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Pietro Baldi

Successioni e serie di funzioni


Testi di riferimento:
W. Rudin, Principi di Analisi Matematica, McGraw-Hill Libri Italia;
N. Fusco, P. Marcellini, C. Sbordone, Analisi Matematica Due, Liguori Editore;
G. De Marco, Analisi Due/1, DecibelZanichelli Editore.
1 Convergenza puntuale
Denizione 1.1. Sia {f
n
}, n = 0, 1, 2, 3, ..., una successione di funzioni de-
nite su un insieme D R a valori reali, f
n
: D R. Supponiamo che per
ogni x D la successione numerica {f
n
(x)} = {f
0
(x), f
1
(x), f
2
(x), f
3
(x), . . .}
converga, e indichiamo f(x) il suo limite, cio`e
f(x) := lim
n
f
n
(x), x D. (1)
Diciamo allora che la successione {f
n
} converge puntualmente a f, e che
f `e la funzione limite, o il limite puntuale della successione. Usando la
denizione di limite, (1) si riscrive cos`: per ogni x D, per ogni > 0
esiste un intero n(, x) (dipendente da e da x) tale che
|f
n
(x) f(x)| < n n(, x).
In modo simile, supponiamo che per ogni x D la serie numerica

n
f
n
(x) converga, e indichiamo s(x) la somma di tale serie, cio`e
s(x) :=

n=1
f
n
(x), x D.
Diciamo allora che la serie

n
f
n
converge puntualmente, e che la funzione s
`e la somma della serie di funzioni. In altre parole,

n
f
n
s puntualmente
se la successione delle somme parziali {s
n
}, denite come
s
n
(x) :=
n

k=0
f
k
(x) = f
0
(x) + f
1
(x) + f
2
(x) + . . . + f
n
(x),
1
converge puntualmente alla funzione limite s, cio`e: per ogni x D, per ogni
> 0 esiste un intero n(, x) (dipendente da e da x) tale che
|s
n
(x) s(x)| =

k=0
f
k
(x) s(x)

< n n(, x).


Quando si ha a che fare con le serie (sia numeriche che serie di funzioni),
si tenga sempre a mente che il simbolo

k=0
, somma di inniti termini,
sottintende sempre il limite delle somme parziali lim
(n)

n
k=0
.
Anche se incluso nella denizione stessa di convergenza puntuale, forse
non `e inutile ribadire che per calcolare il limite puntuale di una successione
di funzioni {f
n
} si procede cos`: si considera x D ssato, e si studia la
convergenza della successione numerica {f
n
(x)}, in cui x `e un numero ssato
e sta fermo, n invece si muove, `e lindice della successione, n = 1, 2, ...,
e si studia il limite di questa successione numerica per n . Vediamo un
esempio concreto.
Esempio 1.2. Sia f
n
: R R, n = 0, 1, 2, . . ., la funzione caratteristica
dellintervallo [n, n + 1), cio`e
f
n
(x) =
_
1 se x [n, n + 1),
0 altrimenti.
Studiamone la convergenza puntuale. Consideriamo x < 0 ssato. Essen-
do negativo, x non sta in nessuno degli intervalli [0, 1), [1, 2), [2, 3), ..., e
quindi f
n
(x) = 0 per ogni indice n 0 . Dunque {f
n
(x)} `e la successione
{0, 0, 0, . . .}, il cui limite `e 0. Questo vale per ogni x < 0, e di conseguenza
f(x) := lim
n
f
n
(x) = 0 x < 0.
Ora ssiamo invece x 0. Esiste un unico intero N (dipendente da x) tale
che il punto x appartenga allintervallo [N, N +1). Per esempio, se x = 5/2,
allora N = 2 perche 5/2 [2, 3); se x = 0, N = 0 perche 0 [0, 1); se x = ,
N = 3, perche [3, 4). Insomma N `e il massimo tra gli interi x,
N = max{n Z : n x}
e viene detto la parte intera di x. Dunque tra gli intervalli [0, 1), [1, 2),
[2, 3), ..., lunico che contiene il punto x `e [N, N + 1), mentre x / [n, n + 1)
se n = N. Quindi f
n
(x) = 0 per ogni n = N, mentre f
N
(x) = 1. La
2
successione {f
n
(x)} risulta perci`o fatta tutta di zeri eccetto nellN-sima
posizione, dove compare un 1. Per esempio, se x = 9/2, allora N = 4, e
{f
n
(x)} = {f
1
(x), f
2
(x), f
3
(x), . . .} = {0, 0, 0, 1, 0, 0, 0, 0, . . .}.
Questa successione ha limite 0: per ogni > 0, come indice n(, x) prendia-
mo n(, x) = N + 1, cos` |f
n
(x) 0| = 0 < per ogni n N + 1. Questo
ragionamento vale per ogni punto x 0, e quindi, in conclusione,
f(x) = lim
n
f
n
(x) = 0 x R.
* * *
Ora che abbiamo denito il concetto di convergenza puntuale per succes-
sioni e serie di funzioni, ci poniamo queste domande: se tutte le funzioni f
n
di una successione hanno una certa propriet`a (sono continue, o derivabili,
o integrabili), e f
n
f puntualmente, allora anche la funzione limite ha
quella propriet`a? Le operazioni di limite, di sommatoria, di integrale, di
derivata, in generale possono essere scambiate?
In generale, la risposta `e negativa: pu`o capitare che una successione di
funzioni continue f
n
converga puntualmente a una funzione f che non `e
continua, e
lim
xx
0
_
lim
n
f
n
(x)
_
= lim
n
_
lim
xx
0
f
n
(x)
_
in qualche punto x
0
del dominio, come mostrato dallesercizio 1. Pu`o ca-
pitare che una serie puntualmente convergente di funzioni continue abbia
somma non continua, e che
lim
xx
0
_

n=0
f
n
(x)
_
=

n=0
_
lim
xx
0
f
n
(x)
_
in qualche x
0
del dominio, come mostrato dallesercizio 2. Pu`o capitare che
una successione di funzioni derivabili {f
n
} converga puntualmente a una
funzione limite f che non `e derivabile, come mostrato dallesercizio 3, o che
f

(x) =
d
dx
_
lim
n
f
n
(x)
_
= lim
n
_
d
dx
f
n
(x)
_
= lim
n
f

n
(x)
3
in qualche punto x del dominio, come mostrato dallesercizio 18. Pu`o ca-
pitare che una successione {f
n
} di funzioni Riemann-integrabili su un in-
tervallo [a, b] converga puntualmente ad una funzione limite f che non `e
Riemann-integrabile, o che
_
b
a
_
lim
n
f
n
(x)
_
dx = lim
n
_
_
b
a
f
n
(x) dx
_
,
come mostrato dallesercizio 4. In conclusione: con la sola ipotesi di con-
vergenza puntuale, i segni di limite, di derivata, di serie, di integrale non si
possono scambiare. Per poterlo fare serve un tipo di convergenza pi` u forte,
la convergenza uniforme.
2 Convergenza uniforme
Denizione 2.1. Sia D R. Diciamo che la successione di funzioni {f
n
},
f
n
: D R, converge uniformemente in D alla funzione f : D R se per
ogni > 0 esiste un intero n() N (dipendente solo da ) tale che
|f
n
(x) f(x)| < x D, n n().
In modo simile, diciamo che la serie di funzioni

f
n
converge uniformemen-
te in D alla somma s se la successione {s
n
} delle somme parziali converge
uniformemente in D alla funzione s, cio`e: per ogni > 0 esiste n() N
(dipendente solo da ) tale che
|s
n
(x) s(x)| =

k=1
f
k
(x) s(x)

