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Esercizi esoterici - Studi sulle opere di Rudolf Steiner - Esonet.

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Esercizi esoterici
Data pubblicazione Scritto da Tiziano Bellucci Categoria principale: Antroposofia

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Capitolo XXIX della serie

Studi sulle opere di Rudolf Steiner


a cura di Tiziano Bellucci

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ESERCIZI ESOTERICI

ESERCIZIO DEL SEME ( da G.Colazza: dellIniziazione ) Osservare con gli occhi fisici un seme: forma,colore,peso,dimensioni,rapporti. Fatto ci,occorre interiorizzare limmagine,astrandosi dalla percezione fisica del seme,sforzandosi di visualizzarlo nel campo della propria coscienza,ad occhi chiusi. Si pensi che in esso virtualmente presente in potenza lintera pianta: vi in lui unIdea,una Legge naturale invisibile che lo governa,la quale manifester in un futuro sulla Terra la pianta in lui ora nascostamente contenuta. In lui dimora una potentissima forza vivente,che si cela alla nostra vista,invisibilmente. Rappresentarsi poi il processo temporale,di crescita in successione,nel triplice ritmo della sua costituzione:1- radice, 2- fusto,3- fogliame,fiori ,frutto . Non importante curare i dettagli,ma sentire la forza di questa manifestazione,la potenza creativa che si esprime nellespansione dirompente delle forze insite nel seme. Quel che noi sentiremo come potenzialit espansiva lelemento invisibile del seme: la forza eterica . Il ritmo perenne del mondo vegetale trascende il seme stesso come dato immediatamente sensibile e percepibile. Ci si volga di nuovo al seme (aprendo gli occhi?) collegando ad esso lintero processo immaginativo delle potenziali forme di crescita, dellinvisibile che diventato visibile. La forza che ne risulter si tradurr in noi come facolt di visione: una specie di nube luminosa,una specie di piccola fiamma di colore lilla-azzurro,aleggiante intorno al seme. Ci la

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ESERCIZIO DELLA PIANTA ( da G.Colazza: dellIniziazione )

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Osservare una pianta in completo sviluppo,sforzandosi di vedere in essa immaginativamente lattuarsi del ciclo seme-pianta-fiore-frutto seme,realizzando cos un senso di perennit della vita vegetale,espressa nella sintesi della forma della pianta stessa. In un certo senso, come se dalla pianta-spazio momentanea,si estraesse la pianta-tempo,ossia lIdea totale o Essere di specie vegetale a cui appartiene quella pianta. Pensare poi che vi sar un tempo in cui questa pianta non esister pi,sar scomparsa. Questa pianta verr annientata,ma non la sua specie: essa ha generato dei semi tramite i quali,lIdea della specie continua lesistenza in altre piante. Senza distogliersi dalla percezione spaziale fisica della pianta,bisogna sovrapporvi limmagine di ci che ella sar nel futuro,che avvissisce e che appasisce,disseccandosi,di quella realt celata ai nostri occhi. La pianta morir,ma non morir lIdea o la Legge che lha generata e fatta agglomerare. Questo trasportarsi nella dimensione delle potenzialit ora latenti,della pianta in oggetto,produrr in noi la visione di una fiamma. Unindicazione personale che voglio offrire, di cercare di contemplare le forme,partendo da una diversa prospettiva rispetto quella usuale. Se si osserva una pianta,solitamente il fusto perpendicolare allasse degli occhi; si provi a piegare la testa,in modo che esso diventi parallelo allasse degli occhi. Il modificare il modo abituale di vedere,favorir lesperienza spirituale. Lobiettivo di questi esercizi di trascendere loggetto percepito per arrivare al suo contenuto immaginativo.

ESERCIZIO DELLUOMO ( da G.Colazza: dellIniziazione )

Prendere in esame il ricordo di un evento in cui abbiamo assistito alla trasfigurazione nei movimenti e nei gesti di un individuo preda di un fortissimo desiderio . Sforzarsi di sentire in noi quel sentimento di brama o desiderio. Pur sorgendo,trasferendo in noi tale sentimento,esso deve rimanerci estraneo,tanto da poterlo osservare obiettivamente,senza parteciparvi con sentimenti e pensieri. Appariranno diverse gamme di sfumature di colori. Altro errore di compiacersi innavertitamente o di stupirsi nellattimo in cui si ha unesperienza spirituale: si genera difatti unonda nel sentire che annega lesperienza stessa.

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LA CONCENTRAZIONE (M.Scaligero: Manuale pratico della meditazione ) Essa lesercizio chiave della disciplina: il veicolo dellilluminazione e della liberazione. Consiste nel roccogliere il flusso del pensiero in un unico punto,cos da conseguire una sintesi dinamica. Esso ripristina lequilibrio Spirito-anima-corpo,quindi la salute corporea. Il pensiero,originariamente un potere di sintesi,ma a tale livello non conosce il suo contenuto, perch non cosciente di s; lo diviene volgendosi al sensibile: assumendo come proprio contenuto quale eco o immagine riflessa il cozzare con il mondo sensibile. Lesercizio della concentrazione consiste nella evocazione di un oggetto prodotto dalluomo,preferibilmnte esauribile in una serie minima di rappresentazioni,mediante cui sia possibile esprimere il massimo della forza pensiero: perci loggetto pi semplice. Malgrado la sua elemetarit,esso sempre difficile da realizzare,perch non connaturato con listitiva natura del corpo eterico. Si consiglia di sciegliere un oggetto semplice,ma tassativamente prodotto dalluomo,non dalle forze della natura ; lidea delloggetto costruito dalluomo non nelloggetto,ma nella mente delluomo,mentre lidea appartenente ad un ente della natura (cristallo,pianta,animale) immanentemente dentro a questo: qui lIdea presente come potenza della sua forma.

