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PUGLIA

Monumenti di Puglia tra pubblico e privato


presente - passato - futuro
Andria (BT) Castel del Monte, Torre del Falconiere, Testa di fauno

7 - 9 OTTOBRE 2009

CULTURA A PORTE APERTE


Edizioni MP MIRABILIA

DIREZIONE GENERALE PER LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE

DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELLA PUGLIA

CULTURA A PORTE APERTE

DIREZIONE GENERALE PER LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE Direttore Generale Mario Resca

DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELLA PUGLIA Direttore Regionale Ruggero Martines Coordinatore per la comunicazione Emilia Simone Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bari, Barletta - Andria - Trani e Foggia Soprintendente Maria Costanza Pierdominici Referenti per il progetto, Annamaria Lorusso Michele Coscia Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Lecce, Brindisi e Taranto Soprintendente ad interim Maria Costanza Pierdominici Referenti del progetto Antonio Bramato, Giovanna Cacudi, Caterina Ragusa Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Puglia Soprintendente Fabrizio Vona Referente del progetto Maria Consiglia Binetti Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia Soprintendente Teresa Elena Cinquantaquattro Referente per il progetto Arcangelo Alessio Soprintendenza Archivistica per la Puglia Soprintendente Maria Carolina Nardella Referente per il progetto Angela Muscedra Archivio di Stato di Bari Direttore Eugenia Vantaggiato Referenti per il progetto Damiana Iannone, Teresa Milella Archivio di Stato di Brindisi Direttore Francesca Casamassima Referenti per il progetto Francesca Casamassima, Elena Lenzi Archivio di Stato di Foggia Direttore Viviano Iazzetti Referente per il progetto Giacoma Desimio Archivio di Stato di Lecce Direttore Annalisa Bianco Referenti per il progetto Giuseppe Barletta, Daniela Ragusa Archivio di Stato di Taranto Direttore Ornella Sapio Referente del progetto Cosma Chirico Biblioteca Nazionale Sagarriga Visconti Volpi di Bari Direttore ad interim Osvaldo Avallone Referente per il progetto Gabriella Ulivieri

COORDINAMENTO GENERALE DEL PROGETTO

Antonella Mosca In collaborazione con Monica Bartocci e Simona Pantella Hanno inoltre collaborato Costanza Barbi, Antonella Corona, Francesca DOnofrio, Maria Cristina Manzetti, Maria Tiziana Natale, Susanna Puccio, Maria, Angela Siciliano Rapporti con i media Vassili Casula Comunicazione multimediale Alberto Bruni, Renzo De Simone, Francesca Lo Forte, Emilio Volpe Amministrazione Laura Petracci

Monumenti di Puglia tra pubblico e privato presente - passato - futuro Puglia 7 - 9 ottobre 2009

CULTURA A PORTE APERTE

S
7 39 43 45 47

Progetto Cultura a Porte Aperte: il Ministero per i Beni e le Attivit Culturali Progetto Cultura a Porte Aperte: il MiBAC Incontra il Territorio Progetto Cultura a Porte Aperte: Attivit di programmazione del Ministero per i Beni e le Attivit Culturali per lanno 2008 Progetto Cultura a Porte Aperte: la Modulistica e il Piano di Riduzione degli Oneri Amministrativi Programma Operativo Nazionale 2000-2006 Sicurezza per lo sviluppo del Mezzogiorno dItalia Misura 1.3 Tecnologie per la tutela delle risorse culturali e ambientali

Struttura del MiBAC in Puglia 53 68 79 89 94 101 106 119 130 138 148 160
Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bari, Barletta - Andria - Trani e Foggia Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Lecce, Brindisi e Taranto Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Puglia Soprintendenza Archivistica per la Puglia Archivio di Stato di Bari Archivio di Stato di Brindisi Archivio di Stato di Foggia Archivio di Stato di Lecce Archivio di Stato di Taranto Biblioteca Nazionale Sagarriga Visconti Volpi di Bari

Istituzioni 177
Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per lo Sviluppo e la Competitivit del Turismo: Azioni per lo Sviluppo Turistico del Mezzogiorno Ministero dellInterno Dipartimento per le Libert Civili e lImmigrazione - Direzione Centrale per lAmministrazione del Fondo Edifici di Culto: Fondo Edifici di Culto Regione Puglia: Assessorato Beni Culturali Regione Puglia: Assessorato al Mediterraneo, Pace, Attivit Culturali

181

184 186

191 196 202 204 209 210 212 215 217

Regione Puglia: Assessorato al Turismo e Industria Alberghiera Provincia di Bari: Assessorato alla Cultura Provincia di Foggia: Assessorato alla Cultura Provincia di Taranto: Assessorato alla Cultura UPI - Unione delle Province dItalia: ANCI - Associazione Nazionale Comuni Italiani INVITALIA - Agenzia Nazionale per lAttrazione degli Investimenti e lo Sviluppo dImpresa spa ICOM - International Council of Museum Comitato Nazionale Italiano (Icom Italia) Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale

Istituti Enti Associazioni 225 Accademia Pugliese delle Scienze 228 230 232 236 242 244 246 248 267 268 270 271 275 276 278 280
Adsi - Associazione Dimore Storiche Italiana AIPAI - Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale Sezione Basilicata ANA - Associazione Nazionale Archeologi ANAI - Associazione Nazionale Archivistica Italiana Associazione Italiana Biblioteche - Puglia Ance - Associazione Nazionale Costruttori Edili - Puglia ANISA - Associazione Nazionale Insegnanti di Storia dellArte ArcheoClub dItalia Associazione Amici dei Musei di Taranto Associazione Presdi del Libro Confartigianato Confindustria Consiglio Nazionale Architetti Consiglio Nazionale degli Ingegneri Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Brindisi Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Lecce

282 284 285 286 287 291 294 309 313 315 323 328 330 339 343 346 351

Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bari Ordine degli Ingegneri della Provincia di Foggia Ordine degli Ingegneri della Provincia di Lecce Fondazione Archeologica Canosina FAI - Fondo per lAmbiente Italiano Federculture FORMEZ Centro Formazione Studi Istituto Italiano dei Castelli Istituto per la Storia e lArcheologia della Magna Grecia Italia Nostra Legambiente Mecenate 90 Paleoworking SIMBDEA - Societ Italiana per la Museografia ed i Beni DemoEtno Antropologici SIPBC - Societ Italiana per la Protezione dei Beni Culturali Touring Club Italiano UNPLI - Unione Nazionale delle Pro Loco Ditalia

Luoghi dArte Statali 355 Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna

Cultura a porte aperte

PROGETTO CULTURA A PORTE APERTE: IL MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVIT CULTURALI


STORIA
Il Ministero per i Beni Culturali e Ambientali nasce sotto il Governo Moro IV nel 1974, la sua organizzazione viene regolamentata con D.P.R. 3 dicembre 1975, n. 805. Il primo incarico di Ministro affidato a Giovanni Spadolini, a cui si deve la ferma volont di costituzione di una struttura separata dalla Pubblica Istruzione, con competenze specifiche e dirette in materia di tutela e valorizzazione dei beni culturali e ambientali, archeologici, storici, artistici, archivistici e librari secondo la legislazione vigente. Lintento quello di creare un organismo prevalentemente tecnico, destinato a raccogliere in buona parte le competenze e le funzioni in materia prima affidate al Ministero della Pubblica Istruzione per il tramite della Direzione Generale delle Antichit e le Belle Arti. A queste competenze e funzioni se ne aggiunsero anche alcune del Ministero degli Interni, come gli archivi di Stato, e della Presidenza del Consiglio dei Ministri come la discoteca di Stato, l'editoria libraria e diffusione della cultura. Con decreto legislativo 20 ottobre 1998 n. 368, la struttura viene riformata e la denominazione viene mutata in Ministero per i Beni e le Attivit Culturali, attuale MiBAC; a tutte le precedenti competenze e funzioni sono state aggiunte: la promozione dello Sport e dellimpiantistica sportiva e la promozione delle attivit dello Spettacolo in tutte le sue espressioni. Il mutamento terminologico evidenzia il cambiamento di prospettiva imperniato anche sul valore culturale che non rappresentato dalloggetto materiale nella sua estrinsecazione fisica, bens dalla funzione sociale del bene, visto come fattore di sviluppo della collettivit e come elemento storico attorno a cui si definisce lidentit delle collettivit locali. Lorganizzazione dellapparato rimasta pressoch immutata fino al 2000, quando, a seguito delle innovazioni introdotte nellassetto della Pubblica Amministrazione dalle cd. Leggi Bassanini, in applicazione del D. Lgs. 30.7.1999, n. 300, stato emanato il DPR 29.12.2000, n. 441. Allassetto organizzativo le modifiche introdotte con tale provvedimento sono di particolare rilevanza e risultano tutte in linea con i principi in base ai quali si inteso concepire un diverso ruolo dellapparato centrale della Pubblica Amministrazione, senza per questo modificare la Costituzione: decentramento amministrativo, trasferimento dei poteri e delle risorse dal centro alla periferia, principio di sussidiariet e diversa ripartizione di funzioni tra Stato e regioni, nonch tra regioni ed enti locali, riconoscimento della importantissima funzione che pu svolgere il privato anche nei settori che non hanno natura di imprenditorialit. Una vera rivoluzione peraltro gi annunciata negli anni Settanta con la nascita delle Regioni. Coerentemente con questa nuova concezione, per quanto riguarda nello specifico il settore dei beni culturali, con il citato DPR n. 441 del 2000, sono state istituite le Soprintendenze regionali, con rilevanti funzioni di coordinamento degli uffici periferici presenti nei rispettivi ambiti territoriali regionali, stata istituita la figura del Segretario Generale, con corrispondenti funzioni di coordinamento delle strutture centrali, il precedente Ufficio Centrale per i beni archeologici, architettonici, ambientali, artistici e storici viene soppresso ed in suo luogo istituita per ogni settore una specifica direzione generale, che, unitamente a quelle inerenti gli archivi, i beni librari, cinema e spettacolo, raggiungono il numero di otto direzioni. Dalla nuova articolazione derivata nel tempo una nuova visione dellintervento pubblico in materia di beni culturali, consistente nel passaggio da unattivit di tutela sta-

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tica del bene, ad un intervento diretto a garantire alla collettivit una fruizione ampia ed effettiva del valore culturale custodito nel bene. Ci ha comportato la maturazione del concetto che lintervento pubblico sui beni culturali non deve esaurirsi nellattivit di tutela, ma deve attribuire sempre pi rilievo alle attivit dirette a favorire la fruizione collettiva dei beni culturali, e cio le attivit di valorizzazione e di gestione. La completa trasformazione dellimpianto organizzativo ha richiesto, come comprensibile, interventi regolamentari successivi per la messa a punto delle modifiche e ladeguamento delle stesse alla continua e rapida evoluzione della societ e delle esigenze della collettivit. Per questo, successivamente al DPR n. 441 del 2000, intervenuto, prima il DPR 10.6.2004, n. 173 e quindi il DPR 26.11.2007, n. 233. Sotto il profilo organizzativo, entrando nel merito dei contenuti dei predetti atti regolamentari, si rileva come, con il DPR n. 173 del 2004, si sia, da un lato optato per un modello che al suo apice ha previsto non la figura del segretario generale, ma bens listituzione di quattro dipartimenti, ciascuno per ogni settore (arti, archivi e biblioteche, cinema e spettacolo, affari generali e innovazione), e dallaltro si sia rafforzato il decentramento amministrativo con listituzione delle direzioni regionali, in luogo delle soprintendenze, con competenze non solo di coordinamento, ma anche operative e tecniche. Con il DPR n. 233 del 2007, si preferito, invece, ripristinare la figura del segretario generale, rafforzare ulteriormente il ruolo delle direzioni regionali e riconoscere alle direzioni generali di settore una funzione essenziale e prevalente di indirizzo. Grazie, quindi, a questa complessa riforma, si ridisegnata la struttura del Ministero con la volont di rendere pi efficiente lassetto operativo sia a livello centrale che periferico. Lintento stato quello di raggiungere una modernizzazione informatica, tecnologica e organizzativa per unAmministrazione pi capillare e radicata sul territorio, pi vicina ai cittadini, pi collaborativa con Regioni ed Enti locali, pi integrata con lUniversit e la Ricerca, pi aggiornata professionalmente. Sono state individuate nuove forme di intervento, maggiori risorse disponibili in grado di dare un impulso forte allinnovazione operativa del Ministero. Vero cuore della riforma stato laver previsto, sia prima con la creazione del Dipartimento per la Ricerca, linnovazione e lOrganizzazione e listituzione della Direzione Generale per lInnovazione Tecnologica e la Promozione, sia successivamente con il mantenimento delle rispettive competenze, un intervento importante e fondamentale nellambito della modernizzazione ed informatizzazione della Pubblica Amministrazione. Nel 2006, con il Governo Prodi le competenze dello Sport vennero assegnate al nuovo Dipartimento per le politiche giovanili e le attivit sportive della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Nel 2007, con lentrata in vigore del Regolamento DPR n. 233 gi citato, infine, stata prevista la nascita dellIstituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario, dalla fusione di due precedenti Istituti (Istituto Centrale per la Patologia del Libro e Centro di fotoriproduzione, legatoria e restauro degli Archivi di Stato) e dellIstituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro (ex Istituto Centrale per il Restauro): entrambi dotati di autonomia speciale. Recentemente, il MiBAC ha subito unulteriore riforma; il regolamento di riorganizzazione del Ministero e di organizzazione degli Uffici di diretta collaborazione del Ministro per i Beni e le Attivit Culturali, pubblicato nel Supplemento ordinario alla G.U. n.164 del 17 luglio 2009 il DPR 2 luglio 2009 n. 91, introduce nuove misure per una maggiore razionalizzazione, efficienza ed economicit della Pubblica Amministrazione e significative innovazioni mirate a esaltare lazione di tutela, valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale nazionale, restituendo centralit alla salvaguardia del paesaggio nel contesto pi generale delle belle arti. Tra le principali novit, infatti, vi listituzione della Direzione Generale per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale, che consentir maggiore incisivit nella promozione e nello sviluppo di questo settore, con lo scopo di migliorare la conoscenza e fruibilit

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dei beni culturali, e la costituzione della Direzione Generale per il Paesaggio, le Belle Arti, lArchitettura e lArte Contemporanee.

STRUTTURA
Si tratta di una struttura capillare che dispone di uffici di diretta collaborazione del Ministro e Uffici propri del dicastero a livello centrale e territoriale. Agli uffici a livello centrale appartengono 8 Direzioni Generali, il Consiglio Superiore per i Beni Culturali e Paesaggistici, i Comitati tecnico-scientifici, gli Istituti Centrali - lOpificio delle pietre dure, Istituto centrale per il catalogo e la documentazione, Istituto centrale per il restauro e la conservazione del patrimonio archivistico e librario, Istituto superiore per la conservazione ed il restauro - e altri Istituti con finalit particolari quali lArchivio Centrale dello Stato, le Soprintendenze Speciali per i Beni Archeologici, le Biblioteche nazionali centrali di Roma e Firenze. Sul territorio operano 17 Direzioni Regionali per i Beni Culturali e Paesaggistici, che hanno sede nel capoluogo della rispettiva regione e coordinano le attivit delle 81 Soprintendenze specialistiche, operanti in ambito archeologico, architettonico, storico, artistico ed etnoantropologico, delle 19 Soprintendenze Archivistiche a cui vanno aggiunte le 137 tra sedi archivistiche e sezioni distaccate, delle 46 Biblioteche Statali, dei 424 tra musei, monumenti e aree archeologiche.

Salone ex Consiglio Nazionale, Collegio Romano, Roma

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ORGANIGRAMMA GENERALE

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ORGANIZZAZIONE E COMPETENZE
SEGRETARIATO GENERALE Il Segretario Generale del Ministero nominato ai sensi dell'articolo 19, comma 3, del D.Lgs 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni e, in conformit a quanto disposto dall'articolo 6 del D.Lgs 30 luglio 1999, n. 300, e successive modificazioni, opera alle dirette dipendenze del Ministro. Il Segretario Generale assicura il coordinamento e lunit dell'azione amministrativa, coordina gli uffici di livello dirigenziale generale, riferisce periodicamente al Ministro gli esiti della sua attivit. Esercita il coordinamento anche attraverso la convocazione periodica in conferenza dei direttori generali, sia centrali che regionali, per lesame di questioni di carattere generale o di particolare rilievo oppure afferenti a pi competenze; coordina le attivit delle direzioni generali, centrali e regionali, nelle materie di rispettiva competenza, per le intese istituzionali di programma di cui allart. 2, comma 203, lettera b), della legge 23 dicembre 1996, n. 662; concorda con le direzioni generali competenti le determinazioni da assumere in sede di conferenza di servizi per interventi di carattere intersettoriale o di dimensione sovraregionale; partecipa alle riunioni del Consiglio superiore per i beni culturali e paesaggistici, senza diritto di voto; coordina le iniziative in materia di sicurezza del patrimonio culturale; coordina lattivit di tutela in base a criteri uniformi ed omogenei sullintero territorio nazionale; coordina le iniziative atte ad assicurare la catalogazione del patrimonio culturale, ai sensi dellart. 17 del Codice; coordina gli interventi conseguenti ad emergenze nazionali ed internazionali, questi ultimi anche in collaborazione con il Dipartimento per la protezione civile; coordina la predisposizione delle relazioni di legge alle Istituzioni ed Organismi sovranazionali ed al Parlamento, (anche ai sensi dellart. 84 del Codice); coordina gli esiti delle elaborazioni dei programmi annuali e pluriennali di competenza delle direzioni generali del Ministero e dei relativi piani di spesa, da sottoporre allapprovazione del Ministro; formula proposte al Ministro, sentiti i direttori generali, centrali e regionali ai fini dellesercizio delle funzioni di cui allart. 4, comma 1, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e successive modificazioni; coordina le attivit internazionali, ivi comprese quelle relative alle convenzioni UNESCO sulla protezione del patrimonio culturale e naturale mondiale, sulla protezione e la promozione delle diversit delle espressioni culturali, nonch per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale; coordina le attivit di studio e di ricerca, attraverso lUfficio studi; svolge le funzioni di coordinamento e vigilanza, anche ai fini dellapproSEGRETARIATO GENERALE

Servizio I Coordinamento studi

Servizio II Servizio ispettivo

Istituti dotati di autonomie speciale Istituti centrali Istituto Centrale per il catalogo e la documentazione Opificio delle Pietre Dure Istituto Centrale per il restauro e la conservazione del patrimonio archivistico e librario Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro

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vazione del bilancio di previsione, delle relative proposte di variazione e del conto consuntivo, sullIstituto superiore per la conservazione ed il restauro, sullOpificio delle pietre dure, sullIstituto centrale per il restauro e la conservazione del patrimonio archivistico e librario e sullIstituto centrale per il catalogo e la documentazione; coordina il Servizio ispettivo. Il Segretariato generale costituisce centro di responsabilit amministrativa ai sensi dellart. 3 del decreto legislativo 7 agosto 1997, n. 279 e successive modificazioni. Il Segretariato generale si articola in sei uffici dirigenziali di livello non generale, compresi il Servizio ispettivo, cui sono assegnati quattordici dirigenti con funzioni ispettive, gli Istituti centrali e lIstituto superiore per la conservazione ed il restauro. Struttura Servizio I - Coordinamento studi Servizio II - Servizio ispettivo Afferiscono al segretariato generale Istituti centrali 1. Istituto centrale per il catalogo e la documentazione 2. Opificio delle pietre dure 3. Istituto centrale per il restauro e la conservazione del patrimonio archivistico e librario Istituti dotati di autonomia speciale 1. Istituto superiore per la conservazione ed il restauro

Restauro della Porta del Paradiso del Ghiberti, Firenze. Opificio delle Pietre Dure

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DIREZIONE GENERALE PER LORGANIZZAZIONE, GLI AFFARI GENERALI, LINNOVAZIONE, IL BILANCIO ED IL PERSONALE La Direzione Generale per lorganizzazione, gli affari generali, linnovazione, il bilancio ed il personale svolge funzioni e compiti in materia di bilancio e programmazione delle risorse finanziarie, nonch di qualit e di standardizzazione delle procedure; cura la gestione efficiente, unitaria e coordinata dellorganizzazione, degli affari generali, del bilancio e del personale e dei servizi comuni, anche mediante strumenti di innovazione tecnologica; competente in materia di stato giuridico e trattamento economico del personale, di relazioni sindacali, di concorsi, assunzioni, assegnazioni, mobilit nazionale e formazione del personale nonch Progetto Fonia Dati Immagini in materia di politiche del personale per le pari opportunit. La Direzione generale, inoltre, competente per lattuazione delle direttive del Ministro in ordine alle politiche del personale e alla contrattazione collettiva e per lemanazione di indirizzi ai direttori regionali ai fini dellapplicazione dei contratti collettivi e della stipula di accordi decentrati; elabora proposte per la definizione di una strategia unitaria per la modernizzazione dellamministrazione, anche attraverso le tecnologie dellinformazione e della comunicazione, e traduce in progetti coordinati e piani dazione il conseguente disegno strategico assicurandone il monitoraggio e verificandone lattuazione. La Direzione generale per lorganizzazione, gli affari generali, linnovazione, il bilancio ed il personale costituisce centro di responsabilit amministrativa ai sensi dellart. 3 del decreto legislativo 7 agosto 1997, n. 279, e successive modificazioni, ed responsabile per lattuazione dei piani gestionali di competenza della stessa. Da essa dipendono funzionalmente, per gli aspetti contabili, le direzioni regionali di cui allart. 17. La Direzione generale per lorganizzazione, gli affari generali, linnovazione, il bilancio ed il personale si articola in sei uffici dirigenziali di livello non generale.
DIREZIONE GENERALE PER LORGANIZZAZIONE, GLI AFFARI GENERALI, LINNOVAZIONE, IL BILANCIO ED IL PERSONALE

Servizio I Affari generali, sistemi informativi, tecnologie innovative

Servizio III Risorse aggiuntive nazionali e comunitarie per le politiche di sviluppo, organizzazione e semplificazione

Servizio V Ordinamento, stato giuridico e trattamento economico del personale

Servizio II Bilancio e programmazione

Servizio IV Concorsi e assunzioni, mobilit, relazioni sindacali, formazione e aggiornamento professionale del personale

Servizio VI Contenzioso e procedimenti disciplinari relativi al personale

Direzioni Regionali per i Beni Culturali e Paesaggistici (per gli aspetti contabili)

Struttura Servizio I - Affari generali, sistemi informativi, tecnologie innovative Servizio II - Bilancio e programmazione Servizio III - Risorse aggiuntive nazionali e comunitarie per le politiche di sviluppo organizzazione e semplificazione Servizio IV - Concorsi e assunzioni, mobilit, relazioni sindacali, formazione e aggiornamento professionale del personale Servizio V - Ordinamento, stato giuridico e trattamento economico del personale Servizio VI - Contenzioso e procedimenti disciplinari relativi al personale

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DIREZIONE GENERALE PER LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE La Direzione Generale per la valorizzazione del patrimonio culturale svolge funzioni e compiti nei settori della promozione della conoscenza, della fruizione pubblica e della valorizzazione del patrimonio culturale, in conformit a quanto disposto dallart. 6 del Codice, con riguardo a tutti gli istituti e luoghi della cultura di cui allart. 101, commi 1 e 2, del Codice medesimo, che siano di pertinenza dello Stato o costituiti dallo Stato. La Direzione Generale per la valorizzazione del patrimonio culturale costituisce centro di responsabilit amministrativa ai sensi dellart. 3 del decreto legislativo 7 agosto 1997, n. 279, e successive modificazioni, ed responsabile per lattuazione dei piani gestionali di competenza della stessa. La Direzione Generale per la valorizzazione del patrimonio culturale si articola in due uffici dirigenziali di livello non generale.

DIREZIONE GENERALE PER LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE

Servizio I - Valorizzazione del patrimonio culturale, programmazione e bilancio

Servizio II - Comunicazione e promozione del patrimonio culturale

Struttura Servizio I - Valorizzazione del patrimonio culturale, programmazione e bilancio Servizio II - Comunicazione e promozione del patrimonio culturale

MP MIrabilia s.r.l. - www.mpmirabilia.it

San Valentino la festa dellamore e, come ogni anno, il Ministero per i Beni e le Attivit Culturali vuole regalare a tutti una giornata allinsegna dellarte e della cultura. Lo slogan Innamorati dellArte un invito a visitare e conoscere il patrimonio artistico italiano insieme alle persone amate, per condividere le emozioni e la gioia che larte suscita in chi vi si accosta. Il 14 febbraio, nei luoghi darte statali (musei, monumenti e siti archeologici), un biglietto dingresso vale per due persone.

Tutte le iniziative sono pubblicate sul sito istituzionale del Ministero.

www.beniculturali.it numero verde 800 99 11 99


Amore e Psiche, Ostia Antica (fine del III secolo d.C.)

Materiale divulgativo Grandi Eventi 2009

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DIREZIONE GENERALE PER LE ANTICHITA La Direzione Generale per le antichit svolge le funzioni e i compiti, non attribuiti alle Direzioni Regionali ed ai soprintendenti di settore ai sensi delle disposizioni in materia, relativi alla tutela di aree e beni archeologici, anche subacquei. Esercita la vigilanza sulle Soprintendenze speciali per i beni archeologici di Napoli e Pompei e di Roma. Costituisce centro di responsabilit amministrativa ai sensi dell'articolo 3 del decreto legislativo 7 agosto 1997, n. 279, e successive modificazioni. La Direzione Generale per le antichit si articola in sette uffici dirigenziali di livello non generale, compresi gli Istituti dotati di autonomia speciale e gli Istituti nazionali. Con riguardo alle attivit di valorizzazione, restano ferme le competenze della Direzione generale per la valorizzazione del patrimonio culturale.

DIREZIONE GENERALE PER LE ANTICHITA

Servizio I - Affari generali, programmazione, bilancio e personale

Servizio II - Tutela del patrimonio archeologico

Servizio III - Gestione e circolazione internazionale del patrimonio archeologico

Istituti Nazionali

Istituti dotati di autonomia speciale Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma

Soprintendenza al Museo Nazionale preistorico ed etnograficoL. Pigorini Museo Nazionale dArte Orientale

Struttura Servizio I - Affari generali, programmazione, bilancio e personale Servizio II - Tutela del patrimonio archeologico Servizio III - Gestione e circolazione internazionale del patrimonio archeologico Afferiscono alla Direzione Generale 1. Soprintendenza al Museo nazionale preistorico ed etnografico L. Pigorini - con sede a Roma 2. Museo Nazionale dArte Orientale - con sede a Roma Istituti dotati di autonomia speciale 1. Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei 2. Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma

Cratere di Talos, Museo Archeologico Nazionale, Ruvo di Puglia

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DIREZIONE GENERALE PER IL PAESAGGIO, LE BELLE ARTI, L'ARCHITETTURA E L'ARTE CONTEMPORANEE La Direzione Generale per il paesaggio, le belle arti, larchitettura e larte contemporanee svolge le funzioni e i compiti, non attribuiti alle Direzioni Regionali ed ai soprintendenti di settore ai sensi delle disposizioni in materia, relativi alla tutela dei beni architettonici, alla qualit ed alla tutela del paesaggio, alla tutela dei beni storici, artistici ed etnoantropologici, ivi compresi i dipinti murali e gli apparati decorativi, alla qualit architettonica ed urbanistica ed alla promozione dellarte conReal Basilica, Superga (TO) temporanea. Costituisce centro di responsabilit amministrativa ai sensi dellart. 3 del decreto legislativo 7 agosto 1997, n. 279, e successive modificazioni, ed responsabile per lattuazione dei piani gestionali di competenza della stessa. Si articola in dodici uffici dirigenziali di livello non generale, compresi gli Istituti dotati di autonomia speciale, lIstituto centrale per la demoetnoantropologia e gli Istituti nazionali. Con riguardo alle attivit di valorizzazione, restano ferme le competenze della Direzione generale per la valorizzazione del patrimonio culturale.

DIREZIONE GENERALE PER LA QUALIT E LA TUTELA DEL PAESAGGIO, LARCHITETTURA E LARTE

Servizio I Servizio II Servizio III Affari generali, Tutela del patrimonio Tutela del patrimonio programmazione, architettonico storico-artistico ed bilancio e personale etnoantropologico

Servizio IV Tutela e qualit del paesaggio

Servizio V Architettura e arte contemporanee

Istituti Centrali

Istituti Nazionali

Istituti dotati di autonomia speciale Soprintendenza speciale per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per il Polo museale della citt di Venezia e dei Comuni della Gronda lagunare Soprintendenza speciale per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per il Polo museale della citt di Napoli Soprintendenza speciale per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per il Polo museale della citt di Roma Soprintendenza speciale per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per il Polo museale della citt di Firenze

Istituto centrale per la demoetnoantropologia

Soprintendenza alla Galleria nazionale darte moderna e contemporanea Istituto nazionale per la grafica

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Struttura Servizio I Servizio II Servizio III Servizio IV Servizio V -

Affari generali, programmazione, bilancio e personale Tutela del patrimonio architettonico Tutela del patrimonio storico-artistico ed etnoantropologico Tutela e qualit del paesaggio Architettura e arte contemporanee

Istituti nazionali 1. Soprintendenza alla Galleria nazionale darte moderna e contemporanea con sede a Roma 2. Istituto nazionale per la grafica con sede a Roma Alla Direzione generale per il paesaggio, le belle arti, larchitettura e larte contemporanee afferiscono: Istituti centrali 1. Istituto centrale per la demoetnoantropologia Istituti dotati di autonomia speciale 1. Soprintendenza speciale per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per il Polo museale della citt di Venezia e dei Comuni della Gronda lagunare 2. Soprintendenza speciale per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per il Polo museale della citt di Napoli 3. Soprintendenza speciale per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per il Polo museale della citt di Roma 4. Soprintendenza speciale per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per il Polo museale della citt di Firenze

Villa Romana, Sirmione (BS)

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DIREZIONE GENERALE PER GLI ARCHIVI La Direzione Generale per gli Archivi svolge le funzioni e i compiti, non attribuiti alle Direzioni Regionali o ai soprintendenti di settore ai sensi delle disposizioni in materia, relativi alla tutela dei beni archivistici. Svolge le funzioni di coordinamento e di vigilanza sull'Archivio Centrale dello Stato e sull'Istituto Centrale per gli archivi. In materia informatica, elabora e coordina le metodologie archivistiche relative all'attivit di ordinamento e di inventariazione, esercita il coordinamento dei sistemi informativi archivistici sul territorio nazionale, studia ed applica sistemi di conservazione permanente degli archivi digitali, promuove l'applicazione di metodologie e parametri, anche attraverso iniziative di formazione e aggiornamento. Costituisce centro di responsabilit amministrativa ai sensi dell'articolo 3 del decreto legislativo 7 agosto 1997, n. 279, e successive modificazioni. La Direzione generale per gli archivi si articola in nove uffici dirigenziali di livello non generale, compresi quelli aventi sede nelle regioni Sicilia e Trentino-Alto Adige, lIstituto centrale per gli archivi e lArchivio centrale dello Stato. Con riguardo alle attivit di valorizzazione, restano ferme le competenze della Direzione generale per la valorizzazione del patrimonio culturale.

DIREZIONE GENERALE PER GLI ARCHIVI

Servizio I Affari generali, programmazione, bilancio e personale

Servizio II Tutela e conservazione del patrimonio archivistico

Servizio III Studi e ricerca

Soprintendenza archivistica per la Sicilia con sede a Palermo Archivio di Stato di Catania Archivio di Stato di Palermo Soprintendenza Archivistica di Trento

Istituti centrali Istituto centrale per gli archivi

Istituti dotati di autonomia speciale Archivio centrale dello Stato

Struttura Servizio I - Affari generali, programmazione, bilancio e personale Servizio II - Tutela e conservazione del patrimonio archivistico Servizio III Studi e ricerca Alla Direzione Generale per gli Archivi afferiscono 1. Soprintendenza archivistica per la Sicilia con sede a Palermo 2. Archivio di Stato di Catania 3. Archivio di Stato di Palermo 4.Soprintendenza Archivistica di Trento Istituti centrali 1. Istituto centrale per gli archivi Istituti dotati di autonomia speciale 1. Archivio centrale dello Stato

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Cultura a porte aperte

DIREZIONE GENERALE PER LE BIBLIOTECHE, GLI ISTITUTI CULTURALI ED IL DIRITTO D'AUTORE La Direzione Generale per le Biblioteche, gli Istituti Culturali ed il Diritto d'autore svolge funzioni e compiti non attribuiti alle Direzioni Regionali e ai soprintendenti di settore ai sensi delle disposizioni in materia, relativi alle biblioteche pubbliche statali, ai servizi bibliografici e bibliotecari nazionali, agli istituti culturali, alla promozione del libro e della lettura ed alla propriet letteraria e diritto d'autore. Sentite le altre Direzioni Generali competenti, svolge i compiti in materia di propriet letteraria e di diritto d'autore e di vigilanza sulla Societ italiana autori ed editori (SIAE) ai sensi dell'articolo 10 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303, e successive modificazioni. Restano ferme la composizione e le competenze del Comitato consultivo permanente per il diritto di autore di cui all'articolo 190 della legge 22 aprile 1941, n. 633, e successive modificazioni, che opera presso la Direzione Generale e svolge funzioni di organo consultivo centrale. Svolge le funzioni di coordinamento e di vigilanza sull'Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche, sulla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, sulla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, sul Centro per il libro e la lettura e sull'Istituto Centrale per i beni sonori ed audiovisivi. Costituisce centro di responsabilit amministrativa ai sensi dell'articolo 3 del decreto legislativo 7 agosto 1997, n. 279, e successive modificazioni. La Direzione generale per le biblioteche, gli istituti culturali ed il diritto dautore si articola in otto uffici dirigenziali di livello non generale, compresi gli Istituti centrali e gli Istituti dotati di autonomia speciale. Con riguardo alle attivit di valorizzazione, restano ferme le competenze della Direzione generale per la valorizzazione del patrimonio culturale.

DIREZIONE GENERALE PER LE BIBLIOTECHE, GLI ISTITUTI CULTURALI ED IL DIRITTO DAUTORE

Servizio I - Affari generali,programmazione,bilancio e personale

Servizio II - Patrimonio bibliografico ed istituti culturali

Servizio III Diritto dautore e vigilanza sulla SIAE

Istituti centrali Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche Istituto centrale per i beni sonori ed audiovisivi

Istituti dotati di autonomia speciale Biblioteca nazionale centrale di Roma Biblioteca nazionale centrale di Firenze Centro per il libro e la lettura

Struttura Servizio I - Affari generali, programmazione, bilancio e personale Servizio II - Patrimonio bibliografico ed Istituti culturali Servizio III - Diritto dautore e vigilanza sulla SIAE Alla Direzione Generale afferiscono: Istituti centrali 1. Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche 2. Istituto centrale per i beni sonori ed audiovisivi Istituti dotati di autonomia speciale 1. Biblioteca nazionale centrale di Roma 2. Biblioteca nazionale centrale di Firenze 3. Centro per il libro e la lettura 19

Cultura a porte aperte

DIREZIONE GENERALE PER IL CINEMA La Direzione Generale per il Cinema svolge funzioni e compiti in materia di attivit cinematografiche. Costituisce centro di responsabilit amministrativa ai sensi dell'articolo 3 del decreto legislativo 7 agosto 1997, n. 279, e successive modificazioni. La Direzione Generale per il cinema si articola in tre uffici dirigenziali di livello non generale.
Elsa Martinelli sul set

DIREZIONE GENERALE PER IL CINEMA

Servizio I Affari generali, programmazione, bilancio e personale

Servizio II Produzione, distribuzione, esercizio e industrie tecniche

Servizio III Promozione delle attivit cinematografiche in Italia e allestero

Struttura Servizio I - Affari generali, programmazione, bilancio e personale Servizio II - Produzione, distribuzione, esercizio e industrie tecniche Servizio III - Promozione delle attivit cinematografiche in Italia e allestero

DIREZIONE GENERALE PER LO SPETTACOLO DAL VIVO La Direzione Generale per lo Spettacolo dal Vivo svolge funzioni e compiti in materia di attivit di spettacolo dal vivo, con riferimento alla musica, alla danza, al teatro, ai circhi, allo spettacolo viaggiante ed ai festival teatrali. Restano ferme la composizione e le competenze dell'Osservatorio dello spettacolo, che opera presso la stessa Direzione Generale. Resta fermo quanto previsto all'articolo 11, comma 2, del decreto legislativo 21 dicembre 1998, n. 492, e successive modificazioni. Costituisce centro di responsabilit amministrativa ai sensi dell'articolo 3 del decreto legislativo 7 agosto 1997, n. 279, e successive modificazioni. Si articola in tre uffici dirigenziali non generali, i cui compiti sono definiti con decreto ministeriale di natura non regolamentare.

DIREZIONE GENERALE PER LO SPETTACOLO DAL VIVO

Servizio I - Attivit liriche e musicali

Servizio II - Attivit teatrali

Servizio III - Attivit di danza, circensi e dello spettacolo viaggiante

Struttura Servizio I - Attivit liriche e musicali Servizio II - Attivit teatrali Servizio III - Attivit di danza, circensi e dello spettacolo viaggiante

Teatro la Scala, Milano

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ISTITUTI TERRITORIALI
DIREZIONE REGIONALI PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI
Le Direzioni Regionali per i Beni Culturali e Paesaggistici coordinano l'attivit delle strutture periferiche del Ministero di cui all'articolo 16, comma 1, lettere b), c), d), e), e f), presenti nel territorio regionale. Curano i rapporti del Ministero e delle strutture periferiche con le regioni, gli enti locali e le altre istituzioni presenti nella regione medesima, e, fra laltro, sono titolari di competenze in materia di verifica di interesse culturale, di dichiarazione di interesse storico artistico, di emanazione di provvedimenti di tutela indiretta, di autorizzazione di interventi nei quali siano presenti aspetti di competenza di diverse soprintendenze, di autorizzazione di alienazioni, permute, costituzione di ipoteca o pegno. A loro riconosciuto il ruolo di stazione appaltante. Costituiscono centri di costo e dipendono, funzionalmente, per Castello, Rapallo (GE) quanto riguarda gli aspetti contabili, dalla Direzione Generale per lorganizzazione, gli affari generali, linnovazione, il bilancio ed il personale. Gli archivi e le Biblioteche, pur nel rispetto della loro autonomia scientifica, costituiscono articolazione delle Direzioni Regionali. Le Direzioni Regionali si articolano negli uffici dirigenziali non generali di seguito elencati: Soprintendenze per i Beni Archeologici, Architettonici e Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici In particolare: - unificano e aggiornano le funzioni di catalogo e tutela nell'ambito della regione di competenza, secondo criteri definiti dalle competenti direzioni centrali; - autorizzano l'esecuzione di opere e lavori di qualunque genere sui beni culturali; - dispongono l'occupazione temporanea di immobili per l'esecuzione di ricerche archeologiche o di opere dirette al ritrovamento di beni culturali; - provvedono all'acquisto di beni e servizi in economia; - partecipano ed esprimono pareri, riferiti ai settori e agli ambiti territoriali di competenza, nelle conferenze di servizi; - amministrano e controllano beni dati in consegna; - curano l'istruttoria finalizzata alla stipula di accordi e convenzioni con i proprietari di beni culturali oggetto di interventi conservativi alla cui spesa ha contribuito il Ministero al fine di stabilire le modalit per l'accesso ai beni medesimi da parte del pubblico; - istruiscono e propongono i provvedimenti di verifica dell'interesse culturale; - svolgono le istruttorie e propongono al direttore generale centrale competente i provvedimenti relativi a beni di propriet privata; - esprimono pareri sulle alienazioni, le permute, le costituzioni di ipoteca e di pegno ed ogni ltro negozio giuridico che comporti il trasferimento a titolo oneroso di beni culturali appartenenti a soggetti pubblici come identificati dal Codice; - istruiscono i procedimenti concernenti le sanzioni ripristinatorie e pecuniarie previste dal Codice; - istruiscono e propongono alla direzione generale centrale competente l'esercizio del diritto di prelazione; - esercitano i compiti in materia di tutela del paesaggio ad esse affidati in base al Codice; - esercitano ogni altra competenza ad esse affidata in Abbazia di Collemaggio, LAquila base al Codice.

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Soprintendenze Archivistiche Le Soprintendenze archivistiche, che hanno ambito regionale, esercitano le funzioni di tutela e vigilanza sugli archivi non statali: archivi di enti pubblici territoriali o di altri enti pubblici, archivi privati dichiarati di interesse storico particolarmente rilevante (i relativi provvedimenti di dichiarazione sono emessi dal soprintendente stesso) e archivi delle confessioni religiose (previe intese). La vigilanza, termine tecnico che indica il controllo, comprende diverse attivit: il Codice stabilisce che lesecuzione di opere e lavori di qualunque genere sugli archivi dellEnte sono subordinati ad autorizzazione della Soprintendenza; la stessa va concessa su progetto o almeno su descrizione tecnica dellintervento con eventuali prescrizioni delle cautele necessarie (articoli 21 cc. 4-5 e 31) e la inosservanza sanzioLivres de laudes et dvotions nata. Tra i principali compiti propri delle Soprintendenze si 1435 - 1440, Archivio di Stato segnalano inoltre: la concessione del nulla osta allo scarto di Torino dei documenti; il rilascio dellautorizzazione preventiva al trasferimento ed allesposizione temporanea; la verifica dellidoneit di sedi, attrezzature ed impianti, la vigilanza sugli interventi di restauro; altres la vigilanza sul commercio di archivi e/o singoli documenti di comprovato valore; la consulenza, su richiesta, sui metodi di conservazione, di ordinamento e di inventariazione. Archivi di Stato Gli Archivi di Stato dipendono dalle Direzioni Regionali per i Beni Culturali e Paesaggistici ai sensi dellart.17, comma 1 del DPR n.233 del 26/11/2007 e svolgono funzioni di tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio documentario dello Stato, secondo le disposizioni vigenti. A tal fine, in particolare: a) conservano, tutelano e valorizzano: 1) gli archivi degli Stati italiani preunitari; 2) i documenti degli organi giudiziari e amministrativi dello Stato non pi occorrenti alle ordinarie esigenze del servizio, acquisiti a norma dellarticolo 41 del Codice dei Beni Culturali; 3) tutti gli altri archivi e singoli documenti che lo Stato abbia in propriet o in deposito per disposizione di legge o a qualsiasi titolo; b) esercitano la sorveglianza, mediante la partecipazione alle commissioni istituite ai sensi dellarticolo 30 del testo unico, sugli archivi correnti e di deposito degli organi amSigillo del Vescovo Alberto ministrativi e giudiziari dello Stato e sulla gestione dei di Egna 1324 - 1336, Archivio flussi documentali, qualunque ne sia il supporto, anche in di Stato di Bolzano base alla normativa vigente in materia di riproduzione sostitutiva di documenti digitali e gestione elettronica dei documenti a norma degli articoli 42-46 del D. LGS 82/2005 Codice dellAmministrazione digitale e del DPR n. 445 del 28/12/2000 T.U. delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa; c) esplicano i compiti relativi al trattamento e alla comunicazione dei documenti riservati; d) svolgono le attivit di promozione. e) curano lo studio, la ricerca, lordinamento, linventariazione, la riproduzione e la conservazione dei documenti conservati, e possono sottoscrivere, per tali fini e per quelli di didattica e valorizzazione, convenzioni con enti pubblici ed istituti di studio e ricerca.

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Biblioteche Statali Le Biblioteche Pubbliche Statali dipendono dalla competente Direzione Generale e svolgono funzioni di tutela e valorizzazione delle raccolte e degli altri beni librari che lo Stato ha in propriet o in deposito per disposizione di legge o per altro titolo. Tenuto conto della specificit delle raccolte, della tipologia degli utenti e del contesto territoriale in cui ciascuna inserita, svolgono, in particolare, i seguenti compiti: a) acquisire, raccogliere e conservare la produzione editoriale italiana e straniera; b) conservare, accrescere e valorizzare le proprie raccolte; c) realizzare con altre biblioteche, con istituti ed enti, sistemi integrati di informazione e servizi; d) attivit di promozione. Le Biblioteche Universitarie, in particolare, svolgono le proprie funzioni in coordinamento con le universit nelle forme ritenute pi idonee sul piano dei servizi e delle acquisizioni. Le Biblioteche Nazionali Centrali di Firenze e di Roma, in attuazione dei servizi bibliografici e bibliotecari nazionali, assicurano altres in autonomia, la tutela, la conservazione, la gestione, la documentazione e la disponibilit della produzione editoriale italiana raccolta per deposito legale.

Salone Settecentesco, Biblioteca statale di Montevergine, Mercogliano (AV)

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ATTIVIT
Al Ministero per i Beni e le Attivit Culturali demandato il compito di tutelare, conservare, valorizzare e promuovere limmenso patrimonio esistente per fronteggiare il quale sono necessarie risorse finanziarie adeguate e organizzazioni efficienti. Ai sensi dellarticolo 2 del Codice per i beni culturali e per il paesaggio Il patrimonio culturale costituito dai beni culturali e dai beni paesaggistici. Della prima categoria fanno parte: le cose immobili e mobili che presentano interesse storico, artistico, archeologico, etnoantropologico, archivistico e bibliografico e le altre cose individuate quali testimonianze aventi valore di civilt (di cui alla ex legge 1089 del 1939), ed i beni di interesse paesaggistico (gi tutelati dalla legge 1497 del 1939 e dalla legge "Galasso" 431 del 1985), frutto della millenaria antropizzazione e stratificazione storica del nostro territorio, un unicum nell'esperienza euroRestauro di un affresco, pea e mondiale tale da meritare tutto il rilievo e la protezione Opificio delle Pietre Dure dovuti. Tutela, Conservazione, Valorizzazione e Gestione Sono questi i compiti istituzionali del MiBAC, sanciti dallart. 9 della Costituzione, il quale stabilisce che La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Nel 2004 entra in vigore il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (D.lgs. 22 Gennaio 2004, n. 42 ai sensi dell'Articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137), meglio conosciuto come Codice Urbani che determina una semplificazione legislativa rispetto alla previgente disciplina, fornendo uno strumento per tutelare, conservare e valorizzare il patrimonio, anche attraverso il coinvolgimento degli Enti Locali. I principali capisaldi del testo si possono cos sintetizzare: a) recupero del paesaggio nellambito del patrimonio culturale, del quale costituisce parte integrante alla pari degli altri beni culturali; b) riconoscimento del carattere rigorosamente unitario della tutela dellintero patrimonio storico-artistico e paesaggistico cos come previsto dalla Costituzione della Repubblica, sia nellart. 9, sia nel nuovo Titolo V agli art.117-118; c) formulazione di un apposito demanio culturale nellambito del pi ampio patrimonio pubblico, al quale sono ascritti tutti quei beni la cui piena salvaguardia ne richiede il mantenimento nella sfera della propriet pubblica; d) subordinazione della pianificazione urbanistica a quella paesaggistica. La materia dei Beni Culturali si presenta, inoltre, notevolmente ampliata, con alcune aperture a settori finora trattati altrove, come la gestione museale, le procedure di intervento conservativo, il campo dellarte contemporanea. Tutela Le attivit consistono nellesercizio delle funzioni e nella disciplina delle attivit dirette ad individuare i beni costituenti il patrimonio culturale ed a garantirne la protezione e la conservazione per fini di pubblica fruizione. Tali funzioni vengono esercitate direttamente dal Ministero e tramite forme di intesa e coordinamento, possono essere esercitate dalle Regioni. I termini della cooperazione tra Stato, Regioni e Enti locali nellesercizio della tutela sono stati affrontati e regolati anche dal Codice Urbani che assicura una logica unitaria negli interventi di Restauro di un affresco, Opificio delle Pietre Dure

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tutela e un sistema integrato nella valorizzazione dei beni, in base allart. 118 della Costituzione. Inoltre, conferisce alle Regioni ordinarie la tutela dei beni librari. La conservazione del patrimonio culturale consiste in una coerente, coordinata e programmata attivit di studio, prevenzione, manutenzione e restauro (art. 29 del Codice Urbani). Linsieme di queste attivit fa si che si possano limitare le situazioni di rischio connesse al bene culturale nel suo contesto, controllare le condizioni del bene al fine di mantenerne lintegrit, lefficienza funzionale e lidentit, garantire lintegrit materiale ed il recupero del bene, la sua protezione e la trasmissione dei valori culturali di cui portatore. Valorizzazione Le attivit consistono nella costituzione ed organizzazione stabile di risorse, strutture o reti, ovvero nella messa a disposizione di competenze tecniche o risorse finanziarie o strumentali, finalizzate allesercizio delle funzioni ed al perseguimento di ogni attivit diretta a migliorare le condizioni di conoscenza e conservazione dei Beni Culturali e Ambientali e ad incrementare la fruizione. Tra le azioni istituzionali, quella di maggior ri- Restauro di un globo, Istituto Centrale per lievo, anche a livello internazionale, il re- il Restauro e la Conservazione del Patrimonio stauro, uno dei nodi principali attorno al quale Archivistico e Librario si sviluppa il lavoro di tutela e conservazione del patrimonio artistico italiano. Esso si configura come ponte tra conservazione e innovazione, tra la componente pi solida, stratificata e specifica delloperare sul patrimonio culturale e la componente pi fluida e moderna dello stesso ambito di intervento. Il dibattito culturale contemporaneo sugli interventi di restauro arricchito dalla componente ecologica e ambientale che si affianca al consueto obiettivo della conservazione e della trasmissione alle future generazioni del nostro prezioso patrimonio artistico e culturale, fatto non solo di edifici, sculture e dipinti, ma anche di libri, documenti, fotografie e pellicole cinematografiche. Il paesaggio e larchitettura contemporanea,negli ultimi anni,stanno diventando tema centrale di dibattito tra Pubblica Amministrazione e mondo dellassociazionismo e impresa. Le strutture deccellenza nel campo della ricerca e del restauro sono lIstituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro, lIstituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario, lIstituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione e lOpificio delle Pietre Dure che operano ad altissimo livello tecnico scientifico e professionale e sono punto di riferimento in tutto il mondo. Gestione Il Ministero, attraverso i propri Istituti, gestisce un immenso patrimonio storico, artistico e paesaggistico, il pi importante del mondo (circa il 60% del patrimonio culturale mondiale), costituito da oltre 20.000 centri storici, 45.000 tra castelli e giardini, 30.000 dimore storiche, 100.000 chiese, 2.000 siti archeologici, 3.500 musei pubblici e privati, 9.000 monumenti, centinaia di parchi. Si pu certamente affermare che quella italiana si configura come lofferta al pubblico pi ricca dEuropa. Tale ricchezza rappresenta un tesoro di inestimabile valore da difendere e valorizzare in quanto cuore della nostra identit di Paese ma anche elemento di richiamo per i turisti di tutto il mondo, che determina un modello di vita apprezzato a livello internazionale in grado di generare effetti positivi sulleconomia (occupazione, turismo, servizi) e sulla qualit della vita (paesaggio, ambiente, istruzione). Lobiettivo della virtuosa combinazione tra il massimo rigore nella tutela e lo sviluppo economico e sociale pu e deve essere raggiunto anche con lintento di rendere lItalia un caso esemplare a livello internazionale. In particolare, vista la rilevanza numerica (44) dei siti italiani inseriti nella lista dellUnesco, la valorizzazione e la gestione di questi ultimi deve basarsi sullazione comune

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tra il tessuto produttivo, le istituzioni culturali e le amministrazioni locali, allinsegna della sostenibilit. PROMOZIONE Al fine di rendere fruibile il grande patrimonio italiano, il MiBAC ha lulteriore compito di spiegare con chiarezza ai cittadini le norme che lo tutelano, rendendoli in questo modo partecipi della difesa dei beni culturali, stimolando ciascuno a sentirsene emotivamente partecipe ed interprete. Compito questo, gravoso e affascinante allo stesso tempo. Se il vecchio sistema comunicativo era pensato in funzione di quello che si potrebbe definire un utente modello (mediamente preparato sulla materia, culturalmente evoluto, in grado di condividere lo stesso contesto e molto motivato alla comprensione), oggi si sta tentando di superare tale approccio con nuove modalit di gestione sempre pi orientate alle esigenze delle differenti e sempre pi vaste fasce di pubblico. Per svolgere pi efficacemente i compiti istituzionali il MiBAC ha investito molto in un adeguamento tecnologico, informatico ed organizzativo, imperniato su nuove forme di intervento e su servizi adeguati alla domanda di una utenza sempre pi esigente. Lassetto operativo sia a livello centrale che periferico indirizzato verso una qualit amministrativa che ottimizza lutilizzo di tutte le risorse finanziarie disponibili e delle professionalit presenti. Il successo delloperazione di valorizzazione dei luoghi della cultura che si misura in base alla soddisfazione dei visitatori ed alla percezione che questi hanno dei luoghi stessi, passa necessariamente attraverso una puntuale ed attenta strategia di comunicazione integrata che trova il suo strumento fondamentale nel Piano di Comunicazione. In tal senso, limpegno del MiBAC si concentrato su lapertura prolungata dei luoghi darte per renderli sempre pi fruibili. Unattenzione particolare richiesta alle Soprintendenze per migliorare laccoglienza presso le aree archeologiche incrementando le visite guidate ai cantieri di scavo e di restauro e migliorando laccessibilit, la comunicazione, lofferta culturale e lattenzione verso esigenze ed aspettative dei visitatori. Una cura particolare stata riservata anche ai temi delladeguamento funzionale e delle barriere architettoniche e alla semplificazione delle modalit di fruizione. La qualit delle realizzazioni architettoniche si traduce sempre in una futura qualit della vita per tutti i cittadini che guardano allopera come ad una parte del paesaggio urbano che abitano e attraversano ogni giorno. Valutazione, valorizzazione e programmazione sono, quindi, i tre paradigmi definitori del cambiamento di atteggiamento e di prospettiva del decisore pubblico nei confronti dei Beni Culturali. Si passati, infatti, da un modello statico conservativo a un modello gestionale dinamico, dalla semplice conservazione alla gestione e alla valorizzazione, orientate alla fruibilit sociale. Il dicastero quindi una struttura complessa, che collabora e dialoga sempre pi con istituzioni ed enti sia nazionali che internazionali, con le Universit e il mondo accademico, con le associazioni di settore e con il mondo imprenditoriale, oltrech con i cittadini. Questultimo forse il compito pi complesso poich si tratta da un lato di offrire unimmagine coerente e rendere pi facile il rapporto con il pubblico dal punto di vista burocratico e amministrativo, dallaltro di rendere consapevoli i cittadini dellimportanza della cultura, nella variet delle sue espressioni, per il miglioramento della qualit della vita e il riconoscimento di un forte senso di identit nazionale legato alle radici storico artistiche del Paese.
Materiali divulgativi Grandi Eventi 2009

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Lattivit di promozione viene realizzata attraverso lideazione, lorganizzazione e il coordinamento di iniziative culturali e grandi eventi rivolti al pubblico e diffusi su tutto il territorio nazionale e non solo. Un esempio sono le grandi mostre e i grandi9 eventi come la Settimana della Cultura, le giornate europee del Patrimonio, la Festa Europea della Musica, etc. Il MiBAC, attraverso unintensa collaborazione con gli Enti locali e con gli operatori privati, punta a rendere Stand istituzionale del MiBAC, Salone dellArte questi eventi un potente strumento di markedel Restauro e della Conservazione dei Beni Culturali e Ambientali, Ferrara 2009 ting territoriale per promuovere insieme opere darte e citt, i territori e i loro prodotti, rafforzando il turismo culturale interno e quello proveniente dallestero. Altri strumenti di promozione sono la partecipazione a manifestazioni fieristiche nelle quali, attraverso scelta tematiche, vengono di volta in volta rappresentate le diverse realt istituzionali del Ministero; la promozione di iniziative e di contatti con gli organi di comunicazione e di informazione nazionali ed internazionali; lorganizzazione di concorsi rivolti ai giovani e iniziative in collaborazione con gli Enti locali, per promuovere e valorizzare il patrimonio italiano e le idee. Ad esempio, il settore delle biblioteche e delle istituzioni culturali conosce oggi un momento di forte crescita in termini progettuali, gestionali, organizzativi e, soprattutto, in termini di servizi. Innovazione tecnologica e collaborazione istituzionale sono dunque i presupposti operativi dellattuale attivit in favore dei beni librari. Dopo anni di stasi, stata rafforzata lattivit di ristrutturazione edilizia delle sedi delle biblioteche pubbliche statali, che debbono ora essere dotate di moderni sistemi antincendio, antifurto, antitaccheggio, antiscasso e di impianti di controllo e sicurezza. Lincremento consistente del numero dei visitatori delle biblioteche negli ultimi anni, stato soprattutto determinato da un uso ampio e vario delle biblioteche che diventano sempre pi centri informativi per effettuare ricerche e consultare fonti in rete. La rete del Servizio Bibliotecario Nazionale stata potenziata attraverso lo sviluppo e lapplicazione degli strumenti tecnologici che consentono la digitalizzazione dellintero patrimonio bibliografico. Lamministrazione archivistica il settore del MiBAC che ha il maggior numero di istituti operanti sul territorio. Lattenzione negli ultimi anni si concentrata soprattutto sul recupero di antichi edifici e sullacquisizione di immobili per ricavare nuovi spazi da dedicare agli archivi. Il patrimonio archivistico in continuo aumento, basti pensare allarchivio centrale dello Stato, che ha festeggiato nel 2003 il 50esimo della sua nascita e dispone attualmente di circa 700.000 pezzi. Conservazione, valorizzazione e promozione sono anche al centro delle iniziative intraprese dal MiBAC a sostegno dei musei, cuore pulsante della vita culturale dei centri urbani e luogo perfetto dincontro tra tradizione e innovazione. Il museo come strumento per la conservazione dei contenuti culturali e come garanzia della loro sopravvivenza e della loro trasmissione alle generazioni future diventa oggi, non solo strumento di diffusione della conoscenza e della cultura ma anche luogo aperto di studio e di ricerca, strumento integrativo delleducazione scolastica. Il museo, dunque, assolve sempre pi ad una missione di formazione permanente grazie allesposizione delle sue collezioni, le quali permettono lo sviluppo di temi storici, di storia della cultura, di arte, di scienze naturali e di storia della tecnica e costituiscono la base dellattivit educativa. Il MiBAC non sfugge alla crisi economica e finanziaria che lItalia e il mondo intero stanno attraversando. Nonostante i tagli al bilancio e la conseguente esiguit delle risorse disponibili, che rendono pi difficile la realizzazione delle iniziative previste, il MiBAC continua a sostenere le strategie sopra enunciate e i progetti gi avviati senza trascurare la programmazione di nuovi interventi e sinergie anche grazie ad un notevole attivit di sponsorizzazione che ha reso possibile lavvio e la realizzazione di molti progetti in collaborazione con le varie realt produttive, nazionali ed internazionali.

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Elenco generale degli Istituti Territoriali del MiBAC

ELENCO GENERALE DEGLI ISTITUTI TERRITORIALI DEL MIBAC

ARCHIVI DI STATO

EMILIA-ROMAGNA
Archivio di Stato di Bologna (e sezione di Imola) Piazza Celestini, 4 40123 Bologna Archivio di Stato di Ferrara Corso Giovecca, 146 44100 Ferrara Archivio di Stato di Forl (e sezione di Cesena) Via dei Gerolimini, 6 47100 Forl Archivio di Stato di Modena Corso Cavour, 21 41100 Modena Archivio di Stato di Parma Via dAzeglio, 45 43100 Parma Archivio di Stato di Piacenza Piazza Cittadella, 29 29100 Piacenza Archivio di Stato di Ravenna (e sezione di Faenza) Via Guaccimanni, 51 48100 Ravenna Archivio di Stato di Reggio Emilia Corso Cairoli, 6 42100 Reggio Emilia Archivio di Stato di Rimini Piazzetta S. Bernardino, 1 47900 Rimini

ABRUZZO
Archivio di Stato di Chieti (e sezione di Lanciano) Via F. Ferri, 25/27 66100 Chieti Archivio di Stato di LAquila (e sezioni di Avezzano e Sulmona) Piazza della Repubblica, 9 67100 LAquila Archivio di Stato di Pescara Piazza della Marina, 2-4 65126 Pescara Archivio di Stato di Teramo Corso Porta Romana, 68 64100 Teramo

BASILICATA
Archivio di Stato di Matera Via T. Stigliani, 25 75100 Matera Archivio di Stato di Potenza Via Nazario Sauro, 1 85100 Potenza

CALABRIA
Archivio di Stato di Catanzaro (e sezione di Lamezia Terme) Piazza Rosario, 6 88100 Catanzaro Archivio di Stato di Cosenza (e sezione di Castrovillari) Via Miceli, 67-79 87100 Cosenza Archivio di Stato di Reggio Calabria (e sezioni di Locri e Palmi) Via Lia Casalotto 89122 Reggio Calabria Archivio di Stato di Vibo Valentia Via Jan Palach, 46 89900 Vibo Valentia

FRIULI VENEZIA GIULIA


Archivio di Stato di Gorizia Via dellOspitale, 2 34170 Gorizia Archivio di Stato di Pordenone Via Montereale, 7 33170 Pordenone Archivio di Stato di Trieste Via La Marmora, 17 34139 Trieste Archivio di Stato di Udine Via Urbanis, 1 33100 Udine

CAMPANIA
Archivio di Stato di Avellino Via S. Soldi, 9 83100 Avellino Archivio di Stato di Benevento Via G. De Vita, 3 82100 Benevento Archivio di Stato di Caserta Via dei Bersaglieri, 1 81100 Caserta Archivio di Stato di Napoli Piazzetta Grande Archivio, 5 80138 Napoli Archivio di Stato di Salerno Piazza Abate Conforti, 7 84121 Salerno

LAZIO
Archivio Centrale dello Stato P.le degli Archivi 27 00144 Roma Archivio di Stato di Frosinone (e sezione di Anagni-Guarcino) P.le De Matthaeis, 41 03100 Frosinone Archivio di Stato di Latina Via dei Piceni, 24 04100 Latina

30

Archivio di Stato di Rieti Viale Ludovico Canali, 7 02100 Rieti Archivio di Stato di Roma Corso del Rinascimento, 40 00186 Roma Via Galla Placidia, 93a 00159 Roma Archivio di Stato di Viterbo Via M. Romiti 01100 Viterbo

Archivio di Stato di Ascoli Piceno (e sezione di Fermo) Via S. Serano da Montegranaro, 8c 63100 Ascoli Piceno Archivio di Stato di Macerata (e sezione di Camerino) Corso Cairoli, 175 62100 Macerata Archivio di Stato di Pesaro (e sezioni di Fano e Urbino) Via della Neviera, 44 61100 Pesaro

LIGURIA
Archivio di Stato di Genova Piazza S. Maria in Via Lata, 7 16128 Genova Archivio di Stato di Imperia (e sezioni di San Remo e Ventimiglia) Viale Matteotti, 105 18100 Imperia Archivio di Stato di La Spezia Via Galvani, 21 19124 La Spezia Archivio di Stato di Savona Via Quarda Superiore, 7 17100 Savona

MOLISE
Archivio di Stato di Campobasso Via Oreci, 43 86100 Campobasso Archivio di Stato di Isernia Corso Risorgimento Centro Commerciale, 2 86170 Isernia

PIEMONTE
Archivio di Stato di Alessandria Via G. Solero, 43 15100 Alessandria Archivio di Stato di Asti Via Govone, 9 14100 Asti Archivio di Stato di Biella Via Arnulfo, 15/a 13900 Biella Archivio di Stato di Cuneo Via Monte Zovetto, 28 12100 Cuneo Archivio di Stato di Novara Corso Cavallotti, 23 28100 Novara Archivio di Stato di Torino Sezione prima Piazza Castello, 209 10124 Torino Sezioni riunite Via Piave, 21 10122 Torino Archivio di Stato di Verbania Via Cadorna, 37 28922 Verbania Archivio di Stato di Vercelli (e sezione di Varallo) Via Manzoni, 11 13100 Vercelli

LOMBARDIA
Archivio di Stato di Bergamo Via Tasso, 84 24122 Bergamo Archivio di Stato di Brescia Via G. Galilei, 42-44 25118 Brescia Archivio di Stato di Como Via Briantea, 8 22100 Como Archivio di Stato di Cremona Via Antica Porta Tintoria, 2 26100 Cremona Archivio di Stato di Mantova Via Ardig, 11 46100 Mantova Archivio di Stato di Milano Via Senato, 10 20121 Milano Archivio di Stato di Pavia Via Cardano, 45 27100 Pavia Archivio di Stato di Sondrio Lungomallero Cadorna, 28 23100 Sondrio

PUGLIA
Archivio di Stato di Bari Via P. Oreste, 45 70125 Bari Archivio di Stato di Brindisi Piazza S. Teresa, 4 72100 Brindisi

MARCHE
Archivio di Stato di Ancona (e sezione di Fabriano) Via Maggini, 80 60127 Ancona

31

ELENCO GENERALE DEGLI ISTITUTI TERRITORIALI DEL MIBAC

Archivio di Stato di Foggia Piazza XX Settembre, 3 71100 Foggia Archivio di Stato di Lecce Via Sozy Carafa, 15 73100 Lecce Archivio di Stato di Taranto Via Di Palma, 4 74100 Taranto

TOSCANA
Archivio di Stato di Arezzo Piazza del Commissario, 1 52100 Arezzo Archivio di Stato di Firenze Viale Giovine Italia, 6 50122 Firenze Archivio di Stato di Grosseto Piazza Socci, 3 58100 Grosseto Archivio di Stato di Livorno Palazzo del Governo 57100 Livorno Archivio di Stato di Lucca Piazza Guidiccioni, 8 55100 Lucca Archivio di Stato di Massa (e sezione di Pontremoli) Via G. Sforza, 3 54100 Massa Archivio di Stato di Pisa Lungarno Mediceo, 17 56100 Pisa Archivio di Stato di Pistoia (e sezione di Pescia) Piazza Scuole Normali, 2 51100 Pistoia Archivio di Stato di Prato Via Ser Lapo Mazzei, 41 59100 Prato Archivio di Stato di Siena Via Banchi di Sotto, 52 53100 Siena

SARDEGNA
Archivio di Stato di Cagliari Via Gallura, 2 09100 Cagliari Archivio di Stato di Nuoro Via L. Oggiano, 22 - Palazzo Ticca 08100 Nuoro Archivio di Stato di Oristano Viale F. Ciusa, 4a 09170 Oristano Archivio di Stato di Sassari Via G.M. Angioy, 1/A 07100 Sassari

SICILIA
Archivio di Stato di Agrigento (e sezione di Sciacca) Via Mazzini 185 92100 Agrigento Archivio di Stato di Caltanissetta Via P. Borsellino, 2-2a 93100 Caltanissetta Archivio di Stato di Catania (e sezione di Caltagirone) Via Vittorio Emanuele, 156 95131 Catania Archivio di Stato di Enna Via Scitello, 20 94100 Enna Archivio di Stato di Messina Via XXIV Maggio, 18, isol. 291 98122 Messina Archivio di Stato di Palermo (e sezione di Termini Imerese) Corso Vittorio Emanuele, 31 90133 Palermo Archivio di Stato di Ragusa (e sezione di Modica) Viale del Fante, 7 97100 Ragusa Archivio di Stato di Siracusa (e sezione di Noto) Via Tucidide, 24 96100 Siracusa Archivio di Stato di Trapani Via Libert, 35 91100 Trapani

TRENTINO ALTO ADIGE


Archivio di Stato di Bolzano Via Armando Diaz, 8 39100 Bolzano Archivio di Stato di Trento Via Maccani, 161 38100 Trento

UMBRIA
Archivio di Stato di Perugia (e sezioni di Assisi, Foligno, Gubbio e Spoleto) Piazza G. Bruno, 10 06100 Perugia Archivio di Stato di Terni (e sezione di Orvieto) Via Cavour, 28 05100 Terni

VENETO
Archivio di Stato di Belluno Via S. Maria dei Battuti, 3 32100 Belluno Archivio di Stato di Padova Via dei Colli, 24 35143 Padova

32

Archivio di Stato di Rovigo Via Sichirollo, 9 45100 Rovigo Archivio di Stato di Treviso Via A. Marchesan, 11a 31100 Treviso Archivio di Stato di Varese Via Col di Lana, 5 21100 Varese Archivio di Stato di Venezia Campo dei Frari, S. Polo, 3002 30125 Venezia Archivio di Stato di Verona Via Franceschine, 2-4 37122 Verona Archivio di Stato di Vicenza (e sezione di Bassano del Grappa) Borgo Casale, 91 36100 Vicenza

Urbino (PS) - 61029 Via Vittorio Veneto, 42

LAZIO
Anagni-Guarcino (FR) - 03012 Via del Monastero

LIGURIA
Sanremo (IM) - 18038 Corso Cavallotti, 362 Ventimiglia (IM) - 18039 Via Hanbury

PIEMONTE
Varallo (VC) - 13019 Via Tancredi Rossi, 9

PUGLIA
Barletta (BA) - 70051 Via Ferdinando dAragona, 130 Lucera (FG) - 71036 Via dei Saraceni, 1 Trani (BA) - 70059 Via Dogali, 11

SEZIONI DI ARCHIVI DI STATO

ABRUZZO
Avezzano (AQ) - 67051 Piazza Castello, Palazzina ex O.N.M.I. Lanciano (CH) - 66034 Viale Cappuccini, 131 Sulmona (AQ) - 67039 Via S. Cosimo, 16

SICILIA
Caltagirone (CT) - 95041 Via S. Maria di Ges, 90 Modica (RG) - 97015 Via Liceo Convitto, 33 Noto (SR) - 96017 Via Simone Impellizzeri, 2 Sciacca (AG) - 92019 Via Giuseppe Verdi, 27 Termini Imerese (PA) - 90018 Via Stesicoro, 242

CALABRIA
Castrovillari (CS) - 87012 Via Porta della Catena Lamezia Terme (CZ) - 88046 Via Aldo Moro, palazzo Gigliotti Locri (RC) - 89044 Via Matteotti, 302 Palmi (RC) - 89015 Via Carbone, 3

TOSCANA
Pescia (PT) - 51017 Piazza XX Settembre, 3 Pontremoli (MS) - 54027 Via Nazionale, ex Convento SS. Annunziata

EMILIA-ROMAGNA
Cesena (FC) - 47023 Via Montalti, 4 Faenza (RA) - 48018 Via Manfredi, 14 Imola (BO) - 40026 Via Verdi, 6

UMBRIA
Assisi (PG) - 06081 Traversa Via Croce Foligno (PG) - 06034 Piazza del Grano, 2 Gubbio (PG) - 06024 Piazza XL Martiri, 1 Orvieto (TR) - 05018 Piazza del Duomo, 31 Spoleto (PG) - 06049 Piazzale Ermini, 1

MARCHE
Camerino (MC) - 62032 Via Venanzi, 20 Fabriano (AN) - 60044 Via C. Battisti, 23 Fano (PS) - 61032 Via Castracane, 1 Fermo (AP) - 63023 Via Perpenti

VENETO
Bassano del Grappa (VI) - 36061 Via Beata Giovanna, 58

33

ELENCO GENERALE DEGLI ISTITUTI TERRITORIALI DEL MIBAC

SOPRINTENDENZE ARCHIVISTICHE
Soprintendenza Archivistica per lAbruzzo Via Conte di Ruvo, 74 65127 Pescara Soprintendenza Archivistica per la Basilicata Via Discesa S. Gerardo, 7 85100 Potenza Soprintendenza Archivistica per la Calabria Via Demetrio Tripepi, 59 89100 Reggio Calabria Soprintendenza Archivistica per la Campania Via S. Biagio dei Librai, 39 80138 Napoli Soprintendenza Archivistica per lEmiliaRomagna Galleria del Leone, 1 40125 Bologna Soprintendenza Archivistica per il Friuli Venezia Giulia Via La Marmora, 17 34139 Trieste Soprintendenza Archivistica per il Lazio Corso Vittorio Emanuele II, 209 00186 Roma Soprintendenza Archivistica per la Liguria Passo S. Caterina Fieschi Adorno, 4a 16121 Genova Soprintendenza Archivistica per la Lombardia Corso Magenta, 24 20123 Milano Soprintendenza Archivistica per le Marche Via dellAgricoltura, 1 60127 Ancona Soprintendenza Archivistica per il Molise Via Isernia, 15 86100 Campobasso Soprintendenza Archivistica per il Piemonte e la Valle dAosta Via S. Chiara, 40/h 10122 Torino Soprintendenza Archivistica per la Puglia Strada Sagges, 3 70122 Bari Soprintendenza Archivistica per la Sardegna Via Marche, 15-17 09127 Cagliari Soprintendenza Archivistica per la Sicilia Via Mariano Stabile, 160 90139 Palermo Soprintendenza Archivistica per la Toscana Via Ginori, 7 50123 Firenze

Soprintendenza Archivistica per il Trentino Alto Adige Via Vannetti, 13 38100 Trento Soprintendenza Archivistica per lUmbria Via Martiri dei Lager, 65 06128 Perugia Soprintendenza Archivistica per il Veneto Campo dei Frari - San Polo, 3002 30125 Venezia

BIBLIOTECHE STATALI

BASILICATA
Biblioteca nazionale Via del Gallitello - Palazzo Giuzio 85100 Potenza

CALABRIA
Biblioteca nazionale Piazza Toscano 87100 Cosenza

CAMPANIA
Biblioteca nazionale Vittorio Emanuele III Piazza del Plebiscito, 1 80132 Napoli Biblioteca universitaria Via Giovanni Paladino, 39 80138 Napoli

EMILIA-ROMAGNA
Biblioteca universitaria Via Zamboni, 33-35 40126 Bologna Biblioteca Estense universitaria Piazza S. Agostino, 337 41100 Modena Biblioteca Palatina Strada alla Pilotta, 3 43100 Parma

FRIULI VENEZIA GIULIA


Biblioteca statale Isontina Via Goffredo Mameli, 12 34170 Gorizia Biblioteca statale Largo Papa Giovanni XXIII, 6 34123 Trieste

LAZIO
Discoteca di Stato Via Castani, 32 00186 Roma Biblioteca Angelica Piazza S. Agostino, 8 00186 Roma Biblioteca Casanatense Via S. Ignazio, 52 00186 Roma Biblioteca statale Antonio Baldini Via di Villa Sacchetti, 5 00197 Roma

34

Biblioteca di archeologia e storia dellarte Piazza Venezia, 3 00186 Roma Biblioteca di storia moderna e contemporanea Via M. Caetani, 32 00186 Roma Biblioteca medica statale Viale del Policlinico, 155 00161 Roma Biblioteca nazionale centrale Viale Castro Pretorio, 105 00185 Roma Biblioteca universitaria Alessandrina Piazzale Aldo Moro, 5 00185 Roma Biblioteca Vallicelliana Piazza della Chiesa Nuova, 18 00186 Roma

TOSCANA
Biblioteca Marucelliana Via Cavour, 43/47 50129 Firenze Biblioteca Medicea Laurenziana Piazza San Lorenzo, 9 50123 Firenze Biblioteca Nazionale Centrale Piazza Cavalleggeri, 1 50122 Firenze Biblioteca Riccardiana Via Ginori, 10 50129 Firenze Biblioteca statale Via S. Maria Corteorlandini, 12 55100 Lucca Biblioteca universitaria Via Curtatone e Montanara, 15 56100 Pisa

LIGURIA
Biblioteca Universitaria Via Balbi, 3 16126 Genova

VENETO
Biblioteca Universitaria Via San Biagio, 7 35121 Padova Biblioteca Nazionale Marciana Piazza San Marco, 7 30124 Venezia

LOMBARDIA
Biblioteca Nazionale Braidense Via Brera, 28 20121 Milano Biblioteca Statale Via Ugolani Dati, 4 26100 Cremona Biblioteca Universitaria Palazzo Centrale dellUniversit Strada Nuova, 65 27100 Pavia

BIBLIOTECHE MONUMENTI NAZIONALI

CAMPANIA
Biblioteca oratoriana del monumento nazionale dei Girolamini Via Duomo, 142 80138 Napoli Biblioteca pubblica statale annessa al monumento nazionale di Montevergine Via Domenico Antonio Vaccaro, 1 83013 Mercogliano (AV) Biblioteca del monumento nazionale della Badia di Cava Via Morcaldi, 6 84010 Cava de Tirreni (SA)

MARCHE
Biblioteca statale Via Garibaldi, 20 62100 Macerata

PIEMONTE
Biblioteca nazionale universitaria Piazza Carlo Alberto, 3 10123 Torino Biblioteca Reale Piazza Castello, 191 10122 Torino

LAZIO
Biblioteca dellAbbazia di Casamari Abbazia di Casamari 03029 Veroli (FR) Biblioteca dellAbbazia di Farfa Via del Monastero, 1 02032 Fara in Sabina (RI) Biblioteca dellAbbazia di Montecassino Via Montecassino 03043 Cassino (FR) Biblioteca dellAbbazia di Trisulti Via Trisulti, 8 03010 Collepardo (FR) Biblioteca del monastero di Santa Scolastica Via dei Monasteri, 22 00028 Subiaco (RM)

PUGLIA
Biblioteca nazionale Sagarriga Visconti Volpi Via P. Oreste, 45 70121 Bari

SARDEGNA
Biblioteca universitaria Via Universit 32/a Cagliari Biblioteca universitaria Piazza Universit, 21 07100 Sassari

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ELENCO GENERALE DEGLI ISTITUTI TERRITORIALI DEL MIBAC

Biblioteca del monumento nazionale dellAbbazia di San Nilo Corso del Popolo, 128 00046 Grottaferrata (RM)

CAMPANIA
Soprintendenza speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei (sede di Napoli) Piazza Museo, 19 - Napoli (sede di Pompei) Via Villa dei Misteri, 2 Pompei Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici per Napoli e provincia Palazzo Reale - Piazza del Plebiscito, 1 Napoli Soprintendenza Speciale per Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Citt di Napoli Via Tito Angelini, 22 - Napoli Soprintendenza per i Beni Archeologici di Salerno, Avellino, Caserta e Benevento Via Trottula de Ruggiero, 6/7 - Salerno Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le province di Caserta e Benevento Viale Douet, 2/a (Palazzo Reale) - Caserta Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Salerno e Avellino Palazzo dAvossa -Via Botteghelle, 11 Salerno Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le province di Salerno e Avellino Via Tasso, 46 - Palazzo Ruggi - Salerno

VENETO
Biblioteca del monumento nazionale dell'Abbazia di Santa Giustina Via G. Ferrari, 2/a 35123 Padova Biblioteca del monumento nazionale di Praglia Via Abbazia di Praglia, 16 35033 Teolo (PD)

SOPRINTENDENZE DI SETTORE

ABRUZZO
Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per lAbruzzo Via Ottavio Colecchi L'Aquila Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici per lAbruzzo Via Ottavio Colecchi L'Aquila Soprintendenza per i Beni Archeologici per lAbruzzo Via dei Tintori, 1 - Chieti

BASILICATA
Soprintendenza per i Beni Archeologici della Basilicata Via Andrea Serrao, 1 - Palazzo Loffredo Potenza Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Basilicata Via dellElettronica, 7 - Potenza Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici e Etnoantropologici della Basilicata Vico II DAddozio, 15 - Matera

EMILIA-ROMAGNA
Soprintendenza per i Beni Archeologici dellEmilia - Romagna Via Belle Arti, 52 - Bologna Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bologna, Modena e Reggio Emilia Via IV Novembre, 5 - Bologna Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici e Etnoantropologici per le province di Bologna, Ferrara, Forl-Cesena, Ravenna e Rimini Via Belle Arti, 56 - Bologna Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici e Etnoantropologici per le province di Modena e Reggio Emilia Piazza S. Agostino, 337 - Modena Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici e Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza Piazzale della Pilotta, 15 - Parma Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Parma e Piacenza Via Bodoni, 6 - Parma

CALABRIA
Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Cosenza, Catanzaro e Crotone Piazza Valdesi, 13 - Cosenza Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Reggio Calabria e Vibo Valentia Via SantAnna - Reggio Calabria Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria Palazzo Arnone Via Gian Vincenzo Gravina, 2 - Cosenza Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria Piazza De Nava, 26 - Reggio Calabria

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Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Ravenna, Ferrara, Forl-Cesena e Rimini Via San Vitale, 17 - Ravenna

LOMBARDIA
Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Varese, Como, Lecco, e Sondrio Piazza Duomo, 14 - Milano Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia Via E. De Amicis, 11 - Milano Soprintendenza archivistica per la Lombardia Corso Magenta, 24 - Palazzo Litta - Milano Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza, Pavia, Sondrio e Varese Piazza Duomo, 14 - Milano Soprintendenza per i Beni storici, artistici ed Etnoantropologici per le province di Milano, Bergamo, Como, Lecco, Lodi, Monza, Pavia, Sondrio e Varese Via Brera, 28 - Milano Lombardia - Brescia Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le provincie di Brescia, Cremona e Mantova Via Gezio Calini, 26 - Brescia Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le province di Brescia, Cremona e Mantova Palazzo Ducale - Piazza Paccagnini, 3 Mantova

FRIULI VENEZIA GIULIA


Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Friuli Venezia Giulia Piazza della Libert, 7 - Trieste Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici del Friuli Venezia Giulia Piazza della Libert, 7 - Trieste Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia Piazza della Libert, 7 - Trieste

LAZIO
Soprintendenza per i Beni Archeologici di Ostia Antica Viale dei Romagnoli, 717 - Ostia Antica Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma Piazza dei Cinquecento, 67 - Roma Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio Via Pompeo Magno, 2 - Roma Soprintendenza per i Beni Archeologici dellEtruria meridionale P.le di Villa Giulia, 9 - Roma Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici e Etnoantropologici per il Lazio Palazzo Venezia - Via San Marco, 49 - Roma Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Roma, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo Via Cavalletti, 2 - Roma Soprintendenza Speciale per Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Citt di Roma Piazza San Marco, 49 - Roma Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per il Comune di Roma Via di S. Michele, 17 - Roma Soprintendenza al Museo Nazionale Prestorico ed Etnograco L. Pigorini Piazzale G. Marconi, 14 Roma Soprintendenza alla Galleria Nazionale darte Moderna e Contemporanea Viale delle Belle Arti, 131 - Roma

MARCHE
Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche Via Birarelli, 18 - Ancona Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici delle Marche Piazza del Senato, 15 - Ancona Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici e Etnoantropologici per le Marche Piazza Rinascimento, 13 - Urbino

MOLISE
Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Molise Palazzo Japoce, Via A. Chiarizia, 14 Campobasso Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici del Molise Palazzo Japoce, Via A. Chiarizia, 14 Campobasso Soprintendenza per i Beni Archeologici del Molise Via A. Chiarizia, 14 - Campobasso

LIGURIA
Soprintendenza per i Beni Archeologici della Liguria Via Balbi, 10 - Genova Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Liguria Via Balbi, 10 - Genova Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Liguria Via Balbi, 10 - Genova

PIEMONTE
Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte e del Museo antichit egizie Piazza San Giovanni, 2 - Torino Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Torino, Asti, Cuneo, Biella e Vercelli Palazzo Chiablese, Piazza S. Giovanni, 2 - Torino

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ELENCO GENERALE DEGLI ISTITUTI TERRITORIALI DEL MIBAC

Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Novara, Alessandria e Verbano - Cusio - Ossola Novara Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte Via Accademia delle Scienze, 5 - Torino

Soprintendenza per I Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le province di Lucca e Massa Carrara Palazzo Mansi - Via Galli Tassi, 43 - Lucca Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le province di Pisa e Livorno Lungarno Pacinotti, 46 - Pisa Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le provincie di Siena e Grosseto Via di Citt, 138 - Siena Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici e Etnoantropologici per le province di Siena e Grosseto Via del Capitano, 1 - Siena

PUGLIA
Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bari, Barletta - Andria - Trani e Foggia Piazza Federico II di Svevia, 4 - Bari Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Puglia San Francesco della Scarpa Via Pier LEremita, 25/B - Bari Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Lecce, Brindisi e Taranto Via Nicol Foscarini, 2/B - Lecce Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia Via Duomo, 33 - Taranto

UMBRIA
Soprintendenza per i Beni Archeologici dellUmbria Piazza Partigiani, 9 - Perugia Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici dellUmbria Corso Garibaldi, 185 - Perugia Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici dell'Umbria Via Ulisse Rocchi, 71 - Perugia

SARDEGNA
Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le province di Cagliari e Oristano Via Cesare Battisti, 2 - Cagliari Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le province di Sassari e Nuoro Via Montegrappa, 24 - Sassari Soprintendenza per i Beni Archeologici per le province di Cagliari e Oristano Piazza Arsenale, 7 - Cagliari Soprintendenza per i Beni Archeologici per le province di Sassari e Nuoro Piazza SantAgostino, 2 - Sassari

VENETO
Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto Via Aquileia, 7 - Padova Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Venezia, Belluno, Padova e Treviso Palazzo Soranzo Cappello - Santa Croce, 770 Venezia Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e laguna Palazzo Ducale - Piazza San Marco, 1 Venezia Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le province di Venezia, Belluno, Padova e Treviso Palazzo Soranzo Cappello - Venezia Soprintendenza Speciale per Patrimonio Storico, Artistico, Etnoantropologico e per il Polo Museale della citt di Venezia e dei comuni della gronda lagunare Piazza San Marco, 63 - Venezia Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Verona, Rovigo e Vicenza Piazza S. Fermo, 3/a - Verona Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le province di Verona, Rovigo e Vicenza Corte Dogana 2/4 - Verona

TOSCANA
Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana Via della Pergola, 65 - Firenze Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le province di Firenze, Pistoia e Prato Piazza Pitti, 1 - Firenze Soprintendenza Speciale per Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citt di Firenze Via della Ninna, 5 - Firenze Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici e per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici di Arezzo Via Ricasoli, 1 - Arezzo

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PROGETTO CULTURA A PORTE APERTE: IL MIBAC INCONTRA IL TERRITORIO


Antonella Mosca

Lattuale periodo di incertezze pone il tema della riforma della Pubblica Amministrazione al centro del dibattito politico. sempre pi diffusa lesigenza di efficienza, trasparenza ed efficacia per migliorare il rapporto tra cittadino e Stato. La trasparenza amministrativa, in particolare, nella sua accezione pi ampia, assicura la massima circolazione possibile delle informazioni sia all'interno del sistema amministrativo, sia fra questultimo e il mondo esterno. A seguito della riforma del titolo V della Costituzione, la Legge 241/90 (modificata e integrata dalla Legge 15/2005) si pone come legge quadro, dettando i principi essenziali del rapporto tra P.A. e cittadino. Come enuncia lart. 1, ''L'attivit amministrativa persegue i fini determinati dalla legge ed retta da criteri di economicit, di efficacia, di pubblicit e di trasparenza, secondo le modalit previste dalla Legge nonch dai principi dell'ordinamento comunitario''. evidente come questi provvedimenti abbiano prodotto importanti modifiche nei rapporti tra le pubbliche amministrazioni e i cittadini. Infatti, non solo previsto il diritto di prendere visione degli atti di un procedimento, ma anche il diritto allaccessibilit alla documentazione amministrativa e la possibilit, da parte dei cittadini, di partecipare ai procedimenti. Ci consente di creare un impatto positivo sul rapporto tra cittadino e P.A. Tra le innovazioni introdotte, di particolare rilievo la creazione dellURP - Ufficio Relazioni con il Pubblico che permette, attraverso i suoi sportelli, un dialogo continuo, dando piena visibilit all'attivit delle Pubbliche Amministrazioni e garantendo al cittadino la possibilit di partecipare ed accedere all'attivit delle stesse. Successivamente, la legge 150/2000 fa dellURP uno dei principali strumenti organizzativi attraverso cui le amministrazioni pubbliche possono assolvere ai loro compiti di comunicazione e relazione con il pubblico e ne stabilisce le funzioni. La strategia quella di offrire informazione e consulenza trasversale in grado di soddisfare tutte le necessit di conoscenza e di comunicazione degli utenti, permettendo un miglioramento della vita sociale attraverso l'aumento delle conoscenze, delle possibilit e potenzialit individuali e collettive, nellinterazione con la Pubblica Amministrazione e la realt circostante. Oggi il problema pi importante la definitiva affermazione degli standard qualitativi ed organizzativi ed in particolare lo sviluppo del concetto di "rete di servizi" che, interagendo e collaborando tra loro secondo procedure e strumenti comuni, riescano nell'intento di coniugare alte prestazioni di servizio ad unefficiente sistema di comunicazione e di informazione. Uno dei problemi di maggior rilievo che si riscontra in questo ambito, infatti, risulta essere una comunicazione inefficace o quantomeno fuorviante fra amministratore e utente il quale talvolta non riesce ad accedere neanche alle informazioni pi semplici perch non ha conoscenza delle modalit con le quali approcciarsi alla Pubblica Amministrazione. La scarsa conoscenza da parte dei cittadini dei servizi erogati determina la limitata utilizzazione degli stessi da parte dei destinatari, i quali non conoscono la variet e la quantit di prestazioni offerte che potrebbero essere utili per risolvere problemi e intraprendere attivit di vario genere. Negli ultimi anni lamministrazione, in particolare quella centrale, ha assunto, quindi, tendenze volte a rompere il muro di impenetrabilit che la caratterizzava nella percezione dei cittadini e delle parti economiche e sociali. Ci sono stati progressi consistenti e, tuttavia, si trattato il pi delle volte di tentativi non sistematici oppure (come nel caso della legge 241) di aperture dellamministrazione collegate ad esigenze di singoli cittadini e a richiesta di questi nellesercizio di tutela di loro diritti.

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Cultura a porte aperte

Liniziativa Cultura a porte aperte si inquadra in questa tendenza verso una progressiva maggiore trasparenza ma lo fa attraverso un approccio del tutto innovativo, e in particolare: a) rovesciando il principio di accesso : non il cittadino che chiede di partecipare ma lamministrazione che si apre autonomamente ed lei che chiede ai cittadini di partecipare per farsi conoscere e per far s che attraverso questa conoscenza i cittadini sappiano di quali servizi sono beneficiari, come vengono spese le loro risorse, cosa chiedere allamministrazione perch questultima possa migliorarsi ; b) rendendo la partecipazione un fatto collettivo e quindi dando luogo allesercizio della partecipazione secondo un modello di offerta organizzato dellamministrazione che lavora per farsi conoscere piuttosto che rispondere di volta in volta; c) aprendo lamministrazione e il suo modello di lavoro (ma anche le persone che ne sono responsabili) alla conoscenza dei cittadini non limitata alle questioni amministrative ma soprattutto allargata alla missione tecnica dellamministrazione, a cosa fa sul territorio e come lo fa, con quali risorse e con quali risultati. questa una iniziativa particolarmente rilevante per unamministrazione come quella dei beni culturali che rimane centrale sotto il profilo istituzionale ma che opera invece in modo pervasivo sul territorio, a contatto con le sue espressioni culturali, sociali ed economico-produttive. Il progetto, avviato questanno, si propone di rafforzare il dialogo con tutte le amministrazioni locali (Regioni, Province, Comuni), con il mondo della scuola e con quello universitario, con gli ordini professionali e le associazioni pubbliche e private che operano nel settore, le strutture preposte alla promozione del turismo e gli stessi cittadini che si vogliono rendere consapevoli delle opportunit che linterazione con la Pubblica Amministrazione, sempre pi attenta alle esigenze dellutenza, pu offrire attraverso lerogazione di servizi. La collaborazione I rapporti con le autorit regionali e locali rappresentano comunque uno dei problemi pi rilevanti dellorganizzazione periferica del MiBAC. Le soluzioni possibili sono molteplici e possono variare tra il modello del "federalismo duale" e quello del "federalismo cooperativo". Il primo enfatizza la distinzione-separazione di competenze tra lo Stato e le unit politico-amministrative sub-statali, mentre il secondo pone laccento sulla costruzione di un sistema di relazioni basato sullintegrazione funzionale e organizzativa tra i differenti livelli territoriali di governo. Alla luce del d.lg. 112/1998, si optato per un sistema di relazioni tra Stato, Regioni ed Enti Locali che fa coesistere i due principi della separazione e della cooperazione, applicandoli a campi materiali distinti. Da una parte, infatti, c la funzione di tutela dei beni culturali che riservata integralmente allo Stato, dallaltra parte, il decreto ha individuato altri campi materiali, come la gestione, la valorizzazione, la promozione dei beni e delle attivit culturali, materie a "met strada" tra lo Stato, le Regioni e gli Enti Locali. In queste materie il decreto legislativo, invece di fissare un preciso criterio di ripartizione dei compiti tra i diversi livelli territoriali di governo, ha posto laccento sul principio di collaborazione, come daltronde stabilito dalla Corte Costituzionale che nella materia dei beni culturali ha sempre insistito sulla necessit di una collaborazione tra strutture statali e locali, per "il perseguimento di un grande obiettivo di civilt" (sentenza 921/1988). Pi in generale, la collaborazione del MiBAC con gli Enti Locali e lAssociazionismo in genere si regola attraverso una serie di Convenzioni che possono essere impiegate per disciplinare una vasta gamma di attivit, e in particolare: - il prolungamento degli orari di apertura di musei, siti archeologici, biblioteche e archivi; - il miglioramento del grado di sicurezza; - lampliamento della gamma dei servizi culturali;

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Cultura a porte aperte

il potenziamento e la qualificazione dei servizi di accoglienza; la realizzazione di un maggior grado di flessibilit dellofferta nei grandi musei; il superamento delle difficolt legate ai fattori di ordine stagionale; la promozione dello sviluppo delle attivit didattiche rivolte alla scuola dellobbligo; il supporto per la sistemazione di materiale di archivio e dei cataloghi; la realizzazione dei circuiti di tutela e fruizione del patrimonio diffuso, impropriamente definito marginale, perch escluso dai percorsi universalmente conosciuti e penalizzato dallassenza di circuiti organizzati in grado di offrire supporti adeguati alla fruizione, e da orari di apertura ristretti, quando non addirittura dalla totale chiusura per assenza di sorveglianza; - la pubblicazione e divulgazione di materiali di informazione, promozione e didattici (stampati, video, CD-ROM, siti Internet, ecc.); - lorganizzazione di campagne di informazione sui beni culturali ed ambientali rivolto al grande pubblico; - lorganizzazione di eventi di valorizzazione dei beni stessi, anche tramite lintervento finanziario di soggetti privati.

Il Progetto Nello specifico, necessario anche rendere consapevoli i cittadini del fatto che il Ministero per i Beni e le Attivit Culturali non un mero contenitore di bellezze architettoniche e paesaggistiche, archivi, siti archeologici, musei ma una compagine eterogenea che d vita ed esalta la cultura attribuendole grande valore comunicativo e rendendola parte integrante del sistema produttivo ed economico del Paese. Per accrescere tali potenzialit si devono mettere in atto politiche e strategie capaci di esprimere tale valore, affinch diventi veicolo dinamico di promozione dellimmagine con cui un territorio si presenta, nel complesso delle sue caratteristiche economiche, sociali, urbanistiche. Il progetto nasce, quindi, con il duplice intento di dare la massima trasparenza allorganizzazione istituzionale del MiBAC, in linea con le attuali tendenze di massima visibilit delle strutture pubbliche e di avvicinamento dei cittadini al loro funzionamento e di creare un momento di confronto-incontro con le istituzioni pubbliche e private che operano nel settore dei beni culturali per la loro tutela, conservazione e valorizzazione. Il progetto interessa sette regioni italiane (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna) ed coordinato a livello nazionale dalla Direzione Generale per la valorizzazione del patrimonio culturale. Il coordinamento a livello territoriale svolto dalle Direzioni Regionali per i Beni Culturali e Paesaggistici di competenza, con il coinvolgimento di tutti gli Istituti territoriali. Al progetto collaborano altri soggetti istituzionali, enti e associazioni nonch rappresentanti dellimprenditoria nazionale. Le tematiche affrontate dal progetto, in stretta collaborazione tra Amministrazione Centrale e Direzioni Regionali, il cui apporto imprescindibile, sono differenti da regione a regione poich evidenziano le necessit di cui il territorio ha bisogno, nel particolare momento storico che viviamo. Le istituzioni che hanno aderito al progetto sono: Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento del Turismo; Ministero dellInterno - FEC - Fondo Edifici di Culto; Regione, Province, ICOM - International Council of Museums, Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, UPI Unione delle Province dItalia, ANCI Associazione Nazionale Comuni Italiani, Accademia pugliese delle scienze, Associazione Dimore Storiche Italiana, UNPLI Unione Nazionale Pro Loco Italia, Confindustria, Confartigianato, ANA Associazione Nazionale Archeologi, FAI-Fondo per lAmbiente Italiano, Italia Nostra, Legambiente, AIPAI Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale, ANAI Associazione Nazionale Archivistica Italiana, ANISA - Associazione Nazionale Insegnanti Storia dell'Arte, Archeoclub dItalia, Associazione Presdi del Libro, SIPBC - Societ Protezione Beni Culturali, Federculture, Touring club italiano, Mecenate 90, Societ Invitalia, Formez, Consiglio Nazionale degli Ingegneri, Consiglio Nazionale Architetti, Ordini degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, Ordini degli Ingegneri, Fondazione Archeologica Canosina, Istituto Italiano dei Castelli, Istituto per la Storia e lArcheologia della Magna Grecia, Paleowor-

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Cultura a porte aperte

king, SIMBDEA - Societ Italiana per la Museografia ed i Beni Demoetnoantropologici, Associazione Amici dei Musei di Taranto. Il programma In questo scenario, il progetto Cultura a porte aperte prevede, in ogni regione, convegni, tavoli tecnici, aperture straordinarie gratuite di luoghi istituzionali, laboratori e seminari, visite guidate volte a far conoscere ai cittadini le attivit degli uffici tecnici e amministrativi e a richiamare lattenzione su quanto il Ministero ha da offrire. Larticolazione del programma, suddiviso in ogni regione in tre giorni consecutivi di attivit, consiste in un convegno e un tavolo tecnico che vedono coinvolti rappresentanti istituzionali. Fra gli obiettivi dellincontro c quello di far scaturire le proposte e le istanze del territorio in base alle quali elaborare le strategie di sviluppo territoriale condivise. Nei giorni successivi verranno aperti al pubblico gratuitamente gli istituti ed i luoghi darte del MiBAC per far conoscere le attivit degli uffici tecnici e amministrativi mettendo in evidenza i servizi che tali uffici erogano e dei quali sia il singolo cittadino che lEnte possono e devono usufruire. In questo modo il cittadino sar in grado di avvalersi delle opportunit che il Dicastero mette a disposizione. Chiunque potr, quindi, conoscere le giuste modalit con cui rivolgersi alla Pubblica Amministrazione riuscendo cos a districarsi fra i tanti uffici e dipartimenti ministeriali a cui si viene costantemente rimandati. Il progetto realizzato dal Servizio II - Comunicazione e Promozione Responsabile del progetto Antonella Mosca In collaborazione con Monica Bartocci e Simona Pantella. Hanno inoltre collaborato Costanza Barbi, Vassili Casula, Antonella Corona, Francesca DOnofrio, Maria Cristina Manzetti, Maria Tiziana Natale, Susanna Puccio, Maria Angela Siciliano.

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PROGETTO CULTURA A PORTE APERTE: ATTIVIT DI PROGRAMMAZIONE DEL MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVIT CULTURALI PER LANNO 2008
Paolo DAngeli

Nel quadro della finalit di tutela del paesaggio e del patrimonio storico-artistico della Nazione sancita dallarticolo 9 della Costituzione, il Ministero per i Beni e le Attivit Culturali provvede alla tutela del patrimonio culturale mediante attivit dirette a garantirne la protezione e la conservazione per fini di pubblica fruizione. A questo scopo il Ministero si avvale dello strumento della programmazione annuale e pluriennale per razionalizzare luso delle risorse disponibili oltre che per conferire unitariet di indirizzo agli interventi sullintero territorio nazionale. In particolare lassegnazione delle risorse tiene conto della consistenza del patrimonio culturale presente sul territorio, dello stato di conservazione, dellurgenza e delle intese istituzionali stipulate tra Ministero, Regioni ed autonomie locali. Nel corso dellesercizio finanziario 2008 sono state programmate risorse pari ad 242.257.383,90 di cui: - 99.543.800,48 relative al programma dei lavori pubblici approvato con DM 16 luglio 2008; - 89.228.322,42 dal programma dei proventi derivanti dal gioco del Lotto rimodulato con DM 25 settembre 2008 a seguito degli effetti prodotti dallarticolo 2, commi 615, 616 e 617 della legge finanziaria 2008; - 21.985.261,00 concernenti la programmazione dei contributi in conto capitale ai sensi degli articoli 35, 36 e 37 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 (codice dei beni culturali e del paesaggio) approvata con DM 3 aprile 2008; - 31.500.000,00 dalle risorse stanziate dallart. 1, comma 1138 della legge finanziaria 2007 e finalizzate con DM 3 aprile 2008 e DM 12 novembre 2008. Lapporto di ogni fonte di finanziamento pu essere, sinteticamente, rappresentato nel grafico seguente: Lammontare complessivo delle risorse programmate pu anche essere distinto per settore di intervento del Ministero come segue:
Principali programmazioni delle risorse di bilancio del MIBAC Totale esercizio finanziario 2008 euro 242.257.383,90
art. 1 comma 1138. LF 2007; 31.500.000,00 ; 13%

programma LL.PP.; 99.543.800,48 ; 41,09%

contributi in c/capitale; 21.985.261,00 ; 9,08%

Fondi LOTTO; 89.228.322,42 ; 36,83%

programma LL.PP.

Fondi LOTTO

contributi in c/capitale

art. 1 comma 1138. LF 2007

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Cultura a porte aperte

Come facile constatare lattivit del Ministero pu essere ricondotta a tre aree principali di intervento e ad un settore trasversale. In particolare alle arti, caratterizzate da in-

Principali programmazioni delle risorse di bilancio del MIBAC per settore intervento Totale esercizio finanziario 2008 euro 242.257.383,90
Spettacolo; 21.087.620,00; 8,70% Cinema; 11.136.040,00; 4,60% Paesaggio, architettura e arte contemp.; 1.266.702,66; 0,52% Beni storico-artistici ed etnoantropologico 23.424.386,78 ; 9,67% Beni architettonici 90.404.525,46 ; 37,32% SG/DGOIF/DGBIL Archivi Beni architettonici Paesaggio, architettura e arte contemp. Spettacolo Beni librari Beni archeologici Beni storico-artistici ed etnoantropologico Cinema Regioni autonome Regioni autonome 6.527.700,00 ; 2,69% SG/DGOIF/DGBIL 25.643.744,05 ; 10,59% Beni librari ; 14.597.050,06 ; 6,03% Archivi; 11.688.146,10; 4,82% Beni archeologici 36.481.468,79 ; 15,06%

terventi su beni architettonici, storico-artistici, archeologici del paesaggio e dellarte contemporanea, sono state destinate risorse per 151.577.083,69 pari al 62,57 % del totale; al settore degli archivi e dei beni librari sono stati assegnate risorse per 26.285.196,16 pari al 10,85 %; al settore del cinema e dello spettacolo dal vivo sono stati attribuiti 32.223.660,00 pari al 13,30 %. Infine al settore trasversale sono state destinate risorse per 25.643.744,05 pari al 10,59 % del totale. Il Ministero per i beni e le attivit culturali esercita anche attivit di sostegno, promozione e vigilanza delle attivit di spettacolo ai sensi di quanto previsto dal combinato disposto dellarticolo 2 del decreto legislativo 20 ottobre 1998, n. 368 e dellarticolo 156 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112. A tale scopo la principale fonte di finanziamento disponibile rappresentata dal Fondo Unico per lo Spettacolo (FUS), che per lanno 2008, stato pari ad 471.339.084,99. Nel grafico seguente rappresentata la ripartizione del Fondo nei diversi settori di intervento del Ministero nellambito del cinema e dello spettacolo dal vivo.

Ripartizione del Fondo UNico per lo Spettacolo (FUS) per settori di intervento Totale FUS 2008 euro 471.339.084,99
Osservatorio dello Spettacolo; 661.691,67 ; 0,14% Attivit cinematografiche; 90.986.121,57; 19,30% Spese funz. Comitati e Comm.; 205.352,59; 0,05%

Fondazioni liriche; 215.488.448,41; 47,72% Attivit Circensi Spettacolo Viaggiante; 6.945.998,96 1,47%

Attivit teatrali di Prosa; 84.256.408,59 ; 17,88%

Attivit di danza ; 9.586.771,50; 2,03%

Attivit Musicali; 63.208.291,70; 13,41%

Fondazioni liriche Attivit teatrali di Prosa; Osservatorio dello Spettacolo

Attivit Musicali Attivit Circensi e Spettacolo Viaggiante Spese funz. Comitati e Comm.

Attivit di danza Attivit cinematografiche

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PROGETTO CULTURA A PORTE APERTE: LA MODULISTICA E IL PIANO DI RIDUZIONE DEGLI ONERI AMMINISTRATIVI
Mariantonietta Leone

In occasione del progetto Cultura a Porte Aperte, la ex Direzione Generale per il bilancio e la programmazione economica, la promozione, la qualit e la standardizzazione delle procedure - Servizio III Qualit e standardizzazione delle procedure - ha effettuato una ricognizione della modulistica adottata dagli istituti territoriali (Soprintendenze, Archivi e Biblioteche) del MiBAC nella regione Puglia. I risultati di tale ricognizione hanno messo in evidenza come, pur nella consapevolezza della finalit specifica della modulistica, intesa come strumento di semplificazione, che facilita e agevola il rapporto utente-Amministrazione, i suddetti istituti ne facciano un uso ancora limitato e comunque non esteso alla totalit dei procedimenti e interventi di competenza. Si riscontrato anche un limitato coordinamento, che emerso in particolare nel raffrontare identiche competenze, per le quali non sempre si ricorre o addirittura non si utilizzano gli stessi modelli. Inoltre, su un totale di 13 istituti, solo 3 di essi hanno reso la modulistica adottata,disponibile anche on line. evidente, quindi, la necessit di implementare la modulistica attualmente utilizzata, di razionalizzarla e renderla pi efficace, nellottica di una Amministrazione sempre pi trasparente ed al servizio del cittadino. A tal fine, lAmministrazione intende procedere ad un riesame generale della modulistica attualmente in uso sia in Puglia, sia nelle altre regioni, per renderla omogenea sullintero territorio nazionale ed accessibile on line dai siti delle strutture periferiche. Dalle verifiche effettuate nellambito degli uffici del MiBAC risultato, infatti, che allo stato attuale manca una modulistica uniforme: spesso viene utilizzata in maniera limitata e, da quanto riscontrato anche in Puglia, non sempre disponibile in rete. Inoltre, pur riferendosi ad un medesimo procedimento, a volte viene riportata nei siti degli istituti con differenti indicazioni. Qualora le informazioni necessarie non siano accessibili on line, lutente costretto ad unattivit di raccolta direttamente presso gli uffici competenti, con notevole dispendio di tempo. Pertanto, anche a causa della struttura organizzativa del Ministero, capillare e connotata da una forte articolazione territoriale, possono verificarsi situazioni di difficolt che impediscono agli utenti di reperire velocemente le informazioni utili per la presentazione di istanze, lacquisizione di autorizzazioni, linoltro di documentazione o altro. E dunque necessario che lAmministrazione si attivi per rispondere in modo tempestivo alle istanze dellutenza, diminuendo i tempi di attesa e i disagi. Il processo di revisione della modulistica, cui si fatto cenno, prender lavvio in coincidenza con ladempimento degli obblighi previsti dal decreto legge 25 giugno 2008 n. 112, convertito in legge 6 agosto 2008 n. 133, che anche il MiBAC tenuto ad osservare. La legge citata (c.d. legge taglia oneri amministrativi) allart. 25 prevede, infatti, che, per il raggiungimento dellobiettivo di governo di ridurre entro il 31 dicembre 2012 gli oneri amministrativi che gravano sulle piccole e medie imprese, per una quota complessiva del 25%, come stabilito in sede europea, ciascuna Amministrazione elabori un proprio piano di riduzione. I piani di riduzione degli oneri amministrativi, adottati dalle Amministrazioni di concerto con il Ministro per la pubblica amministrazione e linnovazione e con il Ministro per la semplificazione normativa, hanno la finalit di tracciare un quadro chiaro in relazione al raggiungimento dei risultati previsti e di garantire piena trasparenza ai cittadini e alle imprese sulle iniziative programmate e realizzate. Anche il MiBAC si attivato in tal senso ed ha avviato, alla fine del 2008, in raccordo con il Dipartimento per la Funzione Pubblica, i lavori finalizzati alla elaborazione di un piano ed alla individuazione degli interventi ritenuti idonei al raggiungimento dellobiettivo.

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Cultura a porte aperte

Il piano di riduzione, in avanzata fase di definizione, stato costruito, coerentemente con le disposizioni normative, a valle della misurazione - effettuata dal Dipartimento della Funzione Pubblica nellarea di regolazionebeni culturali e paesaggio- degli oneri amministrativi, ossia dei costi sostenuti dalle imprese per conformarsi ad obblighi informativi. In particolare, sono stati oggetto di misurazione gli obblighi informativi derivanti da: - Interventi soggetti ad autorizzazione - Interventi conservativi imposti - Manifesti e cartelli pubblicitari - Autorizzazione alla modifica dello stato dei luoghi in ambiti di tutela paesaggistica Gli esiti della misurazione del Dipartimento della Funzione Pubblica, in relazione agli adempimenti connessi ai suddetti obblighi informativi, hanno evidenziato come anche una modulistica disomogenea, inadeguata e non sempre disponibile on line, possa incidere su tempi e costi a carico delle imprese. Si , pertanto, ritenuto necessario prevedere linserimento nel piano di riduzione del MiBAC, dellintervento di semplificazione e standardizzazione della modulistica e accessibilit on line. Lobiettivo che lAmministrazione si pone in primis labbattimento dei costi che gravano su piccole e medie imprese, ma evidente che ne conseguir una riduzione dei tempi e dei costi attuali per tutte le categorie di utenti. Per la realizzazione dellintervento si prevede, quindi, di effettuare una preliminare ricognizione e verifica dellesistente. Si proceder successivamente ad elaborare una modulistica semplificata e standardizzata per lintero territorio nazionale, che sia idonea a guidare linteressato nella compilazione delle istanze e nella presentazione di eventuale documentazione da allegare alle stesse. Ladozione di una modulistica omogenea consentir inoltre di uniformare le modalit degli adempimenti relativi ad un medesimo procedimento. La diffusione on line della modulistica sulle pagine web del Ministero completer la realizzazione dellintervento, le cui finalit sono chiaramente indirizzate alla semplificazione amministrativa intesa come strumento pi immediato per il perseguimento della certezza pubblica.

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PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE 2000-2006 SICUREZZA PER LO SVILUPPO DEL MEZZOGIORNO DITALIA MISURA 1.3 TECNOLOGIE PER LA TUTELA DELLE RISORSE CULTURALI E AMBIENTALI
LA SICUREZZA PARTECIPATA. LINNOVAZIONE TECNOLOGICA NEL CAMPO DELLA SALVAGUARDIA E DELLA TUTELA DEI BENI CULTURALI: STRATEGIE E RISULTATI
Maria Concetta Cassata, Gabriella Cetorelli Schivo

Con il Programma Operativo Sicurezza per lo Sviluppo del Mezzogiorno dItalia, per il periodo 2000-2006, si finanziato lavvio di un nucleo di interventi selezionati in base alla considerazione dellurgenza prioritaria di circoscritte realt territoriali, nella fattispecie, per quanto attiene il Ministero per i Beni e le Attivit Culturali, finalizzate al recupero e alla messa in sicurezza di aree archeologiche e storico artistiche, sedi archivistiche e museali di rilevante interesse nellambito del Patrimonio nazionale. In tal senso lattuazione del PON si rivelata decisiva nel consentire un concreto risanamento e rafforzamento del sistema socio/economico, in particolare proprio nelle zone motivatamente scelte quali aree campione (Regioni Obiettivo 1: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia) e, specie relativamente al Patrimonio culturale, mediante un innovativo rapporto con le comunit residenti, il mondo dellimprenditoria e del lavoro, le organizzazioni sindacali, gli Enti locali e tutte le altre realt operanti sul territorio. Liniziativa sorta dalla considerazione che il legame negativo fra criminalit e crescita economica e culturale, con particolare riferimento alle Regioni economicamente meno sviluppate, potesse essere convenientemente contrastato attraverso un cospicuo investimento in termini di sicurezza, intesa quale stabile componente di un equilibrato sviluppo socioeconomico, come pure culturale. Alla luce di tali presupposti, il Ministero per i Beni e le Attivit Culturali, di concerto con il Ministero dellInterno Dipartimento della Pubblica Sicurezza , con il Comando Generale dellArma dei Carabinieri e il Ministero dellEconomia e Finanze, ha presentato il Progetto Tecnologie per la tutela delle risorse culturali ed ambientali al fine di conseguire lobiettivo globale dideterminare, nel tempo, su tutto il territorio del Mezzogiorno italiano, a partire dalle aree pi sensibili, condizioni fisiologiche di salvaguardia, quantomeno pari a quelle sussistenti nel resto del Paese. Con tale Programma il Ministero BAC, in sinergia con gli altri Enti coinvolti, ha evidenziato il concetto di sicurezza

Direttore Generale Antonia Pasqua Recchia


Servizio I Dirigente ad interim Maria Concetta Cassata Responsabile del Progetto PON Sicurezza per lo Sviluppo del Mezzogiorno dItalia 2000-2006 - Mis. 1.3 Via del Collegio Romano, 27 00186 Roma mariaconcetta.cassata@beniculturali.it Gabriella Cetorelli Schivo Coordinatore scientifico del Progetto PON Sicurezza per lo Sviluppo del Mezzogiorno dItalia 2000-2006 - Mis. 1.3 Via del Collegio Romano, 27 00186 Roma gabriella.cetorelli@beniculturali.it

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Cultura a porte aperte

come bene pubblico con caratteri di relativa originalit rispetto al passato, ponendo laccento sulla necessit di un maggiore coinvolgimento delle molteplici realt territoriali, in particolar modo le Regioni, i Comuni e le altre articolazioni delle Istituzioni sul territorio, nella tutela di un Bene che sempre pi viene individuato come fattore di crescita civile, sociale e di sviluppo economico. Tale Patrimonio, costituente il Museo Italia ha rappresentato, per alcuni progetti pilota, anche la possibilit di valorizzare il territorio nazionale attraverso lo sviluppo del turismo culturale. Inoltre sono state realizzate pubblicazioni, prodotti multimediali, campagne pubblicitarie, convegni, conferenze, seminari e tavole rotonde, nella consapevolezza che comunicare sicurezza significa attuare lo sviluppo attraverso attivit di sensibilizzazione. Mis. 1.3. Tecnologie per la tutela delle risorse culturali Il progetto ha avuto la finalit di potenziare il sistema per il controllo tecnologico del territorio attraverso ladozione di strategie per il miglioramento della protezione e vigilanza nelle grandi aree archeologiche e museali, nonch dei complessi monumentali, anche adibiti ad archivi del Mezzogiorno, per corrispondere non solo alle esigenze dellutenza europea, ma anche alle raccomandazioni di Organismi sopranazionali, quale lUNESCO, in termini di corretta gestione e tutela del patrimonio artistico. Tali progetti, incentrati su interventi di mappatura e monitoraggio del territorio, protezione passiva e televigilanza dei siti di interesse, si sono integrati con gli eventuali sistemi/organismi di vigilanza esistenti, interagendo con le centrali operative delle Forze dellOrdine, realizzando un valore aggiunto in termini di sicurezza. Nello specifico, le azioni di intervento sono state principalmente: - Potenziamento del sistema per il controllo tecnologico del territorio, attraverso ladozione di sistemi informativi geografici in cui si sono localizzati, con opportune basi di dati a carattere settoriale, gli ambiti del patrimonio diffuso, suscettibili di rischio (trafugamento in aree di scavo, manomissione del contrasto ambientale, furto di oggetti darte, etc.). - Protezione da azioni criminose di siti di particolare rilevanza, con elevata esposizione al rischio, tramite il miglioramento della protezione e vigilanza nelle grandi aree archeologiche e museali, nonch dei complessi monumentali adibiti a diverse destinazioni duso nel Mezzogiorno, per corrispondere alle esigenze di conservazione, valorizzazione e fruizione. - Recupero di beni confiscati alle organizzazioni criminali e destinati alla fruizione e conservazione dei beni archeologici. Il Progetto, avviato negli anni 2000-2006, affidato nel 2006 allUfficio Tecnico del Dipartimento per i Beni Culturali e Paesaggistici, proseguito nel corso negli anni 20072008 nellambito dellUfficio del Segretario Generale e quindi presso la Direzione Generale per lOrganizzazione, lInnovazione, la Formazione, la Qualificazione professionale e le Relazioni sindacali del MIBAC. Va rilevato che il Progetto iniziale prevedeva 21 interventi nelle seguenti Regioni ed ambiti territoriali: - Basilicata: Val dAgri - Valle del Sinni - Bernalda Metapontino - Policoro - Calabria: Vibo Valentia - Sibari - Crotone - Locri - Campania: Ercolano - Reggia di Caserta Geographic Information System (GIS) Campania.

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- Puglia: Arpi - Copertino - Otranto - Bari - Sardegna: Caprera- Nora - Tharros Barumini -Progetto I Sentieri della memoria - Sicilia: Archivio di Stato di Palermo I progetti pilota A questi Progetti si sono aggiunti, utilizzando le somme derivanti dai ribassi dasta, altri 6 interventi risultati particolarmente significativi per limpiego di modelli culturali e organizzativi, mezzi tecnologici e strumenti operativi d avanguardia. Questi progetti, nel loro insieme, hanno permesso di favorire la diffusione della cultura dellinnovazione nel campo della salvaguardia e della tutela del territorio, consentendo di promuovere situazioni di eccellenza, allinterno del pi ampio concetto della sicurezza partecipata, obiettivo conseguito attraverso strategie integrate e concertate tra tutti gli Enti attori. Si riportano, di seguito, le situazioni di maggiore rilievo emerse nelle varie Regioni coinvolte. - Sardegna: Progetto I sentieri della memoria - Nora - Tharros Barumini Compendio garibaldino di Caprera - Campania: Progetto Sistema Informativo Geografico della Campania (GIS) Reggia di Caserta e Parco Vanvitelliano - Area Archeologica di Ercolano - Puglia: Area Archeologica e Ipogeo ellenistico della Medusa di Arpi - Calabria: Museo Civico Archeologico e Polo Culturale di Cir - Museo del Parco Archeologico di Capo Colonna a Crotone - Basilicata: Progetto Museo Archeologico Nazionale di Metaponto - Sicilia: Archivio di Stato di Palermo - Basilicata /Sardegna: Progetto Sistema Informativo Archeologico (SIA) Conclusioni Alla luce dei risultati ottenuti - che si ritiene possano contribuire attraverso la valorizzazione del territorio al pi generale processo di recupero e rafforzamento del sistema economico, di relazione e di cooperazione sociale del Meridione, intento del MiBAC stato quello di conseguire lobiettivo globale di adeguare importanti aree archeologiche e storico-artistiche del Mezzogiorno italiano alle condizioni fisiologiche di salvaguardia comuni al resto del Paese, specie in relazione alle molteplici possibilit di sviluppo prodotte da una offerta culturale ampia e integrata. I progetti concretizzati nellambito del Programma hanno raggiunto la significativa percentuale di realizzazione del 104.40% a seguito dellampliamento degli obiettivi inizialmente indicati.

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Cultura a porte aperte

In Puglia
AREA ARCHEOLOGICA DI ARPI E IPOGEO ELLENISTICO DELLA MEDUSA: LA TUTELA ARCHEOLOGICA NEGATA Larea antica di Arpi (FG) ha costituito negli ultimi decenni il campo di una delle devastazioni del patrimonio archeologico italiano pi capillare e selvaggia di tutti i tempi, rendendo questa inestimabile eredit culturale della Puglia il simbolo della tutela archeologica negata (M. Mazzei). Per tale motivo il Progetto PON 2000-2006 ha previsto ladozione di misure di salvaguardia tecnologicamente avanzate atte a garantire e preservare il sito in cui sorge il monumentale ipogeo ellenistico della Medusa. La messa in sicurezza del parco archeologico intervenuta anche sulle strutture realizzate a copertura dellipogeo, onde evitarne il degrado e preservarlo da atti criminosi che ne danneggiassero ulteriormente le pregevoli strutture. Rilevanti interventi di salvaguardia e tutela di ulteriori complessi monumentali sono stati realizzati anche a Bari, Otranto e Copertino (LE).

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Struttura del MiBAC in PUGLIA

DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELLA PUGLIA


La Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia unarticolazione territoriale di livello dirigenziale generale del Ministero per i beni e le attivit culturali. Secondo il dettato del DPR n. 233/2007 e s.m.i. la Direzione coordina lattivit delle strutture periferiche territoriali, cura i rapporti del Ministero e delle strutture periferiche con le regioni, gli enti locali e le altre istituzioni presenti nella regione. Struttura di raccordo tra lAmministrazione statale dei beni culturali e quella periferica, listituzione svolge, tra i numerosi compiti assegnati, funzioni di programmazione degli interventi da realizzare per la salvaguardia e la valorizzazione dei beni culturali della regione, funzioni di rappresentanza del Ministero per i beni e le attivit culturali ai tavoli di concertazione con la Regione Puglia per la previsione degli interventi da inserire nellAccordo di Programma Quadro, stazione appaltante per gli interventi conservativi da effettuarsi con fondi dello Stato o affidati in gestione allo Stato sui beni culturali presenti nel territorio. La Direzione coordina, inoltre, la gestione amministrativa e contabile degli uffici periferici MIBAC, per una gestione unitaria delle risorse.
Direttore Regionale Ruggero Martines Strada dei Dottula Isolato 49 70122 Bari Tel. 080 5281111 Fax 080 5281114 dr-pug@beniculturali.it www.puglia.beniculturali.it Coordinatore per la comunicazione Emilia Simone

La Direzione regionale si articola in: 7 uffici dirigenziali di livello non generale - Soprintendenza per i beni archeologici della Puglia, con sede a Taranto - Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per le province di Bari, Barletta - Andria - Trani e Foggia, con sede a Bari - Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per le province di Lecce Brindisi e Taranto, con sede a Lecce - Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici della Puglia, con sede a Bari - Soprintendenza archivistica per la Puglia, con sede a Bari - Archivio di Stato di Bari - Biblioteca Nazionale di Bari 4 uffici non dirigenziali - Archivio di Stato di Brindisi - Archivio di Stato di Lecce - Archivio di Stato di Foggia - Archivio di Stato di Taranto

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LA DIREZIONE REGIONALE: SEDE, STRUTTURA ORGANIZZATIVA E FUNZIONI La Sede La Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia ha sede nel cuore della Vecchia Bari in un complesso di case medievali, poste in isola, comunemente noto come isolato 49, contiguo al palazzo di Boccapianola, antica famiglia di origine napoletana, ascritta al seggio dei nobili baresi. Larea dellabitato a ridosso della Cattedrale, prossima alle antiche mura urbiche nel loro limite meridionale e corrisponde, con ogni probabilit, allantico vicinio cinquecentesco denominato del Palazzo arcivescovile. Lisolato presenta, pressoch intatta nella sua integrit strutturale, una sequenza di fabbriche modeste per mole, come altre esistenti nelle vicinanze, visibilmente modificate da interventi effettuati nel corso dei secoli sui volumi originari e ancora leggibili quali monofore, portali e archi interni. E visibile unulteriore tipicit del patrimonio architettonico medievale barese: la cosiddetta casa torre, sopravvissuta allindiscriminato intervento di diradamento edilizio effettuato negli Anni Trenta del secolo scorso dellarea prospiciente lEpiscopio, su cui un tempo sorgeva la popolosa corte di Colagualano, dal nome del ricco proprietario di numerose case ivi esistenti. Le varie unit abitative che compongono lisolato 49 sono caratterizzate da uno sviluppo verticale su due o tre livelli a causa dellesigenza di sfruttare intensamente lo spazio edificatorio. Per alcune di queste cellule abitative stato possibile attribuirne, attraverso lindagine archivistica, la propriet nel secolo XIX al Real Capitolo di San Nicola, al Capitolo Metropolitano e al Monte del Purgatorio. (Ricerche archivistiche a cura di R. Catacchio e C. DArcangelo) STRUTTURA ORGANIZZATIVA La Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia diretta dallarchitetto Ruggero Martines, Dirigente Generale del MiBAC. Per lespletamento dei compiti istituzionali di competenza, lufficio si articola in varie unit organizzative. Segreteria particolare - Raccordo e coordinamento nella trattazione degli affari generali e delle tematiche che investono le competenze di pi settori; - cura dei rapporti istituzionali del Direttore Regionale con lAmministrazione centrale dei beni culturali, con le Soprintendenze di settore, gli Istituti territoriali, la Regione le Universit, e gli Enti coinvolti a vario titolo nella gestione e valorizzazione dei beni culturali; - segreteria e supporto alle attivit relative ai comitati regionali di coordinamento; - segreteria e supporto alle attivit riguardanti i pareri di competenza del Ministero in sede di conferenza dei servizi per gli interventi, in ambito regionale, riguardanti pi Soprintendenze di settore. Ufficio programmazione lavori pubblici e gestione risorse finanziarie - Collabora alla predisposizione degli atti, su indicazione del Direttore regionale, per lattuazione della programmazione ordinaria e straordinaria degli interventi sui beni culturali e paesaggistici;

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- istruisce e predispone i provvedimenti ai fini del concorso del Ministero nelle spese affrontate dai privati, proprietari possessori o detentori di beni culturali per interventi di conservazione, nei casi previsti dagli artt. 34, 35 e segg. del Codice dei Beni culturali (contributi in conto capitale e contributi in conto interessi); - cura gli adempimenti dellufficio legale e del contenzioso di specifica competenza; - cura le funzioni di stazione appaltante, redige gli elenchi delle ditte specializzate in materia di restauro dei beni culturali, tiene lalbo dei collaboratori specializzati esterni nonch lelenco dei fornitori e prestatori di servizi; - cura gli adempimenti dellufficio del consegnatario; - cura i servizi di ragioneria (funzionamento, acquisti, pagamenti, rendicontazioni, facile consumo ecc); - esercita il riscontro contabile, tiene il repertorio dei contratti, svolge lattivit e le funzioni dellufficio contratti nonch quelle di Ufficiale Rogante: - cura la rilevazione e convalida dei costi nonch lattuazione del sistema unico di contabilit economica ex D.L.vo 279/97; - fornisce collaborazione giuridica alla Direzione Regionale nelle materia di specifica competenza; - esercita lattivit di supporto al Responsabile Unico del Procedimento ai sensi del D.L.vo 163/06 e S.M.I. Ufficio tutela provvedimentale e paesaggistica - Predispone gli atti necessari per lemanazione dei provvedimenti per la verifica e la dichiarazione di interesse culturale ex art. 12 e sgg. del Codice; - compie gli atti preliminari finalizzati alla predisposizione delle autorizzazioni di alienazioni, permute, costituzioni di pegno e di ipoteca e ogni altro negozio giuridico che comporta il trasferimento a titolo oneroso di beni culturali appartenenti a soggetti pubblici, ai sensi degli articoli 55, 56 e 58 del Codice; - compie gli atti successivi alla ricezione dalle Soprintendenze di settore delle denunce di trasferimento a titolo oneroso di beni culturali di propriet privata, previste dallart. 59 del Codice, e conseguentemente predispone quanto necessario per la relativa comunicazione alla regione e agli altri enti pubblici territoriali nei cui ambito i beni si trovano, prescritta dallart. 62, comma 1, del Codice; - compie gli atti istruttori per la proposta al Direttore generale competente, sentite le Soprintendenze di settore, dellesercizio della prelazione da parte del Ministero, ai sensi dellart. 60 del Codice, ovvero la rinuncia ad essa; prepara gli atti finalizzati alla trasmissione al Direttore generale medesimo delle proposte di prelazione da parte della regione o degli altri enti pubblici territoriali; prepara gli atti per comunicare, su indicazione del Direttore generale, allEnte che ha formulato la proposta di prelazione la rinuncia dello Stato allesercizio della medesima, ai sensi dellart. 62, comma3, del Codice. - cura gli adempimenti preliminari allattivit del Comitato regionale di coordinamento - cura gli adempimenti dellufficio legale e del contenzioso di specifica competenza - cura listruttoria delle proposte ai Direttori generali competenti, su iniziativa della Soprintendenze di settore, per lapplicazione delle sanzioni amministrative (ripristinatorie e pecuniarie) previste dal Codice dei beni culturali, relative ai beni culturali e paesaggistici; - cura i rapporti con le Commissioni provinciali ex art. 137 del Codice, predisponendo, su iniziativa delle Soprintendenze di settore, le dichiarazioni di interesse pubblico per i beni paesaggistici; - istruisce, su iniziativa di questa Direzione regionale, le proposte al Direttore generale competente per ladozione, in via sostitutiva, delle dichiarazioni di interesse pubblico per i beni paesaggistici; - cura le procedure amministrative, relative alladozione e attuazione degli interventi di riqualificazione, recupero e valorizzazione delle aree sottoposte a tutela paesaggistica, dintesa con le professionalit tecniche, alle quali resta affidata listruttoria tecnica; - presta consulenza giuridica a questa Direzione regionale e alle Soprintendenze di settore nellambito delle materie di competenza.

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Ufficio tutela e valorizzazione dei beni architettonici, storici e artistici della Puglia - Esamina progetti e cura listruttoria per i provvedimenti di competenza della Direzione regionale, compresi quelli tecnici relativi alla tutela paesaggistica; - rilascia il visto di buon esito ex DPR 34/2000; - attua lart. 112 del Codice dei beni culturali (valorizzazione in collaborazione con Regioni ed Enti locali); - esprime lassenso del Ministero sulle proposte di acquisizione in comodato di beni culturali di propriet privata, formulata dalle Soprintendenza di settore, e sulle richieste di deposito di beni culturali di soggetti pubblici presso i musei presenti nel territorio regionale, sentito il parere dei predetti organi, ai sensi dellart. 44 comma 1 del Codice; - impone ai proprietari, possessori o detentori di beni culturali gli interventi necessari per assicurare la conservazione ovvero dispone, allo stesso fine, lintervento diretto del Ministero ai sensi dellart. 32 del Codice; - interrogazioni parlamentari; - organizzazione mostre ed eventi culturali. Ufficio tutela e valorizzazione dei beni archeologici della Puglia - Esame progetti e pareri per lavori di competenza intersettoriale; - attuazione dellart. 112 del Codice dei beni culturali (valorizzazione in collaborazione con Regioni ed Enti locali); - attuazione delle convenzioni in materia di tirocini formativi e di orientamento degli studenti universitari; - organizzazione mostre ed eventi culturali; - interrogazioni parlamentari. Ufficio gestione risorse umane - Servizio personale: gestione dei dipendenti dellUfficio e relativo contenzioso, attivit istruttoria per la gestione delle risorse strumentali degli uffici dipendenti nellambito della regione e per lallocazione delle risorse umane presso gli uffici dipendenti; - relazioni sindacali e contrattazione collettiva decentrata e a livello regionale; - cura gli adempimenti dellufficio legale e del contenzioso di specifica competenza; - consulenza giuridica per le materie di propria competenza; corsi di formazione e aggiornamento professionale del personale; - ufficio informatico. Servizio per la tutela del protocollo informatico, della gestione dei flussi documentali e degli archivi - Gestione degli archivi e dei flussi documentali della Direzione regionale. Ufficio comunicazione - ufficio relazioni con il pubblico; - sviluppo e gestione del portale della cultura, gestione e implementazione del sito web istituzionale; - gestione della biblioteca dIstituto; - coordinamento delle iniziative relative alla Settimana della cultura e alle Giornate del patrimonio; - rassegna stampa; - istruttoria dei provvedimenti di concessione delluso dei beni culturali in consegna al Ministero. - rapporti con le scuole

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LE ATTIVIT Programmazione e Stazione appaltante Il D.Lgs 22 gennaio 2004 n. 42 allart. 29 definisce i contenuti relativi alla conservazione del patrimonio culturale, che viene assicurata mediante una coerente, coordinata e programmata attivit di studio, prevenzione, manutenzione e restauro. Lattivit di programmazione, annuale e pluriennale, del Ministero per i beni e le attivit culturali diviene quindi uno strumento che conferisce organicit ed unitariet di indirizzo metodologico agli interventi sul territorio e riveste un ruolo di primaria importanza riguardo alla tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale attraverso la realizzazione di un quadro organico di attivit. Con il DPR 26 novembre 2007, n. 233 alla Direzione Regionale, oltre alla competenza in materia di programmazione annuale e pluriennale dei lavori pubblici, stato attribuito lesercizio delle funzioni di stazione appaltante in relazione agli interventi conservativi da effettuarsi con fondi dello Stato o affidati in gestione allo Stato sui beni culturali presenti nel territorio di competenza. In tale ambito opera lUfficio programmazione lavori pubblici e gestione risorse finanziarie della Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Puglia. LUfficio supporta il Direttore regionale nella formulazione dellelenco degli interventi da inserire nei programmi annuali e pluriennali, ordinari e straordinari (Piano triennale Lotto, APQ, ecc.), programma interventi di tutela e valorizzazione ai sensi delle leggi finanziarie, ne individua le priorit acquisite le indicazioni fornite dalle Soprintendenze di settore. La programmazione prevede interventi nellambito dei beni architettonici e paesaggistici, storico artistici ed etnoantropologici, archeologici, archivistici e librari. Lattivit della stazione appaltante svolta nel rispetto dei principi sanciti dal Codice degli appalti. La Direzione Regionale inoltre cura listruttoria ai fini della disposizione del concorso del Ministero nelle spese affrontate dai privati proprietari, possessori o detentori di beni culturali per interventi di conservazione, nei casi previsti dagli articoli 34, 35 e segg. del Codice ed eroga il contributo di cui agli articoli 36 e 37 del Codice (contributi in conto capitale contributi in conto interessi). SINTESI DEI PROCEDIMENTI: CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE Contributi erogati anno 2007 Contributi erogati anno 2008 Contributi erogati anno 2009 Importo complessivo CONTRIBUTI IN CONTO INTERESSI Contributi erogati anno 2007 Contributi erogati anno 2008 Contributi erogati anno 2009 Importo complessivo SPESE DI FUNZIONAMENTO Anno 2007 Anno 2008 Anno 2009 Importo complessivo 218.549,00 71.117,08 106.337,38 396.003,46 716.068,69 745.040,92 874.308,23 2.335.417,84 1.989.899,22 1.669875,38 1.710.775,07 5.370.549,67

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Programmazione ordinaria PROGRAMMA ORDINARIO DEI LAVORI PUBBLICI Anno 2007 Anno 2008 Anno 2009 Importo complessivo Programmazione straordinaria PROGRAMMAZIONE TRIENNALE LOTTO 2007 - 2009 Anno 2007 Anno 2008 Anno 2009 Importo complessivo 3.041.280,00 6.917.777,64 2.376.340,19 12.335.397,83

5.605.710,00 4.152.500,00 3.170.818,00 12.930.028,00

ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO MIBAC - REGIONE PUGLIA APQ base dic. 2003 6.050.000,00 APQ- II atto integrativo 2005 4.080.000,00 APQ III atto integrativo 2006 3.757.290,00 APQ- IV atto integrativo 2007 1.750.000,00 Importo complessivo 15.637.290,00 Nota 1 Con il programma ordinario dei lavori pubblici, ogni anno il Ministero finanzia gli interventi di tutela dei beni Culturali. Si tratta, prevalentemente, di restauri sui beni architettonici, storico-artistici, scavi archeologici ed interventi nei settori del paesaggio e dellarte contemporanea nonch di recupero e tutela nei settori dei beni archivistici e librari. Si utilizzano risorse stanziate in bilancio, in appositi capitoli in conto capitale, che non provengono da leggi speciali. Con il programma Lotto il Ministero, ogni tre anni, elabora un programma di interventi di un certo rilievo, in termini di fabbisogno finanziario, in tutti i settori di interesse compreso il settore del cinema e dello spettacolo dal vivo. Le risorse utilizzate sono relative agli introiti del lotto e stanziate con programmi triennali. Con la riprogrammazione delle risorse giacenti in contabilit speciale il Ministero, ai sensi della legge finanziaria 2008 (art.2,c.386), ogni anno individua gli interventi relativi a programmi approvati per i quali non risultino avviate le procedure di gara entro il termine del 31 dicembre dellanno successivo a quello di approvazione, quindi procede alla definizione di un nuovo programma. I settori di intervento sono gli stessi del programma ordinario. La legge finanziaria 2007 (art. 1 c. 1142), prevede lo stanziamento di fondi per consentire al Ministero per i Beni e le Attivit Culturali di far fronte, con interventi urgenti, al verificarsi di emergenze che possano pregiudicare la salvaguardia dei beni culturali e paesaggistici e di procedere alla realizzazione di progetti di gestione di modelli museali, archivistici e librari, nonch di progetti di tutela paesaggistica e a archeologico- monumentale e di progetti per la manutenzione, il restauro e la valorizzazione di beni culturali e paesaggistici.

