You are on page 1of 14

LA LINGUA ED IL CINEMA - FABIO ROSSI Introduzione Cinema> problematiche di carattere semiotico e linguistico.

Come conciliare le varie realt dialettali con un cinema unico italiano? Come far resistere il realismo richiesto dallopera con la comprensibilit su tutta la penisola? Rapporto del cinema con la comunicazione di massa?

Semiotica: la scienza che studia ogni forma di comunicazione in unottica di un insieme strutturato di segni. La terminologia dei registi fino al primo quarto di Novecento utilizzavano termini letterari applicati allarte cinematografica: si parlava di metafora e metonimia mentre, con gli autori di epoca pi recente (Metz 66 , Pasolini 91) il linguaggio del cinema visto come separato da quello letterario e non viene pi concepito come assimilabile a quello della letteratura. In generale, fino a poco tempo fa, la componente parlata del cinema stata bistrattata e considerata il dazio da pagare per avvicinare il grande pubblico. Lo stesso trattamento stato riservato da parte degli storici e dei linguisti del cinema (eccezion fatta per Brunetta e Raffaelli) Tratto importante dellimpostazione cinematografica il fatto che il film viene considerato visibile una sola volta al cinema con il limite della irripetibilit delle battute per non pi della prima proiezione del film. NOMENCLATURA: frame: quadro di riferimento del pubblico al fine di comprendere il film enciclopedia: bagaglio di conoscenze minimo richiesto al pubblico convivialit: si sottolinea il consumo fondamentalmente di massa, al contrario del carattere privato della lettura del film multisensorialit: allude al fatto che nel cinema vengano utilizzati pi di un senso (almeno due) simulazione: la capacit del cinema di essere decisamente pi vicino al parlato spontaneo rispetto a quelle che sono le possibilit del testo scritto. Battuta: la porzione di testo orale pronunciata da un unico e solo locutore Altre variabili importanti per un film possono essere tempo (orario di proiezione), luogo come anche l interferenze durante la visione a causa della convivialit. Ulteriore fattore la citabilit: se un testo citabile con il semplice uso delle virgolette,il film non lo se non con uno spezzone oppure tramite una relazione (che determina poi la perdita dellimmagine) Limmagine inoltre comporta una grandissima oggettivit che, invece, la parola non ha dal momento che essa manipolabile facendo ricorso ai pi disparati significati!1 Con limmagine, invece il significato sempre il pi semplice da decodificare e fa attivare quellintelligenza simultanea che rende possibile essere attenti a tutto ci che accade sullo schermo. Nel testo letterario,invece, si chiama in causa lintelligenza sequenziale che prevede di procedere con un ordine ben preciso: quello della lettura (destra-sinstra, sinistra-destra, alto-basso ecc)

Ricordati di dar da mangiare al cane, quella cantante un cane, il cane della pistola, soffro da cani (De Saussure ); si parte dal primo con interpretazione simultanea, verso frasi di sempre pi alta difficolt di comprensione

Testualit: il testo filmico passa diverse volte dal livello scritto a quello orale e viceversa: a) Creazione di un soggetto scritto: una trama che, alcune volte presa da un testo letterario o teatrale. (breve) b) Trattamento: tentativo di suddivisione del soggetto in grandi blocchi narrativi (magari gi con le battute) tramite anche luso di brevi riassunti o sintesi con informazioni pi o meno dettagliate su ambiente, e vicende, di norma gi individuate. (molto pi lungo e complesso, meno delle sceneggiatura) c) Sceneggiatura: testo scritto che contiene le battute dei personaggi,anche sommarie, e gli ambienti della vicenda con spesso rapidi cenni di regia e di scenografia. i. Copione: copia destinata agli attori nella quale sono contenute le battute con, per,minime informazioni di regia. d) Prima versione recitata in presa diretta (definitiva se il film non sar doppiato) i. Per quanto concerne il doppiaggio verr redatto una trascrizione dei dialoghi in originale per poi adattare la traduzione al labiale del film e incidere una nuova colonna sonora nella quale per verranno inserite le battute recitate in sala di doppiaggio, sincronizzate con limmagine. Spesso le dimensioni del testo scritto, rispetto a quello realmente recitato sono molto differenti: spesso parti della sceneggiatura vengono, in realt saltate e modificate, questo perch spesso i dialoghi scritti mancano di quella dinamicit che poi, una volta in scena, sar fondamentale. Soprattutto i registi italiani amano lasciare spazio allapporto del singolo attore (Benigni), per riservarsi poi il diritto a cambiamenti dellultima ora. Addirittura Fellini faceva anche recitare dei numeri, quindi senza senso, in presa diretta perch credeva che poi la scena si sarebbe creata in fase di doppiaggio. Tratti linguistici Le caratteristiche della lingua trasmessa: Mancanza della condivisione del testo tra mittente e ricevente Unidirezionalit dellatto comunicativo (assenza del feedback) Molteplicit dei mittenti (produzione collettiva del messaggio) Eterogeneit dei riceventi (destinazione di massa del messaggio) Distanza tra i momenti di preparazione > esecuzione > ricezione del messaggio simulazione del parlato spontaneo Presenza dellapparato tecnico-economico per la preparazione del messaggio

