apollo e
Un
mito
pu avere un senso storico, fisico o morale: il senso storico suppone un fatto reale; per esempio, la geneologia di Eaco, detto figlio di Giove e di Egina, ha un fondamento che fu re di Egina, e fu detto
nutrito
di
fisico
dove,
si
titolo
comune
miti
agli
antichi
re.
Il
senso
trova
nei
antichi
che procedono
degli
dal
degli
naturalismo:
irmi
per
esempio,
nella
del
Rig-Veda
della
ritorno
(dottrina
contiene l'evidenza
rivelazione),
lotta
gli
i
il
del
della
i
notte,
la
fra
la
temporali e
in
tutti
altri
fenomeni
di
sono
rappresentati
svariate,
mitologia greca.
alcuni
miti,
come
la
Psiche, ecc. I vari aspetti che offre cos uno stesso mito ha prodotto vari sistemi di interpretazione presso gli antichi e
i
moderni.
Mitologia.
Propriamente
midei,
la
storia
favolosa degli
si
Dei,
sele
ed
eroi,
ma
pi sovente
estende a tutte
religioni dell'antichit,
rimonie,
dei
loro
misteri,
dei
loro
miti;
in
questo
ca,
651
tevoli
di trovare
un senso ragionevole
che presentava
Omero, sebbene ne ammirassero la poesia. Cercarono quindi tre modi di interpretazione che hanno
loro
anche oggi
tificare
le
certi partigiani.
Interpretazione morale:
insegnare
le
verit
morali; questa
p>oetici,
per
Interpretazione
Dei sono
esseri
il
ginazione
in
divini.
Questa
ai
teoria
altri
alla
quale
Evemero diede
combattere
conoscere
teologiche,
sia
in
il
autori
am-
fisica
e metafisica:
al
proposero di far
fisiche,
cosmogeniche e
particolare,
in
una
della
fraseologia
loro
svelare
misteri
loro
scienza
sacra.
al
quale
furono
fosse
molte
qualit
uffici,
vuoisi
che
principale
mediatore fra
Ormuzd
di
e gli uo-
mini,
rappresentato
come dotato
il
mille
orecchie e
dei
diecimila occhi.
Egli
vincitore
dei
tiranni e
alle citt,
fertilit
campagne;
il
egli
il
tissimo,
trionfatore invincibile,
e dell'amore. Esisteva
un
cedente, e fu
fin
da
conoscevano come
sentato con
il
652
ri-
sole,
una
figura
testa,
munito
gambe
da un
serpente,
del capo; la cui testa usciva per di dietro sull'estremit l'avambraccio pinato e corpo al strette con le braccia
verso
il
petto,
tenendo
in
ambo
le
anche un bastone. Ai piedi aveva il caduceo e un corvo. Oppure, pi sovente, sotto forma d'un giovane, coperto dal berretto frigio, con una
e nella destra
spalle. specie di mantello fluttuante gettato dietro le
Egli
rattiene
con
la
mano
sinistra
il
un
toro
per
per
le
corna,
nella
destra impugna
coltello
im-
molarlo.
Mitra.
Specie di ornamento da portare in capo, di svaantichi, riata forma, che fu in uso non solo nei tempi ma anche nei moderni, e lo portano specialmente greca i venelle cerimonie della Chiesa cattoHca e
scovi,
gli
[Sani')
arcivescovi
cardinali.
Barnaba (San)
Bruno
quino
{San)
(San)
Vedi Adolfo
(San)
Bernardo
Niccolo
Vescovo.
(San)
' Tommaso
d'A-
Mnemosine.
figliuola
Cos chiamavano i Greci la Dea della Memoria, lo del Cielo e della Terra, cui Giove sotto Muse. nove aspetto di un pastore rese madre delle
Ella
si
le
Muse
dicon-
si attribuisce a Mne8 anche Pieridi. Generalmente richiamosine il primo uso di tutto ci che serve a mare alla memoria le cose di cui bramiamo ricor-
darci. Raffaele
653
Dea
di
al
Mengs
di
rappresent questa
seduta
atto
toccarsi
l'estremit
un orecsuo nome.
mano posa
ModerazioneAgnello.
Modestia.
Mammola,
quasi fra
le
fiore
d'odore
soave,
i
che
i
si
nasconde
foglie; e
con cui
Celti e
vano
tezze.
il
Occhi abbassati.
le
nulla
sembra
Moglie prodiga e
Marito economo
e
marito
marito.
gli
economo.
Vedi
moglie prodiga.
il
intichi,
congiungen-
bocca
te
odio
il
proprio marito,
in
la
cuore
augura
teologi vo-
gliono
che nella
Bibbia simboleggino
le
molestie
la calamit,
654
rife-
Siamo
pas.
per
il
fuoco
per l'acqua.
Mollezza.
Capelli, che presso
di
i
Greci e
morbidezza
rilassatezza;
lo
perci
volendo
ingiu-
riare
un
fanciullo,
chiamavano chiomato.
Mollezza lasciva.
Dito che gratta
tarco a mici
gli
la
testa;
simbolo di grandissima
da Pluun
Gneo Pompeo
mani
degli
anelli
alle
dita.
Moloch.
Nome
Gli
si
sotto
il
generale dai
Fenici.
sacrificavano fanciulH.
Moloch
era rappresen-
ardore consumava
umane
Diodoro
si
offrivano.
mandi grida
acutissime,
mentre
suoi
pulcini
Momo.
Figlio del
delle
Sonno
e della Notte,
fino
Dio
dei motteggi e
arguzie.
Satirico
all'eccesso,
ordinariamen-
le
655
le
occupavasi
nell'esaminare
azioni
degli
Dei
da Mile loro le
da Nettuno
al
doveva mettere
corna
almeno
spalle,
casa di Minerva
sportare
gli
quando si avesse la disgrazia di un cattivo vicino. Riguardo poi all'uomo di Vulcano, avrebbe desiderato che il Dio gli avesse fatto una piccola finestra al cuore, per poter scoprire
i
sieri.
Venere
;
stessa
non pot
frizzi
ma
argomento
lei
sue censure.
Momo
trov che
la
di
camminando, troppo rumore. Questo Dio viene rappresentato nell'atto di togliersi la maschera dal viso,
e tenendo in
mano uno
oppure con
scettro
la
della follia;
so,
una mano dei sonagli, tenendo nell'altra lo scettro. In certi epigrammi greci viene descritto in forma di vecchio magro e secco, pallido, con la bocca aperta e chinato verso terra, che percuote con un bastone, che
ha
in
mano,
forse,
dicesi,
figli
perch
tutti
gli
Dei degli
della terra.
Momordica
Il
piccante.
nome
io
mordos,
Sarcasmo.
Monachella. Vedi
Convallaria.
_
Mondo.
656
(SanC).
con uno uomo coi Gli antichi lo rappresentavano che lo copriva colori vari piedi uniti, con una veste a una sfera capo col sosteneva quale fino ai talloni; il riuniti per signifipiedi i Aveva d'oro. o un globo terra; portava una care la fermezza, la stabilit della della variet e segno quale veste lunga e variegata, cose che da delle e elementi, degli grande quantit terra si veste e s la cui di e generarono, questi si globo d'oro, come simricopre; gli posero sul capo il
Scarafaggio, simbolo egiziano L bolo del cielo. stercario usa svoltolare delU scarafaggio noto che lo che viene dagh antich pallottole di sterco; operazione tempo dell anno, trodeterminato un
cos descritta. In
scarafaggio dello sterco di bue delle pallot lo ravvolge formandone d'asino) vogliono la form< principio in d'imitare
vando
lo
alcuni
le
toline.
in
tal
modo
del
mondo,
le
posteriori
l'insetto
rivolto
indietro,
guarda
l'oriente,
quasi
ch(
industnarsi a fog prendesse il cielo per modello, per quelle pallottolin che credeva giarne l'immagine. Si scarafaggio il qua. dello seme il gi contenessero che si trasformasser generasse prima dei vermicelli, e tutto ci nel mod forma, poi in certa e determinata
in
romani costruirono u munissimo. Tempio. Gli antichi che chiama emisferica, tempio rotondo, con cupola tempio, consa del sotterranea parte vano Mondo. La non si apriva che tre voU crata alle anime dei morti, ogni faccend nella qual ricorrenza cessava
all'anno,
il
ce
della
657
vano
soldati,
un'estrema necessit
esigeva.
Moneta.
Soprannome
dato
dai
Romani
Giunone,
sia
sia
perch,
co-
me
Dea
molare una scrofa pregna per far cessare un violento terremoto, donde fu detta Dea monitrice, o moneta. E'
altro che nel ten^io erettole sotto questa denominazione essa veniva rappresentata col martel-
certo per
lo,
l'incudine,
le
tenaglie,
sulle
il
Se
ne vede
la
l'effgie
re
facevino le monete.
il
La
ter-
za regione di
pio di
lei.
Roma
aveva ricevuto
ci
racconta
soltanto
Glauco ne costava
testificano
cento.
p>arola
tutti
suoi de-
che
il
bestiame
(pecus) fu la prima
ci venne,
che
le
Moneta d'argento. Vedi Argentina. Moneta del Papa. Vedi Lunaria. Moneta di rame. Vedi Aesculamus.
Monogramma
tL,'
.,
di Cristo.
formato da un
e im
grechi intrecciati, o
anche da im
42
O. Ronchetti.
na linea orizzontale
in
658
croce
.
seguenti figure:
Vedi Ces
Cristo.
Lussuria
Ferocit
Mercurio
dell'anno
Principio
da Giugno Guerra
Carro
tirato
montoni
Passione
per
le
vecchie
Rivalit
Salubrit
Testa di montone.
Montone
Moralit.
dal
Mora. Vedi
Mimosa
Morello-
Africa.
pudica.
Morfeo.
Uno
to
ci
dei ministri del Sonno. Addormentava che toccava con un gambo di papavero e
tutfa-
ceva sognare.
Moro. Vedi
Morte.
Figilia della
Gelso
Piramo.
Notte e del
antri eterni,
Tempo
e sorella del
Son-
ed era la pi implacabile fra tutte le Dee. Rappresentavasi in figura di donna livida e macilente, con faccia trista, gli occhi chiusi o rivolti a terra, ma pure con tratti nobilmente grano.
Abitava
gli
vi.
Annata
le
suo padre,
par che
dal
aspetti
che
pisce
indicato
Genio
ha larghe ali, talora di pipistrello. TalvoUa un tristo e immobile che spegne in terra una fiac-^
sta figura,
659
da uno
umnuitato d'un
le
ali
sparso di
stelle,
con
falce in
si
Natura e della morte. Gi presso gli Iberi gli avvoltoi si ponevano davauiti le sepolture, come presso gli Ircani si mettevano cani. Civetta, che fu sempre ritenuta come segno di cosa mortifera e infelice. Ali
vaga di
morte come
dei
ri-
unC'
so-
tema
notte.
gni, ritenendo le
terra, e abituio in
buche sotteranee, dentro cui si pongono i cadaveri dei morti. Callo, che sacrificavasi alla Morte, e che era simbolo del risveglio alla vita etema. Cufo, ritenuto come segno di morte e di malaugurio; vivendo esso nelle tenebre della notte che, come si disse
rappresenta
della morte.
la
morte.
Vegetali
gli
Cipresso, attributo
Anche
presso
Eliop)e,
buffone fcunosis-
una corona
disse
il
di
davanti,
a
il
questa
tutto:
intimazione,
tu
Severio:
Tu
hai fatto
hai vinto
tutto:
ormai
gliato
gitati.
Dio.
si
non germogliasse piii. Diversi: Capelli fa. Secondo la mitologia Alceste non poteva morire
finch Mercurio,
gliati
i
660
Cielo,
mandato dal
I
il
non
gli
avesse ta-
capelli. Coltello.
Sciti, nei
giuramenti solenni
(col-
vento e Vacinare
Egiziani,
cio
quale,
e
ij^
come per
gli
era segno di
la
vita.
morte,
vento
simbolo dell'anima,
tutte le armi,
Ferro,
teologi
riferen-
passo
del
Salmo che
dice:
Libera V anima
Piombo,
il
il
pesantezza e
lo
Rocca
col
fi-
rotto e
A-
tropo. Scheletro.
Vedi Augurio
dei poeti
morte
Orco
difficile.
(Sackeville e Milton)
Eurinome Messaggero
muoia
;
Inferno
della
Vita e morte.
Morte
Testa di testuggine.
Allusione a chi,
quauitunque
si
mortalmente
le
ferito difficilmente
perch
vuo-
che la testa di tartaruga, specialmente marina, staccata dal corpo conservi ancora tanta vitalit da mantenere gli occhi per qualche
tempo
socchiusi,
li
a-
anzi
avvici-
di
mordere.
e morte violenta. Fuoco, che lasciato consumare da s stesso, simboleggia la morte naturale mentre, spento con violenza, simbolo di morte precurata col suicidio.
;
Morte naturale
Anime
dei morti.
che
in
Atene
esistesse
un
luogi
detto
6l
fuori
della
citt,
Ceramico,
seppelliti
posto
dove
veni-
vano
patria,
in
loro
memoria
che indi-
cavano
caduto.
la
Mortili ctzione.
Cilicio.
Importunit
Indocilit
(Sanf).
Desiderio car-
Miagro
Pertinacia.
Cinico.
Re
Farao-
ne avendo veduto
Egiziani in un guscio della un bambino ebreo che pesava pi di tutto il suo regno, ne concluse che egli doveva temere per la sua potenza e prestando fede a tut-
no che pesava
bilancia,
tutti
nell'altra
ti
gli
minare
bambini maschi,
ma Dio
permise che
Mos
fosse sottratto
mosor-
Colonna
Corna,
gli
emblema
dignit.
Rovo
ardente,
monte Herob. Serpente di bronzo. Tavole della legge, decalogo, dettato da Dio a Mos sul monte Sinai. Verga, con cui fece miracoli, fra i quali, due enormi leoni che custodivano il palazzo di Faraone, toccati con la verga,
cui
apparve Dio
prostrandosi umilmente
gli
leccarono
piedi.
Mostro marinoEssere favoloso met
662
uomo
doppia
do
che
Vedi
Tritone.
MoticeUa.
Uccello
ballerina,
che dimena
continuamente
la
coda,
co-
monachina, ecc.
o Mughetto. Vedi Convallaria. Mula. Vedi Astinenza sessuale Avvenimento fortuito Donna avversa al concepire Sterilit.
Mugherino
Tra
Ostinazione
Servizio
Testardaggine.
Munlfoeinza.
Animali:
ficenza
la di
Elefante.
le
virt
regali,
la
munigrandi
acquistare
i
ricorsero
sia
all'elefante
come emblema
questa virt:
d'indole assai
liberale,
mente benevolo verso gli uomini. Cos, nelle medaghe d'Antonino Pio, e in quelle di L. Settimio Severo, figura un elefante con la proboscide incurvata verso l'alto, con l'inscrizione MVNIFICENTIA
AVG.
Pecora,
Cece.
quale simbolo
Presso
i
di
Vegetali:
Rommi
al
di
di-
munificenza
distribuire
ceci
popolo.
ceva che
se
quanto spesero
ambiziose
ceci
si
fosse
impiegato
in
altre
donazioni,
disse:
Ogni
Pel
663
spendi
lieto
In ceci, in fave, e
in lupini tu
possa
il
circo gir
tuoi
vagando,
e
popol
tutto
Ai
don
Mentre
infelice,
ignudo e privo
vivi.
Del paterno
tesor misero
Murcia.
Nome
rata
in
di
Dea
mura
era adosotto
!a
sua protezione.
Murena.
Specie
delle
rito.
d'anguilla.
altrui
donne
Vedi Adulterio
Amatore
Musa.
gati di dietro
si,
Testa di donna senza ornamenti e coi capelli lecon un nodo, o disordinatcunente sparsecondo Diodoro, emblema dell'inspirazione, il
del
genio
poeta.
Musco.
degli alberi.
sassi
sul
tronco
Muse.
Dee
arti.
Furono
luoghi
il
come
inspiratrici,
versi
diversi,
finche
si
predif-
valse
Muse, che
Beozia sulle altre parti della Grecia, e fu da ultimo generalmente adottato. La genealogia delle Muse non la stessa in tutti gli scrittori, ma i pi si accordano nell' ammettere che esse fossero le
fuse
dalla
figlie di
664
Giove
e di
Mnemosine, nate
nutrice
delle
la onesta,
pie
si
dell'Olimpo.
La
Muse
Eufeme (U
e
fortunata,
ai
la pia,
chiamavala com-
mendevole),
piedi
del
del poeta la costei statua accanto a quella certo che Muse, guardo al numero delle
Uno. Ri-
origine
sul
(meditazione,
quindi
cura,
esercizio,
industria,
diligenza),
Mneme
(memoria,
eccellenmenzione, da cui Mnemosine, memoria per rammentatrice quasi la madre delle Muse,
za,
di
ossia
tutto
alle sue
il
figlie)
Aede
(canto,
sia
carme,
il
fa-
macedone Piero
stato
pnmo
a introdurre
il
Muse
dalla Tracia a
Muse, che si chiamava le Mu< con ogni sorta di giuochi pubbliParnaso era alle medesici e scenici. Anche 11 monte me sacro, con la fonte Castalia, presso a cui avevano cui vengoI diversi soprannomi con un tempio. per la massitraggono poeti dai Muse le indicate no ma parte la loro derivazione- o dai luoghi che erano mentre o da quelli in cui erano venerate,
a esse
sacri,
parecchi
esprimono la dolcezza dei loro canti. dlpEccone i principaH: Agamppidt, dalla fontana dalpocrene che portava il nome di Aganippe; Aoidi, Dee o Camene Beozia; le montagne d'Aonia nella
altri
stalidi,
Cadell'ameno canto, dal latino cantus e amanm; da da Castalia, fonte del Parnaso; Elkonidi,
Elicona,
lisso,
montagna
nella
Beozia;
Libeird'i,
lUssiadi.
da
II-
fiume
in
nell'Attica;
di
Libetra,
fon
tana
665
fa-
Olmpiche,
dal
alato
moso cavallo
ria
sia.
fece scaturire la
Pegaso, che d'un colpo di piede fonte d'Ippocrene; Pieridi, da PieTespiadi, dalla citt di
o anche da Piero;
Tep-
aggiungonsi altre diciasette, derivanti all'incirca dalle medesime circostzmze gi enunciate, e sono: Alate, Ardalidi, Citeriadi, lonzie sorelle. Ligie, Licipali
die,
Mnemosinidi,
Paieidi, Vergini,
Parnassidi,
Pamassie,
Partenie,
Partenidi,
Tepsie
qualche
Clio,
sica
ogni bruttura.
monde
di
seguenti:
Dea
la
della
poesia lirica;
gedia; Talia,
Dea
della
Euterpe, Dea della muMelpomene, Dea della tracommedia; Polinnia, Dea dei
allegorie;
e delle
Erato,
Dea
Dea
Dea
dell'astronomia;
Calliope,
Dea
dice
della
le
poesia
q>ica.
Si
che
Muse
furono
priet
alla
appunto sono
qualche scienza: la prima, Clio, significa gloria, che per la gloria s'induce principalmente l'uomo a dar opcTd alla scienza: la seconda, Euterpe, vuol dire grazia di Dio, il cui
perfetta
cognizione
di
la
Melpomene,
rappresenta
si
il
diletto,
poich
se
affaticherebbe alcu-
no per acquistarla:
pacit,
quarta,
Talia,
significa
caesla
abbisognando a colui che vuol imparare sere capace, e intelligente di quello che legge:
quinta
666
esprime molta memoria, essendo Polinnia, principalmente necessarie per cose delle una questa mvenzione di sesta. Erato, vuol dire
imparare:
la
cose simili,
di
cose nuove simili: ragionamenti per trovare anch'egli perche 1 uogiudizioso, la settima. Tersicore, significa
mo
dotto
deve
aver
buon giudizio
le
nel
scegliere
le
cose buone e
rigettare
cattive:
l'ottava,
Urania,
scegliere la par^e rappresenta la divinit; perch col e divino: la celeste di migliore si acquista il nome di scienza, ed perfezione a equivale nona, C-alliope, tutte le altre, ipoiche quan la superiore e il capo di brsogiK) di altrui l'uomo perfetto non ha pi
do
aiuto,
ma
egli
il
superiore di
fiori
tutti.
Le Muse
veni-
vano coronate
si
di
vari
e diverse frondi.
L,li
an-
scienze arti liberali e tutte le tichi per mostrare che le dipingevano insieme, legate sono come
le
Apollo, che le guidava do graziose danze in giro; e che illustra 1 umano superiore rappresenta quel lume loro; e ci perche a mezzo in stava intelletto, oppure diffonde ovunque la sua virt.
mano
l'una con
altra,
moven-
Apollo -sacri alle Muse. Animali: Ape. Cigno. Ambi Mudelle delle lettere e Vegetali: Canna, emblema
se
quest albero confaLauro, perch ritenevasi che gli antichi credevano perch o cesse all'inspirazione, acquistasse la tacolta si che soltanto col suo sapore sempre verconserva si poetica, o piuttosto perch buoni poeti verdei versi i che dice de donde si bocca degli uomini. deggiano perpetuamente nella per essere quest alpalma; di Diversi: Corona dal di difficile salila e bero dehzioso sempre verde, avevang cui con colori, diversi
frutto dolce.
Penne
di
cinto
il
667
la
vittoria
delle
Muse
sa vittoria
r^rtata
nel canto
con
le
Sirene.
Musica.
Animali: Cicala posata su un liuto. Dicesi che Greci innalzassero una statua a Eunomo citaredo, con la cetra, su cui posava una cicala, e ci p>erch egli,
sfidato
al
i
canto da Aristone
esserglisi
tosto
cetra.
supplita
da una
Diversi
cicala,
di
vol sopra la
in
Cigno.
questi uccelli
riva a
un
la
loro
un puttino che dirige il tempo, rappresentante cantilena ed emblema di zefiro, che dolce-
fia
mente inspira e invoglia al canto, e col suo soffio gone fa tremulare le piume dei cigni. Ro^ignolo, simbolo di musica perfetta, per la sua voce melodiosa, e le variate e molteplici modulazioni di tono del suo
canto.
Vegetali:
di
Canna
fattasi
palustre,
allusione
alla
zampogna
canne
dal
Dio Pan.
Lrico
Diversi:
Lira. Liuto.
Ane-
Mut
o Maut.
Egiziana,
della
Dea
versale
che
o
rappresentava la madre
il
uni-
natura;
principio
passivo di tutto
l'universo.
Dea
vf era quest'iscrizio-
no finora ha sollevato
che ho partorito
spressioni
creatrice.
il
il
il
frutto
sole.
Sarebbe
quale
gli
difficile
trovare eDivinit
intende-
pi
grandi
per simboleggiare
la
L'animale col
Egiziani
vano
di
668
l'avvoltoio,
come
njile
del sesso
egiziani
e della maternit.
monumenti
o
seduta
il
la
femmimoprin-
strano
cipio
sovente
ritta,
accanto
del
maschio
destra
Ammone. Talora ha
tau, e nella sinistra
volto o la testa
d'avvoltoio,
Tiene nella
scettro a
mano
un lungo
Muta- Vedi
Silenza.
l'altra
Mutante. Vedi
Castit.
N.
N.
Consonante che
figlio,
in tutte
le
ci
nella
la lo
geroglifica
venga rappresentata
sotto
forma
gener.
di
un
Nahum.
Settimo nella serie dei dodici profeti minori.
di Profeti.
Ve-
Naiadi.
Divinit
ai
fiumi,
alle'
fontane a
laghi.
Erano
e quindi
669
anche le bestie e l'uomo; perci erano ritegrande venerazione. Egle era la pi bella. Si lappresentano come giovani e leggiadre Ninfe, talnute
in
mano o
ai
piedi.
Napee.
Nome
boschetti.
delle
ai
prati e
ai
Napoli.
Vedi Parlenope.
Era
in
Narciso.
Figliuolo del
fiume
Cefiso
e
di
Liriope.
di
le
bellezza
attrattive
straordinaria,
siccome
cos
riuniva
d'ambo
dalle
sessi,
fu
del pari
amato dai
e
giovani
fanciulle;
ma
egli
era
insensibile
Un
sprezzato
pi,
pi
degli
per disperazione
uccise,
Dei
di
di
vendicarlo.
Possa
egli
amare,
ch'egli
disse
atto
collera,
una
delle
donzelle
aveva pi delle
altre disdegnato,
e non posse-
dere giammai l'oggetto delle sue tenerezze! cosa poco tempo dopo
si
La
qual
verific.
Avendo un
giorno
veduta
na,
se
la
lontinare dallo
af-
immergendo
nella
fontana
cangiato
cesi
in
un
fiore
che le Nciidi e le Driadi gli avevano preparato un rogo, e mentre erano in procinto di prendere il suo corpo, non trovarono che il fiore citato. La mania di
specchiarsi
sta
670
accompagn Narciso fino nel Tartaro, ove sempre guardandosi nelle acque dello Stige.
Narciso.
Fiore che era creduto grato
antichi
ai
ne
facevano
proprio
Vedi.
Fatuit Plutone
Amor
Corona
ghirlande
alle
Furie
infernali.
di latta e di narcisi
Vanit.
Narciso giunchigliaPianta a fiori odorosi gialli, la cui corona ha la forma di una coppa assai delicata. Vedi Desiderio
intenso.
Naso. Vedi
Sagacii.
nelle
ac-
crescione.
Vedi Sta-
Natura.
Divinit
melle,
carico
di
mam-
si
Avvoltoio, presso
gli
te
femmine, e che
gli
il
le
veci
dei
maschi, nel
modo con
dasse la terra e
alberi in primavera.
Natura umana.
me simbolo
presenta
Luna. Dicesi che per essere il sole stato preso codi una natura superiore, cos la luna rapquello
della
natura
umana; variando
essa
d'asp)tto giornalmente,
sioni
671
le
come variano
cose e
le
pas-
umane.
dall'arte.
dell'arte
Natura vinta
Argano, simbolo
opere
difficilissime,
Navale vittoria. Vedi Vittoria navale. Nave. Vedi Alberto {Sant') Anima
Francesco Saverio
(San)
Salvamento
{San)
Iside
Felicit
Niccolo
Vita
Vittoria navale.
una
alle-
da un
coccodrillo,
quafe
Navigazione.
Nibbio in volo. Si vuole che l'uomo abbia impara^ da quest'uccello l'applicazione del timone alle navi; avendo osservato ch'esso dirige il volo con la coda inclinata ora da una parte ora da un'altra, moto
strando
cos
il
modo
quello
di
remigare
nell'aria,
che fu
poi adottato a
nell'acqua.
Necessit.
Divinit allegorica,
figlia
il
della
Fortuna.
Era adostes-
Nessuno, eccetto le sue sacerdotesse, poteva entrare nel suo tempio a Corinto.
Era rappresentata
in
compagnia
di
sua madre; e
aveva lunghi cavicchi nelle mani, che erano di bronzo. Chiodo, attributo del Destino, e che Orazio pone nelle mani della Necessit. Martello e chiodi.
secondo Macrobio, perch le cose legate non possono sciogliersi per s stesse. Aggiungen-
Nodo,
do
sit.
672
lo tagli, si
il
al
nodo un
coltello
die
ha
il
simbolo
fato e la neces-
Neera.
Ninfa amata dal Sole.
anche Nefru-Aium. Dio 'degli Egimni, chiamato conosciuto solamente dai moAtuni, semplicemente o ha per emb ema la conumenti. Come semplice Atum sul capo il disco con porta Nefru-Atum rona; come E' comune la sua condue penne, o col fiore di loto. Dio figura molto Questo nesslone con la Dea Pecht. considerano AAlcuni obelischi. frequentemente negli il ponente, ostramonto, al sole del Dio tum come il insieme, il sono Atum servando che quando Phr e sigmfica 1 ocache sinistro lato al secondo sempre sembrerebbe essere un Dio ^sole dente. Perci Atum dopo Phre. che segue immediatamente
Negligenza
Orologio capovolto.
NeQPOa
Uomo
Vedi
Caltiveria.
Nelumbio.
Specie di ninfea,
sentato nei
il
monumenti
si
dubita che
.1
a degli Egiziani ovvero nelumbio sia il loius sacro India dell popoli i che certo fava d'Egitto. Intanto che i Cinesi e i Giapponesi
e
non meno antichit dedicarono remota fin dalla pi bellezza, incomparabile d pianta questa
dell'Egitto,
fiori
a. loro
che
De. vede,
rosei e
parponm o bianch
sulle
673
dalla
Cina.
carte
provenienti
Vedi
Iside
Osiride.
veniva considerata
come
i
la personificazio-
severa verso
superbi e
gli
inso-
Secondo Esiodo, era figlia della Notte, e, secondo Pausania, madre d' Elena per mezzo di Giove, e Leda, la creduta madre d'Elena, non era stata che la nutrice. Rappresentasi con le ali, un timone accanpiedi, dandole talvolta un freno to e una ruota sotto in una mano e nell'altra un legno col quale misura,
lenti.
i
chiamato volgarmente braccio, per significare che gli uomini devono frenare la lingua e far tutto con misura. Dicesi che in memoria della battaglia di Maratona, Fidia scolpisse Nemesi, con in capo una corona di cervi ornata di piccole
destra
tro,
vittorie:
nella
scolpiti
mano
den-
e nella sinistra un ramo di melo, o, secondo alcuni, di frassbo. Pausania dice che le statue di Ne-
in
principio
i
le
ali,
i
come l'ebbero
primi che la fa-
quali furono
alata a somiglianza di Cupido, p>erch credevano che essa avesse a che fare assai cogli innamorati, col punire quelli che andavano troppo alteri
e
Nemicizia.
Grigio scuro.
sinistra
una
lancia, con
la
destra accostata
sputarvi dentro:
segno di una
G. Ronchetti.
_
gli
674
fare anche oggigiorno vigorosa botta; ci che usano lavoro che risi accingono a un
artigiani
quando
chiede forza.
Nemico Nemico
tanta
dei
Tamburo
avversione
da
la-
Nemico
vincitore.
sinistro volto verso
il
iena si attribuiva una certa bisogna ricordare che alla soltanto nel lato destro di virt magica, risiedente col lato sinistro voltrovandosi quest'animale; per cui
to
al
cacciatore, l^ui
cacciatore,
perdeva
tale
virt,
mancandole
la
veniva presa.
Nemico
Iena
vinto.
col lato
destro volto verso il cacciatore; potendo usare della sua potentale posizione la iena, superiore al cacciatore, il diventava za (vedi sopra) e s egli si trova a i sensi, quale, ammaliato, perdeva ucciso. veniva vinto a cavallo cadeva, e cos
NfrfidiB
di
Ninfe marine,
figlie
Nereo
e di Doride.
Dicono
La
Nettuno In origine le Neera Anfitrite. moglie di Ninfe sedute su belle come reidi erano rappresentate da' raffi girate come fanciulle delfini, ma poi vennero quella a simile inferiore parte capelli verdi e con la
di pesce.
il
corallo.
Nereo.
Dio marino pi
675
alcuni lo vo-
antico di Nettuno;
altri,
dell'Oceano
Do-
il
raffigurato
come un
tri-
dente.
Nero.
In molti luoghi della Bibbia questo colore sim-
tutti
gli
Egiziani
furia e
i
li
vide
vestiti
di
nero, e perdi
il
nero
sia
segno
i
furiosi
come affermano medici, pazzi sono presi e agitati da collera nera. Alle
perch,
Un
di pes-
sacrificavano vit-
time nere. Pitagora soleva dire che il nero apparteneva alla natura del male. Secondo Aristotile, non potendosi mutare, il nero anche simbolo della stabilit
Malvagit Pazzia
Nespolo-
come
dell'ostinazione.
Vedi Lutto
Morte
Stabilit
Notte Tenebre
Malincona
Ostinazione
Tristezza.
Pianta i cui frutti non maturano, se non esposti qualche tempo sulla pagha. Vedi Speranza perduta.
Nesso.
Centauro
celebre,
figlio
di
Issione
della
nube
formata da Giove sotto la forma di Giunone. Si offerse a Ercole per portare Deianira di l dal fiume
Eveno.
676
in
ma
appena
egli
ebbe presa
groppa
la bella
amore, Deianira per tragittarla, arse dal pi cocente a violenza, farle di tent riva, e giunto all'opposta freccia intriuna scocc gli quale il marito, del vista fer. Il Centauro, sa dal fiele dell'idra di Lerna, e lo tunica nel sanpropria la sentendosi morire, inzupp assicuDeianira, a dono fece ne e che sgorgava
gue mezzo randola che quella tunica, o camicia, era un e per Ercole di infallibile per conservarsi l'affetto
s'innamorasse di richiamarlo al dovere, qualora l'eroe Nesso avrebbe che vogliono Alcuni donna. un'altra Deianira, diceninvece dato un po' del suo sangue a allo scodo che le servirebbe a preparare un unguento quello sopraddetto. Deianira vi prest fede, ma era
quell'infelice eroe. un potente veleno, che fece morire
po
Nestore.
Uno
telH
dei dodici
figli
di
Peleo e
di Glori.
gli
Rimasto
dopo che
furono
in
un
spos
Euridice
figlia
fama
nell'assedio di Troia.
Apollo
Greci e cento anni, da cui venne che quando lunga e una qualcuno a augurare tini volevano
vita,
gli
La-
felice
desideravano
gli
anni di Nestore.
,
Nettare.
Deliziosa bevanda
Ebe
faceva
la
la
il
porgeva
apoteosi
alle di
divinit.
Quando
dicevasi
in
Roma
si
qualcuno,
ch'egli
gi
beveva
Nettuno.
Dio
del mare,
il
no o Saturno e di
ne.
677
e Tritone era
il
suo
la
cavallo nelil
(Atena) per
di-
ritto
nome
alla
citt
di
Atene; per
d'alcimi
il
qual
si
mito,
secondo
l'interpH-etazione
il
scrittori,
ciato
Dio
re
dei
or
turbato,
poich
si
il
mare
da
in
diverse
condi-
zioni
atmosferiche.
il
Lo
mare
finse
dasse spaziando
seguito
me
Ai
superbi destrieri
i
il
carro
aggiunge
rrani
vola
mar
leggiero.
Stan salde l'onde; e sotto il grave peso L'acque sue il mar parimente estende.
gli
oscuri lembi:
varie
sembianze.
antichi
i
balene,
corpi
Di Glauco,
Inoo, e Palemone, e
di Forco.
sinistra
presti
indi l'esercito
Seguitan poi da
man
Teti,
F>er
lo
pi
la
con
la
corona
in
tridente, o
anche
buccina
in
ma-
in
piedi su
forma
di
678
tirato
carro
tirato
cavalli
marini,
da
Varcando
porto
Mena
Che
il
gli
affaticati suoi
collo,
il
destrieri.
capo,
Man
di cavallo
E
lesti
Talvolta
le
tutti
un panno cefu anche posto intorno e alcuiu gh mare; del colore rappresenta il
gli
diedero
capelli
gli
celesti
altri
e neri;
altri
cme
Dei marini,
ritenuti
TsLo
bianchi,
per
simboleggiare
schium^^^
di
Z:
luna antiche: mare In certe medaglie NeUuno rappre vede si e l'altra di Adriano, un con P^^^ ^^^J/^^^P^f.^ tentato nudo in piedi, una ster nella mano destra dall'omero sinistro, e tiene tr den i a sinistra con a za di tre corregge, e antica, Mettuno e pure medaglia E in un'altra te con la mano sie dritto in piedi,
Vespa
-"f
affigurato
nudo
e
la
nistra
alzata
delfino
con
di
una prora
u^Cde^Ute
P^[Xtp"a poggiando un piede sopra nudo, Nettuno nave. Marziale descrive una l'acua ^el mare, con
destra,
appoggiata
e
al
.^^ j.-^^'^
come
corona bianca
in capo,
"Ximah:
e;ano uio
del Cavallo, sacro al Dio del maaltri abitatori degh pi no cTo a Nettuno ne metstatue sue Igino, a tutte le "e e che secondo pe-^ ^opiede; un sotto o
in
mano
per
.c
l^NtL
Incaric'!
per combinare
,1
6?^
matrimonio con Anfritrite. Tonno, dedicato al Dio del mare. Toro, che col suo muggito rammenta il Vegetali: Pino, sia per il suo rumore dei flutti.
cupo somigliante talvolta a quello del mare, o pi probabilmente per l'utilit sua nella Diversi: Buccina. Tricostruzione delle navi. dente, emblema e insegna della regale dignit, e che
colore verde
dicesi
simboleggiare
tre
golfi
del
Mediterraneo,
marine sono
al
salate,
e quelle dei
laghi
ne
amare ne grate
dicono che
scettro,
il
gusto.
Altri,
come
il
Boccaccio,
tridente
fu
qua,
cio corrente,
da
bere.
Neve.
Si vuole che S.
la neve.
Patrizio scaldcisse un
d'Assisi
{San).
forno con
Vedi Francesco
Navigazione
Rapa-
N fecola (San).
Vescovo
di
Mira
in
in Licia.
Ancora,
per essere
un nobile
signore caduto
bili
estrema miseria con tre figlie nue dotate dalla natura di ogni avvenenza, non sail
pendo
padre
in
Informato
Niccola
della
diabolica
risoluzione,
compatendo
borsa, e di notte
da una
finestra la
modo
ro
680
^
vergogna, ebbefu tolta
che
le tre
figlie
salvate dalla
una dote
dopo
Na-
Santo protettore dei marinai, che l'invocano ancora oggigiorno nelle tempeste. Pane, che si moltiplic nelle di lui mani, per darlo agli affamati durante una carestia. Sciabola, quale difensoper essere
il
re
e protettore della
Russia.
Ni eh e.
Nome
la
che
di
Giove.
Nido d'alcione. Vedi Tranquillit. Nido di piccione. Vedi Anna (San/'). Nido di rondine. Vedi Patrimonio ereditario
Popolo che invoca
aiuto.
Nigella di
Pianta di bell'aspetto,
Nilo.
Fiume,
coccodrillo
fanciulli la
che
o
era
rappresentato
un
un
ippopotamo,
scherzando,
circondato
da
sedici
lietamente
che
rappresentavano
all'imma-
raggiunse
contrariamente
marmo
nero,
il
il
abitata
da mori. Vedi A-
Serapide.
Nimbo.
Presso gh antichi era quel leggero vapore a
fioc-
chi,
661
di
cui
poeti circondaroDO
terra,
apparivano sulla
radiato
simile a
da
celeste
splendore,
significa
le
Come ornamento
tessuta
Ma
ma
santi
presso
ecclesiastici
mmbo
di
equivale
diade-
che in vario
canonizzati,
modo
a
suol
guisa
simile.
o di
cerchio
antichi,
luminoso o
i
quali
metallo,
statua
rie
collocato
di
una
in-
all'ciria
intempe-
oggetto di una
contrastabile
essere
ma malamente
appropriato
per
adottato
un santo, quaindo
con
ci
esso.
vede sopra
che
si
la
testa di
significava
ancora
certi
vivo
Il
colui
veniva
nimbo
s.
trova an-
animali simbolici,
Giovinni.
come
Di-
leone di S.
Marco
e l'aquila di
il
nimbo triangolare ordinariamente riservato la Dio Padre; il nimbo crocifero a Ges Cristo; il
.Cos,
il
inmto dorato e
Idi
l'attributo
sia
sia
di
persone divine,
e
dei
samti
sia
Maria Vergine,
ordine.
degli
si
angeli
il
di
di
Iprimo
I
Talvolta,
lo
vede
monogramma
Cristo
anche
stesso
nome
del
lell'interno del
rlemide Efesiaca
Dio Ges
santo
Apostoli
Cristo
Giuda
inscritto
hcarote
tenza
682
Maria
Profeti
di
Vergine
Pietro
(San)
Pofenuninili
Sovranit.
'Wome
inferiori,
una
classe
numerosa di deit
nell
graziose fanciuUe che rano immaginate come belle e boschetti, alle tonti ameni dicevansi abitare nei pi montane, nelle iforeste ombrose dei ruscelli, nelle luoghi pi belli dove la nasole deserte, in genere nei passavano deliziosamenQuivi tura pi rigogliosa. tessere, oppure mtreca e filare a attendendo te, o o tuffando le ciando liete danze con suoni e canti, acque dei limpide e fresche nelle loro tenere membra il regno della nasolitari laghetti o torrenti. Secondo pensava esercitassero il loro dominio, le
1" NinNinfe erano distinte nelle seguenti categorie: rappresentavano anche le Ninquali le acque; delle fe Mediterraneo; ma cofe dell'Oceano e quelle del dell'acqua munemente si intendevano solo le Ninfe dei monNinfe Oceanne. dolce: Naiadi, Nereidi, anche grotte; dette Oreadi, ma chiamate
e assistessero alle
tolo di olimpiche,
Olimpo,
ta-
tura in cui
si
ti
delle
dei
mentare
beri,
Peliadi. 3 Ninfe delle foreste apparissero alle volte per sgocredevasi boschi; Napee. 4" Ninfe degli alviaggiatori:
Idee,
credevasi
morissero
insieme
cogli
alberi,
ove
Amadriadi o Dria-
Ninfea bianca.
x,
fiori
Rammarico.
Ninfea
loto.
bianchi.
Vedi Deiamra
,.
,^
Vedi Loto.
Nino.
Imperatore degli
casse agli idoli.
683
Fu
il
Assiri.
primo che
sacrifi-
Niobe.
Figlia di
Tantalo
re della
sei
Frigia,
la
quale spos
maschi e sei ferrmiine secondo alcuni, secondo altri dieci per sesso. Per aver avuto una prole cos numerosa. Niobe divenne talmente orgogliosa, che dicesi insultaisse Latona, madre di Apollo e di Diana, e volesse impedire alle donne di farle offerte, pretendendo di essere pi degna di culto e di sacrifizi di Latona, la quale non
Anfione, da cui ebbe
era stata
madre che
di
i
due
suoi
figli.
Sdegnata
la
Dea
figli
a vendicarla e a j>u-
l'arroganza di
le
Niobe.
rono
figli
di
Niobe caddero
sotto quelle di
Apollo, e
le
figlie
Diana.
La
Niobe
moglie di Peleo re di Pilo. La terribile vendetta di Latona accor talmente Niobe, che gli Dei n'ebbero piet e la ceunbiarono in sasso trasportandola sul monte Sipilo in Frigia, dove ancora non cessa di versare lagrime.
Clori,
che fu risparmiata fu
Nisa.
Nutrice di Bacco.
Niso.
Re
egli
Megara. Nacque con un capello d'oro in cail destino di Megara, dove doveva regnare fintanto che lo conservasse. Scilla
di
figlia, che amava Minosse, estirp tale capello al padre mentre dormiva e lo diede a Minosse, che s'impadron di Megara. Niso correndo dietro a Scilla per
sua
ucciderla,
fu
cangiato in
sparviero
ed essa
in
allo-
dola; mentre
in
altri
684
in
aquila
marina,
uccello marino
detto
cris.
Nisroch.
Nome
sentata
di
una
la
divinit
testa
tipi
assira
che
si
si
trova rappre-
con
d'aquila
sacri,
o d'avoltoio.
che
rinviene
Egli
sui
pi
dell'Assiria.
Non
solo in colos-
te
stanze,
i
ma
sentato
gruippi
sopra
abiti
si
ricamati.
Cos,
introdotto,
vede generalmente
il
lotta
il
con
altri
leone
toro a testa
umana; e
in
appare sempre vincitore. E' probabile che rie forme rappresentino diversi attributi di simo Dio: e che la vittoria dell'inunagine aquila sopra quella a testa di leone o di
ramente
fisica.
un medea testa di
toro possa
di notte.
Re
di
Tebe
e padre di Antiope.
Nittimene.
Fanciulla di Tessaglia. Dicono che per aver troppo cimato suo padre fu cangiata in gufo. Alcuni credono che sia un soprannome di Mirra.
Nobilt.
Anello,
anelli d'oro
le aste,
le
i
presso
quali
ritenevano
gli
e di acquisto,
ecc.
come
bandiere,
le
corone
civiclie,
Cappello,
presso
presentato col
bile
685
capalo
in testa,
Castello
asta.
sopra un monte.
In
ima medaglia
di
una donna in piedi con un'asta nella destra, e nella con l'iscrizione NOsinistra una piccola Vittoria, BILTAS. S. G. A. Lunette. Presso gli Arcadi fu segno di nobilt portare ai calzari una specie di fibquali furono p>erbia in forma di coma della luna,
i
ci
chiamati
Prosileni,
i
ro essere stati
luna
dopo
il
diluvio.
.Anche
le
nobili
au
famighe Ro-
mane usavano
Cicala,
in
jxtrtare le lunette
calzari.
presso gli Ateniesi, che usavano portare per ornamento ima cicala d'oro per distinabitanti
guere
dai
del
servi.
ci,
liberi
cicale
quero e
citt pi
ivi
abitanti
la
ebbero
patria.
antenati
illustri
che onorarono
Uomo
senza
testa.
Nocumento.
Noce, presa
forse
come radice
del
verbo nuoce-
re;
di
sto.
686
oppure perch
Porco,
restando
e
quest'albero nocivo,
che presso
gli
simbolo
di
ritenendolo
come animale
il
molto vizioso; e credendo che chi avesse bevuto latte di porca prendesse la lebbra e la rogna.
Nodi.
Liana.
circonda.
Pianta che
si
annoda a
tutto
ci
che
la
Nodo. Vedi
Necessit.
nodo.
suo
nome
primo patriarca della seconda et del mondo. Il significa riposo. Animali: Colonba,
che gli port il ramo d'olivo. Corvo, il quale, mandato da No, usciva dall'arca e vi rientrava continuamente, finche le acque asciugarono sulla terra, Vegetali: Vite. Si vuole che No fosse stato il pri-
mo
a piantare e coltivare la
che a ubriacarsi.
vite,
fare
il
vino e angli
Diversi:
lo
co-
mand
di
costruire e che
Ar-
Nome- Vedi
Nonio.
Uno
dei cavalli di
Nome.
Cos chiamavansi
ca.
la
Il
le
come indipendente
dal-
secondo che aveva deciso erano le Nome che attaccavano il filo della vita a ciascun uomo. Le Nome erano tre vergini chiamate
volont
Asi,
e
Orda
(il
687
passato).
(l'avvenire).
Esse
il
rOurdar
sil,
sotto
Verdanti (il presente) e Sckalda stavano sedute alla sorgente delgrande albero del mondo, Igdra-
governavano di l il mondo, secondo leggi immutabili, decidendo della sorte degli Dei e degli uo
e
mini.
degli
Oltre queste tre Nome principali della specie Dei, ve n'erano altre provenienti dagli Elfi e
influenza
dai Nani, e divise in buone e cattive, secondo la loro sugli uomini. Le Nome sono spesso comprese anche sotto
il
nome
di IValkirie.
il
nome
nome
presso
Scandinavi.
Norta.
Dea
tributo
Aveva per
at-
un chiodo.
scrivere.
Notizia.
Penna d'oca da
secondo altri, del Cielo e delTerra, e moglie di rebo. Gli antichi la rappresentavano con grzmdi ali alle spalle, talvolta di pipiFiglia del Caos, o,
strello,
spiegate
in
atto
di
volare,
le
nera sparsa di
rato
stelle.
Alcuni
diedero un carro
da due cavalli neri, altri un carro tirato da due galli, o da due passeri neri. I poeti finsero il carro della Notte a quattro ruote, le quali, secondo Boccaccio,
in
simboleggiavano
i
le
notte,
cui la dividevano
soldati e
naviganti. Ovidio
alla
da sogni
Morte,
la
Come
nutrice
del
688
che porta due fanciulli addormentati: uno, sul braccio sinistro, era bianco (sonno); l'altro, sul braccio destro, era nero (morte), e aveva i piedi storti. Animali: Callo, che le si sacrificava. Gufo, uccello amante della tenebre. Pavone con la coda spiegata, emblema del cielo stellato. Pecora nera, che presso i Greci e i Romani s'immolava alla Notte. Vegetali: Bella di notte, pianta che non apre i fiori
che di notte. Diversi: Luna, come emblema, perch brilla soltanto di notte. Nero, colore del suo
vestito.
di
Numeri
simbolici.
Al
principio
fiori,
copre
Novembre.
Mese
a cui presiedeva Diana.
Il
medio evo
lo rap-
presentava con un
uomo che
portando un fardello in spalla. Vasari lo raffigur in un bifolco barbuto che ara, mal vestito e mal calzato, con un cappellaccio in capo incotto dal sole.
Vedi Zodiaco.
Nozze.
Celebrazione
deriva
dal
del
latino
spose col
In gior-
Presso
gli
antichi
Romani non
principalmen-
te
nelle
con vergini era cosa scellerata il far violenza, e nozze si supponeva, per cos dire, venisse fatta violenza alle vergini. Osservavano pure di non cele-
brare
li
i
689
nozze nel giorno antecedente a uno di quelper decreto dei pontefici erano giudicati at, cio infausti. Nel giorno in cui la sposa doveva essere condotta alla casa del marito, dopo consultato auspici, essa veniva ornata con trecce e petgli
le
quali
tinata
stata
con
infissa
la
nel
drappella
(ferro
ritorto)
di
un'asta
Le
si
una corona le cingeva le tempie, e capo era coperto con un velo giallo fiammmte chiamato flammeo. La sposa, ornata in tal modo, portando sotto il mantello una coroncina di fiori, verbene ed erbe raccolte da lei, e tenendo una rocca col pennacchio e un fuso col filo, era condotta verso sera nella casa del marito da giovani vestiti di pretesta: di questi uno p)ortava davanti una fiaccola di biancospino, due tenevano per le mani la sposa, e un giovcine impubere in un vaso aperto portava gli ulana di pecora
il
;
tensili
ficio.
p>er
il
di
lei
uso e uf-
chiamato Camillo, e il vaso dicevasi cumero o cumera, o anche Camillo, a cagione del giovcuie ingenuo che lo portava. Giimta la sposa
giovane
era
davanti
porta
del suo
alla
porta
di
della
cisa
del
marito,
la
qual
era
ornata
fronde;
essa
veniva
interrogata
nome; al che rispondeva chiaunarsi Caja, e formula solenne era questa: Ove tu sei Cajo, io sono Caja; indi ornava la porta con la benda di
la
lontcuiare
incantesimi,
la
sposa entrava
in
casa:
doveva badare attentamente che i piedi non toccassero la soglia; perci o la passava d'un salto, o veniva pcwtata da due compagne. Varrone dice che
44
ma
Q. Ronchetti.
_
tale
6%
""" costume osservavasi affinch mentre sacrilegio, toccando, un da mincia^ cosa consacrata a
perdere
(la
""
va^
la
verginit,
una
V^U
sogUa),
castissima
dei
num..
ratto co srfaceVa o in memoria del sposa vobntar,amen e la che pure "perch non paresse verg,n,.a. Dopo e dove doveva perdere la le eh avi, era consegnate venivano
Sabme, op-
^ra^
tea
irata la sposa, le
o una pelle con la lana; e il hioco 1 acqua mediante moglie, per la riceveva le alla sposa incontro Lo sposo intatti, venendo fancujk o > da atmta acqua un'urna
lZ
^-o
s'opra
Ua^in
fuoco
felice
dal
focolare
Con qutac^
cinque tede g.ugah (ha'' consorte; ardevano manto dava alta Il selvatico una specie di pino cena chi questa In cena. Tglife al corteg^o una che i(leggi suntuarie
.
^ *
di cene, d'ornamentr)
-ggiore che n spesa alqi^nto ;:12vano IhalatDurante la cena si gridava li altri conviti. racconLivio imene. cucir i Greci gridavasi nuziale perche TJTthalossio divenne acclamazione venendo rapiratto delle Sabine, srtlo Romolo nel anciuUa Talassio
Ta
Til
che
squadra
di
certo
tutte
le
tnlXano
af
rapiton
gridavano: che non fosse violata, sposo le dbie; lo Intervenivano tela Preteste, le deposte ragazzi, ed essi,
sposi
a Talassio.
Alla
^eni
discorsi
e,
-'--
chiamali /esccnnm.,
cosi detti
citt di
691
al-
lontanare
rito
si
fascino.
apparecchiava
letto
gemale, come se
ossia
il
si
di-
generare
genio
figli,
letto
nuzia-
e invocavasi
nella
il
del
marito.
La
di
sposa
era
condotta
la
camera preceduta
l'un
l'altro
da una
fiaccola,
quale
solevano
togliersi
mano
gli
euiuci dei
due
coniugi.
Poi
nube collocata nel letto nuziale; queste dovevano essere donne di provata castit, le quali non avessero preso marito pi di ima volta, affinch fossero d'augurio della perpetuit del matrimonio. Finalmente il
marito scioglieva alla sposa la cintura verginale,
scia
fa-
chio
stretto
sulla camicia
felici
col
nodo d'Ercole,
figli,
come augurio
di essere
nel l'aver
come
fu
nel
sciogliere
tale
nodo, invocava in suo aiuto la Dea Verginense, la quale aveva la cura di far sciogliere felicemente la
cintura verginale,
p>ortata
dalle
giovami tutto
il
tem-
po della
Nella
ti
loro verginit,
si
carniera nuziale
Dei,
affinch col
loro
sposa potesse
feli-
E
il
da Venere e
e
in
Priapx,
carico speciale,
quella circostanza
veniva chia-
mato Mutino, a cui era nella stamza dedicato vin ako sedile al quade si ascendeva per gradini ornati d'avorio: su questo sedeva la novella sposa per un momento, affinch paresse che il Dio ne avesse prima delibata la pudicizia. Gli altri Dei erano Giugatino, che era incaricato del congiungimento; Subigo, E^o
della sottomissione;
Prema
(da premere)
la
Dea
^ _
veni.. che avesse da
Il
692
dopo
Bon,o
df
l-o^'^
di
--r
Sril
n
."i S i:
i^
fa^i-
*;^4t'"cu:t
p, j^tTce del
c^nsacrMo
matnmonb.
anco,
o^^^^ Z.an^t.
da,
ritenendo
puro dall'impuro, e
conservarsi
tutto
"
J.''"^^
'
'
,f
^a
doveva
pudica, pura _ che potesse macchiare ^ -^^^^^ /^^^^ j^. spino b^^^<^,; monio. Fiaccola di Pf^faugurio della ^^.rio u ,11o U rui luce T tenevasi quale buon po^^^^ matrimomo ^al ci: si aspettava
ci
^Lirj
etdTlite,
p^
rLrpl"runUa:rc,n,uefii.eno
pi;
693
gli
Dei invocati dagli sposi: Giove, Giunone, Venere, Suadela e Diana o Lucina. Flammeo, quale augurio che il matrimonio non venisse mai sciolto; e ci perch, presso i Romani, le mogli dei sacerdoti portavano qucisi sempwe un simile velo, non essendo loro
concesso, cernie agli
altri,
di divorziare in nessun
mo-
rumore che quello prodotto dalie strepito dei fanciulli che le raccogHevano, se la sposa avesse gridato e dolevaisi mentre le si scioglieva il cinto verginale; secondo altri, perch la noce, avendo due involucri, il mallo e il guscio, ha una certa scwniglianza con l'involucro del
sentirsi
non
altro
noci cadendo,
lo
feto.
Rocca
e fuso,
che venivcino
il
offerti
alla novella
giorno
dopo doveva
ripren-
dere
essere
gli
le
terpreti
poco
Egiziani,
con
cui
figuravano
il
congiungimento
dei
il
intervenendovi doppio piacere; perch sedici simbolo di diletto. Vedi Imene Malr'isessi,
due
monio.
Nube.
Nufar.
Vedi Nuvola.
acquatica
Pianta
appartenente
alle
ninfee.
Vedi
Freddezza.
Numeri
I
simbolici, mistici, cabalistici. Correva un proverbio tra gli antichi che diceva: numeri governare il mondo. Tra Cinesi. Hiu-chin.
i
dice:
Al primo cominciare
la
l'unit:
cielo e la terra.
694
prima di le cose. Assai convert e perfezion tutte Lx)a-tse. volgare. dell era ki, cio cinque secoli prima
aveva detto
tutte
le
La
Confucio, contemporaneoa specialmente dei primi dieci, parlando dei numeri, ma sono celesti e perfetti, dispari afferma che i numeri e nota che i nucinque pari, terrestri e imperfetti; i ZX e i nusommati. meri celesti fanno, insiieme diano addizioni due le come 5^ meri terrestri. 30; e delle quel medesimo 55 numero il che aggiungendo
cose.
vefghe cai mezzo delle tutta la loro virt d a^ parfando degU spiriti, dice che nato indai numeri. Pitagora, zorre provenga solo dotquesta spacciava Confucio, torno ai tempi di
trina:
quah
si
deducono
le sorti^
altro
che numeri;
o
i
paru ^ di origine umta, la monade o l'infinito e imperfetto; passiva, motie imperfetta diade, utti i numeri; la
inrcoscritto,
delle cose,
numeri dispari
secare
il
finito
e perfetto,
e a un tempo di separavo e ragione d'incremento, costituita dalla monade zione o divisione; la triade,
e dalla diade, nascere
da queste due,
e partecipare
perfe la tetrade, numero della natura di entrambe; quatprimi dei somma tetracUde, tissimo; la decade o proporzioni mus.cah le tutte trT numeri, abbracciare
TarZtiche,
o
.
/
.
e perci
disegnare
1
.1
sistema del
*-
mon-
Numero del principio e dell unita. della materia. 2 Numero dell'unione e Omne trmum perfezione: della Numero 3
pcrfectum.
Il
...
11.
est
numero
tre
il
pm
so-
lenne.
695
la
E'
di
memorabile
triade
culto
nit
pi nazioni.
Gli Egiziani
compcsta
dall'intelletto
primitivo,
creatore, e dall'anima del mondo, spirito vivificatore (Mercurio o Ermete. Trismedell'universo intero.
gisto).
