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Dedicatoagli studentiche vogliono scoprire e Bustare il piacere di studiare

Introduzione

L'obiettivo di questolibro b quello di fornire alcuneinformazioni sul metododi studio. ."*IJn proverbiocinesedice: "Non dare un pesce ad un affamato, ma forniscilo di un amo da pesca;se gli dai un pesce,mangerdper un giorno, se \. gli fornisci un amo, mangerdtutti i giorni." ..-.-/ fonCon questolibro desiderosuggerirele caratteristiche damentalidel metododi studio,per continuaread apprendere dopo aver imparato a "pescare"le iplognaautonomamente, per 14mgnte(veditavolan. I ). zioni utili per la vita e nutriepti

Tav. L Analogia tra metodo di studio ed amo per pescare.

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

INTRODUZIONE

I'apprendimento d gratificante, soddisfala curiosith,amplia gli oizzonti della mente,aumentaI'autostima.Il metodo di stupiacevolee produttidio trasformalo studio in una esperienza va (vedi tavolan. 2). In altri termini, studiared gratificantesolo se si possiedono un buon metododi studio ed una appassionata voglia di imparare. Questolibro aiuta: a liberarsidegli approccisbagliatied improduttivi verso lo studio, il proprio tempo di studio, a programmareefficacemente quandoe quanto studiare, definendo,in particolare, dove e come studiare, ad affrontaregli esami senzaansieth, gli argomentidi esame. a ripassare accuratamente In breve,I'obiettivodi questolibro d quello di insegnare a grazieal supportodel metodo. studiareefficacemente, Leonardoda Vinci (1452-1519) affermava: "Lodare la ragione 2 facile, dfficile d ragionare bene;facile 2 invocareI'esperienza, dfficile i organizzare esperienT.e sistematiche." Allo stesso modo, d facile lodareil metododi studioe riconoscerne I'importanza e l'efficacia;ma d difficile riusciread applicarlocon costanza fino ad acquisireuna stabileabitudine L'esercizio,perd,d la via piD sicuraed efficace metodologica. per collegare,come un ponte,la teoria sul metodoalla pratica quotidiana dello studio(vedi tavolan. 3). Studiarecon metodo significa scoprireil piaceredi studiare.

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Tav. 2. Vantaggi del metodo di studio.

Un buon metodo di studio d utile, perch6insegnaa risparmiare tempo e ad evitare sfg&i sterili ed improduttivi. Un efficace metododi studio b indispensabile, se si tendeall'eccellenza o se si vogliono raggiungere le vette del sapere. Piaceapprendere, ma, talvolta, non piace studiare. Non piace studiareperch6lo studio d intrecciatoalla diffiperch6 coltd, alla fatica, allo sforzo. Ma piace apprendere,

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1 I fattori del metodo di studio

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Tav. 3. L'esercizio come ponte tra teoria e pratica.

I fattori fondamentalidel metodo di studio, a mio parere, sonocinque: I. il metodo, 2. la motivazione, 3. le abilitd cognitivee metacogniliye, 4. le strategiee le mnemotecniche, 5. lo studio. scolasticoe il raggiungimentodegli alti gradi ll successo della cultura sono garantiti solo quando questi fattori essenziali sonotutti presenti. Analizziamoli brevementee rimandiamo ai prossimi capipiir ampia. toli una loro descrizione

1. Il metodo
della stradapii effi Il metodo b la conoscenza pida e piD economicaper ottenererisultati Il metodo di studio comprendenumeroseabili

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I FATTORI DEL METODO DI STTJDIO

Tra le piD importanti si possonoelencarele seguenti: C; .. : s(tpere cosa 2 lo studio e cosa comporta; sapere gestire in modo fficace il proprio tempo di studio; saperecomeautomotivarsiverso Io studio; sapere progettare un piano di studio giornaliero, settimanale, mensile: sapereverfficareed autovalutarei risultati del proprio modo di studiare; . saper utilizzare i suggerimenti offerti dalle leggi dell'apprendimento e della memoria, per elaborareefpiani di studio ed ingegnose mnemotecniche; .ficaci sapere elaborare strategie per prendere erypunti, per costruire schemi e mappe, per leggere e per produrre un testo; sapere migliorare il proprio metodo di studio, imparando sia dai propri errori che dalle strategie che hanno avuto successo.

La motivazioneb debole se b fornita dall'esterno("Se non studio, i miei mi ossessionano"), mentreb forte se nascedall'interno ("Mi piace imparare: mi sembradi allargare i con). E forte quandonascedalla consapevofini della mia mente" lezzadi s6 e dei propri valori, e dal significatoche si attribuisce allo studio,alla scuola,alla cultura.

3. Le abiliti cognitive e metacognitive


E necessario distinguere tra " cognizione" e " metacognizione". La cognizioneiguarda il conoscere, la metacognizione riguarda la riflessione metodologica sul modo in cui si conosce. La cognizioneriguardail "cosa" si conosce,la metacognizione riguardail "come" si conosce. Le abilitd metacognitiveriguardanola consapevolezza del modo in cui le informazioni sono acquisite,elaborate, memorizzate ed applicate.Le abilitl metacognitiveriguardano la capacitddi riflettere e controllarei propri processicognitivi, per renderli piD efficienti e piD affidabili. Tra le abilitd metacognitive generali,ricordiamo le seguenti: . . . . . guidare l'attenzione; adottare strategie di apprendimento; conoscere le leggi della memoria; elaborare strategie di recupero delle informazioni gid acquisite; rielaborare le informazioni in mappe cognitive; trasferirele informazioninella pratica o nell'acquisizionedi altre informazioni.

2. La motivazione
La motivazione d la spintaa raggiungere cib che si ritiene importante. La motivazionedd valore e significatoa cid che si fa.Le sueradici a$qndanonelle aspettiiive,nei valori e negli scopidello studente. Senzamotivazionetutto appareinutile ed improduttivo. Per studiareefficacemente b necessario coltivare in se stessi forti motivazioniintrinseche, rispondendo in modo convin"Perchdsto studiandoquecentee significativoalla domanda'. s,tamateria?". La motivazione d la condizione indispensabile dello studio.

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I FATTORIDEL METODODI STUDIO

4. Le strategie e le mnemotecniche
Lq. slratpgiedi pp{io sono dei piani sequenzialidi operazioni che favoriscono I'assimilazione, l'elaborazione, la memorizzazione, il recuperoe I'applicazionedei contenutidi apprendimento. Tra le strategiedi studio generaliricordiamo le seguenti: Io . . . le strategieper leggere, le strategieper la lettura veloce, le strategieper apprendere, memoriT2are, ripassare, le strategie per produrre un testo.

5. Lo studio
Lo studio b la quantitd e la qualitd di investimentodella propna energlaper lmparare. Il metododi studio d, invece,il modo migliore per assicudi tale energiao risorsepersonali. rare un "buon investimento" Lo studio senzametodo b disordinatoe improduttivo. Lo studio senzamotivazioneb noioso ed insopportabile.

6. Visualizzazione dei cinque fattori del metodo di studio


Per ricordare pit facilmente questi cinque fattori b utile presentarlisottoforma di uno schemagrafico (vedi tavola n. 4). grafico pub essere costruitoin vari modi: una Uno schema spaziale lista di parolechiave(vedi tavolan.4a), uno schema (in questocaso a piramide) con le parole chiave collocateai
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Tra le strategiedi studio specifichericordiamo le seguenti: . . . . il sottolineare, il prendere appunti, Io schematizzare, l'archiviare le informazioni.

Le mnemotecniche sono delle tecnicheper raggiungerela completapadronanza di una materiadi studio. Tra le mnemotecniche piD importanti, applicabili allo studio, si possonoindicarele seguenti: . . . . . . le mnemotecnichedella organizzazione logica (schemie mappe), le mnemotecniche dei "luoghi", le mnemotecniche delle immagini, le mnemotecniche delle associazioni, logiche efantastiche, gli acronimi e gli acrostici, le rime e le filastrocche.

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Tav. 4. Visualizzazionedei cinquefattori del metodo di studio.

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I FATTORI DEL METODO DI STUDIO

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Anahzziamo,tra le tante possibili, la seguente traduzione dei concetti astrattiin immasini concrete. tre metodi: (a) L Tre tipi di percorsi;possonorappresentare uno veloce e diretto allo scopo,(b) uno lento e tortuosoe (c) uno confusoed inefficace; essipossono aiutare a visualizzareconcretamente il concettodi metodo,che b la strada pii breve per raggiungere uno scopo. (a) 2. Un omino spinto da alcune freccedi diversa ampiezza il concetto forte, (b) media, (c) debole,pud rappresentare versoun obiettivo. della forza della motivazione intornoalla testapub rappresen3. Un omino con un'aureola

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taregraficamente I'ampliamento dellevarie abilitdcognitiper raggiungere risultati ecve e metacognitive, necessarie cellenti. pud aiutarea visualizzare il 4 . L'immagine di una scalinata per concettodi percorsoe di strategie operative conseguire un risultato. (a) grande,(b) media, 5. Alcune frecce di diversa amprezza (c) debole,rivolte verso un libro, possonorappresentare il versolo studio. diversosradodi intensitd dell'investimento punto,elaborare E opportuno, a questo menuna immagine tale, quasi una fotografia,visualizzando tale schemafiguratiin modo molto vivido. vo, fino a vederlocon I'immaginazione Lo scopodi questosuggerimento d quello di stimolarenello studente I'abilith di raggruppamento delle informazioniessenziali in schemigrafici e mappecognitive, cercandodi arricchirle di stimoli visivi concreti,come le immagini, che facilitano I'apprendimento e la memorizzazione.
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Tav. 5. Visualizzazionespaziale e figurativa dei cinquefattori del metodo di studio.

suoi vertici (vedi tavola n. 4b), uno schemaspazialecon le parolechiavee con l'aggiuntadi immaginiconcrete che aiutino a ricordaredi concettiastratti(vedi tavola n. 5). La traduzionefigurativadei concettidi metodo,motivazione, abilitd cognitive, strategie,studio, fornisce un grande sostegnomnemonico:una immagine,infatti, si ricordapiD facilmente di una serie di parole.

con una sola ii E gratificante,infatti, riuscirea padroneggiare molte informazioni. immagine I I ll

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In questo libro sard preso in considerazione il tema del metododi studio, mentrela descrizionedelle tecnicheJiriudio,(sottolineare' prendere appunti,schematizzare, archiviare) delle strategie(di lettura,di^comprensione e di produzionedi un testo),delle abilitd cognitive e metacognitivl lattenzione, apprendimento,elaborazione, memoriziarion", r".;;;;", transfer)e delle mnemotecniche applicabili allo studio - -- i;;" senrara dall'autorein altri libri (vedi Bibliografi "u),.

2 Il metodo

Il metodo (parola greca che significa l.via,' o .,direzione verso una meta") b la consapevolezza della stradapit breve, pii veloce e piD economicaper raggiungere risultati soddisfacenti (vedi tavolan. 6). Il metodo d indispensabile quandouna materiad difficile. ll metodo,infatti, offre un orientamento, una guida, una map-

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Tav. 6. Visualizzazionedel concetto di metodo.

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IL METODO

pa. Spesso I'insegnante offre numerose indicazionimetodologiche, quandointervienedicendo:,,Osservate questoschema. Questoconcetto i un pilastro fondamentate dilla concezione di questo autore. seguite tare procedimentoper giungire a questi risultati." La consapevolezza del metodo si raggiungecon una accurata capacitddi "dialogo interiore", fatto di c-orrette autoistru_ zioni su cid che d megliofare,di autocontrollo passo per pas_ so su cid che si sta facendo e di valutazioni finali ru cid .i-," o statofatto (vedi tavolan. 7). Il metodod una strategia metacognitiva,inquanto fornisce una riflessione sul modo di conoscerr, oppr"niere e ricorda_ re. ll metodod la conoscenza deile strategiedi conoscenza. Grazieal metodo, b possibileriflettere sui-modi di pensaree di agire, in riferimento all'economiciti dei mezzi. ull'"ffi.ucia dei risultati. Il metodo di studio parte dalra riflessionesul modo di apprenderee termina con I'elaborazione di strategie per migliorare il modo di studiare. pud impararemeglio e piD rapidamente, se si impara il !i modo migliore di studiare.euindi, p.imu di studiared neces-

sarioimpararea studiare, ciod fornirsi di un valido ed efficace metododi studio. Non serve"studiare di piit", se non si studia con metodo. Il metododi studio suida e controlla il nostro modo di conoscere: . ci avvertequandostiamoprocedendoin modochiaro o confuso, attento o distratto, corretto o erreto, produttivo o sterile, ci stimola ad apprenderenel modo piir fficace, ci indica le strategiemigliori per rielaborare le informafioni, ci facilita l'assimilazionee la memorizzazione di cid che si va imparando, ci spingeversocomportamenti intelligenti e creativi.

. . . .

L'intelligenza, infatti, C strettamente intrecciatacon il metodo di studio.Chi studiacon metodo.studiain modo intelligente e chi studia in modo intelligente,adotta un accurato metododi studio. Si ricordi, perb,che il metodosenza motivazione, o voglia di studiare,d arido.

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1. Il metodocomecapacitirdi autoistruzione
Il metodopud essere definito come la capaciti di darsidelIe corretteautoistruzionisu cid che si intendefare, su cid che si sta facendoe su cid che si b fatto. La capacith di autoistruzione nel controllare conticonsiste nuamenteil proprio modo di procederenella soluzionedi un problema.

Tav. 7. Dialogo interiore ed autoistruzioni.

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IL METODO

un metododi studio si chiedecostantemente: Chi possiede "Come sto studiando?Come i la mia motivazionein queComeposso migliosto momento?Comei la mia attenzione? rare la mia capacitd di apprendimentoe di memorizzazione?" Si possonoadottareautoistruzionicome le seguenti: "Procedi gradualmentedal generale al particolare, da una visione globale di insiemead una visione analitica e dettagliata, dal noto all'ignoto, dal facile al dfficile, dal concreto all'astratto, da cid che D intuitivo a cid che 2 razionale.Scomponi cid che i complesso o piccoli passi. in piccole sequenze Procedi lentamente: non essere impulsivo o frettoloso nelle conclusioni. Chiediti quali sono le cause e le conseguenze degli eventi. Sii attivo nello studio e cura il metodo di studio, organizzandole informazioni in schemie sistemidi conoscenze. Prima di studiare, riattiva la tua motivazionee le tue preconoscenze." In breve,il metododi studio equivalealla capacitddi darsi delle appropriate autoistruzioninel settoredell' apprendimento.

2. Le caratteristiche del metodo


del metodoriguardanoi di autoistruzione Le caratteristiche seguentiaspetti(vedi tavola n' 8): ' ' . . Ia Previsione, la progettazioneo pianificazione' passoper passo' l'automonitoraggio la valutaZione finale.

2.1. LaPrevisione le numerose Prima di mettersia studiare,d utile prevedere seguenti: le sono variabili dello studio.Alcune di esse ' . temPi(quando e per quanto tempo studiare)' (compiti, interrogazioni,esami)' scadenze

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.materialiesussidi(tibri,appunti,Computer,videodo'umentari' corsi di registrazioni di films '.di )' istruzioneProSrammata prerequisiti)' . risorse(lezioni dell'insegnante' lungo scopi(obiettivi immediati'a medio termine'a ' termine), costi (sforzi,fatica), ' benefici(vantaggi,incentivi' gratificazioni)' ' della successiva La capacithdi previsioned il presupposto capacithdi Progettazione' in questomodo: Si pud Procedere disposizione? "Cosa devo studiare? Quanto tempo ho a d la mia situazionedi Quaii sono i miei irerequisiti? Qual

Tav. 8. Curatteristiche del metodo.

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CUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

IL METODO

partenza in questa materia? euati obiettivi specffici posso propormi? Quali prestazioni effettive desidero raggiungere? Per quale scopo devo studiare oggi? Dovrd fare ii ,o"mpito scritto? Una interrogazione orale? Comeposso utilizzari nel modo migliore il mio tempodi studio? euali dfficottd incontrerd? Qual b il mio atteggiamento emotivoveiso la materia? Mi piace? Possiedoun buon metododi studio?Seprocedo in questa direzione, quali conseguenze prevedo? per .fare un buon t1ma su questo argomer.tto, di cosa ho bisogni? Dove possodocumentarmi? Comepossorendereronrrri e tangibi_ li i miei progressi nello studio di questamateria?,,. 2.2. La progettazione o pianificazione Dopo aver previsto le numerosevariabili dello studio,b necessario stabiliredelle prioritd e pianificaretempi, materiali e procedure. Per una progettazione pii dettagliata, si pud procederenel modo seguente: "Per.raqgiungeretale risultato devo organillarmi in que_ sto modo. E necessariostudiare dapprima questoorgo*into, che i basilare,e poi passerdai successivi, ordinati ii sequenza, secondoil grado di dfficoltd. Dopo svolgerd le eseicitazioni pratiche, per esserecerto di aver compresoin modo soddisfacentecid che ho studiato. per non airivare con l'acqua alla gola, all'ultimo momento,? meglio elaborare un piino orario delle ore di studio della settimana.E opportuno che io definiscail metododi studio piil appropriato'in questasituaz.ione.Devo esseresen,vibile alle mie condizioni psicofisiche, e, a tal fine, i indispensabileprevedere adeguaiepoirr, p", evitare di studiare quando non sono pienamente'fficiente. Devo organizzareil mio tempo di studio suila basi del mio ritrno di attenzione e sulla basedel mio ciclo veglia-ripo,co. se rie.sco a raggiungerebuoni risultati, mi premierd.',

alla fasedella realizzazione si passa Dopo la progettazione, In questafase d pratica. Si inizia a studiareconcretamente. di automonitoraggio. possedere una buonacapacith necessario

2.3. L' automonitoraggio significa autoverificaed autoIl termine automonitoraggio controllo. Significa fqfg e*tlsqgnante a-se stpsgi"S,ignifica i nteriori zzai;EifeSffi-iiare 1 ;Aodo ed ipp li carlo costantemente,come una abitudinedi studio (vedi tavola n. 9) passo per passo, ciod,controlautomonitorarsi E necessario lare passoper passoquello che si sta facendoe, soprattutto, "come" lo si sta facendo.Quandosi studiasenzaautomonitoun calo di attenzione. raggio si verifica frequentemente Quanpassoper passo, do, invece,si studiacon l'automonitoraggio a rimaneresvegliae vivace(vedi tavola continua l'attenzione n . l0 ) .

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Tav. 9. Automonitoraggio passo per passo.

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IL METODO

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Tav. 10. Studio ed automonitoraggio.

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come mi sento?Mi sembra di padroneggiaremeglio I'argomento.Bene.Continuocosi. Mi sto awicinando all'obiettivo? il livello di prestazione che avevostabilito? Storaggiungendo questo In momentosto incontrando una dfficoltd di comprensione. Cosafaccio? Procedo oltre, sperandodi ricevereulteriori informazioni dal testo o mi fermo finchd non ho comprequesto punto? Sonoconsapevole so in modo soddisfocente del fatto che questo brano argomentativopresenta una elevata complessitdconcettuale?Comeposso schematizzare i dati, i concetti,i principi, le teorie?" L'automonitoraggioriguarda ancheil controllo passoper passodelle varie abilitd cognitive come le seguenti:la cono; I'applicazione,I'analisi, la sintesie scenza,lacomprensione, la valutazioneo capacitddi giudizio critico. "Cosa conosco di questadisciplina? Conoscoi termini o le piil definizioni importanti?Ho compresoil significatodi questo concetto? Sono capace di ripeterlo o ridirlo con parole mie? Saprei spiegarlo ad un'altra persona? Sono capacedi individuare la catena di causa ed effetto di questo procedimento?Sono capacedi applicare questi concetti ad altre situazioni o ad altri contesti? Come posso scomporre, {iqt-inguere,discriminaregli elementi di questoinsieme?Comeposso metterli in confronto con questi altri? Comeposso-figg-ryporre questi vari elementi?Comepossoorganizzarli in un sistema coerente?Come posso integrare questenumeroseinformazioni? Comepossoprogettare questaricerca, ristrutturando da un altro punto di vista i dnti? Comeposso dare loro una nuova impostazione? Comeposso elaborare qualcosadi creativo in questosettore?Comeposso giudicare cid che ho fattofinora? Quali obiezionipotrei rivolgermi rispettoall'impostazione o alle argomentazioni? Qual i la validitd e l'attendibilitd di questamia ricerca?"

Una esemplificazione dettagliata della tecnicadell' automonitoraggiopub essere la seguente: "In questomomento,la motivazioned alta o bassa?L'autostimai positiva o negativa?Le condizionipsicofisichesono ottimali? Ho riattivato i prerequisitiT Sonopronto? Va bene. Si parte. Adesso sto effettivamentestudiando. Come sto procedendo?Sto utilizzando bene il mio tempo? E adesso cosa sto facendo? Sto raggiungendoi miei obiettivi? Qui sto trovando dfficoltd e non so perch. Adessoho capito: avevo trascurato questo aspetto.Devo stare piit attento. Talvolta sono troppofrettoloso e mi capitano delle sviste.A chepunto sono? E Quanto mi manca per finire? Sento un po' di stanchezza. megliofare una brevepausa. Perb, prima voglio finire questo paragrafo. Adessomi concedo una pausa. Penso che mi fard bene.Adesso riprendo. Come mi sento dopo la pausa? Come i il mio livello di attenzione?Questoargomentomi sta sembrando dfficile. Come posso renderlo piil accessibile? Ci sono delle strategiespecificheche posso utilizzare in questo caso?Potreifare, ad esempio, uno schema dei punti principali che ho sottolineato.Adesso che ho fatto questo schema,

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2.4. La valutazione
Dopo aver finito di studiare,d necessario verificaree valutare subito il risultato raggiunto. Un esempiodi autovalutazione dettagliata pud esserela seguente: "Sono soddisfatto del risultato raggiunto? euanto mi ? costato?Quali vantaggiho conseguito? Il rapporto costo-benefici i accettabile?Quali argomentiho appresorapidamente e quali argomenti ho appreso lentamente? Forse dovrei studiare in modo attivo, ciod imparando, ad esempio,a sottolineare con accuratezza.Forse dovrei migliorare la mia capacitd di prendere appunti e di elaborare mappe. Cosa mi propongo di studiare la prossima volta? Finora, come posso definire il mio metododi studio? E accurato? Disordinaio? Sodiisfacente? Stimolante?Non sono soddisfotto di questa ora di studio, quindi devo rivedere Ie mie strategie di studio. E bene che riveda attentamente il modo in cui ho studiatofino a questo momento.Oggi sono contentodel risultato del compito. euesta volta sono stato in gamba. Vedo che studiare in questo modo conducea risultati molto gratfficanti. Ho fatto fatica a comprendere questocapitolo, ma poi ce I'ho fatta prendendo appunti. In questa materia ho un ritmo di apprendimentopit) Iento. Pensoche dovreifare in questomodo,per colmare le mie lacune in questo settore dello studio". La capacitddi valutazioneconsistenel giudicare : . , il proprio lavoro ("Ho lavorato bene!"), i propri risultati ("L'esame i stato soddisfocente". "Sono riuscito a organizzaredei buoni schemi e mappe concettuali!Ho fatto un buon tema!" ), il proprio ritmo ("Ho fatto molta fatica a capire questogruppo di concetti!"), il proprio impegno("Mi sono impegnatomolto!"),

Tav. I L Aspetti cognitivi ed aspettimotivazionalidello studio.

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le proprie abilitd ("Mi sentoun po' carentein questo settore!"), i propri limiti ("Dovrei colmare Ie lacunein questa materia!"), le proprie risorse ("Adesso possiedo delle buone in questadisciplina!"). mappeconcettuali

riguarda sia gli aspetti cognitivi, sia gli La valutazione Non semprei due aspettisonofacilmenmotivazionali. aspetti (vedi tavolan. 11). te separabili Quando uno studenteafferma: "Eureka! Ci sono riuscito! Ho risolto il problemal", esprime,da un lato, la soddisfazione Si sta personale. cognitiva, ma, dall'altro, la soddisfazione ("Sono capace-Sonoin gamgratificandoed autorinforzando: una pii forte automoe stimola cresce autostima La sua ba!"). piace. dei buoni risulOttengo tivazione:("Questamateria mi tati. Mi sento caPaceed fficiente. Mi piace sentirmi cosi e voglio continuarea sentirmi cosi.").

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IL METODO

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In altri termini, I'abilitd di automonitoraggio, o di autoirendelo studente capace di autoregolazione e lo stistruzione, piD responsabile verso se stesso mola ad essere e piD autonomo nello studio. nel ln conclusione, il metodob lo strumentoindispensabile campo del saperee dello studio.Esso fa risparmiaretempo e notevolmente i benefici ed i risultati. fatica ed incrementa

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OlrvQ UE . c' /reczto !-Tav. 12. Quadernodel proprio metododi studio.

3. II quaderno del proprio metodo di studio


E utile predisporre un quaderno in cui raccogliere le proprie osservazionisul metodo di studio, segnando giorno per giorno le difficoltd, ma anchele regoleempiricheche si ritengono efficaci ed adatteal proprio stile cognitivo (vedi tavola n. 12) Su tale quadernosi possonoannotare, ad esempio,le autoistruzionielaborateper svolgereun tema: "Quando devofare un tema la prima cosa a cui devopensare i se ho compresobene la richiesta contenutanel titolo. Dopo devo cercare di rintracciare nella memoria tutto cib che D pertinentecon l'argomento da trattare. E importantissimo abbozzareuno schemadelle varie parti del tema. Devo stare attentoa scriverein modosemplicemrt vivace,Devo curare l'equilibrio della composizione e l'architettura delparagrafo, ecc.". In questomodo si rendevisibile e tangibileil proprio metodo di studioe si d in gradodi correggerlo, migliorarlo e personalizzarlo.

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3 La motivazione lo studio verso

La motivazione d la spintache animae sostiene un'azione per soddisfare o un comportamento, i propri bisogni. Una forte motivazionestimola un comportamento decisoe direttoallo scopo, mentreuna debolemotivazione produce un (vedi comportamento incertoe confuso tavola n. l3). Una forte motivazionefa riversarenello studio un forte interesse, una intensavoglia di apprendere, una solidatenaciadi fronte alle difficoltd. In definitiva, una forte motivazionerende piD probabileil successo e la gratificazionenello studio. La motivazionedeterminacid che si deve ricordaree cid che si pud dimenticare. Si ricorda piD facilmente cid che interessa, cid che piace, cib che d utile (vedi tavolan. 14). Si dimenticapiD facilmentecib che d noioso,cid che non piace,cib ched inutile.In altri termini,si dimentica facilmente quandonon si b motivati a ricordare,perch6,in tal caso,le perdonoimportanzae rilievo e vanno a informazioni apprese finire sullo sfondodella nostramemoria.

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GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

LA MOTIVAZIONE VERSO LO STUDIO

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Tav. 14. lrt motivazione a ricordare.

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il desideriodi imparare e la conseguente considerazionepositiva, o valorizzazione, dello studio, il desiderio di fare bella figura e di impressionare gli altri, il desideriodi competere con se stessi("Sono in gambao no?"), il desiderio di avere successoe di eccelleresugli altri, oppure il desiderio di dimostrare agli altri il proprio valore ("Vifard vedereio di cosasono capace"), il desideriodi compensare lefrustrazioni ("Non riesco in questocampo,ma riuscird nello studio"), il desideriodi riceveregratificazioni ambientali, il "dover" sostenere un esameo una interrogaTione (talvolta, senza lo stimolo di una interrogazioneo di un esame,si studia di meno o molto poco), le abitudini di studio. il precedentesuccesso o insuccesso scolastico,

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Tav. 13. Motivazioneed azionefficace.

. In breve,solo la motivazione,accompagnata dal metodoe da strategie efficaci, garantiscecon certezzail successo nello studio. .

1. I fattori della motivazione verso lo studio


Quali sono i fattori che creano una motivazione verso lo studio? Facciamo una brevelista:

. .