Anomalie linguistiche del linguaggio filmico: a) b) c) d) Il testo dequipe. Manca dunque un vero padre del testo ma esso di una serie di persone. Il testo aperto e complesso. Scritto per essere recitato e sincronizzato con immagini Il testo scritto per essere parlato, come se non fosse scritto. Esso mima il parlato spontaneo Manca un testo fisso di riferimento visto che il frutto di pi versioni. 2

Dal cinema muto agli anni Quaranta Nascita convenzionale del cinema: 1895 ad opera dei fratelli Lumiere (anche se ci furono gi dei precedenti come Edison negli USA). Sin dalle origini il cinema non era muto completamente ma si ispirava alla commistione di immagini e parole. Tentativo di sincronizzazione di parole e voce. Fregoligraph: una rudimentale tecnica di doppiaggio dal vivo. Veniva proiettato una clip dove lui era lunico protagonista ed egli stesso parlava sopra le immagini che scorrevano dando lillusione che tali parole uscissero dalla tela. La sincronizzazione avveniva o da dietro le quinte o dalla lettura in sala da parte di attori, operatori o alcuni elementi di pubblico colto. Per una societ quasi totalmente analfabeta la possibilit della lettura era una particolarit eccezionale (in Italia come in Francia) a partire dagli inizi del Novecento. In realt per il tardo arrivo del sonoro, come del colore non era tanto dato da impossibilit tecniche ma, bens da dubbi estetici degli addetti ai lavori. Il bianco e nero richiamava ad una purezza dellimmagine che ne esaltava il realismo e , per certi versi, il carattere onirico delle stesse parole. il film parlante non avrebbe mai soppiantato il teatro Pirandello nel 1929 le parole toglierebbero le parole allimmagine Chaplin Altri tecnici (Ettore Allodoli, Paolo Milano), invece, erano dellidea che lutilizzo del sonoro nel cinema desse smalto e avrebbe rinvigorito litaliano con, a loro dire una lingua antiteatrale, antiletteraria ed antipuristica >italiano semplice, franco e spontaneo (Ettore Allodoli). La lingua italiana di tutti i giorni2 (Paolo Milano) Necessit del caso: Comprensibilit dellopera da parte del pubblico pi ampio Volont di sentire parlare una lingua diversa dalla propria, sempre allinterno di un realismo.

Con il sonoro cambiano anche gli stili di riferimento con lavanzata delle commedie USA, le operette tedesche ungheresi e francesi (Feydeau) spesso in costume. La lingua scritta del cinema

Lingua che, in realt teatro e letteratura avevano gi raggiunto.

La lingua scritta nel cinema particolarmente importante con riferimento alla narrazione (diegesi). Essa infatti pu avere valore intradiegetico (tutte le scritte che sono parte integrante del film; insegne dei negozi, segnali stradali) oppure extradiegetico(titoli di coda e didascalie varie aggiunte).

Didascalia: Didascalie narrative: frequenti, riassunto della vicenda sino a quel momento, con valore descrittivo Didascalie locutive: che riportano battute degli attori Didascalie tematiche: che riportano temi di carattere generale

Litaliano 1910 crescita a livello commerciale e culturale del cinema. Le trame sono sempre pi complesse e complesse e, dunque, sempre pi bisognose di aggiunte verbali. A livello linguistico sempre stato ostentato un forte scarto linguistico nei confronti della lingua comune utilizzando, soprattutto per il lessico amoroso il linguaggio usato nei romanzi di appendice. Se nei primi dellNovecento si ricerca una mediet linguistica, mentre, in et giolittiana (1913) si ha lintroduzione della censura con listituzione di un controllo preciso della lingua utilizzata. I dialetti e le altre lingue Il dialetto accompagna il cinema sin dalle origine nella zona di Napoli dove la sceneggiata filmata era prevista fino al divieto fascista del 1928. Qui il diletto si mischia con cliches regionali, attorniato da tratti di lingua italiana (produttrice FILM DORIA); la stessa cosa si pu dire per Torino con, come esempio Macste alpino (1916). Con le didascalie nascono anche le prime lamentationes , i primi problemi di adattamento cinematografico, amplificati durante il passaggio al sonoro. La traduzione, ad esempio, si avvia ad essere un adattamento, sempre pi libero, che spesso cade in una vera e propria riscrittura della pellicola, spesso a forte carattere ideologico.3 Il pi importante riduttore Guglielmo Giannini; fondatore del quotidiano Luomo qualunque e adattatore di film come Circo di Chaplin . Per lui il maggior difetto della traduzione la fedelt. Compito delladattatore agevolare la comprensibilit del testo da parte del pubblico. Luso delle didascalie non cre grossi sconvolgimenti allassetto letterario e non fece modificare lo iato gi presente tra scritto e parlato. Il parlato nei primi fim sonori Introduzione
3