Un'altra triade divina (la Trimurti) veneravano gli Indiani, costituita dai tre Dei Visn, Siva e Brahma. Tre lettere rappresentavano questa triade,
e sono
AVM,
al
chiamate
le
il
gli
adoratori,
rire
secondo
santa
leggi
Manu, devono
tre
profe-
sempre
scrittura
Vedas),
con
soppressioni
di
fiato, ciascuna della durata di cinque vocali brevi, e stando seduti, rivolti a oriente. I pitagorici noveravcuio tre sorta di intelligenza, subordinate alla di-
vinit,
cio,
gli
Dei,
nel
Demoni
e gli Eroi.
Nel vecsi
chio Testamento,
quarto libro di
Mos
trova
un olocausto di tre animaili, un giovenco, un montone e un agnello d'un anno, offerti ^in onore del Tabernacolo;
e ima purificazione prescritta il terzo giorno a chi abbia toccato un cadavere. L'islunismo distingue tre gradi di digiuno, e crede che la risurrezione sar preceduta da tre squilli di tromba. I Greci ebbero tre Grazie, tre Furie, tre Parche, tre Gorgoni. Ecate triforme, Gerione e Cerbero hanno ire teste, la folgore trisulca. La mensa d'oro di Apollo in Delfo era sostenuta da un serpente di bronzo a ire capi. Gli Etruschi avevano vasi a tre anse e le lucerne a ire becchi. I Romzmi divisero il popolo in trib, avevano il triclinio, composero che trionfi,
i
probabilmente significa
onore degli
I
tre
scudi.
Vi era
alle
la
triga
o
in
Dei
infernali,
alludendo
tre
et
696
Infine
gli ire
sono
e
le
perle
tre
arcangeli,
ire
Numero
i
i
terrestre.
Quattro
sono
gli
elementi;
quattro
gioni e
fiimii
venti,
quattro sono
Dottori e quattro
gli
Evangelisti.
5.
s,
libri
di
Mo-
la
comandava che
aggiun-
pi;
cinque sono
le
Vergini
stolte.
Numero che simboleggia le sei et dell'uomo. Dopo il tre, il sette il numero che figura magnell'antica
giormente
simbolica.
Sette
sono
giorni
mondo, compreso il sabato, o d di riposo. Al tempo del diluvio, sette paia, maschio e femmina, di ogni specie d'cuiimali mondi popolano l'arca redentrice; incapo a sette d, dopo il precetto di lehova a No, si sprigioneranno le cateratte del cielo; sette giorni as}>etta No a mamdare fuori dell'arca la colomba la secouda volta, e altri sette la terza;
della creazione del
nel
ventisettesimo
giorno
del
tutta asciutta.
se
Faraone sogna
sette
sette
magre, di
e
sono,
secondo
l'interpretazione
sette
Giuseppe,
Sette
i
sette luci-
anni d'abbondanza
gnoli
la
di
carestia.
che
ardono
sul
candelabro
del
Tabernacolo,
cui
festa
nella
mitologia
la
Apollo,
cui
i
lira
di
sette
corde.
Sette
erano
jVIacabei. sette
sette le
maraviglie
del
697
vi
i
mondo.
i
le
aggiunsero
pitali,
selle
precetti ca-
selle
p2uieti,
ecc.
8.
Numero
della
beatituciine e
della
risurrezione,
Ninner angelico:
nove sono
cori
degli
an-
10. Numero del timore, ricordando le dieci piaghe dell'Egitto. Numero delle leggi, rammentauido dieci comandatamenti di Dio.
i
12.
verit.
t,
Numero
gli
di
i
buon
che
augurio,
simbolo
della
Dodici sono
inviati
profeti
dodici
apostoli
insegnano,
dodici
gli
ri-
uOTnini
nel* paese di
Canaan
per vedere e
Ge-
segni rusalemme, e aveva dodici porte. Dodici sono Zodiaco; dodici le stelle della corona di Maria Vergine, ecc.
del
della prevaricazione, ricordando il Giuda, tredicesimo apostolo di Ges Cristo. Nella cabala del lotto il tredici il numero
13.
Numero
di
tradimento
pi infausto,
Cristo,
di
La mania
nome
ta
no-
numero
funestata
da
sinistri
i
accidenti.
di
nomi
Paride,
citeremo
Ettore,
Tzmtalo,
scrisse
Ecuba
e
(il
altri.
Per
quanto
Manu
dei
pari,
pi
antico
saggio indiano)
dell'influenza
Le
notti
non
^
figli.
le notti dispari
698
figlie,
a quella delle
figlio
per conseguenza
alla moglie nelnotti pari.
chi desidera
la
un
deve accostarsi
le
Sedici
Sey
Vedi
Nuotatore.
Babbuino. S vuole che quest'animale passi coraggiosamente qualunque acqua a nuoto, senza dar alcun segno di stanchezza.
Nuova speranza.
Calanto niveo.
Nuovo
nuovo Testamento.
Colomba
{Santa)
Pro-
o.
o.
Questa vocale, y Apocalisse,, ebbe
serv a indicare
il
fin
dal
tempo
che
fu
compilata
un
il
significato
simbolico,
perch
come
lismo
greco,
A
in
ne indicava
cui
Nacque
tale
simbolettera,
dall'espressione
desunta
dall'alfabeto
Io sono
prima e
principio
n
e
l'ultima
nella
citata
Apocalisse:
fine,
(omega),
primo e
ultimo. Queste due lettere vennero pertanto variamente adoperate dai primi cristiani, i quali le ponevano in cima alle inscrizioni lapidarie e in fronte agli atti pubblici, quasi volessero significare: Nel pome, alla presenza di Dio; o anche nel nome del-
la
699
questo
tura
pitture
simbolo
a
fresco
i
abbonda,
che
si
delle
rap>presentazioni
mosauci,
nelle
i>elle
vedono
la
tutt'ora
cata-
combe. Per
era sacra e
ci
primitivi cristiani
formula a
trattati
inviolabile,
e valeva nei
pubbli-
privati
come
il
pi
solenne e
tremendo giura-
Omega.
Obbedienza.
Animali: Agnello, animale d'indole docile. Cane, con la testa volta verso le spalle; {perch al minimo cenno del padrone obbedisce prontamente. Toro legato p>er il ginocchio destro; poich credevaisi che in
tal
modo
a
legato
diventasse
docile
lasciandosi
ccm-
Raccontasi che in Roma, al tempo di Clemente VII, un certo Grecuzzo, usava condurre per la citt un toro furiosissimo, legato con
durre
piacimento.
una sottilissima cordicella al ginocchio, e che perci il popolo ignorzuite lo riteneva per un mago sapientissimo. Diversi > Benda, per essere l'obbedienza cieca. Orecchia. Nel Levitico si legge che Mos, dopo aver scannato il montone della consacrazione, col sangue tocc l'estremit dell'orecchia destra di A-
figli;
ci che,
secondo
disse:
teologi,
fu
obbedienza.
Orazio
Niun si fier, che benigno non venga. Pur che a colui, che Vammonisce, e insegna,
^orecchia
intenta,
paziente
tenga.
Oblio. Tazza
posta
chiamata anche bicchiere di Bacco, fra il Leone e il Granchio; perch, secondo i platonici, le anime mandate nei corpi umani scendono dal cielo f)er la porta del granceleste,
dagPi
astronomi
chic,
700
per la porta del Capricorno. Quando esse scendono, bevono in tale tazza l'oblio, dimenticando cos le
cose celesti in proporzione del liquore bevuto.
Lete.
Vedi
vita.
Oca.
Il
cos
leggero
gli
che basta
pollai.
il
antichi le pre-
{San)
portuno
Cura Ozio
Stupidit.
ai
cani
nella
custodia
ded
Vedi
Occasione.
Deit
allegorica
che presiedeva
in
al
momento
pi
un'impresa.
Fidia la scolp
nuda, coi piedi sopra una ruota, e coi capelli lunghi raccolti sulla fronte in modo che la nuca restava scoperta, e le ali ai piedi come Mercurio, insieme a una donna coi panni logori che dirottamente piangeva; era questa la Penitenza o il Pentimento, poich a chi lascia passare la buona occasione che si
tutti
presenta
pentirsi
in
qualunque cosa,
lagnarsi
di
se
altro
stesso.
presentata
e
in
figura di
dietro
con un piede alzato in aria, l'altro su una ruota, e con un rasoio in una mino e un velo nell'altra; in atto talvolta di correre sul filo di un rasoio senza ferirsi.
Vedi Chero.
Occhi con
dinoso.
le
701
peli.
palpebre senza
Vedi LibiCiusizia
{Santa)
Dio
Perdita cara
Prole
numerosa
Vita e morte.
in
Occhio
Polifemo.
mezzo
la fronte.
Vedi Ciclope
Occidente.
Coccodrillo steso a terra;
il
quale stando
la
mag-
passando la notte nell'acqua, fu dagli ELgiziani paragonato al sole, che al mattino sembra uscire dall'acqua e rituffarvisi la sera; ritenevano inoltre che il coccodrillo stando nell'acqua avesse la vista debole, mentre fuori l'avrebbe
gior parte del giorno sulla terra, e
acutissima; cos
al
le
cose
si
si
o-
rischiara e
fa vi-
o .Ocenaidi erano
e
fiumi.
figlie
di
Oceano
Teti,
e rappresentavano le
i
nutrono
mila.
ruscelli
Vedi Ninfe.
pi
auitico
Oceano.
Il
Dio
delle
acque,
tutti
i
figlio
della Terra
e
e del
Cielo;
della
fu padre di
terra.
fiumi
di
tutte
le
sorgenti
L'immagine dell'Oceamo, che si trova in Roma, cos descritta: n Tiene in caipo un velo sottile, per mostrare che il cielo vestito e bendato dalle nuvole, ch'escono dal mare, e donde nasce la
e d'ogni sorta
peli
erbe,
di
questa statua,
_
figurati
in
702
pieghevoli. E' acawto e altre erbe molli e dalla fronte gli spune faccia, di singolare bello e per mostrare lo strepito tano due piccole coma, sia
del
il
mare
agitato
dai venti:
sia
per
significare
che
dalla
suo moto, chiamato flusso e tauncome. Luna, che da Orfeo chiamata sia, per moche timone o remo, un manca Ha nella di gli uomini ardirono strare che con questo arnese marino, mostro un a appoggiato lui; sta
internarsi in
nflusso.
causato
per
tirato da due Fu anche rappresentato sopra un carro male bucane con Tritoni dai balene, preceduto da seguito e Ninfe, molte no, e accompagnato da Proteo. da guidate bestie marine
essere
genitore
di
bestie
grandi
prodigiose .
numerose
Ocipete.
Ociroe.
Figlia
Vedi Arpie.
VAllfader
e l'infocata Mudusse la terra gelata di Ginungapap e squaglia i penetra questa di spelheim. Il calore Yrner, gigante nasce il ghiacci del Nord, e dal misto
e
sgorganti
partorisce
una donna, dai piedi dal braccio sinistro un uomo e Rimtursi. La giganti i divengono un fanciullo, e leccare una pietra codi forza a Odumbla, vacca ne fece spuntare i perta di brina, il primo giorno l'intera persona terzo il testa, la secondo il
capelli,
di-
Bor Questi
del gigante
703
Odino,
(vedi)
Vili, Ve, che o Dei; e che ucil
Baldom,
e genera
gli
sono
cisero
maggiori fra
si
Ymer. Gli
assassini
trascinarono
suo
cor-
po in mezzo adl'abisso e ne formarono la terra. L'acqua e il mare furono fatti col suo sangue: le montagne con
al le sue ossa; e con le ossa concave, miste sangue che colava dalle ferite, essi formarono il vasto mare, in mezzo al quale assodarono la terra. Poi, avendo col di lui cranio formato il delo, lo
e posero
un nano a ciascun angolo per sostenerlo. chiamavansi Est, Ovest, Sud e Nord. Recaronsi poi a prendere dei fuochi nel Muspelsheim
Questi nani
(mondo
te
inficimmato) e
li
sero la terra.
sti
fssi,
Assegnarono a tutti quei fuochi dei p>odonde venne la distinzione dei giorni e degli
Dei, per diifendersi dalle imprese dei Gi-
anni.
Gli
che occupa
tutt'intero
il
giro del
le
costruzione essi
impiegarono
il
sopraciglia di
Ymer,
no del centro; poi gettarono le di lui cervella nell'aria e ne formarono le nubi. Per quanto i Tedeschi s'ingegnino di spiritucilizzare quelle credenze dei loro antichi,
ci danno una creazione materiale, dove Odino sarebbe preceduto da altri, come Giove da Saturno, da Crono, da Urano. Sole e Luna son figli che
Odino
due
da
lupi,
quali minacciano di
ingoiarli.
Nel pae-
se degli
partiene a
se
Dei zampilla la fonte della scienza, che apYmer, e Odino non lia pKJtuto assaporarne non a costo di un occhio. Gli Dei si radunano
704
cui ra-
mi coprono la terra, la cima raggiunge terra, dove una tocca dici penetrano nel centro della si rifuggirono i Giquale nel paese il una r Inferno,
ganti.
si aFpollaia un aqui a serpente ne rode le un che sa infinite cose; ai piedi, uno scoiattolo, corre quella e questo radici; e da
cielo, le ra-
germogli,
il
si
ponte
terra,
la
solco di
fuoco nel
Dei fabbricarono comunicare con Giganti non vi passino, ha un mezzo, ed custodito da Haimcase degli Dei, dalle
dal
(vedi).
Fra
tetti
le
mura d
ar-
gento,
dai
il
d'oro.
Odino ha una
citt,
fulgida
lututti
come
i
sole,
cidi spiriti
attorno a cui volteggiano gli Elfi, entrano alati. E' detta Walhalla, e vi
in
il primo fra del bene e dispensiero gli Dei maggiori, onni.potente, a popoli bene supremo vittoria; della principalmente presiede al concilio distruttore; e creatore bellicosi: donde vede quanto si ta celeste in seggio elevato, e usurpo quello di AUnomi, dodici nel mondo. suo padre; attraversa spossess Giove come fader, lui i guerreggambe. otto
prodi
morti
battaglia.
Odino
Ha
l'aria
gianti
battaglia.
eroi; si scosta dai segno l'ardore che invade gli finita la ai vincitori: lancia sua denti, e presta la che grandi e donne celesti belle
con un cavalo da uccidono m consacrano le anime di quei che ne da visto E passa fra le squadre, non
per-
zuffa, le
vi
assistettero,
sulle
le
Ha
tutte le
mattme
se ne vo-
(ano, scorrono la terra,
ferirgli
705
all'orecchio
e a mezzod tornamo per riquanto hanno veduto. Uno si (memoria); (spirito); l'altro Muniti
delle dodici
Dee;
saoiti-
nozze e
ai parti.
Paofra
di
Cividale
del
Friuli,
I
riferisce
questa:
Vinili
la
stavano
vittoria
da Odino, e si ebbero in rispKKta, che l'otterrebbe quel dei due popoli che primo gli si presenVinili era tasse davanti all'alba del domani. Fra una Saga, imparentata cogli Dei, chiamata Gambai
ra,
la
le
donne
del
dei
levar
sole,
Odino
il
soleva guarda-
re
pruno
svegliarsi;
le
legassero tutte
mento,
in
sguardo a Oriente, vedendo quel Chi sono quei lunghe barbe {langbarten)} . Frgga si asp>ettava ci: e poile
a foggia di barba.
moAven-
domand:
ch chi dava
son Vinili;
il
nome a un
poich
ti
fanciullo o a
al
un popolo era
marito:
Es-
ma
dovere che tu
gli
la vittoria .
Longobardi.
ramioscelli
Quando
L'ebbero, e d'indi
gli
furono detti
in
riva
al
ondeggianti, ne formarono
questi
Ask
vita,
Odino a
45
diede l'anima e la
figlio
e furon
di
Odino,
0. Ronchetti.
rendo
il
706
tre
figli;
mondo
gener
primo
il
servo
libero
sfavillanti;
terzo
il
nobile
{Jarl)
con sguardo
re
pe
il
{Konr).
uccelli,
Conobbe
i
gli
Dei,
il
comprese
il
canto
degli
seppe calmare
dolori.
Di
Quel che
chiamiamo Odino
circondato
sin.
lo
stesso
che
Wodan.
Odio.
Pugnale
dagli Ebrei
Odorato.
Secondo Cardano, un
di
eccellente odorato
segno
molto
spirito,
ne pi viva e pi feconda. Mamurra, secondo Marziale, non consultava che il naso per sapere se il ra-
me
che
gli
donne impudiche.
di
bell'aspetto
per
suoi
magnifici
di S.
a mazzetti terminali;
chiamato anche
mazza
Candore.
Olfatto.
Vedi Odorato.
vago e
il
Olimpo.
Il
pi
pi
in
707
si
i
Tessaglia,
sulle
le
cui
vette
pensava toccassero
il
cielo,
quali sorgevano
bricati
da Vulcano.
Ohio.
Vedi Giocondit
Renissione.
Oliva.
Frutto dell'olivo. Vedi Parsimonia.
Olivo. Columella
alberi.
lo
Fu
dice
in
Plinio
che
adoperarlo
per
usi
suetudine
le
Vedi Agricoltura Animo clemente ArcanBruno {San) Concordia Corona d^oli\>o Durezza mitigata Elemosina Eia delEternit
Felicit
Voro
Ira mitigata
Vergine
Mercurio
/v/>
nerva
Palestra
Prosperit salutare
Virt
spiritua-^
Olivo selvatico.
Olla.
Vedi
Vedi
Sterilit.
Vaso
di terra.
Bw ne
parole.
Olocausto.
Sacrifizio nel quale la \lttima veniva consumata mteramente dal fuoco; col quale riconoscevasi il supremo dominio di Dio su tutti gli esseri viventi. Vedi
Ostia.
Ombelico.
Vedi
Ammone --
Castit.
Ombre.
Cos dagli antichi venivano chi.imate
morti.
Secondo alcuni
le
dei
alle
tombe, secondo
altri,
708
gevano
altari
per placarle.
satta
scendevano nell'inferno. Si erfacevano sacrifizi in loro onore, e si la precisa ed ecbe L'ombra non era
del
rappresentazione
corpo,
la
forma
di
esso
materia, e dotata fino svincolata dall'ingombro della morali istinti e delle qualit a un certo punto degli
che avevano
distinto
alle
l'uomo durante la
vita.
La
sorte destinata
tutte;
nella
mitologia
occuparsi
ombre andavano vagando P^^j^ ^f^^J' abitare il Wallhalla degli eroi chiamate ad
le
il
passavano
tempo bevendo
e
birra, idromele,
mangian-
do selvaggine
combattendo; quelle dei vili erano Presso a poco la mjrelegate nel tenebroso Niflelmdagli Assin e dai Caidrsima opinione professavasi giaceva mPresso i Greci, quando un defunto d;;i. non superstiti dei dimenticanza stpolto, o per qualche derame di moneta era stata posta in bocca la
gli
Caronte per tragittare sinata a pagare la barca di per cent anni enare doveva lo Stige, l'ombra di lui prima che impalude livida lungo le sponde della trasportario sull ala consentisse placabile nocchiere propiAlle ombre si facevano offerte
tra
riva.
si
credeva potessepratiche
supersti-
ziose.
rami
etano
indizio dei
che
defunti
erano raccomandati
antichi
alle
ombre Mani.
morti,
dette
dagh
Manes.
Vedi
Omega.
Ultima
Q.
lettera
709
greco.
dell'alfabeto
Vedi Alfa
Omega.
OmorokaDea
derarsi
caldaica,
come simbolo
infinite
caos primitivo.
L'univeiso
rono
generate
mostruose creature,
alle
quali
presiedeva la
o quattro
ali,
tra di fenmiina,
con due facce, l'una di maschio, l'ilcon corna caprine e piedi di cavallo.
tori
con
teste
in
con
quattro
corpi
teste
terminanti
di
o di cavalli
gli in
seri
con
cane.
Baal,
e cos
distruggere questa
due
della
la testa
Omoroka,
tutti
gli
es-
perirono a un tratto.
Con
fece
il
cranio
Dea
egli
con
la
parte
inferiore la terra.
L'umidit del globo produsse nut)vi cmimali; l'uomo venne formato di terra e d'una pordivina
zione del
natura
le
tenebre dalla
gli
fece
il
giorno
la
notle;
ma
lo
esseri
da
creati
cinse
Dei
terra,
recidersi
una terza creazione, ordincindo a tutti gli il capo e mescolarne il sangue aUa
e l'opera fu compita.
Onca od Onga.
Soprannome
della
fenicio
di
dato
Minerva,
propiia-
questa
Dea
nelle
vicinanze
Tebe
di
Beozia.
^
Onde. Vedi
710
Tribolazione.
popoli del Nord nella mitologia dei dei fiumi e laghi, del profondit
Ondi ni.
Geni elementari
i
quali
abitano la
custodi e
e le
gli
Greci
le
Naiadi
al re
mitoloEsistono, secondo quella Ninfe delle acque. subordmai sono primi Ondlnl e Ondine, ma 1 gi gli spo=i. quali sono d ordmano alle seconde, delle pel e hanno Teutom. L Ondine, chiamate Nixe dai azzurro d'un occhi
:^%elte
fascino
e voce sono fighe di Nika Queste misteriose divinit o secando scandinavo, Nocken, che il Nettuno
di
altri
Odino.
lor
Il
Baltico e
tutti
man
del
Nord
^rono
culla,
e della scienza dei presagi e fra i giunchi. Hanno mandano delle antiche Sirene 'avvenire e al par seno alle acviaggiatori 1 attirare canti soavi per
vZmann
abitavano msieme co
mezzo
ai
ghiac^
differenti
;
melodie for-
altri
pu r-
ma
allorch
arriva
ad
tando a
precipitarsi
nell'abisso
delle
onde.
Le Un
da-
Te
ed escono talvo^ tperficrdei laghi e del ^-1. dei p cat^^^^^^^^ giuochi ai assistere anche sulle rive per ore, devono rituftarsi undici le ma appena suonano crudele le attendealtrimenti una morte
Tele acque,
secondo
la
tradizione
tedesca,
mostransi a a
^
rebbe.
711
Ondine amaacI
Secondo
i
le
antiche credenze, le
vano molto
poeti
doni,
perci
si
perle,
il
e frutti.
vecchi
celebrarono
Una
di Steinberg,
il
gli
abitanti,
Onfale.
vestito
Regina di Lidia. Ercole l'am a tal segno che, da donna, filava fra le ancelle di Onfale.
Onice.
Pietra bianca venata.
Vedi Potest.
da un
fanciullo
di
Onore.
Allegoricamente
vestito
rappresentato
di
pcinno
color
porpora,
coronato
lauro,
mano Cupido
in atto di
condurlo alla
fatti
scudo era destinato; per cui chi non erasi ancora distinto con qualche fatto degno di memoria portava lo scudo bianco. Come dice Virgilio: Poco famoso per il bianco
di colui
memorabiH
cui
lo
scudo.
tori ai
Questi scudi
si
imp>era-
soldati, e sovente
d argento.
e
Onore
virt.
si
Allegoria che
vede
in
modo
seguente:
im
gio-
in testa,
tiene
712
nella
mano
sinistra
a mezza gamba, e col piede scettro: figura la Virdestro calca una testuggine. Questa in sembianrappresentato t, la quale guarda l'Onore fortezza ridella simbolo celata La ze' femminili.
porta
gli stivali
chiesta
dalla virt,
come pure
lo
l'asta; le
alle
penne
rivolto
cose su-
nare
vizi
e raffrenare la cupidit;
gli
stivaletti
si-
sempre essere gnificano che chi segue la virt deve poter eserper luogo pronto e sollecito a cambiar
citarla,
difende contro la Dedella prudenza che fortifica e e dalle gambe. bolezza umana, rappresentata dai piedi ci per signie donna, una L'Onore raffigurato da
ficare
virt.
che
le
alla
Tale
figura
di disprezzo
una cornucopia, e coi della ricchezza; porta in mano dalla virt proviene poich piede calca una celata; uomo per virt oun e nobili, cose di abbondanza e in grande norato tenuto da tutti in venerazione
stima.
Onore supremo.
Asta, che
valore
si
gli
antichi
fosse distinto
tal venerazione,
da
sostituirla al
gna regale.
Onore
in
trionfale.
d lauro,
teste
Corona
cui
come
che
si
vede
in
molte medaghe.
di
figurano
al
d'imperatori coronate
forniva
le
lauro.
Riguardo
trionfatori,
laureto
la
corone
per
narrasi
seguente
storiella:
Un
giorno
713
un'aquila lasci cadere in grembo a Livia Augusta una gallina bianca, che aveva un ramoscello di lauro in bocca; piaciutale, fece nutrire la gallina e piantare
il
ramoscello; e
polli e
il
lauro
loro
si
talmente,
che
gli
imperatori,
si
nei
trionfi,
propagarono quale
quel luogo
buon augurio,
ro per
stesso,
ro,
le
d'indi in poi
i
loro corone, e
trionfatori,
altri
lauri.
il
lau-
tanto pi
proprio
ai
trionfatori,
oinii
per
detto
chi
laureto
pianta de-
alla
morte
di
l'aveva piantala.
Onoriani.
Soldati equestri
istituiti
dell'imperatore Onorio.
A-
vevano per insegna uno scudo bianco con l'ombelico d'oro, circondato da un cerchietto giallo, a cui si
di
color verde,
che
si
guar-
Onta.
Peonia.
Onuf.
Nome
primitivi
si
di
Egiziani:
non ha
in
jutzurrognola.
ghiera.
Vedi Lagrime
Perdono
Pre-
gli
Eg2dani,
una mano
scolpita
di
indicava un
uomo
studioso
nell'arte
edi-
ficare.
714
arti
Col suo
alle
aluto,
nelle
specialmente,
dall
forma
Immagini
concepite
d si mgegno umano.
mani sono prese come^ simbolo dove nel Levitico detto: esempio, dell'opera. Per Signore; i teotue offuscano il sacrifizio al
Anche
nella Bibbia le
Le mani
logi interpretano le
mani per
l'opera.
Come
pure pres-
manuali.
Opera
e fatica. ghirlande Teschio di bue ornato di fiori e con due soggetto che corna, alle sospese d'edera di bacche la mole d'Adriano, figura in un fregio che circonda che si faceva quale, sia che alludesse al sacrificio
il
teschi bovmi erano appesi ai i Dio si venerava, o con quaqual templi per indicare popolo); o rappresentasse 11 l'onorava le devozione figurandovi talqualche altro emblema e simbolo, o una tazpaterna anche scolpito insieme una
del
toro
(in
origine
volta
za,
pli
si
come
fra
1
vede specialmente nelle facciate dei tem(metopa) e quei teschi furono quatriglifi
si
;
Roma nelabbondanti premi della fatica, come in simbotazza la cui in la medesima mole d'Adriano, fatica, la bovino teschio leggia la munificenza, e il gli imperaPerci, fortezza. con oppure cose fatte onoratamente e dopo aver sutori, dopo una vita finita o altri fatiche, si onoravano con mausolei
gli
sempre inghirlandati,
perate le
monumenti
in cui
ivi
figurava tal^ simbolo, per far noto erano riposti avevano vinti e supe-
gh
altri
uomini.
Opera vana.
715
coltello.
Uomo
Lavare
la tesse
gilit
si
il
che sega
ai
il
fuoco col
Simbolo che
corrisponde
detti:
mattoTe.
ma
rompe
al
minimo
contatto.
Opi. Moglie
ficata
di Saturno e
la
I
Dea
dell'abbondanza, identi-
con
madre
umana
agiatezza.
di
Romani
mano
destra,
come
in atto di offrire
tutti
soccorso, e por-
gendo con
la sinistra del
pane
ai poveri.
Vedi
Cibele.
Opinione.
Deit allegorica, che presiedeva
gli
ai
sentimenti de-
uomini.
Viene rappresentata
ir
una donna
e
ne
bella
ne brutta,
ma
in
attitudine
si
audace,
pronta
ad
appigliarsi a ci che le
presenta.
Oppurtunit.
siaisi
st
terrestre, simbolo di chi si adatta a qualcondizione dei tempi; perch si vuole che queanimale faccia la sua tana con due aperture, una
Riccio
vede
la
;
direzione del
vento,
si
ritira
verso la parte
riparata
prendendo
biare dimora.
Optllete, Optiletide, Oftalmitide. Soprannome di Minerva, che vuol dire Oculista, che conserva e restituisce la vista. Tale nome venne dato a questa Dea, dal tempio che le fece mnalzare
Licurgo
za
della
il
716
in
legislatore
in
Lacedemone,
che
riconoscen-
guarigione
dell'occhio
gli
Alcandro; altri pretendono che egli memoria del non avergli Alcandro cavato l'altro occhio, come intendeva di fare, se non gli fosse stain
to
impedito.
Miinerva,
fra
Greci,
era
riguardata
o castigare.
Oracolo.
Risposta che, secondo la credenza degli antichi,
gli
Dei o
te
gli eroi
facevano
alle
domande
loro indirizzae in
altri
siti
nei
si
templi,
nei boschi,
nelle grotte
che
fatte, tessa,
chiamavano Oracoli. Queste rispocte venivano o verbalmente da un profeta o da una profedetta sibilla, o con sogno, con un rumore, con
un segno qualsiasi, che era poi interpretato dai saGli oracoli pi famosi dell'antichit furono in Grecia quelli di Apollo, che furono ventidue, fra
cerdoti.
cui
il
Delfo; di Giove,
il
sp>ecialmente quello di
pi
anti-
co di
di
Italia,
tutti gli
Trofonio a Lebadea; di si menzionano la Sibilla di Cuma e i libri sibillini, i>oi igili oracoli di Fauno, quelli della Fortuna di Frenesie, delle Ninfe Albunea Carmenta, Egeria,
ecc.
Romani consultavano
gli
auguri.
Oratore
Corvo. Simbolo derivato dal nome di Corace (corvo)
;
famoso oratore
il
di Sicilia.
suo maestro Diodoro, pose sul suo sepolcro un corvo di pietra, volendo dimostrare essere egli stato
rare
invert
717
Ma
Cicerone
simbolo a biasimo di Metello, maestro avedicendo che aveva fatto bene, poich a orare, che volare pi a va insegnato al discepolo
argutamente
il
i'.
alludendo
all'incostanza
di
Metello.
sopracciglia e
gli
occhi scintillanti
come brage
accese,
il
naso lun-
da forno e la barba ispida e arrufmnana, e per questo va a caccia carne Mangia fata. d'uomini, e presili li mette in prigione, donde li toglie a saziare la fame canina che lo divora. Talora per
ghissimo, la bocca
cieco:
tale
l'orco
Mostra
le
Ha
lungo
il
Quindi, essendo
cieco,
gli
fiuto
trova
la
preda
l'olfato
sua
in
avvicina.
p>erch
finissimo.
si
Il
suo
gusto
per
singolare,
egli
conosce e
tien
astiene
in
chiuse
un
in
mancanza
uomini,
di
carne umana,
quattro
pure
al
pasce.
Quando abbia
di
prediletto
ne
mangia
sei
_
giorno.
718
talvolta
La
moglie
e
dell'Orco
allo stesso
si
partecipa
ai
suoi
gusti
ferini
trasporto
per la car-
mostra compassionevole
T
Romani davano
il
nome
di
Orco
il
al loro
il
Do
ombre, come
dove riponeva le frumento mietuto di uno arcome lui di nel granaio; e ora parlavasi deve, non chi coglie suo tempo al che falce mato di
suo
ripostiglio,
mietitore raccoglie
il
risparmiando
si
polpacci
di
chi
tenta sfuggirgli:
ali
ora
in-
pensava
come una
figura
dalle
nere
che
torno vola a sorprendere e trascinar via; sempre consilencepivasi l'Orco come un essere silenzioso, e
ziose
si
OrdineArchpenzolo,
degli spigoli dei
che serve
direzione
muri o
altre cose
tezza di
linee.
Vedi Osservatore
e
One.
Figlie
so
fiori
di
Giove
i
di
delle
stagioni;
facendo
frutti.
e maturare
Le Ore
in principio
erano
tre:
ma
pi tardi diventaro-
no quattro, come
alle
stagioni dell'anno.
Esse stavano
le
porte
del
levavano
bri-
nel moglie ai cavalli del Sole. Filostrate le descrive do seguente: Le Ore scese in teira vanno rivolgen-
do l'Anno, il quale in forma di certa cosa rotonda, con le mani, dal quale rivolgimento viene che la terra produce poi di anno in anno tutto quello che nasce; camminano e sono bionde vestite di veli sottilissimi, e Bopra le aride spighe tanto leggermente, che non ne
e giocondo,
719
di
e
asp>etto
soave
nel rivolgere
porgano
saltan-
come
le
in alto le belle
brac-
Hanno
biondi
chi
crini
alle
si
spalle,
guancie
colorite,
come
dal corso
occhi lucenti,
e al muoversi presti.
A
si
stagione che le
ghirlande,
di
Ore
di
rappresentano,
fiori,
l'una
l'altra
di
spighe,
terza
uva
pampani, l'ultima
di olivo
Oreadi.
dienza
Vedi Ninfe.
Sapienza
Servit.
Mida
Calunniatore.
Uomo
in
testa.
Oreste,
Figlio di
Clitennestra,
la
re
d'Argo e
di
Micene, e di
fu
creschAo
et
uccise
aveva partecipato all'assassinio di suo padre; poi an d in Epiro e uccise anche Pirro amante di Elrmione;
ch'egli voleva rapire. Ma essendo sempre dopo il commesso matricidio agitato dalle Furie, consult l'Oracolo, che gli comand d'andare a sacrificarsi in
Tauride per
720
dove
si
purificarsi dei
suoi falli, e
rec
mai non con Pilade suo intimo amico, il quale vipera. una di abbandonarlo. Oreste mor dal morso
volle
Ifigenia.
Musa
Calliope,
o seconde
d'Eagro e
che
il
di
cos
bene
i
la
lira,
gli alberi
sassi gli
correvano
bestie
dietro,
fiumi
uni-
sospendevano
loro corso,
lui
e ]e
feroci
si
per
ascoltarlo.
Ebbe
Orfeo
la
per
sposa
la morsicatura di
Aristei^.
un serpente,
discese al-
mentre fuggiva da
l'Inferno e con le
s\ia lira
indusse
perduta conindietro a
rivolgesse
non fosse uscito \i confini del reImpaziente d'amore, egh ruppe il patdisparve. Dopo questa disgrazia Or-
a loxo gli uomini, feo disprezz le donne, preferendo brani. Le le Baccanti lo lacerarono a
da che
sue
irritate
sparse per la pianura, ma il suo nel mare ficapo fu gettato nell'Ebro. che lo port raccolsero Muse Le sepolto. dove fu
membra furono
no a Lesbo,
li
dicevasi che il rosignolo Grecia soavemente che in qualunque altra parte della stelle. le tra collocata Giove da La sua lira venne e Rappresentasi ordinariamente con una lira in mano,
talvolta con
un cigno accanto.
Opfne.
Uno
dei cavalli di
Plutone.
Organo.
721
(Santa).
Orgoglio.
Animali:
se
cento occhi
donna,
ruota.
Vegetali:
Amarillide bellissima.
Oriente.
Personificato
di raggi, e
in
in
una
figura
col
capo
circondato
si
con
la
\edc
ima medaglia
AVG.
di Gallieno
con linscrizione
gli
ORIEN
perch
Coccodrillo,
presso
Egiziani,
fante.
Il
Senato
Romano
se concesso nelle
medaglie
di
un carro
litorn
tirato
da quattro
riente
elefeuiti,
perch,
credesi,
dall'O-
anche
Origano.
Pimta che contiene un olio aromatico di propriet tonica.
Ha
le foglie di
di
d'un rosso
rosato.
Vedi Conforto
Medicina.
Origano dittamo.
Nome
ferite,
che gli antichi davano al dittamo eretico o Candia, e che aveva la riputazione di chiudere le
e
guarire
le
morsicature
Corona
46
di origano dittamo
dei
serpenti.
Vedi
Parto.
ROXCHETTI.
722
Orione.
Viaggiando Giove, Mercurio
un giorno
si
Nettuno msieme,
I reo
ricoverarono in casa di
uomo
po-
stato Ir ieo re d'Iverissimo (alcuni vogliono che sia in ricompensa gb ricevuti ben stati essere per ria), e avesse chiesto. promisero d'accordargli tutto ci che avere un desiderava tempo da lungo
ma senza l'aiuto d'alcuna donna, avendo Allora gli Dei gli voto con la sua di non possederla. di bue, che da pelle bagnare nell'orina la
dissero di
fatto
quella ne uscirebbe
un
fanciullo,
come
infatti
avven-
quale divenne un gran ne, e ne nacque Orione, il tentato di violale cacciatore. Avendo egli un giorno
la Dea fece Diana, dopo averla sfidata alla caccia, l'uccise. Oriomorsicandolo che nascere un scorpione,
le
Pleiadi,
Giove di essere chiesero le quali, per sfuggirlo, fu trasporOrione morte, Dopo cambiate in stelle. tutti e due diventaroe Sirio, cane suo col cielo tato in come un enorno delle costellazioni. Lo si figurava mezzo al main camminava me gigante, che talvolta stelle, armato di alle fino alzata testa la
a
re,
e con
Oro.
Figlio d'Iside e di Osiride,
egiziani.
turale, e
,.
Alcuni
intesero
prendono per il mondo. dono il due forme: Questo Dio veniva rappresentato sotto l'acconciatura con nudo cio l'Oro giovane, che era
giorno.
da
cui venisse
il
Dio
Altri
lo
dalla lunga treccia
col
723
battendo l'orecchia,
attorcigliata,
bocca secondo l'abitudine dei bamb'ni; che talvolta figura sulle ginocchia della madre che lo
dito in
allatta.
Come Oro
di
detto
il
grande,
in
generale
si
in
forma
con
sciacallo o cane,
con
la
testa di
sparviero,
!
lo pschent,
iel-
Alcune
gurato
in piedi col
corpo
umano
e la feita di spurAe-
mano
sini-
ad ansa.
Infine era
rap-
La
mitologia narra
assassmo d'O-
dopo averlo
al trono del proprio padre; ma dc^o iosoccombere al potere dei Titani, che lo uccisero. Iside, sua madre, siccome (juella che possed :va i rari segreti della medicina e quello anche di rendere immortale, avendo trovato il corpo di Oro nel Nilo, gli rese la vita e gli procur l'immortalit, insegnandogli la medicina e l'arte della divinazione.
egli
sal
vette
Oro.
stizia
Dominio
Cielo
Giu-
Libert
Vigilanza.
Vedi Giorno
loro,
Morte
calo
Oromaze.
Dio
dei
Persijuii,
che,
secondo
era
dalla
Il
724
il
luce pura
ed era
dice
l'altro
mago
di
Zoroastro,
Plutarco,
cattivo; all'uno
me
riva
Oromaze,
luce
all'altro di
Armane:
alle
rifeall'i-
alla
sensibile,
l'altro
tenebre
gnoranza. Egli credeva che alcuni alberi e alcune al piante appartenessero al Dio buono, e le altre
cattivo; e che,
ricci
cani,
gli
uccelli e
di
terra
del
delle
acque,
il
del
cattivo.
Dei,
il
quarto
il
della
sesto
dei piaceri che provengono dalle buone azioni. Anche Arimane, quasi per emulazione, cre un numero
Oromaze
gramde di quello ch'egH era, si allontan tanto dal sole quanto lo il sole dalla terra: adom il cielo di astri, e uno ne fece di tutti pi bello, e come custode degli astri, cio Sirio o il Cane maggiore.
Fece
egli
li
pose
tutti
in
un numero egua^ bene si trov col allora e l'uovo, forarono questi le, mescolato il male. Verr per il tempo in cui Ariun uovo. Avendone Arimante
mane
perir, e allora,
uguale,
non
vi
sar
gli
uomini
dei
felici,
che abiteranno
corso
e
un medesimo linguagil
Secondo
altri
l'opinione
maghi, durante
di
sull'altro,
per
curer di distruggere
l'altro.
te
felici.
725
Orrore.
Aro
ni,
serpentino.
Allusione
serpentelli.
ai
suoi rami
irti
di spi-
che sembrano
Mandragora, La radice
di
sume
questa pianta, voluminosa e sovente biforcata, astalora una forma che ricorda grossolanamente
umano;
ch'es-
Ira
Profitto
con
Donna Prudenza
viri-
Salvezza.
Orso.
Una
cervello
volta
di
si
questo
ne durante la
ti
Colomba
Dea che
assumendone
credeva che chi avesse mangiato il animale, venisse preso da vertigiquale si credeva trasformato in orso, modi. Vedi Arcade Cacciatore
(Santa)
Selvatichezza
Eligio
(Sanf)
Testa d'orso
Co-
Violenza.
Orta.
esortava
gli
Il
suo
aiperto.
di
peli
che producono un
Afflizione.
forte
bru-
Vedi
teste
Ortro.
Cane a due
rione.
che custodiva
il
gregge di Ge-
Oscenit. Ghianda
della sua
di
quercia,
per
una
certa
similitudine
Osea.
Il
726
la
predisse primo dei dodici profeti rnmon che soggiogazione di Babilonia. Vedi Profeti
Osiride od Osiri.
11
il
Dio. Tutte le circostanze della viil simbolo riguardano della vita di Osiride essere stato li Dio pare origine, In oltremondana. ta
ne molti
di
questo
locale di
diverse
il
citt
egiziane,
il
(poste
all'orient-
del
Delta, fra
ramo
Sebenitico e
ramo Pelusiaco
del
del Nilo, in opposizione di Nilo. deserto, la roccia infeTilone, che rappresentava il leggenda in epoca molto ante-
allora era
un Dio
da rioie alla storia, Osiride e Iside sua moglie Nefti dall'altro, erano
sorelle nati dall'unione di
un
lato,
fifone e
fratelh
e
la
quattro
Seb,"
il
Dio-terra,
con
del primo Dio che apparve dopo il primo Uio almeno uomo, mo ido e, se non il primo e il primo che regno che avesse in se natura umana civilt. Era un Dio la diede sugli uomini, e ai quali
la
Notte,
ila
Dea-clelo.
Osiride
sarebbe
quindi
stato
creazione
il
bu<vno
e,
come
re
d'Egitto,
vite,
istitu
insegn
il
la
i
coltivazione
nti dei di-
culto e
maggior parte delle citta del versi Dei, fabbric la ebbe egh terminata la Quando stessa. pafse e Tebe
crudele, cospiro contro sua opera. Tifone, violento e regn in Egitto m sua poi Nilo, di lui e lo gett nel
voe.
fatto
Secondo un'altra
a pezzi
tradizione.
Tifone
avrebbe
le cadavere di il rispettate, avrebbero le pesci i ove fiume, membra nel pezzi sparsi, li raceccetto il mormiro. Iside cerc i Tot, e da sua soda Anubi, colse, poi, aiutata da inventato e avrebbe Oro, figlio suo da ffila Nefti e
Osiride,
gettandone
dei
riti
727
ricomposti in un sepolcro,
i
corpi, permettendo loro d'andare a godere di una nuova esistenza nei Ccunpi di lalou. (Si vuole che questo sia stato il primo esempio di mummificazione). Osiride divenne quinA
che
ricostituivano
il
to
mondo
e riesce a peril
F>etuarla indefinitamente.
me-
desimo trattamento
come
to
re.
rie,
lui
la
lalou,
di
cui
gli
era
Le
lo
un Dio
con
suoi
del
superiore
Egitto,
il
tau,
principali
Il
mone.
mia,
come d'Amtitolo:
mumsegno
con
corcma
del
superiore
Egitto,
il
della vita, e
titolo di:
Osiride, signore
periore e
titolo:
d'Abido; 3 un Dio col pschent sudue perme, il bastone e lo scettro regio, col Osiride Onofre re degli Dei; 4 un Dio in
forma barbara, con lo scettro reale e bastone, e sul capo il nilometro e l'ornamento di FCneph (cio le coma con un disco o Ureo) col titolo: Osiride Tal; 5 un Dio con la testa di cavallo, il bastone e lo scettro; ma col doppio capo d'ibis e di becco. Tale rappresentazione ha questa serie di titoli: Osiri, il figliuolo di Nupte, generato da Seb, l'abitante del'
l'Amenti,
latore
tente
be).
il
rivelatore
del bene
(Onophrio),
degli Dei,
a
il
rive-
dei
figlio
il
po-
Insomma
nel
culto di Osiride
avevano principio
e
fine
i
728
e in quella
va
consacrato
nelumbio.
Ospitalit.
Uomo
te,
e
il
Porsuo
dell'ospitalit
che
il
suo
spesso
fogliame
Ospite.
Uomo
mano.
in
piedi
con
in
Ossa.
Vedi Ezechiele.
Osservatore dell'ordineGru. Emigrauido, nel loro volo, le gru osservano sempre un dato ordine in forma di triangolo.
in
cui
si
pone
l'ostia
Il
consacrata per
tronco o pie-
il pellial SS. Sacramento: cano che nutre figli col suo sangue, o un grappolo d'uva e spighe di frumento. Vedi Domenico di Guz-^ Guglielmo {San) Eucarestia man (San)
Tommaso d'Aquino
Ostentsizione.
Tulipano.
{San).
Ostia.
Co$
chiamasi
i<na
vittima
consacrata
a^li
Dei,
come
per
un'offerta di
729
la loro
offerta
collera,
contrapposto
di
ch'era
rendiconsi-
mento
maiali,
grazie di
ricevuti.
Le
vittime
stevano per lo pi in
ecc.
;
animali domestici,
come
buoi,
si
Quando
uccisi
sala
crificavamo agli
con
regioni inferiori,
a eroi, o
ai
Le
vitti-
me
martello per
mano
Ostia sacra. Pane azzimo o senza lievito che si consacra nella Messa. Questo nome esprime la vittima che s'immola
in
sacrifizio
il
alla
divinit;
quindi
Ostia
dicesi
il
corpo e
offrano
Dio quale
p>er
vittima
in
sacrifizio.
Le
ostie
conservano
la
il
ticelle.
Vedi Barbara
Chiesa
Bernardo
{San)
Eucarestia
Fede.
Ostinazione.
Animali:
proverbio,
zione.
Asino.
Asino
duro,
baston
duro,
dice
Diversi:
Ottaedro.
Solido d'otto facce.
Vedi Aria.
ottimo.
Vedi Numeri
simbolici.
Ottobre.
730
Il medio evo Io perun giovanotto a caccia, o che semina. Vaeari lo rappresent in un giovanetto di prima lanuggine, col cap>o coperto di tela sottile, con una veste
Mese
presieduto da Marte.
sonific in
bianca
grossolana
stretta
alla
cintura,
che
gli
molte gabbie di
uccelli.
Vedi Zodaco.
Ovazione.
Trionfo minore. Corona di mirto, che portavano in testa i trionfanti soldati Romani in segno di
vittoria conseguita
l'ente
supremo a Benin.
Invisibile,
i-'oich
buono, dicono
Negri, ci sarebbe
Un
vaso
di
vaso
gli
adqjti
riconoscono
la
volont
del
Dio.
Due uomini seduti sotto un albero che guardano un'oca; meglio se questa pianta e un salice, f>erchc
non produce alcun sme che
sia
utile.
Ozioso.
Uomo
senza mani,
simbolo di un ozioso
si
inutile.
al-
ritira
sole.
oziosi
amano l'ombra
tepori del
letto,
731
P.
Pace.
ci
Deit allegorica, figlia di Giove e di Temi. I Grela rappresentavano sotto l'aspetto di bella donna avente in una mano delle spighe, reggendo con l'al-
tra
una
statuetta
di
Plutone
fanciullo,
che
talvolta
i
prie-
aveva un ramo d'olivo: le spighe rappresentavano la fertilit della terra coltivata in temF>o di pace; Plutone era simbolo della ricchezza derivata piedi era segno di trionfo dalla pace; l'olivo sotto
i
e quiete.
Era anche rappresentata con un ramo d'olivo in mano, talora coronata d'olivo o di lauro, e col seno pieno di frutta, come dice Tibullo: Viene alma Pace con la spica in mano E di bei frutti col-
mo
livo
il
l'a-
d'o-
l'audace
la
Ma
Dicono
toscani:
Non
fa
ramo d'olivo
terra
pacificata.
condo
ce,
Plinio,
segno che il diluvio era cessato e la Vegetali: Olivo. Verbena. Secon questa pianta si coronavano gli
ambasciatori incaricati di chiedere la tregua o la paspecialmente presso i Romani. Diversi: Caduceo. Attributo di Mercurio, che presiedeva al com-
in tempo di pace. In vamonete antiche figura il caduceo con la parola pace. Per esempio, in quella di Cesare Vespasiamo si vede una piccola figura col caduceo e un ranio
abolivo,
In un'alcon l'inscrizione col caalata figura una tra moneta v' rappresentata l'inscriduceo, e un serpente che parte dai piedi, con se ne va zione PACI AVGVST/E, e il serpente che in una E lontano. portata guerra significa che la
PAX AVGUSTA.
732
moneta di T. Claudio si vede una figurina alata, che con la destra si leva la veste dal petto, alzandola vercalso la faccia, e con la sinistra porge il caduceo, cando coi piedi un serpente travolto e ripieigato. la pace. ci significa che, soffocata la guerra, venne Dilupo. di Pelle pace. alla dedicata Corniola, pietra
cesi
degli che alcuni popoli della Spagna mandarono perdono lui da ottenere ambasciatori a Marcello per invece del e pace, i quali portavano una pelle di lupo caduceo o l'olivo. Toga. Siccome presso i Romani
l'amministrazione civile era diversa da quella della emguerra, cos qualche volta la toga fu presa come blema di pace, alludendo alla tranquillit della vita
civile.
Pace
ma
quadrata e fortificato da stanghe, chiavistelli, ecc. significava tempo fu segno di pace; mentre, aperto, d'una di tali l'inscrizione testifica lo ci E guerra. di pace medaglie, che dice: Essendo stata acquistata la
Romano, per mare e per terra chiuse il si tempio di Ciano. Nell'altra parte della medaglia AuguCesare Claudio, legge: L'imperatore Nerone della patria. sto Cermanico tribuno della plebe, padre
col popolo
Pacificazione.
ni di
Pollice piegato sotto la mano, segno presso i Romapace fatta e concordia. Secondo Quintiliano, lej
733
nato sulla spalla destra, con un braccio steso verso l'orecchio, e la mano aperta col pollice per piegato. Alcuni credettero di ravvisare tal segno nella statua
equestre di
la
si
Marco Aurelio, davanti al Campidoglio, quale porge innanzi la mano destra (con cui, dicesi, vietano le contese) alquanto inclinata, con le dita
il
aperte e
pollice
un po' piegato
all'ingi.
Pacifico.
Uomo
che con
la destra
simbolo di persona d'indole pacifica; suda scettibile per ad adirarsi in casi estremi; perch la colomba, secondo gli cmtichi, non avendo fiele, non ha
collera, e se
Padre.
Scarafaggio, simbolo della virt e
schio,
ufficio
del
ma-
secondo gH Egiziani, quest'insetto non generato col concorso di nessuna femmina, ma nceve la vita esclusivamente per opera del padre. Nello stesso modo che raffigurano il sesso femmnile con l'aperch,
voltoio, perch lo
maschio.
Padre Eterno.
Dio padre, prima persona
della Trinit.
Personifi-
egli
creatore del
mondo. Libro
greche
re.
cui figurano le
lettere
alpha e
omega (A
2).
Padre parco
Asino che
dietro
il
famiglia prodigsu
e
intreccia
dtri
zinnoda
quale
asini
nascostamente la svolgono e
sciolgono. AllegOiTa di
cia buoni
734
un padre di famiglia che facguadagni e che sia parco; mentre la famiglia, prodiga, scialacquatrice; poich legare un nodo significa radunare e accumulare la roba, e scioglierlo,
Paguro.
Crostaceo volgarmente noto sotto
chio
il
nome
di gran-
eremita.
Vedi
Segreti rivelati.
Rottura
Unione.
Pale.
Dea
il
nome
di
va connesso Palatium o monte Palatino, sede in origine una trib di pastori latini, i quali formavano il pridei pascoli e dei pastori, con cui
di
citt
di
Roma. Vedi
Falilie.
navi-
Vedi Melicerte.
Palestina. Palma. Emblema ricavato dal suo maggior prodotto del suolo, e perch gli Ebrei adoperavano nelle loro solennit le sue foglie, e avevano un giorno solenne che portava
il
nome
di
palma.
giuoco
si
PalestraFiglia
lotta.
di
Mercurio;
fosse
presiedeva
al
della
di-
Era
raffigurata in
modo
o
che non
fanciulla,
poteva
tanto
stinguere
vasi
se
fcmciuUo
face-
vaga con bionde chiome alquanto lunghe, col non pi rilevato di quello di un giovane delicato, e le braccia colorite, con un rapetto di verginella
mo
di
olivo
che,
sedendo,
pianta,
teneva in
seno.
i
Palestra
si
amava
assai questa
il
forse perch
lottatori
ungevano
Palici
gesse
735
sor-
Dei.
nel-
Gemelli,
figli di Giove e d Talia. Dicesi che un lago dove nacquero. Gli Dei Palici
l'antica
Sicilia
spergiuro
sero
protettori
in
Pare che
chiamasi
fos-
venerati
quello
che
ancora
Lago
dei Palici
di
Palilie.
Feste che celebravzmsi annualmente nell'auitica
Ro-
ma,
dei
lia),
il
Dea
tutrice
pcistori,
(Pari-
dal
latino
in tal
parto
perch oftnvansi
bestiame.
Il
sacrifizi
giorno per
parto del
aprile era,
secondo
in
le
tradizioni primitive di
Ro-
cui
in
citt,
tempo
ci
stesso
la
come giorno
natalizio
tali
di
Roma. Ovidio
nit,
lasci
descrizione di
solen-
steva
dove si rileva che la prima parte di esse consiin una pubblica purificazione col fuoco e col
fumo, e adoperavansi, per produrre il secondo, il sangue del cavallo Ottobre, le ceneri dei vitelli sacrificati alla festa di Cerere e i gusci delle fave. Aspergevasi inoltre il popolo con l'acqua e si lavavano le mani con l'acqua viva di fonte, e bevevasi latte mescolato con mosto. Il sangue del cavallo Ottobre, era il sangue stillato dalla coda del cavallo sacrificato nel mese di ottobre a Marte nel campo stesso di Marte o Campo Marzio. Questo sangue veniva custodito dalle vergini Vestali nel
Quando
greggi,
le stalle
pastori
delle
avevano pasciute
le
loro
prendevano
e spruzzarle d'ac-
qua,
736
rami parimente di lauro, e rosmarmo, abete e inquindi profumandole anche le greggi. partecipavano cui a profumi censo, foconsistevano giorno I sacrifizi offerti in questo che di dopo commestibili, e altri
ornandole poi
di
di zolfo,
nati
porgevano una preghiera a Pale. 1 ermisolenni, cominciava la parte allegra riti fieno e di strame, della festa con fuochi di mucchi di greggi vemvano le flauti e tamburelli di e al suono volte attraverso il di nuovo purificate correndo tre Finiva la festa fuoico; e i pastori facevano lo stesso. cui prendeva para aperta, all'aria banchetto un con di popolo, sedendo o sdraiandosi sopra panche
pastori
questi
te
il
terra
Palla. Vedi
Mala
Fortuna
della
fortuna
Mutabilit.
Pallade.
Nome
Statua
l'aiuto
che
Palladio.
di
Minerva,
in
che
si
discese
si
dal
cielo
il
di
Abarite,
quando
fabbricava
con tempio
di quella
Dea
Troia, e
mano, che tratto tratto l'altare. Aveva una lancia in L'oracolo assicur che scuoteva muovendo gli occhi. mai. fintanto che non presa la citt non sarebbe stata
veniva
rapita
questa
statua.
Greci
essendo venuti
sol-
ad
fu
assediarla.
la
Diomede
terraneo
presa.
portarono
poco
dopo
la
citta
Pallio.
Ornamento
e
pontificale
proprio
dei
papi,
i
primata
abiti
metropohtani,
che
la
portano
sopra
loro
ponrificali.
737
chi benedetti a
E' tessuto della lana di due agnelli bianRoma nella chiesa di Sant'Agnese il d festivo di essa santa, e custoditi in qualche casa religiosa fino al tempo di tosarli. Presso i Greci, il
pallio era
un manto o mantello, corrispondente presso Piea poco alla toga dei Romani. Vedi Papa
tro
(San)
Popolo
greco.
Pallone
di
maggio. Vedi
Viburno.
Palma.
la
intertropicali,
nei quali
vegetali
che
formamo
e dalla
alla
stiani
Angelo Armo Antera ApO' Avvocato Bruno Filomena Cwvarmi Girolamo Nozze Maria Paolo danno
reciproco
stola
che
necessario
vita.
Vedi Amore
{San)
Astrea
Daniele
(San)
{Santa)
Battista
{Sem)
Giustizia
Martiri
Martirio
Palestina
{San)
Perdita
Pietro
Predica
cri-
Vittoria.
Palmo. Vedi
Brevit della
vita.
Pampani.
Foglie delle
viti.
Vedi Corona
di
pampani.
Pan
Pane.
in origine venerato
Antichissima deit greca dei boschi e dei pascoli, solamente dagli abitanti delle mon-
ma
nazioni elleniche e onorato di un culto diffusissimo. Lo si diceva comunemente figlio di Mercurio e della
47
O. Ronchetti.
738
Ninfa Penelope, figlia di Driope, che il Dio visit in forma di montone. Egli nacque pienamente sviluppato, vale a dire con le corna, la barba, la coda,
piedi caprini e peloso cos che la
i
madre
si
spavent
quando
ove
fe,
lo vide,
gli
ma
Mercurio
lo
port nell'Olimpo,
si
tutti
rallegra-
Pan
come Dio
custodirli,
ma
seguenza dei cacciatori, i quali costumavano in Arcadia flagellare la sua statua se cacciavano inutilmente. Durante il meriggio usava dormire, e mdispettivasi
se lo disturbavano.
