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PARADOSSI EDUCATIVI
T
GIUSEPPE PBEZZOLINI
PARADOSSI EDUCATIVI
5 (^^
ROxMA
La Voce
Propriet Riservata
Eoma,
19iii.
Dedico a
te.
caro
Lombardo-Radice, questa
fatto sospettare
raccolta, perch
mi hai
tu che
LA COLTURA POPOLARE.
Esiste una
esista.
si
scopre
sono
talora,
uua
una confusione,
o,
corpi diversi
A prima vista^ del resto, si direbbe davvero che una coltura popolare non pu esistere. Perche dovrebbero esistere varie colture ? La coltura
la stessa
per
tutti,
come
la scienza
La
vi
nello
stesso modo.
Xon
per
il
signore,
come
pu essere una coltura socialista e una repubblicana, una scienza cattolica ed una provi
non
testante.
hanno
bisogno di grandi riforme. Le Universit popolari in quanto popolari non sono state
un fallimento
in Francia ed in Italia?
Quando
il
pubblico che
ne frequenta le conferenze e i corsi non puramente utilitari e tecnici in generale di piccola borghesia. Son cose note a tutti i
fautori delle Universit
si
corsi e
prolungandone l'efficacia mediante libri, il cui tipo stato magnificamente indovinato dalla Federazione delle Biblioteche Popolari e dalla
Universit popolare di Milano: la Collana Rossa,
Ma in questo senso credo che ci sarebbe da andare pi avanti portando la critica pi addentro al concetto stesso di coltura e di popolo.
Si arriverebbe probabilmente a spiegarci
il
suc-
si
po-
che gi tanto hanno fatto per l'elevazione intellettuale del popolo italiano.
terosi
Le Universit Popolari.
Il
soffrivano le
so-
la
disorganicit
degli
insegnamenti e la loro superficialit. Si inviuna conferenza su il popolo ad ascoltare l'arte etrusca, una sul telaio da filare, una sulla poesia decadente, una su Carlo YIII in Firenze,
tava
e si
mozziconi
di
di colore e sa-
pore differentissimi potessero essergli utili, soddisfarlo, generar nella sua mente qualche cosa
che non fosse la confusione. Il popolo da prima frequent queste conferenze, poi dirad e fin per andarsene. La famosa Universit popolare non fece pi concorrenza alla bettola. Vennero
viceversa
i
piccoli
borghesi per
quali
corte
erano un diletto e uno svago. La coltura, il sapere non erano il fine di quelle persone. Le conferenze andavano a prender posto in colture rudimentali ma gi formate, si stendevano come
pellicole sopra rozzi nuclei di convinzioni e di
questo difetto
generale e non
ovviare,
voglio
si
tentato di
corsi di lezioni,
deve
seguire la
ben fatti, riassuntivi del corso. Ecco la Collana Rossa e la sua ragione di essere. Ecco che accanto all'Universit popolare si sente necessaria la presenza di una
Biblioteca popolare.
Il
10
il
La
conferenza
ma
Benissimo.
esterni.
Ma
siamo sempre
nei
rimedi
la
La
disorganizzazione resta,
pi
o
mentre
campi pi o meno ampi quello che importa che il suo materiale sia armonicamente tenuto insieme, che le sue parti rispondano ritmicamente, che si abbia in esse un disegno. Dobbiamo
dire la parola? Occorre che la coltura sia
sofica per essere coltura
filo-
Un
noti,
erudito,
per
quanti
siano
fatti
lui
non
colto.
Un
tissime cose,
centralo,
ma
un pensiero
Noi potremmo conoformiche e quanti quante esempio, scere, per formicai ci sono sul globo terrestre; che numero immenso di " fatti conosceremmo! Eppure che cosa varrebbe? Non avrebbero nessun significato e i fatti nuovi che apprenderemmo non si disporrebbero con essi in un ordine. Non si gridi all'esempio vano, perch quanti scienziati ed eruditi non sanno altro che un grandissimo numero di questi f;itti. < (|u;iiite menti ili uomo
un uomo
11
Dunque: necessit
necessiti stata cgs
di
una
filosofia.
questa
rinnovamento organico delle Universitfi ponell'ultimo Congresso di Firenze, che essi propugnano infatti una restaurazione integrale deirinseguamento popolare, a
del
polari, vittoriosi
di
positivismo.
lo
scopo che propongono? Ossia, essa veramente capace di dare una organicit di pensiero ad un movimento di coltura popolare? Vorremmo esaminarlo, se ci sar possibile, in un altro scritto. Per ora fermiamoci ad altri caratteri che ha
la
questa
filosofia migliore
per
si
quali
ci
potranno
intrapresa.
La coltura non
Se
la coltura
riassunto.
organicit,
se la coltura
totalit,
ma
totalit
che basta a se stessa, evidente che in generale il carattere dell'insegnamento popolare stato sbagliato, e ci non soltanto nelle Universit popolari,
ma
anche
in moltissime scuole
Qual'
il
si
impartisce quasi sempre nelle Universit popolari e in quasi tutte le scuole? Quello del rias-
12
sunto e del frammento. Si prende il nostro sapere, il sapere delle classi superiori e degli
scienziati, lo si sterilisce in trattatelli, in sunti,
compresse di sapere, in formule astratte, in date ed in cronologie, e si pretende che questo seccume venga ingerito e digerito dalla mente del bimbo e del popolo. Oppure si
in scatole
taglia
una
scienza
pii
reconte,
per
giungere
alla
quale
trasporta
ignaro dei
Nel
primo caso
l'antipatia
sia
la
scienza
cosa
vana ed
di
conoscere
capaciti^
per di
tutti
farne
quindi la
i
sono portati
invece dis-
che bisognava anche esaminare por vedere se non producova esso degli
sodare e seminare;
alberi suoi. In questo senso nulla di
meno
po-
popolari,
nulla di pi
le abitudini, le
consuetudini, la
A me
prosa che
la
13
italiani
dove credevano di portare la " civilt e dove spesso hanno dovuto imparare la " civilt dagli arabi. I famosi pozzi tanto derisi dai quali si tirava su rac<|ua con lo secchie, invece che con sistemi moderni meccanici, ebbene, le nostre Commissioni agricole li hanno dovuti riconoi
scere
di
come il migliore e pi economico sistema prendere acqua. La coltura a palme, l'uso parco delle acque, l'avvicendamento di certe
piante, tutto
si
che l'agricoltore italiano che vi si recher avr ben poco da insegnare all'arabo, e moltissimo da imparare da lui.
Cos molti insegnanti e
verso
conferenzieii
"
delle
discesi
popolo come se andassero dai barbari, credendo che il popolo fosse sprovvisto assolu^
tamente
di
nna sua
il
civilt, di
una sua
"
coltura
che questa situazione del loro spirito non era fattii per inspirare la maggior simpatia, essi si sono trovati spesso davanti ad una coltura e ad una mentalit che si aspetEd, a parte
fatto
ori-
frammentaria
di un'altra coltura.
Si insegnato al popolo
al
popolo importava,
ma
quello
classi
14
colte e ricche
si
pi raffinate che
ha saputo creare
le
la
sue scienze:
ma
non
pensato di
doman-
dare al popolo che cosa volesse. Si creduto che il popolo non sapesse rispondere.
tale
Quando ripenso a questo errore fondamenmi ricordo sempre della favola di Bertoldo.
immortale,
quel
Bertoldo.
Libro
Bertoldino
massa
degli italiani, che non il pi celebre dei pi celebri poeti, libro per che la nostra borghesia ignora ed ha sempre trattato con disprezzo
un'edizione
de-
dovuto asp'^ttare l'anno scorso, ed uscita ma per bambini !). Ebbene nel Bertoldo si insegna che l'arguto contadino portato a corte languiva e stava male di stomaco. I medici gli
davano
chiedeva
quelli,
medicine
la
manicaretti.
Invano
egli
toldo per
cos si
purghe e piattini delicati. Cos mor Bernon poter mangiar rape e fagioli e secca il popolo per non poter avere
rozzo,
ma
al-
meno
nutriente per
il
11
Sento qui qualcuno che mi domanda: ma che cosa vuole il popolo? Ce lo sa dire lei?
lo
Mi dispiace che mi manchi lo spazio per potermi spiegare convenientemente, ma spero di tornare su Taroromento. TI popolo si distingue dalla classe che in generale insegna nelle Universit popolari, perch lavora. Intendo lavora manualmente. Il centro della sua vita il lavoro. Il lavoro gli d da mangiare. Il lavoro gli d l'orario della giornata. Il lavoro gli d il suo
domicilio. Il lavoro
gli
d la compagnia.
(che
si
Il
lavoro la
lavoro.
sua preoccupazione
i
non
gli
manchil. Tutti
suoi
pensieri
rivolgono al
specializza.
Ogni operaio fa una piccola cosa. Mensua bottega, l'artigiano partecipava alle vicende della materia prima, che tra mano gli si trasformava completamente, per esempio, da cuoio in scarpa, oggi un operaio cuce, un altro fa i buchi, un terzo ripulisce e d la cera, un quarto taglia i pezzi. Xon c' pi un calzolaio che faccia la scarpa intiera e la venda al suo vicino di casa. L'operaio non partecipa al ritmo del mondo. Di qui la sua estrema facilit a diventare elemento di rivolta sociale. l'abbandono in cui viene lasciato che si ripercuote nella facilit con cui sciopera, nella sua solidariet con il vicino di officina e nella sua ostilit verso il padrone e la societ.
noto.
La sua
16
partono da quel suo mondo economico. I miti pi antichi che l'uomo abbia creato apparten-
gono
gono.
al lavoro dei
Il
campi.
dovrebbero nascere nuovi miti e nuove scienze. Le Universit popolari dovrebbe pardi oggi
tire dal
scuole dovrebbero essere legate e immedesimate con gli organismi economici locali. Se gli Istituti tecnici dovrebbero essere uniti alle Banche e alle Industrie, le Universit pole
come
Camere
ri-
Lavoro.
E
la
condurre
il
coscienza operaia
pace con
in cui vive, facendo vibrare in esso onde dol lavoro mondiale che sono necessarie perch ogni singolo lavoratore compia
tutte le
mondo
la
resse e di calore, e
che
il
lavoro.
Bisogna partire non dalle altezze nostre per scendere al popolo. Bisogna partire dalle altezze del popolo, dalla sua morale, dai suoi miti, dalla sua filosofia, dai suoi interessi umani, per raggiungere altre altezze.
Quando
nit si
17
si guarda bene la storia dell'umavede che non esistono selvaggi, cio popoli senza civilt esistono popoli la cui civilt non si sviluppata interamente. E si vede che tentare di applicare ad essi la nostra civilt
:
gi sviluppata, costringerli alla morte. I popoli cos detti selvaggi sono uccisi dalla nostra
civilt.
lo stesso al popolo.
