LCOLL DOC1ORALL DL SCILNCLS DL L`lOMML L1 DL LA SOCIL1L
Uniersita degli Studi della Repubblica di San Marino SCUOLA SUPLRIORL DI S1UDI S1ORICI _________________________________________________________________________ 1hese de doctorat en cotutelle cievce. ae t `.vti qvite - tori a .vtica
Prsente et soutenue a l`Uniersit de San Marino par M. Steano MICUNCO
La geographie dans la Bibliothque de Photios: le cas d'Agatharchide
La geografia nella Biblioteca di Iozio: il caso di Agatarchide
1hese dirige par M. le proesseur Didier MARCO11L et par M. le proesseur Luciano CANlORA
Membres du jury M. le proesseur Paulo BU11I DL LIMA M.me le proesseur Silia RONClL\ M. le proesseur Peter SClRLINLR
Octobre 2008 _________________________________________________________________________ Anne Uniesitaire 2008,2009
!!! |ntroduztone
1. A bordo de/ Naurilus
- Deresrable, monsieur Aronnax. Les hisroriens grecs er larins n`en parlenr pas son avanrage, er Srrabon dir gu`elle esr parriculieremenr dure l`epogue des venrs Lresiens er de la saison des pluies. L`Arabe Ldrisi gui la depeinr sous le nom de golre de Colzoum raconre gue les navires perissaienr en grand nombre sur ses bancs de sable, er gue personne ne se hasardair y naviguer la nuir. C`esr, prerend-il, une mer sujerre d`arrreux ouragans, semee d`les inhospiralieres, er gui n`orrre rien de bon ni dans ses prorondeurs, ni sa surrace. Ln errer, relle esr l`opinion gui se rrouve dans Arrien, Agarharchide er Arremidore. - n voir bien, repliguai-je, gue ces hisroriens n`onr pas navigue bord du ^outt/u. 1
Ancora nel X!X secolo il Mar Eosso e le sue regioni cosriruivano un morivo lerrerario gravido di spunri meravigliosi. Lasciaro il Mare di man, il sorromarino del Capirano Nemo si dirige spediro nelle acgue del Mar Eosso, il proressor Aronnax, ospire e prigioniero di guel prodigio recnologico, non puo rar a meno di ripercorrere la rilevanza srorica di guel bacino - ricordando rra l`alrro l`imporranza che ebbe al rempo dei Tolomei - e ammirarne le meraviglie soprarrurro raunisriche. Cerro, non conrronreremo le conoscenze scienririche dell`rrocenro con guelle dell`er ellenisrica, ma si puo osservare come anche gli aurori che nell`anrichir si sono dedicari alla rrarrazione della coqpqio, le regioni del sud, si dilungavano spesso in compiaciure descrizioni
1 J. Verne, Vtnt mt//e /teue ou /e mer (1870), parre !!, cap. !V. |ntroduztone !V degli animali che le popolavano, producendo racconri ai limiri della credibilir. Cio era dovuro in parre alle ronri di cui disponevano, in molri casi relazioni di viaggio e resrimonianze di esplorarori, se non srorie locali piu o meno condire da componenri miriche. Ma spesso gli aurori sressi rendevano a caricare i rrarri piu sensazionali delle loro esposizioni, alimenrando cos un inreresse per l`esorico (parricolarmenre in relazione alle regioni meridionali e orienrali) che riscuorer un longevo successo, perrino - come avremo modo di vedere - in chi legger guegli scrirri in epoca bizanrina. A bordo del ^outt/u il proressor Aronnax - che con la sua opera |e Mytere de rond /ond ou-mortn si derinisce uno specialisra nella parre oscura della sroria narurale - si rrova sospeso rra il mondo del ranrasrico e l`indagine scienririca, conrorraro nel suo periplo arrorno al mondo dai libri della ricca biblioreca del Capirano. !l sommergibile e punro d`osservazione privilegiaro non solo dei rondali marini, ma anche dei luoghi e delle vicende dell`uomo. !l viaggio di Agararchide - l`aurore di cui ci occuperemo in guesro srudio - e ben piu conrenuro: i cingue libri del Mor loo descrivevano luoghi ed evenri, popolazioni e civilr, rauna e mtrobt/to relarivi alle regioni che si arracciano su guel bacino 2 . !ndagine geograrica, concessioni alla rerorica, asperri sroriograrici e rirlessioni rilosoriche rrovavano armonica composizione nell`unico ressuro connerrivo della paradossograria. L`opera di Agararchide - a guanro si puo giudicare da guel che ne e rimasro - non seguiva un andamenro periplograrico se non a rrarri, per l`essenziale, si rrarrava
2 !l nome q `Eqt0qo (0ooooo) indicava generalmenre l`inrera esrensione di acgue dalla cosra orienrale dell`Arrica all`!ndia (ad esempio in Lrodoro !, 180, 1 ra rirerimenro all`ceano !ndiano), si rrova ralvolra urilizzaro in relazione a singole porzioni di guesro mare, come il Colro Persico, o guello che errerrivamenre noi oggi chiamiamo Mar Eosso. |ntroduztone V di un`operazione erudira porrara avanri da un dorro che, conrorraro dai libri della ricchissima biblioreca di Alessandria, posava il suo occhio su regioni lonrane e poco nore, dalle guali poreva rrarre anche spunri di rirlessione sulla condizione dell`uomo e sulla rase srorica che arrraversava. Non sappiamo guanro Agararchide abbia errerrivamenre viaggiaro, e possiamo solo a rrarri srabilire cosa gli derivi dall`osservazione direrra, cosa da resrimoni oculari, cosa dallo spoglio di documenri e opere lerrerarie. Ma le religuie del rrarraro sul Mor loo, a loro modo, cosriruiscono il nosrro ^outt/u, il biglierro per un viaggio arrraverso le conoscenze greche a riguardo di un mondo che nel !! sec. a.C. era ancora percepiro come lonrano e sconosciuro, e la cui alrerir era spesso punro di parrenza per indagare la propria idenrir.
2. |tnteree dt un btzonttno Dobbiamo la sopravvivenza del Mor loo principalmenre a Iozio, parriarca di Cosranrinopoli nel !X sec., che nella cosidderra ltb/toteco, una silloge di norizie bio-bibliograriche ed esrrarri di aurori di lingua greca, conserva inrormazioni sulla vira, la produzione e lo srile di Agararchide (capirolo 21`) ed un`ampia scelra di esrrarri dai libri ! e V del rrarraro (capirolo 250). La narura della ltb/toteco e srara a lungo dibarrura. La lerrera a Tarasio - un`episrola dedicaroria conservara nel primo roglio dell`aurorevole ms. A (Morc. Gr. 450, rine !X sec.) -, nonche la reale inrirolazione della silloge presenrano l`opera come una raccolra di schede che darebbero conro delle lerrure rarre da Iozio in assenza del rrarello Tarasio. Diversi indizi rurravia, come le incongruenze con guanro arrermaro nell`ulrima pagina (la cosidderra posrrazione), alcuni dari inrerni e la sressa esrensione della ltb/toteco porrerebbero |ntroduztone V! a pensare che essa rispondesse a un progerro ben piu ampio di guello annunciaro all`inizio ` . Le opere recensire vanno dall`anrichir classica al periodo conremporaneo dell`aurore, e abbracciano numerosissimi generi lerrerari. !l cararrere delle to0coci di Iozio e esrremamenre ererogeneo: alcune schede riporrano in poche righe semplicemenre i dari di aurore, rirolo e numero di libri, molro piu rreguenremenre il resoconro rornisce un riassunro, corredaro di inrormazioni sulla vira dell`aurore in guesrione e di un giudizio srilisrico da parre di Iozio, in molri alrri casi il parriarca orrre vere e proprie raccolre di esrrarri delle opere lerre, esrendendosi anche per diverse pagine. uesra mancanza di unirormir, assieme all`assenza di un piano deriniro, alla presenza di appunri personali, di doppie recensioni per una sressa opera (come nel caso di Agararchide), e in generale all`evidenre mancanza di revisione suggerisce di ravvisare nella ltb/toteco non ranro un`anrologia desrinara alla pubblicazione, ma una raccolra di vere e proprie note dt /etturo in grado di racconrarci molro sul runzionamenro di una cerchia di erudiri come guella che si raccoglieva inrorno a Iozio. Dai loro inreressi, alla disponibilir di libri al loro rempo, dalla maniera di rapporrarsi ai resri, alle modalir di riassunro e commenro: la ltb/toteco e una resrimonianza viva dell`arrivir culrurale arrorno al parriarca. La vasrir e il cararrere mulrirorme della ltb/toteco ranno s che, per comprenderla a rondo, gli indispensabili srudi generali debbano essere arriancari da indagini speciriche sulle vene remariche che la innervano e sui singoli capiroli di cui essa si compone: alla luce di guesre indagini ci si puo avvicinare con maggiore consapevolezza all`insieme. !n guesro rilone di srudio si pongono, ad esempio, le
` Ne parleremo nella conclusione di guesro lavoro, cap. V!!!, 7. |ntroduztone V!! lec/erc/e ur /o C/retomot/te de |roc/o di Alberr Severyns, che orrrono molro piu che un`analisi del capirolo 2`9 della ltb/toteco, a parrire dalla rradizione manoscrirra dell`opera di Iozio, o il saggio di Thomas Hgg |/otto o/ Vermttt/er ontt/er |tterotur, che a parrire dallo srudio di alcuni capiroli 4 ricava dari e osservazioni sulle recniche di riassunro ed excerptum di Iozio valevoli per l`inrera ltb/toteco. Nel solco scavaro da guesri e da diversi alrri srudiosi 5 inrende inserirsi guesro nosrro lavoro sugli inreressi geograrici nella ltb/toteco, condorro parricolarmenre a parrire dall`analisi dei capiroli dedicari ad Agararchide. Nella prtmo porte si daranno le coordinare essenziali sul geograro di Cnido e sulla sua produzione, racendo il punro su alcune delle numerose guesrioni legare a guesro aurore. La econdo porte e cosriruira dallo srudio del resro, che presenra una nuova rraduzione dei capiroli 21` e 250 della ltb/toteco, e uno srudio sinorrico con la ltb/toteco tortco di Diodoro Siculo (libro !!!, 12-48), che rornisce una parallela rradizione tndtretto del V libro del Mor loo di Agararchide 6 . !l rine principale della sinossi sar di conrronrare l`uso che di Agararchide hanno rarro i due aurori, nel renrarivo di dererminare, volra per volra, guale resro sia piu redele
4 Soprarrurro i due su Iilosrraro (44, 241), ma anche Merodio (2`6, 2`7), !merio (24`), Plurarco (245), Llio Arisride (246), Dione Crisosromo (209), Procopio (6`), Ilavio Ciuseppe (2`8). 5 Si pensi agli inrervenri di Jacgues Schamp sulle pagine roziane dedicare a Ilavio Ciuseppe (SCHAMP 1982b), Plurarco (SCHAMP 1982a, SCHAMP 1995), e alle Vtte det dtect orotort otttct (SCHAMP 2000), o ai conrriburi apporrari da Jonas Palm proprio a riguardo di Agararchide nel suo srudio sulla lingua e lo srile di Diodoro Siculo (PALM 1955). 6 Da Agararchide dipende anche Srrabone XV!, 4, 5-20, ma per il rramire di un alrro aurore che a guanro pare ne aveva rarro ampio impiego, Arremidoro di Lreso. !l resro di Srrabone presenra, in maniera piu condensara, /t tet contenutt che si leggono in Diodoro e in Iozio, esposri per lo piu ne//o teo uccetone, e con un elevaro rasso di cotnctdenze /ettero/t (rirroveremo la sressa dipendenza di ronri anche in alcuni passi del libro XV!! di Srrabone). |ntroduztone V!!! alla ronre, ma soprarrurro di comprendere le modalir di lavoro di Iozio (e, incidenralmenre, di Diodoro) di rronre ai resri. Se da un laro e vero che Diodoro opera una rielaborazione di Agararchide in guanro ronre, menrre Iozio ne sra racendo un riassunro, e dungue in linea di massima il secondo dovrebbe essere il piu vicino all`originale, dall`alrro laro osserveremo che non sempre il resro della ltb/toteco e cos lerrerale, e anzi il recensore ra emergere la propria personalir a piu livelli, con la rte/oboroztone /tnutttco e con tnterventt e oervoztont tn prtmo perono. uesri ulrimi dari saranno raccolri ed elaborari nella terzo porte di guesro lavoro, piu speciricamenre dedicara a Iozio, guando renreremo di enrrare nella sua cerchia e comprendere alcune delle dinamiche che hanno porraro alla cosriruzione della ltb/toteco. Vaglieremo l`inreresse per la disciplina geograrica nella silloge roziana rravalicando le parrizioni in generi lerrerari 7 , e conresrualizzando i capiroli su Agararchide nell`economto della silloge. Scenderemo inrine nello specirico degli esrrarri dal Mor loo, arrronrando le guesrioni della doppia recensione e degli inrervenri arrivi di Iozio nel capirolo 250, e cercando ancora una volra di chiarire che la ltb/toteco non e un`opera derinira e univoca, ma la srrariricara resrimonianza di una vira di srudi.
7 Si e rirenuro opporruno anche chiarire in che rermini, per l`anrichir e per il periodo bizanrino, si possa parlare di un genere lerrerario geograrico, parricolarmenre con l`indagine sulle origini del rermine cmqoqio e sulle sue evoluzioni semanriche.
!X lum
LA CLCEAPH!L DANS LA l|l||OTH|QU| DL PHT!S: LL CAS D`ACATHAECH!DL DL CN!DL
La presenre rhese a pour objer la ltb/tot/eque de Phorios de Consranrinople (parriarche du !X e siecle), recueil hererogene de norices bio-bibliographigues er d`exrrairs d`aureurs. n approrondira l`inrerr geographigue gui se maniresre dans de nombreux chapirres (gu`on appelle generalemenr, mais impropremenr, codtce) de cer ouvrage, er parriculieremenr dans les chapirres 21` er 250, gui porrenr sur Agarharchide de Cnide (!! e av. J.-Ch.). Cerre erude orrre une conrriburion au debar sur la srrucrure er le caracrere de l`anrhologie de Phorios, er sur les modalires selon lesguelles elle a ere composee, des guesrions gui presenrenr encore aujourd`hui beaucoup d`aspecrs obscurs. Ce rravail s`arricule en rrois parries. La premiere esr une inrroducrion Agarharchide er son rraire sur la Mer loue, l`ouvrage lu er resume par Phorios. La deuxieme porre sur le rexre : on y rrouvera la rraducrion des chapirres 21` er 250 de la ltb/tot/eque (il s`agir de la premiere rraducrion en langue iralienne depuis celle de C. Compagnoni en 18`6 1 ) er une mise en synopsis des exrrairs par Phorios du livre V de la Mer loue er du reemploi des mmes mareriaux par Diodore de Sicile, dans le livre !!! de sa ltb/tot/eque /ttortque. La rroisieme parrie expose les resulrars de ce
1 CMPACNN! 18`6, vol. !, pp. 24-78. lum X rravail : une erude de la geographie comme discipline er une evaluarion de l`inrerr porre par Phorios cerre mariere rair suire une analyse des donnees de la synopsis. Sur la base de ces donnees, on essaiera de comprendre commenr la ltb/tot/eque s`esr consriruee dans la rorme ou nous l`avons aujourd`hui.
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1. Aot/orc/tde et /o noture de /o Libliorhegue La narure de la ltb/tot/eque a ere longuemenr debarrue. L`eprre Tarase - une lerrre de dedicace conservee sur le premier reuiller du manuscrir le plus ancien (A, Morc. Gr. 450, rin du !X e
siecle) -, auranr gue le rirre verirable de l`anrhologie 2 presenrenr celle-ci comme un recueil de riches gui rendraienr compre des lecrures de Phorios en absence de son rrere Tarase. Divers indices cependanr, ainsi gue des inconseguences par rapporr ce gu`on arrirme dans la derniere page (la prerendue posrrace), cerraines donnees du rexre, er mme la consisrance de la ltb/tot/eque donnenr penser gu`on a arraire un projer bien plus ambirieux gue l`annonce de la prerace ` . Les ouvres passees en revue vonr de l`anriguire classigue la periode conremporaine de l`aureur, er concernenr de rres nombreux genres lirreraires. Le caracrere des to0coci de Phorios esr exrrmemenr hererogene : cerraines riches reporrenr seulemenr, en guelgues lignes, les donnees suivanres : nom de l`aureur, rirre er nombre de livres de l`ouvre lue , bien plus rreguemmenr le compre
2 `Aoqqq xoi otvoqi0qoi fmv ovcvmocvmv qiv pipimv mv ci xcqooimoq oiovmoi o qoqcvo qmv oocqo Toqooio cqfqoofo cofi oc fotfo cixooi ocovfmv cq' cvi fqioxooio. ` Sur ce rheme cr. ch. V!!!, 7. lum X! rendu rournir un resume accompagne de renseignemenrs sur la vie de l`aureur en guesrion er d`un jugemenr srylisrigue du recenseur , dans beaucoup d`aurres cas le parriarche orrre de verirables recueils d`exrrairs des ouvres lues, gui ronr l`objer de longues pages. Ce deraur d`unirormire, ainsi gue l`absence d`un plan derini, la presence de nores personnelles er des doublers (c`esr--dire les ouvres donr Phorios s`occupe dans deux chapirres dirrerenrs, comme c`esr le cas - d`apres nous - d`Agarharchide), er en general un mangue evidenr de revision ronr penser gue la ltb/tot/eque n`esr pas exacremenr une anrhologie desrinee la publicarion, mais un recueil de verirables nores de lecrure gui peuvenr nous renseigner sur le roncrionnemenr d`un cercle d`erudirs comme l`erair celui de Phorios. Sur la base des exrrairs de la Mer loue d`Agarharchide, conrenus dans le chapirre 250, nous pouvons saisir la vraie narure de la ltb/tot/eque comme un remoignage vir de l`acrivire culrurelle aurour du parriarche, er nous pouvons obrenir des donnees imporranres sur les inrerrs de ces erudirs, sur les livres donr on pouvair disposer leur epogue, sur la raon de se reporrer aux rexres, sur les raons de resumer er de commenrer. L`ampleur er le caracrere mulrirorme de la ltb/tot/eque exigenr, pour bien comprendre la narure de celle-ci, gue les erudes generales soienr supporrees par des recherches specirigues consacrees aux rilons rhemarigues gui en consriruenr les nerrs, er sur les chapirres donr elle esr composee. A la lumiere de ces engures on pourra se raire une idee plus nerre de l`ensemble. Dans ce genre d`erudes nous rrouvons par exemple les lec/erc/e ur /o C/retomot/te de |roc/o d`Alberr Severyns, gui orrre bien plus gu`une analyse du chapirre 2`9 de la ltb/tot/eque, parrir de la rradirion manuscrire de l`ouvre de Phorios , ou l`essai de Thomas Hgg |/otto o/ Vermttt/er ontt/er lum X!! |tterotur, gui sur la base de cerrains chapirres rire des donnees er des observarions sur les rechnigues de resume er d`excerptum de Phorios applicables la ltb/tot/eque rour enriere. Dans le sillage de ces savanrs er d`aurres 4 , nous avons conduir le presenr rravail sur les inrerrs geographigues dans la ltb/tot/eque, en parriculier parrir de l`analyse des chapirres consacres Agarharchide.
2. Aot/orc/tde de Cntde Dans une revue des personnalires celebres de Cnide, Srrabon nomme en second - apres Ludoxe - Agarharchide, er le signale comme o cx fmv cqiofmv, ovqq otqoqct, ecrivain er philosophe periparericien 5 . A l`exceprion des rares donnees gu`on peur rirer (direcremenr ou indirecremenr) des rragmenrs du mme Agarharchide, le remoignage de Srrabon esr l`unigue inrormarion biographigue rournie par les aureurs anciens. Le peu gue nous savons son egard, nous le devons Phorios, gui dans le chapirre 21` nous rournir - comme souvenr dans la ltb/tot/eque - des renseignemenrs er des nores srylisrigues sur l`aureur gu`il a lu. Agarharchide, acrir au !! e siecle av. J.-Ch., rur proresseur de grammaire er de lirrerarure, er sa carriere se concenrra aurour de deux imporranres personnalires imporranres de son remps : Cineas, dans le cercle de gui il erair 0qcfo, er Heraclide Lembos, aupres de gui il raisair roncrion de secreraire er lecreur. Ce rur vraisemblablemenr Heraclide gui l`inrroduisir la cour des
4 On pense notamment aux tudes de Jacques Schamp sur les pages de Photios consacres a llaius Josephe ,SClAMP 1982b,, Plutarque ,SClAMP 1982a, SClAMP 1995,, et aux 1ie ae. ai oratevr. attiqve. ,SClAMP 2000,, ou a la contribution de Jonas Palm sur Agatharchide dans son tude sur la langue et le style de Diodore de Sicile ,PALM 1955,. 5 Srrabon X!V, 2, 15. lum X!!! Prolemees, er ce rur l gu`il accomplir les erudes grce auxguelles il composa ses ouvres les plus imporranres : l`Ate, l`|urope, er la Mer loue. Cerre derniere rur probablemenr rerminee hors d`Lgypre : les evenemenrs polirigues de la seconde moirie du !! e siecle av. J.-Ch., avec les conrlirs dynasrigues enrre Prolemee V!!! Lvergere !! (dir le Physkon) er Cleoprre !!, empcherenr les inrellecruels de rravailler sereinemenr Alexandrie. Le changemenr de la siruarion polirigue expligue la vigoureuse polemigue gue rraduir le rraire sur la Mer loue d`Agarharchide conrre l`imperialisme des Prolemees. Nous en rrouvons les rraces les plus evidenres dans la descriprion des condirions de rravail des esclaves dans les mines d`or, er dans les rerlexions philosophigues sur la nave innocence des popularions non civilisees de la Mer Eouge (dans ces rerlexions nous semble rormule tn nuce le myrhe - cher la philosophie des Lumieres - du bon sauvage ). Cerre mariere esr l`objer du chapirre !. V!L LT CNTLXTL H!STE!UL, ou nous avons recueilli er recompose les inrormarions gui nous viennenr des sources anciennes (rragmenraires pour cerre periode 6 ) au sujer des personnalires avec lesguelles Agarharchide enrra en conracr er des evenemenrs de son remps (la sixieme Cuerre de Syrie, les epurarions de Prolemee V!!!). Ln second lieu, nous rournissons les indicarions essenrielles sur la producrion lirreraire d`Agarharchide (chapirre !!. GUVEL). De cerre engure nous rirons la conclusion gue les rraires sur l`Ate er sur l`|urope d`un cre er les livres sur la Mer loue de l`aurre, bien gu`ouvrages disrincrs, repondenr au mme crirere hisroriographigue : une iofoqio rondee sur une base geographigue gui plonge ses racines dans l`ancienne rradirion logographigue, mais
6 n pense norammenr Polybe, Diodore, Tire-Live. lum X!V gui se developpe aussi dans le sens de la recherche erudire chere aux savanrs d`epogue hellenisrigue. Dans le rraire sur la Mer loue, engures geographigues, concessions la rherorigue, aspecrs hisroriographigues er rerlexions philosophigues rormenr une composirion harmonieuse dans un seul rissu connecrir : celui de la paradoxographie. Ln ce gui concerne les deux aurres ouvrages, nous nous sommes concenrres surrour sur l`Ate, donr nous rerrouvons deux longues secrions dans la ltb/tot/eque /ttortque de Diodore de Sicile. Ceneralemenr les savanrs limirenr !, `7-41 er !!!, 5-10 les parries de la ltb/tot/eque /ttortque gui auraienr pour source Agarharchide. Nous avons cherche monrrer gu`en errer le geographe de Cnide esr la base de !, `2-41 (comme le pensair dej Jacoby) er de !!!, 2-10. !l ne raur pas, peur-rre, chercher dans ces secrions l`exacre rranscriprion lirrerale d`Agarharchide, mais cer aureur a suremenr ere urilise par Diodore comme source guide , c`esr--dire comme rererence pour le developpemenr enrier sur l`Lgypre er sur l`Lrhiopie 7 .
3. |o ynopt La deuxteme portte de la rhese s`arrache l`erude du rexre de la Mer loue er presenre une nouvelle rraducrion (en langue iralienne) des chapirres 21` er 250 de la ltb/tot/eque (chapirres !!! er !V de la rhese), ainsi gu`une mise en regard (chapirre V) avec la ltb/tot/eque
7 Du resre c`esr Diodore-mme gui juge rres ravorablemenr l`apporr d`Agarharchide au sujer de ces regions, cr. Diodore !!!, 11, 2 : `Ao0oqioq cv oq o Kvioio cv fq octfcqo pipm fmv cqi fqv `Aoiov, xoi o fo cmqoqio otvfoocvo `Aqfciomqo o `Eqcoio xofo fqv oooqv pipov, xoi fivc cfcqoi fmv cv Aitfm xofoixotvfmv, iofoqqxofc fo ciofo fmv qociqqcvmv cv ooi ocoov ciftovotoi. lum XV /ttortque de Diodore, !!!, 12-48 (rradirion parallele du livre V de la Mer loue d`Agarharchide) 8 . La division du rexre suir les paragraphes de l`edirion de K. Mller (GGM, vol. !), chacun desguels nous avons adjoinr un commenraire. Ces paragraphes onr ere ulrerieuremenr divises en sous-secrions, sur une base rhemarigue, pour racilirer le rapprochemenr des parries de rexre correspondanres. Le caracrere gras signale les mors gui rigurenr ranr chez Phorios gue chez Diodore, de raon raire appararre les passages ou la correspondance esr la plus marguee er, par conseguenr, guelles parries correspondenr le plus l`original d`Agarharchide. Les expressions comparables er les aurres elemenrs signiricarirs, examines dans les commenraires, onr ere soulignes. La synopsis permer rour d`abord une meilleure comprehension du rexre d`Agarharchide 9 . Tourerois le bur principal a ere de comparer la lecrure d`Agarharchide par les deux aureurs, en essayanr de dererminer, chague rois, le rexre le plus ridele la source , on a surrour cherche comprendre les modalires du rravail de Phorios (er, incidemmenr, de Diodore) race au rexre. Diodore propose une reelaborarion d`Agarharchide comme source, randis gue Phorios en rair un resume, er donc en general le deuxieme semblerair le plus proche de l`original. Mais dans la synopsis nous avons monrre gue le rexre de la ltb/tot/eque n`esr pas roujours si lirreral, er gu`au conrraire le recenseur revele sa personnalire sur plus d`un niveau d`inrervenrion. D`aurre parr c`esr
8 n comparera aussi Srrabon XV!, 4, 5-20, chez gui la source esr encore Agarharchide par l`inrermediaire d`Arremidore. 9 Lien sur, la comparaison permer aussi des observarions uriles pour la contttutto textu. lum XV! souvenr Diodore gui monrre une dependance lirrerale d`Agarharchide. uanr aux modalires du rravail de Phorios, on a parriculieremenr considere les manieres d`abreger le rexre. Nous avons signale plusieurs rechnigues 10 , donr il raur cirer ici les principales 11 . Eerormularion + conservarion des rermes originaires. C`esr peur-rre la modalire la plus narurelle er la plus employee : on conserve les rermes rechnigues er ceux gui sonr specirigues du sujer donr il s`agir, en rerormulanr le conrexre de raon plus concise. Eerormularion + simpliricarion. Une expression complexe esr rerormulee de la raon la plus simple, en employanr d`aurres rermes. - 58d 12 : fmv otqovimfofmv oq' otfoi ot tcqpoovfmv = moi oc ot ciov. - 71a: oxq oc xoi pio oqoqoiov ov ccqovfi = ccqovfo cv ot cicfoi. - 102b: ce genre de rerormularion peur abourir une alrerarion des inrormarions : fo cv sntguoo, fo o' oqtqocioci ftot ci fmv xiovoxqovmv covfo = sntguoou fc xoi oqtqot.
10 Narurellemenr on ne doir pas enrendre ces rechnigues comme des procedes appligues roujours consciemmenr par Phorios : elles sonr plurr des modalires gui se reperenr donr l`analyse er la connaissance nous aidenr comprendre l`acrivire des erudirs byzanrins race aux rexres. 11 La lisre complere, avec plus d`exemples, se rrouve la rin de la synopsis. 12 Dans chague couple de phrases, la premiere esr riree de Diodore, la seconde de Phorios. Les numeros se rererenr aux paragraphes de Mller, les lerrres gui suivenr les numeros precisenr les sous-secrions de norre synopsis. lum XV!! Eesume au moyen d`une seule expression. C`esr le cas des lisres gui sonr simpliriees en associanr les elemenrs dans une rormule gui les represenre rous de raon generigue. - 24a: fot ci xoxotqio xofooixoo0cvfo xoi fot xofo ocov oiomfio0cvfo, cfi oc fot ooixoi oiopooi cqicoovfo xoi oio 0tov ci qtoxo oqoocoocvot = ot coofov xofcci oxqqqo. - 5`b: xotqov cv qo fqv oo fq io ciqo qqv, otv oc xo0' tcqpoqv = ov cifqociov xoi cfoiov cotoi. Eeconducrion un seul rerme. Periphrases ou expressions enrieres sonr resumees en un seul rerme. - `4a: qifotcvoi qo cvo foov cov omqov oofcotoiv = omqctotoiv. - 84c: xoqov cv otocvo qcqotooi qcqov = oxoqoi. Simpliricarion par omission. n ne conserve gue les rermes essenriels (ici en caracrere gras) d`expressions complexes. - 57d: `Tno s tmv Itmv ovooocvmv Ai0iomv nosousvot oioxivotvctotoi qo fot cifi0ccvot, onot otvfqqioi gmsvot tot tmv ogumv xsgoot fotfo oc soo xoi tqttxo xo0cofmfo coqv oqccfoi qciov = Hocotcvoi oc to fmv oimv otfoi foi fmv oqtmv xcqooiv ooi qmvfoi, cooi xoi fqfixoi otoi. Passages elimines. Narurellemenr la raon la plus simple pour abreger un rexre esr celle d`omerrre des secrions enrieres. lum XV!!! Les donnees de la synopsis onr ere ressemblees er rerravaillees dans la rroisieme parrie de ce rravail, plus parriculieremenr consacre Phorios, dans laguelle on essaie d`enrrer dans son cercle pour comprendre cerrains procedes gui onr preside la consrirurion de la ltb/tot/eque.
4. ^otonce et vo/utton de /o ,co,poto Avanr d`engurer sur l`inrerr pour la geographie dans la ltb/tot/eque, cependanr, il raur se demander dans guelle mesure, dans l`anriguire er au remps de Phorios, cerre mariere pouvair rre consideree comme une discipline ou un genre lirreraire (chapirre V!. LA CLCEAPH!L CMML D!SC!PL!NL LT CMML CLNEL L!TTLEA!EL). Lien gue le rerme cmqoqio apparaisse relarivemenr rard, des ouvrages avec des donnees caracrere geographigue exisraienr dej des le V! e siecle av. J.-Ch. : la Hcqiqqoi d`Hecaree de Miler esr le premier exemple connu du genre periegerigue er periplographigue, gui resulre de l`evolurion lirreraire des reporrs de voyage er des journaux de bord, er gui connarra un ample developpemenr au cours des siecles suivanrs 1` . Mais on ne peur pas dire gue cerre sorre d`ouvrages derinisse un genre lirreraire geographigue trtcto enu, vu le rle imporranr de la composanre hisroriographigue. Lr c`esr jusre dans le domaine de l`hisroriographie gue les recherches
1` Les ouvrages gui avaienr comme rirre Hcqiqqoi (Mnaseas de Parara, Heraclide le Cririgue, ps. Scymnos, Denys le Periegere, Pausanias etc.), Hcqiot (|rtp/e dHonnon, Damasre de Sigee, Charon de Lampsague, Scylax de Caryanda, Andron, Menippe de Pergame, Arrien, Marcien d`Heraclee etc.), ou Hcqiooo q (Anaximandre, Diceargue de Messine, Ludoxe de Cnide, ps. Apollodore etc.) sonr nombreux er s`eralenr sur un vasre arc de remps: le |rtp/e de /o mer extrteure de Marcien se sirue au !V e siecle. lum X!X geographigues onr rrouve le rerrain le plus rerrile 14 : les excuru geo- erhnographigues dans les Httotre d`Herodore, la descriprion de l`ecoumene dans l`hisroire universelle d`Lphore, la ltb/tot/eque /ttortque de Diodore avec ses longs developpemenrs sur les popularions, la raune er sur l`aspecr des lieux decrirs, Theopompe, Sallusre etc. Sur la base de ces exemples on esr porre abandonner comme illusoire er anachronigue la renrarive de rracer nerremenr une ligne de demarcarion enrre les genres de l`hisroriographie er de la geographie. Dans l`anriguire, en errer, la descriprion des lieux erair consideree comme parrie inregranre de l`hisroriographie (la rormularion la plus claire esr celle de Polybe, dans sa conceprion rriparrire de l`acrivire hisroriographigue 15 ) er le rerme cmqoqio n`apparur probablemenr gu` l`epogue d`Lrarosrhene de Cyrene (!!! e
av. J.-Ch.). A vrai dire les premieres arresrarions connues de cmqoqio remonrenr roures au ! er siecle av. J.-Ch. Le premier uriliser le rerme dans une acceprion large semble rre Srrabon, par gui le vocable cmqoqio (rour en conservanr son sens premier de dessin/descriprion de la rerre , er donc aussi de carre geographigue 16 ) esr largemenr employe dans le sens derive - er
14 Le rheme de la presence de la geographie dans l`hisroriographie esr dirrusemenr rraire dans l`hisroire des erudes sur la geographie dans le monde ancien. Nous nous limirons rappeler ici l`ouvrage recenr de CLAEKL 1999, gui analyse le rle er l`inreracrion des caregories de remps er d`espace dans la pensee anrigue, surrour en relarion avec Polybe, Poseidonios er Srrabon. 15 Polybe X!!, 25e, 1: Tov otfov oc fqoov xoi fq qoofixq iofoqio toqotoq fqicqot, fmv oc cqmv otfq cvo cv ovfo fot cqi fqv cv foi tovqooi otqoootvqv xoi fqv oqo0coiv fq cx fotfmv tq, cfcqot oc fot cqi fqv 0cov fmv ocmv xoi fmv fomv cqi fc ofomv xoi icvmv xoi xo0oot fmv xofo qv xoi xofo 0ooffov ioimofmv xoi oioofqofmv, fqifot oc fot cqi fo qoci fo oifixo. 16 Par exemple en X!, 1, 5 er en X!V, 1, 9 cmqoqio a valeur de descriprion de la rerre , guanr carre geographigue on verra par exemple lum XX plus ramilier aux langues modernes - de geographie comme domaine disciplinaire. De l`analyse des arresrarions du mor cmqoqio anrerieures er conremporaines Srrabon (il n`en y a gue guarre 17 ), nous rirons le consrar gu`il nar avec un sens rres specirigue. La crearion d`un rerme nouveau esr le sysreme grce auguel la langue comble ses mangues race de nouvelles exigences, gui demandenr des derinirions specirigues. La nouveaure, dans ce cas, esr la carre geographigue, gui l`ge hellenisrigue esr rour aurre chose gue les precedenres experiences carrographigues (ivoxc fq q) : il s`agir d`une represenrarion scienririgue er sysremarigue de la rerre repondanr des rheoremes marhemarigues er des observarions asrronomigues. Pourranr, le rerme se developpe bienrr, er desormais chez Srrabon (! er siecle), comme on l`a dir, il en vienr indiguer la discipline geographigue. !l esr rres probable gue Poseidonios er son ecole aienr joue un rle decisir dans cerre evolurion concepruelle. Poseidonios rur lui-mme aureur d`un ouvrage geographigue, donr le rirre rransmis par la rradirion indirecre esr Hcqi mxcovot. Cer ecrir ne devair pas s`occuper seulemenr d`argumenrs rheorigues er marhemarigues, mais il conrenair aussi des descriprions de lieux, de rerriroires, de popularions etc. : brer, il consriruair une verirable Gorop/te 18 . Mais Poseidonios erair surrour philosophe, srocien, er
!!, 5, 10, ou le signirie du rerme esr complere par ivo (fov ivoxo fq cmqoqio). 17 Cr. ch. V!, `. !l s`agir de Ceminos, |ntroductton oux p/nomene 16, 4-5, ps. Scymnos, Ctrcutt de /o terre, vv. 109-114, Ciceron, |ettre o Atttcu !!, 6, 1, Diodore, ltb/tot/eque /ttortque !!!, 11, 2. 18 Cr. la caracrerisarion gue Srrabon rair de cer ouvrage : Considerons aussi ce gue Poseidonios a ecrir dans les livres \ur /ocon , l`impression gu`on en rire esr gu`il y aborde beaucoup de guesrions de geographie, cerraines au sens propre lum XX! c`esr en cerre gualire gu`il aura donne une conrriburion decisive la derinirion du genre geographigue. Le srocisme considerair en errer le monde comme un rre vivanr, rarionnel er unirairemenr conu (mov oixov) , les proces gui caracrerisenr er dererminenr cer rre sonr margues par un rapporr de causalire gui les enchane er les rend inseparables (oto0cio). Dans une pareille conceprion, l`erude des lois asrronomigues er des proces physigues, l`analyse de la disrriburion des popularions er des ressources sur le rerriroire, la descriprion des lieux sonr roures acrivires donr la comperence revienr une dtctp/tne untque et unttotre, aussi bien gue l`objer de cerre erude esr unigue er uniraire. Voil donc guand er pourguoi on peur avoir ressenri le mangue d`un rerme rheorigue sous leguel rassembler une serie d`erudes gui avaienr dej une longue rradirion : les analyses marhemarigues de l`ge hellenisrigue, les conceprions philosophigues du srocisme, l`elargissemenr du monde connu avec la polirigue d`expansion d`Alexandre, er puis de Eome, la rendance l`uniricarion de l`ecoumene sous une eu/e dominarion... voil le rerrain rerrile dans leguel les dirrerenres erudes gui ressorrissenr la geographie peuvenr avoir ere recueillies sous une denominarion disciplinaire unigue er generale : cmqoqio, c`esr--dire descriprion de la rerre. Poseidonios, philosophe srocien gui plaair la physigue avanr la logigue er l`erhigue 19 , en ranr gue source privilegiee de Srrabon, er aureur d`un ouvrage geographigue au sens srricr esr le plus indigue comme promoreur de cerre evolurion du concepr er du mor cmqoqio.
du rerme, d`aurres d`un poinr de vue plus marhemarigue (Srrabon !!, 2, 1). Sur le caracrere du Hcqi mxcovot cr. CLAEKL 1999, pp. 1`9-154. 19 Cr. Diogene Laerce V!!, 42. lum XX!!
5. |e tntrt de |/otto pour /o orop/te Ln rour cas, la geographie ne sera jamais conrinee dans un seul genre lirreraire. n en rrouve une conrirmarion dans la ltb/tot/eque de Phorios (chapirre V!!. LA CLCEAPH!L DANS LA l|l||OTH|QU| DL PHT!S), ou l`inrerr geographigue esr evidenr en relarion des aureurs d`erhnographie, paradoxographie, hisroriographie, roman... !l n`esr pas possible de dererminer avec cerrirude guel erair l`erar des connaissances de Phorios au sujer d`aureurs comme Srrabon ou Prolemee, mme si plusieurs indices porrenr A. Diller arrribuer l`enrourage de Phorios la Chresromarhie srrabonienne du ms. |o/ot. Gr. `98, er au moins un premier noyau des scholies Srrabon 20 . Cerres, les aureurs de geographie scienririgue ne sonr pas presenrs dans la ltb/tot/eque, er le seul ouvrage de geographie universelle, la Icmcfqio fq oixotcvq 21 de Proragoras (chapirre 188), n`esr pas ranr cire pour les cing livres sur les regions du monde, gue pour le sixieme, un appendice de narure paradoxographigue. Du resre, l`analyse de l`ecrir de Proragoras se rrouve dans une serie de riches sur des ouvrages (huir en rour) gui concedaienr beaucoup l`elemenr paradoxographigue er myrhographigue : les lctt de Conon er la ltb/tot/eque du ps. Apollodore (ch. 186), la Ootooimv otvooq d`Alexandre de Mynde (ch. 188, avec la Icmcfqio fq oixotcvq de Proragoras), les Hoqooooootcvo de Sorion, la Hoqooomv c0mv otvooq de Nicolas, les Mt0ixo xofo oiv
20 Cr. D!LLLE 1954, en parriculier sur Phorios pp. 4`-47. 21 !l esr aussi inreressanr gue le rirre de cer ouvrage, pour Marcien d`Heraclee, se rrouve rre Icmqoqio. Ce rerme non seulemenr ne rigure jamais dans la ltb/tot/eque, mais il apparar aussi absenr de la lirrerarure de la periode du V!! e
au !X e siecle (c`esr--dire apres Lrienne de Lyzance er avanr Consranrine V!! Porphyrogenere). lum XX!!! d`Acesrorides (rous dans le ch. 189), er encore la Koivq iofoqio ci oto0iov de Prolemee Hephesrion (ch. 190). Tous ces ecrirs sonr dans un rapporr d`exrrme arrinire avec la Mer loue d`Agarharchide, souvenr parrir dej d`un mareriau geographigue de base : les |orodoxe de Sorion, par exemple, porraienr sur les rleuves, sources er lacs, ceux de Nicolas regardaienr les popularions. Mais, comme dej signale, les inrerrs geographigues rranchissenr les parririons des genres lirreraires er rrouvenr ample developpemenr norammenr dans l`hisroriographie. L`inrermediaire esr souvenr jusre la composanre paradoxographigue. Un cas exemplaire esr rourni par le chapirre 72, dans leguel on prend en considerarion deux ouvrages de Cresias de Cnide, les |ert/o er les |ndt/o. Le premier erair consrirue de vingr-rrois livres, plus propremenr hisroriographigues, randis gue dans les |ndt/o on releve un amalgame de paradoxographie, de geographie descriprive er d`erhnographie gui doir suremenr avoir suscire l`arrenrion de Phorios : un riers environ du developpemenr sur Cresias esr consacre au livre unigue de cer ouvrage. Parmi les donnees rassemblees on rrouve la menrion de popularions exrraordinaires (Pygmees, Cynocephales etc.), d`animaux ranrasrigues (comme la marricore er l`unicorne), de sources aux gualires merveilleuses, de ressources caracrerisrigues du rerriroire (culrures, elevages, gisemenrs, rleuves). Ln somme, les |ndt/o onr beaucoup en commun avec la Mer loue d`Agarharchide, au poinr de provoguer aussi des inrerrerences enrre les deux rexres 22 . La paradoxographie joue un rle imporranr aussi dans la predilecrion de Phorios pour l`hisroriographie regionale gui - comme les monographies geographigues regionales - se prre bien
22 Cr. p. 107, n. 14`. lum XX!V aux excuru paradoxographigues. Mais aussi des aureurs comme Herodore (ch. 60), ou Diodore de Sicile (ch. 70 er 244), avec leurs excuru, pour le caracrere de la narrarion, pour les sources employees, rrouvenr narurellemenr leur place dans norre discours. uanr au genre de la biographie, on pensera surrour la Vte dApo//onto de Tyone, rres riche d`excuru erhnographigues, naruralisres, donr Phorios rend largemenr compre, plus gu`il ne le rair propos des episodes de la vie d`Apollonios. Un ouvrage comme celui de Philosrrare se sirue enrre hisroriographie er roman, un genre - ce dernier - gui abonde rreguemmenr de donnees geographigues. Le roman esr amplemenr represenre dans la ltb/tot/eque : Heliodore (ch. 7`), Achille Tarius (ch. 87), Jambligue (ch. 94), Lucien de Samosare er Lucius de Parrae (ch. 129), Damascios (ch. 1`0), Anroine Diogene (ch. 166). Parmi les romans de ces aureurs, l`ouvrage d`Anroine Diogene esr peur-rre celui dans leguel on observe de la raon la plus claire l`osmose enrre le genre du roman er celui gue - desormais sans risgue de meprises - on peur derinir comme /ttorto, l`engure hisroriographigue et geographigue. Phorios, dans l`exorde du chapirre 166, reconnar gue cer aureur esr capable de presenrer des recirs incroyables d`une maniere absolumenr vraisemblable 2` . Le debur du resume apparar sous la rorme d`un periple, une enumerarion des erapes gui porrenr Dinias er Democare jusgu` l`le de Thule , rour le roman esr rempli de descriprions de voyages (par exemple dans les periperies raconrees par Dercyllis). Plus inreressanr encore : Phorios nous apprend gu`Anroine Diogene, en arrirmanr avoir ebauche le recir sur
2` ltb/tot/eco, ch. 166, 109a 10-12: Toi oc oiovoioi ciofov cci fot qoco, ofc t0mv ct xoi oiofmv cv i0ovmfofq ooci xoi oiooxctq tqv cotfq oiqqofmv oiotcvq. lum XXV la base de remoignages anciens (oqoiofcqmv oqftqio), place au debur de chague livre les noms des aureurs gui onr parle des choses donr il ecrir, arin gu`ils ne semblenr pas rre des recirs incroyables depourvus de remoignages. Non seulemenr dans les conrenus, mais aussi dans la rorme lirreraire le genre du recir narrarir se croise er se conrond avec celui du recir scienririgue (dans le sens de iofoqixov). Agarharchide se place jusre rirre dans la presenre enumerarion des inrerrs geographigues dans la ltb/tot/eque : il resulre clair de l`analyse d`une serie de cenrres d`inrerr dans le chapirre 250. 1. L`eriologie du nom Lryrhra (rhalassa) (paragraphes 2-8 Mller) rournir l`occasion d`une pre cririgue du myrhe comme source pour l`hisroriographie (7-8) : Agarharchide parle des myrhes grecs comme fcqofcioi dans le bur d`en monrrer l`inconsisrance , en cela, il esr rres proche de Phorios. 2. La suggesrion didacrigue (gours srylisrigues parr) esr aussi dans le deuxieme cenrre d`inrerr (11-18), le discours d`un precepreur un jeune roi, ou on rrace le proril du bon conseiller. `. Dans le paragraphe 21 (avec leguel commence la serie d`exrrairs du livre V de la Mer loue) rigure un excuru sur le sryle, dans leguel l`aureur se proposair de monrrer commenr on devrair parler de raon appropriee des sourrrances des hommes. A rravers ce rheme Agarharchide inrroduisair la secrion sur les mines. 4. La descriprion du rravail dans les mines d`or du \adi Allagi rraduir un aurre noyau d`inrerr (paragraphes 22-29). La descriprion minurieuse des phases du rravail d`un cre er les images de la condirion miserable des esclaves de l`aurre (rheme cher Phorios, cr. aussi ch. 244 sur Diodore) se developpenr en parallele, er l`aureur er lum XXV! le recenseur monrrenr un vir inrerr pour les deux aspecrs, animes d`un cre par la curiosire scienririgue, de l`aurre par la compassion humaine. 5. L`unire rhemarigue la plus erendue du livre V de la Mer loue erair la secrion plus propremenr erhnographigue, arriculee dans une classiricarion sur base alimenraire (paragraphes `0-66). A l`esprir de curiosire (commun Agararchide er Phorios) se joinr un inrerr philosophigue pour l`homme. Dans la menralire grecgue l`homme se caracrerise par ses relarions (il esr po/ttt/o er ot/onomt/o) er pour son regime alimenraire (il mange du pain, il boir du vin) : d`un cre, les popularions de la Mer Eouge semblenr echapper a ces classiricarions, mais de l`aurre, leur erar de narure rair beaucoup rerlechir sur ce gu`on appelle communemenr civilisarion . 6. !l y a encore d`aurres cenrres d`inrerr, comme celui gui concerne la raune des regions de la Mer Eouge (paragraphes 68-78), er celui gui esr plus speciriguemenr consacre aux lieux (80-10`), avec les descriprions des peuples des cres arabes de la Mer Eouge (norammenr les Sabeens) 24 . Dans le cadre du chapirre 250 comme dans les aurres secrions de la ltb/tot/eque, la geographie n`esr pas un rravail scienririgue donr le bur serair rour d`abord la connaissance des lieux, mais une discipline humanisrigue gui erudie la rerre come espace des peuples er de leur hisroire. Sous cer aspecr-l reside l`inrerr de Phorios pour l`erhnographie , er la paradoxographie ( parr narurellemenr la
24 Lnrre les mtrobt/to gui rermenr le chapirre 250 les phenomenes asrronomigues ne manguenr pas, un aurre argumenr cher la paradoxographie. lum XXV!! curiosire du recenseur pour des guesrions de gour er de sryle) peur rre employee pour combarrre la supersririon.
. \ur /o tructure de /o Libliorhegue Les chapirres 21` er 250 consriruenr une base rrucrueuse non seulemenr pour l`analyse du conrenu, mais aussi pour celle de la srrucrure de la ltb/tot/eque (chapirre V!!!. DANS LL CLECLL DL PHT!S). Lien gue la narure des deux chapirres soir dirrerenre (une riche bio-bibliographigue pour le premier, un recueil d`exrrairs rires des livres ! er V de la Mer loue pour le second) ils se rererenr aux mmes mareriaux. Tour d`abord la non-correspondance enrre les deux tnctptt n`esr gu`apparenre : dans le chapirre 21` Phorios dir avoir lu un iofoqixov d`Agarharchide, en se rereranr avec ce rerme au enre auguel cer ouvrage apparrenair, er Agarharchide lui-mme parlair de ses livres sur la Mer Eouge en rermes de iofoqio 25 . Ln ourre, le brer chapirre 21` monrre plus d`un lien avec le 250 : le conge donne l`engure sur la Mer loue esr rappele dans les deux (ch. 21`, 171a 15-19, ch. 250, paragraphe 110 Mller, parriculieremenr 460b 7-10) , le jugemenr srylisrigue posirir par Phorios dans le chapirre 21` rerlere les crireres srylisrigues gu`Agarharchide approuvair dans l`excuru du paragraphe 21 Mller (cr. par exemple 447a 29-`6) , Phorios remargue gu`Agarharchide inserair des discours dans son ouvrage, er parmi les exrrairs du livre ! les exemples ne manguenr pas (ch. 250, paragraphes 11-18).
25 Cr. par exemple Phorios, ltb/tot/eco, ch. 250, 460a 19-21 lum XXV!!! Ln plus, les deux riches sur Agarharchide sonr suivies par un chapirre consacre au De provtdentto de Hierocles d`Alexandrie : ces deux chapirres, le 214 er le 251, onr enrre eux le mme rapporr gue les chapirres sur Agarharchide : une riche synrherigue pour le premier, un recueil d`exrrairs pour le second 26 . !l raur ecarrer l`hyporhese gue les chapirres mineurs derivenr exclusivemenr de recueils d`exrrairs, parce gue les premiers onr des rrairs d`originalire par rapporr aux seconds. Tour porre penser gue Phorios esr revenu par deux rois sur les mmes mareriaux : mais de guels mareriaux s`agir-il . !l esr possible gue Phorios rravaillair sur des codtce mtce//onet, dans lesguels ces aureurs eraienr conserves dej par exrrairs er l`un la suire de l`aurre. Mais il esr peur-rre plus probable gue l`unire marerielle Agarharchide-Hierocles air ere consriruee dans une phase inrermediaire du rravail du cercle de Phorios. Nous apprenons par Phorios mme gu`il rravaillair sur des ocooqio produir leur rour sur la base des manuscrirs : la rin de la guesrion 148 des Amp/t/oc/to le parriarche se plainr d`avoir pu employer seulemenr ses c/edorto (fotfo cv oo ocooqimv m qotvq0qcv cfcqoocv), parce gu`il n`avair plus de livres, suire son exil. Ces mareriaux de rravail inrermediaires ne sonr probablemenr pas rres eloignes du concepr de dossier gue P. Speck proposair aux erudes byzanrines d`erudier plus en derail. La ltb/tot/eque esr l` arrr sur image d`un rravail composire er srraririe.
26 Les cas d`ouvrages analyses deux rois dans la ltb/tot/eque sonr guinze (cr. TELADCLD 1980, p. 41, n. 1`, cr. aussi SCHAMP 1987, pp. 97-98) , pour Jean Philopon (ch. 4` er 240) er Philosrrare (ch. 44 er 241) se produir le mme scenario observe guanr Agarharchide er Hierocles : les deux aureurs se rrouvenr dans la mme succession deux reprises. lum XX!X 7. Don /e cerc/e de |/otto La narure du chapirre 250 permer de jerer la lumiere sur le vrai caracrere des nores de lecrure de la ltb/tot/eque : il ne s`agir pas simplemenr d`inrormarions er d`exrrairs inerres rires des ouvres lues, mais de mareriaux jaillis d`une acrivire d`enseignemenr, desrines aussi, peur-rre, un emploi didacrigue. Dans le chapirre 250, la voix er la personnalire du recenseur sonr bien presenres sur rrois niveaux : la subjecrivire dans le choix des exrrairs, l`inrervenrion direcre dans le rexre, la reelaborarion linguisrigue (l reside rreguemmenr la dirriculre d`inrerprerarion du rexre). Les passages les plus inreressanrs dans cerre analyse sonr jusremenr les inrervenrions de Phorios la premiere personne pour commenrer le rexre, ou pour developper ulrerieuremenr les rerlexions d`Agarharchide. !l en y a beaucoup d`exemples. Un morceau a semble parriculieremenr signiricarir : le paragraphe 49 Mller, ou les considerarions d`Agarharchide au sujer de la nave innocence des !chrhyophages sonr rererees au genre humain enrier. Ce passage (donr l`absence dans la parallele rradirion indirecre de Diodore esr un indice de plus pour en arrribuer la subsrance a Phorios) se ressenr de la langue byzanrine er de la culrure chrerienne, dans l`emploi d`une rerminologie emprunree la lirrerarure de l`exegese (fq 0cio qo fo qv oom dans le sens de la voie de la jusrice ) er avec le developpemenr de conceprs rires des lerrres de l`aprre Paul : la loi (voo) comme cause du peche (ci0tio), la norme ecrire (qoo) comme esclavage duguel il raudrair se liberer 27 . La conrinuire enrre la rerlexion philosophigue ancienne er
27 Cr. |ettre oux lomotn 7, 5-7 (er 4, 15) er |ettre oux Go/ote 4, 1-7. lum XXX celle chrerienne consriruair sans doure une des causes de l`inrerr de Phorios pour la culrure paenne. Un inrerr compromerranr pour un parriarche. n ne doir pas penser, en errer, gue la composirion des nores gui rormenr la ltb/tot/eque apparrienne seulemenr la periode lague de la vie de Phorios : l`eprre Tarase presenr une siruarion gui par plusieurs respecrs ne repond pas la narure de chapirres de la ltb/tot/eque comme le 21` er le 250. Ce gui semble roujours plus evidenr esr gue la composirion des nores gui rormenr la ltb/tot/eque a rair l`objer de l`acrivire d`erude de Phorios pendanr roure sa vie, jusgu`au deuxieme exil, lorsgue le parriarche depose, desormais en deraur de ses chers livres, ne pouvair rravailler gue par les ocooqio rediges precedemmenr sur la base des manuscrirs. L`absence de coherence dans la srrucrure er d`un plan solide remoignenr le caracrere non derinirir de la ltb/tot/eque , er des chapirres comme l`ample recueil d`exrrairs d`Agarharchide pourraienr consriruer le resulrar de cerre phase derniere du |ebenwer/ phorien.
|orte prtmo ACATAECH!DL D! CN!D
` !. V!TA L CNTLST STE!C
1. ^ottzte btoro/tc/e Passando in rassegna gli uomini celebri di Cnido, Srrabone menziona per secondo - dopo Ludosso - Agararchide, ricordandolo come o cx fmv cqiofmv, ovqq otqoqct, scrirrore e rilosoro periparerico 1 . Lccerruando i pochi dari che si possono ricavare (in maniera direrra o indirerra) dai rrammenri dello sresso Agararchide 2 , guesra e l`unica inrormazione biograrica su di lui che ci venga dagli aurori anrichi. Turro il poco che si sa a suo riguardo lo si deve a Iozio, parriarca di Cosranrinopoli del !X sec., che nel capirolo 21` della sua ltb/toteco rornisce - come sovenre ra nella sua silloge - norizie e giudizi srilisrici sull`aurore che gli capira di leggere. Veniamo a sapere anzirurro che l`arrivir principale di Agararchide ru guella di qoofixo, proressore di grammarica e lerrerarura (anche se, a giudizio di Iozio, avrebbe meriraro di occupare il piu alro posro di rerore). La sua carriera passo arrraverso i servigi resi a due imporranri personalir del rempo, Lraclide Lembo, presso il guale svolse ruolo di segrerario e lerrore, e Cinea ` ,
1 Srrabone X!V, 2, 15. 2 !l discorso di cui leggiamo ai paragrari 11-18 Mller - indirizzaro da un consigliere a un giovane regnanre - non e da considerarsi come pronunciaro da Agararchide (cr. tn/ro, p. 64, n. 28), non si dovr dungue rener conro dei renrarivi di idenriricare presso guale dei Tolomei il geograro avrebbe svolro ruolo di rurore. ` ! mss. della ltb/toteco riporrano in verir il genirivo di uno sconosciuro Kivvoio, a parrire da Mller si accerra unanimemenre l`emendamenro di Kivvoiot in Kivcot. La congerrura pare verosimile, considerara la conremporaneir di Cinea ed Lraclide Lembo. |orte prtmo - Aotorc/tde dt Cntdo 4 nel cui entouroe si rrovava in una posizione subordinara 4 . Le rappe di guesra carriera paiono dungue enumerare da Iozio in ordine inverso 5 .
2. Ctneo e /o eto uerro trtoco Cinea, riglio di Dosireo, apparreneva alla corre rolemaica: dal 177/6 al 170/69 ebbe ruolo di sacerdore nel culro di Tolomeo V! e di sua madre Cleoparra ! a Tolemaide, e divenne consigliere del re duranre la guerra conrro Anrioco !V Lpirane 6 . Assieme a Comano, inrarri, ru promorore di un`assemblea dei capi milirari a seguiro della sconrirra subra presso la cirr egiziana di Pelusio nel 170/69 a.C., morri in guella circosranza i rurori di Tolomeo V!, Luleo e Leneo, Cinea e Comano divenrarono i nuovi reggenri per il giovane re 7 .
Nel !! secolo a.C. il regno rolemaico arrraverso un periodo molro rravagliaro, rra i conrlirri siriaci, gli sconrri dinasrici, le rivolre inresrine. Parre delle vecchie classi dirigenri indigene non si rassegnavano alla dominazione greca, dal 206 a.C. per una venrina d`anni l`Alro Lgirro si ribello al governo di Alessandria e ru rerro da due re della Nubia 8 . Nel 204, morro Tolomeo !V Iiloparore, sal al rrono il riglio minore Tolomeo V Lpirane (la sua maggiore er ru dichiarara nel 197), il cui regno ru segnaro
4 !l sosranrivo gui urilizzaro, 0qcfo, indica un rapporro di srrerra vicinanza e di una cerra subordinazione: lo si dice di chi viene nurriro, allevaro in casa di gualcuno, spesso in relazione a schiavi nari in casa o a rigli adorrivi. 5 Cr. SCHAMP 1987, p. `71. 6 La sesra guerra siriaca, l`esarro corso di essa (e degli evenri immediaramenre successivi) non si lascia racilmenre ricosrruire, soprarrurro guanro all`esarra cronologia. Le ronri di cui disponiamo sono per lo piu rrammenrarie: cr. Polibio XXV!!!, 18-2` (e relarivo commenro \ALLANK 1979, pp. `52-`60), Diodoro XXX, 14-18, Porririo di Tiro, |GrHtt 260, I 49. 7 Cr. Polibio XXV!!!, 19,1, \ALLANK 1979, pp. `5`-`54. 8 !l risperro degli indigeni nei conrronri dei Creci porrebbe essere usciro molro sminuiro dalla barraglia di Earia (217 a.C.) nella guale Tolomeo !V rece ampio impiego della popolazione locale. Per gli indigeni sconriggere i Creci dell`armara siriaca poreva aver avuro un imparro non indirrerenre nel loro arreggiamenro verso i propri dominarori (cr. S\A!N 1944, p. 74). | - Vtto e conteto tortco 5 da disordini inrerni 9 e da una disasrrosa campagna in Asia Minore - inrrapresa dai reggenri Scopas e Arisromene - a seguiro della guale l`Lgirro perse la Celesiria. Alla morre di Tolomeo V, nel 180, il riglio maggiore non aveva che 6 anni, il regno ru rerro da sua madre Cleoparra !, la riglia di Anrioco !!! che l`Lpirane aveva sposaro nel 192 10 . Per i successivi 7/8 anni non sono regisrrari rurbamenri in Lgirro, segno che guesra regina dal rorre cararrere 11 ru probabilmenre in grado di garanrire un periodo di relariva pace rino alla sua morre. Nel 17` suo riglio divenne re con il nome di Tolomeo V! Iilomerore ma, essendo ancora rroppo giovane, rurono Luleo e Leneo, un eunuco e un ex-schiavo siriaco, che assunsero la reggenza. Di loro Diodoro d un immagine molro negariva 12 , ma al di l del curare il proprio inreresse e delle ruberie di cui si recero aurori, cio che indebol l`Lgirro ru la loro polirica inrerna, sosranzialmenre ravorevole agli orienrali e sravorevole ai Creci. !nrarri i maggiori rriburi lo Sraro li avrebbe dovuri percepire proprio dai Creci, i guali pero, visro l`operaro dei reggenri, non erano cerro ben disposri a versare 1` . Di gui la necessir di rrovare le indispensabili enrrare ruori del regno: la Celesiria, persa nel 200 a.C., era una regione ricca e senza la guale molre vie di commercio avevano dovuro inrerrompersi.
Nel 169 Luleo e Leneo dichiararono guerra ad Anrioco, incorrendo nella sconrirra di Pelusio e rimanendo uccisi. !nranro nell`inverno del 170/169 si era proclamaro che Tolomeo V! aveva
9 Nella celebre Srele di Eoserra, darara al 196 a.C., si d rra le alrre cose norizia delle repressioni arruare conrro rali ribellioni. 10 Anrioco !!! orrr in sposa su riglia a Tolomeo guando i due erano ancora bambini, rorse per assicurarsi una cerra rranguillir sul rronre egizio duranre le sue osrilir con Eoma, o rorse anche con l`inrenzione di iporecarsi cos il regno dei Lagidi (cr. Don 11, 17). Di rarro, Anrioco rramire i marrimoni delle sue riglie segu una polirica delle grandi alleanze (cr. MACUEDY 19`2, pp. 141-142). 11 Cleoparra regnava a rurri gli errerri insieme al mariro (cr. Livio XXXV!!, `, 9, dove i due sono chiamari ree). Su guesro personaggio cr. MACUEDY 19`2, pp. 141-147. 12 Diodoro XXX, 15. 1` Si veda il caso di Tolomeo Macrone, governarore di Cipro, che ririuro di versare gualsiasi rriburo rino alla morre dei due reggenri nel 169 (cr. Polibio XXV!!, 1`). |orte prtmo - Aotorc/tde dt Cntdo 6 raggiunro la maggiore er (aveva allora guarrordici o sedici anni) e dungue era in grado di governare, non si sa da chi rosse parrira l`iniziariva, ma e probabile che rosse una mossa della razione greca conrro i due reggenri rilo-orienrali. Lssendo guesri venuri meno, Tolomeo pore dungue rienrrare da Samorracia (dove era sraro inviaro da Luleo e Leneo per morivi di sicurezza) e sorro la rurela di Cinea e Comano riprisrinare un regno rilo-ellenico.
3. Do |roc/tde |embo o//o corte det To/omet Proprio gli evenri del 169 collegherebbero l`arrivir di Cinea a guella dell`alrro uomo polirico con cui Agararchide ebbe a che rare, Lraclide, riglio di Serapione, derro Lembo 14 . Una breve voce nel lessico di \utdo (H 462 .v. Hqoxcioq) lo dara al regno di Tolomeo V! e precisa che ru l`aurore degli accordi con Anrioco 15 . L. Schwarrz 16 non ririene possibile un chiaro inguadramenro della norizia, rurravia pare probabile si rrarri proprio della negoziazione dell`accordo del 169 a.C. 17 . !l passaggio di Agararchide dal servizio di Cinea all`entouroe di Lraclide non deve essere avvenuro molro piu in l di guesra dara: possibilmenre proprio nel 169, in
14 Su guesro soprannome e sulla cirr narale di Lraclide cr. LUCAS 1940. 15 Icovm ci Hfocoiot fot cxfot, o fo qo `Avfioov c0cfo otv0qxo. Come chiariro da LSHAUSLN 1974, pp. 72-7`, il pronome relarivo e da rirerirsi a Lraclide, non a Tolomeo. 16 SCH\AETZ 189`, col. 7`9. 17 !l consiglio di guerra organizzaro da Cinea e Comano decise di inviare presso Anrioco gli ambasciarori venuri dalla Crecia che risiedevano nel paese, i guali mosrrarono al sovrano come la guerra conrro di lui rosse srara un errore dovuro soprarrurro ai carrivi consigli di Luleo. Anrioco riconobbe cio, ma ribad che la Celesiria era un possedimenro che sperrava ai Seleucidi, e non - come si prerendeva - la dore porrara all`Lgirro da Cleoparra, sposa di Tolomeo V (Polibio XXV!!!, 19-20). Cli accordi in cui ebbe ruolo Lraclide, comungue, rurono piu probabilmenre guelli presi in seguiro rra i due re, per i guali il racconro di Polibio e mancanre (cr. \ALLANK 1979, pp. `57-`58), sappiamo solranro che Anrioco e Tolomeo si riconciliarono (cr. Polibio XXV!!!, 2`, 4). | - Vtto e conteto tortco 7 corrispondenza del cambio di totu di Cinea che divenne reggenre del re 18 . Negli anni `60 del !! sec. a.C., ad ogni modo, Agararchide doveva essere abbasranza maruro da svolgere un incarico di responsabilir guale guello di segrerario e lerrore: pare dungue che la nascira di Agararchide possa essere collocara con una buona approssimazione nel primo venrennio del !! sec. a.C. Lraclide doverre avere una cerra inrluenza e rorse anche benevolenza nei suoi conrronri. Dal punro di visra lerrerario, inrarri, i due si somigliano parecchio: periparerici guanro alla rilosoria, enrrambi aurori di corpose opere sroriche e di epiromi 19 . Iu grazie a Lraclide - ci inrorma ancora Iozio nel capirolo 21` - che Agararchide pore orrenere rinomanza e, verosimilmenre, raggiungere una posizione di rilievo nell`entouroe dei Tolomei. uesr`ulrima conclusione la si inrerisce dalla possibilir che Agararchide ebbe di consulrare e urilizzare documenri dell`archivio reale: gli tovqofo che egli menzionava alla rine del rrarraro sul Mor loo (paragraro 110 Mller) sono piu precisamenre deriniri come fo cv cx fmv cv `Acovoqcio pooiixmv tovqofmv in un passo di Diodoro che rimonra a Agararchide 20 .
18 al piu rardi nel 164, anno dell`espulsione da Alessandria di Tolomeo V! da parre del rrarello Tolomeo V!!!: e inrarri verosimile che rale provvedimenro possa aver avuro ripercussione anche su Cinea. 19 Di Lraclide si ricordano principalmenre un`opera srorica in `7 libri, e le epiromi dei Bioi di Sariro, della Aioooq di Sozione, delle opere di Lrmippo, nonche delle Hoifcioi arisroreliche (per l`arrribuzione a Lraclide Lembo degli excerpto inrirolari `Ex fmv Hqoxcioot cqi oifcimv cr. LLCH 1940). Per derragli sulla lisra delle opere di Lraclide cr. DALLE!TZ 1912 e l`aggiornamenro di EUN!A 1998. CENLET 1906, p. 1`7 ha addirirrura supposro che rurro il lavoro di epirome che Iozio arrribuisce ad Agararchide debba rimonrare in realr a Lraclide, iporesi che Daebrirz giudica arrraenre ma indimosrrabile. 20 Diodoro !!!, `8, 1. Cr. PLELMANS 1967, p. 444: !l ne raur pas, croyons- nous, souligner le rair gue chez Phorius on ne dir pas fo cv `Acovoqcio pooiixo tovqofo mais simplemenr fo tovqofo. Malgre cerre dirrerence dans la rerminologie, il s`agir probablemenr des mmes documenrs. |orte prtmo - Aotorc/tde dt Cntdo 8 4. |e epuroztont dt To/omeo V||| Proprio in guel passo rinale dell`opera (paragraro 110), il geograro di Cnido, come morivazioni che lo hanno cosrrerro a sospendere l`opera, adduce l`er avanzara e il rarro di non porer piu merrere a rrurro guesri documenri a causa di disordini in Lgirro 21 . Ceneralmenre se ne ricava che gualche sconvolgimenro avvenuro parricolarmenre ad Alessandria, sede degli /ypomnemoto, doveva aver impediro marerialmenre ad Agararchide di consulrare le sue ronri, daro che cio doveva essere avvenuro guando l`aurore si rrovava in er avanzara, si pensa principalmenre a una delle epurazioni operare da Tolomeo V!!! Lvergere !! nei conrronri degli inrellerruali che sosrenevano conrro di lui la causa di Cleoparra !!, si pensa generalmenre al 145, guando l`Lvergere rienrro in Lgirro dopo la morre del rrarello, o al conrlirro dinasrico che porro alla sua espulsione nel 1`2/1 22 .
Concluso l`accordo del 169 la siruazione in Lgirro era rurr`alrro che risolra 2` . Poco dopo guell`evenro, il popolo - probabilmenre non vedendo di buon occhio la vicinanza del Iilomerore ad Anrioco !V - proclamo re al suo posro il rrarello minore, il rururo Tolomeo V!!! Lvergere !!, noro con il soprannome di Iiscone 24 . Proprio con il preresro di reinsrallare Tolomeo
21 Iozio, ltb/tot/eco, 460b 11-1`: otfc fmv tovqofmv oio fo xof` Aitfov ooofooci oxqipq oqooioovfmv oxciv. 22 L`opzione del 1``/2 e di H!LLLE 1867, SCH\AETZ 189`, col. 7`9 e SUSLM!HL 1891, pp. 687-688. La maggior parre degli srudiosi propende per il 145, arracciando per lo piu come meno probabile l`alrra iporesi (cr. ad esempio !MM!SCH 1919, pp. 9-10, n. `, Jacoby |GrHtt !!,C, pp. 151-152, \LLK 1966, p. 25`, IEASLE 1972, p. 5`9, CZZL! 1978, p. 62, SANCHLZ LLN 1981-1985 p. 184, ZLCCH!N! 1990, pp. 224-225, LNCLLS 2004, p. 179). 2` Su guesri evenri cr. Polibio, XX!X 2`-27, Diodoro XXX!, 1-2, Livio XL!V, 19 e XLV, 11-1`. 24 Tolomeo V!!! era ancora un ragazzo, S\A!N 1944, p. 81 iporizza che la sua proclamazione rosse una reazione da parre dei Creci olrranzisri che non vedevano di buon occhio l`alleanza del Iilomerore con Anrioco. Le ronri non | - Vtto e conteto tortco 9 V! 25 , Anrioco !V aveva di nuovo invaso l`Lgirro, conguisrara Memri vi lascio Tolomeo V! e sposro le rruppe a svernare in Siria (inverno 169/168). !l Iilomerore comprese che le vere inrenzioni di Anrioco erano di indebolire l`Lgirro con un conrlirro inresrino, e comunicari i suoi pensieri al rrarello orrenne di rienrrare ad Alessandria. uando nel 168 Anrioco si preparava ad assediare la capirale, il sovrano seleucide ru inrercerraro a Lleusi dal generale romano Caio Popilio Lena (capo dell`ambasciara romana sollecirara da Tolomeo V!!!) che gli ingiunse di ririrarsi, ai renrarivi di Anrioco di prendere rempo, Popilio Lena rraccio un cerchio arrorno al re, dicendo che non sarebbe usciro di l senza prima aver daro una risposra al senaroconsulro. Pur di non inimicarsi Eoma, Anrioco si vide cosrrerro ad abbandonare l`Lgirro. Dal 168 a.C. i due rrarelli e Cleoparra !! - loro sorella nonche dal 17` moglie di Tolomeo V! - regnarono insieme, rinche nel 164 il rrarello minore non espulse il Iilomerore, che si rivolse a Eoma 26 . !l ruolo dei Eomani nelle vicende successive si manrerr ambiguo nel sosrenere e ravorire ora l`uno ora l`alrro sovrano 27 , ma pare chiaro che essi avessero inreresse nel renere sorro conrrollo il regno rolemaico grazie ai dissidi inrerni 28 . Nel 16` il regno venne diviso 29 : Tolomeo V!!! orrenne Cirene, menrre il Iilomerore e Cleoparra !! governarono sull`Lgirro e l`isola di Cipro. Proprio guesr`isola ru il successivo pomo della discordia: Tolomeo V!!! ne orrenne da Eoma l`assegnazione, a parro che il suo rirorno a Cipro avvenisse senza nuove guerre `0 , ma un nuovo conrlirro ru inevirabile, visro che Tolomeo V!, prima remporeggiando e poi per dichiarazione esplicira, non acconsenriva alle richiesre del rrarello. Eoma ruppe l`alleanza con lui per sosrenere Tolomeo V!!! `1 .
danno indicazioni, Polibio (XX!X, 2`, 4) dice semplicemenre che il giovane Tolomeo ru elerro to fmv omv. 25 Diodoro XXX!, 1, Livio XL!V, 19, 8-9 (il discorso degli ambasciarori inviari a Eoma da Tolomeo V!!! e Cleoparra !!) e XLV, 11, 1. 26 Diodoro XXX!, 18, Livio, |ertoco XLV!, 9. 27 Cr. a riguardo LE!SCL 1969, pp. 49-51. 28 Calzanre il giudizio di Polibio XXX!, 10, 7: Hot oq qoq fotfo fo cvo cofi fmv oiopotimv oqo Pmoioi, cv oi oio fq fmv co ovoio ototoi xoi xofooxctoovfoi fqv ioiov oqqv qoofixm, oo oqiocvoi xoi ooxotvfc ctcqcfciv fot ooqfovovfo. 29 Cr. Diodoro XXX! 17c, Polibio XXX!, 10. `0 Polibio XXX!, 10. `1 Polibio XXX!, 17-20. |orte prtmo - Aotorc/tde dt Cntdo 10 Sappiamo che il renrarivo di Tolomeo V!!! rall, e che il rrarello lo rrarro con magnanimir, orrrendogli anche in sposa - per sancire la riconciliazione - Cleoparra !!!, la riglia che aveva avuro da Cleoparra !! `2 . Un`alrra riglia il Iilomerore l`aveva orrerra in un primo momenro ad Alessandro Lalas, che nel 150 aveva occuparo il rrono di Siria soppianrando Demerrio !, poi al riglio di guesr`ulrimo, Demerrio !! Nicarore `` , al rianco del guale si rrovo a combarrere proprio conrro Alessandro, perdendo la vira. Nel 145, morro Tolomeo V!, il rrarello divenne in breve il solo sovrano di Lgirro, dopo essersi sbarazzaro del piccolo Tolomeo Neos Iiloparore e aver sposaro Cleoparra !!. Eienrraro da Cirene, il Iiscone errerruo una massiccia operazione di proscrizioni rra i cirradini di Alessandria, coinvolgendo molri degli inrellerruali che erano srari vicini al rrarello e avevano supporraro la sua causa `4 . Allo sresso modo si comporro in seguiro nei conrronri dei sosrenirori di Cleoparra !!, la sua prima moglie. Nel 141/40 aveva sposaro anche sua nipore - la Cleoparra !!! che Tolomeo V! gli aveva promessa - e nei documenri dell`epoca non e raro rrovare la dicirura Tolomeo, Cleoparra la sorella, Cleoparra la moglie. Lvidenremenre anche guesra siruazione era desrinara a degenerare: Cleoparra !! era la vedova di Tolomeo V!, e aveva dovuro anche assisrere all`assassinio del piccolo Tolomeo Neos Iiloparore. Nel 1`2/1 (o nell`anno successivo) il Iiscone ru cosrrerro a riparare a Cipro insieme a Cleoparra !!!. La popolazione greca, e dungue anche gli inrellerruali, erano ancora una vora schierari con Cleoparra !!, che cercava di proseguire la polirica rilo-ellenica del Iilomerore `5 .
`2 Polibio XXX!X, 7. `` Diodoro XXX!!, 9c. `4 Areneo !V, 184c. uella delle repressioni e delle proscrizioni era una prarica abiruale dell`Lvergere !! (Polibio XXX!V, 14, 6-8, Diodoro XXX!!!, 6a e 12, Ciusrino XXXV!!!, 8, 5-7), ranro che - dice Areneo - gli Alessandrini ne srorpiarono il nome in Koxcqcfq. Le ronri concordano nel dare un`immagine molro negariva di guesro sovrano, non solo per la sua errerarezza, ma anche per il degrado morale e risico (Areneo X!!, 549e = Posidonio |GrHtt 87 I 6, Ciusrino XXXV!!! 8, 9-10), il soprannome Iiscone si rireriva per l`appunro alla sua obesir. `5 Come si e derro, la dirricolr (e l`incerrezza) nella ricosrruzione esarra degli evenri che si sono gui riassunri sra principalmenre nella mancanza di un racconro complero nelle ronri anriche. Per guesro periodo Polibio, Diodoro, Livio sono rrammenrari, e i dari che essi e alrri aurori rorniscono vanno inregrari e assemblari con caurela (come sempre conviene con inrormazioni provenienri da opere e | - Vtto e conteto tortco 11
Agararchide porrebbe dungue essere sraro coinvolro nei disordini connessi al conrlirro dinasrico rra Tolomeo V!!! e Cleoparra !!. Turravia recenremenre Jean Desanges `6 ha osservaro come guesra conclusione si rondi su un`inrerprerazione rorse rorzara della rrase del Mor loo, paragraro 110: otfc fmv tovqofmv oio fo xof' Aitfov ooofooci oxqipq oqooioovfmv oxciv. !l genirivo assoluro pare suggerire che siano gli /ypomnemoto a non rornire piu norizie accurare, e non che l`aurore non abbia poruro piu consulrarli. ! disordini di cui si parla - o, piu propriamenre, movimenri di secessione - non rarebbero necessariamenre rirerimenro al rempo di Agararchide, dungue, ma al momenro in cui gli /ypomnemoto cessarono di essere aggiornari con una cerra acribia. Del resro l`aurore si scusa di non aver poruro porrare a rermine la descrizione guanro alle isole e ai popoli scoperri tn eutto (tofcqov): si rirerisce ai rerrirori della cosra arricana al di l dello srrerro di Lab el-Mandeb, che cominciarono a essere esplorari sorro Tolomeo !!!. Di conseguenza Desanges propone di idenriricare le ooofooci che inrerruppero l`aggiornamenro degli
momenri srorici dirrerenri). A guesri si aggiungono alrre resrimonianze, come i libri dei Maccabei o Ciuseppe Ilavio, che rilrrano gli avvenimenri arrraverso punri di visra piu parricolari (LUCHL-LLCLLEC 1904, p. 14 derinisce addirirrura guesri due aurori come domines par des preoccuparions errangeres l`hisroire, l`uno proreso a vedere negli evenri la realizzazione delle prorezie di Daniele, l`alrro arrenro piu che alrro al mondo giudaico). Abbiamo cercaro di dare conro volra per volra dei rirerimenri indispensabili per rracciare un abbozzo della sroria dell`Lgirro del !! sec a.C. Per un`ermeneurica piu approrondira si rimanda ai numerosi srudi su guesro argomenro: in primo luogo i classici LUCHL-LLCLLEC 1904, pp. 1-87, LLVAN 1968 2 , pp. 28`-`25, \!LL 1979- 1982, !!, pp. `06-`20, `60-`77, 425-429. Speciricamenre dedicaro alle rigure remminili MACUEDY 19`2 (in parricolare pp. 147-161 su Cleoparra !!). Urilissimo il recenre HUl 2001, complero di ampie rassegne delle ronri epigrariche, papirologiche, numismariche, lerrerarie e bibliograriche per ciascuno dei Tolomei. `6 DLSANCLS 1998, pp. 72-7`. |orte prtmo - Aotorc/tde dt Cntdo 12 archivi con la secessione della Tebaide sorro Tolomeo !V e Tolomeo V (rra il 206 e il 186), pur riconoscendo che Agararchide esagererebbe il ruolo di rali evenri nel compromerrere le sue ronri. Se da un laro, dungue, le arrermazioni del paragraro 110 porrebbero non alludere alle proscrizioni di Tolomeo V!!!, dall`alrro resra probabile che in guesre vicende Agararchide rosse rimasro coinvolro. !l suo legame con Cinea ed Lraclide Lembo, due personaggi dell`entouroe di Tolomeo V!, porra a pensare che egli simparizzasse, appunro, per il Iilomerore. Del resro il rrarraro sul Mor loo e venaro in piu di un passaggio da un rono rorremenre polemico nei conrronri del governo egizio - parricolarmenre nella descrizione delle condizioni degli schiavi in miniera - che esplode nell`uso della parola ftqovvi per rare rirerimenro ad esso `7 . Se ne ricava che l`aurore avesse ormai una cerra liberr di parola guando diede la redazione deriniriva all`opera, e che guindi cio possa essere avvenuro /uort dell`Lgirro.
Sandra Cozzoli ha rilevaro che lo spiriro dell`opuscolo rispecchia chiaramenre la delusione per il rallimenro della polirica dei Tolomei, la cririca verso il regime puo ben aver dererminaro, da parre del Iiscone, l`allonranamenro di Agararchide dalla posizione di presrigio di cui aveva goduro con Tolomeo V!, se non addirirrura l`esilio `8 . !l suo srudio merre in luce come nel Mor loo il rorre conrrasro rra l`ingenua innocenza delle popolazioni primirive e il rraviamenro della socier civile possa essere lerro come una cririca all`imperialismo sia dei Tolomei che dei Eomani. Lo srrurramenro minerario e visro come una doppia aberrazione dei re dell`Lgirro, nei conrronri dell`uomo, visro il malrrarramenro degli schiavi, e
`7 De mort |ryt/roeo, 2` Mller (= Iozio, ltb/tot/eco, 447b `4-`6): Ofi ot coofov, qqoi, xofcci oxqqqo, fotfot q ftqovvi ci fqv fmv qtomqtimv ooci ixqofofqv ootciov xf. !l rermine proviene sicuramenre da Agararchide, cr. tn/ro, p. 1`1. `8 CZZL! 1978, p. 62. | - Vtto e conteto tortco 1` nei conrronri della narura, proranara nelle sue viscere nelle guali essa sembra aver voluro inrenzionalmenre nascondere i minerali preziosi, per evirare le sorrerenze che essi provocano `9 . Le popolazioni che vivono al riparo dai popoli che volgono ovungue i loro eserciri, come i Sabei 40 , possono vivere rranguilli e nella prosperir, i primirivi che invece vengono a conrarro con le civilr progredire perdono la loro innocenza primigenia e si adeguano alla legge dell`avidir, come gli Arabi Nabarei, rrasrormarisi ben presro in pirari 41 .
Le posizioni poliriche che paiono cogliersi nel rrarraro, dungue, e la liberr di parola nell`impiego di un rermine come ftqovvi, lasciano pensare che la redazione deriniriva del Mor loo sia avvenura guando ormai il rapporro con i Tolomei si era spezzaro, e che Agararchide abbia rrascorso /uort do//|ttto (rorse in esilio.) l`ulrimo periodo della sua vira. Una possibilir da prendere in considerazione e che abbia rrovaro rirugio ad Arene, non solo perche nel rornire guella che secondo lui e la correrra spiegazione del nome Mar Eosso rirerisce di averla appresa da un Persiano impianraro ad Arene 42 , ma anche perche nel dare conro di alcuni renomeni celesri, verso la rine del libro V, si relaziona al calendario arrico 4` . Srando a guesra ricosrruzione, e probabile che Agararchide abbia rrascorso l`ulrimo periodo della sua vira ruori dall`Lgirro, visro che l`opera sul Mor loo, per ammissione sressa dell`aurore, ru compiura in er ormai avanzara. Se gli si dovesse arrribuire anche rurro il lavoro erudiro di cui Iozio dice di aver appreso 44 , Agararchide avrebbe avuro anche il rempo di realizzare un`epirome
`9 Cr. De mort |ryt/roeo, 29 Mller (= Iozio, ltb/tot/eco, 448b `0-449a 10) 40 De mort |ryt/roeo, 102 Mller (= Iozio, ltb/tot/eco, 459a 25-459b 5). 41 De mort |ryt/roeo, 102 Mller (= Diodoro !!!, 4`, 5). 42 De mort |ryt/roeo, 5 Mller (= Iozio, ltb/tot/eco, 442a 21-24). 4` De mort |ryt/roeo, 104 Mller (= Iozio, ltb/tot/eco, 459b 15-2`). 44 Iozio, ltb/tot/eco, 21`, 171a 19-21: Hqv c cioiv oi qooiv otfov xoi cfcqo otcqoqcvoi qoofcio mv qci otocvo otocm iocv. |orte prtmo - Aotorc/tde dt Cntdo 14 in un libro della sua ulrima opera. La sua arrivir comungue non andr spinra rroppo verso la rine del secolo, visro il periodo che si e proposro per la sua nascira (primo venrennio del !! sec.), e visro che uno scrirrore che opero rra la rine del !! e il ! secolo a.C., Arremidoro di Lreso, ebbe modo di consulrare il rrarraro di Agararchide e di servirsene ampiamenre per l`orravo libro dei suoi Georop/oumeno.
15 !!. PLEA
1. |Asia e /Luropa dt Aotorc/tde Un prorondo conoscirore dell`Lgirro rolemaico, Perer M. Iraser, ha deriniro Agararchide rhe mosr signiricanr Alexandrinian wrirer or rhe second cenrury 1 . Cerro, una gualche idea concrera sull`aurore la si puo avere solo sulla base degli esrrarri di Iozio (e del riurilizzo operaro da Diodoro degli sressi resri), ma e gi lo spessore della produzione agararchidea a giusriricare l`arrermazione di Iraser. L`opu motu di Agararchide consisrerre nella lunga rrarrazione dedicara all`Asia e all`Luropa, e ragionevole rirenere che, assieme alla monograria del Mor loo, guesri scrirri rispondessero a una conceztone unttorto, una rrarrazione organica dell`inrera ot/oumene, suddivisa secondo lo schema classico nei rre conrinenri Luropa, Asia e Libia (cioe Arrica). Non e racile pero srabilire se guesra concezione uniraria si concrerizzasse anche in una untto moterto/e, le parole con cui Iozio presenra la produzione di Agararchide lasciano spazio alla rirlessione.
I. Jacoby ha arracciaro la possibilir che le indicazioni del numero di libri dare da Iozio non siano da considerarsi
1 IEASLE 1972, p. 545. 2 Iozio, ltb/tot/eco, cap. 21`, 171a 11-15. |orte prtmo - Aotorc/tde dt Cntdo 16 separaramenre: guaranranove sarebbe la somma dei dieci libri sull`Asia e dei trentonove libri sull`Luropa ` . !n guesra inrerprerazione l`espressione oqofcivcfoi otfm q iofoqio viene lerra come una prova che per lo meno l`Ato e l`|uropo racessero parre di un unico lavoro, una /ttorto che si esrende rino a guaranranove libri. !l verbo oqofcivm esprime di norma l`idea dell`esrensione, solo in alcuni casi anche guella del prolungamenro. !n guesr`ulrimo senso Iozio urilizza il rermine a riguardo di Teopompo che dt/oto la sua opera con digressioni 4 . Nel capirolo 149 invece si rirerisce al rarro che l`esrensione del lessico di Pollione e doppia risperro al lessico di Diogeniano 5 : rarrronrando cioe due opere dtttnte, consrara che l`una ha un`ampiezza ben ptu morcoto dell`alrra 6 . Una simile inrerprerazione porrebbe valere anche nel caso di Agararchide, con oqofcivcfoi impiegaro in relazione alla ben maggiore esrensione dell`|uropo risperro all`Ato: ha scrirro \u//Ato in 10 libri, e la sua opera \u//|uropo si esrende rino a ben 49 libri. L`impressione e che guaranranove libri sia la consisrenza della sola |uropo, anche se la guesrione non pare solubile in maniera deriniriva. Anche guanro al conrenuro, all`esrensione cronologica e alla srrurrura generale di guesre opere non si dispone di molrissimi
` Jacoby in |GrHtt !!,C, p. 152. ZLCCH!N! 1989, pp. 96-97 e ZLCCH!N! 1990, p. 220 prende in considerazione guesra possibilir, MAECTTL 2001 la ribadisce (pp. 406-407) e la sviluppa ulreriormenre (pp. 414-415), iporizzando che anche i cingue libri \u/ Mor loo poressero rar parre dei guaranranove rorali e rigurare all`inizio dell`inrera raccolra, cosriruendo, dungue, i primi 5 libri sull`Asia (su guesra iporesi cr. anche tn/ro, pp. `4-`5). 4 Iozio, ltb/tot/eco, cap. 176, 121a `5-`6: Hciofoi cv otv oqcxpoocoi ovfoooq iofoqio fot iofoqixot otfot oot Ocooo oqofcivci. 5 Iozio, ltb/tot/eco, cap. 149, 149a `5-`8: ci fo oiooiov oc otfm fq cxcivot qoofcio fo qioovqo oqofcivcfoi. 6 Nella maggior parre delle arresrazioni di oqofcivm nella ltb/toteco guesro verbo esprime una esrensione nello spazio, anche in guesri casi, comungue, il rermine pone l`accenro sul corottere morcoto di rale esrensione, come per la carena monruosa libica dell`Abinna, che si sviluppa lungo la cosra per ben novecenro sradi (cr. ltb/tot/eco, cap. 241, `28a 26-28). || - Opero 17 elemenri. Nella raccolra di Jacoby rigurano in rurro una venrina di rrammenri: solo guarrro sono le cirazioni esplicire dell`Ato, una dozzina guelle dell`|uropo. Numericamenre il ruolo piu di rilievo lo svolge Areneo, che rornisce tutte le cirazioni dall`|uropo e due resrimonianze sull`Ato. Ma al di l degli alrri pochi rirerimenri (Ilegonre, Ciuseppe Ilavio, Plinio), l`aurore piu rorremenre inrluenzaro da Agararchide e cerro Diodoro Siculo.
1.1. Aotorc/tde tn Dtodoro |||, 2-10 lrre all`ampia sezione del suo libro !!! (capiroli 12-48) per la guale - sulla base del conrronro con il capirolo 250 di Iozio - possiamo essere cerri che Diodoro impiegasse il libro V del Mor loo, lunghi rrarri dei libri ! e !!! della ltb/toteco tortco hanno per lo meno presenre l`Ato di Agararchide 7 . !l secondo libro di guesr`ulrima e espliciramenre ciraro dallo srorico di Agirio in !!!, 11, 2.
!l libro !! dell`Ato di Agararchide e consideraro da Diodoro rra le ronri migliori sull`Lgirro e l`Lriopia. La dipendenza diodorea da guell`aurore e generalmenre riconosciura in rirerimenro per lo meno
7 Visre le dipendenze da Agararchide nel ! (Lgirro) e nel !!! libro (Arrica) della ltb/toteco tortco, e leciro chiedersi se Diodoro non poresse arringere a guesra ronre anche per il libro !!, dedicaro ai paesi orienrali (ad esempio LLPLD! 1892, pp. 25 ss. propone una derivazione dal nosrro aurore anche della descrizione dell`Arabia in Diodoro !!, 48-54). 8 Diodoro !!!, 11, 2 (cr. |GrHtt 86 I 1). |orte prtmo - Aotorc/tde dt Cntdo 18 ai paragrari 5-10 9 . !l capirolo 1 e solo un riassunro dei due libri precedenri, i capiroli 2-4, invece, sono soliramenre esclusi perche conrerrebbero delle conrraddizioni con alrre inrormazioni che sappiamo provenire dal geograro di Cnido, o con i suoi princpi sroriograrici. Nel capirolo 2, inrarri, si cira mero a riprova del rarro che i sacririci degli Lriopi sarebbero i piu gradiri agli dei, guando Agararchide nega la dimensione sroriograrica della poesia 10 , nel capirolo ` si ricorda il rallimenro della spedizione di Cambise in Lriopia, menrre nel libro !, in un passo dove la ronre prima e probabilmenre Agararchide, si spiega che la cirr di Meroe, sull`omonima isola, ru rondara proprio dal re persiano e inrirolara a sua madre 11 , e ancora nel capirolo ` si ammerre l`origine alluvionale dell`Lgirro, resi che, a guanro apprendiamo da Diodoro !, Agararchide negava 12 . uanro al capirolo 4, dedicaro alla scrirrura geroglirica presso gli Lriopi, non pare che ci siano indizi ne per ascriverlo ne per negarlo con cerrezza ad Agararchide 1` , si ra soliramenre rirerimenro alla dimosrrazione di Leopoldi, il guale
9 Cr. LLPLD! 1892, pp. ``-`6, LMMLLALE 1989, pp. X!-X!!, MAECTTL 2001, pp. 401-402. 10 Cr. De mort |ryt/roeo, paragraro 8 Mller (= Iozio, ltb/tot/eco, cap. 250, 444b 20-`4) 11 Diodoro !, ``, 1 (sulla perrinenza ad Agararchide dei capiroli geograrici di Diodoro ! cr. subiro tn/ro, 1.2. 12 Diodoro !, `9, 1: si sra conrurando la spiegazione delle piene del Nilo dara da Lroro. La coesisrenza di due reorie diamerralmenre opposre merre in luce il cararrere prerramenre compilarivo di larga parre della ltb/toteco tortco (cr. in parricolare !, `9, 11: `Aqiqi oq xoi fo ctoo fq ofoomofot q [...] cqovmv ovfmv fmv cv fotfoi ccmv, e !!!, `, 2: Ofi o' cofiv otfmv q mqo ooo ofoomofo cvoqcofofqv cciv ooociiv xf., nel secondo caso e rurravia piu chiaro che si sra rirerendo una spiegazione alrrui). 1` Se non al limire il rarro che alla scrirrura degli Lriopi si ra cenno gi nel capirolo `, e dungue il capirolo 4 porrebbe doversi considerare assieme ad esso. Srando pero a DLSANCLS 199`, p. 5`5, proprio guesre indicazioni sulla scrirrura eriopica - ignorando la rirorma scrirrurale del !! a.C. - riporrerebbero la documenrazione al !!! sec. a.C., e rarebbero dungue pensare ad Agararchide come ronre. || - Opero 19 rurravia conrondeva inopinaramenre il cararrere di guesro capirolo con i due precedenri, arrermando che cc. 2-4 igirur rabulae supersririosae prorerunrur 14 . La provenienza delle inrormazioni conrenure in guesri primi capiroli del libro !!! e almeno in parre iporizzabile. Diodoro urilizza verbi alla rerza persona plurale - guali iofoqotoi, qooi, cotoi - senza precisarne il soggerro, ma la siruazione si chiarisce dove si d conro dell`opinione per cui gli Lgizi sarebbero coloni eriopi: 4ooi oc xoi fot Aitfiot cotfmv ooixot toqciv 15 . !l pronome rirlessivo dimosrra che le inrormazioni provengono tn u/ttmo ttonzo da ronri eriopi, molro probabilmenre a cararrere orale: perranro il rarro che esse siano in conrraddizione con guanro Agararchide diceva alrrove non cosriruisce di per se un argomenro per escludere che rosse proprio il geograro di Cnido a riporrare guesri racconri 16 . Senza necessariamenre concludere che guesri capiroli iniziali del libro !!! riperano la lerrera di Agararchide, possiamo ragionevolmenre rirenere che Diodoro urilizzasse Agararchide come ronre guida per rurra la prima mer del libro arricano 17 . ! conrenuri dei capiroli 2-10, del resro, sono spesso di renore arrine alla rrarrazione sulle regioni
14 LLPLD! 1892, p. `5. 15 Diodoro !!!, `, 1. 16 Lo sresso giudizio di Diodoro in !!!, 11, 1-2 - dove lo srorico avverre che la maggior parre dei numerosi (ooi) aurori sull`Lgirro e l`Lriopia non e rededegna - rroverebbe una collocazione verosimile in guesra lerrura. Diodoro porrebbe essere venuro al correnre delle ralsir di rali aurori, almeno in parre, proprio da Agararchide (piurrosro che essersi conrronraro perono/mente con una vasra bibliograria cui allude ma che non cira). Se cos rosse, si avrebbe un ulreriore indizio del rarro che Agararchide poresse includere nella sua narrazione anche resi cui non aderiva. Del resro anche nel caso dell`esegesi del nome `Eqt0qo 0ooooo Agararchide, prima di comunicare la spiegazione che rireneva correrra, indugiava in una rassegna delle erimologie sbagliare (De mort |ryt/roeo, 2-5 = Iozio, ltb/tot/eco, cap. 250, 441b `1-442b 2`). 17 Sarebbe guanro meno singolare che o/o per /e prtmttme bottute (rre capiroli su una cinguanrina in rurro) Diodoro avesse cercaro alrrove le cose da dire, pur disponendo degli ampi mareriali agararchidei. |orte prtmo - Aotorc/tde dt Cntdo 20 del Mar Eosso: l`aurocronia delle popolazioni di guesre regioni 18 e la loro liberr e murua concordia (capirolo 2), i loro usi e cosrumi guanro a cibo, vesriario, culro degli dei e dei morri, rorme di governo (5-9), la descrizione di una regione del Nilo parricolarmenre rerrile, con speciale arrenzione alla rauna (10) 19 . !l capirolo 8, nel guale si elencano le diverse usanze alimenrari delle rribu eriopi, chiarisce bene che i mareriali iniziali del libro !!! di Diodoro sperrano ad Agararchide. uesro elenco collima non solo nei conrenuri, ma anche in molri dei rermini urilizzari, con un brano del libro V del Mor loo rramandaro solo da Iozio 20 , la sressa sosranza si rirrova, condensara, anche nel libro XV!! di Srrabone 21 .
De mort |ryt/roeo, `0
Diodoro !!!, 8, 6
Srrabone XV!!, 2, 2
Ofi oqo fqv vofiov fq Aitfot xioiv fcoooqo cofi qto fo ciofo, fo cv foi ofooi oqcctcvov, o onstgst oqooov xoi xcqov, fo oc cqi fo tvo oixotv, o fot xooou xoi fq uq ofcfoi fq onoq, fo oc cixq ovmcvov, o oogxt xot ooxtt oqocci fov piov, fo oc cx fq oqoio Tqoqq oc qmvfoi fivc cv opovovfc fov cvvmcvov cv foi toooi xoqov, o otfoqtq ovofcci cqi fc fo tvo xoi fot cmoci foot, fivc oc fq onomtotq uq fot oxgsovo cqixmvfc, oi xoi fo omofo oxioovfc cqi fo coqpqio xofototoiv, cvioi oc onstgovts oqooov xoi mfov, cioi o' oi foi qioi fmv xoomv foi oomfofoi oiofqcqocvoi. [...] Oi ciofoi oc foi oo fmv pooxqofmv Zmoi f' oo xcqot xoi xqi0q, oq' mv xoi ofov oiotoiv coiov oc otfoi cofi potftqov xoi ofcoq. Oto' oxqooqto cotoi qv qoivixmv oimv cv xqoi pooiixoi. `Evioi oc xoi oov oifotvfoi xoi xmvo ooot xoi mfov xoi xooot qiov, xqcooi oc qmvfoi xoi oiofi xoi ooxfi
18 Cr. De mort |ryt/roeo, 46, sull`aurocronia di alcune rribu degli !rrioragi. 19 D`errerro la descrizione della lorra rra serpenri ed eleranri, con i primi che si arrorcigliano in spire inrorno ai loro avversari (!!!, 10, 5). Delle lorre rra eleranri e serpenri in Lriopia parlava anche Arremidoro: lo si ricava da Srrabone XV!!, 2, 2, brano che - come sriamo per osservare - ha come ronre il geograro di Lreso. 20 De mort |ryt/roeo, 20 = Iozio, ltb/tot/eco, cap. 250, 449a 11-17. 21 !n nererro le coincidenze rerminologiche rra l`Agararchide di Iozio e il passo di Diodoro, in Srrabone si sono sorrolineare le parole conrronrabili. || - Opero 21 oqmcvov, fot i0to oqctov. xgsoot xot ooxtt xoi ftqm fov ovfo piov oiomoi. xoi ftqm .
Negli esrrarri roziani guesro brano si pone all`inizio di una nuova sezione: dopo aver parlaro delle miniere d`oro del \adi Allagi si passa a descrivere ne/ detto/to le popolazioni a sud dell`Lgirro. Come si osserver piu avanri in sinossi 22 , guesra rransizione, nella parallela rrarrazione diodorea in !!!, 14, 6, e piu semplicemenre risolra in una rrase che annuncia il nuovo argomenro 2` : evidenremenre a Diodoro doveva parere pleonasrico riperere in guesro secondo passo del libro !!! (14, 6) lo sresso elenco che aveva prosperraro poco prima (8, 6), rrarro anch`esso da Agararchide. Dal punro di visra conrenurisrico i due brani sono roo modo eguivalenri, le dirrerenze nell`ordine esposirivo e nei derragli 24 si spiegano col rarro che in Diodoro !!!, 8, 6 la ronre non e il rrarraro sul Mor loo, ma il libro !! dell`Ato 25 . Anche Srrabone dipende da Agararchide, ma la somiglianza del suo resro con gli alrri due e meno marcara: guesro perche il geograro di Amasea, nella sua opera, recepisce Agararchide per il rramire di Arremidoro 26 . Tale daro lo si ricava dal racconro concernenre le regioni del Mar Eosso, dove si possono osservare piu dirrusamenre
22 Cr. tn/ro, pp. 145-146. 2` Diodoro !!!, 14, 6: Hcqi oc fmv c0vmv fotfmv fmv xofoixotvfmv fqv fc oqoiov fot `Aqopiot xoot xoi Tqmootfixqv, cfi o' Ai0ioiov fqv qo coqpqiov xoi vofov, ciqoooc0o oicicvoi. 24 Tra guesre dirrerenze nei derragli vi e, nel resro di Diodoro, la menzione dei cacciarori di uccelli, la rrase corrispondenre e srara omessa in rabella per racilirare l`idenriricazione delle parri di resro conrronrabili. 25 L ben ammissibile che Agararchide riprendesse guanro gi osservaro nell`Ato sviluppandolo piu ampiamenre in un`opera a cararrere monograrico come guella sul Mor loo. Pare poco verosimile l`iporesi di LMMLLALE 1989, p. 125, n. ` che il resro del paragraro `0 in Iozio debba provenire dall`Ato. 26 L puo darsi anche che Srrabone si servisse della propria ronre in maniera meno compilariva di Diodoro. |orte prtmo - Aotorc/tde dt Cntdo 22 guesre sresse relazioni rra i resri e dove le ronri sono cirare espliciramenre: da un laro Iozio (capirolo 250, 2`-105) e Diodoro (!!!, 12-48), paralleli e per larga parre sovrapponibili, dipendenri dtrettomente da Agararchide, e dall`alrro Srrabone (XV!, 4, 5-20) che risperro agli alrri due resri orrre una sosranziale coincidenza di inrormazioni e spesso dell`ordine esposirivo, una comunanza dei rermini principali, ma elaborazioni abbasranza dirrerenri, la ronre che espliciramenre e a piu riprese Srrabone cira e, appunro, Arremidoro di Lreso 27 .
1.2. Aotorc/tde tn Dtodoro |, 32-41 Nel prosieguo di Srrabone XV!!, 2, 2, dopo la lisra delle popolazioni, si rileva, risperro a Diodoro, una relazione resruale simile, ma sravolra con il libro ! della ltb/toteco tortco. Iarro un rapido cenno al culro dei re presso gli Lriopi (che rrova il suo punruale rarrronro in Diodoro !!!, 5, 1), si passa alla descrizione dell`isola di Meroe, conrronrabile con Diodoro !, ``, 1-`.
Diodoro !, ``, 1-`
Srrabone XV!!, 2, 2
1. Hcqiciqqc o' o ofoo xoi vqoot cv otfm, xofo cv fqv Ai0ioiov oo fc ciot xoi iov ctcc0q, fqv ovooocvqv Msgoqv, cv q xoi not cofiv oiooo omvuo tq vqom, xfioovfo otfqv Koptoot xoi 0ccvot fqv qooqoqiov oo fq qfqo otfot `Eofi oc fo ciofov otfoi pooiciov q Msgoq, not omvuo tq vqom. Tqv oc vqoov 0tqcocioq qoot fo oqo, fo fc ss0o foo qo tcqpoqv ciqqfoi qxo cv ooov tgtottmv ototmv ctqo oc ttmv. `Eci o' q vqoo otvo xoi oqq xoi oooq coo oixotoi o' oi
27 La linea Agararchide-Arremidoro-Srrabone, olrre che immediaramenre evidenre sulla base del conrronro resruale, e universalmenre riconosciura dagli srudiosi: cr. Mller in GGM !, p. L!X, LUNLUEY 1879, p. 62, SCH\AETZ 189`, col. 740, IEASLE 1972, p. 549, SANCHLZ-LLN 1981-1985, pp. 192-19`, LUESTL!N 1989, p. 22, LMMLLALE 1989, pp. X!!-X!!!, DLSANCLS 1998, p. 69 etc. || - Opero 2` Mcqoq. 2. Totfqv oc fm cv oqott qootv toqciv 0tqcm oqoqoiov, fm oc ss0st ot qocciv fmv omv vqomv fmv cv fotfoi foi fooi fo cv oq qxo otfq civoi cotoi ototmv tgtottmv, fo oc ofo ttmv. `Eciv o' otfqv xoi oci otx oio, mv ciqovcofofqv toqciv fqv Mcqoqv. 3. Hoqqxciv oc fq vqoot fov cqixtocvov ovfo foov oo cv fq Atuq 0tvo covfo oot cc0o ocqiov, ono s tq Agoto xgqvou xofcqqmofo. toqciv o' cv otfq xoi cfoo qtoot fc xoi oqtqot xoi oioqqot xoi oxot qo oc fotfoi cciv q0o ssvou, t0mv fc noutsmv svq ovfoooo. cv voooc oi oc 0qqctfixoi oi oc cmqoi cofi oc xoi oxmqtcio xoi oioqqotqcio xoi qtocio xoi t0mv svq noutsmv cqiccfoi o' oo cv fq Atuq 0tot cooi, ono s tq Agoto xgqvot otvccoiv, ovm0cv o' cx vofot foi otpooi fmv ofomv, fot fc `Aofopoqo xoi fot `Aofoooo xoi fot `Aofooopo qo oqxfov o' q cqcq qtoi fot Nciot xoi cqi Aitfot xofo fqv c0cioov qofcqov oxoiofqfo fot ofoot. `Ev oc foi ocoiv oi oixqoci cx qoivixivmv oimv oiocxocvoi foimv q iv0mv. `Oqtxfoi oc oc xo0ocq cv foi `Aqoi. covoci oc fmv qtfmv o fc qoivi xoi q cqoco xoi o ssvo xoi q xcqofio.
L`ordine esposirivo non e esarramenre lo sresso (ad esempio in Diodoro le risorse minerarie sono menzionare dopo la descrizione delle cosre, viceversa in Srrabone), e alcune inrormazioni non compaiono in enrrambi i resri: ma e chiaro che alla base dei due giace una medesima descrizione, dirrerenremenre elaborara. !n Srrabone si rrarra evidenremenre di Arremidoro: da lui inrarri proviene non solo guanro precede (l`elenco delle popolazioni che abbiamo appena analizzaro), ma anche l`immediaramenre successiva menzione del lago di +cpm. Tale roponimo - al di l di guesro passo di Srrabone (XV!!, 2, `) - e arresraro solo in Srerano di Lisanzio (|t/nt/o, p. 700, 21-701, `), il guale arrerma di leggerlo (olrreche in Arisragora di Milero in relazione a una regione inrerna dell`Lriopia) proprio in Arremidoro, Georop/oumeno V!!! come nome - appunro - di un lago a sud dell`Lgirro 28 . La simile descrizione di
28 `Aqfciomqo cv ooom cmqoqotcvmv ivqv civoi qqoi. |orte prtmo - Aotorc/tde dt Cntdo 24 Meroe in Diodoro !, ``, dungue, proverr anch`essa da Arremidoro, o - piu probabilmenre - dalla ronre di guesr`ulrimo, Agararchide 29 . A rarlo pensare e anzirurro la dirrerenre elaborazione risperro a Srrabone, come si e derro, inrarri, guella delle rrarrazioni corrispondenri con diversa elaborazione e una cirra cosranre nella relazione rra Diodoro !!!, 12-48 e Srrabone XV!, 4, 5-20, dove le ronri sono cirare espliciramenre (Agararchide per il primo, Arremidoro per il secondo). !nolrre la descrizione di Meroe di Diodoro, come vedremo gui di seguiro, compare in un conresro che deve molri passaggi ad Agararchide, e proprio al rermine di guesro conresro compare il nome del geograro. ! capiroli `0-41 del libro ! di Diodoro cosriruiscono la sezione geograrica sull`|ttto, ben delimirara da una sorra di tnctptt `0 ed exp/tctt `1 nei guali l`aurore invoca il crirerio di brevir, l`argomenro principale e il Nilo e soprarrurro le sue piene, per il guale renomeno si riporrano le numerose spiegazioni proposre dai predecessori (`7- 41) `2 . L`ulrimo a essere ciraro e Agararchide `` , per il guale il giudizio
29 Non vi e dungue morivo di iporizzare che la descrizione di Meroe possa derivare da ronri diverse da Agararchide e Arremidoro (LUETN 1972, p. 24). `0 Diodoro !, 29, 6: Hcqi oc fq mqo xoi fot Nciot xoi fmv omv fmv oxoq oimv cv xcqooioi cxoofo oicicvoi ciqoooc0o. `1 Diodoro !, 41, 10: Koi cqi cv fq qqmocm fot Nciot, otvocvoi oiximfcqov ovciciv qo oovfo, oqco0qooc0o foi ciqqcvoi, ivo q fqv c oqq qiv qocicvqv otvfoiov tcqpoivmcv. `2 La sosranza di guesri capiroli conrluisce anche in Teorilarro Simocarra, Httortoe V!!, 17. uesro resro si presenra come un riassunro di Diodoro !, `7- 41, con il guale per lo piu coincide, disranziandosene solo in poche rirormulazioni e in alcune omissioni a volre anche ampie. Suona come una ripresa resruale anche la rrase che conclude la digressione: Hcqi cv otv fq qqmocm fot ofoot ci foootfov, ivo q fov oxoov fq iofoqio vo0ctomcv (cr. Diodoro !, 42, 10: Koi cqi cv fq qqmocm fot Nciot [... oqxco0qooc0o foi ciqqcvoi, ivo q fqv c oqq qiv qoxcicvqv otvfoiov tcqpoivmcv). La rrase che precede guesra conclusione in Teorilarro ( 45) e l`unica che non rrova risconrro nel resro di Diodoro: si rrarra di una riperizione della spiegazione di Agararchide ( 40) rormulara in rermini leggermenre diversi, rorse dovura allo sresso Teorilarro o a una glossa enrrara nel resro. ! paragrari `9 e 40 di Teorilarro (e dungue anche il nome di Agararchide) || - Opero 25 di Diodoro e anche in guesro caso - come in !!!, 11, 2 - esrremamenre posirivo: `Eiofo oc fq oq0cio qoocqt0cv `Ao0oqioq o Kvioio. Da come la presenra Diodoro, la spiegazione delle piene del Nilo con le rorrenziali piogge esrive sui monri dell`Lriopia pare una rormulazione originale di Agararchide. Alrri prima di lui, pero, l`avevano gi proposra: Diodoro porrebbe aver dungue rrarro l`inrera sezione `7-41 dal geograro di Cnido, il guale - dopo aver riporraro e conruraro le dirrerenri opinioni `4 - presenrava la propria come innovariva `5 . Sulla base di rre argomenri H. Leopoldi `6 sosriene che i capiroli `7-41 non siano produzione originale di Diodoro: anzirurro sarebbe srrano che rosse Diodoro a muovere aspre cririche a Lroro (`7, 4 e `9, 1`), daro che lo urilizzer largamenre come ronre in alrri luoghi della ltb/toteco tortco `7 , in secondo luogo l`inrera sezione deve avere un`unica provenienza, visra la coerenza linguisrica e argomenrariva, inrine, la spiegazione di Lroro e riporrara come la piu recenre (xoivofofq oifio, `7, 7), rormulazione non appropriara a Diodoro, per il guale la piu recenre sarebbe al limire proprio guella di Agararchide `8 . L dungue verosimile che, rraendo da Agararchide la spiegazione delle piene rirenura correrra, l`aurore vi reperisse anche la rassegna cririca delle alrre inrerprerazioni. Si puo dungue
compaiono anche nel capirolo di Iozio dedicaro alle Httortoe (cr. ltb/tot/eco, cap. 65, `2a `-12). `` Diodoro !, 41, 4-9. `4 Secondo un procedimenro che a guesro punro porremmo pensare gli rosse usuale, cr. upro, p. 19, n. 16. `5 Cr. LUETN 1972, pp. 20-21. `6 Leopoldi 1892, pp. 19-21. `7 Cr. anche LLETEAC-VLEN!LEL 199`, p. 90, n. 1. `8 uesr`ulrimo argomenro e convincenre, ma solo se si inrerprera xoivofofq in senso remporale, l`aggerrivo puo essere inreso anche come la piu srrana (cr. LUETN 1972, p. 22, la srudiosa ammerre comungue che rhere is lirrle reason ro doubr Leopoldi`s general conclusions). |orte prtmo - Aotorc/tde dt Cntdo 26 iporizzare che Diodoro ricavasse in buona misura anche le precedenri inrormazioni sul Nilo, rra cui la descrizione di Meroe di !, ``, 1-`, dallo sresso aurore, piurrosro che da un`alrra ronre (Arremidoro) `9 . Anche su base conrenurisrica i capiroli `2-`6 paiono arrini alle remariche e rrarrazioni agararchidee: descrizione di luoghi e parricolare inreresse per la rauna e la vegerazione. !n parricolare la descrizione del corso del Nilo 40 , con una cerra insisrenza sull`andamenro rorruoso delle sue anse, richiama la simile esposizione di Agararchide nel Mor loo 41 . L ben si addirebbe a guesro aurore anche l`idea che esisrerebbe in narura una sorra di eguilibrio congeniro rra vanraggi e svanraggi che i dirrerenri luoghi orrrono all`uomo 42 . Come per !!!, 2-10, anche nel caso di !, `2-41 la cririca moderna rende ad ascrivere ad Agararchide solo la seconda mer, i capiroli `7-41 sulle piene del Nilo 4` . Pare pero che l`inrera sezione abbia la sua coerenza, e che la descrizione di Meroe nel capirolo `2 da un laro, e dall`alrro la cirazione esplicira di Agararchide nel
`9 Cr. LLPLD! 1892, pp. 25 ss. 40 Diodoro !, `2, 2 e 5. 41 De mort |ryt/roeo, 2` = Iozio, ltb/tot/eco, cap. 250, 447b 21-25. L rorse urile rilevare che anche guesra descrizione - come l`elenco di popolazioni di De mort |ryt/roeo, `0 - e omessa nel parallelo resro di Diodoro (!!!, 12, 1). 42 !n Diodoro !, `5, 7 se ne parla a proposiro dell`icneumone, nemico narurale del coccodrillo, che ne scongiura un`eccessiva prolirerazione: l`icneumone non rrae nessun prorirro dall`uccidere i coccodrilli, e dungue pare che la narura ha rorniro un grande rimedio [. per il bene dell`uomo (q qtoi xofcoxctooc co poq0qo [. ci ov0qmmv ctcqcoiov). Nello sresso senso puo leggersi, ad esempio, la presenza del lerale serpenre purpureo nelle incanrevoli roresre delle rragranze, arrinche non accada che l`esclusiva presenza di grandi beni raccia monrare l`uomo in superbia (De mort |ryt/roeo, 98). 4` Cr. ad es. LUETN 1972, pp. 20-25, la guale pero si chiede se anche guesra sezione non sia piurrosro dovura ad Arremidoro, LLETEAC-VLEN!LEL 199`, pp. 10-11. || - Opero 27 capirolo 41 possano cosriruire i limiri resruali della perrinenza a guesro aurore 44 .
1.3. |e cttoztont dt Aotorc/tde tn Dtodoro Si e visro che nella ltb/toteco tortco sia per !, `2-41 che per !!!, 2-10 il libro !! dell`Ato di Agararchide porrebbe essere sraro la ronre guida di Diodoro. Cio non implica necessariamenre - e bene ribadirlo - che tutto cio che ricade enrro guelle sezioni provenga dal nosrro aurore, ma e ragionevole che Diodoro, disponendo di una rrarrazione organica sull`Lgirro e l`Lriopia in guel libro !! di Agararchide, e giudicandola sosranzialmenre correrra (cr. !, 11, 2), ne usurruisse almeno come impianro di base, incorporandone di rarro inreri srralci (un procedimenro consono al cararrere anrologico della ltb/toteco tortco). !n enrrambi i casi si rrarra di segmenri piurrosro consisrenri, ma il nome della ronre urilizzara non viene rarro che alla rine. Sembra che - almeno guanro ad Agararchide - Diodoro raccia rirerimenro alla propria ronre proprio al momenro di abbandonarla. !n !!!, 11 il nome dell`aurore compare chiaramenre in relazione a quonto t e detto (iofoqqxofc fo ciofo fmv qociqqcvmv cv ooi ocoov ciftovotoi). La cirazione in !, 41, invece, e meno esplicira: il nome di Agararchide viene rarro in rirerimenro solranro alla sua spiegazione delle piene del Nilo, anche se - come si e visro - da lui proverrebbero per lo meno i cingue capiroli precedenri. !l
44 Asserrore dell`arrribuzione ad Agararchide dei capiroli `2-41 e SCH\AETZ 1885, p. 227: Von der ersren Hlrre des ersren Luches sonderr sich der Abschnirr ber den Nil (cc. `2-41) ohne \eireres als ein Zusammenhngendes Canze aus, ich denke baldigsr den Leweis zu verrrenrlichen, dass er aus Agarharchides von Knidos genommen isr. Dello sresso avviso LLPLD! 1892 (cr. pp. 19-20: roram illam parrem, gua de Nilo agirur, ab Agarharchide esse periram), nonche Jacoby |GrHtt 86 I 19. |orte prtmo - Aotorc/tde dt Cntdo 28 capirolo 41, del resro, cosriruisce evidenremenre una rine di sezione, concludendosi con esso non solranro la geograria dell`Lgirro, ma anche la prima delle due parri in cui Diodoro suddivide il suo libro !. uesro uso diodoreo di cirare la ronre o//o /tne rrova conrerma anche in !!!, 48, al rermine dei mareriali derivari dal libro V del Mor loo. Apparenremenre Diodoro ra il nome di Agararchide solo per discosrarsi lievemenre da un daro da lui rorniro 45 . Ma proprto tn queto punto rermina la corrispondenza con gli esrrarri del capirolo 250 di Iozio (e poco piu avanri rerminava lo sresso libro V del Mor loo, srando al sunro roziano). Nel corso di ben rrenraserre capiroli (12-48) pedisseguamenre impronrari ad Agararchide, il nome di guesro aurore arriora (olrreche al rermine) solranro una volra, in !!!, 18, dove la menzione si rende necessaria perche Diodoro sra cirando per suo rramire uno/tro /onte (il resoconro di viaggio di Simmia, ammiraglio ed esplorarore di Tolomeo !!!). Turre le menzioni di Agararchide nella ltb/toteco tortco (non ce ne sono alrre al di l di guesre guarrro) coincidono con un cambio di ronre.
1.4. \trutturo e contenutt de//Asia e de//Luropa ! due resri che si sono analizzari cosriruiscono i rrammenri piu consisrenri dell`opera srorica di Agararchide 46 . Lssi pero non rorniscono grandi chiarimenri sulla srrurrura di guesri scrirri. Lnrrambi provengono dal libro !! dell`Ato che - possiamo arrermare con una cerra sicurezza - riguardava l`Lgirro e in una cerra
45 Diodoro !!!, 48, 4: ooxciv oq foi oqmoi xoivoi oxfioi qmficiv fov xooov otx coffov mqmv otoiv, m o' `Ao0oqioq o Kvioio ovcqoc, fqimv. 46 1) Diodoro !, `2-41 = |GrHtt 86 I 19 (da Jacoby posro nella sezione hne Luchrirel, ma e evidenre - da guanro si e osservaro - che si rrarra del libro !! dell`Ato. 2) Diodoro !!!, 2-10, per il guale cr. |GrHtt 86 I 1 (Jacoby riporra solranro la menzione esplicira di Agararchide in !!!, 11). || - Opero 29 misura l`Lriopia 47 . Ma da guesri resri non risulra alcuna imposrazione cronologica, e anzi scarseggiano gli sressi rirerimenri ad avvenimenri darabili e rarri srorici. Dagli alrri rrammenri veniamo a sapere che, negli ulrimi libri dell`Ato, Agararchide aveva modo di parlare del lusso dei compagni di Alessandro (I 2-`), e della morre in rarda er di Ceronimo di Cardia 48 (I 4). Le prime due cirazioni vengono da Areneo: srando al resro rrdiro, il I 2 proverrebbe dal libro V!!! dell`Ato, il I ` dal X, ma visra l`arrinir di argomenro gli srudiosi pensano che una delle due indicazioni di libro sia da correggere 49 . !l I 4, invece, che menziona un evenro della mer del !!! sec., proviene dal libro !X. Ammesso che guesre rre cirazioni non derivino da excuru o osservazioni incidenrali (cosa su cui non ci si puo pronunciare, dara la brevir dei resri), guesri elemenri sono davvero rroppo pochi per arrermare che l`Ato seguisse un andamenro cronologico, senza conrare che per uno dei rre rrammenri si sarebbe obbligari a iporizzare un errore della rradizione manoscrirra. Con Marcorre ci arrerremo alla sola considerazione che si l`Ate avair une dimension chronologigue, elle devair s`achever, avec son livre X, sur la premiere generarion des Diadogues 50 .
47 Al rermine di !!!, 11 Diodoro arrerma di aver parlaro degli Lriopi che abirano a occidenre e di passare a guelli del sud con la successiva rrarrazione, per la guale consrariamo che la ronre non e piu l`opera sull`Asia, ma guella sul Mar Eosso. Dell`Lriopia, dungue, Agararchide rrarrava in enrrambi gli scrirri, ma senza dubbio con piu complerezza (e rorse con gualche riperizione) nel secondo, dedicaro espressamenre alla cqoqpqio. 48 Ceronimo di Cardia visse rra la mer del !V e la mer del !!! sec. Duranre la sua lunga carriera polirica ru al servizio di Lumene, Demerrio Poliorcere, Anrigono ! e Anrigono Conara. Iu anch`egli aurore di un`opera srorica (\torto dopo A/eondro o \torto det Dtodoc/t). 49 Jacoby colloca i due rrammenri nel libro orravo, sosrenendo che nei libri V!!!-!X si parlava di Alessandro Magno (|GrHtt !!,C, p. 152), ZLCCH!N! 1989, p. 97 pensa invece al decimo. 50 MAECTTL 2001, p. 405. |orte prtmo - Aotorc/tde dt Cntdo `0 uanro all`|uropo, nonosranre le cirazioni esplicire siano leggermenre piu numerose 51 , non si puo essere molro piu precisi, anzirurro perche Areneo, l`unico aurore a darci indicazioni su guesr`opera, non orrre che magre norizie deconresrualizzare. !n secondo luogo, i rirerimenri a evenri darabili sono anche in guesro caso rroppo pochi in conrronro ai guaranranove (o rrenranove) libri di guesro scrirro 52 . Nel libro XV!! si parlava di Maga, il rrarellasrro di Tolomeo !! Iiladelro che renne la reggenza di Cirene per 50 anni, e mor srrozzaro dalla propria obesir (I 7), guesr`ulrimo avvenimenro dara alla mer del !!! secolo 5` . Pressappoco allo sresso periodo rarebbe rirerimenro il rrammenro I 9, rrarro dal libro XX!!, nel guale si nomina il riranno di Argo Arisromaco 54 . L ancora con il decennio 250/40 sono relazionabili i successivi rrammenri relarivi a Sparra (I 10-1`), cirr della guale - a guanro pare - Agararchide rrarrava nei libri XXV!!-XXX. ! I 10 e 11 (libro XXV!!) provenienri dallo sresso conresro, verrono sulle norme sparrane di rigore alimenrare e su un processo inrenraro a Nauclida da Lisandro per la sua eccessiva pinguedine: C. Marasco rapporra guesre norizie all`azione rirormarrice di Agide !V e dara il processo al 24`/42 55 . !
