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EGraFIA 2012

GRFICA DEL DISEO Tradicin e Innovaciones


17 al 19 de Octubre de 2012 UNIVERSIDAD NACIONAL DE LA PLATA

IV CONGRESO INTERNACIONAL DE EXPRESIN GRFICA EN INGENIERA, ARQUITECTURA Y CARRERAS AFINES


IX CONGRESO NACIONAL DE PROFESORES DE EXPRESIN GRFICA EN INGENIERA Y ARQUITECTURA
LA PLATA, ARGENTINA

EGraFIA 2012

SEDES

Facultad de Arquitectura y Urbanismo UNIVERSIDAD NACIONAL DE LA PLATA


INSTITUCIONES OFICIALES QUE ORGANIZAN Y AUSPICIAN

IV CONGRESO INTERNACIONAL DE EXPRESIN GRFICA EN INGENIERA, ARQUITECTURA Y CARRERAS AFINES


IX CONGRESO NACIONAL DE PROFESORES DE EXPRESIN GRFICA EN INGENIERA, ARQUITECTURA Y CARRERAS AFINES

EGraFIA 2012

IV CONGRESO INTERNACIONAL DE EXPRESIN GRFICA EN INGENIERA, ARQUITECTURA Y REAS AFINES EGraFIA 2012 La Plata, ARGENTINA
17 al 19 de Octubre de 2012

Versaci, Antonella - Cardaci, Alessio University of Enna - University of Bergamo Faculty of Architecture Engineering and M.S. - Department of Engineering Cittadella Universitaria, Enna Bassa, 94100 Enna: antonella.versaci@unikore.it Viale Marconi 5, 24044 Dalmine, Bergamo: alessio.cardaci@unibg.it Italy GRAPHICAL REPRESENTATION FOR THE RESTORATION OF IRREGULAR GEOMETRIC SHAPES: THE CASE STUDY OF PIAZZA REGINA MARGHERITA IN LEONFORTE
(Drawing - Architectural and Urban Restoration - Survey)

ABSTRACT
Nowadays, innovative survey technologies - such as laser scanning - are a valuable tool for the comprehension and the graphic expression of historical buildings, especially when they are not easily traceable to definite forms, as often happens for urban irregular squares. Historical geometries that have been designed according to ideal conditions but which are then built following the principle of adaptation to the morphology of the existing city or the terrain, accompanying its valleys and its undulations, and which are, even today, parts of the city not adequately known and/or thoroughly investigated. The representation of these realities remains inaccurate and approximate, both because of the survey's difficulties and of the natural human predisposition to regulate what (in reality) is highly irregular, in order to reduce it to simple and rigorous models. On the contrary to the "human" operator, the laser scanning methodology highlights what it detects without "rationally" interpreting data and by mechanically measuring, without preconceptions or hierarchical logical interpretations, everything that falls within the maximum instrumented range. The irregularity of the urban "empty" imposes different projection techniques to understand and return the actual geometry; each representation is a partial view, at times, not pleasant in graphics terms, but very useful and meaningful in its content. In particular, the control of the space shall obtained by doing cross-sections along the principal axes of the streets which can provide general information on the slopes but that lost detail when the buildings are seen in too foreshortened through orthographic projections. The latter appear to be partial if compared to the strings of individual buildings which allow, instead, to obtain much more detailed indications on the fronts. In addition, representations made by means of cylindrical projections allow you to appreciate the prospects of each building unit and place them in comparison with each other. This paper focuses on the case study of Piazza Regina Margherita in Enna, located in the Central th Sicily's province of Enna. Their location, size and characteristics were studied in the 17 century in order to meet a precise ratio mathematica belonging to the culture of the era. For centuries, hearth of the city life and architectural gem, today the square is no longer the focal point of the city and is plagued by an incessant traffic and subject to dramatic degradation. Through this example, this paper intends to propose a survey methodology for the survey and graphical restitution of irregular geometry based on the use of modern technology able to complete the difficult process of knowledge and understanding, essential to the elaboration of the conservation and valorization projects.