< x D, n n().
Confrontiamo le due denizioni di convergenza:
Puntuale: x D, > 0 n(, x) N t.c. |f
n
(x) f(x)| < n n(, x).
Uniforme: > 0 n() N t.c. |f
n
(x) f(x)| < n n(), x D.
La dierenza tra i due tipi di convergenza `e questa: nella convergenza uni-
forme esiste un n() che va bene per tutti i punti x del dominio D, mentre
in quella puntuale n(, x) va scelto a seconda del punto x. La convergen-
za puntuale chiede che soltanto punto per punto f
n
(x) f(x), mentre
quella uniforme chiede di pi` u: chiede che f
n
si avvicini a f dappertutto
contemporaneamente. Gracamente la convergenza uniforme si pu`o vede-
re in questo modo: ssato > 0, da un certo indice n() in poi, i graci di
4
tutte le f
n
sono contenuti nel tubo di spessore 2 che avvolge il graco di
f, cio`e nella regione di piano compresa tra il graco della funzione f e
quello della funzione f + .
La convergenza uniforme `e pi` u forte della convergenza puntuale: se
f
n
f uniformemente, allora f
n
f anche puntualmente. Infatti lin-
tero n() della denizione di convergenza uniforme soddisfa le richieste della
denizione di convergenza puntuale in ogni punto x.
Per avere unesempio concreto della dierenza tra convergenza uniforme
e puntuale, torniamo allesempio 1: f
n
f = 0 puntualmente ma non
uniformemente. Infatti, se la convergenza fosse uniforme, dato > 0, per
esempio = 1/2, esisterebbe un certo indice n tale che
|f
n
(x) f(x)| = |f
n
(x)| <
1
2
x R, n n.
Ma questa disuguaglianza non pu`o mai valere per tutti gli x R: ssato un
qualsiasi indice n, nei punti x che stanno nellintervallo [n, n+1) la funzione
f
n
vale 1, e in questi punti la disuguaglianza |f
n
(x)| < 1/2 `e falsa. Quindi
la successione non converge uniformemente a f su R. Il fatto che la con-
vergenza sia uniforme dipende dal dominio: se ci limitiamo a considerare la
successione sulle semirette (, b], con b R, allora f
n
f uniformemente
su (, b] (vedi esercizio 5).
Denizione 2.2. Se f : D R, indichiamo
f := sup
xD
|f(x)|.
f viene detta norma innito, o norma del sup, o sup-norma di f. Spesso
viene indicata f

, o, quando si vuole specicare il dominio D su cui si


sta facendo il sup, f
,D
o semplicemente f
D
.
In generale, sup
xD
|f(x)| pu`o essere (`e il caso, per esempio, della
funzione f(x) = x sul dominio D = R). Una funzione si dice limitata su D
se f
D
< . In tal caso
|f(x)| f
D
x D
(rivedere la denizione di sup dal corso di Analisi Uno).
Per denizione di sup, si ha
|f
n
(x) f(x)| x D
5
se e solo se
f
n
f
D
= sup
xD
|f
n
(x) f(x)| .
Quindi la denizione di convergenza uniforme si pu`o riscrivere cos`: f
n
f
uniformemente in D se per ogni > 0 esiste un intero n() N tale che
f
n
f
D
< per ogni n n(), cio`e se
lim
n
f
n
f
D
= 0. (2)
Questa denizione equivalente di convergenza uniforme `e spesso pi` u rapida
da usare negli esercizi. Per esempio, `e immediato mostrare che la successione
dellesempio 1 non converge uniformemente a f = 0 su R usando le sup-
norme:
f
n
f
R
= f
n

R
= sup
xR
|f
n
(x)| = 1 n N,
quindi lim
(n)
f
n
= 1, e la (2) non `e soddisfatta.
La norma del sup gode delle seguenti propriet`a: se f, g : D R sono
funzioni limitate, e R,
(i) f = 0 se e solo se f = 0;
(ii) f = ||f;
(iii) f + g f +g (disuguaglianza triangolare).
Dimostrazione. (i) Sia f = 0. Allora |f(x)| f = 0 per ogni x D,
quindi f(x) = 0 per ogni x, cio`e f = 0. Viceversa, sia f = 0. Allora
f = sup
xD
|f(x)| = sup
xD
0 = 0.
(ii) sup
xD
|||f(x)| = || sup
xD
|f(x)| per le propriet`a del sup.
(iii) Sia x D. Per la disuguaglianza triangolare in R, |f(x) + g(x)|
|f(x)| +|g(x)|. Poi |f(x)| f e |g(x)| g. Dunque
|f(x) + g(x)| |f(x)| +|g(x)| f +g.
Allora |f(x)+g(x)| f+g per ogni x D, da cui sup
xD
|f(x)+g(x)|
f +g.
6
3 Criterio di Cauchy
Ricordiamo (corso di Analisi Uno) che per le successioni numeriche vale il
criterio di convergenza di Cauchy: una successione di numeri reali {a
n
}
converge se e solo se `e di Cauchy, cio`e: per ogni > 0 esiste un intero n()
(dipendente da ) tale che |a
n
a
m
| < per ogni n, m n().
Per le successioni di funzioni vale lo stesso criterio con la convergenza
uniforme:
Teorema 3.1 (Criterio di convergenza uniforme di Cauchy). Una succes-
sione di funzioni f
n
: D R converge uniformemente in D se e solo se `e
una successione uniformemente di Cauchy, cio`e: per ogni > 0 esiste un
intero n() N (dipendente da ) tale che
f
n
f
m

D
< n, m n().
Dimostrazione. ) Supponiamo che f
n
converga uniformemente, e dimo-
striamo che allora {f
n
} `e di Cauchy. Sia f il limite uniforme di f
n
(che esi-
ste per ipotesi). Fissiamo > 0. Dalla denizione di convergenza uniforme
applicata per /2, esiste un intero n(), dipendente da , tale che
f
n
f <

2
n n().
Allora, per ogni n, m n(), dalla disuguaglianza triangolare si ha
f
n
f
m
= (f
n
f) + (f f
m
)
f
n
f +f f
m

<

2
+

2
= .
In questo modo abbiamo provato che {f
n
} `e uniformemente di Cauchy.
) Supponiamo che {f
n
} sia una successione uniformemente di Cauchy, e
proviamo che allora f
n
converge uniformemente a un certo limite f (che dob-
biamo trovare). Innanzitutto, osserviamo che per ogni x D la successione
numerica {f
n
(x)} `e di Cauchy: per ogni > 0, per ipotesi esiste n() tale
che f
n
f
m
< per ogni n, m n(), e quindi
|f
n
(x) f
m
(x)| f
n
f
m
< n, m n().
Quindi, per il criterio di convergenza di Cauchy per successioni di numeri
reali, {f
n
(x)} `e convergente; indichiamo con f(x) il suo limite. Abbia-
mo dunque mostrato che f
n
f puntualmente. Resta da provare che la
convergenza `e uniforme.
7
Fissiamo > 0. Poiche la successione `e uniformemente di Cauchy, esiste
un intero n(), dipendente solo da , tale che
|f
n
(x) f
m
(x)| < n, m n(), x D,
cio`e
f
n
(x) < f
m
(x) < f
n
(x) + n, m n(), x D.
Ora pensiamo x D, n n() ssati. La successione numerica {f
m
(x) :
m = 0, 1, ...} converge a f(x) per m , e ogni termine della successione
{f
m
(x)} sta nellintervallo [f
n
(x) , f
n
(x) +] (intervallo che non dipende
da m, e che quindi resta fermo se m ). Quindi, passando al limite per
m ,
f
n
(x) f(x) f
n
(x) + ,
cio`e |f
n
(x) f(x)| . Questo vale per ogni x D e per ogni n n(), e
cos` abbiamo dimostrato la convergenza uniforme.
4 Il limite uniforme di funzioni continue `e una
funzione continua
Teorema 4.1. Sia f
n
: D R una successione di funzioni continue in D.
Supponiamo che {f
n
} converga uniformemente ad una funzione limite f.
Allora f `e continua in D.
Dimostrazione. Fissiamo un punto x
0
D e > 0. Poiche f
n
f
uniformemente, esiste n() tale che
f
n
f