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Solo in una fase inoltrata dellascesi il discepolo potr sperimentare quale spirito abiti loggetto inanimato costruito dalluomo. Nel cristallo, nella pianta e nellanimale,il discepolo si trova innanzi ad unoggetto incarnante un pensiero che non il suo pensiero,del quale ignora il principio e la sua causa vera. La contemplazione degli enti della natura vivente in cui opera il pensiero universale,non fanno parte della disciplina della concentrazione,ma di unaltro tipo di esercizio che esige la percezione diretta delloggetto : tale esercitarsi non deve essere n latto iniziale del discepolo,n la chiave della sua liberazione. Una volta scelto, loggetto va semplicemente evocato,non direttamente percepito, visualizzandolo allinterno dello spazio interiore,nella coscienza; percepirlo con i sensi durante lesercizio sarebbe un errore , in quanto lobiettivo di sperimentare il pensiero libero da supporti sensibili . Lobiettivo , passando di rappresentazione in rappresentazione con un senso logico susseguente e concatenato, di ricavare da un oggetto tutto il pensiero che lha pensato,sino a poter eliminarne il suo supporto sensibile per averne una sintesi-idea : un quid che contenga il tutto. Si evochi unoggetto,(spillo,matita,bottone) ripercorrendo lo svolgimento dialettico-analitico: si faccia brevemente una piccola storia,descrivendola con precisione,individuandone la sua funzione. Si cerchi di formulare il minimo indispensabile di rappresentazioni,dando luogo adimmagine di sintesi o concetto globale,cercando poi di trattenerla interamente in tutte le sue fasi,dinanzi alla coscienza obiettivamente,come se essa fosse limmagine iniziale delloggetto. Ci non deve essere un rievocare loggetto iniziale ma un contemplare in un unico quadro linsieme delle rappresentazioni create,quale sintesi totale,per riassunte in ununica immagine . (ad es.: concentrazione su uno spillo: nestrazione da parte delluomo della pietra minerale; nfusione con il fuoco; nconfezionamento meccanico; nutilizzo pratico dello spillo. Si sono ottenute 4 fasi o rappresentazioni chiave; pietra-uomo-fuoco-macchina. Si pu a tal punto sommare una sullaltra le 4 immagini,facendole trapassare luna nellaltra,cos da formare un sovrapponimento delle 4 forme o un quadro ove esse appaiono nei quattro angoli. Non importa se limmagine che si genera nella coscienza potr apparire grottesca o irreale; la chiave sta nel realizzare un qualcosa che sia linsieme di tutto quel pensiero che ha generato la creazione dell ente spillo. A tal punto,le varie rappresentazioni devono ora ricongiungersi e fondersi luna nellaltra; deve ripresentarsi quale risultato di tale fusione di forme,ci che esse nel mondo fisico hanno generato come prodotto finale; la sintesi di tutti i pensieri che hanno reso possibile la forma ultima delloggetto prescelto inizialmente per la concentrazione. Tale immagine-sintesi lo spillo. Nel tornare a rievocare lo spillo,esso deve comparire non come allinizio,un ch di oggettivo,ma come un simbolo in cui si riassumono e si celano non pi in immagine,ma come in unocculta e segreta presenza di sentimento ,i vari passaggi evolutivi che crearono la sua forma. Una volta eletto,quale simbolo di sintesi delle 4 rappresentazioni,liniziale Spillo ,ma solo dopo averlo rievocato togliendogli man mano tutti i dati sensibili (colore,peso,lunghezza, larghezza): deve rimanere davanti a noi non la percezione in immagine dello spillo,ma il sentore o il sentimento che un quid l davanti a noi,quale sintesi di varie rappresentazioni che lo hanno creato,senza alcuna forma o immagine. Quanto pi tempo tale immagine-sintesi priva di forma,pu venir contemplata,tanto pi la concentrazione diviene esperienza dello Spirito. Nella Concentrazione su oggetti creati dalluomo,il discepolo giunge a vedere e contemplare il proprio pensato,ci che egli stesso ha creato nella sua mente quale demiurgo umano; limmagine che appare frutto della sua fantasia; ma non per questo essa non comunque espressione di una realt esistente nel mondo sensibile. Nella meditazione su enti della natura egli contempla un pensato pi potente: quello della Natura creatrice. Durante lesercizio, fondamentale non lasciarsi distrarre da alcun altro pensiero: se ci si verifica,non si deve ricominciare dal punto in cui si persa la concentrazione,ma bens risalire la rappresentazione estranea che si inserita,sino al punto in cui illegittimamente intervenuta.

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La concentrazione non deve aver nulla a che fare con processi speculativi: non ammesso inserire giudizi personali nellavvicendarsi delle concatenazioni rappresentative. Il discepolo deve cominciare allinizio, muovendo in s i pensieri dialettici usuali,razionali,non quelli universali. Se il discepolo cominciasse allinizio a concentrarsi su pensieri universali,non arriverebbe mai ad essi,introducendovi sempre qualcosa del rappresentare sensibile.