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IV CONGRESO INTERNACIONAL DE EXPRESIN GRFICA EN INGENIERA, ARQUITECTURA Y REAS AFINES EGraFIA 2012 La Plata, ARGENTINA
17 al 19 de Octubre de 2012

Versaci, Antonella - Cardaci, Alessio University of Enna - University of Bergamo Faculty of Architecture Engineering and M.S. - Department of Engineering Cittadella Universitaria, Enna Bassa, 94100 Enna: antonella.versaci@unikore.it Viale Marconi 5, 24044 Dalmine, Bergamo: alessio.cardaci@unibg.it Italy RAPPRESENTAZIONE GRAFICA PER IL RESTAURO DI GEOMETRIE IRREGOLARI: IL CASO STUDIO DI PIAZZA REGINA MARGHERITA A LEONFORTE
(Disegno e Rilievo - Restauro architettonico e urbano)

ABSTRACT
Le tecnologie innovative di rilevamento quali il laser scanning si rivelano nel nostro tempo uno strumento prezioso al fine della comprensione e della espressione grafica del costruito storico, in particolar modo quando esso non facilmente riconducibile a forme definite, come spesso accade per gli invasi urbani o le piazze irregolari. Geometrie storiche che sono state progettate secondo presupposti ideali ma che poi sono state realizzate seguendo il principio delladattamento alla morfologia della citt esistente o allandamento del terreno, accompagnando i suoi avvallamenti e le sue ondulazioni, e che costituiscono, ancora oggi, brani di citt non adeguatamente conosciuti e approfonditi. Le rappresentazioni di tali realt permangono inesatte e approssimate sia per la difficolt dellattivit di misura sia per la naturale predisposizione umana a disciplinare ci che nella realt fortemente irregolare, al fine di ricondurlo a modelli semplici e rigorosi. Contrariamente al rilevatore umano, il laser scanner permette di evidenziare ci che vede senza interpretare razionalmente il dato e misurando meccanicamente, senza preconcetti gerarchici o logiche interpretazioni, tutto ci che ricade allinterno della massima portata strumentale. Lirregolarit del vuoto urbano impone differenti tecniche di proiezione per comprendere e restituire la reale geometria; ogni rappresentazione una restituzione parziale, a volte, non gradevole dal punto di vista grafico ma particolarmente utile e significativa nei suoi contenuti. In particolar modo, il controllo dello spazio si opera mediante sezioni effettuate lungo gli assi principali delle vie che forniscono indicazioni generali sullandamento delle pendenze ma perdono di dettaglio quando gli edifici sono visti in modo troppo scorciato attraverso proiezioni ortografiche. Queste ultime risultano essere parziali rispetto alle corde dei singoli edifici che permettono, invece, di ottenere indicazioni molto pi dettagliate sui fronti. Inoltre, rappresentazioni operate per mezzo di proiezioni cilindriche consentono di apprezzare i prospetti di ogni unit edilizia e di porli a confronto gli uni con gli altri. Il presente lavoro si incentra sul caso studio della citt di Leonforte, soffermandosi in particolare sulla Piazza Regina Margherita a Leonforte, localit della Sicilia centrale in provincia di Enna, la cui ubicazione, dimensioni e caratteristiche furono studiate nel XVII secolo al fine di soddisfare una ben precisa ratio mathematica appartenente alla cultura del momento. Per secoli, centro della vita cittadina e vero gioiello architettonico, oggi la piazza non pi il punto nevralgico della citt ed afflitta da un traffico incessante e soggetta a drammatici fenomeni di degrado. Attraverso tale esempio, questo contributo intende proporre una metodologia di rilievo e restituzione di geometrie irregolari (nel caso specifico, di matrice storica, ma non solo) tramite lutilizzo e limpiego di tecnologie moderne capaci di completarne il difficile processo di conoscenza e comprensione al fine di poterne ipotizzare il necessario restauro e lauspicabile valorizzazione.

