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Prentice Mulford
Il segreto
per esprimere
il meglio di te
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contenuti illegale.
coordinamento Laura azzolini
copertina atteo !enturi "adattamento# $diting snc%
I edizione e&oo'# ())*
I+&N# *,-.--./((-.)-(.(
())* BIS Edizioni
000.bisedizioni.it
1opia dell2opera stata depositata per la tutela del
diritto d2autore, a norma delle vigenti leggi.
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INDICE
Presentazione ..........................................................5
Dio ........................................................................10
I viaggi durante il sonno........................................12
Dove si viaggia quando si sogna ..........................28
Larte di dimenticare ............................................43
Come nascono i pensieri ......................................58
La legge del successo............................................71
Come mantenere la nostra forza............................89
Osservate i gigli ..................................................102
Larte dello studio ..............................................110
Relazioni utili e dannose ....................................125
La schiavit della paura ......................................136
Cosa sono i doni dello spirito..............................145
Il processo della reincarnazione..........................158
La reincarnazione universale nella natura ..........169

L'autore................................................................181

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PRESENTAZIONE
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rentice Mulford ancora conosciuto e letto
pochissimo in Italia nonostante sia stato uno
dei pionieri del nuovo pensiero. I suoi saggi
pi noti sono quelli pubblicati negli Stati Uniti dA-
merica in una serie di sei volumetti intitolata The
White Cross Library. Durante il corso della sua vita
questi divennero rapidamente famosi sulle due
sponde dellAtlantico, ma la loro pubblicazione pe-
riodica termin a causa della morte inaspettata e
prematura dellautore.
Prentice Mulford nacque il 5 aprile del 1834 a
Sag Harbor, Long Island, USA, ed descritto come
il pi strano degli uomini. Aveva previsto laereo e
la radio, aveva profetizzato la telepatia e aveva cer-
cato di praticarla. Allet di 22 anni and a Jame-
stown, in California, dove lavor nelle miniere do-
ro, fece il cuoco, linsegnante e il predicatore, e fu
un acuto osservatore della natura umana. Fece fortu-
na non con loro, ma con i suoi articoli e i suoi inte-
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ressanti e originali libri. Era unistituzione nei circo-
li letterari nel 1860, che includevano Mark Twain,
Harte e altri artisti bohmien. Scrisse dozzine di sto-
rielle umoristiche per lOverland Monthly, Golden
Era e altri giornali locali in California. Egli era es-
senzialmente un giornalista, un giornalista america-
no. Fin per fare lo scrittore non tanto per ambizioni
letterarie quanto per il piacere che scopr nello scri-
vere i propri pensieri. Non era un uomo che leggeva
e aveva una media istruzione, ma era una persona
che pensava molto e lattivit della scrittura lo aiuta-
va a pensare in modo pi chiaro.
Nel 1865 si interess a fenomeni mentali/spirituali e
visse in una vecchia baleniera che viaggiava per la baia
di San Francisco. Dopo un viaggio allestero, Prentice
Mulford trascorse i successivi 17 anni da eremita nelle
paludi di Passaic, nel New Jersey. Fu l che scrisse le
sue migliori opere sulle leggi mentali/spirituali, tra cui
The White Cross Library, in cui tratta in particolare le
correnti-pensiero e come usarle, cercando di definire
un sistema per dimostrare che si possono ottenere ri-
sultati in tutte le attivit o in tutte le arti attraverso la
forza del pensiero e del potere silenzioso della mente.
A lui si deve il merito di essere stato il precurso-
re di un nuovo pensiero, quello che oggi sta influen-
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zando molte persone in tutto il mondo e ha avuto
eco negli scritti di molti che lo hanno seguito. Fu un
insegnante saggio e nessun dogmatismo appare nel-
le sue parole: Nella vita spirituale, ogni essere uma-
no uno scopritore e non bisogna prendersela se non
si creduti. vostro interesse andare avanti lo stes-
so, trovare altro e aumentare la vostra felicit indivi-
duale. Il suo pensiero pu sembrare irreale dato
che, nel tentativo di penetrare il mistero che circon-
da luomo, d corpo a una filosofia molto particola-
re e ricca di suggerimenti illuminanti. Questi non ci
dicono niente di nuovo, ma affermano cose note in
modo diverso e ci rinfrescano le idee, oltre a fornir-
ci informazioni. Gran parte del suo pensiero ha un
tocco di stravaganza che non affatto spiacevole e
contiene una parte di verit.
Allet di 57 anni Mulford decise di ritornare a
Sag Harbor, dove mor serenamente e in solitudine,
apparentemente senza nessuna malattia, nella sua
barca mentre navigava.
Dopo essere stato sepolto senza pietra tombale
per trentanni, il suo corpo fu deposto nel cimitero di
Oakland, a Sag Harbor.
La grossa pietra sulla sua tomba porta liscrizione
I pensieri sono cose.
Presentazione

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Questa breve raccolta di saggi, tratta dalla serie
The White Cross Library, pu essere un mezzo per
far conoscere e apprezzare Prentice Mulford.
Anna Maria Cipriani
Il segreto per esprimere il meglio di te

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Prentice Mulford (1834-1891)
Il pioniere del nuovo pensiero
Presentazione

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DIO
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l Potere Supremo e la Saggezza governano lU-
niverso. La mente Suprema incommensurabile
e pervade lo spazio infinito. La Saggezza Supre-
ma, il Potere e lIntelligenza sono in ogni cosa che
esiste, dallatomo al pianeta.
Il Potere Supremo e la Saggezza sono molto pi
che essere in ogni cosa. La Mente Suprema ogni
cosa, ogni atomo della montagna, del mare, degli al-
beri, degli animali, degli uomini, delle donne. La Su-
prema Saggezza non pu essere capita dalluomo o
dagli esseri superiori a lui, ma questi ricever con
piacere il pensiero Supremo e la Saggezza e li la-
scer operare attraverso di lui per la felicit, non
preoccupandosi di penetrare il loro mistero.
Il Potere Supremo ci tiene sotto la sua custodia,
come pure i soli e i sistemi infiniti dei mondi nello
spazio. Nel divenire consapevoli di questa sublime
saggezza senza fine, impareremo sempre pi a chie-
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dere di attirarla a noi, farne una parte di noi stessi e
quindi a rinnovarci. Questo significher una salute
sempre perfetta, un potere pi grande per godere di
tutto ci che esiste; un passaggio graduale verso uno
stato pi elevato dellessere e uno sviluppo di poteri
che noi ora non ci rendiamo conto di possedere.
Noi siamo le parti limitate, ma sempre in crescita,
e le espressioni del Supremo Tutto Senza Fine. de-
stino di tutti vedere, alla fine, la relazione con il Su-
premo, e anche capire che il dritto e angusto sentie-
ro verso una felicit sempre crescente consiste in
una perfetta fiducia e dipendenza dal Supremo, per
tutta la saggezza simmetrica a tutto tondo che noi
non possiamo individualmente emanare. Chiediamo
quotidianamente di avere fede, perch questa il po-
tere di credere e di vedere che tutte le cose sono par-
ti dello Spirito Infinito di Dio, che hanno la bont o
Dio in loro e che tutte le cose, quando sono da noi ri-
conosciute come parti di Dio, devono senzaltro la-
vorare per il nostro bene.
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I VIAGGI DURANTE IL SONNO
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uando il nostro corpo si trova in quello sta-
to che chiamiamo sonno, noi viaggiamo.
Il vero Io non nel corpo, esso un organi-
smo invisibile chiamato spirito. Lo spirito ha dei
sensi proprio come quelli del corpo, ma questi sono
di livello pi elevato, perch lo spirito pu vedere
forme e sentire voci che si trovano molto lontane dal
corpo. Lo spirito non risiede nel corpo e non vi
mai stato totalmente, ma agisce su questo e lo utiliz-
za come strumento. un potere che pu farsi sentire
anche a una distanza assai lontana dal corpo.
Met della nostra vita per noi una lacuna, il pe-
riodo in cui il nostro spirito di notte lascia il corpo,
viaggiando in regioni lontane e visitando persone che
non conosceremo mai in carne e ossa. Il sogno un
processo di auto-mesmerismo
1
compiuto inconscia-

1 Il mesmerismo (o magnetoterapia), dal nome del medico
F.A. Mesmer (1734-1815) che aveva teorizzato la presenza
di una energia utilizzabile a fini terapeutici sia nei mi-nerali
che negli esseri viventi, sinonimo di magnetismoanimale [N.d.T.].
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mente. Proprio come loperatore mesmerico fa passa-
re volontariamente un individuo allo stato di non co-
scienza, cos ogni sera ci mettiamo, o piuttosto met-
tiamo il nostro corpo, in uno stato di insensibilit.
Lattivit delloperatore mesmerico consiste nel
portare lo spirito al di fuori del corpo del paziente.
Conduce il pensiero del soggetto verso un centro, si-
mile a una moneta tenuta nel palmo della mano: lo
spirito del soggetto, cos concentrato, si trova in una
condizione in cui loperatore pu facilmente impres-
sionarlo attraverso la sua volont. Quindi ordina allo
spirito della persona di uscire dal corpo. Fatto questo,
egli riversa il suo pensiero su tale corpo perch questo
ormai diventato come una casa abbandonata dal
proprietario. Loperatore pu allora prendere possesso
di quel corpo con il potere del proprio pensiero. Non
affatto il soggetto che vede, sente o percepisce secon-
do la volont delloperatore: lo spirito o il pensiero
delloperatore stesso, esercitato in un altro corpo, la-
sciato temporaneamente libero dallo spirito che lo oc-
cupava in precedenza.
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Il pensiero una sostanza, come laria o come
ogni altro elemento invisibile che la chimica ci fa
conoscere. La sua forza ha numerosi e svariati gradi.
Una mente potente equivale a una volont ferma.
Alcune persone sono cos deboli nel pensiero, in con-
fronto a quello delloperatore esperto, che a questo
non possono resistere. Altre che possiedono un pen-
siero pi potente, possono sottomettersi volontaria-
mente al suo controllo. Se resistete con il pensiero,
nessuno potr impadronirsi di voi e se vi accorgete
che state per essere sopraffatti, chiamate una potenza
superiore in vostro aiuto.
Quando andiamo a dormire lo spirito, a causa
della fatica giornaliera, si disperso lontano dal cor-
po; restandogli poca forza, il corpo cade nello stato di
trance del sonno. Come loperatore mesmerico fa
uscire lo spirito dal corpo del soggetto, cos il nostro
spirito si ritira dal nostro corpo, stanco dei numerosi
sforzi compiuti durante il giorno.
Il nostro corpo non il nostro vero Io. La forza
che lo muove secondo la nostra volont lo spirito,
che un organismo invisibile, totalmente distinto e
separato dal corpo. Lo spirito (il vero Io) usa il corpo
come il falegname usa il martello o qualunque altro
strumento per fare un lavoro.
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lo spirito che di sera stanco, esausto e non pu
pi usare con vigore il corpo. Questo in realt forte
come sempre, come il martello del falegname che ha
la stessa forza anche quando il braccio del falegname
troppo debole per utilizzarlo.
Lo spirito di sera debole perch le sue forze pen-
santi sono state mandate in molte direzioni diverse e
non pu pi riunirle. Ogni pensiero una di queste
forze e una parte del nostro spirito. Ogni pensiero,
espresso o no, una cosa, una sostanza reale, anche
se invisibile, come lacqua o il metallo. Tutti i pen-
sieri, anche quelli non espressi, sono qualcosa che va
alla persona, alla cosa o alla localit verso i quali so-
no diretti. Il nostro spirito, quindi, si sparso in mi-
gliaia, forse anche in milioni di direzioni diverse.
Quando pensiamo, operiamo. Ogni pensiero rappre-
senta unemissione di forza. Emettendo forza per se-
dici-diciotto ore, di sera non ne resta al corpo una
quantit sufficiente. Il corpo cade quindi in uno stato
di insensibilit che noi chiamiamo sonno. Durante
questo stato lo spirito raccoglie le sue forze disperse,
con i pensieri proiettati lontano, e ritorna nel corpo
con i suoi poteri nuovamente concentrati e in piena
forza e ne prende di nuovo possesso. come se, riu-
niti in un solo fiume, molti piccoli ruscelli che scor-
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rono in direzioni diverse acquistassero la potenza che
fa girare la ruota del mulino.
Se potessimo ricondurre immediatamente il nostro
spirito al centro riunendo le sue forze disperse, ritor-
neremmo freschi e forti in tanti minuti quante sono le
ore che ci vogliono per riposarci. Questo segreto era
conosciuto da Napoleone I e lo sostenne nei momenti
di crisi durante le sue campagne dormendo poche ore
di sonno, quando aveva bisogno di avere a sua dispo-
sizione il massimo delle energie. Questo un potere
che tutti noi possiamo acquisire con lallenamento.
Innanzitutto bisogna mettere il corpo in uno stato
di riposo pi completo possibile, arrestando tutti i mo-
vimenti fisici involontari, come dondolare le membra,
tamburellare con le dita o con i piedi. Tutti questi mo-
vimenti involontari disperdono la forza e, peggio, tra-
scinano inconsciamente a delle abitudini che sono dif-
ficili da eliminare. necessario anche arrestare lin-
volontario lavorio della mente, il divagare dei pensie-
ri in tutte le direzioni persone, cose, piani e progetti
; anche le inutili preoccupazioni per cose pi o meno
importanti devono cessare. La mente deve essere, per
alcuni minuti, chiara e serena il pi possibile. Sar di
grande aiuto la forte concentrazione del pensiero sul-
lespressione rientrare in se stesso oppure sullim-
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magine mentale del nostro spirito, che con i suoi sot-
tili filamenti elettrici ha raggiunto le persone, i luoghi
e le cose lontano da noi ed stato richiamato indietro
e concentrato in un fuoco per ottenere un tale scopo.
Tutto ci che noi immaginiamo una realt spiri-
tuale. Qualsiasi piano o progetto, visto in modo chiaro
con il pensiero, si compone di una sostanza pensante
che tanto reale quanto il legno, la pietra, il ferro o
qualunque altro materiale nel quale questo piano o pro-
getto possa in seguito incarnarsi e rendersi visibile agli
occhi del corpo, ottenendo risultati sul piano fisico.
Se, per esempio, un uomo pensa di uccidere, egli
emette realmente nellaria un elemento di delitto: ema-
na da se stesso un piano per uccidere cos reale come
se fosse scritto sulla carta; il suo pensiero assorbito
dagli altri e cos questo progetto di uccidere assorbi-
to da altre menti e le incita, se non al delitto, almeno
alla violenza. Se una persona pensa continuamente al-
la malattia, emaner da s lelemento della malattia; se
pensa alla salute, alla forza e alla gioia, emaner co-
struzioni di pensiero che determineranno in s e negli
altri salute e forza. Un uomo emana nei suoi pensieri
ci di cui egli (il suo spirito) principalmente fatto:
Luomo ci che pensa. Il nostro spirito un fascio
di pensieri; ci che noi pensiamo di pi, quello il no-
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stro spirito. Immaginiamo, quindi, di riunire tutti quei
filamenti sparsi in molti luoghi e diverse cose. I pen-
sieri che noi emaniamo in un solo minuto non potreb-
bero essere trascritti in unora. Bisogna ricondurli ver-
so un centro per avere richiamata e riconcentrata la no-
stra forza, per poterla poi dirigere dove pi ci piace.
Quando gli occhi o lo spirito sono fissi su un semplice
oggetto che non assorbe molte energie, per esempio un
punto nel muro, il pensiero positivo o i filamenti sono
concentrati in un unico punto. Il fissarsi su un oggetto
qualunque allenta questi filamenti dal loro punto di
unione, pi o meno distante. Prima di questo allenta-
mento, lo spirito simile a una mano con le dita diste-
se, mentre successivamente, quando il pensiero con-
centrato, simile a un pugno chiuso e serrato.
Quando il pensiero diretto verso un punto qual-
siasi, emessa una forza che si accresce quando que-
sto concentrato e lontano da ogni divagazione.
Ladepto indiano in grado, dopo una certa prati-
ca mentale, di mandare il suo spirito fuori dal corpo.
Rimane a esso collegato per mezzo di una sottile e
invisibile corrente di vita, conosciuta nella Bibbia co-
me filo dargento. Quando questo filo si spezza, il
corpo e lo spirito sono completamente separati e il
corpo perisce. Ladepto si lascia seppellire vivo; del
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riso seminato sulla sua tomba, dei suggelli sono sta-
ti messi sulla sua bara e la tomba sorvegliata accu-
ratamente. Rimane cos per settimane e, quando
dissotterrato, egli ritorna alla vita.
Luomo reale non mai stato sepolto, perch sol-
tanto il suo corpo, in uno stato di trance auto-indotto,
era stato sepolto. Tra il corpo e lo spirito, forse di-
stanti luno dallaltro diverse miglia, il sottile cordo-
ne spirituale ha sostenuto la vita del corpo, o piutto-
sto ha trasmesso solo ci che necessario per impe-
dire la decomposizione. Quando il corpo si dissotter-
ra, lo spirito vi fa ritorno e ne riprende pieno posses-
so. Ladepto pu fare con il suo corpo quello che lo-
peratore mesmerico fa con il paziente, con la diffe-
renza che egli fa uscire il proprio spirito, mentre lo-
peratore fa uscire lo spirito del soggetto. Ladepto,
prima di far uscire il suo spirito, svuota la sua mente
cos come fa loperatore prima di scacciare lo spirito
dal corpo del paziente, inducendo la mente di que-
stultimo nello stesso stato. In altre parole, egli ferma
le forze resistenti del pensiero della persona facendo
convergere tutto il suo pensiero verso un centro.
Durante il sonno lo spirito pu abbandonare il
corpo e vagare in altri luoghi e questo avviene fre-
quentemente. Corpo e spirito sono uniti dal suddetto
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cordone, fatto di un elemento molto sottile che pu
arrivare fino a grandi distanze, ed come un filo elet-
trico che si espande e si contrae collegando lo spirito
con lo strumento con il quale esso opera: il corpo.
Questo potere che lo spirito ha di lasciare il corpo
spiega il fenomeno di persone che sono state viste con-
temporaneamente in due posti, anche molto distanti
tra loro. lo spirito visto da un occhio chiaroveggente;
il doppio, il doppel ganger dei tedeschi, il wraith
degli scozzesi, il corpo astrale degli occultisti.
Lo spirito pu essere molto lontano dal corpo
anche appena prima del suo decesso. solo la som-
ministrazione debole della vita, fatta grazie al cor-
done che li tiene uniti, che provoca le cosiddette an-
gosce volontarie della dissoluzione. Ma queste non
sono cos penose come sembrano e lIo vero pu
anche non rendersi conto di quello che avviene sul
letto di morte. Esso pu recarsi presso una persona
anche lontana, dalla quale molto attratto. In questo
modo si spiega il mistero delle apparizioni viste da
amici lontani di persone della cui morte, avvenuta
nel momento di tali apparizioni, sono venuti a co-
noscenza mesi dopo.