(1914).
zione.
non so se questa prospettiva seduca l'onorevole attuale ministro della Pubblica Istruzione
Io
od alcuno dei cinqueceatotto papabili e segretamente candidati ad un ministero qualsiasi. So di certo che la sarebbe una gran bella cosa, un'azione di buon senso e di logica e porterebbe infallantemente i suoi effetti benefici.
Io dico che l'esame, mentre non prova nulla per la valentia dell'alunno, una tale offesa
ai professori,
geriscano
infelici
ohe non capisco come se la dipurtroppo lo capisco se penso alle condizioni in cui sono i professoi'i, tra
;
hi
19
ingollare e
la
fi-
nestra del
medesimo da
saltare.
Saltare dove?
prete, che
Vn
profossore su por gi
come un
che faccia il facchino o diventi pastore protestante, o prenda una moglie ricca quando non ha lui beni di fortuna perch la Chiesa l'ha roso incapace a
sf vuol lasciar la tonaca bisogna
:
qualsiasi funzione.
che in generale hanno gi moglie e figlioli e il loro caso desterebbe meno scandalo e quindi
meno
interesse romantico.
Che r esame non provi quasi nulla tutti quelli che ne han fatto o fatto fare, lo sanno. Non prova KuUa scritto, perch ci sono mille mezzi per arraffare il tema in qualche modo o farsi aiutare dal compagno. Non prova nulla
nella sua brevit orale, perch
si
tratta di rim-
pinzarsi di materia a
memoria
tuna o la sfortuna che decide, o la bonaiiet la malignit del professore che pone una dodifficile, senza contare i casi manda facile
-di
il
fatto
Ma
Come
?
tutto questo
poco
di fronte al brevetto
un maestro che
i
stato
tutto l'anno
contatto con
suoi allievi,
non sa
meritano
passare a
20
condur con s per una strada pi difficile ? E quello che non ha saputo dire con un contatto
di tutto l'anno,
mezz'ora
L'esame
dice
un brevetto
incapacit
di
L'esame si d una garanzia a l'alunno che il professore non lo respinga per antipatia. Buggere Come se un professore che non vuole passare un alunno non sapesse benissimo da che parte rifarsi per dargli uno sgambetto come se un professore che vuole passare un alunno a tutti i costi non sapesse trovare il buco por farlo sgattaiolare fuori E dire che queste cose si danno ad intendere ai buoni e creduli genitori, 1 quali, evidentemente, o non sono mai stati a scuola. si sono dimenticati di tutto il maneggio tra comico e tragico che avveniva fra loro
sospetto gettato sul professore.
professori.
Con
fessori.
il
con
che
l'av-
altro
un
di
e quanti profes-
vedono unicamente
!
ridotti al
compito
quanti allievi considerano il loro professore come un apostolo da schivare e come L'esame un gendarme da menar per il naso
poliziotto
e
!
come
il
gannare
la
di
fare
conti,
21
di
auche quando tornano, col vao'O sospetto non essere stata abbastanza abile. So le nostre scuole fossero istituti per tirar
su dei furbi, dei giocolieri, degli imbroglioni, credo che non ;potrebbero essere meglio conU'gnate. Ascoltate
giorni
:
essi vertono
cipale
dalla latrina?
si
di
e via dicendo.
Ed
tutto
un seguito
informazioni sui
tema
bi-
Il tale
cattolico, quindi se
domanda
di
Leene
L'esame
ai
demoralizzante.
Spinge
il
il
ragazzo
ipocriti
professore
con
suoi allievi
giovani e
meno
interessato
L'esame
nulla.
Non
ripara
nulla,
non conclude
della
L'esame corrisponde
ai
sistemi
demo-
sempre sul sospetto. Per timore che si rubino mille lire in un ufficio, la democrazia paga tre ispettori che cocrazia burocratica fondati
mille. Cos l'esame
:
22
il
furto delle
qualche sopruso e qualche ingiustizia per le quali meglio si rifarebbe con un appello a giudici o
per impedire
professori superiori
scolari a
si
sottomettono
tutti gli
un lavoro esagerato,
Riescire all'esame
non
tanto dei
bravi,
quanto dei furbi. Altrettanto varrebbe mettere un palo di cuccagna e invitare gli scolari a salirlo.
Ma
allora ?
mi hai ascoltato fin qui, disinteressato accusatore di esami che non ho pi da dare e che non ho mai fatto
Allora, benevolo lettore che
mondo ed
di pi
in particolar
si
modo
in questo
mondo
italiano dove io e tu
vive, c'
una sciocchezza
da cancellare,
potendo.
Ripetiamo: il professore che ha seguito un alunno nel suo sviluppo d'uu anno, deve sapere se pu condurselo seco Tanno dopo, senza che gli abbia a far da freno e da zavorra. Ma che cosa contano le medie ? nulla. Prendo un esempio uno scolaro che nel primo bimestre ha 5, nel secondo 6, nel terzo 7, nel quarto 8, ha la stessa media di uno che comincia con 8, scende a 7. poi a G, poi a 5. Media eguale per ambedue
:
:
6 e mezzo.
la
23
il
il
Ma quar^
primo
?
in prore-
secondo in
il
e delle
medie
e degli
altrettanta ?
poi, date
un p
il
modo a
questi
co-
professori di
esercitarla
questa benedetta
scienza
Ma
registra trici ?
e
Ma
se sono
il
l,
come termometri
come
bilancio, tutto
giudizio
sopra
uno
+8
un
totale
assoluto
che,
dopo,
per
comodo
ma
mente fin dal principio. Condotta? Ma come si pu riescire bene in italiano o in latino senza buona condotta, ossia senza una certa autodisciplina, un ordine di studio, un'attenzione
nella
ai libri e alle
parole del maestro ? E come si pu essere di buona condotta se non si impara? forse buona condotta starsene quieti e tran-
quilli a scuola,
come
sforzo
mentale
se
viceversa
questo
sforzo mentale
vivi
24:
si traduce in alcuni ragazzi pi con un bisogno di gestire, di muoversi, di comunicare con i compagni, di burlare magari
il
professore, o
?
non
questa
la
buona concat-
dotta
Il
un professore
maligno potr essere dato dal Consiglio stesso dei professori o da Commissioni di appello, le quali, facendo un esame piuttosto lungo, prendendo cio contatto vero con l'anima dello scolaro, potranno vedere se il professore che non lo ha voluto al corso superiore aveva ragione o torto. Ma aboliamo le medie, ma aboliamo gli esami vogliamo mettere le grucce a tutri i sani perch ci sono quattro
tivo o
!
zoppi
gli
esami
di
promozione,
si
gli
classe,
abo-
esami,
ma
allora
esami sul
serio,
Ci
do-
vrebbero essere
al
uno per entrare Ginnasio, uno per entrare al Liceo, uno per
tre soli
esami
entrare all'Universit
(e lo
l'Istituto).
ignoto,
deve sapere se pu prenderselo in classe senza timore che abbia a pesare con la sua impreparazione sopra la capacit dei pi. Meno esami, esami di ammissione ed esami orali totali.
so
il
25
Soltanto di fronte ad
un
raoazzo capisco e
sa.
ma
la
Un
un
maestro
di trinnastica
una gamba, il peso di un corpo, la sveltezza di un occhio, ma di tutto un corpo sa dire se pu essere quello di un buon ginnasta. Cos il maestro deve saperci diro non se quello scolaro conosce certe date cose ma se ha uno spirito abbastanza vivo per impararne certe altre. Xon il passato che
braccio, la resistenza di
di
procedere
Basti
il
osami su materie.
vero.
non burocratizzata,
il
comdei
lavoro
procedono cos per esami totali dell'uomo e non per esami parziali. Io credo che anzi sia pi facile e pi naturale e certamente meno noioso e senza alcun dubbio pi spicciativo. Che se poi qualcuno
campi,
le arti,
il
giornalismo
o per
meglio dire nel sistema di cui parlo, che mio ci sono degli inconvenienti, io prego non umilissimamente questo qualcuno di dimostrarmi che l'altro sistema non ha inconvenienti^ o che vi sono sistemi senza inconvenienti. Per ora veduto che la vita secrue una strada e la scuola
e lascio
i i
26
il
burocrati,
macchinai,
contapunti,
d'uomo, padronissimi di pensare che sono un imbecille garantendoli che ricambio la loro opinione con una profondit di
registri in veste
mi
fa stizza
gli
il
ve-
uomini sanno adattarsi alle nuove situazioni di fatto, e vado sempre pi apprezzando quei pochi che scorgo pronti a modificare il loro atteggiamento mentale di fronte al presentarsi di nuove realt, Queste persone son scarse soprattutto dove
dere con quanta poca elasticit
pi occorrerebbero: nell'educazione che si rivolge ai giovani, tra i pi pronti, per la loro
verginit
mentale,
cogliere
la
novit
del
mondo ed a
Le pi
rizzi
valersene,
come
quelle
che
si
mentali,
ma non
si
come intendo
gli inso-
cultori
della
si
calligrafia,
ma non
continui ad insegnare la
una ragion d'essere in tempo in cui non esistevano macchine da scrivere, ma non si sa perch
si
28
qualunque misero avvocatuzzo ha la dattilografa che trasforma i suoi scarabocchi in nitide pagine
e,
se
vuole,
pu
addiritturra
comporre
con fatica di dita pi leggera che se scrivesse a penna. Oggi quando uno sa fare la propria firma di scrittura a mano ne sa abbastanza e la firma, come ognun sa, meglio somigli ad un geroglifico che a un testo notarile. Io credo, fra Faltro, che lo studio della bella
scrittura
deprima
il
carattere.
Ho
letto
infatti
che chi vuole proprio scaratterizzare la propria scrittura, in modo da renderla irriconoscibile persino ad un perito, non adopera gi la mano sinistra, non impiega lo stampatello, non cerca di contraffare l'inclinazione e le forme delle
lettere,
al
"
ma, anzi si d alla scrittura perfetta, modello , nel quale si perde appunto ogni
sia
il
individualit.
Qualunque
dizio, certo
buona scrittura non serve si ha il diritto di imporla a tanti ragazzi i quali hanno ben altro da fare di utile: una passeggiata per i boschi, una partita al " tutti liberi o il sempre pii
che
la
Non
si
29
la vista e
intelligenza.
il
C' in tutto
una paura
macchine.
del
cer-
Si crederebbe di diminuire
cello facendolo aiutare
valore
da quello che il cerha creato per suo uso e per suo innalzamento. Io credo che quando fu inventata la scrittura, ci deve esser stato qualche professore che ha protestato perch non si faceva pi lavorare la memoria. Ma la scrittura, anzich abolire la memoria, ha permesso alla memoria di passare ad altri servizi e ad altre categorie, diventando essa una specie di memoria
vello
per
io
tutti,
pi indelebile dell'altra.
si
scandalizzano se
sostengo che
le
dacch sono state inventate macchine per calcolare, lo studio cui si obi
bligano
giovani per
calcoli
minori
reso
pressoch inutile. Vedere ancora persone che ad oprano la loro testa per fare quello che compie benissimo
fetto quello di
dere proprio la pazienza. Ci sono Istituti Tecnici da noi ohe adopriuo correntemente mac-
chine da calcolare
Io credo di no.
