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Studio elaborato nellambito del Programma di Ricerca di Rilevante Interesse Nazionale - 2008 Rigenerazione di tracciati e di tessuti urbani marginali.

Metodi, strumenti e strategie di progetto per nuove forme di abitare sostenibile (coordinatori: Prof. Gianfranco Neri, Prof. Marta Calzolaretti, Prof. Ilaria Valente), finanziato dal Ministero dellIstruzione dellUniversit e della Ricerca http://w3.uniroma1.it/housinglab tel. + 39/06 32101230 - fax + 39/06 32101250 e-mail: marta.calzolaretti@uniroma1.it; housinglab@uniroma1.it

obiettivo di questo studio sperimentare sul caso del quartiere Tor Bella Monaca a Roma indicazioni metodologiche e strategie progettuali elaborate in ricerche universitarie sul tema della rigenerazione dei quartieri di edilizia residenziale pubblica.

LA RIGENERAZIONE DEI QUARTIERI DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA. IL CASO DI TOR BELLA MONACA A ROMA La questione relativa alle modalit e agli strumenti da attivare per rigenerare le aree periferiche delle grandi citt, che pu contare su un avanzato livello di elaborazione teorica e un notevole numero di sperimentazioni progettuali in Europa, costituisce uno dei temi fondamentali su cui oggi si devono misurare programmi di ricerca scientifica e capacit realizzative delle amministrazioni. La recente proposta del Sindaco di Roma Gianni Alemanno di demolire il quartiere di Tor Bella Monaca e di ricostruirlo secondo il progetto elaborato da Leon Krier ha posto la questione al centro dellattenzione non solo degli addetti ai lavori ma anche dellopinione pubblica. Presentata pubblicamente a Roma, la proposta ha sollecitato la discussione su alcuni temi fondamentali, a iniziare da quale idea di citt sia oggi pi appropriata alle esigenze della vita contemporanea e in quali forme essa si possa esprimere per favorire un reale miglioramento della qualit della vita delle persone. Tor Bella Monaca a Roma, quartiere realizzato in base alla legge 167 negli anni 80, rappresenta per la sua storia, la sua collocazione urbana, il suo carattere ambientale, le sue preesistenze archeologiche e per la comunit che vi si formata negli anni, un intervento di particolare interesse, costituendo un caso esemplare per mettere a punto metodi e criteri dintervento di riqualificazione di parti esistenti di citt. Inserendosi in questo dibattito, un gruppo di docenti, ricercatori e dottorandi delle Facolt di Architettura della Sapienza di Roma, del Politecnico di Milano, di Parma, di Pescara, di Napoli Seconda e di Reggio Calabria, coordinato dall HousingLab Dipartimento di Architettura e Progetto - Sapienza Roma, ha attivato una serie di studi per verificare come, anche per Tor Bella Monaca, sia opportuno e auspicabile attuare pratiche di rigenerazione urbana e architettonica piuttosto che ipotesi di demolizione e sostituzione, giungendo allelaborazione di una proposta alternativa. Perch non demolire 1. Il progetto recentemente approvato dalla Giunta Alemanno, per assicurare la sostenibilit economica delloperazione di demolizione delle abitazioni di propriet pubblica, consuma altri 20 ettari del prezioso suolo, protetto, dellagro romano. invece molto significativo il ruolo di grande area intermedia tra la citt e lagro svolto dal quartiere di TBM e assolto, nonostante le numerose criticit, attraverso un dialogo aperto tra le sue maggiori figure evocative: le corti; le torri e la campagna. 2. TBM non , e non deve essere, solo un agglomerato per la residenza, come previsto nella proposta Krier. piuttosto una complessa ed estesa parte di citt che pu svolgere un fondamentale compito strategico, anche con nuove funzioni sia locali che legate al pi ampio settore urbano in cui inserita.