<

3
n n().
Scriviamo, per brevit`a, n = n(). Dalla disuguaglianza triangolare, per ogni
x D
|f(x) f(x
0
)| |f(x) f
n
(x)| +|f
n
(x) f
n
(x
0
)| +|f
n
(x
0
) f(x
0
)|,
e sappiamo che il primo e il terzo termine della somma sono < /3. La
funzione f
n
`e continua per ipotesi, quindi esiste > 0 tale che
|f
n
(x) f
n
(x
0
)| <

3
x D t.c. |x x
0
| < .
Perci`o sommando i tre termini si ha
|f(x) f(x
0
)| < x D t.c. |x x
0
| < .
8
Abbiamo mostrato che per ogni > 0 possiamo trovare un > 0 per cui
|f(x) f(x
0
)| < per tutti gli x D (x
0
, x
0
+ ); in altre parole,
abbiamo provato che f `e continua in x
0
, per qualsiasi punto x
0
di D.
Corollario 4.2 (Scambio dei segni di limite). Se una successione di funzioni
continue {f
n
} converge uniformemente, allora
lim
n
_
lim
xx
0
f
n
(x)
_
= lim
xx
0
_
lim
n
f
n
(x)
_
,
cio`e i segni di limite possono essere scambiati.
Dimostrazione. Sia f(x) := lim
(n)
f
n
(x) la funzione limite. Per ogni n,
lim
(xx
0
)
f
n
(x) = f
n
(x
0
) perche f
n
`e continua. Quindi
lim
n
_
lim
xx
0
f
n
(x)
_
= lim
n
f
n
(x
0
) = f(x
0
).
Daltra parte,
lim
xx
0
_
lim
n
f
n
(x)
_
= lim
xx
0
f(x) = f(x
0
)
perche, come provato nel teorema precedente, f `e continua.
Corollario 4.3 (Scambio dei segni di limite e di sommatoria). Se la serie

f
n
converge uniformemente e le f
n
sono tutte funzioni continue, allora

n=0
_
lim
xx
0
f
n
(x)
_
= lim
xx
0
_

n=0
f
n
(x)
_
,
cio`e i segni di limite e di sommatoria possono essere scambiati.
Dimostrazione. Se

f
n
converge uniformemente, la successione delle som-
me parziali {s
n
} converge uniformemente alla funzione somma, che indi-
chiamo s. Per ogni n, s
n
`e una funzione continua, essendo la somma delle
funzioni continue f
0
, f
1
, ..., f
n
. Perci`o, dal corollario precedente,
lim
n
_
lim
xx
0
s
n
(x)
_
= lim
xx
0
_
lim
n
s
n
(x)
_
.
Il termine a sinistra `e
lim
n
_
lim
xx
0
s
n
(x)
_
= lim
n
_
lim
xx
0
n

k=0
f
k
(x)
_
= lim
n
n

k=0
_
lim
xx
0
f
k
(x)
_
=

k=0
_
lim
xx
0
f
k
(x)
_
,
9
mentre quello a destra `e
lim
xx
0
_
lim
n
s
n
(x)
_
= lim
xx
0
_
lim
n
n

k=0
f
k
(x)
_
= lim
xx
0
_

k=0
f
k
(x)
_
,
e la tesi `e provata. Abbiamo usato il fatto che
lim
xx
0
n

k=0
f
k
(x) = lim
xx
0
_
f
0
(x) + f
1
(x) + . . . + f
n
(x)
_
= lim
xx
0
f
0
(x) + lim
xx
0
f
1
(x) + . . . + lim
xx
0
f
n
(x)
=
n

k=0
_
lim
xx
0
f
k
(x)
_
,
vero perche si tratta di una somma di un numero nito di termini.
5 Convergenza totale e criterio di Weierstrass per
le serie
Denizione 5.1. La serie di funzioni

f
n
, con f
n
: D R, si dice total-
mente convergente in D se la serie numerica delle sup-norme converge, cio`e
se

n=0
f
n
< .
Teorema 5.2 (Criterio di Weierstrass per le serie di funzioni). Sia f
n
: D
R una successione di funzioni. Supponiamo che
f
n
M
n
n 0,
per certi M
n
0, e supponiamo che la serie numerica

M
n
sia convergen-
te, cio`e

n=0
M
n
< .
Allora la serie di funzioni

f
n
converge uniformemente in D.
10
Dimostrazione. Per dimostrare la convergenza uniforme della serie, dobbia-
mo dimostrare che la successione {s
n
} delle somme parziali converge unifor-
memente in D. Grazie al criterio di Cauchy, a tale scopo ci basta provare che
{s
n
} `e una successione uniformemente di Cauchy; dimostriamolo. Fissiamo
> 0. Per ipotesi, la serie numerica

M
n
converge, cio`e la successione
delle sue somme parziali converge, e quindi `e di Cauchy. Perci`o esiste un
intero n() tale che

k=0
M
k

m

k=0
M
k

=
m

k=n+1
M
k
< n, m n(), m > n.
Allora, usando la disuguaglianza triangolare (il modulo di una somma `e
della somma dei moduli), per ogni x D

k=n+1
f
k
(x)

k=n+1
|f
k
(x)|
m

k=n+1
f
k

m

k=n+1
M
k
< .
Il criterio di Weierstrass ci dice quindi che la convergenza totale implica
la convergenza uniforme (se la serie

f
n
converge totalmente, si applica il
teorema precedente con M
n
= f
n
).
Come mostra lesercizio 6, il viceversa del teorema 5.2 non `e vero: una
serie di funzioni

f
n
pu`o convergere uniformemente senza che necessaria-
mente la serie numerica delle sup-norme

f
n

sia convergente.
6 Passaggio al limite sotto il segno di integrale
Teorema 6.1 (Passaggio al limite sotto il segno di integrale). Sia f
n
: [a, b]
R una successione di funzioni Riemann-integrabili sullintervallo chiuso e
limitato [a, b]. Supponiamo che f
n
converga uniformemente in [a, b] alla
funzione f. Allora anche f `e Riemann-integrabile in [a, b], e
_
b
a
_
lim
n
f
n
(x)
_
dx =
_
b
a
f(x) dx = lim
n
_
_
b
a
f
n
(x) dx
_
.
Dimostrazione. Sia > 0. Per la denizione di convergenza uniforme appli-
cata per /(b a), esiste un intero n tale che f
n
f /(b a) per ogni
n n. Dunque
f
n
(x)

b a
f(x) f
n
(x) +

b a
x [a, b], n n. (3)
11
Consideriamo una partizione P dellintervallo [a, b], cio`e un insieme di un
certo numero di punti P = {x
0
, x
1
, . . . , x
N
}, con
a = x
0
< x
1
< x
2
< . . . < x
N
= b.
La partizione suddivide [a, b] negli N intervalli I
1
:= [x
0
, x
1
], I
2
:= [x
1
, x
2
],
..., I
N
:= [x
N1
, x
N
]. Su ciascun intervallo I
k
, k = 1, ..., N, consideriamo il
sup delle funzioni f
n
e f: dalla (3) si ottiene
_
sup
xI
k
f
n
(x)
_


b a
sup
xI
k
f(x)
_
sup
xI
k
f
n
(x)
_
+

b a
n n. (4)
Passando allinf su I
k
invece del sup, la (3) d`a
_
inf
xI
k
f
n
(x)
_


b a
inf
xI
k
f(x)
_
inf
xI
k
f
n
(x)
_
+

b a
, n n. (5)
Moltiplichiamo ciascun termine della (4) per la lunghezza dellintervallo I
k
,
cio`e per
k
:= x
k
x
k1
:
_
sup
xI
k
f
n
(x)
_