Anche
le
la
jDescatori
gettavano
alla
la
Come Dio
egli
vita
pastorale,
amava
i
musica, e invent
e
in
cui
ammaestr molti altri, fra quali Dafni. Pan, come nei boschi, era altri Dei che dimoravano tutti gli
temuto dai viaggiatori, a cui qualche volta appariva sgomentandoli con terrore improvviso; di qui ogni
terrore improvviso, di cui
si
ignorasse
il
motivo, chiaterribile
mavasi timor panico. Dicesi avesse una voce Titani nella loro e sgomentasse con essa
i
guerra
contro
r di
gli
Ma
il
Ninfa Siringa,
la vita
quale era
re-
preferendo
la
Ma
la
la
un
in
procinto di
essere
presa
da
lui
che
rincorreva, preg
Terra che
l'aiutasse;
questa
canna: per cui Pan in luogo della Nincanne palustri; ma il lamento armonioso che usciva da esse sugger al Dio di unire pi canne
cangi
in
fa
strinse
di
739
siringa
si
diverse gradazioni e
il
musicale,
quale dal
che
of-
Pan
consistevano
latte e miele.
Questi
sacrifizi gli
venivano
offerti in
e le Ninfe.
Le
sue feste a
Roma
pelle
in cui
pecora,
le
strade
armati
sferze
percuotendo
loro
quelli
il
che
incontravano.
don-
ne non temevano
colpi nella
fiducia che ci
rendesse feconde.
Nell'arte
tica
figurativa
da
distinguersi
di
Pan
una pi
recente.
dell'arte
greca
Pan
mente umana, salvo che gli si eiggiungevano le corna nascenti ai due lati della fronte. Pi tardi lo si figur con coma pi sviluppate, lunga barba e piei
di
caprini.
Rappresentavasi
in
coronalo
il
di
pino,
di
fico,
o un rmio di pino
mano,
bastone da pastore
e la
zampogna. Questo Dio aveva un carro tirato da due becchi bianchi e gli era sacro il pino, in cui
trasform
la
Ninfa Piti da
il
lui
il
amata.
tipo
Gli
antichi
riguardavano
deil'unrverso,
come
color
risulterebbe
lo
seguente
la
descrizione:
Gli
di
antichi,
rappresentavano con
faccia caprina,
rosso,
con
le
coma
ruvide
irsute,
la
parte
d'una
pelle
di
Aveva
in
mano una
ri-
zampogna
torto
e nell'altra e
un bastone
di tutto
l'aria;
guisa
si
d'un pastorale:
contenesse una
la
levano che
niverso.
immagine
Poich
faccia
rossa
significa
le
due corna,
losa,
I
il
740
la pelle
sole e la luna;
di pantera,
si
la
La
igli
parte inferiore,
alberi,
i
fingeva pe-
per significare
di
virgulti
e le
e
fiere.
piedi
capra dimostravano
la
la
solidit
stabilit
della
del
terra:
zampogna
il
di
sette
canne,
l'armonia
variet
cielo,
nella
sette
di voci,
se
il
sette
cieli:
l'anno che in
stesso
ritorna,
tutto .
perci
detto
pan,
che
significa
il
Un
Dio
Pan che
vi
sta
suonando
e
sopra dell'ara
ritto
una
stella
dinanzi un
becco
sui
piedi
di dietro, e con quelli davanti a quest'ara si apdodici segni del zofXJggia; tutt' intomo si vedono diaco. Come si disse, gli antichi riguardavano Pan
i
come
dorati
il
tipo
dell'universo:
stessa
come una
i
divinit,
ara-
quest'ultimo
erano riguardate
dell'universo
come
Anche
e
Pan come
que
la
Apollo,
l'armonia
era
mezzo
zodiaco.
era collocato
il
in
flauto ch'egli
indica
il
consacravasi.
Panacea
Dal greco panakea; da pan,
nisce,
tutto, e alfos, rimedio.
le-
Pandemia.
Soprannome
di
Afrodite
(Venere), e cio
in
dop-
pio senso,
unisce
ciale
tutti
741
cortlgiine;
in
come Dea
gli
delle
quella
che
abitanti di
un paese
il
un corpo sodi
e politico;
lutto
il
significando
nome
Pandemia:
comune a
popolo.
Pandione.
Figlio di Erittonio re d'Atene e della naiade
sitea,
PaFilo-
spos
e
i
Zeusippe,
da
e
cui
ebbe Progne
mela
gemelli
Ereteo
Bute.
isecondo la mitologia, della prima femPrometeo aveva formato un uomo animandolo col fuoco celeste. Giove se ne sdegn, e commise a Vulcano di formare, con l'argilla, una femmina, e di presentarla al consesso degli Dei. Mi-
Pandora. Nome,
mina.
nerva
sta di
la vest
con
un velo e
di
ghirlande di
fiori sulle
Condotta per mano di Vulcano innanzi a^li Dei, tutti ne ammirarono la bellezza, e ciascuno volle farle un dono. Minerva le insegn le
arti
Venere
la
la
circond di le pee
la l'arte
nose cure.
di
Mercurio^
e
le
comunic
i
favella
lusingare
cattivarsi
tutti,
cuori.
quando
fan-
ciulla
ebbe doni da
tutto,
fu chicunata
pan,
dorn,
dono.
sosp>ettando
il
qualche
insidia,
di
ricevere
tanto
dono quanto la portatrice. Non cos Epimeteo, che, quantimque avvertito dal fratello Prometeo di non ricevere alcuna cosa che venisse da Giove, sodotto dalle grazie di Pandora, s'innamor di lei, e
aperta l'urna fatale, ne uscirono
tutti
i
mali e
tutti
delitti
742
la
terra.
che
inondarono
il
Epimeteo,
pentito
d'aver scoperchiato
vaso,
ma
re la
tempo: riusc soltanto a conteneche essendo in fondo rimase agli orli nel punto che stava per fuggire. Cos nelle leggende greche non meno che nella tradizione mosaica la prima donna fu cagione di tutti mali, che afflissero l'umanit e primo di tutti la morte.
in
non era pi
fallace speranza,
Cuzman
(San)
(Santa)
di
Pane.
Vedi Abacucco
Carit
(San)
Cusa (Santa)
Giacomo
della
Clara
Dottrina
il
Nccola
Benedetto
di
Elia
Genoveffa
(San)
(San)
Ciclamino.
za
Donna
Carnivoro
Virt
virile
famiglia
dei
igatti.
Pelle di pantera
Vedi Bacco
Ubriachez-
simulata.
Pantomimo.
Maschera, che portavano
i
pantomimi
antichi.
Paolo (San).
Apostolo.
Animali:
Agnello,
quah
S.
Paolo
simboleggiato
il
Colomba,
coi
Vegetali:
Canna
palustre,
capitato.
ricordando
Diversi:
al
Croce, allusione
decapitato.
.al quale fu deColonna, attributo del Santo. suo martirio. Gladio, con cui fu
Tevere vicino
Libro,
emblema
della dottrina.
Paolo (San).
Eremita.
pane. Leoni,
si
Animali:
Corvo, che
la
gli
portava
il
benedizione
di
743
fo,
S.
Antonio, intervenuto per seppellire il suo amico. Vegetali: Palma, con cui si intrecciava il ve-
stito.
Papa. Capo
della
Chiesa cattolica.
le
Animali:
la
Cri-
lio.
simboleggiava
quali,
saggezza.
Chiavi,
parte
stemma papade.
su
cui
Croce
Paltrire-
Sedia,
viene
portato.
Tiara,
detta
gno,
Papato.
Dignit papale.
Chiavi,
attributo
del
papato.
Melagrana.
Papavero.
Parola
l'uso
il
derivata
dal celtico
i
pappa;
per
allusione
al-
antico di mischiare
Citt Cerere Vedi Amore Duot Evento Giunone Dea delle NozCorona di papaveri Luna Letargo Giustizia Languore ze Venere. Morfeo
dei
bambini,
farli
dormire.
Papero.
Papiro.
Pianta
bricare
antica
Vedi Biagio
cui uso pi
(San).
il
la
carta
Vitto.
presso
Egiziauii.
Vedi
Stirpe
Pappagallo.
quacit.
Vedi Coma
Eloquente
Lo-
Paradiso.
Questa parola
caldtiico
viene
dall'ebraico
i
piuttosto
dal
pardes,
da
cui
deisos,
744
e
significa
Latini
Paradisus,
un
giardi-
un
verziere.
Paradiso dei Cristiani. Luogo nel quale Iddio d il premio della beatituper adine eterna ai giusti, chiamato con quel nome delipi luogo terra nalogia; non conoscendosi sulla
, '
zioso
fruito.
di
un
di
Paradiso
Giardino o luogo di delizie, nel quale Iddio aveva collocato Adamo ed Eva dopo creati, dove stetdontero finche durarono nello stato d'innocenza, e
de furono scacciati dopo la disobbedienza al Signore mangiando del frutto proibito. Vedi Alberi.
Paradiso dei Greci
Siamesi pongono
e
dei
Romani. Vedi
Elisio.
cielo,
e lo dividono in otto diversi gradi di beatitudine. Secondo la loro idea il cielo governato come dei pola terra; vi pongono dei paesi indipendenti,
poli e dei re; e
ra,
pretendono che
vi si faccia
la
guer-
e vi abbiano luogo delle battaglie. Non nemmeno escluso il matrimonio, almeno nel primo, nel secondo e nel terzo di quei soggiorni, ove i santi posfiglioH. Nel quarto essi sono superioa qualunque sensuale desiderio, e la purit si \a cos aumentando fino all'ultimo cielo, che propriamente il paradiso, nel loro linguaggio chiamato niw-
ri
pan, ove
le
inal-
terabile felicit.
di
Cambodia,
nella
peni-
sola
cieli,
il
745
perfino
ventisette
altri,
di
gli
contano
e destinati a essere
soggiorno delle anime virtuose dopo la loro separazione dal corpo. Ci che essi narrano della maggior
parte di quei
cieli
molto
conforme a quanto
paradiso.
delle
Mao-
mettani
dei
spacciano
del
di
loro
Vi
si
trovano
mense coperte di donne di una rara bellezza, e in grandissimo numero. Tanti beni non sono destinati soltanto alle anime degli uomini virtuosi, ma a quelle anche delle bestie, degli
giardini
smaltati
fiori,
deliziose vivainde e
uccelli,
degli insetti e
dei
rettili,
quali,
nella
loro
specie,
to
vita
conforme
del
abitanti
di
all'istin-
della
dell'intenzione
gli
creatore.
Da
questo
pu concludere che
Cambo-
nima,
di
ma
quella degli
GH
ponte
abitanti dell'isola
le per-
sone dabbene,
stretto,
dopo
la
sopra
di
un
canna chiamata bambit, dal quale sono condotte in un luogo di delizie, ove gustano tutti piaceri che possono luformato con una
i
singare
loro
sensi.
paradiso dei
i
Persiani,
si
o Guebri,
la
unisce
in
tutti
piaceri che
monsi
do,
dei
sensi
trova libera
da quella
paradiso
materialit che
uomini car-
Da
quanto
riferisce
Hycos
de,
in
quel
vi
sono
la
fanciulle
di
una
mirabile
bellezza,
che
suprema
felicit
consiste
soltanto
vergini,
746
nel
mirarle.
debbono
occhi.
esserlo sempre, e
per
gli
Secondo l'Alcorano, vi sono sette paradisi; e il d'Azar aggiunge che Maometto, salito sopra l'Alborah, animale di media struttura fra l'asino e il
libro
mulo,
il
li
ha
tutti
il
veduti; che
3"
il
1"
di
fino
argento;
un all'algiungere per quale, mano del da una angelo, tra, vi uno spazio di 70.000 giornate, con un li2" d'oro;
di pietre preziose, ove trovasi
bro ch'egH sta sempre leggendo; il 4" di smeraldi; 5 di cristallo; il 6 di fuoco, e il 7" un giardiil
no delizioso
miele e di
da fiumi di latte, di sempre verdi e caricui granelli si cambiano in altrettanchi di frutti, te fanciulle cos avvenenti e cos dolci, che se una di quelle avesse sputato nel mare, l'acqua non avrebirrigato
da fontane
be pi
nessuna amarezza. Egli aggiunge che quel paradiso costituito da angeli, alcuni dei quaH hanno la testa di vacca, guarnita di corna, le quali han-
no 40.000 nodi e abbracciano quaranta giorni di cammino da un nodo all'altro. Gli altri angeli hanno 70.000 bocche, ciascuna delle quali 70.000 lingue, e ogni lingua loda Dio 70. 000 volte al giorno Dinanzi al trono in 70.000 sorta d'idiomi diversi. di cera accese, candele quattordici di Dio stanno ciascuna delle quali da un'estremit all'altra contie-
ne cinquanta giorni di cammino. Tutti gli appartamenti di quei cieli immaginari sono ornati di tutto ci
che di pi brillante si pu immaginare. I credenti vi troveranno le pi rare e le pi squisite vivande, e sposeranno delle Houris, ossia giovinette, le quah, mal-
747
Musulmani avrangrado il continuo commercio che no con esse, sarainnno sempre vergini. Ap>pena i beati sono entrati nel paradiso, vanno a sedersi sulla sponda
del gran
fiume Kausser,
fiume di delizie,
tutta
za di cui
spazio di
si
grande che un uomo, correndo p>er lo cuini, non potrebbe uscire dall'ombra che spande quella foglia. Maometto e Ali sono
foglia tanto
50.000
del
coppieri
in
nettare
delizioso
delle
sue
onde.
Lo
porgono
tati
preziosi vasi,
dui dui, animali che hanno i piecoda di tigre e la testa di donna; e sono essi accompagnati da innumerevoli gruppi di donne celesti d'una meravigliosa bellezza, create per
sopra dei
cervo,
di di
la
Pay
piaceri
degli eletti.
La maggior parte dei Negri delle Coste d'Oro s'immaginano che dopo la morte andranno in un altro mondo ove occup>eranno lo stesso r<mgo che hanno in quello che vivoncS Sono anche p>ersuasi che
tutte le cose le
renti
per onorare
loro
funerali, verranno
a essi
ri-
messe nel nuovo soggiorno. Gli Ottentotti non hanno che xm'ic'ea molto grossolana dell'altra vita, come pure delle F>ene e della ricompensa che devono ricevere. Gli abitanti del regno di Benin credono che il paradiso sia situato in qualche luogo del mare.
Paradiso
degli
A mericani.
Molti selvaggi del Mississippi sono persuasi che dopo la morte, in ricompensa del loro valore e della loro probit, saranno trcisportati in un felice i>aese ove troverumo buona e abbondante cacciagione. Il pa-
radiso degli
abitanti
748
in
come
pa,
rona di penne, e il viso dipinto di diversi colori. Ta il premio della virt e le, secondo la loro idea, luogo di delizie situato Quel suprema. felicit la all'Occidente, di dietro ai monti, e per quanto sia
piccola la felicit che
si
trovano
i
il
basso popolo.
cui
sia
Non
vi
sono che
nei
Verovanci e
in
sacerdoti
abitanti
permesso di entrare
Florida,
dintorni
paradiso.
Gli
della
delle
delle
montagne d'Apalacchia, credono che le anime persone dabbene, dopo la loro morte, s'innalle
stelle.
Paradiso
Gli
dei
Messicani.
del
abitanti
Messico credevano
che
il
para-
felicit, coloro che erano stati raggiosamente per la patria, occupavamo il posto pi dopo di loro venivano collocati tutti gli distinto: infelici che erano stati sgozzati in onore degli Dei.
Parassita.
Assiolo, chiamato
re.
da Platone
parassita e adulato-
destini.
Lachesi e Atropo. Gh uni le fanno figlie della Notte e e dell'Erebo; altri della Necessit e del Destino, chiamaaltri ancora di Giove e di Temi. I greci le Latini Parca, dalla parola parcus, vano Moire, e
i
come
vita
se
fossero
state
degli
uomini,
nome
vasi
particx>lare
749
le
loro
differenti
denota
alla
funzioni;
perch siccome
sottortKsso
il
ogni
destino
|x>tenza
degli
uomini
che diceriguar-
delle
Parche,
dava o
quello
della morte. Clolo (che in greco signfica evocazione) la pi giovane delle sorelle, presiedeva alla
il
filo;
cedente,
filo
intomo
il
al
fuso,
il
Atropo
con
!e
(che
significa
senza
ordine)
tagliava
filo
forbici.
nell'empire
fuso
in
segna
quel
che
accade nella
tri
vita di
i
un uomo,
speranze,
agli ali
si
succedono
le
giorni
le
e le azioni,
le
dolori,
i
piadisin-
ceri,
vicende,
illusioni,
le
ganni.
ogni ora
gli
idee:
moti
la
dell'animo,
nella
non
si
p>erde
nul-
tanto
carsi
e l'avvicendarsi
fine stabilito
quanto nella morale: l'affatiha una regola e un dall'ordine generale: e il fuso un simnatura
bolo di quella successione delle cose umane che ha luogo nella vita, perch conserva il filo, non lo disperde,
e sembra che
filatrici,
lo
destini,
come
negli
usi
vol-
gari delle
a ordire qualche trama; e di fatti ogni vita d'uomo concorre a formare il tessuto della
Lachesi, bench sia di midue sorelle, ha un incarico grave e misterioso. Le Parche assistevano ai parli per rendersi padrone del bambino che nasceva. Secondo Esiodo sono le padrone assolute di tutto il bene e di tutto il male che avviene nel mondo. .Altri mitologi sottomettono le Parche agli ordini di Plutocui
societ
generale.
Per
nore
attivit
delle
altre
ne;
ma
Parche
gli
ser-
vono sotto
ordini
del
Destino,
cui
Dd,
Io stesso
figlie
750
Platone, che
queste
le
Giove sono
sottomessi.
vuole
sele
della
Necessit,
raippresenta
Dee
alla
egualmente
l'una dall'altra; in alto ed elevato seggio; che cantano insieme con le Sirene, che sono sopra le sfere celesti. Lachesi canta le cose passate; Cleto
quelle
dell'avvenire;
met-
tono parimenti
t loro
stra,
mano
al
madre in questo modo: doto vi mette la deAtropo la sinistra, e Lachesi con ambo le mani lo tocca di qua e di l. Comunemente queste Dee rappresentavansi con tre donne oppresse dalla vecchiezza, con in testa una corona di lana e narcisi intrecciati, annodata da nastri bianchi e una veste
11
corpo.
i
La
il
il
defuso
Dee
denotava, secondo
divini;
la
moracorso
for"--
l'eternit
dei
decreti
rocca e
della vita,
fi
filo
misterioso
indicava
il
ix)co
damento che si poteva fare di una vita che dipendeva da cos poca cosa. La corona che portavano
in
testa era
Le Parche
la
segno del loro potere su tutto runiverso. adcperavauio lana bianca, grigia e nera;
filare
prima,
per
giorni
lunghi
felici;
l'ultima,
la
vita corta
e infelice.
Si sacrificavano
state
loro
pecore
nere,
quantunque fossero
si
I
Dee
implacabili.
Non
cesi
che nell'anno
500
lamina di piombo
in
cui:
un giovane nudo,
che con
ambo
ed ha
scritto
sopra
ed
col
ai
751
suoi
piedi
la
giace un
fanciullo
alato,
pure nu-
mano
si
destra sul
ginocchio destro, e
braccio sinistro
tiene
mano, che
sopra
tropo.
il
app)oggia sopra un teschio ubocca uno stinco per traverso; fanciullo v' scritto Lachesi, ed al teschio Ain
lontano da
tro
di
Parve poi che dalla destra del fanciullo p>oco lui fosse una ardente fiaunma, e di diequasi verso il giovane, che sedeva, un cespuglietto erba con alcuni fiori, ed era tutto il resto arido
con
alcuni
saissi
terreno
sparsi
disordinatamente .
-
Nella
steva
raccolta
del
Museo Pio
dementino,
esi-
una tavola che presentava solamente Cloto e Lachesi; la prima aveva la rocca e filava, la seconda indicava con una verga il destino di tutto ci che esiste sulla terra; essa aveva inoltre sulle ginocchia un volume in cui erano scritte tutte le azioni. Nella stessa raccolta, tale volume si trova nelle mani di Cloto sul frammento di un sarcofago intagliato. Delle altre sorelle, una (Lachesi) indicata da un globo celeste e un raggio (allusione all'oroscopo); l'altra mostra sopra un gnomone che il termine dell'esistenza giunto. Lione, sopra un basso rilievo della badia d'Ainai, esse tengono un pomo (simbolo del
la fruttificazione). L'ideale delle Parche, differenziandole per la rocca, il fuso e le forbici, si compor-
rebbe di lunghi
severe,
veli
bruni,
di
ma
belle,
finalmente
che
contrastuio
singolarmente col loro atteggiamento stazionario. Alcuni le raffigurarono con dorme che annunciano la
ventura,
volta
in
dando
atto
loro in
mano un
sopra.
di
scrivervi
Paride.
Uno
dei
pi
celebri personaggi
dei tempi
leggen-
dari della storia greca,
752
figlio
di
Priamo e
gravida
di
d' Ecuba.
lui,
era
so-
rebbe stato
ap-
pena che
il
schiavo sul
dopo cinque giorni essendo lo schiavo tornato al luogo dove aveva gettato il bambino, trov che era stato allattato da un'orsa, per cui, per non mostrarsi
meno umano
a casa,
ri
di
una
fiera,
lo
raccolse e se lo port
in
dove
l'allev
qual
figlio
mezzo
ai
pastobellez-
dell'Ida.
Fattosi
adulto,
distinguevasi
assai
per
nel
za e forza; e mostrandosi
gere
gli
valente
ladroni,
respin-
assalti
delle
fiere
e dei
poi
fu
soprandai
si
nominato
genitori
Alessandro.
ricevuto
Fu
corte
riconosciuto
suoi
volle
dal padre;
ma
prima ch'egli lasciasse la pastorizia, fosse da Giove stato eletto quale giudice della gara fra Giunone,
Minerva e Venere,
gettato
alla
quale diede
sulla
il
pomo
d'oro
dalla
Discordia
di
nozze di Teti e
Peleo.
Enone,
se
i
figlia
mali che
dovevano avvenire.
Elena,
la
Paride,
dopo aver
rapita
none e Minerva, sdegnate per il suo giudizio vore di Venere, instigarono i greci a vendicarsi
le
fa-
di ta-
affranto,
quali,
dopo
arsero
altri
Troia.
secondo
da
Filottete,
pri-
ma
la
Apf>ena ferito si fece portare sul monte Ida presso moglie Enone, espertissma nella medicina, affinch
lo
753
dall'abbaiKlono, non
guarisse;
ma
Ejione,
offesa
Parietaria.
Piinta
che
trovasi
comunemente
nei
luoghi
fre-
nei ru-
Vedi Misaniropia.
Parlamentario.
basciata.
al
gli
nemico
di
guerra un'im-
Indiani mettevano in
mai
no
savi d'India,
ad Apjollonio, prima
combattere, manp>er
mezzo
darono un giovane che portava un'ancora d'oro, del quale verniero a trattative.
Parlare vano.
Pitale.
il
cibo
gonato
al
cibo
dell'anima,
nel-
l'animo di un
uomo
Parole.
Coltello. Diogene, a
lo
burlava
salmi
sfacciatamente, disse:
legge:
Non
ti
Nd
dove
in
si
La
lor
la
Arrotarono
lingua
come
colteili,
si
parla
signi-
Paolo,
un
a due
Parricida.
Vipera, che
gli
con
Q. Ronchetti.
754
trullo,
Parsimonia.
che questo Oliva Gli antichi ritenevano
giandolo,
manad
che
avesse la virt di
rendere sobri,
perci ta-
sontuosi preferendolo ceva parte anche nei conviti beffeggiando uno Diogene, gustose. altre vivande certo convito, dissegh: aveva mangiato ohve in un ceneresti; volendo cos non desinato,
tu avessi cos
e con
ci
parsimonia, ma che non lo facesse per vivande de. scelte le per per aver ripieno lo stomaco
significare
desinare.
ammaliare Ulisse, ed essendo Sirena, che cerc di per potenza, si precipito in mare stata delusa dalla sua rive del Mediamene pi nelle disperazione. Approd
la sua tomba terraneo in Italia, ove fu trovata suo nome fu chiamata l^arficare una citt, che dal si la citt fu riedificata, tenope. Questo nome, quando ^i Napoli, oggi chiama cangi in Neapolis. Essa si simboleggiasse una colonia d, vuole che quella Sirena pi bello del MailerFenici che si stabil nel golfo
nel! edi-
raneo.
Partenza.
Foglie di fico. Quando gU antichi davanti alla proprendere qualche viaggio, mettevano foghe, come aule fico con pria porta alcuni rami di anche quale ritenendole partenza, gurio di una felice
presagio di felice ritomo.
dovevano
intrap-
Parto.
occasione delle nozze, tra Chiavi. Anticamente, in delin mano alla sposa mettere altre cose, costumavasi inper e augurio, dicesi, come buon
le
in questo significato vocare da Dio un parto facile. E aprire la vulva. legge: si dove Bibbia, ne parla la
chiavi.
ci.
Cintura sciolta.
cesi
755
la
prima
che
cintura.
in Atene esistesse un tempio a Diana sciogli Origano dittamo. Sacro a Lucina Dea dei
partorienti.
Parto unico
Leonessa scolpita, con cui gli amtichi figuravano una donna che avesse avuto un figlio unico, ritenendo che quest'animale partorisse una volta sola in tutta la sua
vita.
Partunda.
Dea
che incoraggiava
al
parto.
Vedi Nozze.
persona della
la
terza
Vedi Bavani. Viene sovente rappresentata sotto la forma della sua incarnazione in Badracali o Pelracari Pagoda, donna gigantesca con otto facce, sedici mani nere come il carbone, occhi grandi, zanne di cinghiale p>er denti, un elefante per
fenuninile.
ogm
gliati
orecchio
al
guisa
di
orecchini,
serpenti
attorci-
corpo per vestimenta, e p>enne di pavone per cap>elH; armate le mani di una spada, un tridente, una
scure, una sciabola, una freccia, una picca, una scimmia, e della ciacra o ruota mistica; e porta per orna-
che
mento, non di rado, un lungo collare di teste umane, le scendono ovalmente dal collo alle ginocchia.
Pasci.
Turchia l'insegna caratfarmo portare davanti ad essi, svolazzante in cima a uno stendardo composto d'una lancia munita d'una mezzaluna. Il numero delle code aumenta con la dignit; e tre code rappreteristica dei pasci:
essi
Coda
di cavallo, che in
la
sentano
la
756
alta
nella
dignit
pi
gerarchia militare.
Solo
il
Pasifae.
Figlia del Sole e di Perse o Perseide, e moglie di
Minosse. Venere adirata contro il Sole che l'aveva fatta sorprendere da Vulcano con Marte, inspir amore
Pasifae per un
toro,
ro
(vedi).
Solitudine
in
P
i
ir gite
Venere.
cui
organi
rappresentano
qualche
Cristo,
modo
gli
strumenti
il
della passione di
Ges
de
Passione di Cristo
di Cristo.
nome
Fe-
Religione.
Passione
E'
ferti
che
il
Redentore ha
apostoli
di
il
sofin-
fino
tempo
si
ventiquattro ore.
in
per
corso
circa
fiore
Calice.
Passiflora cerulea,
cui
trovano
gli
colore della
Passione.
le
Passione per
Montone;
male
di
vecchie.
alla
allusione
preferenza
le
di
quest'ani-
accompagnarsi con
di
pecore vecchie,
non
curandosi
quelle
giovani.
{Sant')
Fateci o Patech.
757
Dei custodi e difensori, di cui i Fenici collocavano le immagini ora alla prora delle navi, per proteggerle
contro
pericoli
del
mare,
ora
sulle
loro
mente sotto forma di nani o di pigmei, e talvolta assumevano corpi panciuti e sferici. Sotto quest'ultima forma erano, a quanto sembra, posd sulle mense a motivo dei doni che profondevano.
Patera.
Piatto circolare talvolta munito di manico. Sulle monete antiche la patera figura in mano alle divinit, SF>esso anche in mano di principi, per indicare
la
no.
p>otere sovra-
Igiea
Salute.
cui
gli
Egiziani
figli;
simboleg-
patrimonio lasciato
il
ai
p)oich nessun
costruisce
che
in
sia
tanto
durevole
modo
i
di servirsene
genitori,
i
morti
figli
me
di eredit
patema.
Paura.
Personificata,
vedi Inferno
dei poeti
(Sackeville).
Un
Argento. Lepre, animale per natura timidissimo. fKjeta Romano chiamava lepri con la celata i
che
fuggivano
davanti
al
soldati
nemico.
della
Lisandro,
citt
celebre
Corinto,
generale
spartano,
levarsi
nell'assalto
di
vedendo
alle
758
mura,
se ne valse per
animare
suoi
uommi,
taci
codardia gli avversari, presi, poich quelsoldati nemici sarebbero facilmente tanta sicurezza, non la citt, dove le lepri stavano con
cian<lo di
assicurandoli che
era bellicosa.
m Elefante vicino a uno stagno d'acqua limpida, abbiano elefanti gli che vuole cui pu specchiarsi. Si
^
Pauroso.
dicesi, bevono orrore della propria immagine; perci, indiani per passare un fiume con acqua torbida.
Gh
degli elefanti,
luna.
colonne, un emblema tagliata su antichi obelischi e da coloro il d'uomini timidi ed effemminati, superati
cui
che
si
vede scolpita o
in-
nome o
cifra, vi figura
segnato di sopra.
que-
facendo da Tersito rimsto sembra alludere Omero queste .parole: Voi proverare la vilt dei Greci con
siete.
Pavenzia.
Dea
Pavone.
magnificenza delIn tutte le et, in tutti i paesi la l'ammirazione destato ha uccello le penne di questo poeti Greci lo i remota pi dall'et Fino comune.
Gli antichi, e il volgo oche il pavone, consapecredevano dierno con essi, con piacere le lodi vole della sua bellezza, ascoltar.se
collocarono
nell'Olimpo.
degli
se
dei
spiegasammiratori, e che trionfante di vanit riscuotere d plauso per coda magnifica sua la pavonemarst. circostanti, donde venne il verbo
759
Prodigo
Pazienza.
Credevano parimenti che quando egli si accorgesse di non produrre il vagheggiato effetto sui riguardanti, ripiegcisse le penne e corresse a nascondersi F>er diBruttura della ricchezza spetto. Vedi Argo ConsacraConcordia Carro tirato da pavoTi Orgoglio Notte Giorno Giunone zione
yanit.
Personificata in una donna d'et matura seduta sopra una pietra, reggendo un giogo sulle spalle; ha le mani congiunte e i piedi nudi poggiati su un fascette
di spine.
Ella ha l'aspetto
triste
e rassegnato.
e porta
sari
una
a
veste verde,
Va-
mand
seguenet,
descrizione:
Una femimna
ritta,
di
mezza
ne tutta vestita n tutta spogliata, acci tenga, fra la ricchezza e la povert, il mezzo: sia incatenata per
il
pie
manco
in
p>er
offender
il
meno
la
le
parte pi nobile,
sendo
tenarsi
libert sua
potere con
mani
sciolte scala
e partirsi
a sua posta.
lei
Avamo
che
il
messo
ca-
suma con
le
gocciole
la
dell'acqua
la
pietra
incatenata,
quale a goccia a goccia esce dalla che serviva agli oratori menristrettasi
nelle spalle, mirando fissamente quanto gli bisogna aspettare che si consumi la durezza del sasso, tollera e aspetta con quella speranza che cimaramente soffron coloro, che stanno a
oravano. 0>s,
p>er finire il loro disegno con pazienza. Il motmi pare che stia molto bene ed a proposito nel sasso: Diuturna tolleranza ,
disagio
to
Bue. dogo, perch
ne
la
760
si
il
pazienza
sottomette. Leo-
frutto
di ta-
era necessario ogni pronta volont, e che il giogo sarebbe stato soave, a chi con pazienza lo portava.
Grigio violaceo.
Romice
paziente.
PazzBL.
Uomo
boro,
la
ben
gli
vestito
con un
che
antichi
pazzia. Nero.
Vedi
Peccati.
Vedi Purgazione
dei peccati.
Peccati umani.
Ventre,
comanda ora
l'acqua, ora di estirparlo; poich nella Bibbia lo sterpeccati umani, i quali, se sono reco preso per missibili devono lavarsi con l'acqua; se irremissii
bili,
devono
essere
estirpati.
Peccato,
Personificato,
vedi Inferno
dei
poeti
(Milton).
Peccato
fizi
teologi,
nei
sacri-
nome
di
e un
il
nome
Cirillo
di
femmina,
doversi
vitllo
macchia,
femmina rappresenta
il
peccato,
al
bole,
arrendevole e inclinata
peccato.
Nella Bibco-
bia un
uomo
dopo aver
nella giovent
761
siasi
ad opere buone,
nell'et
avanzata
dato
ai
vizi
e alla scelleratezza.
alla
Diana
Rappresentavasi ordinaseipente.
:1
riamente con la testa di gatto o di leonessa e col disco solare, intorno a cui
si
attorciglia
il
Vequa-
secondo
l'opinione
la
degli
antichi,
era
in
qualche
relazione con
luna.
Pecora.
che
di
Questo quadrupede di una docilit sorprendente, ci sembra stupido, fin dai pi remoti tempi se^^' a soddisfare ai pi urgenti bisogni dell'uomo. Ve-
Abbondanza
Prelati
Fecondit
tezza
Amos Ricchezza
Innocenza
Danaro
Munificenza
Scialacquatore
Eva
Nolte
Stol-
Vescovo.
Pedum.
Bastone da pastore, piegato le pecore e be. Vedi Bastone da pastore.
mit, per prendere
in le
curva
un'estrele
capre per
^am-
Pegaso.
Cavallo alato che nacque dal sangue di Medusa,
quando Perseo
la
le
tronc la testa.
Appena
egli
vide
Esiodo, nel soggiorno degli Immortali, e secondo Ovidio, spieg il volo sull'Elicoluce,
vol,
dice
na,
montagna
la
della
scaturire
fontana
Ma
al
roe
servirsene
per salire
cielo,
ordine
di
762
Giove precipitato
sulla
terra,
Pegaso venne
collo-
ove forma una costellazione. Ocato fra gli per trasferirsi vidio lo fa montare anche da Perseo, presso Mauritania nella attraverso alle aree regioni, doveva che mostro il combattere per e Esperidi,
astri,
le
divorare
rasse
il
Andromeda. Alcuni vogliono che Pegaso tiFama. carro di Aurora. Vedi Corinto
Peleo.
a un perpetuo esie della Ninfa Endeide. Dannato Telamone, uccifratello suo lio per avere, in un col altro loro fraFoco, involontariamente. bench so dove sposo Tessaglia, nella tello, si rifugi in Ftia gli diede in doquale il Eurito, re Antigone, figlia del Peleo, invitato alla terza parte del suo reame.
te la
Re
di Tessagha,
era figlio di
Eaco
re di
IT
hrigia
Caledoiie, vi and col famosa caccia del cinghiale di uccidere scagliando di sventura la cognato, cui ebbe per questa nuova cinghiale: il contro giavellotto un bi riesilio secondo un a spensieratezza fu costretto
tir
quale fu puria lolco presso il re Acasto, dal tranquillo, allorch Astificato. Quivi se ne viveva di lui, e non corinvaghitasi damia, moglie del re, tentato di seaver di marito al accus risposta, lo Pehone, monte sul durla. Acasto lo fece condurre
esposto alle bedove fu legato a un albero e lasciato spezzare le sue caa Vulcano sped Giove feroci. stie quah Giasoccorso di alcuni amici, fra
tene
i e col entr per lolco a and Polluce, sone, Castore e regina. Morta Antila uccise e reggia nella forza
gone,
rella
Peleo
di
si
fetide, sofiglie
Nicomede
Sciro,
una
delle
di
Giove stesso Nereo. Questa Ninfa era cos bella che solp il perci fu Peleo sua. aveva tentato di farla
ne nacque Achille.
763
Da
questa unio-
Peli a.
Figlio
bestia
di
Nettuno e di Tiro.
e divenne
il
Fu
gli
nutrito
da una
tutti
da soma
pi
crudele di
stati
gli
uomini.
lo
Non
contento di usurpare
fece anche imprigionare, e non lo figli di sangue di toro. Fece uccidere la moglie e Esone, meno il piccolo Giasone il quale a stento poi
essere
al
di
Pelia,
affi-
dato
dere
lo
e-
chie-
stati
a cui
aveva
diritto.
lia con un sandalo solo; ma Pelia era stato p>oco prima avvertito da un oracolo che si guardasse da un forestiero monosandolo. Perci preso sospetto di lui, e d'altra parte non osando ricorrere ad ap>erta violenza, accondiscese alle richieste di Giasone, a condizione per ch'egli si recasse a prendere in Colchide e portasse a lui il vello d'oro, sperauido che dovesse in tale in^resa perire; ma Giasone riltm vittorioso con Medea, la quale pun Pelia di tutte le sue ini-
quit,
consigliando le sue figlie a ucciderlo, promettendo loro di volerlo ringiovanire. Le crudeli figliuol'uccisero, e lo fecero
il
le
invano bollire
in
una caldaia
secondo
consiglio di
Medea.
Pelle.
Vedi Tribolazione.
Pelle di asino.
Vedi Fatica.
Pelle di iena- Vedi yirtto d air inferiorit.
764
dell'avversit
Domatore
Virt.
Pelle di lupo.
Silenzio.
Pelle di pecora.
della sposa.
Vinto
daW infe-
Pelle
umana. Vedi
Bartolomeo
cui
{San).
Sforzo grande
inganno.
Pellegrina.
(San).
Pellegrinaggio.
Bordone,
pellegrini.
si
/servivano
Globo
in
terrestre,
significando
che
si
viene
da
ve nel luogo
cui
un luogo
all'altro.
Pellegrino. Zucca da
ed emblema
Pellicano. La femmina
li
di quest'uccello nutrisce
essi
suoi picco^
dei
pesci
ch'essa
lasci
meno
se-
sanguinanti,
condo
la
765
si
quale
ai
il
pellicano
i
apre
il
trire del
proprio sangue
cristiaini
suoi piccoli.
Questa leggendel
si
da
il
inspir
il
conosciutissimo simbolo
un nido, che
straccia
al-
si
ludendo a Ges Cristo che diede il suo sangue per la salute dell'umanit o nutrendo l'uomo di s stesso
nell'Eucarestia.
Eucarestia
t
Redenzione
Sciocchezza
Solitudine.
far
invitati
Pelope
Figlio
di
Tantalo.
degli
dell'onniscienza
prova a un
banchetto, scann Pelope, lo fece tagliare a pezzi e fattolo cuocere, lo pose insieme ad altre carni sulla
mensa. Gli Dei conobbero il suo delitto, e si aistennero di mangiare quell'orribile vivanda, tranne Cerere, la quale, addolorata per il ratto di Proserpina sua figlia, se ne cib senza avvedersene. Giove, mosso a piet della triste sorte di quel fanciullo, ne raccolse le sparse
rio
vita.
membra,
e sostituita
rese la
la
virt
guarire
ogni
specie
di
malattie.
Pelope
suo paagli et,
spos
Ip^jodamia,
dopo aver
il
N-into
Enomao
dre
stati
conquistati
al
suocero.
la
sua
tomba divent un
altare
furono celebrate
feste
Peloponneso
Nome
si
antico degli
chiama Morea.
abitanti
del paese,
che oggid
monete.
Pena
la
766
Lontra.
sua
verso
vasi
sticoli,
che la lontra, presa, coi denti si tagliasse i tesapendo d'essere ricercata per causa di quelli: anche agli adulteri solevasi dare il medesimo castigo,
evirandoli.
Penati.
romane, che venivano considerate come nutrimento della famiglia e delie provSantuario dei penati viste annue a questo necessario. come punto cennell'atrio, domestico, focolare il
Divinit
protettrici del
era
trale
che non solo serviva alla prepararehgios. zione dei cibi quotidiani ma anche a scopi il continuamente acceso tenersi soleva focolare Sul
della
casa,
fuoco
onore dei Penati e di Vesta, e vicino al le stafocolare si conservavano in apposite nicchie tavola potuette dei Penati, che si mettevano anche a
in
dei cibi
gli
si
come
spiriti
protettori
Penati
vedono
rappresentati^ in diversi
modi sulle medaglie e le monete: sotto l'aspetto di due giovanetti dall'abito e ornamenti militari, seduti, uomicon un arco in mano; sotto la figura di vecchi sacria intenti sacerdoti come velata ni con la testa
ficare.
Pene.
Calendula dei
prati.
sotto
l'aspetto
di
donna
Calice, panni logori, che piange dirottamente. segno quale sparsi, Capelli ricordando' la Passione. se di avere deve si che esteriore cura della poca
vesti-
stesso
767
il
nella penitenza;
alla
poich
rivolgersi
cura dell'anima.
con
i
cui,
se-
re in secondo la Bibbia, si coprivano i prelati e gno di penitenza. Cilizio. Corona <t spine. Foglie
si
cinse
Adamo,
dicesi, in
segno della
promessa di respingere gli stimoli della carne, sottomettendosi alle punture del rimorso. Craticola, secondo teologi, segno di gemiti, lagrime e lamenti veraci con cui si esterna il p>entimerito delle azioni tristi commesse. Grigio cenere, colore dedicato alla p>enitenza. Testa di morto, simbolo della preghiera
i
nardo (San)
Violetto,
scrivere.
(Santa)
(San)
BerSibille
Teresa
d'Aquino
(San).
Penna Penna
d'ibis.
di
Vedi
Inefficacia all'impresa.
struzzo. Vedi
Tma Muse
Tot.
Vanit.
d'aquila.
di gru.
Vedi Costumi
di
pavone.
Vedi
Ambizione
Barbara
Piglia-
Pennello. Vedi Pittura. Pensieri cattivi. Volpe. Nel Cantico dei Cemtici
teci,
le
si
legge:
le
piccole
e,
volpi
gli
che
guastano
nostre
vigne
fiorite;
secondo
interpreti
della
Bibbia,
que-
-^ 768
ste
volpi
significherebbero
perversi
di
inspirati
cattivi
peivser
sentimenti
ci
si
dal malefico
ed i gemo; perche
siano
comanda
distruggerle
ardite
prima
cresciute,
diventate
e pronte
i
ad
assalire
pensieri.
Uo-
mo
virtuoso.
Vedi Scacciare
cattivi
Pensieri
triviali.
bassi che s im^ Pulce, emblema di pensieri vili e una vita traa conducendolo padroniscono dell'uomo
vagliata e inquieta.
petto e tutta
spine.
persona sgraffiata
da
mille
acutissime
Pentagono.
Figura geometrica a cinque Pentimento della lascivia.
lati.
,,,. Vedi
^ ,^ aLute.
,
Credevasi che, tecon Cervo nascosto in una fossa. spontal'abbandonasse maschio il data la femmina, che becco di odore neamente, per un certo cattivo
sentiva
indosso,
soli-
dentro scavata una fossa, vi restasse tario ritornare al pascolo. pioggia non l'avesse lavato, per
finche la
{San).
origine fosse una Ninfa Dicesi che questo fiore in offeso il proprio avendo quale, la chiamata Peone, queconservando in peonia, onore, venisse trasformata sparso sulla aveva le vergogna sta il colore che la sol antichi la peonia si coglieva
fronte.
Peonia.
...
m u
Secondo
gli
di
769
la
vista.
Ve-
Peplo. Drappo ampio e fine, che copriva l'intera persona. Vedi Minerva.
avvolgeva
alla
soffoca.
in
questo senso
XVII, che
stato
cavato fuori di molte acque. Tutti gli inter^eti della Bibbia prendono le onde turbate e gonfiate, per una
grande calamit, e l'acqua torbida per una certa estrema violenza di dolore, che vince ogni facolt di
respiro.
gli
sognando
d'ambo
un
i
gli
deve perdere un
perch,
figlio,
fratelli,
dicono,
gli
occhi
luce:
figli,
Perdita
danno.
Gli
antichi
credevano che una segno d'imminente danno; ccwne risulterebbe dalla vicenda della palma di metallo dagli Ateniesi consacrata nel temsfrondata.
Palma
padma,
guastata o duineggiata,
fosse
in
memoria
la
popoli
della
Media,
successo
quale,
fu
pro-
nostico
d'infelice
p>oco
d'oro,
ro contro
^DifT anulare messo
chi
770
destro.
nell'orecc/ifo
dopo
toccata
la
bocca;
riconciliarsi
con Nemesi.
Uomo
.
perfetto.
Perfezione
Ananasso,
frutto che raggiunge la
sacnhzicN
significava aver fi^rdo^^ parola sacra in greco che Allusione perfezione. Sefie, di segno come pendolo ritesi che dell'argento, purificazione
circolo
in
cottura; ci che facevas, neva raggiunta alla settima purgate col fuoco, c.me sa p^re per altre sostanze purgato sette volte veniva rebbe lo zucchero, il quale ntenevasi pi non che di oltre provato, volte
e sette
alla
perfetta
renderne maggiormente una cosa perfetta oppure zione. Donde per indicare ingegnosa, nacque il detto: una persona astutissima o
possibile
perfetta
la
rattma-
Zucchero
Perfdia.
di
sette
cotte.
,.
Viene
irrita
personificata
in
captgtiatw-
ra d serpenti,
e insidia
della perfidia.
che un serpente arrotolato alla vita alinhu^o un con ^'^,0, veste la sotto odore Lauro ceraso. Albero che da
1
dall'aspetto ^generale
assomiglia
al
mandorlo,
ma
contiene
771
Allusione
acre.
al
Percolo. Vedi
dai pericoli.
Fortificalo contro
pericoli
Fuga
fuggire
Pericoloso.
Coltello.
riparasi dal
L'avvertimento di
coltello
Pitagora di
da alcuni
ricolose.
interpretato doversi
fugare
le
faccende pe-
Perifete.
Gigante,
danti e
li
figlio
di
Efesto,
che ziggrediva
vian(p>erci
carne
ossa per
sue
Peristera. Ninfa cara a Venere. Venuti un giorno Cupido e Venere a gara a chi raccogliesse pi fiori in un'ora;
Venere, aiutata da Peristera,
pido, irritato, cangi la
riusc vincitrice
in
e Cu-
Ninfa
colomba.
Perla.
Gli
di
antichi
ficata
rona di perle
Europa
madre Vedi
nel
Vedi Candore
Lagrime.
Co-
Pernice.
In
di questi uccelli
quanto alla tutela della famiglia, il maschio non mostra meno intelligenza o meno
della
coraggio
nemici
difenderla
simo
naturali.
A cale
contro
suoi
Amore
disonestis-
Astuzia
Cosa precoce
Lussuria
Triviale.
772
Riverenza
Pero.
Vedi Davide
con
e
ci
{San).
Perpetuit.
Cipresso;
degli
cui
gli
antichi
facevano
e
le
statue
Dei,
per
la
resistenza
incorruttibilit
una statua
di
Gio-
ve fatta di cipresso 661 anni dopo l'edificazione di Roma, si conservava ancora ai suoi tempi. Platone ordin che le leggi pubbliche, le cose fatte e i decreti
si
scrivessero
su
sacre
tavole
di
cipresso,
ritenendo
egh quel legno pi durevole del bronzo. Pietra. In Romcini celebravano con onori divini Campidoglio, un termine di pietra, che alcuni ritennero essere stato sasso che Saturno non pot inghiottire per la sua il grossezza, credendo di divorare Giove. Dicesi che Cassiodoro, avendo domandato a un indovino, quando l'impero dei Romani avesse fine, ebbe per risposta, quando cadr il termine del Campidoglio; e
i
aggiungendo che se mai ci avvenisse, dopo 30.000 anni detto segno ritornerebbe in piedi. Tale termine era chiamato: del Campidoglio rimmulabile sasso.
Sedia,
che,
presso
eterna
gli
Egiziani,
era
simbolo di per-
petuit ed
quiete.
Vedi
Eternit.
Persefone.
Nome
Perseo.
Figlio
che
di
Giove
di
stato esposto alle onde insieme a sua una barca logora (o in una cassetta,
alcuni),
come vogliono
di
fu
gettato
sulle
coste
dell'isola
Sento,
una
delle
Cicladi,
ma
fu
salvato
ed
educato
da
Polidette,
773
re.
Ma
il
che ne era
il
poi
lei
innamorato di
figlio,
Danae, pens
targli
la
di allontanare
di
le
e a quedi por-
combattere
Gorgoni e
Medusa. Perseo, aunato dagli Dei, ricevette per il successo di tale impresa da Minerva uno specchio, da Plutone l'elmo, da Mercurio talari alati, una scimitarra di dieunante e un magico sacco da viaggio. I talari alati raqjpresentavano un
di
i
buon vascello a vela, del quale Perseo si valse F>er andare sulla costa d'Africa; l'elmo <ii Plutone si riferisce al segreto che conveniva tenere in quell'impresa; e lo specchio di Minerva la prudenza con la quale si con^x>rt in quella guerra. Diffatti vinse le Gorgoni e tagli la testa a Medusa, mettendola nel sacco magico. Giunto nell'Etiopia, con l'aiuto del caPegaso, imprestatogli da Minerva, liber Andromeda dal mostro che stava p>er divorarla, e dopo aver sposata la princip>essa che dovette conquistare una
vallo
seconda volta in combattimento contro Fineo, fece torno con lei nella Grecia. Ma poco dopo ebbe
sventura
di di
ri-
la
uccidere
egli
stesso
Acrisio,
suo
avolo,
un colpo di piastrella nei giuochi funebri che si celebravano in onore di Polidette. Ne fu tanto afflitche abbandon
il
to
bricare
suoi
una nuova
di
cui
fece
la
capitale dei
Perseo fu fatto
perire
da Megaponte per
suo padre,
vendicarsi
ucciso.
Preto,
da
lui
Perseveranza.
Personificata in una
na,
in
mano
un'ur-
goccia, e finisce
Persia.
Aquila.
tra,
774
insegna
Callo,
la
prima,
moderna,
l'al-
antica.
Vedi Soldati
persiani.
Persuasione.
Agata. Rete, che nella Bibbia
cognizione della verit;
presa quale simgli
uomini
alla
come
presi.
se la persuasione fosse
una
rete in cui
si
rimane
iPertinacia.
Personificata in una figura tutta di colore scuro con brache abbarbicate di edera, la quale si attac-
ca tenacemente
presa da
alcuno,
guenti
petto
ai corpi
Omero
che ne assale un altro, senza dargli requie o riposo finche non lo ferisce; come risulta dai se-
Con
versi:
L'audace
mosca,
che
il
ha
F ardir
corpo.
nel
forte
Perturbatore.
Tafano, simbolo di chi turba la pace e la libert e che suscita tumulto nella tranquillit del popolo; allusione al tafano mandato da Giunone a turaltrui,
Io.
Perturbazione d'animo.
Rovo, simbolo
pressioni e tutte le
fastidi,
opla-
cerano
il
Pervinca.
Pianta dai bei
fiori
violacei, e le foglie di
ricordi.
un
ver-
>
in
Pesca
Frutto
beni
Nocciolo
(Sant')
del
pesco.
Vedi -Cuore
di pesca
Fugacit
dei
Verit.
Pescatore.
Uomo
Pesce.
Padova
sise
Battesimo
Francesco
in
Irmocenza
Zodiaco.
Pesco.
Pianta proveniente dalla Persia, perci chiamata anche persico. Vedi Silenzio.
Peste.
Frecce di Apollo,
Greci, secondo
gli
le
quali,
tirate
sull'esercito
dei
Omero,
o
significavano la peste.
frecce,
Presso
i
antichi
i
le
saette,
simboleggiano
Sebastiano
fu
trafitto
raggi
solari,
mondo.
p>er
La
religione
Cristiana
la
p>este,
elesse
S.
pro-
tettore
contro
perch
da molts
frecce,
Pestilenza.
Lupo
dizio di
che,
in-
futura pestilenza.
Petaso.
Cap>pello di
larga,
feltro,
segni
greci,
in
per
viag-
indicare
gio,
raffigurarla
speso alla
nuca.
Vedi Mercurio.
(San)
Cmtina
si
{Santa)
luo-
Pettirosso.
Uccello notissimo che nell'estate
ghi pili selvaggi e pi freschi
ritira
nei
dei boschi,
particolar-
Solitario.
Venere,
Dea
e
del piacere.
Piacere
faccia,
dispiacere.
il
Raffigurati:
primo
in
un giovane bellissimo
e
piacevole,
coi
di
dairaapetto
gentile
capelli
biondi
sto e
le,
inanellati; l'altro, in vecchio dall'aspetto trimesto; rappresentati in atto di volgersi le spalper indicare essere questi due sentimenti affatto
Il
opposti.
mano
destra
la
na, e nella
Vcuiit
ceri.
Il
umana,
la
fragilit
Dispiacere ha nella
mano
ce,
e nella sinistra
cuori;
questo,
affarmi
che seguono
piaceri svaniti.
leone
morto.
Allusione
vilipesa
777
combattuta,
acquistato
persona
nemici,
che,
calunniata
maggior riputazione e supremazia. Tale allegoria ebbe origine dal fatto seguente: E,ssendosi Sansone incontrato in
dai
abbia
un
ferocissimo leone, i'zissal strangolandolo, e cos morto, dalla pubblica strada lo trascin in^ una selva, e quivi nascosto lo lasci. Ripassando alcuni
giorni per
le,
il
luogo
stesso,
uno sciame di api, ci che gli forn materia di un enigma che al banchetto propose sciogliere con scommessa di trenta abiti. L'enigma era: Come fosse possibile, che una cosa crudele, fiera e voracissima, mandasse fuori dalla sua bocca un cibo soavissimo. I Filistei accettarono la scommessa e poterono risolvere il problema per informazione che
gi putrefatto,
maniere
gli
aveva
strcippato
il
segreto;
pro-
Niente essere pi fallace, donna; abbandonando poi la moglie, e pagando la scommessa con le vestimenta di trenta Filistei che uccise ad Ascalon.
che
la
l'acerba esclamazione:
Piacere pericolosoTuberosa.
Piacevolezza.
Rosa,
colore.
Matteo
(San)
Pietro
(San)
il
camice.
Prete.
Ve-
Architettura.
_
Pianto.
Animali:
778 -~
Rondine. Allusione ai pianti e lamenti Vegetali: Filomela, trasformata in rondine. fossero pianta questa di fiori che i vuole Elenio; si famosa Elein origine prodotti dalle lagrime della
di
na.
Fava, che
Romani
fiore
ritennero
certe
funesta,
e prete-
lettere
ai
la
dedicarono
anime dell'inferno, e dedicato pianto. Si vuole che il prezzemolo che si vede inconsacrato
alle
tagliato in molti sepolcri, nei calici e nelle tazze, ansi soleva tichi, sia segno di morte e di pianto. Inoltre
spargere
quest'erba
tutto di
nelle
tombe,
prima
di
porvi
si
il
cadaveri; perci
gli antichi,
nei loro
conviti,
guarprez-
davano sopra
zemolo,
non mettere
nelle corone
all'allegria.
lagrime. Sopracciglio. Gli indovini pedei sogni ritenevano che sognando le sopraccigha nei volta una late fosse segno di pianto; perch
Diversi: Mirra
pianti
e
nel
cordoglio
usavasi
strappare
peli
delle
sopracciglia.
Piatto.
Vedi
Liberalit.
Pica.
Vedi Cazza.
Picca. Grossa asta e forte con punta acuta di ferro. Un tempo era considerata come segno d'onore; e alzarla abbassata sopra il capo era indizio di resa; mentre era segno di caricare il nemico. Veorizzontalmente
di
Assalto.
Picchio.
Uccello che abita nuamente la quiete o
nei boschi,
turbando quasi
conti-
770
land, o col risonante rumore che fa col suo becco Pico. picchiando negli alberi. Vedi Marte
Piccione, Vedi
Empio
Pico.
mgrato
Carezze
amatorie
in
Castit
Salubrit.
Divinit
zioni
profetica
dd
Latini,
alcune
tradi-
chiamato primo re d'Italia. Era un famoso profeta e augure, e facendo uso in queste cose di un picus (picchio), s'ebbe egli stesso questo nome, tra
rappresentato in
modo
rozzo e primitivo
in
cima, e
un giovarne con uno di questi uccelli in ca^x). Dicesi che amasse Pomona, e sdegnasse l'amore di Circe, la quale lo cambi in picchio, conservandogli per le
facolt profetiche che jXKsedeva prima
come uomo.
nel-
Picummo
Erano
la rustica
Pilumno.
come
fratelli
considerati
loro
preparato un
casa
in cui v'era
un neonato.
le
Credevasi
tie
che
Pilumno allontanasse
dal
fanciullo
tutte
malat-
mediante il suo pilum (strumento per stritolare o sminuzzare materiali in un mortaio) col quale insegn a rompere il grano; e Picumno, il quale sotto il nome di SterquiliTio credell'infanzia
i
campi,
am-
bedue erano inche considerati come gli Dei dei buoni fatti, ed erano identificati con Castore e Polluce.
Piede. Vedi
Quiete
Via.
Affetti
libidinosi
Ritorno
Assalto
Servit
Fine
Trionfatore
780
{San).
Vittore
(San).
Pie pile.
Figlie di Piero, re della
portavano
dare rono
al
nome delle nove Muse, che osarono sficanto. Le Ninfe scelte a giudici, assegnail
la
vittoria
alle
le
Muse.
in
Ma
invece
di
accettare
le
questa decisione,
rivali.
Apollo
Piet.
le
trasform
gazze.