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TUTELA Il decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 recante il Codice dei beni culturali e del paesaggio e s.m.i. ha introdotto, accanto alla verifica e tutela dei beni mobili e immobili di propriet privata, il procedimento di verifica dellinteresse culturale dei beni mobili ed immobili appartenenti allo Stato, alle regioni, agli enti pubblici ed alle persone giuridiche private senza fine di lucro. Compito della Direzione Regionale accertare linteresse culturale di tutti i beni appartenenti a tali soggetti, se realizzati da pi di 50 anni ad opera di un autore non pi vivente, attraverso una procedura che prevede linvio dei dati identificativi e descrittivi dei beni oggetto di verifica sul sito web www.beniculturali.it. Lutilizzo del sistema informatico consente di controllare liter e costituire una banca dati condivisa dei beni dinteresse culturale. La Direzione ha altresi il compito di autorizzare le alienazioni, le permute, le costituzioni di ipoteca e di pegno e di ogni altro negozio giuridico che comporta il trasferimento a titolo oneroso dei beni culturali di propriet pubblica. PROCEDIMENTI EFFETTUATI Protocolli dintesa con Enti di diretta competenza territoriale Immobili pubblici verificati Immobili pubblici sottoposti a tutela Autorizzazioni ad alienare Totale 47 381 159 17 604

La Direzione, tra laltro, propone al Direttore generale competente, sentite le Soprintendenze di settore, lesercizio della prelazione da parte del Ministero, ai sensi dellarticolo 60 del Codice dei beni culturali, ovvero la rinuncia ad essa e trasmette al Direttore generale medesimo le proposte di prelazione da parte della Regione, o degli altri alti pubblici territoriali, accompagnati dalle proprie valutazioni. Su indicazione del Direttore generale comunica allEnte che ha formulato la proposta di prelazione la rinuncia dello Stato allesercizio della medesima, ai sensi dellarticolo 62, comma 3, del Codice. Tutela del paesaggio Lart. 9 della Costituzione assegna allo Stato, alle Regioni e agli enti locali, la tutela e la valorizzazione del paesaggio e, ai sensi dellart. 5 del D.Lgs 22 gennaio 2004 n. 42 e s.m.i., le funzioni amministrative in materia di beni paesaggistici sono esercitate dallo Stato e dalle Regioni in cooperazione tra loro. Pertanto, ai sensi dellart. 135 del medesimo D.Lgs n.42/2004, come modificato dal D.Lgs n. 157/2006, la redazione da parte delle Regioni, in collaborazione con lo Stato, di piani territoriali con specifica considerazione dei valori paesaggistici, costituisce lo strumento primario per la conoscenza, la tutela e la trasformazione del territorio, nel rispetto di precise regole duso e normative, finalizzate alla riqualificazione del paesaggio. La normativa prevede che le singole Regioni, il Ministero per i beni e le attivit culturali e il Ministero dellAmbiente e della Tutela del Territorio possano stipulare intese per lelaborazione congiunta dei piani paesaggistici . Lapprovazione di uno schema di Intesa interistituzionale tra questi soggetti per lelaborazione congiunta del Piano paesaggistico della Regione Puglia acquista, quindi, particolare rilevanza in un territorio dove il patrimonio paesaggistico riveste un ruolo strategico per lo sviluppo del turismo e quindi delleconomia. Il Codice dei beni culturali prevede che il nuovo piano paesaggistico sia basato sulla ricognizione dellintero territorio attraverso lanalisi delle caratteristiche storiche, naturali ed estetiche e delle loro interrelazioni e la conseguente definizione dei valori paesaggistici da tutelare e valorizzare. La Regione, nellintento di approfondire la co-

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noscenza di beni culturali presenti nel territorio pugliese, ha avviato il progetto della Carta dei beni culturali, in collaborazione con la Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Puglia e con le Universit di Bari, Foggia e Lecce. La Carta, in continuo aggiornamento, una banca-dati informatizzata e georeferenziata dei beni culturali e dei vincoli presenti sul territorio regionale e potr costituire uno strumento efficace e operativo per la redazione di piani urbanistici da parte delle Pubbliche Amministrazioni. Nellintento di perseguire una attenta e consapevole salvaguardia e valorizzazione dei caratteri distintivi del paesaggio pugliese, la Direzione regionale ha avviato forme di collaborazione istituzionale anche con lAssessorato allAmbiente della Regione Puglia, al fine di definire problematiche connesse con la pianificazione delle attivit estrattive e per la redazione di linee guida per il recupero ambientale e paesaggistico delle aree di escavazione abbandonate o dismesse. Le tematiche relative al PRAE e alle questioni relative al settore estrattivo sono state oggetto di un Convegno tenuto a Bari presso la Cittadella della Cultura il 18 ottobre 2007 promosso dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia, dalla Commissione attivit estrattive e cava di Confindustria Puglia in collaborazione con lOrdine dei Geologi, Assocave, Societ Italiana di Geologia ambientale. STUDI, RICERCHE, EDUCAZIONE AL PATRIMONIO Nellambito delle proprie competenze, la Direzione Regionale promuove e organizza studi, ricerche ed iniziative culturali, anche in collaborazione con la Regione, le Universit e le Istituzioni culturali e di ricerca e favorisce la promozione, in collaborazione con questi Enti, della formazione in materia di tutela del paesaggio, della cultura e della qualit architettonica e urbanistica. La Direzione Regionale ha recentemente siglato un Accordo quadro di collaborazione tecnico scientifica con lUniversit degli Studi di Bari. Uno degli obiettivi principali di questa intesa la creazione di gruppi interdisciplinari per lo sviluppo coordinato e integrato delle attivit di studio, di progettazione e realizzazione di percorsi formativi, di valorizzazione dei risultati delle ricerche, di monitoraggio e gestione dei processi di trasformazione del paesaggio, di divulgazione scientifica. Un monumento per amico Il progetto Un monumento per amico, promosso dalla Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Puglia, dallAssessorato ai Beni culturali della Regione Puglia e dal Ministero dellIstruzione, dellUniversit e della Ricerca, Ufficio scolastico regionale, ha avviato unesperienza didattica di raccordo tra il mondo della scuola e quello dei beni culturali invitando i giovani ad adottare per amico un monumento ed istituire quindi con i segni materiali della nostra storia un atteggiamento di conoscenza ed amicizia come forma quotidiana del rispetto e della valorizzazione del patrimonio culturale della regione. Al progetto hanno aderito 88 scuole, in gran parte finanziate, per la realizzazione di percorsi di approfondimento relativi a monumenti, chiese, piazze, giardini storici situati nei pressi delle istituzioni scolastiche. Nellambito del progetto prevista anche la realizzazione di una pubblicazione a stampa che documenti le esperienze realizzate e che possa stimolare nel futuro la diffusione delliniziativa nelle scuole.

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COMUNICAZIONE PROMOZIONE E VALORIZZAZIONE La Direzione si fatta promotrice di mostre, convegni di approfondimento, iniziative di cooperazione culturale, eventi legati alla promozione dellarte contemporanea. Per la realizzazione degli eventi programmati nellambito del Piano di comunicazione annuale del MIBAC, ha coordinato le attivit degli Istituti territoriali per la Settimana della cultura, le Giornate europee del patrimonio, la Festa europea della musica ed altre manifestazioni, segnalando al Ministero anche gli interventi pi significativi realizzati dalle Soprintendenza di settore nellambito della conservazione e del restauro al Salone dellarte, della conservazione e del restauro di Ferrara e le esperienze pi innovative nellambito dei servizi offerti allutenza al COM.PA, il Salone europeo della comunicazione pubblica e dei servizi al cittadino e alle imprese. Alla realizzazione delle Giornate Europee e della Settimana della Cultura, aderiscono sempre pi numerose le istituzioni del territorio rendendo queste iniziative attraverso i numerosi eventi proposti, importanti occasioni per ampliare la conoscenza e la fruizione pubblica del patrimonio culturale della regione La Direzione Regionale si avvale, per la diffusione e la massima trasparenza delle attivit della Direzione stessa e degli Istituti territoriali, del sito web istituzionale www.puglia.beniculturali.it, che offre informazioni sugli uffici e sui luoghi della cultura statali (musei, aree archeologiche, archivi e biblioteche) sugli eventi culturali, con pubblicazione di bandi e avvisi pubblici (questi ultimi pubblicati anche sul sito www.direzionebeniculturalipuglia.it) Nellambito delle attivit di divulgazione delle informazioni relative al patrimonio culturale del territorio stato realizzato in collaborazione con lAssessorato al Turismo della Regione Puglia, un Sistema di comunicazione ed informazione turistico-culturale per la promozione del territorio regionale, per la realizzazione di una rete informativa costituita da pi mezzi tra loro integrati in un unico sistema disponibile (pannelli informativo - didattici posti a corredo dei monumenti presenti sullintero territorio regionale pugliese; pannelli direzionali informativo-turistici, in ambito urbano; prodotti editoriali per linformazione al turista, quali mappe tematiche e depliants; iniziative di promozione e divulgazione del sistema territoriale di informazioni turistico-culturali). Tali prodotti sono destinati allutenza, in particolare quella turistica culturale. Il progetto stato finanziato dal F.E.S.R POR Puglia 2000-2006, Asse IV Misura 4.16 Interventi di potenziamento di infrastrutture specifiche di supporto al settore turistico. Ampliamento dellofferta museale. Riapertura del MARTA e inaugurazione della prima Galleria Nazionale della Puglia Girolamo e Rosaria Devanna Con il concorso della Regione Puglia e delle Istituzioni territoriali, la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia ha reso possibile la riapertura di uno dei pi importanti musei archeologici della regione, il Museo Archeologico Nazionale di Taranto e lapertura della prima Galleria Nazionale della Puglia intitolata a Girolamo e Rosaria Devanna Il MARTA Il 21 dicembre 2007 stato riaperto al pubblico il Museo Archeologico Nazionale di Taranto in seguito ad interventi di restauro e ristrutturazione della sede espositiva, con lallestimento di una prima Sezione del Museo e la fruibilit delle Sale relative al primo piano. Al secondo piano sono in corso i lavori finalizzati allallestimento complessivo. Allinizio del percorso espositivo si possono ammirare gli eccezionali reperti provenienti dalla necropoli tarantina del IV e III secolo a.C., dai monumenti funerari alle tombe con oreficerie (queste ultime, provenienti anche da altri siti della Puglia), in un itinerario che si snoda sino alle fasi della romanizzazione. Nelle sale dedicate a Taranto romana, poi, lo splendore della citt, a partire dalla fine del III secolo a.C. testi-

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moniato in particolare dagli arredi scultorei, dalla statuaria e dai pavimenti a mosaico policromi degli edifici pubblici e privati di et imperiale. Nella sezione dedicata allartigianato orafo in et ellenistica, in mostra gioielli appartenenti a corredi funerari di Taranto e della chora (sec. IV - I a.C.) che elaborano in maniera originale e raffinata i motivi decorativi dellarte greca. Galleria Nazionale della Puglia Girolamo e Rosaria Devanna- Palazzo Sylos Cal Bitonto (BA) A Bitonto, nello storico Palazzo Sylos Cal, il 18 aprile 2009 si inaugurata la prima Galleria Nazionale della Puglia, esito di una cospicua donazione da parte di privati, Girolamo e Rosaria Devanna, il cui desiderio era la fruizione pubblica della collezione nella citt di origine. Sede dellIstituzione museale il Palazzo Sylos Cal, restaurato con fondi comunitari nellambito di un Accordo di programma che ha visto la partecipazione al finanziamento dello Stato e della Regione Puglia. La raccolta, gi in parte nota a critici e storici dellarte, assai eterogenea per ambiti cronologici e culturali e rispecchia gli interessi dei collezionisti, che spaziano dalle maggiori scuole artistiche italiane ed europee ai rappresentanti di scuole minori, dalla apertura alla cultura angloamericana allattenzione verso bozzetti, studi, repliche o copie antiche di opere di grandi pittori. La pittura italiana presente in misura numericamente pi consistente, con una prevalenza di artisti napoletani, pugliesi e di ambito romano. Sono pure presenti opere di artisti emiliani, liguri, veneti, marchigiani, insieme a testimonianze della moderna pittura europea, da Bernardo Castello a Belvedere, da Baglioni a Verdier e Vouet, da Voet a Lanfranco a Poussin, da Preti a Beinaschi a Giaquinto, da Raeburn a Fssli. Il nucleo di opere tra Otto e Novecento comprende dipinti sia francesi, tedeschi, inglesi e danesi, che italiani di ambito essenzialmente meridionale - Toma, De Nittis, Morelli, Casciaro, Netti, Rossano, Fergola, Cammarano, Mancinelli, fino a Gemito, Giani, Duranti. Infine, accanto ai maggiori rappresentanti delle avanguardie storiche, Bernard, De Carolis, Mafai, Sartorio, Marasco, sono pure presenti Stella e Wood, che documentano gli interessi per la cultura dOltreoceano dei collezionisti. Lordinamento espositivo, essenzialmente cronologico, prevede cinque sezioni, dal Cinquecento al Novecento. Lapertura della prima Galleria Nazionale della Puglia frutto dellattivit sinergica tra il MIBAC, Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Puglia, la Regione Puglia e lAmministrazione civica di Bitonto e si offre come importante occasione per ampliare i circuiti turistico-culturali della regione. Mostre La Tomba dellAtleta di Taranto a Pechino (28 luglio 2008 - 30 gennaio 2009) In occasione delle Olimpiadi di Pechino, una delle pi preziose testimonianze sullo sport nellantichit, la tomba dell Atleta di Taranto, stata esposta al Beijing World Art Museum, nucleo centrale della mostra Games and Athletes in the Ancient World dedicata allo sport e alle discipline olimpiche nel mondo antico. Lallestimento si integrato nel progetto di musealizzazione Great Civilizations, che ha realizzato a Pechino il primo e unico percorso espositivo dedicato alle grandi civilt. A rendere possibile tale evento stata la collaborazione tra il Ministero per i beni e le attivit culturali, il Word Art Museum, la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Puglia, la Soprintendenza per i beni archeologici della Puglia e la Regione Puglia, Assessorato al Turismo, che ha deciso di supportare questa importante operazione culturale anche per

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i suoi risvolti legati alla promozione turistica e al marketing territoriale. La tomba dellatleta, rinvenuta nel 1959 a Taranto con il corredo funerario, tramanda la memoria di un atleta leggendario, campione di pentathlon. Costituita da un sarcofago in pietra, chiusa da una copertura a doppio spiovente composta da due sezioni apribili allinterno, conserva, integro, lo scheletro dellAtleta. Il corredo della tomba trovato intatto al momento del ritrovamento, consiste in tre anfore panatenaiche, trofei dellattivit agonistica. Le anfore, contenenti olio finissimo, erano il premio simbolico dei vincitori delle gare delle Grandi Panatenee, che si svolgevano ad Atene ogni quattro anni e nelle quali si sfidavano concorrenti provenienti da varie aree di cultura greca del bacino del Mediterraneo. Del corredo funerario sono state esposte a Pechino le tre anfore attiche originali ed una copia della quarta anfora, di cui si conservano pochi frammenti. Prodotti della ceramica greca a figure nere dei primi decenni del V secolo a.C., sono state attribuite stilisticamente al Pittore di Kleophrades e raffigurano una corsa con la quadriga, un incontro di pugilato e scene che illustrano le specialit del pentathlon. Del sarcofago, che fa parte della collezione del Museo Nazionale Archeologico di Taranto, stata opportunamente realizzata una copia in resina ad alta densit, ottenuta grazie allimpiego della tecnologia laser-scanner. Anche lo scheletro dellatleta stato ricostruito per loccasione, dopo approfonditi studi osteometrici. > Santi sullAdriatico La mostra Santi sullAdriatico. La circolazione iconica nel basso Adriatico la naturale prosecuzione di un progetto che ha visto la messa in rete di parte del patrimonio di arte e cultura di alcuni dei pi importanti Musei albanesi e pugliesi e si offre come occasione per mettere in evidenza la rete di rapporti che, attraverso il mare, ha contribuito alla formazione di un linguaggio artistico che traduce il sentimento religioso dei popoli dellAdriatico meridionale. Levento espositivo ha portato a Bari, citt naturalmente frontaliera con lAlbania, parte dello straordinario patrimonio di icone conservate nei musei di Berat e Korce per la maggior parte inedite al pubblico occidentale. A confronto con le icone provenienti dalle sedi espositive albanesi stato inserito un nucleo di icone coeve provenienti dai musei pugliesi di Brindisi (Museo Archeologico Ribezzo), Lecce (Museo Provinciale), Museo Galleria Nazionale Devanna di Bitonto (BA) e dal Castello di Copertino (LE). Sessanta le opere in mostra, con un percorso espositivo articolato in cinque sezioni, che documentano le origini della circolazione iconica in Adriatico dal XIII al XV secolo, la scuola di Onufri e la circolazione iconica nel basso Adriatico dal XVI al XVIII secolo. La Mostra stata presentata ad Ancona in occasione del passaggio alla Presidenza italiana dell Iniziativa Adriatico Ionica il 16 giugno 2009. Nata allinterno di una progettualit condivisa con il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero degli Esteri, la Regione Marche, la Regione Puglia - Assessorato al Mediterraneo, la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia in collaborazione con il Ministero Albanese del Turismo, Cultura, Giovent e dello Sport, il Museo Nazionale Onufri di Berat, il Museo di Arte Medioevale di Kore, la Soprintendenza BSAE della Puglia, la Soprintendenza BAP per le Province di Bari e Foggia, la Soprintendenza BAP per le Province di Lecce, Brindisi e Taranto, il Segretariato Generale IAI (Iniziativa Adriatico Ionica), Ancona, il CIASU (Centro Internazionale Alti Studi Universitari), ente attuatore Innovapuglia, levento espositivo si inserisce come sub- pro-

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getto nellAPQ Programma di sostegno alla Cooperazione Regionale Balcani Occidentali Linea 2.4 Dialogo e Cultura Infrastrutture Culturali & Territori. Valorizzazione di aspetti legati alle tradizioni culturali del territorio. Esperienze realizzate, progetti futuri La mostra Cartapesta. Collezioni storiche leccesi e sperimentazioni di Lucia Barata e Emilio Farina (Lecce - Castello Carlo V 14 dicembre 2008 - 22 febbraio 2009), ha messo in mostra le opere dei pi famosi cartapestai attivi fra il XIX e il XX secolo, fra i quali Raffaele Carretta, Giuseppe Manzo, Antonio Maccagnani, Cesare Gallucci, Pietro Indino, Luigi Guachi, affiancate dalle opere di due artisti di fama internazionale che della cartapesta hanno fatto il loro mezzo espressivo, Lucia Barata ed Emilio Farina. Levento espositivo porta in primo piano il fenomeno della cartapesta e vuole essere il primo anello per ricostruire il legame tra tradizione e sperimentazione, fissandolo in una operazione destinata a proseguire nella realizzazione del Museo della Cartapesta di Lecce. LECCE - Castello Carlo V Museo della Cartapesta Le origini della cartapesta, fenomeno peraltro tipicamente leccese, risalgono ad un periodo compreso tra il XVII ed il XVIII secolo. In quellepoca il moltiplicarsi delle Chiese e dei monumenti port gli artigiani della citt a specializzarsi nellarte di plasticare la carte, avvalendosi di altre materie povere quali paglia, stracci, colla e gesso e di pochi, modesti attrezzi. Ci si tradusse nella realizzazione di numerosi lavori sacri che richiamavano al culto i fedeli quando la Chiesa della Controriforma era impegnata nella sua crociata contro leresia luterana. Leggera e resistente, la cartapesta un materiale poco costoso che ben si presta ad assolvere funzioni artistiche e decorative. La tecnica di lavorazione rimasta immutata attraverso i secoli e, per tradizione, i maestri continuano ad utilizzare materiali poveri. Un legame indissolubile quello tra Lecce e la sua cartapesta che dagli esordi di questarte antica giunto fino ai nostri giorni in una rinnovata tradizione, mantenuta viva dalle botteghe dei cartapestai che affascinano ancora, con i loro colori, quanti si aggirano tra le straordinarie quinte sceniche delle vie della Lecce barocca. Lecce ha rappresentato, allinizio del Settecento e, ancor di pi nei secoli successivi, uno dei maggiori centri di produzione della cartapesta. Diffusa nellintero Salento, nellOttocento varca i confini sino a testimoniare la presenza della cartapesta leccese in vari paesi europei. Una storia, quella della cartapesta, identificata con leffimero, votata alla mimesis, che lascia con difficolt rintracciare le sue origini e che spesso rimasta storia sottotono ricollocata solo di recente in un alveo di produzione artistica. Il progetto del Museo si propone di valorizzare una forma darte che oggi si tramanda come artigianato di alta qualit, per mantenere vivo, in futuro, il suo segreto custodito gelosamente dai maestri cartapestai. Arte contemporanea Puglia Circuito del Contemporaneo Creare un brand riconoscibile per la produzione e fruizione dellarte contemporanea in Puglia, organizzato intorno ad una rete policentrica deccellenza ed attraverso un dialogo costante tra passato e presente. Sono questi gli obiettivi del neonato marchio Puglia-Circuito del contemporaneo, realizzato grazie allAccordo di Programma Quadro Sensi contemporanei tra il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero per i Beni e le Attivit Culturali, la Regione Puglia Assessorato al Mediterraneo, la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia, la Provin-

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cia di Lecce e i Comuni di Barletta e Polignano. Da maggio 2009 fino a maggio 2010, porter sul territorio pugliese una kermesse di eventi, mostre, laboratori, concorsi e workshop, sulla scenografia incantevole di alcuni tra i monumenti pi suggestivi della Regione. Luogo degli incontri: - Bari - Barletta - Polignano - Lecce Il Castello di Barletta offre una cornice suggestiva per la mostra di arte contemporanea Intramoenia On the ground, underground dove opere site specific si animano in un dialogo con il passato attraverso lo spazio denso di atmosfera dei sotterranei appena restaurati. A Lecce Super sentieri neobarocchi tra arte e design sar la linea guida che accompagna il visitatore in un itinerario attraverso il Salento. Profondamente segnato dalla cultura barocca, il territorio salentino incontrer lo scenario artistico internazionale dellarte, del teatro e del design contemporaneo da cui affiora una nuova tendenza neobarocca, caratterizzata da nuove rappresentazioni visive e progettuali. Nel Museo Pino Pascali di Polignano, citt-balcone affacciata sul mare, in programmazione mostre personali di respiro internazionale, eventi, convegni e laboratori, nel costante rilancio di spunti che alimentano e diffondono il dibattito culturale. La citt di Bari coinvolger nei suoi eventi luoghi significativi dello spazio urbano che si trasformeranno in un laboratorio creativo per immaginare il futuro della citt. La collocazione dellarte contemporanea in spazi tradizionalmente non deputati ad accoglierla permette, infatti, un rapporto quotidiano con le opere che si tramuta in comprensione ed elaborazione. Larte esce dai palazzi e dalle chiese e si inserisce in un territorio, dominato dalla presenza dellarte antica, per diventare connotazione non di contrasto bens di continuit, tra passato e presente, antico e moderno. Tre i grandi eventi del capoluogo pugliese: la mostra/concorso Dipingi i silos, il concorso Progetti inContemporanea e Bari inContemporanea. La mostra/concorso Dipingi i silos, Terminal crociere del Porto di Bari, 26 settembre 25 ottobre 2009, in collaborazione con lAccademia di Belle Arti di Bari, Confindustria e con lAutorit Portuale di Bari, si articoler attraverso lelaborazione progettuale delle visuali dei silos granari del porto di Bari, dando vita ad una sorta di laboratorio di riflessione e ripensamento dello spazio urbano industriale attraverso larte; la riflessione proseguir con il concorso Progetti inContemporanea, un bando per la realizzazione di progetti di arte contemporanea che intende contribuire a costruire un tessuto, nella citt e nel territorio, destinato a produrre condizioni di cantiere aperto per la cultura. Ai progetti selezionati da apposita commissione verr concesso un contributo per la realizzazione degli stessi. Il risultato sar una vetrina di percorsi interdisciplinari correlati da un fitto programma di eventi che culminer con la mostra di arte Bari inContemporanea nello scenario di uno dei monumenti simbolo della citt: il Castello Svevo (da fine febbraio a maggio 2010). Lappuntamento offrir agli artisti, ai visitatori e soprattutto ai giovani, unoccasione per interferireabitare spazi preesistenti fortemente caratterizzati in senso storico e confrontarli con le esigenze contemporanee nella prospettiva di: - creare una serie di corrispondenze tra le opere e i contesti che le ospitano - generare una riflessione sulla relazione tra storia e attualit attraverso larte, per creare una familiarit con larte di oggi; - costituire uno stimolo per le nuove generazioni che si avviano verso azioni di creativit artistica. Il concorso Arte in..cantiere. Opere darte sui ponteggi Il concorso, promosso dallAssessorato ai Beni Culturali della Regione Puglia con la collaborazione della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia, finalizzato alla promozione dellarte contemporanea trasformando i tubi innocenti dei cantieri di restauro in pareti museali e la citt in un percorso espositivo allaperto. Le impalcature dei cantieri di restauro, a torto considerati di importanza minore rispetto 65

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al progetto di opere edilizie, concorrono ad articolare lo spazio urbano, e spesso si connotano, in positivo o in negativo, come lespressione pi immediata e appariscente dellimmagine di una citt. Hanno partecipato al concorso 61 artisti di diverse regioni italiane e unartista albanese. Un terzo dei partecipanti di sesso femminile. Sono state selezionate 12 opere, Il 50% delle quali realizzate da donne artiste. Le opere selezionate verrano esposte, tramite riproduzioni, sui cantieri di restauro di 12 monumenti in tutta la regione. E in progetto la realizzazione di una mostra con lesposizione delle opere dei vincitori e di un gruppo di artisti selezionati. Cooperazione culturale Cooperation @nd Cultural Heritage un progetto realizzato con fondi comunitari nellambito dell INTERREG III A Italia Albania, Misura 4.1 Protezione e valorizzazione dei beni culturali. Lobiettivo delle attivit consistito nella realizzazione di una rete permanente tra vari soggetti istituzionali appartenenti al sistema dei Beni Culturali della Puglia e dell Albania, in grado di progettare e attuare efficaci politiche per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio culturale, con lobiettivo di promuovere e valorizzare il patrimonio archeologico, architettonico, storico-artistico ed etnografico dei musei aderenti e diffonderne la conoscenza attraverso i siti web al pubblico di Internet. E stato realizzato un circuito www.cchnet.it, composto da dieci siti museali relativi ad istituzioni pugliesi ed albanesi, nei quali sono stati riprodotti percorsi ed ambientazioni virtuali dei Musei partners con la digitalizzazione dei beni museali. I partner del progetto, oltre alla Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Puglia con i Musei Archeologici Nazionali di Egnazia e Altamura sono stati: Il Ministero albanese del Turismo, della Cultura della Giovent e dello Sport con il Museo Storico Nazionale di Tirana, il Museo di Arte Medievale di Korce, il Museo Onufri di Berat, il Museo Etnografico di Kruja, il Museo Archeologico di Tirana; la Regione Puglia; Tecnopolis CSATA; Il Museo di Paleontologia D. de Lorentis di Maglie; La Fondazione Ettore Pomarici Santomasi di Gravina in Puglia; Il Museo Civico Archeologico di Canosa Utilizzo di tecnologie avanzate per la fruizione dei beni culturali ALTAMURA (BA): Uomo dAltamura Cava dei dinosauri La voce Le Murge di Altamura inserita nella tentative list fornita dallItalia allUnesco. La proposta riguarda sia la Cava dei dinosauri che lUomo dAltamura, considerato che queste testimonianze offrono un interesse eccezionale che esige la loro preservazione come elementi del patrimonio mondiale dellumanit perch rispondono a tre importanti requisiti:essere una testimonianza unica o eccezionale di una civilt,contenere superlativi fenomeni naturali. essere eccezionali esempi della storia del pianeta. La scheda di pre-candidatura aggiunge, inoltre, che il sito delle orme dei dinosauri in paragone con altre scoperte simili unico mentre per lUomo di Altamura ineguagliato soprattutto perch i resti del lontanissimo antenato sono uniti alle concrezioni della roccia o dei giacimenti a impronte pi importanti e pi spettacolari del mondo. Uomo dAltamura Nellautunno del 1993 speleologi del Centro Altamurano Ricerche Speleologiche riuscirono a penetrare in un sistema carsico sotterraneo in localit Lamalunga in agro di Altamura (Ba). Durante una di queste esplorazioni gli speleologi si imbatterono in uno scheletro umano ora internazionalmente noto come Uomo di Altamura con tratti morfologici arcaici, che rappresenta una delle pi straordinarie scoperte nella storia della paleontologia umana. Lo scheletro, ricoperto interamente da formazioni calcitiche, si trova ad una profondit di circa 12 m, percorrendo una galleria lunga circa 60 m. I resti umani si trovano nella porzione terminale della grotta, in stretto rapporto con formazioni colonnari stalagmitiche, ricoperti ed inglobati nelle concrezioni calcaree. La straordinariet della scoperta dovuta al fatto che si tratta di uno scheletro intero, in ottimo stato di conservazione.

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Azioni progettuali E in corso un progetto scientifico relativo alla conservazione dei reperti fossili del territorio pugliese, con particolare riguardo al complesso paleontologico Uomo di Altamura. Le indagini, in particolare, sono finalizzate alla datazione radiometrica del reperto neandertaliano di Altamura e speleotemi associati; monitoraggio microclimatico della Grotta di Lamalunga; rilievo tridimensionale fotografico dellUomo di Altamura Studio Paleontologico di resti ossei faunistici della Grotta di Lamalunga; analisi genetiche, studio del DNA sul reperto neandertaliano di Altamura. Cava dei dinosauri Il sito delle impronte dei dinosauri (Cava Pontrelli) si conferma una scoperta unica,uno dei giacimenti a impronte pi importanti e pi spettacolari del mondo. Le Orme dei dinosauri risalgono al periodo Cretacico superiore e si collocano tra i 65.000.000 e i 60.000.000 di anni fa. E il primo affioramento di impronte scoperto nellItalia meridionale. La paleosuperficie costituita da un unico strato di circa 1 ettaro sul quale impresso un numero straordinario di impronte, stimato intorno alle 30.000. Azioni progettuali In seguito alla soluzione delle problematiche connesse con la propriet privata delle aree archeologiche circostanti sar possibile la piena fruizione del giacimento. Per le Orme dei Dinosauri prevista la realizzazione di un sistema fortemente innovativo e di impatto comunicazionale teso da un lato a salvaguardare lo straordinario ritrovamento, dallaltro a comunicarlo al grande pubblico attraverso metodiche avanzate fornite dalle nuove tecnologie.

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SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHEOLOGICI DELLA PUGLIA


SEDE
Soprintendente Teresa Elena Cinquantaquattro Via Duomo, 33 74100 Taranto Tel. 099 4713511 archeologica.taranto@arti.beniculturali.it

La Soprintendenza per i beni archeologici della Puglia ha sede in Taranto, nella Citt Vecchia, in via Duomo 33, nel complesso di San Domenico, convento che nella attuale veste architettonica risale alla met del XIV secolo. Fu edificato sul luogo ove nel IX secolo sorgeva il monastero di San Pietro Imperiale. Ledificio, che ha subito nel tempo diverse trasformazioni, conserva nel chiostro le forme del XVII-XVIII sec.: qui si conserva la facciata gotica con portale fiancheggiato da bifore che immetteva nel giardino destinato anche a cimitero. A seguito della soppressione muratiana degli Ordini monastici fra il 1806 e il 1809, limmobile fu destinato in tempi pi recenti a caserma di cavalleria e successivamente, dopo il 1860, a sede del Comando della Regia Guardia di Finanza. I lavori di ristrutturazione, realizzati con risorse derivate da Fondi FIO erogati per il progetto sul Polo Museale Tarantino, sono stati preceduti da indagini archeologiche (1989-1994) che hanno documentato le fasi di occupazione del sito attraverso let preistorica (fasi del Neolitico, VI-IV millennio; et del Bronzo, II millennio; et del Ferro, X-VIII sec.). Lungo lala settentrionale del chiostro sono state riportate in luce, e sono attualmente visibili, parte delle fondazioni di un tempio greco del VI secolo a.C., la cui presenza sullacropoli della polis era gi stata accertata negli anni Settanta del secolo scorso al di sotto dellimpianto della attigua chiesa di San Domenico: si tratta di strutture realizzate in grossi blocchi di carparo, conservate per unaltezza di 5 metri, attribuibili alla peristasi del tempio e alla fondazione del muro perimetrale della cella. Larea sacra potrebbe aver ricevuto una nuova sistemazione o una ristrutturazione nel I sec.a.C.,come potrebbe indicare unepigrafe che conserva il nome di Cneo Pompeo riutilizzata nella facciata gotica. STORIA Nel 1881, con lassegnazione a Taranto di Luigi Viola da parte di G. Fiorelli, si forma di fatto una locale Direzione degli Scavi, cui viene demandato il compito del controllo degli estesi lavori di urbanizzazione del Borgo e dellarea del Regio Arsenale della Marina Militare. Nellottobre 1901 alla Direzione viene assegnata la competenza territoriale per la Apulia e la Calabria (Salento), secondo la suddivisione delle regioni augustee. Taranto diviene sede della Soprintendenza agli Scavi e ai Musei Archeologici della Puglia con D.L. 27.07.1907 n. 386 (quattro anni dopo il Decreto Legge del 1903 che istituiva tre tipi di soprintendenze). Dal 31.12.1923, con la soppressione della Soprintendenza ai Monumenti di Bari,Taranto diviene sede della Soprintendenza Unica alle Opere dAntichit e dArte con giurisdizione su Puglia e Basilicata.

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Nel 1925 la giurisdizione viene ristretta alla sola Puglia (la Basilicata fu annessa alla Soprintendenza di Reggio Calabria). Dal 1939 Taranto sede della Soprintendenza alle Antichit della Puglia e del Materano e dal luglio 1964, con listituzione della Soprintendenza della Basilicata, rimane sede esclusivamente della Soprintendenza alle Antichit della Puglia.

ORGANIZZAZIONE Il personale della Soprintendenza consta di 303 unit. Lorganizzazione interna prevede le seguenti ripartizioni: Servizi Centrali Servizio Conservazione e Restauro Servizio Editoria e Didattica Servizio Bibliotecario Servizio Archeologia Subacquea Servizio per la Tutela: 1) Ufficio tutela; 2) Segreteria dei servizi territoriali e del soprintendente Servizio Amministrativo I: 1) Ufficio personale; 2) Ufficio relazioni con lesterno e protocollo Servizio Amministrativo II: 1) Ufficio Ragioneria; 2) Ufficio Programmazione e Contratti Servizio Centrale Tecnico: 1) Ufficio Approvvigionamento e Servizi del consegnatario Servizio Centrale Catalogo e Documentazione: 1) Ufficio catalogo; 2) Archivio Documentale; 3) Archivio Grafico; 4) Archivio fotografico Servizi territoriali Sede di Foggia Servizio Territoriale 1: Daunia preistoria ovest Servizio Territoriale 2: Daunia 1 ovest Sede di Manfredonia Servizio Territoriale 3: Daunia preistoria est Servizio Territoriale 4: Daunia 1 est Sede di Canne della Battaglia Servizio Territoriale 5: Daunia 2 Sede di Bari Servizio Territoriale 6: Murge preistoria 1 Servizio Territoriale 7: Peucezia 1 Servizio Territoriale 8: Puglia medioevo nord Servizio Territoriale 9: Museo Archeologico della Provincia di Bari Sede di Altamura Servizio Territoriale 10: Murge preistoria 2 Sede di Gioia del Colle Servizio Territoriale 11: Peucezia 2 Sede di Egnazia Servizio Territoriale 12: Murge preistoria 3 Servizio Territoriale 13: Messapia 1 Sede di Lecce Servizio Territoriale 14: Messapia 2 Servizio Territoriale 15: Salento preistoria sud Sede di Taranto Servizio Territoriale 16: Salento preistoria nord Servizio Territoriale 17: Peucezia 3 Servizio Territoriale 18: Taranto Servizio Territoriale 19: Messapia 3 Servizio Territoriale 20: Messapia 4 Servizio Territoriale 21: Puglia medioevo sud Servizio Territoriale 22: Museo Nazionale di Taranto

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Sedi distaccate Museo Nazionale Archeologico Direttrice: Donata Venturo Via Santeramo, 8 70022 ALTAMURA (BA) Tel./Fax 080 3146409 Centro Operativo per lArcheologia della Puglia Palazzo Simi Direttrice: Francesca Radina Strada Lamberti 70122 BARI Tel./Fax 080 5275451 Nuovo Teatro Comunale San Pietro degli Schiavoni Direttrice: Assunta Cocchiaro Via Santi 72100 BRINDISI Tel. 0831 229643 Antiquarium Direttrice: Marisa Corrente 70051 Canne della Battaglia BARLETTA (BA) Tel./Fax 0883 510993 Palazzo Sinesi Direttrice: Marisa Corrente Via Kennedy 70053 CANOSA DI PUGLIA Tel./Fax 0883 664716

Centro Operativo per lArcheologia Direttrice: Giuseppina Canosa Convento San Sebastiano Via Aspromonte 70024 GRAVINA IN PUGLIA (BA) Tel./Fax 080 3267526 Centro Operativo per lArcheologia del Salento Direttore: Giuseppe Andreassi Via G. De Jacobis, 1 73100 LECCE Tel./Fax 0832 247018 Centro Operativo Direttore: Arcangelo Alessio Via XX Settembre, 110 74024 MANDURIA Tel./Fax 099 9795516 Museo Archeologico Nazionale Direttrice: Anna Maria Tunzi Castello Svevo 71043 MANFREDONIA (FG) Tel./Fax 0881 725458 Centro di Documentazione Messapica Direttrice: Assunta Cocchiaro Palazzo Martini 72100 ORIA (BR) Tel./Fax 0831 845703

Museo Nazionale Archeologico Jatta Direttrice: Ada Riccardi Piazza Bovio, 35 Museo Nazionale Archeologico 70037 RUVO DI PUGLIA (BA) Direttrice: Angela Cinquepalmi Tel./Fax. 080 3612848 72015 Egnazia SAVELLETRI DI FASANO (BR) Tel./Fax 080.4829056 Museo Nazionale Archeologico Convento di San Pasquale Centro Operativo per lArcheologia Direttrice: Antonietta DellAglio della Daunia Via Cavour, 10 Direttore: Francesco Paolo Maulucci 74100 TARANTO Via De Nittis, 7 Tel. 099 4532112; Fax 099 4594946 71100 FOGGIA Tel./Fax 0881 725458 Museo Nazionale Archeologico Direttrice: Angela Ciancio Castello Svevo 70023 GIOIA DEL COLLE (BA) Tel. /Fax 080.3481305 Complesso di SantAntonio Responsabile: Laura Masiello Via Viola 74100 TARANTO Tel. 099.4530016

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FUNZIONI E ATTIVITA La Soprintendenza, attraverso le sedi operative distribuite nel territorio, svolge attivit di tutela, di conservazione e di valorizzazione. Tutela - Verifica dellinteresse culturale; dichiarazione di interesse sui beni mobili (collezioni private) e immobili; controllo delle aree sottoposte a vincolo con eventuale denuncia di opere abusive e ricerche di conservatoria, anagrafica e catasto. - valutazione di opere pubbliche e private che interessano aree sottoposte a tutela (vincoli archeologici intervenuti con decreti ministeriali, aree sottoposte a tutela in base a normative comunali o regionali) e inoltre, valutazione di interventi e progetti che riguardano, in particolare, PRG, PUG, Piani di Fabbricazione, PCT, PRIE, opere di pubblica utilit e infrastrutture, lavori di interesse privato, concessioni in sanatoria. - coordinamento delle indagini di archeologia preventiva per le aree a rischio di rinvenimenti archeologici; controllo degli interventi nei centri ove attestata una lunga continuit di vita (archeologia urbana); occupazione temporanea dei suoli per attivit di ricerca; istruttoria delle pratiche di concessione di ricerca, convenzioni e premi di rinvenimento; direzione-conduzione-documentazione di cantieri di scavo archeologico; denuncia di danneggiamento del patrimonio storico archeologico dello Stato o di sottrazione dello stesso patrimonio (scavi clandestini); accertamento tecnico su beni sottoposti a sequestro (furto e ricettazione); procedimenti penali, contenzioso amministrativo (ricorsi al TAR, Consiglio di Stato, Presidente della Repubblica) e contenzioso civile. Conservazione - Gestione di musei e parchi archeologici di propriet dello Stato; - attivit di inventariazione e catalogazione di reperti; - interventi conservativi e di custodia. VALORIZZAZIONE E PROMOZIONE Per la valorizzazione: attivit di promozione didattica; studi e ricerche; rilascio di autorizzazioni allo studio e alla documentazione di beni in consegna; allestimenti di musei; organizzazioni di mostre; pubblicazioni scientifiche; partecipazione a convegni, seminari Mostre Sono state organizzate nel 2009, e sono in corso, tra le altre, le seguenti mostre: > Bari, Palazzo Simi Scene del Mito in Peucezia - Ceramica greca da Monte Sannace (dal 24 aprile 2009) La mostra, prendendo spunto da recenti ritrovamenti di ceramica corinzia di VI secolo a.C. sullacropoli di Monte Sannace, intende promuovere e valorizzare questa importante localit archeologica della Puglia centrale, divenuta da alcuni anni Parco Archeologico Statale, aperto al pubblico e visitabile. Situata al centro delle Murge, nellagro di Gioia del Colle, a met strada tra Bari e Taranto, la collina di Monte Sannace custodisce, infatti, una delle pi ricche zone archeologiche del territorio pugliese: lantica citt di Thuriae, fra le pi note e rilevanti della Peucezia, citata dagli storici antichi in occasione di episodi bellici del IV secolo a.C. Nel 2002, uno scavo condotto dalla Soprintendenza sullacropoli di questa citt, nellambito di un programma di interventi finanziato dalla Comunit Europea, porta alla luce uno straordinario vaso figurato di produzione corinzia. 71

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Il cratere era il segnacolo esterno della tomba di un personaggio di particolare rilievo della comunit locale, negli anni intorno alla met del VI secolo a.C. E un oggetto dimportazione assolutamente non comune per il territorio della Puglia indigena, opera del Pittore di Memnon, artista appartenente alla fase media della produzione vascolare corinzia, collocabile nel secondo quarto del VI secolo a.C. Presenta, sul lato principale, unimmagine tratta dal mito, riferita ad un noto episodio della guerra di Troia (il duello fra Achille e Memnon, alla presenza delle madri divine dei due combattenti, Eos/Aurora e Teti), sullaltro un chors di giovani donne. Del ceramografo individuato dagli studiosi con il nome di Pittore di Memnon si conoscono solo altri tre crateri, conservati rispettivamente nei musei di Berlino, Parigi e Corinto, tutti privi di dati di scavo e di elementi di contesto. Il nome dellartista deriva dal vaso di Berlino, sul cui lato principale sono rappresentati Achille e Memnon in piedi, uno di fronte allaltro, impegnati nel combattimento. Limmagine sul cratere di Monte Sannace rappresenta il seguito della scena del vaso che si conserva a Berlino, la fase finale della contesa fra Achille e Memnon, con il barbaro soccombente. Il valore comunicativo e simbolico del vaso di Monte Sannace oltrepassa la semplice funzione pratica svolta dalloggetto nel corso della cerimonia funebre. Le immagini rappresentate si collegano alla esaltazione dello stile di vita aristocratico e alla celebrazione dei valori propri delletica aristocratica ellenica (guerra, eroismo). Gli eroi del mito, come Achille, sono dei modelli di riferimento, e la rappresentazione e commemorazione delle loro gesta fanno del personaggio cui si d sepoltura ugualmente un eroe epico. A questa interpretazione, di percezione immediata, vanno ad aggiungersi altri richiami, meno espliciti, che danno al vaso il senso di una vera e propria opera di propaganda politica.

> Rutigliano (BA) Museo Civico Archeologico Grazia e Pietro Di Donna Giochi e Culti oltre la Vita. Tombe infantili del V secolo a.C. dalla necropoli di Purgatorio (dal 28 maggio 2009)

> Abbaye de Daoulas (Brest) De la Grce Rome. Tarente et les lumires de la Mditerrane (dal 4 giugno)

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I LUOGHI DELLA CULTURA Museo Nazionale Archeologico, Altamura Sorge nelle vicinanze del centro storico della citt, in localit La Croce, zona archeologica di grandissima importanza e ricca di testimonianze che vanno dallet del Bronzo fino alla tarda et ellenistica. Litinerario museale, che parte dal Paleolitico e giunge fino allet Tardoantica, espone oggetti recuperati nelle necropoli di Altamura, Gravina in Puglia, Toritto, Cassano Murge, Ginosa e Laterza. Il ricco patrimonio archeologico del Museo di Altamura offre un esaustivo e articolato panorama delle antiche civilt succedutesi in quel particolare contesto ambientale che lAlta Murgia, abitata dalluomo sin dal Paleolico Medio. Di particolare interesse la sezione dedicata alla recente scoperta dellUomo di Altamura in localit Lamalunga, vissuto fra 300.000 e 50.000 anni fa (Pleistocene medio-superiore). Centro Operativo per larcheologia della Puglia Palazzo Simi Lattuale veste architettonica delledificio deriva da un lungo processo di ampliamenti e di accorpamenti a partire dallet medievale. Lelegante casa palatiata , dimora storica della famiglia Simi de Burgis dal XVII al XX sec., oggi sede del Centro operativo per lArcheologia di Bari, ed ospita varie iniziative culturali, mostre periodiche e un Centro didattico-documentale per lArcheologia della citt Vecchia. Delle molteplici stratificazioni che confluiscono nellimmagine attuale della citt di Bari, un segmento assai significativo sulla storia plurisecolare della formazione dellabitato rappresentato nel sottosuolo della Citt Vecchia, una vera miniera di informazioni e conoscenze, non visibile ma silenziosa ed esistente, in gran parte ancora da scoprire. Il cinquecentesco Palazzo Simi offre loccasione per uno sguardo sullintricata stratificazione archeologica: lelegante androne ed il monumentale forno domestico del XVI secolo conducono attraverso piani diversi da un edificio di culto romanico alla sottostante chiesetta del X secolo con absidi affrescate ( quella centrale reca affreschi con i Padri della Chiesa), a sua volta eretta su un edificio di et romana imperiale. In questo contesto, la mostra Sotto la citt. Archeologia e storia di Bari, realizzata dalle competenti professionalit in seno alla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia con finalit principalmente didattiche, punta a dare visibilit ad una documentazione spesso ignorata e in molti casi inedita, proveniente da scavi recenti. Pi ambiziosamente, nel ricostruire alcuni tratti della identit storica di Bari, tenta di rinsaldare quel difficile rapporto con la Citt Nuova, con le contraddizioni che la recente riscoperta di parte delle antiche mura urbiche in Corso Vittorio Emanuele sta riproponendo. La mostra articolata in quattro sezioni, che riguardano rispettivamente: - il Primo insediamento - let del Bronzo, - dal Villaggio alla citt - let greco romana, - tra tardoantico e Medioevo - la Citt bizantina, - la Citt Vecchia - tra Medio Evo ed Et moderna.
Responsabile Francesca Radina Strada Lamberti 70122 Bari Tel./Fax 080 5275451 orario dapertura: tutti i giorni 8,30 - 14.00 Ingresso gratuito Responsabile Donata Venturo Via Santeramo, 88 70022 Altamura (BA) Tel./Fax 080-3146409 museo.altamura@libero.it donata.venturo@beniculturali.it orario dapertura: tutti i giorni 8,30 - 19,30 Ingresso: 2,00

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SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHEOLOGICI DELLA PUGLIA

San Pietro degli Schiavoni, Brindisi


Responsabile Assunta Cocchiaro Nuovo Teatro Comunale Piazzetta Giustino Durano 72100 Brindisi Tel./Fax 0831-229643 aassunta@arti.beniculturali.it Orario dapertura: tutti i giorni feriali 8,30 - 13,30 Ingresso gratuito

Area archeologica di Brindisi presenta elementi e importanti reperti dellantica citt romana. San Pietro degli Schiavoni il nome del quartiere, centralissimo, che ospitava una chiesa dedicata allomonimo santo e accoglieva gli abitanti di origine slava e albanese che furono protagonisti di unimportante migrazione gi dalla seconda met del XV secolo. Al di sotto del Nuovo Teatro Comunale sono visitabili importanti resti di et romana: una strada lastricata larga m 4,50, marginata da aree scoperte di abitazioni e ambienti con pavimenti a mosaico; un complesso termale; resti di et medievale e un nucleo di sepolture del XIII sec. d.C. Antiquarium, Canne della Battaglia

Responsabile Marisa Corrente Parco Archeologico di Canne della Battaglia A circa 20 Km da Barletta in direzione di Canosa di Puglia 700151 Barletta Tel. e Fax 0883 510993 canne@thesauron.com marisa.corrente@beniculturali.it Orario dapertura: luned - venerd 8,30 - 19,30 sabato e domenica solo 8,30 - 13,30 Ingresso: 2,00

Nella valle del Basso Ofanto sorge la collina del noto insediamento di Canne della Battaglia, teatro del celebre scontro fra Romani e Cartaginesi (216 a.C.). La zona acquista una certa importanza gi in et preistorica, come evidenzia il rinvenimento di ceramiche geometriche e lame silicee del Neolitico. Rilevante per questo periodo la statuetta dipinta detta venere neolitica, rinvenuta sullacropoli e risalente al IV millennio. Oltre a corredi dellet del Bronzo, lantiquarium mostra i corredi tombali della necropoli del villaggio apulo (al VI al III sec. a.c.), caratterizzati dalle preziose ceramiche geometriche daunie e peucetiche. Circondata da possenti mura, utilizzate per diversi secoli, Canne offre oggi al visitatore un lungo e affascinante percorso che include lAntiquarium, i notevoli resti di epoca romana, paleocristiana e medievale sulla cosiddetta cittadella e infine lantico villaggio daunio con sepolcreto in localit Fontanella. In particolare nellAntiquarium il consistente nucleo di materiale archeologico documenta la lunga continuit di vita di Canne dalla Preistoria al Medioevo. Palazzo Sinesi, Canosa di Puglia

Responsabile Marisa Corrente Via Kennedy, 18 70053 Canosa di Puglia (BA) Tel./Fax 0883 664716 marisa.corrente@beniculturali.it Orario dapertura: marted - domenica 8,00 - 14,00 marted e venerd anche 17,00 - 20,00 Ingresso gratuito

Palazzo Sinesi costituisce dal 1994 la sede di iniziative espositive congiunte tra la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia, La Fondazione Archeologica Canosina e il Comune di Canosa di Puglia. Lattivit espositiva, pur nella caratterizzazione di esposizione temporanee, garantisce nella citt di Canosa percorsi allestitivi tematici di grande interesse scientifico. La mostra attualmente in corso, dal titolo 1912. Un ipogeo al confine. La tomba Varrese, consente al pubblico di valutare la straordinaria portata dei corredi dellaristocrazia canosina tra la fine del IV e la prima met del III secolo a.C. Sono in esposizione i materiali provenienti dalla Collezione Mazza del Museo Archeologico Provinciale di Bari e la Collezione Varrese del Museo Archeologico Nazionale di Taranto. Lesposizione un evento unico per conoscere reperti acquisiti nel secondo decennio dello scorso secolo da distinti contenitori museali, riportandoli, secondo criteri distributivi, al contesto unitario della scoperta.

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SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHEOLOGICI DELLA PUGLIA

Museo Nazionale Archeologico, Egnazia La vasta area archeologica di Egnazia comprende le imponenti strutture della citt di epoca messapica e romana, di vitale importanza per i traffici portuali e i commerci via terra. Allinterno dellantica Gnathia il percorso urbano della via Traiana, lastricata nel 109 d.C., guida quasi naturalmente fra gli edifici di et romano-imperiale: la Basilica civile con lAula delle Tre Grazie, il Sacello delle divinit orientali, lAnfiteatro e il supposto Foro. Di notevoli dimensioni il complesso episcopale paleocristiano (basilica e battistero), con vari tratti delloriginario pavimento a mosaico. Della fase messapica si pu attualmente ammirare limpianto delle mura fra cui spicca il muraglione nord, alto ben sette metri, e la necropoli occidentale con abbandonate documentazione funeraria. In stretto rapporto con larea archeologica, il Museo si propone come una struttura dinamica che accoglie tanto il visitatore, che pu giovarsi della visita alle diverse mostre organizzate in questi anni, quanto archeologi e ricercatori impegnati a vario livello nello studio dei materiali archeologici provenienti dagli scavi nella provincia di Brindisi. Museo Nazionale Archeologico Gioia del Colle Aperto nel 1993, il museo stato allestito nel castello normannosvevo, allo scopo di mostrare i risultati degli scavi presso la vicina citt peucetica sul Monte Sannace con la relativa necropoli. I materiali sono sistemati in un salone e una piccola stanza nel piano terra del castello. Nelle sale del Museo presente una sistematica esposizione dei numerosi corredi delle necropoli di Monte Sannace e Santo Mola che coprono un ampio arco cronologico: dallinizio del VI al III/II sec. a.C..Vasi geometrici e figurati, armi in bronzo, fibule e statuine fittili definiscono la consueta composizione dei corredi funerari del glorioso centro indigeno ma anche delle pi ampie comunit peucete. Museo Nazionale Jatta, Ruvo di Puglia Oltre 2000 reperti di mirabile bellezza trovano organica sistemazione nelle sale adibite a museo dellottocentesco Palazzo Jatta, che riflettono nellarredamento il gusto un po romantico dellarcheologia antiquaria di fine 800. Ceramiche attiche e corinzie di importazione documentano la straordinaria ricchezza economica che visse il fiorente centro peuceta fra VI e V secolo a.C.; vasi protoitalioti e apuli attestano, daltra parte, la vivacit produttiva delle fabbriche dellItalia meridionale nel IV secolo a.C.. Non mancano vasi dauni, statuine fittili, armi bronzee, elementi architettonici ed epigrafici. Ma il vero e proprio capolavoro di indiscutibile pregio della raccolta museale il cratere a volute, attico a figure rosse, raffigurante la morte di Talos, mitico custode dellisola di Creta (fine V sec. a.C.). Sede Operativa, Manduria In quattro sale annesse agli uffici della locale sede operativa sono esposti reperti archeologici recuperati nelle vaste necropoli che si sviluppavano al di fuori delle mura di fortificazione del centro messapico di Manduria, esplorate nel corso degli scavi condotti dal soprintendente Nevio Degrassi negli
Responsabile: Arcangelo Alessio Via XX Settembre Manduria (TA) Tel./Fax 099-9795516 aalessio@arti.beniculturali.it Orario di visita: marted - domenica 8,30 - 13,30; 16,00 - 19,00 Ingresso gratuito Responsabile: Ada Riccardi Piazza Bovio, 35 Ruvo di Puglia (BA) Tel./Fax 080 3612848 ada.riccardi@beniculturali.it Orario di visita: luned - domenica 8,30 - 13,30 gioved e sabato anche 13,30- 19,30 Ingresso gratuito Responsabile: Angela Ciancio Castello normanno-svevo Piazza dei Martiri Gioia del Colle (BA) Tel. e Fax 080-3481305 gioiadelcolle@thesauron.com angela.ciancio@beniculturali.it Orario dapertura: tutti i giorni 8,30 - 19,30 Ingresso: 2,50 4,00 compresa la visita al Parco archeologico di Monte Sannace Responsabile: Angela Cinquepalmi Litoranea Monopoli Torre Canne Fasano (BR) Tel. 080 4829056 museoarch.egnazia@libero.it angela.cinquepalmi@beniculturali.it Orario dapertura Tutti i giorni 8,30 - 19,30 Ingresso: 3,00 (compreso visita al Parco archeologico)

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SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHEOLOGICI DELLA PUGLIA

anni 1955-1960. Si tratta di oltre 400 oggetti che sostanziano la mostraStorie di Messapi: Manduria oltre le murae che offrono preziosa documentazione sia dei rituali funerari indigeni tra il VI e il III secolo a.C., sia di vari aspetti della contemporanea societ messapica. Museo Nazionale Archeologico, Manfredonia
Responsabile: Anna Maria Tunzi Castello svevo-angioino Piazzale Ferri 71043 Manfredonia Tel./Fax 0884-587838 annamaria.tunzi@beniculturali.it Orario dapertura: tutti i giorni 8,30 - 19,30 Ingresso: 2,50

Il museo ha sede nel maestoso castello svevo-angioino e ospita esposizioni di materiali provenienti da diversi siti che si distribuivano nellantica laguna costiera di Manfredonia. Agli interessanti reperti provenienti dalla ben nota Grotta Scaloria, si affianca leccellente nucleo di stele antropomorfe dal ricco apparato decorativo. Probabili segnacoli di grande forza evocativa, le stele rappresentano indubbiamente una delle pi importanti manifestazioni della civilt daunia fra VII e VI secolo a.C.. Centro di documentazione messapica, Oria

Responsabile: Assunta Cocchiaro Palazzo Martini Piazza Domenico Albanese Oria (Brindisi) Tel. 0831 845703 aassunta@arti.beniculturali.it Orario dapertura: giorni feriali 8,30 - 13,30 Ingresso gratuito

Palazzo Martini, edificio risalente al XVIII sec., ospita un percorso archeologico che consente di ricostruire la storia di Oria (abitato e necropoli) dalle origini allepoca medievale, con esposizione di ceramica iapigia, messapica, greca di importazione, di produzione italiota, matrici, iscrizioni e monete. Il museo conserva reperti risalenti allera della civilt dei Messapi, che si insediarono nel territorio pugliese tra il VI e il III secolo a.C. A quel periodo appartengono i corredi funerari custoditi nel museo, tre tombe e vari tipi di trozzelle (vasi messapici). Nellarea sottostante il museo visitabile uno scavo archeologico. Museo Nazionale Archeologico, Taranto

Responsabile: Antonietta DellAglio Via Cavour, 10 Taranto Tel. 099 4532112 Fax 099 4594946 museoarch.taranto@arti.beniculturali.it www.museotaranto.it antonietta.dellaglio@beniculturali.it Orario dapertura: tutti i giorni 8,30 - 19,30 (chiusura biglietteria 19,15) Ingresso: 5,00; riduzioni di legge

Il museo ubicato nella sede storica del Convento degli Alcantarini dallatto dellistituzione nel 1887, attualmente in via di definitiva ristrutturazione, ospita negli spazi gi disponibili mostre su temi di archeologia e di arte contemporanea e la documentazione riferibile alla polis di et ellenistica e al municipio romano. Il piano rialzato del museo utilizzato per esposizioni temporanee e convegni. Il primo piano ospita la sezione greco-romana inerente la societ tarantina. Il secondo piano, attualmente in allestimento, ospita la sezione preistorica del Paleolitico e dellet del Bronzo inerente lintero territorio pugliese.

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SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHEOLOGICI DELLA PUGLIA

ELENCO PROGETTI REALIZZATI 2007 PROGETTO Scavi archeologici in Taranto capoluogo e provincia Scavi archeologici in Bari provinc. Scavi archeologici in Lecce capoluogo e provincia Scavi archeologici in Brindisi capoluogo e provincia Scavi archeologici in Foggia provincia Scavi archeologici in Canosa di Puglia Manutenzione ordinaria parco archeologico di Fasano - Egnazia Manutenzione ordinaria parco archeologico di Gioia del Colle Manutenzione ordinaria parco archeologico di Barletta- Canne Manutenzione ordinaria aree archeologiche preistoriche di Giovinazzo Manutenzione ordinaria parco archeologico di Siponto - Manfredonia Manutenzione ordinaria aree archeologiche di Otranto Manutenzione ordinaria monumenti archeologici urbani a Taranto Progetto sperimentale per un modello di gestione e valorizzazione museale - vari Manutenzione ordinaria siti paleontologici di Altamura Scavi archeologici aree archeologiche post-antiche in Foggia e altre province Scavi archeologici aree archeologiche preistoriche nelle province di Taranto, Bari, Brindisi, Foggia e Lecce Spese di funzionamento Consumi intermedi IMPORTO COMPLESSIVO ANNUALE Vedi nota pag. 58 IMPORTO FONTE INVESTIMENTO FINANZIAMENTO 120.000,00 120.000,00 120.000,00 120.000,00 80.000,00 60.000,00 60.000,00 P.O. MIBAC P.O. MIBAC P.O. MIBAC P.O. MIBAC P.O MIBAC P.O. MIBAC P.O. MIBAC

60.000,00

P.O. MIBAC

60.000,00

P.O. MIBAC

30.000,00

P.O.MIBAC

30.000,00

P.O. MIBAC

30.000,00

P.O. MIBAC

60.000,00

P.O. MIBAC

704.415,00

P.O. MIBAC

40.000,00

P.O.MIBAC

60.000,00

P.O.MIBAC

40.000,00 200.000,00 148.168,00 28.997,00 2.074.580,00

P.O.MIBAC P.O.MIBAC P.O.MIBAC P.O.MIBAC

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SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHEOLOGICI DELLA PUGLIA

ELENCO PROGETTI REALIZZATI 2008 IMPORTO FONTE INVESTIMENTO FINANZIAMENTO 51.600,00 51.600,00 51.600,00 17.200,00 17.200,00 8.600,00 8.600,00 25.800,00 258.00,00 490.200,00 P.O.MIBAC P.O.MIBAC P.O.MIBAC P.O.MIBAC P.O.MIBAC P.O. MIBAC P.O.MIBAC P.O. MIBAC P.O.MIBAC P.O.MIBAC

PROGETTO Manutenzione ordinaria parco archeologico di Egnazia-Fasano Manutenzione ordinaria parco archeologico di Gioia del Colle Manutenzione ordinaria parco archeologico di Canne-Barletta Manutenzione ordinaria zone preistoriche di Giovinazzo Manutenzione ordinaria parco archeologico di Siponto - Manfredonia Manutenzione ordinaria aree archeologiche di Otranto Manutenzione ordinaria monumenti archeologici urbani a Taranto Manutenzione ordinaria laboratorio legni subacquei a Nard Gestione e manutenzione musei e sedi operative Taranto e altri IMPORTO COMPLESSIVO ANNUALE Vedi nota pag. 58

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SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHITETTONICI E PAESAGGISTICI PER LE PROVINCE DI BARI, BARLETTA - ANDRIA - TRANI E FOGGIA
La Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bari e Foggia, con sede a Bari, stata istituita con Decreto Ministeriale del 24 settembre 2004, a seguito della suddivisione territoriale della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio della Puglia. La Soprintendenza ha sede nel Castello Svevo di Bari. Gli uffici occupano una parte degli spazi disponibili del monumento. Dal 1995 nel Castello ospitata anche la sede del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Bari. I compiti istituzionali della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bari e Foggia riguardano la tutela, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico presente nelle aree territoriali di competenza. Il personale in organico costituito da figure professionali prevalentemente tecniche; il personale amministrativo costituisce circa il 25% del totale. In particolare lattivit istituzionale assicurata dai seguenti servizi:Tutela beni architettonici e paesaggistici, Valorizzazione e Promozione, Ufficio Direzione Castello Svevo di Bari - Ufficio Direzione Castello di Trani - Ufficio Direzione Castel del Monte, Amministrazione e Contabilit, Biblioteca, Archivio, Catalogo e Fototeca. ORGANIZZAZIONE Servizio Tutela beni architettonici e paesaggistici Lattivit di tutela, conservazione e valorizzazione dei beni architettonici si esplica principalmente attraverso la redazione, da parte del proprio personale tecnico, di specifici progetti di restauro, di beni di propriet pubblica, previsti nellambito delle programmazioni ordinarie e straordinarie del MiBAC, nonch su specifica richiesta da parte del Ministero degli Interni (fondi F.E.C.) e mediante apposite convenzioni con le amministrazioni comunali che ne fanno richiesta. Naturalmente tale attivit prosegue nello svolgimento della varie fasi della direzione dei lavori e della relativa contabilit e si conclude con lesecuzione delle operazioni di collaudo dei vari interventi. La tutela dei beni architettonici si sviluppa, inoltre, tramite lesame dei progetti che pervengono da parte di privati o enti pubblici, per lacquisizione della prescritta autorizzazione di legge e mediante appositi sopralluoghi in cantiere per la verifica della buona esecuzione dei lavori, nonch per laccertamento delle eventuali prescrizioni impartite in sede di approvazione dei progetti. Presso lUfficio Vincoli, sono conservati tutti i provvedimenti di tutela relativi i beni architettonici emessi dai primi anni del 1900 sino ad oggi. Lattivit di tale settore consiste nella conservazione e nel continuo aggiornamento dellarchivio, ripartito per province e comuni, di tutti gli immobili, dapprima valutati di interesse storico-artistico e successivamente sottoSoprintendente Maria Costanza Pierdominici Referenti per il progetto Michele Coscia e Annamaria Lorusso Piazza Federico II di Svevia 70122 Bari Tel. 080 5286200 Fax 080 5245540 sbap-ba@beniculturali.it

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Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bari, Barletta - Andria - Trani e Foggia posti a tutela in modo diretto o indiretto, a seconda delle circostanze. Parallelamente allaggiornamento dei dati di propriet e di quelli catastali delle pratiche esistenti, corre lobbligo segnalare che lUfficio esamina continuamente nuovi immobili da sottoporre a tutela, per iniziativa della Soprintendenza stessa, per segnalazione esterna o mediante la procedura della verifica dellinteresse culturale per quanto concerne i beni di propriet pubblica; nei primi due casi viene inviata la proposta di vincolo alla Direzione Regionale e notificato il relativo avvio di procedimento ai proprietari, mentre nel secondo vi la compilazione delle schede presenti sul Sistema Informativo Territoriale; in ogni caso la Direzione Regionale che emette il provvedimento finale e spetta allUfficio Vincoli il compito sia della notifica ai proprietari ed al Comune che della trascrizione di ogni provvedimento nei Registri Immobiliari dellAgenzia del Territorio. A titolo puramente statistico si calcola che nellultimo triennio sono stati 67 i procedimenti di tutela diretta e indiretta avviati di cui 42 nella Provincia di Bari e 25 nella Provincia di Foggia. Prevalente risulta lattivit riferita alla tutela del territorio e del paesaggio. Il Codice dei Beni Culturali, nella parte III, definisce il paesaggio come il territorio espressivo di identit, il cui carattere deriva dallazione di fattori naturali, umani, e dalle loro interrelazioni.La sua tutela riveste un ruolo di rilevante importanza, tale da essere richiamata nei principi fondamentali della Costituzione (art. 9). In una regione come la Puglia, la cui economia centrata sul turismo, il ruolo che riveste il paesaggio decisamente centrale. Gran parte del territorio regionale e stato sottoposto a tutela paesaggistica attraverso specifici decreti di vincolo e dal PUTT/P (Piano Urbanistico Territoriale Tematico con particolare attenzione e disciplina dellaspetto paesaggistico) approvato dalla Regione Puglia con delibera di G.R. n. 1748 del 25/12/2000. Il territorio pugliese presenta caratteristiche molto differenti che lo rendono tra i pi interessanti da un punto di vista paesaggistico, storico e naturalistico. Le diverse tipologie di paesaggio presenti in Puglia sono in funzione della particolare conformazione morfologica dei siti. Le coste, molto articolate soprattutto sul promontorio del Gargano, sono caratterizzate da unalternanza di arenili di sabbia finissima e alte pareti rocciose, intervallate da insenature e piccole calette. Gran parte del promontorio e della sua costa rientrano nel territorio del Parco Nazionale del Gargano istituito nel 1995. La ricchezza di acque sotterranee ha determinato fenomeni carsici di straordinaria bellezza (doline, gravine, lame) che caratterizzano, in particolare, il territorio delle Murge, in gran parte tutelato dallomonimo Parco, istituito nel 2004. La pietra, recuperata dalla bonifica dei terreni, ha rappresentato lelemento naturale per la costruzione delle testimonianze storico culturali. Una delle caratteristiche pi salienti dellarchitettura del paesaggio agrario pugliese costituita, infatti, dai muretti a secco , eretti a difesa delle aree coltivate, e dai trulli, antiche costruzioni coniche in pietra a secco, tipiche della Valle dItria e di Alberobello (i cui trulli sono stati riconosciuti dallUnesco Patrimonio Mondiale dellUmanit nel 1996). La particolare valenza paesaggistica del territorio ricadente nelle province di Bari e Foggia rende impegnativa lattivit della Soprintendenza volta alla tutela dei beni paesaggistici che si esplica, oltre che mediante la vigilanza sul territorio, resa, purtroppo, sempre pi saltuaria a causa della carenza di personale tecnico, attraverso la verifica di legittimit (spesso seguita da decreti di annullamento) dei provvedimenti di autorizzazione paesaggistica rilasciati dagli Enti territoriali, ai sensi della disciplina dettata dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio. Le proposte di notevole interesse pubblico dei beni e delle localit che abbiano cospicui caratteri di bellezza naturale o che siano di singolarit geologica o dal caratteristico aspetto avente valore estetico e tradizionale sono formulate da commissioni istituite con atto regionale, per ciascuna provincia, di cui fanno parte di diritto anche tre membri del Ministero per i Beni e le Attivit Culturali: il Direttore Regionale, il Soprintendente per i Beni Architettonici e Paesaggistici ed il Soprintendente per i Beni Archeologici, competenti per territorio. Tali proposte devono essere motivate con riferimento alle caratteristiche storiche, culturali, naturali, morfologiche ed estetiche pro-

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Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bari, Barletta - Andria - Trani e Foggia prie degli immobili o delle aree che conferiscono identit al territorio in cui ricadono e devono contenere le prescrizioni, le misure ed i criteri di gestione indicati allart.143, comma 3, del Codice dei Beni Culturali del Paesaggio. Qualora la Commissione Provinciale non valuti la proposta di vincolo entro il termine di 60 giorni dalla richiesta formulata, o laddove non venga emanato il provvedimento di vincolo entro il termine di 1 anno dalla predetta richiesta, il Ministero pu provvedere, in via sostitutiva su richiesta del Direttore Regionale. In tal caso le procedure relative alla pubblicazione della proposta di vincolo sono svolte, invece che dalla Regione, dal competente organo ministeriale che provvede ad informare i comuni interessati che affiggono la proposta allalbo pretorio comunale e pubblicano il relativo avviso sui quotidiani, 2 a diffusione regionale ed 1 a diffusione nazionale. Entro 60 giorni dallavvenuta pubblicazione le regioni, gli enti territoriali e gli altri soggetti interessati possono presentare osservazioni al ministero che, valutate le osservazioni, provvede con decreto che viene inoltrato alla Gazzetta Ufficiale e al Bollettino Ufficiale della Regione per la pubblicazione. Archivio storico e corrente Ein corso di realizzazione il progetto di informatizzazione delle schede in deposito presso l Archivio Generale Corrente, concernenti beni architettonici-monumentali e di aree sottoposte a vincolo paesaggistico, ricadenti nel territorio dei comuni di Bari e Foggia. L Archivio conserva 14.000 pratiche relative al territorio di Bari e 17.800 per quello di Foggia. La consultazione, previa autorizzazione del Soprintendente, consentita a chiunque ne faccia richiesta per motivi di studio e ricerca nei giorni di gioved e venerd dalle 9,00 alle 13,00. Biblioteca La Biblioteca, appartenente alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici delle province di Bari e Foggia ed alla Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Puglia, stata istituita negli anni Settanta e ha sede presso il Castello Svevo di Bari. Attualmente ha una consistenza di circa 15.000 volumi ed una sezione che raccoglie 600 periodici, tra internazionali, nazionali e locali. E una biblioteca specializzata in storia dellarte, architettura, pittura, scultura, restauro, cataloghi di mostre, storia locale e riviste di storia e di arte. Da circa due anni collegata al Polo Terra di Bari, per la schedatura dei cataloghi secondo i criteri del Sistema Bibliotecario Nazionale. E aperta agli studiosi nei giorni di gioved e venerd dalle ore 9,00 alle 13,00. Attivit didattica Intento precipuo dellattivit didattica quello di promuovere linteresse per il nostro patrimonio storico, artistico, culturale con il coinvolgimento dei giovani delle scuole di ogni ordine e grado, attraverso forme di educazione al patrimonio strettamente legato al territorio con il quale ogni singolo ragazzo, futuro adulto, potr identificarsi. La capacit di leggere le tracce del passato migliora la consapevolezza dellappartenenza e la conoscenza rafforza la propria identit storico culturale con il territorio, utile ad evitare i diffusi atteggiamenti di disinteresse che condannano i beni monumentali al degrado. Per tale motivo il mondo della scuola costituisce il volano che ha consentito, a seguito dellaccordo quadro tra il Ministero per i Beni e le Attivit Culturali e il Ministero della Pubblica Istruzione, di attivare processi nuovi volti alla salvaguardia dei beni che ci circondano. La Soprintendenza pertanto continuamente impegnata ad accogliere e ad individuare insieme ai docenti e agli allievi stessi i percorsi didattici pi appropriati per una interazione reale tra la scuola e le testimonianze storiche fruibili attraverso i monumenti presenti sul territorio. Grande successo ha ottenuto questanno il progetto Un monumento per amico, che

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Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bari, Barletta - Andria - Trani e Foggia ha continuato il percorso formativo di raccordo tra il mondo della scuola e quello dei Beni culturali gi instauratosi negli anni precedenti attraverso il progetto Adotta un monumento; promosso congiuntamente dallUfficio scolastico regionale della Puglia, dallAssessorato Regionale Diritto allo studio e dalla Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici della Puglia, ha visto ladesione di 88 scuole della regione che hanno presentato un progetto articolato di lavoro sul monumento prescelto. Nello specifico, presso il Castello Svevo di Bari durante lintero anno scolastico, attraverso la programmazione di un fitto calendario di prenotazioni, si organizzano visite guidate al monumento prevedendo anche lapertura straordinaria della Sala Multimediale e la visione del filmato sulla storia del castello. Nel corso degli ultimi anni, gli allievi del Conservatorio Niccol Piccinni di Bari, accompagnati dai propri docenti, sono stati impegnati presso il monumento per i saggi di fine anno e per lesecuzione di incontri musicali previsti per la Giornata Europea della Musica indetta il 21 giugno dal MiBAC. LIstituto dIstruzione Superiore Euclide di Bari ha avviato dal 2006 il progetto Innovazione nella continuit il rilievo: dai metodi tradizionali alle tecniche di restituzione digitale che prevede operazioni di rilievo architettonico di alcuni ambienti del monumento, eseguiti dagli alunni del corso geometri, secondo un calendario predefinito, unitamente a visite guidate programmate. LIstituto Italiano dei Castelli- Sez.Puglia, nellambito del Concorso Nazionale Anno Scolastico 2006-2007, ha promosso l iniziativa Il castello diventa rivolto alle scuole secondarie di primo grado, al fine di avvicinare i ragazzi al mondo dellarte e in particolare al tema delle fortificazioni, organizzando in collaborazione con la Soprintendenza incontri tematici e la cerimonia di premiazione. Esperienza fortemente coinvolgente stato il progetto Il Castello Svevo visto e raccontato attraverso gli occhi dei bambini realizzato con la Scuola Comunale Circolo dInfanzia Principessa di Piemonte di Bari, che ha visto impegnati i piccoli alunni in una serie di attivit ludico-didattiche presso il castello. La visita guidata dei luoghi, i reperti del passato, lascolto di vicende antiche hanno sollecitato la fantasia dei bambini che hanno narrato e disegnato 11 favole raccolte in una pubblicazione che permette una guida alla visita del castello destinata ai loro coetani. Grande eco ha inoltre ottenuto lo spettacolo organizzato presso le sale del castello Favolosamente bulli che nellambito del progetto Bulli senza frontiere, realizzato nel 2007, ha affrontato il delicato fenomeno del bullismo, coinvolgendo gli alunni della Scuola media Azzarita del quartiere San Paolo di Bari. Per quanto attiene Castel del Monte le scolaresche rappresentano una fascia cospicua del vasto pubblico che ogni anno visita Castel del Monte e per molti studenti pugliesi rappresenta il primo approccio al patrimonio storico-artistico: unesperienza che pu condizionare il futuro rapporto col museo. E dunque inevitabile confrontarsi con la realt scolastica, avviando iniziative didattiche capaci di coinvolgere i ragazzi attraverso una partecipazione consapevole alla visita del castello federiciano. In questa direzione si muove il personale in servizio presso Castel del Monte nellofferta didattica alle scolaresche, in modo da fornire ai ragazzi, con un linguaggio chiaro e supporti grafici, elementi di conoscenza sul castello e Federico II, su usi e costumi medioevali, partendo dalle testimonianze storico-documentarie e dai repertori iconografici esistenti, in modo da contestualizzare questo particolarissimo edificio. Ufficio Catalogo E di competenza della Soprintendenza BAP per le prov. di Bari e Foggia e della Soprintendenza BSAE della Puglia, con sede presso lex Convento di San Francesco alla Scarpa, via Pier lEremita 25/b Bari. E aperta agli studiosi nei giorni di marted e gioved dalle ore 9,00 alle 13,00. Si riporta al sito www.spsae-ba.beniculturali.it la descrizione dellattivit di catalogazione.

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Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bari, Barletta - Andria - Trani e Foggia Ufficio Fototeca di competenza della Soprintendenza BAP per le prov. di Bari e Foggia e della Soprintendenza BSAE della Puglia, con sede presso lex Convento di San Francesco alla Scarpa, via Pier lEremita 25/b Bari. aperta agli studiosi nei giorni di marted e gioved dalle ore 9,00 alle 13,00. Si riporta al sito www.spsae-ba.beniculturali.it la descrizione dellattivit della Fototeca. VALORIZZAZIONE E PROMOZIONE La Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bari e Foggia, nellambito delle attivit finalizzate alla conoscenza, valorizzazione e promozione del patrimonio culturale presente sul territorio di competenza e dei beni di propriet demaniali che ha in consegna, Castello Svevo di Bari, Castello di Trani e Castel del MonteAndria, cura lallestimento di mostre, lorganizzazione di convegni, incontri e dibattiti, coinvolgendo nelle iniziative Scuole, Amministrazioni comunali, Enti territoriali, Fondazioni e Associazioni culturali. Partecipa con proprie iniziative agli appuntamenti annuali promossi dal Ministero per i beni e le attivit culturali, quali la Settimana della Cultura, le Giornate Europee del Patrimonio, la Giornata di San Valentino, la Festa della Donna, la Festa Europea della Musica e, con articoli e materiali editoriali e divulgativi, a manifestazioni fieristiche ed esposizioni, quali il Salone dellArte, del Restauro e della Conservazione dei Beni Culturali e Ambientali, COM.PA Salone Europeo della Comunicazione Pubblica, dei Servizi al Cittadino e alle Imprese. La Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le Province di Bari e Foggia ha instaurato rapporti di collaborazione con le Associazioni nazionali come il Fai, Italia Nostra, Istituto Italiano dei Castelli e Dimore Storiche. LIstituto Italiano dei Castelli - Sezione Puglia, collabora sin dalla sua fondazione con lattuale Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bari e Foggia che ha sede nel Castello Svevo di Bari. Molte delle iniziative annuali si svolgono nelle sale del Castello, in particolare conferenze e convegni sempre volte alla maggiore conoscenza e valorizzazione dellarchitettura fortificata in Puglia, oltre cha alla massima diffusione della cultura partecipando, quindi, alle visite delle varie esposizioni allestite nei castelli. La Sezione Puglia organizza anche visite di studio nella Regione e viaggi culturali in Italia ed allestero. In particolare nellultimo biennio si sono svolte nel castello di Bari: - Ottobre 2007. Conferenza dal titolo Trappole, armi e macchine: archetipi di moderni stati da coazione nelle costruzioni in legno tenuta dal Prof. Franco Laner; - Gennaio 2008. Visita alla mostra dal titolo Lusso di Provincia; - Maggio 2008. Cerimonia di premiazione di classi delle scuole elementari e medie della Puglia risultate vincitrici nellambito del concorso nazionale indetto dallIstituto Italiano dei Castelli dal titolo il Castello diventa., incentrato sul tema della valorizzazione e riuso dellachitettura castellana; - Novembre 2008. Conferenza sul tema del mosaico pavimentale nel periodo paleocristiano tenuta dalla Prof. Marina Falla; - Aprile 2009. Conferenza tenuta dal Prof. Carlo dellAquila sui temi degli stemmi e araldica in materia castellana. Le visite guidate di studio in Puglia hanno riguardato: - Marzo 2008. Inaugurazione riapertura del nuovo Museo Archeologico di Taranto e quella del Castello di Grottaglie; - Giugno 2008. Mostra sul Petit palais di Parigi allestita presso la Pinacoteca DE NITTIS di Barletta. - Febbraio 2009. Visita di studio alla Cattedrale di Bitonto ed ai casali fortificati di Sovereto e santa Maria di Cesano in agro di Terlizzi. La Soprintendenza B.A.P. per le Province di Bari e Foggia organizza con un programma annuale insieme all Associazione La Corte. Fotografia e ricerca, mostre fotografiche che si svolgono nella cappella del Castello. Per la stagione estiva 2009 il tema Nature Morte: tra le altre mostre sono state allestite Broderie Fraiche di Emilie Di nun-

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Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bari, Barletta - Andria - Trani e Foggia zio Joly, Cartier di Francoise e Daniel cartier eStil Laben. La Soprintendenza B.A.P. per le Province di Bari e Foggia gi da tempo collabora con lAssociazione Dimore Storiche e di recente con sempre maggiore frequenza le porte delle dimore storiche pugliesi si aprono alla fruizione esterna in occasione di varie manifestazioni, dalla Settimana della Cultura alla Giornata delle Dimore Storiche, alle Giornate Europee del Patrimonio: iniziative basate sulla convinzione per citare recenti slogan del Ministero per i Beni e le Attivit Culturali che La cultura uno spazio aperto e che La cultura di tutti. Le iniziative realizzate dalla Sezione pugliese, in linea con le direttive adottate dallAssociazione su tutto il territorio nazionale, sono state finalizzate allapertura dei palazzi privati ad un pi vasto pubblico; iniziative tese ad ampliare e migliorare la fruizione di beni che rappresentano un segmento importante del nostro patrimonio culturale, fondamentale per la tutela delle nostre tradizioni e della nostra identit. Particolarmente importante per il grande successo di pubblico che registra ogni anno la manifestazione Lecce Cortili Aperti, giunta questanno alla XV edizione, che ricade nellambito della Giornata delle Dimore Storiche; oltre alla visita dei cortili e dei giardini segreti che caratterizzano un cospicuo numero di palazzi signorili della capitale del barocco salentino, il ricco e articolato programma associa concerti, conferenze, presentazioni di volumi, raffinate mostre che destano grandissimo interesse da parte di visitatori di ogni et e provenienza. Uniniziativa che richiama un pubblico cos vasto ed una tale ricaduta in termini dimmagine per il turismo pugliese da aver indotto lAssessorato al turismo della regione Puglia ad una partnership. Anche la Settimana della Cultura e le Giornate Europee del Patrimonio, iniziative istituzionali indette dal MiBAC, rappresentano appuntamenti ormai abituali cui lADSI Puglia collabora organizzando visite guidate a cura dei proprietari di alcune dimore storiche, in cui si organizzano anche incontri e concerti. Grande successo ha riscosso anche la mostra Sulle tracce del passato Immagini di vita, eventi e personaggi in Puglia dal 1850 al 1930 (Bari e Lecce, ottobre 2007 / gennaio 2008) curata dalla storica dellarte Michela Tocci, consigliera di ADSI Puglia, ideata come un viaggio nel passato attraverso le interessanti raccolte fotografiche conservate in molte case private pugliesi e rese in tal modo fruibili da parte di un vasto pubblico. Nella convinzione che la conoscenza rappresenti il migliore strumento per la condivisione di un patrimonio culturale che appartiene alla storia del nostro paese, insieme ad altre iniziative la Sezione pugliese dellADSI ha voluto avviare anche la pubblicazione di una collana monografica dedicata ai Tesori darte e del collezionismo nelle dimore storiche pugliesi: un ulteriore strumento di comunicazione, conoscenza e fruizione dei beni storici, artistici, archivistici, conservati allinterno delle varie dimore teso ad attivare un pi virtuoso rapporto tra pubblico e privato nel settore dei beni culturali, con possibili e esiti per lo sviluppo del turismo. La prima monografia della Collana, edita col sostegno di UBI><Banca Carime, dedicata alla produzione ceramica di Grottaglie nel 700, un tema particolarmente legato alla tradizione artistica del territorio pugliese, ma altrettanto interessanti saranno certo anche le successive monografie, che riveleranno tante altre preziose collezioni e opere darte conservate nelle dimore e testimoni di un passato ricco di storia, arte, cultura da cui non pu prescindere un paese che voglia tutelare la propria identit. Per coinvolgere maggiormente i giovani al problema della valorizzazione del patrimonio architettonico privato, inteso anche possibile risorsa nel mercato del lavoro lADSI Puglia ha bandito anche alcune borse di studio per premiare giovani laureati, autori di tesi dedicate appunto a tematiche afferenti la tutela, la conservazione, il restauro di immobili pregevoli o centri storici della Puglia. In applicazione del D.Lgs42/2004 e in riferimento alla legge n.4/93 (legge Ronchey) e successive modifiche e integrazioni prevista la concessione in uso degli spazi disponibili dei castelli per manifestazioni di carattere culturale.

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Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bari, Barletta - Andria - Trani e Foggia LUOGHI DI CULTURA Castello Svevo di Bari Sorto sui resti di strutture abitative di epoca bizantina, il castello il risultato di varie fasi edilizie, comprese fra il XII e XVI secolo. Il nucleo originario edificato da Ruggero il Normanno nel 1131 caratterizzato da impianto quadrangolare con quattro torri angolari fortemente bugnate; fra il 1233 e il 1240 fu oggetto di ristrutturazione da parte di Federico II di Svevia. Risalgono a questa fase il portale ogivale (lato ovest) con archivolto scolpito, il vestibolo voltato a crociera e la loggetta affacciata sul cortile, con capitelli di raffinata fattura romanica firmati dai lapicidi Minerrus da Canosa, Melis da Stigliano e Ismael di origine orientale, e la Sala Sveva (lato nord). Durante il periodo Angioino per volere di Carlo I vennero eseguiti lavori di restauro ad opera dei protomagistri Pietro dAngicourt e Giovanni di Toul che interessarono lala nord del monumento. Fu realizzata al primo piano una sala con tre bellissime bifore in stile gotico, al piano terra la porta denominata del Soccorso che permetteva di uscire direttamente verso il mare ed un porticato con grandi arconi ogivali, oggi inseriti nella sala Sveva. Fra il 1501 e il 1549 Isabella dAragona e la figlia Bona Sforza, duchesse di Bari, si stabilirono nel castello con una raffinata corte rinascimentale; il cortile centrale fu risistemato realizzando una scenografica scalinata a doppia rampa che sostitu la precedente unica rampa di epoca medievale e, dopo la scoperta della polvere da sparo, per adeguarlo allintroduzione delle armi da fuoco, fu fortificato con una cinta bastionata dotata di cannoniere ed ampio fossato. Al centro del lato est del cortile, Bona Sforza fece realizzare una cappella in memoria del marito Sigismondo Iagellone, re di Polonia, dedicata a San Stanislao. Nel 700, sotto il dominio borbonico, il castello fu annoverato fra le fortezze del Regno di Napoli. Nellottocento il castello fu utilizzato come carcere e successivamente come caserma. Attualmente le sale del monumento, Sveva, Angioina e Bona Sforza sono destinate ad ospitare mostre temporanee, conferenze, convegni, concerti e sono allestite con vetrine che contengono ceramica medievale e rinascimentale ritrovata durante gli scavi condotti nel castello; nelle sale a piaterreno dellala ovest situata la Gipsoteca che raccoglie una collezione di calchi in gesso, copie tratte da originali di sculture ornamentali di monumenti religiosi e civili della Puglia, fatte realizzare dallAmministrazione Provinciale di Bari, in occasione della mostra delle Regioni tenutasi nel 1911 a Roma per il cinquantenario dellUnit dItalia. E di recente istituzione la sala Multimediale dove visionabile il filmato plurilingue sulla storia e le fasi di edificazione del castello. Si possono inoltre visitare scavi archeologici di epoca bizantina e normanna.
Direzione Annamaria Lorusso Piazza Federico II di Svevia, 4 Tel. 080 5286218 Fax 080 5245540 castellodibari@beniculturali.it Orari di visita: tutti i giorni dalle 8.30 alle 19.30 (chiuso il mercoled) La biglietteria chiude 30 minuti prima Tel 39.080.5286210 /219/286 Fax 080 5245540 Costo del biglietto: Intero 2.00 Ridotto 1.00 (dai 18 ai 25 anni) Gratuito (fino a 18 anni ed oltre 65 anni e per le categorie previste dalla normativa vigente)

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Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bari, Barletta - Andria - Trani e Foggia Castello di Trani
Direttore Margherita Pasquale Piazza Manfredi, 16 70059 Trani (BA) Tel. 080 5286239 Fax 080 5245540 margherita.pasquale@beniculturali.it Orari di visita:tutti i giorni dalle 8.30 alle 19.30 La biglietteria chiude 30 minuti prima Tel/Fax 0883 506603 www.castelloditrani.beniculturali.it sbap-ba.castelloditrani@beniculturali.it Costo del biglietto: Intero 2.00 Ridotto 1.00 (dai 18 ai 25 anni) Gratuito (fino a 18 anni ed oltre 65 anni e per le categorie previste dalla normativa vigente)

Edificato per volont di Federico II nel 1233, protetto dai bassi fondali di una baia, il monumento conserva loriginaria configurazione a pianta quadrangolare, potenziata da quattro torri quadrate agli spigoli e da un muro di cinta, realizzato nel 1249 su progetto di Filippo Cinardo. Il cortile centrale conserva tracce di una loggia, demolita nel XVI secolo, laddove alcune mensole scolpite, raffiguranti Adamo ed Eva e lAnnunciazione proclamano limparzialit della giustizia imperiale nei confronti dei sudditi tranesi, ebrei e cristiani. Nel 1533 il castello fu adeguato dallimperatore Carlo V allimpiego delle armi da fuoco fortificando, su progetto dello spagnolo Fernando de Alarcon, il fronte meridionale, ispessito previa demolizione dellala medievale, e munendolo di cannoniere; due bastioni uno a punta di lancia, laltro a pianta quadrata innalzati a sud ovest e nord est, garantirono la copertura a fuoco radente dellintero perimetro del complesso; le due torri meridionali furono abbassate. Sede della Sacra Regia Udienza di Terra di Bari dal 1586 al 1677, fu utilizzato come carcere da met 800 al 1974. Un lungo intervento di restauro effettuato dalla Soprintendenza per i beni AAAS della Puglia (1979-98) lo ha restituito alla leggibilit e alla fruizione.

Castel del Monte


Direttore Michela Tocci Andria (BA) Fax 080 5245540 casteldelmonte@beniculturali.it Orari di visita: tutti i giorni 1 marzo - 30 settembre: 10.15 - 19.45 1 ottobre - 28 febbraio: 9.00 - 18.30 La biglietteria chiude 30 minuti prima Tel/Fax 39.0883.569997 www.casteldelmonte.beniculturali.it Costo del biglietto: Intero 3.00 Ridotto 1.50 (dai 18 ai 25 anni) Gratuito (fino a 18 anni ed oltre 65 anni e per le categorie previste dalla normativa vigente)

Castel del Monte possiede un valore universale eccezionale per la perfezione delle sue forme, l armonia e la fusione di elementi culturali venuti dal nord dell Europa, dal mondo Musulmano e dall antichit classica. E un capolavoro unico dell architettura medievale, che riflette l umanesimo del suo fondatore: Federico II di Svevia. Dal rapporto della 20a Sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale UNESCO (Merida - Messico 2-7 dicembre 1996) Nel 1996 Castel del Monte stato inserito nella lista del Patrimonio Mondiale dellUmanit - UNESCO, comprendente beni particolarmente rappresentativi della cultura e del genio delluomo. L unico documento di et federiciana che faccia riferimento alla realizzazione di Castel del Monte il mandato col quale , il 29 gennaio 1240, limperatore da Gubbio d ordine al giustiziere di Capitanata, Riccardo da Montefuscolo, di procedere con sollecitudine riguardo ai lavori al castello sito presso la chiesa di Santa Maria del Monte, oggi distrutta. Nel mandato Federico II parla di calce, pietre e quantaltro necessario e chiede al Montefuscolo di dargli frequenti aggiornamenti su quanto si realizzer, mostrando di avere molto a cuore questo castrum. Tuttavia l incerta interpretazione del termine actractum, usato nel documento per due volte ed interpretabile sia come lastrico solare che come lastrico di fon-

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Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bari, Barletta - Andria - Trani e Foggia dazione, non ha certo contribuito a far chiarezza sulle vicende costruttive di quello che, per la particolarit dellimpianto ottagonale, per la raffinatezza del corredo scultoreo, per lincerto utilizzo, il pi famoso fra i pur numerosi castelli svevi pugliesi. Tuttavia buona parte della critica ormai tende a considerare il 1240 non come anno di fondazione del monumento bens come data alla quale i lavori dovevano essere ad uno stadio piuttosto avanzato almeno a livello strutturale. La realizzazione di un progetto al di fuori del comune comport sicuramente, come hanno dimostrato recenti ed attente indagini, notevoli difficolt tecniche e di conseguenza i tempi di attuazione difficilmente furono brevi. Inoltre la celebrazione a Castel del Monte, nel 1249, delle nozze fra Violante, figlia dell Imperatore e di Bianca Lancia, e Riccardo Conte di Caserta, fa ritenere che a tale data ledificio fosse pressoch completo. Del resto la morte di Federico II nel 1250 fa escludere lipotesi che a completare i lavori nel castello possano essere stati i discendenti, impegnati in una dura lotta per difendere il regno dalle mire angioine. Dopo la caduta degli Svevi (1266) Carlo I dAngi scelse proprio Castel del Monte quale prigione dei figli di Manfredi, fratello di Violante; nel 1308 vi furono celebrate le nozze di Bertrando del Balzo e Beatrice dAngi e nel 1326 quelle di Umberto de la Tour e Maria del Balzo. Passato agli aragonesi e poi agli spagnoli, Castel del Monte, annesso al Ducato di Andria, nel 1552 entr in possesso dei Carafa, feudatari di Ruvo ma, a partire dal 700, cadde in uno stato di progressivo abbandono e, per la sua posizione periferica, fu spesso u sato come ricovero da pastori e briganti. Quando nel 1876 lo Stato italiano lo acquist, il castello era gi stato completamente spogliato dei marmi, dei mosaici e di buona parte del corredo scultoreo e lo stato generale di conservazione era talmente precario che la somma di L. 25.000. fu versata non gi come prezzo (che niuno il fabbricato ne vale) ma come semplice attestato di riconoscenza. Il costante ricorso della forma ottagonale e del numero otto rappresenta lelemento caratterizzante del monumento: attorno ad un cortile ottagonale si dispongono otto sale a piano terra ed altrettante al primo piano, formando un ottagono di circa m. 16. 50 di lato, sui cui spigoli si innestano otto torri, anchesse ottagonali. Allesterno il castello, costruito direttamente su un banco roccioso spesso affiorante, spicca con la sua forma poligonale, delineata da cortine murarie in pietra calcarea locale, lungo le quali corre una cornice marcapiano. Mentre nelle compatte volumetrie delle torri la superficie appena scalfita da sottili feritoie, le cortine fra le torri presentano al piano inferiore una monofora a tutto sesto ed al primo una bifora, fatta eccezione per la trifora della parete settentrionale, rivolta verso Andria, citt molto amata da Federico II. A piano terra le pareti poste lungo lasse Est-Ovest ospitano rispettivamente il portale principale e quello secondario. Sia nel portale monumentale, col timpano spezzato di eco classicheggiante, che nelle finestre il colore rossastro della breccia corallina spicca su quello bianco-rosato dei paramenti murari, contrasto cromatico presente anche nel cortile, un tempo abbellito, oltrech dai portali ogivali a piano terra e dalle finestre al primo piano, anche da sculture antiche, di cui restano ormai solo esigue tracce (Lastra col Corteo dei Cavalieri e Frammento di figura antropomorfa ). La presenza di fori e resti di mensole al di sotto delle finestre del cortile ha fatto ipotizzare la presenza di un ballatoio ligneo, utile a rendere indipendenti le sale del primo piano, comunicanti fra loro, ad eccezione della I e della VIII Le sale a piano terra, di dimensioni solo in apparenza identiche, hanno forma trapezoidale e per la loro copertura fu adottata una soluzione molto ingegnosa: lo spazio fu difatti ripartito in una campata centrale quadrata, delineata da semicolonne in breccia corallina e coperta da crociera costolonata (i costoloni assolvevano una funzione esclusivamente decorativa), e in due aree laterali triangolari, coperte da volte a botte ogivale. Ciascuna sala presenta una sola monofora a tutto sesto, posta molto in alto e realizzata in breccia corallina, al pari dei portali di comunicazione fra gli ambienti e di accesso al cortile. Due sale conservano resti di camini, mentre i servizi igienici sono presenti in tre torri. Le otto sale al primo piano, anch esse trapezoidali, si differenziano da

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Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bari, Barletta - Andria - Trani e Foggia quelle inferiori per l uso di pilastri trilobati in marmo, con capitelli decorati da elementi fitomorfi. In tre sale sono presenti resti dei grandi camini; le torri in cui sono ubicati servizi igienici, provvisti di canali di scarico, sono tutte affiancate da un vano, probabilmente adibito a spogliatoio. I collegamenti fra i due piani avvengono attraverso le scale a chiocciola alloggiate in tre torri, mentre altre accolgono vasche per la raccolta di acqua piovana, convogliata anche nella grande cisterna scavata nella roccia al di sotto del cortile. Grandissimo interesse riveste il corredo scultoreo che, sebbene depauperato, rappresenta una testimonianza fondamentale dell originario apparato decorativo del castello, un tempo fortemente caratterizzato anche dal colore dei diversi materiali impiegati (breccia corallina, arenaria, marmo bianco, marmo cipollino. Le condizioni del castello, al momento dell acquisto da parte dello Stato (1876), erano talmente precarie da rendere necessario l immediato avvio di lavori di restauri che, con pause di varia lunghezza, si sono protratti per circa un secolo. A parte la controversa interpretazione del documento relativo alla sua costruzione, laltro affascinante interrogativo, cui i numerosi studiosi hanno dato risposte diverse, riguarda l originaria destinazione del castello. Escluso che potesse assolvere ad una funzione bellica, vista l assenza degli elementi propri dell architettura militare del tempo (fossato, caditoie), cos come incerto ne appare un eventuale ed esclusivo utilizzo quale dimora di caccia o luogo di delizie, l ipotesi pi plausibile sembra quella che vede in Castel del Monte un simbolo del potere imperiale. Di fatto la forma ottagonale, carica appunto di significati simbolici cos come il numero otto, la posizione scelta, distante dai grandi tracciati viari ma tale da rendere l edificio ben visibile anche a grande distanza, la coesistenza di elementi riconducibili ad ambienti culturali diversi, da quello gotico nordeuropeo a quello classico, a quello islamico, non possono che ricollegarsi alla poliedrica personalit di Federico II. ELENCO PROGETTI REALIZZATI 2007-2008 PROGETTO Bitonto (BA) Riqualificazione torrione angioino Monopoli (BA) Chiesa SS. Giuseppe e Anna Altamura (BA) - Cattedrale Trani (BA) Castello Lavori di restauro e impianti Bitonto (BA) Palazzo Sylos Cal Musealizzazione Modugno (BA) Complesso Monum. Balsignano - Restauro Bisceglie (BA) Castello Svevo - Restauro Bari Ex Convento S. Chiara Laterza (TA) Palazzo Marchesale Altamura (BA) S. Chiara Giovinazzo (BA) Casale Rufoli Importo complessivo Vedi nota 1 pag. 58 88 IMPORTO INVESTIMENTO 1.860.711,00 FONTE FINANZIAMENTO Regione Puglia (fondi F.A.S) e Comune Min. Interni (fondi F.E.C.) A.P.Q. 2006 Programma Ordinario e A.P.Q. Fondi Lotto e A.P.Q. Programma Ordinario A.P.Q. Lotto 2004-2006 A.P.Q. del 22.12.03 Programma Ordinario 2006 A.P.Q.

576.786,00 600.000,00 950.000,00 4.000.000,00 200.000,00 516.457,00 2.300.000,00 2.150.000,00 160.000,00 1.549.341,00 14.863.295,00

SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHITETTONICI E PAESAGGISTICI PER LE PROVINCE DI LECCE, BRINDISI E TARANTO
La Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le Province di Lecce, Brindisi e Taranto, istituita con Decreto Ministeriale 24 settembre 2004 (G.U. n. 271 del 18-11-2004), a seguito della suddivisione territoriale della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Puglia, un Organo periferico del Ministero per i Beni e le Attivit Culturali, dipende dalla competente Direzione Generale. La Soprintendenza ha attualmente e provvisoriamente sede, al terzo piano di un immobile destinato ad uffici, in via Niccol Foscarini, 2/b, nei pressi di Piazza Mazzini nel centro della Citt di Lecce, in attesa del completamento dei lavori in corso dopera presso la sede prevista in un immobile di prestigio storico, artistico ed architettonico denominato Ex Ospedale dello Spirito Santo situato nei pressi di Porta Rudiae che una delle antiche porte di accesso al centro storico della Citt di Lecce. I compiti istituzionali della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Lecce, Brindisi e Taranto riguardano la tutela, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico presente nelle aree territoriali di competenza. Il personale in organico costituito da figure professionali prevalentemente tecniche; il personale amministrativo costituisce circa il 25% del totale. In particolare lattivit istituzionale assicurata dai seguenti servizi:Tutela beni architettonici e paesaggistici, Valorizzazione e Promozione, Ufficio Direzione Castello di Copertino, Amministrazione e Contabilit, Biblioteca, Archivio, Catalogo e Fototeca. ORGANIZZAZIONE Servizio Tutela beni architettonici e paesaggistici Lattivit di tutela, conservazione e valorizzazione dei beni architettonici si esplica attraverso lesame e approvazione di progetti relativi a beni di propriet pubblica e/o privata. Inoltre, attraverso i propri funzionari tecnici, la Soprintendenza redige specifici progetti di restauro, curandone la relativa direzione lavori, su immobili di propriet pubblica. Prevalente risulta lattivit riferita alla tutela del territorio e del paesaggio: gran parte del territorio regionale stato sottoposto a tutela paesaggistica attraverso specifici decreti di vincolo e dal Piano Urbanistico Territoriale Tematico con particolare attenzione e disciplina dellaspetto paesaggistico) approvato dalla Regione Puglia con delibera di G.R. n. 1748 del 25/12/2000. La tutela paesaggistico - ambientale viene esercitata, oltre che mediante una costante vigilanza sul territorio, attraverso la verifica di legittimit dei provvedimenti di autorizzazione paesaggistica rilasciati dagli enti territoriali, ai sensi della disciplina dettata dal codice dei beni culturali e del paesaggio. Presso il servizio vincoli, sono conservati tutti i provvedimenti di tutela relativi i beni architettonici emessi dai primi anni del 1900 sino ad oggi. Lattivit di tale settore consiste nella conSoprintendente Maria Costanza Pierdominici Referenti del progetto Antonio Bramato, Giovanna Cacudi, Caterina Ragusa Via Niccol Foscarini, 2/b 73100 Lecce Tel. 0832 305081 Fax 0832 241046 www.sbap-le.beniculturali.it sbap-le@beniculturali.it P.E.C.: mbac-sbap-le@mailcert.beniculturali.it

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Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Lecce, Brindisi e Taranto servazione e nel continuo aggiornamento dellarchivio, ripartito per province e comuni, di tutti gli immobili, dapprima valutati di interesse storico-artistico e successivamente sottoposti a tutela in modo diretto o indiretto, a seconda delle circostanze. Parallelamente allaggiornamento dei dati di propriet e di quelli catastali delle pratiche esistenti, corre lobbligo segnalare che lUfficio esamina continuamente nuovi immobili da sottoporre a tutela, per iniziativa della Soprintendenza stessa, per segnalazione esterna o mediante la procedura della verifica dellinteresse culturale per quanto concerne i beni di propriet pubblica; nei primi due casi viene inviata la proposta di vincolo alla Direzione Regionale e notificato il relativo avvio di procedimento ai proprietari, mentre nel secondo vi la compilazione delle schede presenti sul Sistema Informativo Territoriale; in ogni caso la Direzione Regionale che emette il provvedimento finale e alla tecnici dellUfficio Vincoli il compito sia della notifica ai proprietari ed al Comune che della trascrizione di ogni provvedimento nei Registri Immobiliari dellAgenzia del Territorio. Archivio storico e corrente E in corso il trasferimento dellarchivio storico e corrente presso il Castello di Copertino(Le) in parte attualmente depositato presso larchivio generale della ex sede della Soprintendenza della Puglia con sede in Bari, concernenti beni architettonici - monumentali e di aree sottoposte a vincolo paesaggistico, ricadenti nel territorio dei comuni di Lecce, Brindisi e Taranto. La consultazione, previa autorizzazione del Soprintendente, e consentita a chiunque ne faccia richiesta per motivi di studio. La Biblioteca, lUfficio Catalogo e la Fototeca sono in fase di progettazione ed implementazione in vista della collocazione definitiva presso la nuova sede. Attualmente non sono aperte agli studiosi.

VALORIZZAZIONE E PROMOZIONE La Soprintendenza per i Beni Architettonici e per Paesaggistici per le province di Lecce, Brindisi e Taranto, nellambito delle attivit finalizzate alla conoscenza, valorizzazione e promozione del patrimonio culturale presente sul territorio di competenza e dei beni di propriet demaniali che ha in consegna quali il Castello di Copertino (Le), cura lallestimento di mostre, lorganizzazione di convegni, incontri e dibattiti, coinvolgendo nelle iniziative Scuole, Amministrazioni comunali, Enti territoriali, Fondazioni e Associazioni culturali. Partecipa con proprie iniziative agli appuntamenti annuali promossi dal Ministero per i beni e le attivit culturali, quali la Settimana della Cultura, le Giornate Europee del Patrimonio, la Giornata di San Valentino, la Festa della Donna, la Festa Europea della Musica e, con articoli e materiali editoriali e divulgativi, a manifestazioni fieristiche ed esposizioni, dei Servizi al Cittadino e alle Imprese. Inoltre, in applicazione del D.Lgs42/2004 e in riferimento alla legge n.4/93 (legge Ronchey) e successive modifiche e integrazioni prevista la concessione in uso degli spazi disponibili dei castelli per manifestazioni di carattere culturale.

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Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Lecce, Brindisi e Taranto LUOGHI DELLA CULTURA

Castello di Copertino (LE) Sorto in epoca normanna-sveva, venne ampliato e ingentilito dagli Angioini. Si presume che tra queste mura nacque Isabella Chiaromonte, figlia di Tristano e Caterina Orsini del Balzo, che divenne regina di Napoli. Limponente struttura militare che appare ai nostri occhi fu realizzata nel 1540 secondo i canoni architettonico-militari imposti dalla scoperta della polvere da sparo. Il progetto opera dellarchitetto militare Evangelista Menga che lo esegu per volere di Alsonso Castriota, giusto quanto si legge lungo la cortina est: Don Alfonsus Castriota Marchio Atripaldae / Dux Praefectusque Caesaris Illustrium Don Antonii Granai Castriotae et Mariae Castriotae Coniungum (Sic!) Ducum Ferrandinae et Comitum Cupertini Pater Patruus et Socer Arcem Hanc ad Dei Optimi Maximi Honorem Caroli V Re / Gis et Imperatoris Semper Augusti Statum Anno Domini MDXL. Lungo tutto il perimetro esterno si osservano novanta feritoie le cui cavit consentivano un facile movimento dei cannoni. Queste sono distribuite su tre ordini separati da un cordone marcapiano. Un fossato scavato nella roccia a scopo difensivo ne completa laspetto fortilizio. Il castello fu anche dimora signorile: lo testimonia il balcone rinascimentale con balaustra traforata, nonch il sontuoso portale chiaramente esemplificato sul modello napoletano di Castelnuovo. Gli imponenti bastioni lanceolati e il fastoso portale rinascimentale sono, quindi, le principali attrattive esterne. Il portale, a cui recentemente stata data unesemplare decodificazione iconografica, attribuito allo scultore neretino Francesco Bellotto su probabile disegno di Evangelista Menga. Le sue decorazioni, realizzate in calcarenite locale, risultano integrate successivamente con stucchi per proteggerle dai venti che nei secoli hanno esercitato unazione polverizzante. Essendo tipicamente celebrativo, su di esso sono state immortalate le dinastie di re e regine, ma anche dei feudatari che si sono succeduti a Copertino. Di tipo trionfalistico sono invece le armature scolpite, i vessilli, i cannoni concentrati nel grande lunettone. Elementi ornamentali sono pure il diffuso fogliame, le modanature tortili, le colonne scanalate ed il diffuso carattere favolistico di cui restano alcune tracce sul lato sinistro di chi guarda. Difatti, in alto, subito dopo la colonna si pu osservare Alessandro Magno che viene trasportato da un carro a sua volta spinto dal soffio di due grifoni. Dallesterno si scorge anche il maschio a base scarpata realizzato nel XIII secolo. Nel 1407, in occasione delle nozze tra Ladislao di Durazzo e Maria DEnghien, sul lato est fu incastonata larma delle due case. Questa torre costituita da tre vani sovrapposti che comunicano con una scala a chiocciola scavata nello spessore murario. Attraversando il portale dingresso ci si trova davanti a quello angioino-durazzesco, ovvero
Direttore Caterina Ragusa Piazza Castello 73043 Copertino (Le) Tel. e Fax 0832 931612 Orari di visita dal marted alla domenica dalle 8:30 alle 13.30 Informazioni Tel. e Fax 0832 931612 Costo del biglietto: Intero 2.00 Ridotto 1.00 (dai 18 ai 25 anni) - Gratuito (fino a 18 anni ed oltre 65 anni e per le categorie previste dalla normativa vigente) La biglietteria chiude 30 minuti prima

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Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Lecce, Brindisi e Taranto loriginale varco dingresso al maniero. Da qui si pu accedere per ammirare la cappella di S. Marco voluta dagli Squarciafico e affrescata nel 1580 da Gianserio Strafella; al suo interno vi troveremo i due sarcofaghi cinquecenteschi realizzati da Lupo Antonio Russo che contennero le spoglie di Uberto e Stefano Squarciafico, padre e figlio. Dal suggestivo atrio interno si ha una completa veduta del maschio angioino. Se si prosegue lungo lo scalone rinascimentale che conduce al piano nobile si potr ammirare la quattrocentesca cappella gentilizia intitolata a S. Maria Maddalena. Il porticato, fatto costruire nel 600 dai Pignatelli, conferisce alla struttura un delicato movimento architettonico che interrompe piacevolmente la rigida geometria delle linee. E per ultimo, ma non ultimo, sarebbero da osservare le lunghe, altroch ampie gallerie che percorrono interamente il perimetro della fortezza ed oggi adibite ad iniziative di carattere culturale.

ELENCO PROGETTI REALIZZATI 2007-2008 IMPORTO FONTE INVESTIMENTO FINANZIAMENTO 200.000,00 Ordinario 2007 150.000,00 255.882,82 Ordinario 2005 Ordinario 2005

PROGETTO Brindisi - Castello di Forte a Mare Restauro e Funzionalizzazione Secli (LE) - Chiesa Santa Maria delle Grazie Gallipoli (LE) - Chiesa Anime Sante Lecce (LE) - Palazzo dei Gesuiti Francavilla Fontana (BR) Chiesa di San Sebastiano Laterza (TA) - Palazzo Marchesale Laterza (TA) - Palazzo Marchesale Otranto (LE) - Castello e Fortificazioni Copertino (LE) - Castello e Fortificazioni Lecce (LE) Chiesa di San Matteo Ginosa (TA) - Chiesa Matrice

100.000,00 Ordinario 2005 170.000,00 150.000,00 Ordinario Fondi F.E.C. Ordinario 2005

100.000,00 Fondi Comunali 141.178,00 80.000,00 70.000,00 177.000,00 Opere Pubbliche Misura 1.3 Opere Pubbliche Misura 1.3 Ordinario 2006 Ordinario 2004 Fondi Lotto

Acquarica del Capo (LE) - Torre Masseria Celsorizzo 554.584,20 Importo complessivo Vedi nota 1 pag. 58 1.998.645,02

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Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Lecce, Brindisi e Taranto Interventi di restauro: Brindisi - Castello Alfonsino - Forte a mare Del complesso fortificato denominato Castello Alfonsino e Forte a Mare, che sorge su unisola di un piccolo arcipelago allimboccatura del porto di Brindisi, si hanno notizie a partire dal 1481, allindomani della battaglia di Otranto. Il sistema difensivo messo a punto dagli aragonesi per contrastare la minaccia turca, determin la scelta di trasformare Brindisi nel principale presidio militare del Regno. Potenziato il Castello detto di terra, di epoca sveva, Alfonso I dAragona decise quindi di fortificare lisola di S.Andrea, costruendovi un castello per difendere il porto e la citt, inglobando i resti di una preesistente struttura angioina. Costruito direttamente sul banco di roccia con murature in calcarenite locale in conci e pietrame legati con bolo, il castello presenta una pianta trapezia con ai vertici due bastioni pentagonali e un torrione circolare, impostati su muri a scarpa marcati allesterno da cornici toriche. Il Forte fu costruito a partire dal 1554 per volere di Filippo dAustria e fu completato in circa cinquantacinque anni (1554-1609) sotto la direzione di Giulio Cesare Falco, cavaliere dellOrdine di Malta e pi volte Capitano Generale contro i Turchi. Questultima struttura, denominata Forte a Mare o Opera a Corno, definisce un poderoso antemurale con funzione di recinto dellisola intermedia, isolata dalla prima nel 1598 attraverso la realizzazione di un canale (canale angioino), entro cui erano disposti gli alloggi delle truppe e delle guarnigioni. Con il trattato di Utrecht e di Radstadt Il complesso fu affidato nel 1715 ai tedeschi, poi espugnato e conquistato dai Rivoluzionari francesi e finalmente, nel 1815, riannesso al patrimonio del Regno di Napoli e destinato a lazzaretto. Segue una lunga fase di declino riscattato a fine 800 quando Brindisi diviene una base navale di primissimo piano ed il Forte a Mare diventa presidio della R.Marina, destinato,allo scoppio della Grande Guerra, a deposito di torpedini e dei realtivi detonatori. Le truppe troveranno alloggio nellOpera a Corno. Dalla seconda met del secolo scorso il complesso ha subito un lento declino per il graduale abbandono del presidio da parte dei militari. La mancanza di opere manutentive ha determinato fra il 1974 e il 1977 una serie di crolli culminati ,nel 1979 nella perdita di una ampia parte dellAlmazer de palbora(Bastione poligonale di Nord Ovest) e della Iglesia del Puerto viecho e, nel 1980, nel crollo di un consistente settore del camminamento di ronda fra la Porta Reale e lOpera a Corno. Nel 1984 avviene la dismissione del complesso che viene formalmente preso in consegna dal Demanio dello Stato, che lo affida alla Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici e Storico Artistici della Puglia. A partire dal 1981 la Soprintendenza ha attuato diffusi interventi mirati ad arginare i fenomeni di degrado che determinano il distacco di materiale lapideo dalle murature esposte allazione demolitrice del mare. In attesa di definire la destinazione duso del complesso monumentale, stato attuato un sistematico programma di restauro conservativo del Castello con l obiettivo di consentire la lettura, nel rispetto delle stratificazioni storiche, delloriginario impianto alterato dalle manomissioni apportate negli ultimi due secoli, ed avviato il recupero dellOpera a Corno. A seguito di finanziamento derivante dal Programma triennale Lotto 2004/2006, la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia (Direttore arch. Ruggero Martines) ha appaltato i lavori che riguardano principalmente le mura dellOpera a Corno interessate da estesi sgrottamenti dovuti alla perdita di coesione delle malte per leffetto combinato del vento e dello spry marino, specie lungo i tratti esposti verso il mare aperto. Gli interventi di restauro e funzionalizzazione sono proseguiti negli anni successivi con fondi derivanti dalla programmazione ordinaria.

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SOPRINTENDENZA PER I BENI STORICI, ARTISTICI ED ETNOANTROPOLOGICI DELLA PUGLIA


Soprintendente Fabrizio Vona Referente del progetto Maria Consiglia Binetti San Francesco della Scarpa Via Pier lEremita, 25/b 70122 Bari Tel. 080 5285231 Fax 080 5285214 sbsae-pug@beniculturali.it

La Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Puglia organo periferico del Ministero per i Beni e le Attivit Culturali, articolazione della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia. stata istituita con Decreto Ministeriale del 18 giugno 2008, a seguito dellentrata in vigore del Decreto del Presidente della Repubblica del 26 novembre 2007, n. 233, Regolamento di riorganizzazione del Ministero per i Beni e le Attivit Culturali, riunificando le prerogative gi della Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico delle province di Bari e Foggia e quelle, relative al settore di competenza, della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio e per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico per le province di Lecce Brindisi e Taranto. La Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Puglia, in base al D. Lgs. n. 42 del 22 gennaio 2004 e successive modificazioni (Codice dei Beni culturali e del Paesaggio) svolge attivit di tutela e valorizzazione del patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico, operando nellambito dei confini del territorio della regione; si occupa dei beni mobili e degli apparati decorativi di immobili appartenenti allo Stato, agli Enti territoriali, agli Enti ecclesiastici, agli Enti morali ed alle Fondazioni, ovvero dei beni appartenenti a privati quando ne sia stato preventivamente riconosciuto linteresse culturale attraverso il procedimento di dichiarazione previsto dal D. L. 42/2004, artt. 13 15. La sede che la ospita il cinquecentesco convento di San Francesco della Scarpa, annesso alla chiesa omonima, una delle rarissime testimonianze gotiche della citt, eretta, su una preesistente cappella dedicata a Santa Caterina dAlessandria, tra gli anni Venti del secolo XIII e i primi decenni del secolo successivo: lelegante carattere della primitiva struttura ogivale squisitamente angioina ancora perfettamente leggibile nel presbiterio quadrangolare sopraelevato, il cui spazio rinvia allarchitettura modulare cistercense. ATTIVIT Svolge attivit di tutela allinterno del territorio regionale mediante azioni di controllo e verifica dello stato di conservazione sui beni culturali nel settore di competenza. Svolge attivit di pianificazione mediante proposte di programmazione, e quindi di progettazione e realizzazione di interventi di restauro e di interventi di qualunque natura finalizzati alla salvaguardia e conservazione dei beni. Autorizza opere ed interventi su beni culturali nel settore di competenza, svolgendo attivit di sorveglianza su tali lavori, ovvero se richiesto, anche di direzione scientifica, al fine di garan-

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tire nelle fasi esecutive la compatibilit dei lavori con le esigenze di tutela. In tale ambito, se richiesto, esprime pareri sulla congruit della proposta economica. Esprime parere tecnico sulle richieste di ammissibilit delle opere ed interventi proposti da privati o da Enti al contributo statale previsto dal D.Lgs 42/2004 e s.m.i, artt. 31, 35 e 37 e segue le successive fasi istruttorie sino al collaudo delle opere, curando anche la stipula di accordi e convenzioni con i proprietari dei beni ammessi allerogazione dei contributi per quanto concerne le modalit di accesso. Esprime parere tecnico sullo stato di conservazione delle opere darte mobili pugliesi in prestito per la realizzazione di mostre sparse sul territorio nazionale e internazionale. Partecipa alle conferenze di servizi ed esprime pareri riferiti al settore di competenza. Avvia il procedimento di dichiarazione dellinteresse culturale di cui al D. Lgs. 42/2004 e s.m.i,artt. 10-16 per i beni appartenenti a privati, elaborando proposte di dichiarazione da sottoporre alla Direzione Regionale. Istruisce e propone provvedimenti di verifica dellinteresse culturale di cui al D. Lgs. 42/2004 e s.m.i, art. 12. Svolge le funzioni relative alla catalogazione dei beni storici artistici ed etnoantropologici nellambito regionale, in coordinamento con lIstituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione per quanto concerne le normative, gli standard e le linee guida. Nellambito delle attivit di catalogazione agisce anche mediante accordi ed intese con Enti territoriali ed Enti Ecclesiastici, in questultimo caso anche mediante accordi locali discendenti dalla convenzione dell8 aprile 2002 in materia di inventario e catalogazione dei beni culturali appartenenti alle Istituzioni ecclesiastiche stipulata tra lICCD e la Conferenza Episcopale Italiana. Svolge attivit di collaborazione con le forze dellordine e di supporto tecnico in concomitanza di furti, illecita commercializzazione ed altre attivit di rilevanza giudiziaria concernenti beni culturali del settore di competenza, curando anche, quando richiesto, laccoglienza in deposito di opere sottoposte a sequestro giudiziario. Esercita le funzioni e svolge le attivit previste dal D. Lgs. 42/2004 e s.m.i, art. 63 in relazione al commercio di cose antiche. Cura la realizzazione di ricerche, studi, pubblicazioni, nonch di iniziative espositive ed eventi culturali in relazione al patrimonio storico artistico ed etnoantropolgico della regione. Svolge ogni altro compito assegnatole dal D. Lgs. 42/2004 e s.m.i e dal Regolamento di cui al DPR del 26 novembre 2007, n. 233. Tra le azioni di tutela espletate nel corso degli ultimi anni merita una menzione la Dichiarazione di notevole interesse della collezione di dipinti della Banca Carime di Bari, costituita da opere databili tra i secoli XV e XX; costituitasi tra gli anni Settanta e i primi anni Ottanta del secolo scorso, la raccolta comprende opere di grande importanza, tra le quali vanno ricordati almeno i dipinti raffiguranti Le tentazioni di SantAntonio attribuito a Salvator Rosa, quelli assegnati a Paolo De Matteis raffiguranti Rinaldo e Armida e Erminia e Tancredi, la Battaglia tra Centauri e Lapiti attribuito a Francesco Solimena, Le nozze di Buondelmonte con la Donati di Francesco Saverio Altamura. Strettamente connesso allattivit di tutela lattivit dellUfficio Esportazione che, oltre ai compiti istituzionali previsti dalla normativa ministeriale relativamente allesportazione di arte contemporanea verso paesi terzi, ha attuato, su apposita autorizzazione del Ministero, le procedure per consentire importanti esposizioni nel territorio di competenza; a titolo di esempio basti citare le opere esposte alla mostra Paris 1900 tenutasi a Barletta presso il Palazzo della Marra dal 1 marzo al 20 luglio 2008 e quelle esposte alla mostra antologica dedicata allo scultore Ibram Lassaw, uno dei pi importanti artisti americani della Scuola di New York, tenutasi a Matera nella doppia sede del complesso rupestre di San Nicola dei Greci e della Madonna delle Virt e nel MUSMA, Museo della Scultura contemporanea dal 14 giugno al 18 ottobre u.s. La conservazione e gli interventi di restauro Preminente certamente il settore del restauro, con compiti di progettazione e Direzione Lavori per gli interventi diretti, condotti con fondi sia ministeriali che rinvenienti da fonti di finanziamento, di Alta Sorveglianza per interventi finanziati e commissionati da Enti diversi, cui vanno aggiunti gli interventi effettuati nel Laboratorio di restauro da restauratori interni.

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Tra gli interventi diretti pi significativi rammentiamo il restauro dellambiente retroabsidale della Cripta della Cattedrale di Bari, che ha permesso, come gi era accaduto per la cripta nel 2004-2005, di riproporre alla fruizione e alla possibilit di studio, liberato dalle ridipinture che ne compromettevano ogni obiettiva opportunit di lettura, un nuovo e inedito frammento dellapparato decorativo settecentesco progettato da Domenico Antonio Vaccaro. Un cospicuo finanziamento ha permesso di ultimare il restauro dellarredo mobile e delle superfici decorate della Cattedrale di Andria, e di recuperare insieme cospicue, interessanti testimonianze della facies tardoquattrocentesca della chiesa. Finanziamenti del gioco del Lotto hanno consentito il restauro conservativo ed estetico del paramento murario esterno, dei rilievi lapidei, del portale e della porta lignea della seconda met del XV secolo (terminus ante quem 1473) ad opera del fiorentino Niccol di Giovanni e di Andrea Alessi di Durazzo della chiesa abbaziale di Santa Maria a Mare sullIsola di San Nicola alle Isole Tremiti (FG). Operazioni di pronto intervento consentono di intervenire tempestivamente in occasioni di atti vandalici come avvenuto a Trani nel 2007 per i leoni stilofori del portale principale della Cattedrale. Le attivit di alta sorveglianza consentono di effettuare il doveroso monitoraggio sugli interventi che si moltiplicano sul territorio su iniziativa degli Enti Esterni, le Diocesi in primis con le quali, va rammentato, attraverso gli Uffici diocesani per i Beni Culturali, la Soprintendenza lavora in stretta e proficua collaborazione, alla luce dellintesa tra CEI e MiBAC del 1996 e della recente revisione del 3 agosto 2004; in seconda istanza, gli Enti territoriali, i Comuni, le Province, la Regione. Ne un esempio il lavoro svolto sullAltare dedicato a San Francesco dAssisi nella Chiesa di San Francesco a Castellana Grotte con statue policromate raffiguranti San Francesco, Santa Chiara, Santa Rosa da Viterbo e bassorilievo di San Francesco con il Crocifisso. Laltare, realizzato nel 1730 dal Frate francescano Fr Luca Principino cos come tutti gli altri della Chiesa comprese le statue degli Evangelisti e i gruppi scultorei conservati in sacrestia, presenta una decorazione fantasiosa che lascia supporre la conoscenza di maestri del barocco leccese. Tra le attivit di Alta Sorveglianza su interventi promossi da Enti territoriali merita una menzione particolare il restauro, che ne ha consentito anche il ripristino della funzionalit, del Comodino del Teatro Piccinni di Bari, finanziato dal Comune, presentato al pubblico durante le Giornate Europee del Patrimonio. Il laboratorio di restauro, uno dei pi cospicui, per numero di operatori assegnati e di conseguenza per quantit di lavori effettuati, comprende i settori dei dipinti su tela, su tavola, delle sculture e dei manufatti lignei in genere, dei manufatti lapidei naturali e artificiali (intonaci, stucchi, dipinti murali), dei manufatti metallici e oplologici, dei manufatti ceramici. Rilevante limpegno profuso dai restauratori interni cui sono affidati interventi di particolare delicatezza e complessit, condotti sia nello stesso laboratorio che sul territorio. Tra i molteplici da segnalare, e tra i pi recenti, il restauro del bustoreliquiario e del collare di San Corrado della cattedrale di Molfetta, in argento e pietre dure, la rovinatissima tavola con LAdorazione dei Magi di Bernardino e Giulio Licinio di Manfredonia del XVI secolo, la tavola belliniana con Cristo in piet e Santi di Giovinazzo, le porte bronzee di Canosa, numerose sculture lignee, in preparazione di una grande mostra, tra cui il Crocifisso del XIII secolo, San Giuseppe e la Madonna orante del XV secolo avanzato, della Cattedrale di Andria. Ed proprio lesigenza della formazione e dellaggiornamento professionale nel settore del restauro - avvertita sia dal personale interno che come doveroso impegno nei confronti dei restauratori esterni ma che operano spesso in stretta sintonia con i tecnici ed i restauratori di questa Soprintendenza - che ha suggerito di avviare un Ciclo di incontri sulla diagnostica applicata ai beni culturali, per un corretto approccio alla conoscenza e alla conservazione, organizzato in collaborazione con lUniversit degli Studi di Bari. Scarso, purtroppo, il peso delle sponsorizzazioni dei privati. E pertanto meritevole di particolare menzione il restauro degli scomparti di polittico di Bartolomeo Vivarini con Madonna con Bambino, San Bernardino, San Nicola, San Vito, San Giovanni Battista, della ex Cattedrale di Polignano a Mare, realizzato grazie al finanziamento dellARPAI (Associazione per il Restauro del Patrimonio Artistico Italiano) con sede a Vicenza: curato

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dalla Societ CBC di Roma e con la direzione scientifica di questa Soprintendenza, il primo intervento che lAssociazione ha accettato di sostenere nella nostra regione. La catalogazione e gli archivi Alla base dellattivit di tutela della Soprintendenza si pone lattivit di catalogazione che ha recentemente visto lufficio impegnato nel completamento dellinformatizzazione, nellambito del progetto nazionale Artpast ex Delibera CIPE 17/2003, condotto dalla Direzione Generale in collaborazione con la Scuola Normale di Pisa; il progetto ha portato alla verifica e alla validazione dellintero patrimonio catalografico della Soprintendenza costituito da n. 93.397 schede di opere darte mobili. Sono poi state digitate o validate n. 120.418 fotografie; in esse vanno compresi i files di immagine di n. 3.384 schede storiche redatte dagli inizi fino agli anni Sessanta del secolo scorso. Nellambito del progetto Artpast, lutilizzo congiunto, in via sperimentale, dei due sistemi operativi Aristos e Sicar, ha visto la Soprintendenza impegnata nellinformatizzazione della documentazione di alcuni interventi di restauro di particolare complessit eseguiti negli anni passati. Strettamente connessa con lattivit di catalogazione, quale imprescindibile strumento per la conservazione della memoria del Patrimonio, si pone lattivit di documentazione fotografica. LArchivio fotografico della Soprintendenza comprende circa 355.000 negativi, divisi tra lastre fotografiche alla gelatina bromuro dargento e negativi prodotti a partire dal 1912 fino ai giorni nostri. Larchivio storico composto da poco pi di 10.000 lastre fotografiche. La diateca contiene diapositive e fotocolor delle opere darte mobili e degli immobili pi rappresentativi di Puglia; di particolare interesse il cospicuo nucleo di diapositive che documentano gli affreschi pertinenti a chiese sub divo e a cripte rupestri presenti sul territorio, prodotto di vaste campagne fotografiche eseguite negli anni Settanta del secolo scorso. ORGANIZZAZIONE La Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Puglia consta di 67 unit con una sede operativa nella Galleria Nazionale della Puglia Girolamo e Rosaria Devanna e lorganizzazione interna prevede le seguenti ripartizioni: - Segreteria degli Affari Generali - Segreteria Soprintendente - Protocollo - Furti e Deposito Giudiziale - Ufficio Ragioneria - Ufficio Personale - Biblioteca - Catalogo - Laboratorio e Archivio Fotografico - Ufficio Tutela del Territorio - Laboratorio di Restauro - Deposito Opere Magazzino Materiali - Galleria Nazionale della Puglia Girolamo e Rosaria Devanna- Bitonto

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LUOGHI DI CULTURA Galleria Nazionale della Puglia Girolamo e Rosaria Devanna, Bitonto
Direttore Rosastella Lorusso Antonella Simonetti Filomena Barbone Palazzo Sylos Cal Via Giandonato Rogadeo, 14 70032 Bitonto (BA) Orario di apertura: Tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 20.00 Mercoled chiuso. Lingresso consentito fino a 45 minuti prima della chiusura Biglietto dingresso: gratuito Informazioni e prenotazioni: Tel. 080 3716184 Visite guidate, gruppi Informazioni e prenotazioni: Volontari Servizio Civile Comune di Bitonto galleriadevanna@comune.bitonto.ba.it Fax: 080 3716179

La donazione di una importante e cospicua raccolta di dipinti e disegni pervenuta allo Stato nel luglio 2004, destinata a questa Soprintendenza, ha significato ad oggi limpegno di questa Istituzione, in collaborazione con la Direzione Regionale, ad aprire la prima Galleria Nazionale della Puglia dedicata allarte moderna e contemporanea. Tra le numerose attivit che hanno visto impegnati funzionari e collaboratori, si citano il completamento delle schedatura e della documentazione fotografica, la revisione dello stato di conservazione dei dipinti e delle cornici e la ladattamento di cornici ai dipinti che ne erano sprovvisti, la selezione delle opere e la progettazione dellordinamento museale, la predisposizione degli apparati didattico-didascalici di supporto alla visita e la realizzazione di una guida breve. La peculiarit del patrimonio della Galleria Nazionale, per la forte presenza di artisti stranieri, si configura come offerta culturale eccentrica, nuova e stimolante rispetto ai tradizionali percorsi darte della maggior parte dei Musei storici italiani, in forte e quasi esclusiva connessione al territorio di appartenenza. Di grande interesse la presenza di bozzetti e studi preparatori, di copie e repliche, peculiari di una raccolta di formazione recente e rinveniente tutta dal mercato antiquario e che, specie per i soggetti religiosi della grande pittura controriformata, costituiscono preziosi veicoli di conoscenza e di approfondimenti per la storia dellarte. Prezioso il corpus di disegni che comprende inchiostri, pastelli, carboncini, matite, sanguigne, acquerelli su carta o su pergamena, di artisti italiani ed europei, databili tra XVI e primi del XX secolo. Nel contempo si intendono sollecitare e progettare nuove riflessioni e contributi, allargati a pi studiosi e specialisti, che affrontino in maniera sistematica le molteplici questioni ancora aperte relativamente a problematiche attributive, a soggetti iconografici non individuati, a cronologie ed ambiti culturali in attesa di pi certa definizione. LA SEDE Bitonto un grosso centro a poche decine di chilometri dal capoluogo pugliese, sede di Municipio in et romana, quindi di cattedra vescovile almeno dalla prima epoca normanna, uno dei maggiori centri dellItalia vicereale dalla seconda met del Seicento seconda per popolazione nella regione solo a Lecce. La sede deputata alla Galleria il restaurato Palazzo Sylos Cal, elegante edificio tardo rinascimentale che prospetta sulla vasta piazza del Castello, piazza civica per eccellenza, gi sede del Sedile del Popolo, dalla fine dellOttocento fulcro tra la citt antica ed il nuovo borgo. Con la sua elegante loggia a cinque arcate che si apre sul fianco nord ne costituisce, per chi entra da Porta Baresana, fondale scenico ideale. Il percorso espositivo Il progetto di ordinamento museale ha tentato di preservare la

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percezione ed il senso di patrimonio di collezione privata della raccolta, cercando di far emergere il filo conduttore che negli anni ha suggerito ai donatori gli acquisti, gli scambi, le scoperte. Pertanto esso ha inteso suggerire pi percorsi conoscitivi che di volta in volta, assecondino o accendano attorno alle opere curiosit, desiderio di conoscenza, voglia di approfondimenti, di sperimentare, di ritornare a visitare il Museo. Il percorso di visita articolato in cinque sezioni, dal Cinquecento al Novecento, accoglie circa 170 dipinti secondo un criterio prevalentemente cronologico, ma in ragione anche dei contesti delle singole opere. Fuori percorso si presenta un delizioso frammentino di pittura su tavola con una Testa di santa, pervenuto in donazione con una attribuzione orale di Federico Zeri al pittore trecentesco Giovanni da Rimini ma, nella qualit sinuosa della linea, pi moderna dellarcaico giottismo di Giovanni, a sottolineare, comunque, la fortuna in ambito collezionistico dei Primitivi italiani. Il Cinquecento rappresentato da artisti tra cui spiccano Il Veronese, El Greco e Giovan Filippo Criscuolo. Apre il secolo un piccolo gruppo di icone di pittori cretesi, da riconnettere a quel fenomeno di circolarit di manufatti e di maestranze dopo la caduta di Costantinopoli in mano turca nel 1453 e la diaspora di pittori nellEgeo; ma il corpus di opere del secolo si spinge anche verso centro-settentrione e Oltralpe a cominciare dal ritratto di San Carlo Borromeo di Giovanni Antonio Figino al San Giovanni Battista del fiammingo Jan Soens. La collezione inoltre presenta qualche bellesempio di pittura veneta con un Ritratto di gentiluomo, che per laltissima qualit rinvia allo splendido capitolo della ritrattistica di ambito tizianesco, e lEcce Homo di Leonardo Corona. Ben rappresentati sono i due secoli doro della grande pittura barocca del Seicento e Settecento. Oltre Artemisia ed Orazio Gentileschi, Beinaschi, Lanfranco, citiamo la bella tavola con Cristo deriso attribuita a Bernardino Mei, gli studi preparatori e i bozzetti come il modello per la pala del Martirio di santErasmo di Poussin per San Pietro, il Martirio di san Lorenzo di Le Sueur per la grande pala gi nella chiesa di Saint-Germain LAuxerrois a Parigi, oggi in collezione Buccleuch e Qeensbury, San Pietro liberato dal carcere forse loriginale perduto di Vouet, cui affiancata la pi tarda versione di Chrestien, il SantAntonio abate e san Paolo eremita nutriti da un corvo di Francesco Fracanzano. Ancora i ritratti, di Baglione, Miel, Voet, e quello attribuito ad ambito di Velazquez, le nature morte, le scene mitologiche. Per il Settecento insieme alla grande scuola napoletana, rappresentata, tra gli altri, da De Matteis, De Mura, Falciatore, Giaquinto, Giacinto Diano e Sebastiano Conca, sono presenti DAnna e Mariano Rossi, Narici con il bozzetto per la pala di Marcianise, Batoni, Milani con lo studio per La morte di Oza. Singolare lapertura alla grande cultura europea, con Melendez e Lorenzo Tiepolo, Fssli, Hamilton, Gros, Delacroix, von Lenbach, Winterhalter. Altrettanto singolare il nucleo di pitture tra Otto e Novecento ove pure - accanto a dipinti francesi, tedeschi, inglesi e danesi - spicca un cospicuo numero di opere italiane di ambito essenzialmente meridionale, con particolare riguardo agli artisti napoletani e pugliesi, settore questultimo che solo da pochi decenni riceve finalmente le dovute attenzioni dalla critica: da Gioacchino Toma a Giuseppe De Nittis, da Domenico Morelli a Giuseppe Casciaro a Francesco Netti, da Federico Rossano a Francesco Speranza, da Salvatore Fergola a Michele Cammarano, a Mancinelli, infine i numerosissimi disegni. Relativamente allarte contemporanea, accanto a Bernard, De Carolis, Sartorio, Marasco, sono da registrare le singolari presenze di Joseph Stella e Beatrice Wood, di cui nella donazione sono cinque tra acquerelli e pastelli che documentano gli interessi per la cultura dOltreoceano dei collezionisti. Ai disegni, che richiedono una diversa modalit di fruizione e di salvaguardia e ai dipinti, che si deciso al momento di non esporre, saranno dedicati un ambiente attrezzato con cassettiere idonee per la corretta conservazione, la consultazione e lo studio, postazioni informatiche per interrogare la banca dati dellintera collezione, infine depositi attrezzati e visitabili.