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GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

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LA MOTIVAZIONE VERSO LO STUDIO

. . . .

la consapevolezza delle proprie attitudini ("Riesco bene in quasi tutte le materie"), I'interessamento della propriafamiglia, la personalitd dell'insegnante ("E un insegnante che ti fa amare Ia materia che insegna" ), l'organizzazionedidattica della scuola che si frequenta.

La motivazioneinternad intrecciatacon il desideriodi automiglioramento, con il piaceredi apprendere, con la curiosith di scoprirenuove soluzioni,con l'eccitazione dell'autocompetizione(sfidacon se stessi), con l'obiettivo dell'autorealizzaz\one. La motivazioneesternad intrecciatacon la necessitd di evitarerimproverie punizioni,con la pressione a compiacere gli altri, con la bramosia di esibirsie di fare bella figura,col bisogno di ricevere lode ed approvazione, con la smaniadi gli competerecon altri. Di fronte alle frustrazionio alle distrazioni,la motivazione internad pii resistente di quella esterna.

Ognuno di questi fattori incide sulla motivazione di uno studente. in modi ed in eradi diversi.

2. Motivazione intrinseca ed estrinseca


Si distinguono due tipi di motivazione: quellainternao intrinseca e quellaesterna o estrinseca. La motivazioneintrinsecascaturisce dai valori e dagli interessi dello studente; la motivazioneestrinseca scaturisce da stimoli esterni,che, spesso, coinvolgonosuperficialmente la personalith (vedi tavolan. l5). di uno studente

3. La forza della motivazione


Una forte motivazione b indispensabile, quansoprattutto, do si incontranoostacoli,difficolte e frustrazioni.Le difficolth nello studiosonoinevitabili,perchd lo studioimplica la fatica, I'impegno e lo sforzo.Per affrontaretali difficolti si pud agire in due direzioni: migliorare il proprio metodo di studio e accendere la motivazione o la voglia di studiare. E necessario chiedersi: "Quanto mi interessacib che stofacendo? E veramente importanteper me? Quanto b importante?" Solo se si riescea fare emergereuna forte motivazione,d possibileaffrontareagevolmente le difficoltd. Agendo sulla propria motivazione,si pud modificare il peso e la dimensionedelle difficoltd di studio: essepotranno piD semplici e piD facili da affrontaree risolvere. sembrare

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Tav. 15.Motivazioneinterna e motivazioneesterna.

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GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

LA MOTIVAZIONE VERSO LO STUDIO

borare un autocontratto di impegno con se stessi,pianificare lo studio, automonitorarsi passoper passo,elaborare un piano per autorinforzarsi. 4.1. Curare I'autostima "E necessario che io mi liberi dalte immagini negativedi me stessocomepersona e di me stessocome studente. Devo cercare di sostituirle con immagini positive (vedi tavola n. l7). Devo curare la mia autostima:se i alta, mi sentocapace e cid aumenta la probabilitd di avere successo; se D bassa, sento che non ce la fctrb mai e che sono una frana e cosi allontano da me la probabilitii di avere successo. E necessario che io impari ad interrompere,con la tecnica dell'autoistruzione, il circolo vizioso del dialogo interno dell'insuccesso."

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Tav. 16. Motivazioneforte e motivazionedebole.

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Con un'alta motivazione,le difficoltd sonopercepitecome risolvibili. Con una bassamotivazione,le difficolti sembrano insolubili,e sonoaccompagnate da sensazioni di sfiduciae di "Non ce la faccio! Non ce la fard mai" (vedi autosvalutazione: tavolan. 16). In breve:non sonole difficolti che inibisconouna persona, ma lo scarsolivello di autostima,la debolezzadella motivazione e la povertddelle risorse. Quando si d motivati, le difficolti sono percepitecome opportunitddi automiglioramento, e non come minacciadi fallimento.

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4. Alcune indicazioni per automotivarsi verso lo studio


Come si pub raggiungere un'alta motivazione? '

Tav. 17. Curare l'autostima.

4.2. Visualizzarsi positivamente "Devo imparare a visualizzare c'on chiarezza i risultati positivi che mi aspetto ed imparare quasi a preguslarli: in questomodo,mi sentomnggiormente ,notivatoa raggiungerli."
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Alcune indicazioniper automotivarsi versolo studio,con la tecnicadel"dialogo interiore" o capacitir di autoistruzione, sonole seguenti: curareI'autostima, valorizzare lo studio,ela-

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CUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

LA MOTIVAZIONE VERSO LO STUDIO

4.3. Valorizzare lo studio "Devo valorizzare lo studio, la scuola e la cultura. Solo se riesco a valorizzarli, riesco a concentrami e ad impegnarmi. Devo riuscire ad inserire il valore dello studio ail'interno dei miei valori esistenziali. Pertanto, non devo studiare solo per trovarmi un lavoro, ma devo studiareper scoprire il piacere di apprendere."

4.5. Pianificare te attivitir di studio "E utile pianificare le mie attivitd di studio. Devo fare una accuratadiagnosidei miei bisognidi studio ed eraboiarestrategie per soddisfarli. Devo fissare obiettivi realistici e devo verfficare i risultati. Devo stabilire delle prioritd. euali sono gli obiettivi immediati?Quali sonogli obiettivi a mediotermin.ee quali sono gli obiettivi a lungo termine o finali? Devo diventare consapevoledi tutto cib che comporta lo studio: investimento affettivo,metodo,materiali e strumenti,contenuti e strategie-Il fatto che sia io a gestire il mio tempodi studio, aumenta il sensodel controllo ed i gratificante perc'hdrni sento autonomo, responsabileverso me stessoe capace di prendere decisioni."

4.4. Elaborare un autocontratto "ln questasettimanami impegno(vedi tavola n. Ig) a studiare in questo modo, utilizzando questo tempo; voglio raggiungere questi risultati; se, alla fine della settimana, o alla scadenzadi questa data, sard riuscito a mantenerequesto impegno, mi premierd in questo modo. Se non manterrd fede a questo mio impegno, mi toglierb questopremio o beneficio. In questomodo mi ? piilfacile esercitareI'autocontrollo,concentrarmi nello studio, affrontare i conflitti di motivazioni, come,per esempio,il conflitto ta il volermi divertire e il do_ ver studiare."

4.6. Automonitorarsi "La conoscenza immediatadei risultati del mio studio mi aiuta ad autoregolarmipiii rapidamentee rinforya i compor_ tamenti che hanno avuto successo. Devo usare l'autontonito-

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Tav. 19. L'avvicinamento alla meta.

Tav. I 8. L'autocontratto.

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GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

LA MOTIVAZIONE VERSO LO STUDIO

raggio passoper passo.Devo controllare spesso il mio livello per studiarenelle condizionimigliori. Ogni tandi attenzione to devofermarmi, per fare delle pause di riflessione e per verificare come sto procedendoil mio studio. E utile segnaresu unfoglio i passi di avvicinamento alla meta: metterduna crocettaper ogni cinquepagine studiatee memorizzate fficacemente. Cosi vedrd concretamentecome sta procedendo il mio studio. Ho notato, infatti, che.studio di piil quando vedo che mi sto awicinando alla meta.E un rinforzo per me. Mi scoraggio, invece,quandoIa vedomolto lontana (vedi tavola n. l9)."

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4.7. Autorinforzarsi "Per tenere alta la mia motivazione devo predisporre un piano di autorinforzi: un autorinforTopassoper passo mentre studio ed un autorinforTo finale se ho ottenuti buoni risultati (vedi tavolan. 20). Seho successo, i giusto valorizzarmiripetendomi mentalmenteche sono stato in gamba e che posso esseresoddisfatto di me. Se ho un insuccessomi devo incoTav. 21. Motivazionee successo.

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raggiare. Con I'autorinforzopotrd affrontare fficacemente e dfficoltit, e potrd acquisire stabil' frustrazioni, insuccessi Possoelqboramenteun abito di costanzae di perseveranza. re tale piano di autorinforlo nell'autocontratto."

5. Motivazione e successo
e decresce La motivazione crescequando si ha successo (vedi tavolan. 2l). con I'insuccesso

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Tav. 20. L' autorintbrzo.

ll successo d un rinforzo positivo dell'autostima("Sono in per I'augamba").L'insuccesso una minaccia d generalmente crea un forte legame tostima ("Sono un fallito"). Il successo di un nuovo passata tra I'esperienza di successo e l'aspettativa una persona e la stimofavorevolmente successo, che dispone la positivamente verso successi futuri. creauno circolo "vizioso" (vedi tavolan.22) L'insuccesso tra situazione di insuccesso-bassa autostima-disinteresse-nuopiDbassa insuccesso, ecc. vo insuccesso-una autostima-nuovo

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GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

LA MOTIVAZIONE VERSO LO STUDIO

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negatle ("Devo il fare qualcosa e la paura di conseguenze paura riuscire a superarlo"); di non questo ma ho esame, fare ("Devo il conflitto tra il fare qualcosae il sentirsiinadeguato studiare,ma mi sentounafrana. Sono stupido.Non ho Ie ca' pacitd."). In un conflitto tra oppostemotivazioni, prevarri, naturalmente,la piD forte; qualunqueessasia, ma la pii forte. Il modo migliore per risolverei conflitti tra le diversemotivazioni d quello di favorire, dentrodi noi, vna"democratica : discussione", chiedendosi "Cosa voglio? Cosa voglio veramente? Cosa voglio piil di ma anchequest'altro! ComepossoequituttoT Voglio questo, Pensoche sia librare questediversee contastanti esigenze? megliofare prima questoche ? pii importanteo urgentee poi fard quest'altro!" si potrannochiaridiscussione, Attraversotale democratica in conflitto, i esigenza gli di ogni e svantaggi re i vantaggi

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Tuv. 22. Relazi)ne tra successo, insucce.sso e uutostima.

Il successo creaun circolo "virtuoso" tra situazione di sucpositivodi s6-entusiasmo-aspettativa cesso-concetto di nuovo successo-raggiungimento di un nuovo successo-maggiore autostima,ecc. La tendenza al successo scolastico dipendedalla forza della motivazione, dalla probabilitddi successo, dagli incentivi, rinforzi positivi o riconoscimenti raggiunti. Per far emergerela voglia di studiared necessario speri("Ho mentare, oltre lo sforzo,ancheil successo come studente preso un bel voto") e come persona("Sono un ragazzodotaquandosi sperimenta to").La voglia di studiare svanisce una lungaseriedi insuccessi scolastici, che minanol'autostimadi se stessi come studenti e come persone.

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6. Il conflitto tra oppostemotivazioni


Il tipo piD frequentedi conflitto tra oppostemotivazioni (vedi tavolan.23) d quello tra il dovere("Devi studiare, perchi devi studiare.Se non studi sarai punito, penalizzato")ed il piacere ("Non i divertentestudiare. Lo studio i faticoso. Voglio divertirmi."). Altre situazionidi conflitto sono le sesuenti:il conflitto tra

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GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO LA MOTIVAZIONE VERSO LO STUDIO

. i benefici; gli aspetti positivie quelli negativi, gli aspet_ :o:li tr necessari e quelli superflui. si tratta,in altri termini, di riuscire a parlare a se stessi. con Ia tecnicadel diarogointerioredi "contrattazione creile parti.in conflitto" (vedi tavolan.24), si permette a se stessi di ascoltare.le ragioni di ogni parte deiia propria personariti e re obiezionidelle altre purti; itta fine, dopo il dibattitointerno, sard pii facile trovare una soruzion. di .hia.iricazione o oi compromesso.

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7. Prima lo sforzo, poi il premio


E.bene.fare-dapprima cid che d meno piacevole(,,prima _ studio,poi mi diverto'.,) e dopo quello che E pin piu".uot". in tale sequen za,l' attivitdpiacevore che vienedopo lo sforzopud "percepita"come "premio" per essere Iautodisciphnueo'uutocontrollo esercitatisu se stessi stato bravo. Adesso. 1':sono
Tav. 25. Materie simpatiche e materie antipatiche.

perd, mi diverto). La sequenza inversa (,,prima mi diverto e poi studio") induce a rimandaregli impegni con il rischio di non eseguirlimai.

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8. Quandouna materia diventasimpatica


Non tutte le materie di studio sono simpatiche.Alcune di essepossonosuscitare anchedelle forti antipatie. L'atteggiamento,verso le materiepud variare da un atteg_ . giamentopositivo di attrazionead unatteggiamentonegativo di repulsione (vedi tavola n.25). k causedella simpatiao deil'antipatia sono morteplici.La maggiorpartedi esseaffondanore loro iadici neila motivarzione o demotivazione versolo studio;altredipendono dall' att"ggiu."n_ to positivo o negativo. entusiasta o apatico, deil'insJfnante. una materiadiventa^ra preferita,quandostudiandora si raggiungonorisultatigratificanti, che rinforzanoI'autostima derlo studente:

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Tav. 24. In contrattazione fra le parti in conllirro,

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GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

LA MOTIVAZIONE VERSO LO STUDIO

"Sono riuscito ad avere buoni risultati in questamateria. Mi sento capace di affrontare ulteriori dfficoltd. Mi sento bravo. Mi ritengo intelligente.Mi piace studiare. Continuerda studiareancora di pii.t. Voglio approfondirequestoargomento." L'insieme di questesensazioni positive proiettauna luce favorevolesu tale materia,che viene percepitacome piacevole e viene studiatacon piil impegno e migliori strategie. Tale maggioreinvestimentoaffettivo, accesodalla motivazioneed illuminatodal metodo,alleviail pesodella faticadello studio, almeno per tale materia.

quandouna materiab vissutanegativamente, come inevitabile insuccesso, lo studentesi rifiuta di studiarlaper evitare ulteriori ferite alla propria autostima("Non voglio nemmeno sentirla nominare"). In tali condizioni, si verifica un disinvestimentoaffettivo ("Non mi interessa piit niente"), che generaun enormesenso di affaticamento, anchedi fronte a piccole difficoltd, accompagnatoda insoddisfazione e frustrazioneed, in alcuni casi, angoscia e panico. 9.1. Si pud modificare I'antipatia verso una materia?

9. Quando una materia diventa antipatica


Una materiadiventaantipatica,oppureodiosa,quandononostanteI'impegno, si conseguono in essaripetuti e frustranti insuccessi, che generanosensazioninegative verso quella materia, versol'insegnante, versose stessie versole proprie capacithmentali. In tale contesto, il livello dell'autostima d minacciato dal dubbiodi non essere intelligentio di non essere all'altezza, giudicati inetti ed b corrosodalla pauradi essere e incapacianchedagli altri: "Pur studiando,faccio semprefiasco. Non sono riuscito ancora a prendereun voto soddis.facente. Non ci riuscird mai. Non mi sentoproprio tagliato per lo studio di questamateria. Forse non sono per niente intelligente.Mi sono illuso. Sono unafrana. Sono un fallito." L'insieme di tali sensazioni negativefa apparirela materia in una luce molto sfavorevole("Non mi piace studiare questa mate ria. E assurda,incomprensibile, insopportabile, odiosa"). Nessuno investela propriaenergia ed impegnoin qualcosa che conduceinevitabilmente a sensazioni di delusioneo insuccesso. Non d logico, n6 b economico, investirela propria energianella prospettivadi un fatale insuccesso. Pertanto,

Si pud modificareI'antipatiaversouna materia,fino a farla diventaresimpatica? La rispostad si. E possibile, ma alle seguenti condizioni. E necessario: . . . . . . rivalutare tale materia da un altro punto di vista, per poter riattivare o elaboraremotivazionipositive, ricostituire o rafforzare il proprio livello di autostiffiO,

impadronirsi di un ottimo metododi studio e di ottime tecnichedi apprendimento e di ntemorizzazione, impararea investiremeglio il proprio impegnonello studio, saper individuare i prerequisiti o i concettifondamentali di quella materia e studiarli con ordine, imparare a osservare e a valorizzare i piccoli progressi e a premiare Ia propria forza di volontd e tenacia, chiedereaiuto a persone competenli:insegnanti, pedagogistie psicologi.

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GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

LA MOTIVAZIONE VERSO LO STUDIO

10. Ognunob arteficedelle proprie motivazioni


Ognuno d artefice delle proprie motivazioni, sia di quelle fiacche sia di quelle forti. Ognuno, nel proprio dialogo interiore, ',costruisce,' frasi, ragionamenti, riflessioni,che conducono ad una valutazione positivao ad una valutazione negativa di se stessi o della realtd. Uno pud dire: "Non sono capace. Non sono tagliato per Io studio. Non sono intelligente!". Questefrasi riducono a zeroil livello della motivazione. Un'altra persona pud dire a se stessa: "Ci possoriuscire, a patto che ogni attivitit che mi proportgo abbia per me un valore vitale ed esistenziale.,, Questasecondariflessionepud portare la motivazionead essere potenteed efficace. Un proverbio popolareafferma: "Attacca il tuo carro ad una stella" e suggerisce di trovare delle alte e nobili motiva_ zioni. Motivarsi significadare un significatoed un valore a cid che si fa. Se non si d motivati,d benenon studiare. E necessario elaborare una buona motivazioneprima di studiare. Si renda significativo cib che si deve impararee I'apprendimentosardpit facile e gratificante. La motivazionefornisce aggancicognitivi e ,,inchioda,,i ricordi nella memoria(vedi tavola n.26). In breve, i fattori di uno studio efficace sono i sesuenti (vedi tavola n. 27): 1. forte motivazionead apprendJre, 2. materie e stimolididatticisignificativi ed entusiasmanti, 3. atti di studio effettivo, 4. rrnforzi e riconoscimentiper i risultati raggiunti.
Tav. 27. Fattori di uno studio efficace.

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Tav. 26. Motivazione e buona memoria.

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4 Lo studio

Per studiareefficacemente bisogna"saper studiare", ciod, studiarecon metodo. Il metodo di studio comporta la conoscenza di come studiare,di quantoe quandostudiare, di come funzionaI'apprendimento e la memoria,di come si stimola l'attenzione e la motivazione. Il termine studioderiva dal latino "stLtdere" e significa"applicarsi con irnpegnoo attivamentea qualcosa". Lo studio implica,dunque, il concetto dello sforzo,che,perb,pud essere alleviatodal metodoe dalla motivazione. Il metododi studio,con la tecnicadell'automonitoraggio che le b propria, fornisce Ia consapevolezz{della via migliore per raggiungere risultati soddisfacenti. forniscela spintae I'entusiasmo La motivazione da incana(vedi tavolan. 28). lare nell'apprendimento Studio come investimentodi impegnoed energianel campo dell' apprendimento. Lo studio b un investimentodi impegno e di energianel

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CUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

LO STUDIO

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Tqv. 28. Studio come iny,estimento di impegno ed energia nel campo dell'apprendimento.

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campodell'apprendimento: si parteda stimoli costituitida informazioni,si procedeattraverso una attiva e intensaelaborazione dei contenutie si terminaproducendo abiliti, prestazioni e conoscenze. Lo studio comprendemolte abilitd cognitive. Alcune di essesonole seguenti: I'attenzione, la concentrazione, la com_ prensione,la rielabora zione,I' assi milazione. Comprende,inoltre, delle abiliti piD specifichecome le se_ guenti: prevedere cosasi dovrd studiare,porsi delle domande sistematiche, leggereaccuratamente, sintetizzare schematicamente,verificare e valutare I'apprendimento (vedi tavolan.29).

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Tav. 29. Abilitd di studio,

1. Analogia delle api: lo studio come rielaborazione


Seneca, filosofo latino (4 a.C.-65d.C.),nellaletteranume_ ro 88 a Lucilio, illustra,con I'analogia delleapi,una stimolan_ te sintesidi cosadebbaessere lo studio(vedi tavolan. 30). 48

Nel nostro studio- egli scrive- "imitiamo le api: esse, errando qua e ld, suggonoi fiori adatti al miele; e tutto quello che portano all'alveare lo dispongonocon ordine nei favi... anche noi dobbiamo imitare le api: cominciandocol distinguere- perchd cosi meglio si conserva - quantoabbiamoraccolto dalle diverseletture; poi, col diligente lavoro dell'inge-

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GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

LO STUDIO

2. Le caratteristiche fondamentali dello studio


Le caratteristiche fondamentalidello studio, inteso come investimento affettivodi energia ed impegno,sonole seguenti: I. la consapevolezza del valore dello studio, 2. l'interesse, i 3. la costanza, 4. il metodo. Tali caratteristiche fornisconoallo studio ulteriori fonti di energia, che ne garantiscono I'efficaciae la produttivith.
Tav. 30. Analogia delle api: lo studio come elaborazione.

2.1. Consapevolezzadel valore dello studio

gno, dobbiamofondere in un pensiero coerenteil frutto delle diverseletture, in modo che, quand'anchenon si possanonasconderele fonti a cui abbiamo attinto, tuttavia appaia che i nostri scrini hanno un'improntapersonale.Questostesso procedimento si compie naturalmente nel nostro corpo, come possiamoconstatarenoi stessi:il cibo che prendiamo,finchd rimane qual d, senzaessereintaccatodai succhigastrici, ci i di peso; ma in seguitoalla digestionesi trasformain sanguee in energiafisica. Facciamo lo stessocon quel cibo che alimenta il nostro spirito: quando l'abbiamo ingerito, non lasciamoloqual i, ffinchd non ci resti estraneo. Dobbiamo digerirlo: altrimenti non si trasformerdin energieintellettuali, ma in un pesoper la memoria.Prendiamoquestocibo comesi conviene, e assimiliamoloin modo che,da elementidisparati, si formi una sola cosa,proprio comenumeri molto diversifra Ioro si confondonoin un'unica somma.Facciamo anche noi cosi: il contributodi altri autori scompaia,assimilatonel prodotto del nostro ingegno.E anche se nella tua opera trasparird I'autore che ammiri e che ? impressoprofondamentenel tuo animo, vorrei che la somiglianza fosse quella di unfiglio, non quella di un ritratto: il ritratto i una cosa morta."

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La consapevolezza del valore dello studio nascedalla consapevolezza di s6, delle proprie attitudini, dei propri scopi e motivazioni,dei propri stili cognitivi e delle propriestrategie (vedi tavolan. 3l). Gli studentimigliori solitamente possiedono un alto grado di consapevolezza di s6, del proprio valore, delle proprie risorsee dei propri scopi. Chi valorizzalo studio,studiameglio ed imparadi pin.

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Tav. 31. Valorizzazione dello studio.

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GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

LO STUDIO

prie motivazioni, prima di studiare.Colui che dimostrerdinpartecipazione, teresse, coinvolgimentoin cid che studia,ricaverd maggioregratificazionee profitto nello studio. Cosa si pud fare di fronte ad argomentinoiosi? ricorrendoall' automoti vazione. Si pud renderlii nteressanti Per rendereinteressante e stimolanteuna materiadi studio. per scoprirel'importanza dialogarecon se stessi. d necessario di cid che si devestudiareo per valorizzarele materiedi studio. E necessario modificare in modo positivo le proprie convinzioni sullo studio,prima di mettersia studiare. Non d produttivo,infatti, studiaremalvolentieriargomenti ritenuti noiosi o inutili. Con I'automotivazione si possonotrovareaspettiinteressanti anche in materie ostiche o difficili ("Voglio sfidare Ia mia capacifi di comprensionedi fronte a questoproblema molto dfficile. Voglio mettermialla prova!"). 2.3. La costanza Un impegno saltuarioconducealla dispersione delle energie e all'insoddisfazione. garantisce Solo un impegnocostante risultatisoddisfacenti. Un proverbiolatino dice;"Gutta cavat lapidem,non vi, sed sempercadendo":ula g-9._cqia riescea scavare anchela pietra, non per la sua forza, ma per la sua costanza. Non d sufficiente,quindi, avereI'intenzione di studiare.E necessario ancheriuscire a tradurreI'intenzionedi studiarein una sequenza di azioni concrete,graduali e costanti(vedi tavola n. 33).

Tav. 32. L'interesseper lo studio.

2.2. L'interesse Leonardoda Vinci (1452-1519)ha affermato: "Si come il mangiaresanzavogliafia dannosoalla salute, lo studio sanza desiderio guasta Ia memoria e non ritien cosa che la pigli". In altri termini, tutto cid che si fa controvogliad dannoso, anchese, di per s6, fossela cosapii utile o piD importante. L'etimologia latina della parola"interesse"significa "essere dentro", ciob, essere coinvolto intimamentecon quello che si fa e partecipare totalmentead esso(vedi tavola n. 32). Un proverbio afferma: "Quel che ascolto dimentico,quel che vedo ricordo, quel chefaccio capisco". Solo "facendo" le cose(secondo Ia massima "learning by doing", imparare facendo), solo immergendosiattivamente nello studio,solo amandocid che si studia,d possibileapprendere facilmente,comprendere chiaramente e ricordarefedelmente. Pertanto,b necessario riattivare i propri interessie le pro-

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GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

LO STUDIO

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Uno sportivo, che non si impegnanell'allenamentosistematico e regolare,non vincerh alcunagara, pur avendodelle anchese dotato,non conbuone capaciti. Cosi uno studente, seguirdbuoni risultati scolastici,se non si impegna.

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2.3.1. Analogia tra studio e sport I'importanzadell'impegno nello studio, si Per sottolineare pud proporre la seguenteanalogiatra I'apprendimentonello nello sport.Tale analogiapub essere studio e l'apprendimento persuasiva, perch6molti studentihannoesperienza dello sport e di cid che essocomporta(vedi tavolan. 35). nello sportrichiedemolta conE noto che I'apprendimento ("Devofare in quecentrazione, capacitddi automonitoraggio sto modo. Devo migliorare questomovimento.Devo stare at("Qui hofatto bene. punto"), di autovalutazione tentoa questo Qui invecenon sono riuscito benecomevolevo") e di autorinmolta forzo ("Bravo. Ce I'ho fana. Evviva!"), e, soprattutto, pratica ("Ancora un'altra volta. Prova di nuovo. Di nuovo ancora."),

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Tav. 33.Distinzionetra intenz.ione ed attuttzione.

La costanza dell'impegno nello studiosi pud ottenere attraverso una continuacura della propria motivazione("Perchd sto studiando?") e attraverso la tecnicadell'automonitoraggio ("Come sto studiandoin questo momento?Sono ben sveglio ed attento?").Lacostanza piccoli atti d la sommadi numerosi (vedi di autocontrollo e di concentrazione tavola n. 34). La costanza dell'impegnosi manifesta anchecome disponibilith ad esercitarsi in modo sistematico e come resistenza versole interferenze e le distrazioni.

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Tav. 34. Costanza ed autocontollo.

Tav. 35. Analogia tra studio e sport.

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GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

LO STUDIO

mentalepositivo di fiLo sport richiede un atteggiamento quandosi d di fronte a una ducia in se stessi,per incoraggiarsi difficoltd ("Non considerarequestedfficoltii come causedi sicuro fallimento, nta come opportunitdper migliorarti e per alto il competerecon te stesso!"),e di tenaciaper conservare livello dellapropriamotivazione. per un piano di allenamento, Si deve, inoltre, organizzare integrarelo sforzo con il rilassamento. e metodo, autoAnchenello studioci vuoleconcentrazione autovalutazione ed autorinforzo, fiducia nelle monitoraggio, programmazione proprie capacithe una accurata delle proprie fatiche.

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2.4. La cura del metodo di studio motivato versolo studio avvertela necessit)di Lo studente aver cura del proprio metododi studio. E motivato: . . . a piantfi.care il proprio tempo di studio, a sviluppareabilitd cognitive e strote&iefficaci, a valutare Ie proprie prestazionied i propri risultati.
Tav. 36. Fasi dello studio.