51 Tredici in rurro, inclusi i I 6 e 1` in cui il rirolo ciraro e Iofoqioi e non Etqmioxo. 52 Areneo cira dai libri V!, X!!, XV!!, X!X, XX!!, XXV!!, XXV!!!, XXX, XXX!, XXX!V, XXXV, XXXV!!!. 5` Su Maga cr. \!LL 1979-1982, !, p. 145. 54 Si parla dell`alrrimenri non noro pancraziasre Anremocriro, che ru parassira di Arisromaco. Non e dererminabile se il riranno in guesrione sia guello che sal al porere arrorno alla mer del !!! sec. e ru assassinaro da un suo schiavo nel 240, o Arisromaco il giovane, successore di Arisrippo nel 2`4. \!LKLN 1895, col. 945, si esprime senz`alrro per il primo, e cos pure Jacoby |GrHtt !!,C, p. 151, il guale ririene guesra l`opzione piu probabile nach der Luchzahl, MAECTTL 2001, p. 406 ra invece rirerimenro al secondo. Siamo comungue nel rerzo guarro del !!! sec. 55 Cr. MAEASC 1981. !l Lisandro in guesrione, secondo guesro srudioso, sarebbe il sosrenirore delle poliriche di Agide !V che ru eroro nel 24`/42. !l voo sull`alimenrazione ricordaro da Agararchide (I 10) prevedeva che i giovani si || - Opero `1 pochi rrammenri dei libri XV!!-XXV!!, relarivi per lo piu al rerzo guarro del !!! sec., non rivelano insomma un maniresro avanzamenro cronologico, e anzi una cirazione dal libro X!X (I 8) ra il nome del generale rebano Lpaminonda, riporrando il discorso alla prima mer del !V secolo 56 . L`ulrimo evenro srorico ricordaro dai rrammenri dell`|uropo proviene dal libro XXXV, dove si parla dei cirradini di Aricanda, in Licia, che con la speranza di un condono degli ingenri debiri di cui si erano coperri, scelsero di appoggiare Mirridare. Non vi sono molri elemenri per darare con cerrezza guesro episodio, rurravia gli srudiosi rirengono probabile che si rirerisca alla spedizione del 197 a.C. di Anrioco !!! in Asia Minore, per riconguisrarne i rerrirori che erano in mano a Tolomeo V. Mirridare, nipore del sovrano seleucide, condusse guesra spedizione come generale insieme a Ardys 57 . Anche i resri dell`|uropo, dungue, non aurorizzano a desumere un andamenro rigorosamenre cronologico, e anzi e leciro chiedersi se l`imposrazione di base di guesre opere non rosse di alrro ripo. Si porrebbe rarrronrare il modello erodoreo, nel guale il disegno srrurrurale sroriograrico si arricola di rarro su di un impianro logograrico, o la ltb/toteco tortco di Diodoro, per la guale il crirerio organizzarivo e guello regionale. ! dari a disposizione resrano rroppo
presenrassero nudi davanri agli erori per essere da loro conrrollari, Lisandro porrebbe dungue aver inrenraro guel processo nell`anno della sua magisrrarura. Ancora con l`opera rirormarrice di Agide - secondo Marasco - avrebbe a che rare il I 12 (dal libro XXV!!!, inrerdizione a Cnosippo di rreguenrare i giovani in guanro gaudenre), menrre il I 1` (dal libro XXX, sul rurranre Lresippo) andrebbe rorse messo in relazione con Cleomene !!!. 56 Si rrarra di un aneddoro per cui Lpaminonda avrebbe risolro rilologicamenre la dispura rra Leori e Areniesi sul possesso della regione chiamara Eiooi: essendo guel luogo ricco di melograni, il rebano mosrro come il rermine beora per derinire il rrurro di guegli alberi rosse appunro oioq e non qoo. LUKLLE 1977 dara guesro episodio al `66 a.C. 57 Cr. Livio XXX!!!, 19, 9. Su guesra inrerprerazione del I 16 cr. MLYLE 1879, p. 5`, n. 1 e ASHLE! 1969, pp. 59-61. |orte prtmo - Aotorc/tde dt Cntdo `2 esigui per dirimere la guesrione della srrurrura dell`Ato e dell`|uropo di Agararchide, ma non pare improbabile che la geograria poresse avere un suo ruolo 58 . Non sarebbe del resro un caso isolaro per il suo periodo. Anche l`opera di un immediaro predecessore di Agararchide, Demerrio di Callari (|GrHtt 85), porrebbe aver avuro imposrazione geograrica: il suo Hcqi `Aoio xoi Etqmq, che nel nome richiama immediaramenre gli scrirri di Agararchide, gli era cerramenre noro, essendo con ogni probabilir lui il Demerrio ciraro nel Mor loo come aurore di rirerimenro parricolarmenre guanro alle regioni serrenrrionali 59 . Schwarrz ha osservaro come guesra geographische Anordnung - secondo lui presenre ranro in Demerrio guanro in Agararchide - sia da inguadrare come una ripresa un po` arririciosa, e in chiave erudira, dell`anrica rradizione ionica, con concessioni alle rendenze romanriche dell`epoca (romonttc/en ^etunen) e al sensazionalismo (\enottonmttte/) 60 . L`arrenzione per l`asperro geograrico ed ernograrico - gi rilevara per i pezzi diodorei provenienri dal libro !! dell`Ato -
58 A guesro proposiro porrebbe essere signiricarivo che tuttt i rrammenri dai libri XXV!!-XXX riguardino Sparra. 59 De mort |ryt/roeo, 64 = Iozio, ltb/tot/eco, cap. 250, 454b `0-`6. 60 SCH\AETZ 1901b, col. 2807: Diese geographische Anordnung kehrr bei Agarharchides wieder, rr den Demerrios wahrscheinlich Vorbild war, und isr im Crunde nichrs als eine knsrliche Eesraurarion der alrionischen iofoqiq [.... \hrend aber bei den alren !oniern das Uberwiegen des Ceographischen aur eine rierere Cesamranschauung, die den Menschen als Narurprodukr ansah, zurcklier und darum nichr srrre, weil sie meisr barbarische, geschichrslose Voelker behandelren, war die Lrneuerung dieser Arr in den hellenisrischen Ceschichrschreibung ein Eckschrirr, eine unlebendige und gelehrre Eeprisrinarion einer veralreren Iorm, die von der Polyhisrorie der Nachrolger des Kallimachos und Lrarosrhenes unrernommen wurde, um rr ihre Sammlungen einen Eahmen zu rinden, der den romanrischen Neigungen des Zeiralrers enrsprach, dabei waren ganz moderne Sensarionsmirrel nichr ausgeschlossen. || - Opero `` rroverebbe dungue conrerma, olrreche in alrri rrammenri 61 , anche nello sresso impianro di base dell`Ato e dell`|uropo 62 , alle guali, per di piu, non doveva essere esrraneo il gusro per la narrazione a errerro (il \enottonmttte/ di cui parla Schwarrz). Pare dungue eccessiva guella dicoromia di sroriograria-geograria che si suole rapporrare alla produzione agararchidea, disringuendo decisamenre da un laro l`Ato e l`|uropo, dall`alrro il Mor loo. Una cos nerra parrizione disciplinare e un anacronismo derivanre dal non renere nel dovuro conro il senso ampio ed enciclopedico della iofoqio e dell`arrivir a essa connessa: lo srorico Polibio, conremporaneo di Agararchide, considerava l`analisi dei dari geograrici una porte cotttuttvo della sroriograria 6` . Ato, |uropo e Mor loo rispondono a un untco conceztone tortoro/tco, evenrualmenre modulara in maniera dirrerenre in relazione al cararrere specirico dell`opera (generali le prime due, monograrica la rerza) 64 . L del resro solo dal
61 Nel libro XXX!V dell`|uropo (cr. I 15) si parlava rra l`alrro del riume Iasi (oggi Eion), nella Colchide, senza rrascurare il derraglio raunisrico (i ragiani che vanno a cercare cibo alla roce di guesro riume). Plinio ed Lliano, poi, rireriscono (I 21) che Agararchide parlava della popolazione libica degli Psilli, inrormazione rrarra rorse dall`Ato, rorse dal Mor loo. Sicuramenre da guesr`ulrima opera invece (a meno che Agararchide non ne avesse gi parlaro nell`Ato) e rrarro il I 22, nel guale si ra cenno alla descrizione agararchidea di una popolazione eriopica presso la guale gli uomini sono velocissimi nella corsa, si cibano di cavallerre, e la loro er non supera i guaranr`anni. Si rrarra evidenremenre degli Acridoragi, su cui cr. De mort |ryt/roeo, 58. 62 Se si accerra che l`imposrazione di guesre opere rosse errerrivamenre geograrica, ha poco senso cercare di individuare una conrinuir cronologica rra il libri sull`Asia e guelli sull`Luropa, per i guali il raccordo viene soliramenre rissaro arrorno al `00 a.C. (cr LUESTL!N 1989, p. 19, ALNS-NUNLZ 1997, pp. 59-60, MAECTTL 2001, p. 406). 6` Su cio cr. tn/ro, pp. `08-`09. 64 L appena il caso di ricordare a margine che la nosrra percezione del cararrere di un`opera rrammenraria e rorremenre condizionara dalla percezione che ne hanno avuro gli aurori rramire i guali i rrammenri si sono conservari. Ad esempio, se da un laro, sulla base dei lunghi rrammenri in Diodoro, si ricava l`impressione che l`Ato avesse principalmenre imposrazione geograrica, dall`alrro Ciuseppe Ilavio cira Agararchide come o fo fmv oiooomv qoci otqoocvo, rormulazione che pare valorizzare la dimensione sroriograrica |orte prtmo - Aotorc/tde dt Cntdo `4 Mor loo che si possono ricavare alcuni dei crireri sroriograrici di guesro aurore.
2. |/ trottoto u/ Mar Eosso Alle regioni del Mar Eosso Agararchide dedico cingue libri monograrici, sui guali le resrimonianze principali sono guelle di Iozio e di Diodoro Siculo. !l primo conserva esrrarri dal libro ! e in misura piu esresa dal libro V, guesra seconda serie di excerpto rrova conrronro nei capiroli 12-48 del libro !!! di Diodoro, il guale urilizza Agararchide riproducendo in maniera piurrosro redele il suo resro. Siamo in grado di arrermare che anche Arremidoro di Lreso dipendeva da Agararchide: i suoi Georop/oumeno non sono pervenuri, ma la sua rrarrazione sulle regioni del Mar Eosso (era l`V!!! il libro dedicaro a Lgirro ed Lriopia) si e conservara in Srrabone XV!, 4, 5-20 65 . Pare dirricile che lo scrirro sul Mor loo si rrovasse collocaro all`inizio di un`unica opera srorica 66 , cosriruendo i primi cingue dei dieci libri sull`Ato di cui parla Iozio nel capirolo 21` 67 . L in parricolare la chiusa del libro V, conservara da Iozio, che pare incongruenre a guesra iporesi:
Abbiamo dungue realizzaro accuraramenre, per guanro ci era possibile, la rrarrazione delle popolazioni siruare a meridione, in cingue libri, delle isole in guel mare esplorare successivamenre, dei popoli seguenri, delle
di guesri scrirri. La cirazione di Ciuseppe Ilavio (I 20) rornisce ad ogni modo un indizio sul risperro cronologico degli evenri rrarrari da Agararchide. Per il racconro agararchideo sull`ingresso degli Lbrei in Lgirro sorro Tolomeo ! Sorer (ricordaro dallo srorico giudeo in Contro Aptonem !, 205, e piu concisamenre in Anttquttote judotcoe X!!, 5) cr. ALLL 1968. 65 Cr. upro, pp. 21-22 e n. 27. 66 Asia + Luropa: cr. upro, pp. 15-16. 67 Cr. MAECTTL 2001, pp. 414-415, secondo la sua iporesi Iozio avrebbe avuro per le mani il primo fcto (5 libri) dell`opera complera di Agararchide. || - Opero `5 rragranze, guanre la regione dei Troglodiri si rrova a produrne, chiedendo perdono ne abbiamo abbandonaro del rurro la rrarrazione, e perche l`er non permerre piu di sosrenere la rarica allo sresso modo, dopo aver ranro scrirro sull`Luropa e sull`Asia, e perche gli archivi, a causa di disordini in Lgirro, non orrrono piu la possibilir di un`analisi accurara. Ma chi si rrova ad avere conoscenza specirica della mareria, e sia doraro di uno srile degno della narrazione srorica, e abbia la dererminazione idonea a ricercare la rama con il lavoro, cerro non receder 68 .
Si rrarra evidenremenre di un conedo, con il riepilogo di guello che si e rrarraro e l`inviro - per chi ne e degno - a conrinuare l`indagine inrerrorra dall`aurore, rra le alrre cose, anche per morivi di er. Pare improbabile che una simile conclusione si rrovasse ne/ corpo de//opero, al guinro di guaranranove (o cinguanranove) libri, guando per giunra rurro cio che si riepiloga come gi rrarraro (omv qiv tcq fc fq Etqmq xoi fq `Aoio ovocqocvmv) deve ancora venire. Se da un laro, dungue, si riconoscer un`outonomto moterto/e ai cingue libri del Mor loo, dall`alrro non si merrer in dubbio, come derro, l`unirarier della concezione sroriograrica che inrorma rurri gli scrirri di Agararchide, il guale con il suo ulrimo lavoro complerava un organico progerro di sroriograria universale.
2.1. Crttert tortoro/tct e /ontt Agararchide si inserisce nel rilone della sroriograria universale, visre le sue ampie rrarrazioni che coprono rurra l`ecumene, rurravia egli sresso riconosceva parricolarmenre nella monograria dedicara alle regioni meridionali l`originalir del proprio apporro alla ricerca. Nel V libro del Mor loo, probabilmenre in un excuru che pero -
68 De mort |ryt/roeo, 110 = Iozio, ltb/tot/eco, cap. 250, 460b `-16. |orte prtmo - Aotorc/tde dt Cntdo `6 sulla base degli esrrarri di Iozio - non riusciamo a conresrualizzare 69 , Agararchide punrualizzava guali rossero gli aurori che si erano occupari delle guarrro zone del mondo:
Lssendo il mondo cosriruiro circolarmenre in guarrro zone, e cioe orienre, occidenre, serrenrrione e meridione, le regioni a ovesr le hanno rrarrare Lico e Timeo, guelle a orienre Lcareo e Lasilis, guelle a nord Dioranro e Demerrio, guelle a meridione, per la verir in maniera approssimariva - dice l`aurore - noi 70 .
Pur avendo scrirro ranrissimo sull`Asia e l`Luropa, dungue, l`aurore individuava - con la modesria del caso - la novir del suo lavoro di sroriograro proprio nel Mor loo, e lo valorizzava inserendolo in una rradizione di srudi. uesro brano ci orrre anche la possibilir di dererminare guale ripo di aurore Agararchide rirenesse degno di essere menzionaro, e di conseguenza da guale sroriograria egli sia sraro almeno in parre inrluenzaro (anche se le opere di guesri aurori, rurri del !V-!!! sec., non sono pervenure che in resrimonianze e rrammenri). A Demerrio di Callari e al suo Hcqi `Aoio xoi Etqmq abbiamo gi rarro rirerimenro per mosrrare come la sroriograria di guesro periodo poresse avere imposrazione geograrica. !mpianri sroriograrici regionali, poi, avevano le opere di Lico di Eeggio, che scrisse su Sicilia e Libia, di Lcareo di Abdera (aurore di Atyptto/o), di Lasilis (che scrisse sull`!ndia) e di Dioranro (\torte de/ |onto), l`opera di Timeo racconrava la sroria della Sicilia dalle origini al rempo del`aurore, ma si allargava anche su evenri dell`!ralia meridionale e di Carragine.
69 Se la successione conservara da Iozio in guesra occasione e redele all`originale, rale excuru merodologico doveva rigurare rra la sezione sulle popolazioni e guella sulla rauna. 70 De mort |ryt/roeo, 64 = Iozio, ltb/tot/eco, cap. 250, 454b `0-`6. || - Opero `7 Dal gi menzionaro paragraro 110 Mller (la conclusione del libro V), uniramenre a Diodoro !!!, `8, 1, ricaviamo un`alrra imporranre indicazione sulle ronri di Agararchide: la consulrazione dei pooiixo tovqofo. Si rrarrava verosimilmenre di documenri di narura ererogenea: \. Peremans, arrraverso una rassegna di alcune arresrazioni, e conrronrando i pareri di diversi srudiosi ha messo in luce come dierro guesra ericherra si possono nascondere di volra in volra dirrerenri ripi di resri 71 : rendiconri di deliberazioni e negoziazioni, libri giornalieri e eremeridi, dossier etc., l`aggerrivo pooiixo indica che rali documenri apparrenevano al re, o comungue erano srari raccolri per suo incarico 72 . Sicuramenre rra essi rienrravano i resoconri dei viaggi di esplorazione commissionari dai regnanri dell`Lgirro, e le relazioni di mercanri e marinai 7` . Probabilmenre un resoconro di guesro ripo era sraro prepararo da Arisrone, cui Tolomeo !! diede l`incarico di penerrare i rerrirori dell`Arabia sino alle cosre meridionali, e da Simmia, esplorarore inviaro nelle regioni a sud di Tolemaide delle Cacce da Tolomeo !!!, inreressaro alla caccia degli Lleranri. Agararchide poreva cirare e adoperare guesre relazioni di viaggio 74 , e \. Tarn ha rimarcaro come
71 PLELMANS 1967, pp. 4`9-445. 72 PLELMANS 1967, pp. 441, e inreressanre anche l`osservazione che il rirolo di tovqofoqoqo indicava ralvolra un dererminaro runzionario della cancelleria reale preposro alla redazione degli octo dturno. LUESTL!N 1989, p. `1 include rra guesri documenri i decreri che regolavano arrivir commerciali guali l`esrrazione del ropazio (cr. Iozio, ltb/tot/eco, cap. 250, 456b 18-20: xoi fqv i0ov pooiixm qtoooovfc xoi otcovfc qoofoofi otfm opovotoi). MAECTTL 2001, p. `96, n. 62 ricorda inolrre gli tovqofo crtttt dai regnanri, come guelli di Tolomeo ! Sorer, sulla scia del guale anche Tolomeo V!!! comporr dei mmotr. 7` Cr. SUSLM!HL 1891, p. 668, LUESTL!N 1989, pp. `0-`1, ALNS-NUNLZ 1997, pp. 60-61 74 Cr. Diodoro !!!, 42, 1-4 per Arisrone, e !!!, 18, 4 ss. per Simmia. Nella rorma Eiio guesro nome e arresraro solo in guesro passo, per Mller porrebbe rrarrarsi dell`aurore di un periplo nominaro da Marciano (GGM !, p. 565): Eico fc o fq oixotcvq cv0ci fov cqiotv. |orte prtmo - Aotorc/tde dt Cntdo `8 la sressa imposrazione periplograrica della descrizione delle cosre arabe da parre di Agararchide rarebbe pensare all`impiego di una ronre come poreva essere il resoconro di Arisrone, unico documenro noro di ral genere per guesra zona e per guesro periodo 75 . Agararchide era anche un grammarico, un erudiro che aveva accesso alla biblioreca di Alessandria, in conrarro con le personalir del Museo. L`inrluenza di guesra remperie culrurale emerge in un alrro passo imporranre per la derinizione dei crireri sroriograrici dell`aurore. Nel paragraro 7 Mller si legge una lunga rassegna di episodi mirici dei guali Agararchide, merrendo in luce assurdir e incongruenze, mira a mosrrare la mancanza di rondamenro srorico, di conseguenza nel paragraro 8 viene reorizzara la dirrerenza rra la poesia e la sroriograria. Se la poesia e il miro non hanno credibilir srorica, sono gli srorici che ne ranno uso in guesro senso a dover essere biasimari, e non i poeri, i guali hanno rurr`alrro rine: o oiqfq tomio oov q oq0tio cofi ofooofq. !n guesra arrermazione e srara riconosciura una ripresa del giudizio di Lrarosrene, a noi noro nella cririca mossagli da Srrabone !, 1, 10: otoc oq oq0c cofiv, o qqoiv `Eqofoo0cvq, ofi oiqfq o ofoocfoi tomio, ot oioooxoio 76 .
75 TAEN 1929, p. 14. Lo srudioso menziona anche un alrro esplorarore, Sariro, la cui relazione porrebbe esser srara verosimilmenre adoperara da Agararchide: Sariro ru il primo a essere inviaro lungo le cosre arricane per organizzare la caccia agli eleranri. !l suo nome ci e noro da Srrabone XV!, 4, 5, brano che ricade in guella sezione (4, 5-20) in cui si e derro che il geograro dipende in errerri, per il rramire di Arremidoro, proprio da Agararchide. 76 Cr. LUESTL!N 1989, p. `0, LATTLZZAT 200`, pp. 280-281. uesr`ulrimo aurore approrondisce nel derraglio la recnica di cirazione rramire la guale Agararchide d conro dei racconri mirici nella sua rassegna cririca (paragraro 7 Mller), ed individua arrinir anche con il mareriale conrluiro negli scolii medievali alle rragedie, i guali dungue avrebbero in alcuni casi origine anrica. || - Opero `9 La rorre presenza dell`elemenro paradossograrico 77 , dungue, non impediva ad Agararchide di senrire il proprio lavoro come una ricerca indirizzara alla verir 78 . Nella culrura greca la paradossograria cosriruisce guasi la narurale evoluzione dell`iofoqio guando essa si rapporra a luoghi e popolazioni lonrane, la cui alrerir non suscira solranro curiosir inrellerruale, ma anche una rirlessione sulla propria idenrir.
2.2. Contenutt A guanro possiamo giudicare da guanro ne resra, e cioe soprarrurro dal libro V, nel rrarraro di Agararchide la componenre ernograrica occupava lo spazio maggiore (paragrari `0-6` e 89-10`): le popolazioni delle regioni del Mar Eosso vengono descrirre e caralogare (secondo un crirerio caro alla scuola periparerica, e in parricolare a Dicearco 79 ) in base alla loro oioifo , il loro genere di vira, che si maniresra anzirurro nel regime alimenrare. Parricolare arrenzione e rivolra anche agli asperri srraordinari dei luoghi in cui guesre popolazioni vivono (paragrari 79-87), della rauna che li abirava (paragrari 67-78) e ai mtrobt/to in genere (paragrari 104-109). Un rema su cui Agararchide si sorrerma a lungo e guello del lavoro degli schiavi nelle miniere d`oro (paragrari 22-29): l`aurore indugia sia a descrivere minuziosamenre le varie rasi di esrrazione e rarrinazione, sia a commiserare a piu riprese l`inrelice condizione degli schiavi, usando anche parole molro dure nei conrronri del
77 Sulla relazione rra paradossograria e sroriograria cr. tn/ro, cap. V!!, `, in parricolare pp. `41-`42. 78 Cr. Iozio, ltb/tot/eco, cap. 250, 460a 21-22: iofoqiov oc oocovfc oq0ivqv. 79 Cr. LUESTL!N 1989, pp. 26-28. |orte prtmo - Aotorc/tde dt Cntdo 40 governo rolemaico 80 . Non mancavano excuru, come la rassegna di cririca al miro di cui si e parlaro (paragraro 7 Mller), scarurira dall`eziologia del nome del Mar Eosso (paragrari 2-5), o come guello di narura srilisrica sulla maniera piu giusra di parlare delle sorrerenze (paragraro 22), che inrroduceva la sezione sulle miniere. Non mancavano nemmeno i discorsi (i paragrari 11-18 conservano alcuni brani di un`esorrazione di un precerrore a un giovane regnanre), nell`impiego dei guali - a derra di Iozio - Agararchide superava anche il suo modello, Tucidide 81 . Avremo modo di enrrare nel meriro di alcuni dei nuclei di inreresse del Mor loo (olrre che con le nore di commenro alla rraduzione) guando analizzeremo la posizione di guesro scrirro nell`economto della ltb/toteco di Iozio 82 . Per avere un`idea di insieme delle remariche arrronrare da Agararchide, rorniamo gui un riepilogo schemarico dei conrenuri seguendo la suddivisione del resro operara da Mller 8` . Per guanro possibile, abbiamo raggrupparo i paragrari per unir remariche. Le parenresi guadre segnalano le sezioni non presenri nel capirolo 250 della ltb/toteco.
Dal libro ! Dal libro ! Dal libro ! Dal libro ! 1. Tolomeo !! e la caccia agli eleranri
2 22 2- -- -8. L`origine del nome Mar Eosso e la cririca del miro come ronre srorica 8. L`origine del nome Mar Eosso e la cririca del miro come ronre srorica 8. L`origine del nome Mar Eosso e la cririca del miro come ronre srorica 8. L`origine del nome Mar Eosso e la cririca del miro come ronre srorica 2. Prima spiegazione, conrurazione `. Seconda spiegazione, conrurazione 4. Terza spiegazione, conrurazione 5. Spiegazione correrra
80 Cr. upro, pp. 11-12. 81 ltb/tot/eco, cap. 21`, 171b 9-12. 82 Cr. tn/ro, cap. V!!, 6. 8` GGM !, pp. 111-195. Parleremo delle unir resruali individuare da Mller come di paragrari, e non di rrammenri: si rrarra inrarri di una suddivisione arbirraria di un resro conrinuo che, inrendendo isolare i singoli argomenri, va al di l anche della scansione marcara dagli ofi nel capirolo roziano. || - Opero 41 6. Sul nome dei Persiani 7. |xcuru: rassegna e cririca dei miri 8. bierrivi dello srorico e obierrivi del poera
9. ! rerrirori degli eleranri
10. Conrini dell`Lgirro
11 11 11 11- -- -18. !l discorso del precerrore al giovane regnanre 18. !l discorso del precerrore al giovane regnanre 18. !l discorso del precerrore al giovane regnanre 18. !l discorso del precerrore al giovane regnanre 11. Tenore e rinalir del discorso 12. Dirricolr di gesrire un parrimonio 1`. Le amicizie dei sovrani e i prorirrarori 14. ! ralsi consiglieri 15. L`aurorir del signore conrro i ralsi consiglieri 16. ! Creci non devono remere gli Lriopi 17. !l buono e il carrivo precerrore dei sovrani 18. !l demagogo
19 19 19 19- -- -20. La guerra con 20. La guerra con 20. La guerra con 20. La guerra con gli Lriopi gli Lriopi gli Lriopi gli Lriopi 19. Armamenro degli Lriopi 20. ! cavalieri greci di Tolomeo e l`eguipaggiamenro
Dal libro V Dal libro V Dal libro V Dal libro V 21. |xcuru sulle modalir reroriche di racconrare le sorrerenze. Lsempi da Lgesia, Srrarocle, Lschine e Demosrene
22 22 22 22- -- -29. Le miniere d`oro del \ad 29. Le miniere d`oro del \ad 29. Le miniere d`oro del \ad 29. Le miniere d`oro del \adi Allagi i Allagi i Allagi i Allagi 22. ! luoghi rra Menri e la Tebaide 2`. !l grande golro e i giacimenri 24. Presenrazione degli schiavi in miniera 25. Le prime rasi del lavoro, lo scavo delle gallerie 26. Iranrumazione: ruolo di ragazzini, ragliarori, donne 27. ! rarrinarori 28. ! rondirori 29. L`oro e la narura, sroria delle miniere
`0 `0 `0 `0- -- -49. Cli !rrioragi 49. Cli !rrioragi 49. Cli !rrioragi 49. Cli !rrioragi `0. Le guarrro popolazioni a sud dell`Lgirro `1. Presenrazione degli !rrioragi `2. La carrura dei pesci ``. Pesca piu impegnariva `4. Preparazione del cibo `5.-`6. Alrre risorse alimenrari |orte prtmo - Aotorc/tde dt Cntdo 42 `7. Usi guanro al bere (1) `8. Usi guanro al bere (2) `9. Ciclicir e asperrariva di vira 40. !rrioragi delle cosre esrerne 41. !ngenuir degli !rrioragi 42. !rrioragi in pace con le roche 4`. Abirazioni degli !rrioragi 44. Abirazioni degli !rrioragi: le gallerie 45. Assenza di culri dei morri 46. rigine e provenienza degli !rrioragi 47. Le isole dei mangiarori di rarrarughe 48. Mangiarori di balene 49. Considerazioni
50 50 50 50- -- -60. Alrre popolazioni 60. Alrre popolazioni 60. Alrre popolazioni 60. Alrre popolazioni 50. Mangiarori di radici 51. !loragi e mangiarori di semi 52. Cacciarori 5`. Lleranroragi: primo gruppo 54. Lleranroragi: secondo gruppo 55. Lleranroragi: rerzo gruppo 56. Tolomeo e gli Lleranroragi 57. Camusi e Srruroragi 58. Acridoragi 59. La regione inresrara da scorpioni e raranrole 60. Cinamolgi 61. Troglodiri: srile di vira, alimenrazione 62. !l rermine xooqo 6`. Troglodiri: usanze runerarie, sconrri, sonno, morre
64. L`opera di Agararchide nella sroriograria del !V/!!! sec. (excuru.)
65 65 65 65- -- -66. L`imparro delle dirrerenze climariche 66. L`imparro delle dirrerenze climariche 66. L`imparro delle dirrerenze climariche 66. L`imparro delle dirrerenze climariche [65. Disranze geograriche e divergenze ernologiche e climariche (1) 66. Disranze geograriche e divergenze ernologiche e climariche (2)
79 79 79 79- -- -84. Luoghi srraordinari 84. Luoghi srraordinari 84. Luoghi srraordinari 84. Luoghi srraordinari [79. !nizio del periplo del golro Arabico 80. La ronre d`acgua calda e salara 81. !l monre rosso, il porro di Arrodire, le rre isole 82. L`!sola dei Serpenri e il ropazio 8`. !l mare dal rondale basso e le navi per gli eleranri 84. Le regioni al di l di Tolemaide
85 85 85 85- -- -10`. La cosra araba 10`. La cosra araba 10`. La cosra araba 10`. La cosra araba [85. !nrroduzione. !l Palmero 86. ! luoghi presso il Palmero 87. !l luogo chiamaro Anarra [88. Carindani, Nabarei 89. La regione dei Liremani 90. !l golro dei Larmizomani 91. Le isolesacra a !side, Sucaba, Salido 92. La regione degli Arabi Tamudeni (1) [9`. La regione degli Arabi Tamudeni (2) 94. La regione del monre |otmo 95. Le regione dei Debi 96. Alilei e Casandri, l`oro non lavoraro al ruoco 97. Le regioni di Carbi e Sabei, le roresre delle rragranze 98. !l serpenre delle roresre, rirlessioni sulla ftq 99. !l prorumo per i Sabei: abirudine e nocivir 100. La capirale e il re dei Sabei 101. Arrivir degli uomini presso i Sabei 102. Eicchezza dei Sabei 10`. !l mare bianco e le sue isole
104 104 104 104- -- -109. Alrri renomeni srraordinari 109. Alrri renomeni srraordinari 109. Alrri renomeni srraordinari 109. Alrri renomeni srraordinari 104. Ienomeni celesri srraordinari 105. Parricolarir del sole al di l di Tolemaide [106. Considerazioni sui venri 107. Vacuir delle spiegazioni di rarri srraordinari 108. Cli ulivi del mare e il giunco scuro 109. !l pesce eriope
110. Lpilogo
|orte econdo !L TLST DLL MAl lO\\O
47 Avvertenzo e t/o
| coptto/t 213 e 250 u/ Mar Eosso dt Aotorc/tde conobbero /o tompo - prtmo oncoro de//edirio princeps de//o Liblioreca dt Dovtd Hoec/e/ (Aubur 101) - od opero dt Henrt |ttenne (|ort 1557), c/e /t pubb/tco oteme o/t etrottt /oztont dt Cteto, Memnone e Apptono (c/. CA^|OlA 2001, pp. 7-74). Dt Aotorc/tde |. jocoby /o pubb/tcoto o/o t /rommentt de//Asia e de//Luropa (ICrHisr 8, vo/. ||,A, ler/tn 192, pp. 205-222), mentre /t etrottt de/ Mar Eosso, rttenutt dt corottere ptu proprtomente eoro/tco c/e tortco, erono prevttt per /o qutnto porte (o//o cut reo/tzzoztone /ovoro tuttoro /o |rnt-|trten-Gee//c/o/t). |//etttvomente do//o /tne de/ XV|| ec., con t/ corpus eoro/tco dt j. Hudon Ceographiae vereris scriprores Craeci minores (Ox/ord 198- 1712; t/ Mar Eosso /turo ne/ terzo /octco/o de/ vo/ume |, 198, otto /tntetoztone De rubro mari) t/ trottoto dt Aotorc/tde e toto contderoto domtnto ec/utvo de//o eoro/to. |. Mu//er co//oco /t etrottt /oztont de/ coptto/o 250 ne/ vo/ume | (pp. 111-195) det Ceographi Craeci minores (|ort 1855), oteme o//o poro//e/o trodtztone indirerra cotttutto do Dtodoro |||, 12-48; vtte /e tmprecttont rtcontrote ne//edtztone dt l. Henry (|ort 1974), obbtomo cotontemente co//oztonoto t/ uo teto con que//o det CCM. A Mu//er e dovuto /o uddtvttone, u boe contenuttttco, tn 110 pororo/t, c/e oro conervoto onc/e tn queto ede. A queto numeroztone, tn ct/re orobe, ne o//tonc/eremo uno tn ct/re romone per dor conto de//o pororo/oztone orttno/e det m. de//o Liblioreca, rtcovobt/e do//o uccetone de/t ofi (u/ cut uo c/. inrra, cop. V|||, } 5).
A Morc. Gr. 450, rine !X sec.
l |or. Gr. 1266, X!!! sec.
C |or. Gr. 1226, XV! secondo venricinguennio XV! sec.
Si e lerra l`opera srorica (iofoqixov) di Agararchide (raluni lo chiamano Agararco). Sua parria ru Cnido, per la sua arre e chiaro che era grammarico, Lraclide di Lembo 1 , poi, gli diede modo di acguisire nororier come segrerario e lerrore 2 , runzioni che svolse al suo servizio. Iu anche un prorerro ` di Cinea 4 . Veniamo a sapere che guesro aurore ha scrirro un`opera sull`Asia in dieci libri, e la sua opera srorica sull`Luropa si esrende rino a guaranranove libri, ma ci sono anche cingue libri che indagano rurra la regione del Mar Eosso e i rerrirori circosranri 5 . Di rurra la sudderra produzione egli sresso ra menzione verso la rine del guinro libro 6 , in cui ricorda inolrre di aver smesso di scrivere per varie morivazioni, rra le guali anche il volgere dei suoi anni verso un`er rroppo avanzara. Del resro c`e chi arrerma che egli abbia composro anche alrre opere, delle guali nessuna conosciamo ancora. Dicono che abbia redarro un`epirome in un libro della sua opera sul
1 Diels congerrura cpot in luogo di cpqot dei mss., gi Casaubon aveva proposro di correggere fot cpqot in cpo. Su Lraclide Lembo cr. upro, cap. !, `. 2 ovovmofqv: la parola non e ossirona, come invece risulra nel resro sramparo da Henry (ovovmofqv). ` Sul rermine 0qcfo cr. CAMLEN 19`9. 4 Pare da accogliere l`emendamenro di Kivvoiot in Kivcot. (anche Henry rraduce Ctno, ma in nessun luogo d norizia dell`emendamenro). Su Cinea cr. upro, cap. !, 2. 5 Sull`inrerprerazione di guesro passo, da cui dipende la comprensione dell`organizzazione e della srrurrura dell`opera di Agararchide, cr. upro, pp. 15- 16 e `4-`5. 6 Si rrarra evidenremenre del guinro libro del Mor loo, il passaggio in guesrione e conservaro dallo sresso Iozio al rermine del capirolo 250 (paragraro 110 Mller, 460b `-16). |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 50 Mar Eosso, nonche cingue libri sui Troglodiri 7 , ma anche un`epirome della |tde di Anrimaco 8 , e ancora un`alrra epirome di coloro che hanno scrirro su una raccolra di venri prodigiosi 9 , avrebbe poi redarro esrrarri di opere sroriche, e sul rapporro di amicizia 10 . uesro aurore, da guanro abbiamo poruro apprezzare passando in rassegna le sue opere, e elevaro e senrenzioso, e si compiace piu di ogni alrro della sublimir e della dignir del discorso, senza arrarro indugiare in un lessico ricercaro, ma senza nemmeno rare uso esclusivo di rermini consueri: non si ra lui crearore di nuove parole ma, arrerice abile guanr`alrri mai nell`urilizzo dei rermini, pur senza usarne di nuovi, derinisce uno srile che produce la sensazione dell`innovazione. L lo merre in arro in maniera cos opporruna che
7 uesre due opere sarebbero necessariamenre in relazione con i cingue libri della rrarrazione sul Mar Eosso, essendo l`una un riassunro di essa, l`alrra - a guanro sembra - un approrondimenro di una sua sezione (cr. paragrari 61-6` Mller = Iozio, ltb/tot/eco, cap. 250, 454a 5-454b 29 e Diodoro !!!, `1, 1-`2, 6). 8 Anrimaco di Colorone, vissuro rra V e !V sec., ru poera ed erudiro. |yde era un epo elegiaco in rorma di caralogo, in almeno due libri, composro dopo la morre della donna amara, Lide appunro. !ncludeva diversi episodi mirici, rorse legari da remariche comuni, come per esempio l`amore inrelice. Criricara da Callimaco, apprezzara da Posidippo e Asclepiade, ebbe una cerra inrluenza sulla poesia ellenisrica (\LNTZLL 1894). 9 cifoqv fmv otcqoqofmv cqi otvomq 0otooimv ovcmv: il resro non e limpido, e ha susciraro diverse proposre di emendamenro, accuraramenre raccolre da C!ANN!N! 1964, p. 124. Tra di esse le piu inreressanri sono rorse guelle che suppongono l`avvenura rusione di due riroli: cos SCH\AETZ 189`, col. 740 propone: 1. cifoq fmv otcqoqofmv cqi ovcmv e 2. cqi 0otooimv. Del suo sresso avviso e MAECTTL 2001, p. `98, che pero ricorda anche un o/to prodttoo enero tempetotum nell`indice del libro !! di Plinio (^oturo/t Httorto !, 2, 50: rurbines, presreres, verrices, alia prodigiosa genera rempesrarum). Le remariche proposre dai riroli ricosrruiri, ad ogni modo, ben si addicono ad un aurore di er ellenisrica, solo per rare un esempio illusrre, il lessico di \utdo (K 227, .v. Koioo) arrribuisce a Callimaco, rra le alrre opere, un Hcqi fmv cv Hcoovvqom xoi `Ifoio 0otooimv xoi oqooomv e un Hcqi ovcmv. 10 cqi fq qo qiot oiio: di Agararchide sappiamo anche che era rilosoro periparerico (cr. Srrabone X!V, 2, 15), e in errerri a rale correnre di pensiero la remarica dell`amicizia era molro cara. Si puo ricordare, ad es., il cqi qiio di Teorrasro di Lesbo (`27-286 a.C.), opera della guale, secondo la resrimonianza di Cellio, si giovo Cicerone nella sresura del suo |oe/tu de omtcttto (Cellio, ^octe Atttcoe !, `-10). ||| - |ozto, Libliorheca, coptto/o 213 51 l`innovazione non sembra innovazione, e la chiarezza non e inreriore a guella che si raggiunge con l`urilizzo di un lessico consuero, ra poi uso di senrenze, che merrono in luce il suo cararrere acuro e operoso. Versaro come nessun alrro nel merrer mano ai rropi, [171b [171b [171b [171b dissemina in rurro il resro in maniera discrera cio che e gradevole, seducenre e cio che addolcisce l`animo, e nei punri in cui passa al discorso riguraro, ne produce uno che non si mosrra in nulla disrurbanre. Lgli orriene soprarrurro guesro risulraro non con la variazione (cfopoq) di per se sressa dei vocaboli, ma con lo sposramenro (cfopooi) e il passaggio (cfofqoq) da una valenza a un alrra, in una messa in prarica abile e conrrollara. D`alrra parre nell`urilizzare un sosranrivo al posro di un verbo e nel sosriruire col verbo il sosranrivo, nel risolvere parole in rrasi e nel ricondurre una rrase all`espressivir di un nome non ru inreriore a nessuno degli aurori che conosciamo. L un emulo di Tucidide nell`abbondanza e nella disposizione dei discorsi 11 e, senza essere secondo a guesro aurore per l`elevarezza dello srile, lo supera per la chiarezza. Tale e, insomma, il nosrro aurore, e la sua rama gli viene dall`arre grammarica, ma anche se l`irrazionale giudizio comune non gli ha riconosciuro in piu una rinomanza da rerore, il mio personale parere e che, per la sua arrivir di scrirrore e docenre, egli chiaramenre dimosrra di non mancare di nulla come grammarico e di non essere da meno nella rerorica.
11 Nel capirolo 250, rra gli esrrarri dal primo libro \u/ Mor loo, Iozio conserva un caso di discorso in Agararchide (cr. tn/ro, paragrari 11-18 Mller).
Lerro: dal libro ! dell`opera di Agararchide \u/ Mor loo 1 .
!. (1) !. (1) !. (1) !. (1) Per primo Tolomeo che successe al riglio di Lago 2
organizzo la caccia agli eleranri e, naruralmenre, anche ad alrre besrie del genere, e nel suo proposiro raduno in un unico rerrirorio animali che per narura dimorano in luoghi disrinri ` . Lisogna comungue valurare guello che gui lo srorico arrerma. !n errerri gi prima dei Tolomei, molri recero uso di eleranri addomesricari, anche in guerra,
1 `Avcvmo0q cx fot qofot oot `Ao0oqioot fmv cqi fq cqt0qo 0ooooq. L`inizio del capirolo come compare nel manoscrirro A rirlerre la siruazione originaria: la rrarrazione inizia direrramenre con l`indicazione della provenienza della prima serie di esrrarri, precedura dal consuero ovcvmo0q. Nel manoscrirro M, invece, l`tnctptt e piu arricolaro e generale: `Avcvmo0qoov `Ao0oqioot ooi oto, o qmfo xoi o cfo cqi fq `Eqt0qo 0ooooq xoi cfcqmv oqooomv cqmv cv xcqooim oioopovovfc. uesre parole (a eccezione della rormula iniziale ovcvmo0q volra al plurale) sono srare rrarre di peso dal ptnox (l`indice dei capiroli della ltb/toteco). Sulla rormula ovcvmo0q cx e sull`inrera guesrione cr. tn/ro, cap. V!!!, 4. 2 Si rrarra di Tolomeo !! Iiladelro, riglio di Tolomeo ! Sorer e Lerenice. Tolomeo !! regno dal 282 al 246 a.C., ma gi nel 285 era sraro nominaro re congiunro da suo padre. ` Cli inreressi naruralisrici dei Tolomei cosriruivano una delle molreplici morivazioni che li spinsero all`esplorazione di rerrirori lonrani. Ad Alessandria ru allesriro un vero e proprio giardino zoologico, e per rirornirlo di animali delle specie piu insolire i re organizzavano apposire spedizioni, lo sresso Tolomeo V!!! Lvergere !! ricordava nei suoi Tovqofo lo zoo del Iiladelro (|GrHtt `24 I 2). Una monumenrale resrimonianza e cosriruira dal grande mosaico nilorico di Palesrrina (del rardo !! sec. a.C., ma molro probabilmenre riproduzione di una pirrura alessandrina) che dispiega una grande guanrir di rigure animali (delle guali le piu esoriche e srravaganri sono accompagnare da una didascalia che ne indica il nome) inserire in un conresro naruralisrico realizzaro in una prosperriva a volo di uccello, le besrie sono insidiare da gruppi di cacciarori, evidenremenre proprio membri delle sudderre spedizioni. Sul mosaico di Palesrrina si veda MLYLM 1995, le didascalie del mosaico, venri in rurro, sono raccolre e srudiare in |G X!V 1`02, pp. `51-52. |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 54 come l`!ndiano Poro 4 che combarre conrro Alessandro, e come non pochi alrri. uello che inrende e dungue o che guesro Tolomeo ru consideraro di gran lunga il primo in relazione all`impegno che vi dedico, o che ru il primo rra guelli che vennero dopo Alessandro, o il primo rra i re di Lgirro. !!. (2) !!. (2) !!. (2) !!. (2) !l Mar Eosso rrae il suo nome non dalla circosranza per cui i rilievi a ovesr del golro derro Arabico 5 , invesrendoli i raggi del sole di un rosso inrenso e acceso, rendono l`idea della brace, e i rilievi a esr si esrendono per molri sradi lungo guella cosra come rossasrre dune rerrose di sabbia. Non e cerro da cio che e chiamaro Eosso. !nrarri se pure il passaggio di mare e srrerro, e se - daro che alrure e dune sovrasrano rurro il golro sulle due rive - la luce che si riversa da enrrambi i lari sul varco rra i conrinenri resriruisce [442a [442a [442a [442a un`immagine del mare simile a guella della rerrarerma (e rurri hanno guesra impressione, ma non rurri comprendendo il renomeno), non per guesro - dice l`aurore - il mare prende guell`appellarivo, anche se a molri suoi predecessori era parso cos. (`) (`) (`) (`) uesra e dungue la prima, anche se non vera, spiegazione dell`origine del nome. La seconda, in maniera simile, argomenra che il sole colpisce le acgue dello srrerro con raggi la cui luminosir non e come da noi, ma piurrosro e molro simile al colore del sangue, e a causa di essi si
4 Si rrarra di un re indiano (|ourovo) che ru da Alessandro sconrirro (`26 a.C.), ma non privaro del regno (anzi, da lui orrenne alrri rerrirori). !l racconro della vicenda e in Plurarco (A/exonder, 60), che dice di rrarlo direrramenre dalle ciofooi di Alessandro, e in Arriano (Anobot V, 9 e segg.). Cli eleranri sarebbero serviri a Poro, olrre che nell`errerrivo sconrro, per presidiare il guado del riume !daspe che separava il suo accampamenro da guello dei Macedoni. Si conserva anche un decadramma d`oro, all`incirca del `20 a.C., sul cui drirro e rarriguraro Alessandro che insegue a cavallo l`eleranre di Poro (Londra, Lrirish Museum). 5 !l golro rra Arrica e penisola arabica, cioe guello che oggi e chiamaro Mar Eosso. |V - |ozto, Libliorheca, coptto/o 250 55 produce il renomeno che d all`osservarore l`impressione di un rirlesso del mare sanguigno: e di gui il nome Eosso. (4) (4) (4) (4) La rerza spiegazione e guella argiva che - dice l`aurore - e di grandi prerese, ma priva di credibilir. Lrrerrivamenre Dinia 6 e gli srorici che lo seguono, assumendo anch`essi la sicurezza che deriva dalla licenza poerica, dicono che Perseo, giunro da Argo in Lriopia (allora si chiamava Cerenia 7 ) per liberare la riglia di Cereo e sposrarosi di l in Persia, abbia rrasmesso ai Persiani il suo nome da un suo discendenre, ma abbia anche generaro un riglio, Lrirra, dal guale il mare orrenne il nome 8 . Lcco dungue anche l`invenzione argiva sul Mar Eosso. ( (( (5) 5) 5) 5) La guarra spiegazione, guella vera, e guella che l`aurore sresso ha appreso da un Persiano che, ci inrorma, aveva nome Losso, guesri si conrormo alla lingua e al modo di pensare dei Creci e, lasciara la propria parria, ando a vivere ad Arene. La spiegazione di guesro Persiano era la seguenre. C`era un uomo ben conosciuro per la sua audacia e ricchezza di nome Lrirra, persiano di origine, riglio di Myozaios, che abirava non disranre dal mare, di rronre a guelle isole che al giorno d`oggi non sono piu deserre, ma lo erano al rempo della dominazione dei Medi, era inrarri guello il rempo in cui Lrirra era conosciuro. Lgli d`inverno risiedeva a Pasargade, ma con la primavera si rrasreriva nella sua proprier privara per varie morivazioni, rra cui guella di procurare alla sua esisrenza un gualche
6 L`emendamenro Aciviov per Kciviov dei codici e di Eeinesius, e a parrire da Mller e accerraro da rurri gli edirori. Su Dinia (|GrHtt `06) cr. SCH\AETZ 1901a. 7 Da Lrodoro (V!!, 61) risulra che Kqqqvq era l`anrico nome dei Persiani, l`erimologia, dal nome del padre di Andromeda, Cereo, e spiegara anche in Lllanico (|GrHtt 4 I 59). 8 Naruralmenre l`erimologia giocherebbe sull`aggerrivo greco cqt0qo. |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 56 benericio con guesro sposramenro. Accadde che dei leoni, gerrarisi 9
su un branco di giumenre piurrosro numeroso che gli apparreneva, ne uccisero alcune, guelle che erano scampare, imbizzarriresi per la paura suscirara da guanro avevano visro, galopparono verso il mare e incappare nelle correnri (il caso volle inrarri che ci rossero rorri venri di rerra), in preda all`agirazione, sulle prime riuscirono a nuorare lungo la cosra, ma poi, non venendo meno la paura, rurono porrare a largo dai rlurri e a srenro si misero in salvo sulla riva dell`isola anrisranre, [442b [442b [442b [442b con uno dei guardiani, giovane e di raro coraggio, che errerruo con esse la rraversara, renendosi saldamenre al dorso ora dell`una ora dell`alrra. rdungue Lrirra, alla ricerca delle cavalle scomparse, ru il primo rra gli abiranri di guei luoghi a cosrruire una zarrera, conrenura nelle dimensioni ma di srrurrura solida, e approrirrando di un venro ravorevole che sorriava moderaro la varo nelle acgue dello srrerro, sospinro rapidamenre dai rlurri, rrovo le sue cavalle e rrovo anche il guardiano. Ma, poiche l`isola gli parve srraordinaria, rondo anche un villaggio nei pressi di un`insenarura arra all`arrracco, e la popolo rrasrerendovi dalla riva anrisranre la genre povera, a parrire da l colonizzo con insediamenri umani anche le alrre isole deserre. Con le sue gesra si procuro agli occhi della genre una rama cos grande che rurri guanri, ancora ai nosrri rempi 10 , chiamano il mare di guei luoghi, che e di dimensioni sconrinare, |ryt/ro.
9 coqotoovfc: il verbo coqotm e di uso epico e poerico (arresraro soprarrurro in mero). uesro rermine, non urilizzaro alrrove da Iozio, risale con ogni probabilir a Agararchide e merre in luce un asperro del lessico di guesro aurore (d`alrra parre non e cerro sorprendenre che uno scrirrore ellenisrico raccia uso di un rermine prerramenre omerico). 10 xo0' qo: il pronome di prima persona plurale non e evidenremenre un inrervenro di Iozio. Meno racile e dererminare con cerrezza se Agararchide sresse riassumendo con sue parole il oo del persiano Losso, o se non lo sresse, a sua volra, riporrando per esreso guasi rosse sraro un vero dtcoro, un suo racconro, |V - |ozto, Libliorheca, coptto/o 250 57 !n guesro dungue dirreriscono le spiegazioni dell`origine del nome, perche dire Mare |ryt/ro (`Eqt0qo 0ooffov) e ben diverso che dire Mar Eosso (0ooffov cqt0qov): inrarri il primo nome merre in evidenza l`uomo che domino su guel mare, l`alrro sorrolinea il colore rosso della cui narura si e parlaro. Ma, precisa l`aurore, la spiegazione che ra derivare il nome dal colore e ralsa (perche il mare non e rosso), menrre guella che lo riconduce a colui che signoreggio su di esso e vera, come la versione persiana assicura 11 . !!!. (6) !!!. (6) !!!. (6) !!!. (6) uesro aurore non srima degna di rede neanche la spiegazione, pure riporrara da molri, per cui i Persiani abbiano orrenuro il loro nome da uno dei discendenri di Perseo: inrarri essi non chiamano se sressi Hcqooi, con parola parossirona, ma Hcqooi, con l`accenro circonrlesso posro sull`ulrima sillaba.
come sembrerebbe suggerire la rormula inrrodurriva (442a 24-25): La spiegazione di guesro Persiano era la seguenre (ccc oc o fot Hcqoot oo fotfo). !n guesro secondo caso il rirerimenro di prima persona porrebbe essere un rossile risalenre allo sresso Losso. 11 Della presenza del racconro di Losso in Agararchide parla anche Srrabone (XV!, 4, 20), che ne riassume anche il conrenuro, in realr Srrabone, seguendo e cirando la sua ronre, Arremidoro di Lreso, passa anche lui in rapida rassegna varie spiegazioni sull`origine del nome `Eqt0qo 0ooooo. La prima si lega al colore del rirlesso del mare, dovuro o al sole o alle monragne che si esrendono sulle rive, e corrisponde chiaramenre alle prime due spiegazioni rornire da Agararchide (paragrari 2 e `). Segue, in Srrabone, la spiegazione dara da Cresia di Cnido, che merre in relazione il nome con il colore delle acgue di una ronre che gerra in guel mare, rale spiegazione manca nei nosrri esrrarri, nei guali rroviamo invece, in guesra posizione, guella argiva di Dinia e dei suoi, che ra rirerimenro al riglio di Perseo, Lrirra (paragraro 4). Viene poi il racconro di Losso: in Agararchide e l`ulrima spiegazione, menrre in Srrabone si recupera dopo di essa guella mirica del discendenre di Perseo. !nsomma, guello che Srrabone legge in Arremidoro e anche in guesro caso rrarro da Agararchide, che lo cirava espliciramenre. L`assenza della versione di Cresia negli esrrarri roziani porrebbe essere dovura ad un omissione da parre del recensore. Che Arremidoro non la ricavasse da Agararchide e cerro possibile, ma anche poco probabile: rurro il resro del brano in guesrione proviene da guesro aurore, il guale rra l`alrro dirricilmenre doveva ignorare il parere di un aurore come Cresia, suo conrerraneo di Cnido, e paradossograro anche lui con i suoi |ndt/o. |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 58 !V. (7) !V. (7) !V. (7) !V. (7) 12 12 12 12 Nell`inrenro di ridurre alla loro narura menzognera i racconri su Perseo, rra le ranre alrre considerazioni, aggiunge anche guesre. A parre il rarro che e nelle rappresenrazioni rragiche che Perseo compie le sue imprese con la maschera sul volro e la ralce in mano, anche per il resro si porrebbe lasciare all`arrore e al coro il compiro di risolvere nel miro gli elemenri di conrraddizione, come da parre dei piu si e convenuro. Passiamo brevemenre in rassegna i principali rra guesri elemenri 1` . Ci rurono Cenrauro, Cerione, Ciclope, Crise, Circe, Calipso, Minorauro, Scilla, Chimera, Pegaso, Lesrrigoni, Cerbero, Clauco marino, Arlanre, Proreo, Nereo, Nereidi, i rigli di Aloeo (cresciuri nove rese in alrezza e [44`a [44`a [44`a [44`a nove cubiri in larghezza 14 ). Ancora, secondo Lsiodo sorse prima una srirpe d`oro, poi una d`argenro, guindi una di bronzo. Poi ci rurono dei cavalli che dialogavano con Achille sull`avvenire, la Sringe che sorropose l`enigma ai rigli di Tebe, le sirene che col canro porravano alla morre chi presrava loro ascolro, e Niobe e Poliderre che rurono pierriricari a causa della paura. A guesri si aggiungono i marinai compagni di Ulisse che murarono di sraro da uomini a porci e da porci a uomini. Ancora, Tanralo ru
12 !l paragraro 7 consra di una rassegna cririca, spesso venara di ironia, nei conrronri del miro. Un approrondimenro monograrico di guesra sezione e in SANTN! 2001, che rornisce numerosissime indicazioni sulle versioni dei miri cui si accenna in guesro elenco (che verosimilmenre in Agararchide doveva rigurare come un excuru un po` piu arricolaro). Urile anche lo srudio di LATTLZZAT 200`, che arrraverso il conrronro resruale renra di individuare le ronri concrere di Agararchide in guesra rassegna, chiamando in causa anche gli scolii alle rragedie. 1` Nei manoscrirri il lungo elenco che segue e inrrodorro dall`inrirolazione cqi oqooomv mmv xoi omv qoofmv, in A e una delle numerose indicazioni di argomenro riguranri nel margine, e si rrova poco dopo l`inizio del paragraro 7, menrre in M si colloca nel corpo del resro subiro prima dell`elenco, cenrrara, come un vero e proprio rirolo. uesra inresrazione richiama le parole che nel ptnox (e all`inizio del capirolo 250 nella versione di M, cr. upro, p. 5`, n. 1) enunciano il conrenuro dei libri in esame: cqi fq cqt0qo 0ooooq xoi cfcqmv oqooomv cqmv. 14 Eisperrivamenre, circa 16 e 4 merri. |V - |ozto, Libliorheca, coptto/o 250 59 prima onoraro per la sua prudenza, essendo commensale degli dei, ma poi ru puniro per la sua inremperanza, levaro nell`aria. Alrri scesero nell`Ade di loro iniziariva, alcuni per consulrare le prorezie dei morri sui vivi, alrri per prendere in moglie Perserone con la rorza, come se guella rosse libera e disponibile. L su un ariere si ebbe un manro che era un vello d`oro, in Libia crebbero dei meli che porravano dei rrurri d`oro, un corpo animaro resisrerre rurra la vira senza dormire, Lorea e Noro rurono sorrocari chiusi denrro un orre con gli alrri venri. !nolrre, Pasirae si un a un roro, Tiro a un riume, pur non essendo arrarro possibile che avessero 15 un rapporro con una specie diversa dalla propria, e Iilomela si rrasrormo in usignolo, Tereo in upupa, Lcuba muro la sua narura in guella di un cane da guardia. !nolrre !o ru riglia di un riume, rraverso il Ponro Lusino sorro rorma di giovenca - con ranro di corna - rormenrara da un rarano, e ru da guella che il Losroro ebbe il suo nome. Ancora, Ceneo il Lapira in principio ru ragazza e donna, ma nel riore dei suoi anni si rramuro in uomo e, da ulrimo, ru dai Cenrauri conriccaro nella rerra, ancora vivo, a colpi di rronco d`abere. L Leda, invece di parrorire come e proprio delle donne, genero un uovo dal guale prese rorma la bellezza che ru oggerro del conrendere, Llena inrendo, menrre Llle e Irisso, compiendo la rraversara di uno srrerro a dorso di un ariere che con le sue zampe volava, rurono responsabili dell`origine del nome Lllesponro per il mare che si srende rra guelle due sponde. Lracle, invece, arrraverso anche mari dalle rorrissime rempesre a bordo di una vasca, e percorse da solo la Libia, che e un paese srerile, arido e impraricabile, e prese il posro di Arlanre nel sosrenere il mondo in rurra la sua grandezza, non perche
15 44`a 21: l`edizione di Henry srampa cotoo, i mss. hanno regolarmenre cotoo. |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 60 ne avesse ricevuro l`ordine, ma per rargli un ravore. [44`b [44`b [44`b [44`b L le rocce e le monragne, poiche apprezzavano la musica, seguivano rreo guando suonava la cerra, menrre le carni corre degli armenri del Sole emerrevano voce comprensibile agli uomini. Dei derunri 16
racconravano a rempo perso imbrogli d`ogni genere a disseo, che dall`ombra inrorme riconosceva l`asperro parricolare di ciascuno, e alcuni di essi bevevano 17 pur non avendo viscere ne gola, alrri remevano le armi pur non porendo piu essere reriri, c`era chi amminisrrava giusrizia per gli alrri pur non sussisrendo ingiusrizia alcuna, il colmo e che le immagini dei non piu vivi erano rragherrare in una barca con Caronre capirano e rimoniere, perche non accadesse che, rovesciarisi, guelli avessero bisogno di nuovo di eseguie runebri 18 . L Alcesri, Proresilao e Clauco, che erano morri, risuscirarono, la prima ricondorra rra i vivi da Lracle, il secondo a causa dell`amore per la sua donna, il rerzo ad opera dell`indovino che con lui era sraro sepolro, la rerra accolse il corpo di Amriarao
16 Mller in appararo avverre della necessir di congerrurare gualcosa (per esempio oot o fivo) che regga il parririvo fmv cfqoofmv. 17 Henry srampa: cx fq ooqqot oxio fo fq ocm ivmoxovfo ioimo, xoi fot cv otfmv oo fot ivciv, ot xoiio, ot pqoot covfo, resro che si disracca dai manoscrirri solo nell`emendamenro, regolarmenre segnalaro in appararo, ivmoxovfo Hemsrerhuius : ivmoxovfo codd.. La sua rraduzione non risponde pero a guesro resro: [Ulysse gui reconnaissair leur rigures dans leurs ombres inrormes er d`aurres guand ils avaienr bu le sang [.... Lrrerrivamenre l`inrervenro di Tiberius Hemsrerhuis non si limira a guella parola. Leggiamo in Lekker: cx - ivmoxovfo - oo fot ivmoxovfo - oiofo Hemsrerhus. Lucian. 1, p. 407 o, e in Mller: ivmoxovfo codd., em. Hemsrerhus. ad Lucian. p. 407 A, idem pro cx fq o. leg. conjecir ci fq o., er pro oo fot scr. vulr oiofo. La rraduzione di Henry porrebbe dungue dipendere poco criricamenre da un`alrra rraduzione che abbia accolro guesri inrervenri (non si rrarrerebbe pero di Schorr, ne di Consranrin, ne di Mller e ne di \oelk, i guali rraducono rurri, a guanro pare, semplicemenre espungendo oo fot). 18 Turro il passo e pregno di ironia nei conrronri del miro e delle sue caregorie, che non riescono a rare a meno di creare un`immagine dell`aldil e dei derunri ricalcandola sul mondo dei vivi. L cos di rianco a ogni scena Agararchide presenra un`obiezione derrara dalla razionalir, mirando a scalzare dalla base la credibilir del miro e i ragionamenri e le inrormazioni che su esso si rondano. |V - |ozto, Libliorheca, coptto/o 250 61 ancora vivo insieme con carro e cavalli. !nolrre rurono da Cadmo 19
seminari denri di drago, dai guali sorsero opliri che combarrevano rra di loro. Talo, la guardia di Minosse, percorreva rre volre in un giorno l`isola di Crera, per guanro sia grande, e cosrui era l`unico rra gli esseri vivenri a possedere la sua rorza virale nel calcagno. L privare della vira Minosse era impossibile se non versandogli addosso acgua bollenre. !nolrre un vecchio ariere, rrasrormaro dagli incanresimi operari da Medea, ridivenro giovane, e Pelia ru messo a cuocere dalle sue riglie per rarlo rornare giovane. Le riglie di Iorco, rre vecchie che disponevano di un solo occhio, rrascorrevano la loro esisrenza scambiandoselo a rurno rra di loro con parro indissolubile. Ancora, gli abiranri dell`Arcadia e dell`Arrica sono nari dalla rerra e rurono generari ruori dalle leggi di narura. L la donna che ru sacriricara in Aulide ricomparve viva in Tauride, menrre guella che ru gerrara in mare dal padre Acrisio approdo indenne con il suo bambino alla cosra di Seriro. Uno che in duello era ormai sraro ridorro da Menelao in suo porere, rapiro via improvvisamenre, si rirrovo in camera da lerro, pronro all`amore [444a [444a [444a [444a e dimenrico di rurri i suoi guai. L il cavo del legno non era sraro cosrruiro per la conguisra della cirr, ma per il rradimenro di disseo, Neorrolemo e i loro compagni 20 , guesra
19 Henry inserisce erroneamenre in rraduzione il nome G/ouco al posro di Codmo. 20 ci qooooio fmv cqi fov `Ootooco xoi fov Ncofocov: in se l`espressione e ambigua. !l genirivo inrrodorro dall`arricolo fmv porrebbe avere valore oggerrivo (cos Henry, pour perdre par rrahison Ulysse er Neoproleme), ma non se ne comprende il signiricaro, oppure soggerrivo (come in Sanroni, per realizzare l`inganno realizzaro da Ulisse, Neorrolemo e compagni), e non sarebbe chiaro a guesro punro come si relazioni guesra osservazione alla successiva cririca espressa da Agararchide. Schorr, come anche gui si e prereriro, conserva l`ambiguir del genirivo (ob prodirionem Ulyssis er Neoprolemi, sociorumgue). Da renere in conro l`inrerprerazione di Consranrin che, rielaborando liberamenre, inrende guesra rrase: Ce n`esr poinr la rerraire prariguee dans le cheval de bois gue rur cause de la prise de la ville, mais bien la perridie d`Ulisse, de Neoproleme er de leurs compagnons. |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 62 versione dimosrra una rale ingenuir e dell`arrigiano che lo allesr, e degli eroi che vi salirono denrro, e di coloro che lo accolsero nella propria cirr. !nolrre Arlanre, rarrosi caricaro sulle proprie spalle del cielo in rurra la sua grandezza e con gli dei che in esso dimorano, ciononosranre ru in grado di generare delle riglie chiamare Arlanridi: cosa di rarro impossibile. Si dice che ceano circonda l`inrero mondo abiraro, cusrodendolo e abbracciandolo con le sue correnri, al di l di esso, dice Lsiodo, dimorano le Corgoni. Si dice che alcuni eroi conservano inrarra la persisrenza del loro corpo srando per sempre nelle isole dei Leari, che nessuno ha mai racconraro per averle visre di persona. L guesri racconri, che si risolvono in opinione insosrenibile, sono a ragione oggerro di scherno perrino per molre donne. L poi degli dei, come raremo 21 ad accerrare che uno e sraro rarro crescere cuciro in una coscia, un alrro ha avuro come grembo la resra di Zeus, un alrro e sraro generaro senza un padre (mi rirerisco a Lresro), e che Llio, a causa di guanro compiuro da Arreo conrro Tiesre, rece del rramonro l`alba e dell`alba il rramonro. Si aggiungano Apollo e Poseidone che, lavorando da salariari per un anno a Troia, si videro privari della paga per il loro lavoro di cosrrurrori e di allevarori di besriame 22 , incorrendo nelle rerribili minacce di Laomedonre, e Dioniso che, cosrrerro alla ruga da Licurgo, per paura 2` , si rirugio in mare, da Teri. !nolrre si sollevo una conresa sulla bellezza rra le dee, ciascuna delle guali renrava di corrompere il giudice con i doni che aveva a disposizione, perche il
21 Sono numerosi i casi, nel capirolo 250 della ltb/toteco, di verbi e pronomi coniugari e declinari alla prima persona, racenri chiaramenre rirerimenro all`aurore recensiro, che aiurano a individuare i passaggi in cui Iozio e piu lerreralmenre vicino all`aurore recensiro. Non mancano rurravia inrervenri in prima persona del recensore (cr. tn/ro, cap. V!!!, 6.2). 22 !l sosranrivo potfqoqio e un /opox. 2` Lrraro e oio qopot nell`edizione di Henry (non si rrarra di emendamenro in guanro non rigura in appararo), i mss. hanno oio qopov. |V - |ozto, Libliorheca, coptto/o 250 6` suo verderro rosse piloraro 24 , con la conseguenza che nessuna di loro orrenne l`esiro del giudizio 25 . Ancora, l`imponenza di Arena scese a comprimersi 26 nelle dimensioni di una rondine, la maesr di Zeus si ridusse al rango del cigno, la bellezza di Demerra muro assumendo la piu rurpe condizione. L Zeus, che e rirenuro il piu grande, ru oggerro di complorri da parre di un suo parenre srrerrissimo, il rrarello della moglie, e ru invece salvaro dai suoi acerrimi nemici, e cioe i Tirani, cosroro, risaliri dalle loro prigioni, dalle renebre e dalla sorveglianza di guei luoghi, dopo che ebbero presraro il loro servizio avendo messo in ruga Poseidone e i suoi, sponraneamenre rornarono giu all`Acheronre [444b [444b [444b [444b e alle regioni dell`Ade. L poi incorsero in gravissime sorrerenze Arrodire, rerira per mano di un morrale, Ares, imprigionaro da ro ed Lrialre, Ade, colpiro dalle rrecce di Lracle proprio in guei luoghi di cui regge la signoria, invece Lresro, scagliaro giu dall`alro del cielo, si rirrovo a Lemno in condizioni esrreme, menrre Lra ru da Zeus rarra sospendere coi piedi legari a immense incudini. !nsomma, dei adulreri, rulminari, zoppi, avvezzi a rubare, piu deboli degli uomini, inclini all`insulro, operarori di ingiusrizie, lagnosi, per rarla breve esrranei a nessuna delle passioni sorro il peso delle guali noi invochiamo gli dei. Coloro che dungue producono simili racconri srraordinari, rrovandosi lonrani dalla verir, non dovrebbero essere srimari degni di annunciarla ad alrri. Arrraverso rali e ranre argomenrazioni Agararchide, riconducendo i racconri su
24 ivo oqioq fo oixoiov: lerreralmenre perche guardasse di rraverso il giusro, e chiaro nel verbo (come rileva anche SANTN! 2001, p. 58, n. 96) il rirerimenro eziologico al nome Paride, o per lo meno il gioco linguisrico. 25 Probabilmenre nel senso che la vincirrice ru colei che aveva orrerro il dono piu gradiro, e invece la dispura sulla piu bella rimase irrisolra. 26 L`inriniro dell`aorisro otxofopqvoi nel ms. C pare prereribile al presenre otxofopoivciv che e in A, M, e l. |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 64 Perseo a miri dello sresso renore, non concede che il Mar Eosso abbia ricevuro il nome da un riglio di guell`eroe. V. (8) V. (8) V. (8) V. (8) L`aurore dice che si rende causa di rimproveri per se sresso colui che inguina con la licenza propria agli invenrori di miri l`indagine chiara dei rarri (qoofixqv cvoqciov): se a guesra si porrano via le possibilir argomenrarive della conrurazione (fov ccov), non rimane genere piu scadenre, poiche viene meno l`arridabilir. Ciacche per guale ragione non cririco mero che parla di un conrrasro rra Zeus e Poseidone, essendo impossibile per un uomo darne assicurazione. ne muovo rimprovero ad Lsiodo che osa spiegare la genesi degli dei. e non me la prendo con Lschilo che ha menriro su molre cose e si e rarro aurore di racconri inammissibili. ne accuso Luripide che ha arrribuiro ad Archelao le gesra di Temeno, e ha rappresenraro un Tiresia che visse per piu di cingue generazioni. e nemmeno accuso gli alrri che nei loro drammi hanno rarro uso di cosrruzioni impossibili. Perche ogni poera e uno che mira al dilerro piu che alla verir 27 . V!. (9) V!. (9) V!. (9) V!. (9) Nella regione indiana vivono gli eleranri, e anche in Lriopia, che conrina con la Tebaide, cos come in Libia. V!!. (10) V!!. (10) V!!. (10) V!!. (10) ! conrini dell`Lgirro sui guarrro lari sono: a nord il mare, a esr e ad ovesr deserri, a sud l`Lriopia. (11) (11) (11) (11) L ausrero il discorso 28 , ma mira a salvare. !nrarri si propone non per [445a [445a [445a [445a procurare molesria, ma per preservare, e ha
27 Concezione derivara da Lrarosrene: cr. upro, p. `8. 28 ! paragrari 11-18 (ma ci si puo chiedere se anche i paragrari 9-10 e 19 non arrengano a guesra sezione) conservano uno dei discorsi che Agararchide, a guanro apprendiamo dallo sresso Iozio (capirolo 21`, 171b 9-12), inseriva nelle sue opere. Sull`idenriricazione dei parlanri - un precerrore che ammaesrra un giovane regnanre - si e molro discusso, e si e ormai concordi nello scarrare l`iporesi che si rrarri dello sresso Agararchide e di Tolomeo X Alessandro ! (DD\LLL 1698, pp. !X) o Tolomeo !X Sorer !! (GGM !, p. LV), visra anche la cronologia dell`aurore, vissuro sorro Tolomeo V! Iilomerore e Tolomeo V!!! |V - |ozto, Libliorheca, coptto/o 250 65 eliminaro la piacevolezza dalle parole arrinche non accada mai che - godendo della grazia che proviene dagli argomenri - scegliamo il peggio al posro del meglio, e neanche accada - per Zeus e per gli dei - che ci lasciamo sruggire alcune delle cose che sono in esame. (12) (12) (12) (12) L dirricile cusrodire senza arranno il parrimonio di un privaro che sia anche appena considerevole, e ru speri di possedere un`eredir di ranri e rali beni senza pena. e per giunra sapendo cio, e cioe che alcune cose e la legge a conservarle a chi le possiede, ma alrre e la spada a sorrrarle ai piu deboli! V!!!. (1`) V!!!. (1`) V!!!. (1`) V!!!. (1`) Da lungo rempo siamo del parere che sono le circosranze a sigillare e sciogliere le amicizie dei sovrani, circosranze che rendono il ruo essere occuparo un`opporrunir per alrri, accrescendo o riducendo le vosrre reciproche possibilir di azione. (14) (14) (14) (14) Chi conrinuamenre si compiace della parola, ma rravalica la realizzabilir che discende dai rarri concreri, e grande ingannarore: chi rende parrecipi del suo disegno i propri amici, in sirrarre circosranze, non ha bisogno di chi romenri ulreriormenre la sua
Lvergere !!. !l primo a dubirare che il precerrore rosse Agararchide ru N!LLUHE 1810, pp. 610-612. Molri pensano si rrarri di Arisromene di Acarnania, reggenre di Tolomeo V nei primi anni del !! sec. a.C. (DEYSLN 18`1, p. 5`8, H!LLLE 1867, pp. 597-606, IEASLE 1972, p. 775, n. 172), che Arisromene rosse sraro rurore del piccolo Tolomeo lo si apprende in Polibio V, 25, XV!, 21, XV!!!, `6. KLLK 1919, pp. 144-147 propone Tolomeo Iiladelro e Srrarone (sul guale cr. Diogene Laerzio V, 58), ma si chiede anche se non si debba pensare a una orotto /tcto. Anche LUESTL!N 1989, p. 14 ririene piu probabile che il re in guesrione sia Tolomeo !!, menrre il parlanre sarebbe una sua guardia del corpo. Le parole del discorso come le possiamo leggere gui sono verosimilmenre le sresse scrirre da Agararchide nella sua opera, e i rirerimenri di prima persona che ricorrono, chiaramenre da relazionare al soggerro parlanre, ne sono prova. Cio non signirica necessariamenre che il discorso sia sraro riporraro di peso e senza modiriche nel capirolo 250 della ltb/toteco, anzi, le dirricolr e ambiguir di raluni passaggi e la laboriosir con cui l`esposizione progredisce avverrono che di inrervenri ce ne devono essere srari, inrervenri soprarrurro di sempliricazione del resro per omissione. L`inreresse del recensore deve essersi rivolro innanzirurro a guesrioni srilisriche e reroriche, ai passaggi che apparivano piu riusciri, a come le argomenrazioni venivano proposre, piu che alla loro conseguenzialir. Sull`inreresse di Iozio per guesro resro cr. tn/ro, pp. `50-`51. |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 66 iniziariva. Chi inrarri e cos svogliaro da voler apprendere da un alrro il proprio modo di vedere, e da rrasrormare chi lo consiglia nelle dirricolr in un dirensore del proprio inreresse. (15) (15) (15) (15) Se inrarri il signore di beni ranro ingenri prevale sull`inreresse di coloro che gli usano violenza, non posso che rirenere una rorruna l`aurorir del possessore di essi, ma non posso porrargli via, cosrringendolo con le armi, la sua supremazia. Perche dungue ricondurre un`azione srraordinaria a una vuora promessa, e guardarsi dalle previsioni incerre piu che dai pericoli evidenri. (16) (16) (16) (16) Ma gli Lriopi spavenreranno i Creci. Come. Per il colore della pelle e per la diversir dell`asperro. Un simile rimore presso di noi non e se non da ragazzi. Nelle guerre e nei conrlirri piu grandi, la siruazione non si risolve in base all`asperro e al colore, ma in base al coraggio e alla rarrica. (17) (17) (17) (17) !o, dal giorno in cui la sorre mi ha posro come rurore della rua persona - poiche eri rroppo giovane - e del regno rurro, da allora subiro mi reci carico di una grande rarica. L guale era. ppormi con indignazione a guelli che ri rreguenravano per il loro comodo, e lo racevo porrandori anzirurro via non il ruo porere, ma la rua ignoranza, arrinche ru rraessi giovamenro da beni ranro grandi nell`assennarezza, e non nell`errore. Perche era guesro che cercavo con benevolenza da padre, che guarda al corso del rempo, e non con dissimulazione da adularore, che si relaziona all`occasionalir del momenro. So inrarri, [445b [445b [445b [445b per essere piurrosro anziano ed aver conseguiro esperienza di molre raccende, che a causa di chi ra ricorso all`adulazione persone che ricoprivano alre posizioni e i regni piu grandi sono srari compleramenre disrrurri: il regno di Cassandro, guello di Lisimaco, guello di Alessandro, regno che pure era cos imponenre, il regno dei Medi, guello dei Siri, guello dei Persiani, al |V - |ozto, Libliorheca, coptto/o 250 67 punro che non e scamparo neanche il germe della loro srirpe 29 . Non e cerro inspiegabile: inrarri non c`e nulla di piu insicuro e pericoloso di un giovane che, inesperro in ranre cose per la sua er, venga lodaro per i suoi errori. Come ad esempio Alessandro che, invincibile nelle armi, era molro vulnerabile nelle sue relazioni: inrarri cadeva nella rere degli elogi e, venendogli arrribuiro il nome di Zeus, rireneva non di essere deriso, ma di essere onoraro, desiderando cose impossibili, dimenrico della propria narura `0 . (18) (18) (18) (18) uando il demagogo parla a molri, sosrenendo un ruolo non di amico ma di adularore, lo slancio delle rolle, prendendo guel consigliere come garanre della propria condorra errara, provoca la rovina della cirr. Lrrerrivamenre il biasimo ricade non solo sui colpevoli, ma anche su guelli la cui invidia dovesse aprirgli la srrada. vvero `1 cerramenre il biasimo ha la meglio non solo sui colpevoli (fmv toifimv), ma ralvolra anche su guelli che sono al di sopra di un`accusa (fmv cixqofcofcqmv oifio), nel caso in cui l`invidia, scagliaro il suo dardo penerranre, assoggerra chi non e degno di subire cio `2 .
29 Le virrime dell`adulazione sono presenrare in due gruppi di rre, prima rre regnanri, poi rre regni, a ciascuno dei guali ra seguiro una considerazione (e non imporra se rale considerazione vada rirerira solo a uno dei rermini dell`elenco, o a un inrero gruppo, o a rurri guanri). La srrurrura della rrase, pur arrraverso la lenre dell`esrrarro, appare molro misurara, e merira di essere considerara sia perche apre un arraccio sullo srile argomenrarivo di Agararchide, sia perche cosriruisce un indizio della redelr del sunro roziano all`originale per guesro passaggio. `0 IEASLE 1972, p. 777, n. 177 osserva come Agararchide recepisca una cararrerisrica della sroriograria di marrice periparerica nel rornire nei suoi scrirri un rirrarro negarivo di Alessandro (cr. anche \u//Ato, |GrHtt 86 I `). `1 Secondo KLLK 1919, p. 141 guesra seconda spiegazione, rirormulazione della prima, e dovura a Iozio. `2 !l derraglio dei pensieri gui espressi non e di immediara comprensione, sicuramenre a causa di uno srile piurrosro ricercaro e che si compiace della circonlocuzione, uno srile che cerro risale all`aurore, ma rirengo che la compressione del resro da parre del recensore abbia gui avuro un ruolo non indirrerenre, limirandosi a conservare le conclusioni di un ragionamenro i cui compleri passaggi sembrano come presupposri. !l senso del brano si puo |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 68 (19) (19) (19) (19) Nelle azioni di guerra gli Lriopi si servono di archi lunghi e rrecce corre, all`esrremir della canna, invece di una punra di bronzo, e posra una pierra di rorma allungara, assicurara con lacci, arrilarissima e inrinra in veleni morrali. !X. (20) !X. (20) !X. (20) !X. (20) Tolomeo per la guerra conrro gli Lriopi raccolse dalla Crecia cinguecenro cavalieri, e guelli di loro che si sarebbero per primi esposri al pericolo rrovandosi alla resra dello schieramenro - in numero di cenro - li rorn di un eguipaggiamenro parricolare: pose inrarri addosso a loro e ai loro cavalli un vesrimenro di relrro, che gli abiranri di guel Paese chiamano /oo, rarro in modo rale da coprire rurro il corpo salvo gli occhi `` .
inguadrare in guesro modo. Cli uomini nei conrronri del demagogo possono avere due arreggiamenri ugualmenre delereri. Anzirurro guello di arridarsi compleramenre a lui, annullando nella sua adulazione il proprio giudizio cririco, per comodir, per senrirsi giusriricari ad agire come si vuole, racendo cos proprio il gioco del demagogo (sono loro oi toifioi, i colpevoli, i responsabili). Ma anche coloro che si pongono con un arreggiamenro di malizia, di invidia (q0ovo) nei conrronri di guesro demagogo - oi cixqofcofcqoi oifio, guelli che sono superiori all`accusa (di aver sosrenuro il demagogo) - sono parimenri biasimabili, perche proprio con il loro modo di rare accrescono l`imparro carismarico del loro avversario sulle rolle, le guali si schierano con lui, guasi prendendo le parri di chi non rirengono degno di essere rrarraro a guel modo (o otx oio fotfo cioco0oi). Naruralmenre l`arreggiamenro correrro nei conrronri del demagogo e, da parre di chi ne e in grado, proporsi come buon consigliere (paragraro 17), e da parre degli alrri sosrenere cosrui, piurrosro che arraccare l`alrro. `` Cr. Senoronre, Cyropoedto V!!!, `, 6. |V - |ozto, Libliorheca, coptto/o 250 69 Dal libro V dell`opera srorica di Agararchide \u/ Mor loo.
X. (21) X. (21) X. (21) X. (21) Molri, e rra la genre comune e rra gli aurori di opere poeriche, si sono posri il problema di come, in maniera convenienre, chi si rrova al di ruori dei pericoli debba rirerire delle sorrerenze srraordinarie che gravano su alcuni, il cararrere di rali esposizioni non dovrebbe essere rroppo [446a [446a [446a [446a espliciro, a meno che uno non porri coerenri morivazioni che giusririchino i parricolari esplicirari. linro e Tebe, due ramose cirr, rurono da Alessandro e Iilippo saccheggiare e rase al suolo dalle rondamenra. !l senso del rerrore per guanro era avvenuro, abbarrurosi inasperraramenre, susciro in relazione all`inrera vicenda anche in molri dei Creci grande angoscia, e a non pochi orarori orrr l`occasione di illusrrare l`accaduro convenienremenre al suo cararrere drammarico. Alcuni dungue hanno parlaro di guesro argomenro in modo riguraro, guanro allo srile, e con linguaggio, a guel che sembra, ricercaro, alrri invece con srile piu grave, senza riruggire, pur avendo a che rare con vicende rerribili, dall`uso consuero e dal signiricaro proprio delle parole. Di enrrambi i generi ri proporro esempi, arrinche ru, valurando i loro cararreri sulla base del conrronro, rrovi chi si sia espresso meglio e chi peggio relarivamenre a guesri giudizi. Lgesia `4 , che spesso ha rarro memoria della disrruzione di guesre cirr, e privo di valore. Cosrui inrarri, che non vuole urilizzare un linguaggio adeguaro alle circosranze e che cerca per rorza, in una mareria grave, di merrere in mosrra l`abilir rerorica, raggiunge, in
`4 Lgesia di Magnesia, rerore e scrirrore del !!! sec. a.C. Su di lui cr. EADLEMACHLE 1912, nei rrammenri di Jacoby rigura al numero 142. |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 70 gualche misura, una sua comunicariva `5 , ma non ha giusra considerazione del valore dell`argomenro: cos lo si sorprende a comporrarsi nei suoi discorsi. Per esempio: Ci siamo conguisrari un nome abbandonando una cirr `6 . sserva, dungue. Cio non suscira la benche minima emozione, ma concenrra l`arrenzione sul signiricaro e ra s che lo srorzo si rivolga a cercare di capire che cosa voglia dire, e in errerri, dove si raccia penerrare il dubbio nel pensiero espresso, proprio l si lascia andare via il vigore dal discorso. Per guale ragione. Perche cio che viene pronunciaro nella chiara comprensibilir e anche in grado di produrre il suo errerro di emozione, ma chi manchi di chiarezza viene a perdere anche di erricacia. Ancora, in maniera simile, a riguardo di Tebe, dice: !nrarri il luogo che piu a gran voce aveva parlaro la disgrazia lo rese muro `7 . L di nuovo, per linro: Parrii da una cirr di migliaia di uomini, ma rornaro indierro non ne vidi piu nessuno `8 . L che cercavi. Lcco che la parola, venurasi a rrovare in una rale esposizione, disrrae la nosrra arrenzione dall`argomenro proposro. Lisogna dungue che chi prova compassione, lasciando perdere le rinezze, segnli il rarro (fo qoo) con cui la sua emozione ha a che rare, se ha inrenzione non di adornare con lo srile, ma di presrare arrenzione a cio che ha provocaro (oifiov) l`evenro `9 .
`5 Non rirengo indispensabile l`emendamenro proposro da Lekker, qmofo, daro che la lezione di A, oqmofo, pare gi convenienre al senso (meglio del qfqofo di M). `6 |GrHtt 142 I 6. `7 |GrHtt 142 I 7. `8 |GrHtt 142 I 8. `9 Si arracciano gua e l rormulazioni reoriche non solo srilisriche, ma anche di merodologia sroriograrica. L`arrenzione ai rarri, la ricerca delle cause, lo sresso uso di rermini come qoo e oifiov paiono inscrivere perlomeno la concezione sroriograrica di Agararchide nell`ambiro della sroriograria pragmarica, e inrarri Agararchide era - a giudizio di Iozio - un emulo di Tucidide molro brillanre (ltb/tot/eco, cap. 21`, 171b 9-12). Nella messa in prarica l`elemenro del o0o |V - |ozto, Libliorheca, coptto/o 250 71 Ma passiamo a un alrro caso: Alessandro, ra` conro che anche Lpaminonda, guardando i resri della cirr, sia gui presenre insieme a me a supplicare 40 . Eichiesra puerile e merarora secca, [446b [446b [446b [446b menrre la rrisrezza dell`avvenimenro e indicibile. Alrro caso: Urrando conrro la rollia di un re, la cirr e divenrara piu pierosa di una rragedia 41 . Sembra che la rrase sia srara composra per rurro rranne che per guello che ad un esperro si conviene, ragione per cui non sriora nemmeno l`argomenro, inrarri penso che sia dirricile, per dirricili siruazioni, badare a un linguaggio che suona di scherno. Alrro caso: Perche bisogna dire, riguardo a linri e Tebani, di guali sorrerenze parirono morendo nelle loro cirr. 42 . Un alrro esempio che si rrova in un simile livello di indecorosa adulazione e sciocchezza: uel che hai rarro, o Alessandro, con il disrruggere Tebe, e simile a cio che rarebbe Zeus se scagliasse via la luna - mi riservo inrarri il sole per Arene - dal suo posro nel cielo. !n errerri guesre cirr erano i due occhi della Crecia. Percio ora io sono in ansia per l`alrra: perche l`una, uno di guegli occhi, la cirr di Tebe, e srara esrirpara 4` . Mi pare dungue che il rerore merra in ridicolo le sorri delle cirr e invece non evochi la compassione per esse, e sembra che si adoperi a come debba chiudere il piu rapidamenre possibile il discorso e non a come debba rendere visibile la sorrerenza nella chiarezza esposiriva.
doveva essere recuperaro: non ricercaro come rine a se sresso, ma maneggiaro in modo da produrre, in cio che si esponeva, un guadagno in vigore, chiarezza, comprensibilir, redelr all`originale, il o0o orrre un cospicuo conrriburo a chiarire il rapporro rra oifiov e qoo. 40 |GrHtt 142 I 9. 41 |GrHtt 142 I 10. 42 |GrHtt 142 I 11. 4` |GrHtt 142 I 12. L`edizione di Henry presenra nel resro cxxcofoi in luogo di cxxcxofoi (lezione di M, in A c`e cxxcxoofoi). |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 72 Alrro esempio simile: Le cirr vicine piangevano la cirr, al vedere che guella che prima c`era non esisreva piu 44 . Se gualcuno dungue avesse pronunciaro guesre rrasi ai Tebani e agli linri, mosrrando di condividerne le sorrerenze, al momenro sresso della conguisra, ho idea che essi avrebbero riso del loro aurore e, in gualche modo, lo avrebbero pensaro piu misero di loro sressi. Passeremo ora a un alrro ripo di esempio, conrinuando ad analizzare lo sresso aurore: Terribile e che rimanga privo di seme (oooqov) il paese che genero gli Uomini Seminari (fot Eoqfot) 45 . Ma non cos parla Demosrene, del guale guesr`uomo dereriora il pensiero, egli scrive che rerribile e che l`Arrica sia divenura un pascolo selvarico, essa che per prima genero per gli alrri il rrurro colrivaro 46 . uell`alrro, dicendo che rerribile e che sia divenura priva di seme la rerra che genero gli Uomini Seminari, ha ricavaro la conrrapposizione sulla base delle parole, non dei rarri 47 . L dungue ra mosrra di un`assolura rreddezza di srile, cos come Lrmesianarre 48 guando ra l`elogio di Arena in guesri rermini: Nara inrarri dal capo (cx xcqoq) di Zeus, ella possiede a buon dirirro la parre piu alra (fo xcqooiov) della relicir 49 . Anche guesro e dello sresso ripo: Chi porrebbe rendere privo di valore (oxtqov) il dono
44 |GrHtt 142 I 1`. 45 |GrHtt 142 I 14. 46 uesra e le alrre due cirazioni poco piu avanri dell`orarore areniese non sono alrrimenri nore. 47 La conrrapposizione di parole di cui si sra parlando e rra oooqov (lerreralmenre privo di seme) e fot Eoqfot ! Tebani venivano denominari Sparri, cioe uomini seminari, per il miro secondo cui sarebbero nari dai denri del drago seminari dal re di Tebe Cadmo. Tale racconro e gi sraro ricordaro da Agararchide, paragraro 7 Mller (44`b 21-2`). 48 Lrmesianarre di Colorone, poera elegiaco del !!! sec. a.C. Su di lui cr. HL!LCLS 1912, in Jacoby e al numero 691. 49 |GrHtt 691 I 2. !n realr anche le due successive cirazioni dello sresso renore, che Jacoby arrribuisce a Lgesia (|GrHtt 142 I 25-26), porrebbero perrenere a Lrmesianarre. |V - |ozto, Libliorheca, coptto/o 250 7` di Ciro (Ktqot). 50 . L guesr`alrro e simile: Come porrebbe un luogo divenire impraricabile (opofo) rrovandosi cinro da rovi (pofot). 51 . Turri guesri casi, dice Agararchide, sono privi di valore, e pero, se egli si rirerisce a un parlare arro a suscirare compassione [447a [447a [447a [447a allora va vicino al giusro, se invece si rirerisce a gualsiasi ripo di discorso il suo giudizio non e rerro 52 . Peralrro porra in aggiunra alrri simili esempi di rrasi, sorroponendo anche guesri alla sressa accusa, come: ! Tebani, nella barraglia conrro i Macedoni, caddero in numero di olrre diecimila 5` . Ma che bella espressione! Che cos ranri uomini siano morri e irragionevole. L ancora: Andara disrrurra la cirr, gli uomini si rrovano a che rare con le svenrure dei bambini, le donne rurono condorre in Macedonia, avendo, in gualche modo, seppelliro la cirr 54 . Un alrro caso simile: La ralange macedone, avendo rarro irruzione con le armi all`inrerno delle mura, uccise la cirr 55 . Prima la sepolrura della cirr, ora la sua morre... non rimane che da aggiungere le eseguie e un`iscrizione, e saremo a posro! Ad ogni modo, dice Agararchide, abbiamo a lungo passaro in rassegna le
50 |GrHtt 142 I 25. Nell`aggerrivo oxtqo-ov l`alra privarivo nega il sosranrivo xtqo-ot, aurorir, porere, ma in greco, essendo Ktqo-ot anche nome proprio, guel rermine porrebbe suonare pure non cireo. 51 |GrHtt 142 I 26. !l sosranrivo pofo-ot signirica rovo, l`aggerrivo pofo-q- ov vale invece praricabile, accessibile, di conseguenza l`esempio in guesrione porrebbe in greco dare l`idea di un`arrermazione del ripo come porrebbe essere impraricabile un luogo rurr`arrorno praricabile.. 52 Arriora la voce del recensore, la conrinuir degli esrrarri prende una breve pausa, e il lavoro piu o meno impersonale della rrascrizione/rielaborazione cede il posro al giudizio cririco personale del recensore. uesri riene a sorrolineare che le cririche di Agararchide hanno valore in guanro non le si assolurizza, e che uno srile e un uso rerorico non runzionali al ripo di discorso gui in analisi non sono da scarrare e condannare necessariamenre. Sugli inrervenri di Iozio nel resro e sul valore didarrico della ltb/toteco cr. tn/ro, capirolo V!!!, 6.2. 5` |GrHtt 142 I 15. 54 |GrHtt 142 I 16. 55 |GrHtt 142 I 17. |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 74 rinezze reroriche di guesro aurore per non apparire rroppo severi guando ci si rirerisce ad esse come rollie (ovio). Adduce poi l`esempio di guelli che parlano 56 sullo sresso argomenro con srile puliro e misuraro convenienremenre a guesro ripo di discorso, cos Srrarocle 57 : Si ara e si semina sulla cirr dei Tebani, i guali con voi combarrerono la guerra conrro Iilippo. Allo sresso rempo, dice Agararchide, ha esposro con chiarezza la sorrerenza della cirr e ha ricordaro la nosrra amicizia per coloro che sono srari roccari dalla svenrura: il rremendo, se associaro alla benevolenza, e soliro suscirare la pier piu senrira. Dopo Srrarocle, propone il simile esempio di Lschine, che dice: Una cirr nosrra vicina e srara rolra di mezzo dalla Crecia. rrima riuscira guella di indicare agli ascolrarori, dopo aver con una merarora reso l`idea della rapidir della disrruzione, la siruazione di pericolo scarurenre dal rarro che guella che aveva subro la disgrazia era una cirr vicina. L naruralmenre Demosrene, il guale usando delle merarore nei suoi discorsi conrro Alessandro cos si e espresso: Sradico la cirr dalle rondamenra a punro rale da non lasciare nemmeno la cenere
56 Sia A che M hanno l`accusarivo plurale ciovfo, menrre il |or. Gr. 1266 (l), come Lekker e Mller segnalano, ha il singolare ciovfo. !n realr ancor prima che lezione di l, ciovfo e correzione in A (Henry: ciovfo AM : ciovfo A 2 ), il che resrimonia una copiarura di l da A dopo l`apporro della correzione. La circosranza e rilevanre, in guanro si veririca anche piu avanri nel capirolo: in un caso un fivo correrro in fivc (450b `8: in guel caso sembra che la correzione sia operara dal copisra di A sul proprio sresso scrirro, essendo l`inchiosrro lo sresso, anche se il rrarro e un po` meno marcaro), in un alrro si ha oqi0m cv ot otcfqoi correrro in oqi0otcvoi otcfqoi (451a 27). Nel presenre caso, gli edirori (gi a parrire da Hoeschel, che segnala anche lui, in margine, la varianre o/. ciovfo) srampano nel resro il plurale ciovfo, che in errerri pare prereribile: si sra inrarri inrroducendo una nuova serie di esempi, coloro che hanno parlaro bene, dei guali Srrarocle e il primo esponenre, in guesro caso pero, come si puo osservare in Hoeschel, ma anche in A e in M, e opporruna una pausa di punreggiarura prima del nome di Srrarocle: Eiooci oc cfo ooqqvcio xoi fq qcotoq om xooiofqfo ci fov ooiov ciovfo foov [fqoov : Hoeschel Efqofoxco cv otfm xf. 57 Srrarocle di Arene: I!LHN 19`1. |V - |ozto, Libliorheca, coptto/o 250 75 dov`erano le sue case, e i bambini e le donne di coloro che avevano posseduro l`egemonia della Crecia li riparr nelle rende dei barbari. Avendo scelro di usare una merarora pungenre, esplicira e concisa dal punro di visra di ciascuna immagine, non ha rurravia rralasciaro la chiarezza necessaria ad illusrrare l`evenro. Di nuovo lo sresso orarore, su linro: linro, Merone, Apollonia e rrenradue cirr della Tracia, le guali rurre rurono cos crudelmenre spazzare via, che, se ci si appressasse ad esse, racilmenre si porrebbe dire che mai erano srare rondare. Dopo aver messo in evidenza il gran numero delle cirr, [447b [447b [447b [447b ha poi aggiunro la disgrazia degli uomini arrinche l`inrensissima pena, accosrara al paradosso, susciri ancor di piu la compassione degli ascolrarori. L rirerendo guesri casi e alrri di guesro ripo, anche di alrri aurori, ne accoglie alcuni, ma respinge gli esempi provenienri da Lgesia e da guelli del suo calibro. X!. (22) X!. (22) X!. (22) X!. (22) Nella zona rra la cirr di Menri e la Tebaide ci sono cingue nomi 58 di popoli, ad alra densir di abiranri: primi gli Lracleopoliri 59 , secondi i Cinopoliri 60 , rerzi gli ssirinchiri, guarri gli Lrmopoliri, e guinro il nomo che alcuni chiamano Senrinella (4toxq), alrri Zarrera (Ecoio): e l che impongono e riscuorono la rassa delle merci provenienri dall`inrerno. Superari i luoghi di cui si e
58 Noo era il rermine greco che indicava gli anrichi disrrerri amminisrrarivi dell`Lgirro, al capo di ognuno dei guali vi era uno ofqofqo. ! nomi erano suddivisi in roparchie, le roparchie in villaggi. La successione di nomi e cirr riporrara da Agararchide segue la direrrrice nord-sud, risalendo il corso del Nilo, rurre le cirr menzionare sono nei pressi del riume. 59 !l nomo con capirale Lracleopoli, l`arruale !hnasya al-Medina. (Le corrispondenze gui proposre rra nomi anrichi e moderni delle cirr nominare in guesro paragraro sono ricavare da LUESTL!N 1989, pp. 57-58, cui si rinvia per ulreriori inrormazioni). 60 Mller propone di correggere Atxooifq in Ktvooifq, visro che sarebbe guesro il nomo successivo a guello di Lracleopoli. Licopoli e piu a sud, come risulra anche dal seguiro del nosrro resro. |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 76 derro, all`inizio della Tebaide c`e la cirr dei Lici 61 , poi la cirr di Arrodire 62 , e al di l di guesre Panon 6` , guindi Thoinis 64 , e dopo di guesra Lopos 65 , al sud della guale c`e la cirr di Zeus derra la piccola 66 , poi, dopo il nomo chiamaro Tenririre 67 c`e la cirr derra di Apollo 68 , a nord della guale c`e Copro 69 , guindi Lleranrina 70 , poi il paese degli Lriopi con Corria 71 come prima cirr. uesri menzionari sono dungue i luoghi da Menri sino all`Lriopia. X!!. (2`) X!!. (2`) X!!. (2`) X!!. (2`) Vicino al Mar Eosso - nei luoghi in cui il Nilo, pur descrivendo pieghe e gomiri conrinui, rurravia decisamenre devia, e compie verso desrra, nei suoi meandri, la grande svolra, e dal mare verso la rerrarerma si esrende ampio un golro, rale che la lingua di rerra che si rrova a separare le acgue, guelle salare da guelle dolci, si assorriglia rino ad apparire un mucchio di melma - verso appunro il sudderro mare, l vicino, ci sono luoghi ricchi di minerali cosidderri nobili, luoghi che nell`apparenza sono di una ronalir esrremamenre scura, ma che porrano in se rormazioni di marmo rali che, non essendoci paragoni per la lucenrezza, sopravanzano rurro cio che porrebbe conrendere con esse.
61 Atxmv oi, cioe Licopoli, oggi Asyur. 62 Arrodiropoli, oggi Kom !shgaw. 6` Panopoli, oggi Akhmim. 64 La posizione di guesra cirr e incerra, ma Lursrein, che la idenririca con l`anrica Thinis, inrorma che si ririene dovesse rrovarsi nei pressi del siro dove sorge l`arruale cirr di Jirja. 65 uesro nome e noro solo da Agararchide, rra le iporesi di idenriricazione ci sono Chenoboskion, nei pressi di Diospolis Parva, o Phboos, nominara da ronri copre (cr. SLTHL 1897, col. 719). 66 Diospolis Parva, presso l`arruale Hiw. 67 Nomo la cui capirale Tenryra sorgeva presso l`arruale Dandarah. 68 Lursrein la idenririca con Apollonopolis Parva (nora anche come Dioclezianopoli), l`arruale us. Piu a sud, sempre lungo il corso del Nilo, all`incirca a mer srrada rra Apollonopolis Parva e Lleranrina, sorgeva Apollonopolis Magna. 69 L`arruale irr. 70 L una rraduzione del nome egiziano di guesra isolerra del Nilo (gualcosa come Cirr dell`Avorio). 71 L`arruale urra. |V - |ozto, Libliorheca, coptto/o 250 77 X!!!. (24) X!!!. (24) X!!!. (24) X!!!. (24) uelli che occupano l`inrimo gradino della miseria, cosroro la rirannide 72 li riduce all`asprissima schiaviru delle miniere d`oro, alcuni sorrrono guesre pene assieme alle loro mogli e ai loro rigli, alrri senza di essi. Dopo aver dungue esposro in rono rragico che, per il suo cararrere esrremo, guesra sciagura non e inreriore a nessuna alrra condizione inrelice, descrive in che modo si svolgano le rasi di lavoro connesse all`esrrazione dell`oro. (25) (25) (25) (25) Sulle monragne dove si rrova l`oro, dice, conrro le rocce scoscese e di narura esrremamenre dura [448a [448a [448a [448a appiccano ruochi di legna e, resele rriabili col calore, possono cos accosrarvisi per arraccarle, dove invece la roccia e cedevole la rompono con l`arrrezzo per ragliare le pierre. Primo rra gli alrri viene un esperro che sceglie la roccia. uando cosrui ha indicaro la via ai minarori, rurra l`opera si riparrisce nei lavori rorzari di guesri disgraziari in rale modo. uelli che sono giovani e rorri spaccano con marrelli di rerro il suolo simile al marmo, muovendo i loro colpi non con il merodo, ma con la rorza, e scavano arrraverso la roccia numerose gallerie che non si sviluppano dirirre, daro che il rilone aurirero piega ora in su, ora piu in giu, poi si volge ancora a sinisrra, a volre in obliguo e a volre conrorro, assai similmenre alle radici degli alberi. Cosroro dungue, con una lampada legara alla rronre, scavano la roccia seguendo come una vena luccicanre, e murando la posrura del corpo in molri modi per adarrarla alla posizione in cui si rrovano, burrano giu al suolo i rrammenri di roccia non secondo le loro possibilir e rorze, ma sorro lo sguardo di un sorveglianre che mai separa gli insulri dalle percosse. ( (( (26) 26) 26) 26) ! ragazzini invece, penerrando nelle gallerie scavare da
72 Cioe, come dice in maniera piu neurrale Diodoro, i re dell`Lgirro. !l rermine ftqovvi usaro in guesra occasione e uno degli elemenri piu evidenri della cririca di Agararchide al governo rolemaico, posizione che emerge dirrusamenre nel Mor loo (cr. upro, pp. 12-1`). |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 78 guesri uomini, e raccogliendo con raricosa cura le pierruzze di guanro e sraro rarro cadere, le porrano ruori dai cunicoli. Da essi gli anziani e molri rra coloro che sono deboli ricevono le pierre, e le porrano dai cos derri ragliarori 7` . !nrarri coloro che sono enrro i rrenr`anni e sono di cosriruzione robusra, ricevuro un morraio di pierra, sminuzzano vigorosamenre con un pesrello di rerro, e riducendo il rrammenro piu grande alle dimensioni di un seme di veccia, al momenro sresso li disrribuiscono passandoli agli alrri lavorarori. uesro e il lavoro delle donne che sono srare condorre in prigione assieme ai loro mariri o genirori. Ci sono dungue un gran numero di mole, posre una dierro l`alrra, sulle guali riversano la pierra rranrumara, a ciascuna delle due esrremir dello sresso manico sono posre rre donne - vesrire in maniera orribile, rale da coprire solo le vergogne del loro corpo - che ranno macinare la mola, macinano rino a guando la misura dei rrammenri loro consegnari non e srara ridorra al rango della rarina. Turri guesri cui e sperrara la sorre di svenrura di cui si e derro rirerrebbero prereribile la morre alla vira. (27) (27) (27) (27) Dalle donne ricevono il mareriale lavoraro [448b [448b [448b [448b i cosidderri rarrinarori: essi sono degli specialisri in grado di porrare a compimenro le esigenze del re. !l loro lavoro si svolge in rale maniera. Dispongono il minerale macinaro su una ravola larga e levigara a raglio dirirro, posra non su una superricie piana, bens lievemenre inclinara. Poi, versandoci dell`acgua, srregano con le mani, all`inizio leggermenre, poi piu rorre, con guesro processo,
7` !l rermine nella rorma in cui lo conservano i manoscrirri, cmctoiv (A 2 : coctoiv), non risulra spiegabile: inrarri non e chiaro il morivo per cui guesri lavorarori dovessero essere chiamari sorveglianri, supervisori. ui adorriamo perranro l`emendamenro di Mller xoctoiv. |V - |ozto, Libliorheca, coptto/o 250 79 rirengo 74 , il residuo rerroso, sciolrosi, scorre via secondo l`inclinazione del ravolaro, menrre il minerale valido e prezioso rimane rermo sul legno. Dopo aver lavaro con acgua abbondanre, guello che chiamano rarrinarore prende delle spugne molli e comparre, con le guali ramponando delicaramenre il minerale e srrizzando alguanro, assorbendo nelle porosir guanro c`e di leggero e inconsisrenre, lo asporra e lo gerra via dalla spugna 75 , menrre lascia ormai separaro sulla ravola cio che e consisrenre e luccicanre e che, per il peso che ha per sua narura, e dirricile che scivoli via. ( (( (28) 28) 28) 28) Cos dungue guesro rarrinarore, dopo averla puriricara, consegna la polvere d`oro ai rondirori. Lssi, prendendone una guora dererminara in misura e peso, la versano in un vaso di rerracorra, e mescolandovi - proporzionalmenre alla guanrir - una parre di piombo, granelli di sale, un po` di sragno e della crusca di orzo, e dopo avervi posro un coperchio ben aderenre ed averlo spalmaro su rurri i lari 76 , la pongono a rondere in una rornace per cingue giorni e alrrerranre
74 La prima persona singolare e in guesro caso sicuramenre Agararchide, la deduzione inrrodorra da oioi, inrarri, e conservara in Diodoro con rermini coincidenri o eguivalenri: cifo fo cv cmoc otfq cxfqxocvov oio fmv tqmv xofoqqci xofo fqv fq oovioo cxioiv (!!!, 14, 1). La presenza di oioi, e le coincidenze (cmoc, cxfqxocvov) e eguivalenze rerminologiche (Iozio: otvooqqci xofo fqv civoiov fot ooviomofo = Diodoro: xofoqqci xofo fqv fq oovioo cxioiv) con Diodoro sono imporranri spie sulla base delle guali valurare la redelr all`originale degli esrrarri roziani. 75 [... fo cv coqqov xoi otvov ccxocvov foi oqoimooiv oo fq oqqoo ovoqcqci xoi cxqifci. LUESTL!N 1989, p. 65, nora 1 propone l`espunzione di oo, il resro che ne risulra e sicuramenre meno problemarico, perche consenre di collegare il genirivo fq oqqoo a foi oqoimooiv (le porosir della spugna), rurravia l`inrervenro non e indispensabile, consideraro il cararrere del resro roziano. 76 ovfo0cv qioovfc: illuminanre e gui Diodoro !!!, 14, ` dal guale risulra chiaro che i coperchi vengono sigillari con argilla spalmara con cura rurr`inrorno (qm qioovm cqiqioovfc). Si porrebbe percio inregrare qm in Iozio, renendo pero presenre che l`omissione porrebbe essere dovura gi allo sresso recensore. |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 80 norri, senza inrerruzione. !l giorno successivo sorropongono a un rarrreddamenro misuraro guanro hanno ruso, versandolo in un alrro vaso, senza rirrovarvi alcuno degli elemenri aggiunri, bens guella sressa massa d`oro, con una leggera diminuzione di volume risperro alla polvere. (29) (29) (29) (29) !l rarro che in relazione alle miniere ci sia la rovina di ranre vire umane porra l`esposizione alla conclusione gi arrermara, che e come se la narura sressa mosrrasse che e proprio dell`oro che la sua acguisizione sia rravagliara, la sua conservazione rischiosa, l`arranno che procura grandissimo e il suo uso posro a mer rra il piacere e la sorrerenza, e in gualche modo lo srrurramenro delle miniere e anrichissimo 77 . !nrarri le proprier delle miniere rurono scoperre gi dai primi sovrani di guesri luoghi, e se ne inrerruppe lo srrurramenro guando gli Lriopi invasero in massa l`Lgirro e per molri anni ne rennero sorro conrrollo le cirr [449a [449a [449a [449a (si dice che da loro rurono anche ediricari i monumenri di Memnone), e al rempo della dominazione di Medi e Persiani. Ancora ai nosrri giorni nelle miniere d`oro allesrire da guesra genre si rirrovano arrrezzi per ragliare la pierra rarri di bronzo (daro che a guel rempo l`uso del rerro non era ancora conosciuro), ma anche un numero incredibile di ossa umane, essendo avvenuri (come e narurale che sia) non pochi crolli in guei cunicoli di roccia rriabile
77 L`ulrima considerazione e in gualche modo lo srrurramenro delle miniere e anrichissimo, succede senza soluzione di conrinuir alle precedenri, rurravia si comprende sulla base di Diodoro X!V, 5, nonche del seguiro, che essa doveva rar parre di un alrro discorso (percio si e prereriro disranziarla nella rraduzione). Lrrerrivamenre non avrebbe senso dire che la narurale dirricolr connessa all`esrrazione dell`oro dimosrra essa sressa l`anrichir del suo srrurramenro. Verosimilmenre Iozio ha operaro una sempliricazione del resro, rorse omerrendo un passaggio. |V - |ozto, Libliorheca, coptto/o 250 81 e scisrosa, le dimensioni delle gallerie sono rali che scendendo obliguamenre in prorondir si esrendono rino al mare. X!V. (`0) X!V. (`0) X!V. (`0) X!V. (`0) A sud dell`Lgirro guarrro sono le popolazioni maggiori: guelli che si sono srabiliri lungo i riumi, seminarori di sesamo e miglio, guelli insediari presso gli sragni, raccoglirori di canne e legni reneri, i nomadi, che vivono di carne e larre, e guelli che vengono dalla cosra, che carrurano i pesci. (`1) (`1) (`1) (`1) uesr`ulrima popolazione non conosce cirr, ne campi, ne alcun alrro esempio di espressione recnica, eppure rra le alrre genri, come dicono alcuni, e la piu grande: inrarri dalla regione degli Aurei - che occupano la parre piu inrerna 78 del golro che merre in comunicazione con il grande mare 79 - rino all`!ndia e alla Cedrosia, e
78 Segnlo l`errore di srampa, nel resro di Henry, di fovco ofov in luogo di fov coofov. 79 oo oq Atfoimv, oi fov coofov tov xofoixotoiv, ov fq coq otpcpqxc otxcico0oi 0ooffq: siamo nella zona del canale di Suez, nel nord-ovesr della penisola del Sinai. !l golro di cui si sra parlando e il Colro Arabico, corrispondenre a guello che arrualmenre noi indichiamo con il nome di Mar Eosso (non si dimenrichi la realr geograrica esresa che il nome `Eqt0qo 0ooooo indicava, cr. upro, p. !V, n. 2), il grande mare sarebbe l`ceano !ndiano, ma la rrase e un po` ambigua. L`espressione fov coofov tov, inrarri, conriene in se il rirerimenro sia al golro, sia al rerrirorio che si rrova nel suo esrremo recesso. !l verbo otxcim, cosrruiro col darivo, ha signiricaro di collegare a: se si rirerisce il relarivo ov al golro, il grande mare viene a essere l`ceano !ndiano (la parre piu inrerna del o//o c/e si rrova a collegarsi con il grande mare), se invece si opra per un rirerimenro al rerrirorio abiraro dagli Aurei, il mare in guesrione sarebbe il Medirerraneo (/o porte piu inrerna del golro, que//o c/e si rrova a collegarlo al grande mare). !l passo corrispondenre di Diodoro (!!!, 15, 1) ci ra propendere piu per la prima iporesi, visro che gui il verbo xcim (composro sravolra con cqi) e ineguivocabilmenre messo in relazione con lo sbocco del golro (otoiv qciqoi cqixcicfoi qo fov cxotv, fq cv to fq ctooiovo `Aqopio, fq o' to fq Tqmootfixq). lrre che da Agararchide, gli Aurei sono nominari solo da Plinio il vecchio, a due riprese. Nel primo caso (^oturo/t Httorto V!, 158) rigurano in un lungo elenco delle popolazioni che si esrendono all`inrerno della cosra araba, nel secondo caso (V!, 167), piu urile per la comprensione del nosrro resro, Plinio osserva che gli Arobe Autoet abirano nei pressi di uno dei possibili irinerari che collegano il mare con il Nilo, e cioe guello che supera il monre Casio e si collega dopo 60 miglia alla via che giunge arrraverso il deserro da Pelusio (alrerum [irer ulrra |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 82 ancora alla Carmania 80 , alla Persia e alle isole che le popolazioni dei sudderri paesi conrrollano, in rurra guesra regione abirano gli !rrioragi. Lssi vivono nudi, nude sono le loro donne, e generano rigli in comune, hanno narurale percezione del piacere e del dolore, senza che cio comporri la benche minima cognizione del male e del bene. (`2) (`2) (`2) (`2) Turre le zone dove la cosra sproronda rapidamenre sono osrili alla vira per guesri uomini, e cos pure guelle vicine alle grandi spiagge: dirarri rale ripo di rerrirorio non consenre caccia abbondanre ne di pesci, ne di alrre specie simili 81 . Le dimore di guesra genre sono collocare lungo le scogliere, dove ci sono anche proronde incavarure e dirupi irregolari, gallerie coperre e rormazioni conrorre. uando sussisrono le condizioni convenienri al loro urilizzo, ponendo pierre ruvide sulla cavir come se rossero degli srrerri [pori... 82
Casium monrem, guod a LX p. redir in Pelusicam viam - accolunr Arabes Auraei). Cr. anche MULLLE 1896, coll. 259`-2594. 80 Cedrosia e Carmania si esrendono a parrire dalla cosra orienrale del Colro Persico, negli arruali rerrirori di !ran e Pakisran. 81 0qqov oq otfc i0to otf oot cvot ooioo0ot ooqofcqov oqooiomoiv q foiooc cqoo: guesra rrase e inreressara da una incomprensibile lacuna di 5 righi nel ms. M, dopo la parola cvot. !l signiricaro e la sinrassi errerrivamenre risulrano inregri gi nel resro cos com`e, ne la parallela rradizione tndtretto che ricaviamo da Diodoro (!!!, 15, `) puo in gualche modo venire gui urile, daro che la sua sinresi rralascia proprio guesre inrormazioni, passando direrramenre dalla non conoscenza del brurro e del bello presso gli !rrioragi alla norizia sulle loro dimore. !nolrre, il copisra di M sembrerebbe iporizzare, ma a non e chiaro sulla base di cosa, una lacuna di resro causara da un salro dallo sresso allo sresso, visro che la prima parola rrascrirra dopo i 5 righi bianchi e nuovamenre cvot. uesr`ulrima inrormazione non risulra dall`appararo cririco di Henry, che rra l`alrro arrribuisce la lacuna al manoscrirro A (pot cvot : tn A veru voc. 5). 82 Ov qo fqv qciov toxcicvmv oixcim, ovo0ccvoi cfqot otfooci ci fq xoiio oiovci fivo oqoiot. !l resro e insurricienre: manca un verbo di rorma rinira e il pensiero rimane sospeso. L grazie a Diodoro (!!!, 15, `) che comprendiamo a cosa servissero guesre pierre porose, e soprarrurro a cosa raccia rirerimenro oqoiot: Lssendo la loro narura [di guesre arricolare scogliere convenienre all`urilir dei narivi, osrruiscono i cunicoli e i passaggi con grosse pierre, e urilizzando guesre srrurrure come de//e rett praricano la pesca (Totfmv oc fq qcio fmv cmqimv cqtxofmv oqoovfm, fo cxfqoo xoi oicooot otxcmxooi i0oi cooi, oi mv mocq oixftmv fqv 0qqov fmv i0tmv oiotvfoi). Dungue l`ambiguo oiovci fivo oqoiot |V - |ozto, Libliorheca, coptto/o 250 8` uando l`alra marea risale dal largo alla rerrarerma (il che accade due volre ogni giorno, alla nona e alla [449b [449b [449b [449b rerza ora 8` ), le acgue coprono rurra la scogliera, rrascinando col loro impero dal mare aperro alla riva anche non pochi pesci i guali, per un cerro rempo, rimangono nei pressi del lirorale, vagando nelle prorondir riparare alla ricerca di cibo. uando poi di nuovo si alza la correnre del derlusso, l`acgua scorre rra le rocce e le spaccarure il luogo di sbocco immediaramenre successivo
, menrre i pesci che resrano
nelle incavarure divenrano racile preda e cibo per gli !rrioragi.( (( (``) ``) ``) ``) Ma se rurri gli alrri pesci, come abbiamo derro, sono carrurari senza dirricolr, guando cpirano pescecani, roche di una cerra grandezza, pesci scorpione, murene e rurre le specie di guesro ripo, la lorra divenra pericolosa. ( (( (`4) `4) `4) `4) Una volra che ne hanno carrurari un cerro numero, porrarili su rocce esposre a sud, che sono rovenri, li gerrano su di esse, dopo averli lasciari srare per non lungo rempo, li rivolrano rurri sull`alrro laro. Poi, guando li arrerrano per la coda e renendoli da essa ne scuorono rurro il corpo, la parre carnosa, ammorbidira dal calore di cui si e derro, si disracca rurra inrera, menrre le lische le ammucchiano a parre, e gli enormi cumuli da esse cosriruiri sono visibili da disranza considerevole. Eaccolra la carne dei pesci su una
corrisponderebbe, in Diodoro, a mocq oixftmv: i pesci che si vengono a rrovare in guesri luoghi con l`alra marea, al ririrarsi di essa, si rrovano inrrappolari nelle cavir colme d`acgua, acgua che inranro lenramenre puo derluire arrraverso i pori creari arriricialmenre dagli !rrioragi occludendo le aperrure. !nreressanre e che il ms. M, abbia dopo oqoiot una lacuna di un rigo, non arresrara per A, sembra che il copisra di M, rendendosi conro dell`insurricienza del resro (e dungue rt//ettendo crtttcomente sul resro), abbia supposro la mancanza di gualcosa, e abbia lasciaro lo spazio necessario all`evenruale compleramenro. 8` ! Creci dividevano il periodo di luce del giorno in dodici parri uguali, dungue la durara delle ore variava con la sragione e la alrirudine. La rerza e la nona ora corrisponderebbero roo modo risperrivamenre alle orro di marrina e alle due di pomeriggio (LUESTL!N 1989, p.71, n. 1). 84 ci fov ciqcqq xoi xofcciovfo foov: guesra precisazione, di non racile comprensione, e assenre in Diodoro, e porrebbe essere una spia di rielaborazione linguisrica da parre di Iozio (cr. tn/ro, pp. `98). |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 84 roccia piarra, la pigiano con cura per un rempo non breve, mescolandovi anche il rrurro del paliuro, con l`aggiunra di guesro, inrarri, l`insieme divenra molro piu glurinoso, e a guanro pare esso svolge il ruolo di spezia o condimenro. Dopo che hanno ammorbidiro guesra massa lavorandola coi piedi per il rempo adeguaro, plasmarala in rorma di blocchi oblunghi la pongono nuovamenre al sole, e guando si e dissecara, sedurisi a bancherro, rurri si cibano lauramenre, senza regolarsi con misure e porzioni, ma ciascuno secondo il suo desiderio e il suo piacere. XV. (`5 XV. (`5 XV. (`5 XV. (`5- -- -`6) `6) `6) `6) Eisperro alle improvvise rempesre che impediscono loro la pesca si arrrezzano in guesro modo: vagando per rurra la cosra vicina raccolgono conchiglie (se ne rrovano di grandissime, ranro che le loro dimensioni smisurare risulrano incredibili a chi non le abbia mai visre 85 ), e con la carne cruda dei loro molluschi ranno rronre alla mancanza di cibo di guelle circosranze. Iinche durano loro le scorre di pesce, raccolgono le sudderre conchiglie e, [450a [450a [450a [450a posrele in delle rosse, le nurrono con alghe rresche e resre dei pesci piu piccoli, guando li coglie la mancanza di cibo - come derro - ne ranno loro alimenro. Se poi enrrambe guesre risorse alimenrari vengono loro meno, da ogni cumulo di lische 86 scelgono guelle succose e rresche e le dividono in corrispondenza delle arricolazioni, e guindi, alcune
85 Si inconrrer spesso negli esrrarri di Agararchide guesra ripo di apologia anricipara della veridicir delle cose incredibili che si racconrano, si rrarra di un topo lerrerario di molre opere ernograriche e paradossograriche, che concedono largo spazio all`inarreso e al meraviglioso (su guesra ct/ro cr. anche tn/ro, pp. `41- `42). Ad esempio Cresia di Cnido, al rermine dei suoi |ndt/o, remeva di porer non essere creduro, e cercava di aggirare il probabile scerricismo del suo pubblico con un espedienre semplice ma di errerro (lo riporra Iozio al rermine del capirolo 72, p. 50a 1-`): [Cresia arrerma anche di aver rrascuraro molri alrri di guesri evenri ancor piu sbalordirivi, col proposiro di non apparire, a chi non ne sia sraro resrimone, aurore di un`opera non degna di credibilir. 86 L`edizione di Henry srampa erroneamenre fmv oxov0cv in luogo di fmv oxov0mv. |V - |ozto, Libliorheca, coptto/o 250 85 sbarrendole sulle rocce, alrre lavorandosele coi denri, assumono i modi degli animali che dimorano nelle rane. (`7) (`7) (`7) (`7) Molro piu singolari sono i loro usi guanro al bere. Per guarrro giorni, inrarri, si dedicano alle operazioni di caccia, a canri disarricolari e alle unioni per generare rigli 87 , senza che nulla li disrolga, daro che il cibo e di racile acguisizione. Ciunro il guinro giorno, si muovono verso le ralde dei monri per andare a bere, alle conrluenze dei riumi dove i nomadi abbeverano il besriame. Lo sposramenro avviene verso sera. ( (( (`8) `8) `8) `8) Ciunri agli abbeveraroi dei nomadi si pongono inrorno alla cavir, e poggiando le mani a rerra e inginocchiandosi bevono alla maniera dei buoi, e non una volra sola d`un riaro, ma rermandosi spesso, dopo essersi riempiri il venrre d`acgua proprio come se rosse una cisrerna, se ne rirornano con rarica verso il mare. ( (( (`9) `9) `9) `9) Una volra rirornari, nessuno in guel giorno assaggia ne pesce, ne alrro, rimangono invece disresi con la pancia srrapiena e il respiro arrannoso, ranro che il loro senso di pesanrezza e di una specie molro simile a guella dell`ubriaco. A parrire dal giorno successivo, pero, rirornano alla diera di cui si e derro. Cio si veririca periodicamenre nel corso della loro vira, senza che nessuno ponga menre alle occupazioni o agli arranni di opera alcuna. L, visra la semplicir del loro regime alimenrare, si ammalano raramenre, ma
87 qo foi otvotoioi foi oioio oqiv ivocvoi: molro probabilmenre e da accogliere l`emendamenro, proposro da Mller, di oioio in oioooiio, perche conrorraro dal brano parallelo di Diodoro (!!!, 17, 1). Se da un laro e vero che anche in guello srorico si parla di resre ludiche cui oioio oqiv porrebbe rar pensare (ctmotcvoi ovoqci c0' ioqofqfo), dall`alrro Diodoro nello sresso ordine che compare in Iozio, dopo aver anche lui menzionaro i canri disarricolari degli !rrioragi (foi ovoq0qoi mooi), ra rirerimenro alle unioni (ciioovfoi fofc foi tvoiiv, in Iozio e usaro semplicemenre il sosranrivo otvotoio, che puo avere il signiricaro specirico di unione sessuale) precisandone la rinalir: oioooiio cvcxo. |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 86 l`esisrenza che conducono, nella sressa misura in cui e maggiormenre povera di arranni risperro alle alrre genri, e anche piu breve. (40) (40) (40) (40) Ad ogni modo gli !rrioragi che vivono in guesro modo sono guelli che hanno le loro dimore enrro gli srrerri. uelli che invece abirano le cosre esrerne godono sempre in abbondanza delle risorse che gli vengono da una simile arrivir di pesca, e guanro all`acgua semplicemenre non ne hanno bisogno: si cibano di pesce succoso, rale che poco ci manca perche sia crudo, e non solo non senrono il bisogno di bere, ma neanche hanno idea di cosa signirichi. Sopporrano dungue senza pena guanro la sorre ha loro assegnaro rin dal principio. XV!. (41) XV!. (41) XV!. (41) XV!. (41) !n aggiunra a guanro si e visro, dice ancora che coloro che abirano i luoghi di cui si e parlaro [450b [450b [450b [450b non hanno una concezione simile alla nosrra in rapporro a guelli che presso di noi sono i mali piu rremendi. !nrarri non ruggono un`arma alzara conrro di loro, non si irrirano con comporramenri ingiuriosi, e guelli che non sorrrono non si adirano insieme a guelli che sorrrono, ma se gli viene gualcosa di simile dagli srranieri, essi osservano rissamenre guanro avvenuro, ranno numerosi cenni con la resra, ma non ranno mosrra di aver la benche minima cognizione dell`usuale modo di rapporrarsi dell`uomo con l`uomo. Da cui - dice l`aurore - per parre mia 88 rirengo che nemmeno abbiano un linguaggio ben srrurruraro, ma che sia per abirudine e con cenni, versi e con il linguaggio dei segni che essi dispongano ogni cosa nella loro vira. XV!!. (42) XV!!. (42) XV!!. (42) XV!!. (42) Le genri che dimorano vicino agli !rrioragi non soggerri alla sere, come se rosse sraro sripularo un rrarraro inrrangibile rra essi e le roche, non le aggrediscono, ne da esse viene loro arrecaro
88 !l resro rende palese il suo cararrere di esrrarro lerrerale, visra la convivenza dell`inciso qqoiv o otqoqct e della prima persona cmc voim. |V - |ozto, Libliorheca, coptto/o 250 87 danno, piurrosro enrrambi i gruppi conservano le prede gli uni degli alrri a chi le ha cacciare, senza muovergli insidia, e conducono insieme la loro esisrenza secondo condizioni rali da risconrrarsene dirricilmenre di simili nella convivenza di uomini con alrri uomini. XV!!!. (4`) XV!!!. (4`) XV!!!. (4`) XV!!!. (4`) Tra gli !rrioragi alcuni si servono di grorre come ricovero, non guelle rivolre a sud, a causa del calore sorrocanre, ma guelle che guardano in senso opposro, alrri si riparano sorro le carcasse dei pesci che ricoprono con alghe, alrri ancora collegano una con l`alrra le sommir degli ulivi e ne ranno il loro ricovero. uesra specie di ulivo - dice poi - porra un rrurro simile alla casragna. (44) (44) (44) (44) Un guarro gruppo di !rrioragi ha invece dimore di guesro ripo. Da rempi immemorabili si e ammucchiaro un enorme cumulo di rerreno sabbioso, simile a una monragna, ed e rurro guanro ben comparraro dal conrinuo inrrangersi su di esso del moro ondoso, ranro che, essendo una massa omogenea cosriruira di un`unica narura, non e soggerro a muramenro alcuno grazie alla sua rorre coesione. Lbbene, essi si scavano dei cunicoli a dimensione d`uomo: la parre sommirale del cumulo la lasciano inrarra, che sia, in virru della comparrezza di cui si e derro, robusra coperrura prorerriva, dalle parri sorrosranri invece ricavano lunghe gallerie, comunicanri rra loro da ogni parre 89 , nelle guali se ne sranno rranguilli, menrre alcuni illuminano le parri esposre al venro 90 , ma guando sale l`alra marea si appresrano alle operazioni di pesca, come gi racconraro.