k


b a

k

_
sup
xI
k
f(x)
_

_
sup
xI
k
f
n
(x)
_

k
+

b a

k
n n.
Sommando tutti i termini si ottiene
N

k=1
_
sup
xI
k
f
n
(x)
_

k


b a
N

k=1

k

N

k=1
_
sup
xI
k
f(x)
_

k=1
_
sup
xI
k
f
n
(x)
_

k
+

b a
N

k=1

k
,
cio`e
S(f
n
, P) S(f, P) S(f
n
, P) + n n, (6)
perche
N

k=1

k
= (x
1
x
0
) + (x
2
x
1
) + (x
3
x
2
) + . . . + (x
N
x
N1
)
= x
N
x
0
= b a,
12
e per la denizione di somma integrale superiore relativa alla partizione
P. Facendo gli stessi passaggi sulla (5) invece che sulla (4) si ottiene la
stessa disuguaglianza per le somme integrali inferiori,
s(f
n
, P) s(f, P) s(f
n
, P) + n n. (7)
Tutto questo vale per ogni partizione di [a, b]. Ora, per ipotesi f
n
`e Riemann-
integrabile per ogni n, cio`e
inf
P
S(f
n
, P) = sup
P
s(f
n
, P) =:
_
b
a
f
n
(x) dx
(linf delle somme integrali superiori fatto su tutte le partizioni di [a, b] e
il sup delle somme integrali inferiori fatto su tutte le partizioni di [a, b]
coincidono, e il loro valore si chiama lintegrale di f
n
su [a, b]). Dunque
passando allinf su tutte le partizioni nella (6) si ottiene
_
b
a
f
n
(x) dx inf
P
S(f, P)
_
b
a
f
n
(x) dx + n n, (8)
mentre passando al sup su tutte le partizioni nella (7) si ha
_
b
a
f
n
(x) dx sup
P
s(f, P)
_
b
a
f
n
(x) dx + n n. (9)
I due numeri inf
P
S(f, P) e sup
P
s(f, P) si trovano entrambi nellintervallo
centrato nel punto (
_
b
a
f
n
(x) dx) e raggio , quindi la loro distanza `e al pi` u
2,

_
inf
P
S(f, P)
_

_
sup
P
s(f, P)
_

2.
Questa disuguaglianza vale per ogni > 0, e quindi
inf
P
S(f, P) = sup
P
s(f, P).
Questo signica che f `e Riemann-integrabile su [a, b], e, per denizione di
integrale,
_
b
a
f(x) dx := inf
P
S(f, P) = sup
P
s(f, P).
Resta da provare che
_
f
n

_
f quando n . Alla luce dellultima
uguaglianza, torniamo alla (8) e riscriviamola:
_
b
a
f
n
(x) dx
_
b
a
f(x) dx
_
b
a
f
n
(x) dx + n n.
13
In altre parole, ssato > 0, abbiamo trovato un intero n tale che

_
b
a
f
n
(x) dx
_
b
a
f(x) dx

n n,
che `e proprio il limite desiderato.
Osservazione 6.2. Con lipotesi aggiuntiva che f
n
sia continua per ogni n,
il teorema 6.1 pu`o essere dimostrato in modo molto pi` u semplice: f
n
f
uniformemente, quindi f `e continua per il teorema 4.1, e dunque `e integrabile
su [a, b]; poi

_
b
a
f
n
(x) dx
_
b
a
f(x) dx

_
b
a
(f
n
(x) f(x)) dx

_
b
a
|f
n
(x) f(x)| dx

_
b
a
f
n
f dx
= (b a) f
n
f
e lultimo termine 0 quando n .
Il teorema di passaggio al limite sotto il segno di integrale non pu`o es-
sere esteso alle funzioni integrabili in senso generalizzato: se una succes-
sione di funzioni {f
n
} integrabili in senso generalizzato converge uniforme-
mente a una funzione limite f, pu`o accadere che f non sia integrabile in
senso generalizzato, come mostrato dallesercizio 7, oppure che lo sia, ma
_
f(x) dx = lim
n
_
f
n
(x) dx, come mostra lesercizio 8.
Da quanto nora provato segue il seguente risultato sullo scambio dei
segni di integrale e di sommatoria.
Corollario 6.3 (Integrazione di una serie termine a termine). Sia f
n
: [a, b]
R integrabile per ogni n, e supponiamo che la serie

f
n
converga unifor-
memente in [a, b]. Allora la somma della serie `e una funzione integrabile,
e
_
b
a
_

n=0
f
n
(x)
_
dx =

n=0
_
_
b
a
f
n
(x) dx
_
,
cio`e la serie pu`o essere integrata termine a termine.
14
Dimostrazione. Per ipotesi, la successione delle somme parziali s
n
=

n
k=0
f
k
converge uniformemente alla funzione somma, che indichiamo s. Per ogni n,
s
n
`e integrabile in quanto somma di un numero nito di funzioni integrabili.
Per il teorema 6.1, s `e integrabile in [a, b] e
_
b
a
s(x) dx = lim
n
_
_
b
a
s
n
(x) dx
_
. (10)
Per la propriet`a di additivit`a dellintegrale,
_
b
a
s
n
(x) dx =
_
b
a
_
n

k=0
f
k
(x)
_
dx =
n

k=0
_
_
b
a
f
k
(x) dx
_
(si noti che qui la somma ha un numero nito di termini), per cui (10) si
riscrive:
_
b
a
s(x) dx = lim
n
n

k=0
_
_
b
a
f
k
(x) dx
_
.
Questo signica che la serie numerica

n
(
_
b
a
f
n
(x) dx) `e una serie per cui la
successione delle somme parziali converge, cio`e `e una serie convergente, che
converge alla somma
_
b
a
s(x)dx. In altre parole,
_
b
a
s(x) dx =

n=0
_
_
b
a
f
n
(x) dx
_
.
7 Derivazione
Come mostra lesercizio 3, la convergenza uniforme non basta a garantire la
derivabilit`a della funzione limite, ne la convergenza delle derivate: occorrono
ipotesi pi` u forti.
Teorema 7.1 (Passaggio al limite sotto il segno di derivata). Sia f
n
:
[a, b] R di classe C
1
, cio`e derivabile con f

n
continua, per ogni n. Sup-
poniamo che la successione delle derivate {f

n
} converga uniformemente
in [a, b], e che esista un punto x
0
[a, b] per cui la successione numeri-
ca {f
n
(x
0
)} converge. Allora f
n
converge uniformemente in [a, b] ad una
funzione f di classe C
1
, e
f

(x) = lim
n
f

n
(x) x [a, b]
(la derivata del limite `e il limite delle derivate).
15
Dimostrazione. Indichiamo con h la funzione limite della successione {f

n
},
e c il limite della successione numerica {f
n
(x
0
)}. Dal teorema fondamentale
del calcolo integrale,
f
n
(x) = f
n
(x
0
) +
_
x
x
0
f

n
(t) dt x [a, b].
Per il teorema 6.1,
lim
n
_
x
x
0
f

n
(t) dt =
_
x
x
0
h(t) dt,
mentre f
n
(x
0
) c, quindi per ogni x [a, b] esiste il limite
lim
n
f
n
(x) = lim
n
_
f
n
(x
0
) +
_
x
x
0
f

n
(t) dt
_
= c +
_
x
x
0
h(t) dt.
Dunque f
n
converge puntualmente alla funzione limite
f(x) := c +
_
x
x
0
h(t) dt.
Mostriamo che la convergenza f
n
f `e uniforme: per ogni x [a, b],
|f
n
(x) f(x)| =

f
n
(x
0
) +
_
x
x
0
f

n
(t) dt c
_
x
x
0
h(t) dt

f
n
(x
0
) c +
_
x
x
0
_
f

n
(t) h(t)
_
dt

|f
n
(x
0
) c| +

_
x
x
0

n
(t) h(t)

dt

|f
n
(x
0
) c| +

_
x
x
0
f

n
h dt

|f
n
(x
0
) c| + (b a)f

n
h,
per cui, prendendo il primo e lultimo termine della disuguaglianza e pas-
sando al sup sugli x [a, b],
f
n
f |f
n
(x
0
) c| + (b a)f

n
h.
Il termine a destra tende a zero per n , quindi f
n
f 0, cio`e f
n
f
uniformemente. Inne, h `e continua per il teorema 4.1, quindi f `e derivabile,
la sua derivata `e h e perci`o f `e di classe C
1
, e f

