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Nomi di Dio nella Bibbia

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Nomi di Dio nella Bibbia
Per nomi di Dio nella Bibbia si intendono i vari appellativi ed espressioni utilizzati nella Bibbia e nella tradizione
ebraica per riferirsi a Dio.
Ebraismo
Per approfondire, vedi Dio (Ebraismo).
In un brano delle Berakhot della Tefillah di Shachrit, prima dello Shem, scritto:
Benedetto Tu Hashem, nostro Dio, Re del mondo, che forma la luce e crea l'oscurit. che instaura la pace e crea ogni cosa;
che illumina la Terra e quelli che vi dimorano con misericordia e, nella Sua bont, ogni giorno rinnova l'opera della
creazione. Quante numerose le Tue opere, Hashem, tutte le hai fatte con sapienza; la Terra piena delle Tue creature. Sia
esaltato il Re, Unico da sempre, lodato, celebrato, glorificato dall'inizio del mondo. Dio eterno, per la Tua grande
misericordia, abbi compassione di noi, Signore dela nostra forza, nostro rifugio, scudo della nostra salvezza, nostra
protezione. Dio benedetto, di immensa conoscenza, sei Colui che ha disposto e fatto i raggi del sole; il Buono che ha dato
gloria al Suo Nome, che ha disposto i luminari intorno alla Sua forza; i pi ragguardevoli dei Suoi santi eserciti esaltano
continuamente l'Onnipotente e narrano la gloria di Dio e la Sua santit. Sii benedetto, Hashem nostro Dio, nell'alto dei Cieli
ed in basso sulla Terra, oltre ogni lode dell'opera delle Tue "mani" ed oltre i luminari che formasti, che Ti glorificheranno in
eterno
(Siddur Syakh Yitzkhk, Yotzer Or)
Nella religione ebraica gli appellativi (shemot) con cui ci si riferisce a Dio sono anche necessari al fine di
comprendere le modalit attraverso le quali Dio si rapporta al mondo, agli uomini ed alle creature. L'esegesi ebraica
stabilisce molte regole anche in merito alla pronuncia di essi nella lingua ebraica approfondendone ogni aspetto
anche con il supporto della Ghimatriah.
Molti maestri Rabbini indicano che la presenza di differenti Nomi anche dovuta all'impossibilit dell'uomo di
comprendere la totalit e l'essenza divine: l'uomo presenta infatti una modalit conoscitiva la cui natura applicabile
alla molteplicit delle cose comprendendone ogni volta gli aspetti in modo frammentario anche se lineare ed
uniforme; comprendere o concepire l'essenza di Dio equivarrebbe a comprendere la totalit divina nell'unit di una
sola manifestazione essenziale di un pensiero, cosa per l'uomo accettabile secondo la comprensione molteplice che
permette di comprendere le modalit e gli attributi di Dio, comunque Uno ed Immutabile, in relazione al tutto,
Creazione, Mondo Superiore e Mondo Inferiore, entit celesti, umanit, individuo e storia, o prossima ed
avvicinabile nelle ulteriori modalit particolari di fede della preghiera e della santificazione ma appunto impossibile
in un atto conoscitivo immediato: la Mia sapienza non la vostra sapienza viene commentato anche in questo senso.
Molti maestri spiegano infatti che, qualora un individuo cercasse di concepire e percepire intellettualmente l'Essenza
di Dio, sembrerebbe pervenire al "nulla" del pensiero intendendo per questo nulla lo stato interiore di annullamento,
mistico e non psicologico, che poggia sulla mancata percezione da parte delle creature finite ed anche celesti,
momentaneo nel tempo istantaneo corrispondente a tale tentativo; ci va inteso come impossibilit reale per tutti gli
individui che vi provino secondo la facolt intellettiva, da Dio concessa, e non come incapacit di comprendere di
alcuni.
Lo stato spirituale di annullamento interiore, che non riguarda un'incompetenza o la condizione nel peccato, viene
provato dinanzi alla Grandezza di Dio (cfr Abnegazione nella legge ebraica, Ayin e Yesh e Tzimtzum): esso
considerato nell'ebraismo effettivamente uno stato spirituale trascendente concesso da Dio solo a livelli mistici molto
elevati. Assai simile lo Studio della Torah detto Lishmh (cfr Torah) infatti v' ancora l'insegnamento correlato
dell'Etica ebraica secondo cui il bene nella semplicit, cos "mille" sono le vie per commettere "male" (cfr
Anima/Yetzer haTov/Yetzer ha-ra e Bar Mitzvah, Ghemilut Chassadim e Mitzvah).