89 ovfo0cv e parola proparossirona, non parossirona come compare nel resro di Henry (ovfo0cv). 90 cv oi fcm cv fivo fo qo fov ovcov qmfioovfc ootoiv qotiov. Per il conrronro con Diodoro e un renrarivo di spiegazione di guesro passaggio ambiguo cr. tn/ro, p. 169. Non e chiaro gi il ruolo di fivo. !n A e correrro in fivc (l`inchiosrro sembra lo sresso del copisra principale, ma il rrarro e un po` piu sorrile). Lekker e Mller non parlano di correzione ma di varianre del |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 88 (45) (45) (45) (45) ! loro morri non li rirengono degni di alcuna cura, poiche il loro inrendimenro e insensibile a guella che nell`opinione comune e la pier: [451a [451a [451a [451a percio li lasciano giacere abbandonari rinche non sopraggiunge il rirlusso che li rrascina in mare come cibo per i pesci. X!X. (46) X!X. (46) X!X. (46) X!X. (46) Alcuni di coloro che rraggono sosrenramenro dal mare, assieme alle alrre peculiarir, ne hanno in aggiunra una anche piu singolare, alla guale - srando alla logica - non e racile accordare credibilir. Si rrarra del rarro che non e possibile comprendere ne da dove, ne in che modo siano giunri nel luogo in cui abirano, visro che rocce lisce lo cingono dall`inrerno, dirupi impediscono l`accesso lareralmenre, e sull`alrro rronre e il mare che ne delimira l`inrera esrensione 91 : e cos se da un laro e del rurro impossibile (come ho derro) che abbiano raggiunro a piedi guesro posro, dall`alrro, allo sresso modo, e dirricile che lo abbiano rarro con le zarrere, non avendone di simili alle nosrre. Srando cos le cose, non rimane che arrermare che sono indigeni, privi della memoria della loro prima
manoscrirro |or. Gr. 1266 (l), errerrivamenre fivc si rrova anche in l, copiaro evidenremenre guando la correzione era gi srara rarra (un caso simile e gi sraro risconrraro upro, n. 56 per la correzione di ciovfo in ciovfo, 447a 18, ma si veda anche tn/ro, al 451b 27). 91 fqv oc ocvovfi ooov oqiovfo: Henry arrribuisce in appararo l`inregrazione ooov <fot coot> a Hudson, come possiamo leggere anche in Lekker, rale inregrazione risulra non solo erricace, ma anche conrorrara dal resro parallelo di Diodoro (!!!, 20, 1): fqv oc oiqv ctqov fot coot oqiovfo. Va comungue precisaro che la proposra di inregrazione appare da arrribuire per primo a Schorr: l`edizione di Hudson e del 1698, ma gi la rraduzione di Schorr (Augsburg 1606), senza peralrro basarsi su alcuna norazione dell`edttto prtncep, inrroduceva il mare come soggerro del genirivo assoluro oqiovfo: er pelagus omnem ex adverso conrinenrem disrerminar. Eirengo che Henry, pur non ascrivendo l`inrervenro a Schorr, si sia basaro (come spesso avviene) sulla rraduzione larina, non accogliendo pero fot coot nel resro, mosrra di non rendersi conro di rondare la sua versione su una inregrazione da lui sresso relegara in appararo. |V - |ozto, Libliorheca, coptto/o 250 89 origine, da sempre esisrenri (oci toqovfc), come alcuni dei cosidderri naruralisri dicono per derinire guesra siruazione 92 . XX. (47) XX. (47) XX. (47) XX. (47) Al di l degli srrerri che concludono l`Arabia e la regione anrisranre, sono siruare delle isole sparse, rurre di scarso rilievo, piccole guanro a dimensioni ma innumerevoli, che non producono alcun rrurro commesribile, ne colrivaro, ne sponraneo, sono posre a circa 70 sradi di disranza dalla rerrarerma di cui si parlava 9` , e si sviluppano verso il mare che sembra esrendersi dall`!ndia e dalla Cedrosia. L non si veririca il moro ondoso, perche le isole, posre una di rronre all`alrra, inrercerrano i rlurri con le loro parri piu esrerne. Sembra poi che godano delle piu ravorevoli delle condizioni climariche. uesre isole sono occupare da una popolazione proporzionara nel numero 94 , che ha il seguenre srile di vira. Nel mare che si esrende da guelle parri, che e rerribilmenre agiraro e rempesroso, c`e un gran numero di rarrarughe di srazza e dimensioni incredibili, che rurri
92 La guesrione degli uomini ingenerari era errerrivamenre dibarrura. Da Censorino (De dte noto/t, 4 = I47 \ehrli) apprendiamo che ne parlava, rra gli alrri, anche Dicearco (cr. \LHEL! 1967 2 , p. 22), aurore del !V/!!! sec. che Agararchide doveva conoscere: rilosoro periparerico come lui, ru Dicearco ad inrrodurre la classiricazione sisremarica delle popolazioni in base al regime alimenrare (cr. upro, p. `9). 9` uasi 1` Km. (Turre le eguivalenze saranno rarre sulla base dello sradio arrico di 600 piedi, cioe 184,98 m, la sressa unir di misura urilizzara da Lrarosrene, sul calcolo dello sradio di Lrarosrene cr. LNCLLS 1985). 94 oqi0m cv otcfqoi: i mss. A e M conservano il concerro opposro, oqi0m cv ou otcfqoi, ma gli edirori a parrire da Lekker espungono la negazione. Va inolrre precisaro che A presenra la correzione di oqi0m cv in oqi0otcvoi, guesra e anche la lezione del ms. l, sicche si veririca la sressa siruazione risconrrara in 447a 18 (circa la correzione di ciovfo in ciovfo, cr. upro, n. 56) e in 450b `8 (fivo correrro in fivc, cr. upro, n. 90): la dipendenza di l dal ms. A emendaro. Le inrormazioni sulla siruazione del resro per guesro specirico passo sono sparse negli apparari cririci delle diverse edizioni, conviene dungue ricapirolare: oqi0m cv ot AM Hoeschel : oqi0otcvoi A 2 l : oqi0otcvoi contectt Lsrienne : ot ec/. Lekker : oqi0m cv Mller, Henry. |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 90 consideriamo rarrarughe marine 95 . uesre di norre si rrarrengono nei rondali, ma di giorno, giunre nelle acgue calme e rranguille delle isole, rimangono a dormire, e lo ranno srandosene in superricie, rivolre verso il sole, apparendo simili a navi rovesciare 96 . L guello il momenro giusro per gli abiranri del luogo che, rrascinarele ruori dall`acgua sulla rerra rerma grazie alla loro abilir e agilir e per mezzo di corde, ne mangiano rurro l`inrerno, dopo averlo scorraro per breve rempo al calore de sole 97 . Si servono invece dei carapaci come abirazioni, erigendoli su luoghi elevari con la parre concava verso il basso come se rossero capanne, e se ne servono pure per la navigazione e per il rirornimenro d`acgua 98 , e cos per gli uomini di cui abbiamo parlaro il medesimo animale e imbarcazione, [451b [451b [451b [451b casa, serbaroio e nurrimenro. XX!. (48) XX!. (48) XX!. (48) XX!. (48) Non lonrano dalla sudderra razza vive una popolazione poco numerosa. Traggono sosrenramenro dalle balene che si arenano sulla riva, ma guando guesro nurrimenro viene loro a scarseggiare (il che avviene rreguenremenre), ricavando le carrilagini
95 o 0ooffio ovfc voiocv: precisazione assenre in Diodoro, e che ha rurra l`aria di essere una glossa. 96 Eirengo opporruno recuperare da Diodoro (!!!, 21, 2) il parricipio xofcofqocvoi in sosriruzione di xofcoxctoocvoi. 97 cv fm xotofi: che si rrarri del calore del sole, e non di un ruoco, lo si ricava da Diodoro (!!!, 21, 5): cv qim oqofqoovfc. 98 xoi qo fot oioot oc xoi toqcio cvcxo: le rraversare per mare e l`approvvigionamenro di acgua appaiono come due disrinre modalir di urilizzo dei gusci di rarraruga (con una vortotto grammaricale qo con accusarivo - genirivo con cvcxo). Turravia in Diodoro (!!!, 21, 5) sembrerebbe diversamenre: qo fc fov qciqov oiootv, ov oiotvfoi fq toqcio cvcxo, xoi qo fo oxqvmoci. Per il relarivo ov, che non puo che rirerirsi a oiootv, e per la correlazione qo fc - xoi qo, il rirornimenro d`acgua pare la rinalir specirica delle rraversare marine, e non un impiego dei gusci, a meno di non inrendere, assumendo una punreggiarura diversa e ammerrendo ancora la vortotto, per le rraversare che compiono verso il conrinenre, per il rirornimenro d`acgua, e per le abirazioni. Ad ogni modo la rrase successiva - presenre sia nel resro di Diodoro che in guello di Iozio, curiosamenre secondo un ordine inverriro -, riepilogando i modi di srrurrare le rarrarughe da parre di guesra popolazione, non lascia dubbi che essi ne adoperassero i gusci anche come recipienri. |V - |ozto, Libliorheca, coptto/o 250 91 dalle ossa e recuperando guanro si rrova sulle esrremir delle cosrole, pur in maniera misera ranno rurravia rronre alla mancanza di cibo. uesre dungue - dice Agararchide - sono le specie di !rrioragi in cui ci siamo imbarruri, rermo resrando che ce ne sono ranrissime che sono sruggire alla nosrra conoscenza. XX!!. (49) XX!!. (49) XX!!. (49) XX!!. (49) Menrre il nosrro srile di vira si esprime per noi nella compresenza di necessario e superrluo, le srirpi di !rrioragi di cui si e parlaro hanno invece eliminaro rurro cio che e inurile - dice l`aurore - senza mancare di nulla di cio che serve, avendo rurri guanri scelro la via divina 99 guanro al vivere, piurrosro che guella che porra a renrare di conrrarrare e superare la narura con le apparenze. !nrarri non accade che per brama di conguisra del porere si sconrrino in rovinose conrese e rivalir, ne che per avido desiderio di guadagno compiano verso gli alrri o subiscano ranri mali non necessari, ne che racendo sorgere gravi inimicizie, nel perseguire il danno risico dell`avversario, si rovinino con le sorrerenze dei propri cari, e nemmeno che andando per mare, esponendosi ai rischi piu esrremi, racciano esperienza del dolore commisurandolo sui rovesci della vira. Piurrosro, avendo bisogno di poche cose, per poche cose sorrrono, e possedendo cio che e surricienre non ricercano il di piu. uello che arrligge ogni uomo non e se gli viene a mancare cio che non conosce, bens cio che desidera, gualora esso giunga in rirardo risperro al preciso momenro in cui il desiderio e pressanre. Lbbene, colui che ha rurro cio che desidera sar relice secondo il punro di visra della narura, non dell`opinione 100 . !nolrre non sono sorroposri al giudizio
99 !l rirerimenro alla 0cio ooo e una delle spie che lasciano pensare a una rielaborazione linguisrica da parre del recensore, al guale rorse si devono anche molre delle considerazioni presenri in guesro paragraro (cr. tn/ro, pp. `90-`94). 100 L una spiegazione a guanro derro all`inizio del paragraro, a proposiro del rarro che gli !rrioragi non alrerano la propria narura con le apparenze. !l segrero della loro relicir e nella semplicir dei cosrumi, per cui, se e vero che la |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 92 delle leggi: perche inrarri bisognerebbe asservirsi a un ordine, guando si e in grado di vivere secondo il buonsenso senza norme scrirre. XX!!!. (50) XX!!!. (50) XX!!!. (50) XX!!!. (50) Al di l degli !rrioragi, lungo l`Asrabara - riume che scorre arrraverso l`Lriopia e la Libia, molro piu modesro del Nilo, che unendo la propria correnre con guel corso di maggior porrara rorma, scorrendovi arrorno, l`isola di Meroe - lungo guesro riume, sravamo dungue dicendo, su enrrambe le sponde vive un popolo non numeroso, che ha guesro srile di vira. Dagli acguirrini che si esrendono lungo guesre zone essi, scavando, ricavano le radici delle canne, e dopo averle lavare e depurare con acgua le sminuzzano pezzo per pezzo con delle pierre, realizzara una massa omogenea e viscosa ne plasmano dei mucchierri, non delle dimensioni di una mano 101 , e scorrandoli leggermenre al calore del sole 102 [452a [452a [452a [452a ne ranno il loro cibo. uesri uomini hanno a che rare con una sciagura ineludibile: i leoni che li assalgono negli acguirrini. Verso la sragione calda, poi, compare una guanrir enorme di zanzare la cui aggressivir e rale che la genre si reca nelle zone umide delle paludi per rimanervi nascosra. Per causa loro anche i leoni abbandonano guesri luoghi, non ranro perche le punrure nocciano loro, sebbene siano insopporrabili, guanro perche non possono sopporrare il rumore del loro ronzio, cui non sono abiruari. Ma sia concesso di rirerire cose del genere come
sorrerenza e generara dalla mancanza, aver bisogno di poco signirica essere poco soggerri alla sorrerenza. La sressa assenza di riri runebri e culro dei morri presso guesre popolazioni puo essere lerra in guesro senso: non avverrire la mancanza dei propri cari vuol dire non provare la sorrerenza che deriva dalla loro scomparsa. Cli !rrioragi vivrebbero dungue in uno sraro a mer rra l`incoscienza animale ed una sponranea ararassia. 101 ci xoi ot ciqoq0ci, oxot: inrormazione diamerralmenre opposra a guella dara da Diodoro (!!!, 2`, 1): ciqoq0ioiot oxot. 102 Anche in guesro caso, come per i mangiarori di rarrarughe, dove Iozio usa il sosranrivo xoto Diodoro ha qio. |V - |ozto, Libliorheca, coptto/o 250 9` esempio di paradosso: perche cosa c`e di piu singolare del rarro che dei leoni si riririno di rronre alle zanzare, e che degli uomini debbano rrovare scampo da un pericolo simile. XX!V. (51) XX!V. (51) XX!V. (51) XX!V. (51) Vicino a guelli di cui si e parlaro, si rrovano la rribu degli !loragi [t.e. mangiarori di legni e guella dei mangiarori di semi, rra le guali passa poca dirrerenza. !nrarri guesri ulrimi si nurrono dei rrurri che cadono dagli alberi nel periodo esrivo, e nel resro dell`anno si procurano le pianre verdi rigide e con srelo simile al cosidderro ravizzone 10` , che crescono nelle valli ombrose, l`alrra rribu invece si ciba dei germogli reneri degli alberi. Cosroro di norre riposano in luoghi scelri per la loro posizione sicura e per il riparo 104 che orrrono conrro gli animali selvarici di guei luoghi, al sorgere del sole rurri guanri, insieme a donne e bambini salgono sugli alberi, cercando di raggiungere in rrerra i ramoscelli sommirali dove, succhiando i polloni piu reneri, se ne cibano senza dirricolr. Lssi merrono in arro guesra capacir per rurra la loro esisrenza, ranro che recniche e movimenri della loro arrampicara sono incredibili a vedersi, e la rorza impiegara non e solo in braccia, dira e piedi, ma - a dirla in breve - in ogni parre del loro corpo. Salrano inrarri con racilir da una rrasca all`alrra, e passano di ramo in ramo spesso nei punri piu pericolosi, merrendosi in guesro modo in mosrra al punro rale che chi li guarda ne rimane sbalordiro, e non ha cerro il coraggio di racconrarlo a chi non ne abbia esperienza. Lssi rrirurano con i denri ogni ramoscello rresco, e racile ne e la digesrione per le loro viscere, e se, inciampando, cadono dall`alro, il loro corpo, grazie alla magrezza, non subisce rerire gravi. Cosroro vivono nudi rurri guanri, hanno rigli
10` Pianra erbacea delle crocirre, con riori gialli, rrurri cilindrici e semi srerici neri, da cui si ricava anche un olio. 104 Lo iora sorroscrirro in qtoxqv e un errore del resro greco di Henry non risconrraro in nessuna alrra edizione. |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 94 e donne in comune, combarrono rra loro per i posri da occupare, e la maggior parre di loro muore per i rormenri della rame, arrorno ai cinguanr`anni, guando il glaucoma colpisce i loro occhi. XXV. (52) XXV. (52) XXV. (52) XXV. (52) Dopo la popolazione che si e descrirra ci sono guelli che la genre del luogo chiama i Cacciarori 105 . Cosroro, a morivo del gran numero [452b [452b [452b [452b di animali che il luogo ospira, si accampano rra gli alberi, aggredendo le besrie dai luoghi in cui si imboscano, li carrurano e ne ranno il loro cibo. Sono anche abili a rirare con l`arco. uando le prede scarseggiano, essi ranno rronre alla mancanza di cibo con le pelli degli animali gi carrurari, ponendole, dopo averle lavare, su un ruoco di brace leggero, e porrandole, con la corrura al calore, alla separazione 106 . XXV!. (5`) XXV!. (5`) XXV!. (5`) XXV!. (5`) Dopo la popolazione che si e descrirra, ma molro disranri da guesra ed esrendendosi verso ovesr, ci sono guelli che rraggono il loro sosrenramenro dalla caccia agli eleranri. Alcuni di loro si apposrano di vederra sugli alberi per scorgere il passaggio degli animali e, aggrappandosi con le mani alla coda, si arrampicano con i piedi sulla coscia sinisrra, poi con una scure, cosrruira apposiramenre, recidono con numerosi colpi riperuri i legamenri crociari della zampa desrra. Cos con una mano ci danno denrro a colpire e con l`alrra si rengono ben saldi alla coda, daro che e in gioco la loro vira: perche necessariamenre o uccidono, o muoiono, non essendoci in guesri casi alrra risoluzione. uando l`animale crolla per i colpi e per l`emorragia, i compagni di caccia si recano presso il suo corpo e, ragliando pezzi di carne dalla parre posreriore menrre e ancora vivo, se ne cibano lauramenre, asperrando in guesro
105 Ktvqcfoi, in Diodoro !!!, 25, 1 Ktvqoi. 106 Cioe, come risulra chiaro dal resro piu complero in Diodoro !!!, 25, 4, bruciando e racendo separare la parre villosa da guella commesribile. |V - |ozto, Libliorheca, coptto/o 250 95 modo che la preda, srinira, muoia derinirivamenre. ( (( (54) 54) 54) 54) Tale gruppo di cacciarori di eleranri si espongono a rischi esrremi. Alrri invece praricano la caccia in guesra maniera. Tre uomini armari di un arco solo e parecchie rrecce inrinre nel veleno di serpenre si collocano nella boscaglia, lungo le pisre percorse dagli animali. uando la preda si avvicina, uno riene saldamenre l`arco appoggiandoci conrro il piede, menrre gli alrri due, rendendo la corda con rurre le loro rorze, scagliano il dardo, mirando esclusivamenre al mezzo del rianco, in modo da penerrare la parre esrerna del corpo e arrivare a rerire e colpire gli organi inrerni 107 , in seguiro a cio l`animale con rurra la sua mole, in preda ai rormenri e alle convulsioni, perde le rorze e si abbarre. (55) (55) (55) (55) C`e una rerza specie di Lleranroragi. uando 108 gli eleranri, dopo aver pascolaro a sazier, desiderano abbandonarsi al sonno, non dormono coricari per rerra, bens appoggiandosi agli alberi piu grossi e spessi, in maniera rale che le due zampe vicine al rusro si reggono sul suolo solo leggermenre, menrre e il rianco che, ricevendo rurro il peso corporeo, lo sosriene conrro il legno del rronco. !n ral modo il loro assopimenro non e pieno, ma apparenre 109 , perche a un
107 fot xtqfot foot: lerreralmenre i luoghi convessi, cioe le rigonriarure inrerne. La tuncturo rivela guasi cerramenre un uso recnico dei rermini, rorse dovuro all`evoluzione della lingua. 108 Tqifov oc cofi cvo ccqovfoqomv, oi ccioov oi ccqovfc xf.: il maschile plurale oi e sosriruiro con il neurro singolare o non solo in Lekker (come risulra dall`appararo di Henry), ma anche gi in Hoeschel. uesro pronome relarivo, ad ogni modo, resra dirarri un nomtnottvu penden, ripreso da Oi otv solo nella rrase successiva a guesro lungo periodo. Puo rrarrarsi di un renomeno dovuro al lavoro di excerptum. 109 oqcctocq: propriamenre ralsaro. Anche guesra norazione e assenre in Diodoro, e la sua inrerprerazione richiede una cerra liberr risperro alla lingua classica. |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 96 sonno prorondo si arrianca la rorre angoscia dell`improvvisa rovina pronra in caso di cadura, dara la loro narura gorra 110 . uelli che dungue vivono della caccia di guesri esemplari, vagando per le boscaglie e individuando i luoghi dove l`eleranre si riposa, segano gli alberi dalla parre opposra in modo che, se pure non prendono alcuna inclinazione, nemmeno rimangono molro solidi e robusri 111 , ma in grado di rimanere in piedi solo sorroposri a pesi limirari. uando l`animale dai luoghi del pascolo si va a poggiare sul posro dove abirualmenre riposa, cade improvvisamenre per la rorrura del rronco, e rimane l a giacere, pronro per divenrare cibo per i cacciarori. Ld essi inrarri vengono a ragliarne la carne dalla parre posreriore, racendolo dissanguare e morire, e se ne disrribuiscono i pezzi secondo i bisogni di ciascuno. XV!!. (56) XV!!. (56) XV!!. (56) XV!!. (56) !l re di Lgirro Tolomeo, nel renrarivo di dissuadere guesri cacciarori dalla srrage di eleranri, con l`inrenro di averne lui di vivi, rece loro ranre meravigliose promesse, non solo non riusc a convincerli, ma si senr anche rispondere che non avrebbero accerraro neanche l`inrero regno in cambio del loro arruale srile di vira. XXV!!!. (57) XXV!!!. (57) XXV!!!. (57) XXV!!!. (57) Tra guesri cacciarori - che i nomadi sono abiruari a chiamare gli !mpuri (oxo0oqfoi) - la regione occidenrale la abirano guelle genri degli Lriopi che chiamano i Camusi (oioi), le zone meridionali sono invece di un popolo non numeroso, i cosidderri Srruroragi [t.e. mangiarori di srruzzi, che cacciando gli srruzzi con la loro abilir, racendo uso di rrappole e basroni, basano
110 Cioe, come piu chiaro in Diodoro (!!!, 27, `), daro che la loro corporarura non consenre di rialzarsi. 111 iotov xoi iotqov: la rigura erimologica e la paronomasia risalgono evidenremenre ad Agararchide, e cosriruiscono un esempio degli usi rerorici dell`aurore, ranro apprezzari da Iozio nel giudizio srilisrico espresso nel cap. 21`. |V - |ozto, Libliorheca, coptto/o 250 97 su di essi la loro esisrenza, mangiandone la carne e servendosi delle loro piume come vesriri e giacigli. uando sono arraccari dai Camusi, essi urilizzano come armi le corna di anrilope, che sono grandi e raglienri (guesra regione d sosrenramenro a un gran numero di esemplari di guesra specie). XX!X (58) XX!X (58) XX!X (58) XX!X (58) Non molro lonrano da guesre genri ci sono gli Acridoragi [t.e. mangiarori di locusre: gli individui di guesra popolazione sono di srarura piu piccoli degli alrri, snelli di corporarura ed esrremamenre scuri. Verso l`eguinozio di primavera, guando nelle loro regioni spirano rorrissimi 112 il libeccio e lo zeriro, un`innumerevole guanrir di locusre giunge con i venri da zone non conosciure, poco dirrerenri dagli uccelli nella vigoria del volo, molro nella rorma. Di guesro animale essi si nurrono per rurro l`anno, soprarrurro preparandolo sorro sale. Ad esse danno la caccia con il rumo, [45`b [45`b [45`b [45`b racendole precipirare dall`aria sul suolo. Cosroro sono agili veloci di gambe, ma non vivono piu di guaranr`anni, daro che il cibo di cui si nurrono e compleramenre secco. Concludono la loro vira in maniera molro misera: con l`appressarsi della vecchiaia appaiono sul loro corpo una specie di pidocchi con le ali, simili alle zecche nella rorma, ma un po` piu piccoli di guei parassiri che compaiono sui cani, cominciano dal perro e dalle viscere, srigurandone rapidamenre l`asperro. uesri uomini inizialmenre si rrovano in condizioni simili a chi subisce irrirazioni da scabbia, ma in seguiro essi si arrecano dolorose
112 La lezione dei codici A e M, occ0ci (concordaro con ipc e cqtqoi), e da prererire a guella di A 2 e l, occ0mv (concordaro con oxqiomv), srampara dagli edirori, la prima delle due, inrarri, e conrorrara sia da Diodoro !!!, 29, 1 (cqtqoi xoi ipc occ0ci) che da Srrabone XV!, 12 (ipc xoi cqtqoi vcovfc cooi). uesro caso cosriruisce una ulreriore evidenza della dipendenza del |or. Gr. 1226 (l) dalle correzioni di A 2 nel Morc. Gr. 450 (cr. upro, nn. 56, 90, 94). |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 98 lacerazioni dal grarrarsi, poi, guando la sorrerenza e resa al culmine, e con il prolirerare dei parassiri si veriricano piccole emissioni di pus, accade che i povererri si rrovino a subirne l`insopporrabile odore acre. Che siano dungue guesre secrezioni, il loro cibo o il clima la causa di guesro male, cos essi muoiono. XXX (59) XXX (59) XXX (59) XXX (59) La regione conrinanre a guella degli Acridoragi e vasra e cararrerizzara da pascoli di varier diversiricare, ma e anche compleramenre disabirara e inaccessibile alle genri circosranri, la mancanza del genere umano in essa non risale all`inizio dei rempi, bens e dovura a una guanrir incredibile di scorpioni e raranrole, che alcuni chiamano rerramascelluri (fcfqovo0ot). !nrarri, dicono che guesre specie si siano dirruse in seguiro a un diluvio, e le popolazioni che risiedevano l, non porendo rar rronre a guesra sciagura, scamparono alla rovina con la ruga anreponendo la salvezza alla parria, e a parrire da loro guella regione rimase disabirara dall`uomo. L cos anche il gran numero di ropi di campagna dalle parri dell`!ralia, e i passeri divorarori di semi in Media, e le rane, la cui invasione avvenne presso gli Aurariari, e genre che abbandono le cirr per il prolirerare dei leoni, cosa che si veririco in Libia 11` : e
11` !n Diodoro !!!, `0, 4, rra la menzione dell`invasione delle rane e guella dei leoni, c`e il ricordo della caccia di Lracle agli uccelli della palude Srinralide. Pare poco probabile che si rrarri di un`aggiunra da parre dello srorico, anzirurro perche non sarebbe chiara la scelra di inserirla proprio in guesro punro della lisra (e non, magari, alla rine). !n piu Diodoro !V, 8, `-4 si sorrolinea la non sroricir del miro, con parricolare rirerimenro proprio alle imprese di Lracle. D`alrro canro sembra srrano anche che Agararchide, che sappiamo molro cririco nei conrronri del miro (la rassegna nel paragraro 7, 442b 29-444b 19, e le arrermazioni merodologiche dell`8, 444b 20-`4) ne racesse gui uso, pur disponendo di ranri esempi srorici, e proprio in un luogo dove, con l`accumulo di casi simili a guello racconraro, cerca di rendere la propria narrazione la piu credibile possibile. Iorse, mosso da considerazioni simili, Iozio ha prereriro operare nei suoi esrrarri una sorra di espunzione delle parole che risulravano incongruenri, oppure si rrarra di un mortno/e nel resro diodoreo. |V - |ozto, Libliorheca, coptto/o 250 99 insomma molre alrre calamir inasperrare privarono ranre regioni dei loro abiranri 114 . XXX! (60) XXX! (60) XXX! (60) XXX! (60) ! piu lonrani rra le popolazioni che abirano a sud sono guelli che i Creci chiamano Cinamolgi [t.e. mungirori di cani, e che i popoli vicini chiamano - cos porrebbe rradursi - Larbari Selvaggi 115 . Lssi porrano lunghi capelli e barbe di lunghezza eccezionale, allevano molri cani di grossa raglia, simili a guelli degli !rcani, e con essi praricano la caccia agli armenri indiani che si spingono nel loro paese, i guali si presenrano in numero srraordinario a parrire dal solsrizio di esrare 116 rino a mer dell`inverno. Del resro, si nurrono anche del larre che mungono dalle cagne, olrre che dei provenri della caccia agli alrri animali. uesre dungue sono le ulrime rra le popolazioni che vivono a sud. (61) (61) (61) (61) uesri sono invece i dari sui Troglodiri. !l ripo di associazione polirica (otofoocm) e la rirannide 117 , le donne e i
114 uanro a guesra sinrerica lisra esempliricariva di popolazioni scacciare dalla ruria degli animali, si e cercaro di produrre un resro comprensibile conservandone il piu possibile il cararrere condensaro del riassunro roziano. La sressa mareria in Diodoro !!!, `0, `-4 e molro piu circosranziara e meglio argomenrara, e anche la rinalir della rassegna e esplicirara: sciogliere l`incredulir degli scerrici. Come si e gi rilevaro (cr. upro, n. 85), la preoccupazione di aurori come Agararchide nei conrronri della credibilir della propria opera e conrinua e pressanre. 115 Ofi tofofoi, qqoi, fmv qo coqpqiov oixotvfmv cioiv ot Eqvc cv xtvooot xootoiv, oi o ooftcifovc, m ov fi cioi, oqiot poqpoqot: in Diodoro barbari si rirerisce alle popolazioni vicine, e il nome che guesre assegnano ai Cinamolgi e semplicemenre Selvaggi (`Aqioi). L uno di guei casi in cui in Iozio, nel lavoro di riassunro e rirormulazione, una parola si sposra da un conresro di rirerimenro a un alrro. 116 \esseling propone erricacemenre l`emendamenro di cicqivmv in 0cqivmv: l`emendamenro e richiesro del conresro, ma anche conrorraro dalla rradizione parallela di Diodoro (!!!, `1, 2). 117 To cv cvo fq otofoocm ftqovvi: da Diodoro (!!!, `2, 1: xofo otofqofo ftqovvotvfoi) e Srrabone (XV!, 4, 17: ftqovvotvfoi xo0' cxoofo) risulra che i Troglodiri non avessero un riranno unico, ma si organizzassero in gruppi, ciascuno con il proprio capo. Possiamo percio risolvere l`ambiguir di fq otofoocm nel resro roziano, che non indica semplicemenre la rorma di governo, ma una organizzazione per gruppi (Diodoro: xofo otofqofo). |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 100 bambini sono in comune, solamenre alla moglie del riranno non e leciro accosrarsi, e a chi osa rarlo e inrlirro come mulra la consegna di un capo di besriame. !l loro srile di vira: guando da loro e inverno (esso giunge col sorriare dei venri eresii) e Dio 118 riene la loro regione sorro la srrerra di piogge rorrenziali, vivono di sangue e larre con cui ranno un composro che mescolano in un recipienre messo per breve rempo (cixq) sul ruoco. uando giunge l`esrare si sposrano nelle zone paludose, combarrendo rra loro per il roraggio 119 . L mangiano i capi di besriame molro vecchi o malari: a ucciderli sono dei macellai, che chiamano impuri. uesra genre non assegna l`appellarivo di genirori ad alcun essere umano, bens al roro e alla mucca, chiamando l`uno padre e l`alrra madre, e lo sresso ranno con il monrone e la pecora, per il rarro che orrengono il loro cibo guoridiano non dai genirori, ma da guelli. uanro alle bevande, la massa della genre comune ra uso di un inruso del paliuro, i capi bevono invece un prepararo orrenuro da un riore, che e di un dolce sgradevole. Hanno i rianchi cinri di pelli, guanro al resro del corpo sono nudi. Per i Troglodiri e abirudine circoncidere il membro, proprio come per rurri gli Lgiziani, ma per guelli che i Creci chiamano Murilari (xoopoi) l`uso e di recidere loro con rasoi, guando sono ancora inranri, rurra la parre che per gli alrri e soggerra a circoncisione, e da cio viene loro l`appellarivo che si e ricordaro.
118 !l rirerimenro alla divinir e assenre in Diodoro (!!!, `2, 2): ivocvmv oq' otfoi opqmv comv. Uniramenre all`inusuale arresrazione di cixq, poco piu avanri, nel senso di moderaramenre, appena, porrebbe resrimoniare una rielaborazione del resro da parre di Iozio (cr. tn/ro, p. 400). 119 Ximo e /opox (e non rigura neanche in Diodoro). |V - |ozto, Libliorheca, coptto/o 250 101 XXX!! (62) XXX!! (62) XXX!! (62) XXX!! (62) L`aurore, pur essendo arricisra, ha urilizzaro il rermine xooqo 120 . XXX!!! (6`) XXX!!! (6`) XXX!!! (6`) XXX!!! (6`) Nei conrronri dei derunri i Troglodiri 121 si comporrano in guesro modo. Con i giunchi ricavari dal paliuro legano loro il collo alle gambe e, dopo averli sisremari su un mucchio di rerra, li colpiscono con pierre delle dimensioni di un pugno, dileggiandoli e deridendoli, rinche il corpo del morro non e rurro coperro, guindi, posroci sopra un corno di capra, se ne vanno senza sorrerenza e ben lieri. Cos, dice l`aurore, [454b [454b [454b [454b risperro ai riri runebri hanno un comporramenro saggio, se e vero che segno di saggezza e non provare dolore per chi non puo provarne. uanro ai loro odi, sconrri e combarrimenri reciproci per guei pascoli che ririoriscono in un momenro (perche per nienre alrro combarrono),
120 Ehodomann inrende per xooqo il nome della cirr crerese Camara: Comor ramen (urbt tn Creto) dialecro ramiliarirer uri (l`alrra inrerprerazione e comungue segnalara in margine: o/. oaopo voce utt), secondo IE!LTLN 1848, pp. 52-5` sarebbe invece il nome della regione abirara dai Troglodiri oggi nora come Hamara o Amara, LLPLD! 1892, p. 77, n. ` respinge guesre inrerprerazioni come /o/tttmoe, recuperando guella piu immediara, per la guale anche noi propendiamo. Turravia non e agevole dererminare a cosa Agararchide gui rirerisse il sosranrivo xooqo, che puo designare il sorrirro volraro e, per esrensione, gualsiasi cosa sia cararrerizzara da una volra, che si rrarri di sranze, lerri a baldacchino, carri, navi o anche del cielo. Nel rrarro del libro !!! di Diodoro che dovrebbe corrispondere a guesro passaggio, vale a dire rra le inrormazioni sulla circoncisione presso i Troglodiri (`2, 4) e guelle sugli usi runerari (``, 2), si descrive l`armamenro di coloro che - rra guei popoli - hanno nome Mcopoqoi (``, 1), ma non compaiono ne il rermine in se, ne conresri di cui esso possa rar parre (a meno di non merrerlo in relazione alla rorma degli scudi - xtxofcqci mopoivo ooioo - ma rorse sarebbe una rorzarura). Si porrebbe comungue pensare che in guesro punro Agararchide parlasse delle abirazioni dei Troglodiri (iporizzando dungue che l`inrormazione non sia srara conservara ne da Diodoro, ne da Iozio, se non in guesra norazione lessicale): inrarri ricaviamo da Diodoro !!!, 19, 2 che Agararchide aveva gi impiegaro il rermine xooqo in relazione agli !rrioragi che si cosrruiscono dimore con le cosrole delle balene. Sulla presenza di guesra nora roziana rra gli esrrarri di Agararchide cr. tn/ro, p. `85. 121 !n guesro punro sia nell`edizione di Lekker che in guella di Henry Tqmootfoi e scrirro erroneamenre con l`accenro circonrlesso, l`errore non deriva dai manoscrirri. |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 102 guesre osrilir dungue le risolvono le donne piu anziane racendosi avanri, merrendosi nel mezzo e placando con parole concilianri gli animi esagirari. uanro al sonno - dice l`aurore - essi non dormono come si usa presso gli alrri uomini. Hanno un gran numero di animali che li seguono, alle corna di rurri i maschi appendono dei campanelli, perche il loro suono renga lonrane le besrie selvariche. uando sopraggiunge la norre conducono le greggi alle sralle, e vi srendono sopra delle sruoie di palma. Su guesre si coricano le donne con i piccoli, menrre gli uomini accendono in cerchio dei ruochi, canrando i racconri aviri, e cos rengono lonrano il sonno, poiche in molri casi la sollecirudine ha per necessir il sopravvenro sulla narura. uando alcuni, sorro il peso della vecchiaia che sperra a rurri, non sono piu in grado di srar dierro alle greggi, pongono loro arrorno alla gola una coda di bue, e serrando ben srrerro il nodo dierro al collo, li liberano dalla vira. Se uno di essi dovesse procrasrinare la rine, chi vuole subiro, posroglisi accanro, dissolvendo la sua indecisione come per arrerro, e insieme rivolgendogli parole di rimprovero per il suo comporramenro, con lo sresso sisrema pone rine alla sua esisrenza. A guesro modo privano della vira non solo guelli che invecchiano, ma anche guelli che una malarria permanenre, o la menomazione di una delle membra rende 122 inurili nelle operazioni della pasrorizia. XXX!V (64) XXX!V (64) XXX!V (64) XXX!V (64) Lssendo il mondo cosriruiro circolarmenre in guarrro zone, e cioe orienre (ovofoq), occidenre (otoi), serrenrrione (oqxfo) e meridione (coqpio) 12` , le regioni a ovesr le
122 !l verbo della relariva non e espresso. 12` uesra successione dei punri cardinali non corrisponde con guella dara successivamenre nel rirerire gli aurori che si sono occupari delle zone del mondo. La seconda successione e verosimilmenre guella che si rrovava in Agararchide, |V - |ozto, Libliorheca, coptto/o 250 10` hanno rrarrare Lico 124 e Timeo 125 , guelle a orienre Lcareo 126 e Lasilis 127 , guelle a nord Dioranro 128 e Demerrio 129 , guelle a meridione, per la verir in maniera approssimariva - dice l`aurore - noi 1`0 . XXXV. (66) XXXV. (66) XXXV. (66) XXXV. (66) La posizione geograrica non disranzia e divide di molro i piu dirrerenri srili di vira delle popolazioni. !nrarri dalla Palude Meoride 1`1 molri che si imbarcano su barrelli mercanrili in dieci giorni approdano al porro di Eodi, da dove, nelle sresse circosranze, in guarrro giorni giungono ad [455a [455a [455a [455a Alessandria, da guesra cirr, risalendo il riume conrrocorrenre, si puo giungere senza dirricolr in alrri dieci giorni in Lriopia, ranro che, per chi arrronra il viaggio senza sosre, dal rreddo piu inrenso al caldo piu esrremo corrono non piu di venricingue 1`2 giorni. L rurravia, pur essendo rali
menrre nel primo caso Iozio ha riordinaro i punri cardinali avendo presenre la lerrura allegorica del nome di Adamo come rirerimenro a rurre le genri, delle guali ru il padre. Scrive Agosrino nel commenro al vangelo di Ciovanni (discorso !X, 14): Non c`e persona che non sappia che da Adamo hanno avuro origine rurre le genri, e che le guarrro lerrere del suo nome signiricano, in greco, i guarrro punri cardinali. [... ! guarrro nomi in greco sono A AA Anoto/e, D DD Dyt, A AA Ar/to, M MM Meembrto. 124 Lico di Eeggio (|GrHtt 570), !V-!!! sec., scrisse \u//o \tct/to e una \torto de//o |tbto. 125 Timeo di Tauromenio (|GrHtt 566), !V-!!! sec., aurore delle O/ymptont/ot (le lisre cronologiche che regisrravano sincronicamenre i vincirori dei giochi olimpici, gli erori e i re di Sparra, gli arconri di Arene e le sacerdoresse di Argo, cr. Polibio X!!, 11), e di `8 libri di \torte. 126 Lcareo di Abdera (|GrHtt 264), !!! sec., scrisse sull`Lgirro ed e ronre di Diodoro. 127 Scrirrore del !!! sec. (|GrHtt 718), aurore di |ndt/o. 128 !!! sec., aurore di \torte de/ |onto (|GrHtt 805). 129 Demerrio di Callari (|GrHtt 85), !!! sec., aurore di un`opera \u//Ato e u//|uropo. 1`0 Agararchide inscrive in una rradizione di srudi il proprio lavoro, ma si chiama in causa solo per guanro scrirro sul Mar Eosso, e non per le ampie rrarrazioni sull`Asia e sull`Luropa (cr. upro, pp. `5-`6) 1`1 Si rrarra del Mare d`Azov. 1`2 !n Diodoro (!!!, `4, 7) sono venriguarrro, cirra correrra, srando all`appena illusrraro compuro dei giorni rra una rappa e l`alrra. Lmendare cvfc in fcoooqo (cr. Mller: fcoooqo debebot, ut op. Dtodorum), pero, porrebbe rar |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 104 le disranze geograriche, le popolazioni presenrano abissali dirrerenze rra loro in regime di vira, usi e clima, ranro che agli occhi degli uni cio che e consuero e assodaro presso gli alrri non lo si ririene possibile, e non si e assoluramenre in grado di rollerare guelle condizioni in assenza delle guali gli alrri rinuncerebbero a vivere. L cos in ogni consuerudine c`e una grande magia, e il rempo che comprende in se i primi anni di vira prevale sulle dirricolr che provengono dall`ambienre circosranre 1`` . XXXV! (68) XXXV! (68) XXXV! (68) XXXV! (68) ! leoni dell`Arabia sono meno pelosi e piu aggressivi 1`4 , sono di una rinra unirorme, proprio come guelli che si rrovano dalle parri di Labilonia, e hanno un pelo cos lucenre che dalla loro criniera il colore rulvo rimanda bagliori come se rosse oro. (69) (69) (69) (69) La maggior parre di guelli chiamari rormica non dirreriscono dagli alrri in nulla guanro all`asperro, ma sono cararrerizzari dai genirali rivolri in senso opposro 1`5 .
perdere un daro: l`errore porrebbe essersi rrovaro gi nell`esemplare consulraro da Iozio. 1`` Si sra cioe dicendo che gli usi, ranro dirrerenri da popolo a popolo, sono dovuri all`ambienre specirico in cui ognuno si rrova a nascere e si radicano come consuerudini proprio nei primi anni di vira. 1`4 ! compararivi iofcqoi e 0qootfcqoi rorse non sono assoluri. Secondo LUESTL!N 1989, p. 118, n. 1 ci doveva essere un conrronro rra i leoni arabi e alrri (rorse guelli dell`Lriopia), ma il secondo rermine del paragone sarebbe venuro meno perche Iozio excerpred only whar srruck him as unusual. Al di l del caso specirico, precisazioni simili sono runzionali a merrere a ruoco il merodo degli esrrarri roziani e il loro cararrere spesso arbirrario o soggerrivo: in diversi passi, insomma, al parriarca inreressa conservare e riporrare non la linea argomenrariva generale dell`opera, ma i singoli dari che per un morivo o per l`alrro colpiscono la sua arrenzione. 1`5 Che si sria parlando ancora di leoni lo si comprende meglio dalla ronre parallela cosriruira da Srrabone XV!, 4, 15: q0tci o' ccqooiv q mqo xoi cotoi foi xootcvoi tqqiv ocofqocvo o' cotoi fo oiooio xoi qtoocioci fqv qoov, iofcqoi oc fmv xofo fqv `Aqopiov. Salra all`occhio pero un`incongruenza: Srrabone - che arringe a Agararchide indirerramenre, passando per la mediazione di Arremidoro - rirerisce a guesri leoni rormica le cararrerisriche del pelo (meno rolro e dai rirlessi dorari) che in Iozio erano arrribuire ai leoni dell`Arabia in genere, e soprarrurro, menrre Iozio parla di oi xofo fqv `Aqopiov covfc, in Srrabone si dice che guesri parricolari relini |V - |ozto, Libliorheca, coptto/o 250 105 XXXV!!. (70) XXXV!!. (70) XXXV!!. (70) XXXV!!. (70) ! leopardi non sono come guelli delle regioni della Caria e della Licia, ma sono di raglia grande e molro piu capaci di sopporrare il dolore che viene dalle rerire o dalla rarica, in vigore dirreriscono dagli alrri guanro un`animale selvarico da uno domesrico. XXXV!!!. (71) XXXV!!!. (71) XXXV!!!. (71) XXXV!!!. (71) !l rinoceronre non e da meno dell`eleranre, ma gli e inreriore guanro a srarura. Ha una pelle che nel colore e al rarro ha l`asperro del legno del bosso comune 1`6 . Porra in cima al muso, sopra le narici, un corno rivolro in su, rorre come il rerro, normalmenre con esso, guando si rrova vicino a una roccia, cozzando su di essa d srogo al suo empiro, ma guando inconrra un eleranre (con essi conrendono rurra la vira per i pascoli) insinuarosi sorro le sue viscere sguarcia col corno l`involucro delle carni e lo ra morire in breve dissanguaro, e possibile vedere molri eleranri morri a guesra maniera. Turravia se accade che il rinoceronre non riesce a raggiungerlo al venrre, e esso sravolra che, colpiro in vari modi dalla proboscide e dalle zanne, viene ridorro all`imporenza [455b [455b [455b [455b e ucciso, perche grande e la dirrerenza guanro a vigore e rorza.
sarebbero meno pelosi fmv xofo fqv `Aqopiov. Sembra insomma che in gualche punro della rradizione (Iozio, Arremidoro o Srrabone) si sia prodorra una conrusione dei rermini, ma non e chiaro dove. !l myrmex (come molri alrri animali descrirri da Agararchide e Arremidoro) compare anche rra le rigure di animali sul vero del cosidderro Papiro di Arremidoro (|. Artemtd.), e cosriruisce una delle numerose prove conrro l`aurenricir di guesro manurarro, come ho gi osservaro in CANIEA 2008, pp. 184-186. 1`6 Arremidoro (Srrabone, XV!, 4, 15) recepiva la descrizione di guesro animale da Agararchide, come al soliro senza variazioni evidenri. Turravia in guesro caso Srrabone mosrra di rare uso cririco della propria ronre, discosrandosi dalla norizia sul colore del`animale (il colore non e simile a guello del bosso, ma piu a guello dell`eleranre) e aggiungendo alcuni parricolari sull`asperro di guesra riera, sulla base della propria esperienza personale, guando passa a racconrare la lorra rra il rinoceronre e l`eleranre, invece, dichiara di dipendere di nuovo da Arremidoro (cxcivo oc qoooioooqci xf.). |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 106 XXX!X. (72) XXX!X. (72) XXX!X. (72) XXX!X. (72) Presso i Troglodiri esisre anche l`animale dai Creci chiamaro cammellopardo 1`7 , composiro, per cos dire, di nome 1`8 e di narura. Ha inrarri il manro macularo del leopardo e le dimensioni del cammello, la srazza 1`9 e srraordinaria e il collo di lunghezza rale che esso rrae il suo cibo dalle cime degli alberi. XL. (7`) XL. (7`) XL. (7`) XL. (7`) Sringi, cinocerali e cepi sono inviari ad Alessandria dal paese dei Troglodiri e dall`Lriopia. Le sringi sono molro simili a come le si rappresenra salvo per il rarro che sono rurre coperre da pelo, e sono miri e mansuere d`animo, esse sono a parre di una enorme abilir, e raggiungono un grado di isrruzione merodica rale che si ammira la proporzionara armonia in rurro cio che ranno. (74) (74) (74) (74) !l cinoceralo presenra un corpo di uomo derorme e un volro di cane, la voce che emerre e simile a un mugolio, e esrremamenre selvarico e impossibile da addomesricare, e l`asperro che gli viene dalle sopracciglia e dagli occhi e rude. uesri sono i rrarri maschili. Cararrerisrica della remmina e che presenra l`urero ruori dal corpo, e in guesra condizione passa rurra la sua vira. (75) (75) (75) (75) !l cepo ha il volro simile al leone, il corpo alla panrera, le dimensioni alla gazzella, e dalla varier delle sue rinre prende il suo nome 140 . (76) (76) (76) (76) Ma di rurri gli animali rrarrari la specie piu selvarica e indomabile e guella del roro carnivoro, che per dimensioni e piu grande di guello domesrico, e srraordinariamenre veloce, ed e di un
1`7 Koqooqooi e il nome greco della girarra. Cirarra deriva invece dall`arabo zarra/zurra: l`unica arresrazione di guesro nome rraslirreraro in greco, oqoqi, e in uno scolio a guesro passo, nel ms. A (cr. ZEZ! 2004, p. 8`8). 1`8 !l greco sramparo da Henry ha gui erroneamenre qoiv in luogo di xqoiv. 1`9 Lekker arraccia la possibilir di sosriruire oo con foo. Cr. anche MECAN 1988, p. 265. 140 !n greco xqo signirica giardino. |V - |ozto, Libliorheca, coptto/o 250 107 rosso inrenso. La sua bocca si esrende rino alle orecchie, e l`occhio appare piu chiaro di guello del leone. Normalmenre muove le corna in maniera simile alle orecchie, ma guando se ne serve negli sconrri le riene saldamenre rirre. !l verso del pelo corre in senso opposro a guello degli alrri animali. Lsso arracca gli animali piu vigorosi e d la caccia agli alrri, nocendo soprarrurro alle greggi delle genri indigene, e l`unico a essere invulnerabile nei conrronri di lance e rrecce. Percio, pur essendocisi impegnari in molri, nessuno e mai riusciro a prevalere riducendolo in proprio porere, ma se esso incappa in una buca o gualche rrappola del genere, si sorroca in breve rempo nella sua sressa collera. L giusramenre guesro animale e dai Troglodiri rirenuro doraro del vigore del leone, [456a [456a [456a [456a della velocir del cavallo, della rorza del roro e dell`invulnerabilir nei conrronri del rerro. XL!. (77) XL!. (77) XL!. (77) XL!. (77) !n Lriopia c`e l`animale chiamaro crocorra 141 , un composro - per cos dire - di lupo e cane, ma piu aggressivo di enrrambi e molro piu remibile per il volro e le zampe 142 , di srraordinario vigore, e doraro di denri e sromaco superiori ad ogni alrro animale. L inrarri rranruma senza dirricolr ogni genere di osso, e si ciba senz`alrro dei rrammenri, con una digesrione incredibile. Alcuni racconrano che guesro animale inolrre imirerebbe l`arricolazione del linguaggio umano, ma non ci convincono, essi aggiungono anche guesro, che i crocorra di norre emerrono richiami per nome, e gerrandosi rurr`un rrarro su guelli che si accosrano come a una voce umana li divorano 14` .
141 Si rrarra di una specie di iena. 142 om poqtfcqov oo fc fot qoomot xoi fmv oxqmv oomv: dal punro di visra del signiricaro poqtfcqov crea gualche dirricolr: probabilmenre si sra ancora parlando dell`asperro spavenroso di guesro animale, descrivendone il volro reroce e, presumibilmenre, i remibili arrigli (fmv oxqmv oomv). 14` Mller osserva in appararo, a riguardo di guesro paragraro, ex Agarharchide sumra gua in Cresia excerpris (v. Cres. rr. p. 105) haber codex |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 108 XL!!. (78) XL!!. (78) XL!!. (78) XL!!. (78) Si racconra che le dimensioni dei serpenri di guei luoghi sono incredibili e di una specie sruperacenre 144 , e rurri vivono di caccia. Di guelli che ci e errerrivamenre capiraro di vedere - dice - il piu lungo sembrava misurare `0 cubiri 145 . Turri i serpenri - dice -, anche il piu grosso, divenrano arrendevoli riducendoli in proprio porere con il rormenro della mancanza di cio di cui hanno bisogno. L inrarri l`aurore dice che anche guello che egli vide, una volra che, con la privazione del cibo che senza sosra gli era posro davanri, aveva riaccaro il suo animo e al conrempo inrensiricaro la sua rame, gerrando allora virrime sacriricali nella sua cesra per soddisrare la sua voglia, cos resero rrarrabile e mansuera guella riera, ranro che non si sarebbe rirenuro piu docile e rimoroso nessun alrro animale. L narurale, rirengo 146 , che cio accada agli animali che siano srari ridorri in proprio porere: inrarri si punisce guello che recalcirra, si nurre guello che si concede. gni besria impara a comporrarsi
Monacensis. !l manoscrirro cui si ra gui rirerimenro e il Monoc. Gr. 287, un codice miscellaneo di X!V secolo conrenenre esrrarri per lo piu di cararrere asrronomico e asrrologico. Tra gli alrri resri compare anche una versione del sunro roziano sugli |ndt/o di Cresia (la seconda parre del capirolo 72 della ltb/toteco), presenrara sorro il rirolo di oiqqofo Kfqoiot Kvioiot cqi fmv cv fq oixotcvq 0otofmv, e conrenenre varie inrerpolazioni, rra le guali il brano in guesrione sul crocorra. !n esso, osserviamo inolrre, conrluisce erroneamenre anche la norazione rinale sul cararrere srraordinario del roro carnivoro (vigore del leone, velocir del cavallo, rorza del roro e resisrenza al rerro), che rra gli esrrarri di Agararchide precede immediaramenre la descrizione del crocorra. ! resri conrengono coincidenze verbali evidenri, ma non sono esarramenre idenrici (per il resro di guesra inrerpolazione, cr. LLNIANT 2004, pp. 222-22`). L`inrerrerenza e srara agevolara dalla vicinanza del cararrere degli |ndt/o cresiani a guello del Mor loo di Agararchide (su cui cr. tn/ro, p. ``7). 144 oqcmv [... cc0q oqoooo cv foi fooi civoi xoi cvci 0otoofo: l`esrrarro roziano produce un resro meno preciso. !nrarri conrronrando con Diodoro !!!, `6, 1, dove la varier delle specie e piu correrramenre rirerira ai serpenri, e non alle loro dimensioni (oqcmv oc cvq ovfoooo xoi foi cc0coiv oiofo), e evidenre che il rrainrendimenro e causaro da uno scambio di posizione logica rra i sosranrivi cvo e cc0o. 145 Piu di 1` merri. 146 !l verbo alla prima persona oioi e molro probabilmenre rireribile a Iozio, cr. tn/ro, pp. `89-`90. |V - |ozto, Libliorheca, coptto/o 250 109 prudenremenre non perche apprende razionalmenre guale sia la cosa migliore, ma perche la sua memoria rimane segnara dall`alrernarsi delle esperienze. XL!!!. (80) XL!!!. (80) XL!!!. (80) XL!!!. (80) Lsisrendo molri luoghi meravigliosi e lonrani dal consuero, passero in rassegna guelli degni di menzione. Per prima cosa, per chi viene da Arsinoe renendo la rerra rerma sulla desrra si presenrano delle acgue calde che arrraverso numerosi condorri colano in mare da un`alra roccia, i canali sono srrerri, e l`acgua non e dolce, ma amara e salara, essendo rale la narura della ronre. Poi, dopo il lago, ci si imbarre nel Nilo, la cui correnre rilrra arrraverso alcuni inrersrizi in un luogo molro inrossaro 147 . (81) [456b (81) [456b (81) [456b (81) [456b Vicino al lago, collocaro in una piana molro esresa, appare un monre rosso-ocra che non ha alrra parricolarir se non guella di rar brillare guesro colore dall`alro della sua verra con inrensir rale che gli occhi di chi vi rivolge lo sguardo rroppo a lungo ne sono danneggiari. Subiro dopo segue un grande porro che inizialmenre aveva il nome di Molo del ropo, poi ru chiamaro Porro di Arrodire. L davanri si rrovano anche rre isole: due di esse sono rirramenre coperre da olivi, menrre l`alrra - con una meno rolra vegerazione - orrre da vivere a un gran numero di uccelli chiamari meleagridi. (82) (82) (82) (82) Nei pressi di guesri luoghi c`e un golro, che chiamano !mpuro. Proseguendo la navigazione si inconrra un`isola siruara ben al largo, con un`esrensione di circa 80 sradi 148 , che chiamano l`!sola dei Serpenri, in passaro piena di rerrili d`ogni specie, ma ai giorni nosrri sgombra da essi. !n guesra isola - dice - c`e anche la
147 LUESTL!N 1989, p. 1`5, n. 1 osserva che il resro di guesra rrase, conservara solo da Iozio, has been condensed ro rhe poinr or uninrelligibiliry: il rirerimenro al lago non si comprende, ne il Nilo raggiunge Suez. 148 Circa 14,8 Km. |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 110 pierra chiamara ropazio: guesra pierra e rrasparenre, simile al verro, e resriruisce un gradevole rirlesso doraro 149 . uesra pierra gli abiranri dell`isola, che la 150 conservano e raccolgono per ordine del re, la prendono in guesro modo. Di norre se ne vanno in giro parriramenre 151 , con recipienri di ogni dimensione. Di giorno la pierra, rra le rocce, a causa della luce del sole, guasi soprarrarra dal calore sorrocanre, non si disringue bene, ma guando sopraggiunge l`oscurir, in gualsiasi luogo si sia rormara essa riluce da ogni parre. uando una guardia 152 ne individua una, per segnalarla racchiude la sua lucenrezza in un vaso commisuraro alle dimensioni del rirlesso osservaro, poi, guando si ra giorno, raglia rurro inrorno la roccia nella misura di cui si e appena derro, e la consegna ai recnici specializzari nella rarrinazione. (8 (8 (8 (8`) `) `) `) Piu avanri il mare e cos poco prorondo da non misurare piu di due rese 15` , ed e verde ovungue non per la narura dell`acgua, ma per i muschi marini e le alghe che rraspaiono, percio ci sono anche pescecani in guanrir innumerevole. Per guesro morivo il rrarro di mare di cui parliamo e ben adarro a navi lunghe e imbarcazioni a remi, perche e calmo, non agiraro da onde che hanno origine da lonrano, ed e esrremamenre pescoso. Ma le disavvenrure
149 Adorriamo la congerrura di Mller cqtoov in luogo di cv qtom. 150 !l sosranrivo i0o ricorre due volre in guesra sressa rrase, la prima al maschile, la seconda al remminile, un genere guesr`ulrimo che si rirrova piurrosro nell`uso poerico, e in parricolare per le pierre preziose. 151 qo cqo signiricher o divisi per gruppi, o disrribuiri per parri (dell`isola), come si comprende dal conrronro con Diodoro !!!, `9, 9, dove apprendiamo che essi dividevano a sorre i luoghi della ricerca. Non si deve dungue risconrrare opposizione rra i due resri (cr. LMMLLALE 1989, p. 56 , n. 2: d`apres Agarharchides, les gardiens parrouillenr dans l`le rour de rle). 152 Da Diodoro !!!, `9, 6 ricaviamo che, proprio a causa della presenza di guesre pierre preziose, l`accesso all`!sola dei Serpenri era inrerderro a chiungue, e il rerrirorio sorvegliaro da guardie che merrevano a morre chi sbarcasse su di essa. 15` Circa `,5 m. |V - |ozto, Libliorheca, coptto/o 250 111 delle navi per il rrasporro degli eleranri 154 suscirano, da parre di chi ne e resrimone, grande pier nei conrronri di chi le subisce 155 . !nrarri improvvisamenre i rlurri o porrano le navi su uno scoglio, o [457a [457a [457a [457a le spingono conrro un banco di sabbia, e impossibile e la salvezza per chi si rrova a bordo. Percio sulle prime un grande lamenro si impadronisce dei marinai, senza pero rarli rinunciare a sperare nel meglio: e inrarri gi successo che alcune navi che avevano rarro naurragio in guesro modo le ha rrarre in salvo la marea, porrandole via con le onde che si gonriano improvvise 156 venendo dal largo, ma guando rerminano le provvisre di cibo, essi subiscono innumerevoli sorrerenze e alla rine muoiono rurri, o per rame, oppure - non sopporrando il lenro logorio della rame - uccidendosi con la spada, o gerrandosi in mare. XL! XL! XL! XL!V. (84) V. (84) V. (84) V. (84) Le regioni rino ai Tauri e a Tolemaide sono srare rrarrare, menrre guelle che si rrovano al di l di guesre presenrano una variazione non da poco. !nrarri da l in poi i rerrirori di guesro paese non sono piu orizzonrari verso sud, ma si volgono sempre piu verso orienre, e proierrano ombre rino a due ore nella direzione opposra al nord 157 . !nolrre sono solcari da riumi che mosrrano di aver
154 Non abbiamo alrre arresrazioni per guesre imbarcazioni, se non guella del |. |etrte !!, 40 (a), che ci inrorma del loro luogo di cosrruzione, Lerenice. Lursrein rirerisce le considerazioni del proressor L. Casson, secondo il guale si doveva rrarrare di modiried merchanr galleys (LUESTL!N 1989, p. 141, n. `). 155 Anche nel racconro di guesre spedizioni, secondo CZZL! 1978, pp. 67- 69, si ravviserebbe una cririca all`imperialismo e alla crudelr dei Tolomei (sul cui rema cr. upro, pp. 12-1`), come doppia denuncia per la loro inrrusione rra le popolazioni primirive, e per la loro incuranza nei conrronri dei marinai inviari in guesre pericolose acgue. 156 !l greco oqvioim dell`edizione di Henry e naruralmenre un reruso per oiqvioim. 157 Non si rrarra semplicemenre di una perirrasi per indicare il sud, penso sia una rraccia di condensazione del resro, come si puo ricavare da Diodoro !!!, 41, 1: xofo oc fqv 0cqivqv fqoqv oi oxioi ifotoi qo coqpqiov cvovfim foi oq qiv oqi qo mqov octfcqov. !nsomma, Iozio condensa l`inrormazione sul punro cardinale e la considerazione che le ombre si orienrano |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 112 origine dai monri chiamari Psebei 158 . La parre di guesra regione che si esrende verso l`enrrorerra e piena di eleranri, rinoceronri, rori e maiali, la parre marirrima e rurra rirra di isole improdurrive per narura, ma brulicanre di uccelli dall`asperro sconosciuro. A parrire di gui il mare e prorondo e adarro alla navigazione, e vi risiedono balene cos grandi da rurbare chi le veda: cerro nessuno e mai morro, se non guelli che hanno urraro conrro le sue pinne involonrariamenre, a causa del rurbamenro di cui si diceva, e inrarri guesro animale non e neanche in grado di inseguire con un po` di audacia i naviganri daro che la sua visra si indebolisce guando ra emergere la resra dall`acgua. XLV. (86) XLV. (86) XLV. (86) XLV. (86) Le zone inrerne visibili del Palmero 159 sono cararrerizzare da rocce di varia alrezza, menrre davanri a guelle che si esrendono verso il mare si rrova una spiaggia srrerra e lunga. (87) (87) (87) (87) Di seguiro alla sudderra cosra si rrova un luogo che chiamarono Anarra (Nqooo) dal gran numero di guesri animali. Anarra e siruara nei pressi di un promonrorio esrremamenre selvoso, e osservara in linea rerra si esrende verso la cirr derra Perra e la Palesrina, dove i Cerrei, i Minei e rurri gli Arabi che dimorano nelle
in maniera conrraria alle nosrre, producendo ad ogni modo un resro comprensibile. Eileviamo, poi, che a riguardo della durara delle ombre in guesrione in Diodoro si dice rino alla seconda ora, e non per due ore (sulla guesrione cr. DLSANCLS 1998, p. 78, n. 66). 158 Si e voluro conservare il piu redelmenre possibile la piurrosro singolare espressione fo qo ovoqoivotoiv oo fmv +cpoimv xootcvmv oqmv, rorse anche in guesro caso la recnica dell`esrrarro ha provocaro gualche alrerazione del resro, daro che il verbo ovoqoivm al medio ha il signiricaro specirico di ricomparire, o anche sgorgare, derro propriamenre di acgue che scorrono sorrorerra. Diodoro ha semplicemenre qcovfo cx fmv oqmv (!!!, 41, 2). 159 La descrizione agararchidea di guesro luogo e conservara solo da Diodoro !!!, 42, 1-4 (cr. tn/ro, p. 261). |V - |ozto, Libliorheca, coptto/o 250 11` vicinanze recano dalle regioni del nord 160 , a guanro si dice, l`incenso e [457b [457b [457b [457b le merci che hanno a che rare con i prorumi. XLV!. (89) XLV!. (89) XLV!. (89) XLV!. (89) Dopo il golro chiamaro Leanire, lungo il guale abirano gli Arabi, c`e la rerra dei Liremani, vasra e pianeggianre e rurra guanra irrigara e lussureggianre per una gran messe di gramigna, erba medica e loro che raggiungono l`alrezza di un uomo, rurra la produzione di guella rerra si limira a guesro, non genera nienr`alrro. Percio in essa ci sono cammelli selvarici, molri daini e anrilopi, numerosi greggi di pecore e una guanrir incredibile di muli e di buoi. Ma a guesri vanraggi e inrrecciaro un opposro svanraggio: inrarri guesra rerra sosrenra anche un gran numero di leoni, lupi e leopardi, ranro che le risorse narurali della regione sono causa di svenrura per chi la abira. (90) (90) (90) (90) A parrire dalle cosre l di seguiro, c`e un golro che si esrende nell`inrerno del paese e che appare 161 addenrrarvisi per non meno di 500 sradi 162 . Cli abiranri dei rerrirori del golro si chiamano Larmizomani, e sono cacciarori di animali di rerra. (91) (91) (91) (91) Vicino alla sudderra regione si rrovano rre isole che orrrono molri porri: la prima di esse la chiamarono sacra a !side, la seconda Sucaba, la rerza Salido, rurre disabirare e ben ombrose per gli ulivi che non sono come i nosrri, ma della specie parricolare di guei luoghi.
160 Cioe dall`Arabia serrenrrionale, come e piu chiaro in Diodoro !!!, 42, 5 (cx fq ovm cocvq `Aqopio). 161 Segnalo l`errore di srampa, nell`edizione di Henry, di toocixtoi in luogo di toocixvtoi. 162 Sono guasi 92,5 km. Che con fo po0o non si inrenda la prorondir del mare nei pressi del golro (cr. Henry) ma le dimensioni di guesr`ulrimo - al di l del rarro che in guel primo caso si rrarrerebbe di una misura davvero esagerara - lo si inrende dal conrronro con Diodoro !!!, 4`, 1: fm qxci o' ci ofooiot cvfoxooiot oqcxfcivcfoi. |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 114 (92) (92) (92) (92) Dopo guesre isole ben disranri dalla rerrarerma si puo vedere un lirorale pierroso ed esreso: e la regione degli Arabi Tamudeni. La navigazione in guesra direzione per piu di mille sradi 16` e la piu ardua in assoluro: non c`e inrarri, non c`e porro dall`arrracco ravorevole, non una rada per l`ancoraggio, non un golro dove rrovar riparo, non rraccia alcuna di rrangirlurri dove il marinaio possa rrovare il necessario ricovero. (94) (94) (94) (94) Dopo guesri luoghi, non proprio di seguiro ma dopo alcuni alrri, c`e una cosra che si esrende ricchissima di acgua e il monre chiamaro |otmo i cui conrorni appaiono di dimensioni incredibili, e circondaro di boschi d`alberi di ogni ripo. XLV!! (95) XLV!! (95) XLV!! (95) XLV!! (95) La regione vicina al rerrirorio monragnoso la abirano i Debi 164 , rra i guali alcuni sono nomadi, alrri proprierari di rerre. Nel mezzo del loro paese scorre un riume di narura rriparrira che porra con se polvere d`oro con un`abbondanza ralmenre evidenre che il sedimenro che si accumula alle roci del riume [458a [458a [458a [458a luccica da lonrano. Ma gli abiranri del posro non ne conoscono la lavorazione. Lssi sono massimamenre ospirali nei conrronri non di rurri gli uomini, ma di guelli che provengono dal Peloponneso e dalla Leozia, per un gualche racconro mirico riguardanre Lracle. (96) (96) (96) (96) Conrinanri con cosroro sono gli Alilei e i Casandri, i guali occupano un rerrirorio in nessun modo simile a guelli gi descrirri. !nrarri l`aria non e ne rredda, ne secca 165 , ne rorrida, ma ra comparire una nuvola molle e densa, dalla guale si veriricano piogge e
16` Cioe per piu di 185 km. 164 La rorma del nome di guesra popolazione in Diodoro (!!!, 45, `) e Srrabone (XV!, 4, 18) e Acpoi (non con accenro sull`ulrima, come in Henry), i mss. di Iozio hanno invece Acocpoi. 165 Ancora un reruso nel greco di Henry: qqo e naruralmenre qqo. |V - |ozto, Libliorheca, coptto/o 250 115 remporali 166 propizi, anche d`esrare. La maggior parre della regione e molro rerrile, ma non rurra e colrivara, essendo guei popoli 167
piurrosro inesperri. Cerro di oro, scavando nei cunicoli di roccia scisrosa del loro paese, ne rrovano parecchio, ma non di guello che con la perizia e la recnica si ronde insieme a parrire dalla polvere, bens sponraneo, e per guesra circosranza dai Creci e chiamaro non lavoraro al ruoco, le pepire piu piccole hanno le dimensioni di un nocciolo di oliva, guelle medie di uno di nespola, le piu grandi possono essere paragonare alle noci. Iorando le pepire e alrernandole con pierre rrasparenri, le porrano arrorno ai polsi e al collo. L ne porrano alle popolazioni vicine e le vendono a basso prezzo: inrarri scambiano il bronzo con il rriplo del suo peso in oro, il rerro con due volre il suo peso in oro, l`argenro invece vale dieci volre l`oro. Poiche il valore si misura sulla base di abbondanza e rarir, rurra la vira a guesro riguardo valura le cose non in runzione della loro narura ma della domanda 168 . (97) (97) (97) (97) Di seguiro a guesre genri il rerrirorio e occuparo dai Carbi, nelle vicinanze si rrova un porro dalle acgue proronde, in cui srociano numerose ronri.
166 tcfoi xoi cimvc: daro che le edizioni cririche non riporrano indicazioni univoche sulla siruazione resruale di guesro punro, e opporruno ricapirolare: A ha solranro xoi cimvc, M ha ticfoi xoi cimvc, sulla base di guesra seconda lezione, \esseling emenda viqcfoi in tcfoi nel corrispondenre passo di Diodoro (!!!, 45, 6). 167 Cli edirori ricavano da Diodoro omv (!!!, 45, 6) dove i mss. di Iozio hanno omv. 168 fq ooicio xoi oovci fq oio oqocfqotcvq, cv oi oopcci o o pio ot qo fqv qtoiv oo qo fqv qciov: il valore non e cioe una gualir inrrinseca ai beni, bens varia in runzione della loro richiesra. L probabilmenre rra le piu anriche rormulazioni della legge della domanda e dell`orrerra, anche se e molro probabile che rale osservazione sia da arrribuire al recensore, e non a Agararchide, visra la sua assenza in Diodoro. Una circosranza simile si era osservara alla rine dell`esrrarro 78, guando una prima persona singolare rirlerreva sulle modalir di apprendimenro degli animali in relazione all`addomesricamenro. |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 116 Subiro dopo si avvicenda la popolazione dei Sabei, la maggiore di guelle arabe, che possiede ogni ripo di rorruna. L inrarri la rerra produce rurro cio che noi rireniamo convenienre alla vira, e i corpi degli abiranri sono parricolarmenre presranri. Un buon prorumo domina su rurra la cosra, procurando un piacere divino, superiore a ogni descrizione 169 . Sono rorniri di guanrir indicibili di risorse. !nrarri lungo il mare crescono in gran numero balsamino, cassia e un alrra pianra che guando e rresca e il piu gradevole piacere degli occhi, ma che col passare del rempo perde rapidamenre vigore, ranro che la pianra divenra inservibile prima che possa [458b [458b [458b [458b giungere da noi nello splendore che la cararrerizza. Nell`enrrorerra si esrendono ininrerrorre grandi roresre, dirarri si ergono alri alberi di mirra e incenso, e inolrre cinnamomo, palme, canne e alrre pianre del genere, ranro che non vi sono parole per spiegare la sensazione provara da chi si rrovi di persona a rarne l`esperienza. Perche non si rrarra di una piacevolezza derivanre da rragranze conservare da rempo, ne separare dall`inrero che le genera e le ra crescere, bens sono all`apice srraordinario della loro riorirura, ed emanano il loro meraviglioso prorumo direrramenre dal luogo in cui si sono rormare 170 . Di conseguenza molri, dimenrichi delle bellezze di guesro mondo, suppongono di srare racendo esperienza
169 0ciov fc xoi oot xqciffm fcqiv: la parola 0ciov e emendamenro (proposro in primo luogo da Lekker) per 0co dei manoscrirri. Tale emendamenro e conrorraro da Diodoro !!!, 46, 4 (0cio oq fi qoivcfoi xoi oot xqciffmv xf.) e porra a un signiricaro migliore (dovremmo alrrimenri inrendere gualcosa ripo: un piacere superiore a guello che si puo provare con la visra e esprimere con la parola). 170 !l signiricaro della rrase e chiaro, ma la rormulazione e le scelre lessicali non sono immediare, dal conrronro con Diodoro !!!, 46, 4-5 risulra chiaro che del resro originario di Agararchide gui si conservano solo poche parole, rrarrandosi piurrosro di una rirormulazione arra a abbreviare ed esprimere solo le inrormazioni principali. |V - |ozto, Libliorheca, coptto/o 250 117 dell`ambrosia, visro che guesra sensazione richiede un nome convenienre al suo cararrere esrremo. (98) (98) (98) (98) Nelle roresre delle rragranze c`e una specie di serpenre rra rurre la piu parricolare, come se la sorre, invidiosa della grandiosir delle risorse narurali, e inrrecciando al vanraggioso il nocivo, arrinche nessuno - nel godimenro pieno dei beni - prenda una disposizione d`animo rale da comporrarsi del rurro con riranica arroganza e merrersi conrro Dio, educasse arrraverso il conrronro e il ricordo degli opposri. uesra specie di serpenre e di colore rosso porpora, lungo circa una spanna, e il suo morso e incurabile se rerisce a sangue al di sopra del rianco, l`animale muove i suoi arracchi balzando in aria. (99) (99) (99) (99) Presso i Sabei l`odore delle rragranze e rorrissimo, ma il piacere che ne deriva e incomplero: inrarri la conrinuir sin dall`inranzia arrievolisce la sensazione, la rende piu debole, non essendo le esperienze di vira soggerre a nessun cambiamenro. Non solo, ma per di piu non essendo in grado di condurre la loro esisrenza secondo una cerra regolarezza, guando il corpo [ct/: di alcuni di loro 171 e impregnaro di un odore carico e penerranre la cui inrensir cresce rino al punro di ridurre all`indebolimenro piu esrremo, allora, bruciando un po` di birume e barba di capro liberano cosroro dal rorre eccesso di errluvio che ne spira, e con una miscela di ingredienri che si rirengono sgradevoli arrievoliscono guanro di guella piacevolezza e rasridioso. Cos ogni risorsa, regolara secondo il limire e il giusro mezzo, ravorisce la vira, ma privara della misura giusra e opporruna perde la sua proprier vanraggiosa.
171 Da Diodoro (!!!, 47, `) risulra chiaro che guello che si va a descrivere non e un renomeno riguardanre rurri gli individui della popolazione, bens una malarria che colpisce alcuni, in Srrabone (XV!, 4, 19) la si chiama xoqov (rorpore o verrigine). |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 118 (100) (100) (100) (100) La cirr dei Sabei, che porra il nome dell`inrera popolazione, siruara su un monre non grande, e di gran lunga la piu bella dell`Arabia, il suo nome e Saba 172 . !l re di rurri i Sabei orriene il primaro dal popolo, cosa che per cerri versi e un onore, per alrri una rerribile srorruna: un onore perche governa sul popolo, racendo guel che vuole senza dover rendere conro a nessuno del suo giudizio, un srorruna perche, una volra ricevuro il suo incarico, non puo piu uscire dalla reggia, alrrimenri - in accordo con un anrico oracolo - si rrova nella condizione di porer essere lapidaro da chiungue, ranro che la sua alra dignir gli divenra runesra. (101) (101) (101) (101) Tra gli uomini, guelli che sono impegnari con le raccende di casa si comporrano con poca piu virilir che le donne, risulrando erreminari a causa dell`ininrerrorra rranguillir, rurri gli alrri arrendono alla guerra, lavorano la rerra in rurra la regione e ne esporrano i prodorri racendo uso di zarrere di una cerra dimensione. !nviano varie merci, ma soprarrurro il prorumo ricavaro da una pianra che cresce dall`alrra parre (in arabo si chiama /ortmno), il cui prorumo e il piu inrenso di rurre le alrre rragranze, si dice che guesra specie di pianra debelli nella maggior parre dei casi le inrermir corporee. Daro che la loro rerra non produce alrro ripo di pianra, per le esigenze guoridiane, come pure per le alrre necessir della vira, sono cosrrerri a bruciare cinnamomo e cassia, cos non eguamenre la sorre ha sparriro i suoi beni, accordando ad alcuni la scarsir, ad alrri l`abbondanza di cio che e buono. Tra i Sabei non pochi si servono
172 !n Srrabone/Arremidoro (XV!, 4, 19) si riprende la descrizione di Agararchide, ma sosriruendo il nome di Saba con guello di Mariaba, che era errerrivamenre la capirale dei Sabei (cr. LUESTL!N 1989, p. 165, n. 1). La correzione e con ogni probabilir gi di Arremidoro (Srrabone non avrebbe mancaro di segnalare il proprio inrervenro). |V - |ozto, Libliorheca, coptto/o 250 119 anche di imbarcazioni di pelle, avendo insegnaro loro guesro uso la marea, sebbene vivano negli agi. (102) (102) (102) (102) Dirarri sembra non esserci popolazione piu piena di risorse di Sabei e Cerrei, che amminisrrano ogni risorsa speciale 17`
nell`Asia e nell`Luropa. Sono loro che hanno reso d`oro la Siria di Tolomeo, sono loro che hanno rorniro alla laboriosir dei Ienici vanraggiosi commerci, e ranrissime alrre cose. !l loro srarzo si maniresra non solo nelle srupende opere di roreurica e nella varier delle coppe, ma anche nelle dimensioni di lerri e rripodi, e consenre loro di averne a iosa di guegli oggerri di uso domesrico dirrusi anche presso di noi, visro che - a guanro pare - in molri dispongono di parrimoni principeschi. Presso di loro ci sono molre colonne ricoperre d`oro e rarre d`argenro, e inolrre volre e porre sono rirramenre adornare di riale 174 rempesrare di pierre preziose, parimenri perrino gli inrercolumni sono uno sperracolo srarzoso, e insomma risulra evidenre la grande dirrerenza delle ricchezze risperro a guelle degli alrri popoli. uesre dungue sono le cose che [459b [459b [459b [459b si racconrano rino ai nosrri giorni sui loro usi di vira. Ma se le loro dimore non rossero posre disranri da guei popoli che volgono ovungue i propri eserciri, accadrebbe che coloro che signoreggiano su cio che conguisrano con la guerra sarebbero amminisrrarori di beni alrrui 175 , daro che la mollezza in cui vivono li rende incapaci di preservare a lungo la liberr 176 .
17` ov fo ifov ci oioqoqo oov: espressione conrorra. Lerreralmenre che ricade in un ambiro di parricolarir. 174 !l rermine qioq, che normalmenre indica recipienri di varia roggia e urilizzo, solo in Agararchide (cr. anche Diodoro !!!, 47, 7) indica un non meglio precisaro elemenro archirerronico ornamenrale. 175 oixovooi fmv oofqimv ov tqqov oi xtqioi fmv ioimv o0mv. Si sra dicendo, insomma, che popoli che sono abiruari a cosrruire la propria rorruna soprarrurro con le conguisre di guerra prenderebbero il conrrollo di guesre genri e delle loro risorse, per cui non si avrebbero piu amminisrrarori dei propri beni |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 120 (10`) (10`) (10`) (10`) Lungo le cosre di guesra regione il mare appare bianco e simile a un riume, ranro che si resra sbalordiri di rronre alla causa di guesro renomeno, in guei paraggi si rrovano delle isole relici, nelle guali gli armenri sono rurri bianchi, e a nessuna delle remmine crescono corna. Presso guesre isole e possibile scorgere ormeggiare le zarrere mercanrili dei popoli vicini: molrissime provengono dai luoghi presso cui Alessandro impianro, sull`!ndo, un porro, e non poche dalla Persia, dalla Carmania e da rurre le regioni vicine. (104) (104) (104) (104) !n guei luoghi si veriricano anche renomeni celesri a cararrere srraordinario, rra i guali c`e guello che accade alla cosrellazione dell`rsa. A parrire inrarri da memacrerone - secondo il calendario di Arene - nessuna delle serre srelle si mosrra rino al primo rurno di guardia, in posideone rino al secondo, conrinuando nei mesi successivi seguendo guesra relazione. uanro agli alrri asrri, i pianeri non sono visibili, alcune srelle sono piu grandi in dimensioni, alrre nemmeno rramonrano e sorgono secondo i momenri che dovrebbero essere prerissari. (105) (105) (105) (105) Dicono che nelle regioni al di l di Tolemaide il sorgere del sole avviene in una maniera rurra parricolare e srraordinaria. Anzirurro, inrarri, non accade come da noi che all`aurora per un rempo non breve vediamo la luce pur non essendoci ancora il sole, e solo dopo esso sorge, invece, nella piena oscurir della norre compare improvvisamenre il sole in rurro il suo splendore, e in guei luoghi non e mai giorno prima che si veda il sole. Seconda cosa, il sole sembra sorgere dal mezzo del mare. Terzo, guando guesro
(gli indigeni) ma amminisrrarori di beni alrrui (i conguisrarori). !l pensiero pare espresso in maniera un po` ellirrica, puo rorse ravvisarsi una rielaborazione da parre di Iozio. 176 Lvidenre anche in guesro caso la cririca all`imperialismo dei Tolomei (cr. upro, pp. 12-1`). |V - |ozto, Libliorheca, coptto/o 250 121 avviene esso rassomiglia a un rizzone di guelli piu inruocari, proierrando grandi raville, alcune nella corona solare 177 , alrre piu lonrano. uarro, dicono che il sole non abbia la rorma di un disco, ma sia inizialmenre simile a una colonna massiccia, con un`apparenza un poco piu corposa nella parre superiore, come se rosse un capirello. uinro, ancora, dicono che non emani la luce dei suoi raggi ne sulla rerra, ne sul mare, rino alla prima ora, ma sia un ruoco che non brilla nell`oscurir, guando poi ha inizio la seconda ora, l`asrro, sorgendo in rurra la sua grandezza e prendendo l`asperro di uno scudo, [460a [460a [460a [460a proierra sulla rerra e sul mare l`immagine della sua rorma e la sua luce, in modo cosi insoliro [guanro alla rorma e inruocaro guanro alla luce, da rarci prendere in considerazione il cararrere assoluramenre esrremo di enrrambi guesri asperri 178 . Sesro, verso sera dicono che si osserva il renomeno conrrario a riguardo del sole: inrarri una volra che e evidenremenre rramonraro sorro rerra, dopo di cio manda luce ancora per un rempo non inreriore alle rre ore, e presso guei popoli si ririene che guesro sia il momenro piu piacevole del giorno. XLV!!! (107) XLV!!! (107) XLV!!! (107) XLV!!! (107) L`aurore, rirerendo diverse spiegazioni a riguardo della marea, e respingendole rurre come compleramenre ralse, aggiunge: Che rurre guanre siano chiacchiere che dovrebbero avere il riregno di racere 179 , e che non si rondino su nessun daro di rarro in
177 ci fov xtxm foov fot qmfiovfo, lerreralmenre verso il luogo in circolo di cio che d luce. Ancora un`espressione ricercara che porrebbe essere spia di rielaborazione linguisrica da parre di Iozio. 178 otfm ofoov xoi tqmoc, mofc oqoiv voico0oi occ0ci fo tcqpoo: lerreralmenre cos insoliro e inruocaro, che si considera il cararrere assoluramenre esrremo di enrrambi. Alrra perirrasi norevole, Diodoro dice piu semplicemenre proierra la sua luce direrra e inruocara all`esrremo (xoi fo qm pociv oofoov xoi tqmoc xo0' tcqpoqv). 179 oiotvocvqv oiov: nella cirazione sembra essersi perso gualche elemenro sinrarrico. |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 122 grado di rornire sosregno alle cose derre e racile comprenderlo. Poi, dopo aver aggiunro anche alrre parole perrinenri la sressa guesrione, rirorna sull`argomenro: Percio guanro a maree, sismi, venri, rulmini e renomeni di guesro genere, le cause per cui avvengono le lasciamo a coloro che sono piu disposri di noi ad acconrenrarsi, invece i renomeni che provocano gli evenri maniresri noi li abbiamo illusrrari, avendoli appresi da chi li conosceva. Per i soggerri srraordinari noi aspiriamo a rrovare spiegazioni piu convincenri di guesre, ma daro che sriamo esponendo un`opera srorica veridica prereriremmo non arrischiarci. XL!X. (108) XL!X. (108) XL!X. (108) XL!X. (108) Nello srrerro di cui si e parlaro accade per gli ulivi guesro srrano renomeno. Con l`alra marea l`acgua li sommerge rurri, ma guando essa rirluisce nel mare essi sono ininrerrorramenre in riore. C`e poi gualcosa che cresce proprio l, nelle acgue sorro le scogliere, simile a un giunco scuro, che le popolazioni indigene dicono essere la chioma di !side, cercando di rivesrire di ingenua credibilir la rinzione del miro. Accade che guesro vegerale, guando e barruro dalle onde, si piega in ogni verso, essendo renero il suo inrero involucro, similmenre ad alrre pianre, se la si srrappa e la si lascia esposra all`aria aperra, isranraneamenre il pezzo ragliaro divenra piu duro del rerro. L. (109) L. (109) L. (109) L. (109) Tra i ranri alrri pesci di narura insolira che nascono nei luoghi di cui si e derro ce n`e uno di colore srraordinariamenre scuro e delle dimensioni di un uomo, che chiamano eriope perche il prorilo del sua raccia e camuso. Nei primi rempi guelli che lo pescavano rirenevano, per la sua somiglianza umana, che rosse degno di non essere venduro [460b [460b [460b [460b ne mangiaro, ma nei rempi successivi hanno cominciaro a rare l`una e l`alrra cosa, senza commerrere alcuna colpa in cio. |V - |ozto, Libliorheca, coptto/o 250 12` L!. (110) L!. (110) L!. (110) L!. (110) Abbiamo dungue realizzaro accuraramenre, per guanro ci era possibile, la rrarrazione delle popolazioni siruare a meridione, in cingue libri, delle isole in guel mare esplorare successivamenre, dei popoli seguenri, delle rragranze, guanre la regione dei Troglodiri si rrova a produrne, chiedendo perdono ne abbiamo abbandonaro del rurro la rrarrazione, e perche l`er non permerre piu di sosrenere la rarica allo sresso modo, dopo aver ranro scrirro sull`Luropa e sull`Asia, e perche gli archivi (tovqofo), a causa di disordini in Lgirro, non orrrono piu la possibilir di un`analisi accurara 180 . Ma chi si rrova ad avere conoscenza specirica della mareria, e sia doraro di uno srile degno della narrazione srorica, e abbia la dererminazione idonea a ricercare la rama con il lavoro, cerro non receder. L!!. (111) L!!. (111) L!!. (111) L!!. (111) 181 Arriano, avendo scrirro un opuscolo su narura, cosriruzione e apparizione delle comere, renra con molri argomenri di mosrrare che rali apparizioni non presagiscono nulla, ne di bene, ne di male.
180 Sulla narura degli tovqofo consulrari da Agararchide cr. upro, pp. `7- `8. uanro alle cause per cui gli archivi non sarebbero srari piu urilizzabili cr. pp. 7-12. 181 Si rrarra di un aurore di asrronomia, cr. \!SS\A 1895. IALE!C!US- HAELLS 1807, p. 766 rimanda all`aurore ciraro da Ciovanni Iilopono, |n Arttote/t meteoro/otcorum /tbrum prtmum commentortum, vol. X!V, 1 (Commenraria in Arisrorelem Craeca), p. 15: `Aqqiovo oc cv fm Hcqi cfcmqmv qqoiv m `Eqofoo0cvq o Ktqqvoio iotqicfoi cixooi xoi cvfc tqiooo ofooimv cciv fqv cqicfqov fot ciofot fq q xtxot. uesro esrrarro non ha a che vedere con Agararchide, l`unica arrinenza possibile e guella remarica, visro che - a poca disranza - si era parlaro di renomeni asrronomici. La sua presenza in coda alla scheda sul Mor loo e una delle numerosissime spie che rivelano la narura della ltb/toteco: una raccolra di nore di lerrura e mareriali legari all`arrivir didarrica nella cerchia di Iozio.
|remeo La maggior parre degli esrrarri dal libro V del Mor loo conservari da Iozio nel capirolo 250 della ltb/toteco rrova un rarrronro punruale nel libro !!! della ltb/toteco tortco di Diodoro Siculo, che ha come ronre Agararchide ai capiroli 12-48 1 . Per i paragrari 2`-106 Mller disponiamo dungue di una doppia rradizione 2 . Iozio rtoume e recentce, Diodoro retmpteo. Turravia cio non signirica che sisremaricamenre il primo sia piu redele e meno complero risperro al secondo: come si avr modo di osservare ` Iozio inrerviene sul resro sia dal punro di visra linguisrico che con osservazioni personali, menrre da parre sua Diodoro mosrra piu di una volra di essere ben piu vicino alla lerrera di Agararchide. uanro al conrenuro, numerosi sono i casi in cui la comprensione degli esrrarri roziani e possibile solranro dal conrronro con Diodoro, ma non mancano circosranze in cui i due si inregrano a vicenda, o Iozio conserva inrormazioni rralasciare dallo srorico. La presenre sinossi mira a merrere in luce guesro rapporro complesso rra i due resri. Ci sorrermeremo soprarrurro sugli elemenri che consenrono di ricavare inrormazioni sul modo di lavorare di
1 Abbiamo gi osservaro che anche i primi capiroli del libro !!! di Diodoro hanno alla base Agararchide, dipendendo dal libro !! dell`Ato di guell`aurore (cr. upro, cap. !!, 1.1). 2 Cui si aggiunge il reimpiego di Arremidoro (che da Agararchide dipendeva, cr. upro, pp. 21-22 e n. 27) da parre di Srrabone XV!, 4, 5-20. ` !n sinossi e nel cap. V!!!, 6. |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 126 Iozio: con guali modalir abbreviasse il resro, guali siano le spie da cui inruire l`omissione di mareriali, dove la rormulazione sia piu prossima alla lingua del recensore, guali rirlessioni siano dovure al suo inrervenro. Segnaleremo alrres i luoghi in cui il conrronro sia illuminanre per la comprensione, o per la contttutto textu. Le unir di base per il conrronro saranno i paragrari dell`edizione di Mller, che sono srari ulreriormenre suddivisi in sorrosezioni per agevolare la lerrura sinorrica delle porzioni di resro corrispondenri 4 . !n nererro nererro nererro nererro sono srare marcare le parole presenri in enrrambi i resri, e dungue con ogni probabilir rimonranri all`originale di Agararchide, in guesro modo si puo avere anche un`idea immediara dei passi per i guali la corrispondenza rra Iozio e Diodoro e maggiore. !n sorrolinearo si riporrano invece le espressioni conrronrabili, e in genere gli elemenri norevoli analizzari nel commenro che segue ciascun paragraro. L`edizione di rirerimenro per il resro di Iozio sar guella di Mller (GGM !, pp. 111-195), daro che in molri passi guella di HLNEY 1974 non si mosrra arridabile, segnaleremo di volra in volra i punri in cui il nosrro resro si discosra da guello dei GGM. !l resro greco di Diodoro e guello di LMMLLALE 1989.
4 !n Mller i resri di Iozio e di Diodoro si rrovano semplicemenre sulla sressa pagina, uno sorro l`alrro. V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 127
2`. !L CEANDL CLI L ! C!AC!MLNT! Iozio 250, 447b 21-`` Diodoro !!!, 12, 1 a. Descrizione dei luoghi Ofi qoiov fq cqt0qo 0ooooq, xo0' ov o Ncio oo cxfqoo xoi oqoqoqo oiotcvo om cxcioc ooxofci cqiqovm, xoi oicifoi xofo fqv ociov qtoiv fmv oxmvmv fqv coqv xioiv cx fc fot coot xoo ci fqv qciqov ovofcivcfoi ot, mofc fqv cfot oiocfqov fmv toofmv, fot fc otqot xoi [fot] ofiot, oqoqoiov qm om fqv otofoqv opovciv. 1 11 1. Hcqi oq fo coofio fq Aitfot xoi fq ooqotoq `Aqopio fc xoi Ai0ioio b. Miniere Kofo otv fqv ciqqcvqv 0ooffov qoiov cofi fivo fmv xootcvmv vqoimv q0o sovto stomv, fq qoo cv ovfo xo0' tcqpoqv sovo, ogogou oc oiotvfo foiotfo cv otfoi cxqtoci mofc ov cico0oi fo oioimcvov, fq suxotqto xqioiv otx cotoq. foo cofiv smv stoo oo xoi coo qtoot, otvoocvot oot oq xoxoo0cio fc xoi ooovq. Tq oq q sotvq otoq fq qtoci xoi oioqto xoi qcpo cotoq ogogou fq suxotqtt oioqcqotoo xoi ooo fo cqioocvo qtoci tcqpootoo fq oqofqfi, c. !l gran numero dei lavorarori impiegari
oi qoocoqctoovfc foi cfoixoi cqoi fm q0ci fmv cqoocvmv xofooxctootoi fov qtoov. |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 128
a. a. a. a. !l resro di Iozio si dilunga in una mericolosa descrizione dei luoghi dove sono siruare le miniere, insisrendo sull`andamenro rorruoso del Nilo: rale descrizione doveva essere in Agararchide, ed e verosimile che anche il lungo iperbaro che con rale e/p/rot viene a crearsi rimonri all`ernograro (cr. anche tn/ro, paragraro 25c). b. b. b. b. La precedenre descrizione richiede una rormula di raccordo, naruralmenre assenre in Diodoro. uesr`ulrimo ha pero in piu risperro a Iozio il rirerimenro xoxoo0cio fc xoi ooovq: si comincia ad avverrire da gui in poi nel resro della ltb/toteco un`esigenza di sinresi guanro alle rormulazioni - evidenremenre rroppo rreguenri ed esrese per una raccolra di esrrarri - sulla sorrerenza e la miseria dei lavorarori. La parole che in Iozio descrivono le miniere d`oro (fivo fmv xootcvmv vqoimv q0o covfo cfomv, fq qoo cv ovfo xo0' tcqpoqv covo) sono di parricolare inreresse per lo srudio dei meccanismi della rielaborazione nella ltb/toteco. 1) Nel resro di Iozio il pronome tnde/tntto fivo si rrova di rarro a dover de/tntre ben rre oggerri del resro originario, guelli che in Diodoro sono foo, cfoo e q: il concerro /uo/t dove ci sono mtntere di meralli preziosi, presso le guali la terro ha colore scuro si comprime in fivo che hanno meralli preziosi e sono scuri per colore. 2) !l rermine cfoo, in verir, si e conservaro anche negli esrrarri della ltb/toteco, ma murando di signiricaro: menrre in Diodoro ha l`ordinaria valenza di miniere, in Iozio indica i minerali da esse esrrarri, signiricaro possibile, ma di uso rardo: la perirrasi fmv xootcvmv vqoimv cfomv (i minerali cosidderri nobili) vale il qtoot di Diodoro. `) !n Iozio i rermini del parririvo fmv xootcvmv vqoimv cfomv sono dislocari piurrosro liberamenre (fmv xootcvmv vqoimv q0o covfo cfomv), e in parricolare la posposizione di cfomv, V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 129 separaro dagli alrri, appare guasi una precisazione aggiunra per chiarire guanro gi scrirro. uesri renomeni porrebbero inguadrarsi nelle modalir di lavoro di Iozio e della sua cerchia, iporizzando che l`analisi di un`opera si svolgesse brono per brono come lerrura e rielaborazione (riassunro o pararrasi, ralvolra anche commenro). Poreva capirare cos che guanro appena ascolraro venisse appunraro con rermini piu generici (fivo), che alcune parole perdessero il loro originario signiricaro per assumerne uno ugualmenre consono alla lingua bizanrina (cfoo, e comungue da rilevare che in Iozio non si hanno alrre arresrazioni di cfoov nel senso di merallo), e che la successione sinrarrica non risulrasse del rurro limpida. c. c. c. c. La precisazione sul gran numero di operai urilizzari da chi e posro a capo dei lavori e solo in Diodoro, e risponde bene all`inrenro parerico di Agararchide, ricercaro rramire la conrinua punrualizzazione e variazione del rema dello srrurramenro, della miseria e della sorrerenza, Agararchide, dopo aver esaminaro esempi di alrri aurori, che abbiano rrarraro argomenri implicanri il pot/o (paragraro 21 Mller: Lgesia, Srrarocle, Demosrene...), ne sra ora rornendo una prova prarica in prima persona. Nel paragraro 21 si reorizza che le modalir di rali esposizioni non dovrebbero rroppo insisrere sul cararrere espliciro, a meno che uno non porri coerenri morivazioni che giusririchino i parricolari esplicirari (445b 42-446a 2), e che il pot/o debba provenire piu dai dari di rarro che dalle parole urilizzare per esprimerli: proprio guesro Agararchide sra racendo, precisando volra per volra con insisrenza discrera, e senza rroppo concedere alla rerorica, le ragioni per cui guesri svenrurari lavorarori siano da commiserare. Un lavoro di excerptum, naruralmenre, non puo sisremaricamenre dare conro delle suggesrioni che un aurore crea con l`argomenrazione e la rensione generale della sua opera, puo pero, come ra Iozio, conservarne le conclusioni, recuperando le rormulazioni piu concise |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 1`0 e signiricarive per la loro posizione e per i rermini usari (cr. tn/ro, paragraro 26).
a. a. a. a. ! minarori sono degli schiavi condannari a guesra sorre dai sovrani dell`Lgirro, in rirerimenro a guesri ulrimi, dove Diodoro ha oi pooici fq Aitfot, in Iozio leggiamo il duro rermine ftqovvi. Secondo PLELMANS 1967, p. 4`8 e Iozio che remplace les rois d`Lgypre par q ftqovvi, rurravia possiamo essere piurrosro sicuri che il recensore non avrebbe urilizzaro guesro vocabolo se non l`avesse rrovaro nell`opera che srava analizzando, visro che nel greco bizanrino esso rende ad assumere il signiricaro di ribellione, sedizione (cr. SPHCLLS 1888, p. 1100). Agararchide, dungue, prendeva espliciramenre posizione conrro la polirica rolemaica a riguardo dello srrurramenro schiavile in miniera, come del resro risulra chiaro anche dal rono rurr`alrro che celebrarivo del suo racconro (cr. upro, 11-12). Eirerendosi ai condannari in miniera Iozio dice solo guelli che occupano l`inrimo gradino della miseria, Diodoro specirica che si rrarra di condannari per un crimine, prigionieri di guerra e chi e incorso in accuse ingiusre ed e sraro consegnaro agli arresri per l`ira, enrrambi invece conservano l`inrormazione secondo cui alcuni sono condannari insieme ai propri cari, alrri da soli, anche se in un ordine esposirivo inverriro. Solo Diodoro punrualizza la duplice runzione dello srrurramenro delle miniere, la pena per i condannari e i grandi inrroiri per gli srrurrarori. b. b. b. b. Sulla miseria delle condizioni di lavoro, come gi rilevaro nel precedenre paragraro (2`c) il resro di Iozio abbrevia e sinrerizza, in guesro caso con l`urilizzo dell`evocarivo cxfqomoqoo (dopo aver esposro in rono rragico). |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 1`2 La rormula di rransizione [ct/. Agararchide descrive in che modo si svolgano le rasi di lavoro connesse all`esrrazione dell`oro, che Iozio ha in piu risperro a Diodoro, cosriruisce naruralmenre un inrervenro del recensore. uesra esigenza di coerenza da parre di Iozio - il bisogno cioe di mediare con alcune parole la rransizione da un argomenro all`alrro, anche a causa della rranrumazione del resro dovura agli esrrarri - si maniresra in piu casi nel corso del capirolo, anche se non in maniera sisremarica. Un suo corrisperrivo e il rreguenre urilizzo del parricipio del perrerro medio (qo)ciqqoi per rare rirerimenro a luoghi e cose gi descrirre (su cio cr. tn/ro, pp. `99-400).
25. LL PE!ML IAS! DLL LAVE, L SCAV DLLLL CALLLE!L Iozio 250, 447b 41-448a 20 Diodoro !!!, 12, 4-6 a. Trarramenro della roccia dura e di guella cedevole Tmv oqmv, qqoiv, cv oi o guoo ctqioxcfoi, fo cv oofoo xoi fccm oxqgov covfo qtoiv cxqqoovfc tq xoi ouvo fm nugt oiqoovfc, otfm otfoi qooootoi fqv ciqov, fo o' ovstsvo fq nstgo otqgm ototxm xcqofiovfoi. 4. 4. 4. 4. Tq oc fov guoov cotoq q fqv cv oxqgototqv nugt om xotoovfc xoi oiqoovfc ouvqv qooootoi fqv oio fmv ciqmv xofcqooiov fqv oc ovstsvqv nstgov xoi cfqim ovm otvocvqv tcixciv ototxm otqgm xofoovotoi tqiooc oxqqotvfmv ov0qmmv. b. Lo specialisra a capo delle operazioni Ko0qsttot oc fmv omv [omv Mller tsvttq o fov i0ov oioiqmv. Ofov oc otfo foi cfoctoi fo ooot unostq, fo ov cqov xofocqicfoi fq fmv otuouvtmv ovoxq fotfov fov fqoov. 5. 5. 5. 5. Koi fq cv oq qoofcio o fov i0ov oioxqivmv tsvttq xo0qsttot xoi foi cqoocvoi unostxvuot. Tmv oc qo fqv otutov fotfqv oooci0cvfmv V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 1`` c. !l lavoro dei piu vigorosi Oi cv ctqmofoi xoi vcoi tuntot otqgot xontouot fqv mqov tqv ogogtouoov, ou tsvq fqv qqv [oiotcvoi] oo to, xoi fcvotoi oio fq cfqo unovoou ciovo otx su0st, oofc cv ovm fq qtoifioo oovctotoq i0ot, ofc oc xofmfcqm, oiv oc ci fqv ctmvtov xioiv, cviofc oc oxoiov xoi oicofqocvqv xoi oqoqoiov foi fmv ocvoqmv qioi. oi cv omofo qmq oioqcqovfc tuntot otqgot tqv ogogtouoov cfqov xontouotv, ou tsvqv foi cqoi, oo tov qoooovfc, unovoou oc oioxofovfc, otx c' su0sto, o' m ov q oioqtoi q fq ooofipotoq cfqo. d. Lavoro al buio e in spazi srrerri Outot sv ouv uvou qooococcvot foi stmnot covfc ofootoiv, oxoot0otvfc oiov qcpi fm ctxov0iovfi xoi noom xotooqottoovts [cfooqofiovfc Mller tmv omotmv fo 0coci, xotooouot to 0gouooto st soqo, ot qo fqv ioiov civ fc xoi otvoiv, oo qo oq0oov sntototou, nqq fqv cifiqoiv otocofc mqiovfo. 6. 6. 6. 6. Outot sv ouv oio fo cv foi oimqti xoo xoi oxoiofqfo cv oxofci oiofqipovfc uvou ci fmv stmnmv cqoofctcvot cqiqcqotoi noom oc qo fo fq cfqo ioiofqfo stooqottovts to omoto xotooouotv st soqo fo ofootcvo 0gouooto xoi fotfo ooiocifm cvcqotoi qo sntototou poqtfqfo xoi nqo.
a. a. a. a. ! due resri hanno in comune le parole chiave ed esprimono gli sressi concerri con espressioni diverse ma eguivalenri, ma Diodoro non |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 1`4 perde occasione di sorrolineare di nuovo la condizione misera di guesri uomini. b. b. b. b. Anche in guesro caso rurri i rermini specirici sono conservari da enrrambi i resri (compreso sravolra il rirerimenro alla oftio), puo essere urile rilevare che le espressioni fov i0ov oioiqmv (Iozio) e fov i0ov oioxqivmv (Diodoro) sono non solranro eguivalenri, ma anche simili dal punro di visra ronerico. uanro all`emendamenro di Mller, nel resro di Iozio, di omv in luogo di omv sulla base dell`oq di Diodoro, non lo rireniamo necessario: il senso non mura, e inolrre porrebbe darsi che il rermine nella ltb/toteco derivi dall`esemplare di Agararchide posseduro da Iozio. c. c. c. c. Lsrrema somiglianza nei rermini urilizzari, ma Iozio insisre sulla rorruosir delle gallerie che seguono il rilone, proprio come si era noraro per le sinuosir del Nilo (cr. paragraro 2`a). L evidenre che Iozio apprezza dell`aurore recensiro guesro parricolare modo di condurre il linguaggio, che evoca guasi in maniera risica, con la varier di parole e sinrassi, la narura di cio descrive (in guesro senso si possono leggere le considerazioni srilisriche su Agararchide espresse da Iozio nel capirolo 21`). d. d. d. d. Anche in guesr`ulrima sezione la corrispondenza rra i due resri coinvolge rurri i rermini specirici del racconro. Dove puo, a guanro pare, Iozio omerre parole non indispensabili (qo fo fq cfqo ioiofqfo, fo ofootcvo), d`alrra parre, guando si parla della sorveglianza del vigilanre e il resro di Iozio guello che conserva piu ricchezza di rermini.
26. IEANTUMAZ!NL: EUL D! EACAZZ!N!, TACL!ATE!, DNNL Iozio 250, 448a20-`9 Diodoro !!!, 1`, 1-` a. !l lavoro dei ragazzini Ot s ovqot nots ci fot to fotfmv oqt0cvfo unovoou stouosvot, xoi fqv oixo tmv gtntousvmv 1. 1. 1. 1. Ot s ovqot nots stouosvot oio fmv unovomv ci fo xcxoimcvo fq cfqo ovopootoiv sntnovm tqv V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 1`5 sntnovm otcovfc, cxfo fmv ofoimv xoiotoi. gtntousvqv xofo ixqov cfqov xoi qo fov cxfo fot ofoiot foov ci toi0qov ooxoiotoiv. b. !l lavoro dei ragliarori Hogo s toutmv oi fc qcoptfcqoi xoi fmv oo0cvmv oi ooi fov i0ov cfoqcqotoi cfoxoiotoi oc otfoi foi xootcvoi xoctoiv. Oi oq cvfo fmv fqioxovfo cfmv xoi foi ciocoi xoqfcqoi oou t0tvou oqciqqofc unsgm otqgm fioootoiv ciofqcqm, xoi oiqoovfc fo ciofov fqtqo ogom oqoqoiov qo fqv otfqv mqov oocfqotoiv cfcqoi. Oi o' tcq cfq fqioxovfo nogo toutmv opovovfc mqiocvov cfqov fot ofoqofo sv oot t0tvot ftfotoi otqgot unsgot, oqi ov ogoou fo cc0o xofcqoomvfoi. c. !l lavoro delle donne Otfo oc cofiv o ovo fmv uvotxmv fmv ci fo qtoxo otvoqcvmv ovoqooiv q ovctoi. Muot oq sq nstou pcpqxooiv, cq' ot fov cfiocvov sntoouot i0ov xot nogootooot tgst cxofcqm0cv qo fqv iov xmnqv, otfm cmocvoi otoqooofm mofc ovov fqv oiotvqv fot omofo xqtfciv, oq0otoiv oq0ouot s sm to fov fq ostosm tgonov [foov mss. o0q to nogoo0sv 2. 2. 2. 2. Hoqo oc fotfmv fov oqopifqv i0ov oi uvotxs xoi oi qcoptfcqoi fmv ovoqmv cxocovfoi, xoi umv sq nstovmv ovfmv ci fotfot sntoouot, xoi nogootovts ovo tgst q oto qo fqv xmnqv oq0ouotv, sm ov ci ostosm tgonov to o0sv stgov xofcqoomvfoi. Hqoootoq o' oooiv o0cqoctoio omofo xoi fq fqv oiom cqiofcotoq co0qfo q qoootoq, otx cofiv o iomv |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 1`6 stgov. otx ov ccqocic fot oxqqotvfo oio fqv tcqpoqv fq fooimqio. d. Considerazioni sulla sorre dei lavorarori Otfoi ovfc oi fov ciqqcvov fq ftq xqqov tc0ovfc no0stvotsgov cotoi fot piot fov 0ovotov. `. `. `. `. Ot oq ftovci otvmq oto' ovcocm om otx oqqmofo, ot cqqmcvo, ot cqqoxm, ot tvoixo oo0cvcio, ovfc oc qoi ovoxoovfoi qooxoqfcqciv foi cqoi, cqi ov xoxototcvoi fcctfqomoiv cv foi ovoxoi. Aiocq oi otoftci qopcqmfcqov oci fo cov fot oqovfo qotvfoi oio fqv tcqpoqv fq fimqio, no0stvotsgov oc fot qv fov 0ovotov qooocovfoi.
a. a. a. a. Anche in guesro caso il resro della ltb/toteco in vari rrarri rrascura le parole non indispensabili, comprimendo perirrasi in un solo rermine (xofo ixqov cfqov = fqv oixo), sempliricando le espressioni (qo fov cxfo fot ofoiot foov ci toi0qov = cxfo fmv ofoimv), ma anche abbreviando gli sressi vocaboli (ooxoiotoiv = xoiotoiv). b. b. b. b. Le due inrormazioni sull`er degli adderri al pesrello (i ragliarori: xoctoiv Mller : cmctoiv AM : coctoiv A 2 ) sono opposre: Iozio parla di guelli enrro i rrenr`anni, Diodoro dice guelli olrre i rrenr`anni. Dal punro di visra resruale, l`iporesi piu semplice sarebbe che cvfo di Iozio sia da emendare in cxfo. Noriamo anche, pero, che Diodoro omerre un passaggio, non parlando dei qcoptfcqoi che hanno il compiro di porrare il mareriale ai ragliarori, e guindi possibile che nella sempliricazione dell`inrormazione si sia crearo un V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 1`7 rrainrendimenro. Di qcoptfcqoi Diodoro parla subiro dopo, ponendoli al rianco delle donne nel lavoro alla macina. c. c. c. c. Come si e appena visro, Iozio ha gi parlaro degli anziani, per cui risulra che il lavoro alla macina sperri alle sole donne. Dal punro di visra resruale sembrerebbe possibile, sulla base del conrronro, emendare foov del resro roziano con il piu opporruno fqoov (Mller). La successione delle inrormazioni in Diodoro pare piu ordinara, e si nora che i due resri, menrre per la descrizione del lavoro alla mola sono pressocche sovrapponibili, nell`osservazione sulla miseria del vesriario delle lavorarrici non hanno nemmeno un rermine in comune. !n Iozio la norizia del vesriario e anricipara e rielaborara risperro a Diodoro, e probabilmenre anche risperro al resro originario di Agararchide, e il rirerimenro alla pier suscirara dalla visra di guesri lavorarori e eliminaro: anricipare i dari, accorparli alle inrormazioni precedenri e eliminare le riperizioni sono operazioni che consenrono la condensazione del resro, a scapiro della rluidir o della complerezza. d. d. d. d. Anche nelle considerazioni conclusive sulla disperazione degli operai il resro della ltb/toteco si arriene all`essenziale.
27. ! EAII!NATE! Iozio 250, 448a`9-448b18 Diodoro !!!, 14, 1-2 a. Presenrazione dei rarrinarori Hoqo oc fot 0qco cvot oioocovfoi cv fo xofciqoocvov oi xootcvoi oqoci cioi o' otfoi tsvttot qo fo cqo ostv otvocvoi fqv pooiixqv qciov.
1. 1. 1. 1. To oc fcctfoiov oi tsvttot oqoopovfc fov oqcocvov i0ov qo fqv oqv oouot otvfcciov |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 1`8 b. La ravola inclinara H oc cqooio foiotfq. Kofopootoi fqv oqcocvqv ogogov ci oovto notsto cv xoi xofctocvq ci ct0ciov foqv, otx cv oq0q oc mqo pcpqxtio, oo ixqov cotoq cixioiv. Eifo xotosovts umg tgtouot foi cqoi, fo qmfo cv xotqm, ccifo oov o0cv, oioi, to sv sms sxtqxosvov otvooqqci xofo fqv civoiov [civctoiv Mller fot ooviomofo, fo o' iotov xoi otvofov snt tou uou svst oxivqfov. ci oq notsto oovto ixqov cxcxicvq tgtouot fqv xofciqoocvqv ogogov umg sntsovts cifo to sv sms otfq sxtqxosvov oio fmv tqmv xofoqqci xofo fqv fq oovioo cxioiv, fo oc qtoiov cov snt tou uou nogosvst oio fo poqo.
c. Le spugne Hooxt oc foi toooiv ootvo o xootcvo oqoct cfoopovci onoou ooxot xoi txvot, oi cqofocvo fq oqoqot xouqm, xoi 0tmv ci ooov fo cv coqqov xoi ouvov ccxocvov foi oqoimooiv oo fq oqqoo ovoqcqci xoi cxqifci, fo oc cpqi0c xoi ofipov ci fq oovioo ooxcxqicvov oocici, otoxivqfot oio fo poqo fq foiotfq qtocm toxcicvq. 2. 2. 2. 2. Hooxt oc fotfo oiotvfc, fo cv qmfov foi cqoiv coqqm fqipotoi, cfo oc fotfo onoot oqoioi xouqm snt0tovts to ouvov xoi cmoc oio fotfmv ovoopovotoi,
V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 1`9 a. a. a. a. Nella sua descrizione Agararhide mosrra una cerra arrenzione nel concarenare le varie rasi di lavoro rramire rormule di passaggio, delle guali ora Iozio, ora Diodoro, ora enrrambi ci danno conro. Tali rormule si srrurrurano sulla ripologia base oqo oc fotfmv, o si riassumono in verbi che abbiano signiricaro di ricevere (opovm e composri, ocooi e composri) o porrare/scambiare (composri con la preposizione cfo: cfoqcqm, cfoxoim...). Dai ragazzini agli anziani (26b), dagli anziani ai ragliarori (26b), da guesri alle donne (26c), dalle donne ai rarrinarori (27a), e ancora da guesri ai rondirori (28a-b). !n guesro caso l`espressione in Iozio oqo oc fot 0qco cvot si conserva in Diodoro piu semplicemenre in oqoopovfc. uanro ai rarrinarori, e solo Iozio (come gi si e visro per i ragliarori, cr. 26b) a riporrarne il nome (oqoci), Diodoro manriene solranro fcvifoi. La precisazione che si rrarra dell`ulrima rase di lavoro (anche se rimarrebbe ancora la rondirura) e espressa nei due aurori con rermini diversi (e in comune solo il verbo om), in Iozio si arricchisce con il parricipio otvocvoi e con l`aggerrivo pooiixqv. !l parricipio sosranrivaro fo xofciqoocvov (Iozio) eguivale a fov oqcocvov (Diodoro), e nella rrase successiva rileviamo la sressa corrispondenza di sinonimi inverrira, per cui dove Iozio ha fqv oqcocvqv sravolra Diodoro scrive fqv xofciqoocvqv. b. b. b. b. H oc cqooio foiotfq: il pronome foiotfo che prelude o ricapirola una descrizione e molro presenre in Iozio, e porrebbe essere un suo espedienre per arrenuare la rrammenrazione degli esrrarri (cr. tn/ro, p. `99). uesro passo e un alrro di guelli in cui Iozio orrre un resro verbalmenre piu ricco che Diodoro, come per guelli delle sinuosir del Nilo (2`a) e del rilone aurirero (25c), sembra proprio che Iozio si compiaccia nel riporrare la varier linguisrica di Agararchide proprio dove guesri si addenrra nelle minuzie della descrizione. L dungue possibile che le ridondanri parole del resro della ltb/toteco otx cv oq0q oc mqo |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 140 pcpqxtio, oo ixqov cotoq cixioiv siano piu vicine all`originale agararchideo risperro al sinrerico ixqov cxcxicvq di Diodoro. !nvece le parole un po` ambigue xofctocvq ci ct0ciov foqv (gualcosa del ripo: [un`asse levigara a raglio dirirro) non rrovano alcuna corrispondenza in Diodoro: porrebbe rrarrarsi di un inrervenro di ampliamenro o di spiegazione da parre di Iozio. Le dirricolr nell`inrerprerazione del capirolo 250 sono in errerri dovure a un insieme di circosranze: lo srile di Agararchide, la condensazione del riassunro e i salri logici, ma cerro anche la rielaborazione di alcune espressioni in un greco non classico (cr. tn/ro, cap. V!!!, 6.`). Turra la descrizione in Diodoro e piu concisa: la successione collocazione-lavaggio-puriricazione, che in Iozio si arricola in rre momenri sinrarrici disrinri, si accorcia decisamenre nell`alrro aurore, che pero conserva scrupolosamenre i rermini chiave originali. Ma all`originale e in guesro caso sicuramenre piu vicino Iozio: la prima persona oioi inrroduce una valurazione conservara anche in Diodoro, e dungue deve essere rirerira a Agararchide. !n piu, una serie di spie linguisriche pare dimosrrare che in guesro caso Iozio conservi con guanri piu rermini possibili l`originale (otvooqqci e cerro meno banale di xofoqqci, cos come la perirrasi fo o' iotov xoi otvofov in luogo di fo oc qtoiov, e variare oovioo con ooviomofo risponderebbe bene, se ben si sono inrerprerari i giudizi di Iozio nel capirolo 21`, all`uso srilisrico di Agararchide). c. c. c. c. Un discorso simile vale per guesra ulreriore rase di rarrinazione, in cui - guesro il senso generale - si asporrano le impurir residue assorbendole con un parricolare ripo di spugna. Anche in guesro caso il resro di Diodoro non si arrarda in derragli labirinrici, menrre Iozio si manriene piu vicino all`originale, visri i molri rermini urilizzari: il resro che ne risulra, pero, appare pesanre, e la sua comprensione per lo meno non immediara. V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 141 Menrre Iozio aveva gi accennaro alla prima rase di rarrinazione del minerale errerruara con la pressione leggera delle mani (27b), Diodoro ne parla in guesro secondo momenro, operando anche gui una sempliricazione: se in Iozio il lavoro si arricola in srregamenro manuale leggero (fqipotoi foi cqoi, fo qmfo cv xotqm), srregamenro manuale inrenso (ccifo oov), lavoro con le spugne (cfoopovci ooot), in Diodoro il passaggio cenrrale viene omesso (fo cv qmfov foi cqoiv coqqm fqipotoi, cfo oc fotfo oooi), rorse senriro come superrluo, o inurile appesanrimenro della descrizione. La rrase rinale del secondo paragraro di Diodoro e srara riporrara gui di seguiro all`inizio del paragraro 28 Mller, essendo guella la sede piu opporruna per il conrronro.
28. ! IND!TE! Iozio 250, 448b 18-`0 Diodoro !!!, 14, 2-4 a. Dai rarrinarori ai rondirori Otfm otv otfo o oqoct nsgtxo0ogo to qoto tou guoou oqooiomoi foi cqfoi. cqi ov ofot xo0ogov cvqfoi to qo tou guoou. b. Processo di rusione Oi oc oovts stgm ts xot oto0m to ouvqsvov st oo xsgosouv svsoov, xoi tovts xofo oov tou nq0ou otou mov xot ovgou omv xoi xooottsgou gou xot xgt0tvov nttugov, xocifo ci0cvfc snt0so xom qgoosvov xoi ovfo0cv gtoovts, cotoiv sv xotvm `. `. `. `. To oc fcctfoiov ooi fcvifoi nogooovovts stgm xot oto0m to ouvqsvov st xsgosou tfqot soouot tovts oc xofo to nq0o ovooov otou mtov xot ovgou omv, cfi oc gou xooottsgou, xot xgt0tvov nttugov qoocpootoiv ogootov o' |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 142 nsvts qsgo xot to too vuxto, ot0cv oiociovfc. snt0qo oiqoovfc xoi qm qioovm nsgtgtoovts ofmoiv sv xotvm nsvts qsgo xot vuxto too ooiocifm c. Earrreddamenro Tq o' cocvq otcfqov fq ctqmcvq qoooovfc utv ci ostov xofqqooov, oo cv fmv otvcpcpqcvmv ou0sv sugtoxovts, otfo oc fot guotou fo to, pqociov ciqqo onouotov oo fot qofo. 4. 4. 4. 4. ccifo cooovfc u0qvot fmv cv omv ousv sugtoxouotv cv foi ostot, fov oc guoov xo0oqov opovotoiv oiq onouoto ccvqcvq.
a. a. a. a. Della sisremarica concarenazione delle rasi di lavoro si e gi derro (cr. upro, 27a), in guesro caso il passaggio e solo in Iozio, menrre Diodoro urilizza i rermini in esso conrenuri semplicemenre per concludere la rrarrazione della sezione precedenre. Come nei due casi precedenri (26b: xoctci, 27a: oqoci) la denominazione specirica degli operai specializzari (cqfoi) e assenre in Diodoro. b. b. b. b. Nella descrizione del processo di rusione la corrispondenza Iozio-Diodoro e ben evidenre. Sono rrascurabili le inversioni di rermini e le piccole divergenze di alcuni vocaboli (oo - tfqot) o espressioni (xofo oov fot q0ot - xofo fo q0o ovooov). !l verbo cm (Iozio), usaro anche alrrove in rirerimenro specirico alla rusione dell`oro (cr. Pindaro, ^emeo |V, v. 82), pare prereribile a ofom, per alrro il nome di guesri operai e rormaro proprio sulla radice di cm. !nrine, in un punro Diodoro aiura a comprendere Iozio: qm qioovm cqiqioovfc ci permerre di inrendere l`alrrimenri indererminaro ovfo0cv qioovfc del resro roziano: i rarrinarori sigillano il coperchio spalmandolo con argilla. V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 14` c. c. c. c. Pur con una minore densir di coincidenze rerminologiche, anche gui la corrispondenza e evidenre.
29. L`E L LA NATUEA, STE!A DLLLL M!N!LEL Iozio 250, 448b `0-449a 10 Diodoro !!!, 14, 4-5 a. L`oro e la narura H cv otv qo foi cfooi omcio fmv omv omofmv qo fo qq0cv fco xoicfoi fqv oicooov, ocoov otfq fq quosm ocixvtotoq ofi fot qtoiot otpcpqxcv toqciv xoi fqv svsotv sntnovov xoi fqv quoxqv oqocqov xoi fqv onouqv stotqv xoi fqv gqotv qovq xot unq ovo soov xcicvqv, H cv otv cqooio fot qtoot cqi fo coofio fq Aitfot ivocvq cfo foootfmv xoi fqixotfmv ovmv otvfccifoi 5. 5. 5. 5. otfq oq q qtoi, oiooi, oici qooqov m o qtoo svsotv sv sntnovov cci, quoxqv oc ocqv, onouqv s stotqv, gqotv s ovo soov qovq ts xot unq. b. Sroria delle miniere fqv fc cqooiov fqoov fivo fot cvot ogotototqv. Etqqfoi cv oq to tmv ngmtmv fot foot ootsmv fmv cfomv q qtoi, oicic oc cvcqotoo, ofc cv Ai0iomv ci fqv Aitfov q0ot otvc0ovfo xoi oo fo oci cfq qqotqqoovfo (tq' mv xoi fo Mcvovcio otvfcfcco0oi qooi), ofc oc Mqomv xoi Hcqomv cixqofqoovfmv. H cv otv fmv cfomv fotfmv ctqcoi ogoto ovfcm cofiv, m ov to fmv ooimv ootsmv xofooci0cioo. |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 144 Etqioxovfoi oc cfi xoi xo0' qo cv foi qtocioi foi t' cxcivmv xofooxctoo0cioi ofoioc cv oxoi, oio fo qm fqv fot oioqqot xof' cxcivov fov qovov cvmqio0oi qciov, oofo oc ov0qmmv oiofo fm q0ci, fmofmv (ocq cixo ivco0oi) otx oimv cv foi otvoi xoi oxmocoiv tovooi cvocvmv, fqixotfo oc oqtofmv cc0q, xoi oiofcivovfo po0coiv cixoqoioi c' otfqv fqv 0ooooov.
a. a. a. a. La corrispondenza Iozio-Diodoro e soprarrurro nell`elenco di considerazioni sull`oro. Come gi accaduro in precedenza (cr. 27b), nella prima persona oiooi si rivela la voce di Agararchide, sravolra il rossile non e nel resro di Iozio, ma di Diodoro, il che merre in luce come l`opera srorica di guesr`ulrimo abbia spesso un cararrere compilarivo, simile anch`essa a una raccolra di excerpto. b. b. b. b. La sroria delle miniere e appena accennara in Diodoro con una rrase che L. Lommelaer derinisce saugrenue. !n errerri le considerazioni che seguono nel resro roziano - che ben si addicono a uno scrirro ernograrico - sono da considerarsi cerramenre di Agararchide, e la prima persona conrenura nella locuzione xoi xo0' qo (ancora ai nosrri giorni), anche sravolra, conrluisce direrramenre dall`opera di guell`aurore.
V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 145 `0. LL UATTE PPLAZ!N! A SUD DLLL`LC!TT Iozio 250, 449a 11-17 Diodoro !!!, 14, 6 !nrroduzione alla sezione sulle popolazioni Ofi oqo fqv vofiov fq Aitfot xioiv fcoooqo cofi qto fo ciofo, fo cv foi ofooi oqcctcvov, o onstgst oqooov xoi xcqov, fo oc cqi fo tvo oixotv, o fot xooou xoi fq uq ofcfoi fq onoq, fo oc cixq ovmcvov, o oogxt xot ooxtt oqocci fov piov, fo oc cx fq oqoio oqmcvov, fot i0to oqctov. 6. 6. 6. 6. Hcqi oc fmv c0vmv fotfmv fmv xofoixotvfmv fqv fc oqoiov fot `Aqopiot xoot xoi Tqmootfixqv, cfi o' Ai0ioiov fqv qo coqpqiov xoi vofov, ciqoooc0o oicicvoi.
Si cambia argomenro. Come e evidenre, l`unico punro in comune gui e la runzione di rransizione del brano: in Iozio si passano in rassegna le principali popolazioni che si andranno a descrivere, in Diodoro c`e una dichiarazione di argomenro piu generale. Abbiamo gi osservaro (cr. upro, pp. 20-21) che Diodoro aveva gi incluso a poca disranza (!!!, 8, 6) la lisra di popolazioni che Agararchide aveva rormularo, in rermini molro simili, nel libro !! dell`Ato. Eiepiloghiamo sinrericamenre la ricosrruzione proposra: a) Agararchide nominava guesre popolazioni e i loro cosrumi alimenrari per la prima volra nel libro !! dell`Ato, b) guesro passo e alla base di Srrabone XV!!, 2, 2 (per il rramire di Arremidoro) e di Diodoro !!!, 8, 6, c) Agararchide riprendeva la descrizione di guelle popolazioni nel libro V del Mor loo, e cio non srupisce, visro il cararrere di approrondimenro monograrico dell`opera: le parole inrrodurrive sono simili a guelle urilizzare nell`Ato, ma non le medesime, |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 146 d) Diodoro !!!, 14, 6 non d conro di guesre parole inrrodurrive perche ha gi rrascrirro in alrra sede e a breve disranza (!!!, 8, 6, appunro) guelle inrormazioni, si limira dungue a una inrroduzione piu generale.
`1. PELSLNTAZ!NL DLCL! !TT!IAC! Iozio 250, 449a 17-28 Diodoro !!!, 15, 1-2 a. !l popolo piu grande Totfo oc fo cvo cci cv otfc oci otfc mqo otf' oq cvfcvot xofooxctq toqoqqv otociov, cofi oc fmv tooimv, m cvioi qooi, ciofov
b. ! luoghi degli !rrioragi oo oq Atfoimv, oi fov sootov uov xototxouotv, ov fq coq otpcpqxc ouxstso0ot 0ooffq, cqi fq `Ivoixq xoi Isgmoto, cfi oc Kogovto xoi Hcqomv xoi fmv foi ciqqcvoi cvcoiv toxcicvmv vqomv, i0toqooi ovfq xofoixotoi 1. 1. 1. 1. Hcqi qmfmv oc fmv `I0toqomv cqotcv fmv xototxouvtmv fqv oqoiov fqv oo Kogovto xoi Isgmoto cm tmv sootmv tou uou fot xofo fov `Aqopiov xoov ioqtcvot, o ci fqv coociov ovqxmv oiofov oioofqo otoiv qciqoi nsgtxststot qo fov cxotv, fq cv to fq ctooiovo `Aqopio, fq o' to fq Tqmootfixq. c. Nudir uvot cv ovfc otfoi, tvo oc sovts to uvotxo, xoivqv oc tsxvmv cvcoiv, 2. 2. 2. 2. Totfmv oc fmv poqpoqmv fivc cv uvot fo oqoov piotvfc xoivo souot to uvotxo xoi fo tsxvo oqoqoim foi fmv 0qcofmv ocoi,
V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 147 d. !l bene e il male cfi oc qovq sv xot novou quotxqv covfc vmoiv, otogmv s xot xomv otoc fqv coiofqv cioqcqocvoi svvotov. qovq s xot novou tqv quotxqv ovov ovfiqiv oiotcvoi fmv otogmv xot xomv otociov opovotoiv svvotov.
a. a. a. a. Le inrormazioni sull`enrir e l`arrerrarezza di guesra popolazione non compaiono in Diodoro. b. b. b. b. Srando alle norizie rornire da Agararchide, a buon dirirro guesra popolazione era considerara la piu grande, essendo dirrusa in vari luoghi lungo le cosre del Colro Arabico (l`arruale Mar Eosso) e del Colro Persico. Una divergenza rra Iozio e Diodoro e nella seguenza dei luoghi geograrici cirari: in Iozio si parre dagli esrremi recessi del Colro Arabico, per spingersi poi rino alle cosre orienrali del Colro Persico, menrre in Diodoro l`ordine e esarramenre inverso, e per di piu in guesro aurore manca il rirerimenro agli Aurei, alrrimenri a noi nori solo da Plinio il vecchio (^oturo/t Httorto V!, 158 e 167-68). c. c. c. c. Al di l del paragone con le greggi, assenre in Iozio, la dirrerenza e nel predicarivo di fo tvoixo: parrebbe prereribile il xoivo di Diodoro al tvo di Iozio, che risperro a guanro appena derro non aggiunge che un`accessoria enrasi sulla nudir di guesre genri, Iozio recupera la norizia della vira in comune solo a riguardo dei rigli. d. d. d. d. Tesri eguivalenri.
