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CAPITOLO I Cenni sullorigine dellarchitettura bioclimatica: Prima dellavvento della societ tecnologica contemporanea

! Aspetti generali
"avid Pearson# nel suo bellissimo libro# La casa ecologica, dice: I criteri a cui si ispira la casa naturale sono la salute del corpo# la serenit dello spirito e larmonia con lambiente! $uesti tre elementi# hanno pro%onde radici nellesperien&a umana e nella tradi&ione della tecnica costruttiva delle culture indigene di tutto il mondo# in 'uanto su di essi si %onda il modo eterno di costruire! (u 'uesto signi%icativo passo# occorre %are una breve ri%lessione! )sso# ci %a capire che la %un&ione primaria della casa# * legata inscindibilmente al soddis%acimento del benessere psico%isico delluomo+ a cominciare dal com%ort abitativo interno+ dallintimit e dallarmonia della casa che riesce a stabilire con lambiente esterno! In 'uesto senso# la casa# luomo e lambiente# non sono elementi separati tra di loro+ ma rappresentano ununica )ntit# caratteri&&ata da rapporti di reciproci scambi e di mutua collabora&ione! Adesso# rivolgiamo latten&ione sullorigine dellarchitettura bioclimatica che si * evoluta nel corso dei secoli# proprio per soddis%are i summen&ionati criteri! )ssa# parte da lontano+ e si pu, a%%ermare che si * sviluppata come la genesi delluomo! Addirittura dalle prime %orme di architettura rurale# spontanea della preistoria che sono i pi- antichi insediamenti edili&i conosciuti e 'uelli delle diverse civilt della terra! Presso le 'uali# successivamente ebbero unevolu&ione tecno.costruttiva assai so%isticata per il benessere ed il com%ort degli spa&i abitativi! Le antiche civilt# anche se povere di me&&i tecnologici# rispetto alla nostra# comun'ue# avevano dedicato molta atten&ione a tutti i problemi legati al cosiddetto controllo climatico degli edi%ici! Lo scopo# era 'uello di creare ambienti interni# piacevoli e con%ortevoli! )ssi# ovviamente# non potendo disporre delle attuali apparecchiature per il riscaldamento e ra%%rescamento domestico# per %or&a di causa maggiore# puntavano allutili&&o a %ini energetici degli elementi della natura# disponibili del luogo climatico! Per dirla in altro modo# gli antichi avevano trovato nella natura /risorse e materiali0 la base necessaria per reali&&are le loro costru&ioni edili&ie! Per 'uesto# larchitettura era legata# indissolubilmente allo%%erta delle risorse naturali del luogo geogra%ico! )ssa# oltre ad utili&&are i materiali del posto# a sua volta# attraverso la sua struttura# la %orma# le sagome e le alte&&e dei muri# doveva captare al suo interno /ovviamente per 'uanto era possibile allora0# lenergia del sole e delle stelle dello 1odiaco! I nostri antenati# erano convinti che solo in 'uesto modo# ledi%icio# poteva ricevere dal cosmo i massimi vantaggi energetici! $uesta conce&ione dellarchitettura# oggi ci pu, apparire preten&iosa e per certi aspetti %antascienti%ica! In realt# essa# come dir, in seguito era una necessit di vita non solo per larchitettura ma anche per la vita delluomo!

I popoli antichi# avevano la consapevole&&a che 'uesta energia /luce e calore0# emanata dalle stelle del cosmo su ogni angolo della terra# servisse come una sorta di corroborante non solo per larchitettura# 'uanto per tutte le %orme e creature terrestri! La stessa architettura# essendo una creatura delluomo in 'uesto senso# non poteva vivere n2 tanto meno conservarsi dal degrado precoce nel tempo! $uesto pensiero antico# come gi detto prima# non era solo %rutto di mera %antasia+ ed io# aggiungo di pura esalta&ione della poten&a divina delle %or&e dalla natura! 3a solo di una maggiore vicinan&a ad essa! 3i spiego: le %or&e della natura# avevano una %orte in%luen&a su tutto ci, che era opera delluomo sulla terra! )ssi# su 'uesta conce&ione %iloso%ica# %acevano convergere tutto linteresse speculativo verso la natura+ oppure che spiegavano tutti gli aspetti della realt: come puri %enomeni naturali! "etta in altro modo# 'uesta disciplina mentale# era basata su un sapere contemplativo dei %enomeni della natura! Ci, nelloccidente antico# * da ricercare nellantica %iloso%ia naturalistico.presocratica greca# la 'uale sentiva in ogni elemento della natura# uno spirito vivente! Ossia# in ogni roccia# pietra# albero# ecc!# percepivano un essere soprannaturale+ come le nereidi che abitavano il mare+ le nin%e e i satiri i boschi# ecc! Il bosco nella sua totalit era la dimora di 'uesti esseri soprannaturali! Allini&io# era anche naturalmente# luogo di ini&ia&ione religiosa e %usione con il divino! )# cio*# la comunione con le %or&e che governano la natura! In de%initiva# 'uesto antico# caro e %atale bosco+ come ci viene raccontato da 4ra&er: sacro alla dea "iana+ conosciuto da tutti i popoli antichi# come la %oresta di 5ementon# la cui radice etimologica# deriva dal greco nemos e dal latino nemus# come nemesis! Pi- tardi# era diventato la casa# poi il tempio# la chiesa: le cui colonne# rappresentavano simbolicamente i tronchi degli alberi! (otto 'uesto aspetto# larchitettura# era espressione# pi- o meno consapevole dellimita&ione e in%luen&a sacra della natura! )ssendo# essa stessa %econdata dallenergia divina emanata dal cosmo! Pertanto# la sua presen&a sulla terra# doveva onorare# simbolicamente: la belle&&a e la per%e&ione delle %orme della natura e del cosmo! )d *# %orse# 'uesta la ragione principale che spingeva i popoli antichi a concepire larchitettura# %ino a prova contraria# come lhabitat divino /la comunione della vita delluomo con le leggi divine che governano la natura e il cosmo0! Perci, essa# non poteva# assolutamente mostrarsi separata dalla natura e dal cosmo 'uanto# piuttosto# dipendente da 'ueste due entit! Come# del resto# lo * la vita per tutti gli esseri viventi! In proposito vorrei citare il passo che segue# scritto dal naturalista inglese# 6erse7 8erald "urrel /scomparso recentemente0# che in tutta la sua opera# mette in luce proprio 'uesta visione divina del mondo %isico ora ricordato! )cco cosa egli a%%erma: !!! Come del resto# si pu, amare la natura# se non si ha una visione divina della vita9 Cos:# %acendo# oltre tutto si ottiene di pi- dalle %or&e della natura e si vive meglio! Con rammarico# oggi bisogna constatare che luomo moderno# sente la natura come 'ualcosa di radicalmente estraneo ed evita con essa# ogni rapporto e legame pro%ondo! Luomo# considera# oggi# i beni materiali della natura come merci# da dominare# da piegare alla propria volont! Al contrario# le antiche civilt# avevano stabilito con la natura un rapporto pro%ondo e stabile con le proprie riserve naturali# indipendentemente dal proprio potere! Come gi detto prima# i popoli antichi guardavano la natura dal punto di vista contemplativo# volto di pi- alla
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comprensione dei %enomeni naturali! 5el senso che ne seguivano le indica&ioni che dovevano servire poi# per trovare un corretto e'uilibrio tra i bisogni materiali e le risorse naturali del luogo! In architettura: 'uando dovevano reali&&are una casa# un tempio# una chiesa# una strada o unintera citt# in un determinato luogo geogra%ico# seguivano scrupolosamente certe regole e prescri&ioni! )ssi# attraverso losserva&ione diretta dei %enomeni della natura del luogo# prendevano annota&ioni che dovevano servire poi come indica&ioni per reali&&are larchitettura! Tutto ci,# era sempre accompagnato da una sorte di re%erente ammira&ione del luogo geogra%ico! 3a# anche da un certo timore per 'uelle %or&e naturali avverse 'uali: terremoti# allargamenti ed altri pericoli naturali! 5ei con%ronti di 'ueste ultime# cera la consapevole&&a della loro impoten&a umana! $uesta consapevole&&a li portava ad avere un sentimento di rispetto verso la natura che spesso si mani%estava in veri e propri riti e culti propi&iatori# %inali&&ati a scongiurare i pericoli summen&ionati! Le leggende narrano di citt reali&&ate seguendo le 'uattro dire&ioni cardinali# i 'uattro elementi naturali /%uoco# terra# aria# ac'ua0! (i dice che gli antichi# prima di reali&&are una citt# seguivano scrupolosamente le orbite degli astri# la dire&ione del sole# il ciclo delle stagioni /il clima0! A volte# seguivano le indica&ioni del percorso di un %iume o la disloca&ione delle montagne! Oppure# lorientamento degli animali come: le api# le capre selvatiche# la rotta degli uccelli e altre numerose mani%esta&ioni misteriose della natura! $uesto approccio naturalistico allarchitettura# accomuna molte antiche civilt del mondo! Come ad esempio# 'uella orientale cinese del TAO che# pur avendo una genesi diversa e delle apparenti di%%eren&e# trova# comun'ue una sorprendente analogia con lantica civilt occidentale# presocratica greca! )# in %orma diversa# anche con 'uella latina classica! Il Tao# * una dottrina %iloso%ica che ancora oggi * sempre viva e tuttaltro che superata dal tempo! An&i# come sostiene Carl 8ustav 6ung: !!! contempla il cosmo# in modo paragonabile a 'uella della %isica moderna# che non pu, negare il suo modello del mondo# sia una struttura psico%isica! Il Tao# come si diceva: analogamente al pensiero primitivo presocratico e per tanti aspetti a 'uello del mondo classico ellenico.latino# a%%onda le proprie radici dallosserva&ione dei %enomeni della natura! "ai mutamenti del ciclo delle stagioni# del susseguirsi dellestate e dellinverno e cos:# di seguito allestate! )# del 'uotidiano alternarsi del giorno e della notte /opposti che si generano a vicenda in costante muta&ione e in perenne ritorno0! $uesti opposti derivino gli uni dagli altri# piuttosto che presentarsi in con%litto! Il pensiero TAO# nella sua vera essen&a# * inteso come la vita che unisce il tutto+ esempli%icando il bisogno della natura e delluomo# di %ar con%luire tutte le %or&e opposte in una %luttuante armonia! Per 'uesta ragione# il saggio Lao.Tse# incitava gli uomini per %arli tornare a contatto con la natura e avvicinarli alla vita semplice e a 'uella serenit ed e'uilibri perduti! "al Tao# discende il 4eng.(hui# che * lantica arte cinese che letteralmente signi%ica: /vento# aria0! $uesti# insieme allac'ua /(hui0# * elemento di energia vitale /$i0! Il 4eng del 4eng.(hui * letere impalpabile# sottile o talvolta trasparente ed a capriccio# modellato dal vento e dal vapore! $uesti elementi naturali# possono essere responsabili del benessere e del malessere delluomo! Pertanto# una buona conoscen&a delle
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condi&ioni ambientali e climatiche del luogo geogra%ico# porta alla salubrit %isica e al benessere materiale e spirituale! Per usare una dicitura moderna# il 4eng.(hui * una disciplina scienti%ica simile allattuale geobiologia# dal greco ghe /terra0# legata alla biologia+ cio*: /la scien&a che studia i %enomeni terrestri e le leggi che li governano0! In altri termini il 4eng.(hui * la scien&a antica# orientale cinese di progettare e organi&&are lo spa&io costruito# attraverso le correnti cosmiche o %or&e della natura che i cinesi chiamano ch:+ per poter armoni&&are lambiente architettonico e 'uindi %avorire il benessere e il com%ort delluomo nelle sue tre componenti: %isica# psichica e spirituale! Oggi# diremo che si tratta di una corretta pratica di locali&&a&ione degli edi%ici+ tenendo conto delle caratteristiche geomor%ologiche e climatologiche del sito o territorio! Oppure# come scriveva Leon =attista Alberti alla sua epoca: !!! in accordo con le %or&e naturali del luogo /c%r! De re aedificatoria0! Concludendo: * una antica disciplina che insegna a reali&&are una architettura che vive in armonia in seno alla natura: intesa# sia come territorio# che come risorse locali# che o%%re agli insediamenti edili&i le condi&ioni ottimali per trarre dalla natura il massimo bene%icio dellarmonia e della prosperit! Per usare unaltra espressione moderna: * un approccio /bio.astro.ecologico0# in cui si ri%lette lidea olistica# che la vita in tutte le sue %orme ed espressioni# interagisce con la natura ed il cosmo! "i 'ueste antiche conce&ioni naturalistiche# ritengo opportuno e utile leggere 'uesto passo signi%icativo di >itruvio /architetto# ingegnere militare del I secolo a!C!0 che nel suo contenuto# dimostra che in %ondo le antiche civilt preindustriali hanno avuto pi- di noi moderni una conce&ione di rispetto verso la natura /nel senso dellimportan&a degli elementi naturali del territorio# nella reali&&a&ione dello spa&io costruito0! )gli dice: Per disporre nettamente ogni cosa# si badi prima a 'uali ?egioni# ossia inclina&ione del cielo si debba costruire! Poich2 altro per l)gitto# altro per la (pagna# o per ?oma o per altre terre e contrade# si debbono stabilire i generi degli edi%ici+ poich2 'uesta terra * premuta al sole# 'uella da esso ben lontana# 'uellaltra nel me&&o * temperata! Perci, giacch2 la costitu&ione del cielo rispetto allo spa&io della terra# a seconda dellinclina&ione del circolo signi%ero /1odiaco0 e del corso solare * naturalmente collocata con 'ualit diverse# al modo stesso sulla disposi&ione della terra# e la variet del cielo# van dirette le colloca&ioni degli edi%ici /De Architectura# Libro >I0! $uesto signi%icativo passo di >itruvio ci spiega che il procedimento degli antichi architetti era 'uello di trovare una corretta colloca&ione ubicativa delledi%icio# in rela&ione alle caratteristiche ambientali# climatiche ed atmos%eriche del luogo geogra%ico! Allo scopo di utili&&are i vantaggi energetici della radia&ione solare ed altri %attori naturali utili per la climati&&a&ione interna agli edi%ici! La spiega&ione di 'uesto discorso# come vedremo# scaturir con eviden&a dalle considera&ioni 'ui di seguito e di 'uelle che troveremo nei prossimi capitoli! Purtroppo# 'uesto procedimento architettonico che %aceva parte della tradi&ione edili&ia di molti popoli del passato+ nel corso di 'uesti ultimi due secoli * stato abbandonato a partire dallavvento della ?ivolu&ione Industriale! "i %atto# oggi lenorme disponibilit di materie prime# tras%ormate a %ini energetici# ha portato 'uasi tutta ledili&ia contemporanea allutili&&o di so%isticati impianti arti%iciali di climati&&a&ione /aria calda e
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%resca0# usati in modo indiscriminato in 'ualsiasi clima# latitudine della terra! Luso esteso di 'uesti apparecchi per il condi&ionamento dellaria# ha imposto dovun'ue nel mondo ununica solu&ione abitativa# spesso completamente estranea con le caratteristiche ambientali del luogo climatico e generalmente diversa alle tradi&ioni dellarchitettura locale! Ci,# ha determinato nel mondo# unedili&ia omologata# appiattita e %ortemente in contrasto# non solo con il contesto naturale che la circonda# ma anche con la cosiddetta identit delle popola&ioni indigene# del concetto latino del genius loci! )# cio*: il carattere particolare del luogo! Ana delle cause principali di 'uesto %enomeno edili&io * il non utili&&o sulle costru&ioni dei %attori climatologici del luogo o per dirla in altri termini del patrimonio energetico naturale! 5e consegue# non solo un enorme spreco di materie prime e di energia arti%iciale# ma anche di in'uinamento! "i%atti * dimostrato che pi- si brucia 'uesta energia arti%iciale pi- aumenta lin'uinamento atmos%erico# con tutte le note conseguen&e di distru&ione di interi ecosistemi naturali! A 'uesto punto bisogna ammettere che 'uesto insensato spreco di energia arti%iciale che si attua tutti i giorni sulledili&ia moderna# purtroppo * pagato a caro pre&&o dallintera societ! (ia in termini di 'ualit della vita che di sacri%ici economici# con conseguen&e che conducono spesso a generare# addirittura %enomeni bellici! )# risaputo che le guerre attuali che lacerano il nostro mondo# specialmente nei paesi poveri# sono %re'uentemente generate dai disastri ambientali# dalle carestie e dalla scarsit di materie prime! $uesti gravissimi problemi dellumanit# sono oggi# 'uotidianamente documentati dai mass.media che ci mettono a conoscen&a# come 'uesta visione delluomo mostri tutti i suoi limiti: %isici# etici e politici! $uesti problemi# come spiegher, nel corso di 'uesto libro sono connessi con la salute delluomo e alla sopravviven&a del nostro pianeta! In 'uesto 'uadro drammatico# larchitettura bioclimatica pu, darci una mano pre&iosa per la tutela e la conserva&ione delle risorse naturali non ricostituibili e per la di%esa degli ecosistemi ambientali! )d * per 'uesto# che oggi si rende necessario ed urgente a%%rontare larchitettura e lurbanistica con unottica diversa e cio*: aggredendo alle radici il modo di pensare e di progettare di molti pro%essionisti! La via che conduce ad unarchitettura bioclimatica * certamente ardua e passa attraverso lutili&&o dellenergia pulita# prima %ra tutte lenergia solare# seconda di poi la limita&ione delluso dellenergia arti%iciale# ed in%ine attraverso i materiali# le conoscen&e# lorgani&&a&ione e scelte dei progettisti! In tal senso# pu, assumere un ruolo non indi%%erente# il recupero e lo studio delle antiche solu&ioni costruttive bioclimatiche# le 'uali dovranno essere integrate# a seconda dei casi# alle nuove tecnologie dolci e agli studi del clima sulle costru&ioni e la salute delluomo! $uesto argomento sar trattato in modo pi- appro%ondito nellultimo capitolo# 'uando a%%ronteremo il tema: Il mito moderno dellarchitettura tecnologica avan&ata!

;! Alcuni esempi di architetture bioclimatiche della tradizione edilizia del passato


Adesso# per meglio sottolineare 'uanto gi a%%ermato prima su 'uellantico rapporto tra luomo# larchitettura e la natura# in termini di utili&&o e'uilibrato degli elementi naturali sul
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progetto architettonico# vorrei descrivere in 'uesta breve rassegna panoramica che segue# alcuni esempi di architetture che noi oggi# de%iniamo bioclimatiche! )sse# in 'ualche modo# ricalcano la lunga tradi&ione della pratica edili&ia# tramandata dallantico passato! Pratica edili&ia# basata sui criteri delladattamento delledi%icio# in rela&ione alle risorse naturali del contesto ambientale e climatico del luogo geogra%ico! $ueste costru&ioni edili&ie che descriver,# si trovano in luoghi geogra%ici diversi+ sia per clima che per latitudine! )sse# pur essendo reali&&ate con stili# materiali e tecniche costruttive diversi# in generale# rispondono in modo geniale alle avversit climatiche del luogo geogra%ico! A volte# con solu&ioni abitative originali e altamente ra&ionali&&ate! Come * noto# in certe latitudini del mondo# lirradia&ione solare * molto %orte# specialmente in estate! Per 'uesta ragione# per esempio in )gitto# notiamo che gran parte delle case del passato# sono %ormate da coperture a cupola o pseudocilindriche e si sviluppano in alte&&a! La scelta di 'uesta tipologia edili&ia# evidentemente# serve per ridurre principalmente le super%ici di copertura# troppo esposte allirragiamento del sole! Ci,# per ottenere maggiore ombreggiatura delle rimanenti super%ici a terra# che di solito sono occupate da cortili o chiostri interni i 'uali sono resi cos: ombrosi! In 'uesto modo negli ambienti interni prospicienti 'uesti chiostri# si crea un processo naturale di condi&ionamento dellaria# che diventa %resca! In 3arocco ci sono case i cui so%%itti risultano tagliati lungo una dire&ione verticale# attraverso condotti che hanno la speci%ica %un&ione di permettere allinterno dello spa&io abitato# il ricambio e il ricircolo dellaria e 'uindi levacua&ione allesterno dellaria vi&iata e troppo calda! In Iran# ci sono le %amose costru&ioni chiamate: torre a vento ! )sse# sono in grado di garantire il ra%%reddamento evaporativo dellaria calda+ la ventila&ione naturale e lestra&ione dellaria calda+ la ventila&ione naturale e lestra&ione dellaria negli ambienti abitati: al variare del giorno e delle stagioni! $ueste torri# di alte&&a superiore# rispetto alle costru&ioni circostanti# sono orientate# secondo la dire&ione dominate del vento! )sse# utili&&ano limmissione del vento %resco# che attraverso dei condotti# raggiunge gli ambienti interni per ra%%rescarli! Altri esempi di architettura bio.climatica# sono le case a%gane# con i tetti reali&&ati con pagliericci in%radiciati+ ci, per abbassare la temperatura interna! In India# certe costru&ioni# sono %atte con le coperture di cisterne dac'ua e le muratura esterne# reali&&ate ad intarsio+ ci, per permettere il ra%%rescamento e il ra%%reddamento degli ambienti interni! $ueste costru&ioni su anali&&ate# sono caratteri&&ate da una struttura muraria spessa e pesante# perch2 o%%rono non solo un miglior isolamento termico# ma anche acustico! 5ei climi caldi# lo spessore delle mura delle case# trattiene il calore del sole durante il giorno e rallenta# per liner&ia termica dei materiali la velocit con cui linterno si riscalda! ) poi# dopo il tramonto# la radia&ione di 'uel calore accumulato nello spessore delle mura# viene ceduto verso linterno della casa! Ci,# aiuta a temperare limprovviso %reddo della notte! 5el clima mediterraneo temperato# dinverno per il riscaldamento delle case# la massiccia muratura del camino con la sua cappa e il comignolo# serviva ad immaga&&inare il
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calore durante il giorno# 'uando il camino era acceso# per poi restituirlo# lentamente durante il %reddo della notte# 'uando il %uoco era spento! )d in%ine# basti pensare a 'uelle geniali solu&ioni# che erano# gli impianti di ra%%rescamento e riscaldamento delle antiche case romane o degli ambienti termali! Cominciamo dalle case: il riscaldamento# avveniva# con il sistema dellaria calda# prodotta da %ocolai /ad ipocausto0 sotterranei# continuamente alimentati dalla combustione della legna! Laria calda prodotta# veniva %atta# cos: circolare sotto i pavimenti# rial&ati delle case# mediante pile di mattoni /suspensural0# alte da C a DE cm! In alcune costru&ioni# venivano utili&&ate anche le pareti verticali# come super%ici irradianti# dentro le 'uali# laria calda veniva %atta circolare con il sistema delle intercapedini /tubi e tegole con pedungoli0# per poi# essere evacuata# attraverso le canne %umarie sul tetto! In 'uesto modo# il calore# riusciva a riscaldare pi- pareti e 'uindi ad avere# una temperatura interna pi- uni%orme! Anche lac'ua# allinterno delle costru&ioni# veniva riscaldata con le caldaie e la stessa veniva riciclata! Il ra%%rescamento degli ambienti interni# avveniva attraverso una oculata disposi&ione dei locali# secondo lorientamento delle bre&&e %resche o venticelli estivi+ oppure con lombreggiatura della vegeta&ione dei giardini e levapora&ione dellac'ua delle %ondante# delle vasche o delle piscine! Tutto ci,# con uninvidiabile e per%etta integra&ione tra le costru&ioni e la natura del luogo geogra%ico! $uanto sopradescritto# non costituisce che una piccola parte dei tanti modelli di costru&ioni bio.climatiche dellantico passato! $ueste costru&ioni# erano tutte impostate per ottenere il benessere ed il com%ort delluomo! Ad ogni con%igura&ione ambientale# corrispondeva unarchitettura appropriata che aveva lo scopo di creare il massimo grado di com%ort col minimo spreco di risorse energetiche! =isogna anche dire che 'ueste architetture sono state reali&&ate a volte in luoghi geogra%ici dal clima molto ostile per la vita delluomo! 3a ci, nonostante# gli architetti avevano saputo risolvere 'ueste avversit climatiche nel progetto architettonico# attraverso luso di materiali appropriati# reperiti dallo stesso posto e con stupendi trucchi costruttivi che per certi aspetti# dovrebbero servire da modelli per gli architetti di oggi! $uesto * stato il %rutto della ricerca che in ogni tempo# luomo ha sviluppato nel suo rapporto con lambiente in cui viveva! Tutto ci,# * avvenuto sempre# con un uso parsimonioso delle risorse naturali locali# segno di una conce&ione progettuale ed insediativa molto pi- attenta di 'uella attuale alle condi&ioni imposte e o%%erte dai luoghi+ alle risorse della natura e alla ricerca di solu&ioni appropriate ai problemi di benessere abitativo! 3a oggi# cosa succede nelledili&ia9 ) prassi abituale da parte di molti architetti e progettisti# nel reali&&are gli edi%ici# non tener a%%atto conto dei parametri ambientali e cio* le condi&ioni climatiche e atmos%eriche del sito: il sole# la luce# gli orientamenti# laera&ione interna+ in de%initiva le tipologie idonee degli edi%ici per garantire il benessere e il com%ort delluomo! ?iassumendo: * dobbligo porci la domanda: 'uali ri%lessioni si possono dedurre da 'uesto rapido sguardo panoramico che abbiamo rivolto allarchitettura bioclimatica di alcuni luoghi geogra%ici del mondo9 La risposta# credo che non possa essere implicita negli argomenti e nelle osserva&ioni che gi
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abbiamo sviluppate e che svilupperemo in seguito in 'uesto libro! Ciononostante# non si prentende# certamente# di aver avviato ad una de%initiva solu&ione i numerosi problemi legati allapproccio bioclimatico del passato e in generale alla sua origine storica! =isogna constatare che la sua vera storia * tuttoggi da studiare# scrivere e anali&&are! Poich2# su di essa non sempre gli studiosi di storia dellarchitettura del passato# hanno condotto le loro ricerche sugli aspetti legati alla climati&&a&ione degli edi%ici+ documentandosi bene sulle rela&ioni e interrela&ioni degli edi%ici con i %attori naturali e le in%luen&e meteo.macro e microclimatiche! In de%initiva sulle tecniche e solu&ioni edili&ie di controllo ambientale naturale# per cos: dire# di tipo passivo! $uesto discorso di estrema attualit+ ancora oggi# rimane sempre aperto ed * auspicabile che le ricerche storiche sullarchitettura bioclimatica del passato# venga appro%ondito# anche come gi detto in rela&ione agli urgenti e drammatici problemi legati al contenimento dei consumi energetici /combustibili0 e allin'uinamento atmos%erico da odore# chimico e acustico! Con 'ueste brevi pagine# pi- che altro si * voluto %ornire al lettore unidea generale di alcuni esempi dei tanti edi%ici del passato# considerati nel loro insieme# diciamo cos:# modelli di architettura bioclimatica! Tutto sommato# va anche precisato che non si pu, negare che ogni epoca storica ha prodotto esempi di architettura bioclimatica pi- o meno adattabili alle condi&ioni del contesto ambientale locali per mantenere costante in un certo senso uno standard di com%ort e benessere per gli abitanti! Per,# tutto 'uesto# * derivato sempre dalle capacit tecniche e da una certa sensibilit verso lambiente dei progettisti e costruttori! 5on certamente solo dai me&&i# dalle tecnologie e materiali a disposi&ione! >a anche detto che nelle diverse epoche storiche# non tutti i progettisti si sono preoccupati molto del corretto controllo climatico dellambiente interno alla costru&ione per conseguire il com%ort abitativo! Ci,# generalmente era dovuto non solo per semplice pigri&ia del progettista+ ma soprattutto 'uando egli# %aceva predominare sullarchitettura# solo gli aspetti %ormali# estetici# stilistici# simbolici o religiosi# su 'uelli costruttivi e %un&ionali legati al benessere abitativo! $ueste brevi considera&ioni# servono ad introdurre la %iloso%ia del costruire rinascimentale italiana# che come vedremo in 'uesti capitoli che seguono: il discorso legato al controllo climatico degli ambienti interni alle costru&ioni# rappresenta una componente integrante# %ondamentale nel progetto architettonico per garantire il benessere %isiologico e la di%esa della salute degli abitanti! "a 'uesto punto di vista# assume particolare rilievo storico# teorico e tecnico: lapproccio bioclimatico in architettura# delineato da Leon =attista Alberti che pi- di ogni altro architetto# ha saputo sapientemente reali&&are una nuova teoria bioclimatica# rispondente alle necessit materiali e spirituali# richieste dalla societ rinascimentale urbana italiana! )ssa# per importan&a storica# ha condi&ionato e in%luen&ato numerosi architetti rinascimentali# in particolare lopera architettonica di 4ilippo =runelleschi e del =ramante!

CAPITOLO II Alcune indica&ioni sul pensiero naturalistico di Leon =attista Alberti: tra natura ed ecologia del costruire
! Preliminare
5el primo capitolo abbiamo sottolineato per sommi capi che i popoli del passato# modellavano larchitettura in rela&ione allo%%erta delle risorse naturali del luogo geogra%ico! Allarchitettura# le veniva con%erito un carattere divino# in virt- degli stessi riti# culti e magie propi&iatorie che di solito# procedevano la sua reali&&a&ione! $uesti aspetti %ondamentali# si presentavano inscindibili# proprio perch2 ogni singola costru&ione rappresentava una mani%esta&ione simbolica e sacra del gesto divino di crea&ione del Cosmo! Le antiche civilt del passato# in maniera diversa# avevano i propri riti cosmogonici: ciascuna# la propria conce&ione sulla crea&ione del mondo! Lo stesso mondo %isico naturale# rappresentava larmonia# lordine e la meraviglia# in 'uanto generata da un supremo gesto divino! La casa# il tempio+ la chiesa# il villaggio# la citt# erano tutte in un certo modo la riprodu&ione dellordine divino della natura: regolato dalle armoniche leggi universali! Tutto ci,# perch2 luomo# come essere vivente# ha sempre cercato da 'uando esiste sulla terra: la luce e il calore del sole+ laria e lac'ua della natura per portarla nella propria dimora! $uesto primario bisogno degli elementi della natura# * impresso nel proprio codice genetico! )d * costituito dallancestrale ricordo mitico.psicologico di ricostruire con larchitettura unimpronta di continuit con il paradiso terrestre# perduto! Ovidio# nel ter&o libro delle 3etamor%osi# 'uando parla della >alle 8argaglia# consacrata alla dea "iana: /!!!0 prosperosa e ricca di pini e di cipressi+ egli scrive: di un antro boscoso e racconta che in esso: la natura# aveva imitato larte con il suo ingegno! )ssa# aveva costruito con la viva pomice e il tenero tu%o un arco non costruito ma nato! 5el ?inascimento# 'uesta espressione di Ovidio * stata ripresa in %orma diversa da 8iorgio >asari che nelle note vite dei personaggi illustri# 'uando racconta di =aldassarre Peru&&i# volendo elogiare la bellissima armonia del Pala&&o 4arnesina# scrive che ledi%icio sembrava: non %abbricato ma nato! In breve# i popoli del passato# pur avendo tradi&ioni# riti# miti# culti e creden&e e culture diverse# tuttavia reali&&avano costru&ioni edili&ie in armonia con gli e'uilibri della natura e con%ortevoli per il benessere materiale e spirituale delluomo! )ssi# con sapien&a e tecnica costruttiva# utili&&avano le risorse della natura del luogo in rela&ione alle loro necessit edi%icatorie e alle varie condi&ioni ambientali e climatiche! >a detto subito: nella storia dellarchitettura# latten&ione alle condi&ioni naturali# climatiche degli insediamenti umani# in %ase alterne# * sempre stata presente in 'uasi tutta la lunga tradi&ione dellarchitettura! Ci, * dimostrato nei trattati sullarchitettura# scritti nel passato# come il %amoso trattato di >itruvio /"e Architectura0 di et romana# augustea+ %ino
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al ?inascimento italiano# con i %amosi trattati di Leon =attista Alberti e di 4rancesco di 8iorgio! In essi# i numerosi precetti dedicati alla scelta del luogo su cui costruire+ assegnano sempre e comun'ue una particolare atten&ione e cura alla natura del luogo! Alla sua situa&ione geomor%ologica+ alla 'ualit del clima# dellaria+ alle %onti idriche presenti nella &ona+ ai materiali edili&i! In sostan&a# larchitetto per la reali&&a&ione della costru&ione# doveva sempre tener ben conto: dellorientamento rispetto allinclina&ione del sole+ della dire&ione e velocit dei venti+ delle piogge+ delle nebbie ed altri svariati %attori ambientali! Tutto ci,# per trovare una corretta ed e'uilibrata integra&ione ambientale dellarchitettura con il luogo climatico e atmos%erico! Adesso# prima di addentrarci di pi- su 'uesti argomenti# bisogna %are una sommaria ricogni&ione sul pensiero naturalistico di Leon =attista Alberti! )sso rappresenta per il nostro argomento# il perno su cui ruota limposta&ione teorica e tecnica dellapproccio bioclimatico in architettura di Alberti! Perci,# ritengo utile# sin da ora# chiarire che molta storiogra%ia che si * occupata della teoria architettonica di Alberti# in massima parte ha trascurato 'uesto aspetto bioclimatico dellarchitettura! )ssa# si * limitata ad in'uadrarla entro schemi generali %iloso%ici di tipo: estetico# artistico# tecnico# %ormale# scienti%ico# sociale# religioso e ideologico! (en&a mettere abbastan&a in luce appunto laspetto bioclimatico o ambientale o ancora# per usare unespressione attuale# lecologia del costruire! Intesa# come rapporto di interdipenden&a# tra larchitettura luomo e gli elementi della natura! O meglio: ci, che * la rela&ione tra lintervento sul territorio e la risposta voca&ionale# in termini di poten&ialit di risorse naturali# energetiche# utili per gli insediamenti umani! Inoltre# ci, che * la rela&ione a livello di impatto ambientale tra luso di 'ueste risorse energetiche in architettura e tutto 'uello che ne consegue sulla stessa architettura# sulla salute delluomo e sugli e'uilibri della natura circostante! In sintesi: sul cosiddetto compromesso ambientale che ogni tipo di intervento antropico sul territorio# comporta per le risorse naturali del sito! $uesto peculiare aspetto ambientale che caratteri&&a il pensiero naturalistico di Alberti# risalta in %orma velata# in gran parte del suo complesso e multi%orme percorso teorico# letterario# %iloso%ico e scienti%ico! Lo stesso tema dellarchitettura si presenta a volte aperto o addirittura legato ad altre discipline del sapere: etico# pedagogico e umano! (i tratta di discipline che in 'ualche modo si presentano connesse e allo stesso tempo# diciamo cos:# si autocontaminano tra di loro! )# tutte insieme# %anno ri%erimento alla madre natura come: maestra di tutte le cose! )ssa * considerata come il bene pi- pre&ioso delluomo# sia per la sua sopravviven&a biologica che per lo sviluppo delle sue attivit antropiche /materiali e spirituali0! In sostan&a del signi%icato e della %un&ione che essa occupa nel mondo %isico sia per luomo# la scien&a# le arti# larchitettura e in de%initiva per levolu&ione della cultura# la storia e la civilt! $uesti# ed altri aspetti del suo pensiero naturalistico# egli li mette in luce# %orse meglio di ogni altro umanista suo contemporaneo+ sia negli scritti letterari che %iloso%ici! In particolare nei tre trattati sullarte# contenenti proprio una %orte aspira&ione naturalistica e umana! LAlberti mette a %uoco non solo lorigine del complesso processo di crea&ione delle %orme artistiche e dei manu%atti arti%iciali /basato sul processo di compara&ione e poi di riscontro tra le stesse opere e le
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%orme viventi della natura0# 'uanto# piuttosto# eviden&ia# anche# 'uelle che sono le implica&ioni di natura ambientale# messi in atto dallintervento antropico /architettura0 sulla natura e le relative %or&e naturali# governate dalle leggi universali! Credo che un appro%ondimento maggiore di 'ueste implica&ioni# sopra dette# possono aiutarci di pi- alla comprensione del pensiero naturalistico di Alberti! )# allo stesso tempo# darci maggior %iato critico ed interpretativo sulla teoria bioclimatica in architettura %ormulata nellopera / De re aedificatoria0! )ssa# come vedremo pi- avanti# * basata sul concetto di integra&ione %isica tra larchitettura# luomo e lambiente climatico del luogo geogra%ico! Inteso come connessione di 'ueste tre entit che interagiscono costantemente tra di loro per trovare alla %ine un e'uilibrio termico: sia interno alledi%icio che sul corpo umano! $uesto processo termo%isico delledi%icio in un certo senso * simile al comportamento di un organismo vivente che interagisce biologicamente con il proprio microclima interno /inteso come temperatura corporea0 in rela&ione con lambiente climatico e atmos%erico esterno! In parole povere: il corpo interno dellarchitettura o ventre# * considerato come parte integrante e integrale del sistema ambientale e climatico esterno ad esso! $uesto concetto suddetto# come vedremo pi- avanti# * molto importante per addentrarci ad interpretare lapproccio bioclimatico concepito da L!=! Alberti nel /De re aedificatoria)! (appiamo che# man mano che un singolo edi%icio o pi- edi%ici si sviluppano sul territorio# %ormano un sistema ambientale# 'uesto sistema ambientale non solo reagisce al sistema originario naturale# nel senso di modi%ica&ione dei %attori geomor%ologici locali+ 'uanto piuttosto comincia a in%luen&are il proprio ambiente interno o microclima! Tutto ci,# a causa dei condi&ionamenti interni e delle diverse variabili sollecita&ioni delle %or&e climatiche e atmos%eriche esterne del luogo circostante! Per meglio comprendere 'uesta intera&ione va %atto un breve esempio: un edi%icio o un gruppo di edi%ici se sono collocati in modo corretto rispetto alla mor%ologia del luogo# allinclina&ione del sole allori&&onte# alla dire&ione e velocit dei venti predominanti# essi riceveranno da 'ueste %or&e della natura i massimi vantaggi energetici tali da modi%icare e creare ambienti interni con livelli di temperatura e umidit# con%ortevole per la salute umana! Al contrario# se gli stessi edi%ici sono posi&ionati in modo non corretto rispetto ai parametri summen&ionati# producono nei loro rispettivi locali interni diversi microclimi# non su%%icientemente con%ortevoli per il benessere abitativo! (u 'uesto argomento a%%rontato dallAlberti a met del H@EE intuiamo subito che egli non * solo architetto nel senso tradi&ionale del termine# ma un intellettuale. scien&iato che si preoccupa non soltanto di racchiudere un certo spa&io per %ormare ledi%icio# 'uanto di trovare tutte 'uelle solu&ioni tecniche costruttive per garantire il com%ort termico allinterno delledi%icio e il benessere %isico e spirituale delluomo! Appunto per 'uesto# egli studia le %or&e naturali atmos%eriche e le interrela&ioni che 'ueste producono in termini di impatto bene%ico sullambiente interno alledi%icio e le conseguen&e che ne derivano sulla salute delluomo! In 'uestordine di idee prima espresse# * lecito porci la prima domanda: 'ual* la vera %un&ione delle %or&e della natura per luomo9 La seconda domanda *: se luomo attraverso la scien&a e la tecnica pu, dominare le leggi universali che governano la natura9 )# in 'uale modo e per 'uale scopo9

Pertanto# la prima ri%lessione da %are *: sulla %un&ione della natura! $uesta implica# come vedremo# scelte non soltanto di natura scienti%ica# tecnica# artistica+ 'uanto piuttosto anche scelte delluomo nel senso di responsabilit etica nei con%ronti di madre natura! In breve# 'uesta ri%lessione# ci servir in generale per capire meglio il complesso pensiero naturalistico di Alberti e in particolare a percepire il suo spirito ecologista che a mio avviso %a parte della personalit del grande umanista rinascimentale# che# ancora oggi# risulta non ancora abbastan&a anali&&ato! 4orse# anche per 'uel indeci%rabile mistero che avvolge la sua vastissima e variegata opera che abbraccia 'uasi tutti i campi del sapere disciplinare! Il Poli&iano# nella sua bellissima premessa alla prima edi&ione del De re aedificatoria# edito a 4iren&e nellanno @GB! )gli scrive: tutta 'uella scien&a# sia letteraria che scienti%ico.tecnica# * in lui coerente e interdipendente e %ondamento di una unica visione del mondo# delluomo e della natura! Credo che 'uesto signi%icativo passo indichi nella sua vera essen&a etimologica non soltanto una visione universale del mondo+ 'uanto# piuttosto# mette al centro delluniverso tutte le attivit antropiche+ nel senso di esperien&a a tutto campo# di tutti i problemi della vita umana: del lavoro# del benessere# della scien&a# della tecnica# dellarchitettura# delle arti! )d in%ine del progresso umano e della storia che abbraccia lintero problema dellesisten&a umana! Come vedremo in seguito# da 'uesta visione universale# lAlberti esige dalluomo che esercita una attivit disciplinare: un assoluto rispetto e un altrettanto comportamento di responsabilit etica nei con%ronti delle leggi ordinate e armoniche della natura e del cosmo! In 'uesto postulato %iloso%ico la stessa architettura /sintesi delle arti e della scien&a0+ secondo lAlberti# deve assolvere da un lato# con consapevole&&a# ad una %un&ione umana verso la collettivit: /nel senso di habitat delluomo0 che %avorisca il benessere psico%isico dei suoi abitanti! )# dallaltro ad una %un&ione peculiare di e'uilibrio armonico+ nel senso di e'uilibrio matematico: calcolato di tutte le %or&e di gravit interne e delle varie e diverse %or&e naturali esterne! Per 'ueste due importanti %un&ioni# larchitettura non deve esprimere soltanto la sua struttura tecnologica# gli aspetti stilistici e decorativi! Oppure# solo 'uelli utilitari# sociali e religiosi# ma deve cercare anche in modo corretto nellambiente climatico e atmos%erico: un rapporto di interdipenden&a! )# cio*: una e'uilibrata integra&ione sullarchitettura degli elementi naturali salubri /sole# vento# ac'ua# paesaggio0 che o%%re il luogo# e in generale i %attori storici e urbani presenti! Per lAlberti# un edi%icio *: un complesso sistema di elementi e processi interrelati tra le variabili %un&ioni strettamente edili&ie e umane con 'uelle energetiche del luogo climatico!