Riduttore: coloro che operano ladattamento del film.

Il cinema italiano conosce una forte crisi attorno alla fine degli anni venti a causa dellincapacit degli italiani di rinnovamento del sistema produttivo per far fronte al massiccio arrivo delle pellicole americane. Il mondo cinematografico italiano rimane fissato su modalit e su strutture del passato. A salvare il nostro cinema fu lintroduzione del sonoro, il quale diede lillusione di una rinascita; il primo film sonoro , per convenzione The Jazz singer (1927) di Alan Crosland, mentre in Italia fu La canzone dellamore(1930) di Righetti, tratto dalla novella pirandelliana dal nome Silenzio . I primi segnali di cambiamento Il parlato cinematografico adatta a linguaggi sempre pi colloquiali (soprattutto le frasi che hanno come inizio il ma ripetuto) Il cinema dei telefoni bianchi (1930-43) si caratterizzano dalla tematica del tentativo di scalata sociale tramite matrimoni o storie damore: con sullo sfondo il tema ricchi-poveri. Questi film sono caratterizzati da ambienti tipicamente alto borghesi e ostentanti del benessere. Nato come contraltare italiano alla commedia sofisticata americana (dove si vede il coronamento di un sogno tra persone appartenenti a differenti classi sociali). In questi film sono eliminati i riferimenti alla povert ed ai disagi della vita cos da allietare il pubblico medio con una forte possibilit onirica. Per parlare di questo si usa anche la definizione di commedie allungherese : film con ambientazione vera o presunta in Ungheria, paese lontano dal regime fascista, scusa grazie alla quale si potevano avanzare sublimi denuncie sulla situazione italiana, senza incappare nella censura fascista e potendo dunque trattare temi taboo come divorzio, adulterio e mollezza borghese.

Gli uominiche mascalzoni di Camerini con Vittorio de Sica: la storia di Bruno, autista di auto di lusso, si invaghisce per Mariuccia umile donna: per far colpo su di lei si spaccia per il ricco proprietario dellauto che guida. A causa di questo equivoco lui rischia di perderla, ma alla fine i due si sposeranno. Questo film cavalca il tema dellinadeguatezza economica e mischia un italiano definibile come standard con delle pennellate dialettali. Nel flm il signor Max (1937) viene utilizzato linglese e la r moscia come segno di una classe snob, boriosa. Tra realismo, letterariet e propaganda Il peso della tradizione Il cinema del periodo fascista, nonostante il suo forte carattere di propaganda, con il suo massimo nel film Scipione lAfricano , in realt, molto variegato. Lidea di fondo mostrare il Duce come continuatore di una lunga storia millenaria che deriva dalla Roma imperiale. Le tecniche sono chiare: continue allocuzioni e landamento ternario a climax.