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Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Puglia

PROGETTI REALIZZATI 2007 - 2008 IMPORTO FONTE INVESTIMENTO FINANZIAMENTO 265.000,00 Programma ordinario MIBAC Programma ordinario MIBAC Programma ordinario MIBAC Programma ordinario MIBAC Accordo Programma Quadro Regione Puglia - MIBAC

PROGETTO Conversano (BA). Chiesa dei SS. Medici. Restauro conservativo ed estetico Putignano (BA). Chiesa S. Domenico. Restauro conservativo ed estetico, arredi Ginosa (TA). Chiesa Matrice. Restauro conservativo ed estetico Martina Franca (TA). Chiesa Sant'Antonio ai Cappuccini. Restauro conservativo ed estetico Andria (BA). Chiesa Cattedrale S. Maria Assunta in Cielo. Restauro dipinti murali, manufatti lignei, altari, rilievi e rivestimenti lapidei

44.000,00

92.000,00

92.000,00

150.000,00

Canosa di Puglia (BA). Battistero di San Giovanni. Lavori di somma urgenza per il restauro di intonaci e lacerti del pavimento musivo Rutigliano (BA). Chiesa Matrice. Restauro conservativo ed estetico: sedia arcipretale, cantoria, cassa d'organo, bussola IMPORTO COMPLESSIVO ANNO 2008

20.000,00

Mibac

50.000,00

Programma ordinario MIBAC

713.000,00

Vedi nota 1 pag. 58

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SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA PER LA PUGLIA


Fino al 1963 la vigilanza sugli archivi degli enti pubblici, su quelli degli istituti di credito e delle associazioni sindacali e su quelli privati, ricadeva su strutture che per la legge n. 2006 del dicembre 1939, avevano circoscrizioni territoriali amplissime al punto che la Soprintendenza archivistica di Napoli doveva esercitare la sua vigilanza sullintero Mezzogiorno continentale. Come fu sottolineato anche nella Relazione di accompagnamento al progetto di decreto del Presidente della Repubblica Norme relative allordinamento ed al personale degli archivi di Stato era impossibile che le soprintendenze archivistiche allora esistenti riuscissero a fare integralmente fronte ai complessi compiti loro affidati dalla legge. La riorganizzazione attuata con la normativa del 1963 determin, perci, un potenziamento della capacit di intervento della struttura archivistica italiana sui complessi documentari dorigine non statale che, finalmente, poteva non limitarsi alla mera repressione. Si esplicitava, cos, una nuova attenzione della Pubblica amministrazione e della ricerca storica per tipologie di fonti documentarie a lungo trascurate. Tale attenzione avrebbe costituito il naturale supporto alla successiva evoluzione dellattivit di tutela di quelle stesse fonti con la possibilit di collaborare con i detentori degli archivi per migliorare la conservazione e lordinamento di quei fondi. La legislazione del 1963 ha, a lungo, sotteso lattivit della Soprintendenza archivistica per la Puglia. Operante a partire dal 1964, la Soprintendenza ha progressivamente ampliato il raggio dazione del suo intervento non pi limitato ai soli archivi degli enti pubblici territoriali e non. Oltre a una sistematica azione di recupero di archivi privati meritevoli di essere segnalati, lattivit si progressivamente estesa ai fondi archivistici degli enti ecclesiastici e confraternali, agli archivi delle aziende autonome e sanitarie, a quelli degli enti di assistenza e beneficenza, a quelli assicurativi e previdenziali, a quelli degli ordini professionali e degli istituti di cultura e ricerca e delle istituzioni scolastiche, a quelli degli enti e delle associazioni sportive e delle agenzie fiscali. Tale intervento non si riduce, del resto, alla semplice vigilanza sullosservanza da parte dei soggetti pubblici e privati proprietari, possessori o detentori di archivi, degli obblighi imposti dalla legislazione di tutela o a istruire e formalizzare i provvedimenti relativi (anche in materia di acquisizione di materiale documentario per gli archivi di Stato del territorio pugliese). Alla verifica delle condizioni di conservazione del patrimonio archivistico non statale si affianca, di frequente, il censimento della documentazione sottoposta a ispezione e, a volte, linventariazione di quel patrimonio sia ad opera dei funzionari della Soprintendenza sia attraverso professionalit esterne. Una particolare attenzione stata dedicata negli anni agli archivi in formazione fornendo agli enti il necessario supporto per la preparazione di un personale pi consapevole delle reali esigenze di trattamento dei flussi documentali, soprattutto in vista dellintroduzione del protocollo informatico. La Soprintendenza rivolge, altres, specifica attenzione allintero settore dellantiquariato, vigilando in particolare sugli svariati esercizi commerciali che espongono in maniera pi o meno
Soprintendente Maria Carolina Nardella Referente per il progetto Angela Muscedra Strada Sagges, 3 70122 Bari Tel. 080 5789411 Fax 080 5789462 sa-pug@beniculturali.it

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Soprintendenza Archivistica per la Puglia

palese, materiale documentario e in collaborazione con il Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Bari - ha avuto modo di intervenire in maniera pi che significativa nel recupero non solo sul territorio nazionale - di beni documentari trafugati in epoche pi o meno recenti. Concorre, inoltre, non solo allapprovazione dei progetti di restauro di documenti presentati dai detentori di fondi archivistici e alla valutazione dellammissibilit degli intervento ai contributi statali, ma - grazie a modesti finanziamenti ministeriali - avvia al restauro documenti di particolare rilievo storico. Dal 1998 su sollecitazione della Direzione Generale per gli Archivi , daltro canto, impegnata nel Progetto Pergamo finalizzato alla costituzione di un archivio digitale dei fondi pergamenacei conservati in archivi pugliesi pubblici, privati ed ecclesiastici, riprodotti su supporto ottico. Le riproduzioni (finora di oltre 8.000 documenti), corredate di schede descrittive, consentono la consultazione sostitutiva del materiale riprodotto non solo su supporto magnetico presso la Soprintendenza o presso i proprietari o detentori del documento riprodotto. Dal 2003 dopo aver concluso apposite convenzioni con i possessori della documentazione la consultazione pu avvenire anche attraverso la rete telematica consultando il sito www.pergamopuglia.it. A parte il ruolo tradizionale di intermediazione svolto dallIstituto per laccesso degli studiosi alla consultazione degli archivi vigilati, da alcuni anni la Soprintendenza aderisce e partecipa al SIUSA, il progetto della Direzione Generale per gli Archivi che si propone di fornire allutenza un punto di accesso primario per la ricerca sul patrimonio archivistico non statale conservato al di fuori degli archivi di Stato. Nel sistema sono presenti dati acquisiti con precedenti progetti di censimento e inventariazione, nazionali e locali, condotti dalle Soprintendenze archivistiche in epoche diverse e con differenti gradi di analiticit, a partire dal progetto nazionale Anagrafe informatizzata degli archivi italiani, realizzato nello scorcio del Novecento nellambito della Carta del rischio del patrimonio culturale nazionale e attualmente in fase di avanzato recupero. LIstituto articolato in unit organizzative interne dedicate alle attivit amministrative e tecnico - scientifiche che derivano dalle funzioni istituzionali di tutela e valorizzazione degli archivi non statali presenti in Puglia. La salvaguardia del patrimonio culturale italiano non pu prescindere da una conoscenza non pi soltanto elitaria. Senza per questo trasformare anche i beni culturali in un oggetto di mero consumo, negli ultimi decenni si sempre pi affermata la scelta di valorizzarli attraverso una serie di iniziative (anche espositive) che hanno consentito a un pi vasto pubblico un accesso guidato alle diverse tipologie di tali beni. In tale prospettiva ha spesso operato anche la Soprintendenza archivistica per la Puglia, da sola o in collaborazione con enti pubblici e privati, altri istituti culturali e associazioni, privilegiando, spesso, unimpostazione didattica che ha consentito di instaurare proficue collaborazioni con le istituzioni scolastiche del territorio. Da alcuni anni le iniziative di promozione e valorizzazione sono organizzate nellambito del Piano annuale di comunicazione del Ministero. Numerose le pubblicazioni curate dalla Soprintendenza archivistica per la Puglia - in collaborazione con Enti e Istituzioni culturali - finalizzate alla tutela e alla fruizione degli archivi vigilati. Dal 1996, inoltre, lIstituto cura la collana Quaderni della Soprintendenza Archivistica per la Puglia: - Strumenti di gestione e di ricerca degli archivi italiani. Atti delle Giornate di studio, Molfetta, 9-10 dicembre 1994, a cura di Domenica Porcaro Massafra, Bari, Laterza, 1996. - Fonti documentarie per la storia di Latiano, a cura di Rita Silvestri, Latiano, Neografica, 1998. - Archivi di Principi e di Comunit. Fonti per la Storia di S. Vito dei Normanni. Atti del Seminario di studio. 13 dicembre 1996, S. Vito dei Normanni, a cura di Domenica Porcaro Massafra, Bari, Edipuglia, 1998. - Le carte della Comunit. Inventario dellarchivio storico di S. Vito dei Normanni, a cura di Giovanni Battista LAbbate, Bari, Edipuglia, 1998. - Taviano, i documenti e la storia. Inventario dellarchivio storico comunale, a cura di Maria Palasciano e Anna Maria Vern, Taviano, Grafema, 2000. - LArchivio storico del Comune di Bitonto. Inventario del fondo post unitario, a cura di Grazia Tat, Bari, Edipuglia, 2000 102

Soprintendenza Archivistica per la Puglia

- LArchivio storico del Comune di Bitonto Inventario dell Archivio antico secoli XV-XIX, a cura di Eugenia Vantaggiato, Bari, Edipuglia, 2001; - La selva doro del Cirullo monopolitano, a cura di Domenica Porcaro Massafra e Cristiana Anna Maria Guarnieri, Bari, Edipuglia, 2002; - Riforme in corsa ... Archivi pubblici e archivi dimpresa tra trasformazioni, privatizzazioni e fusioni, a cura di Domenica Porcaro Massafra, Marina Messina e Grazia Tat, con la collaborazione di Angela Muscedra, Bari, Edipuglia, 2006; - Archivio storico della diocesi di Castellaneta, voll. 2, a cura di Carlo dellAquila e Francesco Antonio Bernardi, Bari, Mario Adda Ed., 2007; - Storie di famiglie e storie di carte. Inventario dellarchivio dei principi Dentice di Frasso, a cura di Antonella De Lucia, Lecce, Imago Ed., 2008.

LUOGHI DELLA CULTURA Palazzo Sagges La Soprintendenza archivistica per la Puglia ha sede nellarea dellabitato di Bari Vecchia, prossima alla Cattedrale e al limite meridionale delle mura urbiche, dove sorge Palazzo Sagges, una casa palatiata del XVI secolo, che corrisponde allantico vicinio denominato Santa Maria de Jure Ioannaci dallintitolazione di una chiesa gi documentata nel 1103, che a partire dalla seconda met del XVII secolo cominci ad essere denominata (e con essa il rione) Santa Maria del Sannace seu San Giuseppe. Nel Palazzo Sagges inglobata la casa detta della Torretta, una struttura edilizia tipica del tessuto urbano della Bari medievale (la casa torre) con finalit eminentemente difensive. La prima notizia che indica questo edificio quale abitazione di Annibale de Rossi, esponente Palazzo Sagges, sede della Soprintendenza di una famiglia barese ascritta alla Piazza dei Archivistica per la Puglia, originariamente Nobili della citt, del 1599. casa palatiata del secolo XVI. Androne, accesso alla scala in pietra Nel 1630 la casa risulta di propriet di Giuseppe Martinez, esponente di una nobile famiglia originaria di Valenza, giunta a Bari probabilmente nella seconda met del XVI secolo quando, alla morte della regina Bona Sforza, la citt ritorna al demanio dello Stato. Nel 1701 Pietro Sagges, originario della Borgogna e regio cassiere della citt di Bari, acquista dai Martinez la dimora, che diverr il simbolo del prestigio sociale e della ricchezza materiale raggiunti dalla famiglia Sagges nel corso del XVIII secolo. Nel XIX secolo, con il declino sociale ed economico della famiglia inizia la fase di degrado del palazzo. I singoli locali o camere vengono via via alienati, acquistati da marinai o bottegai, esponenti di quel ceto subalterno che resta nella Citt vecchia dopo la nascita del Borgo Murattiano, fuori delle antiche mura, dove le famiglie pi abbienti costruiscono le nuove dimore. Nel 1927, infine, Giovanni Sagges, ultimo discendente della famiglia, vende ci che resta del fabbricato ormai tutto cadente da abbattersi e ricostruirsi. Nei primi anni 80 del secolo scorso furono eseguiti i la- Palazzo Sagges, passaggi aerei tra il corpo di vori di messa in sicurezza e liberazione dai detriti fi- fabbrica della casa palatiata e la casa orreata, a destra nella foto, struttura architettonica nanziati con fondi FIO. A partire dal 1995 fu avviato il medioevale dei secoli XI-XII, rinvenuta nel restauro vero e proprio delledificio, finanziato dal Mi- corso dei lavori di recupero e rifunzionalizzazione del complesso edilizio di Palazzo Sagges nistero dei Lavori Pubblici. negli anni Ottanta del secolo XX 103

Soprintendenza Archivistica per la Puglia

ELENCO PROGETTI REALIZZATI ANNO 2007 PROGETTO A) Progetti di recupero, salvaguardia e precatalogazione informatizzata di archivi vigilati: 1. Archivio storico comunale di Nard (LE) 2. Archivio storico Istituto Agrario Provinciale Umberto I di Andria (BA) 3. Archivio storico comunale di Cagnano Varano (FG) 4. Archivio storico comunale di Ceglie Messapica (BR) 5. Archivi Comitati CONI province di Bari, Brindisi e Taranto 6. Archivi Associazione dei Lions International Distretto 108 AB di Turi, Bari, Taranto 7. Atti deliberativi archivi comunali delle province di Bari, Brindisi, Foggia 8. Progetto nazionale Studium 2000-Archivio storico Universit degli Studi di Lecce 9. Archivi confraternali di Ginosa e di Laterza (TA) 10. Archivi scolastici della provincia di Bari B) Progetti di digitalizzazione 1. Progetto Pergamo 2. Scritture antiche della Citt di Bitonto (BA) C) Progetto di restauro 1. Archivio Diocesano di Monopoli (BA) Fondo Polignano IMPORTO COMPLESSIVO Vedi nota 1 pag. 58 1.779,00 83.947,00 4.368,00 24.000,00 MiBAC 3.500,00 3.500,00 IMPORTO FONTE INVESTIMENTO FINANZIAMENTO MiBAC

7.000,00

7.000,00

7.000,00

7.000,00

6.300,00

3.500,00 5.500,00 3.500,00 MiBAC

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Soprintendenza Archivistica per la Puglia

ANNO 2008 PROGETTO A) Progetti di recupero, salvaguardia e precatalogazione informatizzata di archivi vigilati: 1. Archivio storico comunale di Torre S. Susanna (BR) 2. Archivio storico comunale di Carosino (TA) 3. Archivi dei Comitati regionali pugliesi della Federazione Italiana Nuoto e della Federazione Medico Sportiva Italiana 4. Archivio storico ex IPAB Vittorio Emanuele II di Giovinazzo (BA) 5. Archivi ordini e collegi professionali della provincia di Brindisi 6. Archivio storico comunale di Sannicandro (BA) 7. Archivio dellIstituto Nazionale per lIstruzione e lAddestramento nel Settore Artigiano di Bari 8. Archivio privato Tamborino Magnini in Viterbo di Maglie (LE), archivi della moda del Salento, archivi della moda del territorio di Martina Franca (TA) 9. Archivio storico comunale di Bitritto (BA) B) Progetto per la realizzazione del Sistema informativo delle Soprintendenze Archivistiche (SIUSA), suddiviso nei seguenti subprogetti: 1. Implementazione, revisione e aggiornamento banca dati anagrafe archivi comunali della provincia di Taranto; 2. Implementazione, revisione e aggiornamento banca dati anagrafe archivi comunali della provincia di Lecce, archivio Giunta Regionale, archivi parrocchiali di S.Giorgio Martire di Bari-Loseto e di Santa Croce di Casamassima (BA) 3. Implementazione, revisione e aggiornamento banca dati anagrafe degli archivi comunali delle province di Bari, Brindisi, Foggia 4. Inserimento dati archivi delle opere pie 5. Inserimento dati archivi dei Comitati provinciali CONI di Bari, Brindisi, Taranto 6. Inserimento dati archivi dellOsservatorio meteorologico e geofisico L. Ferrajolo di Taranto, della Specola di Foggia, del Consorzio Universitario Interprovinciale Salentino, della Confraternita del Purgatorio di Gioia del Colle (BA) 7. Costituzione archivio digitale delle confraternite pugliesi 8. Inserimento dati archivi sanitari, aziende autonome e archivi ecclesiastici 9. Inserimento dati archivi circoli didattici della provincia di Bari 10. Implementazione banca dati archivi ecclesiastici IMPORTO COMPLESSIVO 94.492,00 Vedi nota 1 pag. 58 105 3.750,00 3.750,00 3.750,00 3.750,00 3.750,00 1.500,00 4.242,00 15.000,00 5.000,00 50.000,00 MiBAC IMPORTO INVESTIMENTO FONTE FINANZ. MiBAC

ARCHIVIO DI STATO DI BARI


Storia dell Istituto
Direttore Eugenia Vantaggiato Referenti per il progetto Damiana Iannone, Teresa Milella Via Pietro Oreste, 45 70123 - Bari as-ba@beniculturali.it mbac-as-ba@mailcert.beniculturali.it www.archiviodistatobari.beniculturali.it Orario di apertura al pubblico luned - venerd: 08.00 - 19.00; sabato: 08.00 - 14.00

La sua origine risale al decreto del 22 ottobre 1812 di Gioacchino Murat e alla legge organica degli Archivi del Regno del 12 novembre 1818, n. 1379, che istituiva gli Archivi provinciali del Mezzogiorno. LArchivio provinciale di Bari, posto alle dipendenze della Segreteria dellintendente, fu inizialmente allocato presso lOspedale degli Svizzeri e nel 1831 fu trasferito nel palazzo dellIntendenza. Listituto inizi a funzionare soltanto nel 1835 e circa un secolo pi tardi, negli anni 1936-1937, trov sistemazione nel palazzo della Provincia di Bari. Dipendono dallArchivio di Stato di Bari, a cui sono annessi una Scuola di Archivistica Paleografia e Diplomatica, una Sezione di fotoriproduzione, un Laboratorio di legatoria, restauro e cartotecnica, le Sezioni di Archivio di Stato di Trani e di Barletta. LA SEDE Dopo una serie di trasferimenti succedutisi nel corso degli anni, dal 2007 lArchivio ha trovato la sua sistemazione definitiva in via Pietro Oreste, n. 45, presso il complesso monumentale ex centro annonario della citt risalente agli anni Venti-Trenta del Novecento, denominato Cittadella della Cultura che ospita anche la Biblioteca Nazionale Sagarriga ViscontiVolpi. I depositi del materiale documentario sono dotati di scaffalatura compattata per unestensione di circa 30 chilometri. LIstituto dotato di unampia e luminosa sala di studio e di spazi interni ed esterni per lallestimento di mostre ed altre manifestazioni culturali. ATTIVITA DI CONSERVAZIONE E TUTELA La conservazione del patrimonio documentario prodotto da enti, magistrature e istituzioni del periodo preunitario e da organi periferici dellamministrazione dello Stato il principale compito istituzionale dellArchivio di Stato. Tale patrimonio, costituito anche da archivi notarili, archivi di corporazioni religiose soppresse, numerosi archivi di enti pubblici, di istituzioni private, di famiglie e di persone, copre un arco cronologico compreso tra lXI secolo e la seconda met del XX secolo. Dal 1980 lArchivio di Stato di Bari ha avviato progetti di riordinamento, schedatura ed inventariazione delle fonti archivistiche conservate, che hanno prodotto una notevole attivit di valorizzazione attraverso mostre e convegni. In particolare stato curato il censimento di diverse tipologie documentarie e del materiale cartografico, circa 8.000 pezzi dal 1604 al 1980. La tutela viene esercitata mediante apposite Commissioni di sorveglianza sugli atti darchivio, istituite presso ogni ufficio periferico dello Stato nellambito della provincia con compiti di vigilanza e di assistenza tecnica sugli archivi correnti e di deposito.

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Archivio di Stato di Bari

Laboratorio di legatoria, restauro e cartotecnica Afferente alla conservazione lattivit del Laboratorio di restauro annesso allIstituto che provvede a ripristinare la funzionalit strutturale del documento, soggetto a processi degenerativi causati da agenti chimici, fisici e biologici. Il restauro avviene sia manualmente sia con mezzi meccanici che consentono di realizzare varie tipologie di lavorazione. Si svolgono inoltre stages in collaborazione con altri istituti culturali. Sezione di fotoriproduzione Il servizio assicura la riproduzione su supporto analogico e digitale dei documenti conservati in archivio. La sezione, istituita nel 1962, dotata di moderne attrezzature e di personale specializzato. Presso la Sala di Studio disponibile un elenco aggiornato dei fondi archivistici microfilmati (microfilm di sicurezza e microfilm di integrazione) e delle riproduzioni digitali. Sezione informatica LArchivio di Stato di Bari fin dal 1980 ha aderito al programma di innovazione tecnologica della Pubblica Amministrazione, avviando un processo di informatizzazione che ha coinvolto sia il settore amministrativo sia quello tecnico-scientifico. Il risultato pi significativo costituito dalla banca dati degli strumenti di ricerca disponibile in Sala di Studio che consente una consultazione rapida dei fondi archivistici. Inoltre con la successiva realizzazione del sito Internet possibile acquisire informazioni sullattivit culturale, didattica della Scuola di Archivistica e sulle iniziative scientifiche, editoriali e di valorizzazione del patrimonio documentario dellArchivio. Listituto partecipa al progetto nazionale Sistema Informativo degli Archivi di Stato. Servizio protocollo informatico e flussi darchivio Il servizio stato attivato il 6 marzo 2006 in attuazione del DPR 445/2000. IL PATRIMONIO DOCUMENTARIO LArchivio di Stato di Bari conserva fondi e materiale documentario di notevole interesse per la storia del territorio. Si fornisce un elenco sintetico suddiviso cronologicamente per tipologia di produttori. Archivi degli antichi regimi Tribunale misto 1805; Corti baronali, Cisternino, Gioia del Colle, Gravina in Puglia, Loseto, Montrone, Locorotondo, Sannicandro 1793-1809 Archivi dal Decennio francese allUnit Intendenza di Terra di Bari 1806-1860; Consiglio dIntendenza 1807-839; Sottintendenza di Altamura 1811-1861; Sottintendenza di Barletta 1811-1861; Consiglio generale degli ospizi di Terra di Bari 1809-1899; Giudicati di pace, Acquaviva, Bitonto, Capurso, Casamassima, Cassano, Castellana Grotte, Fasano, Gioia del Colle, Gravina in Puglia, Giovinazzo, Locorotondo, Mola, Noci 1809-1819; Regi giudicati di circondario, Acquaviva, Altamura, Bari, Bitonto, Canneto, Capurso, Casamassima, Cassano, Castellana, Fasano, Gioia del Colle, Giovinazzo, Gravina, Grumo, Locorotondo, Mola, Monopoli, Noci, Putignano,Turi 1817-1865; Direzione provinciale dei dazi diretti del demanio e dei diritti diversi 1807-1872 Archivi del periodo postunitario Prefettura 1860-1977; Giunta provinciale amministrativa 1892-1966; Commissione provinciale di sorveglianza sui beni dellasse ecclesiastico 1867-1908; Amministrazione per

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Archivio di Stato di Bari

le attivit assistenziali italiane e internazionali 1946-1977; Questura 1892-1992; Commissariati di pubblica sicurezza, Andria, Bari Nuova, Bari Picone, Bitonto, Gravina in Puglia 1960-1994; Commissariato di pubblica sicurezza presso le Ferrovie dello Stato di Bari 1906-1968; Polizia di Stato - Ufficio ispettivo di Puglia e Basilicata 1950-1996; Commissariato di governo nella Regione Puglia 1970-1986; Avvocatura distrettuale dello Stato 1911-1993; Uffici di conciliazione, Bari, Bitonto 1899-1983; Preture, Acquaviva delle Fonti, Altamura, Bari, Bitetto, Bitonto, Canneto, Capurso, Casamassima, Cassano delle Murge, Castellana Grotte, Conversano, Fasano, Gioia del Colle, Giovinazzo, Gravina in Puglia, Grumo Appula, Locorotondo, Modugno, Mola, Molfetta, Monopoli, Noci, Palo del Colle, Putignano, Rutigliano, Santeramo in Colle, Terlizzi, Turi 1806-1990; Tribunale civile e penale di Bari 1862-1980; Procura del re (poi Procura della repubblica) presso il Tribunale di Bari 1900-1976; Corte di appello di Bari 1928-1979; Sezione di Corte dappello di Lucera 1944-1947; Procura del re (poi Procura generale della repubblica) presso la Corte dappello di Bari 1921-1980; Corte dassise di Bari (gi Corte straordinaria del circolo di Trani in Bari) 1847-1975; Corte dassise di Foggia 1940-1950; Corte dassise di Lucera 19401950; Corte dassise di Taranto 1931-1935; Corte dassise dappello di Bari 1919-1960; Tribunale di commercio di Bari 1826-1887;Tribunale di sorveglianza presso il distretto della Corte dappello di Bari 1976-1984;Tribunale per i minorenni di Bari 1934-1977; Procura del re (poi Procura della repubblica) presso il Tribunale per i minorenni di Bari 1935-1981; Subeconomati diocesani per i benefici vacanti della provincia di Bari 1861-1929; Direzione centri di rieducazione dei minorenni di Puglia Lucania e Calabria, Centro di rieducazione dei minorenni di Alberobello e Locorotondo 1960-1978; Intendenza di finanza 1885-1979; Uffici del registro, Adelfia, Bitonto, Capurso, Casamassima, Conversano, Giovinazzo, Grumo Appula, Modugno, Mola di Bari, Molfetta, Monopoli, Rutigliano,Terlizzi 1862-1972; Ufficio del registro atti privati bollo e demanio di Bari 1968-2000; Ufficio del registro di Bitonto 1862 -1972; Uffici distrettuali delle imposte dirette, Adelfia, Altamura, Bari, Bitonto, Conversano, Gioia del Colle, Monopoli, Putignano, Terlizzi 1875-1979; Ispettorato compartimentale delle imposte dirette 1924-1974; Ufficio tecnico erariale 1876-1956; Commissione tributaria di I grado 1966-1986; Commissione tributaria di II grado 19422000; Manifattura dei tabacchi 1909-2001; Direzione provinciale del tesoro 1974-1994; Ufficio provinciale di leva 1891-1934; Distretto militare di Bari 1842-1928; Consiglio di leva 1862-1911; Capitaneria di porto del compartimento marittimo di Bari 1876-1969;Tribunale militare territoriale di Bari 1861-1913; Tribunale militare di Napoli 1905-1920; Tribunale militare marittimo di Taranto 1915-1947; Tribunale militare marittimo di Brindisi Napoli, elenco generale; Tribunale militare territoriale di Catanzaro 1861-1895; Tribunale militare territoriale di Taranto 1940-1964; Tribunale militare territoriale di guerra Sezione di Bari 1941-1942; Tribunale militare di Taranto Sezione autonoma di Lecce 1943-1945; Procura militare della repubblica presso il Tribunale militare di Bari 1915-1962; Tribunale militare territoriale di bordo Brindisi Napoli Taranto 1943-1945; Aeronautica militare, Direzione territoriale dei Servizi Materiali Aeroporti di Bari 1935-2006; Direzione didattica statale Balilla di Bari 1872-1941; Direzione didattica statale 6 Circolo S. Giovanni Bosco di Bari 1935-1945; Direzione didattica statale Distretto n. 13 di Valenzano 1887-1934; Scuola media statale Nunzio Ingannamorte di Gravina in Puglia 19511958; Conservatorio Niccol Piccinni di Bari 1929-1971; Provveditorato regionale alle opere pubbliche per la Puglia 1908-1991; Ufficio del genio civile 1884-1985; Ufficio del genio civile per le opere marittime 1864-1993; Ufficio metrico provinciale 1965-1978; Ispettorato compartimentale dellagricoltura 1949-1973; Ispettorato provinciale dellagricoltura 1935-1978; Ispettorato ripartimentale delle foreste 1877-1979; Ispettorato provinciale dellalimentazione 1941-1977; Ufficio regionale del lavoro e della massima occupazione 1946-1973; Ispettorato provinciale del lavoro 1927-1955; Ufficio del medico provinciale 1919-1976; Ufficio di sanit marittima ed aerea 1958-1985; Soprintendenza ai beni ambientali architettonici artistici e storici per la Puglia 1923-2000; Soprintendenza bibliografica 1922-1978; Universit degli studi di Bari 1925-1998 Archivi e complessi documentari diversi Pergamene secc. XI XIX; Archivio notarile di Bari 1444-1906; Archivio storico del Comune di Bari secc. XVI-XXI; Archivio storico del Comune di Modugno 1759-1947; Archivio

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storico del Comune di Mola di Bari 1755-1934; Archivio storico del Comune di Palo del Colle 1522-1873; Archivio storico del Comune di Santeramo in C., Deliberazioni decurionali 1781-1861; Atti catastali 15421976; Atti demaniali 1806-1926; Stato civile, Acquaviva delle Fonti, Alberobello, Altamura, Bari, Binetto, Bitetto, Bitonto, Bitritto, Canneto, Capurso, Carbonara di Bari, Casamassima, Cassano Murge, Castellana Grotte, Ceglie del Campo, Cellamare, Conversano, Coreggia (frazione di Alberobello), Gioia del Colle, Giovinazzo, Gravina in Puglia, Grumo Appula, Locorotondo, Loseto, Modugno, Mola di Bari, Monopoli, Montrone, Noci, Noicattaro, Palese, Palo del Colle, Poggiorsini, Polignano a mare, Putignano, Rutigliano, Sammichele di Bari, Sannicandro di Bari, Santeramo in Colle, Santo Spirito, Toritto, Turi, Valenzano 1866-1935; Corporazioni religiose soppresse 1530-1897; Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza (Opere pie, Congregazioni di carit, EE.C.A. ecc.), Acquaviva delle Fonti, Adelfia, Alberobello, Altamura, Bari, Binetto, Bitetto, Bitonto, Bitritto, Canneto, Capurso, Casamassima, Cassano Murge, Cellamare, Conversano, Giovinazzo, Gravina in Puglia, Grumo Appula, Modugno, Noci, Noicattaro, Palo del Colle, Poggiorsini, Polignano a mare, Putignano, Rutigliano, Sammichele di Bari, Sannicandro di Bari, Santeramo in Colle, Toritto, Triggiano, Turi, Valenzano 1605-1985; Sacro monte di piet - Ospedale civile di Bari 1605-1973; Istituto educativo assistenziale Giovanni XXIII (gi Asilo di piet) di Bari 1822-1985; Ospedale di Molfetta 1699-1977; Provincia di Bari 1806-1935; Camera di commercio 1834-1984; Consorzio provinciale granario 1915-1924; Commissione provinciale per lartigianato 1964-1991; Ente nazionale di previdenza e di assistenza per i dipendenti degli enti di diritto pubblico 1962-1981; Ente nazionale per la previdenza e lassistenza degli statali 1969-1980; Ente nazionale per lassistenza dei lavoratori 1946-1978; Ente nazionale per la protezione morale del fanciullo 1947-1979; Ente nazionale per lassistenza agli orfani dei lavoratori italiani 19471980; Ente pugliese per la cultura popolare e leducazione professionale di Puglia e Basilicata 1920-1995; Istituto autonomo case popolari 19201990; Istituto per lo sviluppo delledilizia sociale per la Puglia e la Lucania 1956-1974; Patronati scolastici, Acquaviva delle Fonti,Valenzano 1948-1978; Ente per lo sviluppo dellirrigazione e la trasformazione fondiaria di Puglia e Basilicata 19281996; Ente regionale di sviluppo agricolo della Puglia 1948-1987; Consorzi strade vicinali, Acquaviva delle Fonti, Bari, Castellana Grotte, Conversano, Gravina in Puglia, Palo del Colle, Rutigliano, Santeramo, Turi, Valenzano 1914-1978; Archivi privati: Associazione degli industriali della provincia di Bari 1912-1992; Famiglia Caracciolo Carafa di Santeramo 1191-1969; Vittorio Chiaia 1951-2001; Impresa Cesare Contegiacomo di Putignano 19521990; Giuseppe DEttole dei Picerna sec. XIX; Famiglia Esperti di Barletta 1674-1848; Michele Ficarelli sec. XX; Tommaso Ghezzi Petraroli 18201882; Pietro Giorgio - Manlio Livio Cassandro 1897-1974; Casa editrice Giuseppe Laterza & figli 1901-1959; Sabino Palmieri 1903-1958; Luigi Sada 1812-1938; Giuseppe Signorile Bianchi 1920-1975; Famiglia Sylos di Bitonto 1505-1991; Miscellanea Michele Viterbo, detto Peucezio 1565-1861; Archivi fascisti 1912-1943; Raccolta di cartografia secc. XVIII-XX; Timbri metallici; Emeroteca.

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GESTIONE DEI SERVIZI AL PUBBLICO Ufficio per le relazioni con il pubblico Lufficio fornisce agli utenti informazioni sulle attivit dellIstituto, sui compiti e sullorganizzazione dellAmministrazione archivistica e svolge anche il servizio di comunicazione e diffusione delle iniziative di promozione e valorizzazione. Sala di Studio Lattivit di consultazione e accesso ai documenti conservati dallArchivio garantita dal Servizio di Sala di Studio e dallUfficio Certificazioni e Visure. I cittadini hanno la possibilit di effettuare ricerche per uso di studio, per uso amministrativo o per uso personale, attraverso lutilizzo di strumenti di ricerca (guide, inventari, elenchi, indici, rubriche ecc.) sia su supporto cartaceo che digitale. I due servizi sono attivi anche per corrispondenza con amministrazioni pubbliche, agenzie, privati cittadini o utenti residenti allestero. Lattivit, disciplinata da varie norme e dal regolamento interno, in continuo incremento per laumentata esigenza dei cittadini di autodocumentare i propri diritti e per le quotidiane ricerche da parte soprattutto del mondo universitario. Si registra, inoltre, una grande e pressante richiesta di documentazione catastale, finalizzata a ricerche patrimoniali su fonti catastali ed atti ad essa correlati (mutazioni di quote, successioni, atti notarili, verbali di aggiudicazione, ecc.). Si forniscono statistiche sullattivit degli ultimi anni. ANNO 2007 Presenze Ricerche per corrispondenza 1644 92 423 205

2000 1500 1000 500 0 Sala Studio Ufficio Visure e Certificazioni


Presenze Ricerche per corrispondenza

ANNO 2008 Presenze Ricerche per corrispondenza 1976 192 895 412

2000 1000
Presenze

0 Sala Studio Ufficio Visure e Certificazioni


Ricerche per corrispondenza

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Biblioteca Costituita in gran parte da volumi e periodici a carattere soprattutto storico-istituzionale ed archivistico, destinata essenzialmente alla fruizione da parte dei funzionari in servizio presso listituto, come supporto dellattivit lavorativa; tuttavia a disposizione anche degli utenti frequentatori della Sala di studio, con esclusione del prestito esterno.

ATTIVITA DI VALORIZZAZIONE Attivit didattica e formativa Listituto svolge fin dal 1980 unintensa attivit didattica e di formazione con la promozione di numerose iniziative e il coinvolgimento del mondo scolastico, universitario e degli enti e istituzioni culturali e di ricerca. I principali servizi didattici offerti consistono in visite guidate, progetti di ricerca e laboratori didattici. La collaborazione didattica offerta allUniversit prevede lattivazione di stages formativi e specialistici su fondi archivistici o in settori e servizi dellIstituto, quali il laboratorio di legatoria, restauro e cartotecnica, in cui gli studenti sono seguiti da tutors. Infine sono attivati, in collaborazione con enti ed istituzioni culturali e di ricerca, interventi didattici per la formazione e laggiornamento dei docenti, corsi di carattere generale sulluso delle fonti archivistiche o specialistici su particolari fondi o tematiche. Concessioni in uso Le caratteristiche peculiari dellattuale sede, dotata di ampi spazi espositivi e di una sala conferenze, rendono lArchivio di Stato di Bari luogo ideale per la realizzazione di eventi e manifestazioni culturali su richiesta da parte di soggetti esterni, con possibilit di utilizzo degli spazi mediante concessione in uso degli stessi. Scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica Presso lArchivio di Stato di Bari opera dal 1974 la Scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica. La Scuola di grado parauniversitario, statale, pubblica e gratuita; svolge compiti di formazione per il personale tecnico scientifico dellamministrazione archivistica, ma aperta anche ad allievi esterni, in possesso del diploma di scuola media di secondo grado. Nel percorso formativo si svolgono lezioni teoriche, esercitazioni pratiche, stages e seminari tematici. Al termine del II anno di corso si sostengono gli esami finali e viene rilasciato il Diploma di Archivistica, Paleografia e Diplomatica. Nel corso dellultimo biennio si sono iscritti 101 candidati di cui 43 ammessi alla frequenza e 22 diplomati. e-mail: as.ba.scuolaapd@beniculturali.it Manifestazioni espositive LIstituto promuove la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio documentario attraverso mostre, convegni, conferenze, seminari, attivit didattica e di formazione, pubblicazioni scientifiche. Tali attivit possono essere organizzate in proprio o in collaborazione con altri enti e istituzioni culturali, a livello non soltanto locale ma anche nazionale e internazionale. Si segnalano a partire dal 2000 le seguenti iniziative: - La rivoluzione del 1799 in Terra di Bari, Modugno 2000 - Bona Sforza duchessa di Bari e regina di Polonia, Bari Cracovia 2000 - Le vie di comunicazione per i viaggi e il turismo, mostra documentario-fotografica,Trani 2000 - Una cartolina per la pace, Bari 2001 - Luigi Giuseppe Capotorti. Un musicista pugliese allievo di Piccinni, Bari 2001 - I luoghi dellincontri, mostra documentario-fotografica, Barletta 2002 - Arte vita, in occasione del centenario della nascita di Peppino de Filippo, Bari 2003 - Le prime voci dellItalia libera. La stampa in Puglia 1943-45, Bari Bitonto 2003-2004 - Malaria, Castellaneta Marina, settembre 2004 - Strutture sanitarie in Terra di Bari, Bari, Aula Magna del Policlinico, settembre 2004 - Pensare allo sport come educazione, Bari 2004

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- Acqua e spazio, in collaborazione con lArcheoclub di Bari e lENEC, Bari dicembre 2004 - Dal Congresso di Bari dei CLN al 1 Convegno Meridionalista. La questione meridionale nel II dopoguerra, Bari 2005 - 141 anniversario 1 treno a Barletta, Barletta, Teatro comunale G. Curci 21-25 settembre 2005 - La fantasia nel gioiello, in collaborazione con lInternational Inner Wheel, Bari ottobre 2005 - Le arti grafiche in Terra di Bari, Bari, Cittadella della Cultura, ottobre-novembre 2005 - Cento anni di lotta per i diritti, la democrazia e la pace. La Camera del Lavoro di Bari. 1901-2006, Bari ottobre-novembre 2006 - Il treno della memoria, in occasione della Giornata della Memoria, Bari gennaio 2006 - Un mare di Archivi, mostra navigante a bordo della nave scuola Palinuro, Bari maggio 2006 - Onde di emozioni, Bari 2006 - Shoah, mostra multimediale itinerante, Bari Cittadella della Cultura, 27 gennaio - 8 febbraio 2007 - Acquainvista , Bari-Cittadella della Cultura, luglio settembre 2007 - Gramsci, Il pensiero lucido. Luomo, le idee, la storia, mostra documentaria e bibliografica in occasione del 70 anniversario della morte di Antonio Gramsci, 13 dicembre 2007 - 10 gennaio 2008. - Fascismo e leggi razziali in Puglia: libri e documenti, mostra documentaria a latere della mostra SHOAH. Il treno della memoria, nel febbraio 2007 - Tra Puglia e Albania, mostra fotografica - 2008 - Festa della musica, conferenza, concerto e danze popolari della tradizione salentina 2008 - Amore di ogni tempo, mostra documentario-iconografica - 2008 - Bona Sforza duchessa di Bari, mostra didattica di libri, codici, documenti e manufatti artistici 2008 - La provincia dei Frati Minori Cappuccini di Puglia: 5 secoli di storia, convegno e mostra documentario-fotografica itinerante - 2008 - Chiese e conventi cappuccini in Terra di Bari, mostra documentario-iconografica 2008 - Arte in Puglia dal Medioevo al Settecento, anteprima della mostra di opere darte 2008 - Fascismo e leggi razziali: dalla persecuzione dei diritti alla persecuzione delle vite, Trani 2008 Pubblicazioni: - ARCHIVIO DI STATO DI BARI, La presenza ebraica in Puglia. Fonti documentarie e bibliografiche, a cura di C. COLAFEMMINA, P. CORSI, G. DIBENEDETTO, Bari 1981. - ARCHIVIO DI STATO DI BARI, La presenza ebraica in Puglia: testimonianze archivistiche ed archeologiche, a cura di D. IANNONE, Guida alla mostra realizzata in occasione del Congresso Internazionale Italia Judaica, Bari 1981. - ARCHIVIO DI STATO DI BARI - COMUNE DI BARI, Rassegna di fonti documentarie della storia civica barese, Catalogo della mostra, Bari 1981 - ARCHIVIO DI STATO DI BARI - PROVINCIA DI BARI, La cartografia storica nelle fonti documentarie. Terra di Bari nel XVIII e XIX secolo, Catalogo della mostra, Molfetta 1981. - CITT DI MONOPOLI - ARCHIVIO DI STATO DI BARI, Limmagine e il progetto. Il territorio comunale in Terra di Bari nel XVIII e XIX secolo, Catalogo della mostra, Monopoli 1981. - CITT DI PUTIGNANO - PROVINCIA DI BARI - ARCHIVIO DI STATO DI BARI, La cartografia storica nelle fonti documentarie. Il territorio di Putignano nel XVIII e XIX secolo, Catalogo della mostra, Putignano 1981. - ISTITUTO PER LA STORIA DEL RISORGIMENTO, COMITATO DI BARI ARCHIVIO DI STATO DI BARI ARCHIVIO DI STATO DI FOGGIA - ARCHIVIO DI STATO DI LECCE, Istituzioni e societ nellet della Restaurazione: la salute pubblica in Puglia, Guida alla mostra, Bari 1981. - Istituzioni e territorio in Terra di Bari. Fonti documentarie e cartografiche del XIX secolo, Fascicolo illustrativo della mostra, pubblicato con il contributo dellArchivio di Stato di Bari in Storia dellurbanistica, I (1981), 1 - REGIONE PUGLIA - ARCHIVIO DI STATO DI BARI, Conversano in cento anni di vita politica e amministrativa (1880-1980). Rassegna di fonti documentarie, Catalogo della mostra, Bari 1981.

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- COMUNE DI BARI- ARCHIVIO DI STATO DI BARI, La Basilica di San Nicola nella vita del Comune barese, Guida alla mostra, Bari 1982. - ISTITUTO PER LA STORIA DEL RISORGIMENTO ITALIANO, COMITATO DI BARI - ARCHIVIO DI STATO DI BARI ARCHIVIO DI STATO DI FOGGIA - ARCHIVIO DI STATO DI LECCE, Istituzioni e societ nellet della Restaurazione. La salute pubblica in Puglia, Catalogo della mostra, Bari 1982. - ARCHIVIO DI STATO DI BARI - ISTITUTO PER LA STORIA DEL RISORGIMENTO, BARI, Vita politica e sociale in Terra di Bari durante lepopea garibaldina 1860-1866, Guida alla mostra, Bari 1983. - ARCHIVIO DI STATO DI BARI SEZIONE DI ARCHIVIO DI STATO DI BARLETTA, Barletta tra il grano e la sabbia. I progetti per il porto, Catalogo della mostra, Bari 1983 - ASSOCIAZIONE MARINARA PUGLIA , BARI - ARCHIVIO DI STATO DI BARI - COMUNE DI BARI, ASSESSORATO ALLA CULTURA, Cera una volta la Societ di navigazione a vapore Puglia Bari 18761932, Guida alla mostra, Bari 1983. - G. TAT, Archivistica ecclesiastica regionale. Cenni istituzionali, storici e legislativi, Bari 1983 (Archivio di Stato di Bari - Scuola di Archivistica Paleografia e Diplomatica). - Codici liturgici in Puglia, Bari 1984 (Archivio di Stato di Bari - Scuola di Archivistica Paleografia e Diplomatica) - Bona Sforza Regina di Polonia e Duchessa di Bari. Saggi e documenti, a cura dellARCHIVIO DI STATO DI BARI, Bari 1984. - ISTITUTO PER LA STORIA DEL RISORGIMENTO, COMITATO DI BARI - ARCHIVI DI STATO DI BARI, BRINDISI, FOGGIA, LECCE - COMUNE DI MODUGNO - COMUNE DI FOGGIA, Il 1848 in Puglia. Aspetti politici e sociali, Catalogo della mostra, Bari 1984. - P. CORDASCO, Larchivio del Capitolo Metropolitano di Bari, Bari 1984 (Archivio di Stato di Bari - Scuola di Archivistica Paleografia e Diplomatica) - F. MAGISTRALE, Il codice A 45 della Biblioteca comunale E. Rogadeo di Bitonto. Studio codicologico, paleografico, testuale, Bari 1984 (Archivio di Stato di Bari - Scuola di Archivistica Paleografia e Diplomatica) - M.G. ARBORE, A.P. CIMAGLIA, Bari dalla caduta del fascismo al I Congresso dei Comitati di Liberazione Nazionale, Bari 1985 - ARCHIVIO DI S. NICOLA - ARCHIVIO DI STATO DI BARI, I codici liturgici in Puglia, Bari 1986. - A. CARDIOTA - R. MAZZA, Lazione della Camera di Commercio nella vita economica e culturale barese, Bari 1986. - Contributo documentario alla storia della Puglia barese (1943-1948), a cura di M. SPAGNOLETTI, Bari 1985 (Archivio di Stato di Bari - Scuola di Archivistica Paleografia e Diplomatica) - D. IANNONE, Insediamenti francescani in Bari (Chiese e case religiose dentro e fuori le mura), Bari 1987 - ARCHIVIO DIOCESANO DI BISCEGLIE - ARCHIVIO DI STATO DI BARI, Bisceglie nella documentazione grafica dal 500 al 900. Catalogo della mostra, Molfetta 1988 - Bari moderna 1790-1990, Volume pubblicato in occasione della mostra documentaria realizzata dallArchivio di Stato di Bari e dal Centro inter.le studi per la storia della citt - Sezione Puglia e Basilicata, Milano 1990 - COMUNE DI FASANO, ASSESSORATO ALLA CULTURA - ARCHIVIO DI STATO DI BARI - BIBLIOTECA COMUNALE I. CIAIA, FASANO - ARCHIVIO STORICO COMUNALE, FASANO, REGIONE PUGLIA, ASSESSORATO ALLA CULTURA, Dal casale alla citt. Fasano nelle carte darchivio dal XVII al XIX sec., Guida alla mostra, Fasano 1990 - A. POMPILIO, Archivi e storiografia, Bari 1992 (Archivio di Stato di Bari - Scuola di Archivistica Paleografia e Diplomatica) - SOPRINTENDENZA PER I BENI AMBIENTALI ARCHITETTONICI ARTISTICI E STORICI PER LA PUGLIA - ARCHIVIO DI STATO DI BARI - MUSEO NAZIONALE DI CASTEL SANTANGELO, ROMA - BIBLIOTECA DE GEMMIS, BARI - MUSEO STORICO CIVICO DI BARI, La Guardia Nazionale in Terra di Bari, Catalogo della mostra, Bari 1994 - ARCHIVIO DI STATO DI BARI, Arte e scienza medica. Istituzioni, ambiente e medicina in Terra di Bari. Catalogo della mostra, Roma 1995. - ARCHIVIO DI STATO DI BARI - STUDIUM BIBLICUM FRANCISCANUM HIERUSALEM, I codici liturgici latini di Terra Santa, Guida alla mostra, Fasano 1995 - Monumenti e scavi di antichit in Terra di Bari (1806-1918). Inventario a cura di M.T. INGROSSO e T. MILELLA, Bari 1995 (Archivio di Stato di Bari - Scuola di Archivistica Paleografia e Diplomatica)

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- R. SCAVO, Storia della storiografia. Dallet arcaica allalto medioevo, Bari 1995 (Archivio di Stato di Bari - Scuola di Archivistica Paleografia e Diplomatica) - ARCHIVIO DI STATO DI BARI - BIBLIOTECA NAZIONALE DI BARI, Bari: passato - presente. Incontro con la citt, Guida alla mostra, Bari 1995 - P. CORDASCO, Contributo allo studio del notariato meridionale (secoli XII-XIV), Bari 1996 (Archivio di Stato di Bari - Scuola di Archivistica Paleografia e Diplomatica) - Privilegio di Carlo II dAngi, 1294 ottobre 29, Teano, Bari 1996 (Archivio di Stato di Bari - Scuola di Archivistica Paleografia e Diplomatica) - Cronache di vita scolastica barese 1942-1943/1944-1945, a cura di A. POMPILIO, Bari 1997 - M. DAGOSTINO, La minuscola tipo Anastasio dalla scrittura alla decorazione, Bari 1997 (Archivio di Stato di Bari - Scuola di Archivistica Paleografia e Diplomatica) - R. SCAVO, Storia della storiografia. Dalle cronache comunali allIlluminismo, Bari 1997 (Archivio di Stato di Bari - Scuola di Archivistica Paleografia e Diplomatica) - Societ, cultura e sport. Immagini e modelli in Puglia dallantichit al XX secolo. Catalogo della mostra realizzata da ARCHIVIO DI STATO DI BARI - BIBLIOTECA NAZIONALE SAGARRIGA VISCONTI VOLPI DI BARI - SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA PER LA PUGLIA - SOPRINTENDENZA PER I BENI AMBIENTALI ARCHITETTONICI ARTISTICI E STORICI DELLA PUGLIA - CONI, COMITATO REGIONALE DI PUGLIA - PROVINCIA DI BARI, ASSESSORATO ALLA CULTURA - PINACOTECA PROVINCIALE DI BARI, Bari 1997 - BIBLIOTECA COMUNALE I. CIAIA, FASANO - ARCHIVIO DI STATO, BARI, Fasano nei Cabrei dei Cavalieri di Malta, I, 1748, pianta del Cabreo di Fasano, II, 1777, Baliaggio di S. Stefano, Manduria 1998 - DIREZIONE REGIONALE DELLE ENTRATE PER LA PUGLIA - ARCHIVIO DI STATO DI BARI, Limposizione fiscale in Terra di Bari. Istituzioni e privilegi (secc. XII-XX), Bari 1998 - V.A. MELCHIORRE - A.M. SQUICCIARINI RIGONE, Il Tribunale Militare di Bari ex Casa della Missione di S. Vincenzo De Paoli, Bari 1998 - ARCHIVIO DI STATO DI BARI, Indici delle principali disposizioni normative secondarie riguardanti il Ministero per i Beni Culturali e Ambientali (1974/1997) e lAmministrazione degli Archivi di Stato (1940/1975), a cura di V. Cappetta, Bari 1999 - Musica ritrovata. Manoscritti musicali dal XVIII al XIX secolo conservati nellArchivio di Stato di Bari. Catalogo a cura di ISTITUTO DI BIBLIOGRAFIA MUSICALE DI PUGLIA - ARCHIVIO DI STATO DI BARI, Bari 1999 - CITT DI FASANO, ASSESSORATO ALLA CULTURA - ARCHIVIO DI STATO DI BARI - BIBLIOTECA COMUNALE IGNAZIO CIAIA, FASANO - ARCHIVIO STORICO COMUNALE, FASANO, 1799 dallutopia al martirio. Ignazio Ciaia e la repubblica napoletana, Guida alla mostra, Fasano 1999 - COMUNE DI MODUGNO, ASSESSORATO ALLA CULTURA - ARCHIVIO DI STATO DI BARI, La rivoluzione del 1799 in Terra di Bari, Catalogo, Modugno 2000 - ARCHIVIO DI STATO DI BARI - UNIVERSIT DEGLI STUDI DI BARI, ISTITUTO DI STORIA DELLARTE - ARCHIWUM PAN STWOWE W KRAKOWIE - ZAMEK KRLEWSKI NA WAWELU, Bona Sforza regina di Polonia e duchessa di Bari, Catalogo della mostra, I, Roma 2001. - M. SAMMATI, La confraternita di S. Pasquale Baylon a Bitonto. Notizie storiche e fonti documentarie dal 1717 al 1900, Bari 2001 (Archivio di Stato di Bari - Scuola di Archivistica Paleografia e Diplomatica) - R. SCAVO, Sigilli, Bari 2001 (Archivio di Stato di Bari - Scuola di Archivistica Paleografia e Diplomatica) - SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA PER LA BASILICATA, Linventario dellarchivio parrocchiale di Pomarico, a cura di M. GOLIA, Bari 2002 - ARCHIVIO DI STATO DI BARI, Gli Ebrei in Terra di Bari durante il Viceregno spagnolo. Saggio di ricerche archivistiche, a cura di C. COLAFEMMINA e G. DIBENEDETTO, Bari 2003 - ARCHIVIO DI STATO DI BARI - C.R.A.T.E, CENTRO REGIONALE ASSISTENZA TUTELA EMIGRANTI, La Storiatante storie. Lemigrazione pugliese nel mondo, Bari 2004 - V.R. DIOCESANO, Gli eventi napoletani del 1848 e i processi politici in Terra di Bari, Bari 2004 (Archivio di Stato di Bari - Scuola di Archivistica Paleografia e Diplomatica) - A. ROSSI, Translatio Ovidii. Note paleografiche sulle traduzioni medievali delle Metamorfosi, Bari 2004 (Archivio di Stato di Bari - Scuola di Archivistica Paleografia e Diplomatica) - ARCHIVIO DI STATO DI BARI - SEZIONE DI ARCHIVIO DI STATO DI TRANI - CITT DI TRANI, Sacra Regia Udienza di Terra di Bari (carte amministrative aa. 1592-1808), a cura di D. IANNONE, Piedimonte Matese, 2006

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- ARCHIVIO DI STATO DI BARI - SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA PER LA PUGLIA, La Puglia e il Mare, Catalogo della mostra, Bari 2006 - MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVIT CULTURALI - COMUNE DI BARI - AUTORIT PORTUALE DI BARI - MARINA MILITARE, Onde di emozioni, Catalogo della mostra, Bari 2006 - A. ROSSI, Leges et brebia, Annotazioni in margine alla storia del diritto e allarchivistica, Bari 2007 (Archivio di Stato di Bari - Scuola di Archivistica Paleografia e Diplomatica) - ARCHIVIO DI STATO DI BARI - UNIVERSIT DEGLI STUDI DI BARI, ISTITUTO DI STORIA DELLARTE - ARCHIWUM PAN STWOWE W KRAKOWIE - ZAMEK KRLEWSKI NA WAWELU, Bona Sforza regina di Polonia e duchessa di Bari, Catalogo della mostra, II, Roma 2007 - C. DESANTIS, G. MAIORANO, M. SAMMATI, B. VIGANOTTI, Fonti notarili conservate nellArchivio di Stato di Bari, in C.Petrarota, Il sistema delle residenze vescovili e i seminari in Puglia. Un caso particolare: la citt di Bitonto secc. XVI-XVII, Bari, Adda, 2007 - M. PANSINI, Le fonti dellArchivio di stato di Bari sullAlbania, in Puglia e Albania nel Novecento, a cura di Giulio Esposito, Vito Antonio Leuzzi e Nevila Nika, Nard, Besa, 2008 - M. PANSINI, Provvedimenti razziali e propaganda antisemita; Fonti documentarie; Nuove fonti dellArchivio di Stato di Bari, in ISTITUTO PUGLIESE PER LA STORIA DELLANTIFASCISMO E DELLITALIA CONTEMPORANEA-ARCHIVIO DI STATO DI BARI, Leggi razziali in Puglia, a cura di Vito Antonio Leuzzi, Mariolina Pansini, Giulio Esposito, Bari, Progedit, 2009 - LA CGIL PER I DIRITTI LA DEMOCRAZIA LA PACE. 1901-2006 Cento anni di lotta della Camera del Lavoro di Bari, Catalogo, Bari, Artigrafiche Favia, 2009. Quaderni didattici Si segnalano a partire dal 2000 le seguenti iniziative: - Cera una volta ... un castello, Scuola Media Statale G. Santomauro Bari, 1999-2000 - Il tempo: scrigno della memoria, Scuola Media Statale Imbriani Bari, 1999-2000 - Memorie di una vita, Scuola Media Statale Imbriani Bari, 1999-2000 - LItalia da paese di emigrati a paese di immigrati, Scuola Media Statale Michelangelo Bari, 1999-2000 - Fogli che parlano ., Scuola Media Statale Imbriani Bari, 2000-2001 - Ora sappiamo, Scuola Media Statale Imbriani Bari, 2000-2001 - Viaggio nella Storia Pugliese 1940-1943, Scuola Media StataleG. PascoliBari, 2001-2002 - Vivere la memoria - I diritti negati, Scuola Media Statale Imbriani Bari, 2001-2002 - Aspetti del lavoro minorile a Bari tra ottocento e novecento, Scuola Media Statale U. Fraccacreta Bari, 2001-2002 - Epidemie in Terra di Bari 1800 1900, Scuola Media Statale Michelangelo Bari, 2001-2002 - Un viaggio attraverso il testo letterario, limmagine filmica e la lettura dei documenti, agenda Scuola Media Statale Imbriani Bari, 2001-2002 - Le piazze di Bari, Scuola Media Statale U. Fraccacreta Palese- Bari, 2002-2003 - La civilt dellolio, album fotografico Scuola Elementare II Circolo Didattico Papa Giovanni XXIII Triggiano - Bari, 2002-2003 - Maritaggi Storie di matrimoni, dote e corredi, Scuola Media Statale Manzoni Sannicandro- Bari, 2002-2003 - Momenti della grande guerra 1915 1918, Scuola Media Statale G. Modugno Bari, 2002-2003 - La Chiesa di Santa Croce, Scuola Media Statale G. Modugno Bari, 2002-2003 - Sicurezza sul lavoro: il caso amianto a Bari, Scuola Media Statale G. Pascoli Bari, 20022003 - La donna: una vita per il matrimonio, Scuola Media Statale G. Pascoli Bari, 2002-2003 - Anche le donne nella storia, Scuola Media Statale G. Pascoli Bari, 2002-2003 - Un viaggio nel mondo dellimmagine, Scuola Media Statale Imbriani Bari, 2003-2004 - I fuochi. Indagine storico sociale sulla famiglia, Scuola Media Statale Manzoni Sannicandro Bari, 2003-2004 - La scuola media Giovanni Pascoli nella storia di Bari, Scuola Media Statale G. Pascoli Bari, 2003-2004 - La qualit dellaria a Bari, Scuola Media Statale G. Pascoli Bari, 2003-2004 - Dal passato verso il futuro, Scuola Media Statale G. Pascoli Bari, 2003-2004 - Le parole del corredo nei Capitoli matrimoniali, Scuola Media Statale U. Fraccacreta Palese-Bari, 2003-2004 115

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- La Chiesa Matrice di Ceglie del Campo, Scuola Media Statale Manzoni Lucarelli Ceglie del Campo 2004-2005 - Il teatro Piccinni, Scuola Media Statale G. Pascoli Bari, 2004-2005 - Un esempio di innovazione nellagricoltura dell800 a Bari, Scuola Media Statale U. Fraccacreta Palese-Bari, 2004-2005 - Il brigantaggio in terra di Bari, Scuola Media Statale G. Modugno Bari, 2004-2005 - Bari porto mediterraneo, Scuola Media Statale U. Fraccacreta Palese-Bari, 2005-2006 - La societ di navigazione Puglia nella storia del porto di Bari Scuola Media Statale U. Fraccacreta Palese-Bari, - 2005-2006 - Mezzi persone e merci al porto di Bari nella prima met del 900, Scuola Media Statale U. Fraccacreta Palese-Bari, 2005-2006 - Un indagine di storia locale: Bari dopo l8 settembre 1943, Scuola Media Statale G. Modugno Bari, 2006-2007 - Frammenti del passato, Scuola Media Statale Imbriani Bari, 2006-2007 - Il porto di Bari da teatro di guerra a luogo di approdi, Scuola Media Statale. U. Fraccacreta Palese-Bari, 2006-2007 - Gli orologi pubblici a Bari, Scuola Media Statale U. Fraccacreta Palese-Bari, 20062007 - La Fiera del Levante Custode della baresit, Scuola Media Statale M. R. Imbriani Bari, a cura di Maria Rosaria Sicoli, 2007 - La Camera di Commercio Industria Agricoltura e Artigianato di Bari, I.T.C. V. Vittorio Lenoci Bari, a cura di Maria Rosaria Sicoli, 2008 - Un diritto negato. Gli Ebrei a Bari, Scuola Media Statale U. Fraccacreta Palese-Bari, a cura di Maria Rosaria Sicoli, 2008 - Fascismo e leggi razziali: dalla persecuzione dei diritti alla persecuzione delle vite, nellambito della manifestazione Schegge di memoria presso lITCS Moro di Trani 2008 - Corso Vittorio Emanuele e il Borgo Murattiano, I.T.C. V. Vittorio Lenoci Bari, a cura di Maria R. Sicoli, 2009 - Le leggi razziali in Puglia, Lab. didattico I.T.C.V. Vittorio Lenoci Bari, a cura di Maria R. Sicoli, 2009

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SEZIONE DI ARCHIVIO DI STATO DI TRANI La storia dellistituto archivistico tranese si intreccia indissolubilmente con quella del complesso monumentale, denominato Palazzo Valenzano, che lo ospita da oltre centocinquanta anni. Limmobile, risalente al 1762, fu acquistato dal Governo borbonico nel 1790 e destinato a sede della Sacra Regia Udienza Provinciale e del carcere criminale.Nel 1818,re Ferdinando I, con legge organica sugli archivi, istitu nella citt di Trani lArchivio Suppletorio di Terra di Bari, che cominci a funzionare solo nel 1856. Attualmente limmobile sede dellArchivio Notarile Distrettuale e della Sezione di Archivio di Stato. as-.trani@beniculturali.it Il patrimonio documentario La Sezione di Archivio di Stato di Trani conserva una preziosa documentazione giudiziaria a partire dal XVII secolo, costituita dalle Carte amministrative e giudiziarie della Sacra Regia Udienza, nonch gli archivi degli uffici giudiziari preunitari e postunitari, gli atti notarili e tutti gli altri archivi delle amministrazioni statali e di enti pubblici pervenuti rispettivamente per regolare versamento o per deposito. Il cospicuo materiale, circa 61.000 pezzi archivistici, conservato in oltre 7 chilometri di scaffalatura di cui una parte compattata. Archivi degli antichi regimi Sacra Regia Udienza di Terra di Bari, Decreti dispacci provvisioni, Affari diversi, Fascicoli civili 1601-1827; Antichi Tribunali, Processi civili antichi e atti diversi in materia civile, Processi penali antichi 1567-1853. Archivi dal Decennio francese allUnit Giudicati di Pace, Canosa, Corato, Molfetta, Spinazzola,Terlizzi,Trani 1810-1819; Tribunale di prima istanza di Terra di Bari 1809-1818; Corte dappello di Altamura 1809-1820; Procura generale del re presso la Corte dappello di Altamura 1808-1817; Corte criminale 1809-1817; Giudicato circondariale, Bisceglie, Canosa, Corato, Molfetta, Spinazzola, Terlizzi, Trani 18171862; Tribunale civile di Terra di Bari 1817-1865; Gran Corte civile di Trani 1817-1865; Procura generale del re presso la Gran Corte civile di Trani 1818-1865; Gran Corte criminale 1816-1866. Archivi del periodo postunitario Preture, Andria, Bisceglie, Canosa, Corato, Minervino, Molfetta, Ruvo, Spinazzola, Terlizzi, Trani 1863-1991; Tribunale circondariale civile e penale di Trani 1859-1978; Procura del re presso il Tribunale circondariale civile e penale di Trani 1866-1988; Carcere giudiziario di Trani 1836-1934; Corte dassise 1857-1950; Corte dappello delle Puglie 1862-1924; Commissariati di pubblica sicurezza, Trani, Corato 1984-1989; Commissione tributaria di 1 grado di Trani 1975-1996; Liste elettorali di Andria e Trani 1948-1981; Conservatoria dei registri immobiliari 1866-1960. Archivi e complessi documentari diversi Archivio storico del Comune di Trani 1744-1969; Archivio notarile di Trani 1498-1895; Stato civile 1809-1900; Procura generale presso la Corte dappello delle Puglie, 1896-1918. Attivit formativa e didattica Facciamo ricerca, visite guidate e attivit di laboratorio didattico Liceo Ginnasio Statale e Liceo Socio-psico-pedagogico Carlo Troya di Andria, 2007. Muse e Musei, Giornate di studio Liceo Ginnasio Statale A. Oriani di Corato, 2007. Progetti La Sezione aderisce alla progettualit complessiva nazionale e locale dellArchivio di Stato di Bari. 117

Archivio di Stato di Bari

SEZIONE DI ARCHIVIO DI STATO DI BARLETTA La Sezione di Archivio di Stato di Barletta, istituita con decreto del ministero dellInterno del 27.12.1973 in applicazione dellart. 3 del DPR 30.09.1963.n.1409, ha sede in Barletta alla via Ferdinando DAragona n. 132. Loriginario nucleo documentario della Sezione rappresentato dallarchivio storico del Comune di Barletta; successivamente la Sezione ha acquisito archivi da uffici dello Stato, da Enti pubblici e da privati. La Sezione di Archivio di Stato di Barletta svolge servizi al pubblico per consentire la fruizione del patrimonio conservato ed assume iniziative per valorizzarlo e promuoverne la conoscenza. e-mail: as-ba.barletta@beniculturali.it. Il patrimonio documentario Attualmente la documentazione conservata occupa circa 2 chilometri e mezzo di scaffalature. Periodo preunitario Giudicato di cicondario di Barletta, 1828-1865. Periodo postunitario Commissariati di pubblica sicurezza, Andria, Barletta, Canosa di Puglia 1967-1994; Giudicato di mandamento di Barletta 1861-1865; Pretura di Barletta 1866-1942; Ufficio di conciliazione di Barletta 1870-1953; Uffici distrettuali imposte dirette, Adelfia, Bari, Barletta, Bisceglie, Bitonto, Conversano, Gioia del Colle, Monopoli,Terlizzi 1870-1977; Distretto militare di Barletta 1847-1927; Ufficio di Leva del circondario di Barletta 1842-1934. Archivi e complessi documentari di diversa natura Archivio storico del Comune di Barletta 1568-1980; Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza, (Opere pie, Congregazioni di Carit, EE.C.A. ecc,) Andria, Barletta, Bisceglie, Canosa, Corato, Molfetta, Ruvo di Puglia 1584-1980; Consorzi strade vicinali, Barletta, Bisceglie, Molfetta 1918-1980; Esattoria comunale di Barletta 1960-1975; Lyons Club di Barletta 1962-1975. Progetti La Sezione aderisce alla progettualit complessiva nazionale e locale dellArchivio di Stato di Bari.

PROGETTI A FINANZIAMENTO STATALE - ANNO 2007 (BARI, TRANI, BARLETTA) PROGETTI NAZIONALI Le Case delle Carte Comunicazione Istituzionale Firma digitale
IMPORTO COMPLESSIVO 31.538,06

PROGETTI LOCALI Inventario Topografico Progetto Sicurezza Carta della qualit dei servizi
IMPORTO COMPLESSIVO 44.646,28

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ARCHIVIO DI STATO DI BRINDISI


LArchivio di Stato di Brindisi stato istituito con decreto del Ministero dellInterno il 31 marzo 1954; lattivit dellIstituto cominci a svolgersi in locali presi in fitto con soli due impiegati. La svolta veramente significativa avvenne quando, usufruendo della legge n. 285 del 1977 sulloccupazione giovanile, vennero stipulate convenzioni con due cooperative formate da giovani, diplomati o laureati in materie umanistiche. Si poterono avviare cos quei lavori di ordinamento ed inventariazione di consistenti fondi archivistici che fino ad allora non era stato possibile realizzare a causa della mancanza di personale qualificato. Un altro passaggio importante per la vita dellIstituto stato il trasferimento nel 1990, dopo oltre 25 anni trascorsi in locali non propriamente idonei, nella prestigiosa sede di piazza Santa Teresa, in un edificio di particolare interesse storico artistico, originariamente convento dei carmelitani scalzi di S.Teresa, restituito alla citt dopo un comVeduta aerea di Brindisi, con al centro plesso lavoro di restauro duralex convento di S. Teresa, to quasi 10 anni. sede dellArchivio di Stato Il poter disporre di una sede pi ampia ha dato impulso ad attivit promozionali il cui svolgimento era stato fino ad allora condizionato dalla mancanza di una struttura adeguata, ma ha anche consentito di accogliere nuovi fondi documentari. Il patrimonio archivistico conservato nellIstituto caratterizzato dal fatto che Brindisi, gi circondario della Provincia di Terra dOtranto, diventata capoluogo di provincia solo nel 1927: la mancanza in loco, fino a quella data, di alcune istituzioni fa s che, ovviamente, non ne esistano gli atti. Il primo nucleo di documentazione si costituito con i versamenti effettuati dagli uffici statali della provincia di Brindisi tra il dicembre 1955 ed il luglio 1957 e con i fondi trasferiti dallArchivio di Stato di Lecce nel settembre 1959. Il patrimonio documentario, via via pi consistente attraverso versamenti divenuti regolari e sistematici con lac1749, diploma di laurea in giurisprudenza quisizione di nuovi locali di deposito, attualmente ammonta a circa 69.000 pezzi. Tutta la documentazione corredata da elenchi, inventari pi o meno analitici e schedari; gi da diversi anni si sta lavorando per la loro informatizzazione e creazione di banche dati per rendere pi agevole la consultazione da parte degli utenti. I protocolli notarili, le deliberazioni dei parlamenti e dei decurionati, le platee, i catasti antichi e onciari di quasi tutti i comuni della provincia brindisina, nonch una miscellanea di pergamene, rappresentano i fondi pi antichi presenti nellIstituto (secc. XV-XIX). Numerosi sono gli archivi prodotti dagli organi amministrativi dello Stato moderno che costituiscono un materiale documenDirettore Francesca Casamassima Referenti per il progetto Francesca Casamassima Elena Lenzi Piazza Santa Teresa, 4 72100 Brindisi Tel. 0831 523412/13 Fax 0831 521308 as-br@beniculturali.it mbac-as-br@mailcert.beniculturali.it http:/archivi.beniculturali.it/ASBR/index.htm Orario di apertura al pubblico luned, venerd e sabato: ore 7.45 - 13.15 marted, mercoled e gioved: ore 7.45 - 18.45

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Archivio di Stato di Brindisi

tario dalle molteplici possibilit di utilizzazione e di studio. Oggi lArchivio di Stato di Brindisi, che nel corso del 2008 si dotato della Carta della qualit dei servizi per adeguare sempre pi lorganizzazione delle proprie attivit alle aspettative degli utenti, un vero e proprio punto di riferimento culturale per il territorio. LA SEDE La fondazione del convento di S. Teresa risale alla fine del XVII secolo grazie alla donazione fatta nel 1671 ai carmelitani scalzi di S. Teresa da un sacerdote brindisino, Francesco Monetta. La fabbrica della chiesa e del convento fu realizzata nel pi commodo sito e nellaria pi salubre della Citt, secondo i canoni tipici degli edifici dellordine religioso che li avrebbe occupati; lassenza di fonti ha impedito di identificarne larchitetto. Con le soppressioni 1930, progetto di sistemazione degli ordini religiosi nel 1813 il convento, tolto ai teresiani, pass della scalinata delle colonne dal Demanio al Comune di Brindisi e al Genio militare. I frati vi romane tornarono nel 1820, ma la seconda soppressione postunitaria port alla definitiva cessione delledificio al Ministero della Guerra, poi Difesa, e allutilizzo come caserma. Dismessa nel 1962, lex caserma Manthon rimase per trentanni in stato di semi abbandono, fino alla destinazione, nel 1981, a sede dellArchivio di Stato. Gli interventi di restauro effettuati per ospitare lIstituto hanno restituito alla citt una mirabile architettura tardo seicentesca. ORGANIZZAZIONE LArchivio di Stato di Brindisi organizzato in settori e servizi, di seguito elencati, che espletano i compiti istituzionali dellUfficio: tutela, conservazione, valorizzazione, servizio al pubblico, nonch le attivit amministrative e contabili. Direzione - Segreteria della Direzione - Relazioni sindacali Ufficio per le relazioni con il pubblico Ufficio amministrativo - Gestione risorse umane - Ufficio di segreteria - Protocollo informatico - Ufficio pensioni - Gestione risorse finanziarie e strumentali - Ufficio del consegnatario - Sicurezza dei luoghi di lavoro Servizi al pubblico - Sala studio - Sala consultazione - Biblioteca - Rapporti con gli studiosi e con gli Istituti culturali (per corrispondenza) - Servizio di fotoriproduzione Valorizzazione - Attivit promozionale - Attivit didattica

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Archivio di Stato di Brindisi

Servizio internet Tutela - Versamenti, depositi, doni, acquisizioni; commissioni di sorveglianza Conservazione - Programmazione ed organizzazione lavori archivistici - Conservazione e restauro beni archivistici ATTIVITA Lattivit di organizzazione, coordinamento e armonizzazione delle diverse attivit istituzionali dellArchivio fa capo alla Direzione che si avvale del costante supporto di validi collaboratori che esplicano il servizio della Segreteria della Direzione e delle Relazioni sindacali. Ma lefficiente funzionamento dellIstituto e la realizzazione della continuit e qualit nei servizi erogati si ottiene con limpegno di tutto il personale impiegato ai diversi livelli, dagli archivisti agli addetti alla vigilanza ed alla distribuzione. Ufficio per le relazioni con il pubblico LURP fornisce agli utenti informazioni sulle attivit che si svolgono in Istituto, le tipologie e le modalit di erogazione dei servizi; comunica e diffonde le iniziative di promozione e valorizzazione; cura le relazioni con lAmministrazione centrale e con soggetti esterni pubblici e privati. LArchivio di Stato di Brindisi nellaprile 2009 ha partecipato, unico istituto archivistico per la Puglia, al progetto Indagine sui servizi culturali pubblici promosso dal Ministero per i Beni e le Attivit Culturali per il concorso Premiamo i risultati indetto dal Ministero per la Pubblica amministrazione e linnovazione. Lindagine (la prima sulla soddisfazione dellutenza nei luoghi di cultura), realizzata attraverso lanalisi di questionari distribuiti agli utenti, ha come obiettivo il miglioramento della qualit dellofferta dei servizi culturali del Ministero, attraverso la conoscenza delle differenti tipologie di utenza e la maggiore attenzione allascolto e alle esigenze diversificate dei portatori di interesse. Ufficio amministrativo LUfficio amministrativo, organizzato in settori e servizi con compiti e funzioni specifiche, svolge le molteplici attivit che afferiscono alla gestione del personale in servizio, dalla organizzazione degli orari di lavoro, alla rilevazione delle assenze ed allo svolgimento delle pratiche per le pensioni. Attraverso il Servizio per la gestione delle risorse finanziarie e strumentali provvede allacquisizione di beni e servizi (contratti, procedure in economia, acquisti in rete, D.U.R.C.), al pagamento delle spese ordinarie, alla liquidazione dei compensi accessori al personale dIstituto, al conguaglio fiscale, alla rendicontazione semestrale, alla chiusura di contabilit e predispone la programmazione del fabbisogno dellArchivio. Protocollo informatico Il Servizio di protocollo informatico, previa compilazione del manuale di gestione, si avviato ufficialmente a partire dal febbraio 2007, in attuazione del Testo Unico 445/2000. Attraverso il software gestionale ESPI, realizzato dalla societ Intersistemi, il Servizio registra e classifica tutta la documentazione prodotta o ricevuta dallArchivio nellespletamento della propria attivit istituzionale; nellanno 2008 sono stati generati 5754 numeri di protocollo. La procedura di registrazione, completata dallassegnazione ad ogni documento di un codice di classificazione, secondo il titolario predisposto dal Ministero,

1948, gli eletti alla Camera dei Deputati del collegio di LecceBrindisi - Taranto

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Archivio di Stato di Brindisi

permette una gestione integrata degli atti facilitandone la ricerca e la consultazione, in caso di richieste sia interne che esterne, nonch la loro conservazione permanente. Servizi al pubblico Sala studio La sala studio lambiente in cui i documenti conservati negli Archivi di Stato vengono consultati dagli utenti, sia per motivi di studio che per motivi amministrativi. Questi, nella loro ricerca, possono avvalersi della Guida dellArchivio, degli strumenti di corredo dei vari fondi archivistici (inventari sommari e analitici, schedari, indici, repertori) e, soprattutto, della consulenza tecnico-scientifica degli archivisti. La ricerca, infatti, deve essere inizialmente condotta attraverso lindividuazione dellesistenza dei rapporti tra loggetto dello studio e i fondi conservati nellArchivio, poich non esiste negli archivi una catalogazione generale per soggetto, che lo strumento consueto di quasi tutte le raccolte, anche se innegabile che una volta terminata linformatizzazione degli inventari, su cui si sta attualmente lavorando, la ricerca sar certamente pi agevole. Per una descrizione dei fondi archivistici e della tipologia degli inventari (aggiornata al giugno 2007) si pu consultare il sito del Sistema Informativo degli Archivi di Stato (SIAS): www.archivi-sias.it, nonch la voce Il patrimonio documentario nel sito web: htpp://www.archivi.beniculturali.it/ASBR Per essere ammessi alla consultazione dei documenti, che gratuita, necessario compilare un modulo, nel quale lutente, oltre i propri dati anagrafici, deve indicare largomento e il motivo della ricerca. La domanda di ammissione strettamente personale e ha validit annuale; lutente dovr compilarne una nuova se cambia loggetto di studio. Tutti i documenti conservati nellArchivio sono liberamente consultabili ad eccezione di quelli riservati per i quali occorre unapposita autorizzazione del Ministero dellInterno. Sono esclusi dalla consultazione, o consultabili secondo determinate modalit, i documenti che rientrano nella fattispecie prevista dal d. lgs. 30 giugno 2003, n. 196, Codice in materia di protezione dei dati personali. Possono inoltre essere esclusi temporaneamente dalla consultazione, in attesa del restauro, documenti particolarmente roviSala studio nati e quelli in corso di restauro o di ordinamento. La Sala di studio ha una capacit ricettiva di 12 posti con 2 prese elettriche per p.c. portatili. Nel relativo regolamento, consultabile anche sul sito web dellIstituto, sono indicati tempi e modalit di prelievo del materiale documentario. Sala consultazione Nella sala di consultazione si svolgono le ricerche per motivi amministrativi o privati, numerosissime nellIstituto brindisino perch conserva molti archivi di epoca relativamente recente: si pensi ad esempio ai catasti, agli uffici del registro, alle liste di leva e ai fogli matricolari, ai tribunali. Anche per essere ammessi nella sala di consultazione necessario compilare un modulo prestampato in cui indicare nome, cognome, residenza, e gli estremi degli atti che si desidera prendere in visione. In caso se ne richieda copia, la domanda va presentata in bollo, secondo le disposizioni fiscali previste dallart. 29 del DPR 30 settembre 1963, n. 1409, come modificate dai decreti nn. 641 e 642 del 26-101972. La Sala consultazione ha una capacit ricettiva di 6 posti e 1 presa elettrica. Rapporti con gli studiosi e con gli Istituti culturali (per corrispondenza) Il Servizio fornisce informazione qualificata e svolge ricerche per soddisfare richieste a scopo di studio, giunte tramite fax, posta ordinaria o e-mail. Le risposte vengono fornite entro un tempo massimo di attesa di 30 giorni.

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Archivio di Stato di Brindisi

Biblioteca NellArchivio di Stato di Brindisi, come in tutti gli altri Archivi, esiste una biblioteca di supporto alla sala di studio ed allattivit interna dIstituto. Il patrimonio librario, che attualmente ammonta a circa 34.000 pezzi tra opere monografiche, opuscoli, collane, periodici, tesi di laurea ed altro, contiene anche pubblicazioni diverse rispetto a quelli che sono gli interessi istituzionali e rispetto alle materie tradizionalmente trattate. Questo ha dato alla Biblioteca la possibilit di svolgere un ruolo pi ampio nellambito della ricerca. Particolare menzione va fatta del fondo bibliografico acquisito insieme con lArchivio storico del Comune di Brindisi, volontariamente depositato nel 1977, nel quale sono contenute alcune pubblicazioni del XIX secolo riguardanti la storia del Regno delle Due Sicilie e del Regno di Napoli, la Collezione delle leggi e decreti e [1894-1895], Natura ed Arte. Reali rescritti, i Bollettini di Prefettura, i Giornali LArte e la Moda dIntendenza, gli Annali civili del Regno delle due Sicilie. Da segnalare, inoltre, la Collezione delle leggi e decreti, 1808-1935, pressoch completa, versata dalla locale Prefettura. Per conservare e valorizzare il complesso delle raccolte bibliografiche con rigore scientifico, sono state applicate le tecniche della moderna biblioteconomia seguendo le regole R.I.C.A. e il soggettario della B.N.I. La fruibilit delle raccolte si avvale di cataloghi a schede per autore e a soggetto, inventari topografici, inventari di fondi particolari, schedoni amministrativi per la consistenza dei periodici e delle collane, ormai in grandissima parte informatizzati. La consultazione del materiale bibliografico viene disciplinata secondo le modalit contenute nel regolamento interno formulato in base alle direttive contenute nella circolare del M.B.AA.CC. del 26-11-1977, n. 249. La Biblioteca osserva gli orari stabiliti per la Sala studio e non effettua prestito esterno. Servizio di fotoriproduzione Gli utenti possono richiedere copie dei documenti archivistici dietro corrispettivo pagamento in base al tipo di riproduzione desiderata. Non si possono fotocopiare pergamene, documenti facilmente deteriorabili o in cattivo stato di conservazione, volumi con un dorso superiore ai 10 cm, documenti restaurati e planimetrie di grande formato; tali documenti possono essere comunque riprodotti tramite fotografia effettuata dal laboratorio dellIstituto o in proprio, dietro valutazione del funzionario responsabile. E possibile, durante lorario di apertura della Sala consultazione, chiedere il rilascio di copie autentiche dei documenti per motivi giuridico amministrativi; la fruizione del Servizio disciplinata da varie norme e dal regolamento interno. Al Servizio affidato inoltre il compito essenziale di realizzare le riproduzioni digitali dei documenti per lallestimento di mostre e di creare supporti multimediali per lattivit didattica. VALORIZZAZIONE Attivit promozionale Allinizio degli anni ottanta, completati il riordino e linventariazione di alcuni importanti fondi archivistici, il desiderio di inserire lIstituto nella vita culturale di una citt in cui la realt archivio era totalmente sconosciuta, spinse a programmare nuove attivit finalizzate alla valorizzazione del patrimonio documentario conservato nellArchivio di Stato. Oltre alla promozione attraverso unattivit didattica mirata e proficua, uno dei mezzi pi efficaci di diffusione della conoscenza del patrimonio dellArchivio si rivelato lallestimento di mostre documentarie, che ha permesso di raggiungere un pubblico ampio e diversificato, a seconda dei temi di volta in volta affrontati. 123

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Si passati quindi da una prima esperienza dalla forte connotazione didattica, rivolta essenzialmente agli studenti di scuola media (Dalla spedizione dei Mille allelezione del primo Parlamento nazionale: testimonianze e riflessi in Brindisi, 1982), a mostre tematiche realizzate con finanziamenti del Ministero per i Beni e le Attivit Culturali, o con la collaborazione di altri partners, tra i quali enti locali, ordini professionali e scuole. Quasi tutte le mostre realizzate sono state corredate da cataloghi. Dal 1982 sono state allestite in totale, sia a Brindisi che in altri comuni della provincia, 35 mostre documentarie; di seguito si elencano alcune tra le pi significative: 1982 - Dalla spedizione dei Mille allelezione del primo Parlamento nazionale: testimonianze e riflessi in Brindisi, Brindisi 1986 - La fabbrica del teatro: centanni di spettacolo a Brindisi, Brindisi 1988 - Brindisi del dopoguerra: 10 anni di storia politica, Brindisi 1989 2009, concerto bandistico nel chiostro - Mesagne e Brindisi nella crisi dellunificazione: fatti e personaggi attraverso i documenti, Mesagne (BR) 1991 - Figlie, spose, madri: testimonianze di vita quotidiana. Brindisi, 1860 1915, Brindisi 1992 - Il Convento di S. Teresa dei Carmelitani Scalzi, sede dellArchivio di Stato di Brindisi, Brindisi 1994 - Brindisi 1927-1943: da capoluogo a capitale. I progetti, le architetture, Brindisi 1996 - Cera una volta la scuola maschile, Brindisi - La scuola San Carlo Borromeo e il suo antico sito. Un percorso didattico attraverso le fonti storico-documentarie, Ostuni (BR), - La Chiesa Matrice di Mesagne tra storia e restauri, Mesagne (BR) 1997 - Il liceo-ginnasio di Brindisi: frammenti di storia attraverso le fonti dellArchivio di Stato, Brindisi 1998 - Il ritorno a Brindisi dei Frati Cappuccini e la costruzione della chiesa Ave Maris Stella, Brindisi 1999 - Il castello, la Marina, la citt, Brindisi 2000 - Bambini e ragazzi nelle carte dArchivio e nei ricordi di famiglia, Brindisi - Riti, festeggiamenti e fiere per S. Teodoro dAmasea, Brindisi 2004 - Le prime voci dellItalia libera, Brindisi 2006 - Per amore, per professione e per diletto... Le scritture delle donne a Brindisi, Brindisi -La citt e il mare, Brindisi 2007 - Tra cielo e Mare. Ottantanni di aviazione e industria aeronautica, Brindisi - Tanti anni fa...dEstate, Brindisi

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2008 - 2009 - La Provincia dei frati minori cappuccini di Puglia. 5 secoli di storia, mostra itinerante, Lecce, Bari, Campi Salentina, Taranto, Brindisi, Scorrano 2009 - Spunti di ricerca per una storia della Prefettura di Brindisi: dalla istituzione alla Repubblica, Brindisi - Lamministrazione della Provincia di Brindisi, 1927 2007, Brindisi - LArchivio in vetrina. Rassegna del patrimonio archivistico e bibliografico dellArchivio di Stato di Brindisi, Brindisi Lopera di valorizzazione si espleta anche attraverso convegni, seminari, conferenze, organizzati direttamente dallArchivio o in collaborazione con altri soggetti culturali. Citiamo, ad esempio, la tavola rotonda su Gli archivi contemporanei, tenuta in occasione della inaugurazione della nuova sede (1992), il convegnoI protocolli notarili tra Medioevo ed Et moderna(1992), promosso dallArchivio insieme allANAI - Sezione Puglia e alla Soprintendenza archivistica per la Puglia, il seminario di informazione - formazione Archivi e Informatica (2000), promosso dagli Archivi di Stato pugliesi e lucani, dalle Soprintendenze archivistiche per la Puglia e la Basilicata e dallANAI - Sezione Puglia, il seminario di aggiornamento sullanalisi delle fonti, per insegnanti di scuole elementari e medie inferiori (2003), la giornata di studi sugli archivi parrocchiali (2006), con la partecipazione dellANAI - Sezione Puglia, le Universit e la Soprintendenza archivistica per la Puglia, e infine il convegno sulla storia della Provincia dei frati minori cappuccini di Puglia (2008), organizzato con la Provincia dei frati minori cappuccini di Puglia, gli Archivi di Stato di Bari, Lecce e Taranto e lUniversit del Salento. Si citano infine alcune pubblicazioni e collaborazioni che, al pari di mostre e convegni, contribuiscono alla divulgazione e valorizzazione del patrimonio documentario e bibliografico: MINISTERO PER I BENI CULTURALI E AMBIENTALI, UFFICIO CENTRALE PER I BENI ARCHIVISTICI, Guida generale degli Archivi di Stato italiani, voce Brindisi, a cura di O. GUIDA - V. QUARTA, Roma 1981 AA. VV., Archivi degli enti comunali di assistenza della provincia di Brindisi, in Cultura e storia locale in Terra dOtranto, a cura di D. PORCARO MASSAFRA, Galatina 1991 F. CASAMASSIMA - E. LENZI - R. A. SAVOIA, Tipologia di atti notarili rogati a Brindisi tra XVI e XVIII secolo : primi scandagli, in <<Archivi per la storia>>, VI, 1-2 (gennaio-febbraio 1993) M. VENTRICELLI, Attivit e gestione degli anni 1946 1977, in Il collegio navale Nicol Tommaseo 1943-1977: dalla progettazione al disuso, a cura di ARCHIVIO DI STATO DI BRINDISI ORDINE DEGLI ARCHITETTI DELLA PROVINCIA DI BRINDISI, Oria 1994 F. CASAMASSIMA, Cenni sulle fonti archivistiche del secondo dopoguerra presenti nellArchivio di Stato di Brindisi, in Problemi di storia del novecento tra ricerca e didattica : Bari e la Puglia negli anni della gerra 1940-1945, a cura di V. A. LEUZZI - M. DE ROSE, Bari 1995 G. B. LABBATE R. A. SAVOIA, Conclusioni del Parlamento dellUniversit e del Decurionato, in Archivi per la storia di Ostuni, a cura di G. B. LABBATE, Martina Franca 1995 E. LENZI, Breve cronaca di una ricerca documentaria, in Problemi di storia del novecento tra ricerca e didattica : Bari e la Puglia negli anni della gerra 1940-1945, a cura di V. A. LEUZZI - M. DE ROSE, Bari 1995 M. GUADALUPI, I fondi archivistici relativi a San Vito dei Normanni conservati nellArchivio di Stato di Brindisi, in Archivi di principi e comunit. Fonti per la storia di S. Vito dei Normanni, a cura di D. PORCARO MASSAFRA, Bari 1998 F. CASAMASSIMA, Lassistenza post-bellica dal 1943 al 1949 : profughi, reduci e rimpatriati in terra di Brindisi, in Problemi di storia del novecento tra ricerca e didattica : la Puglia terra di frontiera 1943-1948, a cura di V. A. LEUZZI - M. DE ROSE, Bari 1998

2007, catalogo di mostra

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Archivio di Stato di Brindisi

M. GUADALUPI - M. A. PAPARELLA R. SAVOIA, I fondi archivistici relativi al comune di Latiano conservati nellArchivio di Stato di Brindisi, in Fonti documentarie per la storia di Latiano, a cura di R. SILVESTRI, Latiano 1998 LArchivio di Stato ... non solo documenti: rassegna dei periodici di interesse locale presenti nella biblioteca dIstituto : aggiornamento al 31 dicembre 1998, a cura di M. A. MORO M. C. FONGARO, Brindisi 1999 AA. VV., LArchivio di Stato di Brindisi, Viterbo 2001 R. A. SAVOIA, Le deliberazioni del Decurionato di Brindisi (1808-1861). Regesti, in Studi Salentini: rivista fondata da Pier Fausto Palumbo, 78 (2001) Le pi antiche parrocchie dellArcidiocesi di Brindisi - Ostuni e della diocesi di Oria : guida agli Archivi e alle fonti conservate negli Archivi di Stato, a cura di R. A. SAVOIA, Brindisi 2005 M. C. FONGARO, La biblioteca A. De Leo: dal privato al pubblico, in Archivi e storia di Terra dOtranto. Studi in memoria di Michela Doria Pastore, a cura di M. SPEDICATO, Galatina 2007 R. NINNI, Il centro storico di Mesagne nelle fonti notarili tra Cinquecento e Seicento, in Archivi e storia di Terra dOtranto. Studi in memoria di Michela Doria Pastore, a cura di M. SPEDICATO, Galatina 2007 L. DIPPOLITO R. A. SAVOIA, Le fonti per la storia dellemigrazione conservate nellArchivio di Stato di Brindisi, in Tra letteratura e storia. Studi in onore di Rosario Iurlaro, a cura di M. SPEDICATO, Galatina 2008 Attivit didattica Lesigenza di far seguire al momento conservativo quello di valorizzazione e fruizione del patrimonio documentario conservato nellArchivio di Stato di Brindisi, ha portato, come gi detto, a svolgere diverse attivit volte a rendere lIstituto un vero e proprio centro di produzione culturale. Il settore Attivit didattica ha contribuito concretamente al conseguimento di questo obiettivo, instaurando contatti sempre pi stretti col mondo della scuola per imprimere negli alunni, che saranno i cittadini di domani, sensibilit e attenzione verso il patrimonio documentario. Daltra parte la scuola ha favorito lintegrazione con le istituzioni culturali in generale e gli Archivi di Stato in particolare, ampliando gli interessi disciplinari e pedagogici ed aprendosi verso lodierna realt sociale, culturale ed umana. Inoltre, le attuali prospettive storiografiche, che riconducono lo studio del territorio e della storia alla ricerca documentaria, hanno stimolato lincontro archivio-giovani, archivio-scuola. Sulla base di queste nuove esperienze metodologiche si svolto il programma di attivit didattica, iniziato con titubanza nel corso del 1980 e proseguito con impegno sino ad oggi, che ha portato ad una collaborazione costruttiva e reciproca con la scuola, testimoniata da un costante incremento del numero degli utenti. Tanta strada si percorsa da allora; dai primi ed occasionali incontri si passati ad un lavoro sistematico sia per un pi frequente rapporto con gli insegnanti, sia perch gli interventi e le proposte si sono venute chiarendo ed articolando man mano che si realizzava il confronto con le classi. Gli incontri con le classi sono articolati da un lato in visite guidate finalizzate alla conoscenza delle funzioni, delle competenze e delle finalit dellArchivio, dallaltro nella realizzazione di laboratori didattici, adeguati alle differenti fasce di et, il cui obiettivo principale quello di dimostrare che non solo il documento materia viva, capace di parlare un linguaggio sempre nuovo e diverso in relazione a quelli che sono gli interessi dellutente, ma anche che il patrimonio documentario testimonia su scala locale i Bozzetto illustrativo delle funzioni dellArchivio di Stato fenomeni politici, economici, giuridici e sociali che sui

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Archivio di Stato di Brindisi

testi scolastici sono analizzati solo a livello generale. I risultati dellattivit didattica si concretizzano nella produzione da parte degli studenti di elaborati sia di tipo tradizionale, quali opuscoli, temi, questionari e ricerche, sia di lavori estremamente originali, come la trasformazione di un atto notarile in un testo teatrale o la produzione di poesie e disegni. Linteresse di alcuni docenti universitari per il lavoro svolto dallArchivio ha reso possibile far rientrare anche lUniversit tra i fruitori del programma didattico, attraverso incontri con gli studenti sia per indagini mirate, attinenti alle materie dei corsi frequentati, sia per approfondire problemi relativi alla ricerca archivistica in vista della compilazione delle tesi di laurea. Lattivit didattica fondamentale anche in occasione di mostre realizzate dallArchivio quando i funzionari con professionalit e passione illustrano ai visitatori, studenti, gruppi, associazioni o privati cittadini, attraverso lanalisi delle fonti documentarie, i temi di volta in volta trattati. Servizio internet LIstituto dispone fin dal 1999 di un sito web che nel 2008 stato radicalmente ristrutturato, prendendo come riferimento le direttive elaborate nellambito del progetto Minerva, pubblicate nel Manuale per la qualit dei siti web pubblici culturali. Lobiettivo del rinnovamento stato quello di aumentare il livello di usabilit del sito, offrendo dei percorsi facili di navigazione che permettano di ottenere informazioni semplici e chiare e di renderne accessibili i contenuti anche agli utenti diversamente abili o con dotazioni tecnologiche ristrette. Il Servizio internet, che ha curato la creazione del sito, provvede adesso ad aggiornare le pagine in rete e, quando occorre, a realizzarne di nuove. Il Servizio si occupa inoltre dellinserimento degli eventi culturali in corso nellIstituto nella apposita banca dati presente sul portale MiBAC Tutela Versamenti, depositi, doni, acquisizioni e commissioni di sorveglianza Il Settore assicura il costante incremento del patrimonio documentario dellArchivio di Stato. Esso svolge attivit di sorveglianza sulla produzione, organizzazione e conservazione dei documenti presso gli uffici amministrativi, finanziari e giudiziari dello Stato e la vigilanza, in collaborazione con la Soprintendenza archivistica per la Puglia, sugli archivi non statali, sia pubblici che privati. Provvede, inoltre, agli adempimenti necessari per il buon funzionamento delle attuali ventuno Commissioni di sorveglianza e scarto istituite presso gli uffici statali e promuove, nellambito dei programmi dellamministrazione, la ricognizione, la valorizzazione e, dove possibile, lacquisizione del patrimonio documentario dello Stato, degli enti pubblici e dei privati. Svolge infine attivit dinformazione, consulenza tecnica e sensibilizzazione presso gli uffici delle amministrazioni statali per lapplicazione della vigente legislazione archivistica. Conservazione Lavori archivistici Larchivista espleta, nel modo pi consono, il suo lavoro attraverso lordinamento e linventariazione di un fondo documentario. Solo grazie a queste due importanti fasi di lavoro si perviene ad una idonea conservazione dei documenti e al tempo stesso ad una loro pubblica e permanente fruibilit. Il settore Coordinamento e organizzazione lavori archivistici si occupa della elaborazione dei progetti relativi alla pianificazione di tali lavori, siano essi ordinamenti, schedature, inventari o altri mezzi di corredo. Si interessa, a tale scopo, di coordinare anche le competenze delle singole professionalit onde ottenere quegli strumenti di ricerca idonei ad una sempre pi completa fruizione delle fonti archivistiche. Tutti i fondi archivistici conservati in Istituto sono dotati di strumenti di ricerca: l80 % consta di inventari analitici o sommari, di cui alcuni a stampa, e il 20% di elenchi di versamento o di consistenza; inoltre il 20% circa delle serie archivistiche dotato di banche dati.

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Archivio di Stato di Brindisi

In questi ultimi anni si sta procedendo allinventariazione, tra laltro, dei fondi Camera di Commercio Industria e Artigianato di Brindisi, particolarmente interessante per le ricerche di carattere storico-economico, e Stato civile di Brindisi e provincia, indispensabile per evadere le numerosissime richieste di ricerche genealogiche, sia in loco che per corrispondenza. Conservazione e restauro La funzione principale degli Archivi di Stato quella di conservare, in ambienti e strutture idonee, i documenti versati o depositati perch, una volta inventariati, possano essere consultati. Essi devono, perci, essere protetti da tutte quelle cause che possano produrne deterioramento, dispersione, distruzione. Fin verso il primo ventennio del 1900 venivano sistemati in scaffalature di legno il cui difetto principale consisteva nella possibilit di infestazioni termitiche, sicch si proceduto alla loro sostituzione con scaffalature metalliche. I depositi dellArchivio di Stato di Brindisi sono dotati di questo tipo di scaffalature e armadi compattabili. Inoltre, impianti antincendio e antifurto tutelano il patrimonio documentario conservato nei locali dellArchivio di Stato e nei depositi distaccati. Di fronte a un documento che dovesse risultare danneggiato per mancata profilassi o per altre cause accidentali, larchivista deve porsi il problema del restauro, che loperazione atta a recuperarlo e a restituirlo, ove possibile, alla sua integrit. LArchivio di Stato di Brindisi, non disponendo di un proprio laboratorio di restauro, si sempre rivolto a laboratori privati, predisponendo per in sede locale i progetti, poi approvati dallIstituto centrale per il restauro e la conservazione del patrimonio archivistico e librario, e provvedendo alla riproduzione di sicurezza dei pezzi selezionati.

ELENCO PROGETTI REALIZZATI

FINANZ. ANNO

SETTORE

COMUNE

OGGETTO

DESCRIZIONE Scarto del materiale acquisito privo di interesse storico. Selezione del materiale da sottoporre allo scarto, compilazione dei relativi elenchi

IMPORTO

MiBAC

Tutela, conservazione, valorizzazione, gestione servizi 2007 Brindisi al pubblico e costi comuni

La casa delle carte

11.079,00

MiBAC

Diffusione della firma digitale al fine di ridurre i tempi di Direzione e settore 2007 Brindisi Firma digitale realizzazione degli amministrativo atti ed incrementare la demateralizzazione cartacea

2.000,00

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Archivio di Stato di Brindisi

MiBAC

Ricerca, valorizzazione e formazione, geFesta 2007 Brindisi stione servizi al della musica pubblico e costi comuni

Recital di pianoforte

Aziende private

2007 Conservazione Brindisi

Restauro conservativo Restauro di carte e legature di n. notarili 113 protocolli notarili della piazza danneggiati da umididi Mesagne t, muffe, tarli, ecc...

23.506,28

MiBAC

2007 2008

Promozione di tutti gli eventi a carattare nazionale: Giornata delRicerca, Comunicaziol'alimentazione 2007, valorizzazione ne Brindisi Festa di San Valentino e istituzionale 2008. Festa della donformazione na 2008, Settimana della Cultura 2008

3.500,00

Realizzazione di vari progetti nei diversi Tutela, consersettori: schedatura invazione, formatizzata di atti valorizzazione, privati dell'Ufficio del Attivit gestione Ministero 2008 Brindisi straordinarie registro di Brindisi, riservizi anno 2008 cognizione beni mobial pubblico li dell'Istituto, progete costi to grafico e impaginacomuni zione digitale della carta dei servizi, ecc...

20.813,10

MiBAC

Spolveratura e disinfestazio2008 Conservazione Brindisi ne materiale documentario

Spolveratura e disinfestazione per il miglioramento delle condizioni ambientali dei locali di deposito, degli scaffali e del materiale archivistico

8.640,80

IMPORTO COMPLESSIVO

69.539,18

Vedi nota 1 pag. 58

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ARCHIVIO DI STATO DI FOGGIA


CENNI STORICI
Direttore Viviano Iazzetti Referente del progetto Piazza XX settembre, 3 Corso Garibaldi, 31/A Viale Francia, 16 71100 Foggia Tel. 0881 721696 Fax 0881 777879 as-fg@beniculturali.it www.archivi.beniculturali.it/ASFG

LArchivio di Stato di Foggia fu istituito come Archivio provinciale di Capitanata in base alla legge organica degli archivi del 12 novembre 1818, n. 1379 e inizi a funzionare nel mese di giugno del 1820 sotto la direzione del legale Nicola Maria Zanni. Trov ubicazione nelledificio dellex Dogana delle pecore di Foggia, a quel tempo sede dellIntendenza di Capitanata, e custod nei primi tempi la documentazione doganale. Dispose anche di un Archivio suppletorio (ora Sezione di Archivio di Stato) a Lucera, dove erano conservati, in base alla ricordata legge, i documenti del tribunale della provincia che ivi aveva sede. Larchivio foggiano deve la sua particolare importanza alle carte della Dogana delle pecore di Foggia. Questa era una magistratura speciale istituita nel 1447 da Alfonso I dAragona con il compito di organizzare e gestire lantico uso della transumanza delle pecore dalle zone montane abruzzesi e molisane a quelle piane pugliesi. Lo spostamento degli animali avveniva attraverso una imponente rete tratturale. Coloro che, sia direttamente che indirettamente, avevano a che fare con la transumanza godevano di vari privilegi tra cui quello del foro speciale doganale che consentiva loro di essere giudicati esclusivamente dal Tribunale della Dogana. La giurisdizione doganale era molto ampia ed includeva lintero territorio abruzzese, molisano e pugliese e parte di quello campano e lucano. Anche il patrimonio documentario conservato vasto (6931 tra buste, volumi e registri) e testimonia lattivit dellistituzione dal 1536 al 1808. Il fondo ricchissimo di documentazione cartografica, che stata oggetto di censimento da parte dellAmministrazione archivistica (Progetto Eikon). Con lavvento dei Francesi nel Regno di Napoli allistituzione aragonese successe quella del Tavoliere di Puglia che gest fino al 1865, epoca della sua soppressione, la concessione in regime censuario dei territori fiscali agli ex affittatori dei pascoli doganali. Le scritture di questo ufficio sono laltro complesso documentario pi importante dellArchivio. Le carte della Dogana e del Tavoliere sono consultate da numerosi studiosi italiani e stranieri. SEDI E SERVIZI Palazzo Filiasi

Orario biblioteca: 8,15-13,30 dal luned al venerd 13,30-17,30 marted Tel. 0881 721696

LArchivio di Stato di Foggia articolato in tre sedi a Foggia ed una Sezione di Archivio di Stato a Lucera. La principale, dove si trovano la direzione e gli uffici amministrativi, quella di Palazzo Filiasi. Si tratta di un pregevole edificio settecentesco, di propriet demaniale, posto al centro della cit-

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Archivio di Stato di Foggia

t. In esso sono in corso importanti lavori di consolidamento e restauro che consentiranno di disporre di uffici e ambienti di lavoro funzionali e confortevoli e di capaci e moderni depositi archivistici. Al piano terra delledificio stata allestita la Biblioteca dellistituto, ricca di circa 21.000 volumi di cui 660 testate di periodici. La Sala di consultazione utilizzata anche per conferenze, mostre, attivit didattiche e multimediali. Servizi - Direzione - Uffici amministrativi - Protocollo informatico - Biblioteca - Sala manifestazioni/multimediale - Servizi di fotoriproduzione Palazzo Dogana Di fronte a Palazzo Filiasi,in Palazzo Dogana, si trovano i depositi archivistici e la Sala di studio principale dellArchivio, che occupano circa 900 mq. del piano terra delledificio. I depositi sono realizzati integralmente in scaffalatura compattata di sicurezza e sono dotati dimpianto antincendio di spegnimento automatico. La Sala di studio di Palazzo Dogana dispone di ben 192 inventari analitici e indici riguardanti i fondi conservati sia nella sede propria che in quella di Viale Francia. Oltre la gi ricordata documentazione della Dogana delle pecore e del Tavoliere di Puglia in questa sede conservato un pregevole fondo Diplomatico costituito da 314 pergamene che datano dal 1076 a tutto il XVIII secolo,oltre alcuni frammenti di antifonari e di scritture agiografiche molto antichi. Imponente la mole documentaria degli Atti dellIntendenza di Capitanata, dellAmministrazione interna, degli Atti di Polizia, degli Affari comunali, degli Atti del demanio e delle Opere pubbliche comunali e provinciali. Altri fondi di notevole interesse sono gli Atti di enti ecclesiastici e corti giudiziarie (1541-1898), i Formulari notarili (1550-1787), le Piante topografiche (17 atlanti dal XVII al XIX secolo). Un fondo meritevole di particolare menzione quello della Reintegra dei tratturi che conserva la scritture relative alle operazioni effettuate dagli agrimensori per liberare i percorsi armentizi da occupazioni e dissodamenti. La documentazione comprende numerose mappe tratturali, riunite in 98 atlanti quasi tutti di grande formato, e copre un arco temporale che va dal 1809 al 1884. A Palazzo Dogana sono conservati anche alcuni archivi gentilizi di notevole interesse (Centola, Pignatelli dAragona, Freda e Pavoncelli). Questa sede conserva complessivamente 74 fondi archivistici. Servizi - Sala di studio - Sala consultazione Gazzetta ufficiale e Bollettino ufficiale regionale
Orario Sala di studio: 8,15-19,00 dal luned al venerd 8,15-13,30 sabato

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Archivio di Stato di Foggia

- Emeroteca - Ufficio relazioni con il pubblico - Servizio ricerche amministrative - Servizio ricerche per corrispondenza - Servizio tutela e restauro del materiale documentario - Banca dati studiosi e materiale documentario consultato - Banca dati documentazione memorizzata digitalmente - Servizio di fotoriproduzione Viale Francia
Orario Sala di studio: 8,15-13,30 dal luned al venerd Tel. 0881 664506

Laltra Sede sussidiaria dellArchivio si trova in Viale Francia,una zona periferica della citt. Occupa per circa 1500 mq. il piano terra e il primo interrato di un palazzo, posto al civico n. 16, adibito a civili abitazioni.Questi locali furono presi in affitto dopo il terremoto dellIrpinia del 1980 per concentrarvi gli archivi storici dei comuni terremotati della provincia di Foggia. Successivamente in questa sede sono stati accettati i versamenti di numerosi uffici statali tra cui il Tribunale di Foggia, che ha versato anche i registri di Stato civile del circondario dallanno 1866 allanno 1899. Qui ha trovato posto anche il cospicuo e interessante archivio storico del Consorzio di Bonifica della Capitanata. Altri fondi di rilievo custoditi sono la Prefettura di Foggia, la Questura di Foggia, i Commissariati di Pubblica Sicurezza di Manfredonia, Cerignola e San Severo,gli Atti dei notai, la Guardia Nazionale, diverse serie catastali, lAmministrazione finanziera, di epoca murattiana, molti archivi storici comunali e gran parte degli Enti comunali di assistenza della provincia. Questa sede conserva complessivamente 117 fondi archivistici. Servizi - Sala di studio - Servizio ricerche amministrative - Servizio ricerche per corrispondenza - Servizio di fotoriproduzione

SEZIONE DI ARCHIVIO DI STATO DI LUCERA


Orario Sala di studio: 8.15-13.30 luned e mercoled 14.30-16.00 luned e mercoled (escluso mesi di luglio e agosto e festivit pasquali e natalizie) 8.15-19.00 marted e gioved 8.15-13.30 venerd e sabato Tel. 0881 549967

La Sezione di Archivio di Stato di Lucera occupa buona parte del piano terra del Palazzo di giustizia della citt. La documentazione conservata prevalentemente di tipo giudiziario. I fondi pi significativi sono la Regia Udienza di Capitanata (1538-1806), la Corte criminale di Capitanata (1806-1816), il Tribunale di prima istanza di Capitanata (18091817), il Tribunale civile di Capitanata (1817-1860), la Gran corte criminale di Capitanata (1817862), il Tribunale di Lucera (18621922) e la Corte di assise di Lucera (1862-1922). Molto cospicua e interessante per ogni tipo di ricerca la raccolta dei protocolli e repertori notarili: quasi 13.000 pezzi che vanno dal 1533 al 1857. Anche lo Stato civile imponente:

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Archivio di Stato di Foggia

dal 1809 al 1865 i registri riguardano tutti i comuni della provincia, dal 1866 in poi solo quelli del circondario di Lucera. Tipiche della citt di Lucera sono le carte del Terraggio lucerino (1556-1807) dove sono registrate le operazioni (dette graduazioni) che periodicamente il preside della provincia o alcuni deputati cittadini effettuavano nel ripartire per la coltivazione, secondo un sistema gerarchico, il territorio lucerino. La Sezione di Lucera conserva 55 fondi archivistici e dispone di una propria biblioteca. Servizi - Sala di studio - Biblioteca - Servizio ricerche amministrative - Servizio ricerche per corrispondenza - Servizio di fotoriproduzione ATTIVIT DI VALORIZZAZIONE LArchivio di Stato di Foggia vanta una notevole attivit nella valorizzazione dei beni archivistici. A partire dagli anni 80, infatti, il personale dellistituto ha allestito numerose mostre documentarie redigendone anche i cataloghi. LIstituto sempre stato presente sulla scena culturale della provincia sia con la promozione di eventi che con la partecipazione a manifestazioni organizzate da altre istituzioni. LArchivio svolge unintensa attivit di formazione rivolta principalmente agli studenti dellUniversit di Foggia. Si rivolge anche alle scuole medie e superiori promuovendo la formazione e laggiornamento degli insegnanti e lapproccio degli studenti alla ricerca archivistica (Laboratorio di didattica della storia). Organizza numerosi eventi in occasione di manifestazioni nazionali ed internazionali (Festa di San Valentino, Festa della Donna, Settimana della cultura, Festa europea della musica, Giornate europee del patrimonio, Giornata dallalimentazione, Giornata del disabile, ecc.). MOSTRE DOCUMENTARIE
Insediamenti benedettini in Puglia
9 marzo 12 aprile 1981 Foggia Cripta della Cattedrale 1860-1870 I problemi dellUnit in Capitanata 6 - 20 febbraio 1983 Foggia - Palazzetto dellarte 14 - 30 maggio 1983 S. Severo - Convento S. Francesco Il 1848 in Puglia. Aspetti politici e sociali 28 gennaio -12 febbraio 1984 Foggia - Palazzetto dellArte Cinque secoli, un archivio 16 - 31 ottobre 1984 Foggia - Palazzo Dogana Le vie della transumanza 6 - 25 novembre 1984 Foggia - Palazzetto dellArte Gli archivi per la storia dItalia X settimana dei Beni culturali 13 - 16 dicembre 1986 Foggia - Galleria darte moderna in Palazzo Dogana Percorsi tratturali nel basso Tavoliere e Reali Siti 14-29 novembre 1987 Cerignola 2-10 dicembre 1987 Stornara 14-23 dicembre 1987 Ortanova LArchivio storico del Comune di SantAgata di Puglia 16 ottobre 1987- 6 gennaio 1988 SantAgata di Puglia - Convento di SantAntonio Cartografia e territorio in Capitanata dal XVI al XIX secolo 14 - 30 maggio 1996 Foggia - Palazzo Dogana Candela: scorci di storia locale (secc. XVI-XX) 14 dicembre 1996 - 12 gennaio 1997 Candela Manfredonia: limmagine del territorio tra XVII e XIX secolo 1997 Manfredonia Biblioteca comunale Foggia capitale. La festa delle arti nel Settecento Settembre 1997 Foggia Palazzo Dogana I Pavoncelli Una famiglia di notabili nel mezzogiorno contemporaneo 27 ottobre - 21 novembre 1999 Foggia - Museo del territorio Il restauro dellarchitettura del novecento Foggia e la Capitanata 23 novembre -7 dicembre 2002 Foggia - Tribunale della Dogana Il Tratturo. Via armentiziacerniera di civilt. 26 febbraio 2005 Foggia Aula magna Universit Foggia e la Capitanata dall8 settembre al 25 aprile Maggio 2005 Foggia - Museo del territorio AAACCATTATAVILLE! La pubblicit in un periodico pugliese tra la fine dellottocento e il primo cinquantennio del novecento 1999 Foggia - Fondazione Banca del Monte

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Archivio di Stato di Foggia

Giuseppe Garibaldi. Tracce garibaldine nelle istituzioni culturali foggiane 15 dicembre 2007-12 gennaio 2008 Foggia - Sala manifestazioni Archivio di Stato Stornarella. I primi duecento anni Luglio 2008 Stornarella - plesso scolastico

La Chiesa e lArciconfraternita del Carmine nei documenti. 10 novembre 2008 Foggia Chiesa del Carmine Cartografia e governo del territorio. Le immagini del paesaggio agrario della Capitanata nelle mappe dellArchivio di Stato di Foggia 21 aprile 17 maggio 2009 Ascoli Satriano Polo museale

PUBBLICAZIONI
La Regia Dogana della Mena delle pecore di Puglia a cura di D. Musto Quaderni della Rassegna degli Archivi di Stato, n 28 Roma 1964 Censuazione ed affrancazione del Tavoliere di Puglia (1789-1865) a cura di P. di Cicco Quaderni della Rassegna degli Archivi di Stato, n 32 Roma 1964 Il Tavoliere di Puglia nella prima met del XIX secolo da un documento dellArchivio di Stato di Foggia trascritto ed illustrato da P. di Cicco Foggia 1966 LArchivio del Tavoliere di Puglia Inventario a cura di P. di Cicco e D. Musto Ministero per i Beni culturali e ambientali Ufficio centrale per i beni archivistici Pubblicazioni degli Archivi di Stato - Strumenti Volume I, LXXIII, Roma 1970 La Dogana delle Pecore di Foggia. Elementi per una pianta generale del Tavoliere a cura di P. di Cicco Quaderni di Foggia, a cura del Comune, n 5 Foggia 1971 Su di un manoscritto del settecento e del suo autore. Andrea Gaudiani e le notizie a cura di P. di Cicco Quaderni di Foggia, a cura del Comune, n 8 Foggia 1971 LArchivio del Tavoliere di Puglia Inventario a cura di P. di Cicco e D. Musto Ministero per i Beni culturali e ambientali Ufficio centrale per i beni archivistici Pubblicazioni degli Archivi di Stato - Strumenti Volume II, LXXXII, Roma 1975 LArchivio del Tavoliere di Puglia Inventario a cura di P. di Cicco e D. Musto Ministero per i Beni culturali e ambientali Ufficio centrale per i beni archivistici Pubblicazioni degli Archivi di Stato - Strumenti Volume III, LXXXIII, Roma 1975 Insediamenti benedettini in Puglia Foggia 1981 1860-1870. I problemi dellUnit in Capitanata Catalogo della mostra documentaria Foggia 1982 LArchivio di Stato di Foggia e la Sezione di Lucera. Scheda unica di un bene culturale 1820-1982 A cura di P. di Cicco Foggia 1982 Il 1848 in Puglia. Aspetti politici e sociali Catalogo della mostra documentaria Bari 1982 Istituzioni e societ nellet della restaurazione. La salute pubblica in Puglia Catalogo della mostra Bari 1982 LArchivio del Tavoliere di Puglia Inventario a cura di P. di Cicco e D. Musto Ministero per i Beni culturali e Ambientali Ufficio centrale per i beni archivistici Pubblicazioni degli Archivi di Stato - Strumenti Volume IV, C, Roma 1984 Il 1848 in Puglia. Aspetti politici e sociali Catalogo della mostra storico documentaria Foggia 1984 Cinque secoli, un archivio Catalogo della mostra documentaria Foggia 1984 Le vie della transumanza Catalogo della mostra documentaria Foggia 1984 Giornate internazionali di studio sulla transumanza. Atti del convegno (4, 5, 6, 7 novembre 1984) LAquila 1990 Archivio Oggi Notiziario dellArchivio di Stato di Foggia numero unico edito in occasione della I settimana per i Beni culturali Foggia 1985 Percorsi tratturali nel basso Tavoliere e Reali Siti Catalogo della mostra documentaria CRSEC - Distretto n 34 Cerignola 1987 LArchivio storico del Comune di SantAgata di Puglia Catalogo della mostra documentaria Foggia 1987 Archivio Oggi Notiziario dellArchivio di Stato di Foggia numero 1 edito in occasione della III settimana per i Beni culturali Foggia 1987 LArchivio del Tavoliere di Puglia Inventario a cura di P. di Cicco Ministero per i Beni culturali e ambientali Ufficio centrale per i beni archivistici Pubblicazioni degli Archivi di Stato - Strumenti Volume V, CXIII, Roma 1991 Archivio Oggi Notiziario dellArchivio di Stato di Foggia numero 2 edito in occasione della VII settimana per i Beni culturali Foggia 1991 Cartografia e territorio in Capitanata dal XVI al XIX secolo volume pubblicato in occasione della IX settimana per i beni Culturali ed ambientali Foggia dicembre 1993

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Archivio di Stato di Foggia

Archivi, Storia e Ricerca Itinerario didattico edito in occasione della X Settimana per i Beni culturali e ambientali Foggia 1994 Cartografia e territorio in Capitanata dal XVI al XIX secolo Catalogo della mostra documentaria Foggia 1996 Candela: scorci di storia locale (secc. XVI-XX) Catalogo della mostra documentaria Candela 1997 Manfredonia: immagine del territorio tra XVII e XIX secolo Catalogo della mostra documentaria Manfredonia 1997 Il Tavoliere. Gioco didattico Quaderni di didattica della storia. Quderno n 1 Foggia 1998 I Pavoncelli Una famiglia di notabili nel mezzogiorno contemporaneo Guida della mostra documentaria Foggia 1999 Guida alle fonti per la storia del brigantaggio postunitario conservate nellArchivio di Stato di Foggia. Ministero Beni e attivit culturali, Ufficio centrale beni archivistici. Pubblicazioni degli Archivi di Stato Strumenti CXXXXIV Salerno 1999

AAACCATTATAVILLE! La pubblicit in un periodico pugliese tra la fine dellottocento e il primo cinquantennio del novecento. Regione Puglia Assessorato Pubblica Istruzione. Centro distrettuale FG/32 Foggia 1999 La Capitanata nel 1799. Atti del convegno Foggia 2000 La transumanza nelleconomia dellIrpinia. Atti del convegno. Napoli 2002 La Chiesa nel 900. Atti del convegno Foggia 2004 Foggia e la Capitanata dall8 settembre al 25 aprile Catalogo della mostra documentaria Foggia 2005 Il Tavoliere Junior Gioco didattico da tavolo M.C. Nardella e P. Alberta Foggia 2008 Stornarella. I primi duecento anni Catalogo della mostra documentaria Stornarella 2008 Le Compagne del 23 marzo 1950 a San Severo Quaderno di didattica della storia Quaderno n 2 Foggia 2009

ELENCO PROGETTI REALIZZATI 2007 - 2008


FINANZ. ANNO SETTORE COMUNE OGGETTO DESCRIZIONE IMPORTO

MiBAC

Conservazione beni 2007 archivistici; Servizi 2008 amministrativi

Foggia

"La Casa delle Carte"

Selezione del materiale da scartare; compilazione dei relativi elenchi; miglio 12.925 ramento della schedatura e della condizionatura di alcuni fondi archivistici Diffusione della firma digitale all'inter 2.000 no dell'amministrazione

MiBAC

2007 Direzione; Personale 2008 amministrativo

Foggia

"Firma digitale"

MiBAC

2007 Comunicazione e Promozione 2008

Promozione della "Comunicazio- manifestazione organizzata in occasio- 7.000 ne Foggia Istituzionale" ne della X Settimana della Cultura Recupero e restauro di Palazzo Filiasi Lavori di consolidamento e restauro 227.678 funzionale della sede dellArchivio

MiBAC

2007

Direzione Servizi amministrativi

Foggia

MiBAC

Valorizzazione beni archivistici; Conservazione 2008 Foggia beni archivistici; Tutela beni archivistici

Attivit straodinaria

Apertura straordinaria dellIstituto nei giorni festivi

20.813

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Archivio di Stato di Foggia

Comune di Palena

2007

Direzione

Palena

Museo transumanza

Allestimento delMuseo della transumanza dellalta valle Aventina

Comune di Foggia; Fondazione Banca del Monte Direzione 2007 Foggia SiniscalcoAmministrazione Ceci di Foggia Ass. Cult. Omniadaunia

Il mosaico, installato allingresso della sala manifestazioni dellIstituMosaico to riproduce una parietale delle tavole del La locatione de seicentesco atlanCastiglione te delle locazioni di Antonio e Nunzio Michele

Claudio Grenzi Editore

2007

Direzione

Presentazione Lopera, realizzata volume Larchiin collaborazione tettura del Novecon lUniversit di Foggia cento a Foggia e Foggia, stata in Capitanata. finanziata Conoscenza e dalleditore conservazione Mostra documentaria e bibliografica realizzata in collaborazione con la biblioteca provinciale di Foggia La Magna Capitana

La Capitanata: Direzione; unarea di produValorizzazione zione tra immagiIn economia 2007 beni archivistici; Foggia ni Valorizzazione e gastronomia beni librari (secc. XVII-XX)

In economia 2008

Direzione; Valorizzazione beni archivistici

Innamorati Mostra documendellEroe dei Due taria organizzata Mondi Tracce in occasione Foggia garibaldine nelle della Festa istituzioni cultudi San Valentino rali foggiane Mostra documentaria organizzata in occasione della Festa della Donna Corso di formazione per insegnanti realizzato durante la X Settimana della Cultura

Direzione; In economia 2008 Valorizzazione beni archivistici

Foggia

Oltre la grata

In economia 2008

Direzione

Foggia

Curricula e didattica laboratoriale in Archivio

In economia 2008

Direzione

Presentazione La transumanza del volume curato nel Mezzogiorno. dal prof. Saverio Foggia Segnalazione Russo durante dagli Archivi la X Settimana della Cultura

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Archivio di Stato di Foggia

In economia 2008

Direzione

Foggia

Presentazione del volume edito in ocAngeli, casione del ventennale stemmi, del Centro ricerche confraternite di storia religiosa in Puglia durante la X Settimana della Cultura

Fondazione Cassa 2008 di Risparmio di Puglia

Direzione

Presentazione volume in collaborazione con Provincia di Foggia, Sulle tracce Foggia della Dogana Universit di Foggia, Soprintendenza Archivistica di Bari

Fondazione Banca del Monte 2008 SiniscalcoCeci di Foggia

Direzione

Lapprezzo Presentazione del voluFoggia dellUniversit me dello studioso fogdi Foggia giano Gennaro Arbore

Allestimento mostra documentaria e parteArciconfraDirezione e cipazione a convegno ternita Mostra 2008 personale Foggia in occasione del del Carmine documentaria tecnico restauro della Chiesa di Foggia del Carmine Vecchio Presentazione gioco didattico in collaborazione con Anai-Puglia e Laboratorio storico 2.432,00 centro studi e ricerche di didattica della storia di Foggia

Fondi ufficio 2008

Direzione

Foggia

Il Tavoliere Junior

Comune di Stornarella

Mostra documentaria Direzione; Stornarella. e catalogo in occasione Valorizza- Stornadel bicentenario I primi 2008 zione beni rella duecento anni della fondazione del archivistici Comune di Stornarella Concerto realizzato dagli allievi del Conservatorio Umberto Giordano di Foggia in occasione della Festa europea della musica Restauro degli atti del fondo archivistico Affari demaniali

Direzione; servizio In economia 2008 Foggia manifestazioni

Concerto

MiBAC

Servizio restauro

Foggia

Affari demaniali

9.877,00

IMPORTO COMPLESSIVO

282.725,00

Vedi nota 1 pag. 58

137

ARCHIVIO DI STATO DI LECCE


Direttore Annalisa Bianco Referenti per il progetto Giuseppe Barletta Daniela Ragusa Via Sozy Carafa, 15 73100 Lecce Tel. 0832 242437 0832 246788 Fax 0832 242166 as-le@beniculturali.it www.archivi.beniculturali.it/ASLE Orario di apertura al pubblico luned - venerd: ore 8,00 - 19,00; sabato: ore 8,00 - 14,00

Il r.d. 22 ottobre 1812, n. 1524, sanc listituzione in Lecce di un archivio preposto ad acquisire e definitivamente conservare la documentazione prodotta dagli uffici e dalle magistrature statali operanti sul territorio dellantica Provincia di Terra dOtranto. Fu, tuttavia, solo dopo un discreto lasso di tempo (circa ventanni) che lo stesso inizi effettivamente a funzionare. LIstituto, nato come Archivio provinciale di Terra dOtranto, divenne Archivio provinciale di Stato ai sensi del r.d. 22 settembre 1832, n. 1391, ed in seguito Sezione di Archivio di Stato, con l. 22 dicembre 1939, n. 2006. Il d.p.r. 30 settembre 1963, n. 1409, infine, fiss lattuale, definitiva denominazione di Archivio di Stato. Dapprima organo periferico del Ministero dellInterno, nel 1975 - al pari degli altri Archivi di Stato esistenti in ciascun capoluogo di provincia - fu fatto afferire al neo costituito Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, dal 1998 Ministero per i Beni e le Attivit Culturali. ORGANIZZAZIONE Direzione Area Amministrativa - Servizi: - Protocollo informatico - Informazioni e relazioni con il pubblico - Amministrativo (Affari generali; Gestione del personale) Area Tutela e conservazione - Servizi: - Tecnico-scientifico - Tutela - Gestione depositi Biblioteca - Servizi: - Catalogazione e prestiti - Acquisizione e conservazione Area Ricerca e valorizzazione - Servizi: - Culturale tecnico-scientifico - Culturale tecnico-operativo - Editoriale Area Didattica e promozionale - Servizi: - Informazione e promozione - Didattico - Stages e tirocini Area Utenza - Servizi: - Al pubblico (Sala studio; Sala visure) - Fotoriproduzione Servizio di Sorveglianza, vigilanza e accoglienza Servizio Ausiliario e di supporto

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Archivio di Stato di Lecce

ATTIVITA Compiti istituzionali Tra le funzioni contemplate dalla vigente normativa, a cui lIstituto puntualmente assolve, di primaria importanza quella relativa alla conservazione di atti e documenti prodotti dalle magistrature e dagli uffici provinciali dello Stato preunitario e postunitario, concernenti affari definiti da almeno quarantanni, nonch delle scritture notarili anteriori ad un secolo ed, ancora, di tutti quei complessi documentari divenuti di propriet statale in seguito ad acquisti e donazioni ovvero in quanto riferiti ad enti pubblici soppressi. Lottimale fruizione delle fonti archivistiche assicurata dai preliminari interventi di riordinamento ed inventariazione cui le stesse vengono sottoposte ad opera di qualificati funzionari. Detta attivit viene coordinata dallArea Tutela e conservazione, la quale si occupa, in particolare, di predisporre e calendarizzare il piano delle esigenze prioritarie, affidandone la concreta attuazione a gruppi di lavoro di volta in volta costituiti. Le unit afferenti segnalano, inoltre, urgenti interventi di restauro e curano il funzionamento delle commissioni di sorveglianza e scarto nonch lincremento del patrimonio documentario posseduto mediante versamenti e forme diverse di acquisizione. Altro compito di singolare rilevanza quello legato alla valorizzazione dellIstituto e del patrimonio documentario in esso custodito. Il raggiungimento di tale obiettivo assicurato da unattenta progettazione di iniziative culturali - essenzialmente a carattere promozionale e divulgativo - e dalla loro concreta realizzazione mediante la scelta di idonei spazi espositivi (anche in sintonia con altri soggetti istituzionali), la gestione dei prestiti e degli allestimenti, la predisposizione di materiali illustrativi delle varie iniziative (pure di tipo multimediale), la diffusione degli eventi attraverso il sito web del Ministero e dellIstituto e per mezzo di comunicati stampa a quotidiani, riviste specializzate ed emittenti locali. Nellintento di promuovere e diffondere la conoscenza delle fonti lArchivio elabora, altres, progetti didattici in collaborazione con lUniversit degli Studi e con realt scolastiche di ogni ordine e grado; espleta visite guidate per illustrare i compiti e le finalit ed i fondi che conserva; organizza stages rivolti a studenti di istituti locali e della Scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica annessa allArchivio di Stato di Bari. Gli utenti che effettuano ricerche per motivi di studio e quanti consultano atti per esigenze di carattere amministrativo ricevono costante e quotidiana assistenza, in orario antimeridiano e pomeridiano, da parte di personale qualificato, il quale, tra laltro, fornisce informazioni per corrispondenza o per via telematica e rilascia copie di documenti. Sono a disposizione del pubblico inventari analitici dei principali fondi, quasi tutti corredati da esaurienti note introduttive che delineano storia ed evoluzione di enti e magistrature. Propedeutici alla migliore conoscenza delle fonti manoscritte sono, poi, gli oltre settemila volumi a stampa da cui costiFig. 1 tuita la Biblioteca dIstituto (fig. 1). Il patrimonio documentario Lentit del materiale archivistico attualmente supera i 130.000 pezzi (fig. 2), cui sono da aggiungere 1.080 pergamene, 1 codice membranaceo e poco meno di 1.000 fra mappe e planimetrie. Sebbene con la necessaria sintesi, non si pu prescindere dal segnalare alcuni dei fondi che impreziosiscono lArchivio, i quali si rivelano di basilare importanza per la ricostruzione delle vicende storiche dellintera Terra dOtranto, almeno sino ai primi decenni del secolo scorso. E opportuno rammentare, infatti, che molti uffici e magistrature pre e post unitarie, istituite dalle antiche legislazioni nei capoluoghi di provincia, avevano sede in Lecce, pur esercitando le proprie attribuzioni su unarea territoriale di gran lunga

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Archivio di Stato di Lecce

pi estesa, comprendente lintero Salento e, quindi, anche le citt di Brindisi e Taranto con i loro rispettivi circondari. Il complesso documentario sostanzialmente riconducibile a sei sezioni di riferimento: diplomatica, notarile, amministrativa, finanziaria, giudiziaria e degli archivi diversi. In particolare, la sezione diplomatica registra la presenza di fonti in pergamena, le pi remote in assoluto. Dei due gruppi a cui le stesse afferiscono uno consta di venti atti, originariamente appartenuti al monastero delle Benedettine sotto il titolo di S. Giovanni Evangelista in Lecce, fra i quali si annoverano il primo documento privato, del 1140, ed il primo pubblico, risalente al 1142, oggetto, questultimo, di studi ed approfondimenti da parte di diplomatisti di fama internazionale, in quanto uno dei rari esemplari editi dalla cancelleria Fig. 2 del re normanno Ruggero II dAltavilla. La parte pi numericamente rilevante comprende, invece, originali di diversa provenienza, che datano dal XIV al XIX secolo. I protocolli e le scritture notarili in genere (fig. 3) si riferiscono a centodiciotto piazze e, per quindici di esse, risalgono al Cinquecento: la raccolta di istrumenti pi antica (1542) appartiene al notaio Bartolomeo Prisco di Gallipoli. Nellambito della sezione amministrativa, le Scritture delle Universit e feudi, con le serie Atti diversi e Catasti onciari, risultano tra i fondi pi consultati, grazie allabbondante materiale ed alle comparazioni sulla realt di diverse aree geografiche dellantico Regno di Napoli a met Settecento, rese possibili dalla loro omogenea presenza riferita a centri piccoli e grandi. Documentazione altrettanto saliente prodotta da rilevanti organi periferici dellamministrazione dello Stato, pure oggetto di specifiche indagini ad ampio raggio concernenti lintera Terra dOtranto, si rinviene tra gli atti della preunitaria Intendenza, e, dal 1861, in quelli della Prefettura, la quale ne eredit gran parte delle attribuzioni. Rimarchevole, per questultima istituzione, Fig. 3 la serie Gabinetto (fig. 4), con testimonianze in grado di offrire uno spaccato di largo respiro sulle condizioni di vita in generale e sullo spirito pubblico che animava le popolazioni salentine. In materia finanziaria le pratiche definite dai numerosi uffici provinciali succedutisi nel periodo preunitario e sino allistituzione, nel 1869, dellIntendenza di Finanza sono basilari per scrivere la storia che ruota attorno alle diverse soppressioni di case monastiche e non solo. Riguardo alla ricca produzione giudiziaria sedimentatasi nel corso dei secoli, si menzionano, in sintesi, gli atti processuali delle antiche magistrature di Terra dOtranto, che gi dal XVII secolo includono carteggio in materia civile e criminale, come Decreti di preambolo, Decreti di tutela, Processi della Bagliva. Sono, altres, da segnalare i processi civili e penali delle Corti dei governatori regi e baronali, cessate le quali le cause in atto Fig. 4 vennero trasmesse, per le decisioni definitive, ai Giudicati di Pace o al Tribunale di prima istanza, ove giunsero a compimento. Con lUnit dItalia le magistrature si uniformarono, ovviamente, a quelle del resto della nazione. Questa rapida carrellata si conclude citando ancora: le numerose Platee (registri dei beni di monasteri); il quattrocentesco, unico codice membranaceo conservato in Istituto, noto come Codice di Maria dEnghien (fig. 5), contenente statuti ed ordinamenti emanati per la citt di Lecce a partire dal 1372; le copie dei Libri Rossi di Lecce e Gallipoli, raccolte di privilegi relativi a diversi secoli, che oggi assurgono a valore di originali dopo il disa-

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Archivio di Stato di Lecce

stroso incendio che li distrusse nel 1943, appiccato al deposito di Nola - ove erano custoditi - da armate tedesche ormai allo sbando, in relazione agli eventi correlati con il secondo conflitto mondiale. Va, infine, menzionato, in quanto fondo di sicuro interesse storico, lunico archivio privato presente in Istituto, appartenuto alla principesca famiglia Gallone di Tricase, acquisito per donazione alla fine degli anni Settanta dello scorso secolo.
Fig. 5