CONCENTRAZIONE PROFONDA (M.Scaligero: Manuale pratico della meditazione ) Limmagine di sintesi che si ottiene alla fine della concentrazione deve starci dinanzi obiettivamente; non ha importanza quale forma rivesta,o che non abbia alcuna forma. Non ci si deve preoccupare di dover vedere qualcosa con una determinata forma,ma bens di vedere dinanzi a s un quid che simboleggi la sintesi-pensiero. Tale quid pu anche essere un nulla e tuttavia esserci. Esso deve apparire come una sorta di formula matematica,arida e obiettiva. Tale quid deve venire contemplato con calma,decisione e sottile volont,escludendo da s qualsiasi moto di sentimento,emozione e passione. Il divenire capaci di contemplare limmagine-sintesi con purit silenziosa rappresenta sperimentare la liberazione dellIo dallanima ,linizio della sua autonomia dal corpo astrale. Lobiettivo il divenir capaci di sviluppare attenzione pensante al di fuori dellorganismo dal quale ci si sinora animicamente identificati. Occorre praticare una netta distinzione fra lessere in noi che pensa e lessere che in noi sente. Il secondo deve tacere. Difatti il sentire,per sua forza,ricongiunge la coscienza con la corporeit,paralizzando le forze dellanima. Lesercizio di concentrazione si conclude con una pratica importantissima e fondamentale; dopo aver oggettivato il pensiero-sintesi,occorre porre il sentimento di fermezza e sicurezza generatosi,nella zona fra le sopracciglia,nel centro frontale interno; si deve poi portarlo in linea retta verso la nuca,per poi farlo discendere lungo lasse della spina dorsale,sino allultima vertebra. E il sentimento che deve discendere,quale forza liberatoria dellIo,non loggetto della concentrazione: questultimo servito soltanto per la generazione di tale sentimento.

ESERCIZIO DI POTENZA DI DISTRAZIONE (M.Scaligero: Manuale pratico della meditazione )

E la facolt di sottrarsi a un pensiero o ad uno stato danimo invadente. Tale facolt si educa esercitandosi a passare di colpo da un decorso di pensieri da cui si sia particolarmente presi,a un altro per il quale non si abbia alcun interesse,sforzandosi sino al punto di lasciarsene prendere . (Parola chiave: lasciamo perdere) Lesercizio consiste nellimmergersi in un pensiero,in un ricordo o in un sentimento attraente,sino ad una fase controllabile,per poi di colpo abbandonarlo per dedicarsi ad un pensiero o un sentimento meno attraente,nel quale poi sprofondare donando s stessi. Lesercizio di distrazione volitiva libera momentaneamente lanima da Ahrimane e Lucifero . Esso rappresenta la catarsi delle forze che si producono mediante la concentrazione. E utile anche immaginarsi una situazione che abbia prodotto un forte stato danimo, vietandosi il sentimento corrispondente; contrapponendo uno stato di assoluta imperturbabilit. Allo stesso modo bene anche esercitasi a considerare situazioni e stati danimo sperimentati da altri,come se fossero nostri,e i propri come se riguardassero altri.

LA MEDITAZIONE (M.Scaligero: Manuale pratico della meditazione )

Essa distingue dalla concentrazione per il fatto che questultima prende in esame un tema o un oggetto indipendentemente dallimportanza del suo significato, solo quale sintesi di pensiero;

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nella meditazione invece, il contenuto spirituale di un ente deve avere molta importanza spirituale,tanto da suscitare un immagine per forza propria. Nella meditazione si deve sciegliere un contenuto attingendolo dalla Scienza dello spirito o dalla Saggezza tradizionale: una frase,unimmagine,un simbolo; esso deve esser capace di risonare per forza propria nellanima . Es: loro terrestre la traccia minerale del Sole. Oppure. nella Luce vive Saggezza o ancora: nel fluire del mio pensiero sento il Dio che opera nelluniverso . Non si deve analizzare il rapporto dei concetti contenuti nella frase,bens si deve assumere limmaginequale direttamente si d nelle parole: accogliere limmediato risonare di queste nellanima . Le tre forze dellanima verrano richiamate automaticamente da tali contenuti. Meditare alimentare con le proprie forze, per un dato tempo,la permanenza del sentimento corrispondente che sorge dalla contemplazione di un ente o di unimmagine simbolica. Occorre lasciar vivere nellanima tali sentimenti,e qualora tendano a spegnersi,a smorzarsi,il discepolo deve rinnovarli continuamente, cercando di farli risorgere in s mantenendoli alcuni minuti nella coscienza, cos da impregnarne lanima. Preparatoriamente giova dedicarsi ad oggetti la cui natura dia modo di separare il contenuto interiore dalla sensazione: cristalli,metalli,piante,fiori,acqua,cielo,il rapporto di luce fra una pianta e lo sfondo del cielo,ecc . Occorre contemplare loggetto con il massimo dellattenzione e il massimo Silenzio,sino a conseguire un assoluta immobilit; dinanzi alla creazione della natura,limmobilit trapassa spontaneamente nella quiete profonda: la quiete della Potenza del pensiero Universo che si manifesta nelle forme eterico-fisico. La forma dellente contemplato viene riconosciuto dal discepolo come un segno,un simbolo immaginativo tramite il quale si estrinseca una specifica corrente creatrice della Natura: le potenze soprasensibili che operano immanentemente in quella forma.

