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F
drag
= ma
drag
=
1
2
C
D
A v
2
e
v
(1)
ove F
drag
e a
drag
sono rispettivamente la forza e laccelerazione che pertur-
bano lorbita, m `e la massa del satellite, la densit` a dellatmosfera, C
D
il
coeciente di drag, A larea del satellite proiettata sul piano ortogonale alla
direzione del moto e e
v
e v sono rispettivamente il vettore unitario che indica
la direzione della velocit` a relativa del satellite ed il suo modulo.
7
3 Vento Solare e Magnetosfera
Il sole, la stella attorno alla quale orbita il nostro pianeta, `e un astro relati-
vamente piccolo che si trova nella fase centrale della sua esistenza. La parte
pi` u esterna della sua struttura, chiamata corona, `e spesso sede di fenomeni
transienti, come i eras o i coronal mass ejection, che, assieme al vento solare,
sono la causa principale degli eventi di spaceweather. Tali fenomeni causano
variazioni nellatmosfera terrestre e sono molto importanti, ad esempio, per
la vita e lintegrit` a degli strumenti montati sui satelliti.
In questo capitolo verranno brevemente descritte latmosfera terrestre, con
particolare attenzione alla magnetosfera, lattivit` a solare e gli eetti di questul-
tima sulla magnetosfera.
3.1 LAtmosfera terrestre
La terra `e circondata da uno strato di gas che si estende no a fondersi con
il mezzo interplanetario, pur rimanendo legato ad essa dalla forza di gravit` a.
Questo gas `e chiamato atmosfera. La composizione chimica e la densit` a at-
mosferiche cambiano gradualmente man mano che laltezza sulla supercie
terreste aumenta: questo fatto permette di considerarne una suddivisione in
regioni la cui sequenza `e riportata nella seguente tabella:
Troposfera no a circa 10 km
Stratosfera da circa 10 a circa 25 km
Mesosfera da circa 25 a circa 80 km
Termosfera sopra gli 80 km
Riportiamo di seguito alcune delle caratteristiche di ciascuno di talli
strati.
La Troposfera
La troposfera rappresenta il primo strato termico dellatmosfera. Essa `e
riscaldata grazie alla vicinanza con la supercie del pianeta, ma la sua tem-
peratura decresce con laltezza ad un tasso di circa 6, 5
C al chilometro cosa
che la rende sede di fenomeni di tipo convettivo. Tale processo `e alla base dei
fenomeni atmosferici e delle variazioni climatiche che caratterizzano la Terra.
La Stratosfera
8 3 VENTO SOLARE E MAGNETOSFERA
Essa si estende no ad un altezza di circa 25 km ed `e seguita dalla
stratopausa. Contrariamente a quanto accade nella troposfera, la temper-
atura di questa regione aumenta con laltezza a causa dellassorbimento della
radiazione ultravioletta ( = 2100 3300
A) da parte dellozono O
3
.
Allinterno delle due regioni appena descritte `e contenuto il 99% della massa
atmosferica.
La Mesosfera
La temperatura della mesosfera inizialmente aumenta no a raggiungere
circa i +10
cos B
sin
Y = B
Z = B
sin B
cos
24 4 IL CAMPO MAGNETICO TERRESTRE
ove B
, pos-
itivo verso il Sud, `e il valore della coelevazione e B
`e la componente azimu-
tale, positiva verso Est. Il termine tiene conto dello schiacciamento polare
terrestre ed `e dato da:
< 0.2
, B
, B
B
x
= (B
cos +B
sin ) cos B
sin
B
y
= (B
cos +B
sin ) sin +B
cos
B
z
= (B
sin +B
cos )
(2)
ove , lascensione retta, `e denita tramite la longitudine, , e il tempo
siderale di Greenwich,
g
come = +
g
.
4.4 Campo dipolare
Il campo magnetico
B pu`o essere espresso tramite il gradiente di un poten-
ziale scalare V :
B = V .
Consideriamo un sistema di riferimento cartesiano in cui lasse z coincida con
lasse di rotazione terrestre, lasse x appartenga al piano equatoriale e sia di-
retto verso il meridiano di Greenwich e lasse y completi la terna ortogonale.