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1.- INTRODUZIONE La conservazione delle fabbriche architettoniche e degli insiemi urbani richiede uno specifico adeguamento delle metodologie e delle procedure di rilievo, con particolare riferimento alle fasi di lettura, analisi critica e restituzione, e, infine, alle modalit di espressione grafica. In effetti, il rilievo finalizzato al progetto di restauro del patrimonio costruito -non soltanto monumentale, ma anche il patrimonio minore o ordinario-, in virt della notevole variet dei sistemi edilizi, delle tecniche e dei materiali costruttivi, nonch delle condizioni di incertezza e complessit cui -per sua naturasoggetto, esige metodologie conoscitive e dispositivi di elevata sensibilit [1]. Strumenti, atti a controllare geometrie complesse, polimateriche e stratificate, confrontandosi, frequentemente, con l'assenza di allineamenti verticali e con superfici raramente piane, dando conto di inevitabili irregolarit e anomalie costitutive [2]. Soprattutto nel caso del restauro urbano, alle difficolt proprie del ri-levare spazialit non sempre ben delimitate e definite si sommano inevitabilmente quelle dettate dalla mutabilit o, meglio, dal susseguirsi di forme che riassumono strutture e tipi temporali diversi [3]. Gli edifici storici sono, infatti, in genere, caratterizzati da una concorrenza di stati, di caratteri tipologici, di concezioni estetiche, di modalit operative differenti; di fatti, eventi e situazioni che l'architetto per mezzo del rilievo chiamato a riconoscere, per poi rappresentare le architetture che li riassumono e incorporano, nella loro singolarit e nei loro valori di sedimentazione nel tempo. Il carattere etico dell'atto conservativo, oggi riscontrabile in un atteggiamento di attenzione e rispetto per il mantenimento del dato materiale, da cui attingere ispirazione per far fronte alle esigenze di una funzionalit rivolta alla tutela e alla sopravvivenza dell'oggetto architettonico [4], domanda, quindi, una comprensione approfondita di quest'ultimo e del contesto ambientale nel quale si colloca, fino al suo pi basilare elemento o modesto dettaglio. Ovvero, ai fini di una restituzione finalizzata al restauro di qualit, bisognerebbe saper integrare le necessit di una lettura corretta in senso metrico, geometrico e dimensionale con la raccolta attenta e cosciente di dati pi propriamente legati agli aspetti strutturali, tecnologici, costruttivi e percettivi. Ci, in un'ottica che vede, ormai, il rilievo quale elemento imprescindibile del progetto di

conoscenza: atto propedeutico ad ogni intervento di conservazione. Nel tempo, infatti, il senso e gli obiettivi alla base delle attivit di rilievo e restituzione grafica si sono evoluti. Il concetto stesso di rilievo si ampliato, allontanandosi via via dal semplice contemplare le operazioni del misurare e rappresentare un manufatto (di chiara matrice ottocentesca) per assumere, piuttosto, il valore di una prassi capace di penetrare anche l'essenza di realt di arduo intendimento [5]. Mentre, in passato, il rilievo per la conservazione si limitava alla comprensione degli elementi costitutivi e qualificanti del manufatto, la letteratura pi recente in materia [6; 7] ha mostrato come esso sia ormai diretto verso la completa consapevolezza della fabbrica, vista nella sua globalit e nella sua complessiva articolazione alla scala urbana [8]. Troppo spesso, per, nella realt comune, la gran parte dei rilievi architettonici sono -diversamente da quanto dovrebberoesclusivamente delle restituzioni di modelli ideali che, piuttosto che riportare l'effettivo stato di fatto, operano una sorta di riduzione grafica; una regolarizzazione delle geometrie, da cui consegue la perdita dei caratteri significanti. Appare evidente, invece, la necessit di definire modelli rappresentativi della realt urbana storicizzata, in quanto risultato del processo storico di formazione e trasformazione. Espressioni grafiche in grado di garantire non soltanto una precisa e oggettiva conoscenza dell'opera e una sua rapida traduzione/sovrapposizione al disegno geometrico [9] ma anche di concorrere alla definizione delle strategie progettuali complessive del restauro urbano e di puntuale dimensionamento delle operazioni da compiere in relazione al quadro patologico e al progetto d'intervento su ogni singolo edificio. A tal fine, un aiuto sostanziale fornito dalle nuove tecniche di rilievo automatico -quali il laser scanning-, in grado di fornire proiezioni ortografiche ad alta risoluzione e sezioni (alla tolleranza nominale per le rappresentazioni vettoriali della scala 1:50, comunemente impiegate nel progetto di restauro) necessarie alla restituzione di planimetrie, piante e prospetti. Lacquisizione dei dati tridimensionali e la loro registrazione allinterno di un unico sistema di riferimento comune non completa, per, il progetto di restituzione. La tecnologia ha messo, infatti, a disposizione degli operatori, nuove opportunit di cui diventa