Nomi di Dio nella Bibbia
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Elenco dei nomi di Dio
HaShem Melekh, HaShem Malakh, HaShem Yimlokh leOlam Vaed
(L'Eterno Re, l'Eterno ha regnato, l'Eterno regner per sempre)
A seconda che ci si riferisca ai Nomi di Dio come manifestazioni della divinit in relazione all'uomo, alla Creazione,
alle creature o alle create nell'ebraismo esistono molteplici Nomi di Dio. Essi compaiono nel Tanakh, nel Talmud ed
in molti testi di preghiera o studio, sui Sefer Torah, sui Tefillin e sulle pergamene delle Mezuzot e negli amuleti
compilati in rare occasioni da Maestri ebrei con la conoscenza spirituale necessaria per questo e non magica. Tra i
seguenti Nomi di Dio vi sono anche espressioni o parole che vengono generalmente utilizzate con riferimento a Dio:
il Tetragramma (in ebraico ***) considerato nella Bibbia ebraica come il nome proprio di Dio con
riferimento alla Sua Misericordia. La sua pronuncia concessa solo al Kohen Gadol nel giorno di Kippur e
secondo l'Halakhah proibita in ogni altro caso. formato da quattro consonanti e perci la sua corretta
pronuncia non evidente. La maggior parte delle confessioni cristiane lo legge come "Jahv". I Testimoni di
Geova e alcune correnti cristiane leggono: "Geova". Nell'ebraismo il Tetragramma uno dei casi pi tipici di
qere-ketiv, cio di differenza fra pronuncia e forma scritta. Si scrive in un modo e si legge in diversi altri tra cui in
particolare i pi utilizzati sono: HaShem (cio: "il Nome") e Adonai (l'Eterno).
[1]
Invocazioni di Dio mediante particelle pronominali: Hu Lui stesso; Atta Tu; Anok Me; Ani Io; Hineni
Eccomi.
[1]
'Ilaah 'al kol-hilain: Eccelso degli eccelsi.
'Ilat ha'ilot: Causa di tutte le cause.
'Olam: Mondo.
Adonai, Eterno, viene tradotto anche con "Signore".
Spesso associato a questo vi Tzevaoth o Sabaoth: Signore delle schiere o Signore degli eserciti soprattutto
con riferimento agli Ebrei, ai pianeti, alle schiere angeliche o ancora a quelle degli animali, dei pesci, dei
volatili, sia uccelli sia insetti, ed ogni essere vivente animale
[2]
; non presente nel Pentateuco ma gi in alcuni
Libri dei Profeti del Canone ebraico, questo Nome usato per la prima volta da Channah quando, poich era
sterile, preg Dio per avere un figlio, il Profeta Samuele (Talmud Berachot 31b): Dio disse a Hanna: tuo figlio
(Samuele) destinato a cominciare le sue profezie con questo nome (Midrash Shmuel 2); il valore numerico di
questo nome 524, numero di capitoli nel Talmud ed anche equivalente numerico di Talmud Bavli. Non
manca l'interpretazione che vuole che Dio sia anche Arbitro delle guerre. Nella traduzione italiana del
Sanctus il Sabaoth stato tradotto con Dio dell'universo.
A-donai E-lokeinu vE-lokei avoteinu: Eterno nostro Dio e Dio dei nostri padri.
A-don 'al kolla: Padrone di tutto.
A-don 'Olam: nome dal significato Creatore del Mondo anche il titolo di un Canto liturgico ebraico.
A-don haniflaot: Signore dei prodigi.
A-don kol-hanneshamot: Signore di tutte le anime.
Avinu Malkeinu: Nostro Padre, Nostro Re.
Ba'al milchamot: Arbitro di guerre.
BarukhHu uMevorakh: Benedetto e [Degno] di Benedizioni.
Bet le'Olam: Dimora del mondo: "Dio la dimora del mondo ma il mondo non la Sua dimora".
Bor: Creatore.
Bor refuot: Creatore di guarigioni.
Chakkim: Saggio.
Chai ha-Chaiym: Vita della vita.
Chai olamm: Colui che vive sempre, Colui che dona la vita ai mondi.
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Chassid: Pieno di Grazia, questo nome esprime la modalit divina dell'amore, della gentilezza, della grandezza di
Dio anche nel rapporto con l'uomo e dell'uomo con il proprio prossimo che per queste qualit sostenuto da Dio.
Det ha-Shem: L'Eterno Dio di conoscenza.
Echad significa l'Uno, l'unit del divino.