Talvolta avviene che delle persone, durante alcuni
periodi di malattia, cadano in uno stato in cui lo spiri-
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to lascia il corpo, ma senza interrompere il legame
con la vita. La catalessi in cui cade il corpo scam-
biata per vera morte e lindividuo viene sotterrato vi-
vo. Lo spirito per costretto a ritornare nel suo cor-
po nella bara e il cordone della vita si pu rompere so-
lo dopo questo ritorno.
Il nostro essere reale emana continuamente, con
ogni pensiero, un sottile raggio o filamento che rap-
presenta la nostra vita, forza e vitalit e raggiunge
loggetto, il luogo o la persona verso cui esso diret-
to, sia essa alla distanza di un metro o di migliaia di
chilometri dal corpo.
Il pensiero la forza reale. Quando solleviamo un
peso, dirigiamo il nostro pensiero verso il muscolo
che effettua questa azione; pi il carico pesante, pi
vi concentriamo la forza pensante. Se, nel sollevare il
peso, una parte del nostro pensiero si rivolge verso
unaltra direzione ad esempio se qualcuno ci rivolge
la parola o se qualcosa ci spaventa o ci infastidisce ,
una parte della nostra forza o pensiero ci abbandona
per andare verso loggetto che ha portato via una par-
te della nostra attenzione.
Sono la mente, il pensiero, lo spirito che fanno agire
il muscolo per sollevare il peso, proprio come usiamo
una corda per tirare un carico. Non si pu fare nessun la-
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voro senza intelligenza. Lintelligenza, il pensiero, la
mente e lo spirito significano allincirca la stessa cosa.
Non ha importanza se, per comunicare la forza, lo
spirito concentrato sia vicino o lontano dal corpo. Nel
momento in cui riuniscono le forze (pensieri), siano es-
si lontani o vicini dal corpo, la sua potenza si afferma, e
quando riprende possesso del corpo e lo sveglia, in
grado di usare il corpo nella pienezza delle sue forze.
Ma lo spirito pu rimanere disperso per tutta la not-
te; pu non essere in grado in qualunque momento di
riunire le proprie forze. Pu vivere, cos come fanno
molti, con il pensiero sempre in anticipo rispetto al-
latto che compie o che sta per compiere. Cos, mentre
fa camminare il corpo, manda la sua forza (il suo pen-
siero) nel luogo in cui si sta affrettando ad esempio
quando, mentre con il corpo scrive, pensa a qualche al-
tra cosa. Quando lo spirito vagabonda in questo modo,
manda delle forze in tutte le direzioni. Tale stato men-
tale, queste emissioni di pensieri, questo spreco inutile
di forza, diventa infine una tale abitudine inveterata
che lo spirito pu perdere tutto il potere di riunire le
sue forze. In questo stato, non raccoglie nessuna forza
n durante il giorno, n durante la notte.
Linsonnia deriva dalla difficolt dello spirito a
concentrarsi e a riunire le forze. La pazzia viene dal-
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la totale incapacit dello spirito di centralizzare i
propri pensieri. La cura permanente per guarire lin-
sonnia deve iniziare durante il giorno. Bisogna in-
nanzi tutto indurre il nostro spirito a dirigere il pen-
siero sullatto che si sta compiendo. Per esempio, se
ci stiamo legando le scarpe, allora pensiamo a quel-
lo che stiamo facendo e a nientaltro. In tal modo ci
si pu concentrare e riunire le forze; se al contrario
mentre ci leghiamo le scarpe pensiamo allacquisto
che dovremmo fare tra breve, perderemo inutilmen-
te met della nostra forza. In realt stiamo cercando
di fare due cose alla volta e non facciamo bene n
una n laltra, disperdendo il nostro spirito su altret-
tante cose quante ne pensiamo. Cos, mentre ci al-
lacciamo le scarpe, continueremo nellabitudine di
disperdere le nostre forze fino a che questa diventa
involontaria. Noi aumentiamo sempre pi la diffi-
colt del nostro spirito a rientrare con forza nel suo
corpo il mattino o di abbandonarlo la sera. Non si
pu avere un sonno salutare se lo spirito non si ritira
dal corpo. Linsonnia significa semplicemente che il
nostro spirito non pu lasciare il corpo.
Se cadiamo nellabitudine pericolosa di vagare con
la mente, il nostro spirito divagher nel momento di la-
sciare il corpo durante la notte tanto quanto lo fa nel-
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lusarlo durante il giorno; oppure, se siamo in una di-
sposizione litigiosa, lo spirito combatter, si azzuffer,
odier tutta la notte, e cos ritorner nel corpo senza
pi forze da utilizzare, perch tutto il combattere, an-
che solo con il pensiero, richiede limpiego della forza.
per questa ragione che pericoloso e malsano
lasciare che il sole tramonti sulla nostra collera,
cio avere in mente, nel momento di chiudere gli oc-
chi per dormire, il ricordo di persone aborrite ed es-
sere impegnati a mandare loro pensieri di odio. Lo
spirito, dopo aver lasciato il corpo, seguir lo stesso
sentimento. Odiare significa semplicemente spende-
re la forza per ridurre se stessi, ovvero il nostro spi-
rito, in pezzi, perch lodio una forza distruttiva.
La benevolenza verso tutti invece costruttiva: ci fa
diventare sempre pi forti e attira a noi elementi sa-
lutari e costruttivi provenienti da tutti coloro con i
quali entriamo in contatto. Se si potessero vedere gli
elementi positivi che fluiscono da queste persone a
noi, la loro simpatia nei nostri confronti, questi ele-
menti ci sembrerebbero come dei sottili ruscelli di
vita che alimentano la nostra. Al contrario, se potes-
simo vedere gli elementi di odio che possiamo sti-
molare negli altri, vedremmo fluire verso di noi i
raggi scuri di una sostanza velenosa e pericolosa.
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Mandando un pensiero di odio alla persona detesta-
ta, non si fa altro che aumentare la forza e la poten-
za di questo elemento, perch questi due elementi
opposti e pericolosi si incontrano e si mescolano,
agiscono e reagiscono su coloro che li hanno emessi,
richiedendo continuamente rifornimenti di forza fre-
sca per mantenere il combattimento, fino a che en-
trambi si esauriscono. Linteresse personale dovreb-
be suggerire di non odiare nessuno. Questo senti-
mento di odio indebolisce il corpo ed causa di ma-
lattia. Nessun cinico, brontolone e nessun malinco-
nico gode di buona salute, i loro pensieri acidi li av-
velenano. Le malattie di cui soffrono si originano
nella loro mente, che malata, e questo fa ammala-
re conseguentemente il corpo. Tutte le malattie na-
scono in questo modo. Bisogna guarire lo spirito,
cambiare lo stato mentale, sostituire il modo di esse-
re sgradevole verso gli altri con un modo gradevole
per mettersi sulla strada della guarigione dalla ma-
lattia. Quando lo spirito non genera pensieri di liti-
gio, di odio, di tristezza, di scoraggiamento, n pen-
sieri comunque spiacevoli, il corpo non si ammala.
Possiamo opporre con successo il nostro pensiero
benevolo allodio e ai cattivi pensieri degli altri. La
benevolenza quale elemento-pensiero pi potente
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del pensiero di odio e pu stornarlo. Le battute ma-
ligne, anche solamente pensate, sono reali e colpi-
scono le persone contro le quali sono dirette e le fan-
no ammalare. Il precetto di Cristo: Fate del bene a
coloro che vi odiano
2
basato su questa legge. Que-
sto significa che i pensieri sono cose reali e che il
pensiero del bene pu sempre avere il sopravvento su
quello del male. Con il termine potere qui si inten-
de il potere in senso letterale, come quello della for-
za usata per sollevare un tavolo o una sedia. Il fatto
che qualsiasi pensiero, emozione, sentimento di mi-
sericordia, di pazienza, di amore, ecc., sia un ele-
mento reale come ogni cosa tangibile la pietra mi-
liare della base scientifica della religione.
Quelli che noi chiamiamo sogni sono delle realt.
Lo spirito di notte esce dal corpo incontra persone e si
reca in luoghi dove forse non mai stato con il corpo.
Al risveglio, ci si ricorda poco di ci che si visto, i ri-
cordi sono confusi perch la memoria del corpo pu
trattenere solo una piccola parte di quello che la me-
moria dello spirito afferra. Ci sono due memorie; una
adatta alla vita del corpo, laltra a quella dello spirito.
Se fin dalla prima infanzia si avesse conoscenza della
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Cfr. Matteo, 5, 44, Luca, 6, 35 [N.d.T.].
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vita dello spirito e della sua potenza e se tutto ci fos-
se riconosciuto come una realt, la memoria dello spi-
rito sarebbe allenata sufficientemente per ricordare la
propria vita e richiamarla totalmente alla memoria nel
momento del risveglio del corpo. Siccome ci stato
insegnato a considerare il nostro spirito come un mito,
consideriamo un mito anche la sua memoria. Se dal-
linfanzia sinsegnasse a una persona a mettere in dub-
bio levidenza dei suoi sensi, questi si affievolirebbero
fino a scomparire. Se, ad esempio, a un bambino pic-
colo si raccontasse deliberatamente per anni che non si
possono vedere n il cielo, n le case, n i campi, n
gli oggetti familiari e non si permettesse a nessuno di
rompere tale illusione, allora la vista di quel bambino,
come pure il suo giudizio, sarebbero seriamente dan-
neggiati. Similmente, ci viene insegnato a negare tutti
i sensi e i poteri del nostro spirito, cio le nostre facolt
reali delle quali i sensi del corpo non sono che una de-
bole controparte. In sostanza, ci si insegna che noi non
siamo che dei corpi materiali; che sarebbe come dire
che il falegname non altro che il martello che usa.
Se in un cosiddetto sogno vediamo una persona
morta alcuni anni prima, vediamo semplicemente una
persona il cui corpo, essendosi consumato, non po-
trebbe servirle pi su questo piano di vita.
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DOVE SI VIAGGIA
QUANDO SI SOGNA
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i sono i sensi del corpo e i sensi dello spirito. Lo
spirito unorganizzazione distinta dal corpo:
ha occhi, orecchie, tatto, palato, ecc. I suoi oc-
chi possono vedere diecimila volte pi lontano rispetto
agli occhi del corpo e anche gli altri sensi sono infinita-
mente superiori. I sensi che noi usiamo normalmente
sono di molto inferiori a questi. Locchio del corpo, a
confronto con quello dello spirito, una semplice cruna
dellago. I sensi del corpo sono grossolani rispetto a
quelli dello spirito, perch devono servire in un piano di
vita pi materiale: in una miniera di carbone pi adat-
to indossare un indumento da minatore che abiti di seta
o di velluto. Il nostro corpo, con i suoi sensi materiali,
destinato a questo piano di vita pi grossolano. Esiste,
malgrado ci, una possibilit di scivolare fuori del vesti-
to grossolano (il corpo) per un breve periodo e di rag-
giungere un livello di vita superiore e pi bello.
Noi gi possediamo un occhio chiaroveggente e un
orecchio chiaro-udente, ma non sono aperti. Locchio
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chiaroveggente chiuso come quello di alcuni animali
nella loro prima infanzia. In alcune persone aperto
prematuramente rispetto agli altri sensi spirituali, e
questa da considerare una maturit anticipata.
Locchio chiaroveggente locchio spirituale; un
occhio che sta alla fine di un pensiero. Se siete chiaro-
veggenti e dirigete il vostro pensiero su Londra, voi
mandate l contemporaneamente il vostro occhio.
Lorecchio chiaro-udente, invece, segue il pensiero.
La chiaroveggenza e la chiaroudenza non sono doni
speciali che possiedono particolari persone: tutti noi ne
possediamo il germe.
I nostri sensi spirituali sono stati menomati dalla na-
scita a causa della mancanza di esercizio e sono quindi
fuori uso. La sera, quando abbandoniamo il nostro
corpo, avvertiamo uno stato di smarrimento, di vertigi-
ne, in cui vediamo senza vedere, sentiamo senza senti-
re, siamo come storditi da una scossa o da un colpo
improvviso. In questo momento, locchio spirituale
pu vedere, ma esso non conserva nessun ricordo di ci
che ha visto. In un tale stato possibile ricordare solo
vagamente una folla di visi intorno a noi: questo tut-
to. In una condizione quasi identica a questa si trova lo
spirito quando lascia il corpo, come un bambino lascia-
to fuori della porta. Andiamo dove ci porta un vago de-
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siderio capriccioso lasciando i sensi fisici della vista,
delludito e del tatto nel corpo; questi sono completa-
mente inesperti a farci da guida perch per tutta la vita
ci stato insegnato a negare la loro esistenza. Insegna-
re a un bambino, fin dalla prima infanzia, a non crede-
re nelludire o nel vedere condurr a un impedimento
della sua vista e del suo udito.
Il bambino impara gradualmente a usare i sensi del
suo corpo in modo corretto, infatti non ha nessuna idea
della distanza. Cerca di afferrare quello che lontano
da lui immaginando che sia sufficientemente vicino a
s. Cadrebbe da un precipizio se lasciato a se stesso.
Impara, inoltre, per mezzo delle sue esperienze doloro-
se, a non toccare carboni ardenti o un ferro infuocato.
Sono necessari anni per educarlo a fare un uso appro-
priato dei suoi sensi fisici.
Il nostro spirito ha i suoi propri sensi, che non sono
riconosciuti e sono lasciati inutilizzati negli anni. In
quello stato chiamato sonno, noi non vediamo con
locchio del corpo, come non udiamo con lorecchio
fisico, ma vediamo con locchio spirituale e ascoltia-
mo con lorecchio spirituale.
Siamo letteralmente perduti quando nelladdormen-
tarci entriamo nella nostra vita spirituale, dove branco-
liamo come un bambino con i suoi sensi fisici inesper-
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ti. Dei nuovi sensi, conserviamo, lidea che noi abbia-
mo di quelli del corpo appena abbandonato e ci trasci-
niamo con limpressione di vivere ancora nel vestito
(corpo) che indossavamo durante il giorno; apprezzia-
mo e giudichiamo tutto quello che vediamo o sentiamo
con i nostri sensi inferiori (fisici), dei quali per non ci
serviamo in quel momento.
La notte, abbandonando il corpo, entriamo in un
piano spirituale di vita, ma non ce ne rendiamo conto
perch usiamo i sensi spirituali come usiamo quelli
corporali, assomigliando cos allindividuo che utilizza
una gruccia quando ha due robuste gambe che hanno
solo bisogno di essere utilizzate per farlo diventare un
buon camminatore.
Un individuo senza uno scopo n una meta nella vi-
ta diventa ben presto di intelligenza inferiore e, per si-
militudine, il nostro io spirituale si trova nella stessa
condizione. Esso spesso attorniato da altri spiriti sen-
za scopo e che non sanno che fare di se stessi.
La narrativa non ha mai neppure osato immaginare
gli scenari che si realizzano ogni notte. Migliaia e mi-
gliaia di esseri ciechi, liberati temporaneamente dal
proprio corpo, errano, vanno tastoni ovunque, passeg-
giano nelle case, nelle strade, nei campi vicini o lonta-
ni. Essi non sono mai n addormentati, n svegli; vaga-
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bondano come in un sogno che per non un sogno.
Qualche volta locchio si apre un po e allora vedono
un conoscente o uno straniero, una scena familiare o
sconosciuta, ma questo riconoscimento non sempre
soddisfacente, perch inconsciamente ci stato inse-
gnato a non credere nella realt di ci che vediamo du-
rante quello stato. Per questo motivo non lammettiamo
come realt, e ci che lo spirito rifiuta permanentemen-
te non pu essere conservato dalla memoria.
un fatto ben accertato che alcune persone, dopo
la morte del proprio corpo, pensano ancora di averlo e
possono rimanere in quello stato per anni. Essi vanno
e vengono, mangiano, dormono e vivono in questo
piano di esistenza che, nonostante sia invisibile, tutto
intorno a noi; perch tutto quello che noi vediamo,
ascoltiamo, tocchiamo, prendiamo e assaggiamo in
questa vita ha il corrispettivo spirituale e pu essere
usato esattamente come quaggi. In Natura non esisto-
no transizioni violente di nessun genere e le persone
che muoiono nel piano fisico non entrano in nessuna
condizione gloriosa di esistenza a meno che non ab-
biano gi vissuto tale esistenza con il pensiero. Essi
vanno dove i loro pensieri giornalieri li richiamano, gli
amici li accolgono come ospiti nella loro casa, ma so-
no soltanto ospiti e non possono rimanere in questi cir-
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coli se non vi appartengono con lo spirito. Se i loro
pensieri sono inferiori, essi devono, dopo un certo pe-
riodo di tempo, ritornare nellordine spirituale nel qua-
le vivevano quando lasciarono il corpo e non possono
costruire cominciando da questo stato. Noi stessi dob-
biamo costruire la nostra casa nel cielo, quindi pi
vantaggioso cominciare a costruirla qui, cosciente-
mente, che iniziare dopo la perdita del corpo. La legge
della natura vuole che ognuno di noi la costruisca da
s, e non perch individui capaci e saggi che si posso-
no incontrare in ogni stadio avanzato dellesistenza af-
fermano che sia necessario farlo. Tutti questi esseri
che vivono al di l di ogni nostro potere di compren-
sione hanno costruito e costruiscono tuttora il loro
tempio (se stessi). Quello che ci richiedono di co-
struire anche noi la nostra abitazione e farlo con la
stessa gioia, perch questa semplicemente la costru-
zione della nostra felicit individuale in proporzioni
pi grandi, pi estese e sempre crescenti.
Il nostro primo errore nel passare dallo stato di ve-
glia a quello conosciuto con il nome di sonno consiste
nel credere che ci muoviamo ancora con il corpo fisi-
co. Bisogna distruggere questa convinzione errata e
fissare bene in mente, prima di addormentarci, che, se
ci accadr di svegliarci nel mezzo di un sogno, noi
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non stiamo usando il corpo fisico, e sar inoltre ne-
cessario pensare a noi stessi come uno spirito o piut-
tosto come un invisibile organismo motore che usa il
nostro corpo durante il giorno.
Lultimo pensiero che avremo prima di addormen-
tarci sar molto probabilmente quello che rimarr con
noi prima di lasciare il corpo; se questo intenso, lo ri-
troveremo mischiato a ci che noi chiamiamo i nostri
sogni e sar il filo conduttore che porter al riconosci-
mento del nostro vero s quando saremo fuori del cor-
po. Bisogna tenere bene in mente lidea della realt del
nostro vero essere; questo aiuter moltissimo gli amici
invisibili dellaltra vita a riavvicinarci e a svegliarci al-
la conoscenza del nostro vero io.