APPLI CAPC 4-r 8-tc TPApsrFQ "----"t *

il valore delle varie strategiedi studio come Egh apprezza le seguenti: . . . . l'evidenziaree il sottolineareIe parole chiave, il prendere appunti delle idee piil importanti, lo schematizzare, I'uso di mnemotecniche.

oltre a diventareefUno studio corredatoda tali strategie, stimolantee molto entusiasmante, anche pub essere ficace, gratificante. dello studio. Consideriamoadessoaltre caratteristiche

3. Le fasi dello studio


numerose abilitd Lo studio,come d statodetto,comprende adessosu quelle emergonocon cognitive. Concentriamoci fasi dello studio. Nei capitoli varie dalle evidenza maggiore

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GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

LO STUDIO

seguentisarannoanalizzatii tempi dello studio, i contenutie le modalith attive di apprendimento. Possiamo distinguerelo studio in varie fasi. Le pii importanti sono le seguenti:apprendere o incamerare informazioni, rielaborarle,memorizzarle, recuperarle e trasferirlenella pratica o in altri settoridel sapere (vedi tavolan. 36). 3.1. Apprendere Per prima cosa,si devonoacquisire ("incamerare", "introiettare") le informazioni.A tal fine, d necessario conoscere le leggi dell'apprendimento, per poter apprendere nel modo migliore.Ad esempio, si apprende meglioquandosi riattivanole preconoscenze, quandosi rielaborano le informazioni, quando si integralo "studio dal basso"con lo "studio dall'alto". 3.1.1. Lo studio dal basso e lo studio dall'alto E benedistinguere tra"studiotlal basso"e"studio dall'alto" (vedi tavolan. 37).

Lo "studio dal basso" indica lo studio fatto sul testo, al quale ci si accostacon molta cura, precisione,f-edeltd ed oggettivitd. Lo "studio dall'alto" indica lo studio guidato dai propri preconoscenze in appunti, e condensato interessi, e aspettative schemie mappe. E necessario riuscire a integrarelo"studio dal basso", che richiede molta disciplina,con lo "studio dall'alto", che b pii personalizzato ed eccitante. 3.2. Rielaborare ingoiate,ma assimilaLe informazioni non devono essere rielaborarle,ciod lavoraresu di esse:estraente. E necessario do parole chiave, prendendo appunti, costruendoschemi e mappe,articolandoreti tematiche. con Rielaboraresignifica collegarei nuovi apprendimenti gii nuove associasempre tutto cid che si conosce. Stabilendo zioni e connessioni d quasi impossibiledimenticarecid che si d appreso. Si dimenticaquandonon si rielaboracontinuamente cid che si apprende.

Ifadlo .0Au'ALro 3.3. Memorizzare

/k74pAe

E pii facile memorizzarele informazioni quando sono staattraverso appunti,sommari,pate rielaboratedallo studente, rafrasi, tabelle,grafici, schemie mappe. le leggi della memoE utile, a questoproposito,conoscere d possibile elaborareefficaci mneria. Con tale conoscenza motecnichee rapide strategiedi recuperodi cid che b stato appreso.

37. Integrare b studio dull'alto

con lo studio dal basso.

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59

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

LO STUDIO

3.4. Applicazione o transfer Dopo aver ben assimilatole informaziom, b necessario pratica,trasferendole creesercitarsi a lungo nell'applicazione ativamenteda un settoread un altro e cercandodi risolvere problemi semprenuovi nei vari campi del sapere. Il ciclo completodello studioriguardatutte questefasi. lo studio solo come Non b sufficiente,percid, considerare di informazioni.Molti studenti una attivith di incameramento "Ho studiato,ma adessonon mi ricordo". Con dicono spesso: questa espressione indicanoche si sono fermatialla fasedeldelI'incameramento. ma non hannocuratole fasi successive recupero della della e la rielaborazione, memorrzzazione, del pratica delle informazioni acquisite.Per tale raapplicazione gione, la loro prestazione non b soddisfacente. Lo studio d efficace quando si rielabora e si memorizza (vedi tavolan. 38). accuratamente I sei capitoli seguentiamplierannoil concetto di studio. Essi rispondonoalle seguentidomande:
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PrctaBoBaee

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Bz APHtcaPe
ABCfl/U/ABF

Quando studiare? Quanto studiare? Cosa studiare? Come studiare? Dove studiare? In quali condizionipsicofisiche?
Tav. 38.Rielaboraree mentorizzare.

Si terminerdcon alcune indicazioni su come affrontare e superare I'ansiadegli esami.

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61

5 Quando studiare

di automonitoraggio. con delle domande Cominciamo "Quali sonoper me le ore della giornatct piitfavorevoli allo studio?E megliostudiarela mattina o la sera? Qual ? il modo migliore per inseriredelle pausedi riposo durante il tempodi In quali ore clella studio/ Quandonti sentopiil concentrato? giornata mi sentogeneralmente piil aJfaticato?Considerando questecaratteristichedel mio ritmo di attivitd-riposo, come possogestire il mio tempodi studio? Quanto tempodi studio poginedi storia riedevodedicarea questamateria?Quante un'ora? sco a leggere e a schematizzare in Questadistribue scopi? zione del mio tempo corrispondealle mie necessitd Perdo tentpo?Mi manca il tempo?" Da queste domande emergela necessith di: . . . . individuare le proprie dfficoltd nella gestionedel tempo di studio, cottosceree rispettare il proprio ritmo di attivitdriposo, conoscereIe proprie anitudini, il proprio ritmo di apprendimento e il proprio stile cognitivo, programmareil proprio tempodi studio,.fissando la distribuzionedelle ore di studio e le scadenze.

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GUIDAALLO STUDIO:IL METODO

QU A N D O S TU D IA R E

del tempodi L. Lista delle difficolti nella gestione studio


ci si pud chiedere: Usandola tecnicadell'automonitoraggio, "Quali dfficoltd incontro nella gestionedel mio tempodi di studio? Quando,e per quali ragioni, awerto la sensazione aver perduto tempo o di aver male utilizzato il mio tempo? Perchd non riesco a programmare in tempo i miei impegni? Perchdmi trovo spesso a studiareall'ultimo momento,in conpsicofisiche dizioni disastrose? Quali situazionidisturbanoil mio tempo di studio? Perchd sono disordinato? Perchd non .fisso degli obiettivi e delle prioritd?" si pud proseguirecome Con la tecnicadell'autoistruzione, segue: "Per gestire meglio il mio tempo, dapprima scriverd sull'agenda tutte le cosedafare. Dopo distribuirb accuratamente il mio tempo nelle varie attivitd definendo gli obiettivi primari e quelli secondari.Devo riuscire ad utilizzareproduttivamenteanche i ritagli di tempo, i tempi di attesa e i tempi morti. Alla fine controllerd i risultati."

Arnurra'

Tuv. -19. Rispettareil ritnn attit,itd-riposo

mente, se si vuole studiarein modo efficace e produttivo. Si eviti, pertanto,di studiarequando si d stanchifisicamente, psicologicamente, sconvoltio depressi o incapacidi concenperiodo questi E in trarsi. megliodedicare, casi,un opportuno psico-emotivo. di tempo al riposo o al rilassamento Si riposi o si studi. E improduttivo studiarea letto quando si d assonnati. E inutile lottarecontro il sonnosulla scrivania (vedi tavolan. 40).

2. Rispettareil ritmo di attiviti-riposo


La nostravita d inseritain un ritmo biologico ciclico, compostoda periodi di tempoin cui siamo lucidi ed efficienti e da periodi di tempo in cui siamo stanchied affaticati(vedi tavola n. 39). Si tratta di un ritmo biologico di attivith-riposo,che va riconosciutoe rispettato.Non deve esseresconvolto, ma pud di studio. essere migliorato ed adattatoalle proprie esigenze E indispensabile impararea riposarsifisicamentee mentalTav. 40. O riposare o studiare

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GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO QU A N D O S TU D IA R E

3. Coltivare la concentrazione
Prima di studiareintensamente, b necessario dedicareun periododi tempo,pii o meno lungo,alla concentrazione: ".Devostudiarequestoargomento. euale i il modo miglio_ re di studiarlo? come i la mia attenzione in questomominto? Comepossoconcentrarmiancora di pin? poiso concentrarmi sulla respirazione.Possoconcentrarmi sur valore dello studio e della cultura. Possoconcentrarmisull'autostima.,, La concentrazione va preparatae ,,coltiveta',.Essad il ri_ sultatodi una lunga pratica di autocontrolloe di autodisciplina. La concentrazione E favorita quandosi rimuovono le cause di distrazione, di stress, di ansiae quandosi pianifica efficacemente il proprio studio (vedi tavola n. 4l).

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Tav. 42. La concentraz.ione efficace.

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E necessario svilupparel'abilith di guidare I'attenzione, nromento per momento, attraverso la tecnicadell'automonito_ raggio ("Come sto stLtdiando in questomomento?Sono concentrato?Cosapossofctre per concentrarmidi piil? E adesso come sto studiando?") chesi staperdendo la concenlrazione, Quandoci si accorge d opportunoinseriredelle pausedi riposo.

4. lnserire delle pause opportune


Tav. 41. La concentrazione.

E necessario individuareimmediatamente i primi segnidi stanchezza o di cadutadella propria efficienza. In quel momento, b opportuno chiedersi: "Posso sfor4anni uncore un po', per riuscire a rimanere concentrato?Ce la faccio? O forse d megliofare una breve pausa? E megtio che insistasu questopiobtima, finchd non riescoa risolverlo? Oppurei meglio affrontarlo piil tardi o in un altro momento,quando mi sentird pii luciclo?".

Per facilitare la concentrazione prima di mettersia studiare, d opportunoriattivarele preconoscenze sull,argomento che si dovrd studiare("Cosa conoscogid di questoargomento?,,), ed accendere I'entusiasmo e la motivazionel"euili potrebbero esslre le ragioni per studiarecon piil interesse questamateria?") (vedi tavola n. 42\. 66

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GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

QUANDOSTUDIARE

La sceltadi inseri,re una pausaopportunad molto soggettiva e pud esserefacilitata dalla propria abilith di autom-o-nitoraggio. 4.1. Pause brevi o pause lunghe? Gli studentidomandano frequentemente: "Quanto devonoessere lunghequeste pause?Sonoda pre_ ferire le pause brevi o le pause luighe?,'. La risposta, in generale,d la seguente: sono preferibili le paus-e brev!, perch6non interromponoIa concentrazione (vedi tavolan. 43). Alcuni minuti (5-10 minuti) sono pii che sufficientiper . riprendersidalla stanchezza di un'ora di lavoro. Le pauselunghe (20-30 minuti), invece, possonocrearedelle difficolti a concentrarsi nuovamente. Ma anche in questo caso, d bene precisareche il criterio della brevith delle paused soggettivo. ognuno pud individuaree scegliere ir criterio di brevitdche gli sembreri piD opportuno,a secondadell,umore. dell'effi_ cienzamentalee della difficottb del compito.

cambigre 0 sufficiente materiadi studio,per ripo_ Ja!,_olta sarsio per riattivare la concentiazione. Ma, in geneiai", c i'.nportante saper inserire dellebrevipause di ripoio o degiistacchi mentali.

5. Evitare i due estremi della sonnolenza e delI'agitazione


. Si tengaconto che il periodoottimaledi studiodevetenersi lontano dai seguentidue estremi:la sonnolenza da un tua, tu troppa attivazionedall'altro lato. La sonnolenza intorpidisce l'efficienza mentale.La troppaattivazionesi trasformu in unsia, in agitazione e, tarvolti, in panico. In tari condizioni, la prestazione d scadente o confusa.per studiareefficacemente, d necessario essereben riposati, ma anche ben svegli, ma non iperattivio agitati(vedi tavolan.44). "1ii"i

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Tav. 43. Pausebrevi e pause lunghe.

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Tuv' 44. Periodo ottimare per studiare: rontano dar sonno e dail,agitaZione.

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GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

QUANDO STUDIARE

6. Individuare la durata media della propria attenzione


E utile individuarela duratadella propriaattenzione. Ci si pub chiedere: "ln plenere, quanto dura la mia capacitd di concentrazione? Per quanto tempo riest'o a conceilrarmi senzusentirmi distrano o senzastancarmi?". In generale, si ritieneche la duratadi concentrazione media dellapersona adultasiadi 30-40minuti.Dopo questo periodo, I'attenzione perde vigore ed b necessario inserireuna breve pausa, o cambiare argomento di studio;ad esempio, d opporqualcosa tuno studiare di piD semplice o di gratificante. Ma, anchein questocaso,si deveprecisare che con l'allenamento e con una forte motivazione si pud riuscirea rimanere concentrati ancheper alcuneore, senza bisognodi pause o di interruzioni.
ORA 6 7 I 9

Valutazione del livello di attenzione

10
11

12 13
14 15 16 17 18

6.1. Individuare il profilo ottimale di attenzione E utile individuare il profilo dellapropriaattenzione durante la giornata.Utilizzandolo schema della tavola n. 45, ci si pud chiedere:
"ln quale periodo della giornata Ia mia attenzione i piil efficiente ?".

19 20 21 22 23 24
Tav. 45. Schemaper valutare I'efficienza della propria attenzione durante la giornata.

Si analizzinole varie ore della giornata, dalla mattinaalla sera,e si dia ad esse, ora per ora, un punteggio del livello di = molto, 4 efficienza(0 = assente, I = poco, 2 = abbastanza,3 = eccellente).

Verri visualizzatoun grafico, che indicherd i momenti di maggioreluciditi intellettiva.

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7l

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

QUANDOSTUDIARE

)E opportuno studiare tenendo conto dei risultati di questa indagine sulla propria capacitd di concentrazione.

Valutazione del livello di attenzione ORA 6 7 8 9

Tale profilo, di cui si allegaun esempio(vedi tavola n. 46), suggerisce che d meglio studiarele informazioni nuove nei periodi in cui si d pit efficienti; mentred meglio ripassare le informazioniche sono stategii acquisitenei periodi in cui si d meno lucidi. Il ripasso,infatti, richiede minore fatica rispetto all'apprendimento di nuoveinformazioni(vedi tavolan.47).

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Tav. 47. Studio e curva di attenzione.

20 21 22 23 24

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7. Individuare il proprio ritmo ideale del tempo di studio


Il ritmo ideale del tempo di studio deve comprenderele seguentifasi: studiare,ripassare, rielaborare,riposare.E necessariodistribuire il proprio tempo di studio in questevarie fasi (vedi tavolan. 48). potrebbeesUna esemplificazione di questosuggerimento serela seguente: "Dedicherb il 5a7odel mio tempodi studio ad apprendere questenuoveinformazioni.Dedicherdil I57o del mio tempoa ripassare cid che ho gid appreso.Dedicherd il 30o/o a rielabo-

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Esempio del profilo di attenzione durante la giornata.

72

13

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

QUANDO STUDIARE

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In tal caso,le pausepossonoservire sia per riposarsi,ma sul proprio modo di studiare("Sro ancheper automonitorarsi "fare Ia E necessario .vtudiando bene?Sto comprendendo?"). ,spola"tra lo studio concentrato e lo studio intervallato,a se(vedi tavolan. 49): se b fada studiare c<rnda dell'argomento cile o semplice, d meglio procedere con un tempo di studio continuo; se b difficile, d meglio procederecon un tempo di studio intervallatoda pause.E utile ripetereche il concettodi propausao di riposob molto soggettivo e ognunopossiede prie modalitddi riposarsi.

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Tav. 48. Esempio di distribuz.ionedel tempo di studio.

7o

op' e associaz.ioni rare le informazioni, facendo collegcunenti ripomio tempo a pure schemie mappe.Dedicherb il 5Vodel sarmi o a rilossarmi."

8. Fare la spola tra studio concentrato e studio intervallato


interruzioni o d lo studiofatto senza Lo studioconcentrato d 1o studioscandito da pausedi pause. Lo studio intervallato riposo,pii o meno lunghe. di compiti facili, brevi, familiari, stimoL'apprendimento send facilitatoda uno studioconcentrato, lanti e significativi, za pauseo interruzioni. di compiti difficili, lunghi,poco familiaL'apprendimento ri, noiosi o poco significativi,richiedeuno studiodistribuito nel tempo,ciob intervallato da brevi pausedi riposo. 74

'l uv. 49. Fare la spola tra studio concentctto e studio intervallato.

9. Suggerimentiper la gestione del proprio tempo di studio


La gestionedel tempo di studio d molto soggettiva.Essa tlipendedai seguentifattori (vedi tavola n. 50): . la personalitd dello studente (un introverso riflette pii a lungo, un estroverso d piit rapido nell'afferrare gli stimoli offerti) ed il suo stile cognitivo(impulsivoo riflessivo,intuitivo o analitico, teorico o pratico, scientifico o artistico),

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GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

QUANDO STUDIARE

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9.1. Definire tempi, prioriti, obiettivi e criteri

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PBsol/aLr7,t' sTUbepr

Esrpot/Epso
quodedicare Si definisca il numerodi ore che si intendono tidianamente allo studio: "Possodedicarecirca 4 ore al giorno allo studiopersonale. In trna settimanasono 24 ore, chepo.tsodistribuire secontlo le seguentinecessitd.") Si elaboriuna lista di cid che deveessere studiato:

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"Devo studiarequestematerie.In particolare devo studiare questi 3 capitoli". Si stabiliscano obiettivi specifici: "Voglio studiare20 paginedi storia ed elaborareuno scherrrugrafico del capitolo". Si definiscauna scaladi prioritd: "Devo studiaredi piil questamateria,perchd mi sentoinsi(Lrro,"

Tav. 50. Fattori della gestione del tempo di studio.

. . .

Si definiscail criterio di prestazione che si vuole raggiungere: "Voglio studiarequestoargomento per ottenereun puntegNon voglio accontentarmi di un punteggiomedio." ,qioelevato. Si definiscanoi propri tempi di studio: Se riesco a studiare I0 pagine di storia in un'ora, per studiare questocapitolo di 45 pagine, mi servirannopiil di quatlr0 ore." le ore di studio tra le varie materie(vedi Si distribuiscano 77

le sue abitudini di studio (metodoe strategie), i prerequisiti (adeguati o inadeguati) ed il corrispondenteritmo di apprendimento(rapido o lento), la struttura della materia di studio (sempliceo complessa).

Si considerinotali numerosifattori, quandosi procedenelIa programmazione e gestionedel proprio tempo di studio. A tal fine, si tenganopresentile seguentiindicazioni.

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GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

QUANDO STUDIARE

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Tav. 51. Distribuire il tempo disponibile nello studio delle varie materie, secondo i propri criteri e prioritd.

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tavolan.5l), tenendo contodelleproprielacuneo della complessitddelle materieda studiare: "Distribuird le quatto ore di oggi in questomodo: dedicherd due ore a questa materia, perchd la mia preparazione in essanon D solida; dedicherdun'ora a quest'altra materia; dedicherd mezz'ora ad esercitarmi in quest'altra materia e dedicherdl'ultima mezz'oraal ripassorapido delle lezioni di o8gi."

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9.2. Elaborare un piano orario giornaliero, settimanale e mensile Si predisponga per scritto un piano orario di studio giornaliero, settimanalee mensile (vedi tavola n. 52), facendo una lista accuratadi cid che deve esserestudiato: quali materie studiaree quanto tempo dedicaread esse.

llrv. 52. Piarut orario piornaliero, settimanale, mensile

per Si controlli che il piano orario di studio sia realistico, rronfare il passo pii lungodellagamba(ciodper non sovrastile difficoltd rrrarele propriecapaciti e per non sottostimare oggettive),flessibile,per affrontareeventualiemergenze, per tener cquilibrato,per studiaretutte le materie,adeguato, per non sognaoperativo. crlntodellepreconoscenze e risorse, 79

78

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GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

QUANDO STUDIARE

re castelli in aria, elaboratopersonalmente, per rispettareil proprio ritmo e il proprio stile di apprendimento. Si prevedanooltre alle ore di studio, ancheore di svagoe di riposo,per evitareche lo studiodiventi un'ossessione. Si evitino gli sforzi dell'ultima ora. Si programmino in anticipo tempi e scadenze, per poter razionalizzarebene i propri sforzi. E deleteriala sensazione di dover affrontareun esamee sentiredi non avereil tempo per prepararsi bene. E meglio studiareun po' ogni giorno, che sottoporsialle pressionidell'ultima ora. Studiareogni giomo b pii massacranti rilassante e crea una pii stabilee ordinataabitudinedi studio. Sull'agendasi scrivano tutte le scadenze scolastichee si rivedanofrequentemente. 9.3. E preferibile studiare la mattina e ripassare la sera Chiediamociadesso: "Si studia meglio la sera o la mattina? In quale delle due parti della giornata, si ha una condizione psicofisicapiil propizia per lo studio?". lnnanzitutto,bisognatenerconto delle abitudinie delle preferenzepersonali.Al mattino presto,alcuni si sentonolucidi, altri si sentonointontiti. Alcuni preferisconostudiarenel silenzio della notte, altri si sentonoincapacidi resistere al sonno. Inoltre, ci sono vantaggie svantaggisia nello studio serale, che nello studio mattutino. Lo studio seralepresenta lo svantaggiodella stanchezza e giornata, della fatica della ma offre il vantaggiodel silenzio della notte che non interferiscecon cid che si b appreso.

Inoltre, lo studio prima di andarea dormire ha il vantaggio tli l'issare i ricordi, perch6di notte,duranteil periododel sonrro.il cervelloproduce una quantith maggiore di acidoribonuclcico (RNA), che d in stretta relazione con la fissazione dei tlrrtic'r nozioni,e ciod con la memoria. l-o studiomattutinooffre il vantaggiodi una mentefrescae Iucida,ma presenta lo svantaggio delleinterferenze dellagiornrla che seguird, che interferiranno con le informazioni appresc il mattino. Stabiliamo una distinzione. Distinsuiamo. nuovamente. tra studioe ripasso. Lo studiorichiedemoltaconcentrazione e luciditdmentale. ll ripasso,invece,pud essere fatto con un livello minore di perch6 non si devono apprendere corrcentrazione, nuove inlirrrnazioni, ma solo ripassare o richiamare alla mentecid che si D appreso. ln generale, si pud affermareche il mattinob migliore per stu(vedi tavolan. 53). tliaree che la serad migliore per ripassare ll periodoprima di andarea letto d un ottimo momentoper ripassare velocemente cib che si d appreso durantela giornata.

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Ittv. 53. Studiare la mattina e ripassare la sera

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GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

QUANDO STUDIARE

Anche un ripasso mentale,ad occhi chiusi, prima di addormentarsirinforza I'apprendimento e la memorizzazione. E saggioevitarei due estremi:levatacce mattutinee nottataccepassate sui libri, con il sostegno di caffeina e nicotina. 9.4. Riposarsi per esserepienamente efficienti Gli studentidomandanospesso: Si pud imparare durante il tempo dedicato al sonno? La rispostad no. Le ragioni sono le seguenti. Per imparared necessario possedere la piena efficienza di molte abiliti cognitive, da usarein modo attivo e cid non b possibile durante il sonno. Quindi non si pud imparare dormendo (vedi tavola n. 54). Talvolta, b possibile ripassaredurante il dormiveglia, ma non duranteil sonno. Inoltre, b importanteriposarsiper esserepienamenteefficienti nell'apprendimento. Bisogna dormire bene perch6il sonnod importanteper memorizzarebene.

I)uranteil sonno, infatti, avvienela ricostituzione dell'l<NA nelle cellule nervose:sappiamoche tale molecolad rcsponsabi le dell' effic ienza della memoria. La ricostituzione tli tirlemolecola b comela ricaricadelle"batterie della memo"spesd", titi', e viene durante il giorno,per apprendere nuove irrlirrmazioni. Se non si dormebene,queste batterie della merrroria non vengonoricaricate e quindi la memoriasarddeteliorata.Quindi b importante dormiree riposare beneper ricorrllrrcbene. Pertanto, il tentativodi ascoltare, mentresi dorme,in alcurrc lasi del sonno,una lezioneregistrata su nastromagnetico, rrl l'inedi apprenderla piD facilmente, d un tentativoinsoddislrrcente. Infatti,duranteil sonno,non si pub ascoltare attivaillcutee selettivamente, non si possono sottolineare le parole t lriuve,non si possono prendere appunti,non si possono fare tollcgamentied associazioni non si possono appropriate, elalronlrele informazioniin schemie mappe. Tutte queste carattt'r'istiche essenziali di un efficacemetododi studionon pos\()noessere attivateduranteil sonno. Al limite, si potrebbe verificaresolo un limitato apprendinler)to ripetitivo. Irrfine,il disturboprolungato del sonnopub provocare alterrzioni psicologiche. il sonno b interrotto o disturbato Quando ri rrvverte unariduzionedellapropriaefficienza mentale e una \r'nsazione psicologicadi malessere, descrittacome intontirrrcnto. o confusione. ln breve,bisognastudiare di piD quandosi d piD efficienti. l)('r' conoscere i periodidi maggiore efficienza e concentraziorrr'bisogna conoscere il proprioritmo di attivitd-riposo, che va ir\sccondato e guidato. Ncl prossimocapitolo studieremo quali fattori incidono srrllu quantith di cid che deveessere studiato.

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Tav. 54. Non si pud imparare dormendo.

82

83

6 Quanto studiare

gli studentisi chiedono: Spesso "Quanto devo studiare? E sfficiente quanto studio? O devo studiaredi piit?". Non esisteuna rispostaugualeper tutti, perchdla quantiti tli cib che si deve studiaredipendeda molteplici fattori. Elenchiamone alcuni: . . .
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Ia padronanla dei prerequisiti, la forTa della motivazione, la struttura del testo (sempliceo complesso, facile o dfficile, concreto o astratto), I'uso di adeguatestrategiemetodologiche, Ia piena fficienza delle abilitd cognitive.

Analizziamoli brevemente.

85

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

QUANTO STUDIARE

1. Fattori

che incidono

sulla quantiti

da studiare

lf OLTA

PoO!

1.1. I prerequisiti La riattivazionedelle preconoscenze e dei prerequisitiriduce notevolmente la quantitdda studiare. I prerequisiti sonotuttequelleconoscenze di base,necessarie per acquisire conoscenze ed abilith superiori(vedi tavola n. 55). Se uno studente possiede buoni prerequisiti, risparmierd naturalmente tempo e fatica. Con buoni prerequisiti,la quantitdda studiareappareminore, mentrecon scarsiprerequisiti,o "senzabasi" come si dice comunemente, la quantitd da studiareappareimmensaed insormontabile.

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Ittv. 56. Relazione inversa tra prerequisiti e dfficoltd di apprendimento.

SenzaprerequisitiI' apprendimento faticoso d molto lentlL(vedi c scoraggiante soprattutto all'inizio tavolan.57, figura a sinistra),mentre con buoni prerequisitiI'apprendimentob nxrlto rapido, leggero ed entusiasmante fin dall'inizio (vedi lrrvolan. 57, figura a destra)

Peco/vo{C/U?6
1.2. La forza della motivazione Se uno studente d fortementemotivato versolo studio,stutlierh con impegnoe ricaverdmolte gratificazioni.Per tale ragione, il problemadella quantitddello studio, d avvertito di-

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Con buoni prerequisitisi apprendimento (vedi tavola

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Ittv. 57. Prerequisiti e nuovi apprendimenti.

Tav. 55.Preconoscenze e prerequisiti.

87

GUIDA ALLO S'I'UDIO: IL METODO

QUANTO STUDIARE

versamente da uno studente motivato rispettoad uno studente demotivato. Per uno studentemotivato un vasto territorio di studio diventaun'avventura esaltante, mentreper uno studente demotivato un piccolo compitodiventaun'impresa impossibile. La motivazione db significatoe valorea cid che si studia. Una materiaritenutastimolantesi apprende rapidamente e con pocafatica,mentreuna materiaritenutanoiosasi studialentamentee con molta fatica.

per gli apprendieonoscenze e i prerequisiti, indispensabili rrrenti futuri.

1.5. L'efficienza delle abilih cognitive delle varie abilitl Quandosi studiacon la piena effrcienza (apprendimento, merielaborazione, comprensione, cognitive nroria, transfer),d possibile incamerareed assimilareuna quantithdi informazioni. grandissima Quando,invece,si studiain modo sbagliatoo senzaattivalc la pienaefficienzadelle abiliti cognitive,tutto diventafaticosioe frustrante.Una piccola difficolth diventa un problema insolubile.