Ehyeh Asher Ehyeh, meglio tradotto con Io mostrer d'essere ci che mostrer d'essere, esprime l'immutabilit
di Dio anche se dinanzi al movimento finito della Creazione della quale Egli si gloria e nella quale si diletta, quasi
che qualcosa sia metaforicamente aggiunto alla Sua essenza comunque perfetta e senza alcuna necessit di
cambiamento. Questo nome cela molte discussioni sul Tetragramma fatte dai Rabbini: presenta infatti le stesse
lettere ebraiche. Viene anche tradotto con Io Sono Colui Che Sono senza una precisa attenzione alla forma
grammaticale del verbo.
Ein Sof significa l'Infinito, l'illimitata Potenza di Dio.
El: Misericordioso, costituisce anche la particella semantica per il divino; inserita in molte parole indicanti il
nome di angeli ed usato anche per i nomi propri di persona. Da sola significa genericamente Colui. Questo nome
di Dio riguarda la Misericordia o la Clemenza divine, Chessed o Rachamim. (cfr Avraham, Acqua, Quattro
elementi, Sefer Yetzirah e Sefirot)
E-l Chai significa il Dio vivente.
E-l da'ot: Dio della conoscenza (Questo nome compare anche in Samuele I).
E-lion: L'Altissimo.
E-lionim vetachtonim: che sostiene la parte superiore ed inferiore del mondo.
E-l Melech Neeman: Dio, Re, Fedele, l'appellativo cui vengono associate le parole della medesima radice
Emunah, che significa fede, ed Amen.
E-loha Significa colui che porta la vita o colui che e' la vita ed la forma singolare particolare di E-lohim. Si pu
dire che Egli fu l'E-loha di Abramo, l'E-loha di Isacco, l'E-loha di Giacobbe. Deriva da El, anche riconosciuto
come nome da alcuni Cananei che possono compiere la Teshuvah. Ci sono connessioni, storiche, geografiche, di
pronuncia e di radice con le parola Allha (Eloha si pu pronunciare anche Alah). Allah il nome con cui i
cristiani di lingua araba ed i musulmani chiamano Dio.
E-lohei Israel: Dio d'Israele.
E-lohim significa Dei, forma plurale di E-loha (cfr Angeli), anche Dio; riguarda la modalit divina della Sefirah
Ghevurah. Il comandamento ebraico hyeh lecha e-lohim akherim al panay viene tradotto non ci saranno altri dei
al di fuori di me. Nella Guida dei perplessi, secondo Rambam, significa E-l hem, "la Loro potenza" (cfr Strumenti
divini), con riferimento anche ad alcuni angeli, certamente governati da Dio, appunto E-lokim (con l'aggiunta
della lettera greca k per evitare di dire i Suoi Nomi santi senza motivi precipui validi). Si constata quindi che
questo non solo un Nome, esprime infatti un attributo di Dio (cfr Bereshit (parashah) e Creazione
(teologia)#"" e "": "Chi" e "cosa"). (Ancora: alcuni spesso scrivono E-loh/kim per evitare di scrivere
E-lohim, evitando anche solo di scrivere la forma esatta per Timore di Dio). Questo nome divino riguarda anche
la Creazione e Dio come Creatore: in Ghimatriah la parola di questo nome divino ha il medesimo valore numerico
di Hateva, ovvero Natura, e riguarda dunque il potere di Dio sulla Natura nel crearla, nel mantenerne l'esistenza e
sostenerne il Governo.
Emet, verit, viene spesso utilizzato assieme al nome E-lokim nel significato di Dio vero ma viene anche
letteralmente tradotto con l'espressione Dio Verit.
Goalenu: Nostro Redentore/Nostro Liberatore.
Iah un'abbreviazione del Tetragramma: scritto che questo un nome completo.
Kol significa il Tutto, la pienezza dell'essere.
Melekh Ha-'Olam: Re del Mondo ma si intende anche Eterno.
Melekh Chay veQayam: Re vivente ed esistente.
Melekh Malkhei: Re dei re. Ancora Melekh Malkhei Melakhim, Re dei re dei re.
Makom, luogo, indica che il Signore il luogo di tutto.
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Moshi'einu: Nostro Salvatore.
Neeman: Fedele, spesso associato ad E-l, Nome di Misericordia (Chessed e/o Rachamim).
Nor: Temibile.
Nor tehillot: troppo Temibile per essere lodato.
Pashtut, la Semplicit, indica anche l'aspetto pi puro e semplice dell'uomo quando legato a Dio: la fede.
Qadosh BarukhHu: Santo Benedetto o il Santo, sia Egli Benedetto (cfr Berakhah, Qedushah e Shekhinah).
Qedosh Israel: Santo d'Israel.