Eppure
la
macchina da calcolare
una
suppellettile
ne-
come
le carte
per
30
Ma dove ci si disamina nel vedere come dopo secoli che stato inventato il libro e dopo cinquantanni che stato reso oggetto di buon mercato, gli insegnanti si ostinano, sebbene un po' meno di prima, a far studiare a
memoria molte cose perfettamente inutili, dacch, come ho spiegato, la scrittura ed il libro devono essore considerati come un prolungamento della memoria. L'insegnamento a memoria un residuo dei tempi in cui il libro costava molto e le biblioteche erano assai rare. Ma pi in l si va con i tempi e pi queste condizioni di cose tendono a cambiare. I " classici ossia i libri fondamentali, saranno ristampati in edizioni sempre pi a buon mercato, e le biblioteche si moltiplicheranno dovunque. L'insegnante dovrebbe capire che oggi, con tanta abbondanza di enciclopedie, di manuali, di repertori, perfettamente inutile ingombrare
la testa di dati
di
date,
quando
la
stessa
di
ri-
capacit
modo
si
potr elele
vare
il
livello degli
studi,
dedicando
fun-
permettendo ad esse
feriori al
di
abbandonare quelli
delle
in-
meccanismo
biblioteche,
delle
bibliografie, delle
enciclopedie.
sa
in
mori
quando
egli
abbia
31
bene in mente una sua impressione del mondo ariosteseo e possa trovare le rifiniture (dati e date) in qualche libro di sua conoscenza. Si creduto, per una tradizione che ci viene dalle scuole del settecento, che fosse necessario per la coltura mandare a memoria molti versi e molti brani di buoni autori e non ci si accorgeva che si obbediva cos soltanto alla povert di quei tempi in cui un libro costava tanto che soltanto i signori potevano procurarselo. L* insegnamento a memoria nelle scuole letterarie, equivarrebbe all'istruzione con l'arco e con la balestra nelle scuole militari, con la
scusa di esercitare
le
braccia e l'occhio.
Ma
bisogna
ricordare
che
sommamente
inil
ragazzo
che
lo
invece,
libro
di
esisteva
non
esi-
steva
modo
avere una
Con
fizzata
non si creda che la memoria sar atroquando sar abolito V insegnamento a memoria, perch la memoria verr adoprata
ci
per
altri scopi:
ecco
tutto.
Un'altra macchina che deve trovare un largo posto nella scuola, il cinematografo, non soltanto
come mezzo
di distrazione o
per istruire
di oose lontane,
gli
32
ma io credo addirittura per insegnamenti pratici, fin ora affidati alla voce del maestro. Per es. il cinematografo dovrebbe essere applicato invece della lavagna, per far vedere nascere le lettere dalla penna; per dimostrare come si devo tener la penna e come si deve tenere la schiena scrivendo; per dettare compiti. Indispensabile poi diventa per le geografia e per la storia. La storia deve essere insegnamento del come vissero gli uomini che ci precedettero e nulla meglio del cinematografo potr insegnare ai ragazzi com si vi'
vesso nel castello feudale, nel palazzo
del
ve-
non dal
testo scolastico,
sempre
arido,
che anche se
illustrato.
Non oi dovrebbe essere scuola elementare media, senza cinematografo e lanterna magica,
abbondantemente fornite
di pellicole e di
lastre.
Non passeranno
editrici scolastiche si
daranno a produrre questi generi come ora producono libri e quaderni. Bisogna smecoanicizzaro le menti dei nostri insegnanti o studiosi di cose scolastiche per
necessit
di
persuaderli della
meccanicizzare
una buona parto delP insegnamento. I troni non hanno abolito le gambe n gli ascensori pararalizzato gli arti delle nuove oenerazioni. Hanno
permesso
33
di adoprarle ia altro
liberare la
inferiori,
per permetterle di
dedicarsi ai superiori.
Ma
in
anche
anche si lavora, ma anche si pensa, ma si prepara il futuro. L'Italia tutta in trincea, ma non tutte le trincee sono al
meraviglioso vedere come
le
il
fronte.
nostro Paese,
mentre d
domani. Con l'animo tutto proarmonia ed in spirituale con i loro fratelli che comcontatto battono, ci sono italiani che fermano i propopositi comuni di azione, che stabiliscono i programmi di ideo, che fissano la parola d'ordine e pronunziano i giuramenti di future Associa-
da preparare
teso
il
verso
l'avvenire, in piena
zioni
lanciano
le
prime direttive
di
nuove
legit-
correnti.
N
tanti
ci
ma
che sono
sono, o
un combattente che
le
tiene
rivolta la
mente a
35
pu^ doeidero del destino d'una Nazione, ne decidono anche quegli interni contrasti e travagli ideali dai quali la sua anima esce maturata o infiacchita, pi grande e pi pura, ovvero pi meschina e pi terrena. Sembra che la guerra,
sconvolgendo interessi, famiglie, societ, destando rapidamente ricchezze e generando improvvise povert, costringendo al lavoro chi oziava
e invitando al lusso chi penava,
come un
aratro
pone alla luce strati di terra pi nuova, riveli qua brutture, l tesori, altrove sabbie infeconde, e renda necessario il provvedere a tanti nuovi prol)lemi che tutte le menti ne sono scosse e spinte a riflettere ed a riparare.
che
I.
problemi che pi oggi appassionano una pubblica opinione e in modo spe^ ciale quella classe alla quale affidata la prima educazione pubblica dei fanciulli italiani, la classe dei maestri elementari, il problema del posto che deve occupar nella Scuola il sentiFra
i
parte
della
mento nazionale.
Due riviste magistrali, piccole di formato ma molto pi importanti delle loro voluminose congeneri in Italia, per
i
che
informano, per la seriet con cui sono compilate, per la nobilt dei fini che si proponle
gono, hanno iniziato in questi mesi una discussione sul problema, alla quale han partecipato
educatori,
36
Sono due
riviste
deputati, scrittori.
che a
me
concezione,
perch
redenzione del
da
La
Critica Magistrale.
ed alla vita economica, l'altra. La Nostra Scuola, intende invece pi alla vita intima, alla rinascita intellettuale, all'autonomia spirituale del maestro.
collaboratori
secondo me, all'unit del compito che perseguono, senza saperlo, con sforzi inscindibili verso uua medesima elevazione. inutile aggiungere che esse furono e sono per l'intervento dell' Italia Esse rappresentano quanto di migliore per coltura, per aspirazioni, per sentimento di dovere, per seriet di intendimenti abbia prodotto negli ulriviste corrisponde,
^ue
anni la classe magistrale italiana. Ed naturale che iu mezzo ad una tale aristocrazia
timi
di carattere e
di
problema della Scuola di fronte alla guerra: problema che trovava il suo punto foscusso
il
cale nel
37
una Scuola
nazio-
grido:
Occorre
nale
ir.
C' voluto la guerra perch ci s'accorgesse che non esiste la Patria nella Scuola. Interrogate gli educatori. Yi diranno che cos. Molti se ne rammaricano, pochi se ne van-
si
provveda.
I maestri italiani durante gli ultimi quindici anni subirono, come molte altre classi sociali,
l'influenza delle
La
uomo
di
oggi,
ma
di
domani,
che
non
vaga-
ma
la
ma
per la
salto.
tronco o
foglio
vuoto,
Ecco una Scuola ingannatrice, fondata sul come il muro di un appaltatore disone-
sto
38
ma
se lo saggi
con
ripieno: terra,
calcinacci e raccogliticcio.
quale ripieno, in
il
questo
fa:
caso, era
propriamente
vangelo dei
provinciali
come presenze, bugie misericordiose insinuate come verit e tutto l'ordito mal tenuto del pacifismo d'allora.
La guerra
stato
il
grande controllore
di
questa circolazione fiduciaria di idee. Essa ha dimostrato quale realt potente sia ancora la
Patria nel cuore degli uomini e come
delle lotte sanguinose
i
giorni
cessati.
tutta
la fantastica
creazione titolare
pacifismo umanitario
e per
moneta, vecchia
ma non
ancora
Ma non
Una
dovr
come
il
Dico
la
verit:
marca
tedesca.
Oggi
il
39
E
tanto
meno
l'Italia
che, da poco tempo formata a ^S^azione, da pochissimo ha avuto, confessiamolo, il sentimento pieno della propria indipendenza e del compito grande ohe le impone il suo passato. programma non corrisponde alla realt. Il
Esso
quali
tari.
si
programma
centro del
L'Italia
intorno
la
lotta.
mondo. Non ad essa che si svolge principalmente Non n modestia n rinunzia rico-
non
il
in questo momento altre Nazioni sono pi grandi e pi potenti, come per nessuno suona offesa o mancanza dire che egli
noscere che
il
pi sapiente
uomo
del
il
primo interesse
Lingua, tradizioni, bellezze, miglioramenti del suolo, strade, tutto un patrimonio lo circonda e lo tiene, senza il quale n vivrebbe n potrebbe operare. Il suo primo dovere di
eredit.
uomo
difetti,
persino
vizi
prima
chiare
il
alleva
gli
sono proprii.
La Scuola
Ma
la si
con quella com'. Non con quella come sogna, centro irreale del mondo.
IV.
Io lodo
maestri che
si
accingono a questo
lavoro di
fetto e
ricostruzione.
Tinganuo.
muro
fondamenta pi
attenti!
Per dico:
zione difatti
La Scuola deve
una
essere
realt.
nazionale.
una
realt
come l'Umanit. Ma
il
la realt
non
il
spesso che
Ma
ieri.
domani
il
frutto dell'oggi
sommato
allo
l'Umanit deve essere, deve restare in cima a tutto, ragione ultima, fastigio di tutto l'edificio morale che vuole edificare il maestro nell'animo dello scolaro. Dico: guai a chi si dimentica d'essere italiano
!
Ma dunque
Ma
si
pu essere
italiano dimenticandosi
di essere
uomo?
fare soltanto degli ita-
Deve fare principalmente degli uomini. E uomini non si se non si ha una patria. Se
;
cherete dei patrioti ma se voi vi proponete di educare soltanto dei patrioti pu darsi che non educhiate degli uomini.