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imperativo avvalersi, senza per mai considerarle limitative dellapporto umano. Se grazie all'utilizzo di sistemi automatici di misura , ormai, possibile ottenere in tempi ridotti e con elevate precisioni, una quantit di dati sino a pochi anni fa impensabile, sempre bene ricordare che una macchina non potr mai (o forse non ancora) sostituirsi alla figura dellarchitetto, poich incapace di cogliere, in assoluta autonomia, la geometria dei manufatti edilizi e interpretare quell'idea di spazio sottesa all'archetipo progettuale e che richiede, per essere pienamente compresa, una sensibilit e una conoscenza dellarchitettura che non le sono proprie. L'interpretazione dellenorme mole di informazioni generata dalla macchina non pu, pertanto, prescindere dall'attivit cosciente e consapevole dellarchitetto, in particolare per ci che concerne il rilievo materico, stratigrafico e dei degradi. Tali dati sono per di grande utilit nell'attuazione di forme di rappresentazione della realt costruttiva e patologica, di sicura e valida efficacia, in un connubio che integra l'innovazione del digital image processing alle tecniche di disegno tradizionale. Su questi presupposti, stata basata la sperimentazione condotta nella citt di Leonforte e che ha interessato la piazza Margherita, centro medio proporzionale del sistema urbano delle tre piazze storiche. Per secoli, fulcro della vita cittadina e vero gioiello architettonico, oggi la piazza non pi il punto nevralgico della citt ed afflitta da un traffico incessante e da drammatici fenomeni di degrado dettati dallincuria, dall'assenza di manutenzione e dall'azione dell'uomo. 2.- Il DISEGNO DI LEONFORTE E LA GEOMETRIA DELLA PIAZZA MARGHERITA Leonforte, piccolo centro tra le montagne degli Erei situato nel cuore della Sicilia, lega la sua storia alla figura di Nicol Placido Branciforti e alla concessione della licentia populandi da esso ottenuta, ossia il permesso di edificazione di un nuovo borgo, quale ringraziamento del sovrano per i servigi resi alla corona. Sino agli inizi del XVII sec., Leonforte era un piccolo villaggio agricolo costituito da poche case coloniche sparse [10]. La costruzione del nuovo centro inizi nella prima met del 600 con ledificazione -a carico del principe- di 500 case, un palazzo, diverse chiese, mulini e magazzini: la citt si chiam Leonforte in omaggio al blasone della casata (un leone rampante che regge lo stendardo) [11].

La citt di Leonforte e i Monti Erei

La forma urbana (citt storica e sviluppo urbanistico)

La Via del Cassero e il Sistema delle Piazze

Disegno della Piazza del Mercato (inizio sec. XIX)

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Un primo nucleo, ancora oggi chiaramente riconoscibile nel quartiere collinare vicino alla Gran Fonte, fu inizialmente costruito, senza un piano definito, intorno alle costruzioni preesistenti. La necessit di riconoscere nel borgo la citt del principe, titolo concesso ai Branciforti nel 1622, port al disegno della citt come una capitale, ma in una scala in miniatura, impostando il suo progetto urbano lungo un asse regolare sul quale organizzare, nel rispetto di regole matematiche e geometriche che rispondessero ai criteri rinascimentali della citt ideale, un tessuto urbano a maglia ortogonale [12]. Alla grande via era connesso un sistema di tre grandi piazze e il paese era cinto da mura che limitavano ledificato (realizzate per proteggere il paese dalla peste del 1924). La Piazza Soprana, epicentro del potere dei Branciforti e delimitata dal palazzo del principe, dalla chiesa di S. Antonio (impiegata come cappella palatina era collegata al palazzo per mezzo di un passaggio sopraelevato), dalle scuderie e altre abitazioni di famiglie nobili, aveva la forma di un rettango il cui rapporto dei lati era impostato su proporzioni armoniche. La Piazza Sottana, agor per la cittadinanza, era limitata dalla porta di San Filippo allentrata nord (demolita nel 1877) e vi prospettavano chiese e conventi, come pure fondaci, botteghe, magazzini, stalle e un grande parco-giardino. Il successivo ampliamento tardo settecentesco su di una nuova direttrice continua allantica via del Cassero, ma ruotata rispetto ad esso di circa 30, ne ha profondamento modificato la struttura, rendendo oggi poco riconoscibile il disegno dellantico slargo se non per la sua grande dimensione [13]. Il sistema delle piazze si completava con la circolare piazza del Mercato, oggi Piazza Margherita e volutamente ispirata alla Piazza dei Quattro Canti a Palermo (inaugurata nel 1625 dallo stesso Nicol Placido Branciforti, allora pretore della citt) che divideva in due la via del Cassero in ragione della sua proporzione aurea. Per la sua realizzazione, si rese necessario spianare la collina e cos ricavare un grande spiazzo dove trovarono collocazione quattro edifici (originariamente a una sola elevazione e privi di ornamenti architettonici), sede di 16 botteghe [14]. Nel 1741, il principe Ercole Branciforti volle arricchire la piazza ristrutturandola: ogni quarto di cerchio prevedeva la presenza di una fontana, di balconi e di uno scudo blasonato dei Branciforti; sulle botteghe furono