Per questioni geometriche risulta molto pi` u comodo passare dal sistema ap-
pena denito ad un sistema di coordinate sferiche (, , ), le quali indicano
rispettivamente la distanza dal centro della Terra, la coelevazione e la lon-
gitudine Est dal meridiano di Greenwich. Le trasformazioni tra i due sono
regolate delle seguenti relazioni:
x = sin cos
y = sin sin
z = cos
In tale riferimanto, il potenziale V pu` o essere espresso in termini di ar-
moniche sferiche come segue:
4.4 Campo dipolare 25
V (, , ) = R
T
n=1
n
m=0
(
R
T
)
n+1
(g
m
n
cos m +h
m
n
sin m)P
m
n
(cos ) (3)
ove R
T
`e il valore medio raggio terrestre (6371.2 km), P
m
n
(cos ) sono i
polinomi di Legendre di grado n e ordine m e g
m
n
e h
m
n
sono dei coecienti,
dipendenti dal tempo, che vengono calcolati sperimantalmente sulla base di
misure di campo magnetico fatte sia sulla supercie terrestre che dai satel-
liti. Ogni cinque anni un gruppo di studiosi appartenenti allInternational
Association of Geomagnetism and Aeronomy esamina tali misure e produce
il set di coecienti gaussiani che vengono usati nei modelli che descrivono il
campo geomagnetico e prendono il nome di International Geomagnetic Ref-
erence Field (IGRF).
Usando tale rappresentazione per il potenziale, le tre componenti B
r
, B
,
B
=
V
k
n=1
_
R
T
_
n+2
(n + 1)
n
m=0
(g
n,m
cos m +h
n,m
sin m)P
n,m
()
B
=
1
k
n=1
_
R
T
_
n+2
n
m=0
(g
n,m
cos m +h
n,m
sin m)
P
n,m
=
1
sin
V
=
1
sin
k
n=1
_
R
T
_
n+2
n
m=0
m(g
n,m
sin m +h
n,m
cos m)P
n,m
()
(4)
I coecienti sono stati scritti nel seguente modo:
g
n,m
S
n,m
g
m
n
(5)
h
n,m
S
n,m
h
m
n
(6)
S
n,m
=
_
(2
o
m
)(n m)!
(n +m)!
_
1/2
(2n 1)!!
(n m)!
(7)
in cui
i
j
rappresenta la delta di Kronecker. Inne i P
n,m
sono deniti come
26 4 IL CAMPO MAGNETICO TERRESTRE
P
0,0
= 1
P
n,m
= sin P
n1,n1
P
n,m
= cos P
n1,m
K
n,m
P
n2,m
(8)
K
n,m
=
_
(n1)
2
m
2
(2n1)(2n3)
n > 1
0 n = 1
(9)
Figura 6: Campo Magnetico dipolare
4.4 Campo dipolare 27
Dipolo centrato
Lo sviluppo in armoniche sferiche appena visto `e innito, per` o, solita-
mente vengono presi in considerazione soltanto alcuni termini.
Supponiamo, ad esempio di fermare lo sviluppo al termine n = 1 e di cal-
colarlo per (lordine) m = 0, 1; ci` o che si ottiene `e la forma del potenziale
associato al campo che genererebbe un dipolo posto al centro della Terra e
avente lasse inclinato rispetto a quello del pianeta.
V (, , ) =
R
3
T
2
_
g
0
1
P
0
1
() + (g
1
1
cos +h
1
1
sin )P
1
1
()
_
=
1
2
_
g
0
1
R
3
T
cos +g
1
1
R
3
T
cos sin +h
1
1
R
3
T
sin sin
_
Sostituendo i valori dei coecienti gaussiani calcolati nellanno 2000
g
0
1
= 29615 nT
g
1
1
= 1728 nT
h
1
1
= 5186 nT
si ottiene B
0
= (g
0
2
1
+g
1
2
1
+h
1
2
1
) = 3.0115 10
4
nT.