ATTIVITA DI COMUNICAZIONE PROMOZIONE E VALORIZZAZIONE LArchivio di Lecce gi da molti anni impegnato nel delicato ruolo di diffusione e divulgazione dellingente patrimonio documentario posseduto; obiettivo, questo, che cerca di perseguire mediante conferenze, giornate di studio, mostre, seminari, sia in concomitanza di eventi a carattere nazionale (Settimana della Cultura, Giornate europee del Patrimonio, Giornata dei diritti delle persone con disabilit etc.) sia in collaborazione con altri soggetti promotori, come enti ed associazioni culturali operanti sul territorio. Le relative mansioni vengono ordinariamente disimpegnate da sette funzionari componenti lArea, i quali provvedono a curare ciascun aspetto connesso con lorganizzazione delle varie iniziative. Tuttavia, per la realizzazione degli eventi programmati, in ordine allespletamento di ricerche documentarie e bibliografiche nonch alla cura degli aspetti di carattere tecnico-scientifico in genere, vengono formalmente costituiti di volta in volta gruppi di lavoro allargati che ricomprendono anche funzionari afferenti ad aree diverse. Nel contesto delle attivit promozionali sono da annoverare, inoltre, ulteriori strategie - quali redazione e stampa di cataloghi, cd-rom, brochures - che contribuiscono a valorizzare il patrimonio archivistico, divulgandolo a pi livelli, ed i numerosi interventi di carattere didattico che supportano e rendono meglio fruibili i progetti varati, come, ad esempio, visite guidate a singoli, gruppi e scolaresche in occasione di mostre ed incontri. Al fine di fornire un sintetico resoconto delle iniziatave realizzate nel corso degli anni, si riportano di seguito quelle ritenute pi significative: a. 1984 - La questione demaniale in Terra dOtranto nel XIX secolo - mostra documentaria a. 1985 - Le masserie fortificate a Nord di Lecce - mostra fotografico-documentaria a. 1988 - Documenti e immagini della nostra storia - mostra documentaria a. 1992 - Nuove fonti e nuovi strumenti di ricerca per la storia di Terra dOtranto. Problematiche metodologiche e prospettive di utilizzazione - seminario di studi a. 1999 - Fonti per la storia della citt - giornate di studio - Tradizioni, societ e costumi chiediamolo alle carte - mostra a. 2000 - Iubilate Deo. I percorsi del perdono nel Salento medievale e moderno - giornata di studio a. 2001 - Memorie di scena. Teatro e spettacolo nella tradizione salentina - mostra a. 2002 - Ad futuram rei memoriam. Frammenti di vita degli archivi ecclesiastici - mostra documentaria e giornata di studio - Larte di sanare. Medicina e sanit in Terra dOtranto dal Medioevo allet contemporanea - mostra - Documenti della Provincia di Terra dOtranto - mostra documentaria a. 2003 - Giochi sportivi e sport ricreativi nellarea salentina fra Otto e Novecento - mostra - e il Salento incontr il Mediterraneo - mostra fotografico-documentaria a. 2004 - Ebrei nel Salento: dalle comunit della diaspora ai campi profughi - mostra - Il patrimonio archivistico: un investimento culturale per il territorio - giornata di studio a. 2005 - In punta di calamo. Decorazioni e miniature nei documenti darchivio - mostra a. 2006 - Immagini di sport fra storia e memoria - mostra fotografico-documentaria - Il paesaggio agrario in Terra dOtranto fra XVIII e XIX secolo - mostra cartografica a. 2007 - Comunit ebraiche in area salentina tra Medioevo ed et moderna - mostra documentaria - Unarte tra le arti. La stampa nel Salento leccese dal Barocco al Risorgimento - mostra - Le strade del mare. Rotte mercantili e scambi commerciali tra il Salento e lEuropa nel

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Archivio di Stato di Lecce

XVIII e XIX secolo - mostra documentaria a. 2008 - Garibaldi e gli anni del cambiamento. Il contributo del Salento al processo unitario nazionale (1848-1890) - mostra - Campi nel 700. Frammenti di vita civile e religiosa - mostra - I Cappuccini in Terra dOtranto (secc. XVI-XIX) - mostra Unulteriore forma di divulgazione, che ha consentito di ampliare e veicolare le potenzialit insite nella documentazione dellArchivio, rappresentata dalle numerose pubblicazioni edite dallIstituto o da suoi funzionari che si sono avvalsi di fonti ivi esistenti. Le principali tra esse sono: - M. PASTORE, I processi politici della Gran Corte criminale e speciale di Terra dOtranto dal 1821 al 1861, in Studi Salentini, V (1960), 10 - ID., I processi politici della Gran Corte criminale e speciale di Terra dOtranto dal 1821 al 1861, in Studi Salentini, VI (1961), 11 - ID., Settari in Terra dOtranto, in Studi Salentini, XII (1967), 25-27 - ID., Le pergamene di San Giovanni Evangelista in Lecce, Lecce 1970 - ID., Scritture delle Universit e feudi di Terra dOtranto, Bari s. a. [ma 1971] - ID., Fonti per la storia di Puglia. Regesti dei Libri Rossi e delle pergamene di Gallipoli, Taranto, Lecce, Castellaneta e Laterza, in Studi di storia pugliese in onore di Giuseppe Chiarelli, a cura di M. Paone, II, Galatina 1973 - ID., Scritture relative a Lequile esistenti negli Archivi: di Stato di Lecce, del Comune e dellEnte Comunale di Assistenza di Lequile, in A. Foscarini, Lequile. Pagine sparse di storia cittadina, a cura di M. Paone, Galatina 1976 - ID., Scritture riguardanti Tricase e le sue frazioni conservate nellArchivio di Stato di Lecce, del Comune, della Congregazione di Carit e parrocchiale della Chiesa maggiore di Tricase, in Tricase (Studi e Documenti), a cura di M. Paone, Galatina 1978 - ID., Il codice di Maria dEnghien, Galatina 1979 - ID., Pergamene medievali dellArchivio di Stato di Lecce, in Note di civilt medievale, I, Bari 1979 - ID., Pergamene dei secc. XVI-XVIII nellArchivio di Stato di Lecce, in Note di civilt medievale, II, Bari 1980 - ID., Fonti per la storia di Terra dOtranto nel primo quindicennio dopo lUnit (1861-1876), in Momenti e figure di storia pugliese, a cura di M. Lanera e M. Paone, II, Galatina 1981 - ID., [Scritture relative a S. Cesario di Lecce conservate nell] Archivio di Stato di Lecce, in S. Cesario di Lecce. Storia. Arte. Architettura, Galatina 1981 - ID., I gettatelli in Terra dOtranto dal sec. XVI al XX, in Familiare 82. Studi per le nozze dargento Jurlaro-Ditonno, Brindisi 1982 - ARCHIVIO DI STATO DI LECCE, La questione demaniale in Terra dOtranto nel XIX secolo catalogo della mostra, Galatina 1984 - A. BIANCO, La vendita dei beni ecclesiastici in Terra dOtranto: aspetti giuridici e patrimoniali (1862-1881), in La Terra dOtranto nella seconda met dellOttocento, Atti del Convegno di Studi, Oria 1984 - M. A. BORRISI, Ordine e disordine nella diocesi di Oria (1860-1861), in Ibidem - P. PALMA, Attivit commerciale dei porti di Terra dOtranto nella seconda met dellOttocento, in Ibidem - ARCHIVIO DI STATO DI LECCE - COMUNE DI TREPUZZI, Le masserie fortificate a Nord di Lecce - catalogo della mostra fotografico-documentaria, Galatina 1985 - G. BARLETTA, Capitali, mestieri e professioni in Gallipoli a met Settecento (spigolature dal catasto conciario), in Sallentum, Galatina 1985 - ID., Gallipoli aragonese allindomani della presa del 1484, in Atti del Convegno nazionale La presa di Gallipoli del 1484, Bari 1985 - ID., Le fonti documentarie relative a Campi Salentina nellArchivio di Stato di Lecce, in Ricerche e studi in Terra dOtranto, Galatina 1985 - A. BIANCO, Educazione ed istruzione a Lecce nellultimo trentennio borbonico (18301859), in Atti del Convegno di Studi sul Risorgimento in Puglia. Let ferdinandea (18301859), [Bari] 1985 - A. DE MEO, Disavventure di tipografi leccesi: i casi di T. Mazzei e D. Viverito, in Nuovi

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Orientamenti, nn. 94-95, 1985 - P. PALMA, La realizzazione delle opere ed infrastrutture portuali in Terra dOtranto nel periodo borbonico, in Atti del Convegno di Studi sul Risorgimento in Puglia. Let ferdinandea (1830-1859), [Bari] 1985 - A. PROTOPAPA, La giustizia circondariale nel Leccese, in Ibidem - F. TONDO, Le confraternite laicali in Terra dOtranto nellultimo trentennio borbonico: appunti per una ricerca, in Ibidem - ID., La salute pubblica in Terra dOtranto: il colera a Manduria a met Ottocento, in Sallentum, Galatina 1985 - G. BARLETTA, I decreti di soppressione degli ordini religiosi nel regno di Napoli durante il decennio francese: alcuni riflessi in Terra dOtranto, in Nuovi Orientamenti, 97, 1986 - ID., Le patenti di sanit dellArchivio di Stato di Lecce: un fondo da scoprire, in Luomo e il mare, Gallipoli 1986 - ARCHIVIO DI STATO DI LECCE, Contributi al Seminario di studio su Ordini religiosi e societ nel Mezzogiorno moderno, coordinamento di G. Dibenedetto, Galatina 1987 - ID., Dal documento, la storia. Itinerario attraverso le fonti archivistiche di Terra dOtranto, a cura di M. C. Ingrosso Gloria, Galatina 1988 - G. BARLETTA, La Congregazione di Carit e lEnte Comunale di Assistenza di Gallipoli. Inventario, in Rassegna degli Archivi di Stato, XLVIII, 3, 1988 - ID., Lavori pubblici in Gallipoli durante il diciottesimo secolo, in Sallentum, Galatina 1988 - Guida dellArchivio di Stato di Lecce, a cura di G. Dibenedetto, Bari 1989 - G. BARLETTA, Attivit amministrativa in Campi Salentina fra XVIII e XIX secolo attraverso le conclusioni del parlamento e del decurionato, in Archivio Storico Pugliese, Bari 1989 - A. B. DALESSANDRO, Copertino attraverso gli atti e i documenti dellArchivio di Stato di Lecce, in Copertino in epoca moderna e contemporanea, Vol. I: le fonti documentarie. Inventari, a cura di M. Spedicato, Galatina 1989 - P. PALMA, Peste e paura: istituzioni e societ tra provvedimenti di sanit e crisi epidemiche in et moderna, in Societ, congiunture demografiche e religiosit in Terra dOtranto nel XVII secolo - Atti del Seminario di studio, a cura di B. Pellegrino e M. Spedicato, Galatina 1990 - M. R.TAMBL, Strategie cultuali e controllo sociale in Terra dOtranto nel Seicento, in Ibidem - F. TONDO, Propriet ecclesiastica e clero ricettizio in un piccolo centro salentino tra XVII e XVIII secolo, in Ibidem - ARCHIVIO DI STATO DI LECCE, Nuove fonti e nuovi strumenti di ricerca per la storia di Terra dOtranto. Problematiche metodologiche e prospettive di utilizzazione - Atti del seminario di studi, a cura di C. Piccolo Giannuzzi, Lecce 1993 - G. BARLETTA, Criteri di datazione e stili cronologici in uso nel Cinquecento fra i notai dellarea leccese, in Archivi per la Storia, VI, 1993 - S. FRACASSO, Protocolli notarili e inventariazione: la regestazione degli atti del notaio Antonio Russo di Copertino (1559-1594), in Ibidem - S. FRACASSO, C. PICCOLO GIANNUZZI, D. RAGUSA, L. TRONO, Copertino in epoca moderna e contemporanea. Vol. II: gli atti notarili del 500. Regesti, a cura di M. Spedicato, Galatina 1993 - G. BARLETTA, Una fonte sussidiaria per la ricostruzione delle biografie degli amministratori di Terra dOtranto: gli atti dello stato civile, in Per una storia delle Amministrazioni Provinciali pugliesi: la Provincia di Terra dOtranto (1861-1923), a cura di M. De Giorgi, Manduria 1994 - G. BARLETTA - D. LALA, Inventari dei palazzi del principato di Tricase (1733), in Scritti di storia pugliese in onore di mons. Carmine Maci, a cura di M. Paone, Galatina 1994 - G. BARLETTA - D. LALA, Linventario del Fondo Provincia di Terra dOtranto, poi Amministrazione Provinciale, nellArchivio di Stato di Lecce, in Per una storia delle Amministrazioni Provinciali pugliesi: la Provincia di Terra dOtranto (1861-1923), a cura di M. De Giorgi, Manduria 1994 - A. B. DALESSANDRO, Gli atti della Deputazione provinciale di Terra dOtranto nel Soggettario della ricerca informatizzata, in Ibidem - A. DE MEO, S. FRACASSO, A. M. GUSTAPANE, D. RAGUSA, Per un posto in Paradiso. Donazioni e testamenti ad Alessano nel Seicento, a cura di C. Piccolo Giannuzzi e Mario Spedicato, Lecce 1994

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- P. PALMA, Amministrazioni comunali, Deputazione Provinciale e Prefettura: fonti documentarie a confronto tra enti locali e istituzioni provinciali, in Per una storia delle Amministrazioni Provinciali pugliesi: la Provincia di Terra dOtranto (1861-1923), a cura di M. De Giorgi, Manduria 1994 - ARCHIVIO DI STATO DI LECCE PROVINCIA DI LECCE CENTRO DI STUDI SUL BAROCCO, Fonti per il Barocco Leccese, a cura di C. Piccolo Giannuzzi, Galatina 1995 - G. BARLETTA, Lapporto del Salento alla colonizzazione agricola e demografica in Libia alla vigilia della seconda guerra mondiale, in Fonti e problemi della politica coloniale italiana - Atti del Convegno Internazionale di Studi, Roma 1996 - ID., Settari e attendibili del brindisino nelle carte di polizia dellArchivio di Stato di Lecce, in Scritti di storia pugliese in onore di Feliciano Argentina, a cura di M. Paone, Galatina 1996 - A. DE MEO, Avventure di navi sui mari salentini nel Settecento, in Ibidem - D. LALA, Lemigrazione dal Salento in Africa Orientale Italiana negli anni 1935-1940, in Fonti e problemi della politica coloniale italiana - Atti del Convegno Internazionale di Studi, Roma 1996 - P. PALMA, La Greca salentina e le sue fonti documentarie: indagine per la ricostruzione dei caratteri originari e della sua popolazione, in Fonti archivistiche e ricerca demografica - Atti del Convegno Internazionale, Roma 1996 - ARCHIVIO DI STATO DI LECCE, Le parrocchie della Diocesi di Lecce in et moderna. Guida alle fonti documentarie, Lecce 1997 - A. PROTOPAPA, Frantoi scavati nel masso: i trappeti di Borgagne e Melendugno, a cura di M. Mainardi, Calimera 1998 - R. BASSO D. LALA, Lorfanotrofio provinciale femminile Principe Umberto di Lecce, in Linfanzia e le sue storie in Terra dOtranto, coordinamento scientifico di Angelo Semeraro, Lecce 1999 - L. BRUNO, LOspizio marino di S. Cataldo per la cura dei bambini gracili, scrofolosi e rachitici poveri, in Ibidem - E. CASSANO, Il Centro distrettuale di tutela minorile, in Ibidem - S. FRACASSO, Il problema politico-sociale degli esposti a Lecce nellultimo decennio del XVIII sec., in Ibidem - D. LALA, Proietti e orfani: interventi dei Consigli generali provinciali (XIX sec.), in Ibidem - ID., Uninchiesta alla colonia agricola penitenziaria di Brindisi, in Ibidem - A. MARTI, Un conservatorio per corrigende: il S. Sebastiano in Lecce, in Ibidem - A. PROTOPAPA, LEnte nazionale per la protezione morale del fanciullo nella provincia di Lecce, in Ibidem - D. RAGUSA, LIstituto provinciale Garibaldi: aspetti sanitari, in Ibidem - ID., LOpera Nazionale Maternit e Infanzia, in Ibidem - T. SERAFINO, LEnte Nazionale di Assistenza agli Orfani, in Ibidem - Archivio di Stato di Lecce, coordinamento scientifico A. Bianco, testi a cura di G. Barletta, L. Bruno, A. Protopapa, Viterbo 2001 - D. LALA DE GIORGI, Larchivio dei principi Gallone (Documenti dello Statodi Tricase), Tricase 2001 - P. PALMA, Fondi archivistici relativi al comune di Oria conservati presso lArchivio di Stato di Lecce, in Guida allarchivio storico del comune di Oria, Oria 2004 - L. BRUNO A. PROTOPAPA, Le fonti documentarie conservate nellArchivio di Stato di Lecce, in Le pi antiche parrocchie dellArcidiocesi di Brindisi-Ostuni e della Diocesi di Oria, Brindisi 2005 - G. CONTE, T. RAPANA, M. R. TAMBLE, F. TONDO, A tre miglia dalla citt. Lantico casale di Lequile: fonti e studi, Galatone 2005 - ARCHIVIO DI STATO DI LECCE, Immagini di sport fra storia e memoria - catalogo della mostra, Galatina 2006 - F. TONDO, Vita quotidiana e alimentazione in Terra dOtranto fra XVIII e XIX secolo, in Vita quotidiana, coscienza religiosa e sensibilit civile nel Mezzogiorno continentale, a cura di F. Gaudioso, Galatina 2006 - Archivi e storia di Terra dOtranto. Studi in memoria di Michela Doria Pastore, a cura di M. Spedicato, Galatina 2007 - Fonti e studi per la storia di Castri di Lecce, a cura di M. Spedicato, Voll. 2, Galatina 2008

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PROGETTI REALIZZATI NEGLI ANNI 2007 - 2008 Nel corso dellanno 2007 lIstituto stato impegnato nella realizzazione di iniziative in prevalenza riconducibili al calendario nazionale di eventi divulgato dal superiore Ministero. In occasione della Giornata della Memoria (27 gennaio) si dato vita ad una mostra intitolata Le comunit ebraiche in area salentina tra Medioevo ed Et Moderna, che ha avuto luogo nella sede istituzionale dal 27 gennaio al 28 febbraio ed ha proposto allattenzione dei numerosi visitatori documenti tratti da fonti particolarmente antiche e preziose, quali il Libro Rosso di Lecce, il Codice di Maria dEnghien ed il Codice Diplomatico Brindisino. Altro appuntamento di rilievo stato il percorso espositivo allestito in concomitanza con la IX Settimana della Cultura (12-20 maggio), sul tema: Unarte tra le arti. La stampa nel Salento leccese dal Barocco al Risorgimento. La manifestazione stata ospitata, dal 12 al 26 maggio, nella suggestiva cornice dellex Conservatorio SantAnna in Lecce, concesso dallAmministrazione comunale, e si prefissa lintento di delineare un tracciato storico-iconografico sullevoluzione nel tempo dellarte tipografica. Strutturata in tre sezioni, ha ricostruito lattivit delle diverse stamperie che operarono nellattuale provincia di Lecce a partire dal 1580. Litinerario stato arricchito, fra laltro, da sedici antiche opere a stampa messe a disposizione da due biblioteche del capoluogo e da un collezionista privato. Per le Giornate Europee del Patrimonio (29-30 settembre) lArchivio ha presentato in sede la mostra documentaria: Le strade del mare. Rotte mercantili e scambi commerciali tra Salento ed Europa nel XVIII e XIX secolo, che ha proposto ad un vasto pubblico patenti di sanit, planimetrie di porti e materiale cartografico, testimonianze, queste, solitamente poco consultate. Nella circostanza sono state, altres, assicurate aperture straordinarie e visite guidate. Nello stesso anno 2007 si concretizzata, inoltre, una collaborazione con il Dipartimento di Studi Storici dellUniversit del Salento, grazie allapporto di documenti ed al contributo tecnico-scientifico fornito alla mostra: Per amore - per professione - per diletto, svoltasi dall11 al 23 dicembre nel Castello di Carlo V in Lecce. La Giornata dei diritti delle persone con disabilit (3 dicembre) ha registrato - sia nellanno di riferimento che nel successivo - la presenza in Istituto di gruppi di visitatori con disabilit motorie, facenti capo ad associazioni di volontariato attive sul territorio, ai quali sono stati illustrati taluni fra i pi significativi documenti conservati e chiariti compiti e finalit dellArchivio. Si , inoltre, aperto un dialogo con la sezione provinciale dellUnione Italiana Ciechi, al fine di concordare e definire forme e metodi ottimali di approccio alla documentazione archivistica da parte di soggetti con deficit visivo. Sono stati, infine, predisposti ed attuati due progetti didattici: il primo, Esculapio nel Salento, indirizzato ad allievi del Liceo Classico Virgilio di Lecce; il secondo, sul tema I giovani incontrano la Shoah, per celebrare la Giornata della Memoria. Spostando lattenzione allanno 2008 evento di eccellenza stata la mostra: Garibaldi e gli anni del cambiamento. Il contributo del Salento al processo unitario nazionale (18481890), organizzata di concerto con il Comitato provinciale per la valorizzazione della cultura della Repubblica nel contesto dellUnit europea, presieduto dal Prefetto, e svoltasi dal 15 marzo al 13 aprile nelle sale del Castello di Carlo V. Tale iniziativa - che ha connotato la X Settimana della Cultura (22-30 marzo) - ha inteso proporre, attraverso sette distinte sezioni, ciascuna delle quali dedicata ad un aspetto specifico, una mirata e ragionata sintesi di tracce documentarie ed iconografiche e di cimeli che hanno polarizzato linteresse di un folto pubblico eterogeneo. A corredo delle fonti archivistiche, una saliente campionatura della pubblicistica post risorgimentale. Litinerario stato in seguito ripresentato nel Comune di Trepuzzi su richiesta del locale Circolo Culturale Galileo Galilei. Di concerto con lAmministrazione Comunale di Campi Salentina e con la locale Parrocchia di S. Maria delle Grazie si dato vita nella cittadina, dal 28 agosto al 2 settembre e dal 27 settembre al 15 ottobre, alla mostra: Campi nel 700 - Frammenti di vita civile e religiosa. I numerosi intervenuti hanno avuto modo di accostarsi ad una cospicua e variegata rassegna di fonti - anche ecclesiastiche - su vicende caratterizzanti la comunit

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salentina in un secolo connotato da singolare vivacit culturale e da profonde mutazioni in ambito sociale e politico. Tale iniziativa ha costituito pure il contributo offerto dallArchivio per le Giornate Europee del Patrimonio (27-28 settembre). La stessa localit ha ospitato, ancora, dal 25 al 30 novembre, la manifestazione espositiva: I Cappuccini in Terra dOtranto (secc. XVI-XIX), con il coinvolgimento della Provincia di Puglia dei Frati Minori di detto Ordine. Il materiale selezionato in tale circostanza stato reperito esclusivamente in Istituto. Dalla comunanza di intenti con il Comune di Nard scaturita, infine, nel febbraio 2008, la mostra dal titolo: La Santa mano che ferm il flagello. Il terremoto del 20 febbraio 1743 ed il miracolo di S. Gregorio Armeno, ivi allestita. I progetti didattici elaborati nellarco dello stesso anno hanno affrontato tematiche di stretta attinenza con il territorio: Tra le vie di Leccealla ricerca della libert, traendo spunto da un romanzo di autore salentino, si concretizzato in pi incontri con studenti dellIstituto Comprensivo di S. Donato di Lecce, a conclusione dei quali stata allestita una mostra a tema; La rinascita democratica nel tacco dItalia ha proposto - nella ricorrenza del 60 anniversario della Costituzione della Repubblica - una serie di documenti atti ad illustrare fermenti ed aspettative della popolazione dellestremo lembo della penisola nei difficili e tormentati anni dellimmediato dopoguerra. Nel corso del biennio preso in esame lIstituto ha, inoltre, aderito ai vari progetti nazionali e locali su imput del superiore Ministero. Fra tutti si segnalano, in particolare,Apertura al pubblico con orari prolungati, La casa delle carte, Firma digitale, Comunicazione istituzionale, Attivit straordinarie.

PROGETTI REALIZZATI NEGLI ANNI 2007 - 2008


PROGR. FINANZ. ANNO COMUNE Progetto MiBAC 2007 nazionale OGGETTO DESCRIZIONE IMPORTO

LIstituto offre servizi al pubApertura al pubblico per 11 ore giornaliere dal 79.301,67 Lecce blico con orari luned al venerd e per 6 ore prolungati il sabato "La Casa delle Carte" "Firma digitale" Selezione del materiale da scartare; compilazione dei relativi elenchi Diffusione della firma digitale all'interno dell'amministrazione

Progetto 2007MiBAC nazionale 2008 Progetto 2007MiBAC nazionale 2008

Lecce

16.249,20

Lecce

2.000,00

Progetto 2007MiBAC nazionale 2008

Lecce

Promozione delle attivit "Comunicazione svolte ed implementazione 3.500,00 della banca dati di scuole, Istituzionale" enti, soggetti culturali Al fine di migliorare lefficienza dellIstituto sono stati effettuati interventi di movi 27.750,80 mentazione e riordinamento di materiale bibliografico e documentario LIstituto offre servizi al pubblico per 11 ore giornaliere dal 49.851,05 luned al venerd e per 6 ore il sabato Riordinamento dei processi fallimentari del Tribunale di Lecce ed informatizzazione 27.466,59 dei volumi pi antichi della Biblioteca

Progetto MiBAC 2008 nazionale

Lecce

Attivit straordinarie

Progetto MiBAC 2008 nazionale

Lecce

Apertura al pubblico con orari prolungati

Progetto MiBAC 2007 locale

Lecce

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Mostra MiBAC 2007

Lecce

Le comunit Levento ha avuto luogo in ebraiche in area occasione della Giornata Salentina tra MeIn economia della Memoria e si svolto dioevo ed Et dal 27 gennaio al 28 febbraio moderna Unarte tra le arti. La stampa Liniziativa si svolta dal 12 al 26 maggio, in concomitanza nel Salento 6.810,00 con la IX Settimana leccese della Cultura dal Barocco al Risorgimento Le strade del mare. Rotte merIl percorso espositivo stato cantili e scambi organizzato per le Giornate commerciali tra In economia europee del Patrimonio nei Salento ed Eugiorni 29-30 settembre ropa nel XVIII e XIX secolo

MiBAC Mostra Aziende 2007 private

Lecce

Mostra MiBAC 2007

Lecce

Enti pubblici Mostra Istituti 2008 finanziari

Garibaldi e gli Litinerario, promosso dal Coanni del cambiamitato provinciale per la vamento. Il contrilorizzazione della Cultura in 14.794,00 Lecce buto del Salento occasione della X Settimana al processo unitadella Cultura, stato realizrio nazionale zato dal 15 marzo al 13 aprile (1848-1890) Campi nel 700. Frammenti di vita civile e religiosa Levento, legato alle Giornate europee del Patrimonio, stato allestito nellex In economia Biblioteca comunale di Campi dal 27 settembre al 15 ottobre

Campi Mostra MiBAC 2008 Salentina

Campi Mostra MiBAC 2008 Salentina

La manifestazione ha trovato I Cappuccini in idonea collocazione in Campi Terra dOtranto Salentina nel contesto del In economia (secc. XVI-XIX) programma Citt del Libro, dal 25 al 30 novembre Esculapio nel Salento I giovani incontrano la shoah Il progetto stato indirizzato ad allievi del Liceo Classico Virgilio di Lecce Sono stati coinvolti allievi di istituti scolastici del territorio Lattivit didattica, strutturata in pi incontri con una classe di studenti dellIstituto comprensivo di S. Donato di Lecce, si conclusa con una mostra a tema Il progetto stato approntato ricorrendo il 60 anniversario della Costituzione della Repubblica 227.723,31

Progetto didattico

2007

Lecce

Progetto didattico

2007

Lecce

Progetto didattico

2008

Lecce

Tra le vie di Lecce alla ricerca della libert

Progetto didattico

2008

Lecce

La rinascita democratica nel tacco dItalia

IMPORTO COMPLESSIVO

Vedi nota 1 pag. 58 147

ARCHIVIO DI STATO DI TARANTO


Direttore Ornella Sapio Referente del progetto Cosma Chirico Via Di Palma, 4 74100 Taranto Tel. 099 4526575 as-ta@beniculturali.it www.archivi.beniculturali.it/ASTA/index/htlm

LArchivio di Stato di Taranto venne istituito, come Sezione di Archivio di Stato, con D.M. 30 ottobre 1946, in esecuzione della legge 2006 del 22 dicembre 1939; inizi per praticamente a funzionare il 1 marzo 1947, non appena lAmministrazione Provinciale mise a disposizione del Ministero dellInterno, dal quale allepoca gli Archivi di Stato dipendevano, i locali e gli arredi necessari. Sorto quindi subito dopo le vicende dellultimo conflitto bellico, testimoniava linderogabile necessit, avvertita dallAmministrazione degli Archivi di Stato e sollecitata con pressante insistenza dai maggiori esponenti della cultura locale, di dotare anche la citt di Taranto di un centro deputato alla raccolta e conservazione del proprio patrimonio storico-documentario, o meglio di quanto di esso era stato salvato dalla furia bellica e dalla incuria degli uomini. Lattivit della Sezione cominci a svolgersi in tre piccoli locali del Palazzo del Governo, sotto la guida dellentusiasta primo direttore cav. Giuseppe Vozza, instancabile nel recuperare le residuali fonti archivistiche dei secoli passati e nel raccogliere con passione e competenza documenti coevi meritevoli di salvaguardia. Dopo dieci anni, nel 1956, lUfficio si trasfer in alcuni locali al piano rialzato del neonato Palazzo degli Studi della centrale via Di Palma, sede che in quel momento sembrava rappresentare una soluzione ottimale, soprattutto per gli ampi depositi disponibili al piano interrato. Per quarantacinque anni tale sede, dismessa nel dicembre 2001, ha ospitato oltre quattro chilometri di preziose fonti archivistiche e bibliografiche riflettenti la storia della nostra provincia jonica, ed ha assistito alle diverse trasformazioni organizzative e funzionali della Amministrazione Archivistica. Nel 1963, in ottemperanza al DPR 30 settembre n. 1409, la sezione di Archivio di Stato tarantina fu trasformata in Archivio di Stato, con pi ampie competenze al servizio della scienza storica; nel 1975 gli Archivi di Stato passarono, a seguito di un sofferto dibattito, dal Ministero dellInterno al Ministero per i Beni Culturali e Ambientali di nuova istituzione. Tappa fondamentale questa, che sottolineava la pi moderna concezione ormai maturata dellattivit di conservazione: lungi dallesaurirsi in una mera custodia, pur sopportata da rigore scientifico, essa veniva con maggiore incisivit finalizzata alla pubblica fruizione, e nel contempo alla valorizzazione del patrimonio documentario custodito. Evento successivo fondamentale, per lArchivio di Taranto, fu quello che si verific nel 1978 con limmissione, ai sensi della L. 285/1977, di una nuova corposa dotazione organica di personale scientifico e impiegatizio; ci consent allIstituto tarantino di poter dispiegare appieno, sotto la sapiente direzione dellallora direttore dott. Ottavio Guida, i vecchi e nuovi compiti istituzionali seppure in una sede ormai troppo angusta e inadeguata (appena tre vani adibiti ad uffici per oltre quaranta impiegati, un deposito ormai saturo di documentazione e afflitto da preoccupanti infiltrazioni di umidit). Negli ultimi anni, gli sforzi economici maggiori compiuti dalla Amministrazione Archivistica per lArchivio di Taranto sono stati rivolti appunto alla modernizzazione della sede, nella ferma convinzione che fruizione e valorizzazione risultano concetti astratti se prioritariamente non si affronta e risolve il problema di una corretta conserva-

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Archivio di Stato di Taranto

zione. Attualmente lArchivio di Stato di Taranto dispone di una sede centrale in via Di Palma, costituita da un edificio di cinque piani tra depositi ed uffici, dotata dei pi moderni impianti tecnologici di sicurezza (impianti di ventilazione, refrigerazione, riscaldamento, antintrusione, rilevazione incendi e spegnimento automatico a polveri di potassio, segnaletica e illuminazione di sicurezza, moderne scaffalature di tipo compatto). (Fig.1) In tale sede trova posto una spaziosa sala di studio per lutenza, una sala mostre, una sala conferenze, una sala riunioni, un laboratorio di fotoriproduzione e uno di falegnameria, oltre ad ampi e comodi uffici. Dispone inoltre di una sede succursale adibita a depositi, forniti anchessi degli impianti di sicurezza, in grado di Fig. 1 ospitare altri 6.000 ml. di fonti archivistiche. La struttura organizzativa dellUfficio riflette i compiti istituzionali cui sono preposti gli Archivi di Stato italiani: Direzione Ufficio amministrativo: - Direzione Amministrativa - Segreteria - Ragioneria - Ufficio del consegnatario - Ufficio protocollo informatico - U.R.P. - Vigilanza e servizi di supporto Settore tecnico scientifico: - Sala di studio - Promozione e didattica - Biblioteca - Sezione notarile - Sezione amministrativa - Sezione giudiziaria - Sezione finanziaria - Sezione Enti pubblici - Restauro e tutela Compiti e attivit dellUfficio LArchivio di Stato di Taranto preposto (come gli altri Istituti archivistici presenti in ogni capoluogo di provincia) alla conservazione delle carte di rilevanza storica prodotte dagli organi periferici dello Stato, unitari e preunitari, relativamente agli affari esauriti da oltre quaranta anni; degli archivi notarili anteriori agli ultimi cento anni; degli archivi di enti pubblici o di privati, ricevuti in deposito, donazione o per acquisto. Per facilitare la consultazione dei documenti, sono stati approntati, nel corso degli anni, da parte degli archivisti di Stato inventari, elenchi ed indici sommari ed analitici; in questi ultimi anni si avviato anche un lavoro di informatizzazione che in futuro favorir ancor di pi la fruizione e la conoscenza delle fonti ad ampio raggio, con la possibilit di ricerche comparate a livello nazionale, consultando banche dati on line in fase di ultimazione su tutto il territorio nazionale. Il patrimonio documentario In oltre cinquantanni di vita e di attivit culturale lIstituto tarantino ha incorporato sia per versamento proveniente da enti e uffici statali della provincia, sia per depositi e 149

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donazioni, un complesso di documenti per una consistenza di oltre 44.000 unit archivistiche. Tale patrimonio lamenta purtroppo la perdita di serie documentarie di notevole interesse, prodotte da magistrature ed enti che hanno operato nel territorio e la cui lettura avrebbe certamente illuminato meglio la storia di questa Terra Jonica. Per il periodo degli Antichi Regimi, lArchivio di Stato di Taranto dispone di documentazione scarna e disomogenea anche se di interesse notevolissimo. Dopo la perdita dei registri angioini conservati nellArchivio di Stato di Napoli, distrutti durante il secondo conflitto mondiale e degli archivi dei Principi di Taranto avvenuta gi nel Medioevo, per la ricostruzione della storia del Principato tarantino si pu disporre unicamente delle fonti conservate nellArchivio di Montecassino, nellArchivio Capitolare di Taranto e nella raccolta Pergamene dellUniversit di Taranto conservata, appunto, nellArchivio di Stato di Taranto. Altrettanto frammentaria la documentazione prodotta dalle Corti locali, istituzioni giudiziarie operanti presso tutti i comuni del Regno: presso il nostro Istituto si conservano atti civili della Corte Ducale di Martina (Franca) per gli anni 1805-1810, obligationes penes acta della Corte Marchesale di Montemesola per gli anni 1772-1810. Va inoltre rilevata la gravissima distruzione, operata dalle truppe occupanti e di passaggio per la Provincia di Taranto durante il periodo bellico, di documentazione prodotta allindomani dellUnit: lArchivio non conserva infatti alcuna carta della Sottointendenza e poche buste della Sottoprefettura (gran parte delle quali relative a poche categorie della Prima, della Seconda e della Terza Serie e comunque tutte relative agli ultimi anni del XIX e ai primi del XX secolo). I fondi delle Preture e del Tribunale di Taranto presentano lacune e in alcuni casi la dispersione di intere serie documentarie. Per una migliore conoscenza dei fondi archivistici conservati, si rimanda alla Voce Taranto della Guida generale degli Archivi di Stato Italiani, edita dal Ministero e consultabile anche in internet, allindirizzo www.archivi.beniculturali.it; fonte incompleta, poich ferma al 1984, anno in cui si sono registrati notevoli incrementi di materiale documentario in conseguenza dellacquisizione di una nuova sede dellArchivio di Stato. Nel 2005 lArchivio di Stato di Taranto ha aderito al progetto SIAS (Sistema Informativo degli Archivi Italiani) promosso dalla Direzione Generale per gli Archivi. Il Sistema una banca dati nazionale strutturata in pi moduli che, opportunamente correlati, permettono una descrizione qualitativa e quantitativa di tutto il patrimonio archivistico, offrendo allAmministrazione e agli studiosi la possibilit di prendere visione attraverso la rete internet di informazioni sul patrimonio documentario conservato nei vari Istituti archivistici. LIstituto tarantino, inseriti tutti i dati nei vari moduli, ha avviato loperazione di verifica, propedeutica alla pubblicazione sul web, che render visibili tutti i dati agli utenti esterni al programma gestionale. Di seguito si descrivono alcune delle raccolte documentarie, conservate presso il nostro Istituto, pi interessanti per rilevanza storica: Le raccolte di pergamene Si tratta di circa 700 pergamene relative ai secoli XIII XVIII, distribuite in tre distinte raccolte: Pergamene di Taranto, Pergamene degli Atti Notarili, Pergamene dellUniversit di Taranto. Le Pergamene di Taranto furono il primo nucleo documentario ad impreziosire, nel 1947, la nascita dellArchivio tarantino. (Fig. 2) Provenienti dallArchivio di Stato di Napoli, esse raccontano in particolare le vicende storiche del Monastero di San Vito del Pizzo di Taranto e del Casale di Montemesola. Fig. 2 In tale raccolta inserito il pi antico documento custodito nel nostro Istituto: si tratta di un atto notarile rogato a Taranto nel 1221, e scritto in caratteri paleografici greci. Allinteresse paleografico ( uno dei pochi superstiti documenti dellItalia Meridionale scritti in greco) si aggiunge quello storico, essendo esso testimonianza della pacifica

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convivenza nella Taranto duecentesca delle culture greco-bizantina e latino-longobarda. Di pari interesse storico e paleografico anche la raccolta Pergamene dellUniversit di Taranto, nella quale sono racchiusi, tra gli altri, ben ventisei documenti originali relativi al periodo del Principato di Taranto. Economato e Subeconomato dei Benefici vacanti Nel 1949 furono versati allArchivio di Stato dalla Prefettura scritture dellEconomato dei Benefici Vacanti di Napoli, unitamente agli archivi soppressi dei Subeconomati dei benefici vacanti relativi ai comuni della provincia tarantina. Questi due uffici statali sorsero allindomani dellUnit dItalia al fine di disciplinare ed amministrare i benefici ecclesiastici delle varie diocesi del territorio nazionale che si rendevano vacanti per mancanza del loro titolare. Le scritture, che si conservano in una cinquantina di buste, si riferiscono agli anni 1861-1931 ma incorporano anche carteggio per gli anni precedenti (1824-1850) del Ministero degli Affari Ecclesiastici di Napoli nonch carteggio dellUfficio per gli Affari di Culto presso la Procura Generale del Re di Bari per gli anni 1931-1932. Provveditorato agli Studi Istituito nel 1936 ha potuto effettuare il primo versamento di carte allArchivio di Stato solo nel 1980 anche se la documentazione pi interessante dal punto di vista storicoistituzionale quella acquisita nel 1990. Di questa stato redatto un analitico inventario nel quale sono descritte tutte le carte salvate dalla dispersione che ora si conservano in 170 buste e riguardano gli anni 1950-1980 con qualche scrittura precedente e comunque non anteriore al 1909. Istituto Talassografico Attilio Cerruti Versato nel 1989, larchivio di questa istituzione scientifica sorta nel 1914 come Regio Laboratorio di Biologia Marina annesso al Regio Ispettorato Tecnico per la Molluschicoltura nel Mar Piccolo conserva una preziosa raccolta di notizie, dati e strumenti scientifici, osservazioni, rilievi e pareri tecnici nel settore della molluschicoltura. Strettamente collegate a questo settore dintervento sono le ricerche svolte per acquisire dati scientifici sulle condizioni dei mari di Taranto nellarco di un cinquantennio. Il fondo stato interamente ordinato e si conserva in 118 pezzi. Ente Monte di Misericordia di Manduria Tra i fondi dellArchivio di Taranto, merita una particolare attenzione quello del soppresso Ente Monte di Misericordia di Manduria . Riconosciuto Ente nel 1858, esso trae le sue origini dal testamento pubblico della nobildonna Marianna Giannuzzi che, morendo nel 1796, devolse tutti i suoi averi in beneficenza. Le carte abbracciano un arco di tempo di due secoli e documentano la vita e le attivit delle istituzioni assistenziali amministrate (Monte dei Pegni, Ospedale civile, Ospizio di Mendicit, Orfanotrofio femminile) nonch la gestione delle numerose propriet da cui provenivano le rendite necessarie al loro mantenimento. Atti notarili Il fondo notarile la raccolta documentaria pi ricca, continua e completa conservata nel nostro Archivio, costituita da circa 11.500 pezzi per un totale di 451 schede di notai che hanno esercitato la loro attivit professionale in Taranto e provincia nei secoli XVI XX. (Fig. 3) A questi vanno aggiunte circa 500 scritture membranacee, consistenti tutte nei fogli di guardia dei volumi notarili dal contenuto quasi esclusivamente privato, confluite nella raccolta delle pergamene. Le schede notarili, cio linsieme dei protocolli di uno stesso notaio, sono state quasi tutte versate dallArchivio Notarile Distrettuale di Taranto che dalla fine

Fig. 3

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dell800 aveva raccolto quelle del periodo preunitario dellintera provincia ed ha continuato ad acquisire tutte le carte relative allattivit professionale dei notai del distretto dopo la loro morte o cessazione, per qualsiasi motivo, dellesercizio notarile. Il fondo, dunque, comprende i protocolli dei notai della provincia di epoca anteriore allultimo centennio , inventariati cronologicamente per singola scheda notarile, con riferimento allanno dinizio dellattivit professionale di ogni notaio, per facilitarne la ricerca. La consultazione e lo studio di questi documenti costituiscono il punto di partenza per qualsiasi studio giuridico, economico e sociale: lo stretto collegamento degli atti, per quanto riguarda il loro oggetto, con lambiente e lepoca di appartenenza f di essi una delle fonti pi preziose per la ricostruzione della storia locale. Di grande interesse anche il materiale cartografico: il notaio, infatti, allega spesso ai suoi rogiti di compravendita, piante, mappe ed altro materiale iconografico che permette la ricostruzione del territorio e delle sue successive modificazioni. Luso della rappresentazione grafica diventa un fatto sistematico solo nella seconda met del XVIII secolo e nasce dalla necessit di dare una visione immediata a fatti di natura tecnico-giuridica su incarico di privati, enti ecclesiastici e istituzioni locali. In questo periodo il segno puramente decorativo, semplice e risente del gusto personale dellautore. A partire dalla seconda met del Settecento la cartografia si specializza, nascono le prime scuole alle quali si preparano ingegneri, agrimensori e tavolari. La preparazione puntuale di questi tecnici caratterizza una vasta produzione cartografica per tutto il Settecento e lOttocento; il territorio disegnato rigorosamente in scala, evidenziate la natura delle colture, lesistenza di corsi dacqua, le strade e le masserie con simboli figurati e con luso sapiente del colore. E evidente linteresse che suscita negli studiosi questa documentazione forse ancora poco indagata in tutti i suoi aspetti. Arsenale Militare Marittimo Nel 1889 venne inaugurato a Taranto lArsenale Militare Marittimo dichiarato di pubblica utilit con Regio Decreto del 29 luglio 1882. La principale attivit dellArsenale era costituita dalla cantieristica navale con lavori di raddobbo e di ordinaria e straordinaria manutenzione. Allinizio del secolo scorso, allinterno dellArsenale tarantino entr in funzione lUfficio Contratti, deputato alla stipula di atti tra la Direzione Generale dellArsenale e varie ditte per la fornitura di materiali e lavori di riparazione o costruzione. La documentazione, molto corposa, corredata da progetti, disegni e fotografie e riveste interesse per studi di carattere tecnicoscientifico per il periodo 1903-1952. Genio Militare Il primo Ufficio del Genio Militare di Taranto venne impiantato nel 1812, allogato nel soppresso convento di S. Giovanni di Dio. Con lUnit dItalia e con il decreto regio del 12 dicembre 1861, vennero istituite nelle varie Province del Regno quattordici Direzioni del Genio, ciascuna delle quali divisa in due o pi Sottodirezioni, per il disimpegno del servizio tecnico e contabile. La sottodirezione di Taranto aveva competenza sui circondari di Taranto, Lecce, Gallipoli e Brindisi. Fig. 4 Quando sul finire dellOttocento si decise per la creazione a Taranto di una grande base navale e fu impiantato un Arsenale Militare Marittimo, venne creato un Ufficio delle Fortificazioni che funzion, con denominazioni e sedi diverse, fino alla seconda guerra mondiale. (Fig. 4) LUfficio di Taranto trattava lamministrazione degli immobili, la costruzione e la manutenzione dei fabbricati militari, delle fortificazioni e delle opere idrauliche, le espropriazioni e gli affari del personale. Di grande interesse questa documentazione riccamente fornita di materiale cartografico e iconografico per il periodo 1890-1946.

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Confederazione Fascista dei Professionisti e degli Artisti, Unione provinciale di Taranto La documentazione dellente, istituito dopo il 1926, si presta ad unanalisi preziosa dellattivit delle associazioni professionali durante il fascismo. Di particolare interesse il riferimento agli inventori locali e alla utilizzazione delle loro creazioni per fini autarchici. Come organo di consulenza tecnico-scientifica, con il compito di esaminare le proposte e di esprimere un parere sulle invenzioni, venne istituita una Commissione Centrale in seno al CNR. Il lavoro della stessa mirava soprattutto a portare le invenzioni ad una fase di pratica realizzazione e a mettere in contatto gli inventori con gli industriali. A livello periferico funzionavano le Commissioni Provinciali il cui compito era quello di esaminare preventivamente le proposte e di sottoporre, quelle meritevoli, al parere definitivo della Commissione Centrale. Archivi giudiziari Gli atti giudiziari conservati nellArchivio di Stato di Taranto sono per la maggior parte prodotti dalle magistrature che hanno operato nel nostro territorio dallinizio dellOttocento in poi. Precedentemente al periodo francese, la giustizia era esercitata dalle Corti locali istituite in ogni comune del Regno con giurisdizione civile e criminale, presiedute da un governatore nominato dal re o dal barone a seconda che la corte esercitasse la giustizia in un territorio demaniale o feudale. La legge eversiva della feudalit, con la riorganizzazione giudiziaria del Regno, port alla soppressione delle corti locali e alla istituzione delle Giudicature di Pace ad opera della legge 20 maggio 1808 emanata da Giuseppe Napoleone. Questi Nuovi Uffici avevano competenze in materia tanto correzionale quanto civile e criminale; la giurisdizione infatti era limitata a cause lievi le cui pene non superassero dieci giorni di carcere o una multa non maggiore di venti ducati; per le cause civili i giudici di pace avevano competenza sulle cause personali fino ad un valore di 200 ducati. Ritornato sul trono di Napoli, Ferdinando I mantenne le magistrature volute dai napoleonici e istitu in ogni circondario un Giudicato con competenze in materia civile, correzionale e di polizia giudiziaria. Questi nuovi organismi funzionarono fino al 1861 quando, a seguito della legge organica sullordinamento giudiziario delle province napoletane, vennero istituiti i Giudicati di Mandamento che esercitavano la loro giurisdizione in materia civile e penale; dal 1 gennaio 1866, poi, i Giudicati di Mandamento si denominarono Preture. Il nuovo ordinamento giudiziario del 17 febbraio 1861 prevedeva, inoltre, listituzione dei Tribunali circondariali nei distretti, distaccandoli dai Tribunali provinciali. Lattivit giudiziaria vera e propria del Tribunale civile e correzionale di Taranto inizia nel 1862 con competenze in materia civile e penale in prima istanza e su richiesta del pubblico Ministero ed in appello avverso le sentenze dei giudici di Mandamento, poi pretori. Il Tribunale civile e correzionale di Taranto esercitava anche funzioni di Tribunale di commercio. La stretta relazione intercorrente tra lamministrazione della giustizia e gli avvenimenti politici e sociali di un dato territorio, porta a considerare quanto interessante e illuminante sia per lo studioso la lettura degli atti giudiziari. Basti pensare ai processi per brigantaggio, alle testimonianze spesso indirette delle lotte che nel Risorgimento italiano portarono alla Unit della penisola, ai processi per furto, alla storia delle ribellioni, ai primi scioperi operai tesi a raggiungere una nuova dignit di vita, per capire quale importante strumento dindagine possano essere questi documenti. Sala di studio Da tempo ormai gli Archivi di Stato, lungi dallessere considerati templi polverosi della storia e della tradizione, luoghi accessibili solo a pochi esperti depositari del sapere ed unici interpreti delle antiche scritture, ospitano unutenza pi vasta ed eterogenea, composta non solo da ricercatori di professione, ma anche da cittadini interessati ad indagare le fonti per ragioni diverse.

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Linteresse per la ricostruzione storica, sorretta dalle testimonianze darchivio, presente anche nellambiente culturale tarantino, influenzato positivamente negli ultimi anni dalla presenza in loco di facolt universitarie, ha notevolmente accresciuto il numero dei frequentatori del nostro Istituto al quale si ricorre per svolgere ricerche sia per motivi di studio sia per ragioni amministrative o di privato interesse. In particolare per motivi di studio sono state intraprese presso lArchivio tarantino, nel corso degli anni, indagini di storia politica, economica e sociale, religiosa e giuridica riguardante il territorio di Taranto e sono state svolte interessanti ricerche tese a seguire levoluzione urbanistica ed architettonica del capoluogo jonico e dei comuni della Provincia dai secoli pi antichi fino al Novecento. In relazione a quanto detto, bisogna sottolineare che nel nostro Archivio, oltre alla costante affluenza di studenti universitari provenienti dalle facolt umanistiche, un importante dato da segnalare costituito dalla presenza, ormai costante, di studenti appartenenti alle facolt di ingegneria ed architettura, decisi a consultare non solo le fonti cartografiche, di fruizione pi immediata, ma anche quelle a carattere descrittivo, pi complesse in relazione ai tempi e alle difficolt connesse alla lettura di documenti antichi, spesso scritti in lingua latina, ma altrettanto entusiasmanti, una volta superate le asperit di partenza. Unaltra fascia di utenza poi rappresentata dai docenti e dagli studenti degli Istituti scolastici presenti in citt, i quali, dopo aver preso contatto con le fonti documentarie attraverso i percorsi didattici, svolti da una preposta sezione operante qui allinterno, si sono appassionati alla ricerca a tal punto da intraprenderne una personalmente, divenendo in tal modo frequentatori abituali dellArchivio. NellArchivio di Stato il luogo preposto alla consultazione del materiale documentario e bibliografico la Sala di Studio. Qui gli studiosi, siano essi docenti universitari o di scuola secondaria, giornalisti, laureandi, esponenti di associazioni culturali o semplici curiosi del passato e appassionati alla storia locale, vengono accolti dal funzionario responsabile, che provveder ad indirizzarli nella ricerca e dal personale di sala che li assiste nelle fasi burocratiche, preliminari alla consultazione dei documenti. Il servizio della Sala di Studio regolato dalle disposizioni contenute nella legislazione vigente (r. d. del 2 ottobre 1911, n. 1163; d.p.r. n. 1409 del 30 settembre 1963 e successivi aggiornamenti, nonch dal regolamento interno in vigore dal 1 maggio 1995). Per laccesso gratuito alla consultazione lo studioso, dopo aver riposto borse, cartelle, giornali ed oggetti personali in appositi armadietti, deve compilare un modulo contenente la domanda di ammissione, indirizzata al direttore dellIstituto, rinnovabile ogni anno e per ogni argomento di studio ed apporre giornalmente la firma sul registro delle presenze. Quindi, espletate tali formalit, lo studioso con la consulenza del funzionario responsabile, introdotto alla consultazione della Guida dellArchivio di Stato di Taranto, che come strumento di prima informazione, offre una visione globale della consistenza del materiale archivistico conservato nellIstituto. In seguito, individuate le raccolte documentarie di interesse, il ricercatore passa alla consultazione di elenchi di versamento, indici e inventari che, approntati dagli archivisti, contengono tutti gli elementi che permettono di accedere alla documentazione. Dopo questo primo importante lavoro di selezione delle unit archivistiche da consultare, lo studioso inoltra richiesta di queste ultime al personale presente in sala, compilando gli appositi moduli. Durante la visione dei documenti lo studioso deve evitare ogni sia pure lieve danneggiamento ai medesimi: non pu scrivere neanche a matita sui documenti, sconvolgere lordine dei fascicoli o provocarne lacerazioni, in sintesi egli tenuto a riconsegnare il materiale nelle condizioni in cui lo ha ricevuto. Oltre la lettura e la copia manuale dei documenti, agli studiosi consentito luso del personal computer, di registratori o macchine fotografiche, purch sia garantita lintegrit dei documenti. Inoltre per la duplicazione dei documenti in fotocopia, essi possono avvalersi del servizio di fotoriproduzione operante nellIstituto, inoltrando, in carta semplice, una richiesta di autorizzazione al direttore dellArchivio, previa corresponsione anticipata delle sole spese di rimborso per il costo delle fotocopie, indicando la segnatura archivistica dei documenti di cui si intende ottenere la riproduzione. In caso di pubblicazione in fac-simile di uno o pi documenti, rinvenuti nel corso della

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ricerca, gli studiosi sono tenuti, invece, a formulare al direttore dellIstituto una domanda in carta bollata, chiedendone lautorizzazione, in ottemperanza alla legislazione vigente (d. m. 8 aprile 1994; circolare n. 50 del 7 giugno 1995 del Ministero per i Beni e le Attivit Culturali). Nella Sala di Studio dellArchivio hanno anche accesso gratuito i cittadini che ricorrono alla documentazione qui conservata per ragioni non di studio, ma amministrative o di privato interesse. Essi dovranno compilare una domanda di ammissione, indirizzata al direttore dellIstituto, in carta semplice, se intesa ad ottenere la sola lettura dei documenti, in carta bollata qualora se ne richieda copia. Si precisa che, secondo la normativa in vigore (d. p. r. n. 1409 del 30 settembre 1963; circolare n. 43 del 19 aprile 1982), le copie rilasciate per motivi non di studio sono soggette allimposta di bollo, da corrispondere con lapplicazione di marca da bollo, nella misura di una ogni quattro copie fotostatiche per ciascun documento, fatte salve le esenzioni relative alla richiesta di documenti per uso pensione o riabilitazione. Nella Sala di Studio si effettuano anche ricerche, in loco e per corrispondenza, su documentazione a carattere militare quali le liste di Leva e di carattere anagrafico sugli Atti di nascita, matrimonio e morte appartenenti al fondo Stato Civile. Biblioteca Degna di particolare segnalazione la biblioteca dellIstituto formata da circa 12.000 volumi ed opuscoli, specializzata in particolare nelle discipline storiche, paleografiche, archivistiche, araldiche, numismatiche, con particolare attenzione verso la storia e le tradizioni locali. Fra i volumi pi preziosi ed antichi si segnalano Delle Delizie tarantine: libri IV di Tommaso Nicol DAquino del 1771,Corpus Juris Civilis Romani del 1793 (Fig.5), Descrizione topografica di Taranto di Giovan Battista Gagliardo del 1811. Unimportante raccolta della nostra biblioteca costituita dalle tesi di laurea consegnate, come previsto dalla normativa, dagli studenti che ne hanno curato la stesura servendosi dei documenti rintracciati nellArchivio. Relativamente a questi elaborati si adopera particolare attenzione, rendendoli consultabili dal pubblico, trascorsi cinque anni dalla compilazione e previa formulazione di una istanza nella quale il richiedente indica il titolo della tesi che intende consultare, il nome dellautore e si impegna inoltre a citare lopera qualora debba utilizzare nel proprio lavoro le informazioni Fig. 5 rinvenute nella stessa. ATTIVITA DI PROMOZIONE E VALORIZZAZIONE Far conoscere e valorizzare i documenti conservati nei nostri ricchi depositi - dopo gli accurati lavori di acquisizione, condizionamento, schedatura, studio, inventariazione e restauro, curati dal personale delle diverse Sezioni del settore tecnico scientifico - costituisce impegno costante e irrinunciabile dell Archivio di Stato di Taranto. Diverse sono state a tal fine- pur in assenza di contributi economici- le mostre, i cataloghi, le visite guidate, le conferenze, realizzate sempre con una costante attenzione alla vita della citt e del suo territorio, pronti a coglierne criticit e punti di forza e a valorizzarne le risorse. Punto di partenza per molte mostre sono stati, infatti, i temi dattualit dibattuti in citt, ai quali con i nostri mezzi (la ricerca documentaria) si cercato di fornire risposte, offrendo la ricostruzione storica del fenomeno, nella ferma convinzione che dal recupero del passato pu partire una seria analisi del presente e una pi ragionata progettazione del futuro. (Fig. 6)

Fig. 6

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Il mare stato in questi ultimi anni argomento affrontato pi volte, con percorsi espositivi lumeggianti i suoi diversi aspetti e potenzialit, rappresentando una delle maggiori risorse su cui la citt dovrebbe investire. Accanto al mare, molte iniziative hanno riguardato la citt vecchia di Taranto - altro importante gioiello carico di storia, tradizioni e tesori- realizzando studi, conferenze e mostre su chiese, palazzi, monumenti per sollecitare, sottolineandone limportanza, adeguati lavori di recupero. Anche le tradizioni sono state oggetto di attenzione e trattazione nelle mostre, le singolari processioni penitenziali descritte in La Settimana Santa tarantina, in particolare, che tanta attenzione ha suscitato attirando diversi visitatori italiani e stranieri. Tra le iniziative pi interessanti ricordiamo la fortunata mostra Bambine e bambini di ieri. Storia dInfanzia a Taranto (Fig. 7) dellanno 2000 visitata da oltre 2300 persone e la mostra Sacra Domus Hospitalis Sancti Iohannis Hierosolimitani allestita nel 2001 in occasione del Convegno Nazionale tenutosi a Taranto sul tema Gli Archivi per la storia del Sovrano Ordine di Malta. Unesperienza particolarmente felice, per i successivi sviluppi, stata la mostra realizzata nel 2006 El Condor pasadalle Ande a Taranto nella quale, accanto alla documentazione relativa ai rapporti tra Taranto e il Cile agli inizi del Novecento, sono stati esposti alcuni esemplari di una preziosa collezione di flora, fauna e minerali donata dal Governo Cileno allIstituto Tecnico Pitagora di Taranto, collezione sconosciuta alla cittadinanza e recuperata nella circostanza in stato di abbandono. Da questa mostra ha preso il via un progetto pilotato dalla Provincia di Taranto per la realizzazione in citt di un Museo di Storia Naturale. Strumenti multimediali hanno in questi ultimi tempi aiutato il nostro Istituto nellattivit di promozione e valorizzazione: molte relazioni tenute dallArchivio su invito di Enti, Associazioni, Scuole e Universit sono state supportate da ipertesti che hanno permesso di rendere pi accattivanti e diretti gli interventi e la presentazione delle fonti. Ogni attivit promozionale, per, si sempre svolta nel rispetto del valore intrinseco del bene culturale da noi custodito, nellassoluto convincimento che la cultura non assimilabile a bene materiale, ma per sua natura deve essere considerata esigenza spirituale delluomo, sensibilit, passione, riflessione, desiderio di Fig. 7 conoscere e conoscersi. Attivit Didattica La sezione didattica, infine, costituisce il vanto dellIstituto, nata con lintento di avvicinare gli studenti alle fonti documentarie e a una maggiore conoscenza della storia locale. Da diversi anni lArchivio di Stato di Taranto, accanto allattivit istituzionale, scientifica e di promozione ha perfezionato la propria offerta formativa con la organizzazione di mostre didattiche, conversazioni, stages, visite didattiche, anche in collaborazione con enti e istituzioni del territorio. Diversi gli itinerari storici progettati mediante luso del documento, sia su temi generali sia su specifici argomenti individuati tenendo conto del grado distruzione degli studenti destinatari. Dal 2001 lIstituto tarantino ha avviato un laboratorio di ricerca storico-didattica, uno spazio nel quale i giovani studenti vengono coinvolti in una situazione che supera la modalit dellinsegnamento trasmissivo di conoscenze, privilegiando un percorso di educazione alla ricerca come metodo di conoscenza della realt mediante luso diretto della fonte documentaria messa a loro disposizione per essere letta, interpretata, analizzata e valutata. Esposti ed orfani. Breve storia dei rifiutati,Leggere scrivere e far di conto,Dalla Giudecca al Ghetto. Disposizioni antisemite a Taranto dal XIII al XX secolo, Et havendo trattato di matrimonio,Acquasale. Appunti di fame quotidiana: lalimentazione degli abitanti di Taranto tra Settecento e Ottocento sono alcuni esempi di laboratori effettuati e che hanno prodotto preziosi quaderni didattici e CD multimediali.

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Da alcuni laboratori sono scaturiti, inoltre, interessanti ulteriori lavori curati dalle scuole, come ad esempio i gradevoli volumi Tutto cominci con unostizzo e Una piccillata di pane(Fig. 8), prodotti dalla Scuola Media De Carolis di Taranto in collaborazione con la sezione didattica dellArchivio di Stato. Ad inizio anno scolastico a dirigenti e docenti di materie storico-letterarie della scuola elementare e secondaria di I e II grado vengono illustrati aspetti diversi dellattivit didattica del laboratorio e proposti nuovi itinerari per offrire agli insegnanti lopportunit di utilizzare le fonti documentarie come risorsa idonea ad integrare ed arricchire la normale attivit didattica. Lattivit didattica dellistituto rivolta anche ai docenti per i quali vengono organizzati seminari di formazione sulluso dei documenti storici a fini didattici, sulla metodologia laboratoriale e di aggiornamento sulla storia Fig. 8 locale. PROGETTI REALIZZATI NEGLI ANNI 2007 - 2008 Nellambito delle attivit di promozione e valorizzazione diverse sono state le collaborazioni fornite dallIstituto tarantino ad iniziative culturali a carattere nazionale promosse dal Ministero, occasioni irrinunciabili per linserimento del patrimonio documentario del nostro territorio in un pi ampio circuito di attenzione, di studio e di apprezzamento. Tra i primi eventi dellanno 2007, la mostra Storie di donne tra passato e presente tra libert e oppressione, inaugurata l8 marzo, ha raccontato attraverso documenti, testimonianze scritte, immagini e oggetti, quanto costato alluniverso femminile il percorso di secoli verso lemancipazione e quanto sia stato importante il contributo delle donne per la crescita civile della nostra provincia. Ricordiamo, ancora, la mostra documentaria realizzata, in collaborazione con la Marina Militare, il 12 maggio 2007 Taranto, una citt disegnata dal mare, nella quale sono stati affrontati storicamente temi quali i lavori di dragaggio ed escavazione subacquea nel porto mercantile di Taranto, tuttoggi argomento di un aspro confronto politico cittadino. Una dimostrazione che la cultura pu fornire un incentivo efficace nel risvegliare le coscienze e incentivare le azioni, si avuta con la manifestazione congiunta che Marina Militare e Ministero per i Beni e le Attivit Culturali hanno realizzato mettendola a disposizione della citt. Il 12 settembre 2007, infatti, nel quadro delle manifestazioni organizzate per celebrare i sessantanni della Costituzione approdato a Taranto, ormeggiato sotto il Castello Aragonese, il veliero Palinuro sul cui cassero era stata allestita la mostra navigante Un mare di Archivi. Londa lunga verso la Costituzione (fig. 9) con la proposizione del ricco patrimonio documentale Fig. 9 dellArchivio Centrale dello Stato. Contestualmente nella galleria meridionale del Castello stata allestita, a cura dellArchivio di Stato di Taranto, la mostra Riemerse Taras a cavallo di un delfino. 1946-1956, gli anni della ricostruzione. Attraverso documenti, fotografie, giornali e manifesti si sono raccontati i contrastanti sentimenti di euforia e smarrimento, di gioia e sofferenza diffusi nella citt bimare dopo il 7 maggio 1945 e il clima elettorale e politico cittadino dal 1946 al 1956, mettendo in evidenza che ancora una volta la rinascita della citt sarebbe ripartita prendendo slancio dal mare: iniziative interessarono, infatti, in particolare il porto mercantile, la pesca, i cantieri navali. Ancora il mare al centro di una serie di manifestazioni cittadine, organizzate dallArchi-

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vio di Stato di Taranto in collaborazione con il Comune, il Dipartimento M. M. dello Jonio e Canale dOtranto e il Genio Militare di Taranto, per festeggiare con tutta la citt, il secondo Ponte Girevole che il 10 marzo 2008 ha compiuto cinquanta anni di vita. Le celebrazioni si sono concluse con lallestimento di una mostra documentaria impreziosita da un ricco e articolato repertorio di immagini a testimonianza dellindissolubile legame della citt con il suo simbolo pi rappresentativo. Frutto di una proficua collaborazione con la Sovrintendenza Archeologica di Taranto stata linteressante mostra Euterpe sulle sponde del Mediterraneo. Note tarantine di storia della musica, inaugurata il 21 giugno 2008 nel suggestivo chiostro del convento di S. Domenico. Numerose le testimonianze documentarie, appartenenti a secoli diversi, rinvenute nellIstituto archivistico, esposte insieme a reperti archeologici e antichi strumenti musicali. Le iniziative di valorizzazione sono proseguite il 5 novembre 2008 con linaugurazione della mostra fotografica e documentaria In cammino verso la Costituzione, allestita dallArchivio di Stato in collaborazione con Provincia e Prefettura per celebrare il sessantesimo anniversario della Costituzione italiana. Liniziativa stata organizzata nellambito delle manifestazioni promosse dal Comitato provinciale per la valorizzazione della Cultura della Repubblica nel contesto della Unit Europea. La mostra stata realizzata su pannelli fotografici nei quali sono stati riprodotti documenti originali e giornali depoca, conservati presso lArchivio tarantino e relativi alla provincia, raggruppati secondo le esigenze narrative ed affiancati a testimonianze storiche nazionali. La scelta di ricorrere a riproduzioni fotografiche stata dettata dal desiderio di raggiungere un duplice obbiettivo: creare un impatto visivo gradevole, immediato e nello stesso tempo semplificato con il documento; estendere il pi possibile a livello territoriale la conoscenza del nostro passato con una esposizione itinerante di facile allestimento. La mostra partita, infatti, dallArchivio di Stato per poi viaggiare nei vari Comuni della Provincia che sono stati chiamati ad una compartecipazione diretta alliniziativa, mediante la realizzazione di ulteriori pannelli o lesposizione di documenti originali relativi al proprio territorio del periodo storico in esame. Una mostra che durante il suo percorso si arricchita stimolando il coinvolgimento e inglobando ogni suggerimento cos come avvenne per la formazione della Costituzione. Lanno 2008 si concluso, su invito dellArchivio di Stato di Brindisi e con la collaborazione degli Archivi di Stato di Bari e di Lecce, con la realizzazione di una manifestazione organizzata per il Centenario di fondazione della Provincia di Puglia dei Frati Minori Cappuccini. Ad arricchire lesposizione fotografica che a cura della Provincia di Puglia dei Frati Minori Cappuccini ha girato nella regione, lArchivio di Taranto, il 5 dicembre, ha allestito la mostra I Cappuccini di Taranto. 1534 2008 che ha voluto illustrare la presenza sul nostro territorio dellOrdine Cappuccino.

Progetti a finanziamento statale 2007: Progetti nazionali 17.353,12 - Firma digitale - Comunicazione istituzionale - La casa delle carte

Progetti a finanziamento statale 2008: Progetti nazionali 18.290,30 - Attivit straordinarie

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Archivio di Stato di Taranto

PROGETTI FUTURI Anche per il biennio 2009-2011 lArchivio di Taranto ha in programmazione, oltre alle attivit di salvaguardia, conservazione, ordinamento ed informatizzazione degli strumenti di ricerca per ottimizzare la pubblica fruizione, alcune iniziative di valorizzazione del patrimonio documentario strettamente legate ad argomenti di attualit e ad avvenimenti storici locali e nazionali. 26-27 settembre 2009. Giornate Europee del Patrimonio. Mostra Ritratti di moda. Le diverse epoche raccontate attraverso le abitudini e i gusti della societ. Per la fine dellanno sono state programmate una mostra di documenti, oggetti, libri e immagini sulla farmacopea tarantina, e, per festeggiare i 140 anni della nascita del Borgo nuovo di Taranto (1869-2009) un convegno e relativa mostra documentaria. Nei prossimi due anni invece particolare attenzione sar riservata al tema della nascita delle banche e della attivit creditizia in Taranto, citt storicamente carente di sufficienti capitali da investire per la crescita economica del territorio. Nel 2011, anche lArchivio tarantino sar impegnato nelle celebrazioni del centocinquantesimo anniversario dellUnit dItalia.

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BIBLIOTECA NAZIONALE SAGARRIGA VISCONTI VOLPI DI BARI


SEDE Per la Biblioteca Nazionale di Bari iniziata una nuova fase con il trasferimento dal pianterreno di Palazzo Ateneo, sua sede storica, alla nuova sede allinterno della Cittadella della Cultura, splendido esempio di architettura degli anni Trenta del secolo scorso. Questo complesso era in precedenza la citt annonaria Direttore ad interim Osvaldo Avallone di Bari gestita dallAzienda Municipale dei servizi annonari e Via Pietro Oreste, 45 comprendeva il Frigorifero comunale, il Macello comunale e il 70123 Bari Mercato ittico. Tel. 080 2173111 Dallestate del 2006 la Biblioteca occupa Fax 080 2173444 lex-Frigorifero e lex-Mercato ittico, cobn-ba@beniculturali.it struiti tra gli anni Venti e Trenta del NoOrari di apertura al pubblico vecento e recuperati con un intervento di da luned a venerd restauro conservativo e funzionale dal Miore 8.10 - 19.00 nistero per i Beni e le Attivit Culturali. Ensabato ore 8.10 - 13.50 trambi gli edifici sono di pregevole fattura estetica con richiami allo stile liberty. La superficie a disposizione della Biblioteca ammonta a circa 11.500 metri quadri: gli spazi a piano terra e al piano ammezzato dei due edifici sono destinati a deposito librario, mentre tutto il primo piano, collegato mediante una passerella, contiene le sale e le aree destinate al pubblico di let- La Cittadella della cultura tori e frequentatori. Al primo piano dellexFrigorifero, insieme con la grande sala di lettura, si trova un auditorium da 150 posti attrezzato con adeguata strumentazione tecnologica per convegni e conferenze. Nel primo piano dellIttico invece sono state realizzate due sale di studio specializzate (manoscritti e rari, bibliografie e cataloghi). Entrambi i plessi sono dotati, sempre al primo piano, di punti di distribuzione dei materiali librari provenienti dai depositi. Nelle sale al pubblico si sviluppano circa duemila metri lineari di scaffalatura a disposizione del pubblico, altri mille metri lineari di scaffalatura tradizionale sono stati ricavati nei due depositi destinati ai materiali rari e di pregio e ai manoscritti. Nei magazzini librari invece stato allestito un impianto di scaffalatura compatta a movimentazione elettrica che sviluppa una estensione di circa 18.000 metri lineari per il deposito dei libri, compreso il piano ammezzato dellex-Mercato ittico, destinato alla collocazione in orizzontale delle raccolte di giornali e dei grandi formati. Al piano terra dellex-Frigorifero sono collocati anche gli ambienti per laccoglienza e lorientamento dei lettori. Postazioni telematiche sono installate in tutte le sale al pubblico per la consultazione del catalogo in linea, dei materiali in formato digitale disponibili sulla Passaggio tra il Frigorifero e lIttico rete interna, degli opac nazionali e internazionali e per la navigazione in internet. Sono presenti, nella Sala di lettura dellex-Frigorifero, anche postazioni attrezzate per non vedenti e ipovedenti.

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Al secondo piano dei due edifici infine sono stati realizzati gli uffici interni della Biblioteca, tutti collegati alla rete telematica e sufficientemente ampi e spaziosi. La struttura servita da sei ascensori e tutti gli spazi sono percorribili anche da persone diversamente abili. Storia Nel 1863 il senatore barese Girolamo Sagarriga Visconti Volpi offriva al Comune di Bari la sua biblioteca personale di circa duemila volumi perch si potesse creare la biblioteca pubblica di cui la citt era sprovvista. La donazione veniva formalizzata davanti al notaio Lattanzio di Bari il 5 aprile del 1865 e nel 1877 veniva aperta al pubblico la nuova istituzione il cui patrimonio, nel frattempo, era giunto a circa 8.500 opere in 14.000 volumi. Stemma della famiglia Sagarriga Alla prima donazione si erano aggiunti ulteriori doni di privati e soprattutto lacquisizione delle biblioteche dei conventi soppressi nella provincia: Cappuccini, Riformati di San Bernardino e Casa della Missione di Bari, Riformati di Santa Maria degli Angeli di Cassano, Santa Maria di San Luca di Valenzano, Cappuccini di Triggiano, di Rutigliano, di Conversano e di Gravina. Queste antiche biblioteche, di carattere prevalentemente religioso, ma non prive di opere Nota di possesso su un libro letterarie e scientifiche, costituiscono una importante dodel fondo Sagarriga cumentazione della storia della cultura in Terra di Bari. La sede della biblioteca cos costituita era nel Palazzo di Citt, nei pressi della Basilica di San Nicola. Nel 1884, allo scopo di migliorarne il funzionamento, il Comune e la Provincia di Bari diedero vita a un consorzio per la gestione dellente che diventava Biblioteca Consorziale Sagarriga Visconti Volpi. Nel 1895 la Biblioteca fu trasferita al pian terreno del Palazzo Ateneo, appena fatto costruire dalla Provincia, su progetto dellarchitetto Giacomo Castelli, per collocarvi gli istituti di istruzione superiore. Dalla fine del XIX secolo e fino agli anni Cinquanta del secolo scorso, il patrimonio librario ha registrato una crescita notevole, attenta alle discipline umanistiche e alla storia locale, incrementata dal 1910 con il deposito obbligatorio degli stampati prodotti in provincia di Bari, arricchita da numerose raccolte librarie, grandi e piccole, provenienti da intellettuali e da importanti famiglie baresi: Giulio Petroni, Raffaele DAddosio, Nicola Di Cagno Politi, Domenico Zampetta, Andrea Angiulli, Giuseppe De Ninno, Menotti Bianchi, Armando Perotti, Nicola De Giosa, de Casamassimi, Giovanni Modugno, Raffaele Cotugno, Michele Squicciarini, Vittorio Fiorini, Giuseppe Petraglione. A partire dal 1925, nella storia della Biblioteca acquistavano intanto grande importanza i rapporti con lUniversit appena fondata nella sede dello stesso Palazzo Ateneo. Nel 1958 la legge n. 330 del 28 marzo la trasformava in biblioteca statale con il titolo di nazionale, ampliandone le competenze e inserendola in un pi vasto circuito culturale. Negli anni Settanta fu avviata una radicale modernizzazione delle strutture, dei servizi e dellorganizzazione tecnico scientifica, orientando la biblioteca, anche attraverso lacquisto di bibliografie e opere di reference, a porsi come il pi importante centro bibliografico regionale, non La sala di lettura solo per limportanza del patrimonio conservato, ma anche per il rigore delle procedure biblioteconomiche, per la validit delle acquisizioni, per la preparazione del personale scientifico. Nel 1992 la vita della Biblioteca ha registrato una importante innovazione con ladesione al progetto SBN dellIstituto Centrale per il Catalogo Unico delle Biblioteche Italiane e con lavvio dellinformatizzazione dei cataloghi, dapprima in collegamento telematico con il CED del Polo di Napoli e poi, dal giugno 2002, con lallestimento di un CED autonomo e la

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realizzazione del Polo SBN Terra di Bari, che ha reso la Biblioteca accessibile nel web attraverso il portale del Polo Terra di Bari. Dalla seconda met degli anni Novanta iniziato un lavoro di recupero retrospettivo in SBN che ha registrato pi di recente un notevole incremento grazie ai fondi UMTS, ma soprattutto allAPQ con la Regione Puglia. Lopac del Polo bibliotecario di Terra di Bari, di cui oggi fanno parte undici biblioteche, contiene attualmente circa 300.000 schede catalografiche. Patrimonio Fondi a stampa La Biblioteca conserva oltre 400.000 unit bibliografiche. Per la sua formazione (gestione storica del consorzio di enti locali, doni di esponenti della cultura locale, deposito legale, tra cui non superfluo notare, fin dagli inizi del Novecento, la presenza di tutto il catalogo Laterza) ha carattere di cultura generale, con attenzione per la produzione libraria di carattere umanistico e in particolare per la cultura meridionale e regionale. Oltre ai gi citati fondi provenienti dalle biblioteche dei conventi soppressi, i doni Sagarriga Visconti Volpi e DAddosio costituiscono il nucleo portante della Biblioteca. Se ne d una breve descrizione assieme a quella delle donazioni e dei lasciti pi importanti pervenuti in tempi diversi: - dono Sagarriga Visconti Volpi: arricchito da donazioni della famiglia successive al nucleo iniziale di circa 2.000 volumi, pregevole per la rarit delle edizioni e per le legature in pelle con fregi e ornamenti incisi; - dono DAddosio: circa 6.000 volumi in gran parte antichi di carattere storico e letterario; comprende anche un ricco Archivio di manoscritti cartacei e membranacei riguardanti la storia di Terra di Bari dal XII al XIX secolo; - dono Domenico Zampetta: circa 25.000 volumi contenenti opere di interesse prevalentemente letterario e di francesistica, rilevanti per rarit e particolarit bibliografica; comprende libri del XVII, XVIII e XIX secolo; - fondo Raffaele Cotugno: circa 20.000 opere a stampa di interesse storico politico riguardanti in particolare lItalia meridionale; comprende anche una interessante collezione di periodici e giornali e un Archivio riguardante il Risorgimento e la vita politica meridionale dalla fine dellOttocento allavvento del fascismo; - dono Vittorio Fiorini: fondo acquisito dal Ministero dellIstruzione e donato alla Biblioteca allinizio del Novecento, ricco di edizioni di fine Ottocento di carattere storico letterario; - dono Michele Squicciarini con numerose pregevoli edizioni antiche soprattutto del XVI secolo; - dono eredi del prof. Andrea Angiulli: fondo omogeneo di circa 2.000 volumi di opere di filosofia. La Biblioteca possiede tra i materiali di particolare pregio: 55 incunaboli, circa 2.300 cinquecentine, oltre 150 edizioni pugliesi dei secoli XVI-XVIII, circa 5.000 allegazioni giuridiche manoscritte e a stampa dei secoli XVII-XIX, 746 carte geografiche, 835 editti e bandi, 65 stampe antiche. Le opere ritenute per vari motivi di particolare rarit o pregio costituiscono un settore con collocazione R.P., incrementato in anni recenti con importanti acquisti in antiquariato. Sono inoltre possedute oltre 5.000 testate di periodici distribuiti Incipit miniato in sezioni di collocazione ad essi dedicate (periodici italiani, stradi un incunabolo nieri, atti ufficiali, almanacchi, giornali) ma anche allinterno dei fondi storici con prevalenza di monografie. Da segnalare la consistenza dellemeroteca che raccoglie, oltre a numerosi giornali risorgimentali e a varie miscellanee di numeri unici, gran parte dei giornali pugliesi dalla seconda met dellOttocento ai giorni nostri. Attualmente la Biblioteca riceve circa 450 riviste in abbonamento per acquisto o dono e 300 per deposito legale. Fondi manoscritti I manoscritti, provenienti in prevalenza da donazioni o lasciti, ma anche in qualche caso acquistati, rivestono interesse prevalentemente locale. Sono divisi per fondi, ma in pas-

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sato fu costituito anche, secondo una prassi allora in uso in molte biblioteche, una collocazione che raccoglie manoscritti provenienti dal nucleo pi antico o comunque ritenuti pi importanti, tratti da vari fondi. Tra le opere pi pregevoli di questo settore si segnalano: lautografo dellEncyclopaedia di Giacinto Gimma, il Libro Magno dei privilegi della citt di Bari, dieci volumi delle Conclusioni decurionali dellUniversit di Bari, un esemplare dellatlante di Mario Cartaro e Antonio Stigliola Il Regno di Napoli distinto in dodeci provincie. Nel settore pergamene sono conservati circa 650 documenti, oltre ad alcuni frammenti di codici in scrittura beneventana, Bari type. I fondi pi importanti sono il gi citato DAddosio (documenti pubblici e privati dal XII sec. allinizio del XIX) e la raccolta Massimo de Casamassimi (investiture e rapporti vari della famiglia con la Terra di Bari dal XIII al XV secolo). LArchivio DAddosio, oltre alle pergamene, comprende anche un fondo cartaceo i cui documenti, originali o in copia, dal periodo svevo giungono ai primi decenni del XIX secolo, trattando, sotto vari aspetti, la storia Frammento di pergamena con scrittura beneventana della provincia di Terra di Bari. Bari type Fra gli altri fondi manoscritti si segnalano: - Larchivio di Giuseppe De Ninno che raccoglie documenti cartacei e membranacei relativi alla storia di Terra di Bari e in particolare di Giovinazzo; - fondi musicali tra cui, particolarmente importante, il dono De Giosa che conserva autografi e inediti del musicista barese; - archivi personali di epoca postunitaria, che raccolgono la documentazioni inedita della vita politica e culturale della provincia di Bari: archivio di Raffaele Cotugno (scrittore e deputato), di Nicola Di Cagno-Politi (scrittore), di Armando Perotti (poeta e storico), di Giovanni Modugno (pedagogista), fino allimportante raccolta di lettere e materiali vari conservata nel fondo donato dal meridionalista Tommaso Fiore, che va al di l di un interesse meramente locale; - un fondo speciale costituito dal nucleo di caricature (disegni, acquerelli, litografie) del disegnatore barese MeGiuseppe DAddosio notti Bianchi (nome darte Frate Menotti), che illustr e testimoni la vita politica e la societ locale dallultimo decennio dellOttocento fino al 1924. La Biblioteca Nazionale, dal 2003, utilizza per la catalogazione Il servizio informazioni dei fondi manoscritti il software MANUS prodotto dallIstituto accessibile anche per posta elettronica, Centrale per il Catalogo Unico per censire il patrimonio librario allindirizzo manoscritto conservato nelle biblioteche pubbliche, ecclesiabn-ba@beniculturali.it stiche e private italiane. Nel 2003-04 sono state inserite in Tel. 080-2173446 MANUS le schede di circa 13.000 lettere del fondo Fiore, oggi conFax 080-2173444 per posta ordinaria, sultabili in internet <http://manus.iccu.sbn.it>. Dal mese di allindirizzo: marzo 2009 la catalogazione avviene on-line ed stata avviata Via Pietro Oreste, 45 con limmissione dei dati relativi al fondo De Ninno. 70123 Bari

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Servizi Informazioni bibliografiche Il servizio informazioni finalizzato a realizzare lincontro tra documenti e potenziali lettori, a favorire luso delle raccolte e delle risorse informative presenti in Biblioteca ed orientato a interpretare quesiti e bisogni conoscitivi degli utenti. Si propone sia come servizio essenziale di assistenza alluso della Biblioteca, alla interrogazione dellopac, del catalogo cartaceo e delle banche dati elettroniche, sia come servizio di consulenza diretto alla segnalazione degli strumenti bibliografici pi appropriati per la pianificazione di una ricerca o alla individuazione e alla localizzazione di pubblicazioni possedute da altre biblioteche, ai fini della richiesta di prestito o di riproduzioni. Il servizio fornisce anche consulenza in materia di identificazione di pubblicazioni e di controllo di dati bibliografici. Non rientra tra le finalit del servizio la redazione di bibliografie segnaletiche. Prestito La Biblioteca effettua il prestito diretto e il prestito interbibliotecario nazionale e internazionale secondo le prescrizioni del DPR 417/1995 Regolamento recante norme sulle biblioteche pubbliche statali e del Regolamento interno. Accede al prestito diretto lutente in possesso dei requisiti previsti dallart. 51 del citato DPR. Lutente iscritto al prestito pu inoltrare anche richieste di prestito interbibliotecario sostenendo le spese postali per lespletamento del servizio secondo il tariffario ministeriale. Dal mese di marzo del 2009 la Biblioteca ha aderito al servizio ILL-SBN, che rende particolarmente semplici e rapide le operazioni utilizzando modalit di comunicazione immediata per via telematica. Riproduzioni Poich la riproduzione dei beni culturali regolata dalla legge (art. 108 del Codice dei beni culturali), il servizio riproduzioni dei documenti posseduti dalla Biblioteca erogato previa autorizzazione e a spese dellutente. La scelta del procedimento di riproduzione (fotocopiatura, scansione digitale, fotografia) effettuata dalla Biblioteca secondo criteri di tutela degli esemplari da riprodurre. Lautorizzazione alla riproduzione concessa, nel rispetto del diritto dautore e fatti salvi i vincoli giuridici ai quali gli esemplari siano sottoposti, per motivi di studio o a scopo commerciale. Nel caso di riproduzione a fini commerciali, per esempio per pubblicazione, il richiedente tenuto a citare nella pubblicazione i dati identificativi dellopera riprodotta, la sua localizzazione, gli estremi della concessione e deve fare espressa avvertenza di divieto di ulteriore riproduzione. tenuto inoltre al pagamento dei canoni stabiliti dalla Biblioteca con riferimento al decreto Ministeriale 8 aprile 1994 (Tariffario della Legge 14 gennaio n. 4, nota come Legge Ronchey). Nessun canone dovuto per le riproduzioni richieste per uso personale o per motivi di studio, ma soltanto il corrispettivo delle spese sostenute per lerogazione del servizio. Il richiedente tenuto a non divulgare in alcun modo le copie ottenute. Il servizio fotocopie in Biblioteca erogato in modalit self-service con schede magnetiche prepagate. Il servizio riproduzioni accessibile anche - tramite ILL-SBN - per posta elettronica, allindirizzo bn-ba@beniculturali.it - per telefono, al numero 080-2173433 - per fax, al numero 080-2173444 - per posta ordinaria, allindirizzo: Via Pietro Oreste 45 - 70123 Bari. Cataloghi La Biblioteca Nazionale di Bari ha aderito al Servizio Bibliotecario Nazionale nel 1992. Dal 1992 al 2004, cambiando ben due volte lapplicativo informatico, sono state immesse nella base dati SBN di Biblioteca circa 50.000 notizie bibliografiche relative al libro moderno (stampato dopo il 1830) e al libro antico. Nel 2004, ancora nella vecchia sede, stato adottato lapplicativo Client-Server, un software implementato dallICCU e certamente performante e versatile. Dopo il trasloco della Biblioteca sono state immesse nella base dati SBN di Biblioteca

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170.500 notizie bibliografiche (141.500 libro moderno e 29.000 libro antico) nellambito di progetti di catalogazione retrospettiva affidati a qualificati soggetti esecutori individuati con gara pubblica e finanziati, in parte consistente, dalla Regione Puglia con uno stanziamento previsto nel programma di investimenti definito dallAccordo di Programma Quadro in materia di Beni ed Attivit Culturali per il territorio della Regione Puglia, sottoscritto il 22.12.2003 tra il Ministero per i Beni e le Attivit Culturali, il Ministero per lEconomia e le Finanze e la Regione Puglia. Lopac, il catalogo consultabile in internet, del polo bibliotecario di Terra di Bari, <http://opac.almavivaitalia.it/BA1/index.php>, comprende ora circa 300.000 notizie bibliografiche; 230.000 di queste descrizioni riguardano materiali, libri e periodici, della Biblioteca Nazionale: quasi tutte le monografie a stampa possedute dalla Biblioteca sono ora descritte in una base dati informatica e sono quindi reperibili consultando i cataloghi in linea alimentati dal polo bibliotecario di Terra di Bari, a livello locale, e dallIstituto Centrale del Catalogo unico delle biblioteche italiane, a livello centrale <http://www.internetculturale.it/moduli/opac/opac.jsp>; <http://www.sbn.it>. Il catalogo a schede, collocato nel corridoio al primo piano dellex-Frigorifero, a decorrere dal 2007, non viene pi aggiornato e la sua consultazione, sempre utile per ricerche di libri dei fondi storici della Biblioteca, deve comunque essere sempre integrata dalla consultazione dellopac. Lettura La Biblioteca offre ai propri lettori tre sale per la lettura e la consultazione. Due sale sono adibite alla consultazione delle monografie e delle riviste moderne, dispongono complessivamente di 180 posti a sedere, dei quali 134 dotati di prese per pc portatili, e 26 di postazioni informatiche per luso di internet e per la consultazione dellopac Terra di Bari. Sono a disposizione degli utenti circa 20.000 volumi in consultazione diretta a scaffale aperto. La Sala di lettura generale contiene, ordinate secondo lo schema di classificazione decimale Dewey, opere a carattere generale, enciclopedie e dizionari. Contiene inoltre la Sezione pugliese, con opere di Frontespizio interesse locale, e la Sezione Fonti storiche. Sono a disposizione del dellEncyclopaedia pubblico una selezione delle ultime accessioni e di G. Gimma lultima annata dei periodici correnti. Nella Sala di lettura delle bibliografie sono collocati i cataloghi a stampa delle grandi biblioteche e le bibliografie nazionali. Unarea della sala riservata alla consultazione delle opere di biblioteconomia e bibliografia: circa 2000 monografie e 30 periodici. > Sala manoscritti e rari La Sala manoscritti e rari situata al primo piano delledificio exIttico. dotata di un ampio apparato repertoriale, bibliografico e catalografico di supporto, con collocazione a scaffale aperto (MR). dedicata a ricerche bibliografiche di tipo specialistico e alla lettura, previa compilazione dellapposito modulo, di manoscritti, incunaboli, edizioni del XVI secolo, edizioni pugliesi, opere rare e di pregio, allegazioni giuridiche e carte geografiche. Gli studiosi hanno a disposizione 16 postazioni con tavoli dotati di luci individuali e prese per computer portatili. Mediateca Tavola a colori di un libro La Mediateca, collocata in una sala attigua alla grande sala di let- a stampa del XVIII sec. tura, dispone di 7 postazioni di lavoro con possibilit di accesso integrato ai cataloghi on-line, alle banche dati in rete locale, in CD-rom, allEmeroteca Digitale Pugliese e allArchivio Sonoro Puglia. > Banche dati in rete locale Tramite questo servizio gli utenti possono consultare 32 banche dati, in continuo aggiornamento, residenti su server. Il servizio garantisce la consultazione in simultanea della medesima banca dati da parte di pi utenti connessi. Le banche dati disponibili sono bibliografiche, giuridiche, storico-letterarie e sono suddivise per aree disciplinari. Un elenco virtuale e dinamico in desktop reference a disposizione degli utenti.

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> Banche dati su CD-rom Circa 150 banche dati suddivise in ordine alfabetico e per tipologia di dati: legislative, tributarie, enciclopediche, statistiche, o di riproduzione di periodici in formato full-text. > Emeroteca Digitale Pugliese Circa 140.000 pagine di giornali sono state riprodotte in formato digitale e sono ora consultabili a video sulle postazioni della mediateca. La raccolta di giornali digitalizzati contiene attualmente 66 testate di giornali stampati in Puglia tra il 1876 e il 1951. Si segnala la presenza nella base dati digitale dei maggiori quotidiani pugliesi relativi allarco temporale indicato: il Corriere delle Puglie dal 1899 al 1922, La Gazzetta di Puglia dal 1922 al 1928, La Gazzetta del Mezzogiorno dal 1928 al 1951, Il Quotidiano di Trani dal 1913 al 1918, LAvvenire delle Puglie dal 1918 al 1921. A questi si aggiunge una serie di rilievo di altri quotidiani di minor durata e di altri giornali a periodicit pi ampia, tra i quali meritano una menzione particolare Humanitas, settimanale diretto da Piero Delfino Pesce, e Cine-sport, settimanale di cinema, spettacolo e sport. Il programma di restituzione delle pagine digitalizzate consente una ricerca puntuale per indice delle testate e dei fascicoli. Tramite il trattamento mediante un software di riconoscimento dei testi digitalizzati in formato immagine inoltre possibile individuare occorrenze di parole o di stringhe di parole significative presenti allinterno della raccolta, consentendo in tal modo reperimenti di informazioni fino ad oggi impossibili o realizzabili solo al prezzo di ricerche lunghissime e pazienti. Diventa possibile quindi una navigazione veloce allinterno di una massa imponente di dati. > Archivio Sonoro Puglia LArchivio comprende documenti sonori che testimoniano il patrimonio musicale della Puglia svelato attraverso le ricerche di vari etnomusicologi e permette finalmente a tutti gli studiosi di consultare e ascoltare documenti sonori di straordinario valore per la tradizione musicale pugliese: dalle ricerche di Alan Lomax e Diego Carpitella alla documentazione di questue pasquali tuttora in uso alle porte di Bari, dalle registrazioni di Leo Levi del 1964 presso la comunit neo-ebraica di Sannicandro allesplorazione sulle diverse forme di tarantismo condotta da Ernesto De Martino a met degli anni 60 del Novecento. Tra i fondi presenti allinterno dellArchivio possiamo citare il fondo Giovanni Rinaldi che, dalla corsa dei buoi di Chieuti al pellegrinaggio al Santuario dellIncoronata di Foggia, ci tramanda un inedito panorama dei canti popolari della parte settentrionale della Puglia alla fine degli anni 70; il fondo Profazio che, oltre a vaste esplorazioni nelle aree interne della Murgia, contiene una grande quantit di documenti, il pi delle volte inediti. La musica popolare pugliese, recuperata in formato digitale dalle raccolte dellAccademia Nazionale di Santa Cecilia, dallarchivio di Roberto Leydi, depositato in Svizzera presso il Centro di Etnografia e Dialettologia di Bellinzona, e da importanti fondi privati, viene cos sottratta al rischio incombente di perdite irreparabili. Il progetto, proposto da Vincenzo Santoro, stato promosso dallassociazione Altrosud dintesa con il Ministero per i Beni e le Attivit Culturali e la Regione Puglia. La Biblioteca Nazionale, sede naturale per la consultazione e lascolto di questi materiali si sta ora attrezzando per Scaffalatura compatta offrire a studiosi e ricercatori un valido supporto bibliografico e documentario alle ricerche. LArchivio Sonoro dettagliatamente descritto allurl <www.archiviosonoro.org/puglia> > Libro Parlato La Biblioteca aderisce al Progetto Libro Parlato Lions. Una postazione multimediale riservato a non vedenti e ipovedenti per lascolto di audiolibri. Servizi offerti: - consultazione programmata dei documenti posseduti; - servizio di reference finalizzato allaccesso a tutte le risorse informative multimediali (locali e remote); - consultazione di bookmark ragionati, approntati dal personale della Mediateca come guida alle ricerche in internet. 166

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Promozione Visite guidate La Biblioteca Nazionale di Bari organizza visite guidate rivolte ad associazioni, enti, studenti delle scuole superiori, (eccezionalmente anche dellultimo anno delle scuole medie inferiori) e gruppi. La visita ha lo scopo di far conoscere la Biblioteca, la sua storia, i principali fondi antichi e moderni, lorganizzazione e il funzionamento. Particolare attenzione viene prestata alla spiegazione delluso dei cataloghi, dei repertori bibliografici e delle basi dati su supporti elettronici e cartacei. Vengono fornite tutte le informazioni relative alle modalit di accesso, allorganizzazione dei servizi e alla fruizione del materiale. Su richiesta, nel settore Manoscritti e libri antichi, viene allestita una rassegna di opere rare e pregiate. Visite a tema sono organizzate in occasione di giornate culturali o celebrative promosse dal Ministero per i Beni e le Attivit Culturali (Settimana della cultura, Giornate del patrimonio etc.). La visita guidata gratuita ed necessaria la prenotazione per telefono (0802173498), fax (0802173444) o e-mail (bn-ba@beniculturali.it). Nella richiesta occorre specificare la provenienza e il numero di persone che costituiscono il gruppo, e proporre il periodo nel quale si vorrebbe effettuare la visita. Manifestazioni La Biblioteca Nazionale organizza, anche in collaborazione con enti, istituzioni e associazioni culturali, manifestazioni di promozione della lettura e della conoscenza del proprio patrimonio. Dallinaugurazione della nuova sede sono state realizzate pi di un centinaio di manifestazioni con alcune migliaia di visitatori in Biblioteca e di presenze negli spazi comuni della Cittadella della Cultura. Si elencano di seguito le manifestazioni di particolare rilievo, curate in collaborazione con enti locali e istituzioni culturali. Anno 2006 Nellottobre del 2006, in occasione dellinaugurazione della nuova sede della Biblioteca, stata organizzata in collaborazione con lIstituto per il Libro una manifestazione di grande significato simbolico: per tre giorni, dal 27 al 29, sono stati coinvolti cittadini e lettori di tutte le et: una lectio magistralis di Luciano Canfora per linaugurazione; per i giovanissimi un laboratorio di scrittura con concorso per gli alunni delle scuole elementari; per le scuole superiori dialoghi con gli scrittori Marilena Lucente, Marco Rossi Doria e Pulsatilla; e ancora incontri con Giancarlo De Cataldo, Francesco Dezio, Nicola La Gioia, Andrea Piva; postazioni tecnologiche, animazioni in 3D, musiche e danze popolari e infine una serata di parole recitate, cantate e animate con la regia di Michele Placido. Anno 2007 - Fascismo e leggi razziali in Puglia: libri e documenti, mostra in collaborazione con lArchivio di Stato di Bari e lIstituto Pugliese per la Storia della Resistenza e dellAntifascismo. 27 genn. - 8 febb. - Progetto in collaborazione con il Liceo Classico Matteo Spinelli di Giovinazzo: Leggere a scuola e in Biblioteca. Incontri con lautore in Biblioteca, scelta e presentazione dei testi di Laura Tangorra, Gli angeli non hanno la coda, Milano, Mondadori, 2006; Gianfranco Branchi, In cammino verso la libert, Fasano, Schena, 2006; Gianrico Carofiglio, Ragionevoli dubbi, Palermo, Sellerio, 2006. Genn.-magg. Scienza in Puglia: scienziati per vie e citt: percorsi bibliografici. Visite dei bibliotecari a scuola, degli studenti in biblioteca, ricerche e lavori di gruppo sugli scienziati pugliesi che hanno dato il nome alle strade di Bari. Apr.-magg. - Carissimo Orco: omaggio a Giosu Carducci, spettacolo teatrale organizzato dalla Titania produzioni in collaborazione con la Direzione Generale per i Beni Librari e gli Istituti Culturali. 16-17 apr. - Il libro parlato, presentazione del progetto promosso dal Ministero per i Beni e le Attivit Culturali - Direzione Generale per i Beni Librari e gli Istituti Culturali ed il Libro Parlato Lions. - Gemine Muse Bari. Periferie tra emergenza e recupero, mostra di arte contemporanea in collaborazione con il Comune di Bari. 21 apr. - 30 giu.

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- Omaggio ad Armando Perotti e Esposizioni di labri e manoscritti di Armando Perotti, giornata di studio in collaborazione con lUniversit di Bari e lIstituto Pugliese delle Scienze. 22 magg. - Peer Gynt di Edvard Grieg, concerto della Classe di Direzione dOrchestra del Mo Rino Marrone, in collaborazione con lAssessorato alle culture del Comune di Bari e il Conservatorio di Musica Niccol Piccinni. 19 giu. - Water Musik, Musik for the Royal Fireworks di Georg Friedrich Haendel, concerto del Collegium Musicum con la direzione del Mo Rino Marrone, in collaborazione con lAssessorato alle culture del Comune di Bari. 21 giu., giornata europea della musica. Stemma della famiglia Volpi - De Vito Day: commemorazione di Gioconda De Vito nel centenario della nascita in collaborazione con il Conservatorio N. Piccinni. 4 lug. - Corti a scuola, terza edizione del Festival del Cortometraggio scolastico. Proiezione di cortometraggi selezionati e seminari per gli studenti, con mostra degli elaborati, in collaborazione con il Comune di Bari. 22-24 ott. - Ottobre piovono libri I luoghi della lettura: - Larte di raccontare: scrittura e cinema, linguaggi a confronto: cinema e libri, mostra bibliografica: percorso attraverso i libri sul cinema e le tecniche del romanzo. 8 ott. - 3 nov. - Incontro con Vittorio Stagnani sul tema dellusura affrontato nella raccolta di racconti Sotto Schiaffo, Bari, Progedit, 2005. 8 ott. - Harry Potter: un classico? Incontro letterario con interventi di Giuseppe Bonifacino dellUniversit degli Studi di Bari e Stefano Costantini del quotidianoLa Repubblica. 18 ott. Anno 2008 - Ricordando Moravia: mostra bibliografica; incontro con lo scrittore e giornalista Paolo Di Paolo sul tema Rileggere Moravia. La nuda trama della vita. 4 apr.; concorso per una favola con animali fantastici Storie per i pi piccoli. 21 apr. - Luigi Pirandello: una vita nellarte, spettacolo teatrale organizzato dalla Titania produzioni in collaborazione con la Direzione Generale per i Beni Librari e gli Istituti Culturali. 9 apr. - Presentazione del libro Meridionalismo, libert e cultura. Leredit di Tommaso Fiore, Bari, Palomar, 2008, (4 giu.); accompagnata dallesposizione di manoscritti Tommaso Fiore protagonista della vita politica e culturale italiana: 1943-1963, in collaborazione con la casa editrice Palomar e lIstituto Pugliese per la Storia della Resistenza e dellAntifascismo. 4-14 giu. - La conservazione del patrimonio fotografico, seminario di studio in collaborazione con la Societ Italiana per lo Studio della Fotografia e la Soprintendenza BSAE della Puglia in occasione delle Giornate europee del Patrimonio. 25-27 sett. - Una storia europea: Bona Sforza Regina di Polonia e Duchessa di Bari, giornata di studio e mostra didattica di libri, codici, documenti, manufatti, dal 27 settembre al 25 ottobre in occasione delle Giornate europee del Patrimonio, in collaborazione con lArchivio di Stato di Bari, la Soprintendenza Archivistica per la Puglia, la Soprintendenza BAP per Bari e Foggia e la Soprintendenza BSAE per la Puglia. - Corti a scuola, quarto Festival del Cortometraggio scolastico, in collaborazione con il Comune di Bari. 27-29 ott. - Ottobre piovono libri I luoghi della lettura: leggere a scuola e in Biblioteca. - La Letteratura per linfanzia, dibattito moderato da Daniele Giancane, docente di Letteratura per linfanzia. 15 ott. - Pino Ricco, vincitore del premio Ennepilibri 2007 per il miglior giallo pugliese con il romanzo Apri gli occhi (Imperia, Ennepilibri, 2007), incontra gli studenti. 18 ott. - GiocaPinocchio, lettura animata del Granteatrino Casa di Pulcinella, con mostra bibliografica I libri di Pinocchio. 25 ott. - Il Mondo di Fantsia, mostra e seminari sullillustrazione del libro per ragazzi, in collaborazione con la Cooperativa Mago Gir, 16-23 nov. 2008. - Incontro con Vittorio Stagnani, autore di Puglia fuori strada, Bari, Progedit, 2008, in collaborazione con la casa editrice Progedit. 3 dic. Cooperazione La Biblioteca Nazionale di Bari ha notevolmente intensificato, negli ultimi venti anni, la

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propria attivit a favore del territorio nel quale opera con accordi di azione comune con le istituzioni locali e con le altre biblioteche, gestendo direttamente risorse statali derivanti dallattuazione di leggi di valorizzazione e di tutela del patrimonio culturale nazionale. Il Polo bibliotecario Terra di Bari Dal 1992 la Biblioteca Nazionale di Bari aderisce al Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN), la rete delle biblioteche italiane coordinata dallIstituto Centrale per il Catalogo Unico delle Biblioteche Italiane e per le Informazioni Bibliografiche (ICCU) e promossa negli anni Ottanta del Novecento dal MiBAC, dalle Regioni e dalle Universit, con la quale lItalia partecipa ai programmi mondiali di Controllo Bibliografico Universale (CBU) e di Disponibilit Universale delle Pubblicazioni (UAP). A SBN aderiscono attualmente oltre 3200 biblioteche (statali, universitarie, di ente locale, di istituzioni pubbliche e private, di carattere generale e specialistico) raggruppate in 61 poli (insiemi di biblioteche che gestiscono servizi con procedure informatizzate tramite terminali collegati a un server). Inizialmente collegata al Polo SBN di Napoli, la Biblioteca Nazionale di Bari ha stipulato nel 1997 un accordo di programma con la Provincia di Bari per la realizzazione del progetto di Polo SBN denominato Sistema Bibliotecario Provincia di Bari, che stato ultimato e collaudato nel 2002, dando cos lavvio al Polo Bibliotecario Terra di Bari, la cui gestione e manutenzione affidata alla Biblioteca Nazionale di Bari e alla Biblioteca Provinciale Santa Teresa dei Maschi De Gemmis di Bari. Entrato in produzione con software Unix X-Totem, dal 2004 il Polo Bibliotecario Terra di Bari utilizza un software di concezione pi moderna, che Unix Client Server. Attualmente al Polo Bibliotecario Terra di Bari aderiscono 11 biblioteche: - Biblioteca Nazionale Sagarriga Visconti Volpi di Bari - Biblioteca Provinciale Santa Teresa dei Maschi De Gemmis di Bari - Biblioteca della Fondazione Gaetano Ricchetti - Ente morale di Bari - Biblioteca Comunale Sabino Loffredo di Barletta - Biblioteca Diocesana S. Tommaso dAquino di Andria - Biblioteca Interfacolt dellUniversit LUM Jean Monnet di Casamassima - Biblioteca Comunale Monsignor Amatulli di Noci - Biblioteca Comunale De Miccolis Angelini di Putignano - Biblioteca Comunale Luigi Marinelli Giovene di Terlizzi - Biblioteca Comunale Mons. Pompeo Sarnelli di Bisceglie - Biblioteca Comunale Eustachio Rogadeo di Bitonto Tra il 2007 e il 2008 stato realizzato con fondi UMTS (Universal Mobile Telecommunications System) di provenienza statale, con cofinanziamento regionale, finalizzato al potenziamento di SBN in Puglia, un progetto di recupero catalografico retrospettivo, per un investimento complessivo di 120.000,00, a favore di cinque biblioteche aderenti al Polo Bibliotecario Terra di Bari (Biblioteca Nazionale Sagarriga Visconti Volpi di Bari, Biblioteca Provinciale Santa Teresa dei Maschi De Gemmis di Bari, Biblioteca Comunale Monsignor Amatulli di Noci, Biblioteca Comunale De Miccolis Angelini di Putignano, Biblioteca Comunale Luigi Marinelli Giovene di Terlizzi). Il progetto prevedeva, oltre alla catalogazione retrospettiva, la fornitura di hardware e di software e la formazione professionale del personale di circa trenta biblioteche della Provincia di Bari. Tutela dei beni librari in Puglia Tra il 2004 e il 2008, in adempimento della Circolare Ministeriale n. 112 del 29 agosto 2003 riguardante il finanziamento di interventi conservativi su materiale librario di propriet di biblioteche non statali aperte al pubblico della Direzione Generale per i beni librari e gli istituti culturali, la Biblioteca Nazionale di Bari ha svolto, per delega del Ministero, compiti di tutela sul territorio, prevalentemente in Puglia, ma anche nelle Marche e in Abruzzo, realizzando vari interventi di conservazione (lavori, servizi e forniture) a beneficio del materiale librario di biblioteche non statali aperte al pubblico, di differente titolarit giuridica. Numerose le biblioteche coinvolte, presso le quali sono state effettuate, nellarco di cinque anni, una o pi tipologie di interventi (lavori di restauro, servizi di spolveratura, di disinfestazione con ossido di etilene e in atmosfera modificata, di rilegatura, di trasfe-

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rimento di fondi librari per scopo di tutela, fornitura di deumidificatori), con un investimento complessivo di 234.538,20: - Archivio Biblioteca Museo Civico di Altamura (BA),rilegatura di materiale librario moderno; - Biblioteca Madonna della Vetrana del Convento dei Frati Minori di Castellana Grotte (BA), restauro di antifonari manoscritti e a stampa; - Biblioteca Roberto Caracciolo della Provincia di San Giuseppe dei Frati Minori di Lecce, restauro di libri antichi a stampa; - Biblioteca Capitolare Finia di Gravina in Puglia (BA), trasferimento del fondo librario in deposito di sicurezza per consentire lavori di restauro della sede; - Biblioteca del Convento di S. Francesco dei Frati Minori di Lequile (LE), restauro di libri antichi a stampa e disinfestazione in atmosfere modificate; - Biblioteca del Seminario Arcivescovile di Bisceglie (BA), spolveratura e rilegatura di materiale librario moderno; - Biblioteca del Seminario Vescovile di Conversano (BA), restauro di manoscritti e di libri antichi a stampa; - Biblioteca del Seminario Vescovile di Molfetta (BA), spolveratura e disinfestazione in atmosfere modificate; - Biblioteca dellIstituto di Teologia ecumenico-patristica Greco-Bizantina San Nicola di Bari, restauro di libri antichi a stampa; - Biblioteca della Fondazione Ettore Pomarici Santomasi di Gravina in Puglia (BA), spolveratura; - Biblioteca Diocesana di Nard (LE), restauro di antifonari e di libri antichi a stampa; - Biblioteca Diocesana di Trani (BA), spolveratura; - Biblioteca Diocesana Pubblica di Ostuni (BR), rilegatura di materiale librario moderno; - Biblioteca Pubblica Arcivescovile Annibale De Leo di Brindisi, fornitura di deumidificatori e restauro di codici manoscritti; - Biblioteca Pubblica S. Benedetto della Congregazione Suore Oblate Benedettine di San Vito dei Normanni (BR), rilegatura di materiale librario moderno e spolveratura; - Bibliotheca Minima di Novoli (LE), rilegatura di materiale librario moderno; - Disinfestazione con ossido di etilene e spolveratura di oltre 3500 libri antichi a stampa e manoscritti sottoposti a sequestro giudiziario da parte del Nucleo dei Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale di Bari prima della restituzione alle Biblioteche ecclesiastiche legittime proprietarie dei materiali; - Biblioteca Gino Pieri della Societ Operaia di Mutuo Soccorso di Porto San Giorgio (AP), spolveratura e rilegatura di materiale librario moderno; - Biblioteca Diocesana di Ancona, spolveratura e rilegatura di materiale librario moderno; - Biblioteca Egidiana del Convento di San Nicola di Tolentino (MC), spolveratura e restauro di libri antichi a stampa; - Biblioteca Storico Francescana e Picena di Falconara Marittima (AN), spolveratura e restauro di libri antichi a stampa; - Biblioteca del Convento Santa Maria del Paradiso di Tocco da Casauria (PE), restauro di libri antichi a stampa. Catalogazione informatizzata in biblioteche pugliesi Tra il 2005 e il 2006 sono stati realizzati, con finanziamento statale di 220.718,92, derivante dalla Legge n. 513 del 21.12.1999 (Legge Biscardi), finalizzato al recupero in rete SBN del retrospettivo delle biblioteche della regione Puglia e gestito dalla Biblioteca Nazionale di Bari, tre progetti di catalogazione presso altrettante biblioteche pugliesi di differente titolarit giuridica: - Biblioteca Comunale Sabino Loffredo di Barletta; - Biblioteca della Fondazione Gaetano Ricchetti di Bari; - Biblioteca Pubblica Arcivescovile Annibale De Leo di Brindisi. Lesecuzione del servizio stata affidata in outsourcing a qualificati soggetti esecutori e realizzata, nelle prime due biblioteche, mediante connessione al Polo Bibliotecario Terra di Bari e utilizzo dellapplicativo Client Server, nella terza invece, mediante connessione al Polo Bibliotecario di Brindisi e utilizzo dellapplicativo Sebina. Presso la Biblioteca Comunale Sabino Loffredo di Barletta stata effettuata la catalogazione in SBN di 4.000 volumi di libri antichi e di 4.600 volumi di libri moderni.

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Presso la Biblioteca della Fondazione Gaetano Ricchetti di Bari stata effettuata la catalogazione in SBN di 8.000 volumi di libri moderni. Presso la Biblioteca Pubblica Arcivescovile Annibale De Leo di Brindisi stata effettuata la catalogazione in SBN di 5.750 volumi di libri antichi e la catalogazione in MANUS di 562 manoscritti. Deposito legale La Biblioteca Nazionale svolge le funzioni di archivio della produzione editoriale regionale. Infatti, ai sensi della Legge 15 aprile 2004 n. 106 Norme relative al deposito legale dei documenti di interesse culturale destinati alluso pubblico, che prevede la costituzione di archivi nazionali e regionali della produzione editoriale, e del Regolamento attuativo DPR 3 maggio 2006 n. 252 Regolamento recante norme in materia di deposito legale dei documenti di interesse culturale destinati alluso pubblico, con Decreto Ministeriale 28 dicembre 2007, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 38 del 14 febbraio 2008, la Biblioteca Nazionale Sagarriga Visconti Volpi stata individuata quale istituto depositario dei documenti della produzione editoriale pugliese. Pertanto sede di conservazione di una copia dellarchivio regionale di tutta la produzione editoriale della regione Puglia, libri, opuscoli, pubblicazioni periodiche, carte geografiche e topografiche, atlanti, manifesti, musica a stampa; sede inoltre di conservazione dei documenti di grafica darte e dei documenti fotografici.

PROGETTI REALIZZATI NEL 2007 PROGETTO Potenziamento informatizzazione della Biblioteca Nazionale di Bari: catalogazione retrospettiva di materiale librario Potenziamento informatizzazione della Biblioteca Nazionale di Bari: digitalizzazione di parte dell'Emeroteca storica pugliese (1876-1951) Catalogazione retrospettiva di materiale librario della Biblioteca Nazionale di Bari Bonifica della base dati di biblioteca Restauro di giornali Rilegatura di giornali Restauro di libri antichi a stampa della Biblioteca S. Francesco dei Frati Minori di Lequile Restauro di libri antichi a stampa e manoscritti della Biblioteca del Seminario Vescovile di Conversano Restauro di libri antichi a stampa della Biblioteca dell'Istituto di Teologia ecumenico-patristica Greco-Bizantina "San Nicola" di Bari Restauro di libri antichi a stampa e di codici manoscritti della Biblioteca Diocesana di Nard Disinfestazione per ipossia dei libri del salone monumentale della Biblioteca del Seminario Vescovile di Molfetta Acquisto materiale librario Manutenzione impianto di scaffalatura compatta Manutenzione impianto di movimentazione libraria IMPORTO COMPLESSIVO Vedi nota 1 pag. 58 171 IMPORTO 511.746,66 FONTE DEL FINANZ. APQ MiBAC Regione Puglia APQ MiBAC Regione Puglia MiBAC MiBAC MiBAC MiBAC MiBAC MiBAC MiBAC MiBAC MiBAC MiBAC MiBAC MiBAC

79.872,70 59.100,00 15.831,75 21.763,60 26.936,99 7.000,00 13.000,00 10.000,00 19.998,53 19.860,00 153.000,00 26.916,66 67.260,00 1.032.286,89

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PROGETTI REALIZZATI NEL 2008 PROGETTO IMPORTO FONTE DEL FINANZ.

Potenziamento informatizzazione della Biblioteca APQ MiBAC Nazionale di Bari: catalogazione retrospettiva 103.590,22 Regione Puglia di materiale librario della Biblioteca Nazionale di Bari Catalogazione retrospettiva di materiale librario della Biblioteca Nazionale di Bari Digitalizzazione di parte dell'Emeroteca storica pugliese (1876-1951) Acquisto di materiale librario Acquisto di materiale librario in antiquariato Manutenzione impianto di scaffalatura compatta Manutenzione impianto di movimentazione libraria Restauro di codici manoscritti e di un libro antico a stampa del XVI sec. della Biblioteca Madonna della Vetrana del Convento dei Frati Minori di Castellana Grotte Restauro di codici manoscritti della Biblioteca Arcivescovile Annibale De Leo di Brindisi Restauro di libri antichi a stampa del XVI-XVII sec. della Biblioteca Roberto Caracciolo della Provincia di San Giuseppe dei Frati Minori di Lecce Servizio integrato di tutela preventiva (spolveratura e deposito presso la Biblioteca Nazionale di Bari) dei libri (11.713 v.) della Biblioteca Capitolare Finia di Gravina in Puglia Spolveratura di libri e scaffalature della Biblioteca Pubblica S. Benedetto della Congregazione Suore Oblate Benedettine di San Vito dei Normanni IMPORTO COMPLESSIVO Vedi nota 1 pag. 58 Pubblicazioni - Il Fondo Menotti della Biblioteca Nazionale di Bari [a cura di] Maria Teresa Tafuri di Melignano. Roma: F.lli Palombi, 1974. Estratto da Accademie e biblioteche dItalia, (1974) n. 3, p. 201-211, [2] c. di tav.: ill. - Repertorio bibliografico delle opere di interesse iberico nella Biblioteca Nazionale di Bari, a cura di Paride Impiombato; con un estratto del catalogo dellIstituto di lingua e letteratura spagnola della Facolt di lingue e letterature straniere dellUniversit di Bari a cura di Jos Luis Rodriguez. Padova: Ricerche ispanistiche CNR presso lIstituto di lingue e letterature dellUniversit, [1974]. XXIII, 211 p. - Giovanni Modugno: attivit e scritti politici, 1895-1920. Biancastella Antonino, Bitonto: a cura del Comune, 1981. 226 p.: 1 ritr. Contiene anche una raccolta di testi di Giovanni Modugno. - Colpi da orbo: Frate Menotti e la caricatura barese. Introduzione di Pina Belli DElia; testi di Franco Fanizza [et al.]. Bari: Edizioni Dedalo, [1982]. 191 p.: ill. Pubblicato in occasione della Mostra: Quando Bari rideva di s, tenuta a Bari nel 1982. 121.599,43 24.000,00 143.000,00 50.000,00 24.426,24 54.150,00 MiBAC MiBAC MiBAC MiBAC MiBAC MiBAC

7.600,00

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- La Biblioteca Nazionale di Bari. Guida. Bari: [Biblioteca Nazionale], 1984 (Modugno: Lacalamita). [16] p. - Sessantanni di tipografia in Terra di Bari, 1801-1860. Maria Teresa Tafuri di Melignano, Bari: Grafica Bigiemme, 1984. 146 p.: ill. Pubblicato solo il v. I: Le edizioni di Bari (18111860) nelle biblioteche baresi. - Edizioni pugliesi dei secoli XVI-XVIII nella Biblioteca Nazionale di Bari, [a cura di] Maria Teresa Tafuri, Maria Virno. Bari: Societ di Storia Patria per la Puglia, 1984. 48 p. - Azzurri 1990: storia bibliografica emerografica iconografica della Nazionale italiana di calcio e del calcio a Bari. Roma: La Meridiana, 1990. 127 p.: ill. Contiene il Catalogo della Mostra tenuta a Bari nel 1990. - Fonti a stampa per la storia delle campagne pugliesi fra XVIII e XX secolo, a cura di Rita Caforio e Saverio Russo; introduzione di Angelo Massafra. Bari: Edipuglia, [1990]. XXIII, 204 p. - La Fossata dellabolito castello: proposta per un recupero. Bari: M. Adda, [1994]. 61 p., 4 p. di tav. color.: ill. Catalogo della Mostra: Bari, Castello Svevo, 27 settembre-15 ottobre 1994. - Itinraire. La Bibliothque Nationale Sagarriga Visconti Volpi de Bari et le fonds Zampetta. Maria Luisa Cappello, In Documents pour lHistoire du Franais Langue trangre ou Seconde de la SIHFLES, n. 13, juin 1994, p. 62-67. - Le Cucine della memoria: testimonianze bibliografiche e iconografiche dei cibi tradizionali italiani nelle biblioteche pubbliche statali. Roma: De Luca, [1995]. 3 v. V. 3: Marche, Abruzzo, Campania, Puglia, Lucania, Calabria, Sicilia, Sardegna. 473 p.: ill. P. 157-194: Puglia. Biblioteca Nazionale Sagarriga Visconti Volpi di Bari. - Societ, cultura e sport: immagini e modelli in Puglia dallantichit al 20. secolo: catalogo della Mostra, a cura di Domenica Porcaro Massafra. Bari: M. Adda, [1997]. XIII, 679 p.: ill. Mostra tenuta a Bari, giugno-dicembre 1997. P. 195-242: Suggestioni bibliografiche tra miti, immagini e storia dello sport. - I Nomi antichi: profili biobibliografici pugliesi, a cura di Rosa Martucci. Roma: Istituto poligrafico e Zecca dello Stato, 1998. XXVIII, 318 p., [8] c. di tav.: ill. - Le Cinquecentine della Biblioteca Nazionale di Bari. Catalogo a cura di Lidia Poli. Roma - Bari: Laterza, [2000]. XII, 719 p.: ill. - Archivi di biblioteche: per la storia delle biblioteche pubbliche statali. Roma: Edizioni di storia e letteratura, 2002. CXLVII, 342 p. P. 15-20: Biblioteca Nazionale Sagarriga Visconti Volpi di Bari. - Patrioti e insorgenti in provincia: il 1799 in Terra di Bari e Basilicata: atti del Convegno di Altamura-Matera (14-16 ottobre 1999), a cura di Angelo Massafra. Bari: Edipuglia, 2002. 877 p. P. 726-796: Libri a stampa sul 1799 nella Biblioteca Nazionale di Bari e nel Fondo Beltrani della Biblioteca Comunale di Trani di Luciano Carcereri e Rosa Martucci. - La Storiografia pugliese nella seconda met dellOttocento, a cura di Raffaele Giura Longo e Giovanni de Gennaro. Bari: Levante, 2002. 330 p. P. 173-219: Saggio di storia di una biblioteca: la Sagarriga Visconti Volpi dalla istituzione (1876) alla fine della prima guerra mondiale (1920) di Maria Teresa Tafuri di Melignano. - Sulle orme di Armando Perotti: atti della Giornata di studio, Bari-Cassano Murge, 30 maggio 2003, a cura di C. Crapis, B. Leddomade, M. Virno. Cassano delle Murge: Messaggi, 2006. 167 p.: ill. - Periodici pugliesi della Biblioteca Nazionale di Bari: 1815-1950, a cura di Nicolantonio Casucci, Maria Teresa Spinazzola. Bari: Societ di storia patria per la Puglia, 2007. 207 p. - Bona Sforza regina di Polonia e duchessa di Bari: catalogo della mostra a cura di Maria Stella Cal Mariani e Giuseppe Dibenedetto. Roma: Nuova comunicazione, 2000-2007. 2 v. (LXII, 339 p.; XII, 539 p.: ill.).

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Istituzioni

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO PER LO SVILUPPO E LA COMPETITIVIT DEL TURISMO: AZIONI PER LO SVILUPPO TURISTICO DEL MEZZOGIORNO
Come noto il turismo materia che nel nostro ordinamento attribuita alla competenza esclusiva delle Regioni. Purtuttavia da tempo stata riconosciuta lesigenza di un punto di riferimento centrale, che favorisca lazione regionale nel settore, incrementando la competitivit globale del nostro sistema di offerta turistica. Questa esigenza particolarmente sentita per quanto riguarda le Regioni meridionali, sia perch proprio questi territori possono trovare nel settore uno specifico fattore di sviluppo economico territoriale, sia per una tradizionale debolezza di molte Regioni meridionali. In questo quadro generale, nel periodo di programmazione 2000 2006, le attivit svolte dal Dipartimento sono state orientate a fornire assistenza tecnica e supporto alle Amministrazioni regionali per la realizzazione, gestione e monitoraggio dei loro progetti di sviluppo turistico regionale e interregionale. Il Dipartimento stato infatti responsabile del progetto Operativo Indirizzo, coordinamento, assistenza tecnica e orientamento nel campo del turismo nellambito della mis. I.2 del PON ATAS, nonch Amministrazione proponente del progetto operativo Sviluppo di servizi formativi e trasferimento di buone pratiche nel settore del turismo e dellospitalit di cui alla mis.II.2 del PON ATAS. In attuazione del progetto di cui alla mis. I.2 i servizi prestati dal Dipartimento hanno riguardato: La realizzazione di una ricerca di mercato sullattrattivit delle aree turistiche delle regioni Obiettivo 1, che, in seguito a bando di gara con procedura aperta, stata affidata ad un raggruppamento di imprese di riconosciuta competenza a livello nazionale ed internazionale: listituto DOXA per le ricerche di mercato, il Touring Club Italiano e listituto Mercury per le attivit di consulenza e ricerca nel settore turistico. Lanalisi, che stata avviata nel corso del 2004, rivista e quindi ripetuta nel 2006 e nel 2007 ed e aggiornata con i dati del 2008, si soffermata sulle dinamiche che hanno caratterizzato levoluzione del turismo in Italia e nel Mezzogiorno con lo scopo di offrire alle amministrazioni nazionali e regionali deputate alla realizzazione di interventi nel campo del turismo, gli strumenti conoscitivi idonei per le prossime misure di sostegno, con particolare riferimento allattuazione dei PIT- Progetti Integrati Territoriali. In particolare il progetto si sviluppato secondo le seguenti linee programmatiche: 1) Indagini sulla domanda turistica, sui media e sugli intermediari della domanda, con riferimento alla qualit attesa dei servizi, allimmagine percepita e allindice di gradimento delle destinazioni turistiche a livello di ogni singola realt regionale anche su un piano comparativo con i pi diretti

Capo Dipartimento Caterina Cittadino Capo dellUfficio II Consigliere Federico Fauttilli Referente Giovanna Degrassi Via della Ferratella in Laterano, 51 00184 Roma Tel. 06 455321 ufficiosvilupposervizioI@palazzochigi.it

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Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per lo Sviluppo e la Competitivit del Turismo competitors stranieri da cui possano emergere punti di criticit e di eccellenza delle destinazioni stesse. In particolare, destinatari dellindagine sono stati campioni di popolazione dei nove paesi stranieri (Austria, Svizzera, Germania, Francia, Belgio, Olanda, Regno Unito, USA, Giappone) con i maggiori flussi turistici verso lItalia, oltre ad un campione della domanda turistica nazionale. Per quanto riguarda gli intermediari della domanda, sono stati intervistati i principali Tour Operators italiani e stranieri ai quali si chiesto di rilevare i fattori fondamentali alla base della scelta delle diverse destinazioni, anche in vista dellindividuazione dei punti di debolezza dei territori interessati rispetto ai competitors. Lindagine sui media, infine, ha coinvolto le principali testate giornalistiche, specializzate e non, dei paesi esteri e italiane. 2) Analisi dellofferta turistica, tramite una segmentazione territoriale riferita ai vari PIT a vocazione turistica presenti nelle Regioni Obiettivo 1. Obiettivo di questa indagine stato la codifica dei singoli comuni, PIT e PIS in modo da rendere possibile la lettura integrata del territorio per vocazione turistica attuale, prospettiva ambientale e culturale e potenzialit di utilizzo del parco di servizi integrati al turista tramite lindividuazione del livello quantitativo e qualitativo dellofferta ricettiva e di servizi turistici esistente sul territorio. In una seconda fase lindagine stata effettuata in loco (riguardando alcuni dei PIT gi presi in considerazione) presso gli attori dellofferta turistica allo scopo di analizzare il livello di integrazione delle filiere turistiche locali (livello di associazionismo, canali integrati di promozione, reti locali, ecc.) e di evidenziarne i punti di debolezza presso la domanda nazionale ed estera. I risultati, incrociati con i dati relativi alla domanda, costituiscono un importante strumento ai fini della riprogrammazione delle azioni di sostegno al settore. 3) Studio sui principali competitors nellarea mediterranea caratterizzati da contesti territoriali e tipologia di prodotto analoghi a quelli delle Regioni Ob.1, allo scopo di individuare le strategie e le politiche di eccellenza poste in essere che hanno favorito la scelta della destinazione estera da parte dei turisti italiani e stranieri. 4) Raccolta di dati statistici ed elaborazione di studi e ricerche sullevoluzione del prodotto turistico e sulle nuove tendenze turistiche internazionali presso le principali Organizzazioni Internazionali del settore. In relazione ai risultati conseguiti e al gradimento da parte delle regioni, stata soprattutto rilevata la necessit di ripetere lindagine per monitorare landamento del settore e riorientare gli interventi e la pianificazione territoriale in modo da adeguare le attivit programmabili al continuo evolversi del contesto. Tra le altre attivit indirizzate a specifiche Regioni, si pu anche segnalare, a supporto della programmazione della regione Basilicata e su proposta della medesima la realizzazione di un itinerario turistico interregionale dedicato allImperatore Federico II ed esteso al territorio in cui sono presenti resti e testimonianze federiciane con azioni progettuali finalizzate a fornire una chiave di lettura del periodo storico e del rapporto tra Federico II e il territorio dellItalia peninsulare. Lassistenza tecnica fornita al progetto ha portato in primo luogo allacquisizione di elementi conoscitivi sul contesto turistico, storico e culturale, alla definizione delle infrastrutture di cui dotato il territorio, al censimento delle istituzioni gi coinvolte e di quelle potenzialmente interessate alla realizzazione del percorso. Si concretizzata poi nella stipulazione di cinque contratti dincarico con altrettanti esperti dellepoca federiciana, ognuno per le seguenti aree di consulenza: pianificazione territoriale, antropologia e storia medievale del ciclo federiciano, marketing del turismo culturale, tradizioni storiche, studi su Federico II. Gli studi prodotti hanno mirato ad un analisi puntuale del territorio, e hanno messo in rilievo le specificit territoriali in qualche modo legate alla figura dellimperatore, collegando i luoghi che hanno visto le vicende della vita di Federico II nelle regioni Basilicata e Puglia in un itinerario ideale nellambito del quale sono state ipotizzate attivit

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Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per lo Sviluppo e la Competitivit del Turismo promozionali legate ad unofferta turistica strutturata intorno alla figura di Federico II. E stata presa in esame la figura dellimperatore inserendola nel contesto storico e geografico in cui ha vissuto, analizzando, oltre alle vicende storiche, i resti architettonici delle costruzioni ad esse legate, mettendo in luce usi e costumi della vita quotidiana dellepoca, tradizioni locali, manifestazioni folcloristiche che hanno le loro origini in tale periodo e ipotizzando varie attivit di marketing turistico locale con il coinvolgimento degli operatori turistici. Con lacquisizione di tale materiale stata predisposta, a cura dellAPT della Basilicata, una guida relativa a tali localit ed stata ipotizzata la stesura di un Atlante degli stessi luoghi . Tale materiale ha costituito inoltre la base per la progettazione di un STL incentrato intorno alla figura dellimperatore e comprendente le localit ad esso legate. Si svolta anche attivit di assistenza tecnica alle Regioni dellObiettivo Convergenza (ex Obiettivo 1), esplicitatasi in forma di consulenze, studi, ricerche e indagini conoscitive finalizzate alla definizione, messa a punto e implementazione di modelli metodologico operativi per lindividuazione ottimale dei Sistemi Turistici Locali previsti dalla Legge 135/2001. E stata finanziata al riguardo una ricerca relativa alla regione Campania, una alla regione Siciliana ed stata supportata la regione Puglia nellespletamento della gara per laffidamento di tale attivit di ricerca nella regione. Lo studio relativo alla regione Campania costituito da una ricerca degli indicatori e dei parametri necessari allindividuazione di metodologie e strumenti per la valutazione del livello di turisticit di un ambito territoriale che ha portato alla definizione di un modello statistico-socio-economico, utile allindividuazione e classificazione delle diverse tipologie di modelli di sistemi turistici locali. E stato altres elaborato un sistema di monitoraggio e controllo della qualit, finalizzato alla verifica del mantenimento nel tempo delle caratteristiche di turisticit richieste. La ricerca relativa alla regione Siciliana, fondata su indagini analitiche sul territorio, parte dallanalisi dei possibili strumenti di programmazione concertata, verificando il livello di aggregazione degli organismi presenti nel territorio regionale e definisce il modello socio-economico di individuazione dei Sistemi Turistico Locali e le azioni necessarie allaccompagnamento dei soggetti protagonisti degli interventi programmati. Tutti gli studi ed analisi realizzati, raccolti anche in pubblicazioni a cura del Dipartimento, costituiscono materiale necessario alla pianificazione e programmazione delle politiche turistiche regionali. La loro diffusione potr favorire la circolazione delle informazioni e dei risultati di tale attivit nel suo complesso e costituire un utile supporto agli amministratori locali. Con il progetto di cui alla mis. II.2 sono state realizzate attivit miranti alla qualificazione professionale del personale delle amministrazioni regionali e degli enti locali che operano nel settore turistico. La finalit di questo progetto stata di assistere le Amministrazioni competenti, nei modi pi opportuni e da esse condivisi, nellattivit di individuazione, riconoscimento e mantenimento dei Sistemi Turistici Locali (STL) e favorire la qualificazione professionale dei soggetti a vario titolo coinvolti nelle varie fasi di individuazione, organizzazione, promozione, riconoscimento, istituzionalizzazione, pianificazione, controllo qualit, gestione strategica e monitoraggio dei STL, attraverso percorsi formativi integrati (seminari, laboratori, studio di casi, scambi di esperienze ecc.). Si proceduto tramite unanalisi condotta in ognuna delle Regioni Ob. 1, condensata in singole monografie regionali, raccogliendo la documentazione disponibile e svolgendo interviste con i responsabili del settore. Dopo aver realizzato una ricognizione delle migliori pratiche sviluppate nel territorio delle Regioni Obiettivo 1, oltre che di eventuali esperienze di eccellenza simili realizzate in altri paesi Comunitari e ugualmente finalizzate allobiettivo dello sviluppo territoriale, economico e di valorizzazione delle potenzialit turistiche, si proceduto alla diffusione dei principali risultati emersi nel corso dellanalisi svolta, attraverso seminari formativi ed informativi tesi a favorire la diffusione di buone pratiche fra operatori del turismo locale e amministratori coinvolti nel processo di sviluppo dei STL, PIS e PIT a vocazione turistica.

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Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per lo Sviluppo e la Competitivit del Turismo I risultati dellattivit sono stati raccolti in una pubblicazione di sintesi. Inoltre, sempre nello stesso periodo 2000/2006 il Dipartimento, in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico ed il Ministero del Lavoro, ha gestito progetti di formazione on the job, indirizzati a non occupati delle Regioni ex Obiettivo 1. Con detti progetti, finanziati a valere sulle risorse del PON Sviluppo imprenditoriale locale, sono stati realizzati circa 2000 stages presso imprese turistiche, sia del Meridione, sia anche in mobilit nel Nord Italia ed allestero (soprattutto Russia). Il Dipartimento ha poi partecipato fin dallinizio ai lavori relativi alla programmazione 2007/2013 delle risorse finanziarie comunitarie e nazionali da destinare alle politiche di sviluppo regionali ed ha quindi contribuito, per quanto di competenza, alla redazione del Quadro Strategico Nazionale (QSN) 2007/2013, che definisce le finalit ed i programmi di tali politiche, orientando ancora per i prossimi sei anni lutilizzo sia dei Fondi strutturali comunitari, sia delle risorse finanziarie nazionali del Fondo aree sottoutilizzate (FAS), sia di altri fondi nazionali, normalmente destinati attraverso delibere CIPE. Nellambito del citato QSN stato fra laltro previsto un apposito Programma interregionale Attrattori culturali, naturali e turismo che prevede una strategia integrata di valorizzazione turistica e di messa a rete di specifici territori (Poli) dotati di particolari attrattori culturali e naturali. Il Dipartimento ha quindi anche partecipato attivamente alla fase di redazione del Programma operativo interregionale cofinanziato dai Fondi strutturali (POIN), che si svolta per tutto larco del 2007 ed stata molto laboriosa. Il programma (POIN), che opera con il cofinanziamento dei Fondi strutturali per le quattro regioni Convergenza (Campania, Calabria, Puglia e Sicilia) accompagnato da un programma gemello, avente una strategia unitaria e stessi obiettivi e linee di intervento, che opera su fondi esclusivamente nazionali (FAS) per le otto Regioni dellaggregato Mezzogiorno. La governance dei due programmi gemelli molto articolata, poich prevede lintervento di tre Amministrazioni centrali (il Dipartimento, il Ministero per i Beni e le Attivit culturali, il Ministero dellAmbiente) e di otto Amministrazioni regionali. Lintervento finanziario complessivo del POIN (programma con cofinanziamento comunitario) di circa 1.031 milioni di euro per tutto il periodo fino al 2013; lintervento finanziario del PAIN (finanziato con fondi FAS) al momento definito in circa 882 milioni di euro. Il Programma POIN si articola in due assi principali ed un terzo asse destinato allassistenza tecnica. Ogni asse si articola a sua volta in obiettivi specifici, obiettivi operativi e linee di intervento. In particolare, lAsse I orientato alla Valorizzazione ed integrazione su scala interregionale dei Poli e degli attrattori culturali, naturali e paesaggistici in essi localizzati mentre lAsse II finalizzato alla Competitivit delle imprese del settore turistico, culturale ed ambientale e promozione dellofferta delle Regioni Convergenza. Le linee di intervento che dovranno vedere un ruolo attivo di questo Dipartimento possono essere riassunte come di seguito: - attivit di promozione internazionale e di costruzione del prodotto turistico meridionale; - supporto per la creazione ed il rafforzamento della rete dei poli turistici; - realizzazione di progetti pilota su scala interregionale per la gestione di sistemi turistici integrati; - definizione di linee guida per ladeguamento della qualit dei servizi turistici, ivi compresa la classificazione alberghiera; - diffusione di buone pratiche con specifico riferimento anche alle migliori tecniche di destination management; - sostegno allinnovazione ed alla qualificazione delle imprese turistiche.