La Piazza Margherita Mappa Catastale (1929)

La Piazza Margherita (sec. XX e oggi)

Planimetria Piazza Margerita- (Laser Scanning)

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Immagine 2.5D realizzata a partire dal centro della piazza

innalzate delle abitazioni e al centro, quale quinta scenografica, una fontana monumentale, purtroppo distrutta nel tardo 800. La lettura della citt ideale, seppur bene evidente alla scala urbanistica, non percepibile a scala di dettaglio. La difficolt intervenute, molto probabilmente, in fase costruttiva per trasformare i precisi disegni (sulla carta) in edifici e architetture reali, in un contesto collinare quale quello del territorio di Leonforte, ha reso impure le geometrie e imprecisi i rapporti dimensionali. La stessa piazza Margherita non riconducibile a una circonferenza, ma da essa si discosta con evidenza: le curvature sono adattate su poligonali irregolari a quattro lati (in numero pari alle botteghe) e differenti per ogni quarto, sia per lunghezza degli spigoli sia per la loro direzione. Data la sua complessit, ai fini di una migliore comprensione della geometria e della stratificazione di tale territorio antropizzato, stato deciso di portare avanti una campagna di rilievo attraverso lutilizzo (non esclusivo ma integrato) di moderne tecnologie.

3.- DAL RILIEVO AUTOMATICO ALLA RESTITUZIONE GEOMETRICA, MATERICA E DEL DEGRADO A tal fine, stata definita una proposta operativa, basata sui principi del restauro urbano, inteso quale progetto unitario, non sommatoria ma sintesi sapiente di fasi diverse ma utilmente concatenate, che vanno dallacquisizione di conoscenze alle restituzioni fedeli e oggettive, alle analisi materiche fino alle proposte progettuali, anche mediate da simulazioni grafiche e trattamento delle immagini, tradizionali e/o non convenzionali. Tutto ci, impostando un processo analitico e progettuale, che vede nella pianificazione, nel continuo dialogo tra le varie componenti del progetto e nella verifica di diagnosi e interventi, i suoi fondamenti e che si basa su uninvestigazione che trova inizio nella conoscenza storico/critica per poi confrontarsi con la consistenza materica delle fabbriche. Partendo da documenti e disegni esistenti, opportunamente rivisti e rielaborati, e da un esame critico dello stato di fatto, sono state ripercorse tutte le fasi salienti del

Proiezione ortografica su un piano normale all antica via del Cassero - (Laser Scanning)

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progetto di rilievo e quindi di restauro. Allanalisi visiva dei manufatti architettonici, ha fatto seguito il rilievo laser scanning dopo una adeguata pianificazione nella quale stata scelta la collocazione dei target delle reti di appoggio, definiti i passi di scansione e la risoluzione delle battute, identificato il corretto posizionamento delle stazioni. La geometria radiale del sito ha suggerito di prevedere uno schema di rilievo con una stazione al centro della piazza (considerata come scansione fissa) su cui allineare le altre di dettaglio dei fronti degli edifici. In particolare, al fine di ottenere una nuvola densa e omogenea, sono state eseguite 21 scansioni, la centrale per la

registrazione totale, 3 relative ad ogni quarto della piazza, e 2 per ogni ramo della via in prossimit della piazza. Lelaborazione dei dati stata finalizzata alla sola realizzazione di un modello discontinuo a punti dal quale ricavare profili, sezioni e viste ortografiche. Il rilievo automatico stato integrato con metodi di lacquisizione diretta, in particolare per gli elementi di dettaglio. Unattenzione speciale stata dedicata al rilievo dei particolari costruttivi e decorativi, e degli oggetti associati erratici, al rilievo delle murature, del quadro fessurativo, dellumidit e del degrado dei materiali. La restituzione grafica informatizzata dei dati metrici stata condotta con tecniche

Rilievo geometrico, materico dei degradi e del progetto di intervento sui fronti della Via del Cassero