Possiamo ora scrivere le equazioni per le tre componnti del campo magnetico
nel sistema di riferimento tangenziale locale:
B
= 2
_
R
T
_
3
_
g
0
1
cos + (g
1
1
cos +h
1
1
sin ) sin
_
(10)
B
=
_
R
T
_
3
_
g
0
1
sin (g
1
1
cos +h
1
1
sin ) cos
_
(11)
B
=
_
R
T
_
3
_
g
1
1
sin h
1
1
cos )
_
(12)
Deniamo e rispettivamente la colatitudine e lazimut del punto
in cui lasse geomegnetico intersa la supercie terrestre nellemisfero nord,
calcolati in coordinate geograche; i loro valori relativi allanno 2000 sono:
= arccos
_
g
0
1
B
0
_
= 196.54
N e longitudine 288.43
B(
R) =
R
3
T
B
0
R
3
_
3( m
R)
R m
_
(13)
ove
R `e il vettore che indica la posizione di un certo punto nel campo
magnetico, mentre m indica la direzione del dipolo ed ha modulo unitario
cos` come
R.
Se ci mettiamo nel sistema di coordinate geocentrico inerziale, otteniamo
che il versore m `e scrivibile come segue, una volta noto il valore di
m
=
g
0
+
T
t + ove
g
0
`e il tempo sidereo a Greenwich ad un certo tem-
po di riferimento,
T
`e il valor medio della velocit` a di rotazione terrestre
(7.2921152 10
5
rad/s) e t il tempo trascorso dal tempo di riferimento:
m =
sin cos
m
sin sin
m
cos
. (14)
Le componenti del campo magnetico generato da un dipolo con asse in-
clinato rispetto a quello di rotazione terrestre e centro coincidente con centro
della Terra calcolate nel sistema di coordinate geocentriche inerziali sono
dunque:
B
x
=
R
3
T
B
0
R
3
_
3( m
R)R
x
sin cos
m
_
B
y
=
R
3
T
B
0
R
3
_
3( m
R)R
y
sin sin
m
_
B
z
=
R
3
T
B
0
R
3
_
3( m
R)R
z
cos
_
(15)
4.5 Modelli di Campo Magnetico Esterno 29
4.5 Modelli di Campo Magnetico Esterno
A grandi distanze dalla supercie terrestre il campo geomagnetico `e molto
ben descritto dallapprossimazione dipolare appena vista. Quando ci si tro-
va a dover studiare tale campo ad altezze non eccessivamente elevate, per` o,
non si pu`o evitare di tenere presenti i contributi al campo di dipolo dovuti
allesistenza di correnti elettriche allinterno della magnetosfera. Queste cor-
renti subiscono linuenza dellinterazione tra latmosfera e il vento solare e
di conseguenza agiscono diversamente in corrispondenza di periodi di massi-
ma o minima attivit` a della stella. Per descrivere il loro contributo sono stati
sviluppati nel corso degli anni vari modelli, pi` u o meno accurati. Di seguito
sono riportati i principali aspetti elaborati da alcuni di essi e il signicato
degli indici che vi compaiono: in particolare verranno presi in considerazione
i modelli contemplati nel programma usato per ottenerne la simulazione del
campo magnetico (vedi prossimo capitolo).
Indici K
p
I K
p
sono degli indici di attivit`a magnetica planetaria e vengono calco-
lati in seguito alla conoscenza degli indici K. Questi ultimi, ottenuti grazie
a misure eettuate a intervalli di 3 ore da stazioni per il monitoraggio del
campo geomagnetico, indicano le variazioni del campo magnetico rispetto al
valore standard dovute allattivit` a magnetica causata dal vento solare. Tali
indici vengono rappresentati in scala semi-logaritmica e possono variare tra
1 e 9 assumendo valori interi.
Gli indici K
p
sono ottenuti calcolando la media dei valori standardizzati ot-
tenuti per i K da 13 stazioni poste a latitudini geomagnetiche comprese tra i
48
e i 63
B
i
| =
_
(B
i
)
2
+ (B
i
)
2
+ (B
i
)
2
5.2 Analisi in Frequenza 35
Successivamente i valori del modulo di B sono stati sfruttati per determinare
i fattori principali che ne determinano landamento in funzione del tempo e
per valutare quale tra i modelli descrive meglio la dipendenza dalle condizioni
solari.