Rachamanan o Harachaman: in Ebraico ed Aramaico significano Clementissimo o Misericordioso.
Ribbon 'almin: Signore dei Mondi.
Ribbon Kol-hamma'asim: Padrone di tutte le opere.
Ribbon shel 'Olam: Padrone del Mondo.
Setima 'al kol-setimin: il Nascosto dei nascosti.
Sha-dday antico nome divino dell'epoca patriarcale
[3]
e reso comunemente nelle traduzioni della Bibbia con
Onnipotente; scomposto in pi parole significa "Colui che ha detto basta al mondo" (Sheamar le'olamo da)
(Talmud Chaghigah, secondo capitolo) con riferimento alla Creazione; anche come acrostico, Shomer doltot
Israel, proteggi le porte di Israele, poich questo nome viene nelle mezuzot sugli stipiti delle porte, tranne in
quelle dei locali d'igiene. Il nome Sha-dday spesso associato al nome della Misericordia divina cosicch
l'espressione completa risulti E-l Sha-dday.
Anche Shabbat e Shalom, Sabato e Pace, vengono annoverati tra i Nomi del Signore.
Shekhinah: piuttosto che un nome indicante una modalit di Dio, il termine Shekhinah e tutta l'esegesi ebraica
che ne discute esprimono invece la concezione della presenza divina nel mondo e nel Tabernacolo, in ebraico
appunto detto Mishkan, o nel Tempio di Gerusalemme, luogo principale di Dio nel Mondo Inferiore.
Sibbat hasibbot: Colui da cui hanno origine tutti gli effetti.
Zaddiq significa Giusto: il versetto che afferma Il Giusto il fondamento del mondo si riferisce sia al Signore, sia
ad alcuni uomini: si dice infatti che in ogni generazione vivono 36 grandi Zaddiqim che si distinguono dagli altri
uomini giusti per qualit etiche e morali, doti spirituali e sapienza. Anche nel Libro dei Salmi, 145
[4]
, scritto:
"HaShem Giusto (Zaddiq) in tutte le Sue vie e Magnanimo (Chassid) in tutte le Sue opere".
Zore'a zedaqot: Seminatore di Giustizia.
Zur veGoal: mia rocca e mio Redentore.
[1]
In un Siddur ebraico Sefardita, nelle Selichot per Rosh haShanah scritto:
Esaudiscici, o padre nostro, esaudiscici. Esaudiscici, o nostro Creatore, esaudiscici. Esaudiscici, o nostro Redentore,
esaudiscici. Esaudiscici, o nostro ricorso, esaudiscici. Esaudiscici, o splendore e gloria, esaudiscici. Esaudiscici, o verace
consolatore, esaudiscici. Esaudiscici, o puro e retto, esaudiscici. Esaudiscici, o vivente ed Eterno, esaudiscici. Esaudiscici,
o perspicace, esaudiscici. Esaudiscici, o Tu che nei Cieli stai, esaudiscici. Esaudiscici, Onnipotente, esaudiscici.
Esaudiscici, o Dio che aborri l'empiet, esaudiscici. Esaudiscici, o Re dei re, esaudiscici. Esaudiscici, o terribile e sublime,
esaudiscici. Esaudiscici, o sostegno dei cadenti, esaudiscici. Esaudiscici, aiutatore dei miseri, esaudiscici. Esaudiscici, o
liberatore e salvatore, esaudiscici. Esaudiscici, o giusto e giustificatore, esaudiscici. Esaudiscici, o Tu che sei accessibile a
chiunque Ti invoca, esaudiscici. Esaudiscici, o alto ed eccelso, esaudiscici. Esaudiscici, o Tu che risiedi nell'Empireo,
esaudiscici. Esaudiscici, o sostegno dell'integro, esaudiscici. ...Signore delle indulgenze, scrutatore dei cuori, Tu che scopri
le pi segrete cose, che parli giustizia; ...Buono e benefico verso le Tue creature... Pieno di purit, degno di auguste lodi...
Operatore di salute, veggente il futuro...
Nomi di Dio nella Bibbia
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I tredici attributi della clemenza divina
Per approfondire, vedi Peccato (ebraismo) e Yom Kippur.