IMMAGINAZIONE (M.Scaligero: Manuale pratico della meditazione )

La facolt immaginativa si educa: 1. col lasciar agire su di s , in uno stato di immobilit contemplativa, le immagini, i quadri della storia cosmica delluomo, descritta dalla Scienza dello Spirito;
2. attraverso la contemplazione (Percepire Puro) della natura minerale o vegetale; 3. costruendo unimmagine secondo un determinato contenuto spirituale e contemplandola; (vedi

meditazione della Rosacroce)

4. con limmaginare un colore, astraendolo dal supporto sensibile mediante cui normalmente si

manifesta, in modo da contemplarne il contenuto non sensibile; ( per es. si pu immaginare laccostamento di due colori, come il rosso e lazzurro, e percepirne il rapporto sottile, che deve sorgere vivente. Deve essere ben chiaro che in tutti tali esercizi lo scopo primo di suscitare forti sentimenti corrispondenti : tramite la forza di questi sentimenti che si apre il varco allo Spirituale.

TECNICA PER CALMARSI INTERIORMENTE IL POTERE DELLA CROCE ( M.Scaligero: Manuale pratico della meditazione )

In caso di situazioni difficili,di ansia o di panico, utile far agire la potenza della Croce, in tal modo: il discepolo raccoglie le energie cercando di non opporsi alla forza ostacolatrice che si si contrappone; cerca di sciogliere la tensione delle spalle e della schiena,evocando nel punto fra le scapole lincrocio delle due correnti. Dallalto in basso,immagina lo scendere della corrente Solare,che sincontra con lorizzontale corrente Lunare in un punto dietro la schiena,fra le due scapole. Tanto pi egli lascia agire,mediante immobilit e donazione nella sede mediana o ritmica,le correnti della Croce,tanto pi egli accoglie la virt guatitrice,divenendo portatore della calma . Lincontro della Forza assiale del Logos il Potere della Croce .

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ESERCIZIO PER VEDERE LE VITE PASSATE: luomo trasparente (nessi karmici 2: R. Steiner )

Per osservare il karma necessario guardare attraverso lessere umano,renderlo come trasparente ; se lo guardiamo solo fisicamente non accadr nulla. Quando luomo diviene trasparente ,riuscendo a prescindere da ci che compie con braccia e mani,si ha dapprima limpressione di vederlo sospeso in aria; lo si deve strappare dalle connessioni in cui entrato attraverso azioni delle braccia e delle mani. Appare una situazione: Luna=Dietro ci che hanno compiuto mani e braccia vi la Luna ,ossia le necessit karmiche insite in lui,che agiscono in lui: esse sono anche forze della fantasia; Se rendiamo trasparente e eliminiamo tutta la sua emotivit,il suo temperamento,quindi tutto il suo sistema ritmico del torace,ci appare: il Sole= forze che agiscono sulla sfera emotiva:si sentiamo creature solari,vediamo la libert; Se facciamo astrazione dal suo indirizzo dei pensieri,ossia dalla testa,il sistema neurosensoriale,vediamo: Saturno= il karma passato delluomo che stiamo indagando. Compare la sua vera individualit. Per fare questo esercizio dobbiamo quindi prescindere da tutto ci che appare delluomo nel mondo fisico,eliminarlo dal nostro pensare .

2ESERCIZIO DI LETTURA DEL KARMA: analisi di un evento


Le tre notti iniziatiche: unanalogia fra lantica morte iniziatica e la moderna resurrezione dellio Da effettuarsi la sera,prima di dormire. Prima serata: Tentiamo di richiamare davanti allanima ogni ben preciso particolare del determinato evento che si vuole indagare,in modo come se questo fosse ancora presente,davanti a noi,ancora in attivit,in modo quasi artistico,ridisegnandolo meticolosamente. E importante una grande nitidezza dellesperienza vissuta,come se la si volesse ridipingere spiritualmente,plasticamente,con tratti caratteristici. Occore rievocare suoni,voci,le accentuazioni,lesatta riproduazione delle parole dette, timbri,odori,lenergia e i sentimenti prodottesi in noi nellevento. Se tale rievocazione sar stata riprodotta con fedelt accadr, durante la notte che quando il nostro corpo astrale sar fuori dal corpo fisico e dalleterico,il corpo astrale si occuper di elaborare quellimmagine da noi prima evocata. Esso ne propriamente il portatore ,prender con s quellimmagine e la plasmer al di fuori dei corpi fisico ed eterico. 1 processo: impressione nel mondo eterico o etere cosmico. Il corpo astrale configura,ridisegna limmagine da noi evocata prima di dormire: la riproduce fissandola nella sostanza eterica esterna,nel mondo eterico . Pi esattamente,limmagine portata dal c.astrale,viene ricoperta dalla sostanza eterica,generando una forma: (lastrale,quale immagine di pensiero privo di forma) diviene una realt che si impressa come un timbro sulla carta. Lastrale il timbro,leterico la carta: il libro o memoria cosmica universale. Si forma una sorta di calconel mondo eterico. 2 processo: impressione nel nostro corpo eterico. Quando il corpo astrale ritorna la mattina nel corpo fisico,limmagine stata rafforzata di notte,dalle forze eteriche,si intensificata: il corpo astrale pu allora con pi forza, imprimerla anche nel nostro corpo eterico individuale. Limmagine penetra intensificata nel corpo eterico,sotto la zona della coscienza.