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tradizionali di ridisegno delle proiezioni ortografiche al fine di un maggior controllo delle operazioni da parte del rilevatore ed evitare cos, errori di interpretazione del rilievo automatico e non intelligente (Rinaudo, 2007). Sono stati quindi prodotti elaborati grafici bidimensionali in scala 1:50 (piante, sezioni e prospetti) necessari al progetto di restauro. Anche la realizzazione di modelli 3D stata condotta con una procedura manuale, identificando nella nuvola, da parte dalloperatore, i punti significativi per la costruzione del modello, effettuata in CAD. Tale procedura certamente pi lunga e porta alla creazione di un modello semplificato, in cui, per, le approssimazioni sono operate non dalla macchina ma dalla sensibilit e dallinterpretazione del restitutore. Tali elaborati sono stati quindi individuati come il necessario supporto di base sul quale sviluppare ogni valutazione sulla situazione statica e di degrado degli edifici, e successivamente formulare le ipotesi di restauro conservativo, riqualificazione, rifunzionalizzazione, riuso e valorizzazione. In particolare, la produzione dal modello CAD di rendering fotorealistici, animazioni, viste tridimensionali e simulazioni di navigazione 3D, oltre a generare interattivit, si posta l'obiettivo di favorire la lettura d'insieme degli organismi architettonici, la comprensione delle loro caratteristiche di posizione, forma e geometria, nonch di pervenire ad una visione complessiva degli interventi previsti (piano del colore e del decoro urbano). CONCLUSIONI Luso delle moderne tecnologie di scansione automatica permette, oggi, di velocizzare le operazioni di misura dellarchitettura, semplificare le fasi di restituzione e favorire nuove forme di espressione grafica, di grande utilit per il progetto di conservazione. La facilit di utilizzo degli strumenti e la standardizzazione delle procedure, sempre pi meccanizzate e gestite dalla macchina e dal software, aprono opportunit dimpiego di tali strumentazioni anche a operatori e professionisti, molte volte estranei al mondo dellarchitettura. La macchina non pu, per, sostituirsi al rilevatore come il semplice operatore non pu sostituirsi allarchitetto. Il potenziale delle moderne tecnologie deve essere sempre controllato e gestito dalloperatore attento e conoscitore dellarchitettura, anche a rischio di un maggior impegno e di tempi lavorativi pi estesi preferendo un approccio semi-manuale delle fasi di rilievo al fine di un maggior controllo e di ampliate possibilit di intervento.

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI [1] CAMPANELLA C. (2004). ll rilievo degli edifici: tecniche di restituzione grafica per il progetto di intervento. Milano: II Sole 24 ore. [2] ROCCHI P. (2001). Indagini preliminari e diagnostica. Rilievo. In ZEVI L. (ed.). Il manuale del restauro architettonico. Roma: Mancosu editore. [3] RANELLUCCI S. (2003). Il restauro urbano. Teoria e prassi. Torino: UTET. [4] PESENTI S. (2002). ed. Il progetto di conservazione: linee metodologiche per le analisi preliminari, l'intervento, il controllo di efficacia. Firenze: Alinea. [5] DI PAOLA, F. (2007). Rilevare tracce di storia. Un protocollo operativo per la conoscenza di un bene architettonico. In: Quinto Forum Internazionale di Studi "Le vie dei Mercanti". [6] CARBONARA, G. (1990). Restauro dei monumenti. Guida agli elaborati grafici. Napoli: Liguori. [7] DOCCI M., MAESTRI D. (1993). Storia del rilevamento architettonico e urbano. Bari: Edizioni Laterza. [8] CUNDARI, C., CARNEVALI L. (2000, ed .). Il rilievo dei beni architettonici per la conservazione. Roma: Kappa. [9] MIGLIARI, R. (2004). Disegno come modello: riflessioni sul disegno nell'era informatica. Roma: Kappa. [10] AMICO V. (1885). Dizionario topografico della Sicilia. Palermo: Tipografia Morvillo. [11] ATTANASIO F. (1979). Lurbanistica di Leonforte nella politica di N. Placido Branciforti suo fondatore (Tesi di Laurea). Palermo: Universit degli Studi di Palermo. [12] LI DESTRI M. (2008). I luoghi dei Branciforti: un progetto di turismo culturale (Tesi di Laurea). Catania: Universit degli Studi di Catania. [13] BUSCEMI F. (1984). Leonforte nelle storie delle sue piazze. Caltanissetta: Lussografica. [14] GIUFFRE M. (1979). Citt nuove in Sicilia. XV-XIX secolo. Palermo: Vittorietti. [15] RINAUDO F. (2007). Principi di funzionamento e tecniche di acquisizione. In SACERDOTE F., TUCCI G. (ed.). Sistemi a scansione per l'architettura e il territorio. Firenze: Alinea.

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