41
Bisogna dirlo proprio oggi, che uoi combattiamo la pi grande lotta che mai da secoli
abbia domandato sacrificio di beni e di vite. Noi combattiamo per le nostre patrie ma sopratutto combattiamo per una umanit che rispetti le patrie. Noi popoli dell'Intesa non possiamo contentarci dei destini del nostro PaeseEssi sono legati ai destini di un mondo in cui ogni Paese abbia i proprii destini assicurati. Oggi sono in lotta due concezioni di patria: c" la patria dei tedeschi, che la patria senza diritto per le altre patrie di esistere; ci sono
le
nostre
Si vuole
per
le
altre patrie
diritto di esistere.
di pi
generosa, altrui-
Da Dante
I nostri
a Mazzini
educatori
l'idea
sempre associata
mavera
ad un
compito universale.
non
il
lo
cigno e massiccio.
coronamento
il
fastigio.
Questa
di
la
tradizione
l'Italia
italiana,
vero
modo
fare del-
dell'Italia,
italiani.
IL
METODO MONTESSOEl
il
Infatti
il
pepe
era, a quel
come
l'oro, di
moneta.
le
pepe in
Colombo cercava
Molte scoperte umane appartengono a questo si moltiplicano per la strada. Si cerca un centesimo e si trova un marengo il che
genere:
:
sempre un bel fatto, anche se chi ha trovato un marengo crede d'aver trovato soltanto un
centesimo.
La
starla
si
abbia a male se in questo mi permetto accoa Cristoforo Colombo. Tale mi pare il caso di quel suo ormai famoso metodo, che
molto pi di un metodo ed ben altro che una pedagogia scientifica, sebbene la signorina Montessori creda e ci tenga proprio tanto a sostenere che quello e nulla di pi o di
meglio.
La
signorina
Montessori
i
studiava
modo
di
rendere pi intelligenti
un'altra insegnante
bambini
stupidi.
Dove
meno
dotata di
lei
43
avrebbe trovato soltanto il modo di rendere stupidi anche i bambini intelligenti, essa riescila a creare nn'ambiente-tipo, dove si ragcriunto come realt il inondo dei bambini, la considerazione del bambino, il rispetto del bambino. Essa riescila a scrivere intorno a ci alcune pagine vive, belle, santo di anisicch capisco che abbia suscitato matrice una specie di religione, di feticismo, e che nelle suo prefazioni ricordando coloro che l' hanno aiutata e seguita, ci faccia vivere in un ambiente un po' mistico, dove si parla di precur:
sori, di
sacrifici, di apostolato.
disprezzano, ed essa ha disprezprima che questi si accorgessero di lei. Essa ha disprezzato la filosofia, e i filosofi non si sono voluti accorgere della sua pratica. Un po' pi di buona volont e di studio, da ambedue le parti, ed essi si sarebbero
I filosofi la
i
zato
filosofi
filosofa era la
!N^on soltanto
drammi
del
Metastasio
gli
amanti
inseguono senza trovarsi e non soltanto nelle commedie di Plauto i fratelli senza
ei
saperlo rivalizzano.
bagaglio del
pi
ingombro arrivata ad
una considerevole
tato idealista.
44
altezza dalla quale pu scorgere orizzonti vasti come quelli d'un ben do-
La sua anima stata d'una ricchezza meravigliosa poich persino a quegli stupidi strumenti di misurazione che hanno incretinito
pi
di
una generazione
di
maestri,
oggi la
nega-
La sua azione in contrasto colle sue teorie. La sua giustizia non risponde al suo codice. Le pagine pi belle
zione di quello che insegna.
bruciano
tutto
l'ingombrante
bagaglio
della
scolastica positivistica
e nella grande
fiamma
si
fonda
il
sulla libert.
Il
positivismo fa
il
dello
spirito
mondo
esterno
essa
forma,
in
indiriy^za
ed
sente
creativit, per la
quale scocca la sua ora opportuna, che ha il suo calendario, che deve sbocciare come un fiore o scatenarsi naturale come una tempesta. Positivismo misura, regolarit, militarismo e
burocrazia spirituale ed in ossa ogni apprendimento del bambino assume l'aria d'un miracolo.
Io
al
non mi sento
cos professore
da credere
al
altro che
suo
bagaglio
professorale. Quelle
45
sue arie d scienziata, quelle sue lezioncine fondate sul Bain o sul Lombroso, quello pedanterie di cui sono riempiti
i
suoi libri
come
un muro
ammirare
buono.
tutto ci
che
ha inteso ed ha
tessori e le
pili del
"
"
fatto
di
La
signorina
valgono molto
metodo Montessori Che cosa importa che essa creda alla scienza dello spirito come ad una scienza naturale, che
chiami esperimenti le sue comunioni con 1' anima infantile, che traduca amare con osservare, che insomma conservi la moda che fu viva ai tempi della sua prima esperienza intellettuale, come una nonna conserva ancora l'abito di giovinetta, e crede di essere ancora quello che non pili? I^on siamo pi professoralmente professori di lei, e sotto le etichette cerchiamo di vedere quello che , quello che fa, quello che crea. Evviva il pepe, quando il pepe serve a scoprire l'America
!
programma. Non pi
il
mondo
46
ma
il
loro
mondo,
e crescere,
quando sar giunto il suo tempo. Xon vestite il bambino alla grande, di abiti o di idee; non
umiliatelo con le vostre capacit perfettamente sviluppato; non soffocatelo con la vostra forza
strapotente
tezza;
le
non
i
lo assillate
con
la vostra svel-
non
sue verit e
suoi
offensivo e diseducativo;
sia
una
s,
della
Montessori:
l'ambiente
scolastico
nuovo, l'ambiente a
i
bambini.
Cito
"
una delle pi belle pagine: Guardiamoci intorno: fino a ieri nulla era
bambino).
i
Non
bricano
perflue, barocche, di
^on lavabi, non polspazzole. Tra tante tavolini, non non trone, case non una casa per loro; solo alcuni fanciulli ricchissimi, privilegiati, hanno una stanza, quasi un luoo-o di relegazione.
che
sono loro
"
il
47
Immaginiamo di subire per un oriorno solo tormento a cui vengono condannati. " Supponiamo di trovarci tra un popolo di
con
le
giganti,
gambe lunghissime
in confronto
Gente
agi-
gliamo salire nelle loro case: i gradini sono alti fino al ginocchio, e bisogna pur tentare di
salire
sederci,
il
sedile ci
arriva quasi
fatica
sopra.
Vorremmo
spazzolarci
il
vestito
ma
ci
sono spazzoloni che la nostra mano non pu neanche abbracciare n sostenere, tanto il loro peso per spazzolare le unghie ci presen:
vestiti.
ma
ci
non
po-
aspettavano,
dovremmo
dire:
hanno
vita
non una
che
comoda.
Il
bambino trova
tutto
ci
bam-
bambino per tra tutte queste cose non pu viverci: egli pu solo giocarci. Il mondo
dato per ischerzo, perch nessuno ancora ammette che egli sia un uomo vivente...
gli stato
Che
il
fanciullo
rompa
di
distruzione
delle
sole cose
fabbricate per
intelligenza.
48
lui, ci sembra la prova della sua Noi diciamo ^ egli distrugge perch vuol capire ; in verit il bambino va cercando se dentro i giocattoli ci fosse qualche cosa di interessante perch fuori non hanno nessun interesse per lui: qualche volta li spezza rabbiosamente, come un uomo offeso. Allora, secondo
noi, distrugge
"
"
per cattiveria
lo
Il
di
tutte le cose
proprio usare
veramente
capelli di
i
zare proprio
vorrebbe
anch'egli
possedere sedie,
rare, di raggiungere
armadi; quello che desidera proprio di lavouno scopo intelligente, di avere un comfort della sua vita. Con ci non deve soltanto " funzionare da uomo ,ma deve " costruire l'uomo : questa "la tendenza prepotente della sua natura, la sua " missione .
"
Noi
lo
abbiamo
visto nelle
"
bini
il
ed
come
pi meraviglioso lavoratore, e
conservatore
un ambiente, ove
si
tutte le
l,
lasciarlo
"
vivere, allora
svolge
tanto
in
lui
quella
vita attiva
che ha
fatt'}
mera-
viffliare...
"
49
Quando
si
redono
cos, iatenti
per rimmaturit;\ della loro costituzione, come sono lenti nel camminare, perch ancora le
gambe sono
corte, si
come una
dentro
suo bozzolo.
fa
Impedire
le
loro occupazioni,
vita. Invece che generalmente coi bambini Tutti li interrompiamo senza alcun riguardo, senza alcun rispetto, con le maniere che usavano i pa-
"
dei riguardi
un bambino, come
brerebbe perfino ridicolo a molte persone. E pure noi con quanta severit diciamo al bambino: " non ci interrompere . Se il piccolino sta facendo una cosa, per esempio se mangia da s, viene un'adulto e lo imbocca;... tutti si
sostituiscono a
lui.
senza
il
minimo
rispetto.
pure noi siamo sensibilissimi alla " propriet del nostro lavoro; chi cerca di sostituirsi a noi,
ci offende...
" Che ci accadrebbe se cadessimo schiavi di un popolo incapace di comprendere i nostri sentimenti, di un popolo gigantesco, pi forte di noi ? Mentre stiamo mangiando tranquillamente
la nostra minestra,
(e
sappiamo che godimento questo " essere in libert ) ecco un gigante che ci strappa il cuc*
4
chiaio di
50
mano
che per poco non restiamo soffocati. La nostra " per carit, piano protesta accom sarebbe pagnata da uno stringimento di cuore: la nostra
:
digestione
nutr '.ione
ghiottita...
sarebbe
compromessa....
La
nostra
in-
anche dalla libert che accompagna tutte queste cose, ^ol ci sentiremmo ribelli ed offesi, non certo per odio a quei giganti ma solo per amore a una tendenza interiore a
far funzionare liberamente la nostra vita,
" Con la lotta e con la ribellione i bambini debbono difendere le lora piccole conquiste nell'ambiente; quando vogliono esercitare sensi, come quello del tatto, ognuno li condanna: non toccare Se cercano di prendere in cucina qualche oggetto, qualche detrito per impastare un
i
!
ma
li
Quante volte uno di quei meravigliosi momenti, in cui la loro attenzione si fissa e va iniziandosi allMntatamente ricondotti ai giocattoli.
terno quel processo di organizzazione che deve
svilupparli,
sar
stato
bruscamente interrotto
Non abbiamo
soffocato
per
della nostra vita: che
51
fummo
defraudati,
noi
brano perch d, compiutamente, una delle pi belle intuizioni della perch dei pi rivelatori del suo Montessori
riportato questo
;
Ho
dei
pi
caratteristici;
filosofia? perch dei pi veri e Xo. metodo? No. scienza? Xo. pedagogia? Nemmeno. pur qualche cosa, illustri professori e filosofi. Si tratta di (jualche cosa
vivificatori.
buono che, catalogatela come vorrete, e la battezzi l'autrice come vuole, resta pur sempre
di
buona.
Su che concetto
concetto di libert.
si
La
libert.