Gli ordini di spiriti pi saggi e pi potenti, che pos-
sono comunicarci il loro pensiero durante il giorno o
mentre usiamo il corpo, possono non essere in grado di
farlo durante la vostra uscita da esso a causa del motivo
sopra menzionato. Perci, invece di elevarci in un re-
gno spirituale pi sereno, scendiamo di notte a uno in-
feriore causato dalla cecit e dalla forza dellabitudine.
Noi possiamo, mentre siamo nel corpo, allenarci a col-
tivare pensieri nobili ed elevati, ma di notte, essendo
stati educati in parte alla scuola dei sensi fisici, non
possiamo portare questa istruzione con noi perch ci
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serviamo degli occhi e degli orecchi spirituali pensando
che siano invece corporali.
Il filo conduttore che permette ai nostri potenti
amici invisibili di avvicinarsi a noi quando lasciamo il
corpo e di svegliarci alla vita spirituale questo: raffi-
gurare noi stessi sotto forma di spirito, ossia unentit
distinta dal corpo. Un pensiero una cosa reale come
un filo telegrafico; questo che ci terr uniti a loro,
perch essi non rimarranno con noi in modo perma-
nente in questo grossolano piano di vita. Essi potreb-
bero, ma preferiscono condurci nelle loro dimore, nei
loro regni dove tutto pi bello e magico di quello che
la penna o il pennello potranno realizzare nel mondo
al quale apparteniamo ora. Rievocare il ricordo di ci
durante il giorno, quando lo spirito prigioniero del
corpo, significherebbe portare sulla terra la vita cele-
ste. Bisogna tentare di abbandonare i piaceri materiali
per realizzare e vivere le gioie superiori, perch ogni
rinuncia ha il solo scopo di ottenere il distacco dai pia-
ceri transitori, che lasciano in noi una pena durevole,
per conseguire una gioia infinita.
Se, prima di addormentarci, persistiamo nel fissare
nel nostro spirito lidea che noi non ci serviamo pi dei
sensi del corpo, dopo un certo periodo di tempo diven-
teremo coscienti di quello che ora chiamiamo sogno e
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ci sorprenderemo a pensare: Ci reale come il mio
corpo o come ci che succede quando sono sveglio, mi
trovo soltanto in uno stato diverso.
La vita dello spirito, lontana dal corpo durante la
notte, molte volte ci esaurisce invece di ristorarci.
Possiamo essere trascinati inconsciamente da corren-
ti inferiori di pensiero verso persone o scene ripu-
gnanti, come un bambino ignaro che, entrato nel fiu-
me, trascinato lontano dal luogo dove tocca con il
piede da una corrente pi forte. Non sapendo che il
pensiero si muove in correnti e che il pensiero infe-
riore o cattivo pi potente vicino alla terra, e non co-
noscendo inoltre le nostre forze e i nostri sensi spiri-
tuali, nel momento in cui lasciamo il corpo noi siamo
deboli come un lattante.
Se potessimo andare verso le regioni superiori del
pensiero, se potessimo attraversare la corrente dei pen-
sieri oscuri e rozzi che ci circondano ovunque, ci ritro-
veremmo in un luogo meraviglioso, dallo scenario su-
blime e incantato, pieno di fiori, dove la luce del sole
risplende. L potremmo unirci alle persone che pi de-
sideriamo vedere e alle quali apparteniamo nello spiri-
to. Riposeremmo in un piacevole languore che ci per-
metterebbe di contemplare scene dal fascino indescri-
vibile; saremmo infine coscienti della vita. Al mattino,
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ritorneremmo nel nostro corpo con questa nuova vita.
La notte di gioia sarebbe stata allo stesso tempo un ri-
poso per il pensiero e un salutare stimolo vitale per il
nostro corpo. I nostri sensi spirituali si aprirebbero in
questa elevata atmosfera-pensiero e cos saremmo li-
beri per sempre dalla schiavit notturna. I nostri con-
tatti con le regioni superiori diventerebbero permanen-
ti, per poter poi ritornarvi nei momenti in cui ci sentia-
mo sopraffatti dai pensieri rozzi intorno a noi, per tro-
varvi delle forze nuove.
Ogni luogo di ritrovo, ogni riunione dove si incon-
trano parassiti pi o meno sotto linfluenza di uno sti-
molo, ogni posto, indipendentemente dal suo scopo
convenzionale, se vi si mente o si imbroglia, diventano
una fonte di pensieri bassi che sgorgano invisibili ma
reali, come lacqua da una sorgente. In ogni grande
citt, vi sono migliaia di queste sorgenti di pensieri
pessimi, vicine le une alle altre. Sono simili non a cor-
renti rapide e vivaci, ma piuttosto a un letto di fango
fetido dal quale si inzaccherati e lentamente trascina-
ti. Ogni gruppo di persone pettegole, ciarliere, divul-
gatrici di scandali, una sorgente di pensieri cattivi,
cos come una famiglia dove regnano disordine, oc-
chiate severe, parole ingiuriose, irascibilit e stizza. La
cosiddetta buona societ pu contribuire, come le
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persone che stanno nei gradi bassi della scala sociale,
allemissione di questa corrente di pensieri inferiori.
Lo spirito pi puro non pu vivere in una simile am-
bientazione senza rimanerne colpito sfavorevolmente.
Occorre una tensione costante di forza per resistervi.
Si finisce per trovarsi mischiati, avviluppati, accecati
dalla sua oscurit, sopraffatti dal peso che apporta.
Avrete potuto notare come ci si sente liberi quando si
abbandona la citt per andare in campagna. Le monta-
gne sono pi pure della pianura a causa della legge di
gravit. I pensieri bassi scendono nei luoghi inferiori
come tutte le sostanze pesanti, rozze e grossolane.
Sfortunatamente il commercio, lattivit industriale e
la manifattura richiedono di costruire citt vicino ai
fiumi o in riva al mare. Nelle civilt future pi elevate
come scopo principale si ricercher la perfezione degli
uomini e delle donne, come pure i piaceri veri e per-
manenti. Le citt, allora, saranno costruite sulle colline
o sulle montagne, cosicch tutte le emanazioni nocive
scorreranno via velocemente.
Con una grande quantit di elementi invisibili dan-
nosi intorno a noi, potremo avere la necessit di forma-
re gruppi di persone con aspirazioni pure le quali,
unendosi frequentemente in una conversazione o in una
comunione silenziosa, genereranno una corrente di
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pensiero pi pura. Maggiore sar la partecipazione a
formare questa unione, pi potere avr ogni individuo
del gruppo nellavere forza sufficiente per respingere la
prevalente potenza distruttiva che ci circonda. Questo
gruppo di individui former una catena di connessione
con la regione pi alta, pi potente e pi pura di pen-
siero; pi la partecipazione a questa connessione sar
attiva, pi potente diventer la catena.
La corrente di pensieri emessa da un ristretto
gruppo di persone sempre daccordo e ben unite ha
un valore enorme, inestimabile. la forza pi po-
tente, poich una parte del pensiero degli spiriti
saggi e benefici che saranno attratti dal cenacolo e
verranno in aiuto, appena manifestiamo loro il desi-
derio. Questa corrente purificher la nostra mente,
render pi forte il corpo, distrugger la malattia e
suggerir nuove idee e progetti riguardanti ogni ge-
nere di attivit legittima. Tutto ci dimostrer quan-
to lassorbimento inconsapevole, laccecamento o
la confusione delle correnti basse di pensiero che ci
circondano, ci allontanano dal successo, mantenen-
doci a un livello basso di vita, e come accettiamo
certe condizioni di vita come una necessit che in-
vece potremmo evitare se la nostra intelligenza fos-
se pi potente e pi nitida.
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Assorbiamo la timidezza delle altre persone co-
me pure linerzia e la mancanza di energia; i perio-
di di sfiducia non sono altro che il risultato dellas-
sorbimento di questo elemento inferiore. Non ci
rendiamo conto di quanto ciechi siamo e quanto po-
tremmo essere diversi se vedessimo pi chiaramen-
te quello che ci danneggia. La generazione di pen-
sieri nobili e puri emessi in comune e il desiderio
del bene universale purificano la mente, accrescono
lenergia, preservano dallerrore e dagli intoppi, mi-
gliorano la salute e danno una forza che attirer a
voi tutti i beni materiali. Questo il senso della fra-
se: Ricercate anzitutto il regno di Dio e tutto il re-
sto vi sar dato in aggiunta. Questi beni arriveran-
no in pi perch la forza creata in noi stessi durante
queste riunioni fraterne e familiari come una cala-
mita potente che attira tutte le cose che la saggezza
afferma essere profittevoli.
Il Nuovo Mondo scoperto da Cristoforo Colom-
bo niente se paragonato a ci che si apre davanti alla
nostra soglia di notte e nella quale possiamo incon-
sciamente entrare. Noi guardiamo con gli occhi del
corpo le nostre stanze, le strade, i campi, pensando che
tra noi e le mura, le case, le foreste o le montagne non
ci sia niente, ma solo laria vuota, quando in realt
Dove si viaggia quando si sogna

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quello spazio pieno di forme, persone e immagini in-
visibili di ci che ci circonda.
Le visioni prodotte dalluso delloppio e dellhashi-
sh sono delle realt perch permettono allo spirito di
staccarsi pi completamente dal corpo. Lo spirito rice-
ve una forza artificiale dagli elementi estratti dal papa-
vero o dalla canapa indiana che gli permette di viaggia-
re lontano ed stimolato ad andare oltre i limiti abitua-
li di notte nel sonno. Pu visitare regioni pi elevate e
sublimi e scoprire delle meraviglie mai realizzate sulla
terra, ma in questo modo penetra in elementi troppo
sottili che non pu trattenere n portare indietro nel cor-
po. Rientra quindi in s privo di forza. Da questo di-
pendono la reazione e la miseria del fumatore di oppio,
quando leffetto della droga finito. Saremmo anche
noi nella stessa condizione se degli spiriti superiori ci
trascinassero, come hanno il potere di fare, nei loro do-
mini prima che ci arrivassimo noi attraverso la nostra
crescita spirituale. Gli elementi che noi assorbiremmo
sarebbero troppo sottili da utilizzare sul nostro piano di
vita attuale. Nonostante ci, unaspirazione continua
pu rendere lo spirito adatto a ricevere questi elementi.
Molti uomini e molte donne nella storia, che sono
pi numerosi di quanto si sappia, si sono risvegliati
alla vita spirituale mentre possedevano ancora il cor-
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po. Paolo [di Tarso] racconta di essere stato rapito al
terzo cielo e di avervi visto delle cose indicibili.
Swedenborg era in relazione continua con questo
mondo. Ve ne sono stati molti altri durante le varie epo-
che, ma essi sono stati discreti abbastanza da tenere per
s la loro conoscenza: le loro storie non sarebbero state
credute nel loro tempo e il raccontarle avrebbe com-
portato risultati spiacevoli.
Il tempo dei segreti trascorso; ora ci sono spiriti in-
telligenti a sufficienza in grado di capire queste verit.
Questi sono degli spiriti incarnati con una parziale co-
noscenza di queste verit che le riconosceranno quando
saranno affermate arditamente.
trascorso il tempo in cui il materialismo respinge-
va le verit spirituali; si sta aprendo ora unera in cui la
verit spirituale si affermer da s e trionfer sul mate-
rialismo. Non importa quanto piccolo sia il gruppo di
persone che riconoscono e mettono in pratica queste
verit. La cruna di un ago pu rivelare un immenso
paesaggio. Il punto di contatto in cui la corda legata
alla barca e che la tirer fuori dal canale di pochi cen-
timetri, ma questi sono sufficienti. Cos, il relativo pic-
colo numero di coloro che riceveranno queste cose sar
la forza che trasciner molti.
Dove si viaggia quando si sogna

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Questo eBook appartiene a:osvaldo serrao
LARTE DI DIMENTICARE
N
ella chimica del futuro il pensiero sar ricono-
sciuto come una sostanza reale proprio come
gli acidi, gli ossidi e tutte le altre sostanze chi-
miche conosciute oggi. Non c nessuna differenza tra
ci che noi chiamiamo spirito e la materia. Entrambi
sono elementi o sostanze che si mischiano tra loro in
modo impercettibile. In realt il mondo materiale non
altro che la forma visibile di elementi pi sottili che noi
chiamiamo spirituali.
Il nostro pensiero invisibile e non espresso emana da
noi un elemento e una forza reale che possiamo vedere
come un ruscello dacqua o come la corrente di elettri-
cit che invece non vediamo. Questo si mischia al pen-
siero degli altri e da questa combinazione nascono nuo-
ve qualit di pensiero, come nella chimica la combina-
zione di certe sostanze ne produce delle nuove.
Quando emettiamo pensieri di preoccupazioni, di af-
fanno, di odio o di dolore mettiamo allopera delle forze
nocive per il corpo e per lo spirito. La facolt di dimen-
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ticare implica quella di scacciare i pensieri spiacenti e
ingiuriosi e di sostituirli con un elemento positivo che
possa edificare invece che distruggere.
La natura dei pensieri che noi emettiamo influisce in
modo favorevole o sfavorevole sulle nostre cose e in-
fluenza gli altri a nostro favore oppure contro di noi.
una forza sentita da altri in modo piacevole o spiacevo-
le e ispira in loro fiducia o sfiducia.
Lo stato mentale prevalente, ossia il carattere del
pensiero, forma il corpo e i suoi lineamenti, ci rende
brutti o piacevoli, attraenti o ripugnanti. Il pensiero mo-
della i nostri gesti, i nostri modi, la nostra andatura; il
pi piccolo movimento di un muscolo ha uno stato
mentale, un pensiero dietro di s. Una mente determi-
nata ha sempre un portamento deciso, perch lo spirito
di determinazione fortifica ogni muscolo. Al contrario,
una mente debole, mutevole, vacillante produce unan-
datura barcollante, agitata, incerta.
Guardiamo persone scontente, malinconiche, cupe
e sgarbate e vedremo sui loro volti le prove dellazione
di questa forza silenziosa dei loro pensieri spiacevoli,
che forgiano le loro espressioni. Questi individui non
sono mai in buona salute poich questa forza agisce su
di loro come veleno, procurando varie forme di malat-
tia. Un pensiero costantemente diretto verso uno sco-
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po, specialmente se questo scopo riguarda la felicit
degli altri come la nostra, riempir di forza ogni nervo
del corpo. un egoismo saggio quello di lavorare per
il beneficio degli altri oltre che per il proprio, perch
siamo tutti uniti nello spirito. Noi siamo delle forze
che agiscono e reagiscono le une sulle altre, nel bene e
nel male, attraverso ci che noi in modo ignorante
chiamiamo lo spazio vuoto. Sono dei nervi invisibi-
li che uniscono, gli uni agli altri, gli uomini e gli esse-
ri. In questo senso ogni forma di vita collegata. Noi
siamo tutti membri di un corpo. Un cattivo pensiero
o una cattiva azione una pulsazione di dolore che vi-
bra attraverso miriadi di organismi. Un pensiero amo-
revole e una buona azione producono leffetto contra-
rio. quindi una legge della natura e della scienza
quella per cui non possiamo fare il vero bene agli altri
senza farlo anche a noi stessi.
Piangere la perdita, sia di un amico che di un bene
qualsiasi, indebolisce lo spirito e il corpo, inoltre non
di nessun aiuto al compianto amico, ma abbastanza
doloroso per lui poich il nostro pensiero triste lo rag-
giunge e anche se passato in un altro piano di esisten-
za sar per lui fonte di dolore.
Unora di lamentele, di irritazione o di paura, mani-
festa o silenziosa, consuma molta forza nel renderci in-
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sopportabili agli altri e forse nel farci dei nemici. Essa
nuoce alle nostre attivit, direttamente o indirettamente.
Sguardi scontrosi e parole sgarbate allontanano da noi le
persone. Il cattivo umore e lodio esauriscono il nostro
spirito. La forza spesa in questo modo potrebbe essere
utilizzata per darci conforto e piacere.
Essere in grado, quindi, di allontanare o dimenticare
un pensiero o una forza nociva il mezzo pi sicuro per
rendere robusto il corpo e purificare la mente. La forza
del corpo e la chiarezza intellettuale producono il suc-
cesso nelle imprese.
Questo d potenza allo spirito e le forze del nostro
spirito agiscono sugli altri i cui corpi sono distanti mi-
gliaia di chilometri, e ci a nostro vantaggio o a nostro
svantaggio, perch esiste una forza che appartiene a tut-
ti noi, distinta da quella del corpo, e che agisce conti-
nuamente. indispensabile che questa sia in attivit in
ogni momento, che sia il corpo sveglio o addormentato.
Questa forza, usata in modo incosciente, con ignoranza
e quindi poco saggiamente, ci fa precipitare negli abissi
della miseria e dellerrore. Usata in modo saggio e in-
telligente, ci porter ogni immaginabile bene.
Questa forza il nostro pensiero. Ogni nostro pen-
siero di vitale importanza per la salute e per il suc-
cesso. Tutti quelli che noi generalmente chiamiamo
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successi reali non lo sono, perch una fortuna ottenu-
ta a detrimento della salute non un vero successo.
Ogni persona si comporta, generalmente in modo
inconscio, secondo il carattere o la natura dei suoi
pensieri e ci non pu essere cambiato in breve tem-
po. Possiamo aver allenato inconsciamente la nostra
mente ad avere pensieri cattivi; possiamo non aver
mai compreso che rimuginare su un insuccesso e tor-
mentarci una perdita, e che agitarci per paura che
questa o quella cosa potrebbero non andare secondo i
nostri desideri, crea una forza distruttrice che ci toglie
la forza, comporta delle malattie, ci rende inadatti agli
affari, ci causa una perdita di denaro e pu anche al-
lontanare gli amici.
Imparare a dimenticare tanto utile e necessario
quanto imparare a ricordare. Durante la giornata noi
pensiamo a molte cose alle quali sarebbe molto pi pro-
fittevole non pensare affatto. La capacit di dimenticare
consiste nellallontanare la forza invisibile (il pensiero)
che ci nuoce e cambiarla in una forza (o ordine di pen-
sieri) da cui trarre beneficio.
Domandate in modo imperativo e persistente una
qualsiasi qualit del carattere della quale voi mancate:
pazienza, decisione, giudizio, coraggio, fiducia o preci-
sione e attirerete a voi queste qualit, poich queste so-
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no elementi reali che appartengono a una chimica sotti-
lissima della natura ancora sconosciuta.
La persona scoraggiata, disperata e lamentosa ha in-
consciamente chiesto scoraggiamento e disperazione e
quindi lottiene perch questo il risultato del suo in-
consapevole allenamento al male. La mente un ma-
gnete perch attira a s ogni pensiero sul quale si fissa
o a cui solo aspira. Se permettiamo alla paura di trasci-
narci, allora avremo sempre pi paura. Se smettiamo di
resisterle e apriamo la porta completamente per invitar-
la a entrare, ci vuol dire che abbiamo chiesto la paura.