Dea
al
del
paganesimo,
le
i
stessa
risf>etto
culto
figli
i
che
verso
si
rendeva,
come anche
al
dei
so
Rappresentavasi sotto l'aspetto di una donna seduta, coperta di un gran velo, tenendo nella
figli.
mano
nistra
destra
sulla testa
il
sotto
giogo,
ne e Cleobi.
Cristiani
la
fino la
ai
fian-
sostenuto
in
ne avente
li:
Animai
Vergi-
Cicogna, per la supposta sua gran cura verso suoi genitori diventati vecchi. Nelle medaglie di Adriano, figura una cicogna con l'inscrizione
PIETAS
si
AVGUSTI.
li
Elefante.
della
Si voleva
all'apparire
luna nuova,
quando
fossero
un luogo dove potevano vivere a loro mospontaneamente in qualche fiume, purentrassero do,
trovati in
gandosi
781
stati
soggetti
il
qualora fossero
qualche
in-
cielo,
quasi co-
me
se
l'offerta dell'erba.
tichi,
an-
l'elefante
simbolo
di
della piet.
tutti
Formica, embuoni
quei
sentimenti
reciproco
formiche,
e
il
al
fatto
che,
tornano indietro.
compagna
e
fatta
pezzi
si
ingegnano di
la
vita.
ricomporli,
sperando quasi
simbolo
(vedi
ridarle
PeUicano,
piet
misericordia.
Misericordia).
emblema
Vegetali:
Cedio
Diversi:
la piet
presa
gli
come segno
antichi,
le
devozione),
che
il
porti,
secondo
preghiere,
mediante
fuoco,
all'eterno
Dio.
Nelle
monete di Adriano Augusto si vede una figura con le mani stese, posta fra una cicogna e un altare ornato di ghirlande di bacche d'edera, con l'inscrizione
PIETAS AVGVSTI.
figura
pallio,
sinistra
Augusta Faustina
mano
sparge
un
e nella destra
fuoco che
scintilla
da un
le
altare,
e con questa
libazioni,
con l'inscrizione
d'incensi fumanti.
Piet per
Delfino,
morti.
la
secondo
va
morti.
782
Perpetuit Insensato Pietra. Vedi Ges Crhto cattivi pensieri. i Scacciare Sapienze di Dio
Pietra manale.
Cos chiamavasi una
cui
gli
pietra
nel
di
antichi
si
servivano
{San)
Geremia
Sfe-
iano {San).
Pietre pr*eziose.
Vedi Aronne.
Pietro (San).
primo papa. Chiamavasi limoall'apostolato ne ne ma il Salvatore chiamandolo siriaca che parola Ceja, di quello in cangi il nome di emblema Animah: Agnello vuol dire pietra. Santo. Spinto dello simbolo Colomba,
Apostolo e fu
il
Ges
Cristo.
rinneg Callo, che cant quando Pietro Vegetali: Palma del suo martino.
Ges
papato. Barca. Camice. Anello, insegna speciale del da cui fu sciolto Catene, Carcere, dove fu rinchiuso. prigionia. Chiavu dalla liber lo che da un angelo la prima smiboleguna d'oro, e l'altra d'argento: Cingolo penitenza. la seconda
gia
l'assoluzione,
la
Cristo.
Diversi:
Corona, consegnatagli diretche sostiene il camice. quale ricompensa. Croce. tamente da Ges Cristo, fu crocefisso con a lestrumento del suo supplizio: Libro della dottrina pettorale. Croce
sta
Pallio Pianeta. Pied Nimbo, emblema di santit. verde. Wa/, Piviale sandali. nudi, o calzati da
all'ingi.
sacramenti.
1 lara,
dominazione.
Tonsura.
Tunica
).
ricoperta
Pigmei.
Popolo favoloso
agli
783
otto
anni,
i
le
scondevano
loro
di nani. La loro vita durava fino donne figliavano di cinque, e naparti nelle buche della terra, per
i
non
che
altri
lasciar rapire
le
quali
questa
le
nazione
era
sempre
fatte
in
guerra.
Plinio
dice
di
gusci d'uova,
mentre
ranee.
ch'essi abitavano in buche sotterSecondo alcuni questi esseri minuscoli, tagliavano ogni spica con una scure piccolissima, come se
pretendono
un albero. Si vuole che viaggiassero sopra carri da pernici. Un giorno Ercole, dopo aver vinto nella Libia il gigante Anteo, che alcuni fanno re
fosse
tirati
dei pigmei,
salito
s'addorment, e durante
esercito
di
il
sonno fu asper
da un
le
pigmei
si
quali presero,
vincerlo,
precauzioni che
dronirsi di una citt. Le due ali di quest'esercito piombarono sopra ciascuna delle mani di quell'eroe, e mentre il grosso attacca la gola e gli arcieri danno l'assalto ai piedi, la regina coi pi valenti d l'assalto
sforzi,
alla
testa.
Ercole
tutti
i
si
desta,
ridendo
pelle
di
quei
avvolge
e
li
pigmei
nella
del
leone
nemeo
porta a Euristeo.
Pignatta. Vedi
suocera.
Animo
Compatimento
delia
Pigrizia.
Deit allegorica,
figlia
del
Sonno
della
Notte.
Fu
cangiata
cano.
Uomo
un
asino.
in
Vulat-
sopra
tributo
grizia,
con
le
marni in seno;
oppure seduto
della pigrizia.
Testuggine.
suo
piede
dentro
784
questa
una
nave,
andasse
jpi
lenta.
dietro
una
cassa.
Pigro.
Uomo
Pilar
Vaso che
delle
chiese.
contiene
aclqua
benedetta
all'ingresso
Vedi Che&a.
Pileo.
Specie di berretto di
feltro.
Vedi Flamini.
pino.
Vedi Anima
del
Esculapio
So-
Giunone
-^
Saggezza.
Pinna
Mollusco con
vente
la la conchiglia grande, cuneiforme.
pinna
aiuto
ricovera
fra
lobi
mantallo un
Vedi Bisognoso
Libidme precoce.
Nettuno Pan
Pioggia.
Corvo, che
ragno,
si
Pino. Albero sempre verde che pu raggiungere una Morte grande altezza. Vedi Cihele Filosofia
Piti.
7*6/0 di
che
il
ragno
quando
il
cielo
comincia
Vedi Dot-
Piombo. Vedi
785
ottuso
Malincona
Eresia
Morte
dezza.
Ingegno Tempo.
Ostinazione
Iniquit
Rigi-
Ercole
Pioppo tremulo.
Si racconta che se
le
foglie di
suo
legno
Vedi Eliadi
p)er
costruire
Cernito
la
croce
di
Lamentazione.
Pipistrello.
Mammifero
giorno
se
crepuscolare
nel
notturno;
durante
il
ne sta
suo
nascondiglio,
dove pende
capovolto,
deretani.
volo
tenendosi attaccato per mezzo dei piedi Vedi Aiuto reciproco DiaAlcitoe Ignoranza Mente tardiva Sicurezza
Tenebre.
Piramide.
Tomba
Piramo.
degli
antichi
re
d'Egitto.
Vedi Anima.
Principe di Tessaglia.
Non
p)otendo liberamente a-
moreggiare con Tisbe, princip>essa da lui teneramenimpediti dai parenti, si accordarono di te amata,
trovarsi
un
vi
giorno
in
un luogo
incontro,
fissato,
per
fuggire
msieme;
dere
una leonessa
il
fugg,
fiera
lasci
cadee
fu
lacerato,
imbrattato
ta
la
sangue,
di
cui
vi
bocca.
il
Poco dopo
lacerato,
petto.
Piramo,
trosi
vando
cacci
ilo,
velo
credendo
Tisbe,
Tisbe
morta,
in
la
spada nel
ritornata
quel
50
G. Ronchetti,
la
786
uccidersi, si trafisse causa che l'aveva indotto a del moro, sotto cui frutti con la spada stessa di lui. I neri, di biandivennero orrenda, avvenne questa scena
chi
che erano.
Italica.
Pirgite
conda
e di Dia; secondo dei Lapitl. figlio di Issione Giove. Dovendo sposare Ippodaaltri di Dia e di alla solennit delle mia preg i Centauri d'intervenire di vmo. tencaldo questi, di uno sue 'nozze. Eurito. Ercole e 1 eseo vi ma principessa; quella t rapire racconNonostante Piritoo, stupefatto al si opposero. lui a con venir volle Teseo, di to delle gloriose gesta contesa: ma quando una di l'occasione prova e cerc l'uno del altro, comdue eroi si trovarono di fronte i maraviglia, si abbracciaro^K)
Re
presi
da scambievole
Piritoo divenne il fedele giurandosi eterna amicizia. Divisarono entrambi Teseo. di compagno di viaggio
anm, in et allora di dieci di rapire la bella Elena, savmcitore il che col patto e la trassero a sorte, ali amico. moglie altra procurare obbligato a
rebbe
La
sorte favor
Teseo,
il
quale
impegno
d.
andari
ay-
moglie di Plutone
il
Cerbero
si
strangol.
Teseo fu incatenate
and a
liberarlo.
Plroo.
Uno
Plrra.
787
Moglie
di
Deucalione.
Parlare
vato.
Giovane Ninfa amata da Borea e da Pan; e aver Piti preferito il Dio campestre. Borea la gett contro una rupe, ma fu cangiata in pino, e Pan si coron poi sempre dei rami di quest'albero.
per
Plto.
Dea
Greci, e chiaonata
hglia
di
Suadela dai
al
con
Grazie,
per
indicare
che
in
amore debbono esse reciprocamente aiutarsi. Avendo Teseo persuasi tutti i popoli dell'Attica di unirsi
nella
stessa
citt,
in
quell'occasione
si
introdusse
il
culto di questa
del trono di
Pitone.
Serpente di grandezza enorme, nato dal fango della terra.
Dopo
il
diluvio di Deucalione,
Giunone fece
di
perseguitare
Giove,
da questo mostro,
a gettarsi
in
Latona per sottrarsi fu costretta mare. Nettuno fece in quel luogo sor-
questo
i
memoria
i
di
che
furono
istituiti
mostro
_
dolesse
si
788
gli oracoli.
Vedi Apollo
Paio.
Pitonessa. Vedi
'''personificata,
Pzia.
rappresentasi
in
sotto
forrra
di
donna
con
.a
d'aspetto
trascurato
e
i
attitudine
pensierosa
ZLza
valleilo,
penne//! in
mano
mula
auricolare,
emblema
della
pittura.
si
adopera
Ebbe
sioni fuori di
origine con le P-^^^f^ ?^^^^^^ dalla pioggia, per chiesa, per ripararsi Vedi Petro {San).
Pizia, Pitia o Pitonessa. sacerdotessa dANome che i Greci davano alla d un tnpode cosu sedeva poUo a Delfo, la quale ucciso da ApolPitone serpente pelle del
nerto dalla
lo
ministero elette giovani principio furono a tale esse fossero vergini; volevasi che fanciulle ancora allevate con semphmatrimonio, na"e da legittimo la modestamente. Femonoe fu cit^ e che vestissero pacare facesse che la prima
Da
rSo
?at'a
L'uso di scegliere le P.. tempo; ma 3^."'^ ^^^ giovani dur lunghissimo ^ fu rapita da un Tessalo, avvenente una Pi^ia assai se non eleggere dovesse una legge che non si
\ Pil
anche
mv^s^
eTametri.
donne
vani
oltre
50
tl'an.::
rendeva
usanza, esse
fanciulle,
gli
La
ali
t^^^z
entrare
di
789
si
varie
cerisi
primavera.
Essa
tre
vi
disponeva con
monie:
digiunava
giorni;
bagnava
nella fonta-
na Caistalia; inghiottiva una certa quantit di quell'acqua, perch si credeva che Apollo le avesse comunicata una parte della sua
virt.
Dopo
ci
le
si
facevano masticare foglie di lauro, pur colto presso detta fontana. Ci fatto, Apollo stesso annunciava
la
sua
venuta
al
tempio,
i
che
scuotevasi
fin
dalle
fondamenta. Allora
e
la
sacerdoti
tripode.
conducevsmo
Origine,
la Pizia
collocavano sul
e
dtri
san Crisosto-
mo
delle
padri
della
F>er
cose pagane,
modo
di
Dio per una parte del corpo dalla natura a tutt'altro destinata. Per quella parte
spirito
del
il
soffio
divino in tutta la di
lei
i
persona
si
trasfon-
deva:
capo
cap)elli,
le
sue
mandava
un
che empi-
vano
gli
astcmti di
santo
terrore,
pronunciava
che
la
alcune parole
sostenevano,
male
loro
articolate,
dai
sacerdoti
raccolte e
spiegate
a loro modo,
acco-
modandole a
l'oracolo, la
piacimento.
Appena pronunciato
ta
morte
era
la
conseguenza
dell'entusiasmo
profetessa.
Pltano.
Erodoto ed Eliano ricordano un platano della Lidia di prodigiosa grandezza, dalla cui
ombra
attratto
Serse,
vi
si
trattenne
l'occasione della
vittoria.
Vedi Genio
Sicurezza.
plebe.
Nome
Maia,
collettivo
delle
figlie
Asserope, Merope, Alcione dai pi celebri fra gli amate e Celano. Esse furono figli i quali divennero n'ebbero e eroi Dei e fra gli capi non meno celebri dei loro genitori, e furono in stelle perch di parecchi popoli. Furono cangiate segreti degli loro padre aveva voluto sapere il Merope. Maia Dei. Vedi
Taigete,
Plettro.
Archetto o ditale col quale
la
lira.
si
toccava o pizzicava
Vedi
Erato.
Plutone.
Questo
Dio
dei
Greci
dei
Romani,
che
pm
dai secondi spesso dai primi era chiamato Ades, e Nettuno, e di e Giove di fratello era e Dis,
Orcus
le anipresiedeva alle regioni a cui se ne andavano padre quale me dei morti, ed era anche considerato Prosermoglie per aveva Plutone ricchezze.
delle
pina.
ritenuto
ne,
Questo una
il
re
dell'Inferno
era
presso
gli
antichi
divinit
inesorabile alle
preghiere
tutti
umaDei.
pi odiato
dagli uomini,
fra
gli
mano, e Rappresentasi con un mazzo di chiavi in cavalli, chiamati quattro da tiralo carro un su talora Preso come Dio Orfneo, Tom, Nonio e Alestore. carro di Pluil Boccaccio, secondo
della ricchezza,
tone non
aveva che
tre
ruote,
ed era
tirato
da
tre
cavalli,
791
quale
di
sia
ci
per mostrare
la
fatica
il
pericolo
di
coloro che
cercamo
arricchire
l'in-
uomini,
che nell'abbandonarli
mettesse
le
als,
godendo distribuire le ricchezze a capriccio e non secondo la ragione. Seneca, nell'Inferno, lo pone sopra
un
alto
no d'ebano e
Vegetali:
di zolfo, e
tro-
Capelvenere,
Plutone
quest'albero
dedicato
i
ai
morti,
oppure f>erch
i
usavasi adoperare
veri,
ciati
cada-
forte
nuocesse a
coloro
forse
per
infelice
fine
gli
del
giovme
mormutato in
esso.
Satirio.
Pianta che
il
antichi
collocavano sul
Egiziani.
tempio
Diversi:
quali
di
Serapide,
Plutone
degH
le
una volta rinchiuse nell'inferno non possono pi uscire. Elmo, che lo rendeva invisibile, simbolo
TO,
quale
re dell'Inferno.
tro,
le
conduce
Po. Fiume
pi grande dell'Italia, chiamato dai Romani Pado ed Eridano. Virgiglio gli d la faccia dj
I^L
toro
il
fa corna dorate; perch il rumore che le sue e tori dei muggito al suo corso simile
con
le
sono
torte
corna.
dice:
Riguardo
alla
sua^
Lo
farei
vecchie^
robusto,
grave e venerando, con le berre s che non tirassero grosse nei capelli e nella barba, fiumelti fare si poaltri ad siccome allo squallido, tutto fiero, con le trebbero; lo farei in atto poi ben fatte e rocorpo del braccia e tutte le membra destra denonella dell'abbondanza buste, col corno il braccio manco sotto e porta, che fertiHt tando la gli aggmngerei u sopra il quale lo facessi posare dalle quali impebocche, grandissimo vaso di cinque l entrata denotare per acqua, uscisse tuosamente ne Adriatico; e mare nel bocche cinque con ch'egli fa
di
aspetto
lo
delle corona fatta di tutte le frondi, acconciamente assai ed altri; quali si coronavano gli appresso lo scettro, ovvero nella vi si potrebbe porre per dar luogo alla favodestra appresso il corno. E farei nella palude espresso, fosse la, acciocch meglio (pioppi) che fanno 1 ombra,
cingerei
di
intorno
di quegli
si
arbori
nei quali
conversero
le
lungo
pianto
)).
Vedi F'ium.
fanciullo.
/.etiro.
Poia.
...
levati al cielo;
giovane NinRappresentasi sotto l'aspetto di una e gli occhi animato viso il fa avente l'aria inspirata, coronata di lauin mano la lira ed
ha
ro.
793
di
Intorno
le
ne celebra la
cui
Animali:
Cicala,
attributo
Lauro,
dei
Mirto, simfiore
poesia
pastorale.
Rosa
canina,
Nei giuochi Floreali essa era il premio di una commedia celebrante le bellezze dello studio e della eloquenza. I vincitori ricevevano una rosa canina
d'oro o d'argento.
poesia
assai
in
Diversi:
suoi
Ali,
innalzando la
alto
pensieri.
Vedi Amenii
della poesia.
Poesa nociva.
Polpo, cio la testa
di
questo
mollusco,
simbolo
tunque
ta
bili
le
la
al
palato,
mostruosi.
i
Similmente
alla
poesia
che
tratta
la
favole e
soggetti erotici,
sua
Poeta.
Cigno, perch,
alla vecchiezza,
cali
secondo
gola,
gli
antichi,
giunti
gli
cigni
per
la
aver assottigliati
orgaoii
vo-
ristretta
piij
mandano
fuori
la
voce pi
piena e
quistata
sogliono
com-
porre
rona
poeti, e ci
794
delle loro opere, ina per verdi, simbolo della durata degni dell'edera, e furono che coloro significare che eccellevano sugh altri avessero meritato il lauro,
che
lauro acutezil per ingegno e arte; simboleggiando di vena abfecondit la e za naturale dell'ingegno, l'edera, 1 arte e e d'Apollo; ispirazione bondante per costantissimo esercizio; poil'ingegnosit acquistate con necessita tanto 1 estro ch per diventare eccellenti Orazio: dice quanto lo studio; come
Non
so veder
quel che
lo studio
valga
ingegno Senza una ricca vena, o il rozzo altro, dell ha Senza studio, che l'un uopo insieme. fanno E congiura amichevol
Polemona.
che lu Dal greco polmos, guerra. Pianta Guerra. Vedi Ponto. del re Polemone a cata
j j dedi-
Polifemo.
Il
A rorrendo dei Upi celebre, il pi forte e il pi di Nettuno e. di Toosa ficlopi. Era creduto figlio capo di tutti i mostri mariglia di Forchi, signore e non nutrivasi Era di una grandezza smisurata e
ni
Quando
dei
suoi
dimora
Polifemo
le
lo
compagni
gregge dei
ma U hsse
asdistraendolo col racconto dell gli fece tanto bere, suoi dai Poi aiutato sedio di Troia, che si ubriac. con un legno aguzcompagni, gli cav l'umco occhio dal dolore, Ciclope il Colto zo e indurito al fuoco.
manda
datogli
grida
il
orribili;
accorsero
vicini,
doman-
nome
di chi lo
aveva
ferito,
rispose:
A'es-
suno,
795
il
poich
Ulisse
se
gli
suo
nome,
suoi
allora
il
ne
credendo che
Ulisse
avesse
ai
ni,
perduto
cervello.
Frattanto
al
ordine
compagni
di
attaccarsi
non
dal
gigante
quando conducesse
tolto
a pascolare
preveduto; poich
Polifemo avendo
della
una
pietra
t
che chiudeva
l'entrata
colloc
in
modo
a uno
contro
essi
che
tra
sue
compagni gridare
di
di
fuori,
li
insegu
e avvent
loro
una rupe
quattro
di
di
enorme grandezza;
ma
di
la evitarono
facilmente, e s'imbarcarono
loro
dopo
aver
p>erduto
che
di
il
Gigante aveva
divorati.
Riguardo
agli
amori
Poligala.
Pianta che
cresce
ai
margini
delle
[luoghi aridi e
scof>erti.
Vedi Eremo
selve
nei
Solitudine.
Polinnia.
Una
ti
delle nove
Muse. Presiedeva
agli inni
o can-
in
bocca e
che sotto
an-
la
mano
i
destra in atto di
gestire,
e Io scettro
nella
sinistra, con
iti
nomi
Cicerone
di
Demostene.
Alcuni
l^
su
cui
scritto
796
Vedi Muse.
Crudelt
suadere
(persuadere).
segreta
Pollice- Vedi
Forza
Alleanza
Mano
senza pollice
Pacificazione.
Polpo. Animale dal corpo molle, d'aspetto gelatinoso ed estensibile. Vedi Adattamento ai costumi altrui
Avvilimento
Divoratore
Poesia nociva.
Poltroneria.
Vedi
melo.
Pigrizia.
Pomo.
Frutto
Discordia
Mela
del
Ercole
Pazzia
Tentazione
Venere.
Pomo
Pomona.
Ninfa riguardevole per bellezza non meno che per
abilit
nel coltivare
giardini
gli
alberi
gli
fruttiferi,
cos
Dei cam-
pestri
altri
andavano a gara per sedurla. Vertunno fu degli fortunato, dopo aver ricorso a diverse tra-
sformazioni.
Pomona
viene
rappresentata
seduta sonella
sini-
pra un
gran paniere di
frutti,
portando
stra alcuni
fiori,
con
in
testa
una
e frutta
intrecciati insieme,
e special-
mente
di
pomi.
Pompa.
Ostentazione
797
vanagloriosa.
frutto.
Tulipano.
Consiglio
popolare.
vivono
insieme
numerose.
l'invocazione.
Si
alveari
con
la
il
melissa,
fiore
api
non
li
abbandonano
s
pi, essendo
E per essere l'ape simbolo del popolo, cofigurando con la melissa, sar quello di un popolo regolato dalla legge, in questo caso rappresentata da
tale
pianta,
cui
le
api
sembrano
assoggettarsi.
Popolo greco.
Pallio,
emblema
S.
Antonio l'abbia
eletto per
si
compa-
anche
il
figura
tadino
vii
sprezzata
lsmo
Sacrifizio
Nocumento
Giuramento
Lussuria
di
porco.
Delizie lussuriose
Indocilit
Malinconico Onoriani
Scrofa
Scostumato
Profano Tctvema
Loquacit
Ciodi-
Materia'
Vittima umana.
Popoospno.
798
Vedi Riccio.
Porgere
aiuto.
destra stesa,
Mano
ta
come
si
vede
tutti.
in
qualche mone
con
la figura di
Opi,
Dea
dell'abbondanza, come
se promettesse porgere
aiuto a
Antica e comu-
'
nissima ^
l'espressione:
porgere la
mano,
Dichiararsi vinto.
mollusco.
Vedi Maldicente.
PorporaColore dedicato a Mercurio. Chiamasi porpora dianche una veste o indumento' di color rosso, quale Romani il distintivo di dignit e decoro. Presso i
ritto
di portarla
non apparteneva che ai trionfatori, e Per molto tempo, la porpoAi nostri giorni non pi
alti
portata che
dagli
dignitari
della
Chiesa
catto-
indicare la digmt lica: donde porpora romana, per PreGiustizia Cardinale Vedi di cardinale. Trionfo. Temperanza Sovrano gio
{SanC)
ritorno
Ospitalit.
Portuno o Portumno.
protettore dei porti; presso
i
Romani mvo-
da un viaggio cavasi per ottenere un feKce significanmano, in chiave una con Rappresentavasi si pu che luogo un porta, che pari del portus, do
chiudere.
Quando
Romani diventarono
famigliari
con
Paiamone.
Postverta.
799 -e
Vedi Prorsa
Ponima.
dove
Potente.
Cedro del Libano, simbolo
ge
:
biblico;
si
legsi
//
Signore spezzer
pi potenti.
lude
ai
cedri del
monte Libano,
al-
dal-
l'avversit.
belle
foglie
bianche,
setacee,
Vedi
Schiet-
tezza.
Potenza.
Animali:
fiero,
re degli Del.
il
Vegetali:
suo porta-
mento dove).
cifero.
maestoso e
Diversi:
forte.
Semprevivo
Chiavi.
(barba di
Calamita.
Globo
cro-
buti
Nimbo, compreso lo scettro, sono tutti attridella potenza. Pugno, emblema della potenza.
Scettro.
Potenza dannosa.
Penne
quelle di d'aquila,
altri
uccelU,
potere di
sim-
Era un
Potenza
e
Caduceo. Simbolo della forza arcana che muove governa non solo gli uomini, ma anche tutte le
a un dato
fine.
800
Prende la verga allor, con cui pu ralme Richiamar dall'oscuro infernal centro.
Altre tosto mandar pallide e meste
Sotto
Vorrendo
torre e
Tartaro
e
il
con questa
grave sonno.
gli
E
In
pu
lei
pu dar
venti
Con
occhi serra.
muove
e spinge,
E
Potenza
le
di Dio-
Giano in forma di erma, mostrando cos che Dio non ha bisogno di mani ne di piedi per governare il mondo, bastandogU la volont.
Potest.
Uomo
Potest.
che tiene
in
mano
della
la
testa
staccata.
Uno
angeli,
dei
tre
cori
il
seconda
potenza,
gerarchia
degli
che hanno
demoni. Rappresentano
la
forza,
la
si-
curezza,
il
Onice.
Verde.
Verga d'oro.
Potina.
Dea
alla
loro bevanda.
Vedi Terra.
secondo Eliano, talmente mi
Poverissimo.
Cinclo,
il
quale,
non
capace
di farsi
altri
il
nido, de-
ponendo
Deit
della
e delle
le
uova
in
quello degli
uccelli.
Povert.
allegorica,
"figlia
Pigrizia.
Alcuni
la
Belle Arti.
Rappresentasi
mal ve-
stila,
801
a una
Furia, affamata,
disperarsi.
e qualche
sul
volta
simile
di
feroce,
punto quasi
Oppure
sotto
l'aspetto di
di
basilico.
Cappello
teso,
per ricevere
l'eiemo-
sina.
Clematite vitalba.
Verit.
Pozzo. Vedi
Pratica dannosa.
Caprimulgo. Si credeva,
cora,
re
le
alcuni lo
le
credono ane
la
mammelle,
le
quali
poi
Precauzione.
Agrifoglio,
allusione
ai
suoi
frutti
rossi,
protetti
da
foglie spinose.
Precocit.
Salice,
allusione
al
suo crescere
rapido.
Predica. Palma,
tista.
sotto la quale
Predicatore.
Libro della dottrina.
la preghiera in una donna zoppa, con faccia mesta e occhi storti. Animali: Cervo, che corre alla sorgente fresca per attingere la vita:
cos
credenti
alla
sorgente
della
religione
trovano
il
Vegetali:
lo
Elianto,
quale gira
il
fiore
verso
il
sole e
de
le
mani verso
raggi divini.
51
Dio,
perch
lo
illumini
coi
Diversi:
O.
RO.VCHETTI.
lo,
802
palmo
rivolto
al
preghiere.
Mani
i
alzate,
col
cielo;
come fanno
agli
Dio
di concedere
uomini
qualche
grazia.
tenui, dedicata
la
alla preghiera.
cui
fumo
verso
Dio,
come
la
preghiera.
Pregio.
Porpora, colore.
Prelati.
Dignitari della
Chiesa cattolica.
Pecora, che,
Prema.
Dea. Vedi Nozze.
Ebrei e
Greci era
I
sim-
il
pensiero per
gli alimenti.
Gre
cio
le
cose terrene.
al
comandando Dio che non bisogna pensar domani: non turbarsi, cio, i>ensando al nutrime to del domani. Sacco. Nella Bibbia si legge: Falcv i sacchetti, che non invecchiano, cio in questo pei legrinaggio di pochi giorni della nostra vita non d
viaggio;
versi pensare'
a far
tesori.
Uomo
l'altra
sinistra
una balestra
e nel
una
Presagio.
Avvoltoio,
simbolo egiziano.
Dicesi
che
in
tempo
di
803
delle
sentinelle.'
si
guerra
re
antichi
incaricassero
per
sero
osservare
gli
da qual parte
e
di
si
dell'esercito
fermasil
avvoltoi,
voleva
maggior
numero
questi
uccelli,
;
sarebbe stata
credevasi che
p>erch
rebbero
il
stati
molti morti.
si
Calendula pluviale;
apre o
pisuita
il
cui
fiore
tempo
bello; se
non
si
si
al-
bero di
fosse
coi
frutti
maturi,
spec'almente Ixanchi.
venire.
presagio
di
beni
che
dovevano
{San).
Prestezza
Acciuga, perch messa
sul
donde nacque
significare
il
detto:
l'acciuga
al
fuoco,
per
che una cosa fatta prestamente. Lupa o, meglio ancora, un lupicino, simbolo di cosa finita prestamente,
in
perch
si
credeva
che
la
lupa
partorisse
dodici giorni.
Presunzione.
Antirrino
ai
maggiore.
delle
Salicaria.
in
Pianta
che cresce
margini
acque,
la
cui
riflettendosi
sembra
contemplare sempre
propria
immagine.
804
Prete.
Calice. Pianeta.
Giunone,
ma
questa
Dea mand
loro
ur
furios(
che
dosi
si
essere vacche.
Prete.
Figlio di Abante,
re di Tirinto. Costrinse Bellerc
la
fonte a conabattere
lo
la.
accus,
innocentemente,
Ebbe
continua
fratelh
che entrambi cominciarono a odiarsi nel ventre del! loro madre. Ebbe molte figlie chiamate Pretidi. -
Previdenza.
Uomo
foglio.
con cinque
le
leste
(vedi Manassa).
cui
%
Ai^r^
Pianta
altezza,
fino a
un
certa
in
alto, e
sembrano quasi proteggere quelle pi che sono pi tenere e unite. Questa piant
il
inoltre,
conserva
uccelli
frutto
nell'inverno,
di
si
bano
il
gli
in
questa
a
rigida
stagione.
Castagni
coriservatc
cui
fruito,
raccolto
suo tempo,
rante
805
serbato
campagna specialmente,
Tinverno.
per nutrimento
rezze molo.
Ortaggio comunissimo, che serve a condire
ande.
;
le
vi-
poeti
si
il
forse
per
il
citare
ino
cervello e
fantasia.
Vedi F-
Pianto.
riapee feste.
Queste
io
feste
si
celebravano
in
in
onore di Bacco.
sotto
Il
era rappresentato
un boschetto
alle
la
figura
spalle,
sinistra
interamente sviluppate.
attributi e gli
gli
ifica
la
il
natura.
tavano
creatore delle
scena
dell'universo;
lo
scettro
allule
va
re
al
significavano
si
rapidit
in
cui,
nel
suo
corso,
tempo
esseri,
si
sente
diversi
si
congiungimenti di
tutti
gli
n'aitare
latte;
altro,
quali
li
dava
la
stagione,
estate,
pampani
sacrifizi
in
si
nei
grandi
immolavano
asini
questa
nit,'
La
Imodo
seguente.
tenevano dietro
806
sulle pi anziana, la quale versava latte in abbondanza divise fanciulle seguiva un coro di spalle del Dio delle loro teschiere, le une sollevando al di sopra
due
ste
vasi
in
pieni
di vino
cestellini
pieni
di fiori;
le
altre
se,
abito
di baccanti,
lira
al
suono della
sistro.
Venivano poi
le
tutte le
rappresentazioni del
la scienza
Dio, quali
avevano foggiate
e infine l'asino
Priapo. Era Dio della generazione e custode dei giardini. Giunone nocque con le figlio di Bacco e di Venere. portava in" gremsue malie al fanciullo che Venere
deforme. Allevato a bo, e lo fece nascere oltremodo mariti che lo scacdei terrore La'mpsaco, vi divenne il
ciarono,
ma
gli
abitanti
afflitti
poi oggetto di pubblica lattia, lo richiamarono, e fu richiamo di Priapo, il dopo che Dicesi venerazione. senza alcun ricomposero tutte le menti sconvolte si
strepito.
di tutti gli ammacondita, tanto dei vegetali, quanto agricola, e per questa vita la con relazione li aventi protettore delle greggi sua virt esso fu venerato qual delle viti, di tutte alveari, pecorine e caprine, degli gli I sacrifizi che pesca. della ortaglie -e perfino
le
primizie degli orti, dei offrivano consistevano nelle miele, focacce montoni vigneti e dei campi, e in latte, a di Priapo era diversa asini e pesci. L'immagine destinei giardini, oppure era
si
seconda che
si
poneva
L'immagine dei giardmi connata a un culto speciale. organi genitah di straordicogli sisteva in un'erma,
naria
07
vesti,
una cornucopia
ne
in testa
mano, e
in
talvolta
o coronato
di tutto ci
Italia, al
L'erme
divinit
so,
di
P^apo
rusticane,
guardato
raffigurava
abito,
berretto
in
testa
all'asiatica,
molte
frutta
grappoli
rativa
si
grembo.
Come
sulle
della
terrestre
natura,
Priapo
an-
collocava
anche
e
tombe.
Rappresentavasi
destra,
mano
cresta
le
un campanello
in
testa.
il
con
la
di
gallo
la
11
campanello pu indicare
dell'oro,
orge,
la
borsa
F>oteie
e la
cresta di
gallo
Dio.
gli si sacrificava
quale
animale
e
utile
per
gli
orti
per la
della terra,
voluto
sta
gli
sorprendere una
che
altri,
da Bacco
in
fiume,
zia di
suprema-
un certo organo, e
lo vinse,
gli
Egiziami raffigura-
vano PriapK),
tare e
p>er
mon-
Un
Potea
servir gi
lo
808
che a niente
il
quando
fabbro m'ebbe,
Che dubbioso
Perch non sa che farne, e or vorrebbe Vederne fatto qualche scanno, pensa Che far Priapo assai meglio sarebbe.
A
Poi
questo
si
risolve, e si dispensa
fa, che
il
Dio son
stato.
e agli
La
destra,
porgo
ai
ladri
assai
spavento,
col
di noi nato.
La
testa
aver mi sento
augello
Piantata,
che
ogni
importuno
Fugge
Diversi:
come
vento.
principale.
Fallo,
come emblema
Prigione.
Ferrata.
Prigionia.
Uomo
dietro le
in piedi
con
le
mani
legate con
una catena
spalle.
Primavera.
Presso
ne. sta
gli
antichi.
Flora ne era
alcuni
la
personificazio-
Ma
gli
artisti,
quepri-
antica
allegoria,
rappresentarono
la
mavera con un fanciullo vestito di bianco coronato di fiori, tenendo con una mano un agnello e con l'altra la cornucopia, un giglio o una pianta di rosa; altri con pastori radunati in un prato. La celebre Allegoriia
della
primavera di
le tre
Botticelli,
ci
mostra,
in
un bosco d'aranci,
809
il
sinifiori
mani
una
fanciulla,
vestita
e spargendo rose,
le
strette
di
vede anche raffigurata con Flora e Zefiro che coronano di fiori Cihele.
Come
rivo
in
Animali:
il
cui
ar-
Europa segna
in
la
col
Rodi,
questa stagione
si
celebravano
quali alcuni
le
feste
chelidonie
(rondine)
durante
le
fuiciulli
andavano raccogliendo
le
come
pei
ste tutt'ora e
dinella, ecc.
che incomincia:
Vegetali:
Venne,
si
venne
la ron-
consacrato a Venere,
Dea
che
fiorisce in
primavera. Rosa.
Diversi:
Canestro
si
di fiori.
co-
Primavera
Gru,
la cui
la
primavera, e la sua
freddo, in
preveda tanto
alto,
il
caldo qumto
modo che
in
gridcindo forte, e
temp>eratura pi mite,
mette
a cantare sonunessail
basso;
indila
cando
voce.
cos
l'inverno
la
Primo amore.
Siringa,
gridellino.
pianta dai
fiori
belli
e odorosi
di
colore
Primula.
810
Vedi Piliura
Primavera.
Principati.
Pianta
che
fiorisce
in,
primavera.
Uno
eiedono
cura delle
colore.
cose
pubbliche.
Rappresentano
Diaspro.
il
trionfo e la vittoria.
Armatura.
Ciglio.
Rosa,
Principato.
Quercia,
presagi, fra
cia nella
in
presso
i
gli
auguri;
ci
secondo molti
villa
l'improvviso un
ramo ad ogni
significava grandissima
felicit.
il
Il
terzo
fu poi simile
a un albero, in
modo
che
anche da questo augurio, disse alla madre to un nipote, che doveva essere Cesare.
Principe.
Cane, con una fascia
il
stretta che,
al
posta attraverso
corpo; emblema
un principe
o di un
legislatore.
Perch siccome
stanno
le
il
cani
dormono
e
i
leggermente,
pensiero
dice
Lucrezio,
col
cuore e col
si-
intensissimi
riguardare
statue
dar legge
ai
popoli,
811
re,
andar esaminando
figura
opere.
La
fascia
come insegna
al cane,
(vedi
Regia
poli
potest).
Riguardo
non solo
certi
po-
come emblema
del
osservcuido
te
un cane vivo, prendendo devotamenaugurio quanto fosse bene da farsi, dove convenisprincipe,
i
ma
elessero per re
suoi movimenti, e
se
stare
e in
d'andare-
di una citt governata da un principe fiacco perch ritenevasi aver quest'animale il capo debole. questo riguardo dicesi che
;
l'orso,
inseguito,
vedendosi
in
condizioni
disperate,
se
consap)evole
della
testa,
fug-
pone
si
le
zampe
come una
si
palla,
lascia pre-
modo
salva.
po-
per
il
i
Secondo
Varrone,
po.
dei
le
nervi
Arigie
Adomanzio
il
due
serafini,
quali coprivano
i
nascondevano
cipii
sei ali, con due delcapo di Dio, con altre due gli piedi: per il capo interpreta i prin-
avente ciascuno
Dio incogniti, per piedi nascosti, le ultime opere di Dio a noi comprensibili e per la parte scoperta le opere di Dio a noi visibili, cio il creato. D'altronde d'uso comune l'espressione: questa o
di
i
,
quest'altra cosa
piedi, ol-
tre al
812
fatta
proverbio:
Cosa
principio.
Ventre,
guida a quelli
la
Giobbe disse: 5e io non fui dal ventre di mia madre; parlando deli
po-
veri
alcuni, presiede al
chiudere e
avendo due
fronti,
guar-
da l'anno che finisce e quello che comincia. Montone, emblema degli astronomi, forse perch segno del mese di marzo, il quale porta la primavera, in cui
la
Principio
Alfa
rallo.
fine.
biblico comunissimo.
Omega, simbolo
Co-
prhate.
Privo di potenza.
Uomo
Privo
di
potest.
che cavalca un cavallo senza
briglia.
Uomo
Prodigo.
Profano.
Anguilla, simbolo biblico, perch priva di squame,
813
ravvolgendoei
s'immerge
le
nel
profondo dell'acqua,
volontieri nel
che
ziani
Egi-
simbolo
di
cosa profana
di per-
pesce soggetto
Porco,
rito
il
quale presso
gli
sun tempio,
altri.
Presso
Romani
il
il
Anche
Bocca
di
Porco,
il
eletto
p>apa,
si
fece
chia-
mare Sergio,
affinch
suo
nome
Profeti.
I
li:
Profeti sono
in
numero
li
Cane
(vedi
Teologo).
dello Spirito
Santo che
presente
ma
la
nebre
della
luce futura.
sul
vita,
quasi
cantando, predetti
Filairo-
Diversi:
scritte
si
Berretto ebraico.
le
ierio,
quale sono
profezie.
Nimbo
tondo,
con cui
biblico,
talvolta
rappresentano.
Nuvole,
simbolo
Dio.
come manifestazione
della verit
Isaia disse:
comander
alle
non mandino sopra di quella la pioggia. Il profeti chiamava la casa d'Israele vigna, e comand alle nuvole di non piovere sopra di essa, cio, che i Profet
non manifestassero pi
raele.
i
814
Profezia.
Lauro, adoperato dagli antichi nelle cerimonie degli
indovini.
Proftto.
Cavolo. Tanto
i
Romani quanto
gli
Alemanni
profitto.
a-
mavano
so
facevano un
este-
commercio
ne ricavavano grande
Profitto con l'et. Orsa gravida, con cui gli Egiziani raffiguravano una persona in origine di cattiva fama, e poi fattosi buon nome, o che in principio avesse condotto una vita rozza e dissoluta, senza alcuna moderazione ragionevole, e poi con l'et, la ragione, l'incivilimento fosse vissuta Santamente; perch rttenevasi che
l'orsa
mettesse
pelo,
al
mondo
corpo
di
suoi
piccoli
senza occhi,
piccoli
di
senA
dal
senza forma,
pi
un gatto e pi grandi
le
un topo;
e in quel
si
ammasle
scorgevano
unghie;
la
madre premendo
poi
il
parto con
covava nel modo che gli uccelli covano le uova; e cos a poco a poco l'andava formando, e poi leccandolo gli dava forma completa con la lingua. S. Ambrogio, esortando all'allevamencosce
al petto lo
to
dei
figli,
alludendo
al
versi
con la lingua degli ammaestraunenti, riducendoli alla forma dell'uomo; cio farlo parteciallevarli
pe della ragione.
La
quale
in
prin-
815
cipio
e regolari,
manda
fuori
rami
dritti
mentre
per
nel
nel
successivo
estendersi
biforcarsi
tendono ad
allargarsi,
poi
cui
ingenua mo-
ma quando
e
fatto
ha preso
radice,
depone
si
la
vergogna,
de.
pi
audace,
liberamente
frutti
espane
rossi
Inoltre
quest'albero
produce
gialli
le
raggi
del
sole,
da
essi
percosse,
come
si
tinfin-
si
che si vuole inventata per i viandanti, e Bibbia presa come augurio delle spedizioni.
si
Nel salmo
re
legge:
i
e Idumea, cio
progressi, fino in
Idumea, vale a
di-
Progresso della
dalla
nascita
fino
giorno,
siamo
chiamiati
a-
viandanti,
forestieri
nuamente
agitato,
fino
al
raggiimgimento del
rip>oso.
Prole numerosa.
Occhi; secondo
segno che
gli
interpreti
dei
sogni,
sognando
avranno molti
ci
figli;
sono cari
gli
det-
Amare
Prometeo.
816
(di
Temi secondo
Secondo
la
suo
nome
significa
il
prevedere.
do
gli
Dei
e gli
Mc-
due parnella
poi
parti
migliori
gli
intestini
cima lo stomaco, che una delle peggiori parti, mentre il secondo involto consisteva delle ossa coperte di grasso. Quando Giove gli fece osservare come avesse fatto male la divisione, Promoteo
pelle e pose in
lo
invit
a scegliere,
tiro
Il
questo
lo
togliendo
in
fuoco
ai mortali,
ma
Pro-
un tubo. Giove per punire gli uomini fece fare da Vulcano una vergine di creta. Pandora (vedi); e fece incatenare Prometeo, come seguito. Secondo Eschilo, Prometeo era si vedr in un Dio mortale, l'amico dell'umana razza, il datore del fuoco, l'inventore delle arti utili, un veggente on-
moteo
rub
niscente,
un martire
eroico,
Giove,
ma
senza
piegare
suo
spirito
ai
inflessibile.
Titani,
egli
di
Giove contro
Giove, quansal
usc
Minerva armata.
Ma
quando Giove
razza
per dare
il suo posto a un'altra, Prometeo si oppose all'adempimento del triste progetto e salv l'umanit dalla distruzione. Egli priv gh uomini della conoscenza del futuro e diede loro la speranza in con-
forto.
Oltre di
ci,
fuoco e
li
ammaestr
817
nella
nell'architettura,
matematica,
nell'a-
stronomia, nell'arte dello scrivere, nell'allevamento degli animali domestici, nella navigazione, nella medicina,
nella metallurgia e
in tutte in
tutte
le
altre
arti.
Ma
a-
vendo
di
Giove,
questi
ordin
Vulcano d'incatenarlo
su
una roccia della Scizia, ci che fu fatto in presenza di Grato e Bia, due ministri di Giove. Nella Scizia Prometeo fu visitato dalle Oceanine; amche Io and a trovarlo, ed egli le predisse la sua vita errante e i
patimenti che l'aspettavano, del pari che la sua finale
Sopraggiunse anche Mercurio per risapeuna profezia la quale importava assai a Giove, perch Prometeo prevedesse che Giove genererebbe da una certa donna un figlio che detronizzerebbe il padre, e Giove voleva conoscere pi precisamente questo decreto del destino. Ma Prometeo ricus ostinatamente rivelarlo, di che Giove adirato, scjigli un fulmine e precqjit nel Tartaro Prometeo e la roccia a cui era incatenato. Dop>o un lungo {periodo di tempo, Prometeo torn sulla terra per soffrire nuovi tormenti, giacche fu legato sul monte Caucaso e straziato da un'aquila, la quale ogni giorno divorava il
liberazione.
re
dovevano durare
il
finch qualche
Dio
pigliasse sponlui
taneamente
taro.
nel
ar-
Ci avvenne quando Chirone, che era stato insanabilmente ferito da una freccia d'Ercole, estern il desiderio di scendere nell'Averno e Giove gli peril
mise di prendere
per,
altri,
Giove
un
stesso
Prometeo quando
il
il
titano
da
G. ROXCHETTI.
dell'impero.
818
riferisce
Un'altra leggenda
che Pronie-
de. e di acqua al principio teo cre l'uomo di terra Deucahone, quanil diluvio di dopo e genere umano, Minerva di fare uomini do Giove ordin insieme a
vuoisi che soffiar vita in essi, col fango e ai venti di piccola parte di tutPrometeo desse agli uomini una anmiali, la timu altri dagli le qualit possedute
te
dezza della
lepre,
l'astuzia
della
volpe,
ambizione
formo gn qualit della terra con cui Panopeo presso nel tempi posteriori
suggerimento che nella Focide, e fu per suo costru una diluvio, il approssimandosi
hone,
Ueucanave e
Pirra potessero nutrirl'approvvigion affinch egli e Prometeo nella leggenda apsi durante la calamit. Minerva, e dicesi fra le ala parisce spesso insieme punito sul Caucaso per l astato sia ch'egli tre cose di essa. Vuoisi more criminoso ch'egli nutriva verso ^sa e accendi l'aiuto con cielo inoltre che sahsse in al carro del bo\e pei torcia una segretamente desse portare all'uomo il fuoco.
Vedi Inventore
delle
arti.
Pronostico
di
fertilit.
che udendo cantare Upupa. Gli egiziani volevano vendemmia fosse della quest'uccello prima del tempo
Prorsa
siedevano
PostverU. Porri ma o Anteverta e che presorelle Erano ritenute a Roma per due doveparti Se profetesse. ai parti, e per
e
i
vano
lesta,
essere fehci,
Prorsa
ci che
proclamavano.
una
non ancora,
l'tdtra ci
819
pi."
che non
le
Una
tradizio-
due sorelle furono invitale ai sacrifizio di Ercole, dopo la morte di Caco; Prorsa si trov prima dell'ora del convegno, Postverta arriv quando tutto era finito.
ne subalterna dice che
greci
di
Cerere.
fiori
bella
pianura
di
sterilit,
perci
aveva nel
altri
fu
due
terzi
con
la
seme
di
gli.
di
donna,
quale con
le
Verme anche rappresentata con un'oca in mino (vedi Eremo). Comunemente p>er la si vede a fianco di Plutone sopra un carro tirato da cavalli neri.
Nelle
il
arti,
l'attributo
pi ordinario di
Proserpina
morii
Animali: Lupa, che nutrisce Romolo e Remo. Faggio, albero che cresce in qualunque luogo e tanto rapidamente, che fu preso come emblema della prosperit. Diversi: Agata, pietra dedicatale. Caduceo, attributo principale di Mercurio, Dio del commercio, da cui viene la prosperit. Immagine di
820
portando adAlessandro. Volevasi anticamente che Alessandro, di d'argento o dosso una statuetta d'oro e rendere cosa ogni prosperare far di virt avesse la
portasse. favorevoli tutte le azioni di colui che la
cuffie,
Le
maniche, nedonne la portavano nelle S. Giovanni d'ornamento. specie anelli e agni gli tale superstizione; severamente biasim Crisostomo
nelle
perch ancora
suo tempo non fu possibile togliere piedi, le monete di l'abuso di legarsi al capo, o ai Alessandro. Prosperit degli eventi. portar via U Aquila in volo, oppure nell'atto di simbolo cre^ questo di L'origine uomo. cappello a un la favola infatti Giove; desi derivato dall'aquila di contro i andar di prima racconta che a questo Dio, Cielo, il volo al fece che sacrifizio Titani, durante un augurio e de un'aquila gli fu indizio di prospero
al
di
la
dell'aquila; poich se 1 ata importanza ai movimenti segno di augurio febeissivessero vista volare, era se l'avessero veduta mo, senz'alcuna contrariet; ma fatto celebre, il qualche di augurio ferma, allora era costare grande fatica, hra cui successo doveva per di prospero aumoki esempi lesser l'aquila segno Essendosi un aquila poseguenti:
Burio.
sua
vittoria.
D'allore
in poi, gli
citeremo
sata
un giorno
Frigia.
sul
carro
di
Gordio,
uomo
poverissiil
mo, perci a
di
Mida
suo
figlio
fu pronosticato
regno
il
Tranquilla, sua mocappello, augurio, come interpret caso avvenne simile Un ghe di futuro principato.
a
Tarquinio
Prisco,
un'aquila
tolse
mentre cammiDiadumeniano, figlio di Macrino; gli tolse il cappello e un'aquila campo, il per nava gli una statua di re. promettendo lo pose in testa a
dro
ro
il
821
al
si
giovane.
posarono
della
dell'Europa
dell'Asia.
Prosperit della
vita.
Cornacchia morta. Simbolo egiziano di persona che avesse felicemente trascorsa la vita giungendo a un'et avanzata perch volevano che la cornacchia cam;
paisse
giando
t,
carne di
quest'uccello,
per
la
sua
vitali-
se
non solo giovasse p>er vivere lungamente, anche utilissima nelle lunghe infermit;
in
ma
e
fosil
che
mo come
male.
di olivo,
simbolo di pro-
una sanit prolungata f>er moltempH) senza alcun malanno. Democrito, al quavenne domandato in qual modo si {x>lesse prolundella
vita
gare la
vita,
rispose
doversi
inaffare
le
interiora
di
l'animo
con quanta dolcezza fosse possibile, procurando di stare allegri, scacciando ogni amaritudine,
rinforzando
cui
il
corpo con
l'esercizio:
il
l'olivo
allude
all'olio di
si
ungevano
corpo
lotlatori.
Protervia.
Ricino.
Proteo.
Figlio di Nettuno e di Fenice, secondo altri dell'Oceano e di 1 eti. Egli era guardiano delle foche e delle altre bestie marine di Nettuno, il quale, pei
il
suo greg-
g, gli diede
il
822
il
potere di predire
futuro, e di assu-
sulla mere a piacere qualsiasi forma. Proteo aveva requella in e riposava, cui spiaggia una grotta in
cavansi
mortali a consultarlo; bisognava per sori perch iion prenderlo mentre dormiva e incatenarlo, mille assumeva sottrarsi, sfuggisse, poich egH, per piandi ardente, fuoco di drago, di forme, di leone,
ta gigantesca,
di
acqua scorrevole; e
se
con
tutto ci
non riusciva a
teo fu padre di
slacciarsi
manifestava la volont
legone,
ai
due giganti crudelissimi, Timolo e Tecomparve in forma di spettro, spa dal comventandoli talmente, da indurli dal desistere
quali
mettere le
uccisi
consuete
scelleratezze,
tre figlie,
dotea e Beozia.
Protezione.
Ginepro,
arboscello che serve
di
rifugio agli
am-
sue bacche talmali perseguitati. Il forte odore delle della selvagpesta dalla caccia da volta devia i cani
gina.
Prova.
Ferro.
Un
ten^po,
chi fosse
stato
accusato d aver
consisteva
fra
j,
commesso qualche
la
scelleratezza,
dai sacerdoti, e
nel
dall'accusato,
un
ferro
rovente
se
l'accusato
restava
insensibile,
alcuna scottatura,
portato
era assolto;
fuoco,
ma
se
i
l'ardore del
allora
con-
ghac> dannavano. Prima per di subire tale prova confessione la con digiuni, Qusati si purgavano con
823
sott(^x)sti
con
la
a tale or-
renda prova.
Provincia
Corona murale, come emblema.
Provocazione.
Collello. Allusione alla
si
deve
provare un
pre,
le
uomo
parole as-
disse:
hanno per simbolo il coltello. Orazio il fuoco andar attizzando; volendo con ci ammonire di non provocare gli animi dei grandi. Gladiolo. Pianta le cui foglie hanno la torma di una lama di sciabola.
quali
col
collello
Provocazione
al
malfare.
col
Martello, perch
mali e
le
suo battere
si
preparano
uomini
le
gli
infiniti
si
fabbricano
incitati
i
inoltre
soldati
uccidersi reciprocamente.
interpreti
della
il
Bib-
bia
figura
del
intendono
i
zabulo
i
(diavolo),
consigli
da
cui derivano
cattivi
pensieri,
Provvedimento.
Formica, che si provvede il cibo per l'inverno, deponendolo in apix)site celle, e per conservarlo, intacca semi per evitare che abbiano a germogliare, e quando s'accorge che vengono bagnati dalla piogi
gia,
li
farli
asciugare,
e ci fa
soltanto a ciel
quando
l'aria
asciutta.
Provvidenza.
Deit
stero perte.
allegorica,
rap)presentata
le
sotto
l'aspetto
au-
di vecchia
matrona, con
antica,
braccia alquanto a-
Una
statua
dencninata
Provvidenza,
824
e coronata di lauro, vestita d'una tunica a larghe maniche, ha lo scettro in mano, e accanto una cornu-
In una medaglia dell'imvede una figura con le mani alzate verso una grande stella, con l'inscrizione PROcopia rovesciata.
Stella.
peratore Pertinace,
si
II.
provvidenza.
terra,
con cui
diligente,
gH
utile
egiziani
simboleggiavano
una persona
e premurosa nel procacciarsi il vitto; perch credendevano che appena l'elefante si accorgesse che da se stesso li cavasse, nati gli stavano per cadere,
i
scondendoli
sotto
terra.
Prudenza.
Deit
specchio
ra di
allegorica,
rappresentata
con
circondato
da un
serpente.
ra in
donna giovane ornata di diadema e che si miuno specchio in cui si riflette il suo viso, ma vecchio. Porta le ah, e accanto le stanno due puttini
contano delle monete. Si vede anche rapmano un serpente attorcigliato intorno a una freccia. Antonio Pollajuolo la dipinse seduta sopra un trono. Raffaello l'accompagn con la Moderazione e la Forza. Paolo Veronese la rappresent con in mano delle corde, un bastone ferrato e un triangolo, avente vicino un airone e un gatto. Al-
che
presentata con in
tri
la
dipinsero in
atto di
sentatole
da
tre
Ninfe.
Animali:
un sasso. Dicesi che questi uccelli durante il volo portino con se una piccola pietra, per sapere se passano sopra l'acqua o sopra la terra; e a questo scopo la-
sciano cadere
larsi
825
la pietra, dal cui rumore sanno regodevono fermarsi o volare oltre. Altri vogliono per che le gru, prima di prendere il volo, prendono fra le zampe una pietra per sostegno e contrappeso del loro corpo, perch quando soffia il vento, volando, sono sbattute come nave dall'onda. Orsa
se
che, rinculando,
l'orsa
sia
si
ritira
tanto
accorta
che,
inseguita,
le
dovendosi
ri
tirare nella
orme, ricorinvece
re all'astuzia d'entrarvi
pronta
di
dei
piedi
nel
senso
opposto,
come
se,
il
essere
entrata,
ne fosse uscita.
sapientissimo,
Serpente,
perci
quale
fu
sempre
ritenuto
anche pruprudenti
ri-
dente.
come
tri
serpenti.
uomini a
Celso,
essere
Vegetali:
allusione al
altri
al-
che
si
risvegliano
il
ai
talvolta a loro
ne.
danno, per
sopraggiungere delle
Mentre
sia
il
prima che
la
il
fred-
do
mite tem-
peratura
la
primaverile.
Sorbo,
albero che
frutti
simboleggia
prima di raggiunl'inver-
conserva durante
gli
Diversi:
Giaco,
che
antichi
indossavano
colpi
le
d'armi.
Ciano.
Dovendo
il futuro, cos Giano bifronte fu da molti preso come simbolo della prudenza e la solerzia dei re. Il medesimo significato avrebbe una figura con tre teste,
prima rappresenla
terebbe la memoria,
terza quelle
future,
la
seconda
le
cose presenti e
_
Vedi Apollo con
morale.
826
orecchie.
quattro
Filosofia
Pruno
selvatico.
ribelle
Pianta
alla cultura,
Pschent.
divinit e dai faBerretto o corona, portato dalle teshr. Il primo codel e schaa della raoni. Si compone dello pschent, .d e un ber^ stituisce la parte superiore simbolo <del dominio dell a retto conico bianco; la parte inferiore dello costituisce secondo,
.....
pschent
rosso con o sened un berretto cilindrico con o senza un all'indietro, ta una punta inclinata del domi^ simbolo davanti; sul ornamento a spirale e delDei degli maggior parte nio del basso Nilo. La pschent. il egiziani portavano le Dee degli
Nilo
II
Psiche. Giovane
gonata a
avrebbe avuto pei L'oracolo aveva predetto ch'essa agh occhi deperfino sposo un mostro, spaventevole giovine bellezla esporre di ordinato gli Dei, e aveva essere predoveva ne ov'essa scoglio, za su un nudo rapi, e la la Amore da Quivi Zefiro per ordine di aveva le ove palazzo, bellissimo
trasport
le era
teva lusingare
la
suoi capricci
suoi desideri.