= h = lim
(n)
f

n
.
16
Il teorema 7.1 `e falso se si toglie lipotesi che esista un punto x
0
per cui
f
n
(x
0
) converge (esercizio 15).
Come conseguenza del teorema, vale il seguente risultato per lo scambio
dei segni di derivazione e di sommatoria.
Corollario 7.2 (Derivazione di una serie termine a termine). Sia f
n
:
[a, b] R di classe C
1
per ogni n. Supponiamo che esista un punto x
0

[a, b] per cui la serie numerica

f
n
(x
0
) converge, e che la serie delle deri-
vate

f

n
converga uniformemente su [a, b]. Allora la serie

f
n
converge
uniformemente in [a, b], la somma della serie `e una funzione s di classe C
1
,
e
s

(x) =
_

n=0
f
n
(x)
_

n=0
f

n
(x) x [a, b],
(la derivata della serie `e la serie delle derivate).
Dimostrazione. Considerare la successione delle somme parziali e applicare
il teorema 7.1.
8 Serie di potenze
Denizione 8.1. Una serie di potenze centrata nel punto x
0
R `e una
serie di funzioni

n=0
f
n
(x) in cui f
0
(x) = a
0
, f
n
(x) = a
n
(x x
0
)
n
n 1,
e gli a
n
sono numeri reali, detti i coecienti della serie.
Una serie di potenze centrata in un punto x
0
si pu`o scrivere come serie
di potenze centrata in zero ponendo y = x x
0
:

n=0
a
n
(x x
0
)
n
=

n=0
a
n
y
n
.
Per questo motivo limitiamo il nostro studio alle serie di potenze centrate in
zero. Scritta esplicitamente, una serie di potenze centrata in zero `e la serie

n=0
a
n
x
n
= a
0
+ a
1
x + a
2
x
2
+ a
3
x
3
+ . . . .
Denizione 8.2. Diciamo insieme di convergenza della serie di potenze

a
n
x
n
linsieme A dei punti in cui la serie converge,
A :=
_
x R :

n=0
a
n
x
n
`e serie convergente
_
.
17
Diciamo raggio di convergenza della serie
R := sup
xA
|x|.
Notiamo che in x = 0 ogni serie di potenze converge: tutti i termini di
indice n 1 sono nulli, ogni somma parziale s
n
(x) = a
0
+a
1
x+. . . +a
n
x
n
si
riduce al solo termine a
0
, perci`o la serie converge ad a
0
. Dunque A contiene
sempre almeno il punto x = 0, e quindi A non `e un insieme vuoto. Questo
rende sensato considerare il sup nella denizione del raggio di convergenza.
Ora mostriamo che A `e un intervallo centrato in zero di raggio R (even-
tualmente con R = 0 o R = ).
Teorema 8.3. Data la serie di potenze

n=0
a
n
x
n
, si verica una delle tre
alternative seguenti:
(i) R = 0 e A = {0};
(ii) 0 < R < e (R, R) A [R, R], cio`e A `e uno di questi quattro
intervalli: (R, R), [R, R), (R, R], [R, R];
(iii) R = e A = R.
Dimostrazione. (i) Supponiamo che R = 0. Abbiamo gi`a osservato che
0 A; se A contenesse anche qualche altro punto x
0
= 0, avremmo R =
sup
xA
|x| |x
0
| > 0, mentre invece R = 0. Quindi A = {0}.
(ii) Supponiamo che 0 < R < . Mostriamo che (R, R) A. Sia
x (R, R). Allora |x| < R, e, per denizione di sup, esiste un punto x
0

A tale che |x| < |x
0
| (se questo x
0
non esistesse, avremmo che ogni punto
di A ha modulo |x|, e allora sarebbe R = |x|, mentre invece |x| < R).
Siccome x
0
A, la serie

a
n
x
n
0
`e una serie numerica convergente, dunque
la successione {a
n
x
n
0
} tende a zero per n . Quindi `e limitata, cio`e
esiste un numero M > 0 tale che
|a
n
x
n
0
| M n 0.
Allora

n=0
|a
n
x
n
| =

n=0
|a
n
||x
0
|
n
|x|
n
|x
0
|
n

n=0
M
_
|x|
|x
0
|
_
n
e lultima serie converge perche `e una serie geometrica di ragione |x|/|x
0
|, che
`e < 1. Questo mostra che

n=0
a
n
x
n
`e una serie numerica assolutamente
convergente, e quindi convergente. Di conseguenza x sta nellinsieme dei
18
punti in cui la serie converge, cio`e x A. Abbiamo provato che ogni x
(R, R) appartiene ad A, cio`e (R, R) A.
Laltra inclusione `e immediata: se x
0
A, allora |x
0
| sup
xA
|x| = R,
e quindi |x
0
| R, cio`e x
0
[R, R]. Questo prova che A [R, R].
Ricapitolando, tutti i punti x di modulo |x| < R stanno in A, tutti quelli
di modulo |x| > R non appartengono ad A, e gli unici punti per i quali non
sappiamo dire se stanno dentro o fuori da A sono quelli di modulo = R, cio`e
i due punti R e R. Le quattro possibilit`a per R di appartenere o meno
ad A determinano i quattro intervalli della (ii).
(iii) Supponiamo che R = . Mostriamo che A = R. Sia x R.
Per denizione di sup, esiste x
0
A tale che |x| < |x
0
| (se cos` non fosse,
ogni punto di A avrebbe modulo |x|, quindi R sarebbe < , falso).
Proseguendo come al punto (ii), si prova che la serie converge in x. Quindi
la serie converge in ogni x R.
Il criterio del rapporto e quello della radice per serie numeriche forniscono
un criterio utile per determinare il raggio di convergenza di una serie di
potenze:
Teorema 8.4. Supponiamo che la successione numerica |a
n+1
|/|a
n
|, oppure
la successione numerica
n
_
|a
n
|, abbia limite , con 0 . Allora la
serie di potenze

a
n
x
n
ha raggio di convergenza
R =
_

_
0 se = ,
1/ se 0 < < ,
se = 0.
Dimostrazione. Supponiamo che |a
n+1
/|a
n
| . Consideriamo il limite dei
rapporti per la serie

a
n
x
n
con x = 0:
lim
n
|a
n+1
x
n+1
|
|a
n
x
n
|
= lim
n
|a
n+1
|
|a
n
|
|x| = |x|.
Applichiamo il criterio del rapporto: se |x| < 1 la serie converge, mentre
se |x| > 1 la serie non converge. Vediamo i tre casi per .
Se = , allora |x| = per ogni x = 0, la serie non converge in
nessun punto x = 0, e quindi A = {0}, R = 0.
Se 0 < < , la serie converge nei punti x di modulo |x| < 1/ e
non converge nei punti di modulo |x| > 1/. Quindi (1/, 1/) A
[1/, 1/], A `e un intervallo di estremi 1/, e allora, per quanto provato
nel teorema precedente, 1/ = R.
19
Se = 0, allora |x| = 0 per ogni x = 0, quindi la serie converge in ogni
punto x R, A = R, e R = .
Per il criterio della radice si procede esattamente allo stesso modo.
Teorema 8.5. Sia

a
n
x
n
una serie di potenze con raggio di convergenza
R, con 0 < R . Allora la serie converge totalmente sullintervallo
[, ], per ogni < R.
Dimostrazione. Sia < R. Per ogni n,
a
n
x
n