5.2 Analisi in Frequenza
La prima delle analisi eettuate mira a riprodurre landamento in frequenza
del modulo del campo magnetico a 600 km di quota in funzione del tempo.
Il modello utilizzato per simulare il campo magnetico nel quale sar` a immerso
AtmoCube nel corso delle sue quindici orbite attorno alla Terra `e quello di
Tsyganenko risalente al 1996. Le orbite del satellite sono state ottenute
supponendo che il suo lancio sia previsto per il 21 dicembre del 2006 ed i
valori dati ai parametri riguardanti lattivit` a solare da cui il modello dipende
sono quelli riportati nella precedente tabella in corrispondenza di un massimo
e di un minimo nellattivit` a del Sole. Deve essere precisato, per` o, che nel corso
di tale anno lattivit`a della stella raggiunger` a valori minimi e non massimi:
la scelta di studiare entrambe le condizioni estreme permette di capire le
inuenze dellattivit` a solare alle basse altitudini.
Figura 7: Andamento di |
i
= (1 +cos(
i
t +))
ove e sono due costanti, `e una fase dipendente dal punto di lancio del
satellite,
i
indica la longitudine o la latitudine a seconda dei casi e gli
i
sono stati calcolati come descritto di seguito.
Consideriamo il caso in cui rappresenti la latitudine. Prendiamo come
punto iniziale il passaggio del satellite sopra lEquatore ed immaginiamo il
percorso compiuto da AtmoCube per descrivere unorbita attorno al pianeta.
Partendo da latitudine zero, AtmoCube proseguir` a, ad esempio verso Sud,
no a trovarsi a 60 gradi di latitudine per poi tornare verso lEquatore e
superarlo no a raggiungere un valore di pari a +60 gradi: da qui, per
tornare al punto di partenza, dovr` a ancora passare da +60 a zero gradi di
latitudine. In totale, mentre il satellite ha percorso una sola orbita, la latitu-
dine `e variata da 60 a +60 gradi per due volte, cio`e con una velocit` a pari
al doppio di quella del satellite.
Sia
sat
la velocit` a angolare di questultimo: di seguito `e indicato il metodo
usato per trovarne il valore.
Dopo essere stato lanciato, il satellite si posiziona sulla sua orbita quando la
forza centrifuga F
c
e la forza di gravit` a F
g
si equilibrano.
Denendo
R = R
T
+h
con h = 600 km, il raggio dellorbita del satellite, la condizione di equilibrio
tra le forze `e la seguente:
F
c
= F
g
m
2
sat
R
= mg
ove m `e la massa del satellite e g indica laccelerazione gravitazionale a dis-
tanza R dal centro della Terra. Questultimo valore si ottiene, conoscendo
laccelerazione gravitazionale sulla supercie del pianeta g
0
= 9.8 m/s
2
, come
segue:
g = g
0
(R
T
/R)
2
.
38 5 SIMULAZIONE E INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI
Nota g si ottiene il valore di
sat
e, da esso, la velocit`a con cui varia la
latitudine: nel caso in cui
i
rappresenti la latitudine, si ha che
i
=
lat
= 2
sat
= 2.16 10
3
rad s
1
.
Per conoscere la velocit` a con cui varia la longitudine dei punti sopra i
quali passa AtmoCube, basta tenere conto della rotazione terrestre.
Se la Terra non si muovesse, infatti, i valori di longitudine e latitudine dei
punti sopra i quali passa il satellite sarebbero gli stessi ad ogni orbita.
Mentre il satellite gli gira attorno, per` o, il pianeta ruota sul proprio asse:
a causa di tale rotazione, mentre la latitudine continua a variare tra 60 e
+60 gradi, la longitudine delle regioni terrestri sopra le quali passa lorbita
del satellite non solo `e diversa da quella che individuava i punti nel caso del
pianeta fermo ma varia anche da orbita a orbita.
La velocit` a di tale variazione si ottiene sottraendo alla velocit` a di rotazione
del satellite quella,
T
, della Terra : per
i
rappresentante la longitudine si
ha dunque:
i
=
long
=
sat
T
= 1.01 10
3
rad s
1
.