Vengono banditi dialetti e lingue straniere ed Il Lei e si creano due correnti: quella anti fascista con a capo Umberto Barbaro e quella del regime con il regista Luchino Visconti collaboratore del figlio del Duce Vittorio Mussolini, direttore della rivista Cinema , estimatore delle commedie americane mentre il padre andava con Hitler. In un clima di censura come questo il cinema godeva di molta autonomia rispetto alle altre forme del tempo. Esemplificazione di questo sta nel cospicua presenza nelle pellicole di molti forestierismi nei dialoghi dei film degli anni Trenta. Per quanto riguarda il Lei di cortesia, il cinema ebbe, con decreto del partito libert di utilizzo di tale forma: si conferma dunque la sua forte autonomia dal punto di vista linguistico. Nei film della serie dei telefoni bianchi si ricorre ad uni italiano scorrevole, comune senza, nonostante tutto, cadere nel dialetto. Ad aprire piano, piano a diletti e lingue straniere, cercando una via nel divieto furono le opere comiche del nonsense e del cinema comico (Stefano Vanzina) nei cui passi, coprendo il tutto con frasi nonsense si rintracciano parole straniere e dialettali prima bandite. Dal neorealismo alla commedia allitaliana Lirruzione della realt Primi anni Quaranta > nascita dalla corrente neorealistica > introduzione del dialetto allinterno del cinema Al neorealismo va il merito, non tanto di aver inscenato il pluralismo linguistico, bens di aver trasformato il ruolo del dialetto non da piccoli inserimenti ad un vero e proprio codice linguistico di unepoca. Poveri, ma belli (1957),di Dino Risi. Caratteristica lambientazione in un clima di povert e la coralit popolare del neorealismo che andr poi a confluire nella critica politica, fatta di umorismo graffiante della commedia allitaliana. Protagonisti sono, per la prima volta, i personaggi con la loro lingua ed il loro ambiente, non pi come macchiette ma,come veri protagonisti della vicenda. Scopo della finzione non il far ridere ma la rappresentazione della realt dellepoca. Gli italiani cos si conobbero come realmente erano: con le loro differenze linguistiche e culturali. Alla questione del realismo verbale si aggiunsero alcune scelte in tal senso: si decise, per mantenere lautenticit linguistica, di chiamare in causa per il doppiaggio gente comune e non attori professionisti (scelta poi modificata per gli scarsi risultati), si scelse spesso la presa diretta allesterno. Nonostante tutto il genere neorealista non fu molto apprezzato in Italia (escluso Roma, citt aperta) : la gente predilisse il genere comico e melodrammatico in lingua colta. Motivi di tale insuccesso furono vari, tra cui, a parte lostacolo linguistico, quello che da riconoscere : il ritorno del cinema hollywoodiano (dopo la censura fascista) e la volont di lasciarsi divertire da altro rispetto che vivere anche al cinema la difficolt di tutti i giorni. Il neorealismo Questa la corrente cinematografica nella quale si collocano una decina di film girati nel secondo dopoguerra. Esso caratterizzato da argomenti del cinema bellico , soprattutto legati alla Resistenza, con la volont di una ricostruzione materiale e morale dellItalia. 6

caratterizzato dallesterno realismo sia nellambientazione che nella rappresentazione degli ambienti. Film di questo periodo sono: Roma, citt aperta (1945) di Rossellini e Ladri di biciclette (1948) di De Sica. Il principale sceneggiatore del periodo stato Cesare Zavattini Negli anni che vanno dal 1945 al 1955 ci fu una grandissima espansione del cinema nostrano, accompagnato dalla voglia di evadere del pubblico lievita il numero di biglietti venduti e quindi la sua massima influenza linguistica sulle folle, (massimo raggiunto proprio nel 1955, da l il declino) Il film Ossessione (1943) di Visconti , dovrebbe essere definito come un film neorealista viste le sue ampie riprese esterne ed il grande giudizio morale in esso contenuto. La storia ambientata nella valle del Po, protagonista Giovanna, ex prostituta che si sistemata con il matrimonio con il padrone di uno spaccio. Innamoratasi del vagabondo Gino, decide di uccidere insieme il marito per aver lassicurazione. I sensi di colpa per fanno crollare il rapporto tra i due fino alla morte di Giovanna, rimasta incinta, a causa di un incidente automobilistico; stessa modalit della morte del marito. La nuova comicit A partire dagli anni Cinquanta si aprono due opposti filoni linguistici: Litaliano impeccabilmente pronunciato Litaliano regionale (comico) I. Linnaturalezza linguistica e libridismo linguistico (inizio con Poveri ma belli) II. Utilizzo di vari cliches culturali che fanno ridere e spesso sono usati anche oggi (dialettomestiere). Tali stereotipi sono spesso stati causati dai pregiudizi da parte del teatro della tradizione e del teatro dellarte (uomo senza scrupoli > Milano, prostituta > Bologna, ingenuo> bergamasco, imbroglione> Napoli, la domestica> veneta )

Film inaugurale della commedia allitaliana, con forte uso plurilinguistico I soliti ignoti di Monicelli , dove la riuscita del trapianto dei germi neorealisti rosa con il filone comico-grottesco garantita da ottimi attori (Vittorio Gassman) oltre che dallabilit dello sceneggiatore. Ruolo cruciale nella creazione del codice linguistico intermedio stato quello dei film appartenenti alla corrente del neorealismo rosa, in particolare Poveri ma belli di Risi. Pochi sono gli attori che sono riusciti a rappresentare meglio il cittadino italiano del boom economico meglio di Gassman comico, Alberto Sordi e Tognazzi. Altre strade del cinema serio Litaliano standard con la pronuncia seria rimane comunque la variet predominante fino agli anni Settanta. Quelli che vanno per la lunga meglio sono i film di genere (mitologici , storici,horror ) e si oscilla tra litaliano standard dei film di Visconti sino alla lingua regionale e colorita di alcuni personaggi. Rocco e i suoi fratelli (1960). Dopo il periodo flop del neorealismo serio torna ad interessare la realt della seconda guerra mondiale: Generale della Rovere (1959) di Rossellini e Kap (1960). Si ritorna alla realt socio politica contemporanea: quasi tutti con italiano non regionale tranne le opere La grande guerra (1959) di Monicelli. 7