[,]
= sup
x[,]
|a
n
x
n
| = |a
n
|
n
;
dobbiamo provare che la serie delle sup-norme

|a
n
|
n
converge. Fissiamo
r tale che < r < R. Siccome r (R, R), la serie converge in x = r,
quindi la successione {a
n
r
n
} `e innitesima, e dunque limitata, |a
n
|r
n
M
n. Di conseguenza, essendo /r < 1,

n=0
|a
n
|
n
=

n=0
|a
n
|r
n

n
r
n

n=0
M (/r)
n
< .
Questo prova che la serie converge totalmente su [, ].
La convergenza totale implica la convergenza uniforme, quindi i teoremi
di continuit`a della funzione somma e di integrazione termine a termine visti
in precedenza si applicano alle serie di potenze sugli intervalli [, ], per
ogni < R. Per la derivazione termine a termine dobbiamo proseguire la
nostra analisi.
Denizione 8.6. Data una serie di potenze

n=0
a
n
x
n
, si dice serie deri-
vata la serie di potenze

n=1
na
n
x
n1
.
La serie derivata `e la serie che otteniamo se deriviamo una serie termine
a termine (senza studiarne, per il momento, la convergenza): se la serie di
partenza `e a
0
+ a
1
x + a
2
x
2
+ a
3
x
3
+ . . ., la sua serie derivata `e a
1
+ 2a
2
x +
3a
3
x
2
+4a
4
x
3
+. . .. Notiamo che la serie derivata parte dallindice n = 1 (il
termine di indice n = 0 `e nullo, perche `e la derivata della costante a
0
della
serie di partenza).
Ricordiamo un limite, gi`a visto in Analisi 1, che ci sar`a utile nella
dimostrazione del teorema che segue.
Lemma 8.7. Sia 0 < p < 1. Allora np
n
0 per n .
20
Dimostrazione.
np
n
= ne
log(p
n
)
= ne
nlog p
=
n
e
nlog p
=
n
e
nlog(1/p)
.
Applicando de lHospital,
lim
n
n
e
nlog(1/p)
= lim
n
1
e
nlog(1/p)
log(1/p)
= 0
perche log(1/p) > 0.
Teorema 8.8. Una serie di potenze e la sua serie derivata hanno lo stesso
raggio di convergenza.
Dimostrazione. Consideriamo una serie di potenze

n=0
a
n
x
n
, e sia R il
suo raggio di convergenza, A il suo insieme di convergenza. Sia R

il raggio
di convergenza della serie derivata,

n=1
na
n
x
n1
, e A

il suo insieme di
convergenza. Dobbiamo provare che R = R

.
1) Caso 0 < R < . Proviamo che (R, R) A

. 0 A

automati-
camente. Sia x (R, R), x = 0. Fissiamo tale che |x| < < R. Dal
lemma precedente, la successione n(x/)
n
`e innitesima, e dunque limitata,
n
|x|
n

n
M n 1.
Dal teorema 8.5, sappiamo che

n=0
|a
n
|
n
< . Quindi

n=1
|na
n
x
n1
| =
1
|x|

n=1
n
|x|
n

n
|a
n
|
n

M
|x|

n=1
|a
n
|
n
< .
Questo prova che la serie derivata converge in x, cio`e x A

. Abbiamo
dimostrato che (R, R) A

. Quindi
R

= sup
xA

|x| sup
x(R,R)
|x| = R,
R

R. Ora proviamo che R

non pu`o essere > R. Supponiamo infatti che


sia R

> R. Fissiamo tale che R < < R

. Dal teorema 8.5 applicato alla


serie derivata,

n=1
na
n
x
n1

[,]
=

n=1
n|a
n
|
n1
< .
21
Quindi

n=0
|a
n
|
n
= |a
0
| +

n=1
|a
n
|
n
= |a
0
| +

n=1
|a
n
|
n1
|a
0
| +

n=1
n|a
n
|
n1
< .
Perci`o

n=0
a
n

n
converge, e A. Ma A [R, R], quindi R,
assurdo. Di conseguenza, R

non pu`o essere > R, e allora R

= R.
2) Caso R = 0. Se R

> R, ripercorrendo la seconda parte del punto 1)


arriviamo alla stessa contraddizione. Quindi R

= R = 0.
3) Caso R = . La prima parte del punto 1) continua a valere, e
prova che la serie derivata converge in ogni punto di R, quindi A

= R, e
R

= = R.
Corollario 8.9. Sia f la serie di potenze f(x) :=

n=0
a
n
x
n
, e supponiamo
abbia raggio di convergenza R > 0. Allora f `e derivabile in (R, R), e la
derivata della serie `e la serie derivata.
Questo vale per le derivate di ogni ordine, quindi f `e una funzione di
classe C

in (R, R). La derivata k-sima di f `e la serie di funzioni


f
(k)
(x) =

n=k
n!
(n k)!
a
n
x
nk
. (11)
I coecienti a
k
e le derivate della f in zero sono legati dalla relazione
f
(k)
(0) = k! a
k
k 0.
Di conseguenza la serie f coincide con il suo sviluppo in serie di Taylor,
f(x) =

n=0
f
(n)
(0)
n!
x
n
x (R, R).
Dimostrazione. Il teorema precedente prova che sia f sia la sua serie de-
rivata sono convergenti su (R, R). Applichiamo il teorema 8.5 alla serie
derivata: la serie derivata converge totalmente, e quindi uniformemente, su
22
ogni intervallo [, ], < R. Allora, per il corollario 7.2, la serie f `e di
classe C
1
su [, ], e si pu`o derivare termine a termine, ottenendo
f

(x) =

n=1
na
n
x
n1
.
Questo vale per ogni x [, ], per ogni < R, dunque vale per ogni
x (R, R).
Mostriamo, per induzione, che f `e di classe C
k
per ogni k, e che vale la
formula (11). Per k = 1 labbiamo appena dimostrato. Supponiamolo vero
per k, e proviamo che allora `e vero anche per k +1. Lo stesso ragionamento
usato qui sopra per f si applica alla funzione f
(k)
(che `e la serie di potenze
(11) per ipotesi induttiva). Quindi f
(k)
`e di classe C
1
e derivabile termine
a termine. Usando lipotesi induttiva (e osservando che il termine di indice
n = k `e una costante, quindi ha derivata nulla),
f
(k+1)
(x) = (f
(k)
)

(x)
=
d
dx

n=k
n!
(n k)!
a
n
x
nk
=

n=k+1
n!
(n k)!
a
n
(n k) x
nk1
=

n=k+1
n!
(n (k + 1))!
a
n
x
n(k+1)
,
che `e proprio la formula (11) per k +1 invece che k. Dunque, per induzione,
f C
k
per ogni k, cio`e f C

su (R, R), e la formula (11) vale per ogni


k 0, per ogni x (R, R).
La formula (11) per x = 0 d`a f
(k)
(0) = k! a
k
. Sostituendo a
n
=
f
(n)
(0)/n! nella serie di partenza si ha la serie di Taylor.
Abbiamo provato che una serie di potenze `e una funzione di classe C

che coincide con la sua serie di Taylor su (R, R).


Se f `e una funzione di classe C

, si pu`o scrivere la sua serie di Taylor,


cio`e la serie di potenze che ha per coecienti i valori f
(n)
(0)/n!. In generale,
non si pu`o dire se questa serie converge in qualche altro punto oltre a x = 0,
e, nel caso in cui la serie converga in un certo punto x = 0, non si pu`o
nemmeno dire se converge a f(x) o ad un altro valore: vedi lesercizio 26.
Se per`o tutte le derivate di f soddisfano una stima di tipo esponenziale,
23
come la disuguaglianza (12) che segue, allora la serie di Taylor converge, e
converge alla f stessa.
Prima di enunciare e dimostrare il risultato, ricordiamo un limite di
Analisi 1 che useremo nella dimostrazione.
Lemma 8.10. Sia c > 0. Allora c
n
/n! 0 per n .
Dimostrazione. La serie

n=1
c
n
/n! `e convergente per il criterio del rappor-
to, quindi la successione dei suoi termini `e innitesima.
Teorema 8.11 (Criterio di sviluppabilit`a in serie di Taylor). Sia f : (r, r)
R una funzione di classe C

sullintervallo (r, r), r > 0. Supponiamo che


esistano due numeri positivi A, B > 0 tali che
f
(n)