Come si pu`o vedere dal graco, ci` o che maggiormente inuenza landamento
del modulo del campo mangetico `e la latitudine: da sola, per` o, essa non `e
suciente a riprodurre tutte le particolarit` a di tale andamento. Per questo
motivo, `e stata considerata una modulazione totale, linea blu, in grado di
tener conto anche degli eetti della longitudine ed ottenuta moltiplicando le
due precedenti.
Lasse secondario delle ordinate che compare nel graco riporta dei valori
dipendenti da quelli dati alle costanti e nelle modulazioni di latitudine
e longitudine: tali valori non hanno per` o alcun signicato sico in quanto
lo scopo dellanalisi non era quello di riprodurre lampiezza delle oscillazioni
del campo magnetico ma solamente la loro frequenza.
5.2 Analisi in Frequenza 39
Per stimare la bont` a della modulazione usata, si `e vericato che essa
riproducesse landamento del campo magnetico in diverse situazioni ottnute
spostando il punto di partenza di AtmoCube di 90, 180 e 270 gradi.
Il graco riportato di seguito ragura landamento di |
B| in funzione del
tempo, linea verde, e la modulazione totale, trovata come appena descritto
e rappresentata dalla linea blu, nel caso in cui il satellite venga fatto par-
tire da una posizione spostata di 180 e gradi rispetto a quella precedente.
Anche in questo caso, le frequenze di variazione del campo magnetico sono
adeguatamente individuate dalla modulazione calcolata.
Figura 8: Andamento di |
B|.
Le variazioni da esse indotte hanno valori molto piccoli, come si vede dal
graco in gura 13.
Figura 13: |
B
estate
| |
B
inverno
| in funzione del tempo
Il graco rappresenta la dierenza, calcolata punto per punto in funzione
del tempo, tra i valori di |
quella
del punto 2.
Figura 14: Rappresentazione geometrica del dipolo
5.3 Spiegazione dellandamento trovato 47
Quello che ci interessa valutare per calcolare il valore del campo magneti-
co nei quattro punti elencati sopra `e la loro distanza dal centro del dipolo e
la latitudine magnetica. Per farlo bisogna conoscere la posizione del centro
del dipolo (w) rispetto al centro della Terra (p). Essa `e stata valutata, in
approssimazione di angoli piccoli, come segue.
|
1n| = R
T
sin(90
1
) = 967.5 km
|
1o| = |
1w| e |
2w| =
_
(R
2
T
| op|
2
sin
2
) = 6371.4 km
|
2o| = | ow| +|
2w| = 7819.4 km
|
12| = |
1o| +|
2o| = 12742.9 km
|
1w| = |
N 60
N 60
S 60
m
60
+ 60
60
60
+
Il valore del campo magnetico in tali punti `e stato ottenuto usando la
seguente formula:
B = B
0
(R
T
/R
m
)
3
_
(1 + 3 sin
2
m
)
48 5 SIMULAZIONE E INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI
ove B
0
= 3.01153 10
4
nT = 0.31 G, R
m
e
m
sono il raggio e la latitudine
magnetica dei punti.
I risultati di tale calcolo sono riportati di seguito.
a1 b1 a2 b2
B 0.450 0.435 0.488 0.369
Calcolando la dierenza percentuale dellintensit` a del campo magnetico
per punti alla stessa latitudine si ottiene:
nord
= 4.7% e
sud
= 37%. Tale
stima mette in evidenza che mentre al nord il campo magnetico varia poco
quando si considerano regioni con longitudini diverse, al sud le dierenze nel
|
B| sono molto pi` u elevate. Lo stesso eetto si vede... spiegazione risiede nel
fatto che nellemisfero sud le linee di campo che il satellite incontra sono molto
pi` u intense quando esso passa sopra lAnomalia Sud-Atlantica (SAA) che
quando si trova nella regione opposta ad essa. Lelevata dispersione dei valori
del |
B| in corrispondenza di 60
B|.
50 5 SIMULAZIONE E INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI
Figura 16: Dierenza nei valori di |
B
max
| |
B
min
| nei due modelli
Riassumendo, `e stato vericato che i modelli di Olson e Ptzer dinamico
e di Tsyganenko del 1996 risentono delle variazioni di tipo topologico, che,
nel caso di minima attivit` a solare, producono risultati analoghi mentre dif-
feriscono tra loro quando essa `e massima a causa del fatto che il modello di
Olson e Ptzer risente poco delle variazioni nei parametri relativi allattivit` a
del Sole.