Dopo un quarto di secolo di silenzio ecco che il cinema torna sui temi politici contemporanei , con italiano standard, come nei film dedicati al caso Moro. Da quel momento fino ai giorni nostri non abbiamo pi cinema con temi politici su entrambi i filoni: quello dellitaliano standard (Piazza delle 5 lune, 2003 di Renato Martinelli) e quello pi legato alla ragione come Romanzo Criminale di Michele Placido Il mel Il prototipo del film italiano melodrammatico Catene (1949), pellicola strappalacrime al pari dei romanzi dappendice. Il livello culturale dei destinatari inversamente proporzionale al tradizionalismo e alla formalit dei dialoghi: il dialetto usato piacque molto agli intellettuali del tempo. In pi, nel caso di questo film, la rappresentazione in una Napoli umile e priva di gente di alto livello. Perfetta morfologia verbale (uso di tutti i verbi dellitaliano) La sintassi anche complessa. Pronuncia perfetta Come possibile ecco, ci fu una forte ricaduta linguistica visto che questo stile preciso potesse avere una forte ricaduta a livello didattico. Altre strade del cinema comico Oltre al realismo dialettale ricopre un forte valore espressionistico del momento che al plurilinguismo si miscelano lidea mimetica con lespressionismo : con labuso dei diminutivi o delle iterazioni fumettistiche (vedi 8 e mezzo di Fellini). Funzione ludica, mimetica e simbolica > combinate e miscelate nellironia Litaliano, i dialetti e le altre lingue Prima del neorealismo Il cinema italiano sonoro riflette la profonda frammentazione geo-sociolinguistica della penisola; ed essa non pu che rispondere alla doppia natura del cinema come mezzo di comunicazione di massa: una scuola di lingua . La maggiore o minore aderenza del dialogo cinematografico alla realt non certo di per s n un valore n una garanzia di maggiore aderenza alla realt di una soluzione linguistica allinterno di un sistema di codici filmici. Rapporto cinema dialetto: 1. Dal 1930 al 1945: fase degli anni della Cines (assorbita poi da Cinecitt in Roma) caratterizzata da una fonetica colorita e di carattere locale. 2. let di Freddi : Luigi Freddi collaboratore del Duce dal 1934 e strettamente dialettofobo 3. Dopo la seconda guerra mondiale : dialettalit imitativa, ovvero la rappresentazione abbastanza attendibile dei dialetti pi vari. Alesssandro Blasetti

Protagonista dei primi consapevoli utilizzazioni del dialetto nel cinema (Nel suo Nerone del 1930 lattore Ettore Petrolini utilizza il romanesco) . Il merito per va a 1860 del 1934 che schiude il pi ampio ventaglio filmico di dialetti italiani, prima del neorealismo. Non mancano comunque alcune incongruenze in questa pellicola, specialmente nel toscano con alcune strane e forti oscillazioni e raddoppiamenti delle consonanti. Una questione abbastanza interessanti allinterno di questo cinema la presenza delle glosse che il cinema continuer ad adottare fino ad oggi. Mano a mano si espande limportanza del romanesco come ruolo fondamentale per il cinema. Diventa il principale dialetto utilizzato nel cinema grazie al ruolo di Roma come capitale politica ed amministrativa della penisola, oltre ad essere sede di Cinecitt e di molte tra le pi rinomate scuole di recitazione e doppiaggio. Inoltre si tese allemulazione di alcune delle tendenze neorealiste che vennero inaugurate da film come Roma citt aperta e Ladri di biciclette Il neorealismo Linscenamento del plurilinguismo spetta al genere di guerra ed allambito militare. Pais si colloca nella stessa linea linguistica di 1860 ripercorrendo da Nord a Sud i ritmi della liberazione dal Nazifascismo. Meno marcata fu la dialettalit in Roma citt aperta, film inaugurale del neorealismo. Ladri di biciclette invece il film che meglio incarna la sostanza del neorealismo conciliando le istanze narrativa e visive la cui complessit pari solo alla naturalezza. In questultimo film i dialoghi perdono la patina retorica e optano per un romanesco medio-basso, contrapposto, con chiaro intento polemico, allitaliano elevato. Litaliano ed il latino diventano codici della freddezza, dellipocrisia della Chiesa nei confronti degli ultimi e dei pi deboli. Ne la terra trema di Luchino Visconti, tutti i protagonisti parlano catanese nella variet di Aci Trezza (collegamento con il Verismo di Verga),anche se il tutto viene ribaltato, alla fatalistica accettazione del proprio status , Visconti oppone la lotta di classe nel tentativo di emancipazione. La funzione del dialetto in La terra trema oltre alla polemica ha lo scopo di rendere il pi espressivo possibile la scena narrata. Linsuccesso dellopera fu clamoroso e dovremmo aspettare gli anni Settanta per avere altre riproduzioni integrali del dialetto sottotitolato. Dopo il neorealismo Dopo litaliano impeccabile il regionalismo e quindi il dialetto, fu la chiave di volta per la cinematografia comica nostrana. Se si esclude legemonia del romano e molto minore quella del napoletano non sono molto, fino agli anni Settanta le varianti dialettali presenti nelle pellicole italiane. Tra le variet minori con maggiore fortuna c il siciliano ridotto con forme italianizzate e per lo pi con la sola forte inflessione. Bisogna aspettare La terra trema per la prima versione plausibile siciliana per poi, pi recentemente le pellicole denuncia ambientate in Sicilia. Ultima modalit quella del Padrino.