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MINISTERO DELLINTERNO DIPARTIMENTO PER LE LIBERT CIVILI E LIMMIGRAZIONE - DIREZIONE CENTRALE PER LAMMINISTRAZIONE DEL FONDO EDIFICI DI CULTO: FONDO EDIFICI DI CULTO
Il Fondo Edifici di Culto (F.E.C.), istituito dalla legge 20 maggio 1985, n. 222, attuativa dellAccordo del 1984 tra la Repubblica Italiana e la Santa Sede, ha come finalit la conservazione, la manutenzione e la tutela del proprio patrimonio, costituito principalmente da edifici di culto di grandissimo pregio storico, artistico, religioso e culturale e dalle opere darte ivi custodite. Nei patrimonio del F.E.C., che ha quale rappresentante giuridico il Ministro dellInterno ed amministrato per mezzo del Dipartimento per le libert Civili e lImmigrazione - Direzione Centrale per lAmministrazione del Fondo Edifici di Culto, sono confluiti i patrimoni del Fondo per il Culto e del Fondo di beneficenza e religione nella citt di Roma, nonch delle altre Aziende speciali di culto, organismi istituiti con le diverse leggi eversive della seconda met dell800. Tra gli oltre 700 edifici sacri di propriet molti sono universalmente conosciuti per lalto rilievo storico-artistico: la Basilica di Santa Croce, S. Maria Novella e S. Marco a Firenze; S. Maria in Aracoeli, S. Maria del Popolo, S. Maria della Vittoria, S. Ignazio, S. Francesca Romana, S. Maria Sopra Minerva, S. Andrea della Valle, la Basilica dei Ss. Giovanni e Paolo al Celio a Roma; lAbbazia di Farfa a Fara Sabina (Rieti) e quella di Praglia a Teolo (Padova); S. Chiara con annesso Monastero, S. Domenico Maggiore e S. Gregorio Armeno a Napoli; la Chiesa del Ges - Casa Professa e S. Maria dellAmmiraglio o della Martorana a Palermo; S. Domenico, S. Maria dei Servi e la Chiesa del Corpus Domini a Bologna. Michelangelo, Guido Reni, Paolo Veneziano, Caravaggio, Gian Lorenzo Bernini, Domenico Antonio Vaccaro, Cavalier dArpino, Tiziano, Bernardino Luini, Francesco Francia sono alcuni degli autori pi illustri e rappresentativi dei pi grandi capolavori della storia dellarte internazionale, le cui opere sono conservate nelle chiese del Fondo. Insieme alle chiese, il F.E.C. annovera nel suo patrimonio importanti aree museali, la cui gestione assicurata dal Ministero nellinteresse della cultura. Tra queste le Case Romane sottostanti la Basilica dei Ss. Giovanni e Paolo al Celio a Roma: un sontuoso luogo archeologico consistente in una domus romana unica per la sua ricchezza e conservazione; il Museo dellOpera di S. Chiara e ladiacente chiostro maiolicato nellomonimo Monastero campano e la Sala degli arredi sacri allinterno della Basilica di S. Domenico Maggiore a Napoli. Va ricordato, inoltre, che il Fondo proprietario di beni di altra natura, tra i quali spicca per la sua particolarit la Foresta di Tarvisio, unestensione di circa 23.000 ettari allinterno della Provincia di Udine, confinante con la Slovenia e lAustria: unarea naturale incontaminata che si presenta ancora in tutta la sua integrit e particolarmente apprezzata per la presenza di rari esemplari di flora e fauna. Il Fondo Edifici di Culto possiede anche un interessante fondo librario antico, custodito nella Biblioteca della Direzione Centrale, costituito da circa 400 volumi editi dallanno 1552.

Dipartimento per le libert Civili e limmigrazione Direzione Centrale per lamministrazione del Fondo Edifici di Culto Direttore Lucia Di Maro Referente Ugo Righini Piazza del Viminale, 1 00184 Roma Tel. 06 46537290 Fax 06 46549697

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Fec

Le edizioni, di grande pregio storico ed artistico per le splendide illustrazioni eseguite con incisioni xilografiche e calcografiche, riguardano non solo opere giuridiche ma anche classici della letteratura. Annualmente il Fondo finanzia interventi di restauro e conservazione per circa 6 milioni di euro, oltre a attuare azioni di conoscenza e di valorizzazione del proprio patrimonio attraverso eventi culturali di notevole rilevanza artistica quali, in particolare, mostre e pubblicazioni.

In Puglia
In particolare, sono 36 le chiese che il F.E.C. possiede e tutela nelle diverse province, con la collaborazione di referenti presso i locali Uffici Territoriali di Governo. Tra queste molte si segnalano per numero e qualit delle opere darte custodite, per i pregevoli manufatti di artigianato artistico o per limpianto architettonico. Si segnala, a titolo esemplificativo, la chiesa di S. Vincenzo di Paola e S. Domenico a Monopoli (Bari), del XVI secolo, per il raffinato rosone della facciata, i pregevoli altari barocchi dellinterno, il coro, il soffitto ligneo e i dipinti tra i quali il pi prezioso e interessante, San Pietro Martire di Giovanni Bellini, conservato presso la Pinacoteca Provinciale di Bari, di grande interesse anche quella di S. Vito, a Polignano a Mare (Bari), che custodisce altari lapidei di pregio e interessanti dipinti a olio su tela (Assunta, San Francesco, Madonna di Costantinopoli, SantAntonio da Padova).

UFFICI TERRITORIALI DEL GOVERNO - PREFETTURE Piazza Libert, 1 Piazza S. Teresa, 1 Corso Garibaldi, 56 Via XXV Luglio, 1 Via Anfiteatro, 5 70122 Bari 72100 Brindisi 71100 Foggia 73100 Lecce 74100 Taranto Tel. 080 5293111 Tel. 0831 5761 Tel. 0881 799111 Tel. 0832 6931 Tel. 0994 545111

EDIFICI SACRI DI PROPRIET DEL FONDO EDIFICI DI CULTO NELLA REGIONE PUGLIA BARI Altamura Bari Bari Bari Barletta Barletta Barletta Bitetto Bitonto Bitonto Capurso Casamassima Cassano delle Murge S. Chiara S. Francesco S. Giacomo Apostolo S. Scolastica S. Immacolata S. Lucia SS. Annunziata Chiesa dei Riformati S. Pietro Nuovo S. Silvestro Papa ex Vincenzo Martire S. Francesco Chiesa delle Chiariste S. Maria degli Angeli

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Fec

Gioia del Colle Giovinazzo Modugno Modugno Mola di Bari Monopoli Monopoli Noicattaro Palo del Colle Polignano a Mare Trani Trani Valenzano BRINDISI Brindisi Francavilla Fontana Oria FOGGIA Ascoli Satriano San Severo LECCE Galatina Minervino di Lecce Parabita Scorrano TARANTO Taranto

S. Antonio S. Giovanni Battista S. Immacolata S. Maria della Purit S. Chiara S. Martino S. Vincenzo di Paola e S. Domenico Chiesa dei Cappuccini Chiesa dei Cappuccini S. Vito S. Maria delle Grazie S. Maria di Colonna S. Maria di Loreto

Chiesa delle Benedettine S. Sebastiano S. Maria della Gallana

S. Potito Chiesa dei Cappuccini

Chiesa dello Spirito Santo S. Antonio S. Pasquale Chiesa degli Agostiniani (S. Francesco)

Chiesa dei Cappuccini

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REGIONE PUGLIA ASSESSORATO BENI CULTURALI


Nellambito delle attivit istituzionali rivenienti dalla normativa vigente, il Servizio Beni Culturali persegue lobiettivo di recuperare, valorizzare e rendere fruibili le risorse storico-culturali e ambientali presenti lungo i diversi itinerari e di contribuire a sviluppare modelli di governance multilivello, secondo un approccio al governo ed alla gestione delle risorse locali, integrata e finalizzata ad una maggiore qualit ed efficienza dei servizi offerti. Tale obiettivo perseguito sia con lattivit ordinaria regolata da Leggi regionali di servizio (L.R. 21/79, L.R. 34/79, L.R. 37/79, L.R. 24/00, L.R.22/79, L.R.58/81), sia attraverso la programmazione e lattuazione degli strumenti della politica regionale aggiuntiva del ciclo di programmazione 2000-2006 e 2007-2013. Nel ciclo di programmazione 2000-2006 il Servizio si occupato della gestione della: - Misura 2.1 Valorizzazione e tutela del patrimonio culturale pubblico e miglioramento dellofferta e della qualit dei servizi culturali del POR Puglia 2000-2006: - Misura 4.1 Protezione e valorizzazione dei beni culturali del Programma di Iniziativa Comunitaria Interreg IIIA Italia-Albania 2000-2006: - Misura 3.2 Valorizzazione, recupero e sviluppo dellambiente storico e culturale di interesse comune del Programma di Iniziativa Comunitaria Interreg IIIA Grecia-Italia 2000-2006, nonch delle attivit di programmazione ed attuazione dei Progetti Integrati Settoriali e Territoriali (PIS e PIT) - Accordo di Programma Quadro in materia di Beni e Attivit Culturali, - dando un impulso significativo alle politiche di sviluppo territoriale ponendo particolare attenzione al ruolo del territorio come soggetto promotore dello sviluppo. opportuno ricordare, in tal senso, che la Puglia, in controtendenza allandamento delle altre regioni meridionali, ha registrato nellanno 2008 un aumento di visitatori delle attrazioni culturali presenti nel territorio (come da articolo della testata giornalistica Il Sole 24 ore). Nellambito delle linee strategiche riguardanti lAccordo di Programma Quadro e i relativi Atti Integrativi in materia di Beni ed Attivit Culturali, sottoscritti con il Ministero per i Beni e le Attivit Culturali, il Ministero dellEconomia e delle Finanze, sono state individuate aree tematiche per sostenere e promuovere la valorizzazione delle risorse culturali. In particolare, ad oggi, lattuazione dellAccordo di Programma Quadro con i successivi Atti Integrativi si pu cos sintetizzare: - Sistema delle aree archeologiche, dei teatri storici, dei siti e dei complessi monumentali, anche di ragione ecclesiastica, di particolare interesse storico, artistico e culturale, - delle Biblioteche, - dei Musei, - degli Archivi, - Interventi di recupero funzionale di beni culturali volti alla realizzazione degli itinerari turistico culturali. - 215 Meuro per un numero complessivo di 284 interventi.

Presidente Nichi Vendola Lungomare Nazario Sauro, 33 70121 Bari Tel. 080 5522021 Fax 080 5406260 segreteria.presidente@regione.puglia.it Assessorato Sud e diritto allo studio Beni culturali e diritto allo studio universit e ricerca Assessore Gianfranco Viesti Via Gobetti, 26 70121 Bari settorebeniculturali@regione.puglia.it

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Regione Puglia

Il Servizio ha predisposto, in virt della L.R. n.22 del 19.07.2006 art.23 il finanziamento di n.67 interventi per il recupero tecnico funzionale degli organi antichi ubicati nelle Chiese del territorio pugliese per un importo complessivo di circa 2.900.000,00. Di particolare interesse per la Regione sono i Progetti Integrati Settoriali (PIS) che costituiscono una modalit di attuazione del P.O.R. e hanno una peculiarit in quanto si riferiscono ad uno specifico binomio:Turismo e Beni Culturali che rappresenta un fattore strategico di potenziale sviluppo socio-economico del territorio pugliese: a) PIS n.11 Barocco Pugliese b) PIS n.12 Normanno Svevo Angioino c) PIS n.13 Habitat Rupestre d) PIS n.14 Sud Salento e) PIS n.15 Gargano f) Progetti Integrati Territoriali (PIT) Per un importo complessivo di circa 199 Meuro, per un numero totale di 240 interventi. Gli interventi relativi al recupero dei Beni Culturali inseriti nei suddetti PIS sono stati attivati tramite la Mis. 2.1 del POR Puglia 2000/2006. Inoltre con D.G.R n.1934 del 21.10.08 stato predisposto un piano di interventi per lo sviluppo delle biblioteche di Enti Locali e di Istituzioni di interesse locale ai sensi della L.R. n.22/79 e limplementazione del progetto ministeriale di adesione della Regione Puglia al Servizio bibliotecario nazionale per lutilizzo delle risorse UMTS, per un importo complessivo di 200.000,00. Con D.G.R. n.891 del 3.06.08 e D.G.R. n.2382 del 3.12.08 sono stati approvati piani relativi alle iniziative di promozione per la valorizzazione dei BB.CC. e con D.G.R.2381 del 3.12.08 stata approvata la partecipazione della Regione Puglia al convegno nazionale dellAIB Aspettando lIFLA 2009 prevedendo tutte le iniziative per un importo complessivo di 600.000,00. Inoltre, ai sensi della L.R. n.58/81, riguardante la Dichiarazione di Interesse Locale di Biblioteche e Istituzioni Culturali di propriet di soggetti diversi dagli Enti Locali Territoriali, va evidenziato che sono stati rilasciati, dal Presidente della G.R., n.5 Decreti di dichiarazione di Interesse Locale a Biblioteche Ecclesiastiche e di Fondazioni, oltre il riconoscimento di Interesse Culturale alla raccolta libraria della Famiglia Colosso di Ugento. Il Servizio ha partecipato insieme al Ministero BB.CC. e al Comune di Monte SantAngelo alla candidatura del sito Italia Langobardorum che vede liscrizione della citt di Monte SantAngelo insieme ad altri 5 siti medievali italiani nella lista del Patrimonio mondiale dellUnesco. Si sta inoltre provvedendo a predisporre unaltra istanza sempre nella lista del Patrimonio mondiale dellUnesco, per il sito archeologico di Egnazia denominato la via Traiana. E ancora stato posto in essere allinterno dellAPQ Studi di fattibilit - Asse 4 Valorizzazione delle risorse naturali e culturali per lattrattivit e lo sviluppo la realizzazione dei Criteri di selezione ed integrazione degli investimenti sui beni culturali, le attivit culturali e le azioni di attrazione - Realizzazione Studio di fattibilit SF09, a favore dellAgenzia Regionale per la Tecnologia e lInnovazione (ARTI) per la quale stato gi impegnato un importo complessivo di 350.000,00. Infine il Servizio Beni Culturali cura gli interventi relativi ai Programmi Integrati Comunitari (PIC) relativi allInterreg III A Italia Grecia e allInterreg III A Italia Albania. Al proposito stato predisposto allinterno del programma Interreg Italia Albania il progetto denominato Cooperation @nd Cultural Heritage attraverso il quale musei Albanesi e musei Pugliesi hanno realizzato una rete permanente in grado di attuare efficaci politiche per la protezione e valorizzazione dei beni culturali A tal fine il Servizio ha gi provveduto alla stesura del V Atto Integrativo che a breve sar approvato. In relazione al ciclo di programmazione 2007/2013 il Servizio sta predisponendo le iniziative relative al completamento dei sistemi gi avviati nei primi atti integrativi dellA.P.Q.

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REGIONE PUGLIA ASSESSORATO AL MEDITERRANEO, PACE, ATTIVIT CULTURALI


Le politiche culturali della Regione Puglia si iscrivono nel contesto delle dimensioni strategiche dello sviluppo territoriale: si ritenuto indispensabile perci introdurre strumenti di programmazione poliennale delle attivit e integrare risorse straordinarie di diversa derivazione con le risorse ordinarie del bilancio autonomo della Regione, per costruire un assieme organico di azioni intese a perseguire gli obiettivi di seguito descritti.
Presidente Nichi Vendola Lungomare Nazario Sauro, 33 70121 Bari Tel. 080 5522021 Fax 080 5406260 segreteria.presidente@regione.puglia.it Assessorato Mediterraneo Cooperazione economica, sociale e culturale con le Regioni del bacino del Mediterraneo, Attivit culturali, Pace Assessore Silvia Godelli Via Gobetti, 26 70121 Bari

1. Coniugare sviluppo culturale e attrattivit territoriale: in tal senso sono state orientate le attivit volte a valorizzare le tradizioni culturali dei territori e la fruizione dei pi importanti beni culturali e delle risorse naturalistiche del territorio. Gli esempi pi significativi sono rappresentati - dal ruolo della Regione nella Fondazione La Notte della Taranta, le cui iniziative nel corso del 2008 sono state fortemente sostenute nel territorio talentino, e altres integrate nei circuiti internazionali, in particolare attraverso la cooperazione interregionale con la Grecia; - dalle iniziative di sostegno alle produzioni cinematografiche nazionali e internazionali (oltre 40) e al cineturismo, esercitate attraverso il ruolo della Regione nella Fondazione Apulia Film Commission; - dalle importanti mostre e attivit imperniate attorno ai grandi artisti pugliesi o attivi in Puglia, da De Nittis a Pino Pascali a Beuys (tra tante, le mostre a Palazzo della Marra di Barletta e le iniziative del Museo Pino Pascali di Polignano); - dalla costruzione del circuito dellarte contemporanea nei Castelli della Puglia (le diverse edizioni del progetto Intramoenia Extra Art, lultima delle quali ha portato al Castello Svevo di Bari Michelangelo Pistoletto); - dalle attivit teatrali realizzate in luoghi storici, monumentali, naturalistici (Festival Castel dei Mondi ad Andria-Castel del Monte, Festambiente nel Gargano); - dai Festival Culturali organizzati nelle realt turistiche (il pi importante: I Dialoghi di Trani, straordinaria occasione di confronto culturale e letterario tra Paesi del Mediterraneo, diventata un appuntamento fisso nel Castello della citt) 2. Perseguire stabilit e innovazione nelle politiche pubbliche per la cultura: in tal senso stata costantemente praticata linterdisciplinariet dei linguaggi artistici e sono state attivate politiche di sviluppo locale, azioni di valorizzazione dei nuovi talenti, promozione del pubblico, formazione delle figure professionali. Gli esempi pi significativi sono rappresentati: - dalla creazione di 11 Residente Teatrali, distribuite su tutto il territorio regionale attraverso il Progetto Teatri Abitati realizzato per conto della Regione da Teatro Pubblico Pugliese (attraverso un bando pubblico sono state selezionate le compagnie teatrali e musicali pugliesi in grado di far rivivere, in convenzione con i Comuni e col sostegno finanziario regionale, i teatri storici della Puglia e altri prestigiosi spazi pubblici); - dal Patto per lo Spettacolo, realizzato in partenariato con il Ministero Beni e Attivit Culturali, con gli Enti Locali e con Teatro Pubblico Pugliese, attraverso cui stato possibile consolidare

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le attivit di numerose compagnie teatrali e soggetti musicali giovani, avviandoli alla stabilit e alla produzione di qualit. 3. Costruire reti, fare sistema: attraverso le politiche di sostegno alla professionalit e alla qualit e attraverso listituzione dellAlbo dei Soggetti dello Spettacolo stato possibile dare sostanza ai due Programmi Triennali per le Attivit di Spettacolo e per le Attivit Culturali. E stata cos consolidata la rete pugliese dei Festival, per discipline e per territori (Festival teatrali, Festival delle musiche etniche e di tradizione, Festival del Jazz, Festival della Lirica, Festival cinematografici tra cui limportantissima Festa Per il Cinema italiano realizzato a Bari con Apulia Film Commission, Festival della Lettura e della Letteratura, rete dei Festival della Citt di Bari). 4. Promuovere le valenze economiche del sistema dello Spettacolo dal Vivo e di quello del Cinema e dellAudiovisivo. Vanno in tale direzione - lattivazione dellOsservatorio dello Spettacolo, per raccogliere e organizzare tutti i dati relativi alle attivit artistiche, alla diffusione territoriale, alla composizione professionale, alla fruizione da parte del pubblico; - lattivazione della Mediateca regionale, strumento decisivo per archiviare i materiali e le informazioni relative ai diversi settori dello spettacolo; - la costruzione dei due Cineporti della Puglia (a Bari e Lecce), affidati alla Film Commission e intesi a fornire servizi alle produzioni cinematografiche e televisive; - lo studio di fattibilit relativo alla creazione del Polo digitale per lAudiovisivo (Mola di Bari), con funzioni nel campo della formazione e della produzione. 5. Favorire linternazionalizzazione dei territori e la cooperazione con altri Paesi del Bacino del Mediterraneo: stata realizzata, anche attraverso i Programmi Interregionali U.E., una significativa integrazione delle iniziative culturali e di spettacolo tra le due Sponde dellAdriatico, valorizzando sia il rapporto con i Balcani che gli scambi con altri Paesi europei e mediterranei. Tra i pi importati progetti, quello della Biennale dei Giovani Artisti dEuropa e del Mediterraneo, tenutasi alla Fiera del Levante con la partecipazione di centinaia di artisti di altri Paesi e la realizzazione di un numero elevatissimo di iniziative di teatro, musica, cinema, arti visive, gastronomia. Inoltre, numerose collaborazioni artistiche e produttive con realt di altri Paesi dellEuropa, dei Balcani e della Sponda Sud, hanno contrassegnato lattivit di molte compagnie teatrali e di danza, di gruppi musicali e di soggetti cinematografici pugliesi. 6. Sviluppare politiche di promozione della cultura del libro e della cultura scientifica. Tra le molteplici attivit orientate a sostenere e sviluppare la Cultura del Libro e la Cultura scientifica, si segnalano le iniziative coordinate sui territori quali quelle della rete dei Presidi del Libro, di cui la Regione socia, che raccoglie importanti editori pugliesi e organizza in moltissimi Comuni e in raccordo con le scuole circoli di lettori e presentazioni di libri e di pubblicazioni scientifiche; vanno inoltre indicate le molteplici collaborazioni con le Universit pugliesi e gli Istituti di Ricerca, i convegni culturali, le iniziative con la rete bibliotecaria pubblica, il sostegno al ruolo delleditoria locale attraverso le fiere del libro pugliesi e la partecipazione alla Fiera del Libro di Torino e ad alcune fiere internazionali europee e mediterranee. 7. Promuovere la conoscenza della memoria storica della Puglia, dellItalia e dEuropa: la Regione ha promosso importanti iniziative per la conoscenza della storia della Puglia e per la Memoria storica. Tra questi: - il progetto Casa Di Vittorio a Cerignola e il finanziamento della Fiction con la Rai e la Film Commission Pane e Libert (biografia di Giuseppe Di Vittorio); - le attivit con la Fondazione Di Vagno, con la Fondazione Gramsci, con lIstituto Pugliese per la Storia dellAntifascismo; - le iniziative in memoria della Shoah (importante ciclo di letture, incontri con le scuole e performances artistiche assieme allAssociazione I Presidi del Libro in numerosi Comuni della Puglia). Soggetti attuatori delle politiche della Regione I due fondamentali soggetti che sono stati attivati per consolidare e sviluppare il sistema culturale pugliese sono rappresentati dalla Fondazione Apulia Film Commission,

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di cui la Regione socio di maggioranza, che ha fatto il suo esordio nel 2007 a Venezia alla Mostra del Cinema con grande successo e in un anno e mezzo si quotata tanto da poter attirare in Puglia importanti produzioni nazionali e internazionali, e il Consorzio Teatro Pubblico Pugliese, di cui la Regione socio di maggioranza, soggetto attuatore di importantissime attivit su fondi FESR e FAS in campo culturale teatrale e musicale. Report di attivit fino al 2008 e programmi per il 2009/2010 www.europuglia.it ATTIVIT CULTURALI Interventi realizzati fino al 2008 Principali ambiti di intervento - Spettacolo: Teatro, Musica, Danza, Cinema, grandi Festival - Cultura: Storia e Memoria, Pace, Tradizioni etnoantropologiche, Convegni internazionali, Congressi scientifici, Arte, Mostre multidisciplinari, Fotografia, diffusione della Cultura del Libro. - Progetti a finanziamento regionale: oltre 400 per anno, in collaborazione con soggetti pubblici e privati. - Enti compartecipati: Consorzio Teatro Pubblico Pugliese, Fondazione Apulia Film Commission - Altri Enti compartecipati: Fondazione Lirico-Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari, Fondazione Paolo Grassi/Festival della Valle dItria, La Notte della Taranta, i Presidi del Libro. Attivit normativa e di Programmazione regionale - Legge Regionale n.8/08 Disciplina in materia di autorizzazioni allinsediamento dellesercizio cinematografico. - Regolamento Regionale n. 11/2007 e n 16/07 Regolamento delle attivit in materia di spettacolo - Modalit di funzionamento dellOsservatorio Regionale dello Spettacolo D. G. R.. n. 331/08 - Istituzione dellAlbo Regionale dello Spettacolo, Determ. Dirig. n. 132/2008 e n. 176/2008 - Programma Triennale per lo Spettacolo 2007/2009 - D.G.R. n. 1390/2006, D.G.R. n. 1783/2007 - Programma Triennale per le Attivit Culturali 2007/2009 D.G.R. n. 1545/2006, D.G.R. n. 1568/2007. Principali interventi per lo Spettacolo dal vivo - Attivit relative alla ricostruzione del Teatro Petruzzelli e partecipazione al CdA della Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari. - APQ Sensi Contemporanei, soggetto attuatore Teatro Pubblico Pugliese: Programma Teatri abitati, con la creazione di 11 Residenze Teatrali nei Teatri Storici, per complessivi 1 milione e 200 mila Euro. - Patto col MIBAC e con gli Enti Locali: I Teatri, I Festival e Le Musiche, 4 milioni di Euro complessivi. - Interventi per i grandi Festival: La Notte della Taranta, Negroamaro, Festival della Valle dItria, Carpino Folk Festival, Festival Castel dei Mondi, Rete dei Festival di Bari. Principali interventi per il Cinema e laudiovisivo - APQ Sensi Contemporanei, soggetto attuatore Apulia Film Commission: Fiction Rai Uno Pane e Libert su Giuseppe Di Vittorio, Progetto Memoria (7 film di giovani autori), Cineporti di Bari e Lecce, Workshop PugliaExperience, (complessivi 2 milioni di Euro). - APQ Sensi Contemporanei, Polo di formazione e produzione digitale audiovisiva (stu-

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dio di fattibilit, soggetto attuatore Comune di Mola); - APQ Sensi Contemporanei, Mediateca del Mediterraneo (studio di fattibilit, Comune di Specchia); - Sostegno regionale alle attivit della Apulia Film Commission: 41 film sostenuti. - Grandi Festival: Per il Cinema Italiano (Bari), Festival del Cinema Europeo (Lecce). Principali progetti culturali - Mostre di Arte Contemporanea: le edizioni del Premio Pino Pascali; Beuys a Foggia; le edizioni di Intramoenia Extra Art:; 35 anni di Avanguardia a Bari, Galleria Bonomo; lImmaginazione al potere, Galleria Carrieri di Martina Franca. - Le Mostre darte (Barletta, Pinacoteca De Nittis; Pinacoteca della Provincia di Bari; Comune di Taranto; Comune di Brindisi; Museo Castromediano di Lecce). - Iniziative su Storia e Memoria: le due edizioni del progetto Mai Pi, il Treno della Memoria; il progetto Casa Di Vittorio, il convegno su Gramsci, il ciclo sul 68, la collaborazione con lIstituto Pugliese per la Storia dellAntifascismo. - Iniziative di promozione della lettura: i Presidi del Libro, le presenze alla Fiera del Libro di Torino. - Convegni internazionali: il Congresso del Pugwash, le edizioni dei Dialoghi di Trani. Principali attivit in corso o previste per il biennio 2009/2010 - Attivazione della APQ Sensi Contemporanei Puglia Circuito del Contemporaneo, soggetto attuatore Direzione Regionale Beni Culturali, Mostre di Arte Contemporanea nei Comuni di Barletta e Polignano, Provincia di Lecce, citt di Bari), 1 milione e mezzo di Euro. Forum di presentazione: Puglia, creativit e sviluppo relativo a: - Attivazione del P.O. FESR Asse IV. 3 Programmazione Europea 2007/13 (risorse disponibili 26 milioni), per attivit culturali e di spettacolo. - Attivazione del PAR FAS (risorse disponibili 35 milioni), per interventi infrastrutturali, di innovazione e di sviluppo nei settori delle attivit culturali e di spettacolo. - Elaborazione del Programma triennale dello Spettacolo 2009/11. - Elaborazione del Programma triennale per le Attivit Culturali 2009/11. - Apertura e avvio delle attivit della Mediateca della Regione Puglia COOPERAZIONE CON I PAESI DEL MEDITERRANEO Interventi realizzati fino al 2008 - Attuazione dei Programmi europei Interreg 2000-2006: attivate complessive risorse europee per circa 150 milioni di Euro, per un totale di oltre 200 progetti di Cooperazione interregionale (di cui 130 in Albania). - Principali ambiti di intervento: energia, acqua, ambiente, sviluppo rurale, sviluppo locale, cultura e dialogo, trasporti, turismo, sanit, politiche sociali, capacity building, innovazione tecnologica, politiche di genere, infanzia, microcredito. - Principali partner di progetto: Universit e centri di ricerca, IAMb, Enti Locali, porti, aeroporti, enti turistici, istituti culturali, soggetti economici pubblici e privati, Enti internazionali, associazioni, ONG, Banca Mondiale. Tra i moltissimi progetti culturali annoveriamo: messa in rete delle Biblioteche di 10 Paesi mediterranei; restauro di opere darte lignee (Albania); recupero di siti archeologici (Albania); archeologia subacquea (Albania); itinerari sulle vie romane (Libano); cooperazione teatrale (Grecia); cooperazione in campo musicale e della lirica (Albania); attivit archeologiche (Turchia) - Cooperazione decentrata (risorse regionali: 1 milione allanno): interventi nei Balcani e nellarea mediterranea attraverso numerosi progetti di dialogo culturale - Intercultura, diritti umani, pace (risorse regionali: 400 mila Euro allanno): interventi nel territorio regionale e nei Paesi del Mediterraneo. - Relazioni internazionali: con 37 Paesi esteri, nei Balcani, Mar Nero, Medio-Oriente, Mediterraneo. - Rappresentanze in organizzazioni internazionali: Presidenza dellOsservatorio per la

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Cooperazione delle Regioni Italiane (OICS); Ufficio Politico della Conferenza delle Regioni Periferiche Marittime (CRPM); Commissione Cultura e Turismo della Euroregione Adriatica; Vicepresidenza dellAssociazione Agenzie Democrazia Locale (ALDA); Osservatorio ITENETs. - Biennale dei Giovani Artisti dEuropa e del Mediterraneo, affidata a Teatro Pubblico Pugliese e realizzata alla Fiera del Levante: 46 Paesi presenti, 100 rappresentanti istituzionali, 750 artisti, 200 giornalisti nazionali e internazionali, 200 operatori culturali, 12 padiglioni espositivi, 2 sale teatrali da 300 posti, 2 palchi dedicati alla musica. Sono state realizzate 420 produzioni. Altri eventi internazionali organizzati in Puglia direttamente o in collaborazione con altre istituzioni: Meeting sui Balcani a Brindisi, Meeting sui Balcani a Bari, Vertice ItaloAlbanese su Investimenti e Legalit, Meeting Donne Imprenditrici dellEst Europeo, Sanit di Roma, Conferenza Paesi Donatori per lIraq, iniziative internazionali alla Fiera del Levante. PRINCIPALI ATTIVIT IN CORSO O PREVISTE PER IL BIENNIO 2009/2010 - Attivazione degli interventi relativi alla Programmazione Europea 2007/13, Obiettivo 3 Cooperazione Territoriale: la Puglia partecipa a ben 9 Programmi Europei, cui si preparata attraverso le grandi iniziative del Forum sulla Cooperazione e dei Cantieri di Progettazione. Sui principali Programmi, la Puglia si presenta in pole position::su quello di Preadesione in area adriatica (IPA) la Puglia presenta il Progetto Strategico per le Energie Rinnovabili (13 milioni di Euro); per il Programma ENPI (Mediterraneo) la Puglia infopoint italiano, altrettanto per il Programma Grecia Italia. Nei nuovi bandi gi lanciati, la Puglia si collocata ai vertici europei assoluti per numero di progetti approvati. - Realizzazione dei progetti previsti dagli APQ Balcani e Mediterraneo in collaborazione con le altre Regioni italiane e con il Ministero degli Esteri: Mostra di Icone Santi sullAdriatico: la circolazione iconica nel basso Adriatico in collaborazione con lAlbania (con Direzione Beni Culturali della Puglia, Castello Svevo di Bari, in corso). - Avvio delle attivit previste dal PAR FAS per lInternazionalizzazione dei territori pugliesi (risorse previste: 20 milioni di Euro).

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REGIONE PUGLIA ASSESSORATO AL TURISMO E INDUSTRIA ALBERGHIERA


La Puglia, negli ultimi anni, ha raggiunto risultati straordinari nel settore del turismo, segnando le migliori performances tra le regioni italiane del centro-sud. diventata una meta cult, una destinazione di successo sempre pi richiesta, non solo a livello nazionale. Insieme al tradizionale mercato domestico, infatti, cresciuta di pari passo la domanda estera, con una tendenziale riduzione del divario che si era costantemente registrato in passato. Se il 2008 ha evidenziato, a livello internazionale, i segni di una difficile crisi economica che ha colpito anche il turismo, in Puglia lanno appena trascorso si chiuso con un segno positivo superiore al sei percento. un dato importante, in controtendenza, frutto di un lavoro faticoso ed intenso che stato realizzato dagli operatori del settore, congiuntamente alla Regione ed agli Enti locali. Ben sappiamo che, soprattutto di fronte ad una situazione di crisi destinata a protrarsi nel tempo, non possiamo cullarci sui risultati sin qui raggiunti. Per questo intendiamo proseguire con impegno nel percorso avviato, diversificando ed innovando il prodotto, migliorando lofferta e la qualit dei servizi, valorizzando le peculiarit e le ricchezze di cui disponiamo. La Puglia, terra straordinaria ed ospitale, rappresentata da oltre 16.000 imprese del settore, che hanno fatto della cultura dellaccoglienza la caratteristica principale delle loro attivit, motivando turisti sempre pi attenti ed esigenti a scegliere la nostra regione come meta di una vacanza straordinaria ed unica.

Presidente Nichi Vendola Lungomare Nazario Sauro, 33 70121 Bari Tel. 080 5522021 Fax 080 5406260 segreteria.presidente@regione.puglia.it Assessore Magda Terrevoli Corso Sidney Sonnino, 177 70100 Bari Tel. 080 5589760 Fax 080 5404860

ATTIVIT 2008 Legge regionale sulle attivit professionali turistiche Il 10 dicembre scorso diventata Legge la proposta degli Assessorati al Turismo ed al Lavoro, approvata dalla Giunta in aprile, che riguarda il riconoscimento delle seguenti figure professionali: guide turistiche, accompagnatori turistici, operatori congressuali, interpreti turistici, guide naturalistiche e guide turistico-sportive. La Puglia era rimasta lunica Regione a non avere ancora disciplinato la materia. Viene creato un sistema leggero di accreditamento, con appositi elenchi affidati alle Province (che avranno anche la responsabilit di verificare i requisiti, attraverso esami periodici), finalizzato alla valorizzazione ed alla qualificazione degli operatori, ma anche ad offrire garanzie per lutente-consumatore ed a tutelare i portatori di bisogni speciali. Previsti percorsi accelerati per liscrizione di chi gi esercitava lattivit professionale. Completamento degli esami per direttori tecnici di agenzia viaggi Nel maggio scorso si concluso, con la consegna di circa 800 diplomi (avvenuta alla Fiera del Levante), liter di esame dei di-

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rettori tecnici di agenzie viaggi, dando nuove prospettive occupazionali a molti giovani. La Regione non effettuava tali esami da quasi dieci anni. inoltre da considerare che, con una Legge del novembre 2007, alle Province sono state trasferite per intero le competenze amministrative in materia, riguardanti anche lesercizio delle attivit di agenzia di viaggio e turismo. Regolamento di attuazione dei Sistemi Turistici Locali Nel mese di giugno, la Giunta ha approvato il Regolamento che istituisce i Sistemi Turistici Locali, previsto da una Legge regionale del 2002 ma non ancora adottato. Lavvio degli STL avviene contestualmente alla fase di start-up dei distretti produttivi ed a supporto delle attivit svolte dalle Aree vaste, consentendo di attuare una corretta pianificazione delle iniziative a vantaggio dellofferta turistica, con riguardo alla realizzazione di infrastrutture ed allutilizzo di strumenti di promocommercializzazione e risorse mirate. Il Regolamento, attualmente in quarta Commissione Consiliare per il prescritto parere, entrer in vigore a gennaio 2009. Piano dei porti turistici e finanziamento interventi puntuali Nel luglio scorso, la Giunta ha dato il via libera al Sistema regionale della portualit turistica (Studio di fattibilit e Piano complessivo), che ha definito un quadro di dettaglio e approfondimenti puntuali dividendo la costa pugliese in ambiti, cio singoli bacini di utenza. Gli interventi inseriti nella rete regionale potranno trovare attuazione attraverso finanziamenti a valere sul ciclo di programmazione 2007/13. Prima della pausa estiva, la Giunta ha inoltre deciso di utilizzare circa 20 Meuro (derivanti da Delibere CIPE - APQ Sviluppo locale) per interventi sulla portualit turistica, assegnando le risorse a diverse localit, tra cui Lecce, Brindisi e Risceglie. Riforma della Organizzazione turistica regionale e nuovo modello di governance Approvato a luglio dalla Giunta il Disegno di Legge di riordino complessivo del sistema turistico regionale, che prevede una nuova ripartizione di funzioni e deleghe amministrative riguardanti il settore. LAssessorato ha sottoscritto specifici accordi con le Organizzazioni sindacali, pervenendo ad unintesa complessiva anche con ANCI, UPI e Unioncamere. Il provvedimento sar esaminato dal Consiglio regionale, a partire dal prossimo gennaio. Piano strategico e Studio di marketing per lo sviluppo turistico della Puglia stato consegnato nel giugno scorso lo Studio affidato dalla Regione a Invitalia, lagenzia nazionale per lattrazione degli investimenti e lo sviluppo dimpresa S.p.A. per la redazione di un Piano strategico per lo sviluppo turistico in Puglia, secondo le indicazioni contenute nelle Linee guida degli interventi di politica turistica regionale, approvate dalla Giunta a settembre 2005. Il Piano rappresenta uninversione di tendenza rispetto alla precedente programmazione, perch individua una vision di lungo periodo e fa riferimento ad un insieme di linee strategiche per le politiche di settore. Le proposte, da condividere con i soggetti istituzionali, gli enti locali e gli operatori del settore, scaturiscono da indagini svolte sul campo attraverso una ricerca esperienziale sul territorio con T.O. e specialisti del settore, e dallanalisi quali-quantativa del mercato attuale e delle sue prospettive future. Realizzazione della Rete regionale di Uffici comunali IAT (Informazione e Accoglienza Turista) Ad agosto sono stati approvati circa 100 interventi, a regia regionale, per ladeguamento ed il rafforzamento della Rete di Uffici IAT, con il potenziamento delle infrastrutture tecnologiche. I relativi finanziamenti sono stati attinti dal POR Puglia 2000/2006, Misure 4.16 e 6.2 Azione c), per circa 5 meuro. Con tali risorse, oltre alla prevista implementazione del Portale turistico regionale, si intende rafforzare la capacit di assistenza al turista sul territorio, attraverso servizi di prossimit svolti dai Comuni, che assumono la responsabilit degli uffici IAT.

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Programma strategico regionale per il commercio ed il turismo A novembre la Giunta ha approvato, per lutilizzo di finanziamenti pari a 10 Meuro circa (rivenienti da una apposita Delibera CIPE), lattuazione del Programma di riqualificazione e rivitalizzazione del sistema distributivo e ricettivo nei contesti urbani, rurali e montani, con particolare riguardo ai centri storici. Programma triennale di promozione turistica e Piano di attuazione 2008/2009 A novembre la Giunta ha approvato laggiornamento del Programma triennale, in considerazione della fase complessiva di crisi economica. Assieme alla previsione di specifiche attivit promozionali, sono state indicate una serie di iniziative a favore del settore (agevolazioni per pacchetti completi, turismo sociale e congressuale ecc.) che partiranno entro gennaio, aggiungendosi alle misure anticicliche varate dalla Regione e mirate al rafforzamento del sistema imprenditoriale locale. Finanziamento interventi di immediata cantierabilit proposti da Enti locali A luglio, in base ad economie sulle Misure POR Puglia 2000/2006 di competenza dellAssessorato, sono stati finanziati 30 progetti proposti dai Comuni pugliesi, per un totale di 9 Meuro, consistenti in: parcheggi, arredo urbano, rifacimento basolato, illuminazione ecc. Secondo Forum Regionale del Turismo Si svolta a maggio la seconda edizione del Forum regionale del turismo (Castello Svevo di Bari), nellambito del Programma integrato per lo sviluppo e la sensibilizzazione del sistema imprenditoriale e per la diffusione della cultura dellaccoglienza, affidato a Unioncamere. Levento, che ha avuto un grande successo di partecipazione come gi era avvenuto per la prima edizione del 2006, ha permesso di proseguire il confronto con operatori del settore, esperti ed amministratori locali, dando continuit alle azioni avviate di carattere normativo e di programmazione, secondo criteri di innovazione e diversificazione. Il Forum ha inteso rafforzare il livello partecipativo dei target dinteresse, permettendo lintervento ai lavori in modalit streaming (http://forumturismo.regione.puglia.it), sperimentazione avvenuta per la prima volta e fortemente voluta dallAssessorato. I relatori ed i partecipanti alle tavole rotonde, particolarmente qualificati, erano provenienti da tutta Italia. Programma di Innovazione nel Turismo stato completato a ottobre il Programma elaborato dallArti, su richiesta dellAssessorato, che punta su aspetti di innovazione nel settore per sostenere la competitivit del sistema turistico regionale, con interventi operativi di immediata attuazione (Card turistica, piste ciclabili, Rete delle Masserie ecc.). Azioni di co-marketing e di promozione del territorio Nel corso dellintero anno sono state realizzate una serie di iniziative di promozione, in Italia ed allestero, anche mediante azioni di co-marketing. Tra le pi rilevanti, si segnalano: Lonely Planet Puglia & Basilicata La azienda australiana, leader delleditoria turistica, ha effettuato il lancio internazionale della nuova edizione in lingua inglese della Guida della Puglia, presentata alla BIT di febbraio a Milano (con personalizzazione di quattromila volumi), nonch la organizzazione di altri due eventi di lancio della stessa guida, a Londra e Berlino. Aeroporti di Puglia Per il terzo anno consecutivo stata realizzata una campagna di comunicazione orientata ai mercati esteri, con particolare riferimento allincentivazione delle tratte aeree lowcost. Pugliairbus Servizio di collegamento estivo su gomma tra i principali scali aeroportuali regionali e le localit di interesse turistico pugliesi.

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Volumi dedicati e altre iniziative con media nazionali La Repubblica ed Il Sole 24 Ore rappresentano le testate pi note, con le quali la Regione ha avviato importanti collaborazioni, volte a promuovere lofferta turistica regionale. Realizzazione di segnaletica e cartellonistica a carattere turistico Si sono conclusi nei giorni scorsi due specifici Programmi affidati ad ANAS e MiBAC, riguardanti studio, progetto, realizzazione e posa in opera di segnali stradali e pannelli informativi, per un valore complessivo di circa 3,5 Meuro. La riorganizzazione e limplementazione della segnaletica e della cartellonistica a carattere turistico-culturale, sullintero territorio regionale, stata finanziata con Fondi POR Puglia 2000/06. Promozione di specifiche attivit a favore del Turismo religioso Durante lanno, lAssessorato si attivato con i principali intermediari del turismo religioso, nonch con soggetti imprenditoriali e istituzionali a vario titolo coinvolti (sul territorio, in Italia ed allestero) per definire interventi utili ad incrementare i flussi incoming, curando il coordinamento delle attivit per migliorare i servizi di accoglienza e gli aspetti relativi al trasporto e la organizzazione di itinerari turistico-religiosi e/o specifici pacchetti. Si ricordano, in modo particolare: la Ostensione delle spoglie mortali di San Pio da Pietrelcina, la Borsa del turismo religioso e delle Aree protette - AUREA (finanziata da ENIT), i contatti con lOpera Romana Pellegrinaggi ed il Segretariato per i Pellegrinaggi in Italia. Programmi Interreg In collaborazione con lAssessorato al Mediterraneo, sono stati sviluppati nel 2008 alcuni Progetti a valere sulle attivit Interreg, volti in particolare a valorizzare il patrimonio culturale minore e meno conosciuto, attraverso la costruzione di itinerari turistici transfrontalieri. I Progetti hanno visto il coinvolgimento di numerosi soggetti pubblici operanti nel settore e nei diversi Paesi partners delle iniziative. Da sottolineare lintensa opera di recupero dei beni culturali diffusi, presenti soprattutto nel Salento (come anche nella regione greca di Achaia). A livello di candidature, per lIniziativa Comunitaria Interreg IV C si evidenziano: MAGIA - Multidimensional Approach and Gender Input for Euromed Destination Management; REPEAT - Regional Energy Policies for European Actions on Tourism; e, per il Programma Comunitario EUROMED HERITAGE, il progetto finalizzato a valorizzare la cultura del mare e la creazione di una rete ricettiva minore integrata alla fruizione del patrimonio della cultura marinaresca delle regioni che si affacciano sul Mediterraneo. Supporto alle attivit di Apulia Film Commission Nel corso di tutto lanno, lAssessorato ha condiviso con Apulia Film Commission un ampio programma di iniziative, che ha ottenuto nei mesi scorsi risultati di piena soddisfazione. Tra le diverse attivit svolte, si segnala la realizzazione della Guida cine-turistica Effetto Puglia, presentata a dicembre nella Libreria Laterza di Bari. Implementazione del Portale turistico regionale www.viaggiareinpuglia.it Nel corso dellintero 2008 sono state sviluppate ulteriori funzioni del Portale, nellambito del Progetto affidato a Tecnopolis. stata avviata la sperimentazione del Sistema integrato di Comunicazione multicanale, che permetter di incrementare velocit e qualit della comunicazione in entrata e in uscita. Prevista lapplicazione di metodologie CRM (Customer Relationship Management) e laggiornamento della banca-dati, oltre al rafforzamento dellOsservatorio turistico regionale, che consentir di avere in tempo reale i dati relativi ai flussi turistici, anche al fine di intervenire sulle eventuali criticit in modo tempestivo. Progetto di turismo accessibile Puglia per tutti Nel settembre scorso stata completata la definizione delle attivit del Progetto Pu-

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glia per tutti, in linea con le scelte e gli obiettivi strategici gi individuati nel 2007 dalla Road Map del turismo accessibile, al fine di attivare forme innovative di turismo sociale, secondo logiche di sistema. Attivit di promozione del Museo Archeologico Nazionale di Taranto Nel corso del 2008, la Regione ha assicurato il proprio sostegno alla Direzione regionale MiBAC ed alle Soprintendenze interessate, per realizzare rilevanti iniziative di promozione e comunicazione integrata riguardanti il MArTA - Museo archeologico nazionale di Taranto, in relazione alla sua riapertura al pubblico avvenuta a fine 2007. Oltre alla campagna stampa e pubblicit, si ricordano i work-shop e la partecipazione finanziaria ed istituzionale alla Mostra dedicata allAtleta di Taranto, organizzata in Cina a margine della inaugurazione delle Olimpiadi di Pechino. Programma Citt Aperte Da giugno a settembre sono state riproposte, per il terzo anno consecutivo, le attivit di Citt aperte, finanziate dalla Regione e curate dalle APT. Il Programma, a supporto di visitatori e turisti per lintero periodo estivo, si dimostrato una delle iniziative di maggior successo avviate dallAssessorato. Progetti speciali Il Programma triennale di promozione turistica ha consentito lattuazione nel 2008 di quattro progetti speciali: Turismo Accessibile, Turismo Religioso, Turismo Enologico e Turismo Nautico, dedicati a prodotti specifici ed a segmenti della domanda turistica, ritenuti di grande impatto. Finalit principale qualificare lofferta turistica esistente ed introdurre forti elementi di innovazione, in particolare nella capacit degli attori economico-sociali del territorio a collaborare secondo logiche di sistema, intervenendo su mercati specifici e/o di nicchia con adeguate iniziative di promo-commercializzazione. Progetti interregionali Nellambito delle procedure e dei finanziamenti previsti dalla Legge nazionale n.135/2001, la Regione ha operato durante lanno per avviare azioni mirate di promozione turistica, attraverso la creazione di itinerari tematici a carattere interregionale, valorizzando e rendendo maggiormente fruibili siti e beni a carattere storico-artistico, culturale e paesaggistico presenti sul territorio pugliese. Tra i Progetti in fase di start-up si segnala quello relativo a Itinerari interregionali tra siti e villaggi del patrimonio della civilt rupestre, di cui la Regione Puglia per la prima volta Capofila, in base ad un DPCM che ha concesso anche risorse per 200.000 euro. Assieme alla Puglia, nelle attivit previste coinvolta la Regione Basilicata. Altri progetti avviati sono: La Via Appia, Regina Viarum; Itinerari della fede, Cammini di fede; Itinerari nella cultura, storia, tradizioni, paesaggi del mare e delle miniere di mare; Itinerari di qualit, percorsi di fede, gioia e gusto; Balneare. Puglia Night Parade Per la prima volta, tra il 5 ed il 7 dicembre scorso, la Regione ha realizzato un metaevento sullintero territorio pugliese, coinvolgendo tutti i capoluoghi di provincia ed i siti Unesco in un ampio programma di manifestazioni culturali, artistiche e dello spettacolo. Gli esiti sono stati valutati con il supporto delle Universit pugliesi ed hanno fatto emergere importanti elementi, utili alle decisioni che dovranno essere assunte per la reiterazione delliniziativa. Limpatto turistico, economico e socio-culturale stato di segno positivo.

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PROVINCIA DI BARI: ASSESSORATO ALLA CULTURA


LAssessorato alla Cultura della Provincia di Bari svolge unintensa attivit culturale che si esplica attraverso un proprio Servizio (Servizio Attivit Culturali), che eroga direttamente contributi alle manifestazioni sul territorio ritenute pi interessanti e si occupa di decentramento culturale , nonch attraverso i Servizi che afferiscono allAssessorato: Servizio Pinacoteca e Beni Culturali, Servizio Biblioteca e Museo Archeologico, Servizio I.C.O. Servizio Pinacoteca e Beni Culturali La Pinacoteca Provinciale di Bari di istituzione relativamente recente, dato che essa nacque ufficialmente solo il 12 luglio 1928 dalla confluenza del nucleo di dipinti (pervenutole in seguito alla soppressione dei conventi nella seconda met dell800) gi conservati nella piccola pinacoteca annessa al Museo Archeologico Provinciale sorto nel 1875, di altri dipinti ceduti a titolo di deposito da chiese e conventi pugliesi, di opere ottenute in comodato dalle Gallerie Nazionali di Napoli e di Roma e di altre acquistate dalla stessa Amministrazione Provinciale di Bari. Cos come si presenta attualmente, il percorso della Pinacoteca articolato cronologicamente e fornisce unampia documentazione dellarte pugliese o in relazione con la Puglia dallXI al XIX secolo. Oltre le collezioni storiche, nella Pinacoteca Provinciale sono esposte anche: la cosiddetta collezione Grieco, prestigiosa raccolta di 50 dipinti della seconda met dellOttocento e della prima met del Novecento donata dalling. Luigi Grieco, di origine lucana (Rionero in Vulture 1913-Roma 1985); la collezione darte del Banco di Napoli, una raccolta di 23 dipinti di propriet del Banco di Napoli, frutto di un comodato decennale rinnovabile stipulato tra lo stesso Banco e lAmministrazione Provinciale di Bari il 9 settembre 2000. ATTIVIT ANNO 2007 Didattica Visite guidate interattive alla Pinacoteca e alle mostre che in essa si svolgono nonch al centro storico di Bari, destinate al mondo della scuola e dellassociazionismo. Editoriale Realizzazione e stampa n. 1000 copie volume Pinacoteca Provinciale di Bari. La collezione Grieco (Roma, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato). Realizzazione e stampa volume Gaetano Stella, scultore barese del Novecento (Galatina, Editore Mario Congedo) Realizzazione e stampa catalogo mostra Basilico. Bari 06.07 (Mi-

Provincia di Bari

Presidente Francesco Schittulli Assessore Trifone Altieri Via Lungomare Nazario Sauro, 29 70121 Bari

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lano, Motta Editore). Stampa catalogo mostra Al di qua, col contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia (Capurso,Tipografia Romana) Realizzazione e stampa volume Il restauro del San Pietro martire di Giovanni Bellini (Venezia, Marsilio Editore) Donazioni pervenute Donazione n. 4 opere in gesso dello scultore Gaetano Stella (Bari 1888-1964) Donazione scultura in cartapesta La sposa (1986) dellartista Riccarda Pagnozzato. Donazione di due dipinti dellartista pugliese Saverio Costantino, raffiguranti Il cavalleggero Giuseppe Fusco. Manifestazioni per il pubblico adulto Realizzazione IX edizione manifestazione Arte e musica, sul tema: Copie, repliche, variazioni e trascrizioni nellarte e nella musica. Presentazione dei due volumi del catalogo scientifico della Pinacoteca Provinciale di Bari (Roma, stituto Poligrafico e Zecca dello Stato), con la presenza dellarch. Ruggero Martines, Direttore Regionale Beni Culturali, e di Gabriele Borghini. Presentazione volume di Giovanni Boraccesi Oreficeria sacra in Puglia tra Medioevo e Rinascimento (Grenzi editore, Foggia), con la presenza di Benedetta Montevecchi. Mostre Realizzazione mostra Krzyszof Kie lowski, promossa dallAssessorato alla Cultura in collaborazione con Re.ci.di.vi. Realizzazione integrale mostra Basilico. Bari 06 07, col contributo della Regione Puglia e della Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia (Pinacoteca, 24 ottobre 2007-15 marzo 2008). Realizzazione mostra fotografica Al di qua a cura di Francesco Giacopino (Bari, Fondazione Caripuglia, dicembre 2007) Restauri Restauro dipinto Immacolata di Giacinto Diano (Pozzuoli 1731-Napoli 1802) Restauro dipinto San Giovanni della Croce di Ignoto pittore pugliese (fine sec. XVII) Restauro n. 10 sculture di Gaetano Stella (Bari 1888-1964) Varie Realizzazione ambiente termoigrocondizionato per il dipinto San Pietro Martire di Giovanni Bellini Tirocinio di formazione e di orientamento della studentessa Giorgia Di Marco. Stage di due allievi del corso di formazione POR Misura 2.3 Specialista ICT per i beni culturali. Contratto di comodato deposito temporaneo di n. 2 calchi in gesso di opere scultoree riproducenti luno la lunetta del portale della cattedrale di Acquaviva, laltro un elemento architettonico di una finestra della cattedrale.

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ATTIVIT ANNO 2008 Didattica Visite guidate interattive alla Pinacoteca e alle mostre che in essa si svolgono nonch al centro storico di Bari destinate al mondo della scuola e dellassociazionismo. Realizzazione seminario sullintercultura: Museo, patrimonio e intercultura, una nuova frontiera per lintegrazione, in collaborazione con la Fondazione ISMU di Milano e col patrocinio dellAssessorato al Mediterraneo della Regione Puglia, dellICOM e dellANML. Allestimento saletta dedicata ai ciechi e ipovedenti con esposizione sculture. Editoriale Realizzazione volume Guida breve Pinacoteca Provinciale di Bari (Roma, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato). Realizzazione volume Giuseppe Gimma 1747-1829. Gli edifici sacri e alcuni esempi di edilizia privata. Documenti (Bari, Ragusa Grafica Moderna) Realizzazione e stampa catalogo Gaetano Stella e la scultura da camera pugliese nella prima met del Novecento (Venezia, Marsilio Editore) Realizzazione e stampa catalogo mostra Iginio Iurilli. Opere 1979-2008. Donazioni pervenute Donazione della cornice originale del dipinto Ritorno dalla cavalleria, 1888, di Giovanni Fattori (collezione Grieco). Donazione scultura in bonzo raffigurante Testa di giovane napoletana di Lello Scorzelli (Napoli 1921-1997). Donazione n. 3 dipinti di Michele Marzulli, Rosa Tosches e Guido Marzulli. Donazione n. 25 disegni autografi dellartista Domenico Caiati. Donazione Archivio Grieco. Donazione del dipinto di Antonio Oliveri del Castillo Unicuique suum. Manifestazioni per il pubblico adulto Presentazione volume Gaetano Stella, scultore barese del Novecento a cura di Clara Gelao. Manifestazione musicale collaterale alla mostra Gaetano Stella e la scultura da camera pugliese nella prima met del Novecento, con lintervento dellAssociazione Polifonica Barese, cofondata da Gaetano Stella. Presentazione al pubblico del volume Il restauro del San Pietro Martire di Giovanni Bellini, con lintervento di Carlo Bertelli. Realizzazione X edizione Arte e Musica sul tema: La danza nellarte e nella musica. Mostre Mostra Iginio Iurilli. Opere 1979-2008 (Pinacoteca Provinciale, 17 maggio 28 settembre 2008) Mostra Gaetano Stella e la scultura da camera pugliese nella prima met del Novecento (Pinacoteca Provinciale, 25 ottobre 2008-28 febbraio 2009) Restauri Pulitura e restauro n. 4 sculture di Filippo Cifariello. Restauro tela Jacopo Tintoretto

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Varie Acquisto dipinto di Corrado Giaquinto Trinit con angeli reggenti i simboli della Passione (olio su tela, cm 51 x 27). Realizzazione n. 100 calendari promozionali della mostra Gaetano Stella e la scultura da camera pugliese nella prima met del Novecento. Servizio Biblioteca e Museo Archeologico Biblioteca La Biblioteca Provinciale per la Cultura e per le Arti S. Teresa dei Maschi de Gemmis ubicata nel complesso di S. Teresa dei Maschi, in strada Lamberti 4 e occupa una superficie totale di 3.000 mq. dislocata su 3 piani. Essendo dotata di impianti e di attrezzature moderne e sofisticate avrebbe bisogno di un addetto alla manutenzione. In quanto Biblioteca di pubblica lettura con un suo Regolamento approvato con Deliberazione della Giunta Provinciale n. 252 del 26.07.2005, si propone di sviluppare e innovare i servizi attraverso lacquisto di volumi, il controllo del patrimonio librario, laggiornamento del registro di ingresso, la collocazione, il restauro e la rilegatura dei documenti. Si propone inoltre di promuovere e diffondere la lettura e la cultura con un programma annuale di progetti speciali di promozione della lettura dedicati al cinema, alla musica e al teatro, letture di poesia e prosa, presentazione di libri e incontri con autori, conferenze e dibattiti, mostre. ATTIVIT ANNO 2007 > Durante la prima met dellanno 2007 fino a data odierna la Biblioteca Provinciale per la Cultura e per le Arti Santa Teresa dei Maschi-de Gemmis, oltre la normale attivit di servizio al pubblico per studio e consultazione documenti a stampa e manoscritti, ha dedicato una specifica attenzione alle tematiche della cultura e delle arti utilizzando le sezioni librarie del proprio patrimonio documentario inerenti la letteratura contemporanea, il cinema, il teatro e la produzione musicale italiana ed europea, con lintento di offrire risorse e servizi che soddisfino esigenze individuali e collettive di istruzione, informazione e sviluppo personale, compreso lo svago ed il tempo libero. Particolari iniziative sono pertanto nate dagli ambiti di ricerca e di documentazione propri della Biblioteca, ma anche dalle proposte avanzate dagli stessi lettori, e sono state realizzate con le modalit pi opportune alla fruizione del pubblico, sia in forma di evento sia in forma di servizio, rivolgendo una particolare attenzione alle realt giovanili e al mondo della scuola, nelle diverse fasce di et scolare, per offrire strumenti e migliori occasioni di confronto e di avvicinamento alle arti e alla cultura. > Due incontri con la poesia italiana contemporanea, con la partecipazione di scrittori, giornalisti e docenti universitari: 1) presentazione del libro Un solitario amore di Beppe Salvia (Fandango edizioni, 2006); 2) incontro con il poeta Luigi Fontanella, che ha presentato il volume Lazzurra memoria. Poesie 1970-2005 (Moretti&Vitali, 2007). > Il cielo sopra la Biblioteca - Libri, cinema, musica, sulla terrazza di S. Teresa dei Maschi, con ed esecuzione di concerti Notturno Mediterraneo-Concerti sulla terrazza a cura del maestro Rino Marrone. Rassegna Cinema e moda in collaborazione con lAssociazione Culturale Ingegni, nel

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complesso di S. Scolastica. La rassegna ha avuto lintento di favorire la conoscenza delle fenomenologie della moda attraverso la filmografia e di scoprire quanto labito indossato dallattore o dallattrice diventi modello di comportamento sociale. > Giornata europea della musica 2007, nel complesso di S. Scolastica, con la collaborazione dellAssessorato alla Cultura del Comune di Bari (concerto del pianista Alberto Iovene). > Filosofando sulla terrazza, incontro con Felice Blasi, autore del volume Introduzione allcole barisienne, con gli interventi di Nicola Frantoianni, Michele La Forgia e Michele Mazzarano e dei pi importanti esponenti dellcole barisienne durante gli anni Sessanta e Settanta del Novecento. Teatri in Biblioteca, leggero variabile, a cura dellattrice Nunzia Antonino, tre proposte teatrali dedicate al tema della vita delle periferie contemporanee e alla tradizione della cultura musicale napoletana. Pugli@lbania - Comunit e culture in rete, finanziato con il PIC Interreg. IIIA Italia/Albania, misura 4.1 azione 3, che avvia un percorso di cooperazione tra diversi soggetti istituzionali, pubblici e privati, italiani e albanesi. Notte dei Ricercatori. Mille e una scoperta, incontri culturali con imprenditori, politici, giornalisti, intellettuali. ATTIVIT ANNO 2008 > Presentazione del libro Suonare la Tradizione di Danilo Gatto. > Il cielo sopra la Biblioteca Edizione 2008 - Notturno mediterraneo - Concerti sulla terrazza, costituito da 4 concerti a cura del maestro Rino Marrone, eseguiti da vari gruppi musicali. > Teatri sulla terrazza, tre spettacoli teatrali a cura dellattrice Nunzia Antonino. > Realizzazione progetto di promozione alla lettura Italiane. Ritratti femminili tra il secondo dopoguerra e gli anni 70 del 1900, costituito da sei film di importanti autori italiani e da sei ritratti di donne che raccontano la storia dellItalia e levoluzione della figura femminile negli anni immediatamente successivi alla seconda guerra mondiale. Ogni film stato introdotto da personalit del mondo culturale. Incremento Sezione Ragazzi, comprendente letteratura per linfanzia e raccolte di favole classiche e moderne. Il programma di didattica della biblioteca proposta alle scuole pubbliche e private ha visto la nascita del progetto Favole con gusto, destinato a promuovere la lettura, con incontri con gli alunni e i docenti delle scuole elementari. Piano di potenziamento di SBN in Puglia con utilizzo risorse UMTS. Progetto recupero catalografico retrospettivo per 5 biblioteche della provincia di Bari, finanziato con fondi Universal mobil Telecomunication Sistem dellAccordo di programma Quadro delibera CIPE n. 17/2003 e cofinanziamento della Regione Puglia. Museo Archeologico Il Museo Archeologico Provinciale stato istituito nel 1875, con sede nellAteneo barese, in locali a ci specificamente dedicati. Direttore: larcheologo tedesco Massimiliano Meyer: successore. Michele Gervasio, professore archeologo. Gestito dal 1957 al 2001 dalla Soprintendenza ai Beni Archeologici della Puglia, ha sede, dal 2001, presso il Complesso di Santa Scolastica, di cui si attende la ristrutturazione. La collezione archeologica, ampia e diversificata, consta delle seguenti sezioni per un totale complessivo di oltre 30.000 reperti, di cui si sta completando linventariazione, cos articolati: - materiale preistorico comprendente strumenti litici, ceramica impressa; - ceramica indigena geometrica dauna, peuceta e messapica; - ceramica apula di derivazione greca a vernice nera, sovradipinta, a figure rosse e dello stile di Gnathia; - ceramica greca, corinzia e attica;

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- terrecotte figurate e architettoniche; - sculture in pietra; - bronzi comprendenti vasi, armi, armature, utensili; - oreficerie; - epigrafi greche e latine; - monete greche, romane, bizantine, medievali e moderne; - gemme incise. ATTIVIT ANNO 2007 > Realizzazione mostra Luce sul design a cura di Emanuela Angiuli e Marco Petroni con la collaborazione di Simmaco Sorbo, aperta dal 29 novembre al 16 dicembre. ATTIVIT ANNO 2008 > Catalogazione delle collezioni librarie del museo archeologico in SBN: formato da un fondo librario consistente in volumi, opuscoli e riviste databili dalla fine del 1700 ai primi anni del Novecento, molti dei quali in francese e tedesco che costituisce pregevole fondo di bibliografia archeologica. > Riordino e di inventariazione dei circa 1000 reperti ceramici e di n 6339 reperti numismatici, nonch dellaggiornamento di circa 2000 apparati bibliografici. Servizio istituzione concertistica orchestrale (I.C.O) ATTIVIT ANNO 2007 n. 40 produzioni I.C.O. n. 8 produzioni scolastiche n. 6 coproduzioni con la fondazione Petruzzelli e teatri di Bari per un totale di 54 produzioni e 115 concerti. ATTIVIT ANNO 2008 n. 40 produzioni I.C.O. n. 7 produzioni scolastiche n. 6 coproduzioni con la fondazione Petruzzelli e teatri di Bari per un totale di 53 produzioni e 130 concerti.

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PROVINCIA DI FOGGIA: ASSESSORATO ALLA CULTURA


La Provincia di Foggia tra gli enti locali pugliesi che detengono il pi significativo patrimonio di istituzioni e di contenitori culturali: la Biblioteca Provinciale (con il suo Dock, centro di documentazione multimediale), il Teatro del Fuoco, lODA Teatro (Orto degli attori), il Teatro provinciale di San Marco in Lamis, la Galleria dArte moderna e contemporanea, il Museo Interattivo e delle Scienze, il Museo di Scienze Naturali, il Museo del Territorio, il Festival del Cinema Indipendente, la Scuola di Pubblica Amministrazione F.Marcone, lUniversit della Terza Et L.Imperati. Tali strutture vengono per la maggior parte gestite dallAmministrazione direttamente, o attraverso istituzioni ad hoc. La sola eccezione rappresentata dalla stagione teatrale che si svolge presso le due strutture teatrali, realizzata in collaborazione con la cooperativa Il cerchio di gesso, che anche concessionaria dellOda Teatro. evidente che la gestione di un simile patrimonio assorbe gran parte delle politiche culturali dellEnte, sia in termini di dotazioni umane e strumentali, sia in termini di spesa. Concentrarsi sui contenitori ed ovviamente sulla produzione dei contenuti e dei servizi che ne derivano -, puntare sulla creazione di istituzioni stabili, solide nel tempo, ha permesso da un lato la qualificazione della spesa culturale e dallaltro il consolidamento delle stesse politiche culturali, che possono oggi contare su una cospicua spesa storica allinterno dei capitoli di bilancio dellAmministrazione. Abbiamo disegnato un metodo, resa quotidiana una buona prassi che adesso intendiamo mettere a disposizione dellintero territorio provinciale per fare in modo che, attorno ed assieme al patrimonio culturale della Provincia di Foggia, possa nascere un autentico sistema cultura. Per raggiungere questo obiettivo intendiamo operare entro due direttrici fondamentali. La prima quella di favorire un maggior decentramento dei contenuti, dei servizi e pi in generale dellofferta prodotta dalla nostra rete culturale, per lo pi concentrata nel capoluogo, su tutto il territorio provinciale, cos come abbiamo cercato di fare negli ultimi mesi con la distribuzione di grandi eventi come la mostra su Andrea Pazienza e Jacovitti (ospitata a San Severo), con listituzione del Sistema bibliotecario provinciale e del polo regionale SBN di Foggia, che coinvolge 57 tra biblioteche comunali, ecclesiastiche ed enti territoriali di tutta la Provincia, con il Festival del Cinema Indipendente, che costituisce la pi significativa manifestazione della Capitanata, e che sempre pi ci sforziamo di diffondere sul territorio provinciale, coinvolgendo importanti realt territoriali come Manfredonia, Cerignola, Torremaggiore. La seconda direttrice rappresentata dalla consapevole volont di mettere in rete condizione indispensabile per fare sistema le molte buone prassi e le molte qualificate iniziative che punteggiano il territorio provinciale: abbiamo cominciato a farlo con ladesione al progetto di distretto culturale Daunia Vetus, con il sostegno al Five Festival Sound System (che mette assieme i pi importanti festival estivi) con la progettazione

Presidente Antonio Pepe Piazza XX Settembre, 20 71100 Foggia Tel. 0881 791250 Fax 0881 720007 presidente@provincia.foggia.it Vicepresidente e Assessore alla Cultura e alle politiche scolastiche della Provincia di Foggia Maria Elvira Consiglio Tel. 0881 791416 Fax 0881 1791450 assessorecultura@provincia.foggia.it

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congiunta, assieme ai comuni interessati (Accadia, Ischitella e Vico Garganico) di interventi come lAppennino Art in Fest e Gargano Letteratura, con interventi destinati alle aree collinari ed interne come la mostra di presepi artistici Natale in Casa Daunia. Abbiamo contribuito alla diffusione della lettura mettendo a disposizione di Comuni e scuole privi di biblioteche il nostro Bibliobus e ben dieci valigie di libri. Abbiamo realizzato incontri, eventi e mostre di rilievo, da ultimo la mostra Dove il s suona sulla storia della lingua italiana, che ha visto la partecipazione di moltissime scolaresche di tutta la provincia. La cultura pu crescere proprio e solo a porte aperte: mettendo in circolo risorse, voglia di fare, sensibilit, idee.

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PROVINCIA DI TARANTO: ASSESSORATO ALLA CULTURA


ATTIVITA ANNO 2007 Istruzione Attivit di promozione culturale nelle scuole Nel corso dellesercizio finanziario 2007, sono stati erogati contributi a favore di Istituti Scolastici e di Associazioni culturali a sostegno di progetti e di iniziative culturali che si possono cos riassumere: - Acquisto cataloghi mostra Il Signore e lArtigiano; - Seminari Come capire larte contemporanea con alcune scuole medie superiori; - Contributo per una scavo archeologico Via Appia; - Contributo Azione Cattolica Massafra per giornata pace; - Contributo Ass. Soroptimist per mostra fotografica; - Incontri con lautore in collaborazione con le scuole medie superiori; - Contributo giornata nazionale dei diritti dellinfanzia e delladolescenza; - Contributo Convegno I giovani e il libro; - Progetto Music & Work; - Progetto nontiscordardim 2007/2008; - Contributo Festa dei lettori. Beni Culturali Le attivit svolte nel campo della valorizzazione e della promozione dei beni culturali possono sintetizzarsi nei seguenti punti: Promozione, organizzazione e sostegno delle attivit di valorizzazione dei beni culturali Negli indirizzi programmatici di questa Amministrazione prevista la costituzione dellArsenale Mediterraneo delle Arti Contemporanee Ars.M.A.C. della Provincia di Taranto, inteso sia come luogo della conservazione e della ricerca e sia come soggetto istituzionale che dedica attenzione alla promozione ed alla valorizzazione della ricerca artistica locale, regionale e dellarea del Mediterraneo in generale. Il programma degli eventi stato articolato in diverse sezioni. Nello specifico delle ARTI VISIVE unimportante appuntamento stato quello della mostra intitolata Mediterraneo Contemporaneo 19 Artisti tra identit e differenze a cui hanno partecipato diciannove artisti provenienti dai paesi del Mediterraneo. La mostra, realizzata anche con un contributo economico della Regione Puglia - Assessorato alla Cultura, ha offerto un vasto e diversificato panorama della produzione artistica proveniente dai Paesi del Mediterraneo ed ha proposto i pi diversi linguaggi dellespressione artistica: pittura, scultura, installazione, fotografia, video. La mostra stata realizzata nel Castello Aragonese di Taranto dal 15 dicembre 2006 al 25 marzo 2007. Presso Palazzo Pantaleo si tenuta la mostra dal titolo Genius Loci/2 Innovazione tra passato e presente (pittura, scultura, installazione e nuove tecnologie) degli artisti Emanuele

Presidente Giovanni Florido Via Anfiteatro, 4 74100 Taranto Tel./Fax 099 4587369 info@provincia.ta.it

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De Giorgio, Alfredo Giusto, Sara Cirac e Giulio De Mitri. Inoltre si provveduto a realizzare le seguenti iniziative: - Atlante dei beni culturali; - Video e pubblicazione Codice Bianco-Limite di zona con Beuys per una pedagogia della speranza: - Verifica fattibilit della mostra dello scultore Giuseppe Spagnulo. Fondazione Magna Grecia Nel mese di settembre 2007 stata costituita la Fondazione Magna Grecia, con il Comune di Taranto, la Camera di Commercio e lIstituto per la Storia e larcheologia della Magna Grecia. A sostegno della Fondazione stato erogato il contributo annuo. Programmazione Culturale e Turismo Le attivit realizzate nel campo della Programmazione Culturale e del Turismo nellanno 2007 sono state le seguenti: - produzione e messa in onda, da parte di varie emittenti televisive, della 27^ Edizione della B.I.T. (Borsa Internazionale del Turismo), tenutasi a Milano dal 22 al 25 febbraio 2007; - sostegno finanziario in favore del Centro Artistico Musicale Paolo Grassi, per la realizzazione del 33 Festival della Valle DItria; - sostegno finanziario allattivit dellI.C.O. Magna Grecia per il programma dei concerti realizzati; - partecipazione finanziaria in favore di soggetti pubblici e privati, per far fronte alle spese che gli stessi hanno sostenuto per la realizzazione di manifestazioni/iniziative con rilevanza artistica, sociale, culturale, turistica; - alladesione, della Provincia di Taranto, al Consorzio Teatro Pubblico Pugliese di Bari; - alla organizzazione e realizzazione della Rassegna Agosto in Palcoscenico; - alla organizzazione e realizzazione del 1 Festival Nazionale Teatro Scuola; - alla organizzazione e realizzazione di varie iniziative (Francesco Salinari, Massimo Ranieri, Mariella Nava e Tosca San Cataldo, ecc.).

ATTIVITA ANNO 2008 Istruzione Attivit di promozione culturale nelle scuole Nel corso dellesercizio finanziario 2008 sono stati realizzati i seguenti progetti ed iniziative culturali, in collaborazione con gli Istituti scolastici e le Associazioni culturali: - l.T.C. Pitagora. Contributo per il seminario di studi Come insegnare la Shoah oggi; - I.T.C.G.S.Pertini-E.Fermi. Contributo per la rassegna teatrale T.A.C. - Transito di autori contemporanei; - Associazione musicale Crysalis di Taranto; - contributo manifestazione fotoarte 2008 promossa dal circolo fotografico il castello di Taranto; - acquisto del volume Darfur di Luca Pierantoni (Chimienti Editore); - Gestione del S.I.T. (Sistema informativo territoriale)- Atlante dei Beni Culturali della Provincia di Taranto; - Contributo allAssociazione Legambiente di Taranto per la realizzazione del progetto Nontiscordardim operazione scuole pulite a.s. 2008/2009; - Contributo al Liceo Scientifico e classico G. Moscati di Grottaglie per la realizzazione del progetto/mostra Dalla guerra alla pace. Il Novecento visto con lobiettivo di No Trevisani; - Contributo allAssociazione Amici di Manaus di Taranto per la realizzazione del progetto Dare parole alle emozioni; - Partecipazione finanziaria per la realizzazione del progetto Music & Work III 20082009, curato dallassociazione Crysalis di Taranto;

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- Acquisto libri per liniziativa denom.lncontri con lautore promossa dallAssessorato alla Pubblica Istruz.; - Convegno Grottaglie centro del Mediterraneo - La ceramica patrimonio materiale e immateriale; - Acquisto testi Sono razzista, ma sto cercando di smettere e Periferie per liniziativa denominata Incontri con lautore promossa dallAssessorato alla Pubblica Istruzione; Istituto Prof.le di Stato F.S. Cabrini di Taranto. Project Meeting Comenius 1.1 young people, active citizens of Europe. Cerimonia di commiato; - Agenzia T9 communication srl di Taranto. Campagna di promozione per gli eventi fondazione ARSMAC e Atlante dei Beni Culturali; - Agenzia Progetto audiovisivo La luna e il lavoro; - Liceo Ginnasio Aristosseno . Progetto Amico libro; - Acquisto volume Perch laico. Il Settore Istruzione ha curato la realizzazione, nellambito del programma nazionale per la promozione dellenergia solare, di un importante progetto dal titolo Il sole e la scuola. Il progetto stato ammesso al finanziamento dal Ministero per lambiente. Sono stati realizzati dieci impianti fotovoltaici in altrettanti Istituti scolastici di istruzione secondaria superiore, con lo scopo di favorire la conoscenza e la diffusione delle fonti di energia rinnovabili, nonch delle competenze tecniche e professionali connesse alla realizzazione di impianti di questo tipo. Beni Culturali Le attivit realizzate nel campo della valorizzazione e della promozione dei beni culturali possono sintetizzarsi nei seguenti punti: Promozione, organizzazione e sostegno delle attivit di valorizzazione dei beni culturali In primo piano, nello specifico campo dei Beni Culturali, stato posto il progetto di un Museo provinciale con le attivit culturali ed artistiche connesse. Gi nel dicembre 2005 prendeva il via lidea del progetto culturale che ha portato al disegno dellARSMAC Arsenale Mediterraneo delle Arti Contemporanee. Le attivit culturali svolte nel corso di questi tre anni, nello specifico campo delle arti visive con convegni, laboratori didattici, seminari, conferenze, mostre, hanno posto le giuste basi per avviare e realizzare listituzionalizzazione dellARSMAC, laboratorio attivo del pensare e del fare con gli strumenti ed i materiali della creativit artistica. Avere a Taranto un Museo di Arte Contemporanea, al pari di altre istituzioni culturali, come Universit, infrastrutture etc., rappresenta il fiore allocchiello per la crescita culturale della nostra provincia. LAmministrazione ha, infatti, predisposto gli atti (Delibera di Consiglio e Schema di Statuto) per la costituzione di una Fondazione per la gestione dell Arsenale Mediterraneo delle Arti Contemporanee ARS.M.A.C. che il Consiglio Provinciale ha approvato allunanimit nel luglio scorso (2008). Nellattesa dellapertura del suddetto Museo (ARS. M.A.C.) lattivit culturale di questa Amministrazione proseguita promuovendo gli eventi di seguito specificati: Prosecuzione della Mostra di arte contemporanea,Genius Loci/2, che si tenuta nello storico Palazzo Pantaleo, dedicata a quattro artisti tarantini: Emanuele De Giorgio, Alfredo Giusto, Giulio De Mitri e Sarah Cirac. Nella linea di lavoro ARSMAC che riguarda il Genius Loci e la fotografia, ha avuto luogo presso il Museo Nazionale Archeologico di Taranto, una mostra dal titolo I Volti del Lavoro e la realizzazione di un volume di pregio dedicati al fotografo Ciro Quaranta, autore gi noto ed apprezzato in campo nazionale. La ALENIA Composite, con sede in Grottaglie (TA) stata il partner unico di questa Amministrazione per la realizzazione di tale iniziativa, che ha assunto la forma di un omaggio alla nostra terra e ai suoi lavoratori, reso attraverso la qualit alta del lavoro dellartista Quaranta. Infatti la scelta dellartista Ciro Quaranta scaturisce dal valore artistico ed antropologico della sua opera, che rappresenta con maestria il lavoro del nostro territorio, ponendo al centro i volti, le mani e la gestualit di chi compie il lavoro nei differenti contesti, da quello agricolo a quello dellartigianato, da quello industriale tradizionale alledile, sino alla stessa Alenia,

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per tanti aspetti vero gioiello dellindustria nazionale e di questo territorio stesso. Mostra di arte contemporanea dal titolo OperAzione Ricerca di Azzurro. Geometrie fatte di paglia Viaggio lungo le coste del Mediterraneo a cura degli artisti Pino LACAVA e Mario NEVE, in collaborazione con il Comune di Taranto Assessorato alla Cultura e con il patrocinio della Regione Puglia Assessorato alla Cultura e al Mediterraneo e dellUniversit di Bologna. Allorganizzazione della manifestazione ha collaborato anche lAssessorato Provinciale allAgricoltura che, in occasione della mostra, ha promosso i prodotti tipici territoriali. Liniziativa si svolta presso la Villa Peripato di Taranto ed ha previsto una serie di operazioni ruotanti intorno allinstallazione di strutture geometriche Geometrie fatte di paglia che rimandano ad espressioni archetipe dellambiente e del territorio. Il progetto stato studiato nella convinzione che lunico senso possibile, oggi, per operazioni culturali, consista nel tentativo di riattivazione di un tessuto sociale abbandonato a se stesso. Infatti, non si trattato di una mostra, nel senso dellesibizione statica di opere, ma, appunto, di uno stimolo per il ripristino del gusto per la riflessione e la discussione in comune. I cittadini sono stati invitati, al pari degli ospiti, a condividere una conversazione libera, una chiacchierata, comera e com ancora uso nelle piazze e nei cortili dei Paesi mediterranei, una chiacchierata per comunicare, per riflettere, per ricordare, condividendo convivialmente cibo, vino e pensieri intorno al futuro del Mediterraneo, al tanto che pu ancora offrire se le sue sponde invece di dividere uniscono. Rassegna intitolata A Sud (del Mondo). Identit culturali e diversit geo-politiche nellarte contemporanea che si tenuta nel prestigioso Palazzo Delli Ponti sec XVIII (1709), ubicato nel centro storico di Taranto, sede universitaria, gentilmente concessa dallUniversit degli Studi di Bari (Polo Jonico). La rassegna curata da Rosalba Bran, critico e direttrice del Museo Pino Pascali, annovera venti artisti appartenenti a nazionalit, generazioni, formazioni e linguaggi artistici diversi, attraverso le diverse percezioni del mondo risvegliano il senso critico, creano dibattito e prese di coscienza. Un incontro di realt geografiche e culturali contigue, la cui insularit non un limite ma unapertura a un dialogo di valori vivaci e proficui. Oggi ogni identit e identificazione fra uomini appare irrimediabilmente compromessa da una forzata globalizzazione e lArte, come in questa mostra, si fa portatrice di tanti e diversificati valori. Questo progetto/mostra stato sostenuto dalla Regione Puglia, Assessorato al Mediterraneo, Pace e Attivit Culturali, dal Polo Jonico dellUniversit degli Studi di Bari ed stato patrocinato dalla Soprintendenza ai Beni Archeologici della Puglia. Fondazione Taranto e la Magna Grecia Con Deliberazione n. 30 del 31/05/2006 il Consiglio Provinciale stabil di partecipare, quale socio fondatore, alla istituzione della Fondazione Taranto e la Magna Grecia quantificando lammontare del contributo annuo da versare in favore della medesima Fondazione. Nel mese di settembre 2007 stata costituita la Fondazione Taranto e la Magna Grecia, con il Comune di Taranto, la Camera di Commercio e lIstituto per la Storia e LArcheologia della Magna Grecia. A sostegno della Fondazione stato, pertanto, erogato un contributo annuo. Elaborazione di progetti di valorizzazione per laccesso ai finanziamenti comunitari, statali e regionali A) stato elaborato un progetto per la realizzazione della sede dellArsenale Mediterraneo per le arti contemporanee. Il progetto, presentato alla Regione Puglia per il finanziamento, stato successivamente approvato e la medesima Regione ha assegnato alla Provincia un finanziamento di Euro 1.000.000,00=. B) Si avviata la procedura ad evidenza pubblica per lindividuazione di un soggetto qualificato a cui affidare lAuditorium di via Deledda. Tale procedura si resa necessaria per partecipare ad un avviso pubblico della Regione Puglia per la realizzazione di Progetti di residenza teatrale in Puglia. Successivamente stato individuato il CREST di Taranto quale soggetto attuatore. Il Progetto stato finanziato dal Teatro Pubblico Pugliese.

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Programmazione Culturale e Turismo Con riferimento alla Programmazione Culturale e Turismo nellanno 2008,sono state realizzate le seguenti attivit ed iniziative: - organizzazione e realizzazione del Progetto Artistico 2008, concretizzatosi con leffettuazione di n. 48 concerti nei Comuni della provincia jonica,; - sostegno in favore del Teatro Pubblico Pugliese di Bari con la quota associativa annua; - sostegno allattivit dell I.C.O. Magna Grecia per lorganizzazione concertistica annuale; - sostegno in favore del Centro Artistico Musicale Paolo Grassi, per la realizzazione del 34 Festival della Valle DItria; - partecipazione della Provincia di Taranto alla B.I.T. di Milano; - alla realizzazione, in concomitanza con il Comune di Castellaneta, dello Spettacolo Musicale Promozionale CRISALIDE TOUR 2008, realizzato a Castellaneta Marina nei giorni 16 e 17 agosto 2008; - alladesione della Provincia di Taranto al 5 Workshop Ex Meet Ex, realizzato nel periodo dal 9 all11 ottobre 2008 al Nova Yardinia di Castellaneta Marina (TA), con lacquisizione di spazio espositivo; - partecipazione finanziaria in favore di soggetti pubblici e privati, per far fronte alle spese che gli stessi hanno sostenuto per la realizzazione di manifestazioni/iniziative con rilevanza turistica.

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UPI - UNIONE DELLE PROVINCE DITALIA: COS LUNIONE DELLE PROVINCE DITALIA
LUPI lAssociazione che rappresenta tutte le Province dItalia, escluse le province autonome di Trento, Bolzano e Aosta . Svolge compiti di valorizzazione, promozione, supporto tecnico e politico in favore delle associate e promuove la tutela delle istanze locali presso il Governo e il Parlamento . LUPI parte della Conferenza Unificata e della Conferenza Stato-Citt e Autonomie locali, istituite presso il Governo, la prima con funzioni consultive, di raccordo, di scambio dati in tutti i casi in cui Regioni, Province, Comuni e Comunit montane debbano esprimersi su un medesimo oggetto; la seconda per coordinare i rapporti tra Governo ed Enti locali. LUPI inoltre interlocutore delle commissioni parlamentari di Camera e Senato attraverso lespressione di pareri sui principali provvedimenti che riguardano gli Enti Locali. Il Presidente dellUPI Fabio Melilli, Presidente della Provincia di Rieti. Le Province e la cultura Le Province esercitano le competenze relative a musei e altri beni culturali la cui gestione viene loro trasferita. Inoltre promuovono direttamente attivit culturali, quali mostre, festival teatrali, sagre dei prodotti tipici, spettacoli dal vivo, manifestazioni sportive, allinsegna delle tradizioni culturali, musicali, teatrali e artistiche locali. A questo scopo destinano in media ogni anno cospicue risorse, attraverso cui si realizzano eventi ed appuntamenti il cui successo si imposto a livello nazionale. Il pi importante il Festival delle Province, una manifestazione attraverso cui ogni anno si realizzano decine di eventi e spettacoli dal vivo lungo tutta la penisola, grazie al lavoro del Comitato Festival delle Province che rappresenta una vera e propria rete culturale nazionale costituita dalle Province italiane, accomunate dallesigenza di restituire valore alle diverse espressioni dei saperi, degli usi e costumi, delle pratiche tradizionali che caratterizzano la quotidiana esistenza delle proprie comunit e dei rispettivi territori.
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Presidente Fabio Melilli Referente Claudia Giovannini Piazza Cardelli, 4 00187 Roma Tel 06/68403430 Fax 06/6873716

D. l.vo n. 196 del 30 giugno 2003. Legge n. 5 del 29.01.1975 (istituzione del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali). D.l.vo n. 368 del 20 ottobre 1998 (istituzione del Ministero per i Beni e le Attivit Culturali e definizione delle funzioni). D.l.vo n. 42 del 22 gennaio 2004 pubblicato sulla G.U. n. 45 del 24 febbraio 2004.

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ANCI - ASSOCIAZIONE NAZIONALE COMUNI ITALIANI


L'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani - ANCI unassociazione senza scopo di lucro. Costituisce il sistema della rappresentanza di Comuni, Citt Metropolitane ed enti di derivazione comunale. Persegue i propri scopi ispirandosi a valori di autonomia, indipendenza e rappresentativit. In essa trovano sede e rappresentanza i principi di pari dignit e pluralismo espressione delle assemblee elettive locali. In particolare: - rappresenta i comuni, le citt metropolitane e gli enti di derivazione comunale dinanzi a istituzioni e organismi internazionali e dellUnione Europea, Comitato delle Regioni, Parlamento della Repubblica, Governo, Regioni, organi della Pubblica Amministrazione e a ogni altro soggetto, di rilievo istituzionale, che eserciti funzioni di interesse locale; - ne promuove lo sviluppo e la crescita; - ne tutela e rappresenta gli interessi, anche nei rapporti con le altre istituzioni e amministrazioni, con le organizzazioni economiche, politiche, sindacali e sociali nazionali, comunitarie ed internazionali. In particolare, tiene stabili rapporti politici e istituzionali con la Conferenza dei Presidenti delle Regioni, con lUPI, con lUNCEM, e con le altre organizzazioni che si occupino di questioni dinteresse del sistema delle autonomie; - designa i rappresentanti delle Citt metropolitane e dei Comuni italiani in seno alla Conferenza Stato-Citt Autonomie Locali, alla Conferenza Unificata, nella Commissione parlamentare per le questioni regionali, nellAgenzia Autonoma per la gestione dellAlbo dei segretari comunali e provinciali, in ogni altro organismo, di qualsiasi natura, in cui sia prevista la rappresentanza di Comuni e Citt metropolitane o di altri enti aderenti allAssociazione; - cura la raccolta, analisi e diffusione dei dati e delle informazioni riguardanti le Citt metropolitane, i Comuni italiani e gli enti di derivazione comunale; riceve dai Comuni e dalla Pubblica Amministrazione centrale e periferica tutti i dati e le informazioni per la gestione e della cura degli archivi pubblici; - svolge attivit di sostegno, assistenza tecnica ed erogazione di servizi nellinteresse e nei confronti dei Comuni italiani singoli o associati e delle Citt metropolitane e degli enti soci; - promuove e diffonde, a tutti i livelli, la coscienza dei valori della sussidiariet, dellautonomia, del decentramento. Per elevare il livello di rappresentativit ed al fine di realizzare un pieno coinvolgimento di tutte le peculiarit territoriali, lANCI promuove, sostiene e valorizza associazioni di Comuni o di enti di derivazione comunale che fondano il loro spirito associativo su temi specifici connessi a questioni di interesse locale. Inoltre, direttamente o tramite proprie strutture e/o enti, pu tra laltro: - promuovere lo studio di problemi che interessino gli associati; - intervenire con propri rappresentanti in ogni sede nella quale si discutano o si amministrino interessi delle istituzioni locali rappresentate; - prestare informazione, consulenza ed assistenza agli associati, direttamente o mediante altri soggetti;

Presidente Leonardo Dominici Referente Vincenzo Santoro Via dei Prefetti, 46 00186 Roma

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ANCI - Associazione Nazionale Comuni Italiani

- partecipare nei modi previsti dalla legge alla contrattazione collettiva di lavoro per il personale degli Enti; - aprire uffici di rappresentanza in altri Paesi o Unioni di Stati; - promuovere e incoraggiare iniziative per l'educazione civica dei cittadini e per diffondere la conoscenza delle istituzioni locali; - studiare e proporre l'adozione di misure per sollecitare la partecipazione dei cittadini alla vita delle autonomie locali; - promuovere e coordinare, in via esclusiva, le relazioni internazionali e le attivit di cooperazione allo sviluppo, nello spirito di solidariet fra i governi locali; - ricevere e gestire finanziamenti, pubblici e privati; - promuovere, coordinare, gestire programmi comunitari, nazionali e regionali; - gestire, per conto delle medesime autorit, progetti e programmi di diversa natura.

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INVITALIA - AGENZIA NAZIONALE PER LATTRAZIONE DEGLI INVESTIMENTI E LO SVILUPPO DIMPRESA SPA
Invitalia, lAgenzia nazionale per lattrazione degli investimenti e lo sviluppo dimpresa, una societ partecipata al 100% dal Ministero dellEconomia e delle Finanze ed agisce su mandato del Governo per sostenere la competitivit del Paese, in particolare del Mezzogiorno, e per sostenere i settori strategici per lo sviluppo. Gli obiettivi prioritari sono: - favorire lattrazione di investimenti esteri - sostenere la crescita del sistema produttivo - valorizzare le potenzialit dei territori. Nellambito delle attivit finalizzate allo sviluppo del territorio, Invitalia opera in stretta collaborazione con le istituzioni nazionali, regionali e locali per accelerare la crescita economica del Paese attraverso interventi mirati volti a: - dare impulso allinnovazione tecnologica, sostenendo i distretti hi-tech e favorendo le sinergie tra il mondo della ricerca e quello delle imprese - realizzare progetti per valorizzare il patrimonio culturale e per ampliare lofferta turistica - migliorare la qualit degli investimenti pubblici. In particolare, Invitalia supporta le Amministrazioni nel definire e gestire politiche e strumenti di valorizzazione del turismo e dei beni e attivit culturali, nonch il processo di riqualificazione e di rafforzamento dellofferta turistica e artistico-culturale, al fine di incrementare i livelli di domanda e gli standard di servizio.

Amministratore Delegato Domenico Arcuri Referente Paolo di Nola Via Calabria, 46 00187 Roma Tel. 06 421601 Fax 06 42160729 info@invitalia.it www.invitalia.it

PROGETTI REALIZZATI E CASE HISTORY Progetto pilota strategico Poli museali di eccellenza nel Mezzogiorno I musei e le aree archeologiche dellItalia meridionale rappresentano uno dei pi grandi patrimoni culturali esistenti. Per questo, il Ministero per i Beni e le Attivit Culturali ha avviato il programma operativo Poli museali di eccellenza nel Mezzogiorno, che punta a riqualificare lofferta museale del Mezzogiorno. Il progetto affidato a Invitalia mira a organizzare alcuni attrattori culturali, gi dotati - o potenzialmente dotati - di flussi significativi di visitatori, comepoli museali di eccellenzadotati dei pi innovativi standard di servizio per adeguare lofferta dei beni culturali del Mezzogiorno ai modelli internazionali di eccellenza. Il progetto Poli museali promuove le eccellenze, intese sia come valore in s sia come discontinuit e innovazione gestionale, con lobiettivo di integrare lofferta territoriale dei musei, avviare un processo di riqualificazione di aree urbane prossime agli attrattori culturali e promuovere lo sviluppo della filiera turistica nel territorio e nel Mezzogiorno. La valorizzazione dellofferta museale deve puntare al miglioramento delle funzioni tipiche (organizzazione di mostre, catalo-

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INVITALIA - Agenzia nazionale per lattrazione degli investimenti e lo sviluppo dimpresa spa gazione e conservazione delle raccolte, ricerca e studio, esposizione delle collezioni) e alladeguamento dei servizi aggiuntivi (offerta di visite guidate, gestione di punti vendita, servizi di ristorazione, iniziative promozionali), nonch alla stretta integrazione tra patrimonio museale e territorio. In conclusione, il progetto intende elevare la qualit della tecnologia dellofferta per migliorare la fruizione del bene culturale museo e ottenere benefici in termini di aumento dei visitatori e di incremento della domanda di servizi a maggiore valore aggiunto, contribuendo in tal modo a rendere i musei mete turistiche caratteristiche e caratterizzanti il territorio. Le regioni interessate dal programma sono: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. In ciascuna di esse il MiBAC, attraverso le Direzioni regionali per i beni culturali e il paesaggio, ha individuato i musei e le aree archeologiche che per caratteri intrinseci e potenzialit di sviluppo turistico possono diventare poli museali di eccellenza. Le candidature sono esaminate dal Comitato Scientifico e di Alta sorveglianza, composto da rappresentanti del MiBAC, del DPS e di Invitalia. Nel marzo 2009 si conclusa lAnalisi di prefattibilit sui primi 8 poli selezionati: LAquila, Melfi-Venosa, Napoli, Palermo, Sassari-Porto Torres, Sepino, Sibari e Taranto. Si prevede di estendere il Progetto a ulteriori candidature che saranno individuate in una seconda fase. La costruzione delle ipotesi di Polo ha riguardato 4 ambiti di tematiche: - Patrimonio: valori intrinseci, aspetti museologici, edifici, qualit funzionale - Turisticit ed Interrelazioni Territoriali: competitivit turistica, interdipendenze socioeconomiche - Urbanistica, Collegamenti e Trasporti: urbano/paesaggistico, dotazioni e funzionamento infrastrutture, status urbanistico delle strutture - Gestione comparata: modelli di gestione contestualizzati allordinamento amministrativo e benchmarking sulla gestione. Il progetto punta ad arrivare allelaborazione dei progetti preliminari degli interventi individuati. Programma di investimenti per la valorizzazione del patrimonio culturale nelle aree sottoutilizzate attraverso specifici progetti imprenditoriali Invitalia, su incarico del Ministero per i Beni e le Attivit Culturali, svolge le attivit di accompagnamento per lattivazione, la realizzazione, il monitoraggio e la diffusione dei risultati riferiti al Programma del MiBAC di investimenti per la valorizzazione del patrimonio culturale nelle aree sottoutilizzate. Lobiettivo delle attivit di Invitalia quello di supportare lAmministrazione centrale e quelle periferiche nella gestione degli interventi oggetto del Programma che il MiBAC ha affidato a societ esterne. I progetti operativi in cui si articola il Programma, che riguardano il Molise, la Basilicata, la Calabria, lAbruzzo, la Sardegna, la Puglia, il Lazio e la Campania, sono complessivamente 28, di cui 23, dedicati prevalentemente allampliamento dei servizi e allincremento della qualit dei beni, sono concentrati in Lazio e in Campania. I restanti 5 supportano il MiBAC nellattivit di promozione e comunicazione del patrimonio culturale, nella sicurezza e nella tutela degli insediamenti culturali, nel riordino della gestione informatizzata degli archivi presso gli istituti periferici del Ministero, nella manutenzione delle aree archeologiche del Nord Ovest della Sardegna e della Gallura Costiera e nel servizio di call center finalizzato a fornire informazioni sul patrimonio e sulle attivit culturali. Linsieme di tali progetti , nel complesso, finalizzato a garantire il raggiungimento dei

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INVITALIA - Agenzia nazionale per lattrazione degli investimenti e lo sviluppo dimpresa spa seguenti obiettivi: 1. rafforzamento delle capacit operative delle strutture territoriali del MiBAC 2. ampliamento dellofferta di fruizione e dei relativi servizi collegati 3. messa a valore di competenze e capacit professionali altrimenti sottoutilizzate o depauperate 4.valorizzazione del patrimonio culturale.

In Puglia
Le attivit del progetto pilota strategico Poli museali di Eccellenza nel Mezzogiorno realizzate in Puglia hanno riguardato i seguenti musei/aree archeologiche: - Museo Nazionale Archeologico di Taranto - Parco Archeologico delle Mura Messapiche di Manduria - Area Archeologica di Satro (Marina di Leporano) Nellambito del Programma di investimenti per la valorizzazione del patrimonio culturale nelle aree sottoutilizzate attraverso specifici progetti imprenditoriali, in Puglia sono stati attivati i seguenti progetti: - il Riordino e gestione informatizzata degli archivi - la Promozione e comunicazione del patrimonio culturale - la Sicurezza e Tutela degli Insediamenti Culturali Gli Istituti periferici del MiBAC coinvolti in tali progetti sono lArchivio di Stato di Bari, la Soprintendenza per i Beni Architettonici ed il Paesaggio per le Province di Bari e Foggia, la Soprintendenza Archivistica per la Puglia, lArchivio di Stato di Lecce, la Soprintendenza per i Beni Archeologici (sede di Taranto e di Lecce), la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia.

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ICOM INTERNATIONAL COUNCIL OF MUSEUM COMITATO NAZIONALE ITALIANO (ICOM ITALIA)


Il Comitato Nazionale Italiano di ICOM, fondato nei primi anni Settanta da Franco Russoli e da un gruppo di direttori e funzionari di musei italiani, la principale associazione professionale del settore museale in Italia e si occupa di tutti i problemi strettamente connessi allo sviluppo e alla difesa della professione, secondo le finalit dettate dallo Statuto e dal Codice Deontologico di ICOM. ICOM Italia, attualmente presieduto da Daniele Jalla, ha circa 700 soci, tra istituzioni museali e professionisti dei musei. La sede centrale presso il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo Da Vinci di Milano. Il Comitato Nazionale si dotato di coordinatori regionali presenti attualmente il 13 regioni ed ha attivato alcuni gruppi tematici di approfondimento disciplinare. LICOM (International Council of Museums) lorganizzazione internazionale dei musei e dei professionisti museali impegnata a preservare, ad assicurare la continuit e a comunicare il valore del patrimonio culturale e naturale mondiale, attuale e futuro, materiale e immateriale. Riunendo pi di 26.000 aderenti presenti nei 5 continenti, lICOM costituisce una rete internazionale di comunicazione e di confronto per i professionisti museali di tutte le discipline e tutte le specialit. Essi partecipano alle attivit dellAssociazione, che si svolgono a livello locale e internazionale, attraverso convegni, pubblicazioni, momenti di formazione, gemellaggi e la promozione dei musei. Creato nel 1946, allindomani della Seconda guerra mondiale, per iniziativa di Chauncey J.Hamlin, Presidente dellAmerican Association of Museums, con lobiettivo di diffondere la reciproca conoscenza fra le culture come base comune per la pace, lICOM unorganizzazione senza fini di lucro, in gran parte finanziata dalle quote dei suoi aderenti e grazie al sostegno di diversi organismi pubblici e privati. Organizzazione non governativa (ONG), lICOM associato allUNESCO e gode dello status di organismo consultivo presso il Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite. La Segreteria e il Centro dinformazione dellICOM hanno sede a Parigi presso la Maison de lUNESCO e assicurano il coordinamento delle attivit e dei programmi a livello internazionale. Lorganizzazione dellICOM I Comitati nazionali I Comitati nazionali sono le unit fondamentali dellICOM e i principali strumenti di comunicazione fra i suoi soci. AllICOM fanno capo 116 Comitati nazionali di tutto il mondo. Ogni Comitato nazionale cura gli interessi dellICOM a livello nazionale, rappresenta i suoi soci in seno allICOM e contribuisce alla realizzazione dei programmi dellICOM. Le Organizzazioni regionali Alcuni Comitati nazionali si sono riuniti in Organizzazioni regionali per dare pi forza alla propria azione. Esistono 7 Organizzazioni regionali: ASPAC - Asia & Pacific; CIAO - West Africa; ICOMAC - Central Africa; ICOM-ARAB; ICOM-EUROPE; ICOM-SEE; LAC - Latin America & Caribbean

Presidente Daniele Jall Referente Luca Baldin Via San Vittore, 21 20123 Milano Tel./Fax 02 4695693 info@icom-italia.org www.icom-italia.org

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ICOM International Council of Museum Comitato Nazionale Italiano (Icom Italia) I Comitati internazionali I soci dellICOM partecipano ai lavori dei 30 Comitati internazionali, al cui interno si perseguono i principali obiettivi dellAssociazione: scambio di informazioni scientifiche; elaborazione di norme professionali; adozione di regole comuni e di raccomandazioni; realizzazione di progetti comuni. I Comitati internazionali hanno carattere esclusivamente professionale, si incontrano ogni anno e pubblicano regolarmente i risultati del loro lavoro. Tutte le informazioni sui Comitati internazionali e sulle loro attivit sono reperibili alla pagina web: http://icom.museum/international-f.html Le Organizzazioni internazionali affiliate Alcune organizzazioni internazionali hanno voluto collegare le loro attivit a quelle dellICOM. Pur conservando la propria autonomia, 14 organizzazioni si sono associate su progetti specifici, contribuendo in tal modo ad ampliare la gi vasta rete internazionale dellICOM. ATTIVITA Il Comitato Nazionale Italiano, noto anche come ICOM Italia, si propone inoltre di importare nel nostro Paese il dibattito internazionale sulla museologia e nello stesso tempo di esportare le idee e le metodologie elaborate in Italia per garantire una corretta gestione del patrimonio culturale e delle istituzioni museali. Ogni anno ICOM Italia organizza oltre alla propria assemblea nazionale, la Conferenza Nazionale dei Musei dItalia e Museitalia forum nazionale di Museografia e Museotecnica, oltre a numerosi altri momenti di approfondimento e formazione.

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COMANDO CARABINIERI TUTELA PATRIMONIO CULTURALE


LA STORIA Il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale stato istituito nel 1969, precedendo in tal modo di un anno la Convenzione UNESCO di Parigi del 1970, con la quale si invitavano tra laltro gli Stati Membri ad adottare le opportune misure per impedire lacquisizione di beni illecitamente esportati e favorire il recupero di quelli trafugati, nonch a istituire uno specifico servizio a ci finalizzato. Il Comando, inserito funzionalmente nellambito del Ministero per i Beni e le Attivit Culturali, svolge compiti concernenti la sicurezza e la salvaguardia del patrimonio culturale nazionale, attraverso la prevenzione e la repressione delle connesse, molteplici attivit delittuose. Il particolare settore di tutela un comparto di specialit che stato affidato allArma con Decreto del Ministero dellInterno del 12 febbraio 1992; con successivo decreto del 28 aprile 2006, il medesimo Dicastero ha confermato il ruolo di preminenza attribuito allArma, con ci individuando il Comando CC T.P.C. quale polo di gravitazione informativa e di analisi a favore di tutte le Forze di Polizia. Il Comando composto da circa 300 militari che hanno una preparazione specializzata acquisita attraverso la frequenza di appositi corsi in Tutela del Patrimonio Culturale, organizzati periodicamente dal Ministero per i Beni e le Attivit Culturali. Lattuale articolazione prevede a livello centrale un Ufficio Comando, organo di staff, un Reparto Operativo per le indagini di polizia giudiziaria (a sua volta suddiviso nelle sezioni Antiquariato, Archeologia, Falsificazione e Arte Contemporanea) e a livello territoriale 12 nuclei con competenza regionale o interregionale, ubicati ad Ancona, Bari, Bologna, Cosenza, Firenze, Genova, Monza, Napoli, Palermo, Sassari, Torino, Venezia nonch una Sezione a Siracusa alla dipendenze del nucleo di Palermo. Il Nucleo Carabinieri TPC di Bari stato istituito, con sede presso il Castello Svevo, il 01 aprile 1995 ed ha una competenza territoriale su Puglia, Basilicata e Molise. LE FUNZIONI E LE ATTIVIT Il Comando CC TPC espleta i suoi compiti per la protezione e la salvaguardia del patrimonio culturale attraverso la predisposizione di peculiari attivit preventive e repressive. Le stesse possono riassumersi in: - prevenzione dei reati contro il patrimonio culturale; - attivit investigativa specialistica; - recupero di beni culturali e oggetti darte; - gestione della Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti (art.85 D.Lgs. 42/2004); - consulenza specialistica a favore del Ministero per i Beni e le Attivit Culturali e dei suoi organi territoriali. Lattivit operativa consiste principalmente nel: - individuare i responsabili dei reati concernenti beni culturali

Comandante Gen. B Giovanni Nistri Vice Comandante Col. Luigi Cortellessa Piazza SantIgnazio, 152 00186 Roma Tel. 06 6920301 Fax 06 69203069 www.carabinieri.it tpc@carabinieri.it Nucleo CC TPC Bari P.zza Federico II, 2 (Castello Svevo) Bari Tel 080 5213038 Fax 080 5218244 tpcbanu@carabinieri.it sba37097@pec.carabinieri.it

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Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale

(principalmente furti, ricettazioni, scavi archeologici illegali, falsificazioni) e deferirli allAutorit Giudiziaria; - recuperare i beni culturali sottratti o esportati illecitamente dal territorio nazionale, estendendone le ricerche anche allestero, nei limiti stabiliti dalle differenti convenzioni e nellambito della cooperazione giudiziaria tra gli Stati, attraverso i Ministeri degli Affari Esteri e della Giustizia, nonch attraverso lINTERPOL, con le Forze di Polizia delle altre Nazioni; - collaborare nella repressione di violazioni alle norme di tutela paesaggistica; - effettuare controlli in occasione di mostre, mercati dantiquariato, sui cataloghi delle pi importanti case dasta, anche on-line, nonch presso antiquari, nei laboratori dei restauratori e degli altri operatori del settore; - svolgere servizi finalizzati alla prevenzione dei reati in aree archeologiche particolarmente sensibili, anche in cooperazione con il Raggruppamento Elicotteri, le pattuglie a cavallo ed altri mezzi dellArma dei Carabinieri. Il Comando CC TPC conduce attivit allestero, non solo nellambito della cooperazione internazionale di polizia, ma anche per: supporto specialistico a operazioni di Peace-Keeping, come in Iraq dal 2003 al 2006; attivit di formazione di operatori di polizia e delle dogane di Stati che lo richiedano; consulenza al Ministero per i Beni e le Attivit Culturali per le attivit volte alla restituzione di reperti archeologici appartenenti al patrimonio nazionale ed esposti in Musei e collezioni private stranieri. Sin dagli anni 80, il Comando si avvale di un potente strumento di ausilio alle indagini di polizia giudiziaria: la Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti, prevista da ultimo dallart. 85 del Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, che contiene informazioni sui beni da ricercare di provenienza sia italiana sia estera ed informazioni circa gli eventi delittuosi collegati: in essa sono informatizzati oltre 118.000 eventi, oltre 2.870.000 oggetti, con oltre 318.000 immagini. Essa costituisce, grazie anche allutilizzo di sofisticata tecnologia informatica, punto di riferimento per tutta lArma e per le altre Forze di Polizia italiane ed estere e consente, tra laltro, di compiere una attenta analisi del fenomeno furti delle opere darte, cos come di altre tipologie delittuose, fornendo indicazioni specifiche idonee ad indirizzare con maggiore precisione lattivit preventiva e investigativa dei vari reparti. La stessa, alimentata giornalmente: strutturata in moduli che consentono da un lato, linserimento e la ricerca di eventi, persone, oggetti e le loro relazioni, dallaltro lelaborazione di statistiche; impostata su interfaccia WEB e supporto multilingua, consente modalit di ricerca visuale e capacit di georeferenziazione degli eventi; interagisce in tempo reale con palmari e personal computer portatili, agevolando la redazione di rapporti/schede sul luogo dellintervento e la consultazione e lalimentazione diretta. Per quanto attiene specificatamente alla funzione di comparazione delle immagini, un software di indicizzazione le analizza assegnando loro unimpronta sulla base di definite informazioni, quali il colore, il contrasto, la forma e la trama. Relativamente alla georeferenziazione degli eventi, un apposito programma consente: - il posizionamento delle entit sul territorio in base al collegamento tra dati alfanumerici e geografici, nonch l individuazione di zone a rischio e dei percorsi legati alla criminalit; - la rappresentazione grafica di tutte le connessioni logiche tra le informazioni censite, integrandole con dati locali e remoti attinti per fini investigativi e tabulati telefonici (societ italiane). Tale efficace strumento consente altres una concreta interoperabilit con le altre Forze di Polizia e altri Istituti, quali le Soprintendenze e gli Uffici Esportazione, che potranno a breve consultare alcuni campi del database e pertanto usufruire di un pi ampio e specifico servizio, e la Conferenza Episcopale Italiana (CEI), che ha concesso un utilis-

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simo accesso privilegiato al suo database informatizzato, a integrazione degli items inseriti nella Banca Dati del Comando. Lo sviluppo dellattivit investigativa, labbattimento delle barriere doganali nellambito dellUnione Europea, nonch una sempre maggiore facilit di movimento di persone e merci a livello transnazionale, ha suggerito al Comando di utilizzare le eccezionali potenzialit offerte dalla rete Internet per diffondere in qualsiasi parte del mondo le informazioni relative ai beni culturali sottratti, cos che da tempo vengono monitorati i principali siti di e-commerce dedicati ai beni culturali. La stessa rete infine utilizzata per la diffusione di informazioni utili alla cittadinanza. Il Comando cura la pubblicazione del bollettino Arte in Ostaggio contenente le riproduzioni fotografiche dei pi importanti beni da ricercare, corredate dei dati necessari per lindividuazione. Distribuito gratuitamente in Italia ed allestero, con la venticinquesima edizione ne terminata la stampa, poich, a vantaggio di un pi rapido e tempestivo aggiornamento, le medesime informazioni sono ora facilmente consultabili on-line sul sito istituzionale (www.carabinieri.it), raggiungibile anche attraverso il sito del Ministero per i Beni e le Attivit Culturali. Sul sito infatti presente un ben strutturato motore di ricerca attraverso il quale possono essere consultati circa 14.000 beni culturali di valenza artistica tra beni archeologici, dipinti, sculture, oggetti chiesastici, beni librari, estratti dalla Banca Dati del Comando. Peraltro nello stesso database i cittadini possono accedere ad un cospicuo elenco di immagini e di descrizioni di beni archeologici saccheggiati durante i due conflitti bellici avvenuti negli ultimi anni in IRAQ, oltre che avvalersi di link diretti sul sito UNESCO dedicato alle Red list di Paesi a rischio. Per facilitare la consultazione di tali informazioni e favorire il recupero dei beni culturali da ricercare, il data-base e le pagine web del Comando sono in corso di duplicazione in lingua inglese, nonch in atto una loro ulteriore implementazione per offrire al cittadino e alle associazioni di categoria la possibilit di consultare un sempre maggior numero di beni culturali. Nellapposita sezione tematica del sito www.carabinieri.it (Beni dinteresse culturale) sono disponibili consigli per orientare gli utenti che intendano avvicinarsi al mercato dellarte (tra cui un decalogo contro gli incauti acquisti di opere darte contemporanea, redatto con la collaborazione della Galleria Nazionale dArte Moderna) o che subiscano furti di beni culturali. Dal sito inoltre possibile scaricare un modulo Documento dellopera darte - Object ID (vedasi foto) che peraltro pu essere richiesto presso qualsiasi comando dellArma. Compilando questa scheda preventiva, ciascuno pu costituirsi un archivio fotografico e descrittivo dei propri beni culturali, determinante in caso di furto, poich ne consente lagevole informatizzazione nella Banca Dati, in modo da favorire la costante comparazione con quanto giornalmente sia oggetto di controllo. Unopera rubata, infatti, se fotografata ed adeguatamente descritta, pu essere recuperata pi facilmente. Inoltre, per evitare di acquistare un bene culturale trafugato, ovvero per conoscere leventuale illecita provenienza di uno posseduto, il cittadino pu richiedere al Comando o ai Nuclei dislocati sul territorio un controllo presso la Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti. In caso di riscontro negativo il Comando rilascer unattestazione in cui indicato che in quel momento il bene controllato non risulta segnalato tra le opere da ricercare presenti in Banca Dati. Un eventuale esito positivo dellaccertamento dar luogo ai dovuti riscontri di polizia giudiziaria. CONSIGLI RIGUARDANTI I BENI DI INTERESSE CULTURALE Cosa fare in caso di acquisto di beni dinteresse culturale? - Diffidate dei facili acquisti: un prezzo non congruo pu essere indice di una provenienza sospetta o di dubbia autenticit. Inoltre lacquisto di oggetti compiuto in modo

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troppo disinvolto pu configurare il reato previsto e punito dallarticolo 712 del Codice Penale (Acquisto di cose di sospetta provenienza). - Una volta individuata lopera dinteresse, consultate possibilmente gli archivi dellautore per rendervi conto delle quotazioni di mercato. - Pretendete, ai sensi del D.Lgs. n. 42 del 22 gennaio 2004 - Nuovo Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, il rilascio da parte del venditore della copia fotografica dellopera o delloggetto, con retroscritta dichiarazione di autenticit e indicazione della provenienza, recanti la sua firma. - Valutate lopportunit di adottare idonee misure di sicurezza nel luogo ove vengono custoditi i beni. - Custodite le riproduzioni fotografiche in luogo diverso dalle opere. - Compilate il Documento dellopera darte - Object ID. E un modulo concepito dallUNESCO ed elaborato in collaborazione con il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, nel quale si devono riportare i dati identificativi essenziali di qualsiasi bene darte (oggetto, autore, epoca, tecnica e materiale, dimensioni, titolo e descrizione, fotografia). Con esso il possessore di oggetti darte pu costituirsi un proprio archivio fotografico - descrittivo. E bene che sia custodito in luogo sicuro perch in caso di furto pu essere dausilio alle Forze dellOrdine per il suo successivo recupero. - Effettuate il pagamento servendovi possibilmente dei servizi bancari (come bonifico o assegno circolare non trasferibile) e non a mezzo di denaro contante, per conservare documentazione della transazione effettuata. Come evitare di acquistare beni dinteresse culturale falsificati? Il D.Lgs. n. 42 del 22 gennaio 2004 - Nuovo Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio sanziona indistintamente la contraffazione, lalterazione e la riproduzione di un bene culturale. Nello specifico: - la contraffazione consiste nellimitare pedissequamente un opera darte dandole caratteri di autenticit non propri (esempio: la firma dellartista); - lalterazione consiste nel modificare lessenza di unopera originale intervenendo su di essa; - la riproduzione consiste nella moltiplicazione meccanica o nella copia manuale il pi fedele possibile alloriginale. Si distingue dalla contraffazione per la dicitura esposta sul retro (o sul documento che laccompagna) che si tratta di opera copia dalloriginale dellartista. La norma non punisce solamente il falsario, ma anche chi pone in commercio o detiene per farne commercio o introduce nel territorio dello Stato come autentiche, opere contraffatte, alterate o riprodotte, nonch chi, pur conoscendone la falsit, le autentica. Dopo gli anni 60, contestualmente al fenomeno di una sempre pi diffusa mercificazione dellarte, per soddisfare la pressante domanda di mercato dei nuovi ricchi, si percepito un aumento esponenziale del fenomeno delittuoso concernente la falsificazione delle opere darte ed in particolare delle grafiche di Autori contemporanei. Occorre quindi prestare particolare attenzione quando si decide di acquistare beni culturali. Cosa fare in caso di furto? - Procuratevi riproduzioni fotografiche di quanto asportato consultando anche gli album di famiglia, ove potrebbe essere stato fotografato, anche se non in primo piano, loggetto rubato. - Recatevi presso la Stazione dei Carabinieri pi vicina o presso lUfficio di altra forza di Polizia per denunciare laccaduto, portando con voi i Documenti dellopera darte Object ID, compilati a suo tempo per ogni bene, ed ogni altro materiale utile per una accurata descrizione degli stessi. La documentazione verr subito informatizzata nella Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti in modo da favorire la costante comparazione con quanto giornalmente oggetto di controllo.

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Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale

Cosa fare se si viene a conoscenza di uno scavo clandestino? Nel Nuovo Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (D. Lgs. n. 42 del 22 gennaio 2004) prevista unintera sezione per disciplinare le ricerche e i rinvenimenti fortuiti di beni archeologici nellambito del territorio nazionale. Ci dimostra lattenzione sempre costante da parte del legislatore verso la tutela del patrimonio archeologico, che sentito come parte integrante ed elemento costituente della nostra storia e della nostra identit nazionale. Infatti, poich tutto ci che viene rinvenuto nel sottosuolo propriet dello Stato, nessuno pu effettuare ricerche archeologiche senza lautorizzazione del Ministero per i Beni e le Attivit Culturali. Qualora vengano effettuati scavi illeciti, ci che viene ritrovato, per legge, considerato provento di furto in danno dello Stato ed il responsabile subisce le pene previste per quel tipo di reato. Se si viene a conoscenza di scavi archeologici clandestini opportuno informare prontamente il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale oppure le Forze dellOrdine presenti sul territorio per impedire la continuazione del reato. Cosa fare se si rinviene fortuitamente un bene archeologico? - Denunciate il ritrovamento entro ventiquattro ore al Soprintendente o al Sindaco, ovvero allAutorit di pubblica sicurezza. - Provvedete alla conservazione temporanea dei beni rinvenuti, lasciandoli nelle condizioni e nel luogo di rinvenimento. Se si tratta di beni mobili dei quali non se ne possa assicurare la custodia sul posto della scoperta, lo scopritore ha la facolt di rimuoverli per meglio garantirne la sicurezza e la conservazione sino allarrivo dellautorit competente e, ove occorra, pu richiedere lausilio della forza pubblica. - Tenete presente che ai sensi dellallart. 92 del Nuovo Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio previsto un premio per il ritrovamento fortuito sia allo scopritore, sia al proprietario dellimmobile dove avvenuto il ritrovamento, sia al concessionario dellattivit di ricerca autorizzata dal Ministero per i Beni e le Attivit Culturali. Il premio pu essere corrisposto in denaro o mediante rilascio di parte delle cose ritrovate e sar determinato in base alle stime ufficiali effettuate dal Ministero.

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Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale

In Puglia
SINTESI DELLATTIVIT OPERATIVA DEL NUCLEO CARABINIERI TPC DI BARI DA GENNAIO 2005 AL PRIMO SEMESTRE 2009 ATTIVIT PREVENTIVA E DI CONTROLLO - Verifiche sicurezza a musei biblioteche - archivi - Controlli ad aree archeologiche - Controlli ad aree tutelate da vincoli paesaggistici - Controlli ad esercizi antiquariali, commerciali e privati - Beni culturali controllati in banca dati ATTIVIT DI RECUPERO - Reperti archeologici e monete - Beni antiquariali, archivistici e librari FALSI SEQUESTRATI PERSONE DEFERITE ALLA. G. IN STATO DI ARRESTO PERSONE DEFERITE ALLA. G. IN STATO DI LIBERTA STIMA ECONOMICA BENI CULTURALI RECUPERATI/SEQUESTRATI STIMA ECONOMICA FALSI SEQUESTRATI 5132 1955 140 3 201 6.715.646,00 11.317.000,00 20 50 15 57 990

Esempio di modello Documento dellopera darte - Object ID

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ISTITUTI ENTI ASSOCIAZIONI

ACCADEMIA PUGLIESE DELLE SCIENZE


STORIA Fondata nel 1925, nello stesso anno dellUniversit di Bari dalla quale trasse vita ed alimento, lAccademia Pugliese delle Scienze tenne la sua seduta inaugurale il 10 dicembre di quellanno, con lo scopo di perseguire lincremento delle scienze fisiche e morali in Puglia e nellauspicio di raccogliere le forze della migliore cultura pugliese, contribuendo al suo potenziamento in stretto raccordo con il discorso della pi larga comunit studiosa. Suo primo presidente ed animatore fu il Prof. Nicola Leotta, Direttore dellIstituto di Chirurgia della Facolt medica dellUniversit di Bari. Strutturata inizialmente nella sola Classe delle Scienze biologiche e naturali, gi nel 1927 si ebbe una Sezione di Scienze politiche e morali, destinata in seguito a diventare Classe di Scienze morali. Con la fondazione prese lavvio la pubblicazione annuale del Bollettino ed Atti dellAccademia Pugliese delle Scienze. Nella seduta dell11 marzo 1926 vennero redatti ed approvati il primo Statuto dellAccademia ed il primo Regolamento che subiranno nel tempo numerose modifiche. Istituita Ente Morale con Decreto Reale a firma di Vittorio Emanuele III in data 1 marzo 1942. Il rinnovo dello Statuto stato ottenuto con Decreto del Presidente della Repubblica del 21 maggio 1986, a firma del Ministro per i Beni Culturali On.Gullotti. LAccademia non persegue fini di lucro ed ha per scopo lincremento delle Scienze Fisiche, Mediche e Naturali e Scienze Morali nella Regione Puglia. LAccademia Pugliese delle Scienze si inscrive nella tradizione delle altre 28 Accademie attive in Puglia tra Cinque e Seicento, delle quali sei in Bari e dodici nel Salento, seguite poi nellOttocento borbonico ed unitario dalle Reali Societ economiche e dincoraggiamento. Una tale tradizione dimpegno negli studi e nella ricerca, e la consapevolezza di buoni cominciamenti conferiscono pertanto forza alla passione presente e la indirizza ad ulteriori progressi. Con questo auspicio lAccademia ha sempre continuato con il massimo impegno la sua attivit scientifica, curando sempre le iniziative al passo con i tempi, commemorando e ricordando ogni evento storico in numerosi convegni, cicli di conferenze, tavole rotonde, incontri di studio, mostre ed iniziative varie nei vari campi dello scibile. Per meglio ricordare il cospicuo lavoro di questo lungo periodo di attivit, in corso di stampa un volume storico in cui sono riportati in ordine alfabetico lelenco degli accademici, i titoli delle relazioni tenute e pubblicate negli annali, in sequenza cronologica, i discorsi commemorativi di illustri accademici, venuti a mancare nel corso degli anni, alcune relazioni di particolare valenza storica per gli argomenti trattati. A testimonianza delle opere svolte, nella biblioteca sono conservati ben 65 volumi della collana di Atti e Relazioni , con oltre 2300 relazioni. Molte sono state le personalit di spicco del mondo scientifico che hanno avuto lopportunit di trascor-

Presidente: Vittorio Marzi Vice Presidente: Franco Cipriani Tesoriere: Giuseppe Trisorio Liuzzi Villa La Rocca Via Celso Ulpiani, 27 Tel. 080/5443595 Segreteria Amministrativa: Palazzo Ateneo Piazza Umberto I 70122 Bari Tel/Fax: 080/5714578 www.ateneo.uniba.it/accademiapugliese/00_homepage.htm accademia.pugliese@ateneo.uniba.it Data di Costituzione 10 Dicembre 1925 Legge Istitutiva Ente Morale : R.D. 16 marzo 1942 n. 313,1 Statuto Aggiornato R.D. 6 marzo 1986 n.197 Regolamento Interno e del Personale approvato nel 1989 Organi Statutari Presidente, Consiglio Direttivo, Assemblea dei Soci, Collegio dei Revisori dei Conti, Collegio dei Probiviri Legale Rappresentante Vittorio Marzi nato a Bari il 22 Aprile 1934

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Accademia Pugliese delle Scienze

rere alcuni anni in Puglia, di cui hanno conservato un ottimo ricordo ed hanno mantenuto un continuo rapporto di collaborazione. LAccademia sempre pi avverte lesigenza del ruolo regionale e si avvale della stretta collaborazione con le nuove sedi universitarie, istituzioni scientifiche regionali, ad accettare suggerimenti e proposte per meglio impostare le linee programmatiche di attivit di volta in volta pi interessanti, volte ad un pubblico di studiosi e di giovani universitari. LAccademia ha realizzato la stampa del Volume 52 degli Atti e Relazioni in cui vertono tutte le interessanti iniziative culturali tenute nel quinquennio 2001/2005. Nel biennio 2007-2008 lattivit culturale ha riguardato le seguenti tematiche generali: - Personaggi del mondo culturale che hanno operato nel Mezzogiorno dItalia - Citt e territorio , le stesse sono state ampiamente studiate e presentate in conferenze che hanno riscontrato di volta in volta notevole interesse da parte del numeroso pubblico di studiosi, presenti. LAccademia rispettando il ruolo prefissato, intraprende le seguenti iniziative : Organizzazione Seminari di studio e partecipazioni alle Settimane della Cultura promosse dal Ministero per i Beni e le Attivit Culturali. Partecipazioni con il Patrocinio ad incontri di studio su tematiche di attualit spesso itineranti nella Regione Puglia per evidenziare il ruolo culturale dellEnte. Pubblicazioni di Atti inerenti le attivit svolte nei singoli anni accademici, come ultimo, il volume 52 degli Atti e Relazioni . E stato realizzato un Volume storico sugli 80 anni dalla fondazione dellAccademia. Sulla base di queste considerazioni, il programma di attivit culturale dellanno 2008 stato cos realizzato: - 27 febbraio 2008, Inaugurazione dellAnno Accademico, nellAula Magna della Facolt di Giurisprudenza, con la relazione introduttiva del Presidente prof.Vittorio Marzi e la prolusione del Prof. Raffaele COLAPIETRA, della Universit di Salerno, sul tema: Dal banditismo alle insorgenze e al brigantaggio: un filo rosso nella storia del mezzogiorno - 08 marzo 2008: Nellambito delle iniziative del Ministero per i Beni e le Attivit Culturali sul tema generale La Donna nellarte, la Prof.ssa Christina Farese Sperken, dellUniversit di Bari, ha tenuto un Seminario sul tema La pittura dellOttocento in Puglia; - 25-31 marzo 2008: Inaugurazione della X Settimana della Cultura, il giorno 27 marzo 2008, il Dott. Michele Cristallo, Scrittore Giornalista, ha tratto il tema: Nei Castelli di Puglia, al termine della conferenza, nel parco di Villa Larocca si tenuto un concerto musicale a cura del Prof. William Formicola; - 07 aprile 2008, E stata organizzata, in collaborazione dellUniversit di Foggia, una Giornata di Studio, per la presentazione del ponderoso volume Scienziati di Puglia a cura del Seminario di Storia delle Scienze dellUniversit di Bari, in cui sono citati molti scienziati nati nella provincia di Foggia o hanno avuto modo di svolgere la loro attivit di ricerca. - 22 aprile 2008, LAccademico prof. Fernando Schirosi, Ordinario di Letteratura Francese, nellUniversit di Bari, ha tenuto una conferenza, nellambito del progetto sui Personaggi illustri della nostra Regione, sul tema : Giovanni Macchia. Francesista, saggista e critico insigne. - 13 maggio 2008, LAccademico prof. Angelo Caliandro, Ordinario di Agronomia Generale e coltivazioni erbacee, dellUniversit di Bari, ha tenuto una conferenza sul tema: - Le stoppie: Interramento o bruciatura? Aspetti agronomici ed ambientali; - 15 maggio 2008, LAccademia ha organizzato, in collaborazione con il Seminario delle Scienza dellUniversit di Bari, un seminario di studio presso il Politecnico di Bari, invitando il prof. Maurice A. Finocchiaro, Emerito del Dipartimento di Filosofia dellUniversit del Nevada, Las Vegas, a tenere una relazione sul tema In difesa di Copernico e di Galileo. Un approccio galileiano al caso Galileo, al Seminario sono intervenuti numerosi studiosi della Universit di Bari e del Salento. - 27 maggio 2008, LAccademica prof.ssa Ginevra Guanti, Ordinario di Genetica Medica, nellUniversit di Bari, ha tenuto una conferenza sul tema: Ereditariet e Tumori. - 19 giugno 2008, In occasione del 60 anniversario della Costituzione Italiana, lAccademico prof. Paolo Giocoli Nacci, gi Ordinario di Diritto Costituzionale ed Emerito

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Accademia Pugliese delle Scienze

dellUniversit di Bari, ha tenuto una conferenza sul tema: Il modello di Stato delineato dalla Costituzione. - 08 luglio 2008, Il prof. Aldo Luisi, Ordinario di Lingua e Letteratura Latina, nellUniversit di Bari, ha tenuto un seminario di studio sul tema:A tavola con i Romani: tra stranezze ed prelibatezze, al termine della relazione, nel parco di Villa Larocca ne seguita una serata conviviale con la degustazione dei prodotti tipici dellantica tradizione romana. Ad allietare la serata, alcuni studenti di musiche classiche antiche, hanno suonato alcuni brani dellepoca tardo romana. - 27-28 settembre 2008, Giornate Europee del Patrimonio, promosse dal Ministero Beni Culturali, il giorno 27 settembre lArch. Giacomo Martines, ha tenuto una conferenza sul tema: Il Paesaggio: Storia, Restauro, Riqualificazione, per lintera settimana si tenuta aperta la Biblioteca in cui si allestita una Mostra Fotografica dal tema : Puglia, il paesaggio di Nicola Amato. - 21 ottobre 2008, Il Prof. Domenico Ribatti della Facolt di Medicina dellUniversit di Bari, ha tenuto una conferenza sul tema: Angiogenesi e tumori: aspetti storici e prospettive. - 25 novembre 2008, Il Socio Accademico prof. Pietro Sisto, Ordinario di Letteratura Italiana,nellUniversit di Bari, nellambito del ciclo sui - Personaggi illustri della nostra Regione- ha trattato il profilo del pensiero e delle opere di Giuseppe Davanzati: fra letteratura, scienza e devozione popolare. - 19 dicembre 2008, L Accademica prof.ssa Maria Stella Cal Mariani, nellambito dellattivit didattica del Dottorato di ricerca in Storia dellarte comparata,civilt e culture dei paesi mediterranei, ha tenuto un seminario di studio sul tema: Il volto bruno di Maria. Il programma realizzato fino a giugno 2009 il seguente: - 4 Febbraio 2009 Aula Magna Universit degli Studi di Bari- Cerimonia di Inaugurazione Anno Accademico 2009 - Relazione del Presidente e Prolusione del Socio Accademico Prof. Giovanni Natile, Ordinario di Chimica Generale ed inorganica presso la Facolt di Farmacia, sul tema: Quale carburante per lastronave Terra? - 26 Febbraio 2009 Auditorium di Villa Larocca, Conferenza del Prof. Eugenio Scandale, Ordinario di Mineralogia ,presso il Dip. Di Geomineralogia, sul tema la Madonna Odegitria di Bari ed i suoi preziosi ornamenti - 10 Marzo 2009 Auditorium di Villa Larocca, Conferenza del Prof. Lelio Barbiera, Ordinario di Diritto Civile, sul tema Le convivenze paraconiugali - 13 Marzo 2009 Auditorium di Villa Larocca, Presentazione del libro di poesie DIETRO LA TENDA di Angela Aprile. - 18-26 Aprile 2009, Auditorium di Villa Larocca, Partecipazione alla XI Settimana della Cultura (18-26 Aprile) con lo slogan La cultura di tutti, partecipa anche tu , - 21 Aprile 2009 Conferenza del socio Prof. William Formicola, sul tema: I violini della Donazione Bussotti della Pinacoteca Provinciale di Bari: un esempio di restauro conservativo - 23 Aprile 2009 Conferenza della Prof.ssa Christine Farese Sperken, Docente di Storia dellArte contemporanea, sul tema: La scultura monumentale in Puglia nellOttocento e Novecento - 6 Maggio 2009 Auditorium di Villa Larocca, Conferenza del Socio Prof. Pasquale Corsi, Ordinario di Storia Medievale, nellambito del progetto di studio sui Personaggi illustri della nostra regione, sul tema: Michele Garruba: Storico della Chiesa di Bari - 11 Maggio 2009, Aula Magna Giuseppe De Benedictis della Facolt di Medicina e Chirurgia, Presentazione del Volume Scienziati di Puglia: il pre-testo storico - 29 Maggio 2009 Auditorium di Villa Larocca, Conferenza del Socio Prof.ssa Wanda De Nunzio Schilardi, Ordinario di Letteratura Italiana, sul tema: Giuseppe Petraglione: Filologo e Critico pugliese del Primo Novecento - 10 Giugno 2009, Aula Magna del Palazzo Ateneo, Presentazione del Volume storico lAccademia pugliese delle Scienze nel suo Ottantesimo anno dalla Fondazione 19252005, a cura del Prof. Luigi Ambrosi, past Presidente dellAccademia e gi Rettore dellAteneo Barese. - 6 Luglio 2009, Prof. Franco Porsia, Tavole Particolari del Medioevo, nellAuditorium di Villa Larocca.

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ADSI - ASSOCIAZIONE DIMORE STORICHE ITALIANA


Gi da tempo - e di recente con sempre maggiore frequenza le porte delle dimore storiche pugliesi si aprono alla fruizione esterna in occasione di varie manifestazioni, dalla Settimana della Cultura alla Giornata delle Dimore Storiche, alle Giornate Europee del Patrimonio: iniziative basate sulla convinzione per citare recenti slogan del Ministero per i Beni e le Attivit Culturali che La cultura uno spazio aperto e che La cultura di tutti. Le iniziative realizzate dalla Sezione pugliese, in linea con le direttive adottate dallAssociazione su tutto il territorio nazionale, sono state finalizzate allapertura dei palazzi privati ad un pi vasto pubblico; iniziative tese ad ampliare e migliorare la fruizione di beni che rappresentano un segmento importante del nostro patrimonio culturale, fondamentale per la tutela delle nostre tradizioni e della nostra identit. Particolarmente importante per il grande successo di pubblico che registra ogni anno la manifestazione Lecce Cortili Aperti, giunta questanno alla XV edizione, che ricade nellambito della Giornata delle Dimore Storiche; oltre alla visita dei cortili e dei giardini segreti che caratterizzano un cospicuo numero di palazzi signorili della capitale del barocco salentino, il ricco e articolato programma associa concerti, conferenze, presentazioni di volumi, raffinate mostre che destano grandissimo interesse da parte di visitatori di ogni et e provenienza. Uniniziativa che richiama un pubblico cos vasto ed una tale ricaduta in termini dimmagine per il turismo pugliese da aver indotto lAssessorato al turismo della regione Puglia ad una partnership. Anche la Settimana della Cultura e le Giornate Europee del Patrimonio, iniziative istituzionali indette dal MiBAC, rappresentano appuntamenti ormai abituali cui lADSI Puglia collabora organizzando visite guidate a cura dei proprietari di alcune dimore storiche, in cui si organizzano anche incontri e concerti. Grande successo ha riscosso anche la mostra Sulle tracce del passato Immagini di vita, eventi e personaggi in Puglia dal 1850 al 1930 (Bari e Lecce, ottobre 2007 / gennaio 2008) curata dalla storica dellarte Michela Tocci, consigliera di ADSI Puglia, ideata come un viaggio nel passato attraverso le interessanti raccolte fotografiche conservate in molte case private pugliesi e rese in tal modo fruibili da parte di un vasto pubblico. Nella convinzione che la conoscenza rappresenti il migliore strumento per la condivisione di un patrimonio culturale che appartiene alla storia del nostro paese, insieme ad altre iniziative la Sezione pugliese dellADSI ha voluto avviare anche la pubblicazione di una collana monografica dedicata ai Tesori darte e del collezionismo nelle dimore storiche pugliesi: un ulteriore strumento di comunicazione, conoscenza e fruizione dei beni storici, artistici, archivistici, conservati allinterno delle varie dimore teso ad attivare un pi virtuoso rapporto tra pubblico e privato nel settore dei beni culturali, con possibili e esiti per lo sviluppo del turismo. La prima monografia della Collana, edita col sostegno di UBI><Banca Carime, dedicata alla produzione ceramica di Grottaglie nel 700, un tema particolarmente legato alla tradi-

Presidente Aldo Pezzana Capranica del Grillo Largo dei Fiorentini, 1 00186 Roma Tel. 06 68307426 Fax 06 68802930 Sezione Puglia Via P.pi di Savoia, 67 73100 Lecce Tel. /Fax 0832 309581 puglia@adsi.it www.dimorestorichepuglia.it

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Adsi- Associazione Dimore Storiche Italiana

zione artistica del territorio pugliese, ma altrettanto interessanti saranno certo anche le successive monografie, che riveleranno tante altre preziose collezioni e opere darte conservate nelle dimore e testimoni di un passato ricco di storia, arte, cultura da cui non pu prescindere un paese che voglia tutelare la propria identit. Per coinvolgere maggiormente i giovani al problema della valorizzazione del patrimonio architettonico privato, inteso anche possibile risorsa nel mercato del lavoro lADSI Puglia ha bandito anche alcune borse di studio per premiare giovani laureati, autori di tesi dedicate appunto a tematiche afferenti la tutela, la conservazione, il restauro di immobili pregevoli o centri storici della Puglia.