1.3. La struttura del testo Un testopud essere semplice o complesso, facile o difficile, concretoo astratto.La sua strutturaincide sul quanto studiare.Ad esempio, la complessith del testoallungai tempi di studioe dilata la quantitd di cid che si devestudiare. Un testo complesso, difficile ed astratto richiedepid tempo rispettoad un testosemplice, facile e concreto. E necessario, percidpredisporre un tempi differenti di fronte a testi differenti. Non si pud leggereun testodi diritto come una favola.

per ridurre la quantite di cib che 2. Suggerimenti si devestudiare


per ridurre la quantithdi cid che si deve studiare Pertanto, o per apprendere una sempremaggiore quantitd di informazioni, b necessario tenerconto di alcuni suggerimenti. Tra gli altri citiamo i seguenti: . . . . valorizzare cid che si deve studiare, elaborareschemie mappecognitive, suddividerei contenuticomplessiin piccoli passi, tradurre i concettiastratti in immagini concrete.

1.4. La padronanza di strategie metodologiche La padronanza di strategiemetodologichefacilita la rielaborazione delle informazioni, con la qualemolte informazioni possonoesseresintetizzate in pochi schemi e mappe.Ad esempio, chi sa sottolineare riescead individuareun piccolo gruppo di parole o fiasi chiave che compendiano un lungo testo. Chi sa prendereappunti riescea riassumere un grossolibro in pochepaginedensedi concettiessenziali. Chi sa memorizzarecon efficacia riescea riattivare rapidamente le pre88

2.1. Valorizzare cib che si deve studiare facilmentecid che d significativo. Si apprende

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JUIDA AL L O S TU D IO: IL ME TOD O

QUANTOSTUDIARE

La quantitd di cid chedeveessere studiato appare sconfinata e insopportabile quandosi d dernotivati, mentreb percepita definitae stimolante quandosi b motivati. Ogni studente pud valonzzaree renderesignificativi i contenutidell'apprendimento. Perottenere questo scopo,egli pub ricorrerealla tecnicadell'automonitoraggio: "Quanta importanza ha lo studio di questa materia per la mia vita? Comemi potrd servire in seguito?Comepossostudiarla concretamente, per riuscire a radicarla nella mia esperienza? Comeposso individuare in essaaltri aspettipositivi, per poterla studiare con pii interesse?". Se uno studente non riesceavalorizzare quello che studia, avvertirhsicuramente molta fatica e difficolth, e, soprattutto, si sentirbschiacciato ed oppressodalla quantitlL di cid che deve studiare.

2.1. Suddividere i contenuti complessiin piccoli passi suddivisain piccole parti. Ogni grandequantitdpub essere (Juandoun argomentodi studio d molto vasto,pud essere frasi pud zionatoin parti. Quando un argomentod complesso il suggerimento secondo srrrontare nellesueparti piDsemplici, tlci latini Divide et impera:Dividi e dominerai. o Se si suddividonogli argomenticomplessiin sequenze piit passo lrcrcorsibrevi e semplici, si evita l'errore di"fare il Itrngodella propria gamba".para piccoli passi (o apprendimento Un apprendimento ciod suddivisoin parti) b piD efficacedi un apprendi.'irr1e, sesi d di fronte rrrcnto a grandipassi(o globale),specialmente rrtl un argomentodifficile o ad una nuova disciplina (vedi tav o l an . 5 8 ) . raSe, invece,si d espertiin una materia,si pud procedere e pii vasti, articolati pidamenteverso apprendimentimolto eornplessi. Ma, di fronte ad argomentinuovi, si deveprocedea piccoli passi. rc molto gradualmente,

2.2. Elaborare schemi e mappe cognitive Uno schema d una riduzionelogica delle informazioniessenziali. Si possono apprendere e ricordare molte informazionr se essevengonoraggruppate in schemiverbalie figurativi. Per elaborareschemigrafici ben ramificati, o sintesiconcettuali,si pud usarel'automonitoraggionel modo seguente: "Qual i la definizionepiil sinteticadi questo concetto? piil essenziali? Quali sonole caratteri,etiche Quati sono i principi su cui si basa questateoriaT Qual i Ia struttura concettuale di questaargomentazione? Qual d il principio, o legge, chepub spiegarecoerentemente questamiriade difatti? Come possoraggrupparetutti questiconcettiin uno schemagrqfico chiaro, coerenteed esaustivo? Quale immaginepud aiutarmi a memorizzare questogruppo schematico di informazioni?".

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'I'uv. 58.Apprendimento a piccoli passi e a grandi passi.

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GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

QUANTO STUDIARE

In altri termini, uno studentepub procederespeditamente, sepossiede i prerequisiti, le preconoscenze, o le abilitddi base per affrontareun livello superioredi apprendimennecessarie to. Attraversola tecnicadell'automonitoraggio, si pud stabilire quandod bene procedere passoper passo,e quandoprocedere pii speditamente.

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2.4. Tradurre i concetti astratti in immagini concrete Una immaginevale mille parole. Adottando il metodo delle immagini per tradurre concetti astratti d possibileridurrenotevolmente la quantitddi cid che deve essere appreso. Una immagine,a differenzadelle parole,viene percepita immediatamente e globalmente, con un colpo d'occhio;mentre le parole,in quantoeccellenti strumenti analitici,sonopercepitein sequenza l'una dopo l'altra; inoltre,solo dopo averle lettetutte,d possibile comprendere il significatodell'insieme del paragrafo. E utile, percib rendereconcretocid che si deve studiare, traducendo, per quantod possibilee in baseai propri bisogni di concretezza, i concettiastrattiin concetticoncreti.Un concetto concretofacilita la comprensione e la memorizzazione. Ad esempio,il concettoastrattodi giu-stizia b statotradotto, in epocamedievale, nell'immagine concreta, o allegoria(vedi tavolan. 59) di unadonna bendata (peresprimere il concetto di imparzialitd) con unabilancia nellamanosinistra(perindicareil concettodella valutazionedeipro e dei contro) e con la spada nella mano destra(per indicare il concettodi dirimere delle questioni,sciogliere dei nodi, prendere delle decisioni, punire le ingiustizie).

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Itn. 59. Esempio di traduzione del concetto astratto di g,iustizia in una t|| | | tttt eI ne concretu.

l'}ersvilupparetale abilitd di traduzionedei concettiastratti nel rrr irnmaginiconcrete, si pub usareI'automonitoraggio rrrodo seguente: "ln quale modoposso tradurre questoconcettoastratto in concre' o in una immagine rtttttltit\semplice e comprensibile, ttt.' Quale situazionereale d condensatain questo concetto (t\tt'utto?L'autore di questa teoria cosa stava osservando quando ha formulato questaipotesi?Per trot (ut(retamente t'(tt'(sputl.tie suggerimenticoncreti,posso ricorrere alle imrtttt,qini della mitologia classica,alle varieper;onificazionidei e delle arti. Possoricorrere ai rt:i e delle virtil, delle scienze pubblici:ittrbolireligiosi,politici e ideologicio ai manifesti
I r t t 'i ".

In conclusione, la rispostaalla domanda"Quanto studiai vari fattori dello studio:il metodo,la ri'.'" deveconsiderare e la qualitddello rrrotivazione, le abilitdcognitive,le strategie strr c l i o . ll prossimocapitolo sarddedicatoa fornire maggiori dettail proprio studio. r'li su come programmare

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programmare 7 Come e come studiare il propriostudio

[-a padronanza di un efficacemetododi studio permettedi lirrc il doppio in meti tempoe con minore fatica. Afferma un proverbio; "Chi ben incomincia ? a metd delI 't t l t? r U ".

per Itt questocapitolo desidero fornire alcuni suggerimenti \tudiore fficacemente e mi soffirmerd in particolare sulle \('(lttenze del meoperativeessenziali della programmazione Iotlodi studio.

l. Suggerimenti per studiare efficacemente


per studiare Alcuni suggerimenti efficacemente sono i ser:rtcnti.

prima di studiare l. l. Riattivare le preconoscenze Si cominci a studiareriattivandotutte le preconoscenze che (vedi possiedono sull'argomento che si dovrd studiare lnr si rrrvrrla o di n. 60). Cib costituisce una forma di riscaldqmento gratificazione immediata studio, offre allo una l,rclutlio

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GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

COME STUDIARE E COME PROGRAMMARE IL PROPRIOSTUDIO

1.3. Consapevolezza del proprio stile cognitivo

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Tav. 60. Riattivare le preconoscenzee gli agganci prima di studiare.

La consapevolezza del proprio stile di apprendimento sugrleriscestrategie efficaci e soprattutto congeniali. Attraverso la tecnicadell'automonitoraggio, ci si pud chietlcre: "Quul d il mio stile di apprendimento? Sono attratto dai rtattagli o dalla visione di insieme?Dai pctrticolari o dalle grttndi teorie?Sonoimpulsivoo riflessivo?Logico ofantasioto? Sonosistematico o disordinato?Sonoanalitico o intuitivtt trcdi tavolan.6l). Comepossoritrsciread integrarenel mio tttt'totlodi studio sia kt capucititdi anulisi che quelkt di sinteti.' Mi rendo conto che l'analisi senz.a la sintesi i caotica e e che la sintesisenzal'analisi d genericae.sulrttmmentaria ttt 4'icictle." l.-1. Variare il menir dei contenuti da studiare Si impari a variareil menDdi cid che si deve studiare, alterrurndo materiedifficili con materiepii facili. E meglio studiare dapprima le materiedifficili e poi quelle facili. rrr i r

("Questolo so gid"), stimola la concentrazione e facilita I'agsancio delle nuove informazioni.

1.2. Individuare il proprio ritmo di apprendimento Il ritmo di apprendimento d il risultatodalla padronanza dei prerequisiti,dell'efficienza del proprio metododi studioe della forza della motivazione. E necessario il proprio ritmo di conoscere accuratamente per evitare di sovrastimareo sottostimarei apprendimento, propri impegni di studio. Il.proprio ritmo di apprendimento varia da materiaa materia. E piD rapido nelle materie che piacciono ed d piD lento nelle materieche non piacciono. La conoscenza del proprio ritmo di apprendimento migliora la capacitddi gestionedel proprio tempo di studio: "Per studiareuna pagina di questolibro di storia ci metto8 minuti. Quindi per studiarequestocapitolo,ci metterdun'ora e venti. Devo prevederepoi il tempoper schematizzare i punti essenziali e per ripassarli subito dopo".

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I rt . 61. Stile di apprendimento: unulitico e intuitivLt.

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GUIDA AI-LO STUDIO: IL METODO

COME STUDIARE E COME PROGRAMMARE IL PROPRIOSTUDIO

In tal modo, lo studio della materiapiD facile diventa una gratificazionee un premio, dopo essersiimpegnatiin qualche iompito difficile. Talvolta, siudiare una materia piD facile dopo una piD difficile pub essereavvertito come riposo o come un piacevolestacco. 1.5. Individuare i primi segni di stanchezzao di distrazione i segni della Si impari ad individuare tempestivamente e della distrazione,per sceglierese inserire una stanchez)a pausa,o se d preferibile sforzarsiun po' di piD' Un rimedio contro la distrazioned il lavoro rapido a tempo delimitato: "Ho a disposizionesolo mezz'ora' In questo tempo devo riuscire a teiminare questolavoro. Devo leggereuna pagina ' ogni 3 o 5 minuti. Al lavoro! Ci sto riuscendo!" E meglio studiarele materie difficili nel proprio '.'tempo migliore;, quandoci si sentepiD lucidi e piD efficienti'

1.6. Studiare tenendo conto di tutte le fasi dello studio conto di il propriotempodi studio,tenendo si distribuisca rielaboraapprendimento, fasi dello studio: rrrrtcle seguenti recuperoe transfer (applicazionedi zirrne, memorizzazione, (vedi tavolen. 37 e n' 62). t'iir che si b appreso) che studiaresignifichi solo gli studentipensano In generale, le altre fasi dello nuou" informazioni e trascurano i'rcam-erare il recuperoed il memorizzazione, la stuclio:la rielaborazione, lrirnsf'er. immediatadi ripassare E utile insisteresull'indicazione per rinfbrzarlenella nrcntele informazioniappenaapprese, con il metododel superapprendimento' rrrcrnoria u' 1.7. Il metodo del superapprendimento, di.continuasuggerisce If metodo del superapprendimento le informazioniche sonostategih t.(,4 ripassareimmediatamente Si tratta per rinsaldaflenella memoriae per rielaborarle. ,,1rp..r", 'ripeterie, ripeterle o al2ffi7o: 1507o al al lZOVo, ad esempio, ,li (vedi tavolan. 63). se sonostateappreieperfettamente Irrrche

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Tav. 62. Schemadelle varie fasi dello studio'
I rr r'. 6.J. II superapprendimento.

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GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

COME STUDIARE E COME PROGRAMMARE IL PROPRIO STUDIO

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ni, un sensodi padronan za e di autoefficacia bhe elevail livelIo di autostimae rafforza la motivazioneverso lo studio. Per tali ragioni, b utile fare spessoe sistematicamente rila seraprima di addormenlxrssimentali veloci, specialmente tursi e la mattina appenasvegli. Il ripasio veloce pud essere lltto agevolmente se si possiede la capacitddi sottolineare cl'l'icacemente, di prendereappunti essenzialie di elaborare schemie mappe. Si utilizzino i ritagli di tempo (ad esempio,aspettando I'autobus)per ripassare e memoizzare cid che si d gii appreso. A questopunto pud sorgerela seguente domanda: "Nel superapprendimento, cioi nel continuare a ripassare t'iit che si i appreso,si pud verificareun punto di saturazione?". Si. La saturazione emergenon perch6si ripete, ma perch6 si ripete in modo meccanicoe monotono.La mentesi annoia (lirundo mancano nuove stimolazioni. Per questod necessario ril)cterein modo creativo.Ad esempio,se sto memorizzando rrrra cassetta di conversazione inglesee la sto ascoltando per la tqrrarantunesima volta, per rimanereattivo e creativoposso rIrrrmi le seguenti autoistruzioag: (" Que-; ascalterd lg .v.oJn"Lo attenlione prossima Itttvndo ai verbi, la voltafard attenzione tt,\li aggettivi, la successiva alle frasi di collegamento. E cosi ,li .seguito")tQgni volta che ascolterbla stessa cassetta di conrcrsazione,.adotterb uno scopodifferente,semprepiD specifit o cd originale,per tener svegliaI'attenzione.

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Tav. 64. Il superapprendimentocome antidoto contro l'oblio.

Talvolta, tale suggerimento perch6d riteviene trascurato, nuto ripetitivo e meccanico.Tuttavia, d possibile utllizzare 1l metodo del superapprendimento iy modo creativo, rielaborando attivamente i contenutiappresi,ad esempio,classificandoli in categorieconcettualisemprepii vasteo semprepid dettagliate, oppure collegandoli con_ tutto Eid che gid q-iconosce sulI' argomento,creando,i n tal modo,ire{/.{1 c_o'.119-q c9n?e. Il superapprendimento d un antidoto contro I'oblio e la di(vedi tavola n. 64). menticanza Il superapprendimento,_facilita la rievocazioqe;chi continua a ripassare le informazionigid apprese, migiiora la prestazione,perch6gli d pin facile rievocarerapidamente cid che ha memorizzato. Il superapprendimento, o ripassoimmediato,d piacevolee gratificante:perch6si pud constatare immediatamente un successo("Sono riuscito ad imparare questo.Sono stato bravo! Adessosono contentodi saperlo!"). Si avverte,in altri termi-

l.tl. Studiare attivamente utilizzando i vari canali sensoriali. l'cr studiareefficacementebisogna essereattivi. E facile ,lrstrarsi quandosi d solo ricettivi e passivi,versoI'insegnante , \'el'Soil libro di testo.Se si ascolta passivamente I'attenziol0l

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COME STUDIARE E COME PROGRAMMARE IL PROPRIOSTUDIO

ne diminuisce. Se si ascolta attivamente, ad esempio, ripetendo mentalmentevarie volte, quasi "urlando" mentalmente le parolechiave dell'esposizione dell'insegnante, l'attenzione rimaneviva e la concentrazione continuaad esserfocahzzata: si imparafacilitd ed entusiasmo e si ricordacon fedeltde sicurezza. Per studiareattivamente d necessario utilizzarei vari canali sensoriali: visivi, uditivi, motori. Per raggiungere tale risultatosi cerchidi combinare le parole astratte con immagini concrete, il canaleverbalecon quello visivo e quello motorio.Ad esempio, studiando come lingua straniera I'inglese, (canale non d sufficiente ascoltare uditivo) una conversazione inglese,d necessario anchevisualizzarnelasituazione (canale o contesto in cui avviene visivo)ed riprodurla con le proprie corde vocali (canalemotorio).

,rnchesonora.Esistononumerosiprogrammi di "istruzione rrrlcrattiva"per quasi tutte le materie,con esercitazioni e test tli profitto. In tale contesto,il computer B uno strumentodi ilutoapprendimento. i Ma. nonostante I- uno strumentoveramente eccezionale. rrurnerosi pregi,creaalcuneillusioni. Ad esempio, creaI'illusionedi sapertutto solo perch6si d nrcnrorizzato tutto nel computer,affidandoalla memoriadel ('()r)rputer quelloche non si d memorizzato collapropriamentc. Inoltre, creaI'illusione di poter produrretutto piD in fretta. ll computer,infatti, d velocissimo, mentreil pensiero spesso lur bisognodi tempo,di molto tempo,per riflettere,ponderare tra la velocitddel computer r' tlccidere. Cib creauna scissione e la lentezzadi certe riflessioni. Il tempo del computerd divcrs<l ci vogliono anni per prodal tempodel pensiero:spesso ,lru're scriuna buonaideaoriginale.Col computersi possono non b r cle testi rapidamente, ma un testo scritto rapidamente \cnrpreun buontesto.Talvoltatestibellissimisonousciti lentiunente di un autore. dalla pennapensosa Nonostante tali limitazioni, il computerd ottimo per con\c rvare testi, archiviarli, correggerli,modifi carli.

1.9. Studiare con i sussidi didattici Oltre ai libri e alle enciclopedie, tra i sussididi studio d necessario il citare computer,il videoregistratore e i corsi di istruzioneprogrammata. AnalizziamoIi brevemente.

1.9.2. Il videoregistratore come strumento di studio 1.9.1. Il computer come strumento di studio Il computer b un ottimo strumentodi studio: esso aiuta a scrivere,a.disegnare, a risolvereproblemi, ad archiviare,a stampare. E un ottimo strumentoper fare ricerche. Esistono programmiper produrretesti,con correzioneortograficaautomatica,con suggerimenti sintatticie stilistici.Con lo scanner si possonomemorizzare schemied immagini. Il computerpud contenere una interaenciclopedia non solo verbale, visiva.ma permettedi registraree di rivederefilll videoregistratore E quindi rns.documentari e dibattiti sui temi che interessano. rrrrprezioso strumento di studio. Oltre ad una bibliografia,b opportunoraccoglieree cataloliu'c una filmografia. Oltre alle biblioteche,sono utili le filrrrol e c h e . Molti I film sono"i libri visivi" del mondocontemporaneo.

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GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

COME STUDIARE E COME PROGRAMMARE IL PROPRIOSTUDIO

di essi sono visti contemporaneamente in Italia, Usa, Giappone e in molti altri paesie rappresentano le tematicheculturali ed esistenzialidel mondo contemporaneo. I documentari scientifici,artistici, antropologici,sono di grandevalore didattico.Ci permettonodi avvicinarci a realtd rare e difficilmenteaccessibili ad un singolostudioso, come, ad esempio,sondarecon le fibre ottiche I'interno del corpo umanoo vivere per anni pressouna tribD primitiva. Spesso tali documentari riproducono,tramite schemi e animazione grafica, realtd invisibili o ipotetiche,come ad esempio,la struttura dellacellula,I'originedell'universo, la composizione delle galassie, ecc. Vi sono,inoltre,numerosi corsi audiovisiviper apprendere pii varie materie; i diffusi sono quelli per apprendere le lingue straniere. Essi propongono situazioni"reali" e stimolano I'interazione con I'ascoltatore. Le proposteaudiovisivesono numerose: d indispensabile quellepit congeniali scegliere per e quellepii indispensabili, evitare il rischio di farsi affascinareda allettanti ed illusorie promesse immediato,facile e senzasforzo. di apprendimento

l. l0. Tenere un diario del proprio metodo di studio E utile arricchireo affinareil proprio metododi studio con ("Oggi ho,adottatoquesto lir tecnicadell'automonitoraggio rrtt'todoed ho ottenuto migliori risultati!"). E stato suggerito prccedentemente che d utile tenereun diario sull'andamento tlcllo studio: in esso si potranno annotareprogressi,lqg'e, rlil'ficoltd, nuovestrategie.

l.l l. Premiarsi E importantepremiarsiquandosi compie un passoavanti o r;uandosi raggiungeuno scopo. Il premiarsi d un modo per rinforzareil proprio livello di autostimae per sostenere concretamente la propria motivazione. dello studio. Soffermiamociadessosulla programmazione

2. La programmazione dello studio


La programmazione dello studio riguardaI'identificazione tlci prerequisiti, la sceltadegli obiettivi e la verificadei risultlti (vedi tavolan. 65):

1.9.3. L'istruzione programmata L'istruzione programmata offre propostedidattichetramite computercon lo scopo di facilitare I'autoapprendimento. Di solito sono composte graduale da sequenza di spiegazioni di regolee da alcuneesercitazioni praticheper verificarne l'apprendimento. Il computer immediatamente segnala il successo o I'insuccesso. Talefeedbackimmediatod forse la partepiD importantedell'istruzioneprogrammata: essafacilita I'apprendimentocorretto e riduce notevolmentela probabilitd di errore. Finora vi sononumerosiprogrammididattici di "istruzione programmata"nel campo delle materietecniche.

per comprenl. Quali sono i prerequisiti che devopossedere dere questoargomento,questocapitolo? ). Quali sonogli obiettivi che intendoraggiungereallafine di questagiornata o settimanadi studio? i. Quali sono i criteri di verifica, qttraversoi quali posso valutare il raggiungimentodegli obiettivi proposti?

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GUIDA ALLO STTIDIO: IL METODO

COME STUDIARE E COME PROGRAMMARE IL PROPRIOSTUDIO

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prerequisiti. come non si pud costruire una casacominciando tlal tetto, cosi non si pub trascurare la padronanza dei preretluisiti nello studiodi una materia. L'analisi inizialedella propriapreparazione scolastica pud csserefatta rispondendoalle seguentidomandedi automonitoraggio: "Qual d il livello della mia preparaqione scolastica? euali trtno le materie o gli argomenti in cui mi sento incerto? Ci .tttnolacuneampie o vistosenella mia preparalione di base? Quuli sono le materie che preferisco'studiare e quelle che ltrc.ferireinon studiare?Quali sono i motivi di tale dffirenza tti motivazione?Quali sono Ie dfficoltd che incontropiilfre(lrtentemente nello studio? Riguardano la comprensione? Il lassic'o? Il ragionamento? kt capacitddi ricordare cid che ho iludiato? Qual i il ritmo di apprendimento? E lento? E adeg,uuto?Qual d il livello delle mie capacitd espressive orali e .\('ritte?". Tutte le volte che ci si predisponea studiare,b necessario irrdagare sui prerequisiti,o preconoscenze, e definire prelimirrarmente cid che si sa gii e cid che si vuole imparare.Dopo rrverconclusotale indagine,si d molto piD consapevoli deile lrroprierisorsee delle proprie lacunee si possono, percid, fare sceltemigliori. Di fronte ad una difficolti occorrechiedersi: "Perch sto incontrando questa dfficoltd? Da cosa dipen,fu/ Quali prerequistti sono richiesti per apprendere bene (lucstogruppo di informnzioni? Cosadevo gid sapereper pro( (dere nell'apprendimento di questoargomento?". Ad esempio,se trovo difficile, in storia,capire il concetto " tlr r'apitalismo",possochiedermi:

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Tav. 65. La programmazionedello studio.

2.1. Analisi dei prerequisiti L'analisi accuratadei prerequisitipermettedi evitare il rischiodi studiare male. come la costruzione di una casacominciadallefondamenta, cosi lo studio deve poggiaresulle conoscenze di baseo

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GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

COME STUDIARE E COME PROCRAMMARE IL PROPRIOSTUDIO

"Quali sono i prerequisitiper comprendere questoconcetto? Conoscoil significatodi "capitale", di "investimento",di "proprietii privata dei mezzi di produzione", di "profitto", di " rivoluzione indust riale" ?". quandosi riescea scompoffeuna abiE piD facile studiare, lith complessa in abilitdpiD semplicio un concetto piDastratto in concetti pii concreti.

2.2. La scomposizionedel compito o task-analysis per I'analisidei prerequisiti Un ottimo strumento d la"task analysis",che significa "scomposizione del compito". Essaconsistenella scomposizione analiticae sequenziale per svolgere delleabilithnecessarie un compito,disponendole gerarchicamente su unascala, a queldal gradinopiDsemplice lo piil complesso. Nella tavolan. 66 si mostraun esempio di suddivisione dei gradini delle abiliti del percorsoA nei gradini piD semplici delle sottoabilitddel percorsoB e del percorsoC. Di frontead una abilitdmolto complessa o molto difficile d opportunoprocedere alla sua scomposizione in parti piir semplici. Con questo metododellascomposizione delleabilith,cib che tsdifficile pud diventarepiD facile. Nella programmazione del proprio studio,b indispensabile organizzare il materiale di studio in modo che essosia graduale e suddivisoin piccoli o grandi "bocconi",a seconda della capienzao capacithdi apprendimento di un particolarestudente. Passiamo le caratteristiche ad analizzare desli obiettivi di studio.

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AgtttTA': At, AZ,A3... SOTT)AetLt rA\ : gt, & 2, I 3-81.,8s.' 5o77o A B /u ra' : c{,c e, cs. c-4rc tc6,c7, caLrr. 66. Scomposizione nelle sottoabilitdpiil delle abilitd complesse
.,, tttltl i c i .

Gli obiettivi non sa dove andare,non fa, di solito, molta strada.Chi definire i propri obiettivi, non sa agire. ('hi non sa definire i propri obiettivi di studio, studierdrn rrrotkr e disordinato. La rapidithe I'efficaciadello studio confuso ,lrrrcrrdono deeli obiettivi. e concretezza anchedalla chiarezza

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GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

C OME S TU D IA R E E C OME P R OGR A MMA R EIL P R OP R IO S TU D IO

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I ttv. 68. Di,rporce gli obiettivi in ntodo sequenziale e Berarchico.

Tav. 67. Distinzione tra desideri ed obiettivi.

Ma d necessario distingueretra desideried obiettivi (vedi tavolan.67). Spessogli studentipoco consapevolidelle caratteristiche del metodo di studio confondonoi desidericon gli obiettivi. Un desiderionon d un obiettivo. Un _de-si{ejodivqnta un obiettivo quando,da un lato, si precisano i grad,inida percorrere per raggiungere uno scopo,e, dall'altro, quandosi !gg_bj_ lita la propria qnqrglaper conseguirlo. ,,Voglio U1 esempiodi desideriod il seguente: imparare I'inglese!" . Un esempio di obiettivo d il seguente:,,per questa sera devo aver memorizzato questi 30 nuovi vocaboli cli inglese,,. 2-3-1. obiettivi generah" a medio termine e obiettivi speciftti Gli obiettivi di studio possonoesseregenerali o finali, a medio termine e specifici (vedi tavola n. 68). Gli obiettivi, disposti in modo sequenzialee gerarchico, devono essere molto chiari, realizzabilie verificabili.