Per altri dialetti abbiamo film recenti come Ecceziunale veramente, Tot meno fortunate le variet dialettali del nord che attraggono meno. Regista importante il milanese Ermanno Olmi Tot Le migliori opere dialettali sono sicuramente quelle con come protagonista lattore Antonio de Curtis, in arte Tot. Se nel primo Tot non sono presenti regionalismi nel corso del tempo la sua parlata diventa sempre p pirotecnica e ricca di una vena di nonsense cara ai futuristi. Oggetto della sua ironia sono le lingue speciali: il burocratese le formule cristallizzate e gli automatismi linguistici. Nella seconda fase, dopo il 1950 diventa lidolo del grande pubblico e il suo cinema si affianca ad una retrospettiva comicit muta che diventa, invece , iperparlata servendosi di tutte le gradazioni e le possibilit linguistiche. Stesso destino per le lingue straniere che vengono usate come aspetto ludico e polemico. Se le lingue straniere vengono guardate con sospetto e diffidenza, il dialetto viene visto come motivo di snobbismo e ignoranza. Lamore per Tot lamore per litaliano puro,semplice ed elegante, lontano da popolarismi e burocratismi. Alberto Sordi Pochi come Sordi hanno saputo incarnare i vizi e le virt dellitaliano medio del dopoguerra , quasi come Tot, ma in modo pi vero e meno teatrale, la sua comicit amara serve per mistificare le velleit dei borghesi sulle parti pi deboli della popolazione. Sordi contrario alla recitazione accademica e favorevole alla recitazione nuda e cruda. Il doppiaggio Cenni storici, teoretici e tecnici Nella storia del film italiano il doppiaggio ha un ruolo molto importante; dal 1939 fino ad una ventina di anni fa, infatti, tutti i film, indistintamente stranieri o italiani venivano doppiati prima di essere conclusi. Alla fine della ripresa di un film tutti i dialoghi venivano riprodotti allinterno di una sala di doppiaggio da parte di un team di attori, tecnici del doppiaggio, con a capo il direttore del doppiaggio oltre che ad assistenti vari come quello per il missaggio4 e per il sonoro. Tutto questo d vita ad una nuova colonna sonora che viene sostituita a quella originale in presa diretta. Nel caso dei film americani il doppiaggio veniva, in un primo momento, effettuato oltreoceano da parte di italoamericani ma, la loro lontananza dallItalia creava un gap linguistico notevole e linserimento di numerosi errori. Con una legge del 1933 il governo sanc lobbligo della postsincronizzazione in patria. Oltre a questo, data la cattiva qualit del suono dei film italiani nella loro versione in presa diretta si decise, dal momento che in Italia era molto difficile trovare dei luoghi completamente insonorizzati dove

La gestione di tutti i vari componenti sonori e visivi di una pellicola: i suoni del film, i rumori, le musiche, le parole.