La Montessori un'empirica. Invano, in tanto suo pMilare di libert, cercheresti questo suo
concetto concepito filosoficamente.
fino a
La
libert,
un certo punto, la lil)ert, fino a che non nuoce essa si contenta di siffatti concetti
;
banali e all'ingrosso.
Senonch, realizzare meglio che teorizzare, per essa: ed essa realizza, facendo crescere nel bambino quella disciplina interiore che la
vera libert:
il
dominio
di
s,
la
capacit
di
ricondurre
tere
al
52
la
proprio
vi
centro
il
disperdentesi
personalit sensoriale,
formarsi
riesce
come
carat-
deiruomo. Essa
senza lo
ecc.
il
sforzo
anchilosatore del vecchio sistema del: non muovotevi! fermi tutti! zitti! ecc.,
Nel commaestro e
bene.
assai
pagine belle han scritto maestre gi sue allieve sul formarsi, quasi improvviso, di questa disciplina interiore nel bambino, che nasce da un ordinato interesse agli oggetti e che certamente viene agevolato da quelle trovfvte sul sistema
Montessori, che sono
gli esercizi di incastro, di
abbottonatura,
di
colori,
di
cubi,
e
di
giochi
quali
comune
e
la
dai
sorgo, spoixtanea, la
sociale.
gara
collaborazione
si-
La
di
la
sua
fretta
elementi di progresso umano, che quello della meditazione. Oggi il meditare minaccia di diventare una specialit che sembra propria di certe
professioni sociali,
un
profes-
Non sembra
pi necessario
agli altri
il
raccogliersi.
di igiene psichica di
L'uomo non pu
fare a
meno
di
raccogliersi,
di
53
comudella
Il
ripiegarsi
momenti
rattere.
tirsi,
il
il
banalizzarsi,
l'appiat-
dipende dal non aver creato in esse quel raccoglimento che rassoda e che rafforza l'indi sidualit. Per la libert questa scuola del silenzio eredo sia di un gran giovamento. Soltanto chi abituato a far conti con
d'ot^tri.
l'abito a
la
al
momento opporil
mondo
valore
di
un
animo
tesseri
non
suggerimenti e
consigli
con grande
tatto e
sanno
modo
ai vari carat-
teri,
bene
scelti,
ora,
E un
e,
eccitante
con che
Ma
se
il
domani cadere
mano
di pedanti applicatori,
54
e se tendesse a diventare
insegnanti,
loro
metodo
scientifico
che essi possono, senza sforzo personnle, spingerli avanti con quegli espedienti di cassettine,
di giochic di osservazioui tenute a giorno
il
come
guai!
i
La sua sarebbe
metodi
pe-
dagogici, Froebel
in so
le. persone pi cnpaci, pi av.-nizMle di idee, pi disposte a lavorare por rifarsi vergine l'anima
davanti al fanciullo
quali nel
poi,
cascano
in
mano
i
spirito
metodo credono di trovare ci che la loro anima incapace di dare e cercano col metodo di liberarsi dalle loro fatiche come pi tardi cercheranno accusando il metodo
di liberarsi delle loro colpe.
iSviluppo personale.
Finora
il
metodo Montessori
stato atti-
vatore di energie. Esso anzi ha costretto molti insegnanti a un indirizzo di maggiore umilt e
di
sen^iO
stato
perfettamente
si
idealistico
;>
mostrato
nel
(hI
rare a leggere
sciivere,
il
quale sistema.
comunque
gabile)
e
f(i
55
me
si
parsa innecomporre,
preciso,
a scrivere,
faceta
progressi
nel
sno momento
come ina scoperta sua personale, conquistando da solo quell'abulia che gli altri bambini delle scuole comuni acquistano passivamente, tutti insieme,
ad orario
fisso, col
calendario scolastico.
una
ne
delle
differenze
che
come
lo scrivere e
il
leg-
gere, si vedono pii tardi nelle spontaneit di composizione scritta o disegnata che in tenera et si manifesta nelle Caso dei bambini con esempi che colpiscono chiunque si avvicini ed
A me
dei bambini. cade troppo spesso, quasi per sua natura, nella oppressione e quando si trova uno sforzo bien riescilo per renderla sviluppa trice di personalit, e si sente nel suo
La scuola
rispettata e
si
come
somma
66
Concludendo.
Degli
altri espedienti trovati dalla
il
Montessor
per interessare
sorialmente
bambino
suo
accompagnare sen-
ogni
apprendimento, persino
grammaticale e di calcolo, non sto a riferire e a discutere. Quei cartellini, quei colori, quei
pacchettini, quelle
letture
rappresentate, deb-
bono certo dare qualche fratto. Forse, pi avanti che si va, e pii occorre che la mente del bambino si abitui ad abbandonare quei sostegni
materiali ed a lavorare su se stessa;
e nel
si-
da notare una soverchia e positivistica preoccupazione sensoriale. Ma saputi adoprare a tempo opportuno, c' da cavarne dei buoni resultati. Il bambino sentir
stema Montessori
c' forse
le
cose astratte piti sue, le ricorder pi facilmente, vi metter pi amor proprio. Gli insegnanti avranno su ci 1" ultima parola. Sarebbe
sperimentasse,
senza pre-
Fra un'acattivo metodo e nima di un buon metodo applicato da una mediocre anima d'insegnante, riescir sempre meglio la prima. Altre osservazioni ci sarebbero da fare ma tutte concluderebbero cosi. La signorina Montessori ha dei grandi meriti, che sono simili, secondo me, a quelli dello
giudizi contrari
feticismi.
scuole igienisto
contrapposte
allo
scuole
mediche d'oggi. Le scuole igieniste hanno sempre avuto pi fiducia nella natura o nella forza di tutto Torganisino umano, che nelle medicine e nelle cure parziali. Esse hanno insistito nel
quando scoppiavano. Ed in ci avevano ragioneDove avevano torto, era nel credere che tutti
i
medici, salvo
loro, fossero
degli
ignoranti;
che nessun medico riescisse a curare lo malattie una volta scoppiate; e che le loro scoperte provocavano una rivoluzione in tutta la scienza per
non dire
il
in
tutta
la societ e
magari in tutto
tessori.
lasci svilup-
pare da s e impone all'insegnante di osservare senza intervenire (si intende poi che anche qui, ci sono le sue eccezioni e potrei mostrarne
tante).
di
iei.
come un nuovo vangelo. Essa non esce dalla Xon una madre, Xon si sente mai una parola di ci che pu fare la famiglia, le amiscuola.
cizie, la strada, nell'educazione del bambino. Essa crede che gli altri maestri non sappiano che cosa libert. Anzi nessun pedagogista lo avrebbe mai saputo, e ci sarebbero volute le
scienze
dell' altro
58
nate in
mondo, che devono esserle perdovirt del gran bene che ha fatto per
stati
che
gli
sono
per
la
medicina
gente
d'avere
i
gli
Kneipp,
idee
dalle
ragione in
malati. Nes-
suno dubita che li guarissero, ma non li guarivano certamente con le loro idee. E quel che c'era di buono nelle loro idee veniva preso dalla medicina ufficiale, e rispondeva ai criteri dei buoni medici. Cos quel che c' di giusto e di sano nelle idee della signorina Montessoii, certamente e sar sempre pi accettato dai buoni maestri, anzi, senza intenzione di far complimenti, i buoni maestri in tutio il sistema Montessori non avranno che da scegliere quel che proprio della Montessori, ed avranno il buono, da quello che non le pro[)rio. ma vecchio frantume e imbottitura di Bain, di Spencer, di Sergi, di Lombroso e rester il
cattivo.
(1917).
Dr. Mrl). Maria Montessori Il metodo della pedagogia scientifica applicato all'educazione infantile nelle Cane dei Bambini, Koiiia. LooschtT. 1913. elementari. Roma. Tj autoeducazione nelle scuole
:
moto
si
teatro va ora
il
al
cinemaoffre oggi
teatro
non
artistico lo
lo ,
anche
l'altro,
il
come
primo.
se l'altro
Tuno non
non
lo
nemmeno
Cinema
e teatro.
Se dovessimo
dire
schiettamente
volentieri
il
nostro
la se-
pensiero confesseremmo
che
conda ipotesi ci soddisfa di pii della prima e che oggi teatro e cinematografo si rassomigliano in questo punto: nell'esser fuori dell'arte vera e propria. Il teatro un divertimento che
si
presenta
dell'arto, ilei-
60
nemato^rafo costa poco, dura poco e si presenta schiettamente per quello che , cio per un passatempo.
Difatti un'opera d'arte vera non ha nessun bisogno di essere rappresentata, per essere ca-
si
sa
che
le
sue qualit
delle
contraria
sue
qualit
teatrali, e
tutti
i
che nei
grandi
capolavori
drammatici
pili liriche,
direttori di
compagnia sono
immaginazione e di pensiero. Shakespeare non regge intero sulla scena; e chi assisterebbe ad una rappresentazione integrale del Faust? Alla scena occorre tutto ci che interesse d'intreccio, schematismo d'azione,
ricche
d'
cinematografo
di
ma con
maggiore schietquel-
ma
un genere pi avanzato. Su
cinematografo dice: pi avanti Voi del teatro abolite ci che pi propriamente lirico, il lungo monologo, la descrizione degli stati d'animo intimi, le digressioni e divagazioni, le immagini suntuose. Io abolisco addirittura la praola, mi contento del puro e nudo avvenimento, del semplice intreccio, faccio quello che fa il teatro ma con maggior coraggio e il pubblico mi segue .
sincerit. Il
ancora
61
Il
cinema far da
s.
Ma
sto,
il
cinematografo non
si
esso mette in
movimento
istrumenti
che mancano al teatro. Finoia, in geuorale, il cinematografo si accanito nel fare concorrenza al teatro, nel riprendere al teatro schemi e sceno dei suoi
di
emoziono e
di divertimento
drammi
al
punto
si
lenti
Taccompagnamento
lavora e
si
e
al
spera che
fonografo riunito
una strada
sbagliata.
cinematografo non deve correre dietro al teatro, deve anzi sviluppare s stesso indipendentemente dal teatro, con i mezzi che gli
Il
,
sono propri, e dei quali non fa uso allorquando si contenta di imitare il teatro.
mezzi? uscito or ora un libro tedesco nel quale un gruppo di giovani artisti dei pi avanzati si proposto di pensare cinemdtogra fica niente '{Das Kinobiich,
Quali sono
questi
Leipzig,
1914'.
Essi
le
si
sforzano
di
far
rile-
vare
piuttosto
il
condizioni
che rendono
dif-
ferente
che
lo
62
lo sviluppo di
rendono simile. L'essenziale del teatro un avvenimento, espresso meanimato da un'azione mediante Fazione e il gesto.
il
afferrabile, espressa
dialogo, la parola,
contenuto fondamen-
cinema
dato
invece
possibilit che
il
tate.
il
Tutto quello che sta bene sul teatro, come i doppi sensi,
si
molto bene
appanna nel cinematografo. Mentre qui stanno i paesaggi, i movimenti delle masse,
esplosioni
insufficienti e ridicoli.
cosa:
l'at-
centro dell'azione.