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AIPAI- ASSOCIAZIONE ITALIANA PER IL PATRIMONIO ARCHEOLOGICO INDUSTRIALE


LAIPAI lAssociazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale, fondata nel 1997 da un gruppo di specialisti del patrimonio industriale e da alcune tra le pi importanti istituzioni del settore nel Paese. LAIPAI, coordinata dallattuale presidente in carica prof. Renato Covino, ha sede a Terni. Allinterno dellAssociazione costituita la seziona italiana del TICCIH - The International Committe for the Conservation of the Industrial Heritage. LAIPAI interagisce proficuamente con universit, centri di ricerca, fondazioni, musei, organi centrali e periferici dello Stato (Ministeri, Soprintendenze, Regioni, Province, Comuni, Comunit Montane, Agenzie di promozione turistica e per lo sviluppo locale, ecc.). LAIPAI ha promosso, coordinato e svolto attivit di ricerca avvalendosi di diverse competenze disciplinari e tra i suoi fini vi la promozione di un pi elevato livello di collaborazione operativa e scientifica tra enti pubblici e privati per la catalogazione, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio industriale, per la salvaguardia di archivi, macchine e altre testimonianze della civilt industriale e del lavoro, per la formazione degli operatori e la promozione del turismo industriale. A tale scopo lAIPAI ha stipulato convenzioni con Comuni, Province e Regioni ed ha partecipato a diversi progetti europei per studi, ricerche, censimenti e progetti di valorizzazione riguardanti i manufatti architettonici, lambiente, il paesaggio e le infrastrutture, le fonti documentarie e archivistiche, i macchinari e le attrezzature, i saperi produttivi e importanti aspetti della storia tecnica, sociale ed economica pi direttamente collegati alle vicende del patrimonio industriale. Tra le attivit dellAIPAI vi anche la formazione: lassociazione ha dato un fondamentale contributo alla progettazione ed allattivazione del Master in Conservazione, Gestione e Valorizzazione del Patrimonio Industriale, istituito nel 2002-2003 congiuntamente dallUniversit di Padova (Dipartimento di Storia), dallIstituto Universitario di Architettura di Venezia (Dipartimento di Urbanistica), dalla Prima Facolt di Architettura del Politecnico di Torino (Dipartimento di Progettazione architettonica), in successiva convenzione con le Universit di Ferrara, Perugia, Napoli, Lecce e Cagliari, e dintesa con lIstituto per la Cultura e la Storia dImpresa F. Momigliano (Icsim) di Terni, il Comune di Schio e il Comune di Terni. Si tratta dellunico Master italiano in Archeologia industriale e di unesperienza unica nel suo genere anche a livello internazionale.

Presidente Renato Covino Tel. 339 8613086 Segretario Stefano Ceccarelli Tel. 320 9224338 Tesoriere Gianni Bovini Tel. 328 9172559 Sede nazionale Piazzale Antonio Bosco 3/A 05100 Terni Tel. 0744 407187 -215 - 210 Fax 0744 407468 Sezione Puglia Coordinatore regionale Antonio Monte c/o CNR IBAM Campus universitario Via Monteroni 73100 Lecce Tel. 0832 422209 a.monte@ibam.cnr.it

In Puglia
AIPAI aderente al TICCIH The International Committee for the Conservation of Industrial Heritage

LAIPAI articolata in diciotto sezioni regionali tra cui lAIPAI Puglia, attiva dal 2003 sotto la coordinamento dellarch. Antonio Monte, ricercatore dellIstituto per i Beni Archeologici e Monumentali di Lecce del Consiglio Nazionale delle Ricerche. La sezione regionale pugliese costituita da giovani associati che hanno maturato una formazione specialistica

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Aipai- Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale

nellambito della conservazione e valorizzazione del patrimonio industriale, svolgendo periodicamente attivit di ricerca nel territorio pugliese, specialisti del patrimonio industriale e associazioni locali che promuovono la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale. Dalla sua costituzione lAIPAI Puglia ha intessuto rapporti costruttivi con le amministrazioni locali stipulando protocolli dintesa e convenzioni tra cui il Progetto pilota per la conservazione e valorizzazione del patrimonio archeo industriale pugliese con lAmministrazione Comunale di San Cesario di Lecce (2003), Attivit di ricerca e studi per lindividuazione di itinerari archeologico-industriali del Salento con lAmministrazione Provinciale di Lecce (2005), Conoscenza del patrimonio archeo-industriale della Provincia di Brindisi (2007) con lAmministrazione Provinciale di Brindisi, I beni del patrimonio industriale del territorio di Ugento (Le): il sito industriale di A. Colosso (2008) con lAmministrazione Comunale di Ugento (Le) e Il patrimonio archeologico industriale di San Pietro Vernotico: conoscenza e valorizzazione. Le fabbriche del vino con lAmministrazione Comunale di San Pietro Vernotico (Br) (2008). LAipai Puglia ha curato lallestimento dellecomuseo di archeologia industriale Sistema Filanda Storica di Civita (2006) per la Comunit Montana Italo-Arbreshe del Pollino (Castrovillari) nellambito del Programma Operativo Regionale del Dipartimento Politiche dellAmbiente della Regione Calabria. Tra le consuete attivit lAIPAI Puglia svolge e organizza nel corso dellanno giornate di studi e convegni, tra cui:Monumenti dellarcheologia industriale nel Meridione dItalia. Conservazione, valorizzazione e musealizzazione (2003) a San Cesario di Lecce (Le); Il patrimonio industriale della Puglia. Ricerche, progetti e realizzazioni (2004) a Lecce e San Cesario di Lecce (Le); Il patrimonio industriale. Casi di studio e musei (2005); Museo diffuso, reti museali e musei della produzione industriale (2005); Arsenali porti e fari (2005), a Lecce; Territorio e patrimonio industriale: casi di studio Itinerari di archeologia industriale per un Museo del patrimonio industriale a Maglie (2006) a Maglie (Le); La distilleria De Giorgi a San Cesario di Lecce da opificio a monumento. Conservazione, recupero e valorizzazione (2007); Storiografia del vino primitivo di Manduria tra XIX e XX secolo (2007) a Manduria (Ta); Il patrimonio industriale della Puglia: una peculiare risorsa per lo sviluppo turistico. Il recupero, conservazione e valorizzazione del molino Scoppetta di Pulsano (TA) (2007) a Pulsano (Ta); Le attivit produttive nellAdriatico centro meridionale. Arsenali, porti, fari, cantieri navali e strutture per la pesca (2008); Il patrimonio industriale in Provincia di Brindisi: casi di studio (2008) a Brindisi; Industria alimentare e patrimonio industriale in Terra dOtranto: olio, vino e alcol (2008). LAIPAI Puglia ha inoltre partecipato al XIII International TICCIH Congress 2006, svoltosi a Roma e a Terni dal 14-20 settembre 2006 e organizzato dallAIPAI Nazionale, al Convegno di studi Porti, fari e centri storici organizzato dallAmministrazione Comunale di Brindisi e promosso dal Ministero per i Beni e le Attivit Culturali nellambito della VIII settimana della Cultura (2006) a Brindisi, al convegno su Archeologia Industriale in Puglia passando per Foggia organizzato dallAmministrazione Provinciale di Foggia e promosso dal Ministero per i Beni e le Attivit Culturali nellambito della X settimana della Cultura (2008) a Foggia. LAIPAI Puglia ha curato lesposizione di mostre come Il patrimonio archeologico industriale di San Pietro Vernotico: conoscenza e valorizzazione a San Pietro V.co (Br), 2008; il patrimonio industriale della provincia di Brindisi, Brindisi, 2007. LAIPAI Puglia ha collaborato alla mostra documentarie e fotografica Memorie di vite. Dal palmento allo stabilimento. Edifici, siti e macchine per la produzione vinicola, patrocinata dallamministrazione comunale di Lecce, Amministrazione Provinciale di Lecce, Regione Puglia, Ministero per i Beni e le Attivit Culturali, esposta a Lecce, 2008; Portus Lupiae. Dal Porto Adriano al Faro di San Cataldo. Metamorfosi e trasformazioni della marina di Lecce dallet romana ad oggi, San Cataldo (Lecce) 2008. La sezione regionale dellAIPAI ha ospitato e organizzato pi volte le attivit della summer school nellambito del master in Conservazione, gestione e valorizzazione del Patrimonio Industriale.

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ANA - ASSOCIAZIONE NAZIONALE ARCHEOLOGI


La realt archeologica in Italia si sviluppata in senso autonomo, senza che il legislatore labbia mai realmente regolamentata. Mentre il bene culturale tutelato da un accurato apparato legislativo di lontana tradizione, gli archeologi (nella medesima situazione sono i demoetnoantropologi, gli storici dellarte, i bibliotecari e gli archivisti) non hanno normative che ne regolamentano gli ambiti dinteresse, le modalit lavorative e, cosa ben pi grave, che ne definiscano lidentit professionale. Mentre nellimmaginario comune larcheologo professione nota e rispettata, nella legislazione italiana la medesima professione non in alcun modo considerata, nonostante il macrosistema lavorativo ormai esistente e radicato nel territorio. LAssociazione Nazionale Archeologi, costituitasi nel 2005, rappresenta la principale associazione di categoria degli archeologi italiani. LAssociazione registra una diffusa presenza nazionale con una particolare concentrazione nelle regioni centro-meridionali. LAssociazione impegnata, principalmente, per ottenere il riconoscimento istituzionale e la regolamentazione della professione di archeologo per le migliaia di specialisti, provvisti degli adeguati requisiti accademici e professionali, che in Italia lavorano come collaboratori esterni del MIBAC e delle sue strutture periferiche, delle Universit e di altri enti. LAssociazione opera sia a livello nazionale sia a livello regionale, attraverso tavoli di concertazione con il MIBAC e le sue strutture periferiche, le Universit e le amministrazioni locali, per favorire occasioni dincontro e di dialogo tra tali soggetti e tutti gli archeologi, al fine dindividuare insieme le migliori soluzioni per il riconoscimento della professione e per il rafforzamento delle funzioni pubbliche della tutela, della ricerca e della valorizzazione del patrimonio archeologico italiano. LAssociazione Nazionale Archeologi ha pi volte sottolineato la grave assenza del riconoscimento professionale dellarcheologo. Nonostante la formulazione di proposte e disegni di legge, il legislatore, pur ribadendo la necessit che gli esecutori delle ricerche archeologiche devono possedere requisiti di qualificazione, non ancora giunto alla definizione degli stessi, a tal punto da ritenere non necessario linserimento di tale figura professionale nel Codice dei Beni Culturali (Dlgs 42/2004). Le attivit di ricerca archeologica sono considerate allinterno del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (artt. 88-89) e, limitatamente ai lavori pubblici, disciplinate dalla normativa di settore (DPR 25 gennaio 2000, n. 34) tanto da prevedere, per i soggetti giuridici esecutori di tali interventi (Imprese, Societ, Cooperative), una specifica qualificazione in merito ai requisiti. In Italia, pertanto, Paese che secondo lUNESCO possiede il maggior patrimonio archeologico e culturale al mondo, per fare larcheologo non necessario alcun requisito accademico e professionale specifico. Una carenza normativa che provoca anomalie e difficolt nel mercato del lavoro professionale e che, in assenza di regolamentazione, determina nei confronti dei professionisti qualificati una scorretta concorrenza a favore di soggetti non qualificati e di professionalit prive di competenze specifiche, scel-

Presidente Tsao Cevoli Sede legale Via Depretis, 102 80133 Napoli Sede operativa Via Salvatore Tommasi, 67 80135 Napoli associazione@archeologi.org www.archeologi.org Vicepresidente nazionale Sabrina Mutino www.archeologi.org puglia@archeologi.org sabrina.mutino@beniculturali.it

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ANA - Associazione Nazionale Archeologi

ti a discrezione. Si formulano rapporti di lavoro di tipo subordinato, che possono variare da regione a regione, svolti per conto di Soprintendenze, Societ, Cooperative, Imprese di costruzione, Studi professionali, spesso con pagamento a giornata, vincolati alla presenza fisica in cantiere e agli orari del cantiere stesso. Gli archeologi possono essere incaricati sia direttamente dai committenti (Ministeri, Comuni, Enti pubblici), dalle stazioni appaltanti (Societ partecipate) o da eventuali General contractors, situazione che si verifica spesso nelle regioni meridionali, sia in parasubordinazione o con P. IVA, da Societ o Cooperative subappaltatrici. Lindagine statistica condotta dellAssociazione, ha rilevato che la maggior parte degli archeologi impegnata in cantieri dinterventi infrastrutturali (metropolitane, TAV, lavori di urbanizzazione, oleodotti, metanodotti, ecc.), quasi la met (45%) come collaboratore di Societ o Cooperative, inquadrati con contratti di tipo parasubordinato (Co.Co.Pro, P. IVA, ecc.). Pochi gli archeologi assunti con contratti di tipo subordinato, nella maggior parte dei casi a tempo determinato e in pochissimi casi a tempo indeterminato, questi ultimi concentrati per lo pi nelle regioni a statuto autonomo, come il Trentino Alto Adige. Una professione, quindi, caratterizzata da una precariet consolidatasi nel tempo. Larcheologo tipo in Italia in prevalenza di sesso femminile (72%), ha mediamente 30 anni (oltre il 50% ha tra i 28 e i 32 anni), per met ha conseguito titoli post lauream (specializzazione o dottorato) in Italia e/o allestero. Attualmente, la discontinuit e precariet del lavoro costringe un archeologo su tre (37%) a svolgere parallelamente altri lavori e oltre la met degli archeologi (55%) cambia lavoro entro quattro/cinque anni: tutto ci dopo circa sette/otto anni di formazione accademica e professionale. Lassenza di regolamentazione comporta, inoltre, limpossibilit per gli archeologi di godere dei diritti pi elementari che spettano ad ogni lavoratore, come quelli indiscutibili della sicurezza nel luogo di lavoro, della malattia e maternit retribuite, degli indennizzi di disoccupazione nei periodi di sospensione dei cantieri o tra un contratto e laltro. Proprio a causa dellatipicit degli incarichi, gli archeologi, che versano al Fondo Gestione Separata dellINPS una parte del proprio reddito, che nel caso dei lavoratori con P. IVA corrisponde ad un quarto del reddito (25%) e un indennizzo aggiuntivo per la maternit/paternit (0,72%), molto spesso non hanno alcun diritto di trattamenti previdenziali. Si tratta di un grave vuoto legislativo, incompatibile, tra laltro, con il quadro normativo comunitario, che prevede modalit di riconoscimento professionale eguali per tutti gli Stati della Comunit Europea. Si sottolinea, inoltre, la contraddizione con il nuovo assetto gestionale dei Beni Culturali in Italia, che prevede il coinvolgimento sempre maggiore di operatori e risorse privati in collaborazione con gli organi ministeriali e gli enti locali. Problematiche che lAssociazione Nazionale Archeologi, in linea con quanto definito nel I Congresso Nazionale, svoltosi a Pompei il 3 Marzo 2007, ha sollevato ed imposto allattenzione dellopinione pubblica e delle istituzioni il 14 Giugno 2008, nellambito della I Manifestazione nazionale di Roma, che ha visto per la prima volta scendere in piazza centinaia di archeologi provenienti da tutta Italia. A seguito della I Manifestazione nazionale degli archeologi, il 5 agosto 2008, stata depositata dal PD una proposta di legge che, proponendo un emendamento al Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, prevede listituzione di elenchi/registri presso il MIBAC al fine di riconoscere e regolamentare le figure professionali che operano nel settore dei beni culturali. La proposta, firmata dai deputati della Commissione Lavoro, Attivit Produttive, Bilancio, Giustizia e della Capogruppo PD in Commissione Cultura, stata il frutto di una discussione aperta con le Associazioni di categoria che ne hanno condiviso il testo con documenti pubblici.

In Basilicata

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In Puglia
In un panorama internazionale sempre pi attento alla salvaguardia delle diversit culturali (Convenzione UNESCO 2005) e sensibile al tema della conservazione delleredit materiale ed immateriale, che sostanzia le identit culturali collettive (Convenzione UNESCO 2003), la Legislazione italiana riconosce limportanza di tutelare la memoria della comunit nazionale e del suo territorio (ex art. 1, c. 2 D.Lgs 42/2004), ma non stabilisce a chi materialmente questo compito competa. Vale a dire, ad esempio, che le attivit di ricerca archeologica, di cui agli artt. 88-89 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, solo limitatamente ai lavori pubblici sono disciplinate dalla normativa di settore (DPR 25 gennaio 2000, n. 34), che prevede per i soggetti giuridici esecutori di tali interventi (Imprese, Societ, Cooperative) una specifica qualificazione in merito ai requisiti. Per le ricerche archeologiche che non rientrino in questa categoria, sembra invece che in Italia non sia necessario alcun requisito formativo e curricolare specifico, determinando di fatto una deregolamentazione, con forti rischi per il patrimonio e per i professionisti del settore. Daltro canto, la vacanza normativa relativa alla regolamentazione della figura dellarcheologo si scontra, nello stesso Codice Urbani, con la puntuale definizione del profilo professionale, delle competenze e dei requisiti curricolari dei restauratori (art. 29, cc. 6-11). LAssociazione Nazionale Archeologi (A.N.A.) ha pi volte sottolineato la gravit di questa situazione e, tra le sue ultime iniziative, si segnala proprio il lavoro di sensibilizzazione attraverso lorganizzazione della I Manifestazione nazionale degli archeologi a Roma il 14 giugno 2008, che ha portato il 5 agosto 2008 alla deposizione di una proposta di legge ad emendamento del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, firmata dai deputati delle Commissioni Lavoro, Attivit Produttive, Bilancio, Giustizia e della Capogruppo PD in Commissione Cultura. La proposta di legge Madia, Samperi, Ferranti,Tenaglia, sulle Modifiche al codice dei BBCC e del Paesaggio, di cui al D.Lgs 22 gennaio 2004, n. 42, in materia di professioni dei beni culturali, prevede infatti listituzione di elenchi/registri presso il MiBAC, al fine di riconoscere e regolamentare le figure professionali che operano nel settore. Sebbene lorgano preposto alla tutela del patrimonio sia il Ministero per i Beni e le Attivit Culturali, questultimo, per esercitare le sue funzioni, si avvale di una nutrita schiera di collaboratori esterni, che operano sul territorio con incarico diretto da parte delle Soprintendenze, degli Enti pubblici, delle stazioni appaltanti (Societ partecipate), o per conto di eventuali General contractors, Societ o Cooperative subappaltatrici, in parasubordinazione o con P. IVA. In realt, il trend della esternalizzazione ha investito anche il settore della valorizzazione e si assiste ad una gestione dei musei pubblici, compresi quelli statali, sempre pi aperta a forme diverse di partecipazione. Il coinvolgimento di queste figure professionali esterne al Ministero, pone il problema di una loro definizione puntuale, nella misura in cui il campo nel quale esse operano costituisce quanto di pi pubblico sia previsto dalla stessa Costituzione, vale a dire il diritto di ciascun cittadino di fruire del patrimonio culturale della propria comunit nazionale. Uno dei principali fronti di impegno dellA.N.A. volto, dunque, ad ottenere il riconoscimento istituzionale, la definizione del percorso formativo e la regolamentazione della professione di archeologo per contrastare limpiego di figure professionali ibride, prive di una formazione specifica e, di converso, per tutelare gli specialisti provvisti degli adeguati requisiti accademici e professionali, che in Italia lavorano come collaboratori esterni, non soltanto delle Soprintendenze, ma anche presso le Universit e gli altri Enti. LAssociazione opera, sia a livello nazionale che a livello regionale, attraverso tavoli di concertazione, per favorire occasioni di incontro e di dialogo tra i soggetti erogatori e gli archeologi destinatari dei diversi incarichi, sui temi delle competenze e delle relative retribuzioni. Per la verit, a partire dagli anni Novanta dello scorso secolo, si puntato molto alla implementazione della fruizione pubblica, con i cosiddetti servizi aggiuntivi, nella convinzione forse un po ingenua che la risorsa culturale potesse essere sfruttata in quanto tale. Si sono conseguentemente sviluppate una serie di indagini riguardanti il mercato dei consumatori dei beni culturali, in coincidenza con lesplosione della cosiddetta cultura di massa, quello che invece mancato, stata una analisi del mercato del lavoro, in un settore che vede unirrazionalit assoluta tra lofferta e la domanda, non tanto in termini numerici, 234

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quanto nellarticolazione delle risorse umane preposte ai diversi compiti, sia nel pubblico che nel privato; in assenza, per di pi, di una Commissione Tecnica di controllo, nonch di albi professionali degli archeologi, ma anche degli storici dellarte, dei demoetnoantropologi, dei bibliotecari e degli archivisti. La potenziale disgiunzione della valorizzazione dalla tutela, con laffidamento alle Regioni delle funzioni di gestione, ha poi contribuito alla confusione dei ruoli e ad una diversificazione del quadro professionale nazionale, con le immaginabili conseguenze per la realt meridionale. Gli archeologi sono tra i pi numerosi in questo ambito; entro tale definizione vengono ricompresi, infatti, professionisti dalle diverse specializzazioni e competenze che, in prima istanza, lA.N.A. si occupata di censire a livello nazionale nel 2005, anno della sua costituzione. Da quella indagine emerso che la tipologia lavorativo-contrattuale pi diffusa quella di tipo parasubordinato (Co.Co.Pro, P. IVA, ecc.), in qualit di collaboratore di Societ o Cooperative, per lo pi in cantieri di interventi infrastrutturali (metropolitane,TAV, lavori di urbanizzazione, oleodotti, metanodotti, ecc.); pochi sono risultati gli archeologi assunti con contratti di tipo subordinato, per la maggior parte a tempo determinato e, in rarissimi casi, a tempo indeterminato, per lo pi nelle regioni a statuto autonomo. Il dato della precariet si collega poi alla discontinuit, che porta gli archeologi prima a svolgere parallelamente altri lavori (37%), infine a preferirli a quello per il quale hanno seguito un lungo percorso di formazione (nel 55% dei casi), con una conseguente grave dispersione delle conoscenze e competenze sviluppate nella pratica professionale. Non sembra un caso che il 72% degli archeologi sia di sesso femminile, con unet media di 30 anni (oltre il 50% tra i 28 e i 32) e che, in assenza dei pi elementari diritti dei lavoratori, come quelli indiscutibili della sicurezza sul luogo di lavoro, della malattia e della maternit retribuite, degli indennizzi di disoccupazione nei periodi di sospensione dei cantieri o tra un contratto e laltro, essi abbandonino entro quattro o cinque anni questo genere di occupazione. Proprio a causa dellatipicit degli incarichi, gli archeologi che versano al Fondo Gestione Separata dellINPS una parte del proprio reddito, corrispondente ad un quarto nel caso dei lavoratori con P. IVA, e un indennizzo aggiuntivo per la maternit/paternit (0,72%), molto spesso non hanno alcun diritto ai trattamenti previdenziali. Attualmente lA.N.A., dotata di uno statuto e di un codice deontologico, rappresenta la pi numerosa associazione di categoria degli archeologi italiani, con una cospicua adesione nelle regioni centro-meridionali, dove il problema della tutela si embrica strettamente con quello delloccupazione, rendendo pi acute e sentite certe tematiche. LAssociazione stata impegnata sin dalla sua istituzione nella sensibilizzazione dellopinione pubblica e delle istituzioni su queste problematiche, organizzando una serie di eventi, quali il I Congresso Nazionale degli archeologi, svoltosi a Pompei il 3 Marzo 2007. In quella occasione, che ha visto la partecipazione attiva di rappresentanti provenienti da tutta Italia, sinonimo di realt lavorative molto diverse tra loro, si sviluppata una dialettica accesa, ma costruttiva. Nella convinzione che un passaggio necessario per il riconoscimento sociale della professione di archeologo sia rappresentato dalla partecipazione collettiva ad un sistema della tutela, lA.N.A. promuove inoltre manifestazioni culturali per la conoscenza e la divulgazione delle attivit di ricerca e valorizzazione dei beni culturali, svolte generalmente da questi professionisti; a tal fine, offre il patrocinio per pubblicazioni scientifiche di argomento archeologico. In una realt dalla notevole estensione territoriale e variegata, come quella pugliese, le Soprintendenze vengono supportate nelle attivit di tutela, ricerca e valorizzazione dai quattro Atenei: di Bari, Foggia, del Salento ed il Politecnico. Lintegrazione con la Regione pu essere dedotta, tra gli altri, da due importanti progetti, quali la realizzazione del Piano Paesistico Regionale, avviato dallAssessorato ai Beni Culturali, in conformit con lart 135 del D.Lgs 42/2004 e successivi aggiornamenti; inoltre, in stretta connessione con questo, la Carta dei Beni Culturali, promossa dallAssessorato allAssetto del Territorio, in collaborazione con lAssessorato ai Beni Culturali della Regione, in corso di realizzazione da parte delle quattro Universit citate e della Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici, con il coordinamento di R. Martines e G. Volpe, socio onorario dellA.N.A. sin dal 2006. Tanti sono gli archeologi impegnati nella Regione ed crescente lattenzione, anche da parte delle istituzioni, nei confronti delle problematiche lavorative di questa categoria, cui forse in passato nuociuta soprattutto lassenza di una coscienza professionale che superasse gli steccati disciplinari. 235

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Nel 1949 un gruppo di archivisti di Stato diede vita allattuale ANAI con la finalit di contribuire alla salvaguardia del patrimonio archivistico nazionale, gravemente danneggiato dagli eventi bellici. Dal 1967 lANAI fonda una propria rivista scientifica e avvia una serie di altre pubblicazioni e iniziative di studio e ricerca. Con listituzione del Ministero per i beni culturali (1975), nel quale confluisce anche lamministrazione archivistica statale, la professione archivistica si va sempre pi estendendo, nel settore statale e soprattutto nei settori degli enti locali, delle istituzioni culturali, delle imprese e delle banche. Cos nel 1988 lANAI riform il proprio statuto, aprendo maggiormente la partecipazione a queste categorie e creando proprie sezioni distinte per ciascuna regione. Scopi Statutari Lassociazione non ha fini di lucro e ha come scopi statutari di promuovere lo studio delle questioni inerenti agli archivi, di contribuire alla tutela, conservazione, valorizzazione e promozione del patrimonio archivistico, di favorire le relazioni degli archivisti fra loro e con i colleghi stranieri, di affermare la funzione culturale degli archivisti e il loro ruolo nella gestione e nellorganizzazione di enti pubblici e privati, di promuovere iniziative scientifiche e tecniche e di tutelare la professionalit degli archivisti, anche mediante istituzione di albi professionali. Soci Attualmente lANAI conta circa 1200 soci, fra addetti alla professione archivistica nelle diverse categorie di soci ordinari (archivisti di Stato, archivisti di enti locali, enti pubblici, istituzioni e imprese, liberi professionisti, docenti universitari) e persone giuridiche (enti pubblici e privati possessori di archivi, come regioni, comuni, istituti di credito, istituti culturali, imprese), che possono anche essere soci sostenitori dellassociazione. Sono inoltre soci (straordinari) anche coloro che, pur non appartenendo ancora alle predette categorie, sono in procinto di entrarvi o per i loro interessi culturali e professionali desiderano partecipare alle attivit dellassociazione. ORGANIZZAZIONE Organi statutari Gli organi nazionali dellANAI sono lAssemblea Nazionale, il Consiglio Direttivo Nazionale eletto dallAssemblea, il Presidente del quale rappresenta lAssociazione, il Collegio dei Probiviri e quello dei Sindaci. Lassociazione si articola inoltre in sezioni regionali, ciascuna delle quali dotata di propria assemblea e consiglio direttivo regionale.

Presidente Isabella Orefice Via G. Bazzoni, 15 00195 Roma Tel. - Fax 06 37517714 segreteria@anai.org Sezione Puglia Presidente Maria Carolina Nardella Strada Sagges, 3 Citt vecchia Bari Tel. 080 5789463

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ANAI - Associazione Nazionale Archivistica Italiana

ATTIVIT Numerose e continue sono poi le iniziative tecnico-scientifiche dellANAI di cui molte in collaborazione proficua con gli istituti archivistici e con la Direzione Generale per gli Archivi: si organizzano i congressi nazionali incentrati sulle tematiche pi rilevanti del settore ogni quattro anni e numerosi convegni su tematiche tecniche, scientifiche e professionali, sia a livello internazionale, che nazionale, regionale o interregionale attraverso le proprie sezioni. Lultimo convegno internazionale Sport invernali e montagna. Una memoria a rischio,svoltosi a Torino nel maggio 2007, era dedicato agli archivi degli sport invernali; precedentemente, nel maggio 2003, era stato organizzato il convegno La memoria del Cinema. Archivisti, bibliotecari e conservatori a confronto, sulle principali problematiche che esistono per la conservazione e la tutela del materiale cinematografico, film e non film. Dal 2006 lANAI organizza periodicamente Archiexpo, la prima iniziativa del genere in Italia, di carattere scientifico ed espositivo al tempo stesso, dedicata al mondo degli archivi. Nel gennaio 2009 stato presentato il Progetto pluriennale Archivi della Moda del 900, volto al recupero e alla valorizzazione dellimmenso patrimonio della moda italiana contenuto negli archivi del 900, che prevede anche diversi seminari di studio sulle fasi di avanzamento del progetto e su argomenti relativi ai diversi distretti produttivi in varie citt dItalia. Pubblicazioni LANAI svolge una intensa attivit tecnico-scientifica ed editoriale e pubblica una rivista scientifica semestrale, Archivi, un notiziario quadrimestrale, Il Mondo degli Archivi, dal 2006 in versione elettronica, sul web (www.ilmondodegliarchivi.org), congiuntamente con la Direzione Generale per gli Archivi del Ministero per i Beni e le Attivit Culturali e diverse altre pubblicazioni non periodiche, anche curate dalle sezioni regionali. Tutela degli Archivi Politica degli archivi LANAI svolge una costante attivit per proporre e chiedere in sede legislativa e amministrativa misure opportune o modifiche per una migliore organizzazione della tutela e conservazione degli archivi. ATTIVIT INTERNAZIONALI Partecipazione a organismi internazionali LANAI partecipa alle attivit degli organismi archivistici internazionali ed membro del Comitato della Sezione delle Associazioni professionali e del Comitato della Sezione degli Archivi dello Sport del Consiglio Internazionale degli Archivi, organismo nel quale sono rappresentate le diverse istituzioni, associazioni e categorie archivistiche dei Paesi di tutto il mondo; ha contribuito ad elaborare il codice internazionale di deontologia degli archivisti adottato al Congresso di Pechino del 1996. Inoltre lANAI ha organizzato a Firenze la VI Conferenza Europea degli Archivi dal 30 maggio al 2 giugno 2001, manifestazione quadriennale del Consiglio internazionale degli Archivi, in collaborazione con lamministrazione archivistica ed altri enti, con la partecipazione di archivisti dei Paesi europei e di Stati Uniti, Canada, Australia, Giappone, Sud Africa, sul tema Gli archivi dal passato al futuro. Progetto InterPARES Nellambito dellattivit di ricerca, lANAI ha avviato nel 1997 la parte italiana del progetto internazionale di ricerca InterPARES comprendente nove Paesi, sulla conservazione a lungo termine del documento elettronico. Poi lANAI ha partecipato alle attivit del progetto internazionale InterPARES 2, di cui ha pubblicato i risultati finali nel dicembre 2008, e partecipa al proseguimento del progetto InterPARES 3, che ha lo scopo di studiare tutte le problematiche legate ai documenti digitali, dalla nascita alla conservazione.

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GRUPPI DI LAVORO ISAD (G) Si costituito nel 1996 un gruppo di lavoro nazionale misto sulle norme internazionali di standard di descrizione archivistica ISAD (G), che dal 1997 si occupa anche di ISAAR (CPF), che elabora idee e proposte in materia e promuove lattuazione di queste norme in Italia. Recentemente il Gruppo di lavoro delle ISDIAH ha preso in esame la versione ufficiale dello standard approvata a Londra nel 2008 e ha recentemente pubblicato sul sito dellANAI la traduzione ufficiale italiana dello standard. Qualit negli archivi Si formato nel 1997 un gruppo di lavoro sulla qualit negli archivi, che ha elaborato, sempre in collaborazione con lamministrazione archivistica, il documento la Carta della qualit nei servizi archivistici, che, sulla base delle norme ISO/UNI/EN 9000, ha stabilito i criteri fondamentali e gli strumenti per lattuazione degli standard di qualit nei servizi archivistici ed ha avuto anche ladesione di altre istituzioni pubbliche e private. Certificazione Da anni opera questo gruppo di lavoro che, allo scopo di avviare le procedure di certificazione professionale dei soci previste dalle nuove norme nazionali e internazionali, volte a tutelare la professionalit degli archivisti e garantire la qualit degli interventi sui beni archivistici, ha predisposto lo schema di valutazione dei curricoli di studio e specializzazione e dei titoli scientifici e professionali. Tariffario Si costituito nel 1998 il gruppo di lavoro sul tariffario che ha stilato il Tariffario dei lavori archivistici come proposta di regolamentazione per i liberi professionisti relativamente al tema delle tariffe degli operatori archivistici. Dal 2001 il gruppo di lavoro sul tariffario studia inoltre le regole da adottare per la certificazione della professione archivistica, in linea con le indicazioni della Comunit Europea e ha elaborato un prospetto pubblicato nel numero 2/3-2004 de Il Mondo degli Archivi e successivamente nel 2006 su Il Mondo degli Archivi on line. Attualmente allo studio un aggiornamento. Outsourcing Il gruppo di lavoro sullOutsourcing, cio sui problemi tecnici e giuridici posti dalla gestione da parte di terzi degli archivi di enti e imprese, che ha dato vita ad un convegno svoltosi nel 1999, ha prodotto un documento con raccomandazioni per una miglior qualit e sicurezza della gestione, conservazione e tutela di questo tipo di archivi. Fonti orali Dal 2001 il gruppo di lavoro sulle fonti orali affronta le tematiche legate alla raccolta, trascrizione, descrizione, conservazione e utilizzo delle fonti orali. Archivi dimpresa Dal 2001 il gruppo di lavoro sugli archivi dimpresa, GIAI, studia le problematiche della gestione degli archivi dimpresa e degli enti economici, cui stata dedicata, nel novembre 2007, la II Edizione di Archiexpo. Archivi degli Enti Locali Costituito nel 2001, questo gruppo di lavoro si occupa dei profili professionali degli archivisti degli Enti Locali. Archivi delle Regioni Dal 2001 questo gruppo di lavoro studia le principali problematiche inerenti agli archivi regionali, quali lattuazione del protocollo informatico, il regolamento darchivio, il titolario.

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Standard Audiovisivi Nellaprile del 2004 nato questo gruppo di lavoro che si pone lobiettivo di studiare e riordinare gli standard di descrizione e classificazione del materiale audiovisivo e cinematografico. Archivi teatrali Sono iniziati nel 2007 i primi contatti per la realizzazione di questo gruppo che si propone di individuare linee guida e standard di catalogazione per le svariate tipologie di documenti presenti negli archivi teatrali. FORMAZIONE LANAI svolge unintensa attivit didattica ed ha realizzato numerose iniziative di formazione e aggiornamento professionali, come giornate di studio, seminari e corsi. Negli ultimi anni, ad esempio, sono stati organizzati i seguenti eventi di formazione: Gli archivi fotografici: una realt in divenire, Napoli, 20-21 marzo 2006; Larchivio corrente: protocollo informatico e titolari di classificazione, Bologna, 23 maggio 2006; Larchivio di deposito: gestione e selezione dei documenti, Bologna, 24 maggio 2006; Teoria e pratica della descrizione archivistica: standard e buone pratiche, Firenze, 19-20 giugno 2006; La formazione professionale dellarchivista, Erice, 2-4 novembre 2006; Immagini in movimento: quale tutela e quali diritti in Italia?, Roma, 1-2 marzo 2007; Corso base di formazione per riordinatori di archivi,, Prato, 2-4 aprile 2007; Fonti Orali: esperienze di conservazione, integrazione, trattamento, Genova, 24-26 ottobre 2007; Seminario di formazione di base per archivisti, Roma,17-18 giugno 2008; Gestire un archivio comunale, Bologna, 2-3 ottobre 2008; Prevenzione e conservazione dei beni documentari, Roma, 67 novembre 2008; Seminario di formazione di base per archivisti, Napoli, 29-30 gennaio 2009 TUTELA DELLA PROFESSIONALIT LANAI dedica costante attenzione alle tematiche professionali e interviene, sia sul piano tecnico che su quello propositivo, nelle diverse sedi istituzionali per la tutela della professionalit degli archivisti e per il suo riconoscimento giuridico. Albo professionale Per una regolamentazione della professione, lANAI, insieme con altre associazioni dei beni culturali, ha anzitutto elaborato e proposto fin dal 1992 un disegno di legge di definizione delle funzioni professionali e istituzione di albi e ordini per gli archivisti e gli altri operatori dei beni culturali, presentato da parlamentari di diverse forze politiche nelle ultime legislature. LANAI intanto entrata a far parte della Consulta delle Associazioni professionali non regolamentate istituita presso il CNEL. Soci professionisti LANAI ha modificato nel 1999 il proprio statuto, istituendo la categoria dei soci liberi professionisti, per lammissione alla quale sono richiesti titoli culturali e professionali (lavori archivistici) che vengono esaminati da una commissione nazionale di esperti, delineando cos in tal modo una prima forma di albo professionale privato secondo gli orientamenti emergenti sia a livello europeo che nei disegni di legge di riordinamento in materia. CODICE DI DEONTOLOGIA PER LA RICERCA STORICA LANAI ha infine contribuito sostanzialmente allelaborazione del Codice di deontologia per archivisti e utenti nel trattamento di dati a fini di ricerca storica previsto dalla Legge 675/96 e dal D. Lgs. 281/99 nel gruppo ufficiale promotore istituito presso il Garante della privacy e sottoscrivendo il codice stesso, nel quale si adoperata per introdurre misure di garanzia per gli archivi e per gli utenti e di riconoscimento per le responsabilit e il ruolo degli archivisti.

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In Puglia
La Sezione regionale dellANAI Puglia, istituita a seguito della riforma dello statuto dellassociazione nazionale, varata nel 1988, stata sempre caratterizzata da una intensa attivit culturale e di tutela della professione nel rispetto delle finalit enunciate dallo statuto. Nel corso degli anni la Sezione ha lavorato per la realizzazione di momenti di confronto tra gli operatori scientifici e il grande pubblico, concretizzatisi in convegni anche a rilevanza nazionale e in seminari di studio che non hanno affrontato esclusivamente i temi attinenti alla professione e al mondo degli archivi, ma hanno guardato con unottica pi ampia ed aperta ai problemi intersettoriali che riguardano i beni e le attivit culturali e la loro conservazione e valorizzazione senza dimenticare i fornitori specializzati e non. Lattivit della Sezione ha inoltre curato con continuit alcune tematiche che riteneva di particolare rilievo per il mondo degli archivi: la didattica della storia, e laggiornamento in materia di innovazioni tecnologiche nella produzione e conservazione dei documenti. Le iniziative della Sezione, organizzate per lo pi in collaborazione con gli Istituti archivistici della regione, hanno affrontato i temi pi vari non disdegnando di unire a momenti di approfondimento scientifico delle problematiche pi complesse e attuali, momenti di convivialit e di svago musicali e teatrali come pi precisamente si evince dallelenco delle iniziative progettate ed attuate negli ultimi anni: Memoria e storia della chiesa Maria Santissima Annunziata di Modugno, e relativo catalogo a cura di Chiara Manchisi. La mostra organizzata con la collaborazione del parroco don Nicola Colatorti, illustrava la storia della Chiesa di Maria Ss. Annunziata di Modugno. Modugno, Galleria Bona Sforza, 12 marzo 2006-14 maggio 2006. Incontro con lattore Sandro Lombardo In occasione dellincontro, organizzato insieme con il Presidio del Libro di Bitritto-Bitetto-Sannicandro, in collaborazione con la Soprintendenza archivistica per la Puglia, il critico teatrale, Nicola Viesti ha intervistato lattore sui temi affrontati nel suo libro Gli anni felici. Realt e memoria nel lavoro dellattore (Ed. Garzanti - 2005). Nel suo racconto autobiografico lautore esplora il lavoro dellattore, fatto di incontri e di intensi rapporti con i maestri, ma anche costruito su un duro apprendistato e sullo stretto rapporto con letteratura, arti e musica. Bari Citt Vecchia, Palazzo Sagges, 24 marzo 2006 Presentazione del volume Le pi antiche parrocchie dellArcidiocesi di BrindisiOstuni e della diocesi di Oria a cura di Rosanna Savoia Brindisi, Archivio di Stato, 1 dicembre 2006. In collaborazione con lArchivio di Stato di Brindisi Mostra: Tra cielo e mare. Ottantanni di aviazione e industria aeronautica a Brindisi, ricostruzione della presenza a Brindisi dellaviazione militare e civile a partire dalla prima guerra mondiale e la conseguente nascita e poi sviluppo dellindustria aeronautica locale, sino alla fine degli anni 70. Presentazione del catalogo, ricco di documenti inediti e di foto depoca. Brindisi - sala mostre Archivio di Stato di Brindisi, dal 20 - 04 - 2007 al 30 - 05 - 2007. Archivi e riforme. Incontro di studi Biblioteca Provinciale De Gemmis Santa Teresa dei Maschi, Strada Lamberti 4, Bari Citt vecchia, 8 giugno 2007 Nellambito dellIncontro - realizzato con il contributo, tra gli altri, di ANAI Sezione Puglia - stato presentato il volume Riforme in corsaArchivi pubblici e archivi dimpresa tra trasformazioni, privatizzazioni e fusioni. Atti del Convegno di Studi (Bari, 1718 giugno 2004), a cura di Domenica Porcaro Massafra - Marina Messina - Grazia Tat, con la collaborazione di Angela Muscedra, Bari 2006 (Quaderni della Soprintendenza Archivistica per la Puglia, 9), p. 392. 240

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Curricula e didattica laboriatoriale in archivio. Lincontro, organizzato in occasione della Settimana della cultura, in collaborazione con lArchivio di Stato di Foggia e con la Soprintendenza archivistica per la Puglia stato aperto da una lezione introduttiva del prof. Antonio Brusa. Il laboratorio proseguito con altri quattro appuntamenti tenutisi nelle ore pomeridiane presso lArchivio di Stato di Foggia, nel marzo 2008. Foggia- Istituto Tecnico Statale per Geometri E. Masi, 17 marzo 2008. Comunicare gli archivi nellera digitale: Il seminario, svoltosi di concerto con la Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia, stato organizzato in collaborazione con lUniversit degli Studi di Bari con lobiettivo di condividere, integrare e diffondere le risorse archivistiche in rete. Bari, Facolt di Giurisprudenza, Aula A. Moro, 12 giugno 2008. Presentazione di Il Tavoliere junior gioco didattico: Realizzato da Maria C. Nardella e Pasqualina Alberta utilizzando una pianta del XVII secolo del Tavoliere di Puglia, il gioco destinato a docenti e studenti della Scuola media inferiore e del biennio della Scuola media superiore. La presentazione del gioco stata curata dallArchivio di Stato di Foggia in collaborazione con la Soprintendenza archivistica per la Puglia e con la Sezione Puglia dellANAI. Hanno presentato il gioco didattico il prof. Antonio Brusa e il prof. Saverio Russo, rispettivamente dellUniversit degli Studi di Bari e di Foggia. Foggia, Archivio di Stato di Foggia - 29 settembre 2008. I Petroni a Bari Il seminario, durante il quale sono intervenute due funzionarie della Soprintendenza, Maria Giuseppina DArcangelo e Angela Muscedra, ha visto la partecipazione di dirigenti scolastici, di professori universitari e di esponenti della famiglia, rappresentata dal professor Nicola Cufaro Petroni. Bari Citt Vecchia, Palazzo Sagges, 10 ottobre 2008. Archivi di Puglia on_line. Il seminario si svolto presso lArchivio di Stato di Bari in collaborazione con la Soprintendenza archivistica per la Puglia, la Provincia di Bari, il CNI e Meridiana Archivi Puglia. Bari Cittadella della cultura, Auditorium dellArchivio di Stato di Bari, via P. Oreste 45, 5 novembre 2008. Seminario La donna tra oriente e occidente Nel corso della giornata di studi, realizzato dalla Sezione, dalla Soprintendenza Archivistica in collaborazione con la Direzione Regionale BCP della Puglia, lUniversit degli Studi di Bari, lAssociazione Donne Democratiche Iraniane in Italia, la Consulta femminile di Molfetta, lUnione donne in Italia (UDI), il tema stato affrontato dagli interventi di professori universitari responsabili delle associazioni che si occupano in Italia dei problemi delle donne e da Sholeh Sharzad, presidente Associazione donne democratiche iraniane in Italia. Bari Citt Vecchia, Palazzo Sagges, 16 aprile 2009. DallArchivio dellepistolario alluomo conferenza di Maria Pia Pontrelli sulle: Lettere damore di Guido Gozzano e Amalia Guglielminetti. Letture sceniche di Rino Bizzarro e Anna Brucoli Proiezione di cortometraggi dallo spettacolo Lidea di un amore di Carola Benedetto, regia di Emilia Tiso (Gruppo Il Cerchio di Torino). Interventi di Carola Benedetto e Susanna Paisio Bari Citt Vecchia, Palazzo Sagges, 22 aprile 2009.

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ASSOCIAZIONE ITALIANA BIBLIOTECHE - PUGLIA


Presidente Mauro Guerrini c/o Biblioteca nazionale centrale Viale Castro Pretorio, 105 00185 Roma Tel. 06.4463532 Fax 06.4441139 Sezione Puglia Presidente Franco Mercurio direttore@bibliotecaprovinciale.foggia.it

Le biblioteche censite in Puglia dallICCU, lIstituto Centrale per il catalogo Unico, sono circa settecento. Si tratta di una costellazione di strutture pubbliche e private, piccole e grandi distribuite in modo omogeneo su tutto il territorio pugliese: biblioteche antiche e biblioteche giovanissime, biblioteche in sedi storiche e biblioteche in sedi modernissime. Tutte per accomunate dalla necessit di fornire un servizio di informazione in grado di soddisfare il raffinato ricercatore, il sofisticato lettore forte, il ragazzo che studia, i bambini, gli anziani, i portatori di handicap. Meno quantificabile il dato relativo ai bibliotecari impegnati. LAssociazione Italiana Biblioteche presente in Puglia in modo organizzato dal 1948 ed oggi raccoglie circa 250 soci, distribuiti sullintero territorio regionale. In questi anni lAssociazione si caratterizzata per essere il pi importante luogo di incontro e di scambio di esperienze per i bibliotecari pugliesi. In modo particolare lAIB impegnata nella formazione e laggiornamento professionale continuo, non sottacendo un ruolo attivo nella difesa e nella valorizzazione della professione, soprattutto dove la funzione del bibliotecario molto spesso poco compresa dai decisori politici. Non di meno lazione dellAssociazione si rivolge nei confronti di amministratori locali e di gestori che immaginano le biblioteche ancora come luoghi eminentemente di conservazione e non gi di elemento propulsivo nei confronti della lettura e della valorizzazione del libro. Questa particolare predisposizione dellAIB a svolgere sul territorio una funzione di tutela della professione del bibliotecario ma anche di innovazione delle funzioni della biblioteca di pubblica lettura, ha portato lAssociazione ad essere un interlocutore fondamentale sia per la Regione Puglia che per le Amministrazioni locali. In questo ambito si inseriscono importanti aspetti che hanno permesso in questi ultimi anni di colmare molte lacune del sistema bibliotecario pugliese. In primo luogo si tratta degli interventi finanziari scaturiti dallAccordo di Programma Quadro del 2004 che ha consentito interventi finanziari considerevoli sia in termini di dotazione di nuovi arredi che in termini di acquisizione di nuovi materiali. Grazie allAccordo del 2004 sono diventate una realt diffusa regionalmente le sezioni per ragazzi, le sezioni multimediali, le sezioni multiculturali. Si sono fatti interventi sostenuti per laccessibilit in biblioteca per i settori svantaggiati e pi deboli della nostra societ. In questo ordine di idee ha visto uno sviluppo straordinario il progetto nazionale Nati per Leggere che in Puglia ha ottenuto una particolare attenzione da parte delle istituzioni, e segnatamente della Regione, che sta permettendo la sperimentazione della lettura ad alta voce ai bambini in et prescolare su un campione di popolazione infantile pugliese molto esteso, coinvolgendo pediatri, bibliotecari, insegnanti ed associazioni di volontari. Altrettanto importante il rapporto che intercorre fra lAssociazione ed la Direzione generale per i beni librari e gli istituti culturali del Ministero. Si tratta di un rapporto informale che

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Associazione Italiana Biblioteche - Puglia

ha visto negli ultimi anni un impegno attivo dellAIB pugliese nella promozione del progetto Ad ottobre piovono libri. Per i primi tre anni lAIB ha affiancato le iniziative ministeriali sostenendo fra i propri soci e, comunque, nellambiente bibliotecario pugliese le potenzialit di questa iniziativa di promozione del libro e della lettura, unica nel suo genere per la sua vocazione nazionale. E possibile dire che ad ottobre piovono libri divenuto levento di promozione del libro e della lettura pi importante della Puglia con decine di interventi, pensati e realizzati in totale libert ed autonomia, dallintero sistema bibliotecario pugliese. Ma ovviamente la promozione per avere successo ha bisogno di un solido impianto. In questo ultimo decennio lAIB, insieme alla Regione Puglia ed al Ministero, si fatta parte attiva nello sviluppo di una nuova idea di rete. Abbiamo collaborato alla formazione di una pattuglia di giovani bibliotecarie nate intorno al progetto Mediateca 2000, cos come abbiamo svolto una funzione di stimolo nella realizzazione del sistema regionale dei poli SBN, che fino al 2001 si limitava al polo di Brindisi, per estendersi oggi ai poli di Bari e di Foggia, a cui stanno per aggiungersi quelli di Taranto e di Lecce.

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ANCE - ASSOCIAZIONE NAZIONALE COSTRUTTORI EDILI - PUGLIA


In Puglia
LAnce Puglia lorganizzazione che ha per scopo la tutela degli interessi professionali dei costruttori edili, degli imprenditori di opere edilizie ed affini, pubbliche e private, a livello regionale. La rappresentanza dellAnce Puglia, inquadrata a livello nazionale nellAnce (Associazione nazionale costruttori edili), si esplica attraverso lo svolgimento delle funzioni previste dallo Statuto. In particolare, sinteticamente, lAnce Puglia esamina, tratta e coordina i problemi della categoria a livello regionale, assumendo le decisioni che di volta in volta si rendano necessarie e intervenendo presso le Autorit, gli enti e le Amministrazioni per la soluzione degli stessi. Inoltre promuove ed effettua studi, ricerche ed iniziative su materie di interesse della categoria, quindi compie in generale tutti gli atti che in qualsiasi modo valgano a raggiungere i fini sociali. Allinterno di ANCE Puglia sono state costituite quattro Commissioni referenti su quattro tematiche di particolare e rilevante interesse per la categoria: Commissione Referente Opere Pubbliche, Commissione Referente Edilizia e Territorio, Commissione per i Rapporti Interni ed Industria e Commissione Programmazione, Infrastrutture e Fondi Strutturali; questultima necessaria al coordinamento con le istanze regionali di governo ed alla verifica dellattuazione degli investimenti programmati sul territorio regionale. Le suddette Commissioni avranno lobiettivo di individuare, per ciascuna area di competenza, le principali e pi rilevanti problematiche di interesse, approfondendone gli aspetti specifici, ovvero elaborando proposte o suggerendo iniziative. LAnce Puglia si propone come interlocutore verso gli Enti Istituzionali: verso gli Enti Investitori lazione sar mirata ad individuare quelli di particolare interesse per il settore che hanno programmi di investimento, al fine di stabilire contatti ed intese finalizzati ad individuarne i tempi ed i termini degli stessi investimenti per favorirne la conoscenza sul territorio. Con gli Enti Istituzionali, in particolare con gli Assessorati regionali di riferimento saranno organizzati, in base alle indicazioni ricevute dalle Commissioni e dalle Associazioni Territoriali, incontri per risolvere tutti i problemi che di volta in volta si presentano e nellambito del partenariato economico-sociale fornire ogni utile collaborazione nellinteresse della categoria e delle imprese associate. A livello generale, le problematiche sulle quali vi una attenzione particolare sono: i programmi di emersione del lavoro nero per il conseguimento delle pari opportunit, concorrenzialit tra imprese in regola, la richiesta di maggiori infrastrutture, lo snellimento delle procedure tra la redazione del progetto e lesecuzione delle opere e la sicurezza sul lavoro. In definitiva lAnce Puglia deve puntare a far uscire il settore delle Costruzioni dallemarginazione e dalle ambiguit di cui spesso fatto oggetto, rivendicando il ruolo sociale dellimprenditoria edile, il considerevole apporto sulleconomia re-

Presidente Salvatore Matarrese Via D. Marin, 03 70125 Bari Tel. 080 5648816 Fax 080 5028259 ancepuglia@ancepuglia.it

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Ance - Associazione Nazionale Costruttori Edili - Puglia

gionale, mediante opportune occasioni di promozione dellimmagine della categoria e con contributi significativi allattivit legislativa regionale. Capitolo a parte riveste il settore del restauro, volto a tutelare e valorizzare i beni architettonici e storico-artistici, sottoposti al regime del Codice dei beni culturali e del paesaggio, nel quale le nostre imprese operano da tempo con grande professionalit acquisita anche da parte delle maestranze insieme alle Direzioni regionali e alle Soprintendenze di settore. Tale collaborazione si esplica in un confronto continuo con i soggetti istituzionali pubblici e privati che operano nel settore. In allegato alcuni esempi di lavori delle aziende associate.

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ANISA - ASSOCIAZIONE NAZIONALE INSEGNANTI DI STORIA DELL ARTE


LANISA, Associazione Nazionale Insegnanti di Storia dellArte nasce nel 1951; unassociazione disciplinare senza scopo di lucro con sede a Roma e conta oltre 750 iscritti in tutta lItalia. Scopo prioritario dellassociazione la formazione professionale degli insegnanti di storia dellarte, unitamente alla promozione delle discipline artistiche in tutti gli ordini di studi, alla tutela e alla divulgazione del patrimonio artistico. Possono iscriversi allAnisa tutti i docenti di storia dellarte, educazione artistica e arti visive, come anche gli operatori museali, il personale delle Soprintendenze e, in generale, quanti si riconoscono negli obiettivi sotto elencati. - La riqualificazione della professione insegnante, attraverso la pratica costante dellaggiornamento scientifico e metodologico; il riconoscimento del contributo fondamentale e delle responsabilit che i docenti si assumono in qualit di educatori e di custodi della trasmissione dei saperi e dei principi etici; il perseguimento di un sistema meritocratico che valuti i docenti, individuandone competenze e potenzialit; la tutela del sistema scolastico pubblico, quale componente irrinunciabile di una societ pienamente democratica che assicuri a tutti i cittadini il diritto allistruzione; la difesa del principio dellautonomia dei docenti sul piano delle scelte metodologiche. - La diffusione delleducazione alle arti e al patrimonio, da intendersi come materia di studio e di riflessione imprescindibile nel sistema educativo di tutti i paesi e dellItalia in modo particolare, ove se ne auspica il sensibile incremento nel quadro orario di tutti gli indirizzi di studio ed in particolare dellistruzione liceale;contributo fondamentale alla crescita etica e culturale di tutti i cittadini in unottica di educazione continua, che si rinnovi ininterrottamente dallet pre-scolare fino allet adulta; strumento di sensibilizzazione che valichi le frontiere geografiche e rafforzi il valore della salvaguardia della memoria di ciascun popolo. - Lo sviluppo dellinnovazione metodologica applicata alleducazione alle arti, attraverso - la diffusione delle sperimentazioni e della progettualit in tutti gli ordini di scuole; - il perseguimento del principio della interdisciplinariet; - il consolidamento dellapproccio storicistico allo studio del linguaggio figurativo, inteso come testimonianza imprescindibile per la comprensione dello sviluppo di tutte le civilt; - il confronto costante tra realt educative diverse, possibilmente in una dimensione di respiro internazionale; - la collaborazione tra scuola e altre istituzioni culturali che, nella societ, contribuiscano alla tutela del patrimonio e alleducazione allarte; - un aggiornamento continuo dei sistemi di trasmissione dei saperi, che si avvalga quanto pi possibile delle moderne tecnologie.

Presidente Clara Rech presidente@anisa.it Referente Maria Antonietta Destro c/o Liceo Ginnasio Statale Torquato Tasso Via Sicilia, 168 00187 Roma Tel/Fax 064402294 m.a.destro@libero.it teresa.calvano@anisa.it www.anisa.it Sezione Puglia Socio di riferimento Vincenzo Velati Via Ricciotto Canudo, 24/R 70123 Bari Tel. 080 5744954

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ANISA - Associazione Nazionale Insegnanti di Storia dell Arte

- Lincoraggiamento verso una politica culturale che tuteli il patrimonio artistico ed il paesaggio dando priorit alla salvaguardia delle radici storiche del nostro Paese, assicurandone lintegrit materiale, la comprensione e la trasmissione alle future generazioni; privilegi la tutela e la valorizzazione delle raccolte museali permanenti, dei monumenti e delle opere darte, rispetto allorganizzazione di eventi provvisori di cui non sia accertata leffettiva valenza scientifica; ponga come proprio obiettivo primario la crescita etica e listruzione di tutti i cittadini, senza distinzioni di sorta. LAnisa intende inoltre promuovere , nellambito nazionale e internazionale, ogni iniziativa volta ad incrementare una pi diffusa conoscenza e coscienza del valore storicoculturale dei beni artistici ed ambientali anche attraverso lattivazione di rapporti con amministrazioni locali, Istituzioni pubbliche e private, Enti, Associazioni (Protocollo dIntesa Miur/Anisa sottoscritto nella sua rinnovata versione lo scorso 16 marzo 2009 tra il Ministro On.Maria Stella Gelmini, e la Presidente Prof.Clara Rech; Protocollo Mibac-Centro dei Servizi Educativi rinnovato il 2-1-2009 tra la Dott.Maria Antonella Fusco, Direttore del Centro per Servizi Educativi del MIBAC. e la Presidente Anisa Prof. Clara Rech. Anisa inoltre dal 2005 membro dellICOM e della CECA. Il Congresso Nazionale dellAssociazione convocato ogni tre anni. Organo di stampa il Bollettino quadrimestrale. Direttore Patrizia De Socio

In Puglia
lAnisa nata (o meglio rinata dopo una prima stagione lontana) alla fine degli anni ottanta, dapprima a Bari, per iniziativa di Vincenzo Velati che organizz e diresse alcuni corsi di aggiornamento per docenti su tematiche specifiche in collaborazione con listituto di Storia dellarte delluniversit di Bari, lIrrsae di Puglia, la Pinacoteca provinciale di Bari, Il C.I.D.I. lIstituto darte Pino Pascali, lAdirt. Questi i principali incontri seminariali allora organizzati. - Conversazioni di storia dellarte, febbraio - aprile 1988; - Temi di storia dellarte, 20-22 aprile 1989; - Arte, avventura di un secolo, marzo 1996; - Le tecniche artistiche, marzo - aprile 1997 Data lesiguit del numero dei docenti di storia dellArte nella provincia lattivit sociale non mai stata intensa e si preferito invece operare in funzione di campagne di sensibilizzazione dellopinione pubblica sulle tematiche della salvaguardia dei beni culturali, la promozione della storia dellarte, la difesa delle poche istituzioni culturali presenti sul territorio: esemplare la vicenda del Museo Archeologico di Bari. Sin dal primo anno di attuazione delle Olimpiadi del Patrimonio (gara a squadre sui temi della storia dellarte, dellarcheologia e della conoscenza dei beni culturali per gli studenti della secondaria superiore, nata nel 2005 -06) liniziativa stata attuata in Puglia presso lIsa Pascali di Bari. Il successo della competizione ha portato questo anno allo sdoppiamento delle sedi di svolgimento a Bari (12 scuole) e Lecce (6 scuole).

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ARCHEOCLUB DITALIA
Archeoclub dItalia onlus un grande movimento di opinione pubblica al servizio dei beni culturali e ambientali. Sorto il 25 febbraio 1971 come Centro di documentazione archeologica ha gradualmente esteso il suo interesse a tutti i beni culturali, di cui promuove la conoscenza, la tutela, la fruizione e la valorizzazione. Con Decreto del Presidente della Repubblica del 24 luglio 1986 n. 565 Archeoclub dItalia divenuto Ente Morale. Dal 26 giugno 2006 iscritta allanagrafe delle Onlus. LAssociazione opera attraverso 210 sedi locali distribuite sul territorio nazionale con 8.500 associati, proponendo nuove forme di fruizione e valorizzazione che trovano il loro punto di forza nellespressione collettiva delle municipalit, volano sociale per una rinnovata, condivisa e partecipata tutela civile del patrimonio storico artistico e archeologico. Le migliaia di attivit nazionali e territoriali realizzate dallassociazione dal nord al sud dItalia in circa 40 anni di storia, rappresentano leffervescenza, la tenacia e la passione di schiere di volontari che tengono alta lattenzione sul patrimonio culturale locale divulgandone la storia, la bellezza, lautorevolezza, lunicit. Ci rende Archeoclub dItalia il luogo naturale di aggregazione per tutti coloro, giovani e meno giovani, che hanno a cuore il futuro del nostro grande patrimonio culturale. Il suo Comitato scientifico composto da Antonio Paolucci, Luciano Marchetti, Mario Torelli, Paolo Sommella, Luciano Canfora, Salvatore Italia, Anna Maria Buzzi, Paolo Peduto, Claudio Mocchegiani Carpano, Guido Vannini, Alessandro Baratta, contribuisce a orientare in termini di qualit le azioni e il lavoro dellassociazione su tutto il territorio nazionale. Strutture specialistiche, accordi, manifestazioni nazionali e territoriali Archeoclub dItalia ha messo a punto tre strutture specialistiche dedicate alla didattica, allarchitettura e alla subacquea: il Laboratorio dellEcologia del Quaternario di Cupramarittima, il Centro di architettura e cultura urbana di Camerino e Marenostrum, con sede a Torre del Greco. Tre eccellenze che, nel loro specifico settore, rappresentano un punto di riferimento per i giovani e gli appassionati e che offrono una variet di attivit e iniziative durante il corso dellanno grazie al buon rapporto con le Universit, le scuole e le altre istituzioni di riferimento del territorio. Ogni anno, da quindici anni, la seconda domenica di Maggio con la manifestazione nazionale Chiese aperte lassociazione rende fruibili almeno per un giorno i monumenti religiosi dItalia appartenenti al patrimonio artistico minore. In tre lustri sono state aperti oltre 2.000 edifici sacri spesso in stato di degrado e di abbandono. Molti di questi sono oggi restaurati, o in fase di recupero. Anche i Campi di ricerca archeologici che Archeoclub dItalia organizza in estate, in collaborazione con le Soprintendenze, rappresentano la mission associativa dedicata alle forze pi giovani. Il principale campo a Venezia, presso lIsola del Lazzaretto Novo che, grazie a 15 anni di attivit, tornata al suo antico splen-

Presidente Clelia Arduini Via del Porto, 13 00153 - Roma Tel. 06 44202250 334 9924242

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ArcheoClub dItalia

dore; altre iniziative sono a Jesi, Mentana, Gravina di Puglia, Loreto Aprutino, Barletta. Nel campo della scuola e della didattica, Archeoclub dItalia veramente allavanguardia: la sua esperienza ultratrentennale, infatti, le ha fatto conseguire nel 2005 il gallone di Ente formatore da parte del Ministero della Pubblica Istruzione permettendo, da parte dei presidenti delle sedi locali occupati nella formazione il rilascio dei crediti formativi per i ragazzi. Si sta ora lavorando sul versate dei crediti per gli insegnanti che partecipano ai corsi organizzati dallassociazione, e alla creazione di un Centro dedicato alla didattica con sede a Foligno i cui volontari sono stati i principali artefici di questo successo. Archeoclub dItalia, inoltre, opera in convenzione con alcune strutture del MiBAC, quali il Vittoriano e lIstituto centrale del Restauro, a Roma; altri protocolli dintesa sono stati realizzati con alcune amministrazioni comunali, specie nel sud dItalia, per la gestioni di antiquaria, siti archeologici e musei civici. In conseguenza di ci stato siglato un documento di collaborazione con lANCI per valorizzare e promuovere il patrimonio storicoartistico dei piccoli e piccolissimi Comuni italiani. DESCRIZIONE ASSOCIAZIONE E ATTIVITA Archeoclub dItalia in Italia LArcheoclub dItalia unassociazione a carattere nazionale,nata come Ente Morale con DPR 24 luglio 1986 n. 565, con finalit di carattere sociale, civile e culturale e senza fini di lucro.

In Puglia
STATUTO DELLASSOCIAZIONE Lart. 1 dello statuto associativo, cos presenta lArcheoclub dItalia: Articolo 1 Costituzione e scopi 1. LArcheoclub dItalia unAssociazione culturale e di volontariato con finalit di carattere sociale, civile e culturale, senza fini di lucro, secondo quanto disposto dalla legge 11 agosto 266, a carattere nazionale, con sede in Roma, ricoonsciuta quale persona giuridica con decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1986 n. 565. 2. LAssociazione persegue i seguenti scopi: a) diffondere fra i cittadini ed, in particolare, fra i giovani e nella scuola, linteresse per i beni culturali e per lambiente; b) assicurare ai propri soci occasioni per il proprio arricchimento culturale; c) concorrere con lo Stato, le Regioni, le Province, i Comuni e gli Enti pubblici e privati, con gli Organi dellUnione Europea e con gli altri Organismi internazionali o comunque Stati esteri, quale associazione di volontariato di cui alla citata legge (), a promuovere la conoscenza, la tutela e la valorizzazione dei beni culturali e dellambiente nazionali ed europei; d) organizzare corsi di formazione professionale e di aggiornamento anche per docenti ed operatori culturali e ambientali. 3. Per il raggiungimento degli scopi di cui al precedente comma 2, lAssociazione si avvale in modo determinante e prevalente delle prestazioni volontarie e gratuite dei propri aderenti. 4. Gli scopi di cui al comma 2 vengono perseguiti dallAssociazione improntando la propria attivit ai principi della qualit nella gestione dellorganizzazione e delle procedure operative. LArcheoclub dItalia, al pari di altre realt associative a carattere nazionale, ha una presenza territoriale molto forte; da Nord a Sud, in piccole e grandi citt, sono numerose le sedi locali di Archeoclub, che rappresentano la vera anima dellAssociazione. E nelle sedi locali, infatti, che si svolge la vita associativa e si concretizza il ruolo sociale e civile di Archeoclub, i cui volontari, ogni giorno, con passione ed entusiasmo si adoperano per programmare e realizzare iniziative ed eventi e dare linfa vitale alla vita culturale allinterno delle proprie comunit e concorrere alla diffusione e valorizzazione del patrimonio artistico, storico e ambientale del nostro Paese. 249

ArcheoClub dItalia

In Puglia
Archeoclub dItalia Sezione di Barletta Presidente Pietro Doronzo Corso Cavour, 96 70051 Barletta Tel. 348 3739839 info@archeobarletta.it

ARCHEOCLUB DITALIA - SEZIONE DI BARLETTA La sede di Barletta presente sul territorio dal 1980, operando costantemente attraverso vari tipi di attivit affinch non venga mai meno lattenzione dei cittadini e delle Istituzioni verso il vasto patrimonio storico artistico - ambientale di cui ricca la citt di Barletta. Attivit: oltre 20 mostre documentarie, 16 pubblicazioni, 4 campi di ricerca archeologica a Canne della Battaglia, dallanno distituzione ha sempre partecipato con proprie iniziative alla Settimana della Cultura e alla manifestazione Chiese Aperte, svolti 3 corsi per la conoscenza del territorio, effettuate varie decine di conferenze e convegni, attivit di politica culturale: scoperte di vari siti archeologici, richiesti e ottenuti vincoli ministeriali, partecipazione ai vari dibattiti cittadini sulla pianificazione, bilanci, programmazione ecc.

PROGRAMMA

FINANZ.

ANNO SETTORE COMUNE

OGGETTO

IMPORTO

IX Settimana della Cultura Castello di Barletta Mag/Sett. 2007

Comune di Barletta

2007

Beni Pittorici

Mostra documentaria. "Pinacoteca Barletta 2.000 Giuseppe De Nittis (BA) una storia infinita"

Chiese Aperte XI Edizione S.Maria del Carmine 12/05/07

2007

Beni Ecclesiastici

Barletta (BA)

Conferenza. "Ricerche archeologiche nell'area della Cattedrale"

Chiese Aperte XI Edizione 13/05/07 S. Maria del Carmine (sec. XIV) e S. Cataldo (sec. XIII-XV) Il Genio della mia terra VII edizione Chiesa del Purgatorio 6, 7, 9 e 10 Luglio

2007

Beni Ecclesiastici

Barletta (BA)

Visite guidate gratuite

2007

Beni Ecclesiastici

Mostra documentaria. "Melchisedek offr Barletta pane e vino" ar(BA) genti sacri a Barletta dal XVII al XX sec.

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ArcheoClub dItalia

Cultura del Turismo Corso per la conoscenza dei Beni Culturali. Feb/Mag 2008

Comune di Barletta

Corso di I e II livello rivolto a operatori ecoBeni Barletta nomici della citt, par2008 2.235 ticolarmente a coloro Culturali (BA) che vivono un contatto diretto con i turisti

Chiese Aperte XII Edizione Conferenza S.Ruggero 10/05/08

"Testimonianze di vita religiosa e civile dalle Beni Barletta fonti di S. Ruggero"; 2008 EcclesiaChiesa e monastero (BA) stici di S. Ruggero: storia e arte

Chiese Aperte XII Edizione 11/05/08 Chiesa San Ruggero (sec. XIIIXVIII)

Beni Barletta 2008 Ecclesia(BA) stici

Visite guidate gratuite

Canne Comune della Battaglia 19/07 di Barletta - 1/08 2008

Scavo archeologico didattico. Campo di Ricerca Beni Barletta Comune di Barletta e 2008 archeoloSoprintendenza dei 4.000 (BA) gici Beni Archeologici della Puglia (terme di San Mercurio) 8.235

IMPORTO COMPLESSIVO

In Puglia
Archeoclub dItalia Sezione di Bitetto (BA) Presidente Luisa Palmisano Via A. Antonucci, 7 70020 Bitetto (BA) Tel./Fax 080 992 4070 - 349 3613692 palmisano.luisa@live.it archeoclub.bitetto@libero.it

ARCHEOCLUB DITALIA - SEZIONE DI BITETTO La Sede di Bitetto dellArcheoclub dItalia, fondata il 22 febbraio 1998 con delibera N. 698, nellarco del suo decennio di vita, senza fini di lucro, ha consolidato unintensa attivit di volontariato per la

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ArcheoClub dItalia

formazione, la ricerca, la tutela, la fruizione e la valorizzazione relativamente ai beni culturali e paesaggistici del proprio territorio, ottenendo importanti risultati. Sicuramente, primo fra tutti, il felice esito della nostra denuncia pubblica sullo stato di degrado in cui versava la chiesa neoclassica de La Maddalena, restaurata con fondi dellU.E., e riaperta questanno dopo essere stata chiusa per circa trentanni. Lazione di recupero fu avviata dai volontari dellArcheoclub nella serata di beneficenza del 18 luglio 1999, con lintervento artistico del compianto Riccardo Cucciolla, e il ricavato fu utilizzato per la prima sistemazione e relativa impermeabilizzazione del tetto delledificio sacro. Dopo innumerevoli sollecitazioni, interventi di sensibilizzazione anche attraverso le maggiori testate giornalistiche della Regione, e una serie di colloqui preparatori allinstaurarsi di una rete di collaborazioni, due anni fa il progetto di restauro stato commissionato dall Arcidiocesi di Bari, con l approvazione della Soprintendenza ai Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Puglia. La chiesa restaurata stata finalmente riaperta al pubblico in febbraio per la Visita pastorale di sua Eccellenza Mons. F. Cacucci, che ha ringraziato pubblicamente lArcheoclub per il suo costante e tenace impegno. In seguito a questo importante successo, la nostra Sezione ha raccolto notevole consenso nellopinione pubblica, spesso distratta o poco informata rispetto alle problematiche del patrimonio culturale, rafforzando cos il suo ruolo di sentinella del territorio con la piena consapevolezza che i Luoghi non Luoghi delle nostre citt, solitamente chiusi o non vissuti, sono presenti nella memoria collettiva e nella sfera affettiva di chi ne conosce lesistenza. Alcuni di questi Luoghi (chiese chiuse, dimore storiche abbandonate, zone del Centro antico inaccessibili, aree verdi inutilizzate ) sono stati adottati, con grande sensibilit e forte senso civico, dai nostri soci che ne stanno curando il recupero e la valorizzazione anche ricorrendo allautofinanziamento. Si ritiene, difatti, che tali interventi siano fondamentali al fine di mantenere vivo linteresse per il bene culturale, attuati anche con la promozione di iniziative che restituiscono vitalit ai cosiddetticontenitori culturali, che sollecitano lo stanziamento di fondi pubblici e privati per i restauri ma che, soprattutto, diffondono la coscienza che il bene culturale tutto ci che per definizione si lega a valori, affettivit, significati, simboli radicati nel contesto territoriale e ambientale di cui esso testimonianza di civilt e spiritualit. Proprio per questo, la nostra Sezione ha prestato sempre la sua collaborazione allEnte comunale e alla Pro Loco in occasione dellannuale Mercato Medievale, imperdibile appuntamento primaverile per le centinaia di turisti che si riversano nel suggestivo Centro antico cittadino tra il 24 e il 25 aprile, con lorganizzazione di visite guidate a tema e pubblicazione di opuscoli e cartoline. A questa ricorrenza stata collegata la Giornata nazionale Chiese aperte, in occasione della quale la Sede cittadina di Archeoclub ha organizzato con successo dieci edizioni del Concorso nazionale di pittura estemporaneaI colori del presente tra le pietre della memoria, per la salvaguardia e la fruizione del Centro medievale e del patrimonio storico-artistico e ambientale. La manifestazione Chiese aperte si rivelata anche un importante momento di confronto con le altre Sezioni pugliesi Archeoclub (Altamura, Bari, Barletta, Foggia, Modugno, Palo del Colle, Rutigliano, Toritto, Triggiano, Trinitapoli) con le quali sono state condivise diverse idee ed esperienze. La nostra realt associativa diventata cos un punto di riferimento insostituibile per gli Enti pubblici e privati, per la Pro Loco, per lUfficio regionale del C.R.S.E.C., per le Scuole con le quali stata protagonista anche di diverse attivit didattiche per la conoscenza e la valorizzazione del proprio patrimonio culturale e paesaggistico tra cui anche un importante PON, finanziato dallUnione Europea, che lha annoverata come partner in rete con il Liceo Scientifico Statale E. Amaldi di Bitetto e lITC T.

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ArcheoClub dItalia

Fiore di Modugno nel progetto formativo di riqualificazione del territorio dal titolo Sulle orme della memoria tra La Veterana e Balsignano. Il suo ruolo di sensibilizzazione stato molto apprezzato in pi occasioni dalle varie Confraternite religiose detentrici di molti beni ecclesiastici, dallUfficio Diocesano di Arte Sacra di Bari, nonch dal Mibac attraverso le diverse Soprintendenze. Nel tempo i Soci di Archeoclub, con le proprie professionalit, competenze e passioni culturali, hanno organizzato visite guidate, viaggi di studio, convegni, concerti, performance teatrali, installazioni, mostre ed eventi; hanno fornito consulenza e formazione in diversi progetti didattici. Per lEnte comunale, inoltre, da noi stato realizzato il primo video promozionale sul patrimonio storico-artistico cittadino e, in seguito, diversi video documentari, DVD e depliant per la divulgazione turistico-culturale anche con traduzione in inglese. Si contribuito, tra laltro, nel 1999, alla ricerca storica e artistica per la pubblicazione: AA.VV., Castelli e fortificazioni nel comprensorio de La strada dellolivo- Una proposta di itinerario turistico culturale, ed. REGIONE PUGLIA - Settore P.I. Nel 2006, attraverso lautofinanziamento, lArcheoclub di Bitetto si resa promotrice del restauro del prezioso ostensorio in argento (XVII secolo) e degli otto antichi messali, facenti parte del patrimonio storico-artistico della chiesa S. Maria La Veterana, seconda in Puglia dopo la basilica di S. Caterina a Galatina, per lestensione e la pregevolezza dei cicli pittorici ad affresco di Scuola giottesca (secc. XIV-XV). Per la loro valorizzazione, nel 2007, grazie allintervento di uno sponsor privato, stata curata la pubblicazione della monografia Il Tempio delleterno ritorno: Santa Maria La Veterana a Bitetto di Luisa Palmisano, storico dellArte. Nel 2008, in occasione del decennale della fondazione, con lapprovazione della Soprintendenza ai Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Puglia e dellArcidiocesi di Bari, stato adottato il progetto illuminotecnico a fibra ottica per la teca del paliotto daltare in cuoio punzonato con foglia dargento (raro e prezioso manufatto del XVII secolo) che si conserva nella chiesa S. Maria La Veterana: ladozione, sia per la professionalit che per lorganizzazione mostrate, ha riscosso notevole apprezzamento da parte del territorio e la stampa regionale ha dato considerevole risalto allevento culturale.

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ArcheoClub dItalia

In Puglia
Archeoclub dItalia Sezione di Bovino (BA) Presidente Nunzia Roccotelli

ARCHEOCLUB DITALIA - SEZIONE DI BOVINO La sede Archeoclub di Bovino, operativa dal 1984, ha legato la sua attivit alla gestione del Museo Civico Carlo Gaetano Nicastro istituito nel 1925 da Carlo Gaetano Nicastro, insigne cittadino di Bovino, medico condotto, umanista e scrittore non solo di storia locale ma anche di novelle e poesie. Il museo ospita una varia documentazione. Sono significative nellambito del panorama del Neolitico dauno le testimonianze archeologiche provenienti da localit Radogna: oltre che di strumenti litici in selce e di ossidiana, si tratta di frammenti ceramici decorativi con impressioni, unghiate o incisioni, manufatti che provano la presenza di un insediamento di et neolitica. Senza dubbio per il documento fra quelli di maggior rilievo del Museo di Bovino rappresentato dalla collezione di stele antropomorfe della localit Sterparo Nuovo e gli esemplari della raccolta vibinate. Il Museo, rimasto chiuso per molti anni a causa della mancanza didonea collocazione, ospitato, attualmente, in un palazzo seicentesco cd.Palazzo Pisani. Particolarmente importante altres limpegno nella tutela e valorizzazione del centro storico di Bovino che rientra tra i Borghi pi belli dItalia; riconoscimento conferito nel 2003 dallANCI in quanto corrispondente ai requisiti di popolazione inferiore ai duemila abitanti e notevole qualit urbanistica e architettonica vincolata dalla Soprintendenza alle Belle Arti. Tra le iniziative pi significative ricordiamo: apertura del Museo Civico; pubblicazione dei quaderni museali, pubblicazione del libro La collezione museale. Bovino - Studi per la storia della citt antica; mostre fotografiche di arte sacra popolare, sui portali (Bovino ne conta circa 800), fotografie depoca; cartoline depoca ecc.

PROGRAMMA Archeoclub

FINANZ. ANNO SETTORE Comune 2008 Cultura

COMUNE Bovino (FG)

OGGETTO Conferenza. Incontro-dibattito su brigantaggio Prospettive di recupero resti di Acquedotto romano

IMPORTO 400

Archeoclub Interventi Universit di Foggia; Comune Assessorato alla 2008 Provincia Cultura Provincia di Foggia; FAI Foggia Archeoclub Assessorato all'Urbanistica Regione Puglia

Cultura

Bovino (FG)

400

Comune 2008 Provincia

Cultura

Bovino (FG)

Tutela e sviluppo del centro storico

500

Archeoclub

2009

Formazione

Bovino (FG)

Corso di preparazione per la guida del centro storico per i soci junior dell'Archeoclub

Totale

1.400

254

ArcheoClub dItalia

In Puglia
Archeoclub dItalia Sezione di Copertino Presidente Maria Greco Via Giansenerio Strafella centro storico 73043 Copertino (LE) Tel. 320 3162459

ARCHEOCLUB DITALIA - SEZIONE DI COPERTINO Beni culturali: patrimonio da conoscere per tutelare Il progetto in tutte le sue ramificazioni si propone di dare al problema fondamentale, qual larcheologia intesa come scoperta delle proprie origini, una risposta non puramente teorica, bens pratica, traducibile in termini di conoscenza consapevole. I soci di Acheoclub dItalia sede di Copertino Isabella Chiaromonte hanno pensato ad una serie di manifestazioni con lobiettivo di far conoscere lassociazione sul territorio di Copertino e sensibilizzare i cittadini, le scuole, gli enti e altre associazioni, nella riscoperta piacevole della cultura e della conoscenza archeologica, del rispetto e della salvaguardia dellambiente oltre alla fruizione del bene culturale dalle valenze religiose, artistiche, folkoristiche, etc. Alla base del percorso conoscitivo abbiamo collocato il principio che leducazione alla conoscenza archeologica ha lo scopo di migliorare linteresse e quindi la qualit del proprio bagaglio culturale. Di conseguenza le fasi operative hanno mirato a rafforzare la curiosit e lavventura facilitando interesse e impegno nei confronti del sapere. Infatti, il percorso per diventare efficace, deve considerare il momento informativo sul valore della conoscenza archeologica e il ruolo degli stessi nella prevenzione dellabbandono o della distruzione del passato, quale momento fondamentale di una operazione pi complessa, che interagisce sistematicamente, invadendo il terreno delle grandi opzioni sociali, culturali, economiche, storiche del passato fino al nostro tempo. Periodo di attuazione Il progetto prevede, per lanno 2008, una serie di attivit finalizzate a valorizzare e tutelare il territorio copertinese e quello ad esso limitrofo attraverso attivit svolte dintesa con le scuole in particolare una su Copertino e laltro su Porto Cesareo. Una serie di iniziative culturali, artistico- folcloristiche saranno svolte sul territorio, attraverso la presentazione di libri, ricorrenze, visite guidate, tutela del patrimonio archeologico ancora presente. Se ci saranno le condizioni si prevede una possibile partecipazione alla BIT 2009 a Milano. Non verranno esclusi contatti con il Ministero dei Beni Culturali regionale e Nazionale, oltre a quello archeologico di Taranto. In contemporanea si chiederanno i patrocini gratuiti per le realizzazione delle varie attivit. Importante pensare di segnalare lurgenza di un progetto da avviare in collaborazione con i vari Enti Pubblici per la realizzazione di un altro progetto (ci stiamo lavorando) di segnaletica dei luoghi dimenticati o che soffrono di depredazione, non pi indicati sul territorio, giusto per non perderne altri pezzi a completamento di quanto sopra. - Si promuover la ricerca di forme di finanziamento sia pubblico che privato per il restauro di alcuni antichi manufatti; - Partecipazione al Corteo Storico Madonna della Neve del 5 agosto con premio; - Concerti di musica, annuali; Progetto per la realizzazione di un volume sulla citt di Copertino attraverso il coinvolgimento di vari studiosi. Partecipazione a corsi di aggiornamento. Visite guidate. Pertanto si riportano di seguito le attivit realizzate nella trascorsa stagione 2008 e

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ArcheoClub dItalia

che in basso sono descritte in forma dettagliata. Per la prima edizione: Autori che hanno valorizzato la Puglia. - Incontro culturale con Mario Mennonna per la presentazione del libro: Fede e tradizione dalla Quaresima alla Settimana santa a Copertino di Maria Greco ed. Grafiche Corsano-Tuglie; - Partecipazione con collaborazione alla manifestazione del XXXIII Corteo Storico Madonna della Neve con premio al Casale vincente; - Autori che hanno valorizzato la Puglia Incontro culturale con Bianca Tragni per la presentazione del libro: Il cibo dei morti ed. Palomar-Bari; - Attivit celebrativa ed educativa con autori che hanno valorizzato la Puglia Incontro culturale per la presentazione del libro Ettore Carafa a cura di Pina Catino ed. Adda - Bari; - Area per la tutela e la valorizzazione del bene culturale archeologico-segnalazione antiche fosse granarie; - Attivit di tutela e salvaguardia dei granai venuti alla luce in piazza del Popolo. Contatti con gli organi preposti alla loro tutela attraverso la segnalazione. - Incontro culturale Ti aspetto prima di Natale. Concerto con pianoforte, arpa, clarinetto, flauto; - Visite guidate nel corso dellanno nel centro storico e accoglienza dei visitatori (turisti, ragazzi delle scuole primarie e medie ) Programmazione svolta nellanno 2008 Settore Cultura Giugno 2008 Incontro culturale Presentazione del volume: Fede e Tradizione di Maria Greco introduce Mario Mennonna giornalista e scrittore. Copertino 24/06/08 c/o ex Monastero delle Clarisse - Copertino (Le) Finanziamento: autogestito Momento musicale a cura del Coro della Basilica Santa Maria ad Nives diretto dal tenore Anna Alemanno. Allorgano:Domenico Alemanno Patrocino gratuito del Comune di Copertino (sala e amplificazione) Agosto 2008 Attivit culturale per la promozione turistica del territorio. Collaborazione al Corteo Storico del 5 agosto Madonna della Neve. A conclusione della sfilata dei figuranti, intervento sullimportanza della manifestazione e conferimento del un premio voluto dai soci di Archeoclub dItalia Sede di Copertino, denominato Arceri dei Casali consistente in un trofeo da assegnare ogni anno alla squadra degli arceri dei Casali, vincente. Richiesto uso gratuito del logo della Regione Puglia- Assessorato al Mediterraneo. Nel giorno precedente (il 4) visita guidata nel centro storico e nei luoghi josefini Ottobre 2008 Progetto culturale: Autori che hanno valorizzato la Puglia Conferenza su: U cunzle e la nutella a cura di Bianca Tragni, giornalista Presentazione del volume: Il cibo dei morti di Bianca Tragni Introduzione a cura di Maria Greco Copertino 23/10/2008 c/o ex Monastero delle Clarisse- Copertino(Le) Momento musicale. Concerto per flauto e arpa. Musiciste: Romina Marzo, flauto -Isabella Polo, arpa. Sponsorizzazioni: fioreria Ikebana - Copertino Pasticceria Golosa- Copertino Patrocinio gratuito del Comune di Copertino (sala e amplificazione) Visita guidata al Castello di Copertino Novembre 2008 Progetto culturale: Autori che hanno valorizzato la Puglia Attivit celebrative ed educative in occasione del 60 Anniversario della Costituzione

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ArcheoClub dItalia

Repubblicana e della Dichiarazione dei Diritti dellUomo Conferenza su: Diritti umani e complessit costituzionali - Relatore Michele Carducci Ordinario di Diritto Costituzionale Comparato Universit del Salento Presentazione del volume: Ettore Carafa. La famiglia, i luoghi, la rivoluzione a cura di Pina Catino - Introducono: Luigi Marcelli e Maria Greco Relatore Mario Spedicato Presidente di Storia Patria di Lecce docente di Storia Moderna Universit del Salento, interventi del Dirigente scolastico dellIstituto V.Bachelet- Copertino. Seguono gli alunni delle quarte classi dellistituto. Copertino 25 novembre 2008 - Istituto Commerciale Vittorio Bachelet Sala conferenze. Momento musicale di Besa Caushi Sponsorizzazioni: Pina Catino, autrice del libro attraverso la realizzazione di segnalibro celebrativo. Patrocinio gratuito del Comune di Copertino Novembre 2008 Tutela del territorio - Area per la tutela e la valorizzazione del bene culturale archeologico Azione di tutela e salvaguardia dei granai attraverso segnalazione agli organi preposti: Sovrintendenza Archeologica di Taranto e Sovrintendenza ai Beni Culturali e Paesaggistici di Lecce. Commissario Prefettizio della citt di Copertino. Sede Nazionale di Archeoclub dItalia Roma Visite Guidate intorno alla piazza cantierizzata Visita guidata nel centro storico di Copertino Dicembre 2008 Incontro culturale: Ti aspetto prima di Natale Concerto per pianoforte, clarinetto, flauto Momento musicale a cura delle musiciste: Romina Marzo, flauto Gabriela Greco pianoforte - Sabina Legittimo clarinetto. Sponsorizzazioni: Banca Popolare Pugliese sede di Copertino (contributo ai musicisti); Fioreria Ikebana - Copertino Coges Surgelati- Copertino Patrocinio gratuito del Comune di Copertino Amplificazione in dotazione alla chiesa Visite guidate Accoglienza dei visitatori e visita dei luoghi pi caratteristici della citt

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ArcheoClub dItalia

In Puglia
Archeoclub dItalia-Onlus Sede di Foggia Presidente Santa Picazio Via Gioberti, 56 71100 Foggia Tel. 0881 614046

ARCHEOCLUB DITALIA - SEZIONE DI FOGGIA Anno sociale 2007 - Incontro con la musica Nella Sala Consiliare di Palazzo Dogana, sede della nostra Provincia, con il Maestro violoncellista Francesco Mastromatteo, fra musica e conversazione, alla presenza di un folto ed interessato pubblico, abbiamo celebrato Lassoluto di Mozart. - Convegno promosso per sollecitare le strategie necessarie a tutelare Klena in Peschici-Fg-, un bene culturale di grandissimo interesse (VIII secolo), in grave degrado Ecursione culturale nei luoghi dellabbazia con proiezione di uno splendido filmato descrittivo. - Manifestazione nazionale Chiese Aperte. Escursione e visita guidata della chiesetta di S.Lorenzo in Carmignano, con visita alla tela di S.Lorenzo custodita nella sacrestia di una chiesa di Foggia. Convegno organizzato in collaborazione con la scuola media Zingarelli S. Lorenzo in Carmignano. In seguito, c stata da parte dellUniversit e della Soprintendenza una risposta concreta per un progetto di recupero dellarea archeologica. Per la Settimana della Cultura nella suggestiva atmosfera della Cripta della Cattedrale stata organizzata una conferenza dellarchitetto Antonello DAries dal titolo I Teutonici in Capitanata Di seguito si sono organizzate due escursioni collegate al tema della conferenza: la visita guidata alla splendida residenza teutonica di Torre Alemanna e successivamente, in occasione del solstizio destate, lescursione a S.Leonardo di Siponto. Oltre che per limportante presenza teutonica, il luogo noto per il fenomeno collegato al solstizio. A mezzogiorno, ora solare, il sole attraversa con i suoi raggi un foro gnomonico formando sul pavimento della chiesa un fiorea pi petali, colpendo una croce che in quel punto stata disegnata. Nella nostra caratteristica sede di via Le Maestre,36 stata allestita una mostra di pizzi ed antichi ricami, corredata di foto depoca, dal romantico titolo Lamore, il corredo e i pizzi di Cant. La mostra, che si pensava al femminile, ha suscitato grande interesse nel pubblico maschile. Grande il successo per la nostra iniziativa per il recupero del Convento dei Cappuccini in Rodi Garganico. Il convento, il primo in Capitanata, risale al 1538. Dopo varie vicissitudini, fu definitivamente abbandonato al degrado dopo la morte dellultimo frate guardiano, Padre Elia. Depredato di tutti gli arredi, era divenuto per qualche tempo anche un comodo rifugio per persone molto svantaggiate. Ma i ricordi dinfanzia di chi scrive, non consentivano che si perdesse la memoria di un luogo cos particolare da essere definito Un Eremo in Paradiso che diventato anche il titolo dellultima nostra conferenza proprio sul nostro convento intitolato allo Spirito Santo. La decisione di ripulire la chiesa e di restituirle la pala daltare una bellissima Pente-

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ArcheoClub dItalia

coste del Mazzaroppi, sia pure in copia, ma perfetta (3,20 x 2,60), ha suscitato un grande interesse non solo fra gli abitanti del luogo, ma anche fra i tanti turisti presenti nel giorno dellinaugurazione. Ora c sempre un giovane custode molto preparato per accogliere e guidare i tanti visitatori. I frati, proprietari della struttura si sono impegnati per alcuni lavori urgenti di consolidamento. Il Convento tornato a nuova vita. Convegno Centralit e strategicit della Capitanata organizzato in collaborazione dellUniversit di Foggia con il patrocino della Provincia. In tour con lArcheoclub dItalia-sede di Foggia La Settimana della Cultura ha rappresentato una buona occasione per presentare ai cittadini di tutta la Provincia i piccoli centri del subappennino in cui la presenza dellArcheocub dItalia ha salvaguardato importanti siti archeologici organizzando, grazie al volontariato, interessanti depositi museali. Per tenere accesa lattenzione sulla strana situazione della Cattedrale di Foggia, cuore della citt e dei suoi cittadini, chiusa a tempo indeterminato ormai da cinque anni, pare per problemi di staticit, lArcheoclub ha organizzato la presentazione di un libro darte: Marmorari napoletani in Capitanata. Il giovane storico dellarte Cristian de Letteris, dopo una attenta ricerca documentaristica presso gli archivi del Banco di Napoli per risalire alle committenze, nel suo volume descrive la realizzazione degli artistici altari nelle chiese di Capitanata da parte di noti architetti e marmorari napoletani. In particolare descritto il bellissimo altare della nostra Cattedrale con i due angeli capoaltare del Sammartino. Il Sammartino, autore del pi famoso Cristo Velato di Napoli, pare non amasse autografare le sue opere, mentre lo ha fatto sullangelo di sinistra del nostro altare. LIncontro, che si svolto nella Sala capitolare della Cattedrale, non accessibile solitamente ai visitatori, stato seguito da un numero considerevole di cittadini molto interessati alle sorti di questo importante luogo di culto. Molte le escursioni che si intervallano agli incontri e agli eventi; sempre tante le nostre sollecitazioni-denunce alle Istituzioni di dovere per la salvaguardia del territorio sempre molto trascurato.

In Puglia
Archeoclub dItalia-Onlus Sede di Gravina Presidente Innocente Cataldi Via G. Matteotti, 27 70024 Gravina in Puglia (BA) innocente.cataldi@poste.it

ARCHEOCLUB DITALIA - SEZIONE DI GRAVINA Archeoclub presente a Gravina, ormai da pi di quindici anni. Per molti anni lassociazione stata priva di una sede visibile, fino a quando, nel 2002, abbiamo deciso di prendere un impegno pi forte e pi incisivo, dotandoci nuovamente di una sede visibile, che avesse il ruolo di vetrina per lAssociazione e soprattutto di luogo della cultura e del confronto, diventando sempre di pi un contenitore culturale aperto a tutta la citt. Numerosi sono gli artisti locali e non, i quali nel corso degli anni hanno avuto e hanno

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ArcheoClub dItalia

lopportunit di esporre le proprie realizzazioni artistiche e/o artigianali, contando sul contributo di Archeoclub nel promuovere le qualit di ognuno, dando loro visibilit e allo stesso tempo, concorrendo a realizzare gli scopi associativi, andando incontro alle esigenze della cultura e allamore per la Citt di Gravina. La missione principale di Archeoclub, cos come noi la intendiamo e coltiviamo da anni, quella di promuovere e far conoscere il territorio di Gravina con le sue ricchezze storiche, artistiche e ambientali, prima di tutto agli abitanti della nostra cara Citt dArte, poich siamo consapevoli che conoscere il proprio territorio e le sue ricchezze, sia fondamentale per la crescita sociale, culturale ed economica delle comunit. Unattenzione particolare, poi, Archeoclub la riserva ai giovani, al fine di sensibilizzare loro alla conoscenza di Gravina, a capirne importanza e potenzialit del suo patrimonio e avvicinarsi al mondo dei beni culturali e ambientali non solo come fruitori e spettatori, ma come protagonisti presenti e futuri. Molte sono le attivit che la nostra sede ha promosso proprio andando incontro ai giovani, tra cui, da ultima, lesperienza del campo-scuola di archeologia (tenutosi nel Luglio 2008), apprezzato molto non solo dai partecipanti, ma anche dalle Istituzioni, dalla stampa di settore e dagli esperti nazionali. Una grande attenzione e sensibilit la Sede Archeoclub di Gravina lha mostrata rendendosi promotore di un progetto importante di valorizzazione del patrimonio culturale della Citt, ovvero del restauro del dipinto della Madonna del Carmine; un dipinto del 700 che lAssociazione sta per riconsegnare alla Citt, restituendo ad esso lantica lucentezza e dando prova dellimportanza del mondo del volontariato allinterno di una Comunit. Il restauro del dipinto, per noi, resta una delle pi grandi e importanti iniziative degli ultimi anni e un esempio di concreta e reale valorizzazione del patrimonio culturale del Territorio. Insieme a queste grandi iniziative, abbiamo operato al fine di promuovere sempre gli artisti e gli artigiani locali, stimolando altres, linteresse a visitare e confrontarsi con altre realt turistico-culturali, al fine di poter apprezzare al meglio le nostre risorse. Attivit 2007-2008 Archeoclub di Gravina, da sempre ha proposto e realizzato programmi e iniziative ricche di spunti di vario carattere: culturale, archeologico, storico, architettonico, ambientale e sociale. Abbiamo sempre privilegiato un approccio pi ampio alla cultura, nel senso che abbiamo fatto cultura non solo dal palco delle conferenze (che resta sempre il luogo sacro per gli esperti e i professionisti della cultura), ma anche e soprattutto tra le gente, con la gente e dai luoghi-simbolo della storia e delle tradizioni di Gravina. Mostra di presepi artigianali 2007 e 2008 Tutti gli anni, nel periodo natalizio, la nostra Sede ospita una mostra di presepi artistici e artigianali. Si tratta di presepi realizzati da artigiani e artisti locali con materiali di varia natura, dalla cartapesta al sughero, dalla pietra della Murgia al tufo, dalla pasta di grano duro alla corteccia degli alberi, arricchiti e decorati anche con flora e fauna del territorio. Con questa iniziativa costante nel corso degli anni, lArcheoclub porge gli auguri di Natale alla Citt di Gravina e dimostra il proprio impegno a valorizzare e promuovere lartigianato locale, nellinteresse della collettivit e dei beni culturali. Mostre di artisti e artigiani locali - 2007 - 2008 La sede Archeoclub di Gravina, ormai da molti anni un punto di riferimento per tutti gli artisti locali. Siamo da sempre aperti ad ospitare le realizzazioni artistiche di ogni genere: pittura, scultura, fotografia e artigianato hanno sempre occupato un posto particolare nella vita di Archeoclub, perch dare la possibilit di esporre il frutto del proprio lavoro artistico, significa dare spazio alla Cultura, allArte e allentusiasmo di un artista di raccontare il proprio mondo e il proprio modo di vedere il mondo.

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ArcheoClub dItalia

La nostra Associazione, ha dato e continuare a dare spazio a tutti gli artisti e artigiani - locali e non -, che vorranno promuovere le proprie realizzazioni, allestendo nelle diverse occasioni la Sede di Via Matteotti n. 27, aperta al pubblico sia la mattina che il pomeriggio, anche nei giorni festivi. Restauro del dipinto della Madonna del Carmine - 2007 - 2008 - 2009 Il dipinto della Madonna del Carmine stato realizzato nel 700 e custodito nella Chiesa di San Francesco a Gravina in Puglia. LArcheoclub si reso promotore del restauro della tela che stato affidato alla ConSud di Barletta, che ha seguito lopera di restauro in diretto e stretto rapporto con la Soprintendenza per i beni Storici e Artistici di Bari. Il percorso iniziato nel 2007, anno in cui Archeoclub ha operato per reperire le risorse da destinare alliniziativa e proseguito fino ad oggi. La consegna dellopera e la restituzione alla Chiesa di San Francesco, ormai prossima, sar accompagnata da una presentazione in pubblico, ove parteciperanno le Autorit Istituzionali e gli studiosi che hanno eseguito il restauro. Campo scuola di archeologia - 2008 Nel luglio 2008 si concluso il I campo scuola di archeologia organizzato dallArcheoclub dItalia -sede di Gravina in Puglia - in collaborazione con la Cooperativa Archeologia & Cultura, sotto la direzione scientifica del prof. Alastair M. Small dellUniversit di Edimburgo. Sei ragazzi (quattro studenti del liceo scientifico locale e due studentesse universitarie), dopo lezioni preliminari sul territorio, e sullarcheologia, si sono cimentati per dieci giorni nelle attivit sul campo. Seguiti dalle archeologhe della cooperativa Archeologia & Cultura, gli studenti hanno avuto modo di partecipare alla campagna di ricognizione archeologica in localit San Felice- un vasto sito databile dallEt del Ferro fino alla piena epoca classica , alle campagne di scavi presso la villa det imperiale rinvenuta sempre in agro San Felice e nella necropoli tardo-antica sita in localit Vagnari. Durante le ore pomeridiane, invece, gli studenti sono stati impegnati nelle attivit di laboratorio: lavaggio, riconoscimento e siglatura dei reperti, oltre a compilazione di schede, foto e disegno di alcuni reperti pi significativi. A queste attivit si sono affiancate lezioni didattiche di geomorfologia e topografia del territorio, storia e archeologia locale, antropologia, metodologia di scavo, nonch uso della strumentazione di scavo adeguata. A conclusione dellattivit, nel corso di una giornata dedicata a visite guidate e passeggiate culturali presso le realt storico-archeologiche pi significative del nostro territorio, gli studenti hanno avuto modo di osservare presso il Museo Nazionale Archeologico di Altamura alcuni dei reperti riportati alla luce attraverso le numerose campagne di scavo sul territorio, nonch la suggestiva dolina carsica del Pulo di Altamura e il centro storico di Gravina che, silente, cela le sue bellezze intrise di storia e arte. Conversazione sullo stato dellarcheologia a Gravina In occasione dellarrivo a Gravina del Prof. Alastair Small - docente di archeologia presso lUniversit di Edinburgo e responsabile delle ricerche archeologiche nel territorio di Gravina -, per lo svolgimento della campagna di ricerca archeologica 2008, lArcheoclub di Gravina, ha organizzato una serata di accoglienza, per dimostrare laffetto e la gratitudine di Gravina per il lavoro che il Professore da molti anni svolge con passione, seriet e competenza, per la nostra Citt. Lappuntamento stato caratterizzato da un incontro-conversazione nel quale il Prof. A. Small ha raccontato la sua esperienza di ricerca a Gravina, i ritrovamenti importanti, le sorprese inaspettate e le aspettative future, al termine del quale stato presentato il I campo-scuola di Archeologia organizzato a Gravina in Puglia da Archeoclub dItalia proprio sotto la direzione scientifica del Prof. Alastair Small e con lapporto didattico della Cooperativa Archeologia & Cultura di Gravina in Puglia.

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ArcheoClub dItalia

In Puglia
Archeoclub dItalia-Onlus Sede di Rutigliano Presidente Giuseppe Sorino Via Fortunato, 16 Tel. 080 4762649 tegassi@libero.it

ARCHEOCLUB DITALIA - SEZIONE DI RUTIGLIANO LArcheoclub dItalia, sede di Rutigliano, fin dalla sua costituzione (Giugno 1973), ha svolto tutta una serie articolata di attivit: dalla conoscenza del territorio, sotto i vari aspetti (ambientale, archeologico, geologico, storico, monumentale, etnografico) al catalogare, tutelare, valorizzare, fruire, comprese le Biblioteche; diffondere fra i cittadini ed in particolare fra i giovani e nella scuola linteresse per i Beni culturali e per lambiente; assicurare ai propri soci ed ai simpatizzanti occasioni per il loro arricchimento culturale. La gestione del Museo archeologico civico Grazia e Pietro Didonna unaltra attivit condotta sistematicamente da Archeoclub di Rutigliano, insieme alla progettazione, realizzazione e gestione di mostre archeologiche tematiche nello stesso stabile, sempre in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica della Puglia, (con la quale la nostra Associazione, fin dalla sua costituzione ha instaurato un clima di collaborazione, conquistandone la piena fiducia), col Comune. Attivit LAssociazione ha realizzato il seguente programma: nel 2007: Visite guidate alla torre Normanna e ad altri monumenti del Centro Storico, oltre che alle zone archeologiche, alle lame e boschi (settore ambiente), alle masserie alle chiese rurali ed alle grotte. Corso di tiro con larco e di costruzione di aquiloni per soci e simpatizzanti dai tre anni agli adulti, conclusosi con il torneo di tiro con larco con visite guidate al complesso monastico di Madonna del Palazzo, con il torneo di tiro con larco e la gara di aquiloni. Iniziativa culturale Andar per lame e boschi, giornata di visite guidate per la conoscenza dei boschi ultimi lembi di Macchia Mediterranea presenti nelle Lame, in collaborazione con la sede locale della Pro Loco. Preparazione di elmi(in metallo), di casacche in pelle, archi, faretre, frecce, costumi femminili per effettuare, in Settembre, il Corteo storico medioevale in Rutigliano, in collaborazione con gruppi medioevalisti pugliesi. Progetto-manifestazione Chi ha paura del buio, con laboratorio di manipolazione di argilla, completamente al buio, coordinato e diretto da un artista-maestro, minorato della vista, per scoprire il senso tattile come strumento di percezione e comunicazione, effettuato per operatori nel settore, insegnanti, artisti, o semplici curiosi. Il progetto e stato realizzato con minimi contributi della Regione Puglia, della provincia di Bari e del Comune. Nel 2008: Visite guidate per scolaresche di ogni ordine e grado o gruppi organizzati: nel territorio, sotto i vari aspetti, alla Torre Normanna, al Museo civico delle arti ed antichi mestieri- gratuite. Corso di argilla per soci e simpatizzanti, da tre anni agli adulti, realizzare fischietti-statuine di personaggi medioevali (re, regina, giullare, crociato) in terracotta, venduti durante la Sagra cittadina del Fischietto , per autofinanziarci. Laboratorio di: costumi medioevali per crociati e dame, elmi in lamiera, spade in ferro con relativi foderi in cuoio, utilizzati per il corteo storico di san Nicola (09/05/09). Con fondi propri. Progetto di ripulitura del Bosco di Vallone Guidotti (Comunale), realizzato con modesti contributi della Provincia di Bari.

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ArcheoClub dItalia

Andar per Boschi e Lame: giornata di conoscenza del territorio in collaborazione con la Pro Loco (Ambientale). Progetto di allestimento del Museo Civico delle arti ed antichi Mestieri, dalla preparazione dei locali (messi a disposizione dal Comune nel dimesso Mercato coperto) con la copertura delle pareti con materiale idoneo e lallestimento di almeno 10 mestieri con solo 150 attrezzi donati da un privato allAmministrazione comunale e da pi di 1200 reperti recuperati da Archeoclub con un minimo contributo comunale di Euro 300,00.

In Puglia
Archeoclub dItalia-Onlus Sede di Triggiano Presidente Maria Anna Lagioia Strada provinciale San Giorgio 70019 Triggiano (BA) Tel. 080 5493285 triggiano@archeoclubitalia.org

ARCHEOCLUB DITALIA - SEZIONE DI TRIGGIANO La sede di Triggiano viene fondata nel 1997 e sin dal suo nascere si adoperata a far emergere e conoscere non solo situazioni di particolare interresse presenti sul territorio ma anche a salvaguardare opere che offrono un importante testimonianza storico-artistica. LArcheoclub svolge sistematicamente, nel corso dellanno, servizio di visite guidate al complesso monumentale della Chiesa Matrice di S. Maria Veterana, al centro storico e negli altri luoghi sacri caratterizzati dalla presenza di opere darte di particolare interesse. Attivit Nel corso dellanno 2007 variegate sono state le manifestazioni organizzate dalla sede di Triggiano. Intanto, la presentazione di un documento su Massoneria e carboneria a Triggiano a cura del Gen. L. Munaf. Abbiamo offerto, poi, la nostra collaborazione al comune di Triggiano in occasione della presenza nel paese di studenti provenienti da Addison (U.S.A.), comune gemellato con Triggiano. Abbiamo partecipato al I^ Happening del volontariato tenutosi in loco, insieme ad altre

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ArcheoClub dItalia

associazioni di volontariato; abbiamo prestato la nostra collaborazione alla manifestazione Triggiano Dance village. In occasione della manifestazione nazionale dellArcheoclub Chiese Aperte abbiamo organizzato un incontro per sensibilizzare i cittadini al restauro delloratorio Sacro Cuore. Abbiamo aderito alla manifestazione Puliamo il Mondo, indetta dallassessorato allambiente del comune di Triggiano e, in occasione dlla festa di San Francesco dAssisi, presso la parrocchia omonima, abbiamo organizzato una tavola rotonda sul tema San Francesco protettore dellEcologia. Ancora una conferanza di particolare importanza per la storia locale:Fra passato e presente. Un documento ecclesiastico del XVIII secolo torna a Triggiano, documento donato allAssociazione dal gen. L. Munaf. Per festeggiare i dieci anni della sua istituzione a Triggiano, la sede ha restaurato, a sue spese, un prezioso Ges Bambino ligneo, stante, ora conservato nella chiesa madre di Triggiano. E cos stata effettuata la visita gudata alla mostra su S. Nicola presso il Castello Svevo di Bari, preceduta dalla conferenza, tenuta dal dott. N. Lavermicocca, Bari e i suoi culti: citt e patroni: S. Sabino, Odegitria, S. Nicola. A Turi, nella grotta di S. Oronzo, ha avuto luogo la lettura e il commento di versi della Divina Commedia di Dante; a Barletta, stata visitata la mostra, presso palazzo della Marra, Zandomeneghi, De Nittis, Renoir. I pittori della felicit, a Manfredonia stato visitato il castello, la Cattedrale e il centro storico. Inoltre, in occasione del Natale, viene organizzata la manifestazione Il Sacro incontra lArte: un artista contemporaneo si confronta con la tradizione: nel 2007, Tarshito, architetto- artista, ha realizzato appositamente il presepe ambientato negli ipogei sacri della chiesa madre di S. Maria Veterana.

In Puglia
Archeoclub dItalia-Onlus Sede di Trinitapoli Presidente Maria Michela Testa Corso Trinit, 83 71049 Trinitapoli (FG) Tel. 329 9253143 - 333 3801056 archeotrinitapoli@gmail.com www.archeotrinitapoli.spot.com

ARCHEOCLUB DITALIA - SEZIONE DI TRINITAPOLI Attivit: dallanno distituzione la sede locale ha organizzato iniziative per la manifestazione nazionale Chiese Aperte, numerose visite guidate per la conoscenza del territorio vicino e lontano; si resa promotrice di varie conferenze, mostre e convegni storico archeologici, e ha portato avanti attivit di monitoraggio e conservazione di vari siti archeologici, ha partecipato ai vari dibattiti sulle problematiche di politica culturale della citt.

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ArcheoClub dItalia

PROGRAMMA

FINANZ. autofinanziato autofinanziato

ANNO SETTORE

COMUNE Trinitapoli (FG) Trinitapoli (FG)

OGGETTO Corso di scultura Visite guidate. "Chiese aperte"

IMPORTO

Archeoclub

2007

Cultura

200,00

Archeoclub

2007

Cultura

150,00

Archeoclub

autofinanziato

2007

Cultura

Mostra fotografica. Trinitapoli "Da Casaltrinit a 200,00 (FG) Trinitapoli: la citt nel tempo" Mostra etnografica. "Gli antichi mestieri"

Archeoclub

autofinanziato

2007

Cultura

Trinitapoli (FG)

200,00

Archeoclub

Comune

2008

Cultura

Conferenza. Il territorio ritrovato. I Della Marra, Trinitapoli feudatari di Barlet- 250,00 (FG) ta, e la Masseria Giardino a Trinitapoli Trinitapoli (FG) Mostra fotografica. "Come eravamo" Concorso fotografico. "Scatti...amo Trinitapoli" Mostra fotografica. "Scatti...amo Trinitapoli" 300,00

Archeoclub

autofinanziato

2008

Cultura

Archeoclub

Comune autofinanzia- 2008 mento

Cultura

Trinitapoli (FG)

1.200,00

Archeoclub

autofinanziato

2008

Cultura

Trinitapoli (FG)

800,00

IMPORTO COMPLESSIVO

3.300,00

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ArcheoClub dItalia

In Puglia
Archeoclub dItalia-Onlus Sede di Vereto - Pat Presidente Lucio Lia Piazza XX Settembre, 6 73053 Pat (LE) Tel. /Fax 0883 548948 archeovereto@ciaoweb.it

ARCHEOCLUB DITALIA - SEZIONE DI VERETO - PAT La sede locale di Archeoclub dItalia Vereto Pat, costituitasi a marzo del 1999, nasce dallesigenza, sentita sempre pi forte nel corso degli anni, di salvare e valorizzare il patrimonio storico-ambientale, soprattutto archeologico del proprio Comune e del Capo di Leuca, caratterizzati dalla presenza di un insediamento messapico, quello della citt di Vereto, che con limpegno decennale della sade locale, sta finalmente ottenendo gli strumenti di tutela tante volte sollecitati. Questo estremo lembo di terra racchiude in s un panorama culturale unico, che conserva ancora oggi un fascino antico e autentico, grazie ai numerosi beni culturali, le tante chiesette sparse per le campagne, i suoi tesori archeologici custoditi da una natura a tratti ancora incontaminata, testimonianza di un paesaggio ricco di storia, tra i pi affascinanti di tutto il Salento. La nostra Associazione si pone come obiettivo quello di tutelare, valorizzare e diffondere la conoscenza di questo patrimonio culturale, affinch divenga parte integrante della coscienza civica di ciascuno, soprattutto delle future generazioni.

PROGRAMMA

FINANZ. ANNO SETTORE COMUNE

OGGETTO Convenzione per laffidamento delle attivit di gestione, valorizzazione e fruizione dellarea archeologica di Vereto

IMPORTO

Gestione, fruizione turismo e valorizzazione 2007 beni nessuno dellarea archeolo2010 culturali gica di Vereto

Pat (LE)

Accordo di Programma Quadro Beni ed Attivit Culturali. Codice Progetto BCA13. Intervento: Area Archeologica Vereto di Pat Calendario e a richiesta nessuno durante tutto l'anno IMPORTO COMPLESSIVO

2008

beni culturali

Pat (LE)

Partecipazione alla XIX Rassegna del 7.000,00 Cinema Archeologico di Rovereto

dal 1999

turismo beni culturali

Pat (LE)

Servizio di visite guidate 7.000,00

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ASSOCIAZIONE AMICI DEI MUSEI DI TARANTO


LAssociazione Amici dei Musei di Taranto si costituita con atto notarile il 13-2- 1984. Associata alla FIDAM (Federazione Italiana degli Amici dei Musei) sin dallinizio della attivit, iscritta nel Registro generale delle Organizzazioni di volontariato della Puglia con Atto dirigenziale del 24-6-1999, rispettosa dello statuto redatto con partecipazione assembleare, lAssociazione si imposta alla attenzione cittadina per i suoi scopi non a fini di lucro di conoscenza, divulgazione e valorizzazione dei beni culturali. E risultato continuo il sostegno ai compiti e alle necessit del Museo nazionale archeologico di Taranto, il rapporto con tutte le istituzioni locali, lo svolgimento di un intenso programma rivolto a diversi ambiti culturali. Pur succintamente espressi e relativi soltanto allultimo biennio di attivit, essi sono i seguenti: Conferenze di alto livello scientifico promosse sempre ed organizzate dagli Amici dei Musei anche in collaborazione con le Soprintendenze archeologiche e per i Beni artistici e architettonici, con le Universit di Bari e di Lecce, con lIstituto per la Storia e lArcheologia della Magna Grecia, con il Dipartimento Militare Marittimo. Particolare impegno stato rivolto agli studenti dei Corsi di Laurea presenti nella Sede universitaria distaccata di Taranto con istituzione di borse di studio, programmi culturali mirati ai curricula annuali, in particolare per quelli riguardanti i beni culturali. A questo proposito conferenze di notevole interesse sono state proposte con dibattito sullarte moderna e contemporanea, argomento in genere poco proposto e divulgato. Visite culturali dentro e fuori dalla provincia di Taranto sono state organizzate, sempre con successo di partecipanti, per favorire la conoscenza dei luoghi e la loro valenza storica e artistica. Anche nel 2007 e nel 2008 esse hanno riguardato visite a mostre, a localit caratterizzate da monumenti spesso poco conosciuti, a citt darte ed a regioni non soltanto limitrofe. La Giornata nazionale della FIDAM, organizzata nello stesso giorno in tutta la nazione, stata onorata dallAssociazione nel rispetto dellargomento proposto a livello generale. Nel 2007 la Giornata nazionale aveva per titolo Un territorio, un museo, ed stato organizzato a Taranto un convegno di studi sul tema: Passato e futuro di un museo allaperto. I Palazzi storici del Borgo antico di Taranto. Nel 2008 la Giornata nazionale aveva per titolo Un profilo, un museo ed stato organizzato a Taranto un convegno sul tema Rodolfo Valentino: un museo da riaprire a Castellaneta. Si svolger il 2 luglio p.v. la consegna al Museo nazionale archeologico di tre dipinti della Collezione Ricciardi, gi esposta nel museo, restaurati a spese dellAssociazione con lAlta Sorveglianza della Soprintendenza per i Beni storici artistici ed etnoantropologici della Puglia.

Presidente Annapaola Petrone Albanese Piazza della Vittoria, 7 74100 Taranto

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ASSOCIAZIONE PRESDI DEL LIBRO


In Puglia
SINTESI ATTIVITA A sette anni dalla nascita dei Presdi del libro, avvenuta ad opera di otto editori pugliesi (Laterza, Adda, Cacucci, Manni, Besa, B.A. Graphis, Dedalo, Progedit) nel 2002, lAssociazione Presdi del libro una realt concreta ed importante nel mondo della cultura, e si estende in modo capillare su tutto il territorio regionale oltre che essere presente in altre dieci regioni italiane. Ad oggi lAssociazione si compone di circa 60 presdi, distribuiti nelle nostre province, in particolare nelle zone interne della provincia di Bari e di Lecce, dove costituiscono forti punti di riferimento e di aggregazione per il territorio. Si sono costituiti numerosi presdi sul modello pugliese: in Piemonte, Sardegna, Emilia, Campania, Liguria,Trentino, Basilicata, Veneto, Friuli, Abruzzo, Lazio e Toscana. La presenza dei Presdi sul territorio nazionale risponde alla forte richiesta di spazi e modi di promozione della lettura da parte di un Paese, lItalia, i cui indici di lettura sono inferiori rispetto al resto dEuropa. Il ruolo oggi rivestito dai Presdi trova conferma nellattenzione che i media, nazionali e locali, e gli addetti ai lavori del mondo editoriale riservano a tutte le attivit dellAssociazione. Tutti i presdi condividono alcune idee essenziali (diffondere la lettura; stimolare la diffusione e lofferta di libri in tutte le forme; aggregare i lettori in una societ civile e in particolare coinvolgere in modo attivo i lettori partendo dal basso) e le sviluppano poi in maniere diverse, incontrando lettori e non lettori sui temi varii e disparati che possono coinvolgere un pubblico vasto anche di non lettori. INIZIATIVE DELLASSOCIAZIONE Dal 2002 i Progetti tematici sono il cuore dellattivit dei presdi le cui peculiarit sono: la centralit della lettura e la libera discussione sui libri; loriginalit del tema prescelto; il coinvolgimento attivo dei lettori nella creazione e gestione del progetto. Dal 2002 al 2004 I dialoghi di Trani Nati da unidea di Giuseppe Laterza. Dal 2004 al 2006 il Convivio. Incontri con gli autori in masseria. Alcune tra le pi belle masserie di Puglia hanno ospitato autorevoli personalit del mondo economico e culturale nazionale e internazionale. Dal 2004 al 2006 il forum Passaparola ha riunito operatori del mondo del libro, responsabili delle istituzioni pub-

Presidente Giuseppe Laterza Coordinatrice Gilda Melfi Biblioteca Santa Teresa dei Maschi - De Gemmis Strada Lamberti, 3 70122 Bari Tel. 080 5248098 Fax 080 5248098 gildamelfi@presidi.org

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Associazione Presdi del Libro

bliche e private, politiche ed economiche, locali e nazionali. Dal 2005 al 2009 Festa dei lettori lAssociazione Presdi del libro propone e organizza la Festa dei lettori. Alla proposta dei presdi aderiscono con entusiasmo, Amministrazioni comunali, Associazioni , librerie, biblioteche, esercenti e tanti volontari. I libri, infatti, invadono festosamente le piazze, le strade, i ristoranti, i bar e le vetrine dei negozi, i palazzi storici, i loro portici, i giardini pubblici, i castelli, i porti animati con letture pubbliche, rappresentazioni teatrali, mostre fotografiche, spettacoli di cinema, giochi per grandi e piccini, sport e musica. Fortissima la partecipazione delle Scuole, grazie anche alla stretta collaborazione con la Direzione Generale dellUfficio Scolastico Regionale. Nel 2008 LAssociazione ha organizzato un Convegno sulle biblioteche: La biblioteca aperta. Nuova casa dei lettori?. Dal 27 gennaio al 28 febbraio 2009 Mese della memoria Un fitto calendario di incontri ed eventi sui temi dellOlocausto, un invito rivolto ai giovani e meno giovani alla riflessione e alla discussione sulla Shoah. Festival Libropossibile, Libroscopio, Lector in Fabula, Poliscuola, Piccoli lettori crescono I presdi locali con il supporto dellAssociazione organizzano da alcuni anni iniziative di promozione della lettura in ambiti diversi con particolare attenzione al territorio. FIERA DEL LIBRO DI TORINO Ogni anno lAssociazione presente con un proprio stand al Salone del libro di Torino, organizzando iniziative in collaborazione con la Regione Puglia (socia dellAssociazione), al fine di consolidare e ampliare, oltre i confini regionali, il modello promosso dallAssociazione Presdi del libro e dalla Regione Puglia. Consiglio Direttivo: - Giuseppe Laterza - Presidente - Gaetano Grasso - Maria Laterza - Filomena Liturri - Marina Losappio - Simonetta Mangione - Loredana Ratti - Anna Maria Toma

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CONFARTIGIANATO
Confartigianato unorganizzazione autonoma,fondata sul principio della libera adesione e aperta a tutte le componenti geografiche, settoriali e culturali dellimprenditoria artigiana e delle piccole imprese che in essa trovano informazione, rappresentanza degli interessi generali,rapporto con le controparti negoziali e con le Istituzioni.Costituita nel 1946,Confartigianato rappresenta oggi pi di 521.000 imprese e imprenditori appartenenti a 870 settori di attivit, che nella Confederazione sono organizzati in 120 Associazioni territoriali, 20 Federazioni regionali, 12 Federazioni di categoria, 74 Gruppi di mestiere. Con i suoi 1.215 sportelli territoriali e un patrimonio professionale di 14.000 collaboratori, Confartigianato si propone inoltre alle imprese come un partner per nascere, competere e crescere in un mercato in continua evoluzione grazie a un sistema di servizi integrati e personalizzati.Sul fronte della cultura dimpresa, dello sviluppo dei mercati,della ricerca e dellinnovazione,Confartigianato parte attiva di una vasta rete di istituzioni pubbliche e private a livello territoriale, nazionale e internazionale.Confartigianato promuove e accompagna inoltre i processi organizzativi e aggregativi che,facendo sistema,proiettano il tessuto produttivo diffuso verso le nuove opportunit di sviluppo dettate dallevoluzione dei mercati. Lattivit di rappresentanza Aggregare la forza negoziale di un numero enorme di soggetti che altrimenti non avrebbero voce: questo il tratto costitutivo di Confartigianato. in questo modo che la Confederazione ha saputo dare fin dallinizio sostanza alla tutela costituzionale dellArtigianato. Raccogliendo in una casa comune esperienze territoriali ricche di tradizione e di conoscenze, ha fatto di esse un interlocutore univoco e credibile per tutte le relazioni essenziali alla vita delle imprese: con i vari livelli dellamministrazione e del governo del territorio, con le controparti sindacali, con i corpi legislativi, con le numerose Istituzioni e agenzie che operano nel tessuto di una societ moderna. Grazie a questo impegno sul fronte della rappresentanza, Confartigianato dialoga oggi con i Comuni, le Province, le Regioni, il Governo nazionale. Grazie alla fermezza e alla convinta azione sindacale, Confartigianato parte firmataria di accordi interconfederali nazionali e regionali su materie trasversali allintero sistema produttivo, di 17 Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro specifici dei settori produttivi e merceologici delle attivit artigiane, nonch di numerosi contratti collettivi regionali di lavoro. Confartigianato inoltre in rapporto costante con il Parlamento, prende parte alle audizioni delle Commissioni parlamentari su materie rilevanti per il comparto, offre supporto conoscitivo a numerosi parlamentari attenti ai temi della vita economica e dellartigianato in particolare. Sono numerose le istituzioni pubbliche e private verso le quali la Confederazione esprime un ruolo attivo: si tratta di un panorama reso particolarmente dinamico dalle pi recenti politiche nazionali e comunitarie dettate dallevoluzione dei mercati, delle tecnologie, dei paradigmi organizzativi e produttivi che caratterizzano lattuale scenario operativo e di sviluppo. Turismo e Beni Culturali Confartigianato attiva da anni nella valorizzazione dellartigianato come attrattore turistico, (itinerari di botteghe storiche, artigianato darte, merchandising museale, souvenir di qualit, servizi ed eno-gastronomia). In questo ambito sono stati realizzati diversi progetti, sono state pubblicate guide turistiche con il Touring club e sono stati creati siti web. In particolare ricordiamo il Progetto Musei dellArtigianato, patrocinato dal Ministero per i Beni e le Attivit Culturali, che ha messo in luce la ricchezza di 350musei dellartigianato in tutta Italia (www.musei.confartigianato.it).

Presidente Giorgio Natalino Guerrini Referente Roberta Corb Via di S. Giovanni in Laterano, 152 00184 Roma Tel. 347 9698078 Fax 06 7045188 roberta.corbo@confartigianato.it www.musei.confartigianato.it

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CONFINDUSTRIA
Fondata nel 1910, Confindustria la principale organizzazione rappresentativa delle imprese manufatturiere e di servizi in Italia. Raggruppa, su base volontaria, 135.320 imprese di tutte le dimensioni per un totale di 4.954.000 addetti. Il valore base che ispira lazione dellorganizzazione degli imprenditori la convinzione che la libera impresa ed il libero esercizio dellattivit economica, in un contesto di economia di mercato, siano fattori di sviluppo e di progresso per lintera societ. Confindustria in base al suo Statuto si propone di contribuire, insieme alle istituzioni politiche e alle organizzazioni economiche, sociali e culturali, nazionali ed internazionali, alla crescita economica e al progresso sociale del paese. A questo fine Confindustria rappresenta le esigenze e le proposte del sistema economico italiano nei confronti delle principali istituzioni politiche ed amministrative, incluso il Parlamento, il Governo, le organizzazioni sindacali e le altre forze sociali. Il Vertice
Emma Marcegaglia, Presidente Alberto Bombassei, Vice Presidente per le Relazioni industriali, affari sociali e previdenza Aldo Bonomi, Vice Presidente per le Politiche territoriali e distretti industriali Cristiana Coppola, Vice Presidente per il Mezzogiorno Antonio Costato, Vice Presidente per lEnergia e mercato Edoardo Garrone, Vice Presidente per lOrganizzazione e marketing associativo Federica Guidi, Vice Presidente e Presidente Giovani Imprenditori Andrea Moltrasio, Vice Presidente per lEuropa Giuseppe Morandini, Vice Presidente e Presidente Consiglio centrale Piccola Industria con delega per il credito, la finanza per le PMI e la semplificazione Gianfelice Rocca, Vice Presidente per lEducation Cesare Trevisani, Vice Presidente per le Infrastrutture, logistica e mobilit Paolo Zegna, Vice Presidente per lInternazionalizzazione Diana Bracco, Presidente del Progetto speciale Ricerca e innovazione e Expo 2015 Luca Garavoglia, Presidente del Comitato tecnico per il Fisco Salomone Gattegno, Presidente del Comitato tecnico per la Sicurezza Angelos Papadimitriou, Presidente del Comitato tecnico per gli Investitori esteri in Italia Ettore Artioli, Delegato del Presidente per il Coordinamento della rappresentanza al Cnel Gabriele Galateri di Genola, Delegato del Presidente per le Comunicazioni e sviluppo banda larga Paolo Scaroni, Delegato del Presidente per le Dinamiche dei nuovi scenari mondiali Alberto Tripi, Delegato del Presidente per il Coordinamento servizi e tecnologie Antonello Montante, Delegato Nazionale Confindustria per i rapporti con le Istituzioni preposte al controllo del territorio Giampaolo Galli, Direttore Generale Daniel Kraus, Vice Direttore Generale
Presidente Emma Marcegaglia Referente Aurora Riccardi Viale dellAstronomia, 30 00144 Roma Tel. 06 5903469 Fax 06 5923713 a.riccardi@confindustria.it Associazione Industriali di Bari Presidente Alessandro Laterza Via Amendola, 172/5 70126 Bari Tel. 080 5467711 Fax 080 5467788

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Confindustria

In Puglia
IL CLUB DELLE IMPRESE PER LA CULTURA DI CONFINDUSTRIA BARI Presentazione aggiornata a giugno 2009 Descrizione Il Club delle imprese per la Cultura una aggregazione informale di 14 imprese di diversi settori e dimensioni (tutte iscritte allAssociazione Industriali di Bari), che si sono riunite per ideare, finanziare e realizzare progetti culturali collettivi che abbiano una ricaduta positiva sul territorio e rafforzino il legame fra questo e limprenditoria locale. Questo raggruppamento di imprese nasce con lobiettivo di progettare, finanziare e realizzare iniziative culturali collettive. In questo modo il Club intende rendere accessibili anche alle imprese di piccole dimensioni la pratica degli investimenti culturali. Loriginalit del Club consiste nel fatto che le imprese aderenti non si limitano a sponsorizzare eventi culturali altrui, ma li progettano e li finanziano in proprio. Lambito dazione spazia fra vari tipi di discipline artistiche e culturali (dal cinema alla musica, dalla filosofia alla scrittura). Si tratta di una vera e propria operazione di politica culturale tesa a rafforzare i legami tra aziende e territorio, accreditando una immagine positiva dellimprenditore e del fare impresa. Non dunque lusuale sponsorizzazione passiva accordata da un imprenditore al richiedente di turno, ma uniniziativa culturale autonoma, realizzata in modo collettivo da aziende molto diverse fra loro per dimensioni e settori di appartenenza. Come nata lidea? Il Club delle imprese per la Cultura nato in seno allAssociazione Industriali di Bari nellautunno del 2004. Il nucleo originario si componeva di 14 aziende. Lidea di partenza era elementare: in un ambiente come quello della provincia di Bari, ricco di piccole imprese, che raramente sono in grado di sostenere da sole propri investimenti in cultura, appare pi praticabile la via dellazione collettiva: raccogliere contributi economici, idee e proposte progettuali di pi aziende, per realizzare iniziative comuni. Come stata realizzata? La formula individuate stata quella del Club, inteso come aggregazione informale allinterno dellAssociazione Industriali di Bari, e la fonte di finanziamento prescelta stata quella di un contributo straordinario versato dai soci in un fondo dedicato presso la stessa Associazione. Lattivit del Club si poi sviluppata attraverso una serie di riunioni e discussioni aperte fra i soci, dalle quali sono scaturiti i progetti culturali da realizzare. Per dare corso a tali progetti ciascuno dei soci ha messo a disposizione il personale e le competenze presenti nelle proprie aziende oppure propri contatti con figure artistico-culturali esterne. Alcune attivit organizzative e promozionali sono state sostenute, inoltre, dagli uffici dellAssociazione Industriali di Bari. Effetti e trasferibilit Nei suoi 5 anni di vita, il Club ha dimostrato di saper perseguire con discreto successo gli obiettivi che si era prefisso. Primo fra tutti quello di cimentarsi con una autonoma creativit progettuale: su questo fronte, gli imprenditori del Club hanno saputo esprimere una capacit propositiva anche superiore alle aspettative, in quanto non si sono limitati a rinnovare solo limpegno di partecipare allappuntamento annuale della Settimana della Cultura di Confindustria, ma sono riusciti a dare vita a molte altre iniziative tutte concepite in totale autonomia e dotate di complessit sempre maggiore. Nel realizzarle, poi, le imprese del Club hanno inoltre dato prova di saper cooperare, di saper fare rete, mettendo a disposizione ciascuna non solo risorse finanziarie, ma anche le proprie differenti competenze professionali. La capacit di cooperazione e di creare sinergie si poi gradualmente estesa anche a soggetti isti-

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Confindustria

tuzionali. Lintento di rafforzare il legame delle imprese con il territorio stato perseguito scegliendo tematiche connesse alla realt industriale e alla realt regionale. Quanto allobiettivo di dare visibilit ai marchi e alle imprese fondatrici del Club, va detto, infine, che ognuna delle iniziative realizzate stata accompagnata da opportune operazioni promozionali, valorizzando i singoli marchi nonch quello del Club stesso. Le iniziative hanno riscosso un lusinghiero interesse di pubblico e di stampa a livello locale e, in qualche occasione, anche nazionale (Con circa 220 citazioni sui media nel periodo 2004-2007 e il conseguimento di un riconoscimento nazionale quale il Premio Provincia di Milano nelledizione 2005 del Premio Impresa e Cultura). I progetti realizzati La prima iniziativa del Club stato uno spettacolo che si tenuto il 22 novembre 2004: nella cornice Liberty cinema-teatro Kursaal Santalucia di Bari, il Club delle Imprese per la Cultura dellAssindustria di Bari, in occasione della terza Settimana della Cultura dImpresa di Confindustria, ha proposto a oltre 400 invitati la proiezione della pellicola restaurata del film Metropolis di Fritz Lang, capolavoro del cinema muto, concesso per loccasione dal Murnau Stiftung di Wiesbaden, e scelto per la sua attinenza alla realt industriale. La proiezione stata accompagnata dal commento musicale del pianista Marco Dal Pane, uno specialista dellaccompagnamento filmico, ed stata preceduta da unintroduzione del critico cinematografico Oscar Iarussi. Lattivit del Club poi subito ripresa nel 2005 con una seconda iniziativa, sempre legata alla vita imprenditoriale: un concorso di idee indetto fra gli studenti dellultimo anno della scuola secondaria superiore della provincia di Bari intitolato UN SOGNO DIMPRESA!. Il concorso invitava gli studenti a raccontare i loro sogni imprenditoriali per esplorare limmaginario della nuova potenziale generazione di imprenditori. Il concorso, che si svolto dal 20 aprile al 20 maggio del 2005, si giovato della collaborazione della Direzione generale dellUfficio Scolastico Regionale della Puglia. Al vincitore, scelto dai soci del Club fra i cinque segnalati da una apposita Giuria, stato offerto un viaggio premio negli Usa dellimporto di 5.000 euro. Oltre al primo premio, le aziende aderenti al Club hanno offerto agli autori degli altri 4 migliori elaborati ulteriori premi, spesso legati alla loro stessa produzione industriale. Con il materiale raccolto uno dei soci del Club ha realizzato un breve documentario. Il filmato dal titolo Benedetti ragazzi!, diretto da Corrado Veneziano, stato utilizzato successivamente come spunto di dibattito in una serie di incontri fra imprenditori del Club e studenti che sono stati organizzati in vari istituti scolastici della provincia barese nel mese di aprile 2006, per presentare la seconda edizione del concorso (che si conclusa il 29 maggio 2006 con la premiazione dei nuovi vincitori). Per ledizione 2005 della Settimana della Cultura di Confindustria il Club ha promosso, infine, la proiezione del primo film pugliese dal titolo Idillio Infranto, realizzato da un imprenditore locale nel 1929. Il film, nella versione parzialmente restaurata, stato presentato ad un pubblico di circa 500 persone con una proiezione musicata dal vivo da unorchestra, nel mese di novembre 2006. Lattivit 2007 si aperta con un evento che ha messo in contatto imprenditori e operatori culturali :Impresa e cultura: nessuno balli da solo: unagor per lavvio del dialogo, una giornata dedicata alle relazioni possibili fra impresa e cultura, una riflessione collettiva sui vantaggi degli investimenti culturali, che si tenuta il 21 aprile 2007 presso la Cittadella della Cultura del capoluogo pugliese. Lattivit del 2007 si poi espressa in una serie di conversazioni culturali itineranti organizzate negli stabilimenti di varie aziende della provincia di Bari denominata Cultura in produzione per la sua volont di accostare e mettere in collegamento i mondi culturale e industriale. Lambito dazione ha abbracciato i saperi e le arti pi varie, dalla filosofia alla musica sino alla letteratura, collocandoli sullo sfondo di aziende dei pi diversi settori, dalla meccanica sino allagroalimentare in inediti accostamenti. In ambito filosofico letterario si collocata, ad esempio, la partnership stretta con lUniversit di Bari nellorganizzazione e presentazione del convegno Ma-

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Confindustria

chinae. Tecniche Arti Saperi nel Novecento, un simposio internazionale presentato presso lo stabilimento della Om Carrelli elevatori di Bari e organizzato dal CRAV (Centro interdipartimentale di Ricerca sulle Avanguardie dellUniversit di Bari), nel periodo 25 -27 ottobre 2007. N sono mancate, in questo ciclo, riflessioni di natura pi strettamente socio-economica, come quella con il noto giornalista Gian Antonio Stella, co-autore del libro La casta, intitolata Ci salvi chi pu. Ovvero pu limpresa evitare il naufragio del Paese?, che si tenuta il 23 luglio 2008 a Villa Romanazzi Carducci. Da ascrivere allattivit 2008 del Club la conferenza Appuntamento con il cinema. Product Placement, una relazione virtuosa fra impresa, brand e cinema: un incontro con Silvio Maselli, direttore generale della Fondazione Apulia Film Commission, che si tenuto il 10 ottobre 2008 presso la Sala Convegni Svimservice del Cinema Galleria di Bari, con lobiettivo di promuovere il product placement fra le imprese della provincia di Bari, quale forma di comunicazione aziendale e di investimento culturale. Ulteriore appuntamento, pensato in occasione della VII Settimana della Cultura di Confindustria 2008 (che cade nel mese di novembre) dal titolo Le Forme dellAria: voce, musica ed energia, ha visto la compresenza di un reading poetico di Marthia Carrozzo e unesibizione musicale della Academy Big Band, diretta dal maestro Gregorio Iacobelli con la partecipazione di Roberto Ottaviano. Presso il socio Tecnoacciai, invece, si svolto in dicembre levento Camillo Olivetti: alle radici di un sogno, coorganizzato con la struttura di Confindustria Bari e la Sezione Edile, una rappresentazione teatrale sulla storia del fondatore della Olivetti in occasione dei 100 anni della nascita dellazienda. Un evento molto suggestivo che ha dato modo di riflettere su quanto il pensiero ed il modello imprenditoriale di Olivetti siano ancora attuali nel management italiano. Le altre iniziative del Club in sintesi - Patrocinio e collaborazione al concorso/mostra fotografica Bariphotocamera - uno scatto per leconomia; - Eventi Cultura in produzione: 7-03-07: Fare Impresa con la Filosofia, conversazione con Carla Ruffini. 15-06-2007: Benessere in Discarica: come liberarsi dal PIL ed essere felici. Conversazione con Roberto Lorusso, Nello De Padova e Luciano Costa. 27-09-07: Spaghetti Blues: import export culturale tra tradizione alimentare e traduzione musicale; accompagnato da una conversazione con Vittoria Cisonno (art director La Puglia servita), e da una esibizione musicale del gruppo Pommodors.