;! Sulla funzione della natura


Luomo# pu, dominare la natura9

Poniamo# con un brillante paradosso# 'uesta domanda a Leon =attista Alberti / @E@. @F;0 esponente di primo piano dellAmanesimo e del classicismo rinascimentale italiano! )gli# con convin&ione e sen&a ombra di dubbio ci risponderebbe in 'uesto modo: Certo# luomo non potr mai dominare lordine cosmico della natura# ma# solo avvicinarsi ad esso# per comprenderlo! Ora lasciamo da parte 'uesto assurdo e cerchiamo di ascoltare dalle sue stesse parole cosa ci dice in proposito# nel brano 'ui sotto riportato dal titolo Lelogio della mosca# tratto dallopera /Intercoenales0: !!! An tempo le mosche erano animali intelligenti# laboriose# attive e industriose! )sse# spinte da un certo orgoglio# decisero di modi%icare la %accia della terra+ di dominare lordine naturale delle cose! Cos:# esse volevano spostare le montagne# il mare# il cielo+ cambiare il ciclo delle stagioni e via dicendo! Lo scopo di tutto ci,# doveva essere 'uello di reali&&are opus natura in%esum# cio* opera contro natura! ) 'uindi in contrasto con limmutabile ordine cosmico! Proserpina# per evitare 'uesta distru&ione della natura e 'uindi salvarla da 'uesta assurda %ollia delle mosche# decise di condannarle a vivere una vita breve e precaria /morte immatura0! Cos:# 'uesto saggio animale che era stato a un tempo# e che aveva insegnato le arti e la sagge&&a a tanti %iloso%i# era diventato per gli dei# solo un povero modello di piet! La morale di 'uesta allegoria di Alberti# ora ricordata# inutile ripeterla# * che lopera delluomo non pu, dominare le %or&e della natura e non pu, mai essere coercitiva o reali&&ata in contrapposi&ione con lordine naturale delle cose! Ovviamente# ci, non signi%ica che luomo non pu, esercitare la sua opera sulla natura! Al contrario# egli pu, %arlo+ ma sempre con la massima atten&ione e con il dovuto rispetto che essa richiede dallIuomo nei con%ronti delle leggi della natura! (olo cos: egli pu, riuscire a reali&&are opere meravigliose con la massima libert e creativit! Opere che possono entrare# cos: a %ar parte delle meravigliose opere# create dalla stessa natura: come parti integranti di essa! $uesto argomento a%%rontato da Alberti# a%%iora in gran parte dei suoi scritti sullarte e larchitettura! )ppure# in genere# come gi detto prima# gli storici dellarte che si sono occupati dellopera di Alberti# tendono a ricordare soltanto la parte estetica# delle grandiose armonie dellarte e dellarchitettura di Alberti+ ma tendono a sottovalutare il %atto che dietro a tanta armonia e per%e&ione delle %orme estetiche# esisteva nel poeta.scien&iato progettista illuminato# un pro%ondo e religioso rispetto verso gli e'uilibri della natura! $uesto argomento# tuttaltro che ovvio# credo meriti maggiore considera&ione# perch2 rispecchia in 'ualche modo le contraddi&ioni della scien&a e della tecnica moderna# basate sul dominio delle leggi della natura! $uesta scien&a moderna# con il predominio della tecnologia# tutti i giorni brama di accogliere in s2 il mondo %isico circostante# cio* di appropriarsene! )ssa# aspira sempre di pi- ad espandere nella natura il suo dominio# %ino a raggiungere le stelle e le pro%ondit celate dellatomo! In 'uesto modo# cerca di ottenere il massimo s%ruttamento delle risorse naturali o meglio rendimento della natura! Al contrario# * noto che la natura con le sue lenti leggi che regolano con e'uilibrio la successione ecologica# si propone di ottenere la maggiore prote&ione dellecosistema e 'uindi della sua

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biomassa /scienti%icamente de%inita come la massa di materia viva che serve a produrre energia per tutti gli organismi viventi0! Per 'uesta ragione lo s%ruttamento e luso irra&ionale delle risorse della natura da parte della scien&a e della tecnica moderna# crea inevitabilmente 'uel con%litto# tra i bisogni avidi della scien&a e della tecnica e le necessit primarie della bios%era! $uesta %orma mentis# che caratteri&&a la nostra civilt tecnologica e consumistica# ogni giorno ci promette un certo tipo di progresso e cio* una vita prosperosa e comoda# in cambio per, del dominio e della sottomissione o asservimento della natura! 3an mano che 'uesto genere di progresso della nostra civilt raggiunge nuovi ambi&iosi traguardi di dominio sulle leggi della natura# lo stesso progresso non si accorge che la poten&a della natura /perturbata0 preannuncia# come una sorta di boomerang# una nuova catastro%e ecologica che ci colpisce di ritorno! Con ci,# si vuole a%%ermare che oggi# e %orse anche in %uturo# non ci sar mai scien&a# tecnologia# o opera umana# che possa resistere alle %or&e della naturaJ $uesto discorso# dovrebbe %are un po ri%lettere coloro che si illudono di poter dominare le %or&e della natura con le tecnologie moderne9 ) dimostrato che basti un moto repentino o imprevisto della stessa terra su cui viviamo per ridimensionare 'uesta incontrollabile %iducia delluomo sulla scien&a e la tecnica+ per gettarlo cos:# di nuovo in uno stato di impoten&a! "etta in altro modo# la natura alla sua maniera# trova sempre la %or&a di ristabilire le'uilibrio naturale alterato a se stessa! 3entre# le modi%ica&ioni s%avorevoli apportate dalla presun&ione delluomo agli e'uilibri naturali+ spesso come * stato dimostrato# possono assumere# talvolta# un carattere irreversibile! (e noi guardiamo indietro nella storia# notiamo che dallini&io della rivolu&ione industriale# circa due secoli %a# la natura ha subito una violen&a e un peggioramento /su suoi svariati aspetti naturali ed ecologici0 che non ha precedenti con la storia delluomo! "i%atti# luomo in 'uesti due secoli ha accresciuto la propria poten&a materiale a un grado tale# da divenire una vera minaccia per la stessa sopravviven&a della bios%era /il sottile strato di super%icie della terra che permette la vita0! Purtroppo# bisogna constatare con amare&&a che a 'uesta poten&a materiale# luomo non * cresciuto di pari passo con le proprie poten&ialit spirituali: la sagge&&a# le virt-# la solidariet e lamore verso le risorse della natura! An&i# il distacco tra 'ueste e la sua avida poten&a materiale# si * ampliato sempre di pi-! In breve# il benessere materiale attualmente raggiunto dalluomo attraverso la scien&a e la tecnica# non si * aggiunto ad una corretta ed e'uilibrata gestione dellambiente naturale e delle sue risorse! Per 'uesto# oggi si pone il drammatico problema di un nuovo rapporto: armonioso di riconcilia&ione# tra luomo# la scien&a# le tecnologia e la natura! Ci,# credo sia necessario e urgente per garantire allumanit migliori condi&ioni di vita e risorse naturali assicurate per tutti# sia oggi# che nel prossimo %uturo! ) ambienti i urbani# pi- vivibili# come lo erano in passato prima della rivolu&ione industriale!

<! Imparare dalla natura


(econdo lAlberti# la base di ogni civilt# * lo studio e la comprensione delle leggi che regolano la natura e il cosmo! tutta lopera di 'uesto spirito coltissimo del ?inascimento italiano# in particolare nei tre trattati sullarte# * ispirata alla natura e allo studio del pensiero dei classici antichi /greco.latino0! $uesti due importanti aspetti che caratteri&&ano il pensiero di Alberti# rappresentano il germe di una pianta che egli %ar nascere in tutti i campi del sapere /larchitettura# la matematica# la geometria# la %isica# lastronomia# la geogra%ia# le lettere# la pedagogia# la musica# la pittura e la scultura0# col massimo splendore! )gli# nella sua so%%erta e travagliata vita# non ha %atto altro che cercare la verit del suo pensiero nella natura e nel cosmo! 5ellopera De Pictura / @<B0 che dedica al suo amico di cuore 4ilippo =runelleschi# scrive: La natura# maestra delle cose!!!! $ueste succinte parole# si commentano da sole! ) cos: come erano soliti %are gli antichi %iloso%i classici# ha cominciato ad osservare e studiare con passione e umilt i segreti della natura! )gli a%%erma# nel De Statua: io mi risolvo a 'uesto# che 'ualsivoglia arte o disciplina# si cavino dalla natura# certi principi e per%e&ioni o regole!!!! Il signi%icato espresso in 'ueste parole dellAlberti# * cos: chiaro nel suo dettato che non * poi tanto di%%icile carpirne il senso e che comun'ue le si voglia interpretare# credo# che la chiave di lettura sia da ricercarsi sempre nella %econda natura# letteralmente il sostegno# dalla 'uale lessere umano dipende per la sua sopravviven&a e per le proprie attivit vitali! ) da essa che si ricavano gli elementi naturali dei bisogni umani+ le condi&ioni primarie del ricambio organico /%ra le attivit antropiche e la natura0+ la condi&ione naturale# in%inita di tutti gli organismi viventi+ dei bisogni materiali e spirituali delluomo+ ed in%ine la materia primaria# indispensabile per lo sviluppo della scien&a# della tecnica# dellarchitettura# delle arti e della cultura!

@! La natura e la matematica
LAlberti a%%erma nei suoi scritti che le idee pro%icue nascono sempre dallosserva&ione e lo studio ra&ionale della natura# su cui la ragione ri%letter per giungere a conclusioni certe+ nelle 'uali veramente consiste il sapere! A 'uesto proposito egli dice: !!! ma non perdere studio e pratica# si vuole %uggire 'uella consuetudine dalcuni sciocchi# i 'uali# presuntuosi di suo ingegnio# sen&a aver esemplo della natura# 'uali occhi o mente seguano# studiando da s2 / De Pictura0! Cosa intende lAlberti con 'ueste parole9 )gli vuole dimostrare che non esiste vero sapere# se non parte dallosserva&ione della natura! $uesto sapere# dovr sempre essere dimostrato e veri%icato empiricamente con la scien&a esatta dei numeri /matematica0! Inoltre egli vuole con%erire alle arti o discipline una nuova dignit: a%%ermando che alla conoscen&a di esse# sono necessarie pro%onde conoscen&e matematiche: (olo colui sar optimo arte%ice ed 'uale sar imparato conoscere li orli delle super%icie e ogni sua 'ualit /c%r! Dalla Pittura# (ansoni# DBE# p! FB0!

Tutto ci,# signi%ica che luomo con lo studio della natura e della matematica applicata alle diverse discipline# deve tendere alla comprensione dei %enomeni naturali e allimita&ione delle %orme della natura# sen&a per,# modi%icarne il loro corso! La matematica come scien&a# deve cercare di capire la natura# di interpretarla# di utili&&arla in modo corretto e non dominarla! Comportandosi cos:# luomo attraverso lo studio matematico# pu, ottenere dalla natura i massimi vantaggi e bene%ici! 3a# parallelamente a 'uesto discorso# nel pensiero dellAlberti# c* anche un ammonimento per tutti coloro che presuntuosi del loro sapere# si illudono di poter esercitare le proprie attivit# %acendo a meno degli insegnamenti che pu, dare la natura e lo studio della matematica! Limportan&a per lo studio della natura e della matematica per chi esercita una disciplina pro%essionale# * a%%ermata come un dogma dallAlberti! )sercitare una disciplina pro%essionale richiede non solo pratica e maestria# ma anche uno studio teorico+ proprio perch2 le attivit pro%essionali sono allunisono discipline intellettuali che non possono %are a meno della %iloso%ia# della matematica e della conoscen&a scienti%ica del mondo %isico!

B! Lanalogia imitati a delle forme i enti! modello di perfezione e bellezza


Abbiamo visto in preceden&a che tutte le attivit o discipline coltivate dallingegno umano# devono tendere allo studio ra&ionale e# in un certo modo# allimita&ione delle %orme per%ette# viventi della natura! Al riguardo# lAlberti scrive: !!! i manu%atti arti%iciali# devono imitare il corpo delle %orme viventi+ /!!!0 come le navi in mare# imitano la %orma dei pesci /c%r! De re aedificatoria# >! KII0! In altre parole# i manu%atti costruiti dalluomo# devono trovare un riscontro o corrisponden&a ideale nelle %orme per%ette# ordinate ed e'uilibrate che si trovano in natura! Pertanto# luomo con la sua abilit mentale# intesa come intelligen&a e con lsperien&a tecnica e scienti%ica ac'uisita# deve studiare con la scien&a dei numeri /matematica0 e delle %orme /geometria0# i corpi viventi della natura per %arne# non solo copie dal vero# ma anche# addirittura# per imitarne le loro %un&ioni per%ette# come modelli di belle&&a! Tutto ci,# col %ine di rielaborare e interpretare nuove %orme arti%iciali e nuovi contenuti al servi&io della scien&a# della cultura e in de%initiva per il progresso umano! LAlberti scrive: La belle&&a# * una %orma di armonia e consonan&a %ra le parti di un corpo# secondo un determinato numero# delimita&ione e colloca&ione# come esige la concinnitas# legge %ondamentale e assoluta della natura /c%r! De re aedificatoria# IK0! Con 'uesta a%%erma&ione lAlberti ci d la prova del valore assoluto della natura# come modello di per%e&ione# armonia# e'uilibrio# propor&ione e belle&&a! )gli era convinto che attraverso losserva&ione imitativa rigorosa dei modelli per%etti delle %orme viventi# %osse anche possibile costruire manu%atti arti%iciali che in modo diverso potessero raggiungere lo stesso e'uilibrio per%etto delle %orme viventi! $uesto complesso argomento# concettualmente# egli lo sinteti&&a cos:: La mente scopre le ragioni# locchio coglie le %orme ed in%ine lesperien&a costruisce lopera /c%r! De re aedificatoria0! Circa limportan&a teorica e scienti%ica di 'uesto discorso sullanalogia tra le %orme naturali e i manu%atti arti%iciali costruiti dallintelligen&a umana# gi a%%rontato dallAlberti a met del
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$uattrocento# gli va riconosciuto# che 'uesta sua teoria# non * poi tanto dissimile da 'uella che oggi# indagano i numerosi ricercatori nelle diverse discipline! )ssi# di %re'uente# per trovare nuove solu&ioni tecniche per la reali&&a&ione dei manu%atti arti%iciali# prendono proprio lispira&ione dalle %orme per%ette# viventi della natura! Come modelli# per migliorare macchinari ed apparecchi vari! Oltre a ci,# su 'uesti ultimi# vengono e%%ettuate imita&ioni strutturali e di %un&ioni! "a 'uesto punto di vista# credo che la teoria albertiana sullanalogia prima ricordata# sia sempre di estrema attualit!

C! LAlberti, la scienza, la superstizione e la "hiesa


Adesso# immaginiamo di tornare a ritroso nel tempo allepoca in cui * vissuto lAlberti# e pensiamo proprio a lui# 'uando cercava con la sua umilt di esporre 'ueste sue idee prima ricordate! (en&altro# doveva subire tanti insulti# da parte di 'uelle persone sciocche# come lui osava de%inirle! ?i%lettete beneJ In %ondo# lui# sosteneva teorie idee# che oggi a noi appaiono scontate e giuste+ ma# alla sua epoca# badate bene# era opinione di%%usa tra la maggioran&a della gente che certe idee sulla natura e sulla scien&a u%%iciale# non potevano neanche essere pronunciate+ perch2# %acilmente si poteva correre il rischio di essere accusati di miscreden&a! "i%atti# allepoca dellAlberti# la societ civile# era molto ignorante+ e purtroppo# il potere della conoscen&a e dellin%orma&ione era ancora monopolio esclusivo della Chiesa+ e 'uindi voci sospette e in contrasto con 'uelle verit declamate dai sacerdoti# potevano scatenare la crudele in'uisi&ione! ) noto che tutto ci, che * nuovo o diverso ha sempre mandato in bestia il potere e i benpensanti! ) proprio ci, che succedeva allepoca di Alberti! La natura non poteva essere oggetto di indagine da parte delluomo# perch2 signi%icava in%rangere le leggi sacre di "io! )d * per 'uesta ragione che la stessa Chiesa# nel nome di "io# contrastava con tutti i me&&i a sua disposi&ione lo sviluppo della scien&a! Ovviamente lAlberti# che era un uomo di scien&a# aveva buoni motivi per condannare la Chiesa del suo tempo! )gli la sentiva repressiva e contraria al progresso scienti%ico! $uesto suo atteggiamento di condanna# traspare molto %orte nellopera /#atum et fortuna) e nel /Pontife$) dove pone laccento proprio su 'uesto argomento sopra detto! )gli# con toni molto polemici# inveisce contro il clero ed a%%erma: !!! sola supersti&ione religiosi nomen captant+ tradotto signi%ica: hanno nome di religiosi# solo per la supersti&ione! (en&a poterci addentrare di pi- su 'uesto argomento# mi limito ad osservare che nel ?inascimento# la supersti&ione e le cosiddette pratiche occulte /la magia# le creden&e popolari0 avevano il pieno dominio del mondo intellettuale u%%iciale e del clero! )d * %orse per 'uesta ragione che le idee e le teorie di Alberti trovavano spesso una %orte opposi&ione con 'uella conce&ione dominante# che come * noto# era basata sin dal 3edioevo sulla nega&ione di ogni possibilit conoscitiva umana della natura# %ondata sulla ragione e la matematica! In breve: lAlberti per 'uesta sua conce&ione per cos: dire nuova di porsi nei con%ronti dellosserva&ione ra&ionale della natura# attraverso luso della scien&a: * stato alla
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sua epoca un pioniere per lo sviluppo del pensiero scienti%ico moderno del mondo occidentale! Pensiero scienti%ico che doveva avere come %inalit la costru&ione di un nuovo sapere# %ondato su un rapporto di concilia&ione tra i bisogni materiali e spirituali delluomo e 'uelli del rispetto dellordine della natura e delluniverso! Come spiegher, 'ui di seguito# 'uanto detto sopra# per cos: dire# rappresenta la spina dorsale della conce&ione %iloso%ica e scienti%ica di Alberti intellettuale# scien&iato# architetto# e via dicendo!

F! %n nuo o rapporto armonioso tra luomo e la natura


Come gi detto in preceden&a# per lAlberti# lindagine e lo studio ra&ionale della natura * inteso pi- a comprendere che a dominare le leggi divine e ordinate che governano le %orme della natura e del cosmo! In parole povere# ci, signi%ica interpretare# piche dominare le leggi della natura# sempre con lumilt e il rispetto dovuto che essa stessa richiede dalluomo! "etta in altro modo: luomo indagatore o scien&iato che si propone tale+ per nessuna ragione al mondo# pu, imporre alle leggi della natura# egoisticamente# il suo orgoglio di poten&a o di gloria! Al contrario# egli deve trovare nella sua per%e&ione# nella sua grande&&a e nellarmonia delle sue %orme# la sagge&&a e le relative virt-# indispensabili sia per migliorare la sua stessa natura di uomo.scien&iato che per %avorire a tutti i livelli il progresso scienti%ico ed umano! 3a non solo ci,! )gli deve imparare a pensare secondo la per%e&ione della natura e vivere la sua stessa vita in sintonia con il ritmo vitale e biologico del cosmo! ?iassumendo: se luomo# vuole ra&ionalmente indagare le leggi della natura per conoscere i suoi segreti# e cio* la per%e&ione delle sue %orme animate e inanimate# innan&itutto deve porsi nei suoi con%ronti con un atteggiamento di responsabilit e di rispetto+ e a pari tempo# deve cercare di con%ormarsi ad essa! 5el senso# come gi detto# di immedesimarsi per imitarne le'uilibrio delle sue %orme per%ette che trovano comun'ue e sempre un inimitabile adattamento ambientale nel luogo naturale! In 'uesto modo ed ovviamente entro certi limiti umani non c* alcun pericolo che luomo.scien&iato possa venire a meno dalla sua %un&ione di arte%ice di se stesso# della storia e del progresso umano! $uesto discorso di Alberti credo si possa sinteti&&are cos:: Indaghi# pure le leggi della natura e delluniverso! 5on temerle! )ntri pure in armonia e contatto pro%ondo! Prendi insegnamento dalla sua belle&&a e per%e&ione delle sue meravigliose e inimitabili %orme! Ispirati pure a 'ueste %orme meravigliose! Asi sempre la sapien&a# la sagge&&a e la creativit per le tue opere! 3a# ricordati sempre di rispettare e amare la natura! ) non cercare con il tuo orgoglio o presun&ione di gloria di in%rangere gli e'uilibri naturali! La natura comun'ue con la sua %or&a e poten&a cosmica pu, scatenare la propria ira contro te stesso+ con eventi imprevedibili e catastro%ici! $uanto detto sopra# * bene espresso con la massima chiare&&a dalle stesse parole di Alberti: 'uante opere delluomo# sono andate in rovina+ solo perch2 si sono trovate in con%litto con la naturaJ /!!!0 ! )gli rincara la dose: !!! la natura ha in s2 tale poten&a che# se anche talvolta pu, essere ostacolata con lopporle strutture colossali+ o deviata mediante sostegni+ tuttavia# riesce sempre ad avere ragione di tutto ci, che le si oppone come
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ostacolo+ 'ualun'ue cosa cerchi di contrastarla# sia pure con pertinacia# essa rintu&&andola con la costan&a incredibile# col tempo# la mette in di%%icolt ed in%ine la scon%igge /!!!0+ !!! bisogna 'uindi %are atten&ione a non intraprendere nulla che non si accordi completamente con lordine naturale /c%r! De re aedificatoria0! Tale a%%erma&ione# al di l del suo contenuto architettonico# lAlberti non solo risalta la sua pro%onda ammira&ione per la poten&a delle %or&e della natura+ ma richiama luomo ad agire secondo una %iloso%ia etica che esalta i principi dellordine# delle'uilibrio e del rispetto delle %or&e della natura! 3a anche in 'uesto passo si nasconde un certo suo bisogno spirituale e scienti%ico di conoscere di pi- ci, che *# come lui stesso dice: lordine drammatico e meraviglioso delle %or&e della natura /!!!0# governate dalle leggi delluniverso /De re aedificatoria0! $uesta visione si in'uadra nella %iloso%ia classica greco.latina e si richiama a 'uella interpreta&ione naturalistica e antropomor%ica dei %enomeni delle %or&e della natura che nella sua sintesi discende dal pensiero naturalistico e presocratico greco! Pensiero che abbiamo gi men&ionato nel primo capitolo! In generale 'uesta visione di Alberti accomuna altri insigni umanisti del ?inascimento italiano come: Poli&iano# Pico della 3irandola# 3arsilio 4icino ed altri! )ssi esigono categoricamente dallintelligen&a delluomo come scopo nel mondo %isico# la reali&&a&ione attraverso la %iloso%ia# la scien&a# larte e larchitettura di una nuova civilt# basata %ondamentalmente sui principi della libert di coscien&a# di espressione+ della ricerca pro%icua+ della per%e&ione delle opere delluomo+ della dignit umana e della ricerca dellarmonia universale! In breve# della responsabilit etica delle opere e a&ioni delluomo nei con%ronti della natura e delle sue pre&iose risorse# considerate da detti umanisti: doni di "io! (u 'uesto postulato %iloso%ico# sia la scien&a# larte# larchitettura che tutti gli altri campi del sapere umano# devono aiutare luomo a creare una nuova societ armonica# %ormata da uomini che siano in grado di vivere in simbiosi con le leggi della natura e del cosmo! $uesto nuovo rapporto di %usione e di concilia&ione tra luomo# le attivit e la natura# teori&&ato da Alberti# oggi# come gi detto prima# * spesso basato sul dominio# o lotta contro la natura# che * causa di distru&ione e progressivo esaurimento delle risorse naturali! $uesto dominio mette in eviden&a ancora di pi- la grave situa&ione ambientale tra luomo e la natura# Oggi# se * vero che la nostra societ consumistica porta tanto benessere# * anche altrettanto vero che porta tanto malessere! $uesta dicotomia# espressa in altri termini# signi%ica: ci, che appare un vantaggio economico immediato per luomo e il progresso# contemporaneamente * uno svantaggio ecologico per la natura e la societ! In parole povere# oggi# lumanit ha davanti a s2 'uesto grave problema di coscien&a nei con%ronti della natura e delle %uture genera&ioni! )cco che oggi# pi- che di ieri# si pone il problema di recuperare i principi basilari dellumanesimo rinascimentale che# come abbiamo detto# per il loro alto valore morale e umanitario nei con%ronti della natura e della societ# sono sempre di estrema attualit! Principi che ieri come oggi# possono aprire con la loro luce una nuova prospettiva di riconcilia&ione umana tra luomo e la natura+ ovvero# 'uella della

reintegra&ione o %usione delle attivit scienti%iche# economiche# spirituali in armonia con le leggi e gli e'uilibri della natura!

G! La concezione etica! luomo come parte della natura e delluni erso


Abbiamo visto che il pensiero naturalistico di L!=! Alberti per il suo alto contenuto umano e ecologico: /inteso come rapporto di collabora&ione con la natura0 * sen&a dubbio# a mio avviso# una delle con'uiste pi- alte delluomo! LAlberti# per la prima volta nella storia dellini&io della cosiddetta scien&a moderna# pone la natura e luomo sullo stesso piano di parit! 5el senso di un rinnovato rapporto ra&ionale di reciproca collabora&ione %econda! Ci,# sen&a nessun atteggiamento di dominio delluomo sulle %or&e della natura! 3a piuttosto 'uello di una saggia ricerca di conviven&a armoniosa! Ovvero# di una concilia&ione tra i bisogni materiali e spirituali delluomo e 'uello del rispetto# delle %or&e e gli elementi della natura! $uesta conce&ione di Alberti si avvicina molto alletica della scien&a e dellecologia moderna! Ci, si spiega nel suo stesso postulato %iloso%ico che# come gi detto# presuppone proprio 'uesta consapevole&&a di un ritorno alla sagge&&a delluomo e al rispetto delle leggi della natura! Oggi ci, richiama anche ad una nuova ri%lessione dellabbandono di 'uella conce&ione illuministica e positivistica del sapere come dominio sulle leggi e gli e'uilibri della natura! Al riguardo il %isico 4rit7o% Capra# nel suo interessante libro Il punto di s olta scrive: La visione cartesiana delluniverso# come sistema meccanico# %orn: una san&ione scienti%ica alla manipola&ione e allo s%ruttamento intensivo delle risorse naturali che erano diventati tipici della cultura occidentale! Ancora oggi 'uesta visione cartesiana# meccanicistica e lineare# caratteri&&a lattuale pensiero %iloso%ico occidentale# impostato sul dominio della natura attraverso la scien&a e la tecnologia! Credo che 'uesto pensiero moderno si muova per tanti aspetti in una linea %iloso%ica diversa da 'uella che aveva tracciata L!=! Alberti nella sua epoca! )ssa aveva come postulato %iloso%ico la ricerca di un rapporto di %usione armonica tra le attivit antropiche e lordine delle leggi universali della natura! La realt del mondo %isico * considerata come sistema di connessioni e interrela&ioni nei rapporti tra le cose umane e 'uelle della realt del mondo naturale! $ueste cose umane %anno parte di un tuttuno# strettamente connesse con il mondo e la realt della natura! "a ci,# credo trae origine la sua visione universale# e cio* 'uellunit tra la&ione e lopera delluomo e gli elementi della natura! >isione universale che tende a concepire gli stessi %enomeni naturali e le stesse mani%esta&ioni del cosmo# non separati tra di loro# compreso anche gli aspetti biologici e culturali della stessa natura umana! Per lAlberti le %orme viventi e tutti i %enomeni conosciuti e sconosciuti della natura# sono sottoposti e governati dalle stesse leggi universali del Cosmo! $uindi# sulluomo grava il dovere etico di dare a tutto ci, che esiste in natura il grado di condi&ione che essa merita! 5e consegue che luomo a rango di tutti gli organismi viventi essendo costituito di materia ed energia universale# deve tendere con la sua sagge&&a e la sua scien&a a comprendere prima di tutto 'uesta sua condi&ione di dipenden&a universale# cio*
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la sua vera natura! ) poi attraverso luso corretto della scien&a e della tecnica a interpretare: le leggi segrete della natura! Tutto ci, serve proprio alluomo per trovare nelle stesse leggi che governano la natura# da un lato le virt- umane# la per%e&ione e la belle&&a# dallaltro a tutti i livelli della conoscen&a scienti%ica ed artistica lispira&ione e la creativit! Ci, deve avvenire attraverso un corretto ed e'uilibrato rapporto reciproco di collabora&ione: tra le attivit umane e le leggi ordinate ed e'uilibrate che governano i cicli e le %or&e della natura! Oggi diremo che si tratta del rapporto tra le attivit antropiche sul territorio e la successione dei cicli naturali di tras%orma&ione della materia e dellenergia degli ecosistemi terrestri! )cco la ragione# come gi detto allini&io di 'uesto capitolo# sulla %un&ione della natura: luomo non potr mai dominare lordine cosmico della natura# ma solo avvicinarsi ad esso# per poterlo comprendere! Altrimenti egli distruggerebbe la sua stessa natura universale! Perci, luomo deve essere responsabile delle sue a&ioni sulla natura e allo stesso tempo# cosciente dei suoi stessi limiti umani imposti dalla poten&a universale! ?iassumendo: * mia opinione personale che 'uesta visione di Alberti# sen&a nessuna en%asi# rispecchia per tanti aspetti proprio il pensiero ecologico moderno! Perch2 sostiene non solo il valore primario della natura per la vita delluomo# 'uanto piuttosto la sua responsabilit etica nei con%ronti degli e'uilibri naturali! $uesto atteggiamento etico che emerge dai suoi scritti# credo sia molto pi- alto di altri suoi valori e meriti ricevuti nei diversi campi pro%essionali: di avvocato# uomo di lettere# di musica# di architetto# matematico# %isico# ecc!! Ci,# anche in considera&ione del %atto che oggi# pi- del passato# il nostro piccolo pianeta vivente# * sempre pi- minacciato dalla distru&ione insensata dellordine degli e'uilibri naturali /ecosistemi0! Che %orse gi sin da ora preannunciano lautodistru&ione dello stesso genere umano9 Lassurdo della scien&a e della tecnica moderna * che oggi non * in grado di controllare lin'uinamento e la distru&ione degli ecosistemi terrestri9 Ana vera pa&&ia delluomo e della scien&a moderna che sembra ormai s%uggire ad ogni controllo! "opo 'uesta breve ri%lessione# torniamo allAlberti! )gli aveva un religioso rispetto verso la natura+ nel senso di amore e di ammira&ione! $uesto sentimento# anche se nella sua vastissima opera letteraria# a%%iora a volte in %orma velata o allegorica# comun'ue egli lo %a sbocciare come un vero messaggio damore# per dare agli uomini certi consigli e raccomanda&ioni# a%%inch2 essi# con le loro attivit# potessero trovare sempre nella natura una e'uilibrata e %econda collabora&ione / De re aedificatoria0! $uesto discorso * bene espresso e interpretato dallo storico rinascimentale 6! =urcLhardt# 'uando parla di Alberti+ egli dice: !!! $uella sua %acolt umana unica# percettiva di identi%icarsi con tutto ci, che egli vedeva# sentiva# toccava /!!!0! LAlberti# alla vista di una %oresta di un bel paesaggio# di un campo di grano dorato ondeggiante+ si sentiva cos: commosso da piangere /!!!0 )gli# non si sa&iava di ammirare 'uel prodigio della natura come: gli alberi# i %iori# gli animali pi- per%etti e belli! Per lAlberti erano non solo oggetto di ammira&ione e di onorevole rispetto+ 'uanto di osserva&ione e studio scienti%ico! /!!!0 $uando la sua salute#
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non era in per%ette condi&ioni %isiche+ egli# trovava spesso ri%ugio nella natura# per poter ritemprarsi e ritrovare cos: di nuovo lenergia %isica e spirituale: /!!!0 un bel paesaggio bast,# da in%ermo a ridonargli la salute /c%r! 6! =urcLhard# La ci ilt& del 'inascimento in Italia# )d! (ansoni# DF;# 4iren&e# p! <@0! ?iassumendo: da 'uesta breve carrellata del pensiero naturalistico di Alberti# abbiamo in 'ualche modo compreso lo spirito ecologista di Alberti# che come diceva il suo amico %iorentino Landino: !!! larte# la scien&a e larchitettura a "io 'uasi * nepote !!! perch2 %iglia della natura! Tuttavia# non bisogna dimenticare che nel suo pensiero naturalistico sono presenti numerosi e altri complessi aspetti %iloso%ici che a%%rontarli tutti richiederebbe uno studio piarticolato e complesso! Tutto sommato# credo che i concetti di base prima ricordati# per il nostro tema sullarchitettura bioclimatica albertiana# in un certo modo ne costituiscano lossatura portante# e sono 'uelli che a mio avviso# pi- di tutti hanno esercitato un in%lusso potente e signi%icativo non solo sulla ecologia del costruire# ma anche sulla stessa conce&ione della scien&a e in un certo senso sulla cultura della civilt rinascimentale urbana italiana ed europea! An in%lusso esercitato non tanto sul potere politico# religioso# economico e sociale# 'uanto piuttosto per il tramite di Alberti.intellettuale su un numeroso stuolo di architetti# artisti# %iloso%i# scien&iati# ecc!! Tutti# non insensibili allin%luen&a del messaggio %iloso%ico naturalistico e perch2 no ecologico+ e a un tempo a%%ascinante# originale# pedagogico# etico e scienti%ico del grande pensatore di sangue %iorentino+ di nascita genovese# di %orma&ione cosmopolita e per eterno riposo ?oma# /la citt eterna che per sua volont aveva scelto di essere sepolto0!