Al contrario, se fissiamo la mente sullidea del coraggio,
diventeremo pi coraggiosi perch il coraggio quello
che abbiamo chiesto.
Non c alcun limite alla natura invisibile nel fornir-
ci queste qualit spirituali. Nelle parole: Chiedete e vi
sar dato Cristo vuol significare che qualsiasi mente
pu, chiedendo, attirare a s tutto quello di cui ha biso-
gno. Domandate in modo saggio e il meglio vi sar con-
cesso. Ogni minuto di domanda saggia ci porta un ac-
crescimento di potere e tale accrescimento non mai
perduto. uno sforzo verso un guadagno duraturo che
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possiamo fare in ogni momento. Ci di cui tutti abbia-
mo bisogno pi potere per ottenere risultati, costruire
la nostra fortuna, per rendere tutto ci che ci circonda
confortevole per noi e per i nostri amici. Noi non pos-
siamo alimentare gli altri se non abbiamo per noi stessi
abbastanza per non morire di fame. Tale potere differi-
sce da quello che consiste nel ricordarsi delle opinioni
altrui o tenere a mente gli eventi e i fatti letti sui libri.
Qualsiasi successo ottenuto compiuto per mezzo di
una forza spirituale invisibile che emanata da una
mente, operante su altre menti vicine o lontane; una for-
za tanto reale quanto quella che usa il nostro braccio
per sollevare una pietra.
Un uomo, anche se ignorante, pu emettere dalla sua
mente una forza che tocchi e influenzi molte altre per-
sone vicine o lontane e gli permetta in questo modo di
aumentare la sua fortuna, mentre lo scienziato pu vive-
re di stenti nonostante la sua erudizione. Lintelletto non
una borsa dove mettere i fatti, ma un potere attivo
che deve dare risultati. Lo scrivere libri non altro che
un frammento del lavoro dellintelligenza. I pi grandi
filosofi prima pianificarono e solo in seguito agirono. Fu
cos per Cristoforo Colombo, Napoleone, Fulton, Mor-
se, Edison e molti altri che non solo spiegarono come
muovere il mondo, ma lo fecero essi stessi.
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Qualsiasi piano, scopo o disegno che riguarda un
affare o uninvenzione la costruzione reale di un invi-
sibile elemento-pensiero e questa struttura anche una
calamita poich, non appena il piano o lo scopo ulti-
mato, inizia a attirare a s delle forze costruttive. Perse-
verate nel vostro piano o scopo e queste forze verran-
no sempre pi vicine, diventeranno sempre pi forti e
porteranno a risultati sempre pi favorevoli. Abbando-
nate invece il vostro progetto, e fermerete larrivo di
queste forze, distruggendo inoltre altrettanta forza at-
trattiva invisibile in precedenza raccolta; il successo di
qualsiasi impresa dipende dallapplicazione di questa
legge. Una decisione persistente una forza attrattiva
reale che attira costantemente sullo scopo da raggiun-
gere aiuti sempre pi numerosi per raggiungerlo.
Quando il nostro corpo nello stato chiamato
sonno, queste forze (i nostri pensieri) sono ancora in
attivit, operano su altre menti. Se, prima di addor-
mentarci, il nostro ultimo pensiero di preoccupa-
zione, ansia o odio per qualcuno, esso ci procurer
dei cattivi risultati. Se, al contrario, abbiamo un pen-
siero di speranza, di gioia, di fiducia e di pace con
tutti gli uomini, sar allora una forza pi potente e
lavorer per farci ottenere dei buoni risultati. Se il
sole tramonter sulla nostra collera, il nostro pensie-
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ro arrabbiato agir sui pensieri simili degli altri men-
tre noi dormiamo, arrecandoci soltanto danno.
Non quindi una necessit quella di coltivare il po-
tere di dimenticare ci che desideriamo, cosicch la cor-
rente del nostro pensiero che attira il male sia trasporta-
ta verso una corrente che attrae il bene, mentre il nostro
corpo riposa?
Nella nostra epoca migliaia e migliaia di persone
non pensano mai a controllare la natura dei loro pensie-
ri. Essi lasciano semplicemente andare la loro mente al-
la deriva. Quando un pensiero li tormenta, non dicono
mai: Non voglio pi pensarci. Inconsciamente chie-
dono ci che per loro nocivo e il loro corpo si amma-
la sotto lazione dei pensieri ai quali si abbandona.
Nel momento in cui ci rendiamo conto del male
causato da un cattivo pensiero, acquisteremo il pote-
re di scacciare questo pensiero, e nel fare questo noi
guadagneremo sempre pi forza di resistenza. Resi-
stete al demonio, dice Cristo, ed egli si allontaner
da voi. Non ci sono altri demoni che le forze cattive
della mente, le quali sono terribilmente potenti nel-
laffliggerci e tormentarci. Ogni modo di pensare cat-
tivo o triste un demone che pu farci ammalare,
perdere amici e denaro. Questo simboleggia il godi-
mento dei beni, senza i quali non possiamo essere al
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meglio delle nostre forze. Il peccato dellamore per
il denaro sta nel preferire questultimo alle cose ne-
cessarie che esso pu procurare.
Per avere il pi grande successo in un affare qualun-
que, per fare dei grandi progressi in unarte qualsiasi,
per favorire una causa, assolutamente necessario che
in certi intervalli di tempo dimentichiamo completa-
mente tutto ci che si riferisce a questaffare, arte o cau-
sa, allo scopo di far riposare la nostra mente e poter riu-
nire forze nuove per un rinnovato sforzo.
Riesaminare costantemente lo stesso progetto, studio
o speculazione, pensare sempre a quello che dovremmo
o non dovremmo, significa sprecare questa forza sulla
ruota di un mulino che gira a vuoto. In tal modo ci ripe-
tiamo pi volte sempre le stesse cose.
La persona che incline a pensare allo stesso og-
getto, a parlarne continuamente, a non dimenticarlo
mai, che incapace di seguire una conversazione ge-
nerale e che non si interessa a ci che avviene intorno
a essa e preferisce tacere se non pu parlare dellargo-
mento dei suoi pensieri, corre il pericolo di diventare
monomaniaca.
Il monomaniaco colui che, avendo fatta sua uni-
dea, dopo averla assimilata cerca, forse inconsciamente,
di imporla agli altri. Non abbandona mai e in nessun
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momento la sua teoria e non riesce ad adattarsi al pen-
siero degli altri. Per questa ragione perde la capacit di
dimenticare, di allontanare dalla sua mente lunico pen-
siero assillante e vi si invischia sempre pi.
Le persone che gli stanno vicino sentono sgrade-
volmente il suo pensiero fisso, perch il pensiero di
una persona percepito dagli altri attraverso un senso
che non ha ancora un nome. Nellesercizio di questo
senso sta il mistero delle impressioni che abbiamo
allinizio di una persona. Noi emaniamo continuamen-
te nellaria una corrente mentale che influisce positi-
vamente o negativamente sugli altri, secondo la qualit
e acutezza dei loro sensi. Siamo toccati nella stessa
maniera dal pensiero degli altri, siano essi vicini o lon-
tani. in tal modo che noi parliamo agli altri quando
la nostra lingua muta, ci facciamo amare oppure
odiare rimanendo da soli nella nostra stanza.
Un monomaniaco diventa spesso un martire, o pen-
sa di esserlo. Il martirio non una necessit assoluta, a
eccezione dellignoranza, perch questultima che
crea la necessit. Il martirio implica sempre una man-
canza di giudizio e di tatto nel presentare un principio
nuovo al mondo. Se lo analizziamo, troveremo nel mar-
tirio la determinazione di inculcare nelle persone uni-
dea qualsiasi sotto una forma offensiva e antagonistica.
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Le persone di grande abilit, a forza di avere unidea do-
minante, sono finite con lesserne catturati. Lantagoni-
smo che suscitano negli altri era gi prima presente nel-
la loro immaginazione. Non sono venuto per portare la
pace disse Cristo, ma la guerra. Nella storia del
mondo arrivato il momento di rinfoderare la spada. Ci
sono molte persone buone che prendono inconsciamen-
te la spada per inculcare le idee che credono migliori. Vi
la spada spirituale delle grandi riforme, la spada del di-
sprezzo degli altri che non adottano le nostre abitudini.
Ogni pensiero discorde una spada che chiama verso di
noi la spada. Ogni pensiero emesso subito controbi-
lanciato da uno dello stesso tipo. Il regno futuro della
pace sar costruito riconciliando le differenze, facendo-
ci amici i nemici, mettendo in luce il bene che nelle
persone anzich il male che hanno in loro stessi, sco-
raggiando il pettegolezzo e le maldicenze e conversa-
zioni pi profittevoli e pi gradevoli, provando inoltre
con lesempio che esistono leggi ancora sconosciute che
possono dare salute, felicit e fortuna senza nuocere agli
altri. Il sostenitore di questo regno andr, con un sorriso
di vera amicizia, incontro ai malati che sono sempre i
maggiori peccatori. La creatura, uomo o donna, la pi

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ripugnante, la pi ipocrita e velenosa, ha bisogno della
nostra piet e dellaiuto di tutti noi poich quelluomo o
quella donna, emettendo cattivi pensieri, attira a s del-
langoscia e del dolore.
La persona che nutre sentimenti cattivi verso unaltra
dalla quale ha ricevuto un insulto, unoffesa, uningiu-
stizia qualsiasi o un danno, trattiene dentro di s questi
sentimenti per ore e anche per giorni interi. Alla fine fi-
nisce per stancarsene, ma non pu pi scacciarli ed essi
fanno ammalare la sua mente e il suo corpo.
Questo avviene perch lindividuo ha attirato su di s
i pensieri ostili dellaltra persona, la quale pensa di noi
ci che noi pensiamo di lei, e ci manda correnti di pen-
siero ostili. In questo modo diamo e riceviamo colpi di
una forza invisibile e, se questa guerra silenziosa si pro-
lunga per settimane, entrambi gli avversari saranno dan-
neggiati. Questa lotta di forze e volont opposte avviene
senza posa tutto intorno a noi e laria ne piena.
Sforzarsi di dimenticare i nemici e mandare loro so-
lo pensieri di amicizia un gesto che ci protegge quan-
to mettere la mano per ripararsi da un colpo. Persistere
nel pensiero benevolo allontana le cattive intenzioni e le
rende innocue. Lingiunzione di Cristo di fare del bene
ai nostri nemici fondata su una legge naturale che egli
sostiene. Questo significa che il buon pensiero ha una
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forza pi grande che impedir e allontaner i cattivi ef-
fetti del pensiero negativo.
Chiedete loblio quando non potete fare a meno di
non pensare a una persona o a una cosa che vi reca
angoscia, tormento oppure collera, poich domandare
uno stato mentale che mette in moto delle forze che
porteranno il risultato voluto. La domanda la base
scientifica della preghiera. Non supplicate, domanda-
te solo con persistenza la vostra parte di forza e per
mezzo di questa potrete orientare la vostra mente ver-
so ogni desiderio.
Non ci sono limiti alla potenza acquisita coltivan-
do la nostra forza-pensiero; essa ci preserva da tutti i
dolori derivanti dalla sfortuna, dalla perdita di amici
e da situazioni sgradevoli nella vita. Questa capacit
lattitudine della mente pi favorevole a ottenere
fortuna e amici, perch una mente potente scaccia i
pensieri fastidiosi, faticosi, pesanti; li dimentica e si
interessa a qualche altra cosa. La mente debole in-
dugia nei pensieri di preoccupazione che la snervano
e la schiavizzano. Quando temiamo una disgrazia
(che forse non verr mai) il nostro corpo si indeboli-
sce, lenergia si paralizza. Possiamo, invece, attra-
verso una domanda costante, tirar fuori da dentro di
noi la capacit di gettare via ogni paura, ogni timore
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o stato mentale miserevole. Questa la suprema via
al successo.
Chiedetela, ed essa aumenter sempre di pi, finch
non avrete pi paura. Un uomo o una donna senza pau-
ra possono compiere cose meravigliose.
Il fatto che finora nessun individuo abbia conquista-
to totalmente questa facolt non una prova che ci non
sia possibile da fare. Cose nuove avvengono ogni gior-
no nel mondo. Trentanni fa, se qualcuno avesse affer-
mato che una voce umana poteva farsi sentire da New
York a Philadelphia, sarebbe stato considerato un pazzo.
Oggi la meraviglia del telefono cosa quotidiana.
Le facolt ancora sconosciute del nostro pensiero fa-
ranno cose pi prodigiose del telefono. Le persone che
riuscissero a coltivarle potrebbero compiere meraviglie
che la fantasia non ha osato o non osa rivelare al mondo.
Larte di dimenticare

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COME NASCONO I PENSIERI
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ome dalla combinazione di elementi chimici
scaturiscono nuove sostanze, dallunione di so-
stanze pensiero che provengono da menti di-
verse e che si mescolano nascono dei pensieri nuovi.
Il carattere e la qualit dei nostri pensieri sono of-
fuscati e, fino a un certo punto, cambiati da ogni per-
sona con la quale noi entriamo in contatto, perch i
pensieri degli altri si mischiano con i nostri formando
una combinazione nuova. Per esserci intrattenuti ieri
con A, siamo diversi che se avessimo scambiato opi-
nioni con B, perch abbiamo innestato in noi un rifles-
so della natura di A e della qualit del suo pensiero.
Se frequentiamo persone infime e degradate, i pen-
sieri che nasceranno nella nostra mente attraverso lu-
nione con i loro, nonostante i pi grandi sforzi e le pi
grandi aspirazioni, saranno appesantiti e quindi tra-
scinati in basso dalle loro grossolanit. in questo
modo che le cattive compagnie corrompono le buone
maniere. Al contrario, se i vostri compagni sono raf-
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finati, puri, elevati, il pensiero che nasce dallo stare
insieme a loro elevato, puro, nobile e potente. La
frequentazione di esseri infimi e impuri fa diminuire
la potenza del pensiero. Quello che indebolisce la
mente, indebolisce anche il corpo e fa diminuire il po-
tere che hanno i nostri pensieri di conseguire risultati
lontano dal corpo.
Se il contatto tra una mente generosa e aperta con
una bassa, ignobile e vile costante, la forza della
mente generosa e quindi superiore pu esaurirsi nello
sforzo di respingere i pensieri di quella inferiore. Mi-
gliaia di nature raffinate sono, oggi, ammalate fisica-
mente perch il loro spirito saturo dei pensieri bassi e
grossolani loro circostanti.
Un pensiero nuovo, una nuova idea, portano forza
al corpo e allo spirito. In futuro lapprofondita cono-
scenza delle leggi del pensiero (quella grande forza si-
lenziosa della natura) dar allo spirito la capacit di
usare il suo corpo con una coscienza piena e sempre
crescente delle sue facolt mentali e fisiche.
Il corpo di molte persone sindebolisce e perde il vi-
gore nel pensare continuamente gli stessi pensieri. Il
pensiero il cibo dello spirito come il pane il cibo del
corpo. Il pensiero vecchio una vecchia sostanza fuori
uso che non pu nutrire opportunamente lo spirito. Se
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lo spirito affamato, il corpo ne soffre, diventa un fos-
sile semi-animato. Se lo spirito sufficientemente for-
te da imporre le sue richieste, il corpo soffrir di irre-
quietezza, di ansia e di altre forme di disagio corporale.
Oggi migliaia di persone soffrono per questo motivo. Il
loro spirito in pena, perch la loro educazione mon-
dana, o piuttosto quella parte dello spirito educato qua-
si involontariamente a conformarsi alle opinioni e alla
vita dellambiente circostante, resiste allintuizione e
alle suppliche del loro spirito, che essi spesso reputano
capricci e chimere. Un pensiero nuovo un rinnova-
mento di vita. Una nuova idea, piano o scopo ci riem-
piono di speranza e vigore. Il segreto della vita eterna e
della felicit andare sempre verso quello che nuovo,
dimenticare il passato e incamminarsi verso lavveni-
re. Leternit e lo spazio infinito sono sorgenti inesau-
ribili e sempre nuove. La senilit arriva se ci guardiamo
sempre indietro e viviamo nel passato. Noi non abbia-
mo niente a che fare con la persona che eravamo un an-
no fa, possiamo solo trarre vantaggio dallesperienza
fatta. Quella persona morta. Il noi di oggi un in-
dividuo diverso e nuovo. Il noi del prossimo anno
sar ancora diverso e pi nuovo.
Io muoio ogni giorno, dice Paolo: con questa
affermazione intende dire che alcuni pensieri di ieri,
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oggi sono morti, gettati via come vecchi indumenti
che si sostituiscono. Quando il nostro spirito cresce
sano, ci liberiamo per sempre di una parte del nostro
essere alla fine di ogni giorno; questa parte morta,
un pensiero morto che non ci serve pi perch usarlo
significherebbe farci del male. Lo rigettiamo, cos
come il nostro corpo elimina giornalmente una por-
zione di carne morta. La persona che ha pensieri
sempre freschi vedr aprirsi davanti ai suoi occhi un
mondo nuovo ogni giorno.
La felicit non dipende tanto dai luoghi in cui ci
possiamo trovare quanto dallaumento dei pensieri
nuovi che abbiamo. Cos una persona pu trovare la
felicit anche in una cella, mentre le persone chiuse
a idee nuove possono sentirsi miserabili in palazzi
sontuosi. Siamo, in questo modo, sulla via verso
laffrancamento quasi assoluto dal mondo fisico. In-
dipendenza significa potere. Finch siamo in qual-
che modo dipendenti da unaltra persona, da un ci-
bo, da una droga, da uno stimolante o da qualsiasi
altra cosa, noi siamo schiavi. Il continuo fluire di
nuove idee la strada che ci conduce fuori del car-
cere della povert materiale spirituale. Si pu essere
ricchi in questo mondo di beni materiali, eppure
molto poveri nel non essere capaci di goderseli. Non
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si pu rimanere poveri a lungo nel senso mondano,
se si spiritualmente ricchi. Ma la ricchezza spiri-
tuale non chiede che di godere del presente e non si
accumula nelle casse delle banche. Lafflusso gior-
naliero di nuovi pensieri apporta un nuovo potere e
coloro che giornalmente ricevono questa nuova for-
za conducono con successo le loro imprese. La forza
silenziosa del nostro spirito mantiene la sua influen-
za costante sugli altri che, in modo cosciente o me-
no, cooperano con noi.
Nei regni superiori dello spirito ci sono persone
che sono sempre allegre, gioiose e fiduciose del suc-
cesso e della felicit futura: si sono elevate fino alla
Legge suprema e la sperimentano, per queste persone
la fede si trasforma in vittoria. Sanno che, mante-
nendo lo spirito in un certo stato e controllando i pro-
pri pensieri, arriver un afflusso costante di felicit e
forza, perch la forza e la felicit stanno insieme, co-
s come sono uniti il peccato e la debolezza. Queste
persone sanno anche che i loro progetti, se seguono
la Legge, avranno successo. Di conseguenza, la vita
per loro una successione costante di vittorie. La lo-
ro fede nei trionfi certa quanto lo quella che tutti
noi abbiamo rispetto al fatto che il fuoco brucia e che
lacqua spegne il fuoco.