Seconda serata: rielaborazione cosciente nostra dellimmagine prima di dormire. Occorre rielaborare con la stessa vivezza della sera precedente levento; lo sforzo spirituale ci che causer possibilit di veggenza: senza tale sforzo non accadr nulla 3 processo: elaborazione dellimmagine nel sonno,da parte del nostro corpo eterico . La notte successiva,durante il sonno il nostro corpo eterico elabora limmagine;

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2 Mattino successivo : avverr la percezione di un particolare sentimento. Al risveglio si sperimenter qualcosa di simile: in me vi qualcosa,non so bene cosa,ma qualcosa che esige da me qualcosa. Permarr tutta la giornata tale sensazione particolare dovuta al discendere dellimmagine nel nostro corpo eterico. Occorre durante tutto il giorno dedicare particolare particolare attenzione a questo sentimento . Pu avvenire anche come se si avesse la sensazione di sentirsi compenetrati da un metallo: in realt ci sintomo di percezione spirituale,di compenetrazione di un qualcosa di altamente spirituale. 4processo :durante il giorno limmagine viene impressa dal corpo eterico dentro il corpo fisico. Essa scende inconsciamente nei processi nervosi e sanguigni. 5processo : la terza notte il corpo fisico elabora limmagine. Il corpo fisico di notte,spiritualizza limmagine.

3Mattino successivo : al risveglio della terza mattina seguente,appare levento connesso al karma. Al momento del risveglio,limmagine apparir di nuovo,come un sogno molto reale,ma con la differenza che sar mutata nella forma di come la vivemmo nel passato e la elaborammo nelle tre sere precedenti: essa si trasformer in molteplici immagini,fino a diventare completamente diversa. Avremo la sensazione di essere come immersi,come compenetrati e avvolti da quellimmagine. Avremo questa impressione: lesperienza che ho vissuto e ho elaborato traducendola in immagine, mi venne in realt nel passato portata incontro da potenze spirituali. In quellimmagine apprir racchiuso la nostra predeterminazione karmika,il nostro volere karmico che ci condusse verso quellevento. La volont si trasformata in veggenza . In genere limmagine che si paleser levento della vita precedente o di altre vite precedenti che causaronno quellevento nella nostra incarnazione attuale. Tutte le vicende accadute allumanit sono impresse,inscritte nel mondo eterico,ossia nel mondo astrale che sta dietro alleterico.

Non bisogna per credere che ci accada subito al primo tentativo: bisogna avere pazienza,la necessaria pazienza. 29 Agosto 1995 "ESERCIZI DI CONCENTRAZIONE E MEDITAZIONE GIORNALIERI" Tratti da opere diverse di R.steiner

"Per ogni passo avanti conseguito nella verit occulta,devi al tempo stesso fare tre passi avanti nel perfezionamento del tuo carattere verso il bene." (R.Steiner)

Le qualit fondamentali che la mente deve acquistare ,onde conseguire la visione dei mondi sovrasensibili sono: - La capacit di concentrarsi esclusivamente sopra un unico oggetto; - la meditazione sui sentimenti provocati; - Il dominio dei desideri,dei sentimenti e delle ambizioni terrene; - l'abnegazione per le cose materiali; - una visione della vita fondata sulla benevola fratellanza universale. Occorre compiere per vari mesi la disciplina dell' educazione dell'anima ,a mezzo degli esercizi pratici narrati di seguito e tramite il corretto atteggiamento di giustizia,benevolenza e positivismo riguardo i fatti ideologici e fisici. Non fondamentale la qualit delle rapresentazione mentali che ci si forma; sopratutto essenziale la durata prolungata dell' attenzione e l'intensit dello sforzo che viene diretto sopra una rappresentazione,onde suscitarne dei sentimenti. E' importantissimo provare dei sentimenti provocati dalle rappresentazioni,anzi la base su cui poter plasmare e quindi accedere al mondo dei sentimenti: il piano Astrale . Pi il "sentire"sar prolungato,e pi se ne aumenter l'efficacia. -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------

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N 1

Esercizio del Mattino: Al risveglio,lo Spirito appena ritornato dal mondo del Desiderio; in tal modo il corpo Astrale agendo sul C.Eterico ha rienergenizzato e ricostruito il Corpo Fisico. Tal momento il migliore per riprendere il contatto con il suddetto mondo.

Pratica : bisogna concentrate l'attenzione,con relativa astrazione,per un minimo di cinque minuti,sulle seguenti parole del Vangelo di Giovanni:

"IN PRINCIPIO ERA IL VERBO,E IL VERBO ERA PRESSO DIO,E IL VERBO ERA DIO. QUESTO ERA NEL PRINCIPIO APPRESSO A DIO. PER MEZZO DI LUI FURONO FATTE TUTTE LE COSE:SENZA DI LUI NULLA FU FATTO DI CIO' CHE E' STATO FATTO. IN LUI ERA LA VITA E LA VITA ERA LA LUCE DEGLI UOMINI: E LA LUCE SPLENDE TRA LE TENEBRE,MA LE TENEBRE NON L'HANNO COMPRESA".

Con l'andare del tempo,si percepir interiormente,una meravigliosa visione del principio e della Creazione dell'universo. Dopo aver praticato i cinque minuti di concentrazione sul Tema,occorre lasciare cadere l'attenzione completamente, formando di conseguenza, il "vuoto mentale". Bisogna pensare a nulla,semplicemente aspettare che qualcosa appaia nel vuoto. Solo con il tempo e l'esercizio,appariranno delle visioni e scene del mondo del desiderio,le quali riempiranno lo spazio rimasto vuoto,e che un giorno potranno essere investigate. Tramite tale pratica rigorosamente giornaliera,avviene la purificazione dell' Aura,la quale cominciando a risplendere ,attirer l'attenzione di un "Maestro",vivente sul piano terreno o su piano ultraterreno,il quale si prender cos,cura tramite qualcuno,dell'ulteriore progresso.