CAPITOLO III Lo studio scienti%ico dellambiente terrestre+ le scien&e geogra%iche: (trumenti per lo sviluppo della teoria bioclimatica

! Premessa
LAlberti# pi- e meglio di altri architetti# aveva compreso limportan&a delle condi&ioni ambientali e climatiche del luogo geogra%ico per la reali&&a&ione dellarchitettura! Ci,# sia per meglio preservarla dal precoce invecchiamento nel tempo delle sue parti /a causa dellattacco delle %or&e naturali e degli agenti atmos%erici0# che per ottenere attraverso il controllo ambientale delle stesse# ambienti interni sani per lo sviluppo del benessere e la salute degli abitanti! Oltre a ci,# egli aveva compreso lindispensabilit degli elementi della natura /campagna0 sulla salute delluomo: del vivere a contatto diretto in luoghi naturali salubri e
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aperti# ricchi di ossigeno# ac'ua# vegeta&ione /Le >ille# De re aedificatoria0! )gli sostiene che unarchitettura collocata in luogo salubre# in me&&o al verde del paesaggio# in sito soleggiato e ben protetto dai venti %reddi e umidi e correttamente reali&&ata nella sua %orma compositiva e che in un certo modo richiama in s2 le bellissime e per%ette %orme ordinate del paesaggio circostante# * sempre pi- salutare di una residen&a urbana! )gli scrive: !!! Per semplice diletto o per pro%ittar di tutte le piacevole&&e: la luce# laria# il sole# lo spa&io+ il panorama che la campagna o%%re /c%r! De re aedificatoria)! $uesto importante argomento# assieme ad altri# sar trattato nella parte centrale dei capitoli che seguono# dove a%%ronteremo i diversi problemi ambientali legati allapproccio bioclimatico in architettura: dalla responsabilit civile del progettista nei con%ronti dellambiente naturale# nel senso di un uso corretto delle risorse naturali in architettura# %ino allutili&&o a %ini energetici delle %or&e della natura /sole# vento# ac'ua# aria0! Come vedremo in seguito# 'uesto approccio bioclimatico# teori&&ato dallAlberti# ancora oggi pu, essere un punto di ri%erimento e di ri%lessione teorico per lattuale aberrante crisi di identit che travaglia gran parte dellarchitettura contemporanea! )sso pu, diventare anche un nuovo segnale o se vogliamo una riscoperta maggiore della sua teoria architettonica bioclimatica per trovare ancora oggi una risposta ai tanti problemi ambientali legati alla nostra# diciamo cos:# decadente# consumistica e in'uinante architettura contemporanea! Pertanto# prima di a%%rontare la teoria bioclimatica di Alberti# occorre capire limposta&ione scienti%ica# in generale dellosserva&ione dei %enomeni materiali terrestri legati alle scien&e della natura+ e dopo di che+ di 'uali strumenti analitici si servirono per tale osserva&ione e studio delle scien&e terrestri! $uesto approccio * necessario per il nostro tema bioclimatico rinascimentale! Ci, allo scopo di in'uadrare meglio il periodo storico e per comprendere le basi scienti%iche e gli strumenti tecnici applicativi in uso sul progetto architettonico e urbanistico+ di conseguen&a lo sviluppo teorico e la prassi bioclimatica# %ormulata pi- tardi dallAlberti nel trattato sullarchitettura# /De re aedificatoria)! Ci, premesso# nel capitolo II /ri%erito alla Chiesa# la supersti&ione e la scien&a0# %ino agli ini&i del H@EE il sapere scienti%ico# era ancora cristalli&&ato su posi&ioni dogmatiche# poco precise# alla conoscen&a dellosserva&ione ra&ionale empirica dei %enomeni terrestri! Per,# subito dopo /nei primi decenni del H@EE italiano0# assistiamo ad una pro%onda rottura# sia col modo di pensare di molti intellettuali che di a%%rontare i problemi della realt del mondo %isico! $uesto nuovo sapere# ricrea una continuit storica con la cultura e la scien&a# tramandata dalla ricca e interessante eredit del mondo classico greco.latino! Ana vera rinascita culturale e scienti%ica# costituita da una originale riproposi&ione e interpreta&ione delle civilt classiche! Ci, stimola latten&ione di numerosi artisti# scien&iati# architetti# %iloso%i# uomini di lettere# ecc!+ tutti interessati e incuriositi verso gli studi delle discipline %iloso%iche# letterarie# artistiche e scienti%iche! Tutti i documenti# gli scritti %iloso%ici# trattati sulla natura# sullarchitettura e le stesse rovine archeologiche dellarchitettura# ac'uistano presto il ruolo di %onte di in%orma&ione storica# capace di di%%ondere direttamente i suoi signi%icati# valori# %un&ioni e i contenuti umani# scienti%ici per tutti coloro che sono interessati allo
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studio e alla ricerca disciplinare! Ci, sia per conoscere pi- appro%onditamente il mondo classico# sia per elaborare nuove ipotesi disciplinari che nuove solu&ioni tecniche# scienti%iche e artistiche! In sostan&a modello di parten&a# di compara&ione# veri%ica# per elaborare una nuova scien&a# una nuova arte e architettura e nuovi strumenti analitici! In de%initiva# per veri%icare la necessaria per%e&ione di ogni nuova opera scienti%ica# tecnica e umana!

;! I nuo i strumenti analitici di descrizione del territorio


5ei primi decenni del $uattrocento italiano gli studi e le ricerche# sono %ocali&&ate sia sui concetti estetici di arte# come conoscen&a e imita&ione della natura: !!! Larte# imita la natura!!!# aveva insegnato Aristotele+ sia sulla necessit dellindagine critica: %ondamento del sapere e della scien&a+ e sia sullo studio delle discipline scienti%iche legate allindagine ra&ionale dei %enomeni materiali naturali terrestri! $uesti ultimi# assumono presto un posto di rilievo sempre maggiore! "i particolare interesse scienti%ico * lo studio sullantica geogra%ia e astronomia tolemaica# sul trattato della meteorologia di Aristotele# sul trattato della natura di Plinio# sulla geometria di )uclide# sulla matematica di Pitagora e in generale sul recupero dellantica arte dellagrimensura! Ovvero: la geometria che per caratteristiche e comune a molte civilt antiche! "etti generi di studi# sono strettamente legati al periodo dellinven&ione della prospettiva di cui lo stesso L!=! Alberti# grande studioso di ottica e geometria# ne %ece subito propaganda a suo %avore! ) proprio in 'uesto periodo prese lavvio linteresse per il recupero della geogra%ia tolemaica che era ancora la base per la costru&ione delle mappe terrestri o latlante geogra%ico! Parallelamente# si sviluppa anche la ricerca sulle antiche tecniche agrimensorie e gromatiche# utili per la gestione e la descri&ione dei beni e le risorse agricole del territorio! ) contemporaneamente# assistiamo alla costru&ione delle prime mappe cartogra%iche descrittive del territorio che# come vedremo 'ui di seguito# servivano per redigere le prime %orme di catasto /strumenti analitici di controllo e gestione ra&ionale della propriet privata0! ) di particolare interesse osservare che 'uesti catasti crearono un mutamento nella gestione dei beni privati /le risorse del territorio0 da parte dei possidenti! "i%atti# essi avevano una maggiore atten&ione verso la tutela della loro propriet territoriale! Ci, * spiegato per evitare 'uegli inconvenienti legati ad un uso arbitrario e ad un eccessivo s%ruttamento# indiscriminato# delle risorse naturali di propriet! I possidenti# in un certo 'ual modo# avevano compreso che sen&a un controllo ra&ionale dei beni agricoli# ci, poteva causare negli anni# delle gravi conseguen&e sul raccolto e 'uindi sulla stessa rendita# con vere e proprie carestie! )d * %orse per 'uesta ragione che nei possidenti# si sviluppa anche una maggiore consapevole&&a e in un certo 'ualmodo anche una certa sensibilit per la conserva&ione delle risorse naturali di propriet e 'uindi la tutela di 'uei delicati e'uilibri ambientali che spesso per incuria o ignoran&a nei secoli precedenti non venivano abbastan&a tenuti in giusta considera&ione o rispettati dalluomo!
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Le %onti ci dicono che le prime %orme catastali %iorentine risalgono al @;F! Il 5iccoli le %a risalire al @<C! 5e sono testimonian&a le %amose e note tavole delle possessioni delle ricche %amiglie borghesi %iorentine! $ueste tavole# oltre a stabilire i con%ini delle propriet e a descrivere la consisten&a e il tipo di attivit produttiva# valutavano anche la rendita immobiliare di tutti i cittadini! $uestultima veniva eseguita sulla base dei pre&&i pi- bassi dei %rutti e dei prodotti della terra /c%r! >! 5iccoli# Saggio storico bibliografico dellagricoltura italiana# DEE# Torino0! Comun'ue# unanalisi pi- completa di 'uesto complesso argomento di gestione e di uso della propriet e delle risorse naturali# richiederebbe uno studio a parte+ anche perch2 investe diversi ambiti: economici# sociali# politici# militari# della civilt urbana rinascimentale! Tuttavia# possiamo dire che i campi di applica&ione della cartogra%ia di descri&ione del territorio# nel H@EE# si ampliavano con laumentare delle varie richieste di in%orma&ione ambientale per lo sviluppo delle attivit umane! "i conseguen&a# accanto come gi detto sopra# allutili&&o della cartogra%ia in agricoltura# si sviluppa anche un uso sempre pispeci%ico per la de%ini&ione geogra%ica dei con%ini militari# dei trasporti e della stessa urbanistica e architettura! (u 'ueste due discipline# come vedremo nelle pagine successive# la cartogra%ia e pi- tardi liconogra%ia# diventano presto strumenti# utilissimi di studio e applica&ione pratica per comprendere una migliore previsione insediativa delle costru&ioni su un determinato luogo paesaggistico e urbano! 3a# adesso# torniamo agli studi dei luoghi geogra%ici! In 'uesto periodo# sia le arti# sia la scien&a# procedono di pari passo! Linven&ione della cartogra%ia territoriale e delle mappe dei siti# per %orma&ione# * diretto antecedente di una nuova scien&a che prese subito campo# che# si dir circa due secoli dopo /HCEE0# topogra%ia! A tale proposito va detto che gi verso la met del $uattrocento# si e%%ettuavano molti rilievi planimetrici del territorio e anche di un tessuto urbano di una citt! La scien&a topogra%ica# pur essendo agli esordi# in realt era una pratica largamente di%%usa! Tanto per %are un esempio# ne * testimonian&a il caso dellantica pianta di ?oma# che era stata ricostruita da Leon =attista Alberti# secondo una per%etta proie&ione ori&&ontale planimetrica! Tutto ci, * descritto nellopera Descripto %rbis 'omae / @BE0# dove tra laltro lAlberti# in veste di archeologo e urbanista era riuscito a tracciare# avvalendosi di uno strumento geodetico /inventato da lui che serviva a misurare le distan&e del terreno e le alte&&e degli edi%ici0# la complessa e articolata topogra%ia dellantica pianta urbana di ?oma! Comun'ue# un contributo maggiore a 'uesto genere di ra%%igura&ione planimetrica della citt# pi- tardi lo dava il testo trigonometrico o iconogra%ico che era adatto pi- a documentare# sia la mor%ologia del sito paesaggistico che lambiente urbano o larchitettura della citt! "iciamo che il testo iconogra%ico# per importan&a applicativa# divenne presto il me&&o chiave di lettura e descri&ione gra%ica degli aspetti ambientali del luogo geogra%ico! Ci, era utile anche per tutti coloro che dovevano a%%rontare un viaggio per conoscere in un certo modo in anticipo# le caratteristiche del contesto storico.ambientale! Per numerosi architetti e progettisti rinascimentali# liconogra%ia divenne la base documentativa per
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studiare e interpretare lassetto urbano a livello di una migliore previsione insediativa e a pari tempo per meglio comprendere la risposta progettuale da attribuire allinsediamento urbanistico nel sito prescelto! Abbiamo detto prima che la periodi&&a&ione per 'uanto riguarda 'uesto genere di testi# * strettamente legata allinven&ione della prospettiva! )ssa trova subito applica&ione nelliconogra%ia che pi- tardi diventa campo privilegiato per ra%%igurare prospetticamente la citt o ritratto urbano! 3a la prospettiva# assieme alla iconogra%ia# divenne anche strumento tecnico# per rappresentare attraverso la proie&ione ortogonale la trama paesaggistica di un luogo naturale!

<! (li strumenti analitici di descrizione del territorio! "ampo di applicazione operati a sul progetto bioclimatico
"i 'uesti strumenti# lAlberti se ne serv: subito per lelabora&ione applicativa nella rappresenta&ione gra%ica del progetto architettonico! )ssi# oltre che essere dei validi strumenti di corredo per la stesura gra%ica del progetto# sono anche strumenti analitici di rela&ione o di veri%ica tra il progetto gra%ico e la colloca&ione insediativa delledi%icio in un determinato sito ambientale! In altri termini: la cartogra%ia# la topogra%ia# liconogra%ia compreso il disegno prospettico# rappresentano per cos: dire il codice di mutuo soccorso! Ovvero strumenti di aiuto operativo per a%%rontare meglio con metodo ra&ionale linsediamento architettonico sul territorio! ) di sapere in un certo modo in anticipo 'uali analisi di natura insediativa# tecnica e costruttiva# bisognava %are per collocare in modo corretto la costru&ione nel sito! In parole povere la veri%ica %un&ionale tra lo stato di luogo /sito0 e il nuovo scenario insediativo# previsto in progetto! "etta in altro modo i dati e tutte le in%orma&ioni sulle caratteristiche mor%ologiche del sito geogra%ico# compreso linsieme dei %attori climatici /sole# vento# pioggia# nebbia e altri %enomeni atmos%erici e terrestri0 devono servire come base di parten&a per la de%ini&ione ra&ionale del progetto architettonico! Per lAlberti# 'uesti dati sono %ondamentali per lapproccio bioclimatico! )ssi# come vedremo nei prossimi capitoli# serviranno allAlberti# per arrivare a %ormulare una nuova de%ini&ione ra&ionale dellarchitettura! Intesa# come organismo energetico che interagisce con lambiente climatico esterno! LAlberti dice: !!! Le condi&ioni climatiche del luogo# sono dati di progetto %ondamentali per ogni opera /!!!0+ come gli edi%ici# anche luomo# prospera in salute o si ammala per il clima /c%r! De re aedificatoria0! Tale a%%erma&ione di Alberti# implicitamente# presuppone: lindagine climatica del sito insediativo! Ci,# dovr avvenire sia attraverso il metodo ra&ionale di osserva&ione empirica che attraverso le necessarie veri%iche cartogra%iche sopra ricordate! $uestindagine empirica# * utile come dice lAlberti: !!! a armoni&&are# la corretta colloca&ione delledi%icio in armonia allordine# alle propor&ioni naturali per%ette del contesto %isico.ambientale! Per 'uesta ragione# egli raccomanda: !!! larchitetto deve procedere nel progetto prima che 'uesti venga costruito# con molta pruden&a+ onde evitare prima# inconvenienti di diversa
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natura# legati proprio alla scarsit di in%orma&ioni e dati sulle condi&ioni ambientali e atmos%eriche del sito /De re aedificatoria# III# p! ;@0! )gli tende anche a sottolineare che 'uesto metodo non implica nessuna rinuncia da parte del progettista alla sua creativit# alla espressivit %ormale e stilistica della sua opera! Limportante * sempre mettere al centro del progetto architettonico luomo e 'uello che * il suo benessere materiale e spirituale! ?iassumendo: il clima locale e globale * un parametro importante per il progetto bioclimatico! (eguono i codici costruttivi# tecnici# biologici# %ormali ed estetici! $uanto %inora esposto# lAlberti lo mette in eviden&a nel I e K Libro del De re aedificatoria# dove egli ci o%%re la prova di come abbia %atto tesoro dei E volumi sullarchitettura /De Architectura0 scritti da >itruvio nel <E a!C!# dove larchitetto latino espone non solo i codici e i canoni dellarchitettura classica greco.latina# ma il legame e lintegra&ione della costru&ione con lambiente climatico e atmos%erico del sito! Al riguardo# >itruvio scrive: !!! 8li edi%i&i privati saranno ben disposti se dal principio si consideri in 'uali paesi e in 'uali climi debbansi i medesimi edi%icare /!!!0+ cos: * da regolarsi nel collocare gli edi%ici# secondo il temperamento dei paesi e dei vari aspetti del cielo /Libro >I# capo primo0! Come vedremo in seguito# 'uesto approccio architettonico bioclimatico di >itruvio# esercita una grande in%luen&a sulla conce&ione architettonica di Leon =attista Alberti e sulle idee del ?inascimento anche dopo di lui! $uesto grande interesse per le condi&ioni climatiche dei luoghi geogra%ici# per trovare la corretta risposta abitativa# spingono lAlberti a studiare ed appro%ondire gli scritti di Tolomeo# dove erano esposti i principi della corogra%ia# ovvero la descri&ione dei luoghi o biologia dei luoghi# diremo oggi# compreso le conoscen&e dei %enomeni atmos%erici e celesti /stelle0! "i tutto ci, lAlberti ne d testimonian&a# dapprima nei / Ludi rerum mathematicarum) del @@B# dove tra laltro lAlberti stabilisce anche le regole per misurare le super%ici dei terreni# le alte&&e degli edi%ici# la pro%ondit dei po&&i# la distan&a tra citt e via dicendo! Pi- tardi# 'uesto discorso viene ripreso anche nellopera/ Descripto %rbis 'omae#0 gi citata prima! 3a %orse lAlberti# per la sua %orte competen&a che dimostra nelle scien&e %isiche# in particolare nella meteorologia /la scien&a che studia latmos%era e i relativi %enomeni che in essa hanno luogo0# ci %a pensare che conoscesse o avesse studiato lopera )eteorologia# scritta da Aristotele# dove il grande %iloso%o di (tagira# tratta tutti %enomeni atmos%erici delle stelle! >a detto che lautorit di Aristotele in 'uesto campo * stata tale per oltre ;!EEE anni! $uesta sua importante opera scienti%ica rimase lunico trattato# riguardante latmos%era ed i %enomeni legati ad essa! In breve lAlberti sulla scia degli studi condotti sui materiali scienti%ici# disciplinari del mondo ellenico latino# legati alle scien&e terrestri ed in particolare sullopera di >itruvio# era riuscito# come vedremo per il nostro discorso bioclimatico# a rielaborare con pa&ien&a certosina e in chiave completamente nuova la teoria architettonica! )ssa * concepita come una vera progetta&ione totale universale# %inali&&ata alla reali&&a&ione di una nuova architettura al servi&io della civilt# del benessere e la salute degli abitanti!

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CAPITOLO $AA?TO Larchitettura: "isciplina universale al servi&io del benessere %isico e spirituale delluomo# in e'uilibrio con la natura

! Introduzione al De re aedificatoria *+,-.)


Abbiamo de%inito# in premessa al IIM Capitolo# larchitettura come habitat umano# %inali&&ato al benessere psico%isico delluomo! $uesto habitat * anche luogo di e'uilibrio armonico tra le sue %or&e statiche interne con 'uelle naturali esterne! 4or&e naturali che# come spiegher, nel >M Capitolo# sono necessarie anche per la sua climati&&a&ione interna! Oltre a tali %un&ioni pratiche# lhabitat * anche lespressione pi- autentica dellhomo %aber: intelligente# saggio e virtuoso! )gli# con la sua sapien&a# creativit# * capace# volendo# di creare e modellare un habitat ad immagine della natura del luogo# come il prodotto del reale volere della natura del luogo /c%r! >asari0! Come vedremo 'ui di seguito lhabitat * considerato dallAlberti come luogo universale# dove si raccolgono i sentimenti# gli ideali delluomo e le grandi aspira&ioni della societ! LAlberti# parte dal concetto che luomo: !!! * da natura portato ad edi%icare+ ed * la capacit costruttiva delluomo che ha modi%icato il mondo /c%r! De re aedificatoria0 $uesto passo# indica che larchitettura in 'uanto spa&io organi&&ato per lesisten&a individuale e collettiva# esprime non soltanto i valori# sentimenti del singolo# ma anche gli ideali della storia e dellintera societ civile! "a 'uesta angola&ione %iloso%ica * una disciplina universale che %a da cerniera tra i bisogni del singolo+ le necessit e i valori della societ e le interrela&ione col mondo %isico della 5atura! $uesta conce&ione dellarchitettura per complessit# se si con%ronta allattuale architettura+ in un certo senso# la %a apparire priva di signi%icati# proprio perch2 essa in 'uestultimo secolo# ha perso 'uasi de%initivamente il contatto con la vita delluomo e con la natura! )d io# aggiungo: proprio 'uella universalit e sensibilit umana# delineata come vedremo sapientemente da L!=! Alberti e nel lontano passato da %iloso%i della statura di Platone# Aristotele# (antAgostino e altri! )ssi concepivano larchitettura come lorgani&&a&ione politica dei rapporti umani e di governo degli uomini# in e'uilibrio con lordine delle leggi delluniverso! 3a# una discussione appro%ondita su 'uesta conce&ione# non basterebbe un libro# e ci porterebbe troppo lontano! (ta di %atto che nel ?inascimento urbano italiano# sia lAlberti# 4rancesco di 8iorgio# 4! =runelleschi# il =ramante e tanti altri insigni architetti# tutti# in grandi linee# concepivano larchitettura come habitat delluomo! Ci, premesso lAlberti nei primi libri /De re aedificatoria0# partendo da una ricogni&ione generale dei complessi problemi relativi alla disciplina architettonica /a partire dalle materie# dalle tecniche edili&ie# dalle tipologie costruttive0# arriva alla de%ini&ione delle idee. guida sulla sua originale conce&ione architettonica# come disciplina scienti%ica# universale e umana!
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)ssa *# prima di tutto# la scien&a per sistemare e organi&&are lo spa&io allo scopo di proteggere gli uomini dai rigori dei climi e altri pericoli provenienti dallambiente esterno nei luoghi privati e pubblici! ) un involucro destinato ad accogliere un uomo# una %amiglia# una collettivit! ) anche lo spa&io intimo che protegge la salute delluomo e la sua vita spirituale! )# innan&itutto la domus civitas# lo spa&io che protegge la cellula della %amiglia! La citt# scrive lAlberti: * come una grande casa!!! /!!!0 una prote&ione di tipo diverso# ma paragonabile ad una grande cellula /c%r! De re aedificatoria# I> Libro0! )ssa * concepita come un NmicrocosmoN# ovvero una citt ideale# costituita di materiale vivente# di ideali# sentimenti e virt-! "ove# tra laltro la stessa vita politica# sociale# economica e spirituale che si svolge al suo interno+ dovr essere risolta in senso architettonico# nella %un&ionalit dei singoli edi%ici e in generale nellorganicit dellintero tessuto urbano! $uesto NmicrocosmoN o sistema vivente# che vive e pulsa di energie umane# come priorit# deve cercare di connettersi con il ritmo vitale e perenne del %lusso dellenergia della natura# delluniverso e in de%initiva con lordine armonico del sito! La stessa residen&a privata# rappresenta la sintesi di 'ueste interrela&ioni sopra dette# che in un certo 'ualmodo# si identi%icano nel benessere e nellumilt della %amiglia! $uesto argomento# lAlberti dapprima lo mette in risalto nel prologo del De 'e aedificatoria e in seguito lo eviden&ia nel I Libro+ dove tra laltro egli insiste# proprio sullimportan&a della casa privata: !!! cui ciascun uomo# deve dedicare particolare cura ed atten&ione /!!!0# 'uindi io credo che nessun scopo si possa trovare nellesisten&a# ad ecce&ione della virt-# al 'uale si debbano dedicare maggiori cure# %atiche# atten&ioni# di 'uanto sia bene %are# per abitare nel modo migliore con una %amiglia %elice! In breve# lAlberti# in 'uesto passo# delinea non solo limportan&a della casa per la %amiglia# da un punto di vista sociale e spirituale# 'uanto# piuttosto# pone anche laccento sulle interrela&ioni tra la stessa# la salute e benessere interno e ci, che * lintera citt! LAlberti# 'uesto discorso sulle interrela&ioni# lo rimarca anche nel /De iciarchia) con maggiore %or&a di sentimento: dove# riprende il tema e della stessa antica idea della domus civitas dellarchitettura classica latina! $uesto importante tema# risponde sempre a 'uellunit della %amiglia# del benessere e del com%ort architettonico della casa# della citt e della societ! ) abbastan&a evidente che 'uesto tema della totalit della domus civitas# per lAlberti# non * altro che 'uelloriginario bisogno di trovare comun'ue una nuova continuit storica e culturale collantico passato classico! ) cio* al senso originario di 'uelle matrici umane che possedevano le citt e larchitettura delle civilt greco.latine# come autentici contenitori e moltiplicatori di rela&ioni e interrela&ioni sociali# spirituali+ il tutto integrato con la natura e la vita di tutti gli uomini! In sintesi# 'uesta complessa conce&ione architettonica di Alberti# per le ragioni sopra dette# tende in un certo senso a risolvere i vari e complessi aspetti legati allintera vita umana e ogni problema scienti%ico e culturale+ oppure ogni 'uestione %iloso%ica in termini di linguaggio teorico e di prassi architettonica! 3a in 'uesta conce&ione# al di l della sua volont %iloso%ica e umana di ricollegarsi al pensiero classico greco.latino+ c* anche il bisogno di scavare in 'uellantico pensiero primitivo di memoria presocratica# come continua&ione storica e ideale della disciplina architettonica# che come abbiamo accennato nel capitolo I# %aceva
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convergere tutto linteresse disciplinare ed in genere tutti i bisogni materiali e spirituali delluomo verso la natura! Oppure che chiariva tutti gli aspetti della condi&ione reale e materiale delluomo e delle cose# come puri %enomeni naturali! Tuttavia larchitettura era sempre concepita come componente integrante e mai separata dalla natura del luogo e dalla vita che si svolgeva nella societ umana! )ssa rappresentava lunione indissolubile e la sintesi tra un determinato contesto ambientale e una determinata cultura umana! La casa e la citt erano il risultato pi- evidente e importante di 'uesto rapporto! Lespressione pi- ricca e rappresentativa del mondo delluomo# dei suoi ideali# sentimenti# valori intimi e %amiliari! 4orse il soddis%acimento di 'uesti bisogni spirituali# rappresentava la spinta di base per reali&&are 'uelle condi&ioni ottimali di benessere materiale e spirituale e com%ort architettonico! Tali condi&ioni si traducevano# in sostan&a# nel concetto di habitat umano# inteso come spa&io protettivo che doveva soddis%are il benessere ottimale delluomo e della societ! "a ci, derivava 'uellantico rapporto di interdipenden&a e connessione tra larchitettura e il luogo ambientale# la cui interrela&ione era di %ondamentale importan&a per la sua reali&&a&ione! In ci,# le condi&ioni climatiche del luogo# sen&altro# giocavano un ruolo determinante# sia sulla pi- generale con%orma&ione del paesaggio naturale che sulla 'ualit e il tipo di risposta abitativa! In breve# le antiche civilt greco. latino# reali&&avano larchitettura# in base ai %attori materiali e climatici del luogo e in e'uilibrio con il ciclo del processo geomor%ologico di modi%ica&ione della natura! Processo di modi%ica&ione della natura che era interpretato# attraverso i 'uattro elementi primordiali presocratici: %uoco# aria# ac'ua# terra! Il %uoco o sole# era il generatore di energia e origine della vita+ laria o vapore# era la coltre gassosa di prote&ione# indispensabili per gli scambi respiratori e %otosintetici di tutti gli organismi viventi+ lac'ua o %luido# era agente primario di tras%orma&ione e veicolo e campo di %or&a di energie creatrici: madre della vita e simbolo del perenne scorrere della vita+ ed in%ine la terra era concepita come supporto bene.materiale e alimento di ogni organismo vivente /animale e vegetale0 che porta in s2 le impronte nella sua con%orma&ione geologica degli altri tre elementi naturali sopra detti! LAlberti# pur ricollegandosi a 'uesta antica tradi&ione primitiva dellarchitettura# la rinnova in modo originale# attraverso una conce&ione ra&ionale# con le leggi matematiche# %isiche e ottiche# correlate dalle nuove scoperte scienti%iche sui %enomeni terrestri e coadiuvata dai nuovi strumetni analitici di descri&ione della mor%ologia del territorio! )gli parte da presupposto che la con%orma&ione geomor%ologica del territorio /in ci, si ricollega a >itruvio0 e le condi&ioni climatiche ed atmos%eriche# rappresentano i %attori naturali che in una certa misura determinano la tipologia e la %orma compositiva da attribuire allarchitettura# per ottenere da 'uesta la 'ualit del benessere abitativo! "i 'uesti %attori naturali# il clima del luogo *# per lAlberti# la chiave interpretativa per trovare la corretta risposta abitativa! 8li stessi elementi naturali presocratici /%uoco# aria# ac'ua# terra0 prima ricordati# sono estesi sul progetto architettonico# in termini di parametri ambientali# oppure di osserva&ione del processo geomor%ologico del luogo climatico+ in de%initiva di ri%erimento o dati progettuali! $uesti# per lAlberti# rappresentano gli indicatori naturali# utili sia per losserva&ione e lo studio ra&ionale# empirico del sito
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climatico# che per ricavare 'uei dati pre&iosi# per determinare attraverso di essi linsediamento abitativo! LAlberti interpreta il parametro %uoco o termico# per valutare sulledi%icio il corretto apporto di energia solare+ i due parametri dellaria e dellac'ua o ac'ueo.atmos%erico# per controllare le correnti e lintensit dellaria /%redda.umida0 in %un&ione del controllo termico delledi%icio! )d in%ine il parametro terra o terrestre# lo utili&&a per comprendere la con%orma&ione geologica del sito geogra%ico o paesaggio# in %un&ione sia della stabilit del terreno edi%icatorio che per una corretta ubica&ione delledi%icio# rispetto alle ac'ue super%iciali e sotterranee presenti! In de%initiva# la ricerca di un e'uilibrio insediativo# tra il sito# le risorse e le %or&e naturali# climatiche e atmos%eriche locali! Come si * detto nel capitolo III# 'uesto approccio architettonico# oltre che essere basato sullo studio ra&ionale delle caratteristiche geomor%ologiche e climatiche del sito insediativo# a certi livelli# trova anche le sue ragioni in un corretto ed e'uilibrato controllo statico e climatico della costru&ione# rispetto alle %or&e naturali interne e a 'uelle esterne! $ueste due necessit primarie legate alle'uilibrio della costru&ione# sono assunte da Alberti# come importanti priorit progettuali! La prima serve ad e'uilibrare i pesi e le %or&e di gravit interne! la seconda si propone di raggiungere# attraverso le stesse %or&e naturali esterne /che incidono sulla statica delledi%icio0# un migliore e'uilibrio climatico interno! Ci, per garantire alledi%icio sia la stabilit statica che la salubrit e il benessere abitativo interno! In 'uesto 'uadro di ri%erimento ambientale# la pratica edi%icatoria oltre ad essere# come abbiamo gi detto# una disciplina %iloso%ica e scienti%ica /chiaramente da veri%icare e per%e&ionare sempre attraverso le scien&e terrestri e matematiche0+ deve a sua volta porsi come %inalit# 'uella di una maggiore cura e atten&ione per la 'ualit abitativa sia dentro che %uori lo spa&io costruito! In sostan&a# larchitettura deve reali&&arsi in concordan&a e in armonia sia tra le diverse parti interne che con 'uelle dei %attori# naturali del sito /paesaggio0 e delle %or&e naturali atmos%eriche esterne! (otto 'uesto punto di vista# lAlberti# come prima ricordato# rinnova ci, che era stata lautentica tradi&ione edi%icatoria dellet classica greco.romano# proprio nei suoi contenuti e %ondamenti naturalistici e umani! Arricchendola di nuovi connotati scienti%ici e# perch2 no# ecologici e bioclimatici! $uesti due ultimi aspetti legati allarchitettura# come spiegher, nelle pagine successive# spingeranno lo stesso Alberti a trovare proprio nei canoni e prescri&ioni dellarchitettura classica# un modello di ri%erimento storico importante! Ci, per sviluppare una nuova teoria bioclimatica dellarchitettura# correlata di nuove solu&ioni tecniche di nuove %orme compositive estetiche: armoniche# come lui stesso le de%iniva a livello plastico e spa&iale# in %un&ione del benessere e com%ort delluomo allinterno e allesterno dello spa&io costruito! Per lAlberti# larchitettura che meglio di ogni altra riusciva a coniugare il benessere delluomo le varie %un&ioni interne attraverso tutte le sue parti edili&ie# in un progetto totale# e cio* le solu&ioni compositive# le 'ualit tecniche# i materiali idonei# la belle&&a e le %un&ioni con le caratteristiche ambientali del tessuto urbano del luogo geogra%ico+ poteva a pieno diritto diventare monumento darte! ) come meglio egli stesso a%%erma: !!! nulla pu, essere aggiunto# tolto# tolto# alterato se non per il peggio /De Pictura# @<C0! In altre parole# larchitettura# attraverso il rigore %ormale delle
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sue linee di %or&a# la sua composi&ione# costituita di masse# di pesi# di vuoti# di pieni di aria e di luce# il tutto in per%etta armonia e propor&ione con lo spa&io interno ed esterno# doveva produrre ununit spa&iale# dove di%%icilmente si riusciva a trovare 'ualcosa %uori posto! >a detto subito che 'uesta conce&ione architettonica# delineata teoricamente da Alberti# nel trattato sullarchitettura# molto attenta alla valuta&ione delle condi&ioni ambientali e climatiche# e allanalisi ra&ionale delle stesse %or&e naturali esterne# in %un&ione del benessere e la salute degli abitanti# appariva# nel contesto storico della sua epoca# in un certo modo# una conce&ione nuova e decisamente inusuale! Ci,# nel senso che essa superava la tradi&ionale edili&ia medioevale che in genere riproduceva schemi %ormali e costruttivi# desunti dallo stile romanico italiano e gotico doltralpe! (tili# diventati# oramai# pervasi da un senso di stanche&&a e ripetitivit stilistica! "i %atto# %in dal 3edioevo# soprattutto per ci, che riguarda 'uel tipo di architettura di matrice romanica# lo spa&io architettonico# era generalmente organi&&ato con un ordito e una trama strutturale molto compatto /rigido e chiuso0 verso lesterno! )sso# era delimitato da pesanti e massicce murature# simile ad esempio a dei %ortili&i edili&i ed era caratteri&&ato allesterno da aperture molto strette! $uesto tipo di architettura# generalmente# si limitava a racchiudere uno spa&io# solo per risolvere il problema primario legato alle'uilibrio statico delle %or&e di gravit interne# tralasciando spesso insoluto tutte 'uelle altre %or&e naturali esterne come le correnti daria calda e %redda# la luce e calore del sole# lac'ua e lumidit# che non solo incidono# come * noto# sullo stato conservativo delledi%icio# ma anche sulla sua stessa vivibilit e salubrit interna! In genere# larchitettura medievale# era incapace di %ornire da un punto di vista ambientale il controllo climatico della costru&ione e cio* il passaggio su%%iciente di energia luminosa e termica per garantire 'uei re'uisiti di igiene# di salubrit e di com%ort dello spa&io interno abitato! In%atti# le tipologie edili&ie degli antichi nuclei medioevali delle citt italiane# rispetto a 'uelle doltralpe dello stile gotico# si presentavano al'uanto chiuse e rigide# nei con%ronti dellambiente climatico ed atmos%erico esterno! Allo stesso tempo! erano prive di elementi strutturali %lessibili /chiusi e aperti0 a seconda delle necessit climatiche esterne! $ueste abita&ioni# di solito non disponevano 'uasi mai per le ragioni sopra dette# di una buona adeguata ventila&ione e luminosit naturale su%%iciente per il benessere delluomo! "el tutto scarsa era la prote&ione contro le correnti daria %redde e umide! I vetri delle %inestre# dato lelevato costo# costituivano un vero lusso per pochi! (olo le %amiglie meno povere installavano alle imposte delle %inestre la cosiddetta impannatura# ovvero una specie di tela resa trasparente# immergendola nellolio che di lino lasciava passare un po di luce e tratteneva alla meglio il caldo dellambiente interno! Prima del $uattrocento# nei nuclei urbani medievali# le condi&ioni igienico.sanitarie si presentavano altrettanto sconsolanti! Le strade anguste e lalta densit edili&ia dentro la cinta muraria# %acevano prendere poco sole ed aria alle abita&ioni! $ueste si presentavano prive di %ognature e mal aerate! In generale ligiene urbana lasciava molto a desiderare! 5elle strade# strette# non pavimentate# le case erano raggruppate luna allaltra molto vicine e soggette a %re'uenti incendi e liti %ra vicinato! Comun'ue la situa&ione igienica era tanto
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degradata che non poteva che %avorire la propaga&ione di numerose epidemie! Ovviamente la sporci&ia e la mancan&a di servi&i igienici idonei /luso pi- comune era 'uello di vuotare il vaso dellurina dalla %inestra nella strada0 era lalleato per eccellen&a di pulci e ratti portatori di numerose malattie! In sintesi: 'uesto tipo di architettura e di tessuto urbanistico medioevale# per tanti aspetti# si poneva allopposto dellarchitettura classica romana e a 'uella con%igurata dallAlberti# la 'uale era basata principalmente su una per%etta e ordinata integra&ione tra le costru&ioni# il tessuto urbano e gli elementi naturali del sito! Per 'uesti motivi sopra descritti# larchitettura del ?inascimento si svolger verso una maggiore atten&ione per la salute delluomo# attraverso una ricche&&a di %orme compositive e di nuove %un&ioni che porteranno ad una conce&ione spa&iale pi- vicina alle necessit della societ civile# alla vita# alla natura+ pi- di 'uella derivata dalle tipologie edili&ie tradi&ionali medioevali!

;! "onfort e salute dello spazio costruito! luomo come elemento di integrazione fisica e psichica
(econdo lAlberti# per raggiungere i criteri di com%ort abitativo# * necessario partire dalla salute delluomo# nella sua intere&&a psico%isica che vive ed opera allinterno di uno spa&io %isico arti%iciale! $uesto spa&io arti%iciale# che * poi ledi%icio# in un certo modo in%luisce sul metabolismo e la salute del corpo umano! 5e consegue che luomo che abita ledi%icio# non * elemento estraneo o separato da esso+ al contrario# luomo %a da elemento di integra&ione %isica e psichica dello spa&io che costituisce ledi%icio! "etta con parole semplici# luomo dentro lo spa&io architettonico# * elemento naturale# vivo# dinamico# attivo che non solo percepisce lo stato di igiene e salubrit %isica delledi%icio # ma anche adatta il suo metabolismo del corpo.mente in %un&ione dello spa&io architettonico! In 'uesto senso# lo spa&io architettonico# * il prodotto della rice&ione dei diversi organi sensoriali delluomo che per sopravvivere deve# comun'ue# adattarsi alle migliori condi&ioni climatiche e ambientali che o%%re uno spa&io abitato! ) cio*: 'uello che * il carattere rela&ionale e biologico del benessere psico%isico delluomo che vive allinterno di un ambiente architettonico! Ci, detto+ per comprendere a %ondo 'uanto appena esposto sopra+ dobbiamo innan&itutto aprire una parentesi sul concetto di Alberti che aveva delluomo# con lespressione: !!! misura di tutte le cose 9 ) mia opinione personale che lAlberti# con 'uesta a%%erma&ione# non voglia soltanto esporre# semplicemente un rapporto di misura# nel nostro speci%ico# tra la scala del corpo umano e lo spa&io architettonico! Ossia# 'uello che * la pura organi&&a&ione spa&iale di un insieme di rapporti propor&ionali e tridimensionale+ costituiti da e'uilibri# simmetrie# numeri e propor&ioni musicali! $uanto piuttosto ponga anche latten&ione sulla misura del corpo umano# inteso come Norganismo biologico# che vive allinterno di uno spa&io architettonico! Cio*: 'uello che * ladattamento del metabolismo umano rispetto alle condi&ioni e al livello di vivibilit e salubrit interno alledi%icio! "a 'uestangola&ione# come dimostrer, in seguito# lAlberti arricchisce la conce&ione della spa&ialit
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rinascimentale di nuovi contenuti biologici# e cio* 'uelli legati al controllo del livello di benessere e di salute delluomo dentro lo spa&io abitato! Ovvero: in primo luogo# 'uello che * il complesso meccanismo del rapporto che si instaura tra la %un&ione metabolica del corpo umano dentro lo spa&io architettonico+ secondariamente la rela&ione tra lo spa&io interno e lambiente climatico e atmos%erico esterno! )sso# come * noto# non solo incide sullo stato di conserva&ione delledi%icio /come responsabile del suo invecchiamento0# 'uanto ne determina anche il suo microclima interno! (u 'uesta interrela&ione che si crea tra luomo# lo spa&io architettonico e lambiente climatico ed atmos%erico esterno# luomo non pu, essere concepito solo come semplice modulo di misura dello spa&io architettonico# come ad esempio: nel modello antropomor%o# classico# concepito da Le Courbusier# con i suoi rapporti propor&ionali e tridimensionali! 3a! piuttosto: modulo biologico di misura del livello climatico di 'uel complesso processo che * ladattamento metabolico del corpo umano allinterno dello spa&io architettonico! "etta in altro modo# il corpo umano che vive allinterno del corpo architettonico# rappresenta il termometro del livello di tutti 'uei %attori climatologici esterni che in una certa misura in%luiscono sulla sua salute e in generale sul suo stato di benessere psico%isico! Per una maggiore comprensione di 'uanto detto sopra# va ricordato che allepoca di Alberti gli architetti e costruttori# non avendo a loro disposi&ione le attuali so%isticate apparecchiature per misurare lo stato di abitabilit e salubrit degli edi%ici /e cio* sui re'uisiti igienico.sanitari per garantire il benessere abitativo delle costru&ioni0# usavano# per diagnosticare lo stato di salute delledi%icio# il metodo dellosserva&ione empirica diretta# attraverso i sensi# di tipo: visivo# tattile# ol%attivo# estetico e statico! $uesto particolare tipo di diagnosi che veniva e%%ettuato sugli edi%ici# per la sua e%%icacia# dipendeva molto# dallesperien&a# dal grado di prepara&ione# conoscen&a e abilit del progettista! Ci,# anche in %un&ione delle loro capacit sensitive e tecniche di osservatori diretti dei %enomeni legati alla salubrit delledi%icio! In genere# essi procedevano ad unanalisi complessiva dei %attori relativi al %enomeno del degrado igienico.sanitario# per poi accertare la presen&a di umidit# condensa# mu%%e# crepe# lesioni# ecc! "i solito# losserva&ione visiva di detti %enomeni# %orniva indica&ioni precise 'uanto maggiore era il grado di perce&ione dellarchitetto nel riscontrare il tipo di umidit# prodotto sulla muratura al tatto della mano sulla super%icie muraria! Oppure# gli e%%etti vari che si mani%estavano alla vista /e%%etto statico ed estetico0 e le sensa&ioni ol%attive# dovute ai cattivi odori provenienti dagli ambienti interni! $uesto tipo di diagnosi# %ra laltro# comprendeva anche una valuta&ione complessiva delle diverse cause interne legate ai vari e complessi %attori e %enomeni esterni: presen&a di vegeta&ione esterna# di in%iltra&ioni# di ac'ue meteoriche# sotterranee e super%iciali+ esposi&ione delle murature alle piogge# al vento# al calore# al sole! Alla stessa %orma e volume delledi%icio# compreso i materiali# lo spessore delle murature# le aperture esterne# la ventila&ione dei locali e in de%initiva allosserva&ione dellambiente climatico ed atmos%erico esterno alledi%icio!