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Noi possiamo, per mezzo del desiderio ardente e
persistente, connetterci con questo spirito e ottenere
una nuova forza; possiamo sgomberare la strada sfor-
zandoci di scacciare linvidia, la tristezza, lirritabilit
e ogni pensiero impuro. Qualunque pensiero nocivo
impuro e sporco, e ci impedisce di elevarci a un livel-
lo superiore di spirito dove possiamo percepire i pen-
sieri in modo reale: cos come ora vediamo una pietra,
le altre persone ci appariranno coperte di spazzatura
oppure di fiori.
Un grande poeta, un artista, uno scrittore o un qual-
siasi altro lavoratore in ogni settore pu essere grato
dei suoi successi a questa capacit medianica.
Un uomo pu essere piccolo, meschino, insignifi-
cante, vile, schiavo di disordinate passioni, eppure pu
manifestare, allo stesso tempo, i sentimenti pi eleva-
ti. Una piccola parte dellintelletto di questuomo cor-
risponde a questi sentimenti; mentre i suoi difetti, le
sue passioni e i suoi vizi prevalgono nettamente. Egli
si libra a sublimi altezze in certi stati danimo partico-
lari, mentre durante la vita quotidiana soltanto un
piccolo uomo. Ci sono stati poeti i cui sentimenti si so-
no mostrati quasi contraddittori: alcune volte esprime-
vano purezza, altre volte il contrario. La loro vita sta-
ta volgare, rozza e servile.
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Queste nature sono usate in momenti opportuni da
alti livelli di intelligenze invisibili per esprimere il loro
pensiero. Per unintelligenza colma di visioni della
grandezza e della bellezza delle possibilit della vita,
unassoluta necessit dare espressione al proprio pen-
siero. Questa necessit una legge di natura. Tali men-
ti sono come sorgenti imprigionate che esplodono per
necessit. Colui che ricco di pensieri li emetter tut-
te le volte che ne avr occasione. come un albero so-
vraccarico di frutti maturi; quando il frutto maturo,
bisogna che si distacchi dal ramo: quando il pensiero
maturo, bisogna che si manifesti. Se non c nessuno
vicino a noi per ascoltarlo, bisogna andare dove pu
essere ascoltato, e ci per lauto-conservazione. Non si
pu custodire dentro di s un dono, un talento, una ve-
rit, una capacit di fare bene qualcosa.
Lo spirito, man mano che accresce la sua ricchezza
di pensiero, diventa oppresso dal peso di tale ricchezza
e cerca in ogni modo di esternarla. Nel fare ci, pu
trovare un organismo sensitivo sul piano terrestre del-
la vita e pu comunicargli il suo pensiero, oppure, at-
traverso una certa cooperazione, un numero di tali in-
telligenze possono unirsi, dirigersi verso lindividuo e
avvolgerlo con latmosfera del loro pensiero. Questo
agir sullindividuo come stimolante e lo sollever net-
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tamente al di sopra del suo livello abituale. Mentre ci
accade, egli vede ogni cosa alla luce di una vita pi pu-
ra e pi elevata rispetto a quella delle persone che lo
circondano. In questa condizione, un sentimento di
grado superiore si imprime nella sua intelligenza, che
lo assorbe e risente della sua influenza potente. Esso la
inebria e la intossica, perch uno stimolante la cui in-
fluenza sullindividuo proporzionata alla raffinatezza
del suo organismo, alla sua impressionabilit e recetti-
vit. Questa eccitazione non altro che linfluenza
magnetica e questo il segreto dellattrazione che
una persona esercita su unaltra. La persona attratta,
mentre vicina alla persona che la attrae, stimolata
dal suo pensiero e lo assorbe.
In questa condizione mentale un poeta pu espri-
mere il pensiero che gli trasmesso, secondo il suo gu-
sto o preferenza, per quanto riguarda il ritmo e larmo-
nia; oppure il poema gli pu essere dettato.
Fu in queste condizioni mentali generate dalle cau-
se sopra descritte che delle importanti opere furono
scritte o delle invenzioni furono concepite. Artisti e
scultori possono avere tali ispirazioni; similmente, ge-
nerali sono stati sollecitati e aiutati nelle operazioni
militari. Nel mondo degli affari e della finanza la stes-
sa legge al lavoro e opera a ogni livello, sia in alto
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che in basso. Non esiste nessuna grande opera, realiz-
zata su qualsiasi piano di vita, e non c nessuno sfor-
zo intellettuale, nessuna grande invenzione che avven-
ga da parte di uno spirito senza laiuto di altri spiriti,
perch noi tutti siamo parte di un unico tutto, siamo
tutti parte dello stesso corpo e non possiamo fare nien-
te senza cooperazione. La persona che, nella sua sem-
plicit, crede di poter fare tutto da s, ignorante.
Il poeta che compone sotto lispirazione di una o
pi intelligenze pu lasciare dietro di s un nome cele-
bre, pur non meritando la reputazione acquisita. I suoi
scritti sono il risultato del pensiero di un insieme di in-
telligenze invisibili concentrato su di lui. Queste scari-
carono su di lui i loro pensieri allo scopo di alleggerir-
si e poter salire pi in alto per assorbire idee pi nuove
e pi sottili. Cos come se noi comunichiamo i nostri
pensieri e le nostre idee ad altri, ne riceviamo di nuovi.
Se esitiamo, impediamo a noi stessi lassorbimento di
nuovi pensieri. Colui che serve da intermediario tra le
forze delluniverso da trasmettere e gli altri, deve stare
attento a che niente impedisca il libero passaggio del
nuovo pensiero che si manifesta in lui. Nel momento
in cui ritiene che una qualsiasi verit, piano, progetto o
invenzione gli appartenga in modo esclusivo, tale co-
municazione si arresta.
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Il trattenere per s rende poveri, sotto tutti gli aspet-
ti. Se diamo liberamente, incrementiamo la ricchezza e
labbondanza di beni e possiamo facilmente ottenere
ci che basta per attirare gli aiuti materiali necessari. Il
testo Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente da-
te basato su un fatto scientifico dellinvisibile regno
del pensiero.
In alcune persone lidea organizzata; esse crea-
no il pensiero e lo assorbono. Sono coloro che cerca-
no di essere allaltezza dei loro pi elevati ideali e
della pi grande variet di vita e di occupazione.
Lindividuo che vede la necessit di fare questo, atti-
ra a s tutto ci che c di meglio di cui appropriarsi
nelluniverso. Egli assorbe lo spirito da ogni parte e
poi lo emette nuovamente, colorato dalla sua indivi-
dualit. Una persona cos simile a uno specchio ri-
flettente, tinto da un colore particolare; la luce che vi
si riflette rimanda i raggi dello stesso colore: la luce
lo spirito e il globo o riflettore rappresenta lindivi-
duo attraverso il quale risplende la luce. Lolio delle
nostre lampade proviene dalla stessa fonte. La luce di
una serie di lampade pu essere di diversi colori; co-
s, in una serie di individui, sebbene alimentati dallo
stesso spirito, ognuno riflette la luce secondo il pri-
sma della sua individualit.
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Possiamo diventare creativi e originali assorbendo
uno spirito qualunque e dandogli unimpronta origina-
le. Quando guardiamo il metodo di un attore o di un
artista, noi assorbiamo il suo pensiero, ma non saremo
pi semplici copiatori del suo metodo perch il suo
pensiero, combinato con il nostro, produce unopera-
zione chimica di elementi invisibili da cui risulta un
nuovo elemento, cio il nostro originale pensiero. Pi
il nostro pensiero e le nostre intenzioni sono pure, me-
no egoistico sar lo scopo, maggiore sar la rapidit di
tale combinazione, e pi originale e bello sar il nostro
pensiero. Cos nascono i pensieri. Le qualit di giusti-
zia e di altruismo sono esse stesse gli elementi e i fat-
tori scientifici di questa nascita.
Lo spirito egoistico si accontenta di prendere in
prestito, si appropria del pensiero o dellidea di
unaltra persona senza riconoscere il legittimo auto-
re: per questo rimarr sempre uno che prende in pre-
stito. Ma non ci saranno sempre persone dalle quali
prendere in prestito. Dovr arrivare, in questa vita o
nellaltra, un tempo in cui tale spirito sar lasciato
alle sue sole risorse. A quel punto egli si trover nel-
la miseria, perch labitudine di prendere in prestito
lavr reso impotente e si accorger che questa abitu-
dine impedisce lassimilazione chimica e la nascita
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dellelemento nuovo o, in altre parole, la nascita di
unidea originalmente riflessa. Egli si semplice-
mente impadronito del bene di unaltra persona e lha
spacciato per suo; non un fabbricante quindi, ma uno
sfruttatore del lavoro degli altri.
Ha poca importanza se egli in questo modo assor-
be e utilizza lidea come se fosse la propria, prove-
niente da intelligenze i cui corpi sono visibili o invisi-
bili: rimarr sempre un debitore e ci diminuisce la
sua capacit di ottenere il proprio particolare riflesso
di luce individuale.
Se degli spiriti, trovato un individuo sensibile, gli
comunicassero continuamente il loro pensiero renden-
dolo loro interprete abituale, facendolo parlare e scri-
vere incessantemente, potrebbero cagionargli un grave
danno. Poco importa quanto elevato o utile sia il loro
pensiero: questo travasare continuamente le idee a una
sola intelligenza crea labitudine e il desiderio di non
fare altro che raccontare, scrivere o fare sempre la stes-
sa cosa, provocando uno sviluppo disarmonico di una
sola capacit a danno delle altre. Lequilibrio dello spi-
rito e larmonia delle facolt indispensabili alla produ-
zione delloriginalit devono provenire anche dalla
partecipazione a tutti i possibili generi di vita, cos co-
me da uno scopo puro e altruistico. necessario in-
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trattenersi e simpatizzare con tutti i tipi di persone, tut-
te le occupazioni e tutte le professioni per caratterizza-
re le proprie concezioni con la pi grande originalit.
In questo modo diventeremo, con uno scopo disinte-
ressato, non un miscuglio di pezzi presi in prestito da
tutti coloro con i quali siamo stati in contatto, bens un
mosaico nel quale ogni idea, presa da altri e trapianta-
ta nella nostra, ha unindividualit sua propria.
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LA LEGGE DEL SUCCESSO
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l successo in un affare o in una qualsiasi impresa
dipende delloperare di una legge: nulla succede
per caso. Nel funzionamento delle leggi della na-
tura non ci sono mai n il caso n la fortuna. Anche la
caduta, considerata accidentale, di una pietra dalla
montagna il risultato di forze che hanno agito su
quella pietra per innumerevoli epoche.
Lessere umano e le sue vicende non sono il risul-
tato del caso pi di quanto non lo sia un albero nella
sua primissima fase di crescita. Luomo il prodotto
degli elementi che operano attraverso il funziona-
mento di una legge. Egli pu, quando lha scoperta,
fare di se stesso qualsiasi cosa gli piaccia.
Il vostro pensiero, non il corpo, il vostro vero s.
una sostanza invisibile, reale come laria, lacqua o
il metallo. Esso agisce separatamente dal corpo, va
da voi verso gli altri, vicini e lontani; agisce su di lo-
ro muovendoli e influenzandoli. Ci avviene sia se il
corpo dorme, sia se sveglio.
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Questo il vostro vero potere. Imparate il suo fun-
zionamento, come mantenerlo, usarlo e controllarlo;
svolgerete allora delle attivit pi remunerative e rea-
lizzerete pi in unora di quanto potete fare attual-
mente in una settimana. possibile aumentare questa
forza con lesercizio. Questa e solo questa fu la base
dei miracoli e del potere occulto nei tempi antichi.
Il vostro stato danimo predominante o umore ha,
pi di ogni altra cosa, uninfluenza preponderante sul
successo o sul fallimento di una qualunque impresa.
La vostra mente quella sostanza-pensiero che si
accumulata durante le innumerevoli epoche nella
successione di molte esistenze fisiche. La mente
una calamita che ha il potere di attrarre il pensiero e
di rimandarlo fuori. Noi non creiamo i nostri pensie-
ri, li riceviamo soltanto e li percepiamo nel momento
in cui arrivano.
Secondo il tipo di pensieri di cui noi riempiamo
quella calamita che la nostra mente o ci disponiamo
a riceverli, questa attrarr a noi gran parte di questi
stessi pensieri. Se, quindi, nutriamo principalmente
pensieri di determinazione, speranza, allegria, ener-
gia, forza, potere, giustizia, gentilezza, ordine e pre-
cisione, attireremo e riceveremo in numero sempre
pi grande tali elementi-pensiero.
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Questi sono gli elementi del successo. Le qualit
dellelemento-pensiero sono reali come ci che ve-
diamo o sentiamo. Pi a lungo lasciate la calamita in
questa direzione, pi aumenter la sua possibilit di
attirare a s elementi simili.
Qualsiasi pensiero voi elaboriate o riceviate ema-
na da voi una forza invisibile che agisce sugli altri.
Il vostro personale pensiero ora nellaria, agen-
do e attraendo a voi lo stesso tipo di pensiero di al-
tri individui che non avete forse mai conosciuto. Le
persone che incontrerete in futuro, che saranno in
grado di aiutarvi oppure di danneggiarvi, sono quel-
le i cui pensieri, che sono usciti dai loro corpi, han-
no gi incontrato e si sono mischiati con i vostri.
Quellattrazione tende a portarvi fisicamente insie-
me. Vi porter sicuramente insieme sotto qualche
forma desistenza.
Quando un determinato pensiero ne incontra un al-
tro e vi si unisce per raggiungere uno stesso scopo, il
potere di successo che possiede raddoppiato per via
di questa stessa unione, che siano usati per questo
pensiero i corpi, la mente o lo spirito l vicino o lonta-
no migliaia di miglia. Ma se voi, per la maggior parte
del tempo, avete pensieri di scoraggiamento o di rab-
bia, oppure che derivano da qualsiasi forma di cattivo
La legge del successo

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umore, state mandando a centinaia e migliaia di chi-
lometri dal vostro corpo questo elemento-pensiero di
scoraggiamento, di disperazione o di rabbia, che co-
stituisce letteralmente una parte del vostro s nasco-
sto. Esso attira, incontra e si mischia con lo stesso ele-
mento-pensiero spedito da altri, e allo stesso modo at-
tira voi a loro, vostri compagni di miseria. Vi arrecate
quindi reciprocamente danno alla salute e alla fortuna.
Un pensiero ne attira un altro dello stesso tipo. Te-
nete fisso nella mente un qualsiasi pensiero, riguar-
dante per esempio la salute o la forza, e attrarrete a
voi sempre di pi lelemento-pensiero di salute e di
forza. Tenete in mente lidea di forza, di intrapren-
denza, di stimolo e attirerete a voi lelemento che vi
dar la forza, lo stimolo e lintraprendenza.
Cos, se vi trovate in uno stato danimo fiducio-
so, determinato e sereno avendo un certo scopo spe-
ciale in vista, basato sul diritto e sulla giustizia, il
potere silenzioso pi forte del vostro pensiero atti-
rer a voi le persone la cui cooperazione vi neces-
saria. Viceversa, se il vostro scopo non basato sul
diritto e sulla giustizia, il potere silenzioso della vo-
stra mente si muover lo stesso, ma non otterr ri-
sultati cos vantaggiosi per voi rispetto al pensiero
basato sullidea pi elevata di giustizia.
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Se volete ottenere ci attraverso la falsit e la fur-
bizia, potete farlo. Attrarrete, secondo la stessa legge
e lo stesso metodo, pensieri di falsit e di disonest
prima dei corpi che li hanno emessi. Lavorerete,
quindi, con la disonest presente nel corpo. La men-
te disonesta si riunisce in gregge attraverso una legge
naturale. I disonesti sono sicuri che alla fine si feri-
ranno lun laltro in qualche modo.
Un pensiero, sia buono o cattivo, una cosa, un
elemento nascosto ma reale come un albero, un fiore,
un prato. Esso esiste gi prima che lo percepiate e
che lo riceviate, perch la vostra mente lo attira attra-
verso il suo umore o stato danimo. Quando lo pen-
sate, voi lo mettete di nuovo in grado di agire, di
muovere o di influenzare gli altri individui; ma il
pensiero che proferite o mormorate nella riservatezza
della vostra stanza ha sugli altri unazione pi forte di
quella che avrebbe se vi limitaste a meditarlo. Se due
o pi persone parlano senza polemica o disaccordo
su uno scopo comune in una qualsiasi impresa, emet-
tono un volume di forza proporzionatamente pi
grande, che lavora su altre menti che si occupano di
tale questione. Se invece queste persone non sono
daccordo, si arrabbiano e discutono fra loro, la forza
da loro emessa dannosa per limpresa comune. Se
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parlano, invece, in modo pacifico, mettendo da parte
le preferenze individuali o i pregiudizi di ognuno per
raggiungere lo stesso scopo, il pensiero e la forza che
essi generano sono costruttivi e agiscono favorevol-
mente sia lontano che vicino sulle menti altrui per
far progredire quellimpresa.
Ogni volta che voi pensate, influenzate in bene o
in male il vostro destino, ogni volta che parlate con
gli altri, producete una forza ancora pi grande per
acquisire o per perdere la salute, gli amici e la fortu-
na. Ogni vostro pensiero, silenzioso o parlato, ha un
valore autentico.
Se ricevete o formulate il pensiero di non poter
riuscire in unimpresa, quel pensiero esce fuori da
voi, incontra e attira un altro scoraggiato e demora-
lizzato pensiero non posso, vi porta sempre pi vi-
cino a persone che non hanno speranze e che sono af-
flitte, danneggiando cos la vostra salute e le vostre
facolt attive, e vi porta infine in contatto personale
con gente che sar daiuto per la rovina reciproca.
State dando forma alla vostra forza-pensiero per il
non-successo. Potete usare questo potere per portare
a voi risultati buoni oppure cattivi; cos come potete
usare una locomotiva per portarvi in viaggio o usarla
per farvi schiacciare buttandovi sotto.
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Qualsiasi progetto o schema di attivit nella quale
la vostra mente concentrata in modo persistente e
con la determinazione di riuscire, una costruzione-
pensiero non visibile che attira a voi forze ausiliarie.
Per forze ausiliarie si intende, per prima cosa, la fe-
condit sempre crescente della mente nel produrre
nuovi piani per mandare avanti la vostra attivit; se-
condariamente, lattrazione a voi delle persone pi
capaci ad aiutarvi nei vostri progetti.