Essi vennero rivelati a Mos quando chiese perdono a Dio per il popolo d'Israele dopo che un gruppo ristretto
commise il peccato del vitello d'oro:
Dio longanime e misericordioso sei Tu, ricorda oggi la Tua grande misericordia e bont, in favore della stirpe dei Tuoi
amati, come hai detto all'umile (Mos) nei tempi antichi e come scritto nella Tua Torah: Scese il Signore in una Nube, si
ferm l con lui, proclam il Nome del Signore e l detto: Il Signore pass davanti a lui e proclam: Il Signore, Signore,
1- Dio 2- misericordioso 3- e pietoso 4- longanime 5- e che domina le proprie ire, 6- di grande bont 7- e veritiero, 8- Egli
conserva il bene dell'uomo 9- per migliaia di generazioni, 10- sopporta il peccato volontario, 11- intenzionale 12- ed
involontario, 13- e lo assolve (Esodo 34.5-7
[5]
)
Vi sono due versioni della proclamazione dei tredici attributi divini una delle quali esprime anche la punizione sino
alla quarta generazione nel caso in cui i discendenti di uomini che commettono gravi trasgressioni non seguano
quanto, secondo la Torah, si insegna Dio voglia per il bene dell'uomo: quindi possibile che figli o discendenti di
persone ritenute da Dio colpevoli non vengano puniti poich scelgono di seguire il cammino corretto e giusto; le due,
rivelate a Mos, si trovano in due differenti parti del Tanakh.
[6]
.
Esiste poi una preghiera ebraica, secondo alcuni scritta da Re Salomone e citazione di 15 Salmi (dal 120 al 134) di
lode, corrispondente ai 13 Attributi di Dio, presente anche in alcuni Siddurim, che afferma:
"Sia lodato il Tuo Nome eternamente, oh nostro Re, Dio, Re grande e santo in Cielo ed in Terra; poich a Te si
addicono, HaShem nostro Dio e Dio dei nostri padri per sempre, il canto e l'omaggio, la lode e l'inno, la potenza ed
il dominio, la maest, la grandezza e la forza, il salmeggiare e la gloria, la Qedushah ed il regno, benedizioni ed
inni al Tuo grande e santo Nome; da sempre e per sempre Tu sei Dio. Benedetto Tu HaShem, Re grande e lodato
con inni. Dio degli omaggi, Signore dei prodigi, Creatore di tutte le anime, padrone di tutte le opere, che gradisce
gli inni di lode, Re, Dio vivente in eterno, amn".
Per approfondire, vedi Minian, Selichot e Teshuvah.
Imitatio Dei
Per approfondire, vedi Avodah, Berakhot, Ghemilut Chassadim, Mitzvah, Musar, Sefirot, Studio della Torah e
Tefillah.
Imitazione di Dio (latino imitatio Dei) un concetto religioso secondo il quale l'uomo ricerca la virt attraverso il
tentativo di imitare Dio. Si ritrova in molte religioni ed ha un ruolo essenziale in alcune branche del Cristianesimo e
dell'Ebraismo. Per quest'ultimo il concetto di imitatio Dei - generalmente considerato come mitzvah - deriva in parte
dalla dottrina teologica di Imago Dei (Immagine di Dio) - fatto ad immagine di Dio (in ebraico - ; tzelem
elohim, lett. "immagine di Dio"),
[7]
che asserisce che gli esseri umani sono creati ad immagine di Dio e hanno quindi
un valore inerente al di l delle loro funzioni o utilit. Il popolo ebraico ispirato dalla Torah ad acquisire virt
divine, come espresso nella seguente frase, presa da Levitico:
Parla a tutta la comunit degli Israeliti e ordina loro: "Siate santi, perch io, il Signore, Dio vostro, sono santo".
(Levitico 19:2 [8])
Questo concetto in seguito divent la base dell'Ebraismo rabbinico. Gli ebrei vengono esortati ad eseguire atti di
bont e amore simili a quelli attribuiti a Dio. Tra gli esempi si annoverano la sepoltura dei morti (come Dio seppell
Mos), visitare gli infermi (come Dio visit Abramo) e altre mitzvot di questo genere.
[9]
Il Talmud dichiara: "Come
Egli misericordioso, cos anche tu devi essere misericordioso".
[10]
Nomi di Dio nella Bibbia
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I Partzufim: espressioni metaforiche della Qabbalah ebraica tradizionale
Per approfondire, vedi Anima, Arizal, Cinque Mondi, Cabala lurianica e Cabbalista di Safed.