Ma anche
la
qui
quale differenza!
Un buon
attore da teatro
non
un buon
attore da
cinema, e
gli
avventure in
tutti
paesi del
mondo che
il ci-
nema pu
offrire.
Eccoci liberati
da ogni ob-
63
dal
cavallo
del
Far
Wost
nale,
sulla
locomotiva deWexpress
internazio-
rigibile e
da questa sul transatlantico e poi col dimagari facciamo una gita in aeroplano. Oppure alla fantasia del povero diavolo si offrono i tesori dei Rajah, le carovane del deserto,
i
palazzi
i
dei
miliardari,
la
vita
della
aristocrazia,
che
il
gendo
romanzo. E la comicit offre motivi inesauribili, che i trucchi fotogra<i moltiplicano: fatemi un po' vedere in teatro una suocera che ruzzola sopra i tetti e casca
giornale o
il
soddisfazione
del
di
tutti
generi
frequentatori
cinematografo;
o la
affatto.
cinema
poco avanzato
pi ariostesche e divertenti.
bam-
una
fantasia
decoratrice e
bizzarra
potrebbe
bene accolte' dai grandi. il piccolo commerciante, il padre di famiglia, il commesso che formano la grande massa dei frequentatori del cinema non domandano di meglio che essere divertiti
-sfogarsi,
sarebbero
La donna
di servizio,
(nel senso
64
parola,
cio,
tratti
originale
della
vita
quoti-
benefica del cinematografo in questi casi indubbia; essa distribuisce un po' di felicit e d
solletico, di risa
e
il
di
paradiso.
Il
cinemato-
suo quarto d'ora d'oblio e di sogno, tanti disgraziati, che io arrivo beniscerti
artisti
secondari
da
giusto che
siano bene
ricompensati
poich
hanno
strada
del
parte
istruttiva.
sta
neil
gare
tifico.
la
scien-
Leggo ora
tato
in
una
rivista cinematografica
"
che
chauffeurs
ha adot-
alcune
di
"
strazione
portando
il cinematografo sta suo contributo pratico. Ma senza voler affatto negare i servizi che pu rendere
scuole elementari
il
65
popolarit e
altro
lato,
da uu
si
cio dalTiuteresse
nello
"
umano che
sapr mettere
film
si interessa veramente che alanche il cinematogr.ifo scientifico dovr animare le sue " film scientifiche con un'azione umana. Io ho spesso sognato un cinematografo nazio-
L'uomo non
e
l'uomo,
ambiente
le
nostri
paesi, per
tipi
rappresentativi
dell'italiano
i
mo-
nostre gioie e
nostri
nostro cacivilt
nostra
collaborazione
alla
per
vendo
vero, anni,
esempio
per
paese,
a-
sudicio
e potanti
ritornarvi
costruirvi,
dopo
lacciua
fici
una casetta pulita e chiedere la scuola e come aveva all' estero, quanti magniil
quadri
cinematografo
lavoro,
1'
potrebbe
dare,
ostilit straniera,
buon console
"
il
film
potesse
ed accompagnare quei maestri che sono ora caricati di fare i corsi per gli emigranti.
Oppure
si
66
rico-
potrebbe
col cinematografo
merce
di
o prodotto di
scarpe, partendo
gli animali vengono venendo nell'America del nord dove si fabbricano le macchine per tagliare e cucire le scarpe, e finendo da noi dove si tagliano e si cuciono i pezzi e nella bottega dove si vendono. Ci sarebbe modo di far sentire a tutti la complessit della vita industriale moderna, per la quale ad un semplice pranzo borghese collabora la pianura russa col suo grano per il pane, l'Atlantico con le sardine, il golfo di Guascogna con le sogliole, la Valle di Chiana con il
conserva dove
con
le frutta, le
il
idee e di grandi
destinato
fare
molta strada. Esso potr anche essere pi artistico se le case cinematografiche avranno il coraggio di aprire le loro porte ai tentativi che
si
i
stata
sempre
che se
"
film
il
propone
l'approvo
che applaudo e che scrivo per trovare altri che l'approvi e l'aiuti con me. Mentre da Eoma ci vengono progetti stupidamente restrittivi, a Milano si pensa sul serio a migliorare uno stato di cose che tutti deploriamo. Ecco un'iniziativa che giover alla sanit morale degli italiani pi del progetto Calabrese sui cinematografi e dei propositi bracbettai di babbo Luzzatti. Il bene per forza stato sempre la pi grande sventura che sia capitata alla morale, e al male
spettacoli non ai ripara se non con l'opporre spettacoli buoni e sopratutto a buon mercato. La maggioranza composta di indifferenti e di persone moralmente poco caute: le quali cadon nel vizio molto spesso perch non si loro offerta con eguale facilit la via della virt. Moralmente parlando certo ohe le reclute cos guadagnate non contano molto, ma
evidente di certi
socialmente trattando,
tibile.
il
vantaggio
indiscu-
Ma vediamo
68
che
cosa
piiittosto
pu
fare
La
forza persuasiva,
subito
compresa
Firenze una delle societ che per la prima fece tentativi di questo genere fu appunto la Salvation
Army.
Noi Tabbiamo lasciato sfruttare per pi anni dai commercianti ed gi meraviglioso che non abbian coltivato di pin il genere osceno, xlncora non s" visto sui cartelloni del cinematografo La prima notte di matrimonio o Le avventure di S Lisetta
.
Ma
in
mancanza dell'osceno
grande abbondanza di gnere flaccido e falso, morale neiretichetta e immorale nella sostanza, che nessuna legge mae del solleticante, v'
teriale
pu colpire
condanna. Cinematografie morali nel senso non mancano davvero, anzi sono la porzione fondamentale del cibo misto largito al pubblico minuto di quegli spet-
e
di
teologali
vi
i
trion-
rimpetto,
sette
peccati mortali vi
si
compaiono. Al tiranno
crudo, agli
al
madre misera,
Sgraziato, fanno
69
il
degno riscontro
il
ribello popoil
lare e coraggioso,
caritatevole,
il
giudice severo,
generoso.
ricco
gli
mecenate
Tutti
stampi stereotipi e sbocconcellati dall'uso delle vecchie illustrazioni da serve rugiadose e da furieri romantici, da parrucchieri viziosi e da portiere rugginose, hanno emigrato con armi e
bagagli nel cinematografo.
Speriamo che da questa peste dell'anima la nuova associazione si sappia tener lontanissima e non si faccia illudere dai manipolatori di cinematografie, architettate ed eseguite da comche, anche indorate da medianti e comparse sette strati di moralismo , l'effetto disastroso
:
per
la vita etica.
Anche
la
la rivolta di Balilla,
morte
di
Anita,
pas-
sate attraverso
il
gesto
glutinoso
del
d'un
guitto
sentimento,
solo
ma
di
di s
un
germe
vedo annunziata in un cinema scena sentimentale mi vien rispetto al pudore o rivoglia di gridare penso con disgusto a una scena veduta da me in una sala domenicale di cinematografo in una atmosfera mefitica e grassa dove disperate s'agitavano le braccia d"un ventilatore. Era una di quelle scene di famiglia povera e onesta con
io
:
!
guarnito di
biglietti
70
buon borghese
della
al
da cento che
il
estrarr
dalla
saccoccia
interna
pelliccia.
Una
per
triste
posare
altro
cinematografo,
si
faceva
qualche
mestieraccio,
mimmo
di forse
rucchina ricciuta e quella cera un po' allungata che diiuo i troppo dolciumi e i conseguenti troppo intrugli dei medici queste due
:
fame del
il
figlio.
La mamma
d'occasione
con quelle sue boccaccio e quel mostrare il bianco degli occhi, come quando faceva cenno ai mercanti venuti il venerd in
suscitava
riso,
bimbo era addirittura repellente Aveva del ballerino e della donna di mal af
citt
;
ma
il
fare
si sentiva che doveva esser tutto profu mato e impataccato di cerotto come i baffi d un contadinotto indomenicato metteva i piedi con arte uno in fila all'altro per, camminando,
:
aveva ripieni di borra sotto la vita attilata gestiva con curve sinuose dei bracci, mostrando le dita come fusoli e, probabilmente, stirate e palpeggiate due e tutt'involte per settimana dal manicure sieme, insomma, offriva uno spettacolo tale di vizio precoce e marciume spirituale, da esser pi immorale d' ogni sgambetto di caff concerto e d'ogni sgonnoUo di femmina da marfar ondeggiare
i
fianchi che
;
ciapiede.
Che
e
71
stupido
irreale
dire poi
:
dell'intreccio,
nauseante degli altri personaggi tolti di peso dai romanzi d'appendice: dei vestiti e della mobilia che fingevano una miseria o un lusso di convenzione; se non che erano in perfetto
rias:
sunto tutte
l'adora-
De
Amicis,
Ussi e Puccini
zione,
si
il
fossero
messi
in
collabora-
uno per
periodo tondo,
e
l'altro
per la per
il
per
il
robivecchie romantico
quello
odiare,
melodramma
dovremmo
insieme e che
italiani,
mal
conosciute
sono
le
72
re-
mezzogiorno d'Italia, per esempio, appariranno a chi ne far la storia, ricchi di eroismo rassegnato e umile. Gli emigranti hanno, senza che Governo e Paese se ne accorgessero minimamente, compiuto laggi una rivoluzione pacifica,
rovesciato
il
potere
economico
d'una
estirpato
il
il
loro
quale
l'istruito
di questi fatti
non avessero rivelato al pubblico i fatti constatati dalla Commissione di Inchiesta sul Mezzogiorno, e se una Societ, non avesse mandato giovani a studiar
se alcuni giornalisti di
ingegno
quei paesi.
L'associazione di
Milano
dovrebbe
portare
a conoscenza visiva di tutti gli italiani questi grandi fenomeni della nostra Italia. Che magnifica serie,- per esempio, sarebbe quella dell'emigrante, colto sul vivo, al jjaese dove vende le poche masserizie e si ingaggia con l'agente,
al porto coi sacchi sulle spalle,
sul
iDiroscafo,
||
nei
vari
me-
suo avventure, nei suoi pericoli, poi al ritorno con il gruzzolo in tasca per comprare al paese
casetta.
73
costruire
una
fine-
far
vedere allora
italiani
le
ricani
stre.
l>ian('lie
linde e con
Allora
gli
fu conquistato quell'oro
industrie
lombarde,
gli
fervore di
illustr
il
Borelli,
sta-
bilimenti che
Maremma
le
toscana che
cave e
Italia
porto
crescente d'importanza
stero dove, finalmf^nte,
Livorno.