Per definireun obiettivodi studiod utile porsi la seguente tkrrnanda: "Quale prestazioneeffettiva,o performance,dovrd essere ('(tpace di mostrare,dopo che ho studiato questoargomento? l)avo decidereche cosadevo essere capacedifare, dopo aver tt ttdiato questocapitolo?". In altri termini, d opportunotrasformare gli obiettivi di stutlio in termini di prestazioni effettive,di capaciti e di abilitd (per quantod possibile). trti.surabili Ad esempio,obiettivi del tipo "studiare da pagina 123 a l,tt,qinaI34", "comprendereil significato centrale di questa guerra mondialxtesia","riflettere sulle causedella seconda /r"'. Sohoindubbiamente degli obiettivi,ma non sonoobiettivi rrrolto precisi,verificabilie misurabili. Se uno studente si chie"Comefaccio a saperese ho studiatobeneda pag. t23 tfcsse: rt l)ug. 134?", potrebberispondere con precisionenel modo rcguente:"lo possoaccertaredi aver studiato bene,se riesco (t fure un riassuntodi questepagine". Un tale obiettivo pud ('sserereso ancorapii preciso, se viene formulato nel modo :eguente:"lo posso verificare di aver studiato bene,se riesco (t ripetereil riassuntodi queste pagine,senzafermnrmi, conpropersonale". Itt'ietddi linguaggio e con qualche elaborazione 111

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GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

COME STUDIARE E COME PROGRAMMARE IL PROPRIOSTUDIO

reso semprepiD In altri termini, ogni obiettivo pud essere specifico. il seguenUn esempiodi obiettivomolto precisopud essere te; "lo posso accertare l'fficacia della mia preparazionesu questo capitolo di storia, se riesco a scrivere la definizione esattadi almeno 22 di queste25 parole chiave estrattedal capitolo".

rronriescea raggiungere il grado di prestazione desiderato, ha che l)ur sempreuna immediatapossibilitbdi autocorrezione, pur)stimolareun maggioreimpegnoe condurreal successo.

2..1.3. Le carstteristiche degli obiettivi di studio Gli obiettividi studiodevonopossedere le seguenti caratte(veditavolan. 69). ristiche

2.3.2. Predisporre una gerarchia degli obiettivi Dopo aver individuato e descritto con molta precisionei propri obiettivi di studio, d bene ordinarli in una successione gerarchica, E molto impordal piD sempliceal pit complesso. tante che ogni studentefaccia una lista dei propri obiettivi di studio. Nel compilare tale lista si pud utilizzare come criterio di ("Su quali concetti dell'insegnante sceltaanchele aspettative Di solito, cosa dol'insegnante ha insistito maggiormente? manda quando interroga gli altri? Cosa ritiene essenziale della sua materia? Quali domande potrebbe farmi in una eventualeintenogazione?"). Tale lista di obiettivi faciliterd sia lo studio che la valutazionedei risultati conseguiti. Quali vantaggi derivanodalla precisionedegli obiettivi di studio? Innanzitutto,si sa cosasi deve fare. Quindi, d pii facile individuare strategiepiD specificheed efficaci. Inoltre, si ha una precisa e immediata autovalutazione(auto-feedback)dei propri progressio risultati. Cid riduce notevolmenteI'ansia ed aumentail grado di fiducia in se stessie nelle proprie possibilitd. il grado di padronanSe uno studenteriescea raggiungere za prestabilito,il suo livello di autostimaaumenta.Se,invece,
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69. Cctratteristiche degli obiettivi di studio

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GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

COME STUDIARE E COME PROCRAMMARE IL PROPRIOSTUDIO

Essi devonoessere: . . . . . . . . chiari. concreti, delimitati. idonei e pertinenti, misurabili, raggiungibili, sequenziali, verificabili.

1.4. Strategie di studio Le piir importanti tecniche attivedi studiosonole seguenti: . . . . sottolineareIe idee essenziali, prendereappunti, ,schemotizzare le iffirmazioni essenzialiin mappe cogrtitive, archiviare le infonnazioni in modo da reperirle con facilitit.

;\d essesi possono aggiungere altre abilitd di studio: E molto difficile, specialmente all'inizio,riuscirea definire i propri obiettivi di studio secondotale lista di criteri. Tuttavia, d indispensabile allenarsiper acquisireuna tale preziosa abitudine. Se si riesconoa definire in modo operativoi propri obiettivi di studio,d pii facile sceglierecontenutidi studio pii adeguati e pit funzionali, oppurerenderli tali. I contenutidi studiopresentano livelli differenti di difficolA. Ad esempio,un testodescrittivoo narrativob pii facile di un testoargomentativo di critica storicao letteraria.Pertanto, d necessarioaffrontare ogni contenuto con strumenti adatti e pertinenti.Ad esempio,d beneavvicinarsiad un testodi critica storica con una griglia di concetti chiave ed una serie di domandeo di ipotesi con le quali "interrogare" il testo. La consapevolezza del diverso livello di difficolti di un testo rispetto all'altro pud condurre ad un migliore investimento del proprio impegno di studio, adottandoefficaci stratesie. . . . strategiedi lettura e comprensione del testo, strategiedi ascolto, strategieper produrre un testoscritto.

lrrl'ine si possono menzionare le varie mnemotecniche che ,t'r\'olto per recuperare facilmente cib che si d appreso. l.'insieme di tali strategie richiederebbe una esposizione tlcttagliata, qui non b possibile fare. che Esse sonodiffusaI'rrr nr('ntc trattate dall'autorein altri libri (vedi Bibliografia). 1.5. Verifica l.'ultima fasedel metododi studioriguardala verificae la . .rlrrtazione dei risultatiottenuti. l.rr verificasi ottienechiedendosi se gli obiettivi sonostati r,r'liunti in modo soddisfacente. Se sono stati raggiunti, si procedere individuazione altri alla di obiettivi; se non 1'rrtlr il proprio im"n() \tati raggiunti,sarhopportunoaumentare di studio,oppureindividuare piir efficaci altre strategie t,('1'n() , ' ,rtlcsuati esercizi di recupero.

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GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

COME STUDIARE E COME PROCRAMMARE IL PROPRIOSTUDIO

2.6. Autovalutazione continua del proprio studio Vorrei suggerireuna indicazioneper migliorare la capacith di valutazionedel proprio studio. Ritengoche sia importantevalutarepassoper passo,subito o tempestivamente, il proprio cammino di avvicinamentoalI'obiettivo. Cosi fa un falegname, dopo aver piallato un'asse:lo guarda e lo toccaper verificarneI'adeguatezza. Cosi fanno lo scultore ed il pittore, i quali, ogni tanto, fanno una pausae mirano e rimirano il loro lavoro. Si tratta per loro di una verifica immediata,fatta passoper passo(automonitoraggio). Se il falegname continuasse a piallare e a segaresenza verificarepassoper passoil proprio lavoro, potrebberischiaredi incorrerein gravi errori. Cosi b opportunoevitaredi studiaresenzaverificaree controllare la padronanza di cid che si d studiato. Si pud affermareche la capaciti di autovalutazione continua dei propri risultati, ma anchedei propri errori, sia la strategia piD idoneaper acquisireil metododi studio piil efficace.

Usare I'automonitoraggiopassoper posso Analizzarela situazionedi partenza Verfficaree riattivare i prerequisiti Prevederee pianificare tempi, contenuti,strategie Definire obiettivi operativi e verfficabili Sceglierei contenutipertinenti e adeguati Scomporrei compiti complessiin piccole sequenze Scegliere i metodi appropriati Controllare le condizioniambientali Controllare le proprie condizionipsicofisiche, per individuare il proprio tempomigliore Studiare in modo attivo: sottolineando,prendendo appunti, schematizzando Ripassaresistematicamente ed in modo creativo Inserire delle opportune pause di riposo Premiarsi e rinforzarsi quandosi raggiungeun successo Verificare e valutare i risultati raggiunti e, se non si i soddisfotti, rivedere l'intera sequenzae inserire delle modifiche. Tale schemageneralepud esseremodificato ed adattato rrlleesigenze di ciascuno.

3. Schema su come studiare


Riassumendo si possono catalogare le seguenti indicazioni, organizzate in una successione ordinatadi fasi operative. Per studiareefficacemente bisogna: Riattivare la motivazione Riattivare le preconoscenze ll6

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8 Cosa studiare

Cosastudiare? Tutto d degno di esserestudiato. Ma ciascunodi noi, seguendo le proprie attitudini ed inclirurzioni, le pressionidell'ambiente e, talvolta,assecondando sociale, sceglieun settore di studio,invecedi un altro. Gli orizzonti del saperesono molto vasti. Entro i suoi conlini c'b postoper tutti, per tutti coloro che voglionoavventurirrsi nel settore della ricerca.Infatti, nientedi cid che b umano nut) essere estraneo allo studio.

l. Le stagioni dello studio


La qualiti ed i contenutidello studio cambianocon I'evoluzionedella nostrapersonalitd, dei motivi che e con I'evoluzione ..'ianimano (vedi tavolan. 70). e degli scopiche ci sostengono Ad esempio,lo studio di un adolescente d molto diverso rlrrllostudio di una personamaturao di un anziano. Alcune tlil'l'erenze possono le una essere seguenti: diversa consapevolr'r.r,adi intensitd dellemotivaziome una se stessi, una diversa tliversaqualitddegli scopiesistenziali.

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GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

COSA STUDIARE

cedentemente di quelle seminatie, dall'altro, I' assimilazione precedentemente informazionio conoscenze apprese.

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ESTAT

Durantel' "autunno" della nostravita, lo studiooffre i frutti pii maturi del proprio impegno:si raccogliecid che precedentemente b statoseminatoe coltivato. Alcuni interessisono stati sviluppatipit degli altri, dedicandoloro molto tempo ed cnergia.Solitamente, in questastagionedella vita, si fa un bilancio di cib che si d reahzzato, rispetto a cid che si voleva rcalizzare. Lo studio d diventatopii selettivoe specifico,ma si possiedeuna padronanza molto articolata,che concettuale lir comprendere o apprendere rapidamente. Infine, durantel' "inverno" della nostra vita, lo studio ci irccompagna nel delineareun bilancio della nostravita, riflettcndosul senso del nostrolavoroe sul sensodella nostraesisle nza.

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Tav. 70. Stagioni della vita e stagioni dello studio.

Dopo aver riconosciutoil cambiamento della qualitd dello sludionelle diversestagionidella vita, d utile soffermarci sul t'oncetto di interesse. I nostri interessideterminanoil cosa studiare.

2. I centri di interesse
Per sapere conoscere bene i nocosastudiare,d necessario stri interessi. Essi costituiscono degli ottimi agganciper-catturrrc le informazioni(vedi tavolan. 7l). Gli interessimutano: alcuni germogliano,altri decadono, ,rlt'unidevonoessere innestati, con facilitd altri confluiscono i crso interessi pii rigogliosi. (ili interessi possono nascere dal condizionamento esterno, personali, l:rnriliare sul desio da scelte basate o ambientale, .ft'ritr di attorealizzazione.

Durante I'adolescenza, o, per restarenella metaforadelle stagioni,durantela"primavera" dellanostravita, ad esempio, culturali.Ma, si pud constatare una grandefioritura di interessi non tutti questi interessipotrannoesseresviluppati adeguatamente.Bisogneri sceglieree sceglieresignifica ancherinunciare. Durantel' "estate" della nostraesistenza, lo studio favorisce,da un lato, la maturazione di quei semi che sono statipre-

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COSA STUDIARE

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Tav. 71. Interessi come agganci

elaborare Per amplificare i propri interessi,d necessario interesche degli argomenti tematici schemi mappecognitive, tematicafaciliterd l'apprendimento sano.Tale rielaborazione Tutte le informazioniche sonoben legae la memorrzzazione. dal cementodell'interesse, te Ie une alle altre,e amalgamate invece le nozioni slegatee sarannofacilmente recuperate, ai rami secperdute:essesonoanaloghe tiammentariesaranno c hi . scandagliare i propri interessi,d necessario Per conoscere dal assiduamente nel nostrointerno,nella direzionesuggerita dio def tempio di Delfi: "Conosci te stesso".

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La vita d brevee non si pub coltivareun gran numerodi interessi e, pertanto, b necessario avereil coraggiodi potarei propri interessi per incanalare meglio la propriaenergia. Per studiare con intensitd e con passione, d necessario conoscere i propri interessi, attitudinie"talenti". Solo in questo modo, lo studio pud trasformarsi in una esperienza vitale di automiglioramento o di autoreahzzazione. Gli interessipermettonodi organizzare, secondoun ordine precostituito, le continue informazioni che affluisconoalla nostramente:essepossonoesseresistemate negli schemi mentali,che sonocome degli scaffalio cassetti entro cui sono organizzateo depositatele informazioni. sottostanti animanoI'attenzione e suidano Questiinteressi la ricercadi nuoveinformazioni, quandosi leggeun [iornale o unarivista,o quando si ascolta un dibattito, o quandosi vede un film.

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9 Dovestudiare

llisognaavercura del proprio ambiente di studio.Per sturfnrre si ha bisogno di concentrazione e la concentrazione E lrn,oritada un ambiente ben ossigenato, non troppocaldo n6 l11)l)po freddo,tranquillo,raccoltoe silenzioso e piacevole. l)i solito,tale luogo rispecchia le caratteristiche della perlorralitd dello studente, per quantoriguarda soprattutto, I'ordirrt 'o i l d i s o r d i n e .

l. L'ordine facilita lo studio


L.'ordinefacilita la concentrazione, mentreil disordinela tlisturba e la confusione la distrugge. L'ordine fa risparmiare It'nrpo, mentreil disordine fa perdere tempo.Tuttavia,ci sono r rrriepersoneche lavorano bene anchenel proprio disordine "(tl)porente" (veditavolan.72) .

2. Personalizzareil proprio ambiente di studio


Ognuno pub personalizzare, almeno in parte, il proprio rrrnbiente di studio,scegliendo quellecaratteristiche pii conscniali alla propriapersonalitd. Alcuni studentihannobisogno

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GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

DOVESTUDIARE

molte ore sedutialla scrivania. La posturadurantelo l)ir\sare :trrtliodeveessere per evitaredolori o malformaziocorretta. nr. l.a luce deve proveniredalla sinistra(per le persone che st'r'ivono con la destra). Gli scaffalidei libri dovrebbero essere r;rpicnti.I libri dovrebbero essere ordinatio per argomentio (per autore). (quaderni, rrrordinealfabetico penGli accessori n('.nratite, evidenziatori, fogli per la bruttacopia,calcolatrice, r or'lbolari, computer)devono essere diponibili a portatadi
n l i i l l ().

Tav.72. Ordine e disordinenello studio.

{. Scrivania,divano o letto?
('hiediamociadesso:

un luogo picaltri preferiscono di un luogo grandee spazioso, colo e raccolto.Alcuni si mettonoa studiaresolo se tutto b in il "dinonostante perfettoordine, altri riesconoa concentrarsi per sordine".Per alcuni il silenzio facilita la concentrazione, se c'd una musicadi sottofondo. altri d pii facile concentrarsi ad altri piace Ad alcuni piace un ambientespoglio ed austero, poster, e ninnoli. trofei di un ambientevivace e sovraccarico Esistedunque una grandevarietd di preferenze. In generale,si pud dire che il luogo di studio b un luogo per per alcuni d un nascondiglio, importanteper uno studente: altri un nido, per altri ancoraun rifugio ben protetto.Un ambiente di studio piacevolefavorisce lo studio, come un ambientetranquillo e piacevolefavorisceil sonno.Si studiabene quandoci si sentebenenella "propria" poltrona,nel"proprio" angolino, sulla"propria" scrivania,tra i"propri" hbi.

" I)ove si studiameglio?Sedutialla scrivania o sprofondati trt'llttpoltrona o addirittura a letto?". l'cr rispondere tra a tale domanda b necessario distinguere \ til(li(tre e ripassare. l.o studio,intesocome apprendimento di nuove informazroni,richiedeun tono muscolare ottimaleed una corrispon,lt'rrlu^ attnzione invece,richiede vigile ed affilata.Il ripasso, un tono muscolare ed una vigilanzaminori, perch6non si de\ ()noapprendere nuoveinformazioni, ma si devonoripetere le rnlormazioni gih apprese. ln altri termini,lo studioesigeun tono muscolare ottimale; "ipotono", "ipertono" da evitare sia l' l' sono che lrt'r'tanto, rrrrrscolari. e nervosismo, L'ipertono muscolare crea tensione (vedi tarn('ntre poca attivazione l'ipotono crea sonnolenzae r, rl un . 7 3 ) . Non si pud "studiare" standosprofondatiin una poltrona, attenua la vigilanza,disso-lve I'atlrt'rchi l'ipotono muscolare l('nrionee talvolta induce la sonnolenza. Ma si pub fare un

3. Accessori
ampia ed ordinaLa scrivaniadovrebbeessereabbastanza ta. La sedia deve essereconfortevole,visto che d necessario

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GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

DOVE STUDIARE

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Tav. 73. Tono muscolare ed attenzione.

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Irtt. 74. Musicu come interferenac e musica come sottofontlo.

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ottimo "ripasso" mentalestandorilassatisu di una poltrona,a condizionedi non essere gii stanchied affaticati. La posizione dello stare seduti alla scrivaniab buona per studiare,perch6d,caratteizzatada un tono muscolaremedio, o ottimale:non si 0 n6 tesi n6 fiacchi. Ma, per ripassare o per riflettere su cid che si E gid appreso, si pud anchestaredistesi sul letto o abbandonati su una poltrona, o passeggiare nel parco, perch6 il ripassorichiede un pii rilassato, tono muscolare in quantosi b gid appreso cid che si dovevaimparare. Si pud leggereun libro (ad esempio,un romanzo)standoin qualunque posto,se si d capacidi grandeconcentrazione, ciod, se si d capacidi lasciare fuori dal campo percettivogli stimoli che non sono importanti. Ma, in genere,d opportunoleggere un libro di studio in un luogo silenzioso, per non essere disturbati da stimoli irrilevanti.

"E possibilestudiaree ascoltarecontemporaneamente clelItr t t t usiCA?"

I-a risposta generale d: si. Ma bisognaintendersisu cosa vuol dire "ascoltaremusi, ,r" (vedi tavola n. 74). Per qualcuno"studiare ascoltando nrrrsica" significaessere accompagnato da una leggera e dolce rrrusica di sottofondo. Per un altro vuol dire essere avvoltoda rrrrmusicaad alto volume.Una musicaad alto volumed, senzrrdubbio,una fonte di disturboquandosi studia,soprattutto, rltrando si devonoapprendere nuoveinformazioni. Una musi,.rr ad alto volumeinvadelo spaziomentaleinteriore, distrug(ripetizione lc la reiterazione immediata delleinformazioni da :rpprendere), annullaI'automonitoraggio per rifletnecessario tr'r'c su cid che si sta studiando e su come si sta apprendendo. ll silenziointeriored unacondizione per riuscire necessaria rr scntireil flussodel propriopensiero (vedi tavolan. 75), e la rnusicaad alto volume distruggetale condizione,con gravi ( onseguenze negativesull'apprendimento. Ognunodovri valutaree decidere se la musicache ascolta ilrcntre per lui un fattoredi concentrazione studiacostituisca o tli disturbo.

5. Si pud studiare con la musica come sottofondo?


Una domanda che viene posta spesso d la seguente:

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DOVE STUDIARE

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I '^. 76. Studente introverso e studente estroverso.

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( utivo o creativo, semplice o complesso), dall'umoredel mo(lieto o triste,calmo o agitato)e, talvolta,dalla persorrrcnto rrrrlit) dellostudente. Ad esempio (veditavolan.76), studenti ..()n prevalente tendenza all'introversione preferiscono il silenzio. per proteggere il ricco flusso interioredi pensieridalle rrrtcrf'erenze esterne.Studenti con prevalentetendenza all'r'stroversione preferiscono lavorarein un ambiente vivacee rlirrrolante, perch6hannobisognodi molti stimoli esterniper rt'rrtirsisufficientemente attivi ed efficienti. l'ud accadere, inoltre,che lo stesso branomusicale facilita ,rl('une volte la concentrazione, mentrealtre volte la disturba. ( 'rirdipende dallaqualiti dello statoemotivoo affettivo:quan,hr si b tesie nervosi, si b piDinsofferenti ed intolleranti anche \ ('r'so stimoli un tempo ritenuti piacevoli.Alcuni studiano ,rst'oltando musicaper isolarsimeglio dall'ambiente esterno, r r()a'per eliminare i rumori di fondodel proprioambiente: traflr((). presenza (vedi tavola n. jj). di altre persone Si pud studiarecon la musica,se la musicarimane sullo ..lorrdo della percezione e non invade il campo centraledell rrtlcnzione dello studente. Ma se la musica"entra in primo ed assorbe in modo prevalente I'attenzione 1'rrrlur" dello stutlt'nte.essadiventaun elemento di interferenza.

Tav. 75. Il silenzio interiore corne sfondo per sentire il flusso del proprio pensiero.

La musicaostacola la concentrazione, quandod impetuosa, martellante e ad alto volume, ma l'accompagna e la protegge, se d morbida,dolcee a bassovolume. La sceltadi studiarecon la musica o senzamusica d una sceltasoggettiva. Essadipendedal compitoda svolgere(ese-

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GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

DOVE STUDIARE

et RUrToPe

I rtv. 78. Concentrazione ed interferenze. Tav. 77. La musica come protezione dalle interferenzeesterne.

Gli studenti raramenteconsideranola musica come elemento di disturbo, perch6 per loro la musica ha un grande loro di identificarsicon i propri canvaloreaffettivo. Permette tanti e di esprimerei propri vissuti interiori adolescenziali. averecon s6 la propria musica,come la Quindi preferiscono "coperta di Linus", anchequandostudiano.

'Ira le distrazioni interne (di tipo psicologico)bisogna ri( ordare:I'ansiascolastica, in liti e drammi il coinvolgimento le preoccucon i compagni, lrrnriliari, le difficolti di rapporto (frequenti za), la mancanr durante I' adolescen ve r r z i <rn i affetti 1 zrrcli motivazionee di interessi. Si possonoaffrontaree vincere tali distrazioni interne,atpositipsicofisico,le visuahzzazioni rlrverso il rilassamento e le autoistruzioni. rc. il colloquiointeriore, I'automonitoraggio Tra le distrazioni esternepossiamoricordare le seguenti catturare dalla TV, averela scrirrcdi tavolan.Tg): lasciarsi r rrniain disordinee stracolmadi foto e ricordi, riviste e giorlasciarsi a tutte le telefonate, rrlli. trofei e giochini,rispondere rrrvadere dagli amici senzapreavviso. Anche una postura sbagliatapud diminuire I'efficrenza rncntale. Studiarea letto, o studiaresprofondatiin una poltronl. crea distrazioni ed interferenze,tramite fantasticheriee rogni ad occhi aperti,perch6tale posturaostacolal'attivazioper mantenere rrc di un tono muscolareottimale, necessario rrnabuonaconcentrazione.

6. Distrazioniinterne e distrazioniesterne
delle E opportuno che ogni studentediventi consapevole proprie distrazioni interne o esterne.Chi non riesce a comprendere come e perch6si distrae,non riuscirh a concentrarsi (vedi tavola n. e fallird nel conseguirerisultati soddisfacenti chiedersitramite I'automonitoraggio: 78). Percibd necessario "Mi distraggo quando...","Mi distraggoperchi---" ed elaborare una lista di causedi distrazione. o di interfedue gruppi di distrazione distinguere Possiamo quelle esterne. quelle interne e renze

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GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO DOVE STUDIARE

o troppo fredda (che crea fastidio e do{t'lrc crea sonnolenza) (o aria viziata) che riduce I'effilrrr-c), la poca ossigenazione il rumore. ,.icnzacerebrale, oltre ad essere ll rumore b una fonte potentedi distrazione, neupud essere Esso ambientale' rrnutorma di inquinamento se lo studented capace,graziead un lodevolealletr;Jrt.zato, di respingeresullo sfondo gli stimoli percettivo, nurnento t'stcrni che creanodisturbo, impedendoloro di invadereil ( rnlpo della coscienza.
esterne. Tav. 79. Distraz.iotti

proteggere il proprio studio dalle molteplici E necessario (vedi tavola n. 80) esterne interferenze Tra le distrazioniambientaliricordiamo:I'illuminazione degli occhi) o eccesscarsa(che crea affaticamento sbagliata, quando si studia specialmente siva (che crea abbagliamento, troppo calda su libri stampatisu carta lucida), la temperatura

Qualche rara volta si pud studiareanche in un ambiente tranquillo un ambiente d consigliabile ma in genere I ull)oroso, t' silenzioso. un luogo tranIn breve,il luogo dove si studiadeve essere fresco,illuminato preferiben ossigenato, .lrrillo, silenzioso, bilrnente con luce naturale. l-'ordine e il silenzio creanonella mente lo sfondopercetche dell'apprendimento rir() entrocui si collocanoi contenuti rumoil ed disordine piano. Il primo in sempre rlt.vonoessere rc ingombranola mente ed impedisconouna chiara petceziouna scrivania Ad esempio, rrcclicid che si deve apprendere' or.rlinata fa risaltarein primo piano il libro da studiare.Una se disordinataed ingombra impediscela chiara percer-ivania zione di cid che dovrebbefigurare in primo piano. In essasi la figura, ciod il libro da stuchiaramente I rcscea distinguere tliul-e,dallo sfondo,occupatodagli altri libri che invadono il (vedi tavolan. 81). t iullpo percettivo di studioadattoe piacevole In breve,la curadell'ambiente psicologicaverso I'appredisposizione positiva lrrcilitauna prcndimento. all'analisidelle migliori ll prossimocapitolosarddedicato per studiare' t ondizionipsicofisiche

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GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

psicofisiche per studiare I0 Condizioni

Si studiabenee con profitto quandole condizioni psicofisiche sono buone. Quando, invece, si d molto preoccupatio trrrbati o si d ammalatio deboli a livello a livello psicologico profitto. lisico, si studiamale e senza Le condizioni piD favorevoli allo studio potrebberoessere tltrelle sintetizzate nel noto detto latino: "Mens sana in corpot( sano"'.una mente sanain un corpo sano.
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Analizziamo in dettaglio alcune indicazioni per studiare in buonecondizionipsicofisiche.

Tav. 81. L'ordine come sfondo recettivo,il disordine come inpombrante interferenTa.

l. La salute del corpo sostienela mente


del corpo:quandoil Per studiaresi ha bisognodel sostegno eorpo b forte ed efficiente anchela mente si sentevigorosae lrrcida. Pertanto, b beneevitaredi studiarese il corpo b ammalato, tlcbole,stancoed esaurito.Per avereun corpo forte e vitale, b rrecessario aver cura della respirazione,del movimento, del delle e dell'espressione rilassamento, della dieta alimentare crnozionie dei sentimenti.

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GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO CONDIZIONI PSICOFISICHEPER STUDIARE

Bisogna evitare di tuffarsi nello studio, dimenticando corpo ed i suoi bisognifisici ed emotivi.
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2. Sciogliere o chiarire le preoccupazioni psicologiche


E beneevitare di studiarequandosi b molto preoccupatio turbati.In tal caso,b pii opportunochiarire i conflitti interiori prima di mettersia studiare. Talvolta,bastapoco per tranquilquando si d lizzarsi. Ma b difficile riuscire a concentrarsi, molto preoccupati. Alcuni considerano lo studio come un rimedio contro le preoccupazioni, studianoin modo intensoed appassionato e riescono totalmente e a non pensare a nient'alad immergersi tro, dimenticandocosi i propri turbamenti.Si pensi, a tal proposito, allo "studio matto e disperato" di Giacomo Leopardi, con il qualeegli riuscia mantenere saldala propriaautostima, personalie le numerononostante le dolorosepreoccupazioni se carenze ambientali. per dimenticaAnchese in casieccezionali si pub studiare e guai,b benestudiare, per quantod possire preoccupazioni e I'animo in pace. bile, con la menteserena

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l'uv. 82. Studiarein buone condizionipsicofisiche.

il in una inclinazione da 0 a 20 gradisul piano di appoggio, (all'infinito) per evitaguardare periodicamente in lontananza sul lire disturbi visivi dovuti alla prolungataconcentrazione bro, una giustaaltezzadella sedia(non troppo alta n6 bassa), per non comprimere la cassa toracila schiena ben bilanciata per profonda sono sufficienti e tranquilla, ca, una respirazione sentireil corpo come amico e alleatodella mente. La consapevolezza del proprio ritmo di affaticamentopodelle pauseo dei periodi di riposo,e stimolatrebbesuggerire del tempodi studio. rc, quindi, una migliore gestione

3. Lista delle proprie tensioni muscolari


piD E opportuno elaborare una listadelletensionimuscolari nelle condifrequentiduranteil tempodi studio,per studiare zioni fisicheottimali.Conoscendo la sintomatologia dellepro(mal prie tensioni muscolarida studio di testa,male agli occhi, mal di schiena, corpo indolenzito), d piD facile evitaredi maltrattare il corpoe di studiare in cattivecondizionipsicofisiche(vedi tavolan. 82).Talvolta,piccoli accorgimenti, come la giustadistanza di 30-40cm. tra occhioe libro, il libro posto

3.1. Come affrontare I'ipotono e I'ipertono muscolari o la tensionemuscolaresono delle distrazioLa fiacchezza ni: allontanano la mente dal compito e la dirigono verso il rrralessere fisico ("Mi sentostanco.Non riesco a capire nien' lr,") o psicologico("Non riesco a concentrarmisu una cosa lter volta") Cosa si pub fare in tali situazioni?