`2. LA CATTUEA DL! PLSC! Iozio 250, 449a 28-449b 9 Diodoro !!!, 15, `-5 a. Dove gli !rrioragi non possono abirare Totfoi oc fo cv oipo0q ovf' cofi qo fov piov oofqio, oqoqoim oc fo oqoxcicvo
|orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 148 oxqoi qooi 0qqov oq otfc i0to otf' oot cvot [***] ooioo0ot ooqofcqov oqooiomoiv q foiooc cqoo. b. Narura delle scogliere Ai oc otxqost ooiv cxxcivfoi foi ciqqcvoi nogo to goto, oi xoi xotoo o0sto cotoi xoi qogoo ovmoou xoi otsvou oumvo xoi oxoto sxtgono. Ov qo fqv gstov toxcicvmv oixcim, ovo0ccvoi cfqot otfooci ci fq xoiio oiovci fivo oqoiot ***
`. `. `. `. To oc otxqost cotoiv otx om0cv fq 0ooffq nogo to goto, xo0' o cioiv ot ovov o0stot xotos, oo xoi qogos ovmoot xoi otsvot ovfcm oumvs oxotot sxtgonot to fq qtocm oiciqcvoi. Totfmv oc fq gsto fmv cmqimv cqtxofmv oqoovfm, fo cxfqoo xoi oicooot otxcmxooi i0oi cooi, oi' mv mocq oixftmv fqv 0qqov fmv i0tmv oiotvfoi. c. Merodo di pesca Otov otv cx coot q nqugt snt tqv sgoov qsgotto (o notst t cxoofq qsgo, qo mqov cvvofqv fc xoi fqifqv), q sv 0ootto nooov tqv gotov sntxountst, otvoootoo cx fot oqot qo fqv qovo pio xoi fmv t0umv otx oiot, oi fcm cv sv tq nogoto svouot, voq ogtv novmsvot nsgt to unouost snov oc ot0i ovootq fo fq onmtsm, to sv ugov to tmv t0mv xot tmv 4. 4. 4. 4. Otov oq q nqugt fq 0ooffq snt tqv sgoov qsgqtot opqm, o notst t tq qsgo cqi fqifqv xoi cvofqv oiofo m mqov, q sv 0ootto nooov tqv gotov sntxuouoo xountst, xoi opqm xoi om xtofi otvooxoici qo fqv cqoov oiofov q0o ovfoimv t0umv, oi fo cv qmfov sv tq nogotm svouot, voq ogtv novmsvot nsgt to unouost xoi fo xoimofo snov o' o fq V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 149 qogomv onoggst ci fov ciqcqq xoi xofcciovfo foov, ot ' t0us sv tot xotmootv unostnosvot cfoiov 0qqoo xoi fqoqq ivovfoi foi i0toqooi. onmtsm c0q qovo, to sv ugov cx fot xof' oiov to tmv xcmocvmv t0mv xot qogomv onoggst, ot ' t0u sv tot xotmoot xotostnovtot. 5. 5. 5. 5. Kofo oc fotfov fov xoiqov fo q0o fmv cmqimv cfo fcxvmv xoi tvoixmv ci fo qoio o0qoicfoi xo0ocq oq' cvo xcctoofo. Eiocvmv oc fmv poqpoqmv ci fo xofo cqo otofqofo, qo fot ioiot cxoofoi foot cfo poq coioiot qcqovfoi, xo0ocq oiqvioiot fivo xtvqio ccfmxtio.
a. a. a. a. Delle osservazioni rarre in aperrura non vi e rraccia in Diodoro, o rorse rurro e riassunro in otx om0cv fq 0ooffq, il passo di Iozio, invece, segnala come non molro pescose - o meglio, rorse, non adarre alla pesca - le acgue delle grandi spiagge e delle cosre che sprorondano rapidamenre (fo cv oipo0q: verosimilmenre dirupare e con acgue subiro proronde, guindi di dirricile accesso). Daro che guesre parole di Iozio non rrovano corrisperrivo ne in Diodoro, ne in alrro aurore, e non essendoci nessuna ambiguir di signiricaro, non e chiaro sulla base di cosa il copisra di M abbia congerruraro - a guanro pare - un salro dallo sresso allo sresso: a parrire da cvot nel manoscrirro M 5 righe sono lasciare in bianco, e dopo di esse il resro riprende riperendo la parola cvot. !l ms. A non presenra alcuna anomalia o dirricolr di lerrura. b. b. b. b. Per guanro riguarda la descrizione delle scogliere, in Iozio c`e un chiaro caso di sempliricazione arruara arrraverso l`omissione di parole |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 150 superrlue al signiricaro: la rrase scogliere preo /e quo/t ci sono non o/o proronde incavarure, mo onc/e dirupi irregolari, gallerie comp/etomente coperre, eporote noturo/mente do rormazioni conrorre (Diodoro) viene ridorra a un semplice elenco. uanro alla preparazione delle rrappole per i pesci, il resro di Iozio e chiaramenre insurricienre, sravolra gi dal punro di visra sinrarrico- grammaricale, visra la mancanza per lo meno di un verbo di rorma rinira. Dererminanre e il conrronro con Diodoro, dal guale apprendiamo che gli !rrioragi osrruiscono i cunicoli e i passaggi con grosse pierre, e urilizzando guesre srrurrure come de//e rett praricano la pesca. Dungue mocq oixftmv del resro di Diodoro rende comprensibile il roziano oiovci fivo oqoiot. Nei manoscrirri della ltb/toteco si ripere la sressa circosranza veriricarasi a proposiro di cvot (cr. `2a): uno spazio vuoro, sravolra di un rigo, nel Morc r. 451, a rronre di una siruazione pacirica nel Morc. r. 450, lascia inrendere che il copisra di M iporizzase una lacuna: sravolra pero la congerrura, come abbiamo appena visro, rrova una giusriricazione, dara l`incomplerezza della rrase. c. c. c. c. Nei due resri i rermini urilizzari sono sosranzialmenre gli sressi, ma i pochi cambiamenri sono inreressanri. Nella prima rrase PALM 1955, p. `1, n. 2 avverre l`esigenza di correggere qcqoifo del resro di Iozio in qcqqfoi. L`inversione in Iozio della successione ora rerza - ora nona non pare avere una morivazione. Si rrarra di uno di guei casi di mancanza di precisone rormale che merre in luce l`originaria narura di guesro resro: delle nore di lerrura (appunri redarri rorse anche nel corso sresso delle lezioni.). Signiricarivo per lo srudio del processo di abbreviazione del resro il riassunro dei due rermini che leggiamo in Diodoro, cixtotoo e xotfci, nel solo cixotfci, che conserva il secondo verbo con la preposizione del primo. uesro ripo di sempliricazione resruale puo essere V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 151 avvenura anche a livello inconscio, in cui la componenre ronerica ha evidenremenre un ruolo. !l verbo successivo orrre uno spunro ulreriore: c`e variazione della rorma base (in Diodoro xoim, in Iozio il biu banale om), ma in rurri e due i casi si conservano enrrambi i preverbi otv e oo (otvooxoici, otvoootoo). Le parole di Diodoro una guanrir incredibile di pesci eguivalgono in Iozio a non pochi pesci, non e il solo caso di lirore nel capirolo 250, PALM 1955, p. 29 la considera una cararrerisrica dello srile di Agararchide, ma non e da escludere che sia dovura a Iozio (cr. anche `4a, `4b, 58a). Della non chiara espressione ci fov ciqcqq xoi xofcciovfo foov in Diodoro non vi e corrisperrivo: come nel caso di xofctocvq ci ct0ciov foqv in 27b, porrebbe rrarrarsi di parole di commenro derivanri dall`arrivir di lerrura e analisi dell`opera nella cerchia roziana (sul ruolo del greco bizanrino cr. tn/ro, cap. V!!!, 6.`). La rrase conclusiva in Iozio sembra invece un raglio sbrigarivo sulle inrormazioni conservare da Diodoro, guesra ulreriore sezione di resro (paragraro 5 di Diodoro) rende piu armonica la rransizione alla successiva norizia sui pesci la cui carrura e piu impegnariva.
``. PLSCA P!U !MPLCNAT!VA Iozio 250, 449b 9-1` Diodoro !!!, 15, 6-7 a. Tipi di pesci `A' oi cv ooi i0tc (m cqqcv) ctcfm xofomviovfoi. `Eov o' ccomoi xuvs fc xoi qmxot ciot xoi oxogntot ougotvot fc xoi ov fo totoutov cvo, 6. 6. 6. 6. Ei0' oi cv tvoixc cfo fmv oiomv fot coffovo fmv i0tmv xoi qoiov ovfo fq cqoot otopovotooi qifotoiv ci fqv qv, oi oc foi omooiv oxoovfc qooqcqotoi fo ciqo foi oio fo cc0o |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 152 otoxofomviofoi cxifotoi oq cx fot coot tcqcc0ci ot ovov oxogntot xoi ugotvot xoi xuvs, oo xoi qmxot xoi oo totouto cvo xoi foi ocoi xoi foi qooqoqioi. b. Tecnica di carrura cfo xivotvmv q otoxq ivcfoi. 7. 7. 7. 7. Totfo oc fo 0qqio xofooovfoi fcvixq cv omv xofooxctq otocv covfc, xcqooi oc oimv ocoi xofoxcvfotvfc xoi foi ooqqmi cfqoi cifcvovfc ovfo oq q qcio oioooxci fqv qtoiv, oixcim foi toxcicvoi xoiqoi oqoocvqv qo fqv cx fq cioo ctqqofiov.
Iozio si limira a ricordare le guarrro specie nominare e la dirricolr di carrura, molro piu derragliaro Diodoro.
`4. PELPAEAZ!NL DLL C!L Iozio 250, 449b 1`-`0 Diodoro !!!, 16, 1-4 a. Separazione della carne dalla lisca Ofov oc 0qqctomoiv oootooqofotv, stsvsxovts snt to nstgo fo xcicvo ngo soqgtov, ouoo tonugou, fotfoi oc ccqqiov govov oc ot otv sooovts otgsqouotv ci 1. 1. 1. 1. `Ecioov o' o0qoiomoiv i0tmv ovfooomv q0o, stoqsgouot fot qq0cvfo xoi ovfo ofmoiv snt tmv nstgmv fmv cxcxicvmv ngo soqgtov. Atonugmv ' ouomv oio fqv fot xotofo tcqpoqv, V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 15` fotoiv oovfo. Ei0' ofov omvtot tq ougo xoi tov oov oxov ostomotv cx fotfq, o cv ooqxmoq foo oo cxifci 0guntosvo to tqv ciqqcvqv 0sgootov, tqv ' oxov0ov omqctotoiv otfoi, oq' q cx ciovo foot xomvoi occ0ci oqmvfoi. pqotv sooovts govov otgsqouot, xocifo tq ougo oovosvot ostouot tov oov oxov. 2. 2. 2. 2. Koi oi cv ooqxc 0guntosvot to tqv 0sgootov ooifotoiv, ot ' oxov0ot qifotcvoi qo cvo foov cov omqov oofcotoiv, o0qoiocvoi qcio cvcxcv cqi q ixqov tofcqov cqotcv. b. Lavorazione della carne Tqv oc oogxo fmv i0tmv ci smnstgtov otvooovfc notouotv cxfcvm ci qovov otx oiov, xot tovts tov xognov tou notougou. Toutou og oticvfo xoms cv to nov ot oov tvstot, oxst o' oiov quooto q oqcoxq totv sstv. `Eov oc ixovov qovov foi ooi ocqomoi, ntv0to nogoqxst oioooovfc oiv st tov qtov tt0sootv. Mcfo oc fotfo fo cv oogxo ci fivo smnstgto xofofi0ccvoi notouotv cicm cq' ixovov qovov xot xototoouot tov tou notougou xognov `. `. `. `. toutou og otvovoqmo0cvfo to nov tvstot qqo xoms xoi oxst fotfo xo0ocq quooto oq' otfoi sstv totv. To oc fcctfoiov fo xom ofq0cv ci ntv0to nogoqxst ftotvfc tt0sootv st tov qtov c. !l bancherro Ov qgootov opotomv, xo0toovts ctmotvfoi ovfc, ou ngo stgov xot oto0ov, oo ngo tqv sxootou ouqotv xoi oqiv. o otcfqm qgov0stoo xo0toovts xofctmotvfoi, ou qv ngo stgov q oto0ov co0iovfc, oo ngo tqv ioiov sxootou ouqotv, fqv qtoixqv oqciv covfc fq oootocm |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 154 cqi qoqqv 4. 4. 4. 4. ovcxcifoi oq xoi oio ovfo cfoioi qmvfoi foictooiv, m ov fot Hoociomvo fo fq Aqqfqo cqov cfciqqofo.
a. a. a. a. La rrase inrrodurriva e dirrerenre, ma di signiricaro eguivalenre, seguono due resri perlopiu corrsipondenri, con gualche omissione in Iozio. Segnaliamo la lirore qovov oc ot otv (Iozio) per pqotv qovov (cr. upro, `4a). L probabilmenre una modirica roziana la perirrasi o cv ooqxmoq foo oo al posro del semplice oi cv ooqxc. Chiaramnre un`abbreviazione e invece il verbo omqctotoiv che riassume qifotcvoi qo cvo foov cov omqov oofcotoiv. La norizia sui mucchi di lische si conclude in maniera dirrerenre: Iozio precisa come la loro grandezza sia visibile da lonrano, Diodoro avverre che delle lische si parler piu avanri. b. b. b. b. Ancora un discrero livello di corrispondenza rerminologica, anche in guesro passaggio individuiamo una lirore nel resro di Iozio (ci qovov otx oiov invece di cq' ixovov qovov). c. c. c. c. Anche gui alro grado di corrispondenza (sempliricazione di xofctmotvfoi in ctmotvfoi). Come nel precedenre paragraro ``, la parre rinale della norizia viene esrremamenre abbreviara, rendendo meno mediaro il passaggio alla norizia successiva.
a. a. a. a. Non solo la corrispondenza rerminologica e piurrosro ridorra, ma anche le inrormazioni rornire non sono esarramenre le sresse. Dove Iozio si limira alle osservazioni sulle incredibili dimensioni delle conchiglie di cui si parla, Diodoro conserva un daro oggerrivo, il loro peso (fcfqovoioi, guarrro mine, poco piu di due chili). La rorrura dei gusci per mezzo di pierre, e il sapore simile alle osrriche sono alrri dari in piu di Diodoro risperro a Iozio. uesr`ulrimo conserva pero un espedienre lerrerario ripico dei paradossograri, e che rimonra sicuramenre a Agararchide: il renrarivo di risulrare piu credibili riconoscendo in prima persona il cararrere incredibile, per chi non ne abbia rarro direrra esperienza, dei renomeni descrirri. b. b. b. b. La prima rrase orrre la possibilir di recuperare la lezione piu genuina per il resro di Diodoro. La lezione ci fot xoot, m ciqqfoi, fqcovfoi. Ei oc q e nel codice Vot. Gr. 996 siglaro V, del X!! o X!!! secolo, menrre gli alrri principali manoscrirri (C = ^eop. upp/. Gr. 4, D = Vot. Gr. 1`0, | = |our. 70,1) hanno solranro q oc, Lommelaer accoglie nel resro guesr`ulrima versione. La rrase del ms. V sembra in errerri inurilmenre ripeririva, ma il conrronro con il corrispondenre passo di Iozio fotfo m ciqqfoi oiotvfoi oifqoiv, e parricolarmenre la coincidenza della rormula m ciqqfoi, ne prova la genuinir. L`ulrima parre del paragraro conserva piu coincidenze resruali rra i due resri, risconrriamo gualche omissione in Iozio, e l`inversione di ordine nella descrizione dei modi di rendere commesribili le lische (masricazione e arrriro sulle rocce).
`7. US! UANT AL LLEL (1) Iozio 250, 450a 8-16 Diodoro !!!, 17, 1-4 a. Modalir e luoghi Hofm oc ot 0otooimfcqm qmvfoi. `Ei cv oq tsttogo 1. 1. 1. 1. Tq cv otv qqo fqoqq fov V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 157 qsgo qo foi 0qgot ivovfoi, xoi qo mot ovog0got xoi qo foi otvotoioi foi oioio oqiv ivocvoi, t' otocvo cqiomcvoi, to tqv suxontov tq tgoqq tq s nsntq ciopotoq coqmoiv ci fqv unmgstov notou ogtv ci fo ougguost fmv voomv, ngo ot (xoi)fo xfqvq nottouotv. ciqqcvov fqoov ctoqotoi, fq o' tqo oqoooov cotoi xoi ovfcm oiofotcvqv fqv qqoiv. Toi cv oq 0qgot qooxoqfcqotoiv cq' qsgo tsttogo, ctmotcvoi ovoqci c0' ioqofqfo xoi foi ovog0got mot oqot tomotvfc qo oc fotfoi ciioovfoi fofc foi tvoiiv oi ov ftmoi oioooiio cvcxo, ooq oooio ooctcvoi to tqv suxontov xoi fqv cfoiofqfo tq tgoqq. 2. 2. 2. 2. Tq s nsntq qo fqv unmgstov cciovfoi ovoqci notou ogtv, cv0o ougguost toofmv txcmv cioi, ngo ot oi voos fo oco fmv 0qcofmv nottouotv. b. La marcia Eocqio oc q oqcio ivcfoi. `. `. `. `. H oc oooioqio fotfmv oqoqoio ivcfoi foi ocoi fmv pomv, ovfmv qmvqv oqicvfmv otx cvoq0qov, o' qov ovov oofcotoov. Tmv oc fcxvmv fo cv vqio oi qfcqc ovfcm cv foi oxooi qcqotoi, fo oc xcmqiocvo fot ooxfo oi ofcqc, fo o' tcq cvfocfq qovov ovfo qooci cfo fmv ovcmv otv oioio, cqqmcvo oqo, m ov qo fqv qoiofqv oootoiv oqmcvo. 4. 4. 4. 4. H oq |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 158 qtoi otfmv ooioofqoqo otoo fqv ovoqqmoiv fq cvocio qcifoi ciofov oo0ov, otocv fmv cciooxfmv qocmv ciqfotoo.
a. a. a. a. Turro il paragraro e riassunro in Iozio, perlopiu con la recnica della sempliricazione per omissione, conservando solo i rermini principali delle rrasi. La prima proposizione, sugli alimenri solidi, e omessa, di resre gioiose e canri disarricolari rimane solo il secondo elemenro, cos come di abbondanza e disponibilir del cibo si sceglie solo il primo rermine. Anche sulle unioni sessuali i rermini sono meno numerosi nel capirolo della ltb/toteco, in guesro caso il conrronro consenre un urile inrervenro sul resro di Iozio, e cioe l`emendamenro (proposro per primo da Mller) di oioio in oioooiio. La rrase sulle ronri dei nomadi in Iozio perde i rermini meno essenziali. b. b. b. b. Per guanro Iozio spenda solo rre parole sulle modalir della marcia verso le ronri, conserva un`inrormazione che non risulra dal ben piu esreso resro di Diodoro (e cioe che il viaggio avviene di sera). uesr`ulrimo conriene anche una rirlessione sulla narura di guesra popolazione, che ririene la soddisrazione dei bisogni il massimo dei beni.
Kofovtoovfc oc ci fo nottotgo tmv voomv fot xoimofo xtxm cqicofqoov, cif' ocqcioocvoi fo ciqo ci fqv qv xoi 0cvfc fo ovofo Ofov oc foi tmv voomv nottotgot ciomoi xoi fot ofot nqgm0mot to xotto, covcqovfoi, oi pooiovfc oio fo poqo. V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 159 poqoov ivotoiv, ot qo iov ovovoq oqqv, oo ooxi otfot ovootovfc. Hqgmoovts s to xotto fmv tqmv xo0ocq ocio, qo 0ooffov oi oomqotoiv.
!n guesro caso e Iozio che conserva maggiori inrormazioni, spiegando come guesre genri si abbeverino con le ginoccchia piegare e le mani sulla rerra, simili ai buoi. !l conrronro con i buoi e un elemenro di conrinuir rra guesro paragraro e il precedenre: ne parlava Diodoro, in rirerimenro al modo di procedere del gruppo. Si vede come i resri di Iozio e Diodoro si inregrano connerrendosi srrerramenre.
b. Scarsa eposizione alle malarrie Koi vooqooi cv to tqv onotqto tq oioifq onovtot Oi cv otv fqv oqoiov fqv svto tmv otsvmv xofoixotvfc |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 160 nsgtntntouot, foootfm o' oqoiqotoiv oo fot qovot fmv cfmv, oomcq oovmfcqov fmv oimv cotoi fqv ovoofqoqqv. (|ororo/o 40 Mu//er:`A' oi cv svto tmv otsvmv fo oixqoci covfc i0toqooi outm xofoivovfoi.) outm piotoi, voooi cv to tqv onotqto fq fqoqq onovtm nsgtntntovts, oioqovimfcqoi oc ot fmv oq' qiv ovfc.
a. a. a. a. Si rileva lo sposramenro di alcuni rermini. Lnrrambi i resri conrengono i verbi ctooi e xcioi: in Iozio cxoofo e soggerro per enrrambi, in Diodoro lo e solo del secondo, e il sosranrivo fo poqo che in Iozio compare a guesro punro, in Diodoro rigura un po` prima (`8b). !l concerro della ciclicir dello srile di vira di guesra popolazione e espresso dai due in rermini non coincidenri, inolrre, Iozio aggiunge una considerazione sulla loro spensierarezza. b. b. b. b. La rormula di Diodoro che limira ai soli !rrioragi che abirano all`inrerno dello srrerro le norizie rin gui rornire si rrova in Iozio all`inizio del paragraro seguenre. La rrase sulle malarrie coincide alla lerrera salvo per oioifq / fqoqq (rorse Agararchide aveva guesro secondo rermine, daro che la parola oioifo era srara appena urilizzara, a guanro risulra sia da Diodoro che da Iozio sresso, cr. `9a). uanro alla precisazione sulla brevir della vira di guesre genri, le parole di Diodoro sono molro piu immediare, menrre guelle di Iozio porrebbero essere rielaborare.
`A' oi cv cvfo fmv ofcvmv fo oixqoci covfc i0toqooi otfm xofoivovfoi. Ot s tqv 1. 1. 1. 1. Tot s tqv sxto fot xoot nogotov vcocvoi om fotfmv oqoooofcqov civoi fov V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 161 sxto nogotov xcxfqcvoi ogo cv cvoccm foiotfq sunogouotv, ugou o' om ot ocovfoi. Hgoosvsxosvot oc tov t0uv suov, mofc txgov civoi tmv mmv tqv nogooqv, ou otov ofov sntqtouotv, o' ous svvotov souot fot cvot, qcqotoi oc otm ocq otfoi on' ogq q tuq oqoocomxcv. piov otpcpqxcv, m ov ooiov covfmv xoi oo0q fqv qtoiv. `Ao oq fmv oixotcvmv fomv ci fqv cqqov to fq ftq cxfcfoiocvoi fq cv oo fmv i0tmv ogo sunogouotv, ugov oc fqoqqv otx ciqfotoi. 2. 2. 2. 2. Hgooqsgosvot oq tov t0uv suov, txgov covfo tmv mmv tqv nogooqv, ou otov tqov fqoqqv sntqtouotv ofot, o' ou' svvotov souot ofcqotoi oc fqv s ogq oioifov to fq tuq otfoi qooxqqm0cioov, ctooioviov qotcvoi fqv cx fq cvocio otfot fot totvfo tcoiqcoiv.
!n guesro paragraro la ripresa dei rermini principali si unisce, in Iozio, a una complessiva conrrazione del resro, che conserva solo l`essenziale: e cos la considerazione che lo srile di vira di guesro gruppo di !rrioragi e ancora piu srraordinario (oqoooofcqov) cade, la coppia tqov oc fqoqqv e ricondorra al solo ofov, l`osservazione rinale sulla serena accerrazione della propria sorre e molro piu sempliricara.
41. !NCLNU!TA DLCL! !TT!IAC! Iozio 250, 450a 41-450b 11 Diodoro !!!, 18, `-6 a. Lsplorarori e loro rapporri con le popolazioni
V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 16` b. Aparia verso il male Ofi fot cv foi ciqqcvoi fooi oixotvfo qqoi qo foi ciqqcvoi cfi qoc qo fo ciofo fmv oq' qiv ocivmv ooiov qiv cciv fqv cvvoiov. Outs og oioqqov xof' otfmv coiqocvov qctciv, otfc qoqoxiom sgs0tso0ot, otfc fot q ooovfo tot nooouot ouvoovoxtstv o' ci fi cvoifo cqi otfot c ooqtmv foiotfov, snouot sv otfoi otsvm ci fo ivocvov xoi to xsqoo txvo tovsuouot, fmv oc ci0iocvmv ov0qmm qo ov0qmov otoc fqv coiofqv oiooooiv cvvoiov. Outs og iqo oooocvot fivo xoi xofoqcqovfo tccqtov, ot0' tpqiv otoc qo tocvovfc qgs0tovto, fo fc q0o ot ouvqovoxtst tot nooouotv, o' cviofc fcxvmv q tvoixmv oqoffocvmv cv oq0ooi oo0ci foi oio0cocoiv ccvov, otociov cqooiv oqq q oiv ccot oioovfc. 6. 6. 6. 6. Ko0oot oc foi cxqxfixmfofoi ocivoi cqiifovfc qqcoioi oiccvov, snovts sv otsvm ci fo otvfcotcvo, tot s xsqoot oq' cxoofo tovsuovts. c. Assenza di un linguaggio verbale O0cv (qqoiv o otqoqct) cmc voim qoc oqoxfqqo ctvmofov cciv otfot, c0iom oc xoi vctofi, qoi fc xoi tqttxq qmost oioixciv ovfo fo qo fov piov. Aio xoi qooiv otfot oiocxfm cv q qqo0oi, tqttxq oc qmost oio fmv ciqmv oiooqoivciv cxoofo fmv qo fqv qciov ovqxovfmv.
a. a. a. a. Turra la prima sezione sparisce in Iozio senza lasciare rraccia. Si rrarra di un passaggio piurrosro imporranre, perche da esso si ricava che Agararchide avesse accesso alle relazioni di viaggio degli esplorarori (Simmia, in guesro caso) inviari dai Tolomei nelle regioni meridionali. b. b. b. b. La rrase di aperrura del resro di Iozio porrebbe essere dovura al recensore (in Diodoro il nuovo argomenro e sraro gi inrrodorro a inizio |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 164 paragraro, con la considerazione sull`oo0cio degli !rrioragi). La corrispondenza resruale riprende con Otfc oq, ma la rrarrazione roziana e ancora una volra piu essenziale, e c`e piu rielaborazione risperro ai paragrari sinora analizzari. La considerazione conclusiva in Iozio non ranno mosrra di aver la benche minima cognizione dell`usuale modo di rapporrarsi dell`uomo con l`uomo pare aggiunra da Iozio rorse per recuperare in una rrase il senso generalissimo della sezione precedenre (41a). c. c. c. c. ui la rielaborazione predomina sulla ripresa resruale (che si limira a due sole parole). Da norare la convivenza, nell`esrrarro roziano, della prima persona di Agararchide (cmc voim) con la rormula qqoiv o otqoqct: si rrarra di una cirazione esplicira. Diodoro usa un modo piu indirerro e generico (Schneider ha pero proposro l`emendamenro di qooiv in qqoiv), rorse prendendo le disranze da una congerrura (voim) della sua ronre.
Anche in guesro caso c`e rielaborazione, con una preoccupazione riassunriva che porra Iozio a sisremare rurri i concerri in un`unica rrase. Eisconrriamo una dirrerenza di rondo: in Iozio la popolazione di cui si parla obtto net pret degli !rrioragi che non pariscono la sere, in Diodoro risulra che siano proprio guesre ulrime genri guelle che vivono in pace con le roche.
1. 1. 1. 1. Oixqocoi oc fo c0vq ot ooim [foi `I0toqooi] qqfoi, qo oc fo fq cqiofoocm ioiofqfo oiqocvoi cpiotoi. b. Crorre Ofi fmv i0toqomv, qqoiv, oi cv oxqvmooi foi onqotot, ot fcfqocvoi qo coqpqiov oio fo vimoc, oo foi ocofqocvoi otfqv, qmvfoi Tivc cv oq cv onqotot xofoixotoi xcxicvoi oiofo qo fo oqxfot, cv oi xofototoiv cotfot oio fc fo po0o fq oxio xoi oio fo cqivcotoo otqo fo cv oq qo coqpqiov vctovfo, foi ivoi oqoqoiov covfo fqv 0cqooiov, oqooifo foi |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 166 ov0qmoi cofi oio fqv fot xotofo tcqpoqv. c. Capanne di cosrole di balena oi oc to foi fmv i0tmv nsugot, quxto cipoovfc otfoi 2. 2. 2. 2. Oi oc fmv qo oqxfov oqoimv vctovfmv ooviovfc o0qoiotoi fo nsugo fmv cx fot coot cxifovfmv xqfmv fq oc fotfmv ooicio oq otoq, xofocovfc c cxofcqot cqot xtqfo qo oqo vcvctxtio, fm qooqofm quxst fotfo oiocxotoi. Excoocvq otv fq xooqo, cv fotfq fo poqtfofov fot xotofo ovootovfoi, fq xofo qtoiv qcio otfooiooxfov fcvqv tqqotcvq. d. Eipari di alberi inrrecciari oi oc fo tmv sotmv xoqtqo oqoi otvofovfc cifo qmvfoi oxqvmoot. Tqv oc foiotfqv coiov xognov qcqciv qqoi xootovotxm xogum qoocqcqq. `. `. `. `. Tqifo oc fqoo cofi foi `I0toqooi fq oxqvmosm foiotfo. Eotot qtovfoi ovt ooi cqi fot foot fotfot, fo cv cqi fqv qiov cotooi qooxtocvo fq 0ooffq, txvoi oc foi qtmooi, fov oc xognov ooiov cotooi fm xootovotxm xogum. 4. 4. 4. 4. Totfo oqoi otcxovfc xoi otvcq oxiov oiotvfc ioiootooi oxqvoi cpiotoiv oo oq cv q xoi 0ooffq V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 167 oiofqipovfc cifcqm oicootoi, fov cv qiov qctovfc fq oio fmv oxqcovmv oxio, fo oc qtoixov cqi fot foot xoto fq otvcci fot xtofo qooxtoci oioq0otcvoi, foi oc cqivooi fmv ctxoiqmv ovcmv ci qoofmvqv oovfc fo omofo.
Solo i rermini che indicano i vari ripi di dimora sono in comune nei due resri, per il resro Iozio srringe al massimo. Si perdono le rormule inrrodurriva (sezione o) e conclusiva (sezione e), e si danno solo le inrormazioni essenziali (anche un rermine specirico come xqfmv si generalizza in i0tmv). !n un simile processo di rirormulazione si producono anche rrasi piurrosro ambigue, vuoi per la condensazione del resro, vuoi per il rilrro della lingua bizanrina: le due norizie, disrinre in Diodoro, che le grorre dove abirano gli !rrioragi sono rivolre a nord e che e per loro necessario ripararsi dal calore in Iozio vengono ruse in un`unica rormulazione (sezione b): grorre non rivolre a sud, a causa del calore, ma girare dall`alrra parre risperro a esso (rraduzione lerrerale).
44. AL!TAZ!N! DLCL! !TT!IAC!: LL CALLLE!L Iozio 250, 450b 27-41 Diodoro !!!, 19, 4-5 a. Iormula di passaggio To oc tstogtov fmv i0toqomv cvo fqv oixqoiv cci foiotfqv. Pqfcov o' qiv xoi cqi fot tstogtou cqot fq oxqvmocm. b. Cosrruzione delle gallerie `Aot [Mviot Mller qogto onsto sx tou novto otmvo, ogst oqoqoio, osomgsutot, 5. 5. 5. 5. Ex oq tou novto otmvo osomgsutot fot viot qogto onsto, ogst oqcqcqq |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 168 xoi o otfo to fot qoopoovfo oci xuoto oxqqm nsntqsvo, mofc oocvot oxot xoi iov qtoiv covfo oio fqv iiv xoi ounoxqv tq oou qocv oqoooociv. Eifo unovoou otfoi ovgoqxst oguttouot, tov sv xoto xoguqqv oxov smvts mtqmo0oi xoi ofcciv oio fq ciqqcvq otvococm, cx oc fot xofm0cv cooqot nogoqxst oumvo xotooxsuoosvot, ngo oqou novto0sv ouvtstgqsvou, otfo to fq otvcot fot xuoto qq nsntqsvo fqv qtoiv cci ofcqcviov xoi ounsnssvqv om. `Ev fotfoi otv foi ovoofqooiv unovoou ovgoqxst oguttovts, tov sv xoto xoguqqv foov smot ofcqv, xofm0cv o' oumvo nogoqxst xoi ngo oqou ouvtstgqsvou xotooxsuoouotv. c. Urilizzo cv oi fcm cv fivc [fivo Mller fo qo fov ovcov qmfioovfc ootoiv qotiov, cov oc qtqi cc0q, fo qo fqv oqov, m xoi qociqqfoi, oqooxctoovfoi. `Ev oc fotfoi ovotovfc cotfot otot xofooxctootoi, xoi xofo fo cixtoci fmv xtofmv cxqomvfc cqi fqv 0qqov fmv i0tmv ooootvfoi ofov oc omfi cvqfoi, xofctmqoocvoi fo qq0cvfo otqctotoi oiv ci fot qociqqcvot otmvo.
a. a. a. a. Una rrase che inrroduce la descrizione al guarro e urimo gruppo di !rrioragi, presenre sia in Iozio che in Diodoro, verosimilmenre doveva essere anche in Agararchide. V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 169 b. b. b. b. Si risconrra nuovamenre un numero considerevole di rispondenze rerminologiche, rurravia l`argomenrazione in Diodoro pare piu piana. c. c. c. c. Un caso parricolare: non risconrriamo nessuna coincidenza rerminologica, anche se il concerro che i due resri illusrrano e palesemenre lo sresso. Turravia, il resro di Iozio, piu conciso, non e immediaramenre comprensibile, parricolarmenre nelle parole fcm cv fivc fo qo fov ovcov qmfioovfc (su fivc invece che fivo cr. upro, p. 87, n. 90). Scomponendo l`inrera rrase in enrrambi gli aurori, e merrendo in relazione i singoli componenri, rileviamo che guella espressione dovrebbe avere il signiricaro rinrrescandosi, che errerrivamenre porrebbe essere conservaro dal rirerimenro al venro.
Turravia non rrova spiegazione 1) cosa indichi di preciso l`espressione fo qo fov ovcov, 2) se rale espressione sia da merrere in relazione con il successivo fo qo fqv oqov, `) come sia da inrendere il rirerimenro alla luce espresso da qmfioovfc. |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 170
Tot cvfoi c tssutmvto otfmv otocio oiotoi qovoio, oo0q qo fov cx ooq ccov xcxfqcvoi fqv vmqv to xot xcio0oi sggtsvou smotv, cm ov omfi cicvocvq tgoqqv st tqv 0ooooov xoioq fotfot tot t0uotv. 6. 6. 6. 6. Tot oc tssutqoovto 0ofotoi xofo cv fov fq omfcm xoiqov smvts sggtsvou, ofov o' q qtqi cc0q, qifotoiv st tqv 0oottov fo omofo. Ato xot fqv ioiov foqqv tgoqqv tmv t0umv oiotcvoi xtxotcvov ioiofqom fov piov cotoi oq' oov fov oimvo.
! rermini rondamenrali si rirrovano nei due resri, rormulari come al soliro in maniera dirrerenre. Per di piu, i due aurori pongono l`accenro su due concerri diversi: Iozio parla di pier (cco) di cui gli !rrioragi sarebbero sprovvisri, non curandosi dei corpi dei loro morri, lasciandoli in balia della marea. !n Diodoro non e esarramenre cos, gli !rrioragi /onno curo che al sopraggiungere della marea i corpi siano rrarri in mare: non e disinreresse, e neceorto che cio avvenga, perche in gualche modo cio risponde a una sorra di rilosoria o religione narurale dell`armonia e ciclicir della carena alimenrare. !l rirerimenro ai corpi che vanno in pasro ai pesci - che rra l`alrro in Diodoro conserva il gioco di parole foqqv/fqoqqv con ogni probabilir gi nel resro di Agararchide 5 - non serve dungue a rimarcare il cararrere selvaggio di guesra popolazione (come si sarebbe porrari a rare sulla base del resro di Iozio), ma a merrere in evidenza la semplice perrezione delle leggi narurali, nonosranre la loro
5 !n proposiro PALM 1955, p. `1 osserva: Solche srilisrichen Zge sind der Sprache des Diodoros [... ziemlich rremd. V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 171 apparenre crudelr. Tale ripo di rirlessione e sicuramenre dovura a Agararchide, ernograro e naruralisra non esrraneo alle considerazioni rilosorico-morali che scaruriscono dall`osservazione degli usi e cosrumi di popolazioni cos dirrerenri da guelle del mondo civile.
46. E!C!NL L PEVLN!LNZA DLCL! !TT!IAC! Iozio 250, 450a 4-16 Diodoro !!!, 20, 1-` a. !naccessibilir dei luoghi Ofi qqoiv cvioi fmv oo fq 0ooffq oifotcvmv cfo fmv omv xoi fotfo cciv oqoooofcqov xoi ci oixqv xofomqqooi iofiv ot qooiov. Otfc oq o0cv ci fov mqov, cv m oixotoiv, oqixovfo, cofiv civmvoi, otfc om, iooq cv cfqo ovm0sv ccctcvq, cx oiot oc xqqvmv oqotgousvmv to nogoou, fqv oc ocvovfi ooov [fot coot] ogtovto, o xot nsq sv s0stv ovfcm (m ciov) ouvotov, ostot o' ooim ooqio tmv nog' qtv c ioot ooqov. 1. 1. 1. 1. Ev oc cvo fmv `I0toqomv foiotfo cci fo oixqoci mofc oqv ooqiov oqcco0oi foi fo foiotfo qiofiotcvoi qfciv cv oq ooxqqvoi qoqoi xo0ioqtvfoi fivc, ci o c oqq qv ootvofov oqopociv fot ov0qmot, ovm0sv cv ccotoq cfqo tqq xoi ovfoo0cv oofoot, cx oimv oc xqqvmv oqooifmv uqotgousvmv to nogoou, fqv oc oiqv ctqov fot coot ogtovto, o nsq sv ts0stv ouvotov, ostot oc ot qmvfoi fo oqoov, notmv fc tmv nog' qtv toqotoiv ovcvvoqfoi. b. Aurocronia Totfmv oc tqcofmfmv, qqoi, oiov ciciv m ot0icvci cioi, vqqv fot qmfot ocqofo ot opovfc, ost oc unogovts, ov fqoov svtot fmv xootcvmv 2. 2. 2. 2. Toiotfq oc ooqio cqi otfot otoq, tocicfoi cciv otfo0ovo otfot unogstv, oqqv cv fot qmfot cvot qociov coqxofo, ost o' c |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 172 mqioovfo qtoixmv. oimvo covofo, xo0ocq svtot fmv qtoioomv cqi ovfmv fmv qtoioootcvmv ocqqvovfo. c. Credibilir delle spiegazioni reoriche
`. `. `. `. `Ao oq cqi cv fmv foiotfmv ovcqixfot fq civoio qiv otoq otocv xmtci fot fo ciofo ooqqvocvot coiofo ivmoxciv, m ov fq cv foi ooi i0ovofqfo fqv cv oxoqv ci0otoq, fqv o' oq0ciov otoom ctqioxotoq.
a. a. a. a. La norizia si apre, come piu volre accade in Agararchide e nei paradossograri, con l`anricipazione del cararrere srraordinario e incredibile di guanro si sra per dire. Tale dichiarazione pero e conservara in rermini diversi nei due resrimoni: Iozio dice che a guesro daro srando alla logica non e racile accordare credibilir, Diodoro dice che esso merre in dirricolr chi voglia rare accurare ricerche. Nella successiva descrizione ci sono piu rermini conrronrabili, per un`espressione Diodoro chiarisce il resro roziano che, nell`abbreviare, ha omesso un rermine indispensabile alla comprensione: inrarri in fqv oc ocvovfi ooov oqiovfo si perde il soggerro del genirivo assoluro che nel corrispondenre resro di Diodoro e il mare (fqv oc oiqv ctqov fot coot oqiovfo). b. b. b. b. Daro che gli !rrioragi non possono essere giunri in nessun modo in guesri luoghi, non resra che dire che sono aurocroni: il concerro e rormularo alla sressa maniera nei due aurori, ma con rermini non coincidenri, anche i rermini in cui si esprimerebbero i naruralisri (che sono qtoixoi in Iozio, qtoioooi in Diodoro) per derinire guesra popolazione non sono esarramenre gli sressi: oci o' c oimvo covofo, dice Diodoro, menrre Iozio, in maniera piu sempliricara, oci oc toqovfc. La derinizione piu redele al resro di Agararchide sar V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 17` probabilmenre guella conservara da Diodoro: oci riassume oci c oimvo, e toqovfc sar rorse inrrodorro gui da Iozio per inconscia conraminazione con la rrase precedenre, come avviene in piu di un caso, inrarri, rermini che in Iozio risperro a Diodoro risulrano omessi per abbreviare (in guesro caso toqciv), riarriorano nella rrase successiva o a sosriruire parole che in guel conresro hanno signiricaro simile (in guesro caso covofo), oppure adarrandosi al nuovo conresro. c. c. c. c. L`aurore e consapevole della dirrerenza che inrercorre rra una spiegazione credibile e la verir: daro che guesra considerazione e assenre nel resro di Iozio, non e possibile capire se essa rimonri a Agararchide (e in guesro caso rienrrerebbe rra gli espedienri del paradossograro per accarrivarsi la benevolenza e la riducia del pubblico), o non sia invece un giudizio di Diodoro, in gualche misura una presa di disranza dalla ronre da cui gui il suo racconro dipende.
47. LL !SLL DL! MANC!ATE! D! TAETAEUCHL Iozio 250, 450a 17-451b 1 Diodoro !!!, 21, 1-5 a. Descrizione delle isole Ofi fmv ofcvmv ccxcivo, qqoi, fmv otxciovfmv fqv fc `Aqopiov xoi fqv ocvovfi mqov, vqoot xstvtot ooqooc, tonstvot oooi, txgot tm ss0st, to nq0o ot0qfoi, xognov ot0cvo cvvmooi qo fov piov, outs qsgov outs ogtov, ocotooi cv fq ciqqcvq qciqot ofooiot m cpooqxovfo, fcfqocvoi oc qo fo ooxotv coo oqcxfcivciv fqv `Ivoixqv xoi 1. 1. 1. 1. Pqfcov o' qiv xoi cqi fmv xootcvmv Xcmvoqomv, ov fqoov cotoi fqv oqv oio0coiv fot piot. Nqoot oq cioi xofo fov mxcovov qoiov fq q xstsvot, ooi cv to nq0o, txgot oc tot ss0sot xoi tonstvot, xognov oc ou0' qsgov out' ogtov cotooi. `Ev fotfoi oio fqv txvofqfo xuo sv ou tvstot, tou xumvo 0qotocvot cqi fo oxqo fmv vqomv, |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 174 Icoqmoiov. `Evfot0o xuo sv ou tvstot, o' oq (cv) oq qoxo0qcvq tov xumvo foi oxqmfqqioi opovci ocqmv oc fov oqiofov ooxotoiv cciv.
b. Le rarrarughe Totfo ov0qmoi xofovcovfoi oqi0m cv otcfqoi, mvfc oc piov foiotfov. `Ev fm oqqxovfi coci, fqoci xoi cicqim toqovfi fccm, ivcfoi fm ofci xoi fm ss0st nq0o oiofov smvmv, o 0oottto ovfc voiocv. Autot vuxto cv cv fm u0m vcovfoi, qsgo oc ci fqv cv foi vqooi qotiov xoi oqvqv oqixocvoi xotmvtot, xoi fotfo notouot ngo tov qtov stsmgot, foi xofcoxctoocvoi [xofcofqocvoi Mller oq0ioiv ooioo0ci. smvmv oc 0ootttmv nq0o cvoiofqipci cqi fot foot fotfot, ovfoo0cv xofoqctov qo fqv cx fq oqvq oxcqv. 2. 2. 2. 2. Autot oc fo cv vuxto cv u0m oiofqipotoiv ooootcvoi cqi fqv voqv, fo o' qsgo ci fqv ovo coov fmv vqomv 0ooffov qoifmooi xotmvtot stsmgot foi xtfcoi ngo tov qtov, oqcqcqq fqv qoooiv notouoot foi xofcofqocvoi oxofoi coioioi oq foi ss0sotv toqotoi xoi fmv coiofmv oioomv otx coffot. c. Tecnica di caccia Totfo xof' cxcivo xotgou oi cimqioi fcvq xoi ootoq xoi sgt0ot ci fqv sgoov cxpoovfc `. `. `. `. Oi oc fo vqoot xofoixotvfc poqpoqoi xofo fotfov fov xotgov qqco qoovqovfoi foi cmvoi qo cxofcqov oc cqo qoiooovfc, oi cv icotoiv, oi o' coiqotoiv, cm ov tfiov cvqfoi fo mov. 4. 4. 4. 4. `Eci0' oi cv c cxofcqot cqot oioxiotoi V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 175 fov oov oxov, ivo q ofqoqcv fo mov xoi vqocvov fm fq qtocm poq0qofi qtq xofo po0ot, ci o' cmv sgt0o oxqov xoi oqoo fq otqo vqcfoi qo fqv qv xoi qoocxcfoi cfomv fo mov ci fqv sgoov, otoqoxoiocvmv fmv c oqq fqv ci0coiv coiqcvmv. d. Urilizzo fo cv svto onovto oifotvfoi, gouv nogontqoovts cv fm xotofi govov, tot s xutsot qmvfoi fo oxqvmost, oiovci xotpo sq' uqot tonot qqvci xo0iofmvfc, xoi qo fot tonou oc (xoi) ugsto svsxo xcqqvfoi otfoi, mofc civoi fo otfo vouv, otxtov, ostov, tgoqqv foi ciqqcvoi ov0qmoi. 5. 5. 5. 5. Ofov o' ci fqv vqoov cxxoiomoi, fo cv svto novto gouv qovov cv qim nogontqoovts xofctmotvfoi, tot s xutsotv otoi oxoqociocoi qmvfoi qo fc fov ci fqv qciqov tonouv, ov oiotvfoi fq ugsto svsxsv, xoi qo fo oxqvmost, fi0cvfc qqvci sq' uqmv tonmv, mofc ooxciv fotfoi fqv qtoiv ocomqqo0oi io oqifi oo qcio fqv oq otfqv otfoi civoi tgoqqv, ostov, otxtov, vouv.
a. a. a. a. L`inizio e dirrerenre nei due aurori: in Diodoro e una semplice rormula inrrodurriva, nella guale rurravia compare il nome, non noro da Iozio, Chelonoragi, Iozio conserva invece gualche inrormazione supplemenrare sulla collocazione geograrica delle isole abirare da guesra popolazione. La maggiore precisione geograrica del resro roziano in guesro caso e visibile anche subiro dopo, sui dari, assenri in Diodoro, della disranza delle isole dalla rerrarerma, del loro orienramenro, e del clima in |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 176 esse. Per il resro i rermini urilizzari dai due aurori sono per la maggior parre gli sressi. b. b. b. b. !l primo rirerimenro in Iozio e agli uomini che abirano guesre rerre, Diodoro vi aveva gi rarro cenno all`inizio della sezione o, e percio, conrinuando la rrase precedenre, passa subiro a descrivere le rarrarughe. Eisconrriamo un buon numero di rermini in comune rra i due resri, anche se si veriricano alcuni sposramenri: il rirerimenro alla grandezza degli animali e prima in Iozio, dopo in Diodoro, e il rermine oqvq, al conrrario, e posposro nel resro roziano. La precisazione o 0ooffio ovfc voiocv, dove Diodoro ha solranro l`aggerrivo 0ooffimv, porrebbe essere una glossa enrrara nel resro. !nvece vcovfoi (Iozio) pare un erricace riassunro di oiofqipotoiv ooootcvoi cqi fqv voqv (Diodoro). Diodoro risulra urile un`alrra volra a emendare Iozio: nel paragone delle rarrarughe con le navi il parricipio foi xofcofqocvoi ha molro piu senso che foi xofcoxctoocvoi del resro di Iozio. c. c. c. c. ui Iozio e esrremamenre conciso: riassume praricamenre rurra l`inrormazione sulla recnica di caccia nell`endiadi fcvq xoi ootoq, conservando pero anche il non comune rermine cqi0o / cqi che, essendo anche in Diodoro, era cerro nel resro di Agararchide, va precisaro che cqi0o in Diodoro e rrurro di un emendamenro di P. \esseling, nella sua edizione della ltb/toteco tortco (Amsrerdam 1745), i manoscrirri conservano rorme corrorre, ma chiaramenre derivare da guesro sosranrivo. Anche oi cimqioi porrebbe essere abbreviazione del resro originale (Diodoro ha oi oc fo vqoot xofoixotvfc poqpoqoi). d. d. d. d. Da Diodoro si chiarisce che il calore con cui si cuoce la carne delle rarrarughe e guello del sole. Una dirrerenza rra i due resri e che in Diodoro la rinalir fq toqcio cvcxcv (Iozio: toqcio cvcxo) pare rirerira ai viaggi compiuri dai Chelonoragi a bordo dei gusci, e non ai gusci sressi, eppure dalla conclusione della norizia (in cui si riepilogano i dirrerenri usi dei gusci) sembrerebbe prereribile il piu semplice resro di Iozio. Iorse dungue va inserira una pausa concerruale dopo oiotvfoi, in V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 177 modo da disringuere anche in Diodoro le rinalir: qo fc fov ci fqv qciqov oiootv ov oiotvfoi, fq toqcio cvcxcv, xoi qo fo oxqvmoci. uanro al riepilogo rinale degli urilizzi dei gusci, l`ordine delle guarrro parole e curiosamenre inverriro nei due aurori. Nessuna di guesre due successioni, comungue, corrisponde a guelle seguire dagli aurori nell`esposizione.
48. MANC!ATE! D! LALLNL Iozio 250, 451b 2-10 Diodoro !!!, 21, 6 a. Mangiarori di balene Ofi ot ot tsotmts fot ciqqcvot cvot otcfqoi fm oqi0m tov cotoi foiotfov. `Ex fmv cxqifotcvmv st tqv sgoov xqtmv oomoi. Inovtouoq oc otfoi fq foiotfq oifqocm (ivcfoi oc ooxi), cx fmv ootmv fot fc ovgou xoi fo oxgo tmv nsugmv xotsgoosvot fqv cvociov, ci xoi ocm, om oqot0otvfoi. 6. 6. 6. 6. Ot oxqov oc fotfmv tsotmts vcovfoi fqv oqoiov poqpoqoi tov ovmoov covfc. Aiofqcqovfoi oq oo fmv cxifovfmv st tqv sgoov xqtmv, ofc cv ooiciov fqoqq covfc oio fo cc0q fmv ctqioxocvmv 0qqimv, ofc oc oiociofmv ivocvmv xoxm oooffotoiv to fq cvocio. Ko0' ov oq qovov ovoxoovfoi xotsgoso0ot oio fqv onovtv fmv oqoimv ootmv ovgou xoi fo oxgo tmv nsugmv cxqtoci. b. Conclusione To sv ouv tmv t0uoqomv svq, qqoiv, o xofciqqocv, tqimv ovfmv o fqv qmv oicqtc vmoiv, tooouto. Tmv sv ouv I0uoqomv to svq tooout' cofi xoi foiotfoi qmvfoi pioi, m cv xcqooioi ciciv.
|orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 178 a. a. a. a. ! rermini principali sono conservari da enrrambi. Una lieve dirrerenza e nella parre cenrrale del brano, sosranzialmenre omessa da Iozio rorse perche aggiunge poco all`inrormazione, d`alrra parre Iozio inregra Diodoro nel precisare che presso guesro popolo la scarsezza del nurrimenro e una circosranza rreguenre (Diodoro parla semplicemenre di un`alrernanza di periodi di abbondanza di cibo e periodi di magra). b bb b. Una rormula conclusiva per la sezione sugli !rrioragi doveva essere in Agararchide, dara la coincidenza resruale Iozio-Diodoro guesre sono le specie degli !rrioragi, la seconda parre e pero diversa. !l resro di Iozio rimonra sicuramenre a Agararchide, visro il pronome di prima persona (si ra cenno alle popolazioni sruggire alla notro conoscenza), invece Diodoro complera dicendo semplicemenre e guesri i cosrumi che praricano, in breve. L possibile che rurre guesre parole rossero in Agararchide.
49. CNS!DLEAZ!N! Iozio 250, 451b11-`0
Ofi fq mq qmv qiv cqcofmoq cv fc foi cqiffoi xoi foi ovoxoioi, fo ciqqcvo cvq fmv i0toqomv fo cv oqqofo cqicqoqooiv oovfo, qqoi, fmv oc xo0qxovfmv otocv cciotoi, fq 0cio qo fo qv oom pqopctocvoi ovfc, ot fq oqoooqiocvq foi oooi fqv qtoiv. Ot oq oqq iciqocvoi ftciv omvio qiovcixm xoi otoftci otvcovfoi otoc covcio cqmvfc oo cv oot oqmoi, oo oc oootoi fmv otx ovoxoimv oto' c0qo cviofocvoi ciot ci popq omofo ociot oqoovfoi cv oftioi oixcimv, otoc votfiocvoi, xcqoot cvcxo fo qv tcqfcivovfc, qoofoioooi fot piot cfqotoi fqv tqv oo ixqmv ococvoi ixqo xoi cv0otoi, fo cv oqxotv xfmcvoi, fo oc cov ot qfotvfc. `Evoci o' cxoofov ot fo ovootcvov, ci q oqcofiv, oo fo potqfov, ofov tofcqiq fot xoiqot fq ci0tio V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 179 octootoq. Otxotv cxcivo, ovf' cmv o 0cci, ctftqoci xofo fov fq qtocm oioov, ot xofo fov fq ooq. Nooi oc ot oixoiotvfoi fi oq oci qoofoofi ootctciv fov mqi qoofo ctvmovciv otvocvov:
!l paragraro 49 del capirolo roziano conserva rirlessioni di cararrere rilosorico che prendono spunro dalla semplicir della narura degli !rrioragi, popolazione che vive in uno sraro di innocenza primiriva, priva degli arranni dovuri al superrluo e non bisognosa di leggi (una sorra di miro del buon selvaggio). !n Diodoro non compare nulla del genere, cerra rerminologia e il renore di alcune rirlessioni inducono a individuare in guesro brano un inrervenro da parre di Iozio (cr. tn/ro, pp. `90-`94). !l resro di Diodoro invece prosegue con un alrro brano che arrerisce agli !rrioragi (49bis nella numerazione di Mller), che pare ruori luogo non ranro perche non ha corrisperrivi in Iozio, ma perche rigura gui dopo la rrase conclusiva di 48b, e perche improvvisamenre ci si sposra dalla cosra dell`Lriopia a guella della regione Labilonese. Una possibilir e che Diodoro rragga guesre norizie do uno/tro /onte, dopo aver rerminaro la narrazione di Agararchide sugli !rrioragi, compresa la rrase conclusiva che guell`aurore urilizzava, porrebbe aver collocaro gui rali norizie perche perrinenri all`argomenro. Cio spiegherebbe anche l`assenza di guesre ulreriori inrormazioni in Iozio.
50. MANC!ATE! D! EAD!C! Iozio 250, 451b `1-452a 11 Diodoro !!!, 2`, 1- ` a. Descrizione dei luoghi Ofi cfo fot i0toqoot oqo fov `Aofopoqov notoov, o qcqcfoi cv oio fq Ai0ioio xoi fq Aiptq, cofi oc fot Nciot om focivofcqo, otpomv oc fqv oixciov oqqv fm ciovi qci0qm, vqoov oici fq cqiqqtoci fqv Mcqoqv, oqo otv fov 1. 1. 1. 1. Aicqt0ofc oc cqi fmv oqoixotvfmv fqv oo fq Boptmvio oqoiov cm `Aqopiot xoot, cqi fmv cq fotfoi c0vmv oicicv. Kofo oq fqv Ai0ioiov fqv tcq Aitfot oqo fov `Aoov xootcvov notoov nogotxst fo fmv Pioqomv c0vo. V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 181 ciqqcvov ofoov c' oqofcqoi xototxst foi cicoiv oo, ot ot cv, fm oc pim foiotfo. b. Preparazione del cibo `Ex fot oqqxovfo cot to gto tmv xoomv oguttst, xocifo nuvo xo0ogm, sxxontst t0ot qo cqo, notqoo oc stov xot xoms ovsnoosv cx oioo, ci xoi ot stgonq0st, oxou, cifo cv fm xotofi nogontmv toutqv cci qooqoqov. `Ex oq fmv qoiomqmv to gto tmv xoomv oguttovts oi poqpoqoi nuvouot qiofim notqoovts oc xo0ogo xontouot t0ot, cqi ov cvqfoi fo cqov stov xot xoms ccifo ovonooovts stgonq0totou oxou cv qim nogontmot, xoi toutq qmcvoi fqoqq ovfo fov piov oiofcotoiv. c. Disagi narurali: leoni... `Eotoi oc otfoi xoxov oqtxfov fot cv foi ccoi sovto cifi0ccvot otfoi. 2. 2. 2. 2. `Avcxcifot o' covfc fo fq fqoqq fotfq ooicio, xoi qo oqot oci ciqqvqv oovfc, to q0ot sovtmv ocotvfoi ctqot oq fot cqi ocqo ovfo cx fq cqqot qo otfot qoifmoi covfc oxio cvcxcv, oi oc xoi 0qqo fmv coffovmv 0qqimv. Aiocq fot cx fmv fcofmv ciovfo fmv Ai0iomv to fotfmv fmv 0qqimv ovoioxco0oi otpoivci ootvofotoi oq tqiofoo0oi fo oxo fmv covfmv, m ov qociov poq0ciov omv covfc, xoi cqo oqoqv ov otfmv oicq0oqq fo |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 182 c0vo, ci q qtoi fi otfoi otfoofov coiqoc poq0qo. d. ...e zanzare `Tno s tqv snttoqv tou xuvo ivcfoi fi xmvmnmv nq0o ocfov, fqixotfqv cov otvoiv mots fov oov ci fo ivmoci tqooio oc0ovfo cxci cvciv oqovq. Tq' mv xoi oi sovts cxfoiovfoi, ot otfm uno tou qou oqotcvoi, xoicq ovfo co0ot, m fov ono [to Mller tq qmvq qov ooqtov ootvofotvfc qcqciv. `Ao fotfo cv oqc0m fot oqoooot oqiv fi oq ioimfcqov q covfo cv cxmqciv xmvmiv, ov0qmoi oc omco0oi to foiotfot xivotvot: `. `. `. `. `Tno og tqv ovotoqv tou xuvo oqooom qocio ivocvq vqvcio cqi fot foot foootfo nq0o o0qoicfoi xmvmnmv, tcqcov otvoci fot vmqiocvot, mots fot cv ov0qmot xofoqtovfo ci fo cmoci ivo qocv oociv, fot oc sovto ovfo qctciv cx fmv fomv, oo cv uno tou qou xoxototcvot, oo oc fov ono tq qmvq qov xofocqcvot.
a. a. a. a. Solranro in Diodoro il nome di guesro arrluenre del Nilo risulra essere Asa, Iozio ha Asrabara, e in Srrabone (XV!, 4, 9) e Lliano (De noturo ontmo/tum, XV!!, 40) il nome e sosranzialmenre lo sresso (Asrabora), Asa porrebbe essere una corruzione nella rradizione manoscrirra. !n Iozio la descrizione del riume e piu derragliara. L gi la rerza volra che il resro della ltb/toteco, pur scorciando su molri passaggi, risulra piu ricco di Diodoro sui dari di geograria risica: lo si e visro nella descrizione del corso rorruoso del Nilo (2`a), e in guella delle isole dei Chelonoragi (47a). L inreressanre che sia nel caso del Nilo che in guello V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 18` dell`Asrabara, l`arrardarsi sui dari geograrici richieda, al riprendere della linea principale dell`esposizione, una rormula di raccordo che e esarramenre la sressa: xofo otv fqv ciqqcvqv 0ooffov nel primo caso, oqo otv fov ciqqcvov ofoov in guesro secondo. uesro connoraro srilisrico risale probabilmenre allo sresso Agararchide, e resrimonia l`esrrema redelr degli esrrarri roziani al loro modello per guesri passaggi. uanro al corrispondenre resro di Diodoro, PALM 1955, p. `1 parla di correzioni rorse non involonrarie. !l nome Eizoragi (come per Chelonoragi, 47a) risulra da Diodoro e non da Iozio. b. b. b. b. Nella descrizione della preparazione del cibo prevale la coincidenza rerminologica, anche se rileviamo un insisriro sposramenro sinrarrico-grammaricale riguardanre i verbi, che e il caso di visualizzare graricamenre:
|orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 184 Iarra eccezione per il segmenro 4, sisremaricamenre dove Iozio ha il parricipio, Diodoro ha un verbo di rorma rinira e viceversa. Tale renomeno e molro signiricarivo nell`analisi che sriamo conducendo: le rorme verbali sono rra i primi elemenri a subire adarramenri guando un resro viene rimaneggiaro e deconresrualizzaro (riassunro ed esrrarro). !n piu di un caso, poi, la variazione legara al verbo coinvolge anche la preposizione (xofoixci - oqoixci, cxxofci - xofotoi). !nrine, il verbo oicm e urilizzaro nei due aurori in due punri dirrerenri (Iozio: rendendolo una massa viscosa, Diodoro: rendendolo puro). Una dirrerenza polare e nella dimensione dei mucchierri di cibo, che sono ot ciqoq0ci in Iozio, ciqoq0ioiot in Diodoro, da un punro di visra resruale e piu racile che in Diodoro sia cadura la negazione, ma non essendoci alrri resri di conrronro urili (inrarri in Srrabone XV!, 4, 9, che conserva il racconro sui Eizoragi, non compare guesra precisazione), non ci si puo pronunciare derinirivamenre. Come nel caso di 48d, e dal resro di Diodoro (cv qim) che si comprende che il calore (Iozio: xoto) al guale si cuoce il cibo e guello del sole. c. c. c. c. Iozio si limira a menzionare i leoni che sono una sciagura per i Eizoragi. Molro piu ampia l`inrormazione di Diodoro: innanzirurro precisa che la presenza di guesri animali rurba una condizione che sarebbe alrrimenri idilliaca, poi spiega che i leoni si rirugiano nei luoghi dei Eizoragi alla ricerca della rrescura (ma anche per cacciare), inrine d conro dell`assolura incapacir di direndersi di guesre genri, e la loro unica prorezione sono proprio le zanzare di cui si parla subiro dopo. d. d. d. d. Diodoro e leggermenre piu preciso: solo lui riporra il daro sul venro oqooom qocio ivocvq vqvcio, srraordinariamenre non veriricandosi nessuna calma di venro (sulla non necessaria espunzione di qocio proposra da Vogel e poi da ldrarher si veda LMMLLALE 1989, p. 1`1, nora 2 di p. `0). V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 185 !n enrrambi gli aurori la violenza delle zanzare e descirra in una proposizione consecuriva: in Iozio pero si perde la conrrapposizione che rileviamo in Diodoro. Iozio: ranro che la genre si deve rirugiare nelle paludi [.... Anche i leoni sono scacciari etc., Diodoro ranro che gli uomini, rirugiandosi nelle paludi non subiscono alcun danno, mentre i leoni etc.. Un rirerimenro al cararrere paradossale di guanro si sra racconrando e in rurri e due i resri (Diodoro: oqooom, Iozio: oqoooot), anche se in punri non corrispondenri: in Iozio si rrova al rermine del paragraro, sorro rorma di domanda (cosa di piu paradossale.).
51. !LIAC! L MANC!ATE! D! SLM! Iozio 250, 452a 12-40 Diodoro !!!, 24, 1-4 a. Spermaroragi Ofi foi ciqqcvoi, qqoi, fo fmv uoqomv xoi fmv fo ocqofo oifotcvmv cici cvo, pqociov cov fqv oqooqv. Oi cv oq tov ntntovto xognov ono tmv svgmv oifotvfoi uno tqv 0sgstov, fo oc oiov fq oo ofovfoi fq cv foi oxicqoi oxcoi ivocvq otsgso fc tqv quotv xoi xouov cxfqcqotoq oqooiov foi xootcvoi ouvtootv 1. 1. 1. 1. Eocvoi oc fotfoi cioiv oi fc `Toqoot xoi oi Ecqofoqooi xootcvoi. Totfmv o' oi cv uno tqv 0sgstov tov ntntovto xognov ono tmv svgmv ovfo otv o0qoiovfc oovm oiofqcqovfoi, xofo oc fov oov xoiqov fq pofovq fq cv foi oxioocvoi otvoxcioi oiocvq xoi qtocvq qooqcqovfoi fqv qooqvcofofqv otsgso oq otoo tqv quotv, xoi xouov cotoo oqoqoiov foi cocvoi ouvtootv, cxqqoi fqv fq ovoxoio fqoqq |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 186 cvociov. b. !loragi oi oc fq tq fqv onoqv oifotvfoi. Otfoi fo cv vtxfo xoimvfoi foov oo fmv cxci 0qqimv qo otqmoiv cciccvoi xoi qtoxqv, oo oc qim sto tsxvmv xot uvotxmv snt to svgo ovfc ovootvouot, ootoq xofoopciv qfotvfc fot oxgou xmvo xoxci0cv fqv oomfofqv tqv ocovfc ctoqm oifotvfoi. 2. 2. 2. 2. Oi oc Toqooi sto tsxvmv xot uvotxmv ci fo voo ciovfc ovootvouotv snt to svgo xoi fot onoou fmv oxqcovmv qooqcqovfoi. c. Agilir Totoutqv s sx fot ovfo piot coiqvfoi fqv civ, mofc xoi fo fq ovogoq ontotov cciv fqv 0cov xoi fqv otvfoviov ot ciqmv ovov xoi ooxftmv xoi oomv, oo xoi fmv cqmv fmv tooimv om. Mstonqmot oq ctoqm o' oot qo cfcqov oxqcovo. Koi fot xooot oqmv ooxi cv foi cioqocofofoi fooi oqoiqotvfoi, xoi foiotfo cvocixvtvfoi mofc fov ioovfo otfov cv cxqffco0oi, q cvfoi 0oqqciv ci fot ociqot cocciv. Kot novto s xoov tot oouotv suov xotsgoovtot, xot tot Totoutqv ' sx fq otvcot ccfq fqv c' oxgou fot xooot ovogoqv oiotvfoi ovfc mofc ontotov civoi fo ivocvov xoi oq stonqmotv oq' cfcqot cq' cfcqov ocvoqov ooim foi oqvcoi, xoi fo ovopooci ci fmv cfofofmv xoomv oiotvfoi mqi xivotvmv. `. `. `. `. Iovotqtt oq omoto xoi xotqofqfi oioqcqovfc, ccioov foi ooi oqomvfoi, foi cqoiv ovfiopovovfoi. Kov ftmoi coovfc oq' tot, otocv oootoi oio fqv xotqofqfo. Kot novto s xoov suov tot oouot xotsgoosvot nsttouotv ctxom tot V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 187 xottot ctoqm nsttouot xoi fo oqocv ovm0cv omo oio fqv tovotqto ot poqcio ftovci fq qq. xottot. d. Usi e cosrumi Outot oc uvot cv cioi ovfc, gmvtot oc xotvot xoi fcxvoi xoi uvott, nosouot s nsgt tmv tonmv oqot, cfooffotoi oc ot nstotot tm icocvoi, otxmofmv cqi fo cvfqxovfo cfq foi oootv cifqcovfmv. 4. 4. 4. 4. Outot o' oci piotoi uvot cv co0qfo, xotvot oc gmsvot uvottv oxoot0m xoi fot cvvq0cvfo oioo xoivot qotvfoi. Atonosouot s ngo oqou nsgt tmv tonmv qopooi miocvoi, xoi fotfoi otvocvoi fot cvovfiot oioomoi fot ciqm0cvfo. Tcctfmoi o' otfmv ot nstotot tm xofoovq0cvfc, ofov fmv ootmv oootxm0cvfmv fo omo ofcqq0q fq ovoxoio cx fotfq fq oio0qocm qcio.
a. a. a. a. !l nome degli Spermaroragi in Iozio e reso in una perirrasi (oi fo ocqofo oifotcvoi). L`inrormazione sul nurrimenro nella sragione esriva coincide guasi od /ttterom nei due resri, la successiva, sul nurrimenro duranre il resro dell`anno, e leggermenre abbreviara (e rorse rielaborara) in Iozio, il resro di Diodoro e un po` piu ricco rerminologicamenre. b. b. b. b. Nel presenrare gli !loragi il resro piu ricco e invece guello di Iozio, sia rerminologicamenre, sia dal punro di visra dell`inrormazione. Le parole urilizzare da Iozio per inrrodurre la descrizione si rrovano piu avanri in Diodoro. c. c. c. c. !l resro piu ricco e ancora guello di Iozio, che si sorrerma sul cararrere incredibile del racconro, e sul rarro che chi non abbia visro di |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 188 persona non crederebbe: si rrarra, come abbiamo gi visro, di una sorra di coptotto benevo/enttoe ripica dei paradossograri. La rrase sulla racilir di digesrione di guesro cibo per gli !loragi coincide guasi del rurro nei due resri (rarra eccezione per gli avverbi ctoqm e ctxom, rurravia simili ronericamenre e idenrici per signiricaro), in Iozio pero segue la considerazione sulla magrezza di guesre persone, che in Diodoro pare meglio collocara prima, guando si parla della loro agilir nel salrare da un ramo all`alrro. d. d. d. d. ui rorna a essere Diodoro la ronre piu esaurienre: Iozio riassume espressioni piu complesse (xoivoi oc qmcvoi tvoiiv oxoot0m xoi fot cvvq0cvfo oioo xoivot qotvfoi = qmvfoi oc xoivoi xoi fcxvoi xoi tvoii) e omerre alcuni dari (armi urilizzare e modalir della lorra), nonosranre cio, conserva un elemenro non risconrraro in Diodoro, e cioe l`er alla guale generalmenre sopraggiunge la malarria che si rivela morrale per guesre genri.
52. CACC!ATE! Iozio 250, 452a 41-452b 7 Diodoro !!!, 25, 1-5 a. Caccia agli animali Ofi cfo fot ciqqcvot cioiv oi oqo foi cmqioi cocvoi xuvqstot. Otfoi oio fqv fmv 0qqimv qoqov, qv o foo ocfov qcqci, cv foi svgsot oxqvotoiv c cvcoqo oc oqctovfc fo 0qqio fqoqqv cotfoi fotfo oiotvfoi. Eioi xoi focio ciofqovc. 1. 1. 1. 1. Tqv oc cq mqov fmv Ai0iomv ccotoiv oi xootcvoi Kuvqot, otcfqoi cv xofo fo q0o, piov o' oixciov covfc fq qooqoqio. Oqqimoot oq otoq fq mqo xoi ovfcm tqo, cfi oc toofmv qtoci voofioimv cotoq oio, xo0ctootoi cv ci fmv svgmv oio fov oo fmv 0qqimv qopov, to oc fqv cm0ivqv qo fo otqqtoci fmv toofmv V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 189 c0' omv qoifmvfc cotfot ooxqtpotoiv ci fqv tqv xoi oxoctotoiv ci fmv ocvoqmv. 2. 2. 2. 2. Kofo oc fov fot xotofo xoiqov, cqocvmv pomv fc oqimv xoi oqoocmv xoi fmv omv 0qqimv q0ot qo fo ofov, fotfo cv oio fqv tcqpoqv fot fc xotofo xoi oiot opqm qooqcqcfoi fo tqov, cqi ov cqo0q, oi o' Ai0ioc, cvocvmv otfmv poqcmv xoi otoxivqfmv, xofoqomvfc oo fmv ocvoqmv xoi qmcvoi toi ctqoxfmcvoi xoi i0oi, cfi oc foctooi, qooim xofoovotoi. `. `. `. `. Kofo oc otofqofo fotfoi qmcvoi foi xtvqioi ooqxoqootoi fo qq0cvfo, xoi oovim cv to fmv oximfofmv mmv otfoi oioq0ciqovfoi, fo oc oo oom fqv cx pio tcqoqv ciqotvfoi. b. Le pelli degli animali `Eov oc 0qqo ooqmoi, foi ocqooi fmv qofc0qqocvmv tqv svstov ovonqgouot, gsovts fo ptqoo xoi c' ov0qoxiov xotqqv cipoovfc, cifo onotoovts xoi ci totgsotv ooovfc. 4. 4. 4. 4. `Eov oc ofc fmv xtvqotcvmv mmv oovimoi, fo ooqo fmv qofcqov ciqcvmv gsovts cifi0cooiv ci tq ooov onotoovts oc fo fqio fo ocqofo totgouot, xoi xofco0iovfc pcpioocvm ovonqgouot tqv svstov.
|orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 190
c. !srruzione dei giovani
5. 5. 5. 5. Tot oc ovqpot oioo tvootoiv ci oxoov pociv, xoi ovoi oiooooi fqoqqv foi ciftotoi. Aio xoi 0otoofoi foi ctofoioi ovoqc ivovfoi, xoiofo oioooxocvoi foi fot iot qoi.
a. a. a. a. Turro il brano sui Cacciarori e decisamenre piu consisrenre in Diodoro. !l nome di guesra popolazione e diversamenre arresraro: Ktvqcfoi in Iozio, Ktvqoi in Diodoro. L`indicazione sulla loro consisrenza (otcfqoi cv xofo fo q0o) e sicuramenre gi nel resro di Agararchide: inrarri anche negli esrrarri roziani, per guanro non in guesro caso specirico, ci si imbarre in rormule simili (otcfqoi fm oqi0m, cr. mangiarori di rarrarughe, paragraro 47, mangiarori di balene, paragraro 48). L`inrenro riassunrivo di Iozio e evidenre: la rrase oqctovfc fo 0qqio fqoqqv cotfoi fotfo oiotvfoi compendia nella maniera piu esrrema le ricche inrormazioni rornire da Diodoro sugli usi e sulle recniche di caccia di guesre genri, si rileva pero l`inreresse di Iozio a ricordare la loro abilir nel riro con l`arco. b. b. b. b. Anche gui si nora la compressione resruale: l`inrormazione e riassunra in una sola rrase, le conclusioni (fqv cvociov ovoqqotoi) sono anricipare, il resro divenra meno chiaro: non e inrarri immediaramenre comprensibile che ci oioiqcoiv ooovfc signirica, come leggiamo in Diodoro, separando t pe/t do//o pe//e. Di conrro, il roziano c' ov0qoxiov xotqqv sembra piu preciso di ci tq ooov in Diodoro, ed e conrermaro da c' ov0qoxio di Srrabone XV!, 4, 9. V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 191 c. c. c. c. L`ulrima sezione di Diodoro non ha nessun corrispondenre in Iozio. !n Srrabone si parla solo di gare di riro con l`arco per i ragazzini.
5`. LLLIANTIAC!: PE!M CEUPP Iozio 250, 452b 8-2` Diodoro !!!, 26, 1-4 a. Luoghi di caccia Ofi cfo fot ciqqcvot, ot fotfmv oqcofmfc xoi qo cocqov oov ovofcivovfc, cioiv oi cx fq fmv ccqovfmv 0qqo fov piov oiotvfoi. Oi cv oo svgou, cq' m xo0qvfoi, oxootvfc fo nogoou fmv 0qqimv, 1. 1. 1. 1. Totfq oc fq mqo ci fo qo otoo cqq ot oicofqxofc Ai0ioc toqotoiv `Ecqovfoooi xtvqoi. Ncocvoi oq oqtmoci xoi txvot foi ocvoqcoi foot oqofqqotoi fmv ccqovfmv fo stooou xoi fo cxfqoo, oxoo oo fmv tqofofmv svgmv oiotcvoi xoi foi cv ocoi otfmv otx cifi0cvfoi oio fo qociov cioo cciv xofoq0mocm, foi oc xo0' cvo oqctocvoi cipootoi fo ciqo, oqooooi cciqotvfc foqooiv. b. Tecnica di caccia tot sv sgot tq ougo opocvoi, tot noot s ngo tov qgov tov ogtotsgov sntotvouotv cifo nssxst, ov cifqociov xoi cfoiov souot, tqv stov tvuv, nuxvot foi nqot qmcvoi, vsugoxonouotv, otfm oc cxfcvm 2. 2. 2. 2. Ofov oq fo mov ociov cvqfoi xofo fo ocvoqov cv m otpoivci fov oxoctovfo xcxqtq0oi, oo fm oqooffciv fov foov tot sv sgotv coqoofo tq ougo, tot s nootv ovtsq ngo tov ogtotsgov qgov. `Emv o' cx |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 192 fq cv xotoqsgovts fq oc fq otqo xqofotvfc, m o0ou ngoxstsvou fq uq q og ooxfcivoi qq q tssutov, oqv fot xoiqot oicooov otx covfo.
fmv mmv cqqfqcvov nssxuv, xotqov cv qo fqv oo fq io ciqo qqv, otv oc xo0' tcqpoqv, fotfov opocvo cv fq ocio ciqi vsugoxonst tqv stov tvuv, nuxvo xotoqsgmv nqo xoi oio fq oqiofcqo ciqo oioximv fo ioiov omo. Hoqoooov oc otfqfo foi cqoi qooqcqotoiv, m ov o0ou fq ioio uq cxoofot ngoxstsvou q og ciqmooo0oi fo mov q tssutov otfov cicfoi, fq cqiofoocm otx ciococvq cfcqov oofccoo. c. Lsiro negarivo della caccia `. `. `. `. To oc vctqoxoq0cv mov ofc cv oio fqv otoxivqoiov ootvofotv ofqcqco0oi xoi otvcxxivocvov ci fov cov0ofo foov ifci xoi fov Ai0ioo otvootoi, ofc oc qo cfqov q ocvoqov oo0iov fov ov0qmov fm poqci icci cqi ov ooxfcivq. d. Lsiro posirivo della caccia `Eov oc to mov cx fq qq xoi fq oioqqoio nsoq, oi otv0qqofoi oqoivovfoi ci fo fmo, xoi fot 0qqiot mvto stt nogotsvovts sx tmv 4. 4. 4. 4. `Evioi oc fmv ccqovfmv cqioci ivocvoi fot cv otvco0oi fov cipotctoovfo oxqov oqcofqxooi, fqv oc qtqv oio fot coiot oiotvfoi, V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 19` onto0tmv to oogxo sumouvtot, fov coofov fot xofoovq0cvfo otfm tocvovfc 0ovofov. cqi ov ot otvcm qopcpqxm o ftfmv ci fov otfov foov fm ccxci oioxoo fo vctqo oiqoq oqcfov fo mov. Ofov oc to mov nsoq, otvfqcotoi xofo otofqofo, xoi mvto stt tsvovts to oogxo sx tmv onto0sv cqmv sumouvtot.
a. a. a. a. Anche sravolra il resro piu ricco e guello di Diodoro. Iozio si limira all`inrormazione sulla collocazione delle senrinelle per l`avvisramenro degli eleranri, menrre Diodoro ricorda anche guali siano le circosranze ravorevoli all`arracco, e si sorrerma sul cararrere srraordinario (oqooooi cciqotvfc foqooiv) delle azioni di guesri uomini (un`insisrenza che, come abbiamo visro, risale sicuramenre a Agararchide). Sul nome della popolazione, si osserva che in guesro paragraro Iozio non ne d uno preciso (oi cx fq fmv ccqovfmv 0qqo fov piov oiotvfoi), nel successivo (54) parla di ccqovfo0qqoi, in rerzo luogo (55) di ccqovfoqooi, Diodoro d il nome solo all`inizio, e li chiama ccqovfoooi xtvqoi. (Cerramenre, i nomi proposri da Agararchide non vanno considerari nomi urriciali, ma appellarivi che l`aurore ricava sulla base delle usanze cararrerisriche dei popoli, daro che l`asperro che maggiormenre inreressa il nosrro aurore per la descrizione e classiricazione e guello del regime alimenrare, e di guesro che nella maggior parre dei casi si riene conro nell`assegnazione del nome, e dungue il nome piu appropiaro in guesro caso sarebbe ccqovfoqooi, pur rimanendo la possibilir che Agararchide urilizzasse anche gli alrri appellarivi che leggiamo in guesri resri). b. b. b. b. L chiara anche gui la maggiore sinrericir degli esrrarri roziani: la prima rrase di Diodoro ha ruolo di raccordo, ma e inurile in Iozio che ha omesso la norizia sulle circosranze piu ravorevoli all`arracco, arracco che invece e descrirro in enrrambi i resri con rermini coincidenri. uanro alla |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 194 scure urilizzara dagli Lleranroragi, Iozio comprime le cararrerisriche elencare da Diodoro - leggera ranro da porer colpire con una mano sola, e esrremamenre arrilara - dicendo solranro che e cosrruira apposiramenre per guell`urilizzo. Nella parre rinale della sezione, le inrormazioni sono sosranzialmenre le sresse, anche se Iozio urilizza meno rermini e piu concisione, evirando ad esempio di precisare che l`operazione di caccia si svolge con incredibile rapidir (Diodoro: oqoooov oc otfqfo foi cqoi qooqcqotoiv). Anche la considerazione rinale (o sopravvive il cacciarore, o l`eleranre) e condorra in Iozio piu sbrigarivamenre, in guesr`ulrimo caso guasi rurri i rermini sono dirrerenri, e rorse Iozio ha riassunro a parole proprie il concerro. c cc c- -- -d. d. d. d. Come accade anche alrrove, Iozio abbrevia la parre rinale della norizia, dando conro solo dell`esenziale. !n guesro caso lo ra racconrando direrramenre cosa avviene guando i cacciarori riescono ad aver ragione dell`animale.
`A' oi cv cfo fot coofot xtvuvou ccqovfo0qqoi foiotfoi cfcqoi oc 0qqmoiv otfot otfm. Tqci ovoqc cv cv covfc foov, oiofot oc ciot xcqiocvot fq oq fmv oqcmv, cofooiv cv oqtm oqo fo fmv 0qqimv oicooot. `Eov otv qoooq fo mov, o cv ci xofcci fo foov fm ooi qoopcpqxm, oi oc oto fqv vctqov cxtoovfc cx fq oooq pio oqqxov fo pco, cvo oxoov covfc ci coqv fqv ctqov, mofc oiovtooi fq cqioq cvfo xoi fot xtqfot fcciv xoi fqmooi foot cxci0cv fo fqixotfov 0qqiov cotvocvov fc xoi ooqoffocvov oiotcfoi xoi ifci.
V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 195 La sezione sugli Lleranroragi che cacciano con l`arco in gruppi di rre e assenre in Diodoro, ma presenre - per il rramire di Arremidoro - in Srrabone (XV!, 4, 10: in guesro aurore due uomini manrengono l`arco e uno rende la corda, menrre in Iozio leggiamo il conrrario). Turravia individuiamo alcuni rarrronri rerminologici rra l`inizio di guesro paragraro e la rormula di passaggio che nel resro di Diodoro inrroduce la successiva sezione (cr. 55a).
55. LLLIANTIAC!: TLEZ CEUPP Iozio 250, 452b `4-45`a 15 Diodoro !!!, 27, 1-4 a. Iormula di passaggio
1. 1. 1. 1. `Evioi oc fmv qoiov xofoixotvfmv mqi xtvuvmv 0qqctotoi fot ccqovfo fcvq fq pio cqiivovfoi. b. Cli alberi dove dormono gli eleranri Tqifov oc cofi cvo ccqovfoqomv, o ccioov oi ccqovfc tq voq cqoqq0cvfc ngo unvov fqoco0oi qfmoiv, otx ci q oc ovocoovfc tvotoiv, oo foi otfofoi xoi ciofoi svgsot ngooovoxtvovts cotfot, mofc fot cv oto ooo fot qoiov fot ofccot qo fqv qv coqqm tcqcioco0oi, fqv oc ctqov fo ov omo cxococvqv ocio0oi qo fq qtoci fot tot, xoi fotfov fov fqoov fq xofoqoqo ftovciv otx ciixqivot oo Eim0c oq fotfo fo mov, ccioov oo tq voq qqm0q, ngo unvov xofoqcqco0oi, oioqoqov cotoq fq cqi otfo oio0cocm qo fo oio fmv fcfqooomv 2. 2. 2. 2. ot oq otvofoi foi ovooi qo fqv qv otxo0icvoi fov oov oxov, oo qo svgov ovoxt0sv oicifoi fqv oio fmv tvmv ovootoiv. Aiocq fo ocvoqov oio fqv ivocvqv qo otfo covoxi qooxioiv fot mot fcfqicvov fc cofi xoi qtot qqc, qo oc fotfoi o cqi otfo foo ivq fc cci xoi |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 196 oqcctocvq, oio fo qooxcio0oi foi po0coiv tvoi omviov iotqov, q0oqo toxcicvq oqoqqo fm oqocvfi oio fqv cxtoiv fqv qtoixqv. Oi otv oo fq fotfmv 0qqo fov piov oiotcvoi, fot oqtot cqiovmcvoi xoi fqv fot 0qqiot xottqv cioqqvocvoi, oqcio oo, oi' mv oi fo foiotfo cqctvmvfc Ai0ioc vmqiotoi fo fmv ccqovfmv xotto. c. La rrappola dei cacciarori cx fmv oio0cv fot svgou fomv ngtouotv, cm ov qfc xivq fo ov qfc iotov oov xoi iotqov oocioifo, cvq oc cofqxo ci pqocio gonq. To oc mov oo fq voq snt tov ouvq0q fq xottq foov ovoxtvosvov oiqvioiov fc ifci, fot tot xoo0cvfo, xoi qoxcifoi foi 0qqooooi ocivov cfoiov fo oq oio0io xoovfc otfoi ooqxo xoi oiqoovfc coiov fo mov, cifo vcxqov, qo fqv cotfot qciov cxoofo fo cq oioiqotoiv. `. `. `. `. Ofov otv ciftmoi foiotfm svgm, ngtouotv otfo oqo fqv qv, cqi ov oiqv cfi fqv gonqv cq qo fqv fmoiv ci0' otfoi cv fo oqcio fq ioio oqotoio oqovioovfc focm oooffovfoi, q0ovovfc fqv cqooov fot mot, o o' ccqo qo fqv cocqov cqo0ci fq fqoqq snt tqv ouvq0q xofovfo xottqv. Kotoxt0st oc o0qom fm poqci oqoqqo cfo fq fot ocvoqot qoqo ci fqv qv xofoqcqcfoi, comv o' tfio cvci fqv vtxfo xcicvo oio fo fqv fot omofo qtoiv ooqiotqqfov civoi qo ovoofooiv. 4. 4. 4. 4. Oi oc qioovfc fo ocvoqov Ai0ioc o' qcqo xofovfmoi, xoi mqi xivotvmv ooxfcivovfc fo mov oxqvooiotvfoi cqi fov foov V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 197 xoi oqocvotoi cqi ov fo cfmxo ovomomoi.
a. a. a. a. Poiche in Diodoro manca la rrarrazione sul secondo gruppo di eleranroragi, le parole inrrodurrive che in Iozio erano all`inizio del precedenre paragraro rrovano narurale collocazione a guesro punro. b bb b- -- -c. c. c. c. Le coincidenze resruali sono piurrosro scarse, e - in linea di massima - il resro di Diodoro argomenra la norizia piu coerenremenre: esprime il morivo per cui gli eleranri hanno guel singolare modo di dormire, ricorda che i cacciarori devono cancellare ogni rraccia del proprio passaggio, d`alrra parre Iozio e piu preciso nello spiegare come gli Lleranroragi si cibino della loro preda, anche se solo Diodoro inrorma che essi si accampano sul luogo rinche l`animale non sia sraro consumaro compleramenre. !nsomma, in guesro caso il parallelismo non e cos marcaro come in alrre sezioni: i due resri si inregrano reciprocamenre, e per le norizie comuni condividono solo i rermini indispensabili, inseriri in rormulazioni diverse. Conrronrando le parole per descrivere la rrappola dei cacciarori, sembra di rrovarsi di rronre a un caso simile a guello della ravola inclinara per la puriricazione dell`oro (27b): il resro di Iozio (segano gli alberi dalla parre opposra in modo che, se pure non prendono alcuna inclinazione, nemmeno rimangono molro solidi e robusri, ma in grado di rimanere in piedi solo sorroposri a pesi limirari) e decisamenre piu perirrasrico di Diodoro (segano al livello del suolo, rinche non basri un lieve peso a rarlo cadere), ma rorse anche piu vicino allo srile di Agararchide.
56. TLML L CL! LLLIANTIAC! Iozio 250, 45`a 16-21
Ofi fotfot fot xtvqot Hfocoio o Aitfot pooict oooco0oi fot qovot fmv ccqovfmv oqoivmv, iv' coi otfo |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 198 mvfo, xoi oo xoi 0otoofo otfoi tiovotcvo, ot ovov otx cciocv, o' oto' ov fqv oqv oooo0oi pooiciov qo fov cvcofmfo piov ciovfmv ooxqioiv qxotocv.
!nrormazione assenre in Diodoro.
57. CAMUS! L STEUTIAC! Iozio 250, 45`a 22-`1 Diodoro !!!, 28, 1-6 a. Posizione di Camusi e Srruroragi Ofi fmv xtvqmv fotfmv, ot oi voooc oxo0oqfot xociv cim0ooi, to [fo Mller sv ngo sonsgov oooooo At0tonmv vccfoi ot xootoi otou, to s ngo soqgtov ot co c0vo, oi xootcvoi otgou0oqoot, 1. 1. 1. 1. Totfmv oc fmv cvmv to sv ngo sonsgov cqq xofoixotoiv At0tons oi qooooqctocvoi Itot, to s ngo soqgtov xcxicvo vccfoi fo fmv Itgou0oqomv cvo. b. Descrizione dello srruzzo
2. 2. 2. 2. `Eofi oq oq' otfoi oqvcot fi cvo cicvqv cov fqv qtoiv fm cqooim mm, oi' qv fq otv0cfot fcfctc qooqoqio. Totfo oc cc0ci cv ot cicfoi fq ciofq coqot, fov oc otcvo oxqov cov xoi cqiqcqci fo ctqo xoi fcqmfo to fq qtocm ocoqiotqqfoi. Koi xcqoiov cv oo0cvc cci xoi ixqov, qqoi oc xoi xmoi toqci xoqfcqmfofov, oiqot fq poocm otoq. `. `. `. `. Totfo cfco0oi V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 199 cv cfcmqov ot otvofoi oio fo poqo, fqcci oc ovfmv mxtfofov, ixqov oxqoi foi ooi fq q ciotov oiofo o' ofov xof' ovcot voo coiqq fo fcqto, tcoci xo0ocqci fi vot iofiooqootoo fot oc oimxovfo otvcfoi oio fmv oomv oooqcvoovmv oqooom i0ot ciqoq0ioiot. 4. 4. 4. 4. Ofov o' cv vqvcio oimxqfoi, fot otvioqotomv fmv fcqtmv ootvofci qqooo0oi foi fq qtocm qofcqqooi, xoi qooim xofoopovocvov oioxcfoi. c. Caccia agli srruzzi e loro urilizzo oi touto fcvq xoi oom xoi qoooi 0qqctovfc cx fotfmv piotoiv, oifotcvoi cv fo oogxo, cvotoci oc xoi otgmvq foi otfmv qmcvoi ocqooi. 5. 5. 5. 5. Toutmv oc fmv mmv ot0qfmv ovfmv fm q0ci xofo fqv mqov, oi poqpoqoi ovfoooo qovo civootoi xof' otfmv fq 0qqo qooim oc omv oioxocvmv foi cv oogt qmvfoi qo oiofqoqqv, foi oc ooqoi qo co0qfo xoi otgmvqv. d. Cuerre rra Camusi e Srruroragi Hosousvot s uno tmv otmv otfoi tot tmv ogumv xsgootv onot gmvtot, soot xoi tqttxot otoi fqcqci oc q mgo otq0c fo mov fotfo. 6. 6. 6. 6. `Tno s tmv Itmv ovooocvmv Ai0iomv nosousvot oioxivotvctotoi qo fot cifi0ccvot, onot otvfqqioi gmsvot tot tmv ogumv xsgoot fotfo oc soo xoi tqttxo xo0cofmfo coqv oqccfoi qciov, ooicio |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 200 otoq xofo fqv mgov oio fo q0o fmv covfmv otfo mmv.
a aa a- -- -c. c. c. c. !l daro piu rilevanre e la rorale assenza della descrizione dello srruzzo in Iozio, a rronre del pronome dimosrrarivo fotfo (inizio sezione c) che ne richiederebbe per lo meno la menzione. Lrrerrivamenre il nome dell`uccello compare, ma solo indirerramenre, nel nome della popolazione ofqot0oqooi, ma pare molro probabile che la posizione sinrarricamenre debole del dimosrrarivo si debba giusriricare con l`omissione della lunga parre dedicara alla descrizione dell`animale cui si rirerisce. c. c. c. c. Si rileva la variazione di diversi rermini: fcvq xoi oom (Iozio) per ovfoooo qovo (Diodoro), cvotoi per co0q, ocqo per ooqo. d. d. d. d. La coincidenza resruale e guasi punruale, ma Iozio e molro piu conciso. Segnaliamo anche che nel corrispondenre passo di Srrabone (XV!, 4, 11) sono i Camusi ad essere armari di corna di anrilope, non gli Srruroragi.
ou0qtov, foi fc cc0coi oiooffov xoi fq qoo fot fcqmofo cioc0c xoi qtoqov. 2. 2. 2. 2. `Ex toutou ooici fqoqo cotoiv oovfo fov piov, c. Carrura, conservazione e consumazione delle cavallerre om fc fotfoi xoi fcfoqictcvoi qmcvoi. Konvm oc fotfo 0qqmoiv, cx fot ocqo snt qv xofoqcqovfc. ioiofqom otfmv oiotcvoi fqv 0qqov. Hoqo oq fqv mqov otfmv ci oot ofooiot oqqxci oqooqo po0o cotoo xoi ofo oiooov fotfqv qqotoiv oqio tq, otoq oq0ovot xofo fqv mqov cci0' ofov fmv qociqqcvmv ovcmv vcovfmv qooqcqqfoi fo vcqq fmv oxqiomv, xofooicocvoi ovfo fov fq oqooqo foov tqotoi fov cv otfq oqfov. `. `. `. `. `Eciqocvot oc xonvou oot xoi oqico, oi cv oxqioc tcqcfocvoi fqv oqooqov, xoi oio fqv fot xovot oqitfqfo viocvoi, xofoifotoiv snt tqv qv oiov oiocfoo0ciooi foov, fq oc fotfmv omcio ci ciovo qcqo ivocvq cooi oioviofovfoi omqoi xoi fq mqo cotoq otqioo oqv, ovfc qooqcqotoi fotfqv o0qooi foi omqoi, xoi |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 202 oiofqovfc oixcim oiotoi fqv fc ctoiv qooqoqov xoi fov oo0qootqioov otqoviov. 4. 4. 4. 4. H cv otv oiofqoqq fotfoi oqoqqo xoi fov tofcqov qovov oo fotfmv fmv mmv toqci otfc oq xfqvofqoqotoiv otfc 0ooffq ct oixotoiv otfc oq cixotqio otocio ftovotoi. d. Agilir e breve asperrariva di vira Otfoi xouqot cv civoi covfoi xot tot nootv outsgot, moi oc ot ciov tsooogoxovto stmv, qqo xoivmvotvfc fccim fqoqq. Toi oc omooiv ovfc xouqot xot tot nootv outotot pqotpioi ovfcm cioiv, m ov fmv otqovimfofmv oq' otfoi ot tcqpoovfmv stq tsttogoxovto. e. Morre Tcctfmoi oc fot qv o0imfcqov oo oq [fm] nqotostv to qgo civcfoi tot omootv otfmv ntsgmto cvq q0stgmv, ooio cv fm ftm foi xqofmoi, pqoci oc coffm fmv cv foi xtoi qoivocvmv, ogosvo cv oo fot ofq0ot xoi fq xoiio, sntvsosvo oc otvfom cfo fot ovfo qoomot fqv ciqovciov. Oi to sv ngmto foi uno mgo qgs0tosvot ooim oioxcivfoi, tofcqov o' ciovm cotfot ooqoffotoiv cifo fot o0ot 5. 5. 5. 5. To oc fot piot fco ot ovov oqoooov cotoiv, oo xoi ovfmv oxqqofofov. Ofov oq nqotoq to qgo, cqtovfoi tot omoot ntsgmtot q0stgs ot ovov oioqoqoi foi ciocoiv, oo xoi foi iocoi oqioi xoi ovfcm cioc0ci. 6. 6. 6. 6. Agosvov oc fo xoxov oo fq oofqo xoi fot 0mqoxo sntvsstot ovfo fov oxov cv oim qovm. O oc oomv to sv ngmtov m uno mgo fivo sgs0tosvo cfqim ooooo0oi V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 20` ci oxqv cxocvot, xoi cfo fq fmv 0qgtmv cxqtocm xoi sntmv ovococvmv tmgmv, oxoqfcqqfot tqiofoo0oi fot o0iot fo gtutqto otpoivci. Outot cv otv cifc fot tot cifc fqv fqoqqv cifc fov ocqo fq xoxio covfc oifiov, otfm ootvfoi. qioficifoi, cicvqv covfo fot o0ot oqoooi fqv oqov cfo oc fotfo oci oov fmv ccvocvmv 0qgtmv ci fqv ciqovciov cxifovfmv otvcxcifoi q0o tmgo sntou, fqv gtutqto ovfcm covfo ovtoovqfov. 7. 7. 7. 7. Aiocq o otvcocvo fm o0ci pioiofcqov otffci foi ovti, ofcvoot coot qoiccvo. Kofo oc fo fmv ciqmv ccxmoci foootfo q0o cxifci fmv cqcfmv mofc qocv ovtciv fot oocovfo, m ov omv c' ooi cxqoivocvmv xo0ocq cx fivo ociot oom xofofcfqqcvot. Outot cv otv ci foiotfqv oiotoiv fot omofo xofoofqcqotoi fov piov otoftm, stts oio fqv ioiofqfo fq tgoqq stts oio fov osgo foiotfq ftovovfc cqicfcio.
a. a. a. a. Compaiono in enrrambi i resri solo le rre parole principali (oxqiooqooi, iovoi, covc), per il resro c`e rirormulazione con eguivalenza di signiricaro, l`unico daro supplemenrare in Diodoro e che la regione degli Acridoragi si rrova vicino al deserro (qo fqv cqqov). Conrronrando la prima espressione, risconrriamo ancora una volra in Iozio l`uso della lirore (cr. anche `2a, `4 a-b). Sulla srarura degli |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 204 Acridoragi Diodoro ha ixqofcqoi, Iozio e Srrabone (XV!, 4, 12) pqotfcqoi. b. b. b. b. Sull`indicazione remporale e piu preciso il resro di Iozio (o/ o/ttzto di primavera). !n Iozio la lezione dei codici A e M, occ0ci (concordaro con ipc e cqtqoi), e da prererire a guella di A 2 e l, occ0mv (concordaro con oxqiomv), srampara dagli edirori, la prima delle due, inrarri, e conrorrara non solo da Diodoro (cqtqoi xoi ipc occ0ci), ma anche da Srrabone XV!, 4, 12 (ipc xoi cqtqoi vcovfc cooi). !l deserro e chiamaro in Iozio regione non indagara (oviofoqqfo mqo). uanro alla descrizione delle cavallerre, l`unico punro in comune rra le parole di Iozio e guelle di Diodoro e il parricipio del verbo ooffm, composro pero con due preposizioni dirrerenri (oqo nel primo, oio nel secondo), e che pare anche da inrendere in maniera dirrerenre (dirrerenre nel primo, superiore nel secondo). !n realr la perirrasi roziana (fq cv otvoci fq fqocm fmv oqvi0mv ixqov oqooffov, oxqov oc fm omofi: poco dirrerenri dagli uccelli nella vigoria del volo, molro nella rorma) esprime un concerro dirrerenre da Diodoro (foi fc cc0coi oiooffov xoi fq qoo fot fcqmofo cioc0c xoi qtoqov: di grandezza eccezionale e con ali dal colore brurro e sudicio), e ha l`aria di essere un rrainrendimenro del resro di Agararchide, lo si porrebbe supporre anche sulla base dei due sosranrivi fcqmofo (Diodoro) e fqocm (Iozio), arrini per radice ma dirrerenri per signiricaro. Anche l`ulrima rrase ha due diverse rorumlazioni nei due aurori. c. c. c. c. Sulle recniche di caccia il resro di Iozio e esrremamenre piu sinrerico risperro a Diodoro, ricordando solo l`elemenro principale (l`urilizzo del rumo). Lo sresso vale per le modalir di conservazione e consumazione di guesro singolare cibo (sorro sale). Le due inrormazioni si V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 205 rrovano in ordine inverriro nei due aurori. !nrine, manca del rurro in Iozio l`indicazione sull`assenza di alrre risorse alimenrari. d. d. d. d. Eisperro al resro di Diodoro, il resro roziano omerre l`accessorio pqotpioi ovfcm cioiv, e riassume il concerro di fmv otqovimfofmv oq' otfoi ot tcqpoovfmv in moi oc ot ciov. Noriamo pero in piu in Iozio la considerazione che la brevir della vira e dovura al ripo di cibo: qqo xoivmvotvfc fccim fqoqq. uesra arrermazione pare un`anricipazione del rinale del paragraro, dal guale essa si discosra un po`: nella conclusione, inrarri, si dice che non e chiaro se sia davvero guella la causa della loro morre. L percio probabile che guesra generalizzazione sia dovura al recensore, un`anricipazione volra a rendere piu comprensibile o coerenre il passo che si srava analizzando. e. e. e. e. Anche in guesro caso la rormula iniziale e piu essenziale in Iozio. Le due descrizioni dei pidocchi sono complemenrari: da Iozio apprendiamo che sono poco piu piccoli dei parassiri dei cani, da Diodoro emerge che sono di rorme diverse e d`asperro riburranre. uanro alla descrizione del decorso dell`inrezione, Iozio abbrevia conservando i rermini principali in un conresro rirormularo.
59. LA ELC!NL !NILSTATA DA SCEP!N! L TAEANTLL Iozio 250, 45`b 18-`4 Diodoro !!!, `0, 1-4 a. Eagni e scorpioni: una regione disabirara Ofi fmv oxqiooqomv, qqoiv, ooftcifmv mgo oq xoi voo cotoo notxtto oioqcqotoo, sgqo oc fccm xoi ooi foi cqioixoi ooto, oux on' ogq onovtoooo ov0qmivot svou, o' to nq0ou oiofot oxogntmv xot 1. 1. 1. 1. Tm oc c0vci fotfm mgo oqqxci xofo fo cc0o noq xoi xofo fo fq voq notxtto oo0q sgqo o' cofi xoi ovfcm ooto, oux on' ogq onovtouoo tou svou fmv ov0qmmv, o' cv foi tofcqov qovoi sx ttvo |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 206 qootmv, o fcfqovo0ot ovoootoiv cvioi. Totfo oq fo qtov sx ttvo snogto cotoiv sntnoooot, xoi fmv cvoixotvfmv qo fo xoxov ovfiociv ot otvocvmv, oo qtq fmv cxcoovfmv fot oc0qot fqv omfqqiov ovfi fq ofqioo cocvmv, cqqov c cxcivot cvot ov0qmmv fqv mqov tociq0qvoi. snogto oxoiqot nq0o qootmv xot oxogntmv ccvcxooo. 2. 2. 2. 2. Toootfo oq iofoqotoiv sntnoooot fmv ciqqcvmv 0qqimv q0o mofc fot xofoixotvfo ov0qmot fo cv qmfov ovoqci xfcivciv ovfo fo fq qtoci ociov, ocqicvqfot oc fot o0ot ovfo xoi fmv oqofmv oci foi qcioi fot 0ovofot ciqcqovfmv, oovovfo fqv ofqiov qv fc xoi oioifov qtciv cx fmv fomv. b. Lsempi analoghi Koi umv oc nq0o ogougotmv, m foi nsgt Itotov, xoi otgou0ot to onsgoto xofco0iovfc, m cqi Mqtov, xoi otgoot, o covc cqi fot Autogtoto xoi to sovtmv cioooovfmv nost cfovcofqoov, m ci Atuq xoi oo oo ovciofo o0q xofoopovfo oo mqo fmv oixqfoqmv cqqqmoov. Ot qq oc 0otociv otoc oiofciv foi cocvoi, oo fotfmv oqoooofcqo xofo ooov fqv oixotcvqv covofo oio fq oq0ot iofoqio oqciqqofo. `. `. `. `. Hsgt oq tqv Itotov umv nq0o ogougotmv ccvvq0cv foi coioi ccpoc fivo cx fq ofqiot mqo, xofo oc fqv Mqtov cioooovfc ot0qfoi otgou0ot xoi to onsgoto fmv ov0qmmv oqoviovfc qvoxooov ci cfcqocvci foot cfoofqvoi. Tot oc xootcvot Autogtoto otgoot fqv oqcovov otofooiv cv foi vcqcoi V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 207 opovovfc xoi ifovfc ovfi fq otvq0ot cxooo cpiooovfo fo ofqioo xofoiciv xoi xofoqtciv ci fotfov fov foov cv m vtv xo0ioqtvfoi. 4. 4. 4. 4. Koi qv fi ot iofoqqocv Hqoxci fmv tcq fq o0ovooio o0mv otvfcco0cvfmv cvo xofoqi0otcvov xo0' ov cqoocv cx fq Eftqoioo ivq fo q0o fmv cioooovfmv oqvi0mv cv otfq: `Avoofofoi oc xofo fqv Atuqv nost fivc ccvovfo q0ot sovtmv cc0ovfo cx fq cqqot. Totfo cv otv qiv ciqqo0m qo fot oiofm oio fo oqoooov qo fo iofoqio oioxcicvot oiv o' ci fo otvcq foi qociqqcvoi cfopqooc0o.
a. a. a. a. Nella prima parre e evidenre la coincidenza resruale rra Iozio e Diodoro, inolrre, il primo conserva in piu il nome di guesre parricolari raranrole (fcfqovo0ot: cos anche Srrabone XV!, 4, 12), la norizia che gli aracnidi rossero giunri in guesre regioni a seguiro di un diluvio e leggermenre anricipara in Diodoro. Nella seconda parre Iozio riassume, omerrendo di racconrare l`iniziale renrarivo di resisrenza della popolazione conrro l`osrilir della narura, e il cararrere inesorabile delle rerire provocare da guesri animali, la rormulazione conclusiva (cqqov c cxcivot cvot ov0qmmv fqv mqov tociq0qvoi), direrra e ricapirolariva, puo essere invece dovura |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 208 alla sua penna, daro che si risconrrano anche alrrove, negli esrrarri del capirolo 250, modi simili di ragliare le inrormazioni e concludere l`argomenro. b. b. b. b. !n guesra sezione Agararchide rorniva una serie di esempi simili al caso appena illusrraro, in cui cioe gli uomini sono srari cosrrerri ad abbandonare un luogo per il cararrere molesro della rauna che lo abirava. Menrre in Iozio leggiamo una lisra che d conro di rurro nel minor numero di parole possibile, Diodoro conserva un resro molro piu complero e coerenre: gli esempi sono ben illusrrari, seppur brevemenre, e sono morivari, prima e dopo, dalla volonr (che ben sappiamo essere dei paradossograri) di rar apparire credibile il proprio discorso. Proprio per guesr`ulrimo elelmenro pare srrano che rra gli esempi menzionari da Diodoro riguri anche guello di Lracle che caccia gli uccelli srinralidi: anzirurro sappiamo che Agararchide criricava con pesanre ironia l`arridabilir del miro come ronre srorica (cr. paragrari 7 e 8 Mller), e lo sresso Diodoro (!V, 8, `-5) richiedeva caurela nei conrronri della sroricir del miro in genere, e delle imprese di Lracle nello specirico. Del resro l`esempio degli uccelli srinralidi sarebbe dirrerenre da rurri gli alrri: in guesri ulrimi si presenrano degli animali che cosrringono l`uomo alla ruga, in guell`alrro avviene esarramenre l`opposro. Nella asciurra lisra roziana guesro caso non e menzionaro. Turro ra pensare insomma che non risalga a Agararchide, meno chiaro e a chi sia dovuro. Diodoro pare da scarrare per guanro gi derro, ma anche perche una sua aggiunra sarebbe srara operara piu probabilmenre alla rine della lisra di Agararchide, non nel corpo di essa, resra il dubbio che possa rrarrarsi di un mortno/e, un conrronro menzionaro accanro allo scrirro da un copisra, e in seguiro enrraro nel resro di Diodoro.
V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 209 60. C!NAMLC! Iozio 250, 45`b `5-454a 4 Diodoro !!!, `1, 1-4 a. ! Cinamolgi, i loro cani, le vacche indiane Ofi tofofoi, qqoi, tmv ngo soqgtov otxouvtmv cioiv ot Eqvs cv xtvooot xoouotv, oi o' ooftcifovc, m ov fi cioi, ogtou ogogou. Outot xoqfoi cv cioi xoi nmmvo qsgouotv coioiot, xuvo s tgsqouot oot xoi coot, ooim foi tqxovoi xoi fot sntqottmvto outmv tqv mgov tvtxou oo oi' otfmv 0qqmoi, nq0o ciqoivocvot ou0qtov, oo tgonmv cicqivmv [0cqivmv : Mller cm soou stmvo cifo xoi fo fmv xtvmv 0qcio ocovfc fm ooxfi fqcqovfoi, xoi c omv oc 0qqo mmv. 1. 1. 1. 1. To o' coofio tmv ngo soqgtov cqmv xototxouotv ovoqc to cv fmv `Eqvmv xoousvot Ktvotvoi, xofo oc fqv fmv qoiomqmv ogogmv oiocxfov Agtot. Outot oc nmmvo cv qsgouot occ0ci, xuvmv s tgsqouotv oqimv oco qo fqv fot piot qciov ct0cfot. 2. 2. 2. 2. `Ao oq fmv qmfmv tgonmv fmv 0cqivmv cqi soou stmvo Ivtxot os ou0qtot fo nq0o sntqottmotv outmv tqv mgov, ooqot fq oifio otoq otoci oq oiocv ci0' to mmv omv xoi ooqxoqomv ocotcvoi qctotoiv, cifc oi' cvociov fqoqq cxciovfc fot oixciot foot cifc oi' oqv cqicfciov, qv q cv ovfo fo oqoooo cvvmoo qtoi xofooxctoci, fo oc fmv ov0qmmv cvo ootvofci fm vm otviociv. `. `. `. `. Ot qv oo fot q0ot ot xofiotovfc oi' cotfmv cqicvco0oi fot xtvo coqiooi, xoi cfo fotfmv oiotcvoi fqv 0qqov oo ovt |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 210 fmv mmv ciqotvfoi fmv oc qq0cvfmv o cv qooqofo xofco0iotoiv, o oc ci oo otvfi0cvfc oo0qootqiotoi. Hoo oc xoi fmv omv mmv oio fq fmv xtvmv oxq 0qqctovfc oo xqcoqoio fov piov cotoi. b. Iormula conclusiva Koi to sv tssutoto tmv ngo soqgtov foiotfo. 4. 4. 4. 4. To sv otv tssutoto cvq tmv ngo soqgtov oixotvfmv cv oqqoi ov0qmmv fov piov cci 0qqimoq cicfoi oc oic0civ tcq oto c0vmv, fmv fc Ai0iomv xoi fmv Tqmootfmv. `Ao cqi cv Ai0iomv ovocqoqocv cv ooi, cqi oc fmv Tqmootfmv vtv cqotcv.
a. a. a. a. ! rermini coincidenri sono moro numerosi, ma e urile gualche conrronro. Anzirurro il nome correrro di guesra popolazione sembrerebbe guello che leggiamo in Iozio (nonche in Srrabone XV!, 10, 1), menrre nei manoscrirri di Diodoro la rorma e xtvotvoi o xtvoovoi. !l nome Ktvoooi signirica mungirori di cani e sarebbe implicaro dal rarro che essi rraggono nurrimenro dal larre di guesri animali. Lisogna pero rilevare che Diodoro non ra menzione di guesra usanza alimenrare, e anzi parla esclusivamenre di una diera carnivora. Secondo il resro di Iozio le popolazioni vicine chiamerebbero guesre rribu Larbari Selvaggi, in Diodoro, invece, la parola barbari si rirerisce alle popolazioni vicine, e il nome che guesre assegnano ai Cinamolgi e semplicemenre Selvaggi (`Aqioi), Srrabone conrerma guesra seconda versione (XV!, 10, 1: to oc fmv cvfoimv `Aqioi V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 211 xootcvoi). Nel resro roziano, dungue, si e provocaro lo slirramenro di un rermine da un conresro a un alrro. Alcune inrormazioni risulrano solranro da Iozio: i Cinamolgi lasciano crescere i capelli olrre che la barba, e i loro cani sono di raglia molro grande e sono simili a guelli degli !rcani. Per conrro il racconro di Diodoro sulle vacche indiane e ben piu ricco di derragli, soprarrurro nei renrarivi di spiegare le loro migrazioni nel paese dei Cinamolgi. !nrine, l`emendamenro di \esseling al resro di Iozio (oo fqomv 0cqivmv invece che oo fqomv cicqivmv) sulla base di Diodoro (oo oq fmv qmfmv fqomv fmv 0cqivmv) risulra erricace. b. b. b. b. La rormula conclusiva in Iozio e ridorra all`essenziale (in guesro senso si veda la riduzione di fo cv fcctfoio cvq al solo fo cv fcctfoio), in Diodoro e un po` piu ampia e si accompagna a una considerazione sul cararrere selvarico di guesre popolazioni. A cio, sempre in Diodoro, segue la proposizione del nuovo argomenro: in Iozio si conserva (all`inizio del paragraro successivo) solo lo scarno fo oc xofo fot Tqmootfo foiotfo, nessun cenno agli Lriopi dei guali si e gi scrirro: il rirerimenro puo essere dovuro a Diodoro, che parla degli Lriopi in !!!, 5-10, ma porrebbe anche derivare da Agararchide, ranro piu che proprio guei capiroli 5-10 di Diodoro hanno come ronre un passo del libro !! dell`Ato di Agararchide (cr. upro, pp. 20-21).
Aiocq fqv fmv ovcmv qooqoqiov ov0gmnmv sv ousvt qooofotoi, tougm s xot ot xoi oiv xgtm xot ngootm fotfmv oc tou sv notsgo, to s qtsgo xoouot oio fo oqico0oi fo cqqcqot tgoqo oci oqo fotfmv, oo q oqo fmv V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 21` ccvvqxofmv. d. Levande Otfoi xoi notm, o cv ot oo onogsott notougou gmtot oi oc ftqovvoi ono ttvo ov0ou oxsuoo0svto ivotoi, nogonqotou o0qqm uxst. Hotm o' oi cv ioimfoi ougmvtot notougmv gsott, foi oc otvoofoi ono ttvo ov0ou xotooxsuostot oo nogonqotov fm ciqiofm oq' qiv uxst. e. Nomadismo Toi oc ocoi fmv 0qcofmv coxoot0otvfc oqv c oq mqov cioqctovfoi, qctovfc fo foi otfoi fooi cvoiofqipciv. r. Nudir e circoncisione Iuvot oc fo oo omo ftovovfc fo toto sgootv cioi oicmocvoi. To s ototo foi cv ooi Tgmoutot cofiv ci0iocvov nsgttsvso0ot, xo0ocq Atunttou ovfo fot o' to fmv Eqvmv xootcvot Kooou nov to tot otnot sgo nsgttoq tuovov ugot oqoiqciv cofiv c0o vqntmv ovfmv, c ot xoi fqv ciqqcvqv xqoiv cotfoi coiqvfoi. 4. 4. 4. 4. Koi uvot cv cioi ovfc fo omoto qv tmv totmv, o sgoot oxcootoi to ' ototo ovfc oi Tgmoutot oqoqoim foi Atunttot nsgttsvovtoi qv fmv oo fot otfmofo ovooocvmv Koomv otfoi oq ovoi fqv cvfo fmv ofcvmv vcocvoi mqov cx vqntou ugot oofcvovfoi nov to tot oot sgo nsgttoq tuovov. g. Armamenro dei Megabari
1. 1. 1. 1. Oioov o' cotoi fmv Tqmootfmv oi cv ovooocvoi |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 214 Mcopoqci xtxofcqci mopoivo ooioo xoi qooov ftot cov cqioioqqot, oi oc ooi foo xoi oo.
a. a. a. a. Iozio sinrerizza, omerrendo di ricordare che i Creci chiamano Nomadi i Troglodiri a causa del loro srile di vira. !nolrre l`inrormazione sulla rorma di governo in vigore presso guesra popolazione risulra piu chiara in Diodoro. A guanro pare i Troglodiri si organizzavano in vari gruppi onuno det quo/t rerro da un riranno, come leggiamo anche in Srrabone XV!, 4, 17 (ftqovvotvfoi oc xo0' cxoofo): l`ambiguir della rrase roziana fo cv cvo fq otofoocm ftqovvi si risolve dungue con xofo otofqofo ftqovvotvfoi di Diodoro. La norizia sulla comunione di donne e bambini e sul diviero di accosrarsi alla donna del riranno e presenre nei due resri con alcune variazioni nell`esposizione. b. b. b. b. !n guesro passaggio prevale la rirormulazione, anche se i rermini in comune non sono pochi. !n relazione alle grandi piogge che si veriricano in guesra regione Iozio dice: guando Dio riene la loro regione sorro la srrerra di piogge rorrenziali etc., il rirerimenro al divino e assenre in Diodoro, e porrebbe essere la spia di una rielaborazione del resro da parre del parriarca. Cos pure il signiricaro brevemenre per l`avverbio cixq resrimonia un`inrerrerenza del greco bizanrino (cr. (SPHCLLS 1888, p. 42`). Va segnalaro anche l`impiego del sosranrivo imo in luogo del piu comune voq del resro di Diodoro (nonche di Srrabone XV!, 4, 17): rale rermine e arresraro solo in guesro passo e, nella rorma con dirrongo ci, una volra in Lschilo (cimooiv, rrammenro 478a Merre). Iozio e piu complero nell`indicare le sragioni che scandiscono la vira dei rroglodiri (Diodoro nomina solo i venri eresii e il calore, Iozio precisa che si rrarra risperrivamenre di inverno e esrare), e nel ricordare la presenza di macellai chiamari !mpuri (norizia conrermara da Srrabone), V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 215 d`alrro canro solo da Diodoro sappiamo il morivo per cui i Troglodiri si sposrano nelle zone paludose (per il seccarsi dei pascoli) e che guesra genre rrae sosrenramenro solranro dall`allevamenro dei propri armenri. c. c. c. c. Molre coincidenze resruali e rorale coincidenza di inrormazioni. d. d. d. d. Anche gui prevale la coincidenza verbale, in piu osserviamo che, guanro alla disrinzione popolo/capi, i rermini nel resro di Iozio (o cv ot oo / oi oc ftqovvoi) parrebbero essere piu vicini all`originale agararchideo risperro a guelli di Diodoro (oi cv ioimfoi / foi oc otvoofoi) perche conrermari da Srrabone (foi cv ooi / foi oc ftqovvoi). e. e. e. e. La breve precisazione sul nomadismo dei Troglodiri nel resro di Diodoro pare ruori posro. LMMLLALE 1989, p. 41, n. ` propone di merrerla in relazione a un passo di poco successivo del capirolo 250 (cr. tn/ro, 6`c). r. r. r. r. Numerosi i rermini coincidenri, i resri sono sosranzialmenre eguivalenri, salvo la precisazione che i Murilari abirano al di gua degli srrerri (Diodoro). La considerazione rinale in Iozio e da cio viene loro l`appellarivo che si e ricordaro e accessoria, e rorse e dovura al recensore, rispondendo ad un gi risconrraro uso di concludere le norizie in guesro modo. g. g. g. g. !n Iozio guesra sezione e assenre. Srrabone (XV!, 4, 17) rornisce le sresse inrormazioni (oi oc Mcopoqoi Ai0ioc foi qoooi xoi ftot qoofi0cooi oioqqot, qmvfoi oc xoi ooi xoi ooioiv moptqoivoi, oi oc oioi Ai0ioc fooi xoi ooi), e anche l`ordine e lo sresso di Diodoro (Murilari, Megabari, usanze runebri).
62. !L TLEM!NL xooqo Iozio 250, 454a``-`4
Ofi xcqqfoi o otqoqct, offixiofq xoifoi mv, fq fq xooqo cci. |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 216
Come e chiaro, ci rroviamo di rronre a una nora di commenro: porrebbe rrarrarsi di un mortno/e enrraro nel resro (da subiro, visro che guesre parole sono anche nel manoscrirro A, rine !X sec.), di una spiegazione rormulara duranre la lerrura dell`opera in analisi, o ancora di un appunro per l`insegnamenro. uello che colpisce e la mancanza della sezione di resro conrenenre il rermine in guesrione, neanche in Diodoro o in Srrabone e rinrracciabile il conresro cui poresse essere rireriro (sulle possibili inrerprerazioni cr. upro, p. 101, n. 120). Cio dimosrra che non rurro cio che Iozio disponeva di Agararchide e conrluiro nel capirolo 250, e che la ltb/toteco non e semplicemenre una compilazione di norizie rrarre dalle opere, ne solamenre un lavoro di recensione bibliograrica: e piurrosro la resrimonianza di una arrivir di insegnamenro e di cririca lerreraria. Sull`urilizzo roziano del ofi come segno grarico per inrrodurre non solo gli esrrarri cr. tn/ro, pp. `82-`8`.
6`. TECLD!T!: USANZL IUNLEAE!L, SCNTE!, SNN, METL Iozio 250, 454a `5-454b 29 Diodoro !!!, ``, 2-6 a. Usanze runerarie Ofi oi Tqmootfoi cqi fot cfqoofo, qqoiv, otfm qoffotoi. Toi cx tmv notougmv uot tov ousvo qo to oxsq ouvsqoov, cifo c' o0ov snt0svts, oouot stgonq0sot t0ot, fm0oom qmcvoi xoi cmfi, cm onoxgumot fot fcfcctfqxofo fqv oqqqv xocifo ovm0cv snt0svts xsgo oto, oo0ci onouovtot xoi ovfcm ioqoi. 2. 2. 2. 2. Toqoi oc ovfcm cqocvoi cimqiootoi foi oq tmv notougmv uot qoovts fmv fcfcctfqxofmv fo omofo qooofotoi tov ousvo tot oxssot, 0svts oc fov vcxqov ci fivo ovoofqofo oouot t0ot stgonq0sot cmvfc, cqi ov ofot foi i0oi cqimoovfc onoxgumot fo omofo fo oc fcctfoiov oto xsgo V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 217 Otfm, qqoi, foi xqocioi xofoqmvfoi votvcm, cicq q tciv cotfot ci foi otqfoi otvcocm oqciov. snt0svts onouovtot, oto0ciov otociov opovovfc. b. Sconrri To o' tcq fq ovoqtocvq oiqvioim voq c0qo fc xoi oo xoi ocot otfmv ngo oqou (otoc oq tcq oot fivo oovfoi), o' otv fotfo ot ngsoutsgot uvotxs qoqomooi tououot, xofo to soov c0otooi, xoi foi qotvotoi ooi fot 0tot ovqqc0iocvot xofoofcotooi. `. `. `. `. Hocotoi oc ngo oqou ot ooim foi Eqoiv tcq oqq q fivmv omv cxqofmv, o' tcq fq ciivocvq oci voq. `Ev oc foi qiovcixioi fo cv qmfov oqot foi i0oi pootoi, cqi ov fivc fqm0moi, xoi fo oiov ci fov fmv fomv omvo xofovfmoi. Hooi oc cv oxoqci qovm fcctfmoiv, m ov ctofom cv poovfmv oio fqv cv fotfoi o0qoiv, fov oc oxoov covfmv tvov fmv oxcoofqqimv omv. 4. 4. 4. 4. Atououot oc fqv oqv tmv uvotxmv ot ngsoutsgot, qopoocvoi cv ci to soov, cvfqoq oc ftovotooi voiov oq cofiv otfoi fotfo xofo qocvo fmv fqomv ftfciv, o0cv oo fm qovqvoi otovfoi fot foctciv. c. Sonno Tvm oc, qqoiv, ot xofo fot oot fmv ov0qmmv qmvfoi, oo 0qcofmv cv q0o cotfoi cotoi otvcocvov, xmomvo oc ccoqoov cx fmv
|orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 218 xcqofmv fmv oqqcvmv ovfmv, om o o' otfmv oqo oimxq fo 0qqio cov oc vt cq, ci ovoqo cv otvootoi fqv ciov, ovm0cv oc cipootoi qiot cx qoivixmv. Koi oi cv tvoixc cfo fmv vqimv fotfoi cipoivotoiv, oi oc ovoqc tqo xtxm xoiotoiv, ooovfc ofqiot fivo t0ot, xoi fov tvov otfm oqm0otvfoi, cv ooi fq ccfq oio fovoxoiov fqv qtoiv vixmoq. d. Morre `Eov oc fivc fot ooiv oqciocvot qgou oguvovto, qxcfi uvmvtot tot notvot snoxoou0stv, cqi0cvfc oo ougov cqi tov ousvo fov otfmv, xoi fov oiom fot fqoqot ocoov ct oo nsgtoqtovts, onououot fot piot. Ei oc fi otfmv fqv fcctfqv unsgoot, oqoofo o 0cmv oqvm, m sn' suvoto fov oxvov oqoiqotcvo, vou0stmv oo fm om fq ovoofqoqq, oio fq otfq ooot oqctocv. Ot fot qqooxovfo oc ovov otfm fot qv tcootoiv, oo xoi ot q vooo ciovo q cmv fivo nqgmot oqqofot ci fo foi ocoi oqooxctooci 5. 5. 5. 5. Oi oc oio fo qgo ot uvosvot tot notvot oxoou0stv oo ougo tov ousvo nsgtoqtovts cotfmv onouovtot fot qv qo0tm fot oc fov 0ovofov ovooosvou fqv cotoiov o potocvo cci fov ocoov m sn' suvoto cqi0civoi xoi cfo vou0stqosm ofcqqooi fot qv. 6. 6. 6. 6. Ooim oc voivov otfoi cofi fot nqgm0svto q vooot otoiofoi otvcocvot cociv cx fot qv ciofov oq fmv xoxmv qotvfoi fo qiotciv fov qocv oiov fot qv qoffciv otvocvov. Aio xoi ovfo [cv] iociv cofi fot Tqmootfo oqfiot cv foi omooiv, V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 219 otvcco0oi. iotovfo o' cfi foi qixioi, m ov qocvo tcqpoovfo fo cqxovfo cfq.
a. a. a. a. La rormula inrrodurriva e dirrerenre nei due resri, che guanro a inrormazioni si eguivalgono. Iozio riassume con l`aggerrivo oo0ci l`espressione oto0ciov otociov opovovfc, ma anche in Diodoro accade gualcosa del genere con il parricipio cmvfc nel punro in cui Iozio ha fm0oom qmcvoi xoi cmfi. Nelle parole conclusive del resro di Iozio, assenri in Diodoro, il verbo qqoi non solranro rende evidenre che la considerazione sull`arreggiamenro dei Troglodiri risale a Agararchide, ma rorse cosriruisce anche, da parre di Iozio, una sorra di presa di disranze da guanro arrermaro dall`ernograro. b. b. b. b. !l resro roziano e molro piu sinrerico: il parenrerico otoc oq tcq oot fivo oovfoi sosriruisce il conrronro con le rivalir dei Creci di cui leggiamo in Diodoro, e rurra la descrizione di come avvengano gli sconrri rra i Troglodiri e srralciara, per arrivare direrramenre alla loro risoluzione. !nolrre, menrre da Diodoro risulra che, inrervenure le donne, le lorre si inrerrompono per l`usanza (voiov) di non colpirle, in Iozio si pone l`accenro sul rarro che esse riescono a calmare gli animi con le loro parole, probabilmenre le due norizie risalgono enrrambe a Agararchide, e dungue i due aurori si inregrano. c. c. c. c. !n Diodoro guesra parre e assenre (ma cr. upro 61e), ma la si puo leggere - con diverse coincidenze verdali - in Srrabone !!!, 4, 17: oooioqotoi oc vtxfmq cx fmv oqqcvmv 0qcofmv xmomvo coovfc, mof' ciofoo0oi fo 0qqio fm oqm xoi oooi oc xoi fooi ci fo 0qqio qmvfoi, xoi oioqtvotoi fmv oivimv oqiv moq fivi qmcvoi qo fo tqi. d. d. d. d. Nella prima parre i due resri sono sosranzialmenre coincidenri. Iozio precisa in piu che il nodo con cui impiccano gli anziani viene serraro |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 220 ben srrerro dierro il collo, la clausola fot ooiv oqciocvot a riguardo della vecchiaia (che sperra a rurri) porrebbe essere un`aggiunra di Iozio, ma non va dimenricaro che il V libro sul Mar Eosso ru scrirro da Agararchide ormai vecchio (cr. ltb/tot/eco, cap. 21`, 171a 18-19 e cap. 250, paragraro 110, 460b 9-10), per cui guesre parole porrebbero rimonrare allo sresso geograro, in una specie di consrarazione aurobiograrica. Nella seconda parre, dove si spiega che non solo agli anziani si applica guesra rorma di euranasia, Iozio e piu conciso ma anche piu espliciro: menrre in Diodoro si legge che la cosa peggiore presso i Troglodiri e non porer rare cio per cui vale la pena vivere, in Iozio si spiega che un uomo non piu in grado di assolvere alla pasrorizia e un uomo inurile. La conseguenre consrarazione rinale per cui rra i Troglodiri rurri godono di orrima salure e nessuno supera i sessanr`anni e solo in Diodoro.