E questa
considerarci
come
si
E poich
in
Istria
parla
tanto
delle
nostre
far
terre
vanno a Trieste
vedere
e dal-
Fiume,
si
potrebbe
quei paesi,
l'alto
ma non
citt
soltanto a
panorama
come
di
loro vita
esponendo le scuole della Lega nazionale, i Ginnasi mantenuti dai Comuni italiani, le campagne donde provengono gli slavi a cercare lavoro, le dimostrazioni nazionali in tempo d'elezioni, e anche
che
lottano,
le
presentano.
74
E
si
i
ripari.
Messina ancora
con
di legno,
Napoli con
la
malaria,
dell'Agro).
Il
una scuola
ci
di verit
Non un
per scenario
sarebbe
baste-
monumenti
le strade.
patriottici
(1914).
ha aperto cos grande gioia, sintomo di saben povera se che sarebbe lute d'una nazione fosse tutta assorbita dalle guerra e dalle preoccupazioni che questa reca. Coloro che han risollevata la questione della
quale la
guerra
giusto,
stampa oscena, han colto il momento perch in nessun altro avrebbero trovato
il
cos disposto
La
di
castit
in
tempo
guerra.
Ma
fatti
alla
buona intenzione che ha riunito tanti valenti uomini al Congresso milanese, sar pur permesso, nell'interesse stesso della causa che ci accomuna, agitare e sollevare dei dubbi sui
mezzi e sulle direttive che sono sembrate pi opportune per raggiungere il fine.
76
Senza entrare nei particolari tecnfci del riesumato progetto Luzzatti e delle aggiunte modificazioni proposte, si pu affermare che il Congresso non ha fatto che domandare restrizioni di libert di stampa e di vendita; essa non ha chiesto che provvedimenti legislativi e aumento di pene; ha fatto appello al carcere e alle manette; si rimesso al giudice, ed ha affidato
al poliziotto la
funzione di
purificatore; senza
ad alcune di quelle energie che possono condurre un popolo a non aver bisogno di repressioni, a giungere per sue vie dove mal
far appello
lo si
conduce con la frusta e col pungolo. Ora a me sembra indirizzo sbagliato, sia come direzione sia come mezzi. Questi poi, nonch inadeguati mi paiono addirittura pericolosi. Finch un partito, il cattolico, disposto ad abbandonare parte della libert di stampa e di diffusione con la speranza che la morale rialzi, senza domandarsi se da questa diminuzione non
abbia a sortire, per avventura, un'immoralit maggiore, so pur ipocrita: non c' da meravigliarsi
lici
li
;
catto-
son
sempre pronti a
disfarsi. Ci
che
preoccupa, nella loro concezione tridentina, non tanto la corruzione quanto lo scandalo, non l'immoralit segreta e profonda ma quella
esteriore
e palese.
Ma
che
questa diminu-
in virt di
un equivoco
e per causa
di
77
esame
della
un
iusufficiente
questione.
Cominciamo infatti col domandarci realisticameuto come potranno essere applicate le nuove restrizioni e d^i chi. Coloro che vegliano alla loro applicazione, sono uomini e non treni; sono uomini, la maggior parte, medi se non
addirittura mediocri; la loro coltura, la loro sen-
non eccellono certo, ed che (jualcuno di loro conti qualche cosa nel mondo dell'arte e del pensiero; sono uomini medi del nostro tempo, del nostro paese,
sibilit,
la loro finezza
eccezione
Sono
giudici, avdi
pubblica
sicurezza.
Quale garanzia
il
essi offrono
che
in-
vece di colpire la
l'arte
ed
pensiero,
non
scambieranno
del ribelle
la
e l'audacia
con
e
toline
busta
chiusa?
11
limite
tra
arte
che occorrerebbe ben altra delicatezza di giudizio che non quella d'un delegato di pubblica sicurezza per
pornografia spesso csi sottile
deciderne. Eppoi esiste questo limite? Per
un
impuri tutto impuro. Copriremo i nudi dei musei perch uno scolaro di ginnasio potrebbe esser solleticato dalle natiche d'una naiade giambolognesca dal seno d'una venere romana? Metteremo
puro, tutto puro;
uomo
per
gli
David
delle
nostre
78
piazze perch qualche casta donzella non conosca la realt fisica della virilit? E a questa
stregua, se ogni visione sessuale potesse offen-
dere e corrompere, perch non arriveremo a multare i cani che si accoppiano per le strade
e a mettere
un paio
di
mutandine
ai
ciuchi
troppo in calore?
colpa
ancora a battere contro l'impossibilit di colpire con leggi eccezionali la pornografia. storico che tutte le restrizioni poliziesche mentre non riescono a frenare la vergogna pornografica,
procurano
noie
danni
ai
veri artisti.
Che io mi sappia Paul De Kock non fu minimamente disturbato dalla pudorata legislazione napoleonica mentre Baudelaire e Flaubert s'ebbero
il
loro processo
per
oltraggio al
pudore e dai Fleurs du Mal ben cinque liriche dovettero esser tolte. Avremo anche noi D'Annunzio spurgato a cura del Procuratore del Re?
II.
Se le leggi gi esistenti, che sono pur gravi, non vengono applicate, credere che una legge
pi rigorosa possa essere
pii
applicata,
somma
opera
le
fatto
ragioni
non vengono
sarebbe
ricor-
79
"
grida
,
una pi
pure
'*
bravi
e che
non riescivano a estirparli. Le leggi non contano se non quando rispondono a uno stato, ad una coscienza sociale che, agendo sulle menti dei giudici, le applichi. Se la classe dirigente italiana, la quale ci provvede appunto degli uomini che dovrebbero applicare rigorosamente
le leggi
stessa
che non
sente offesa
dalla
stampa oscena,
corrotto, dal
teatro
linguaggi,, grassoccio, se
i
migliori clienti
stampe
e di oggetti pornografici,
che
campagne
le leggi
come
volete che
stato gi
la
siano
davvero
applicate?
in
osservato con
fondamento eh
si
Francia
risolveva in burletta
perch troppo la coscienza della classe borghese, dalla quale provenivano i giudici, ammetteva l'adulterio come un peccato sul quale si poteva scherzare non come un delitto che si poteva condannare.
,
tiamoci una
verit
;
mano
sul cuore e
di
osiamo dire
la
cerchiamo
di
ricordarci
un
po'
della
un anno,
sonetti
risolleviamo
rivivere
un momento
discorsi,
progetti, le
oggi
sono
giudici,
genere e
domandiamoci poi
se,
che dappertutto ci sono (se non altro per confermare la regola), la vita, il linguaggio, le consuetudini, i propositi di costoro fossero i pi adatti per formarne degli apostoli della morale
sessuale.
No,
se
signori
nostra classe
la
borghese per
si
che riguarda
pornografia
di
manica
meno, son tratti allo scherzo grasso e alla licenza. Nei discorsi dei giovani raro che la donna entri altrimenti che come oggetto di piacere.
sia trattata
per
i
via, se
sentiamo
frizzi,
osserviamo
le
toccano.
e
giovani
ascoltiamo.
Diamo un'occhiita
i
ai
muri delle
Prendiamo
teraria in
mano.
81
III.
Se
volessi riassumere
di-
ver<;euza
mia
di
idee
con
Congresso, direi
che per i congressisti la stampa oscena una causa, per me un sintomo. Anche se si potr reprimerla, il male rester lo stesso, pi pericoloso perch nascosto, pi venefico perch compresso. Si sar tolta l'espulsione e
il
:
si
sar
la-
tumore si -ara levata la febbre e absciato bandonato il corpo airinfezioue. Domani Tuna
e l'altra riappariranno inguaribili.
Se vogliamo dare una soddisfazione platonica adottiamo pure il sistema di chiepi severa oggi, per domandarne una legge dere una ancor pi severa visto che dopo una settimana di terrore nei chioschi, tutto si ripeter come prima. In Italia, quando non si sa che cosa fare contro un partito, si muta il nome a una via; e quando si vuol combattere un male si crea una nuova legge che resta morta. Sono uomini, coscienze, giovent nuova che occorre, non leggi Qui sta il vero rimedio. Non vorrei che queste mie osservazioni da advocatus diaboli inducessero taluno a pensare che io sono un partigiano della stampa oscena. Io non la leggo pi da quando mi sono accorto che noiosa. Non
ai moralisti,
!
C'
nulla di pi breve, di pi
limitato, di pi
noioso dell'oscenit.
si
va a finire
nel
fatto
che essa riesca ancora interessante a tante persone, se non si pensasse all'estrema cortezza
della
mente dei
pi.
non
non
sulle
manife-
persuadere
una nazione. Tutte le leggi del signor senaBranger non avevano potuto guarirla dalforme
illu-
stampa
questa pornografia
fisico.
l'uomo
civile
di
oggi,
la
il
borghese,
vita
si
non
d animata da un vivo
alla pornografia
quando
e
sua
iu-
profondo
teresse,
83
da un idea. La pornografia corrisponde semplicemente al benessere troppo facile ed all'ozio. Purch nella vita ci sia una convinzione robusta, una fede attiva, una solennit
del pensiero,
la
pornografia (questa
vilt del
sol-
ma
ogni grave
avvenimento allontani individui e popoli dalla pornografia e che contro di essa, pi che leggi pericolose e sempre applicate, in fine, secondo lo stato d'animo della classe dominante, giovi l'opera di educazione del popolo tutto, cercando di farlo vivere con intensit, dandogli un ideale,
portandolo
al l'ischio
ed alla battaglia
(e
parlo
anche
un
pii
profondo rispetto per la donna e un pi sacro amore per la vita. Allora quella forma di pigrizia dello spirito che la poriiografia,
quella vilt egoistica per cui l'uomo
possibilit, sar
si
compiace
le
i
abbandonata. Proibire
giornali
facile
meno
ad ottenere ma le vere vittorie non sono quelle facili. Abbandonare alle cure del poliziotto la funzione di vivificatore morale pur facile ma
;
la
sarebbe
suscitare
nel-
Tanimo
la
sociale, politica,
stampa
e le ricreazioni sconce.
.- 84
potessero soi
loro spet-
Dove
si
fatto abbastanza,
credo
la
.
residuo
pi
si
non
si
chiedere
ad una legge quello che non si sa suscitare da soli spontaneamente. Reprimere la cattiva stampa? ma creiamo, ma aiutiamo la buona! Abolire le corrispondenze di quarta pagina col favore delle quali si stabiliscono commerci sessuali ? Ma cominciamo col condannare questi commerci nell' educazione media borghese! Miglioriamo gli italiani e non ci sar bisogno di migliorare le leggi. Aboliamo i bravi e pomo tremaudare tutte le grida negli archivi del
dottore Azzeccagarbugli.
(1917).