Non sprecate il vostro potere nel cercare queste for-
ze con il vostro corpo. Lasciate che la mente silenziosa
e persistente faccia il lavoro. Lo far se voi perseverate
nel mantenere sempre lo stesso stato mentale. Non un
potere nuovo, bench possa essere nuovo a molti di noi.
costantemente, anche se inconsciamente, esercitato
da noi per il bene o per il male, perch il nostro corpo
non il solo potere con il quale dobbiamo lavorare. Es-
so semplicemente lo strumento usato dalla nostra
mente o dal nostro spirito. La mente, lio invisibile, uti-
lizza il corpo per tagliare un albero o per altri lavori
manuali esattamente come il braccio adopera laccetta.
Ma una tale forza (il pensiero), quando non usa il cor-
po, al lavoro altrove con un potere pi grande.
Pensare con determinazione a quello e a niental-
tro creer un potere che di certo agir e produrr dei
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risultati sicuri come il martinetto che, posto sotto ledi-
ficio pi pesante, produrr un movimento di elevazio-
ne. Il potere creato con la vostra mente e con le forze
nascoste lavorer durante il sonno e vi porter nuovi
stratagemmi, piani e metodi per portare avanti il vostro
obiettivo. Quando li otterrete, vi porteranno ad agire,
perch non riuscirete pi a stare fermi nel momento in
cui si percepisce unidea che possibile realizzare im-
mediatamente: tale idea per voi un potere. Non si pu
stancare il proprio corpo fino al punto di non avere pi
forza per ricevere le idee che si presenteranno. Ogni at-
tivit di successo basata su un afflusso continuo di
nuove idee, piani, progetti, stratagemmi.
Il vostro spirito e il vostro pensiero agiscono e la-
vorano sugli altri mentre il vostro corpo dorme. Que-
sto pu avvenire mentre anche i loro corpi dormono.
Se siete arrabbiati o scoraggiati quando andate a dor-
mire, il vostro invisibile io nel lasciare il corpo sar
probabilmente attratto da qualche altra natura arrab-
biata o scoraggiata. Migliore il vostro stato danimo
durante la notte quando lasciate il corpo ed entrate
nellaltro piano di vita, migliore sar il pensiero o la
persona che incontrerete in quellesistenza che vi
agevoler nel vostro scopo. Se non avete nessuno
scopo, incontrerete probabilmente qualcuno che co-
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me voi non ne ha. Non avere nessuno scopo partico-
lare nella vita, ma semplicemente lasciarsi trasporta-
re dalla corrente, significa non avere nessun punto
sul quale focalizzare e concentrare il vostro potere-
pensiero. Se questo non concentrato, ma disperso,
legato a una cosa oggi e a unaltra domani, sarete in-
soddisfatti, depressi e infelici. Se la vostra mente
infelice, non potrete mai essere in buona salute.
Il vostro spirito sempre attivo, che il corpo sia
sveglio o addormentato. Agisce, per, in modo consi-
derevole anche su coloro dai quali attratto quando il
vostro corpo dorme; quindi meno distratto dalle spe-
ranze, dalle paure, dai pregiudizi e dalle abitudini del-
la vita del corpo. Se avete uno scopo allorizzonte, sa-
rebbe quindi meglio non concentrare troppo intensa-
mente i vostri pensieri su certe persone che ritenete
possano cooperare con voi, perch lo spirito, quando
fuori del corpo, ha un campo dazione ben pi vasto e
una nitidezza di vedute maggiore rispetto a quando
usate il vostro corpo. Potete concentrare oltremisura la
sua forza, e questa influenza il corpo, pi su una per-
sona meno adatta a voi che su unaltra o su un pensie-
ro verso il quale essa sarebbe invece attratta se fosse
tenuta lontana dal corpo. In tal caso, la sua forza
orientata in due direzioni quando invece dovrebbe es-
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serlo solo in una. Parlare dei vostri progetti o dei vostri
affari produce una forza che pu essere sia favorevole
che contraria a voi. Un piano o unidea chiara attraver-
so la quale ci si pu procurare del denaro rappresenta
una forza. Un piano confuso rappresenta una forza mi-
nore e pi imperfetta. Una nuova invenzione una
nuova forza. Parlare di affari con coloro che vi sono
veramente amici senza ombra di invidia o di rancore
aggiunge il loro pensiero, la loro forza alla vostra per
rendere i piani pi chiari. La solidariet una forza. La
buona volont di ogni persona una sostanza reale e
vivente che fluisce a voi ogni volta che quella persona
vi pensa. Essa possiede un valore commerciale. La
malevolenza anche un elemento che emana la perso-
na che la crea e che lavora a vostro sfavore, sebbene
quella persona non parli n agisca fisicamente contro
di voi. La potete sconfiggere emettendo contro di lei
un elemento-pensiero di amicizia. Il pensiero positivo
verso gli altri lelemento nascosto pi forte che pu
allontanare la cattiveria (debolezza).
Visto il funzionamento di quella legge, pericolo-
so farsi dei nemici, e non ha importanza quanto giu-
sta sia la causa.
Raccontare i propri interessi non significa soltan-
to dirlo a persone che poi lo diranno ad altre, ma vuol
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dire anche spargere nellaria i vostri segreti e i vostri
piani. Questi andranno a finire nelle menti di altre
persone e potrete scoprire che i vostri piani saranno
stati usati dagli altri prima che da voi. Laria lette-
ralmente piena dei cosiddetti segreti che si annuncia-
no alle persone sotto forma di sospetti e impressioni.
Qualunque riunione turbolenta, ogni lite familiare
o qualunque disaccordo tra due persone emettono
nellaria unonda distruttrice e perniciosa di una so-
stanza che influenza in modo spiacevole le menti di
persone a migliaia di chilometri di distanza. Il pen-
siero proveniente da un centro di turbolenza forma
cos unonda, una corrente. Se siete arrabbiati per
qualche sciocchezza, voi disponete la mente nellat-
teggiamento di una calamita che attira e lascia entra-
re questa corrente-pensiero dannosa. La vostra rab-
bia, stizza o irritabilit, causate allinizio da una ba-
nalit, sono costantemente alimentate da queste cor-
renti. Per avere un sollievo, dovete quindi volgere la
vostra mente verso un ordine di pensieri pi piacevo-
li. Tale pratica vi dar sempre pi forza e vi render
pi semplice cambiare il carattere dellelemento-pen-
siero che giunge a voi.
Quando linteresse, la compassione e la buona vo-
lont sincontrano in un gruppo di persone che si
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uesto eBook appartiene a:osvaldo serrao
scambiano opinioni su un certo argomento, da quelle
stesse persone proviene unonda di sostanza-pensiero
che colpisce altre menti, sveglia o rinnova linteresse
in quellargomento particolare in proporzione alla lo-
ro sensibilit o capacit ricettiva. Qualunque pensiero
nuovo, che giunge a voi improvvisamente, arriva per-
ch da qualche parte se n parlato o ha creato agita-
zione. Londa cos determinata agisce sotto forma di
un elemento invisibile, esattamente come le onde di
unacqua tranquilla nella quale stato gettato un sas-
so. Queste onde si diffondono ugualmente dal punto
di conversazione e continueranno a spargersi in ogni
direzione, colpendo altre menti fino a quando man-
tenuta lagitazione dei discorsi nel luogo dove si ten-
gono. In un certo senso, nessun pensiero originale.
La stessa idea, o parti o anche sfumature di questa,
possono fluttuare in un migliaio di menti in unora at-
traverso poche persone che ne discutono. Parlare con
altri in modo amichevole di un miglioramento tecno-
logico, di una nuova invenzione o di una nuova idea
per il bene delluomo, grazie alla sostanza-pensiero
spedita cos lontano da voi, risveglier il desiderio e
linteresse per largomento discusso. Pi saranno le
persone interessate a qualcosa, pi ne verranno per
aiutarvi o per acquistare il vostro prodotto.
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Qualsiasi conversazione discreta che si riferisca a
un progetto, a un piano, a uno scopo, qualsiasi determi-
nazione perseverante, rappresentano un vero e proprio
investimento di forza spesa per attirare a voi la cosa de-
siderata. Se impiegate una tale quantit di forza per
esempio per tre mesi e poi vi scoraggiate e vi arrende-
te, abbandonate un edificio che in via di costruzione e
che possiede un grande potere di attrazione. Forse voi
non vedete dove questa forza opera, ma nondimeno es-
sa al lavoro portandovi le persone compassionevoli o
chi vuole proprio quello che voi volete offrire.
Le liti, la collera e limpazienza emettono una si-
lenziosa forza distruttrice. Le discussioni amichevoli
e lesposizione pacifica di unopinione individuale
producono, invece, una silenziosa forza costruttrice.
Se la vostra mente si concentra con persistenza sul
desiderio di intrattenersi con le persone migliori con
le quali parlare e di averle in aiuto, esse verranno da
voi attraverso quella potente forza di attrazione del
pensiero. Proprio lo stato di spirito che avrete pi de-
siderato verr a voi. Se non fate troppo caso ai princ-
pi di morale e di onest, questa legge attrarr coloro
che non sono molto cauti in fatto di onest.
Ci sar sempre la richiesta per cose migliori in
ogni campo, unarte sempre pi perfetta o un servizio~
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migliore di quello precedente, perci, quando siete
sicuri che la vostra opera la migliore, allora, produ-
cetela. Il talento nellarte o nellinvenzione una co-
sa, la capacit di manifestare quellarte e quellinven-
zione unaltra. Per avere successo, dovete averli en-
trambi. Il mondo paga meglio chi produce. Centinaia
di inventori e di artisti falliranno se non coltiveranno
la scienza del presentare se stessi al mondo.
Potete imparare questa scienza da voi stessi. Si ac-
quisir col vedere voi stessi con gli occhi della mente,
presentandosi davanti agli altri con coraggio, onest,
lealt e rendendosi piacevoli. Pi farete questo con
limmaginazione e pi sarete in grado di farlo real-
mente. Ci che avviene nel pensiero realt. Quello
che si vissuto di pi con il pensiero si realizza sem-
pre. Dopo un certo periodo di questo esercizio menta-
le, sentirete di avere pi forza, coraggio, tatto, abilit e
desiderio di mischiarvi con ogni tipo di persone per
prendere nel mondo quello che vi appartiene di diritto.
La povert dipende in gran parte dallisolamento vo-
lontario e dalla paura di assumersi delle responsabilit.
Se con la vostra immaginazione vi vedete sempre
diffidente, timido e timoroso, grazie alla stessa legge
lo diventerete. Invertite questo processo di cura menta-
le silenziosa, vedetevi coraggiosi. Potete ricostruire~
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voi stessi raggiungendo lideale pi elevato per mezzo
di questo processo del pensiero silenzioso. Non potete
ottenere il successo e fare soldi se rimanete appartati.
Non si pu fare affari solo per lettera o per procura.
Voi dovete, a un certo punto, mostrarvi agli altri.
Quando il vostro spirito porta il vostro corpo davanti a
unaltra persona, questo porta con s lo strumento che
permetter al vostro spirito di emettere su quella per-
sona la pi grande quantit possibile di forza-pensiero.
Il pensiero, essendo sostanza o forza, pu essere
accumulato nella mente in enormi quantit che in
grado di far agire per noi oppure contro di noi. Pen-
sare sempre alle difficolt e ai problemi in unimpre-
sa significa fare della vostra mente una calamita che
attirer solo difficolt, prima con il pensiero e poi
nella realt. Questa unabitudine inveterata, assai
difficile da eliminare.
Quando in una circostanza qualsiasi si presenta
una difficolt, non vi che una cosa da fare: dirigere
la vostra mente come una calamita in una direzione
dalla quale possano venire forza, idee e piani per su-
perare quella difficolt. Se avete dei problemi con una
persona e se pensate continuamente al suo comporta-
mento ingiusto nei vostri confronti irritandovi e la-
mentandovi, voi state alimentando con il pensiero la
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questione esistente; in questo modo sciupate in la-
gnanze, rimproveri e cattivo umore, tacitamente o
apertamente, la stessa forza che potreste utilizzare in-
vece per liberarvi di questo dispiacere. esattamente
in virt dello stesso principio che la forza usata da un
muratore per costruire un muro pu essere usata per
demolirlo. Se concedete al corpo tutto il riposo di cui
ha bisogno, la vostra forza mentale agir da vicino e
da lontano con pi potenza, i vostri progetti saranno
pi profondi e, qualora fossero realizzati, produrreb-
bero risultati pi soddisfacenti. Se il corpo sempre
estenuato, la maggior parte della forza dello spirito
dovr essere usata per sostenerlo o, in altre parole, a
tenerlo in vita. Non ha importanza se vi stancate vo-
lontariamente oppure se siete costretti a farlo per gua-
dagnarvi da vivere: il risultato lo stesso.
Se desiderate pi tempo per riposarvi, domandate-
lo in modo persistente. Unoccasione alla fine si pre-
senter mediante la quale potete guadagnare abbastan-
za da vivere evitando al corpo di lavorare per molte ore
ogni giorno. Arriver attraverso quella legge misterio-
sa e quel potere dattrazione che concede a tutti, se-
condo la forza dei loro desideri e della persistenza.
Voi potete, attraverso la stessa forza (il desiderio
persistente), attirarvi velocemente del male come del
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bene. Quello che desiderate adesso con ardore pu tra-
sformarsi in male; ma se desiderate o domandate la
saggezza che fa conoscere ci che deve procurare il
bene duraturo, otterrete, in virt di questa legge, la fa-
colt di vedere quello che realmente pi vantaggioso
per voi. Desiderate in modo persistente una mente
limpida e otterrete una mente limpida. Quando arriva
unopportunit che vi concede tre o quattro ore al gior-
no di tempo libero, non vi affannate con sforzi aggiun-
tivi a guadagnare di pi. Questa opportunit forse il
primo passo verso una nuova via. Concedetevi un po
di riposo e non temete di divertirvi. La vostra mente
sar cos di nuovo pronta per generare piani per il suc-
cesso futuro, e man mano che questi progetti nasce-
ranno, sarete stimolati a realizzarli con le vostre forze.
Una situazione stabile e un buono stipendio non
sono la via che conduce al successo duraturo e cre-
scente. Voi non siete che una vite nella grande mac-
china commerciale e quando sarete fuori uso, sarete
rimpiazzati da una vite nuova. Se, per quanto riguar-
da gli affari, siete in cima per il vostro talento, mentre
siete in basso quanto al guadagno, ci avviene per-
ch, nonostante la vostra competenza, non riuscite a
ottenere la giusta ricompensa del vostro lavoro. Do-
vete aspirare a dirigere unimpresa basata sulla vostra
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capacit, e non dovete essere contenti di farla ammi-
nistrare da altri che, approfittando della vostra bravu-
ra, presentano al pubblico il prodotto del vostro lavo-
ro incamerando molti dei vostri profitti. Dovete ado-
perare tutto il vostro potere del pensiero per presen-
tare al pubblico voi stessi e il vostro lavoro.
Per ottenere un maggiore successo, dovete dirige-
re unimpresa o almeno una parte di questa ed esser-
ne lunico padrone, senza interferenze o impedimen-
ti da parte di altri. Soltanto la responsabilit pu ma-
nifestare la vostra piena potenza e la felicit che ne
risulta; altrimenti, sarete come un semplice impiega-
to, sottoposto alle richieste di un padrone o sottomes-
so alle condizioni stabilite da coloro per i quali siete
obbligati a lavorare. Vedrete le vostre migliori idee
portate avanti in modo imperfetto perch voi stessi
non potete controllare la loro realizzazione.
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COME MANTENERE
LA NOSTRA FORZA
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no dei mezzi pi importanti per mantenere e
aumentare la forza fisica e quella mentale sta
nellabituare la mente e il corpo a fare solo
una cosa alla volta; in altre parole, mettere tutto il
pensiero che necessario per compiere un atto in
quellatto stesso e mettere da parte tutti gli altri pen-
sieri che non si riferiscono a questo atto.
Il corpo non altro che una macchina usata dalla
mente; se questo debole, per supportarlo pu essere
ampiamente usato il potere del nostro pensiero, anche
se loperazione pu essere infruttuosa. La mente ,
quindi, come un operaio che cerca di portare avanti il
suo lavoro con uno strumento difettoso. Alla fine,
questo strumento pu rendere inutile e distruggere la
capacit delloperaio.
La forza mentale e fisica la pietra fondamentale
di ogni gioia e successo. La debolezza del corpo non
ci fa gioire di nulla. I nostri corpi sono dei serbatoi di
forza, e mangiare e dormire sono mezzi per riempirli
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di quella forza; in altre parole, per riempirli della for-
za del pensiero. Quando siamo pieni, possiamo gode-
re di una passeggiata, di un affare o dei nostri sforzi,
di ogni genere. Quello che per tutti consigliabile sa-
pere come trattenere la maggior parte di questa for-
za e, se possibile, aumentarla, perch essa ha un valo-
re commerciale e un corpo debole e stanco non
adatto n agli affari, n al piacere. Tutti gli affari
vanno meglio quando un piacere svolgerli.
Un vecchio detto filosofico afferma: Ci che fai,
fallo con tutto il potere che hai. Non il potere spa-
smodico della furia o della collera, questo non per
nulla un potere, ma una perdita di forza. Questo detto
vuole affermare che ogni gesto della nostra vita, an-
che i pi banali, come allacciarsi le scarpe, scrivere
una lettera o temperare una matita, devono essere fat-
ti con metodo, precisione, esattezza e cura, in breve
con tutta la nostra capacit di concentrazione. Quando
ero appena un ragazzo, mentre scavavo per la prima
volta con i cercatori doro in California, un anziano
minatore mi disse: Ragazzo, stai facendo troppa fati-
ca, dovresti mettere pi attenzione in quella vanga.
Riflettendo su questa osservazione, mi resi conto
che il mio lavoro di scavo richiedeva una cooperazio-
ne della mente e dei muscoli: la mente per guidare i
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muscoli, la mente per mettere il badile dove questo
poteva prendere pi terra con minore impiego di for-
za, la mente per gettare la terra fuori dal solco, e delle
parti di pensiero, direi quasi infinitesimali, nel movi-
mento di ogni muscolo durante il lavoro. Scoprii che
pi pensiero io mettevo nella vanga, meglio potevo
vangare e, pi leggero il lavoro diventava, pi mi pia-
ceva e pi a lungo potevo continuarlo. Mi rendevo
conto che quando i miei pensieri si dirigevano in altre
cose (non importa quali), subito impiegavo meno for-
za e avevo meno piacere nello scavare, di conseguen-
za quel lavoro diventava un compito noioso.