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$uesta diagnosi dei %attori legati alla salubrit termica delledi%icio sul metabolismOo dellorganismo umano# gi conosciuta come si diceva prima allepoca di Alberti+ oggi# sappiamo che sono di tipo: termoigrometrico# respiratorio# tattile# visivo# uditivo e ol%attivo! (appiamo anche che lo stato di benessere psico%isico dellorganismo umano# dipende dalla&ione congiunta di temperatura# umidit e vento! ) noto che il caldo * pi- di%%icile da tollerare 'uanto pi- elevata *# a parit di temperatura# lumidit dellaria e 'uanto pi- debole * la ventila&ione! In particolare# ad ogni valore di umidit relativa corrisponde un valore limite di temperatura superato il 'uale lorganismo avverte il disagio da a%a! Pertanto# lhabitat termico o microclima inerno alla costru&ione# dipende sempre dai valori relativi alla temperatura dellaria interna# dallumidit presente nellaria e dalla ventila&ione o numero di ricambi dellaria! Oggi# * noto anche che unaltera&ione di 'uesti parametri naturali summen&ionati# implica ovviamente laltera&ione delle condi&ioni globali di com%ort ambientale! Per esempio# nel caso di murature troppo umide# gli e%%etti sulla salubrit di un ambiente architettonico# possono mani%estarsi in modo particolarmente signi%icativa# tanto da in%luire non solo sulle condi&ioni di com%ort termoigrometrico che agiscono direttamente sullattivit metabolica delluomo# ma che investono anche altri aspetti del suo benessere! Talvolta# con reali situa&ione di pericolo per la salute! ) dimostrato che allaumento del tasso di umidit dellaria allinterno dello spa&io abitato# corrispondono delle sensa&ioni di disagio per luomo# il 'uale percepisce sensibilmente gli s'uilibri dellhabitat termico o involucro edili&io# provocati proprio dal vapor ac'ueo presente nelle pareti e ceduto alambiente a cui %a immediato riscontro una diminu&ione della temperatura# sia per la evapora&ione super%iciale# sia per la ridu&ione della capacit dei materiali edili&i /termo.isolanti0 della &ona dellinvolucro edili&io interessata! Tutto 'uesto# con conseguente altera&ione della temperatura ambientale interna allinvolucro edili&io! ?iallacciandosi a 'uanto detto in preceden&a# lAlberti concepisce lo spa&io architettonico come un corpo pluridimensionale# che * strettamente legato allo spa&io. temporale esterno# che come gi abbiamo detto nel capitolo III * modi%icato dal continuo scorrere del ciclo delle varia&ioni climatiche e atmos%eriche del succedersi delle stagioni! Ciclo naturale# che viene modi%icato attraverso la combina&ione dei 'uattro elementi primordiali naturali: termico# atmos%erico# ac'ueo e terrestre! $uesti elementi determinano# in una certa misura# lhabitat termico# ovvero: il microclima interno alla costru&ione in %un&ione del metabolismo delluomo! Con parole semplici# la temperatura# il movimento dellaria# lumidit relativa# vanno tenuti sotto controllo nel progetto architettonico+ ci, per assicurare una regolare e idonea %un&ione metabolica del corpo umano nello spa&io abitato! $uesthabitat termico# * molto importante per la salute delluomo e per la preserva&ione dello stesso edi%icio! )cco spiegato perch2 luomo# secondo lAlberti# non pu, essere solo semplicemente# scala di misura# nel senso di scala di propor&ione tra il corpo umano e lo spa&io architettonico che lo protegge! 3a# anche scala# misurabile attraverso la rela&ione di 'uel processo metabolico# rappresentato dalladattamento del corpo umano allambiente
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esterno e a 'uello interno dello spa&io architettonico! $uesta importante rela&ione costituir il %ilo conduttore per comprendere meglio i principi basilari della teoria bioclimatica di L!=! Alberti e 'uindi la rela&ione che intercorre tra la salute delluomo e lambiente climatico dello spa&io architettonico!

CAPITOLO > La 'ualit abitativa interna ed esterna dellarchitettura

! La citt&, come spazio protetti o per gli abitanti


5ellanali&&are i vari aspetti legati alla conce&ione dellarchitettura di Alberti# siamo giunti nei capitoli precedenti# in grandi linee ad insistere sempre di pi- che un edi%icio * un sistema complesso di %un&ioni interne ed esterne! "iciamo di %un&ioni umane e processi complessi di scambio energetico tra interno ed esterno alledi%icio! "ette %un&ioni e processi si presentano connessi tra di loro e interdipendenti con le variabili condi&ioni climatiche atmos%eriche locali!

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$ueste variabili sono: le precipita&ioni# lindice di soleggiamento e di ombreggiamento# la dire&ione e velocit media del vento# le temperature stagionali medie# ecc! Perci, il mantenimento di condi&ioni con%ortevoli negli spa&i interni ed esterni agli edi%ici * molto complesso ed implica una conoscen&a di numerosi %enomeni meteorologici la cui intensit varia nel tempo e nello spa&io! $uindi lorgani&&a&ione di 'uesti %enomeni sullo spa&io costruito# costituisce uno degli aspetti pi- di%%icili della progetta&ione degli spa&i! Il primo aspetto * legato alla scelta insediativa del sito climatico: la colloca&ione corretta delledi%icio in rela&ione alle speci%iche condi&ioni climatiche! Il secondo aspetto * lubica&ione delledi%icio rispetto ai volumi edili&i circostanti dellarea urbana! Il ter&o# che * poi 'uello legato ai due aspetti di cui sopra# riguarda: la reciproca in%luen&a degli e%%etti climatici globali e microclimatici che si determinano sia allinterno /habitat termico0 che allesterno /tessuto urbano0 o citt! Tutto ci, con 'uello che ne consegue sui rapporti interpersonali# sociali# culturali# allinterno della citt e sulla salute degli abitanti! In 'uesto capitolo# ci proponiamo di appro%ondire in generale solo gli aspetti di natura climatica! In particolare la rela&ione che intercorre tra linsieme degli edi%ici urbani /%orma urbana0 e il luogo climatico! In altri termini# ci, che * il rapporto tra lo spa&io o volume interno agli edi%ici e lo spa&io esterno ad essi /ambiente urbano e climatico0! $uesti elementi# in un certo modo# interagiscono climaticamente tra di loro e determinano# per usare un termine moderno# la 'ualit abitativa sia interna che esterna /lo spa&io urbano allaspetto della citt0! Abbiamo detto nel 'uarto capitolo che per lAlberti# un edi%icio non solo deve trovare un proprio e'uilibrio statico con le %or&e di gravit interne# ma anche possedere una sua capacit di collegare la struttura esterna e volume interno con le variabili condi&ioni climatiche delle %or&e atmos%eriche esterne! 3i spiego: ledi%icio deve resistere alla %or&a di gravit# alla %or&a diner&ia# alla pressione atmos%erica e al calore ambientale! $uindi# ledi%icio deve possedere una %orma tipologica che risponde in modo corretto a 'uesta circostan&a! (i 'uesto particolare aspetto# * dobbligo porci la domanda sullimportan&a che tale circostan&a provoca sulla 'ualit abitativa interna microclima e sulla 'ualit esterna /ambiente urbano aperto0! A scanso di e'uivoci# va detto subito che detta 'ualit interna ed esterna agli edi%ici# non si risolve solo con un semplice collegamento o integra&ione di tipo estetico con il paesaggio circostante! 3a# attraverso una corretta e ra&ionale integra&ione strutturale e compositiva tra lo spa&io interno coperto# lambiente urbano aperto e le variabili condi&ioni climatiche ed atmos%eriche del sito /paesaggio0! $uesta integra&ione# in primo luogo# va risolta allinterno stesso dello spa&io dei singoli edi%ici# che deve reali&&arsi con unorganica articola&ione di tutti i componenti edili&i! Componenti costituiti da materiali %isici ed eterei! I primi sono: mattoni# pietre# legno# %erro ed altro# che %ormano in genere la struttura portante verticale e ori&&ontale! I secondi sono: laria# il vapore ac'ueo# il caldo# il %resco# il %reddo# lumido# la luce e colore# le s%umature e penombra# ecc!! $uesti elementi# %ormano il volume interno degli edi%ici! Linsieme di 'uesti elementi %isici ed eterei# devono collegarsi spa&ialmente ed atmos%ericamente con gli spa&i aperti %issi della citt: strade# pia&&e# gallerie di passaggio# porticati# cortili# ecc! In modo da %ormare un unico organismo urbano
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/spa&io costruito0# integrato alle condi&ioni climatiche del contesto ambientale circostante! In parole povere gli spa&i coperti chiusi e gli spa&i %issi aperti che compongono il tessuto urbano# devono %ormare un impianto urbanistico che ha come %un&ione primaria 'uella di %are a%%luire e circolare in ogni angolo della citt e in ogni singolo edi%icio tutte 'uelle condi&ioni ambientali o%%erte dal luogo climatico: luce e calore# aria calda e %resca compreso gli elementi mor%ologici ed estetici del sito! (econdo lAlberti# tutto ci, * indispensabile per preservare dallusura del tempo gli edi%ici della citt e 'uindi la salute e il benessere dei suoi abitanti! )ssi# sen&a 'ueste condi&ioni climatiche %avorevoli non potrebbero svolgere con%ortevolmente tutte le %un&ioni %isiche# di lavoro! In de%initiva# anche per %acilitare gli interscambi economici# sociali e culturali! Ci, ci spiega il perch2 la citt deve possedere un impianto urbanistico# %lessibile e dinamico! Impianto concepito dallAlberti# come un sistema mor%ologico# basato sulla simmetria degli assi prospettici che eviden&iano la leggibilit e accessibilit dei diversi spa&i aperti in sintonia con le %orme e tipologie edili&ie e %un&ioni dei vari pala&&i! $uesti spa&i aperti che %ormano le strade# le pia&&e# le gallerie# i ponti# ecc!# non solo devono assolvere alla %un&ione di vie di collegamento con gli edi%ici pi- signi%icativi ed importanti della citt# 'uanto devono assumere la connota&ione urbana di spa&i di prote&ione per gli abitanti! Ovvero# 'uesti spa&i devono essere articolati nel tessuto urbano# primo per evitare leccessiva insola&ione e il conseguente surriscaldamento e abbagliamento durante la stagione calda+ secondo: gli stessi spa&i devono possedere strutture edili&ie capaci di attenuare limpatto delle %redde ra%%iche di pioggia e vento ed altri %enomeni naturali# non salubri per la salute degli abitanti! Ci, deve tradursi con un impianto spa&iale urbano articolato# attraverso una %orma costruita# costituita di volumi aperti e chiusi# orientati e disposti in %un&ione dellapporto energetico delle %or&e climatiche del sito# prima ricordate! $ueste sono necessarie per creare la 'ualit abitativa# sia allinterno dei singoli edi%ici che allesterno /citt0! $uanto detto %inora# lAlberti lo rimarca nel I> Libro del De re aedificatoria# dove parla delle vie# le strade# le pia&&e e in de%initiva sulle loro varie %un&ioni urbane! )gli si so%%erma sul problema del drenaggio delle ac'ue meteoriche super%iciali sulla citt: !!! lac'ua# va incanalata in condotti sotterranei! Inoltre egli parla della %un&ione dei porticati continui# perimetrali delle pia&&e! I 'uali# non solo devono %acilitare il percorso degli abitanti da un luogo ad un altro della citt# durante tutto lanno# ma devono risolvere anche il problema del caldo estivo e delle %redde piogge e venti umidi invernali! Per lAlberti# 'uesti porticati devono possedere una %un&ione di prote&ione anche per gli edi%ici prospicienti le pia&&e! "i %atto# nella stagione %redda# le pareti esterne# sono cos: maggiormente protette dalla violen&a delle ra%%iche di vento e pioggia! 5ella stagione molto calda# i porticati sono utilissimi per lombra e 'uindi il %resco che producono al loro interno! $uestargomento sui portici sar esaminato di pi-# nel capitolo >I! Torniamo allAL=)?TI! )gli parte dal concetto di base che le %or&e atmos%eriche e climatiche della natura non devono essere ostacolo per la reali&&a&ione dellarchitettura+ an&i# le stesse sono
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necessarie ed utili proprio per trovare nella loro %or&a ed energia gli elementi di integra&ione %isica per la climati&&a&ione naturale degli edi%ici: /riscaldamento e ra%%rescamento0! Al riguardo# lAlberti %a lesempio dei cornicioni dei tetti dei pala&&i che oltre ad avere una %un&ione plastica e estetica# statica# assolvono anche ad una %un&ione bioclimatica! 3i spiego: i cornicioni non sono altro che un elemento architettonico dei cosiddetti tetti aggettanti# che notiamo in molti pala&&i rinascimentali del H@EE! )ssi sono stati reali&&ati proprio per avere una %un&ione bioclimatica e cio* 'uella di %are passare la luce ri%lessa solare e scartare 'uella diretta# noiosa e pericolosa per il benessere e com%ort delluomo! "i solito# 'uesti cornicioni# perimetrali alledi%icio# risultano strutturalmente bene integrati con i piani so%%itti sopraelevati dei pala&&i! Insieme# %ormano un elemento architettonico che a seconda del giro delle ombre che si sviluppano allesterno sulla parete e in proie&ione lungo i marciapiedi sottostanti# producono in luogo una temperatura dellaria pi- %resca# tale che le bre&&e serali prevalenti contribuiscono# destate# a ra%%rescare lesterno e a %ar circolare 'uestaria %resca attraverso le apposite aperture esterne nellinterno dei locali dei Pala&&i! Lo stesso principio vale per 'uei pala&&i rinascimentali dotati di podi /piani seminterrati0 disposti e orientali lungo lasse cardinale nord.sud! (ulla %acciata nord# di solito# le aperture sono situate in alto con %inestre piccole+ mentre sulla %acciata sud# 'uella principale# sono grandi! La ragione di tutto ci, * che la %or&a delle correnti daria %redda invernali viene prima attutita da 'ueste %inestre piccole che %anno da %rangivento e poi penetrano# lentamente# nei locali del seminterrato per poi uscire /con il ricambio daria interna0 dalle aperture grandi esterne disposte incrociate rispetto a 'uelle piccole della parete opposta! Tutto ci, per evitare dinverno il %ormarsi di umidit e condense allinterno dei podi e destate un ambiente %resco e asciutto# utile per la conserva&ione dei piani sovrastanti! In breve lAlberti# pi- che da architetto ma come un chirurgo plastico# sapeva individuare i di%etti dellorgani&&a&ione dello spa&io interno ed esterno agli edi%ici# per s%ruttare ogni elemento della natura# preoccupandosi sempre di rendere lo spa&io abitato delluomo con%ortevole# per il suo bisogno primario legato allautoconserva&ione %isica e psichica# sia dentro che %uori lo spa&io abitato! Oggi gli architetti moderni concepiscono gli edi%ici come se %ossero destinati a un clima sempre gradevole: sen&a nuvole# pioggia# vento# sole+ n2 estremi di caldo o troppo %reddo! 5on c* mai nebbia# mai vento# tempeste+ n2 rumore n2 gas di scarico dei riscaldamenti domestici+ n2 scarichi delle industrie del tra%%ico automobilistico ecc!! In de%initiva tutto ci,# viene sottovalutato nel progetto architettonico! $uesta conce&ione di considerare gli spa&i esterni alle abita&ioni come esercita&ione urbanistica# %ormale# estetica# prive di elementi ambientali e microclimatici si %a sempre pi- predominante rispetto ad una ra&ionale piani%ica&ione ambientale dellarchitettura! La conseguen&a di 'uesta conce&ione dellarchitettura e dellurbanistica# si paga in termini di 'ualit della vita dellambiente urbano! "opo 'uesta breve ri%lessione# torniamo a ci, che ci dice lAlberti in proposito! )gli scrive: !!! il troppo %reddo e caldo# il rumore e addirittura gli insetti ed altri animali nocivi degli ambienti malsani# sono causa di degrado e di malattie per luomo /c%r! Libro /, De re aedificatoria0! Tale a%%erma&ione di Alberti# signi%icativa e molto sensibile alla valuta&ione della vivibilit e salubrit dellarchitettura e della citt# ci o%%re la prova del
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concetto di 'ualit del costruito# in termini di com%ort e di benessere e 'uindi come gi a%%ermato nel capitolo I># la necessit da parte del progettista# di trovare i rimedi tecnici# le solu&ioni e le presta&ioni ambientali che deve possedere larchitettura# in rela&ione allobbiettivo del benessere e della salubrit! "a 'uestangola&ione# possiamo dire che ledi%icio e la citt sono concepiti come un sistema strutturale basato sul controllo ambientale! "a 'ui la necessit# come sostiene lAlberti# di costruire ambienti architettonici al servi&io della salute delluomo! Per soddis%are 'uesti criteri di migliori condi&ioni di vita e di salute delluomo nello spa&io abitato# occorre che ledi%icio abbia una %un&ione di regolamenta&ione microclimatica# a seconda del mutare delle condi&ioni climatiche ed atmos%eriche ad esso! Argomento che sar ripreso nel prossimo capitolo />I0! 8i da 'uanto si * accennato %inora# risulta chiaro che tale approccio architettonico# diciamo bioclimatico# teori&&ato da Alberti nei suoi connotati naturalisti e biologici# come gi detto nel capitolo I># ri%iuta a mio avviso# categoricamente# luni%ormit compositiva+ sentimentale e simbolica delle vecchie solu&ioni costruttive degli antichi nuclei tradi&ionali medioevali italiani! )# in genere con 'uelle tipologie costruttive in voga alla sua epoca# che prestavano poca atten&ione allin%luen&a delle condi&ioni climatiche ed atmos%eriche sullarchitettura e 'uindi sulla salute degli abitanti! Per 'uesto lAlberti insisteva tanto che gi prima di de%inire la tipologia edili&ia# lo stile# le %un&ioni# le solu&ioni costruttive# bisogna necessariamente tener conto dei dati in%ormativi delle condi&ioni climatiche del sito prescelto! ) linsieme dei %attori naturali e urbani! $uesti possono %ornire al progettista la base per interpretare gli e%%etti delle %or&e naturali locali sul progetto architettonico! "ette %or&e naturali sono considerate da Alberti: la causa diretta e indiretta del benessere psico%isico delluomo che si trova allinterno di un edi%icio! $uesto interno abitato * condi&ionato sempre dallaltera&ioni microclimatiche esterne che indicono# come egli stesso scrive: !!! sui materiali che compongono ledi%icio: causando %enomeni di disgregabilit e %enomeni di umidit interna !!! /!!!0 !!! tutto ci,# in presen&a di %orti venti# piogge e umidit e calore esterno !!! /C%r! De re aedificatoria0! Come gi detto# nel I>M Cap!# lAlberti d molta importan&a a 'ueste %or&e naturali sulla costru&ione che determinano il microclima interno+ e# di conseguen&a# in%luiscono sul sistema metabolico di regola&ione dellorganismo umano! $uesto discorso# credo# ci spiega il perch2 dellapproccio bioclimatico# teori&&ato da Alberti! )sso# a mio avviso# per tanti aspetti# non * poi tanto diverso da 'uello concepito da Palter 8ropius /esponente di primo piano del %un&ionalismo architettonico moderno0# 'uando scrive: !!! lautenticit dellarchitettura non si pu, trovare solo attraverso un approccio sentimentale# o imitativo# incorporando i vecchi emblemi o le ultimissime mode locali# che scompaiono con la stessa rapidit con cui compaiono! 3a# se si accolgono / !!! 0# n2 pu, risultare una diversit di espressioni / !!! 0+ se larchitettura utili&&er i rapporti pro%ondamente contrastanti %ra linterno e lesterno / !!! 0# come centro %ocale della conce&ione architettonica /P! 8ropius# Architettura Integrata# DBG! Il (aggiatore0!

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;! Lapproccio bioclimatico! principi, consigli tecnici e regole empiriche0


(econdo lAlberti# per concreti&&are i criteri basilari di com%ort e salute dellhabitat umano nel progetto architettonico# * necessario %ormulare un nuovo Codice architettonico! Ci, * indispensabile per la pratica edi%icatoria# per %ondere tutte 'uelle antiche solu&ioni tradi&ionali dei problemi dellabitare# con le nuove conoscen&e mediche sulla salute umana! $uesto nuovo Codice architettonico# lAlberti# lo espone nel /"e re aedi%icatoria# attraverso una immensa 'uantit di appunti# regole# principi# prescri&ioni# esempi sulla natura# consigli tecnici pratici# materiali edili# tecniche costruttive e via dicendo! Possiamo dire che 'uesto trattato * una vera enciclopedia dellarchitettura che abbraccia per complessit anche altri aspetti e campi del sapere! In 'uestopera# lAlberti# espone con una %orte aspira&ione naturalistica e umana# e con %orte passione# tutte le sue annota&ioni condotte sui luoghi delle citt antiche romane# sui luoghi naturali# con tutte le ipotesi e ri%lessioni operative! )gli# diciamo cos:# pi- da scien&iato che da architetto# espone anche tutti i suoi dubbi# con intelligen&a e %orte senso di responsabilit! LAlberti considera larchitettura una disciplina complessa e sperimentale# proprio perch2 abbraccia la scien&a# la %iloso%ia# la natura# la vita# delluomo e della collettivit! )d * per 'uesta ragione che lAlberti# pur tendendo a tutti i costi alla ricerca della per%e&ione %ormale e dellarmonia musicale in architettura# in realt# egli la stessa disciplina non la %a mai diventare pura specula&ione intellettuale o accademica e catechistica! Il "e re aedi%icatoria non ha niente di 'uesto! Al contrario# esso per i suoi contenuti bioclimatici e scienti%ici * simile al %amoso trattato "e architectura di >itruvio! 3a si allontana da 'uesto# per sapere scienti%ico# vincoli progettuali# codici estetici e parametri per usare dei termini moderni sia termodinamici che ecologici! $uestopera# come abbiamo detto nel IIIM Cap!# per i suoi connotati bioclimatici# * sen&a dubbio di estrema attualit e# a mio avviso# rappresenta in un certo modo il libro della Ngrammatica dellapproccio bioclimaticoN nel ?inascimento italiano! )# nel contempo# anche il postulato della cosiddetta architettura ecologica moderna! LAlberti# nel I libro# osserva: non * un mistero per nessuno# 'uanta parte abbia latmos%era# nella nascita# nella crescita# nel ra%%or&amento e nella conserva&ione delle cose / !!! 0+ an&i risulta che gli abitanti di un territorio dal clima pi- puro# sono pi- intelligenti di coloro che vivono in una atmos%era densa ed umida: e# pare# che gli Ateniesi# ben piingegnosi e acuti dei Tebani /Cap! III# pag! ;@0! $uesto tema# lo rimarca anche nel Trattato della %amiglia opera gi ricordata nel capitolo I>M! "ove# parlando del clima di altre citt dI)uropa# a%%erma che: N'uello delle citt italiane * molto pi- salubre e adatto per migliorare lIarchitettura e 'uindi il benessere e la salute degli abitantiN! $uesto discorso sullin%luen&a del clima sulla salute umana# oggi# pu, apparire privo di signi%icato scienti%ico e pu, lasciarci un po scettici! Tuttavia# gli va riconosciuto che le condi&ioni climatiche di un determinato luogo geogra%ico in%luiscono sen&altro sulla salute delluomo ed anche sul com%ort abitativo! Come abbiamo visto nel primo capitolo sullorigine dellarchitettura bioclimatica# ladattamento delle costru&ioni alle condi&ioni climatiche dei luoghi
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geogra%ici# * un problema che si sono posti 'uasi tutti i popoli del mondo# proprio perch2 * un problema antico che ha assillato architetti e costruttori! )ppure# 'uesto problema * sempre di attualit! )d * lo stesso# ripreso circa cin'uecento anni dopo# dallarchitetto ra&ionalista Le Courbusier# il 'uale scrive: la sin%onia del clima# non * ancora stata compresa / !!! 0# il sole# varia lungo la sua curvatura del meridiano# la sua intensit sulla crosta terrestre# varia secondo il suo angolo# di inciden&a / !!! 0! In 'uesto gioco# si creano molte condi&ioni che attendono solu&ioni adeguate! ) a 'uesto punto che un autentico regionalismo# trova il suo giusto posto /Architectural #orum# settembre DB<# pag! @;# @D0! $uesto passo# indica che unautentica progetta&ione ra&ionale# mirata al com%ort ambientale# detesta sempre luni%ormit delle solu&ioni architettoniche# adeguandosi alle di%%erenti condi&ioni climatiche regionali# secondo lesposi&ione e lorientamento delledi%icio! Criterio basilare su cui si %onda larchitettura bioclimatica! LAlberti parte dalla regola %ondamentale che larchitettura deve cercare nel clima del luogo e nelle sue %or&e naturali# un e'uilibrio insediativo# come principio %isiologicamente indispensabile a garantire la sicure&&a# il buono stato di conserva&ione# la durabilit nel tempo dellarchitettura# ligiene e il benessere degli utenti! )# in de%initiva# la rela&ione di reciproca conviven&a armoniosa# tra larchitettura# gli stessi abitanti e lambiente naturale circostante! In altri termini# essa# diremo oggi# tra le sue numerose complesse %un&ioni deve trovare nel luogo climatico e nella mor%ologia urbana un corretto ed e'uilibrato inserimento ubicativo# col %ine di creare uno spa&io architettonico %avorevole al benessere umano! Proprio lo svolgimento di 'uesta %ondamentale %un&ione comporta per lAlberti# tuttavia# una molteplicit di problemi da a%%rontare sul progetto architettonico! Il primo riguarda la responsabilit civile dellarchitetto nei con%ronti dellambiente naturale! Laltro riguarda il rispetto rivolto non solo alla committen&a# ma anche alletica della pro%essione e# al tempo stesso# alla salute degli utenti per i 'uali larchitettura * destinata! Il ter&o nodo problematico che * poi legato al primo# concerne latten&ione alle risorse naturali del sito ed il loro uso allinterno dellintervento architettonico! $uesti problemi ora ricordati# sono rimarcati nel "e re aedi%icatoria# in %orma di un decalogo da dare agli architetti+ ovvero# un insieme di regole# principi# prescri&ioni edili&ie e comportamenti etici di responsabilit che# nel progetto architettonico# non devono mai essere disattesi! "iremo oggi che si tratta di un vero codice deontologico# costituito di principi e regolamenti disciplinari che tutti i progettisti devono rispettare nella loro pratica edi%icatoria! $uanto sopra detto# lAlberti lo espone anche in chiave di grammatica dellintervento edili&io# arricchito da consigli pratici e solu&ioni tecniche da utili&&are sempre con buon senso e nel modo migliore sul progetto architettonico! "i 'uesti consigli# lAlberti raccomanda: !!! di usare sempre e comun'ue la sagge&&a# la maestria# la creativit# lesperien&a e la tecnica progettuale! A ci, deve seguire unoculata scelta del sito /paesaggio0 per la locali&&a&ione spa&iale delledi%icio! Inoltre# egli insiste sulla de%ini&ione dei criteri progettuali# sulluso delle procedure tecniche per arrivare alla de%ini&ione della %orma compositiva! )# in de%initiva# tutte 'uelle precau&ioni necessarie sul progetto architettonico: sia di natura tecnica che costruttiva! Tutto ci,# dice lAlberti:
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!!! * utile allarchitetto per evitare poi il sorgere di con%litti tra ledi%icio e le %or&e naturali circostanti! (u 'ueste ed altre importanti 'uestioni legate allintervento architettonico# di cui a%%ronteremo pi- avanti# lAlberti# rivolgendosi agli architetti# raccomanda: !!! se ci, che ti accingi a %are non superi le %or&e umane o se lopera una volta intrapresa non trover ostacoli naturali !!! /C%r! De re aedificatoria0! Con 'uesto passo# lAlberti introduce il principio degli e'uilibri naturali tra ledi%icio e le %or&e della natura che lo circondano! In parole povere# ci, signi%ica che larchitettura non pu, opporre alle %or&e inarrestabili della natura barriere che ne ostacolano il loro perenne %lusso! 52 tantomeno * possibile sbarrargli il passo con strutture edili&ie colossali# che comun'ue la poten&a della natura non riesce a travolgere e su cui non sia in grado di be%%are anche lingegno e lastu&ia dellarchitetto o dellopera del costruttore! 3a le stesse parole dellAlberti suonano anche come una sorta di avvertimento# sulla responsabilit del progettista in architettura e sulla consapevole&&a dei limiti umani## imposti dalla poten&a delle %or&e della natura a se stesso e alla sua opera! Per 'uesta ragione# larchitetto deve essere sempre cosciente in ogni momento dei propri limiti umani# davanti alla poten&a della natura e deve avere rispetto nei suoi con%ronti! Altrimenti# diremo oggi# a che cosa servirebbe la %un&ione dellarchitettura# se 'uesta con la sua presen&a sul territorio imbriglia e sbarra# come dice lo stesso Alberti: ostacoli il %lusso vitale delle %or&e della natura e crea s'uilibrio# sia dellarchitettura che alla stessa natura che lo circonda9 Credo che a 'uesta domanda# posta in chiave interrogativa# lo stesso umanista Alberti# autori&&erebbe agli architetti a porsiJ )ppure# a parte 'uesto paradosso# detta complessa 'uestione posta dallAlberti agli architetti a met $uattrocento# per certi aspetti# non * concettualmente diversa da 'uella che oggi indagano i progettisti che si occupano di piani%ica&ione ambientale# cio* delle'uilibrio insediativo dellarchitettura# rispetto alle voca&ioni naturali /risorse0 e alle variabili condi&ioni climatiche ed atmos%eriche del sito geogra%ico! Ci, per rendere migliore e pi- vivibile# da un punto di vista ambientale# il nostro habitat domestico e collettivo! In%atti# oggi# * stato accertato che un insediamento urbanistico costruito in un sito sbagliato e in contrasto con le locali %or&e naturali e climatiche# 'uestultime possono provocare# lentamente# sulla costru&ione# un graduale processo degenerativo di corrusione del tempo# delle parti edili&ie che la compongono+ %enomeno accellerato dagli stessi agenti atmos%erici! Oggi * risaputo che gran parte dellattivit urbanistica e architettonica moderna# * basata su una sottovaluta&ione e incomprensione delle realt climatiche dei siti ambientali! $uesta incomprensione *# in un certo 'ual modo# caratteri&&ata dalla tenden&a di molti architetti e ingegneri moderni a non comprendere linterconnessione di tutti gli elementi naturali che compongono lambiente naturale! Ossia lordine di grande&&a delle %or&e naturali dellambiente! O# inversamente di sopravvalutare# come sostiene lAlberti: lordine di grande&&a delle capacit umane e me&&i a loro disposi&ioneN! Al riguardo# i recenti %allimenti della %araonica diga del 3ississipi dellagosto del DD< e le %re'uenti alluvioni ed altri disastri naturali che si susseguono a distan&a di poco tempo+ sono esempi lampanti di
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'ueste erronee valuta&ioni delle %or&e della natura! In 'uesti casi drammatici# possiamo a%%ermare che in un certo senso# le stesse %or&e della natura che prima lIuomo aveva sottovalutato# si sono ripreso il loro territorio! Ovvero# 'uello che lIuomo le aveva tolto irra&ionalmente# con un insediamento architettonico e urbanistico# in contrasto e in s'uilibrio con lIordine e'uilibrato delle %or&e naturali del sito! Chiusa 'uesta breve ri%lessione# torniamo sul nostro discorso# Per lAlberti# unedi%icio * soggetto ad un insieme complesso di %or&e diverse /interne ed esterne0# come la gravit# lattrito# la %or&a del calore del sole+ delle correnti daria calda# %redda e umida+ delle precipita&ioni# dei venti e da altri svariati %attori naturali! $ueste sono tutte %or&e che in maniera diversa# incidono inevitabilmente e continuamente sulla struttura edili&ia! Perci,# se non correttamente tenute sotto controllo# gi in %ase di progetta&ione# le stesse possono provocare sulledi%icio# non solo una situa&ione di pericolo statico# 'uanto delle serie ripercussioni a livello di e'uilibrio con lambiente esterno e con lo stesso livello di abitabilit e salubrit interna! $uanto detto sopra * una delle tante 'uestioni legate al progetto architettonico# sulle 'uali lo stesso Alberti# come si diceva prima# non si stancava mai di raccomandare agli architetti o progettisti limportan&a dellaccordo tra ledi%icio e le %or&e naturali che lo circondano! Ci, per trovare nelle stesse un corretto e'uilibrio# onde evitare situa&ioni ambientali spiacevoli! )gli dice: !!! un edi%icio# pur rispondendo ai re'uisiti di utilit# decoro# possibilit esecutiva ed essendovene opportunit e me&&i# in 'uel momento# pur tuttavia# sia tale natura che in breve tempo vada in rovina! In altri termini# ci, signi%ica che lintelligen&a dellarchitetto# che * poi 'uella delledi%icio# consiste nel sapere utili&&are in modo ra&ionale la poten&a delle %or&e della natura adattandole in %un&ione delledi%icio e del benessere delluomo# come avviene in natura in 'uelle %orme adatte# cosiddette aerodinamiche# per esempio gli uccelli# che riescono a rimanere nellaria# utili&&ando con e'uilibrio la stessa %or&a del moto delle correnti daria ascendenti! $uesto discorso# dovrebbe %are un po ri%lettere gli architetti di oggi# che di solito non tengono a%%atto in considera&ione linsieme complesso delle %or&e naturali che# come gi si * detto prima# incidono sulledi%icio e sulla salute umana! Proprio per 'uesta ragione oggi sarebbe necessario mettere in atto un riesame dei valori che hanno distinto larchitettura e lurbanistica di 'uesto ultimo me&&o secolo# per ria%%ermare proprio 'uesti principi delineati dallAlberti cin'ue secoli %a# che# secondo me# sono ancora di estrema attualit e tuttaltro che superati dal tempo! (appiamo che la natura presenta delle voca&ioni territoriali# pi- o meno adatte allo sviluppo dellarchitettura e delle controindica&ioni rispetto a certi tipi di utili&&a&ione da parte delluomo! )ssa comun'ue ci assicura sempre gratuitamente la sua %or&a o energia# ma nello stesso tempo esige dalluomo# in cambio# comprensione e rispetto! "un'ue# gli architetti e progettisti# nella loro pratica edi%icatoria# dovrebbero essere coscienti sulla responsabilit che comporta lintervento architettonico sulla natura! Ogni modi%ica&ione dei dati territoriali# dovr essere deciso con cogni&ione di causa# altrimenti la rottura degli e'uilibri ambientali o degli ecosistemi e la sostitu&ione di un

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sistema arti%iciale# rischia dei costi ambientali superiori a 'uelli necessari per ristabilire gli e'uilibri naturali ini&iali! "opo 'uesta breve ri%lessione# per meglio comprendere nel modo migliore la teoria bioclimatica delineata dallAlberti nel primo libro del suo trattato sullarchitettura# useremo nel corso di 'uestanalisi alcuni esempi ed analogie prese dal mondo naturale# vegetale e animale!