Occorre tassativamente ricordare che che tutto ci che accade durante la meditazione, da ritenersi Sacro e lo si deve tenere gelosamente serbato in s.

"Non plasmare con le parole ci che appartiene al mondo del Silenzio,perch mai riuscirai ad esprimere ci che non hai ascoltato,ma che solo hai provato." ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------N2

Sera: esercizio di "Retrospezione"; dopo essersi coricati,si deve rilassare il corpo. Pratica: Occorre richiamare alla mente tutti i fatti della giornata in ordine inverso ,cominciando dagli eventi serali,poi a quelli pomeridiani,sino a quelli del mattino; ci deve venire rappresentato come la visione di un "quadro".

Ogni fatto,e in special modo i pi significativi,devono venire da noi giudicati,ma in modo esterno,come se le nostre gesta e parole ci apparissero svolte da un'altra persona. Come se noi stessimo assistendo a scene che non ci appartengono, se vogliamo giudicarle in modo impersonale,obiettivo e giusto,non dobbiamo permettere che possano essere presenti interferenze provocate da inquinamenti determinati dalla nostra personalit e dal nostro carattere,i quali "accecherebbero" le nostre opinioni di giudizio. "Nell'analisi dei vari eventi verificatisi nella giornata,si deve in special modo interpretarli e giudicarli avendo particolare riguardo l'aspetto morale,considerando se agimmo male o bene nelle parole e nei gesti e di conseguenza,pensare se potevamo agire o parlare in modo migliore di ci che stato fatto. "

In tal modo,a mente calma e distaccata,riusciremo a essere maggiormente imparziali,ma


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sopratutto praticando cos una sorta di "confessione"o "pentimento" riflessivo,purificheremo l'Aura e l'Anima,allo stesso modo di ci che avviene nei piani espiativi del Purgatorio, eguagliando e anticipando il lavoro che dovremo compiere in futuro in tali sfere o mondi. Inoltre i nostri peccati,con tale opera di discernimento e pentimento verrano cos ad essere cancellati,con conseguente attenuazione di effetti Karmici; oltre che a diminuire il peso del fardello dei peccati,ci ci avvier al conseguimento della giusta condizione di purezza necessaria per ascendere ai gradini della Conoscenza dei mondi sovrasensibili. ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------N 3

Meditazione sul simbolo "RosaCroce" Pratica : Rappresentiamoci un seme,il quale messo nel terreno inizia a generare radici; da esso spunta poi un piccolo fusto che verso l'alto,fuoriesce poi dal terreno. Il piccolo fusto s'innalza,si ingrandisce e vi si formano dei rami,dai quali,successivamente, spuntano prima le gemme,poi le foglie,i fiori e poi i frutti. Affianco all'albero,raffiguriamoci ora,sul terreno,un embione umano ; da piccola cellula si trasforma pian piano in feto,poi in neonato,sino a divenire,da tenero bambino a uomo. L'uomo ha facolt e possibilit pi perfette di quelle della pianta; egli pu muoversi a secon -da dei suoi sentimenti e della sua volont,mentre la pianta e invece vincolata al suolo. Ma tali poteri dell'uomo lo trascinano a molte aberrazioni,la pianta invece seguendo le sole pure leggi della crescenza,schiude i suoi fiori al sole,senza mai degenerare o causare il male a s o agli altri. L'uomo egoista,mira al soddisfacimento dei suoi piaceri,mentre la pianta segue la sola realizzazione del disegno della Natura,egli pu apparire superiore alla pianta,ma tale superiorit ed indipendenza se le guadagnate solo caricandosi di impurit.

Immaginiamo ora il fluire del succo verde,la linfa,all'interno dell'intera pianta,espressione delle leggi della vita di crescenza,che scorrono pure e prive di passione; rappresentiamoci poi il sangue rosso che scorre nelle arterie dell'uomo,quale veicolo di trasporto degli istinti,dei desideri e delle passioni. La linfa verde rappresenta la Vita pura,pulita,immune da passioni,il sangue invece espressione di desideri,istinti e ambizioni egoistiche.

Mentalmente,cerchiamo di vedere affiancati,la pianta e l'uomo,e tramite l'anima sforziamoci di percepire interiormente la netta differenza fra i due: l'una,verde, pura,piena di sola vita; l'altro e rosso,colmo si superbia e ambizione. Dissolviamo ora tale rappresentazione,per visualizzare interiormente la forma di una bella rosa rossa; occorre dirsi: "Nel petali rossi della rosa vedo il colore del verde succo della pianta trasformato in rosso; la rosa rossa segue,come la foglia verde,le leggi pure,scevre di passioni,della crescenza. Il rosso della rosa esprimono ora a me,il simbolo di un sangue nel quale si esprimono gli istinti e le passioni purificate,che hanno modificato i loro elementi inferiori e ora,nella loro purezza eguagliano le stesse forze che sono attive nella rosa rossa." Innanzi a tale simbolo bisogna soffermarsi,sforzandosi di provare dei sentimenti,di non rimanere impassibili; ci si deve sentire invasi o da un sentimento di beatitudine,oppure da un'emozione intensa. Bisogna poi,dissolvere tale simbolo,ed evocare nella mente la figura di una Croce nera ; essa deve rappresentare il simbolo degli elementi inferiori e passionali distrutti. Ove le braccia della croce s'incrociano,bisogna raffigurarsi sette rose rosse raggianti, dispo-ste a forma di cerchio,rappresentanti il simbolo del sangue che esprime le passioni e gli istinti purificati. Pi a lungo si riesce a permanere nella contemplazione di questo ultimosimbolo,tanto pi efficace sar il risultato ottenuto.
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--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------N4