La tradizione mistica ebraica connota differenti espressioni metaforiche certamente non letterali - si potrebbe [quasi]
dire che concernono l'espressione paradossale che afferma "Dio conosce Se Stesso" (cfr Ein Sof e Sefirot) e sono
comunque anche funzionali per la comprensione del "Governo divino" e dell'Adam fatto "Nostra immagine e
somiglianza", come disse Dio ad alcuni angeli "prima" di crearli, come anche scritto: "maschio e femmina lo-li cre"
- che servono ad intendere quei poteri o le forze o ancora i principi impressi nel creato da parte di Dio tramite il Suo
Nome eccelso quadrilittero, il Tetragramma Y-H-W-H; tramite essi per molti Rabbini sar possibile comprendere
come Dio si rapporti al mondo, sia esso spirituale o materiale, agli uomini, alle creature ed al creato tutto; studio e
comprensione che percorrono la medesima formazione della sapienza delle Sefirot, essi compaiono secondo il
metodo di espressione del livello segreto della Torah nel testo Sefer haZohar della Qabbalah:
Atick Yomin (ebr. ) Antico di giorni, questa espressione, usata anche dal profeta Daniele, si riferisce
all'origine del "piacere": essa riguarda l'"anima" del Mondo di Atziluth ed in particolar modo legata alla Sefirah
Keter.
Il riferimento a questo l'Adam Qadmon.
Arikh Anpin (ebr. ): Volto lungo, questa espressione riguarda la diffusione dell'abbondanza di
Misericordia e Bont concesse da Dio alle creature e nella Creazione; esso rappresenta metaforicamente l'atto di
volont o di bont. Viene considerato AV generale o principale, come radice con grandissimo potere sui quattro
seguenti ed a cui l'Altro lato non riesce a giungere.
Qui, con "Atick", viene addolcito il rigore e talvolta annullato.
Abba (ebr. ), Padre, ed Imma, Madre (tra cui anche Ima Ilaah, la Madre Superna o Superiore: )
indicano distintamente il primo potere di sovra-governo divino nonch la potest eterna sul creato, in particolar
modo tramite i poteri eccelsi e spirituali, e la conseguente "risposta" dal Basso a questo richiamo dall'Alto: questa
"risposta", identificata con le acque spirituali femminili necessarie anche alla formazione di entit spirituali,
indissolubilmente legata al "richiamo" ed i due poteri divini sono radicati l'uno nell'altro e sigillati eternamente.
Nella Cabala il "Padre" e la "Madre" superiori corrispondono a Chokhmah e Binah, invece le Sefirot Tiferet e
Malkhut vengono anche definite "Padre" e "Madre" inferiori (anche Or Neerav di Cordovero).
Zeir Anpin (ebr. ) e Nuqvah (ebr. ): Volto corto e femmina, questi indicano puramente l'aspetto
maschile e quello femminile oltrech un riferimento al Tetragramma come Abba ed Imma: essi, differentemente
dai primi due sopra citati, riguardano un livello di orizzontalit rispetto ai primi per cui prevale una prospettiva
spirituale ed intellettuale verticale tra Dio ed i Mondi e la Creazione e tra Dio e l'uomo anche in relazione alla
Creazione; importante la relazione di queste due figure metaforiche con la simbologia dei nomi di Dio, delle loro
lettere ebraiche, dei valori numerici ad essi propri nonch quella delle permutazioni delle lettere effettuate
secondo la Ghimatriah. Zeir Anpin anche il riferimento delle 6 Sefirot da Chessed a Yessod mentre Nuqvah lo
per Malkhut.
Generalmente, come metafore, sono definiti figlio e figlia e fratelli tra loro.
Il Partzuf () risulta metaforicamente come il cuore che "governa" tutti gli "arti" (cfr Creazione (teologia) ed
Etica ebraica). Il Talmud afferma, per esempio, che v' morte se il cuore non batte e non v' respiro (cfr Anima e
Qabbalah); in quei tempi il senso di morte cerebrale o vita vegetativa era quasi "labile". Nel cuore v' "intelligenza"
(cfr Anima), detta Binah
[11]
in ebraico, ed il Nome eccelso viene considerato simbolicamente anima di Dio (cfr
Tetragramma biblico-Cinque Mondi). Per quanto appena detto valgono prudenza ed attenzione comunque si
riferiscono anche alla voce Sefirot.
Nel completamento dell'era messianica Arikh Anpin si manifesta totalmente infatti, prima che esso possa realizzarsi,
spesso prevale il "rigore" manifestato con Zeir Anpin.
Nomi di Dio nella Bibbia
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Anche con riferimento ai Cinque Mondi, tale sistema del Mondo viene paragonato al meccanismo di un orologio.
Ein sof
Per approfondire, vedi Cabala e Unit divina.
Nome presente anche nello Zohar, tradotto letteralmente dall'ebraico in italiano significa Nulla Infinito: si riferisce
all'immensa grandezza divina Onni-comprensiva del Tutto, Onnisciente ed anche Eterno nel tempo, prima che il
Mondo fosse, ora e per sempre esistente; non pu essere misurata, pur Dio conoscente di ogni cosa nella propria
provvidenza: dalla concezione dell'espressione Ein Sof se ne trae che Egli Inconoscibile.