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CONSIGLIO NAZIONALE ARCHITETTI


Il Consiglio Nazionale Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, organismo istituito presso il Ministero della Giustizia con la Legge n. 1395/23, ha assunto la sua attuale denominazione, che sostituisce quella originaria di Consiglio Nazionale Architetti, a seguito dellentrata in vigore del DPR 328/01 che affianca alla tradizionale figura di architetto altre figure specialistiche con lauree quinquennali e triennali (iunior). Il Consiglio composto da 15 membri, eletti dagli Ordini provinciali, la cui durata in carica di cinque anni. Lattuale Consiglio in carica dal gennaio 2006. Lattivit di approfondimento delle tematiche professionali perseguita dal CNAPPC attraverso il lavoro svolto dai propri dipartimenti. Il Consiglio Nazionale assume delle determinazioni al fine di fornire il proprio parere e la propria interpretazione in merito a provvedimenti e leggi concernenti lesercizio della professione. Le circolari, inviate agli Ordini provinciali, forniscono un costante aggiornamento dei principali provvedimenti di natura legislativa connessi al mondo professionale. Il sistema ordinistico italiano fonda la propria organizzazione sulla presenza di 104 Ordini provinciali, distribuiti su tutto il territorio nazionale. I Consigli direttivi degli Ordini sono eletti ogni quattro anni dagli iscritti alle strutture provinciali. Gli organismi regionali, Consulte e le Federazioni, sono organismi volontari che raggruppano gli Ordini provinciali dello stesso ambito geografico con lo scopo di condividere iniziative connesse alla tutela ed alla promozione della professione di architetto, pianificatore, paesaggista e conservatore. Il sistema di rappresentanza della professione di architetto, a livello internazionale, formato da una serie di organismi che, con il contributo delle proprie rappresentanze nazionali, coordinano le attivit, organizzano manifestazioni e concorrono alla promozione dellarchitettura.

Via di S. Maria dellAnima, 10 00186 Roma Tel. 06 6889901 Fax 06 6879520 direzione.cna@awn.it

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CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI INGEGNERI


Il Consiglio Nazionale Ingegneri (C.N.I.), disciplinato nellordinamento giuridico italiano dalla Legge 1395/23, dal Regio Decreto 2537/25, dal Decreto Luogotenenziale 382/44 e dal DPR 169/2005, lorganismo di rappresentanza istituzionale sul piano nazionale degli interessi rilevanti della categoria professionale degli ingegneri. Il Consiglio, per specifica disposizione legislativa, un ente di diritto pubblico vigilato dal Ministero della Giustizia ed ha sede in Roma. Esso composta da quindici Consiglieri linsediamento dei quali ratificato da decreto del Ministero della Giustizia in base allesito di regolare elezione da parte di tutti i Consigli provinciali dellOrdine. Il mandato quinquennale ed il Consiglio in carica esercita le proprie funzioni fino allinsediamento effettivo del nuovo Consiglio eletto. I consiglieri eleggono al loro interno il Presidente, il Vice Presidente, il Consigliere Segretario. Ciascun consigliere su incarico del Consiglio cura un particolare settore dellattivit dellEnte, presenta relazioni e propone in Consiglio le deliberazioni che si rendessero opportune. I compiti istituzionali del C.N.I. prevedono: il ruolo di magistratura di secondo grado nei ricorsi e reclami degli iscritti avversi alle decisioni dei Consigli dellOrdine, ai sensi del regolamento di cui al decreto ministeriale 1 ottobre 1948; lespressione di pareri, su richiesta del Ministero della Giustizia, in merito a proposte di legge e regolamenti riguardanti la professione; la funzione di referente del Governo in materia di tariffa professionale; la definizione dellammontare del contributo annuale per il funzionamento del Consiglio Nazionale che ogni Ordine corrisponder in funzione del proprio numero di iscritti. Il C.N.I., inoltre, ha la potest di dare parere allautorit vigilante in caso di scioglimento dei singoli Consigli degli Ordini, quando non siano in grado di funzionare regolarmente (articolo 8 del D. L. 382/44). Il C.N.I. svolge un ruolo di primaria importanza nel promuovere, sviluppare e potenziare lattivit dellingegnere al fine di accrescere la sua incidenza nella societ in cui opera ed sempre pi attivo ed operante nel perseguire obiettivi di crescita delle capacit tecnico/culturali dei professionisti che rappresenta e di un sempre maggiore riconoscimento, da parte delle forze politiche e sociali, del ruolo motore dellingegnere nei processi devoluzione e cambiamento. Lapparato dautogoverno della categoria professionale degli ingegneri funziona a due diversi livelli autonomi: da un lato opera il C.N.I., dallaltro i 106 Ordini provinciali. E preciso compito del C.N.I., attraverso lemanazione di pareri e direttive, uniformare lattivit dellapparato sul territorio nazionale, ferme restando le necessarie differenziazioni dattivit legate alle diverse collocazioni territoriali e relative esigenze economico/sociali. Un prezioso strumento per attuare questa politica dato dallAssemblea dei Presidenti di tutti gli Ordini e delle Federazioni Regionali. Il C.N.I. membro e partecipa attivamente ai lavori di alcune importanti organizzazioni internazionali (CLAIU, FEANI, FMOI-

Presidente Paolo Stefanelli Referente Giuseppe Zia Via IV Novembre, 114 00187 Roma Tel. 0669767048 49 giuseppezia@yahoo.it ing.picardi@libero.it

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Consiglio Nazionale degli Ingegneri

WFEO, ECCE ed ECEC), e tiene naturalmente contatti con le Associazioni nazionali di Ingegneri dei vari paesi fuori e dentro lUnione Europea. Con alcune di esse sono stati stipulati degli accordi bilaterali di carattere tecnico e culturale (in particolare con l ASCE, il CNISF, la FEBRAE e il CAI. Il C.N.I. cura la redazione e divulgazione di una rivista mensile di cultura ed informazione LIngegnere italiano, gratuitamente inviato a tutti gli iscritti allOrdine. Composizione del Consiglio per il quinquennio 2007-2012: Membri del Consiglio insediato il 13 aprile 2007 Presidente Paolo Stefanelli Ordine di Lecce Vice Presidente vicario Pietro De Felice Ordine di Napoli Vice Presidente aggiunto Giovanni Rolando Ordine di Imperia Consigliere Segretario Roberto Brandi Ordine di Chieti Tesoriere Carlo De Vuono Ordine di Cosenza Consigliere Alessandro Biddau Ordine di Cagliari Consigliere Giovanni Bosi Ordine di Bergamo Consigliere Ugo Maria Gaia Ordine di Alessandria Consigliere Alcide Gava Ordine di Treviso Consigliere Romeo La Pietra Ordine di Udine Consigliere Giovanni Montresor Ordine di Verona Consigliere Junior Antonio Picardi Ordine di Salerno Consigliere Sergio Polese Ordine di Latina Consigliere Silvio Stricchi Ordine di Ferrara Consigliere Giuseppe Zia Ordine di LAquila Inoltre, allo scopo di contribuire alla valorizzazione della professione dellingegnere cos come configurata dallOrdinamento Professionale, il C.N.I. ha deciso nel 1999 di attivare un proprio Centro Studi che ha sede in Roma, via Dora 5, il cui direttore il Dott. Massimiliano Pittau e il cui direttivo cos composto: Presidente Romeo La Pietra, Vice Presidente Giuseppe Zia, Consiglieri Ugo Gaia, Alberto Speroni e Massimiliano Pittau Il CNI si avvale, inoltre, di altre proprie strutture organizzative che hanno origine dal suo regolamento interno, tra esse c la Scuola Superiore e il Centro di Formazione Professionale per lIngegneria che ha sede in Roma presso lo stesso CNI il cui direttivo cos composto: Presidente Giuseppe Zia Segretario Giovanni Rolando Tesoriere Carlo De Vuono

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ORDINE DEGLI ARCHITETTI, PIANIFICATORI, PAESAGGISTI E CONSERVATORI DELLA PROVINCIA DI BRINDISI

Presidente Fulgenzio Clavica Via Cesare Braico, 106 72100 Brindisi architettibrindisi@archiworld.it

LOrdine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Brindisi, costituitosi nel 1986 dopo essere stato congiunto allOrdine provinciale di Lecce, conta circa 420 iscritti e come ente di diritto pubblico opera nel territorio provinciale per perseguire finalit di pubblico interesse in connessione con lesercizio di attivit, svolte dagli iscritti allAlbo, che hanno diretto riflesso nei confronti della collettivit. LOrdine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Brindisi, attraverso il suo organo di governo, il Consiglio dellOrdine, riconosciuta natura e dignit di soggetto di interesse pubblico, esercita le sue funzioni, privilegiando gli interessi di carattere generale della collettivit e della committenza rispetto agli interessi particolari di categoria, alla cui tutela peraltro deputato, e articola la sua azione nelle seguenti macro aree di intervento: - Formazione - Tutela della Professione - Aggiornamento - Compiti Istituzionali Il Consiglio opera con impegno costante, correttezza, imparzialit e nellinteresse della comunit professionale per: - governare la professione nel rispetto delle norme etico deontologiche che informano le specifiche competenze, le metodologie applicate nelle diverse forme e settori di intervento; - salvaguardare il rispetto del profilo professionale, le specifiche competenze, le metodologie applicate nello spirito di reciproca correttezza, lealt e di collaborazione con i colleghi e gli altri professionisti che operano nello stesso ambito di intervento; - tutelare, informare, divulgare la specificit delle funzioni e delle responsabilit della comunit professionale, la peculiarit scientifica della formazione; - implementare lappartenenza della comunit professionale allOrdine con puntuale informazione sulle attivit del Consiglio, facilitando la comunicazione e il confronto su tematiche di rilevante interesse anche con incontri territoriali; - promuovere laggiornamento della comunit professionale con lofferta di partecipazione a corsi e/o seminari su tematiche di interesse della categoria: - incontri tecnici di settore (isolamento termico e acustico, arredo urbano, software per ledilizia, rilievi ortofotogrammetrici); - convegni edilizia sostenibile e bioarchitettura Ostuni 2008, Mesagne 2009;

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Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Brindisi

10 seminari Progetti esatti- Brindisi 2009; - Corso di aggiornamento coordinatori della sicurezza n.40 ore D.l.vo n.81/08; - Corsi in autoapprendimento progetto POR Archonline; - collaborare con il Consiglio Nazionale dellOrdine e partecipare alle iniziative ed agli incontri dallo stesso proposti; - gestire le competenze istituzionali ordinarie quali iscrizioni, trasferimenti ad altro Ordine, cancellazioni, recupero morosit e crediti dovuti, adempimenti Commissione deontologica disciplinare, tenuta della corrispondenza con gli iscritti, della biblioteca, direzione e coordinamento della segreteria amministrativa, delle sedute del Consiglio, delle collaborazioni e consulenze affidate a terzi in materia fiscale, legale, lavoro, privacy, sicurezza, aggiornamento professionale, delle attivit collegate al Consiglio Nazionale o dallo stesso proposte. Compiti Istituzionali - Tenuta della contabilit in sede e consegna Studio consulente della documentazione contabile fiscale e del lavoro; - Aggiornamento iscrizioni Albo Sez. A e B, e degli iscritti cancellati o trasferiti; - Preparazione certificati (iscrizione Sez. A e B cancellazione trasferimento); - Tenuta e aggiornamento sito internet uso e scarico posta elettronica; - Aggiornamento delle comunicazioni, della gestione del sito e della documentazione tenuta in sede in conformit al documento programmatico sulla sicurezza (D.lgs. n. 196 del 2003 in vigore dal 01/01/2006 ); - Rapporti con il Consiglio Nazionale e con gli altri Ordini per adeguare loperativit dellamministrazione dellOrdine; - Corrispondenza e cura del protocollo; - Tenuta dellarchivio con il supporto del Segretario del Consiglio dellOrdine e gestione della strumentazione di cui dispone lufficio, in particolare di quella informatica e telematica presente in sede.

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ORDINE DEGLI ARCHITETTI, PIANIFICATORI, PAESAGGISTI E CONSERVATORI DELLA PROVINCIA DI LECCE


Presidente Enrico Ampolo Galleria Piazza Mazzini, 42 70300 Lecce architettilecce@awn.it

PRESENTAZIONE DELL ENTE


Enrico Ampolo

Consiglio in carica Architetto Sez. A Settore A Ampolo Enrico (Presidente) Architetto Sez. A Settore A Cazzato Corrado (Vice Presid.) Architetto Sez. A Settore A Scarlino Patrizia (Segretario) Architetto Sez. A Settore A Crusi Massimo (Tesoriere) Architetto Sez. A Settore A Baglivo Salvatore (Consigliere) Architetto Sez. A Settore A Cicirillo Fabia Anna (Consigliere) Architetto Sez. A Settore A Elia Nicola (Consigliere) Architetto Sez. A Settore A Epifani Alessandro (Consigliere) Architetto Sez. A Settore A Fiorentino M. Pia Irene (Consigliere) Architetto Sez. A Settore A Marasco Roberta (Consigliere) Architetto Sez. A Settore A Sforza Antonio (Consigliere) LOrdine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Lecce svolge la propria attivit nellambito territoriale della Provincia di Lecce. Il Consiglio dellOrdine, nellespletamento delle sue funzioni, ha lobiettivo della valorizzazione dellimmagine e della professionalit dei suoi iscritti, nel rispetto della deontologia professionale, sia nel rapporto tra colleghi, che con le istituzioni, con la committenza e con la collettivit. Si propone la promozione della funzione sociale dellArchitetto, del Pianificatore, del Paesaggista e del Conservatore, e si occupa al suo costante aggiornamento tecnico, scientifico e culturale. Al fine di divulgare la funzione sociale dellArchitetto, del Pianificatore, del Paesaggista e del Conservatore, e per affrontare le problematiche relative allarchitettura e alla professione, lordine organizza su tutto il territorio provinciale: - Incontri con i maestri dellarchitettura contemporanea italiana ed europea, - incontri e mostre, - dibattiti e convegni, - occasioni di confronto con le amministrazioni del territorio. Gemellaggi culturali e professionali Lattuale Consiglio ha promosso e portato a conclusione unimportante iniziativa culturale e professionale consistente in un gemellaggio con lUniversit e con il Collegio

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Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Lecce

degli Architetti della Provincia di Valladolid in Spagna. Lobiettivo quello di favorire gli scambi culturali e professionali e di creare nuove occasioni di lavoro ai propri iscritti. Attualmente si sta procedendo a concretizzare una analoga iniziativa con lUniversit e gli Architetti di Cuzco in Per. Promozione del concorso di idee Nellintento di porre sempre pi in evidenza, nelle varie fasi del processo realizzativo, la centralit del progetto, nodo ed essenza stessa della Qualit Architettonica, lOrdine impegnato, ormai da molti anni, nella proposizione e divulgazione, presso la Pubblica Amministrazione, del Concorso di idee o di progettazione nella convinzione che possa diventare lo strumento principe per lassegnazione degli incarichi professionali, almeno nei casi in cui la rilevanza urbana, architettonica ed ambientale del tema progettuale sia di evidente preminenza. Proposta di legge sulla qualit dellarchitettura LOrdine della Provincia di Lecce si fatto promotore di una legge sulla Qualit architettonica, fatta propria dal Consiglio Regionale della Puglia. La proposta di legge mira a ricostituire il giusto rapporto tra la qualit del costruito ed il paesaggio, mediante azioni di sensibilizzazione dei cittadini sui temi dellarchitettura e dellurbanistica e con lindividuazione dei giusti processi che definiscono le scelte progettuali e la partecipazione alla trasformazione. Aggiornamento e formazione professionale Lordine organizza periodicamente corsi di aggiornamento e di specializzazione di interesse della categoria: - Corsi di Prevenzione incendi ai sensi della legge 818/84 e del D.M. 25/03/1985 - Corsi di Coordinatore per la Progettazione e per lesecuzione ai sensi del D. Lgs 81/08 - Corsi per Responsabile del Servizio di prevenzione ai sensi del D. Lgs 81/08 - Corsi di Specializzazione C.A.D. - Corsi di Aggiornamento sulla Normativa e sulla Disciplina Urbanistica - Cantieri di Sperimentazione per la co-pianificazione del territorio

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ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI BARI


Presidente Giovanni Fuzio Viale Japigia, 184 70126 - Bari Tel. 080 5547401 Fax 080 5547421 info@ordingbari.it

LOrdine degli Ingegneri una istituzione regolamentata da leggi emanate nel 1923, controllata dal Ministero della Giustizia e dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI); ha competenza provinciale ed assolve a compiti istituzionali specificati dallart. 37 della legge 2537 del 25.10.1925: - tenuta dellelenco degli iscritti (Albo); - controllo delloperato degli iscritti dal punto di vista deontologico; - adozione dei provvedimenti disciplinari; - repressione delluso abusivo del titolo di Ingegnere e dellesercizio abusivo della professione; - determinazione del contributo annuale che ogni iscritto deve corrispondere per il funzionamento dellOrdine; - elaborazione di tariffe professionali, ove non stabilite per Legge; - rilascio di pareri di congruit sulle notule; - emissione di pareri su argomenti attinenti alla professione di Ingegnere, se richiesti dalle Pubbliche Amministrazioni. Il ruolo di controllo dellapplicazione delle tariffe minime da parte degli iscritti stato superato dal momento in cui entrata in vigore la legge 248/06. Storicamente lOrdine rappresenta un punto di riferimento tanto per gli iscritti quanto per la committenza e le altre istituzioni. Alcune prassi ormai consolidate vedono lOrdine in primo piano rispetto a: - promozione culturale e tecnico normativa, mediante pubblicazioni, organizzazione di convegni e corsi di formazione e di aggiornamento professionale; - organizzazione di corsi abilitanti previsti dalla Legge (ad esempio prevenzione incendi, sicurezza cantieri); - certificazione relativa alliscrizione allAlbo; - amministrazione relativa al funzionamento dellOrdine; - segnalazione di nominativi di ingegneri iscritti per lattribuzione di incarichi professionali, su richiesta della committenza; - organizzazione di Commissioni di studio per settori di particolare interesse; - informazione agli iscritti; - proposte al CNI per ladozione di provvedimenti di legge; - controllo durante lo svolgimento degli esami di stato per labilitazione allesercizio della professione. LOrdine rappresenta il riferimento principale ed istituzionale per la categoria e gli interlocutori della categoria ed ha competenza sulla stesura delle tariffe professionali per le attivit non normate dalla legislazione vigente. La questione tariffaria tema complesso ed attualmente oggetto di approfondimento e riflessione, nellottica di stabilire compensi

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Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bari

comunque correlati alla qualit della prestazione ed a definire soglie di anomalia al di sotto delle quali ritenere lesa la dignit della professione. LOrdine degli Ingeneri della Provincia di Bari cura in particolare la formazione dei propri iscritti affiancando ai corsi abilitanti previsti dalla normativa in materia di sicurezza sui cantieri e sui loghi di lavoro (D. Lgs 81/2008) ed in materia di prevenzione incendi (legge 818/81) corsi di aggiornamento indispensabili al recepimento della nuova normativa tecnica per le costruzioni (D.M. 14/01/2008), della certificazione energetica degli edifici (D.Lgs 192/2005 e D.Lgs 311/2006), della normativa sui limiti massimi di esposizione acustica negli ambienti abitativi e negli ambienti esterni, (D.P.C.M. 1/03/1991, Legge 447 del 26.10.1995) ed alla formazione del tecnico competente in acustica (D.P.C.M. 31.03.1998). La entrata in vigore del DPR 328/01Modifiche ed integrazioni della disciplina dei requisiti per lammissione allesame di Stato e delle relative prove per lesercizio di talune professioni, nonch della disciplina dei relativi ordinamenti impone allOrdine degli Ingegneri lobbligo di vigilare sul rispetto delle competenze da parte dei propri iscritti, atteso che con il nuovo ordinamento universitario le differenze tra gli iscritti ai tre settori dellAlbo A (Civile Ambientale), B (Industriale) e C (dellInformazione) risultano abbastanza definite e circoscritto lambito di intervento in cui liscritto pu esercitare la professione. Ancora non completamente definito risulta il ruolo degli iscritti alla Sezione B dellAlbo (Laureati Triennali); sulla questione, tuttora aperta in corso un ampio dibattito, sia in ambito provinciale che nazionale, teso a definire in maniera pi specifica le competenze acquisite dalla nuova figura professionale, sulla base dei piani di studi sostenuti, al fine di offrire le pi ampie garanzie allutenza.

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ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI FOGGIA

Presidente Gerardo Tibollo Referente Carmela A. Citarelli Corso Roma, 88 Sc. A 71121 Foggia segreteria@ordingfg.it presidenza@ordingfg.it www.ordingfg.it

LOrdine degli Ingegneri della Provincia di Foggia stato costituito durante la II Guerra Mondiale, il 24 ottobre 1944, come Ordine degli Ingegneri e Architetti di Capitanata su ordinanza del Prefetto. A seguito del Decreto Luogotenenziale del 23 novembre 1944 fu eletto, in data 25 febbraio 1948, dallassemblea degli iscritti, il primo Consiglio definitivo, per il biennio 1948-1950. Ad oggi, lOrdine degli Ingegneri conta 1.788 iscritti nella Sezione A e 56 nella Sezione B. Lattivit dellOrdine si incentra, oltre che sui tradizionali compiti istituzionali, che vanno dalla tenuta dellAlbo alla tutela della deontologia professionale, sulle attivit di formazione e di informazione agli iscritti e di collaborazione con gli Enti Pubblici Istituzionali. In particolare, in un momento di cos intensa e talvolta frenetica attivit normativa, sia a livello nazionale che regionale, lOrdine offre un valido supporto agli iscritti con laggiornamento e la formazione sulle varie tematiche afferenti i campi propri della categoria determinando e incoraggiando una crescente professionalit che necessita di una sempre maggiore specializzazione. Sono stati istituiti come aggiornamento continuo, corsi, convegni e conferenze, che spaziano dai lavori pubblici alla sicurezza, dal calcolo strutturale al risparmio energetico. Attento alle tradizioni e alla eredit culturale, proprie del territorio, lOrdine segue con attenzione le vicende relative alla conservazione di beni culturali precipui del proprio territorio. Si vuole ricordare che Foggia fu sede della Dogana della Mena delle Pecore dal 1447 al 1806, e che da qui si dipartivano i tratturi, le lunghe vie erbose della transumanza, fino allAbruzzo, interessando anche il Molise, la Campania e la Basilicata. Il Commissariato per la reintegra dei tratturi, con sede a Foggia, ufficio prima appartenente allAmministrazione centrale, fu trasferito, in forza del D.P.R n. 616 del 24 luglio 1977, alla Regione Puglia con le funzioni amministrative esercitate in materia di Demanio Armentizio. In data 23 dicembre 2003, n. 29, la Legge Regionale n. 29 ha istituito il Parco dei tratturi della Puglia la cui sede, per lo svolgimento delle funzioni tecniche e amministrative, in Foggia. Ad oggi si attende che il Comune possa adottare il piano dei tratturi comunali, cos come gi avvenuto per altri Comuni della Provincia, per poter sostenere unazione di valorizzazione dei percorsi e di conservazione delle antiche poste. Altrettanto convintamente, lOrdine con uno sguardo al futuro, promuove approfondimenti sul tema della sostenibilit ambientale, della produzione di energia da fonti rinnovabili e della bioclimatica, in attesa del decreto attuativo della Legge n. 13 Norme per labitare sostenibile, promulgata dalla Regione Puglia in data 10 giugno 2008.

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ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI LECCE

E notorio che allOrdine professionale, Ente di Diritto Pubblico, sono attribuite per legge funzioni istituzionali e di autogoverno della categoria. LOrdine ha importanti funzioni quali la tenuta e aggiornamento dellalbo, la vigilanza sul rispetto da parte degli iscritti delle norme di deontologia professionale; esprime pareri di congruit sulle prestazioni svolte a garanzia delliscritto e del cittadino; garante della tutela del titolo e della professione. Limpegno del Consiglio, per, non si esplicita solo in quelle che sono le funzioni istituzionali attribuite allOrdine, ma assolve anche ad altri importanti compiti, sia interni che esterni allEnte. Tra le attivit interne le pi importanti sono quelle legate alla formazione ed allaggiornamento professionale dei propri iscritti; lOrdine organizza convegni e corsi di formazione su tematiche inerenti alla professione sia sulle novit legislative che sulle innovazioni tecnico-scientifiche. Dota la propria biblioteca interna di testi tecnici messi a disposizione degli iscritti. Ampio spazio lOrdine dedica alle attivit culturali esterne, rivolte non solo ai propri iscritti ma agli Enti ed alle Istituzioni pubbliche e private che operano nella nostra provincia ed ai Cittadini; attivit finalizzate ad una sinergica conoscenza delle problematiche del territorio e riferite principalmente, ma non solo, alle attivit proprie dellingegneria. A tal fine lOrdine, oltre a fornire consulenza gratuita ad Enti Locali ed Istituzioni in materia di ingegneria, anche mediante segnalazione, ove richiesto, di propri iscritti esperti nelle varie discipline tecniche, promuove una corretta cultura dellambiente, del paesaggio e dellurbanistica, aspetti estremamente importanti per il nostro territorio a forte vocazione turistica; promuove la sicurezza dei luoghi di lavoro. Pone ai propri iscritti ed alla collettivit tematiche finalizzate alla sicurezza dei fabbricati - aspetto estremamente legato allingegneria civile e quanto mai di attualit - e degli impianti; promuove, nellambito delle competenze ingegneristiche, la sicurezza stradale e la mobilit, cos come il rispetto della normativa sulla prevenzione degli incendi. Di interesse da parte dellOrdine sono anche le tematiche inerenti alle infrastrutture ed al turismo sul nostro territorio. Si precisa, in ultimo, che quelli esposti, per necessit di sintesi, sono solo i temi pi importanti dellattivit esterna dellOrdine.

Presidente Daniele De Fabrizio Viale de Pietro, 23 73100 Lecce segretario@ordineingegnerilecce.it

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FONDAZIONE ARCHEOLOGICA CANOSINA


In Puglia
La Fondazione Archeologica Canosina si istituisce nel 1993 a Canosa. Il fine principale quello di promuovere ogni opportuna iniziativa perch la citt sia dotata di unadeguata struttura museale a carattere nazionale. La FAC ha avviato da subito collaborazioni con la Soprintendenza Archeologica della Puglia per ampliare in termini qualitativi e quantitativi la presenza della stessa, anche con la creazione, a Canosa, di un terzo polo e di una scuola di restauro, catalogazione e inventariazione,organizzando al contempo pubblici dibattiti, conferenze, tavole rotonde, incontri con i rappresentanti delle istituzioni quali il Comune, la Regione, la Provincia, la Soprintendenza ai Beni Archeologici della Puglia. La FAC ha ottenuto liscrizione nel registro regionale delle persone giuridiche private con determinazione regionale n 247 del 27/11/01 come da regolamento regionale numero 6 del 20/06/01. Nel maggio del 1994 la FAC e la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia (autorizzata dal Ministero dei Beni Culturali) hanno sottoscritto una convenzione, con la quale la Soprintendenza ha acquisito la disponibilit delluso gratuito di Palazzo Sinesi (per una superficie complessiva di 700 mq.) per uffici periferici, sale espositive, laboratorio per il restauro e magazzini di materiale archeologico. In perfetta sintonia e accordo con la Soprintendenza di Taranto a Palazzo Sinesi la FAC ha organizzato negli anni diverse mostre:Sulla via mediterranea una famiglia canosina tra III e II sec. a. C.; Il Rito, le Offerte, la Tomba; Allombra di Bagnoli, Come eravamo; Il patrimonio ritrovato Archeologia tra scavo e collezioni; I vasi dei misteri, linee in rosa e rosso dellOfanto; Municipium Pubblico e privato a Canosa dopo la guerra sociale; 1912. Un Ipogeo al confine La Tomba Varrese;Lipogeo dei Serpenti Piumati;Produzioni ceramiche arcaiche;Le tante cose del quotidiano, spazio domestico nella citt di Canusium. Inoltre ha contribuito allorganizzazione delle mostre archeologiche a Palazzo Iliceto: Il dio con la folgore e Tu in Daunios nonch allallestimento del percorso espositivo dellAntiquarium di San Leucio con lesposizione Ad Minervam. La FAC ha promosso e curato numerose pubblicazioni tra cui: 1912, un ipogeo al confine. La Tomba Varrese;Il dio con la Folgore;Lipogeo dei serpenti piumati;Produzioni ceramiche arcaiche, nonch il bollettino di informazioni Tu in Daunios. Dal 2001 la FAC ha patrocinato ogni anno le numerose campagne di scavo condotte dalle Universit di Bari e Foggia presso i siti di San Pietro, San Giovanni, Santa Sofia, nonch quelle dellUniversit La Sapienza di Roma presso larea di San Leucio. Si occupata dal 2003 di organizzare ogni annoLa settimana della Culturapromossa dal Ministero dei Beni e delle Attivit culturali, nonch ha collaborato alla organizzazione degli annuali convegniCanosa ricerche storiche. Nel 2002 il Comune di Canosa di Puglia ha deliberato allunanimit in Consiglio Comunale ladesione alla FAC, costituendo le basi per laffidamento alla stessa della gestione delle aree archeologiche di propriet comunale e riconoscendo con tale atto la valenza della stessa dimostrata in quasi dieci anni di collaborazione. Il 24 maggio 2007 la FAC ha sottoscritto il Contratto di Servizio per la manutenzione, la fruizione e la promozione delle aree archeologiche comunali. Il 24 aprile 2009 la FAC ha siglato, con il Ministero per i Beni e le Attivit Culturali, la Soprintendenza ai Beni archeologici della Puglia e il Comune di Canosa, il Protocollo dintesa per la gestione di tutte le aree archeologiche del territorio di Canosa.

Presidente Sabino Silvestri Via Kennedy, 18 70053 Canosa di Puglia (BA) Tel. /Fax 0883 664043 info@canusium.it

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FAI - FONDO AMBIENTE ITALIANO: FAI VOCE DEL VERBO FARE


Il FAI - Fondo Ambiente Italiano, nasce dalla determinazione di uomini e donne che hanno deciso di FARE qualcosa di concreto per salvare lItalia pi bella. Salvare il paesaggio, larte e la natura di questo Paese dal degrado e dalloblio, per consegnarli intatti alle generazioni future. Questa la missione del FAI, fondazione senza scopo di lucro, nata nel 1975 che agisce grazie al supporto di amici, sostenitori e iscritti. Per il paesaggio, larte e la natura. Per sempre, per tutti In oltre trentanni di attivit il FAI ha salvato 41 beni di cui 26 sono stati aperti al pubblico dopo un accurato restauro.Tra questi vi sono castelli, ville, parchi storici, antiche dimore, giardini e aree naturali di incomparabile bellezza. Obiettivo del FAI promuovere una cultura di rispetto della natura, dellarte, della storia e delle tradizioni del nostro Paese, nella convinzione che conoscere sia il primo passo per imparare ad apprezzare, e dunque a difendere, un patrimonio che parte delle nostre radici e della nostra identit. Come organizzato il FAI Il FAI ha una sede operativa a Milano e un ufficio a Roma che coordinano tutte le attivit. poi presente su tutto il territorio nazionale grazie ai suoi volontari organizzati in 108 Delegazioni: il loro prezioso impegno permette alla Fondazione di diffondere capillarmente i valori che stanno alla base del suo operato! I volontari sono coordinati da segretarie regionali che fanno riferimento alla Sede di Milano. Per informazioni: possibile contattare la Delegazione FAI a voi pi vicina tramite le Segreterie Regionali del FAI oppure rivolgendosi allUfficio Delegazioni, tel. 02 467615263, e-mail: delegazioni@fondoambiente.it LE ATTIVITA Lattivit del FAI si sviluppa su due assi principali: il restauro e lapertura al pubblico di monumenti e aree naturali altrimenti destinati al declino e alloblo; e leducazione e sensibilizzazione di tutta la collettivit in relazione ai temi della tutela e salvaguardia dellarte, della natura e del paesaggio del nostro Paese. Restauro, conservazione e apertura al pubblico dei Beni affidati al FAI Quando il FAI riceve per lascito o donazione un Bene ne prevede il restauro che, spesso, richiede anni di ingenti sforzi, lavoro e risorse economiche. Limpegno degli ingegneri, degli architetti, dei giardinieri, dei restauratori, degli storici dellarte che lavorano per il FAI ci permette di portare a compimento lavori molto impegnativi. Non solo: poter restaurare un Bene al fine di aprirlo a tutta la collettivit qualcosa che il FAI pu realizzare anche grazie a tutti quei cittadini, alle aziende ed agli enti pubblici che con i loro contributi ci aiutano a coprire le ingenti spese

FAI - Fondo Ambiente Italiano Presidente Giulia Maria Mozzoni Crespi Referente Maria Paola Giuliani Viale Coni Zugna, 5 20144 Milano Tel. 02 467615265 Fax 02 467615223 p.giuliani@fondoambiente.it Sezione Puglia Presidente Martino Bonomo Segreteria FAI Puglia - Basilicata Angela Accettura Via Putignani, 120 70122 Bari Tel. 080 5230562 segreteriafaipuglia@fondoambiente.it Capo delegazione Andria - Trani -Canosa Rosa Crocetta Capo delegazione Bari Rossella Ressa Capo delegazione Foggia Maria Luisa De Palma DIppolito Capo delegazione Lecce Giorgio Aguglia Capo delegazione Taranto Eduardo Egidio De Sortis

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Fai - Fondo per lAmbiente Italiano

di restauro. Il risultato sotto gli occhi di tutti ed anche il nostro orgoglio: poter riaprire le porte di un castello, di una villa, di un parco altrimenti dimenticati per la gioia di tante famiglie. Oggi sono 20 i Beni aperti regolarmente al pubblico, sparsi in diverse regioni italiane. Educazione e sensibilizzazione ai temi della tutela Diverse sono le attivit del FAI che hanno come obiettivo principale quello di diffondere una cultura di conoscenza e rispetto di un bene che appartiene a ciascuno di noi: il patrimonio darte e natura italiano. Il settore cultura organizza ogni anno corsi di storia dellarte in diverse citt italiane rivolti a giovani e meno giovani. Il settore Scuola Educazione propone a insegnanti e studenti di tutti i livelli e ordini di scuola molteplici progetti per la scoperta, la ricerca e la presa in carico dellarte italiana. Particolari proposte di visita nei Beni FAI, concorsi nazionali sullesplorazione del territorio, progetti di educazione ambientale, laboratori, percorsi di didattica dellarte, esperienze di scuola - lavoro, coinvolgono ogni anno migliaia di studenti nella ricerca e nella difesa del bello che li circonda, attraverso una metodologia incentrata sulla pedagogia della scoperta e sul fare scuola nel territorio. LE ALTRE ATTIVITA Molteplici sono le iniziative organizzate dalla Fondazione durante tutto lanno. Eccone una breve sintesi: Le grandi campagne Giornata FAI di Primavera Principale evento della Fondazione, da ben diciassette anni la Giornata di Primavera viene realizzata grazie allenorme impegno dei volontari FAI: un appuntamento importantissimo, mirato a promuovere il FAI e la sua missione e durante il quale centinaia di migliaia di visitatori e di studenti sono invitati a conoscere, scoprire o riscoprire monumenti eccezionalmente aperti in tutta Italia, grazie alla collaborazione di 7.000 volontari, grandi e piccoli. Dal 1992 a oggi il FAI riuscito ad aprire migliaia di monumenti con circa quattro milioni di visitatori. I luoghi del cuore Con il Censimento I luoghi del cuore promosso dal FAI a partire dal 2002 (nel 2008 si svolta la quarta edizione) si invitano tutti gli italiani a segnalare i luoghi che stanno a loro pi a cuore. E un invito a osservare e fare propri monumenti, opere darte, aree naturali, scorsi di paesaggio perch segnalare il primo passo per attirare lattenzione delle istituzioni locali e delle Sovrintendenze su luoghi spesso dimenticati o che rischiano la cancellazione. I voti arrivati nelle prime quattro edizioni sono 350mila, segno concreto di quanto gli italiani tengano al loro Bel Paese. Il FAI si impegna a restaurare alcuni dei Beni pi segnalati grazie al sostegno di un grande sponsor e a scrivere a Sindaci, Presidenti Regionali e responsabili delle varie Sovrintendenze per trasmettere loro tutte le segnalazioni. Le Giornate Europee del Patrimonio Nel 2007 e nel 2008 il FAI, in collaborazione con il Ministero dei Beni e delle Attivit Culturali, ha partecipato in modo attivo allorganizzazione delle Giornate del Patrimonio. Oltre agli oltre mille Beni aperti al pubblico a cura del Ministero, il FAI si impegnato per organizzare lapertura straordinaria di altri 250 monumenti normalmente chiusi o poco accessibili con grande successo di pubblico.

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Fai - Fondo per lAmbiente Italiano

Iniziative culturali e di raccolta fondi Incontri nei Beni FAI Durante tutto lanno il FAI organizza eventi che, traendo spunto dalle diverse stagioni, toccano argomenti di ogni genere, dal giardinaggio alla gastronomia, alla musica, alla danza e allarte. Si tratta di manifestazioni per famiglie, coppie, single, nonni, bambini Il calendario di tutti gli eventi viene rinnovato ogni tre mesi e pu essere richiesto direttamente presso i Beni del FAI, presso la sede centrale del FAI o consultato su Internet. Concerti di raccolta fondi Per comunicare a un pubblico sempre pi ampio la missione del FAI e per contribuire alla raccolta fondi, in molte citt italiane il Fondo Ambiente Italiano organizza grandi concerti con la partecipazione dei maggiori protagonisti della scena musicale italiana e internazionale, come Maxim Vengerov, Paolo Conte, Roberto Bolle, Lucio Dalla, Franco Battiato e molti altri ancora. I Viaggi culturali del FAI Seguendo percorsi lontani dai grandi flussi turistici, ogni anno il FAI presenta un calendario di viaggi dedicati ai propri iscritti e che si svolgono sotto la guida di grandi esperti darte e di storia: India, Cuba, Egitto, Sicilia, Iran, Uzbekistan, Berlino, Boston e il New England, Madrid, Mali, Vietnam sono solo alcune delle mete proposte.

Come aiutare il FAI Il gesto pi semplice, ma anche pi importante quello di ISCRIVERSI alla Fondazione versando una quota discrizione annuale. Questo significa decidere di sostenere i nostri valori e la nostra missione, divulgando tra amici e conoscenti loperato della Fondazione! Non solo: i nostri iscritti sono per noi linfa vitale e per questo desideriamo anche ringraziarli offrendo loro sconti, omaggi e interessanti opportunit raccolte nellopuscolo IL FAI PER TE, Ci sono per tanti modi per aiutare la Fondazione a svolgere il proprio lavoro quotidiano. Eccoli in sintesi: Diventare volontari FAI Adottare un Bene FAI Visitare i nostri Beni e acquistare i prodotti venduti nei bookshop Rispondere agli appelli destinati ai lavori pi urgenti con donazioni anche piccole Fare un lascito testamentario a favore del FAI Destinare al FAI il proprio 5x1000 Acquistare le bomboniere solidali del FAI Sostenere il FAI con la propria azienda Iscrivere la propria azienda al progetto Corporate Golden Donor Per chi ci segue da lontano: entrare a far parte del gruppo Friends of FAI Per maggiori informazioni visita il sito www.fondoambiente.it oppure chiamaci ai numeri 02 467615.1 e 06 68.96.75.2

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Fai - Fondo per lAmbiente Italiano

In Puglia
Il FAI (Fondo Ambiente Italiano) la principale fondazione italiana no profit per la tutela, la salvaguardia e la cura del patrimonio artistico e naturalistico del nostro Paese ed la terza in Europa dopo il National Trust inglese ed il National Trust scozzese. E nato per la volont di Giulia Maria Mozzoni Crespi nel 1975 e grazie alla grande passione e alla totale dedizione della fondatrice a distanza di pi di trentanni si contano oltre 75.000 aderenti, 26 Beni sotto tutela aperti al pubblico, 108 delegazioni distribuite in 18 regioni e 6.000 volontari presenti in tutta Italia. La delegazione di Bari, che opera nel territorio da quindici anni e conta ormai pi di 800 iscritti guidata da Rossella Ressa ed ha promosso iniziative culturali e formative per diffondere gli scopi della Fondazione, coinvolgendo sempre pi gli aderenti ed i sostenitori, con particolare attenzione al FAI Scuola, organizzando speciali visite didattiche nei propri Beni e concorsi nazionali su temi storico-artistici e ambientali. Questanno la scuola primaria C. Cianciotta di Bitetto si classificata al terzo posto nel Mi prendo a cuore. La delegazione barese ogni anno ha proposto un ricco calendario di attivit: visite guidate a monumenti e palazzi storici, escursioni, viaggi, concerti, conferenze ed intrattenimenti allinsegna della buona tavola pugliese per rivalutare il patrimonio artistico ed ambientale e riscoprire i Beni poco conosciuti, molti dei quali abitualmente negati non solo ai turisti, ma anche a chi li sfiora quotidianamente. La giornata FAI di Primavera (sino ad ora 17) il grande appuntamento con larte segreta e dimenticata. La delegazione barese ha svelato al pubblico luoghi come il castello e il ghetto ebraico di epoca medievale a Trani, la Cappella della famiglia Bianchi Dottula e il Museo Civico nel centro storico di Bari, ed ha riaperto dopo lincendio per ben due volte come cantiere e in corso dopera il Teatro Petruzzelli, il piccolo acquario allinterno dellarea portuale barese, il cantiere del Teatro Margherita, i maestosi palazzi del ventennio sul Lungomare Nazario Sauro ed altri Beni chiusi le cui segrete bellezze hanno coinvolto ed emozionato un vastissimo pubblico. Le visite sono state sempre accompagnate da ciceroni agguerriti studenti liceali, che hanno studiato sui banchi gli aspetti storici ed artistici dei monumenti da scoprire. Per svelare i segreti, i misteri, le passioni, le tragedie, le storie curiose di uomini e donne che si nascondono dietro i palazzi ed i monumenti che si crede di conoscere nelle nostre citt, nei nostri paesi, la Fondazione ha lanciato unaltra grande iniziativa autunnale Dietro le quinte della tua citt. Personaggi politici, critici darte, intellettuali, scrittori, uomini di spettacolo raccontano in moltissime citt italiane in modo personale ed anticonvenzionale le particolari vicende del monumento famoso che sta loro a cuore. A Mola di Bari Michele Mirabella nello storico Teatro Van Westerhout ha ricordato i suoi timidi esordi teatrali mentre a Bari nel Teatro Kursaal Santalucia Nichi Vendola ed Edoardo Winspeare hanno raccontato alcuni episodi della loro giovent e nel Palazzo Marchesale di Adelfia, Arturo Carrelli Palombi, il marchese di Montrone, ha raccontato la straordinaria vita del suo illustre antenato Giordano Bianchi Dottula. Ma la campagna pi seguita I luoghi del cuore, un censimento nazionale grazie al quale i cittadini possono segnalare quei luoghi che meritano di non essere dimenticati: da un pezzo di muretto a secco ad un palazzo patrizio, da una panchina ad un antico oratorio. Il luogo del cuore pi votato dagli aderenti baresi e non stato gli ulivi secolari di Puglia classificatosi al sesto posto nel censimento nazionale con oltre 6000 voti e questanno nella campagna Segnala ci che rovina i luoghi che pi ami. Cancelliamo insieme le brutture che macchiano la nostra bella Italia la cittadinanza barese ha denunciato il cemento che minaccia i trulli della Valle dItria, classificandosi al 15^ posto con 1.835 segnalazioni.

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FEDERCULTURE
Federculture la Federazione nazionale che raggruppa Regioni, Enti Locali, Aziende di Servizio Pubblico Locale e tutti i soggetti pubblici e privati che gestiscono i servizi legati alla cultura, al turismo, allo sport e al tempo libero. Obiettivo della Federazione valorizzare il patrimonio culturale ed ambientale diffuso nel Paese, sostenendo gli sforzi di citt grandi e piccole per riqualificare la spesa e razionalizzare i servizi, affermando una cultura dimpresa per la gestione dei teatri, musei, biblioteche, servizi turistici, impianti sportivi ed aree protette. Federculture sostiene i processi di crescita economica e sociale delle realt locali, promuovendo una gestione efficiente ed efficace di musei, teatri, biblioteche, impianti sportivi, parchi, aree archeologiche e sistemi turistici. Sono compiti istituzionali della Federazione: - la promozione e diffusione del nuovo contratto privatistico per i lavoratori del settore; - la progettazione e diffusione di modelli organizzativo/gestionali innovativi per i servizi del tempo libero; - la tutela degli interessi dei soggetti gestori dei servizi presso il Governo, il Parlamento, le istituzioni regionali e locali; - la promozione di progetti ed iniziative di valorizzazione del territorio; - la costituzione di un centro di analisi e di informazione sulle dinamiche in atto e di diffusione di esperienze e best practice; - il raccordo tra il mondo universitario e della ricerca con il mondo del lavoro. Federculture promuove importanti iniziative, tra cui: la Conferenza Nazionale degli Assessori alla Cultura e al Turismo, appuntamento biennale di confronto e dibattito tra esponenti del Governo, delle Regioni, degli Enti Locali, delle imprese e delle associazioni sui nuovi scenari e le politiche da adottare per conseguire inediti traguardi di sviluppo per il settore culturale e turistico; il Rapporto Annuale, pubblicazione che analizza le dinamiche di settore e fornisce informazioni aggiornate e chiavi di lettura sullevoluzione delle politiche culturali, sui problemi e sulle esperienze in atto; il Premio Cultura di Gestione volto allindividuazione e alla diffusione delle migliori pratiche gestionali del settore a livello nazionale; Ravello LAB Colloqui internazionali: appuntamento annuale, punto di incontro in cui esperti, politici, amministratori, studiosi e operatori pubblici e privati confrontano strategie a livello internazionale per la definizione di nuove possibili politiche per lo sviluppo territoriale. Federculture, inoltre, attiva tavoli di lavoro - spettacolo, turismo, ambiente - nei quali i suoi associati (160 tra Regioni, Enti Locali, Imprese, Associazioni), promuovono studi ed analisi, individuano proposte legislative,iniziative comuni,realizzano occasioni di confronto. Dal 2004 opera Federculture Servizi S.r.l, societ partecipata al 100% da Federculture, che offre assistenza e affiancamento agli associati di Federculture, attraverso studi di fattibilit, piani di marketing culturale, piani di impresa, analisi economiche di sostenibilit di progetti culturali, progetti europei, monitoraggio dei finanziamenti del settore, formazione specifica.

Presidente Roberto Grossi Referente Claudio Bocci Piazza Cavour, 17 00193 Roma Tel. 06 32697512 Fax 06 32120269 rete@federculture.it

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Federculture

Schema principali attivit Federculture. Gennaio Dicembre 2007 IV Conferenza Nazionale degli Assessori alla Cultura e al Turismo Investire in cultura, Promuovere lo Sviluppo Bari, 15-17 marzo 2007 Premio Cultura di Gestione IV Edizione Cerimonia di Premiazione, Bari Cittadella della Cultura 16 marzo 2007 Sportalia Le citt dello Sport II edizione Salone per la valorizzazione e la gestione dello sport e dellimpiantistica sportiva in Italia con il patrocinio del Ministro delle Politiche Giovanili e le Attivit Sportive Fiera di Rimini, 28-31 marzo 2007 La cultura per un nuovo modello di sviluppo IV Rapporto Annuale Federculture Presentazione Roma, Teatro Quirino 25 Giugno 2007 Concorso Internazionale per Giovani Artisti CENTRO / PERIFERIA. Nuove Creativit del Mondo Mostra collettiva 12 luglio 30 novembre 2007 Ravello LAB Colloqui Internazionali II edizione 25-27 ottobre 2007 I Seminari Federculture-Maggioli Cisel Rimini, 28-29 marzo 2007. Le attivit di progettazione e gestione Rimini, 30 marzo 2007. Lattivit di comunicazione Rimini, 17-18 aprile 2007. La programmazione e lorganizzazione degli eventi sportivi Milano, 11 maggio 2007. Impianti sportivi ed Enti Locali Rimini, 17-18 maggio 2007. Il nuovo Programma quadro europeo: dalla teoria alla pratica Milano, 29 maggio 2007. I principi di base del fund raising Milano, 30-31 maggio 2007. Progettare e implementare una strategia di fund raising verso le aziende e i privati Bologna, 28 settembre 2007. La gestione delle attivit di spettacolo Rimini, 16-18 ottobre 2007. La progettazione, gestione e comunicazione degli eventi culturali Bologna, 30 ottobre 2007. Impianti sportivi ed Enti Locali Firenze, 7-9 novembre 2007. Strategie e tecniche di raccolta fondi e sponsorizzazioni per gli eventi e i servizi culturali (fund raising) Firenze, 13-14 dicembre 2007. Il nuovo Programma comunitario Cultura 2007 2013 Convegni e Incontri 22-23 settembre, Torino. Management culturale e formazione 31 gennaio 2007, Campobasso. Il Turismo scolastico 23 febbraio 2007, Roma. Cose nuove dai festival 15-17 marzo 2007, Bari. IV Conferenza Nazionale degli Assessori 28-31 marzo 2007, Rimini. Sportalia 22 marzo 2007, Ferrara. Convegno Associazione Citt italiane patrimonio mondiale dellumanit

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Federculture

7 settembre 2007 , Tolentino (MC) La cultura come possibile fattore di sviluppo 7 settembre 2007, Roma. Le nuove frontiere del Made in Italy, Sfide Internazionali della piccola e media impresa 23 settembre 2007, Ventimiglia Leconomia della cultura. Giornata di studio 26 - 27 novembre 2007, Castiglione del Lago (PG). Piattaforma CEEP del Turismo. 4a Conferenza Europea del Turismo 6 dicembre 2007, Roma. Le sponsorizzazioni nella cultura sono efficaci? Gennaio Dicembre 2008 Concorso Internazionale per Giovani Artisti CENTRO / PERIFERIA. Nuove Creativit del Mondo Doppia personale dei vincitori 23 gennaio 30 aprile 2008 Il Presidente Napolitano riceve Federculture in occasione del decennale della Federazione. Quirinale 15 aprile 2008 Presentazione delle Raccomandazioni di Ravello Lab 21 aprile Ufficio per lItalia del Parlamento Europeo - Roma Concorso Internazionale per Giovani Artisti CENTRO / PERIFERIA. Nuove Creativit del Mondo Doppia personale dei vincitori 22 maggio 15 settembre 2008 L Italia dei Comuni in movimento. Impiantistica, Cittadinanza e Pratica Sportiva Convegno Nazionale 23-24 maggio 2008 Circolo del Tennis Foro Italico, Roma Sportalia Le citt dello Sport III edizione Salone per la valorizzazione e la gestione dello sport e dellimpiantistica sportiva in Italia Fiera di Rimini, 4-6 giugno 2008 Creativit e produzione culturale. Un paese tra declino e progresso V Rapporto Annuale Federculture Presentazione Roma, Teatro Argentina 15 luglio 2008 Economia e societ della conoscenza. Le Politiche Culturali nel Quadrante Euromediterraneo Ravello LAB- Colloqui internazionali III Edizione Ravello, 9 - 11 ottobre 2008 Concorso Internazionale per Giovani Artisti CENTRO / PERIFERIA. Nuove Creativit del Mondo Mostra collettiva delledizione 2008, 21 ottobre 15 gennaio 2009

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Il Formez un istituto nato nel 1965 che opera a livello nazionale e internazionale e risponde al Ministero per la pubblica amministrazione e linnovazione. LIstituto fornisce assistenza tecnica e servizi formativi ed informativi alle amministrazioni locali e centrali. Presidente Carlo Flamment, vicepresidenti Angelo Raffaele Di Nardo ed Enrico Borghi, direttore generale Marco Villani, vicedirettore generale Carlo Conte. Il Formez unassociazione con personalit giuridica partecipata dallo Stato attraverso la Funzione Pubblica (76 per cento). Per la restante quota partecipano al Formez alcune regioni (Basilicata, Calabria, Campania, Lombardia, Molise, Sardegna, Sicilia e Toscana), Comuni, Province e Comunit montane. Nellambito delle competenze gi stabilite dal D.Lgs. 285/99, lAssemblea dei Soci dell11 aprile 2007 ha individuato una missione specifica per il Formez: - accompagnare le amministrazioni pubbliche, in particolare le amministrazioni regionali e locali, nello sviluppo di progetti di innovazione organizzativa e amministrativa e nel monitoraggio delle politiche e dei processi di innovazione, anche attraverso lo sviluppo di programmi finalizzati a sviluppare la qualit della regolazione e la semplificazione amministrativa, nonch promuovere limpiego delle nuove tecnologie per il miglioramento delle risorse umane e dei processi organizzativi; - fornire alle amministrazioni pubbliche assistenza tecnica e tecnico-formativa per migliorare la qualit dei servizi e lefficacia delle politiche, avendo come particolare riferimento le politiche regionali e locali e gli interventi finalizzati ad accrescere la competitivit dei territori e del paese; - fornire alle amministrazioni pubbliche il supporto, lassistenza tecnica ed i contenuti utili a migliorare la comunicazione delle stesse tra di loro, nonch verso cittadini ed imprese; - sviluppare, anche dintesa con altre amministrazioni e/o organizzazioni italiane e di altri paesi, progetti di cooperazione internazionale finalizzati alla crescita dei sistemi amministrativi anche attraverso lattivazione di processi di scambio di esperienze e di buone pratiche; - supportare il percorso di internazionalizzazione delle amministrazioni pubbliche, in particolare le amministrazioni regionali e locali; - svolgere ogni altra attivit devoluta mediante apposito accordo dal Dipartimento della Funzione pubblica, da altri associati, o da altre amministrazioni pubbliche. ATTIVIT LIstituto realizza sullintero territorio nazionale (e, al momento, in oltre 20 paesi esteri) attivit di ricerca, formazione, consulenza e assistenza tecnica rivolte alle amministrazioni centrali, regionali e locali. Svolge dunque una funzione propulsiva nel-

Centro Formazione Studi Presidente Carlo Flamment Referente Pasquale Barbieri Viale Marx, 15 00137 Roma Tel. 06 84891 pbarbieri@formez.it

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lintroduzione, la sperimentazione e la diffusione di innovazioni nella pubblica amministrazione, nonch nello scambio e condivisione delle best practices. LIstituto predispone ogni tre anni un Piano Strategico: dopo lapprovazione del Dipartimento per le Riforme e lInnovazione nella P.A. e dellAssemblea dei Soci, viene presentato alla Conferenza Stato-Regioni. Ogni anno il Formez presenta un documento di Aggiornamento al Piano Triennale che segue lo stesso iter di approvazione. Il Piano 2006-2008 vuole intervenire direttamente sul contributo che la Pubblica Amministrazione pu dare alla competitivit del Paese a livello nazionale ed internazionale. PROGETTI REALIZZATI E CASE HISTORY Progetto 1
SVILUPPO DEI SERVIZI FORMATIVI E TRASFERIMENTO DI BUONE PRASSI NEL SETTORE DEL TURISMO E DELLOSPITALIT

Finalit e obiettivi specifici del progetto La finalit generale che il Progetto ha perseguito stata quella di produrre unazione forte di potenziamento dei sistemi locali del turismo, agendo sui soggetti appartenenti a tale sistema o promotori dello stesso, attraverso una politica di rafforzamento del capitale umano e di internalizzazione delle competenze acquisite. Il Progetto ha voluto essere unoccasione, per i referenti delle Amministrazioni che hanno aderito, per avviare una riflessione congiunta sul tema del turismo e per cercare, insieme e attraverso lo scambio di esperienze e la messa in comune di know-how, di fare rete ed attivare forme di cooperazione sistematiche e durature in grado di favorire lapprendimento reciproco permanente ma anche di sviluppare una progettualit condivisa. Obiettivi specifici del Progetto sono stati pertanto: - realizzare una ricognizione delle migliori pratiche sviluppate nel territorio delle Regioni Obiettivo 1, in quanto a costruzione di STL regionali ed interregionali, PIS o PIT a vocazione turistica, oltre che di eventuali esperienze di eccellenza simili realizzate nelle Regioni del centro nord e in altri paesi comunitari e ugualmente finalizzate allobiettivo dello sviluppo territoriale, economico e di valorizzazione delle potenzialit turistiche; - diffondere i principali risultati emersi nel corso dellanalisi svolta, attraverso seminari formativi e informativi, nonch favorire la diffusione di buone pratiche attraverso lincontro e lo scambio di esperienze fra operatori del turismo locale e amministratori coinvolti nel processo di sviluppo dei STL, PIS e PIT a vocazione turistica o altre forme di progetti integrati nel settore; - favorire la qualificazione professionale dei soggetti coinvolti nelle fasi di individuazione, organizzazione, promozione, riconoscimento, pianificazione, gestione, monitoraggio e controllo dei STL, attraverso percorsi formativi integrati; - individuare le realt locali da coinvolgere nella sperimentazione di un modello di rete per il monitoraggio delle fasi di attuazione e sviluppo dei STL; - favorire la diffusione delle informazioni raccolte e sistematizzate e la condivisione tra i soggetti direttamente coinvolti nelle fasi progettuali, attraverso limplementazione del sistema di rete su indicato; - diffondere ad una platea allargata i risultati dellintervento. Attivit svolte: contenuti e prodotti realizzati per ambiti di attivit Fase preparazione Nel corso del primo semestre di attivit sono stati realizzati incontri formali ed informali con i rappresentanti delle Regioni Ob. 1, finalizzati ad acquisire tutte le informazioni necessarie e gli elementi di contesto utili alla progettazione di dettaglio delle attivit, oltre che a promuovere e sensibilizzare le amministrazioni destinatarie.

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Fase realizzazione Mappatura delle buone prassi, scambio di esperienze e Formazione-Intervento per lo sviluppo delle competenze degli operatori della P.A. coinvolti a vari livelli nel settore del turismo La fase realizzativa dellintervento si avviata con una prima ricognizione della normativa, degli attori e delle esperienze in campo turistico presenti nelle diverse Regioni, effettuata attraverso strumenti e metodologie tipiche della ricerca desk e sul campo e finalizzati alla elaborazione di report monografici (uno per ciascuna delle Regioni coinvolte). La rilevazione delle informazioni, condotta attraverso riunioni e interviste a personale degli Uffici regionali competenti in materia di Turismo, ha condotto alla elaborazione di sette monografie regionali. Le monografie sono state poi analizzate trasversalmente ed stato elaborato un documento di sintesi, volto a mettere in evidenza elementi di continuit e di discontinuit tra i territori oggetto di indagine. Sulla base delle informazioni raccolte stato elaborato un report contenente lillustrazione della situazione del mezzogiorno per ci che concerne il settore turistico. Nel frattempo, con limpegno congiunto del Formez, del DFP e del Dipartimento Turismo, proseguita lattivit di promozione del progetto: in particolare stata trasmessa una lettera di presentazione dellintervento a tutte le Autorit di Gestione dei POR Obiettivo 1, chiedendo loro di farsi portavoce delliniziativa presso gli Assessorati competenti per settore. Parallelamente sono state svolte: - le attivit preparatorie per la realizzazione di una banca dati sulle leggi regionali sul turismo; - una ricognizione a livello europeo per individuare prassi di eccellenza, sempre con riferimento a forme di partenariato o gestione associata di progetti nel campo turistico, da prendere a modello e analizzare nella successiva attivit laboratoriale; - la definizione di una griglia di indicatori sulla base della quale analizzare tutte le best practices (BP) individuate al fine di identificare gli elementi caratterizzanti ed essenziali su cui dovrebbe poggiare i Sistemi Turistici. Si convenuto di impostare lanalisi delle BP in modo tale da far emergere le metodologie di progettazione ed attuazione delle esperienze, per poi verificare, attraverso i laboratori, la possibilit di implementare, nelle diverse realt regionali beneficiarie dellintervento, questa base comune di conoscenze. Inoltre, al fine di avviare la successiva fase laboratoriale, ma anche di effettuare la restituzione delle attivit di mappatura effettuate, stato organizzato un seminario interregionale con lobiettivo di coinvolgere tutte le amministrazioni destinatarie delle attivit. I primi mesi del 2007 sono stati per lo pi dedicati alla messa a punto di tutti gli aspetti organizzativi per la realizzazione del seminario; si proceduto allindividuazione e al contatto degli ospiti italiani e stranieri, alla scelta della sede, allindividuazione degli invitati, alla spedizione degli inviti, allacquisizione delle adesioni ecc. ecc. In parallelo, il gruppo di lavoro si concentrato sulla ultimazione di materiali e dei prodotti gi realizzati in funzione della diffusione da effettuarsi nel corso dellevento. In particolare: - attraverso unapprofondita indagine, le cui informazioni di base sono state rintracciate principalmente on-line, stata ottenuta una lista preliminare di 60 casi di studio nazionali ed internazionali; lo screening dei casi stato effettuato in base allutilizzo di cinque criteri sulla base dei quali leggere le esperienze raccolte: 1. complessit del sistema di relazioni; 2. esito dellesperienza;

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3. forme di gestione/aggregazione; 4. logica prevalente di aggregazione (e quindi di promozione); 5. significativit nel contesto nazionale ed internazionale. - tra le 60 esperienze individuate, utilizzando il metodo Delphi, stata effettuata la selezione di alcuni casi aventi, nella fase realizzativa, particolari elementi di successo nella logica di sistema. Ciascuno di questi casi stata approfondito attraverso indagini ulteriori (interviste ai referenti operativi) ed infine stato elaborato un documento contenente: - lesplicitazione della metodologia adottata; - lelenco delle buone prassi individuate; - le schede sintetiche delle 60 esperienze turistiche analizzate; - le schede sintetiche delle 11 Buone Prassi individuate; - sulla base dellanalisi delle Buone Prassi individuate, sono stati elaborati alcuni principi guida per la realizzazione di un sistema turistico, condivisi con le amministrazioni nel corso del seminario, ma destinati ad essere arricchiti nella fase dei laboratori. Nel frattempo sono stati intensificati i contatti con le amministrazioni regionali e locali di riferimento allo scopo di: - approfondire i fabbisogni o verificare quelli gi espressi in passato; - ricondurli allinterno delle potenziali attivit di progetto e dei modelli di laboratorio proposti; - co-progettare un percorso di affiancamento, definendo tempi, modalit, destinatari, ecc; - garantire la presenza fattiva al seminario di referenti regionali e locali, nonch di operatori privati aventi un rilievo significativo nel settore turistico dei territori. Il seminario I sistemi turistici locali nella realt dei fatti: nascita, sviluppo e consolidamento si svolto a Roma nei giorni 28 febbraio e 1 marzo 2007 ed stato articolato in 4 sessioni di lavoro: 1. presentazione da parte del DFP, del Dipartimento Turismo e del Formez delle attivit progettuali e del processo volto alla definizione di un documento contenente le Linee Guida per la costruzione e la gestione di un sistema turistico di successo; 2. illustrazione dei primi contenuti delle Linee Guida per la costruzione e la gestione di un sistema turistico di successo, scaturite dallanalisi di oltre 60 esperienze turistiche nazionali e comunitarie; 3. presentazione di alcune buone prassi turistiche nazionali e comunitarie; 4.presentazione degli indirizzi per il settore turistico nel periodo di programmazione comunitario 2007/13 da parte del Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e illustrazione delle strategie per il settore turistico delle Regioni coinvolte nel progetto. Il seminario ha costituito anche loccasione per presentare il progetto formativo,concordato dal Formez con le Regioni, da sviluppare nel corso dei laboratori tecnici regionali. I mesi successivi sono stati per lo pi dedicati alla progettazione di dettaglio e allavvio dei laboratori. Attraverso un lavoro assiduo ed approfondito di analisi del fabbisogno, condotto dal Formez al fianco dei referenti regionali, si cercato di pervenire a 7 modelli di laboratorio, rispondenti ai fabbisogni espressi e al contempo coerenti con le strategie regionali. Sempre in maniera congiunta con lamministrazione sono stati definiti: tempi, luoghi e modalit operative, piani di lavoro e docenti, prodotti finali. Nei mesi di aprile, maggio e giugno sono stati realizzati gli incontri seminariali di approfondimento sulle tematiche turistiche concordate. Il Formez ha mantenuto rapporti costanti con le Amministrazioni e con i partecipanti, ha individuato per ciascun territorio le sedi per lo svolgimento degli incontri, ha provveduto alla stesura dei programmi, ad effettuare eventuali modifiche in base alle esigenze che le Regioni manifestavano nel corso delle attivit, allanimazione degli incontri, allindividuazione di esperienze ed attori centrali o locali che potessero arricchire i contenuti dei diversi incontri, alla comu-

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nicazione delle modalit di svolgimento ai partecipanti potenziali e agli opportuni inviti, alla predisposizione e alla raccolta delle firme per presenza previste dalla normativa comunitaria. In qualit di uditori anche rappresentati del settore turistico privato hanno preso parte attiva agli incontri, animandoli e attivando un dialogo diretto con gli interlocutori pubblici, fornendo un importante valore aggiunto ai lavori e dimostrando un forte interesse per la tematica ma anche una consapevolezza del ruolo di primo piano che essi stessi rivestono per lanimazione e lo sviluppo del proprio territorio. Sperimentazione di un modello di rete Il Dipartimento Turismo ha chiesto al Formez di implementare il Sistema Informativo TOURPASS che era stato realizzato nellambito del Progetto Operativo Turismo previsto dalla Mis.I.2 del PON ATAS, ma il cui utilizzo era stato fino a quel momento ridotto, sia per il mancato collegamento con i siti regionali sia per la scarsa implementazione del portale stesso. Il Formez ha effettuato quindi, alcuni accertamenti sul sito TOURPASS, rilevando lesistenza di diversi livelli di intervento sviluppabili: - arricchimento informativo del sistema: completare il quadro esistente attraverso linserimento di informazioni, documenti e materiali derivanti dalle attivit progettuali ed elaborare schede sintetiche per una lettura pi agevole dei documenti presenti nel sito, garantendo livelli progressivi di approfondimento; - rete interregionale: promuovere, nellottica degli obiettivi originari, il sito gi esistente, quale portale di accesso centralizzato tra i siti web di settore implementati dalle diverse Amministrazioni regionali; - supporto allo svolgimento delle attivit di formazione/affiancamento in presenza garantendo alle amministrazioni laccesso a informazioni, materiali e consentendo la loro interazione. Il Formez ha inoltre avanzato la possibilit di integrazione tra tale sistema ed il sito tematico del Formez Risorse culturali e turistiche, allinterno del quale, nello specifico focus dedicato al Turismo, sarebbero stati messi in evidenza eventi, attivit, documentazione e normative sul tema, permettendo di diffondere a livello nazionale tutte le informazioni e gli output progettuali. Successivamente il Formez ha effettuato alcune verifiche sulle funzionalit e sui contenuti presenti nel sito TOURPASS per poter definire lintervento da realizzare nellambito del Progetto. Da tale analisi ne emerso un quadro piuttosto critico: la struttura del sito apparsa obsoleta ed i contenuti limitati e scarsamente significativi dal punto di vista informativo. Non parso possibile larricchimento del patrimonio informativo del sistema: si rilevato che potevano essere inseriti informazioni, documenti e materiali derivanti dalle attivit progettuali; sarebbe stato invece pi difficile lutilizzo del portale come luogo virtuale per la realizzazione di una rete tra le Regioni. Le informazioni rese disponibili sul sito, una volta validate da esperti, avrebbero potuto essere di supporto alle singole Regioni (pur trattandosi in realt di materiali prodotti in una di esse o in uno specifico territorio) e in tal modo alimentare il know-how comune. Pi difficile sarebbe stato invece qualificare il portale come il luogo di dialogo dei diversi siti regionali, non tanto per scarse potenzialit tecniche - un link ai siti regionali sarebbe stato semplice da realizzare quanto per il fatto che rinviare alle home page (o a specifiche sezioni) dei singoli siti web regionali non avrebbe soddisfatto abbastanza gli obiettivi progettuali. stato proposto di individuare, insieme alle stesse Regioni, un percorso attraverso cui far emergere le informazioni regionali realmente utili per lo scopo che il progetto si prefiggeva. Dal punto di vista operativo lopportunit per determinare e condividere questo modello sarebbe stata offerta dai laboratori organizzati territorialmente. stato evidenziato inoltre come il portale TOURPASS non contenesse una funzione per un ambiente di lavoro condiviso tra le Regioni, essenziale per supportare il modello di Comunit professionale promosso nel corso dei laboratori territoriali. Da un lato i costi eccessivi, dallaltro la durata limitata del progetto (difficilmente le comunit on line sopravvivono alla durata del progetto) hanno portato il Formez a sconsigliare vivamente limplementazione ad hoc di queste funzioni allinterno di TOURPASS.

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Allo scopo si proposto di utilizzare uno strumento di condivisione informativa, attivabile direttamente sul canale tematico Risorse culturali e turistiche del sito web Formez. Il Formez, dopo aver effettuato alcune verifiche sulle funzionalit e sui contenuti del sito TOURPASS, e dopo aver consultato un panel di esperti, ha elaborato un documento di sintesi descrivendo i limiti e le potenzialit del suddetto sistema, ma anche una proposta di intervento per limplementazione del sito. Tra la fine del 2006 e linizio del 2007, stato portato avanti anche il lavoro relativo alla costruzione del modello di rete. Si proceduto, come previsto, su un doppio binario: da un lato laggiornamento del sito Tourpass, dallaltro limplementazione del Focus Turismo nellambito del canale tematico Risorse culturali e turistiche del sito Formez. Per quanto riguarda il sito Tourpass, allanalisi dello stato dellarte e delle criticit del sito ha fatto seguito la stesura di un documento di dettaglio, contenente la proposta metodologica, lindicazione di alcuni siti, riferimenti, contenuti integrativi (mappa dei contenuti). Nel periodo successivo si conclusa lattivit di definizione e di raccolta delle indicazioni e dei materiali per laggiornamento e si proceduto alla consegna brevi manu al Dipartimento di tutti i materiali necessari per laggiornamento del sito Tourpass su cd-rom. Nel frattempo, anche su sollecitazione del DFP, si operato apportando alcune modifiche al Focus Turismo, da un lato per rendere le informazioni in esso presenti pi coerenti con le finalit del progetto e pi rispondenti alle fonti di finanziamento (inserimento loghi ecc.), dallaltro per consentire la creazione, nellambito del Focus, di unArea Riservata agli operatori del progetto, attraverso cui consentire ai partecipanti ai laboratori, lo scambio di materiale, di informazioni e la possibilit di instaurare un dialogo sia con gli operatori del Formez, sia tra operatori del singolo laboratorio, sia ancora tra i diversi laboratori. Contemporaneamente stata portata a termine la realizzazione della banca dati sulle Leggi turistiche e il relativo caricamento sul Focus Turismo del Canale Tematico Risorse Culturali e Turistiche del Formez. Inoltre si proceduto ad unintegrazione della normativa con quanto previsto nelle Regioni del Centro Nord e a livello nazionale e comunitario. Fase diffusione dei risultati Nei mesi estivi del 2007 sono state condotte le attivit preparatorie per lorganizzazione del Seminario conclusivo del Progetto, dal titolo Le prospettive dei Sistemi Turistici Locali nella nuova programmazione. Levento si tenuto a Roma il 23 ottobre 2007. Agli interventi di tipo istituzionale hanno fatto seguito quelli di esperti del settore e dei rappresentanti delle Regioni partecipanti al progetto. Durante la giornata si tenuta anche una tavola rotonda sul tema Il Turismo italiano: soluzioni e strumenti operativi in un contesto internazionale, alla quale hanno partecipato rappresentanti dellISNART Istituto Nazionale Ricerche Turistiche, del Dipartimento per le politiche di sviluppo del MEF, di APT, Consorzi e di Regioni del Centro Nord titolari di esperienze di punta nel settore turistico. Sempre al fine di divulgare gli esiti del Progetto, dintesa con i committenti stata realizzata: - una pubblicazione, dal titolo Esperienze e prospettive di sistema nel turismo. Sono stati predisposti i contributi da inserire nel testo e svolte le opportune attivit per la curatela del volume e linserimento nella collana editoriale Formez Materiali Azioni di Sistema; - un cd-rom di progetto. Il lavoro di progettazione ha riguardato nello specifico: la sigla iniziale arricchita con contributi audio ed animati, il layout grafico di interfaccia e navigazione ipertestuale, il copy-writing delle sezioni informative generali, la predisposizione delle schede di sintesi e presentazioni delle attivit e prodotti. Successivamente si proceduto alla sistematizzazione dei materiali prodotti e allinserimento degli stessi nel suddetto prodotto multimediale.

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Progetto 2
CULTURA SICURA

(PON 2000/06 Sicurezza per lo sviluppo del Mezzogiorno dItalia - Misura 1.5 Risorse umane per la sicurezza) Descrizione del progetto Il Progetto Cultura Sicura, avviato nel gennaio 2006 e sviluppato dal Formez Centro di Formazione Studi in stretta collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attivit Culturali, si rivolge ai dipendenti delle sedi regionali e periferiche del Ministero stesso nellObiettivo 1. finalizzato ad accrescere e sviluppare le conoscenze e le competenze per lutilizzo e lapplicazione di nuovi strumenti e tecniche per il controllo e la sicurezza dei siti culturali e ambientali, tramite la realizzazione di attivit di ricerca e formazione, predisposte in base alle specifiche caratteristiche delle realt regionali e tenendo conto dellorganizzazione istituzionale e dei fabbisogni formativi connessi alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio culturale. Il Progetto, i cui risultati e prodotti saranno raccolti in un specifico cd-rom, si articola in due interventi: INTERVENTO 1: Corso G.I.S. Campania, rivolto allapprofondimento e allapplicazione sul campo delle competenze relative al sistema informativo geografico in corso di implementazione nella Regione Campania; INTERVENTO 2: Percorso formativo Sicurezza nel settore dei beni culturali, volto alla diffusione di nuovi modelli di gestione della sicurezza, vigilanza e accoglienza in archivi, biblioteche, musei e aree e parchi archeologici. A. Intervento 1 corso GIS Campania - Rivolto ai dipendenti della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Regione Campania e delle relative Soprintendenze territoriali interessati dal Sistema Informativo Geografico (G.I.S.) in corso di implementazione - Strutturato in 5 moduli composti da formazione daula, applicazioni pratiche e rilevamenti allaperto:

Dalla cartografia ai G.I.S. per i Beni Culturali Approfondimento e attivit pratiche per luso degli strumenti di posizionamento geografico utilizzati per il Sistema Informativo Geografico Territoriale della Regione Campania Approfondimento ed attivit pratiche per luso dellapplicazione catalografica relazionale utilizzata per il Sistema Informativo Geografico Territoriale della Regione Campania Approfondimento ed attivit pratiche per luso dellapplicazione G.I.S. utilizzata per il Sistema Informativo Geografico Territoriale della Regione Campania Fasi duso e operative dei sistemi di telerilevamento GPS

- Erogato tra maggio 2006 e marzo 2007 - Lintervento si posto come continuazione e implementazione pratica del percorso formativo gi realizzato a livello regionale nellambito della stessa Misura 1.5 tra il 2003 e il 2004, che ha avuto come obiettivi sia quello di fornire un quadro completo ed esauriente delle potenzialit dei Sistemi Informativi Geografici per la gestione dei beni culturali (tramite un percorso logico che andava dai principi di base delle scienze geografiche allanalisi delle funzionalit elementari ed avanzate degli strumenti G.I.S.), sia soprattutto quello di addestrare gli operatori del settore alluso delle applicazioni G.I.S. e relazionali specifiche acquistate o realizzate ad hoc dal Consiglio Nazionale delle Ricerche per la realizzazione del parallelo Progetto Sistema Informativo Geografico Territoriale della regione Campania, condotto dalla Direzione Regionale e dalle Soprintendenze consorziate nellambito della Misura 1.3 dello stesso PON 2000/06.

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B. Intervento 2 Percorso formativo sicurezza nel settore dei beni culturali Dapprima si proceduto alla realizzazione di una ricerca chiamata Vademecum della vigilanza e sicurezza sulle procedure di accoglienza, vigilanza, sicurezza ed emergenza da attivare in musei, archivi, biblioteche ed aree e parchi archeologici. A partire dai contenuti della ricerca, stato elaborato un corso di formazione strutturato in attivit didattiche: - in presenza, dedicate ad un numero ristretto di discenti detti avviatori; - a distanza, per tutti i discenti, erogato tramite: un corso on-line un cd-rom per la fruizione off-line del corso un manuale e quattro guide a stampa. Destinatari: personale pubblico (addetti, operatori e assistenti) con compiti di vigilanza, sicurezza e accoglienza appartenenti alle Direzioni Regionali per i Beni Culturali e Paesaggistici e relativi istituti periferici di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e agli Istituti Archivistici della Sicilia. Ricerca vademecum della vigilanza e sicurezza Analizza le procedure che gli addetti, gli operatori e gli assistenti impegnati nellarea della vigilanza, della sicurezza e dellaccoglienza sono chiamati ad attivare e svolgere in condizione di gestione ordinaria e straordinaria (emergenza diurna e notturna) negli istituti e luoghi della cultura individuati dallart. 101 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, ovvero musei e monumenti musealizzati, biblioteche, archivi, aree e parchi archeologici. Per rendere i contenuti della ricerca centrati sui fabbisogni del personale pubblico e allo stesso tempo non tralasciare le ultime tendenze che caratterizzano il settore privato, stato organizzato un gruppo di lavoro con professionalit molto qualificate e differenziate: hanno partecipato infatti oltre ad esperti privati del settore, anche esperti pubblici di ciascun luogo/istituto della cultura analizzato e referenti di ciascuna Regione destinataria dellintervento, con la supervisione scientifica di un team di esperti del Ministero per i Beni e le Attivit Culturali operanti a livello centrale. I risultati della ricerca sono stati organizzati in 5 prodotti a stampa (in corso di pubblicazione), cio un manuale e quattro guide di facile ed agile consultazione, contenenti anche indicazioni pratiche per lo svolgimento delle diverse attivit. Punti di forza delle guide sui 4 istituti/luoghi della cultura sono: - la scelta di strutturare i contenuti in maniera simile nei testi, ma rispettando le specificit di ciascun caso, per favorire confronti e paralleli tra le diverse realt - riportare nei testi procedure, corredate di indicazioni e istruzioni, per lapplicazione pratica immediata dei contenuti; - fornire schede di autovalutazione della condizione operativa degli operatori. I principali contenuti dei cinque prodotti a stampa sono di seguito brevemente riportati: Gli istituti e i luoghi della cultura - la vigilanza, la sicurezza laccoglienza e le emergenze (MANUALE) - Tutela, valorizzazione e gestione del patrimonio culturale - Problemi di gestione - Descrizione dei fattori di rischio - Le professionalit del settore culturale: individuazione e qualificazione - La definizione dei compiti del personale addetto alla vigilanza, sorveglianza e accoglienza nella declaratoria dei profili attualmente esistenti - Il coinvolgimento delle Forze dellOrdine e delle strutture di protezione e sanitarie - La sicurezza sul lavoro Musei - Procedure per lattuazione delle misure di accoglienza, vigilanza, sicurezza ed emergenza (GUIDA) - La definizione di museo e di monumento musealizzato - Lorganizzazione tipo di un museo: individuazione e qualificazione delle professionalit coinvolte

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- Attivit tecnico gestionali per lorganizzazione della sicurezza - Rischi specifici e norme di comportamento - Laccoglienza del pubblico - Sicurezza e impianti di allarme e vigilanza - La gestione delle emergenze Biblioteche - Procedure per lattuazione delle misure di accoglienza, vigilanza, sicurezza ed emergenza (GUIDA) - La definizione di biblioteca - Lorganizzazione tipo di una biblioteca: individuazione e qualificazione delle professionalit coinvolte - Attivit tecnico-gestionali per lorganizzazione della vigilanza - Laccoglienza del pubblico - Rischi specifici e norme di comportamento - Sicurezza e impianti di allarme e vigilanza - La gestione delle emergenze Archivi - Procedure per lattuazione delle misure di accoglienza, vigilanza, sicurezza ed emergenza (GUIDA) - La definizione di archivio - Lorganizzazione tipo di un archivio: individuazione e qualificazione delle professionalit coinvolte - Attivit tecnico-gestionali per lorganizzazione della vigilanza - Laccoglienza del pubblico - Rischi specifici e norme di comportamento - Sicurezza e impianti di allarme e vigilanza - Gestione delle emergenze Aree e parchi archeologici - Procedure per lattuazione delle misure di accoglienza, vigilanza, sicurezza ed emergenza (GUIDA) - La definizione di area e di parco archeologico - Lorganizzazione tipo di unarea e di un parco archeologico: individuazione e qualificazione delle professionalit coinvolte - Attivit tecnico-gestionali per lorganizzazione della vigilanza - Laccoglienza del pubblico - Rischi specifici e norme di comportamento in aree e parchi archeologici - Rischi correlati e modalit di vigilanza sul territorio - Sicurezza e impianti di allarme e vigilanza - Gestione delle emergenze Corso sicurezza nel settore dei beni culturali Sviluppato, a partire dai contenuti della ricerca Vademecum della vigilanza e sicurezza, con un modello didattico che vede la partecipazione attiva dei destinatari dellattivit nellorganizzazione e nella realizzazione delle attivit, nonch in appositi spazi di discussione virtuali tra di essi e con il gruppo di esperti (pubblici e privati) attivati per la ricerca stessa. Il corso prevede infatti attivit didattiche - in presenza: dedicate ad un numero ristretto di discenti, detti avviatori, per condividere il modello didattico adottato e coadiuvare le attivit di partecipazione attiva - a distanza: per tutti i discenti, per lerogazione dei contenuti del corso erogato tramite una piattaforma on-line (disponibile nel sito Formez) con appositi spazi di discussione e condivisione tra gli iscritti un cd-rom per la fruizione off-line del corso un manuale e quattro guide a stampa. Per favorire una pi agevole e interessante fruizione da parte dei discenti: - le singole lezioni (per quanto concerne il corso on-line e su cd-rom) sono state organizzate sotto forma di learning object, ovvero pillole didattiche audio e animate sugli argomenti del Vademecum didatticamente autoconsistenti e provviste di semplici esercizi di autovalutazione, collegamenti ai link di riferimento pi importanti, allegati legislativi e bibliografici scaricabili

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- il Progetto ha messo a disposizione dei discenti in ciascuna Regione delle postazioni informatiche multimediali dedicate (Learning Point) con collegamento a internet per seguire il corso. I discenti individuati come avviatori svolgono un importante ruolo di facilitazione e animazione delle attivit del corso nei confronti degli altri discenti della propria sede di lavoro (e/o sedi limitrofe), supportati e coadiuvati da appositi tutor messi a disposizione dal Formez. Oltre a rappresentare un punto di riferimento per i colleghi, gli avviatori si occupano di: - organizzare laula didattica virtuale, tramite il reperimento dei dati anagrafici dei discenti e le informazioni sulle modalit di fruizione da essi prescelte; - fornire orientamento/prima informazione ai discenti affidati circa obiettivi del corso, strumenti per la fruizione del corso on-line e loro utilizzo,informazioni sui learning point; - distribuire i materiali didattici: manuale/guide e cd-rom per la fruzione off-line del corso. In questo modo si voluto creare un contatto diretto con il Formez (ente erogatore del corso) e i discenti stessi, favorendo gli scambi e creando possibilit di comunicazione in real time. - Inoltre la condivisione con le Regioni destinatarie del Progetto (ovvero le sedi regionali e periferiche del Ministero per i Beni e le Attivit Culturali in esse presenti) della scelta dei discenti avviatori ha favorito una pi funzionale distribuzione degli stessi tra le numerose sedi periferiche del Ministero presenti sul territorio. - Il percorso didattico realizzato inoltre rappresenta un modello di formazione permanente, che attraverso gli strumenti implementati consente la messa in rete degli operatori del settore laggiornamento periodico dei contenuti la fruizione oltre la durata del progetto stesso lallargamento ad ulteriori target di discenti (sia per tipologia, sia per localizzazione geografica). Progetto 3
INFO-CS INNOVAZIONE E FORMAZIONE NEL SETTORE DELLA CULTURA E DELLO SPETTACOLO

Lobiettivo generale del Progetto InFo-CS Innovazione e formazione nel settore della cultura e dello spettacolo stato quello di rafforzare le competenze del personale della P.A. operante nei settori dello spettacolo e della cultura. In particolare con lazione del Progetto, il Formez ha puntato: - alla valorizzazione delle risorse umane del sistema pubblico dello spettacolo dal vivo e del cinema attraverso una serie di efficaci interventi di formazione e di scambio di esperienze finalizzati alla promozione di una nuova cultura dellorganizzazione e della gestione amministrativa; - allo sviluppo delle competenze in materia di metodologie e tecniche audiovisive da parte del personale pubblico a partire da quello impegnato nella comunicazione istituzionale e nei rapporti con il pubblico; - allaggiornamento delle competenze del personale delle amministrazioni locali finalizzate alla valorizzazione dei beni culturali ed artistici presenti sui territori attraverso lattivazione di servizi formativi e informativi. Il progetto InFo-CS ha sviluppato unattivit di formazione ed informazione rivolta ai responsabili della PA sul territorio, per sviluppare competenze e conoscenze da utilizzare nei settori dello spettacolo dal vivo, del cinema, dellaudiovisivo e del marketing culturale. In particolare tra le competenze rafforzate c stata anche la capacit di supportare per la parte spettante alle amministrazioni locali la creazione, lo sviluppo e il consolidamento di associazioni e imprese locali di produzione e di supporto agli eventi culturali di spettacolo, tanto nelle Regioni ove era gi consolidata la presenza di strutture di questo tipo, quanto in quelle dove la presenza di nuclei attivi nellallestimento, produzione e servizio per iniziative di spettacolo era assente o scarsamente sviluppata. Inoltre stato fornito un servizio di formazione/informazione ad uso dei responsabili della PA sulle strategie di comunicazione audiovisiva, sulle strategie di marketing territoriale a sostegno dei beni culturali ed artistici territoriali, sulla promozione degli eventi sostenuti da enti territoriali e sulla politica nazionale ed europea a sostegno dello spettacolo. Lazione progettuale stata articolata in tre linee di attivit:

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1. InFo-CS Spettacolo dal vivo e Cinema stato realizzato un programma integrato di interventi per gli operatori pubblici dello spettacolo dal vivo e del cinema a partire dalla realizzazione di una ricerca-azione per il monitoraggio e la ricognizione dello stato e dei fabbisogni di tali settori in Italia, anche in relazione al possibile accesso ai servizi offerti; si proceduto quindi con la diffusione dei risultati come base informativa per la PA a cui seguita una attivit di formazione e informazione su vari temi tra cui: le caratteristiche dei settori dello spettacolo (dal vivo e riprodotto), del teatro e del cinema, sulle leggi e sui meccanismi che li regolano, le opportunit di finanziamenti agevolati per la costituzione di nuove imprese e sui fondi nazionali e comunitari a favore delle iniziative di sostegno allindustria culturale e cinematografica, alle Film Commission e alle iniziative culturali di spettacolo e non solo accessibili dalle amministrazioni locali. 2. InFo-CS Audiovisivo e Comunicazione consistito un intervento di studio e formazione sulle metodologie e tecniche audiovisive diretto ai dirigenti e funzionari pubblici con lobiettivo di fornire un sistema di competenze finalizzato ad integrare linsieme delle metodologie audiovisive con conoscenze relative alle tecniche economico gestionali proprie delle produzioni cinematografiche e televisive. 3. InFo-CS Marketing Culturale Si trattato di unattivit diretta alle amministrazioni locali in alcuni territori, aventi caratteristiche interessanti per lo studio di buone prassi, finalizzata al marketing culturale tramite lidentificazione dei fabbisogni e delle potenzialit locali, con particolare riferimento alla valorizzazione territoriale e alla possibilit di accrescerne la visibilit e le opportunit di investimento. Risultati attesi Il progetto InFo-CS stato finalizzato al conseguimento dei seguenti risultati: - formazione e aggiornamento a favore della P.A. nei settori della cultura e dello spettacolo con particolare riferimento a leggi e meccanismi che regolano il settore, allaccesso e alla fruizione del territorio, alla gestione e programmazione di progetti, alle strategie di marketing culturale, alle opportunit di finanziamento nazionale e comunitario a favore di iniziative di sostegno per lindustria culturale; - ricognizione sullo stato e sui bisogni dei settori del cinema, della produzione audiovisiva e dello spettacolo dal vivo in Italia (con un particolare focus sul teatro) e alla diffusione dei risultati come base informativa per la PA; - identificazione dei fabbisogni formativi della PA locale operante nei settori dello spettacolo e dei beni culturali; - analisi delle competenze delle risorse umane interne allamministrazione in termini di potenzialit, espansione operativa, fabbisogni formativi; - progettazione ed erogazione di programmi e interventi formativi in presenza e a distanza a favore del personale degli enti locali per rispondere alle esigenze e ai fabbisogni manifestati ed emersi durante le attivit di ricerca; - informazione, diffusione e affiancamento a sostegno della comunit professionale degli operatori della cultura e dello spettacolo. A fronte dellattuazione del progetto e della formazione di operatori della P.A., lintervento si concentrato su linee di attivit innovative rivolte: - allo sviluppo di realt regionali collegate al settore dello spettacolo e della cultura; - ad una efficace politica culturale attraverso la diffusione delle esperienze, linformazione e la sensibilizzazione del territorio; - allaggiornamento delle figure professionali operanti nel settore; - alla creazione di un collegamento in rete di soggetti e strutture interregionali operanti nello stesso ambito.

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ATTIVIT SVOLTE Linea di attivit 1: Spettacolo dal vivo e cinema Nel corso della prima annualit (2004), in collaborazione con una struttura specializzata nel settore (Fondazione Rosselli), stata completata una ricerca-azione di monitoraggio e ricognizione sullo stato e sui fabbisogni del settore dello spettacolo dal vivo in Italia, condotta principalmente sulle amministrazioni regionali, coinvolgendo in primis i teatri pubblici che costituiscono lossatura centrale del sistema di offerta di spettacolo dal vivo in Italia, nonch esperti del settore e testimoni privilegiati in grado di fornire elementi utili alla definizione dello scenario di riferimento. Una analoga ricerca-azione stata ultimata per quanto concerne il settore cinematografico, con riferimento ai fabbisogni degli enti locali in materia di promozione di eventi, iniziative e servizi in campo cinematografico. Lindagine sul campo, condotta attraverso la somministrazione di questionari di rilevazione predisposti ad hoc dal gruppo di ricerca, ha costituito la base di partenza per la realizzazione di un programma integrato di interventi per gli operatori pubblici dello spettacolo dal vivo e del cinema che prevedeva la diffusione dei risultati come base informativa per la PA e unattivit di formazione, informazione continua riguardante i singoli settori di riferimento e le specifiche aree tematiche sulle quali si sono registrate le carenze formative pi rilevanti. Inoltre sono stati predisposti studi di settore (con riferimento allarea normativa, economica e di mercato, finanziaria ed organizzativa) e sono state effettuate alcune analisi di raffronto con strutture pubbliche operanti a livello europeo. Tali studi hanno condotto per quanto attiene allo spettacolo dal vivo - allelaborazione di strumenti didattico-informativi, quali: - analisi dei fabbisogni formativi, individuazione delle competenze degli operatori pubblici dello spettacolo dal vivo, con specifico riferimento al comparto teatrale; - definizione, progettazione ed elaborazione di un percorso didattico modulare; - un vademecum sulle attivit di fund raising (accesso a risorse economiche pubbliche e private) nel settore dello spettacolo dal vivo; - un dossier di approfondimento sul quadro normativo e legislativi dello spettacolo dal vivo in Italia, alla luce delle recenti iniziative di riforma; - una guida di benchmarking nazionale ed internazionale (analisi delle buone prassi) delle politiche di marketing (strategie di promozione delle attivit del settore) nello spettacolo dal vivo. Parallelamente, per quanto riguarda il settore audiovisivo, stata prodotta una documentazione contenente: - una ricerca-azione relativa ai fabbisogni formativi ed individuazione delle competenze degli operatori pubblici del cinema; - un syllabus dei contenuti di un percorso di formazione/informazione sulle caratteristiche del settore cinematografico; - la predisposizione di materiale informativo sui temi da diffondere nei seminari su temi riguardanti il comparto cinematografico; - un dossier tematico di analisi del quadro normativo e legislativo del cinema in Italia, alla luce delle recenti iniziative di riforma; - un vademecum sul sostegno europeo al settore cinematografico che affronta e illustra tanto i meccanismi comunitari di sostegno alla cinematografia quanto le strategie di sostegno alle attivit cinematografica nei maggiori paesi della Uninione Europea. Le attivit di ricerca hanno condotto, infine, alla realizzazione di due strumenti di diffusione complementari allintervento formativo: - un dossier tematico Misure di sostegno pubblico nazionale al settore cinematografico di analisi del quadro normativo e legislativi del cinema in Italia, alla luce delle recenti iniziative di riforma; - un vademecum sul sostegno europeo al settore cinematografico le Politiche europee dellaudiovisivo - linee di pensiero, direttive, attivit dellUE che affronta e illustra tanto i meccanismi comunitari di sostegno alla cinematografia quanto le strategie di sostegno alle attivit cinematografica nei maggiori paesi della Unione Europea. Nel 2005, a partire dai risultati delle attivit di ricerca-azione sui fabbisogni del settore

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dello spettacolo dal vivo in Italia e sui fabbisogni degli Enti Locali in materia di promozione di eventi, iniziative e servizi in campo cinematografico, si proceduto alla definizione del programma integrato di interventi per gli operatori pubblici dello spettacolo dal vivo e del cinema. In particolare sono state studiate le modalit con cui diffondere i risultati delle ricerche e con cui realizzare lattivit di formazione e informazione continua sui settori e sulle aree tematiche sulle quali nel corso delle indagini erano emerse le carenze formative pi rilevanti. Si quindi proceduto ad una definizione pi puntuale del Ciclo di seminari La Pubblica Amministrazione al servizio dello Spettacolo. Il ciclo di seminari stato ideato come uno strumento per elevare i livelli di conoscenza e performance del personale della PA impegnato nel campo dello spettacolo dal vivo e del cinema, tramite lacquisizione e lutilizzo di competenze innovative, e come un mezzo per favorire e aumentare gli scambi tra gli operatori privati e gli operatori pubblici. I destinatari principali del ciclo di seminari sono stati individuati in dirigenti, quadri, funzionari, impiegati nei vari livelli e consulenti della PA, intesa in senso ampio come Regioni, Province, Comuni, organismi con forte partecipazione di soggetti pubblici territoriali (Aziende speciali, Fondazioni, Istituzioni, S.p.a., Associazioni, ecc.). Linea di attivit 2: Audiovisivo e comunicazione Nellambito della linea 2 Audiovisivo e comunicazione, il Formez ha realizzato un programma di formazione sulle metodologie e tecniche audiovisive rivolto ai dirigenti e funzionari pubblici con lobiettivo di fornire un sistema di competenze diretto ad integrare linsieme delle metodologie e tecniche audiovisive con conoscenze relative alle tecniche economico-gestionali proprie delle produzioni cinematografiche e televisive. Le attivit sono state erogate utilizzando un sistema di formazione a distanza, al fine di aumentare il numero dei destinatari ed accrescere il livello di interazione e di scambio di informazioni e di esperienze. Nel corso del 2004 sono state realizzate le attivit di ricerca propedeutiche, in collaborazione con una agenzia specializzata (MAGICA), consistite in: - somministrazione di questionario di rilevazione ad un campione rappresentativo di amministratori locali; - completamento ricerca-azione e conseguente dossier tematico concernente la rilevazione dei fabbisogni formativi e predisposizione delle metodologie idonee per la creazione e aggiornamento di competenze nella pubblica amministrazione di carattere economico e gestionale delle iniziative di produzione nel settore audiovisivo; - raccolta di casi studio e best practice a livello nazionale ed europeo; - elaborazione e sperimentazione dei contenuti di un percorso di formazione/informazione on-line sulle metodologie e tecniche audiovisive rivolto ai dirigenti ed ai funzionari pubblici con lobiettivo di fornire un sistema di competenze diretto ad integrare linsieme delle metodologie audiovisive con conoscenze relative alle tecniche economico-gestionali proprie delle produzioni cinematografiche e televisive nellambito della prima annualit del progetto; - realizzazione di un Vademecum sulla produzione audiovisiva, di facile e pronta consultazione per i Dirigenti ed i Funzionari della Pubblica Amministrazione. Nel 2005, a fronte dei principali risultati e delle questioni chiave emerse nel corso di tali attivit, si proceduto alla definizione puntuale dei contenuti del percorso di formazione/informazione sulla gestione dei progetti di comunicazione on-line rivolto ai dirigenti ed ai funzionari pubblici sulle metodologie e tecniche audiovisive integrate con le tecniche economico-gestionali, proprie delle produzioni cinematografiche e televisive. Nel 2006 si provveduto allerogazione del corso a distanza Gestione dei progetti audiovisivi di comunicazione articolato in 8 moduli.

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La prima erogazione dei corsi stata realizzata nel periodo marzo-giugno 2006; dato il successo della prima edizione dei corsi, stata erogata nei mesi successivi una ulteriore edizione dei corsi agli utenti ulteriori che ne hanno fatto richiesta, fino alla conclusione del Progetto. Linea di attivit 3: Marketing culturale La terza linea Marketing culturale stata rivolta alle amministrazioni locali per migliorarne le conoscenze tramite lidentificazione dei fabbisogni e delle potenzialit del territorio, con particolare riferimento ai siti e ai beni artistici e culturali meritevoli di una visibilit adeguata al loro valore. Nel 2004 stata portata a termine lattivit di rilevazione dei fabbisogni formativi delle pubbliche amministrazioni a livello di assessorati regionali articolata secondo le seguenti fasi di lavoro: 1. raccolta materiali e progettazione di un questionario di rilevazione 2. invio e somministrazione del questionario presso gli Assessorati regionali 3. feed-back rilevazione, raccolta ed elaborazione dei dati 4. analisi delle principali carenze formative registrate nelle varie strutture ed individuazione di settori ed aree professionali di particolare interesse per gli operatori del settore. Il gruppo di lavoro, sul piano della produzione documentale, ha messo a punto una serie di strumenti divulgativi, veicolati anche attraverso il sito di progetto, in relazione a tematiche di particolare interesse: scenario dei beni culturali in Italia e il patrimonio Unesco; legislazione italiana in materia di beni culturali; ruolo del Ministero per i Beni e le Attivit Culturali e politiche di valorizzazione; guida al Codice dei Beni culturali e del Paesaggio (Codice Urbani); schede informative sui distretti culturali, turismo culturale relativi alla gestione dei beni culturali sul territorio; casi studio e best practice a livello nazionale ed internazionale; attori, esperienze nel settore della promozione e valorizzazione dei beni culturali. I dati e le indicazioni emerse hanno costituito la base di partenza per la progettazione e realizzazione di workshop formativi volti a sviluppare e migliorare le competenze del personale delle amministrazioni locali, favorendo la valorizzazione e la promozione dei beni culturali ed artistici presenti sul territorio. Nella scelta delle aree nelle quali attivare gli interventi sono stati presi in considerazione siti di particolare interesse sotto un duplice punto di vista: come casi studio in grado di rappresentare best practice da replicare in altre zone del Paese; come aree in cui esistono potenzialit di sviluppo legate alla valorizzazione del territorio dal punto di vista turistico-culturale. Nel corso del 2005 si proceduto alla progettazione, allorganizzazione e alla promozione di due workshop formativi volti a sviluppare e migliorare le competenze del personale delle amministrazioni locali, favorendo la valorizzazione e la promozione dei beni culturali ed artistici presenti sul territorio. I workshop sono stati concepiti come unutile occasione di disseminazione, informazione ed affiancamento alle Amministrazioni nella redazione di programmi di intervento ed azioni di sostegno con riferimento: alla creazione o alla migliore gestione di progetti integrati sul territorio; alle tecniche di pianificazione strategica; ai sistemi turistici locali: piani settoriali, paesaggistici, territoriali e naturali; strategie e politiche di marketing culturale e comunicazione territoriale. Il primo dei due workshop, dal titolo La valorizzazione integrata delle risorse sul territorio, stato realizzato il 14 e 15 ottobre a Campiglia Marittima (Livorno) in collaborazione con la Societ Parchi Val di Cornia. Il workshop ha delineato il quadro istituzionale e legislativo attinente i beni culturali analizzando le caratteristiche, gli

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obiettivi e le fasi di progettazione e implementazione delle strategie di valorizzazione integrata sul territorio. II secondo workshop, organizzato in collaborazione con il Centro Europeo Universitario per i Beni Culturali di Ravello, si svolto il 7 e 8 novembre a Ravello (SA). Lincontro, dal titolo Promozione e marketing culturale, si focalizzato sui temi della definizione e gestione di progetti di investimento per la valorizzazione dei siti e beni culturali. Per tale motivo sono stati presentati diversi casi di successo in tale campo. Nel 2006, a completamento delle attivit gi svolte, stato organizzato un terzo workshop dal titolo La valorizzazione culturale dei territori: laboratorio di esperienze e pratiche che si svolto il 6 aprile 2006 presso il Castello Baronale di Collalto Sabino (Rieti) ed stato organizzato dal Formez in collaborazione con lAssessorato alla Cultura e al Turismo della Provincia di Rieti. Obiettivo della giornata di lavoro stato avviare, ove necessario, e rafforzare la costituzione di sistemi di relazioni e collaborazione interistituzionale tra i soggetti locali e con enti esterni alla Valle del Turano.

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ISTITUTO ITALIANO DEI CASTELLI


LIstituto Italiano dei Castelli unorganizzazione culturale (ONLUS), nata nel 1964 su iniziativa di Pietro Gazzola ed eretta in Ente Morale, riconosciuto dal Ministero dei Beni Culturali, nel 1991. Lorganizzazione sul territorio si articola in Sezioni regionali, cui fanno capo Delegazioni provinciali. Sezioni e Delegazioni, autonome nellattivit nel loro ambito, rispondono nelle linee generali ad un Consiglio Direttivo nazionale, mentre lattivit di studio e di ricerca coordinata da un apposito Consiglio Scientifico. Gli scopi dellIstituto sono la conoscenza, la salvaguardia e la valorizzazione dellarchitettura fortificata. Esso si occupa, infatti di tutte quelle architetture torri, castelli, caseforti, citt e borghi fortificati, rocche, forti, bastioni, conventi fortificati, mura e cos vianate per esigenze difensive. Queste architetture sono esposte ad un grande pericolo, perch tutte hanno perso la loro originaria funzione. Infatti una chiesa o un palazzo, pur se antichi, possono essere utilizzati ancora oggi, dopo accurati restauri, per gli stessi scopi per cui sono nati. Ma un edificio nato cinque o seicento anni fa con funzioni militari non pu essere utilizzato oggi per fare la guerra o per difendersi da eventuali nemici. Pertanto, se lo si vuole mantenere in vita in virt del suo valore storico e artistico, bisogna trovargli unaltra, diversa funzione: naturalmente una funzione compatibile con le strutture e la vocazione del monumento e tale da garantire la reimmissione delledificio nella vita attuale. Tale edificio va, quindi, rivitalizzato, ma non stravolto. ATTIVIT LIstituto Italiano dei Castelli svolge la sua attivit essenzialmente su quattro fronti: Lo studio storico, archeologico e artistico dei castelli e dei monumenti fortificati Questa attivit comporta una serie di operazioni, necessarie per la conoscenza del patrimonio di architettura fortificata italiano, che vanno dallinventario e dal censimento del patrimonio stesso allescussione delle fonti storiche e delle ricerche archeologiche. La loro salvaguardia e conservazione LIstituto opera infatti sia per la tutela in senso stretto delle architetture fortificate attraverso lo studio e la formulazione di appositi strumenti giuridici, sia per dar vita ad un quadro culturale, sociale e legislativo che favorisca tale conservazione. Linserimento delle architetture fortificate nel ciclo attivo della vita moderna Ottenere tale inserimento il fine ultimo per cui opera lIstituto. Si tratta infatti di mettere a disposizione della comunit i beni culturali in questo caso larchitettura fortificata tramandataci dai nostri padri, consentendone una fruizione il pi possibile ampia, diffusa e rispettosa. Essa comporta molteOrganizzazione internazionale sotto gli auspici dellUNESCO e del Consiglio dEuropa

Presidente Giovanni Ventimiglia di Monteforte Via G.A. Borgese, 14 20154 Milano Tel./Fax 02 347237 info@castit.it

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Istituto Italiano dei Castelli

plici attivit, fra le quali, le pi importanti in assoluto: lattenzione a che lopera di restauro sia effettuata secondo la teoria scientifica pi aggiornata e il reperimento dei mezzi necessari allattuazione dei programmi di riuso e rivitalizzazione. La sensibilizzazione scientifica e turistica dellopinione pubblica Si tratta di unoperazione fondamentale, attraverso la quale lIstituto svolge unintensa azione sociale con attivit di divulgazione storico-scientifica allo scopo di diffondere in strati sempre pi larghi della popolazione (e coinvolgendo gli enti pubblici) la conoscenza, lapprezzamento e la volont di tutela delle architetture fortificate. LE INIZIATIVE DI MAGGIORE PRESTIGIO DELLISTITUTO SONO: Le targhe di segnalazione LIstituto assegna particolari targhe di segnalazione alle opere di architettura fortificata restaurate e valorizzate in modi che lIstituto, attraverso i suoi organi scientifici, considera degni di elogio e di imitazione. Le visite di studio LIstituto e le sue Sezioni organizzano ogni anno numerose visite di studio alla scoperta delle principali o pi significative opere di architettura fortificata in Italia e allestero nonch delle dimore fortificate tuttora abitate. Ogni visita guidata da esperti di valore sullargomento specifico, quando non dai proprietari delle stesse architetture. Le manifestazioni Sia lIstituto nel suo complesso, sia le varie Sezioni organizzano numerose manifestazioni volte alla conoscenza e alla valorizzazione dellarchitettura fortificata: congressi, tavole rotonde, seminari, conferenze, corsi di architettura castellana e corsi di aggiornamento su argomenti attinenti. Il premio per tesi di laurea Ogni anno lIstituto bandisce un premio per tesi di laurea sullarchitettura fortificata, con cospicua dotazione in denaro, cui possono partecipare tutti i laureati delle universit italiane che abbiano sostenuto lesame di laurea nellanno accademico precedente. Pubblicazione dellAtlante Castellano dItalia Uno degli obiettivi dellIstituto Italiano dei Castelli appunto la realizzazione dellAtlante Castellano dItalia, una pubblicazione di estrema importanza, che partita da una metodica e capillare operazione di censimento dellarchitettura fortificata del territorio nazionale. Il Consiglio Scientifico ha messo a punto unapposita scheda di rilevamento, studiando una metodologia che garantisse omogeneit di risultati. Dopo un primo lavoro di censimento che individuasse per ogni Comune del territorio italiano lesistenza o meno di strutture fortificate, e la loro ubicazione, si passati alla metodica compilazione della scheda di censimento, completa di mappe, indicazioni catastali e di propriet, storia e bibliografia essenziale dellopera, fotografie, stato delle strutture e dellapparato artistico interno ed esterno. Tutto ci stato affidato alle varie Sezioni regionali in cui lIstituto organizzato. Ogni Sezione ha provveduto a procurarsi i fondi necessari al censimento, a reclutare i rilevatori cui affidare il censimento degli edifici, provincia per provincia. A tuttoggi, stato censito circa il 70% del territorio italiano e si conosce un discreto panorama del resto. Da queste ricognizioni si pu affermare con ragionevole certezza, che le opere fortificate presenti in Italia sono pi di 20.000, il pi grande patrimonio dopo quello dellarchitettura sacra; di oltre 10.000 fortificazioni si conoscono i nomi e le ubicazioni, di circa 8.000 si conoscono situazione, caratteristica e consistenza. Questi dati vengono, di volta in volta elaborati per trarne indicazioni utili alla programmazione del territorio e alla salvaguardia degli edifici stessi. Ogni scheda castellana viene

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infatti riassunta in unapposita simbologia che costituisce un profilo grafico, secondo parametri standardizzati, dellopera. Gli stessi dati vengono immessi in un archivio elettronico che ne consente lelaborazione statistica e la rapida consultazione. Su questa base si stanno impostando tre operazioni di largo respiro. La prima la creazione di un completo Atlante delle architetture fortificate italiane, con tavole in scala 1:100.000, redatte con la simbologia scientifica studiata. La seconda lelaborazione statistica dei dati, incrociando i parametri essenziali per il restauro e vitalizzazione emersi dal censimento, in particolare lo stato di consistenza di un edificio (quanta parte di esso sopravvissuta) e lo stato di manutenzione (quanto bene tenuta questa parte). Si sar cos in grado di dare utili priorit di programmazione agli amministratori pubblici, indicando quali e quante sono le opere che necessitano di interventi pi urgenti. Infine, sulla base dei dati del censimento, combinati con i parametri di costo necessari al restauro si sta studiando la possibilit di un archivio automatico dei costi di restauro e riuso che possa dire, zona per zona, approssimativamente quanto denaro occorre investire per salvare il patrimonio di architettura fortificata, secondo quali priorit e con quali possibilit duso.
Il Consiglio Direttivo dellIstituto, nominato in data 28 giugno 2009 per il triennio 2009-2012, cos composto: - Presidente Giovanni Ventimiglia di Monteforte - Vicepresidenti Ileana Chiappini di Sorio, Letizia Giovanelli Caproni, Franzo Bruno Statella - Segretario Generale Giancarlo Caramanti - Tesoriere Paolo Sabatini - Comunicazioni e relaz.esterne Flavio Conti Il Consiglio Scientifico cos composto: - Presidente e membro del CD Gianbattista De Tommasi - Vicepresidenti Gian Maria Labaa, Fabio Mariano, Rosa Carafa - Segretario Vittorio Foramitti

In Puglia
La Sezione Puglia dellIstituto Italiano dei Castelli attualmente retta da un Consiglio Direttivo cos composto:
Presidente Vicepresidente Vicepresidente Tesoriere Segretario Salvatore Caputi Iambrenghi Antonella Calderazzi Annamaria Lorusso Bollettieri Angelo Lovecchio-Musti Lilia Tat Fortunato Addetto stampa Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Gaetano Cataldo Maria Teresa Calderazzi Giambattista De Tommasi Olga Tancorra Jacobellis Alfredo Sollazzo Rosa Ridola De Venuto

Tra le varie iniziative, la Sezione Puglia ha proposto di apporre, attraverso lelogio degli organi scientifici nazionali, targhe di segnalazione alle opere di architettura fortificata restaurate e valorizzate quali i castelli di Oria, Barletta,Trani e alle torri costiere Incina a Polignano a Mare e Torre Pelosa a Torre a Mare. La Sezione organizza visite di studio a significative opere di architettura fortificate ubicate in Puglia, in Italia e anche in Europa. Ogni manifestazione culturale (convegni, mostre, incontri) finalizzata alla conoscenza e alla valorizzazione del patrimonio fortificato esistente nella Regione. Nellambito delle manifestazioni culturali che a vario livello sono finalizzate alla conoscenza, salvaguardia e tutela delle opere fortificate della Puglia, lIstituto Italiano dei Castelli vuole proporre un programma che ricalca gli scopi dellAssociazione nellopera di tutela delle fortificazioni presenti sul territorio regionale attraverso un iti-

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Istituto Italiano dei Castelli

nerario turistico - culturale che si articola in una serie di incontri, visite guidate e manifestazioni culturali cadenzate nellanno e indirizzate ad un pubblico quanto pi ampio possibile. Seguendo gli scopi culturali e le finalit di sensibilizzazione, conoscenza e valorizzazione di siti e di manufatti fortificati non usualmente inseriti in percorsi turistici di comune frequentazione, la Sezione Puglia dellIstituto Italiano dei Castelli intende perseguire il programma di poter realizzare un Atlante Castellano telematico compilando un catalogo di circa 1000 opere fortificate sparse sul territorio pugliese mediante la trasposizione dei dati storici e tipologici di tali beni su schede informatizzate, La Sezione Puglia ha gi contribuito a tale censimento mediante la realizzazione di schede telematiche dei manufatti fortificati presenti nelle provincie di Bari, Brindisi, Lecce e Taranto e sta ultimando il censimento relativo al territorio della provincia di Foggia. Nellultimo biennio si ricordano le principali attivit svolte dalla nostra Sezione rientranti nellambito delle finalit Istituzionali, sempre volte alla maggiore conoscenza e valorizzazione dellarchitettura fortificata in Puglia, oltre che alla massima diffusione della cultura Settembre 2007 - Visita di studio nel basso Salento incentrato sulla visita e conoscenza del castello di Ugento e del Comune di Alessano; Ottobre 2007 - Conferenza presso il Castello di Bari sul tema delle trappole, armi e macchine: archetipi di moderni stati di coazione nelle costruzioni in legno tenuta dal Prof. Franco Laner; Novembre 2007 - Viaggio di studio in Umbria con visita delle citt di Perugia, Spoleto, Norcia e Bevagna; Gennaio 2008 - Visita della mostra allestita presso il Castello di Bari il lusso in Provincia; Marzo 2008 - Visita di studio a Taranto per la riapertura del nuovo museo archeologico e del castello di Grottaglie; Maggio 2008 - Cerimonia di premiazione delle classi elementari della Regione Puglia risultate vincitrici nellambito del concorso nazionale il Castello diventa . sul tema della valorizzazione e riuso dellarchitettura castellana; Maggio 2008 - Viaggio di studio a Malta per la visita di importanti testimonianze di architettura militare presenti nellisola oltre che delle numerose testimonianze archeologiche di questa antica civilt Giugno 2008 - Visita della Mostra sul petit Palais di Parigi allestita presso la Pinacoteca De Nittis di Barletta; Novembre 2008 - Conferenza presso il Castello svevo di Bari sul tema del mosaico pavimentale nel periodo paleocristiano tenuta dalla Prof. Marina Falla; Novembre 2008 - Visita di studio in Basilicata incentrata sulla visita del castello di Melfi e della citt di Acerenza; Dicembre 2008 - Viaggio di studio e visita della Citt di Parma e dintorni in occasione della Mostra sul Correggio; Febbraio 2009 - Visita di studio alla Cattedrale di Bitonto e ai casali fortificati di Sovereto e Santa Maria di Cesano in agro di Terlizzi; Marzo 2009 - Giornata di studio incentrata sulla visita, presso il Palazzo Granafei Nervegna a Brindisi, della Mostra Collezionare il futurismo e visita del castello di Acaia presso Lecce recentemente restaurato. Aprile 2009 - Conferenza presso il Castello svevo di Bari, tenuta dal prof. Carlo dellAquila sui temi degli stemmi e araldica in materia castellana. Aprile 2009 - Viaggio di studio in Emilia Romagna e Veneto con visite delle citt di Forl, Ferrara e Rovigo in occasione di importanti manifestazioni culturali.

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ISTITUTO PER LA STORIA E LARCHEOLOGIA DELLA MAGNA GRECIA


In Puglia
ATTIVITA SVOLTE NEL BIENNIO 2007 - 2008 - Progetto Convegni di studio sulla Magna Grecia: Fin dal 1961 si svolgono in Taranto, annualmente, Convegni internazionali di studio sulla Magna Grecia, seguiti puntualmente, dalla pubblicazione, per ciascun Convegno, di un volume di Atti. In occasione degli ultimi convegni sono state allestite mostre fotografiche e grafiche relative ai temi che in ciascun convegno sono stati trattati. Nel 2007 si regolarmente svolto il XLVII Convegno, dedicato a Atene e la Magna Grecia, che ha costituito il completamento del Convegno su Atene e lOccidente, promosso e organizzato dalla Scuola archeologica italiana di Atene e svoltosi nel maggio 2007 presso la sede di detta scuola. Gli Atti relativi al Convegno dellIstituto sono stati regolarmente pubblicati. - Progetto Portale Magna Grecia: Il progetto, avviato nel 2001 con la collaborazione dellUniversit degli Studi di Lecce, stato realizzato. Tutte le attivit che gravitano intorno allISAMG arricchite da news e recensioni, rassegne stampa di interesse storico e archeologico e da forum specialistici sono riportate su web. - Progetto Beni culturali-scuola: si sono svolti seminari, conferenze ed altre iniziative finalizzate alla conoscenza e alla valorizzazione, presso le giovani generazioni, del patrimonio culturale del territorio. Si sono svolti nel corso degli anni 2007/2008 stages didattico-formativi in collaborazione con le scuole locali. Nel 2007 si sono tenute le seguenti conferenze: La circolazione dei metalli nel Mediterraneo nellet del bronzo Dott.ssa Fulvia Lo Schiavo, Soprintendente archeologa della Toscana Il Patrimonio Storico Ambientale: Gli uomini e le strutture oggi Prof. Michele DElia Archeologia subacquea in Puglia Dott. Arcangelo Alessio della Soprintendenza archeologica della Puglia - Progetto Comunicare lArcheologia - 1 incontro: Dott. Piero Pruneti (direttore della rivista Archeologia Viva Firenze) - 2incontro: Prof. Francesco DAndria (Direttore della Scuola di specializzazione in Archeologia dellUniversit di Lecce) Gli incontri hanno avuto come coordinatore il giornalista dott. Giuseppe Mazzarino.
Presidente Attilio Stazio c/o Cittadella delle imprese, Viale Virgilio, 152 74100 Taranto Tel. 099 7375747 Fax 099 7360956 isamg@libero.it

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Istituto per la Storia e lArcheologia della Magna Grecia

- Progetto Atlante storico della Magna Grecia: Nellambito della ricerca, gi avviata da tempo, con la collaborazione del prof. F. Prontera dellUniversit di Perugia, si proceduto alla elaborazione di un Atlante storico della Magna Grecia, che attraverso una cartografia tematica a scale diverse possa illustrare selettivamente e diacronicamente i quadri geografici dei fatti politici-militari e alcuni fenomeni culturali. - Progetto Culti Greci in Occidente: A proseguimento delle ricerche sinora svolte, finalizzate alla pubblicazione in una serie di volumi, della documentazione letteraria, epigrafica, archeologica e numismatica relativa ai culti delle citt greche dellOccidente, stato pubblicato nel corso del 2008, il volume sui culti di Heraclea, a cura di L. Prandi, B. Otto, M. Osanna, A. Siciliano. - Progetto Turismo culturale: si sono svolti seminari sul turismo culturale a Taranto in collaborazione con il corso di laurea in Beni culturali per il turismo e lambiente dellUniversit di Taranto e con gli Enti locali (Comune, Provincia, A.P.T.) - Progetto Itinerari archeologici in Puglia: In proseguimento dello studio di fattibilit per la valorizzazione e la fruizione delle aree archeologiche della Regione Puglia, commissionato dallAssessorato al Turismo della Regione Puglia, nellambito di recenti finanziamenti europei, sono in programma altre attivit (elaborazione di sussidi cartacei ed informatizzati, corsi di formazione), in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica e con gli Enti locali, finalizzati alla realizzazione o al potenziamento degli itinerari turistici proposti, attraverso la creazione e la divulgazione di adeguati strumenti (depliants, guide multilingue, ipertesti, plastici etc.). - Progetto Atti su CD: E stato, inoltre, realizzato il primo CD contenente i vol. 1-15 degli Atti dei Convegni di studi sulla Magna Grecia. - Didattica e divulgativa: Nellambito del programma di conferenze didattico-illustrative, elaborato in collaborazione con lAssociazione Amici dei Musei e lAssociazione di cultura classica, sono state svolte nel corso dellanno 2008, le seguenti manifestazioni: - Conferenza del Prof. Paul Arthur sul tema: Archeologia Medievale - Conferenza della Dr.ssa Elena Lattanzi sul tema: La scultura greca nel Museo nazionale di Reggio Calabria: nuove acquisizioni - Conferenza del Dott. Paolo Caputo (responsabile degli scavi di Cuma) sul tema: Cuma: tra scavi e progetti di ricerca - 3 incontro Comunicare lArcheologia: editori: Scorpione, Congedo, Edipuglia giornalisti: Giuseppe Mazzarino, Salvatore Catapano, Titti Tummino - Biblioteca: Tipologia dei servizi: Lettura in sede, consultazione del catalogo cartaceo e catalogo OPAC, consulenza, orientamento e informazioni scritte.

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ITALIA NOSTRA
Italia Nostra unAssociazione di promozione sociale, a livello nazionale ha sede a Roma e si articola in sezioni ed in Consigli Regionali sul territorio. LAssociazione, costituita il 29 ottobre 1955 e riconosciuta con Decreto del Presidente della Repubblica il 22 agosto 1958 n.1111, ha lo scopo di concorrere alla tutela ed alla valorizzazione del patrimonio storico, artistico e naturale della Nazione. LAssociazione, Organizzazione Non Lucrativa di Utilit Sociale, non ha scopo di lucro ed ha carattere di volontariato conformemente alle disposizioni legislative statali e regionali concernenti la materia. Per il conseguimento dei propri scopi lAssociazione si propone di: - suscitare il pi vivo interesse e promuovere azioni per la tutela, la conservazione e la valorizzazione dei beni culturali, dellambiente, del paesaggio urbano, rurale e naturale, dei monumenti, dei centri storici e della qualit della vita; - stimolare lapplicazione delle leggi di tutela e promuovere lintervento dei poteri pubblici allo scopo di evitare le manomissioni del patrimonio storico, artistico ed ambientale del Paese e di assicurarne il corretto uso e ladeguata fruizione; - stimolare ladeguamento della legislazione vigente al principio fondamentale dellart. 9 della Costituzione, alle convenzioni internazionali in materia di tutela dei patrimoni naturali e storico-artistici ed in particolare alle Direttive dellUnione Europea; - collaborare alle attivit ed iniziative aventi gli stessi fini; - sollecitare quanto opportuno per facilitare la manutenzione dei beni culturali ed ambientali ed il loro pubblico godimento; - promuovere la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio storico, artistico e naturale del Paese mediante opportune iniziative di educazione ambientale nelle scuole, - formazione ed aggiornamento professionale dei docenti nonch mediante attivit di formazione ed educazione permanente nella societ; - promuovere idonee forme di partecipazione dei cittadini e dei giovani in particolare alla tutela e valorizzazione dei beni culturali e del territorio; - svolgere e promuovere iniziative editoriali relative alle attivit e agli scopi dellAssociazione; - promuovere la formazione culturale dei Soci anche mediante viaggi, visite, corsi e campi di studio; - in generale, svolgere qualsiasi altra azione che possa rendersi utile per il conseguimento degli scopi sociali. ATTIVITA ITALIA NOSTRA riunisce tutti i cittadini, che, consapevoli delle gravi minacce che sempre pi drammaticamente incombono sul patrimonio storico, artistico e naturale della nazione, sono animate da un comune intento: difendere il patrimonio culturale ed il paesaggio dalle continue ed incontrollate manomissioni ed aggressioni. Da pi di 50 anni Italia Nostra continua le sue battaglie mobi-

Presidente Giovanni Losavio Referente Annalisa Cipriani Viale Liegi, 33 00198 Roma coordinamentoEF@italianostra.org Sezione Puglia Presidente Enza Rodio Piazza Erriquez, 5 72017 Ostuni (BR)

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Italia Nostra

litando la coscienza pubblica alla rigorosa osservanza delle leggi di tutela sostenendo lo Stato nellazione di rispetto del Bene comune ma anche sollecitandolo alla piena attuazione dellart.9 della Costituzione in base al quale la Repubblica tutela il paesaggio ed il patrimonio storico ed artistico della nazione; interviene con progetti, indicazioni e suggerimenti a livello nazionale e locale con lintento sempre di orientare le scelte in campo ambientale e dellurbanistica alla salvaguardia e valorizzazione del patrimonio culturale. Italia Nostra sin dal 1957 pubblica il Bollettino, concepito non solo come strumento dinformazione interna, ma anche come mezzo di comunicazione volto alla sensibilizzazione dei cittadini. ITALIA NOSTRA promuove la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio storico, artistico e naturale con iniziative di Educazione ambientale anche nelle scuole. Il Settore Educazione-Formazione sin dal 1971 impegnato a sensibilizzare le nuove generazioni sullimportanza della tutela, collaborando a garantire generazioni future pi attente e disponibili allazione in difesa dei Beni culturali ed ambientali. Nel quadro di protocolli dintesa con il Ministero dellIstruzione e dei Beni e le Attivit culturali, Italia Nostra interviene nel sistema scolastico e formativo attraverso progetti didattici, concorrendo alla formazione dei docenti, degli adulti e dei professionisti, coordina progetti e campagne nazionali sostenendo le iniziative locali. Italia Nostra opera su tutto il territorio nazionale con le numerose sezioni (circa 200) presenti in tutto il Paese.

In Puglia
Si segnalano alcune delle iniziative che hanno visto il C.R. dItalia Nostra Puglia protagonista attivo Sono stati denunciati alla Soprintendenza per i beni architettonici per le province di Lecce, Brindisi e Taranto, alla Regione Puglia e alle Amministrazioni locali e provinciali le devastazioni che hanno interessato larea di Rosa Marina Ostuni (Br) in occasione di lavori di ristrutturazione di alcuni manufatti, chiedendo il ripristino dello stato originario dei luoghi. Sulla questione dellerosione delle coste, problema serio e molto grave che investe 1600 km di litorali italiani, tra i quali anche quelli della Pugla, il Consiglio intervenuto nel caso specifico del ripascimento di alcune spiagge del litorale leccese, progetto per il quale la Regione Puglia ha previsto il prelevamento di cospicui quantitativi di sabbia dai fondali del litorale brindisino. Con lettera indirizzata alle Autorit competenti e alla stampa stato segnalato il grave danno ambientale di una delle zone pi particolari e belle della nostra regione che vanta un buon credito in campo turistico nazionale ed internazionale: la costa ostunese. In particolare, la localit Gorgognolo oggetto da anni di un perdurante tentativo di speculazione selvaggia. Intervento sulla stampa locale a commento positivo delliniziativa della copertura dei lastrici solari di alcuni edifici scolastici di Brindisi e provincia con pannelli fotovoltaici. Costante stato limpegno nel partenariato istituzionale che ha consentito di ottenere un rappresentante congiunto nel Comitato di Sorveglianza per il PSR (Programma di Sviluppo Rurale) della Regione Puglia per il periodo di programmazione 2007 - 2013. Il Presidente ed altri esponenti del C.R. hanno partecipato allaudizione presso la 5 commisssione consiliare permanente per il ddl Modifica e integrazione della legge regionale 23 dicembre 2008, n.24 (Istituzione delle Riserve naturali regionali, orientate del litorale tarantino orientale) e della legge regionale 23 dicembre 2002, n.26 Istituzione della Riserva naturale regionale orientata Bosco di Cerano. La discussione riguardava le deroghe per linstallazione di dissalatori nelle suddette aree protette.

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E seguito un comunicato stampa dItalia Nostra che ha evidenziato la posizione dellAssociazione sulla politica delle deroghe e sulla realizzazione di dissalatori nelle riserve naturali. Tra gli altri numerosi interventi, anche quelli relativi alla partecipazione alle Conferenze di servizi per listituzione delle aree protette regionali nella Puglia, nonch attenzione ai giudizi di compatibilit ambientale degli impianti eolici offshore previsti nella regione e ad altre audizioni delle competenti Commissioni Regionali, quali quelle per il Piano delle Coste, il DDL Trasporti e le norme a tutela della salute e dellambiente (caso ILVA di Taranto). Costante limpegno del Settore tutela faunistico ambientale i cui rappresentanti nei Comitati Tecnici Provinciali e in quello Regionale, hanno sempre contrastato le attivit in deroga e quelle contrarie alla equilibrata gestione della fauna selvatica. Il Gruppo delle Guardie di Vigilanza Volontaria, riconosciute dalla Provincia di Bari, ai sensi della L.R. 27/1998, ha collaborato attivamente nella vigilanza del territorio di competenza, denunciando, attraverso i rapporti di servizio e foto, situazioni di degrado ambientale. Il 20 settembre il CR Puglia dItalia Nostra, in collaborazione con la Sezione Gargano ha organizzato a Peschici (Fg), nellambito delliniziativa dItalia Nostra sui Paesaggi Sensibili il convegno Il paesaggio perduto della Puglia. Incendi e abusivismo, la grande minaccia. La stampa ha dato ampio risalto alliniziativa alla quale hanno partecipato numerose persone di cultura e politici. Il costante impegno nel partenariato istituzionale seguito da appropriati interventi, ha consentito al Consiglio Regionale dItalia Nostra di ottenere la nomina di due rappresentanti nella Commissione regionale istituita ai sensi dellart.137 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio e di un rappresentante nella Commissione tecnica per la tutela degli alberi Monumentali prevista dalla L.R. di tutela e valorizzazione del paesaggio degli ulivi monumentali della Puglia. Il Consiglio ha altres organizzato campagne di opposizione consapevole al progetto di impianto di rigassificazione a Brindisi.

SEZIONE DI BARI - BREVE RIEPILOGO ATTIVITA SVOLTA Si segnalano alcune delle iniziative che hanno visto la sezione di Bari protagonista attiva La Sezione intervenuta presso la Soprintendenza ai Beni Architettonici e per il Paesaggio, la Direzione Generale Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia e il Ministero per i beni e le attivit culturali per denunciare la grave devastazione della zona archeologia industriale nel territorio di Gioia del Colle, ove insistono beni di pregio quali lex Distilleria Cassano e lex Mulino Pagano, costruzione, questultima, risalente al 1902, di notevole pregio architettonico e storico. La Sezione, nel suo intervento corredato da numerose foto e dalla copia del progetto dei lavori, ha chiesto agli Enti preposti di tutelare da destinazioni improprie lex Mulino Pagano e salvaguardare lidentit di tutta la zona di archeologia industriale e la relativa area verde, vietandone lo sconvolgimento ambientale. E stata chiesta alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio per la Puglia, lapposizione del vincolo, ai sensi del Dlgs n.42/2004, sullintero complesso Masseria Madia Diana, in agro del territorio di Modugno (Bari), manufatto di evidente pregio con torre e chiesetta medioevale entrambe di pietra viva. Rifacimento pavimentazione esterna del ricostruito Teatro Petruzzelli a Bari: la Sezione intervenuta anche con articoli apparsi sulla stampa perch fossero ripristinate le storiche basole di pietra viva provenienti dalle cave di Giovinazzo (Bari). Intensa stata la collaborazione nella Consulta Comunale per lAmbiente, dove la Sezione presente con propri esponenti in vari tavoli tematici, producendo documenti e istanze. Presenza della Sezione anche nellassemblea delle associazioni e della cittadinanza

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attiva relativa al Piano Strategico Metropolitano Terra di Bari. Intervento della Sezione per la salvaguardia delle chianche recuperabili nel centro storico di Molfetta, interessato da un rifacimento dellimpiantito stradale. La sezione ha coinvolto persone di cultura realizzando due convegni: La citt metropolitana tra identit storiche e paesaggio relatore Prof. Amerigo Restucci; La politica per lambiente: regole e prospettive relatori prof. Avv. Vincenzo Caputi Jambrenghi; Prof. Giorgio Assennato; Prof. Michele Losappio. Intervento presso il Comune di Bari per favorire laccesso del pubblico al patrimonio ipogeo.

ATTIVIT SVOLTA DALLA SEZIONE DI BRINDISI NEL BIENNIO 2007 - 2008 - Italia Nostra nelle scuole: progetto Brindisi e il mare in collaborazione con la scuola elementare E. De Amicis di Brindisi (lezioni in classe ed escursioni guidate); - 3^ e 4^ edizione del concorso fotografico nazionale Salviamo la Puglia con mostra delle opere e presentazione dellomonimo volume in occasione della 4^ edizione; - Partecipazione alla campagna nazionale Paesaggi sensibili con linserimento del Castello Aragonese di Brindisi; - Costituzione di parte civile al procedimento penale per presunte illegalit relative alla realizzazione di un mega-impianto di rigassificazione nel porto di Brindisi; - Conferenza sul restauro dei beni ecclesiastici organizzata dallArcidiocesi di Brindisi-Ostuni nellambito della X Settimana della Cultura (relazione del presidente Domenico Saponaro); - Interventi diversi presso le istituzioni pubbliche per la realizzazione della zona di rispetto del santuario di santa Maria del Casale in Brindisi (complesso di rilevantissima importanza storico -artistica); - Interventi diversi presso le istituzioni pubbliche volte alla riqualificazione del lungomare di Brindisi (proposta di concorso internazionale di progettazione); - Visite guidate a mostre darte e musei ed escursioni in luoghi di particolare interesse culturale; - Iniziative ed esposti vari a tutela del patrimonio storico artistico e naturale esistente sul territorio.

SEZIONE DI FOGGIA: ATTIVIT BIENNIO 2007-2008 Tema di fondo dellazione propositiva della Sezione di Foggia stato il paesaggio nelle sue molteplici dimensioni perch ritenuto un bene in via destinzione. Soprattutto in Capitanata. E, purtroppo, quasi mai esiste uneducazione specifica per identificarlo, osservarlo, saperlo leggere e classificarlo. Italia Nostra deve dire che paesaggio risorsa irripetibile, e sempre pi rara. La consapevolezza che il valore dei nostri paesaggi sia in pericolo, scarsamente diffusa. Ecco perch occorre capire le ragioni del bello che, fortunatamente, sono ancora molto diffuse in Capitanata. In relazione quindi a tali principi tre sono stati gli obiettivi fondamentali che la Sezione di Foggia ha perseguito: - intensificare la sensibilizzazione per la tutela del patrimonio storico, artistico e naturale della Capitanata; - essere attori propositivi del dibattito pubblico e presenti nelle sedi istituzionali; - ampliare la base associativa. Gli obiettivi generali sono stati perseguiti attraverso tre linee di attivit specifiche: - pubblicazione (con cadenza settimanale) sul quotidiano lAttacco di Dossier mono-

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tematici; - apertura di un portale internet (www.italianostra-foggia.org/); organizzazione e partecipazione a convegni, conferenze e dibattiti. Le tre linee di attivit sono tra loro strettamente connesse ed hanno portato in poco pi di un anno a risultati concreti quali ad esempio: - laumento delle copie del quotidiano lAttacco il mercoled (giorno della pubblicazione dei Dossier) come testimonianza dellinteresse nei confronti delle tematiche affrontate (per tutti i Dossier vedi www.italianostra-foggia.org/), le visite al portale internet (oltre 1000 a settimana) che hanno portato ad essere uno dei siti pi visitati tra quelli del mondo dellassociazionismo. Inoltre sono da sottolineare i numerosi segnali di incoraggiamento e solidariet che sono giunti da molte sezioni di Italia Nostra alle quali viene prioritariamente inviato ogni Dossier; - lessere diventati interlocutori costanti degli enti locali. Italia Nostra ha contribuito allorganizzazione del concorso internazionale per il Parco urbano dellex Ippodromo (23 ettari) collaborando fattivamente con lAssessorato ai Lavori Pubblici del Comune; inoltre, nel processo che ha portato allapprovazione del Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Foggia, Italia Nostra ha avuto un ruolo attivo presentando, tra le altre cose, due osservazioni (accolte) tra la fase di adozione e approvazione del piano; - La Sezione diventata la principale animatrice culturale relativamente ai temi della tutela e valorizzazione del paesaggio e del patrimonio storico - artistico. Tre gli eventi del 2008 di particolare importanza: Tutela dei Beni Culturali Ieri e Oggi (Organizzazione: MiBAC, Comune di Foggia, Italia Nostra, Amici del Museo), Trasformazione sostenibile dei paesaggi del degrado in capitanata (Organizzazione: Italia Nostra, Universit degli Studi di Foggia, SMILE Puglia), Costituzione del Comitato Via Arpi da vivere per la valorizzazione del Centro Storico (Promotori: Italia Nostra e FAI); - stato rinforzato il ruolo di Italia Nostra allinterno del comitato delle associazioni ambientaliste che agiscono su alcuni temi specifici in maniera coordinata (vasta eco ha avuto la campagna contro la legge venatoria); - aumentato sensibilmente il numero dei soci e si punta il prossimo anno a raddoppiare gli iscritti.