64. LOPERA DI AGATARCHIDE NELLA STORIOGRAFIA DEL IV/III SEC. Iozio 250, 454b `0-`6
!l brano di Diodoro corrispondenre al paragraro 65 Mller, che non ha nessun parallelo in Iozio, raccorda perrerramenre i paragrari 6` e 66, chiarendo il morivo per cui Agararchide, dalla descrizione dei Troglodiri, giungesse a parlare dell`inrluenza del rarrore geograrico sui |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 222 cosrumi dei popoli. L`ernograro di Cnido avanzava l`ennesima rivendicazione di veridicir del suo racconro (Diodoro !!!, ``, 7), e per risulrare ancor piu credibile proponeva il conrronro rra il cararrere srraordinario del rreddo presso gli Sciri (!!!, `4, 1-2) - del guale parlano anche alrri aurori (cr. per esempio Lrodoro !V, 28) - e il caso parallelo e conrrario degli Lriopi del sud (`4, `-4), dove i mtrobt/to sarebbero legari al clima caldissimo. !l cambio di argomenro era dungue mediaro a regola d`arre. Nella successione degli esrrarri di Iozio, invece, il passaggio risulra piurrosro brusco: il paragraro 64 - resro assenre in Diodoro, perche inurile nell`economia della sua opera - e un inrervenro in prima persona di Agararchide che ricorda l`argomenro generale del proprio lavoro: la regione meridionale del mondo (fo oc qo coqpqiov). L`aurore, cos, giusririca il suo lavoro inserendolo in un conresro piu complero di srudi geo-ernograrici, ricordando gli scrirrori che si sono occupari delle alrre parri del mondo (cr. upro, pp. `5-`6). Sicuramenre guesre considerazioni risalgono a Agararchide, dara la presenza del pronome di prima persona qci, ci si deve pero chiedere se davvero comparissero nella posizione in cui Iozio le regisrra: una simile dichiarazione programmarica sembrerebbe mal collocara in un excuru incidenrale del genere, che per giunra spezzerebbe in due la ben srudiara conrinuir dell`argomenrazione. L possibile che la collocazione di guesre inrormazioni a guesro punro rosse conseguenre o runzionale all`insegnamenro di Iozio, all`andamenro sresso della lezione. ppure, piu semplicemenre, la successione esposiriva dell`opera di Agararchide ha subro in Iozio uno srravolgimenro, possibilmenre gi veriricarosi nei mareriali che il parriarca aveva a disposizione: inrarri neanche nel paragraro 66 l`ordine delle inrormazioni e limpido. !l paragraro 66 segna la conclusione della sezione sulle popolazioni, e inrroduce la descrizione della rauna di guesre regioni: le considerazioni programmariche del paragraro 64 rroverebbero dopo di esso una collocazione V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 22` appropriarissima. Secondo guesra ricosrruzione la successione resruale piu redele a Agararchide sarebbe dungue guella diodorea: la popolazione dei Troglodiri e descrirra nei paragrari 61 e 6` nonche, per esrensione, 65 e 66, a cio seguiva una conclusione di cui resra rraccia al 67, in corrispondenza della guale porevano rrovarsi le parole di cui leggiamo al 64.
66. D!STANZL CLCEAI!CHL L D!VLECLNZL LTNLC!CHL L CL!MAT!CHL (2) Iozio 250, 454b `7-455a 14 Diodoro !!!, `4, 5-8* a. Piccole disranze, grandi dirrerenze climariche...
454b `7-455a 6 Ofi fot fmv ov0qmmv toqogmtotou piot ou nou oiocfqci xoi togtst tono. `Ex oq tq Motmtto tvq noot fmv qoqfiocvmv cv qoqfqoi oxofoi sxototot xofqqov ci fov Pooimv icvo, oq' mv to fov otfov xoiqov tstogtotot cv oqixovfo ci fqv Asovgstov, sx s toutq cvovfim fm qctofi nsovts ovo fov ofoov cv ooi ocxo oqocvoivf' ov ot ocm st At0tontov mots oo fq tcqpoq fot tot ci oxqov fot xotofo fqv oxqv q ciot stxoot ivco0oi xoi cvfc foi xotosvot cvoccm qsgo.
`4, 7 7. 7. 7. 7. To oc fqixotfo c' oqofcqo toqogo ou nou togtst tonou oioofqo. `Ao oq tq Motmtto tvq, q qoooixotoi fivc fmv Ext0mv cv ooi xoi tcoiv tcqpootoi xo0ioqtcvoi, noot fmv oiocvmv otqiooqootooi votoi qoqfioiv ci cv Pooov sxototot xofocctxooiv c q ci Asovgstov tstogtotot xofovfmoiv, sx s toutq xofo fov Nciov nsovts ooi ocxofoioi xofqvfqxooiv st At0tontov, mots oo fmv xofctcvmv cqmv fq oixotcvq ci fo 0cqofofo cqq q ciov stxoot xoi fcffoqmv qsgmv civoi fov otv foi xofo fo otvcc xotosvot. |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 224 b. ...ed ernologiche
455a 6-11 A' om, foootfq otoq fq foixq oioofoocm, ovtcqpqfov cotoi qo oqot oi ov0qmoi fmv fc tmv xoi fmv c0mv xoi fot osgo fqv toqogov, mofc qoc iofctco0oi oq' cfcqoi fo oq' ooi otvq0q fc xoi ooootcvo, qoc ofcciv om otvoo0oi mv mqi cfcqoi otoc qv ov coivfo.
5. 5. 5. 5. `A' om oi xofoixotvfc oqofcqo fo ciqqcvo mqo ot oiov qctciv potovfoi fqv tcqpoqv fmv otpoivovfmv otfoi xoxmv, oo xoi fotvovfiov cxotoim qoicvfoi. To qv cvcxo fot q pioo0qvoi oioifq cfcqo xoi piot ciqo0qvoi. c. Adarrabilir dell`uomo all`ambienre
455a 11-14 Outm sst tt qttgov co nooo otvq0cio, xoi vixo fqv oo fot cqicovfo otocqciov o govo o fqv qmfqv ococvo ci fov piov qtxtov.
`4, 6 6. 6. 6. 6. Outm otfoqtc sst tt qttgov nooo otvq0q mqo, xoi cqiivcfoi fq cx fmv ocqmv xoxoo0cio o govo o fqv cx vqiot oqoopmv qtxtov. * !l resro di Diodoro e sraro gui ordinaro in modo da rendere piu agevole il conrronro punruale con Iozio.
a. a. a. a. Prevale la coincidenza verbale, a volre e Diodoro che pare abbreviare il resro (cr. oioqici a rronre di oiocfqci xoi oioqici, e ci Pooov per ci fov Pooimv icvo). L`espressione diodorea dalle regioni V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 225 gelide alle piu calde e volra in Iozio alla rorma asrrarra dal rreddo piu inrenso al culmine esrremo del calore, ma non e dererminabile guale di guesre rormulazioni sia piu vicina all`originale agararchideo. Cos come non e dererminabile se l`ernograro, per indicare le imbarcazioni per il rrasporro merci, urilizzasse il comune votoi qoqfioiv (Diodoro) o il ricercaro qoqfqoi oxofoi (Iozio), la iuncrura del sosranrivo oxofo con l`aggerrivo qoqfqo compare solo in un rrammenro di Crizia, ciraro da Areneo (Detpnoop/ttoe !, 50 = rr. 1 Cenrili-Praro). uanro al compuro complessivo dei giorni di navigazione, il numero correrro e evidenremenre in Diodoro (24). b. b. b. b. Anche se il resro su cui si basano i due passi messi a conrronro e chiaramenre lo sresso, rurravia essi sono piurrosro disranri sia dal punro di visra dei vocaboli impiegari, sia da guello dell`argomenrazione. !n Iozio rurro e condensaro in una rrase, per Diodoro dobbiamo prendere in esame due paragrari disrinri e non conrigui. !l primo concerro, in Iozio, e che, a rronre di disranze geograriche non elevare, le popolazioni si dirrerenziano in maniera marcarissima per vira, cosrumi e clima, Diodoro invece presenra le dirrerenze risiche e di cosrume come conseguenza di guelle climariche. uesro ripo di osservazione dererminisrica (t/ c/tmo dt//erenzto /t ut) ben perriene agli aurori anrichi (e il caso dello scrirro \u//e orte, /e ocque, t /uo/t del corpu ippocrarico), ed e cerro meno banale della semplice consrarazione per cui /e popo/oztont t dt//erenztono per ut e per c/tmo, ricavabile dal resro di Iozio. !n secondo luogo si considera che nessun popolo rinuncerebbe al proprio srile di vira: in Iozio si evidenzia che la consuerudine a un regime di vira si rraduce in assolura incapacir a rollerarne uno diverso, in Diodoro si osserva che, pur di non cambiare srile di vira, le popolazioni accerrano i disagi comporrari dai luoghi che abirano. Si nora che, menrre la considerazione in Iozio risulra avere valore generale, guella in Diodoro ra rirerimenro al caso specirico appena proposro (oi xofoixotvfc |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 226 oqofcqo to stgqsvo mqo): gli Sciri e gli Lriopi del sud (cr. il precedenre paragraro 65 Mller). La successione Diodorea pare piu coerenre, e probabilmenre e piu vicina all`originale. c. c. c. c. ! rermini principali sono in comune, ma le espressioni sono rormulare in maniera dirrerenre. Secondo PALM 1955, p. `0 in guesro caso Diodoro avrebbe c/tortto (verdeurlichr und ausgegliechen) il resro di Agararchide, urilizzando cqiivcfoi in luogo di vixo, e fq cx fmv ocqmv xoxoo0cio al posro di fqv oo fot cqicovfo otocqciov. Anche ooo otvq0q mqo di Diodoro, piu specirico del ooo otvq0cio di Iozio, viene inrerpreraro in guesro senso, rurravia guesr`ulrima espressione porrebbe anche essere una generalizzazione operara duranre l`analisi e il commenro dell`opera all`inrerno della cerchia del parriarca, esrendendo la considerazione di Agararchide sui luoghi abiruali a un discorso generale su rurre le consuerudini.
Nessuna rormula in Iozio media il cambio di argomenro dalla sezione sulle popolazioni a guella sulla rauna (cr. anche upro commenro ai paragrari 64-65).
68. !L LLNL Iozio 250, 455a 15-19
V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 227 Ofi oi xofo fqv `Aqopiov covfc, qqoi, iofcqoi cv cioi xoi 0qootfcqoi, fm qmofi oc oooi xo0ocq oi ivocvoi cqi fqv Boptmviov, otfm oc foi fqimooi ofipovfc mofc oo fmv otcvmv ov0ofqfo ooociv qtom oqoqoiov.
Ofi oi oqooci otx cioi xo0ocq cv foi fooi foi cqi Koqiov xoi Atxiov, oxqoi oc fm omofi, xoi xoxoo0civ cv fqotooi xoi ovoi otvocvoi ot oov fq oc oxq foootfov oioqcqotoi fmv omv ooov oqiov qcqot.
uesre prime rre descrizioni mancano in Diodoro. Srrabone, nei paragrari precedenri a guello sui Troglodiri (XV!, 4, 15-16), rrae da Arremidoro di Lreso le descrizioni degli sressi animali dei guali leggiamo in Iozio, nello sresso ordine e con parole conrronrabili, ma in maniera piu sinrerica.
71. !L E!NCLENTL Iozio 250, 455a 29-455b 2 Diodoro !!!, `5, 2-` a. Descrizione Ofi o gtvoxsgm ssqovto cv 2. 2. 2. 2. `Eofi oq mov o xocifoi cv |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 228 ot cicfoi, tm s ust xofooccofcqo toqci. Xqmo oc cci tm oqcqcqc ctfcci, xoi fqv oqqv fot ocqofo. Itov s sn' oxgmv qoqci tmv uxtqgmv xsgo, otqgm fqv piov oqoqoiov oo fot otpcpqxofo gtvoxsgm, oxq oc xoi pio oqoqoiov ov ssqovtt, tm s ust focivofcqov, fqv cv ooqov iotqofofqv cci, fqv oc qoov tocioq. Ent ' oxgmv tmv uxtqgmv qcqci xsgo fm ftm otov, fq oc ofcqcofqfi otqgm oqcqcqc. b. Lorra rra rinoceronre ed eleranre m fov cv oov qovov, qo qv ov nstgov oqocvqfoi, qqooci [0qci : Mller qoopomv fo ofcqvo, ounsomv oc ssqovtt (fotfm oq fov ovfo nsgt tq voq oioiofoi piov) unou tqv xottov xoi tm xsgott fo xtxmo tq oogxo ovoggqo sotov ct0t notst xoi ciofot cofiv ccqovfo iociv otfm fcfcctfqxofo. `Av cvfoi otpq fm gtvoxsgmtt fq xotto q ooo0oi, fotvovfiov otfo to fq ngoooxto xoi fmv oovtmv ftfocvo oom cootvofci xoi oqotcfoi, coq toqotoq xofo fqv touv xoi tov fq oqooq. `. `. `. `. Totfo nsgt tq voq oci oioqcqocvov ssqovtt fo cv xcqo qo fivo fmv nstgmv 0qci, ounsoov o' ci oqv fm qociqqcvm 0qqim xoi unouvov to tqv xottov ovoggqttst tm xsgott xo0ocq iqci tqv oogxo. Tm oc foiotfm fqom fq oq qmcvov soto notst fo 0qqio xoi oo oioq0ciqci. Ofov oc o ccqo q0ooo fqv to fqv xottov tootoiv fq ngoooxtt qoxofoopqfoi fov gtvoxsgmv, cqiivcfoi qooim ftfmv foi oouot xoi fq to ciov toumv.
a. a. a. a. Le due descrizioni sono eguivalenri e piurrosro vicine. Segnaliamo in Iozio il piu breve ccqovfo cv ot cicfoi in luogo di oxq oc xoi pio oqoqoiov ov ccqovfi. V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 229 b. b. b. b. Numerosi i rermini in comune. L`unica sosranziale dirrerenza e all`inizio: in Iozio il rinoceronre cozza con il corno conrro le rocce per dar srogo al proprio impero, menrre in Diodoro - come pare piu probabile - guesra abirudine ha una piu precisa urilir: arrilare la propria arma, evidenremenre in visra degli sconrri con gli eleranri (cr. anche Lliano, De noturo ontmo/tum XV!!, 44: foi cfqoi c qv otfo oqofqipmv xf.).
Ofi oi oqic, qqoi, xoi oi xtvoxcqooi xoi xqoi oqocovfoi ci fqv `Acovoqciov cx fq Tgmouttxq xoi fq At0tonto. Eioi oc oi cv oqts tot goqosvot oqooioi, qv
4. 4. 4. 4. Ai oc oqts ivovfoi cv cqi fc fqv Tgmouttxqv xoi fqv At0tontov, foi oc oqqoi toqotoiv otx ovooioi tot goqosvot, ovov oc foi |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 2`0 ofi oooi ooocioi xoi foi uot qsgot xoi qooi xoi novougto xoivmvotoi ciofq, tooxoto fc s0osuttxq ci ooov ofovfoi, mofc fqv ctqt0iov cv ooi 0otociv. oootfqoi oiooffotoi, fo oc uo qsgou cotooi xoi novougou ci cov xoi tooxotov s0otxqv ciocovfoi.
Sringe, cinoceralo e cepo sono rre ripi di scimmia. !n Iozio una rrase inrroduce la descrizione dei rre animali, osservando che ne erano srari inviari esemplari a Alessandria dalla Troglodirica e dall`Lriopia, in Diodoro si arracca direrramenre con la descrizione del primo dei rre, del guale si regisrra la presenza nelle sudderre regioni. !l resro di Iozio e leggermenre piu ricco: l`aggerrivo qcqo e compleraro con qoo, e alla rine si considera la meraviglia suscirara dalle armoniose azioni delle sringi.
O oc xuvoxsqoo fo cv omo ov0gmnou uostou toqoqci, fo qoomov oc xtvo qmvqv oc oqtqot um oqoqoiov ogtov oc tcqpoq xoi fccim ott0oosutov, xoi fqv oiv cqoivov ono fc tmv oqgumv xoi fmv oofmv ouotqgov. Hcqi cv fov oqqcvo fotfo, fm oc 0qst qooxcifoi xoi to tqv qtgov cm tou omoto qoqciv xoi otfm oioco0oi novto fov piov. 5. 5. 5. 5. Oi o' ovooocvoi xuvoxsqoot foi cv omootv ov0gmnot uostsot oqcqcqci cioi, foi oc qmvot uou ov0qmivot ngotsvtot. Agtmtoto oc fotfo fo mo xoi ovfcm ott0oosuto xo0cofmfo fqv ono tmv oqgumv ngoootv ouotqgotsgov cci. Toi oc 0qstot ioimfofov otpoivci to tqv qtgov cxfo tou omoto qcqciv novto fov qovov. V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 2`1
Anche in guesro caso il resro di Iozio e piu ricco: in Diodoro mancano alcune precisazioni pleonasriche (fo qoomov oc xtvo e accessorio, visro che lo si evince dal nome sresso dell`animale, e il ricapirolarivo cqi cv fov oqqcvo fotfo e superrluo), l`endiadi oo fc fmv oqqtmv xoi fmv oofmv si riduce al solo primo rermine, la proposizione xoi otfm oioco0oi ovfo fov piov e sempliricara in ovfo fov qovov. Nell`illusrrare il verso del cinoceralo Diodoro rornisce un elemenro aggiunrivo: il loro mugolio e ov0qmivot.
! due aurori discordano sulla giusriricazione del nome xqo (in greco giardino): in Iozio esso andrebbe messo in relazione con l`asperro composiro di guesro animale, per Diodoro il rirerimenro e alla grazia della sua rorma.
|orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 2`2 76. !L TE CAEN!VE Iozio 250, 455b 25-456a 2 Diodoro !!!, `5, 7-9 a. Descrizione Hovtmv s tmv stgqsvmv ogtmtotov xoi otoxofcqoofofofov fo fmv tougmv fmv oogxoqomv cvo o fm cc0ci cv toqci tmv qsgmv ooqofcqov, foci oc tcqpoov, nuggov oc coioim. Koi fo cv otoo cqi tmv mtmv otfm tsotqxsv, oo oc toqoivci ouxotsgov sovto. To s xsgoto tov sv oov govov tot mot nogonqotm xtvst, oq oc qmcvov totqotv ogogotm. Tqv ' snomqv tq tgto svovttov sst tot oot. 7. 7. 7. 7. Hovtmv s tmv stgqsvmv mmv o oogxoqoo tougo ogtmtoto cofi xoi ovfcm otoxofooqfo. Tm cv oq oxm fotfo ciov cofi tmv qsgmv fotqmv, otfqfi oc oomv ot ciocvov iot, fm otoott oc tsotqxo oqi tmv mtmv. To oc qmo nuggov cci xo0' tcqpoqv, xoi fo cv ooto ouxotsgo sovto xoi fo vtxfo oofqofovfo, to s xsgoto qtocm ioiofqoot xoivmvotvfo tov sv oq oov govov otfo xtvst nogonqotm tot mot, xofo oc fo oo totqotv ogogotm. Tqv s tq tgto snomqv sst tot oot moi svovttov. b. Iorza srraordinaria Totfo oc tot fc oxtmtotot snttt0stot, xoi xtvqci fo oio tmv mmv, xoi to notvo tmv sntmgtmv oiofo xoxooici, xoi ovov cofiv otgmtov oq xoi fom. Aio xoi oiqooi cv unostgtov otoci omv cipcpqcvmv xottouos, to ' 8. 8. 8. 8. `Eofi oc fo 0qqiov oxq fc xoi otvoci oioqoqov, m ov snttt0ssvov tot oxtmtotot tmv mmv xoi fqv fqoqqv cov cx fq fmv ciqm0cvfmv ooqxoqoio. Aioq0ciqci oc xoi to notvo tmv smgtmv, xoi V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 2`` st oguo snsoov q fivo ooov fotfm oqoqoiov uno tou 0uou otvfom tvstot nsgtnvts. Koi fo cv 0qgtov stxotm xgtvstot (xoi) oqo Tgmoutot oxqv sv cciv sovto, too s tnnou, gmqv s tougou, otqgm oc ot tcixov. xofoqxfixm omvicfoi qo oo otofqofo fmv oicvmv xoi xtvmv oco. 9. 9. 9. 9. Accfoi oc xoi fo ocqo otgmtov cciv omv otv cipcpqcvmv opciv unostgtov qocvo xottouxsvot. To ' st oguo nsoov q oi' oq oofq ciqm0cv uno tou 0uou tvstot nsgtnvts, xoi fq cct0cqio otoom ooffcfoi fqv cv fm fi0ooctco0oi qiov0qmiov. Aiocq stxotm oi Tgmoutot fotfo fo 0qgtov xqofiofov xgtvouotv, m ov fq qtocm otfm ocomqqcvq oxqv sv sovto, tnnou s too, gmqv s tougou, fq oc ovfmv xqofiofq otqgou qtocm ot qffmcvov.
a. a. a. a. La percenruale di rermini in comune e in guesro caso molro elevara. !l resro di Diodoro e un poco piu complero: si merre in relazione l`elevara velocir del roro con guella del cavallo (in Iozio si dice semplicemenre foci oc tcqpoov), si precisa che i suoi occhi brillano di norre. Iozio sembra riassumere singole espressioni: tqqov oc coioim vale la proposizione fo oc qmo tqqov cci xo0' tcqpoqv, e dell`espressione fo oc xcqofo qtocm ioiofqoot xoivmvotvfo si conserva solo il soggerro. Eegisrriamo anche l`inversione delle inrormazioni sul colore del pelo e sull`asperro della bocca. b. b. b. b. Anche gui il livello di coincidenza verbale e molro elevaro. Diodoro ha gualche inrormazione in piu: gli sconrri rra un roro da solo e |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 2`4 gruppi di pasrori e mure di cani, il cararrere irrinunciabile della liberr per guesro animale. Iozio precisa che l`invulnerabilir del roro carnivoro e relariva alla lancia e all`arco. Nel complesso, Diodoro produce un resro piu discorsivo, Iozio uno piu compresso.
Ofi o xofo fqv Ai0ioiov ovooocvo xgoxotto cofi cv m cx uxou xot xuvo otv0cfov, oqotv oc ogtmtsgov, xoi om poqtfcqov oo fc fot qoomot xoi fmv oxqmv oomv, oxq oc 0otoofov, oouot oc xoi xotto otvofmfofov fmv omv. Koi oq xofovtoiv ctoqm nov ootou cvo, xoi fo oioiqc0cv ct0cm ocooovqfoi, xoi cqi fo cci ooiqqfov. Touto oc xoi tsto0ot fivc tqv ov0gmntvqv tosxtov oiqotcvoi qo sv ou nst0ouotv cxcivoi oc xoi fotfo qoofi0cooiv m xoi c ovoofo xofo fo vtxfo xootvfc, fot oc m c' ov0qmot qmvq qooiovfo, oi oc o0qoov ccioifovfc xofco0iotoiv. 10. 10. 10. 10. O oc cocvo oq' Ai0ioi xgoxotto cicvqv cv cci qtoiv xuvo xot uxou, fqv o' ogtotqto qopcqmfcqov oqotsgmv, foi oc oouot ovfmv tcqoci nov oq ootmv cc0o otvfqipci qooim xoi fo xofoo0cv oio fq xotto cffci oqooom. Touto oc fo mov fmv ctom oqooooootvfmv iofoqotvfc cvioi tsto0ot tqv tmv ov0gmnmv tosxtov qo sv ou nst0ouotv.
V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 2`5 !n guesro caso e Iozio il piu complero, sia per la menzione del viso e delle zampe del crocorra, sia perche riporra anche la seconda parre dei racconri incredibili su guesro animale. L inreressanre risconrrare che anche in Diodoro ralvolra compare la voce dell`aurore urilizzaro come ronre: dal conrronro con Iozio ricaviamo con cerrezza che la prima persona qo risaliva a Agararchide. La cosa ha ranro piu valore, in guanro si rrarra di un parere sulla veridicir di guanro si racconra (alcuni narrano... ma non ci convincono). uesra e un`ulreriore resrimonianza sul merodo di lavoro di Diodoro che evidenremenre in molri casi si limirava alla compilazione delle sue ronri, con variazioni minime.
78. !L SLEPLNTL Iozio 250, 456a 15-`2 Diodoro !!!, `6-`7 a. Descrizione Ofi oqsmv, qqoi, ccfoi ss0q oqoooo cv foi fooi civoi xoi svst 0otoofo, xoi ovfo oo xtvqio covfo fov piov fmv cvfoi to fqv qcfcqov, qqoiv, otv cfmxofmv o stoto cqqvc nqmv tgtoxovto. 1. 1. 1. 1. Oqsmv oc svq ovfoooo xoi foi ss0sotv oiofo 0cmqcio0oi qooiv oi fqv qoiov fq cqqot xoi 0qqimoot xofoixotvfc. `Exofov oq qmv fo qxo coqoxcvoi fivc ooqoivocvoi oixoim ov ot tq' qmv ovov, oo xoi to fmv omv oovfmv ctooociv toqq0ciqoov qoofi0cooi oq fm oioiofotcvm om oqoooofcqo, covfc ofi fq mqo otoq coiooo, ofov fo ciofo fmv 0qqimv cqiociqo0q, oici foi cxtxm0ciooi c' oqoi |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 2`6 ociqoi ovoofqofo oqqm0cv qoivocvo oqm oqoqoio. 2. 2. 2. 2. Tm cv otv cc0ci fmv qq0cvfmv 0qqimv otx ov fi qooim otxofo0oifo cqi oc fmv stotmv [0qqimv] fmv ci otv cqt0ofmv xoi xoio0cvfmv cv fioiv ocioi ct0cfoi ci fqv `Acovoqciov oiqooc0o fqv ovoqoqqv, qoofi0cvfc xoi [xofo cqo] fq 0qqo fqv xofo cqo oixovoiov. b. La spedizione sorro Tolomeo !!
`. `. `. `. O oq octfcqo Hfocoio, cqi fc fqv fmv ccqovfmv xtvqiov qiofiq0ci xoi foi fo oqoooot 0qqo fmv oximfofmv mmv oiotcvoi coo oovcmv omqco, oo oc qqofo ooovqoo ci fotfqv fqv ci0tiov, ccqovfo fc otvot ociofo cqicoiqoofo xoi fmv omv mmv o0cmqqfot xoi oqoooot qtoci coiqocv ci vmoiv c0civ foi Eqoi. 4. 4. 4. 4. Aio xoi fivc fmv xtvqmv, oqmvfc fqv fot pooicm cootiov cv foi omqcoi, otofqoqcvfc ci ixovov q0o cxqivov oqopoco0oi foi toi, xoi fmv comv oqcmv cvo 0qqctoovfc ovoxoiooi mvfo V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 2`7
Iivcfoi oc, qqoiv, o oqi, xoi o ciofo, ciqoq0q, svsto fmv ovoxoimv icocvo fc xoi xoxototcvo. Koi oq xoi ov iociv cxcivo qqoiv, ofi ofc tq tgoqq ooqio qoxcicvq otvcm oo fov 0tov cfocivot xoi fqoqq oqciv cvcoici oqooqofcqov, fqvixotfo cvfo fot cofo cqipoovfc icqcio, qo fqv ci0tiov otfm oqcoxctooov ciqoq0q xoi qoov fov oqiov, mofc q0cv fmv omv voiciv qfc qsgmtsgov qfc qopcqmfcqov qooooxiov coiqoc foi qcqotoiv m cxqoqoov otfo cx fot cqicovfo qiofcvqofo. Aio xoi xofoocvfc c0coov ci fqv qv fov oqiv, xoi fot cqi fqv otqov foot xofoxcvfotvfc ovficqicomv fot 0qqiot fov oo fmv ooovfmv ooqoov ci fqv oio0qoiv fmv ootvfmv cqmv. 7. 7. 7. 7. `Acvcxovfc o' ci fqv `Acovoqciov comqqoovfo fm pooici, oqoooov 0coo xoi foi oxotoooiv oiofotcvov. Tq o' svsto tq tgoqq xofoovqoovfc fqv oxqv fot 0qqiot fi0ooov cx fot xof' oiov coiqoov, mofc 0otoofqv otfot cvco0oi fqv sqsgmotv. 8. 8. 8. 8. O oc Hfocoio foi cv xtvqoi fo oio ocvcic omqco, fov o' oqiv cfqcqc fcfi0ooctcvov xoi foi ci fqv pooiciov oqopootoi cvoi ciofov oqcocvov xoi oqoooofofov 0coo. 9. 9. 9. 9. Aiocq fqixotfot cc0ot oqcm ci oiv xoivqv xofqvfqxofo otx oiov oiofciv foi Ai0ioiv otoc t0ov toopovciv fo 0qtotcvov t' otfmv. `Aoqoivovfoi oq oqoo0oi xofo fqv mqov otfmv oqci |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 242 fqixotfot fo cc0o mofc q ovov pot fc xoi fotqot xoi fmv omv mmv fo fqixotfo foi oxoi ovoioxciv, oo xoi foi ccqooiv ci oxqv otviofoo0oi, xoi oio cv fq ociqo ccxocvot foi oxccoiv cooiciv fqv xofo qtoiv xivqoiv, fov o' otcvo cfcmqioovfo tcq fqv qopooxioo fqv xcqoqv cvovfiov oiciv foi fmv ccqovfmv oooi, oio oc fot tqmot fmv oq0omv oofqoq oqoqoim fo oqoovo qopoovfo ooftqotv fqv oqooiv, xoi oqqovfo ci fqv qv ooqxoqociv fo ciqm0cvfo fmv mmv. c. Considerazioni generali sull`addomesricamenro cixofm, oioi, foi tociqioi fmv mmv fotfot otvovfmvfo fo cv oq ovfipoivov xoxotcifoi, fo oc otmqotv fqcqcfoi. Hov oc 0qqiov oioooxcfoi omqqovciv ot om fqv cxooqv fot xqciffovo ov0ovov, oqocccvq oc cvoo fm o0ci fq vqq.
a. a. a. a. La prima parre della norizia verre principalmenre sull`incredibile lunghezza dei serpenri eriopi. Sulla base del conrronro con Diodoro, ma anche del signiricaro, sembra che in Iozio si sia veriricaro uno scambio di V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 24` runzione logica rra i sosranrivi cc0o e cvo: avrebbe piu coerenza dire che le specie dei serpenri sono incredibili e di dimensioni sruperacenri piurrosro che il viceversa (le dimensioni dei serpenri sono incredibili e di specie sruperacenri). !l resro di Iozio e esrremamenre piu sinrerico: dopo la breve inrormazione appena considerara, conserva solranro la norizia che il piu grande serpenre visro dall`aurore misurava `0 cubiri. !n Diodoro invece si discure sulla credibilir dei racconri indigeni sulla lunghezza dei serpenri (rino a 100 cubiri), e a rronre di cio si annuncia la descrizione del piu lungo che sia sraro realmenre osservaro di persona. La misura di `0 cubiri comparir molro piu avanri in Diodoro, nella sezione successiva. b. b. b. b. La derragliarissima descrizione di una spedizione di caccia che porro, sorro Tolomeo !!, alla carrura di un enorme serpenre e roralmenre assenre negli esrrarri roziani. Abbiamo pero ragione di arrribuirla a Agararchide, anzirurro perche la besria carrurara, che l`aurore della descrizione dichiara di aver visro, era lunga `0 cubiri, la sressa misura che in Iozio. !nolrre, verso la rine, si racconra come si riusc a domare l`aggressivir del serpenre prendendolo per rame: che guesro rosse il merodo per ammansire i serpenri risulra anche in Iozio, nel guale pero manca il rirerimenro alla siruazione parricolare. Dungue, o Diodoro ricava alrrove la descrizione della spedizione e la inserice nel punro piu opporruno (di guesro avviso LMMLALLE 1989, p. XX!X) amalgamandovi le considerazioni agararchidee (la misura del piu lungo serpenre, il modo per ammansire guesri animali), oppure, molro piu verosimilmenre, Iozio si limira ai pochi rirerimenri che possiamo leggere in guesro paragraro o perche non inreressaro al lungo excuru, o perche nei mareriali di cui disponeva guesra parre era srara gi srralciara. c. c. c. c. L curioso, a guesro punro, che solranro in Iozio compaiano delle considerazioni generali sulla narura dell`apprendimenro animale e sull`addomesricamenro. L molro probabile che si rrarri di un commenro provenienre dall`arrivir didarrica della cerchia del parriarca. Anche una |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 244 considerazione linguisrica lo rarebbe pensare: menrre le inrormazioni sul serpenre sono inrrodorre dal consuero verbo qqoi in seconda posizione, che compare rre volre (e due volre a breve disranza), in guesro caso nella sressa posizione si rrova la prima persona oioi, guasi a marcare inrenzionalmenre il cambio di soggerro.
4. 4. 4. 4. O oc qooooqctocvo `Aqopio xoo ovcofomfoi cv ci fov xofo coqpqiov xcicvov mxcovov, fm qxci o' ci oot ovt oqqxmv ofooiot fov tov cci cqioqiocvov foi coofioi fq `Aqopio xoi Tqmootfixq. Etqo oc xofo cv fo ofoo xoi fov tov toqci cqi cxxoiocxo ofooiot, oo oc Hovoqot icvo qo fqv ovficqo qciqov oxqo vcm oimov qcqqoiov. To oc ciofov cofi oioofqo xofo fo Ttqxoiov oqo xoi Moqiov otocoiov m ov fmv qciqmv ot oqmcvmv o' oqmv. 5. 5. 5. 5. `Ao oc fotfot fo ofo oci oov otxcicfoi xoi fqv otvomqv cci cqi fot ofoofo. O oc oqoot otfot xofo oot foot cci vqoot oxqo, ofcvot cv oiooqoot cotoo, qotv oc otv xoi oqooqov. H cv otv xcqooimoq fot xoot fotfot 0coi toqci foiotfq.
V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 245 uesro passo non ha corrispondenri in Iozio, nel guale in errerri si avverre la mancanza di una rormula di passaggio alla nuova sezione, o di una proposizione del nuovo argomenro: non c`e che una breve espressione all`inizio del paragraro 80, dalla guale pero risulra solo che si sranno per descrivere dei luoghi meravigliosi, e non che si e passari al periplo del golro Arabico (l`arruale mar Eosso). Eirengo percio che le considerazioni svolre in Diodoro !!!, `8 siano almeno in parre ascrivibili a Agararchide. Cerramenre i paragrari 2-` (che gui sono srari omessi) ranno capo a Diodoro, visro che conrengono la promessa di rrarrare le regioni dell`esrremo nord in relazione alle imprese di Ciulio Cesare, personaggio che Agararchide - arrivo nel !! secolo a.C. - non poreva conoscere (guesra promessa, reirerara in Diodoro V, 21-22, sar solo parzialmenre manrenura con le rapide inrormazioni rornire in guegli sressi paragrari). uanro ai pooiixo tovqofo di Alessandria menzionari in Diodoro !!!, `8, 1, non sappiamo se davvero lo srorico di Agirio avesse avuro modo di accedervi, LMMLLALE 1989, pp. XX!X-XXX avanza l`iporesi che anche Diodoro consulrasse gli archivi di Alessandria gualora la propria ronre gli risulrasse insurricienre, e ririene che guesro brano, assieme a guello sulla spedizione di caccia (cr. paragraro 78), sia une iniriarive de Diodore. Turravia Agararchide sresso arrermava di aver rarro uso degli archivi di Alessandria (cr. paragraro 110), e dungue non pare ruori luogo arrribuire all`ernograro di Cnido le voci di prima persona che compaiono in guesro brano, del resro a breve disranza riprende il parallelismo con gli esrrarri di Iozio. (Per un approrondimenro di guesro brano cr. PLELMANS 1967, che non giunge comungue a una soluzione deriniriva). Nell`insieme, dungue, e molro probabile che il capirolo `8 del libro !!! di Diodoro conservi, in rorma variamenre rielaborara, gualcosa che Iozio o non riassumeva o non aveva, come rarebbe pensare anche il brusco passaggio di argomenro nei suoi esrrarri.
|orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 246 80. LA INTL D`ACUA CALDA L SALATA Iozio 250, 456a ``-41 Diodoro !!!, `8, 6 - `9, 1 a. !nrroduzione Ofi qqoi, omv toqovfmv 0otooimv xoi oqqm xcicvmv oo fq otvq0cio, otfot ccctoooi fmv tonmv fot vqq oiot. 6. 6. 6. 6. Hci o' oo fmv coofmv fotfot fot tot tonmv oqocvoi fov cq' cxofcqo fo cqq oqootv fmv qciqmv xoi fo oioomfofo xof' otfo ioiofqfo oicicv ngmtov oc qoc0o fo ociov cqo, ot fqv oqoiov fmv Tqmootfmv c0vq vccfoi cqi fq cqqot. b. Descrizione Hgmtov cv o' Agotvoq oqo0covfi tqv stov qnstgov 0cqo ciooiv otoi sx nstgo tqq st 0oottov oiq0cifoi, ofcvot covfo oqot, ot txco uoto oo ntxgo ougto fc xoi nqq qtoiv cotoq foiotfqv. 1 11 1 `Ao ocm foivtv Agotvoq xoiocvoi oqo tqv stov qnstgov cxifci xofo oot foot sx nstgo st 0oottov uoto oo, ntxgo ougto covfo ctoiv. c. La correnre del Nilo Eifo oo fq ivq otpcpqxcv o Ncio, ocfot oiofivmv oqoimofmv ci fov xoiofofov tcq0covfo foov.
a. a. a. a. Come appena osservaro, guesra breve rrase inrrodurriva di Iozio porrebbe essere una rraccia sbiadira della sezione agararchidea alla base di Diodoro !!!, `8. L`unico punro di conrarro e la menzione dei luoghi degni di nora, menrre le indicazioni merodologiche (punro di parrenza e andamenro del periplo) sono solo in Diodoro. V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 247 b. b. b. b. !l qmfov che inrroduce la descrizione della ronre in Iozio con molra probabilir si rrovava al principio del periplo, come si puo osservare in Diodoro (80a), guesra pare essere un`ulreriore spia della compressione del resro roziano in guesri passaggi. uanro alle inrormazioni rornire, Iozio e leggermenre piu complero, precisando che le acgue di cui si parla sono calde, e sgorgano arrraverso numerosi condorri (dove in Diodoro leggiamo in molri luoghi). c. c. c. c. uesr`ulrima sezione e poco comprensibile: non si capisce di guale lago si sria parlando (ma cr. anche tn/ro, 81a), e il Nilo non dovrebbe avere a che rare con il luogo che si sra descrivendo. Proprio guesra rrase non ha risconrro in Diodoro, rurravia il rirerimenro al lago non puo essere consideraro un inrervenro esrerno, esrraneo al resro di Agararchide, visro che nel successivo paragraro lo si nomina nuovamenre come coordinara di rirerimenro per la nuova descrizione (anche in guesro caso la menzione e solo roziana).
81. !L MNTL ESS, !L PET D! AIED!TL, LL TEL !SLL Iozio 250, 456b 1-10 Diodoro !!!, `9, 1-2 a. !l monre rosso Hqoiov oc fq ivq ctcc0ci nstm pcpqxo ogo ovoqoivcfoi ttms, oqv cv otociov toocixvtov ioiofqfo, gotov oc foiotfqv oo fq xoqtqq oqoivov fq oxqo, mofc fmv otsvtovtmv fo oci snt nsov pofco0oi. Hoqooqoovfi oc fo qo otfo tcqxcifoi coot nstou ttmq goov cov ogo xoi fqv oqooiv fmv snt nstov otsvtovtmv ci otfo toivocvov. b. !l porro di Arrodire `Eqcq oc tqv co cxoccfoi, o qofcqov cv Mto cxocifo oqo, ccifo oc Aqgottq mvooo0q. To oc fo coofio fq tmqcio xcifoi tqv oxoiov cmv fov ciootv, cmvto Aqgottq. |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 248 c. Le rre isole `Ev oi xoi vqoot tgst cioi qoxcicvoi, mv oi cv sotot ctxvmvfoi, to oc qffov cv ooocio, fmv oc xootcvmv ssogtmv cxfqcqotoo nq0o. 2. 2. 2. 2. Tcqxcivfoi oc fotfot vqoot tgst, mv oto cv qqci cioiv sotmv xoi otxmv [otoxioi], to oc ciocvq fm q0ci fmv qociqqcvmv ocvoqmv, nq0o o' cotoo fmv ovooocvmv ssogtmv.
a. a. a. a. Da guesro conrronro possiamo iporizzare che il lago di cui si parla in Iozio sia semplicemenre il bacino di raccolra delle acgue scarurire dalla ronre. b. b. b. b. Un caso di inregrazione reciproca: Diodoro descrive la narura dell`ingresso del porro di Arrodire (oxoiov, cioe obliguo, o rorruoso), da Iozio apprendiamo che esso era un rempo chiamaro porro del ropo. Anche Arremidoro riporrava guesri due nomi (cr. Srrabone XV!, 4, 5), ma in guesro aurore risulrano essere conremporanei e alrernarivi, LMMLLALE 1989, p. 1`8, n. 8 di p. 54 precisa che Myo Hormo e il nome di un`alrro porro, siruaro piu a nord. c. c. c. c. Complessivamenre la prosa di Iozio appare piu conrrarra. !l verbo qoxcioi (giacere davanri) pare gui piu appropriaro di tcqxcioi (giacere al di l), anche perche rrova conrerma in Srrabone (XV!, 4, 5: qoxcio0oi oc vqoot fqci), rurravia non si rrarra di una nerra conrrapposizione di signiricaro. A guanro pare, secondo Diodoro gli alberi che ricoprono due delle rre isole di cui si sra parlando non sarebbero solo ulivi, ma anche richi (otxmv), un daro assenre sia in Iozio che in Srrabone, la rradizione manoscrirra, pero, non e concorde. La lezione otxmv e riporrara dai manoscrirri C (Vot. Gr. 1`0) e V (Vot. Gr. 996), e si ricava dalla rraduzione larina di Poggio Lracciolini (i libri !-V di Diodoro, rradorri arrorno alla mer del XV secolo, pubblicari posrumi per la prima volra a Lologna, nel 1472), che in guesro punro ha /tcu, i manoscrirri D (^eop/. upp/. Gr. 4) e V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 249 | (|our. 70,1) hanno invece otoxioi. uesro aggerrivo (molro ombreggiare, rireriro alle isole) porrebbe essere messo in relazione con il verbo ctxvmvfoi del resro di Iozio, che sorrolinea il cararrere rirro della vegerazione, rurravia, sulla base dello temmo della rradizione di Diodoro proposro da LMMLLALE 1989, p. LV!, la rraduzione di Poggio dovrebbe garanrire la bonr di otxmv.
82. L`!SLA DL! SLEPLNT! L !L TPAZ! Iozio 250, 456b 11-`0 Diodoro !!!, `9, `-9 a. !l golro !mpuro Totfoi o' cici xono, ov xoouotv oxo0ogtov. `. `. `. `. Mcfo oc fotfo xono cofiv ctcc0q o xoousvo Axo0ogto, xoi qo otfm po0cio xo0' tcqpoqv cqoovqoo, q xofo fov otcvo ofcvov ovfo oioxoiotoi fo oxoqq qo fqv ovficqov 0ooffov. b. L`!sola dei Serpenri Ov oqoctoovfi vqoo sxxsttot fq cv 0coci nsoto, qxo [o'] cotoo ototmv m ooqxovto, qv xoouotv Oqtmq, qofcqov cv cotoov ovfoimv sgnstmv, cq' qmv oc cct0cqov fotfmv.
4. 4. 4. 4. Hoqoxoio0cvfi oc fot foot fotfot xsttot vqoo nsoto cv fm oioofqofi, fo oc qxo ci ooqxovto ototou oqcxfcivotoo, xoousvq oc Oqtmq, q fo cv ooiov tqqc qqq ovfooomv xoi qopcqmv sgnstmv, oq' mv xoi fotfq cftc fq qooqoqio, cv oc foi cfocvcofcqoi qovoi to fmv xofo fqv `Acovoqciov pooicmv otfm cqcqm0q qiofim mofc qocv cfi xof' |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 250 otfqv oqoo0oi fmv qotoqovfmv mmv. c. !l ropazio Ev oc toutq ivcfoi tq vqom, qqoi, xoi to xoousvov tonotov. Eott oc fotfo t0o oioqoivocvo, uom ngoosqsgq, qociov sguoov 0cmqiov oooioot. 5. 5. 5. 5. Ot oqocifcov o' qiv otoc fqv oifiov fq cqi fqv qcqmoiv qiofiio. Etqioxcfoi oq sv tq vqom toutq to xoousvov tonotov, ocq sott t0o oioqoivocvo cifcqq, uom nogsqsgq xoi 0otoofqv sguoov qoooiv oqcocvo. d. ! guardiani Totfov fov i0ov oi fqv vqoov oixotvfc xoi fqv i0ov pooiixm qtoooovfc xoi otcovfc qoofoofi otfm opovotoiv. 6. 6. 6. 6. Aiocq ovcipofo foi ooi fqqcifoi, 0ovofotcvot ovfo fot qooctoovfo to fmv xo0cofocvmv c' otfq qtoxmv. Otfoi oc fov oqi0ov ovfc oioi piov cotoiv oftq. Ivo cv oq qoci i0o oioxoq, oiov otx oocicfoi fo oqoov cv fq vqom oi oc oqocovfc otfqv oio fov oo fot pooicm qopov oqqm0cv oqo0cotoi fqoqoi oc oi cv oqoxoiocvoi focm cxciotoiv, cfcqoi o' cmqioi fo otvoov ot toqotoi. 7. 7. 7. 7. Aiocq ofov fmv oifimv oio xofociqfoi, xo0qvfoi ovfc oi xofo fqv xmqv qooococvoi fov fmv xoiovfmv fo fqoqo xofootv mv pqootvovfmv ci V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 251 fo coofo cioo otofcovfoi. e. Procedura di raccolra del ropazio `Ev fq vuxtt qo cqo cqiootoiv, covfc ovfoio foi cc0coi oxoqioo. `O s sv tot nstgot t0o, tqv sv qsgov to fot qcot xqofotcvo, to to nvto ot ivcfoi otvoqo, oxotou oc ciofovfo, sv m not' ov q cqtxm, toonst ovfo0cv. O oc otviomv qto tqtxoutov nsgts0qxsv oo oqstou ogtv cqi fo oioofipov, qtxov ov q fot 0cmqotcvot qovfooofo to ss0o cifo fqv qsgov ccqocvo, iooq0q fq qociqqcvq nsgttsmv nstgov, foi sxsotvstv uvosvot fcvifoi nogotmotv. 8. 8. 8. 8. `O s qociqqcvo t0o qtocvo sv tot nstgot tqv sv qsgov to to nvto ot oqofoi, xqofotcvo to fot cqi fov qiov qcot, fq oc vuxto ciivocvq cv oxotst toonst xoi oqqm0cv oqo cofiv sv m not' ov q fom. 9. 9. 9. 9. Oi oc vqooqtoxc xqqm oiqqqcvoi fot foot cqcoqctotoi, xoi fm qovcvfi i0m nsgttt0soot oqstou ogtv oo tqtxoutov qtxov ov q to ss0o fot ofipovfo i0ot fq o' qsgo cqiiovfc nsgttsvouot fov oqcim0cvfo foov fq nstgo, xoi nogotooot foi oio fq fcvq uvosvot sxsotvstv fo oqooo0cv oixcim.
a. a. a. a. !n Iozio il golro !mpuro e appena menzionaro, menrre il resro di Diodoro aggiunge dei parricolari sulla narura delle sue cosre. b. b. b. b. L`isola e descrirra con rermini in larga parre conrronrabili nei due resri, e da enrrambi risulra che in rempi recenri non si rrovava piu neanche un serpenre su di essa, rurravia in Iozio manca per inrero la norizia che la bonirica dell`isola ru arririciale e ru volura dai re di Alessandria. Srrabone conrerma la norizia: cct0cqmoc fmv cqcfmv o |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 252 pooict, oo xoi oio fo q0oqo fmv qoooqiocvmv ov0qmmv fo cx fmv 0qqimv xoi oio fo fooio (XV!, 4, 6). c. c. c. c. Anche la descrizione del ropazio e conrronrabile, ma in Diodoro guesra inrormazione e meglio conresrualizzara, daro che si spiega che la presenza di guesra pierra preziosa era srara la causa della bonirica dell`isola dai serpenri. d. d. d. d. Sui guardiani dell`isola Iozio spende poche parole, ricordando solo la loro runzione (qtoooovfc xoi otcovfc), Diodoro si dilunga sulle loro misere condizioni di vira. e. e. e. e. !n guesra sezione la corrispondenza rorna a essere piu punruale. Sulla base dell`indicazione diodorea xqqm oiqqqcvoi fot foot (dividendosi a sorre i luoghi), si puo inrendere in maniera simile anche il piu generico qo cqo roziano. Segnaliamo inolrre in Iozio l`asrrarro fo oioofipov dove in Diodoro il concerro e espresso in maniera concrera, fot ofipovfo i0ot.
8`. !L MAEL DAL INDALL LASS L LL NAV! PLE CL! LLLIANT! Iozio 250, 456b `1-457a 10 Diodoro !!!, 40, 1-9 a. !l porro della Salvezza e la cosra verso l`Arabia
1. 1. 1. 1. Hoqoctoovfi oc fotfot fot foot oo cv `I0toqomv c0vq xofoixci fqv oqoiov, ooi oc voooc Tqmootfoi. Hqo oc fotfoi oqq ovfoio foi ioiofqoiv toqci cqi icvo fot qooooqct0cvfo Emfqqio, o cftc fq ovoooio fotfq oo fmv qmfmv ctoovfmv Eqvmv xoi oioom0cvfmv. 2. 2. 2. 2. `Ao oc fotfmv fmv cqmv oqcfoi otvomqv opovciv o xoo V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 25` xoi fqv ciofqoqqv ci fo xofo fqv `Aqopiov cqq oicio0oi. Koi fqv qtoiv oc fq mqo xoi 0ooffq ooiov civoi otpcpqxc oio fqv ioiofqfo fmv fomv b. ! rondali bassi e ricchi di alghe Mcfo oc fotfo fo coo otfm cofi tonstvov mofc qfc ciov otciv ogutmv ovocfqcio0oi, xoi mgov ovfo0cv, ot fq quost tmv ugmv o' to fot toqotvovto vtou fc xot quxou o0cv xoi xtvmv cci 0ooffimv ovoqi0qfov q0o. `. `. `. `. q fc oq qciqo tonstvq xo0oqofoi, qooo0cv ovoofqofo tcqxcicvot, q fc 0ooffo fcvomoq otoo fo po0o ot ciov ctqioxcfoi fqimv ogutmv, xoi fq qoo ovfcm toqci mgo. Totfo o' otfq qooi otpoivciv ot oio fo fqv tmv ugmv quotv civoi foiotfqv, oo oio fo q0o fot toqotvosvou xo0' toofo vtou xot quxou. c. Navigabilir Ai' qv oifiov o qq0ci oqo vqi cv oxqo xoi foi cqqcoi oioi ivcfoi ctoqoofo oxtmv fc oq cofiv, oux sx noou xutmv fov xumvo, xoi 0qgov t0umv oqooiomoiv oiofov. 4. 4. 4. 4. Toi cv otv cixmoi fmv vcmv ct0cfo cofiv o foo, xumvo cv oux sx noou xutmv oioofqofo, 0qgov o' t0umv oofov oqcocvo d. Naurragio delle navi per il rrasporro di eleranri To oc cqi fo ccqovfqot xoxov otv ccov foi oootoiv oo fmv oqmvfmv cxxocifoi fo oq oio fo xto coiqvq q nstgo oi oc fot ccqovfo oiootooi, oio fo poqq po0tooi xo0cofmooi xoi foi xofooxctoi cpqi0ci, coot xoi ocivot ciqcqotoi xivotvot foi cv |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 254 cqic0qxcv, q qo omoq otvqooc cqioqv, xoi ooqov fqv omfqqiov oqcoc foi ccotoi. otfoi cotoi. 5. 5. 5. 5. Aioqoci oq iofimv 0cotooi xoi oio fqv fmv vctofmv piov ooxi vtxfo m0otcvoi, ofc cv nstgot qoocootooi votootoi, ofc o' ci fcvomoci io0ot cifotoiv. Oi oc votfoi oqoxofopqvoi cv ootvofotoi oio fo ciov civoi fo po0o ovoqoqxot, oio oc fmv xovfmv fm oxoqci poq0otvfc ofov qocv ovtmoiv, cxpootoiv oovfo qv fq fqoqq. Oto' otfm oc fq ooofqoqq ftovovfc ci coqv ooqiov cifotoi oio fo qfc vqoov qf' oxqov qciqot qfc votv cfcqov qoiov toqotoov oqoo0oi ocvoi oq ovfcm oi fooi xoi ooviot covfc fot votoi oioxoiocvot. 6. 6. 6. 6. Xmqi oc fotfmv fmv xoxmv o xtomv cv oxoqci qovm fm xtfci fq vcm foootfo q0o oot qoopoci xoi otoomqctci oqooom mofc fov xtxm foov cqimvvto0oi xoi fo oxoqo mocq cifqoc cvococtco0oi fq cqom. e. La sorre dei naurraghi Aio to sv ngmto ootqo fot cicovfo otvcci ot cv, otx ooivmoxmv oc fqv ocivm 7. 7. 7. 7. Oi oc fotfm fm otfmofi cqicoovfc to sv ngmtov cfqim ootqovfoi qo xmqqv V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 255 qooooxiov qoq oq fivo otfm ocvc0cvfo ocomxc nqugt toopotoo foi ovoiootoiv oiqvioim cx fq 0ooffq oxoi cov oc qq to tq tgoqq, tqio cv ovoocovfoi o0q, fco ovoioxovfoi ovfc q im q (fot iot fo oxqoqoviov ot qcqovfc) iqci, q otfq 0ooooq oqo otfot ciqqifovfc. cqqiov, ot ovfcm [cv] ocvmxofc ci fco fqv omfqqiov ooxi oq foi foiotfoi ciqovci o fq nqugto xtomv cqqcv ci to, xoi fot coofm xivotvctovfo mocqci 0co ciqovci oicqtocv.Ofov oc oo cv fmv 0cmv q qociqqcvq q oqoxoot0qoq poq0cio, to oc tq tgoqq iq, fot cv oo0cvcofcqot oi xofiotovfc cxpootoiv ci 0oottov, om foi oioi fo ciocvo fmv ovoxoimv ciovo qcqo ovfcq cqo oc ooo fo cioo cociovfc ootvfoi ot ciqov fmv qooo0ovovfmv. Oi cv oq cv oxoqci qovm fo vcto fq ootoq qtoci oiv ovfocomxov, oi o' ci oo fooimqio xofocqioovfc fov 0ovofov otqoviot fo otqoqo covfc fq fot piot xofoofqoqq ftovotoi. r. ! relirri come segnali di pericolo
8. 8. 8. 8. To oc oxoqq fotfo fmv cipofmv oixfqm ofcqq0cvfo, xo0ocq fivo xcvofoqio, oiocvci otv qovov ovfoo0cv cqimvvtcvo, fot o' iofot xoi fo xcqoio cfcmqot covfo oqqm0cv fot oqmvfo ci oixfov |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 256 xoi oto0ciov oci fmv oomofmv. Hqoofoo oq cofi pooicm cov fo foiotfo otfmofo foi cotoi oiooqoivciv fot fov oc0qov cqioiotvfo foot. g. Una marea eccezionale
9. 9. 9. 9. Hoqo oc foi qoiov xofoixotoiv `I0toqooi oqoocoofoi oo, cx qoovmv cmv qtoffocvqv fqv qqqv, ofi coq fivo cvocvq omfcm ccm0q fot xoot o o foo o fqv mqov cmv fot ftot qoooiv, cfocootoq fq 0ooffq ci fovovfio cqq, xoi qovcioq fq cv fm pt0m cqoot oiv cc0otoov coioiov qqv ooxofoofqooi fov oqov ci fqv qotoqotoov foiv.
a. a. a. a. !n Iozio non ci sono corrisperrivi alle prime inrormazioni presenri in Diodoro, invece, la corrispondenza con la rielaborazione srraboniana di Arremidoro e punruale: Mcfo oc fqv vqoov fotfqv oo cofiv i0toqomv cvq xoi vooomv ci0' o fq Emfciqo iqv, ov cx xivotvmv comv fivc om0cvfc fmv qcovmv oo fot otpcpqxofo otfm cxocoov. Mcfo oc fotfo cooi oq fq oqoio xoi fot xoot fov oq oqootv otxcfi otpoivci fqotv civoi, otvofciv fc m fq `Aqopio xoi fo coo focivov civoi ocoov fi xoi ci oto oqtio, xf. (Srrabone XV!, 4, 7). b. b. b. b. Nei due aurori si parla del rondale del mare in guesre zone, ma Diodoro descrive anche l`asperro della rerrarerma: in relazione a V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 257 guesr`ulrima Diodoro urilizza l`aggerrivo focivo, che nel resro roziano e rireriro al mare. Vi e anche una discrepanza sulla misura dell`alrezza del rondale, ma la rradizione parallela di Srrabone/Arremidoro conrerma il daro di Iozio (2 rese). Nella spiegazione del colore verde dell`acgua, Iozio elimina rurre le parole non indispensabili, condensando l`inrormazione in una rrase unica, concisa e complera. Anche l`inrormazione sulla presenza dei pescecani, assenre in Diodoro, e conrermara da Srrabone. c. c. c. c. Tesri eguivalenri, alcuni rermini sono in comune, l`elaborazione e dirrerenre. d. d. d. d. La sezione sul naurragio delle navi per il rrasporro degli eleranri e molro abbreviara in Iozio, il guale si limira a ricordare che guesre imbarcazioni incappano ralvolra in scogli o secche, e omerre di racconrare i renrarivi di liberarsi da parre dei marinai e i rischi ulreriori a cui essi sono esposri in guesre siruazioni. La rormula xoi ooqov fqv omfqqiov oqcoc foi ccotoi in Iozio runge da raccordo con la parre successiva della norizia. e. e. e. e. Anche in guesro caso in Iozio si ha l`impressione di una rirormulazione in visra della brevir. Si dice che i naurraghi in un primo momenro non disperano del rurro della salvezza, che porrebbe loro giungere dalla marea: solo nel resro di Diodoro l`azione della marea e paragonara a un inrervenro divino. Sulla descrizione della morre dei naurraghi, il racconro che risulra dal riassunro roziano e diverso da guello di Diodoro. !n Iozio si dice che i naurraghi muoiono per rame oppure, se non la sopporrano, si uccidono gerrandosi in mare o con la spada. !n Diodoro la descrizione e molro piu circosranziara: sono i piu rorri che si sbarazzano dei piu deboli gerrandoli in mare (non si parla pero di spade), in modo da rar durare piu a lungo le ulrime riserve di cibo, gli ulrimi a morire, invece, sono proprio guelli che |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 258 vengono sriniri dalla rame e che - precisa l`aurore - si rrovano cos a sorrrire molro piu a lungo dei primi. r rr r- -- -g. g. g. g. uesre ulreriori inrormazioni non hanno corrisperrivo in Iozio. Porrebbe naruralmenre rrarrarsi di aggiunre ricavare da alrre ronri, ma bisogna renere conro anche del cararrere esrremamenre riassunrivo degli esrrarri del parriarca relarivamenre al paragraro che abbiamo appena analizzaro, dungue porrebbero essersi veriricare delle omissioni negli esrrarri della ltb/toteco (o nei mareriali di cui Iozio disponeva).
84. LL ELC!N! AL D! LA D! TLLMA!DL Iozio 250, 457a 11-`0 Diodoro !!!, 41, 1-4 a. Eirerimeni geograrici Ofi qqoi, fo cv sm tmv Tougmv xoi Htosoto qqqvctfoi, fo oc ovmfcqm fotfmv ot fqv ftotoov opovci cfopooiv xcifoi oq otxcfi fo ccxcivo qo coqpqiov fq mqo, oci oc qo fqv ovotoqv ovootgsqst oov, xoi fo oxto poci fcm otciv mgmv ci fov ovfixcicvov foov fq oqxfot. 1. 1. 1. 1. `Ao oc fotfmv fmv fomv fov cv oo Htosoto oqootv sm tmv Tougmv oxqmfqqimv qociqqxocv, ofc Hfocoiot fqv fmv ccqovfmv 0qqov oqciocv. `Ao oc fmv Totqmv sntotgsqst cv q oqoio qo fo ovotoo, xofo oc fqv 0cqivqv fqoqv oi oxtot ifotoi qo coqpqiov cvovfim foi oq' qiv oqi qo mgov octfcqov. b. Descrizione risica dei luoghi `Efi oc notoot xofoqqcifoi fo qo ovoqoivotoiv oo fmv 9sotmv xootcvmv ogmv. 2. 2. 2. 2. `Eci oc xoi notoou q mqo, qcovfo cx fmv ogmv fmv qooooqctocvmv 9sotmv. Aiciqfoi oc xoi coioi cooi qcqotoi ooq xoi xoqooot xoi qoivixo oiofo cc0q cxqcqci oc xoi xoqot V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 259 ovfoiot, fqv cv ctoiv covfo vm0qov, ovootcvot oc oq' qiv. c. Iauna Tq oc mqo q cv ci tqv soostov ovotstvouoo nqgq ssqovtmv xoi qivoxcqmv xoi tougmv xoi tmv, fo oc ci fov nogov xo0qxovfo vqoot oovfo txvotfoi fq qtoci cv oxoqoi, cotooi oc oviofoqqfot ogvsmv tso covfmv. `. `. `. `. H oc qo tqv soostov ovotstvouoo nqgq cofiv ssqovtmv xoi tougmv oqimv xoi covfmv xoi omv omv ovfooomv 0qqimv oximv. O oc nogo vqoot oiciqfoi xoqov cv otocvo qcqotooi qcqov, cxfqcqotooi o' ogvsmv tto cvq xoi foi qooocoi 0otoofo. d. Le grandi balene To oc oo fotoc q cv 0ootto o0sto fc xoi mio, xqtq oc cci fqixotfo, mofc omviov fov ioovfo ot cvfoi oiocqmvqxcv otoci, qv fmv nsgtnsntmxotmv oxouotm tot oqtot oio fqv fmv ciqqcvmv ovoiov xoi og ous tmxstv uvotot 0qootfcqov tou nsovto, tmv ootmv foi 0qqioi oougousvmv, ofov sx tq 0oottq fo qoomo ovoqoivmoiv. 4. 4. 4. 4. H o' cq 0ootto o0sto ovfcm cofi, xoi xqtq qcqci ovfoooo oqoooo foi cc0coiv, ot cvfoi totvfo fot ov0qmot, cov q fi oxouotm otfmv tot oqtot nsgtnsoq ou uvovtot og tmxstv tou nsovto, m ov xofo fqv sx tq 0oottq oqoiv oougousvmv otfoi tmv ootmv to fot xofo fov qiov qcot. e. Iormula conclusiva Totfo cv otv fo cqq fq Tqmootfixq coofo vmqicfoi, cqiqoqocvo foi oxqoi o ovoootoi +cpoio. |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 260
a. a. a. a. Nel resro di Diodoro l`indicazione geograrica pare erronea, muovendo da sud verso nord (da Tolemaide ai Tauri), conrrariamenre a guanro si legge in Iozio, i luoghi rino ai Tauri e a Tolemaide, successione conrermara in Srrabone XV!, 4, 7. Srando al rimando di Diodoro (che proviene evidenremenre di peso da Agararchide), le regioni in guesrione sarebbero srare rrarrare guando si e parlaro della caccia agli eleranri da parre di Tolomeo: rale rrarrazione non e pero conservara. Un cenno alla caccia agli eleranri organizzara da Tolomeo !! e negli esrrarri roziani, proprio all`inizio del capirolo 250 (paragraro 1), e un alrro cenno all`inreresse del sovrano per guesri animali e nella sezione sugli Lleranroragi (paragraro 57). Sulle ombre proierrare verso sud Diodoro e piu complero, inrormando che il renomeno avviene nel solsrizio d`esrare. Dirrerenre e l`indicazione sulle due ore: in Iozio e un`indicazione di durara (rino a due ore), in Diodoro una speciricazione dell`orario (verso l`ora seconda). b. b. b. b. ! due resri condividono solo l`inrormazione sulla presenza dei riumi che sgorgano dai monri Psebei, Diodoro parla anche delle pianure che si rrovano in guesri luoghi e della vegerazione che vi cresce. c. c. c. c. L`elenco degli animali di guesra regione non coincide esarramenre nei due resri: Iozio parla di eleranri, rinoceronri, rori e maiali, Diodoro menziona eleranri, rori selvarici, leoni e alrri animali vigorosi. L`aggerrivo oxoqoi che gualirica la narura delle isole di guesra zona, a rronre della locuzione di Diodoro xoqov cv otocvo qcqotooi qcqov, e un esempio delle modalir di abbrevizione del resro negli esrrarri roziani. d. d. d. d. ! due resri sono presocche eguivalenri (Iozio ha in piu la precisazione che il rrarro di mare di cui si parla e navigabile). e. e. e. e. La rormula conclusiva compare solo in Diodoro.
1. 1. 1. 1. To o' oo cqo fq ovficqo oqoiot fo qooxcxicvov `Aqopio oiv ovoopovfc oo fot tot oicicv. Otfo oq ovoocfoi Hoocioiov, ioqtoocvot Hoociomvi coim pmov `Aqiofmvo fot cq0cvfo to Hfocoiot qo xofooxoqv fq cm mxcovot oqqxotoq `Aqopio. 2. 2. 2. 2. Eq oc fot tot foo cofi oqo0ooffio o fimcvo to fmv cmqimv oioqcqovfm oio fqv ctqqofiov fqv c otfot. Otfo o' ovoocfoi cv 4oivixmv, cci oc q0o fotfot fot qtfot otxoqov xo0' tcqpoqv xoi qo oootoiv xoi fqtqqv oioqcqov. `. `. `. `. Hooo o' q otvct mqo oovici voofioimv toofmv xoi oio fqv qo coqpqiov cxioiv ctqo toqci oio xoi fov xofoqtfov foov, cv oov0qmofofoi ovfo cqcoi xoi oqqotvfo fo fqoqo, cixofm oi poqpoqoi xo0icqmxooi. Koi oq toofo otx oioi qoi xoi ipooc cxifotoiv cv otfm, tqofqfi iovo otocv ciocvoi otfoi o' cq' cxofcqo fo cqq fo xofo qv ocqo oiotoi xoi ovfcm cifcqq. 4. 4. 4. 4. `Eofi oc xoi pmo cx ofcqcot i0ot ooio foi qovoi, ciqoqqv cmv oqoioi qoooiv ovmofoi. `Eicotvfoi oc fot fccvot ovqq xoi tvq, oio piot fqv icqmotvqv covfc. Moxqopioi o' cioiv oi fqoc xofoixotvfc, xoi fo xoifo ci fmv ocvoqmv cotoi oio fov oo fmv 0qqimv qopov.
uesra sezione - che descrive la cosra occidenrale della penisola del Sinai, il luogo chiamaro |oetdeton e il Palmero - e assenre in Iozio, ma e chiaro che doveva comparire in Agararchide. uando inrarri, subiro dopo (paragraro 86), Iozio descrive sommariamenre le zone che si rrovano nei pressi del Palmero, non spiega cosa sia guesr`ulrimo. Dei luoghi di cui parla Diodoro in guesri paragrari apprendiamo anche da Srrabone XV!, 4, 18 (il che rarrorza l`idea che la descrizione dovesse gi essere in Agararchide). |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 262
Tq oc ciqqcvq oqoio otvofci cv foo, ov qooqoqctoov Nqooov oo fq fot mou otq0io otfq oc q Nqooo xcifoi cv ct oxgmtqgtou xo0' tcqpoqv tmoot, oiofcivci oc c' ct0cio 0cmqotcvq qo fc tqv Hstgov xoousvqv xot tqv Hootottvqv, ci qv Isggotot xot Mtvotot xoi ovfc oi qoiov covfc fo oixqoci `Aqopc tov ts tovmtov, m oo, xoi fo qogtto to ngo sumtov ovqxovto oo fq mqo tq ovm xotoouotv. 5. 5. 5. 5. Hoqoctoovfi oc fov 4oivixmvo qo oxqmfqqim fq qciqot vqoo cofiv oo fmv cvotiocvmv cv otfq mmv 4mxmv vqoo ovooocvq foootfo oq q0o fmv 0qqimv fotfmv cvoiofqipci foi fooi mofc 0otociv fot ioovfo. To oc qoxcicvov oxgmtqgtov fq vqoot xcifoi xofo tqv xoousvqv Hstgov xot tqv Hootottvqv [fq `Aqopio] ci oq fotfqv tov ts tovov xoi foo qogtto to ngo sumtov ovqxovto xotoouotv, m oo, cx tq ovm cocvq `Aqopio oi fc Isggotot xot Mtvvotot. V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 26`
Sul luogo descrirro a guesro punro si rileva una nerra discordanza rra le ronri: in Iozio si parla di Nqooo, cioe Anarra, in Diodoro, ma anche in Srrabone (XV!, 4, 18), di !sola delle Ioche, e la giusriricazione del nome e in rurri e rre gli aurori la sressa: la presenza in grande guanrir dell`animale in guesrione. La concordanza rra Diodoro e Srrabone/Arremidoro porra a rirenere piu rededegna la versione !sola delle Ioche, e si puo anche individuare la morivazione dell`errore di Iozio nella somiglianza delle parole vqoo (isola) e vqooo (anarra). Lrrerrivamenre nell`esrrarro roziano non si parla di isola, ma semplicemenre di foo, e dungue il rermine vqoo porrebbe essere sraro conruso e rimpiazzaro con vqooo.
88. ! CAE!NDAN!, ! NALATL! Diodoro !!!, 4`, 1-5
1. 1. 1. 1. Tqv o' cq oqo0ooffiov fo cv ooiov cvcovfo Moqovifoi, cfo oc fotfo Ioqivoovci, ovfc qoiomqoi. Tqv oc mqov xofcoov foimoc fivi fqom cv fm qoo0cv c0cvfi 4oivixmvi otvfcotcvq ovqtqcm cvfocfqqixq cqoifmv ovfoo0cv oi cqioixoi, xoqmv ct fc0qocvmv cxofopo foi cv fm fccvci 0coi 0toovfc, ooim oc xoi fmv toofmv fmv c otfot xoiotvfc ci fo ofqioo oio fo oqooiooo0oi fotfo fo ofov oqooxctociv foi qoocvcxocvoi fqv ticiov. 2. 2. 2. 2. Aio oq fotfo fo oifio fmv Moqovifmv xofovfqoovfmv ci fqv ovqtqiv, oi Ioqivoovci fot cv ooccicvot cv fq mqo xofooqoovfc, fot o' cx fq ovqtqcm coviovfo cvcoqctoovfc oicq0ciqov, cqqmoovfc oc fqv mqov fmv oixqfoqmv xofcxqqotqoov coio xoqoqoqo xoi voo foi xfqvcoi ooici cxfqcqovfo. `. `. `. `. Atfq o' q oqoio icvo cv oiot cci, oiciqfoi o' oqcoi txvoi xoi cooi, c mv ovfoio oixiio |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 264 qmofmv cotoo 0otoofqv oqccfoi 0cov foi oqocotoi. 4. 4. 4. 4. Hoqoctoovfi oc fotfqv fqv mqov cxoccfoi xono Aotovttq, nsgtotxousvo ooi xmoi Agomv fmv qooooqctocvmv Nopofoimv. Otfoi oc oqv cv fq oqoiot vcovfoi, otx oiqv oc xoi fq ci coociov ovqxotoq mqo, fov fc oov ot0qfov covfc xoi 0qcofmv oco oiofot foi q0coiv. 5. 5. 5. 5. Oi fo cv ooiov cqov oixoiootvq qmcvoi xoi foi oo fmv 0qcofmv fqoqoi oqxotcvoi, tofcqov oc fmv oo fq `Acovoqcio pooicmv mfov foi coqoi oiqoovfmv fov oqov foi fc votootoiv ccfi0cvfo xoi qofqixo oxoqq xofooxctoovfc cqofctov fot covfo, iotcvoi fo oqiofqfo xoi oqovoio fmv cv fm Hovfm Totqmv cfo oc fotfo qq0cvfc to fcfqqqixmv oxoqmv coioi qooqxovfm cxooo0qoov.
Si descrive la cosra orienrale della penisola del Sinai e la zona del golro Leanire. Tale descrizione e solo in Diodoro ma possiamo ragionevolmenre pensare che essa provenga da Agararchide. La siruazone e analoga a guella del paragraro 85: Iozio menziona il golro di Leanire nel paragraro successivo (89) senza conresrualizzarlo, e Srrabone (ancora XV!, 4, 18) cosriruisce ronre parallela.
b. Svanraggi Totfoi oc foi ctxqqqooiv ovfixcicvov oqoccxfoi xoxov sovtmv oq xoi uxmv xoi nogosmv otvovoqcqci q0o q q, m civoi fo fq mqo cifcto foi oixqfoi oifiov oxqqio. 7. 7. 7. 7. Hqo oc fo q0o fmv cvfqcqocvmv mmv qoifmoiv cx fq cqqot sovtmv xoi uxmv xoi nogosmv ocoi, qo o oi xfqvofqoqotvfc ovoxoovfoi xoi c0' qcqov xoi vtxfmq 0qqioociv tcq fmv 0qcofmv otfm fo fq mqo ctftqo foi xofoixotoiv oftio oifiov ivcfoi oio fo fqv qtoiv m ciov foi ov0qmoi cfo fmv oo0mv oioovoi fo pofovfo.
a. a. a. a. Le prime parole del resro di Iozio sono un chiaro segnale che la descrizione in Diodoro !!!, 4`, 1-5 (paragraro 88) proviene da Agararchide. !l nome del popolo dei Bt0qovci e noro solo da guesro passo di Iozio. !l resro di Iozio appare leggermenre piu dirruso nell`elencare i prodorri di guesra rerra (con la precisazione o o xoqo otfq cqiqoqcfoi, cfcqov oc cmqci otocv) e nella descrizione degli armenri che la popolano. b. b. b. b. !n guesro caso, invece, il resro piu ampio e guello di Diodoro, un po` piu complero guanro alle considerazioni sulla mescolanza di beni e mali che la narura orrre. |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 266
V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 267 La norizia di Iozio e piu srringara, omerrendo la decrizione di guasi rurre le cararrerisriche di guesro golro, nonche del sanruario che si sarebbe rrovaro in guesri luoghi. !l conrronro rra i due aurori chiarisce che la misura di 500 sradi non si rirerisce alla prorondir delle acgue, ma all`addenrrarsi del golro nella rerra rerma. Si rilevano inolrre le due rorme dirrerenri del nome della popolazione di guesri luoghi.
! due resri si inregrano a vicenda. Diodoro si sorrerma sulla prima isola, descrivendo le rondazioni anriche e le srele che vi sorgono, Iozio rornisce i nomi delle alrre due isole, assenri anche in Srrabone (XV!, 4, 18).
Msto s to vqoou fo cxxcicvo cofiv iociv ottoov i0moq xoi oxqov q oc mqo Oootoqvmv `Aqopmv. O oc qo fotfqv oqoot snt ototou fmv ttmv ciot ovfmv ocmfofo ot oq cofiv, otx cofiv [otx cofiv : ec/. Mller ot tqv ctoqo, ot ooo sn' oxugo, ot xoo ci oxcq, ot qq cvftmo, ovoxoto xofoqtq, fov vouttov ococvov. 4. 4. 4. 4. Msto s to vqoou fotfo ottoo oqoxcifoi xqqvmoq xoi otooqoot snt ototou m ttou otfc oq tqv otfc ooo sn' oxugo toxcifoi foi vouttot, ot qq otvocvq foi ooqotcvoi fmv covfmv fqv ovoxotov tootoiv oqooco0oi.
La navigazione lungo guesro lirorale e descrirra in enrrambi i resri come ardua, per la mancanza di approdi e ripari, ci sono lievi dirrerenze, come il rirerimenro ai votfioi che non si rrova allo sresso punro nei due aurori, o la mancara menzione di xoo ci oxcq in Diodoro. !l resro di Iozio gui e sicuramenre molro vicino a Agararchide, del guale conserva anche usi srilisrici come l`anarora ot oq cofiv, otx cofiv ot iqv xf. Da Iozio ricaviamo che in guesra regione abiravano gli Arabi Tamudeni, norizia che in Diodoro si rrova nella successiva ampia descrizione di guesri luoghi (paragraro 9`).
`Oqo oc fotfq oqoxcifoi xofo cv xoqtqqv cfqo oofoooo cov xoi foi tcoi xofoqxfixo, to oc fo qio oiooo ocio xoi txvo cv0ooffot xoi xofoiv otfmv qoqoo topcpqmcvo xoi oxoio. 5. 5. 5. 5. Etvfcfqqcvmv o' otfmv qo oqo, xoi fq 0ooffq po0o cotoq, o xtomv ofc cv cioifmv, ofc oc oiootfmv pqom com oqoqoiov qov ciqoi. Tot oc xtomvo fo cv qo coo cfqo qoooqoffocvov ci to iofofoi xoi fov oqqov 0otoofov fo q0o xofooxctoci, fo oc xofoivocvov xoimooi oooov xofoqxfixov oqcci, mofc fot oxotoim cioovfo foi fooi oio fo oco oiovci qooo0vqoxciv. 6. 6. 6. 6. Totfqv cv otv fqv oqoiov cotoiv `Aqopc oi xootcvoi Oootoqvoi fqv o' cq cccixoo ctcc0q, cixcicvmv otfm vqomv ooqoomv, fqv qoooiv cotomv ooiov foi xootcvoi `Eivooi vqooi. `Exocovfoi oc fotfqv fqv oqoiov ocqioi 0ivc oot xofo fc fo qxo xoi fo ofo, covc fqv qoov. 7. 7. 7. 7. Mcfo oc fotfot oqofoi cqoovqoo xoi iqv xoiofo fmv ci iofoqiov cfmxofmv, ovooocvo Xoqot0o to oq qqv coioiov xcxicvqv qo cqtqov xoo cofiv ot ovov xofo fqv iocov 0otoofo, oo xoi xofo fqv ctqqofiov ot fot oot tcqcmv oqqxci oq otfov oqo otvqqcqc, xtxotcvov ovfoo0cv ci ofooiot cxofov, ciootv o' cci oic0qov, votoi oioiioi oxtofov icvo oqcocvo. 8. 8. 8. 8. Xmqi oc fotfmv cttoqo f' cofi xo0' tcqpoqv, ofoot ciovo ci otfov cpoovfo, xoi xofo coov cci vqoov cttoqov xoi otvocvqv cciv xqctofo. Ko0oot o' cqcqcofofo cofi fm xofo fqv Koqqoovo icvi, qooooqctocvm oc Km0mvi, cqi ot fo xofo cqo ctqqofio cv foi oixcioi qovoi ciqoooc0o oic0civ. `I0tmv oc q0o cx fq coq 0ooffq ci otfov o0qoicfoi oio fc fqv vqvciov xoi fqv txtfqfo fmv ci otfov qcovfmv toofmv. |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 270 1. 1. 1. 1. Hoqoctoovfi oc fot foot fotfot oqq cvfc oicofqxofo oqmv ci to ovofcivci otvoocvo covfo fo xoqtqo ci cfqmoq oofov, oqoqoiov qovfooiov oofcotvfo foi xof' Aitfov tqoioiv. 2. 2. 2. 2. Eq o' cofi xoo xtxofcqq cooi oxqmfqqioi cqicocvo, ot xofo coqv fqv oiocfqov ovcofqxc oqo fqococioq, cq' ot fqci vooi 0otoofoi foi tcoiv mxoooqvfoi 0cmv, ovootcvmv cv to fmv Eqvmv, fimcvmv o' to fmv cmqimv oioqcqovfm.
uesra lunga descrizione e assenre negli esrrarri roziani, ma rrova un parallelo ancora in Srrabone XV!, 4, 18, e dungue puo essere raginevolmenre ascrirra a Agararchide. Una rraccia dell`avvenuro raglio di inrormazioni e al principio del successivo paragraro 94.
Msto touto s otx ct0t cqcq, oo c0' cfcqo fivo, cofiv ottoo ci tcqpoqv xo0ugo cxfcivocvo, xoi fo qooqoqctcvov Aoiov ogo, ot0qfov cv ovoqoivov fq cqicfqot fo cc0o, ovfoio oc tq guot oicmocvov. `. `. `. `. Msto s touto ottoo oqqxci xo0ugo, voofioioi xoi txcoi qci0qoi xofciqcvo xo0' ov cofiv ogo ovooocvov cv Xopivov, guot oc ovfooooi ctxvmcvov.
La rormula cfo fotfo oc otx ct0t cqcq, oo c0' cfcqo fivo e un segnale evidenre dell`avvenura omissione di una sezione del resro. V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 271 Si rilevano due nomi dirrerenri per il monre che si rrova a guesro punro della cosra, ma non e possibile dererminare guale sia guello correrro.
95. LL ELC!NL DL! DLL! Iozio 250, 457b`6-458a5 Diodoro !!!, 45, `-5 a. ! Debi Ofi fqv ooftcifovo tq ogstvq sgoou Acocpoi [Acpoi : Mller xofoixotoiv, oi cv voooc, oi oc cotoi. Tqv oc sgoov fqv cocvqv tq ogstvq vcovfoi fmv `Aqopmv oi xootcvoi Acpoi. 4. 4. 4. 4. Otfoi oc xoqofqoqotvfc qo oovfo qmvfoi fo ciofo fmv xofo fov piov fq fot mot fotfot qcio qo cv oq fot ociot oo fotfmv oovfoi, fo oc xoioo fmv qoqfimv ci fotfmv vmfoqoqotvfc qooim oovfo otvfcotoi, fo oc oo ivovfc oo fotfmv oiofqcqovfoi, xoi fqv oqv mqov cqiootoiv ci fmv oqooomv xoqmv. b. La polvere d`oro, ospiralir Ov xoto soqv tqv mgov notoo toqsgstot fqicqq cv fq qtoci, qo oc guoou xofomv, otfm otvoqov fqv ooiciov cmv, mots tqv tuv fqv qo foi sxoot otvqcvqv oqqm0cv onoottstv. Oi oc fov foov oixotvfc tq sv sgooto 5. 5. 5. 5. Koto oc soqv tqv mgov otfmv qsgstot notoo foootfo guoou xofoqcqmv qo qoivocvov mots xofo fo sxoo tqv tuv ooqcqco0oi nsgtottouoov. Oi o' cmqioi tq sv sgooto fq fot qtoot ovfcm stotv onstgot, qtosvot o' toqotoiv, ot qo |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 272 stot fq foiotfq onstgot, qtosvot oc ci tcqpoqv ot nootv ov0qmoi, oo foi ono Hsonovvqoou oicxpootoi xot Botmtto, to ttvo t0ixqv oq' `Hgoxsou iofoqiov. novto fot oqixvotcvot, oo qo ovot fot ono Botmtto xot Hsonovvqoou to ttvo ooiov oq' `Hgoxsou oixciofqfo qo fo c0vo, qv t0ixm cotfot oqciqqcvoi oqo fmv qoovmv iofoqotoiv.
a. a. a. a. !l nome correrro della popolazione dovrebbe essere guello riporraro da Diodoro e conrermaro in Srrabone (XV!, 4, 18), che osserva anche, parallelamenre a Iozio, come alcuni di essi siano nomadi e alrri colrivarori (Acpoi, oi cv voooc oi oc xoi cmqoi). Dell`urilizzo dei cammelli da parre di guesra popolazione apprendiamo solo da Diodoro e da Srrabone. b. b. b. b. Per il resro della norizia i due resri sono eguivalenri, in Iozio la morivazione della buona disposizione di guesre genri nei conrronri di Leori e Peloponnesiaci e riassunra con i soli rermini principali.
96. AL!LL! L CASANDE!, L`E NN LAVEAT AL IUC Iozio 250, 458a6-27 Diodoro !!!, 45, 6-8 a. Clima e rerrilir del suolo Totfmv ooftcifovc cioiv Atotot xot Kooovgst, xcxfqvfoi oc qv otoom coixtiov foi qociqqcvoi. Otfc oq ctcvo o oqq otfc qqo otfc snugo, ooxqv oc xot oostov vsqsqv toocixvtmv, oq' q tcfoi xot stmvs tvovtot xoi 0sgou suxotgot. Tq fc mgo q ciofq noqogo cv sottv, ot 6. 6. 6. 6. H o' cq mqo xofoixcifoi cv to `Aqopmv Atotmv xot Iooovmv, otx snugo otoo xo0ocq oi qoiov, oo ooxot xot oostot vsqsot ooxi xofcocvq cx oc fotfmv viqcfoi tvovtot xot stmvs suxotgot xoi oiotvfc fqv 0sgtvqv mqov ctxqofov. H fc mgo noqogo sott xoi oioqoqo xofo fqv V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 27` ooo oc tuovst 0cqocio, fmv omv ociqofcqmv ovfmv. oqcfqv, ot cvfoi tuovst fq cvococvq ciccio oio fqv fmv omv ociqiov. b. ro Tov cvfoi guoov oqtooovfc cv foi oxmocoi fq mqo unovoot sugtoxouot nouv, ou tov ouvtqxosvov cf' ciofqq xoi fcvq sx tou qoto, oo fov otfoofov, xoousvov oc oio fo ouotvov oq' Eqoiv onugov ot fo cv sototov cci ss0o tqqvo, fo oc coov coiot, fo oc ciofov mofc pooiixoi oqopoco0oi xoqtoi. Ov tgqoovts svoo toqovsot t0ot nsgt ts tou xognou qogouot tmv stgmv xoi cqi fot otcvo, qo fc fot ooftcifovo cfoovfc nmouotv ctfcm fov cv oq oxov qo fov qtoov fqiofo0ov oottovtot, fov oc otqgov qo oiotv qtoiov. O oc oqtqo fot qtoot ocxo otvofoi oiqo, fq ooicio xoi oovci fq oio oqocfqotcvq, cv oi oopcci o o pio ot qo fqv qtoiv, oo qo fqv qciov. 7. 7. 7. 7. Tov oc guoov sugtoxovts cv foi qtoixoi unovoot fq q otvootoi nouv, ou tov sx tou qoto ouvtqxosvov, oo fov otfoqtq xoi xoousvov oo fot ousqxoto onugov. Kofo oc fo ss0o sototo cv ctqioxcfoi oqoqoio nugqvt, stoto oc ot ot ciocvo oottxou xoguou. 8. 8. 8. 8. 4ogouot o' otfov nsgt ts tou xognou tmv stgmv xoi cqi fot fqoqot, tstgqsvov svoo t0ot toqovsot. Koi fotfot cv fot cvot sntnooovto oq' otfoi, oxou oc xoi otqgou ooviovfo, c' ioq oottovtot fotfo fo qoqfio qo fot coqot.
|orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 274 a. a. a. a. !l nome della popolazine dei Casandri/Casandi e conosciuro solo da guesre due resrimonianze, anche se rorse si rrarra delle sresse genri nominare da Plinio V!, 150 (Coont) e da Tolomeo, Georop/to V!, 7, 6 (Koooovifmv mqo), Srrabone ne parla, ma non ne rornisce il nome, e dungue non e possibile srabilire guale rorma del nome rornisse Agararchide. uanro alle considerazioni sul clima peculiare di guesre regioni, si rrarra di uno dei pochi casi in cui sembra che la sempliricazione del resro per omissione sia srara operara da Diodoro. Sulla base di tcfoi (il manoscrirro M ha ticfoi, A omerre) nel resro di Iozio, \esseling ha proposro di emendare il resro di Diodoro sosriruendo con guesra parola viqcfoi, ma l`inrervenro non e indispensabile. Sulla base di Diodoro, nel resro roziano (rine della sezione) si riprisrina omv in luogo di omv dei mss. b. b. b. b. Nonosranre un`elevaro livello di coincidenza verbale, rurro il brano e piu circosranziaro in Iozio, nel guale compaiono varie precisazioni che Diodoro pare aver omesso (cf' ciofqq xoi fcvq / oq' Eqoiv / fo oc coov coiot / O oc oqtqo xf.). Nel riassumere il resro, inolrre, Diodoro modirica l`inrormazione sul rasso di scambio dell`oro con gli alrri meralli presso guesra popolazione: secondo guanro egli rirerisce, il bararro dell`oro con il bronzo e il rerro avverrebbe c' ioq, cioe con un rapporro di uno a uno. Iozio illusrra una siruazione ben piu variegara (il bronzo vale rre volre l`oro, il rerro lo vale due, l`argenro dieci volre), come doveva errerrivamenre essere in Agararchide (lo si desume anche dal conrronro con Srrabone XV!, 4, 18: anche gui si parla di rassi di scambio dirrerenri, conrondendo pero, probabilmenre, guello dell`argenro con guello del rerro). La rrase rinale in Iozio sembra un ampliamenro di guanro Agararchide esprimeva in relazione a guesra circosranza. L urile conrronrare con Srrabone: fmv ovfiopovocvmv, mv q qcio qo fot V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 275 piot ovoxoiofcqo: Agararchide giusriricava guesro insoliro rasso di scambio dell`oro col rarro che gli alrri minerali erano piu urili per guesra popolazione. La considerazione che leggiamo in Iozio e invece una rormulazione piu universale (o o pio) di una specie di legge della domanda e dell`orrerra, secondo la guale e la richiesra (q qcio, l`urilir) di un bene e non la sua narura a dererminarne il valore.
|orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 278 a. a. a. a. !n Iozio, olrre al nome della popolazione, si legge di un lago e di ronri d`acgua che si rrovano in guesro rerrirorio. Srrabone non menziona i Carbi. b. b. b. b. Negli esrrarri roziani l`aggerrivo ctooimv che ra parre del nome del paese, la Arobto |e/tx, e slirraro nel concerro successivo della ricchezza della rerra. La lisra delle inrormazioni e piu o meno la sressa nei due resri, Iozio ha in piu l`inrormazione sulla presranza risica di guesri uomini, e la considerazione rinale sul cararrere inservibile dell`ulrima pianra prorumara di cui si parla. !n Iozio, ad ogni modo, noriamo un inrenro riassunrivo (sempliricazione per omissione) nella descrizione di guesre pianre. (Per la considerazione 0co fc xoi oot xqciffm xf. nel resro di Iozio si veda il commenro alla sezione 97c). c. c. c. c. La lisra delle pianre che crescono nell`enrrorerra e la sressa nei due resri, l`unica variazione e relariva all`aggerrivo co che in Iozio e rireriro alle roresre, in Diodoro agli alberi. !l resro di guesro paragraro risulra ampiamenre rielaboraro e abbreviaro in Iozio. !n guesr`ulrimo la considerazione (subiro dopo la lisra) sull`impossibilir di esprimere le sensazioni provare da chi ra di persona l`esperienza di guesri odori condensa una serie di norizie nel corrispondenre resro di Diodoro: 1. l`impossibilir di enumerare rurre le parricolarir degli odori, 2. il cararrere inesprimibile della narura di guesri odori, `. il rarro che ci siano delle persone che ne ranno esperienza di persona: Iozio parla di guesri ulrimi semplicemenre dicendo chi si rrova a sperimenrarli (o otpoivci xf.), Diodoro specirica che si rrarra di marinai che passano anche piurrosro al largo, ma che sono raggiunri dagli errluvi grazie a una brezza che spira duranre l`esrare. Va anche rimarcaro che nel resro di Diodoro compare a guesro punro la rrase 0cio oq fi qoivcfoi xoi oot xqciffmv xf., che in Iozio e anricipara gualche riga piu sopra (cr. 97b): 0ciov fc xoi oot xqciffm fcqiv xf. Proprio sul conrronro di guesre due rrasi si ronda l`emendamenro di Lekker che sosriruisce, nel resro Ioziano, 0co con 0ciov. V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 279 Si passa a spiegare che l`esrrema inrensir del prorumo di guesre essenze e dovuro al rarro che esse non sono conservare da lungo rempo (rermini coincidenri nei due resri), ma si rrovano ancora arraccare alle loro pianre di origine, nel pieno della riorirura (Iozio: ov0otoov, Diodoro: oxootoov). Iozio pare aggiungere la considerazione otoc fqv oo fot cvvmvfo xoi fqcqovfo oxot oioxcmqiocvqv, ma si rrarra di un`alrra anricipazione (Diodoro: otfc oq fcfqcvot fot xoqot) che anche in guesro caso prelude a un raglio del resro. !l paragone conclusivo con l`ambrosia e condiviso dai due aurori ed e espresso in enrrambi in una proposizione consecuriva, seppure con parole dirrerenri.
98. !L SLEPLNTL DLLLL IELSTL, E!ILLSS!N! SULLA ftq Iozio 250, 458b 15-24 Diodoro !!!, 47, 1-2 a. Vanraggi e svanraggi Hcqi oc fot guou tmv summv cvo cofiv oqcmv ioimfofov ovfmv, oiovci q0ovouoq foi ooqoi cifctooi fq tuq xoi oqocxotoq foo0m to osgov, om qoci ci fco ctpqimv fifovmoc xoi xofcvmxo fot 0stou fo qqovqo opovq fmv oo0mv ctftotvfmv, oioctqfoi oc fq oqo0coci xoi vqq fmv cvovfimv. 1. 1. 1. 1. Ot qv ooxqqov xoi mqi q0ovou fqv ctooioviov foi ov0qmoi q tuq cqic0qxcv, oo foi fqixotfoi omqqooi oqcctc to ontov xoi vot0cfqoov fot oio fqv otvcciov fmv oo0mv cim0ofo xofoqqovciv fmv 0smv. b. !l serpenre To oc cvo fmv oqsmv gmo cv cci qotvtxouv, qxo oc ooov 2. 2. 2. 2. Kofo oq tou sumsototou guou oqsmv toqci q0o, |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 280 ont0oq, qo oc ovtotov, ov fq oovo ovmfcqov otoq fqv oc qqv oiomoi oocvov ci uo. oi fo cv gmo qotvtxouv cotoi, qxo oc ont0oq, qoto oc notouvtot ovfcm ovtoto ooxvotoi oc qooqomvfc xoi oocvoi qo uo otottouot fov qmfo.
La rirlessione sulla commisrione di vanraggi e svanraggi narurali, che doveva inreressare parricolarmenre Agararchide (cr. ad es. paragraro 89), e espressa in Iozio con parole piu magniloguenri che in Diodoro, e probabile che su guesri passaggi si sorrermasse piu arrenramenre l`insegnamenro del parriarca, rrarrandosi di spunri rilosorici e morali ben conracenrisi alle rirlessioni di una cerchia di inrellerruali bizanrini.
99. !L PEIUM PLE ! SALL!: AL!TUD!NL L NC!V!TA Iozio 250, 458b 24-`9 Diodoro !!!, 47, ` a. Assuerazione Hoq' otfoi oc foi Eopoioi q cv ooq fmv ctmomv oxqofofq, q oc oqi ciq fo oq cvoccc cx vqiot xivci cv fqv oio0qoiv qffov, optfcqov oc xofooxctoci, cfopoq foi pioi ot toxcicvq.
b. La malarria Ot qv oo xocioov ot otvmvfoi fqv mqv oioomciv oqoqoim ctofo0q, tonvsosvou tou omoto un' oxgotou xot tqttxq otvocm xoi fqv otcfqov txvmoiv ci `. `. `. `. `Ioiov oc fi oqo foi cmqioi otpoivci cqi fot qo0cvqxofo to oxqo vooot fo omofo. Atonvsosvou oq tou omoto un' oxgotou xot tqttxq qtocm, xoi fq V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 281 oqoiov oouoq, mofc ociv ci sxuotv coofqv, fofc oq ooqotou nogo0utmvts pqot xoi tgoou nmmvo, foi foiotfoi oqoiqotvfoi fqv oov sumq fq ciqoqo unsgoqv, xoi fq ici fot ooxotvfo tciv fo fq qoovq popcqov toxofoofcotoiv. otxqiocm fmv oxmv ci oqoimo ouvoosvq, sxuot coxoot0ci otopoq0qfo. Aiocq foi foiotfoi ooqotov nogo0utmot xoi tgoou nmmvo, foi cvovfioi qtocoi xofooocvoi fqv unsgoqv fq sumto. c. Considerazione generale Otfm oov cifcto coofqfi sv xot tost xtpcqvmcvov oqocci fov piov, otcfqio s xot xotgou ofcqq0cv otx sst fqv xfqoiv ovqoiqoqov. To oq xoov ooofqfi sv xot tost cfqotcvov mqcci xoi fcqci fot ov0qmot, ovooio oc xoi xo0qxovfo xotgou oiooqfov ovovqfov sst fqv omqcov.
a. a. a. a. La prima considerazione sulla incomplerezza di un piacere cui si e abiruari (come il prorumo dell pianre per i Sabei) e solo in Iozio. b. b. b. b. !n guesra descrizione i due aurori hanno diversi rermini in comune, rurravia il resro di Diodoro e piu chiaro. Anzirurro in Iozio non si specirica che si sra parlando di una malarria, pare piurrosro che si rrarri un renomeno che inreressa indisrinramenre rurri i Sabei, e l`impiego dell`asrrarro e di circonlocuzioni rende meno immediara la comprensione (es. fqv oov ctmoq fq ciqoqo tcqpoqv per fqv tcqpoqv fq ctmoio). Dal conresro si comprende che cio che impregna i corpi di guesri uomini e l`inrenso odore delle rragranze, rurravia ranro Diodoro guanro Iozio urilizzano un rermine piurrosro vago (otvoi l`uno, qtoi l`alrro). Turro il resro roziano pare essere rrurro di rirormulazione, ne sono prova il rarro che la descrizione sia adarrara in modo da rienrrare in un unico periodo, e rorse anche la durezza srilisrica dell`espressione ci |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 282 ciov ootoq mofc ociv (a riguardo della rirormulazione si veda anche la sezione successiva, 99c). c. c. c. c. ! due resri sono sinrarricamenre coincidenri, ma si rileva una sosriruzione guasi sisremarica dei rermini: si rrarra di una pararrasi.
100. LA CAP!TALL L !L EL DL! SALL! Iozio 250, 458b 40-459a 8 Diodoro !!!, 47, 4
To oc fmv Eopoimv ooft fot ovfo c0vot qooqoqiov oqotv, sn' ogou cofiv ot coot, ot xoiofov fmv xofo fqv `Aqopiov, o xosttot Ioo. O oc pooictmv fot ovfo c0vot qocoqiov cci oqo fot oot fq cv cvfiov fq oc oxqqofofqv cvfiov cv ofi ooi snttottst, xofo xqioiv ovtct0tvov o potcfoi ngottmv, oxqqov oc ofi oqoopmv fqv cicciov ot otvofoi oiv sx tmv ootstmv ss0stv st s q, t0osuoto to ovfmv tvstot xoto gqoov ogotov, mofc civoi fqv tcqoqv popcqov. 4. 4. 4. 4. Tot o' c0vot fotfot qfqooi cofiv qv xoouot Ioo, sn' ogou mxiocvq. Booico o' cx cvot cci fot oioococvot, oi fo q0q fio oovcci cicvo oo0oi xoi xoxoi. Moxoqiov cv oq piov cciv oootoiv, ofi ooiv snttottovts otocvo oov tcotoi fmv ngottosvmv oftci oc voiovfoi xo0' ooov otx ccofiv otfoi otocofc ss0stv sx tmv ootstmv, st s q, tvovtot t0osuotot to fmv omv xoto ttvo gqoov ogotov.
!l maggior numero di coincidenze resruali e nella descrizione dello svanraggio di essere re dei Sabei. Per il resro i due resri sono rormulari con rermini dirrerenri, e in alcune inrormazioni discordano. Solranro Iozio precisa che la capirale dei Sabei e la piu bella di rurre le cirr arabe, e V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 28` rimarca il rarro che il suo nome, Saba, e guello dell`inrera popolazione: in guesro si disranzia evidenremenre dalla versione di Srrabone/Arremidoro per il guale la cirra si chiama Moqiopo (Srrabone XV!, 4, 19). La dirrerenza piu rilevanre e che menrre in Iozio la monarchia risulra elerriva, visro che il primaro - si dice - e daro oqo fot oot, in Diodoro si parla di eredirarier (Booico o' cx cvot cci fot oioococvot), oqo fot oot porrebbe essere inrerpreraro anche presso il popolo, risolvendo la discrepanza con Diodoro, ma la rrase che ne risulrerebbe sarebbe raurologica (colui che regna su rurra la popolazione ha il primaro presso il popolo).
a. a. a. a. !l rema e sosranzialmenre lo sresso, l`abilir dei Sabei nel commercio. Turravia nello specirico i due resri dicono cose diverse e con parole dirrerenri. Iozio conserva il nome dei Cerrei accanro a guello dei Sabei (cr. Srrabone XV!, 4, 19: cx oc fq coqio otfo fc xoi Icqqoioi otoimfofoi ovfmv cioiv), e parla delle arrivir di guesra popolazione in Asia e in Luropa, Diodoro, che menziona solo i Sabei, si |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 286 sorrerma sulla loro opulenza e sui grandi prorirri che rraggono dal commercio. b. b. b. b. Nel racconro dello srarzo dei Sabei il resro di Diodoro e piu ricco di derragli. La lisra degli oggerri e pressappoco la sressa (con gualche variazione linguisrica: Diodoro ovfooomv cxmofmv, Iozio ofqqimv oixiioi). L`unica dirrerenza e nella descrizione delle colonne: Diodoro dice che o sono ricoperre d`oro o porrano una srarua d`argenro sul capirello, menrre Iozio - ralsando un po` il resro con il riassunro - arrerma che ce ne sono di ricoperre d`oro e di argenree. ! due resri concordano nell`uso, non arresraro alrrove, del rermine qioq per indicare un elemenro archirerronico ornamenrale, la cui narura non e pero meglio precisara. Non aiura il conrronro con Srrabone, il guale olrre che di porre e sorrirri parla anche di muri (foioi), ma non menziona guesro oggerro. c. c. c. c. La prosperir dei Sabei puo perdurare solo grazie alla loro lonrananza da popolazioni bellicose. Tale considerazione deriva naruralmenre da Agararchide, come dimosrra la comune presenza nei due resri degli opposri ioio e oofqio, ma e espressa in Iozio con rermini meno immediari, che sembrano denunciare una rielaborazione del resro originale, arrermando che, in circosranze dirrerenri da guelle dei Sabei, coloro che signoreggiano su cio che conguisrano con la guerra (oi xtqioi fmv ioimv o0mv) sarebbero amminisrrarori di beni alrrui (oixovooi fmv oofqimv). !n Iozio si ribadisce che la mollezza dei Sabei li renderebbe incapaci di conservare i propri beni.
10`. !L MAEL L!ANC L LL SUL !SLL Iozio 250, 459b 6-14 Diodoro !!!, 47, 8-9
Nei due resri il cararrere meraviglioso delle cause del renomeno descrirro (il mare bianco) e espresso con una proposizione consecuriva, con un numero maggiore di rermini in Diodoro. !n errerri il resro della ltb/toteco ronde due concerri in uno solo: si ammira il renomeno e se ne cerca la causa divenra si ammira la causa del renomeno. !nvece del comune 0otociv, Iozio urilizza il verbo oqoqffm con un signiricaro non comune: lerreralmenre vuol dire colpire di laro, e si rrova urilizzaro in relazione agli srrumenri a corda, per esprimere l`emissione di un suono sgradevole, dungue in senso rraslaro il verbo, nella diaresi media, puo valere gualcosa come essere sronari, rrasrornari (di rronre a gualcosa). uanro alle isole relici che si rrovano in guesro mare, Iozio non parla delle cirr non rorriricare che, secondo Diodoro, vi sorgerebbero. Sia Iozio che Diodoro menzionano una cirr rondara sull`!ndo da Alessandro Magno, dalla guale molri mercanri si recherebbero nelle isole |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 288 di cui si sra parlando. Solo Diodoro rurravia ne d il nome, che crea dirricolr per l`idenriricazione: Hofovo non conosce alrre arresrazioni (Mller propone di correggere in Hofoo, si vedano TEL!DLLE 195` e TEL!DLLE 1965). La rormula che conclude la sezione sulle popolazioni e solo in Diodoro.
104. ILNMLN! CLLLST! STEAED!NAE! Iozio 250, 459b 15-2` Diodoro !!!, 48, 1-2 a. L`rsa Maggiore `Eofi oc otfoi xoi to xoto tov ougovov 0ouootm covfo mv sott xoi to nsgt tqv ogxtov otpoivov. Ano og Motoxtqgtmvo, o ocfoi oqo foi A0qvotot, oust ootqg tmv snto qoivcfoi sgt quoxq ngmtq, cv oc Hoostsmvt sgt sutsgo, cv oc tot sq fmv qvmv xofo oov. 1. 1. 1. 1. Hcqi oc tmv xoto tov ougovov oqmcvmv oqooomv cv foi fooi ot oqocifcov. Oouootmtotov cv sott to nsgt tqv ogxtov iofoqotcvov xoi ciofqv ooqiov oqcocvov foi oiocvoi ono og qvo ov xootoiv A0qvotot Motoxtqgtmvo tmv snto fmv xofo fqv oqxfov ootsgmv ousvo qooiv oqoo0oi sgt tq ngmtq quoxq, fm oc Hoostsmvt sgt sutsgo xoi xofo tou sq cx fot xof' oiov oiocvoi o0cmqqfot toqciv. b. Alrri asrri Tmv ' omv oofcqmv oi cv novqts ooqofoi, fivc oc foi oxoi stovs, oi oc otoc xofo fot tqcofmfo xoiqot fo uost notousvot xoi fo snttoo. 2. Tmv ' omv fot ovooocvot novqto fot cv stovo fmv oq' qiv, cfcqot oc qoc fo ooio ovotoo xoi uost notsto0ot V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 289
a. a. a. a. ! due resri condividono la maggior parre delle parole, ma in Iozio vengono omessi alcuni parricolari: in guesro caso la modalir di abbreviazione del resro e il riassunro per omissione. Nell`omissione sono coinvolre le inrormazioni sui problemi di orienramenro che guesro renomeno cosriruisce per i naviganri, ma anche i rermini che danno l`idea di una presa di disranze da guanro si sra racconrando (iofoqotcvov, qooiv). uanro a guesri ulrimi, non si rrarra di aggiunre di Diodoro, daro che nel successivo paragraro 105 se ne rrova rraccia anche nel resro di Iozio (cotoi, qooiv). ! due divergono nelle parole rinali: Diodoro dice che le srelle dell`rsa divenrano invisibili poco o//o vo/to, Iozio invece sorrolinea la reo/ortto del renomeno, pur essendo inrormazioni non conrraddirorie, e probabile che una delle due sia dovura a una carriva lerrura del resro originale, visra l`esrrema somiglianza ronerica e grarica di xof' oiov (Diodoro) e xofo oov (Iozio). b. b. b. b. Nella seconda parre le inrormazioni non concordano: Diodoro parla solo dei pianeri, che dirrerirebbero da come appaiono nel resro del mondo per le dimensioni e per i rempi del sorgere e del rramonrare, Iozio invece rirerisce guesre ulrime inrormazioni ad alrri asrri (fivc oc..., oi oc...), menrre dei pianeri si dice semplicemenre che sono invisibili.
105. PAET!CLAE!TA DLL SLL AL D! LA D! TLLMA!DL Iozio 250, 459b 2`-460a 7 Diodoro !!!, 48, 2-4 a. Un`alba improvvisa Tot oc qtou fqv cxqooiv cv foi ccxcivo Hfocoioo ioiov cotoi xoi oqqocvqv. Hqmfov cv oq ot xo0ocq nog' qtv qm ovqiov cm0cv oqmcv ci qovov otx oiov, cifo fqv fov o' qtov ot mocq nog' qtv pqot qo fq ioio ovotoq qoooofcciv fo qm, o' cfi vuxto otoq oxototou oqooom oqvm qovcvfo sxonstv. |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 290 ovotoqv oo vuxto oxotto toqotoq, coiqvq ovsosv qio, qsgo oc ousnots tvstot cxcioc ngtv tov qtov iociv. `. `. `. `. Aio xoi qsno0' qsgov cv cv cxcivoi foi fooi tvso0ot ngtv oqo0qvoi tov qtov, b. !l sorgere del sole (Actfcqov) o qio ovoqcqocvo qoivcfoi sx soou tou nsoou. (Tqifov), oici oc fotfo ov0goxt cv mv tmv nugmsototmv oqooio, ontv0qgo oc soou onoggtntmv, fot cv ci fov xtxm foov fot qmfiovfo, fot oc ci fov omfcqm. sx soou oc tou nsoou qooiv ovoqoivocvov otfov oqoo0oi cv ov0goxt oqoqoiov tm nugmsototm, ontv0qgo o' oq' cotfot soou onoggtntstv, c. La rorma del sole (Tcfoqfov) xoi fo oqo oc ot oioxocioc cciv fov qiov qooiv, oo xtovt oci fo c qmfo sqsgq, txgov sgt0sotsgov sovtt tqv ono fmv oxqmv qovfooiov, oiovci xsqoqv. xoi fm ftm q xmvocioq qoivco0oi, xo0ocq qci oooocv, oo xtovt fov ftov cciv sqsgq, txgov sgt0sotsgov sovtt tqv ono fq xsqoq ciqovciov d. Le prime luci (Hcfov) cfi foivtv otfc ouqv otfc oxttvo ooociv otociov, otfc ci fqv qv, otfc ci fqv 0ooffov, cm ngmtq mgo, o' ci oxotst nug oons sutsgo o' cviofocvq fo oov oofqov ovopoivov, oontosts xo0iofocvov, fot oqofo fov qo oc fotfoi qf' ouqv oiciv qf' oxttvo pociv oqi ngmtq mgo, qoivocvot nugo oonou cv oxotst sutsgo o' oqocvq oontostq ivco0oi xot to qm ostv oofoov xot nugms xo0' unsgoqv. V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 291 ftov xot to qm ci fc fqv qv xoi fo coo ost otfm ofoov xot nugms, mofc oqoiv voico0oi occ0ci fo unsgoo. e. !l rramonro (Exfov) ci oc fqv cocqov svovttov fo cqi fov qiov o0o qooiv oqoo0oi toociovfo oq ofi ocotxc xofo fq q, oux sottm qovov mgmv tgtmv cfo fotfo qmttstv, ov xoi voiotoi oq' otfoi xotgov civoi fq qcqo fov qtotov. 4. 4. 4. 4. Kofo oc fqv otoiv svovtto ivco0oi otfmofo cqi otfov ooxciv oq foi oqmoi xoivoi oxfioi qmttstv fov xooov oux sottov mgmv otciv, m o' `Ao0oqioq o Kvioio ovcqoc, tgtmv. Totfov oc fov xotgov qtotov foi cmqioi qoivco0oi, focivotcvot fot xotofo oio fqv otoiv fot qiot.
!n rurro il paragraro il resro di Iozio e piu ricco di rermini, ma le espressioni urilizzare non sono sempre di racile comprensione: si rrarra rorse dei parricolari piu recnici, rralasciari da Diodoro, e conservari in Iozio arrraverso il rilrro della lingua bizanrina. !nolrre Iozio presenra le inrormazioni sul sole sorro rorma di elenco numeraro. a. a. a. a. Le prime parole, solo in Iozio, riprendono il conresro geograrico. L`unica dirrerenza nella presenre norizia e nelle parole che deriniscono la durara delle prime luci dell`alba: ci qovov otx oiov in Iozio, pqot in Diodoro. L`avverbio cxcioc del resro roziano riassume in una sola parola l`indicazione cv cxcivoi foi fooi. b. b. b. b. L`unica espressione non condivisa dai due resri e guella in Iozio: fot cv ci fov xtxm foov fot qmfiovfo, fot oc ci fov |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 292 omfcqm, ma proprio per guesra espressione l`inrerprerazione e dirricolrosa. c. c. c. c. Sulla rorma consuera del sole i due resri conservano un rermine diverso: parrebbe piu probabile guello di Iozio, oioxocioc (a rorma di disco), che guello di Diodoro, xmvocioq (a rorma di cono). uanro alla rorma del sole nei paesi che si sranno descrivendo, Diodoro sembra avere abbreviaro i rermini nell`espressione fqv oo fq xcqoq ciqovciov, corrispondenre a fqv oo fmv oxqmv qovfooiov, oiovci xcqoqv in Iozio. d. d. d. d. ! resri sono eguivalenri, ma in Diodoro sono assenri una serie di precisazioni accessorie del ripo: gerra i suoi raggi u//o terro e u/ more, per due volre, oppure alla seconda ora orendo per tntero t/ o/e etc. L`aggerrivo di Diodoro oofoov a proposiro della luce del sole pare piu appropriaro di ofoov nel resro di Iozio: guesr`ulrima porrebbe essere una rorma corrorra. e. e. e. e. La corrispondenza rra i due resri si ra piu rarerarra, anche se la comunanza della ronre e ancora evidenre. Turravia, proprio menrre sra riporrando la norizia di Agararchide cirandolo per nome, Diodoro sembra prendere lievemenre le disranze dal daro rorniro dall`ernograro di Cnido sulla durara della luce dopo il rramonro (non meno di rre ore), orrrendone un`alrra versione (non meno di due ore), per la guale non precisa la ronre. Sembra che Diodoro ciri Agararchide nel momenro in cui lo abbandona come ronre (cr. upro, cap. !, 1.`).
106. CNS!DLEAZ!N! SU! VLNT! Diodoro !!!, 48, 5
5. 5. 5. 5. Tmv o' ovcmv cqtqoi cv xoi ipc, cfi o' oqcofoi xoi ctqoi, vcotoi xo0ocq xoi oqo foi ooi vofoi oc xofo cv Ai0ioiov otfc vcotoiv otfc vmqiovfoi fo otvoov, xofo oc fqv V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 29` Tqmootfixqv xoi fqv `Aqopiov 0cqoi ivovfoi xo0' tcqpoqv, mofc xoi fo to cxtqotv xoi fmv xofoqctovfmv ci fo cv foi xotpoi oxio cxtciv fo omofo. O oc poqco oixoim ov oqiofo voioifo, oiixvotcvo ci ovfo foov fq oixotcvq xoi oiocvmv tqo.
A guesro punro rermina la corrispondenza rra il capirolo 250 della ltb/toteco e il libro !!! di Diodoro. Non si puo nenache essere sicuri che guesre considerazioni sui venri rossero errerrivamenre in Agararchide, daro che gli esrrarri di Iozio non le riporrano, e i resranri paragrari 107-110 rrarrano di alrri argomenri: la vanir delle spiegazioni srraordinarie (107 Mller = p. 460a 8-22), gli ulivi ricoperri dal mare e il giunco scuro (108 = 460a 2`-`5), il pesce eriope (109 = 460a `6-460b 2). !l paragraro 110 Mller (460b `-16) conriene l`epilogo del Mor loo.
|orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 294
ltept/oo de//e tecntc/e dt rtounto tn |ozto Le modalir arrraverso le guali si puo riassumere e sempliricare un resro sono molreplici, alcune di esse vengono applicare in maniera auromarica e ralvolra inconscia, alrre sono piu soggerrive. !n base alla sinossi errerruara si e individuaro l`impiego da parre di Iozio di alcune recniche ricorrenri che non pare inurile riepilogare, accludendo alcuni esempi. Per ciascuna coppia di cirazioni, la prima srringa e il resro diodoreo, la seconda il corrisperrivo roziano 6 .
1. Eirormulazione + conservazione dei rermini originari. L rorse la modalir piu ovvia e piu impiegara: si conservano i rermini recnici e guelli cararrerisrici dell`argomenro in esame, rirormulando il conresro in modo piu conciso.
2. Eirormulazione + sempliricazione. Un`espressione complessa viene rirormulara nella maniera piu semplice, urilizzando alrri rermini. - 58d: fmv otqovimfofmv oq' otfoi ot tcqpoovfmv = moi oc ot ciov. - 71a: oxq oc xoi pio oqoqoiov ov ccqovfi = ccqovfo cv ot cicfoi. - 76a: fo oc qmo tqqov cci xo0' tcqpoqv = tqqov oc coioim.
6 Nella scelra degli esempi ci si e arrenuri a guelli in cui, sulla base dell`analisi dei conresri e dal conrronro con Srrabone, il resro di Diodoro e parso il piu vicino all`originale di Agararchide. Non si deve dimenricare, comungue, che il capirolo 250 di Iozio non e empre un riassunro, anzi, molro spesso si rrarra di veri excerpto, che conservano in maniera redele il modello. V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 295 - 81c: ciocvq fm q0ci fmv qociqqcvmv ocvoqmv = qffov cv ooocio. - 102b: guesra modalir puo porrare anche all`alrerazione di una norizia: fo cv sntguoo, fo o' oqtqocioci ftot ci fmv xiovoxqovmv covfo = sntguoou fc xoi oqtqot.
`. Eiassunro rramire una sola espressione. L il ripico caso di elenchi che vengono sempliricari associando i soggerri in una rormula che li rappresenri rurri in maniera generica. - 24a: fot ci xoxotqio xofooixoo0cvfo xoi fot xofo ocov oiomfio0cvfo, cfi oc fot ooixoi oiopooi cqicoovfo xoi oio 0tov ci qtoxo oqoocoocvot = ot coofov xofcci oxqqqo. - 5`b: xotqov cv qo fqv oo fq io ciqo qqv, otv oc xo0' tcqpoqv = ov cifqociov xoi cfoiov cotoi.
4. Eiconduzione a un rermine solo. Perirrasi o espressioni inrere vengono riassunre in un solo rermine. - 24a: xofo ixqov cfqov = fqv oixo. - `4a: qifotcvoi qo cvo foov cov omqov oofcotoiv = omqctotoiv. - 47b: oiofqipotoiv ooootcvoi cqi fqv voqv = vcovfoi. - 6`a: oto0ciov otociov opovovfc = oo0ci. |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 296 - 84c: xoqov cv otocvo qcqotooi qcqov = oxoqoi. - 105a: cv cxcivoi foi fooi = cxcioc.
5. Sempliricazione per omissione. Di espressioni complesse sono conservari solo i rermini essenziali (gui in nererro, in sorrolinearo i rermini che si modiricano in sinonimi). - 24a: qo fov sxto tou ototou foov ci toi0qov = cxfo fmv ofoimv. - `2b: xo0' o cioiv ot ovov o0stot xotos, oo xoi qogos ovmoot xoi otsvot ovfcm oumvs oxotot sxtgonot to fq qtocm = oi xoi xoiooo po0cio cotoi xoi qoqoo ovmoot xoi ofcvot otmvo xoi oxoio cxfqoo. - `7a: ctmotcvoi ovoqci c0' ioqofqfo xoi foi ovog0got mot oqot tomotvfc = qo mooi ovoq0qoi. - `7a: cv0o ougguost toofmv txcmv cioi, qo oi oi voos fo oco fmv 0qcofmv nottouotv = ci fo otqqtoci fmv vooomv, qo oi fo xfqvq ofiotoiv. - 51d: xotvot s gmsvot uvottv oxoot0m xoi fot cvvq0cvfo oioo xoivot qotvfoi = qmvfoi oc xoivoi xoi fcxvoi xoi tvoii - 57d: `Tno s tmv Itmv ovooocvmv Ai0iomv nosousvot oioxivotvctotoi qo fot cifi0ccvot, onot otvfqqioi gmsvot tot tmv ogumv xsgoot fotfo oc soo xoi tqttxo xo0cofmfo coqv V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 297 oqccfoi qciov = Hocotcvoi oc to fmv oimv otfoi foi fmv oqtmv xcqooiv ooi qmvfoi, cooi xoi fqfixoi otoi. - 8`b: xoi fq qoo ovfcm toqci mgo. Totfo o' otfq qooi otpoivciv ot oio fo fqv tmv ugmv quotv civoi foiotfqv, oo oio fo q0o fot toqotvosvou xo0' toofo vtou xot quxou = xoi mqov ovfo0cv, ot fq qtoci fmv tqmv o' to fot oioqoivovfo viot fc xoi qtxot. - 95b: to ttvo ooiov oq' `Hgoxsou oixciofqfo qo fo c0vo, qv u0txm cotfot oqciqqcvoi oqo fmv qoovmv totogouotv = oio fivo t0ixqv oq' Hqoxcot iofoqiov.
6. Sempliricazioni di endiadi o di coppie di concerri simili. Un sorroripo del caso precedenre: di due rermini esprimenri un concerro simile se ne conserva uno solo. - `7a: oio fqv suxontov xoi fqv cfoiofqfo fq tgoqq = oio fqv ctxoiov fq fqoqq.
7. Associazione di piu elemenri. Due o piu concerri vengono rusi in uno solo, cui vengono poi relazionari le varie speciricazioni che i concerri di parrenza avevano. - 2`b: foo + cfoo + q = fivo: /uo/t dove ci sono mtntere di meralli preziosi, presso le guali la terro ha colore scuro si comprime in fivo che hanno meralli preziosi e sono scuri per colore. |orte econdo - |/ teto de/ Mar Eosso 298
8. Iusione di due rermini in uno. Puo accadere che i suoni di due rermini si rondano nell`orecchio dell`escerprore ed escano dalla sua penna come un rermine unico. - `2c: cixtotoo xotfci = cixotfci. - 50d: ci fo cmoci ivo = ci fo ivmoci. - 5`d: cx fmv oio0cv cqmv = cx fmv oio0imv.
9. Taglio di inrormazioni. Naruralmenre la maniera piu semplice per abbreviare un resro e guella di omerrerne inrere sezioni. - Ireguenremenre guesro avviene nella parre conclusiva di un`unir remarica (cr. ad es. nella sezione sugli irrioragi, ai paragrari 40-41, 42-4` e 4`-44). - Alcune inrormazioni vengono semplicemenre omesse, a volre del salro ci si accorge, olrre che sulla base del conrronro con Diodoro, anche da indizi inrerni al resro di Iozio, come pronomi che resrano privi dell`oggerro cui si rirerivano (cr. ad es. 57b, il fotfo che si rireriva agli srruzzi la cui descrizione non e pero srara inclusa da Iozio nei suoi esrrarri), o luoghi menzionari come punri di rirerimenro, anche se la sezione ad essa dedicara non e srara riporrara (cr. ad es. il caso del luogo chiamaro Palmero, paragrari 85- 86). - !n alrri casi di un`inrera sezione non resarno che pochissime parole. Succede parricolarmenre per i passi in cui si descrivono le recniche di caccia delle popolazioni del Mar V - \tnot: |ozto, cop. 250, 447b 21-40o 7 - Dtodoro |||, 12-48 299 Eosso: paragraro ``, sui pesci la cui carrura e piu impegnariva, 47c, in cui rurra la descizione della recnica di caccia dei Chelonoragi e riassunra in fcvq xoi ootoq , e ancor piu macroscopico e il caso degli Acridoragi (58c). - Una recnica del raglio puo essere guella della anricipazione: si riassume un`inrormazione in una breve espressione, la si anricipa e la si inregra nella prima parre della norizia, e si lascia cadere rurro il resro (cr. 26c, 97 per due volre). - Talvolra l`inrormazione dell`avvenuro salro di argomenri si ricava dalle parole del recensore sresso (su guesro cr. tn/ro, cap. V!!!, 6.1).
|orte terzo IZ! L LA l|l||OT|CA
`0` V!. LA CLCEAI!A CML D!SC!PL!NA L CML CLNLEL LLTTLEAE! *
1. Mo/tep/tctto dt tnteret e dtportto dt trottoztont ne//o Liblioreca L`insieme dei resri analizzari o anche solo nominari nella ltb/toteco non coincide con la toto/tto delle lerrure del parriarca. Come apprendiamo dalla lerrera a Tarasio (comungue la si voglia inguadrare 1 ), e come agevolmenre si puo veriricare, le opere piu nore e racilmenre disponibili non sono srare oggerro di analisi allo sresso modo delle alrre 2 . Ne si puo rirenere che Iozio rosse compleramenre a digiuno di poesia solo perche gli unici casi di opere in versi nella ltb/toteco sono le pararrasi dell`Ottoteuco e dei libri biblici di Zoccorto e di Donte/e, ad opera dell`imperarrice Ludocia (capp. 18`- 184). A rronre di guesra siruazione ci si domanda in che misura sia possibile dererminare gli inreressi lerrerari di Iozio sulla base della ltb/toteco. L`opera e ricca di giudizi srilisrici, e anche il dirrerenre spazio dedicaro ai vari aurori puo essere un daro indicarivo, rurravia, visro il cararrere ererogeneo della silloge roziana, cercare di individuare crireri inrerprerarivi unirormemenre validi rischia di porrare a risulrari ralsari. La guesrione merira di essere illusrrara con gualche esempio. Iozio ha lerro i romanzieri Lliodoro (cap. 7`), Achille Tazio (cap. 87) e Ciamblico (cap. 94). Sul piano srilisrico rurri e rre sono
* La sosranza di guesro capirolo e srara gi da me presenrara in CANIEA 2008, cap. !!!, pp. 126-141. 1 Cr. tn/ro, cap. V!!!, 7. 2 ltb/tot/eco, p. 1 Lekker, `2-`6: Hiv oc xoi ooov ciooci fmv ovcvmocvmv xoi otoc fo oo oio fo qociqov iom oiocqctc ccfo, otoc fotfoi fqv ci foi ooi ooiov c0cc0o qqovfioo, oo xofo fo cxotoiov fo oxqipc otfmv tcqmq0q. |orte terzo - |ozto e /o Liblioreca `04 rorremenre apprezzari, rorse con una prererenza per il rerzo: Lliodoro urilizza uno srile semplice, dolce e adarro all`argomenro, cui ranno eco la purezza e la chiarezza del lessico, Achille Tazio e norevole guanro al lessico e alle cosrruzioni, con periodi brevi, chiari e armoniosi, lo srile di Ciamblico e rluenre e piacevole, e di gualir rale che avrebbe meriraro di applicarsi ad argomenri piu seri. uanro invece alla decenza e alla convenienza degli argomenri, il giudizio e dirrerenziaro: il migliore e Lliodoro, poi viene Ciamblico e inrine Achille Tazio. uesr`ulrimo viene deriniro indecenre e impuro all`eccesso, e cio spiegherebbe perche il capirolo che verre sulla sua opera non e che di poche righe, rurravia il crirerio dell`apprezzabilir dell`opera non vale per gli alrri due, visro che la rrarrazione su Ciamblico e ben piu esresa di guella dedicara a Lliodoro (guarrro pagine e mezzo dell`edizione Lekker per il primo conrro le due pagine del secondo). Si porrebbe dungue supporre che Iozio seguisse piurrosro un crirerio srilisrico nel riservare piu o meno spazio alle opere. Lppure il parriarca si occupa lungamenre anche di aurori il cui srile non gli e parricolarmenre gradiro. Nel caso di limpiodoro (capirolo 80), egli giudica le espressioni dello srorico riacche e banali nella loro prolissir, e punrualizza che lo scrirrore sresso arrermava di avere solranro rocco/to i mareriali per un`opera, senza realizzare l`opera compiura, nonosranre rurro cio il riassunro di Iozio raggiunge un`esrensione considerevole (piu di serre pagine dell`edizione Lekker). Turro guesro dimosrra che nella ltb/toteco il daro guanrirarivo - guanro spazio sia dedicaro alla recensione di un`opera - non e necessariamenre indicarivo dell`inreresse di Iozio per l`aurore in guesrione, ma ha senso solo se adeguaramenre inguadraro nel V| - |o eoro/to come dtctp/tno e come enere /etterorto `05 conresro: il giudizio srilisrico, il conrronro con gli alrri aurori, il ruolo dei dirrerenri generi lerrerari nella ltb/toteco. !l caso di Agararchide di Cnido orrre numerosi spunri per guesro ripo di indagine: il daro guanrirarivo non e indirrerenre (due capiroli per circa 20 pagine Lekker), e il giudizio srilisrico di Iozio e assai posirivo ` . A rurro cio si associa una rorre arrenzione nei conrronri di opere di guesro genere risconrrabile nell`inrera silloge. ui sorge una guesrione piurrosro rilevanre: come classiricare un`opera come guella di Agararchide nell`ambiro dei generi lerrerari. All`inrerno della ltb/toteco in guale rilone si porrebbero meglio conresrualizzare - e guindi srudiare - i capiroli che Iozio vi dedica. A guanro possiamo giudicare, il conrenuro del rrarraro \u/ Mor loo e soprarrurro ernograrico, con ampie concessioni alla paradossograria, considerare anche le rreguenri descrizioni di luoghi e climi, concluderemmo che si rrarra di un`opera di eoro/to. Turravia non puo passare inosservaro che al principio del capirolo 21` Iozio dica di aver lerro un iofoqixov di Agararchide. uesro tnctptt ha porraro alcuni srudiosi a dubirare che il capirolo 21` e il 250 racessero rirerimenro alla medesima opera 4 , ma la guesrione va inguadrara in rurr`alrra maniera. Nella lerrerarura anrica la geograria, pur esisrendo da sempre come ambiro di srudio e ricerca, pare prendere coscienza di se come enere piurrosro rardi, lo sresso rermine cmqoqio non nasce prima del !!! sec. a.C. Abbozzando una sroria di guesra parola si possono rissare alcune rappe rondamenrali che hanno porraro alla cosriruzione della disciplina geograrica, e ci si puo rendere conro di come essa - anche dopo la rirondazione ellenisrica - abbia vissuro
` Cr. cap. 21`, p. 171a 27-171b 17. 4 Della guesrione ci occuperemo tn/ro, cap. V!!!, 1. |orte terzo - |ozto e /o Liblioreca `06 spesso in simbiosi con alrri ambiri di ricerca, tn prtmt guello sroriograrico.