Questa concezione richiama quella del Nome "Sar Colui che sar" rivelata a Mos affinch istruisse il popolo
ebraico anche sulla sua investitura quale guida dello stesso.
Anche Isacco il Cieco utilizzava questo appellativo di Dio.
La Torah intera come nome di Dio
Per approfondire, vedi Shammai ed Hillel.
L'intera Torah (composta da) i nomi di Dio
(Zohar II, 124a)
Molti Maestri ebrei hanno sempre insegnato che quanto scritto sulla Torah un nome del Signore nella sequenza
ininterrotta delle lettere scritte in essa: anche per questo motivo l'insieme di tutte le parole scritte sul Sefer Torah non
presenta altro che le lettere stesse senza alcuna vocalizzazione o punteggiatura; vi l'idea che l'intera Torah sia
sapienza divina con cui stato creato il mondo e con cui esso sussiste.
Cristianesimo
Signore il titolo con cui maggiormente nella Bibbia cristiana ci si riferisce a Dio.
Con questo termine generalmente viene tradotto il tetragramma biblico YHWH e l'espressione greca presente
sia nella traduzione greca dei settanta dell'Antico Testamento e sia nel Nuovo Testamento nella sua lingua originale.
Nell'Antico Testamento
Con il termine Signore nell'Antico Testamento:
ci si riferisce a Dio stesso (Adonai);
Ascolta, Israele (in ebraico Shema, Israel), il Signore nostro Dio, il Signore uno solo.
(cfr.Deuteronomio 6,4-9; 11, 13-21; Numeri 15, 37-41)
Dio stesso che si definisce "Signore" con il primo dei comandamenti scritti a Mos:
Io sono il Signore Dio tuo
(cfr.Deuteronomio 5,6)
il Signore degli eserciti:
Davide rispose al Filisteo: Tu vieni a me con la spada, con la lancia e con l'asta. Io vengo a te nel nome del Signore degli
eserciti, Dio delle schiere d'Israele, che tu hai insultato.
(cfr.1Sam 17,45)
Nomi di Dio nella Bibbia
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Nel Nuovo Testamento
Con il termine Signore nel Nuovo Testamento:
molte volte ci si riferisce a Dio (e viene tradotto con Signore l'espressione greca kurios)
[12]
. E, nell'ottica trinitaria
del Nuovo Testamento, con il termine Dio viene identificato Dio Padre.
particolare importanza acquista quando ci si riferisce alla persona trinitaria del Figlio, Ges Cristo, seconda
persona del Dio uno e trino.
A che debbo che la Madre del mio Signore venga a me?
(Elisabetta a Maria, madre di Ges, nel vangelo di Luca 1,43)
soprattutto nelle lettere di Paolo che possibile trovare riferimenti a Ges come Signore. Un esempio dall'apertura
della lettera ai Filippesi, il celebre inno della spoliazione:
...e ogni lingua proclami che Ges Cristo il Signore, a gloria di Dio Padre.
(Lettera ai Filippesi 2,11)
In questo testo riscontriamo anche la dimensione del Figlio come Signore ma non superiore al Padre. interessante
il raffronto con il seguente testo di San Clemente Romano, dove - in una fase in cui la teologia dogmatica era ancora
in una fluida fase evolutiva - il titolo di Signore attribuito, secondo la tradizione veterotestamentaria, al Padre:
O Signore e Dio nostro, [..] noi ti lodiamo e ti benediciamo per Ges Cristo, sommo sacerdote e avvocato delle nostre
anime. Per mezzo di lui salgano a te l'onore e la gloria ora, per tutte le generazioni e nei secoli dei secoli. Amen.