IN el-
notte
Amore andava
a trovarla,
e fuggiva ai pri-
lasciarsi ne vedere ne comi raggi dell'aurora senza aveva a desiderare, non noscere. Psiche, che nulla lo sposo di permettard a sentir la noia. Supplic
ter?
te
827
fe-
al
licit.
Amore
si
arrese,
ai
suoi dedi
sideri.
Le due
principesse,
felicit
Esse
ricordarono
a
tentare
predizione
dell'oracolo,
il
l'animarono
ogni
Zefiro ricondusse
due
sorelle
padre,
notte
il
e Psiche risolvette di
Visto
Amore
si
gi
addi
dormentato,
alza,
prende
il
la
lampada,
arma
mostro,
ma Amore
invece di quein
tutta la sua
bellezza.
gliatosi
Era gi Psiche tutta in estasi, allorch sveDio fugge precipitoso Psische disperata il
la
vuol
darsi
morte,
ma
ne
fu
imp>edita
dall'invisi-
bile sposo. Si
questo con
Sdegnata le preghiere tutte le divinit. Venere per aver Psiche sedotto suo figlio, l'oltraggi in potere della Tristezza in mille modi e la diede e della Solitudine. La Dea, {>er saziare la sua rabbia, a
questi mali
aggiunse fatiche
al
di
sopra delle
Impose a Psiche di portarle un vaso pieno d'acqua nera che sgorgava impetuosamente da una fontana guardata da furiosi draghi; di recarsi in luoghi inaccessibili a cercare su montoforze del suo sesso.
ni
un bioccolo
di
in
breve
Psiche
le
super
di
Venere
infine
ordin
828
v'era per scendere fino a Plutone, che il morire, stava per precipitarsi da una torre, allorch una voce
insegn la via che conduceva all'inferno, le comunic la precauzione da prendersi, e le raccomand sopra
le
tutto di
non aprire
la scatola.
Psiche segu
consigli,
stava gi per uscire dal Tartaro, quando fu preusa da curiosit di aprir la scatola per appropriarsi allora usc Ne conteneva. na parte dei vezzi ch'essa infernale che la immerse in un sonno pro-
ma
un vapore fondo; ne pi si sarebbe risvegliata se Amore, fugsoccorso gito dal palazzo di sua madre, non volava in delle una di punta la con dell'amante. Egli la dest
pore,
re
vasue frecce, fece rientrare nella scatola il funesto Amoe ordin a Psiche di portarla a Venere.
intanto
il
vocare
te
all'Olimpo, e preg Giove di conconsiglio degli Dei, per deliberare sulla sortorn
to
no
Giove decise che Amore sarebbe unialle a Psiche, e che Venere non avesse a opporsi Psiche trasportar loro nozze. Ordin a Mercurio di e le fece doin Cielo, l'ammise al convito degli Dei, dell'immortalit. Le nozze furono celebrate in quel
di
Psiche.
Psiche rappresentata con ali di farfalla agli omeemblema ordinario dell'anima presso gli antichi. ri,
Taluni
L'ile fanno svolazzare intorno una farfalla. dea primitiva della favola di Psiche fondata su due
quella
La
cu-
che tenta investigare misteri al di sopra dell'umana natura, e sollevare un velo sacro, riequali cedono alle proprie inspisce fatale a coloro,
temerit,
i
razioni.
Pubbliche
che
e
829
privale.
Pudicizia.
Deit allegorica. In una medaglia antica rapprevelata, sentata da una donna seduta, con la faccia
e l'indice
la
della mano destra avvicinato alla fontaneluna dondella gola. In un'altra medaglia si vede e con sinistra, mano na, seduta, con una verga nella
la
destra
si
tira
un velo davanti
alla faccia,
Animali: Tor costumavano of tor. Nella circoncisione, gli Ebrei colomba, qua frire un paio di tortore, o dei pulcini di vita continente le simbolo di pudicizia ed esempio di di Vegetali: Ciglio, secondo S. Girolamo, simbolo
scrizione
PUDICITIA A V
G.
con
l'in
pudicizia e verginit.
Mimosa
che amapyastore, in procinto di unirsi a un,a Ninfa, pasva perdutamente, non sapendo domare la sua perseguitandola. La sione, inseguiva l'amata nel bosco
gli
assalti
al
sensitiva.
Faccia
Pudore.
Deit che
presiedeva
niesi
gli
gli antichi
adoravano con
rispetto,
e che
all'onesta
vergogna della
sposa. Gli
Ate-
consacrarono un altare, e i Lacedemoni gli fecero una statua, secondo Pausania, per il fatto seguente. Icario promise di dare in sposa la figlia Penelope a Ulisse, a condizione che la lasciasse sem-
pre presso la sua famiglia, con la quale avrebbe anch'egli dovuto convivere. Ma, sposatala, Ulisse, deliber di
tale
ritirarsi
decisione,
preg
figHa
di
830
guire
quantunque Penelope fosse gi incamminata per semarito, non tralascia per di accompagnarla il
di
restare
pregai^dola
con
lui.
Infine
Ulisse,
vinto
dall'insistenza
del
suocero,
acconsent alla
moglie di
che voleva, o andare con lui, o restare col padre. Essa per risposta si tir il velo sul capo, coprendosi la faccia; ci che pel padre fu un segno evidente che la figlia desiderava seguire il marito; perci senz'altro la lasci andare, e nel luogo, dove essa
far
ci
si
coperse
il
viso,
il
al
Pu-
dore, cio a quella onesta vergogna, che mostr Peil padre per non lasciare il marappresentata con la faccia era statua questa e rito; coperta da im velo.
Pudore vergineo.
Magnolia porporina.
Pu eri ita.
Colutea; pianta
trastullo ai ragazzi.
i
cui
baccelli
gonfiati,
servono da
Lucia [Santa)
Melpomene
Pensieri
triviali.
Delitto
Discordia
patria
Liberatore della
Odio.
parve di Falce. Zaccaria dice che la falce che gli era arrotata vedere lunga venti cubiti e larga dieci, cae ladri e quelli che giuravano il falso, contro
alla
punizione.
Punizione severa.
medaglie di Bipenne, che ai vede nelle antiche d'uomo e teste, due lenedo, figurando sul rovescio
831
donna, attaccate di dietro. Questo simbolo ebbe origine dalla legge di un re di Tenedo, che F)ennetteva
a
chi cogliesse altri
in
adulterio di
uccidere
colpestes-
voli
con
la
bip>enne;
lo
Di qui venne il detto bipenne di Tenedo per esprimere un modo sommario di eseguir giustizia, o come allusione ai giudici severamente cruso figlio del re.
deli.
PurezzaAnimali:
Ermellino,
Ciglio.
per
la
bianchezza
perle
nel
del
suo
in
mantello.
Gallo,
Vegetali:
letame.
Diversi:
Alabastro. Bianco.
un turibolo;
cosa.
la
prima,
gli
simbolo dell'acqua,
si
l'altro
del
purga quala
lunque
detta
Presso
antichi
praticavasi
nel
cosi-
fumigazione, che
consisteva
purgarsi
dopo
aver accompagnata un morto, ritenendosi immondi, bagnandosi con l'acqua e poi passare sul fuoco; cre-
dendo
cos
liberarsi
Veste di
lino.
da Siccome
qualsiasi
le
giano la castit, cos la veste di lino simbolo della purezza; perch il lino pu essere lavato dalle macchie,
la
al-
purezza.
Purgazione.
Lauro.
trionfale
si
Si vuole
che
soldati
seguissero
in
il
carro
coronati di lauro,
per entrare
il
citt
qua-
Inoltre
lauro
faceva par-
te
spi-
rituale,
832
quale l'uomo si lavato da qualche questa peccato, di cui era macchiato. Credevasi che
per
la
pianta
lebbra, umettandosi
avesse la virt di guarire una certa specie di col suo sugo, e nella Bibbia la
lebbra simbolo dei peccati. Dice Davide: gml Signore con l'issopo, e sar mondo.
Aspar-
Egiziani ritenessero il maaltri popoli gli davano re per cosa profana, assai diverso; poich Cicerone parlangli
tuttavia
il
motivo prinnell'otre,
per
di
cui
si
cucivano
colpevoli
nel
era
quello
stati
evitare che,
nel
buttati
fiume,
non fossero
dal
Egitto,
trasportati
mare,
profanandolo;
altra cosa
in
quale
Dicesi
violata.
mola-
da
memoria di vatosi nel mare, ritorn sano; per cui in Purpoesie il seguente verso: sue nelle introdusse ci
ga
mar l'uomo infermo d'ogni male. Questa puridel batficazione presa dal mare vuoisi essere indizio
il
bia,
il
nella Bibtesimo preveduto da tutte le nazioni, poich secondo i teologi, per il singolo mare s'intende Michea battesimo; e anche parve che il profeta
chiamasse mare
mergerai
i
quando disse: Tu somil battesimo, peccati nostri nel profondo del mare, per-
che ivi si lach esso riceve le brutture delle anime, quali per i fiumi, ai Allusione purga. vano, e perch senza riquanto siano fangosi, sono ricevuti dal mare suo flustenere in s alcuna materia impura, ma col
so
e riflusso rigetta
purgati.
Purit.
Vedi Purezza.
833
Q.
Quadrante solare. Vedi
Tempo.
Giugno
Isaia
Vecchia
Sapienza
Uomo
perfetto.
Empiet
Malignila.
Quanon
Dio
de
alle
Canon.
Giapponesi, figlio di Amida, che presieacque e ai pesci. In molte pagode rappresentato con quattro braccia, e con la parte inferiore del corpo ingoiato da un enorme mostro marino. In una mano tiene uno scettro, nell'altra un fionella terza un anello, e la quarta chiusa col re, braccio steso. In un tempio del Giappone chiamato il tempio dei mille idoli, si vede questo Dio con sette leste sul petto, con trenta braccia e altrettante mani, ciascuna armata di una freccia; e credesi signidei
fichino
le
differenti
apparizioni di
autore.
Amida
le
utili
invenzioni
delle
quali
Quenavadl o Quenevadi.
Dio indiano con
ra e Paravasti.
origine:
rito
la
testa di elefante,
i
Secondo
mitologi,
di
ebbe
passeggiando un
per una
delle
elefanti
intenti
Paravasti
suo maincon-
Issora
pianure
dell'India,
tr
cie.
due
alla
La donna,
53
a tal vista,
G. Ronchetti.
834
appunto
elefantessa, per marsi in elefante e trasformare lei in e prolificare; loro congiungersi elefantescamente tra
con testa di elefante, che fu chiamato Queun del padre suo nevadi, e riconosciuto un nume al pari lunghi capelli con rappresentato Issora. Esso viene mezzaluna m una con serpente, un da attorcigliati
figlio,
braccia e grandissimo ventre. Le sue gambe vengono circondate da anelli e canipanelli d'oartigiani, che gli ro; ed specialmente onorato dagli ottengono offrono le primizie del loro lavoro, e non per servito averlo dopo non da lui nessun favore, se Cominciano per col consacrarsi al suo
fronte,
quattro
anni,
terminati
quali,
il
nume
indicare
di
fine di altri
orecchio;
finalmente
si
li
se
non
si
stancano di
contento
servirlo
ancora dodici,
li
mostra
ricolma
loro benignamente
propizio,
esaudisce e
e
di beni,
Esso straordinariamare mente ghiotto, e perci dimora in mezzo a un donbelle di numero gran da circondato di zucchero, occupazione ne, alcune delle quali non hanno altra menche di riempirgH la bocca di zucchero e miele, che Natrasi canti. continui tre altre lo rallegrano con con banchetto un da sera una ritornando Dio, questo un focacce squisite sotto il braccio, da cui sperava quanvaso, un contro urtato pasto delizioso, abbia
costanza.
a tunque risplendesse la luna, e sia stramazzato quella di cercare le ra. La prima sua cura fu
di
ter-
fo-
cacce cadute, e nella gioia pezzi prima di pot trattenersi dal mangiarne alcuni lui ghiottonedi della testimone luna, La rialzarsi.
averle
ritrovate,
noii
ria,
835
il
non
gli
nu-
me se ne adont e imperniali per modo, che vomit contro la schernitrice orribili imprecazioni, protestando che chiunque la contemplasse in quel giorno verrebbe punito con la perdita della virilit. Gli Indiani affermano che tale giorno il quarto dopo la luna nuova di agosto; e quindi non osano in quel d ne d uscire di casa, ne di guardare nell'acqua, per il ti-
more
di
vedervi la luna.
Quercia.
Si
vuole che
il
fu
li
ne raccolsero
tronco ne fecero
la
al
tetti. Secondo una curiosa spiegazione, forma lobata delle foglie di quercia, dovuta seguente avvenimento: il diavolo aveva fatto mer-
j>^r
cui
cadono
il
le
ma quando
in
autunno
di
compratore
trovarla priva di
foglie,
ancora guemita
nuove.
non si spogli non quando gi erano spuntate Truffato nel suo mercato. Satana si mise
le
a lacerare
giorno
esse
foglie
serbarono sempre
come simbolo
di
;
nome
{robur, fortezza)
degli
Vedi Abramo
Antonio da Padova
(SanC)
Amore
coniugale
di
Corona
quercia
836
Ospitalit
Ferocit
Ira mitigata
cipato
<
Filemone
Luigi
{San)
Forza Giove
Prin-
Resistenza.
Querela.
Viene personificata in una donna coperta da un drappo di color tan, con una passera solitaria, che
nell'acconciatura della sua testa aveva fatto
il
nido.
Quietale.
queis,
Cos veniva chiamato Plutone dalla parola latina cio riposo. E' noto che Plutone regnava sui
morti.
Quiete.
Ali&mo. Piede messo sopra raltro, come si vede alcune statue sepolcrali. Aristofane, nella commeora avendone dia Pluto , fa dire a Mercurio: sopra Vallro pie un con quiete gran con sto fame, mi
in
Ma
posto.
la fatica.
alla mangiatoia. I greci
oppure
alla mangiatoia,
di autorit,
e restituita all'ozio e a vita pi tranquilla; perch solitamente, tolti i buoi dalla fatica, si conducono alla
Quinquatro o Quinquatria.
Feste consacrate a Minerva celebravansi il 9 marzo e duravano cinque giorni, e nel primo giorno non si versava sangue, ma negli altri quattro vi erano combattimenti di gladiatori, e si faceva ogni baldoria. Coloro che si occupavano delle scienze e delle arti, ne
;
desistevano in tale giorno, e facevano ai loro maestri un regalo chiamato minervale. Si rappresentavano tra-
gedie, e
citore
si
837
i!
di^ulava
vin-
ne riportava un premio.
divinit dei Sabini,
Quirino.
Antica
corrispondente
aJ
Mar-
te dei Latini.
R.
R. Dio
solare presso
gli
Egiziani.
Si
vede per
lo
disco solare
con
nelle mani, in piedi, in atto di camminare, e talvolta seduto su un trono. R cambiava di nome secondo i momenti della sua esistenza giornaliera. Al mattino, all'istante in cui nasceva dal seno della Dea Noui (il cielo); si chiamava Khopri (colui che diventa). Identificato con Oro, esso faceva, olo scettro
ad ansa
il
giro
del
mondo
dal
durante
il
sali-
va su una barca nuova che un equipaggio di Dei conduceva sul Nilo celeste. Durante il giorno, combatteva
il
minare
mondo; durante
la notte,
egli
moriva, e la
in oriente.
Afou
traversava le re-
andare a rinascere
Rabbia. Vedi
Raccolto.
Lissa
embleme
del raccolto.
838
le
due
in-
di
un
e fertilit dei
che
si
prefetto.
Anche
come
segno di abbondante raccolto; poich, a colui che sognasse essergli nate delle spighe nelle orecchie, predi-
fratello
arricchito;
le
le
spighe
i
orecchie
perch sono prese come due sorelle. Anche nella Bibbia le spighe figurano come simbolo di raccolto abbondante, quantunque lo sia nel senso delle
virt, le
seme
Mentre
le
la stoppia presa
come simbolo
colui,
il
AhTT,
come
raduna
stoppia.
Radamanto.
Figlio di
Giove
e di
Europa
e fratello di Minosse.
rifugi
Avendo
e
si
ucciso suo
fratello, si
Galea nella
Alcmena vedova
di Anfitrione,
La
numero
dei giudici
Quanldo
gli
antichi
volevano
esprime-
un giudizio giusto, quantunque severo, chiamava un giudizio di Radamanto, tanta e cos grande era
Tartaro, oesso inquisiva sui
li
puniva,
obbligava
colpevoli
i
rivelare
gli errori
delitti
che non
procurarono a
biano differita
839
fino
l'espiazione
all'ora
della morte-
Dal nome
damantini
?.
di
i
Radamanto
giuramenti
si
che
facevano
invocando
cane e per
il
papero
Zenone per
in
la
capra.
Radamanto
Campi
raf>presentato con
mano
lo
scettro,
Vedi Inferno
Radici.
del greci
Vedi Maddalena
{Santa).
Raffaele
(San).
il
Arcangelo
Bastone, che
cui
nome
significa rimedio di
Dio.
gli serv
da sostegno
Cane, emhblema di guardia, che accompagn l'Angelo che condusse Tobia a ELcbatana.
Ragione.
Figura allegorica rappresentata da una donna con un elmo sormontato da un diadema, nell'atto di soggiogare un leone, emblema della passione che essa deve dominare, e avente a tergo un olivo, simbolo Galega, il sugo di questa della pace dell'animo. pianta si impiegava per acquietare i deliri del cervello. Vedi Combattimento della ragione con l'ap-
petito.
la
ragione
Ragno.
zione
Fragilit
Dialettica
DisperaTela di ragno.
Ramarro.
Vedi Aba
840
Ramarino.
Rame.
Libidine
Rosmarino.
Inganno
>
Lusinghe.
Rammarico.
Asfodelo
giallo.
Ninfea bianca.
di di
spino.
Vedi
Severit.
secco.
Vedi Amiciza.
nella
mitologia scandinava.
del mare.
Dea
Rana.
Una credenza molto popolare ancora n voga, vuole che all'estate dalle nuvole abbiano da piovere
ranuzze e
rospicini,
la al
pol-
mo-
mento
siccit.
in
cui
essa
cade a
terra,
ci
che avverrebbe
dine
Curiosit
Imperfezione
giorni di
Giacomo
Ingratitu-
Sfacciato
Sofista.
Ranuncolo acre.
Tutte
pelle,
le
parti
di
questa
pianta,
chiamata anche
applicate sulla
agiscono
dicenza
guisa
di
vescicante.
Vedi Mal-
Perfidia.
Ranuncolo
Rapa.
Rapacit.
Lupo. Nibbio.
mini
stati
si
841
Sole.
scellerato.
Vedi Sardonia.
Vedi Semplicit
quelli
Credendo
in
gli
antichi
esseri
che
cui
gli
uo-
convertissero
nei
di
fossero
cos,
simili
loro
costimii
e riella loro
si
vita;
alla
rivivevano in
ritenuti
lupi
nibbi,
istinto.
rapaci per
simbolo biblico.
Lo
sparviero era
Rapina.
sta
Figura allegorica r^jpresentata con un elmo in tesormontato da un nibbio; tiene in mano una spa-
Lupo
preda. Ferro.
Rassegnazione.
Croce.
Ravvedimento.
Assenzio; simbolo di
e datosi al vizio,
chi,
ammonito, ritoma a una vita costumata; perch l'assenzio, per qumto sia amaro, come amari possono riuscire i rimproveri, una volta ingoiato riesce, secondo gli antichi, un rimedio efficace
per certe guarigioni.
Re.
Elefante, presso
gli
pi vecchio di
_
questi
ft42
altri
animali
guida
il
tutti
gli
(diverse
nazioni
gli
elessero per re
pi vecchio di loro);
di
le
ma
perche
un animo
regale,
non
gmocchia
il
come
cal-
ma
torce leggermente
cagno; e non piegando le natura non inclinato a umamt, che dicesi espiegando il calcagno dimostra piede come simbob delil sergli propria, ritenendo una pi basse e umili In l'affetto verso le persone con elefante un vede si medaglia di Giulio Cesare quale si drizza ^ un il contro alzata, la proboscide
;
alvolerlo combattere. In un serpente, in atto quasi di dai piestntolato e -lutato tra, figura un serpente Dalla pri l'iscnzione di dell'elefante, con provodella dedurre il simbolo
C/ESAR.
ma
cazdone al
Dalla seconda, quello de la far osservare che 1 elegiova guerra terminata. Qui guerra col serpente, il in sempre fante era ritenuto hiondo, di province altri, simbolo del
combattere.
quale,
fra
medaglia
si
pu
e di regioni
secondo
il
modo
Globo
di rappresentarlo.
crocifero.
Lo-
Manto dop:
freno, frenare era sinonimo pio d'ermellino. Redini o scrittori, le redini; da tutti gli di governare, e tenere quale gli al Scettro, reggere. luogo di
adoperasi
in
Re amato.
se
tutte
te;
non esce dall Api, sciame, perch la regina quando essa esce e emigrare, non quando deve amorosamencustodendola circondano le api la
e in
arma
qualunque luogo
la
si
ferma
la
regina,
le
api
pongono
loro dimora.
Re misericordioso.
843
di
un
re
che prov-
prende per
suoi,
nutrisce,
piccoli
deiravvoltoio,
dal nido,
la
bisognosi
dei
genitori,
e mancan-
do loro ancora
forza di
volare.
Re
nel
ottimo.
in
mezzo
figura
la
parola
Re senza
un
re,
dignit.
illustre
o qualsiasi persona
di
stirpe
nobile,
si
ab-
come quella
so,
grande e grosesempio
l'offre
si
nel
dar
caccia a un
fatto
tofX).
Un
il
Domiziano
gi
imperatore,
quale,
dicesi,
divertiva a trafiggere le
Re
un
tutelare.
re
Serpente.
Gli Egiziani volendo mjinifestare ebbe riguardo e cura del suo popolo, a
essere
egli
che
testi-
ficare
stato
loro
altro
custode tutelare,
scolpiserp)ente
vano
re
sugli obelischi,
il
monumento, un
figura,
capo
in
dritto,
e in luogo del
nome
(vedi
Re
ottimo)
questa
scrivevano la
un pc^olo.
Il
serpente,
simbolo
Rea.
Moglie
di
Crono presso
Greci.
Vedi
Cibele.
Redenzione.
Pellicano, posto sulla
tore.
844
simbolo del
croce,
Reden-
Redini.
Vedi Re.
Reggenza.
Timone, emblema di reggenza e governo; infatti latina gubernaclum, esprime tanto il timone parola la quanto il governo. Nerone, poco tempo prima di morire, sogn che gli era stato tolto il timone con cui
guidava una nave, ed essere tirato da sua moglie Ottavia nelle tenebre; ci che fu interpretato! dagli
indovini quale segno che, cacciato dal
finirebbe la vita
governo, egli
miseramente.
distintivo
in
I
della
dignit
steva
fronte.
re
igli
si
cingevano
la
Pompeo
di
trovarono a dire
a-
desideroso
tempo portato
gli
alla
fasciola,
che
serviva a coprire
le-
tal proposito. gasse con l'insegna di regia potest, perch mollo la fascia, Sciogli dire: Seneca ebbe a male sia sotto quella nascosto. Antigono, re d'Asia,
a una certa vecchierella che della sua felicit si meravigliava, rispose: Se tu sapessi o madre, quanti e
(in-
Regina
Regnante egoista.
845
Aquila, in un nido sopra una roccia; simbolo d un re che pensi soltanto a se stesso, senza preoccuparsi dei bisogni o disagi altrui; perch l'aquila si
annida
ebe pi a
in
luoghi
alti
inaccessibili;
volatile,
altri
e s'innalza amF>er
in
alto di
il
qualsiasi
cui
sembra
storia,
ch'essa fugga
te
i
contatto degli
di
uccelli; similmen-
certi
principi,
cui
ne parla anche la
il
quali invece di
vivere fra
suoi
loro popolo,
si
per renevitare
dersi
conto
dei
bisogni,
isolano
f>er
ogni suo
contatto.
Regno.
Ape.
sperro
in
Narrasi che
api misero
Cerone,
del
famciullo,
fatto
e-
schiava,
miele in
bocca; avveniindusse
il
arusf>ici,
figlio,
dargli
un'istruzione
de-
Per esempio,
nei
Salmi
legge:
La
Regolo.
Strumento usato nel disegno per
chitettura
Geometria
rigare.
Massoneria
Vedi Ar-
Tom-
maso
{San).
Religione.
Figura allegorica, che sp>esso rippresenla una donna prostrata davanti all'altare, su cui ardono dei carboni. Vasari la rappresent col Testamento vecchio ai piedi, e in mano il Testamento nuovo, tenendo aperte le epistole di S. Paolo, e accennando una croce sul triregno del papa. Chierico con un turibolo in mano. Animali: Cicogna, simbolo della piet.
846
cui
ti
Vegetali:
Passiflora,
nel
gli
fiore
figurano
tut-
Diversi:
Altare.
Giallo.
Religioso.
San Clemente
il
dicono, saluta
si
sole
inginocchia rispettosamente; e
per far-
un mazzo.
Reliquiario.
di santi o cose sacre.
Remissione.
e Cinquanta, numero dedicato alla remissione antica, legge una l'indulgenza; perch, secondo
cio, cinquantesimo anno si rimetteva ogni obbligo, una possessione perduta; un libero caduto si ridava
in schiavit
riacquistava la libert
il
al debitore
veniva
condonato
tria.
debito;
il
bandito
ritornava
pa-
Olivo,
Il
dia.
Salvatore,
quando perdon
all'adultera,
ve-
niva
dall'olivete.
Mercurio
Oceano.
cui
fiori
Tenerezza.
d'aspetCerro. Quercia, albero dai rami enormi, forte, il cui legno supera ogni altro
solidit
Resistenza.
to
maestoso e
e
per
durata.
Resurrezione. Vedi
Rete. Vedi Caccia
Silenzio.
847
Risurrezione.
Insidia
Persuasione
di
Reitorica.
Figura
allegorica
rappresentata
in
sotto
l'aspetto
atto di parlare
con veescritti
in
mano, su
cui
sono
suoi
pensieri.
Ricchezza.
Deit px>etica, figlia della Fatica e del RisparRappresentasi magnificjunente vestita, tutta coperta di gemme preziose, con in mano la cornucoAnimali: Pecora, emblema dell'abbondanpia.
mio.
za
del
dcuvaro.
Vegetali:
pi
Frumento.
all'uomo,
della
Dando
viene
natura.
cer-
questa
pianta
l'alimento
utile
considerata
come una
delle
ricchezze
Per ricompensare
l'ospitalit
concessale
mentre
cava sua figlia. Cerere diede a Trittolemo una spiga di frumento che divenne la sorgente delle sue ricchezze. Diversi: Collana di pietre preziose. Gialallusione all'oro. Monete. Oro. Vedi Affarmi lo,
della ricchezza
Mammone
Dissi-
Volubilit
Rccio.
iificato
Vedi Danni
i
derivali
contro
pericoli
dall'indugio
Opportunit
For-
Tatto.
Riccio di mare.
Si
tempesta,
sere
se
delle pietruzze
mabilit.
Ricco.
848
che tiene nella destra l'oro e nella sinistra che si vuole derivato l'argento. facile dalle parole di Cristo, quando disse che pi il che dell'ago, cruna che un cammello entri nella simvola, che Nbbio Dio. di ricco entri nel regno possessioni, bolo d'uomo ricco e padrone di grandi cerca la perch, secondo alcuni, quest'uccello mentre
Uomo
Cammello. Simbolo
spazio d'apreda, col volo circonda un grandissimo Donde campi. dei l'estensione segnasse se come ria,
si
disse:
Tanti campi
Girarli
il
il
ricco ara,
nibbio
Ricino.
Pianta da cui
gnante.
si
estrae
un
olio
di
sapore
ripu-
Vedi
Protervia.
^
Ricompensa.
d et Figura allegorica rappresentata in vma donna d'oro m corona una con vestita, matura, riccamente
testa.
Ricompensa
Corona
istitu
alla virt.
di rose.
Selenci,
pensa
dtlla
San Medardo, vescovo di Noyon, suo luogo di nascita, quale ricomuna virt un premio che consisteva in
destinata
alla
corona di modesta.
rose,
fanciulla pi
casta
Ricompensa
Corona
le
di gramigna,
militare. che
si
Romani
ritenevano fra
militari,
pi onorevoli che
davano per
fatti
presentavasi
da un
esercito assediato
al
generale che
"- 849
si
Riconciliazione.
Allegoria r^jpresentata da due donne che
bracciano.
tra
ab-
Una
tiene in
mano un ramo
di olivo, l'al-
coi
piedi
Riconoscenza.
Agrimonia. Dalia.
Ricordanza.
Miosotide.
Ricordo.
^iola
del
pensiero.
rappresentata
cino a
p>orta al dito
d'incastonare
le
gemme
negli anelli.
Ricordo doloroso.
Adonide.
Ricordo eterno.
Cnafalio,
e
colore.
i
cui
fiori
disseccati
conservano
forma
Rifugio.
Altare che,
ritenuto per
presso e
gli
antichi,
ancora oggi,
e
rifugio.
sacro
inviolabile
asilo
An-
cora,
ricolo
tenuta
in
in mano, come segno di scaJT^)ato petempo procelloso, per aver gettato l'anco-
ra in
'
un sicuro
rifugio.
tristi
can-
54
O. Ronchetti,
ti,
850
Ho
gettata V an-
cora.
Anche
nella
Bibbia
l'ancora
presa
per
i!
rifugio.
Rigidezza. Piombo.
Rigidezza
Scorpione.
di
costumi.
di
Apulejo parla
un certo Decurione,
vita,
della
era
dal
volgo
Rigore.
5/a#i7e.
Rimedio contro
Serpente
morto.
la
libidine.
lo
Volevasi che
il
sputo
dell'uomo
carnali
gli
ardori
che possono
smorzarsi col
re e
digiuno.
Terenzio disse:
gelata,
lussuria
Senza Cere'
ben man-
giare
cio senza
si
raffredda.
nel
uva,
in
modo
sere
ubriaca, ricorreva
al
capelvenere
quale efficace
rimedio
proprio disturbo.
Rimorso.
Aconito. Avvoltoio, che rode un cuore. Vedi Inferno dei poeti
(Sackeville).
Ringiovanire.
Serpente che cambia
la pelle; allusione a chi,
dopo
Riguardo cambia la
Fenice,
alla
851
spiega
favola
che
perch
il
serpente
p>elle,
vedi Asino.
Rinnovamento
della
vita-
attribuite
me-
le
quali quella di
i
lendere inno-
cui
ti
sospettosi despo-
Vedi Forza.
con un ago; perch
vista,
Rinsavire. Rondine
avesse
la
trafitta
negli
occhi
credevasi che un
facolt
riacquistare la
che,
sim-
la
tenebre,
cecit,
rappresenta
l'ignoranza
la
sciocchezza.
Zampogna, simbolo
il
di chi, gi privo di
la ragione, rior-
sermo e
dinando
ta
la propria vita;
ta col soffio,
in
da canne vuote (emblema di mente vana), animad suoni armoniosi e regolati, mostramdo
certo qual
si
modo
Inoltre
vuole che
tale influenza su
tirlo
ritorna in senno,
quietandosi.
Riposo.
Bella
di
notte.
Sedia.
gettato
ai
corvi,
figurativasu'bito
una
vergognosa ripulsa, o
stata
umano. Secondo
so per
il
852
il
corvo pre-
diavolo.
be occasione uccise
il
cammelliere a morsi.
Cane. Ariosto ne fa
la
descrizione seguente:
Come
Avvicinarsi
mossi. per livore, o per altr'odio digrignando i denti. rossi; Con occhi biechi e pi che bragia
Con
Risuppezione.
Struzzo, col cui uoFenice, simbolo dei Cristiani. giorno di Pasqua. il vo il medio evo simboleggiava
natura coprima di giorm quindici mincia a svegliarsi; perch giorcontinuo di canta spuntar le foglie, quest'uccello sente nel che gioia la esternare per
in cui la
no e
quantunque canti
in poi,
non
853
Ritardo.
Eupatorio.
Ritirata sicura.
Lupo che
allusione
corre con la
a chi,
sopraffatto
di
ogni
speranza
resistenza,
ritirato
al
sicuro
senza alcun
nel fuggire
trarsi
i
danno;
pericoli,
perch
e
il
lupo
molto
astuto
con
la
profug-
verbio:
gire.
mettersi
coda fra
le
gambe;
cio
Ritorno.
Piede destro
comincia
il
steso.
Abitualmente, camminando,
il
si
piede destro.
alcuni pulcini
stata
traviata
pernice trovasse
le
da false opinioni, ma che infine buona via; perch, dicesi, se la sue uova rotte, smeuiiosa di covare,
riponendole nel suo nido;
ma
avviene che
pulcini
appena
cov,
in
nati
sentendo la voce
raggiungere la vesi
li
p>er
madre.
Nella
Bibbia,
Davide,
trova
una
qua-
secondo l'interpretazione di
il
demonio
i
il
spera
con
falsi
sentimenti
nutrire
parti
di
Dio
sotto
uova interpretano
tenerli
sp>eranza
gazione dei buoni e
854
alla quale,
es-
sendo legittima e naturale madre, apipena che gli uomini avranno udito la sua voce, se ne andranno, lasciando la falsa. Adamanzio, per la pernice che
cova
le
sue,
intende
gli
eretici,
uomini, a guisa di pernici, maligni, fraudolenti, astutoti e sempre pronti a ingannare chi li segue.
Ma
sto
che
si
udita
la
cio
.so-
istituzione
si cozzano, perch si vuole che abbiano a combattere per rivalit d'amore, non tollerando che le pecore da essi preferite siano da altri
godute.
Riverenza.
a
Pernice, che vola intorno a un cavallo; allusione un uomo debole che s'inchina a una persona ine
fluente
pi
potente
di
lui,
perch
dicesi
lo
che
la
pernice, posta
davanti a un cavallo,
riverente,
guardi con
volcuidogli
un certo
strare
la
fare
sembra
servile.
che,
mo-
sua sottomissione
Robigo.
Deit invocata, secondo alcuni
scrittori
latini,
dal
Romani
re le
per
proteggere
le
giovani
Celebravansi
suo ono-
Robigalie, offrendo al Dio in sacrifizio una pecora e un cane con vino e incenso. E' incerto se questa
deit
fosse maschile o
femminile,
Rocca.
855
filare.
Vedi Fal
Ospite
Elisabetta {Santa)
Rocco (San).
Bordone. Cane che
te.
gli
portava
il
pane giornalmenil
Costume da
a
pelle(^rino,
viaggio
Roma.
fiori
Rododendro.
Pianta sempre verde, con bei
poli.
a grandi grap-
Vedi 'Eleganza.
di
Rogo.
Catasta
bruciare
i
legno destinata
dagli
in
antichi
per
di
ab-
cadaveri.
lati
Q)struivasi
forma
lati
altare,
con quattro
arxhe ara
catasta
funerale.
della
dovevano
ti
ma
di
venivano copercipresso
sovente
di
foglie
nere e
alberi
coUo-
Barnaba
Roma. Nome
fu
{San)
Francesco d'Assisi
Lucia {Santa).
famoso e unico,
gli
col
quale
in
ogni tempo e
CITTA',
che
sempre, sotto
l'universo.
AnJmaU:
di
svariati
suoi
aspetti,
regina del-
emblema
glie,
principale
Roma.
Romolo
Diversi:
Remo,
CelalcL,
Roma
nelle
meda-
mani
(vedi Manpolo).
856
Ro-
Roma
da
Quadr'ato.
Roma
quadrata,
diversa
Cos fu intesa da parecmolo. e pi antica di questa. dai raffronti antichi, chi l'asserzione di questi esservi stata deduce archeologi si dei vari storici e quaconsistente in un ripostiglio
ma
Roma quadrata, davanti al tempio d Apoldrato sul monte Palatino, fondazione riposti, prima della in cui erano stati lo per le augurio buon oggetti di dlia citt, tutti gli chiuso stessa, e eh era stato
una
fondamenta della citt Di qui la tradizione di una con una pietra quadrata. mentre non Roma quadrata anteriore alla romulea,ripostiglio, da piccolo dapprima che un si chiam cos che pu successivmente 1 intera citta, denomin si cui idenUca una essendo Romulea, Quadrata o diisi
cosa.
cittadino
'^'^T^ga.^'emblema
disse:
del
Romano.
togata.
Virgilio
Ah
signori
Roman
gente
Romice
paziente.
.^ ; lapazio o ca
Rompere
Rondine.
Intorno
vole,
il
silenzio.
Cinoglossa.
alle
rondini
loro canti,
857
Fu
detsi
ma
to e creduto per
accoppias-
sero nell'aria.
di
ingombro talvolta
preservare da
le
una caterva
persone
i
che
portassero apF>ese al
collo
una
borsetta,
no di diciasette preparati farmaceutici, l'uno pi maraviglioso dell'altro, dal corpo della rondinella.
L ac-
qua
vani
di rondine,
rondinini
castoreo
(secrezio-
castoro) e
mico
inutile
passeggera
Filomela
Nido
di rondine
mavera
Rinsavire
Architellura
Garrulit
Pellegrinaggio
Marzo
Aria
Felicit
Vedi A-
Pianto
Pri-
Ugualit.
Rosa; Emblema
zie,
la
ix>*li
<^'
tutte le
nazioni, che la
to
chiamarono
gloria
figlia
della
terra,
della
primavera,
regina
il
dei
fiori.
La Bibbia
gran
occasione dei
Amore
zione
Fragilit
ZQ
acquistata
sacrifizi.
Discre-
Disperazione occulta
Divertimento
Grazia
Grazie
per
opera
del
nemico
Irmocertza
Martrio
Pretensione
858
Silenzio
Piacere e Dispiacere
Primavera
Poesia
Venere.
Ross.
Colore, attributo della gioia spirituale.
Dolore
di
Piacevolezza
Vedi Bont
Principati.
Rosaio.
Rosario. Corona
a
che
si
percorrono
avere una
mano
mano
recitando
rosario
per
singole preci. guida sicura nella numerazione delle (Sani) Liguori dei Alfonso (Sant') Vedi Agnese Devozione Aritmetica Antonio [Sanf) Francesco d'Assisi Domenico di Guzman (San)
(San)
Giuseppe
{San).
.
Rosignolo.
II
buropa. e I upi celebre degli uccelli canon d Filomela Vedi nell'Eliseo. cantare poteva nico che Veglia. Risveglio della natura Musica
si
Rosmarino.
citanti
propriet ecPianta conosciutissima, che possiede Francia della luoghi aromatiche. In alcuni
e
meridionale
nelle
mettono
si
ramoscelli
di
questa
pianta
mani
dei morti e
crede che
vi continui
a ve-
getare.
Vedi Balsamo
consolatore.
Rospo
Animale ripugnante,
volta, e
...
scrissero
del
di due amanti. luoghi dove respira. Si cit l'esempio era passato un roquali, avendo raccolto salvie ove
1
spo morirono
all'istante.
sto
859
un'assurdit.
Alcuni
culto;
In-
diani
rendevano per
i
gli
onori
del
con-
bel
tempo secondo
l'altro,
loro bisogni;
ed
era-
che
li
frustavano tutte
le
la preghiera
Vedi Avarizia
Diavolo.
Rosso.
Colore
dedicato a
Marte.
i
Presso
nei
gli
antichi
si
cataletti
quali erano
ri-
coloro
dietro
questo esempio
il
pittori
usarono
vestir
di
rosso,
o almeno darne
la
rono per
tichi
fede di
Lacedemoni
li
vestivano
al
loro
soldati
di
si
leva,
quando
dessero
mandavano
il
perIl
d'animo vedendo
loro
sangue sparso.
re.
rosso era
e
Diana
Venere portavano
Carit
e legge
Cristo
nuova
Eucarestia
Martiri
Fervore
Martirio
Preghiera
Serafini
Legge
Vedi Ardire
vecchia
Passiore di
Spirito santo
Trinit.
Rotella.
Clio
Polinnia.
Rottura.
Paglia spezzata,
ra,
in
emblema
dell'union?,
860
Rovina.
Animali:
del male,
tutto
i-
r-
gli
Lgiziam
ra-
questo
Vegetali: Baslico. Dice il delVorto. Quando scusa del basilico la rovina puntigli si rovma di forza con la scusa d'inezie e a piccole, prescuse con o patrimoni, cose grandi e persone e grandi interessi. -^ testi si danneggiano Egiziani come una beDiversi: Fuoco, ritenuto dagli mancandole l'alimento muore, la stia animata, perch ogni cosa. consumasse e quale mangiasse
pacit.
animale
rappresentava
l'insaziabile
proverbio.
La
quattro corCorna. Quattro fabbri che spezzano il perseguitarono che popoli na simbolo biblico dei Greci i Persiani, 1 Caldei, i cio popolo di Giuda,
e
i
Romani.
a qualche che degli adulameglio era cader in mano dei cervi cervi no^ essere tanto i soggiungeva, perch, tori,
servire
nocivi
agli
uomini
gli
si
quanto
occhi
del
gli
adulatori,
(si
cavando
gli
cervi soltanto
corpo;
ostacolo
dice che
al-
cuni
filosofi
cavassero
certo
spontaneamente
alla
occhi
ritenendoli
come un
contempla-
zione)
861
cavano
rimane.
gli
mentre
gli
adulatori
il
occhi
della
quali
ali
uomo
pi
nulla
Rovo.
ganza
Marte.
che
presiedeva
all'allattamento.
RuminaDivinit
Vedi
Terra.
Ruota. Vedi
sandria
{Santa)
Adriano
{San)
casione
Issione
Troni
Caterina d'Ales-
Giorgio
Mutabilit
Vittore
Oc-
{San).
Vedi Bont
Castit
Corona
di
Sicurezza.
Ruvidezza.
Berberi.
s.
Sabina.
Pianta
seante,
le
di
specialmente
nel) 'attira-
mestruazione;
le
862
usarono della sabina con mire criminali, per lo pi ne furono vittime. Il volgo diede a questa pianta il nome di erba dannata, di cipresso dei maghi, ritenendola un tempo efficacissima contro
in alcuni luoghi
i
sortilegi,
si
perci
ancora
ai
nostri
giorni
suole
ap-
pendere rami di sabina sulle porte delle abitazioni. Sconciamento. Vedi Dannazione
SaiCCO.
Vedi
Giuditta
Matteo
(San)
Preoc-
Sacerdote.
Babbuino, secondo gli Egiziani, i quali credevano che quest'animale non mangiasse pesci, di cui i loro sacerdoti si astenevano rigorosamente, aborrendone qualunque specie. Perci, essendo a loro simile
nell'osservare
strettamente
il
le
norme
della
loro
religione,
i
tenevano
babbuino
in
gran venerazione.
sacerdoti dei Gentili mangiavano pesci e Mentre pane fatto di pesci, che si faceva con una specie di morfarina ottenuta dai pesci essiccati pestati in un
taio,
e intrisa appunto
religiosa
come
la
pasta.
in
Una
tale
os-
servanza
dei
aniche
entrata
alcune
essi
regole
un'assoluta
astinenza di mangiar
Vedi Arvali
fratelli
Marte.
tempi di Teodosio e Onorio. Avevano per insegna unlo scudo d'oro con un cerchio rosso circondato da un altro pi grande color viola sbiadito,
nella cui
rosa,
da una
parte all'altra,
la
cerchi,
due
lupi che
guardavano
rosa soprastante,
l'estremit
dello
scudo termi-
nava
dall
863
in un contorno rosso. Il nome di Marte deriva immagine del lup>o, animale sacro a quel Dio.
Sacerdozio.
Fin
ordine,
dai
tempi
pi
antichi
il
sacerdozio era un
una
dignit
sacra
che
includeva
quanto
nobile e
grande, inspira
si
i
risp)etto
giormente
e timore, che
magper
Ali di sparviero,
il
con cui
sacerdoti egiani
ornavano
libro
cap>o,
onorare lo sparviero,
cello
scritto
avesse
p>ortato
Tebe un
ai
sacerdoti,
ri-
spetto e onore
si
in
che
modo
maF>or-
dovessero procurare
I
Assenzio
rittimo.
sacerdoti
di
d'Iside,
in
luogo dell'olivo
lavamo rami
assenzio.
Sacerdozio sacrosanto.
Serpente,
che
sacerdoti
in
egiziani,
come
insegna,
portavano
un cappello bianco, p>er mostrare che se qualcuno avesse osato di ribellarsi al re (i sacerdoti avevano l'impero degli E^ziani), sapesse, ch'egli sarebbe stato punito da un morso veavvolto
lenosissimo.
cintichi
come
presso
moderni sempre stato ritenuto in gran considerazione, perci divenne segno di sommo sacerdozio e d'imperio.
traesse
Alcuni vogliono che questa gemma, dal cielo, da Giove e da Saturno una certa virt, la
al
mi onori, e rendesse pi
che
li
facile
successo a
si
coloro
il
desideravano:
cos
da Giove
otteneva
re-
^
gno.
864
Il
da Saturno
il
sacerdozio.
la sede
zaffiro
di cui par-
la Ezechiele,
significa
di
Dio.
Sacramento.
Secondo
guaggio
la
...
mitologia
sacra.
la
latina,
significa
generale
^^i
Ma
parola
aalmente
segni
sensibili istituiti
nostra santificazione
in noi la erazia.
r
a
Candelabro
o in
altri termini,
l'altare dei
pam profumi, la tavola dei che questi canf abr. da che rischiarati on erano al mattino. spegnevansi s'accendevano alla sera e
Ms.tce
^^blazione
^"Scif chiamavansi
Dio
sugli
altari
tutti
generi
di
offerte
fatte
rei,
da un
omaggio e ^ Voti o U 1 di sacrifiz>: guevano parecchie specie occasione di faDei ^ agli bere offerte promesse
dergli
.
invocare la grazia.
^^ea^fl
Of di raccolto abbondante. 2. vorevoli avvenimenti o d g. collera 1^ fatte per calmare ferte propiziatorie riuscita di qualche imDei
3
Sacrifizi per la felice
presa.
cipio
i
4.
Sacrifizi
imposti
da un oracolo. In prmsemplici
offerte
sacrifizi
non
furono che
di
terra e ridotte piante strappate dalla sostituirono la I Grec. vi foglie. le e frutti altari coi stento solaprofumi. preziosi Ira, l'incenso e
cenere sugli
^ Int
Tuomo
vennero in uso i aniaborr dallo scannar per molto tempo legg* una anche lavoro, e Lale suo compagno di d un delitto meritevole come fatto tal Considerava
sacrifizi
di
ammali, perche
morte.
re
l'offerta
865
sacrifizi,
il
venne per
e delle radici.
La
sa-
mente consacrati
al
culto
di
Sole
sacrificavasi un cavallo, a Diana una cerva, una cagna a Ecate. una colomba a Venere; Marte voleva^
per
suoi altari
La
a
a
scrofa,
animale nocivo
e
Il
il
raccolte,
sacrificavasi
Cerere,
Bacco.
toro,
bue,
gallo,
l'et
la giovenca,
il
la
pecora, ecc.,
il
mag-
Anche
veniva considerala
nella scel-
ta delle vittime:
immolavano molte
di cento buoi;
come
nell'eco^
tombe,
zio di
sacrifizi
chiliombe, sacrifisi
mille, e
posteriormente la
parola ecatombe
di
applicava non
solamente
la
ai
sacrifizi
cento vittime
qualunque fosse
sacrifizi
ma
anche
ai
composti
parecchie
vittime
senza
distin-
un
una un
si
bue fatto
di
pasta. Generalmente,
agli
Dei
celesti
a quelli infernali,
vitti-
me
nere;
si
l'acqua
secondi
sacrificavano volatili,
primi,
bianchi, al
si
neri.
Non
solamente
gli
animali
sacrifica-
vano,
ma
vi
furono
anche
vittime
umane.
Cos
ss Q. ROSTHPTTI
Saturno
ziani
finire
si
866
al
sacrificava
tre
un fanciullo;
Sole,, gli
Egi-
immolavano
questi brevi
cenni,
aggiungeremo che
in
Ales-
memdavano
al
per ordine
matrone
presso
Nasamoni,
trib
la
Libia,
era
costume
tutti
i
che la sposa
giacesse
convitati,
Sacrifizio del
Sacrifizio iper le
Capra
irazione
la
e
di
grande considePausamia,
viti;
presso
Fenici,
al
perch,
secondo
stella
della capra,
si
per questo le
ma-
Saga.
Cos chiamavano
In
1
Latini
un dipinto pompeiano
simili
vede
il
rappresentata
col
blemi
ghe
bambini.
comune
il
detto:
Aver buon
867
buona
vista.
Saggezza.
Figura allegorica
sotto
in
le
che
gli
antichi
rappresentavano
sag-
sembianze
la
di
Libro,
in cui la
gezza attinge
vera scienza.
esterna.
Olivo, simbolo
attributo
della
pace interna ed
gezza. Specchio,
Pina,
della
sag-
emblema
della riflessione.
Zodiaco.
Salo.
Specie di mantello che portavano
i
soldati
Romani.
guerra
in
Adoperavasi
pace,
Italia,
li
in
per cui
tutti
i
trova
cittadini
indossavano
saio,
Vedi Guerra
salvo quel-
Sventura.
Salacia.
Da
mani,
Ro-
Salamandra
fuoco.
di
Gli antichi credevano che quest'animale vivesse nei Secondo Bergerac, dimora sotto le montagne
il
Rosso.
Trasuda
olio
bolloite
quando
il
riscalda e bastona. si soggiunge che basta corpo di questo animale per aver fuoco in cucina.
Vedi Amante
Sale.
Il
Fuoco
e
si
Scellerato.
sale,
la
potenza
e-
spressamente che
orifizi
868
che
gli
il
battesimo,
nel facevano, e che se ne facesse uso sale, il odio talmente diavolo prese
si
notturna delle streghe e che al sabato nell'assemblea un demonio sotto forma degli stregoni, presieduta da becco, nulla mangiavasi di sa^ di un cane o di un trovandosi per caso presente a una
lato.
Un
italiano,
tale
sale con tanta assemblea infernale, domand del a farglielo costretto fu diavolo il importunit che Dio sia Dietro di che l'italiano esclamo:
servire.
benedetto!
tutto
ticr-
Sapienza.
,.
.
Salcaria.
Pianta,
porporichiamata volgarmente hmisachia per il tanmno medicina, in adoperata na, una volta
che contiene.
Vedi Presunzione.
suoi
Eredit
Sterilit.
Legame
Castit
Ozio
Con Prein
il
Salice
Si
cui
i
piangente.
che questa
flessuosi
racconta
pianta,
dal
per
momento
flagellare
rami
servirono
Signore, ;essa
linconia
non
Vedi Ma-
Tristezza.
,
Salii.
ogm anno nel Sacerdoti di Marte. Erano dodici e percorrevano proces. Marte, a sacro marzo, mese di dodici scudi custoditi Rionalmente la citt portando i danquali Vancih, e intrecciavano
dai
,.
Romani,
fra
ze
guerresche e
cantavano
inni
appositamente
com-
posti.
Saliva. Vedi
869
Scacciapensieri
Sputo.
Salmone.
Pesce.
Vedi
Lolfe.
Salomone.
I
filosofi,
botanici,
gli
indovini
gli
astrologi
orientali
protettore.
Secondo
gli
loro.
sapienza,
zioni
la
cogniultime,
di
naturali
la
soprannaturali, e
fra
queste
scienza
gli
pi
sublime e
e
essi
i
la
pi
utile,
quella
evocare
spiriti
geni,
di
comandare a
loro.
in-
Salomone aveva,
castrato
luto
un talismano che
mo.
assol'uo-
vorio.
Salterio. Strumento musicale a corde fsse in forma di trapezio, e di cui ogni nota aveva una corda doppia, una
d'acciaio e l'altra di ottone.
Il
salterio
si
toccava con
una verghetta
Davide.
di ferro
Saltimpalo.
Uccello che depone comunemente
sei
i
uova; e quanvecchi
divenin
do
giovani
tano
op>era
narli
monelli e stordei
figli.
Vedi Vendicatore
di
pulirsi
Salubrit
Cicogna
in
atto
l'orifzio col
il
becco;
al-
_
feci,
870
stessa attitu^ mantenerlo sano. Ibis, nella ave.s c^uest'uccello che volevano dine. Gli Egiziani ALum purgare gli intestini. il modo di
per
loro insegnato
vogliono che
gli
ibis
fossero presi
alat, che daldistruggevano dei serpenti lute, perch cosi dalle liberandolo Egitto, l'Aiabia volavano che le aU D-esi apportavano. malattie mortali che q^^Ue delle fossero assai simili a
come ^^^^of
sa-
di
questi
serpenti
nottole,
coperte
di
pelle
sottile
tane
una statua
d.
o-
ne sulle spalle,
foro
(portatore
O^o^ sotto il nome e veniva adorato deUa simbolo era di arieti), e che
si
citt
ivi
a^
!
una pestilenza
rihetp^"^;^^^^^^^ f-
antichi
lo
come esempio
di
--^mano
put,
l
tempo
restasse
rt
destra.
immune da
qualsisai contagio.
l/^o'd"e!tra congiunta
unfahra
^Bgu
la
donna se^ rappresentata da una a allegorica con una patera m --<> duta in alto seggio y^^j^ alz^ un serpente ritorto che^ sopravi un altare, con giovane Ninfa d
testa.
Oppure
raffigurata
in
una
al^o
pera
florido,
con
mano un
ti
e un
!!-^ALali:
kcener. di^^
contro
abbruciata
un nmedio
utilissimo
le
871
giato
morsicature della vipera stessa; e chi avesse manil fegato di vif>era, mai si sarebbe spaventato
dall'assalto di
un serpente. Secondo Dioscoride, scritmedica, coloro che ebbero l'abitudine di mangiare qualche volta fra gli altri cibi, vijjere condite, vissero lunghissimo tempo, e, sentore greco di materia
le
che
certi
Indiani
vissero
talora
fino
nutriti
centocindi
vip>ere.
quant'anni,
solamente per
salute;
in la
essersi
essere
il
serpente
quella
di
fra
le
quali
la
citeremo
Marco
e
Aurelio,
cui
figura
sua
effige,
seduta,
ser-
mentre stende
mano che
tiene
una coppa, un
L'odore
di
BLICA.
sta pianta,
SALVS PVque-
Vegetali:
Artemisia.
Salvia,
la propriet d'al-
che presso
versi:
DiPentagono. Nella pietra di un antico anello figura intagliato un pentagono coi lati che si incrosue virt medicinali.
ciano,
(salute)
stimata per
Greci
fra
;
cui
angoli
estemi
v'
scritto
SALVS
Igiea,
rola
greca ITEIA,
e
figlia
quale corrisponde a
Esculapio.
Dea
dell'igiene
di
Salute perpetua.
Amaranto.
Salvamento.
Delfino
col
i
freno;
perch
volevcisi
che quest'ani-
male salvasse naufrighi. Dicesi che in un tempio di Nettuno esistesse un delfino che p>ortava Palemone fanciullo fatto d'oro e d'avorio, al
ganti
ro.
quale
navisicu-
facevano
sacrifizi
F>er
ottenere
un viaggio
Stella che, in
una medaglia
antica,
figura nell'ai-
bero di una nave con
le
872
si
vele; e al rovescio
vede
una testa e il tridente, con l'inscrizione: salvo. no, cio con l'aiuto di Nettuno, simbolo della Provvidenza.
Di Nettu-
La
stella
Salvatore dei cittadini. r> Komam. Corona di quercia, chiamata civica dai di gracio assidionale, corona quali, dopo la presso
i i
migna,
era
al
la
sentavasi
cittadino in
l'inscrizione servator
come
cui le
dit,
si
civem servavit;
in pu vedere nella medaglia di M. Lepido occihosiem per stanno S., C. lettere H. O. un cio uccise un nemico, salvo
cittadino.
Salvezza
Animali:
le
Orsa con
a una persona che, aggramalattia, con poco ablunga vata e consumata da volevafelicemente ricu|>erata la salute; perch
formiche.
Allusione
bia
6
che
che,
come rimedio
alle malattie.
ci fa,
dicesi.
quando
l'inverno dignuna; e esce dalla tana, ove pass tutto la cui acerbezdracontio, il mangia prima di tutto lunga inattivit, per rattrappitosi l'intestino dilata za giovamento, allora e se tale rimedio non le portasse
ricorre
a quello delle
i
formiche.
ceci,
Vegetali:
Cecc.
abbiano a preservarli dai vermi; inoltre erbaggi credeva che seminando il cece con altri
legumi,
versi:
873
bruchi.
la
Di-
Capo, che era invocato nei pericoli estremi, come risulta in Omero dove dice: Per il capo di Ulisse, per il mio capo. T. Gracco, volendo racconuuidare
sul
la
sua salvezza
al
popolo,
si
pose
mano
capo e s'incammin verso il Campidoglio, seperch avendolo gno, che fu anche la sua rovina
;
sinistramente,
testa,
interpretarono,
che
col ix>rsi la
mano
di
in
chiedesse la corona.
Salvezza umana.
Diluvio,
terpreti
cui
si
che
p)er
gli
in-
della
salute,
Bibbia
come segno
che
vizi,
dell'ula
mama
rati
alludendo
genti
loro
libe-
cupidigia,
sontvmersi
nell'abisso
dei
furono
Salvia. Pianta
il
cui
nome
in
deriva
da
antichi
lute
era
tenuta
grandissimo pregio.
Vedi Sa-
Virt
domestica.
Sandali.
Sp>ecie
antichi.
di
scarpe
di
cui
facevano molto
uso
gli
Vedi Pietro
che durante
(San).
Sangue.