2. Un enere /etterorto' Icmqoqio e la rappresenrazione medianre disegno di rurra la parre nora della rerra assieme a cio che in generale le e relarivo 5 . Nella derinizione che apre l`opera geograrica di Claudio Tolomeo il rermine cmqoqio ha evidenremenre il signiricaro di carra geograrica. L alla sisremazione della carra, anzi delle carre, che guesr`opera - inrirolara Icmqoqixq tqqqoi (lerreralmenre: guida geograrica) - e rinalizzara. Lssa conriene inrarri una raccolra di dari e isrruzioni per realizzare le carre: longirudini e larirudini dei luoghi, norme per la rrasrormazione piana della superricie rerresrre, suggerimenri in meriro alle scale di rappresenrazione etc., e si pone dungue nel genere della rrarrarisrica recnico-scienririca, e nel novero delle opere o corottere eoro/tco 6 . Ci si puo chiedere in che misura e a parrire da guando la geograria possa essere considerara essa sressa un genere lerrerario, ma la risposra a guesro guesiro non puo essere nerra e univoca 7 . pere con dari di rirerimenro geograrici esisrevano gi nel V! sec. a.C.: la Hcqiqqoi di Lcareo di Milero e il primo esempio a noi noro del genere periegerico e periplograrico, che scarurisce dall`evoluzione lerreraria di resoconri di viaggio e diari di bordo, e
5 Tolomeo, Georop/to !, 1, 1: H cmqoqio iqoi cofi oio qoqq fot xofciqcvot fq q cqot oot cfo fmv m ciov otfm otvqcvmv. 6 Naruralmenre gli spunri ernograrici e descrirrivi non sono esrranei. 7 Non e guesra la sede per rracciare e argomenrare una sroria complera del genere geograrico nell`anrichir, per uno srudio di guesro rema si vedano soprarrurro PENTLEA 1984 e JACL 199` (molro urili anche i manuali classici sulla geograria anrica: LUNLUEY 1879, THMSN 1948, PLDLCH 1976 etc.). ui ci si limirer a merrere in luce alcuni elemenri urili alla sroria del rermine cmqoqio. V| - |o eoro/to come dtctp/tno e come enere /etterorto `07 che avr ampio sviluppo nei secoli successivi, le opere che porravano come rirolo Hcqiqqoi 8 , Hcqiot 9 , o Hcqiooo q 10 sono numerose e disrribuire su un lungo arco di rempo (il |ertp/o de/ more eterno di Marciano di Lraclea si colloca nel !V d.C.). Numerose anche le opere monograriche dedicare a singole regioni, con signiricariva prererenza per guelle orienrali, o comungue per le zone ai conrini del mondo conosciuro: la lonrananza accresce la curiosir per popoli e luoghi che si avverrono (o ralvolra solranro si immaginano) decisamenre diversi 11 . Lcco perche guesro inreresse si rraduce spesso in un ripo di opera che, pur avendo un conrenuro geograrico, srocia in un alrro genere dai cararreri ben deriniri, guello della porodooro/to. Naruralmenre anche la poesia epica, con il suo bagaglio di saperi, implicava nozioni geograriche, e Srrabone (e cerro alrri prima di lui) individuava in mero il rondarore della geograria 12 . Ma e rorse nell`ambiro sroriograrico che le ricerche geograriche hanno rrovaro il rerreno piu rerrile 1` : gli excuru geo-ernograrici
8 Mnasea di Parara, Lraclide Cririco, pseudo Scimno, Dionigi Periegera, Pausania etc. 9 |ertp/o dt Annone, Damasre di Sigeo, Carone di Lampsaco, Scilace di Carianda, Androne di Teo, Menippo di Pergamo, Arriano, Marciano di Lraclea etc. 10 Anassimandro, Dicearco di Messina, Ludosso di Cnido, pseudo Apollodoro etc. 11 Come avremo modo di osservare nel prossimo capirolo, guesro inreresse e ben evidenre anche nella ltb/toteco di Iozio. sserva TELADCLD 1980, p. 100: To judge rrom rhe subjecrs he describes in mosr derails, Phorius had a long- sranding inreresr in rhe hisrory and erhnography or non-Lyzanrine regions, parricularly rhose ro rhe Lasr. 12 Srrabone !, 1, 2: `Aqqcfqv civoi fq cmqoqixq cciqio Oqqov, !, 1, 11: Oqqo fq cmqoqio qqcv. 1` !l rema della presenza della geograria nella sroriograria e arrronraro dirrusamenre nella sroria degli srudi sulla geograria nel mondo anrico. Per una rrarrazione specirica si segnala in parricolare il recenre CLAEKL 1999, che analizza il ruolo e l`inrerazione delle caregorie di rempo e spazio nel pensiero anrico, soprarrurro in relazione a Polibio, Posidonio e Srrabone. L appena il caso di |orte terzo - |ozto e /o Liblioreca `08 nelle \torte di Lrodoro, la descrizione dell`ecumene nella sroria universale di Lroro, la ltb/toteco tortco di Diodoro con le sue ampie sezioni sulle popolazioni, sulla rauna e sull`asperro dei luoghi descrirri, Teopompo, Sallusrio etc. Sulla base di esempi come guesri si e porrari a abbandonare come ruorvianre e anacronisrico il renrarivo di rracciare una nerra linea di demarcazione rra i generi della sroriograria e della geograria nell`anrichir (nonosranre le caregorie di spazio e rempo rossero chiaramenre disrinre gi dagli inizi). Cli aurori che chiamiamo srorici racevano ampio uso di opere di conrenuro geograrico ed ernograrico, inregrandone i dari nelle proprie. uesro perche la geograria - ossia la descrizione degli asperri risici e climarici dei luoghi, delle risorse rerriroriali, dei gruppi umani, della rauna etc. - era avverrira come parre inregranre, rorse anche ineludibile della sroria. !n guesri rermini si esprime Polibio. Eacconrando le rappe della spedizione di Annibale rino al valico delle Alpi, lo srorico ra una digressione (!!!, 57-59), giusriricandosi per non aver rorniro i dari geograrici (ma il rermine cmqoqio non viene urilizzaro) relarivi ai luoghi menzionari: rali dari cosriruiscono uno porte de//o torto (fotfo fo cqo fq iofoqio) che deve rrovare sviluppo in un luogo dell`opera opporrunamenre e speciricamenre dedicaro ad essa 14 . Dungue per Polibio la geograria non solo rtentro nella sroria, ma ne e porte cotttuttvo. Cio risulra ancora piu chiaro dal
ricordare che il greco iofoqio non coincide solranro con la nosrra idea di sroria, ma ha la piu ampia valenza semanrica di ricerca. 14 Si puo comungue norare che Polibio inserisce inrormazioni geograriche anche nel corso della narrazione degli evenri. Ad esempio, guando racconra dell`assedio di Sagunro non solranro precisa la posizione geograrica della cirr, ma rrova spazio anche per una rapida cararrerizzazione del suo rerrirorio: La cirr sorge sulla propaggine che d sul mare della carena monruosa che segna il conrine rra !beria e Celriberia, e disra dal mare circa serre sradi, gli abiranri occupano un rerrirorio rerrile e migliore di rurro il resro dell`!beria (!!!, 17, 2-`). V| - |o eoro/to come dtctp/tno e come enere /etterorto `09 paragone da lui isriruiro rra sroria e medicina (X!!, 25d-e): come la scienza medica e cosriruira di rre parri, guella reorica, guella diererica e guella chirurgica e rarmacologica, allo sresso modo anche la sroriograria pragmarica consra di rre parri, una delle guali e lo srudio dei documenri e il conrronro dei dari che ne derivano, /o econdo concerne /opetto de//e cttto e det /uo/t, t /tumt, t portt e tn enero/e /e corottertttc/e de//o terro, de/ more, e /e dttonze, menrre la rerza riguarda i rarri e la polirica 15 . Ne gui, ne in alrro luogo della sua opera - srando a guanro di essa ci e pervenuro - Polibio avverre l`esigenza di urilizzare un rermine come geograria per delimirare un ambiro disciplinare, perche guesro ripo di srudi e esso sresso disciplina srorica. La srrerra commisrione del lavoro geograrico con la sroriograria si rirlerre anche in ambiro rerminologico: Srrabone denomina ralvolra cmqoqixq iofoqio l`arrivir del geograro 16 , e allo sresso modo Tolomeo urilizza spesso iofoqio inrendendo la ricerca geograrica 17 . Conseguenremenre lo sresso geograro e derinibile iofoqixo. Plurarco comincia le sue Vtte poro//e/e con un paragone: la scelra di un limire remporale per la credibilir dei racconri, che discrimina cio che puo essere rirenuro veridico dalla mareria di poeri e mirograri, e simile all`uso carrograrico di marcare i margini
15 Polibio X!!, 25e, 1: Tov otfov oc fqoov xoi fq qoofixq iofoqio toqotoq fqicqot, fmv oc cqmv otfq cvo cv ovfo fot cqi fqv cv foi tovqooi otqoootvqv xoi fqv oqo0coiv fq cx fotfmv tq, cfcqot oc fot cqi fqv 0cov fmv ocmv xoi fmv fomv cqi fc ofomv xoi icvmv xoi xo0oot fmv xofo qv xoi xofo 0ooffov ioimofmv xoi oioofqofmv, fqifot oc fot cqi fo qoci fo oifixo. 16 Cr. Srrabone !, 1, 12 e !!, 5, 18. 17 !n parricolare in Tolomeo iofoqio puo assumere un signiricaro anche piu specirico, passando a indicare le relazioni, i resoconri, le esposizioni dei dari orrenuri dalla ricerca, dalle indagini operare nel corso dei viaggi di esplorazione. !n guesro senso si puo inrendere, per esempio, l`inresrazione del guarro capirolo di Georop/to !, in cui si spiega che i dari provenienri dall`esperienza empirica sono migliori di guelli che si ricavano cx cqiooixq iofoqio. |orte terzo - |ozto e /o Liblioreca `10 dell`ecumene con parole come deserri e zone inresrare da belve (il celeberrimo /tc unt /eone), palude inesplorara, ghiaccio della Scizia, o mare gelaro. Per rirerirsi a coloro che operano in guesro modo Plurarco usa il rermine oi iofoqixoi, che puo dungue essere inreso come coloro che ranno ricerche (in ambiro geograrico), vale a dire i geograri 18 . uesro spiega anche perche un`opera di conrenuro geograrico come il rrarraro del Mor loo di Agararchide possa essere rorse genericamenre, ma cerro appropriaramenre derinira iofoqixov. L del resro lo sresso aurore a riconoscere e derinire come iofoqio il suo rrarraro. Verso la rine del libro V, criricando le spiegazioni ranrasiose ai renomeni narurali srraordinari, Agararchide, con espedienre caurelarivo ripico della paradossograria, arrerma: Per i soggerri srraordinari noi aspiriamo a rrovare spiegazioni piu convincenri di guesre, ma daro che sriamo esponendo una opero tortco vertdtco (iofoqiov oc oocovfc oq0ivqv) prereriremmo non arrischiarci 19 . Ne mancano casi analoghi: l`appellarivo iofoqixov ricorre, ad esempio, per la Hcqiooo q dello pseudo Scimno, e anche in guesro caso e lo sresso aurore (v. 111) a denominare cos la sua opera 20 .
3. |rtme ottetoztont note de/ termtne ,co,poto !l renomeno per cui la geograria si emancipa come enere piurrosro rardi rrova una conrerma in ambiro lessicale: il rermine
18 T/eeu !, 1: Oocq cv foi cmqoqioi, m Eoooic Ecvcximv, oi iofoqixoi fo oioqctovfo fqv vmoiv otfmv foi coofoi cqcoi fmv ivoxmv icotvfc xf.. !n guesro caso cmqoqio signirica evidenremenre carra geograrica, ivo ra rirerimenro piu al supporro mareriale sul guale essa e realizzara. 19 Iozio, ltb/tot/eco, cap. 250, 460a 19-21. 20 Avremo modo di esaminare guesro passo nel prossimo paragraro. V| - |o eoro/to come dtctp/tno e come enere /etterorto `11 sresso cmqoqio, con i suoi derivari cmqoqcm, cmqoqixo, cmqoqo, e piurrosro rardo. Le prime arresrazioni nella rradizione dtretto risalgono tutte al ! sec. a.C. o poco prima 21 , il che naruralmenre non signirica che la parola nasca solranro allora. Turravia pare che guesra rerminologia enrri errerrivamenre nell`uso piurrosro rardi, se non a cavallo rra il ! a.C. e il ! d.C., cerro per noi e con l`opera di Srrabone che compaiono per la prima volra rermini come mqoqoqio 22 e fooqoqio. !n Srrabone cmqoqio, pur conservando il suo signiricaro erimologico di disegno/descrizione della rerra, e dungue anche carra geograrica 2` , rurravia viene piu largamenre urilizzaro nel senso derivaro - e alle lingue moderne piu ramiliare - di geograria come ambiro disciplinare. Dirricile dire se guesro ampliamenro del signiricaro sia dovuro a Srrabone sresso, perche le arresrazioni precedenri e conremporanee sono veramenre scarse 24 . Analizziamole nel derraglio.
21 !l verbo cmqoqcm ricorre (al parricipio dell`aorisro, cmqoqqoovfc) nel Hcqi xooot (p. `9`b 20 Lekker), opera del corpu arisrorelico generalmenre rirenura spuria e darara per lo piu al ! d.C. (per lo totu quoettont e per una rassegna bibliograrica su guesr`opera e sul problema della darazione cr. P!NT 2007). La presenza di guesra parola - che, come vedremo, dirricilmenre sar srara urilizzara prima di Lrarosrene - porrebbe essere un ulreriore elemenro a conrerma della non parernir arisrorelica. 22 L verosimile che la parola mqoqoqio che compare in una cirazione srraboniana di Polibio (Srrabone X, `, 5 = Polibio XXX!V, 1, ` Lrrner-\obsr) risalga errerrivamenre allo srorico di Megalopoli (qci oc, qqoi [ct/. Polibio, fo vtv ovfo oqmoocv xoi cqi 0cocm fomv xoi oioofqofmv fotfo oq cofiv oixciofofov mqoqoqio). Del resro il rermine si rrova nella seconda mer del !! sec. a.C. in un documenro epigrarico crerese, dove le mqoqoqioi sono dei disegni mosrrari ai giudici per risolvere una conrroversia rerriroriale (cr. ACLE 1996, pp. 4`1-446, il rermine si rrova al n. 158, !!, ll. 69-71). 2` Ad esempio in X!, 1, 5 e in X!V, 1, 9 cmqoqio vale descrizione della rerra, guanro a carra geograrica si veda per esempio !!, 5, 10, dove comungue il signiricaro del rermine e compleraro da ivo (fov ivoxo fq cmqoqio). 24 !l periodo di composizione della Georo/to di Srrabone puo con una cerra sicurezza essere rissaro nei decenni a cavallo rra ! a.C. e ! d.C.: l` ulrimo evenro srorico darabile menzionaro (XV!!, `, 7.9.25) e la morre di Juba !! (generalmenre 2` d.C.), ma e probabile che l`opera - scrirra in er marura o avanzara, dopo gli Iofoqixo tovqofo - abbia avuro una prima redazione nell`ulrimo venrennio |orte terzo - |ozto e /o Liblioreca `12
a. Cemino, a. Cemino, a. Cemino, a. Cemino, |ntroduztone ot /enoment |ntroduztone ot /enoment |ntroduztone ot /enoment |ntroduztone ot /enoment 16, 4 16, 4 16, 4 16, 4- -- -5. 5. 5. 5. Della vira di Cemino non si sa guasi nulla, e la sressa collocazione cronologica e incerra. uel che e sicuro e che sia vissuro rra il ! a.C. e il !! d.C.: inrarri Cemino e ciraro da Alessandro di Arrodisia (!!/!!! d.C.) nel suo Commento ot Meteoro/otct dt Arttote/e, d`alrra parre Simplicio nel Commento o//o |ttco dt Arttote/e ricorda una sua epirome dei Meteoro/otct di Posidonio (!!/! a.C.). Cli srudiosi, pur con dirrerenri opinioni per il periodo preciso, concordano su una darazione al ! a.C.
Sulla base di un passo di Cemino sresso si e rirenuro di porer evincere gualcosa di piu preciso. Cemino parlava dell`erronea credenza dei Creci che per gli Lgiziani e per Ludosso il solsrizio di inverno cada duranre le resre di !side, cosa assoluramenre ralsa, perche c`e un inrervallo di un mese inrero rra le resre di !side e il solsrizio di inverno 25 . Molri (Perau, Manirius, Loeckh, Schmidr, Llass...) hanno cercaro, rra le dare nore delle resre di !side, guelle che si combinassero con la siruazione descrirra da Cemino, avanzando varie proposre di darazione per l`o/me e per la redazione dell`|ntroduztone ot /enoment nel decennio rra il 77 e il 67 a.C. Tannery e Aujac sono piu prudenri su guesro daro, che non andrebbe inrerpreraro in maniera cos vincolanre. Aujac, inolrre, individua il nosrro aurore nel Cn. Pompeo Cemino desrinarario di una lerrera di Dionigi di Alicarnasso, darara al 15 a.C. circa, ne evince che Cemino avesse composro il rrarraro arrorno alla mer del ! sec. a.C 26 .
del ! a.C. e sia srara in seguiro rivisra e inregrara. Sulla guesrione e sulle varie iporesi di darazione cr. AUJAC 1969, pp. XXX-XX!V. 25 |/emento otronomtoe 8, 20-24. 26 Sull`inrera guesrione si veda AUJAC 1975, pp. X!X-XX!V. V| - |o eoro/to come dtctp/tno e come enere /etterorto `1` La Eioomq ci fo qoivocvo e l`unica opera di Cemino pervenuraci complera 27 , rrarra in maniera generale guesrioni di asrronomia e geograria maremarica. La parola cmqoqio compare rre volre di seguiro nel capirolo 16, dedicaro alla divisione della rerra in zone, rondara sulle reorie di Lrarosrene. Nello specirico, si sra parlando della convenienza di urilizzare pannelli allungari per le carre geograriche: solo cos - dirrerenremenre dalle carre roronde - si puo conservare il rapporro di 2:1 per le dimensioni della rerra, lunghezza (qxo, l`esrensione esr-ovesr) e larghezza (ofo, l`esrensione nord-sud).
Per guesra ragione coloro che disegnano correrramenre le carre geograriche (fo cmqoqio), le disegnano su pannelli allungari, in modo che la lunghezza sia il doppio della larghezza. Chi invece disegna carre roronde e ben lonrano dalla verir: inrarri la lunghezza divenra pari alla larghezza, e in narura non e cos. Non si deve dungue badare alla proporzione delle disranze nelle carre roronde 28 .
!n guesro caso, dungue, cmqoqio ha ineguivocabilmenre signiricaro di carra geograrica.
b. b. b. b. Pseudo Scimno, Pseudo Scimno, Pseudo Scimno, Pseudo Scimno, Ctrcutto de//o terro Ctrcutto de//o terro Ctrcutto de//o terro Ctrcutto de//o terro, vv. 109 , vv. 109 , vv. 109 , vv. 109- -- -114. 114. 114. 114. ! giambi della Hcqiooo q ci Nixoqoqv pooico rurono per la prima volra arrribuiri a Scimno di Chio (!!!/!! a.C.) da Lucas
27 Manirius ririene che l`|ntroduztone ot /enoment cos come la possiamo leggere sia un compendio dell`originale di Cemino, realizzaro nel V! d.C. (MAN!T!US 1898, pp. 2`7-252), Aujac non condivide guesro parere (AUJAC 1975, p. X, n. 1). 28 |/emento otronomtoe 16, 4-5: Ai' qv oifiov oi xofo oov qoqovfc fo cmqoqio cv ivoi qoqotoi oqoqxcoiv, m oiooiov civoi fo qxo fot ofot. Oi oc ofqoto qoqovfc fo cmqoqio ot fq oq0cio cioi covqcvoi ioov oq ivcfoi fo qxo fm ofci, ocq otx cofiv cv fq qtoci ovoxq otv q fqqcio0oi fo fmv oioofqofmv otcfqio fo cv foi ofqotoi cmqoqioi. |orte terzo - |ozto e /o Liblioreca `14 Holsren, ma nulla aurorizza rale arrribuzione, e anzi si sa che Scimno redasse in prosa la sua descrizione dell`Asia e dell`Luropa. A parrire dall`edizione di Meineke (Lerlin 1846) si parla (in maniera comungue impropria) di pseudo Scimno. uanro alla darazione, si idenririca soliramenre il re Nicomede della dedica con Nicomede !!! Lvergere, che regno rino al 94 a.C., e si dara percio il componimenro all`ulrimo decennio del !! a.C., Marcorre non esclude che possa rrarrarsi anche del padre di Nicomede !!!, Nicomede !! Lpirane, e comungue propone una darazione un po` piu alra 29 . Dopo la dedica al re Nicomede di Lirinia (vv. 1-108), e prima di enrrare in argomenro, ai vv. 109-127 l`aurore menziona le sue ronri, gli scrirrori sulla base dei guali la sua opera acguisisce credibilir, il primo della lisra e Lrarosrene:
Vengo ormai all`inizio di guesra composizione annunciando gli aurori con il cui impiego rendo l`opera degna di credibilir: ho accordaro riducia soprarrurro a Lrarosrene, che realizzo con massima cura la carra della rerra (fqv cmqoqiov), sisremandola in regioni e rigure `0 .
Anche in guesro caso pare appropriaro inrendere cmqoqio come carra geograrica piurrosro che come il rirolo dell`opera di Lrarosrene, e soprarrurro la precisazione in regioni e rigure (foi fc xiooi xoi foi oqooiv) che induce a guesra inrerprerazione. Come sappiamo da Srrabone `1 , Lrarosrene divideva l`ecumene in due mer, una a nord e una a sud della linea immaginaria rracciara dalle colonne d`Lrcole alla carena monruosa del Tauro. uesre due
29 Sugli elemenri per la darazione cr. MAECTTL 2000, pp. 7-16. `0 Ad ^tcomedem reem, vv. 109-114: `Hoq o' c' oqqv cii fq otvfocm / fot otqoqci cx0ccvo, oi oc qmcvo / fov iofoqixov ci iofiv ovocm oov / fm fqv cmqoqiov oq ciccofofo / cqoqofi, foi fc xiooi xoi foi oqooiv, / `Eqofoo0cvci oiofo otcciocvo. `1 Cr. soprarrurro !!, 1, 22 e ss. V| - |o eoro/to come dtctp/tno e come enere /etterorto `15 mer erano a loro volra riparrire in sezioni chiamare oqqoioc, per ognuna delle guali Lrarosrene si srorzava di derinire la lunghezza, la larghezza e in linea generale la rorma, come rarebbe un geomerra. Pare dungue che le parole con cui l`aurore connora Lrarosrene racciano rirerimenro concreramenre alla concezione della carra geograrica.
c. Cicerone, c. Cicerone, c. Cicerone, c. Cicerone, |ettere od Atttco |ettere od Atttco |ettere od Atttco |ettere od Atttco !!, 6, 1 !!, 6, 1 !!, 6, 1 !!, 6, 1 Cicerone aveva promesso ad Arrico (o almeno aveva arracciaro la possibilir) di scrivere un`opera geograrica: lo apprendiamo da rre lerrere (!!, 4, !!, 6 e !!, 7) indirizzare all`amico, rurre del 59 a.C. Nella prima di guesre lerrere, dopo aver ringraziaro Arrico per avergli procuraro l`opera di Serapione `2 (della guale conressa di non aver compreso che la millesima parre), comincia gi a prendere le disranze dall`impegno: A riguardo della Georo/to (eorop/to), cerchero di soddisrarri, ma non ri promerro nulla di cerro. Si rrarra di un lavoro impegnarivo, ma rurravia - come ru raccomandi - mi daro da rare perche da guesro mio soggiorno esrero `` ne venga ruori per re una gualche opera `4 . L in una lerrera di poco successiva ribadisce la sua perplessir:
uanro ri avevo promesso in una lerrera precedenre, che mi sarei daro da rare perche dal mio soggiorno esrero ne venisse ruori un`opera, non re lo garanrisco piu molro. [... !nrarri i cmqoqixo che avevo previsro sono un lavoro impegnarivo. Lrarosrene - che mi ero proposro come modello - viene assai criricaro da Serapione e da !pparco, che ne pensi se si
`2 Serapione di Anriochia, aurore poco noro, e ciraro anche da Plinio, con l`epirero di nomontcu, rra le ronri del libro !! della \torto noturo/e (cr. KLTZ- KELL 192`). `` La lerrera e scrirra ad Anzio, nell`aprile del 59 a.C. `4 |pttu/oe od Atttcum !!, 4, `. |orte terzo - |ozto e /o Liblioreca `16 aggiunger anche Tirannione. L poi, per Lrcole, sono argomenri dirricili a spiegarsi e monoroni (oocioci), ne possono essere scrirri ranro in srile rioriro (ov0qqoqoqcio0oi) come mi era parso, e poi, soprarrurro, ogni scusa mi pare buona per srarmene a riposo `5 .
!l rirerimenro rapido ed evasivo con cui si apre la lerrera successiva e in realr molro eloguenre: De geographia eriam argue eriam deliberabimus `6 . Cicerone non ha nessuna voglia di scrivere guesr`opera. !l larino non /o un proprio rermine corrispondenre al greco cmqoqio. Per denominare l`opera di argomenro geograrico, Cicerone urilizza in due casi (!!, 4 e !!, 7) un calco dal greco, e una volra (!!, 6) una parola greca. !l larino eorop/to per il periodo classico e arresraro unicamenre in guesre due occorrenze, e non rorner se non nel !V e nel V sec. d.C. in Ammiano Marcellino `7 e Marziano Capella `8 , in rirerimenro per lo piu ad aurori come Lrarosrene o Tolomeo. L a guesro punro esrremamenre inreressanre che, pur avendo adoperaro eorop/to in larino, come rermine greco Cicerone scelga Icmqoqixo, e non Icmqoqio, e per giunra dichiarando immediaramenre appresso di aver elerro Lrarosrene come modello della propria (evenruale) opera. Pare di ricavarne che
`5 |pttu/oe od Atttcum !!, 6, 1: uod ribi superioribus lirreris promiseram, rore ur opus exsrarer huius peregrinarionis, nihil iam magno opere conrirmo. [... Lrenim cmqoqixo guae consrirueram magnum opus esr. !ra valde Lrarosrhenes, guem mihi proposueram, a Serapione er ab Hipparco reprehendirur. uid censes si Tyrannio accesserir. Lr hercule sunr res dirriciles ad explicandum er oocioci nec ram possunr ov0qqoqoqcio0oi guam videbanrur er, guod capur esr, mihi guaevis saris iusra causa cessandi esr. `6 |pttu/oe od Atttcum !!, 7, 1. `7 XX!!, 8, 10 (eorop/toe tottu odentone), XX!!, 15, 4 (/obu/onte poetoe vortonteque eorop/t), XX!!!, 6, 1` (ut eorop/tct tt/t /ormorunt), XXX!, 2, 12 (eorop/tco perp/exttote montroto). `8 V!, 609 (optnottonem |to/omoet tn eorop/tco opere memorotom). V| - |o eoro/to come dtctp/tno e come enere /etterorto `17 il rirolo del rrarraro di Lrarosrene per Cicerone rosse proprio Icmqoqixo. !nolrre, se il modello scelro era Lrarosrene, comprendiamo che per opera geograrica va gui inresa principalmenre una rrarrazione recnico maremarica, e errerrivamenre in relazione a un lavoro del genere che si comprende la lamenrela di Cicerone di non porer urilizzare uno srile rioriro. Nella lerrerarura larina, dungue, ancora di piu che in guella greca, non ce un enere /etterorto eoro/tco come porremmo inrenderlo in rermini moderni: la descrizione del rerrirorio e propria del lavoro sroriograrico, o della sroria narurale (si pensi al macroscopico esempio di Plinio il Vecchio, che aveva ben presenre il reperrorio geograrico-ernograrico greco). !l rermine eorop/to nemmeno esisre, e viene coniaro dall`Arpinare per rar rirerimenro a un ripo di rrarrarisrica recnico scienririca che comungue non aveva ancora conosciuro sviluppo nella lerrerarura larina.
d. Diodoro Siculo, d. Diodoro Siculo, d. Diodoro Siculo, d. Diodoro Siculo, ltb/toteco \tortco ltb/toteco \tortco ltb/toteco \tortco ltb/toteco \tortco !!!, 11, 2 !!!, 11, 2 !!!, 11, 2 !!!, 11, 2 !n un passo nel guale soppesa le sue ronri, Diodoro avverre che la maggior parre di coloro che si sono occupari di Lgirro ed Lriopia non sono degni di credibilir, o per essersi rondari su ronri inarridabili, o per aver loro sressi invenraro cose incredibili, arre a carrurare l`arrenzione del pubblico. Ci sono pero le dovure eccezioni:
Agararchide di Cnido nel secondo libro del rrarraro \u//Ato, e Arremidoro di Lreso, che ha messo insieme le descrizioni della rerra (fo cmqoqio), nell`orravo libro, nonche alcuni alrri che abirano in Lgirro, avendo racconraro la maggior parre degli argomenri che abbiamo rrarraro, colgono nel segno guasi sempre `9 .
`9 Diodoro !!!, 11, 2: `Aofoqioq cv oq o Kvioio cv fq octfcqo pipm fmv cqi fqv `Aoiov, xoi o fo cmqoqio otvfoocvo `Aqfciomqo o |orte terzo - |ozto e /o Liblioreca `18
Se di Agararchide (!!!/!! a.C.) rornisce senz`alrro il rirolo dell`opera (\u//Ato), per Arremidoro (!!/! a.C.) Diodoro menziona solranro il numero del libro in guesrione, e piurrosro spende due parole per cararrerizzare guesro aurore come o fo cmqoqio otvfoocvo. Iorse Diodoro non conosceva l`inresrazione esarra dell`opera di Arremidoro. oppure e in guella perirrasi che va cercaro il rirerimenro al rirolo, ciraro con una vortotto risperro ad Agararchide. Che Icmqoqioi rosse il rirolo conosciuro da Diodoro sembra alguanro improbabile, anzirurro sarebbe poco comprensibile il ricorso al plurale (i libri della cmqoqio.). L inolrre e la rormula sressa urilizzara, con il parricipio medio del verbo otvfooom, a rar capire che gui si sra connorando t/ corottere e /oetto del lavoro di Arremidoro. Diodoro urilizza spesso il sosranrivo otvfoi (o otvfoo) e il verbo otvfoooooi in relazione ad opere lerrerarie. !l suo sresso lavoro e chiamaro otvfoi, gi nel proemio: realizzare una sroria universale signirica riunire in un`unica composizione (otvfoi) rurri gli uomini, i guali - pur imparenrari rra loro - sono divisi per luoghi e per rempi 40 . Dungue i rermini otvfoi e otvfoooooi adoperari in rirerimenro alla composizione lerreraria suggeriscono l`idea dell`oemb/oto di mareriali dirrerenri, per ripo o per provenienza. A gualcosa del genere dovrebbe alludere la rormula su Arremidoro. Per alrri due aurori Diodoro si esprime in rermini simili:
`Eqcoio xofo fqv oooqv pipov, xoi fivc cfcqoi fmv cv Aitfm xofoixotvfmv, iofoqqxofc fo ciofo fmv qociqqcvmv cv ooi ocoov ciftovotoi. 40 Diodoro !, 1, `: `Ecifo ovfo ov0qmot, cfcovfo cv fq qo oqot otcvcio, fooi oc xoi qovoi oicofqxofo, cqiofiq0qoov to iov xoi fqv otfqv otvfoiv oociv, mocq fivc totqoi fq 0cio qovoio cvq0cvfc. V| - |o eoro/to come dtctp/tno e come enere /etterorto `19 Dionigi di Mirilene fm otvfoocvm fo ooio t0ooiio 41 , e Marsia di Pella o fo Moxcoovixo qoci otvfoocvo 42 . Come si comprende, Dionigi non e l`aurore delle leggende anriche, ma colui che le ha raccolre insieme, racendo di guesri moterto/t un`opera lerreraria, in modo simile, non dobbiamo rirenere che il rirolo di Marsia rosse oi Moxcoovixoi qoci, in guanro e dell`oetto della raccolra che si sra parlando. La dirricolr inrerprerariva relarivamenre ad Arremidoro e proprio nella dererminazione dell`oetto: cosa sono le cmqoqioi che egli avrebbe raccolro, messo insieme. Srorrunaramenre in nessun alrro luogo della ltb/toteco tortco viene adoperaro cmqoqio o alrra parola con guella radice (il che per lo meno e eloguenre sulla scarsa dirrusione del rermine prima di Srrabone). L piurrosro dai rrammenri dell`opera sressa di Arremidoro che ci si puo rare un`idea sulla sua narura. !l geograro enrrava piu volre in polemica con i suoi predecessori (Lrarosrene soprarrurro, ma anche Timeo, Pirea etc.), ed era in grado di cirare a surrragio delle proprie resi opere anche non universalmenre nore, e per derragli non rondamenrali (si veda il caso di Sileno di Calarre a riguardo della ronre d`acgua a Cades 4` ), conosceva naruralmenre Polibio, e molro di cio che racconrava a proposiro delle regioni del Mar Eosso gli veniva dalla lerrura di Agararchide. !nsomma, l`immagine che si ricaverebbe di guesro aurore non e guella di un viaggiarore avvenruriero, ma di un uomo di lerrere (guale Arremidoro sicuramenre era, avendolo designaro i suoi concirradini di Lreso per una missione diplomarica a Eoma 44 ), che avrebbe innesraro sulle esperienze acguisire in alcuni viaggi
41 Diodoro !!!, 66, 5. 42 Diodoro XX, 50, 4. 4` Cr. Arremidoro, rr. 14 Sriehle (= Srrabone !!!, 5, 7). 44 Cr. Srrabone XV!, 1, 26. |orte terzo - |ozto e /o Liblioreca `20 rondamenrali un lavoro erudiro di conrronro rra ronri. Le parole di Diodoro !!!, 11, 2 o fo cmqoqio otvfoocvo e lo sresso rirolo Icmqoqotcvo - su cui rorneremo - porrebbero illusrrare proprio guesro merodo di lavoro.
4. ^octto ed evo/uztone de/ termtne ,co,poto !l conio di un rermine nuovo e un renomeno culruralmenre rilevanre: e il sisrema rramire cui la lingua colma le proprie insurricienze nei conrronri di realr nuove che necessirano di derinizioni appropriare. Anche l`invenzione della parola cmqoqio risponde all`esigenza di derinire quo/coo c/e prtmo non cero: non si rrarra dungue della descrizione dei luoghi, daro che - come si e visro - guesro elemenro non mancava in opere gi dell`er arcaica, ne, a maggior ragione, il rermine indica dall`inizio una nuova disciplina. La realr nuova e la corto eoro/tco, che in er ellenisrica e rurr`alrra cosa risperro alle precedenri esperienze carrograriche (ivoxc fq q). Sosranzialmenre prima di Lrarosrene la carra e un disegno, uno schema, una rappresenrazione che serve a rendere comprensibile il mondo: guale sia la sua rorma e come si collochi nel cosmo, guali siano le sue parri e come siano disposre l`una relarivamenre all`alrra, che ruolo svolgano i riumi e l`oceano nella riparrizione dell`ecumene... Si avverre un inrenro piu rilosorico che geograrico, e non a caso la prima carra - secondo la rradizione - risalirebbe al rilosoro Anassimandro. Cio non signirica, e bene ribadirlo, che prima del !!! secolo a.C. i Creci non possedessero cognizioni geograriche piurrosro chiare, e che non rossero in grado di rappresenrare anche le regioni del mondo nel loro correrro conresro.
V| - |o eoro/to come dtctp/tno e come enere /etterorto `21 L`esempio piu celebre e guello di Arisragora che, al rempo della rivolra ionica, per spiegare la siruazione agli Sparrani e convincerli all`inrervenro, illusrrava la posizione dei popoli e le disranze dei luoghi su di una ravola in bronzo dove era rappresenrara la rerra. L inreressanre comungue norare che anche in guesro caso guel che rigurava sulla lasrra non era solranro la regione che si doveva illusrrare, ma il circuiro di tutto quonto /o terro 45 . Lrrerrivamenre la carrograria regionale nasce piurrosro rardi, a guanro pare con Tolomeo 46 , che nell`orravo libro della sua opera geograrica rornisce le indicazioni per la realizzazione delle 26 carre delle regioni nelle guali riparrisce il mondo 47 .
!n er ellenisrica il nuovo impulso di scienze come l`asrronomia, la geomerria e il calcolo, e l`allargamenro del mondo conosciuro a seguiro delle conguisre di Alessandro crearono le premesse per un`operazione culrurale inedira: la cmqoqio, una rappresenrazione scienririca e sisremarica della rerra rispondenre a reoremi maremarici e osservazioni asrronomiche. Sebbene guesro ripo di srudio sia sraro avviaro gi nel corso del !V secolo a.C. da personalir di spicco come Ludosso di Cnido 48 , la svolra decisiva avviene con Lrarosrene. Ld e esrremamenre verosimile che il rermine cmqoqio nasca, se non proprio in Lrarosrene, comungue ad Alessandria, negli ambienri del Museo e della Liblioreca. Alrra cosa e l`impiego della parola per la derinizione della dtctp/tno geograrica, che e un`evoluzione successiva. Iorremenre signiricarivo e che in Arisrorele - l`aurore della piu organica e
45 Lrodoro V, 49: Xoxcov ivoxo cv fm q oooq cqiooo cvcfcfqfo xoi 0ooooo fc ooo xoi ofooi ovfc. 46 Cr. PENTLEA 2001, in parricolare coll. 21`-215 (b. letono/e |orten). Pronrera disringue giusramenre l`operazione di Tolomeo dalle rappresenrazioni - arresrare gi prima di Lrarosrene - di rerrirori risrrerri, delimirari da elemenri risici. 47 Sui cararreri della carrograria rolemaica cr. MAECTTL 2007. 48 PLDLCH 1976, pp. 67-70 a ragione lo derinisce un precurseur. |orte terzo - |ozto e /o Liblioreca `22 complera sisremazione dei saperi nel mondo greco - non si avverra nemmeno l`esigenza di un rermine in guesro senso. Arisrorele si occupo di geograria, soprarrurro nei Metereo/otct, ma si rrarra principalmenre di guesrioni asrronomico-maremariche, o arrerenri alle cosidderre ctenze de//o terro. A riguardo dello Sragirira P. Pedech parla di conoscenze geograriche poco originali, e di un sysreme domine par le dogmarisme er le dererminisme: il suo meriro, piurrosro, sarebbe nei problemi posri, nel merodo con cui li si arrronra, e nel rarro di cosriruire una sinresi dello sraro delle conoscenze alla mer del !V secolo 49 . Ma la geograria non e ancora una disciplina, e non si necessira di un rermine per derinirla. Dopo le scoperre e le reorizzazioni della prima er ellenisrica la siruazione non poreva rimanere invariara. !n Srrabone, si e visro, l`impiego di cmqoqio come disciplina geograrica e un rarro acguisiro: l`evoluzione del rermine deve dungue essersi prodorra molro presro, rra il !!! e il ! secolo. L indubbio che la scuola di Posidonio abbia svolro un ruolo dererminanre. Posidonio ru lui sresso aurore di un`opera geograrica, il cui rirolo rramandaro dalla rradizione indirerra e Hcqi mxcovot. Tale scrirro non doveva solo occuparsi di guesrioni reorico-maremariche, ma conreneva anche descrizioni di luoghi, rerrirori, popolazioni etc.: era insomma una vera e propria Georo/to 50 . Ma Posidonio era soprarrurro un rilosoro, uno sroico, ed e in rale vesre che egli deve
49 PLDLCH 1976, pp. 66-67. 50 Si veda la cararrerizzazione di guesr`opera da parre di Srrabone: Consideriamo anche cio che Posidonio ha scrirro nei libri \u//oceono, l`impressione che si ricava inrarri e che in guesr`opera egli rrarri molre guesrioni di geograria, alcune in maniera piu propria, alrre da un punro di visra piu maremarico (Srrabone !!, 2, 1). Sul cararrere del Hcqi mxcovot cr. CLAEKL 1999, pp. 1`9-154. V| - |o eoro/to come dtctp/tno e come enere /etterorto `2` aver daro un decisivo conrriburo alla derinizione del genere geograrico. Lo sroicismo considerava il mondo come un essere vivenre, razionale e unirariamenre concepiro (mov oixov), i processi che lo cararrerizzano e lo dererminano sono inrormari a un rapporro di causalir che li concarena e li rende inseparabili (oto0cio). !n una concezione del genere lo srudio delle leggi asrronomiche e dei processi risici, l`analisi della disrribuzione delle popolazioni e delle risorse sul rerrirorio, la descrizione dei luoghi sono rurre arrivir di comperenza di uno dtctp/tno untco e unttorto, come unico e unirario e l`oggerro in guesrione. Lcco dungue guando e perche puo essere sorra l`esigenza di un rermine reorico sorro il guale raggruppare una serie di srudi pure di anrica rradizione: le analisi maremariche dell`er ellenisrica, le concezioni rilosoriche dello Sroicismo, l`allargamenro del mondo conosciuro con l`espansionismo prima di Alessandro Magno e poi di Eoma, la rendenza all`uniricazione dell`ecumene sorro un o/o dominio... e guesro il rerreno rerrile nel guale i dirrerenri srudi dell`ambiro geograrico possono essere srari raccolri sorro una dicirura disciplinare unica e generale: cmqoqio, la descrizione della rerra. Posidonio, rilosoro sroico che anreponeva la risica alla logica e all`erica 51 , aurore di un`opera geograrica tout-court, ronre privilegiara di Srrabone, e il piu indicaro per aver rarro il passo decisivo in guesra sisremazione, probabilmenre gi nel corso dei sui insegnamenri. Non e un caso che Cicerone, che ebbe modo di ascolrarlo a Eodi, abbia coniaro il calco larino eorop/to, e si sia inreressaro alla mareria rino a medirare di dedicarvisi in prima persona.
51 Cr. Diogene Laerzio V!!, 42. |orte terzo - |ozto e /o Liblioreca `24 5. Ttto/t dt opere eoro/tc/e Alla luce di guanro visro rinora, si comprende perche il rirolo del rrarraro di Lrarosrene non rosse cmqoqio, ma cmqoqixo: una cosa e la carra geograrica (cmqoqio), un`alrra l`opera rinalizzara alla sua sisremazione, o che ronda uno srudio su di essa (cmqoqixo). Cio non roglie che, una volra invalso l`uso di cmqoqio come disciplina, opere geograriche siano srare indicare direrramenre con guesro rermine: si spiega cos il rarro che esse si rrovino cirare nelle ronri con riroli diversi. uesro renomeno, pero, inreressa solranro un risrrerrissimo numero di opere, in guanro - come si e visro - la maggior parre degli scrirri a cararrere geograrico recava come rirolo o un rermine di genere (Hcqiqqoi, Hcqiot, Hcqiooo q), o, nel caso di monograrie regionali, il neurro plurale dell`aggerrivo arrerenre alla regione rrarrara. !nvece le opere geograriche di Lrarosrene, Srrabone, Tolomeo, che si cararrerizzano per conrenere - in misura diversa - dari recnico- maremarici e srudi carrograrici, sono arresrare, piu o meno assiduamenre, con ciascuno dei rre riroli cmqoqio, cmqoqixo e cmqoqotcvo 52 . Naruralmenre le cirazioni anriche non erano sempre sorrerre dal proposiro di una precisione rilologica: da guando la parola cmqoqio vede ampliarsi il suo signiricaro, guelle rre denominazioni divengono pressappoco eguivalenri (raccolra di dari geograrici, e dungue opera geograrica), e puo accadere che il medesimo aurore ciri la medesima opera in maniere dirrerenri.
52 Anche guella di Posidonio era un`opera di geograria maremarica, olrre che di geograria descrirriva, ma il rirolo arresraro per essa, come si e visro, e Hcqi mxcovot. Sresso cararrere composiro e sresso rirolo (o, alrernarivamenre, Hcqiooo q) aveva il rrarraro di Pirea di Marsiglia. V| - |o eoro/to come dtctp/tno e come enere /etterorto `25 Srrabone, per esempio, chiama lo scrirro di Lrarosrene sia cmqoqio che cmqoqixo 5` , menrre negli \co/tt o Apo//onto lodto compaiono rurri e rre i nomi. Allo sresso modo Areneo cira Srrabone una volra come cmqoqixo e una come cmqoqotcvo 54 . Iorniamo un guadro schemarico di come vengano cirare, nella rradizione, le opere geograriche di guesri rre aurori 55 .
Lrarosrene ( Lrarosrene ( Lrarosrene ( Lrarosrene (Ismgoqtxo ): ): ): ): a. Icmqoqio: Srrabone, \co/tt o Apo//onto lodto. b. Icmqoqixo: Srrabone, \co/tt o Apo//onto lodto (` volre). c. Icmqoqotcvo: Srerano di Lisanzio, Vtto dt Aroto, \co/tt o Apo//onto lodto, \co/tt o |urtptde (2 volre).
Srrabone ( Srrabone ( Srrabone ( Srrabone (Ismgoqtxo ): ): ): ): a. Icmqoqio: Marciano. b. Icmqoqixo: Areneo, Cosranrino V!! Porrirogniro. c. Icmqoqotcvo: Areneo, \co/tt o Apo//onto lodto.
Tolomeo ( Tolomeo ( Tolomeo ( Tolomeo (Ismgoqtxq uqqqot): ): ): ): a. Icmqoqio: Anonymt ummorto rotto eorop/toe tn p/oero tnte//tendoe, Teone di Alessandria, Simplicio di Arene. b. Icmqoqixo: Srerano di Lisanzio. c. Icmqoqotcvo: \co/tt o |/otone. d. Icmqoqixq tqqqoi: Lusrazio, \co/tt o |/otone.
5` Cr. risperrivamenre !!, 1 ,41 e XV, 1, 10. 54 Cr. risperrivamenre !!!, 92 e X!V, 75. 55 L`esiguo numero di aurori e arresrazioni in guesro schema non deve srupire: nella maggior parre dei casi guesre opere sono cirare direrramenre con il nome dell`aurore e, evenrualmenre, con l`indicazione del numero del libro. |orte terzo - |ozto e /o Liblioreca `26
Un discorso a se merirano gli 11 libri di Arremidoro, in guanro, a parre Marciano di Lraclea che ormai parla di cmqoqio 56 , il resro della rradizione tndtretto e per lo piu concorde sul rirolo Icmqoqotcvo (Areneo, Srerano di Lisanzio, Cosranrino V!!, \co/tt o Apo//onto lodto 57 ): e piurrosro probabile dungue che rosse guesro il rirolo d`aurore. Ld e rilevanre che il rirolo scelro da Arremidoro non to Icmqoqio, rermine che gli doveva sembrare ancora legaro alla nozione rradizionale di carra geograrica, e che comungue poreva creare ambiguir. !l parricipio medio Icmqoqotcvo, invece, pare corrispondere all`inrenzionalir di un`opero norrottvo, che pero e alrra cosa risperro alla consuera rradizione periplograrica 58 . L pur non raccogliendo i merodi scienririci della nuova geograria erarosrenica, Arremidoro si conrronrava con una disciplina prorondamenre rinnovara e arricchira, a parrire dalla rerminologia.
56 Marciano e anche l`unico a denominare cmqoqio l`opera di Srrabone. 57 !n un solo scolio compare la dicirura cmqoqixo (|Oxy 2694, rr. 26-27: `Aqfc[io]mqo cv o cmqoqixmv). 58 Cr. SCH!AN 2008, pp. 102-106. Peralrro, anche a chi rende a immaginare l`opera di Arremidoro come un resoconro di ripo periplograrico sar indorro a cercare alrro genere di rirolo, gualcosa come Decrtptton (ou |rtee) du monde (cr. PLDLCH 1976, p. 1`6).
`27 V!!. LA CLCEAI!A NLLLA l|l||OT|CA D! IZ!
1. Georo/t onttc/t o/ tempo dt |ozto Lsrendendo l`indagine sulla parola cmqoqio e sui suoi derivari al periodo bizanrino, si consrara che rra V!! e !X sec. - cioe dopo Srerano di Lisanzio e prima di Cosranrino V!! Porrirogeniro - rali rermini sono a guanro pare assenri (se non per un`arresrazione di cmqoqoi in Teorilarro Simocarra), lo sresso vale per mqoqoqio e fooqoqio (guesr`ulrimo compare solo una volra nel capirolo 2`9 della ltb/toteco di Iozio). Nel capirolo 188 della ltb/toteco, poi, Iozio passa in esame l`opera geograrica di Proragora, la Icmcfqio fq oixotcvq. uesro aurore, olrre che da Iozio e da Tzerzes 1 , e ricordaro solranro da Marciano di Lraclea che lo nomina a piu riprese nel suo |ertp/u mort extert 2 , anche se chiama la sua opera semplicemenre Icmqoqio. Si e gi osservaro come guesra parola abbia ormai per Marciano il valore piu ampio di opera geograrica ` , e anche norevole pero che essa, non arresrara per rurro il !X secolo, non sia srara impiegara nemmeno in guesro caso da Iozio, che
1 C/t/tode V!!, 144, v. 6`9: o Hqmfooqo fc otfo, oo xoi Hfocoio, uno scolio a guesro verso precisa: O Hqmfooqo o cqiqqfq xoi Hfocoio Aiovtoio (cr. LLNL 2007 2 , p. 557). 2 Parricolarmenre in !!, 2 Proragora e menzionaro insieme a Tolomeo e ad alrri aurori anrichi: su guesra base, e visro che Proragora e ciraro dopo Tolomeo, I. Cisinger lo collocherebbe rra !! e !!! sec. d.C. (C!S!NCLE 1957, col. 921). ` Marciano e il solo a chiamare Icmqoqio le opere di Arremidoro e di Srrabone, cr. upro, cap V!, 5. |orte terzo - |ozto e /o Liblioreca `28 urilizza invece un`alrra parola, Icmcfqio, omologa nella rorma e nel signiricaro, ma rorse meno specirica 4 . Turro cio non basra ad arrermare che il lessico recnico della geograria si eclissi del rurro per rre secoli, pare pero di ricavarne per lo meno che in guesro periodo rale rerminologia venga scarsamenre adoperara, e ci si puo chiedere se cio non abbia una gualche relazione con lo sraro delle conoscenze di guel rempo circa la geograria anrica. Una buona base di parrenza puo essere Leone il Iilosoro, maesrro privaro a Cosranrinopoli che, dopo l`8`0, l`imperarore Teorilo innalzo alla carredra della chiesa dei uaranra Sanri prima, e del palazzo della Magnaura poi. Dopo un periodo di sospensione dall`insegnamenro (Teorilo inrarri lo aveva anche nominaro arcivescovo di Tessalonica, e sorro l`imperarrice Teodora era sraro deposro in guanro implicaro con l`iconoclasria), ru proprio alla Magnaura che nell`86` Leone riceverre da Lardas il compiro di direrrore dell`insegnamenro pubblico e la carredra di rilosoria. L`isrruzione e gli inreressi di guesro dorro rurono vasri, ruolo speciale avevano le discipline scienririche, ranro e vero che egli e conosciuro anche come Leone il Maremarico, e che rurono dei suoi allievi, Teodoro e Teodegio, a occupare alla Magnaura risperrivamenre le carredre di geomerria e di asrronomia 5 . Sappiamo che nella sua biblioreca scienririca 6 riguravano soprarrurro opere di maremarica e geomerria - ad esempio Apollonio di Perga, Archimede, Luclide - e di asrronomia - come Teone di Alessandria e Tolomeo. Di Tolomeo Leone possedeva l`A/moeto (il Vottc. Gr. 1594, rra i piu anrichi
4 L`impiego da parre di Iozio di cmcfqio invece di cmqoqio ha dungue un senso, non e necessario l`emendamenro di Casaubon, seguro anche da Mller. 5 Cr. LELH!LE 1950, pp. 465-467, IUCHS 1926, pp. 18-19. 6 Cr. LLMLELL 1971, pp. 169-172. V|| - |o eoro/to ne//o Liblioreca dt |ozto `29 manoscrirri in minuscola che si conoscano), ma rorse non la Georo/to, ne possiamo sapere se avesse alrre opere arrerenri a guesra disciplina. Nella voce Georop/y dell`xrord Dicrionary or Lyzanrium, A. Kazhdan osserva: Prolemy, however, was more appreciared as rhe aurhor or rhe Hondy Tob/e rhan as a geographer, and Lrarosrhenes, rhe mosr scienriric or ancienr geographers, remained scarcely more rhan a name ro rhe Lyz. 7 . L`opera geograrica di Tolomeo ru errerrivamenre riscoperra alla rine del ``00 da Massimo Planude 8 . Anche la Georo/to di Srrabone doveva essere poco rreguenrara, daro che nella lerrerarura dei sec. V!!-!X il nome del geograro di Amasea condivide la sressa sorre del rermine cmqoqio: nessuna arresrazione 9 . Turravia sappiamo che proprio nel !X secolo gualcuno copiava guesr`opera, la scoliava, ne rraeva excerpto. Cli scolii a Srrabone nella rradizione resruale si presenrano divisi in due rami: da un laro il solo manoscrirro A (|ort. Gr. 1`97, seconda mer del X sec.), conrenenre i libri !-!X, dall`alrro un gruppo di codici con i libri X-XV!!. Secondo A. Diller, guesri due rami rarebbero capo a un unico archeripo E, che rarebbe parre di un gruppo di manoscrirri omologhi dallo srudioso chiamaro rhe Paris Plaro group (perche rra essi rigura il ms. A di Plarone, |ort. Gr. 1807). A rale gruppo apparrerrebbe anche il |o/ot. Gr `98, un corpu geograrico conrenenre rra gli alrri resri una Cretomozto srraboniana, e rurro guesro mareriale proverrebbe dall`ambienre di Iozio 10 . Con
7 ODl, p. 8``. 8 ODl, p. 1757: The Georop/y was apparenrly lirrle read in Lyz. unril irs rediscovery in rhe 1290s by Maximos Planoudes, who may be rhe source or rhe exranr maps accompanying rhe rexr. 9 L proprio sul rinire del !X sec. che Arera menziona Srrabone in uno scolio al \o/tto di Plarone (216a) (cr. LASSLEEL 1959, pp. 70-71). 10 Cr. D!LLLE 1954, in parricolare su Iozio pp. 4`-47. |orte terzo - |ozto e /o Liblioreca ``0 giusra prudenza Lemerle arrerma: !l raur reconnarre gue la parr d`hyporhese esr grande 11 . Nondimeno, le argomenrazioni di Diller orrrono in alcuni casi inreressanri spunri di rirlessione.
Ira gli elemenri che porrano Diller a idenriricare in Iozio l`aurore per lo meno di un primo nucleo degli scolii a Srrabone, vi e il rarro che in guesri scolii si cirano degli aurori e compaiono mareriali presenri anche nella ltb/toteco. Tra guesri aurori rigura anche Agararchide 12 , la cui opera nel !X sec. era cerramenre gi molro rara. uanro invece al |o/ot. Gr. `98, degno di nora e il conrronro isriruiro da Diller rra la Cretomozto srraboniana e i capiroli della ltb/toteco di Iozio: la rorma in cui gli esrrarri si presenrano, normalmenre preceduri da ofi, l`inserimenro senza preavviso di elemenri esrerni all`opera che si sra epiromando, la sressa parola qqofoo0cio, che nella ltb/toteco e urilizzara in relazione a rre aurori (Proclo cap. 2`9, Plurarco cap. 245, Llladio cap. 279), sono rurri elemenri che legano gli excerpto srraboniani per lo meno in un rapporro di arrinir con la silloge roziana. Del resro non si rrarrerebbe dell`unico caso di mareriali roziani rimasri ruori dalla ltb/toteco: a giusro rirolo Diller ricorda gli esrrarri di Iilosrorgio oo qmvq 4mfiot 1` .
Ad ogni modo, un daro che possiamo assumere per cerro e che Srrabone, per guanro non riguri in cirazioni o in lisre di aurori canonici, in gualche ambienre colro dell`impero, e per lo meno nel !X sec., doveva essere noro. Lo sresso si puo pensare per la Georo/to
11 LLMLELL 1971, p. 218. 12 Scolio a XV, 2, 2: fotfo xoi `Ao0oqioc cqi fotfmv fmv `I0toqomv cv foi cqi fq `Eqt0qo 0ooooq ooi iofoqci. Scolio a XV!, 4, 6: (fooio) oxqipcofcqov cqi fotfot iofoqqfoi `Ao0oqioq cv fm cqi fq `Eqt0qo 0ooooq tovqofi. Un conrronro urile porrebbe essere anche lo scolio a X!, 2, 12 (xooqo qofqixo oio, cr. ltb/toteco 250, paragraro 62 Mller). 1` Su cui cr. tn/ro, p. `74. V|| - |o eoro/to ne//o Liblioreca dt |ozto ``1 di Tolomeo, chiamara in causa sia in uno scolio a Srrabone nel ms. A (|ort. Gr. 1`97, rol. 8 r ), sia nel |o/ot. Gr. `98 14 . La renue presenza di opere che per noi sono capisaldi del pensiero geograrico anrico, come Lrarosrene, Srrabone, o Tolomeo 15 , non deve indurre a pensare che al rempo di Iozio rosse renue anche l`inreresse per la geograria tout court. A ben vedere, nella ltb/toteco la remarica geograrica e rappresenrara in special modo nelle sue componenri ernograriche e paradossograriche. Lrnograria e paradossograria sono cirre ricorrenri negli scrirri di geograria a cararrere regionale, in parricolare in guelli dedicari a paesi esorici e poco conosciuri, ma anche in alrri generi guali il romanzo, o la sressa sroriograria. Si comprende dungue che srudiare la geograria nella ltb/toteco non signirica cercare le opere arrerenri a uno specirico genere lerrerario, bens seguire un rilone di inreresse rrasversale. !n guesro modo e possibile comprendere appieno come sia conresrualizzaro un aurore come Agararchide.
2. Georo/to e porodooro/to Dall`insieme delle opere recensire nella ltb/toteco porrebbe evincersi che maremarica e scienze narurali, con eccezione della
14 Anche D!LLLE 1954, p. `4 riconosce che Prolemy`s Georop/y was nor well known in middle Lyzanrine rimes. Proprio per guesro il rarro che l`opera sia cirara non solo in guei due manoscrirri, ma anche nel Plarone parigino, e per lui un`ulreriore conrerma della comune provenienza di guesri codici da un unico ambienre. 15 Per giusriricare l`assenza di gualsiasi rirerimenro a Srrabone o Tolomeo nella ltb/toteco, D!LLLE 1954, p. 46 arrerma che Iozio ebbe a che rare con guesri aurori arrer he concluded rhe ltb/tot/eco in A. D. 855, seguendo dungue l`iporesi che la qcopcio c' `Aootqiot di cui si parla nella /ettero o Toroto all`inizio della ltb/toteco sia l`ambasciara inviara agli Arabi nel 855 (su guesra guesrione cr. tn/ro, cap. V!!!, 7). Ad ogni modo, guanro a Tolomeo (e lo sresso puo valere per Lrarosrene), si puo osservare che in generale nella sua silloge Iozio non arrronra marerie recnico-scienririche. |orte terzo - |ozto e /o Liblioreca ``2 medicina, non erano i punri rorri di Iozio 16 . Turravia un capirolo che possa essere messo in relazione con la geograria asrronomica c`e: l`opera che Iozio conosce come Xqiofiovot pipo cqqvcio ci fqv oxfofctov (capirolo `6) e la Toporo/to crtttono di Cosma !ndicopleusre 17 , in dodici libri. !l nucleo originario di guesro scrirro e cosriruiro dai libri !-V, nei guali Cosma espone guale sarebbero la rorma dell`universo e la disposizione dei luoghi al suo inrerno secondo la visione crisriana, merre in relazione guesre reorie con le Sacre Scrirrure, arracca le reorie pagane rondare sulla concezione srerica della rerra. Cli alrri serre libri sono aggiunre successive, operare almeno in parre dallo sresso aurore 18 .
!l libro X! - brevi descrizioni di animali e pianre, corredare di disegni provvisri di didascalia - porrebbe consrare di esrrarri di un`opera piu speciricamenre geograrica 19 , perdura, ma che lo sresso aurore nel prologo della Toporo/to arrerma di aver scrirro (olrre che un libro di asrronomia). Lsorrando il lerrore a rare esrrema arrenzione alle reorie che si esporranno,
16 TELADCLD 1980, p. 10`. 17 L`aurore della Toporo/to crtttono nell`opera resra anonimo, rirmandosi solranro - proprio come Iozio ancora leggeva - un crisriano. !l nome di Cosma e arresraro a parrire dall`X! sec. in dei manoscrirri di carene esegeriche dei Salmi e dei Vangeli, nei guali compaiono rrammenri della Toporo/to (cr. \LSKA- CNUS 1968, pp. 15-16). !l vero nome dell`aurore sarebbe Cosranrino di Anriochia: lo si comprenderebbe dai cenni che vi ra uno scrirrore armeno del V!! sec., Anania di Shirak, nella sua Georo/to ormeno de/ V|| eco/o (cr. \olska- Conus in CAEZYA 1992, p. 7). 18 ! libri V!-X sono rrarrazioni di argomenro arrine alla prima parre, e probabilmenre sono srari progressivamenre accosrari ad essa dall`aurore, a giudicare dai rimandi inrerni (ad es. in V!!, 4 si ra rirerimenro al conrenuro dei precedentt et /tbrt della Toporo/to). Cli ulrimi due invece, risalirebbero ad una copia rimaneggiara della Toporo/to, comungue di pochi anni successiva a guella da dieci libri (cr. \LSKA-CNUS 1968, pp. 57-58). Ad ogni modo, i libri X! e X!! sono conservari solo nei mss. |our. !X,28 (|) e \tnotttcu Gr. 1186 (\), enrrambi dell`X! sec., e non dal piu anrico Vot. Gr. 699 (V), del !X sec. !l ptnox di \ (in | manca) riporra chiaramenre guesro libro come /or doeuvre (`Efi cm0cv fq pipot Aoo io Kofoqoqq mmv ivoixmv xoi cqi otfmv oiqqoi cfi xoi cqi ocvoqmv xoi fq Toqopovq). !l ms. di Iozio, che poreva leggere dodici libri, apparreneva dungue al ramo della copia rimaneggiara. 19 Cr. \LSKA-CNUS 1968, pp. `6 e 57. V|| - |o eoro/to ne//o Liblioreca dt |ozto ``` Cosma invira a inregrarle e corroborarle con guanro gi derro in guesro suo libro nel guale e descrirra con maggiore ampiezza rurra la rerra, e guella olrre l`ceano e guesra, e rurre le regioni: le zone meridionali da Alessandria rino all`ceano ausrrale - dico il riume Nilo e le regioni limirrore ed i popoli di rurro l`Lgirro e l`Lriopia -, e poi il golro Arabico e le regioni limirrore ed i popoli che vivono rino a guell`ceano, allo sresso modo anche la rerra rra il riume ed il golro e le cirr e le regioni ed i popoli siri in essa 20 (rrad. di A. Pignani 21 ). Come si puo norare, il rermine cmqoqio non compare se non nella perirrasi cv mcq xofocqofoi oftfcqm ooo q q. Nella Toporo/to guesra parola non rigura mai.
La Toporo/to non e un`opera onzttutto di geograria (rema cui, come si e appena visro, Cosma aveva gi dedicaro uno scrirro), ma principalmenre una ermeneurica cosmograrica in chiave crisriana, nella guale gli sviluppi geograrici non vi sono inseriri se non per corroborare con un`esperienza vissura la verir di un sisrema religioso che abbraccia ranro il mondo risico guanro guello spiriruale, il mondo arruale guanro guello rururo 22 . Iozio non apprezza arrarro guesr`opera, ne dal punro di visra conrenurisrico ne da guello srilisrico, e prende le disranze anche dalle inrerprerazioni scrirrurisriche di Cosma 2` . !l giudizio di Iozio - che derinisce assurdi (ooxofo) guesri argomenri e un conraravole (t0ixmfcqov) il loro aurore - non verre esclusivamenre sugli asperri esegerici, ma si applica anche alle guesrioni piu recniche, come la rorma del cielo e
20 Prologo, 2: [... cv mcq xofocqofoi oftfcqm ooo q q, q fc cqov fot `Oxcovot xoi otfq, xoi oooi oi mqoi, cfi fc xoi fo vofio cqq fo oo `Acovoqcio cm fot vofioiot `Oxcovot, cm oq o Ncio ofoo xoi oi oqoxcicvoi mqoi xoi fo c0vq fq fc Aitfot ooq xoi Ai0ioio, cfi fc xoi o `Aqopio xoo xoi oi oqoxcicvoi mqoi xoi c0vq cm oiv fot otfot `Oxcovot, ooim xoi q coq q fot fc ofoot xoi fot xoot xoi oi oci xoi oi mqoi xoi fo c0vq fo cv otfq. 21 CAEZYA 1992, p. 2`. 22 \olska-Conus in CAEZYA 1992, p. 9. 2` Cap. `6, p. 7b 10-11: `Aoqcfoi cv oo fivmv cxxqoioofixmv ooofmv qoqixoi, m cooxci, oqftqioi omvico0oi. |orte terzo - |ozto e /o Liblioreca ``4 della rerra, o il movimenro degli asrri. Per pronunciarsi in maniera cos decisa, dungue, il parriarca non doveva essere a digiuno di conoscenze in guesro ambiro disciplinare, e l`assenza di opere di asrronomia e di geograria generale nella ltb/toteco non va inrerprerara come una lacuna nella sua preparazione 24 , piurrosro la si spiega come una scelra di inreresse e la si puo evenrualmenre merrere in relazione con la disponibilir di rali opere al rempo di Iozio. uanro alla geograria, come vedremo, egli si volge piu volenrieri a guella relariva ai popoli e ai luoghi in cui essi vivono. L`unica opera di geograria universale nella ltb/toteco e la Icmcfqio fq oixotcvq di Proragora, recensira brevemenre nel capirolo 188, insieme a un alrro scrirro. Dei sei libri di cui consrava, cingue erano dedicari alla periegesi del mondo, arricolara in maniera consuera sui rre conrinenri: Asia, Libia (cioe Arrica), ed Luropa. La rrarrazione di Proragora non pareva a Iozio parricolarmenre accurara: ci xoi q ootooim xoi m oi tofcqov oxqipm, o` otv fqv fq `Aoio xoi Aiptq, oo xoi Etqmq cqiqqoiv oicifoi. Iozio dungue mosrra di conoscere alrri aurori di guesro ripo, rorse scrirrori di geograrie universali, ma posreriori (tofcqov) a Proragora, e guesro e un alrro rassello imporranre nell`indagine sullo sraro delle conoscenze geograriche al suo rempo. Ma ancora piu inreressanre e il seguiro della norizia: sembra che Iozio si sia inreressaro a guesro scrirro soprarrurro per il suo sesro libro, una raccolra paradossograrica (fmv oq xofo fqv oixotcvqv oqooooootcvmv ovoqoqci fqv iofoqiov). !nrarri e su guesro che egli rornisce gualche inrormazione in piu, e al momenro di dare un giudizio sullo srile dell`opera arrerma che la chiarezza dell`aurore e apprezzabile parricolarmenre nel sesro libro (Eoqq oc
24 Del resro asrronomia e geomerria erano discipline del guadrivio. V|| - |o eoro/to ne//o Liblioreca dt |ozto ``5 xoi otfo xoi xcqooimoq xofo fo cxfov fqv qqooiv oiofo). uesro indizio e molro eloguenre sul ripo di inreressi geograrici del parriarca, assai proresi verso l`esorico e il meraviglioso piurrosro che verso l`enumerazione dei luoghi, i caraloghi di disranze, gli asperri reorico-maremarici. Cio e ranro piu evidenre, in guanro l`analisi dello scrirro di Proragora si rrova in una serie di recensioni a opere (8 in rurro) che concedevano larghissimo spazio all`elemenro paradossograrico e mirograrico: i loccontt di Conone e la ltb/toteco dello pseudo- Apollodoro (cap. 186), la Ootooimv otvooq di Alessandro di Mindo (cap. 188, insieme alla Icmcfqio fq oixotcvq di Proragora), i Hoqooooootcvo di Sozione, la Hoqooomv c0mv otvooq di Nicola, i Mt0ixo xofo oiv di Acesroride (rurri nel cap. 189), e ancora la Koivq iofoqio ci oto0iov di Tolomeo Lresrione (c. 190) 25 . Turri guesri scrirri sono in rapporro di esrrema arrinir con il rrarraro del Mor loo agararchideo, in molri casi gi a parrire dall`imposrazione geograrica di rondo: i |orodot di Sozione, ad esempio, avevano come oggerro riumi, ronri e laghi, menrre guelli di Nicola riguardavano le popolazioni. Lo spazio dedicaro a guesre opere e spesso molro ampio, nella rrarrazione su Conone addirirrura lo sresso recensore giudica di dilungarsi rroppo, osservando al rermine del riassunro del rerzo dei cinguanra racconri: Ma perche sro ricopiando - o poco ci manca - guesri racconri, dovendoli invece passare in rassegna molro piu
25 uesra rassegna nei capiroli 186-190 pare disrurbara dal capirolo 187 sulla Teo/oto orttmettco di Nicomaco di Cerasa. Turravia nella ltb/toteco di Iozio non esisrono crireri organizzarivi predererminari, un gruppo di opere arrini rrarrare pressoche di seguiro e un daro di per se rilevanre. Ad ogni modo Z!LCLLE 1941, coll. 700-701 include senza problemi guesro capirolo nel gruppo paradossograrico. |orte terzo - |ozto e /o Liblioreca ``6 sommariamenre. 26 . Naruralmenre la domanda e rerorica, ma la si puo leggere come un`ammissione da parre dell`aurore in prima persona di un proprio gusro lerrerario. uesro gusro arriora ancora in varie parri della ltb/toteco, si sposa parricolarmenre con l`inreresse per le regioni orienrali del mondo (resrimoniaro anche da alrro ripo di opera, come il rrarraro di Teodoro di Mopsuesria \u//o moto tn |erto, cap. 81), e si declina in alrri generi lerrerari.
3. \tortoro/to e porodooro/to Non sorprende che buona parre degli spunri geograrici (e paradossograrici) nella ltb/toteco si rrovino nei capiroli dedicari agli srorici, daro guanro osservaro sulla vicinanza rra i due generi. Un caso esemplare e il capirolo 72, nel guale si passano in rassegna due opere di Cresia di Cnido, |ert/o e |ndt/o. La prima era cosriruira di 2` libri, piu propriamenre sroriograrici, che esponevano gli evenri dai rempi mirici di Nino e Semiramide rino al regno di Arraserse !!, gi in guesra narrazione si osservano concessioni al meraviglioso. Negli |ndt/o si rrova invece un impasro di paradossograria, geograria descrirriva ed ernograria che deve cerro aver susciraro molro l`arrenzione di Iozio: circa un rerzo dell`inrera rrarrazione su Cresia e dedicara a guesro scrirro (pur molro piu breve dei |ert/o, essendo cosriruiro di un solo libro). Si parla di popolazioni srraordinarie (Pigmei, Cinocerali etc.), animali ranrasrici (come la marricora e l`unicorno), ronri dalle gualir meravigliose, risorse e cararrerisriche del rerrirorio (colrivazioni, allevamenri,
26 ltb/tot/eco, cap. 188, 1`1b19-20: `Ao fi oi oci ixqot cfoqoqciv fotfo, ocov om xcqooimocofcqov cc0civ:. uesro curioso appunro privaro dell`aurore e una rraccia eloguenre sulla narura della ltb/toteco come raccolra di nore di lerrura, piu che come opera per la pubblicazione. V|| - |o eoro/to ne//o Liblioreca dt |ozto ``7 giacimenri, riumi). Cli |ndt/o hanno insomma molro in comune col rrarraro sul Mor loo di Agararchide, ranro da dare adiro ad inrerrerenze rra i due resri 27 . Le analogie rra guesro aurore e Cresia, enrrambi originari di Cnido, sono in errerri cospicue. Anzirurro enrrambi hanno scrirro sia di sroria che di geograria, e in enrrambi i casi la produzione sroriograrica era ben piu imponenre: 2` libri per i |ert/o di Cresia, una cinguanrina per i libri \u//Ato e \u//|uropo di Agararchide. uanro agli scrirri di ambiro geograrico, Cresia avrebbe composro non solo il libro di |ndt/o, ma anche un`opera a cararrere periegerico, arresrara con i nomi di Hcqiot, Hcqiqqoi, Hcqiooo 28 . Plurarco menzionava ancora alrri due riroli, Hcqi oqmv e Hcqi ofomv, due opere che Jacoby classirica come Unechres 29 , anche se mancano gli elemenri per pronunciarsi in via deriniriva. Visro il conrenuro dei due rrammenri, D. Lenranr osserva che, gualora rossero genuini, porremmo avere gui les elemenrs d`une geographie pharmacologigue arrachanr des remedes leur lieu d`origine. [... La medecine aurair ainsi rejoinr la paradoxographie `0 . L proprio l`imposrazione di base paradossograrica che, al di l delle possibili disrinzioni di genere, accomuna gli scrirri di Cresia e Agararchide, e che pare in buona parre derermina l`inreresse di Iozio. uesro inreresse gioca un ruolo imporranre anche nella predilezione roziana per la sroriograria regionale che - come le monograrie geograriche regionali - si presra bene agli sguarci
27 Cr. upro, p. 107, n. 14`. 28 A giudicare dalle pur magre cirazioni in Arpocrazione, Srerano di Lisanzio, e negli \co/tt o Apo//onto lodto (|GrHtt 688 I 55-60), che verrono su Lgirro, Asia e !ralia, doveva rrarrarsi di una geograria universale. Su guesr`opera e sulle sue possibili relazioni con Agararchide e Ludosso cr. JACLY 1922, coll. 2071- 207`. 29 |GrHtt 688 I 74-75. `0 LLNIANT 2004, p. CLX!. |orte terzo - |ozto e /o Liblioreca ``8 paradossograrici `1 . Ma naruralmenre anche aurori come Lrodoro o Diodoro Siculo, per i loro excuru, per il cararrere della narrazione, per le sresse ronri urilizzare, si inseriscono a pieno rirolo in guesra rassegna. La rrarrazione su Lrodoro (cap. 60) e piurrosro breve, ma e gi signiricarivo che Iozio gli dedichi un capirolo, visro che la sua opera era con ogni probabilir nel novero di guelle piu conosciure perche racilmenre disponibili `2 . Dopo l`indicazione del numero di libri e della lingua urilizzara, la prima inrormazione che al recensore preme di dare - non avendo ancora comunicaro nemmeno il conrenuro generale delle \torte - e che Lrodoro ra uso di molre t0ooioi e oqcxpooci. Secondo Iozio e nelle digressioni che l`aurore mosrra al meglio la dolcezza del suo srile `` : non sar un caso che siano proprio le digressioni i luoghi piu indicari per il racconro di srorie meravigliose, cosrumi srraordinari, renomeni e realr paradossali `4 . Lo spiriro di curiosir che cararrerizza Lrodoro e del rurro simile a guello che anima Iozio nella scelra di molre delle opere recensire, e muove nella maggior parre dei casi dall`arrenzione verso l`uomo. !n uno come nell`alrro aurore, la curiosir verso gli evenri del passaro e guella per i luoghi rearro di rali evenri - come a dire le direrrrici di rempo e spazio - rrovano un punro di inrersezione proprio nell`uomo, nell`indagine sui suoi cosrumi, sulla sua capacir di adarrarsi alle condizioni piu dirrerenri e di srrurrare urilmenre le
`1 Si prenda come esempio la \torto de//o ltttnto di Arriano (cap. 9`), aurore molro caro a Iozio (guarrro i capiroli a lui dedicari), che prendeva le mosse dal passaro mirico della regione. `2 Cr. upro, p. `0`. `` ltb/tot/eco, cap. 60, 19b 19-20: Kcqqfoi oc t0ooioi xoi oqcxpoocoi ooi, oi` mv otfm q xofo oiovoiov txtfq oioqqci. `4 Lo sresso si puo rilevare nelle nore di Iozio a limpiodoro (cap. 80), nelle guali non mancano racconri di ruochi inesringuibili e ronri inesauribili (cr. ad es. 58a 21-`0). V|| - |o eoro/to ne//o Liblioreca dt |ozto ``9 risorse del rerrirorio, anche guesre cose rienrrano rra i rarri dell`uomo e le opere grandi e meravigliose che Lrodoro annuncia come oggerro della propria indagine all`inizio delle \torte `5 . La geograria che inreressa Lrodoro, proprio come sriamo veriricando per Iozio, non e guella scienririca, ma guella umana, nel senso piu laro possibile `6 . L`arrenzione per il paradossale si rileva anche nel capirolo su Diodoro (cap. 244). Dall`tnctptt risulra chiaro che si rrarra di una ce/to dt pot, e non di un riassunro dell`opera: Lerri della ltb/toteco di Diodoro, rra gli alrri libri, il `2, il `4, il 40, il `8, il `1, il `2, il `4, il `6, il `7, il `8, di guesri la presenre pubblicazione (cxoooi) conriene una scelra (cxoq) `7 . uesra curiosa successione dei libri, disordinara e con riperizioni, e in realr la successione segura nel corso del capirolo, che e organizzaro per sezioni remariche, la prima delle guali e una raccolra di episodi di androginia. uesri racconri hanno cararrere di per se paradossale, ma guello che e piu inreressanre, risperro a rurri gli alrri esempi di meraviglioso nella ltb/toteco rinora analizzari, e che Iozio senre l`esigenza di morivare la sua marcara arrenzione per un renomeno srraordinario (e cerro nemmeno parricolarmenre decoroso): guesre cose siano derre per
`5 Hqooofot Ootqiot iofoqiq oooci qoc, m qfc fo cvocvo c ov0qmmv fm qovm cifqo cvqfoi, qfc cqo coo fc xoi 0moofo, fo cv Eqoi, fo oc poqpoqoioi oooc0cvfo, oxco cvqfoi. `6 Cr. LLCEAND 19`2, pp. `7-`8: Llle [ct/. la curiosire d`Herodore s`esr moins porree sur la geographie propremenr dire, sur la ropographie, sur la 'carrographie`, elle s`esr rournee d`avanrage du cre de ce gu`on appelle aujourd`hui la geographie humaine, du cre de l`erhnographie, des parricularires physigues er morales, des courumes er des manieres de vivre, des monumenrs er des rradirions propres chague conrrees er aux hommes gui l`habirenr. `7 La norizia relariva all`opera nel suo complesso e al capirolo 70, nel guale Iozio non manca di merrere in luce lo spazio concesso alla mirologia nella ltb/toteco tortco. |orte terzo - |ozto e /o Liblioreca `40 correggere la supersrizione (qo oioq0moiv ocioiooiovio) `8 . !l paradossale puo dungue avere cararrere didascalico, e le srorie srraordinarie essere racconrare per l`ediricazione del pubblico. L il caso parricolarmenre dell`agiograria, sorrogenere della sroriograria, a mer srrada rra biograria e paradossograria. La presenza di opere di guesro ripo nella ltb/toteco `9 , comungue, si spiega piu ovviamenre con il loro conrenuro specirico che con l`asperro paradossograrico. Piu inreressanre e invece sorrermarsi su un`opera che al genere agiograrico pare piurrosro arrine, ma non vi apparriene, e si disringue per cararreri suoi peculiari: la Vtto dt Apo//onto dt Ttono di Ilavio Iilosrraro 40 . Come per Agararchide e per Diodoro, anche per Iilosrraro la ltb/toteco conserva due recensioni, una generale e concisa (cap. 44), l`alrra cosriruira da una raccolra di esrrarri (cap. 241) 41 . uesr`opera e una biograria romanzara ricchissima di excuru ernograrici, naruralisrici, mirici, anriguari, dei guali Iozio d ampiamenre conro, rorse anche piu che delle vicende di Apollonio. !l capirolo 241 comincia con una e/p/rot di Labilonia, prosegue con un excuru geograrico che prende le mosse dalla menzione del Caucaso, e con norizie sulle popolazioni che abirano guei luoghi, guindi una descrizione del riume !ndo, e cos via. Come si puo osservare, l`opera
`8 ltb/tot/eco, cap. 244, `79a 29-`0. Poco imporra se guesre parole risalgano gi a Diodoro o siano dovure a Iozio (piu probabilmenre, cr. anche tn/ro, pp. `44-`45 il giudizio di Iozio su Luciano di Samosara), in ogni caso il recensore ha senriro l`esigenza di includerle nella silloge. `9 Si vedano i capiroli 252 (Vtto dt \on Greorto) e 25` (Morttrto det ette dormtentt). 40 !n che relazione si ponga la Vtto dt Apo//onto dt Ttono risperro alla agiograria e guesrione variamenre dibarrura, per lo totu quoettont e una bibliograria su guesro argomenro cr. L CASC! 1974, pp. 82-96 (|o Vira de/ Ttoneo come precedente de//otoro/to). 41 Si rrarra piu precisamenre di due serie di esrrarri disrinre, enrrambe seguono la successione esposiriva originale, ma la seconda serie cosriruisce una selezione di inreresse srilisrico, come si avverre in ``1a `8-`9. V|| - |o eoro/to ne//o Liblioreca dt |ozto `41 di Iilosrraro e per molri versi vicina a guelle di Cresia o di Agararchide, anche perche arrini ne sono le ronri. Iilosrraro dava voce non solo a rradizioni orali locali, recuperare nei suoi viaggi, ma anche a rrarrari e reperrori a cararrere geograrico, zoologico, ernologico e srorico-anriguario, guali i resoconri di viaggio, un ripo di ronre cui sicuramenre Agararchide rece ricorso 42 . Lo sresso Cresia porrebbe essere sraro una preziosa risorsa per Iilosrraro, visre le numerose consonanze rra la Vtto dt Apo//onto e gli esrrarri roziani degli |ndt/o in descrizioni geograriche (l`ampiezza dell`!ndo nel suo punro piu srrerro, le sabbie aurirere del riume Parrolo), ernograriche (i Pigmei), paradossograriche (la marricora, l`unicorno, il serpenre bianco dal guale si ricavava un olio in grado di bruciare di ruoco inesringuibile, la pierra panrarba). !nolrre, le descrizioni geograriche nella Vtto dt Apo//onto rigurano soprarrurro nei libri ambienrari in regioni esoriche e poco nore, e che proprio per guesro si presrano bene al discorso paradossograrico 4` . Al di l della parrizione in generi, dungue, vi e una coerenza di rondo nelle scelre di Iozio, sia guanro agli aurori da recensire, sia guanro alle sezioni delle opere analizzare in maniera piu approrondira. Del resro la paradossograria inrerseca l`indagine sroriograrica (e geograrica) anche in un`alrra sua cararrerisrica rondamenrale: la
42 Cerramenre rra le carre dei pooiixo tovqofo che Agararchide dice di aver consulraro (cr. paragraro 110 Mller) erano comprese le relazioni di viaggio degli esplorarori inviari dai sovrani d`Lgirro soprarrurro nell`enrrorerra arricano. 4` Cr. L CASC! 1974, pp. 18-19: Si nori che in ben guarrro libri su orro rroviamo cxqqooci a cararrere geograrico posre all`inizio dei libri in accordo col valore inrrodurrivo che dovrebbero avere risperro alla narrazione [.... Si osservi che i rimanenri guarrro libri sono ambienrari in Crecia, !ralia, !onia, regioni nore alla generalir dei lerrori e che, non srimolando il gusro dell`esorico allora molro vivo, non orrrivano occasione a descrizioni. Si aggiungano i capiroli relarivi alla Mesoporamia (!, 20), all`!ndo e alle sue sorgenri in parallelo col Nilo (!!, 18-19), la descrizione dell`Lriopia condorra in base alla rradizionale otxqioi con l`!ndia (V! 1-2, 24-25) e si vedr che Iilosrraro non rrascura alcuna occasione per presenrare descrizioni di lonrane conrrade. |orte terzo - |ozto e /o Liblioreca `42 cririca delle ronri e la rivendicazione dell`aurenricir di guanro si racconra. Nella sroriograria soprarrurro, nominare gli aurori che avevano gi scrirro sull`argomenro che si srava rrarrando e soppesare la validir delle loro inrormazioni signiricava di rarro inserirsi in una rradizione di srudio, e dare cos valore al proprio lavoro. Nel rrarraro sul Mor loo Agararchide opera in guesro senso, racendo il punro della siruazione sugli srudi geograrici: le regioni a ovesr le hanno rrarrare Lycos e Timeo, guelle a orienre Lcareo e Lasilis, guelle a nord Dioranro e Demerrio, guelle a meridione noi 44 . Ld e norevole che l`aurore si chiami in causa solo per il meridione, pur avendo scrirro ranrissimo anche sulle alrre regioni del mondo 45 : era probabilmenre in guesro scrirro che Agararchide riconosceva maggiormenre l`originalir del proprio apporro scienririco. A guesro modo di avvalorare le proprie arrermazioni se ne arrianca un alrro piu peculiare del discorso paradossograrico. Molro spesso l`aurore, racconrando gualcosa di parricolarmenre meraviglioso, merre in guardia (spesso in anricipo) il lerrore nei conrronri della sua incredulir, con parole come mofc foi q iootoiv oiofov, oppure fotfo oqoooofcqov xoi ci oixqv xofomqqooi iofiv ot qooiov. Nel capirolo 250 cio accade in piu di un caso, Cresia chiudeva i suoi |ndt/o con un`apologia simile 46 , e anche Iilosrraro ricorreva a rale topo. Non era inrreguenre, dungue, che indagine sroriograrica e discorso paradossograrico si inconrrassero proprio sul rerreno della geograria, la ltb/toteco di Iozio ne conserva visibile rraccia.
44 Paragraro 64 Mller. 45 Cr. paragraro 110 Mller: omv qiv tcq fc fq Etqmq xoi fq `Aoio ovocqocvmv. 46 Cr. upro, p. 84, n. 85. V|| - |o eoro/to ne//o Liblioreca dt |ozto `4` 4. lomonzo Un`ulreriore conrerma del gusro lerrerario di Iozio che abbiamo rinora vagliaro e nell`ampio spazio che egli dedica al cosidderro romanzo greco. Le peripezie dei proragonisri sono spesso ambienrare in scenari esorici, e la narura sressa di guesri racconri, dei guali ingredienri essenziali sono il magico e il meraviglioso, li porrano a srrerro conrarro con i resri di cui ci siamo occupari. Ci nei riroli si avverre l`arrinir con le rrarrazioni monograriche regionali. Cli Att/topt/o di Lliodoro (cap. 7`), che narrano le avvenrure di Teagene e Cariclea, ci riporrano proprio ai luoghi descrirri da Agararchide, e i loby/onto/o di Ciamblico, nel rirerire le vicende di Sinonide e Eodane, si sorrermano spesso sui luoghi di guella regione 47 . Nel suo sunro (cap. 94) Iozio conserva ad esempio una digressione sull`isola posra alla congiunzione dei corsi di Tigri ed Lurrare, con annesso un racconro del rempio che vi si rrovava e la leggenda della sua sacerdoressa, rigurano alrres norizie su popolazioni, leggende, magie 48 . Anche l`ambienrazione delle Avventure dt |euctppe e C/tto/onte di Achille Tazio, la Ienicia, e esorica, ma la rrarrazione roziana su guesro romanzo (cap. 87) e molro rapida. Abbiamo gi consideraro che cio porrebbe essere una conseguenza dell`eccessiva indecenza che Iozio riconosceva in guesro aurore, pur apprezzandone lo srile. La circosranza per cui il parriarca si rrova da un laro a elogiare la chiarezza e la purezza srilisrica dei romanzieri (ooqq, xo0oqo,
47 Nella ltb/toteco, il capirolo sui loby/onto/o segue immediaramenre guello sui ltt/ynto/o di Arriano (cap. 9`), cio porrebbe essere sinromarico del rarro che Iozio si accosrasse a opere di genere piurrosro dirrerenre, come una monograria regionale e un romanzo, animaro almeno in parre dal medesimo gusro lerrerario. 48 Cr. parricolarmenre pp. 75a `6-76a 7. |orte terzo - |ozto e /o Liblioreca `44 txt sono i rermini spesso urilizzari), dall`alrro a prendere le disranze dalla convenienza dei loro racconri si veririca rreguenremenre, ranro che nel capirolo su Ciamblico egli senre l`esigenza di rornare sui gi rrarrari Lliodoro e Achille Tazio e srabilire una graduaroria di guale dei rre aurori sia piu appropriaro e guale meno nei conrenuri 49 . Similmenre, inrroducendo le Metomor/ot di Lucio di Parre (cap. 129), opera esrremamenre proresa verso il meraviglioso (ci tcqpoqv oimxci fqv cv foi oiqqooi fcqofciov), ne elogia lo srile, ma guando poco dopo passa a cararrerizzare il romanzo, rileva che esso e pieno non solo di invenzioni e ravole, ma anche di indecenze vergognose (oqqqfooiio oioqo). Lo sresso vale per la versione di guesro racconro ad opera di Luciano di Samosara 50 , sennonche Luciano e deridendo e dissacrando la supersrizione pagana (fqv Eqvixqv ocioiooioviov) che ha composro guesra come le alrre sue opere 51 . Come nel caso di Diodoro, anche gui Iozio senre l`esigenza di giusriricare da un punro di visra didarrico-morale una remarica sconvenienre, e ancora una volra il rine e guello di combarrere la supersrizione, mosrrandone la narura vuora e ridicola. Sravolra pero Iozio non sra giusriricando solo un proprio inreresse, ma anche un aurore che, per guanro non crisriano, gli appariva non scevro di spunri ediricanri. Nel capirolo 128 si dice che con le sue opere Luciano avrebbe realizzaro una sorra di commedia in prosa del mondo dei pagani (xmmoio fmv Eqvmv cofiv otfm q ootoq cv
49 Cr. upro, pp. `0`-`04. 50 Nel capirolo precedenre (cap. 128), dedicaro a Luciano, Iozio dice di averne lerro |/o/ort, diversi dei Dto/o/t de/t det e de//e cortttone, nonche alrri scrirri. Tra guesri dovrebbe esserci anche il |ucto o /otno, visro che egli ne conosce il conrenuro, ed e in grado di comparare guesro opuscolo con il romanzo di Lucio di Parre e rilevarne le ineguivocabili dipendenze, non riuscendo pero a dire guale dei due sia anrecedenre all`alrro. 51 ltb/tot/eco, 96b 28-`0. V|| - |o eoro/to ne//o Liblioreca dt |ozto `45 om cm), menrre Lucio di Parre e Damascio - del guale nel capirolo 1`0 si d norizia di 4 raccolre di oqoooo 52 - rimangono pienamenre nella supersrizione e nell`idolarria. Per di piu le immagini ricercare con cui Iozio elogia lo srile di Luciano ranno capire come egli lo dovesse rirenere (e rorse proporre come) un modello linguisrico e rerorico. !nrravediamo, insomma, non solo gli inreressi lerrerari del parriarca, ma anche, a sprazzi, le ragioni che lo porravano a scegliere dererminari aurori: i mareriali nella ltb/toteco devono aver avuro srrerro rapporro con l`arrivir di insegnamenro di Iozio. Turri guesri aurori vengono richiamari in causa nel capirolo 166, una generosa sinresi delle |ncredtbt/t merovt/te o/ dt /o dt Tu/e. Secondo Iozio, inrarri, il romanzo di Anronio Diogene mosrra di essere il piu anrico e pare porsi come ronre (qq xoi qio) per gli scrirri di Luciano (si rirerisce alla \torto vero), Lucio, Ciamblico, Achille Tazio, Lliodoro e Damascio 5` . Tra guelle di guesri aurori, l`opera di Anronio Diogene e rorse guella in cui maggiormenre e evidenre l`osmosi rra romanzo e guella che - senza ormai rema di rrainrendimenri - possiamo derinire /ttorto, l`indagine sroriograrica e geograrica. Iozio, in aperrura del capirolo, riconosce come guesr`aurore sia in grado di presenrare racconri incredibili in una maniera assoluramenre credibile 54 . L`inizio del riassunro appare proprio come un periplo, una enumerazione delle rappe che
52 ! capiroli 128 (Luciano), 129 (Lucio) e 1`0 (Damascio) cosriruiscono nella ltb/toteco un`alrro piccolo blocco remarico in cui si recensiscono opere arrini. Lo sresso si era rilevaro upro, p. ``5, a riguardo dei capiroli 186-189. 5` ltb/tot/eco, 111b `2-42. 54 ltb/tot/eco, 109a 10-12: Toi oc oiovoioi ciofov cci fot qoco, ofc t0mv ct xoi oiofmv cv i0ovmfofq ooci xoi oiooxctq tqv cotfq oiqqofmv oiotcvq. !l parricipio oiotcvq e il pronome cotfq, di genere remminile, si rireriscono possibilmenre a un sorrinreso q pipo, l`opera (cr. LLVLCN! 1994, pp. 120-121). |orte terzo - |ozto e /o Liblioreca `46 porrarono Dinia e Democare rino all`isola di Tule, e di descrizioni di viaggi rurro il romanzo e ben rarciro (ad esempio con le peripezie racconrare da Dercillida). Cosa ancor piu inreressanre, apprendiamo da Iozio che Anronio Diogene, arrermando di aver imbasriro il racconro sulla base di anriche resrimonianze (oqoiofcqmv oqftqio), pone anche in resra a ciascun libro i nomi degli aurori che hanno rrarraro le cose di cui egli scrive, perche non sembrino racconri incredibili privi di resrimonianze 55 . Non solo nei conrenuri, dungue, ma ralvolra anche nella rorma lerreraria il genere del racconro narrarivo si inrerseca e si conronde con guello del racconro scienririco (/ttorto).
5. Conocenze e tnteret: un bt/oncto Arrraverso guesra rassegna si e poruro apprezzare come la geograria scorra nelle vene ernograriche e paradossograriche che innervano la ltb/toteco, e arriori nelle recensioni del parriarca rravalicando le parrizioni in generi lerrerari. Una sorra di sigillo a guesro renomeno e nel rascino che poreva esercirare su Iozio un racconro come guello della pierra panrarba, un oggerro ravoloso in grado di arrirare i meralli. Nella silloge roziana se ne parla in relazione a rre disrinri aurori, lo srorico Cresia (cap. 72, 45a 28), il romanziere Lliodoro (cap. 7`, 51a `8), il biograro Iilosrraro (cap. 241, `26b `4), di modo che tutte le anriche resrimonianze sulla pierra panrarba rigurano nella ltb/toteco. L un`ulreriore conrerma che opere dirrerenri, ma accomunare dal rarro di conrenere dari di rirerimenro geograrici, possano incrociarsi sul rerreno della
55 ltb/tot/eco, 111a `8-40. V|| - |o eoro/to ne//o Liblioreca dt |ozto `47 paradossograria e, proprio su guesro rerreno, inconrrare l`inreresse di Iozio. ccorre pero rare disrinzione rra gli tnteret /etterort del parriarca e le sue conocenze, in alrre parole il rarro che dalla ltb/toteco non risulrino direrramenre conoscenze scienririche non vuol dire che Iozio ne rosse privo. Della possibilir che egli avesse avuro per lo meno a disposizione le opere geograriche di Srrabone e di Tolomeo si e gi derro, d`alrro canro egli sresso, nel capirolo 188, menzionava, senza ulreriori precisazioni, aurori posreriori al geograro Proragora i guali avrebbero descrirro il mondo in maniera piu accurara di lui. A guesri indizi si aggiunge una resrimonianza signiricariva, provenienre da una ronre osrile al nosrro. Secondo la C/ronorop/to dello pseudo-Simeone, in occasione di un rorre rerremoro, Iozio avrebbe illusrraro pubblicamenre ai Cosranrinopolirani che un simile renomeno non andava inrerpreraro come una punizione divina per i rroppi peccari, ma aveva cause narurali. Non inreressa ranro il derraglio della spiegazione dara dal parriarca 56 , guanro il rarro che egli conoscesse reorie di geograria risica, e che si mosrrasse rurr`alrro che condizionaro dalle credenze popolari o dalle inrerprerazioni urriciali connesse, in misura dirrerenre, alla religione. Doveva essere in parre guesro sresso spiriro disincanraro - laico oserei dire 57 - che lo porrava a rigerrare come assurdir le reorie che Cosma !ndicopleusre argomenrava sulla base delle Sacre Scrirrure. Non e leciro congerrurare olrre, guale enrir avessero le conoscenze geograrico-scienririche di Iozio, o da guali
56 C/ronorop/to, p. 67`, 9-12: `Ev io vtxfi otvcpq cvco0oi ociooi cooi xoi otfo o 4mfio ovopo ci fot opmvo oqqoqqooi cicv ofi oi ociooi otx cx q0ot ooqfimv o` cx qoovq toofo ivovfoi. 57 Del resro era proprio di paganesimo che Iozio veniva accusaro dai suoi derrarrori. |orte terzo - |ozto e /o Liblioreca `48 opere le rraesse, rarro sra che nella ltb/toteco non hanno lasciaro rracce evidenri, come guelle che invece si rilevano a riguardo del suo inreresse per la geograria umana. uesro inreresse s, puo essere posro in analisi. Nei giudizi rormulari sulle opere incluse nella silloge - che si rrarri di scrirri narrarivi o sroriograrici, di lessici o di rrarrari - c`e un crirerio, olrre guello srilisrico, applicaro con una cerra sisremaricir: guello dell`urilir (fo qqoiov). !l giudizio di un`opera puo riguardare la sua erricacia, in relazione alla rinalir che essa si prerigge, ma puo anche esrendersi alla utt/tto moro/e dei conrenuri. Al rermine del capirolo su Anronio Diogene, Iozio esprime un giudizio di guesro ripo sul romanzo come genere, arrermando di rrarne due insegnamenri urili: da un laro chi commerre ingiusrizia, anche se sembra sempre rrovare scampo, alla rine deve sconrare le sue azioni, e dall`alrro gli innocenri perseguirari orrengono l`insperara salvezza. L come se il parriarca riconoscesse nelle peripezie di guesri personaggi una sorra di allegoria della giusrizia divina, rraendo dungue un insegnamenro urile alla edt/tcoztone de/ crtttono. Lcco dove risiede almeno una morivazione dell`inreresse di Iozio per gli asperri della geograria di cui si e parlaro in guesro capirolo: la paradossograria (olrre naruralmenre a suscirare la curiosir del recensore per guesrioni di gusro e di srile) puo essere urilizzara per combarrere la supersrizione 58 , e l`ernograria, a dirrerenza della
58 Con casi - come si e visro - posirivi e negarivi: Luciano e Diodoro sono esempi del primo gruppo, Lucio e Damascio del secondo. !n guesro gruppo si puo inserire anche la locco/to dt precettt per /ortco/turo di Vindanio Anarolio di Leirur (cap. 16`), uno scrirro che non rienrra nella casisrica che abbiamo analizzaro, ma che era anch`esso rorremenre impronraro al meraviglioso. !n relazione ad esso osserviamo come il giudizio sull`urilir inrrinseca di un`opera sia svincolaro da guello sull`urilir morale: per guanro Iozio per esperienza personale giudichi urile guesra raccolra di precerri, i paradossi di cui essa abbonda gli paiono colmi dell`errore pagano (107a 8-11: `Eci o` om cvio xoi V|| - |o eoro/to ne//o Liblioreca dt |ozto `49 geograria generale, non srudia i luoghi in se sressi, ma nella loro inrerazione con l`uomo, che e l`inreresse cenrrale.
. Aotorc/tde ne//o Liblioreca Alla luce di guanro visro, possiamo rinalmenre comprendere appieno l`inreresse di Iozio per un`opera come guella di Agararchide: con l`imposrazione di base ernograrica, il largo spazio concesso al meraviglioso, e regioni esoriche come oggerro, essa risponde del rurro al gusro lerrerario del parriarca. Scorrendo il capirolo 250 si puo valurare su cosa precisamenre Iozio si sorrermi e cogliere anche gli alrri asperri che devono averlo indorro a conservare una cos nurrira serie di esrrarri del rrarraro sul Mor loo. !l primo cenrro di inreresse (dopo una breve norizia sulla caccia agli eleranri organizzara da Tolomeo !!) e marcaramenre eziologico e mirograrico (paragrari 2-8). Nel libro ! Agararchide, prima di esporre guella che secondo lui e la vera spiegazione del nome Mar Eosso, riporra anche le alrre rre, che giudica errare. L`aurore e parricolarmenre osrile alla spiegazione che merre in relazione il nome del mare con guello di un discendenre di Perseo (fq cv foq co, fq oc ooq xcvo). Da guesro argomenro scarurisce una lunghissima rassegna cririca di miri greci, un`orranrina di esempi presenrari con poche parole ironiche e demisriricanri: chi ra simili racconri srraordinari e lonrano dalla verir (oqqm fq oq0cio). Se Iozio riporra minuziosamenre la casisrica di Agararchide (verosimilmenre omerrendo gualche passaggio, ma conservando almeno la menzione di ogni esempio) e perche l`argomenrazione di guesro aurore e in piena sinronia con gli scopi didarrici del parriarca:
fotfo fo pipiov fcqofmoq xoi oiofo xoi fq cqvixq ovq toco, o oci fov ctocpq qovov cxfqcocvov fmv oimv otcciv fo qqoio). |orte terzo - |ozto e /o Liblioreca `50 racconrare la supersrizione pagana (Agararchide parla dei miri greci in rermini di fcqofcioi) per mosrrarne l`inconsisrenza. Tanro piu cio doveva apparirgli di rilievo perche veniva da un aurore egli sresso pagano - nel senso di non crisriano -, il guale, pur non porendo raggiungere la vera oq0cio della rede, era comungue in grado di emanciparsi dalle credenze irrazionali della rradizione con laico disincanramenro, in visra della verir dei rarri (la qoofixq cvoqcio menzionara nel paragraro 8 Mller). Con la sinronia rra i due aurori si spiega anche il secondo cenrro di inreresse, il discorso di un consigliere a un giovane regnanre (paragrari 11-18), rrarro anch`esso dal libro !. Le argomenrazioni del consigliere sono riporrare, cerro, anzirurro come modello rerorico: nel capirolo 21`, inrarri, Iozio arrerma di apprezzare molro la maniera in cui Agararchide rormula e dispone numerosi discorsi nella sua opera, con risulrari paragonabili, anzi superiori a guelli di Tucidide 59 . !nolrre, non si puo rare a meno di norare che il conresro e guello educarivo: se il rine principale del discorso doveva essere di persuadere il giovane regnanre a inrraprendere la guerra conrro gli Lriopi 60 , rurravia cio su cui Iozio concenrra l`arrenzione sono le parole con cui il precerrore merre in guardia il suo prorerro dai ralsi amici, dagli adularori e dagli opporrunisri, conrrapponendo se sresso come esempio posirivo. L
59 ltb/tot/eco, cap. 21`, 171a 9-12. 60 La conseguenzialir dell`argomenrazione e molro compromessa dalla rrammenrazione degli esrrarri, cr. KLLK 1919, p. 141: [... de ordine senrenriarum dubirarur, guia excerpra sola supersunr. uin eriam principalis pars, gua res ipsa commendabarur, deesr, ideo nimirum, guod Phorii magis inrererar senrenrias generales excerpere guam comprobarionem consilii. Tra coloro che hanno renraro l`inrerprerazione del resro non c`e concordanza nemmeno sul rine del discorso, se sia (piu probabilmenre) guello di persuadere all`azione milirare (cr. ad es. KLLK 1919, pp. 14`-144, IEASLE 1972, p. 541, CZZL! 1978, p. 70), o di dissuadere da essa (cr. \LLK 1966, p. 100). V|| - |o eoro/to ne//o Liblioreca dt |ozto `51 ancora una volra l`ediricazione, la buona rormazione l`argomenro che sra a cuore al parriarca. Per di piu, Iozio sresso ricopr un ruolo simile a guello dell`orarore di guesro discorso. !nrarri l`imperarore Lasilio !, dopo la morre del parriarca !gnazio nell`877, richiamo Iozio dall`esilio e gli arrido l`isrruzione dei suoi guarrro rigli, prima dei due piu grandi, Cosranrino e Leone, e poi anche degli alrri, Alessandro e Srerano 61 . uesro e per lo meno eloguenre sull`inreresse che Iozio poreva avere per la remarica proposra nel discorso di Agararchide, e spiega perche egli ne abbia rrascelro le parri riguardanri i consigli del rurore piu che le esorrazioni e le argomenrazioni cenrrali 62 . Con morivazioni srilisriche si spiega la dovizia di derragli del paragraro 21 Mller (siamo nel libro V), un excuru nel guale l`aurore si proponeva di illusrrare come si dovesse parlare in maniera appropriara delle sorrerenze degli uomini. L un resro esrremamenre prezioso, non solo per dererminare la lingua e lo srile di Agararchide, ma anche perche cosriruisce una resrimonianza di guale poresse essere l`andamenro di una lezione di rerorica al rempo di guesro aurore: dichiarazione dell`obierrivo (la sorrerenza), proposizione delle remariche di esercirazione (la disrruzione di linro e Tebe), illusrrazione di come guesre remariche siano srare rrarrare, con esempi posirivi e negarivi, rurri commenrari. Cerro anche sulla base di cio, Iozio giudicava che per guanro Agararchide rosse ricordaro
61 Z!LCLLE 1941, col. 681. 62 Se poi, sulla base di guesro inreresse, si volesse supporre che Iozio avesse raccolro gli esrrarri di Agararchide dopo la sua esperienza come precerrore dei rigli dell`imperarore, se ne ricaverebbe una rraccia che porrerebbe a non conrinare rurro il lavoro della ltb/toteco agli anni precedenri il parriarcaro. |orte terzo - |ozto e /o Liblioreca `52 solamenre come qoofixo, avrebbe meriraro piu rama anche guanro all`arre della rerorica 6` . La digressione sulle sorrerenze serviva probabilmenre all`aurore del rrarraro per inrrodurre la descrizione del lavoro nelle miniere d`oro del \adi Allagi, che e un`ulreriore nucleo di inreresse nel capirolo 250 (paragrari 22-29). Iozio si era gi mosrraro arrenro alla problemarica della schiaviru negli esrrarri di Diodoro, riporrando nel capirolo 244 il racconro sulle rivolre servili in Sicilia (libri XXX!V e XXXV!) che lo srorico ricavava da Posidonio 64 . Ci in guel conresro ci si era poruri sorrermare sulle condizioni di vira insosrenibili degli schiavi, cosrrerri al briganraggio per procurarsi di che vivere e vesrirsi, barruri e marchiari a ruoco dai loro padroni. !n Agararchide la commiserazione della loro sorre svenrurara e molro insisrira: le rasi del lavoro in miniera sono descrirre minuziosamenre, e orrrono numerosi spunri per ribadire la loro inrelicir 65 . Le due serie di immagini - il lavoro e la miseria - si dipanano in parallelo, e l`aurore e il recensore mosrrano esrremo inreresse per enrrambe, animari da un laro da curiosir scienririca, dall`alrro da umana compassione. ! punri piu elevari di pot/o si raggiungono guando si spiega che nemmeno le donne e i bambini sono risparmiari dalla schiaviru in miniera, parricolarmenre, guando si passa a descrivere il lavoro delle donne - posre alle mole per ridurre in polvere i rrammenri di minerale - ci si sorrerma anche sulla miseria del loro asperro,
6` ltb/tot/eco, cap. 21`, 171a 1`-17: To oo fq qoofixq cmv xcoci oc xoi fo fq qqfoqixq cmvtov otfm q q vqqotoo qqo otx cc0cfo, oo oq coic ooxci otocv coffov fmv qoofixmv ot octfcqo q fmv qqfoqmv, oi` mv xoi qoqci xoi oioooxci, xofoqoivco0oi. 64 Cr. CANIEA 198`, pp. 51-68. 65 Come si e osservaro nella sinossi rra i resri di Diodoro e Iozio, le parole di commiserazione sono conservare in maggior numero nello srorico di Agirio. Tale renomeno si spiega chiaramenre con le esigenze di concisione, narurali in una raccolra di esrrarri come guella di Iozio. V|| - |o eoro/to ne//o Liblioreca dt |ozto `5` cosrrerre a coprirsi di srracci, e si conclude arrermando che rurra la genre in miniera prererirebbe la morre alla propria arruale condizione (paragraro 26). Ma l`analisi va olrre, porrandosi sul piano rilosorico: e come se la narura avesse cercaro di rendere il piu dirricile possibile l`esrrazione dell`oro, sapendo che da esso non ne vengono che rovina e sorrerenza 66 . Ci si rirerisce cerro in primo luogo al dispendio di ranre vire umane nelle miniere, ma rorse si inrendono anche gli arranni che le ricchezze procurano a chi le orriene, un rema ricorrenre nei resri scrirrurisrici e che Iozio non poreva non aver presenre menrre leggeva e illusrrava guesre parole. Sulla base di guanro possiamo leggere in Iozio e in Diodoro, l`unir remarica piu esresa del libro V di Agararchide era la sezione piu propriamenre ernograrica, organizzara in una classiricazione su base alimenrare (paragrari `0-66). La prima popolazione, gli !rrioragi, e anche guella di cui si parla piu a lungo, considerara anche la sua vasra dirrusione sul rerrirorio. Le parole con cui essa viene inrrodorra al lerrore esempliricano chiaramenre su guali punri principali si arricolino le descrizioni di guesre genri da parre di Agararchide, ma riassumono bene anche il ripo di inreresse che rali descrizioni suscirano in Iozio: uesra popolazione non conosce cirr, ne campi, ne alcun alrro esempio di espressione recnica [.... Lssi vivono nudi, nude sono le loro donne, e generano rigli in comune, hanno narurale percezione del piacere e del dolore, ma a cio non si aggiunge la benche minima cognizione del male e del
66 ltb/tot/eco, 448b `0-`6: H cv otv qo foi cfooi omcio fmv omv omofmv qo fo qq0cv fco xoicfoi fqv oicooov, ocoov otfq fq qtocm ocixvtotoq ofi fot qtoiot otpcpqxcv toqciv xoi fqv cvcoiv ciovov xoi fqv qtoxqv oqocqov xoi fqv ootoqv ciofqv xoi fqv qqoiv qoovq xoi tq ovo coov xcicvqv. |orte terzo - |ozto e /o Liblioreca `54 bene. L un espedienre proprio della paradossograria guello di proporre anzirurro le cararrerisriche meravigliose di cio che si sra per descrivere, ma nel caso delle popolazioni cio signirica merrere l`accenro su guanro gualirica guesri uomini come non-uomini, cioe non apparrenenri al consorzio civile 67 . Nella menralir greca, sin dall`epica omerica, l`uomo si disringue come specie anzirurro per la sua diera di base: mangia pane, beve vino. Chi non prende parre a guesro cibo e una divinir o una riera. L il caso di Arrodire, venura in soccorso di suo riglio Lnea che sra per soccombere a Diomede, rerira dallo sresso Diomede, non perde sangue ma icore: le divinir non mangiando pane e non bevendo vino color ruoco, o couo dt cto sono prive di sangue e sono chiamare immorrali 68 . Dall`alrro laro, guando disseo si reca alla caverna di Poliremo per scoprire se si rrarri di genre empia, selvaggia e ingiusra, o se siano ospirali e abbiano risperro per gli dei, le prime parole con cui cararrerizza il Ciclope sono otoc cmxci ovoqi c oifoqom, non somigliava in nulla agli uomini che si nurrono di pane 69 . ra, gli !rrioragi non colrivano campi, e dungue non conoscono il pane, anzi, ne hanno una versione deviara, daro che consumano il pesce sorro rorma di pagnorre corre al calore del sole (mosrrando cos di non conoscere nemmeno la recnologia di base del ruoco). uanro al bere, il paragone con gli animali e anche piu espliciro: non solo non conoscono il vino, ma bevono una volra ogni cingue giorni, recandosi come una mandria nei luoghi dove i nomadi pascolano le loro greggi: e poggiando le mani a rerra e inginocchiandosi si abbeverano alla maniera dei buoi. Per non
67 Un`approrondira analisi della maniera in cui Agararchide descrive e ra emergere la alrerir delle popolazioni selvagge e in JACL 1991, pp. 1`6-142. 68 |/to V, `41-`42. 69 Odyeo !X, 190-191. V|| - |o eoro/to ne//o Liblioreca dt |ozto `55 parlare di guegli !rrioragi che non solo non senrono il bisogno di bere, ma neanche hanno idea di cosa signirichi. La non-umanir degli !rrioragi si maniresra anche nella loro vira sociale. Nel pensiero greco la dimensione sociale dell`uomo si misurava soprarrurro nelle sue relazioni in ambiro isriruzionale e ramiliare. Arisrorele riconosceva che l`uomo e animale po/ttt/on, cioe legaro alla po/t, e ot/onomt/on, cioe legaro alla casa, alla propria ramiglia, e si disringue dagli alrri animali perche non si accoppia secondo il caso, e anche se non ci rosse la po/t ci sarebbe una rere di relazioni ben dererminare 70 . Turro cio non e presso gli !rrioragi, i guali non conoscono cirr e praricano la comunanza di donne e rigli. Ma e sul piano morale che guesre popolazioni si maniresrano massimamenre mancanri risperro al genere umano, non possedendo nemmeno il concerro di bene e male. Di rronre a un rale racconro Iozio poreva pensare allo sraro dell`uomo nel paradiso rerresre prima del peccaro originale (peccaro racconraro in Genet come l`acguisizione della conoscenza del bene e del male), anche se e chiaro che i rermini non sono propriamenre gli sressi. La condizione beara dell`uomo prima della cadura consisre nella purezza e perrezione che egli ha in se in guanro l`azione crearrice di Dio non e ancora srara conraminara, rale condizione ogni crisriano la recupera nel barresimo. L`uropico sraro di narura in cui si rrovano le popolazioni di cui parla Agararchide, invece, e molro vicino all`incoscienza rerina, e se ne dirrerenzia solo per guel minimo di aurocoscienza di se che le racolr cognirive di base rorniscono
70 Cr. Arisrorele, |t/tco |udemto, 1242a 22-28: O oq ov0qmo ot ovov oifixov oo xoi oixovoixov mov, xoi ot mocq foo ofc otvotocfoi xoi fm ftovfi 0qci xoi oqqcvi o` oi oio otov otixov, oo xoivmvixov ov0qmo mov qo ot qtoci otcvcio cofiv xoi xoivmvio foivtv xoi oixoiov fi, xoi ci q oi ciq oixio o` cofi fi qiio. |orte terzo - |ozto e /o Liblioreca `56 all`uomo: essi non vivono in cirr, ma si organizzano pur sempre in gruppi, non conoscono il ruoco, ma preparano i loro alimenri cocendoli al sole con spezie, non cosrruiscono case o arrrezzi come le comunir civili, ma sono ugualmenre in grado di volgere a proprio vanraggio le risorse del rerrirorio per procurarsi cibo e riparo. La loro bearirudine, insomma, non deriva dall`eere in conrarro con la grazia divina, come per Adamo, ma dal non eere in conrarro con le civilr progredire: l`una viene da una pienezza, l`alrra da una mancanza. Si vede dungue che ricchezza di spunri anrropologici l`ernograria di Agararchide poresse orrrire a Iozio. Alla rine della sezione sugli !rrioragi, ci si sorrerma a lungo a ripensare la loro condizione in conrronro a guella delle civilr progredire, valurando i vanraggi di guello sraro di narura (paragraro 49): l`assenza del superrluo si rraduce in assenza di avidir, e guindi in assenza di conrese e di leggi, conrenrarsi del poco signirica non avere arranni per il molro. uesre considerazioni, che non aggiungono nulla alla descrizione della popolazione, compaiono solo nel capirolo di Iozio, non ve n`e rraccia nel libro !!! di Diodoro: e leciro domandarsi in guale misura rimonrino a Agararchide, e se non vi siano ulreriori rirlessioni da parre del recensore, come rarebbe pensare per lo meno cerro ripo di lessico urilizzaro 71 . Ad ogni modo rali rirlessioni palesano ancora una volra guali siano per Iozio gli asperri norevoli dei resri geograrici, nonche la loro urilir culrurale. Come si e visro nel corso di guesro capirolo, i racconri riguardanri luoghi esorici esercirano sul parriarca un grande rascino, e cio vale in larga misura per la lunga norizia sul rrarraro di Agararchide: in aggiunra ai nuclei di inreresse gi analizzari, si
71 Cr. tn/ro, pp. `90-`94. V|| - |o eoro/to ne//o Liblioreca dt |ozto `57 individuano ancora guello concernenre la rauna delle regioni del Mar Eosso (paragrari 68-78), e guello piu speciricamenre relarivo ai luoghi (paragrari 80-10`) con le descrizioni relarive alle popolazioni delle cosre arabe del Mar Eosso (parricolarmenre i Sabei) 72 . Ma un ruolo essenziale lo svolge l`inreresse per l`uomo, a riguardo del guale i resri conrluiri nella ltb/toteco appaiono non scevri di spunri didarrici, e ben si inguadrano nell`ambiro dell`arrivir culrurale della cerchia roziana. !n guesro conresro la geograria non e un lavoro scienririco rinalizzaro anzirurro alla conoscenza dei luoghi, ma una disciplina umanisrica che srudia la rerra in guanro spazio dei popoli e delle loro vicende. Ceograria e sroriograria si inconrrano in merodologie e obierrivi, e comprendiamo appieno come esse - nell`anrichir ma non solo - collaborino nel cosriruire l`unico e complessivo sovragenere della /ttorto, nel guale il rrarraro sul Mor loo si inscrive non solo per conrenuri e cararrere, ma per esplicira ammissione del suo aurore 7` .
72 Tra i mtrobt/to che chiudono il capirolo 250 non mancano i renomeni asrronomici, alrro argomenro rirornanre della paradossograria. 7` Iozio, ltb/tot/eco, 460a 19-21: iofoqiov oc oocovfc oq0ivqv, cr. upro, p. `10.
`59 V!!!. NLLLA CLECH!A D! IZ!
1. |o 'doppto recentone dt Aotorc/tde e |eroc/e Iozio si occupa di Agararchide in due capiroli della ltb/toteco, il 21` e il 250. La narura di guesri due capiroli e ben dirrerenre. !l primo e una scheda concisa e rigorosamenre srrurrurara: si apre con le norizie biograriche, si elencano le opere principali, si aggiungono guelle di arrribuzione non sicura, segue il circosranziaro giudizio srilisrico, dove Iozio si sorrerma soprarrurro sul lessico e sugli usi linguisrici di Agararchide, ressendone un convinro elogio. !l capirolo 250 e invece un`ampia raccolra di passi dai libri ! e V del Mor loo, gui il ruolo del recensore sembra lasciare il posro a guello dell`escerprore, ma vedremo che in realr la voce di Iozio non scompare arrarro. Nella ltb/toteco si rilevano guindici casi di doppia recensione 1 , dei guali \.T. Treadgold rornisce la lisra 2 . Agararchide viene a giusro rirolo incluso in guesra rassegna, nonosranre l`apparenre mancanza di relazione rra gli tnctptt dei due capiroli: menrre nel 21` Iozio dice di aver lerro un iofoqixov, nel 250 il rirerimenro e piu espliciramenre al Mor loo. Non se ne deve pero rrarre che il capirolo 21` arrenesse all`Ato e all`|uropo ` : la sua
1 Per Lulogio, in realr, le schede nella ltb/toteco sono addirirrura rre: capp. 182, 208, 280. 2 TELADCLD 1980, p. 41, n. 1`, cr. anche SCHAMP 1987, pp. 97-98. ` Cos ad esempio KL!NKLNLLEC 191`, nella sua rassegna dei capiroli sroriograrici della ltb/toteco, parla delle \torte di Agararchide in relazione al capirolo 21`, e non ra alcun cenno al capirolo 250, rirenendo probabilmenre il Mor loo piu di perrinenza geograrica. |orte terzo - |ozto e /o Liblioreca `60 perrinenza ai libri del Mor loo appare chiara sia dal punro di visra rerminologico che da guello conrenurisrico. Anzirurro il rermine iofoqixov non crea in alcun modo dirricolr. Abbiamo gi osservaro come Ato, |uropo e Mor loo rispondessero ad un unico modo di rare tortoro/to, una iofoqio - nel senso erimologico del rermine, indagine - con impianro di base geograrico 4 , e parimenri abbiamo rilevaro come la nerra parrizione di genere rra la sroriograria e la geograria sia una sovrasrrurrura anacronisrica per le opere anriche 5 . Non sorprende arrarro, dungue, che Iozio, all`inizio del capirolo 21`, con il rermine iofoqixov (da inrendersi come un`indicazione del enere dell`opera, non come rirolo) poresse rar rirerimenro al Mor loo. Un`ulreriore conrerma proviene dalla rormula che nel capirolo 250 inrroduce gli esrrarri dal libro V: `Ex fq cfq `Ao0oqioot iofoqio fq cqi fqv `Eqt0qov 0ooooov. !l Mor loo e derinibile a rurri gli errerri iofoqixov. !n secondo luogo, non solo le considerazioni del capirolo 21` convengono perrerramenre agli esrrarri del capirolo 250, ma pare anche che alla base dei due soggiacciano proprio gli sressi mareriali. - Iozio osserva che Agararchide menzionava le sue opere alla rine del libro V, arrermando di aver smesso di scrivere, rra le alrre cose, per l`er avanzara (cap. 21`, 171a 15-19), rale inrormazione rrova punruale risconrro al rermine degli esrrarri del capirolo 250, dove il passo e riporraro per esreso (paragraro 110 Mller, in parricolare 460b 7-10). - !l giudizio srilisrico di Iozio insisre soprarrurro sull`abilir di Agararchide nell`uso dei rropi, che non pregiudicano la
4 Cr. upro, pp. `1-`4. 5 Cr. upro, cap. V!, 2. V||| - ^e//o cerc/to dt |ozto `61 chiarezza e la piacevolezza del discorso, ma anzi le esalrano (cap. 21`, 171a 27-171b 6), all`inizio del libro V Agararchide, arrronrando il rema come si debbano descrivere le sorrerenze, illusrra con chiarezza come lo srile prereribile sia guello della merarora appropriara che non dereriora la chiarezza (cap. 250, paragraro 21 Mller, si veda ad es. il giudizio posirivo su Demosrene in 447a 29-`6). - Iozio non manca di ricordare la presenza dei discorsi nell`opera di Agararchide (cap. 21`, 171b 9-12), e rra gli esrrarri del libro ! non manca un esempio di discorso (cap. 250, paragrari 11-18 Mller). La guesrione da chiarire, dungue, e se i due capiroli siano rrurro di un`unica lerrura, sicche il piu sinrerico e srrurruraro (21`) dipenderebbe ec/utvomente dalla raccolra di esrrarri (250), o se piurrosro il resro di Agararchide non sia sraro oggerro di analisi in due momenri disrinri. La prima iporesi non e accerrabile: molre delle inrormazioni biograriche (la carriera di Agararchide) e bibliograriche (i riroli delle sue opere e il numero di libri) nel capirolo 21` evidenremenre non sono rrarre dai mareriali del 250, per cui si puo congerrurare che Iozio le ricavasse o da un`alrra ronre, o, piu probabilmenre, dallo sresso manoscrirro dal guale aveva orrenuro gli esrrarri 6 . D`alrra parre, pero, non sembra del rurro logico che egli rornasse sullo sresso resro senza rare alcun arridamenro sul lavoro gi svolro (e verosimile che il lavoro di excerptum abbia comungue preceduro guello di sinresi). Probabilmenre, insomma, le due iporesi non si escludono, e anzi si inregrano a vicenda. La siruazione puo essere meglio illusrrara considerando un ulreriore daro rilevanre.
6 Possibilmenre un pio premesso al resro: cr. SCHAMP 1987, p. `72, MAECTTL 2001, p. `92. |orte terzo - |ozto e /o Liblioreca `62 Lnrrambe le recensioni su Agararchide sono segure da una rrarrazione sul De provtdentto di !erocle di Alessandria, e guesri due capiroli della ltb/toteco, il 214 e 251, sranno rra di loro nello sresso rapporro di guelli agararchidei: una scheda sinrerica il primo, una raccolra di esrrarri il secondo.
!l rrarraro \u//o provvtdenzo di !erocle e noro solo da guesri due capiroli della ltb/toteco. !l rine dell`opera e guello di accordare le dorrrine di Plarone e Arisrorele non solo guanro al concerro di qovoio, ma anche a riguardo dell`immorralir dell`anima e alle reorie sul cielo e sul mondo. Iozio conosce l`argomenro di rurri e serre i /oot, e ne d conro in una rapida rassegna nel capirolo 214, dopo aver riassunro il cararrere generale dell`opera e il conrenuro, conclude con un conciso giudizio sullo srile. Cli esrrarri del capirolo 251 sono suddivisi in rre sezioni: la prima non reca alcun rirolo, gli esrrarri cominciano immediaramenre dopo l`indicazione di inizio capirolo `Avcvmo0q Icqoxcot o cqi qovoio. La seconda sezione e inrrodorra da `Ex fot p oot (46`b 29). L`inresrazione della rerza e molro piu specirica: `Ex fot fqifot oot, xcqooiot ocxofot (465a 1`). A. Llrer ha messo in parallelo il riassunro del capirolo 214 con gli esrrarri del 251, conrronrandoli con le indicazioni di conrenuro dei singoli /oot nello sresso 214: il rarro che cio che si rrova nella prima sezione degli esrrarri (guella senza inresrazione) non risponda in rurro al conrenuro annunciaro per il primo /oo, bens anche ai successivi 7 lo porra a iporizzare che la parrizione conrenurisrica in /oot non coincidesse con guella mareriale in btb/to 8 .