<! Larchitettura come organismo naturale


) mia opinione personale che lAlberti tende a concepire larchitettura alla stessa stregua di un organismo naturale# che per sopravvivere in e'uilibrio con la natura che lo circonda# adatta la propria %orma e le %un&ioni in modo congruo alle condi&ioni ambientali# climatiche ed atmos%eriche del luogo geogra%ico in cui vive e prospera! $uesto termine di paragone tra un organismo naturale e larchitettura# va interpretato nel modo giusto! In sostan&a# la %orma che protegge un organismo naturale unitamente alle sue parti# in natura assolve ad un insieme complesso di %un&ioni biologiche# il cui %ine principale * 'uello di assicurare lo sviluppo# la prote&ione dellorganismo vivente# per la lotta della sopravviven&a! Ovviamente# con le dovute distin&ioni# la %orma che costituisce un involucro edili&io# cio* il suo guscio# oltre ad assolvere alla %un&ione primaria di prote&ione o riparo# dalle condi&ioni climatiche ed atmos%eriche esterne# deve anche possedere la capacit di creare al suo interno# la salubrit %isica# ossia una capacit di comportamento simile allattivit di unorganismo naturale# e cio* alla possibilit che 'uesto guscio sia in grado di esplicare un e%%icace processo di traspira&ione e di scambio energetico con latmos%era esterna# che renda il suo ambiente interno# biologicamente compatibile con le attivit vitali delluomo! In parole povere# 'uesto guscio o involucro edili&io deve possedere la capacit di creare nella sua cavit interna# un microclima# adatto e con%ortevole al benessere psico%isico delluomo! Tale microclima va interpretato come le%%etto interno# invogliato dallatto protettivo della %orma chiusa# che * lo spa&io abitativo la cui separa&ione dallatmos%era esterna produce il determinarsi di una situa&ione climatica# pi- compatibile allesisten&a e alla vita umana+ in de%initiva ad un com%ort e clima ottimale! In 'uesto senso# la %orma nel progetto architettonico ha una %un&ione molto importante! LAlberti parte dalla tesi che la %orma architettonica * principalmente determinata e condi&ionata dalla situa&ione ambientale# urbana e climatica locale! Per 'uesta ragione# essa deve assumere i connotati di una coltre bene%ica# caratteri&&ata da un guscio esterno# modellato di materie solide /pietre# mattoni# calce0 e una cavit o vuoto interno# plasmato di materie leggere# sottili /aria# luce# caldo# %resco0! Lo scopo principale di 'uesta coltre * di proteggere il volume interno del suo guscio dai bruschi salti di temperatura che avvengono nellatmos%era esterna ad esso! Ci, per evitare sia il passaggio di correnti daria troppo %redda che di radia&ioni solari# troppo %orti ed altri agenti atmos%erici dannosi per la salubrit abitativa! In 'uesto senso# la citt o un villaggio non sono altro che tante coltri# o involucri edili&i! $uesti possono essere speciali&&ati in spa&i abitativi# di lavoro o di incontri sociali#
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culturali e spirituali! Il modo in cui# ovviamente sono strutturate e organi&&ate 'ueste coltri# possono provocare anche delle ripercussioni sia nella vita sociale che nel modo di vivere# di pensare# di agire o addirittura di ammalarsi! Oggi * risaputo che molti studi sanitari hanno dimostrato che talvolta esiste una rela&ione tra lambiente costruito# cio* lurbanistica e certi tipi di malattie# come per esempio lo stress psicologico e le malattie dellapparato respiratorio# provocate proprio da un ambiente urbano# reali&&ato in contrasto con i %attori naturali e le voca&ioni del sito! Le stesse attivit antropiche# in'uinanti# accentuano sempre di pi- il degrado delle citt# attraverso gli scarichi industriali e domestici! 5e consegue che luomo moderno * costretto a vivere in 'ueste citt degradate in edi%ici chiusi e strutturati come una sorta di barriera arti%iciale impermeabile# per di%endersi dallaria in'uinata# dai rumori ed altre %orme di molestie! Laria che si respira %uori dalledi%icio * sempre pi- velenosa a causa degli scarichi industriali# domestici e 'uelli del tra%%ico automobilistico! 5e consegue che laria allinterno degli edi%ici * sempre pi- %iltrata# condi&ionata e %or&ata arti%icialmente! Possiamo a%%ermare che ci, rappresenta un vero paradosso: un disagio urbano# sconosciuto alle societ preindustriali che# a lunga andare# pu, compromettere# de%initivamente# la salute e il benessere degli abitanti! )d * %orse proprio 'uesto disagio urbano che porta molti progettisti a costruire edi%ici con %orme compositive chiuse verso lesterno ed estranei con le caratteristiche ambientali e atmos%eriche dei luoghi! "i%atti# molti luoghi architettonici moderni# siano essi musei# biblioteche# scuole# ospedali# caserme e le stesse nostre abita&ioni# tutte assomigliano in generale a scatole chiuse o a stili e mode+ oppure a capricci compositivi dellautore /progettista0# che alle vere esigen&e dell habitat umano! $uesta brutta architettura diventa sempre pipreponderante rispetto al %atto scienti%ico /dei bisogni biologici delluomo e gli e'uilibri naturali0! Il nostro tempo * come se volesse cacciare via la sana e bella architettura del passato delle nostre splendide citt rinascimentali per abbracciare 'uel tipo di architettura# stilisticamente brutta e priva di 'ualit naturali! 3olti edi%ici moderni# a di%%eren&a di 'uelli del passato# sono reali&&ati in %retta# principalmente per ragioni di pro%itto! ) 'uindi non si preoccupano pi- di tanto dei %attori ambientali esterni del sito e tantomeno della salute di chi vi ci abita! 5e consegue che gli stessi abitanti anche se non del tutto coscienti# %iniscono in 'ualche modo per so%%rirne! $uesta architettura# oltre a spe&&are le'uilibrio naturale dei luoghi e lordine universale# come diceva L!=! Alberti# produce oltre tutto in'uinamento e soprattutto dispersione intollerabile di energia arti%iciale! Purtroppo bisogna ammettere che 'uesta architettura si allontana sempre di pi- da 'uella connota&ione naturalistica e umana che aveva teori&&ato lAlberti nel ?inascimento italiano! ) cio* lintegra&ione bioclimatica delledi%icio con lambiente naturale e in de%initiva# per usare un termine attuale# lecosistema del sito! La conseguen&a * che essa non riesce in 'uesto ultimo me&&o secolo alle soglie del ;!EEE a produrre 'uel bene%ico impatto di un ambiente architettonico# ben costruito e
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con%ortevole sulla salute degli esseri umani! )ppure larchitettura rinascimentale * sotto gli occhi di tutti! )I * da sempre che costituisce un segno di civilt# di cultura# di ideali# di esigen&a estetica e di benessere %isico e spirituale! )ssa * stata e sar sempre per lumanit limmagine ri%lessa nello specchio della natura del luogo! Immagine di %usione tra architettura.uomo.natura# dai signi%icati naturalistici ed estetici! )ssa riuscir sempre a trasmettere alla nostra e a tutte le genera&ioni %uture: la meraviglia# la belle&&a# larmonia e luniversalit!

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CAPITOLO >I La prassi bioclimatica in architettura: la climati&&a&ione naturale delle costru&ioni


! L1adattamento climatico dell1architettura sulle condizioni climatiche del luogo
5ei capitolo precedenti# abbiamo detto che lAlberti assegna molta importan&a ad un ambiente architettonico# salubre e con%ortevole sulla salute delluomo! ) come il microclima interno alla costru&ione in un certo modo# condi&iona il metabolismo psico%isico delluomo! Allepoca di Alberti# 'uesti principi bioclimatici assunti sullarchitettura# rappresentano un punto si svolta importante# destinato pi- tardi a tras%ormare radicalmente la conoscen&a dellarchitettura# in rela&ione allambiente climatico esterno e allin%luen&a del microclima interno# sulla salute e benessere delluomo! Credo che basti 'uesto# per riconoscere a L!=! Alberti# il grande merito storico di aver dato allarchitettura del ?inascimento italiano# una nuova dignit umana! Precedendo i nostri tempi con assoluta convin&ione del valore bio.ecologico che deve avere la disciplina! "ignit umana# intesa chiaramente# non soltanto# %isicamente e biologicamente# come com%ort interno# ma anche psichicamente# come spa&io protettivo vitale# dove luomo proietta allinterno dello spa&io architettonico non soltanto le proprie dimensioni# propor&ioni per%ette del suo corpo# 'uanto piuttosto il movimento della sua stessa esisten&a! ) cio*# come gi detto nel capitolo I># la sua %elicit e 'uella della %amiglia# e linsieme dei rapporti sociali# economici# spirituali# col mondo della realt %isica! Chiuso 'uesto discorso# nel capitolo > abbiamo de%inito linvolucro edili&io come un organismo naturale+ ci, per meglio avvicinarci al concetto di approccio bioclimatico di Alberti! In 'uesto capitolo de%iniamo linvolucro edili&io anche come organismo energetico nel senso di possedere anche una capacit di scambio energetico con lambiente esterno! $uindi la sua %orma# struttura e relative %un&ioni interne servono per utili&&are lenergia esterna dellambiente climatico# utili per la sua sopravviven&a! $uesta analogia# come vedremo 'ui di seguito# ci * utile per meglio a%%rontare il problema legato alla climati&&a&ione naturale delle costru&ioni edili&ie! 3i spiego: * noto che in natura tutte le %orme viventi che vivono in una determinata parte della terra# non dipendono solo dal cibo o da altre %onti di approvvigionamento materiale# ma anche dalladattamento dalle condi&ioni climatiche locali /caldo# %reddo# umido# secco e cos: dicendo0! ?iallacciandosi a 'uesto discorso# ci, che contraddistingue lapproccio bioclimatico di Alberti in architettura: * rappresentato proprio di 'uesto adattamento dellorganismo architettonico alle condi&ioni climatiche del luogo e in generale al ciclo della tras%orma&ione della materia: suolo# aria# ac'ua# sole+ e 'uindi allutili&&o a %ini energetici di 'uesti elementi naturali sulla costru&ione! Abbiamo detto nel ter&o e 'uarto capitolo che 'ueste risorse climatiche naturali del sito# sono intesi come componenti del contesto

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integrante sullarchitettura! A partire dalla mor%ologia del sito# dallandamento delle stagioni# dei venti predominanti# dellirraggiamento del sole+ dellumidit e della pioggia! Pertanto# la %orma e geometria compositiva dellinvolucro edili&io con i relativi componenti strutturali# deve essere progettata nel modo migliore per utili&&are al massimo lapporto energetico gratuito dellenergia del sole# del vento# della pioggia e di tutti 'uegli elementi naturali del sito per dare il pi- possibile agli ambienti e alle %un&ioni interne: una climati&&a&ione naturale congrua per garantire il necessario benessere abitativo! (econdo lAlberti# per 'uesta importante %un&ione termica# ledi%ico con la sua %orma e struttura compositiva non si deve chiudere con lambiente esterno e apparire come una cora&&a ermetica# chiusa e impermeabile con gli elementi naturali: aria# luce# calore dellambiente circostante! Al contrario# deve assumere i connotati edili&i di %orma aperta# come: estensione del proprio spa&io interno verso lesterno! In altri termini ledi%icio deve essere %ormato e strutturato come una sorta di bolla daria# protettiva e traspirante con laria esterna! Costituita di materiali %isici: mattoni# pietra# legno o altro e materiali eterei: aria# vapore# calore# luce# penombra# colori# ecc!! Tutto ci, attraverso unarticola&ione di strutture spa&iali# verticali e ori&&ontali aperte e chiuse /dia%rammi0# regolabili posti tra lo spa&io interno ed esterno alledi%icio con capacit di %rasi attraversare dalle correnti daria calda# %resca ed asciutta! ) di aperture disposte in modo da captare meglio la luce# il calore: dallesterno verso gli ambienti interni! In de%initiva ledi%icio# deve possedere la capacit di termoregolamentarsi per 'uanto * possibile dellapporto dellenergia climatica esterna! Ci, sia per il riscaldamento invernale che per il ra%%rescamento estivo! 8i nel $uattrocento italiano# sugli edi%ici esistevano so%isticati sistemi naturali di climati&&a&ione degli ambienti interni! Tanto per %are degli esempi: in una villa nel >eneto e precisamente in localit Trento Carli di Costo&&a# nella sala 'uattrocentesca# comunicante con le vicine grotte naturali# era stato reali&&ato un condotto sotterraneo di collegamento che utili&&ava laria %resca destate e laria calda dinverno# immettendola nella sala! An vero esempio di sistema di termoregolamenta&ione climatica naturale# sen&a lausilio di me&&i meccanici! Alcuni anni %a# da unindagine architettonica# condotta dallo scrivente su alcuni edi%ici storici nella citt di Prato /Toscana0 # ho scoperto in un pala&&o 'uattrocentesco /Cini0# un sistema di ventila&ione naturale di aria %resca e calda! (istema naturale# reali&&ato gra&ie alla depressione %ormata da un grande camino posto centralmente in comunica&ione con le cantine sottostanti ledi%icio# le 'uali espandevano destate laria %resca nei locali superiori# rendendola pi- %resca! Per utili&&are la ventila&ione in tutti i locali del pala&&o# erano state disposte in corrisponden&a di ciascun piano delle griglie regolabili# collegate direttamente col camino! (ul piano del risparmio energetico in inverno# le stan&e del pala&&o orientate a sud.ovest venivano protette e riscaldate tramite intercapedine /doppie pareti0! Le pareti esterne dellintercapedine# venivano riscaldate dal sole invernale basso allori&&onte+ il calore accumulato sulle murature esterne per condu&ione penetrava nellintercapedine! $uesto calore# tramite opportune prese disposte in alto# si di%%ondeva nei locali adiacenti! Il movimento di 'uesta aria calda# avveniva in modo spontaneo per la di%%eren&a di temperatura esterna e 'uella interna!
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In inverno# 'uesto sistema di riscaldamento# oltre a creare un certo tepore allinterno delledi%icio+ allo stesso tempo evitava il ricambio dellaria attraverso le %inestre e 'uindi la dispersione del calore interno# accumulato durante il giorno! 5ello stesso pala&&o# anche le tecniche di isolamento termico erano abbastan&a e%%icaci! Qo riscontrato# allinterno dei locali# doppi solai /tipo soppalco0# reali&&ati in lateri&io e legno con sovrastante soletta di piume# di crini di cavalli# impastate con calce spenta o gessa! Che certamente erano ideali# sia per la traspira&ione che per il contenimento energetico! Tutto sommato i sistemi naturali di climati&&a&ione# anche diversi da 'uelli sopradescritti# credo che siano numerosi nel H@EE italiano! (coprirli richiederebbe unindagine architettonica lunga e molto appro%ondita! Poich2 molti di 'uesti edi%ici hanno subito nel corso degli anni numerose ristruttura&ioni che hanno %atto perdere le loro caratteristiche e connota&ioni bioclimatiche! Tuttavia# anche se ancora oggi non esistono studi appro%onditi sulla climati&&a&ione naturale degli edi%ici 'uattrocenteschi# possiamo comun'ue a%%ermare che il riscaldamento e ra%%rescamento degli edi%ici nel $uattrocento %aceva parte di una pratica edili&ia molto di%%usa! 5e * testimonian&a il Libro K /De re aedificatoria0# dedicato al restauro degli edi%ici! "ove lAlberti parla degli interventi di ristruttura&ione per rendere pi- con%ortevole linterno delledi%icio# contro lumidit# il %reddo# il caldo# le condense# le mu%%e# gli animali nocivi# i rumori ed altri elementi negativi per la salute delluomo! (i tratta di consigli# solu&ioni tecniche e regole empiriche e%%icaci# come ad esempio: la camera daria posta tra lesterno e linterno di un ambiente a di%esa dal troppo %reddo e caldo o dal rumore+ o di altri accorgimenti e solu&ioni tecniche e ambientali# su cui ci so%%ermeremo pi- avanti! >a precisato che L!=! Alberti# pur non essendo un vero tecnico progettista# come lo era larchitetto 4rancesco di 8iorgio e 4ilippo =runelleschi# tanto per citarne alcuni# dai 'uali peraltro non ci correva tanta di%%eren&a per sapere tecnologico edili&io# ma solo un intellettuale.scien&iato.architetto con grande consapevole&&a del suo ruolo pro%essionale# che considerava come propria inalienabile prerogativa la ricerca bioclimatica a garantire il com%ort dellhabitat delluomo! LAlberti# proprio da scien&iato# per meglio risolvere il problema della climati&&a&ione naturale degli edi%ici# aveva assunto in architettura le discipline scienti%iche legate alla %isica /lottica# lastronomia e la meteorologia0! Per 'uesta ragione# come gi spiegato# lapproccio bioclimatico in architettura diventa il centro di un rinnovato dibattito teorico e scienti%ico# dove linterdisciplinarit diventa la chiave interpretativa per risolvere la rela&ione che intercorre tra ledi%icio e lenergia naturale emanata dal contesto climatico locale# ci, al %ine di termoregolamentare 'uesta energia allintero dellhabitat termico in %un&ione del metabolismo del corpo umano! (i precisa# come gi puntuali&&ato in 'uesto libro# che 'uesta %un&ione data dallarchitettura# non * poi lunica in generale teori&&ata dallAlberti! An&i# essa assieme ad altre importanti %un&ioni pratiche# estetiche# spirituali# %anno parte# tutte assieme# di una totalit rappresentativa con il %ine di %ormare un organismo architettonico che in un certo senso viva di vita propria in ogni sua parte: unitamente connesso e in rela&ione dinamica ai %attori e allenergia delle %or&e climatiche e atmos%eriche del luogo! In parole povere# ci, signi%ica: utili&&o passivo sulla costru&ione dellenergia emanata dal luogo
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climatico! Oggi# la pratica edili&ia moderna# raramente considera 'uesta %un&ione bioclimatica necessaria per garantire la climati&&a&ione naturale degli edi%ici! Al contrario# negli edi%ici moderni# predominano pi- gli aspetti %ormalistici e tecnologici su 'uelli bioclimatici /utili a risparmiare energia arti%iciale# gas# petrolio ed altri tipi di combustibile0! 5e consegue# come gi ripetutamente detto# unarchitettura dispendiosa# in'uinante e a volte brutta e sterile! Poich2 priva proprio di 'uelle %un&ioni ambientali e biologiche necessarie allhabitat umano! Ciononostante# oggi# il linguaggio moderno dellIecologia per indicare un ambiente sano# salubre e protettivo# in cui vive un organismo vivente# guarda caso usa il termine habitat /casa0! )# per indicare le %un&ioni che in esso si svolgono# usa il termine# nicchia ecologica! Per il nostro discorso# lhabitat * ledi%icio e la nicchia ecologica * leserci&io delle diverse %un&ioni delluomo che svolge allinterno dellhabitat! Cos: possiamo a%%ermare che lorganismo uomo# analogamente ad un organismo vivente# ha necessit per le sue %un&ioni %isiche e di lavoro di possedere un proprio spa&io: un habitat e una nicchia ecologica# sia per proteggersi dalle avversit climatiche esterne e sia per poter esercitare con%ortevolmente la sua attivit biologica e le sue %un&ioni di lavoro! In breve# lo spa&io architettonico# dovrebbe essere concepito in modo organico# proprio come unhabitat e una nicchia ecologica e strutturate ed adeguate per vivere in e'uilibrio con lambiente circostante# cio* dellecosistema! Anche se il ruolo dellorganismo uomo che svolge allinterno dellhabitat architettonico e della nicchia ecologica# * completamente diverso /perch2 possiede un proprio metabolismo e %un&ioni diverse0# ci, non toglie che esso# al pari di tutti gli organismi viventi# per sopravvivere in modo sano e con%ortevole# deve trovare comun'ue un adattamento e'uilibrato con lambiente interno e con 'uello naturale esterno o ecosistema /C%r! )! Odum# 2cologia# )d! 1anichelli# DFD0! Al riguardo larchitettura organica# teori&&ata da Pright# mirava proprio alla reali&&a&ione di spa&i naturali vicini ed integrati col paesaggio# in modo che essi potessero crescere organicamente in sintonia con le caratteristiche mor%ologiche e climatiche del luogo! Per Pright# la casa# in%atti# rappresenta per chi la abita lhabitat# il nido della sicure&&a# della stabilit per eccellen&a# in cui * possibile ri%ugiarsi e trovare riparo dai rigori del clima e dai pericoli esterni! "iciamo cos: * la nicchia ecologica# protettiva! $uesta peculiare %un&ione della casa# non * solo statica nelle sue coordinate# ma anche dinamica nei contesti culturali e ambientali! Il valore della casa si gioca sempre allinterno di 'uesti parametri summen&ionati! La perce&ione dello spa&io della casa# * il risultato: 5ellincontro tra lambiente# la societ e i sentimenti umani /C%r! Della famiglia0+ opera di Alberti# gi ricordata nel capitolo I>! ?iassumendo 'uanto detto %inora# lAlberti tende a concepire larchitettura come spa&io# %ormato da una propria microatmos%era interna che vive in strettissima rela&ione con una macroatmos%era esterna! Il con%ine che stabilisce 'uesthabitat architettonico con lambiente esterno# * il luogo in cui si attua 'uesta microatmos%era! )ssa# come un %iltro# ha la %un&ione primaria di controllare e 'uindi attenuare gli aspetti s%avorevoli delle condi&ioni climatiche esterne+ per ricreare allinterno dellhabitat architettonico il clima %avorevole alle attivit biologiche delluomo!
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LAlberti# in sostan&a# sostiene che la %orma e la struttura dellinvolucro edili&io# deve avere la capacit di %ar %iltrare al suo interno# tutti 'uei %attori naturali# salubri e indispensabili al benessere abitativo: la luce# il calore# laria! In parole povere# linvolucro edili&io# deve stabilire con latmos%era esterna ad esso# un rapporto osmotico# ovvero lattitudine di un corpo a respingere e sele&ionare gli agenti naturali dannosi da 'uelli salubri per la salute delluomo0! Con altri termini# ledi%icio deve sapere accogliere al proprio interno solo gli agenti atmos%erici positivi per il com%ort abitativo /la giusta dose di aria# di umidit# di luce e di calore0! In 'uesto senso# ledi%icio non * pi- solo considerato una massa muraria composta di soli sassi# mattoni# calce o altro# che racchiude un certo volume 'uanto uno spa&io vivo# %ormato di aria e di luce# che interagisce in senso dinamico con i %attori naturali dellambiente e latmos%era esterna! (econdo lAlberti# 'uesto spa&io vivo che contiene ledi%icio# assume valore ambientale solo se esso riesce a determinare con latmos%era esterna una vera rela&ione di scambio energetico /principio %ondamentale dellarchitettura bio.climatica0! A 'uesto proposito * risaputo che le correnti daria calda# %redda# umida# esplicano unimportante e%%etto# non solo sul %abbisogno termico delledi%icio# ma anche sullo stato conservativo# e cio* la perdita nel tempo della capacit di assolvere alla %un&ione per cui ledi%icio era stato concepito e 'uindi sulle condi&ioni di vivibilit dello spa&io interno0! >a precisato che le conseguen&e di 'uesta intera&ione# diciamo aerodinamica# tra ledi%icio e le correnti daria dellatmos%era che sono 'uelle che poi determinano il microclima allinterno delledi%icio# avviene sempre a scala microambientale# ossia alla scala alla 'uale normalmente ha luogo lesperien&a umana! "i%atti# allesterno di un 'ualsiasi edi%icio# esistono numerosi microclimi che cambiano in continua&ione a causa di una complessa molteplicit di %attori naturali e arti%iciali legati tutti alla stessa &ona climatica: presen&a pi- o meno di vegeta&ione# mare# laghi# %iumi# pianure# monti# lo stesso paesaggio urbano0! Torniamo allAlberti! )gli sostiene: An edi%icio# per evitare i numerosi problemi legati alla sua salubrit interna e per garantire le condi&ione ottimali per la sua vivibilit /microclima0# occorre eliminare 'uei %enomeni che provocano allinterno delledi%icio umidit# condensa# %orma&ione di mu%%e# di odori sgradevoli sulla 'ualit dellaria interna e processi disgregativi sulle strutture murarie /De re aedificatoria0! Per lAlberti# lumidit# la condensa# la mu%%a che si annidano nelle pareti di un edi%icio# costituivano un grave pericolo per la incolumit e la salute delluomo! $uesto problema# egli considerava cos: grave# tanto che le %onti ci dicono che addirittura invent, uno strumento costituito di due scale graduate per determinare la 'ualit dellaria /il peso o la siccit dellaria e dei venti0 sulla base di un esperimento che mostrava come una spugna poteva diventare umida a contatto con lumidit dellaria /C%r! Descripto %rbis0! "i 'uesto ed altri apparecchi inventati dallAlberti# %inora non si conosce nientaltro! LAlberti# per eliminare 'uesti gravi problemi di umidit sulledi%icio e per garantire la sua salubrit interna# esso doveva essere collocato in modo corretto nel sito# tale da utili&&are lapporto delle correnti daria calda asciutta# essen&iali per lelimina&ione dellumidit e nel contempo# utili&&are al meglio sul medesimo il calore del sole in rela&ione al movimento allori&&onte e alle pareti delledi%icio! In de%initiva# ledi%icio# attraverso il suo sistema di
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coordinate spa&iale# le sue linee di %or&a# le sue aperture esterne# doveva utili&&are non solo le correnti daria calda asciutta# ma anche il percorso dellenergia del sole! Proprio come a%%ermava >itruvio: !!! secondo la variet del cielo van dirette le colloca&ioni degli edi%ici /De Architectura# Libro >I0! Oggi 'uesti problemi a%%rontati da Alberti cin'ue secoli %a# sono di nuovo materia di studio di molti ricercatori# che si pongono come scopo lanalisi scienti%ica dellin%luen&a e della&ione congiunta di temperatura# umidit e vento sullo stato di benessere psico%isico dellorganismo umano che vive allinterno di uno spa&io architettonico! Ci,# per rendere migliore e pi- vivibile il nostro habitat domestico e collettivo! Come pure essi studiano il problema dellutili&&o passivo della radia&ione solare per ridurre il %abbisogno energetico arti%iciale in uso sullarchitettura e di conseguen&a lin'uinamento per lintera comunit! Come abbiamo gi osservato nel capitolo I># lAlberti esige unarchitettura %atta a misura duomo e cio* alle sue varie esigen&e psico%isiche e a 'uelle imposte dalla natura del sito circostante! La %orma delledi%icio investe luomo# lo avvolge e lo protegge ad ogni livello nella sua vita biologica e percettiva! )ssa * costituita anche da uno spa&io interno# la cui %un&ione principale * di intervenire per soddis%are i bisogni materiali e spirituali delluomo# cio* di alleviare lo stress della vita biologica delluomo e di proteggerlo dalle insidie ambientali esterne+ in de%initiva di permettere allorganismo uomo di poter esercitare allinterno di 'uesto habitat architettonico con e'uilibrio# le sue attivit 'uotidiane di lavoro! )d * per 'uesta ragione che lAlberti d molta importan&a alla %orma dellinvolucro edili&io! )ssa raccomanda lAlberti dovr sempre essere reali&&ata con materiali robusti e resistenti per attutire e %renare e%%icacemente /!!!0 !!! allassalto pericoloso e alla molestia del sole# dei venti# e magari del %uoco e alla brina /!!!0 !!! lac'ua# invece# sbattuta sulla muratura dalla %or&a del vento# * capace di corrodere nel tempo anche i rivestimenti pi- %orti# per cui * buona regola scaricarla a terra+ incanalandola# entro condotti chiusi! )# ancora lAlberti scrive: !!! che la %or&a del calore del sole e dei venti# sono insidiose+ in particolare# 'uelli australi# cio* provenienti da sud+ per 'uesta ragione# * necessario che la %orma delledi%icio e le relative aperture esterne# siano posi&ionate nel modo giusto! Inoltre# per ottenere una %orma architettonica idonea e per controllare limpatto e pressione del vento sullinvolucro edili&io e sulla stessa 'ualit delle correnti daria esterna ad esso# cio* la regola&ione del contenuto di umidit nellambiente interno# presuppone non tanto lutili&&o di alcuni speci%ici materiali# 'uanto di una corretta tipologia edili&ia# adatta alle caratteristiche del sito! )# 'uindi# nella reali&&a&ione di una strati%ica&ione %un&ionale# costituita da schermature edili&ie# a livello di sistemi di apertura e chiusura esterni /portici# porte# %inestre# atri# ecc!0! Per risolvere 'uanto detto# lAlberti pensa tecnicamente a dei dia%rammi edili&i o# per usare un termine attuale# doppie pareti# permeabili# da installare tra due volumi dellinvolucro edili&io! $ueste# devono assolvere alla %un&ione di regolare il %lusso e la dire&ione delle correnti daria esterne! Ci,# per mantenere laria interna allinvolucro edili&io ad un livello di com%ort! In altri termini delle vere camere daria# semipermeabili con lambiente atmos%erico esterno# capaci di %renare o attutire limpatto della %or&a del vento e della pioggia battente e 'uindi di asciugare# attraverso il controllo dellaria troppo
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%redda e umida esterna# lumidit e la condensa interna allo spa&io abitato! LAlberti osserva: !!! laria# troppo calda ed umida# proveniente dal mare# deve essere controllata bene# con doppie pareti# posi&ionate tra lesterno e linterno! )sse# devono servire da %iltro+ a di%esa delleccessivo %reddo e caldo e anche dei rumori provenienti dallesterno! (econdo lAlberti# la ventila&ione delle doppie pareti# permette nella stagione %redda di eliminare il vapore ac'ueo# causato dal calore dellambiente interno# evitando cos: la %orma&ione di mu%%e# condense o ristagni di umidit! Inoltre# la ventila&ione deve garantire una prote&ione dei muri interni allinvolucro edili&io# sottoposti continuamente a sbal&i di temperatura che a volte sono traumatici e non pi- sanabili successivamente! La camera daria# posta tra lesterno e linterno di un ambiente a di%esa del %reddo e del rumore# * ancora oggi# la solu&ione pi- e%%icace! Parlando delle aperture esterne# egli a%%erma: !!! ogni parte della casa# deve essere provvista di %inestre# attraverso le 'uali laria allinterno possa uscire %uori e ricambiarsi ad intervalli di tempo+ altrimenti# essa si vi&ierebbe# divenendo nociva per la salute / !!! 0 !!! c* anche il problema della luce: per 'uesto problema# * buona norma tenere conto della 'uantit e 'ualit di sole# che riceve un ambiente interno# e in 'uali modi lo riceva+ ci, al %ine di evitare un eccesso# sia di luce che di ombre! In 'uesto senso# lAlberti# raccomanda: che per il controllo delle ombre interne ed esterne delledi%icio# la scelta delle tinte o colori * essen&iale / !!! 0 !!! le tinte bianche o chiare# sono pre%eribili alle tinte scure# sia per luminosit che per pure&&a delle super%ici! A 'uesto proposito# va precisato che nel ?inascimento# in particolare 'uello Toscano# larchitettura era basata sullinteresse delle ricerche strutturali spa&iali e compositive! Per eviden&iare ci,# gli architetti rinascimentali pre%erivano il bianco degli intonaci in contrasto con il grigio della pietra e il rosso terroso dei mattoni! In 'uesto senso il ?inascimento avvia nella storia dellarchitettura una nuova cultura del colore a.cromatica# che ancora oggi %a sentire al sua in%luen&a! A%%rontando il problema legato alla scelta della tipologia edili&ia come gi sottolineato nei capitoli precedenti# lAlberti parte dal principio.base che un edi%icio non * mai un oggetto inerte# casuale# privo di vita# che si pu, reali&&are a caso: nel senso che si pu, collocare in 'ualsiasi luogo! La costru&ione# proprio perch2 rappresenta unentit viva# dotata di una propria vita e autonomia# va ubicata# con sagge&&a e ra&ionalit nel sito idoneo! Pertanto la scelta della tipologia edili&ia dipende molto dalle caratteristiche mor%ologiche e climatologiche del sito! Perci,# i dati della mor%ologia del sito# sono essen&iali per la scelta della tipologia edili&ia e per la %orma compositiva! A ci, va aggiunto il buon senso# la creativit e le capacit tecniche del progettista nel saper usare bene certi principi di base! ?iguardo a ci,# lAlberti consiglia il progettista: !!! si conviene# inoltre avere ledi%icio in posi&ione tale che il sole al mattino# riscalda e non dia noia alla vista di chi vi si reca# n2 molesti alla sera!!!! A tale proposito lAlberti dice di anali&&are bene i dati climatologici del sito# in particolare: !!! linclina&ione del sole# la pioggia# la nebbia# lumidit# lintensit e la %re'uen&a dei venti!!!! Ana volta identi%icato il sito# meno esposto a 'ueste insidie delle %or&e della natura# il progettista deve tenere conto sul progetto architettonico# di certi principi## regole e condi&ioni# molto precise: !!! lintensit e la %re'uen&a dei venti locali# nella progetta&ione delle aperture esterne+ la dire&ione dei venti+ lorientamento delle
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%inestre# rispetto alla luce e il calore del sole+ 'uesti# sono tutti elementi importanti! LAlberti scrive: !!! vi sono luoghi# dove le bre&&e o venticelli dolci# estivi# sono molto salutari+ per i 'uali# * bene ampliare le aperture esterne il massimo# a%%inch2# 'uestaria# giunga a circolare# tra i corpi degli abitanti! (econdo lAlberti: lintensit della luce e calore del sole che penetra nellambiente interno alledi%icio# dipende da molti %attori! )gli assume il principio che ogni ambiente con le aperture esposte verso est# riceve una 'uantit di luce per un certo numero di ore al mattino# dallalba a me&&ogiorno! (e le aperture esterne sono esposte a ovest# ricevono molta pi- luce e calore per buona parte del pomeriggio! (e invece sono esposte a sud# hanno luce e calore per la maggior parte della giornata! In%ine# se esposte a nord non hanno luce solare diretta# ma possono avere comun'ue una buona illumina&ione di%%usa# adatta a determinate %un&ioni che non necessitano di luce diretta! Inoltre lAlberti# parlando sempre delle aperture esterne# dice: !!! i davan&ali ribassati+ addirittura# permettono la circola&ione dellaria %resca e asciutta e allo stesso tempo la comunica&ione o collegamento %ruitivo con lo spa&io circostante /!!!0 si pu, vedere e godere il paesaggio! 3a ci, non basta+ raccomanda lAlberti: !!! bisogna stare molto attenti a 'uei venti non salubri# per i 'uali invece# occorre dimensionare e disporre bene le %inestre al minimo necessario di illumina&ione# disponendole in alto: nelle stan&e# in modo che il vento# vi penetri solo per il ricambio dellaria vi&iata interna+ sen&a molestia agli abitanti+ perdendo cos:# la sua %or&a e nocivit! $uesti principi suddetti indicano anche la necessit di reali&&are delle aperture e ingressi esterni allIedi%icio# in modo non diretto e non ortogonale allasse delle stan&e e ai disimpegni interni# ci,# proprio per evitare laccelera&ione delle correnti daria %redde. umide.violente# trasversali che# lAlberti indica come correnti daria nocive per la salute delluomo! Come gi detto prima# lAlberti scrive anche sulla %un&ione della luce naturale# da utili&&are nei diversi ambienti abitati: !!! la 'uantit di luce che deve ricevere un ambiente+ dipende molto dalla %un&ione delledi%icio in generale+ e dalle speci%iche %un&ioni di ogni locale! LAlberti# parlando degli spa&i %issi aperti delledi%icio# in particolare dei porticati continui# sostiene: !!! che essi sono elementi strutturali essen&iali per la prote&ione dei muri interni alledi%icio! )ssi# devono assolvere non soltanto ad una %un&ione ornamentale o estetica+ ma anche da strutture a di%esa del %orte sole# vento e pioggia! In parole semplici i porticati sono strutture parasole # paravento e parapioggia! )ssi hanno la %un&ione di regolare e attutire la dire&ione e intensit della pioggia# delle correnti daria %redda.umida in inverno! 3entre# nella stagione calda devono proteggere e regolare /da un punto di vista termico0 le murature interne alledi%icio# dal %orte calore dei raggi obli'ui solari! Tutto ci, * utile per preservare ledi%icio nel tempo e per creare un microclima interno pi- con%ortevole per la salute umana! ) noto che nella stagione %redda il porticato continuo# orientato a sud# accumula il calore del sole invernale# basso allori&&onte per cui i raggi solari riescono molto ad entrare nel porticato e 'uindi a creare una &ona meno %redda! $uanto detto sopra# lAlberti riprende lantico concetto greco del portico# tramandato ai posteri dal soldato e storico greco dellarchitettura /Kenophon0#

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vissuto nel @EE a!C!# il 'uale * stato tra i primi a scrivere sul concetto del portico# come struttura bioclimatica! $uesto discorso di Alberti sui portici# indica anche il concetto odierno della schermatura %issa# regolabile sulle aperture esterne alledi%icio# per controllare oltre che la luce# soprattutto le correnti daria troppo calda e %redda alle temperature stagionali alte e basse! 5elle case# precisa L!=! Alberti: !!! durante lestate le aperture rivolte a nord# saranno tutte pi- grandi+ ci, per usu%ruire dei venticelli %reschi e asciutti# mentre 'uelle rivolte a sud# saranno basse e strette# per controllare la luce e il calore del sole! "urante linverno le %inestre rivolte a nord dovranno essere molto ampie# ma collocate in alto# per evitare lesposi&ione diretta dei venti gelidi# provenienti da nord! $uesto discorso di Alberti signi%ica# sostan&ialmente che lintelligen&a progettuale consiste sempre nel saper interpretare con ra&ionalit i dati e le indica&ioni dellenergia delle %or&e della natura del luogo# per poterle utili&&are con e'uilibrio alle varie %un&ioni dellarchitettura! LAlberti dice: La gravit e lattrito# sono %or&e che riguardano la struttura statica delledi%icio+ mentre# il sole# il vento e lac'ua# sono %or&e che incidono e condi&ionano oltre che sugli aspetti costruttivi anche sulla sua salubrit e con%ortevole&&a dello spa&io interno! LAlberti# come gi detto prima# dava molta importan&a a 'uesti elementi naturali esterni e alle %or&e interne alledi%icio! 5el senso che esse devono essere integrate ra&ionalmente nella struttura dellIedi%icio!

;! 3ipologia e pratica empirica dellarchitettura bioclimatica0 #unzione, forma e struttura


Abbiamo detto nei capitoli centrali che la %orma delledi%icio# compreso ovviamente la struttura portante# i materiali# le solu&ioni tecniche# i componenti strutturali schermanti /ori&&ontali e verticali0# devono presentarsi integrati tra di loro e collegati attraverso le aperture /aperte e chiuse0 con il contesto climatico e atmos%erico esterno! La %orma esterna# con i relativi componenti edili&i# non deve ostacolare il %lusso dellimpatto delle correnti daria e i raggi solari! Perci, tra le diverse %un&ioni interne statiche ed esterne climatiche# ledi%icio deve assumere anche una %orma aerodinamica! Ci, serve per attutire limpatto statico delle %orti correnti daria sulle strutture verticali e ori&&ontali delledi%icio! $uesto discorso sulla %orma aerodinamica delledi%icio# lAlberti lo eviden&ia %acendo una analogia con le %orme viventi della natura che come gi si * accennato nei capitoli II# III e I>: ledi%icio deve comportarsi con le diverse %or&e esterne come un per%etto Horganismo vivente che risponde con la sua struttura e %orma alle necessit di adattamento e di e'uilibrio con lambiente locale e le %or&e climatiche esterne! In sostan&a ledi%icio deve rispondere con la sua ossatura interna e linvolucro esterno ad un e'uilibrio ambientale! Ci, per preservarsi dalle numerose sollecita&ioni e dalle diverse %or&e esterne+ e per %avorire al suo interno un microclima# con%ortevole per il benessere e ligiene %isica degli abitanti! $uesta imposta&ione analogica delineata nel De re aedificatoria * di estrema importan&a# perch2 evita 'ualsiasi con%litto strutturale statico e climatico con la poten&a delle %or&e esterne naturali e atmos%eriche! Oltre a ci,# riduce al
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minimo limpatto ambientale della struttura architettonica sul luogo insediativo! )ppure 'uesta imposta&ione analogica# teori&&ata dallAlberti# oggi non * 'uasi mai presa in giusta considera&ione da molti architetti e progettisti! La conseguen&a che il cattivo %un&ionamento di molti edi%ici moderni# da un punto di vista ambientale# * dovuta proprio al %atto di aver trascurato 'uesta analogia! 3i spiego: la %orma e la struttura compositiva di numerosi edi%ici moderni# sono %ormati e assemblati con pareti di tamponamento: /piatte e sottili0# generalmente costituite di materiali metallici /tra laltro privi di iner&ia termica0 e sostan&ialmente con aperture esterne# disposte e posi&ionate a caso rispetto alla dire&ione delle correnti daria predominanti e rispetto allinclina&ione del sole allori&&onte! In sostan&a# sia la struttura ori&&ontale che verticale# viene concepita con poca atten&ione alle %or&e aerodinamiche esterne /vento0 e con modo estremamente %ormalistico allorienta&ione /sole0! >a detto che 'uesto tipo di architettura dominante nelle nostre anonime e s'uallide peri%erie urbane: raramente presta atten&ione alle variabili condi&ioni climatiche e ai parametri bioclimatici: latitudine# orienta&ione# velocit e dire&ione delle correnti daria /sane e insalubri0 e in de%initiva a tutte 'uelle %or&e naturali e %attori %isici paesaggistici del luogo che come abbiamo ripetutamente detto incidono sia sulla costru&ione che sul suo microclima interno ad essa!