(r,r)
AB
n
n 0. (12)
Allora f `e sviluppabile in serie di Taylor in (r, r), cio`e
f(x) =

n=0
f
(n)
(0)
n!
x
n
x (r, r).
Dimostrazione del teorema 8.11. f `e di classe C

, cio`e `e di classe C
n
per
ogni n. Vale allora la formula di Taylor con resto in forma integrale:
f(x) =
n

k=0
f
(k)
(0)
k!
x
k
+
1
n!
_
1
0
(1 t)
n
f
(n+1)
(tx) dt x
n+1
.
Dunque la dierenza tra f(x) e la somma parziale n-esima della serie di
Taylor s
n
(x) :=

n
k=0
(f
(k)
(0)/k!) x
k
`e
|f(x) s
n
(x)| =

1
n!
_
1
0
(1 t)
n
f
(n+1)
(tx) dt x
n+1

1
n!
_
1
0
|1 t|
n

f
(n+1)
(tx)

dt |x|
n+1

1
n!
_
1
0
_
_
f
(n+1)
_
_
(r,r)
dt r
n+1
=
1
n!
_
_
f
(n+1)
_
_
(r,r)
r
n+1

1
n!
AB
(n+1)
r
n+1
= ABr
(Br)
n
n!
,
24
e, per il lemma precedente,
lim
n
|f(x) s
n
(x)| = 0.
Questo prova che la serie di potenze converge in ogni punto x (r, r), e
converge al numero f(x),

k=0
f
(k)
(0)
k!
x
k
= lim
n
n

k=0
f
(k)
(0)
k!
x
k
= lim
n
s
n
(x) = f(x),
cio`e f coincide con la sua serie di Taylor su (r, r).
25
9 Esercizi
Alcuni di questi esercizi sono tratti dai libri di testo citati allinizio.
Esercizio 1. (Il limite puntuale di una successione di funzioni continue pu`o
essere non continuo.) Sia f
n
: [1, 1] R, n 1,
f
n
(x) =
_

_
1 per 1 x
1
n
,
nx per
1
n
x
1
n
,
1 per
1
n
x 1.
(a) Disegnare il graco di f
1
, f
2
, f
3
, f
4
.
(b) Provare che la successione converge puntualmente in [1, 1], calcolando-
ne il limite. Vericare che la funzione limite non `e continua. Vericare che,
per ogni > 0, ogni intero n(, x) che soddisfa la denizione di convergenza
puntuale dipende non solo da , ma anche dal punto x [1, 1].
(c) Provare che la successione non converge uniformemente in [1, 1]. Veri-
care che non `e possibile trovare un intero n() come richiesto dalla denizione
di convergenza uniforme che vada bene per tutti i punti x [1, 1].
(d) Trovare tutti gli intervalli [a, b] [1, 1] in cui la convergenza `e uniforme.
Esercizio 2. (La somma di una serie puntualmente convergente di funzioni
continue pu`o essere non continua.) Sia f
n
: R R,
f
n
(x) =
x
2
(1 + x
2
)
n
, n = 0, 1, 2, ...
(a) Provare che la serie converge puntualmente, calcolandone la somma s(x).
(b) Vericare che s non `e continua, e che in particolare
lim
x0
_

k=0
f
k
(x)
_
=

k=0
_
lim
x0
f
k
(x)
_
.
Esercizio 3. (Il limite uniforme di una successione di funzioni derivabili
pu`o essere non derivabile.) Sia f
n
: R R,
f
n
(x) =
_
1
n
+ x
2
, n = 1, 2, ...
(a) Provare che la successione converge uniformemente, e calcolarne il limite.
(b) Provare che la successione delle derivate {f

n
} converge puntualmente, e
calcolarne il limite.
(c) Provare che {f

n
} non converge uniformemente.
(d) Trovare tutti gli intervalli [a, ) su cui {f

n
} converge uniformemente.
26
Esercizio 4. (Integrale e limite non si scambiano.) Sia f
n
: [0, 1] R,
f
n
(x) = nx(1 x
2
)
n
, n = 1, 2, ...
(a) Provare che la successione converge puntualmente a f = 0.
(b) Calcolare la sup-norma f
n
= sup
x[0,1]
|f
n
(x)|. Dimostrare che {f
n
}
non converge uniformemente su [0, 1], provando che lim
(n)
f
n
= .
(c) Sia a (0, 1). Calcolare la sup-norma f
n

[a,1]
= sup
x[a,1]
|f
n
(x)|.
Provare che f
n
0 uniformemente su [a, 1].
(d) Calcolare
lim
n
_
_
1
0
f
n
(x) dx
_
,
vericando che
lim
n
_
_
1
0
f
n
(x) dx
_
=
_
1
0
_
lim
n
f
n
(x)
_
dx.
Lesercizio che segue `e stato parzialmente svolto nellEsempio 1.
Esercizio 5. Sia f
n
: R R, n = 0, 1, . . . , la funzione caratteristica
dellintervallo [n, n + 1], cio`e
f
n
(x) =
_
1 se x [n, n + 1],
0 se x / [n, n + 1].
(a) Disegnare il graco di f
1
, f
2
, f
3
, f
4
, f
5
.
(b) Provare che la successione converge puntualmente a f = 0.
(c) Provare che la successione non converge uniformemente su R.
(d) Provare che la successione converge uniformemente sulla semiretta (, b],
per ogni b R.
(e) Consideriamo la successione delle somme parziali s
n
=

n
k=1
f
k
. Dise-
gnare il graco di s
1
, s
2
, s
3
, s
4
, s
5
.
(f) Provare che la serie

f
n
converge puntualmente. Calcolare la funzione
somma s.
(g) Provare che la serie

f
n
converge uniformemente sulla semiretta (, b],
per ogni b R.
(h) Provare che la serie

f
n
non converge uniformemente su R.
Lesercizio seguente mostra che nel criterio di Weierstrass di convergenza
uniforme per serie di funzioni limplicazione `e solo in una direzione (non `e
un se e solo se).
27
Esercizio 6. (Convergenza uniforme senza convergenza totale.) Sia f
n
:
[1, +) R, n = 1, 2, ...,
f
n
(x) =
_
1/n se x [n, n + 1)
0 altrimenti.
(a) Disegnare il graco di f
1
, f
2
, f
3
, f
4
, f
5
.
(b) Provare che la successione converge uniformemente a f = 0.
(c) Sia s
n
=

n
k=1
f
k
. Disegnare il graco di s
1
, s
2
, s
3
, s
4
, s
5
.
(f) Provare che la serie

f
n
converge uniformemente su R. Scrivere la
funzione somma.
(g) Provare che la serie

f
n
non converge totalmente.
I due esercizi che seguono mostrano che il teorema di passaggio al limite
sotto il segno di integrale non pu`o essere esteso alle funzioni integrabili in
senso generalizzato: se una successione di funzioni {f
n
} integrabili in senso
generalizzato converge uniformemente a una funzione limite f, pu`o accadere
che f non sia integrabile in senso generalizzato (esercizio 7), oppure che lo
sia, ma
_
f(x) dx = lim
n
_
f
n
(x) dx (esercizio 8).
Esercizio 7. Sia f
n
: [1, +) R, n = 1, 2, ...,
f
n
(x) =
_
1
x
per x [1, n],
0 per x > n.
(a) Disegnare il graco di f
1
, f
2
, f
3
, f
4
.
(b) Vericare che f
n
`e Riemann-integrabile in senso generalizzato su [1, ),
e calcolare
_

1
f
n
(x) dx := lim
b
_
b
1
f
n
(x) dx.
(c) Provare che la successione converge uniformemente in R, e calcolare la
funzione limite f.
(d) Provare che f non `e Riemann-integrabile in senso generalizzato su [1, ),
vericando che
lim
b
_
b
1
f(x) dx = lim
b
log b = .
Esercizio 8. Sia f
n
: R R, n = 1, 2, ...,
f
n
(x) =
_
1
n
se x [n, 2n],
0 altrimenti.
28
(a) Disegnare il graco di f
1
, f
2
, f
3
, f
4
.
(b) Provare che f
n
0 uniformemente in R.
(c) Vericare che f
n
`e Riemann-integrabile in senso generalizzato su [0, ),
con
_