7 Cr. ad es. LLTLE 1910, pp. 18`-184: Aur der anderen Seire wird nun aber das 1. Luch des Hierokles selbsr immer rrselharrer, was Hierokles da sagr nach dem eben besprochen Lxzerpr, gehr doch eigenrlich das 1. Luch wiederum nichrs an, sondern gehrr errekriv zum !nhalr des 6. und 7. Luches. 8 \enn wir dieses qmfot pipiot unwillkrlich mir qmfot oot gleichserzren, so knnre selbsr darr Phorius die Veranrworrung von sich ablehnen, da er die 7 Teile des \erkes regelmssig ooi, nichr pipio nennr (LLTLE 1910, pp. 196). V||| - ^e//o cerc/to dt |ozto `6` Anche in guesro caso i due capiroli paiono alimenrari dagli sressi mareriali, ranro che una parre consisrenre del riassunro breve del capirolo 214 (172a 22-172b 18) coincide sosranzialmenre con uno degli esrrarri del 251 (461b 6-`1). Ma anche sravolra, come gi visro per Agararchide, non si puo pensare che la rubrica piu sinrerica (214) dipenda ec/utvomente dagli excerpto (251): la sezione in comune rra le due recensioni, inrarri, rigura nel capirolo 214 tn montero ptu comp/eto che nel 251 9 , inolrre la norizia sul conrenuro dei serre /oot (214) puo essere srara rrarra - come gi iporizzaro nel caso di Agararchide per le norizie bio-bibliograriche - da una to0coi che precedeva il resro nel manoscrirro di cui Iozio disponeva. Sia nel caso di Agararchide che in guello di !erocle, dungue, Iozio e rornaro due volre sugli sressi moterto/t dt portenzo (il che non esclude naruralmenre che possa aver in parre reimpiegaro nella seconda analisi il lavoro gi svolro nella prima): dererminare cosa rossero guesri mareriali porrebbe chiarire perche si sia prodorra tn entrombt t cot la successione Agararchide-!erocle. Le due opere, inrarri, hanno evidenremenre poco in comune guanro al genere e al conrenuro, e cos pure i due aurori, srorico e geograro alessandrino di rendenza periparerica l`uno, rilosoro neoplaronico del V d.C. l`alrro. La morivazione della successione puo essere piurrosro di ordine mareriale: !erocle e Agararchide si devono essere rrovari a un cerro punro uno di seguiro all`alrro u dt uno teo upporto moterto/e.
9 Cr. la sinossi di LLTLE 1910, pp. 184-186. |orte terzo - |ozto e /o Liblioreca `64 2. Un coo ono/oo: |t/opono e |t/otroto La siruazione osservara per Agararchide e !erocle si ripere nella ltb/toteco per un`alrra coppia di opere: Ciovanni Iilopono, \u//|omerone (capp. 4` e 240) e Ilavio Iilosrraro, Vtto dt Apo//onto dt Ttono (capp. 44 e 241). A dirrerenza delle due opere di cui ci siamo sinora occupari, il rrarraro \u//|omerone (noro anche come De opt/tcto mundt) e la Vtto dt Apo//onto sono conservare. Non si ha norizia di alcun manoscrirro che le conrenga - inrere o per esrrarri - tnteme, e anzi, lo scrirro di Ciovanni Iilopono e sopravvissuro in un solo codice (Vtndob. T/eo/. r. 29, X! sec.) 10 . uanro a Ciovanni Iilopono, il conrronro rra le due recensioni roziane, pur non rornendo molro mareriale, orrre ugualmenre uno spunro di rirlessione. !l capirolo 4` consra di poche righe che si limirano a rimarcare la purezza srilisrica del rrarraro ed il suo schierarsi a ravore delle resi di Lasilio e conrro guelle di Teodoro di Mopsuesria. Nonosranre l`esiguir di guesre parole, siamo in grado comungue di risconrrare una corrispondenza con gli esrrarri (anch`essi non numerosi) del capirolo 240.
cap. 4`, 9b 11 cap. 4`, 9b 11 cap. 4`, 9b 11 cap. 4`, 9b 11- -- -18 18 18 18 cap. 240, `22b 27 cap. 240, `22b 27 cap. 240, `22b 27 cap. 240, `22b 27- -- -`0 `0 `0 `0 `Avcvmo0q ` I mo v v o t fo t 4ioovot ci fqv coqcqov. `Eofi oc cv fotfm fm pipim xo0oqo xoi ooqq xoi xqciffmv fq cci cotfot, xoi otqmvmv ocoov cv foi ciofoi Booicim fm com,
10 SCHLTLN 1997, p. 67. V||| - ^e//o cerc/to dt |ozto `65 ovfiifmv oc oi` oot fm Mootcofio Ocoomqm, o fqv otfqv to0coiv cvofqoocvo cqqvciov fq xfiocm fo pipiov ccqocv ot fo ooo oiccmv o 4ioovo fqv cvovfiov cfqocfo. ci xoi q cv ooiv oi coifiofoi, o` otv otx cv oioi ciopovcfoi oixoim.
A sinisrra si e riporraro il capirolo 4` per inrero, per apprezzare come tutto guello che si dice in esso a riguardo del conrenuro e del cararrere dell`opera riposi su uno o/o de/t 'etrottt del capirolo 240, similmenre a guanro accadeva nel capirolo 214 su !erocle. !l rermine esrrarro in guesro caso e pero improprio: benche inrrodorro dalla parricella ofi come rurri gli alrri, non si rrarra di una porzione del resro di Iilopono abbreviara o rirormulara, ma di una considerazione provenienre dalla voce del recensore: !n numerose occasioni, come conviene, l`aurore esalra Lasilio Magno, menrre Teodoro di Mopsuesria e a buon dirirro che lo arracca, se non in rurro cio per cui lo accusa, per lo meno in non pochi casi. uesra considerazione rompe la conrinuir degli esrrarri, cos come accade nel caso del capirolo 250 su Agararchide, paragraro 61 Mller: come avremo modo di considerare, guesri indizi chiariscono in maniera evidenre come l`arrivir che soggiace alla ltb/toteco non sia un semplice riraglio di resri, ma si conriguri come lavoro di lerrura cririca e commenro. !l rarro che una delle considerazioni generali scarurire da guesro lavoro cririco si rirrovi e negli esrrarri (240) e nella norizia breve (4`) su Iilopono 11 rarrorza l`idea che rra le due
11 !n realr nel secondo caso il giudizio e piu arrenuaro risperro al primo: cap. 4`: ovfiifmv oc oi` oot , cap. 240: ci xoi q cv ooiv oi coifiofoi, o` otv otx cv oioi ciopovcfoi. |orte terzo - |ozto e /o Liblioreca `66 recensioni ci sia un rapporro di dipendenza o reciproca, o da un unico modello comune, e comungue riprova il cararrere srrariricaro della silloge roziana. ! due capiroli sulla Vtto dt Apo//onto cosriruiscono un rerreno di analisi piu arricolaro. !l 44 consra per la maggior parre di un riassunro non ranro della biograria in generale, guanro di alcuni episodi. !l 241 si presenra in maniera piurrosro singolare: si rrarra di due serie di esrrarri, la prima delle guali segue il rilo della narrazione, menrre la seconda e inrrodorra da guesra inrirolazione: Dalla sressa Vtto, cose che erano srare lasciare da parre e che si segnalano per la bellezza delle parole e della composizione 12 . Seguendo l`andamenro del capirolo 44 si possono ancora una volra osservare sia punri in cui i due capiroli sembrano essere in relazione, sia elemenri di evidenre auronomia 1` . Iacciamo gualche esempio.
12 Cap. 241, ``1a `8-`9: `Ex fot otfot piot ooo oqcifoi xoci qqofmv xoi otv0qxq oiooovfo. L inreressanre rilevare che guesra siruazione si ripere solranro per un alrro capirolo della ltb/toteco, il successivo 242, che rrarra della Vtto dt |tdoro di Damascio. uesro capirolo e per numerosi morivi conrronrabile con guello di Iilosrraro: dal punro di visra srrurrurale, cosriruisce anch`esso una seconda recensione (la prima scheda e al cap. 181) organizzara in due serie di esrrarri, la seconda delle guali inrrodorra dalla rormula Ooo oqcifoi qcmv foi cxooi otvfcfo0oi xoicciov covfo (`49b 1`- 14). Ma anche conrenurisricamenre le somiglianze non mancano, rrarrandosi di una biograria di un rilosoro dalle dori srraordinarie, inolrre, al paragraro 67 (`40a `1-`40b 10) si parla dei Lramini indiani, gi inconrrari nella Vtto dt Apo//onto. Si puo cogliere un rirerimenro, seppur non espliciro, a guesr`ulrima opera guando si ricordano i racconri che gli scrirrori merrono in giro a riguardo dei Lramini, in parricolare la loro capacir di manipolare il rempo armosrerico per rar rronre alla pioggia o alla siccir (cr. capirolo 44, 10a 25-29 = Vtto dt Apo//onto !!!, 14). ! capiroli 241 e 242 insomma, olrre che rrovarsi di rarro uno di seguiro all`alrro, mosrrano una evidenre conrinuir rormale e remarica. 1` !l lavoro piu complero di conrronro rra guesri due capiroli e il resro conservaro di Iilosrraro resra rurr`oggi guello di HACC 1975, pp. 15-124. V||| - ^e//o cerc/to dt |ozto `67 a. !l giudizio sulla maggiore saggezza degli !ndiani risperro agli Lriopi del riassunro del capirolo 44 (9b `0-``) rrova il suo conrronro nel capirolo 241, ``0a 12-17, guesro esrrarro rrae norizie, in maniera non seguenziale, da Vtto dt Apo//onto V!, 6. Dalle parole dell`arracco e dalla maniera in cui e rormularo il concerro, pare chiaro che i due capiroli roziani siano in relazione rra loro. !n guesri si arrerma in maniera direrra che i saggi !ndiani (Lramini) sono di molro superiori a guelli Lriopi (Cimni), menrre nel resro di Iilosrraro l`enunciazione e piu indirerra: i Cimni sono inreriori agli !ndiani piu di guanro non siano superiori agli Lgiziani. Iozio, cap. 44 Iozio, cap. 44 Iozio, cap. 44 Iozio, cap. 44 Iozio, cap. 241 Iozio, cap. 241 Iozio, cap. 241 Iozio, cap. 241 Vtto Vtto Vtto Vtto V!, 6 V!, 6 V!, 6 V!, 6 Hom oc qqoi fot `Ivomv fmv cv fq Ai0ioio ooqmv qocciv xf. Hom oc xqciffot ci ooqio fc xoi foi ooi fot oqo `Ivooi Bqoovo fmv oqo Ai0ioi Itvmv ooqoivcfoi. [ct/. oi Itvoi ooqio oc `Ivomv cico0oi cov q qotciv Aitfimv xf.
b. Cli ulrimi due libri della Vtto dt Apo//onto sono compendiari da Iozio in maniera molro sinrerica in un unico paragraro (``1a 11- 24), nel guale si parla rra l`alrro della morre misreriosa di Apollonio. Tale norizia (per la guale il rirerimenro e a Vtto dt Apo//onto V!!!, 28 ss.), insieme alle considerazioni che la inrroducono, viene riassunra in rermini del rurro conrronrabili anche nel capirolo 44. cap. 44, 9b `` cap. 44, 9b `` cap. 44, 9b `` cap. 44, 9b ``- -- -10a 1 10a 1 10a 1 10a 1 cap. 241, ``1a 17 cap. 241, ``1a 17 cap. 241, ``1a 17 cap. 241, ``1a 17- -- -24 24 24 24 Tm cvfoi `Aomvim otocv om qqoi fcco0qvoi oio o t0moq otfm oqicfoi oo qioooqov oc fivo xoi Koi oixq oto` omofiotv cfoociv, oo xoi ci fi oo tooffco0oi fotfqv oiotqioocvo, xoifoi |orte terzo - |ozto e /o Liblioreca `68 cxqofq piov ooocvtvci otfov piotvfo,
La selezione dei conrenuri e la sressa: esrraneir della magia ad Apollonio, norizia sulla morre, rirerimenro alla rilosoria piragorica come ideale di vira di Apollonio (in guesr`ulrimo passaggio varia la successione esposiriva). Anche i rermini sono molro simili 14 : le parole che inrroducono il racconro della morre misreriosa sono le sresse (Tov 0ovofov otfot ooqov xf.), e non /turono nell`opera di Iilosrraro 15 .
14 L rra l`alrro inreressanre rilevare, nel capirolo 44, il passaggio al discorso indirerro guanro alla norma del vivere nascosri. 15 !n rurra la Vtto dt Apo//onto non compare mai l`aggerrivo ooqo. V||| - ^e//o cerc/to dt |ozto `69 c. Non si puo pero arrermare che il capirolo 44 sia una rielaborazione basara esclusivamenre sugli esrrarri che rigurano nel 241. Nel primo inrarri si rrovano rirerimenri a una serie di episodi dei guali nel secondo non si ra menzione alcuna: la predizione della pesre a Lreso 16 , il riconoscimenro dell`anima di Amasi in un leone 17 , lo smascheramenro dello sperrro Lmpusa 18 , la resurrezione di una ranciulla a Eoma 19 . Puo essere urile rimarcare che guesri racconri sono ricordari nel capirolo 44 uno di seguiro all`alrro, ciascuno con una breve rrase (a dirrerenza degli alrri evenri, dei guali si parla in maniera un po` piu dirrusa), essi ranno rurri capo ai libri !V e V della Vtto dt Apo//onto, ma l`ordine in cui si rrovano in Iozio non segue la successione esposiriva originale. Un alrro episodio che non rrova rarrronro negli esrrarri del capirolo 241 e guello delle giare dei venri e delle piogge, in chiusura del capirolo 44 20 .
d. Sebbene la vicenda dello sperrro Lmpusa non sia racconrara nel capirolo 241, una rraccia ne resra nella seconda serie di esrrarri, guelli di narura srilisrica: Hqvixo oi ooi: 0cqoi, cqq, xoi iom otqiov (```b 4-5). Possedendo l`opera di Iilosrraro, possiamo riconresrualizzare guesra isolara cirazione lerrerale in uno scambio di barrure rra Apollonio e Menippo, un giovane avvenenre caduro nei
16 Cap. 44, 10a 5-6: 4qoiv otfov fov cv `Eqcom oiov xoi qoiociv xoi covofo otooi. L`episodio e in Vtto dt Apo//onto !V, 4. Se ne rar rirerimenro anche in V!!, 20-21, e V!!!, 7. 17 Cap. 44, 10a 6-9: Koi covfo oc iociv, xoi ciciv m q fot `Aooioo fot Aitfimv pooicm tq cv fm 0qqim ciq, tcotoo oixqv fmv pcpimcvmv. L`episodio e in Vtto dt Apo//onto V, 42. 18 Cap. 44, 10a 9-10: Koi `Eotoov ccoi cv toxqioci cfoiqo cqov Mcviot qoooiotcvqv. L`episodio e in Vtto dt Apo//onto !V, 25. 19 Cap. 44, 10a 10-11: Koi xoqqv cv Pmq oqfi fc0vovoi ooxotoov covoofqcoi fm pim. L`episodio e in Vtto dt Apo//onto V, 42. 20 Cap. 44, 10a 25-29, cr. Vtto dt Apo//onto !!!, 14. |orte terzo - |ozto e /o Liblioreca `70 rranelli di guello spiriro che, sorro le sembianze di una bella e ricca srraniera, srava per riuscire a sposarlo. Si rrarra rorse del piu chiaro esempio di come le due recensioni roziane possano pescare dalla sressa ronre in modo indipendenre e con rinalir dirrerenri.
3. Monocrtttt e doter: trottro/to de//o Liblioreca Le guarrro coppie di capiroli che abbiamo preso in considerazione, pur con le loro peculiarir, lasciano inrravedere una modalir di lavoro piurrosro omogenea. !n rurri i casi le recensioni piu sinreriche, guelle nella prima parre della ltb/toteco, maniresrano evidenri collegamenri con le raccolre di esrrarri che si rrovano nella seconda parre 21 , ma conrengono anche (salvo il brevissimo capirolo 4` su Ciovanni Iilopono) elemenri originali, sicche e da escludere una dipendenza univoca delle prime dalle seconde. Abbiamo piurrosro iporizzaro che degli sressi mareriali di parrenza siano srari oggerro di analisi in due riprese, e che la successione in cui gli aurori si rrovano nella ltb/toteco in enrrambi i casi (Agararchide-!erocle: 21`-214 / 250-251, Iilopono-Iilosrraro: 4`-44 / 240-241) ripera l`ordine in cui essi riguravano su guesri supporri. Si aprono due possibili cenort, enrrambi dai risvolri inreressanri guanro alle modalir di lavoro della cerchia roziana. a. MANSCE!TT! M!SCLLLANL!. L`iporesi piu direrra e che ciascuna di guesre due coppie di resri si rrovassero in guell`ordine in un medesimo manoscrirro miscellaneo, sicche Iozio, prendendo in mano guesro libro in due circosranze disrinre, avrebbe riproposro in enrrambi i casi la successione che vi rrovava. Cio mosrrerebbe che
21 Con seconda parre ci si rirerisce ai capp. 2`4-280 della ltb/toteco, che si presenrano con cararrerisriche piurrosro omogenee, e disrinre da guelle dei capiroli precedenri (cr. TELADCLD 1980, pp. `7 ss.). V||| - ^e//o cerc/to dt |ozto `71 nella sua cerchia si poresse rornare su uno sresso manoscrirro a piu riprese e con diverse rinalir di lavoro. !nolrre, accogliendo guesra possibilir, dovremo ammerrere che gi Iozio possedesse il Mor loo di Agararchide in esrrarri 22 . b. IASC! D! APPUNT!. Non possiamo escludere, pero, che le unir mareriali Agararchide-!erocle e Iilopono-Iilosrraro 2` possano risalire a rasci di appunri, possibilmenre redarri dallo sresso Iozio, conrenenri la somma (e rorse anche alrro mareriale) delle inrormazioni delle recensioni scarurirene. Si rrarrerebbe di un urile indizio sulle modalir di lavoro della cerchia roziana che, almeno in guesri due casi, avrebbe realizzaro prima uno ocooqiov, cosriruiro di esrrarri e considerazioni, e sulla base di guesro le due rrarrazioni in due momenri disrinri. Non ci si puo pronunciare in maniera cerra e deriniriva per l`una o l`alrra iporesi, rurravia per cerri versi la seconda sembra illusrrare la siruazione in maniera piu economica. Sulla base dei rrarri di originalir dei capiroli brevi risperro a guelli di esrrarri, abbiamo gi escluso che i primi possano derivare esclusivamenre dai secondi, allo sresso modo, a ragione delle numerose rispondenze che le legano e che sono srare messe in luce (considerazioni in comune, riassunri operari negli sressi rermini etc.), non si puo arrermare che per ciascuna coppia le due recensioni derivino in maniera toto/mente tndtpendente dai manoscrirri. !l caso piu signiricarivo in guesro senso e il breve capirolo 44 su Iilopono. Come abbiamo osservaro, esso e guasi privo di norizie conrenurisriche, l`unica inrormazione e una
22 Come vedremo nel prossimo paragraro, alrri dari, a prescindere da guesra guesrione, porrebbero punrare nel senso di un esemplare in esrrarri. 2` Non sruggir in guesro secondo caso la ravvicinara successione alraberica dei due aurori. |orte terzo - |ozto e /o Liblioreca `72 considerazione generale del recensore sul cosranre accordo di Iilopono con Lasilio e sulla sua avversione per le reorie di Teodoro di Mopsuesria. La sressa considerazione era incasronara rra gli esrrarri del capirolo 240. prando per l`iporesi della doppia lerrura dei manoscrirri, dungue, dovremmo in aggiunra ammerrere che Iozio, nella seconda analisi, rirornasse anche sulla prima scheda e ne recuperasse alcune osservazioni, magari per rendere piu agevole e veloce il nuovo lavoro. La possibilir non e da escludere, ma ci chiediamo se, per non conrinuare a molriplicare lerrure di manoscrirri e di schede, non sia piu semplice la seconda delle opzioni proposre: il lavoro sui manoscrirri sarebbe sraro rarro una sola volra, rrurrando una messe di esrrarri, norizie e considerazioni di una cerra ampiezza, sulla base della guale sarebbero srare rrarre in due momenri disrinri (rorse anche da due mani diverse.) 24 le schede che cosriruiscono i capiroli della ltb/toteco. Del resro, apprendiamo da Iozio sresso come egli lavorasse sulla base di ocooqio rrarri a loro volra dai libri: al rermine della guesrione 148 degli Amp/t/oc/to il parriarca si lamenra di aver poruro solranro trocrtvere dot uot ocoopto (fotfo cv oo ocooqimv m qotvq0qcv cfcqoocv), non essendogli piu disponibili i libri a causa dell`esilio. L a guesro punro di esrremo inreresse che gli Amp/t/oc/to abbiano molro mareriale in comune con la ltb/toteco 25 .
24 Non va dimenricaro che nei mareriali della ltb/toteco va riconosciuro il risulraro di un lavoro di qutpe. Lcco come SLVLEYNS 19`8, p. 1 immagina poresse svolgersi l`arrivir della cerchia: Chacun des membres, ayanr prepare specialemenr un aureur, presenrair un resume de ses lecrures , les commenrair pour le rond er la rorme, le rour couronne par une discussion generale sous la haure direcrion de Phorius. 25 Cr. TELADCLD 1980, pp. `8-`9. V||| - ^e//o cerc/to dt |ozto `7` uesri mareriali inrermedi di lavoro non sono molro disranri, rirengo, dal concerro di dossier con il guale P. Speck auspica che la bizanrinisrica enrri sempre piu in conridenza 26 . Lgli ne parlava a riguardo dei cosidderri Trottott u//e pedtztont mt/ttort tmperto/t, rre resri che rigurano nel ms. |tptent Eep. ! 17, rr. 1 r -21 r , in resra al De coertmontt di Cosranrino V!! Porrirogeniro 27 . Sulla narura dei dossier lo sresso Speck non ririene si possa dire molro di sicuro, e propone che si poresse rrarrare di insiemi di rascicoli (He/ten) e rogli singoli, con evenruali aggiunre di osservazioni nei margini 28 . Anche guanro a Iozio poco si puo dire sulla concrera srrurrura di guesri presunri dossier inrermedi. !l lavoro degli escerprori cosranriniani, ad ogni modo, non e molro dissimile dall`arrivir della cerchia roziana: in enrrambi i casi un gruppo di erudiri bizanrini opera arrorno a resri classici e non, ne rrae epiromi, le organizza in sillogi. !l modello dei dossier, dungue, ben si addirebbe ad un`opera come la ltb/toteco, e darebbe una spiegazione a rurro guel che si e osservaro a riguardo delle doppie recensioni: le loro inrerrelazioni, gli spunri originali, e anche il rarro che due aurori possano rrovarsi nella sressa successione in enrrambi i casi in cui vengono arrronrari. A rronre del cararrere srrariricaro della ltb/toteco, ha poco senso prerendere che esisra necessariamenre una spiegazione logica alla presenza delle doppie rrarrazioni delle sresse opere 29 : come i dossier
26 SPLCK 1991, p. 269: Die Lyzanrinisrik wird sich an den Legrirr Dossiers gewhnen mssen. 27 Eecenremenre ediri da HALDN 1990. 28 SPLCK 1991, p. 270, n. 4: Man kann sich das so vorsrellen, dal ein Dossier ganz aus verschiedenen Herren und einzelnen Zerreln besrand, wo obendrein noch Eandnorizen die !nrormarionen vervollsrndigren. Ls isr aber auch nichr auszuschlielen, dal zwischenzeirlich Teile eines solchen Dossiers in Arbeir wiederum in ein (dann grleres) Herr oder sogar in einen Kodex kopierr worden sind. 29 Pare piurrosro inverosimile che la seconda rrarrazione sia dovura ad una dtmenttconzo del recensore, come ad es. si legge in NCAEA 1975, p. 2`1: Iozio |orte terzo - |ozto e /o Liblioreca `74 possono essere uno de//e /ot di lavoro dell`entouroe roziano, la cosidderra ltb/toteco, nella rorma in cui oggi la leggiamo, non va considerara un`opera deriniriva e sisremara, ma il rermo immagine di un dererminaro momenro dell`arrivir di guesri erudiri. ! mareriali roziani esrerni alla Liblioreca ne cosriruiscono ulreriore prova. Abbiamo gi avuro modo di parlare della cresromazia di Srrabone nel |o/ot. Gr. `98, possibilmenre roziana `0 . Molri meno dubbi sussisrono a riguardo degli esrrarri dalla \torto ecc/etottco di Iilosrorgio conservari nel lorocct 142, l`inrirolazione in inchiosrro rosso e esplicira: `Ex fmv cxxqoioofixmv iofoqimv 4ioofoqiot cifoq oo qmvq 4mfiot ofqioqot. La rormula oo qmvq puo assumere diversi signiricari, gui andr inresa come un`indicazione della provenienza di guesri mareriali dall`insegnamenro di Iozio, ovvero dall`arrivir della sua cerchia `1 . Del resro nella ltb/toteco non manca un breve capirolo su guesr`opera, il 40, sicche porremmo guasi parlare di una doppia recensione mancara. Ma perche la raccolra di esrrarri e rimasra ruori dalla silloge. Perche e sopravvissura per alrra via. Lsisrevano excerpto di alrri aurori rrarrari da Iozio. Una risposra cerra a guesri inrerrogarivi naruralmenre non e possibile. Se ne puo pero rrarre conrerma che la ltb/toteco, cos come la possediamo oggi, cosriruisce una resrimonianza del cararrere arricolaro e srrariricaro dello srudio dei resri presso un gruppo di erudiri del !X sec., orrrendo come in uno spaccaro l`arraccio su uno /oe della vira inrellerruale di guesra cerchia.
leggeva i libri, di cui d norizia nella ltb/toteco, in modo casuale, ranro casuale che si e perrino dimenricaro d`aver lerro due o piu volre la medesima opera. `0 Cr. upro, pp. `29-``1. `1 Sulla rormula oo qmvq cr E!CHAED 1950. V||| - ^e//o cerc/to dt |ozto `75 4. |eemp/ore dt |ozto e /incipir de/ coptto/o 250 Nel renrarivo di dererminare le modalir di lavoro della cerchia di Iozio sarebbe urile anche accerrare guali mareriali guesri dorri avessero a disposizione. Ciusramenre J. Schamp ha cercaro di arrirare l`arrenzione sul rarro che la rorma sressa in cui le recensioni si presenrano porrebbe orrrire indizi sulla rorma del manoscrirro posseduro da Iozio `2 . uanro ad Agararchide, dal capirolo 21` si possono rrarre poche inrormazioni `` : la recensione e carenre dal punro di visra dei conrenuri, e il rermine urilizzaro per derinire l`opera lerra e il generico iofoqixov che andr inreso (come gi osservaro) come un`indicazione di genere. ualche considerazione in piu viene dal capirolo 250. Nel ms. A la raccolra di esrrarri dal primo e dal guinro libro del Mor loo non e inrrodorra da una rormula generale: il consuero ovcvmo0q, premesso a rurri i capiroli della ltb/toteco, e seguro dall`indicazione che riguarda i soli esrrarri della prima serie: `Avcvmo0q cx fot qmfot oot `Ao0oqioot fmv cqi fq cqt0qo 0ooooq (Morc. r. 450, r. 442 v ). ualche roglio piu avanri un`indicazione dello sresso ripo, priva dell`ovcvmo0q, annuncia gli excerpto dal guinro libro: `Ex fq cfq `Ao0oqioot iofoqio fq cqi fqv `Eqt0qov 0ooooov (r. 447 r ).
`2 SCHAMP 1987, p. 97: Personne ne semble vouloir admerrre gue les recensions de Phorios pourraienr, dans leur rorme, rre rriburaires du rype de livres, d`ouvrages ou de manuscrirs gu`il a eus sous les yeux. `` Iorse le inrormazioni generali su aurore e opera che leggiamo nel capirolo 21` erano in un bto premesso al resro, cr. upro p. `61 e n. 6. |orte terzo - |ozto e /o Liblioreca `76 Nel ms. M l`tnctptt e molro piu complesso e si rirerisce all`inrero capirolo: rale inrirolazione e srara ricavara dal copisra di M sulla base del ptnox, risperro al guale e sraro aggiunro solo ovcvmo0qoov. Piu d`uno srudioso ha cercaro di inrerprerare la srrana rormula ovcvmo0q cx che rigura in una rrenrina di capiroli della seconda parre della ltb/toteco. Severyns concludeva con rono sicuro che rale rormula indicava che Iozio aveva lerro o riassunro l`opera solranro in parre `4 , Henry raceva rirerimenro solo alla /etturo parziale `5 , Hgg, al conrrario, rireneva che nulla si poresse arguire sulla complerezza della lerrura, ma che piurrosro la rormula inrroducesse semplicemenre degli etrottt `6 . uesr`ulrima opzione pare la piu vicina al vero, se si considera il cararrere e il signiricaro di ovcvmo0q come rormula inrrodurriva. `Avcvmo0q inrroduce ogni capirolo della ltb/toteco `7 , ralvolra lo si rrova anche nel corso dei capiroli che rrarrano piu di un`opera, per segnare il passaggio della recensione da uno scrirro a un alrro. Per guanro nella maggior parre dei casi guesra rorma verbale si inregri nel resro dal punro di visra sinrarrico-grammaricale, essa assume valore guasi di eno ro/tco che marca l`inizio delle varie schede, come una sorra di visro. Non ha dungue molro senso cercare di arrribuire signiricari parricolari alle inconsuere rormule che si vengono a creare semplicemenre per l`accosramenro di guesro eno/e a una rrase inrrodurriva gi esisrenre. !l capirolo 250 consra di due serie di esrrarri, inrrodorre da due inrirolazioni pressoche
`4 SLVLEYNS 19`8, p. 174: Phorius emploie courammenr une rormule ovcvmo0q cx fq pipot en parlanr d`un ouvrage donr il n`a lu ou resume gu`une parrie. `5 HLNEY 1967, p. 155, n. 2: La rormule ovcvmo0q cx signirie gue Phorius annonce un ouvrage gu`il n`a pas lu en enrier. `6 HACC 1975, pp. 1`6-`7: \as nach dieser Iormel rolgr, sind Auzue des gelesenen \erkes, von der Vollsrndigkeir der |e/ture wird nichrs gesagr. `7 Con le dovure e giusriricabili eccezioni, cr. HACC 1975, p. 1`2, n. 24. V||| - ^e//o cerc/to dt |ozto `77 idenriche: cx fot qmfot xf., cx fq cfq xf. Lsse hanno senso dt per , l`ovcvmo0q premesso tn un econdo momento `8 alla prima segnala semplicemenre l`inizio del capirolo. !n rin dei conri, insomma, non ha senso nemmeno por/ore di una rormula ovcvmo0q cx. Dall`tnctptt del capirolo 250 nella rorma del ms. A, dungue, non si puo rrarre se non guanro e immediaramenre evidenre, che cioe Iozio sra orrrendo una selezione di passi scelri dal ! e dal V libro del Mor loo. L la versione del ms. M (rrarra, come derro, dal ptnox `9 ) che orrre un daro di rilievo per dererminare di guale mareriale Iozio disponesse: `Avcvmo0qoov `Ao0oqioot ooi oto, o qmfo xoi o cfo cqi fq `Eqt0qo 0ooooq xoi cfcqmv oqooomv cqmv sv xsqootm oioopovovfc La locuzione cv xcqooim puo avere signiricaro di brevemenre, in maniera sommaria, rurravia e leciro chiedersi se abbia senso dire che in due dei cingue libri monoro/tcomente dedtcott al Mar Eosso l`aurore rrarrasse tn montero ommorto, o addirirrura brevemenre, del Mar Eosso 40 . L molro piu probabile che
`8 TELADCLD 1980, pp. 42-4` ririene di rrovare la spiegazione a guesro renomeno iporizzando che Iozio avesse arridaro molro del mareriale conrluiro nella seconda parre della ltb/toteco al segrerario di cui si parla nella lerrera a Tarasio, dandogli - rra le alrre direrrive - guella di premerrere ad ogni scheda il rormulare ovcvmo0q. `9 SLVLEYNS 19`8, pp. 6`-84 ha mosrraro come la ramiglia del ms. M recepisca inrervenri e correzioni di una mano erudira che rendeva a normalizzare in vari sensi il resro della ltb/toteco: correzioni grammaricali, inrervenri nei conrenuri, congerrure etc. Non srupisce dungue che l`aurore di guesri inrervenri senrisse l`esigenza di dare un`inrroduzione generale al capirolo 250: cosa meglio delle parole del ptnox. Per unirormir con gli alrri capiroli egli premise a guesre parole l`ovcvmo0q iniziale volgendolo pero al plurale, per concordarlo con ooi oto, il rasridioso ovcvmo0q cx, naruralmenre, veniva meno, poiche la preposizione cx, apparreneva al vecchio tnctptt. 40 Non risolve il problema l`espedienre di Henry di rirerire cv xcqooim al solo xoi cfcqmv oqooomv cqmv: Lu, d`Agarharchide de Cnide, deux livres, |orte terzo - |ozto e /o Liblioreca `78 cv xcqooim raccia rirerimenro alla trutturo dei due /oot esaminari da Iozio, a come cioe la mareria era in essi organizzara. perando una rassegna dei casi in cui nella ltb/toteco compare rale locuzione o i corrisperrivi avverbio xcqooimom e aggerrivo xcqooimoq risconrriamo che guesra inrerprerazione risponderebbe in pieno all`uso linguisrico di Iozio 41 . Ci le arresrazioni che ranno rirerimenro agli sressi riassunri di Iozio porrano ad associare guesra rerminologia al concerro di esrrarro 42 . Molro rreguenremenre, inolrre, rali espressioni alludono a lisre o srrurrure schemariche di opere. Lsaminiamo (anche noi cv xcqooim) solo alcuni casi.
Al capirolo 204 Iozio, nel vanrare la chiarezza dell`Ottoteuco di Teodorero, adduce il pregio dell`organizzazione di guesra opera per problemi e soluzioni m cv xcqooim 4` : e evidenre il rirerimenro ad una srrurrura per sezioni. Siruazione analoga per il xcqooimoq del capirolo 191 (154a `6), daro che anche gli Acettco di Lasilio, ci dice Iozio, seguivano la srrurrura domanda-risposra.
le premier er le cinguieme, \ur /o Mer loue, gui rrairenr aussi en brer d`aurres phenomenes eronnanrs. A meno che non si voglia inrendere (ma nienre lo aurorizzerebbe) che il geograro rrarrasse anche rarri srraordinari che non avevano nessuna arrinenza con la regione del Mar Eosso, pare che anche in guesra inrerprerazione la rraduzione brevemenre mal si addica a guanro sappiamo dell`opera di Agararchide: in essa l`elemenro paradossograrico e rurr`alrro che marginale, e anzi in larghi rrarri ne cosriruisce uno degli assi porranri. 41 Si sono naruralmenre escluse le occorrenze in cui xcqooio indica evidenremenre un dererminaro coptto/o (in guesro capirolo, nel guarro capirolo etc.), e guelle in cui l`avverbio xcqooimom ra rirerimenro allo srile conciso dell`opera esaminara. 42 Nel cap. 88 (Celasio, Attt de/ tnodo dt ^tceo) Iozio ra rirerimenro ad un`opera appena rrarrara (66b 41 m cv xcqooim ccvqo0qcv). Nel cap. 176 si riepiloga guanro derro in una enumerazione su Teopompo (121b 19-20: xofo xcqooimoq ooqi0qoiv), e anche all`inizio del cap. 25` si annuncia che dal Morttrto det ette dormtentt dt |/eo e sraro rrarro un urile sommario (476b 17: c ot xcqooimoq oicftm0q qcio). 4` ltb/tot/eco, cap. 204, 164b 19-21: xoi fo m cv xcqooim xofo fo ooqotcvov xoi citocvov fo pipiov oiofcftmo0oi. V||| - ^e//o cerc/to dt |ozto `79 Le |pottpot di Clemenre Alessandrino (siamo al capirolo 109) rrarrano di alcune parole dell`Anrico e del Nuovo Tesramenro, delle guali si d appunro una spiegazione e inrerprerazione xcqooimom 44 . L`opera non e conservara, ma e verosimile pensare che il parriarca non alludesse a spiegazioni brevi, guanro alla rrarrazione od uno od uno dei rermini analizzari: anche sravolra xcqooimom indica /o trutturo in cui l`opera si presenrava. Nella sressa direzione porra il xcqooimom del capirolo 48 45 , per il guale L. Casrelli, dal conrronro con un brano dei \ocro |oro//e/o di Ciovanni Damasceno che conrerrebbe il rinale del Hcpt tot novto, ricava che la parre nella guale era presenrara la creazione divina, si svolgeva arrraverso la uccetone dt ptcco/e eztont, ossia capiroli dedicari ognuno a descrivere una componenre dell`universo 46 . Lvidenremenre alla rorma dell`opera si rirerisce anche l`arresrazione del capirolo 167 su Ciovanni Srobeo, nel guale - parlando dell`urilir della sua raccolra - a giusro rirolo si dice che la conoscenza degli aurori cirari che ne puo rrarre chi non li abbia lerri e xcqooimoq (115b 26): si rrarra inrarri di guarrro libri di |trottt, entenze e precettt. Lisre schemariche di conrenuri sono guelle che Iozio d ai capiroli 7` (50a 22-27) e 187 (14`a 19-145a `2), nelle guali una serie di elemenri si susseguono correlari dal xoi. !l secondo caso e il piu evidenre: la lisra, di norevole lunghezza, e inrarri sia aperra che chiusa dalla rormula cv xcqooim 47 . Analogamenre, recensendo l`opera di Teodoro Contro co/oro c/e dtcono c/e /t uomtnt peccono per noturo e non per tntenztone (capirolo 177), Iozio ripercorre i principi di guesra eresia condendo/t tn ctnque
44 ltb/tot/eco, cap. 109, 89a 9-12: Ai cv otv Toftmoci oioopovotoi cqi qqfmv fivmv fq fc ooio xoi vco qoqq, mv xoi xcqooimom m oq0cv cqqoiv fc xoi cqqvciov oicifoi. 45 ltb/tot/eco, cap. 48, 11b `1-`4: Otfm cv otv ovoim fq fc fmv `Iotooimv cqi ov0qmot qtoiooio fotfo cimv xoi fq oq otfot cqi fot oot ooxqocm, oiccioi xoi cqi fq xoooovio xcqooimom 46 CASTLLL! 2008, pp. 85-86 (corsivo mio). 47 ltb/tot/eco, cap. 187, 14`a 19-21: O cv otv cv xcqooim, oov oc qo fqv ciqoqqv qovoi, foiotfov q fot Icqooqvot Nixooot Ocooio , 145a `1-``: `Ao oq otfq ooi, m qifofc oocqmv, xoi fmv Nixooot oqi0mv m cv xcqooim q ot0qtqfo xoi otoctqcfo 0cooio xf. |orte terzo - |ozto e /o Liblioreca `80 puntt, e inrroducendoli ancora una volra con la locuzione m cv xcqooim 48 .
Sulla base di guesra rassegna paiono piu chiare le parole inrrodurrive del capirolo 250: a meno di non pensare che il Mor loo di Agararchide rosse organizzaro come una successione di sezioni ciascuna con argomenri ben delimirari, e alramenre probabile che cv xcqooim oioopovovfc alluda al rarro che dei libri ! e V |ozto non ovee o dtpotztone c/e etrottt. Tale conclusione va nella sressa direzione di guanro osservava J. Schamp a riguardo della srrurrura del capirolo 250: Tour, dans l`aspecr du cod. 250, monrre gue Phorios n`eur pas sa disposirion une edirion complere de l`ouvre, mais un choix d`exrrairs signiricarirs \ur /o Mer loue 49 . Del resro e un processo ben noro e non inusuale guello che ha porraro le grandi compilazioni erudire dell`er ellenisrica (ma non solo: si pensi ad es. ai 142 libri di Tiro Livio) a conservarsi solo in parre, spesso solo in compendi. Per guel che sappiamo, gli ulrimi aurori a cirare o urilizzare Agararchide prima di Iozio sono Areneo ed Lliano 50 : guesro vuoro di sei secoli, uniro al rarro che Diodoro, Srrabone per il rramire di Arremidoro, Lliano e lo sresso Iozio
48 ltb/tot/eco, cap. 177, 122a 5-6: `Eofi oc fo fq oiqcocm otfoi, m cv xcqooim qovoi, fotfo. 49 SCHAMP 1987, p. `47 n. 16, dissenro solranro, in base a guanro gi argomenraro upro, dall`inrerprerazione di ovcvmo0q cx come lu exrrairs de. TELADCLD 1980, p. 46 ririene invece che Agararchide sarebbe sraro lerro per inrero da Iozio, tn quonto recentto per tntero ne/ coptto/o 213, guesr`ulrima arrermazione non e pero correrra. !l capirolo 21` non conriene nessun rirerimenro conrenurisrico se non indirerro, per cui e impossibile basarsi su guesra prima recensione dell`opera per dedurne una lerrura complera, e anzi, si e gi osservaro come le considerazioni bio-bibliograriche e srilisriche sull`aurore in esso conrenure sembrino piurrosro rradire un`origine delle due recensioni dai medesimi mareriali. 50 !l nome di Agararchide compare anche in Teorilarro Simocarra, Httortoe V!!, 17, ma - come si e visro upro p. 24 n. `2 - si rrarra di una cirazione di seconda mano rrarra da Diodoro. V||| - ^e//o cerc/to dt |ozto `81 conservano rurri piu o meno gli sressi mareriali 51 , rarrorza l`idea che dell`opera di Agararchide si rossero rarri abbasranza presro dei compendi, e che solo in guesra rorma anche Iozio avesse poruro disporne. !n guesra indagine abbiamo riconosciuro una cerra coerenza da parre di Iozio nell`uso dell`espressione cv xcqooim e dei rermini arrini. Se si e visro giusro nel dererminare il senso di guesra locuzione, parricolarmenre guando rirerira alla srrurrura di un`opera, si porr anche sciogliere il signiricaro dell`arresrazione di xcqooimoq nell`originale inrirolazione della ltb/toteco 52 : la xcqooimoq oiovmoi dei libri lerri da Iozio che Tarasio gli avrebbe domandaro sembra da merrere in relazione con la srrurrura sressa della silloge, organizzara in una serie di capiroli. Non imporra la consisrenza, a volre molro imporranre, di guesre sezioni (e dungue xcqooimoq oiovmoi non allude a una rassegna ommorto), guanro la srrurrura rtoroo e ordtnoto: non un rrarraro in cui rurro venga conruso e rielaboraro, guanro un reperrorio in cui ogni aurore e ogni opera abbiano il loro posro assegnaro. Non a caso guesra aspirazione arriora negli sressi rermini nell`enunciazione dell`inrenro del lavoro roziano alla rine della |ettero o Toroto:
51 !l caso di Srrabone/Arremidoro e molro indicarivo. La sezione del libro XV! di Srrabone che dipende dal Mor loo di Agararchide per il rramire di Arremidoro e cosriruira dai paragrari 5-20 del capirolo 4: i paragrari 5-19 presenrano gli sressi conrenuri degli esrrarri roziani dal libro V di Agararchide, nel successivo paragraro 20 si parla dell`origine del nome Mar Eosso, argomenro che rroviamo ancora in Iozio, ma rra gli esrrarri da libro !. A disranza di undici secoli, insomma, Arremidoro e Iozio si rrovavano a impiegare uno di seguiro all`alrro i libri ! e V del Mor loo, selezionandone gli sressi mareriali. 52 Eicordiamo che i riroli Bipio0qxq e Mtqiopipo non apparrengono alla rradizione manoscrirra piu anrica, ma si arrermarono come modt correntt tro t dottt modernt per designare l`imponenre raccolra roziana (cr. CANIEA 2001, pp. 159-162). |orte terzo - |ozto e /o Liblioreca `82 Di cerro le cose che vengono gui presenrare ri saranno urili sia per conservare e richiamare tn montero ordtnoto ed eenzto/e il ricordo (ci xcqooimoq vqq xoi ovovqoiv) di cio a cui ri sei gi accosraro per lerrura personale, sia per rinrracciare con pronrezza (ci cfoiov ctqcoiv) guanro ru cerchi in esse, ma anche per comprendere piu agevolmenre (ci ctcqcofcqov ovoqiv) guanro - per non aver avuro modo di leggerlo - ancora non conosci.
5. Contderoztont u//tmpteo de//ott Porrebbe esserci gualche relazione rra l`arricolazione del capirolo 250 in una serie di brani inrrodorri dalla parricella ofi e la scansione degli esrrarri nel manoscrirro che Iozio aveva a disposizione, rurravia non si puo rirenere che la prima dipenda esclusivamenre dalla seconda. Anzirurro va precisaro che la successione di brani di varia lunghezza inrrodorri da ofi cararrerizza anche diversi alrri capiroli della ltb/toteco 5` , e non e dungue peculiare del 250. !n secondo luogo si osserva che in Iozio l`ofi non si rrova solranro all`inizio di cirazioni lerrerali: Hgg, analizzando il capirolo 241, nora che la parricella puo inrrodurre anche riassunri rarri da Iozio con /e ue proprte poro/e 54 , e Treadgold avverre che con ofi il recensore puo inrrodurre even his own explanarory remarks 55 . Un esempio di guesr`ulrima ripologia si rrova anche nel capirolo 250, con la brevissima annorazione del paragraro 62 Mller: Ofi xcqqfoi o otqoqct, offixiofq xoifoi mv, fq fq
5` L anche gli esrrarri oo qmvq 4mfiot della \torto ecc/etottco di Iilosrorgio, di cui si e derro upro, si presenrano come una successione di brani inrrodorri da ofi. 54 HACC 1975, p. `1: Schliesslich bedeurer ofi nichr unbedingr ein Zttot, sondern auch Eererare in Phorios` eigenen \orren werden einige Male so eingeleirer. 55 TELADCLD 1980, p. 41. uesro renomeno si veririca parricolarmenre nella seconda parre della ltb/toteco, ma non mancano esempi nei capiroli precedenri (per i guali cr. TELADCLD 1980, p. 89, n. `2). V||| - ^e//o cerc/to dt |ozto `8` xooqo cci. Iorse, dungue, l`andamenro degli ofi puo rivelare in gualche misura secondo guale scansione procedesse il lavoro di lerrura e analisi dei resri all`inrerno della cerchia di Iozio. Nel capirolo 250 gli ofi inrrodurrivi sono una cinguanrina 56 . !n un gran numero di casi si rrovano in corrispondenza di un cambio di argomenro, piu o meno marcaro. Lsempi piu visrosi ne sono il paragraro 9 Mller che, immediaramenre dopo la sezione della cririca al miro, orrre una brevissima norizia sulle regioni in cui vivono gli eleranri, anche il paragraro 10, che si sposra bruscamenre sui conrini dell`Lgirro, e inrrodorro dall`ofi, e cos ai paragrari 21, 22, 2` e `0 la parricella marca l`inizio, risperrivamenre, del lungo excuru sulle recniche reroriche per parlare delle sorrerenze, della sezione piu propriamenre geograrica, della descrizione delle miniere, della parre sulle popolazioni. La relazione, pero, rra l`ofi e il cambio di argomenro non e cosranre, ne biunivoca. Ad esempio la parricella accompagna la scansione della descrizione delle popolazioni: Eizoragi (paragraro 50), !loragi (51), Cacciarori (52), Lleranroragi (5`-55), Camusi (57), Acridoragi (58), Cinamolgi (60), nessun ofi inrroduce pero l`imporranre gruppo dei Troglodiri (61). Una siruazione analoga si veririca nella sezione sulla rauna: con regolarir l`ofi inrroduce le concise inrormazioni su leone e myrmex (68-69), leopardo (70), rinoceronre (71), girarra (72), scimmie (7`-75), iena (77), serpenre (78), ma non guelle sul roro carnivoro (76). Per conrro, ralvolra la parricella rigura all`inrerno di sezioni piu o meno omogenee, dove i cambi di argomenro sono piu srumari. Della descrizione degli !rrioragi (paragrari `1-49) possediamo il
56 Si rrovano all`inizio dei paragrari Mller 1-2, 6-10, 1`, 20-24, `0, `5, 41-44, 46-5`, 56-60, 62-64, 66, 68, 70-7`, 77-78, 80, 84, 86, 89, 95, 107-109. |orte terzo - |ozto e /o Liblioreca `84 parallelo resro di Diodoro (!!!, 15-22): nella sinossi di guesri resri abbiamo osservaro che Iozio generalmenre non ha operaro evidenri salri di argomenro, rendendo piurrosro ad abbreviare le singole inrormazioni oprottutto ne//e /oro portt /tno/t. Spesso immediaramenre dopo guesri punri in cui la rielaborazione prevale sulla ripresa resruale, e dove generalmenre vengono omessi alcuni derragli o brevi inrormazioni, compare l`ofi a inrrodurre la norizia successiva. uesro renomeno e parricolarmenre evidenre, ad esempio, nei paragrari 40-41, che si occupano risperrivamenre degli !rrioragi delle cosre esrerne e dell`ingenuir di guesre popolazioni. Dal conrronro con Diodoro 57 si ricava che nel paragraro 40 Iozio ha sinrerizzaro al massimo, e nel 41 ha omesso un passaggio iniziale piurrosro consisrenre: la conrinuir dell`argomenrazione e dungue srara spezzara, e il paragraro 41 si apre con ofi. ualcosa di simile avviene anche in alrri luoghi, ad esempio nei paragrari 42-4` e 4`-44, sempre nella sezione sugli !rrioragi 58 . Eicapirolando, l`ofi puo rigurare o in corrispondenza di cambi d`argomenro, o dove osservazioni di Iozio inrervengono nel resro 59 , oppure dove il lavoro di compendio inrerrompe la conrinuir dell`argomenrazione. Non pare insomma inverosimile che l`arrivir di analisi dei resri nella cerchia di Iozio si svolgesse per porzioni di resro, e che guesra parrizione sia in parre conservara nella successione degli ofi inrrodurrivi, usari a guisa di segni grarici.
57 Per la sinossi cr. upro, pp. 160-164. 58 Cr. upro, pp. 164-169. 59 Sia a inrrodurre la nora, sia subiro dopo, alla ripresa del riassunro: cr. i paragrari 62 e 6` Mller. V||| - ^e//o cerc/to dt |ozto `85 . A /eztone do |ozto La presenza di osservazioni risalenri a Iozio, o comungue all`arrivir di srudio della cerchia, porra a considerare le recensioni della ltb/toteco con un inreresse maggiore che una semplice raccolra di esrrarri. La nora del paragraro 62, sull`impiego del rermine xooqo da parre di Agararchide, ra rirerimenro a un resro che il parriarca non conserva rra gli esrrarri del capirolo 250, ma che evidenremenre aveva davanri e commenrava, essa pare insomma un rossile del commenro orale al resro, che rivela la narura originaria della ltb/toteco come raccolra di nore di lerrura a cararrere non omogeneo, ralvolra rassomiglianri ad appunri scrirri come risulraro (o in visra) di un insegnamenro arrivo. La voce e la personalir del recensore si ranno senrire su rre livelli 60 : la soggerrivir nella scelra degli esrrarri, l`inrervenro direrro nel resro, la rielaborazione linguisrica.
.1. \oetttvtto ne//o ce/to de/t etrottt Lenche molro probabilmenre - come osservaro - Iozio non avesse che esrrarri di Agararchide, la sua non e srara un`acririca rrascrizione di rali mareriali: in diverse occasioni dalle parole del recensore ricaviamo che egli possedeva piu di guello che e conrluiro nel capirolo 250. Alla rine del lungo paragraro 21 sulle modalir reroriche di racconrare le sorrerenze, Iozio ammerre espliciramenre di aver rarro una scelra degli esempi porrari da Agararchide:
60 ! seguenri risulrari derivano in larga parre dalla sinossi dei resri di Iozio e Diodoro, cui evireremo di rimandare ogni volra. |orte terzo - |ozto e /o Liblioreca `86 L rirerendo guesri casi e o/trt dt queto ttpo, onc/e dt o/trt outort, ne accoglie alcuni, ma respinge gli esempi provenienri da Lgesia e da guelli del suo calibro 61 .
L`ampia sezione sugli Arabi Tamudeni (paragraro 9`) e nora solo da Diodoro 62 . Iozio doveva pero porerla leggere, daro che all`inizio del successivo paragraro 94 l`avvenuro raglio di inrormazioni appare espliciro:
Dopo guesri luoghi, non proprio di seguiro ma dopo alcuni alrri, c`e una cosra etc. 6` .
Allo sresso modo al paragraro 107 Iozio mosrra di conoscere le spiegazioni ranrasiose della marea conrro le guali si pronunciava Agararchide, ma si limira a riporrare alcune delle parole di cririca di guesr`ulrimo:
L`aurore, rt/erendo dtvere pteoztont o rtuordo de//o moreo, e respingendole rurre come compleramenre ralse, aggiunge etc. Poi, dopo aver aggiunro onc/e o/tre poro/e perttnentt /o teo quettone, rirorna sull`argomenro etc. 64 .
Dungue Iozio opera delle scelre, derrare verosimilmenre dall`inreresse per cerre remariche e dall`urilir in chiave didarrica di alcuni passaggi. Abbiamo gi consideraro nello scorso capirolo guale ripo di inreresse Iozio abbia, in generale, per i resri di mareria
61 ltb/tot/eco, cap. 250, 447b `-5. 62 Diodoro !!!, 44, 4 - 45, 2. 6` ltb/tot/eco, cap. 250, 457b `2-``. 64 ltb/tot/eco, cap. 250, 460a 8-14. V||| - ^e//o cerc/to dt |ozto `87 geograrica, ernograrica e paradossograrica 65 . Conviene gui solo merrere in luce alcuni alrri asperri, piu peculiari al caso di Agararchide. Conrronrando Iozio e Diodoro, abbiamo riconosciuro maggior arrenzione da parre del primo per cerri passaggi in cui gli usi srilisrici e linguisrici di Agararchide, gi esalrari nella prima recensione del capirolo 21`, paiono conservari con minuzia. Lsempi di guesro ripo di inreresse sono risconrrabili al paragraro 2`, nel guale con la conrinua variazione dei vocaboli si d anche linguisricamenre l`idea dell`andamenro rorruoso del Nilo, e al paragraro 25, nel guale si veririca una siruazione simile riguardo all`andamenro di un rilone aurirero. Analogamenre si porrebbe pensare per le descrizioni delle ravole inclinare adoperare per la puriricazione dell`oro (paragraro 27), e per guella delle rrappole urilizzare dagli Lleranroragi (paragraro 55). Da inreressi di ripo srilisrico e linguisrico e condizionara anche la scelra dei passi del discorso del consigliere al giovane regnanre (paragrari 11-18): la conseguenzialir dell`argomenrazione inrarri pare spezzara in piu punri, e sembra che il recensore abbia prereriro conservare piu alcuni passaggi logici che salvare l`immediara comprensibilir dell`inrero. Nella scelra di passi operara da Iozio si e individuaro anche un inreresse rilosorico-anrropologico, che spazia dalla condizione degli schiavi in miniera allo sraro di narura di popolazioni come gli !rrioragi 66 . !n parricolare al rermine dell`ampio spazio a guesra popolazione dedicaro, il paragraro 49 Mller raccoglie delle considerazioni sulla genuinir della vira di cosroro, considerazioni
65 !n linea con guanro derro nello scorso capirolo si veda, ad esempio, la sezione sulla rauna delle regioni del Mar Eosso (paragrari 68-78), per la guale Iozio conserva una lisra piu complera risperro a Diodoro. 66 Cr. upro, pp. `52-`56. |orte terzo - |ozto e /o Liblioreca `88 che pero paiono aspirare a un renore piu generale sulla vira dell`uomo, ranro da rar sorgere il dubbio che possano cosriruire, almeno in gualche misura, uno sviluppo roziano della rirlessione di Agararchide 67 .
.2. |o poro/o o/ recenore Che Iozio possa inrervenire rra gli esrrarri inrerrompendo la conrinuir della narrazione non sorprende arrarro. L sraro consideraro il caso del paragraro 62, il guale - con l`apparenza di un marginale enrraro nel resro - resrimonia un`arrivir di commenro che doveva accompagnare la lerrura. ua e l arriorano alrre rracce di guesra arrivir. Ci nel paragraro 1, dove si arrerma che il primo a inrraprendere la caccia agli eleranri ru Tolomeo !!, Iozio ra emergere la sua voce cririca e avverre in prima persona: Excfcov oc fi qqoiv cvfot0o o iofoqixo. Non gli risulra inrarri che il Iiladelro sia sraro veramenre il primo, per cui procede a valurare cosa veramenre l`aurore volesse dire, e orrre rre possibili inrerprerazioni:
uello che inrende e dungue o che guesro Tolomeo ru consideraro di gran lunga il primo in relazione all`impegno che vi dedico, o che ru il primo rra guelli che vennero dopo Alessandro, o il primo rra i re di Lgirro 68 .
Ancora un arreggiamenro cririco da parre del recensore si inconrra nella rassegna di esempi srilisrici di discorsi sulle sorrerenze al paragraro 21. Agararchide bollava come privi di valore una serie di giochi linguisrici e rerorici, ma Iozio avverre l`esigenza di precisare:
Se egli si rirerisce a un parlare arro a suscirare compassione allora va vicino al giusro, se invece si rirerisce a gualsiasi ripo di discorso il suo giudizio non e rerro 69 .
uesro di Iozio e un evtdente procedtmento dtdotttco: cirare un aurore, commenrarlo evidenziando guanro di urile e correrro se ne possa ricavare, mosrrarne gli evenruali direrri, rrarne delle conclusioni chiarendo le proprie posizioni. Ld e un procedimenro molro simile a guello in cui e inrenro il qoofixo Agararchide in guesro lungo paragraro, che cosriruisce dirarri un esempio di come poresse svolgersi una lezione di rerorica e cririca lerreraria: un esempio, a guanro pare, valido non solranro per il suo rempo, ma anche per degli erudiri bizanrini. Sono numerosi i verbi alla prima persona chiaramenre da relazionare ad Agararchide, ralvolra essi conrluiscono in maniera immediara negli esrrarri 70 , alrre volre Iozio sembra voler inrenzionalmenre disringuere la voce dell`aurore che sra analizzando dalla propria, guasi a chiarire che una dererminara deduzione non deriva dalla propria rirlessione 71 . !n alrri casi, invece, non si puo srabilire con assolura cerrezza se alcune rirlessioni siano da arrribuire a Iozio o Agararchide, ma si possono avanzare comungue delle iporesi. Agararchide, parlando degli enormi serpenri delle regioni del Mar Eosso, racconrava come li si poresse ammansire privandoli di cibo per lungo rempo e poi concedendogliene solo guando il loro
69 ltb/tot/eco, cap. 250, 446b 40-447a 2. 70 Ad es. rurre le prime persone del paragraro 8, gli oioi dei paragrari 2` (446b 5) e 27 (448b 8). 71 Nel paragraro 41 ad es. convivono la prima persona di Agararchide e la rormula dice l`aurore: `O0cv - qqoiv o otqoqct - cmc voim xf. |orte terzo - |ozto e /o Liblioreca `90 isrinro rosse sraro riaccaro dalla privazione (paragraro 78). A guesra spiegazione, presenre - sebbene non negli sressi rermini - anche in Diodoro 72 , segue solamenre in Iozio una considerazione piu generale:
L narurale, rirengo (oioi), che cio accada agli animali che siano srari ridorri in proprio porere: inrarri si punisce guello che recalcirra, si nurre guello che si concede. gni besria impara a comporrarsi prudenremenre non perche apprende razionalmenre guale sia la cosa migliore, ma perche la sua memoria rimane segnara dall`alrernarsi delle esperienze 7` .
!l rono generale della rirlessione ben si addirebbe all`arrivir di commenro dei resri della cerchia roziana 74 . D. \oelk ascrive senz`alrro guesre parole a Iozio 75 , senza rurravia precisarne il morivo. Un indizio molro signiricarivo e gi nel rarro che di esse non vi sia rraccia in Diodoro, nonosranre nel racconro sul serpenre egli si dirronda molro di piu che Iozio. !nolrre il verbo alla prima persona oioi in guesro caso sembra essere voluramenre conrrapposro alla rerza persona qqoiv che nella parre precedenre del paragraro compare per ben rre volre a inrrodurre le norizie rornire da Agararchide. !l gi ricordaro paragraro 49, a conclusione del racconro sugli !rrioragi, presenra una siruazione simile: in esso si opera una
72 Diodoro !!!, `7, 7, cr. upro, p. 241. 7` ltb/tot/eco, cap. 250, 456a 27-`2. 74 Anche in un alrro caso pare che Iozio abbia proceduro a una generalizzazione di una rirlessione di Agararchide (cr. upro, pp. 274-275), sul rarro che presso gli Alilei e i Casandri l`oro ha meno valore che presso gli alrri popoli, in guanro e molro abbondanre. Iozio osserva: Poiche il valore si misura sulla base di abbondanza e rarir, tutto /o vtto a guesro riguardo valura le cose non in runzione della loro narura ma della domanda (ltb/tot/eco, cap. 250, 458a 25-27.). L sicuramenre rra le piu anriche rormulazioni della legge economica della domanda e dell`orrerra. 75 \LLK 1966, p. 6`, n. 2, dello sresso avviso HLNEY 1974, p. 177, n. 1. V||| - ^e//o cerc/to dt |ozto `91 esrensione all`inrero genere umano di rirlessioni che prendono il loro spunro specirico dal caso parricolare delle popolazioni descrirre. !n se, l`inrenro di rrarre un insegnamenro valido in generale porrebbe risalire anche ad Agararchide, ma analizziamo il brano piu da vicino.
Menrre il nosrro srile di vira si esprime per noi nella compresenza di necessario e superrluo, le srirpi di !rrioragi di cui si e parlaro hanno invece eliminaro rurro cio che e inurile - dice l`aurore (qqoi) - senza mancare di nulla di cio che serve, avendo rurri guanri scelro /o vto dtvtno guanro al vivere (fq 0cio qo fo qv oom pqopctocvoi ovfc), piurrosro che guella che porra a renrare di conrrarrare e superare la narura con le apparenze. !nrarri non accade che per brama di conguisra del porere si sconrrino in rovinose conrese e rivalir, ne che per avido desiderio di guadagno compiano verso gli alrri o subiscano ranri mali non necessari, ne che racendo sorgere gravi inimicizie, nel perseguire il danno risico dell`avversario, si rovinino con le sorrerenze dei propri cari, e nemmeno che andando per mare, esponendosi ai rischi piu esrremi, racciano esperienza del dolore commisurandolo sui rovesci della vira. Piurrosro, avendo bisogno di poche cose, per poche cose sorrrono, e possedendo cio che e surricienre non ricercano il di piu. uello che arrligge ogni uomo (cxoofo) non e se gli viene a mancare cio che non conosce, bens cio che desidera (ci0tio), gualora esso giunga in rirardo risperro al preciso momenro in cui il desiderio e pressanre. Lbbene, colui che ha rurro cio che desidera sar relice secondo il punro di visra della narura, non dell`opinione. !nolrre non sono sorroposri al giudizio delle leggi (vooi): perche inrarri bisognerebbe asservirsi (ootctciv) a un ordine, guando si e in grado di vivere secondo il buonsenso senza norme scrirre (qoo). 76 .
L`inrero brano, come nello scorso caso, e assenre in Diodoro, nella ltb/toteco roziana esso e inrrodorro dall`ofi che, come si e visro, porrebbe benissimo annunciare considerazioni del recensore. La
76 ltb/tot/eco, cap. 250, 451b 11-`0. |orte terzo - |ozto e /o Liblioreca `92 prima parre di guesra pericope si presenra come un riepilogo dello totu di vira degli !rrioragi, dove si avvia anche il conrronro con il nosrro srile di vira (fq mq qmv), e pare che gi gui a parlare sia il parriarca e non l`ernograro. !l qqoi indica semplicemenre che si sranno riporrando inrormazioni lerre nell`opera di Agararchide, ma il linguaggio rradisce una rielaborazione e un rilrraggio arrraverso la lenre di una culrura, guella crisriana, lonrana da guell`aurore. La rormulazione fq 0cio qo fo qv oom pqopctocvoi ovfc cosriruisce una spia signiricariva di guesro renomeno: la tuncturo 0cio ooo non e arresrara se non in aurori crisriani e per lo piu in resri esegerici. La srrada di Dio si cararrerizza parricolarmenre come guella della giusrizia, del non praricare il male, per rare gualche esempio:
Apollinare, |romento tn |o/mo, 257: o oc fmv xoxmv oofcfqocvo cfoio ci fo 0cio ooot. Didimo Cieco, Commentortt tn Zoc/ortom !, 14: fo 0cio ooot pooicfc xoi q fo ovqqo cfooimxovfc. Pseudo-Macario, \ermone, 16, 1: ivo fi coqoim xoi ooqom ci fqv oxoqiov q0ooq xoi 0ciov fq oixoiootvq ooov.
!n errerri la convenienza della vira degli !rrioragi viene subiro dopo valurara soprarrurro sul rarro che non comptono tntuttzto gli uni nei conrronri degli alrri. !nolrre, l`idea della vira come srrada da percorrere e ben arresrara nelle Scrirrure, nelle guali si ra rreguenremenre rirerimenro alle srrade di Dio, alle vie del Signore per indicare la giusra esisrenza 77 . Non solo nel lessico, ma
77 Da Gen 18, 19 ad Ap 15, 16, passando per i libri srorici, sapienziali, prorerici e per rurro il ^uovo Tetomento, ralvolra, ancor piu speciricamenre, la ooo di Crisro e inresa come dorrrina crisriana (cr. ad es. At 9, 2). V||| - ^e//o cerc/to dt |ozto `9` anche nel signiricaro 0cio ooo sembra essere un concerro piu vicino a Iozio che ad Agararchide. Nella seconda parre del resro riporraro si procede a evidenziare guale insegnamenro urile si possa rrarre dal racconro sugli !rrioragi. !l pronome cxoofo non si rirerisce agli uomini dt que//o popo/oztone (cos Henry): la considerazione che la mancanza che crea sorrerenza non e guella dovura a una vira semplice, ma guella che proviene dal desiderio non soddisrarro vale evidenremenre per ont uomo. Allo sresso modo la precisazione che presso gli !rrioragi non esisrono leggi (vooi) provoca una considerazione piu universale: la legge scrirra (qoo) e una vera e propria c/tovttu (ootctciv e il verbo urilizzaro) che da un laro si impone guando esisre il desiderio (ci0tio) - in rermini crisriani il peccoto -, ma dall`alrro e essa sressa che, imponendo il diviero, genera il desiderio. L esrrema ed evidenre la vicinanza di guesri pensieri al conrenuro della |ettero ot lomont dell`aposrolo Paolo che, parricolarmenre nel capirolo 7, illusrra ai proseliri guale sia la runzione della legge, e come il crisriano sia sraro liberaro da essa con la venura e il sacriricio del Messia.
uando inrarri eravamo nella carne, le passioni peccaminose, srimolare dalla legge (voo), si scarenavano nelle nosrre membra al rine di porrare rrurri per la morre. ra pero siamo srari liberari dalla legge, essendo morri a cio che ci reneva prigionieri, per servire (ootctciv) nel regime nuovo dello Spiriro e non nel regime vecchio della lerrera (qoo). Che diremo dungue. Che la legge e peccaro. No cerramenre! Pero io non ho conosciuro il peccaro se non per la legge, ne avrei conosciuro il desiderio (ci0tio) se la legge non avesse derro: Non desiderare 78 .
78 lm 7, 5-7, cr. anche lm 4, 15: dove non c`e legge, non c`e nemmeno rrasgressione. |orte terzo - |ozto e /o Liblioreca `94
Naruralmenre per voo gui si inrende anzirurro la legge della dell`onttco o//eonzo, guella rra Dio e il popolo di !sraele, conrenura nei libri della Torah e sinrerizzara nei Dieci Comandamenri. Turravia se il discorso di Paolo e valido per la legge per eccellenza, ranro piu esso si applica alle norme del vivere umano, che da essa discendono: l`idea di rondo e sempre guella del passaggio dalla c/tovttu de//o /ee, necessaria a causa di una condizione imperrerra dell`uomo, alla perrezione della liberr in guanro rigli di Dio 79 . Si vede dungue guali spunri didarrici un`opera come guella di Agararchide poresse orrrire ad una cerchia di erudiri bizanrini, e soprarrurro a uno srudioso come Iozio, per il guale la conrinuir rra la rirlessione rilosorica anrica e guella crisriana cosriruiva cerro una delle morivazioni del suo compromerrenre inreresse per la culrura pagana.
.3. lte/oboroztone /tnutttco Nel caso appena analizzaro del paragraro 49 si e osservaro come l`inrervenro sul resro recensiro si veririchi anche a livello linguisrico, segno - anche guesro - che le nore di lerrura della ltb/toteco non sono semplici rrascrizioni, ma la resrimonianza e il risulraro di un /ovoro ottorno o/ teto 80 . Naruralmenre non e agevole individuare rurri i punri in cui le rormulazioni rispondono piu alla lingua di Iozio che a guella di Agararchide, non solo perche l`opera originale non e conservara, ma
79 Cr. Go/ 4, 1-7. 80 !l rilrraggio del resro arrraverso la culrura crisriana e bizanrina si avverre anche in inrervenri minori, ma di norevole inreresse, come il riordino dei punri cardinali, al paragraro 64 Mller, in modo da rormare l`acrosrico ADAM: orienre (ovofoq), occidenre (otoi), serrenrrione (oqxfo) e meridione (coqpio), cr. upro, p. 102, n. 12`. V||| - ^e//o cerc/to dt |ozto `95 anche perche lo sraro della conoscenza della lingua bizanrina - si deve ammerrere - non e conrronrabile con guello del greco classico e della /otne ellenisrica. Anche per lo srudio di guesro asperro la base di parrenza e il conrronro rra Iozio e Diodoro. Non si deve pensare che gli esrrarri roziani del Mor loo siano sempre e comungue piu vicini alla lerrera di Agararchide risperro al riurilizzo di Diodoro: da un laro - come si sra osservando - il parriarca non si limira a crudi excerpto, inrervenendo a piu livelli sul resro, e dall`alrro in alcuni casi sorprendiamo Diodoro a reimpiegare in maniera esrremamenre lerrerale la sua ronre 81 , ranro che, ad esempio, nel riporrare l`opinione dell`aurore sulla narura dell`oro, ne conserva la prima persona oioi 82 . Pare insomma prudenre, volendo avvicinarsi il piu possibile al resro originale di Agararchide, valurare volra per volra guale delle due versioni sia piu redele, o se piurrosro esse non si inregrino 8` . La piu approrondira analisi dell`impiego di Agararchide in Diodoro e srara rarra da Jonas Palm 84 il guale, pur cogliendo nel segno in molri giudizi relarivi a Diodoro, pare escludere con rroppa convinzione gualsiasi inrervenro roziano negli esrrarri del capirolo 250 della ltb/toteco, idenriricari tout court come il resro originale di Agararchide 85 : guasi rurre le dirrerenze rra il resro di Iozio e guello
81 Nel suo srudio su Agararchide e Diodoro, PLELMANS 1967, p. 455 si rendeva ben conro della dipendenza lerrerale di Diodoro da Agararchide: Diodore, loin d`ecrire d`une maniere personnelle, se conrenre de copier sa source d`une raon gu`on a gualirie de servile. 82 Diodoro !!!, 14, 5. 8` L guello che si e cercaro di rare nella sinossi. 84 PALM 1955, pp. 15-55. 85 PALM 1955, pp. 16-26 ricava indicazioni sul merodo di Iozio sulla base del conrronro dei suoi excerpto con due opere pervenure: la Vtto dt Apo//onto dt Ttono di Iilosrraro (= ltb/tot/eco, cap. 241) e le Vtte poro//e/e di Plurarco (= cap. 245). L`analisi viene svolra sezione per sezione, individuando dove il rapporro sia |orte terzo - |ozto e /o Liblioreca `96 di Diodoro si spiegherebbero, secondo guesra iporesi, come variazioni e inrervenri da parre del secondo. !n guesro modo, pero, i rermini del discorso appaiono rovesciari. !l caso del paragraro 55 illusrra chiaramenre la siruazione: da un laro c`e Iozio, nel guale le inrormazioni sono compresse in lunghi periodi senza parricolare cura srilisrica, dall`alrro c`e Diodoro che presenra un resro piu coerenre. Agararchide scrive velocemenre - dice Palm - e ha molro mareriale che viene compresso in una singola rrase, Diodoro ha daro una lerrura complessiva della sua ronre ed ha successivamenre daro alla lingua una vesre piu normale 86 . uella che viene descrirra come di Agararchide e evidenremenre l`operazione di excerptum operara da Iozio. Cio non roglie che anche Diodoro possa aver rielaboraro la sua ronre: proprio in guesro paragraro avevamo in errerri ravvisaro 87 che le due versioni si complerano guanro alle inrormazioni, segno che Iozio e Diodoro hanno entrombt operoto de//e ce/te runzionali al loro inreresse e all`economia del loro lavoro. Anche guando si dice che in alcuni luoghi Diodoro avrebbe c/tortto il resro di Agararchide 88 , pare piu probabile che sia sraro Iozio con il lavoro di excerptum (generalizzazione, riassunro, omissione dei passaggi etc.) a renderlo meno comprensibile. Allo sresso processo, e non al qoofixo Agararchide, saranno da
lerrerale, dove il resro sia sraro riassunro, abbreviaro o variaro, dove ci siano srare omissioni e dove aggiunre. Nei due casi Palm osserva che le porzioni di resro che Iozio riporra con piu arrenzione e redelr sono proprio guelle geograriche e guelle derragliaramenre descrirrive, due cararrerisriche - guesre - peculiari dell`opera di Agararchide. 86 PALM 1955, p. `4: Ag. schreibr schnell und har viel Marerial, das in einen einzigen Sarz hineingepressr wird, DS har die Vorlage durchgelesen und danach der Sprache ein normaleres Cewand gegeben. 87 Cr. upro, p. 197. 88 Cr. PALM 1955, p. `0: DS [Diodoro Siculo har vieles verdeurlichr und ausgeglichen. V||| - ^e//o cerc/to dt |ozto `97 arrribuire la grammarica occasionalmenre libera, gli usi incoerenri e le conrusioni dei rempi verbali che Palm rileva nel resro della ltb/toteco 89 . Lo srudioso sosriene sosranzialmenre che Diodoro abbia proceduro a una normalizzazione della sua ronre in direzione di un resro piu correrro e scorrevole, rendendo piu marcara la connetone rra proposizioni, inserendo parole onc/e uper//ue, risrabilendo il giusro ordtne dei vocaboli, curando la rt/tntturo dei periodi, operando inrerpolazioni personali 90 . Anche guesri risulrari paiono piu verosimili lerri all`inverso: le parole superrlue saranno srare piu probabilmenre omesse da Iozio nel riassunro, la ririnirura srilisrica e la correrrezza sinrarrica si saranno spezzare nella conrrazione del compendio e nel salro di passaggi logici, e l`incoerenza negli usi verbali porrebbe in parre derivare dal rilrro di un greco, guello bizanrino, disranre un millennio dalla lingua di Agararchide. Avanziamo dungue alcune iporesi sulla rielaborazione linguisrica e srilisrica di Iozio. Anzirurro la gi rilevara rendenza ad associare piu inrormazioni e conrenuri in singole lunghe rrasi pare rispondere bene non solo al lavoro di riassunro, ma anche piu in generale all`ampio periodare
89 Cr. ad es. PALM 1955, p. `1-`2 e p. 40. 90 Cr. PALM 1955, p. `2-`4. Un esempio dell`ulrima caregoria, guella degli inrervenri di Diodoro, sarebbe cosriruira dalle parole Toi oc ... om fotfmv oqoooofcqov civoi fov piov otpcpqxcv (!!!, 18, 1). !nnanzirurro essa e una rormula inrrodurriva, menrre - osserva Palm - nel punro corrispondenre di Iozio il discorso e conrinuo, perche manca l`ofi, abbiamo pero osservaro che non rurri i cambi di argomenro sono segnari da guesra parricella, la cui runzione e piu complessa (cr. upro, 5). !n secondo luogo si dice che guesro ripo di rrase e rreguenre anche in alrre parri della ltb/toteco tortco (p. `5). !n errerri in sei delle orro volre in cui nell`opera di Diodoro compare la rorma comparariva di oqoooo, essa rigura in una rormula simile a guella in guesrione, ma bisogna norare anche che guarrro di guesri sei casi sono nel libro !!!, in sezioni che provengono da Agararchide, e uno nel libro !, dove non e escluso che si sia rarro ricorso ancora a lui. !n rurri guesri cingue casi, poi, il compararivo si rrova accanro all`aggerrivo ot che lo rarrorza o guanrirarivamenre (molre cose piu sbalordirive) o gualirarivamenre (molro piu sbalordirivo). Iorse dungue l`uso di guesra rormula inrrodurriva apparreneva ad Agararchide. |orte terzo - |ozto e /o Liblioreca `98 della prosa bizanrina. Molre delle dirricolr di comprensione del capirolo 250 91 (che in vari casi riusciamo a sciogliere solo grazie al conrronro con Diodoro) porrebbero derivare proprio dalla combinazione del passaggio arrraverso guesro rilrro linguisrico e dell`operazione di compressione del resro. Per rare solo gualche esempio, si pensi al pronome inderiniro fivo del paragraro 2` che si rrova a celare ben rre concerri 92 , o al paragraro 4` nel guale l`inrormazione che le abirazioni degli !rrioragi sono rivolre a nord e guella che essi devono ripararsi dal calore vengono ruse in un`unica, concerrosa rrase 9` , o ancora si pensi alla descrizione della malarria da cui sono arrerri i Sabei 94 . !l processo di rirormulazione e compressione del resro si veririca spesso in corrispondenza della conclusione di un argomenro o di una sezione, guasi che Iozio decidesse ralvolra d`improvviso d`essersi dilungaro abbasranza 95 . Porrebbe derivare da un`inrerrerenza della lingua bizanrina anche l`osricir di alcune rormulazioni, per le guali non vi e corrisperrivo in Diodoro: xofctocvq ci ct0ciov foqv, derro delle ravole per la puriricazione dell`oro (27b), ci fov ciqcqq xoi xofcciovfo foov, a riguardo del rirlusso della marea (`2c). Piurrosro che pensare che Diodoro abbia omesso guesre parole, e verosimile che si rrarri di commenri accessori aggiunri a voce duranre la lerrura e spiegazione del resro nella cerchia di Iozio. Alrre volre, per la comprensione, possiamo avvalerci del conrronro con Diodoro:
91 Le rexre de Phorius - si scusava anriciparamenre Henry, all`inizio del capirolo 250 - esr souvenr dirricile, obscur mme. L, residenr les causes des raiblesses d`une rraducrion gue j`aurais voulue meilleure (HLNEY 1974, p. 1`4 n. 1). 92 Sezione 2`b in sinossi: cr. upro, p. 128. 9` Sezione 4`b in sinossi: cr. upro, p. 167. 94 Sezione 99b in sinossi: cr. upro, p. 281. 95 Cr. ad es. i paragrari ``, `4, e il 5` alla sezioni c e d. V||| - ^e//o cerc/to dt |ozto `99 e il caso del passo sulle abirazioni degli !rrioragi al paragraro 44 96 , o guello del paragraro 102 97 nel guale Iozio esprime in maniera un po` conrorra il concerro che la prosperir dei Sabei deriva dal loro rrovarsi al riparo dai popoli bellicosi 98 . L`impiego riperuro di alcune parole suscira gualche osservazione. !l pronome foiotfo che prelude a una descrizione o la ricapirola (rali dungue i dari a riguardo di etc.) e rreguenre in Iozio, soprarrurro in relazione al resoconro sullo srile di vira delle varie popolazioni (lo si inconrra nelle sezioni 27b, 44a, 47b, 48a, 50a, 54, 60b, 61a), menrre in Diodoro non compare che due volre (4`d, 48b). Negli esrrarri della ltb/toteco la presenza di guesre rormule inrrodurrive o conclusive, come una serie di rirolerri, sembra rispondere all`esigenza di annunciare i cambi di argomenro negli esrrarri, nei guali l`originaria conrinuir della narrazione viene meno. ualcosa di simile si puo arrermare a riguardo del parricipio o ciqqcvo, del guale anche Leopoldi 99 e Palm 100 rilevano la rorre presenza in luogo di otfo, a esso va aggiunro anche l`uso dell`incidenrale m ciqqoi. Dal momenro che guesri rermini rigurano sia in Iozio che in Diodoro (in guesr`ulrimo soprarrurro nel composro con qo-), e probabile che l`uso risalga ad Agararchide. Turravia bisogna rimarcare che: 1) in Iozio le arresrazioni sono il doppio risperro a Diodoro: `0 (di cui 26 volre la rorma semplice, 4 guella con il preverbo qo-)
96 Sezione 44c in sinossi: cr. upro, p. 169. 97 Sezione 102c in sinossi: cr. upro, p. 286. 98 Naruralmenre le ambiguir del resro della ltb/toteco porrebbero a volre derivare anche da problemi resruali: si pensi alla descrizione della pesca degli !rrioragi delle scogliere, un passo che creava dirricolr gi al copisra del ms. M (sezione `2b in sinossi: cr. upro, pp. 149-150). 99 LLPLD! 1892, p. 78. 100 PALM 1955, p. `8. |orte terzo - |ozto e /o Liblioreca 400 conrro 14 (di cui solo 5 volre la rorma semplice, 9 guella con il preverbo), 2) esisrono alrri capiroli in Iozio in cui ciqqcvo / ciqqoi sono largamenre impiegari, soprarrurro nel 222, 22`, 229, 2`0, 2`2 e in misura minore 247 e 280, anche negli esrrarri da Iilosrorgio oo qmvq 4mfiot (ms. lorocct 142) se ne rileva un uso piurrosro esreso (1` casi), `) d`alrra parre nella ltb/toteco tortco di Diodoro l`uso di ciqqoi / qociqqoi e nerramenre piu arresraro per i primi libri, per calare sensibilmenre nei successivi, non va dimenricaro che Agararchide e impiegaro da Diodoro sicuramenre nei libri ! e !!!. Iorse la conclusione piu probabile e guella di Leopoldi: l`impiego di ciqqoi risale a Agararchide, ma la maggior presenza, risperro a Diodoro, nel resro del capirolo 250 della ltb/toteco porrebbe essere da ascrivere a Iozio, che rroverebbe in guesr`uso un espedienre per recuperare la conrinuir del resro, pur arrraverso la rrammenrarier degli esrrarri. *** L`indagine sulla lingua bizanrina porrebbe progredire aumenrando il derraglio, ed esaminando gli usi e le accezioni dei singoli rermini 101 , ma non e guesra la sede 102 . L`obierrivo che ci eravamo prerissaro (e che speriamo di aver surricienremenre illusrraro) rramire guesra ricerca, cos come rramire la rassegna degli
101 Ad esempio l`avverbio cixq del paragraro 61 (sezione 61b) va inreso come brevemenre, L.A. Sophocles accoglie guesra arresrazione nel suo Gree/ |extcon o/ t/e lomon ond lyzonttne |ertod (SPHCLLS 1888, p. 42`). !n guella sressa sezione compare un rirerimenro a Dio che manca in Diodoro, e che porrebbe essere un`alrra spia delle rielaborazione roziana del resro. 102 Alrre osservazioni in ral senso sono srare proposre nelle nore alla rraduzione. V||| - ^e//o cerc/to dt |ozto 401 inrervenri del recensore, era guello di merrere in luce il vero cararrere delle nore di lerrura della ltb/toteco: non solranro inrormazioni ed esrrarri inerri ricavari dalle opere lerre, ma mareriali scaruriri da un`arrivir di insegnamenro, rorse anche desrinari ad essere urilizzari a rini didarrici 10` .
7. |o /ettero o Toroto: controddtztone o crtttoro/to' Considerando i dari messi in luce rinora, ovvero la narura delle nore di lerrura come mareriali didarrici, le doppie recensioni di una sressa opera, l`esisrenza - rra i capiroli della ltb/toteco - di conrinuir remariche (messe in rilievo nello scorso capirolo) e mareriali (le doppie recensioni di Agararchide/!erocle e Iilopono/Iilosrraro), e valurando in aggiunra l`ampiezza del capirolo 250, conrenenre anche esrrarri esrremamenre redeli all`opera analizzara 104 , la siruazione dei mareriali che compongono la ltb/toteco appare piu complessa di come la lerrera a Tarasio la presenrerebbe. uesro resro, che conrinua a rar discurere gli srudiosi per numerosi asperri, si presenra come un`episrola dedicaroria del parriarca al rrarello, nella guale Iozio arrerma che la silloge conriene il rendiconro, rarro a memoria, dei 279 libri lerri guando Tarasio non era presenre, la circosranza della separazione dei due rrarelli sarebbe un`ambasciara c' `Aootqiot cui Iozio avrebbe preso parre. Un prima dirricolr e nella preresa composizione a memoria, inaccerrabile per molri dei capiroli della ltb/toteco 105 , rra i guali
10` Su guesr`ulrimo rema cr. CANIEA 1998. 104 Le sezioni di resro in cui la corrispondenza rra Iozio e Diodoro e maggiormenre lerrerale. 105 HACC 197`, pp. 221-222 propone che l`argomenro della composizione a memoria sia da rirerire solo alle schede brevi (alle guali Iozio alluderebbe col rermine to0coi), e avverre comungue che possa rrarrarsi di una rormula di |orte terzo - |ozto e /o Liblioreca 402 anche il 250, oggerro del nosrro srudio: rroppo lunghi e lerrerali gli esrrarri, rroppo esrese e derragliare alcune lisre, come la rassegna dei miri criricari da Agararchide (paragraro 7 Mller). Ma e guello dell`ambasciara il daro sul guale si e concenrraro maggiormenre lo srorzo ermeneurico degli srudiosi, in guanro porrebbe rornire porenzialmenre la dara di composizione della ltb/toteco. L`indicazione c' `Aootqiot e srara generalmenre inresa come un rirerimenro agli Arabi, rurravia nessun documenro noro ra il nome di Iozio rra i membri delle spedizioni diplomariche imperiali presso il Calirraro. Si e comungue cercaro di individuare l`evenro menzionaro nel resro. Hergenrrher 106 prosperrava due iporesi: l`ambasciara del 845 a Samarra, capirale del Calirraro, o guella dell`855/56 sul conrine. Per guesra seconda iporesi propendono la maggior parre degli srudiosi: Severyns 107 e rrh 108 pensavano alla ltb/toteco come il prodorro di una cerchia di srudiosi irineranre, Ziegler 109 rireneva invece che la composizione si rosse conclusa prtmo della parrenza del 855, Hemmerdinger 110 si spingeva a iporizzare che Iozio avesse reperiro i libri recensiri nella ltb/toteco a Lagdad, componendo l la silloge. Per Helene Ahrweiler 111 , segura da Lemerle 112 , l`ambasciara sarebbe invece da collocare nell`8`8, duranre la campagna dell`imperarore Teorilo conrro gli Arabi cui Iozio avrebbe parreciparo da giovane, porrando con se, mescolari ai oqfio imperiali, i suoi appunri e libri. Ancora per l`ambasciara
modesria, una excuotto anricipara per gli evenruali errori. Cr. anche tn/ro, p. 409, n. 1`2. 106 HLECLNETHLE 1867-1869, !, p. 14, e !!!, pp. `41-`4`. 107 SLVLEYNS 19`8, pp. 1-4. 108 ETH 1928-1929, !, pp. 6-10. 109 Z!LCLLE 1941, coll. 684-691. 110 HLMMLED!NCLE 1956. 111 AHE\L!LLE 1965, pp. `56-`61. 112 LLMLELL 1971, pp. 179-180. V||| - ^e//o cerc/to dt |ozto 40` dell`855/56 si pronuncia Dvornik 11` , menrre Treadgold 114 rorna sulla dara dell`845. C`e sraro pero anche chi ha pensaro che la lerrera a Tarasio presenrasse una siruazione rirrizia: Krumbacher 115 per primo propose che la prerazione della ltb/toteco rispondesse ad una rinzione lerreraria, e Klinkenberg 116 ha individuaro evidenri corrispondenze rra una parre della lerrera e un passaggio della miscellanea srorica di Panrila, recensira nella sressa ltb/toteco al capirolo 175. Halkin 117
rireneva di rrovare una conrerma alla resi di Krumbacher nell`analisi delle ronri del capirolo 252 su Cregorio Magno, che rradisce l`impiego di un resro che Iozio non avrebbe poruro conoscere prima dell`875 118 . Un recenre srudio sinorrico di Vanna Maraglino 119
conrerma la dipendenza di resri proposra da Halkin. Dopo l`argomenro della composizione a memoria, siamo dungue di rronre a una seconda dirricolr: se la norizia sull`ambasciara e da prendere per vera (gualsiasi delle dare proposre si scelga), la siruazione descrirra nella lerrera non puo rirerirsi all`inrera ltb/toteco, la cui elaborazione sarebbe invece conrinuara sino all`ulrima rase della vira di Iozio. !n guesra direzione punra anche una rerza, rorre conrraddizione, sravolra inrerna alla ltb/toteco. Nella lerrera a Tarasio le 279 to0coci ranno rirerimenro ai libri lerri guando il rrarello non c`era (otm ci oxoo qmv ovcvm), nella pagina
11` DVEN!K 1967. 114 TELADCLD 1980, p. 1`. 115 KEUMLACHLE 1897 2 , p. 519. 116 KL!NKLNLLEC 191`, pp.18-19. 117 HALK!N 196`. 118 MANC 1975, pp. `7-4`. accoglie lo srudio resruale di Halkin, ma conserva anche la veridicir della norizia sull`ambasciara, rirenendo che un primo nucleo della ltb/toteco rosse sraro realizzaro nelle circosranze descrirre dalla lerrera a Tarasio. 119 MAEACL!N 2007. |orte terzo - |ozto e /o Liblioreca 404 rinale della silloge (la cosidderra posrrazione) Iozio arrerma pero che i 279 libri recensiri sono guelli che gli viene in menre di aver lerro dal momenro in cui ha acguisiro capacir di comprensione e giudizio in mareria lerreraria (oq' otcq fi oio0qoi qiv oqcq xoi xqioi omv cvcqtq) 120 . Ancora un daro che non rorna, e a cui rorse non si e mai rivolra surricienre arrenzione, e lo sresso numero 279. Lsso rirorna rre volre: olrre che nell`episrola, lo si legge nell`inrirolazione e nella posrrazione, scrirro in rre dirrerenri rormule che lo ranno rurre risulrare da una sorrrazione di `00 meno 21.
LP!STLA: fotfo oc cofi cvfcxoiocxofm cqci fmv fqioxooimv cq' cvi xoi ot cov oociovfo, foootfo oq, oioi, fq oq ot ftovfo oqotoio ovovmo0qvoi otvccocv Ne mancano la guindicesima parre (di rrecenro) piu uno a rrecenro e non di piu = `00-( `00 / 15 +1). T!TL: `Aoqqq xoi otvoqi0qoi fmv ovcvmocvmv qiv pipimv mv ci xcqooimoq oiovmoi o qoqcvo qmv oocqo Toqooio cqfqoofo cofi oc fotfo cixooi ocovfmv cq' cvi fqioxooio. Ne mancano venri piu uno a rrecenro = `00-(20+1). PSTIAZ!NL: Tqioxooioofm xoi cvfcxoiocxofm cqci qoc0civ oqi fmv fqioxiooimv xmtocvov. La rrecenresima parre e la guindicesima parre (di rrecenro) impediscono di arrivare a rrecenro = `00-( `00 / `00 + `00 / 15 ).
120 !n conrraddizione con la norizia che le schede della ltb/toteco racciano rurre rirerimenro ai libri lerri in assenza del rrarello pare anche un`indicazione nel capirolo 165, dove si parla dei discorsi di !merio alla lerrura dei guali Tarasio ovevo preo porte (108b 28-`0). V||| - ^e//o cerc/to dt |ozto 405 279 e evidenremenre il numero dei capiroli della ltb/toteco 121 , ma, a guanro sembra, viene presenraro come il numero delle opere lerre. ! due dari non sono cerro eguivalenri: basri pensare ai guindici casi in cui alla sressa opera vengono dedicari piu capiroli, o anche ai non pochi capiroli in cui si passa in rassegna piu di un`opera. Si aggiunga anche che la sressa numerazione da 1 a 279 e a volre pasricciara: nel caso di Llio Arisride, ad esempio, guello che doveva essere un capirolo unico, il 247, si e rrovaro erroneamenre disrinro in due. La rrarrazione abbracciava guarrro discorsi di guesro aurore, un sorrorirolo del guarro discorso e toto tnterpretoto do c/t /o numeroto /e c/ede come l`inizio della recensione di un`alrra opera, divenendo cos il capirolo 248, con ranro di ovcvmo0q iniziale. Per conseguenza, sembra che l`aurore della numerazione dei capiroli non sia sempre consapevole del conrenuro della ltb/toteco, eppure rale numerazione divenra un daro di rarro, e conrluisce come indicazione del numero de//e opere lerre in assenza di Tarasio (e non del numero di schede) in rre punri rorri del resro: la lerrera dedicaroria (addirirrura con la precisazione sono 279 e non dt ptu), il rirolo, la conclusione dell`opera. Si rrarra proprio dei passaggi runzionali a una sisremazione ediroriale. Cosa pensare dungue della lerrera a Tarasio. Non si rrarra di una prerazione, daro che essa si rrova, nel ms. A, prima anche del rirolo e del ptnox 122 . Della sua anrichir non si puo rurravia dubirare:
121 Nelle edizioni a srampa i capiroli risulrano essere in realr 280: rurravia guesra siruazione si e dererminara dalla scissione arbirraria in due capiroli disrinri (88 e 89) della rrarrazione a riguardo dei fo xofo fqv cv Nixoio otvooov qo0cvfo, numerara come 88 nei manoscrirri e nel ptnox. 122 !l primo a porla in posizione preraroria sembra essere sraro Andre Schorr nella rraduzione larina (SCHTT 1606), che la colloco dopo rirolo e ptnox. L`edttto prtncep di HLSCHLL 1601, sulla scia dell`esemplare manoscrirro di Lsrienne (Hor/ey 5591-9`), la riproduceva dopo il capirolo 278 (cr. CANIEA 2001, pp. 1`9-141). |orte terzo - |ozto e /o Liblioreca 406 gli srudi di Niccolo Zorzi 12` e Cuglielmo Cavallo 124 hanno messo in luce che il Morc. Gr. 450 risale alla rine del !X secolo, ed e dungue sraro conrezionaro molro probabilmenre quondo |ozto ero oncoro tn vtto. La domanda da rarsi insomma non e ranro c/t e quondo abbia composro la lerrera, bens coo Iozio e/o il suo entouroe inrendevano celare sorro la rirrizia siruazione di viaggio, e cosa si possa nascondere dierro le conrraddizioni che si sono rilevare. Abbiamo gi osservaro come le dare proposre per l`ambasciara non convengono con gli indizi che invece porrano a idenriricare nei mareriali che compongono la ltb/toteco la resrimonianza di un`arrivir di srudio prorrarrasi rino alla rarda er del parriarca. Ma possiamo davvero essere sicuri che le parole qcopctciv qo c' `Aootqiot oiqc0cv0o volessero rirerirsi a una ambasciara presso gli Arabi. Pare guanro meno immorivara la sicurezza con cui `Aootqiot e sraro sinora inreso univocamenre come Arabi: si cercher invano uno srudio decisivo in guesro senso 125 . Se da un laro i Lizanrini usavano anrichizzare nomi di popoli e cirr, dall`alrro non risulra che `Aootqio al rempo di Iozio rosse mai sraro impiegaro per indicare il Calirraro, anche perche il rerrirorio degli anrichi Assiri corrisponde a un`area, guella siro-libanese, che non coincide precisamenre coi conrini del Calirraro. Alrro daro che crea dirricolr in relazione ad un`iporerica ambasciara presso gli Arabi proviene dalla posrrazione, nella guale Iozio arraccia la possibilir di porer non rare rirorno da guesra qcopcio:
12` ZEZ! 1998. 124 CAVALL 1999, con la posrilla di CANIEA 1999. 125 TELADCLD 1977, p. `46-`47 osserva solranro: Phorius seems ro have borrowed rhe phrase c' `Aootqiot rrom Procopius. Compare cv `Aootqioi, which Phorius guores in his epirome or Procopius` Wor [ltb/tot/eco capirolo 6`, 26a 2, where ir means rhe land easr or Tigris. V||| - ^e//o cerc/to dt |ozto 407 Tu, il piu caro rra coloro che hanno in comune con me i rravagli del parro, se menrre arrendo a guesra ambasceria mi cogliesse il rermine comune a rurri gli uomini, [grazie alla ltb/toteco avrai non delusa l`arresa della rua speranza, e insieme il rondamenro e la memoria dell`arrerro e della consolazione, e soprarrurro avrai come primizia e consacrara conclusione il compimenro delle rue arrese di conoscenza lerreraria 126 .
! roni sono persino srruggenri, i rermini rorri e signiricarivi: fo xoivov xoi ov0qoivov fco, oqot0io, ovovqoi... sembra gualcosa di piu che il congedo di un`opera: pare di avverrire in guesre parole il reale rimore di Iozio di non porer piu vedere il rrarello. ra, se si esclude l`iporesi di Helene Ahrweiler di una spedizione diplomarica duronte unoztone mt/ttore, che comporrerebbe una dara davvero rroppo alra (8`8) per la ltb/toteco, le ambasciare di cui si e parlaro non paiono aver implicaro rischi ranro marcari da suscirare guesre parole: sia guella dell`845 che guella dell`855, erano rinalizzare in errerri ad uno scambio di prigionieri 127 . Sorge insomma il dubbio che sorro il rema dell`ambasciara sia adombraro un evenro che aveva davvero causaro un disracco doloroso, daro che la redazione della ltb/toteco - sulla base di guanro derro - e parsa da collocarsi nell`ulrima rase della vira di Iozio, guesro evenro porrebbe idenriricarsi nel secondo esilio del parriarca. Nell`886 l`imperarore Leone V! - un rempo suo allievo - per morivi a noi non nori depose Iozio, nominando come parriarca il rrarello Srerano, e lo esilio nel monasrero di Lordon in Armenia 128 . L`indicazione - nella lerrera a Tarasio - d`essere sraro inviaro fq
126 ltb/tot/eco, 545 8-15. 127 Cr. VAS!L`LV 19`5, !, risperrivamenre p. 198 e p. 224. 128 Teorane Conrinuaro, C/ronorop/to V!, 2. |orte terzo - |ozto e /o Liblioreca 408 pooicim qqm avrebbe senso in guesra lerrura, visro che ru proprio l`imperarore a esiliarlo, e la scelra dell`ernonimo `Aootqioi non pare ruori luogo, innanzirurro perche l`Armenia si rrovava errerrivamenre ai conrini dell`Assiria. Ma non bisogna rrascurare nemmeno che associare la siruazione personale dell`et/to con il rirerimenro all`Atrto poreva derivare a Iozio dalla rreguenrazione dei resri sacri: dal secondo libro dei Ee 129 apprendiamo che Sargon !! d`Assiria invase la Samaria dando inizio di rarro alla diaspora e alla disrruzione del regno di !sraele, gli !sraeliri rurono et/tott tn Atrto, e al loro posro rurono impianrare popolazioni dalla regione di Labilonia. Cio avvenne nel 721 a.C. Con guesra proposra di ricosrruzione non prerendiamo di aver daro soluzione alla vexoto quoetto della lerrera a Tarasio. La nosrra inrenzione era di merrere in luce le porenzialir crtttoro/tc/e di guesro resro, sulle guali - piurrosro che parlare di conrraddizioni o di pura rinzione lerreraria - si dovr rorse ormai concenrrare lo srorzo. !n direzione di una crirrograria di ripo cabalisrico porrebbero punrare anche guelle rre complicare rormule per rar venir ruori il 279 dal `00 (con rurre le perplessir che guesra cirra solleva in relazione ai /tbrt lerri) 1`0 . Cio che invece pare sempre piu chiaro e che la composizione delle nore che rormano la ltb/toteco ha occuparo Iozio per rurra la sua arrivir di srudio, che non andr conrinara al periodo laicale, ma esresa rino al secondo esilio, guando il deposro parriarca, ormai
129 2le 17, 5 ss. 1`0 Iorse 279 pareva una cirra imperrerra, menrre il rirerimenro al rre volre cenro associava due numeri simbolo di perrezione, ma porrebbe esserci gualcosa di piu. L rorse un caso, ma merirerebbe di essere approrondiro il rarro che la cirra 279 e esarramenre complemenrare a 721, anno dell`esilio degli Lbrei in Assiria: 279+721=1000. Per dirla nei rermini di Iozio, se 279 e 21 che manca a `00, 721 sarebbe `00 che manca a 1000 piu 21. V||| - ^e//o cerc/to dt |ozto 409 privaro dei suoi amari libri 1`1 , non poreva lavorare se non sulla base degli ocooqio redarri in un primo momenro dai manoscrirri 1`2 . La mancanza di coerenza nella srrurrura e di un piano ordinaro resrimoniano il cararrere non derinirivo della ltb/toteco, e capiroli come l`ampia raccolra di esrrarri di Agararchide porrebbero cosriruire il risulraro di guesra rase posrrema del |ebenwer/ roziano.
1`1 Ne parla Iozio sresso nelle lerrere 86 e 98 (\esrerink-Laourdas) e nel passo gi ciraro upro ( `) di Amp/t/oc/to 148. 1`2 Un rirerimenro a guesri mareriali e all`ulrima rase redazionale porrebbe essere anche nella lerrera a Tarasio, dove si avverre che le schede si succedono m ov cxoofqv otfmv q vqq qopooi. Si e gi considerara l`impossibilir della composizione a memoria dell`inrera ltb/toteco, avr dungue ragione SCHAMP 1987, pp. `0-`6 a inrendere vqq come /e memoire, e non /o memoire.
Appendtce LA TEADUZ!NL D! J.-L. CNSTANT!N
41` |remeo
Eene Henry, nell`inrroduzione all`edizione della ltb/toteco di Iozio per la Collecrion Lude (vol. !, 1959, p. XL) osservava che les rraducrions compleres de la ltb/tot/eque sonr aussi rares gue les edirions. Lisogna dar ragione allo srudioso, anche se non si puo dire che gli srorzi siano mancari. La prima rraduzione inregrale (in larino) della ltb/toteco, guella di Andre Schorr (Augsburg 1606), era srara gi precedura da renrarivi che non riuscirono a giungere a pubblicazione: dal lavoro del gesuira Juan de Mariana, a guello di Iederico Mezio, Schorr era a conoscenza (e probabilmenre poreva in gualche modo impiegarle) delle rraduzioni aborrire, e vi raceva rirerimenro velaro nei suoi |ro/eomeno 1 . Se guesri rallimenri rurono dovuri in prima isranza a guesrioni dorrrinali e al conrrollo dell`|ndex /tbrorum protbttorum, morivi molro piu prosaici rurono alla base della mancara pubblicazione di un`alrra rraduzione, guella di Jean-Laprisre Consranrin la guale, per guanro complera, non orrenne di abbandonare la rorma manoscrirra rorse per mancanza di un numero surricienre di sorroscrizioni d`acguisro. Consranrin 2 nacgue nel 1771 a Soissons, e visse in pieno il periodo napoleonico. Lbbe ruolo arrivo negli evenri polirici dei suoi anni, parrecipando con l`eserciro rrancese alle campagne conrro la Coalizione nella rase della Prima Eepubblica. Dopo la pace separara
1 Su guesri personaggi cr. CANIEA 2001, pp. 91-117. Sul rronre delle edizioni, non ebbe maggior rorruna Anronio Cariroro nel XV!!! secolo. 2 Devo le inrormazioni biograriche su Consranrin al pror. Luciano Canrora, che gui ringrazio. Per una bibliograria delle opere di Consranrin si rimanda al Coto/oue nro/ de /tvre tmprtm de /o ltb/tot/eque ^ottono/e, rome XXX! (co/ombt-corbtot), Paris, Libliorhegue Narionale de Irance, 1907, coll. 777-778. Appendtce - |o troduztone dt j.-l. Contonttn 414 di Lasilea rra Irancia e Prussia (1795) si srabil in Lelgio, nei cui diparrimenri occupari eserciro l`insegnamenro delle lingue classiche, e dove svolse anche il ruolo di runzionario per la Irancia. Dopo la rine di Napoleone, con gli avvenimenri del 1814 e 1815, rimase ancora alcuni anni ruori dalla Irancia operando nel giornalismo liberale nei Paesi Lassi. Eienrro in parria verso la mer degli anni `20, e vi rimase per un decennio, per poi parrire nuovamenre, mor in Lelgio, a Namur. Iu nel periodo rra la mer degli anni `20 e la mer dei ``0 che Consranrin, per guadagnarsi da vivere, mise mano su incarico di racolrosi commirrenri a lavori erudiri, nel novero dei guali rroviamo la rraduzione della ltb/toteco. La mancara edizione non causo la scomparsa di guesro lavoro, che rimase conservaro in due manoscrirri: uno conreneva la prima sresura della rraduzione, l`alrro ne era la copia calligrarica desrinara alle srampe. ! due oggerri seguirono pero desrini separari. Della copia calligrarica siamo in grado di ricosrruire le rracce con cerrezza solo rino all`inizio del XX secolo, guando essa rigura nel caralogo di vendira di un bibliorilo di nome Chanrepie (1905). La conoscenza di guesro lavoro la dobbiamo invece al manoscrirro della prima sresura, approdaro in due volumi agli scarrali della Libliorhegue Narionale di Parigi ` . !l primo di guesri due volumi e sraro ampiamenre rimaneggiaro ed ha subro inrervenri esrranei a Cosranrin, sia sul resro che sulla srrurrura del manoscrirro. Vi rurono inseriri nuovi rogli in cui rrovano posro riragli di resri a srampa con le provenienze piu varie, da opere a cararrere enciclopedico ad arricoli di giornale, con la rinalir di orrrire commenri, nore, spiegazioni, approrondimenri arrerenri alle
` NAI 2592-9`. Ho poruro errerruare un esame auroprico di guesri manoscrirri. |remeo 415 norizie conrenure nel resro rradorro. Iino a pagina 500 una scrirrura minura e piurrosro irregolare si avviricchia a guella piu cosranre ed ordinaramenre inclinara di Consranrin ed inrerviene con insisrenza a rimodellare la rorma dello scrirro, sosriruire parole, reinserire rrasi rralasciare, correggere errori (ralora presunri, visro che la correzione avviene sulla base della rraduzione larina di Schorr, e non del resro greco), appesanrendo di inchiosrro le pagine a punro rale da renderne ralvolra piurrosro ardua la lerrura. Un lavoro cerrosino (anche se non sempre di buona gualir) che ra pensare ad un nuovo aborriro renrarivo di edizione dello srorrunaro resro.
***
Presenriamo gui la rrascrizione della rraduzione dei capiroli 21` e 250. !l 21` si rrova nel primo dei due manoscrirri, alle pp. 454-455 (= r. `58 r-v ), ed e percio inreressaro dagli inrervenri del revisore. !l capirolo 250 e nel secondo manoscrirro, alle pp. 1154-1211 (= rr. 298 v -`28 v ). Per dar conro di varianri d`aurore, aggiunre ed inrervenri di correzione si sono impiegare in appararo le sigle A e l, ad indicare risperrivamenre la mano dell`aurore e guella del revisore, gualora si sia rilevara una srrariricazione di inrervenri, da parre dell`uno come dell`alrro, si e renraro di riprodurne la correrra successione ponendo in apice alle sigle numeri progressivi. Nel capirolo 250 si e adorrara la paragrarazione di Mller.
417 Trocrtztone de/ coptto/o 213
[454 [454 [454 [454 Aot/orc/tde 213 1
J`ai lu un ouvrage hisrorigue d`Aot/orc/tde 2 * gue guelgues personnes appellenr aussi Agarhargue , il eroir narir de ` Cnide , er grammairien de proression 4 . Les roncrions gu`il a remplies aupres d`Heraclide de Lembros ronr assez connorre gu`il eroir en mme remps secreraire er lecreur , il rur l`eleve de Cinnee. Nous savons gu`il a ecrir l`hisroire d`Asie en dix 5 livres [^.d.T.: At/ne en por/e, tn Mocrobtet
, 9. Atottco., er celle d`Lurope en guaranre-neur ,
cing aurres livres conriennenr l`hisroire 7 de la mer Eouge [^.d.T.: V. p/u bo /e c/opttre 250 e . er de rour ce gui la concerne. !l rappelle lui mme roures ces parricularires la rin du cinguieme livre, ou il 8 dir egalemenr gu`il a cesse d`ecrire pour cerraines causes enrre aurres, parce gue son ge devenoir dej vers la vieillesse , 9 il y en a neanmoins gui disenr gu`il a encore 10 compose d`aurres ouvrages, mais nous n`en connoissons absolumenr aucun : ils prerendenr gu`il 11
1 Agarharchide 21` A 2 : Agarharchide 216 A 1 : CCX!!! Hisroire Agarharchide l 2 Agarharchide A : Agarharchide l ` narir de A : ne l 4 grammairien de proression A : proressair la grammaire l 5 dix A 2 : guaranre neur A 1
6 Macrobieis A : Macrobiis l 7 l`hisroire A : la descriprion l 8 cinguieme livre, ou il A : cinguieme livre , il l 9 parce gue son ge devenoir dej vers la vieillesse , A : parce gu`il devenair vieux. l 1 : parce gu`il devenair rrop ge. l 2
10 il y en a neanmoins gui disenr gu`il a encore A : uelgues uns disenr cependanr gu`il a l 11 gu`il A : gue l 1 : correztone ttontoneo gu`il l 2
Appendtce - |o troduztone dt j.-l. Contonttn 418 a compris dans un seul livre un abrege 12 de son hisroire de la mer Eouge, cing livres sur les Troglodyres, un precis de l`hisroire de Lydie ecrire par Anrimague, puis 1` un aurre abrege des ouvrages gui onr ere composes sur le rassemblemenr 14 de venrs merveilleux 15 . !l a en ourre produir 16 guelgues morceaux choisis d`hisroire, er un rraire 17 sur la maniere donr les amis doivenr vivre enrre eux 18 . Cer aureur 19 , auranr gue j`ai pu le connorre en lisanr ses ouvrages, a beaucoup d`elevarion er abonde en senrences 20 , il se monrre plus jaloux gue personne de la sublimire er de la noblesse du sryle, mais il ne s`arrache pas enrieremenr au choix des expressions , ce n`esr poinr gu`en n`employanr pas parrour 21 les 22 locurions usirees, il en cree 2` lui-mme de nouvelles, si ce n`esr peur-rre gu`en rorgeanr 24 en guelgue sorre les mors donr on 25 doir raire usage, on 26
donne la phrase une rigure 27 nouvelle en employanr des rermes gui ne sonr pas nouveaux. L`aureur s`esr servi de ce moyen avec ranr d`habilere, gue son innovarion [455 [455 [455 [455 ne paroir pas en rre une, er gue la clarre n`esr pas inrerieure 28 celle gue seroir resulree de
12 a compris dans un seul livre un abrege A : a rair en un livre so<n> l 1 : correztone ttontoneo a rair en un seul livre l`abrege l 2
1` puis A : omette l 14 le rassemblemenr A : la reunion l 15 merveilleux A : exrraordinaires l 16 !l a en aurre produir A : !l esr aussi l`aureur de l 17 un rraire A : d`un rraire l 18 la maniere donr les amis doivenr vivre enrre eux A : les relarions sociales des amis l 19 aureur A : ecrivain l 20 abonde en senrences A : a mis beaucoup de l 21 ce n`esr poinr gu`en n`employanr pas parrour A : sans employer parrour l 22 les A 2 : des A 1
2` il en cree A : il n`en cree pas l 24 si ce n`esr peur-rre gu`en rorgeanr A : mais guelgue rois un aureur l 25 on A : il l 26 on A : omette l 27 rigure A 2 correztone ttontoneo : ra<on> A 1
28 inrerieure A : moindre gue l Trocrtztone de/ coptto/o 213 419 l`emploi des locurions en usage. !l emploie des senrences gui maniresrenr 29 en lui auranr d`inrelligence gue de ralenr , il excelle ranr gue personne dans l`usage gu`il rair des rropes. !l repand `0 en secrer dans roure sa composirion guelgue chose de doux `1 er gracieux gui enchanre l`me, er guand `2 il a recours aux rigures, il le rair excirer aucune arrecrion `` desagreable. !l `4 produir parriculieremenr `5 cer errer, non pas en changeanr les mors pour en employer d`aurres, mais en moyen d`une rransirion, d`une conversion gui s`operenr `6 par le ralenr, gue possede l`aureur, de passer d`un objer un aurre, ralenr donr l`adresse esr insensible `7 . Car nous changer `8 un nom `9 en verbe ou un verbe en nom 40 , repandre 41 les locurions dans le discours, le resserrer sous la rorme d`un nom 42 , personne norre connoissance ne s`esr monrre plus habile 4` gue norre 44 aureur. !l s`esr monrre dans ses harangues le rival de Thucydide, sous le rapporr de l`arrangemenr er de l`abondance 45 des idees, il ne lui esr pas inrerieur en elevarion 46 , er il le surpasse 47 en clarre. Cer ecrivain s`esr rair aussi un nom par sa science
29 maniresrenr A : monrrenr l `0 des rropes. !l repand A : des rropes , er repand l `1 guelgue chose de doux A 2 correztone ttontoneo : une douceur A 1
`2 l`me, er guand A : l`me. uand l `` arrecrion A : impression l `4 desagreable. !l A : desagreable, er l `5 parriculieremenr A : omette l `6 gui s`operenr A : operee l `7 ralenr donr l`adresse esr insensible A : ralenr er l`adresse inaperue l `8 Car nous changer A 2 : Car changer A 1
`9 nom A : subsranrir l 40 nom A : subsranrir l 41 repandre A : emailler l 1 : disposer l 2
42 le resserrer sous la rorme d`un nom A : le resumer par un mor l 4` ne s`esr monrre plus habile A : ne rair voir plus d`habilire 44 norre A : cer l 45 sous le rapporr de l`arrangemenr er de l`abondance A : par l`arrangemenr er l`abondance l 46 il ne lui esr pas inrerieur en elevarion A : il n`a pas moins d`elevarion 47 il le surpasse A 2 correztone ttontoneo : le surpasse A 1
Appendtce - |o troduztone dt j.-l. Contonttn 420 grammaricale, guoigu`un 48 jugemenr depourvu de sagesse lui eur 49
reruse le rirre d`orareur, du moins, mon avis 50 , il n`esr inrerieur aucun grammairien, ni mme aucun orareur, ranr dans ce gu`il a enseigne gue dans ce gu`il a ecrir 51 .
* Queto rtc/tomo, tnertto do/ revtore, /o rt/ertmento o un teto o tompo tnco//oto tn mortne o//o potno 454 de/ monocrttto: ACATHAEC!DLS ACATHAEC!DLS ACATHAEC!DLS ACATHAEC!DLS, celebre geographe er hisrorien grec, ne Cnide jtc], rur dans sa jeunesse lecreur de l`hisrorien Heraclide Lembus , plus rard il rur lecreur de Prolemee Alexandre gui regna en Lgypre vers l`an 104 avanr J.-C. !l esr le premier gui air donne la descriprion du rhinoceros. Cerre descriprion du rhinoceros esr rres dirrerenre de la rigure de l`animal gui porre aujourd`hui ce nom. !l vivair vers l`an 160 avanr J.-C. Srrabon, Josephe er Phorius le cirenr avec eloge. !l nous resre de lui des rragmens de guelgues-uns de ses ouvrages, savoir De Mort lubro ; de Ato, en dix livres , |uroptoco, donr Arhenee cire les livres 28, 54 er 58.
48 guoigu`un A : un l 49 lui eur A : lui a l 50 avis A 2 correztone ttontoneo : amis A 1
51 ce gu`il a enseigne gue dans ce gu`il a ecrir A : ses docrrines gue dans ses ecrirs
421 Trocrtztone de/ coptto/o 250
[1154 [1154 [1154 [1154 Aot/orc/tde 250 J`ai lu deux livres d`Aot/orc/tde , le premier er le cinguieme rrairenr sommairemenr de ce gui esr relarir la mer Eouge er d`aurres choses exrraordinaires.
|xtrott du /tvre premter ur /o mer loue _______________
1. 1. 1. 1. Prolemee rils de Lagus rur le premier gui erablir la chasse aux elephans, er mme aux aurres bres de la mme sorre, separees dans la narure, sa prevoyance les reunir dans une mme habirar. !l raur examiner ce gue dir l`hisrorien. Car avanr les Prolemees plusieurs s`eroienr servis la guerre d`elephans 1 apprivoises, comme Porus, roi des !des, gui rir la guerre Alexandre, ainsi gue plusieurs aurres. !l esr possible gue Prolemee soir le premier gui air 2 paru s`occuper plus parriculieremenr du soin d`apprivoiser ces animaux, ou le premier des successeurs d`Alexandre er des rois d`Lgypre. [1155 [1155 [1155 [1155 2. 2. 2. 2. La mer Eouge n`esr pas ainsi appellee ` , parce gue les monragnes du golphe arabigue, siruees vers l`occidenr, rendenr une espece de charbon, guand le soleil darde sur elles ses rayons virs er enrlammes, ni parce gue des monceaux de sable er de rerre rougerres se repandenr vers l`orienr sur sa cre maririme dans la
1 elephans A 2 correztone ttontoneo : elephanr A 1
2 air A 2 correztone ttontoneo : se soi<r>A 1
` n`esr pas ainsi appellee A 2 correztone ttontoneo : ne rire poinr A 1
Appendtce - |o troduztone dt j.-l. Contonttn 422 longueur de plusieurs srades. Ce n`esr poinr pour ces raisons gui on l`appelle la mer Eouge. Car comme cerre mer esr rrop erroire pour laisser beaucoup de place la navigarion, les monragnes er les collines penchanr sur les deux rives du golphe, l`eclar gui rejaillir des deux cres sur le derroir reroir croire gue la mer ressemble un pays deserr. Cerre apparence rrapperoir rous les yeux, guand mme on ne pourroir pas se rendre compre de cerre impression. Ce n`esr poinr de l gue la mer rire sa denominarion guoigue avanr norre aureur, un grand nombre d`aurres personnes l`aienr pense. `. `. `. `. Voil la premiere raison gu`il allege guoigu`elle ne s`accorde poinr avec la verire. Voici egalemenr la seconde. Le soleil, dir l`aureur, gui se leve dans ces lieux ne darde poinr comme chez nous sur le derroir des rayons eclarrans, au conrraire, ils ressemblenr du sang. Ces phenomenes presenrenr aux yeux des specrareurs l`apparence d`une mer ensanglanree, c`esr pourguoi on l`a appellee la mer Eouge. 4. 4. 4. 4. Le rroisieme raison nous vienr d`Argos, elles esr hardie, mais peu convaincanre. Car les [1156 [1156 [1156 [1156 hisroriens gui adoprenr l`opinion de Clinias, er gui rondenr leur securire sur la licence accordee aux poeres, rapporrenr gue Persee eranr parri d`Argos, pour se rendre en Lrhyopie gu`on appelle aussi Cephenie l`errer de delivrer la rille de Cephee, se rendir ensuire en Perse, er gu`il parragea avec les Perses la mme denominarion, du nom d`un descendanr guelcongue, gu`ayanr eu un rils appelle Lryrhra, il donna le mme nom la mer. Telle esr la rable grossiere gue debirenr les habirans d`Argos au sujer de la mer Eouge. 5. 5. 5. 5. Voici la guarrieme raison gui orrre le caracrere de la verire, er donr l`aureur rur insrruir par un Perse nomme Loxus, gui parloir er pensoir comme un Crec, parce gu`ayanr abandonne a parrie, il avoir passe sa vie Arhenes. Voici donc ce gue rapporre ce Perse. !l y avoir un Perse renomme par son courage er ses richesses nomme Trocrtztone de/ coptto/o 250 42` Lryrhras, rils de Myozee. !l demeuroir non loin de la mer, l`opposire des les deserres, non aujourd`hui, mais sous l`empire des Medes, car ce rur alors gue l`on connur Lryrhras. Celui-ci resroir en hyver dans le pays des Pasargades, mais au prinremps il rerournoir dans ses possessions, soir parce gu`y rrouvoir guelgue aurre avanrage, ou parce gue simplemenr ce changemenr d`habirarion lui eroir agreable. Un grand rroupeau [1157 [1157 [1157 [1157 de lions s`eranr jerre sur ses besriaux, ils en ruerenr un cerrain nombre. Ceux gui se sauverenr, epouvanres par ce gu`ils avoienr vu, s`animerenr er s`elancerenr vers 4
la mer. Par hazard un doux venr de rerre sourrloir alors. Leur consrernarion les rir romber lourdemenr dans les rlors. D`abord ils rurenr porres rour pres des rerres, mais leur rrayeur eranr roujours la mme, ils f le jouer des vagues er ne se sauverenr gu`avec peine l`exrremire de l`le gui [1158 [1158 [1158 [1158 se rrouvoir l`opposire. Un jeune chevrier remarguable par son audace, rir la rraversee, en arriranr apres lui chacun de ses animaux par les epaules, les uns dans un endroir, les aurres dans un aurre. Lryrhras cherchanr ses cavales gu`il ne voyoir plus rur le premier de l`endroir gui consrruisir un navire la hre. Ce navire, sans rre rorr grand, n`en eroir pas moins solide. Proriranr [1159 [1159 [1159 [1159 d`un venr rempere er ravorable, il descendir dans le derroir, er pousse subiremenr par les rlors il rerrouva rour la rois ses cavales er leur gardien. Saisi d`admirarion en voyanr cerre le, il y brir une ville dans un porr commode, er il y erablir les pauvres habirans de la rive opposee, gu`il avoir rransporres dans ce sejour. Lnsuire il civilisa les aurres les deserres, en les raisanr habirer. Ses acrions lui acguirenr ranr de gloire aupres de la mulrirude, gu`on donna jusgu` nos jours le nom d`Lryrhree cerre mer donr
4 vers A 2 : dans A 1
Appendtce - |o troduztone dt j.-l. Contonttn 424 l`erendue esr inrinie. Voici les causes des noms divers 5 gu`elle a 6
reus. !l y a une grande dirrerence enrre dire la mer Lryrhra er la mer Lryrhree. La premiere denominarion signirie l`homme gui a domine sur cerre mer , l`aurre la couleur rouge de son eau, mais l`erymologie riree de la couleur esr rausse : car la mer n`esr pas rouge. Mais celle gui esr riree de l`homme gui a domine sur elle esr vraie, comme la conrirme la narrarion de Perse. [1160 [1160 [1160 [1160 6. 6. 6. 6. Agarharchide nie gue les Perses rirenr leur nom d`aucun des descendens de Persee, guoigue plusieurs aurres aureurs se soienr errorces d`erablir cerre opinion. !l n`ecrir poinr le nom de Perses, en parlanr d`eux, en merranr un accenr aigu 7 sur l`anri- penulrieme, mais en marguanr la derniere d`un accenr circonrlexe. [^.d.T.: Cet o dtre quou /teu dcrtre Hcpoo t/ crtvott Hcpoo. [1161 [1161 [1161 [1161 7. 7. 7. 7. Lssayanr d`imprimer le caracrere du mensonge ce 8
gue plusieurs aurres aureurs onr debire au sujer de Persee, voici ce gu`il ajoure. [1162 [1162 [1162 [1162 Si Persee a rair son expedirion, en verirable personnage rragigue, la rigure couverre d`un masgue, er arme d`un cimererre 9 , laissanr un comedien er au chour le soin d`achever le resre du drame, s`il exisre des circonsrances gui conrredisenr cerre rable, comme elles onr l`approbarion d`un grand nombre de personnes, nous les parcourrons sommairemenr, nous conrenranr d`indiguer les chapirres. !l y eur [116` [116` [116` [116` un cenraure, un Ceryon, un Cyclope, un Chryses, une Circe, une Calypso, un Minoraure, une Scylla, une Chimere, un Pegase, du Lesrrigons, un Cerbere, un Claucus marin, un Arlas, un Proree, un Neree, des Nereides, des
5 les causes des noms divers A 2 correztone ttontoneo : les dirrerenres causes du nom A 1
6 gu`elle a A 2 correztone ttontoneo : gu`on lui A 1
7 un accenr aigu A 2 : une f A 1
8 ce A 2 correztone ttontoneo : ceux A 1
9 un cimererre A 2 correztone ttontoneo : une epee A 1
Trocrtztone de/ coptto/o 250 425 enrans d`Alous, gui crurenr jusgu` neur aunes en longueur, er neur coudees en largeur. Selon Hesiode, on vir [1164 [1164 [1164 [1164 d`abord narre un ge d`or, puis un ge d`argenr, er enrin 10 un ge d`airain. [^.d.T.: |uoe reu nou ob/te demp/oyer tct /e mot doe ou /teu de ce/ut de enre, epece, comme /e porte /e texte rec ,cvo. !l eur encore des chevaux gui discouroienr avec Achille sur les evenemens rururs , un Sphinx gui proposoir des enigmes aux enrans des Thebains , des Sirenes gui chanroienr pour la perre de ceux gui prroienr l`oreille leurs accens , une Niobe er un Polydecre gue la peur rir changer en pierres. Ceux gui accompagerenr Ulisse pendanr le cours de sa navigarion rurenr changes d`hommes en pourceaux, er ensuire de pourceaux en hommes. Tanrale rur honore raison de sa remperance, er rur admi la rable des dieux : mais il rur puni er enleve dans les airs pour avoir commis un acre d`inconrinence. D`aurres prerendenr gu`il execura le projer gu`il avoir rorme de descendre aux enrers. Les uns disenr gue ce rur pour consulrer les devins morrs sur le sorr des vivans , d`aurres au conrraire gue ce rur pour 11 enlever Proserpine gui se rrouvoir seule alors. La roison d`or se rrouva dans une brebis : il y eur 12 en Arrigue des pommiers gui porrenr des pommes d`or. Un corps anime passa roure sa vie sans gourer les douceurs du sommeil. Loree er [1165 [1165 [1165 [1165 le venr du midi, ainsi gue les aurres venrs dans une ourre s`erourrenr. Ajourez a cela gue Pasiphae a eu un commerce avec un raureau er le rleuve Tyrus, guoigue des especes dirrerenres ne puissenr avoir une couche commune. Philomele rur meramorphosee en rossignol, Teree en hupe, er Hecube en chien domesrigue. Ln ourre, !o rur rille d`un
10 er enrin A 2 correztone ttontoneo : en<rin> A 1
11 pour A 2 correztone ttontoneo : gue A 1
12 eur eo : eu A Appendtce - |o troduztone dt j.-l. Contonttn 426 rleuve, elle avoir 1` les cornes d`une genisse, chassee de son asyle elle rraversa la mer Ponrigue, ce gui rir donner cerre mer le nom de Losphore. Le Lapirhe Cones, vierge er remme d`abord, parvenu l`ge de la puberre, rur change en homme, er enrin rrappe par les cenraures coups de branches de sapin, il enrra droir er vivanr dans la rerre. Leda, au lieu d`enranrer comme une remme le rair ordinairemenr, donna 14 un produir gui avoir la narure d`un our, donr rur rorme cer objer donr le desir occasionna ranr de barailles, je veux dire Helene. Helle er Phrixus, volanr sur des pieds de belier, apres avoir rranchi le derroir, appellerenr de leur nom Hellesponr la mer gui borde 15 les deux rivages. Hercule parcourur dans un chaudron les mers ou s`elevenr les plus grandes rempres, er rraversa 16 l`Arrigue ou il ne se rrouve ni semence ni eau, ni chemin praricable : il reur d`Arlas la charge de sourenir ce monde 17
immense, non gue cela lui eur ere commande, mais il vouloir se concilier la bienveillance. Lorsgu`rphee pinoir les cordes de sa lyre, ses doux accens arriroienr apres lui les monragnes er les rochers. Les chairs des vaches 18 du soleil, pendanr gu`on les rrissoir 19 , rirenr enrendre une voix gue les hommes pouvoienr comprendre. Les morrs s`enrrerenoienr paisiblemenr avec Ulisse sur roures sorres d`objers, er d`apres une ombre inrorme, reconnoissoienr ce gue chague rigure avoir de parriculier. Les uns buvoienr guoigu`ils n`eussenr ni venrre, ni gosier. Les aurres 20 redouroienr 21 le rer,
1` avoir A 2 correztone ttontoneo : eroir A 1
14 donna A 2 correztone ttontoneo : eur A 1
15 borde A 2 : bordoir A 1
16 rraversa A 2 : parcourur A 1
17 le charge de sourenir ce monde A 2 : le charge de ce monde A 1
18 vaches A 2 correztone ttontoneo : bours A 1
19 rrissoir A 2 : rrissoienr A 1
20 Les aurres A 2 : D`aurres A 1
21 redouroienr A 2 : craignoienr A 1
Trocrtztone de/ coptto/o 250 427 guoigu`ils n`eussenr pas de blessures craindre. uelgues uns [1166 [1166 [1166 [1166 donr les corps onr ere brules jadis, roulenr une grosse pierre. !l y en a gui rendenr la jusrice d`aurres morrs gui rourerois ne sonr plus passibles d`aucune injure. Lnrin on voir passer les simulacres des personnes gui ne sonr plus, sur une bargue conduire par Caron 22 , dans 2` la crainre gue ne venanr rre submerges on n`air besoin de leur raire de nouvelles runerailles. Alcesres, Proresilas 24 er Claucus, guoigue morrs, reviennenr encore la vie. La premiere rur ramenee par Hercule, le second dur sa resurrecrion l`amour de sa remme, le rroisieme dur la sienne un devin gui avoir ere enrerre avec lui. Amphiaras rur englouri rour vivanr dans la rerre, avec ses chevaux er son char. Cadmus ayanr seme les denrs d`un dragon, il en sorrir des hommes armes gui se combarrirenr les uns les aurres. Talon, garde de Minos, Parcourr rrois rois en un jour le le de Crere roure enriere, le donr 25 la grandeur esr connue , c`esr le seul des animaux raisonnables gui possede l`me dans son ralon. n ne peur rer la vie Minos gu`en repandanr sur lui de l`eau bouillanre. Un vieux belier rransrorme par les enchanremens de Medee rajeunir. Les rilles de Pelias rirenr cuire leur pere pour lui rendre la jeunesse. Trois vieilles remmes nommees les Phorcides passenr leur vie ne raisanr usage gue d`un cour, er se gardanr reciproguemenr une ridelire inviolable. Les habirans de l`Arcadie er de l`Arrigue sonr enrans de la rerre er nes conrre narure. Celle gui avoir ere immolee en Aulide reparur vivanr en Tauride. Celle gui avoir ere jerree dans la mer par son pere Acrisius aborda saine er sauve avec son enrans sur les cres de l`le de Serire. Vaincu par Menelas dans un combar singulier, il rur
22 Caron A 2 correztone ttontoneo : Ch<aron> A 1
2` dans A 2 correztone ttontoneo : apres A 1
24 Proresilas A 2 : Proresilaus A 1
25 le donr A 2 : donr A 1
Appendtce - |o troduztone dt j.-l. Contonttn 428 enleve rour coup (Paris) er se rrouva dans un lir, prepare jouir des plaisirs de l`amour, ayanr absolumenr oublie rour danger. Ce n`esr poinr la rerraire prariguee dans le cheval de bois gue rur cause de la prise de la ville, mais bien la perridie d`Ulisse, de Neoproleme er de leurs compagnons. n decrir 26 dans cer endroir la complaisance inrinie 27 de l`arrisre gui rabrigua le cheval, des grands personnages gui s`y enrermerenr er des habirans gui le reurenr dans leur propre ville. Ajourez cela gu`Arlas gui a reu sur ses epaules ce ciel immense avec les dieux 28 gui l`habirenr a neanmoins engendre les Arlanrides : ce gui esr absolumenr impossible. L`ocean [1667 [1667 [1667 [1667 environne la rerre enriere gu`elle conrienr dans se eaux gui lui servenr de remparrs. Hesiode dir gue les Corgones habirenr aux exrremire de la rerre. uelgues heros conservenr erernellemenr la conrexrure de le corps inracre, dans les les rorrunees gue personne 29
n`a encore convenablemenr decrires. Ces hisroires gui degenerenr en opinions doureuses apprrenr rorr propos rire plusieurs remmes. Comme recevrons-nous celles gue l`on rapporre des dieux, l`une, gu`un enranr enrerme dans une cuisse esr arrive rerme, l`aurre, gue la rre de Jupirer servoir de marrice un aurre enranr, un rroisieme, je veux parler de Vulcain, a ere rorme sans pere. Le soleil, par suire des arrenrars d`Arree conrre Thyesre, rir du couchanr l`orienr, er de l`orienr le couchanr. Ln ourre Apollo er Neprune ayanr loue leurs services pour un annee rurenr prives du salaire gui leur revenoir, soir comme maons, soir comme bergers, er rurenr en burre aux rerribles menaces de Laomedon. Lacchus, poursuivi par la crainre gue lui avoir inspiree Lycurgue, se jerra dans la mer er se
26 n decrir A 2 correztone ttontoneo : n rair des A 1
27 inrinie A 2 correztone ttontoneo : omette A 1
28 dieux A 2 : cieux A 1
29 personne A 2 correztone ttontoneo : personnes A 1
Trocrtztone de/ coptto/o 250 429 sauva aupres de Therys. Ajourez cela la dispure gui s`eleva enrre les deesses sur la beaure. Chacune d`elles chercha corrompre `0 le juge par des presens, pour gu`il prononr en sa raveur er laissr de cre la jusrice , aucune d`elles n`arreignir neanmoins le resulrar gu`elles arrendoienr de ce jugemenr. Minerve reduisir sa grandeur la periresse d`une hirondelle. Jupirer rapperissa sa dignire au poinr de prendre la rorme d`un cygne. Lr la beaure de Ceres subir la plus honreuse meramorphose. Jupirer, surnomme le rres-grand, rur l`objer des embuches du rrere de sa remme gui lui eroir uni par les liens les plus erroirs , il rur sauve par ses plus grands ennemis, je veux dire les Tirans. Ayanr brise leurs chanes er eranr sorris des renebres ou ils eroienr gardes, aussirr gu`ils eurenr rendu service Jupirer er rair rrembler Neprune, ils passerenr de nouveau volonrairemenr l`Acheron er descendirenr dans les enrers. Venus rur blessee par une main morrelle , Mars rur enchane par rus er Lphialre. Pluron rur dans son propre royaume perce de rleches par Hercule, er sourrrir les plus vives douleurs. [1168 [1168 [1168 [1168 Vulcain, precipire du haur du ciel, romba dans l`le de Lemnos, cruellemenr malrraire. Junon rur suspendue par Jupirer gui lui avoir arrache aux pieds d`enormes enclumes. Lnrin les dieux commerrenr des adulreres, sonr rrappes de la roudre, onr les jambes rorrues, sonr adonnes aux larcins, sonr plus raibles gue des hommes, s`insulrenr grossieremenr, ronr mille injusrices `1 , se plaignenr de leur sorr. Lnrin ne sonr l`abri d`aucune des douleurs `2
gui nous ronr nous-mmes implorer l`assisrance des dieux, guand elles nous accablenr. Ainsi ceux gui debirenr des choses aussi inraisemblables , er gui se riennenr aussi eloignes de la verire, nous paroissenr peu dignes d`rre juges capables de l`enseigner d`aurres.