<! Larchitettura! organismo i ente4energetico, interagente con lambiente climatico4atmosferico, esterno0 2pilogo
"opo aver %atto una ricogni&ione generale sullapproccio bioclimatico in architettura ci proponiamo ora di %are una nostra analogia tra un organismo architettonico e un organismo vivente della natura! Abbiamo detto# nel secondo capitolo# che lAlberti# nella sua vita di intellettuale.scien&iato dei %enomeni terrestri: !!! non si stancava mai di osservare# ammirare e studiare le cose per%ette create dalla natura+ come la belle&&a e larmonia delle %orme dei pesci+ dei %iori+ degli alberi# ecc!# ecc! /!!!0 e di come %ossero cos: bene strutturate e organi&&ate %isicamente e aerodinamicamente# per %ar %ronte a 'ualsiasi condi&ione ambientale locale! $ueste %orme per%ette# vive della natura: R!!! si muovono# respirano# crescono# si riproducono e muoiono sotto lin%luen&a dellenergia+ delle %or&e della natura: governate dalle leggi universali!!!! )sse 'uando sono in vita# cercano sempre di organi&&arsi in modo e'uilibrato con la natura del luogo! Per lAlberti# 'uesto discorso non * altro che laspetto# diciamo cos:# delle'uilibrio cosmico# che governa tutte le %orme animate e inanimate della natura# compreso ovviamente luomo+ la sua opera e tutte le attivit esercitate sulla natura! Le %onti ci dicono che lAlberti cercasse proprio in 'ueste %orme per%ette un modello analogico per sviluppare la genesi del processo creativo /Argan0! La stessa arte# la scien&a# larchitettura# dovevano imitare 'uesta per%e&ione della natura# per trovare nuovi modelli artistici# architettonici# scienti%ici e%%icaci per lo spirito e le necessit materiali delluomo! )cco la ragione che larchitettura al pari delle %orme per%ette viventi della natura deve prendere esempio per trovare una propria e speci%ica per%e&ione# in
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%un&ione delle varie necessit e bisogni delluomo /C%r! De re aedificatoria# ># KI# KI0! (econdo lAlberti# in 'uesta per%e&ione di %un&ioni si nasconde la belle&&a di unopera darte# perch2 essa ha raggiunto sia la %un&ionalit che larmonia di tutte le sue parti in stretta connessione tra di loro! LAlberti# proprio attraverso losserva&ione di 'ueste %orme viventi# aveva intuito in molti edi%ici malsani# reali&&ati proprio in contrasto con la natura climatica del sito una delle tante cause di malattie delluomo! )gli partiva dallassunto che se un edi%icio * sano# anche luomo che vive al suo interno prospera in salute! 3entre# se ledi%icio * malsano# luomo %inisce per ammalarsi! Per 'uesta ragione# lAlberti sostiene che ledi%icio deve essere reali&&ato per di%endere la salute delluomo! )gli dice: 8li alberi si spogliano in autunno# sempre a cominciare dai rami rivolti a sud# e cos: anche i vecchi edi%ici malsani# ini&iano la loro rovina dalla parte di Austro /sud0! Attraverso lanalogia tra 'uesti misteriosi %enomeni della natura e le costru&ioni malsane# cercava di capire la causa del degrado conservativo degli edi%ici reali&&ati in contrasto con le %or&e della natura# per poi trovare le solu&ioni idonee! (econdo lAlberti# una delle cause del progressivo degrado e indebolimento della struttura muraria# era dovuto: alla violen&a dei %orti venti umidi provenienti da sud e del %orte calore che %aceva seccare an&itempo gli umori della calce /!!!0 e soprattutto al pericolo alternarsi di umidi venti meridionali e del caldo sud# che %iniva per intaccare e sgretolare la massa muraria! Ana%%erma&ione# 'uesta# che indica appunto la tesi albertiana delle %or&e in e'uilibrio esterne ed interne alledi%icio! Ossia# la ricerca delle solu&ioni tecnico. costruttive# dei materiali idonei# del sito ubicativo giusto per creare un e'uilibrio costante tra di loro nel tempo in sintonia con i %attori e le %or&e naturali del luogo! In parole povere# come gi spiegato nel 'uarto capitolo# ledi%icio deve possedere la capacit di adattamento con tutte le %or&e naturali esterne ed interne conosciute! 4or&e che# come * noto# non solo incidono sulla stabilit statica delledi%icio# 'uanto anche sul suo stato di conserva&ione o di salute %isica ambientale nel tempo! $uindi per lAlberti la base di parten&a per ogni progettista o architetto# non * solo 'uello di ubicare un pala&&o tenendo conto del problema statico# estetico# oppure di reali&&are solo unarchitettura en%atica monumentale# o ancora la dimostra&ione di un %ormale stile# 'uanto 'uello di saper utili&&are ra&ionalmente su ledi%icio le %or&e naturali esterne utili /venti salubri# il calore e la luce regolata a seconda delle stagioni# la vegeta&ione esterna# ecc!0! Il tutto allo scopo di garantire la 'ualit ambientale ed igienica dello spa&io costruito per il benessere della salute umana! In de%initiva# come gi detto# ledi%icio deve collaborare con tutte le %or&e naturali del sito# per trovare proprio in 'ueste %or&e il proprio intrinseco e'uilibrio insediativo! Per raggiungere 'uestobiettivo il progetto architettonico deve essere concepito %in dallini&io# come un organismo naturale+ organi&&ato e %ormato da elementi strutturali di base rigidi e %lessibili# con schermature verticali e ori&&ontali chiuse ed aperte# di volumi edili&i pieni e vuoti! Tutte 'ueste parti# devono %are perno su un baricentro# sul 'uale raccogliere e convogliare sullo spa&io interno# lenergia solare emanata dallatmos%era esterna# ovviamente la luce e gli elementi bene%ici dellaria /le bre&&e estive e invernali0! In de%initiva# tutti gli elementi e agenti atmos%erici salubri dellaria! Atilissimi per la salute delluomo e dellhabitat architettonico! )spressione autentica dellhomo sapiens! Come
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gi detto in preceden&a# lAlberti parte dal presupposto o postulato: !!! che# le cose della natura# nascono# si ra%%or&ano# si conservano sotto lin%luen&a dellatmos%era! Ci,# signi%ica che la materia di cui * composta una costru&ione edili&ia * viva# respira e cresce sotto lin%luen&a dellenergia della natura! $uesto discorso complesso# tradotto in termini semplici# signi%ica che larchitettura oltre ad un involucro esterno# deve possedere al proprio interno una sorta di motore# capace di autoregolamentarsi# in modo controllato in rela&ione alle variabili condi&ioni climatiche ed atmos%eriche esterne: pilotandone gli e%%etti esterni vantaggiosi e a pari tempo# calmandone 'uelli dannosi! Ci, per garantire le'uilibrio %isiologico dello spa&io abitato e la durabilit nel tempo delledi%icio! Tutti gli organismi viventi# in modo distinto# hanno un motore che serve per autoregolamentare il proprio metabolismo in rela&ione alle condi&ioni macro e microclimatiche esterne! (en&a 'uesto motore biologico# essi non sopravviverebbero e 'uanto meno prospererebbero in salute! $uesto meccanismo naturale di autoregolamenta&ione * una caratteristica insita in innumerevoli processi della natura vivente e non vivente! 8li uomini hanno da lungo tempo riconosciuto lesisten&a di tali meccanismi nelle %orme viventi# sebbene essi abbiano sempre con%uso la regola&ione automatica con la&ione di 'ualche %or&a vitale o di 'ualche causa %inale! Anche la costru&ione deliberata di manu%atti arti%iciali autoregolari non rappresenta uninnova&ione! La storia di tali dispositivi * antica di parecchie centinaia di anni! Oggi una in%init di macchine semplici e complicate si governano da s2# o intervengono al momento giusto a correggere 'ualche cosa che non va nel corso del lavoro! Ad esempio# la valvola di sicure&&a di una pentola a pressione si apre 'uando la pressione del vapore diventa eccessiva! 5ei %rigori%eri domestici il motore si mette da 2 in a&ione 'uando la temperatura dellarmadio * salita oltre un certo grado e si %erma 'uando essa si * riabbassata della misura voluta! $uesto sistema di controllo automatico delle macchine avviene attraverso gli organi che impiegano una piccola parte dellenergia del sistema stesso! Ci, sia per aumentare e diminuire a seconda dei casi e delle necessit il volume totale dellenergia %ornita o per correggere i mutamenti ambientali che determinano la necessit di una maggiore o minore impiego di energia! Tutto ci, che ha accompagnato lanalisi teorica di 'uesti %enomeni ha per lappunto messo in eviden&a che esistono %orti analogie %ra le esigen&e di una macchina e 'uelle di un organismo vivente! Anche il corpo delluomo possiede meccanismi di autoregola&ione! (e per esempio luomo entra in un ambiente molto caldo# le sue ghiandole sudoripare della pelle secernono un li'uido che umetta di sudore lepidermide! $uesto sudore# svaporando# sottrae calore al corpo# e cio* si rin%resca! An 'ualche altro organo regolatore adegua la rapidit della respira&ione e del battito cardiaco alla intensit del lavoro muscolare# appunto per %ornire ai tessuti la 'uantit di ossigeno di cui esso necessita! Come gi detto prima# lautoregolamenta&ione# non * una cosa nuova per il mondo! )ssa * una caratteristica insita di innumerevoli processi della natura vivente che non risparmia i manu%atti arti%iciali creati dalluomo# compresa la stessa architettura per le ragioni di cui si diceva prima!

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@! Larchitettura e lalbero! due organismi bioenergetici0


Abbiamo detto che gli organi delle %orme viventi# per la loro %un&ione di sopravviven&a# impiegano lenergia %ornita dalla natura del luogo# per poi adattarla al proprio metabolismo! Ci, in %un&ione alle variabili condi&ioni climatiche e ambientali esterne! Per 'uesta importante %un&ione# esse possiedono# diciamo cos:# un motore biologico di controllo automatico che * costituito di organi che impiegano una piccola parte di energia immaga&&inata in detto motore biologico! Ci, sia per aumentare che diminuire a seconda dei casi e delle necessit il volume totale dellenergia %ornita# o per correggere i mutamenti ambientali esterni che determinano la necessit di una maggiore o minore impiego di energia interna! Adesso# per addentrarci di pi- nel merito e per %acilit di esposi&ione# ritengo utile spiegare 'uanto detto sopra# teoricamente# %acendo lesempio di un albero e di un edi%icio! (e osserviamo un 'ualsiasi albero# al di l della sua %orma e struttura# a colpo docchio notiamo che le sue %oglie rappresentano la parte pi- importante+ a 'ueste seguono i rami e le loro radici nella terra! Tutte 'ueste parti# o organi# sono indispensabili alla sua complessa %un&ione energetica# che spiegher, 'ui di seguito! Il %ine principale di tutte 'ueste parti strutturali * 'uello di o%%rire alle %oglie una base di sostegno# a%%inch2 esse possano stare il pi- possibile esposte allaria# alla luce e calore dellatmos%era! Per 'uesto le %oglie di un albero non sono un semplice accessorio o ornamento estetico+ ma una necessit di sopravviven&a# perch2 esse assolvono ad una %un&ione precisa che * 'uella energetica! In sostan&a esse si comportano come un vero laboratorio chimico# che capta e tras%orma lenergia solare! Cio* prelevano dallatmos%era lanidride carbonica /considerato gas tossico e responsabile# come * noto# delle%%etto serra0 e lac'ua# che poi# attraverso 'uel processo complesso che noi chiamiamo %otosintesi# li tras%orma in &uccheri# che * la %onte base di energia che mantiene in vita tutto lorganismo vivente! Per 'uesta importante %un&ione# * necessario che lalbero possa esporre allaria e alla luce del sole la maggiore 'uantit possibile di super%icie %ogliaria! In sintesi: le %oglie dellalbero si comportano alla stessa stregua di un collettore solare vivente# nel senso che la sua elevata super%icie %ogliaria serve a captare lenergia solare per %ar circolare intorno alle proprie cellule# pi- 'uantit di energia solare possibile! Ovviamente# in modo diverso# un edi%icio proprio come per la %un&ione dellalbero# attraverso le sue super%ici schermanti# verticali e ori&&ontali# aperte e chiuse# esposte alla luce e calore# allaria# dovrebbe possedere la capacit# attraverso lorienta&ione e i materiali idonei# di catturare lenergia solare /tramite 'uel processo che si chiama scambio energetico0# per tras%ormarla poi in calore appropriato per riscaldare il proprio spa&io interno# in modo da creare un microclima idoneo al benessere %isiologico delluomo! ?iassumendo! sia le super%ici %ogliarie dellalbero che le super%ici /murature0# verticali e ori&&ontali di un edi%icio# luno e laltra# assolvono ad una %un&ione bioclimatica che# come abbiamo detto prima# diventa essen&iale nel processo di scambio energetico tra linterno e lesterno dei due organismi! $uesto discorso# %ino a poco tempo %a# era inconcepibile per la moderna architettura consumistica e in'uinante+ adesso# sembra tornato
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di estrema attualit# visto lallarmante stato di degrado delle nostre citt e dellambiente# causato proprio dallin'uinamento prodotto dagli scarichi del riscaldamento arti%iciale degli edi%ici e da altre sostan&e tossiche provenienti da %onti diverse! La conseguen&a di tutto ci, * che il nostro ambiente urbano * tuttaltro che salubre o a misura umana# come a%%erma Leon =attista Alberti! Purtroppo# oggi# assistiamo impassibili a numerosi e indiscriminati interventi architettonici ed urbanistici in contrasto sia con le condi&ioni climatologiche locali che con le caratteristiche mor%ologiche! $uesti# tras%ormano incessantemente lambiente naturale e le risorse del sito /%lora# %auna0# in barba agli e'uilibri degli ecosistemi! La conseguen&a * che la vivibilit delle nostre citt e dellambiente circostante# diventa sempre pi- di%%icile! In 'uesto ambiente# sempre di pi- arti%iciale che sono le citt moderne# luomo avverte un certo malessere di%%uso# che si mani%esta come un con%litto provocato proprio dai diversi %attori summen&ionati che sono legati alla vita# che conduce nellambito urbano costruito! In sostan&a# 'uesto con%litto non * altro che il risultato s'uilibrato di 'uel sistema urbano interdipendente# costituito dalla stessa architettura# dalluomo e dallambiente naturale che ci circonda! Abbiamo cos: sotto i nostri occhi unarchitettura che si presenta malata alluomo# perch2 in con%litto con la natura del luogo! La conseguen&a * che luomo si sente a disagio perch2 * in con%litto con lambiente urbano# ed in%ine la stessa natura del luogo si sente dissacrata perch2 si presenta in opposi&ione sia con larchitettura che con luomo! La causa di tutto ci, * che oggi gran parte dellarchitettura moderna ha rinunciato a 'uellapproccio bioclimatico# teori&&ato dallAlberti alla sua epoca# 'uando gli architetti rinascimentali ubicavano larchitettura in un determinato sito# non solo da un punto di vista di armonie estetiche# 'uanto piuttosto anche per utili&&are sulla costru&ione lenergia termica solare+ le correnti daria sane a seconda delle stagioni+ la vegeta&ione# lac'ua e via dicendo! Oggi purtroppo gran parte dellarchitettura contemporanea# sembra aver rinunciato a tale approccio a %avore di unarchitettura tecnologica# sterile# in'uinante# dispendiosa ed estranea alle caratteristiche mor%ologiche dei siti e alla vita delluomo! Tutto ci, che lAlberti aveva teori&&ato sapientemente circa cin'uecento anni %a dovrebbe tornare# a mio parere# al centro della progetta&ione architettonica moderna# con nuove atten&ioni alle nuove necessit delluomo e in particolare al microclima interno alle costru&ioni per garantire la salubrit dello spa&io abitato e la salvaguardia della bios%era! In de%initiva il benessere materiale e spirituale degli abitanti! Lattuale architettura . 'uesta * una mia opinione . non ha pi- il coraggio di interpretare correttamente le vere necessit delluomo moderno e tantomeno le esigen&e della bios%era! )# i sentimenti# gli ideali#la poesia# la belle&&a della natura dei luoghi che ci circondano! Poich2 essa crede di doversi sottomettere alle leggi armoniche e drammatiche della natura e delluniverso! Cos:# 'uesta architettura e urbanistica contemporanea . se proprio la vogliamo de%inire cos: . dimentica spesso che la vita ha proprio origine nelle leggi ordinate e nascoste della natura e del cosmo# le 'uali per il modo migliore o peggiore impongono sempre e comun'ue che la vita di tutti gli organismi viventi# compreso naturalmente luomo e larchitettura# si adattino strettamente allambiente naturale esterno!
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In 'uesto la natura * impar&iale! )ssa pu, essere parsimoniosa o matrigna per tutti gli organismi viventi# compreso luomo e le sue opere esercitate sulla natura! Perci,# tutti gli organismi viventi# comun'ue# per sopravvivere# devono sempre adattare la loro biologia /attraverso la sele&ione o muta&ione0 per trovare le necessarie di%ese# contro le varie insidie dellambiente esterno! )d * proprio per 'uesta ragione che la stessa architettura# al pari di un organismo vivente# come gi detto nei capitoli precedenti# deve possedere oltre una %orma e una struttura corretta# anche un e'uilibrio %isico e biologico di adattamento con tutte le %or&e della natura# comprese ovviamente le variabili condi&ioni climatiche esterne! $uesto discorso# lAlberti nellopera De re aedificatoria# lha eviden&iato concretamente# come abbiamo potuto veri%icare nelle pagine precedenti! )gli# inoltre# ha introdotto nella storia dellevolu&ione dellarchitettura europea# anche una nuova idea di naturalismo del costruire# che poi non * nientaltro che la sintesi# sapientemente elaborata# di una ricerca# storicamente ini&iata e sedimentata# in 'uella antica tradi&ione popolare e colta che era larchitettura classica greco.latina# di cui il grande >itruvio rappresenta il punto di parten&a di ci, che lAlberti aveva teori&&ato! ) cio* il ri%iorire di una nuova sintesi# di riconcilia&ione tra luomo# la scien&a# larchitettura e la natura! ?iassumendo# lAlberti# proprio come un moderno >itruvio# sulle sue tracce# * riuscito ad elaborare una teoria bioclimatica# accompagnata da una prassi architettonica empirica# che nei suoi principi %iloso%ici# ambientali# biologici ed etici# * valida ancora oggi! Per 'uesta ragione egli * stato alla sua epoca un autentico rinnovatore# )ppure larchitettura contemporanea# nonostante la mole di conoscen&e scienti%iche biologiche sulla natura e la salute delluomo# accumulate negli anni# sembra non accorgersi dellimportan&a dei principi bioclimatici per il benessere delluomo e le'uilibrio della natura! Come abbiamo visto in 'uesti capitoli# detti principi# gi cin'uecento anni %a# lAlberti li aveva %atti propri sullarchitettura /le'uilibrio biologico tra larchitettura# luomo e lambiente0! 5ei capitoli precedenti resta inteso che# al di l dei di%etti e pregi in essi contenuti# ho voluto eviden&iare 'uasi con ostina&ione che larchitettura contemporanea# per riprendersi della sua crisi di identit# deve guardare allarchitettura rinascimentale italiana! Ci, anche per riprendere il %ilo spe&&ato per riannodarlo alle necessit %isiche e spirituali delluomo moderno# in sintonia e e'uilibrio con gli ecosistemi ambientali! Tutto ci, per riportare al centro della progetta&ione di nuovo luomo e per costruire lhabitat umano con la sua autentica %un&ione originaria di luogo naturale!

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CAPITOLO >II

Leon =attista Alberti e 4ilippo =runelleschi: una nuova cultura del progetto architettonico
Per fare della scienza occorre non rimanere inerti di fronte a ci5 che suscita mera iglia6 bisogna passare dal puro stato di contemplazione a 7uello di azione0 Latto di nascita della scienza 8 legato a 7uesta azione, cio8 alla produzione di mezzi per scandagliare il mera iglioso /L! 8e7monat0! ! Premessa
4ilippo =runelleschi# %iorentino / <<C. @@C0 a pari di L!=! Alberti * stato tra i massimi esponenti umanisti del ?inascimento italiano! )gli pur non avendo avuto lopportunit di leggere il Trattato sullArchitettura /De re aedificatoria0# perch2 pubblicato a 4iren&e nel @GB# dopo la sua morte! Ci, nonostante egli ha saputo tradurre in %orma tangibile nella sua opera architettonica i principi basilari dellarchitettura bioclimatica# teori&&ata dal suo giovane amico Leon =attista Alberti# con il 'uale era legato da una pro%onda stima intellettuale! $uesti due grandi umanisti non erano a%%atto degli intellettuali isolati! Le %onti storiche ci dicono che entrambi stimavano un amico comune: lo scien&iato %iorentino Paolo Po&&o Toscanelli /matematico# astronomo# geogra%o0! ) probabile che lAlberti# durante il breve soggiorno
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%iorentino# abbia incontrato oltre che 4ilippo =runelleschi# anche Paolo Po&&o Toscanelli! Con 'uestultimo# %orse# * probabile che abbia instaurato un rapporto di scambi di idee! >isto il suo grande interesse per la geogra%ia e lastronomia /vedesi capitolo III0! Allepoca era costume tra gli intellettuali# %iloso%i# scien&iati# artisti# ecc!# ritrovarsi nei numerosi circoli umanistici %iorentini# nei 'uali avvenivano rapporti reciproci di scambi di idee e in%orma&ioni scienti%iche e %iloso%iche! "i ci, ne d testimonian&a il 3anetti /Tucci Antonio0# matematico e architetto / @;<. @D 0! )gli parla della pro%onda amici&ia che legava il giovane 4ilippo con Paolo Po&&o Toscanelli! Comun'ue agli ini&i del H@EE# come gi detto nel capitolo III# cera un clima culturale# basato sullinterscambio di idee# ipotesi e progetti che spesso tra gli stessi interessati# provocavano accese discussioni e vivaci polemiche! Alla base di tutto ci, stava la certe&&a che ogni novit scienti%ica# tecnica e %iloso%ica# potesse in un certo modo# provocare nellopinione pubblica certi timori o cambiamento nella vita 'uotidiana! 5el senso di nuovi valori etici# sociali e spirituali! "etta in altro modo: 'ueste scoperte e innova&ioni scienti%iche# potessero diventare strumenti# modi o atti pubblici che oltre a cambiare il modo di pensare nei con%ronti della scien&a dellarte della cultura# potessero incidere sullo stesso benessere materiale e spirituale delluomo e dellintera societ! >a detto che in 'uesto ricco e pro%icuo contesto culturale e scienti%ico# larchitettura * stata sen&altro la %orma darte che pi- di ogni altra aveva risentito dei progressi# dei ritrovati della tecnica: macchine edili&ie# strumenti ottici di rappresenta&ione gra%ica e strumenti analitici di descri&ione ambientale del territorio /vedasi capitolo III0! In 'uesto stesso periodo larchitettura doveva %ar %ronte alle nuove richieste di %un&ioni provenienti dalla%%erma&ione sociale e culturale della borghesia 'uattrocentesca che in un certo senso# era attratta e incuriosita dalle novit nel campo scienti%ico ed artistico! Cos: come una parte del Clero era attratta dalla grande capacit e talento artistico di uno stuolo di pittori# scultori# architetti# ecc! Come gi detto nei capitoli precedenti# larchitettura# per la sua complessit di %un&ioni /nel senso che essa abbraccia luomo con le sue necessit %isiche# di lavoro e bisogni spirituali0# richiedeva per la sua reali&&a&ione la collabora&ione speci%ica di altre discipline del sapere! (en&a le 'uali non sarebbe stato %attibile risolvere con ra&ionalit i numerosi problemi tecno.costruttivi e bioclimatici associati alle nuove %un&ioni e bisogni richiesti dalla societ del $uattrocento dalla nuova architettura! Per soddis%are 'uesti bisogni della societ civile e del clero# era necessario %ormulare una nuova cultura del progetto architettonico che secondo la conce&ione di 4ilippo e di L!=! Alberti# doveva indispensabilmente rompere de%initivamente con la tradi&ionale imposi&ione delle Corpora&ioni delle arti e mestieri! Le 'uali# erano ancora imperanti nella societ %iorentina del $uattrocento! )sse# in architettura# si basavano su un metodo progettuale il cui principale intendimento era solo dettato da un sapere gerarchico# empirico e dalla rigida divisione dei mestieri e delle discipline! Allopposto# 'uesta nuova cultura del progetto# secondo la conce&ione di =runelleschi e di Alberti ed altri intellettuali# doveva superare il muro delle di%%eren&e disciplinari# per entrare a pieno titolo nei problemi scienti%ici e umani del campo di intervento progettuale e di tras%orma&ione dellambiente %isico! $uesta cultura
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del progetto era intesa# soprattutto# nella sua aderen&a alla realt del mondo %isico e allinterpreta&ione allargata delle altre discipline! Come convergen&a di tutte le arti e discipline in un progetto scienti%ico e ambientale totale! $uesta conce&ione doveva incidere in senso lato# sia nei processi di tras%orma&ione sociale# sia di tras%orma&ione e innova&ione culturale e tecnologica! In 'uesto nuovo 'uadro teorico e scienti%ico# larchitettura come del resto tutte le altre discipline scienti%iche e artistiche# dovevano essere basate sulla matematica# geometria# ottica o prospettiva# e sullo studio delle scien&e terrestri: meteorologia# astronomia! $ueste discipline# tutte improntate sullesperien&a ra&ionale ed empirica# dovevano costituire un nuovo luogo di incontro della nuova (cien&a dellArchitettura! la matematica /o scien&a dei numeri0 era necessaria per lo studio delle'uilibrio statico delle %or&e di gravit interne ed esterne dei volumi edili&i nello spa&io# la geometria# lottica o prospettiva per lo studio dellorgani&&a&ione ed articola&ione delle %orme compositive in rela&ione allambiente circostante+ la geogra%ia per lindagine delladattamento delledi%icio allambiente climatico ed atmos%erico esterno+ ed in%ine lastronomia per lo studio dellin%luen&a a %ini energetici dei %lussi di energia del sole e delle stelle allinterno dellinvolucro architettonico! "un'ue larchitettura# sen&a lapporto vitale e la guida di 'ueste discipline# non sarebbe mai potuta diventare una vera scien&a! =isogna dire che il primato di 'uesto nuovo progetto architettonico# spettava comun'ue e sempre alle capacit intellettuali dellarchitetto e progettista! ?iassumendo# larchitettura doveva rispondere ad un progetto totale che per essere veramente completo in ogni sua parte# doveva essere studiato nei minimi particolari# attraverso le discipline summen&ionate# necessarie a garantire le'uilibrio della costru&ione con il complesso sistema ambientale esterno e a pari tempo ad assicurare il benessere %isico e spirituale delluomo! In 'uestottica# possiamo dire che sia il =runelleschi che Leon =attista Alberti# alla loro epoca# sono stati dei veri pionieri della scien&a delle costru&ioni! )ssi avevano compreso il valore dellinterdisciplinarit nel progetto architettonico! "i%atti il =runelleschi# della teoria bioclimatica di Alberti# ne ha dato una dimostra&ione applicativa nella sua maestosa Cupola di H(anta 3aria del 4iore# che a mio avviso rappresenta limperativo della moderna architettura rinascimentale e nel contempo il capolavoro bioclimatico del $uattrocento italiano! )ssa# per importan&a storica# riassume in s2 non solo i principi bioclimatici teorici# pratici# %ormulati dallAlberti nellopera De re aedificatoria# 'uanto linsieme delle conoscen&e scienti%iche# degli elementi costruttivi# estetici# simbolici# sociali e religiosi del pensiero umanistico italiano!

;! La cupola! un capola oro di habitat colletti o


"opo 'uesta breve premessa+ adesso# prima di anali&&are nei prossimi capitoli i principi e i parametri ambientali su cui * basata la climati&&a&ione della Cupola# desidererei# 'ui# brevemente raccontare un ricordo che ho di essa# ai tempi in cui ero studente a 4iren&e! !!! ?icordo# diversi anni %a# in 'uelle giornate dal caldo a%oso# con la citt che sembrava esplodermi addosso a causa del rumore assordante del tra%%ico urbano e dai cattivi odori
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degli scarichi delle automobili# di ri%ugiarmi spesso nella =asilica di (anta 3aria del 4iore! 8i sapevo che allinterno di 'uesta Chiesa# avrei trovato 'uello che cercavo: un ambiente %resco# gradevole# silen&ioso e pro%umato! Ci, per rinvigorire il mio corpo e lo spirito! Il mio posto pre%erito# era sempre 'uello vicino allaltare maggiore e precisamente sotto la maestosa Cupola di 4! =runelleschi! Pre%erivo proprio 'uesto posto# pi- di ogni altro# perch2 lo sentivo pi- %resco e con%ortevole! 3a %orse il motivo principale che mi spingeva a sostare l:# era la particolare atmos%era suggestiva# creata dalla luce so%%ice e pulita delle %inestre# dal pro%umo dei %iori dellaltare# dallincenso# ed in%ine dal brusio dei %edeli che risuonava come un eco# sullo s%ondo ampio della Cupola! "evo proprio con%essare che tutto ci,# suscitava in me un %orte impatto sensoriale# come se il mio corpo e i miei sensi# %ossero avvolti in una dimensione di benessere totale! "i 'uesto mio stato di benessere psico%isico# sinceramente# non sapevo spiegarmene il perch2! 3a# 'uando volgevo il mio sguardo in alto# verso la vastit della Cupola# avevo sempre di pi- la chiara sensa&ione che il segreto di tutto ci, si celasse proprio l:# nelle pieghe della pelle di 'uellenorme catino# come diceva Carlo Ludovico ?agghianti# %rutto di miracoloso e geniale e'uilibrio! ) ri%lettendo sulla sua magni%icen&a # dellarmonia dello spa&io# attraversato da una luce calma e tran'uilla# dai colori chiari e trasparenti# pensavo al genio di 4ilippo =runelleschi! ) mi domandavo come egli abbia potuto reali&&are 'uella meraviglia di costru&ione# di habitat collettivo# credo in%initamente superiore agli attuali habitat moderni# solo con i poveri me&&i tecnologici disponibili alla sua epoca! $uando# %ra laltro# non esistevano neppure gli attuali so%isticati impianti di climati&&a&ione per il condi&ionamento dellaria# per rendere gli ambienti interni %reschi destate e caldi dinverno! 5on so bene 'uale valore si possa attribuire ad un ricordo cos: lontano e personale# ma non posso %are a meno di pensarci con una ri%lessione sul vero signi%icato dellarchitettura che spiegarlo in modo esauriente sarebbe un argomento troppo lungo! 3a una cosa la voglio dire! Penso che una costru&ione edili&ia# non sono solo le parti strutturali assemblate tra di loro che racchiudono semplicemente un dato spa&io! Ci, sarebbe un discorso troppo riduttivo# scontato e banale! ) mia opinione che una costru&ione edili&ia * un luogo dove si percepisce la lin%a vitale della natura# il vigore della terra# del sole# dellac'ua# dellaria e tutto ci, che di buono# Nmadre naturaN ci o%%re per il nostro benessere psico%isico! Perch2 noi siamo creature nate da essa! Larchitettura * il luogo dove noi trascorriamo gran parte della nostra esisten&a# con i nostri sentimenti# le emo&ioni# il dolore o per 'uello che * veramente il nostro essere: la nostra vita di creature naturali legate allambiente! Tuttavia credo che larchitettura sia un concetto molto pi- ampio del semplice abitare una casa che * comun'ue un aspetto importante nella vita delle persone! Abitare in uno spa&io costruito * un %atto sempre umano! Tutti gli animali# le piante# i %iori# hanno un posto idoneo dove vivere# sen&a alterare il luogo! Luomo# a di%%eren&a degli animali# proprio perch2 dotato di intelligen&a e di sentimenti# deve costruire la propria tana o nido# in e'uilibrio con la natura del luogo# con se stesso e la societ! Parole
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nobili che troppo spesso sono completamente ignorate nella pratica edi%icatoria di molti architetti e progettisti contemporanei# i 'uali dimenticano che abitare * un %atto umano! )ssi# presi dalla %retta /una delle tanti contraddi&ioni della nostra societ consumistica# regolata dalle leggi del pro%itto0# credono che occuparsi dei sentimenti# delle emo&ioni e delle aspira&ioni umane# sia uninutile perdita di tempo# un %reno alla propria libert creativa! 4acendo cos: la loro architettura si allontana sempre di pi- dai sentimenti della gente e dalla natura che la circonda /sorgente primaria del vero e autentico benessere materiale e spirituale delluomo /C%r! L!=! Alberti# De re aedificatoria0! A 'uesto proposito# il saggio %iloso%o cinese Lao.Tse# gi cin'ue secoli prima di Cristo# a%%ermava che: la vera realt di una casa# non consiste solo nelle 'uattro mura e nel tetto# ma nello spa&io che essi racchiudono e in cui si vive! (econdo me# egli con 'uesta %rase# voleva signi%icare che lo spa&io di unabita&ione non * mai neutro+ esso * il luogo delle nostre aspira&ioni# dei sentimenti+ in de%initiva dei nostri valori nei con%ronti della societ e di madre natura! Larchitettura moderna# %rutto in genere di pure specula&ioni intellettuali# trascura gli aspetti emo&ionali che# nonostante il progresso tecnologico# continuano ad agire nelluomo e ad avere la loro importan&a vitale! $uindi# un salutare ritorno delluomo e dellarchitettura alla natura# sarebbe un rimedio non idilliaco# ma seriamente indispensabile per entrambi!

<! La "upola, un opera creata per onorare la 9atura e Dio


4acesi unaltra Cupola# di %uori# sopra 'uesta per conservalla dallo umido e perch2 respiri e torni pi- magni%ica e gon%iata in modo che luna e laltra si cammini /4ig: 0! >olendo anali&&are con una personale ri%lessione il signi%icato celato di 'uesta %rase del 3anetti# vorrei esplicitare un po di pi- il signi%icato racchiuso in 'ueste parole! "a una parte il =runelleschi esprime la necessit di reali&&are una Cupola con doppio guscio# munito di una sorta di dia%ramma %rapposto che doveva separare lo spa&io interno da 'uello esterno# in modo da %ar %iltrare laria e lumidit interna per bilanciarla con il ricambio con 'uella esterna+ dallaltra la necessit di conservare pi- a lungo possibile lopera nel tempo! 3a oltre a ci,# egli voleva sottolineare o meglio %ar comprendere ai suoi contemporanei la dichiarata leggibilit tra la %orma compositiva le parti edili&ie e lambiente circostante+ 'uasi ad en%ati&&are anche leviden&a degli aspetti bioclimatici legati ad essa! 5on si dimentichi in%atti che stante lubica&ione della Cupola al di sopra dellalte&&a degli altri edi%ici del centro antico# era necessario che la stessa %osse idoneamente protetta dalle insidie della pioggia# dellaria umida# del vento# del sole e di altre avversit climatiche! Potrei ancora aggiungere alla %rase del 3anetti# unanalogia tra la Cupola e un 'ualsiasi organismo naturale# capace di respirare# nutrirsi di energia naturale e vivere in armonia con lambiente circostante! In sintesi ho voluto aggiungere per ultimo# 'uestanalogia alla bellissima de%ini&ione del 3anetti# per ribadire ancora una volta le reali inten&ioni di =runelleschi: 'uanto %osse importante per lui la necessit di creare unopera architettonica naturale# per onorare la 5atura e "io e che vivesse a lungo di energia ed in sinergia con tutte le %or&e della natura del sito!
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@! La "upola e luomo! due organismi i enti traspiranti


5ei capitoli precedenti abbiamo visto come le %or&e della natura abbiano un in%lusso diretto sulla %orma dei manu%atti architettonici e in generale sugli organismi viventi! In natura si * detto che una delle leggi biologiche delladattamento allambiente naturale * che tutti gli organismi viventi /animali# piante0 per poter sopravvivere# hanno bisogno di una %orma esterna e di unanatomia o struttura interna# per%ettamente adatta al genere di vita che conducono e al luogo ambientale in cui vivono e prosperano! In architettura la %orma dellinvolucro edili&io# ha il compito principale di proteggere luomo dalle intemperie e dai pericoli esterni e %ornirgli un ambiente interno che %avorisca il suo benessere %isico# la sua capacit di lavoro o di altre %un&ioni! Per ottenere ci,# * necessario che il microclima interno allinvolucro edili&io# abbia unatmos%era in leggero movimento# sen&a correnti daria troppo %redda e calda e possibilmente ricca di aria pulita# ossigeno con una temperatura e un livello di umidit gradevoli+ una buona illumina&ione e un buon isolamento acustico! Inoltre# occorre che linvolucro edili&io# sia in grado di esplicare con latmos%era esterna# un e%%icace processo di traspira&ione che renda il microclima interno# bioclimaticamente compatibile con il metabolismo delluomo! "opo 'ueste brevi considera&ioni generali sui criteri bioclimatici dellarchitettura# rivolgiamo latten&ione alla 'uestione della %un&ione bioclimatica della Cupola! Per meglio comprendere il meccanismo bioclimatico della Cupola# attribuiamo ad essa a titolo di esempio una capacit di comportamento simile allattivit di traspira&ione del corpo umano! Pur sottolineando il sotto%ondo astratto di 'uesta de%ini&ione data# vorrei esplicitare di pi- 'uesto signi%icato# attraverso il con%ronto tra la Cupola# intesa come habitat vivente e il corpo umano inteso come organismo traspirante! (e noi osserviamo la Cupola# vista nello spa&io esterno ci appare# a colpo docchio come una costru&ione immobile# statica e priva di vita! Ci, * solo una nostra impressione ottica+ nella realt# essa * un organismo architettonico vivente# dinamico# %ormato da un insieme complesso di organi visibili e non visibili o meglio ad un livello di maggiore comprensione: di componenti edili&i a cui si associano diversi tipi di %or&e interne in e'uilibrio ad altre %or&e esterne /climatiche ed atmos%eriche0# che interagiscono %ra di loro costantemente! Con 'ueste ultime %or&e naturali# la Cupola analogamente al corpo umano svolge una %un&ione traspirante# cio* di evapora&ione# %un&ione che la esercita principalmente dalle murature e dalle aperture esterne# dove laria e la luce assorbita verso linterno# viene sotto %orma di vapore versata nellatmos%era esterna! Per assolvere a 'uesta %un&ione# la cupola * %ormata da un complesso sistema strutturale# attraversato da una %itta unit di componenti o organi# interconnessi %ra di loro che sono le spesse murature porose# solcate da microscopiche cavit interne ed esterne# paragonabili a vene capillari che solcano la pelle del corpo umano! )sse vengono irrigate costantemente di vapor ac'ueo e di correnti daria che li ossigenano: similmente alla pelle del corpo umano! La maniera in cui sono strutturate 'ueste murature o pelli# costituite come si * detto da microscopici alveoli interni ed esterni pieni daria# possono provocare il benessere o il disagio delluomo allinterno dello spa&io architettonico! $uesto discorso serve ad introdurre uno dei tanti
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principi bioclimatici %ondamentali su cui si basa la Cupola e cio* la rela&ione che stabilisce tra latmos%era interna o microclima con 'uella esterna /macroclima0# che come vedremo in seguito da un lato ne subisce lin%luen&a# dallaltro ne condi&iona landamento climatico per adattarlo al proprio microclima interno! $uesta rela&ione costituir il %ilo conduttore di 'uestanalisi bioclimatica della Cupola! Allo scopo di evitare di%%icolt e problemi di natura semantica# * bene precisare che luso della parole parola modello dinamico# attribuito alla Cupola# sar adoperato sen&a alcuna implica&ione di tipo estetico o %iloso%ico! $uesta parola# va intesa come concetto bioclimatico che * strettamente connesso e correlato con il sistema Cupola! 5el nostro caso speci%ico# anche la parola sistema# * da intendere sempre# come sistema bioclimatico! Ci, e'uivale ad a%%ermare che tratteremo solo le caratteristiche bioclimatiche della Cupola: attraverso unanalisi dettagliata dei suoi componenti edili&i che come osserveremo sono connessi %ra di loro# in un rapporto di reciproca dipenden&a con le condi&ioni variabili# climatiche ed atmos%eriche esterne: tramite 'uel processo complesso di scambio energetico che avviene costantemente %ra lo spa&io interno con 'uello esterno alla Cupola! Le illustra&ioni che accompagnano 'uesto studio# vogliono dimostrare leviden&a dei criteri bioclimatici della Cupola o meglio di ogni cosa# per convincerci che il =runelleschi inten&ionalmente# %in dallini&io della costru&ione aveva studiato a lungo tutte le %or&e della natura del sito# per utili&&arle a %ini energetici! Per 'uesto# il =runelleschi * stato veramente un architetto geniale e moderno che ha preceduto i tempi# con assoluta convin&ione del valore dellarchitettura bioclimatica o ecologica!