Meditazione sul "Sentimento di Gioia " Pratica : Dopo essersi rilassati,occorre pensare ad un evento passato o immaginario,il quale ci ha fatto provare un'emozione di gioia. Occorre ricercare quei fatti che abbiano in s una natura altruistica,ossia un'azione che appare essere stata generata per bont di cuore non per il proprio interesse,ma per l'interesse di un proprio simile. Se si cerca di far vivere questa gioia per lungo tempo nell'anima,in modo continuo ed energico,si risvegliano le facolt animiche. -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

N5

Meditazione sul "Seme " Pratica : Ci si ponga dinanzi un piccolo seme di una pianta. Si tratta,dinanzi a questo oggetto apparentemente insignificante,di sviluppare con grande intensit giusti pensieri e sentimenti.

Dapprima occorre,dopo essersi astratti e rilassati,cogliere tutti i particolari che ci si presenta esso sul piano fisico: la forma,il colore,la grandezza,il peso,la consistenza. Bisogna poi,fare la seguente riflessione:

"Da questo granellino,se seminato in terra,sorger una pianta; se avessi innanzi a me un imitazione artificiale di questo granellino,niente potrebbe da esso far nascere qualcosa. Nel Seme riposa nascostamente ci che pi tardi crescer in esso; nell'imitazione tale forza non c'; il vero seme contiene un qualcosa di invisibile che non esiste nell'imitazione. Questo invisibile si trasformer pi tardi in pianta visibile che mi apparir con forma e colore. L'invisibile diverr visibile."

Dopo molti tentativi,si sentir interiormente una forza; essa provocher in noi una nuova facolt di visione: il seme ci apparir come avvolto da una nube luminosa. Una specie di fiamma color lilla;all'orlo di essa si intender un contorno azzurrognolo. Essa l'immagine della forza spirituale presente nel seme. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------N6

Meditazione sul "deperire della pianta" Pratica : Ci si metta di fronte ad una pianta in completo sviluppo. Si deve pensare che verr un giorno in cui la pianta morir;essa non sar pi visibile come ora,dinnanzi a miei occhi. Occorre riempirsi del pensiero che questa pianta,con la sua forma e i suoi colori,non esister pi nell'avvenire. In essa,sono per contenuti dei semi,che la salveranno dall'annientamento,la pianta non sparir nel nulla: in lei vi qualcosa,una forza che non posso vedere con i miei occhi. Si percepir,intorno alla figura,una sorta di fiamma celeste/verdastra,con contorni rosso/ giallognoli. -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------http://www.esonet.org/studi-sulle-opere-di-rudolf-steiner/esercizi-esoterici[09.10.2013 19:15:40]

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N7

A titolo di rafforzamento delle qualit del corpo eterico e della volont utile compiere tali esercizi,i quali oltre che a migliorare la salute del corpo,diminuiscono il Nervosismo: 1- occorre cercare di non avere pi piccole dimenticanze; bisogna collegare delle "chiavi" o immagini mnemoniche connesse con un'azione,qualora non la si voglia dimenticare. Se per esempio si mette per esempio una chiave nel secondo cassetto,si penser alle due gambe dell'uomo e ad una scatola rettangolare. 2- utile fare esercizi per scrivere con una scrittura che non la propria,onde perdere la meccanicit del gesto; tale fatto doner pi padronanza del pensare sull'eterico. 3- molto importante,ripensare a fatti,a drammi,ad eventi rivedendoli e analizzandoli dalla fine al principio, ossia in senso inverso: per esempio analizzare la vita di Ges al contrario, la trama di una fiaba al rovescio. 4- importante,onde rafforzare la volont,imporsi di cambiare delle piccoli abitudini; per esempio decidere di non usare pi in futuro una parola o un termine usualmente familiare, sostituendolo con un'altro inedito. ad es.: Accidenti! = corpo di mille balene! 5- sempre per rafforzare la volont, utile porsi delle piccole rinunce,come decidere ad es. di non bere vino ad un pasto; oppure di fumare una sigaretta solo ogni ora,oppure non rimandare mai le proprie faccende quotidiane al giorno dopo,occupandosene subito; ci rafforza il potere dell'io sul corpo astrale. -------------------------------------------------------------------------------------------------------------N. 8

IL GIUSTO METODO DI OSSERVAZIONE DELLE COSE R. Steiner Esercizio: per comprendere cose delle quali non si conoscono i nessi interiori Ci che ha valore per la vera e feconda osservazione e indagine del mondo,:

Durante lesercizio fondamentale il non specularvi intelettualmente sopra,lastenersi dal giudicare,linterferire con pareri personali. Occorre dapprima formarsi rappresentazioni,immagini esatte dellevento da indagare,dei fenomeni che sono avvenuti e che si sono susseguiti temporalmente; rappresentarsi tali immagini cronologicamente luna accanto allaltra; farle trapassare luna nellaltra. Occorre generare ora una Fiducia nel fatto che essendo noi stessi connessi con la natura,i fatti effettueranno connessioni anche in noi. Tanto pi ci asteniamo dallesplicare pensieri personali,quindi giudizi,quanto pi con assoluto rilassamento ci formiamo immagini rappresentative, tanto pi gli intimi pensieri del mondo operano e si connetteranno con noi,e senza che noi lo sappiamo consapevolmente,si improntano nel nostro corpo astrale. Ci "ispireranno"occultamente,svelandoci lintima e nascosta natura delle cose. In tal modo noi ci congiungiamo con il divenire del mondo; bisogna che le cose agiscano su di noi accogliendole in modo neutrale: saranno loro a parlare in noi,non noi per loro. Il restare in contemplazione non un alcunch di passivo,ma bens un "tacere" nel quale ci si dispone ad ascoltare nel silenzio la "Voce delle cose".