0
f
n
(x) dx := lim
b
_
b
0
f
n
(x) dx = 1 n 1,
per cui
lim
(n)
_
_

0
f
n
(x) dx
_
=
_

0
_
lim
(n)
f
n
(x)
_
dx.
Esercizio 9. Sia f
n
: R R, n = 0, 1, ...,
f
n
(x) = x
2
e
n
2
x
2
.
(a) Provare che la successione converge uniformemente su R.
(b) Provare che la serie

f
n
converge totalmente.
Esercizio 10. Sia f
n
: [0, ) R, n = 1, 2, ...,
f
n
(x) =
n
n + x
.
(a) Provare che la successione converge puntualmente su [0, ), e calcolare
la funzione limite f.
(b) Calcolare f
n
f, e provare che f
n
non converge uniformemente a f
su [0, ).
(c) Sia b > 0. Calcolare f
n
f
[0,b]
, e provare che f
n
f uniformemente
su [0, b].
Esercizio 11. Sia f
n
: [0, 1] R, n = 1, 2, ...,
f
n
(x) =
nx
1 + (nx)
2
.
(a) Provare che la successione converge puntualmente su [0, ), e calcolare
la funzione limite f.
(b) Calcolare f
n
f, e provare che f
n
non converge uniformemente a f
su [0, 1].
(c) Sia a > 0. Calcolare f
n
f
[a,1]
, e provare che f
n
f uniformemente
su [a, 1].
(d) Per x [0, 1], calcolare
F
n
(x) :=
_
x
0
f
n
(t) dt .
Mostrare che F
n
0 uniformemente su [0, 1].
29
Esercizio 12. Sia f
n
: R R, n = 1, 2, ...,
f
n
(x) =
sin(nx)
n

, 0.
(a) Per quali valori di 0 la successione converge uniformemente su R?
(b) Per quali valori di 0 la serie

f
n
converge totalmente su R?
Esercizio 13. Sia f
n
: R R, n = 1, 2, ...,
f
n
(x) =
(1)
n
n + x
2
.
(a) Provare che f
n
0 uniformemente su R.
(b) Provare che la serie

f
n
non converge totalmente su R.
(c) Provare che la serie

f
n
converge uniformemente su R.
Esercizio 14. Sia f
n
: R R, f
n
(x) = x
n
/n!, n = 0, 1, ... .
(a) Mostrare che la serie

n=0
f
n
converge uniformemente in [R, R], per
ogni R > 0.
(b) Vericare che per ogni R > 0
_
R
0
e
x
dx = e
R
1 ,
integrando la serie termine a termine.
Lesercizio che segue mostra che nel teorema di passaggio al limite sotto il
segno di derivata lipotesi di convergenza in un punto non pu`o essere rimossa.
Esercizio 15. Costruire una successione di funzioni f
n
: R R derivabili
tale che la successione delle derivate {f

n
} sia uniformemente convergente su
R, ma la successione stessa non converga.
Esercizio 16. Si consideri la serie di funzioni

n=1
1
1 + n
2
x
, x 0.
(a) Per quali valori di x la serie converge totalmente?
(b) In quali intervalli la serie

f
n
converge uniformemente?
(c) In quali intervalli la convergenza non `e uniforme?
(d) Qualora la serie converga, la funzione somma `e continua?
(e) La funzione somma `e limitata?
30
Esercizio 17. Consideriamo la serie di funzioni

n=1
(1)
n
x
2
+ n
n
2
.
(a) Provare che la serie converge uniformemente in ogni intervallo limitato.
(b) Provare che la serie non converge totalmente per nessun valore di x.
Esercizio 18. Sia
f
n
(x) =
x
1 + nx
2
, x R, n = 1, 2, ...
(a) Dimostrare che la successione converge uniformemente, e calcolarne la
funzione limite f.
(b) Provare che luguaglianza
f

(x) = lim
n
f

n
(x)
`e corretta per x = 0, ma errata se x = 0.
Esercizio 19. Sia f
n
: [0, 1] R, n = 1, 2, ...,
f
n
(x) = n
2
x
n
(1 x).
(a) Provare che la successione {f
n
} converge puntualmente, calcolandone la
funzione limite f.
(b) Dimostrare che la convergenza non `e uniforme su [0, 1], calcolando il
limite lim
n
f
n
f.
(c) Provare che f
n
f uniformemente su [0, b], per ogni b (0, 1).
(d) Calcolare il limite
lim
n
_
1
0
f
n
(x) dx,
vericando che `e un valore diverso da
_
1
0
f(x) dx.
Esercizio 20. Sia f : [0, ) R di classe C
1
, e
n
: [0, ) R, n =
1, 2, ...,

n
(x) :=
_
x
0
f(t) cos(nt) dt.
Provare che
n
0 uniformemente sullintervallo [0, b], per ogni b > 0.
[Suggerimento: integrare per parti.]
31
Esercizio 21. Sia f
n
: [0, 2] R, n = 1, 2, ... ,
f
n
(x) = (1 + x
n
)
1/n
.
(a) Calcolare il limite puntuale f(x) = lim
(n)
f
n
(x) per ogni x [0, 2].
(b) Provare che f
n
f uniformemente su [0, 2].
Esercizio 22. Sia b > 0, f
n
: [0, b] R, n = 1, 2, ... ,
f
n
(x) = nlog
_
1 +
x
n
_
.
(a) Calcolare il limite puntuale f della successione.
(b) Provare che f
n
f uniformemente su [0, b]. (Si pu`o farlo anche stu-
diando la serie delle derivate f

n
e usando il teorema di passaggio al limite
sotto il segno di derivata).
Esercizio 23. Sia f
n
: (a, b) R una successione che converge unifor-
memente alla funzione continua f sullintervallo (a, b) R. Sia {x
n
} una
successione di punti di (a, b) che converge ad un punto x
0
(a, b). Provare
che
lim
n
f
n
(x
n
) = f(x
0
).
Esercizio 24. Sia f
n
: R R, n = 1, 2, ... ,
f
n
(x) =
_

_
0 se x = 0,
n n
2
|x| se 0 < |x| <
1
n
,
0 se |x|
1
n
.
(a) Disegnare il graco di f
1
, f
2
, f
3
, f
4
.
(b) Calcolare il limite puntuale f(x) = lim
(n)
f
n
(x), per ogni x R.
(c) Stabilire per quali valori a, b R, con a < b, la successione converge
uniformemente sullintervallo [a, b].
(d) Calcolare
_
1
1
f
n
(x) dx.
Stabilire se la successione numerica {
_
1
1
f
n
} ha limite, e, in caso aermativo,
dire se `e vero che
lim
n
_
1
1
f
n
(x) dx =
_
1
1
f(x) dx.
(e) Provare che la serie

f
n
converge puntualmente in R.
32
(f) Stabilire per quali valori a, b R, con a < b, la serie converge totalmente
sullintervallo [a, b].
(g) Provare che sugli intervalli [a, b] in cui la serie non converge totalmente,
la serie non converge nemmeno uniformemente.
(h) Provare che la funzione somma non `e limitata.
Esercizio 25. Sia
a
0
= 1, a
1
= a
2
= 3, a
3
= a
4
= 3
2
,
a
5
= a
6
= 3
3
, a
7
= a
8
= 3
4
, a
9
= a
10
= 3
5
, . . .
Calcolare il raggio di convergenza e linsieme di convergenza della serie di
potenze

n=0
a
n
x
n
.
Lesercizio seguente `e lesempio classico di una funzione di classe C

che
non coincide con il suo sviluppo di Taylor: f(x) =

n=0
(f
(n)
(0)/n!) x
n
per
ogni x = 0.
Esercizio 26. Sia f : R R,
f(x) =
_
e
1/x
2
se x = 0,
0 se x = 0.
Provare che f `e di classe C

, mostrando per induzione che la derivata


n-esima `e della forma
f
(n)
(x) =
p
n
(x)
x
n
e
1/x
2
x = 0, f
(n)
(0) = 0,
per un certo polinomio p
n
(x) e un certo esponente
n
, ed `e continua.
33

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