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CAPITOLO >III La Cupola e luovo: due organismi viventi# bioenergetici

! La termoregolazione della "upola.


(ulla base dei criteri bioclimatici gi mostrati in preceden&a e da 'uel che abbiamo detto nei capitoli centrali# possiamo ora a%%ermare che un involucro edili&io deve possedere la capacit di comportamento# simile allattivit metabolica di un organismo vivente! >ale a dire alla possibilit che 'uesto sia in grado di esplicare con latmos%era esterna ad esso# un e%%icace processo di traspira&ione e scambio energetico che renda il suo ambiente interno bioclimaticamente e'uilibrato e compatibile! A titolo di esempio# attribuiamo al modello Cupola di 4ilippo =runelleschi# una capacit di comportamento metabolico# simile allattivit biologica di un organismo vivente# appunto un uovo! 5ellosservare la se&ione di un uovo e 'uella della nostra Cupola /4igg! 0# la prima impressione che ci salta agli occhi# * la straordinaria somiglian&a nella %orma! "i %atto le due %orme hanno una super%icie s%eroidale con le estremit superiori# leggermente appuntite! (e guardiamo attentamente la loro %orma esterna ed interna dei due involucri# per individuarne tutte le loro parti strutturali# ci accorgiamo subito che entrambi hanno diverse caratteristiche comuni! (ia luovo che la nostra Cupola li accomuna con un guscio esterno# o tetto che li protegge! Al loro interno# notiamo due membrane# o murature# separate tra di loro# che in se&ione si presentano a %ormare una cavit o camera daria! 5ella Cupola * lo spa&io racchiuso tra due calotte s%eriche! 3entre nelluovo * lo spa&io racchiuso tra due calotte s%eriche! 3entre nelluovo * lo spa&io %rapposto tra le due membrane! A 'uesto punto il con%ronto tra luovo e la Cupola# pu, apparire alla nostra mente# come una incidentale straordinaria e meravigliosa coinciden&a della natura! 3a ci,# come gi accennato nel capitolo II# non ci deve cogliere di sorpresa# anche perch2 la corrisponden&a di %orme naturali e nel nostro caso# architettoniche# hanno sempre interessato e incuriosito molti architetti ed artisti o poeti# %in dallantichit! )ssi# spesso# trovavano lispira&ione per le proprie opere nelle %orme meravigliose della natura! (ia nel %abbricare manu%atti arti%iciali# sia nelluso del simbolo che nella meta%ora! 3a non * ci, loggetto del nostro argomento! Tuttavia# bench2 sia importante %ormulare un con%ronto %ra luovo e la Cupola# ritengo utile e interessante a%%rontarlo! Come vedremo 'ui di seguito# 'uesto con%ronto non * basato sul signi%icato simbolico o meta%orico dei due involucri o sulla semplice somiglian&a %ormale# bens: sullidentit del nesso %un&ionale! In sostan&a# su unanalisi di 'uella rela&ione complessa che * la regolamenta&ione della temperatura# o meglio di 'uel processo %isico che si chiama termoregola&ione! 4enomeno naturale che caratteri&&a come gi si * detto# la vita di tutti gli organismi viventi# compreso luomo dal pi- piccolo /microscopico0 al pi-

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/macroscopico0 e che comprende anche le macchine e 'uindi le costru&ioni architettoniche /vedasi capitoli I># ># >I0! A 'uesto punto la domanda che giustamente vi ponete *: cosa centra 'uesto discorso sulluovo e sulla Cupola9 4orse molto! (appiamo che una delle propriet %ondamentali di tutti gli organismi viventi# compreso le opere delluomo * la loro capacit di sviluppare e mantenere un e'uilibrio con le %or&e esterne# cio* di stabilire e produrre condi&ioni %isiche e chimiche ottimali per la propria vita! In 'uesto senso# se noi consideriamo la vita delluovo come microhabitat di un organismo vivente e la Cupola come microhabitat di un organismo umano# nonch2 le %or&e esterne dellambiente che agiscono su entrambi+ noteremo che sia luovo che la Cupola /ovviamente in modo diverso0 sono accomunati da una serie di componenti o organi costitutivi che hanno come obiettivo 'uello di creare al proprio interno un microclima con%ortevole alla propria vita interna# ad un livello predeterminato in rela&ione agli shocL termici esterni! In 'uestottica# per meglio comprendere lanalogia di 'ueste due cellule abitative# * indispensabile spiegare prima# per sommi capi# il meccanismo %un&ionale e biologico delluovo /involucro vivente0 e della Cupola /involucro architettonico0! Cominciamo dalluovo! Per poter assolvere alla sua %un&ione primaria che * la riprodu&ione biologica# deve essere covato o incubato da una %onte di calore naturale o arti%iciale# a%%inch2 il nuovo essere possa svilupparsi e nascere! Al riguardo mio nonno# mi ricordo# che per mancan&a di chiocce /galline che covano0 %aceva covare le uova disponendole con cura sotto un cumulo di sterco di mucca asciutto# situato in un luogo ben esposto al sole e ben protetto dal vento! "opo un certo periodo le uova si dischiudevano dando vita a 'uei pa%%utelli e simpatici pulcini! Io bambino non credevo ai miei occhi# e pensavo 'uale magia si nascondesse dentro 'uel cumulo di sterco secco! Lasciamo 'uesto bel ricordo della mia in%an&ia e torniamo sul nostro argomento! (appiamo che la prima regola biologica * che la temperatura e umidit interna alluovo rimanga pressoch2 costante durante tutto il ciclo biologico! La nostra Cupola# diciamo ad un livello diverso# ma simile alluovo# per poter conservare il suo stato di salute nel tempo# la prima regola %ondamentale * che il suo livello di temperatura e umidit interna# non subisca %orti sbal&i di temperatura o repentine escursioni termiche /picchi caldissimi e %reddissimi0! >iceversa# deve cercare di mantenere come per luovo un microclima interno adatto allo sviluppo delle %un&ioni metaboliche umane# che in essa si svolgono! "a 'uesto punto di vista * evidente che la %un&ione primaria dei due involucri su descritti * 'uella di mantenere possibilmente al proprio interno condi&ioni ottimali di com%ort# sta&ionario rispetto alle mutevoli condi&ioni climatiche ed atmos%eriche esterne! A 'uesto punto# tenteremo di esaminare pi- da vicino le parti della struttura dei componenti delluovo e della Cupola: il loro %un&ionamento complessivo e le intera&ioni tra linvolucro interno con latmos%era esterna! Come gi detto in preceden&a luovo consiste di un involucro calcareo con guscio esterno poroso# che ha la propriet di lasciarsi attraversare dallaria e di %ar a%%luire il calore
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necessario nella camera daria# sen&a disperderlo troppo in %redda! Le due membrane %rapposte controllano ed evitano leccessiva evapora&ione dellac'ua contenuta nellalbume e 'uindi la penetra&ione dellaria! $uesta camera daria delluovo %un&iona come una livella a bolla daria# cio* registra e regola 'ualsiasi mutamento del livello di temperatura e umidit interna del corpo scaldante linvolucro calcareo! In 'uesto senso svolge un ruolo importantissimo per le'uilibrio termico! )ssa ha la capacit di regolare il contenuto di calore e di umidit allinterno dellinvolucro per portarla a livelli di com%ort ottimale per lo sviluppo della vita! In sintesi possiamo dire che essa * una vera cavit termica che 'uando * necessario# interrompe lapporto di energia calori%ica troppo %orte per portarla ad una temperatura con%ortevole allo sviluppo biologico! A 'uesto punto vi chiedete: che cosa c* di speciale in tutto ci,9 In verit# sappiamo che laria racchiusa allinterno della cavit termica# 'uando * %erma# * un potentissimo termoisolante! La sua e%%icien&a termica * dovuta in gran parte alla bassissima trasmittan&a termica! Il contenuto dellaria allinterno della camera daria# oltre ad essere ricca di ossigeno# si presenta a seconda delle sollecita&ioni esterne# cio* le intera&ioni con la temperatura e pressione che riceve dallesterno# in contino movimento dinamico! $uestaria# oltre ad essere una pessima conduttrice di calore# cambia costantemente il suo stato di densit a causa# come si diceva prima# della temperatura e pressione diretta esercitata dalla %onte di calore esterna sui gas interni alla camera daria! La conseguen&a di 'uesto complesso %enomeno %isico * che allinterno delluovo si produce un costante e'uilibrio dinamico# dove la temperatura elevata esterna delluovo %avorisce una rea&ione controllata endotermica e viceversa# unabbassamento della temperatura# %avorisce una rea&ione esotermica! In 'uesto modo# si produce 'uel processo %isico# complesso e so%isticato che si chiama termoregola&ione! $uestultima a%%erma&ione# peraltro pu, lasciarci un po scettici+ tuttavia in natura va riconosciuto 'uanta parte abbia il clima come diceva lAlberti: !!! nella crescita# nella conversa&ione# nel ra%%or&amento della vita e delle cose! ) evidente che la termoregola&ione nelluovo come del resto in tutti gli organismi viventi# non si pu, de%inire esattamente solo e attraverso le parti o componenti costitutive degli elementi operanti che la producono! )ssi# come la vita stessa# sono sempre 'ualche cosa di pi- della pura analisi dei componenti o parti che costituiscono un uovo o 'ualsiasi organismo vivente o manu%atto arti%iciale! Tuttavia# possiamo a%%ermare che la Cupola di (anta 3aria del 4iore# come del resto luovo# possiede un proprio e originale sistema di termoregolamenta&ione che per 'uesta importante %un&ione * similare a 'uello delluovo! 3i spiego: essa# per evitare lo s'uilibrio e lo stress ambientale prodotto dalle %or&e naturali esterne# * dotata di un tetto esterno che ha la capacit di assorbire nelle ore diurne la radia&ione solare e di lasciarsi lentamente attraversare dallaria calda e %redda! 3a ci, non * su%%iciente a proteggere linvolucro interno da altri %attori esterni insidiosi# 'uali il troppo caldo# %reddo# e venti umidi! Per ovviare a 'uesti inconvenienti# la Cupola * dotata di un ulteriore prote&ione interna# rappresentata dalle due murature# dotate di traspirabilit! Lo spa&io %rapposto tra le medesime# %ormano la camera daria /4igg! 0! $uesta camera daria # come si * detto
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per luovo# ha la propriet di ottimi&&are e regolare la temperatura e umidit interna! )ssa svolge un ruolo importantissimo per assicurare le'uilibrio termico allinterno dello spa&io abitato vero e proprio! In e%%etti laria che penetra tra le due calotte s%eriche della Cupola# non solo protegge %isicamente le medesime dal %enomeno dellumidit# dalle %orti radia&ioni termiche# dagli sbal&i di temperatura e dalla pioggia# ma agisce e blocca in modo e%%icace i pericolosissimi e%%etti dei ponti termici che potrebbero compromettere lo stesso e'uilibrio statico dellintero complesso architettonico! "a 'uesto sommario con%ronto tra la Cupola e luovo# ci sar# adesso# pi- %acile comprendere il modello bioclimatico della Cupola e 'uindi il complesso sistema di termoregola&ione che si sviluppa tra latmos%era esterna e lo spa&io interno! Tutto ci,# come vedremo in seguito# sar esaminato in modo dettagliato# 'uando a%%ronteremo# complessivamente il bilancio energetico della Cupola attraverso i parametri 'ui sotto elencati: S le condi&ioni climatiche esterne locali /temperatura# radia&ione solare# venti dominanti# umidit0+ S %orma della Cupola# dellambiente# come riparo dal vento e dalla radia&ione diretta+ S resisten&a termica dei muri+ S dispersione dovuta alla ventila&ione della camera daria+ S movimento dellaria esterna e interna alla Cupola+ S livello termico interno ed esterno alla Cupola /media mensile0+ S caratteristiche solari della Cupola: orientamento# esposi&ione delle %acciate# super%icie complessiva e trasmissione solare+ S aperture trasparenti esterne! Il riconoscimento della Cupola come sistema bioclimatico energetico# ci permetter di anali&&are le parti o componenti della Cupola# in rela&ione alle variabili climatiche ed atmos%eriche esterne che incidono e condi&ionano il microclima interno e 'uindi benessere e salubrit! Come riportano le %onti storiche# 4ilippo =runelleschi# %in dallini&io della costru&ione della Cupola# si preoccup, di studiare meticolosamente i caratteri meteo e micro.climatico dellarea di 4iren&e e il tessuto urbanistico locale! Tenendo conto dellorientamento del sole# del vento dominante# dellandamento stagionale della temperatura# del caldo# del %reddo# dellumidit dellaria e di tutti gli altri aspetti legati alla geometria e delle procedure di costru&ione che ancora oggi dovrebbero essere valutati prima di reali&&are 'uella sorta di guscio protettivo che * la costru&ione di un edi%icio!

;! "aratteri meteo e microclimatici! la alutazione climatica regionale a scala dellubicazione della "upola
A di%%eren&a di altre regioni italiane la Toscana e 'uindi la citt di 4iren&e# non registra %orti sbal&i di temperatura %ra le &one costiere e le &one interne! Il clima di 4iren&e e della Toscana nord orientale# pu, essere de%inito temperato# di tipo prettamente mediterraneo! tuttavia# nellarea in 'uestione# sono %acilmente riconoscibili
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alcune situa&ioni climatologicamente tipiche che# alternandosi %ra loro durante lanno con %re'uen&e variabili# contribuiscono a caratteri&&are le stagioni! "urante linverno# le alte pressioni siberiane# si instaurano spesso nellarea del bacino di 4iren&e# determinando condi&ioni di tempo bello# stabile# con temperature minime anche molto basse e gelate notturne! "urante la primavera e in autunno larea * raggiunta da masse daria umida di provenien&a atlantica che determinano condi&ioni di tempo stabile# con piogge che talvolta possono essere estese e persistenti! In 'ueste due stagioni# e in particolare tra ottobre e novembre# si registrano i massimi di piovosit! La dire&ione e velocit del vento# con%ermano 'uesta stagionalit! In%atti in inverno essi spirano in prevalen&a da nord.est# mentre in primavera e autunno si a%%ermano i venti di provenien&a occidentale! In estate# dominano i venti provenienti dal 'uadrante nord ovest! "urante la parte pi- calda dellestate# la dire&ione prevalente * da sud! (pesso# spira lo scirocco /con il caratteristico e%%etto di rasatura sulle costru&ioni! 5el periodo sottoriscaldato /ottobre e aprile0 sono prevalenti i venti che provengono da nord ovest! 5ei mesi di gennaio e %ebbraio# si hanno venti %reddi da nord# ovest e sud ovest! 5ellarea in esame# non si presentano escursioni termiche di rilevante ampie&&a# come risulta dal con%ronto delle temperatura massime e minime rispetto alle medie! I dati relativi alla piovosit in generale ed alla sua %re'uen&a in particolare# mostrano in media dei massimi e dei minimi# compatibili con le caratteristiche stagionali! (i pu, a%%ermare che larea della pianura di 4iren&e * abbastan&a soleggiata# che * esente da %attori climatici anormali e che in de%initiva il clima relativo * per%ettamente compatibile con la sua latitudine e altitudine!

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Interpretazione nellarea di #irenze0 Analisi dettagliata


! Latitudine nord di 4iren&e pari a @<M#@;# longitudine M#; /ri%erimento 3onte 3ario0 ;! Temperatura! La temperatura massima registrata * di <G#DMC# variabile tra i <B#CM e <D#EM+ la media della temperatura minima * di .;#CM# variabile tra i . #CM+ la media pi- bassa si registra a gennaio# .@#FM! La temperatura media pi- alta labbiamo nel mese di luglio ;@#CM! 5elle varie stagioni si mantiene oscillante intorno a G#@MC! <! Precipita&ioni! )sse presentano delle di%%ormit sulla 'uantit di precipita&ioni# anche notevoli da &ona a &ona# sono pi- alte nella &ona appenninica rispetto alla pianura! nella &ona di 4iren&e di bassa pianura# * di circa G@E mm lanno! La precipita&ione massima di CE#@ mmTanno %u registrata nel novembre del DCC /anno dellalluvione di 4iren&e0 e una punta minima di F@ #C mm# nel DCF! 5ella pianura di 4iren&e le precipita&ioni nevose non sono %re'uenti# si presentano soltanto in 'ualche mese invernale# sono di scarsa durata e di limitata alte&&a! @! Amidit relativa e pressione! La media annuale di umidit relativa# varia dal @C al CCU! ) minore dinverno che destate# in cui pu, salire %ino al FEVGEU pi- di 'uattro mesi! La pressione di vapore * massima in luglio e agosto# con una media di ;@ mm di mercurio# ma in situa&ioni estreme sale a ;@ mm# durante i tre mesi estivi! B! (ole! La distribu&ione delle giornate serene e nuvolose * abbastan&a uni%orme durante tutto lanno! Il massimo soleggiamento probabile si ha in luglio e agosto /FEU0# 'uello minimo in gennaio /B<U0! Il calore solare * appre&&abile anche durante il periodo sottoriscaldato! Come ordine di grande&&a# si pu, stimare in WXh# la 'uantit di energia incidente su un metro 'uadro di involucro edili&io# in un giorno invernale! C! >enti! Predominano i boreali# venti dominanti da sud est# 'uelli %orti e %reddi da nord# ovest# est! 5ella stagione estiva# il maestrale che so%%ia da nord ovest# attenua il clima da me&&ogiorno %ino alla sera# sopravvenendo di poi la bre&&a di terra che spira di giorno dal mare e di notte dalla terra %ino alle prime ore del mattino /4ig! 0! I venti del secondo 'uadrante# che succedono per %re'uen&a ai boreali predominanti# apportano notevole nuvolosit# con minimo di agosto e due massime nel mese di dicembre e aprile# per una %re'uen&a media di giorni @#G su <E! Le nebbie sono in%re'uenti! La velocit del vento# * generalmente stabile durante tutto lanno# con una velocit media di <#B mTs destate e @#@ mTs dinverno /moderato0 /4ig! 0!

<! %bicazione urbana e ambientale della "upola


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Struttura urbana La sua massa volumetrica domina su tutti gli altri edi%ici del centro urbano di 4iren&e! La posi&ione dominante la pone indubbiamente allesposi&ione diretta dellirraggiamento solare: luce e calore# a di%%eren&a delle strade e pia&&e limitro%e del tessuto urbano# dove la luce# inevitabilmente * condi&ionata dai rapporti reciproci degli edi%ici a causa delle ombre proprie e di 'uelle portate /4ig! 0! Orientazione La Cupola * orientata con tutti i punti cardinali e si comporta come un orologio solare! Lombra propria rappresenta le lancette che scandiscono attimo per attimo lo scorrere del Htempo e di conseguen&a il variare costante delle luci e delle ombre sul tessuto urbano circostante! 5on a caso allinterno di 'uesto congegno architettonico rappresentato dalla Cupola# lastronomo Toscanelli# amico del =runelleschi# reali&&, il meridiano per misurare la posi&ione del sole! Attraverso un %oro ricavato allinterno della sommit della lanterna# %aceva passare un raggio di luce a colpire il gra%ico tracciato sul pavimento /4ig! 0! Forma e volume La Cupola si presenta compatta e s%erica# la super%icie esterna arrotondata e notevolmente maggiore della sua base! La sua s%ericit diluisce lirraggiamento solare# per e%%etto dellinclina&ione dei raggi solari! "i conseguen&a# produce una minore temperatura super%iciale nei periodi estivi# 'uando il sole * molto in alto! La temperatura viene ulteriormente abbassata dalla presen&a del vento! 5ei periodi invernali# 'uando il sole * basso allori&&onte# la super%icie della Cupola orientata a sud ovest# riceve e trattiene il calore nelle murature! "urante la notte# si adatta anche al reirraggiamento# %acilitando cos: il ra%%rescamento diurno destate! La stessa %orma s%erica# o%%re poca resisten&a alla %or&a e pressione del vento! La %orte penden&a del tetto# permette lo scorrere veloce delle ac'ue piovane /4ig! 0!

Pareti, copertura e materiali La Cupola che rende la costru&ione reale# * %ormata da due calotte parallele distinte# voltate sul tamburo# una esterna di spessore pari a circa un metro e laltra interna di spessore pari al doppio!
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)ssa * eretta su un tamburo ottagonale gravitanti su otto piloni o pilastri! Tra i due gusci o calotte esiste unintercapedine di circa un metro di larghe&&a# dove si trova la rampa di scale per accedere alla lanterna sovrastante! La copertura * costituita da una volta a padiglione avente le linee di imposta sui lati del tamburo! $uesta struttura * reali&&ata in muratura di blocchi di pietra s'uadrati# con scarsa interposi&ione di malta di calce+ mentre la maggior parte della Cupola * invece reali&&ata in muratura di mattoni e calce! Tutti materiali ricavati e lavorati dalle vicine cave dei monti che circondano 4iren&e /4ig! 0! Aperture solari o finestre energetiche Lo spa&io interno tra i due gusci o calotte * collegato allesterno attraverso venti'uattro aperture circolari detti occhi: veri e propri ori%i&i di aeroillumina&ione# disposti simmetricamente sulle otto vele del padiglione esterno a gruppi di tre sui diversi livelli! Alla base della Cupola il tamburo * collegato con lesterno con otto %inestre circolari sulle otto pareti! Alla sommit della Cupola# c* la lanterna con le relative aperture verticali /4ig! 0! "opo aver anali&&ato gli aspetti climatologici dellarea di 4iren&e e lubica&ione urbana e ambientale della Cupola# a 'uesto punto ci sar pi- %acile comprendere certe caratteristiche del sistema Cupola# in particolare nel rapporto tra la %orma compositiva con lambiente atmos%erico e climatico esterno# gi anali&&ato in parte in preceden&a!

@! Interrelazioni tra la "upola e i fattori meteo e microclimatici a scala locale


Il contenuto di 'uesta parte segue in generale lanalisi gi descritta in preceden&a! "ove abbiamo considerato la Cupola come unentit dotata di vita propria! An habitat vivente# simile nel nesso al comportamento termo.bioclimatico di una cellula vivente /uovo0! Adesso si cercher di addentrarci maggiormente nellargomento per poter appro%ondire ancora di pi- il comportamento di termoregolamenta&ione della Cupola# rispetto alle mutevole condi&ioni climatiche ed atmos%eriche locali prima anali&&ate! >edremo pi- avanti come essa riesca a creare il proprio microclima interno# servendosi dellenergia del sole# la %or&a e dire&ione del vento# delle bre&&e# della temperatura dellaria e in generale del clima stagionale! ) come la Cupola lo rende biologicamente con%ortevole e compatibile con le attivit metaboliche del corpo umano! Innan&itutto anali&&eremo per sommi capi la radia&ione solare# lubica&ione cardinale della Cupola nellambiente+ tutto ci, attraverso unanalisi delle %or&e naturali e sulle interrela&ioni tra 'ueste %or&e e il complesso architettonico! Inoltre prenderemo in esame tutti i componenti edili&i# parte per parte# sempre in rela&ione con i %attori climatologici del luogo# sen&a dimenticare limportan&a di 'uesti in ri%erimento allintero complesso architettonico! $uesto approccio bioclimatico serve per meglio comprendere 'uei complessi %enomeni cinetici e chimici che si sviluppano nellatmos%era esterna ed interna alla costru&ione! Pertanto la domanda che ci dobbiamo
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porre *: in 'ualche modo si sviluppa il microclima sta&ionario allinterno della Cupola9 Che cosa %a s: che parti di componenti edili&i in%luen&ino la temperatura# lumidit esterna9 Ovvero: possono modi%icare e produrre allinterno della cupola una temperatura %resca destate e con%ortevole dinverno9 Per avere una risposta a 'uesti interrogativi occorre studiare il meccanismo e la %un&ione di ciascun tipo di intera&ione tra i componenti edili&i esterni ed interni e la loro simultanea a&ione reciproca+ ci, pu, aiutare in un certo modo a meglio comprendere il processo di termoregola&ione della Cupola!

B! "enni generali sulla radiazione solare


Per comprendere 'uali sono gli e%%etti del sole sulla Cupola * necessario conoscere pida vicino 'uestimportante astro nella volta celeste in ogni determinato momento! $uesto dato serve per capire il guadagno termico solare della Cupola e la sua orienta&ione della pareti esterne opache e trasparenti in %un&ione del percorso del sole+ cos:# come lo osserviamo dalla terra in un determinato giorno dellanno ad una determinata latitudine /4igg! 0! 'ualcuno disse: Il sole * %onte di vita! =asterebbe 'uesta succinta de%ini&ione del sole per comprendere limportan&a di 'uesto astro# per la vita sulla terra e per tutti gli organismi viventi! 5el corso della storia dellumanit il sole ha a%%ascinato# incuriosito e condi&ionato la vita# la cultura# la religione# di moltissimi popoli! A%%rontare tutti 'uesti aspetti richiederebbe troppo tempo! Perci, ritengo utile in 'uesta breve esposi&ione trattare solo gli e%%etti della radia&ione solare sulle costru&ioni edili&ie! ) noto che le caratteristiche %isiche del sole producono la natura dellenergia che sotto %orma di radia&ione /%enomeno ondulatorio di carattere elettromagnetico0 arriva sulla super%icie esterna dellatmos%era terrestre! Il sole * %ormato completamente da gas# in massima parte elio e idrogeno# tenuti assieme dalla %or&a di gravit# molto %orte nel suo nucleo# ove tali gas si sono concentrati# dando origine ad altissime pressioni# causa principale delle rea&ioni termonucleari che emettono lenergia che riceviamo! Il diametro del sole * di circa ED volte pi- grande di 'uello della Terra# con una super%icie ;!EEE volte maggiore della Terra /che ha una super%icie di B E milioni di Wm'0 e una massa di circa <CE!EEE volte 'uella terrestre! Il sole ha una densit media di circa #@ /la Terra ha una densit media di B#BE0 e la sua %or&a di gravit * ;G volte superiore a 'uella terrestre! La temperatura * di circa C!EEEM alla super%icie# mentre allinterno si eleverebbe sino a ;E milioni di gradi! Il sole ha un movimento di rota&ione che compie in circa 'uattro settimane! La sua rota&ione non avviene come per un corpo solido: in%atti punti di%%erenti della sua super%icie mostrano di%%erenti velocit+ un %enomeno posto alle'uatore impiega circa ;F giorni a compiere un giro completo# mentre %enomeni posti in regioni polari impiegano circa <E giorni! Le%%etto della radia&ione solare sulla materia organica e inorganica * cos: %orte che se %osse concentrata con una lente convergente su un pe&&o di carta o altro materiale# essa * capace di bruciarla!
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Per non parlare della poten&a calori%era degli specchi ustori inventati da Archimede! 8li studi sulla radia&ione solare sono tuttoggi# materia di ricerca e appro%ondimento da parte di scien&iati e altri ricercatori! (econdo gli ultimi studi sulla materia# la luce solare * costituita da onde elettromagnetiche# %ormata da un insieme di scatole di energia# chiamati 'uanta che sarebbero un miscuglio di corpuscoli di onde! Ognuna di 'ueste scatole racchiuderebbero delle onde# la cui 'uantit dovrebbe cambiare col variare della lunghe&&a donda! Pi- sono corte le onde e pi- ne entrerebbero dentro 'ueste scatole! $uesto %enomeno# nei libri di 4isica# viene espresso allincirca cos:: 'uando la luce passa da un me&&o che noi chiamiamo A in un me&&o =# il seno dellangolo di inciden&a sta al seno dellangolo di ri%ra&ione# in un rapporto costante! Ci, signi%ica che se un raggio di luce viaggia nellaria /me&&o A0 e ad un certo punto del suo percorso incontra una super%icie di materiale di %acile attraversabilit come una lastra di vetro# il raggio di luce lo attraversa con %acilit! (e lo stesso raggio di luce# per esempio# piomba su una lastra di vetro con un angolo di DEM /angolo di inciden&a0# esso ne esce diritto sen&a nessuna devia&ione! 3entre 'uando langolo di inciden&a /cio* lentrata0 non * pi- di DEM# succede che il raggio di sole# viene ri%ratto oppure deviato# uscendo dalla lastra di vetro con lo stesso angolo col 'uale era entrato! In parole povere il raggio di sole entra# cambia dire&ione ed esce parallelo a se stesso! (empre a condi&ione che le due super%ici della lastra siano parallele tra loro! 5ello spettro solare sono presenti vari tipi di radia&ione# che vanno dallultravioletto allin%rarosso! La lunghe&&a donda di una radia&ione ne caratteri&&a /le propriet %isiche e la rende pi- o meno adatta alle varie applica&ioni! Per esempio# i %amosi raggi Y# hanno la propriet di attraversare determinati corpi solidi# mentre i raggi in%rarossi hanno la propriet di produrre calore! $uesti due tipi di radia&ioni non di%%eriscono %ra loro che per la rispettiva lunghe&&a donda! Per le applica&ioni termiche sulle costru&ioni# avr ovviamente importan&a 'uella por&ione dello spettro solare composta dalle radia&ioni che producono la sensa&ione del calore# ma * utile conoscere anche la 'uantit di radia&ione convogliata alle varie lunghe&&e donda presenti nella costante solare! In%atti ci sono delle di%%eren&e di 'uantit che diventano importanti a seconda delle varie applica&ioni dellenergia solare che si vogliono %are /vedi Tav! 0! La lunghe&&a donda di una radia&ione solare * di solito compresa tra gli E# e i ;#B micron! Il vento e altri materiali trasparenti# non permettono il passaggio di radia&ioni di lunghe&&a maggiore o minore di 'uelle solari# perch2 i raggi solari in%rarossi sono pi- corti dei raggi visibili! $uesto in sostan&a signi%ica che il calore delle super%ici riscaldate dal sole non ritorna indietro verso lesterno se trova delle super%ici di materiale adatto che ha la propriet di assorbire accumulare il calore dellenergia solare! $uesto principio# se applicato con ra&ionalit sulle costru&ioni ci pu, permettere di manipolare e dosare a piacere la temperatura degli ambienti interni# sempre a condi&ione che si %accia una buona orienta&ione delledi%icio# una scelta oculata dei materiali ed in%ine una buona disposi&ione
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delle %un&ioni dei locali interni! Paradossalmente 'uesto principio viene applicato alla rovescia da gran parte dei progettisti e costruttori moderni# i 'uali non si preoccupano a%%atto delle condi&ioni climatiche del luogo! ) certamente 'uesti per aumentare i %rutti della specula&ione edili&ia costruiscono 'uelle bruttissime scatole di cemento# alluminio e vetro /materiali dotati di scarsa iner&ia termica0# che sono i sottili pala&&i moderni! "ove# per lappunto# s%ruttando la capacit dei materiali di trattenere il caldo e il %reddo# essi aumentano i pro%itti edili&i# installando gli impianti per il condi&ionamento dellaria# ovviamente per smaltire la 'uantit di calore o di %reddo accumulato negli edi%ici! An vero spreco di energia naturale! Al contrario# per il =runelleschi# lenergia solare * il motore naturale utile# sia per il riscaldamento che per il ra%%rescamento della sua Cupola! $uesto argomento sar trattato nei prossimi capitoli!

CAPITOLO IK
Il controllo dellambiente atmos%erico esterno e interno al modello Cupola: limpianto bioclimatico

! Parametri ambientali e componenti edilizi0


Allo scopo di interpretare il complesso processo di termoregola&ione della Cupola e rendere pi- %acile la sua comprensione sul processo dei %lussi termici# relativi ai carichi di riscaldamento e ra%%rescamento del sistema.Cupola! Abbiamo utili&&ato i dati meteorologici
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dellOsservatorio di Peretola e le rileva&ioni termometriche basate sui dati medi della temperatura stagionale: sole# aria# vento# pioggia+ ovviamente nelle condi&ioni climatiche tipiche annuali della latitudine @@M nord di 4iren&e# che abbiamo gi anali&&ato nel precedente capitolo! $ueste rileva&ioni termometriche sono state e%%ettuate dallI!(!3!)!(!# con linstalla&ione di circa BF termometri per la misura&ione della temperatura dellaria! )ssi sono stati installati in diversi punti della Cupola! "i 'uesti# dieci sono stati predisposti alla misura&ione della temperatura dellaria allesterno dellintradosso della Cupola e di circa altrettanti allinterno della camera daria o intercapedine disposta tra le due murature! I rimanenti termometri sono stati installati negli strati super%iciali delle due murature %rapposte e negli intersti&i interni alle stesse# ed altri nella Cupola vuota# cio* il volume dello spa&io interno vero e proprio! Lampie&&a dei dati %orniti da 'uesti termometri# * tale e su%%iciente da permetterci unanalisi appro%ondita sulla natura e le cause che determinano il comportamento termico dellintera struttura e 'uindi comprendere come si sviluppa il proprio microclima sta&ionario interno! Adesso# prima di anali&&are 'uesti pre&iosi dati del vento e delle temperature dellatmos%era esterna ed interna al modello Cupola e ci, che sono le strette correla&ioni e intera&ioni che si producono tra laria dellatmos%era interna e 'uella esterna alla Cupola! >orrei sottolineare ancora una volta limportan&a dei principali elementi naturali esterni che determinano# diciamo cos:# il microclima# adatto e con%ortevole per vivere allinterno di un 'ualsiasi ambiente o manu%atto architettonico! Come abbiamo detto nei capitoli precedenti# il com%ort allinterno dello spa&io architettonico# * di tipo termoigrometrico# respiratorio# ol%attivo# tattile# uditivo e visivo! "i 'uesti elementi il pi- importante * sen&altro lhabitat termico# che dipende sempre dai valori relativi alla temperatura dellaria interna radiante# dellumidit presente in 'uestaria# della ventila&ione e dei ricambi e velocit dellaria! ) noto# nella termotecnica che per calcolare lapporto di calore * necessario conoscere i dati della temperatura esterna massima e minima prevista+ e si dovr considerare la dire&ione e velocit delle correnti daria %redda e lorienta&ione delle pareti della costru&ione rispetto al sole e alle correnti daria %redda# calda e umida! ) noto che 'uando laria viene riscaldata da una %onte di calore# diventa relativamente pi- secca! Al contrario# 'uando laria viene ra%%reddata# diventa pi- densa e relativamente umida! $uestaria# al di sotto del punto di rugiada# diventa satura e si %orma la cosiddetta condensa! )ssa# se non correttamente controllata# pu, provocare come dice Leon =attista Alberti: disgregabilit agli stessi materiali che %orma ledi%icio e problemi al benessere %isico delluomo+ che vive allinterno dello spa&io abitato! Perci,# diventa indispensabile miscelare laria %redda satura ricca di condensa interna# con aria esterna calda e asciutta per aumentare la temperatura dellaria interna e 'uindi abbassare lumidit relativa creata dalla condensa! ?iallacciandosi a 'uanto detto sopra# osserviamo che il ra%%rescamento# il riscaldamento e la circola&ione dellaria interna ed esterna al sistema.cupola# * la risultante di un insieme di parametri ambientali i cui principali sono costituiti: S dalla diversa esposi&ione delle murature esterne ed interne allirraggiamento solare+
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S dalla temperatura# pressione# umidit esterna+ S dalle caratteristiche strutturali# geometriche dei componenti edili&i# sia opachi che trasparenti+ S dalle propriet termo%isiche dei materiali edili&i! I principali componenti edili&i che controllano gli shocL termici o sbal&i di temperatura che si veri%icano nellatmos%era esterna alla Cupola# sono costituiti: ! La copertura /o guscio esterno0 ;! La prima muratura /o membrana0 <! Lintercapedine /o camera daria0 @! La seconda muratura /o membrana0 B! Linvolucro interno vero e proprio abitato! Le propriet termo%isiche dei materiali edili&i che concorrono dal punto di vista bioclimatico.energetico a rendere lambiente interno abitato# salubre e con%ortevole sono: S la possibilit e traspirabilit delle murature lateri&ie S la resisten&a o iner&ia termica S il peso speci%ico della massa muraria S lo strato daria# %rapposto tra le due murature /camera daria0 S le aperture esterne! Lintegra&ione unitaria dei componenti edili&i sopradescritti e la loro interrela&ione con il contesto micro.meteoclimatico locale# costituisce il motore naturale del sistema energetico.solare di riscaldamento e ra%%rescamento del modello.Cupola /4ig! 0! In 'uesto sistema solare passivo# laccumulo principale di energia radiante solare# * costituito dalla copertura s%eroidale opaca /lateri&ia0# dalle due murature %rapposte# dalle aperture trasparenti# dalla camera daria! Il tutto# integrato con la massa aerica della camera daria e dal volume daria interno dello spa&io contenuto dalla Cupola vera e propria! 8li assorbitori principali di calore solare# sono costituiti dal tetto+ dalla prima muratura che converte la radia&ione solare indiretta e dalle aperture trasparenti /%inestre0 che ricevono lirraggiamento diretto di energia solare! 8ran parte di 'uesto calore immaga&&inato# viene tras%erito per condu&ione e conve&ione nellintercapedine o camera daria che a sua volta lo ritrasmette# come vedremo in seguito# attraverso complessi meccanismi di scambi energetici naturali allinterno dellinvolucro edili&io costituito dalla seconda calotta s%erica della Cupola /4ig! 0! ?iassumendo: il riscaldamento# il ra%%rescamento e la circola&ione dellaria %uori e dentro il sistema.Cupola * la risultante di un processo termo.dinamico complesso che * e%%icacemente controllato non solo dai componenti strutturali e dalle propriet termo%isiche dei materiali edili&i# ma anche dallinsieme della geometria compositiva che %orma il modello.Cupola! Perci,# per comprendere in 'uale modo la circola&ione e ventila&ione
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dellaria calda e %redda si %orma allinterno del sistema.Cupola# ci conviene trattare laria come un %luido termo.dinamico! Possiamo dire subito che la circola&ione dellaria allinterno della Cupola# avviene in modo naturale# attraverso le aperture esterne e# indirettamente# attraverso la porosit e traspirabilit delle spesse murature+ per le%%etto della&ione del vento dominante e delle correnti daria leggere /bre&&e0! Tutto ci,# * sempre legato alla di%%eren&a di temperatura e pressione %ra linterno della Cupola e latmos%era esterna! $uindi possiamo dire che la circola&ione dellaria * di tipo termico e dinamico /4ig! 0! Come vedremo in seguito# il primo si sviluppa 'uando c* scarsa presen&a del vento attorno alla Cupola e nel 'uale si veri%icano notevoli dislivelli termometrici %ra latmos%era interna con 'uella esterna! Il secondo# si sviluppa per la presen&a del vento# indipendentemente dalla temperatura daria! Pertanto# possiamo a%%ermare che movimenti dellaria allinterno dellinvolucro edili&io e tra interno ed esterno# avvengono naturalmente per di%%eren&a di densit tra masse daria# per di%%eren&a di densit tra pareti opposte# disposte secondo i venti dominanti# su esposi&ioni opposte per insola&ione e per di%%eren&a di densit tra masse daria a diversa temperatura! ) signi%icativo osservare come la struttura della Cupola sia stata concepita e reali&&ata# genialmente# proprio per utili&&are a suo %avore il massimo degli elementi naturali esterni sudescritti! )ssa si comporta come un moderno termostato: un orologio a&ionato dallenergia del sole e da altre %or&e esterne# di cui la camera daria# per importan&a bioclimatica# rappresenta il cuore del complesso processo di termoregola&ione del modello.Cupola! 5el senso che latmos%era esterna ad essa * sempre in stretta correla&ione e intera&ione con la temperatura dellaria interna! "i %atti# in condi&ioni di maggiore o minore irradia&ione solare# la temperatura interna alla camera daria# scende e sale# a seconda dellapporto di maggiore o minore aria: troppo calda o %redda! )ssa si comporta come un vero %iltro microclimatico che regola e controlla# incessantemente# in modo e'uilibrato lo sviluppo del microclima interno alla Cupola!