Da entit spirituali nei corpi celesti e nei regni della natura pag.11) R. Steiner Esercizi per arrivare a per percepire il mondo vitale o essenzialit eterica; 4 differenti esperienze di percezione della legge morale cosmica entro il sensibile: la religiosit nelluniverso

La seguente tecnica, che pu essere anche definita percepire puro, la si pu applicare alle pi svariate impressioni sensoriali: ci si deve abituare ad eliminare limpressione sensoriale, (visiva, uditiva, tattile,intellettiva, emozionale, ecc.) conservandosi desti di fronte al mondo, in special modo portando tutta la propria attenzione verso limpressione che compare nellanima in conseguenza ad una data percezione. Cos facendo si stimola ad operare in noi qualcosa di pi profondo dei nostri occhi, orecchi, del

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nostro cervello o sentimento.

Concentrazione sul cielo azzurro: la devozione I seguenti esercizi sono sperimentabili da chiunque ne crei in s stesso le premesse. Si deve volgere lo sguardo, innalzandolo dalla terra verso le vastit del cosmo, abbandonandosi alla contemplazione dellazzurro del cielo, osservandolo in tutte le direzioni. Si scelga un giorno in cui non vi nessuna nuvola, e il cielo sia chiarissimo. Ci che conta labbandonarsi molto lungamente e intensamente allimpressione suscitataci dal cielo azzurro, cercando di immedesimarsi in esso, dimenticando tutti i propri ricordi, i propri stati danimo: cercare di afferrare e di serbare nellanima, il contenuto afferrabile a mezzo della sensazione promanante dallimpressione cielo azzurro. Si arriverebbe ad un punto in cui si sperimenterebbe unimpressione oggettiva, esperibile da qualsiasi essere umano,unesperienza di devozione. Lanima si sentirebbe ricolmo di infinita devozione. In una concentrazione del genere, il blu cesserebbe di essere blu ad un dato momento e al posto del colore blu apparirebbe interiormente un immenso sentimento di devozione, di religiosit, grande rispetto per ordine perfetto (morale) del mondo. Lazzurro si muta in unimpressione di un quid di morale che avvolge il mondo con la sua saggezza e protezione.

Contemplazione dei vegetali Si cerchi di rivolgere lattenzione in primavera o in estate a tutto il verdeggiare, al crescere incessante delle piante: concentriamoci sullimpressione suscitataci dalla contemplazione del verde generale germogliante. Quando il verde cesser quale impressione dei sensi, comparir al suo posto un singolare sentimento: si avverte la natura della forza che si esprime nel pensare umano. La stessa forza che crea immagini, rappresentazioni, pensieri, della stessa natura di quella che fa crescere le piante. Lessenza contenuta nel verde vegetale affine allessenza della forza pensante nelluomo. Ne scaturisce unaltra impressione morale.

Meditazione sulla neve: la comprensione della materia nelluniverso Facendo scomparire il bianco della neve compare la sensazione della legge morale universale che permea la materia.

Concentrazione sul bicordo di tonica e della sua ottava Cercando di cancellare i due suoni simultanei, eliminando qualsiasi altra impressione, verr suscitato un sentimento morale simile a quando, si riesce con la ragione a dominare il desiderio. Si tratta dellaccordarsi fra pensiero e brama, fra desiderio e ragione. Fra i due si realizza un compromesso.

La sovracitata tecnica conduce al sollevamento del primo velo che vi dietro il sensibile: il mondo elementare o eterico, con le sue entit.

Da entit spirituali nei corpi celesti e nei regni della natura (3 conf) R. Steiner Esempio dei due bicchieri: esercizio Rappresentarsi un bicchiere pieno a met. Riempendone unaltro, anzich svuotarsi si deve vedere il primo anzich svuotarsi, riempirsi ancora di pi. La controimmagine spirituale di questa rappresentazione : compiendo azioni amorevoli non ci si impoverisce, non ci si svuota, ma al contrario si accumula qualcosa, si diventa pi ricchi. Si riversa in unaltra persona qualcosa che riempie ache noi stessi. Coltivare questo tipo di rappresentazioni che contraddicono le leggi fisiche, sono utili allo sviluppo occulto. Si comincer ad avvertire che in noi vive un qualcosa di spirituale, qualcosa che molto pi alto di ci che indichiamo come noi (langelo custode). Tramite la meditazione di rappresentazioni come la precedente o quelle in cui consideriamo figure geometriche, arriviamo a sperimentare lazione che un essere angelico esplica su noi stessi. Sono le entit che reggono o guidano il singolo essere umano.
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Si pu arrivare a sperimentare lessere angelico che ci guida, solo liberandosi dal proprio egoismo, dai notri interessi personali e abbandonandosi a rappresentazioni simboliche come la precedente.
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