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GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

CONDIZIONI PSICOFISICHEPER STUDIARE

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la quantitd di lavoromentale. Ma b necessalrrrrvvisoriamente r ro precisare subitoche esse non miglioranola qualitddell'apprcndimento,che, come si b detto precedentemente, dipende tlrrllamotivazione e dalle strategie di studio. Inoltre,bisogna evitaredi sconvolgere il proprioritmo naIrrrale di attivitd-riposo, abusando di caffd e di sigarette. I di\turbi psicofisiciche ne conseguono sono molto noti e non d rrccessario elencarli.

5. La dieta
Tav. 83. Come affrontare l'ipotono e I'ipertono musc'olari

Se c'B un ipotono (fiacchezza muscolare) b benerichiamare volontariamentei muscoli attraverso lo stiramento (stretching),che ristabilisceil controllo volontario della muscolatura,amplia la respirazione, induce la riossigenazione e risvegliala mente(vedi tavola n. 83). Se c'd un ipertono(tensionemuscolareo nervosismo) b opportuno scaricaretale tensioneattraversoil movimento o I'attiviti fisica (ad esempio, fare a boxe davantiallo specchio), adottaretecnichedi rilassamento o fare una pausa. L'affaticamentoe le tensionida studio,non dipendonosoltanto dalla stanchezza del corpo, ma anchedalle problematiche esistenzialie dalle difficoltd dello studio. Talvolta, per esempio,un mal di testapud essere causatoda un litigio con una personacarao dalla necessitd di dover studiareuna materia antipaticao una materiadifficile per carenzadi basi.

E necessario informarsisui cibi e sulladigestione, per scerliere cibi leggerie digeribili, quandosi studia.E noto che rlrrrante la digestione il sangue vienerichiamato dall'apparato tliuerente, provvisoriamente sottraendolo al cervello.Per tale rurione,ci si senteun po' assonnati e con i riflessilenti dopo irvcr mangiato,soprattuttodopo aver mangiatocibi grassi, pcrch6richiedono piD laboriosa. una digestione Poich6 I'efficienza dellanostra mentesubisce un calo,a causa ,li tale deflussodel sangue versolo stomaco, d opportunoevitare rli rnangiare durante il tempodedicato allo studio:d megliomanr:irrre sufficientemente o prima o dopo (vedi tavolan. 84).

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4. Evitare I'abuso di caffeina e nicotina


Alcune persone, per aumentare la luciditb mentale,ricorrono a degli stimolanti. Tra di essi ricordiamo la nicotina e la caffeina. Queste sostanze consentono, talvolta, di aumentare 140

Ittr. 84. Evitare di mangiare durante il tempo dedicato allo studio

t41

GUIDA ALLO STUDIO: It, METODO

CONDIZIONI PSICOFISICHEPER STUDIARE

in situazioni non impegnarsi Se, da un lato, d conveniente di studio intenso,quandob in corso la digestione(vedi tavola ripassare n. 84), d tuttavia possibile,durantela digestione, perch6la ripetiziole informazioni gid apprese, mentalmente ne richiede una minore quantitddi energia. In altri termini, si devecurarela dietaquandosi studia:essa deve essere varia, ricca, ma leggera. da studio perd,che I'ansiae [a tensione Si tengapresente, spinpossono provocare, talvolta,disturbinell'alimentazione, le tutte ore. gendo a mangiaredi tutto e a

7. Non esistela magica pillola della memoria


Non esistela magicapillola della memoria.Esistonodei lrrrmaci che miglioranol'efficienzagenerale del corpo,quantlo d esauritoo debole.Ma d una illusione crederedi poter rrrigliorare la propriamemoria, assumendo dei farmaci.Si trattrrdi una illusionesostenuta dalla mitologiaconsumistica del "tufto facile senzasforz.o". I rnigliorifarmaciper la mentee per [a memoriarono ql,"lli naturalie ciod: il rispettodel ciclo veglia-riposo, una sana tlietaalimentare, l'esercizio fisico,un tonoemotivosioiosoed r'ntusiasta. La memoria viene migliorata, non da un farmaco,ma dal rrrctodo di studio,dallaforzadellamotivazione, dallaelaborazi.ne di strategie efficaci di organizzazione concettuale delle rrrlirrmazioni e dalla padronanza di valide mnemotecniche.

6. Il movimento
Lo studio richiede lo sforzo di stare seduti per molte ore davanti alla nostra scrivania. Il corpo pud essereallenato e reso schiavodi abituatoa questo sforzo, ma non deve essere e tonifiesso.Bisognafare del movimentoper riossigenarlo il procarlo. Se si trascuracid, prima o poi, il corpo segnalerd nelinterferiscono negative, che prio malessere sensazioni con lo studio. Talvolta, dopo un'ora di studio, sono sufficienti cinque minuti di ginnasticada camera,per sentirsi tonificati fisicapronti ad affrontarealtri impegni mentee svegli mentalmente, di studio. Duranteil periododi tempo dedicatoallo studio d opportuno evitareattivitd fisiche intense,come, ad esempio,praticare uno sport.E consigliabilesvolgerlein tempi lontani dallo stuMa anchein questo dio, per evitaredistrazionied interferenze. con I'unico scopodi rendeambito ognunodeveautoregolarsi re ottimale il proprio tempo dedicato allo studio, adottando ancheversole condizionipsicofisiche. I'automonitoraggio

tt. Come affrontare lo stressscolastico


Lo studiocontinuoe I'impegnocostante, I'apprendimento tli rruove informazioni e la loro memorizzazione, re interrogazioni e i compiti sono situazionistressanti. l-o stress b la risposta dell'organismo per adattarsi ai camlrirrrnenti che I'ambienteesternosollecita.Tare adattamento rrtlriede un grande dispendio di energia, che pud essere comdalle gratificazioni, costituite.in ambito scolastico, l)('nsirto ,l;rihuoni voti, dalla stimadegli insegnanti ed amici e dalla , ()r'r'ispondente alta autostima. quando Ma lo stress scolastico rrtrrr D adeguatamente compensato, nascono la demotivazione \('r'solo studioe I'insofferenza versola scuola. l.c cause dello stress scolastico sonomolteplici.Enumerialn()llc alCUne:

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t43

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

CONDIZIONI PSICOFISICHEPER STUDIARE

causadei continui cambiamenti che richiede(vedi tavola n. lJ-5): cambiamenti di materie, di insegnanti, di metodi,di rapporti interpersonali. A tale situazioneoggettiva si aggiunga, per alpoi, I'interpretazione soggettiva della realthscolastica. cuni la scuolab interessante, per altri fastidiosa, per altri insopportabile, per altri, infine, odiosa. d sentitamolto fastidiosa o minacQuandouna situazione ciosa,I'organismob sottoposto ad una situazione fisiologica di allarme,analoga a quella che emergedi fronte ad un pericoIo. Vivere in queste condizionid molto deleterio per la salute sia del corpoche della mente. La capacithdi resistenza allo stress dipendeda vari fattori: dallo stile di vita, dalla fiducia in se stessi e dalle risorse interiori, che nell'ambito scolastico sono fondamentalmente tre: lbrti motivazioni, solideabilitdcognitivee creative ed efficace metododi studio.Se uno studente possiede tali risorseinteriori, pud fronteggiare lo stressscolastico; se ne d privo, rischiadi soccombere.

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Tav. 85. In stress scolastico.

9. Evitare I'esaurimento nervoso da studio


Studiaretroppo fa male.

Ia necessitd di una attenzionecostante, la necessitddi apprendere ed assimilare, abbastanza rapidamente,Ltngran numero di informazioni, la necessitd o l'obbligo di esseresottopostia compiti, test ed interrogazioni, Studiaretroppo, come lavoraretroppo, d negativo,perchd si sconvolge il ritmo di alternanzatra lavoro,riposoe svago. Tale ritmo d biologico e non bisognacontrastarlo, altrimenti si cade in uno stato di saturazione ("Non ce la faccio piil. Sono sovraccaricato.Se continua cosi, crollo. Basta!") o di " e.s a uri men/o" psico-nervoso,caratterizzato da malessere psicologicoe da sintomi psicosomatici; si possono avvertiredisturbicome i seguenti: confusione, apatia,mancanzadivolont). perdita di interesse, insoddisfazione, nausea,insonnia.ansia e depressione. Tale saturazione "esaurimento" ed psico-

rapporti interpersonalidfficili con gli insegnanti, rapporti interpersonaliproblematici con il gruppo dei pari o con l'altro sesso. stressa

L'ambito scolastico costituisce una situazione 144

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GUIDA ALI-O STUDIO: IL METODO

CONDIZIONI PSICOFISICHEPER S'I-UDIARE

nervososono provocati,in generale,da un sovraffaticamento mentale, dall'ansiascolastica, e, alcunevolte.da disturbidella personalith.

Itltri.Non vogliopiil sentirparlare di scuola.Mi fa venirela trtttt.t'cu!"). d travoltodall'ansiascolastiQuandouno studente t rr.pud entrare in uno statoquasiconfusionale di panicoo di rlcpressione. Come si pud agirein questicasi? Si pud agirein varie direzioni: . sostenere, attraversoil dialogo, la personalitddello studente,individuando i suoi punti di fttrza, i suoi interes,;i, le sue capacitd; ridurre il livello d'ansia somalica,attraversotecniche di rilassamento; ridurre il livello di ansia emotiva attraverso visuctlizzazionipositive di calma e di successo scolastictt: agire sulla qualitd delle sue motivazioni; migliorare il metododi studio.

9.1. Sapere quando smettere di studiare L'apprendimentod facilitato, se viene rispettatoil proprio ciclo biologicodi attivith-riposo, se viene individuatoil proprio tempo di migliore prestazione e se viene rispettatoil proprio bisogno di riposo. E necessario, quindi, saperindividuareancheil momento in cui bisognasmettere di studiare,per prendereun giusto riposoo svago.La capaciti di sapersmettere di studiarefa parte di un buon metodo di studio e di una buonagestionedel proprio tempo di studio.

. . .

10. Come affrontare la fobia della scuola


E normale,in ambito scolastico, aver pauraprima di essere interrogati,ma d un atteggiamento nevroticopensareche andrd sempremale, che d inutile tentare,che si d una "frena" in tutto. Una personamolto ansiosapud facilmentetrasformarsiin una personafobica, ciod, una personache ha paura di tutto o in una persona depressa, che si sentefallita. L'ansia crea apprensione, una visione distorta della realti e, pertanto,pregiudicaI'efficienza nel lavoro scolastico. Una intensapauradi un insegnante, o di un compito, o di un esameproduce delle forti fobie, caratterizzate da comportamentidi fuga dalla situazione("Non vogliofare piil l'esame. Voglio scomparirel") e di evitamento("Non voglio piti toccar

ll prossimo capitolo,che b una continuazione del presente, dedicato all'ansia scolastica e al modo mieliore di affron'rrnr
Itrlllt.

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147

il Come ffiontare e superare


l'ansiascolastica

1. Le causedell'ansia scolastica
Cominciamocol chiederci: "Perchd Ia scuola genera ansia?". perch6a scuola Una rispostapotrebbeesserela seguente: di cid che ci si sentegiudicati sull'impegnoe sullapadronanza percibla duplicepossibilitd Si avverte, di riuscire si d appreso. promossio di esserbocciati,di prendere o di fallire, di essere lodati o di essere rimun buon voto o un brutto voto. di essere proverati. In tale contesto,gli insegnantisono percepiti non tanto come uomini di cultura.quantopiuttostocome giudici severi, che esprimono,talvolta,pesanti"condanne".Quandola scuola d percepitain tal modo, si avverteuna grandeansiae, talvolta, panico, perchdsi teme una minaccia alla propria autostima. In breve,I'ansiascolastica d determinata: . . dalla paura di non riuscire ad ottenerebuoni risultati, dal dover subire giudizi negativi degli insegnanti, dei compagnie dei famigliari.

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GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

COME AFFRONTARE E SUPERAREL'ANSIA SCOLASTICA

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che viene deviata dal una dispersionedella concentrazione, di successo compito e tndinzzatasulle eventualiconseguenze ("Cosa mi succederd sefallird? Cosapenserano insuccesso no gli altri di me? Mi crederannoun imbecille.Mi sento un mi fa impauire").In tal conincapace.Questodannatoesame testo, il rendimentodiventa molto basso e la probabilita di errore o insuccesso b molto alta (vedi tavola n. 86).

3. Le manifestazioni dell'ansia
dell'ansiasonodi tre tipi (vedi tavolan. 87): Le componenti

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Tav. 86. L'ansia scolastica.

2. L'ansia disturba e riduce il rendimento scolastico


versose attenzione Il livello d'ansiaprovocauna eccessiva o le prostessi,i propri problemi, le proprie preoccupazioni prie paure. verso se stessi,detta"iper-riflesattenzione Tale eccessiva o fallirb?", provoca dilemma"riuscird sione", focalizzatasul

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Tav. 87. Le componenti dell'ansia

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GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

COME AFFRONTARE E SUPERAREL'ANSIA SCOLASTICA

. . .

sensazioni fisiologiche di malessere, aulosvalutazione, comportamentiinfficienti,


1

fisiologichedell'ansia? Quali sono le sensazioni Facciamo una brevelista: . . . . .


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tachicardia, iperventilazione, respiro affannoso, tensionemuscolare, tremori, voce tremante e soffocata, sudore, insonnia, inappetenza, incapocitddi concentraz.ione,

previsioni catastrofiche("Se va male, mi ammaaz o ") , generalizzazioni negative("Non mi va mai bene niente"), convinzioni irrazionali ("Devo farcela assolutamentealtrimenti non valgo nulla"; "Non possosopportare di avere un insLtccesso" ), antipatia verso la materia, il professoree la situazione scolastica("8 una materia stupida e il professore i un cretino. ltt scuola d un luogo per annientare la personalitd!" ), attribuzionedella colpa a se stessi("Non capisco niente", "Non ho studiato a sfficienza"), attribuzione della colpa agli altri ( " Quel professore i un sadico aguzzinoe ce I'ha con me"). Alcuni comportamentiinefficienti sono: . . . non riuscire a concentrarsi, perdere tempo guardando il compito senzariuscire a scrivere una parola, fare coseirrilevanti (guardareil sffitto ofuori dalla finestra).

sonodi solitoacdi malessere Tali sensazioni fisiologiche negative: compagnate da autovalutazioni sensodi impotenza("Mi sentoperduto e disperato" ), incapacitddi controllare le proprie reazioni emotive ( " Mi sento in balia di questemie schifosesensazioni" ), sensodi fallimento e di frustrazione ("Sono un falIito nella vita" ), paura per Ia brutta figura ed il giudizio degli altri ("Non sopportoassolutamente che gli altri mi considerino un incapace!"),

Le sensazioni di malessere fisico, le autosvalutazioni psicologichee i comportamentiinefficienti impedisconola concentrazione sul compito o sulla domandadell'insegnante, e, pertanto,il risultato sarh scadente ed inferiore alla effettiva preparazione dello studente.

4. Suggerimenti per affrontare I'ansia scolastica


L'ansia scolastica pud essere affrontatain varl modi. Alcuni sono i seguenti:

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GUIDA AL L O STU D IO: IL ME TOD O

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COME AFFRONTARE E SUPERAREL'ANSIA SCOLASTICA

l'elaborazionedi un valido metododi studio, la riattiva;ione dellu motivazione, la cura e il rinforzo dell'autostima, l'utilizzazionedi strategiedi rilassamento, di visualizzazione, di assertivitde di autoistruzione. La rispostaallo stressdipendeprevalentemente sia dalla valutazione dello stress che e delle risorsepersonali.Attraverso la valutazione cognitivapositivao negativa, pud lo stress intesoo come "stimolantesfida" oppurecome "devaessere stantecatastrofe".Attraversola valutazionepositiva o negativa delle proprie risorseemergerd una immaginepositiva di sd ("Sono un ragazzoin gamba", o negativa"Sono un .fallito") (vedi tavolan. 88). Per affrontare lo stress e l'ansia scolastica si deve intervenire a vari livelli: a livello fisiologicocon il rilassamento, a livello emotivo con il dialogo internodi incoraggiamento ea

Sreesj uALurAztqIrE

Tav. 89. In valutazionedello stess e delle risorse.

livello cognitivo migliorando i propri metodi e strategie nella (vedi soluzione di un problema tavolan. 89). ln questocapitoloci focalizzeremo solo sui metodidi rilaspositive samento,sulle visuabzzazioni sull'assertivithe sulI'autoistruzione. Gli altri temi sonotrattatiin altri capitoli.

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4.1. Strategie di rilassamento

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pii conosciuta, La tecnica di rilassamento nel mondooccidentale,d il Training Autogeno.Si tratta di una tecnicascientificamentevalida,sempliceed efficace.Essapud essere facilmente integratacon altre forme di rilassamento come, ad la esempio,la desensibilizzazione sistematica, il biofeedback, meditazione, lo yoga. Lo scopodelle tecnichedi rilassamento d quello di inibire I'ansiacon un comportamento contrarioall'ansia,ciod con il rilassamento muscolare.

Tav. 88. Come affrontare lo stre.sse l'onsict scolastica.

t54

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GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

generalmente, Il comportamento ansiososi accompagna, ad muscolare. Riducendo una eccessiva ed inopportuna tensione tale tensione muscolare, si riduce il livello d'ansia,se non ci gravi conflitti nella personalitidello studente. sono Quandosi impara a percepireil grado di tensionedei propri muscoli.si sviluppauna sensibilith versoil proprio corpo, quandoe come rilassarsi. che suggerisce Talvolta, d opportuno praticareil rilassamentomuscolare ed emotivo, dopo aver scaricatola tensionedel corpo, attrao un po' di versoil movimento,facendoun po' di ginnastica corsa.E convenienteprima scariiarsi della tensionee poi riprima svuotarsi lassarsi: e, dopo,riemdelle tensioninegative pirsi di sensazioni positive. permettedi: Il rilassamento . . . . . smaltire la fatica e lo stress, recuperareil proprio respiro naturale e spontaneo, distenderele tensionimuscolari. acquietarel'ansia, avviare un dialogo interiore di chiarfficazione(del(elale proprie ansie,paure) e di incoraggiamento borando soluzionipratiche e razionali), chiarire i conflitti ("Vorrei studiare,ma anche divertirmi", "Non voglio studiare, ma non voglio nemmenoandare a lavorare"), uisualizzgre cen calma Ie situctzioni temute, ristabilire l'fficienza della propria concentraTione, focalizzare I'attenzionesul compito e resisterealle interferenze o alle informazioni i rrilev anti, ricorrere all'ironia e all'umorismo.

T I I

COME AFFRONTARE E SUPERAREL'ANSIA SCOLASTICA

Il rilassamento pud essere accompagnato da visualizzazioni positive e da un dialogo interioredi autoistruzionipositive.

4.2. Visualizzazioni positive Le visualizzazionipositive sono il linguaggiocon il quale possiamo parlare a noi stessi. Essesonomolto vivide,quando siamoin uno statodi rilassamento muscolare ed emotivo(vedi tavolan. 90). Alcune visualizzazioni positive sono le seguenti: . . . . . immaginaredi avere successo durante l'esame; immaginare le domandedei professori e le proprie rispostemigliori; immaginarele reazioni emotivepositive degli esantinatori: immaginare la propria soddisfaTione; immaginare le congratulazionidei propri amici e delle persone care,

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Irtv. 90. Le visualizzazioni positive per superare l'ansia scolasticcr

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GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO COME AFFRONTARE E SUPERAREL'ANSIA SCOLASTICA

Se, invece, i propri insegnantiincutono paura, d utile imdella propla mano e godesul p_a_lpo maginarli ptqW-lj*pi.ccoli re di questainversionedi importanza;talvolta, d conveniente immaginarli in situazioniridicole o comiche,per sentirsipiD liberi dall'ansia. Se alcuni insegnantisono soliti maltrattare gli studenti,oltre che a denunciarepubblipsicologicamente la propria i camente comportamentiscorretti,si pub scaricare personale), (se d una forma di antipatia rabbia contro di loro di faregpoxs con loro e di vinceimmaginandomentalmente re. Si tratta di una forma di liberazioneemotiva di tipo psicologico o catarsi. di ruoli; immaginando una inversione Si pud visualizzare i propri professorifacendoloro domanad esame di sottoporre de difficili e "cattive".

4.4. Tecnicadell'autoistruzione Attraverso la tecnicadell'autoistruzione, uno studente pud incoraggiarsi, darsi sostegno, autocontrollarsi, automotivarsi. Pub diventareconsapevole del proprio disagio interiore, claborarestrategiepsicologicheper rafforzare I'autostima e strategiecognitive per affrontaremeglio i compiti scolastici. Pud agire sulla propria motivazione,per far scaturirenuove risorse e nuovi entusiasmi. Pudconcentrarsi piir facilmente sul compito,controllando l'attenzione, per evitareche essadevii dal compito e si rivolga a considerazioni catastrofiche. E utile elaboraredelle autoistruzioniincoraggianti,che confutino le nostreconvinzioni catastrofiche. Un esempio della tecnicadell'autoistruzione, pud essere il seguente: "Non d detto che se non supero questa interrogaTione (o csame)sono necessariamente uno scemo.Posso utilizzare questoinsuccesso, per confrontarmicon il mio livello di prelturazione.Forse non ho studiatosfficientemente.Sentivodi tronaver capito molti passaggidi questaprocedura.Mi sentivo insicuro e anchesfiduciatonelle mie capacitddi compren.sione. Inoltre, questamateria mi i antipatica,perchd mi mancuno le basi e, pertanto, ogni volta che prendo in mano il libro, mi viene un senso di repulsione viscerale. Ma allora, lterchd non mi chiedo piuttosto: comeposso co.lmarele mie luc'une? Potrei comprarmi libri supplementari, pii semplici. Potrei ricorrere a qualchestrumentoaudiovisivoo a tecniche di istruzioneprogrammata.Potrei chiederea questomio amico di aiutarmi in questo settore.Sefaccio cosi, le mie idee ftfiastrofichesvaniscono ed emergeuna immaginedi me stesso coraggiosa e fiduciosa. Devo continuare a parlarmi in nrctdo positivo, incoraggiandomi. Bene,quale d la prima cosa chepossofare? Devo ricordarmi di affrontare la preparazio-

4.3. Assertiviti per esseadottaretecnichedi assertivitir, Inoltre, si possono proprie le di esprimere orali, interrogazioni nelle re capaci, tecniTali opinioni in manierachiara,efficace ed espressiva. un comportache sonomolto utili per personeche presentano mentotimoroso,timido, insicuro.Ad esempio,ad uno studenle proprieopinioni con ad esprimere te timido si pud insegnare ed un volume di voce piD forte, oppua-lto un tono di vo.ce_piD penso.'.","1o ogni frasecon I'espressione;"Io re introducendo di la forza e I'espressivitd desideroproporie..." accentuando "fo proporre...". desidero quell' "Io penso...", del linguaggio Tali tecnichemigliorano la consapevolezza parlare, la nostra di nostro modo il modificano non-verbale, in la nostrapostura, modo da voce,il nostromodo di chiedere, piD diretta ed efficace. dare alle nostre idee una espressivitd

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GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

ne in modo sistematico.Bene, adessosono contento di me, perchdsono riuscito ad emergereda quei pensieri debilitanti' Ho riacquistato fiducia. Bravo." affrontato il problemadell'ansiapud essere In conclusione, con un buon metodo di studio, con efficacemente e superato posipsicofisico,con vrsualizzazioni di rilassamento stratbgie dell'autoila tecnica con e dell'assertivitd tive e con la tecnica struzione. Il prossimo capitolo offre dei suggerimentipii dettagliati I'ansia degli esami. per affrontaree superare

12 Come affrontare e superare


la pauradegliesami

Gli esamisonoinevitabili.Ma pud essere evitatala paurao I'ansiadegli esami,se si imparail modo migliore per affrontarli. Gli esamipossono diventareuna opportuniDdi autoeducadi una verifica oggettivadel :.ione,se diventanol'occasione proprio impegnoe della propria preparazione. Talvolta, di fronte alla difficolti e allo stress, che gli esami comportano, verrebbela voglia di abolirli, per evitareil senso di frustrazione e di minacciaall'autostima.Si trattadi un meccanismodi difesapsicologica che consiste nel voler annullare cid che fa soffrire;b comprensibile, ma sarebbe meglio imparare il modo migliore per affrontaree superare la pauradegli csami.

l. Il panico degli esami


Talvolta il panico degli esamipub spingereuno studentea pensare "Non voglio piit e ad esprimersinel modo seguente: male. lhre gli esami.Non so niente.Mi andrannosicuramente Non ce la farb mai a superarli". pud assorbiretalmente la mente di Questaidea ossessiva

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GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

COME AFFRONTARE E SUPERARELA PAURA DEGLI ESAMI

su niente di uno studenteda non permetterglidi concentrarsi positivo. Anche se ha studiatoed ha un buon curricolo scolastico, egli senteche non ce la farh. Anche se i suoi insegnantie i supererh suoi compagnidi classegli ripetonoche sicuramente gli esami,egli b convintoche sardun insuccesso totale. non riesce, Essendo sconvoltoda tale pensieroossessivo, di conseguenza, a concentrarsi e a studiare.Sentedi non riescirea ricordarenientedi cib che ha gid studiato,perch6la sua menteb assediata dall'idea che non ce la fard e da altre ideedi autosvalutazione. Cid peggiora il suo stato d'animo, si sente mai gli che non supererh in colpa e concludeinesorabilmente esami. questocomportamento? Come si pud spiegare pud essere la seguente: lo studenteperceUna spiegazione pisceI'esamecome una situazione molto pericolosa, che miTale considerazione negativadell'esanacciala suaautostima. me, innescain lui una serie di paure,radicatenella scarsafiducia in se stesso. Cosa si pud fare in questi casi? essere le seguenti: Alcune indicazionipossono . Accettare le proprie paure come un segnaleed un messaggio della situazionedi angosciae di panico che si sta vivendo.Essedescrivonoil tono emotivo con cui si sta affrontandouna situazione. Rtfletteresul fano che le paure nasconodalla propria "parte bambina", che i spaventata,e che la propria "parte adulta", che ragiona,invece,con i dati di fatto, pud prendersi cura della "parte bambina", consolarla ed incoraggiarla (vedi tavola n.9l).
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Dialogo interrc tra la parte adulta e lct parte bambina.

Elaborare una tabella di confronto tra le paure espressedalla parte bambina e i dati di fatto raccolti dalla parte adulta: "Ho paura di questo.D'altra parte, i dati difatto sono questi: Ho studiato. Mi sono impegnato.I voti indicano che possiedo una discretapreparazione.i vero,non so tutto alla perkzione.Ma mi so orientare in molti settori di studio". 163

162

GUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

COME AFFRONTARE E SUPERARELA PAURA DECLI ESAMI

A questo punto, d opportuno analizzaredettagliatamente per affrontaregli esami. una lista di suggerimenti

2.3. Visualizzarsi positivamente E opportunoricorreread autoistruzioni, ad autosuggestioni positive,per incoraggiarsi. e a visualizzazioni Si pub visualizzare la felice conclusionedell'esamee godere di questaimmaginepositiva. Se cid non b sufficientee I'ansiapersiste, b utile, in tal caso, rimanendosemprein stato di rilassamento, immaginarevividamentele cose peggiori che potrebberocapitare,le conseguenzecatastrofiche. Si immagini, ad esempio,di essere bocciato e di subiretutte le conseguenze negativedi questoevento. Si dedichi"volontariamente"del tempo ad immaginarenel dettaglio tali conseguenze negative.In questomodo, d possibile guardarein facciale propriepauree cib offre il vantaggio di scoprirnela valenzaemotiva e di esercitare il controllo razionale.Dopo tale interventoparadossale, di solito, ci si sente sollevati. E utile, inoltre, familiarizzarsipositivamentecon il luogo di esamee con i propri esaminatori, prevedere le domandedi esameed autointerrogarsi; fare delle prove mentali di esame; esaminarsi facendosidelle domandedifficili o domande"trabocchetto".