Dicesi
ojjera
giorni.
di
la
di
Annibale,
Vino,
si
per
sangue, e
il
sangue per
il
vino.
Sanguigno.
Uomo
con un falco
in
pugno
si
una scimmia.
Sanguisuga.
Animale voracissimo che
nutre di sangue, e do-
p
tsersii
874
riempito
dere
nuovo
gitore di sangue.
Sanit.
Gallina, che
gli
antichi
tr sacnhcavano a hACulapio,
i
Sansone.
dotato di meravigliosa forza. Sansone per un enigma vendicarsi della scommessa perduta per (vedi Piacere nato banchetto un in proposto lui da
Israelita
,
Filistei mandandovi dalla mestizia), arse i campi dei due per la coda a due a dentro 300 volpi legate
venne precon fiaccole accese. Dopo di ci Sansone e prese funi le so e legato, ma a un tratto ruppe e terra, per trov che d'asino in mano una mascella per semmeditavano Questi Filistei. dei fece strage saputo da una pre vendetta contro Sansone, e avendo tanta forza che Dalila, nome sua cortigiana, per
stava
nei
gliarono
una macina
forza, pen-
Gaza.
i
Ma
dopo un anno,
con
essi
essendogli nuovamente
ritornata
la
cresciuti
capelli e
un giorno vendicarsi; e festa dei^ Fiuna a tempio nel condotto dileggio per cui poggiava tutto l'edilistei, atterr due colonne su
di
infatti
essendo
stato
fizio
Leo-
ne,
emblema
della
forza.
Santificazione.
altare. ^)imAquila, che sorge dalle fiamme di un consacrazione dei alla analogo Cristiani dei bolo
Gentili.
Vedi Consacrazione.
Santolina.
Pianta adoperata
forte
lo
i
875
in
medicina
Utilit.
che per
il
suo
odore
si
tessuti di Icuia.
Vedi
tre
Sapiente.
Uomo
che guarda
serpenti
distesi
per terra.
Sapienza.
viso quasi virile, ocelli celesti,
Figura adlegorica rappresentata in una donna dal con una lunga asta in
di
cristallo
al
braccio,
un elmo
testa
coronato d'olivo;
serpente e
le
miero di un
Giimbattista
alate,
Vico
sul
l'ide
in
che
in
ritta
as-
sorta
visione
estetica,
un triangolo
il
luminoso,
quale reippre-
Dio con
la
sua prov\"idenza.
La donna,
un
di
che
personifica la sapienza,
vesso.
ha
nel p>etto
gioiello con-
Un
rciggio
parte
dall'occhio
Dio,
va
dritto al
Animali: Civetta. na il petto del vecchio Omero. ELmblema di Minerva Dea del consiglio e della prudenza. Diversi: Barba. Uno dei distintivi dei filosofi Greci era la lunghezza della loro barba e quantunque vedevansi, in una data epoca, le statue dei filosofi sfomiti di bcu^ba; quelli viventi non deposero
si
riframge e illumi-
in
generale
il
contrassegno della
loro
professione,
al
la
pompa
motto po-
polare,
losofo,
che
e un
costituisce
un
fi-
uomo
ai
la
il
cui
sapienza
Prncipati.
Lacedoorecchie
rappresentando
Apollo
quattro
di cui questo
si
876
Dio era
ritenuto simbolo e
con rascoltare molte cose (orecchie), e non pu facendo anche molte opere (mani); poich la quasapiente, degnamente persona una dirsi essere conoscenza delle cose, se le si occupi soltanto della
acquista
di
non si vedono anche opere tali che siano apprima diprovate, e che colui che le fece, le abbia esaminate e considerate, in modo da
essa
ligentemente
riuscire
manifestamente
utili
a se e agli
altri.
QuaFor-
drato.
Siccome
gli
antichi
raippresentavano
la
ponevano tuna seduta sopra una pietra rotonda, cos ci che con mostrando quadrata; una su Sapienza la
Iprima
volubile,
mentre
la
sede
i
dell'altra
legni quaferma e immobile. Secondo i teologi,* costruziola per prepararsi drati che Dio comand e i midottori i significavano No, di ne dell'arca cui sapienza, i popoli nistri della Chiesa, con la fortificavano dentro rinchiusi, si conservavano e si
li
oltraggiavano. Sale,
di sausato pel battesimo e che dicesi essere segno scudo dedipienza. Scudo. Molti vogliono che lo montlo, il cato a Minerva, simbolicamente significhi di forma sotto sapienza dalla quale sia governato il d'oro deditripode il che certo E' Tripode. scudo. della sacato dai Greci ad Apollo fosse simbolo
pienza.
Sapienza
Fietra,
la
di
e
Dio.
scaturisce l'acqua, e di cui ne parla secondo Filone, la pietra raffigura la
donde
Bibbia,
ferma e
da
cui
si
ricava la
Scritture
to,
877
la
disciplina
o insegnamen-
come presso
Sapienza perfetta.
Vaglio, secorido alcuni, simbolo
d'uomo
perfetto e
consumato
facilit
negli
studi,
il
siccome
il
vadot-
la
trina e
gtiere
il
l'esperienza rendono
l'uomo capace di
distin-
il
giusto dall'ingiusto.
Sarcasmo.
Momordica
Sarda.
Variet
d'agata
rossastra.
piccante.
Vedi Martirio.
parti,
Sardonia.
Pianta
fiori
di
cui
tutte
frutti,
le
sue
specialmente
giovani
Ironia.
sive.
Vedi
Pietra
Sardonica.
grezza
preziosa
porpora
digradata.
Vedi Alle-
Angelo.
che sem-
Sassifraga.
Pianta che nasce sulle rupi, fra
bra dividere
Affezione.
f>er
i
sassi,
giungere al
sottoposto suolo.
Vedi
Edilizio.
Parola che
{Satn)
si
che
significa
nemico,
ci
avversario,
perseguita;
ma
Scrittura
demonio.
nemico della nostra salute, lo spirito maligno, il E' detto nella Bibbia che coloro quali
i
testa
878
di
Satanasso.
Corinto nelle
l'avversione dei
San Paolo d fincestuoso d almani di Satana, cio lo abbandona loro comufedeli, caccianiiolo dalla
abbiano
in
nione
vietando
lui.
nessun
modo
che
fare con
Vedi Abbadon.
Fauni,
Satiro.
Come
cie
i
Paini e
di
esseri
intermedi tra
gli
avevano comuni
rappresentati Icon orecchie che opere d'arte vengono rincagnato, la \mghe e a punta, il naso
piuttosto
testa spelata,
di corcon piccole protuberanze a guisa si figura loro Talvolta la netti dietro le orecchie. vegiacche animale, forma avvicina anche pi alla corna di carappresentati con piedi e con
nivano
pra.
Durante
forma umana ne espresso da un considerevole grado di Inferiori del dorso e da I Satin e nelle attitudini
sensualit
nelle
greca, la miglior periodo dell arte vieanimalesco carattere intera, e il alle parti attaccata coda piccola una
il
fattezze
Bacco, e nelle erano costanti compagni di sempre danzanti, con mostransi essi bacchiche sioni in mano. nacchere zampegne, flauti,
tamburelli,
proces-
Vedi Lascivia.
Satirio. j trovano due si Specie di orchidea, alla cui base tedei la fonna tubercoli che rammentano vagamente Plutone. modestia sticoli di cane. Vedi Falsa
,
Saturnali.
feste
Nome
me
di
che
Romani celebravano
agrarie, e
si
di Saturno.
Erano
fete
in no facevano a
un temix)
terminati,
in
879
campagna eramo
agricol-
cui
tutti
lavori della
e siccome
in
quella
stagione ogni
sue preghiere
igli
Dei; cos
istiuite
con
e
lo stesso fine.
perci
Saturnali
stato
ve
tempo quel
e
a^li
felice
concedendo
In
in
dati
ai
servi
schiavi
una completa
serviti
libert.
questa
di
abito
loro
erano
a tavola
pa-
droni,
della
i
pi
dicavano le loro catene a Saturno. Quella stagione portava gioia universale a tutto il popolo, e la citt
risuonava delle grida di Io, bona saturnalia! lo, bo-
na satumalia!
invita vansi
farsi
gli
Ognuno mangiava
amici
e
i
beveva a ufo, e
parenti.
Usavano pure
ai
di
dei doni,
clienti
regalavano
loro padroni
candele di cera.
delle
cui
figurine,
Ai
fanciulli
davansi
trasse
comunemente sigilla, da
il
l'ultimo
giorno
Saturnali
nome
di
sigillaria.
cos
ra,
Durante tali feste sospendevasi ogni affare pubblico che privato; non incomincavasi guerai
n infliggevasi castigo
offrivano
sacrifizi
colpevoli.
Le
persone
il
le
quali
Saturno
avevano
capx)
scc^erto.
Saturno.
Re
ra,
il
favoloso d'Italia,
figlio
Tergre-
Romani
col
co Crono.
Titani
Narra
ribelli,
leggenda che Saturno, cap>o dei tolse l'impero al padre, e dopo averla
gli
880
spos
la
tolti
gli
organi
della
generazione,
figlio
prodel
pria
sorella
Opi.
Ma
Titano,
il
maggiore
di
al
Cielo,
al
volendosi
conservare
diritto
succedere
fra-
trono,
la
gli
tello
figli
maschi
Satur-
che
no,
te
i
sarebbero
nati
dall'unione
con
Opi.
fedele alla
suoi
figli
divorava indistintamen-
sessi
appena venivano
partorito Giove,
in
alla
so-
luce;
stitu
ma
al
in
ultimo
Opi avendo
un cencio che il marito inghiott con la solita voracit. Titano seppe l'inganno di Opi, detronizz Saturno e lo gett in prigione: ma Giove ne ruppe le catene e lo rimise al potere; ma l'ingrato Saturno, avendo inteso dal Destino che Giove era nato per dar legge all'universo, tent di far perire il figlio, il quale, vedendolo tanto ingrato, lo scacci per sempre dal Cielo. Allora Saturno si rifugi in Italia, dove fu accolto ospitalmente da Giano, e fond una colonia sul monte CapitoHno, o terra di abbondanza. Saturno introdusse la
civilt,
il
suo regno
riputato per
dell'oro
dell'Italia
specialmente dagli
Aborigeni suoi
sudditi.
Essendo
ricchezza e del-
l'abbondanza, sua moglie Opi divenne la Dea dell'abbondanza. Saturno era rappresentato con in mano
una
na.
falciola,
e aveva
La
questa deit
si
diede un carro
da due buoi
neri.
Sbigottimento.
Capra presa per
la
per-
-^ 881
in
un branco
si
di
ca-
barbiglicni,
vuole che
gli
altre,
come
spaventate,
rivolgano
occhi
verso quella.
fior
di
vedova,
cui
fiori
assai
Ve-
Vedovanza.
Saliva.
Scacciapensieri.
Plinio
il
naturalista
strofinare
il
riferisce
che
gli
andi
tichi
costumavamo
dietro
le
dito
con
i
un po'
saliva
orecchie,
per scacciare
fastidi e le
inquietudini.
pensieri. un uomo sbatte un bambino. Nei Salmi si parla di sbattimento dei bambini contro teoloigi, significa che prila pietra; ci che, secondo ma che i p>ensieri cattivi e puerili abbiano a invecchiare, e che siano radicati fortemente, devono es
Scacciare
Pietra,
cattivi
cui
contro
sere
sbattuti
nella
Massoneria
di
pietra
di
Cristo
(vedi).
Assedio
Giacobbe.
in
Scoliura.
Scamandro.
Figlio di
Giove e
Dori.
Fu
cangiato
fiume
acque scorrevano intorno a Troia. Scamindro era chiamato Xanlc dagli Dei. Insultato da Achille, venne alle prese con
l'eroe
greco:
il
in
aiuto
di Achille e
lo
or-
din di risparmiarlo.
capelli
delle don-
ne che
5fi
si
bagnavcmo
sue
acque diventavano
Q. Ronchetti
biondi.
882
quand'erano
e
Le
fanciulle
troiane
fidanzate
andavano a
la
tuffarsi nello
Scamandro
gU offrivano
le seguenti parole: loro vergio^it. proferendo Lo Soamandro verginit. mia la Scamandro, cev, una sorgenti, una calda e
Kr
anticamente
fredda.
aveva
due
Scandolo.
Elleboro.
sacro (presso
gli
Egiziani,
il
quale
rin-
escrementale eh esso chiude le uova in una pallottola gambe posteriori. le forma rotolando lo sterco con
Generazione Vedi Dio ' Uomo Unigenito. valoroso Soldato Padre Scaro.
Mondo --
Pesce
marino,
notevole
per
la
singolarit
del
j^i
delle
cose.
busti di questo
Dio
ste
883
con una ve
Iciscivia
venissero
solitamente
rafjpresentati
la
e in
stra-
tempeianza di uomini, che a guisa di femmine scicano le vesti, prolungala cio la loro lascivia
all'et
fino
matura.
Scellerato. Salamandra. Ejnblema di persona abietta, dannosa a chiunque la pratichi, e af>portatrice di sciagure;
perch volevcisi che la salajncUdra possedesse per sua
natura un veleno capace d'infettare
i
frutti
di
quaa-
quali
si
morisse, e secon-
do
alcuni,
mangiando
la
carne
il
d'un
porco che
Scettro.
Bastone, bordone, verga, giusto
ficato,
e poi simbolo di
lancia,
in
i
una
fatto
piede che
un lungo bistone simile al fusto di un albero giovane tagliato tempi issai remoti serviva non solo
passi dei
per sorreggere
vecchi e infermi,
ma
anil
cos
di
emblema
dignit
potenza.
Ed
Giunone, re e principi. La Bibbia ne fa menzione fino dai tempi pi antichi, indicandolo simbolo di autorit e di dominio. Lo scettro dei re di Persia ci vien descritto come aureo, cio probabilmente d'ove,
ro
massiccio;
se
il
monarca
lo
abbassava verso un
il
suddito lo baciaal
la
sua riverenza
di
sose-
vrano.
L'originario
primitivo bastone
legno
884
cr-^urn
eburneo,
specialmente
quello
regio,
^U^
"che
si
o a "Ro^a appropriarono
He
.
della
dinasda brusca
.
poster.
^o
^>^
^ncr.1arp
era sormon-
-r Tt^i^^r:^^. "z
e'
il
vestiti
di
gala.
Qi
Egi..am
s,.
IZ.
verno
,
che
chia_
;cc.W.
^;- : 'ira
in
^X;iiorrLo1uiv:rsoedelsuo.iusto..
Avevamo anche uno scettro cco^. sormontato da una testa d, de d-ippc^tamo i>"o Concordia ,. , L iHnril Autorim ^ Vedi Ambizione Ji n de Dea Cunonc Giove Cognazione
y,
forma a un p.e
_ - hka - '-"P"" i'^^''^- ^'^! Melpomene PaJre _ Regno Sovrano __ Scettro ad ansa. Vedi 7 Vedi Ann^e. Scettro a Voma - Uomo. Vedi Scettro da buffone. Scheletro. Vedi Larva
la
ricchezza
tlerno
Liberia
Kesla.
]^c
Taxx.
fiore di loto.
Morie.
Schiavit.
Catena.
tena.
885
da
una
ca-
Ceppi
Servila.
Globo circondato
Vedi
Schiera nemica.
Zanzare,
setti
allusione
agli
alle
molestie
dei
che
questi
in-
portzmo
abitanti
altro
in
molesto
Schiettezza.
Polentina argentina.
{San).
Animale
simile
al
cane,
che di notte
manda un
grido terribile.
Vedi Anuhi
animale
tutti
Sciagurato.
Bertuccia;
in
generale
preso
come
ritenuto
sim-
bolo d'uomo da
assai
disprezzato,
per
un manigoldo e scia^rato.
Scialacquatore.
Pecora o capra che mangi V organo; con
al
cui
gli
oltre
le
sostanze pa-
terne
materne;
sete,
perch
l'origano,
si
mali,
mangiato
consisteva
consumati
ricchezza
da
tal
insaziabile
giziani
da morirne.
quasi
tutta
La
in
degli
E-
bestiame.
Sciame.
Tutte
le
api di
im
alveare.
Sciapodi o Monosceli.
Popoli favolosi, che abitavano
in
ps^ese
_
dell'India,
886
de
con un sol pieo della Libia. Correvano gamba si atvelocissimamente, e intanto che una
l'altra
faticava,
riposava.
Scienza.
Figura
allegorica
rappresentata
sotto
r aspetto
1
j; di
un compasso, una una donna attempata con accanto Berillo, come emblema. libri
sfera e dei
Scilla.
Ninfa
siciliana.
^, Fu amata da Glauco; ma
,
^.
in
Circe,
scoglio (chi dice sua rivale, la cangi in uno una donna il cui budi forma mostro) che aveva la di sopra delle acque, al s'innalzavano testa sto e la
un
cui
fianchi
teste
di sei
cam
orribili,
continuamente.
glio,
aperte
gole
latravano
formava un gorgo pi
di quello di <^a-
Scilla di Niso. Vedi Niso. Scilla marittima. sugo viscoso, adoPianta il cui bulbo contiene un
perato in medicina.
Vedi Difesa.
,.
Scimitarra.
Specie di sciabola particolarmente
Orientali.
in
uso presso
gli
Vedi Marte.
della
Sanguigno
stoltezza
Fo
Sfacciataggine
Epimeteo Gusto
di se
stesso
Cercopi
Ere-
Imitazione
Talta.
Sciocchezza.
Animali:
Pellicano
che,
presso
gli
tr
Egiziani
.,,
^ri era
887
eimbolo di persona sciocca, incapace di discernimento; e ci perch il pellicano potendo fare il nido in
luoghi alti;
come fanno
gli
altri
uccelli pi
altri
prudenti,
il
animali,
pel-
La
piet
in
;
di
suoi
figli,
ri-
conosciuta
generale,
Egiziani
l'attribuivano
poich
difendesse
ma
soltandi
to
mancanza
grande degli uccelli, ma d'indole talmente sciocca che crede rendersi invisibile nascondendo il collo fra gli sterpi lasciando scoperto
cervello.
Struzzo;
il
pi
Lutto
il
Vegetali:
tanto fun-
sciocco),
ch'io
gli
abbia
creduto.
della
Difor-
versi:
Luna, allusione
paragonabile
disse
alla
volubilit
sua
ma,
all'incostanza
della
mente.
sole
sta la
Salo-
mone
nei
che
il
savio
guisa del
fermo
luna.
prc^x)siti,
i
e lo
sciocco mutabile
come
pi
Inoltre
detti:
minchione
Sciocco.
Blito,
niente;
emblema di persona sciocca, stolta e da perch questa pianta, priva di vivacit, pr.
a una fragola; ma insipidi. Laberio che una bestia di due piedi blitea. Folaga. Si vuole che quest'uccello sia assai stupido e sciocco, perch cibandosi di sdiiuma marina, ciicesi, pesca-
duce
frutti simili
disse
tori
888
cos
in
e lontano,
attirando
questi
uccelli,
por-
gendola poi pi bassa e vicina, senza alcuna fatica li pigliano con la mano.
Scioglimento.
Conio, perch, contrariamente
sce e rinforza,
il
al
chiodo,
che uni-
le cose che per loro natura sono solide, e specialmente con arte ben incastrate o unite.
Vedi Anima
purgata dai
Scoltura.
Figura allegorica rappresentata da una donna ammantata.
che.
Ha
per attributi:
Trespolo.
Sconciamente.
Animali:
devasi
Cavalla che
questi
tira
calci
a un lupo.
di
Crelupo,
an-
che
animali
fossero
natura talmenil
te avversi
tosto
abortisse;
ma
piedi
Vipera,
piede
di
una donna.
Una
tradizione
una
ci,
vipera,
quisi
appositamente o p)er caso, abortisce; e che la vipera volesse vendicarsi dal non
Vegetali:
Sabina,
Sconvien lenza.
Bue
col
basto,
cavallo
legato
all'aratro.
Or<i-
o
non
disse:
Il
il
SS9
la
pigro
bue portar
cavallo.
questi
sella
vuole
brama arar
feroce
L'una e
l'altra
cosa
convenevole
animali.
Scoraggiamento.
Cavallo che incicimpa, o caduto a terra coi piedi
davanti; segno di disp>erazione o di un principio
felice
in-
di
o abbandonata
con
scoraggiamento, secondo
Marte
Insidia
auguri.
Im^idioso
Rigidezza
Scostumato.
Porco avvolto nel fango, oppure che calpesta e spande delle rose. Nella Bibbia le rose e le cose odorose simboleggiano la rettitudine della vita e dei costumi, e il porco che disprezza le rose, raffigura una persona di natura maligna e perversa; poich dicesi che il porco fugge profumi.
i
Scrofa.
di armi
Vedi
Cerere
Determinato
numero
Estate.
Scudo.
Gli scudi dei Romani erano ornati di vari segni
blasonici,
da cui derivarono poi gli stemmi; e si vedevano perci incise o dipinte le gesta eroiche degli avi, o anche scolpiti i ritratti. Ogni soldato portava
inoltre
il
suo
sul
proprio
scudo,
le
il
d'indossare
armi
no-
me
del
antichi,
duce sotto cui militava. Fra le armi degli lo scudo era il pi riguardevole, e i poeti
facevano a gara nel descrivere coi pi vivi e splendidi colori le in^rese e le gesta di cui fregiavansi
gli
890
lo scudo Cos, per esempio, scudi aei loro eroi. rnanno,p.r cavallo per msegna un di Achille aveva mare e di Tetu Dea del origine sua la indicare vedevasi 1 e^^- ^ u quello di Agamennone Ricorde spaventevoli sguardi. lanciava aorLe che -guen^^ de. scudi P^J^ emo inoltre le divise degli scalata di dei sette eroi alla naggi- Eteocle, uno ci. raffigurava un u<^o con lo scudo che Pareno atta, una di mura appressa la scala alle m^ con una sfinge portante
;-
tS.
pZ
uo^o
Amore armato d, zampe; Alcibiade con con un \eoEttore drago; foWe- Menelao con un con un draImeneo con un gallo; Epaminonda con un Uhsse mare; con un granchio di
fra le
altro
iT
Z
Amico
delfino,
volle famosi eroi di Tebe non Anfiarao fra 1 sette d. esaccontentandos sullo scudo, alcuna senza farne pompa. coraggioso e prode sere Dife^ Arrendersi Angelo Vedi Ancile
emblema
dei
suoi
viaggi
marittimi.
Il
so^o
Ugna
sa
-^ Et
del
rame
-1 Luigi
Onore
{San)
Sapienza
- Et - Michele -
del ferro
(San)
-fortezza
Minerva
Segnale d attacco.
Scultura. Vedi Scoltura. -- ^onsolyomant-Scure. Vedi Barnaba {San) Matteo {San) Enrico {SanC)
Eliseo
{Santi
Memoria
duratura.
tagli.
Vedi Bipenne.
^'Divinit
Egiziana,
corrii^onaente
al
G,S
"al
Non
Crono ha nessun
dei
se-
gno
caratteristico,
891
distintivo suo
ornamento;
la
(la
Notte),
chiamata
gene-
degli
Dei.
Sebastiano (San).
Martire.
Sedere. Vedi
Sedia. Riposo
Sedici
Vedi Eternit
Sicurezza
Vedi Eccesso
Sedile di pietra.
Sega. Vedi
Simone
Deliberazione.
Perpetuit
Piacere.
Fiacre
{San).
Battaglia
dubbia
Isaia
{San).
Segesta.
Dea
vasi
delle
messi
presso
Romani.
in
Rappresenta-
testa.
Seggio. Vedi
Segnale. Campana.
Segnale d'attacco.
Bastone. Fiaccola. Prima di inventare la tromba,
il
segnale d'attacco veniva dato con bastoni che gli avamposti dei nemici si gettavano contro reciproca-
mente,
con
con
fiaccole
le
accese.
Scudo.
si
Quando
il
gli
avversari,
nati
al
bandiere spiegate,
scudi con
erano avvicisegno
facenlance,
punto
di cominciare la lotta,
gli
davano
le
d'attacco p>ercuotendo
do
il
maggior
strepito possibile.
cavalli.
Segretezza.
Sfinge,
ro
892
lo-
statua
che
gli
templi,
come segno
i
di
le
ammonimento che
conservarsi
le
cose
misteriose,
quasii
precetti e
dentro
enigmi
racchiusi,
di
una
sfin-
memoriali
segreti.
Paguro. Alcuni di questi crostacei e una fiaccola soliti a dmiorare nelle tane, di notte,
escono dal nascondiglio, rivelanla
do
loro presenza.
Segreto.
Capelvenere,
dedicato
a
Plutone,
re
misterioso
Chiave. Sigillo.
Seja.
Dea
Selce.
Romani.
di pietra focaia,
l'esca,
nome
armi
poich
percossa
mine
manda
scintille.
Vedi Ful-
Selene.
Divinit
greca
corrispondente
all'italica
Luna.
In
con
Ecate
Persefone
(Proserpina).
Vedi Luna.
S&me. Vedi
Origine.
SemplicitCrigio
chiaro.
893
Rapa.
dagli
antichi
Semprevivo.
Erba perenne, chicunata dove. Vedi Fedelt eterna
barba
di
Poteraa.
Senape.
Erba annua. Vedi Desiderio
condita.
di
grandezza
Odorato
Tatto
F Udito
Vista.
sensitiva.
di
il
Sensualit.
Tuberosa.
fuori
tal
tingendo
in
modo
gli
in
nero
l'acqua,
me anche
era
per offesa.
Presso
antichi
questo sugo
del
marito
finite
malamente
moglie
infedele
Letteratura
Vedi Amore
Belle
imprese
Malvagit
di
Tempesta.
il
cui
attributo
l'amiore.
a guisa
con
sei
ali
rosse,
retimologia del
re
894
in ebraico
bruciare.
loro
nome che
dedicato
vuol
di-
Candelabro
acceso.
ai
Rosso.
Spada
fiammeggiante.
Zaffiro,
Vedi France-
SCO
{San).
Serapide o Sarapide.
DivinU
viene
egiziana
che
da
alcuni
sontton
Osiride,
considerata
come
identica
con
grea da
h'an.
Giove
significa gioia
Macrobio
identifica
questo
tutte
le
preconveniente misura. Alcuni cose bisogna usare la temoggio col quale il sero Serapide per il Nilo, a misuraadoperava si che sta, e un certo bastone, sue dovevano espandersignificava che le acque
re,
si
fecondo 1 Egitto. Nara certa misura, per rendere re d. per favorire Nicocreone rasi che questo Dio,
Cipro;
scrive:
egli
stesso per
mezzo
si
de-
io,
che or
il
ti
dimostro chiaro.
celeste,
Ho
gran
mondo
e
Uoscuro mar, e
miei pie Sono orecchi gli Son
i
la
Vaer
lieve
Che
dal
lucente
immagin mostra.
che Serapide rappre-
Da
senta
tale
descrizione
risulta
l'universo.
Vedi Arricchimento.
Serenit.
895
il
temporale, mentre
cielo
si
rasserena.
Sermonecorre anche al
gior colorito
Lingua presa con una mano: nel parlare si rimovimento della mano per dar mage
forza al discorso.
Serpente.
Artima An Bacco Dea Carro Caduceo da Diavolo Dipsa Dominio Eva Ges Giunone Giunone Ingegno Lacedemoni Laocoonte Marcomanni Ma Medicina Menapi Minerva Mitra Odio Pru Re denza Re Tempo Vecchio nuovo Testamento Serpente bronzo. Vedi Mos.
dal
Gli
antichi
rettile
nascesse
corpo
umano
Vedi Adulatore
e corpo
Boria
Capigliatura
di
serpenti
ti-
serpenti
Cerere
Cornuti
Cristina
{Santa)
Cristoforo
{San)
Di-
scordio
Falconieri
Giganti
Conservatrice
Igiea
Imperatore
mirabile
Invidia
Invidioso
ria
Vergine
Orgoglio
Pitone
ottimo
tutelare
RingiovaSapien-
nire
te
Sacerdozio sacrosanto
Salute
Sfva
Tentazione
Vipera
Virt.
di
Chiesa
Continenza
Servit-
Personificata in
un uomo con
le
orecchie d'asino.
stret-
,0,
896
non
cio,
secondo
gli
intetpreU,
'n
Wn
Ibne
. Capo rasalo A. presso e 'gradevole. Basto. un con segno di servit. Corda Greci e i Latini era
che riesca
du
Sdo dogo. Orecchie. Secondopi or:ch,e e segno 8^ sognando un servo d'aver .deve udire mot, cogli
peso del qualora U lavoro durant la pecon venivano castigati sTteso resi colpevoU
'u' lunga
servit,
perch
dei
mandi
Piedi,
perch
sostengono
tutto
i
il
"r^
servi,
quali,
na dei ceppi.
Servizio scambievole.
r^r;l:rE\^:tBt'/.-s?...
tam run
di reciproco aiuto. Valtro, nel senso
aWo,
p caldissimo
*^Nome
di
una
divinit in
EgS
et
a corpo
Venne
nomi.
Ma
la pi
comune 'aPP^"^';^;
"---" -;rt.rd'an1mtruna
FS.^r^}^i^r^^^
codrillo sacro
^7
di
a Seti.
simbolici
sette.
Spirilo
Vedi Numeri
Santo.
Pcrfczwne
Settembre. Mese a cui
897
Il
presiedeva Vulcano.
medioevo
lo
rappresentava vendemmiando.
Personificato,
porta u-
na corona d'uva, e tiene un ramarro in mano. Vasari lo rappresent con una figura scalza, i capelli intorno al collo e la veste raccolta intomo ai lombi.
Stende
destra.
la
mano
sinistra
Vedi Zodiaco.
di
spiro.
Severit.
Ramo
a
cui
Sopracciglia,
severit,
le
perch
p>elo
nei
vecchi,
propria
la
sopracciglia
raggiun-
di
talvolta perfino
Sfacciataggine.
Cane.
chille,
Omero
fa
gli
biasimare
occhi di
Agamennone da Aperch
si
per aver
cane,
ritene-
tali
GH
la
astrologi
litigante,
mo con
Inoltre
i
di cane.
rase e p)elate,
maschi
si
danno sfacciatamente
tutti.
Sfacciato-
Rana, simbolo degli Egiziani, i quali credevano che quest'cuiimale fosse privo di sangue se non negli occhi, e gli occhi sanguigni, secondo alcuni, erano
ritenuti
indizo
di
sfacciataggine.
Sfera-
Vedi
Eternit
Scienza.
Clobo
Ingratitudine
Iconologia
Lissa
57
Q. Ronchetti.
_- 898
forma
di
Sfida. 'aaJiolo.
spada.
per
le
sue
foglie
^'tX;.
la
del-
van
la
Pf^ testa
f/
ai
^^^^
altri
da; s ;,^,
j^
SI
,
a fanno leo,
.
L-%";Ui., ma i^ ^ ^.'-'"ri1o::%tt%aCe nore del corpo t-un athtudini. La me^'^neCu antichi T'^rSTfana di cui e i* greca,
sfinge
v-
r" rJ
A\
TpKp
beotica,
viene
It:
di naturale feroce
Era
''^%::Tt:^r:^
!>ui
. ..:
;
r^.,
^^
B
r.a<;se2seri.
->f
dove Coerano
^d:
mit,
Quando
-e';^l;fs;nr,rTe:^\:h:'V:eU^^^^ greclie, e
Lntate nella
a
pi
le
plrte
superiore
corpo
o
di
umana
per n
lo
al-
feZina, o hanno
la
testa
montone,
cuni
casi
testa
lateralmente
collo.
899
copre
bipartita,
ahe
Minerva
anche parte
del
Se-
gretezza.
Sfortuna.
Spillo,
lui
il
che
lo
invent;
spillo
in
l'infelice
in-
trodusse lo
le
Inghilterra,
e immeritata.
Ancora
oggi,
il
regalo di
col dire:
Dono
Sfortunato.
Uomo
sfortuna
che
in
cade rovescio a
cosa.
terra,
allusione
alla
ogni
pelle
spoglia
del
la
leone;
forza,
volendo
che
dove
non
basta
^
devono supplire
astuzie
e gli inganni
e a
si
Malinconia
umilt.
quali
avevano
cui
la
cognizione
del
fule
del
modo con
potevano distornare
sventure,
re
l'ira
e specialmente
del
modo con
Esse
per
cui
placa-
degli
za
per
mezzo
acquistavano
questa loro
inspirazione
di tali
cognizione del
diretta.
futuro
poich
persiane,
cono-
scono
ebree,
babilo-
900
i e
tava
.l'oro j n
S.billa fr^.a P-'^jpui ^.^^^f UDica fl vpstiva di rosso; la e sparsi per le spalle, ^.,3ti,, abito
italiaive.
1
La
11^
una g^^'^^^"^^,."^'^
e
l^^^'^'.^^
K Leo velo bianco,
'
coprivasi
di
di
faccia.
Oh
..
ua
*Ua,
o venjva per
'-^^rJ^arr^^reil^e^jr.'!
che per
torn
lutti
nove.
re
1.
"
,
quando la donna,
dopo >''""'
*'"'^n,;
;
tre,
""
sua
^Tla
donna
r'''''o::f:::\r:a!:rSsM,inin,o,. tre lui disparve. Uuesti contenevano s. nella to rinoma,! destino della
nientemeno che
citt
^"
"
^uma^ che ^^ S*' "a .* certo. Narrasi "tema spelonca abitasse una
co,
di
Roma). Chi
aj
,n
^.^^,
^_
.a-
"*
*ardr fXtertaral
che non
.uanti
^^^^
Sicilia.
Ciclope,
come emblema.
Sicurezza.
Vasari
a un
la
901
una figura che, appoggiaAnimali: dorme pacificamente. Cicogna, che porta una foglia di platano, come segno di rqjaro dai tradimenti e da malie. Volevasi che
personific in
ta
tronco,
la
cicogna
nel
apf>ena deposte
le
uova,
di
avesse cura
di
mettere
derle
nido
una
foglia
platano, per
difen-
si
credeva
che questa,
i
toccandole,
pulcini.
ali,
stregasse,
Gallina,
le
la
quale credevasi
le
allontana-
re le faine e
po
rivolto
all'indietro.
Si
sto animale intorno alla casa, e posto con la testa voltata indietro, sopra una finestra o sopra un archi-
trave di
getali:
una porta,
Felce,
i
si
scongiurassero
malefizi.
la
\
di
e-
che credevasi
serpenti.
avesse
virt
tei
nere
lontani
contadini
tano.
di
usavano riempire
capraria.
Ruta
loro
letti
di
felci.
Pla-
Diversi:
Chiave,
attributo
Giamo, quale signore delle porte. Colonna. In una antica medaglia romana si vede una figurina di donna
in piedi, in
si
che con la
la
mano
destra
sinistra
tiene
cap>o,
con
uiva
la
l'inscrizione:
medaglia di
La M,
figura
Dea con un
sinistra
raggio
mano
destra,
il
con
cap>o;
con
l'inscrizione
SECVRTATI PERPETV/E.
Vedi Bolla
Fedelt segreta
Segreto.
_
Sigillo di
902
*"ve!chio
e lo^a evo
;,!,!
Pi lardi lo
nato,
daTna JlJ.
f
si
la testa
petto e
vmo
d, reggers, >" P'=*';J^^! diceva che incapace g,o asmo e sorretto da due un di cavallo Racco a
^^i
tiri
Sa'iri
o su un carro
liraio
dauc m<m.
Stleno,
an'aslno
come emblema, ha gh
Silenzio
'Sa
voto
in
allegorica
rappresentaU
sulle
sotto
form
labbra e talora un dito u, giovane che tiene m testa e av cappello piccolo ^n/afacca con un
una
pelle
lupo, coperta
d occh, e d orec
della
che per
significare dovers,
Il
ma
airpoco'
cappello era
-gno
hbe^a che
P^^^^^ "! rapp e
sempre tacere c, che si pu6 vuole. I dire ci che s, sempre o d, forma sotto tentavano il Silenzio Taaio. o Muta di nome
diedero
il
--^J Ut,
donna,
esce. una pretta m bocca. / Animali: airone, con Ve pesce. un di pi muto E' -omune il detto: vele o un confene che p.anta geta i: Belladonna, assorbe reso a "--" 'potentissimo, e eh, ne ^ S.lenzK. albero consacrai al Pesco, morte stessa. pavemrer Arpocrate. e le cu, foghe
^f
dedicato ad
alla
ragonate
la Hngua.
lingua
umana,
frutt,
,1
al
cuore
che
cuore,
non
deve
sione.
p>er
903
antichi
Rosa
ai
raffiguravano sulil
porta
della
dei
silenzio
convitati.
festini
per raccomandare
Diversi:^ Dilo
esista
posto sulle
di
labbra.
Dicesi
che a Padova
una statua
tante cose,
in
modo
si
che
tutti
gli
altri
ingegni
debbono e posdito,
re, le
legge:
il
che
il
qua-
disse:
in
Su dunque ormai
gli
ci
rifer
silen-
zio,
secondo
Rete,
perch
col
pescatori
si-
procurano di eseguire
lenzio.
loro lavoro
i
massimo
pesci muti.
Silenzio opportuno. Oca con un sassolino nel becco; perch questo volatile non fa che strepitare continuamente; anche mentre si pasce non pu tacere.
Silfi.
mola
do che
le
ondine
si
ritenevano vivere
nell
acqua,
salamandra nel fuoco, i gnomi nel seno della terra. Quando un silfo si rendeva visibile agli uomini, assumeva umane sembianze, ma adorno di tutti quei
pregi
che possono
renderlo
la
ma
conciliarsi
anche con
propria
Avevano
ali
di
sostanza
trasparente che
reggevano
nell'aria, nella
quale svo-
Mando
Le
904
colibn asp.ranao d p^^^^^^^^^ lazzavano pi agUi ^ei en^ro a un di splendidi colon dei fiori, o compagne dei silfi, erano
raggio
bagnavansi nele di bellezza; un prodigio di eleganza celate entro I rugiade, si tenevano le gocce delle tempo in cui, stanca la
calice
di
sole.
silfidi,
dei
fiori.
V'ebbe un
famiglia dei
silfidi
di codesta vita
^ruommi
cuori amant terra per trovare l misero in corsa sulla donne V'ebbero desideri. ai loro che corrispondessero si lasciarono che uomini e trtali se'dotte dai silfi
vincere dalle
attrattive
nuova sorgente
di diletti,
silfid
delle
silfidi.
Slliquastro.
Vedi Cercide
siliquasiro.
"'n^r:::nde
terna nelVallevare
i
dei pesci
fWlid;^^^^^
Vedi Degenza pa^
rape dei boschi. Egli ^''ETeiir latina dei campi e g campi sui vigila che presentato come un Dio conftm detto protettore dei Lricoltori ed anche a p.il primo fu Silvano che clpi. I.ino dice e an Lgli confini dei campi. i re Dietre per segnare e armenti ^egh protettrice
TdescrL
cchi e degli
gli
come
deit
promotrice della
loro
fecondit.
Come Dio
dei
bo-
armenti ritenuto
la
com
e
la
sacra
un ramo della
quale
talvolta
stessa
pianta
nella
mano smista
pelle
sostiene
anche
una
ferina
piena di
re.
905
frutti,
gli
si
nella destra
Spesso
Simboli
Abele,
tratti
dagli
innocenza
uomini celebri.
Agamennone,
intrepidezza
fedelt
Alessandro,
co,
magnanimit,
buon
vanza
scienza
critico
Artemisia,
figlio
Beniamino,
prediletto
preferibile
odio fraterno
gio,
all'opulenza
fierezza
Aristar-
nella
vedo-
Biagio,
invidia
grandezza d'animo
ricchezza
gli
Creso,
Daniele,
vide,
dolcezza
Diogene, cinismo
incendi
cole,
riosit
pazienza
gevit
arti
forza
Demostene,
Curzio,
Erosiralo,
Catone, severit
Caino,
Cesare, corag-
Cicerone,
eloquenza
alla
devozione
eloquenza impetuosa
Da
patria
Erdecu-
Matusalemme,
Eva,
delitto
Giobbe,
lon-
Melchisedecco,
Messalina,
dissolutezza estrema
Nerone, crudelt
za di
eloquenza
Penelope, fedelt coniugale Pandora, curiosit SarSansone, forza Salomone, saggezza Socrate, saggezza, padanapalo, dissolutezza
Nestore, longevit e
Oreste e Pilade,
zienza
gli
Vitellio,
ghiottoneria
Mos, abbondan
regale
legge
amicizia
traggioso,
ingiusto
ignorante.
Simbolica del
Presso
tutti
i
diritto.
popoli
atti
giuridici
furono
ac-
compagnati da
atti
simbolici, e la storia ne
abbonda.
_
Da
ti
906
Romani scegliamo
seguen-
esempi:
un anello di terr; Nelle nozze davasi alla sposa le davano le chiasposo dello casa nel riceverla nella caso di rine uscisse le si toglievano quando
vi; e
pudio,
.,
pugno.
dare
mano.
Il
turbato
il
possesso
denunciavasi col
lanciare
un
un
sasso contro
muro
si
illegalmente alzato.
della possessione
le
Quando
una specie
zolla del
si
contrastasse
di
mani, fingevano
fondo contrastato.
l'erede
le
crepahal.
le prescrizioni col
,
Interrompevansi
moscello.
rompere un
r
ra-
gli
gli
si si
J" diceva:
replica
dell orecchio.
figlio
dando-
uno
schiaffo.
Si rincarava
'
Il
debitore che
toglievasi
e
ai
creditori
deponeva
l'anello
doro.
schiavo sen-
uno Per annunciare che si vendeva cappello in vendita col esponeva si lo za garantirlo,
in testa.
Erano
venne
a
loto.
907
lo pigliava
con
riti,
la
mano.
ne
obbligatori
questi
che
sentenza legale.
Qui
cadit a
simbolo cadil
Simbolo.
Figura o immagine che serve a indicare qualche
cosa,
sia
con
l'aiuto
sia
del
disegir.o,
della
pittura
della scoltura,
per
mezzo
la
di
espressioni figurate;
sensibili.
Il
Cane
simbolo
della
fedelt;
la
Colomba
ecc.
certi
dell'ingenuit;
Volpe
si
dell'astuzia,
ecc.,
chiamano simboli
qua
tridente
luntjue
il
simbolo di
Nettuno;
il
pavone,
quello di
Giunone;
aclo-
che versa
il
i
Le
citt
hamno pure
religioni,
in
sopra
le
medaglie.
Nelle
sim-
quelle del-
l'Egitto,
di
degli antichi
loro
Greci.
Lo
studio
questi
simboli e del
significato
importante
me
di
simbolica.
Simone^ San).
Apostolo.
Simulazione.
Datura stramonio.
Sincerit.
Figura allegorica rappresentata de una donna che
tiene
il
_
mo
908
conteDiaspro. Felce, le cm cenen. della mano. per fabbncare^l utilizzate -no nenti molta potassa,
vetro;
trova;i
proverko che la venta e dicendo un vecchio presa cos la felce fu in fondo al bicchiere,
della sincerit.
Violetto.
come simbolo
^'NeirOdissea
fanciulle
le
come due
do cezza
che stavano
mare,
con
la
del
loro
naviganti, che
mimo
di di
tanto
che
vi
morivaiio.
Ulisse,
per
consiglio
Circe,
fecesi legare
all'albero
della
nave
e turo
egli
cera le orecchie
sentirne
la
dei suoi
e
musica
Il
sottrarsi
po e
e
di
qu
affascin,atrici.
cresciuto
tre,
diversi scrittori.
Lre
di
co le istigate a contendere Furono da Giunone le ah oro e stracciarono Muse, le quali le vinsero viso e a
dosso.
o,
secondo
numero delle da quah furono dati vari nomi di 1 eihghe comunemente Dicevansi Melpomene e di Acheloo
alle
altri,
seguito
di
Le
Ita
del corpo
in
gm
e
forma di col viso di tau le rappresentano piedi di gallo; aUri aldi esse cantava; un e il corpo d'uccello.
cblla
pesce. Alcuni
danno anche ah
Una
Ta suonava
no che
le
il
flauto; la terza la
il
ira.
Alcuni voghoche
arte
1 Sirene raffigurassero le vec-tasseche e dell'uomo, esercita sull'animo esaltando che ne erano degni, re lodi di coloro per la belle prendono invece Altri quelle le virt. meredelle e gli allettamenti ezza. per la lascivia
fascino
trici,
909
si
finse
che can-
tando addormentassero
alle
naviganti,
e che
cos
accostatesi
navi,
i
li
uccidessero poi,
vinti
gli
perch
avviene
ai
miseri
quali
dalla
piacevolezza delle
rapaci
donne, chiudono
poi
gli
fanno
antichi
ricca
preda
divorzuio.
in
Perci
prati
qualche volta
dipinsero
se
verdi
come
vien
dietro
lascivi
le
piaceri,
delle meretrici;
vergini,
ornate,
come Partenope, e in impudiche come Leucosia, e nelle parole sono dolci e lusinghiere come Ligia, cio le tre Sirene. E' da notare che F>r essere fatale il canto delle
ma
Sirene,
cui
esse
divennero
la
quasi
p>er
invalse
consuetudine di
sepolcrali.
figure
su
monumenti
Vedi Eloquenza.
Siringa.
Pianta,
chiamata
i
ar.che
/(7/,
che
fiorisce
in
pri-
mavera e
suoi
Giovinezza
Primo
quale
fiori
Siringa.
Ninfa,
canne.
la
inseiguita
da Pan, che
se
n'era
Vedi Pan.
Eolo e di Ejiarete, spos Merope, figlia Promosse la navigazione e il commercio,
Sisifo.
Figlio di
d'Atlamte.
ma
fu
La
910
tutt.
^T^^^J^
aUa sasso. R.guardo poi con un rosso trad,z>om. ices, *= C^J/'^f. sua morte, fra altre Stradmento, mando suo del vendkam che modo m mcatenarla, a riusc sifo il quale per stso liber e S.>fo
Xdol!
l^M^e;
nt'uo
moghe
A
e
non sep
S,s,fo
gnandosi di essere Se mondo per pumre la moglie. ne di far ritomo al voinon nel mondo supenore, non che Giunto che fu ve lo finch Mercur.o all'Averno e pa ara ritorno fosse vuols, e questo tradimento trascTn per forza castigo. una causa del suo
PW
a-
E^ziani, che musicale degli antichi ^' <Jc (ve*), la quale, doperavano per il culto di
Wento
l'a-
d-
cesi,
l'abbia inventato.
^ del prmche la personificazione due Dei altri forma, insieme cogli
.
Siva o Sivah.
Questa
ciD^
distrutrivo.
divinit,
BrLt
pL
l
odie^mo degli Ind. 1 culto e Visn, la triade antico. ^^ dell quello di di Siva differente ^^'f S.v ) (nome di nel primo. Mahadeva noto. di della generazione anzich rappresentante della
tru^ne.
Infatti,
il
come
ra e liscia in
911
il
linga
(fallo),
principio vi\ificatore,
forma
di
di cono,
con proiezione
simile alla
ta
bocca
un cucchiaio,
le
diffuso
per
tut-
l'India.
Molte sono
gli
altre sue
forme, e variano
di
secondo che
conservatore,
attribuiscono la
qualit
creatore,
distruttore
e rigeneratore,
lo
rappreotto
di
sentano
cui
nei
suoi vari
avatari
(incarnazioni),
speciali di
ta,
Unma-
alludenti a ter-
ribili
in
lui
fronte,
cui
sono perpendicolari,
nei
cosa a
speciale;
la
una mezzaluna
gli
capelli
o sulla
fronte,
quale
circonda
il
terzo occhio.
in
Quajido MaJia-
deva
\-iene
rappresentato
esso
questa maniera,
in
ma
con
delle
un solo
capK),
ha quattro mani,
il
una
cui
un attributo comune a
un'altra
di
sostiene
un
tris^ula e
altre
stemno in atto
la
benedire.
forma
d'uomo, quella
di
sinistra di
a mirarsi; grani
capelli,
rigidi
gli
danno un
si
una collana
tissimi
al collo
Dio
della giustizia.
_
ratiere egli cavalca
912
iota,
entato sentalo
zurro.
scure m mano vedesi spesso con una tizia divina, e rappresovente pitture Nelle con la co da sacra. azcolo un di cenere e con
un bianco
come
strofinato
11
^^ soprannome
zurro)
gli
bevut I veleno
distruggere
il
miacanla (dal collo aze<'li J^ll'aver aver ei commemorazione dell fu dato in di minacciava e mare che nacque dal
ji ui
genere umano.
Casiiia
smeraldo. Vedi
nit.
--
Giovanni Evangelista
{San)
Cherubini
Speranza
- For^ -- Vag-
soavit dall'asprezza.
cosa pva maturo; allusione a Sparagio col seme aspra da una spiacevole e cevole e soave derivata prodotto da una P-^^ il seme, Nella Beozia le teneri e gustosi. germogli Tato d d asparagio -mi di venivano coronate
Zte
pt;
oer
-^^4^;
novelle
significare
che se
il
avesse
!a
ri
/imausiu. ^Am^,a.
virt
di
animale senza
sete.
^T.e
si
di
scarpa
comoda
9i3
ornati.
Sofista.
si.
Chi per convincere usa argomenti fallaci, vizioGranchio di mare, similitudine derivata dal suo
modo
vedono
do da
incostante
di
;
insi
quando
e vinti
da qualche
validissima ragione,
prima,
volendo
seguirli
nei
loro
ragionamenti
viziosi.
Rana.
queste raffigurino
le
gnificato,
l'u-
ao e
l'altro,
Sofonia.
E'
il
nono
dei profeti
minori.
Vedi
Profeti.
Soggezione.
Uomo
le
briglie.
gio-
Carta bianca.
di
ferro.
Gli
antichi
solevano
far
passare
di
vinti,
spogliati dalle
in
armi,
sotto
una specie
in
go, consistente
terza legata
in
due cima a
aste conficcate
quelle.
terra
una
Sogni.
Deit sottoposte
ali,
al
Sonno; e a cui
si
davano
le
si
"enno.
58
Vedi Sonno.
_
Soldati.
914
^S:
1 poli
ptrl^Ha-na,;
galli,
certi cimieri
vuc^e
nascessero
il
rersia,
ad ^
sul,
^_
bero
soprannome.
soldato collare, segno di rollare simbolo
obbligato alla
di gideiruffi-
'^^
"\oTrrrairotbetn.a,
U cane,
Td?
tosto
s.
oltr ir;uale
roe;
similmente
7P--^"%,ti ai soldati
e
si
"quali q
quantunque
loro,
tal-
volta
alterchino
concordamente assaltano
^^;^
tr/i^Quale
simbolo di
^,
scolpita
negh
^ --f
>eJeUa
^^
V'
,_^^
^- -
l
^,
reT:nCrdLo^lredalcunadeboleaet
femminata.
Asilo
Gli antichi
gli
diedero
il
governo e la
tute!
se:
il
915
figlio
sole
Dio; Giarablico
quali
ecc.
Omero
stri,
sono
sole.
si
moti no-
AnimaH:
Sparfe-
Leone
viero,
radiato,
emblema
presso
sole;
al
della
gli
forza del
sole.
geroglifico
Egiziani
della
virt
condatrice del
noltre
si
credeva,
del
sole,
che
congiunge
lo sparviero,
trascorso questo
quali
gre,
che onoravano per aunore del sole, e mangiavano soltanto le parti deretane della tialzasse
piedi
nato,
come per
dagli
adorarlo.
al
davanti verso
Vegetali:
in
il
sole
nascente,
Rapa, consacrata
alla
il
Egiziuii
sole,
opposizi<Mie
cipolla,
corpo del-
rapa
all'immutabile aspetto
del
sole;
mentre
as-
similavano le varie
di
squame
fico
Apollo DelDiversi:
Diamante, dedicato
le
deit egiziane.
Vedi Chiarezza Dio Eternit oscurata Ces Cristo Gravidanza e forma Tommaso d'Aquino (San)
Verit
Verit
della religione
Fama Materia
Unit
Vita umana.
Sole.
Dio re della luce, colui che tutto vede e ascolta, con la sua luce penetra nei pi segreti luoghi, disco-
_
p
quel che 4 nascosto ne, Pera era invocalo
916
;, o,
e.cas.i.. anche
8""'''
Gli antichi
Sii
diicano una
di
cui
^^^^,_
Era '^ "! Ovidio cos ne parla ,isplenden^t e "Wjne altissinre cata con ^^^'^'J,^^^ ^el de pirop ^^ la chiarezza
le per
larpeggia-
""^'^-riltri tele.
::oa'avorio. eie
::f uilCandi
-i ^e^ClTr Vt"j
si
f^i
tiere
re,
Tritone .ronrb., grand, Elione con le iNeuunu, Prteo ed di Netno *!! acaua del ma-
vedeva
^"[VoeirrTni
verd,
braccia;
e mezza
.colpili
diversi pesci
Eranvi
ol-
.,e c, vi
erano
e le fiere
del t e le innnagini campestn > De. abitano le N,fe; ^^^ ^ " dal 1^' cielo se, segm /,^rive anche la
sei
eh^'^"" 5^',\^'^
-^''^'^XTrleTZ^,
f-.' In seguito
ne, c,uaU
dal
s,n,stro.
r^
"-'!: ^ota Tn un -ggio "lumaest reale e , velato d, porpor ^^._ Sole vest,to e il
cente di
stra,
,1
--
i^i
stava
=""",=.
,
Giorni
Me.
aveva ancora
Mondo
il
come
,ald
,,,,ano ^J, M j.
^^^
^L^Zi:^^" -
si
^"^
di
917
irrigiditi
vino,
il
dal
gelo.
l'asse,
Quindi descrive
e
il
carro del
Sole:
il
D'oro era
cerchio delil
le ruote,
raggi,
cui la-
voro contenea
vaghe
ricche perle,
e giacinti.
bei
rubini
distmti,
risplenden-
crisoliti
tirato
da quat-
tro
cavalli,
il
ra
moto
del sole
mai
interrotto,
re di tutto
le
con la luce che mai non manca nel giraLe quattro ruote dimostrano che il mondo.
stagioni
quattro
i
girau-e;
cos
anche
Piroo
il
quattro cavalli
le
fasi
del
giorno:
(rosseggiante), che
sole
quando leva
il
dente),
secondo,
dissipati
i
Eoo
il
(risplen-
sole
innal-
zandosi, chiaro:
vap>ori,
il
si
mostra
splendente
rosso
il
Eto
(ardente)
terzo,
d'un
ten-
dente
stra
al
ramciato, perch a
mezzogiorno
sole
mo-
tore
una luce ardente e infiarrmiata; Flegone (amadella terra), d'un colore giallcistro tendente al
per
bruno,
terra.
mostrare
la
declinazione
del
sole
verso
Martiano,
cos descrive
oscuro
il
poeta
africano
del
V
in
se-
colo,
Sole stesso:
Ha
Febo
capo
una corona di dodici gemme lucidissime, delle quali tre gh adornano la fronte, e sono lincurio, carboTi'
chio e ceruano; sei gli stanno d'cimbo
pie,
i
lati
delle tem-
scithi,
tre,
drite,
altre
chiimate
di
feracit,
dia-
mante e
tona.
La chioma ha
,,
918
^^^
. primo a,arire
feroce
poi
giovane,
^r^ ^ Sa^o'^rhl;
*
pe
i;'^^
1,.
ha
!e
I-
penne
noltre
ai
carbonchi.
d ha un raanlo tessuto
'
oroe
ardiri pietre predestra porge raffigurano ^^f le^^'^j^^li. la corona, '^ *"",^ ,.; riose che ornano
'
un'accesa ^j^'^X
rr-
h:c:i:'n:^eI"etmVgiantr
di
rap-
:::;a'Vr
lu,no;
i,
ca^Whj>,
,1
Pnr roo
della l pi fulgido
pa;app^enta
:
gra^^
il
f 'M' fu^o U
:
'SnnTe:
'appresenta
mera
-
osi
,
co^ne
B,nrano la
presenta
''"--^
mese di mar^o.
J^^r
del a
il
'panmenti verde
,,^p,a
,
il
r'
Le
i,
Xm^ciiiato'^di veme
-pprese"U
-1
,.^^_
iacinto
H
di
,appresenta
,,j,
_
color l'elitropia. di
^J a verde eWro^str
novembre. Le
'
'W-^f
di
^1 '-- "P"
^^^^^
^. ^^^^
presenta
il
mese
di
pie.
^^,^^
corona
"^'!"^
'"X'
'<'
^L,^.^^
raw
cnstallo.
il
-^ ^^J^^^J^'^tda
e
raggi
.V risplendenti,
tutte
le
919
il
il
calore che
vita a
medesimo, ne invecchia mai tanto da indebolirsi. Lo scudo che porta, rappresenta il nostro emisfero fatto in circolo. Talvolta al Sole si dava in mano delle frecce o una lira a sette corde; simbolo, le prime dei raggi solari; la seconda, dell'armonioso movimento dei sette
cose create sempre
pianeti che girano intorno al sole, conosciuti dagli antichi.
il
ro
tirato
da
sette
cavalli,
ro
divisioni
cosmografiche,
cui
regna
questo
nu-
mero.
Solidi
Solitario. Lepre che s'appiatta nel covo; non trovandosi pi di due nello stesso covile, e le coppie si segregano
lontano
l'una
dall'altra.
Pettirosso.
Dicesi
che que-
st'uccello
ama
talmente
in
la solitudine,
che raramente se
ne trovano due
una medesima
selva.
Solitudine.
duta
Figura allegorica rappresentata da una donna in luogo deserto, con un libro nelle mani.
Passero,
vicino
alla
ELi-
se-
Animali:
gorica.
rca
suddetta
Pellicano,
simbolo biblico.
figura
alle-
Vegetali:
solitari.
chene. Poligala.
si
Sommissione.
Cadavere. S. Ignazio di Loyola, pose a base
dell?