5.5 Confronto tra anni diversi
Lultima analisi fatta `e servita ad indagare sullentit` a delle variazioni annuali
nel modulo del campo magnetico predetto dai modelli utilizzati.
Sfruttando il modello di Olson e Ptzer sono stati gracati i valori medi
di |
B| relativi agli anni dal 2004 al 2020. Essi sono stati ottenuti mediando i
valori del modulo del campo magnetico relativi ad un giorno di permanenza
in orbita del satellite. Questultimo `e stato fatto partire il primo gennaio di
ogni anno dallo stesso punto della supercie terrestre.
52 5 SIMULAZIONE E INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI
Figura 18: Andamento del valor medio di |
B| negli anni
prossimi ad un massimo di attivit` a.
Successivamente, sono stati confrontati, a parit` a di orbita del satellite,
i valori del modulo del campo magnetico calcolati usando il modello di
Tsyganenko e relativi agli anni 2005 e 2006.
Queste dierenze sono state calcolate nel caso di massima attivit`a solare e
sono rappresentate nel graco 19 (linea blu) assieme allandamento del cam-
po magnetico. Dal confronto delle due scale si pu`o vedere che il loro valore
`e molto piccolo anche se non nullo.
5.5 Confronto tra anni diversi 53
Figura 19: Dierenza tra i valori di |
e non a 180
B| relativi agli anni dal 2004 al 2020. Essi sono stati ottenuti mediando i
valori del modulo del campo magnetico relativi ad un giorno di permanenza
in orbita del satellite. Questultimo `e stato fatto partire il primo gennaio di
ogni anno dallo stesso punto della supercie terrestre.
Landamento riscontrato in funzione del tempo `e lineare ed indica una con-
tinua diminuzione dellintensit` a del campo magnetico pari al 0.14%. Tale
linearit` a fa escludere che la diminuzione sia dovuta ad eetti, intrinsechi al
modello, causati alla diversa attivit` a del Sole: una dipendenza dai cicli solari,
infatti, avrebbe dovuto mostrare un aumento nel valore del modulo di |
B|
negli anni prossimi ad un massimo di attivit` a.
Unanalisi analoga, ma limitata agli anni 2005 e 2006 `e stata fatta anche
per il modello di Tsyganenko. In questo caso si `e vericato che le dierenze
dovute alla diversa data di partenza del satellite sono minori di quelle provo-
cate nel modello dalle variazioni nei parametri solari
In conclusione lo studio eettuato ha permesso di capire che le variazioni
nel campo magnetico in cui sar` a immerso il satellite AtmoCube sono dovute
soprattutto ad eetti di tipo topologico. A causa della bassa quota alla quale
orbiter` a il satellite, infatti, gli eetti dovuti alla forma della magnetosfera ed,
in particolare, alla dierenza tra la regione frontale, direttamente esposta al
Sole, e quella in ombra, nella direzione della magnetotail , non sono rilevanti.
Tali considerazioni verranno usate per la scelta del magnetometro che verr` a
messo sul satellite AtmoCube. Per misurare le variazioni del campo magneti-
co dovute ad eetti di attivit` a solare, esso dovr`a essere in grado di misurare
dierenze inferiori allo 0.54% corrispondenti a 0.0018 gauss.
Linterpretazione dei risultati che verranno prodotti, inoltre, sar`a molto
dicile a causa del fatto che le variazioni indotte dagli eetti che si vogliono
studiare nellesperimento AtmoCube (eetti giorno/notte, stagionali, massimo-
minimo solare) sono del secondo ordine rispetto a quelli legati alla geometria
del dipolo e riassunti in gura 25.
61
Figura 25: |
B|.
62 RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
Riferimenti bibliograci
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http://www.estec.esa.nl/wmwww/wma/spweather/SWEN/swen.html
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http://www.oulu./ spaceweb/textbook/magnetosphere.html
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[5] K. Bennett, M. Swartwout -Washington University: Getting Started:
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