10

registrare, di decise attorno alla fine degli anni Trenta il doppiaggio in sala anche per i film nostrani, metodo abbandonato solo in epoca recente. A partire dagli anni Trenta il film italiano si allontana ulteriormente dallitaliano spontaneo, a causa del tempo intercorso tra la recitazione mimica e quella verbale. Daltro canto la necessit di dialoghi pi agili porter anche allo svecchiamento generale della lingua utilizzata. Lo stesso Paolo Milano che auspicava il ritorno ad un italiano di tutti i giorni, vede il film americano come modello sotto questo profilo. Lamericano filmico, disossato, quasi irrispettoso la lingua pi lontana dalla poesia. Gli spregiudicati americani , a volte, azzeccano quello che il giusto livello di spregiudicatezza della nostra lingua, molto pi dei puristi nostrani. > DOPPIAGESE DOPPIAGESE : italiano ibrido tipico del doppiaggio che non mai convincente e naturale ma sempre lontana dalla realt. Per questo il doppiagese assume forte connotazione didattica e gli italiani apprenderanno la loro lingua priva di dialetti proprio da quello, e anche dai film proveniente dallAmerica. Adattamento Se la stessa traduzione , in parte, riscrittura delloriginale, nelladattamento cinematografico (con il forte utilizzo della multimedialit) ci ulteriormente pi determinante. Scelta del tipo di traduzione con cui procedere: Traduzione source oriented (o filologica) molto orientata alla conservazione della volont dellautore Traduzione target oriented (o naturalizzante) che tende a metter e a proprio agio lo spettatore, adattando riferimenti culturali, spaziali al fruitore finale.

Di norma la traduzione audiovisiva tende alla seconda opzione, mentre la trasposizione di un testo scritto verso un altro testo, altrettanto scritto, tende alla traduzione filologica. Urge quindi la diatriba sullambientamento del film con ottica target oriented (onion soap > zuppa di fagioli) anche se poi a riguardo, fanno notare, la zuppa di fagioli non comunque parte tipicamente italiana e si confonde con i personaggi aventi forte connotazione USA. Il problema delladattamento dei frames fondamentale in ogni traduzione ma, in quella audiovisiva diventa fondamentale per evitare lerrore dellestraniamento del fattore immagine-parola ma essa non deve essere mai straniante (Chiarini) . Quello che , infatti, sembra caratterizzare il doppiaggio italiano il fatto di avere troppi scrupoli nel voler far comprendere tutto al destinatario. Linnalzamento stilistico A differenza dei dialoghi filmici nostrani, notoriamente ricchi di regionalismi e dialetto, il linguaggio doppiato tipicamente normativo e neutro a causa della censura del regime e quindi dellimpossibilit dellutilizzo di registri appartenenti allitaliano basso o regionale. Importante metodo di verifica del livello linguistico delle pellicole fu la riedizione di alcune opere, con la scusa della degenerazione delle pellicole, che portarono a galla la questione dellaggiornamento linguistico. Furia (1935, seconda edizione 1980) 11

C da notare come, a differenza dei film nostrani, quelli doppiati siano stati privati di tutto quello che d spontaneit al dialogo (sovrapposizione del turno dialogico, autocorrezione, interruzione ) in nome di un doppiagese privo di variazioni e anomalie. I calchi Per quanto riguarda il lessico il fenomeno pi ricorrente il calco.

Lo spostamento Lo spostamento quella modalit per cui si adatta alla traduzione il testo spostando, per comodit traduttive, porzioni di testo da una parte allaltra della sequenza. Rapporti tra cinema, letteratura e teatro Una fonte quasi imprescindibile Il cinema non ha mai potuto far a meno delle altre arti (fotografia, teatro, musica e soprattutto letteratura) Rapporto cinema>letteratura: pochi sono gli autori che si sono sottratti al fascino del cinema (Verga,DAnnunzio e Pirandello hanno avuto collaborazioni importanti ed emozionate) Rapporto letteratura > cinema Anche la letteratura ha donato al cinema molto, si pensi alla tecnica del flashback, strausato nel cinema e presente in letteratura sin dallOdissea di Omero, oltre che la tecnica della metafora e della metonimia. Anche il discorso diretto letterario trova il suo corrispettivo in quello che definito come inquadratura soggettiva, la rapida scansione degli eventi nei libri detta montaggio in linguaggio cinematografico. Questo rapporto pu essere analizzato da almeno quattro diverse angolature: La letteratura nel cinema: quando il cinema parla di letteratura (Shakespere in Love, Lattimo fuggente) Il cinema nella letteratura : le novelle di ispirazione cinematografica (Tigre reale di Verga) Il cinema tratto dalla letteratura : riproduzione fedele di opere letterarie (Piccolo mondo antico) La letteratura tratta dal cinema : dopo il successo cinematografico ne viene scritto un libro (molto raro) Il teatro e la questione della fedelt Secondo la maggior parte della critica il film tratto da unopera letteraria deve essere giudicato in maniere totalmente indipendente da quello che lopera letteraria: per questo la questione della fedelt cinematografica non altro che un falso problema. Il cinema non pu rispettare totalmente tutti i tratti di un testo scritto, per tale motivo si pu individuare una grammatica dellapprendimento cinematografico . Loperazione di travaso testo narrativo> testo filmico pu essere operato secondo queste quattro modalit: 12