SEZIONE GARGANO Determinanti sono stati nel corso degli anni gli interventi della Sezione Gargano dItalia Nostra per la tutela del complesso abbaziale di Santa Maria di Klena (un bene privato che appartiene alla storia) in agro del Comune di Peschici (Foggia) Di seguito si sintetizzano altri due interventi della Sezione Gargano dItalia Nostra, per la salvaguardia del paesaggio costiero e agrario in territorio del Parco Nazionale del Gargano Barriera frangiflutti Comune Vico del Gargano Il Comune di Vico del Gargano ha approvato la costruzione di una barriera frangiflutti e il ripascimento della spiaggia per ostacolare lerosione marina che sul quel tratto di costa in verit non c; lerosione infatti solo dovuta a motivi antropici a seguito della costruzione di una strada avvenuta molti decenni addietro. Italia Nostra ha preparato uno studio per evidenziare linutilit del progetto e i deleteri effetti sullecosistema. Una battaglia legale durata 6 anni vinta al Consiglio di Stato nel maggio 2008, nonostante lamministrazione locale fosse decisa a realizzare il progetto per non perdere i fondi europei e lAmministrazione Regionale in maniera pervicace avesse espresso parere positivo sullimpatto ambientale. Malgrado ci fossero i presupposti per un giudizio tecnicamente corretto non hanno

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considerato la valenza ambientale dei luoghi, le ripercussioni negative sul resto del territorio dellarea protetta. Con queste parole il Consiglio di Stato mette la parola fine a una vicenda per cui lAssociazione nei sei lunghi anni ha speso le proprie energie con grande determinazione. Taglio di 250 alberi di ulivo Comune di Vico del Gargano LAmministrazione Comunale di Vico del Gargano, con un cambio di destinazione duso da suolo agricolo a suolo edificatorio, delibera lesproprio di un terreno privato e il taglio di 250 alberi di ulivo per la costruzione della caserma dei vigili del fuoco. Dopo aver suggerito al proprietario di fare ricorso, lAssociazione lo affianca nella battaglia. Il progetto di pubblica utilit non prevede pareri regionali per cui va contrastata solo lAmministrazione Comunale. Dopo ricorsi al TAR, tra lo scetticismo generale il Consiglio di Stato d ragione al proprietario e allAssociazione che si costituita a supporto. Entrando nel merito della sentenza, il Consiglio di Stato cos precisa: Il danno irreversibile allambiente non giustifica lopera di pubblica utilit che pu essere realizzata altrove. Oggi la caserma stata costruita nella zona industriale. stato cos impedito un intervento di trasformazione che, interessando una vasta zona, avrebbe contribuito non poco allerosione del paesaggio agrario in atto nel nostro paese.

SEZIONE MESSAPIA - OSTUNI Sintesi delle attivit svolte 2007/2008 La sezione intervenuta su alcune questioni che riguardano il territorio di Ostuni segnalando alle autorit competenti abusi e interventi impropri. La sezione, che ha partecipato agli incontri per la delimitazione del parco naturale regionale Dune costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo poi intervenuta nel denunciare vari abusi che vengono commessi, non essendoci ancora un Ente gestore. Abbiamo inoltre denunciato allAssessorato allassetto del territorio e al Soprintendente per i beni e le attivit culturali la delibera dellAmministrazione di Ostuni che prevede la costruzione di due parcheggi in aree soggette a vincolo paesaggistico, approvando la variante al PRG vigente. Abbiamo ottenuto infine che il Convento delle Benedettine che doveva sorgere sul crinale delle Murge ostunesi e con cubature enormi sia stato ridimensionato e ubicato in zona a minor impatto visivo, grazie alle nostre osservazioni, recepite dalla Regione. Allattivit di denuncia si affianca quella propositiva, infatti si organizzata una conferenza sul risparmio energetico. Nellintento di recuperare antichi mestieri,abbiamo partecipato alla Fiera Mostra del ferragosto ostunese con unesposizione di pizzi e merletti antichi che ha suscitato la volont in molte persone di seguire i corsi di ricamo organizzati dalla sezione. Unaltra iniziativa che ha suscitato vivo interesse stata organizzata durante le settimane dei beni culturali: abbiamo aperto al pubblico alcuni giardini di dimore storiche della citt, accogliendo i visitatori con notizie sul complesso visitato e terminando con brevi concerti di musica classica e da camera. Sono state effettuate visite guidate per la conoscenza diretta del territorio, perch conoscere significa tutelare

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INTERVENTI SEZIONE ITALIA NOSTRA DI RUTIGLIANO (BARI) - Iniziative beni culturali e ambientali: controllo, vigilanza, ricerche e studi a tutela del patrimonio del territorio; - Educazione ambiente: Lande e dintorni, con passeggiate nelle Lame e analisi di fauna e flora dellhabitat (Scuola Media Statale A. Manzoni e altre Scuole del comprensorio)

SEZIONE SALENTO OVEST PORTO CESAREO La Sezione, con lapporto dei propri associati, svolge diverse azioni per la tutela, la conservazione, la valorizzazione e la promozione dei beni paesaggistico ambientali dei territori di riferimento. Organizza incontri e visite guidate didattiche rivolte a scolaresche ed adulti, il tutto per incrementare la conoscenza e il rispetto dei beni culturali e dellambiente. Nellambito delle recenti attivit valorizza e tutela anche la Maestosa ed imponente Torre Lapillo. Una delle quattro sentinelle di pietra poste sulla costa di Porto Cesareo, costruite allo scopo di avvistare i navigli nemici che, quando comparivano sullorizzonte marino, incutevano paura alle popolazioni salentine. Torre Lapillo o Torre di S. Tommaso per la vicinanza al piccolo porticciolo di S. Tommaso, comunemente conosciuto come porto della Sapunara ricade nella omonima localit Torre Lapillo, del comune di Porto Cesareo. una delle tante torri costiere di avvistamento costruite a difesa del territorio salentino. La costruzione delle torri costiere fu voluta da Carlo V, che giovanissimo ricevette dal nonno materno Ferdinando II dAragona i suoi possedimenti in Italia. La torre fu appaltata nel 1568 ed ultimata lanno successivo. Ha pianta quadrangolare di circa 16 mt per lato ed alta circa 17 mt. Nel 1999 inizia il restauro sotto la direzione dellarchitetto Miglietta Luciano. Attualmente il Comune di Porto Cesareo, in collaborazione con il Coordinamento delle Associazioni Ambientaliste pro Porto Cesareo (Italia Nostra e Legambiente) lha destinata a luogo di accoglienza dei turisti e dei fruitori del Centro di Educazione Ambientale Porto Cesareo-Leverano. Dalla stessa torre si dipartono un percorso naturalistico ed un percorso archeologico ubicati allinterno della Riserva Naturale Orientata Regionale Palude del Conte e Duna costiera. La struttura pertanto potr rappresentare luogo per lo svolgimento di eventuali attivit previste nellambito del progetto Cultura a porte aperte che si terr il Puglia il prossimo 7, 8, 9 Ottobre. Per eventuali contatti telefonare: 0833-560043 / 338-8633147 (avv. Cosimo Manca)

SEZIONE DI TARANTO Regata velica Taranto - Crotone Il percorso interessato da questa manifestazione velica si richiama agli antichi itinerari della Magna Grecia per ricordare la nostra storia, le nostre radici e promuovere nuove iniziative capaci di legare il territorio che si affaccia sullo Jonio. La regata legata al nome di Umberto Zanotti Bianco, fondatore dellAssociazione ed insigne archeologo. Con la riapertura del Museo archeologico stata organizzata una manifestazione in onore di Luigi Viola, fondatore del Museo.

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Italia Nostra

ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE SEDE Consiglio Regionale Ostuni (Brindisi) Sezione di Alberona (Foggia) Sezione di Bari Sezione di Brindisi Sezione di Foggia Sezione Gargano Vico del Gargano (Foggia) Sezione di Manduria (Taranto) Sezione di Massafra (Taranto) Sezione Messapia Ostuni (Brindisi) Sezione Salento Ovest Nard (Lecce) Sezione Sud Salento Parabita (Lecce) Sezione di Rutigliano (Bari) Sezione di Taranto PRESIDENTE Enza Rodio Lucia Di Pasqua Liliana Spagnolo Domenico Saponaro Antonio Clemente Menuccia Fontana Giovanni Pesare Roberto Caprara Enza Rodio Cosimo Manca Marcello Secl Rocco Dioguardi Giuseppe Tobaro

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LEGAMBIENTE
Legambiente una associazione di liberi cittadini e cittadine che si battono per migliorare la vivibilit dellambiente, per garantire la salute della collettivit, per un mondo diverso, pi giusto e felice. Quasi trentanni di storia fatta da 115.000 tra soci e sostenitori, 1.000 gruppi locali, 30.000 classi che partecipano a programmi di educazione ambientale. Impegnata contro leffetto serra, linquinamento, le ecomafie e labusivismo edilizio, Legambiente ha aperto la strada ad un forte e combattivo volontariato ambientale. Con le sue campagne di monitoraggio scientifico e di informazione ha raccolto migliaia di dati sullinquinamento del mare, delle citt, delle acque, del sistema alpino e del patrimonio artistico, sviluppando unidea innovativa delle aree protette. Sostiene le energie rinnovabili e unagricoltura libera da ogm e di qualit; attiva nel mondo della scuola; con Volontariambiente offre a migliaia di ragazzi opportunit di partecipazione. Con La Nuova Ecologia svolge unopera quotidiana di informazione sui temi della qualit ambientale. Con i progetti di cooperazione, si batte per un mondo dove le persone, le comunit, i popoli siano davvero i protagonisti del futuro. Le campagne Nel panorama ambientalista italiano, Legambiente una delle organizzazioni pi conosciute per le campagne di analisi e informazione sullinquinamento come Goletta verde, Treno verde, Fiuminforma e Salvalarte, che ogni annofotografanolo stato di salute dei mari, delle citt, dei fiumi, dei monumenti; Malaria, la campagna delle lenzuola contro lo smog; Cambio di clima, programma di azioni per ottenere lapplicazione in Italia del Protocollo di Kyoto contro i mutamenti climatici e per favorire il risparmio energetico e lo sviluppo delle fonti rinnovabili; Piccola grande Italia, iniziativa per la difesa e la valorizzazione dei piccoli comuni. E ancora: - i grandi appuntamenti di volontariato, gioco e turismo ambientale per il recupero e la valorizzazione di spiagge, parchi e giardini pubblici, piazze, boschi (Spiagge e fondali puliti, Puliamo il Mondo, Festa dellalbero, 100 strade per giocare, Nontiscordardim/Operazione scuole pulite, i campi di Volontariato) - lattivit di ricerca e proposta dellOsservatorio su Ambiente e Legalit, che raccoglie e diffonde dati ed informazioni sui fenomeni dillegalit che danneggiano lambiente e sulle ecomafie; - limpegno per una piena valorizzazione delle aree protette e delle economie territoriali basate sulla qualit; - Legambiente per unagricoltura di qualit, campagna per promuovere i prodotti agroalimentari tipiche e pulite; - le campagne e i progetti del Settore Scuola e Formazione per la diffusione delleducazione ambientale e la formazione; - pubblicazione di dossier e rapporti sullo stato dellambiente in Italia, denunciandone le incompatibilit e suggerendo azioni concrete.

Presidente Luigi Vittorio Cogliati Dezza Referente Federica Sacco Via Salaria, 403 00199 Roma Tel. 0686268367 Fax 0686218474 f.sacco@legambiente.eu www.legambiente.eu Comitato regionale Pugliese Presidente Francesco Tarantini Via Andrea da Bari, 12 70122 Bari Tel. 080 5212083 legambientepuglia@tiscali.it legambientepu.stampa@tiscali.it www.legambientepuglia.it

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Legambiente

In Puglia
Legambiente Comitato Regionale Pugliese Onlus lassociazione ambientalista pi diffusa in Puglia con circa 50 circoli territoriali e pi di 5000 soci. Legambiente impegnata contro linquinamento, attiva nel mondo della scuola, ha sviluppato unidea innovativa delle aree protette, lotta contro labusivismo edilizio e le ecomafie, sostiene unagricoltura libera da ogm e di qualit. LE ATTIVIT SVOLTE ANNUALMENTE DA LEGAMBIENTE PUGLIA Progetti Altra Corrente Evento itinerante dedicato ai temi dellenergia e del risparmio energetico, promosso da Sorgenia s.p.a., con il Patrocinio di ARPA Puglia, Regione Puglia Assessorati allEcologia ed alla Pubblica Istruzione, Ministero della Pubblica Istruzione Ufficio Scolastico Regionale, ANCI Puglia. Interreg IIIA Italia-Grecia 2000-2006 ARCHEOTour: Applied Research on Cultural Heritage and Enviromental Opportunities for Tourism progetto promosso nellambito del Programma dIniziativa Comunitaria Interreg IIIA Grecia/Italia 2000-2006 ASSE PRIORITARIO III:Ambiente e Patrimonio culturale Misura 3.2:Valorizzazione, recupero e sviluppo dellAmbiente storico e culturale dinteresse comune : Realizzato con: Unione Europea, Regione Puglia Assessorato al Turismo, Prefettura di Achaia, Universit del Salento. Interreg IIIA Italia-Grecia 2000-2006 SEAPASS: Sistemi Elettronici Applicati per la Protezione Ambientale e lo Sviluppo Sostenibile progetto promosso nellambito nellambito del Programma dIniziativa Comunitaria Interreg IIIA Grecia/Italia 20002006, realizzato con: Unione Eurpea, Regione Puglia Assessorato al Demanio, Comune di Otranto, ADEP S.A., CoNISMA. Campagna sul risparmio Idrico Progetto realizzato nellambito della Campagna di informazione e di sensibilizzazione sul risparmio idrico promossa dalla Regione Puglia Assessorato ai Lavori Pubblici, realizzato in collaborazione con lo Studio Lattanzio ed Associati s.n.c. CAMPAGNE Biodomenica Iniziativa promossa con Coldiretti ed AIAB per promuovere i prodotti tipici e biologici e per sensibilizzare sullimportanza anche ambientale dellagricoltura senza pesticidi. Cambio di Clima Campagna dedicata ai Cambiamenti Climatici ed allenergia rinnovabile promossa per ribadire limportanza del risparmio energetico e delle fonti rinnovabili per fermare la febbre del pianeta. Goletta Verde Evento itinerante che da oltre ventanni informa in tempo reale sullo stato di salute di mare e coste rilanciando la lotta allabusivismo costiero e al turismo selvaggio. MalAria La Campagna delle lenzuola bianche contro linquinamento urbano da traffico e da rumore e per chiedere citt pi vivibili. Operazione Fiumi La Campagna in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile dedicata ai fiumi italiani, alla loro corretta gestione e salvaguardia, alla prevenzione del rischio idrogeologico. Puliamo il Mondo La pi grande iniziativa mondiale di volontariato in difesa dellambiente, che ogni anno vede milioni di persone impegnate a ripulire strade, parchi, giardini pubblici, aree degradate. Spiagge e fondali puliti La giornata di volontariato ambientale dedicata alla pulizia delle localit costiere e dei fondali italiani da tonnellate di rifiuti di ogni genere. Salvalarte Liniziativa finalizzata a promuovere il recupero ed il restauro di monumenti e di opere darte in stato di incuria e di abbandono e valorizzare il patrimonio artistico cosiddetto minore.

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Treno Verde Campagna itinerante che controlla lo stato di salute delle citt, raccogliendo migliaia di dati sui livelli di smog e rumore. VolerBeneallItalia La festa della PiccolaGrandeItalia, per valorizzare lo straordinario patrimonio storico-culturale, la ricchezza di paesaggi e natura, di saperi e sapori, di convivialit, di migliaia di piccoli Comuni Italiani. DOSSIER/RAPPORTI Rapporto Ecomafia il rapporto che dal 1994 analizza il fenomeno delle ecomafie in Italia, realizzato grazie alla collaborazione di tutte le forze dellordine: Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Corpo Forestale dello Stato, Capitanerie di Porto. Rapporto Ecosistema Rischio ed Ecosistema Incendi Realizzati con il Dipartimento di Protezione Civile sul rischio idrogeologico e sugli incendi boschivi che monitora lo stato di attuazione delle misure di prevenzione adottate dai Comuni Italiani. Rapporto Comuni Ricicloni Puglia Comuni Ricicloni premia i comuni pi virtuosi nella raccolta differenziata e monitora lo stato di avanzamento della raccolta differenziata in Puglia e la situazione impiantisca Regionale. Rapporto Ecosistema Scuola Rapporto sulla qualit degli edifici scolastici; coinvolge le amministrazioni responsabili per la qualit delle strutture della scuola dellobbligo. Rapporto Ecosistema Urbano Il rapporto che analizza i capoluoghi di Provincia italiani sulla base di 100 indicatori. Il rapporto annuale realizzato con il Sole 24 Ore. Nel mese di maggio 2009 Legambiente Comitato Regionale Pugliese ONLUS ha presentato, inoltre, due importanti progetti. Innanzitutto ha inaugurato il Laboratorio Didattico EnergyLab - Meno consumi, pi energia pulita per salvare il pianeta che invita i cittadini ad una conversione di civilt che fermi la febbre del Pianeta attraverso azioni concrete, scelte di consumo consapevole, raccolta differenziata, mobilit sostenibile e niente sprechi, per un nuovo stile di vita che sostituisca il modello di sviluppo incentrato su un continuo aumento dei consumi energetici, principale responsabile di una crisi ambientale che crea disfunzioni negli ecosistemi naturali, nella salute e nella qualit della vita delluomo. In secondo luogo, ha presentato liniziativa Parchi Puliti, la tre giorni di volontariato attivo per ripulire le Aree Protette pugliesi dai rifiuti che vengono gettati senza cura e rispetto per il nostro immenso patrimonio naturalistico e faunistico. Levento, alla sua prima edizione, ha coinvolto numerosi circoli e comuni pugliesi, tutti interessati a guardare i parchi dalla parte dei parchi. COSA FA LEGAMBIENTE PUGLIA PER I BENI CULTURALI Il progetto Voler Bene allItalia Legambiente Puglia da tempo si occupa della difesa e della valorizzazione dei piccoli comuni nella convinzione che anche a tutti coloro che abitano in questi luoghi debbano essere garantiti diritti e opportunit. Con Voler Bene allItalia si rinnova unimportante occasione per richiamare lattenzione sui piccoli comuni. Queste realt infatti, in quanto depositarie della maggioranza delle produzioni italiane di qualit e del capitale umano che ne costituisce il valore aggiunto, si candidano come le sedi privilegiate di quello sviluppo produttivo locale legato alla cultura che da pi parti indicato come il futuro delleconomia italiana. Il progetto di SalvaItalia Con SalvaItalia, Legambiente Puglia si dedica alle aree del territorio penalizzate da fenomeni di degrado ambientale e sociale. Lobiettivo di SalvaItalia concreto ed incisivo: realizzare, attraverso attivit di coinvolgimento, informazione e sensibilizzazione di soggetti economici e istituzionali presenti sul territorio, progetti di recupero e riutilizzo di aree compromesse o in stato di abbandono.

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Zone preziose dal punto di vista naturalistico che, grazie a SalvaItalia, sono restituite alla fruizione dei cittadini. Ma non solo: SalvaItalia anche uno strumento per diffondere la cultura della legalit e per favorire tutte le sinergie possibili tra societ civile, imprese e istituzioni impegnate in territori difficili, di frontiera, nei quali Legambiente mette a disposizione la propria esperienza di cittadinanza attiva per la difesa dei diritti e dellambiente. Alla base dellazione della campagna, c la convinzione che solo se un territorio vissuto dai cittadini come una risorsa e i cittadini lo sentono come proprio, allora essi stessi se ne prenderanno cura. Lambiente non qualcosa di statico, da mettere in vetrina, ma qualcosa da vivere e da valorizzare. Attraverso la campagna SalvaItalia, Legambiente si propone di coinvolgere enti locali, agricoltori, allevatori, mondo scientifico, imprenditori locali, associazioni e cittadini per: istituire oasi protette; - sorvegliare il territorio contro bracconaggio, inquinamenti e discariche abusive; - migliorare lhabitat naturale, rendere fruibili le aree protette mediante strutture adatte ad ospitare i visitatori, con sentieri attrezzati, camminamenti, pannelli esplicativi, sviluppando forme di occupazione legate alla natura; - realizzare progetti di educazione ambientale e coinvolgimento delle comunit locali per sviluppare la conoscenza e il rispetto del territorio; - riqualificare le periferie delle citt, con interventi che permettano ai cittadini di riappropriarsi degli spazi comuni; - diffondere la cultura della legalit e del rispetto degli spazi pubblici. Questanno, la campagna SalvaItalia promossa da Legambiente Comitato Regionale Pugliese interviene nel territorio del comune di Bari, in un sito penalizzato dal punto di vista sociale e ambientale, per un risanamento dello stesso e per la creazione di sinergie tra associazioni ambientaliste, cittadini e istituzioni. Per questo, si pensato di intervenire in una zona degradata dal punto di vista ambientale, ad alta densit abitativa, sita nel quartiere San Paolo, vicinanze Stanic. Lintervento si propone di riqualificare, valorizzare e reintegrare la stessa parte di territorio in un contesto altamente urbanizzato dello stesso quartiere. Legambiente Puglia parla di riqualificazione, perch la zona scelta dismessa e degradata e pochi sono stati gli interventi per il risanamento e il recupero del quartiere. Per valorizzazione si intende un percorso di promozione, di sostegno alla fruizione e di conservazione dei siti verdi pubblici di interesse per la cittadinanza. La reintegrazione dellarea verde con parco giochi nel contesto urbano presuppone la tutela della stessa e la garanzia della sua conservazione dopo linserimento nel quartiere. Il progetto Salvalarte Con Salvalarte Legambiente Puglia mette in movimento la sua esperienza nel campo della legalit e del rispetto dei tesori artistici, per migliorare il territorio con effetti a breve e a medio-lungo termine. Nel breve periodo si riscontrer il recupero e il risanamento dellarea selezionata, una positiva interazione con le comunit locali e la valorizzazione del territorio di riferimento. Nel medio-lungo periodo, i risultati riguarderanno la costituzione di una rete di coordinazione tra gli enti coinvolti nella campagna, il Comune e i cittadini. Sar prioritario promuovere inoltre una cultura della legalit e una cultura del volontariato, con laspettativa di incentivare una cultura della cittadinanza attiva. Capolavori darte e di natura unici sono spesso nascosti nei centri minori, collocati fuori dai grandi circuiti turistici e rischiano frequentemente di cadere nelloblio e nel degrado. Legambiente Puglia con il viaggio di Salvalarte intende restituire a questi luoghi il protagonismo che meritano. Tutelare i beni artistici, rispettare i vincoli paesaggistici e la gestione sostenibile delle citt darte e dei flussi turistici rappresenta, infatti, un importante fattore di sviluppo, benessere e cultura.

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Legambiente

Gli ultimi appuntamenti del tour di Salvalarte in Puglia hanno riguardato nellottobre 2008 una passeggiata di cicloattivisti a Castellaneta, che vanta la Chiesa dellAssunta di epoca tardo romanica, posta sul ciglio della Gravina ed eretta nei primi anni del 300 accanto alla quale si trova loriginale chiesa rupestre. Santa Maria della Luce, detta anche Maria santissima Assunta o ancora Santa Maria del Pesco (edificata attorno al XIII secolo) uno dei pochi esempi di arte gotico-angioina del paese insieme al campanile della Cattedrale. La leggenda dice che tale chiesa era stata edificata ex voto da un capitano scampato a un naufragio dopo essersi affidato alla Madonna dellAssunta. La chiesa ha la forma, a causa del dislivello sulla quale costruita, del ponte di una nave. Al suo interno presenta importanti affreschi. Come arrivare: Percorrendo la S.S. 106 (Taranto-Reggio Calabria) imboccare luscita Castellaneta Marina. Anche i centri storici di Oria, Alberobello e Gallipoli sono state tappe del tour di Salvalarte 2008. A Gallipoli, la visita della chiesetta rupestre di San Pietro dei Samari stata obbligatoria. Questa costituisce lunico esempio presente nella provincia di Lecce del fenomeno architettonico delle chiese a cupole in asse presenti in Puglia; inoltre lunica ad avere le cupole visibili nella loro forma pura, secondo un linguaggio tipicamente medio-orientale. La chiesa-abbazia, bench secondo diversi documenti risulti retta da monaci basiliani, (monaci italo-greci che avevano trovato rifugio nel Salento dalle persecuzioni iconoclaste degli imperatori bizantini), deve la sua fondazione alla politica di ripopolamento delle campagne inaugurato dai Normanni a partire dal X-XI sec. Sulla cornice dellavancorpo aggiunto nel XIX sec. come abitazione del sacerdote, corre uniscrizione che attribuisce la fondazione della chiesa ad Ugo di Lusingano, condottiero dei Crociati ritornato dalla Palestina nel 1148 e sbarcato a Gallipoli. La stessa iscrizione racconta che il condottiero crociato fond la chiesa proprio sul punto dove San Pietro sbarc reduce dalla Samaria. Oltre ad essere un unicum allinterno del patrimonio architettonico salentino, San Pietro una delle poche chiese di Gallipoli che il Barocco non ha trasformato; una visita a questa chiesa inoltre loccasione per fare una piacevole passeggiata nel Parco regionale Litorale di Punta Pizzo Isola di S. Andrea. Come arrivare: Dalla strada litoranea Gallipoli-Leuca, percorrere la bretella di collegamento alla S.S. n101 (Lecce-Gallipoli-Leuca). Archeotour, un progetto per unire Italia e Grecia nellarte Con Archeotour, Legambiente e lAssessorato al Turismo della Regione Puglia intendevano tracciare percorsi di valorizzazione dellarte minore, stimolando un turismo lento in grado di valorizzare cultura e natura dei luoghi e in grado di unire idealmente due territori accomunati da radici culturali e storiche, Italia e Grecia. Archeotour un progetto di Valorizzazione, recupero e sviluppo dellambiente storico e culturale dinteresse comune. Il progetto inserito nel programma comunitario Interreg IIIA Grecia-Italia 2000/06 ambiente e patrimonio culturale. Tra i luoghi coinvolti, i percorsi storici relativi al Castello di Patrasso e alle zone circostanti, la chiesa di San Nicola de Platani (sempre nei pressi di Patrasso), i siti di San Nicola di Casole (importante per la presenza di uno scriptorium per manoscritti in lingua greca) e Santa Marina Muro Leccese che conserva una serie di affreschi di epoche diverse, tra cui il ciclo pi antico della vita di San Nicola di Myra. Il progetto rientra nella campagna nazionale Salvalarte che si occupata di uno dei siti valorizzati, la chiesa di Santa Marina a Muro Leccese. Inoltre, il manuale di best practices che Legambiente Puglia ha realizzato, fa parte delle attivit di main streaming orizzontali e verticali, ovvero rivolto sia a chi si occupa di valorizzazione dei siti archeologici, sia al pubblico nella pi vasta accezione del termine.

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MECENATE 90
Mecenate 90, associazione senza scopo di lucro, dal 1989 favorisce la collaborazione tra soggetti pubblici e privati nella valorizzazione dei beni culturali e nella promozione del turismo culturale. Ha predisposto, fra gli altri, i progetti per la riapertura del Palazzo delle Esposizioni di Roma, del Palazzo Ducale di Genova, del Museo di Emilio Greco a Orvieto, della Villa Sorra di Modena, del Forte a Mare di Brindisi, del Convento Celestiniano e del Complesso di Santa Maria dei Raccomandati dellAquila, dellex area Ansaldo a Milano, delle Officine ICO di Ivrea, dellex Convento di S. Placido di Catania, del Castello Colonna di Genazzano, dei Palazzi Scaligeri e dellex-Arsenale a Verona. Per ciascuno di questi spazi, su incarico delle Amministrazioni locali, ha predisposto gli studi di fattibilit con il piano economico-finanziario, il modello di gestione, le destinazioni duso. Molti progetti sono stati realizzati, come il Palazzo delle Esposizioni di Roma, il Palazzo Ducale di Genova ecc. E titolare di due convenzioni, una con lANCI e laltra con lUPI, per fornire servizi alle Amministrazioni comunali e provinciali per la valorizzazione dei beni culturali e per la promozione dello sviluppo turistico-culturale. E titolare di una convenzione con Confindustria e Unioncamere per assistere imprese e associazioni territoriali nella predisposizione di progetti di valorizzazione e gestione di beni culturali, improntati al rapporto pubblico-privato. Ha curato per conto di ACRI (Associazione Casse di Risparmio) il Progetto Sviluppo Sud. Fornisce servizi e assistenza tecnica al CIDAC (Associazione delle citt darte e cultura). Ha realizzato, su incarico del Ministero per i beni e le attivit culturali, il piano di gestione del sito UNESCO Val di Noto e il canale web sui musei della regione Friuli Venezia Giulia. Ha redatto, in collaborazione con Si.T.I., lo studio di fattibilit per la valorizzazione della Reggia di Caserta. Ha promosso la Fondazione CittItalia per la raccolta di fondi da destinare al restauro dei beni culturali. Elabora progetti di valorizzazione del patrimonio dei beni culturali e del turismo in relazione con lo sviluppo economico territoriale. In particolare ha condotto studi, fra gli altri, per i Comuni di Milano, Ivrea, Novara, Verona, Vicenza, Genova, La Spezia, Modena, Reggio Emilia, Bologna, Rubiera, Pesaro, Pisa, Lucca, Arezzo, Spoleto, Roma, LAquila, Lecce, Caserta, Salerno, Reggio Calabria, Palermo, Catania, Caltagirone, Noto e Siracusa e per le Province di Vercelli,Torino, Asti, Brescia, Trieste, Vicenza, La Spezia, Arezzo, Livorno, Cagliari, Sassari, Nuoro, Ascoli Piceno, Pesaro, Perugia, LAquila,Teramo, Chieti, Pescara, Campobasso, Benevento, Napoli, Salerno, Foggia, Brindisi, Taranto, Lecce, Potenza, Matera,Vibo Valentia, Cosenza, Crotone, Catanzaro, Reggio Calabria, Messina, Palermo, Caltanissetta, Catania, Enna, Agrigento e Siracusa. Ha progettato e realizzato, in collaborazione con il Ministero per i beni culturali e primarie imprese, il PROGETTO MAGNIFICO per promuovere le Eccellenze dellItalia. Ha predisposto il progetto Le Vie dei Pellegrini e La Via Francigena del Piemonte. Ha svolto studi per la valorizzazione di Musei e aree archeologiche, per conto di numerose Soprintendenze. Ha organizzato, tra laltro, la mostra, I luoghi degli dei, nel Museo Nazionale e nel Museo della Civitella a Chieti, la mostra di Mir nel Complesso di Santa Sofia a Salerno.

Presidente Alain Elkann Segretario Generale Ledo Prato Corso Vittorio Emanuele II, 21 00186 Roma Tel. 06 6785815 Fax 06 6781041 m90@mecenate90.it www.mecenate90.it

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Mecenate 90

Con il Ministero per i beni e le attivit culturali e la Galleria Nazionale dArte Moderna ha organizzato lapertura del Centro per le arti contemporanee di Roma (MAXXI). STRUTTURA Presidente Alain Pierre Elkann Vice Presidente Gabriello Mancini - Fabio Melilli Segretario Generale Ledo Prato Comitato Scientifico Giuseppe De Rita, Giuliano Amato, Giuseppe Galasso e Salvatore Veca Soci: Alpitour, Anci, Anie Confindustria, Autogrill S.P.A., Autostrade Per Litalia, Banca Monte Dei Paschi Di Siena, Bassilichi, Co.Fi.Mer., Confartigianato, Dentsu Italia, Fintermica-Gruppo Jacorossi, Fondazione Carla Fendi, Fondazione Cassa Di Risparmio Di Alessandria, Fondazione La Triennale Di Milano, Fondazione Monte Dei Paschi Di Siena, Fondazione Per Larte Della Compagnia Di San Paolo, Fondazione Silvano Toti, Fondazione Venezia, Gruppo Fbh, Il Cenacolo, Iulm, La Sicilia Multimedia - Ciancio Sanfilippo, Lottomatica, Lauro.It, Maggiore Group, Minimega, Modigliani Institut Paris-Rome, Mondadori, Orsogril, Poltrona Frau, Rcs Mediagroup, Renzi E Partners, Studio Roscini,Telecom Italia, Terna.,Unioncamere, Upi.

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PALEOWORKING
BREVE STORIA DI PALEOWORKING Lassociazione nasce a Rovigo, presso il Museo dei Grandi Fiumi, nel 2004 per volont di alcuni ricercatori e docenti dell Universit di Ferrara, di concerto con il Preside della Facolt di Scienze MM.FF.NN. e del Direttore del Dipartimento di Scienze dei Beni naturali e Culturali (oggi Dipartimento di Biologia ed Evoluzione). Lintento fu quello di creare uno strumento agile e dinamico (rispetto allapparato accademico, ma in forte sinergia con esso) per proporre, nellallora nascente mercato della valorizzazione dei Beni Culturali e della didattica verso le Scuole una serie di servizi ad alta valenza scientifica, ma nello stesso tempo in grado di coinvolgere il grande numero di studenti e laureati nei corsi di laurea dellateneo, in modo diretto e informale. In realt, la domanda di unofferta strutturata nel campo della valorizzazione del territorio da un punto di vista archeologico era latente da tempo: mentre nel resto dellEuropa si affermava la validit dei Centri didattico divulgativi diffusi (Archeoparchi) in cui giovani ricercatori iniziavano ed integravano il loro percorso accademico e sempre pi visitatori affluivano e fruivano dei servizi turistico culturali, in Italia alcuni luoghi (spesso a ridosso di scavi o Musei) si assisteva a sporadiche spettacolarizzazioni dellarcheologia in cui lo spettacolo a volte prendeva piede sulla scientificit e sulla correttezza della divulgazione. Paleoworking nacque quindi con questo intento: porsi in questo mercato nascente evidenziando, da un lato, la necessit di un percorso scientificamente corretto nellambito dellArcheologia sperimentale (definizione di un codice deontologico per la didattica) da un altro quello di colmare dei vuoti strategici attraverso una opportuna comunicazione e strutturazione di rete sul territorio. Grazie alle referenze accademiche e agli sforzi degli organizzatori/coordinatori, nel giro di tre anni Paleoworking apre delegazioni in tutta Italia, raggiunge la quota (odierna) di circa 500 tesserati in 23 delegazioni, cercando di promuovere servizi che toccano la formazione (attivando sul territorio un modello di Corso di Formazione Professionale per Tecnologi dei Beni Culturali), la divulgazione e comunicazione (lavorando con le Scuole primarie e secondarie). La spettacolarizzazione (ricostruzione di eventi o Living History) e la tecnologia di lavorazione per la produzione di repliche di manufatti, questo anche con il concorso delle tecnologie avanzate di reverse engineering, rivolte al merchandising museale di qualit. La sede nazionale dellassociazione, fino al 2004 a Rovigo, oggi a Bologna.

Delegazione di Vaste (LE) Responsabile della Delegazione Provinciale: Pasquale Urso Tel. 329 4483076 800551155 parcodeiguerrieri@alice.it Coordinatrice e consulente scientifico: Pagano Valentina Tel. 349 5265291 pagano.vale@libero.it Sede operativa Palazzo Baronale sede del Museo della Civilt Messapica Piazza Dante Vaste di Poggiardo (LE) Tel. 800551155 parcodeiguerrieri@alice.it Parco dei Guerrieri loc. SS. Stefani Vaste di Poggiardo (LE) Tel. 800551155 parcodeiguerrieri@alice.it

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Paleoworking

ELENCO DELLE DELEGAZIONI Nadro (BS): camuni@paleoworking.org Responsabile di Delegazione: Valentino Bonomi Museo Archeologico didattico di Nadro (BS) Parco regionale delle incisioni rupestri. Cuneo: cuneo@paleoworking.org Responsabile di delegazione: Enrico Ascani- Genola (CN) Novara: info@altanadelmottorosso.it responsabile di delegazione: Marco Caminati Altana del Motto Rosso, Gattico (Novara) Milano: milano@paleoworking.org Responsabile di delegazione: Gianluca Panachia - Milano Varese: varese@paleoworking.org Responsabile di delegazione: Giovanni Aletti - Varese Pian di Cansiglio (BL) : vallorch@paleoworking.org Centro Naturalistico Vallorch - Pian di Consiglio (BL) Responsabile di delegazione: Dario Ferroni Venezia: venezia@paleoworking.org Responsabile di delegazione: Giovanni Aletti Venezia Bologna: v.brizzi@paleoworking.org Sede operativa di Bologna. Direttore generale :Vittorio Brizzi - 051 401693 338 6990146 Ravenna: ravenna@paleoworking.org Responsabile di delegazione: Pier Bruno Cimatti - Godo (RA) Porto S.Elpidio (AP): marinangeli@paleoworking.org Gruppo Archeologico Cupra Marittima Responsabile di Delegazione : Alberto Marinangeli Grosseto: grosseto@paleoworking.org Responsabile di delegazione: Riccardo Chessa Villaggio preistorico Gli Albori di Campagnatico (Gr) www.glialbori.it Radicofani (SI): segreteria@dimavitalia.it Castello di Radicofani responsabile Michele Lupoli Giano dellUmbria (PG) info@archeokronos.it Responsabile di delegazione:Stefano Creatore, Parco archeologico di Giano dellUmbria Ardauli (OR): ardauli@paleoworking.org, Responsabile di delegazione: Cinzia Loi Perfugas (SS): sarundine@paleoworking.org, Responsabile di delegazione: Daniela Mudadu, Museo Archeologico Botanico di Perfugas (SS) Rocca Priora (Roma) : segreteria@dimavitalia.it responsabile di delegazione : Michele Lupoli, Centro Alba della stella del mattino Castelli Romani- Rocca Priora (RM) - www.dimavitalia.it Matera: matera@paleoworking.org Responsabile di delegazione: Vinicio Camerini, Circolo La Scaletta - Matera Potenza: potenza@paleoworking.org Responsabile di delegazione: Simona Lapolla, Museo Archeologico nazionale - Potenza Grumento Nova (PZ): valdagri@paleoworking.org Responsabile di delegazione: Maria Antonietta Giliberti - Grumento Nova (PZ) Salerno: salerno@paleoworking.org Responsabile di delegazione: Giovanni Amatuccio - Stefano Prota - Salerno Delegazione Nord: Bellizzi (SA): info@associazioneargonauta.it Responsabile di delegazione: Virgilio Mari - Associazione Argonauta - Bellizzi (Sa) Delegazione Sud: Pertosa (SA): scanlab@paleoworking.org Responsabile di delegazione: Francescantonio DOrilia - Laboratori presso i Musei Integrati dellAmbiente MIdA01 - MIdA02 - Pertosa (Sa) Napoli: napoli@paleoworking.org Responsabile di delegazione: Annalisa Norante Vaste (LE) : parcodeiguerrieri@paleoworking.org, Responsabile di delegazione: Pasquale Urso - Museo Diffuso di Vaste Poggiardo - Delegazione Provinciale di Lecce Noto (SR): raudinoanna@libero.it, Responsabile di delegazione: Anna Raudino Delegazione Provinciale di Siracusa

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Paleoworking

La Ricerca Il comitato scientifico di paleoworking, formato da docenti e ricercatori universitari, ha il compito di coordinare e validare le ricerche, definendo gli standard per la loro pubblicazione. Ha anche il compito di regolamentare lAlbo dei docenti e provvedere alla loro formazione e al loro aggiornamento. Questo viene fatto attraverso i Workshop. Gli iscritti, interessati a elaborare proprie ricerche nei campi di competenza, possono presentare i loro progetti al C.S. il quale ha il compito di verifica e validazione dei risultati, favorire la sinergia tra i soci e verificare la possibilit di afferire a risorse. La Museologia Paleoworking, grazie ai suoi esperti, fornisce consulenze e progettazione nel campo della valorizzazione dei Beni Culturali. In questo campo paleoworking collabora con Musei, Soprintendenze, Enti pubblici e privati nella realizzazione di percorsi museologici didattici, ricostruzioni (repliche) di reperti e paleoabitati, e servizi diretti alla spettacolarizzazione dellarcheologia. La Didattica Paleoworking eroga servizi formativi e didattica a veri livelli sullarcheologia sperimentale, attraverso corsi di formazione professionale in collaborazione con Universit e Enti di formazione, e corsi rivolti agli insegnanti e verso e scuole. I docenti di paleoworking sono certificati attraverso lAlbo, la cui regolamentazione tenuta dal Comitato Scientifico. Conclusioni In sintesi, la struttura di network che lassociazione ha individuato permette a livello nazionale una condivisione e una omogeneit nella ripartizione dei servizi di spessore, in tutte le tre specializzazioni sulle quali lAssociazione opera, unitamente ad una osmosi notevole dei partecipanti che da tutta Italia si muovono per partecipare alle iniziative, sentendosi parte fondamentale della rete (incrementando il turismo specializzato, ad alto impatto soprattutto quando si operi in piccoli Comuni e luoghi di interesse culturale, lItalia ne piena). Ovviamente le operazioni di marketing e comunicazione vere e proprie, fino ad ora sono state condotte in modo silenzioso, approfittando dellenergia economica dei singoli Enti coinvolti (che vedono un diretto beneficio individuale) senza premere troppo sullacceleratore. Collaborazioni principali Soprintendenze archeologiche: Padova, Venezia, Bologna, Grosseto, Siena, Etruria meridionale, Perugia, Roma, Ancona, Campobasso, Napoli e Caserta, Paestum, Salerno e Avellino, Potenza, Matera, Siracusa, Cagliari e Oristano, Sassari e Nuoro. Musei, Centri e Parchi archeologici: Museo di Storia Naturale di Verona, Museo dei Grandi Fiumi di Rovigo, Museo Archeologico Nazionale di Este, Centro Naturalistico Vallorch (BL), Museo Archeologico di Montebelluna, Museo di Pordenone, Museo Archeologico di Pinerolo (To), Museo di Tenda (Fr), Centro Naturalistico di Monteveglio (Bo), Museo Etnologico ed Archeologico di Modena, Parco delle Terramare di Montale (Mo), Museo Paleontologico Universitario di Ferrara, Museo di Scienze Naturali di Bondeno, Museo Ar332

Paleoworking

cheologico di Firenze, Museo Archeologico di Grosseto, Museo di Scienze Naturali Grosseto, Museo Archeologico di Fucecchio, Museo Archeologico di Vetulonia, Museo Nazionale di Matelica, Parco Archeologico di Cetona, Centro Naturalistico di Cortacciaro (Pg) Museo Archeologico di Firenze, Museo Archeologico Provinciale di Avellino, MIdA Musei Integrati dellAmbiente (Sa), Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Museo Archeologico di Sorrento, Museo Nazionale di Potenza, Museo Archeologico Nazionale di Grumento Nova (Pz), Museo Archeologico Nazionale di Muro Lucano (Pz), Museo Archeologico Nazionale della Siritide di Policoro (Mt), Museo Archeologico Nazionale di Matera, Museo Archeologico di Noto (Sr), Museo Paleontologico di Perfugas (Ss).

In Puglia
La Delegazione di Vaste dellAssociazione Paleoworking (una rete nazionale di laboratori composta da 22 Delegazioni), attiva sin dal 2002 sul territorio della Puglia. Il territorio del Comune di Poggiardo racchiude grandi ricchezze storico-artisticonaturali che non hanno nulla da invidiare a quelle degli altri itinerari turistici del Salento meglio conosciuti. Per questo la Delegazione di Vaste ha da sempre cercato di favorire, con la collaborazione dellAmministrazione Comunale di Poggiardo, la promozione e la conoscenza delle peculiarit storicoculturali del territorio locale attraverso sia progetti didattici (rivolti al turismo culturale e a tutti i ragazzi delle scuole primarie e secondarie) che con la realizzazione di strumenti informativi (come la creazione del Parco dei Guerrieri o del Museo degli Affreschi, ecc.), per il recupero e la fruizione del sistema dei beni culturali, naturali ed archeologici di cui la citt, con la sua frazione di Vaste, antico centro Messapico, ricca. Assieme al Parco dei Guerrieri, Poggiardo e Vaste offrono numerose testimonianze antiche, quali ledificio rupestre dei SS. Stefani (in localit SS. Stefani), la chiesa paleocristiana e la necropoli di Fondo Giuliano, la chiesa rupestre di Santa Maria degli Angeli con il relativo Museo degli Affreschi (sito in piazza G. Episcopo a Poggiardo), il Palazzo Baronale a Vaste, attuale sede del Museo della Civilt Messapica. Il Parco dei Guerrieri Il Parco dei Guerrieri rappresenta il risultato finale di un lavoro compiuto nellarco di ventanni. Si tratta di un sito archeologico o meglio un museo allaperto di circa 20 ettari, percorribili attraverso piste ciclabili, distribuito su unarea ancora pi estesa che va dallabitato di Vaste fino alle Serre di Poggiardo. Gli scavi sistematici, promossi fin dal 1981 dallIstituto di Archeologia dellUniversit del Salento, diretto dal prof. Francesco DAndria, in collaborazione con lEcole Franaise di Roma, la Scuola Normale di Pisa e la Soprindei Guerrieri: tendenza Archeologica della Puglia, hanno permesso Vaste,Parco guerriero messapico di rilevare in quellarea tracce consistenti dellantico abitato iapigio, risalente allVIII-VII sec. a.C., che si sovrappone ad un impianto dellet del Bronzo. Allinterno del Parco si erge la cinta muraria, databile alla seconda met del IV sec. a.C. e lunga ca. 3380 m. Grazie al restauro e alla ricostruzione integrativa, di cui fu responsabile lArchitetto Francesco Baratti, ora possibile la lettura di un tratto delle fortificazione, costituito da due cortine di grossi blocchi calcarei collegate tra loro da un riempimento interno di tegole, pietre e terra; la parete esterna rivestita da un muro a blocchi squadrati. Durante i lavori di restauro sono state portate alla luce anche due delle tredici porte daccesso dellantica Basta: le cosiddette Porta nord e Porta est. La ricostruzione integrativa delle mura stata possibile attraverso la realizzazione di un sistema di dune artificiali sulle quali si trovano cinque sagome di guerrieri messapici realizzati in ferro da uno scultore di Cavallino, Ferruccio Zilli, sulla base delle figure rappresentate sui vasi di et ellenistica. A difesa di

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una citt non poteva mancare, per supportare il compito dei cinque guerrieri che puntano le loro lance contro lorizzonte, la torre dassedio, ricostruita interamente in legno (come quella originale, visto che la zona era in prevalenza boschiva) e a grandezza naturale, tanto che possibile salirci sopra e dominare con lo sguardo tutta larea circostante: un altro modo per il visitatore di dimenticare per qualche minuto se stesso e sperimentare in prima persona cosa potesse significare per i Messapi stare a guardia del proprio territorio. Dalle terre di Vaste. Storie di Messapi, Romani e Bizantini Le ampie sale del Palazzo Baronale di Vaste in piazza Dante, recentemente restituite al pubblico inseguito ai lavori di restauro, accolgono la mostra archeologica permanente Dalle terre di Vaste. Storie di Messapi, Romani e Bizantini, con la quale si intende, attraverso la presentazione di un cospicuo nucleo di reperti, rinvenuti in oltre venti anni di ricerche sistematiche dirette dal Prof. F. DAndria, ripercorrere i momenti fondamentali della storia dellantico insediamento messa- Vaste, Palazzo Baronale sede del Museo della Civilt Messapica, pico. Il percorso espositivo si articola in spazi ingresso diversificati, che vedono lalternanza di vetrine e ricostruzioni di alcuni dei contesti archeologici di maggiore interesse. Avvalendosi dellutilizzo di oggetti, pannelli illustrativi, di documentazione grafica e fotografica e ricostruzioni fisiche e virtuali, la rassegna racconta la storia di Vaste, dalla prima Et del Ferro fino allepoca medievale, offrendo ai visitatori la possibilit di compiere un viaggio ideale fra le popolazioni che hanno abitato queste terre. Dopo la presentazione dellabitato, fatto attraverso la visione di due video (relativi alla ricostruzione virtuale dellantica Basta e della capanna iapigia creata in occasione del I Festival Internazionale di Archeologia per Ragazzi), si accede alla prima sala (A), dove vengono proposte le ricostruzioni di due luoghi di culto, di et arcaica ed ellenistica. Queste intendono accostare il visitatore alla realt dei culti indigeni, ai sistemi di organizzazione degli spazi destinati allo svolgimento delle cerimonie religiose e dei rituali funerari. Nella sala B esposta una scelta di materiali relativi allinsediamento a capanne dellEt del Ferro, allabitato ed alla necropoli della fase arcaica. Sempre nella stessa sala sono presentati i complessi funerari della necropoli a tumulo di et classica ed ellenistica di Fondo Melliche con i loro ricchi corredi caratterizzati da vari oggetti che testimoniano lalto livello sociale del gruppo a cui appartengono le sepolture. Tra questi spiccano il bellissimo cratere a colonnette attico a figure rosse con scena dionisiaca, il bacile di bronzo di fabbrica etrusca, gli strigli e le tipiche trozzelle di produzione indigena, a decorazione geometrica o floreale, che connotano, questultime, le tombe femminili. La sala C presenta due fra i pezzi architettonici pi importanti rinvenuti a Vaste: si tratta di un capitello con abaco decorato da rosette e di un frammento di fregio, entrambi di et arcaica. I1 capitello, rinvenuto nelle vicinanze delledificio rupestre dei SS. Stefani dallIng. G. Carluccio, doveva essere posto a coronamento di una colonna funeraria, come testimoniano i fori per i chiodi, a cui venivano appese le bende e le corone funebri. Il frammento di fregio, recuperato nel corso dei recenti scavi in Fondo Giuliano, presenta una fascia decorata con motivo a rosette e fiori di loto, superiormente delimitata da una cornice a dentelli. Probabilmente apparteneva alla decorazione architettonica di un edificio monumentale, di cui per non abbiamo finora altre tracce. Allingresso della sala D collocata la ricostruzione in legno, a grandezza naturale, della facciata dellIpogeo delle Cariatidi, scoperto nel 1860 e parzialmente distrutto per recuperare le sculture che lo ornavano e che oggi sono esposte nelle sale del Museo Nazionale di Taranto e del Museo Provinciale di Lecce Sigismondo Castromediano. Oltrepassato lIpogeo, il visitatore introdotto nella sala D dove sono allestite le ricostruzioni delle due sepolture meglio conservate della necropoli di Fondo Melliche, quella del Cavaliere(t. 569) e quella dellAtleta(t. 547). La

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tomba del Cavaliere(t. 569) si riferisce ad un individuo di sesso maschile (di circa 52 anni) deposto in posizione supina, allinterno di un sarcofago, e affiancato da un ricco corredo funerario composto da un cratere attico figurato, una phiale, un vasetto miniaturistico biansato (rinvenuto allinterno del cratere), una terracotta a forma di colomba, un bacile e uno sperone in bronzo. Nella tomba dellAtleta(t. 547) il corredo del giovane inumato caratterizzato da un cratere lucano a figure rosse, una lekythos miniaturistica vernice nera, una lekane a fasce (rinvenuta allaltezza del braccio dx), un vasetto miniaturistico biansato (rinvenuto allaltezza del femore, collocato forse nel cratere), un colino e due strigili in bronzo (gli oggetti in metallo sono collocati nella parte sx del cadavere). Il percorso espositivo prosegue poi nella sala E con la presentazione dei materiali provenienti dai depositi funerari, di et ellenistica, messi in luce durante lo scavo di trincee urbane nelle zone centrali dellabitato moderno. Uno di questi, in particolare, ha restituito una lekythos (vaso per profumi) con limmagine di Eros, attribuita alla cerchia del Pittore di Dario, che aveva la sua officina a Taranto. Rimanendo ancora in ambito messapico, nella stessa sala si presentano i materiali di alcuni dei contesti pi significativi riferibili allabitato di et ellenistica (IVIII sec. a.C.): oltre ad unampia scelta di reperti ceramici, viene esposto il tesoretto di stateri dargento, rinvenuto nel 1989 durante gli scavi delledificio ad elle in Fondo S. Antonio, e la lastra con iscrizione messapica, proveniente da Fondo Lucernara. Lultima sala (sala F) dedicata alle fasi romane e medievali. Le testimonianze archeologiche a nostra disposizione, relative al periodo romano, che a Vaste copre un ampio arco cronologico compreso tra il II sec. a.C. e il V sec. d.C., sembrano indicare un primo momento di distruzione ed abbandono degli impianti ellenistici (fortificazioni, strutture abitative), ed una successiva ripresa in et imperiale, attestata da edifici e strade. Nel periodo tardoromano ed altomedievale i nuclei rurali sparsi nel territorio intorno alla citt, le cui tracce sono state individuate nel corso delle ricognizioni condotte dallUniversit del Salento, vivevano probabilmente momenti di aggregazione nel complesso religioso-funerario di Fondo Giuliano, sulle serre di Vaste, comprendente la chiesa paleocristiana e la grande necropoli rupestre. Nella mostra una vetrina raccoglie il nucleo di reperti provenienti dallo scavo di una piccola parte della necropoli (vetri, monili e monete), mentre delledificio basilicale sono presentate, anche tramite ricostruzioni tridimensionali, le diverse fasi costruttive messe in luce. La sala F presenta, infine, il recente rinvenimento, effettuato in via E. Toti, di uno scarico di et medievale, un vero e proprio immondezzaio, forse pertinente al Castello Baronale di Piazza Dante, in cui sono presenti vasi da mensa, da cucina, anfore per lacqua, che offrono un vasto campionario tipologico della ceramica dipinta ed invetriata del XIV sec. d.C.. La zona archeologica di Fondo Giuliano: chiesa paleocristiana e la grande necropoli rupestre In et tardo romana e bizantina linsediamento di Vaste era articolato in una serie di villaggi sparsi nel territorio, intorno allodierno abitato, le cui tracce sono venute in luce grazie alle prospezioni condotte negli ultimi anni dellUniversit del Salento. In questo sistema insediativo un importante ruolo era ricoperto da un edificio di culto, messo in luce nel corso di recenti campagne di scavo, nellarea di Fondo Giuliano, poco distante ledificio rupestre in localit SS. Stefani. La Chiesa presenta diverse fasi costruttive. La prima, del V sec. d.C., poco conservata, ha una struttura a navata unica, con piccola abside centrale; in esso si pu riconoscere un martyrium, cio un impianto destinato ad accogliere le reliquie di un Santo Martire. La seconda (seconda met del VI sec. d.C.) messa in relazione agli interventi di riorganizzazione del territorio di Otranto che seguirono la guerra greco gotica (535 553). Presenta una pianta allargata a tre navate separate da due file di pilastri quadrangolari, legati da ununica fondazione, con abside ad est e nartece (portico) allingresso e tetto a doppio spiovente. Nella terza fase edilizia (VIII IX sec. d.C.) ledificio subisce una radicale trasformazione: lo spazio occupato prima dalle tre navate fu ridotto ad una sola navata centrale, con copertura a botte, chiudendo con setti murari gli intervalli compresi tra

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un pilastro e laltro. Lultima fase (X secolo), infine, documentata da pochi resti di strutture murarie che sembrano definire una pianta ancora a navata unica, chiusa dalla medesima abside, ma da dimensioni notevolmente ridotte. La Chiesa di V secolo legata alla frequentazione di unampia necropoli, distribuita sugli affioramenti di roccia circostanti, e composta da un centinaio di sepolture Insediamenti del Salento in et Ellenistica ricavate nella roccia. Un gruppo di tombe si trova allinterno di una cavit scavata alle spalle delledificio. Quelle dislocate lungo il perimetro della grotta sono inserite in nicchie e coperte da lastroni a doppio spiovente, decorati da acroteri ai quattro angoli e provvisti di incavi per lalloggiamento di lucerne. I corredi, di particolare pregio, sono costituiti prevalentemente da oggetti di ceramica e vetro (brocche, coppe, lucerne), monili (bracciali, collane, orecchini, fibbie, spilloni). Unanforetta a decorazione dipinta reca inciso il nome del proprietario Sextus Proculus. Le tombe situate nellarea centrale hanno coperture pi semplici, spesso costituite da elementi Vaste, Palazzo Baronale: sala D, tomba del Cavaliere (t. 569) architettonici di et messapica reimpiegati (come il blocco di calcaree in pietra leccese decorato da un kyma dorico a foglie e da una fascia con palmette e fiori di loto a rilievo, che doveva costituire lelegante coronamento di un muro di recinzione), e corredi funerari meno ricchi. In numerosi casi le fosse erano utilizzate per molteplici deposizioni. In prossimit dellingresso alla cavit stata riconosciuta unarea per la preparazione dei cibi destinati al rito del refrigerium, lofferta di pietanze ai defunti ed il loro consumo dinanzi alla sepolture. Su quasi tutti i lastroni di copertura presente un incavo per poggiare le offerte ed accanto alle tombe o al loro interno sono state rivenute ossa di animali e lische di pesce.

Edificio rupestre in localit SS. Stefani Ledificio paleocristiano di Fondo Giuliano fu in uso fino al X secolo, periodo dopo il quale il culto si sposta nella vicina chiesa rupestre dei SS. Stefani, nellomonima localit, situata fuori del centro abitato, nei pressi di una masseria del XVIII secolo, lungo una strada rurale che porta alla Serra di Poggiardo. La struttura rupestre concepita come una vera e propria chiesa sub-divo, Vaste, Fondo Giuliano: foto aerea della (indicata dalla freccia rossa) sulla facciata sono presenti tre ingressi ad arco, chiesa e della necropoli Paleocristiana di cui attualmente i due laterali chiusi, i cui mon- (indicata dalla freccia azzurra) tanti presentano una modanatura a scala rovescia. Di forma basilicale con tre navate absidate divise da pilastri quadrangolari, la cripta ha subito degli interventi che ne hanno in parte falsato la lettura originale; la struttura comprendeva in origine uno spazio per i fedeli separato da una transenna da quello riservato per lofficiante, secondo il rito greco Di grande rilevanza e complessit il ciclo di affreschi che decora linterno, riferibile a diverse fasi. La prima, con figure di impostazione arcaica e monumentale, risale alla fine del X secolo, la seconda, di straordinaria fattura, data allXI sec. d.C., lultima, che oblitera le precedenti,

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datata al 1376 ed caratterizzata da una semplice ripetizione di modelli bizantini Ledificio fu usato come sede di culto pubblico fino alla soppressione del rito greco avvenuta nel XVIII nella zona; dopo labbandono stato destinato ad attivit agricole subendo una serie di trasformazioni (fra cui labbassamento del piano pavimentale) che ne hanno in parte alterato il primitivo impianto. Sebbene manchi liconostasi e non siano pi visibili gli altari, lalta datazione degli affreschi pi antichi (XI secolo) fa supporre che la chiesa rupestre fosse adibita alla svolgimento della liturgia secondo il rituale greco. I Festival Internazionale di Archeologia per Ragazzi Festival Internazionale di Archeologia per Ragazzi, oggi giunto alla sua XII edizione, si pone come obiettivo, attraverso una serie di attivit (che vanno dallArcheologia allAntropologia, dai laboratori didattici allescursioni, dal cinema al teatro), quello di unire il divertimento allavventura per ri-scoprire la storia delle nostre radici. Tutte le attivit didattiche sono condotte con precisione e rigore scientifico grazie alla presenza costante di archeologici ed esperti dellUniverVaste, Cripta dei SS. Stefani: abside sit. Grande consenso si avuto, infatti, nelle pre- centrale, Vergine con nimbo stellato cedenti edizioni alle quali hanno preso parte pi (XIV sec.). 1000 ragazzi provenienti da tutta Italia e dallestero (Francia, Inghilterra, Germania, Grecia, Russi), di et compresa tra i 6 e 16 anni (coordinati dai vari esperti in base alle diverse fasce di et). Vaste ha ospitato la I edizione del Festival (organizzato dalla cooperativa Chora, con il patrocinio della Provincia di Lecce, del Comune di Poggiardo e dellUniversit del Salento) in occasione della quale stata realizzata una capanna japigia di VIII sec. a. C., oggi visibile in localit SS. Stefani, accanto allomonima cripta basiliana. Progettata dagli architetti Francesco Baratti e Riccardo Merlo e con la Direzione Scientifica del Prof. F. DAndria (docente di Archeologia Greca presso la Facolt di Beni Culturali Conservazione dei Beni Archeologici, Architettonici e dellAmbiente dellUniversit del Salento), sulla base di varie testimonianze storiche, la capanna stata realizzata seguendo le tecniche costruttive originali ed stata teatro di varie attivit svolte dai ragazzi, che parteciparono al Festival. La capanna messapica ricostruita a Vaste un esempio di sperimentazione delle tecniche costruttive adottate in et arcaica dai Messapi, ricostruendo i vari momenti legati alla realizzazione di una casa e dei suoi arredi. Lo spazio abitativo ricostruito rappresenta un luogo dove poter riprodurre a scopo didattico attivit di tipo quotidiano: dalla tessitura alla produzione artigianale di vasellame, alla concia delle pelli, alla realizzazione di attrezzi agricoli. La costruzione ha una struttura ovoidale (6 x 10 metri; h. max di 7 m.); al suo interno c una superficie utile di 50 mq. La capanna stata realizzata su una base rocciosa con struttura mista in pietra a secco e travi in legno di castagno. Il muro a secco misura un metro alla base e mezzo metro in sommit, per una altezza di un metro e mezzo. Per realizzare la copertura stata utilizzata una struttura interamente in legno di castagno, ricoperta di fasci di foglie di tifa (in dialetto locale tuazza), specie vegetale che vive in aree paludose e che ben si presta ad essere usata come copertura, essendo impermeabile allacqua piovana (ancor oggi si usa per riparare i fori nelle botti di vino). I fasci Vaste, Contrada SS. Stefani: capanna Japigia sono stati fissati manualmente ai cor- di VIII sec. a.C.

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renti orizzontali con ago di legno e corda naturale. Anche la porta di ingresso stata realizzata in tronchi di legno assemblati con corda naturale. Allinterno della capanna trova posto un focolare per la cottura degli alimenti. Tutte le fasi costruttive sono state svolte senza ausilio di mezzi meccanici, tutte manualmente, per misurare tempi e difficolt che si potevano incontrare, come allora, nella realizzazione di una capanna abitativa di VIII sec. a.C.. Edificio rupestre di Santa Maria degli Angeli e il Museo degli Affreschi Ledificio di culto, edificato intorno al Mille e nei pressi del quale dopo la distruzione di Vaste nel 1157 il piccolo casale di Poggiardo si svilupp, nel XV secolo cadde in disuso, fino ad essere soppresso nel XVI secolo. Nel 1929, poi, nel corso di uno scavo, ci fu la casuale riscoperta della struttura. Liberata dal materiale di riporto, la cripta venne alla luce nel cuore del paese in via D. Minzioni, sotto la sede stradale, nei pressi sia della Chiesa Madre (1737) che del Palazzo Ducale dei Guarini (del XVIII secolo), riacquistando il suo primitivo aspetto e, dopo un attento e accurato rePoggiardo. Museo degli Affreschi stauro degli affreschi (eseguito presso lICR di Roma), venne inaugurato nel 1975 dallAmministrazione Comunale il Museo degli Affreschi ubicato nella villa comunale in piazza G. Episcopo a Poggiardo. Allinterno del Museo stato ricostruito sul pavimento il perimetro approssimativo delledificio rupestre con lesclusione delliconostasi, degli arredi litoidi e con la riduzione del Bema. Lungo questo perimetro sono stati montati su telai, nella loro disposizione originaria gli affreschi restaurati, con la raffigurazione, tra gli altri, della Madonna con il Bambino tra gli Arcangeli, dei Santi Nicola, Giorgio, Gregorio, Lorenzo. La planimetria della cripta a tre navate chiuse da absidi a profilo curvo; quattro pilastri dividono lo spazio interno in nove campate, ma di essi solo due sono ancora presenti, mentre degli altri (crollati) rimangono solo i basamenti. Lasse della cripta SE/NO, con absidi rivolta a S-E; lingresso originale, posto lateralmente sulla parete N-O, oggi ostruito. Questa zona, infatti, mostra segni di numerose trasformazioni e in origini lingresso era, probaMuseo degli Affreschi: Madonna bilmente, preceduto da un dromos con- Poggiardo, con il Bambino tra gli Arcangeli Michele e Gabriele cluso da un pseudoprotilo.

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SIMBDEA (Societ Italiana per la Museografia ed i Beni DemoEtno - Antropologici) una Associazione Culturale senza scopo di lucro attiva dal 2001, che opera nel campo della museografia e delle scienze demoetnoantropologiche (DEA) applicate ai patrimoni culturali, con vocazione particolare per i settori della formazione e ricerca scientifica. Dal 2001 lAssociazione ha curato numerosi progetti per conto di enti locali e nazionali, in diversi ambiti legati al mondo dei musei DEA ed alla tutela e conservazione del patrimonio immateriale, come progetti di allestimento e fattibilit, corsi di formazione, convegni e seminari, seguendo le finalit definite dal proprio statuto: - proporsi come luogo di riflessione sui beni DEA e sul museo quale fenomeno despressione, dincontro, di produzione culturale e di educazione interculturale; - promuovere iniziative per lo sviluppo del settore DEA nel sistema dei beni culturali italiano; - consolidare e sviluppare le competenze antropologiche applicate al museo e ai beni DEA in campo scientifico e professionale; - promuovere il riconoscimento delle culture locali e altre presenti nel territorio e/o documentate e rappresentate nei musei DEA come parte essenziale della memoria comune da radicare nel futuro, e orientare in tal senso la politica dello Stato, delle Regioni e degli Enti Locali. Tre sono gli assi principali lungo i quali le attivit dellassociazione si articolano: la formazione, per creare una categoria professionale altamente specializzata sulle tematiche della museografia e dei beni DEA, riconoscendo la peculiarit di questi beni e la necessit di strutturare in modo puntuale le aree di specializzazione e competenza; la ricerca sui musei, per avere un quadro continuamente aggiornato sul mondo dei musei DEA e sulla loro trasformazione, soprattutto per capirne le necessit e supportare i musei locali nella loro missione di conservazione e promozione del ricchissimo patrimonio che custodiscono; infine, la tutela e la promozione del patrimonio immateriale, per lavorare, insieme ai musei ed agli archivi, alla salvaguardia ed alla realizzazione di forme di promozione culturale che valorizzino i territori nella loro complessit, senza svalutarli con promozioni stereotipate e poco rispettose della ricchezza delle identit locali. Ad oggi, SIMBDEA conta oltre 200 soci su tutto il territorio nazionale, e raccoglie sia il mondo accademico DEA che si occupa di musei e patrimonio che numerosissimi operatori museali, direttori, educatori e catalogatori che si muovono nel complesso settore della museografia DEA. Lassociazione ha inoltre attivato numerose partnership con il mondo dellUniversit, con Festival a carattere etnografico, e collabora ad alcune delle attivit di ICOM-Italia, allinterno della Conferenza Nazionale delle Associazioni Museali. Dal 2002 Simbdea pubblica AM- Antropologia Museale, quadrimestrale su musei e patrimonio DEA con un doppio focus sulle esperienze ed il dibattito sia a livello nazionale che inter-

Presidente Pietro Clemente Referenti Vito Lattanzi Eleonora Censorii C/o Museo degli Usi e Costumi delle Genti di Romagna Via Montevecchi, 41 47822 Santarcangelo di Romagna (RN) www.simbdea.it www.amrivista.org Tel. +39 3938582109

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nazionale, mentre dal Gennaio 2008 ha on line due siti: www.amrivista.org, sito della rivista AM, e www.simbdea.it, sito istituzionale dellassociazione che comprende delle sezioni di approfondimento sui temi del fare e pensare musei e informa sulle novit nel settore. SIMBDEA ha un Presidente, Pietro Clemente (cattedra di Antropologia Culturale dellUniversit di Firenze) ed coordinata da un Comitato Direttivo di 7 membri eletto durante lassemblea dei soci ogni 3 anni. Nel 2008 il Comitato stato rinnovato ed oggi composto da: Vicepresidente Sandra Ferracuti (Redazione Rivista AM, Dottore di ricerca in Etnologia ed Etnoantropologia Universit di Roma La Sapienza) Segretario Vito Lattanzi (Responsabile servizi educativi, Museo Preistorico-Etnografico Nazionale L. Pigorini Roma) Mario Turci (Direttore, Museo degli Usi e Costumi della Gente di Romagna Santarcangelo - RN, Museo Ettore Guatelli - Ozzano Taro. PR) Vincenzo Padiglione (Direttore rivista AM - Cattedra di Antropologia Culturale -Universit di Roma La Sapienza) Ferdinando Mirizzi (Cattedra di Antropologia Culturale - Universit della Basilicata) Fulvia Caruso (Ricercatore , Facolt di Musicologia, Universit di Pavia) Inoltre, lassociazione ha una Segreteria Operativa che si occupa della gestione dei soci e delle iniziative, con un ufficio stampa, una redazione web ed un settore dedicato allo sviluppo di progetti ad attivit associative, composta da: Eleonora Censorii - Coordinamento - Sviluppo progetti - Comunicazione on line Alexia Proietti - Responsabile rapporti con gli associati Laura Palomba - Ufficio stampa e comunicazione Alessandro Andreini - Redazione sito web La rivista AM - antropologia museale Nel 2002 nasce la rivista quadrimestrale AM-antropologia museale che si propone come: - connessione tra mondi che difficilmente dialogano tra loro (musei e istituzioni; archeologi, architetti, storici, storici dellarte e antropologi; musei e universit); - luogo di convergenza e dibattito per i musei e chi vi opera; - terreno di incontro per riflessioni teoriche, note etnografiche di musei e mostre, resoconti di esperienze didattiche, presentazioni di collezioni locali, progetti di nuovi allestimenti e proposte gestionali; - bandiera da esibire perch capace di dar conto del rinnovamento che stanno vivendo i nostri studi e musei; - casa vissuta in tanti e differenti modi che regali un senso di appartenenza e stimoli la creativit professionale di chi la frequenta; La redazione composta da:Vincenzo Padiglione (direttore), Pietro Clemente, Rosa Anna Di Lella, Vito Lattanzi, Sandra Ferracuti, Francesco Staffa, Nadia Truglia. Partnership SIMBDEA collabora ad alcune attivit promosse da ICOM dal 2004, anno della creazione della Conferenza Permanente delle Associazioni Museali Italiane, della quale fanno parte anche ANMLI (Associazione Nazionale dei Musei Locali e Istituzionali), ANMS (Associazione Nazionale dei Musei Scientifici); AMEI (Associazione Musei Ecclesiastici Italiani); AMACI (Associazione Musei dArte Contemporanea Italiani); Commissione Musei della CRUI (Conferenza dei Rettori delle Universit Italiana). Tra i temi sui quali Simbdea ha lavorato con ICOM: il volontariato nellambito della gestione dei Beni Culturali, il rapporto tra musei, archivi e biblioteche, la Carta delle Professioni Museali, il Lessico dei Musei Italiani. Pi recentemente, ha partecipato a Museitalia, primo Forum di Museografia e Museotecnica. Nellambito di questa manifestazione, che si tenuta a Milano nel Novembre del 2008, ha organizzato workshop sui molti aspetti del fare e pensare musei, dallallestimento alla comunicazione on line.

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Principali attivit dellassociazione Per conto della Regione Lazio, Simbdea ha gestito il censimento dei musei DemoEtnoAntropologici regionali, per la Regione Veneto e la Provincia di Parma ha programmato, coordinato e gestito direttamente corsi di formazione per operatori della catalogazione di beni DEA, per il Comune di Polirone (MN) ha realizzato il progetto di fattibilit del Museo Civico Polironiano e per il Comune di Tuili (VS) il progetto di allestimento del museo Casa Asquer. Queste sono solo alcune delle attivit, che spaziano dalle consulenze per la definizione della missione di un museo fino al suo allestimento ed alla formazione degli operatori. Intensa anche lattivit di organizzazione di convegni, seminari e workshop destinati agli operatori museali di ogni tipologia e mirati allapprofondimento delle problematiche e della metodologia di lavoro sui beni DEA materiali ed immateriali. In pi, ogni anno si tiene una assemblea annuale nella quale si discutono temi che riguardano il mondo dei musei DEA, coinvolgendo i soci nella riflessione e nello scambio di esperienze pratiche della vita ordinaria e straordinaria dei musei, creando le condizioni per un incontro che di frequente ha facilitato la creazione di reti, anche spontanee, di musei e istituzioni culturali sia a livello regionale che nazionale o tematico. Dal 2008 Simbdea organizza una giornata Musei Aperti: dal primo anno oltre 370 musei hanno aperto le loro porte ed organizzato iniziative speciali per festeggiare la sottoscrizione da parte dellItalia della Convenzione Unesco per la Salvaguardia del Patrimonio Intangibile. Sempre per coinvolgere i musei nato il Premio Museo Frontiera, per riconoscere e valorizzare il lavoro svolto nellambito dei musei DEA e del patrimonio immateriale. Sono stati premiati enti ed artisti a livello nazionale ed internazionale, istituzioni museali, archivi, case editrici: esempi di eccellenza nel panorama dei musei e dei beni DEA.

In Puglia
SIMBDEA - Puglia Puglia centro-settentrionale Facolt di Lettere e Filosofia Universit della Basilicata Responsabile: Ferdinando Mirizzi Sede di Matera Via S. Rocco, 1 75100 Matera Tel. 0835 255035 349 2926074 f.mirizzi@tin.it Puglia meridionale Facolt di Scienze Sociali, Politiche, del Territorio Universit del Salento Cittadella della Ricerca Responsabile: Eugenio Imbriani 72100 Brindisi Tel. 0832 296525 339 5832344 eimbriani@libero.it

La sezione regionale SIMBDEA - Puglia nasce nel 2005, dopo la presentazione dellAssociazione e della rivista AM-Antropologia Museale a Lecce, Bari e Taranto (14, 15, 16 ottobre 2004) con la presenza del Presidente, il prof. Pietro Clemente, ed i soci Eugenio Imbriani, Anna Merendino, Elisa Miranda e Ferdinando Mirizzi. Le finalit e gli obiettivi della sezione pugliese rispecchiano quelli dellassociazione nazionale, che operativa nei diversi ambiti connessi al mondo dei musei demoetnoantropologici e alla tutela e conservazione dei patrimoni materiali e immateriali nei diversi contesti locali, seguendo le finalit definite dal proprio statuto: la riflessione sui beni DEA e sul museo quale fenomeno despressione, dincontro, di produzione culturale e di educazione interculturale, la promozione dello sviluppo del settore DEA nel sistema dei beni culturali italiano, lo sviluppo di competenze ed il riconoscimento delle culture locali e altre presenti nel territorio e/o documentate e rappresentate nei musei DEA. Seguendo i tre assi principali dellattivit di SIMBDEA, ovvero la formazione, la ricerca, la tutela e la promozione del patrimonio immateriale, SIMBDEA-Puglia ha contribuito dal 2005 alla valorizzazione ed alla conoscenza del territorio e si costituita

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SIMBDEA - Societ Italiana per la Museografia ed i Beni DemoEtno Antropologici

come punto di riferimento per ricercatori, museografi, collezionisti, operatori museali, e quanti operano su scala territoriale nella Regione. La sezione regionale stata soprattutto impegnata in una continua attivit di censimento e monitoraggio delle realt museali locali, acquisendo dati utili per la loro conoscenza e leventuale compartecipazione alle loro attivit. In tale prospettiva rientra la pubblicazione del saggio Puglia. I Musei e le Collezioni di interesse demoetnoantropologico, di Ferdinando Mirizzi, allinterno del volume Il patrimonio museale antropologico. Itinerari nelle regioni italiane: riflessioni e prospettive, Roma, Ministero per i Beni e le Attivit Culturali-Direzione Generale per i Beni Architettonici, Storico-Artistici ed Etnoantropologici Gangemi Editore, 2008, pp. 315-354. Importante ricognizione dei musei e dei beni DEA regionali, si configura come un primo fondamentale passo per un censimento approfondito che permetta poi di guidare la programmazione degli interventi sul territorio. La sezione pugliese di SIMBDEA ha inoltre promosso iniziative e partecipato a convegni, seminari e attivit di studio e ricerca sulla museografia e la valorizzazione dei patrimoni DEA su scala regionale, in particolare: Nellambito della manifestazione Musei Aperti alle Tradizioni Popolari, del 20 gennaio 2008, la sezione regionale SIMBDEA Puglia ha sostenuto e coordinato la partecipazione dei musei regionali, contattandoli e supportandoli nelle procedure per ladesione, sollecitando la collaborazione e la disponibilit allapertura straordinaria degli spazi espositivi pugliesi dedicati alle tradizioni, con lobiettivo di promuovere la conoscenza e la valorizzazione delle proprie collezioni e del proprio patrimonio immateriale. SIMBDEA - Puglia ha partecipato alla seconda edizione di Musei Aperti, dal 16 al 18 maggio 2009 gemellata con la Giornata Internazionale dei Musei di ICOM, e realizzata in partnership con lAssociazione Nazionale Musei Spontanei Italiani, che lha ospitata nel suo sito www.museispontanei.it. Ledizione del 2009, secondo le indicazioni di ICOM-Italia, ha avuto come tema centrale i musei e il turismo, ma a seguito del devastante terremoto in Abruzzo del 5 aprile scorso, liniziativa diventata unoccasione per programmare azioni di supporto per la difficile e lunga ricostruzione, che riguarder anche i musei distrutti o danneggiati. La sezione pugliese di SIMBDEA ha chiamato a raccolta tutti i musei regionali dellambito demoetnoantropologico con lobiettivo di supportare i musei abruzzesi, invitandoli ad aprire le porte ai visitatori e sollecitandoli a organizzare attivit legate al territorio e al suo rapporto con il turismo, nellottica della sostenibilit ambientale e del rispetto delle tradizioni locali. Nel 2007 SIMBDEA - Puglia ha partecipato alle seguenti iniziative: - Convegno La pratica del museo (Tuglie, Museo della Civilt Contadina, 24 novembre 2007), con la partecipazione di E. Imbriani, F. Marano, A. Merendino, F. Mirizzi, V. Padiglione; - Presentazione e inaugurazione del nuovo allestimento del Museo della Civilt Contadina a Terlizzi (Ba), (Terlizzi, 7 aprile 2008), con la partecipazione di F. Mirizzi. Per il futuro, la sezione pugliese di SIMBDEA si propone di svolgere un ruolo di dialogo con le istituzioni regionali preposte alla valorizzazione dei beni culturali e di assistenza scientifica e professionale ai musei locali di interesse demoetnoantropologico, collaborando ad allestimenti e riallestimenti, alla organizzazione di eventi e alla progettazione e realizzazione di attivit di ricerca, di promozione, comunicazione e pubblicazione a vari livelli. Per poter rendere pi efficace la sua azione, sar anche necessario allargare la base dei soci e stimolare una loro sempre pi attiva partecipazione. E, in tale direzione, sar anche importante progettare e attuare una indispensabile attivit di formazione nel territorio regionale, con specifico riferimento allambito dei musei e dei patrimoni DEA.

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SIPBC - SOCIETA ITALIANA PER LA PROTEZIONE DEI BENI CULTURALI


PRESENTAZIONE La SIPBC unAssociazione senza fini di lucro, politicamente e confessionalmente neutrale che si propone, con lattivit di Soci, di diffondere e di applicare i principi della Convenzione dellAja del 14 maggio 1954, relativa alla protezione dei Beni Culturali La SIPBC si conforma allo spirito della citata Convenzione (e successivi Protocolli), fondato sul principio che i Beni Culturali, a qualsiasi popolo essi appartengano, costituiscono patrimonio di tutta lUmanit. La SIPBC strettamente collegata al Diritto Internazionale Umanitario che tutela i Diritti durante i conflitti armati. I Beni Culturali, vanno sempre tutelati e protetti anche in tempi di pace e in questottica, nellesigenza, cio del Posteritati Servare, opera la SIPBC. LAssociazione nasce a Viterbo il 18 aprile 1996, grazie al generale Arturo Marcheggiano, primo Presidente Nazionale, oggi Presidente Onorario. Si sostiene con le quote dei Soci e con il contributo del ministero per i Beni e le Attivit Culturali, ai sensi della L. 534\96. Fa parte, insieme ad altre Societ Europee (Austria, Germania, Romania, Spagna e Svizzera) della Lega Internazionale per la Protezione dei Beni Culturali (Lega PBC) di cui membro fondatore, con lo scopo di indirizzare lo sforzo di tutti verso comuni obiettivi. Ha la sua sede presso lIstituto Internazionale di Diritto Umanitario (IIDU) International Institute of Humanitarian Law (IIHL) di Sanremo. Dal 2003 Presidente Nazionale il dott. Roberto Conforti, Generale dellArma dei Carabinieri, gi Comandante dello speciale Reparto dellArma preposto alla Tutela del Patrimonio Artistico. Il Presidente affiancato dal Segretario Generale, Gen. Giuseppe Rizzo, da tre Vicepresidenti, da un Consiglio Nazionale e da un Comitato Scientifico. Attualmente lAssociazione annovera nove Sezioni con competenza regionale: Piemonte,Veneto, Toscana,Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sezione Giovanile del Lazio. e ventitre delegazioni provinciali. ATTIVITA Il 1 agosto 2008 la SIPBC ha stipulato un Protocollo di Intesa con il Ministero per i Beni e le Attivit Culturali, concordando sullopportunit di dare impulso ad un proficuo rapporto di collaborazione e demandando le modalit operative alle competenti Direzioni Regionali. Importanti occasioni di confronto e scambio di culture ed esperienze sono i Convegni Internazionali che si svolgono annualmente dal 1996. Ogni Convegno, incentrato su una tematica ed articolato in modo tale da consentire ai partecipanti la conoscenza dei Beni culturali, con visite e incontri con le pi prestigiose personalit operanti nel settore dei beni Culturali. I re-

Presidente Generale Roberto Conforti Via Biferali, 15 Loc. S. Lucia 00053 Civitavecchia - RM segreteria@sipbc.eu Presidente sezione Puglia Letterio Munaf Segretario sezione Puglia Pietro Squeo limunafo@alice.it sipbcbari@virgilio.it www.sipbc.it

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SIPBC - Societa Italiana per la Protezione dei Beni Culturali

lativi atti confluiscono in pubblicazioni, distribuite gratuitamente. Nel quadro delineato dallart. 9 della Costituzione della Repubblica Italiana, la SIPBC promuove gli sforzi per garantire il trasferimento integro del Patrimonio Culturale materiale ed immateriale alle generazioni future. In questottica, la SIPBC impegnata a: - Diffondere,attraverso Convegni, Seminari, Incontri,in sinergia con analoghi organismi e riferimenti istituzionali, i principi contenuti nelle Convenzioni per il rispetto e la salvaguardia dei Beni Culturali, da qualsiasi rischio, sia in tempo di pace che in tempo di conflitti armati. - Adottare ogni possibile iniziativa per qualificare la coscienza collettiva culturale e sensibilizzare lopinione pubblica nella tutela del Patrimonio dellUmanit, per evitarne il depauperamento ed il degrado ed assicurarne il trasferimento, integro, alle future generazioni. - Promuovere e condurre specifici Corsi Formativi per la Protezione dei Beni Culturali, soprattutto nellambito delle Forze Armate e delle Scuole di ogni ordine e grado. - Sostenere le strutture competenti, a livello nazionale e locale, attraverso raccomandazioni ed interventi, nello svolgimento dei loro compiti per la salvaguardia dei Beni Culturali. - Assicurale al Dipartimento di Protezione Civile la massima collaborazione in caso di calamit. - Garantire i collegamenti con le analoghe Associazioni anche estere per confronti su esperienze tecniche e pratiche.

In Puglia
La Sezione Regionale SIPBC della Puglia ha iniziato la sua attivit nel 1999 e conta attualmente circa 80 soci al cui impegno ed entusiasmo sono dovuti i risultati ottenuti. Alla sezione sono iscritti diversi comuni e la Provincia di Bari. PROGETTI REALIZZATI - CASE HISTORY - Bari 28 maggio 2001 - Presentazione ufficiale della SIPBC PUGLIA nella Sala Consiliare della Regione Puglia. Il Presidente Dott. Letterio Munaf ha illustrato alla Cittadinanza, Autorit e agli organi di stampa gli aspetti essenziali dellAssociazione, delineandone storia, contenuti ed idealit. - Bari 14/17 marzo 2002 - VI Convegno Internazionale della SIPBC Diffusione e applicazione del diritto internazionale del Patrimonio con lAlto Patronato del Presidente della Repubblica ed il Patrocinio di: - Presidenza del Consiglio dei Ministri - Ministero della Difesa - Ministero per i Beni e le Attivit Culturali - Capo di S.M. dellAeronautica - Regione Puglia - Provincia di Bari - Comune di Bari - Universit di Bari - IIHL Istituto Internazionale di Diritto Umanitario - ICOM Consiglio Internazionale dei Musei - FED Fondazione Europea Dragan - CRI Croce Rossa Italiana Al Convegno hanno partecipato delegazioni delle Societ gemelle di Austria, Germania, Romania e Svizzera. Sono stati trattati temi sulla tutela dei Beni Culturali, con particolare riferimento allo stato e necessit di intervento sui beni culturali presenti sul territorio della Regione Puglia.

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SIPBC - Societa Italiana per la Protezione dei Beni Culturali

- Bari 27 maggio 2004 - Firma del Protocollo dIntesa col Comune di Bari e I Corso per Agenti di Polizia Municipale addetti alla tutela del Patrimonio Culturale. Questo corso rappresenta la prima iniziativa in assoluto per dotare tutti i comuni pugliesi di Operatori quali gli Agenti di Polizia Municipale, gi presenti sul territorio capaci di espletare, dopo aver seguito il corso e superati gli esami per il conseguimento della qualifica, una nuova funzione finalizzata al censimento, monitoraggio, prevenzione, tutela dei beni culturali esistenti sul territorio comunale in contatto e collaborazione con gli Assessorati Comunali/Provinciali/Regionale nonch con Soprintendenze, nuclei di Tutela dei BC dei Carabinieri e GdF, con la supervisione e la guida tecnica operativa del Consiglio Tecnico-Scientifico della Sezione Regionale della SIPBC. -Bari 21 luglio 2005 - Cerimonia inaugurazione monumento Nikola I Petrovic di Montenegro e Convegno sui rapporti storici e culturali fra Bari e il Montenegro, in collaborazione con le Facolt di Lettere e Architettura, con la partecipazione del Ministro della Cultura della Repubblica di Montenegro dott.ssa Vesna Kilibarda. -2006 Facolt di Lettere Universit di Bari - Corso di qualifica per la Tutela dei Beni Culturali per 28 laureati in BC. Successivamente stato organizzato un secondo corso per altri 25 neolaureati. -Bari 26 e 27 ottobre 2006 - Convegno Due giornate della cultura e apposizione del contrassegno internazionale di Bene Culturale sotto tutela Scudo Blu alla Cattedrale di San Sabino e alla Basilica di San Nicola di Bari. Consegna degli attestati ai corsisti universitari e presentazione del libro dei Proff. Marco e Luigi Mongiello, responsabile del collegio tecnico-scientifico della Sezione SIPBC-Puglia sulla Basilica di San Nicola, opera di grande rilievo e riferimento quale esempio di tutela di BC. -Molfetta 15 dicembre 2006 - II Corso per Vigili addetti alla tutela del Patrimonio Culturale con la partecipazione di 80 vigili provenienti dai corpi di Polizia Municipale delle citt di Andria, Barletta, Bisceglie, Canosa di Puglia, Giovinazzo, Molfetta, Monopoli, Ruvo di Puglia, Terlizzi e Trani. Hanno partecipato anche vigili della Polizia Provinciale e uditori di altri enti ed associazioni. Il corso ha avuto il patrocinio della Regione Puglia, della Provincia di Bari, dellInternational Police Association Italia (IPA) e dell Associazione Nazionale Vigili Urbani (ANVU). Il corso si concluso il 23 giugno 2007 con la consegna dei diplomi. -Bari 24 aprile 2008 - Firma del Protocollo dintesa con la Provincia di Bari. Un significativo evento che permetter la realizzazione di alcuni progetti attualmente in corso dopera, quali corsi di formazione per giovani diplomati e laureati (rivolti anche a disabili) della provincia di Bari da qualificare per progetti inerenti lapertura e utilizzo di luoghi di particolare interesse storico, artistico e archeologico da inserire in specifici itinerari turistico-culturali. Vi anche lo specifico corso riservato ai Vigili Provinciali per il loro successivo inserimento quali supervisori e coordinatori delle attivit dei Nuclei comunali di tutela dei BC, . La Provincia di Bari ha aderito alla SIPBC e si impegnata a coinvolgere le altre Province della Puglia per una pi allargata e sinergica collaborazione sulla tutela dei BC di tutto il territorio regionale. 2009 Manifestazioni ed interventi con il coinvolgimento delle Associazioni dArma combattentistiche e socio culturali (Lyons, Rotary, Nastro Azzurro e altre) sulla necessit di azioni per la tutela e affermazione delleccezionale valore del Sacrario Militare dei Caduti dOltremare di Bari, che custodisce le spoglie di oltre 70.000 caduti italiani in terra straniera. La carenza di una adeguata manutenzione del sito causa di un avanzato stato di degrado con danni irreversibili e la perdita di cimeli storici esposti nellarea. Abbiamo proposto e avviato un progetto per la realizzazione sullarea di un centro studi e di una biblioteca multimediale. Manifestazioni culturali, convegni, conferenze, sostegno alle neo-costituite sezioni SIPBC della Basilicata e Molise.

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TOURING CLUB ITALIANO


Il Touring Club Italiano nasce nel 1894 per iniziativa di un gruppo di ciclisti il cui intento principale la diffusione della bicicletta, vista come nuovo mezzo alla portata di tutti, simbolo di modernit e motore di diffusione del turismo in tutta la penisola. Libero da qualsiasi legame politico-religioso, il Touring si impegna sin da subito in unattivit di miglioramento e sviluppo concreto delle strade, indispensabili arterie per intraprendere qualsiasi viaggio in una nazione formatasi poco pi di 30 anni prima. Piste ciclabili, installazione di cassette mediche e di primo soccorso sulle vie principali, cartellonistica e abbellimento delle stazioni ferroviarie sono solo alcuni dei tantissimi segni lasciati dal TCI in questo primo periodo di storia italiana. Con gli inizi del nuovo secolo la comparsa dellautomobile allarga notevolmente il raggio dazione. Le iniziative si moltiplicano,limpegno nella valorizzazione dellambiente urbano e naturale si arricchisce,e il Touring Club presenta proposte di istituzione di Parchi Nazionali, progetti di rimboschimento, soluzioni ai nuovi problemi posti dalla viabilit, e con unintensa attivit di sensibilizzazione delle classi politiche,unita a una profonda opera di educazione nei confronti degli italiani, mette in evidenza un interesse generale verso il benessere del paese e non pi solo finalit turistiche. Guide, manuali e carte geografiche del Touring nel frattempo si diffondono ovunque, a dimostrazione dellimportanza che la divulgazione delle conoscenze artistiche e culturali, unite alla valorizzazione e alla scoperta dellItalia, ricoprono per lassociazione. Con il tempo il TCI accresce le sue iniziative facendosi sempre pi promotore della scoperta delle bellezze naturali e artistiche pi nascoste e meno conosciute dItalia, anche al fine di regolarizzare i flussi del turismo di massa indirizzati quasi esclusivamente nelle citt pi grandi e sovraffollate. Attivit di consulenza e proposta di piani di sviluppo locale, formazione, studi e ricerche, ma anche organizzazione di viaggi in tutto il mondo e apertura di villaggi turistici rafforzano il ruolo del Touring nel panorama turistico internazionale. I valori principali di salvaguardia dei beni culturali e ambientali, di sviluppo del turismo e di diffusione della conoscenza di paesi, culture e di reciproca comprensione e rispetto fra i popoli non sono mai cambiati e il Touring continua a portarli avanti nello stesso identico modo anche dopo oltre 115 anni di storia e di battaglie. Da oltre centanni il Touring Club Italiano si fa portavoce di valori incentrati al rispetto dellambiente culturale e naturale e persegue obiettivi che vanno in questa direzione. Nonostante lassociazione sia nata sul finire del XIX secolo, i valori che ne costituiscono le fondamenta sono ancora di estrema attualit e possono essere riassunti come segue: - Sviluppo del turismo in ogni angolo della penisola, incentivando e sostenendo in particolar modo la scoperta delle bellezze artistico-paesaggistiche meno note e frequentate soprattutto dellentroterra. - Salvaguardia del vastissimo patrimonio italiano di storia, arte e natura, educando il turista ad una sua responsabile e corretta fruizione e rendendolo consapevole della sua insostituibilit e importanza per le generazioni future. - Conoscenza di paesi e culture e diffusione di uno spirito di reciproca comprensione e rispetto fra i popoli che porti ad una crescita umana e culturale di ciascun individuo. - Estraneit dellassociazione a qualsiasi manifestazione politica o religiosa e ad alcuno scopo di lucro.

Presidente Roberto Ruozi Referente Marco Luigi Girolami Direzione Attivit Associative e Territorio Corso Italia, 10 20122 Milano Tel. 02 8526842 Fax 02 8526947 monica.vecchio@touringclub.it nadia.pellacani@touringclub.it

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Touring Club Italiano

ATTIVIT La promozione del turismo, la salvaguardia dellambiente e la diffusione delle conoscenze e di una cultura consapevole e responsabile del viaggio si concretizzano in una serie di azioni incoraggiate dal Touring Club Italiano e cos riassumibili: - Valorizzazione e tutela del paesaggio, degli ambienti naturali caratteristici, di singoli monumenti ed opere darte in genere, nonch dei complessi urbanistici di notevole importanza storica, artistica e culturale, in particolare al di fuori dei percorsi e delle destinazioni mete del turismo di massa. - Diffusione di informazioni e conoscenze atte a favorire lo sviluppo del turismo in modo consapevole e responsabile, anche attraverso la formazione e laggiornamento di docenti e operatori del settore, nonch attraverso la promozione di incontri e convegni. - Attivit di consulenza e promozione di soluzioni per qualsiasi problema collegato al turismo, favorendo il diffondersi di una cultura imprenditoriale del settore pi consapevole e qualificata. In particolare proposte di miglioramento dei servizi ricettivi e di quelli collegati al trasporto, alla viabilit e alla circolazione. - Svolgimento di studi e ricerche in stretta collaborazione con le istituzioni universitarie e con le maggiori organizzazioni del mondo economico per monitorare gli aspetti pi significativi del viaggio nella societ contemporanea identificando i rischi e gli impatti del turismo ma anche le possibili soluzioni per salvaguardare le risorse ambientali e culturali. - Produzione e diffusione di prodotti editoriali, cartografici, riviste, pubblicazioni di carattere scientifico e statistico, nonch di prodotti per qualsiasi tipo di attivit turistica. - Promozione, organizzazione e intermediazione di viaggi e soggiorni in Italia e in tutto il mondo. - Attivit di costante assistenza e informazione nei confronti dei propri Soci, con ottenimento in loro favore di facilitazioni e agevolazioni per lacquisto di pubblicazioni e prodotti utili per il turismo, nonch per polizze e assicurazioni adatte a qualsiasi tipo di viaggiatore. Lattivit del Touring si esplica inoltre su tutto il territorio nazionale attraverso una serie di reti di volontari, articolate e operanti a vari livelli in diversi settori (Consoli, Consoli Aziendali, Fiduciari Aziendali, Delegati Scolastici, Soci attivi, Soci volontari per il patrimonio culturale). Tra le reti, il Corpo consolare appunto un organo di collaborazione sul territorio previsto dallo Statuto che, volontariamente e gratuitamente, coopera al raggiungimento delle finalit e allo sviluppo associativo. I Consoli sono attivi nella promozione dellassociazione, nellorganizzazione di incontri e appuntamenti per i soci e nel tenere le migliori relazioni di collaborazione con Enti, Amministrazioni e Associazioni territoriali. ELENCO PROGETTI E CASE HISTORY Le attivit organizzate dal Touring sul territorio sono molteplici, dedicate alle pi disparate tipologie di pubblico e ai pi diversi interessi, ma tutte accomunate dalla passione e dallattenzione per cultura, ambiente, storia, valorizzazione locale. Ecco alcuni esempi. La Penisola del Tesoro Attraverso una serie di appuntamenti domenicali si percorrono sia le piste meno battute delle grandi citt, sia le localit della cosiddetta Italia minore, gremite ovunque di opere darte e centri storici di straordinario valore e bellezza, con visite guidate nel corso dellintera giornata. Giornata Touring Appuntamento fisso, a cadenza annuale, di incontro diretto tra lassociazione, i Soci e il territorio. Lappuntamento, che si tiene nel mese di ottobre, coinvolge migliaia di persone contemporaneamente, dai pi piccoli agli adulti, e si svolge in diverse piazze italiane, stimolando la voglia di visita, scoperta e crescita culturale.

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Festival del Turismo Scolastico Il concorso Classe Turistica, nato da unintesa tra il Touring Club Italiano e il Ministero della Pubblica Istruzione, finalizzato a coinvolgere tutte le classi partecipanti per raccontare il proprio viaggio distruzione, promuovendo la propria citt o territorio quale meta di turismo scolastico. Volontari per il patrimonio culturale Aperti per voi IVolontari per il Patrimonio Culturalesono soci che mettono a disposizione il proprio tempo per consentire lapertura e dunque la visita di luoghi darte altrimenti chiusi al pubblico. Appuntamenti dei Consoli Ogni settimana i Soci hanno la possibilit di partecipare a numerose attivit e iniziative organizzate dai Consoli del Touring. Sono appuntamenti estremamente differenziati, ma con il comune obiettivo di rendere partecipi della vitalit dellassociazione, come sempre espressa e manifestata nellincontro con il territorio e con le bellezze della nostra penisola, regione per regione. Per questo si spazia dalle visite guidate in musei e in luoghi di interesse artistico culturale, a itinerari enogastronomici, escursioni, concerti e altro ancora. Bandiere arancioni Tra le tante attivit a favore delle ricchezze del nostro paese, Touring seleziona e certifica con la Bandiera arancione i borghi eccellenti dellentroterra. La Bandiera arancione, istituita nel 1998 in collaborazione con la Regione Liguria, stata pensata dal punto di vista del viaggiatore e della sua esperienza di visita: viene assegnata alle localit che non solo godono di un patrimonio storico, culturale e ambientale di pregio, ma sanno offrire al turista unaccoglienza di qualit. Sono molti i territori coinvolti, su altri lavorer nel prossimo futuro con lobiettivo di completare lItalia, individuando piccole eccellenze in ogni regione. Uno speciale benvenuto riservato ai Soci Touring nelle localit certificate con la Bandiera arancione. In ognuna di esse i Soci possono usufruire in esclusiva di una serie di sconti, vantaggi e piccoli ma significativi gesti di benvenuto.

In Puglia
Attivit del Corpo consolare della Puglia Il consoli della Puglia sono attualmente coordinati dal console regionale Cleto Bucci (Bari) e dal vice console regionale Stefano Cavallo (Ostuni) e sono: Michele Balacco a Molfetta, Luciana Doronzo a Barletta, Pietro Liuzzi a Noci, Filippo Rucci a Bitonto; Severino Cannelonga e Vincenzo Branca a San Severo, Vincenzo dOnofrio a Manfredonia; Angelo Raffaele dAndria a Taranto, Giuseppe Genghi a Brindisi, Mario Giangrande a Carmiano, Biagio Longo a Corsano, Giuseppe Seracca Guerrieri a Lecce. Di seguito, il ricco e fitto calendario degli incontri e attivit per i soci, limitatamente dal 2007 ad oggi, a cura del corpo consolare. Gennaio 2007 San Severo, mostra fotografica Di Nanni Natola, dedicata ad Andrea Pazienza, al Museo Civico; Bari, visita guidata al Museo Diocesano e agli Exultet della Cattedrale; Troia, il Tesoro della Cattedrale e gli Exultet. Febbraio 2007 Grottaglie, citt della ceramica e visita nel centro storico; Molfetta e Lucera, conferenza su Federico II e la Puglia; Bari, visita alla mostra al Castello Svevo San Nicola di Bari, il corpo e limmagine tra Oriente ed Occidente. Marzo 2007 Taranto, visita al Museo Nazionale Archeologico; San Severo, incontro al Museo Civico Il Museo Archeologico Nazionale di Taranto, Antica Taras tra necropoli e aree di culto; Ruvo di Puglia, visita al Museo Nazionale Jatta; Bitonto, Carlo Rosa ed il torrione Angioino; Galatina, visita al ciclo pittorico della Chiesa di Santa Caterina e centro storico. Aprile 2008 Da Lecce a Otranto in littorina; San Severo, incontro al Museo Civico I Musei di Mattinata e Lesina, lArcheologia del Gargano si racconta; Brindisi, le mura

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e le fortificazioni. Maggio 2007 Margherita di Savoia, le saline e la zona umida; Gravina e il parco dellAlta Murgia; Canosa di Puglia, visita delle collezioni archeologiche, dellIpogeo Lagrasta,della Cattedrale romanica e del Mausoleo di Boemondo; da Foggia a Calenella e ritorno con il treno del Gargano tra mare e monti; Foggia e dintorni, visita dellAeroporto di Amendola sede del 32 Stormo, di San Giovanni Rotondo, Foresta Umbra, Manfredonia. Settembre 2007 Bari, presentazione della Campagna associativa TCI 2008 e del programma delle attivit del Corpo Consolare della Puglia, serata di Gala a Mola di Bari. Ottobre 2007 San Severo, il Palazzo del Municipio e le cantine del centro storico; Foggia, conferenza del Presidente Tci. Roberto Ruozi allUniversit; Molfetta,Colora la Tua citt, concorso di grafica e pittura tra i ragazzi delle scuole primarie e secondarie di 1 grado; Ruvo di Puglia, Giornata Touring con visite a Palazzo Avitaja, Palazzi rinascimentali del centro storico, Museo Archeologico Nazionale Jatta, Cattedrale ed esposizione straordinaria del complesso statuario degli Ottosanti nella chiesa di S. Rocco. Novembre 2007 Mola di Bari, San Pietro Vernotico, Alberobello, serate conviviali per lanniversario del TCI. Dicembre 2007 Molfetta; conferenza Federico II e la Puglia; Bari, i consoli della Puglia incontrano i Soci Touring; Noci, visita allAbbazia Madonna della Scala. Gennaio 2008 Foggia, visita alla Pinacoteca dellAmministrazione Provinciale, al Museo di Scienze Naturali e al Museo del Territorio; Bitonto, conferenza I portali delle chiese romaniche in terra di Bari; Brindisi, il Romanico a Brindisi; Martina Franca, visita al Palazzo Ducale e al centro storico. Febbraio 2008 Bari, visite Museo diocesano di Bari, Palazzo Simi, pinacoteca Provinciale e Palazzo della Provincia; Lucera, conferenza Federico II e la Puglia; Andria, percorsi enogastronomico alla scoperta di antiche tradizioni alimentari, visita guidata di una cantina, conferenza e incontro conviviale. Marzo 2008 Taranto, visita al rinnovato Museo Archeologico Nazionale della Magna Grecia; Canosa, tappa della Penisola del Tesoro, il Museo Archeologico, la cattedrale, la tomba di Boemondo, il complesso di San Leucio, gli ipogei; Margherita di Savoia, le saline e la zona umida. Aprile 2008 Galatina, visita al 61 Stormo sede della Scuola di Volo dellAeronautica Militare, al centro storico e alla Chiesa di Santa Caterina; Taranto, visita allArsenale e allIsola di San Paolo; Francavilla Fontana, la citt degli Imperiali, palazzi, chiese e masserie; Minervino, Corigliano dOtranto, Soleto, Muro Leccese, Cutrofiano, Otranto, tour nella Civilt Greco Bizantina; Castel Nuovo della Daunia, tour tra i Monti Dauni, le Terme di Castelnuovo della Daunia e il centro storico di Pietra Montecorvino. Maggio 2008 Gallipoli, visita citt, castello, cattedrale di S. Agata, Purit, museo, frantoi ipogei; Ruvo/Poggiorsini, Una scorreria sulla Murgia, Lama di Vagno, Bosco di Scoparello, castello del Garagnone; San Pietro Vernotico/Cellino San Marco, visita delle citt; Taranto, alla scoperta della citt vecchia. Giugno 2008 Costa Adriatica Salentina, visita di Tricase, Tutino, Andranno, Depressa, Santa Maria di Leuca e le grotte marine; Brindisi,visita al Museo Archeologico Provinciale. Ottobre 2008 Diga Occhito/Celenza Valfortore, visita ai luoghi; Martina Franca, Giornata Touring con visite Palazzo Ducale, Basilica di San Martino Chiesa di San Domenico con annesso Chiostro, Conservatorio di Santa Maria della Misericordia, Centro Storico; Molfetta,Conoscenza, Amore, Tutela, concorso per ragazzi di scuola media inferiore. Novembre 2008 Francavilla Fontana, Cena conviviale per festeggiare il 114 anniversario della fondazione del Tci.; Salento, le vie dellolio, loro del Salento, percorsi e testimonianze della civilt rurale salentina; Trani, visita della Cattedrale, del Castello, della Chiesa di Ognissanti o dei Templari, e della Chiesa barocca di Santa Teresa. Dicembre 2008 San Severo, visita del Museo civico e del Museo diocesano; Bari, incontro con i soci.

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Gennaio 2009 Foggia, visita ipogei e Chiesa delle Croci; Bari, Pinacoteca Provinciale, visita guidata alla mostra Gaetano Stella la scultura da camera in Puglia nel Primo Novecento; Molfetta, conferenza Il Romanico Pugliese in un caso atipico: la Chiesa di San Corrado o Duomo vecchio di Molfetta. Febbraio 2009 Lecce, arte ed architettura al tempo degli Orsini, visita della torre di Belloluogo, della Chiesa di San Nicol e Cataldo e la torre del Parco; Taranto, visita guidata del rinnovato Museo Nazionale Archeologico; San Paolo di Civitate e Serracapriola, visita al Castello e Convento di San Pio. Marzo 2009 Crispiano, visita guidata di due antiche masserie; Fasano, aspetti del medioevo pugliese, da Seppannibile a Lama dantico; Manfredonia, visita al Museo Archeologico Nazionale e agli stabilimenti dellarea industriale; Bitonto, tappa della Penisola del Tesoro con visite alla Cattedrale, alle Chiese di Santa Caterina dAlessandria, di San Francesco della Scarpa, del Crocifisso, al Museo degli antichi Peuceti, ai Palazzi Vulpano- Sylos e Sylos-Cal, al Teatro Traetta ed al Torrione Angioino. Aprile 2009 Noci, Per le antiche scale, visita guidata al tratturo medievale di Barsento ed al costruendo Museo San Domenico sito nel centro urbano; Altamura, sulle orme del pane, visita della mostra permanente sulla panificazione nellantichit al Museo Archeologico Nazionale, a uno dei forni della citt per seguire la filiera di produzione del rinomato pane e ai siti archeologici; Andria, alla ricerca dei rapporti tra storia del territorio e consuetudini gastronomiche. Maggio 2009 Francavilla Fontana, la citt degli Imperiali, palazzi, chiese e masserie; Barletta, conferenza e visita della Chiesa di Santa Maria degli Angeli; Muro Leccese, Vaste, Ortelle, incontro di culture tra Oriente ed Occidente; Taranto, escursione in battello in Mar Grande e in Mar Piccolo, con colazione a bordo; Vieste, week-end e lantica arte dei Trabucchi. Bandiere arancioni TCI in collaborazione con lAssessorato al Turismo e Industria Alberghiera della Regione Puglia ha recentemente avviato la I edizione di Bandiere arancioni in Puglia. Liniziativa si inserisce a pieno titolo nelle politiche regionali, in quanto fortemente orientata a incentivare lo sviluppo sostenibile del territorio attraverso una crescente armonizzazione delle attivit turistiche con lambiente e con le tipicit locali. Eventuali assegnazioni in questo territorio saranno comunicate nellautunno del 2009. In Puglia sono gi presenti due localit certificate da TCI, Alberona (FG) e SantAgata di Puglia (FG), che hanno ricevuto la Bandiera arancione nel 2002 nellambito di una collaborazione con la Provincia di Foggia. Il marchio ha validit biennale e alle due Bandiere arancioni pugliesi stato rinnovato a seguito delle periodiche analisi di verifica. Qui Touring La rivista dellAssociazione, che raggiunge le case di pi di 350.000 soci, dedica periodicamente spazi di visibilit e comunicazione al territorio della Puglia. Tra i servizi pi recenti: Di solo sale QT (aprile 2007), dedicato alle saline di Margherita di Savoia; Equilibrio precario (dicembre 2007), dedicato alle gravine dellentroterra tarantino; I gioielli di Federico II (settembre 2008), dedicato ai castelli e ai luoghi federiciani. Inoltre, a marzo 2009 uscito in edicola Qui Touring Speciale n. 32/2009 dedicato alla Puglia. Iniziative editoriali Tra le numerose iniziative editoriali di Touring Editore, le pi recenti sono: PUGLIA della collana Guide Gialle (del 2008) e la nuova edizione della preziosa Guida Rossa PUGLIA (del 2009). Il Punto Touring Il Tci presente in Puglia anche con il Punto Touring di Bari, in via Melo 233, tel. 080 5242448 negozio.bari@touringclub.it.

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U N P L I - UNIONE NAZIONALE DELLE PRO LOCO DITALIA


LUnpli, con 6.100 Pro Loco iscritte, costituisce lunico punto di riferimento a livello nazionale di queste Associazioni, che vantano un totale di circa 600.000 soci. LUnione, avvalendosi di una struttura radicata e capillarmente presente sullintero territorio nazionale, si avvia oramai a raggiungere una sua consolidata maturit ed impegnata nella costruzione di una rete di relazioni con tutti i principali interlocutori di tipo istituzionale, imprenditoriale e con le pi importanti realt dellassociazionismo e del volontariato. Per quanto riguarda gli attori istituzionali, lUnione vede oggi ampiamente riconosciuto e valorizzato il proprio ruolo sociale da parte del Ministero della Solidariet Sociale, del Ministero dei Beni Culturali, da quello degli Interni e dalla Presidenza del Consiglio, con i quali intrattiene continui e fruttuosi rapporti di collaborazione. Per quando riguarda il mondo delle imprese, lUnione lavora in partenariato con importanti realt italiane ed internazionali. Con riguardo infine alle relazioni nellarea del volontariato e dellassociazionismo, di grande prestigio e di fondamentale importanza la stretta collaborazione instaurata con ANCI, sancita dal Protocollo dIntesa del 2003. Sempre nellambito del no-profit, la partecipazione allOsservatorio Nazionale delle Associazioni di Promozione Sociale ed al Forum Nazionale del Terzo Settore consente di beneficiare di piattaforme comuni di riflessione-collaborazione nonch di un continuo scambio di informazioni con tutte le maggiori Associazioni italiane del settore, tale obiettivo stato raggiunto grazie alliscrizione nel Registro Nazionale delle Associazioni di Promozione Sociale istituito dalla Legge 383/2000.

Presidente Claudio Nardocci Referente Gabriele Desiderio Via Regina Margherita, 21 00055 Ladispoli (RM) Tel. 06 99226483 Fax 06 99223348 unpli.nazionale@tiscali.it Presidente Regionale Angelo Lazzari Via Marinai dItalia, 69 73030 Castro (LE) Tel. Fax 0836 947871 unpli@prolocopuglia.it www.prolocopuglia.it

In Puglia
LUNPLI Puglia nata nel 1981 con Domenico Mancini di Molfetta. Si strutturata in un Comitato regionale e in cinque Comitati provinciali, che registrarono in quella data 60 Pro Loco affiliate. Nel 2008 le Pro Loco affiliate sono state 214. LUNPLI Puglia diretta emanazione dellUNPLI Nazionale, che riunisce circa 6.000 Pro Loco presenti in tutte le regioni. Il Comitato Regionale si compone dellAssemblea Regionale, del Consiglio e della Giunta Esecutiva, che insieme al Collegio dei Revisori, dei Probiviri, e ai vari Dipartimenti hanno le responsabilit amministrative e politiche dellorganizzazione. Le attivit si possono dividere in attivit di promozione e in attivit di formazione. Le attivit di promozione hanno comportato iniziative diverse: dalla convegnistica articolata su varie tematiche il volontariato in rapporto con gli Enti locali e territoriali; la valorizzazione delle risorse musicali; la tutela delle tradizioni; la promozione di artigiani e artisti con i presepi a Liegi e a Bruxelles - , alle partecipazioni fieristiche e istituzionali in varie parti dItalia. Si sono anche realizzate attivit culturali con i viaggi in Austria, in Grecia e in Francia. Le attivit formative hanno interessato sia gli amministratori delle Pro Loco e dellUNPLI, che i giovani accreditati per il Servizio Civile. 351

U N P L I - Unione Nazionale delle Pro Loco Ditalia

Per i Presidenti e i Segretari delle nostre associazioni si sono tenuti corsi, in cui le varie esperienze hanno consentito miglioramenti nella gestione amministrativa e potenziato il senso di appartenenza alla grande famiglia del volontariato proloco. Di pari passo sono stati potenziati i servizi degli Uffici di Accoglienza,Tutela e Informazione turistico-culturale, erogati in circa 80 sedi sparse in tutte le province della Puglia. Nel 2004 lUNPLI Puglia aderisce allaccredito al Servizio Civile Nazionale. Nel 2005 si proceduto alla costituzione dell Agenzia di formazione Ulisse, onde attrezzare le Pro Loco di Puglia di un riferimento adeguato sul piano formativo, s da soddisfare sia la domanda interna che le esigenze del territorio. Nel 2005 lUnpli Puglia ha costituito, in collaborazione con la Cooperativa Dedalos di Poggiardo, il Centro Servizi UNPLI Puglia, destinato a diventare struttura di supporto per le iniziative progettuali delle Pro Loco. Nel 2006 si attiva laccredito per il Servizio Volontario Europeo e si sostiene la nascita della Polisportiva Pro Loco Italia. Intanto, matura liniziativa caldeggiata da tempo, relativa alla creazione di itinerari turistici minori, vera occasione per stabilire una rete di Pro Loco in grado di attivare meccanismi di accoglienza e di possibili ritorni economici. Il progetto approntato dal Centro Servizi Viaggiando con le Pro Loco pu rappresentare un riferimento affidabile e concreto, sia per limmagine che per le attivit delle nostre associazioni, divenendo il motore sociale ed economico delle Pro Loco attraverso i servizi di accoglienza e di guida sul territorio. Nel 1991 stato creato il quadrimestrale Pro Loco Puglia, che ha rappresentato un po la voce del nostro volontariato specie per le attivit e le problematiche, che hanno interessato le varie localit. Sotto laspetto amministrativo, si garantita alle Pro Loco una informazione puntuale e continua, nonostante i disservizi postali e, talora, telematici, di tutte le iniziative, le opportunit e le novit, che potevano interessare le associazioni. Ma abbiamo anche sentito il dovere di essere vigili e attenti sulla conduzione delle Pro Loco, predisponendo presso le sedi appropriate visite e verifiche.

ANNO SETTORE COMUNE PROV.

OGGETTO Il progetto Ulisse Corso di formazione per operatori nell'informazione e accoglienza turistica Puglia in Fiera

DESCRIZIONE ricerca linguistica dialettale tra le comunit di Castro (LE) e di Castroreale (ME) formazione di giovani addetti agli Uffici di informazione e accoglienza turistica delle Pro Loco partecipazione alle Fiere di Ladispoli, Porto San Giorgio, Valmontone e Catania partecipazione della Pro Loco di Albrona al progetto nazionale dell'UNPLI partecipazione alle Fiere di Ladispoli, Porto San Giorgio, Rimini, Assisi, e Cavour costruzione e offerta di itnerari turistici in Puglia

IMPORTO

2007

Cultura

Puglia

8.214,14

2007

Formazione

Puglia

12.500,00

2007

Promozione

Puglia

32.500,00

2007

Cultura

Puglia

Aperto per Ferie

2.500,00

2008

Promozione

Puglia

Puglia in Fiera

41.000,00

2008

Promozione

Puglia

Viaggiando con le Pro Loco

22.000,00 118.714,14

IMPORTO COMPLESSIVO

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Luoghi dArte Statali


Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna

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ABRUZZO
Chiesa di San Pietro ad Oratorium Capestrano Museo Nazionale - Castello Piccolomini Celano, Largo Cavalieri di Vittorio Veneto Museo Archeologico Nazionale sede Le Paludi Celano, localit Paludi Museo darte sacra della Marsica Castello Piccolomini - Celano, Largo Cavalieri di Vittorio Veneto Cattedrale Valvense Corfinio Basilica di S. Maria di Collemaggio LAquila, Piazzale di Collemaggio Area archeologica di Amiternum LAquila, Frazione S.Vittorino MUSPAC - Museo Sperimentale dArte Contemporanea LAquila, Via Paganica, 17 Museo Nazionale dAbruzzo LAquila, Via Ottavio Colecchi Area archeologica di Alba Fucens Massa DAlbe, Localit Albe Chiesa di San Pietro Massa DAlbe, Alba Fucens Museo Civico Archeologico Sulmona, Corso Ovidio Santuario di Ercole Curino Sulmona, Localit Badia Museo Archeologico La Civitella Chieti, Via G.Pianell, 1 Museo Archeologico Nazionale dAbruzzo Chieti, Via Villa Comunale, 3 Complesso termale romano Chieti, Localit Fonte Grande Teatro romano Chieti, Via Asinio Herio Museo dellAbruzzo bizantino ed alto-medievale nel Castello Ducale di Crecchio Crecchio, Castello Ducale di Crecchio Parco archeologico di Juvanum Montenerodomo, Localit Santa Maria del Palazzo Santuario Italico Schiavi dAbruzzo, Localit Torre Museo Casa Natale di Gabriele DAnnunzio Pescara, Corso Manthon

Sezione del Museo archeologico nazionale dellAbruzzo Campli, Via S.Francesco Convento di SantOnofrio Campli, Corso Umberto I Cattedrale di Teramo Teramo, Piazza Martiri Della Libert

BASILICATA
Museo archeologico nazionale della Basilicata Dinu Ademesteanu Potenza, Via Andrea Serrao Museo archeologico nazionale dellalta Val dAgri Grumento Nova, Contrada Spineta Castello di Melfi e Museo archeologico nazionale del Melfese Massimo Pallottino Melfi, Via Normanni - Castello Federiciano Museo archeologico nazionale di Muro Lucano Muro Lucano, Via Seminario, 6 Parco archeologico Vaglio Basilicata, Localit Serra Parco archeologico Vaglio Basilicata, Localit Rossano Parco archeologico di Venosa Venosa, Localit San Rocco Museo archeologico nazionale di Venosa Venosa, Piazza Castello - Castello Pirro del Balzo Museo archeologico nazionale di Metaponto e parco archeologico Bernalda - LocalitMetaponto, Via Aristea 21 Museo archeologico nazionale Domenico Ridola Matera, Via D. Ridola, 24 Museo Nazionale Arte Moderna e Medievale della Basilicata Matera, Piazzetta Pascoli, 1 Palazzo Lanfranchi Museo nazionale della Siritide e parco archeologico Policoro, Via Colombo, 8 Mostra archeologica permanente Dal mare alla terra Maratea, Palazzo De Lieto Mostra archeologica permanente Una via di transito dallo Jonio al Tirreno Tricarico, Palazzo Ducale

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CALABRIA
Parco archeologico di Scolacium Borgia, Localit Roccelletta Museo archeologico Amendolara, Piazza Giovanni XXIII Museo archeologico nazionale della Sibaritide Cassano Ionio, Frazione Sibari - Localit Casa Bianca Parco archeologico di Sibari Cassano Ionio, Frazione Sibari - Localit Parco Del Cavallo - Casa Bianca Complesso di San Francesco dAssisi Cosenza, Via Grotte, 4 Caserma Domenico Moro Cosenza, Via Plebiscito Galleria Nazionale di Cosenza Palazzo Arnone Cosenza, Via Gian Vincenzo Gravina Chiesa del Pathirion Rossano, Localit Patire Castello Carrafa di Santa Severina Santa Severina, Piazza Vittorio Emanuele Torre Cimalonga Scalea, Largo Cimalonga, 7 Torre Nao e area archeologica Crotone, Localit Capo Colonna Museo archeologico nazionale Crotone, Via Risorgimento, 14 Castello di Carlo V Crotone, Piazza Castello Fortezza di Le Castella Isola Capo Rizzuto, Frazione Le Castella Chiesa di San Giovannello Gerace, Via Duca dAosta Chiesa di San Francesco dAssisi Gerace, Piazza delle Tre Chiese Museo nazionale di Locri Epizefiri e aree archeologiche Locri, Contrada Masar Area archeologica Monasterace, Strada Statale 106 Ionica Museo Archeologico Nazionale Reggio Di Calabria, Piazza De Nava, 26 Area archeologica Rosarno, Piano Delle Vigne Chiesa bizantina La Cattolica Stilo, Via Cattolica

Museo Statale di Mileto Mileto, Via Episcopio Museo archeologico statale Vibo Valentia, Castello Normanno Svevo

CAMPANIA
Grotta azzurra Anacapri, Accesso dal mare Villa romana di Damecuta Anacapri, Via Amedeo Maiuri Museo archeologico dei Campi Flegrei Bacoli, Via Castello, 39 (Castello Aragonese di Baia) Tomba Agrippina Bacoli, Litorale (adiacente ristorante Garibaldi) Parco archeologico delle Terme di Baia Bacoli, Via Sella di Baia, 22 Teatro di Miseno Bacoli Sacello degli Augustali Bacoli Area Archeologica Cento Camerelle Bacoli, Via Cento Camerelle Parco monumentale di Baia Bacoli Parco archeologico sommerso di Baia Bacoli, Porto di Bacoli Piscina Mirabile Bacoli Scavi di Boscoreale ed Antiquarium Boscoreale, Via Settetermini, 15 (Localit Villa Regina) Villa Iovis Capri, Via Tiberio Certosa di San Giacomo Capri, Via Certosa Scavi di Stabia ed Antiquarium Castellammare di Stabia, Via Passeggiata Archeologica Scavi di Ercolano Ercolano, Corso Resina Foro di Liternum Giugliano, Via Circonvallazione esterna Anfiteatro di Liternum Giugliano, Via Varcaturiello Museo Archeologico Nazionale Napoli, Piazza Museo, 19

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Area archeologica di Carminiello ai Mannesi Napoli, Vico Carminiello ai Mannesi Palazzo Reale Napoli, Piazza del Plebiscito, 1 Parco di Capodimonte Napoli, Via Miano, 4 Parco e Tomba di Virgilio Napoli, Via Salita della Grotta, 20 Museo e Galleria di Capodimonte Napoli, Via Miano,2 Museo Pignatelli Cortes Napoli, Riviera di Chiaia, 200 Museo nazionale della ceramica Duca di Martina Napoli, Villa Floridiana - Via Cimarosa, 77 Certosa di San Martino Napoli, Largo San Martino Castel SantElmo Napoli, Via Tito Angelini, 20 Museo di Capodimonte Napoli, Via Miano, 1 Museo storico archeologico dellAntica Nola Nola, Via Senatore Cocozza, 2 Museo Archeologico della Penisola Sorrentina G. Vallet Piano di Sorrento, Via Ripa di Cassano, Villa Fondi Scavi di Pompei Pompei, Via Villa dei Misteri, 2 Macellum c.d. Tempio di Serapide Pozzuoli, Via Serapide Necropoli monumentale di Via Celle Pozzuoli, Via Celle Ipogei del Fondo Caiazzo Pozzuoli, Via Vecchia Campana Anfiteatro Flavio e Serapeo Pozzuoli, Via Nicola Terracciano, 75 Parco archeologico di Cuma Pozzuoli Bacoli, Via Acropoli, 1 Scavi di Oplontis Torre Annunziata, Via Sepolcri Area archeologica Altavilla Irpina, Localit Ortolano Antiquarium Ariano Irpino, Via Donato Anzani, 8 (Palazzo Anzani)

Area archeologica Aequum Tuticum S.Eleuterio Ariano Irpino, Localit S.Eleuterio Area archeologica Atripalda, Localit Civita Palazzo dellex Dogana dei Grani Atripalda, Piazza Umberto Area archeologica Avella, ad est centro storico fino alla Circonvallazione Area archeologica dei Monumenti funerari Avella, Via Basso Quarto Area Archeologica Casalbore, Localit Pescolatorra e Localit Macchia Museo di San Francesco a Folloni Montella, Via S.Francesco Teatro romano Benevento, Piazza Ponzo Telesino Castello Medioevale - Museo della Valle Caudina Montesarchio Area archeologica Antica Telesia San Salvatore Telesino, Via Provinciale Museo archeologico dellantica Allifae Alife, Piazza XIX Ottobre Area archeologica di Cales Calvi Risorta Palazzo Reale e Parco Caserta, Via Douhet, 2/a La Reggia di Caserta Caserta, Via Douet, 2/a Villa romana Cellole, Via S. Limato Museo archeologico dellantica Calatia Maddaloni, Via Caudina (Casino Ducale Carafa) Mausoleo c.d. delle Carceri Vecchie S. Prisco, Via Appia Anfiteatro Campano e Antiquarium S.Maria Capua Vetere, Piazza I Ottobre Mitreo S.Maria Capua Vetere, Via Pietro Morelli (vicolo Mitreo) Museo archeologico dellantica Capua Santa Maria Capua Vetere, Via Roberto dAngi, 48 Criptoportico - Teatro romano di Suessa Sessa Aurunca, Via Aldo Moro

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Museo archeologico statale dellantica Atella Succivo, Via Roma Museo archeologico di Teanum Sidicinum Teano, Piazza Umberto I, 29 - Complesso monumentale Loggione Teatro romano Teano, Localit Teatro Romano - Via Pioppeto Area archeologica di Velia Ascea Marina, Contrada Piano di Velia Area archeologica Buccino, Centro Storico Area archeologica Capaccio, Localit Foce Sele Museo ed area archeologica di Paestum Capaccio, Via Nazionale Area archeologica Eboli, Localit Paterno Museo Archeologico Nazionale di Eboli e della Media Valle del Sele Eboli, Via San Francesco (Castello San Francesco) Area archeologica Lauro Di Nola, Localit S. Giovanni In Palco Antiquarium ed area archeologica Minori, Villa Romana - Capo Di Piazza, 28 Area archeologica Antica Aeclanum Mirabella, Via Nazionale Delle Puglie Area archeologica Nocera Superiore, Localit Pareti, Via Pareti Certosa di San Lorenzo Padula, Viale Certosa, 1 Area Archeologica Pontecagnano, Via Stadio Museo Nazionale dellAgro Piceno Pontecagnano Faiano, Piazza Risorgimento, 24 Antiquarium Sala Consilina, Via Cavour Area Archeologica di Fratte Salerno Museo diocesano Salerno, Piazza Plebiscito Area Archeologica Sarno, Via Beniamino Pastore Palazzo Capua Sarno, Piazza Michelangelo Capua

MOLISE
Castello Angioino di Civitacampomarano Civitacampomarano (CB) - Piazza castello Castello dEvoli di Castropignano Castropignano (CB) - Piazza castello (Cantiere aperto) Castello di Gambatesa Gambatesa (CB) - Via Eustachio, 7 Castello di Bagnoli del Trigno Bagnoli del Trigno (IS) - Via Castello (Cantiere aperto) Castello Pandone di Venafro Venafro (IS) - Via tre cappelle Area Archeologica di Sepino Altilia e Museo Sepino Altilia (CB) - Localit Altilia Area Archeologica Santuario Teatro di Pietrabbondante Pietrabbondante (IS) - Localit Calcatello Anfiteatro Romano di Larino Larino (CB) - Via Dante, 1 Villa Zappone Larino (CB) - Via Dante, 1 (Cantiere aperto) Complesso Monumentale di Santa Chiara e Museo Archeologico di Venafro Venafro (IS) - Corso Garibaldi Complesso Monumentale di Santa Maria delle Monache e Museo Archeologico Isernia (IS) - Corso Marcelli Complesso Monastico Archeologico, Architettonico e Storico Artistico di San Vincenzo al Volturno San Vincenzo al Volturno (IS) - Localit San Vincenzo (Cantiere aperto) Museo Archeologico Sannitico di Campobasso Campobasso (CB) - Via Chiarizia, 10 Museo del Paleolitico di Isernia Isernia - Localit La Pineta (Cantiere aperto)

PUGLIA
Anfiteatro Romano Lucera (FG), via Anfiteatro Anfiteatro Romano Lecce, Piazza S. Oronzo Area Archeologica di Passo di Corvo Foggia, contrada Arpinova, Strada prov. di San Marco in Lamis Area Archeologica Dolmen di San Silvestro Giovinazzo (BA), Strada prov. Giovinazzo Terlizzi

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Area Archeologica Dolmen La Chianca Bisceglie, Strada prov. per Corato (via S.Andrea) Area Archeologica S. Pietro degli Schiavoni Brindisi, Teatro Comunale G. Verdi Castel del Monte Andria (BT) Castello di Copertino Copertino (LE), Largo Castello, 7 Castello di Trani Trani (BT), Piazza Manfredi, 16 Castello Svevo di Bari Bari, P.zza Federico II di Svevia Ex Convento di San Domenico sede della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia Taranto, Via Duomo, 33 Ex Convento San Francesco della Scarpa sede della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Puglia Bari, via Pier lEremita, 25/B Galleria Nazionale della Puglia Girolamo e Rosaria Devanna Bitonto (BA), Via Giandonato Rogadeo, 14 Museo Archeologico Nazionale di Gioia del Colle Gioia del Colle (BA), Piazza dei Martiri Museo Archeologico Nazionale di Taranto Taranto, Via Cavour, 10 Museo Archeologico Nazionale di Altamura Altamura (BA), Via Santeramo 88 Museo Archeologico Nazionale Jatta Ruvo di Puglia (BA), Piazza Bovio, 35 Museo Nazionale e Parco Archeologico di Egnazia Fasano (BR), Litoranea Monopoli Torre Canne Museo Nazionale di Manfredonia Manfredonia (FG), Piazzale Ferri Palazzo Simi, centro operativo per lArcheologia di Bari Bari, strada Lamberti, 1 Palazzo Sinesi Canosa di Puglia, Via Kennedy, 18 Parco Archeologico e Antiquarium di Canne della Battaglia Barletta (BT), SS. 16 bis in direzione di Canosa di Puglia Parco Archeologico di Monte Sannace Gioia del Colle (BA), Km 4,5 strada provinciale Gioia del Colle - Turi

Parco Archeologico di Siponto Manfredonia (FG), Piazza Santa Maria Regina, 11 Teatro Romano Lecce, Via degli Ammirati

SARDEGNA
Area archeologica Su Nuraxi Barumini Spazio San Pancrazio Cagliari, Cittadella dei Musei Piazza Arsenale, 1 Sepolcro e grotta della Vipera Cagliari, Viale SantAvendrace Villa di Tigellio Cagliari, Via Tigellio Museo Archeologico Nazionale Cagliari, Cittadella dei Musei Piazza Arsenale, 1 Pinacoteca Nazionale Cagliari, Cittadella dei Musei Piazza Arsenale, 1 Basilica San Saturnino Cagliari, Piazza S. Cosimo Area archeologica di Monte Sirai Carbonia Area archeologica di Antas Fluminimaggiore Area archeologica Pranu Muttedu Goni Area Archeologica di Nora Pula Castello del Goceano Burgos Castello di Acquafredda Siliqua Fortezza Vecchia Villasimius Localit Porto turistico Villaggio nuragico Serra Orrios Dorgali Museo Archeologico Nazionale G. Asproni Nuoro, Palazzo Asproni - Piazza Asproni Fonte sacra Su Tempiesu Orune Castello della Fava Posada Area archeologica Nuraghe Losa Abbasanta

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Area archeologica Tharros Cabras Torre di San Cristoforo Oristano Area Archeologica di Santa Cristina Paulilatino Area archeologica Anghelu Ruju Alghero Area archeologica Palmavera Alghero Villa romana di SantImbenia Alghero Tomba di giganti Li Lolghi e Coddu Ecchju Arzachena Torre spagnola Portoscuso Chiostro di San Domenico Cagliari, Via XXIV maggio Casteddu Ezzu Cuglieri Necropoli Li Muri Arzachena Nuraghe Albucciu Arzachena Compendio Garibaldino di Caprera La Maddalena, Isola di Caprera Castello di Pedres Olbia Fortezza militare di Monte Altura Palau Antiquarium Turritano Porto Torres, Via Ponte Romano, 89 Citt romana Parco Archeologico di Turris Libisonis Porto Torres, Via Ponte Romano Museo Nazionale Archeologico Etnografico Giovanni Antonio Sanna Sassari, Via Roma, 64 Altare preistorico di Monte dAccoddi Sassari Centro di restauro e conservazione Sassari, Frazione Li Punti Localit Baldinca MusA Pinacoteca al Canopoleno Sassari, Via S. Caterina, 4 Complesso nuragico Santu Antine Torralba

Torre dellElefante Cagliari, Piazza San Giuseppe Torre di San Pancrazio Cagliari, Piazza Indipendenza Villa Pollini Cagliari, Via Jenner Palazzo delle Seziate Cagliari, Piazza Indipendenza, 7 Villa Melis Sassari, Via Monte Grappa, 22 Villa Binaghi Cagliari, Via Cesare Battisti, 2 Palazzo Barrago Cagliari, Via Marche, 15 Torre di San Giovanni Cabras, Localit Tharros

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Via del Collegio Romano, 27 - 00186 Roma Tel. 06.6723.2441 - Fax 06.6723.2538 eventi@beniculturali.it

Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia Direttore Regionale Ruggero Martines Strada dei Dottula Isolato, 49 - 70122 Bari Tel. 080 5281111 - Fax 080 5281114 dr-pug@beniculturali.it | www.puglia.beniculturali.it Coordinatore per la comunicazione Emilia Simone Tel. 080 5281117 | esimone@beniculturali.it
Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bari, Barletta-Andria-Trani e Foggia Soprintendente Maria Costanza Pierdominici Piazza Federico II di Svevia - 70123 Bari Tel. 080 5286111 Fax 080 5245540 sbap-ba@beniculturali.it Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Lecce, Brindisi e Taranto Soprintendente ad interim Maria Costanza Pierdominici Via Niccol Foscarini, 2/b - 73100 Lecce Tel. 0832 305081 Fax 0832 241046 sbap-le@beniculturali.it Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Puglia Soprintendente Fabrizio Vona Via Pier l'Eremita, 25/B - 70122 Bari Tel. 080 5285231 Fax 080 5285210 sbsae-pug@beniculturali.it Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia Soprintendente Teresa Elena Cinquantaquattro Via Duomo, 33 - 74100 Taranto Tel. 099 4713511 archeologica.taranto@arti.beniculturali.it Soprintendenza Archivistica per la Puglia Soprintendente Maria Carolina Nardella Strada Sagges, 3 - 70122 Bari Tel. 080 57894111 sa-pug@beniculturali.it Archivio di Stato di Bari Direttore Eugenia Vantaggiato Via P. Oreste, 45 "Cittadella della cultura" - 70125 Bari Tel. 080 099311 as-ba@beniculturali.it Archivio di Stato di Brindisi Direttore Francesca Casamassima Piazza S. Teresa, 4 - 72100 Brindisi Tel. 0831 523412/13 - Fax 0831 521308 as-br@beniculturali.it Archivio di Stato di Foggia Direttore Viviano Iazzetti Piazza XX settembre, 3 - Corso Garibaldi, 31/A Viale Francia, 16 - 71100 Foggia Tel. 0881 774019 - 708620 - 721696 - Fax 0881 777879 as-fg@beniculturali.it Archivio di Stato di Lecce Direttore Annalisa Bianco Via Sozj Carafa, 15 - 73100 Lecce Tel. 0832 246788 - 242437 - Fax 0832 242166 as-le@beniculturali.it Archivio di Stato di Taranto Direttore Ornella Sapio Via Di Palma, 4 - 74100 Taranto Tel./Fax 0994 526575 as-ta@beniculturali.it Biblioteca Nazionale "Sagarriga Visconti Volpi" di Bari Direttore ad interim Osvaldo Avallone Via Pietro Oreste, 45 - 70123 Bari Tel. 080 2173111 - Fax 080 2173444 bn-ba@beniculturali.it

MP Mirabilia - www.mpmirabilia.it

URP - Ufficio Relazioni con il Pubblico Tel. 06.6723.2980-2990 - Fax 06.6798.441 urp@beniculturali.it

www.beniculturali.it numero verde 800 99 11 99

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