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Aspetti creativi, artistici e tecnici del processo di produzione di una colonna sonora per Film, Documentari, Pubblicita
ELEMENTI INTRODUTTIVI
a) Narrare la sottotraccia
b) Parlare allinconscio
La musica si rivolge a quella parte dello spettatore meno razionale e lucida, si insinua silenziosamente tra le sue sensazioni e senza farsi notare alimenta unemozione. Quando la musica riesce a fare questo senza farsi notare il suo potere espressivo elevatissimo: verit, naturalezza ed autenticit. Se al contrario lartificio che la musica usa per comunicare risulta esplicito si ha un crollo di senso e tutta la scena pu risultare macchinosa e forzata.
DIEGETICA
LA
MUSICA
EXTRA-DIEGETICA:
La separazione tra musica diegetica ed extradiegetica indica due usi diversi della colonna sonora di un film. Nel primo caso indica la musica dentro la scena (ad es. lattore danza su una musica suonata dal vivo, o da un giradischi che accende lui stesso durante lazione). Nel secondo caso indica una musica aggiunta, una musica cio che non fa parte dellazione ma che viene sovrapposta in un secondo momento. Non possibile stabilire una regola a priori per luso della musica. Ogni scena ha le sue esigenze, ogni regia, ogni film.
Sulla naturalezza o meno di unapproccio sullaltro possibile d iscutere nello stesso modo in cui si discute se il vino vada servito caldo o freddo.
LE FASI DI LAVORAZIONE:
1) COME SI CREA
IL SOGGETTO
Non esiste una regola fissa per linizio dei lavori. Si pu iniziare a comporre partendo da: ( una stesura di una pagina della storia del film). I compositore portato ad interpretare a modo proprio senza troppe indicazioni lemozione del progetto. Talvolta pu accadere che avvenga una netta scollatura tra le intenzioni del regista e quelle del compositore. Altre volte capita che grazie allassenza di informazioni il compositore sia portato ad essere pi libero e meno vincolato e quindi a produrre materiale pi interessante.
LA SCENEGGIATURA
E la stesura parola per parola e scena per scena di tutto il film. La sceneggiatura lequivalente di una narrazione letteraria. Il compositore entra bene dentro il pensiero e lazione d ei personaggi. Respira meglio ogni passaggio e pu iniziare a visualizzare i momenti cardine per la musica del film
IL PRE-MONTAGGIO (o Rough-edit)
Il film stato gi girato. Il montatore e il regista hanno realizzato la cosidetta messa in fila, una prima stesura che non tiene conto dei tempi di ogni scena e dei dettagli di montaggio. Il compositore ha la possibilit di vedere le scene anche se in una versione approssimativa e poco rifinita. Si pu iniziare cio a lavorare sulle immagini creando musica a partire da una visualizzazione reale di ci che andremo a musicare.
LO STORYBOARD
Nelle animazioni in fase di lavorazione pu accadere di dover comporre la musica sullo Storyboard, cio la sequenza delle bozze di ciascuna scena. Esse sono disegnate o illustrate senza ancora i movimenti per cui appariranno come una serie di fotogrammi a 0,5-1 secondo luno dallaltro (come un veloce slide show di fotografie). Anche in questo caso si lavorer sul TC, come riferimento per i cambi scena e landamento globale della narrazione.
2) PROCESSI DI PRODUZIONE:
a) PRE-PRODUZIONE (I PROVINI)
Dal punto di vista artistico la fase di preproduzione il momento creativo della colonna sonora, dal punto di vista produttivo rappresenta il processo di sviluppo del materiale audio. Durante questo processo vengono creati i provini, cio le registrazioni dei brani nel loro arrangiamento definitivo, utilizzando tuttavia suoni campionati (samples). Ci vale soprattutto per le orchestre che vengono costuite con apposite banche di suoni come East West, Vienna Orchestra, Garritan, Miroslav Philharmonik. Le orchestre darchi, i legni, gli ottoni, le percussioni e molti strumenti solisti delle migliori library sonore hanno una grande resa. Tuttavia unottima esecuzione dal vivo ha sempre un potenziale comunicativo di gran lunga superiore.
c) RECORDING
La registrazione va pianificata partendo dalle parti con una funzione di base e proseguendo verso le parti soliste. Le voci e gli strumenti solisti devono sempre essere registrati per ultimi in modo da poter ottenere delle esecuzioni perfettamente intonate. E fondamentale stabilre da subito il diapason, ossia la frequenza di riferimento per il La. In Italia si usa spesso il La a 440Hz. In altri paesi, soprattutto nordici, esso arriva ai 450Hz, per ragioni di gusto ma anche per compensare la
naturale tendenza a crescere di alcuni strumenti a fiato. Indipendente dalla scelta che si effettua indispensabile accordare tutti gli strumenti con lo stesso diapason e controllare che lo siano anche campionatori e sintetizzatori.
d) EDITING
Tutto ci che stato registrato deve essere controllato, scelto e pulito da eventuali imperfezioni. Lobiettivo dellediting avere, prima di andare al mix, una stesura impeccabile di ogni parte. Lediting un procedimento tanto informatico quanto artigianale. La conoscenza dello strumento, dei respiri, delle risposte dei crossfade, fondamentale. Lediting deve sempre rispettare la naturalezza dellesecuzione e restituire una traccia fedele alle intenzioni espressive e dinamiche dellautore.