SCUOLA E STKADA
Sono molti anni che sento congressi e stampa domandare con autorevole voce che il bambino
povero
sia
nella scuida.
ho
volissimo programma, e
mia diffidenza
si
tramutata da un inconfessato ma sentito disajuio mentale ad una convinta persuasione a mano a mano che meglio conoscevo le scuole e riescivo rivedere la mia infanzia non pi a traverso r. i veli del pedagogismo, ma con il sano occhio dell'uomo ohe ha vissuto. E. fatte le debite
eccezioni per alcuni
pochi e maltrattati
inse-
scuole
neutralizzata
dalla
voce a quella di tanti congressi e di tanti giorperch se alla strada manca forse qualche
cosa della scuola, alla scuola inanca tutto della
strada; e t^uanto a profitto vitale
io
sono con-
bambino
della
mia molto non stracciate subito questo foglio di carta sul quale mi permetto di segnare il mio pensiero. Vi prego: se non dimentico le parolacce e le bestemmie, il sudiciume e i pericoli della strada, non ignoro, ricordiamocene tutti, le turpitudini 9 le ipocrisie, le scemenze e le malattie infettive della scuola. Se facessimo un bilancio, non so cM ci guadagnerebbe. Molti dei malanni della strada derivano dalI^on
soffocate con grida feroci la
tranquilla
asserzione
vita
scola-
pure il bambino che col gesso scrive sul marciapiede e col carbone disegna sul muro e pubblica le sue invettive, spande i suoi messaggi, stfibi lisce le sue leggi. Il muro e il marciapiede sono la lavagna e la carta dei bambini poveri ai quali proibito scrivere nella lavagna di scuola o imbrattare la carta di casa. I pi sinceri componimenti e i pi deliziosi disegni, saranno sempre quelli fatti fuori della porta di classe. Col vibra il senso poetico e l'interesse del bambino. " Piero un asino. " Maria e Beppe fi.nno all'amore e " Abbasso l'aritsi baciano dietro la porta. Piero e questa verits^ s Vivaddio, metica . Maria e Beppe sono i i-eali personaggi del (Irainma (juotidiano del bimbo, che non lia mai
conosciuto
gli
87
modellati
sulle
false
scolastici.
esemplari
scritti
pedagogisti
due termini che con disperazione eterna dell'uomo sembrano correre paralleli senza mai incontrarsi: la Scuola e la Vita. Essi gettano nell'abisso le loro buone volont, gli studi e l'esperienza, l'amore e l'intelletto. Tutto sembra invano. La scuola continua ad essere separata dalla vita, e la vita seguita ad avere una scuola
sua. che
si
infischia dell'altra.
Oggi
io
sento
molti
insegnanti
cercare
si
di
dibatte,
il
abbandona
con
il
si-
stema
di Froebel,
negli
asili,
quegli
in-
bambino
Come
uno degli
e
ultimi, pi re-jenti e pi
dove i insegnano ai pi piccini a spogliarsi e vestirsi, e magari aiutano un po' da cucina: un ordine, almeno, del quale il bambino vede l'immediata utilit. Pulizia a parte, questo pure l'insegnaportati, si cita
un
asilo
asciugano
piatti,
mento dello scugnizzo napoletano, il quale a andare a scuola, ha gi imparato tanti mestieri quante dita ha sulle mani sa vendere cerini, cuocere delle pizze, fare da
otto anni. s?nza
.*
ccerons, guidare
un carro a
cavalli, tirare
un
zatura, cantare
e altrettanti
lazione e pranzo.
Nelle
Svizzera
scuole pi
i
Belgio e della
di societ
bambini formano
specie
migliorare
derni.
forma
strada.
Che
cos' che
il
Egli impara
Non parliamo
tivo
!
poi dell'insegnamento
i
ogget-
pi forniti nostri
musei scolastici queste morte cose che con di fronte alla un morto nome noi indichiamo
mini
bazar
enciclopedico
che se il bambino dovesse imparare nello fredde aule della scuola stenterebbe anni ed anni cercando invano di
89
toccare, dietro
fantasmi e
fantocci, qualche
cosa di solido
Soltanto
la
quella reale
:
con i lividi quella rigida legge di grnvit. che si conosce bene soltanto con le cadute; quel miracoloso dipingere della luce, che si sente soltanto stando l dove sole e ombra si rincorrono gaiamente
durezza del sasso,
che
s'impara
cielo.
L'ultimo verbo, la
moda
pi recnte,
il
grido
che in novanta nov.e su cento delle nostre scuole. L'animo del bambino cupido di libert e di espansione, affamato di creazione spontanea e di logica infantile, sente prepotente l'amore per
quelle formo di istruzione che sa scoprire nella
via anzich in quelle dure, scheletrite, astratte
verit irreali, che
non toccano n
il
suo cuore,
n
si
la sua mente, n i pretende istruirlo, a bacchetta, fermo sul suo banco, chiuso nella scatola scolastica, con dei punti in il ridicolo giudizio salsamentario
condotta, in italiano, in
sente,
scrittura,
esso che
si
essere tutto
anche senza averne piena uno che cresce e si sviluppa mezzo all'attraente vita del suo mondo.
coscienza,
;
un
in
dei bambini,
sori.
Ad
*''<i
il
90
bambino
,
di luce e di spazio,
scuola
all'aperto
adatti, del
e facendosi
peso e della misura che gli conviene, come nei pi rinomati asili Montessori. Insomma io non voglio proprio dire che la strada sia la migliore scuola di questo mondo;
ma
al
paradosso posso
Quando
ve-
diamo con quale gioia sgorgano dalle aule scolastiche i bambini per rovesciarsi sulle strade,
e
l
si
creando i loro giochi e i loro spiriti, io mi chiedo se in questo fatto non c' l'avvertimento palese di qtiello che richiede, col corpo e con l'anima, con gli occhi e con le orecchie,
prie,
il
sentimento,
il
nostro caro
sempre quei bambini, gracili d'ossa, che andavano cercando nella calce dei muri, attirati da un'oscura sapienza medica
ricordo
ch'era in loro,
il
E mi
rimedio alla
loro
debolezza;
quei bambini che parevano affetti da un insano desiderio e che invece la sapevan pi lunga
dei dottori e delle
mamme.
dagli
i
quando
si
si
domanda
si
autorevoli
congressi
pedagogici, che
tolgano
commetta
S,
lo sitesso errore.
il
certamente:
ragazzo
strada maloigtio*
vanto.
Ma
por
la
esso
co-
di scuola*
il
valore della
temprato alla lotta od alle improvvise continf;enzo che l'ichiedono nuovi atteggiamenti di spirito e, insomma, sa meglio cavarsela. Nella vita non sono spesso le nozioni che mancano, ma l'autonomia e l'indipendonza o la capacit di farne uso.
ui
(1919).
NOTA
Questo volume raccoglie articoli di giornale che trat-
tano di problemi
.scolastici
loro
una
leggera apparenza
di paradsso. Sempli.vt
incontrano,
portano
la
blicati
nel
Secolo, nel
Scuola.
INDICE
Dedica
l^ag
6 ^
18
La
coltura popolare
Le macchine
nella scuola
27
3-4
La
Il
metodo Montessori
42 59
67
75
stampa oscena
Scuola e strada
J^ota
85
-92
T.
B.
f.
ROMA
procura qualsiasi pubblicazione italiana o straniera in commercio; ricerca qualunque pubblicazione esaurita o rara;
fornisce complete indicazioni bibliografiche su
qualunque argomento:
eseguisce qualunque traduzione;
d'ar-
informa su collezioni bibliografiche e artistiche, musei e gallerie, istituti e univei'sit, diplomi ed esami, diritti d'autore e lezioni di lingue; esamina qualunque manoscritto di opere da pubblicarsi, dando consigli su eventuali correzioni,
su
le
Direzione dell'I. B.
I.
ROMA,
Costo corrente
ROMA
Telefono 47-35.
1. I libri nuovi soqo ceJati a prezzo di copertina ipat^amento anticipato), hj spese di posta per l'interno sona a carico dell'Istituto; per l'estero a carico dell'acquirente. Chi desidera l'in-vio raccomandato aggiunga centesimi 30. Aggiungere ai vaglia marca da bollo o importo relativo.
2. Grli acquirenti, per semplificare e rendere pi rapidi loro rapporti con l'Istituto, possono depositare in conto corrente anche piccole somme, che verranno man mano ammoi lizzate con l'invio delle pubblicazioni successivamente richieste.
i
3. Chi desidera indicazioni bibliografiche deve esporre chiaramente gli scopi e 1 limiti dei suoi sludi e delle sue ricerche, per mezzo di cartolina con risposta pagata o includendo nella lettera un francobollo per la risposta. Chi desidera che le schede sieno spedite raccomandate deve aggiungere cent. 30. 4. Ogni indicazione bibliografica fornita al prezzo di cent. 20.
di un'opera sar
5.
le quali
Per ricerche bibliografiche di carattere generalo, importino un numero notevole di schede, prezzi
i
iniziare il commercio e lo scambio dei libri fuori commercio o comunque divenuti rari, l'Istituto annunzia la prossima pubblicazione di un catalogo di opuscoli che pu mettere fin d'ora a disposizione questo catalogo altri seguiranno periodoorli studiosi.
7.
Per
esauriti
dicamente.
cio,
Chiunque desideri acquistare opere fuori commern avverta l'Istituto che, ove aia possibile, procurer nel pi breve tempo l'opera richiesta, avvertendo
8.
prima
duta.
l'interessato
del
La corrispondeaju deve
essere indirizzata:
ROMA,
Il
liilgllDre
moilo
l
lire
quello
di
fare
un deposito
almeno venti
da
ammortizzarsi colle successive ordinazioni. Si pu farlo mediante vaglia, oppure recandosi a qualunque Ufficio o Ricevitoria postale e chiedere allo sportello vaglia un Bollettino di versamento per il conto
corrente
dell' Istituto
Bibliografico
Italiano
(n.
1/146
Roma). Tale versamento costa soltanto dieci centesimi. Il Bollettino ha uno spazio in bianco sul quale il mittente ha facolt di segnalare brevemente la causa dell'invio della somma. Sar bene che la causa sia sempre
indicata.
Chi ha
dell'I.
fatto
1.,
correntista
B.
riceve regolarmente
cataloghi, ed ottiene
20 cartoline stampate con le quali pu ordinare qualunque pubblicazione o ricerca bibliografica il cui importo
di
a comprare almeno un anno possono chiedere l'invio mensile un elenco di novit librarie su argomento da essi
lire
in
desitrnato.
I.
B.
1.
indispensabile
alle
persone colte che vogliono tenersi al corrente del movimento intellettuale italiano
ed estero, o desiderano complete informazioni sopra
un determinato argomento;
dai
grandi
mancano perci
di repertori, biblio-
ai bibliofili e ai collezionisti
in esso
che
avranno
un prezioso collaboratore;
biblioteche professionali, o
han bisogno
di
informazioni bibliografiche
di carattere tecnico-scientifico;
University of Toronto
oa-
Library
1.0
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