Mimesi o fedelt pressoch tale: molto raro soprattutto vista la poca creativit dellautore. Leccezione per data dal genere operistico nella quale la fedelt diventa fondamentale anche se semplificata dal fattore della scena teatrale. Riduzione-adattamento: una delle modalit predilette dal cinema. Il testo viene generalmente rispettata nella trama generale. La parte pi modificata quella dei dialoghi con processi di tagli ed incolla, integrazioni o riduzioni al fine di facilitare la fruizione finale . Radicale trasformazione : Ladri di biciclette e Terra trema. La versione cinematografica una versione totalmente differente da quella del libro. Parodia: tipico del cinema di consumo. Molti di questo genere sono i film di Tot. Ovviamente la minor distanza strutturale tra cinema e teatro che tra letteratura e cinema: non dunque casuale la maggior aderenza e fedelt nelladattamento di testi teatrali rispetto a quelli narrativi. In questi ultimi vanno spesso sul piano diegetico e su quello mimetico il rispetto del dialogo reso molto difficoltoso. Nonostante tutto latteggiamento che del cinema verso entrambe le arti sono analoghi. Spesso si ha la riscrittura rispetto alladattamento letterale in unottica di semplificazione e decisamente non linguistica. Tra teatro e cinema le differenze sono determinanti. Se dal canto delle similitudini si nota come i codici utlizzati siano gli stessi e le modalit della trama cinematografica possano essere, per molti versi, equiparate alla trama teatrale, esistono forti differenze. Il testo teatrale unopera per lo pi di un singolo autore, il cinema una produzione dequipe. Nel caso del cinema il ruolo dellautore passa in secondo piano e questo dona maggiore agilit nei dialoghi e maggior ibridismo linguistico. Il testo teatrale concepito per essere recitato e tramandato sempre a partire da una forma scritta; il cinema, invece, concepito per i remake nel breve termine. A differenza del teatro il testo filmico ha come caratteristica limmediatezza del linguaggio Il linguaggio del cinema principalmente mimetico mentre quello teatrale si rif alla lingua della tradizione . Il linguaggio agile del cinema ha come contraltare il linguaggio curato e sofisticato del teatro. Per tutto questo il linguaggio del cinema decisamente pi verosimile di quello del teatro. Anche dal punto di vista prosodiaco le due esperienza variano di netto; se con i nuovi mezzi digitali per fare cinema non si ha pi bisogno di scansioni e pronunce particolari, per la scena teatrale importante conoscere alcuni metodi di dizione e recitazione (accenti su alcune parole, la scansione delle lettere, delle parole nel parlato). Un esempio di trasposizione: l Innocente NellInnocente di Visconti (1976), tratto dallomonimo romanzo di DAnnunzio, accanto alla ricostruzione storica e scenografica si affianca unanalisi attenta dei fenomeni sociali e culturali dellepoca. La stessa figura dellautore determinate allinterno del film forse ancora di pi che nel romanzo stesso. La lingua del DAnnunzio stata semplificata ma la sua vena decadentista persiste anche nella pellicola cinematografica. Gli ultimi trenta anni 13

Nuove ondate realistiche Questi ultimi trenta anni hanno e stanno sperimentando profondi cambiamenti in campo cinematografico: i principali fanno capo a due questioni di base: Si tornati a privilegiare il sonoro in presa diretta (nessun attore pu essere doppiato in un suo film se non da s stesso o previa autorizzazione ) Si usa sempre di pi il dialetto non stereotipato come elemento importante per film a carattere sociale Ora che il pubblico, completamente italofono riesce a comprendere alla perfezione litaliano del cinema il dialetto assume un ruolo importante non solo nello stigmatizzare situazioni di alcune classi sociali ma, maggiormente, sottolinea lappartenenza ad alcune particolari gruppi sociali (adolescenti). Con la sempre minor censura fanno il loro ingresso termini coloriti e turpiloqui con personaggi particolarmente determinati dal linguaggio colorito, come Er Monnezza; diverso il tema delle bestemmie rarissime, ancora praticamente assenti dal linguaggio dei media. Il dialetto utilizzato spesso per ovviare al puro e troppo asettico italiano comune: mettendo il dialetto si caratterizza meglio il film, spesso allineato anche con parole straniere o arabeggianti; caso limite The Passion of Christ di Mel Gibson Nel panorama dialettale abbiamo il toscano che emerge grazie a Benigni ma che, a causa della difficile riproduzione da parte della gente e lerrore di unificare ill toscano con il fiorentino rimane sullo sfondo del cinema. Ritornano invece i dialetti precedente in voga come napoletano, romano e siciliano soprattutto per film dal carattere sociale.

14

You might also like