_
vere; volendo
la
920
sottomessi cieca-
compagnia
alla
^^V^^^J^^^^^ ^,ere
^^
mente
vo lon
^^^^^^^ a dei
^^J
i.^i,
^J^
la.
Uomo.
presa sen,re
sp.ag,a
sulla
^f:ft:Z\^.
bile
dicesi,
sonno,
si
sdraia
da dormendo pr-
^
"^a
il
fondamente.
^TiX di
ggi
Banti
del
Dicono che
=
-"-'
.^IJ
non
i,mo, e
sue
^eo Lnnorio delle sala steso su -f ;\f,,L' in una j. acque_ll ionnose ^_^_^, ^,
-"^
-"
"^rJ
*
un
I
letto
d ebano e
gli
P""'
,^"[^,i sdra.at,
Sogni
Principal
Morfeo, suo
^^^
Ln
rteTrr9alf^
si
facesse
'-
^%i:L^t:srj:r:r::;deuior.,e
in
921
nell'altra
i
xina
mano
Il
teneva
un
corno,
un denfe
veri,
d'elefante.
corno rappresentava
diventa
sogni
che
mostrano corno il
dente
l'avorio
le
assottigliato
mentre
il
d'elefante
rappresentava
assottigliato
sogni
si
falsi;
perch
anche
quanto
le
vuole
non
quali
di-
da
finse
i
porte per
l'adtra
le
ci
vengono
per
l'una
i
di
corno,
veri,
falsi
d'avorio,
i
quella
passano
di
sogni
sogni
per questa
falsi.
(Alcuni raffigurano
tutto
cc^jerto
in
strani
mostri).
una verga
mortali facendoli
forma uFobelore,
mana,
il
ministro anche
che fa ap>parire ogni specie di bestie; e un terzo, che fa vedere terra, acqua, sassi, alberi, monti, piani e
ogni cosa inanimata,
chicunavasi Fanlaso.
come si vede nelle lapidi e monumenti sepolcrali; simbolo del rip>oso, quiete. Lingua posta sopra un altare. Gli antichi, prima di andare a dormire, usavcuio bruciare a Mercurio delle
Fiaccola
capovolta,
'ingue;
in
onore
altro;
se
il
questo
si
Dio,
ne
gustavano di
nuovo deirappresentasla
p>oich
parlare,
di
il
l'orgamo la lingua,
rip>osa.
quale,
quando viene
pavero.
sonno, tacita
Marmotta. Pa-
Vedi Inferno
Sopracciglio.
dei poeti
(Sackeville).
Vedi Pianto
Severit.
Sorbo.
Piccolo
arboscello
za e non
ta
fruttifica se
922
giunto a
altezza.
una da-
Sorgente. Vedi
Sorpresa.
Arnica.
(SanC).
Sorte.
Figura allegorica,
assai loquace, che
la,
rappresentata
sta
non
con
le
vesti
gonfiate
davanti,
come
agitate
dal
vento.
alla Fortuna.
nelle evocazioni
magiche.
SospettoPersonificato,
vedi
di
Calunnia
Fungo.
Essen-
do molte
specie
funghi
velenosissimi,
devesi
sem-
mangiarli.
Sostegno.
Architrave.
Sottomissione.
Sovranit.
Vedi Sommissione.
Nimbo,
presso
Cristiani.
Sovrano.
I
sovrani
hanno per
impero.
ferrata,
attributi:
Corona, potenza,
d'ermellino,
co-
Globo
maest.
no,
crocifero,
Manto doppio
Mazza
Tro'
Spada.
sandria
*/edi
Avversit
Adriano
{Sant')
Angelo
Bonifacio
i^Santa)
(San)
Astrea-
Cecilia
(^Santa)
Caterina d'AlesCelti
Co/-
{SanC)
il
923
del ferro
Davide Et Giacomo Maggiore Mas Martino Marta Rap'ma Taddeo Susarma Spada fiammeggiante. Vedi
lera
Discordia
Eugenia
{San)
Federico
{San)
Ferdirrando
{San)
Giovan-
ni Battista
{San)
Giuditta
Giustizia
Gla-
dio
{Santa)
{San)
soneria
Mattia
{San)
Scimitarra
Tirannia-
{Santa)
{San)
Elia
Fortezza
Massoneria
Serafini
Spagna.
Coniglio,
di
se
emblema che figura in alcune medaglie Adriano. Figliuol di Spagna di conigli piena; disCatullo.
Cenone.
Spanna. Vedi
Brevit della
vita.
crudelissimo
san-
sezza
5e/i
Aria Bas
Sole
{Santa)
Velocit
le
Saggezza
Maddalena
Vanit
sorella del
Venere
Vista.
Era
Sonno, che
so-
nende
nostre pene,
Quando Epimeteo
apri
924
i\
Sse
la
^eltasi
Pandora, vi nRapconsolare g. uomm,. sola speranza per una cod, sotto la figura
vaso
di
in
corona a sereno e sorrKlente, vane Ninfa, dal viso mano. In m mazzo un dHorinascenti e tenendone grgl.o m ma Adriano, figura con un una medaglia di leggermente ,1 lembo d=l""e con I-altra mano rialza papave^ e anche rappres^tata a veste. Venne VrUorra della statuetta mano, oppure una
lersi modi,
spighe
in
talora con
una certa
c^a
chmsa
che,
^-ondo
ppresentaziom antrche ' ^^^"^^^hrC""^ virt sormontata d- 6" = a una rocca ^jii,. J^ evo la cristiana, il medio W'^J''^ ^i ^j^^m al "^"'. '^^' mente appoggiata a
TcrUto,
spe-
questa
della
giovinezza,
qu,nd,
.-^-"^
m^. *
/Pf^^^^^^^. Wc^._,
,,,
Smeraldo,
pietra
dedicata
alla
speranza.
alla speranza.
925
Vedi
Nuova
Speranza certa
nel dubbio.
Anguilla involta in foglie di fico; perch queste, con la loro ruvidezza, non la lasciano sfuggire, come
lo p>otrebbe
se presa direttamente
con
le
mani.
Speranza
in
Dio.
in
Speranza perduta.
Nespolo.
simbolo dell'impotenza delle opere che talvolta manifestano vani e falsi pensieri, e le
i
Spese pubbliche e
Disco.
Si
vuole
in
forma
di
vedono
scolpiti
sulle
pirami-
riferiscano al
questi
in
monumenti, e se questi
la
dischetti
cerchio,
spesa fu pubblica;
fu
mentre,
privata.
Spettri.
Tutti
i
Cinesi
e
in
hanno
scin,
loro l^uei-scin,
o mani,
distinti
in
ffuei
nima,
dalla parte pi
ai
grossolana,
si
che q>par-
tengono talvolta
fizi.
vivi,
e ai quali
offrivano sacri-
Questa precisamente la dottrina di Aristotele, almeno di Teofrasto, suo discepolo. Secondo essi
_
l'uomo era composto di
926
tre
parti,
che sono
anima,
e per conseguenza imsostanza spirituale, parti e facilmente scommortale; il coipo. fatto di mediatore plast|co "di^ specie ponibili, e lo spirito, i delle parti pi sottili deg unione dall'intima sultante di prima perci scomponibile, elementi, e lentamente cari piace errare presso i luoghi venire distrutto, gli l vivificava, umana che una volta alla creatura due ^ettri loro i Greci e i Latini distinguevano piace^ larve e i lemuri (vedi): classi, che sono le per tare da sopravviventi ai yansi quelle mostrarsi proteggendola o avvertutelari della famiglia, semplice,
Geni
quando non potevano da tendola dei mali imminenti che Plauto fa appalarva la Tale se allontanarli.
rlre nel
la prologo di una sua commedia, ^^f^J^^' famJgha. alla sua vantaggioso bina un matrimonio giro intero il fatto ha credenza Del resto, questa Iscozia e in Bretagna. d'Europa, ed ancora viva in compiacciono di tormentare i
All'incontro
vivi
lemuri
si
sebbene
ai
male
Erano queste
stinzione
le
violenza o lasciate
degU spettri in benefici e che e si vede neHe leggende servata nel medio evo; e. preghie chiedono buoni consigli, e gli uni danno
oli
e con-
gi
istato di peccato perseguitano le persone in urono spesso spettri Tali vendetta. compiono u'na cupa enertanta da niuno con evocati sulla scena, ma ha Cardano '^m/eio. del fatto l'autore
altri
P^apparizione cercato di spiegare fisicamente dai corpi putretatti. provenienti esalazioni Le tri maniera da di notte tem,po dic'egli, si condensano gi quelera questo sistema defunto.
come ha
d^h
raffigurare
il
Ma
lo
927
Paracelso attribuisce tali apparizioni e i magnetizzatori al fluido magnetico. Altri fanno entrare l'opera del demonio.
di Euripide.
spiriti
agli
elementari;
Spiede Vedi
Cacciatori
Vedi
Agosto
di
Uberto
{Sant').
Africa Cerere
spighe
dell'argento
carestia
Luglio
Raccolto.
Spillo.
Vedi Sfortuna.
d'Assisi {San)
al
Scelleratezza.
pesci, ca-
velocemente
basso e
rapisce.
Il
j>esce
qui
Spirito Santo.
Terza
persona
Trinit.
in
nuvola,
trasformazione di
di fiato,
e
in
Ges
Cristo;
in
for-
ma
di
una specie
fuoco.
Salvatore dice:
vino,
di
forma di lingue di Dito. Nell'Evangelo, dove il scaccio il demonio col dito di pervenuto in voi
il
regno
dello
della
Inoltre
S.
Girolamo parlando
il
divina
afferma che
dito
per
il
il
mero
dell'unit
nuquale
928
"^ir^orSolo
/
biblico:
n.
Proverbi
si
le^:
fiaccola
dmna.
antichi
di
Simbolo presso
gli
un uom
tanti lumi
d'umn
illustri
Spogliatope.
Uomo
Sport.
con la lancia
spalla.
Coda
Sporta.
di volpe.
Vedi ^bacucco
Vedi A^ozze.
Eustachio
{bant).
Sposa.
mani.
Spregio.
Genziana
giat/a.
aquila rerma e
^^^i^^
::rch:
rcota^.i>^a a.^^^^^^^^^
^:l%^c;IT;a;e"^rcr'.e
o.e
aella cor.
zanzara.
929
Sprone.
catezza.
Vedi Vigilanza.
Bevitore
Deli-
Architettura
Massoneria
la
Ancore, due, con cui fermata una nave, resiste alfuria della tempesta. Diamante. Nasturzio acqua-
lieo.
Nero, colore.
Stabilit negli affari. Uomo che guarda un toro nei pascoli, simbolo di chi stabile e fermo nei propri affari.
StaccioStaffile.
(San).
Ambrogio
d'Alessandria
condo
(Santa)
(Sanf)
Caterina
Filomena [Santa)
Ira-
Rigore.
Statile.
da
lui
trasformata
in
Stagioni dell'anno
A
dlla
ciascuna stagione
personificata
loro
si
suol
accomcio
dagH
antichi,
Venere; all'Estate, Cerere; all'Aulunno. Bacco; e all'Inverno, Vulcano oppure Eolo :oi Venti. E con la Primavera si accompagna anche
Primavera,
Flora,
a
le
coronata di
di
fiori,
fiori
colori
diversi.
O. Ronchetti.
_
presentano anche con Estate Aatmno
930
Giano quadrifronte.
Inverno
Vedi
Primavera.
Stagno. Vedi Tranquillit. {San). Stalla. Vedi Francesco d'Assisi Cristoforo Vedi gigantesca. Statura
Stecca. Vedi Scoltura.
{San).
Stefano (San).
Uno
na, e
il
dei
sette
primo dei
dire corona.
predicaColohio. Evangelario quale lapidato secondo fu perch Pietre, tore del Vangelo. bestemmiatori dagli ebrei contro i la legge stabilita
della loro religione.
martiri.
Stella. Vedi
Celebrit
Aurora Bruno Domenico Corona -(^^^0 man Gravidanza -Fato Provvidenza Maia _ Salvamento Tempo. Stendardo. Vedi Concordia- Michele
Anima
{San)
di stelle di L.uz-
{San)
Eligio
Esplorazione
Francesco
d'Assisi
{San)
Italia
Malattia
Giovanni BaUisia
{San)
littore
{San)
Massoneria
{San).
peT
concimare
Sterilit.
campi.
/Amman: Animali:
tichi
si
Mula, iviuiu,
il
cui
avvenimento
parto i
era
gli
ritenuto
^^
tanto
..
contrasi
doveva anche
riconciliare
nella
Bibbia
Vegetali:
Sa/ice.
j4/beo
Cli
anti-
selvatico.
chi
931
il
seme
di
Sterope. Fabbro
di
Vulcano.
Sterpazzole.
Uccello cantatore assai comune.
dotliva.
Vedi Madre
a-
Sterquilnio.
Stige.
Vedi Picumno
il
e Pilumno.
Fiume
intomo
al
dell'odio,
principale del
mondo
sotterraneo,
figlia
di
Oceano
gento.
dell'Averne
mo
il
fiume lo Stige descritto quale un radell'Oceano scorrente dalla sua decima fonte, e fiume Cocito quale un ramo dello Stige. Da Fal-
Come
Zelo
(ze-
Nice
(vittoria),
Bia
(forza)
e Grato
(f>otenza).
prima di tutti i mortali che portasse i proa Giove invocando aiuto contro i Titani; e in ricompensa fu accordato ai suoi figli vivere per sem;3re con Giove, e Stige stessa divenne la deit per cui
tlssa fu la
pri figli
giuramenti pi solenni. Quando uno deDei giurava per lo Stige, Iride portava una coppa piena d'acqua dello Stige che il Dio giurando versava, e quando uno violava il giuramento, rimaneva
>rendevansi
i
gli
Stile.
usato dagli
tavoletta
dioso.
spalmata di cera.
Vedi Calliope
sulla
Stu-
932
Cafe{San).
Stimate o Stimmate. Cmto^ Ved. Le cbque J>iaghe di Ges Francesco d Assm {Santa)
rna
da Siena
Stimolo
Ci^no
pi soave
alla gloria.
Quest'uccello, secondo
gli
an
ichi,
ha voce
quando
i
Hno;
di
cos
incitato
al
ca'nto
gloria
e fama.
antichi
Stimula.
''Oea ^che
alle
presso
gli
stimolava
gli
uomini
azioni.
., Un pianEgiziani essere questa
Stirpe antica.
Papiro. Ritenendo
ta la pi antica
gli
come
cibo, presero
come emblema
di
antica progenia e
stirpe,
un
fascio di papiri.
nrriX^a
figli
eUe .one. di Selenco per esdella monarchia siriaca di Siria e fondatore suo i perci un'ancora nella coscia; ser egli nato con
unitamente
ai
suoi discendenti
si
fecero
segnare
di
quasi
Stivale alato.
Vedi
Velocii.
Stoicismo.
Bosso.
larga che consiste in una sunbohcarnente le qual.
*'oamelo
ecclesiastico, croci,
^Z^
fasril
cenza e
ornala di tre C-st /.nnogiogo soave della legge d. per cm e buone; opere perseveranza nelle
la la
clune
Lse
Ira
cattolici, ,=l-
"""^
de la stola dell'innocenza,
'uXo
sentiero
vine
e
le
933
limiti
uscendo dai
leggi.
delle di-
Pietro
{San)
Vedi Battesimo
Uberto
{SarC).
Stoltezza. Pecora.
no dire:
vivere a
modo
di
F>ecorelld.
Riguardo
alla
to:
Greci quanto presso le altre nazioni, si trova il detLatini altrimenti dicoCostumi da pecore, che
i
no:
Stolto.
Blito.
Stomaco.
Dito medio.
sia
per
vomito,
stomaco trop-
po ripieno.
{Santa).
Vaso da
Strage.
col
collo
storto.
Vedi Chimica.
stramonio.
gallo.
Pianta
cui
fiori
pre-
Stravaganza paterna.
Aquila pigargo. Simbolo degli Egiziani
dre stravagante e insopportabile verso
i
di
un paperch
figli,
ritenevano
934
si
che
per
quest'uccello
figli.
comportasse
l'istinto
stranadi quei
mente
coi suoi
Basilio condanna
st'aquila,
il
modo
crudelissimo di allevare
pro-
pri piccoli.
strumenti della passione. Vedi Bernardo (San). Strumenti di supplizio. Vedi Martiri Euterpe. Strumenti musicali. Vedi Armonia
Struzzo.
La
come immonda;
zi.
,.
,,
Vedi Eretico
surrezione
Giustizia
Ipocrita
Ri-
Sciocchezza.
.
Studi notturni.
preziosa la pi celebre e la pi di Ejpitteto ritenuta compoai e notturni che si riferisce agli studi
In
Epicarmo
si
trova
le-
Se
tu
cerchi
saputa pensala di
comodo.
Studioso.
aperto Fanciullo seduto con un libro
stile.
in
mano
e lo
Stupidit.
Elefante.
fosse ritenu-
vollero emble-
ma
sima
di
grandezza.
Tertulliano
ti'
lo
chiama
bestia
Oca.
comune
il
detto:
Suadela.
935
Dea
dere
le
loro
amate a
loro
desideri.
Vedi
Pilo.
Subigo.
zi fee/e;
Vedi Nozze.
allusione all'altezza raggiimta
Sublimitda
quest'albero.
antichi
gli
innalzavauio
in
memoria
la
altri.
Come
sarebbe
co-
di
Adriano.
Ennio parlan-
do
in
lode
di
Scipione disse:
Quanto gran
Il
Roman
fatti
statua, e quanto alta colonna popolo drizza per suo onore tuoi mostrando, e tuo valore.
cui
Veronica asciug
impressa
{Sonia).
il
sudore a Ges
facciu
restJUdovi
l'immagine della
Vedi
Veronica
Summano.
Soprannome
mini notturni.
di
dei
ful-
AmarlUde formosa o bellis.^'ma. Collo, simbolo dell'arroganza e superbia. Nella Bibbia si legge che
le
figlie
di
teso.
Superstizione. Viene personificata
un quadro
Cicuta,
ai
936
l'aspetto
di
sotto
al
una donna
collo,
e contemplando
stelle.
Suipplizio.
il
cui
succo
era
dagli
antichi
fatto
bere
condannati a morte.
Calice, simbolo frequente nella Bibbia, che allude
Supplizio capitale.
al
Supremo
Corona
sare
il
Susanna (Santa).
piedi,
per
aver
rifiutato
di
spo-
figlio di
SventuraSaio,
allusione
alla
guerra.
Svezia.
Catto,
come
insegna.
T.
T.
Lettera corrispondente al tau dei Greci, degli Ebrei
e dei Fenici. Presso gli Egiziani simboleggiava la vita,
e propriamente
in
la
vita
divina, e
perci
vedevasi
i
sospesa
mano
alle statue
d'Iside e Osiride,
numi
pi venerati in
Egitto.
scrittori,
il
937
il
lau,
rappresenterebbe
segno
la
con
cui
l'angelo
dei
dell'Apocalisse
avrebbe marcalo
fronte
predestinati.
cristianesimo,
come simbolo,
della croce.
sti
un'imagine
portavano una
croce troncata,
forma
degli
ai
di
T. Alcuni
dei
eruditi
il
cuitichi
soldati,
greco
posto
loro
accanto
nomi
la
ta.
medesimi indicasse
morte,
mentre
in
vi-
lettera
Vedi Tau.
Orgoglio.
Taciturnit.
Leonessa senza lingua.
Narrasi
che
gli
ateniesi
Armodio
la
Aristogitene,
avendo giurato
di
liberare
congiura,
meretrice
sottoponendola
vari
tormiti,
martiriz-
zandola
essa
fino
a morte, e ci senza
poter ottenere
da
ri-
alcuna rivelazione.
tale
gli
Ateniesi,
di
volendo
cordare
in
esempio
memorabile
forza
d'animo
donna
frivola, le
zo,
ma
senza la lingua.
La
leonessa
simbolo
di
meretrice.
apostoli.
Alabarda.
Croce, per-
crocefisso.
Mazza
fer-
del
Tafano.
Insetto
cavalli,
938
al
il
ben noto per i tormenti che reca forando loro la pelle per suggerne
buoi e
sangue.
Vedi Perturbatore.
rappresentata sotto
secondo ordine, che era quasi semla forma di donna con la di leonessa. Aveva l'abito delle donne egizie che
di fino
ai
saliva
di
in
fianchi,
attaccato
al
collo
per
mezzo
il
due
cinture.
Aveva un ornamento
al collo,
tau
il
mano
il
In capo aveva
Tagete.
Nipote di Giove. Era ancora fanciullo quando
fosse figlio di
fosse cangiato
in-
uno
in
dei
fiume.
Dio
etrusco
uscisse
Geni creati da Giove, e che Alcuni vogliono che questo d'un tratto, sotto la forma di
rivoltava.
fanciullo,
Talari.
ali o calzari alati annessi alle cavigHe dei Mercurio, e considerati come uno dei suoi principali attributi. Vedi Mercurio.
Piccole
di
piedi
Tali a.
delle nove Muse, che presiede alla commeViene rappresentata sotto le sembianze di una bella donna giovane, d'aspetto giocondo e scherzevole, coronata di edera, tenendo in una mano il pedum, o bastone da pastore, e nell'altra la maschera, e sovente calzata di socchi. Talia ha per emblema la scimmia. Portava il nome di Talia anche una del-
Una
dia.
le
tre
Grazie.
Tallone rosso.
Vedi
939
Aristocratico.
la
vita
in
tane
scavate
sotto
la
e ci perch
nascosti
sotto
il
pelame,
Vedi Cecit
della
Eretico.
musica.
fiori
gialli
durevoli.
Vedi Amicizia
costante.
Tantalo.
Re leggendario della Libia, figlio di Giove e della Ninfa Pluto o, secondo altri, di Tmolo e padre di Pelope e di Niobe. Oltre alla sua stroardinaria felicit e ricchezza. Tantalo celebre principalmente nella storia antica per il severo castigo inflittogli dopo
la
morte nell'Averno,
dice che
di
cui
le
La
mune
Giove lo invit a tavola, e gli comunic suoi disegni. Tantalo divulg il segreto, e Giove lo pKin finendolo nell'Averno, dove le Erinni lo attaccarono a un albero carico di frutti e in mezzo a un lago limpido. Tantalo bruciato da una sete ardente e tormentato dalla fame non poteva spei
il
ritirarsi
dell'acqua se
si
va per bere; e
si
abbassaalzavano
quando stendeva la mano per afferrarli. Scpra il suo capo stava sospesa una roccia che minacciava schiacciarlo. Un'altra tradizione riferisce che volendo egli
provare
figlio
le
il
proprio
in
Pelope,
agH Dei
un convito.
940
Una
ammesso
);aro
alla
Tantalo, terza versione riferisce che e nettare il tavola degli Dei, rub
Vedi
/i-
ricco.
Tarasi ppo. ^ , ai caGreci, che incuteva spavento Dio presso recavano rotondo, al quale si valli. Aveva un altare volesil Dio affinch cerimonie certe con invocare
i
per
se
essere loro
ai
loro
cavalli
benevolo,
prima
di
vogliono che Taras.ppo mettersi alla corsa. Alcuni Equestre. Nettuno di sia un soprannome
Tardo
bianchi.
instabile.
Uomo
con la faccia e
le
mani
nere,
ma
coi piedi
Tartaro. Secondo
.,
Greci e
Romani,
il
^ Tartaro
era una
ed era inaccessibile alla parte del mondo infernale, Giove precipitava gU dove venti, ai luce del sole e gravemente olteso. Dei vinti e gli eroi che lo avevano da mura attorniato era Secondo Esiodo, il Tartaro Pendevano esso sopra e notte, di bronzo e da triplice mare. Pm tardi il Tartaro
le
il
dallmfuocato fiume dato da un triphce muro e con porte d,i diamante. getonte. ed era rinchiuso
malvagi.
Secondo
Virgilio
il
He-
Tartaruga. Vedi
Testuggine.
chiamato albero del Albero d'aspetto malinconico, Vedi tutto nei cimiteri.
la
morte, che
si
pianta sopra
Angoscia.
Tatto.
941
Uno
dei sensi,
uccello,
personificato in
tortora,
mano un
Ermellino,
e un
fiore
e-
in
dalla pelliccia
due sensazioni
streme che
si
possono provare
(Sant')
al
tatto.
Filippo
{San)
T
aspetti
Vita divina.
Tau manteFiglio di
Ponto
del
(mare),
e
rappresenta
gli
meravigliosi
gliosi
mare,
sp>ecialmente
si
quei
meravi-
fenomeni
celesti,
a cui
attribuiva origine
ma-
rina.
Taverna.
Porco, emblema di luogo da crapula e disonesto; oltre a essere quest'animale simbolo di delizie lussuriose, la sua carne, con cui si preparavano
perch,
delicate cene,
ta
si
versi;
si
si
cominci a mangiar
gli
antichi scri-
evano con
lo stile.
Vedi
Calliope.
Tazza. Bacco
Amicizia confermata Buon Evento Concordia Ebe Esculapio Eufrate Giunone Lucina Oblio Temperanza.
Vedi Agosto
Benedetto
(San)
Tela
Vedi Disuguaglianza
Pioggia.
della legge
Telescopio.
942
Vedi Astronoma.
figlia
Temi
Temide.
di
Divinit greca,
Urano
le
e di
Gea. Fu
e le
a-
mata da Giove,
al
quale diede
Ore
Parche.
Temi
di cose apera la personificazione dell'ordine era la convoperci legge; dalla e dall'uso provate
catrice degli
Dei
in
popolo. Questa Dea e presidente delle assemblee del veniva rappredell'ordine, e leggi protettiice delle ma con la cornusentata in figura simile a Minerva, nell'altra. Alcum le copia in una mano e la bilancia
bendarono
gli
occhi e
le
come Dea
della
giustizia.
i
La
del
sua bilancia
zodiaco.
fu
mano, da
Giove collocata
fra"
segni
Temperanza.
forma di donDeit allegorica rappresentata sotto una tazza. Anina che ha in mano un freno e Si vuole Elefante. biblico. mali: Agnello, simbolo deterrniuna giornalmente prenda che quest'animale abbia molto quantit di cibo, quantunque ne
nata
davanti.
Narrasi
che
un
guardiano
di
un elefante
met dell'ordomestico avesse l'abitudine di rubargli giorno, preun che e giornalmente, destinatogli zo
senziando
razione
il
padrone
al
pasto,
il
il
domestico diede
accortosi
il
intera
all'elefante,
quale,
della
la
proboscide divise
due
rato.
come
se
fosse
stato
grano in misu-
Battista. Locusta, di cui viveva S. Giovanni alla lusFreno (vedi Caprifoglio Vegetali: Azalea. biblico; nel sensimbolo Cintura, Diversi: suria).
so
cio
di
reprimere
grandi
e
la
desideri,
lussuria,
la
cupidit.
la
a frenare la lascivia
ordinando
vita.
943
assai
sobrio.
Pane, nutrimento
delle
vittime
si
Porpora, colore
rigettati
lombi venivano
come
impuri, perch
E
do
lombi, quanallorch
celebra
la
solennit,
che
fu
istituita
dei
piaceri,
viene
comandato
di
mangiare
l'a-
Ve-
Filosofia
Tempesta.
Airone.
di
Quando
quest'uccello
le
lascia
la
palude
del-
nubi,
si
impetuosa.
Tsimpio.
Mondo
Vedi Dionigi
(San)
Massoneria
Guerra.
Salomone.
Tempio Tempo.
Il
di
Giano
Vedi Pace
dei
TemfX) o Crono, a cui corrisponde il Saturno Remani, nell'arte moderna rappresentato con una falce; ma egli non ebbe mai f)er attributo che
un
il
falcetto,
talvolta
con
barba
capelli
bianchi,
;
munito di ali, segno della rapidit del suo corso con una falce, e qualche volta un orologio a polvere in
mano;
gitrice
;
la
il
corso
continuo
degli
anni.
Tempo
un carro
tiralo
da due
_
Animali:
944
>^ Serpente che ;'^^ anno ,1 grro del rappresentante gola, ta sotto la ch futuro e presente passato, tempo, considerato dal (la H passato non e visibile
,
"""^^
Hed
risono
incerti,
perch
^<^r nascosa);' e
non aven*
P-P'
futuro tanto meno, P"^h<= essere concepito; il U pre del tutto incognito. ancora e il suo fine ci *ap.datrasrrendo instabile e sente poi essendo \
"-/;? " =
luL
te
plghe paragonabili
derf
antichi
che gh Vegetah: Pioppo bianco, anni foghe, sue le consacrarono al tempo perch
un'idea
dell
alle
successioni
dei
giorni
movimento dando mostrare ora la superhae siomo e della notte, nel Diversi: QuoJronle so-
-no m conemam ^^
?Ea
ia e
data legge, che dirige SfeHe, perch dietro una intervallo di cdeS, sempre nel medesimo
stabile periodo,
ritornano
i
3no
partire.
Zodiaco,
cu,
segni
donde cominmdicano il
''^t^Tnel
abbracciare. Presso i senso di legare e catGiove non solo era d. Romani, al sacerdote di nommaria il ma anche tivraugurio toccare l'edera, modo ne co, fa^t sembrare legato in alcun
non
Tneanche
col pensiero;
per
pure permesso libere. cerdoti le cose fossero tenaglia. Vedi Agala (SonC)
^^'^ TaZCI
- Cnslma
(Santa)
Massoneria.
Tenebre.
Nero,
colore.
945
perch
di
Pipistrello,
giorno
vive
ritirato nelle
Tenerezza.
Glicine,
allusione
il
alla
Reseda, per
Tenerezza materna.
Chioccia,
citi,
perch
si
allevando
amorosamente
pul-
per
essi
sacrifica.
Soldati di cavalleria
dosio;
scelti
leo-
avevano per insegna un cavallo giallo nella parte inferiore di uno scudo di ferro, alquanto pi colorato, con l'ombelico biiinco circondato d'un cerchio rosso a sua volta circondato da un cerchio
giallo.
Teologia.
Candelabro a
sette
bracci.
Teologo.
Cane, perch il teologo, a similitudine del continuo abbaiare dei cani contro persone estranee alia
deve continuunente riprendere essere severo e non perdonare eli scellerati. Tale fu presso i Greci Diogene, il quale era perci comunemente da tutti chiamato cafamiglia del padrone,
i
difetti
degli
uomini,
ne.
Teresa (Santa).
Mistica sublime,
melitane.
60
riformatrice
dell'ordine
delle
Car-
Angelo, che
le confisse
un dardo
inficun-
G. Ronchetti.
maio I
petto.
946
"-b"' ^^l Ges Cr, colo da 'J"?^ al messale quenti viaggi. Collam. quale simbolo de o Colombo, Vergine. sto e Maria attaccata aUa che l'assistette. Croce,
Bordone, quale
Spirito
Santo
collana.
infianunato.
Dardo
delle Carmelitane.
pere.
infiaounalo.
L.fcro
!==
Tereo.
Filomela.
,,
tiere
istituito da Numa; suo culto dicesi fosse confini della sua i segnasse ognuno che quale ordin a Uiove, a consacrate con pietre
il
romana presiedente
ai
confini
alle
tron
propriet terntoriale
rerni.na/,an feste annuali dette sacr^ e frutti, essendo carne focacce, cui si offrivano Il sangue. con confine pietre di legio macchiare le suo fosse che Giove nel
celebravano
CHo Termine
stesso
pare non
mine Campidoglio,
to
eril 1 dei confini. Famoso era attributo di protettore nel Giove di tempio pubblico che si trovava nel
esisteva un apertum e sopra di esso poteva stare copertermine nessun perch nella volta, una
La
figura
del
Dio Termine
col
consisteva
virile
in
lunga base quadrata, Giove d'una testa di Fauno di sto, e sormontata antichi, G. Colonna. Ammone. di Mercurio, ecc. porre una colonetta. per termine, usavano
membro
al
suo po-
prmcipali regioni la teravendo fissato in sessantadue a quoaltrettanti parti mortali ra abitabile; diedero
Pianeta.
qua
sto
947
giornalmente se
animale,
di
cui,
mentre moriva,
capo a sessanladue d finiva di morire. I sacerdoti stavano molto attenti a tagliar ogni giorno la parte del corpo mordebitamente unta, veniva seppellita. Cubo. ta, che, Simbolo egiziano e adottato poi da Pitagora; per la sua solidit e gravit, e perch, come il dado, si
ne consumava una in
modo
che
in
ferma sempre sulla parte che si volta, ne facilmente si smuove, cos la terra, come elemento, per se creduta immobile, se per caso si muovesse per qualche accidentale violenza, tosto nuovamente posmdo sta
ferma.
Globo
terrestre.
Terra.
Gli antichi credevano che la Terra (Gea) fosse stata
la
prima, e genitrice, di
il
tutti
gli
Dei, p>erci
la
si
le
si
diede
prre
terno,
tutti;
nome venerato
nutrice
terra
i
di
materna, e
gli
riteneva
madre e
in
di
tutti
esseri,
bsmribini
appena
nati dal
come
nelle
braccia
della
levandoli
per
subito.
si
Dipendentemente
divinit,
il
ebbero
afinoli
bambino
terra.
appena
al piasi-
Cunlna, che
Rumina, che sopraintendeva all'allattamento, da rumina, mammella. Inoltre v'erano Patina ed Edusa; la prima Dea della poziogere dei bambini, vagire;
ne,
o mangiare.
tali,
Avendo dunque
ricexiito la
li
Terra
mor-
nutriva in se-
guito e
donati,
custodiva, e
li
essa
raccoglieva
randoli in se stessa.
uomini e
gli
altri
animali,
948
produce, anche tutto ci che la terra chiamala ragione, con fu, nutrisce e conserva; perci Terra viene rappresentata con
ma
la
in
il
chiave in mano, primo alimento degli uomini; e una si chmde. naterra la nell'inverno per significare che quali germogliando scondendo in se i semi sparsi, i
escono poi
aprirsi;
terra.
in
oppure ha
mano un
disco,
emblema
della
Terra
fruttfera.
la testa d leone,
Bue con
le
cor-
na tira fuori da un antro. La viscere della terra, che senta la forza nascosta nelle bue, utilissimo il frutti, dei produce l'abbondanza
all'agricoltura, la terra.
Testa di Medusa, la quale, in la testa di leone. suo potere mano di Perseo, indica che mediante il liber la patria dal terrore.
un uomo d aspetto
terribile
con
Tersicore.
Una
danza.
delle nove
Si
Muse. Dea della musica e della giovane rappreseinta sotto forma d'una
,,
d. ghirlande domia con faccia sorridente, coronata Varpa in mano. Vedi o d'un diadema, con la lira o
Muse.
Teschio Teschio
di
bue.
Vedi Opera
ttca. e fati
di cavallo. Vedi
Combattimento.
TeseoGrande
Etra
ordinario
949
figlio di
E^eo
di
e di
figlia di
Diede mentre
visse segni di
non
valore,
cammin
e
sulle
gli
orme
il
Ercole.
fra
altri
Minotauro,
preda
le
(vedi Arianna).
Rap
al-
altre
Elena, Arianna,
Fedra;
ma
le restituiva
quando
esse lo volevano.
Discese al-
l'Inferno con Piritoo, per aiutarlo a ripire Proserpna, ma fu condamnato da Plutone a essere legato a un sasso, e vi stette fintanto che Ercole, o, come dicono altri, Euristeo non venne a liberarlo, ed era stato cos fortemente legato a quel sasso che vi lasci attaccata una parte della pelle. Dom le Amazzoni, fece prigioniera Ipp>olita loro regina, la ^os, ed ebhe da lei un figlio chiamato Ippolito. Gli Epiroti lo tor-
mentarono molto avendolo fatto prigioniero, e intanto Menesteo figlio d'Eretteo s'impadron dei suoi Stati;
ma
al
suo ritomo
gli
gli
ritolse
il
trono.
Dicono che
d'es-
gli
Ateniesi
eressero altari.
i
Insomma merit
il
sere
ammesso
fra
semidei,
e fu
semidio creduto
dopo Ercole.
Tespl.
Figlio di Eretteo.
cole,
lo
invit
a un con\ito,
in
gli
diede
cmquanta donzelle
matrimonio.
Tessera.
Vedi Memoria.
Capo
Custodia
Potest.
Testa d'aquila.
Testa d'asino.
Testa d'avvoltoio. Testa
950
Vedi Mut.
di
cane.
Vedi
Ambi
Cristoforo
{San)
Litigioso.
Testa Testa
Testa Testa Testa
di capra.
d cavallo.
di
donna.
Vedi Capriccio
Negra. Musa.
Cerere
di elefante.
di gallodi
Vedi Quenavadi.
Testa
Testa
gatto.
ibis.
Pecht.
di
di
Vedi Tot.
Testa
roch
Terrore.
Testa
di
leonessa.
Testa
di
Medusa. Vedi
Teista di
Testa
d'Assisi
di
{Santa)
di
(San)
{San)
Maddalena^
Cnufi.
Francesco
Testa
di orso.
Testa
Testa Testa Testa
Battista
di sparviero.
Vedi Arueri
Oro
difficile.
R,\
testuggine.
Vedi Morte
di toro.
Vedi Astar te
di vacca.
Testa tagliata
{San)
Athor
Nisroch.
{San)
e
Iside^
Giovante
Tostamente.
Vedi Vecchio
nuovo Testamento,]
Testardaggine.
Mulo,
951
allusione proverbiale.
Teste (cinque).
Vedi Manasse Teste (due). Vedi Fanlastico. Teste (sei). Vedi Cartigua.
Previdenza.
Teste (sette). Vedi iincic/opeJia Enciclopedico. Teste (tre). Vedi Chimera. Testimonianza Imprevista.
Gru.
sassinio
Ibico,
poeta
egli
lirico,
assassinato
dai
del
ladri;
prima di morire
invoc
di
testimonio
suo
as-
uno
stuolo
gru,
che
passarono
caso
a
\olando,
morte.
Pi
dei
tardi,
uno
dei
briganti
assistendo,
a Corinto,
Ibico
gru
sta
sino,
il
esclam:
ecco
testimoni
di
si
)>.
Quel'assas-
arrest col
strette
i
fin
confessare
suo
la
svelando anche
suoi
complici.
Perimpreaiuto
ci
gru
divenne
e
simbolo di
testimonianze
in
nacque
il
proverbio greco:
le
gru
d'Ibico.
Testuggine.
Vedi
virt
Onore
Sommissione
America
Danaro
Fortificazione
Pelopormesi
Di Mercurio
Pigrizia
Testa di testuggine.
Teti.
Figlia del Cielo e della Terra,
si
ceano suo
fratello,
Sembra che
sia
acque del
mare
952
formando
i
sciogliendosi in vapori e
fiumi e le
La
aiutata ve essendo stato preso dagli altri Dei, Feti, lo dal gigante Egeone, lo liber. Si rappresenta per
pi sopra un carro tirato da delfini, carro, in forma Alcione, uccello che fa il nido in di conchiglia.
riva
al
mare.
Tetide.
Figlia di
Nereo e
di Doride.
Fu
sposa di Peleo e
gli Dei alle nozze sue concorsero in gran festa tutti dell'Olimpo, ma il convito fu turbato da contese di
bellezza.
colo,
(Vedi Discordia). Secondo un antico oraTetide doveva aver un figlio di gloria, e questo
fu
Achille.
Tevere.
Re
dei
fiumi,
secondo Virgilio,
che
lo
fa
coi-
Tra Gi
Di
populee frondi par mostrarsi gli omeri ed il petto verdeggiante velo, e ombrosa canna
le
vecchio, cinto
Cuopre
circonda
le
bagnate chiome.
Sannazaro, chiamandolo trionfante, lo corona, non come gli altri fiumi, di salici o di canne, ma di verdissimi lauri, per le continue vittorie dei suoi
i
figli,
cio
Thor.
Divinit
e di
figlio
Odino
Frigga. Rappresentasi con la barba rossa, e una corona di stelle in testa, con una cintura magica;
sopra un carro tirato da due capre. Porta in mano un martello, con cui produce il tuono, poich egli
suscita
o calma
la
temp>esta.
Tiara.
953
di
tri-
donde
il
ncme
di triregno,
adope{San)
rata
dal
Fede
Tieste.
Figlio di
Pelope e
di
Ippodamia.
Vedi Atreo.
Tifone.
struoso che aveva
Terra e del Tartaro. Gigante modue nature, umana e bestiale. Aveva una forza enorme, e il suo corpo era in forma d'uomo tutto coarto di p>enne tanto grosso e alto,
Figlio
della
che sorpassava
tutti
pi
alti
monti,
l'altra
e toccava con
l'oriente;
da
Le gunbe erano
altri
il
vano degli
dosi su p>er
l'alto
attorno,
terribile
quali
capo,
coperto di
orridi
e squallidi
crini,
che
pendevano gi per il collo e per le spalle, e tale era anche la barba che scendeva dal gran mento sull'ampio petto:
gli
occhi erano
terribili
e sfavillavano
gli
come
ziani
Presso
Egiera
Tifone rappresentava
TigliO:
Filemone.
Tigre.
Nell'isola di
i
si^jerstizioni
abitanti
si
ain
siano
scrive la
antenati.
tigre
Plinio
de-
e l'^unore che
la
954
Oppiano dice di veloci madre porta ai suoi figli. Pare che Augusto sia Ugr" figliuole dello zefiro. spettacolo di un Roma ifprimo a porger in e si quattro mostrare dopo fece tigre. Claudio ne moil alluda spettacolo
S
gri
scoperto
atto di
in
Roma,
la
rappresentante
quattro
Bacco
divorare
preda.
Vedi Amenca
Carro
Ferocit
rr^itigata
Velocit
"^
tirato
da
tigre
-i>ole
ti-
Ferocit
Nemico
della
mus.ca
Vendetta.
Uomo^che
Vedi
Centaurea
celeste.
Timo.
''""Gro"s^o
pezzo
di quercia
corso.
Nemesi Reggenza.
figura
Timore.
Personificalo
in
una
spaventata,
stessa.
con la Cervo,
Limale
d'indole
assai
pauroso.
Grcei chiamavano
Timore
religioso. bianco, preso quest Leone, che fuggp un gallo Dio. di timo per il sole, simbolo
ul-
Timore vano
Lupo
vicino
spaventasse al mimmo rumale, vagando di notte, si di una pietra; e che percossa more prodotto dalla la cui le pietre quanto bastone ne armi non temesse marda dannosa, tanto percossa credevasi essergli
un
sasso.
cirgli
955
in
la
parte
lesa,
producendo
breve
tempo
vermi.
Tindaridi.
Nome
Tindareo.
dato
Castore
Polluce,
quali
figli
di
Tino,
gherita
{San)
Mar-
Ti pula.
Insetto simile fino a
Tirannia.
Figura allegorica avente
ro,
in testa
una corona di
munita
di catene,
il
giogo e la spada.
fer-
Frassiru).
Tiranno.
usi
Aragosta. Simbolo egiziano di un magistrato che tirannia verso i cittadini; perch volevano che
avesse ima certa supremazia sul polfxj,
il
l'aragosta
quale
temesse
talmente
la
prima che
parlano a
gufi
se
con
di
essa
Gufo. Calgufi;
tiranni
guisa
facendo
le
loro
e tenendole segrete,
come
specialmente
di
notte.
Tiresia.
Famoso indovino Tebano, figlio di Evero e della Ninfa Cariclo. Un giorno vedendo due serp>enti, uccise la femmina, e divent a un 'tratto donna; sette anni dopo trov altri due serpenti, uccisone il maschio, ritorn uomo. Giove e Giunone constrastando
un giorno fra loro,
se
fosse
meglio
loro
essere
uomo
donna,
il
fecero
giudice
a
della
quistione
Tiresia,
quale
decise
favore
dell'uomo,
soggiungendo
per,
956
sensibili
che
le
donne erano pi
Giove
in
[^vvemre^A-
guardare Minerva menvendo questo indovino osato e divent a un tratto cieco, tre usciva dal bagno, rivelasse che Dei agk piacendo secondo altri, non
ai
mortali
gli
me
degli occhi.
dardo o giavellotto ravvolto """'Ert una lancia, un pund'edera che nascondevano la in pampim e foglie e pma, di foggia a era terminato ta- e comunemente a guisa d. talvoha fettucce di qu'asi sempre ornato Nelalcuni lunghi otncelh. fettucce attaccavasi al tirso simera tirso il delle Baccanti le mani di Bacco e abbisognavano bevitori grandi bolo indicante che i quando il vino ha loro turd'un bastone per reggersi
;
bato la ragione.
sorprendenti;
Al
tirso
g
dice
fra
altri
il
""una una
Baccante,
turire
battendo col
tirso
una sorgente d'acqua viva Vedi Baccani. ne zampillare una di vino. Danza. occulti Danni
Bacco
d questo nome a una si e di Gea, ossia del d'Urano certa classe di figh che il nome primitivo Cielo e della Terra. Si vuole qua!, di Titani, nome il di Gea fosse Titea, donde
'N"k
mitologia
greca
femmine, e venivano per erano dodici, sei maschi e sei a due. Le coppie pi notelo pi accoppiati a due
voli
e Tcii; Iperone e Tea; coppie vanno ricordati i 1 itani queste e Rea. Oltre .Si racconta che i 1 Ciapeto, Temi e Mnemosine. fanciullo, io Bacco presero aizzati da Giunone
erano:
Oceano
Crono
tani
tagliarono
957
ma Giunone
inghiott
a {>ezzi e Io divorarono,
e
questi
lo
ne
pi
port
il
cuore a Giove,
tardi diede alla luce un altro Bacco, il Tebano. Titani. Dal cenere di quementre intanto fulmin sti nacquero gli uomini, e di qui la lotta tra il bene e il male nell'animo umamo, provenendo il bene dal
i
l'elemento
nico.
bacchico che
in
noi,
il
male dal
tita-
Ttone.
Vedi Aurora.
Tizio. Gigante smisurato, figlio della Terra. Stendendosi al suolo, il suo corpo copriva nove stadi. Voleva far violenza a Latona che si recava a Delfo. Apollo e Dicma l'uccisero a colpi di frecce, poi lo precipitarono
nel
Tartaro,
il
gli
laceramo
conti-
nuamente
Tma
o Ma.
Egiziana del secondo ordine. Corrisponde alla I emi dei Greci. La sua figura quella di una donna nuda, la quale in una mano ha il tau e nell'altra il fiore del loto. Sul capo e intorno al collo ha i soliti ornaimenti delle divinit egizie. L'unico suo distintivo, che la separa dalle altre divinit, la penna di struzzo che porta in capo, perch questo
Divinit
geroglifico
zia.
presso
gli
Egiziani
struzzo
era
segno
di
le
giusti-
Le due penne
di
sembrano
due
ta-
Tobia.
Nome
che in ebraico significa Bont del Signore. Pesce, col cui fiele rese la vista al padre.
lana
Toga.
Veste di
bianca
del
colore
suo
naturale.
Era talmente propria
ta
ai
958
s'intendeva
il
pallio
ani palliata:
ce
Romano.
Si
quindi comedm togaia, era proprio dei Greci; acommedie latine, o greche. Vedi /
chiamassero le voleva che le vipere fu preso quale avfischio, richiamo che le il carattere e alle donne di sopportare
ubriacone,
ecc.
Tomba. Vedi
Clotilde
(Santa).
Caterina
d'Alessandria
Tommaso
,. u^ i; ,, regli ^^ che Cintura di Maria Vergine Dito, che U dell'Assunzione. giorno st nelle mani il Redentore. Lancia, con Santo mise nella piaga del portatagliata del suo ospite cui fu trafitto. Mano schiaffeggiato. Hegolo. l'aveva questi tagli, perch
.
Apostolo.
(San).
stato
architetto.
Tommaso
stu-
dai suoi condiscediando a Colonia, fu in principio e gli diedero il sotardivo, d'intelletto poli ritenuto simbolo del o Spiprannome di bue muto. Colomba
rito
Santo che
l'assistette.
soil Diversi: Ali, perche ebbe gno di purezza. angehDottore e prannome di Angelo della scuola a una sua opera mtico Collana al collo, allusione oon cw un angelo Cordone, d'oro. catena tolata
gli re.
Vegetali:
Giglio
se-
si
benedisce
in
suo ono-
rammentando
le
scrisse.
Mi-
tra ai piedi,
959
comparve l'immagine del S. S. Sacramento. Penna. Sole, che apparve al Santo quando
perch
mor.
gli
(San).
Vedi Arcangeli
nesa
Re
senza dignit.
Torcia. Vedi
dia
Furie
Anarchia
ai
Dormo DebolezAngeli
Freno.
aiuto
Ca-
Dicembre
Discor-
Maldicenza.
Tordo. Vedi
Torello.
Issia,
Vedi Concupiscenza.
allusione
Tormenti.
tormenti del
malfattore leggen-
dario Issione.
TormentoCroce, nel
senso
figurativo.
Agricoltura.
Cittadino
Lascivia frenata
Malizia Siva
Api
Ercole Mitra
Stabilit
negli affari
Zodiaco.
{Santa).
Torre infiammata.
Torrente.
Tortora.
d'Assisi
Vedi
Cristina
(Santa).
(San)
Erato
Intelletto
divino
Francesco
Pudicizia
Vedovanza
conlinentissima.
Tot
o Thot.
egizia
960
Divinit
del
a Mercurio, ed
cui raffigurato
figlio
Kneph. L'immagine
sotto
testa
quella di un
uomo con
e
la
la
penna di sormontata dal disco lunare d'ibis corta una Porta giustizia. struzzo, come segno di fianco, da cui pende al fascia piccola veste, una collo. Le sue bracqualche arma, e un ornamento al
cia sono disposte
e con la
scrivere
il
col papiro
pennello.
Tracia.
Testa di morto, come insegna.
Tradimento.
Allodola
lusione
al
(vedi Niso).
.,.
al-
cocchiere
d'Enomao.
(Vedi Mtriilo).
.
Tragedia.
Coturno, nel
modo
di
che
al
socco
si
e diede figuratii
vamente
commedia, perci disse t^equi la e da socchi; e di trarca: Materia da coturni tragedie per comporre per coturno frase di calzare il Meinel pigliar congedo da cui Alfieri ebbe a dire,
il
nome
pomene
pur Senno mimpon che qui, se il Dal pie mi scinga V italo coturno
calzai
giuri a
me
di noi pi
assumer mai.
gli
antichi
aveva
la
guarire
il
la
rabbia.
Nido d
l'alcione
alcione.
Ui-
che durante
il
tempo che
fa
il
nido, e
cova,
mare
si
mantiene sempre
tranquillo,
btagno,
dall'acqua tranquilla.
- %l
Trasf orinazione.
Cuculo,
dini
simbolo
di
chi
abbia
cangiato
le
il
abitu-
e le
cuculo
fosse soggetto
gliandone un'altra.
Tre.
Vedi Dio
Ecate
Numeri
simbolici
Trinit.
Tredici-
Vedi Numeri
simbolici.
tremulo.
cavalletto
usato
dagli
scultori.
Vedi
Triangolo.
Un
che
della
triangolo,
altri,
con
la
linea
di
base pi larga e
lunga degli
significa
uscire
via,
normali
vizio.
della
vita
buona
dandosi al
c
VPIDITAS
LATE PROFUSA
Mentre un
triangolo,
la
cui
base
figura
il
ritirata,
simbolo di correzione,
perch significa
pentimen-
to del malfatto, correggendo la vita dissoluta, diventando migliori di quanto si era per il passato.
61
G. RONXHETTI.
962
Vedi Adorazione
Massonera
Trinit.
biblico.
Pelle,
smbolo
bi-
delle
tribolazioni
diversi esercizi.
Tpioerion. Candelabro a
tre
bracci.
Vedi
o
Trinit.
Tridente.
Strumento con
tre
denti
con
tre
punte che
Mare
mano
a Nettuno.
Vedi
Nettuno.
Vedi Menanto.
simbolica.
Trimo.
Lettera
Vedi Cresma.
cattolica,
il
mistero dell'esistenza
Ceri, tre. Colori, tre:
padre; Azzurro, per il figlio; Rosso Tre, numero. Triangolo luminoso, che figura sopra il capo di Dio. Tricerion.
Trionfatore.
Piede; perch
i
re trionfatori
costumavano calcare
%3
coi
piedi
corpi
dei
prigionieri
in
segno di soggioin
gazione.
il
Roma.
distintivo di
in
tale posizione,
un
rialzo.
Trionfo.
Vasari
in
gli
lo
personific
in
una
figura
seminuda che
mano.
altari
Biga, come
si
e negli archi.
Porpora,
Vedi O-
nore trionfale.
che afferra
il
diavolo e satanasso
rappresentasi
scultura
trionfo
del
cristia-
re
l'attributo
sjmti
nelle
leggende cristiane, e
di
specialmente
Sem Michele,
San Giorgio
di
Santa Margherita.
Trionfo
Le due
e
i
secondo
il
f>oeta
sono
due Testamenti,
fronda,
libri.
tre
simboleggiano
Evangelisti e
loro
TripodePiccolo
d'altare
di
i
sedile
cmi
tre
piedi,
gli
oppure
antichi
una specie
era
desti-
nato
Fede
per
Pizia
Vedi Apollo
Sapienza
Bacco
Verit.
Tristezza.
Foglie
gente.
964
morte.
Geranio
triste.
Vedi Inferno
affamato.
dei
poeti
Tristo
Uomo
ambo
le
mani.
r-
Nettuno e di Anfitnte. lira conchiglia trombettiere di Nettuno, e aveva una il di corno, con forma in fatta buccina, (tritone) detta
figlio
,.,
di
cui
suonava.
il
La
resto
parte superiore
di pesce.
del
d'uomo,
Triviale.
animo alato, Pernice. Essendo, secondo Platone, 1 vile, stupido, tardo quest'uccello cos s'innalza; cio
a fatica s'alza da terra, e di corpo tanto pesante che basso. E' pure simd'animo fu preso come emblema l'uomo daltrattengono che terreni, affetti di
bolo
di
VeClio
Animo
triviale.
Vittoria.
,.
Callope
,
,
1-
Troni.
chi giudidei nove cori d'angeli, dove siede che Santo, Spirito lo ca, e su questo coro influisce del redenzione la quiete, la raffigura la remissione,
Uno
mondo
per
essere
Carbonchio,
dell'Altissimo,
la pi dura e lucencos questa pietra , fra le altre, su cui poggia Ruota, tenebre. nelle risplende te che
il
trono.
Oro.
Verde.
Trono.
Sedia
vrano.
di
965
Vedi Dio
cielo.
parata
dei
sovrani.
So-
Trono
di zaffiri.
Vedi Decimo
Trottola.
Giocattolo antichissimo.
di mente.
Vedi Impelo
agilazione
Piacere pericoloso
fiori
carnosi odoratissimi,
Sensualit
Ve-
Volutt.
Tulipano.
Nome
bante.
derivato
dalla
parola
turca
lolipend,
tur-
Fiore conosciutissimo.
Pompa Tumulto.
Gran
Vedi Ostentazione
Vanagloria.
Uomo
con Var-
Tunica.
Veste dei
plebe
Greci
dei
Romani.
Vedi
Bassa
Pietro
{San).
Turbante.
Sorta di
parecchi
re
il
acconciatura
altri
popoli orientali.
ai
turbante che
Arroganza.
Faretra.
Vedi Coraggio.
in-
bruciarvi
l'incenso,
chiamato anche
censorio.
966
messa e
la
Se ne
secondo
fa uso durante la
la
bene-
dizione,
zione
Chiesa
Devozione
cattolica.
Preghiera
Vedi AdoraPurezza
Religione.
Tutelare. Vedi
Re
tutelare.
U.
u.
In
questa lettera
i
si
pretende di
si
scorgere
il
nero,
perch
su
vocaboli ricchi di u
cupi:
inflettono su
fatti
oggetti
dalle
parole
buio
all'upupa
not-
turna.
Uberto
ciatore.
(Sanf).
Vescovo.
Cervo,
apparsogli
Cane, rzunmentando ch'esso fu caccon una croce luminosa che fu causa della sua da S. Pietro, quan-
J
"|
do
si
confess.
Corno da
da Maria Vergine.
Ubriachezza.
una volta talmente ingorda del usavano riempire di vino vecchio le fontane aride dove scoprivano che le pcintere solitamente andavano a bere, prendendole quando le vedevano ubriache. Inoltre la pantera sacra a Bacco, Vite, producendo il vino.
Pantera,
ritenuta
vino,
che
cacciatori
(San)
Dubbio
Forestiero
Ingegno mtabile
Mennone.
le
orecchie
tese.
Dice
il
proverbio:
orecchie.
orecchie in
raffigurano
Lepre, allusione alle grandi sue proporzione del corpo. Lira, i cui buchi
corde,
recchio,
per
cui
si
percepisce
il
suono.
cibo ai suoi pulcini; simil bolo egiziano di un padre che distribuisca uguali parti d'eredit, e anche di un principe il quale si uguagliasse ai suoi cittadini; poich credevaisi che la ron-
dine avesse molta cura nel ripartire il cibo fra i suoi piccoli, curando che nessuno di loro ne avesse due
volte a
danno
degli altri.
Ulivo.
Ulisse.
Eroe,
Si
finse
Vedi Olivo.
figlio
di
Laerte,
re
d'Itaca,
di
Anticlea.
di
all'cissedio
Troia,
pose Telemaco, (figlio imico di Ulisse e Penelope) ancor baimbino davanti ai buoi sotto l'aratro che Ulisse conduceva, il quale
per timore di fargli del male, rivolse altrove l'aratro,
ma Palamede
palesando cos
la
sua
finzione,
ai
per cui
fu
costretto
Greci con la sua prudenza e la sua istuzia. Fu egli che and a cercar Achille alla corte di Licomede, ove lo trov in abito femminile, e lo scoperse col mostrare pietre preziose e anni
a partire. Giov molto
donne di quella Corte; perch Achille scelse le armi non curandosi delle pietre preziose. Ulisse rap il Palladio con Diomede, fu uno di coloro che
alle
si
col
Ritornato in
^
Itaca
corse
968
in
mare,
lo
molti
la
rischi
lott
poi
dieci
anni
Circe,
contro
cattiva
sorte.