(San Clemente Romano, Lettera ai Corinzi, 59)
Note
[1] J. Jeremias, Teologia del Nuovo Testamento, Brescia, 1972 (dal tedesco, Gttingen 1971) pag. 17-22
[2] [2] Per "Signore degli eserciti si intende Dio delle schiere del cielo (angeli) e di tutte le creature: nel salmo 23 si legge "... Il signore forte e
potente, il Signore potente in battaglia. [...] Chi questo Re della gloria? Il Signore degli eserciti"
[3] cfr. Genesi , , , ,
[4] http:/ / www. laparola. net/ wiki. php?riferimento=Sal145& formato_rif=vp
[5] http:/ / www. laparola. net/ wiki. php?riferimento=Esodo34. 5-7& formato_rif=vp
[6] [6] Essi compaiono ancora in
[7] Cfr. articolo di Michael Novak (http:/ / www.firstthings. com/ article/ 2007/ 01/ -another-islam-43)
[8] http:/ / www. laparola. net/ wiki. php?riferimento=Levitico+ 19%3A2& formato_rif=vp
[9] Trattato Sotah 14a
[10] Trattato Shabbat 133b
[11] A Dio ci si riferisce anche con le locuzioni metaforiche "Mente Suprema" o Intelletto Agente ed anche Fonte Prima e Causa Prima
[12] cfr. Matteo
Nomi di Dio nella Bibbia
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Bibliografia
L. Strack et P. Billerbeck Kommentar zum Neuen Testament aus Talmud und Midrasch, Monaco di Baviera,
1922-1928 (I, 172 per Samajim; I, 443per il passivo teologico; I, 862 per Samajim; II, 221 per il plurale divino; II
302-333 sulla pronuncia del nome divino, soprattutto 308-313).
G. Kittel et G. Friedrich Grande Lessico del Nuovo Testamento, Theologisches Wrterbuch zum Neuen
Testament, Stoccarda, (I, 264-265 per hagios; IV, 393-398 per theos; VIII, 753-755 per onoma; 1425, 1433-1434,
1458-60, per ouranos).
J. Jeremias, Teologia del Nuovo Testamento, Brescia, 1972 (dal tedesco, Gttingen 1971) pag. 17-22 su passivo
teologico e circonlocuzioni del nome divino.
M. McNamara, I Targum e il Nuovo Testamento, Bologna, 1978, pag. 111-115.
J. Longton et R.F. Poswick, Dizionario Enciclopedico della Bibbia (ed. it. a cura di R. Penna), Borla-Citt Nuova,
Roma, 1995.
P. Rossano et al., Nuovo Dizionario di Teologia Biblica, Milano, edizioni Paoline, 1996.
G.P. Abbate et G. Romano, I 72 Nomi celesti della nostra vita, Udine, Edizioni Il Segno, 2009.
Voci correlate
Adonai
Anima
Albero della vita (diagramma)
Cinque Mondi
Dio (Ebraismo)-Fede ebraica
Elohim-Bereshit-Parashah
Etica ebraica-Shammai ed Hillel
Filosofia ebraica-Teologia
Luce celeste/Mondo Superiore e Mondo Inferiore
Nomi di Dio nel Corano
Parola di Dio
Profezia e Ruach haQodesh
Provvidenza
Qabbalah-Ein Sof
Qaddish-Qedushah
Regno di Dio-Messia
Sefirot
Shekhinah
Shemhamphorasch
Tefillin
Tempio di Gerusalemme-Sinedrio-Ere rabbiniche
Tetragramma biblico-Sem (Bibbia)-Avraham-Mos-Kohen Gadol
Tzitzit
Yehowah
Zaddiq-Sefer Chaim
Altro:
Joseph ben Abraham Gikatilla
Nomi di Dio nella Bibbia
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Collegamenti esterni
Bibbia (http:/ / www. dmoz. org/ World/ Italiano/ Societ/ Religione_e_Spiritualit/ Cristianesimo/ Bibbia/ ) su
Open Directory Project ( Segnala (http:/ / www. dmoz. org/ public/ suggest?cat=World/ Italiano/ Societ/
Religione_e_Spiritualit/ Cristianesimo/ Bibbia/ ) su DMoz un collegamento pertinente all'argomento "Bibbia")
La Bibbia edizione CEI (http:/ / www. vatican. va/ archive/ ITA0001/ _INDEX. HTM)
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Fonti e autori delle voci
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Fonti e autori delle voci
Nomi di Dio nella Bibbia Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=61123120 Autori:: Abbate Gian Piero, Acis, Alexandre Gilbert, Baruneju, Beatrice, Bramfab, Chashmal, Cloj,
Daubmir, Discanto, Domenico De Felice, Elefantino Scientifico, Elwood, Emanuele S., Fabio.gastone, Fafabifiofo, Fioravante Patrone, Franco56, Franz Liszt, G.dallorto, Gagio, Gambo7,
Granzotto, Helios, Ignisdelavega, Joram, Lingtft, Lord Hidelan, Lucio Di Madaura, MapiVanPelt, Marcok, Memoria, Monozigote, NewLibertine, Nicoli, Orric, Pcastellina, Pequod76,
PersOnLine, Phantomas, Pracchia-78, RobertoReggi, Sailko, Salento81, Sd, Superchilum, Syrio, Tizio X, To011, TorahPerson10, Ub, Vermondo, Xandi, arl the plumber, 134 Modifiche
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