e) MIX
Si torna in studio con tutte le tracce pulite ed ordinate: si fa il missaggio definitivo. In realt il missaggio di una colonna sonora non mai veramente definitivo perch pu accadere che durante la fase successiva, il mix del film, ci si accorga che un ambiente, o un diaologo richiedano una modifica in uno o pi strumenti della musica. In questo caso si utilizzano glistem, cio le tracce separate di ogni full-mix.Sovrapponendo tutti gli stem di un brano otteniamo il brano completo (a parte piccole differenze che possono intervenire nel caso stiamo usando per esempio un compressore in uscita). In questo modo poremo intervenire successivamente sul mix del brano senza alterarne il sound. I formati pi diffusi sono AIFF, WAV, SDII. Il missaggio pu essere Stereo Interleaved (ununica traccia L+R) o Stereo Splitted (due tracce mono), 5.1 (e in casi pi rari 6.1 o 7.1).
f) MASTERING
Quando la colonna sonora diviene un cd per la vendita tutte le tracce subiscono un ulteriore processo. Il mastering si svolge preferibilmente in dominio analogico. Le tracce vengono passate in un D/A Converter e trattate con equalizzatori, compressori, limiter, reverberi. Finito il processo, nuovamente registrate in digitale preferibilmente nel formato cd: 44.1kH 16 bit, in modo da non dover effettuare il dithering nel caso siano state registrate a 24 bit. Il mastering ha due funzioni: omogeneizzare il suono del progetto e ad arricchirlo.
Facendo un passo indietro e tornando al mix, il passo successivo la sincronizzazione delle musiche definitive sul Time Code del video. Questo computer viene sincronizzato a quello che gestisce tutti i dialoghi, gli effetti e gli ambienti del film e tutto confluisce nella consolle che governer:
CONSIGLI PRATICI:
1) Nominare la tracce
Quando il progetto richiede una quantit di composizioni che supera la dozzina consigliato numerare progressivamente i brani con la sequenza convenzionale M1, M2, M3, ecc. (M sta permusica e la numerazione ne indica lordine di apparizione nel video). Capita che lo stesso brano possa essere ripetuto in pi parti del film con o senza differenze darrangiamento. Sar possibile quindi che sotto la dicituta M3, M16 e M29 ci sia lo stesso identico brano. Anche se pu apparire superfluo importante per mantenere la catalogazione delle musiche il pi dettagliata possibile.
2) Pianificare il lavoro
Per avere una visione totale di tutti i brani e della strumentazione di ciascuno sar molto utile costruire una tabella (un foglio excel si presta molto bene, ma anche carta e penna, a seconda dei gusti). Nella colonna di sinistra inseriremo lelenco di tutte le M cercando di segnalare le M appartenenti alla stessa categoria (brani corali, brani orchestrali, brani misti, altri strumenti). Nella prima riga orizzontale invece elenchiamo tutti gli strumenti che utilizzeremo per la colonna sonora. In questo modo per ogni M potremmo apporre una x come nella battaglia navale ed avremo una visione complessiva di tutte le musiche e tutti gli strumenti utilizzati. Maggiore la quantit di M, tanto pi sar indispensabile classificare tutto in questo modo. Pu accadere di avere anche novanta M per progetti televisivi di due puntate e trovarsi in studio per registrare settanta take diversi. In questi casi faremo anche un secondo elenco per stabilire la sequenza precisa con cui procedere accorpando tutti i brani con organico simile, affinit esecutive, analogie timbriche e melodiche.
3) i Software
I pi diffusi sono Pro Tools, Logic Pro, Digital Performer, Cubase. Ciascuno di questi ha caratteristiche sue proprie, dalla presenza di un hardware specifico (Pro Tools) alla specializzazione nel midi (Logic). Anche se i convertitori A/D D/A di Pro Tools vengono spesso sostituiti da altri (Apogee, Prism Audio), resta comunque il programma pi diffuso per ilrecording, il mix, il montaggio del suono ed il mastering.
5) La catena audio
La qualit di una registrazione dipende da numerosi fattori co llegati luno con laltro. Il primo una buona esecuzione, tutti gli altri sono di natura tecnica: la catena audio. Tutti gli elementi che concorrono alla registrazione di uno strumento devono appartenere allo stesso range qualitativo. Non ha molto senso infatti utilizzare un microfono da 3000 euro (un esempio tra i pi diffusi, un Neumann U87) se non accompagnato da strumentazione di equivalente livello. La catena audio composta da microfono -> preamplificatore -> convertitore A/D ->convertitore D/A -> consolle > finali di potenza -> diffusori. Se soltanto uno di questi elementi non sintonizzato sulla qualit di tutto il resto c il rischio di compromettere il risultato globale. Se stiamo lavorando al top della qualit professionale, un microfono economico penalizzer la qualit; se invece stiamo lavorando ad un livello consumer, un micofono da cinquemila euro sar pressoch irrilevante.
trasmettono anche attraverso la cornetta del telefono. Al contrario una brutta canzone registrata perfettamente rester sempre una canzone noiosa. Linvito dunque quello di restare sempre fedeli alla propria ispirazione, nel senso pi elevato del termine ed utilizzare la tecnologia con lo stesso spirito con cui usiamo il frigorifero. Un mezzo, non un fine.