2. Suggerimenti per affrontare un esame


per affrontarela pauradegli esaUna lista di suggerimenti potrebbe i seguenti consigli: mi comprendere

2.1. Valorizzare gli esami E importanteriuscire avaloizzare o scoprirealcuni aspetti positivi degli esami,ad esempio,I'autocompetizione e la verifica di se stessi: "Gli esamisono un modo per valutare le mie abilitir. Non mi sono un modoper distruggerela mia personalitd.Nessuno condannerd. Essi sono una occasioneper verificare la forza della mia personalitd e la soliditd della mia preparazione."

2.2. Conoscere cib che gli esami esaminano E necessariosaperecon precisioneche tipo di esamesi ("Quali sono gli insegnanti dovrlr sostenere e cosasi aspettano Ie loro modalitd di interrogare e quali sono i loro criteri di i confiaccuratamente E necessario conoscere valutazione?"). ("Sard qui interrogato da ni della materiadi esame fin qua"). di Se tali confini sono chiari, si ha una migliore sensazione controllo della situazioneed una minore ansia("Sard esaminato soltantosu questoe su quest'altro argomento.Comei la preparazionein questidue settori? In questosettoremi sento piil sicuro, in quest'altromi sentoincerro.").Cib che si conoscefa meno pauradi cid che non si conosce("Non so cosami Mi sentodi non sapereniente."). chiederanno.

2.4. Studiare in modo attivo E essenziale studiarein modo attivo, rielaborando le inforlnazioni. per rielaborarele informazioni sono i Alcuni suggerimenti seguenti: sottolineare,prendereappunti, schematizzare, costruire tabelle sinottiche,preparare liste di definizioni sintetiche, elaboraredomandee rispostebrevi e precise. Ad esempio,trasformarel0 paginedel libro di testoin uno

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165

CUIDA ALLO STUDIO: IL METODO

COME AFFRONTARE E SUPERARELA PAURA DEGLI ESAMI

o in un simbolo,significarielaboschema, o in una immagine, perle informazioni. Tale rielaborazione rare personalmente e la memoria.E pin facile risonalefacilita I'apprendimento cordareuno schemagrafico fatto da noi stessi,o un acrostico inventatoda noi stessi,che non ricordareuna serie di pagine di un libro di testo. fa diventaresisnificativo tutto cid che si La rielaborazione deve studiare. personalizza lo studio. La rielaborazione 2.5. Programmare il tempo di studio il proprio tempo di pianificareaccuratamente E necessario per studiare studio,per evitareche manchiil tempo necessario tutto il programma. E necqssario studiarecon molto anticipo,rispetto alla data Cid I'ultima settimana solo al ripasso. e dedicare dell'esame, programmazione tempo da dedicaaccurata del comportauna re al ripasso.Il ripassoserve,infatti, per riattivarerapidamente le informazioni gid memorizzate. 2.6. Distinguere i contenuti facili e difficili fain argomenti i contenutidell'esame E utile distinguere cili ed in argomentidifficili (vedi tavolan.92). Per far cid b per ogni paragrafoil grado di difficolth: necessario segnare "Questoparagrafo lo so molto bene. Quest'altro lo trovo molto dfficile da comprendere.Quest'altro l'ho compreso, ma mi i dfficile rievocarlo con rapiditd." In tal modo, si adottaun criterio molto precisoper sapere cosa si deve studiaredi piD e cosa si deve studiaredi meno

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'litv. 92. Studiare e ripassare

(Questo lo so. Questonon lo so. Devo studiarequello che so. Ma i sfficiente ripassarequello che so gid").Infatti, non tutti gli argomentisono ugualmentedifficili. Alcuni sono facili, altri difficili ed altri astratti.In questomodo, altri interessanti, si riduce la quantitd di cid che deve esserestudiato: non si deve studiare,infatti, tutto il programma,ma solo quelle parti che ancoranon sono statememoizzate.

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COME AFFRONTARE E SUPERARELA PAURA DEGLI ESAMI

A questo proposito, un suggerimento tecnico pratico pud essere quello di segnare matita a a fianco di ogni paragrafoil grado di difficoltd nel modo seguente: F+ =facile, F++ = abbastanzafacile, F+++ - moltofacile, D- = diffi.cile, D- - abbastanzadfficile, D- - molto dfficile.

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di ogni singolo paraQuando si migliorerd la padronanza grafo, si potrd modificaretale segnaletica, cambiandola da negativa a positiva.

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2.7. Organizzare le informazioni in domande e risposte Oltre agli schemie alle mappe,b utile organizzare i contenuti dell'esame in domande e risposte, brevi ed essenziali. Tale tecnicadi studio serveper rielaborarepersonalmente le informazioni,in baseal criterio della brevitde precisione. Essa non si adattaa tutte le materie, ma, in genere,b molto utile, perch6 semplifica i contenutida apprendere e facilita la memorizzazione e la revisioneprima degli esami.

Tav. 93. Combinareil ripasso dall'alto col ripasso dal basso.

sottolineatoo evidenziato)per memorizzare opportunamente schemiconcettuali,mappecognitive,quadri figurativi e parole chiave, con la ripetizionelenta, che facilita la riflessione,i oltre che la fedeltdai concettuali, collegamentie le espansioni dati. 2.10. Ripassare frequentemente e sistematicamente e sistematicamente. frequentemente ripassare E essenziale in modo attivo e creativo gli argomenSi ripassi rielaborando che d improduttivo e noioso. ti, per evitareil ripassomeccanico, 2.11. Automonitorarsi passoper passo

2.8. Combinare il ripasso dall'alto e il ripasso dal basso E necessario combinare i due tipi di ripasso: quello globale ("dall'alto") tramite appunti, schemi, immagini, simboli e mappe personalizzate e quello dettagliato e analitico ("dal basso"), fatto sul libro d'esame,per esserefedeli al testo ed evitareI'ipersemplificazione (vedi tavolan. 93). dei contenuti

2.9. Combinare il ripasso veloce con quello lento E utile combinarela ripetizioneveloce (sfogliandorapidamenteil proprio quaderno di appuntio il proprio libro di testo ("Questo lo so! Qui E opportunousareI'automonitoraggio sono incerto! Questonon lo ricordo bene!"), per autovalutare passoper passo,i risultati e il metododi studio. costantemente,

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2.12. Riposare E necessario riposare e rispettare il ritmo veglia-riposo. E utile evitarele nottatacce sui libri e le levatacce mattutine. La frequente deprivazione del sonnoproducesintomiseri,quali: l'irritabilid, l'intontimento, il rallentamento dei riflessie, talvolta,la paranoia. Dopo alcunenotti passate sui libri, generalmentesi d inefficientie spentiduranteil giorno. In altri termini, bisogna evitaredi studiare troppo. E opportuno,inoltre, dedicareil giorno prima dell'esameal rilassamento, alle visualizzazioni positive e all'autoincorasgiamento. Talvolta,b utile uscirela seraprima dell'esame (ad esempio, per vedereun film), per creareun opportunostaccomentale. 2.13. Curare la stabiliti emotiva E necessario curarela propria stabilitdemotiva,utilizzando adeguate strategiedi rilassamento e visualizzazioni positive. Si conservi il senso dell'ironiae dell'umorismo. Si affronti I'esamecon la coscienza di aver studiato: "Ho studiato.Mi sono impegnato. Se andrd bene,sard bellissimo.Senon andrd bene,possoconservare uno stato d'animo tranquillo,perchd sonosicuro di aver studiatocon il massimo impegno.Comunque, se andrd male, sard opportuno rivedereil mio metododi studio". Si ricordi che un segnodi paura o di instabilitd emotiva potrebbeessereinterpretatodagli insegnanticome segno di impreparazione. Talvolta, a livello razionalesi d convinti di aver studiato,

paura,una paurairrama a livello emotivosi ha ugualmente zionaleed immotivata,che nascedalla"parte bambina"di noi stessi.Questaparte bambina va capita,consolataed incoraggiata con la "parte adulta" della propria personalitd,che b a dati oggettivi(vedi tavolan. 9l). saldamente ancorata ad una competizione Fare un esamed come partecipare allenati, ma anchetranquilli, essere ben sportiva.E necessario per riuscirea dareil meglio di s6. 2. 13.1. Prendere sedativi? "E utile prendere sedativi, se si i ansiosi, in vista degli esami?" La mia risposta d no. Perch6i sedativi, da un lato, calmanol'ansia,ma, dall'alla mente.E meglio, pertro, rallentanoi riflessi e annebbiano cid, sedareI'ansia, parlando delle proprie paure ed angosce oppuredediamicao con uno psicologo, con qualchepersona candodel tempo al riposo, allo svago,al movimentoe al rilaspsicofisico. samento Se, perb, si b in preda al panico, b opportunoricorrere al medico per la prescrizionedi adeguatipsicofarmaci. 2.13.2. L'ansia del ginrno dell'esame Il giorno dell'esame ci si svegliaprestodopo una nottealquantoinquieta.Si continuaa rimaneretesi ed ansiosi. in uno statodi tranTalvolta. si ha la sensazione di essere b foc'e:si ha in mentesolo I'esamee tutta la concentrazione su di essoe il resto passasullo sfondo.Ad esempio, calizzata ad altro per distrarsi,perch6la mentecond difficile pensare tinuaa staresui libri.

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2.13.3. Distinguere tra tensionenormale ed ansia eccessiva Bisognadistinguere tra tensione normalee tensione eccessiva. E inevitabileche un esamecrei tensione e nervosismo. E pur sempreuna prova: si dovrd dimostrareagli altri di essere preparatie competentiin uno specifico settoredi studio. poUn grado moderatodi tensionepud essere considerato perch6 aumentaI'attenzione,la vigilanza, l' atttsitivamente, vazione. "Devo stare molto attento.Devo ricordarmi questoconcetto. Devo fare attenzionea questa idea. Devo ricordarmi di fare un collegamentotra questo argomento e quest'altro. Devo concentrarmiper non dimenticarequesteinformazioni. Questoconcettonon me lo ricordo: i meglio che Io ripassi o prolo memorizzimeglio. E se l'insegnantemi domandasse prio quel concettoche non ho beneafferrato, o che io ho considerato secondario,cosa farb? Forse i bene che lo vada a rivedere". Un gradoeccessivo di tensionecomportasensazioni molto spiacevoli:mal di testa,nausee,impallidimenti, instabilitd emotivae, talvolta,confusione mentale. [n queste condizioni, l'esamed sentitocome una torturae una minaccia.
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comportamenti infficienti, autosvalutazioni.

Tra le sensazioni fisiologiche ricordiamo le seguenti:


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mani fredde e, nello stessotempo, sudate, respiro corto, sensazione che manchi I'aria, nodo in gola, psicomotoriacon bisognodi muoversi, tensione alternanzatra una sensazione di pesantezza ed una di leggerezz,a, bocca secca, sensazioni di nausea, contrazioniallo stomaco, voce esile, bassa,incrinata dall'ansia.

Tra le sensazioni emotive possiamoricordare: . . . la paura di non farcela, Ia paura di fare una brutta figura, la paura di non ricordare niente.

Fra i comportamentiinefficienti possiamoricordare i seguenti: 2.13.4. Effettifisiologici, emotivi e cognitivi della paura degli esami quattro La pauradell'esamepud essere avvertitaattraverso gruppi di segnali: . . sensazioni fisiologiche di malessere, sensazioni emotivedi paura, . . . . diminuzionedella capacitddi concentrazione su un compito, lapsus, "qui pro quo", cio? delle espressioni che non corrispondanoa quello che si sta pensando, un'alta frequenZadi intercalazioni: "ehe! ehe!",

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COME AFFRONTARE E SUPERARE LA PAURA DECLI ESAMI

"cioD...cioi", "praticamente... praticamenehe!... te...", "in altri termini... cioi... ehe!". Solitamente tali sensazioni di malessere e di paura sono accompagnate da pensieri di autosvalutazione, focalizzati su immaginidi insuccesso e di fallimento. . . . "Non mi va beneniente." "Sottoun incapace." "E tuttu colpa mia."

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Per questeragioni, I'ansia riduce notevolmente la qualitd della prestazione,anchequando un esameE stato preparato accuratamente. E utile soffermarsi, a questopunto, sulla deviazione della concentrazione, prodottadall' ansia. 2.13.5. L'ansia devia I'attenzionedal compito L'ansia devia I'attenzionedal compito o dalla domanda dell'esaminatore e la convogliasu di sd e sullepropriesensa(vedi tavolan.94). zioni negative Se uno studente, mentresta sostenendo I'esame,si blocca, pud avvertireuna deviazionedella propria attenzioneverso il suo vissutointeriore negativo,intessutodi frasi analoghealle seguenti: "L'esame non mi sta andando bene. Vedrai che non ce la fard. Sono unfallito. Mi capita sempre cosi.E inutile che stia quL Guarda che bruttafigura stofacendo.Sonoun vero "schifo". Era meglio se non l'avessi mai fatto questo maledetto esame." distolgonoI'atQuestipensierinegatividi autosvalutazione
Tav. 94. L'ansia devia I'attenzione dal comDito.

tenzione dalladomanda che I'insegnante ha posto,perch6 tutta I'attenzione dello studente viene indirizzata su se stesso. In tale situazionedi "iper-riflessione" su di s6, E naturale chelo studente non comprenda pii le domande fattedall'insegnante:d troppo concentrato su vissuti interiori negativi ed d incapace di incanalare la propria attenzione sul compito da eseguire. Anche se l'insegnante "Le.faccio dird: un'altra domanda",lo studente, che d rivolto tutto versodi s6,non fornird sufficienteattenzione per capirlae pud accadere che nuovamentesi sentaconfusoe che alla fine rinunci all'esame. 2.14. Curare la propria immagine E opportuno curare la propria immagine, Il proprio look. Un abbigliamento trasandato o un abbigliamentosofisticatoo troppo accuratod un messaggio interpersonale, che pud creare delle interferenze "ruolo con Tl di studente",che si deve giocare in questa circostanza.

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COME AFFRONTARE E SUPERARELA PAURA DEGLI ESAMI

Curare la propria immagine significa essereconsapevoli tono dei messaggi inviati dalla propriapostura,abbigliamento, di voce,mimica espressiva. 2.15. Prendersi cura della memoria Gli esamirichiedono una buonamemoria. Si chiede allo studentedi ricordarecid che ha appreso, di applicaredelle abilitb nelle quali si d allenato(fare un tema, risolvereun problema,parlarein una lingua straniera), oppure giustain un testa risposta multipla.Per scegliere I'alternativa svolgerequesti compiti, b necessario affidarsi alla propria memoria. percib,prendersicura della propria memoria, E necessario, adeguatenendoconto delle leggi della memoriaed adottando te strategie di memorizzazione e di recuperodelle informazioni. Prendersicura della propria memoria significa curare la propria preparazione remota,fatta giorno per giorno, depositando nella memoria a lungo termine le informazioni ordinate secondoopportunecategorie,mappetematichee "scaffalature mentali". E consigliabile studiare e memorizzare,inoltre, qualche argomento in modo molto approfondito,da usarecome ultima per riserva,se casoI'esamesi mette male. Ma se l'esamesi metteproprio male, d opportunauna resaonorevolee ritirarsi con digniti ed in modo assertivo.

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Tav. 95. Fiducia nella preparazione lungo termine.

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sensazioni negative, bisogna evitareI'invasione dell'ansia, che dipingerebbe questesensazioni in manierafbsca e catastrofica. Il fatto di non ricordarenon significa non sapere. Significa solo che, in questoparticolaremomento,le informazioni,che si sannoe che sono depositate nella memoriaa lungo termine (nella nostra "biblioteca mentale"), non sono presentinella memoriaa brevetermine(vedi tavolan. 95). In realtd, tutti noi sappiamomolte piir cose di quelle che sonoattualmente presentinella nostramemoriaa brevetermine. Sappiamo, ad esempio,una lingua straniera, anchese in questo momento non la stiamo parlando,m4 se E richiesto dalle circostanze, possiamoparlarlacon facilith, richiamando tale abilitirdalla memoriaa lungo termine. Per questaragione,b necessario aver fiducia nella preparazione remota, organizzata o depositata nella memoria a lungo termine.

2.16. Avere fiducia nella preparazione remota Poco prima di sostenere un esameb molto probabileche si avvertano sensazioni di vuoto mentalee che si pensi nel modo "Non mi ricordo assolutamente nulla. Il mio cervelseguente: lo b come una pagina bianca. E bloccato". Di fronte a tali

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COMI] AFFRONTARE E SUPERARELA PAURA DEGLI ESAMI

remotaavrd I'effetto di dimiLa fiducia nella preparazione nuire I' ansiadell'esame. Potremodire a noi stessi: "Ho studiato bene,ho ben memorizzato cid che ho studiato: dunque,posso stare tranquillo, anche se adesso,prima di non ricordare piil dell'esame,sto avvertendola sensazione niente.So di aver studiato: di questosono certo". La fiducia nella preparazione remotapermettedi recuperare facilmentele informazioni,appenasardpostala prima domandadall'esaminatore. in fatta giorno per giorno, gradualmente, La preparazione modo organizzato e con metodo,non tradisce.Invece, la preparazione fatta all'ultimo momento,in modo frettoloso e superficiale,pud provocare, con un'alta probabilith,dei vuoti di memoria.

ricordare tutto e subito. Quindi. non d possibile accettato. Questodato di fatto deve essere Invece, molti studentilo interpretano come un segnodi impreparazione e reagiscono ad essocon ansia.per evitare cid, d necessario averefiducianellapreparazione remota. Essa ci permettedi rimaneretranquilli, anchese, prima degli esami, si prova la spiacevole sensazione di non ricordareniente, pur essendo consapevoli di aver studiatomolto e bene. Si eviti, dunque, di sovraffollare la memoriaa brevetermine.Essab un luogodi passaggio delleinformazioni e non deve essereostruito. Le informazioni transitanotra due luoghi, quello del mondo esternoe quello del mondo interno.Dal mondo esternogiungonole richiestedel compito o dell'esaminatore. Dal mondointernoarrivanole risposte, provenienti dalla memoriaa lungo termineo "bibliotecamentale".E come se nella memoria a breve termine ci fosse un "bibliotecario" che, di fronte alle richiestedella clientela,va e viene dalla biblioteca con i libri richiesti.Se il luogodellamemoriaa breve termine d sovraffollato,sovraccarico di richieste,si rischia la paralisie la confusione.

2.17. Non sovraffollare la memoria a breve termine sulla preparazione Proseguiamo con un'altra osservazione remota. Molti studenti,prima dell'esame,pretendonodi ricordare tutto quello che hanno studiatonei mesi precedentied averlo tutto pronto nella memoriaa brevetermine.Ma cid d impossibile. E impossibile,infatti, riuscire a ricordarein mezz'oratutti gli argomentistudiatiper mesi. La memoriaa breve termined poche informaun magazzino molto piccolo e pud contenere zioni per volta (vedi tavola n. 95). Al massimosi possonoricordaresolo delle parolechiave o degli schemimolto generali di cid che si b studiato.

Perevitarecib, si possono adottare le tecniche di distensione psicofisicae il dialogo interioreper rinnovarela fiducia nella proprra preparazione remota. Soffermiamociancorasul tema dei vuoti mentali. 2.18. Come affrontare eventuali blocchi o vuoti mentali Un blocco mentalesi verifica in situazionidi agitazione e di panico;in tal caso,si immaginano difficolth insormontabili e si tendead anticiparementalmente, in manieracatastrofica, I' insuccesso dell'esame.

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LA PAURA DEGLI ESAMI COME AFFRONTARE E SUPF,RARE

E necessario accettare il fatto che accadano dei vuoti mentali quandosi d molto tesi o ansiosi.Quandosi verificano,la mented totalmenteassorbita dalle sensazioni di malessere e di panico.L'esame passasullo sfondo,mentrein primo piano si impongonocon prepotenzalesensazioni e le convinzioni negative, attivate dall'ansia.Tali pensieri negativi e tali sensazioni di malessere determinanoun sovraccarico mentaleche blocca il flusso dell'attenzioneverso il compito da eseguire. Viene ostacolato I'accesso alla memoriaa lungo termine (alla "bibliotecamentale")e sembradi non ricordareassolutamente niente. Come affrontarei blocchi e i vuoti mentali? Di fronte ad un vuoto mentale,d sufficiente"parlarsi con calma e fiducia", incoraggiarsi, approfondireil respiro,muoversi, fare dei brevi esercizi di rilassamento,allontanarela mente dalla situazionepresenteed orientarlaverso altri pensieri o ricordi piacevoli,rinnovarela fiducia nelle proprie capacitde nella preparazione remota.Se uno studente sardcapace di riportare la calma dentro di s6, sard in grado di padroneggiarenuovamente il flusso dei pensierie di riaccedere alla memoria a lungo termine.

Se, al contrario,la prima domandasembradifficile o indi ansia, che si verifichiun eccesso d probabile comprensibile, che pud condurreal blocco o al vuoto mentale.Pertanto,per riuscirea questomomentodi difficolth,d necessario superare tutusando su taledomanda, la propriaattenzione convogliare per riuscirea rispondere ta le rete delle proprieconoscenze, con quello che gih per altra via, ciod facendocollegamenti sappiamo.

3.1. Le domande d'esame A i vari tipi di domanded'esame. E utile saperprevedere delle liste di domande elaborare si possono questoproposito, per l'autointerrogazione. ed usarle o di un compito le domandedell'esaminatore Solitamente verbi: dai seguenti sono introdotteo accompagnate "Mi porli di... Mi illustri... Faccia un confronto tra la teo' concetto... ria di... e la teoriadi...Definiscaquesto Quali sono di questatesi...Illustri alcuni esempidi quele prove a fa,t,ore Mi sta teoria.,.Elenchi le conclusionidi questoesperimento... Ie caratteriRiassuma spieghi le causedi questo fenomeno... di questacorrente letteraria... Quale valutastiche essenziali zionecritica si pub fare di questolibro..." E importanteessereattenti alla richiestache viene fatta si va fuori tema per o dal compito. Spesso dall'esaminatore disattenzioneverso il tipo specifico di domandache d stata posta. Quanto al contenutole domandedi esamepossonoessere di due tipi: o generalisulle teorie,principi e leggi, o specifiche su dettaglie casi particolari. delle che richiederi prevalentemente Ci sard il professore sintesiconcettuali: l8l

3. Inizio dell'esame
Quando sta per cominciare il proprio esameorale, solitamente,si avverteun battito cardiacomolto forte ed accelerato. Si verifica una ansia di attesae si vivono alcuni momenti molto simili al livello di trance.Si attende la prima domanda dell'insegnante, per potersi concentrare e convogliarela propria attenzionesu di un oggetto specifico. Se la prima domandariescead agganciare risposteadeguate e pertinenti, allora si superafacilmente l'ansia del primo impatto.

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DEGLI ESAMI SUPERARELA PAURA COME AFFRONTARE E IL METODO GUIDA ALLO STUDIO:

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darerispos,. z\one. fronte a concettuali alternativi di 3.2. Elaborare percorsi domande difficili Di f r o n t e a d o m a n d e d i f f i c i l i b u t i l e rconcettuali i c o r r e r e a l lalternaapreparapercorsi dei ed zione remota, "tJorur" app-rs"fundito un argomentop-oc-o tivi, con i quali e collegare fatessere putr Queiio c.onosciutr. con altri argomentimeglio elaborata d stataaccuratamente to, se la preparazion"':"*ota quapunto un da Partendo una fitta"rlte concettuale' a$raverso gli altri conraggiungere si possono lunque(concettoo tema),

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Tav. 97. Elaborare percorsi

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COME AFFRONTARE E SUPERARELA PAURA DEGLI ESAMI

cetti, seguendo molte vie alternative, se essesono stateben tracciatedurantela preparazione remota.Come frasi di allacciamento o di "deviazione stradale" si possono ililizzare le seguenti: "Analizziamo qltesto concettoda un altro punto di vista. Allargando tale visione possiamo accennare a questi altri concettifondamentali. Le premessedi tale impostazioneci portano a considerare altre teorie". In breve,si utilizzi tutto cid che si sa per giungerevicino alle informazionirichieste del compito o dell'esaminatore.

3.4. Feedback interpersonale durante I'esame orale Durante I'esameorale si instauraun feedbacft(retroazione o informazionedi ritorno) circolaretra esaminatore e studente. Cid che diri lo studente determinerh una reazioneemotiva positiva,negativa nell'insegnante, o indifferente, chedeterminerduna ulteriorereazione emotivanello studente. Tale circolariti della comunicazione si svolgesia al livello verbale ("Va bene. Precisi meglio questo concetto!") che al livello non verbale(irrigidimentoposturale, corruccio,volto preoccupato, espressione di insofferenzao di antipatia,o atteggiamento sereno, rilassato e piacevole). In tale contesto,d necessario saper utilizzare le risposte verbalie non verbalidell'insegnante come un sistema di "segnaletica",per autoregolarsi nell'esposi zione dei contenuti, rettificando, precisando, modificando la propriaesposizione. E opportuno che lo studente sappialeggere questimessaggi non verbalidell'insegnante, rispettoa questidue gruppi di "Va bene.Continua messaggio: pure cosi!" oppure"No. Questo non D esatto.Non D corretto!". Il risultato finale dell'interrogazione, o voto, sar) determinatoancheda questi/eedback continuied impercettibili. Solitamente, la capacith di parlare in modocontinuo, argomentato, sereno e disinvoltopredispone favorevolmente I' insegnante. Talvolta,per superare un esame oralecon buoni voti, non e sufficiente solo studiarebene e memorizzarebene,ma d necessario anchesaper offrire cib che si d appreso in un linguaggio ed in uno stile elegante, preciso, coerente, argomentativo. Infine, d necessario evitaresia un tono saccente ed arrogan[e, sia un tono troppo sottomesso e acquiescente.

3.3. Conoscerei criteri di valutazione La conoscenzadei criteri di valutazionedei propri insegnantiriduceil livello d'ansia. I criteri di valutazione sono molteplici e cambianoda un insegnante all'altro.E molto importante che vengano esplicitati. i) apprezzabile che un insegnante dica: "Valuterd il vostro tema in questomodo. Considererdqueste variabili: l. Il contenuto, se i ricco o povero.2. La consequenzialitddelle vostreargomentazioni. 3. Il lessico,se i appropriato o impreciso. 4. La correttezza. 5. L'originalitit. Il punteggioper ognunadi questevariabili sard il seguente: 0= insfficiente, I = sfficiente, 2 = buono, 3 = molto buono". Analogamente, b beneconoscere i tipi di prove d'esame, che si dovrhsostenere: se sonole tradizionali provedi esame, o se sono prove oggettive,se sono prove del tipo Domandae Rispostao prove centratesu un percorsodi colloquio aperto.

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COME AFFRONTARE E SUPERARE LA PAURA DEGLI ESAMI

4. Le prove scritte
Le prove scritte sonodiverseda quelle orali, perch6richieuna preparazione accuratasu di un argomendono solamente tra abilitd interpersonale to, ma non richiedonouna speciale non c'b quel contattodirettoed immeinsegnante e studente: scritto,il Nell'esame diato,faccia afaccia,con l'esaminatore. indiretto ed b mediab e I'esaminatore rapporto tra lo studente to da un foglio. uno scritto,un elaborato. preferitada quelle Per tali ragioni,la provascrittab spesso un o che hannoprobleminel gestire persone che sonoansiose pii sicuree, talvolta, Essesi sentono rapportointerpersonale. meglio nello scrittoche nell'orale.Se riescono effettivamente una prova hannodei vuoti mentali,mentrestannosvolgendo Se la loro voce non d squilse ne accorgerh. scritta,nessuno sull'esitodell'esame. lante o vigorosa,non avrd importanza perch6 non c'd lo sguardo disagio, a Inoltre,non si sentiranno indagatore dell' insegnante. sia scritti che orali e Gli esami,perd, sono generalmente quindi, abilitddiverseper lo scrittoe per I'orale. richiedono,

il modo di porsi dell'insegnante nei confronti di quello studenteo degli studenti in generale(facilitatore o giudice).

