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Dottorando: Loiudice Pasquale Griglia Critica Architettura dellistante premessa La griglia critica costituisce uno strumento, un insieme di modalit,

attraverso cui organizzare un discorso sullarchitettura, nellintento di ordinare una sequenza logico-interpretativa di nodi concettuali. Indaga i contenuti della disciplina dallinterno, in unidea di ordine, inteso come sistema utile a prevedere landamento dei fenomeni1 . Opera una scelta di campo nel momento in cui individua il linguaggio come luogo operativo del progetto e dellarchitettura, che sostanzialmente forma e organizzazione dello spazio. Limpianto critico si configura come strutturalmente indefinito: figura come processo in atto, progetto teorico nel tempo, opera per restituzione teorica ed informa il progetto2. Costruisce la sua struttura a partire dal presupposto per cui larchitettura il luogo del conflitto permanente(F. Purini) e abbandonando lapproccio dicotomico, sposta la riflessione negli ambiti di relazione: individua lessenza del suo operare per restituzione teorica nel continuum tematico, nel continuo rigenerarsi dei suoi contenuti tematici. dallinterno: tempo e linguaggio unoperazione di riduzione/discretizzazione, consente di individuare i due estremi allinterno dei quali loperare architettonico si colloca. Due modelli: Il modello dellautonomia, denotativo, del piano dei segni primari3. Un modello senza paesaggio. Il modello delleteronomia, connotativo, descritto dallo scarto tra il piano dei segni primari e quello della loro connotazione in sintagmi complessi. Larchitettura si identifica come linterno in cui i due modelli convivono in un processo dinamico chiamato senso4. Loggetto architettonico si contraddistingue quindi, come nucleo di connessione tra i due modelli descritti, e stabilisce volta per volta distanze diverse, producendo paesaggi differenti. Prende forma cos uno spazio del linguaggio in cui, da una parte larchitettura si identifica in se stessa e dallaltro manifesta uno spazio di forme ed elementi che vivono in una condizione di indeterminatezza, costantemente in trasformazione. Il continuum generato da tale rapporto il luogo della traduzione5, senza la quale il linguaggio non esisterebbe: il movimento generato nel continuum si distingue come sezione mobile della durata e informa larchitettura e il linguaggio attraverso cui essa si esprime. La sequenza analitica enunciata focalizza il problema della durata e del linguaggio come fattori interdipendenti, operanti in termini di distanza, per cui la crisi del linguaggio e larticolarit del segno appare regolata dal tempo e nel tempo. Il progetto, visto come sistema di scelte, cesura, interruzione, generatore di ambiti di relazione nella continuit dialettica tra realt e interpretazione: il progetto non chiamato a risolvere problemi, quanto a crearli; stabilisce con la realt stessa una dialettica tra linterpretazione delle condizioni esistenti e la messa in atto di scelte che vanno oltre, e a volte contestano, queste stesse condizioni (F. Purini).
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Umberto Eco, La struttura assente-introduzione alla ricerca semiologica, Bompiani, Milano 1968. Ibidem. La restituzione teorica costituisce informazione. Linformazione qui intesa come la misura di una possibilit di scelte nella selezione di un messaggio. La teoria informa larchitettura, in altri termini, informazione: un valore di equiprobabilit tra molti elementi combinabili, valore che tanto pi grande quante pi scelte sono possibili. Quando linformazione della fonte diminuisce, la possibilit di trasmettere messaggi aumenta.
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Cfr., Guglielmo Thomas DAgiout, Prolegomoni per unepistemologia dellarchitettura, fonte CXC sito web italiano per la filosofia.
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Umberto Eco, La struttura assente-introduzione alla ricerca semiologica, Bompiani, Milano 1968.

Cfr. D. Jervolino, Hermneutique et traduction. Lautre, ltranger, lhte, in Archives de Philosophie, (LXIII) 2000, pp. 79-93; Id., Ermeneutica e traduzione. Laltro, lo straniero, lospite, in Ermeneutica, Fenomenologia, Storia, a cura di G. Cacciatore, P. Colonnello, D. Jervolino, Liguori, Napoli 2001, pp.291-306. La traduzione non richiede soltanto un lavoro intellettuale, teorico e pratico, ma pone anche il problema etico in quanto atteggiamento dellospitalit linguistica, che si oppone alla tendenza ad impadronirsi dellaltro, costituisce il modello di altre forme di disponibilit, di accoglienza dellestraneo.

istante: anamnesi del linguaggio e temporalit negata La riflessione sul linguaggio architettonico contemporaneo porta a descrivere uno stato dello stesso come costantemente indeterminato. La condizione di indeterminatezza6 assunta come imprevedibilit, apertura e dispiegamento delle potenzialit comunicative. Allinterno del continuum il linguaggio si propone come anamnestetico, in cui lirragiungibilit dellaccadere si solidifica in un istante: listante rappresenta una sessione immobile del movimento, portatore di forze che predispongono tanto la permanenza, quanto il progresso. Il progetto si configura come un istante, accetta lassenza di una suddivisione metronomica in quanto per definizione non dura, unuscita drastica e brusca dal divenire e dalla dicotomia del tempo; un progetto senza durata; lunica forma temporale che assimila quella dellistante, del momento temporale del cominciamento, cos come una volont, per produrre unazione, ha bisogno dellistante della decisione. lo spazio ontologico Quella che si delinea unarchitettura sintagmatica, una forma di architettura che appartiene al piano associativo del sintagma7, dove larticolarit del segno in rapporto ai suoi vicini (attuali e nel tempo); utilizza un linguaggio anamnestetico in cui il senso delloggetto architettonico si identifica sola mente come forma di occupazione dello spazio. In tal senso si vuole negare allo spazio qualsiasi forma di allusivit: lo spazio diventa il dispositivo attraverso cui occupare e costruire, muove allinterno della sua stessa origine e stabilisce una tension e con la porzione di spazio occupata. Limmagine che si genera quella di sistemi architettonici in cui si registrano due permanenze: quella dello spazio occupato e quella di una sua istantanea strutturazione. Questo tipo di modalit si riconosce nella formulazione di un vocabolario linguistico specificatamente spaziale, un vocabolario basato non sulla funzione attribuibile a detti spazi ma ad un loro semplice manifestarsi, ad un loro cominciamento, unontologia dello spazio. il senso spaziale rintracciabile nel vuoto verticale della Casa del Girasole in via Bruno Buozzi a Roma di Luigi Moretti, nella leggera curvatura dellimpianto di villa Oro a Posillipo di Luigi Cosenza, nelle spazialit verticali delledificio ponte di Maurizio Sacripanti per il museo Parisi Valle a Maccagno , nel sovrapporsi di spazi della scuola superiore di musica di Lisbona di Joo Lus Carrilho da Graa. unarchitettura dellistante, testimone di una nuova temporalit del progetto, di una sua inversione, che lo colloca nella prefigurazione del tempo di un sogno condiviso, il sogno di unarchitettura istantanea.

Lindeterminatezza e sinonimo di vaghezza secondo Karl Bulher. Parla di indeterminatezza semantica e la sua gestione rientra nellambito delle operazioni volte al conferimento di senso, norma e non eccezione allinterno delle lingue storico-naturali. Nellanalisi che Bulher propone del linguaggio, tutta focalizzata sulle relative funzioni, la vaghezza occupa un posto di primo piano, proprio perch legata alle dinamiche situazionali, dialogiche, pragmatiche a cui tali funzioni-espressiva, segnaletica, descrittivaappaiono riconducibili. 7 Roland Barthes, Saggi critici, Einaudi editore, Torino 1966, pp. 239-244.

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