Ogni pensiero una cosa fatta di una sostanza invi-
sibile. Il pensare impiega una certa quantit delle no-
stre forze corporali. Queste forze sono usate anche nei
momenti cosiddetti di pigrizia; se, mentre si compie
un gesto fisico, noi pensiamo a unaltra cosa, allora
sperperiamo la nostra forza e il nostro pensiero. Prima
di raccogliere uno spillo dal pavimento, noi emaniamo
con il pensiero una sostanza, il progetto di raccogliere
quello spillo. Questo progetto la forza. Noi dirigiamo
questa forza sul nostro corpo, che ne lo strumento, e
non dobbiamo mischiare tale piano con un altro pro-
getto per fare unaltra cosa, mentre la nostra mano rac-
coglie da terra lo spillo. Se ci avviene, noi mandere-
Come mantenere la nostra forza

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mo la nostra forza (o per lo meno proviamo a mandar-
la) contemporaneamente in due direzioni e confonde-
remo il piano e la forza di un atto con il piano e la for-
za di un altro atto. Ogni atto o pensiero impaziente, an-
che se piccoli gesti, ci costano uno spreco di forza sen-
za profitto alcuno. Se, talvolta, quando ci sentiamo
stanchi di camminare mentre il nostro cervello stato
impegnato in sogni a occhi aperti, in affanni, in pro-
getti durante la via, proviamo a scacciare tutti questi
pensieri e, se riusciamo a mettere tutta la nostra mente,
tutta lattenzione e la forza nelle nostre gambe, saremo
sorpresi nel sentire il vigore ritornare e la stanchezza
abbandonarci. Ogni gesto fisico costa un pensiero, ed
ogni pensiero un dispendio di forza; ogni passo che
facciamo implica un piano per dirigerlo, dal momento
che ogni progetto implica una spesa di pensiero che si-
gnifica una spesa di forza. Se mentre camminiamo
pensiamo ad altre cose, noi mandiamo della forza in
entrambe le direzioni.
Credete che un acrobata potrebbe cos facilmente
salire su una corda se non impiegasse, in quel gesto,
tutta la sua intelligenza oltre che la sua forza? Oppure,
un oratore potrebbe parlare in modo entusiastico al suo
uditorio, per esempio, girando una macina? Eppure,
non ci sovraccarichiamo inconsciamente in molte si-
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tuazioni, girando quella macina nel pensare una cosa
mentre ne facciamo unaltra? Se, nel salire una collina,
guardiamo costantemente la cima con impazienza, sa-
remo ben presto stanchi: se, con limmaginazione ci
troviamo vicino alla sommit, mentre il nostro corpo
ancora in basso, noi mandiamo a quella cima la forza
del nostro pensiero, lasciandone poca al nostro povero
corpo, che si trasciner con fatica. Se, invece, mante-
niamo tutta quella forza nel corpo, se la concentriamo
in ogni passo, saliremo pi facilmente, perch la nostra
forza si sar concentrata in quella parte del corpo (le
gambe) che ne ha pi bisogno. Quando ci concentria-
mo in ogni nostra azione, la rendiamo pi semplice, ri-
cavando un certo piacere nel compierla, e dimentichia-
mo tutti i nostri problemi, che sono causati dallimpa-
ziente desiderio di trovarsi in cima alla montagna.
Questa una legge valida per ogni cosa nella vita.
Non desideriamo forse di poter dimenticare i nostri af-
fanni, le nostre delusioni e le nostre sensazioni di per-
dita attraverso la concentrazione di tutti i nostri pensie-
ri su qualche altra cosa e facendoci assorbire tanto da
dimenticare ogni altra cosa? Questa una possibilit
della mente che si pu realizzare con la concentrazione
o, in altre parole, con il mettere la nostra capacit men-
tale nel fare le cose cosiddette banali, e ogni secondo
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speso in tale pratica ci avvicina al risultato desiderato.
Ogni sforzo ci apporta il suo atomo di guadagno in au-
mento di forza. Questatomo guadagnato non va mai
perduto, perch lo utilizzeremo per impedire che la
mente divaghi su altre cose durante il lavoro.
Per quanto tempo possiamo concentrare il nostro
pensiero su una cosa alla volta? Possiamo fare tre no-
di in uno spago e mettere tutti i nostri pensieri nella-
zione di legare questi tre nodi, impedendo ad altri pen-
sieri di intervenire? Potrete forse dire: Posso benissi-
mo fare un nodo e pensare a molte altre cose nel frat-
tempo. Certamente possibile, ma potete fare dei no-
di e pensare solo a essi? Oppure la vostra mente ha tal-
mente acquisito labitudine a occuparsi di una decina
di cose diverse in un minuto che avete perso la capa-
cit di focalizzarla su una singola cosa per dieci se-
condi consecutivi?
Non pensate che tutto questo sia banale. Allenate
la vostra mente a concentrarsi su un solo gesto im-
pedendo che il pensiero divaghi su altre cose, e vi
abituerete a utilizzare al massimo la vostra intelli-
genza sul discorso quando parlerete, sulla vostra abi-
lit quando lavorerete con le mani, sulla vostra voce
quando canterete, sulle vostre dita quando richiede-
rete da loro qualche lavoro delicato e su tutte le fun-
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zioni del vostro essere quando avrete loccasione di
esercitarlo.
Forse penserete: Questo solo un altro modo per
dire Fate attenzione!. vero. Eppure, non sono
molti coloro che sanno come fare attenzione o essere
accurati. Non vediamo ogni giorno persone la cui
mente, mentre si affrettano lungo la strada, progetta,
lavora, si affanna e va ben lontano da loro? Quelle per-
sone si chiedono meravigliati il motivo delle loro di-
menticanze, dei loro errori o perch molti piccoli par-
ticolari del loro lavoro le stancano.
Questo un tema di filosofia pratica. Se, per esem-
pio, lindomani dovete avere un importante colloquio
di lavoro con una persona scaltra, abile, dalla forte
volont, che conosce metodi e tattiche che vi sorpren-
dono, vi confondono, vi ingannano e vi spaventano,
non avete bisogno di ogni possibile atomo di forza
per competere con lei?
Se coltiviamo questo potere di focalizzare tutta la
nostra forza su un singolo atto, coltiviamo anche la fa-
colt di trasportare tutta la nostra intelligenza da un
soggetto a un altro. Questo significa, allora, che pos-
siamo distogliere la nostra mente da una noiosa
preoccupazione e coinvolgerla nel piacere di unatti-
vit gioiosa, dimenticando le afflizioni. Il dolore, la
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perdita, la delusione e lo scoraggiamento deprimono e
uccidono molte persone.
Noi, generalmente, diciamo a coloro che sono co-
s afflitti: Non pensare pi a quello o a questo, ma
dovremmo dire loro come distogliere i loro pensieri
dai fastidi.
I bambini dallintelligenza scarsa e gli idioti man-
cano della capacit di afferrare con le mani. In alcune
scuole particolari si insegna a questi bambini ad affer-
rare con entrambe le mani una barra posta al di sopra
della loro testa e a spingersi verso lalto sul dorso lun-
go un piano inclinato. Occorrono molte settimane di
esercizio prima che essi riescano a farlo. La mente de-
bole non ha nessun potere di mettere tutto il suo pen-
siero o forza sulla mano e di fare una cosa alla volta, e
questa impotenza si osserva a un grado pi o meno
elevato in tutti i cervelli dalla scarsa intelligenza.
Ogni gesto di impazienza, non importa quanto sia
piccolo, costa un dispendio inulte di forza fisica e
mentale, come quando, per esempio, ci ostiniamo a
voler sciogliere un nodo troppo complicato oppure ci
gettiamo contro una porta chiusa e vogliamo far salta-
re la serratura perch non si apre subito. Se giro una
macina con un braccio, dopo un certo periodo di tem-
po esaurisco la forza di una serie di muscoli. Se smet-
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to di girare con il braccio e la faccio girare con un pe-
dale, i muscoli delle braccia si possono riposare. Que-
sti, ricevendo nuovamente della forza, possono in se-
guito, senza fatica, continuare a lavorare. Una simile
legge governa il lavoro mentale. Se siamo assorbiti da
un programma particolare o da un progetto, se ce ne
occupiamo continuamente, non possiamo fare a meno
di pensare sempre a questo. Di che cosa abbiamo bi-
sogno? In questo caso, abbiamo bisogno di riposare il
cervello e possiamo farlo in un solo modo: volgendo
la nostra attenzione, per un certo periodo di tempo, su
qualche altra cosa. Avrete certamente notato che,
quando siete molto stanchi, se avete potuto trascorre-
re unora piacevole in conversazione con un vostro
amico, vi siete riposati meglio che se foste rimasti so-
li? Questa conversazione vi ha fatto riacquistare la
forza. Eppure, c stato un dispendio di forza da parte
vostra, dal momento che tutto il vostro pensiero sta-
to, per un certo periodo di tempo, occupato a seguire
la conversazione. In tal modo, il nostro organismo si
riposa e si restaura da s. Bisogna dare riposo a una
delle sue facolt quando stanca, e subito ricomincia
lopera di ricostruzione con materiali pi solidi e mi-
gliori. La conversazione ci ha dato la possibilit di far
cambiare direzione ai pensieri. Ma possiamo fare la
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stessa cosa, quando si presenta loccasione, senza il
soccorso degli altri?
Possiamo spostare tutto il complesso dei nostri pen-
sieri da un argomento allaltro? Possiamo abbandonare
il pensiero, ad esempio, della costruzione della nostra
casa mentre temperiamo una matita? Possiamo fare
questa operazione per un minuto senza pensare a
nientaltro? Se possiamo fare ci, abbiamo fatto grandi
passi verso il dominio della concentrazione. Se possia-
mo fare questo, siamo allora possessori del pi grande
potere delluniverso, che non solo ci render sempre
pi felici, ma migliorer la qualit della nostra attivit.
Comandiamo la nostra mente. Nessuno comanda vera-
mente gli altri se non regna su se stesso. Se, in una
qualsiasi condizione di affanno, riuscite a mettere tutti i
vostri pensieri sullatto dellappuntare uno spillo, per
quel minuto sarete liberi dai vostri dolori e avrete gua-
dagnato un atomo del potere di concentrazione.
Siamo ora sulla strada del dominio assoluto sulle
nostre menti e sul nostro umore. In molte persone,
purtroppo, questultimo che domina la mente. Esse
sono come banderuole che girano a ogni brezza del
vento. Non siamo sicuri di riuscire a mantenere il
buon umore e lallegria per unora, perch pu cam-
biare in ogni momento in scoraggiamento, abbatti-
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mento o irritazione a causa di qualcosa di spiacevole,
per la parola sgarbata di un amico o addirittura per un
pensiero passeggero. Migliaia di persone si rallegre-
rebbero di poter dimenticare le cose spiacevoli, i pro-
blemi di cuore o di altro genere che indeboliscono il
corpo e lanima. Un pensiero agitato unacqua tor-
bida: bisogna pulire quellacqua.
Lagitazione, lansia e lindecisione ci conducono
letteralmente alla morte della nostra forza. Per poter
dimenticare, necessario volgere il pensiero su qual-
cosa di pi allegro, affinch quella perdita si arresti e
noi recuperiamo la nostra forza. Riassumiamo i van-
taggi della pratica della concentrazione:
1 Quando un chiodo messo con molta cura e preci-
sione, certo che terr.
2 Nel compiere questa operazione, avete lasciato ri-
posare altre capacit, che potranno poi lavorare
meglio. Potevate segare unasse a met, se mentre
fissavate il chiodo non avete pensato allasse. Se,
segando, pensate soltanto alla sega, taglierete me-
glio labito che dovrete fare dopo; ma segare e
pensare a come usare le forbici dopo, oppure ta-
gliare la stoffa e pensare alla sega, significa aprire
la porta allerrore e al disappunto.
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3 Concentrando tutta la forza necessaria per piantare
un chiodo, segare o cucire per dieci secondi, avre-
te aumentato il potere di concentrazione.
4 Questo ha aumentato la vostra capacit di provare
piacere nel compiere atti fisici o mentali. Mettere
la mente nei muscoli porta piacere nellesercizio
muscolare: questo il segreto della grazia, della
destrezza e dellagilit nei movimenti. La ballerina
o il ballerino pi grazioso colei o colui che met-
te tutti i suoi pensieri sui muscoli necessari alla
danza per dimenticare qualunque cosa e rimanere
assorto nellatto e nellespressione del sentimento
o nellemozione che vi sono connessi.
Mediante questi esercizi possiamo aumentare con-
tinuamente il nostro potere mentale, la nostra volont.
Diciamo che il nostro amore universale il massimo
della felicit, ma questo amore universale non deve
estendersi alle cose e agli atti come alle persone?
Come potremo acquisire il potere della concentra-
zione in qualsiasi gesto se, dopo anni trascorsi nella-
bitudine inconscia e dannosa della distrazione, ci
sembra di aver perso completamente tale facolt?
Pensate a intervalli regolari alla parola concentrazio-
ne, perch questa il simbolo di un pensiero. Se
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mettete la vostra mente, anche per pochi secondi, su
questo pensiero, vi mettete in relazione con la corren-
te universale di concentrazione e di pensiero costrutti-
vo, e attirerete a voi lelemento di cui avete bisogno.
Ogni atomo di concentrazione che vi arriva una pie-
tra che si aggiunge alledificio che state costruendo.
Non sar mai persa, anche se ci vorr molto tempo
prima che possiate vedere la vostra costruzione.
Chiedete e vi sar dato, bussate e vi sar aperto.
Potete fare una richiesta vantaggiosa in un secondo e
i secondi impiegati sono i pi proficui. Se anche que-
sti secondi non vi procureranno il diamante intero, ma
solo la polvere del diamante, di questa polvere che
composto il gioiello.
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OSSERVATE I GIGLI
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orrei fare un sermone sul testo: Osservate i
gigli dei campi. Non una predica di minac-
cia o di ammonimento, ma di speranza, per-
ch il mondo ne ha bisogno. Siamo sconfortati princi-
palmente perch in passato ci hanno parlato troppo
della nostra cattiveria e di quello che di negativo sa-
rebbe successo nel perseverare in questa, mentre poco
ci stato detto sulle parti di bont e di potere che so-
no presenti in noi. Ci stato ampiamente dato un cat-
tivo concetto di noi stessi e le persone che hanno un
cattivo concetto di s, sicuramente possono fare del
male. La Scrittura sostiene: Luomo ci che pen-
sa. quando un uomo ha poca considerazione di s,
che va a ubriacarsi o a commettere qualche azione
meschina. Al contrario, quando un uomo ha consi-
derazione di s che si tiene lontano da azioni cattive e
avvilenti. Ogni uomo e ogni donna possiedono pi
poteri di quelli che hanno mai sognato di avere e,
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quando essi sapranno come adoperarli, si allontane-
ranno dal male per dirigersi verso il bene. Un giglio, o
qualunque altra pianta, crescono e si abbelliscono se-
condo le leggi delluniverso come luomo e la donna
che sono cresciuti, per epoche innumerevoli, secondo
le stesse leggi dei gigli.
un grande errore supporre che ogni essere umano
sia il risultato di una sola vita, perch noi tutti abbiamo
probabilmente vissuto in varie forme di vita. Il nostro
punto di partenza riguardo alla nostra esistenza mate-
riale forse da ricercare in fondo al mare, o nei ghiac-
ciai, o nel fuoco, in un germe che ha dormito forse
centinaia di secoli allinterno di qualche montagna. Ci
siamo evoluti in una forma o nellaltra, acquisendo
sempre, a ogni cambiamento, un po pi dintelligenza
e un po pi di forza fino al punto in cui siamo arriva-
ti. Il giglio ha una vita e unintelligenza propria.
Potete non condividere la mia opinione e io me lo
aspetto. Molte persone credono che lintelligenza ri-
guardi solo gli esseri umani, e ogni cosa che le asso-
miglia negli animali o nelle piante la chiamiamo
istinto. Io penso che lintelligenza sia diffusa ovun-
que, come laria, solo che in alcune forme di vita
presente in quantit maggiore che in altre. In questa
terra luomo che ne ha di pi, e lintelligenza del-
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luomo noi la chiamiamo pensiero. Il pensiero una
sostanza rarefatta e molto potente, invisibile e imper-
cettibile ai nostri sensi esterni. Pi un individuo ne
possiede e pi c vita in lui o in lei. Normalmente i
pensatori vivono pi a lungo degli altri. Per pensa-
tori non intendo quelle persone che stanno sempre
sui libri, perch molti di loro non pensano affatto con
la loro testa e vivono del pensiero degli altri, ma chi
ha sempre idee originali e nuove. Questo tipo di vita
o di pensiero essendo questi termini convertibili
rigenera il corpo e lanima.
Il giglio ha abbastanza intelligenza da svilupparsi
dal germe sepolto sotto terra, quando il sole lo solle-
cita. Cos luomo ha (o dovrebbe avere) la stessa in-
telligenza per uscire di casa quando bel tempo e as-
sorbire la vita e la forza che gli manda il sole. Quelli
che non fanno questo e rimangono al chiuso per la
maggior parte del tempo sono pallidi come le foglie di
una pianta che cresce in cantina. Anche il giglio ha
abbastanza buon senso da crescere al sole e, se lo met-
tiamo in una stanza, si girer dalla parte della luce.
Ci accade semplicemente perch desidera la luce, sa
che gli necessaria e si volge verso di lei perch sen-
te che gli salutare. Noi cerchiamo il cibo per la stes-
sa ragione, solo che chiamiamo la nostra azione ri-
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sultato dellintelligenza, mentre quella delle piante la
chiamiamo istinto. Ma c differenza? Se il giglio ci
supera in una cosa, anche se ha meno vita e intelli-
genza di noi, perch non si preoccupa del domani.
Non si sovraccarica, prende dallacqua, dallaria, dal-
la luce del sole o da qualsiasi altro elemento quello
che gli serve per il momento presente o per il giorno,
e nientaltro. Non lavora per accumulare una quantit
in pi di acqua, aria o luce del sole per il domani, te-
mendo di rimanerne senza, come facciamo noi che ci
diamo da fare nellaccumulare denaro per garantirci
dalla povert che temiamo. Se il giglio facesse allo
stesso modo, consumerebbe tutte le sue forze e non
diventerebbe mai il giglio perfetto che sorpassa in
splendore Salomone e tutta la sua gloria.
Il tessuto del giglio, della rosa o di ogni altro fio-
re, sono di una bellezza, di una finezza e di una deli-
catezza che vanno oltre ogni cosa che larte umana
pu produrre. Essi sono di una bellezza vivente per
tutto il tempo che durano. I nostri bei merletti e le
nostre sete sono di una bellezza relativamente morta,
perch cominciano ad appassire non appena sono fi-
niti. La bellezza del giglio aumenta senza sosta fino
al massimo del suo sviluppo. impossibile trovare
una stoffa che sia splendente pi domani che oggi,
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anche se non dura che pochi giorni. Se il giglio, con
la sua limitata intelligenza, si preoccupasse e si af-
fliggesse per timore che il sole non si sollevi il gior-
no dopo o che lacqua o il denaro possano mancare,
diventerebbe un fiore avvizzito prima di crescere.
Spenderebbe tutta la sua forza nella preoccupazione
di assicurarsi i beni a lui necessari. Se unintelligen-
za qualsiasi si preoccupa in tale maniera dei suoi fu-
turi bisogni, allontaner da s il potere di attirarsi
quello che le serve per la sua crescita, la sua salute,
la sua forza e la sua prosperit del momento.