`0 corrompre A 2 correztone ttontoneo : p<ersuader.> A 1
`1 ronr mille injusrices A 2 correztone ttontoneo : se mon<rrenr injusres> A 1
`2 des douleurs A 2 correztone ttontoneo : douleur A 1
Appendtce - |o troduztone dt j.-l. Contonttn 4`0 Voil ce gue raconre Agarharchide au sujer de Persee, ainsi gue d`aurres rables de la mme narure. Lr il observe gue la mer Lryrhree n`a pas ere ainsi appellee du nom de l`enranr de Persee. 8. 8. 8. 8. !l ajoure gu`on auroir raison de lui raire un reproche d`avoir use `` de la licence accordee aux aureurs de rables, pour rransporrer ces rables dans le domaine des rairs. Si on separe de cerre licence la raculre de la rerurer, il ne resrera pas de sujer plus vil, lorsgue la croyance aura disparu. C`esr pour cela, dir-il, gue je jusririe jusgu` un cerrain poinr Homere, pour avoir rapporre un dirrerend gui s`esr eleve enrre Jupirer er Neprune parce gu`il esr impossible gu`un homme y ajoure roi. Je ne blme non plus Hesiode, pour avoir ose rair connorre la generarion des dieux. Je ne veux pas raire egalemenr le proces Lschyle, pour menrir souvenr er pour ecrire bien `4 des choses gue l`on ne peur passer. Je n`accuse poinr Luripide pour avoir arrribue Archelas les acrions de Temene, er pour avoir inrroduir sur le rherre Tiresias comme ayanr vecu l`espace de plus de cing generarions. Ma censure n`arreindra pas non plus ceux gui, dans la composirion de leurs drames, employenr des moyens absolumenr impossibles, parce gue rour poere a moins pour bur la verire gue le plaisir. 9. 9. 9. 9. L`!nde, dir norre aureur, produir des elepahnrs , il esr [1169 [1169 [1169 [1169 de mme de l`Lrhyopie gui conrine aux rronrieres de Thebes. La Lybie esr aussi dans le mme cas. 10. 10. 10. 10. L`Lgypre a guarre limires : elle esr bornee au nord par la mer, au levanr er au couchanr par des deserrs, au midi par les Lrhyopiens.
`` d`avoir use A 2 : d`avoir rair usage A 1
`4 pour ecrire bien A 2 : gu`il ecrive souvenr A 1
Trocrtztone de/ coptto/o 250 4`1 11. 11. 11. 11. Ce langage esr dur, mais saluraire. n ne le rienr `5 pas par arrrisrer, mais pour gue l`on se rienne sur ses gardes : on a rair disparorre des discours rour ce gui pouvoir rlarrer les sens par la crainre gue nous arrachanr uniguemenr jouir de ce gue les choses orrrenr de gracieux, nous ne prissions le mal par le bien, er, par Jupirer er par les dieux, arin gue nous ne negligeassions aucun des avanrages gui sonr sous nos yeux. 12. 12. 12. 12. !l esr dirricile de conserver, sans prendre des soins, la rorrune un peu considerable d`un parriculier , er vous esperez pouvoir, sans vous donner la moindre peine, acguerir la possession de ranr de biens aussi imporrans . Vous savez neanmoins gue la loi conserve les uns `6 ceux gui les onr acguis er gue le rer enleve les aurres aux plus roibles. 1`. 1`. 1`. 1`. L`aureur dir encore : il y a longrems gue nous sommes preoccupes de cerre opinion, gue l`occasion scelle er derruir les amiries des hommes puissans. Lr ce gue vous raires l`egard d`un aurre en orrre la preuve selon gue vous augmenrez ou diminuez la rorrune des uns ou des aurres. - 14. 14. 14. 14. Celui gui aime le mor conttnue//ement, en elevanr les acrions au-dessus du possible, esr souvenr dans le cas de menrir, celui gui dans de pareilles circonsrances a admis ses amis parriciper ses conseils n`a pas besoin d`un homme gui l`excire agir avec precipirarion. uel esr l`individu assez depourvu de jugemenr pour vouloir apprendre d`un aurre ce gu`il pense lui-mme d`une chose, er prendre dans des `7 cas doureux une resolurion gui sarisrair les desirs de ce gui la sollicire . - 15. 15. 15. 15. Si celui gui possede de si grands biens sair vaincre la cupidire de ceux gui lui ronr violence, j`esrime heureux le sorr d`un pareil
`5 n ne le rienr A 2 : Je ne le riens A 1
`6 les uns A 2 : les biens rerresrres A 1
`7 prendre dans des A 2 correztone ttontoneo : raire dans des A 1
Appendtce - |o troduztone dt j.-l. Contonttn 4`2 possesseur. Conrrainr `8 par la rorce des armes je ne puis enlever les largesses. Lsr-il donc absolumenr impossible de raire degenerer une acrion en un vain bruir, er de donner `9 des esperances incerraines la prererence sur des dangers maniresres . - 16. 16. 16. 16. Mais les Lrhyopiens l`emporrenr sur les Crecs en guoi . [1170 [1170 [1170 [1170 par la noirceur er la dirrerence de la rigure , chez nous la rrayeur gu`elle excire ne rrappe gue les enrans 40 . Mais dans les guerres er les debars d`une haure imporrance, ce n`esr ni la vue ni la couleur gui decidenr les arraires, mais bien le courage er le ralenr miliraire. - 17. 17. 17. 17. uanr moi, du jour ou je devins vorre rureur, lorsgue vous n`eriez encore gu`un enranr, er gue je rus en mme remps charge de l`adminisrrarion de rour le royaume, je m`imposai de suire un grand rravail. Ln guoi consisra ce rravail . Le voici : monrrer de la repugnance er de l`indignarion pour ceux gui s`abandonnenr la volupre, commenanr non par vous rer 41 la raculre, mais par dissiper vorre ignorance, arin gue vous pussiez jouir prudemmenr de ranr de biens, sans en abuser. Voil le bur auguel je rendois, possedanr la bienveillance de vorre pere gue j`avois acguise avec le remps, er ne monrranr jamais le caracrere derisoire d`un rlarreur, caracrere avec leguel on se ramiliarise avec les occasions. - ma vieillesse er ma grande experience des arraires m`onr rair connorre gue la rlarrerie a ere la perre de bien des personnes elevees en dignire, er a enrrane la desrrucrion rorale des plus grands royaumes, rels gue celui de Cassandre, de Lysimague er d`Alexandre guelgue considerable gu`il rur, ceux des Medes, des Syriens er des Perses, de maniere gu`ils n`onr laisse aucuns germes donr ils pussenr
`8 Conrrainr A 2 : Iorce A 1
`9 de donner A 2 correztone ttontoneo : craindre plurr A 1
40 la rrayeur [... enrans A 2 : une pareille crainre n`excede poinr l`epogue de l`enrance A 1
41 non par vous rer A 2 correztone ttontoneo : par vous rer non A 1
Trocrtztone de/ coptto/o 250 4`` renarre : cela n`esr poinr arrive sans une rorre cause. Le jeune homme gui, raison de son ge, ignore beaucoup de choses, mais gue esr dej celebre 42 par ses chures esr ce gu`on peur voir de plus rragile er de plus expose aux dangers. C`esr pourguoi Alexandre, invincible par la rorce de ses armes, se monrra rres-roible dans le commerce de la vie. !l rur seduir par les eloges er guand on l`appella Jupirer, il pensa 4` gu`on le reveroir er non gue l`on se mocguoir de lui. !l oublia la narure pou avoir desire l`impossible. 18. 18. 18. 18. uand un orareur discure en presence du peuple, remplissanr le rle non d`un ami, mais d`un rlarreur, la vehemence de la mulrirude gui a rrouve un conseiller pour l`arrermir dans ses mauvaises resolurions a precipire la ruine de la cire. - Car l`accusareur menace non seulemenr ses adversaires, mais encore ceux vers lesguels l`envie lui a rraye un passage. Cer accusa[1171 [1171 [1171 [1171reur ne rriomphe pas seulemenr des raisons de ses 44 anragonisres 45 , mais il enerve encore celles d`hommes plus puissans, aussirr gue l`envie lananr 46 un rrair acere 47 l`a porre 48 croire gue ce n`eroir pas une acrion digne de lui. 19. 19. 19. 19. Les Lrhyopiens, dans leurs operarions miliraires, se servenr de grands arcs 49 er de perires rleches au bour desguels au lieu d`une poinre de rer ils en merrenr une de pierre d`une rorme oblongue gu`ils serrenr avec des ricelles , elle esr excessivemenr aceree, er impregnee de poisons morrels.
42 gue esr dej celebre A 2 : dej celebre A 1
4` pensa A 2 : pensoir A 1
44 ses A 2 : ces A 1
45 anragonisres eo : anragonisre A 46 lanant A 4 : jettant A 3 : lui jettant A 2 : lui ayant jett A 1
47 acr A 2 : aigu A 1
48 la port A 2 : le porte A 1
49 arcs A 2 correztone ttontoneo : jav<ellors> A 1
Appendtce - |o troduztone dt j.-l. Contonttn 4`4 20. 20. 20. 20. Prolemee, dir norre aureur, dans la guerre gu`il rir aux Lrhyopiens enrla cing cenrs hommes de cavalerie venus de la Crece. !l donna une armure parriculiere ceux gui devoienr s`exposer les premiers, er conduire le resre du corps , ils eroienr au nombre de cenr. !l les revrir ainsi gue leurs chevaux de 50
couverrures de laine bien serrees, gue l`on appelle dans le pays vremens velus 51 , de maniere gue le corps en eroir enrieremenr couverr, l`exceprion des yeux.
|xtrott du ctnquteme /tvre de //ttotre dAot/orc/tde \ur /o mer |ryt/re _______________
21. 21. 21. 21. Plusieurs personnes versees dans les connoissances polirigues ainsi gue plusieurs poeres onr hesire sur la maniere d`annoncer convenablemenr des calamires excessives eprouvees par cerrains individus ceux gui s`eroienr rrouves l`abri des dangers. La chose n`esr pas claire, si l`on n`assigne poinr une cause gui s`accorde avec les nouvelles gue l`on veur raire connorre. - Alexandre er Philippe ayanr pillie lynrhe er Thebes, deux villes celebres, les derruisirenr de rond en comble. Cerre rerrible carasrrophe, eranr arrivee sans gue l`on s`y arrendr, inspira un grand nombre de Crecs les plus vives inguierudes sur le sorr de l`empire er rournir plusieurs orareurs l`occasion de prendre la parole pour s`erendre parriculieremenr sur les malheurs gui avoienr arrlige la Crece. Les uns, ce gu`il paror, employerenr, en s`erendanr sur cer evenemenr, la rorme allegorigue, er prouverenr
50 de A 2 : d`une A 1
51 gue l`on appelle dans le pays vremens velus A 2 correztone ttontoneo : gue l`on appelle Cases A 1
Trocrtztone de/ coptto/o 250 4`5 leur abondance par la diversire des dialecres donr ils se servirenr. Les aurres ne craignoienr pas de parler avec plus de vehemence gue de courume, er de s`exprimer d`une maniere convenable [1172 [1172 [1172 [1172 sur des circonsrances aussi imporranres. Je vous donnerai des exemples de ces deux genres d`eloguence, arin gue guand vous en connorrez les caracreres par comparaison, vous jugiez par experience guels sonr les orareurs gui onr parle le mieux er ceux gui n`onr pas eu le mme avanrage. Hegesias se monrre roible dans ses rreguenres descriprions gu`il donne de la ruine des villes. Ne voulanr jamais raconrer les choses en parriculier, selon l`ordre des remps, er cherchanr de roure necessire merrre de la grce dans le recir d`un evenemenr rcheux, il arreinr jusgu` un cerrain poinr le bur gu`il s`esr propose, mais jamais d`une maniere digne du sujer, comme on peur le voir dans ses discours , en voici un exemples : nou nou omme /ott un nom, en obondonnont /o vt//e 52 . Iaires donc arrenrion ceci : il n`exisre aucune sensarion, mais il presenre guelgue chose de sous enrendu, er rair rechercher ce gu`il a voulu dire. Car si l`on remargue de l`ambigure dans les pensees, c`esr gu`au mme endroir il a abandonne la gravire du sryle. Pourguoi . C`esr gue guand on connor 5` parrairemenr ce gui a ere dir, on peur comprendre racilemenr le sens de l`aureur. Mais rez la clarre, il n`y a plus de rorce dans les expressions. !l parle ensuire des Thebains 54 en ces rermes : /e mo//eur o rendu muet /e /teu qut crtott /e p/u /ort. Puis, en parlanr des lynrhiens : ;e ut ortt de /o vt//e de Myrtondre, ;tont
52 Contonttn uuo/mente otto/tneo /e poro/e c/e cotttutcono cttoztone tn Aotorc/tde: tn queto ede to/t poro/e ono tote rtportote tn cortvo. 5` connor A 2 correztone ttontoneo : voir A 1
54 !l parle ensuire des Thebains A 2 : !l s`exprime ensuire sur les Thebains A 1
Appendtce - |o troduztone dt j.-l. Contonttn 4`6 retourn, ;e ne /ot p/u vu 55 . Vous demanderez, gue n`a-r-il plus vu . Car cerre expression, donr le sens n`esr pas surrisammenr indigue, a egare norre jugemenr relarivemenr au bur gue se proposoir l`aureur. !l convienr celui gui eprouve de la compassion de ne poinr s`arracher l`urbanire du langage, mais de designer la cause excire en lui un senrimenr douloureux , de ne poinr s`asservir aux regles du sryle, mais de s`arracher uniguemenr au sujer de la calamire donr il s`agir. Mais il raur mainrenanr passer un aurre. Alexandre, pensez 56 gu`Lpaminondas, en appercevanr les debris de la ville, ne parricipa poinr aux supplicarions gue l`on adressoir aux dieux, lorsgu`il rur sur les lieux mmes. n ne dir poinr une occuo[117` [117` [117` [117`tton ;uvnt/e, une dure tron/otton, /e trtte opect dune octton. Aurre sujer. Cerre phrase, une vt//e 57 renvere por /o /o/te du rot devtnt un pectoc/e p/u copob/e dtnptrer de /o pttt que /o reprentotton dune trodte, paror s`adaprer mieux rour aurre chose gu au devoir d`un rhereur, mais coup sur elle esr peu convenable au sujer donr s`agir. Je crois en errer gu`il esr dirricile de conserver le ron du persirrlage en rrairanr d`arraires delicares. Aurre exemple : quet-t/ beotn de roconter /e mo//eur quprouverent /e O/ynt/ten et /e T/botn /eque/ uccomberent don /eur vt//e repecttve ' Ln voil un aurre gui ressemble de la rlarrerie, er ou l`on ne remargue ni decence, ni simplicire : vou ovez /ott que/que c/oe de emb/ob/e, A/exondre, quond vou ovez dtrutt T/ebe, o ce que /erott juptter, t/ en/evott /o /une don que/que portte du cte/, cor ;obondonne /e o/et/ o At/ene, ce deux outre vt//e ont /e yeux de /o Grece. |e combot tott de deux contre un, /un de ce deux yeux o t orroc/, cet /o vt//e de T/ebe. Ln s`exprimanr de la sorre il me
55 je ne l`ai plus vu A 2 : je n`ai la plu vu A 1
56 pensez A 2 : ne pensez pas A 1
57 une ville A 2 correztone ttontoneo : la vi<lle> A 1
Trocrtztone de/ coptto/o 250 4`7 semble gue le rhereur a voulu plaisanrer er non deplorer le sorr des deux villes. n peur voir avec guelle promprirude il a coupe son discours, er commenr par sa clarre il a mis sous les yeux la carasrrophe gu`il avoir decrire. Aurre exemple semblable 58 : /e vt//e vottne p/eurotent /e ort dune vt//e qut ovott extt, et que//e voyotent o/or onontte. Si guelgu`un, rassemblanr de pareilles phrases, les eussenr recirees aux Thebains er aux lynrhiens apres la desrrucrions de leurs villes, il 59 me paror gu`ils 60 se seroienr mocgues de l`orareur gu`ils auroienr en guelgue sorre regarde comme plus malheureux gu`eux. Nous rapporrerons encore un aurre exemple rire je crois du mme rhereur : t/ et mo//eureux de votr trt/e /e poy qut o produtt de /omme tu de dent dun Droon 61 (les Thebains). Demosrhene, donr le rerheur a denarure la pensee, ne s`esr pas exprime de cerre maniere. !l a decrir en errer gu`il eroir malheureux de voir converrie en prurage l`Arrigue gui la premiere avoir rourni aux aurres pays les rruirs les plus doux. Mais guand 62 les rhereur dir gu`il gu`il esr malheureux de voir reduire la srerilire une rerre gui a produir des rruirs, il rair une anrirhese gui roule sur les mors er non sur la chose. C`esr pourguoi il rair voir en cela une rroideur exrrme. n peur dire la mme chose d`Lrmesianax gui a rair en ces rermes l`eloge de Minerve 6` . \ortte du [1174 [1174 [1174 [1174 cerveou de juptter, cet o ;ute tttre que//e o un poret/ c/e/ de bon/eur 64 . Lr qut pourrott rendre /o donotton de Cyru on e//et ' 65 (oxtqov vrai jeu de mors). Voici encore un exemple semblable : comment cet endrott et-
58 ^e/ monocrttto onc/e /e poro/e aurre exemple semblable ono otto/tneote. 59 il eo : ils A 60 il me paror gu`ils A 2 correztone ttontoneo : ils me parossenr A 1
61 Dragon A 2 : Serpenr A 1
62 Mais guand A 2 correztone ttontoneo : u<and> A 1
6` de Minerve A 2 correztone ttontoneo : d`Arhena A 1
64 Cttoztone non otto/tneoto ne/ monocrttto. 65 Cttoztone non otto/tneoto ne/ monocrttto. Appendtce - |o troduztone dt j.-l. Contonttn 4`8 t/ devenu tmprottcob/e (opofo) e trouvont tout prt dun c/emtn (pofot). Toures ces locurions, dir Agarharchide, sonr mainrenanr inusirees. Mais si l`orareur ne se n`esr servi gue pour excirer la compassion, il ne s`esr pas rrop eloigne des convenances. Mais s`il a voulu les appliguer indirreremmenr roure idee il n`a pas donne son jugemenr une jusre direcrion, excepre gu`il a 66 encore employe d`aurres rournures 67 semblables celles gue nous venons de rapporrer, on peur les rrapper de la mme censure, comme celles ci. |e T/botn don /o botot//e contre /e Mocdonten en renvererent p/u de dtx mt//e. h ! comme cela esr bien dir : ranr d`hommes rues 68 exrraordinairemenr. !l dir encore : /o vt//e tont dtrutte, /e /omme penotent oux mo//eur qut ottendotent /e en/on, /e /emme /urent tron/re en Mocdotne, opre ovotr en que/que orte eneve/t /o vt//e. Voici guelgue chose d`eguivalenr : /o p/o/one de Mocdonten tont tntrodutte don /e mur por /o /orce de orme 9 , dtruttt /o vt//e : l esr son rombeau, ici la morr 70 . Au resre il ralloir gue ceux gui represenroienr l`image des runerailles aiguisassenr 71
l`epigramme. !l n`y a rien dire cela, pour ne poinr parorre employer l`amerrume, en m`exprimanr sur une pareille plaisanrerie ou plurr sur une pareille exrravagance : nous croyons, dir-il, avoir rapporre un assez grand nombre d`exemples. Norre aureur inrroduir encore d`aurres orareurs gui se sonr enonces de la mme maniere avec la clarre er l`elegance convenables des discours de ce genre. Lnrre aurres Srrarocles gui s`exprime en ces rermes : /o vt//e de
66 gu`il a encore A 2 : gu`il pour arriver son bur a encore A 1
67 rournures A 2 correztone ttontoneo : expressi<ons> A 1
68 rues A 2 : derruirs A 1
69 dans les murs par la rorce des armes A 2 : dans les murs A 1
70 |e poro/e l esr son rombeau, ici la morr ono verotmt/mente to commento dt Aotorc/tde, non cttoztone, come embrerebbe rttenere Contonttn otto/tneondo/e. 71 aiguisassenr A 2 : employassenr A 1
Trocrtztone de/ coptto/o 250 4`9 T/ebe et /oboure et enemence, cette vt//e dont /e /obtton ont /ott /o uerre ovec vou contre |/t/tppe. !l a, ajoure-r-il, mis dans le plus grand jour le desasrre de la ville, er a rair menrion de l`amirie des malheureux joignanr l`inrorrune 72 la bienveillance, on a courume de rendre la compassion encore plus vive. Apres avoir cire Srrarocles, il rapporre encore ce gu`a de Lschine : une vt//e vottne de /o ntre o dtporu du etn de /o Grece [1175 [1175 [1175 [1175. n ne peur pas mieux parler, dir norre aureur, il a rendu par une meraphore la promprirude avec laguelle la ville rur derruire, raisanr du resre voir les dangers gui menaoienr Arhenes en monrranr aux audireurs la carasrrophe gui avoir aneanri une ville voisine. De plus, ajoure-r-il, Demosrhene, en dirigeanr son discours conrre Alexandre, a developpe la chose en ces rermes : t/ o dtrutt /o vt//e de /ond en comb/e, de montere qut/ no po mme /ot de cendre don /e /oyer ; t/ o dttrtbu don /e tente de borbore /e en/on et /e /emme de c/e/ de /o jGrece]. Ayanr employe l`hyperbole dans la descriprion vive, claire er courre de chacuns des parricularires, il n`a pas neanmoins oublie la precision gui rair bien connorre la chose. Le mme orareur, en parlanr de lynrhe, dir encore : O/ynt/e, Met/on, Apo//onte, et trente-deux vt//e de T/roce qut/ o toute dtrutte ovec une te//e borborte, qut/ erott dt//tct/e oux orrtvon dtre e//e ont ;omot extt. Ln raisanr voir la mulrirude des villes, il comprend dans son recir la malheur des hommes de maniere gu`en exciranr une grande commiserarion, sans gu`on s`y rur arrendu, les audireurs en eprouvenr une emorion plus vive. Ln rapporranr rous ces passages rires de divers aureurs, il les adopre , mais il condamne Hegesias, er rejerre rour ce gue vienr de lui.
72 l`inrorrune A 2 correztone ttontoneo : la r<orrune> A 1
Appendtce - |o troduztone dt j.-l. Contonttn 440 22. 22. 22. 22. Depuis la ville de Memphis jusgu`en Thebade er dans l`inrervalle gui les separe, il y a cing 7` prerecrures ou nomes, gui sonr rangees par ordre de narions rorr peuplees. La premiere esr celle des Heracleopolires , la deuxieme celle des Lycopolires , la rroisieme celle des xyrinchires , la guarrieme celle des Hermopolires , la cinguieme esr appelle par les uns Phylace (garde) er par les aurres Schedie (navire). C`esr dans ce prerecrure gue l`on exige les droirs sur les objers imporres des regions superieures. !mmediaremenr au- dessus de celles donr on vienr de parler, se rrouve la ville des Lyces (loups) par ou commence la Thebade , puis une aurre gu`on appelle la ville de Venus, apres cela, esr 74 celles de Panon 75 , de Thoanis, de Lopos au-dessous de laguelle esr celle de Jupirer gue l`on appelle la perire. Apres la prerecrure des Tenryrires, esr une ville gui porre le nom [1176 [1176 [1176 [1176 d`Apollon, au-dessus de laguelle esr Copre, puis Llephanrine , on apperoir ensuire le pays d`Lrhyopie, er la premiere Corrie. Telle esr la designarion des conrrees gui s`erendenr depuis Memphis jusgu`en Lrhyopie. 2`. 2`. 2`. 2`. Pres de la mer Eouge ou le Nil, malgre de rreguens derours er sinuosires, ne change pas moins evidemmenr son cours, er presenre dans la direcrion droire de ses rives une grande inclinaison, c`esr un vasre golphe gui s`erend de la mer sur le conrinenr, de sorre gue le diamerre gui se rrouve au milieu des eaux soir salees, soir porables, se resserre peu pres comme 76 un limon abondanr. C`esr donc aupres de la mer donr on vienr de parler gu`on rrouve un cerrain endroir gui produir une grande guanrire de meraux gu`on appelle rrancs : ils sonr, la verire, excessivemenr noirs, mais il se
7` cing A 2 : six A 1
74 sonr eo : esr A 75 celles de Panon A 2 correztone ttontoneo : celle de Thoanis A 1
76 peu pres comme A 2 correztone ttontoneo : comme A 1
Trocrtztone de/ coptto/o 250 441 rorme en eux un marbre rel gu`il surpasse roure comparaison er donr la blancheur excede rour ce gue l`on pourroir en penser. 24. 24. 24. 24. La ryrannie a condamne les hommes d`une condirion abjecre la plus amere servirude 77 , celle gui consisre dans l`exploirarion des mines d`or : les uns supporrenr le poids de l`inrorrune avec leurs remmes er leurs enrans, d`aurres le supporrenr seuls. Apres avoir exagere d`une maniere rragigue le sorr de ces hommes gui ne laisse plus de place de nouvelles calamires, l`aureur expligue la maniere donr on rravaille l`or. 25. 25. 25. 25. !l dir gue les ouvriers des mines brulenr avec du bois les endroirs raboreux 78 er presgue inaccessibles des monragnes ou se rrouve l`or, er gu`apres les avoirs amollis par le reu, ils le soumerrenr ainsi l`exploirarion , guanr ceux gu`ils onr reduirs en pierre, ils les divisenr avec un ouril de rer donr on se serr pour rravailler la pierre. L`ouvrier gui esr charge de ce soin esr la rre des aurres. Lorsgu`il a monrre aux mineurs les roures gu`ils doivenr suivre, il 79 abandonne roure la besogne ces malheureux, pour agir selon la necessire. De cerre maniere, ceux gui sonr rorrs er jeunes parragenr avec des marreaux de rer l`endroir gui conrienr du marbre, leurs coups sonr porres par la rorce er non diriges par l`adresse. !ls creusenr rravers le rocher plusieurs conduirs gui ne sonr jamais droirs, la pierre gui conrienr l`or ayanr sa direcrion ranrr en haur, ranrr en bas, ranrr droire, ranrr obliguemenr er rransversalemenr, [1177 [1177 [1177 [1177 peu pres comme les racines des arbres. C`esr pourguoi la lueur des rlambeaux arraches leurs rronrs, ils exrraienr la pierre donr la blancheur les conduir comme une veine. Lr guand ils onr rravaille de dirrerenres manieres
77 la plus amere servirude A 2 : a condamne les hommes la plus amere servirude A 1
78 raboreux A 2 correztone ttontoneo : esca<rpes> A 1
79 il A 2 correztone ttontoneo : roure A 1
Appendtce - |o troduztone dt j.-l. Contonttn 442 les mareriaux donr on les a charges 80 , ils en jerrenr les morceaux sur la rerre, ils ne consulrenr pas cer egard ni leur volonre, ni leur rorce, mais bien l`oil du prepose gui ne separe jamais les coups de la reprimande. 26. 26. 26. 26. Les enrans non encore parvenus l`ge de puberre, se glissanr par les conduirs prarigues par les ouvriers, ramassanr avec beaucoup de peine les perires pierres derachees de celles gue l`on a jerrees dehors, les emporrenr hors du sourerrain. Apres eux, les vieillards er un grand nombre d`invalides sonr occupes rransrerer la pierre , lorsgu`ils onr acheve ce rravail, ils la remerrenr 81 aux inspecreurs. Car les hommes ges d`environ rrenre ans er donr la rorce esr apparenre, prenanr des morriers de pierre, broienr la mariere avec un pilon de rer, er prennenr le plus grand soin pour gue le plus gros morceau ne le soir pas plus gu`une vesce noire, er au mme insranr on le disrribue 82 d`aurres. Ceci esr l`ouvrage des remmes gui onr ere reunies dans les prisons avec leurs maris er leurs enrans. Car on rair monrer successivemenr plusieurs meules avec lesguelles ces remmes broienr 8` la pierre dej pilee 84 . Trois de ces remmes se riennenr des deux cres chague coup gui esr porre, leur ceinrure esr si degouranr gu`elles ronr mouvoir les meules 85 sans cacher aurre chose de leur corps gue les parries honreuses. Llles sonr occupees de ce rravail, jusgu` ce gue la rche gui leur a ere impose complere une mesure de rine rarine. Toures celles gui sonr assujeries 86 une aussi arrreuse desrinee devroienr prererer la morr la vie. 27. 27. 27. 27. Cerre poudre ainsi rravaillee par les remmes esr ensuire
80 donr on les a charges A 2 correztone ttontoneo : gu`ils onr sous les 81 remerrenr A 2 : soumerrenr A 1
82 on le disrribue A 2 : ils disrribuenr la besogne A 1
8` broienr A 2 correztone ttontoneo : parragenr A 1
84 dej pilee A 2 correztone ttontoneo : gui se rrouv<e...> A 1
85 ronr mouvoir les meules A 2 : vonr a er l A 1
86 Toures celles gui sonr assujeries A 2 : Tous ceux gui sonr assujeris A 1
Trocrtztone de/ coptto/o 250 44` reue par des individus gue l`on appelle Selangees 87 : ce sonr les ouvriers gui peuvenr seuls conduire rin cerre operarion de si haure imporrance. Voici de guelle maniere ils y procedenr : ils repandenr le marbre ainsi moulu sur un large rable, polie er bien raillee, mais gui n`esr poinr placee dans une posirion direcre, elle esr au conrraire un peu inclinee. Puis versanr de [1178 [1178 [1178 [1178 l`eau dessus, ils perrissenr la pre avec leurs mains, dans le principe ils y vonr legeremenr, mais ensuire ils pressenr plus vivemenr la besogne. C`esr au moyen de ce procede gue ce gu`il y a de rerreux, eranr liguerie, disparoir de la rable au premier signal, mais ce gui a de la solidire er de la rorce resre immobile sur le bois. Lorsgue le Selangee a repandu de l`eau plusieurs reprises 88 sur cerre espece de pre, il prend des eponges molles er epaisses avec lesguelles il rrorre 89 delicaremenr le marbre er presse jusgu` un cerrain poinr, il emporre hors de la caverne er rejerre ce gu`il y a de leger, de rriable er de rangeux , mais ce gui esr solide er brillanr il le laisse sur la rable 90 , apres l`avoir separe de l`aurre mariere, car sa pesanreur narurelle ne le rend pas racile mouvoir. 28. 28. 28. 28. C`esr ainsi gu`apres avoir puririe les limailles d`or, le Selangee les remer ceux gui sonr charges d`en operer la cocrion. Ceux-ci, apres avoir mesure er pese la mariere gu`on leur a conrie, la jerrenr dans un vase de rerre er mlenr au rour, dans une jusre proporrion, un morceau de plomb, des grains de sel, un peu d`erain er du son d`orge. Puis apres avoir mis sur le vase un couvercle bien rerme er calreurre de roures parrs, ils cuisenr le rour dans une rournaise, pendanr cing jours er auranr de nuirs sans inrerruprion. Le jour suivanr, apres avoir rair convenablemenr rerroidir la mariere
87 Selangees A 2 : Selanges A 1
88 plusieurs reprises A 2 correztone ttontoneo : sur A 1
89 il rrorre A 2 : ils rrorrenr A 1
90 rable A 2 : planche A 1
Appendtce - |o troduztone dt j.-l. Contonttn 444 rondue, ils la rransporrenr dans un aurre vase, er ne rrouvenr plus rien des ingrediens avec lesguelles ils l`avoienr mlee, mais la guanrire d`or gu`ils rerirenr n`esr gueres moindre gue celle gui avoir ere mise en rusion. 29. 29. 29. 29. La perre d`un si grand nombre d`individus employes l`exploirarion des mines n`a pas d`aurre bur gue celui donr j`ai parle. La Narure elle-mme a en guelgue sorre rair voir gue la producrion de l`or esr une operarion laborieuse, gue la garde en esr dirricile, gu`elle exige les plus grands soins, er gue l`usage de ce meral gr enrre le plaisir er la douleur. Ce genre de rravail esr de la plus haure anriguire, car la narure des meraux a ere decouverre sous les premiers rois du pays , mais on cessa de s`en occuper lorsgu`une armee d`Lrhyopiens ayanr envahi l`Lgypre en garda les villes pendanr un grand nombre d`annees (on dir gue ce sonr eux gui acheverenr 91
les monumens de Memnon). !l en rur de mme ranr gue 92 le pays rur sous la dominarion des [1179 [1179 [1179 [1179 Medes er des Perses. n rrouve encore de norre remps, dans les mines gu`ils onr ouverres, des marreaux d`airain desrines rendre la pierre, car alors l`usage du rer n`eroir pas encore connu. n y rrouve 9` aussi des ossemens humains d`une grandeur incroyable , en ourre, comme la chose esr probable, plusieurs individus onr ere erourres aussi bien 94 des conduirs creuses dans le roc. Tanr les mines sonr considerables , elles se prolongenr obliguemenr dans leurs prorondeurs jusgu`a la mer mme. `0. `0. `0. `0. Ln se dirigeanr vers le midi de l`Lgypre, on rrouve guarre grandes rribus 95 . La premiere, gui joinr aux rleuves, seme le sesame er le miller , la seconde, gui habire les marais recueille des joncs, er
91 acheverenr A 2 : perrecrionnerenr A 1
92 ranr gue A 2 correztone ttontoneo : guand A 1
9` n y rrouve A 2 correztone ttontoneo : n rrouve A 1
94 aussi bien A 2 correztone ttontoneo : dans A 1
95 rribus A 2 : narions A 1
Trocrtztone de/ coptto/o 250 445 d`aurres vegeraux plus rendre , la rroisieme, gui erre er l, se nourrir de chair er de lair , la guarrieme, sorrie des rivages de la mer, s`adonne la pche : `1. `1. `1. `1. cerre rribu ne possede ni villes, ni pays, er paroir errangere rour arr guelcongue. C`esr la plus considerable de roures, ce gue prerendenr cerrains personnes. Car parrir du pays des Aurees, gui habirenr la derniere rerraire enrouree par la grande mer, jusgu` l`!nde, la Cedrosie, la Cermanie 96 , la Perse er les les adjacenres aux conrrees gue l`on vienr de nommer, les !cryophages onr parrour erabli domicile , ils sonr nuds ainsi gue leurs remmes , er la generarion des enrans se rair en commun. !ls onr une connoissance narurelle du plaisir er de la peine, mais ils n`onr aucune norion de gui esr honreux er honnre. `2. `2. `2. `2. !ls ne rrouvenr gue des endroirs proronds gui ne leur orrrenr 97 aucun moyens d`exisrence , ces endroirs sonr 98 egalemenr adjacens des rivages rres-erendus 99 . La rerre rerme ne leur orrre poinr plus de racilire pour prendre du poisson, ni roure aurre chose de la mme narure 100 , leurs habirarions sonr generalemenr adossees a des rochers gue s`avancenr dans la mer , elles orrrenr des cavires prorondes, des couverrures inegales, des conduirs erroirs, des derours sinueux. !ls se sonr loges d`une maniere convenable er commode, ils prennenr des pierres rirees d`un aurre endroir, er les jerrenr dans les rrous [1180 [1180 [1180 [1180 gui se rrouvenr au- dessous de leurs habirarions. uand le rlux de la mer se jerre sur le conrinenr, ce gui arrive deux rois par jour, depuis neur heures jusgu` rrois, la mer couvre roure la cre, enrrananr de ses abysses
96 errore per Carmanie 97 gui ne leur orrrenr A 2 correztone ttontoneo : ou ils ne rro<uvenr> A 1
98 sonr A 2 : se rrouvenr A 1
99 rivages rres-erendus A 2 : grandes rivages A 1
100 La rerre rerme [... narure A 2 : Pourguoi la rerre rerme ne leur orrre la raculre de prendre ni du poisson en abondance, d`auranr plus gue roure aurre caprure esr impossible A 1
Appendtce - |o troduztone dt j.-l. Contonttn 446 jusgue sur le rivage une grande guanrire de poissons gui y resrenr, er vonr chercher de la nourrirure dans les reduirs donr on a parle. Mais lorsgue le rerlux arrive, l`eau rerlue rravers les pierres er les rosses dans un endroir gui se dirige en penre. Les poissons gui sonr resre dans les cavires orrrenr aux !cryophages le moyen de les prendre er de s`en nourrir. ``. ``. ``. ``. !l y a d`aurres poissons donr, comme je l`ai dir, on peur se saisir racilemenr. Mais guand la mer envoie des chiens, des phogues plus gros, des Murenes, des Scorpions, er roure aurre poisson du mme genre, le combar gu`il raur sourenir conrre eux n`esr pas sans danger. `4. `4. `4. `4. Tous ceux gu`ils saisissenr, ils les jerrenr sur des pierres brulanres exposees au midi, er il ne raur pas beaucoup de remps pour gu`ils se rerournenr rous vers l`endroir oppose. uand 101 on les prend ensuire par la gueue, roure la masse de leurs corps s`agire, er roure la parrie charnue s`en echappe, amorrie par la chaleur donr on vienr de parler. !ls enrassenr les verrebres donr ils rormenr des rerrres rres-eleves gue l`on apperoir de loin. uanr la chair des poissons, ils la rassemblenr sur une pierre polie, er la broienr avec rorce pendanr assez de remps er y mlenr des grains de paliure. Au moyen de cer ingredienr la chair rorme bienrr une masse solide , ces grains paroissenr renir le lieu d`assaisonnemenr ou de rarce. Lnrin, apres l`avoir roulee avec les pieds 102 pendanr un remps convenable, ils la coupenr en morceaux oblongs gui onr la rorme de ruiles, er les exporrenr encore au soleil 10` . Aussirr gu`ils sonr bien desseches, rous les convives presens s`en regalenr, on ne consulre ni mesure, ni poids, chacun mange sa volonre er son plaisir.
101 uand eo : uanr A 102 avec les pieds A 2 correztone ttontoneo : aux p<ieds> A 1
10` ils la coupenr [... au soleil A 2 correztone ttontoneo : ils exporrenr de nouveau au soleil A 1
Trocrtztone de/ coptto/o 250 447 `5. `5. `5. `5.- -- -`6. `6. `6. `6. Voici les precaurions gu`ils prennenr conrre les hyvers gui surviennenr inopinemenr, er gui ne leur laissenr plus la raculre d`aller la pche des poissons. Lrranr dans 104 roure l`erendue du rivage voisin, ils y ramassenr des coguilles (elles sonr [1181 [1181 [1181 [1181 d`une relle grandeur gue ceux gui 105 ne l`onr pas vue ne pourroienr pas le croire). La chair crue gu`il en rerirenr supplee leur diserre dans cerre saison rigoureuse. Lr mme guand ils onr encore des poissons en abondance, ils 106 rassemblenr les coguilles donr on vienr de parler, les jerrenr dans des rosses, ou ils nourrissenr les poissons renrermes dans ces coguilles avec de la mousse de mer roure rrache, er des rres de perirs poissons. Lorsgue le remps de diserre esr arrive, ils converrissenr ces coguilles en nourrirure, comme l`a dej dir. Mais si l`un er l`aurre alimenr viennenr leur manguer, alors ils choisissenr dans rour le monceau de verrebres celles gui sonr encore recenres er pleines de jus, les enlevenr avec ordre 107 puis les brisenr sur guelgue endroir pierreux, achevenr de les broyer avec les denrs, ils suivenr les procedes des bres rarouches gui habirenr dans des anrres. `7. `7. `7. `7. Leur maniere de boire a guelgue chose de plus merveilleux encore. uarre jours de suire ils vaguenr 108 la pche, er se reunissenr 109
pour s`amuser, en chanranr des airs rusrigues, n`eranr disrrairs par rien, en raison de la grande racilire gu`ils eprouvenr se procurer des alimens. Mais l`approche du cinguieme jour, ils se rerirenr dans la region siruee au pied des monragnes, pour y chercher de la boisson. Cerre region se rrouve pres des ruisseaux ou les nomades vonr
104 dans A 2 correztone ttontoneo : sur le A 1
105 gue ceux gui eo : gue ceux ceux gui A 106 ils eo : il A 107 avec ordre A 2 correztone ttontoneo : de poinr en poinr A 1
108 uarre jours de suire ils vaguenr A 3 : Apres avoir guarre jours de suire vague A 2 correztone ttontoneo : Apres avoir vague guarre jours de suire A 1
109 se reunissenr A 2 : s`rre reuni A 1
Appendtce - |o troduztone dt j.-l. Contonttn 448 abreuver leurs besriaux. Leur deparr a lieu vers le soir. `8. `8. `8. `8. Aussirr gu`ils se sonr rendus l`endroir ou se rrouvenr les reservoirs des nomades, ils rormenr un cercle aurour du lac. Puis, appuyanr les mains sur la rerre er s`agenouillanr, ils boivenr la maniere des bours, non d`un seul rrair, mais plusieurs reprises. Aussirr gue leurs venrres sonr remplis comme des ronneaux, ils onr beaucoup de peine se rerirer vers la mer. `9. `9. `9. `9. Aussirr gu`ils y sonr arrives, ils passenr ce jour sans gourer aucun poisson, ni aucune aurre espece d`alimenr. Mais rempli ourre mesure, er respiranr avec dirriculre, chacun se couche, eprouvanr une pesanreur guile rair ressembler un homme ivre. Le jour 110 suivanr, il reprend le rrain 111 de vie donr nous avons parle. Tel esr le cercle dans leguel roule leur exisrence, aucun d`eux s`inguiere ne s`occupe de la moindre chose. A raison de la simplicire [1182 [1182 [1182 [1182 de leur regime, il esr rare gu`ils eprouvenr des maladies, er ils diminuenr le nombre de leurs annees dans la proporrion de la vie indolenre gu`ils menenr er gui les disringue des aurres peuples. 40. 40. 40. 40. C`esr ainsi gue vivenr les !chryophages gui onr leurs habirarions dans les gorges des monragnes. Mais ceux gui demeurenr sur la rive exrerieure onr roujours des pches abondanres, er ne manguenr jamais d`eau. Pchanr des poissons assez succulens, pour gu`ils ne dirrerenr pas beaucoup de ceux gui sonr cruds, non seulemenr ils ne courenr pas apres la boisson, mais ils n`onr pas mme l`idee de roure aurre chose de la mme narure. !ls supporrenr pariemmenr le sorr gue, dans le principe, la rorrune leur a deparri. 41. 41. 41. 41. Habirans les lieux donr nous avons parle, ils ne redourenr pas comme nous les plus grands maux, ils n`en onr pas mme la
110 Le jour A 2 : Ce jour A 1
111 rrain A 2 : rrair A 1
Trocrtztone de/ coptto/o 250 449 connoissance. !ls ne craignenr pas le rer dirige conrre eux, l`ourrage ne les irrire poinr. Lrrangers la douleur, ils sonr insensibles au sorr de ceux gui sourrrenr, er s`ils eprouvenr guelgu`insulre de la parr des errangers, ils examinenr arrenrivemenr le rair, ronr de rreguens signes de rre , mais ils ne considerenr 112 aucunemenr les acrions ordinaires d`un homme l`egard d`un aurre. C`esr pour cela, dir l`aureur, gue je pense gu`ils n`onr aucun caracrere cerrain : car pendanr leur vie, ils dirigenr roures leurs arraires par la rorce de l`habirude, par des signes, des sons, er d`aurres demonsrrarions imirarives. 42. 42. 42. 42. Ceux gui demeurenr dans le voisinage des !chryophages gui n`onr jamais soir, comme s`il exisroir enrre eux er les veaux marines, des convenrions inviolables, ne ronr jamais de mal ces animaux gui, de leur cre, jamais ne leur nuisenr. Au conrraire ils conservenr muruellemenr inracre la proie gue 11` chague chasseur a saisie, er ils se comporrenr enrre eux avec une relle harmonie gu`on auroir de la peine en rrouver une aussi parraire chez des hommes gui vivenr avec des hommes. [118` [118` [118` [118` 4`. 4`. 4`. 4`. !l y a des !chryophages 114 gui n`onr d`aurres habirarions gue des cavernes gui ne sonr poinr exposees au midi cause de l`excessive chaleur, mais gui onr vue sur les poinrs opposes. D`aurres onr pour roirs des cres de poisson recouverre de mousse marine. D`aurres lienr ensemble les rres des oliviers, gui alors leur servenr de renres. Cerre sorre 115 d`olivier produir un rruir semblable la chreigne. 44. 44. 44. 44. !l y a une guarrieme espece d`!chryophages gui se logenr de la maniere suivanr : un immense monceau de sable, ressemblanr une monragne, a ere enrasse depuis remps
112 ne considerenr A 2 correztone ttontoneo : ne porrenr A 1
11` gue A 2 correztone ttontoneo : de A 1
114 !chryophages : !chrhyophages A 115 sorre A 2 : espece A 1
Appendtce - |o troduztone dt j.-l. Contonttn 450 immemorial. L`eau de la mer gui le baigne conrinuellemenr l`a rendu, gue le melange er la complicarion du sable ronr gu`il ne dirrere aucunemenr d`un mle homogene er d`une narure unigue. Apres y avoir creuse des rrous l`haureur d`hommes, ils ronr durcir la parrie superieure du monceau gui serr de roir, par suire de la liaison donr on a parle. Mais ils prariguenr dans le sol inrerieur des conduirs oblongs perces enrre eux de roures parrs. C`esr l gu`apres avoir rair pendanr guelgue remps penerrer la lumiere 116 dans les endroirs exposes au venr 117 , ils gourenr les douceurs du repos. Lorsgue le rlux de la mer arrive, alors la pche leur procure des poissons, ainsi gue nous l`avons dir. 45. 45. 45. 45. !ls n`onr aucun soin des mourans, leur me n`eranr poinr accessible la pirie gue engendre l`opinion. !ls les laissenr en conseguences gissans sur la rerre, jusgu` ce gu`un rerlux les enrrane dans la mer, pour servir de prure aux poissons. 46. 46. 46. 46. Cerrains 118 (!ndiens) gui vivenr des produirs de la mer onr guelgue chose d`exrraordinaire gui les disringue des aurres, er donr il n`esr pas racile de donner des raisons convaincanres car on ne sair d`ou ils sonr parris pour se rendre dans la conrree gu`ils habirenr, une roche lisse eranr suspendue au-dessus d`eux l`obliguire des monragnes inrerdisanr 119 rour acces er bornanr 120 rour le 121 pays sirue l`opposire, de raon gue, comme je l`ai dir, il esr absolumenr impossible d`y arriver pied, er gu`il n`esr pas plus racile 122 d`y venir en bareau raison du mangue des objers usires chez nous. Les
116 pendanr guelgue remps penerrer de la lumiere A 2 correztone ttontoneo : enrrer de la lumiere A 1
117 au venr A 2 : aux vens A 1
118 Cerrains A 2 correztone ttontoneo : Les A 1
119 inrerdisanr A 2 : gui inrerdisenr A 1
120 bornanr A 2 : rormanr un horison aurour de A 1
121 le A 2 correztone ttontoneo : les A 1
122 racile A 2 : possible A 1
Trocrtztone de/ coptto/o 250 451 choses [1184 [1184 [1184 [1184 eranr ainsi, il ne nous resre plus gu` dire gu`ils sonr aurochrones, gu`ils n`onr poinr reu la rache d`une premiere semence, mais gu`ils exisrenr 12` de roure erernire, ainsi gue l`onr decide guelgue uns de ceux gue l`on appelle physiciens. 47. 47. 47. 47. Au del des deriles gui circonscrivenr l`Arabie er la conrree siruee l`opposire se rrouvenr les les Sporades, roures rres- basses, d`une median erendue, mais inrinies en nombre. Llles ne produisenr aucun rruir ni doux, ni sauvage gui puisse alimenrer leurs habirans. Llles sonr eloignees du conrinenr donr on a parle, une disrance de soixanre srades , leur direcrion esr vers la mer gui s`erend au-del de l`!nde er de la Cedrosie. L n`exisre aucun rlor, parce gue l`un succedanr l`aurre, le comprime dans les promonroires. !ls paroissenr jouir d`une remperarure excellenre. Dans 124 ces 125 les habirenr des hommes gui, proporrion gardee, vivenr de la maniere suivanre. Dans la mer gui les environne, mer rerrible er orageuse, se rrouvenr en abondance des rorrues d`une 126 largeur er d`une grandeur gui surpassenr roure croyance , nous les regardons rous comme des rorrues marines. Pendanr la nuir, elles paissenr au rond de la mer , mais le jour elles se repandenr dans les reduirs rranguilles er paisibles des les, ou elles s`endormenr, ce gui leur arrive, lorsgu`elles sonr exposees un soleil parvenu son plus haur degre, de mme gue l`eprouvenr ceux gui voyagenr sur des navires. Les habirans prorirenr de cerre occasion pour les arrirer sur rerre, rorce d`arr, d`errorrs er de cordes , ils mangenr roures les parries inrerieures de ces rorrues, lorsgu`ils les onr rair cuire guelgue remps l`ardeur
12` exisrenr A 2 : f A 1
124 Dans A 2 correztone ttontoneo : L vive A 1
125 ces A 2 : celles A 1
126 en abondance des rorrues d`une A 2 correztone ttontoneo : des rorrues donr A 1
Appendtce - |o troduztone dt j.-l. Contonttn 452 du soleil , guanr leur cavires ils s`en servenr pour consrruire leurs habirarions. !ls arrermissenr par le mme moyen les cabanes gui s`avancenr sur les lieux eleves , ils s`en servenr encore pour l`usage de la navigarion er pour l`enrrerien des cirernes, de maniere gue ces rorrues 127 riennenr lieu 128 rour la rois aux hommes 129 donr on vienr de parler de navire, de maison, de vase, er d`alimenr. [118 [118 [118 [1185 5 5 5 48. 48. 48. 48. Non loin de l`espece d`hommes donr on vienr de parler il exisre une aurre 1`0 non moins considerable en nombre , voil de guelle maniere vivenr ceux gui la composenr. Leur nourrirure leur provienr des baleines gui sonr jerrees sur la rerre , guand celle nourrirure vienr leur manguer, ce gui arrive souvenr, ils rirenr parri des os, rravaillenr les carrilages aux exrremires des cres, guoigu`ils parviennenr dirricilemenr rarir la source de 1`1 leur misere, cependanr la ressource donr il s`agir n`en esr pas moins pour eux une consolarion. Telles sonr les especes d`!chryophages donr nous avons enrendu parler (il y en a des milliers d`aurres gui onr echappe norre conoissance). 49. 49. 49. 49. La vie gue nous nous sommes imposee consisre dans l`usage des choses superrlues comme des choses necessaires. Les narions d`!chryophages 1`2 donr nous venons de parler rejerrenr roures les choses inuriles, er ne sonr pas neanmoins depourvues de ce 1`` gui leur convienr, rous rendenr la vie par un senrier divin gui
127 rorrues A 2 : cavires A 1
128 riennenr lieu A 2 : riennenr omette A 1
129 riennenr lieu rour la rois aux hommes A 2 correztone ttontoneo : sonr rour la rois pour les hom<mes> A 1
1`0 Non loin [... un aurre A 2 correztone ttontoneo : Les hommes gui ne demeurenr pas une bien grande disrance A 1
1`1 rarir la source de A 3 : se consoler dans A 2 correztone ttontoneo : dans le<ur> A 1
1`2 !chryophages eo : !chrhyophages A 1`` ce A 2 correztone ttontoneo : celle A 1
Trocrtztone de/ coptto/o 250 45` n`a poinr alrere la narure, en l`asservissanr aux 1`4 prejuges. L`ambirion de parvenir aux premier rangs ne les rourmenre poinr par les peines er les inrorrunes gu`enrranenr cer egard les conrenrions er les brigues. La soir des richesses ne leur rair pas commerrre une roule d`injusrice conrre d`aurres personnes , ils en supporrenr au conrraire beaucoup d`aurres conrre roure necessire. Jamais ils n`excirenr de plus graves inimiries, en se permerranr de mauvais rrairemens, mais ils ne sonr pas non plus abarrus par les malheurs de leurs proches. !ls ne mesurenr poinr leur arrlicrion d`apres les revers gue l`on eprouve dans la vie, soir en se livranr la navigarion, soir en cherchanr mulriplier les prorirs pour embellir leur exisrence. Mais guoigu`ils aienr besoin de peu de choses, il leur raur aussi peu de choses pour les arrrisrer. Possedanr le necessaire 1`5 , ils ne 1`6 recherchenr jamais le superrlu. Ce gui rair de la peine chague individu, n`esr poinr ce gue l`on ne connor pas 1`7 , guand cela n`esr pas presenr 1`8 , mais c`esr ce gue l`on desire, lorsgue dans l`ardeur de la passion on se rrouve depourvu des moyens de la sarisraire. C`esr pourguoi celui gui possede rour ce gu`il veur, sera heureux, s`il prend la narure pour guide er non l`opinion. Les peuples donr il s`agir, ne sonr pas juges d`apres des lois. Ln errer pour[1186 [1186 [1186 [1186guoi des ordonnances asserviroinr-elles celui gui sans rre verse dans la connoissance des lerrres, peur agir avec candeur . 50. 50. 50. 50. uand on a guirre le pays des !chryophages 1`9 pres du rleuve Asrabara gui rraverse l`Lrhyopie er la Lybie, rleuve gui esr beaucoup plus bas gue le Nil, er gui s`unissanr un couranr d`une
1`4 aux A 2 correztone ttontoneo : des A 1
1`5 le necessaire A 2 : ce gui leur surrir A 1
1`6 ne A 2 : n`en A 1
1`7 pas A 2 : poinr A 1
1`8 n`esr pas presenr A 2 correztone ttontoneo : vienr mem<oire> A 1
1`9 !chryophages eo : !chrhyophages A Appendtce - |o troduztone dt j.-l. Contonttn 454 plus grand erendu, baigne de rous cres l`le de Meroe, pres de ce rleuve, dis-je, er sur de deux rives, habire un peuple gui n`esr pas considerable la verire, mais gui vir de la maniere suivanr. !l arrache les racines des roseaux gui se rrouvenr dans les marais voisin, er apres les avoir bien lavees, il les coupe en morceaux avec des pierres. Apres les avoir amincies er rendus visgueuses, il en rair 140 des poignees gui rourerois n`emplissenr pas la main, puis apres gu`elles onr ere cuires au soleil, elles lui 141 servenr de nourrirure. !l esr sujer 142
un inconvenienr donr il ne peur se preserver : ce sonr les lions gui se rrouvenr dans les marais er gui se jerrenr sur ces malheureux. A l`apparirion de la canicule, il s`eleve une mulrirude innombrable de moucherons assez rorrs pour obliger le peuple gui les rair se cacher dans les eaux des marais. Les lions mmes sonr conrrainrs par eux d`abandonner le pays non pas ranr parce gu`ils onr sourrrir de leur pigure, guoigue rres-poignanre, gue parce gu`ils ne peuvenr sourrrir leur errange bourdonnemenr. Je rapporre cerre parricularire, parce gu`elle esr exrraordinaire, car gu`y a-r-il de plus singulier gue de voir des lions rorce par des moucherons de guirrer le pays, randis gue les hommes ne sonr pas exposes au mme inconvenienr . 51. 51. 51. 51. La narion des Hylophages gui se nourrir de vegeraux habire rour pres de celle donr nous venons de parler, er donr elle dirrere rres-peu. Ces hommes mangenr le rruir gui rombe des arbres, mme en ere d`aurres coupenr l`herbe gui cror dans les vallees bien ombragees. Cerre herbe esr rres-rorre, er porre un chou gui ressemble aux navers. !ls mangenr ce gue ce chou conrienr de rendre. !ls consacrenr les nuirs au sommeil, mais ils choisissenr un endroir ou ils puissenr se garanrir des arragues des bres reroces gui s`y rrouvenr
140 il en rair A 2 : ils en ronr A 1
141 lui A 2 : leur A 1
142 !l esr sujer A 2 : !ls sonr sujers A 1
Trocrtztone de/ coptto/o 250 455 er veiller leur surere. Au lever du soleil, ils monrenr rous sur les arbres [1187 [1187 [1187 [1187 avec leurs enrans er leurs remmes, raisanr leurs errorrs pour arreindre les plus haures branches. Apres avoir cueilli ce gu`elles onr de plus rendre, ils le mangenr volonriers. !ls conrracrenr ainsi pendanr roure leur vie une habirude relle gue leur racilire courir sur les arbres paror incroyable, ainsi gue l`agilire 14` non seulemenr de leurs mains, de leurs doigrs er de leur pieds, mais encore de rous leurs membres en general, car ils passenr lesremenr d`un branchage l`aurre, er s`enlevenr souvenr les uns aux aurres les rameaux dans les endroirs les plus dangereux , ils ronr voir encore d`aurres rours d`adresse de la mme sorre, de maniere gue celui gui en esr remoin en esr rrappe d`eronnemenr, mais n`ose en parler ceux gui n`en onr pas d`idee. !ls broienr avec les denrs roure especes de branches gu`ils digerenr avec racilire. Lorsgu`ils rombenr de haur, ils se ronr peu de mal, raison de l`exigure de leurs corps. Tous vonr nuds, les enrans er les remmes sonr en commun chez eux. !ls se ronr la guerre enrre eux au sujer de la possession de rerrains. La pluparr se donne la morr, guand ils sonr presses par la ramine, ou guand des rches se rixenr sur leurs yeux, ce gui arrive vers leur cinguanrieme annee. 52. 52. 52. 52. Apres les peuples gue l`on vienr de nommer, il y en a d`aurres gue les habirans appellenr C/oeur. La mulrirude des bres reroces gue produir cerre conrree l`inrini oblige ces peuples se camper dans les arbres. !ls rendenr des pieges ces animaux, er guand ils les onr pris, ils les ronr servir leur nourrirure. Ce sonr aussi d`habiles archers. Si le produir de la chasse vienr leur manguer, ils se nourrissenr de peaux des animaux gu`ils onr pris auparavanr, er supplienr ainsi leur diserre. Apres avoir humecre les
14` l`agilire A 2 correztone ttontoneo : le mouvemenr A 1
Appendtce - |o troduztone dt j.-l. Contonttn 456 cuirs, apres les avoir approche de charbon peu ardens, ils les couvrenr de cendres, er les parragenr en morceaux. 5`. 5`. 5`. 5`. Apres les peuples chasseurs, mais une assez grande disrance [1188 [1188 [1188 [1188 er dans une conrree plus exposee au couchanr, se rrouvenr les peuples gui pour vivre vonr la chasse des elephans. !l y a des hommes gui, du haur d`un arbre ou ils sonr assis, veillenr au passage de ces animaux, donr ils saisissenr la gueue avec les mains, en appuyanr leurs pieds sur leur cuisse gauche, puis avec une hache commode er preparee cer errer, ils lui coupenr, coups redoubles, les nerrs du jarrer droir : d`une main ils rrappenr avec rorce, er de l`aurre ils serrenr la gueue de l`animal, d`une maniere gui reroir croire gu`il s`agir d`un combar d`ou depend la vie, car il raur ruer ou perir : la circonsrance ne permer pas d`en sorrir d`une aurre maniere. Aussirr gue les coups de l`errusion du sang onr rair romber la bre, les aurres chasseurs surviennenr au momenr de sa chure, er pendanr gu`elle vir encore, ils lui coupenr les chairs du croupion, er s`en regalenr, en arrendenr gue la bre epuisee expire dans les rourmens. 54. 54. 54. 54. Mais ces chasseurs aux elephans sonr exposes eux-mmes un exrrme danger. !l y a d`aurres gui dirigenr ainsi leur chasse. Trois hommes n`ayanr gu`un arc, mais plusieurs rleches enduires de riel de serpens, se riennenr dans un raillis, en arrendanr gue les animaux viennenr passer par l. C`esr pourguoi, lorsgu`ils en voienr un approcher, l`un rienr un arc assujeri son pied, les deux aurres bandanr la corde de roure leur rorce, en decochenr une rleche uniguemenr dirigee vers le milieu des cres, pour gu`elle penerre enrieremenr dans les parries inrernes, gu`elle parrage er murile les endroirs courbes, alors cerre bre enorme vivemenr agiree er dechiree deperir er rombe. 55. 55. 55. 55. !l y a une rroisieme espece d`Llephanrophages gui vonr la chasse des elephans, lorsgue ces animaux surrisammenr Trocrtztone de/ coptto/o 250 457 repus cherchenr un endroir ou ils poussenr se livrer au sommeil : ils ne dormenr poinr couches sur la rerre, mais adosses de grands arbres rourrus, de maniere gue les deux pieds rour pres de racines, ils s`appuienr legeremenr sur la rerre er gue le cre gui a reu rour le corps esr sourenu par la narure de l`arbre. Cerre maniere de se coucher n`esr pas narurelle, elle chogue mme le bon sens, parce gue le sommeil le plus prorond esr rrouble par une vive inguierude, [1189 [1189 [1189 [1189 la morr eranr prompremenr le parrage de celui gui rombe, parce gu`il lui esr physiguemenr impossible de se relever. C`esr pourguoi ceux gui vivenr de la chasse de ces elephans, errenr dans les rorrs, er aussirr gu`ils onr decouverr la bauge de l`animal, ils scienr la parrie de l`arbre gui esr l`opposire, de maniere gu`il ne penche pas enrieremenr, mais ne resre pas non plus rrop rorr er rrop rerme , il raur seulemenr gu`il puisse resisrer un momenr 144 rres- courr. L`animal revenanr de la prure pour se coucher son ordinaire, rombe subiremenr lorsgue l`arbre se brise, er devienr la proie des chasseurs disposes s`en reparre. !ls coupenr ensuire les chairs du croupion, er apres avoir epuise le sang de l`animal er l`avoir acheve, chacun d`eux s`en parrage les membres pour en raire rel usage gue bon leur semble. 56. 56. 56. 56. Prolemee, roi d`Lgypre, invira ces chasseurs s`absrenir de la desrrucrion des elephans, voulanr lui-mme les conserver en vie : il leur rir un grand nombre de brillanr promesses. Non seulemenr il ne les persuada poinr, mais ils lui rirenr repondre gu`ils n`echangeroienr pas leur vie acruelle conrre rour le royaume. 57. 57. 57. 57. Parmi les chasseurs gue les Nomades onr courume d`appeller impurs, ceux donr le pays ere separe de l`Lrhyopie demeurenr vers l`occidenr : ce sonr ceux gu`on appelle Comu. Ceux
144 un momenr A 2 correztone ttontoneo : une A 1
Appendtce - |o troduztone dt j.-l. Contonttn 458 gui habirenr la conrree meridionale sonr appellee \trut/top/oe, er ne rormenr pas une narion considerable. !ls emploienr l`arririce, la ruse er des brons dans la chasse gu`ils ronr aux aurruches gui leur servenr de nourrirure. !ls en mangenr la chair, er se servenr des peaux en guise de vremens er de couverrures. Les Comu leur ronr la guerre. Leurs armes sonr des cornes de chevre sauvages, ces cornes sonr grand er rorr esrimees. Le pays nourrir un nombre considerable de ces animaux. 58. 58. 58. 58. A peu de disrance de ces derniers peuples, demeurenr les Acrtdop/oe. Cerre narion esr d`une plus perir raille gue [1190 [1190 [1190 [1190 les aurres. Ces hommes 145 paroissenr rres-roibles er sonr exrraordinairemenr noirs. Vers l`eguinoxe du prinremps, guand les venrs d`Arrigue sourrlenr dans les pays, ces venrs y amenenr une immense guanrire d`enormes saurerelles gui viennenr d`un endroir 146
donr l`hisroire ne s`esr jamais occupee. La rorce de leur vol les rair peu dirrerer des oiseaux, mais elles en dirrerenr beaucoup sous le rapporr de la grosseur 147 . Ces peuples se nourrissenr en rour remps de cerre sorre d`insecres gu`il assaisonnenr de dirrerenres manieres. !ls les prennenr au moyen de la rumee gui les precipire de l`armosphere sur la rerre. Ces hommes passenr pour rre agiles er rres-legers la course , mais ils ne vivenr pas plus de guaranre ans, ne se nourrissanr gue d`alimens exrrmemenr secs. Aussirr gue la vieillesse approche, il s`engendre dans leur corps une sorre de poux ailes gui rassemblenr des rigues, mais gui sonr plus perirs gue celle gue l`on apperoir dans le chien. Llle commencenr la poirrine er au venrre er devorenr rapidemenr la superricie du corps avec la race
145 Ces hommes A 2 : !ls A 1
146 endroir A 2 correztone ttontoneo : pays A 1
147 en dirrerenr beaucoup sous le rapporr de la grosseur A 2 correztone ttontoneo : sonr plus perires gu`eux A 1
Trocrtztone de/ coptto/o 250 459 roure enriere. Ceux gui sonr arreinrs de cerre vermine sonr d`abord rourmenres d`une demangeaison semblable celle gue produir la gale , mais ensuire ils se dechirenr eux-mmes non sans douleur. Lorsgue cerre maladie esr parvenue son dernier periode, er guand la vermine s`echappe du corps, er gu`il en sorr aussi un pus leger, il arrive ces malheureux d`eprouver des angoisses insupporrables. C`esr ainsi gu`ils perissenr, soir gue la cause de leur morr provienr de leur humeur fsanginef, ou de la narure de leurs alimens, ou de la remperarure de l`armosphere. 59. 59. 59. 59. Non loin du pays des Acrtdop/oe, exisre une conrree erendue, remarguable par la diversire de ses prurage, mais elles esr enrieremenr deserre er inaccessible ceux gui habirenr dans les environs. Ce n`esr pas gue dans le principe elle air mangue d`hommes, ma c`esr parce gu`elle esr inresree par une mulrirude incroyable de scorpions er de sorres d`araignees gue cerraines personnes appellenr les guarre-mchoires. Car ils prerendenr gue ces insecres proviennenr de l`abondance des pluies, les habirans ne pouvanr resisrer ce rleau, mais echappanr leur perre par la ruire, er [1191 [1191 [1191 [1191 prereranr leur salur leur pays, cerre conrree se rrouva abandonnee de 148 cerre espece d`hommes , une mulrirude de souris champrres comme en !ralie, des moineaux gui devoroienr les semences comme en Medie, des grenouilles gui eroienr en aussi grande abondance gue dans le pays des Aurariares, les lions gui s`y eroienr mulriplies commenr en Arrigue conrraignirenr les habirans rransrerer leur domicile ailleurs. D`aurres calamires inarrendues gui arrligerenr la plus grande parrie de cerre conrree la laisserenr sans popularion.
148 de A 2 correztone ttontoneo : par A 1
Appendtce - |o troduztone dt j.-l. Contonttn 460 60. 60. 60. 60. Les derniers des peuples gui habirenr vers le midi sonr ceux gue les Crecs appellenr Cynomo/e , ils occupenr les rronrieres des aurres pays, er sonr, comme on pourroir dire, sauvages er barbares. !ls onr de longues chevelures er des barbes epaisses. !ls nourrissenr une mulrirude de grands chiens, l`insrar des habirans de l`Hircanie. !ls se servenr de ces animaux pour aller la chasse des vaches de l`!nde gui se rerirenr dans leur pays. n peur en voir une mulrirude innombrable depuis le solsrice d`hyver jusgue vers le milieu de cerre saison. !ls rraienr aussi les remelles des chiens er se nourrissenr de leur lair, ainsi gue de la chair d`aurres animaux gu`ils prennenr la chasse. Voil la descriprion de la derniere conrree siruee vers le midi. 61. 61. 61. 61. Voici ce gui concerne les Troglodyres. Ce peuple vir sous un regime absolu. Les remmes er les enrans sonr en commun. Seulemenr il n`esr permis d`avoir arraire avec la remme du despore. Celui gui a eu cerre audace doir deposer un brebis par rorme d`amende. Voici les changemens gu`ils apporrenr dans leur conduire. Lorsgue l`hyver arrive chez eux, ce gui a lieu lorsgue sourrlenr les venrs eresiens, Dieu raisanr romber dans rour le pays des pluies abondanres, ils se nourrissenr de sang er de lair gu`ils mlenr er remuenr ensemble er ronr cuire legeremenr dans des marmires. Mais guand l`ere survienr, ils se rerirenr dans des endroirs marecageux donr ils se dispurenr le prurage. !ls mangenr ceux de leurs besriaux gui sonr vieux er malades, er gu`ils ronr ruer par des bouchers gu`ils appellenr [1192 [1192 [1192 [1192 immondes. !ls ne donnenr aucun homme le nom de parens excepre au raureau er la vache : ils appellenr l`un leur pere er l`aurre leur mere. !ls rrairenr de mme le belier er la brebis parce gu`ils reoivenr leur nourrirure journaliere non de leurs parens, mais de ces animaux. La boisson d`une grande parrie du Trocrtztone de/ coptto/o 250 461 peuple esr une inrusion de paliure. Celle des despores provienr d`une cerraine rleur donr le gour n`a rien de narurel. !ls sonr absolumenr nuds l`exceprion gu`ils cachenr leurs resses avec des ceinrures de peaux. Les aurres Troglodyres, comme rous les Lgypriens, sonr dans l`habirude de se circoncire les parries genirales. uanr ceux gue les Crecs appellenr muriles, ils onr courume de couper aux enrans avec des rasoirs roure la parrie gue les aurres se conrenrenr de circoncire , c`esr pour cela gu`ils se sonr donne le nom de muriles. 62. 62. 62. 62. uoigue l`orareur parle la langue arrigue, il se serr du dialecre usire Camara (ville de Crere). 6`. 6`. 6`. 6`. Voici, dir-il, les procedes des Troglodyres l`egard des derunrs. !ls arrachenr leurs cous leurs cuisses avec des branches de paliure , puis, les plaanr sur une colline, ils leur jerrenr des pierres pleines mains, en plaisanranr er en rianr, jusgu` ce gu`ils aienr rair enrieremenr disparorre la rorme du morr , puis, apres avoir place dessus une corne de chevre, ils se rerirenr rranguillemenr er rorr joyeux. C`esr ainsi gu`ils inrerverrissenr sagemenr l`usage des runerailles, puisgue c`esr un signe de prudence de ne poinr s`arrliger du sorr de ceux gui n`eprouvenr plus aucun douleur. Lorgue l`herbe des prurages commence renarre er ranime chez ces hommes les inimiries, les dispures er les barailles, car il ne se ronr jamais la guerre pour aucun aurre objer 149 , les remmes les plus gees se jerrenr au milieu des combarrans merrenr rin la lurre, er appaisenr les ressenrimens par des paroles concilianres. !ls ne gourenr pas comme les aurres hommes les douceurs du sommeil. !ls onr roujours une mulrirude de besriaux gui les suivenr, ils arrachenr des sonnerres aux cornes de rous les mles, arin gue le bruir de ces sonnerres merre en ruir les bres reroces , aussirr gue la nuir approche [119` [119` [119` [119` ils
149 aucun aurre objer A 2 correztone ttontoneo : aucun objer A 1
Appendtce - |o troduztone dt j.-l. Contonttn 462 conduisenr leur proie dans des erables, ou ils jerrenr d`en haur des rognures de palmiers 150 : c`esr l gue se rendenr les remmes avec les enrans. Les hommes allumenr des reux rour aurour, en chanranr cerraines rables du pays. C`esr ainsi gu`ils chassenr le sommeil. Chez la pluparr d`enrre ceux l`habirude, enranr de la necessire, a rriomphe de la narure. Si, appesanris par la vieillesse gui doir rre le parrage de rous, guelgues uns d`eux 151 ne peuvenr plus courir apres les rroupeaux, on leur arrache au cou une gueue de vache donr on rorme un noud coulanr 152 gui esr rorremenr serre sur la nugue, er par cerre moyen on les debarasse de la vie. Si un d`eux prolonge rrop le rerme de son exisrence, rour individu gui se rrouve rorruiremenr aupres de lui er gui a la bonne volonre de le servir, peur, comme mu par la bienveillance, dissiper sa lenreur, er en le blmanr 15` au sujer de ses rergiversarions, l`expedier par le mme chemin. Ce n`esr pas seulemenr aux vieillards gu`ils renr ainsi la vie, mais encore ceux gu`une maladie opinirre ou la murilarion de guelgue membre a rendus incapables de suivre les rroupeaux. 64. 64. 64. 64. La rerre habirable ayanr ere renrerme dans guarre poinrs cardinaux, je veux dire, l`orienr, l`occidenr, le seprenrrion er le midi : Lycus er Timee onr donne la descriprion de ce gui concerne l`occidenr, Hecaree er Lasilis se sonr occupes de ce gui eroir relarir l`orienr, Diophanre er Demerrius de l`hisroire des pays seprenrrionaux, guanr nous, dir l`aureur, nous avons enrrepris la penible rche de rrairer l`hisroire des peuples du midi.
150 ou ils jerrenr d`en haur des rognures de palmiers A 3 correztone ttontoneo : ou ils jerrenr au-dessus de rognures de palmiers A 2 correztone ttontoneo : er jerrenr en A 1
151 d`eux A 2 : d`enrre eux A 1
152 noud coulanr A 2 : lien A 1
15` le blmanr A 2 correztone ttontoneo : l`averrissanr des A 1
Trocrtztone de/ coptto/o 250 46` 66. 66. 66. 66. Les manieres 154 de vivre eranr exrrmemenr dirrerenres parmi 155 les hommes, il n`y a pas de disrance proporrionnee cerre diversire, enrre les pays respecrirs gu`ils habirenr, car un grand nombre de personnes embarguees sur des vaisseaux de rransporr arriverenr en dix jours du palus-Meorides dans le porr de Ehodes, del proriranr de la mme occasion parvinrenr le guarrieme jour Alexandrie, d`ou naviguanr conrre le couranr du rleuve elles purenr dans l`espace de dix [1194 [1194 [1194 [1194 aurres jours er sans grande dirriculre se rendre en Lrhyopie : ainsi il ne raur pas plus de vingr-cing jours ceux gui veulenr rranchir l`inrervalle gui separe les lieux ou le rroid esr excessir de ceux ou la chaleur esr exrrme 156 , pourvu gu`ils n`inrerrompenr pas leur marche. uoigue la disrance des lieux soir aussi peu considerable, neanmoins la dirrerence dans les manieres de vivre, dans les habirudes er les climars esr rellemenr grande chez les hommes gue les uns ne pourroienr croire 157 des choses 158 auxguelles les aurres sonr accourumes er donr ils conviennenr generalemenr, er gu`ils ne pourroienr se ployer 159 des habirudes sans lesguelles ceux- ci ne pourroienr supporrer la vie. C`esr ainsi gue rour usage conrienr une espece de philrre, er gue le remps ou se passe la premiere parrie de norre exisrence rriomphe de rous les desagremens gui nous enrourenr.
154 les manieres A 2 : les diverses manieres A 1
155 parmi A 2 correztone ttontoneo : chez A 1
156 ou la chaleur esr exrrme A 2 correztone ttontoneo : ou l`exrrme chaleur esr conrinuelle, pourvu A 1
157 gue les uns ne pourroienr coire A 2 correztone ttontoneo : gue ce gui esr usire er generalemenr convenu chez les uns A 1
158 des choses A 2 correztone ttontoneo : ce gui A 1
159 se ployer A 2 correztone ttontoneo : croire A 1
Appendtce - |o troduztone dt j.-l. Contonttn 464 68. 68. 68. 68. Les lions de l`Arabie sonr moins velus er plus rorrs gue ceux de la Labylonie, mais leur couleur esr la mme. Leur poil 160 esr si brillanr, gue leur criniere orrre rour l`eclar de l`or. 69. 69. 69. 69. uanr ceux gu`on appelle Myrmecoleons, la pluparr ne dirrerenr gueres des aurres lions en apparence, seulemenr leur parries genirales sonr disposees d`une maniere conrraire celles des aurres. 70. 70. 70. 70. Les leopards ne sonr poinr dans ce pays rels gu`ils sonr dans la Carie er la Lycie. !ls sonr d`une grande raille , ils peuvenr beaucoup mieux supporrer les blessures er les rarigues, ils l`emporreraienr auranr par la rorce sur les aurres, gu`un bre sauvage sur un animal domesrigue. 71. 71. 71. 71. Le rhinoceros n`esr pas moins gros gu`un elephanr, mais sa raille esr moins elevee. !l a peu pres la couleur du buis donr il ne dirrere pas non plus par le f de sa peau. !l porre l`exrremire de ses narines une corne courbee gui esr aussi dur gue du rer. Dans cerrains remps, apres avoir aiguise cerre corne conrre une pierre gu`il a renconrre, il en perce la poirrine de son ennemi sur leguel il s`esr jerre. Mais [1195 [1195 [1195 [1195 guand il vienr aux prises avec un elephanr, avec leguel il esr conrinuellemenr en guerre au sujer de la prure, il se glisse sous son venrre, er apres avoir dechire avec sa corne roure la parrie gui enroure la chair 161 , il epuise de suire rour son sang , on peur voir un grand nombre d`elephanrs derruirs de cerre maniere, mais s`il arrive gue le rhinoceros ne puisse penerrer jusgu`au venrre de l`elephanr, alors son rour, rrappe de diverses manieres par la rrompe er dechire par les denrs de son anragonisre, il deraillir 162 er
160 poil A 2 correztone ttontoneo : criniere A 1
161 la chair A 2 correztone ttontoneo : le ven<rre> A 1
162 deraillir A 2 : perd sa rorce A 1
Trocrtztone de/ coptto/o 250 465 succombe, car l`elephanr l`emporre de beaucoup sur lui par la vigueur er la rorce. 72. 72. 72. 72. n rrouve dans le pays de Troglodyres un animal gue les Crecs appellenr chameau-leopard, car sa narure a guelgue chose de compose ainsi gue son nom. !l esr rachere comme le leopard, er aussi grand gue le chameau. Son epaisseur esr monsrrueuse, il a le cou si long gu`il peur rirer sa nourrirure des arbres les plus eleves. 7`. 7`. 7`. 7`. Les sphinx, les cynocephales er les ceps (especes de singes) gue l`on voir 16` Alexandrie, proviennenr du pays des Troglodyres er de l`Lrhyopie. Les sphinx ressemblenr ceux donr on a rair la peinrure, excepre gu`ils sonr rous velus, apprivoises er rres-doux. !ls sonr exrrmemenr adroirs, on peur jusgu` un cerrain poinr leur donner des norions merhodigues, de maniere gu`on peur admirer l`ordre gu`ils merrenr en rour. 74. 74. 74. 74. Le cynocephale presenre un corps humain 164 gui n`esr pas agreable voir. Sa rigure esr celle d`un chien. Sa voix imire le son renvoye par le narines guand les levres sonr rermees. Mais il esr excessivemenr reroce, er l`on ne peur jamais l`apprivoiser. Ses sourcils er ses yeux lui donnenr une physionomie severe. C`esr ainsi gue le mle esr conrorme. La remelle a cela de parriculier, c`esr gue ses marrice esr en dehors, er cerre 165 disposirion dure pendenr roure la vie de l`animal. 75. 75. 75. 75. Le ceps ressemble au lion par la race, au leopard par le corps, la dorcade ou la chevre par la raille , c`esr cerre variere gui lui a rair donner son [1196 [1196 [1196 [1196 nom (le mor xqo en grec signirie jardin).
16` gue l`on voir A 2 correztone ttontoneo : gui provi<ennenr> A 1
164 un corps humain A 2 correztone ttontoneo : une rorme h<umaine> A 1
165 cerre A 2 correztone ttontoneo : elle A 1
Appendtce - |o troduztone dt j.-l. Contonttn 466 76. 76. 76. 76. Le plus sauvage er le plus indomprable des animaux donr nous avons parle c`esr l`espece de raureaux gu`on appelle carnivores. Cer animal esr 166 beaucoup plus gros gue les raureaux prives, beaucoup plus leger 167 la course, il esr 168 exrrmemenr roux. Sa gueule esr rendue jusgu`aux oreilles, ses yeux sonr beaucoup plus bleus gue ceux du lion. !l ne remue gueres ses cornes gu`en mme remps gue ses oreilles, mais il le rienr rermes lorsgu`il s`apprre au combar. Son poil esr rouge d`une maniere dirrerenre de celui des aurres animaux. !l arrague les bres les plus remarguables par leur rorce, er il rair la chasse aux aurres. C`esr surrour aux rroupeaux des habirans gu`il cause le plus de mal. C`esr le seul gui soir invulnerable conrre la lance er les rleches, c`esr ce gui rair gue personne n`a jamais pu le domprer, guoigue plusieurs l`aienr enrrepris , mais s`il rombe dans une rosse, ou s`il esr arrrape par roure aurre ruse, la colere le surrogue sur le champ. C`esr donc avec raison gue les Troglodyres jugenr gue cer animal a la rorce du lion, la viresse du cheval, la rorce du raureau, er gue le rer ne peur le domprer. 77. 77. 77. 77. L`animal gu`on appelle crocorras en Lrhyopie rire son nom de ce gu`il rienr rour la rois du loup er du chien, mais il esr plus reroce gue ces deux especes d`animaux, er il a la rre er les pieds beaucoup plus rorrs , il les surpasse encore par la largeur du venrre er la longueur des denrs, car il broie racilemenr roure sorre d`os, gu`il consomme aussirr gu`il les a mis en morceaux , on ne pourroir dire avec guelle promprirude il digere. Nous ne pouvons nous laisser persuader par cerraines personnes gui raconrenr gue cer animal imire la voix humaine , ces mmes personnes ajourenr encore gue pendanr la nuir il appelle les hommes par leur nom, er gue ceux-ci sorrenr
166 Cer animal esr A 2 : !ls sonr A 1
167 leger A 2 : legers A 1
168 il esr A 2 : ils sonr A 1
Trocrtztone de/ coptto/o 250 467 comme s`ils enrendoienr errecrivemenr une voix humaine. L`animal se jerre imperueusemenr sur eux er les devore. 78. 78. 78. 78. n assure gu`il exisre dans ce mme pays des serpens d`une grandeur exrraordinaire d`une espece eronnanre, er gui vivenr enrieremenr de la chasse. Ln errer le plus considerable de ceux gui onr rrappe nos [1197 [1197 [1197 [1197 regards paroissoir avoir rrenre coudees de longueur. Tour serpenr, mme le plus enorme, se laisse apprivoiser guand la diserre des alimens le presse er l`accable, car norre aureur prerend avoir vu gue lorsgue ce serpenr esr prive de la nourrirure exposee conrinuellemenr a sa vue, sa virulence s`appaise mesure gue l`apperir devienr plus rorr, pendanr gue l`on arrange dans panier sa ranraisie, les vicrimes desrinees aux sacririces, c`esr ainsi gu`on apprivoise er gu`on rend docile cerre bre sauvage, de sorre gu`on juge gue, parmi les animaux, il n`y en a poinr gui soir la rois plus doux er plus rerrible. Je pense gue cela s`accorde 169 avec ce gui arrive avec rous les animaux apprivoises : si on les rourmenre, on esr sur d`en rre malrraire, mais en leur cedanr, on en obrienr de la nourrirure. Chague animal esr insrruir se comporrer prudemmenr, ce n`esr poinr la raison gui l`apprend a choisir le meilleur, mais c`esr la memoire gui reveille alrernarivemenr ses arrecrions. 80. 80. 80. 80. Comme il y a une guanrire 170 de merveilles gui surpassenr inrinimenr rour ce gu`on esr dans l`habirude de voir, je vais me rransporrer dans les lieux gui m`onr paru les plus memorables. Si en parranr d`Arsinoe on rraverse le pays gui se rrouve droire, on renconrre d`abord un bain d`eau chaude compose de perirs rilers, er gui du haur d`une roche elevee s`erend jusgu` la mer. Ses erroirs conduirs conriennenr une eau gui esr loin d`rre douce , elle esr au
169 s`accorde A 2 correztone ttontoneo : esr conro<rme> A 1
170 guanrire A 2 : . A 1
Appendtce - |o troduztone dt j.-l. Contonttn 468 conrraire amere er salee. La source donr elle derive esr de la mme narure. Puis parrir du lac se presenre le Nil gui donr les eaux, rraversanr cerrains 171 rerrains spongieux, parviennenr dans un endroir rorr enronce. 81. 81. 81. 81. aupres du lac, dans une vasre plaine, paroir s`elever une monragne de vermillon, mais gui ne presenre poinr d`aurre parricularire. A parrir de son exrrme sommer, elle orrre cerre couleur gui esr assez vive pour orrenser la vue de ceux la rixenr longremps sur cer objer. n rrouve ensuire un porr considerable gui rur d`abord appelle la srarion de la souris, puis la srarion de Venus. Dans le mme endroir on remargue rrois les donr deux produisenr des oliviers en abondance, l`aurre en produir moins, mais elle nourrir une grande guanrire de ces oiseaux gu`on appelle meleagrides. [^.d.T.: On oppe//o M/ortde /e our de M/ore, qut p/eurerent tont /o mort de /eur /rere que//e /urent c/one en pou/e. 82. 82. 82. 82. A ces les arreinr un golphe gu`on nomme impur. uand on l`a rranchi, [1198 [1198 [1198 [1198 on apperoir une le gui apparrienr la mer par sa siruarion. Llle a environ guarre-vingr srades de longueur : on l`appelle Serpenrine d`abord parce gu`elle eroir aurrerois remplie de roures sorres de repriles, mais elle en esr mainrenanr arrranchie. C`esr dans cerre le gu`on rrouve la pierre nommee ropaze , elle esr rransparenre er rassemble au crisral chassee dans l`or, elle produir un errer agreable. Les habirans de l`le gui en verru d`un edir royal gardenr l`endroir d`ou on la rire er la recueillenr s`y prennenr de la maniere suivanre. !ls ronr la ronde pendanr la nuir, chacun leur rour, monres sur des esguirs de diverse grandeur. La ropaze gui se rrouve au milieu des pierres, eclipsee le jour par l`eclar du soleil, n`esr poinr apparenre, cause de la chaleur , mais lorsgue la nuir survienr, on la voir briller roures parrs dans l`endroir de son origine. Le gardien
171 cerrains A 2 correztone ttontoneo : des A 1
Trocrtztone de/ coptto/o 250 469 appercevanr cela er pour s`y reconnorre enroure l`objer luisanr d`un vase de la mme grandeur gue ce gui a rrappe ses regards, puis s`en approchanr lorsgue le jour esr survenu, il coupe la pierre dans une proporrion conrorme celle de l`objer gu`il a remargue, er il en donne les morceaux aux arrisans capables de le polir. 8`. 8`. 8`. 8`. La mer devienr ensuire si basse gu`elle n`a pas plus de deux a[... de prorondeur. Llle esr generalemenr verre, non poinr raison de la narure de ses eaux, mais cause de la mousse er des aurre herbes gui l`environnenr. n y remargue une immense guanrire de chien de mer. C`esr pourguoi la navigarion devienr dans cer endroir commode ceux gui se servenr de longs vaisseaux er de brimens gue l`on rair mouvoir rorce de rames, car cerre mer n`esr poinr rourmenre par le rempres er ne roule pas 172 de loin ses vagues. Llle rournir une guanrire incroyable de poissons. Le malheur gui arrive aux vaisseaux gui porrenr des elephanrs excire au plus haur degre [la compassion des specrareurs envers ceux gui y sonr exposes, car rour--coup les vagues poussenr les navires conrre un ecueil, ou conrre des bancs de sable, de maniere reduire les navigareurs 17` l`impossibilire de se sauver. C`esr pourguoi lorsgu`ils onr eu le malheur d`rre jerres sur ces lieux runesres, ils commencenr par deplorer longremps leur sorr, sans rourerois renoncer l`espoir d`une meilleure rorrune. Car guelgues uns gui se rrouvoienr reduirs cerre condirion deplorable onr ere sauves par les rlors gui s`elevanr rour coup du sein de la mer er se grossissanr reurenr les [1199 [1199 [1199 [1199 navires arrres. uand les alimens viennenr leur manguer ils sonr alors en proie mille inguierudes, jusgu` ce gu` la longue ils
172 pas eo : par A 17` reduire les navigareurs A 2 correztone ttontoneo : rendre ceux A 1
Appendtce - |o troduztone dt j.-l. Contonttn 470 perissenr par la raim, ou s`ils ne peuvenr en supporrer longremps les horreurs, ils se ruenr d`un coup d`epee ou se precipirenr dans la mer. 84. 84. 84. 84. n a donne la descriprion des pays gui s`erendenr jusgu`au Taurus er Prolemade. uanr ceux gui sonr sirues au dessus il n`esr pas aussi aise d`y parvenir. Les conrrees ulrerieures ne se rrouvenr poinr dans la direcrion du midi, elles s`erendenr 174 plurr dans celle de l`orienr, er en 175 deux parrie de l`annee elles projerrenr les ombres sur l`endroir oppose au seprenrrion. Llles sonr arrosees par des rleuves gui rirenr leurs sources des monrs Psebees. La parrie de ce pays gui s`erend vers la Medirerranee esr rempli d`elephanrs, de rhinoceros, de raureaux er de cochons. Les lieux sirues pres du golphe presenrenr une grande guanrire d`les gui ne produisenr aucun rruir, mais elles abondenr en volariles donr on n`a pas encore donne la descriprion. A parrir de cer endroir, la mer esr proronde er navigable , elle renrerme des baleines d`une grosseur rellemenr enorme gu`elles errrayenr ceux gui les apperoivenr. Cependanr elles n`onr jamais derruir gue ceux gui malgre eux sonr rombes sur leurs rres, ne connoissanr pas bien les lieux, car elles ne peuvenr pas arraguer d`une aurre manier les navigareurs, parce gue la vue de ces animaux esr enrieremenr obscurcie, guand leur rres paroissenr au- dessus de la mer. 86. 86. 86. 86. Les conrrees gui s`elevenr au-dessus du Phenicon sonr remplies de rochers de diverse grandeur. uanr celles gui s`erendenr vers la mer, le rivage gui les borne esr erroir er long , 87. 87. 87. 87. ce rivage arreinr un endroir gu`on appelle Nessa (Canard), raison des canards gui y abondenr. Tour pres se rrouve un promonroire exrrmemenr boise. A droire esr sirue le pays gu`on appelle Perre,
174 s`erendenr A 2 : s`erend A 1
175 en A 3 : pendanr A 2 : dans A 1
Trocrtztone de/ coptto/o 250 471 ainsi gue le Palesrine, dans laguelle les Cerrheens, les Minees er les Arabes gui habirenr la conrree voisine imporrenr l`encens, comme on le dir, er des charges d`aurres parrums gui viennenr de la province siruee au-dessus de celle-ci. 89. 89. 89. 89. uand on a rraversee le golphe appelle Laanire er aurour duguel [1200 [1200 [1200 [1200 habirenr le Arabes, se rrouve le pays des Lyrhemanes. C`esr une plaine rres-erendue, arrosee dans roures ses parries er proronde. Toures ses producrions consisrenr en gazon, en pchers, er en loros gui s`eleve haureur d`homme. n ne culrive rien de plus : c`esr pourguoi il y a dans ce pays un grand nombre de chameaux sauvages, des rroupes considerables de cerrs er de daims, de mourons, des mulers er des bours en guanrire immense. Mais rous ces avanrages sonr mles d`un inconvenienr gui les conrrebalance : c`esr gue le pays produir une mulrirude de lions, de loups er de leopards, de maniere gue la rerrilire du pays esr une cause de malheur pour les habirans. 90. 90. 90. 90. A peu disrance des prochains rivages se rrouve un golphe en race 176 de l`inrerieur du pays. Ce golphe n`a pas moins de cinguanre srades en prorondeur. Ceux gui habirenr dans son circuir s`appellenr Larmizomanes , ils vonr la chasse des animaux rerresrres. 91. 91. 91. 91. Apres ce pays on apperoir rrois les gui presenrenr plusieurs porrs. La premiere esr consacree 177 !sis, la seconde se nome Sucabya er la rroisieme Salydo. Llles sonr roures rrois deserres er ombragees d`oliviers rels gu`ils croissenr dans ces lieux, car ils ne ressemblenr pas aux nrres.
176 en race A 2 correztone ttontoneo : gui A 1
177 La premiere esr consacree A 2 : Les habirans onr consacre la premiere A 1
Appendtce - |o troduztone dt j.-l. Contonttn 472 92. 92. 92. 92. uand on a passe les les donr on vienr de parler, on renconrre un rivage 178 pierreux er rorr erendu. C`esr le pays des Arabes Thamoudenes. La rraversee gu`il raur raire pour y arriver, eranr de plus de mille srades, esr la plus penible de roures. !l n`y a poinr de porr ou l`on puisse racilemenr aborder, poinr d`endroir ou l`on puisse jerrer l`ancre, poinr de golphe ou l`on puisse se rerugier, poinr de rrace de mole ou le nauronnier puisse s`abrirer dans les cas d`urgence. 94. 94. 94. 94. Apres cela, mais poinr immediaremenr, mais apres un cerrain inrervalle, s`erend un rivage exrraordinairemenr pierreux , on y rrouve aussi le monr gu`on appelle Lamus donr le circuir esr d`une grandeur inconcevable. !l esr enroure d`arbres de roure espece. 95. 95. 95. 95. Pres de ce rerrain monragneux habirenr les Dedebes, donr les uns paissenr les rroupeaux er les aurres culrivenr la rerre. Leur pays esr rraverse par un rleuve gue la narure a divise en rrois branches , il roule des parries d`or en si grande abondance gu`on voir briller de loin le limon gui se ramasse son embouchure. Les habirans du lieu ne conoissenr poinr l`arr de rravailler cerre mariere. !ls [1201 [1201 [1201 [1201 sonr exrrmemenr hospiraliers, non generalemenr envers rous les hommes, mais envers ceux gui viennenr du Peloponnese er de la Leorie 179 , cause d`une cerraine hisroire rabuleuse gue l`on rapporre au sujer d`Hercule. 96. 96. 96. 96. Pres de ces peuples sonr les Aliliens er les Casandrins gui possedenr un pays gui ne ressemble aucunemenr ceux donr nous avons dej parle. L`air n`y esr ni rroid, ni sec, ni ardenr , il esr couverr d`un nuage doux er epais gui pendanr l`ere produir rorr propos de pluies er y rair en guelgue sorre regner l`hyver. La plus grande parrie de cerre conrree esr rres-rerrile. Mais elle n`esr pas enrieremenr
178 rivage A 2 : vasre rivage A 1
179 Leorie eo : Loorie A Trocrtztone de/ coptto/o 250 47` culrivee, en raison de l`imperirie des aurres habirans. n rrouve beaucoup d`or dans les rrous pierreux de ce pays. Cer or ne ressemble poinr celui donr on rair rondre les morceaux par les procedes de l`arr : il esr produir narurellemenr. Le Crecs le nommenr Apyron, parce gu`il n`esr pas assujeri l`epreuve du reu. Sa plus perire parrie n`esr pas moins grosse gu`un noyau d`olive, la moyenne esr de la grosseur d`une nerrle, er la plus grande peur rre comparee pour la grosseur aux noix royales. Apres gu`ils onr enchsse 180 cer or dans des pierres brillanres separees par des inrervalles les habirans le porrenr 181 aux doigrs er au cou. !ls le vendenr bon marche leurs voisins : ils l`echangenr pour rrois rois le mme poids d`airain , ils donnenr deux rois auranr d`or gu`ils reoivenr de rer, er l`argenr vaur dix rois l`or. La valeur esr dererminee d`apres l`abondance ou la rarere de ces meraux. Dans ces sorres de choses ces peuples, pendanr roure leur vie, ne s`arrachenr poinr la narure de l`objer mais l`urilire gu`il peuvenr en rerirer. 97. 97. 97. 97. Pres de ces peuples habirenr les Carbees sur un rerrain gu`enrerme un porr voisin d`ou jaillissenr une grande guanrire de sources. A ce pays rouche immediaremenr la narion des Sabeens, la plus considerable de l`Arabie, er gui a 182 en sa disposirion rour ce gui peur rendre les hommes heureux. Car ce pays produir rour ce gui chez 18` nous esr necessaire la vie. Les habirans y sonr d`une beaure plus remarguable gue [1202 [1202 [1202 [1202 dans roure aurre pays. L bondissenr 184
des rroupeaux l`inrini. Des aromares gui parrumenr 185 roure cerre
180 Apres gu`ils onr enchsse A 2 correztone ttontoneo : Apres avoir rrouve ces parries d`or dans A 1
181 les habirans les porrenr A 3 : on les porre A 2 : ils les porrenr A 1
182 a A 2 correztone ttontoneo : possede A 1
18` chez nous A 2 correztone ttontoneo : esr necessai<re> A 1
184 L bondissenr A 2 correztone ttontoneo : n y rrouve A 1
185 aromares gui parrumenr A 2 : parrums gui embaumenr A 1
Appendtce - |o troduztone dt j.-l. Contonttn 474 cre procurenr ceux gui s`y rendenr un plaisir au-dessus de rour ce gue l`on peur voir er dire , car sur les bordes de la mer mme le baume er la casse croissenr en abondance, ainsi gue cerraines aurres planres 186 gui rejouissenr rres-agreablemenr la vue lorsgu`elles sonr recenres, mais gui, avec le remps, se rlerrissenr rour--rair. La verru de la planre esr derruire avanr gue nous en puissions rirer avanrage. Ces arbres 187 sonr en grand nombre sur les rives de la Medirerranee, ou l`on en voir mme d`immenses rorrs. Car on y remargue des arbres d`une haureur singuliere, rels 188 gue ceux gui produisenr la myrrhe, l`encens, le cinnamome, les darres, le roseau, er d`aurres choses semblables, de sorre gu`aucun rerme pourroir rendre la sensarion delicieuse gu`eprouvenr 189 ceux gui respirenr l`odeur de ces parrums. Le rruir de ces arbres aromarigues ne vieillir poinr dans des capsules, il n`esr poinr separe de la mariere crearrice er nurririve, mais rleurissanr roujours au sein de sa marurire gu`on peur regarder comme divine, er ne riranr cerre admirable verru gue de sa propre er narurelle vigueur, ses errers sonr rels gu`un grand nombre d`individus oublianr les jouissances morrelles crurenr avoir un avanr- gour de l`ambroisie, randis gue le rruir donr il s`agir arrend 190 un nom propre exprimer rour ce gue la chose a d`exguis. 98. 98. 98. 98. Dans les bois ou croissenr ces aromares se rrouve la plus errange espece de serpens, comme si la rorrune porroir envie aux delicieuses er abondanres producrions du sol, er mloir le mal au bien, arin gue le senrimenr du bonheur ne rinr par rrop enorgueillir les hommes, ne les porrr commerrre de mauvaises acrions er
186 ainsi gue cerraines aurres planres A 2 correztone ttontoneo : er gu`on ne voir pas ailleurs A 1
187 arbres A 2 : arbusres A 1
188 rels A 2 : relle A 1
189 eprouvenr A 2 correztone ttontoneo : eur eprouvee A 1
190 arrend A 2 : cherche A 1
Trocrtztone de/ coptto/o 250 475 meconnorre la divinire, mais pour gue le melange er le souvenir des inconveniens opposes russes pour eux une insrrucrion saluraire. Cerre espece de serpens esr de couleur de pourpre, d`une longueur de douze doigrs , sa morsure esr incurable guand elle a arreinr les enrrailles. !l lance ses coups de bas en haur 191 . 99. 99. 99. 99. Au resre guoigue, pour les Sabeens mmes, l`odeur des parrums [120` [120` [120` [120` soir exrrme, le plaisir gui en resulre esr moins considerable, car ce guoi on esr habirue des l`enrance excire moins vivemenr les sensarions , au conrraire les 192 emousse, parce gue 19` la vie ne prouve jamais de changemens. Mais cependanr ils ne peuvenr rellemenr regler leur exisrence, gu`elle soir roujours dans un erar heureux. Leur corps esr enrle 194 si rorremenr 195 gue sa consrirurion moderee se dissipe en ranr de parries gu` la rin le relchemenr en devienr exrrme. Pour remedier ces maux, on brule un peu de birume er de la barbe de bouc. C`esr ainsi gue l`on dissipe les inconveniens d`une odeur rrop rorre, er gu`on la modere de maniere lui rer rour ce gui pourroir alrerer la sensarion agreable gu`elle excire. C`esr ainsi gue l`on passe une vie heureuse, guand l`on prend pour regle la mediocrire er le bon ordre, mais la jouissance leur devienr inurile, guand la moderarion er l`opporrunire ne s`y rrouvenr 196 poinr. 100. 100. 100. 100. La ville de Saba gui a donne son nom roure la narion esr siruee sur une monragne peu elevee. C`esr la plus belle de roures les villes de l`Arabie. Le roi gui commande rous jouir d`une
191 lance ses coups de bas en haur A 2 correztone ttontoneo : porre ses coups au s... A 1
192 les A 2 correztone ttontoneo : elles A 1
19` parce gue eo : parce A 194 Leur corps esr enrle A 2 correztone ttontoneo : n sourrle A 1
195 si rorremenr A 2 correztone ttontoneo : par une rorce A 1
196 rrouvenr A 2 : prouvenr A 1
Appendtce - |o troduztone dt j.-l. Contonttn 476 prerogarive gui le disringue du peuple , d`un cre elle esr honorable, d`un aurre elle sorr de la regle commune 197 : elle esr honorable en ce gue le roi donne les ordres la mulrirude, er gu`il rair rour ce gu`il veur, sans rre soumis aucune responsabilire , elle sorr de la regle commune en ce gue le roi ne peur pas guirrer ses erars, s`eranr 198
charge du rardeau du gouvernemenr. S`il enrreinr cerre obligarion, il esr lapide par le peuple, d`apres un ancien oracle, de maniere gue l`exces des honneurs esr un prejudice pour lui. 101. 101. 101. 101. [1204 [1204 [1204 [1204 uanr aux hommes desrines 199 garder la maison, ils ne monrrenr guere plus de vigueur gue le personne de l`aurre sexe , l`habirude de l`oisivere les erremine enrieremenr. Les aurres s`occupenr de rous ce gui concerne la guerre, de rous rravaux gu`exige le pays, er du rransporr de colonies, l`errer de guoi ils emploienr des bareaux d`une plus grande dimension. Lnrre aurres choses gu`ils exporrenr se rrouve un rruir donr l`odeur esr exguise , il cror dans la conrree ulrerieure. n l`appelle en arabe larimna, cause de l`excellence de ce parrum sur rous les aurres. n assure gue cerre espece de rruir a la verru de rriompher la plus parr du remps de maladies corporelles. Dans le pays gui ne produir pas d`aurres arbres, on esr rorce de bruler chague jour du cinnamome er de la casse er de les appliguer aux aurres besoins de la vie. C`esr ainsi gue la rorrune parrage ses raveurs d`une maniere bien inegale, avare envers les uns, prodigue envers les aurres. !l 200 y a des Sabeens gui se servenr de bareaux de cuir , guoigu`ils vivenr dans les delices, le rerlux de la mer leur a neanmoins appris cer usage. 102. 102. 102. 102. Car il paror
197 sorr de la regle commune A 2 correztone ttontoneo : n`esr poinr f A 1
198 s`eranr A 2 correztone ttontoneo : ayanr A 1
199 uanr aux hommes desrines A 2 correztone ttontoneo : Les hommes desrines A 1
200 !l A 2 correztone ttontoneo : Les A 1
Trocrtztone de/ coptto/o 250 477 gu`il n`y a poinr de narion plus riche gue les Sabeens er les Cerrheens. !ls dispensenr rour ce gui rombe sous le calcul des avanrages gue l`on rransporre de l`Asie er de l`Lurope. !ls onr rair abonder l`or dans la Syrie sur laguelle regne Prolemee, ils onr recompense l`acrivire des pheniciens, en leur conrianr des negociarions commerciales exrrmemenr avanrageuses, sans comprer mille aurres parricularires du mme genre. !ls ronr des depenses considerables, non seulemenr en ouvrages admirables de sculprure er en vaisselle de roure espece, mais encore en lirs er en rables magnirigues, er aurres objers gui chez nous s`erendenr dans rous les apparremens er donr la valeur esr inappreciable 201 . Plusieurs, comme on a pu s`en convaincre, eralenr la magniricence d`un roi. n rrouve chez eux des colonnes d`or er d`argenr massirs, de nombreuses phiales incrusrees de pierres precieuses ornenr leurs roirs er leurs porres. Les colonnes siruees au cenrre de leurs apparremens un coup d`oil non moins agreable, er ce gui surpasse rour c`esr gue l on voir eralees roures les sorres de richesses gui se rrouvenr dans les aurres pays. Voil les circonsrances gue l`on a raconrees jusgu` nos jours sur la vie gue menenr les Sabeens. S`ils ne demeuroienr pas une rrop grande disrance des peuples [1205 [1205 [1205 [1205 gui dirigenr 202 des rroupes dans rour pays, marres des biens gui sonr les recompenses de leur courage, ils pourroienr rre encore les adminisrrareurs de ceux des aurres, puisgue les lches ne peuvenr pas conserver leur liberre plus longremps. 10`. 10`. 10`. 10`. Au-del de ce pays, on apperoir la mer blanche semblable un rleuve , on ne peur voir cer errer sans en rre eronne.
201 donr la valeur esr inappreciable A 2 correztone ttontoneo : gui pourroienr, en guelgue sorre, les remplir A 1
202 dirigenr A 2 correztone ttontoneo : generalem<enr> A 1
Appendtce - |o troduztone dt j.-l. Contonttn 478 Les 20` les rorrunees rouchenr cerre mer. Tous les besriaux y sonr blanches. !l ne pousse poinr de cornes aux remelles. n peur voir dans ces mmes les les vaisseaux marchands des habirans, gui y onr pris leur relche, vaisseaux venanr de l`endroir ou Alexandre rir srarionner 204 sa rlorre sur les rives de l`!ndus. Ces vaisseaux viennenr aussi en assez grand nombre de la Perse, de la Carmanie, er de roure aurre conrree voisine. 104. 104. 104. 104. Dans ces les le ciel orrre guelgue chose d`admirable. Lnrre aurres phenomenes, on remargue celui gue presenre le voisinage de la grande ourse. Car, parrir du mois gue les Arheniens appellenr 205 Mamacrerion (ce mois repond en parrie celui de Seprembre), on n`apperoir avanr la premiere veille aucune des sepr eroiles donr cerre consrellarion se compose, au mois 206 de Poseideon (gui correspond au mois de Decembre) on n`en voir pas non plus avanr la seconde veille, er ainsi de suire, pendanr les aurres mois. uanr aux aurres eroiles, on n`en apperoir 207 poinr d`erranres, guelgues unes presenrenr des globes plus considerables, il y en a gui n`onr poinr de remps derermines pour se coucher, ni pour se lever. 105. 105. 105. 105. Les insulaires disenr 208 gue dans les conrrees au-del de Prolemas, le soleil se presenre sous un aspecr parriculier er rour-- rair dirrerenr. D`abord, d`apres ce gu`ils rapporrenr, le marin, ils resrenr guelgues remps avanr de voir la lumiere gui precede le lever du soleil comme nous la voyons , c`esr au bour de ce remps gue cer asrre se leve, il ne brille subiremenr gue lorsgue les renebres de la nuir sonr rour--rair dissipees. L, il n`y a poinr de jour avanr gue le
20` Les A 2 correztone ttontoneo : Des A 1
204 rir srarionner A 2 : consrruisir A 1
205 les Arheniens appellenr eo : les Arhenien appelle A 206 mois A 2 : moins A 1
207 n`en apperoir A 2 correztone ttontoneo : n`apperoir A 1
208 Les insulaires disenr A 2 : n dir A 1
Trocrtztone de/ coptto/o 250 479 soleil ne paroisse. Ln second lieu, le soleil semble 209 se lever du milieu de la mer. Ln rroisieme lieu, il se presenr sous la rorme d`un charbon rres-enrlamme, en jerranr de grands erincelles eclairanr les pays gui se rrouvenr dans son cercle, ainsi gue d`aurres gui sonr sirues plus loin. uarriememenr, le soleil, ajourenr-ils, [1206 [1206 [1206 [1206 n`a pas la rorme d`un disgue, mais, dans le principe, il ressemble une colonne grossiere, au sommer de laguelle on apperoir guelgue chose de plus gros gui a l`apparence d`une rre. Cinguiememenr, il n`en jaillir 210 ni eclar, ni rayon, ranr sur rerre gue sur mer, jusgu` la premiere heure, mais c`esr comme un reu erourre par les renebres , la deuxieme heure, on voir monrer cer asrre dans son plein, orrranr la rorme d`un bouclier, er lananr sur la rerre er la mer 211 un eclar si exrraordinaire er si enrlamme gu`on 212 croiroir gu`il esr 21` d`une grandeur gui surpasse roure idee. Sixiememenr, ils disenr gu` son couchanr le soleil presenre un aspecr rour--rair conrraire, car guand il esr abaisse au-dessous de la rerre, dans un remps gui ne dure pas moins de rrois heures, il renvoie de nouveau sa lumiere. Les insulaires regardenr ce remps comme le plus agreable du jour. 107. 107. 107. 107. Apres avoir rapporre dirrerenres causes des rerlux de la mer, norre aureur, gui les rejerre comme depourvues de verire, poursuir en ces rermes. Tour cela, dir-il, n`esr gu`un meprisable bavardage gu`on auroir bien du passer sous silence, comme ne pouvanr rre d`aucun poids pour conrirmer ce gui a ere avance , il esr racile d`en acguerir la cerrirude. Apres avoir rair guelgues aurres rerlexions dans le mme sens, il revienr encore son sujer. C`esr
209 semble A 2 : paroir A 1
210 n`en jaillir A 2 : on n`y voir briller A 1
211 la rerre er la mer A 2 : les rerres er les mers A 1
212 on A 2 correztone ttontoneo : il A 1
21` il esr A 2 correztone ttontoneo : elles sonr A 1
Appendtce - |o troduztone dt j.-l. Contonttn 480 pourguoi, dir-il, nous laissons ceux gui peuvenr plus racilemenr gue nous s`occuper de ces choses le soin de rapporrer les causes du rerlux de la mer, du rremblemenr de la rerre, des venrs, des ronnerres er d`aurres phenomenes semblables. uanr aux evenemens rcheux gui enrranenr des calamires evidenres, nous les avons rair connorre rels gue nous les avons appris de personnes insrruires. Nous avons desire vivemenr rrouver des causes plus vraisemblables pour rendre compre d`une supposirion exrraordinaire, mais en ecrivanr une hisroire dicree par la verire, nous n`avons pu admerrre des conjecrures gui nous paroissoienr s`en ecarrer. 108. 108. 108. 108. Dans le derroir donr nous avons parle, voici guelgue chose [1207 [1207 [1207 [1207 d`errange gui arrive aux oliviers. La mer en se debordanr les couvre rous de ses eaux, mais guand elle se rerire, ils rleurissenr our le remps. n rrouve l 214 dans les rochers de la mer une planre gui s`erend rres-bas, er gui ressemble peu pres un 215
jonc noir. Les habirans du lieu prerendenr gue c`esr un cheveu d`!sis. !ls cherchenr raire ajourer une roi pure une ricrion rabuleuse. Lorsgue cerre planre esr rrappee par les vagues, elle eprouve des mouvemens en sens divers, arrendu gue roure sa subsrance esr molle , le mme phenomene 216 se remargue dans les aurres arbrisseaux, mais si apres 217 l`avoir coupe on l`expose au grand air, la parrie gu`on a enlevee devienr aussirr plus dure gue du rer. 109. 109. 109. 109. Dans les lieux donr on vienr 218 de parler, il cror une grande guanrire de poissons de diverse narure. n en remargue un excessivemenr noir, ayanr la raille d`un homme : on lui donne le nom
214 n rrouve l A 2 : !l y a A 1
215 un A 2 : au A 1
216 le mme phenomene A 2 : er gue A 1
217 apres A 2 correztone ttontoneo : en l` A 1
218 on vienr A 2 : je viens A 1
Trocrtztone de/ coptto/o 250 481 d`Lrhyopien par cerre raison, er parce gu`il a une rigure plare. Ceux gui dans le principe pchoienr ce poisson ne croyoienr pas devoir ni le vendre, ni le manger, cause de sa ressemblance avec l`homme , mais avec le remps, ils rirenr l`un er l`aurre, er ne merirenr pour cela aucun rapproche. 110. 110. 110. 110. Nous avons donc donne en cing livres er auranr gue cela dependoir de nous 219 l`hisroire exacre des narions gui Habirenr les conrrees meridionales. uanr aux les decouverres plus rard dans la mer, les peuples gui les occupenr, les parrums gue produir le pays des Troglodyres, renonanr en rerracer l`hisroire, nous ne nous en sommes aucunemenr occupes. D`abord norre ge ne nous permerre poinr de supporrer un pareil rravail, en second lieu, nous avons beaucoup ecrir sur l`Lurope er l`Asie , enrin, les memoires 220 , raison des lacunes gu`y laisse l`Lgypre, ne nous donnenr poinr de norions assez exacres 221 . uanr celui gui, ayanr ere remoin de chacun des evenemens 222 , voudra en rrairer convenablemenr l`hisroire, er concevra la resolurion de chercher la gloire par son rravail, il ne croira poinr devoir s`en dispenser. 111. 111. 111. 111. Arrhien dans un opuscule sur la narure des comeres er la consrirurion des mereores emploie les derniers errorrs pour procurer gue ces apparirions n`annoncenr ni prosperires ni inrorrunes
219 er auranr gue cela dependoir de nous A 2 correztone ttontoneo : l`hisroire la plus exacre gue nous avons pu A 1
220 memoires A 2 : commenraires A 1
221 exacres A 2 : claires A 1
222 chacun des evenemens A 2 correztone ttontoneo : chague evenemenr A 1
!l ne nous resre d`Agarharchide gue les rragmens gue Phorius [1208 [1208 [1208 [1208 nous a conserve , il paror rourerois cer hisrorien ne s`esr pas borne decrire les pays gui enrourenr la mer Eouge, ainsi gue cela resulre de remoignages gue nous avons cru devoir rapporrer. Voici ce gue dir Arhenee, livre sixieme : Agarharchide rapporre gu`un cerrain Dardanien possedoir mille esclaves, gu`un aurre en avoir un plus grand nombre , gu`en remps de paix chacun de ces esclaves culrivoir 22` la rerre, mais gu`en remps de guerre ils s`enrloienr, er gue leurs marres marchoienr leur rre . Le mme aureur rair cerre observarion dans son seprieme livre : Agarharchide raconre 224 gue le Leoriens couronnenr l`insrar des vicrimes les anguilles Copades gui sonr d`une grandeur exrraordinaire, er gu`apres en avoir arrose la chair er orrerr des prieres aux dieux, ils les leur immolenr , er gu`un erranger surpris de ce genre inusire de sacririce leur en ayanr demande la cause, ils ne purenr lui rien repondre aurre chose, sinon gu`ils devoienr conserver les insrirurions de leurs ancrres, er gu`il ne leur convenoir pas de rendre compre aux aurres d`une 225 courume de leur pays . Voici ce gue dir encore le mme aureur dans son huirieme livre : Agarharchide, au seizieme livre de son hisroire de l`Lurope, observe gue Magan, gui regna cinguanre ans Cyrene, n`eranr poinr disrrair par des guerres, er vivanr au sein des delices, parvinr un rel embonpoinr 226 , gue son corps eroir d`une prodigieuse epaisseur ,
22` culrivoir A 2 : culrivoienr A 1
224 raconre A 2 correztone ttontoneo : rapporre A 1
225 d`une A 2 correztone ttontoneo : des A 1
226 embonpoinr A 2 : exces d`embonpoinr A 1
Trocrtztone de/ coptto/o 250 48` enrin l`exces de la graisse le rir perir, il rur redevable de cer evenemenr sa paresse er son indolence, ainsi gu` sa voracire er sa glouronnerie. Le [1209 [1209 [1209 [1209 mme hisrorien rapporre dans son vingr- seprieme gue c`eroir un insigne deshonneur chez les Lacedemoniens pour celui gui paroissoir dans une rorme gui n`eroir pas surrisammenr virile er gui presenroir la moindre rumeur dans la plus perire parrie de son corps, lorsgue le dixieme jour le jeunes gens se presenroienr nuds l`examen des Lphores gui journellemenr inspecroienr leurs lirs er leurs vremens, er c`eroir jusre, parce gue Lacedemone il y avoir des personnes chargees de preparer la viande pour les repas , il n`y avoir pas d`aurres rriandises. Agarharchide observe dans le mme livre gue Naucleis, rils de Polybias, avoir une corpulence exrraordinaire, resulrar de son habirude de vivre au sein des delices, gue les Lacedemoniens l`ayanr rair parorre en pleine assemblee, Lysandre lui reprocha publiguemenr er dans les rermes les plus amers sa vie voluprueuse, gue s`en rallur de peu gu`il ne rur envoye en exil, er gue les Lacedemoniens le menacerenr de lui inrliger cerre peine s`il ne changeoir pas de conduire , gu`alors Lysandre raconra gu`Agesilas, raisanr la guerre les barbares sur les bords de l`Hellesponr, voyanr gue les hommes de l`Asie eroienr vrus somprueusemenr, mais gue leurs corps eroienr roibles er incapables d`aucun rravail, ordonna de deshabiller rous les prisonniers er de les conduire au crieur charge d`en annoncer la venre, gu`il rur procede separemenr celle des habirs, arin gue les allies er les conrederes connussenr gue la guerre n`avoir pas ere enrreprise dans l`espoir des recompenses, er gu`ils combarrissenr en conseguence les ennemis avec plus de vivacire er de courage . Arhenee, dans son guarorzieme livre, rapporre cer aurre passage de l`hisroire d`Agarharchide : Les Leoriens donnenr Sidas Appendtce - |o troduztone dt j.-l. Contonttn 484 le nom de Crenade 227 , comme l`ecrir Agarharchide au dix-neuvieme livre de son hisroire d`Lurope, ou il s`exprime en ces rermes : [1210 [1210 [1210 [1210 'Les Arheniens eroienr en conresrarion avec les Leoriens 228 au sujer des limires du pays gue ces derniers appellenr Sidas. Lpaminondas, gui derendoir 229 les droirs de ses conciroyens er raisoir valoir leurs prerenrions, prir aussirr de la main droire une renode gu`il renoir cachee dans la main gauche, er demanda aux Arheniens guel nom ils donnoienr ce rruir , ils lui repondirenr poo (grenade) , er nous, repligua-r-il, nous l`appellons sidas , il y a une grande guanrire de grenadiers dans le pays donr les limires eroienr en conresrarion. C`esr pour cela gu`on lui avoir donne le nom de cer arbusre. Ce rur aussi gu`Lpaminondas gagna sa cause` . Voici ce gui dir encore Plurargue dans ses Paralleles : Xerces la rre de d`une armee de rrois millions d`hommes aborda Arremise er rir enrendre aux habirans du pays gu`ils n`avoienr gue des hosrilires arrendre de sa parr. Les Arheniens, consrernes, envoyerenr Agesilas, rrere de Themisrocle, sonder le rerrain, guoigue Neoles son pere l`eur vu en songe, les deux mains coupees. Agesilas arrive chez les barbares en habir persan rua un cerrain Mardonius, de la suire du roi 2`0 , gu`il prir pour Xerces 2`1 lui-mme. Saisi par ceux gui eroienr presens cerre scene, il rur conduir enchane aupres du roi gui se disposoir alors immoler un bour sur l`aurel du Soleil. Agesilas, ayanr arrise le reu gui bruloir sur cer aurel, y posa sa main droire sourrrir les plus vives douleurs sans pousser un seul gemissemenr. Ayanr ere ensuire degage de ses liens il dir : 'Tous les
227 Crenade A 2 : Punigue A 1
228 Leoriens eo : Looriens A 229 gui derendoir A 2 : derendoir A 1
2`0 du roi A 2 correztone ttontoneo : gu`il A 1
2`1 Xerces A 2 : le roi A 1
Trocrtztone de/ coptto/o 250 485 Arheniens sonr de mme, si vous ne voulez pas m`en croire, je placerai encore ma main gauche sur le reu`. Xerces epouvanre ordonna gu`on le gardr en prison. Ce recir esr d`Agarharchide de Samos, livre second de son hisroire de Perse . n rrouve aussi dans le Languer de Plurargue liv. V!!! guesr. 9 le passage suivanr : !ndependammenr des aurres accidens inous gui rourmenrenr les habirans des rives de la mer Eouge, on a vu narre en eux 2`2 de perirs serpens gui aussirr gu`ils avoienr monrre la rre, leur derruisoienr les cuisses er les bras er gui des gu`on le rouchoir renrroienr de nouveau dans la [1211 [1211 [1211 [1211 chair, er se glissanr dans les parries musculeuses exciroienr une inrlammarion aussi vive gu`insupporrable. Personne ne sair si d`aurres peuples onr eprouve ce genre de maladie avanr ou apres ceux donr nous parlons.
2`2 narre en eux A 2 : narre A 1
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Les Importations de Céramique Attique (VIe-IVe S.) en Languedoc Méditerraneen, Roussillon Et Catalogne (Annales Littéraires de Luniversité de Besançon) by Jean Jacques Jully PDF