;! L1impianto bioclimatico del modello4"upola e la circolazione dell1aria interna ed esterna0


In 'uesta parte# esaminiamo in che modo i %attori naturali /luce# calore# venti# correnti daria: calda# %redda# %resca# umida# pioggia# temporali# ecc!0 producono a contatto con la Cupola 'uel processo %isico.dinamico che determina la termoregola&ione microclimatica interna! ) cio* la capacit del sistema strutturale del modello.Cupola di mantenere al proprio interno un adeguato grado di temperatura dellaria# di umidit e circola&ione! Ovvero: un microclima interno sta&ionario e con%ortevole in tutte le stagioni distribuito in tutte le parti del complesso edili&io!. Per soddis%are il suddetto microclima interno# il

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sistema.Cupola possiede come gi detto in preceden&a un impianto strutturale idoneo a tale esigen&a: ! ha la capacit di liberare laria dalleccessiva umidit e condensa# durante alcune stagioni+ ;! di %ornire nelle sue parti interne una portata costante ed adeguata di ventila&ione+ <! di ra%%rescare e%%icacemente laria troppo calda interna durante la stagione estiva+ @! di riscaldare o di aiutare a riscaldare il volume nello spa&io interno durante la stagione invernale! Tutto ci, come dir, 'ui di seguito# avviene in modo naturale# sen&a lausilio dei me&&i meccanici! Abbiamo detto nel capitolo settimo che laria %erma intrappolata tra due super%ici solide a %orte iner&ia termica# * %isicamente un potentissimo isolante termico! ) noto nella termodinamica che il movimento delle correnti daria# a seconda della sua velocit e dire&ione# in%luisce sul ra%%rescamento e riscaldamento di una costru&ione strutturata con materiali a %orte iner&ia termica! Al riguardo abbiamo gi detto che per ottenere le necessarie condi&ioni termoigrometriche con%ortevoli in un ambiente interno ad una costru&ione * necessario nei periodi caldi# asportare il troppo calore entrato dallesterno# 'uello emanato per irraggiamento dalle persone o da altre %onti presenti nellambiente abitato! 3entre# nei periodi %reddi# per conservare un ambiente interno con%ortevole# occorre normalmente immettere una 'uantit di calore pari a 'uella ceduta allesterno! Ci,# per le%%etto del livello di temperatura tra laria interna ed esterna! "un'ue il sistema.Cupola# possiamo a%%ermare che ha la capacit bioclimatica di interagire a suo vantaggio utii&&ando i %attori naturali circostanti rappresentati dallintervallo dello spa&io.tempo# cio* le variabili condi&ioni climatiche ed atmos%eriche esterne! $uesto processo bioclimatico# avviene sia durante larco del giorno e della notte che in generale con i continui cicli naturali legati alle 'uattro stagioni! Cominciamo dallestate: durante le ore diurne# il sole segue una traiettoria alta rispetto allori&&onte /4ig! 0! La %orma e geometria della Cupola convessa allesterno e perpendicolare rispetto allasse cardinale nord.sud della posi&ione del sole# riduce il cosiddetto coe%%iciente di inciden&a dei raggi obli'ui solari! Ovviamente ci, determina un abbassamento della temperatura super%iciale della copertura lateri&ia che * %ortemente assorbente a causa delliner&ia termica /4ig! 0! Il graduale scorrere della sua stessa ombra# proiettata sulla super%icie delle vele della Cupola /opposte alla posi&ione del sole0# produce sensibilmente una ridu&ione del calore assorbito dalla copertura o tetto# e 'uindi un ulteriore abbassamento della temperatura dellaria calda super%iciale tra un settore o laltro! I temporali estivi# con la loro massa dac'ua che si imbatte sulla super%icie convessa della copertura attenuano la temperatura calda per evapora&ione! Inoltre la presen&a dei venti predominanti estivi# in particolare le correnti daria %resca /bre&&e0 che spirano dal tramonto alle prime ore dellalba# contribuiscono notevolmente a mantenere attivo il processo di abbassamento della temperatura super%iciale esterna al sistema.Cupola e allo
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stesso tempo ad attivare anche attorno ad essa attraverso le simmetriche aperture esterne /%inestre0 il ricambio dellaria interna /4ig! 0!

<! Il raffrescamento naturale della "upola0


Le murature esterne opache# maggiormente colpite dalla radia&ione del sole# sono 'uelle disposte nei livelli superiori della calotta s%erica che sono orientate lungo lasse cardinale sud.ovest! )sse# rispetto alle altre# ricevono e accumulano una 'uantit di calore solare# maggiore di 'uelle disposte e orientate sui livelli in%eriori in dire&ione nord.est! Parte di 'uesto calore viene accumulato nelle spesse e porose murature! Per conve&ione# viene tras%erito allinterno della camera daria! "ai dati sulle temperature in nostro possesso# il settore dove la temperatura risulta maggiore# * 'uello orientato a sud. ovest! 3entre 'uello dove risulta una temperatura dellaria in%eriore * posto nel settore opposto# orientato a nord.est! "i conseguen&a# abbiamo allinterno della camera daria# due diverse colonne daria con lievi di%%eren&e nella temperatura ma diverse nel peso speci%ico e nella densit! In parole povere: una pi- calda dellaltra! Pertanto# si veri%ica che i pesi e la densit di 'ueste due colonne daria# avendo nei propri componenti gassosi# una diversa densit e peso speci%ico: per di%%eren&a di pressione e temperatura interna alla camera daria e per sollecita&ione della temperatura delle correnti daria esterna0 attivano un processo %isico di circola&ione dellaria interna alla camera daria! Laria della colonna pi- calda# 'uella del settore sud.ovest# circolando allinterno della camera daria# entra in contatto con laria meno calda# la 'uale scontrandosi si contrae per di%%eren&a di densit# %ino a raggiungere una temperatura leggermente pi- bassa di 'uella esterna attorno alla Cupola /4ig! 0! Come abbiamo detto prima# le sollecita&ioni esterne che subisce la Cupola a causa della pressione del lato sopravento e la bassa pressione sul lato sottovento della Cupola che associato alla di%%eren&a di temperatura e densit tra laria interna ed esterna alla camera daria# provocano allinterno di 'uestultima un moto ori&&ontale dellaria in dire&ione radiale e longitudinale /4ig! 0! Cos:# si crea una %orte depressione interna alla camera daria che %a scendere laria pi- pesante# %resca che si di%%onde per capillarit negli intersti&i porosi della seconda muratura %ino a raggiungere il volume o spa&io vero e proprio della Cupola! 3entre laria pi- calda di resulta# essendo pi- leggera# viene risucchiata verso lalto dalle correnti daria calda esterna# per poi %uoriuscire lungo gli assi simmetrici %ormati dalle aperture circolari /occhi0 posi&ionate nei livelli delle vele in alto %ino alla sommit della Cupola! ?iassumendo: 'uestaria %resca# prodotta dalla depressione interna alla camera daria# di%%ondendosi verso i livelli in%eriori della camera daria# per capillarit# attraverso i microscopici intersti&i o pori che %ormano la massa delle murature che# come una spugna# aspirano lentamente 'uestaria %resca verso lintradosso per giungere alla %ine dentro lo spa&io interno contenuto nella Cupola! $uesto processo * diverso 'uando si veri%icano giornate molto calde ed a%ose# tipiche della latitudine di 4iren&e# dove il tasso di umidit dellaria calda * molto alto! In 'uesto
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caso# un sollievo lo d il vento periodico di 3aestrale che so%%ia dal 'uadrante nord ovest! >ento che ha la caratteristica di essere %reddo e asciutto! $uesta colonna daria di vento di maestrale# 'uando si impatte sullenorme struttura di copertura della Cupola# penetra con angolo obli'uo allinterno della camera daria# attraverso le aperture circolari disposte a nord.ovest! $ueste# essendo dimensionate a %orma circolare e allinterno strette e lunghe per via dello spessore della prima muratura# accelerano notevolmente la %or&a di moto e di pressione della stessa corrente ventosa! $uesta# 'uando penetra allinterno della camera daria# la sua onda ripida si scontra con laria interna a%osa e umida! Provocando cos: una turbolen&a locale che smuove in un certo senso laria interna alla camera daria! Ovviamente# a causa della di%%eren&a di pressione tra laria interna di 'uesto settore della camera daria e 'uella esterna opposta# si crea una colonna daria interna %redda che prende a circolare nella dire&ione opposta alle pareti# dove * maggiore la temperatura dellaria! Le%%etto * immediato# la colonna daria %redda# circolando negli strati daria calda umida /non ri%lessa0# %rapposta tra le due murature# si miscela! 3odi%icando cos: il suo stato di densit# attraverso la sua dilata&ione del volume e 'uindi del suo peso! $uesta rea&ione chimico.%isica %a perdere alla sua massa daria calda stagnante# per evapora&ione# parte della sua umidit! 3entre# laltra parte di umidit# lentamente viene smaltita per evapora&ione allesterno della camera daria! "urante la notte# 'uando la temperatura esterna subisce una lieve diminu&ione# la massa termica dei materiali che %ormano la Cupola# irradia il calore %acendo %uori uscire dalle aperture esterne laterali del tamburo e 'uelle in alto disposte sulla lanterna! La stessa massa muraria# ra%%reddandosi lentamente a causa anche della bassa di%%usivit termica dei materiali# che# associata alle ridotte di%%eren&e di temperatura in gioco# consente di ritardare le%%etto dei carichi termici esterni! )# 'uindi# di trattenere il %resco della notte precedente! In breve: si pu, 'uindi certamente a%%ermare che i %attori naturali# climatici esterni alla Cupola come il calore# la temperatura# laria# il vapore ac'ueo# lumidit ecc!# sono per%ettamente tenuti sotto controllo nel migliore di modi! Possiamo dire# da 'uella doppia calotta o doppio guscio# rappresentato allinterno dalla camera daria e dal volume interno vero e proprio della Cupola! In sintesi# un vero %iltro microclimatico che produce nella Cupola un clima sta&ionario e con%ortevole /4ig! 0!

@! Il riscaldamento solare in ernale della "upola


5ei periodi %reddi# durante le ore diurne# la radia&ione solare# bassa allori&&onte# colpisce e riscalda la spessa muratura esterna della Cupola! Le pareti maggiormente riscaldate sono 'uelle orientate a sud! )sse ricevono una 'uantit di energia calori%era di circa tre volte lenergia termica globale delle pareti orientale ad est ed ovest! Il guadagno termico * ottenuto anche dallirraggiamento diretto della camera daria# attraverso le coperture circolari dette occhi# che ricevendo i raggi solari li concentrano e li indiri&&ano nella camera daria# al di sotto della seconda muratura con minima dispersione termica# dovuto al %atto che langolo di curvatura di 'ueste aperture circolari * stato calcolato in
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modo che in 'ualsiasi stagione ed in ogni ora del giorno il sole possa colpire una parte# dando cos: il massimo della resa termica e illuminante! Le aperture circolari orientate a sud.ovest sui livelli in%eriori delle vele ricevono una 'uantit di energia solare maggiore rispetto a 'uelle disposte sui livelli superiori! Ci, a causa dellinciden&a dei raggi solari ori&&ontali e delle super%ici esterne convesse! Parte dellirraggiamento solare penetra direttamente allinterno dellinvolucro edili&io# attraverso le ampie %inestre circolari situate sulle pareti del tamburo orientate a sud.ovest /4ig! 0! La somma del calore# cos: ottenuto# viene accumulato nella camera daria per conve&ione+ nelle due murature %rapposte per condu&ione+ ed in%ine per condu&ione e conve&ione allinterno vero e proprio dellinvolucro edili&io! Il totale del calore immaga&&inato produce un aumento sostan&iale della temperatura locale del complesso architettonico# determinando# cos: il %abbisogno energetico stagionale! $uestaria# per il suo alto contenuto di calore# penetra per capillarit lentamente negli intersti&i interni alle due murature# reagendo con 'ueste a contatto con le numerosissime e microscopiche celle daria racchiuse nella composi&ione del materiale lateri&io! (i creano cos: condi&ioni di isolamento termico! la conseguen&a * che allinterno della camera daria aumenta la temperatura dellaria calda e 'uindi la pressione e con essa il numero di urti delle molecole di gas contro le pareti solide di lateri&io %rapposto! $uesto processo %isico * noto come condu&ione! (appiamo che i gas caldi contenuti nellaria se intrappolati tra due murature %rapposte e contigue# sono pessimi conduttori termici! Pertanto la velocit di tras%erimento del calore da un corpo solido ad un altro * molto lento! "i%atti# per ovviare a ci,# la camera daria * predisposta ad utili&&are la di%%eren&a di temperatura e pressione esterna! 8ra&ie a 'uesto principio termo.dinamico laria calda interna alla camera daria prende a circolare con moto ori&&ontale: a %ar%alla# in dire&ione radiale e meridiana /4ig! 0 attraverso lentissimi moti convettivi:+ ascendenti e discendenti /a seconda del livello di temperatura e umidit dellaria delle murature interne0! In 'uesto modo la circola&ione dellaria calda allintero della camera daria * assicurata! )ssa# dilatandosi diventa sempre pi- leggera# e per conve&ione %avorisce la%%lusso di aria calda verso le pareti pi- %redde: esposte a nord# per riportarle ad una temperatura pressoch2 uni%orme ed e'uilibrata /4ig! 0! Per condu&ione 'uestaria calda viene assorbita e immaga&&inata nella seconda muratura che lentamente tras%erisce parte di 'uesto calore radiante allinterno dellinvolucro edili&io abitato! A causa della circola&ione dellaria calda allinterno della Cupola /%avorita dai lentissimi moti convettivi0 e per e%%etto della particolare con%orma&ione della super%icie interna concava# 'uesta# viene lambita# costantemente da un %lusso daria calda# che asciuga leventuale umidit e condensa# espellendola# attraverso le pareti porose e una parte dalle aperture poste in alto alla Cupola /4ig! 0! "urante le ore notturne# 'uando la temperatura esterna# tende notevolmente ad abbassarsi# il calore accumulato nello spessore delle murature# durante le ore diurne sommato con 'uello conservato allinvolucro edili&io compensa le perdite di calore! Lambiente interno# prima di subire unabbassamento della temperatura ritarda e attenua dalle otto alle dodici ore circa# le varia&ioni giornaliere di temperature esterne /lasso di
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tempo su%%iciente per superare il %reddo delle ore notturne0 /4ig! 0! Il potere isolante della camera daria# lomogeneit del materiale# la %orte resisten&a termica delle murature# il peso medesimo della massa lateri&ia# complessivamente# contribuiscono in modo signi%icativo al mantenimento di condi&ioni termiche ambientali# con%ortevoli# rispetto alla temperatura esterna!

B! La manipolazione dello spazio, del tempo, della gra it& e dellenergia delle forze naturali
In 'uesti capitoli# abbiamo ripetutamente sostenuto che luomo occupa il centro dellhabitat architettonico! $uesto centro * inteso come esperien&a umana a tutto campo dei suoi bisogni e necessit %isiche# spirituali# culturali e sociali! $uindi unautentica progetta&ione architettonica deve mirare a soddis%are 'uesti bisogni! 4ilippo =runelleschi nella reali&&a&ione della Cupola ha tenuto sapientemente conto di 'uesti bisogni delluomo! )gli con grande consapevole&&a del suo ruolo di architetto e di responsabilit pro%essionale nella ricerca delle solu&ioni tecniche ed ingegneristiche pi- idonee a garantire sia il controllo statico sia il controllo climatico che il relativo microclima interno# ha saputo reali&&are un vero capolavoro bioclimatico+ unico nel suo genere architettonico! Anopera dellarchitettura che vive in armonia con le diverse %or&e della natura e che reagisce in modo controllato con esse! Come abbiamo detto egli ha saputo utili&&are con genialit gli e%%etti energetici del sole# del vento e i livelli di temperatura dellaria del luogo geogra%ico e nel contempo# * riuscito a controllare gli e%%etti negativi di 'ueste %or&e sullo stato termico# meccanico e statico dellintero complesso architettonico! Tutto ci, per di%endere e proteggere sia il com%ort interno /microclima0# sia la conserva&ione e stabilit statica nel tempo del monumento! "opo 'ueste brevi considera&ioni# poniamo la domanda agli architetti e progettisti contemporanei: perch2 larchitettura moderna si allontana sempre di pi- dalluomo e la natura9 (o che una risposta a 'uesta domanda complessa non basterebbe un libro! 3a una cosa sola la voglio dire: io credo che oggi# agli architetti# ai progettisti# ai termotecnici# ai costruttori# manchi proprio il coraggio di Leon =attista Alberti# di 4ilippo =runelleschi ed altri straordinari architetti del ?inascimento italiano# di speculare intorno alle 'uestioni umane e ambientali legate allarchitettura! Per %are un esempio: 'uasi nessuno si occupa dei veri bisogni delluomo! ) da un punto di vista ambientale# ci, che * limpatto della 'uantit e della 'ualit delle diverse correnti daria in continuo movimento su un edi%icio! Tantomeno dellin%luen&a che 'uestaria ricca di ossigeno# di vapore ac'ueo# di ioni negati e positivi e altri gas# esercita allesterno e allinterno dellatmos%era delledi%icio e di conseguen&a sul metabolismo delluomo! ) ci, che lo stesso edi%icio determina alla stessa aria con la sua presen&a nel sito climatico!

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Oggi 'uesti importanti aspetti della progetta&ione bioclimatica# raramente sono presi in giusta considera&ione e tantomeno indagati scienti%icamente dagli architetti# progettisti e termotecnici! )ppure# come abbiamo visto in 'uesti capitoli# sia L!=! Alberti che il =runelleschi# nonostante tutto# conoscevano i principi e i parametri della scien&a legata alla termodinamica e della termotecnica! Tutto ci, sen&a le attuali strumenta&ioni so%isticate per misurare con precisione la temperatura dellaria# lumidit# la dire&ione# la %or&a# pressione e velocit del vento# la ventila&ione e circola&ione dellaria# la luminosit# lacustica e via dicendo! Adesso# per ritornare alla domanda che abbiamo in preceden&a posta agli architetti e progettisti contemporanei /perch2 larchitettura moderna si allontana sempre di pi- dalluomo e dalla natura0# credo di poter rispondere# come oggi# e specie negli ultimi tempi# sia arduo capire 'ual* la vera conce&ione e il %ine dellarchitettura contemporanea9 Anche perch2 a mio avviso# su 'uesta disciplina regna una totale con%usione! $uindi diventa un lavoro di%%icile dipanare la matassa delle diverse conce&ioni che dominano le varie correnti architettoniche nel mondo! Tuttavia# al di la di ci,# una cosa * certa: oggi larchitettura * in crisi! $uesta crisi * sen&altro lo specchio di un travaglio economico ed ecologico! Ovvero: larchitettura ha perso la sua vera conce&ione di disciplina scienti%ica e umana al servi&io delluomo e della societ in e'uilibrio con la natura! Pertanto credo sia pi- utile per il nostro discorso bioclimatico porci la domanda su ci, che * il signi%icato dellarchitettura bioclimatica contemporanea! A 'uesta domanda troveremo per sommi capi la sua risposta nel capitolo che segue!

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CAPITOLO K Il signi%icato dellarchitettura bioclimatica contemporanea: il mito moderno dellarchitettura tecnologica avan&ata
! Il significato dell1architettura bioclimatica contemporanea
Che cos* larchitettura bioclimatica oggi9 Come abbiamo osservato in 'uesti capitoli# lorigine e la pratica dellarchitettura bioclimatica * molto antica! Luomo# %in dallantichit ha sempre cercato di utili&&are le %or&e naturali presenti in natura# sia per di%endersi da esse# sia per disporle in modo corretto a suo vantaggio! Atili&&ando con sapien&a e tecnica costruttiva le risorse locali in rela&ione alle speci%iche condi&ioni climatiche ed atmos%eriche del luogo geogra%ico! 5e * conseguita nel corso delle varie epoche storiche la nascita di una vera autentica cultura dellabitare che comprende il com%ort tecnico degli spa&i abitati# attraverso lutili&&o dellenergia solare# i movimenti dellaria ed altri elementi naturali! Il com%ort acustico# attraverso luso oculato dei materiali da costru&ione e il com%ort visivo# attraverso le aperture orientate in dire&ione del sole delle bre&&e e del paesaggio! Come abbiamo detto# nel ?inascimento# 'uesta antica prtica bioclimatica del pensiero tecnico tradi&ionale ha costituito con Leon =attista Alberti e 4ilippo =runelleschi una pro%onda e ra&ionale solu&ione di continuit nel modo di progettare# %inali&&ato alla reali&&a&ione di unarchitettura al servi&io della salute delluomo e al rispetto dellambiente circostante! Adesso cercher, di spiegare per sommi capi il signi%icato che assume oggi il termine di architettura bioclimatica! $uesto termine * oggi oggetto di atten&ione e studio da parte di molti architetti# sensibili ai problemi dellambiente# operanti nelle diverse aree geogra%iche del mondo! )sso provoca# per la complessit della disciplina bioclimatica# interminabili e accese discussioni# su%%icienti a riempire un libro! Per cominciare# ci limitiamo a de%inire il termine di architettura bioclimatica come 'uella disciplina che si pone come %ine lottimi&&a&ione delle rela&ioni energetiche con lambiente naturale del sito mediante il suo progetto architettonico! In sostan&a * un modo di progettare basato sullo studio del luogo geogra%ico /orogra%ico# climatico0 attraverso lutili&&o attivo e passivo della radia&ione solare! 3a non * solo 'uesto! 3olti architetti# oltre a ci,# si pongono il problema dellutili&&o e il recupero del bagaglio tecnologico dellarchitettura tradi&ionale del passato! In altre parole# 'uesto approccio tende a ricostruire alcuni modelli di costru&ioni del passato che sono %initi in oblio nella nostra epoca! =isogna dire che 'uesti tipi di approccio progettuali# sono sen&a dubbio interessanti sotto laspetto bioclimatico# ma essi risultano inadeguati rispetto al grave problema della 'ualit della vita che conduciamo 'uotidianamente allinterno e allesterno delle costru&ioni edili&ie# ovvero nellecosistema urbano# che oggi risulta sempre pi- in'uinato dalle emissioni degli scarichi domestici# industriali e veicolari! $uindi occorre %are i conti con le tematiche ambientali: dalla tutela dellhabitat domestica a 'uella dellintero ambiente# urbano e naturale! pertanto il limite
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connesso a 'uesti tipi di approccio bioclimatico in architettura# sta proprio nel %atto che nella maggior parte dei casi si pongono in evidente contrasto con lattuale produ&ione industriale# edili&ia e con 'uei complessi meccanismi che la regolano! Posta cos: la 'uestione# larchitettura bioclimatica# per poter veramente incidere sulla 'ualit dellecosistema urbano# per %or&a di cose deve ritrovare un nuovo ed e%%icace rapporto di scambio tra tutti i settori della produ&ione industriale edili&ia! In sostan&a# deve abbracciare le attuali modalit di reperimento# produ&ione e tras%orma&ione delle risorse naturali# impiegate sulle costru&ioni edili&ie! A cominciare dallestra&ione delle materie prime# alluso e allo smaltimento %inale! 3a tutto ci, non basta per raggiungere la 'ualit della vita# allinterno dellambiente urbano! "i 'ui la necessit di coinvolgere altre discipline come la piani%ica&ione urbana# la climatologia# la biologia # lecologia e leconomia# per attuare su vasta scala una nuova conce&ione ed e'uivalen&a culturale e scienti%ica del nostro habitat umano! Ci, non sar conseguibile se ciascuna di 'ueste discipline si rinchiude entro la propria torre davorio! "i 'uesta esigen&a sullapproccio interdisciplinare in architettura# si %ece interprete gi ?! 5eutra il 'uale osservava: Per la piani%ica&ione del %uturo# saranno necessarie altre arti e scien&e# e pi- di una o due /!!!0# il compito di costruire molte cose che costituiscono un ambiente umano /!!!0 non pu, essere svolto bene sen&a ricorrere alle conoscen&e scienti%iche attualmente disponibili /!!!0! Ana sistematica indagine biologica# ben correlata con i metodi organi&&ati di progetta&ione# dar %rutti molto pro%icui per una pi- ampia comunit umana di consumatori / 9ational 'esearch "ouncil# DB<# <C. @C0! $uesto discorso di ?! 5eutra# eviden&ia come la biologia e altre scien&e possono veramente incidere sul benessere umano e sulla 'ualit della vita allinterno dellecosistema urbano# che comprende linsieme di tutti 'uei rapporti e reti# %atti di scambi energetici che si producono con le attivit antropiche!

;! Il mito dellarchitettura tecnologica a anzata


?aramente * accaduto in passato di assistere a %enomeni di in%atua&ione e di eccita&ione# 'uali 'uelli che si veri%icano nella nostra epoca nei riguardi delle innova&ioni tecnologiche in uso nellarchitettura! 8li architetti e i progettisti# di %ronte a 'ueste novit tecnologiche proposte dallindustria edili&ia# in genere mostrano una sorta di %iducia che spesso diventa accetta&ione passiva# ovvero un utili&&o tecnologico in architettura# al di %uori della loro stessa coscien&a e capacit critica0! )ssi# per dirla semplicemente# non sono abbastan&a coscienti di ci, che 'ueste nuove tecnologie provocano in termini di impatto sullambiente e sulla salute delluomo! ) atteggiamento peraltro molto di%%uso nella pratica edi%icatoria moderna# non tenere conto delle esigen&e dellambiente naturale e dei bisogni essen&iali delluomo! 3olti architetti e progettisti ambientalisti# sostengono che lattuale architettura tecnicista o tecnologica non potr mai costituire la base di unarchitettura alternativa rispondente ai bisogni salutari ed ecologici# perch2 * %ondamentalmente in'uinante! "i 'ui la necessit di intervenire sulle cause e cio* sui due principali aspetti del problema edili&io: in primo luogo il processo attuale di approvvigionamento delle Rmaterie
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prime e dallaltro la loro utili&&a&ione tecnologica ed energetica sugli edi%ici! Per 'uanto riguarda il primo aspetto# cio* 'uello legato alle materie prime# ovvero non rinnovabili# vorrei %are una breve ri%lessione: il genere umano ha trovato sempre e tuttoggi trova nelle sostan&e minerali i me&&i determinanti per la propria sopravviven&a e il proprio benessere! Per 'uesta ragione la natura ha sempre pagato in termini ecologici# cio* di modi%iche ambientali un certo pre&&o! (en&a nessuna illusione nel passato con me&&i diversi tutto ci, * sempre accaduto# anche se ha inciso sullambiente in minima parte# cio* sen&a toccare drasticamente 'uel legame delluomo con la vita vegetale e animale# in de%initiva con la bios%era! Oggi# a di%%eren&a del passato# luomo possiede me&&i tecnologici potentissimi# che non hanno precedenti con le societ preindustriali e che hanno la capacit di estrarre dalla natura una 'uantit in%inita di materie prime! Purtroppo luomo contemporaneo# essendo assetato di pro%itto# * convinto di s%ruttare allin%inito# come e 'uanto vuole 'ueste pre&iose risorse naturali# cio* %arla da padrone! In 'uesto modo egli esercita sulla natura un potere di dominio %ortissimo! (en&a rendersi bene conto del gravissimo danno che provoca allambiente naturale! $uesto insensato dominio tecnologico# condotto costantemente dalluomo sulla natura e le sue risorse# sta mettendo a dura prova la stessa vita di interi ecosistemi naturali e nello stesso tempo implicitamente la vita delluomo sul pianeta Terra! Per 'uanto concerne laspetto legato allutili&&o tecnologico delle materie prime a %ini energetici sugli edi%ici con gli impianti tecnici di climati&&a&ione# 'uesti# oltre a consumare enormi 'uantit di energia elettrica# di ac'ua potabili# essi nello steso tempo# bruciando il combustibile# immettono nellatmos%era esterna unenorme 'uantit di gas nocivi# di residue tossici e polveri# in'uinando cos: la stessa aria che noi respiriamo e 'uindi il suolo# lac'ua e in%ine la bios%era# ovvero 'uella parte in cui vivono tutti gli esseri e gli organismi viventi compreso# naturalmente# luomo! )d * proprio su 'uesti aspetti negativi ora ricordati che oggi# pi- del passato# si pone il problema sempre pi- urgente# di ritrovare una corretta compatibilit ambientale tra le esigen&e estrattive delle risorse naturali# la loro tras%orma&ione tecnologica in energia arti%iciale e la salvaguardia del territorio! "i %ronte a 'uesto drammatico problema# * dobbligo porci la seguente domanda: cosa possono %are gli architetti e i progettisti per %renare 'uesto assurdo s%ruttamento delle risorse naturali e lin'uinamento della bios%era9 La risposta non * a%%atto semplice# tuttavia va detto che non tutte le tecnologie oggi in uso sullarchitettura sono in'uinanti! )sistono# %ortunatamente# nuove %orme di tecnologie gi in uso# ed altre che possono e devono essere ideate per rimediare a 'uesta situa&ione ambientale che si sta deteriorando a macchia dolio! $uesto discorso costituisce per molti architetti e progettisti che gi operano seguendo i principi dellarchitettura bioclimatica# una reale s%ida culturale e morale a carattere globale che * ricca di s%accettature! ovviamente nessun architetto ha una ricetta miracolosa in tasca# ma sono convinto sempre di pi- che 'ualcosa in 'uesto senso si pu, %are! Io credo che oggi pi- del passato larchitettura bioclimatica possa assumere un ruolo centrale# non solo per la di%esa delle risorse naturali ma anche per labbattimento di una parte degli scarichi tossici# provocati dagli impianti di climati&&a&ione /prima che 'uesti
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abbiano avvelenato con altri tipi di scarichi industriali# completamente latmos%era e le nostre citt0! Pertanto# invece di bruciare combustibili %ossili o nucleari# dovremmo sviluppare sempre di pi- tecnologie basate sulluso dellenergia del sole# del vento ed altre %onti di energia rinnovabili che sono intrinsecamente non in'uinanti! Oggi# per tornare agli insediamenti edili&i# esistono molteplici alternative agli impianti di climati&&a&ione a combustione# ma 'ueste# purtroppo contrastano tutte con il pro%itto del mondo industriali&&ato# cio* con gli interessi dei %ornitori di energia arti%iciale e dei %abbricanti di simili impianti! "un'ue# 'uale potrebbe essere lalternativa a 'uesto stato di cose9 Oggi lipotesi di unarchitettura autosu%%iciente energeticamente# cio* liberata dalla dipenden&a dellenergia arti%iciale si %a sempre pi- credibile e non * come 'ualcuno sostiene# solo %antascienti%ica! (ono tanti gli elementi alternativi come gi abbiamo detto prima che possono contribuire a sostituire gli impianti di riscaldamento o condi&ionamento dellaria: a partire dalla conoscen&a ra&ionale dei sistemi naturali . credo# si possono# ad esempio recuperare ed utili&&are materiali di scarto# considerati normalmente come ri%iuti# per ridurre i danni allambiente+ lutili&&o delle %onti naturali di energia# come la radia&ione solare# il calore della terra o geotermia# lenergia del vento ed altre %onti energetiche naturali! Il riciclo delle ac'ue domestriche ed industriali# il teleriscaldamento# la stessa capacit termica di molti materiali costituenti ledi%icio# che hanno la capacit di rallentare lo scambio termico con lesterno! Ovviamente# tutto ci, per ottenere 'uelle condi&ioni di com%ort allinterno degli spa&i abitativi# occorre# come gi spiegato in preceden&a# una conoscen&a dettagliata ed accurata dei %attori climatici del luogo# correlato da un buon bagaglio tecnologico e dalla stessa responsabilit e creativit del progettista! Pertanto larchitettura progettata secondo criteri bioclimatici /%ra laltro come abbiamo detto nei capitoli precedenti presi in considera&ione gi nel passato# 'uando si decideva lubica&ione dei pala&&i non solo dal punto di vista estetico ma anche per s%ruttare i venti e linsola&ione a seconda delle stagioni0# deve tornare al centro della progetta&ione architettonica# con nuove atten&ioni al microclima interno alle abita&ioni# oggi 'uasi del tutto sottovalutato! 3olti architetti possono obiettare che tutte 'ueste solu&ioni sopradescritte non saranno mai abbastan&a su%%icienti per poter risolvere il %abbisogno energetico delle costru&ioni! 3a a 'uesta obie&ione si pu, rispondere tran'uillamente con 'uesti termini: oggi# pidi ieri# * possibile+ perch2 disponiamo di conoscen&e scienti%iche sulla natura e me&&i tecnologici ra%%inatissimi! $uesti# se %ossero usati diversamente e ra&ionalmente# essi# potrebbero risolvere pi- di un problema energetico! In altri termini# la tecnologia moderna# dovr essere capovolta sposando una nuova %iloso%ia progettuale# cio* un nuovo modo di pensare e intendere# che tenda a stabilire con la natura e le sue pre&iose risorse# un nuovo e'uilibrio %atto di reciproche sinergie tra i bisogni materiali e spirituali delluomo con 'uelli della natura che ci circonda! In 'uesto senso# luomo stesso /come elemento naturale0 o bio! )gli non dovr piconsiderarsi elemento estraneo ma al contrario uno %ra i tanti elementi viventi di cui * costituita la lunga e complessa catena biologica della natura! (olo cos: egli potr continuare a vivere in simbiosi con la natura! )d * per 'uesto che la nuova tecnologia dovr essere concepita e reali&&ata secondo i principi bioclimatici sopradescritti# cio* al servi&io delle
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leggi della natura e della vita di tutti gli elementi od organismi viventi! 4orse in %uturo# sar proprio 'uesto nuovo rapporto che si stabilir tra luomo e la natura che saranno a%%idate le speran&e dellarchitettura bioclimatica e di un %uturo sostenibile! Tuttavia la possibilit che tutto ci, avvenga prima che gli scarichi tossici abbiano avvelenato del tutto le nostre citt# * molto esile! Perci, occorre un mutamento radicale# sia nella mentalit degli architetti e progettisti# sia del singolo cittadino e di tutta la popola&ione# nei con%ronti delle pre&iose risorse della natura! $uindi: cosa pu, %are larchitettura bioclimatica9 )ssa credo possa aiutare luomo e la societ a ristabilire con la natura come dice Leon =attista Alberti: !!! un nuovo rapporto di riconcilia&ione tra luomo e la natura /C%r! De re aedificatoria)# non pibasato sul dominio e lo s%ruttamento assurdo delle risorse naturali# ma su un uso compatibile# e'uilibrato: !!! con le leggi superiori della natura! Credo che sia proprio 'uesto il messaggio ecologico di Leon =attista Alberti# para%rasando un libro di Tomas 3aldonado: la speran&a progettuale+ il %uturo dellarchitettura! Ovvero: una nuova scien&a al servi&io della 'ualit dellhabitat e della vita! ) non pi- sola unarte del disegno# di stili o soltanto unelucubra&ione intellettuale# unesercita&ione accademica o un sapere supertecnologico sterile# lontano dalla vita biologica delluomo e distaccata dai cicli dei processi della natura! ?iassumendo: 'uesto libro non vuole essere nel suo contenuto la bocca della verit! ) sugli argomenti %in 'ui trattati esaustivo! 3a in %uturo# diciamo aperto a nuovi contributi culturali e scienti%ici! Ci, * utile per ogni nuovo appro%ondimento e ulteriore studio sulla conce&ione dellarchitettura di Leon =attista Alberti e 4ilippo =runelleschi! In particolare sul modello bioclimatico della Cupola# che ancora oggi# * sempre avvolta da tanti segreti e misteri che aspettano di essere svelati!

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