Naufrag
all'isola
di
ove
questa
lei
incantatrice
trattenne
qualche
tempo, e da
ritenervelo
pi
in
compagni
g
in.
ebbe un figlio detto Telegono. Per lungamente essa cangi tutti i suoi porci, e abbandonata quell'isola naufra-
PoUfemo
(vedi) divor
compagni, e lo rinchiuse coi rimasti in una caverna e anche di qui, fortunatamente si liber. Si sottrasse accortamente agli incmti delle Sirene, e partendo dall'isola Ex>lia, Eolo in segno d
quattro dei suoi
benevolenza
rinchiusi
riosit
i
gli
don alcune
pelli,
venti,
ma
suoi
i
le
aprirono,
un'orribile burrasca,
che gett Ulisse sulle coste delcui stava per giungere in pain punto nel l'Africa Naufrag finalmente per l'ultima volta, pertria.
dette
si
compagni e le sue navi, e a stento egli salv su una tavola, giungendo cos dopo tante
i
suoi
peripezie
no, e
in
si
Itaca,
senza
gli
essere
riconosciuto d'alcu-
amanti di Penelope sua che a chi l'avesse all'arco, prove le facwido moglie, teso dovevasi dare in premio Penelope, ed essendo
qui
mise fra
riuscito a tenderlo,
si
della
sua
famiglia,
uccise
tutti
rivali.
Qualche
in-
nel
numero
fragilit.
Vedi
Fragilit
umana.
969
Pecora,
allusione
alla
sua
timidezza.
Graziola.
Mammola,
fiore di
profumo
ma
fra
il
ricorda
porta
sembra nasconDiversi: Amatista, pietra che le foglie. colore della mammola. Corda, che l'umilt
di colore malinconico, che
al
le
collo.
Ginocchio,
davanti
allusione
alle
all'atto
di
pie-
gare
ginocchia
superiorit.
Violetto.
Unghia
Unigenito.
Scarafaggio.
nico,
non
nel
senso
di
figlio
si
u-
ma
di
voleva
che
del
quest'insetto
da
se,
senza
il
concorso
Unione.
Due, numero. Fascio
due.
zata,
Paglia
intera,
in
simbolo di
rottura.
Unit.
Sole.
solo.
Come
l'indica
la
desimi comaindcUTienti
la
melagrzuia sono
dalla Chiesa.
riuniti
Universo.
Gli
l'uno
Egiz/icuii
970
con
lo
rappresentavano
attraversati
il
due
circoli
sopra l'altro;
da un
capo
ossa
serpente
il
col
cie-
cui
raffigura
getazione;
pietre.
il
corpo
(vedi).
la
terra;
metalli
le
Pan
Uno.
Uomo.
Barba,
e
ornimento
Diogene diceva che egli portava la barba per ricordarsi d'essere uomo. Era opinione che radersi la barba fosse cosa tanto brutta, quanto tosare la criniera del leone. Nel capitolo XXI del Levitico, il Signore comanda ai sacerdoti figli di Aronne di non radersi il capo ne la barba, la quale, secondo Esichio Gerosolimitano, segno di sapienza e
per
dignit.
perfezione
dell'uomo.
la
Uomo Uomo
on
di
onori.
in
Coccodrillo,
grande quanto
coccodrillo
un uovo,
EUop>o, nella
fatti
tua
sei,
vecchia pelle e
lungo esercizio
ti
mostra, chi tu
Uomo
perfetto.
figura
perfetta,
Quadrato,
per
aver
lati
gli
uomo quadrato
una persona
irreprensibile.
Uomo
secolo.
971
raro.
Uomo
senza potest.
Ces
Cristo.
UpupaUccello
in
primavera.
tilit
nome deriva dal grido che manda Pronostico di ferVedi Filomela Rimedio contro l'ubriachezza.
il
cui
Urania.
Una
delle
le
seme
co-
veste azzurra,
che sostiene
di
globo; avente
in-
diversi
strumenti
matematica,
specialmente
compasso.
Vedi Muse.
antico degli
Dei e spoi
per
figli
Titani;
Ci-
o Centomani
braccia.
i
odio
propri
Racconta Esiodo che Urtino avendo in figli, la loro madre addolorata, offr
suoi
figli
un falcetto
padre.
ai
instigindoli
a vendicarsi del
suoi
fratelli
Crono
{Saturno),
afferr
il
mentre
esita-
vano
to
intimoriti,
mentre Urano stava per unirsi a Gea, lo mutil ne gett in mare le parti genitali. La schiuma del mare ne rest fecondata, e produsse Afrodite. Dalle gocce poi del sangue d'Urano, feconde cmch'esse,
e
ne
germogliarono
Giganti,
le
Furie e
altre
terri-
bili
972
il
divinit.
Crono usurp
Vedi
Saturno.
Destino
Naiadi
Febbraio
Acqua Fiumi
Amicizia
Giove
Perseveranza.
Usignolo.
Vedi Rosignolo.
Usura.
Borsa.
Utilit.
Santolina.
Corona
V.
di
uva
Grappala
uva.
Vacca.
Vedi Camadeva
Ifianassa
fu
Carestia
Testa di vacca
alla
Giuseppe
Vizioso.
Sabini,
che
assimilata
Vittoria
Romani.
Capra, perch suol vagare ovunque.
Vagabondaggio.
Vagabondo
Donna che
vizioso.
tiene in
mano
la
coda di un cavallo.
Vaghezza.
Lepre, sacra a Venere. Gli antichi credevano che
e pi gar-
dice:
Con
In
973
la
lepre
di questa.
Se non mi
Cellia
tu
Terra.
le
Discernimento
biade e
simili.
Letteratura
Vedi BacSapienza
perfetta.
Valentianesi.
Soldati
scelti
cui
color
fino
rosso acceso,
al centro.
Due mezzelune
all'altra,
medesimo
la
colore, l'una
di
faccia
toccavano
della
lepri,
colonnetta
con
la
parte
inferiore,
scostandosi
alquanto con
quella
sulate-
periore.
Nel centro
colonna
sporgevano
iValiisneria
della fioritura,
superficie
spirale.
i
Pianta acquatica,
si
cui
fiori
maschi,
al
momento
coi
fiori
dell'acqua
i
femminei,
quali,
contraggo-
s'immergono nell'acqua.
Vedi Amore
civettuolo.
Valoroso.
Asta, con cui miare
i
974
gli
saldati
valorosi.
Vana
garrulit.
posata su
a
Cicala,
scrivere,
non
riesce
Speranza vana.
Vanagloria. Pavone con la coda spiegata; che spiega, dicesi, quando s'accorge d'essere guardato da molti, sfogla sua ricchezza. Ovidio parlanuna donna che compiacevasi troppo di se stessa, disse: Pi del pavone, s' lodata, e superba; poich proprio delle donne voler essere lodate in ogni
do
cosa,
e d'essere vanagloriose.
Tulipano.
Vanga.
{San)
Vedi
Lavoro.
Adamo
Agricoltura
Fiacre
vano.
variabile.
Battesimo
Corpo
umano
975
Giovanna
Piet.
di
Cusa (Sanla)
Maddalena
(Santa)
Martirio
Lorenzo Mercante
{San)
ricco
vecchia.
Canutezza. Raccontasi che mentre Gabba, entrato Spagna, sacrificava nel tempio pubblico, un fanciulche teneva
in
mano
il
mente
affatto canuto.
Fatto, che
indovini interpreil
vecchio do-
giovane; infatti
Gabba
successe nel-
Gabba
ne aveva settantatre.
Vecchiezza.
Personificata
terra.
difizi
in un vecchio col capo inclinato a Edera, perch si attacca agli alberi e agli e-
consumati per
et. Si
Mandorlo, simbolo
indizio
il
il
della
canutezza,
che
sar
manifesto
della vecchiezza.
Salomone
e
mandorlo,
capp>ero,
s'ingrjisser la locusta,
ci
comincer qualido
;
l'uomo dovr andare alla casa della sua eternit -cio come l'interpreta Eucherio; diventer canuto l'uomo,
gli
scenza,
i piedi e si raffredder la concupiperch queste cose spesso sogliono accadere all'uomo nell'ultimo tempo della sua vita, ritornando
si
gonfiermno
come
Vecchio
sto;
nuovo Testamento.
Agnello e serpente; il primo simbolo di Ges Criil secondo, di Mos. Macina. Il detto dell'Evangelo: Due che macinano in una macina; secondo
Eucherio, significa
976
interpreti il grano del vecchio cio per la fatica degli delil pasto Testamento sia convertito in farina per
l'Evangelo.
Vedova continente.
Colomba
nera.
Quantunque
gli
antichi
ritenesse-
tuttavia in essa ro la colomba assai lussuriosa, continenza e una rono un incomparabile esempio di conserva compagno suo al perch grande pudicizia, se non scoml'abbandona non e fede, un'inviolabile
trova-
volendo pagnata o vedova; perci gU Egiziani vedovannella perseverasse che boleggiare una donna con ci sidipinsero una colomba nera, volendo
za,
gnificare
sim-
ma
al
non
Vedovanza
,,
piantava sulle Scabbiosa, una volta questo fiore si una donantichi, tombe. Sessanta, perch, secondo gli concepire. a atta na di tale et non pi
Vedovanza continentissima.tortora,
che la Tortora posata su un ramo secco: si vuole morto che sia il suo compagno, sfugga la comtanto
do-
pagnia delle altre tortore, danido segni di accompagni pi con lore, che d'allora in poi non si della vita in perpetuo altro maschio, passando il resto
celibato,
mo
ra-
Vedovina.
Vedi Scabbiosa.
Veemenza.
nel parCateratta. Simbolo biblico della veemenza natucascata di lare o nell'operare. Presa nel senso
rale,
977
la cateratta,
non
la
significa
e questa simbolo di
facilit di parlare,
per se stessa
si
manifesta e abbonda.
Mentre
la ca-
po
utile,
simbolo della
fatica,
arte e con
esercizio.
Veglia.
Rosignolo; allusione
notte,
al
suo
contmuo cantare
al
di
diletto
che pro-
meo
cenza
Vergini savie e
Vergini
stolte.
Velocit. Animali: Cavallo. Nelle medaglie cmtiche, un cavallo che corre, o il Pegaso, con le ali, segno cB una battaglia condotta a fine con gran velocit. Delfino,
il
mali acquatici e
incredibili:
terrestri,
cui
si
raccontano cose
visto
per esempio,
d'essere
stato
saltare
sopra
le
saetta. Sparviero
uccelli.
il
pi veloce degli
Freccia.
Gli
fiume
Arti-
per essere la
Tigri
im
ra-
Q. Ronchetti.
pidissimo.
tichi,
978
della
freccia,
gli
Da
questa
velocit
an-
che la
cosa da
sollecitarsi,
chiamavano formarono
I poeti,
frezza,
per
indicare
una
(affrettare).
Fulmine.
delle ah del fulde velocit, sogliono dire pi veloce un cavallo in vede si antica medaglia mine. In una stesa e un fulmine che coda la con velocissima, corsa una lancia dritta verso di esso, ci che palo segue, e re
prestezza condotaccennare a un'impresa con gran una testa d'uofigura medaglia un'altra ta a fine. In di capra selvatica, sotto spoglia una con coperta mo e un arco dietro il cala cui gola si vede un fulmine, con una freccia poPegaso il parte, po; e dall'altra
stavi
lato,
di sotto:
tutti
attributo di
detto:
Ha
le ali ai piedi,
qualcuno.
Velocit
della vita
umana.
favoloso la parte
e
il
Centauro.
Avendo
questo essere
superiore in forma
umana,
resto del
corpo simile
del corso vea un cavallo, alcuni lo vollero emblema nostra vita. della termine il loce con cui sopravviene
VenidettaAnimali:
ciatore
la
si
tigre,
come
il
ri-
Appena che
di
cac-
accorge che la
ha
poco
partorito, e
allora,
via
fi-
fuggendo
e trovato
poi
il
precipitosamente.
Ritornata
:a
ti-
gre,
tore,
covo vuoto, va
gli
avventa contro;
le
furie,
getta
uno
dei
suoi
nel
tore,
figli:
979
in
la
tigre
lo
prende
bocca, r^ortandolo
il
covo,
il
poi
tosto raggiunge
le
nuovamente
figlio,
caccia-
quale
cosa,
getta
un
altro
e senza rallen-
tare
la
nave.
Piglia
la
madre anche
cacciatore salendo
do
il
cavallo, contro
quale la
tigre,
incrudehta
in-
vano, rivolgendo ad esso tutta la sua rabbia, lo sbrana, vendicandosi della rapina del suo
compagno. Leo-
deserti
dell'Africa,
fafer
il
Giuba
l'assal
p>er
il
stesso leone,
a-
giovane che lo
fer,
sbranandolo
Aconito.
Vegetali:
misea-amente
Diversi:
per
vendetta.
Dito. Allusione
fra
i
al
denti
come segno
di vendetta giu-
Vedi Inferno
dei poeti
figli.
(Sackeville).
Vendicatore dei
Saltimpalo,
vendichi
cello
il
geroglifico
fatte
egiziano
ai
figli.
di
un padre che
le
ingiurie
le
nido fra
spinto
l'asino,
dal
prurito
delle
le
basto,
grattandosi contro
il
^ine, guasta
nido,
in
modo che
il
i
saltimpalo,
sbigottito
raglio dell'asino, o
terra)
980
Venere.
Una
pagna
delle divinit pi
celebri degli
. uantichi,
n Uea
com-
della bellezza,
delle
alla g-
delle cortigiane. Seconnerazione ed era protettrice erano conservati Venere di tempio do Plutarco, nel la fragihta morti, per rammentare gli ornamenti dei
Afrodite (vedi), nata dalfamosa quella chiamata Essa fu portata n^Uisola di Cila schiuma del mare.
ma
la
pi
5fagosulla spiaggia dalle ter dai zefiri, e ricevuta gli tutti ove cielo, Poco dopo fu trasportata in n le Dee ne fututte e bellezza Dei ne ammirarono la possederla, ma essa resirono gelose. Giove voleva
stette, di
che
il
ostinazione
le
diede
figlio a poso il deforme suo e fu colta m braccio non "a ritenne dall'amoreggiare; di tutti g al ridicolo e al riso a Marte ed esposta Ermone;d. Cuprdo, Antera Dei. Da Marte ebbe Bacco. Priapo; da NetMercurio, Ermafrodito; da
vi furono Bice. Anche tra i mortali suoi: Adorre e Arrchse amplessi agh Tche giunsero
pnvilega.
ve-
tuno.
Il
esercitava sul potere che la sua bellezza o cinto, il quale dcesto suo niva aiutata dal famoso avesse e grazia a chiunque 1 va la bellezza, eleganza si giovo pe Giunone stessa
cui la a^xito indosso, e di lacci nei Giove incatenare
cuore
d'amore.
nota la palma
LvenL
della bellezza suscitata riport nella gara Venere si rappre^ d'oro della Discordia.
florido,
981
la
nuda mostrava
sua perfetta
ma
solaunente
adombra-
va
e
le parti sue,
il
vedesse
il
fiore
della
stringe\a e accostava
alle belle
Il
membra,
in
modo
corpo
sottil
colore del
i
mare donde
lato
nacque. DiGrazie, e
nanzi
le
vezzosi
e dall'un
Amori con
aveva
ardenti facelle
dall'altro
le
fiori
bellissime
in
lande di
dei piaceri.
le
Altri,
essere
strare
che
la vita degli
amanti
congiunta con
fortune,
l'amaritudine,
spessi
e combattuta
da diverse
con
naufraghi.
Fu
rappresentata nuda,
per
essere
sempre preparata, e anche per manifestare che va dietro ai lascivi piaceri, rimane spesso spoglia-
avendo perso
le
ricchezze, dii
di Prassitele, nuda, di marmo biannarra che era tanto bella, che un giovane distinto innamoratosi, si nascose una notte nel tempio.
torno alla
chissimo,
Venere
si
e la contamin,
certa
sempre una un fiarxo della bella statua. Venne anche rappresentata ritta sopra un carro tirato da dm
e del cui atto rimase poi
macchia
in
colombe candidissime, da
ro, se tirato
982
rina.
Dea
dritta
dai cigni, era in forma di conchiglia maquesta Dicesi che i Sassoni rappresentassero sopra un carro tirato da due cigni e al-
trettante
colombe,
nuda,
col
una haccola nella tonda in forma del mondo nella mano destra, e accompagnata dalle sinistra tre pomi d'oro, ed era parla Grazie con le braccia intrecciate. Pausania puro all'amor presiedeva che celeste di una Venere dei corpi; e d'una congiungimento dal alieno sincero, e
che presiedeva all'amore umana, e che era rapgenerazione donde viene la piede calpresentata seduta sopra un becco, e col
Venere
terrestre o popolare,
Venere cava una testuggine. Anche Fidia scolp una prendevano antichi Gli testuggine. in piedi sopra una donquesta Dea anche quale simbolo dell'amor di
na, figurandola in
si,'
mettendole in
mano uno
specchio,
una catena
che la trattiene al collo, con un giovane dirimpetto la destra le per la catena con la mano sinistra, e con con accanl'altro; l'un mirandosi acconcia i capelli, freccia.^ Sotto una o spada una avente fanciullo un to
un altro aspetto
figuravano per la giocondit, piacoi cacevolezza, robustezza e belt; ed era giovane un racon bianco, di vestita lunghi, e sparsi pelli
la
mo
di lauro in
Amimali: Cigno, per la supposta dolun pettine. canto, per cui si voleva accrescersi suo del cezza grandemente il diletto nei piaceri amorosi; oppure
del quale simbolo della candidezza della schiuma questi mare. Colomba, per la sua lascivia, e perch come souccdli non si accoppiano prima di baciarsi,
mano, un pomo o
fiori;
e nella sinistra
to alla
983
Dea, per ricordare che nacque dal mare. Leinoltre gh antichi volevano che mangiando per sette giorni carne di lepre,
pre,
si
lepre,
propria
Venere.
natura
Passero,
alla
Dea
per
la
sua
calda e lussuriosa.
le
medici
antichi,
per
rinvigorire
le
forze
virili
indebolite, consigliavano di
le
mangiare
e
il
passere o bere
stomo).
questi
si
loro uova.
Pesce
(l'afia
lico-
Quando Tifone
dichiar
guerra
agli
Dei,
animali:
Mirto,
ride
;
Vegetali: Venere si cangi in pesce. con cui era coronata nel giudizio di Paperci questa pianta fu poi odiata da Giunone
il
mirto,
fra
altri,
si
sia
sim-
credeva
fra
le
che avesse
la
di
iai
rinascere
l'amore
emblema
e
le
di pa-
mirto,
fu
la
gran odio
guerra
in
discordie.
mano
a Venere, e,
oltre a essere simbolo d'cunore, sembra significare l'abbondanza del seme. Rosa, per il suo soave pro-
la
amorodura
dei
Inoltre
la
bellezza della
che
diletta,
come avviene
cui
di
rona vasi
Diversi:
al
Conchglia
citerea;
inte-
maschio apre
allusione
tiene
in
ramente
stanza
le
abba-
chiara.
Pomo, che
talvolta
mano.
rammentanldo
scenza.
il
984
di
Paride.
giudizio
Vedi Adole-
Venere armata.
Cos
vittoria
la
fecero
riportata
dalle
Messeni.
Venere barbuta.
Deit adorata in Cipro, con la faccia d'uomo, bench vestita da donna. Anche i Romani avevano una Venere con la barba, e un pettine in mano; e ci i>erch le donne romane, infette da un certo morbo che faceva loro cadere i capelli, votatesi a Venere, da questa ottennero che il morbo cessasse e rinascessero loro i capelli caduti. Inoltre avevano ane dal
che una Venere che dal mezzo in su era maschio, mezzo in gi femmina, e presiedeva alla generazione universale degli animali.
Venere
Callipiga.
Raccontasi che due figlie di contadini, gioivanette graziose, ogintendendo chi di loro avesse le natiche pi belle; e non potendosi accordare fra loro, ricorsero al giudizio di un giovane sconosciuto, il quale, dopo aver attentamente esaminagE le parti da cui nacque la contesa, giudic che la maggiore le
aveva pi
tello
belle,
la
Un
fra-
le
questo giovane, saputo dell'avventura, volle sorella, che se ne stava tutta mesta, l'altra vedere per essere stata giudicata aver meno belle le naticbe, tanto belle quali, mostrate al giovane, gli parvero moglie; per prese la e innamor ne se tosto che
di
in
memoria
in
di
che, diventate le
ricche,
due
sorelle,
per tale
qualit,
poco tempo
statua
985
a Venere,
natiche.
Venere
calva.
Romani
memoria delle donne che coi loro capelli fecero funi da tirare le macchine, che usavaRomani, assediati dai no allora in guerra, quando Galli nel Campidoglio, mancavano di tutto.
dedicarono
in
i
Venere
Deit
Vittrice.
dei
Romani,
sinistra.
rappresentata
sotto
donna
nella
memo
la
Una
medaglia di Faustina
sinistra
Au-
gusta,
quale con la
a
terra,
la destra
mano
tiene
uno scudo
poggiato
scrizione:
mezzo, e con
che ha due figurine scolpite nel porge una vittoria, porta l'in-
VENUS VICTRIX.
Venezia.
Vasari la raffigura nella Ninfa Adria, tutta nuda, giovane e lasciva, con una palma nella destra, e nell'altra
mano, alzando
sopra
dal
le
il
braccio, tiene un
ramo
di co-
rolla
dorati
con raggi fiammeguno scoglio nell'acqua, tenendo una gamba in mare e l'jiltra in terra; nel mare le stanno intomo Glauco, Nereo e Galatea col capo coronato di palme, che le porgono nicchie piene di
sole
li
che
rasciuga
gianti.
E^ssa
siede
sopra
Agosto.
secondo
altri,
di
era loro re e
986
ma
caverne. Prili teneva incatenati nelle sue erano liberi e quieti, e furono da Giove rinchiusi nelle caverne dopo essere stati incitati da Giunone Io. contro Giove per la nascita di Ejpafo, figlio di Quattro erano i principali: 1 Aquilone o Borea,
vento settentrionale,
tore
il
d'un vecchio alato con la barba, e coda di serpente svolazin luogo di gambe; vestito d'un lunga tunica zante. Le sue ali, la barba e i capelli sono cosparsi solleva di fiocchi di neve, e lo svolazzar della tunica vento 2 Noto, o Austro polvere. di un turbine
del
mezzogiorno,
il
che rendeva
densa tenebre. Viene rappresentato con ali bagnate, barba ca-. la fronte coperta d'una densa nube e la Norica di nebbia. I poeti usano talvolta il nome di
to
[
al
plurale
Euro, vento che spira dall'Oriente, vento ora asciutto ora umido. Orazio lo dipinge un tutto e scarmigHato come Fiacco Valerio impetuoso, e
venti.
(Noti)
3
disordine, seguendo la tempesta da lui suscitata. moderni lo rappresentano come un giovane alato che con ambo le mani va seminando fiori ovunque passa. Dietro di lui figura il sole nascente. Viene diin
I
pinto
di
color
nero,
per essere
quello
degli
o degli abitanti
del
Etiopi 4
mavera, al cui soffio maturano le sementi. I poeti lo dipingono sotto figura di un giovanetto di sereno e dolce contegno: gli danno le ali di farfalla, e una
corona composta di
fiori
la benefica
987
Greci
lo raf-
figuravano
con
la
freschezza
della
giovent
con
gra-
l'avvenenza di un Dio;
zia
in
leggerezza
ammirabile,
quasi
nudo
tenendo
mano im paniere pieno di fiori primaverili. Zefiro am teneramente Flora e Glori, e n'ebbe diversi figfi.
Vento.
A U.
Vedi Aria
di
Furore.
Peccati umani
leggiadria.
Principio.
Molte sono le propriet che gli antichi attribuivano a questa pianta, alcune delle quali erano miracolose: Druidi mai ne coglievano fiori, se prima non offrivano sacrifizio alla terra; i Magi, adorai i
tori
del
Sole,
in
mano, quando facevano qualche cerimonia religiosa. Presso Latini la verbena era un arboscello di buon augurio, e si dice che Tazio, al capo d'anno andava nel bosco sacro della Dea Strema o Strenua,
i
la
Dea
della Salute; e vi
raccoglieva
foglie di
ver-
bene e ne regalava
tista
{San)
agli
amici.
Inspirazione
Sposa novella.
Adorne.
simo
Speranza
Verdura. Vedi
Gioia.
Verecondia.
988
Bocca. Presso i Greci, pare che la bocca fosse simbolo di un pudico riguardo e rispetto, perch solevano dire delle persone sfacciate e senza vergogna,
che non avevano
la
bocca.
Verga.
Strumento di fustigazione, scettro o slmile, insegna EDisciplina Vedi Concordia Potest Mos Giuseppe (San) rudizione
d'autorit.
li
Vigilanza.
Verga d'oro.
Pianta a
in
steli
alti,
un po'
rossastri,
coi
fiori
gial-
grappoli.
Vedi Generazione.
capelli
tagliati.
Vergine.
d'animo.
Vedi Zodiaco.
Vergine coi
Vedi Debolezza
significante
pronto
al
giudizio di
Dio,
denti,
cielo.
lora
lo
Ecco la parabola (S. Marco XXV): Al(quando Dio verr a giudicare) il regno del ciele
quali,
prese le lo-
ro
lampade, usciremno incontro al loro sposo. Ora cinque di esse erano savie e cinque stolte. Le stolte, prendendo le loro lampade, non avevano preso seco
dell'olio;
ma
le
savie
avevamo,
nei
insieme
va-vi.
colle
loro
Ora, tardando lo sposo, tutte divennero sonnacchiose e si addormentarono. Ma verso la mezzanotte si intese un grido:
lampade, preso seco dell'olio
Ecco
lo sposo
viene,
uscitegli
incontro.
AUpra
tutte
le
989
e
le
vergini
si
destarono,
prepararono
sp>engono.
loro
lamsavie
pade.
E
le
le stolte dissero
alle savie:
si
Dateci dell'olio,
perch
nostre
lampade
Ma
le
che quello che abbiamo non basti per voi e per noi, andate da coloro che lo vendono e comperatene. Ora, mentre quelle andarono a
risposero:
Temendo
lui nelle nozze; e la porta fu Poi appresso vennero anche le altre vergini,
dicendo:
conosco.
Signore, Signore,
^srici.
Ma,
lo sposo,
ri-
spjondendo disse:
Vegliate
giorno ne l'ora
gini
(in cui
Savie.
Velo,
che
copre
la
testa
in
segno
di
che tengono in mano. Olivo, simbolo di saggezza. Chiesa a porta aperta, Verperch loro serbata la ricompensa celeste.
modestia.
Lampada
accesa
segno di immodestia. Lampada rovesciata. Olivo disseccato, perch furono abgini stolte.
Testa nuda,
in
la
Verginit.
Animali: do
la
Ape, simbolo
biblico.
Liocorno. Seconsi
leggenda,
la-
Vegetali:
Fioal
nocenza.
Bianco.
i
Cinto.
Allusione
i
c'mio di verginit,
che presso
nuziali.
Greci e
alla
Romani
verginit
fa-
riti
Corona
celeste
di rose bianche,
dei
della
ricompensa
Smeraldo, pietra dedicata alla verginit per suo colore verde puro, e, secondo alcuni, perch si
voleva che
si
990
se
toccato
spezzasse,
da
chi
fosse
in
Vergogna.
Peonia,
della
allusione
al
suo
colore simile
al
rossore
vergogna.
Vergogna
Cervo, senza corna, nascosto fra un cespuglio, con cui gli antichi raffiguravano un uomo che, perduta
qua,lche
dignit
acquistata,
disonorato,
'ne
sentisse
tanta vergogna
da non
co;
le
corna,
perch volevano che il cervo qualora perdesse vergognandosi, cercasse di restare fliuasi
corno, fra
altri,
Il
simbolo di dignit.
Verit.
Fiigura
allegorica,
rappresentata
sotto
forma
di
donna
sa,
bella,
grande,
decorosamente ornata,
lumino-
con gli occhi risplendenti come due stelle. Viene anche figurata nuda, con una fiaccola e uno specchio in
mano
da un pozzo.
Lauro, quale emblema del trionfo delfoglia, questa, simbolo la verit. Pesca, con una Diversi: Boldella lingua, e il frutto, del cuore. la in forma di cuore, pendente al collo. Nei ProVegetali:
verbi di
e
verit
scrivili
verit
Salomone al capitolo III si legge Benignit non si abbandonano: legali in su la gola, sulla tavola del tuo cuore. Maschera, che la strappa. Sole, perch unico, come una sola
:
sono molte le contrariet del dire di non parlare con la faccia rivolta verso il sole, cio, secondo alcuni, non contradd;ire alle cose che sono chiare. Tripode,
ia
verit,
mentre
vero.
Pitagora
soleva
sempre
usassero
la
991
cui
si
verit.
Per
vuole
dal
che
gli
antichi
indi-
l'espressione
parlare
tripode,
per
dedicata
Verla.
Vedi
Velia.
Veronica.
Pianta coi
tuosi.
fiori
turchini,
Vedi Fedelt.
Veronica (Santa).
Sudario.
Vertunno.
gilava, in questa qualit, alla
romana che presiedeva alle stagioni e vivendemmia. Alcuni vogliono che Vertunno presiedesse ai pensieri umani,
Divinit
si
e che
mutasse
i
in
gli
mutano spesso
condo
pensieri.
E'
rappresentato
corona d'uva o di fieno in testa, e in varie forme, la parte che rappresenta, per cui Properzio
io
sar
uomo
se la
in veste
femmi^
avr la falce e la fronte ornata di fieno, ecc. Vertunno spos Pomona, e per quzuito sia stato di natura mutabile, fu per sempre fedele
e
mietitore se
alla moglie,
le
coniuga-
Vertunno per mezzo di una ricetta particolare ringiovan insieme con lei. Questo Dio ha per
finche
attributo la cornucopia.
Vescovo.
Animali: Pecora, perch, figurativamente,
vo capo del gregge.
il
vescoai
Diversi:
Anello, dato
992
spirituale e della lovescovi quale simbolo del potere con tre ordini verde, Cappello ro unione alla Chiesa. Guanti violetti Mitra. Pastorale.
di
nappe.
adorata
dai
Romani sopra
tutto
come
quel fuoco tutti i mali, ma di nutre e conserva nelche benefico e naturale dolce, della vita. Aveva per siml'uopio il principio fecondo sull'ara della famigha, bruciava bolo la fiamma che attitudine in piedi rappresentava si la e pi tardi spalle, sulle cadeva maestosa, con un velo che le questa Dea fiaccola. una e e in mano uno scettro dodici ordini degli altri fu dedicata la sedia; perch seguire il carro Dei partirono dalla loro dimora per soltanto Vesta, casa a alato di Giove, rimanendo rappresentata seduta; veniva ordinariamente e perci dove hvede in una medaglia di Caligola,
che abbrucia
di Saturno. Vedello Stato, ed era figlia mateDea del fuoco, non di quel fuoco fiamma quella di ne e fulmina,
come
si
e nell'atto di gura su un trono pieno di gemme, e con la ministra destr.a la con tazza una porgere Tinscnzione VLS 1 A. ficca in terra una lancia, con Vespasiano, pure seIn un'altra medaglia di Tito gemo, e con la destra porge un
Vestali.
Sacerdotesse
gini,
il
di
Vesta,
che dovevano
funzione
era
di
il
essere
ver-
e la cui principale
mantenere
fu:>co per
fuoco sacro sull'altare della Dea. Se erano assoggettate loro negligenza si spegneva, esse
al
993
quattro,
massimo.
te
In
princijMO
sei.
le
Vestali erano
ma
poi divennero
al
servizio
nersi
caste
p>er
questo
tempo.
in
primi
di
dieci
anni le Vestali
passavamo
seguenti
le
ima specie
e
novi-
adempire,
ultimi
dieci
nell'esercitarle,
dieci
nell'istruire
novizie.
Spirato e
di
il
termine,
po-
tevano
rinunciare
del
al
sacerdozio
giuraonento
anche
maritarsi.
La
violazione
verginit
era
il
maggior dei delitti per le Vestali, e quello che in esse si puniva con la maissima severit, seppellendole vive.
Veste bianca. Vedi Libert Modestia. Veste di lino- Vedi Purezza. Veste nera. Vedi Avversit Notte. Veste variegata. Vedi Adolescenza.
Via.
Piede,
za,
per
che fanno
piedi.
Vedi Progresso
della vita.
sacrificavano
porci.
Viandante.
Uomo
col
bastone.
Viburno.
Bellissima pimta che
six>sti
si
carica di
fiori
bianchi di-
gruppi o palla,
G. Ronchetti.
chiunata
volgarmente
paU
Vedi Inverno.
Vigilanza.
Animali:
rire
994
di sentinella e guardia:
il
Gallo,
emblema
ali,
perch, battendo le
compa-
del giorno.
pa, simbolo di
nemico;
perch
voleva
che mentre
le
altre
gru
dormivano con
una di esse tutta una pietra nelstrettamente tenendo la notte vegliasse svela zampa, lasciandola cadere al minimo pericolo, gliando cos le sue compagne. Leone, con la cui tela sta gli E^ziani rappresentavcino la vigilanza e
la testa sotto un'ala,
tutti
quadrupedi
delle
si-
soltanto
il
pena
chiese
nato.
leoni
accovacciati
ingressi
gnificato,
tisti
ar-
d'introdurre
simboli
di cui valevansi
Assin,
Persiani
loro
sopra tutto
Indiani,
li
ponevano
nei
templi affinch fossero simbolo di vigile custoleone dia ai sacri recinti, credendo gli antichi che il che fosse un animale dormiente cogli occhi aperti, e
la sua immagine fosse l'emblema pi adatto a denotare la vigilanza sacerdotale, che deve star sempre desta intorno alle cose attenenti alla religione. Lepre, per essere d'istinto vigilante. Secondo Seno-
quindi
fonte,
la lepre
dole
alla
tre
dorme.
vede chiudendo
Diversi:
le
palpebre, e aprenpietra
Crisolito,
dedicata
Tutti e
vigilanza.
divennero attributi delquesta la vigilanza. Verga di mandorlo, per essere Dio Quando fiori. mettere i pianta la pi lesta a domand a Geremia che cosa vedeva; il profeta
emblemi
dell'attivit, perci
995
rispose che vedeva una verga di mandorlo; allora Dio soggiunse: Bene hai veduto, per ch'io veglier su tutto. Vedi Guardia.
Vigna.
Asino.
le;
Vedi Conservazione
Si
delle
vigne.
Vignaiolo.
vuole
coltivazione della
poich
si
che quest'animale insegnasse la mostrando il modo di potarosserv che quando l'asino rodeva il
vite,
queste producevano maggior abbondmza d'uva. Inoltre credevisi che l'asino non solo in vita, ma anche morto giovasse alla vigna ritenendosi che sotterrando una testa d'aisino, fra le viti, que;
ste
diventassero pi
fertili.
Vigore rinascente.
Ceroide siliquastro.
la
Vincoli.
Liana.
Vincolo cl*amopeNigella
di
Damasco.
Vincolo funesto.
Vischio,
simbolo evidente.
Vincolo matrimoniale.
Anello.
Vino.
Vedi Sangue.
996
Vinto dall'inferiorit.
Pelle di pantera e di iena; con cui
raffiguravano
feriore;
pelli,
i
gli
Egiziani
un
uoptno
vinto
da un
altro
kii
in-
frissero
affatto
quelli
della
alla
quale
ritenevcisi
incutere tanta
si
paura
sgomentasse
resistenza; per
in modo da non poter fare nessuna quanto nessun animale sia pi feroce,
pi terribile e pi
furioso
della pantera.
comunissimo.
Vedi Meditazione
Pen-
Ricordo.
Violenza.
Divinit
allegorica
dei
Corinti,
nel
cui
tempio a
Violetto.
Colore.
scopato
Vedi Amicizia
Lealt
Arcangeli
Penitenza
Epi-
Sincerit
Umilt.
Vipera.
tichissimi
Serpente velenoso, la cui carne fino da tempi anfu celebrata molto efficace nelle cure di
malati a guisa di pesce; presso
forse
varie malattie.
lita
ai
perstizione
non del
tutto
loro
997
Vedi Adulterio
dato Arassa
t
marito
altro
che
il
brodo.
di
Sconciamento.
Vi ri placa.
Divinit
liare
Romani.
i
Aveva
quali,
l'ufficio
riconci-
marito e moglie,
Dea, e dopyo aver ciascuno detto le sue ragioni, si doveva poi dimenticare tutto, se ne tornavano a casa contenti e pacificati.
Virt.
Deit allegorica,
diedero
le
ali,
figlia
della Verit.
Romani
le
come emblema della gloria e dell'onore, che quasi come leggerissime ali, sollevano le persone virtuose. Veniva rappresentata sotto forma di matrona, vestita di bianco, seduta sopra una piesi vede appoguna colonna, e con un serpente nella mano destra. Luciano descrive la Virt dei suoi tempi tutta mesta e addolorata, coperta da pochi stracci, e assai malamente trattata dalla Fortuna. Altri la raffigurarono in sembianze di {pellegrino, come se non trovasse dimora a questo mondo, perci se ne va via. Nella religione la Virt rappresentata con un nimbo rotondo; un ramo d'olivo e lo scudo. Azzurro, colore celeste, dedicato alla virt. Barba. Castagna nel riccio. Clava, come si vede
tra
quadrata; e
in
certe medaglie la
in
diverse
medaglie
in
romane,
per
esempio
in
quella
di
Gordiano Pio,
di
leone.
con
la clava, e l'inscrizione
le
Diogene
il
vestito
998
della virt?
Vedi
virt.
Vizio
domato dalla
Virt
domestica.
Salvia.
Virt salda
l'avesse meritata veniva provalla virt costante, e chi vigionato per due anni.
Virt simulata.
Pantera, con cui
gli
persona
d'istinti
cattivi,
mente
nemmeno
pi intimi possono
vc^levano che 1 odore delconoscere a fondo; perch quadrupedi, che la i fortemente attirasse la pantera naturale, perci temevano; e conoscendo il suo istinto accuratamente, facendo uso so
essa
si
nascondeva
li
lusingava prendendoli
poi
facilmente.
*
Virt spirituale.
Candelabro
biblico.
d'oro,
posto
fra
due
olivi;
simbolo
Vischio.
si estrae il viPianta parassita, dalla cui bacche e alle drta, tenacemente schio, il quale si attacca Vincolo fuVedi uccelli. piccoli i serve a prendere
nesto.
Visn.
Divinit che con
Brahma
e Siva
la
formano
dei
la
tri-
murti
(cio
tre
forme) ossia
triade
principah
vengono sempliDei indiani. Queste divinit talvolta attributi, e cemente rappresentate coi rispettivi loro teste. talvolta con un solo corpo a tre
Visto.
999
Allegoricamente rappreun giovane davanti all'orcobaleno, avente uno specchio in mano, e un'aquila Lince, animale proveraccanto, che fissa il sole.
Uno
dei
cinque
sensi.
sentata
sotto
l'aspetto
di
biale per
la
sua acutissima
vista,
Vito.
Gli antichi, per emblema della vita, rappresentavano un genio con una fiaccola in mano, la cui fiamma s'innalza al cielo; mentre Cristiani, paraigonandola a una tempestosa navigazione, la simboleggiai
Acqua e fuovano con V ancora, il faro e la ncree. co. CredevEisi che questi elementi fossero l'origine della vita. Cerner, o granchio, simbolo di nascita e della vita dell'uomo secondo i platonici, i quali volevano che le anime mandate nei corpi umini uscissero F>cr che chiamavano p>orta degli uomini, come il il cancro,
capricorno porta degli Brevit della vita
Dei.
Vedi Anima
vita
Vito dei religiosi cristiani. Palma, perch, siccome per essere sottile al piede del suo tronco, e avendo una corteccia scabrosa, intrecciata a squame, riesce sgradevole alla vista; mentre la parte superiore
rami che
cos a
si
allargano
vista
prima
la
dei
religiosi
pare
essere
disprezzata,
ma
di costumi e di virt.
al
fuoco
sacro
custodito
dalle
divenne sim-
1000
alla vita divina e cebolo deireternlt, paragonabile Egiziani. leste. Tau, simbolo degli
Vita e anima. Vedi Anima e vita. Vita e morte. della vita; chiuso, emOcchio, aperto, emblema sono le espressioni: aComuni blema della morte.
,
gh
occhi, per
gli
Presso i Romani era priarprirli quando fossero occhi ai moribondi, per vietato era abbruciarli; e ci perche sti sul rogo per persona m agonia. guardare gli occhi di una
sacro chmdere
Vita umana.
Sole
il
quale,
quando
nostre tnbolaziom e un ammalato sognasmai oscurarsi e nascondersi, per se di vedere il sole perdere di pencolo gran riapparire, era segno di un
raffigura
le
gli antichi, se
la
vita.
vitalba.
,
Vite. Egiziani la ritenePianta conosciutissima, che gli Vedi Autunno vano nata dal sangue dei Giganti. tcCnstiam dei Congregazione Bacco
..
,....,
dtazione
fijrore
Ges No
Eucarestia
Cristo
Fatica
Letizia
Sacrifizio
per
le
viti
Fertilit
Liberta
Stufile
-
Ubrta.
chezza.
Idolo. Idolatria Vitello d'oro. Vedi Aronne astuzia. propria della Vttima persona che. Tordo, preso al vischio; simbolo di
come
te;
1001
reti.
suol dirsi,
il
Gli antichi
nel
volevano che
perch
ritenevano
che
vischio
maturasse
mandato
fuori col
loro stronzolo.
Vittima umana.
le
Porco, che nei sacrifizi degli Dei fu sostituito alvittime umane, e ci, p>er iniziativa degli Ateniesi.
Vitto.
Papiro,
simbolo
del cibo,
degli
Egiziani,
tanto
per
l'ab-
bondanza
le
di
frutti
quanto per una propriet sp>eciaquesta pianta. Poich quantunque producesse inutili, tuttavia la sua radice oltre a servire da
porgeva loro una grande risorsa alimangiandola cruda, cotta, arrostita, ingo iando il sugo, sputando il masticato; alimento che bastava a nutrire quel popolo sobrissimo.
combustibile,
mentare;
Vittore (San). Armatura. Il santo apparteneva alla milizia equestre. Cavallo. Idolo di Giove che rovesci. Macina, attaccatagli ai piedi. Piede tagliato. Ruota, strumento
di tortura.
Stendardo.
Vittoria.
Divinit allegorica, chiamata Niche dai Greci, che vien detta figlia di Stige e della Terra. Gli Ateniesi la rappresentavano senza ali, affinch non se
e
ne volasse via:
mano
La
aria
Vittoria
atto
di
volare per
di lauro,
e porgeva con
destra
una corona
oppure
di olivo bianco;
con un
la
am
di
palma
nella sinistra.
Claudiano, descrive
vittoria vestita
1002
di trofei,
omeri,
guerra,
le
quali
passando sovente
or dall'una,
or
in-
dall'altra
certo,
fu chiamata la Vittoria
trovasse nel mezzo, e
se
essa
si
si
me-
Animali:
ch vince di valore
tutti
gli
altri uccelli,
le altre
insegne che
Romiani
fu
la
guerra,
nello
stendardo
l'aquila
principale e la pi
frequente.
Bue
ucciso,
principal-
mente presso
sacrificavano
la
il
Romani, era segno di vittoria, perch bue dopo aver ottenuto la vittoria con
nemici,
strage
dei
senza sparger sangue avessero fatto qualche conquiCivetta, simbolo sta, allora immolavano la pecora.
degli Ateniesi,
il
quando volevano
aver
acquistata
disfatta
dei
nemici e
la
la vittoria,
solevano dire:
tacere,
civetta
gli
quando
vinto,
gli
suol
mentre canta
vinti
i
se
vincitore.
Perci
Ateniesi
i
dopo aver
ne-
mica
ai
fossero
vittoriosi
senza
vittime.
Vegetali:
Olivo,
i
con
cui
gli
vincitori,
come,
giuochi Olimpici.
Palma,
ritenuta
dagli antichi
come
emblema
e
il
della
vittoria,
forza di resistenza, suo legno. Nelle opere d'arte, quando vicino a qual-
oggetto si vede un ramo di palma, o sia in mano a una figura, segno che l'oggetto stato dato
siasi
come premio a qualche
cos
1003
e
il
vincitore,
che
la
ptersona
rappresentata
vittoria.
essa
stessa
F>cr
campione
della
Diversi:
Ali,
vittoria
rapida.
Cariatide.
In
Lacedemonia
in
in
esisteva
luogo di coe
abito persiano,
i
memoria della
gli
vittoria
ottenuta contro
Per-
archi trionfali.
Trofei d'armi.
in
testa;
simbolo
domate e
oppure
di
una
vittoria
acquistata
d'agricoltori
sediziosi.
come
quella
famosa
innalzata
Romani
in
Je battaglia contro
Cartaginesi.
Nave con
tre rostri.
Vituperio.
Vedi Ignominia.
Vitzillputzii.
vizi.
Vizio
domato
Vizio
lascivia.
in
Cane
Vizio emendato. Melagrano, trapassato da un conio di pino vicino alla radice; illusione a una persona che, abbandonata una condotta cattiva, o il vizio, siasi messa
sulla via della virt; perch,
secondo S. Basilio,
fo-
rando nel
di
1004
modo
vizi
cor-
Volont.
Personificata in
per
gli
una
artificiosi
Volpe. Animale
stuza
,,
beria
di
proverbiale per
le
sue astuzie.
Vedi A-
,.
Pelle di volpe
Pensieri cattivi
oppressa
dalla
miseria,
pavone secondo la volubilit della fortuna; perch il le prime focadono quando anno, ogni coda la perde
glie degli alberi; e
quando germogUano,
figlia
la riacquista.
Volutt.
Dea
del
in
piacere e
d'Amore
e Psiche.
Peralto
sonificata
piedi la Virt.
in
Tuberosa,
simbolo di volutt
in
Persia.
Voluttuoso.
Uomo
ciale
col
chiele disse:
sotto
i
Guai a
il
gomito appoggiato a un cuscino. Ezequelli che acconciano il guancubito delle mani; cio che abbandovirili,
nano
costumi
mo
e del corpo.
VulcanoDio del
era
fin
1005
Giunone; ed
brutto,
di
Giove
e di
dal
suo
nascere
cos
debole e
laisci
che
cadere dal-
Ma
lo raccolsero
le
due
ed Eurinome, presso
durante questo tempo fece loro bei ornamenti. Tutte rammentava l'atto crudele di sua le volte che egli
madre, sdegnavasi pensando al vergognoso trattamento che aveva ricevuto, ma del resto era aissai mite ed era obbediente, e in im'occasione tenendone egli le parti contro Giove, questi lo afferr per un piede e lo gett gi dall'Olimpo. Egli rotol per un giorno intero e cadde nell'isola di Lenno, dove fu benignamente accolto dagli Sinzi. Fece poi ritorno
all'Olimpo,
dove abitava in un palazzo fabbricato medesimo. Quivi aveva la sua fucina con l'incudine e venti mantici che soffiavano a suo piada
lui
cimento;
quivi
faceva
squisitissimi
lavori
per
gli
Dei e per i privilegiati mortali. Vulcano fu dato Venere per moglie, p>erch la generazione non si produce senza Cadore. Venere non gli serb per la fedelt coniugale, e mentre godeva l'amore di Marte, Vulcano informato dal Sole, tese una rete entro la quale pigli gh amanti, e chiam tutti gli Dei a
mirare lo spettacolo.
li
Ma
dei
alle
preghiere di Nettuno,
mise
in libert.
Gli furono
presentano
gnifica
gli
effetti
fulmini,
perch
e
tuono, e
Sterope
baleno;
gura
gli
fuo-
che ogni cosa distrugige.
1006
perch cos
non s'innalza dritta, ma si torce e quasi s'inclina, ora da una parte ora dall'altra, come l'andatura di uno zoppo. Lo fecero con la faccia nera, brutto e affumicato per tutto il corpo, come appunto sono i fabbri, e talvolta ne nudo ne vestito, ma soltanto con dei cenci indosso, oppure con una corta tunica che lascia
in
scoperte le spalle e
il
il
braccio destro
portava
testa
Ha
Roma
il
rato da due cani, una specie di automobile; poich si legge che alle nozze di Amore e Psiche, egli intervenne seguendo
il
non quando alcuno Vulcano aveva un carro tie sembra che abbia avuto anche
carro di Venere,
carro
bens
ma
assai
da
lungi; perocch
il
suo piccolo
moveasi,
e solo un
per
segreto
artifcio
da
ch'il
)).
se
stesso
lentamente,
senza
aver
traesse,
affumicato Ciclope lo
reggea
Y.
Ylmep. Secondo
sto
il
la
mitologia
gigante,
va^pori
degli
il
Scandinavi,
fu
era
que-
nome
del
dei
quale
formato dagli
scioglimenti
gelati.
Vedi Odino.
w.
Walhalla.
Paradiso
la
o luogo di delizie, destinato, secondo mitologia degli antichi Celti, per quelli che peri-
1007
vano nelle battaglie. Questo Walhalla era propriaguerrieri domente il palazzo chimerico di Odino; vevano ogni giorno armarvisi, esservi passati in raasegna, mettersi in ordine di battaglia, e tJigliarsi con piacere in pezzi gli uni e gli altri; ma venuta l'ora
del
banchetto,
si
non
di
si
p>erch
tarsi
nella sala
Odino,
bervi
a piacere birra e
le
tazze
Walkrie.
Figlie di Odino, di bellezza sorprendente; la loro guerrieri mansione era quella di andar a cercare
i
morti sul
camp
Wall'ar-
Portavano
matura.
Wodan.
Vedi Odino.
Z.
Zaccaria.
Il
nome
di
questo
penultimo
dei
profeti
minori
del
Rimembranza
Vedi
Profeti.
Zafferano.
Pianta che
di
fiorisce in
primavera e
in
autunno.
Ve-
Croco.
Zaffiro.
Pietra
forto
Sacerdozio
firi
preziosa
colorata
Coscienza pura
sommo
in
azzurro.
Vedi Con-
zaf-
Verit.
Zampogna.
1008
Strumento antico a fiato, generalmente di selite canne disuguali unite insieme. Vedi Aprile Musica Pan Rinsavire Senso Silvano.
Zanzara.
Insetto
avido
Vedi
Dialettica
di
sangue e molestissimo
Schiera nemica.
all'uomo.
Zappa.
Strumento per lavorare
Zefiro.
la terra.
Vedi Agricoltura.
Vedi
Venti.
Zelo.
Zeto.
Figlio di
Giove
e di Antiope.
Vedi Anfione.
che
va
di
paese
in
paese
vivendo sotto
Cincia. S vuole che questo uccello sia tanto misero che non abbia dimora in nessun luogo, appunto coi
me
zingari.'
vegetali,
se
in
e
al
Vedi
Cattiveria.
Zodiaco.
Nome
ch
le
costellazioni che
carte celesti
hanno per
lo
se-
mese di
aprile.
1009
al al
mese di maggio. Cancro, o gambero, corrispondente al mese di giugno. Leone, che corrisponde al mese di luglio. Vergine, corrispondente al mese di agosto. Libra, o bilancia, corrispondente al mese di settembre. Scorfilone, corrispondente al mese di ottobre. Sagittario, Capricorno, corrispondente al mese di novembre. corrispondente al mese di gennaio. Pesci, che corrispondono al mese di febbraio. Gli astrologi, aggruppando a tre a tre i segni, diedero allM riete il principio del fuoco, il mezzo al Leone e il fine al Sagittario. AI Toro assegnarono il principio della terra, alCemelli,
la
Vergine
il
il
mezzo
al
Capricorno
Il
il
il
fine.
Attrialla
buirono
mezzo
Libra e
fine
ai
il
air/4 cquario.
principio
allo
dell'acqua
l'assegnarono
il
Pesci.
Vedi
terra
in
Cancro,
mezzo il Tempo.
unito.
Scorpione e
Zolla.
Fetta
o pezzo di
Vedi Sommissione.
allungata,
Zucca da pellegrino.
E' una zucca
stretta
t
forma un
p)o'
ma
ri-
zucca
Vedi Giona
ramciato.
Pellegrino.
Zucca falso
Zucca
col
- arancio.
frutto
Vedi Impostura.
{San).
T.AV.
I.
AB AF
-
O. RONCUETTI
TAV.
II.
AI
AM
TAV. m.
AM
Amore Leteo
Amore
d'amore
TAV.
IV.
AM
Amore
Amore
TAV.
V.
AN
^^
TAV.
VI.
AP
TAV.
VII.
AP
Apollo
TAV. Alt
Vili.
Aritmetica
Arpie
TAV.
IX.
AR
Q. Ronchetti.
AR AS
Arueri
Astante
^W
AS
AT
Astronomia
Athor
Athor
Atlante
TAV. xn.
AU AV
-
Aurora
Augure
Avversario
TAV. xin.
BA
TAV. XIV.
BA
BE
Basilisco
Bast
Bellona e Bdlonar
TAV. XV.
BE
BI
BO
BR
Berretto frigio
Besa
Bifronte
Bipenne
Bona Dea
Brahma
TAV. XVI.
CA CE
TAV. xvn.
CE
G. RoxcHHTn.
<
TAV,
xvrii.
CH
CI
Chimera
TAV. XIX.
CI
TAV. XX
CO
TAV. XXI.
CO
Concordia
Consacrazione
TAV.
XXII.
co
TAV.
XXIIl.
CO CU
-
DI
Corona
di
gramegna
Custodia
Corona
di quercia
Corona murale
Diana
TAV. XXiV.
DI
Discordia
Divinit
TAV. XXV.
DO
DR
Dominazione dell'animo
Drago
G. RONCHBTTI
TAV. XXVI.
EC
EN
ER
TA\
XX VII.
ER
ES
ET
^^s^/y
TAV. XXVIII.
FA
TAV. XXIX.
TAV. XXX.
Fede (Fidio)
Felicit
TAV. XXXI.
Fenice
Feti sci
TAV. XXXII.
FI
FO
TAV. XXXIII.
FO
U. Ro.VCHKTTJ
TAV. XXXI
FO
gm!_
TAV. XXXV.
FO
TAV. XXXVI.
FR
FU
TAV. XXXVIl.
FU
GA
TAV. xxxvm.
GA
TAV. XXXIX.
TAV. XL.
Giove
in
trono
TAV. XLI.
Giunone
O. Ronchetti
TAV.
XLII.
CI
Giunone Dea
delle
nozze
Giustizia
TAV.
XLlll.
<s=^^^^
Gladio
Gorgone
TAV. XLIV.
GR
Grazie
TAV. XLV.
GR - GU
Grifo
Guardia
TAV. XLVI.
GU
IG
Guerra
Igieia
TAV. XLVII.
IG
IM
Ignoranza
Imene
TA\. XLVll!.
IM
IN
Impedimento
Iniquit
domata
TAV. XLIX.
IN
-
IP
IR
il,<^
Innocenza
Ippogrifo
Invidia
Iride
-\
TAV.
IS
L.
TAV.
LI.
LA
TAV.
Lll.
LA
LE
^^^^^^^,^ ^<J^^':=^f.
Lascivia domata
Legge
TAV.
LUI.
LE
LI
MA
V^
TAV.
LIV.
MA
Mansuetudine
TAV. LV.
ME
TAV. LV
ME
Mercurio
.Meretrice
TAV.
LVII.
ME MI
_ n
RnVfH,.!
TAV.
LVIII
MI
MO
TAV.
LIX.
MO MU
-
D D
Monogramma
di Cristo
Muse
Clio
2.
Tolta
; 7.
; 3.
Erato
;
; 4.
Euterpe
;
; 5.
PUmaia
6.
Calliope
Tersicore
8.
Urania
9.
Melpomene.
TAV. LX.
MU NA
Musica
Natura
TAV.
LXI.
NE
Nettuno
TAV.
LXIl.
NO
\n^
TAV. Lxin.
oc
Occasione
TAV. LXIV.
ON OR
-
TAV. L.W.
OS
Q. Ronchetti.
TAV. LXVI.
PA
Pace
Pan
TAV. LXVII.
PA
Parche
Parche
TAV.
LXVIII.
PE
PI
l'etaso
Piet
TAV. LXIX.
PL
PO
TAV. LXX.
PR
Priapo
Principe
TA'
-xx;
PR
TAV. LXXII.
PR
TAV.
LXXIII.
PR
PS
Prudenza
Prudenza
Pschent
TAV. LXXIV.
PU
RA
RI
RO
Ri
Riverenza
Roma
personificata
TAV. LXXV.
SA
Salubrit
Salute
TAV. LXXVI.
SA
-#^^. #^-
4-^-
TAV. L\X\
SA
se
Saturno
Scettro da buffone
Scettro egiziano
TAV. LXXVIII.
se
SF
TAV. LXXIX.
SI
Sibilla
Sicurezza
TAV. LXXX.
SI
TAV. LXXXl.
Silvano
O. Ronchetti.
TAV. LXXXIl.
ST
Stagioni dell'anno
Primavera Autunno
Stagioni dell'anno
TAV. LXXXIII.
TA TE
-
t
Talari
Tau
Tempo
Terreno
fruttifero
J^-^^^t^v^S^
Tevere
TAV. LXXXIV.
TI
Tifone
Tirso
TAV. LXXXV.
TO TR
-
TAV. LXXXVI.
TR
TAV. LXXXVII.
VE
Venere
TAV. LXXXVIII.
VE
TAV. LXXXIX.
VE
VI
EP^IX,
17
Rr
TAV. XC.
VI
vo
TAV. XCl.
vo vu
.
Voluttuoso
Vulcano
TORONTO LIBRARY
Ci
ROBA