Tali fattori sono numerosied d difficile tenerli sotto controllo. Percid,si possono averegiudizi o voti non sempre sufficientemente oggettivi. Tuttavia,il voto sardcondizionato in modo preponderante dalle aspettative dell'insegnante. Anche lo studente valuterbil voto in base alle proprie aspettative. Ogni studente formuladentrodi s6 delleaspettative, tenendoconto della qualitd della propria preparazione, investitonello studioe della stima di s6. Se dell'entusiasmo I'aspettativa b alta ed il voto b basso,lo studente si sentirh quandoegli avdeluso.I voto sardconsiderato soddisfacente vertirduna corrispondenza tra quelloche ha dimostrato di sapereed il voto che avevaformulatonelle sue aspettative. Ma raramente accade una tale coincidenza. In ogni caso,b difficile rimanereindifferenti di fronte ad un voto. Se d soddisfacente aumentail sensodella propria autostima,se b deludenteci si sentefrustrati, abbattutied avviliti. Tali sensazioni, possono sia positiveche negative, durare per qualchetempo,ancheuna settimana o di pii.

5. Il voto
Il momentodel voto d un momento molto delicato ed imuna valutazione portanteper lo studente.Il voto rappresenta della suaprestazione. I fattori piD importanti che incidono sul voto sono: . . la preparazionedello studente(solida o incerta), il suo modo di porsi nei confronti dell'insegnante, se l'esame i stato orale (sicuro e disinvolto o insicuro ed impacciato), dell'insegnante(alte o basse), le aspettative

6. Dopo I'esame
Dopo aver ricevuto il voto, se l'esame d andatobene si verifica una scaricadella tensione; Invece,se d andatomale, si continuaad essere tesi ed ancheabbattuti.Di solito, dopo aver sostenuto I'esame, si avvertono, da un lato, un senso di spossatezza e, dall'altro,delle sensazioni simili a quelledellatran"Avrei dovuto ce. Si pub anche riviverela situazione d'esame: dire questo..., avreipotuto rispondere in quest'altromodo...".

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COME AFFRONTARE E SUPERARELA PAURA DEGLI ESAMT

prime riflessioni, Dopo queste si ha bisognosolo di evadepiil alla situazione re e di non pensare d'esame. Si tendeinvolontariamentea svuotarela mente dalle informazioni che si per sostenere I'esame. sonoincamerate E una smobilitazione generale. La mentediventanon-ricettiva. Si voglionodimenticare le coseapprese e i libri studiati.Si vuole solo una vacanza. Alcunevolte questodesiderio si pub manifestare anchecomeun rifiuto: "Basta! Non ne voglio piil saperedi questogeneredi studi o di librit". Come affrontarequestobisogno di svuotarela mente? Innanzitutto, bisogna accettarlo come un fenomeno che segue ad una situazionedi tensionee di concentrazione. Dopo averlo compresoed accettato, d necessario evitare di dimenticaretuttoquello che si d studiato; bisogna, invece,riprenderlo dopo qualche tempo e ripassarlonuovamente,scegliendole informazionipiD utili e vitali, basandosi sulla considerazione potri di cid che un domani essere utile.

determinaun aumentodella tensioneemotiva, ma ancheuna maggiorecaricamotivazionale. Ci si sentespinti a studiaredi pii e si cercadi studiarecon maggioreconcentrazione.In previsionedi una scadenza di un esame, b necessario predisporre il tempo di studio in modo pianificato. Gli esami possonoinsegnareil modo migliore per gestire le proprie risorsedi fronte alle inevitabili prove della vita: gli esami.si sa.non finisconomai!

7. Gli esami come occasioneper imparare


gli esamicreanoin genereuna situazione In conclusione, di ansia. Essipossono beneo male.Da essidipende andare un aumento o un crollo della nostraautostima. Per tale ragione, spesso vengonoavvertiticome minaccia.Gli esami costituiper impararea gestire la propria scono anche una occasione emotivitb. Essipossono vissuticomeuna tortura,oppuessere re comeuna sfidacon se stessi, o comeuna verificadellapropria prestazione. Le convinzionipositiveo negative sugliesami sono fortementeresponsabilianchedelle proprie reazioni emotiveversodi essi. Gli esamisonouna scadenza. L'avvicinarsidella loro data.

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13 Pianoper ripassare

1. Yalorizzare I'arte del ripasso


Ripassare in sensoletteralesignifica "passarenuovamente" dove si d gii passati, in sensofigurativo significacontinuare ad apprendere ripensando costantemente a cid che si d gih appreso, fino a completaassimilazione. Ripassare significa incidere ed inchiodare le informazioni nella memoria,per poterleriattivaree recuperare con maggiore faciliti (vedi tavola n. 98).

Tav. 98. Ripassaresignifica "inchiodare" Ie informaz.ioni.

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P IA N O P E R R IP A S S A R E

B/PAsso Pac o

Alcuni ritengono che lo studio sia solo incamerare"cose percib, il tempo da dedicarea ripetere,a nltove" e trascurano, il materialeappreso. rielaborarecreativamente le varie materiedi studiofino ad una elevata Per assimilare dedicarela maggiorparte d necessario e maestria, competenza del proprio tempodi studio alla ripetizionee alla rielaborazione. d quella di La funzione del ripassoe della rielaborazione foni e stabili (vedi tacrearenella nostramente associazioni vola n. 100) Solo in questo modo d possibilerievocarein modo fluido e veloce cib che d statoappreso. le informazioor ganizzare significa, soprattutto, Ripassare ni in gruppi, o reti, o sistemi concettualiordinati, coerenti e significativi. meglio, per per vari scopi: per apprendere Si pud ripassare per memorizzarein modo pii stabile,per riflettere esercitarsi, o meditare,per integrarele nuoveinformazionicon quelle che gii si possiedono. di cid Il ripassod un modo per controllare la padronanza che si d studiato.Il ripassod una forma di automonitoraggio: "Questo lo so. Questonon lo so".

B/P/sto
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Tav. 99. Ripasso raro e ripasso.frequente.

Si ripassasolo quandod presente una forte intenzione di voler ricordaree di non voler dimenticare. Chi non ripete, dimentica,anchese,precedentemente, aveva imparatoqualcosain modo eccellente. ll semplice apprendimento non garantisce la stabilith di cid che si apprende. Tale stabilitd d garantitasolo da un ripasso (vedi tavola n. 99). E noto il caso di costante e sistematico molti studenti,che, dopo aver studiatoper anni una lingua straniera, la dimenticanoperchdnon la ripassano o non la usano; se passa molto temposenzapraticarla, essidevonoreimpararla, ricominciando quasidall'inizio. Se si possiedono metodiefficaci di memorizzazione, di rielaborazione e di ripetizione costante, d possibile evitarela perdita di informazioni e conoscenze. Il ripassofatto con metodoe rielaborazione personale b la chiavedella memoriaeccezionale, anchea distanza di tempo. ln generale, il ripassonon viene apprezzato dagli studenti, perch6ad essi apparecome qualcosadi noioso e ripetitivo ("Perchd devo continuarea ripetere,se ho gid capito?").

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Tav. 100. Reticolo associativo.

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Il ripasso pud essere casuale o sistematico. ll ripassocasualenon d affidabile. Solo la ripetizionesistematicad garanziadi una rievocazione sicurae fedele.La ripetizione d sistematica, fatta seguendo determinatiprincipi se b l'aro regole,che saranno descrittipir) avanti.Chi apprenderd te del ripassopotri diventareun vero "etleta" dello studio.Un mai di partecipare atletasportivonon si sognerebbe alle Olimpiadi senzaun allenamento Lo stesso costantee sistematico. tirocinio ed allenamento d richiesto a coloro che vogliono migliorare le proprie prestazioniscolastiche e conservarela vivacitddella propriamente.

E utile ripeterechetale tipo concluso. appena I'apprendimento dagli studenti,perd trascurato di ripassoimmediato,spesso, appreso, hanno quel appena bene che di ricordare ch6 credono solo perch6 d ancora fresco nella memoria a breve termine. con schedi rielaborarloconcettualmente Percib, trascurano mi, tabelle e mappe,e di trasferirlo, in modo organizzato,nela lungotermine. la memoria Il ripassoimmediato pud esserefatto rielaborandol'argomento studiato.La rielaborazione i una buona forma di ripasso creativo. In tal modo si pud evitarela noia del ripasso meccanico.

2. Il ripasso immediato
Uno dei metodi fondamentaliper sviluppareuna buona memoria b quello di ripetere immediatamente cid che si d (vedi tavolan. l0l). appena o appena appreso ascoltato, Il ripassoimmediato,da una parte,d un sovrapprendimento (continuarea ripeterecib che si b gih appreso)e, dall'altro, d una verifica immediata (automonitoraggio) della qualith del-

3. Il ripassosistematico
da una ripetiLa ripetizione immediata va accompagnata piD importantedello stue sistematica.Laparte zione costante di tutto e creativa sistematica costante, dio b la rielaborazione cid che si b appreso. crisi pud seguireil seguente Per la ripetizionesistematica poi paragrafi; si sein terio: dapprimasi suddividela materia di essi il gradodi faciliti o di diffignaa fianco di ciascuno colti; poi si decideil pianodel ripasso(vedi tavolan. 102). . "Ripeterd I0 vo-ltequei paragrafi che presentano molta dfficoltd (D-), 0, ygl-lgquei paragrafi che quei presentanouna dfficoltd media (D-) e 3 vq-ltg poca dfficoltd (D-)' Dopo paragrafi chepresentano questotipo di ripasso differenziato in baseal grado di dfficoltd, uiiliiziib"il ripasso veloce, fatto con il colpo d'occhio, per richiamare le informazioniche ormai sono ben assimilate."

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Tav. I0l. Studio e ripasso immediato.

con una crocetta,su ogni paragrafo E utile, inoltre, segnare per poter volte che d statoripassato, del libro, il numerodelle

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P IA N O P E R R IP A S S A R b,

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frasi del tipo: "Questo Si possono ascoltare frequentemente argomentod molto importante,perchd..." oppure"Cercate di perchd lo ritroveremopiit avanti capire benequestoconcetto, ed i fondamentalealla comprensione di...". E bene usarele aspettative degli insegnanticome una spe"segnaletica", per deciderecosabisognastudiaredi pin cie di di piD.lnoltre,d beneche gli insegnanti definiscae ripassare ("Desideno con precisione e chiarezzale proprie aspettative ro questo da voi. Valuterd la vostra prestazione in questo modo, usando questo criterio"). Non ha importanza se tali siano facili o difficili. L'importanteb che siano aspettative chiaree definite.

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Tav. 102. Esempio di segnalazktnedei paragrafi da studiare e da ripassare.

deciderese tale numerodi volte b stato sufficiente,oppurese d necessario continuarea ripeterealtre volte. Si ricordi, perd, che il ripassonon pud essere fatto prima di averben studiato, compreso e sintetizzato le informazioniveramente essenziali. Il ripasso deveseguire la comprensione. Il ripasso senzaadeguatacomprensione del testo d faticoso, meccanicoe improduttivo. Nella ripetizione la motivazione sistematica, ha una grande importanza. Se non si d motivati a ricordaree ad assimilarele informazioni apprese, non si avvertirdla spintaa ripassare. E indispensabile mantenere accesoil fuoco della propria motivazione,per gustarei risultati dell'arte del ripasso.

5. I tempi del ripasso


Quandova fatto il ripasso? in tutti i momentiliberi e diLa risposta d: continuamente, automatica sponibili,fino a quandounaabilithnon b diventata o naturale,oppure fino a quando un gruppo di informazioni non d statocompletamente assimilato. Studiare non basta, se poi non si ricorda quello che si e studiato.Studiarenon basta,se non si riflette costantemente su cid che si d appreso. Ma per ricordaree rifletterebisognaripeterefrequentemente, nel modo pii intelligente e creativopossibile. di ripeterecostantemente b basatosu dati Il suggerimento oggettivi, che sono ricavati dalla limitata ampiezzadel magazzinodella memoriaa breveterminee dalla curvadell'oblio di Ebbinghaus. Esaminiamoli brevemente.

4. Ripasso ed aspettative dell'insegnante


Per conoscere gli argomentipii importanti da ripassare, si pud ricorrere alla individuazionedelle aspettative degli insegnanti nei riguardi della preparazione o rendimentodei propri alunni. Di solito gli insegnantiusanofrasi, attraversole quali esprimonole loro aspettative.

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PIANO PER RIPASSARE

5.2. La curva dell'oblio di Ebbinghaus

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(1885),elaborata La curva dell'oblio di Ebbinghaus su (ZIH, materialiastratti, OPK, come liste di sillabesenzasenso WEY), dimostrache buonapartedelle informazioni,anchese nel appresebene al 100Vo, vengonodimenticaterapidamente giro di pocheore, se non vengonoripassate subitoe costantemente(vedi tavolan 104). Il ripassoevita la cadutanell'oblio e conservalafreschezza del ricordo. considerato Da questopunto di vista, il ripassopud essere come una forma di riapprendimento(superapprendimento), grazieal qualesi evita la dimentic anzae si favorisceil mantenimento delle informazioni ad un alto livello di prestazione. La stessa subitoe se si continua curvaci dice che se si ripassa quello ripassare che si b a spesso studiato,si ha un notevole (vedi tavolan. 105). risparmionel tempodi riapprendimento

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Tav. 103. Capienzadella memoria a breve termitte: 7 pii o meno 2.

5.1. La capienza della memoria a breve termine La memoriaa brevetermined comeun magazzino con una molto limitata. Il numero 7 piir o meno 2 indica il capienza numerominimo di informazioni,da 5 a 9, che possonoentrare, volta per volta, nel magazzino della memoria a breve termine (vedi tavola n. 103). E un "mag azzino" molto ristretto e per far entrare molte informazioni, bisogna impararea raggrupparlein schemi,in grafici, e ripeterlecostantemente. Il ripassoimmediatoe costante fa rimanerele informazioni per un periodo di tempo pit lungo nella memoriaa breve termine, prima di depositarle in modo ordinato nella memoria a lungo termine. In tal modo, si ha il tempo di rielaborarleopportunamente.

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Tav. 104. La curva dell'oblio.

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Percid, d bene definire, nel proprio piano orario di studio giornaliero,ancheil tempo che deve essere dedicatoal ripasso, oltre che allo studio.Si pud aggiungere che il tempo dedifatto anchein condizioni di rilassacato al ripassopud essere mento, mentre,invece, per studiareb richiestauna adeguata ed attivazione. tensione

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6. Il ripasso giornaliero
di nuovo.Ma poOgni giornoa scuolasi imparaqualcosa cib chi studentidedicanodel tempo a ripeteree rielaborare Dopo una giornata di scuola o di studio, d che apprendono. benededicaredel tempo a rivedereo risentirecid che si d appreso(vedi tavolan. 106).Tale ripetizioneb facilitatadal fatto chiaree fresche sono abbastanza che le informazioni apprese cid che I'insenella mente.Mentred molto difficile ricordare o scorso. gnanteha spiegato scorsa il mese la settimana prendela buonaabitudine di riveSe, invece,uno studente velocemente dere la propriagiornatadi studioe di ripassare tutto cid che si d appreso,avri i seguentivantaggi:potrd migliorare la memoria,potrh avereuna gratificazioneimmedia-

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mnemonica. Tav. 105.Ripassoe prestazione

o peggio,se non si ripassa raramente, Se, invece,si ripassa cid che era statoprecedenteriapprendere affatto,b necessario mente appreso.Il ripassoimmediato permettedi risparmiare tale tempo di riapprendimento. oltre ad aver capito bene quel Per ricordare,d necessario, che si b studiato,ancheripassare frequentemente' costante' mente e sistematicamente.

Tav. 106.Ripassogiornaliero

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ta, perchdb un piacereapprendere e ricordarecid che si d appotrd consopreso,potr) incrementare la propria motivazione, lidare i prerequisitiper gli apprendimenti dei giorni successivi, potrd rinforzare la propria abilitd metodologica.

7. Il ripasso settimanale, quello mensile e quello annuale


dedicaredel temOltre al ripassogiornaliero,b necessario po al ripasso piD complessi. degli argomenti giorn4taa ripassaper esempio, E bene, dedicare una intera re tutto cid che si b studiatodurantela settimana, o dedicare un giorno allo studio di una sola materia.Talvolta, mensilmente,si possonodedicare delle giornateal ripassodi un intero libro o di un intero corso. settimanale o mensile o annuale, Quandosi parladi ripasso gli studentisolitamente fanno confusione:loro pensano che si tratti di giornateper recuperare il tempo perso.Non si trattadi giornatedi studio, ma di giornate di ripassodegli argomenti gid studiati.Se tali giornatesarannodedicatesolo al ripasso, giornatepiacevolie gratificanti.Se,invece,dovranno saranno lo studio che d stato essere dedicatea studiareper recuperare giorno per giorno, saranno giornatealquantofaticotrascurato se e pesanti. Da una parte, si deve studiaregiorno per giorno, a piccoli passio a piccoli bocconi,ma, dall'altra, si devonofare grandi ripassi,a volo d'uccello, per grandi linee, aiutandosi con schemi, mappe,grafici, sunti e appunti. Anche il ripassoannualeha un grandevaloreper I'apprendimento, la cultura e la maestria.Ma, in genere,sono pochi coloro che vi dedicanoattenzione.

Il vantaggiodel ripasso settimanale, mensile e annualeE quello di elaboraremodelli complessidi informazioni,che sono tipici delle personeintelligenti e competenti.La consapevolezzadel ripasso sistematicob analogaalla consapevolezza dell'allenamento sistematico di un atleta.Senzaun allepud giungerea prestazionisodnamentosistematico nessuno disfacenti in nessun campo.

8. Il ripassodurante i tempi vuoti


Durantela giornatavi sono vari tempi vuoti. Tempo vuoto per E, esempio, attendere I'autobus, spostarsi da un luogo ad un altro, essere in una sala d'attesa. E opportuno non sprecarequesti tempi vuoti o ritagli di tempo. Essi possonoessereutllizzati per il rilassamento, la meditazione e il contattocon se stessi,ma possono essere utilizzati ancheper memorizzarecid che si b gih appreso. Tale ripassopud esserefatto agevolmente, se si adottano appropriate mnemotecniche.

9. II ripasso dall'alto e il ripasso dal basso


"ripasso dall'alto" si indica il ripasso Con I'espressione che vien fatto utilizzandoi propri schemi,i propri sunti, i propri appunti(vedi tavolan.3l). Essi sono il frutto delle proprie aspettative, scelteed interpretazioni.Hannoil grandevantaggiodi personalizzare lo studio e di creareinteresse e coinvolgimento,ma hannolo svantaggio di operaredelle scelte,talvolta, arbitrarie.E facile, infatti, considerare come non essenziale cid che non si d capito o cid che non si vuole capire.

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Per tale ragione,questotipo di ripassodeve essere combinato con ll"ripasso dal basso".Con tale espressione si indica il ripassofatto sul libro ditesto, per esercitarsi all'oggettivitd e alla fedelti verso i dati. E un tipo di ripassomolto faticoso, perch6richiedeprecisione, ma b utile per evitareipersemplificazioni degli argomentistudiati.

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R'PAsso( 10. Il ripasso per schemi e il ripasso per frasi chiave


ll "ripasso per schemi" riguarda le mappeconcettuali,sia astratte che figurative,elaborate su un argomento(vedi tavola n. 107).Alcuni esempipossono geometrico essere: lo schema e figurativo della piramide dei cinque fattori del metodo di studio(vedi tavola n. 5) e I'immaginedella giustizia,raffigurata come una donnabendata, con in una mano una bilancia e nell'altrauna spada(vedi tavolan. 59). Il"ripasso fatto confrasi chiave" riguardail lessicospecifico o la terminologiaconcettuale di una materia.Esempio:"1/ AIIAL/Tlco ovA{L/aTO

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Tav. 108.Ripasso globale e ripasso analitico.

concetto di feudalesimo comprendele seguenticaratteristiche: l'investitura, il beneficio(feudo),I'immunitd Qtrivilegi)". "Feudalesimo:investitura,beneficio,imPiD sinteticamente: munitd".

11. [l ripasso globale e il ripasso analitico


Il ripassoglobale riguarda la visione di insiemedata dalle idee chiave e pud essere fatto ricorrendoa degli schemi,mappe e appunti(vedi tavolan. 108). Essoagevolala padronanza dell'intelaiaturagenerale di un argomento.Ha il vantaggiodi sostenere I'intelligenzae la memoria e, soprattutto,facilita I'orientamentonella disposizione dei dati e dei concetti. Esso,perb,ha il limite di essere molto generale o generico, e, percid, deve essererimpolpato da un altro tipo di ripasso, quello dettagliatoe analitico.Con il ripassodettagliatosi approfondiscono i concettigeneraliche gid si possiedono, e si dh loro profonditd,articolazione e precisione.

Tav. 107.Ripassoper schemie porole chiave.

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Sottolineando o mettendoin risalto parole,concettie frasi importanti,si guida I'occhio a ripercorrere velocemente I'essenziale,condensato nelle parole chiave, che, poi, dovranno essere sviluppate,nel ripassolento,che b un ripassodi approfbndimento,riflessionee rielaborazione. Tale tecnica dellaripetizione velocecon il colpo d'occhio, concentrica e a spirale(vedi tavola n. I 10), va usatafre.quentemente ed, in modoparticolare, la seraprima di andare a letto la e mattinaappena svegli. Bastanopochi minuti per riattivare il ricordo di molteplici concetti,studiatiper ore. In tal caso,non i necessario leggere gli appunti, ma solo sfogliarli, per riattivare rapidamente nellamenteun grannumerodi informazioni, utilizzando come stimolo le parolechiave,schematizzate in grafici e mappe. Il ripassolento, lineare,passoper passod il ripassodella menteche rielaborale informazioni,che fa collegamenti, che deduce,che fa inferenze,che ipotizza.B it tipo di ripassoappropriato,quandosi deve verificarela padronanza di un argomento.

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Tav. 109. Ripasso veloce e ripasso lento

12. Il ripassovelocee il ripassolento


Il ripassoveloceE un ripassofatto con il colpo d'occhio, essoprocedeper grandi sintesi e ha lo scopo di riattivare le parole chiave o gli schemi concettuali pin importanti (vedi tavolan. 109). Tale forma di ripetizioneconsistenello scorrerefrequentemente e velocementecon gli occhi un libro che b gid stato studiato,o il proprio quadernodi appunti. Particolarmente utile, in questotipo di ripetizione,b I'uso della sottolineatura e della evidenziazione, tramite matite colorate, dei brani o dei concettiritenuti piD importanti. Se si sottolinea, ad esempio,col colore giallo le definizioni e col colorerossogli esempi, d possibile fare',ripassi mirati", scegliendodi ripassaresolo le definizioni, facendosiguidare dalle sottolineature gialle, o solo gli esempi,facendosiguidare dalle sottolineature rosse.

Tav. ll0. Ripassocircolare e ripasso lineare.

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13. Il ripasso prima degli esami


Il ripassoprima degli esamipresuppone lo studio e la comprensionedella materiadi esame,attraversoI'individuazione delle ideecentrali e la loro ricodificazionein schemie mappe, in immagini efficaci o esemplificazionimolto concrete. E opportuno poi memorizzareper tempo tali contenuti d'esame con appropriate mnemotecniche. E fruttuosodedicarela settimana prima degli esami,non piD allo studio,ma solo al ripasso, alla riflessione e alla rielaborazioneconcettuale. Si pud utllizzarein questasettimana il ripasso tramite autointerrogazione.

"Se io dovessispiegarequestobrano o concettoad un altro studente,come glielo spiegherei?E se lui non comprenquello chegli sto spiegando, cosami chiederebbe? desse Quali domandepotrebbefarmi? E su quale argomento?Mi chiederebbeforse: Cosa significa questo termine? Oppure, mi di apportare vari esempio prove? Oppure, mi chiederebbe chiederebbedi chiarire i collegamenti tra questi concetti? di esplicitarei presuppostidi questa Oppure,mi chiederebbe teoria?". Talvolta, si pud addiritturaimmaginarequalchepersonaggio famosoche ci facciadomandedifficili ("Possoimmaginare che Einstein mi interroghi sulla sua teoria della relativi-

tur').

14. II ripasso tramite autointerrogazione


Il ripasso tramiteautointerrogazione consiste nell'immaginaredi essere interrogatie di rispondere a tali domandeimmaginarie.La capacitd di interrogarsi d di grande aiuto,anche nel processo di autovalutazione del proprio studio. Dal punto di vista pratico,gli insegnanti, in genere,non riesconoad interrogare ogni alunno su tutto cid che hanno spiegato. Tuttavia d interesse dello studente verificareda se stessola padronanzadei contenutidi apprendimento. Per far cid, d necessaria una forte motivazioneverso lo studio. La strategia migliore per autovalutarsi B quella di simulare una autointerrogazione. Le domandepossono essere ricavate dalle domandeche l'insegnante pone pii frequentemente agli studentidurantele lezioni. Oppuretale lista di domande pud esserericavata chiedendoinformazioni agli studentidel corsoprecedente; oppuresi pud ottenere in quest'altro modo: immaginandodi spiegare l'argomentodel corso ad un proprio compagno di studio:

durante fare delle sedute immaginariedi esame, Si possono esaminatore le quali lo stessostudentesi immaginadi essere delle domande.Immaginarese e, come tale, pone a se stesso stessicome esaminatoridi noi stessi(tecnicadella inversione di ruolo o role play) offre vari vantaggi:si pud acquisireuna maggiorefamiliariti con la situazionedi esame,riducendola pauradell'ignoto o della domandanon prevista;si pud immasi ginare la qualiti della propria prestazione o preparazionel pud ridurre in modo notevoleI'ansiadell'esame. senza bisognodell'aiuTale attiviti di autointerrogazione, to dell'insegnante, d una delle abilitd fondamentalidel metodo di studio, perch6sviluppa, oltre ad una autonomiaculturale, cognitive anchela propria competenza sulle proprie strategie e metacognitivedi autocontrollo.

15. Studiareda soli e ripassareinsieme


insieme studiareda soli, ma b utile ripassare E necessario con qualcunaltro (vedi tavolan. 1l l).

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16. Fino a quando bisogna ripetere?


Bisognaripetere sempre, ma in modi diversie creativi.Ad esempio,leggerealtri libri su un argomentodi studio b uno dei tanti modi creativi,per continuare a ripetere,o a tenervive, precedentemente. le informazioni che si sono apprese In generale, bisognaripeterefino a quandole informazioni da apprendere non sono state assimilateo fino a quando la non sia automatica. loro padronanza La ripetizione, dunque,ha un solo scopo:I'assimilazione del contenutoda apprendere. Un proverbioatferma:Ia ripetizioneconducealla perfezioconduce alla fluidith ne.Forse,d megliodire che la ripetizione e alla naturalezza delle nostreprestazioni, sia fisiche(suonare il piano) sia mentali (problem solving), fino a farle diventare o una seconda una stabileabitudine, natura. Talvolta, si svaluta la ripetizioneperch6comportasforzo, pazienza alleviatadal metodo, e fatica. Essa,perd, pud essere rielaborazione dalla motivazionee dalla creativadelle informazioni.

Tav. I I l. Studiare da soli e ripassare insieme.

E necessario studiareda soli, perch6 ognuno possiedeun proprio metodo,un proprio ritmo di apprendimento e di assimilazione dei contenuti,un proprio modo di rielaborarli con schemi,mappementali e mnemotecniche. E,utile, perd, ripassare insieme,perch6in tal modo si simula la situazione di esame e si fanno le prove, si pud controllare la qualith delle proprie rispostee si ricevono dal proprio partner di studio ilIli feedbacft (informazioni di ritorno sulla propria prestazione) e si stimola una migliore espressione verbale di cid che si d appreso.

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