3. La proposta di realizzare una metro leggera che colleghi la stazione Anagnina (metro A) con la Nuova Centralit della Romanina, con lUniversit di Tor Vergata, che attraversi la Via Casilina, dove intercetta la metro C, e prosegua per TBM, mette il quartiere in rete con parti significative del settore urbano e con lintera citt, trasformandone in modo sostanziale le potenzialit. 4. ingenuo addebitare alla tipologia del costruito (grandi complessi in linea e edifici a torre) la responsabilit dei fenomeni di microcriminalit o di insicurezza. Come rigenerare 1. Il progetto TBM non mai stato completato, neppure realizzando quella quota del 15% prevista nei piani di zona da destinarsi a servizi privati che avrebbero cambiato il volto e il funzionamento del quartiere. Oggi, nellattuale perimetro di TBM, esiste una grande dotazione di spazi aperti. Quasi il 40% di questi spazi non ha una chiara destinazione e pu essere utilizzato senza consumare altro agro anche per diverse destinazioni come uffici privati, commercio e artigianato, servizi alle persone, ecc. 2. Densificare e costruire sul costruito senza perdere la qualit del rapporto con la campagna, mediante la realizzazione di nuovi spazi per attivit lavorative e servizi privati (utilizzando le esperienze positive di project financing), di servizi a scala urbana (biblioteca/mediateca, multisala, ecc.), di servizi a scala di quartiere (per le persone anziane, per i bambini, ecc.), di residenze per utenze altre (studenti, lavoratori temporanei, cohousing, ecc.); trasformare le attuali residenze pubbliche inserendo diversi tagli di alloggi e servizi.

3. Demolire in modo mirato alcune parti delledificato o variarne profondamente luso: ad esempio non accettabile una residenza al piano terreno con le attuali tipologie edilizie; in questi casi sar possibile inserire attivit commerciali e/o servizi affacciati direttamente su spazi pubblici opportunamente attrezzati. 4. Ripensare il sistema della mobilit e dellaccessibilit privilegiando le interconnessioni di settore e prevedendo una rete di percorsi carrabili, pedonali e ciclabili insieme alla riorganizzazione del sistema degli spazi pubblici allaperto. 5. Valorizzare il sistema degli spazi aperti, una grande ricchezza dellattuale quartiere di TBM che deve essere valorizzata inserendo anche nuove funzioni come, ad esempio, orti urbani collegabili ad iniziative commerciali a KM 0 o fattorie sociali che garantiscano meglio la qualit e il controllo dellagro romano. 6. Trasformare TBM in un quartiere esemplare sotto il profilo ambientale, ad esempio, immettendo nelle aree libere manufatti per la produzione combinata di energie alternative. Dispositivi da destinare anche ad usi commerciali, artigianali o per il tempo libero che concorrano a costruire una nuova immagine per Tor Bella Monaca.

Tor Bella Monaca e le grandi attrezzature urbane

Spostarsi a Tor Bella Monaca

mettere a sistema gli spazi verdi ridefinendo funzioni, gradualit duso e collegamenti, ridisegnare gli spazi pubblici urbani per favorire le opportunit di incontro e di socializzazione

Sistema delle aree archeologiche

PARMA

ROMA

ROMA 3

NAPOLI

REGGIO CALABRIA

prevedere una nuova rete di connessioni veicolari, pedonali e ciclabili per facilitare gli spostamenti interni ed esterni al quartiere

Strade di distribuzione interna interrotte Strade interrotte (possibili prolungamenti)

completare il quartiere con nuovi edifici incrementando le attivit produttive, ristrutturare gli edifici esistenti rifunzionalizzando i piani terreni e adeguando gli alloggi e le facciate alle esigenze di risparmio energetico e di sostenibilit ambientale

Destinazione duso

Accessi e distribuzione interna

Ipotesi di studio PIASTRA+TORRE

Ipotesi di studio PIASTRA+TORRE

Tipologie alloggi esistenti

Tipologie alloggi esistenti

Tipologie alloggi esistenti

Tipologie alloggi

Tipologie alloggi

Tipologie alloggi

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