Tutto questo lo intendo nel suo vero senso, senza
metafore o allegorie. La piccola intelligenza del giglio
o, se pi vi piace, la sua forza mentale, non si sovrac-
carica di preoccupazioni per il domani, ma attira a s
gli elementi di cui ha bisogno per il momento. Questi
bisogni del presente sono i soli bisogni reali. La mat-
tina abbiamo bisogno della colazione, ma non della
colazione del giorno seguente. Eppure, nove su dieci
di noi si preoccupano, direttamente o indirettamente,
della colazione di domani, sottraendo in questo modo
a se stessi tutta la forza necessaria per godere, digeri-
re e assimilare la colazione delloggi.
Allo stesso modo in cui il giglio leggero tranquil-
lamente attira a s il potere di crescere e di abbellir-
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si con la bellezza che lo circonda, lessere umano
quando sereno attira a s mille volte di pi ci che
gli necessario per portare avanti i suoi piani e rag-
giungere la felicit. Perdiamo questo potere dal mo-
mento in cui cominciamo a roderci. Qualsiasi uomo
daffari sa che, se la sua mente pu fissarsi su un
piano e scacciare tutto il resto, si trova nelle miglio-
ri condizioni. Ogni artista sa che le sue opere mi-
gliori si realizzano quando la sua mente completa-
mente focalizzata e assorbita nel lavoro del momen-
to. Sar allora in grado di utilizzare tutte le sue fa-
colt e, ci che ancora meglio, egli attirer a s
nuove forze, che resteranno per sempre di sua pro-
priet. Vi sento dire: Non posso fare a meno di
preoccuparmi, di infastidirmi. I tempi sono difficili,
la paga bassa, il costo della vita aumenta sempre di
pi, la famiglia cresce e bisogna alloggiarla, vestirla,
e io ci penso ogni giorno e ogni notte. Voi dite di non
preoccuparmi, ma ci un nonsenso. Vedete, ho
cercato di dar voce alle vostre obiezioni. Ma il non-
senso dire che non si pu smettere di preoccuparsi,
almeno per il presente. Quanto al risultato di ci,
non calcolate la perdita di forze a causa delle inquie-
tudini, il danno che questo arreca alla salute, linde-
bolimento dellintelligenza, linvecchiamento del
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corpo e, peggio ancora, la perdita del vostro potere
mentale attrattivo che, se agisse liberamente, potreb-
be darvi il pi grande potere momentaneo. Un uomo
pu gustare solo un pranzo alla volta, sebbene possa
avere denaro a sufficienza da pagarne mille.
Se ci troviamo in mezzo a una folla presa dal pani-
co, saremo costretti a seguire la corrente e rimanerne
forse schiacciati. La vita, come vissuta ora da mi-
gliaia di persone, d limmagine di una folla terroriz-
zata dalla paura del futuro. Qualsiasi paura una per-
dita di forza. Non voglio dire che le persone dovrebbe-
ro smettere di preoccuparsi. Non c nel mio vocabo-
lario la parola dovrebbe. La gente non pu fare a
meno di preoccuparsi, perch labitudine nata con
noi e generazioni di nostri antenati si sono affannati
prima di noi. Ma prendersi pensiero del domani una
causa dindebolimento. La legge senza piet e conti-
nua la sua azione: utilizziamola, allora. Ma come?
Pensiamo alla speranza, invece che alla disperazione;
pensiamo al successo, invece che al fallimento. Come
sicuro che luniverso governato da una legge fissa e
immutabile, altrettanto certo che, se pensiamo cose
felici, le attiriamo a noi: se pensiamo cose tristi, ta-
gliamo i fili invisibili delle cose felici e prendiamo im-
mediatamente contatto con la corrente dei pensieri tri-
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sti. Forse direte che tutto questo semplice e puerile,
ma che cosa una cosa semplice? Il germogliare di
un seme una piccola cosa, ma nessuno ne conosce la
vera causa, si sa soltanto che se si mette sotto terra,
con un po di calore e di umidit, questo germoglier.
Il coperchio caduto da una teiera messa sul fuoco fece
venire in mente a Watts la prima idea sulla potenza del
vapore. Trov, in questo modo, la prima applicazione
di questa forza che il calore. Ma c unaltra forza
dietro al calore. Quale? Non si sa. Che semplicit! Che
cosa c nel mondo di pi semplice?
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LARTE DELLO STUDIO
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siste unarte dello studio. Da giovani ci stato
detto di studiare, ma non ci stato mai detto co-
me studiare convenientemente o, in altri termi-
ni, come acquistare delle idee. Affidando alla propria
memoria parole, frasi e regole, non si acquistano delle
idee. Questo significa memorizzare, coltivare sempli-
cemente la memoria utilizzandola, esercitandola e alle-
nando la parte dellintelletto che impara a ricordare i
suoni. Se affidate alla memoria una grande quantit di
parole e di frasi, non fate altro che sottoporre a solleci-
tazione eccessiva una facolt del nostro spirito, cari-
candola di un peso che dovr portare. Se deste un nome
a ogni trama del vostro tappeto e se credeste vostro do-
vere ricordare ognuno dal suo nome, avreste mai il
tempo o la forza di pensare ad altre cose?
Le parole non sono idee, sono semplicemente i
segni per mezzo dei quali, grazie allintermediazione
dei sensi della vista e delludito, una parola stampata
o pronunciata pu rappresentare unidea dello spirito.
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Una parola o una frase densa di significato per una
persona possono significare nulla per unaltra.
Pi vi sono cose da ricordare, che affidiamo alla
memoria, pi il fardello che pesa su questa facolt
aumenta. Quante cose da fare ci possiamo ricorda-
re facilmente uscendo di casa la mattina? Il pensiero
di decine di faccende da sbrigare ci affanna, ci mole-
sta e ci confonde. Cos accade ai bambini con il no-
stro sistema di istruzione. Essi vengono sovraccari-
cati da migliaia di fatti e gli si dice che pu esse-
re loro utile conoscerli. come se volessimo inse-
gnare a una persona a sparare sovraccaricandola di
fucili: noi possiamo portare fucili sulle spalle per
tutta la vita, senza mai diventare un tiratore scelto.
La memoria utile solo a trattenere quello che af-
ferra lo spirito. Nessun libro potr mai insegnare a
qualsiasi uomo come guidare una barca. Egli deve
creare da s la propria istruzione. Quando nella pratica
avr imparato, dopo ripetuti fallimenti, che il timone
deve essere tenuto costantemente in una certa posizio-
ne per controbilanciare la forza del vento contro la ve-
la, allora la sua memoria ricorder ci che gli avr in-
segnato lesperienza. Affidarsi alla memoria per ricor-
dare le istruzioni teoriche su quello che si deve fare
non aiuter. Al contrario, nello sforzo di ricordare, la
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sua mente si fisser su una frase, invece che su ci che
ha in mano, e cos il suo apprendimento ritarder, in-
vece di avanzare. Il ricordo di quello che la memoria
ritiene per mezzo dellesercizio ci insegner a guidare,
a sparare, a vogare, a nuotare, a pattinare, a ballare, a
dipingere, a intagliare, a tessere, a cucire, ecc. Ma non
si impara niente se ci viene insegnata la teoria prima
della pratica. Avete forse imparato a ballare confidan-
do prima nella vostra memoria, imparando le regole
che guideranno i vostri passi e provando a ricordarle e
a seguirle? Sicuramente no, ma avrete ricevuto lidea
da una persona che lo sa fare. Avete assorbito lidea o
pensiero. Con questo pensiero in mente, il vostro Io in-
visibile ha progressivamente insegnato al corpo a
muoversi concordemente con il piano mentale.
La persona che vuole imparare velocemente qual-
cosa, deve prima di tutto imparare a mettersi in uno
stato mentale che quello della serenit e del riposo.
esattamente il contrario dello stato danimo nel
quale stanno i bambini quando studiano la loro le-
zione. Studiare intensamente o di fretta un vano
tentativo di forzare la memoria a fare un certo lavoro
in un certo tempo.
Per imparare unarte qualsiasi bisogna farlo nel pro-
prio modo, vale a dire secondo quello che la nostra ispi-
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razione suggerisce. Non tenete conto di ci che altri di-
cono sulla necessit di essere ben ferrati su certe re-
gole che dovranno esservi insegnate da altri. vero che
bisogna essere ben ferrati, ma solo in quello che il
nostro spirito ci pu insegnare meglio e pi velocemen-
te. Lo spirito detta da s le sue regole. Lasciato a se stes-
so creer dei metodi nuovi e originali. Non furono delle
regole gi pronte a istruire Shakespeare, Byron, Burns o
Napoleone, perch costoro trovarono in loro stessi la
forza interna rivelatrice dei metodi. Quando dei risultati
sorprendenti sono raggiunti, gli uomini gridano al ge-
nio, e quindi si mettono subito allopera per elaborare,
con il metodo adottato da questo genio, una serie nuova
di catene da imporre poi a tutti quelli che seguiranno
quellarte, ignorando che un genio pu servirsi di un
metodo come noi ci serviamo di una stampella, che si
butta via quando ormai non serve pi, per prendere
qualche cosa di meglio. I metodi utilizzati dal genio non
sono mai gli stessi. Napoleone rivoluzion larte milita-
re; il suo spirito era tale per cui avrebbe potuto rivolu-
zionare la sua stessa tattica. Solo il genio pu vedere la
follia nel seguire sempre lo stesso tracciato, anche quan-
do si fosse stati autori di quel tracciato.
Non siate troppo ansiosi di imparare unarte, una
scienza o unimpresa come vorreste. Non inquietatevi
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se fallite un tentativo dietro laltro. Se vi sentite in uno
stato danimo troppo frettoloso e irritato, fermatevi,
perch quello lo stato danimo pi contrario allo stu-
dio, in quanto stanca e esaurisce. Si pu imparare qual-
siasi cosa se la mente vi si applica costantemente, ma
necessario aspettare in tranquillit; larte verr da s.
Se per quindici minuti o mezzora al giorno ci se-
diamo con dei colori e una tela e proviamo a dipinge-
re, se abbiamo un reale desiderio di imparare, ben
presto vedremo cieli, montagne e foreste prodotte dal-
le alternanze di luci e ombre, man mano che gli strati
di colore si succedono. Una rocca accidentata scatu-
rir allimprovviso da un colpo di pennello e ci sar
suggerito come rappresentare un tronco dalbero con
poche linee diritte o curve. Una chiazza di blu sar
uno stagno o un lago e sul bordo alcuni segni verdi
rappresenteranno i ramoscelli. Prima ancora di accor-
gercene, si presenter un panorama pi bello ai nostri
occhi, nonostante la sua rozzezza, del pi grande arti-
sta, perch questa la nostra creazione, nostro figlio.
Questo il fondamento dellarte, cos che ha
avuto origine, in tal modo che cresciuta. Una
combinazione apparentemente fortuita di luci, om-
bre e colori sugger ad alcune menti lidea di rappre-
sentare le cose familiari su una superficie piatta. Da
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qui nacque lidea della prospettiva e della rappresen-
tazione in tal modo dei solidi e delle distanze, e ogni
principiante deve fare quello che fece il primo pitto-
re e seguirne le tracce. Cos avviene per tutte le arti.
Pi la mente lasciata libera di seguire il suo inse-
gnamento, la sua intuizione, la guida dello spirito, e pi
grande sar la sua ispirazione. Se si seguono le regole
fatte da altri, ci saranno allora imitatori e copisti. Una
regola imposta a un allievo, dalla quale non deve disco-
starsi, una catena, un argine che far da impedimento
nel nuovo territorio del pensiero e dellinvestigazione.
Lo stato danimo pi adatto allo studio, cio per
scoprire dei metodi e per poterli ricordare, quello
della calma pi perfetta che si possa avere. Non bi-
sogna avere fretta n eccitazione. Se vi rallegrate pi
del necessario di un successo improvviso o di una
scoperta lungamente attesa, fate attenzione, perch
potreste perdere temporaneamente il frutto del vo-
stro lavoro. Non ci deve essere nessun movimento
improvviso del corpo o della mente, nessuna impa-
zienza precoce nelle particolarit necessarie. Se uno
strumento si spezza, si deve spostare una sedia o get-
tare la vostra penna, agite come se fosse la sola cosa
da fare in tutta la giornata, mantenete il corpo il pi
possibile in uno stato di calma. Siate apatici, piutto-
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sto che frettolosi o agitati, perch quando il corpo
in questo stato di riposo, allora esso nello stato pi
favorevole possibile per essere usato come migliore
strumento dello spirito, ed sotto il governo della
mente, che il vero essere, linvisibile Io.
Quando il corpo e la mente sono in questo stato,
quando tutte le facolt sono sospese eccetto quelle
concentrate sullopera o quando la mente si trova in
uno stato recettivo, lo spirito lavora molto meglio.
Esso in questo modo pu raggiungere, impadronirsi
e condurre lidea, leffetto, il metodo e i mezzi di
manifestare questa concezione. Quanto pi il corpo
calmo e la mente tranquilla, tanto prima si trover
il modo di realizzare ci che si desidera entrando in
rapporto con delle correnti spirituali pi elevate e
pi sottili, e ricevere cos il sapere e lispirazione. La
vostra mente sar come un lago tranquillo e chiaro.
Voi imparate ogni giorno, spesso quando non ci
pensate, come per esempio quando passeggiate tran-
quillamente nella strada, guardando i visi delle per-
sone e interessandovi ai loro modi. Imparate, in que-
sto modo, a conoscere i diversi tipi della natura uma-
na. Uomini e donne sono per voi dei libri aperti che
potete aprire e leggere. Imparate a riconoscere in un
istante, con un colpo docchio, i loro sentimenti e il
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loro temperamento. Potete, involontariamente, clas-
sificare gli uomini e le donne e ordinarli nella vostra
mente secondo il tipo. Un determinato esemplare
serve da modello a mille altri, a una serie intera. Stu-
diate cos la natura umana, e la sua conoscenza pu
avere un valore monetario. Quando vi sarete perfe-
zionati, potrete dire in cinque secondi se vi potete fi-
dare di una persona. La fiducia nelle persone la
pietra angolare di ogni successo. Anche i ladri devo-
no fidarsi dei loro soci per riuscire nelle imprese.
Napoleone I realizz il suo grande successo per
mezzo di questa conoscenza intuitiva e dellespe-
rienza degli uomini che gli permetteva di capire per
che cosa erano meglio adatti. Il Cristo scelse i suoi
dodici discepoli tra i pi adatti a ricevere il suo inse-
gnamento e a insegnarlo ad altri attraverso la stessa
intuizione. Lintuizione linsegnamento che rice-
viamo dal maestro interiore che risiede in ognuno di
noi. Lasciamolo libero e domandiamo allinfinito
Spirito di saggezza una guida, e cos i suggerimenti
e il genio nasceranno in noi. Il genio riconosce i dia-
manti nella sabbia, e negli uomini le qualit che han-
no per raggiungere il successo, siano essi poveri,
colti o ignoranti. Talvolta il genio non conosce la
grammatica della lingua che parla, eppure muove le
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montagne, costruisce le citt e circonda il pianeta di
reti ferroviarie. La persona colta pu scrivere e par-
lare in modo elegante, ma non essere in grado di
spostare una topaia, e guadagner uno stipendio in-
sufficiente in un ufficio come semplice impiegato al
servizio di un genio poco istruito, ma pi attivo e fe-
condo che dieci scienziati.
Lo stato di riposo, di serenit e di calma quello
in cui lo spirito ha fatto le sue pi belle scoperte e ri-
ceve le idee e le aspirazioni. Locchio ansioso che
scruta lorizzonte non percepisce la vela lontana sul
mare cos bene come chi invece non la cerca. Il no-
me di una persona, che momentaneamente noi non
ricordiamo, raramente ritorna alla nostra memoria
quando ci sforziamo di ricordarlo, ma solo quando
non ci pensiamo pi che ci ritorna in mente.
Questo sforzo della memoria causa uninconscia
fatica muscolare perch mettiamo il nostro cervello in
movimento mandandogli del sangue e questo un
ostacolo per lo spirito. Pi tranquillo lasciato ci che
appartiene al corpo, pi forza si aggiunge allo spirito.
Questo ha i suoi propri sensi, che sono completamen-
te distinti da quelli corporali della vista, delludito, del-
lodorato, del gusto e del tatto. Essi sono pi sottili, pi
potenti e vanno pi lontano. I sensi interni o spirituali
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possono, una volta allenati, uscire dal loro stato di la-
tenza ed entrare in comunicazione con gli stessi sensi
di unaltra persona il cui corpo a Londra o a Pechino.
Quotidianamente, forse a tutte le ore del giorno, noi
comunichiamo con questo spirito per mezzo dei sensi
interni, che non si curano affatto delle distanze pi di
quanto noi ci curiamo di questa parola.
Nella vita quotidiana, in ogni circostanza abbiamo
prova dellutilit di non stancare troppo il corpo.
Luomo che ha pi successo negli affari quello che
ha la testa libera, che ha imparato intuitivamente a
non stancare il corpo affinch il suo spirito lavori.
Questa stessa persona forse ignora di possedere uno
spirito, una facolt che dal suo corpo si estende e gli
porta dei progetti, dei piani e delle idee utili al suo la-
voro. Nessunaltra facolt, fuorch quella spirituale,
potrebbe essere utilizzata a questo scopo. La legge
spirituale opera ugualmente per gli interessi materia-
li e per quelli spirituali, ma sono le menti superiori,
quando vengono a conoscenza dellesistenza di que-
sta forza, a servirsene con intelligenza, e per questo
avranno sempre a loro disposizione la potenza pi
grande, il pensiero pi sottile, il genio pi elevato.
Lo sforzo riuscito in qualunque fase della vita deri-
va dallesercizio di questo potere che consiste nel la-
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sciarsi condurre dallo spirito. Se vi smarrite, trovere-
te la strada pi velocemente andando adagio e mante-
nendo lo spirito concentrato, invece di correre rapida-
mente di qua e di l senza scopo o oggetto. Il cacciato-
re esperto si mette in questo stato mentale quando
cammina a passo lento tra i boschi; mentre linesperto,
folle di eccitazione, percorre chilometri di territorio
senza vedere la selvaggina. In entrambi i casi, quando
il corpo ridotto in uno stato di apatia, una facolt in-
terna si sveglia, entra in attivit e fa ritrovare la strada
se vi siete persi, o la selvaggina al cacciatore. Il pre-
cetto: Lasciarsi condurre dallo spirito trova applica-
zione in tutti i gradi spirituali e nel loro oggetto.
Talvolta, senza saperne il motivo, ci troviamo in
uno stato di spirito contento, soddisfatto. Camminia-
mo spensieratamente, senza fretta, senza nessun desi-
derio irraggiungibile, sentendoci in pace con il mondo
intero. Abbiamo dimenticato i nostri nemici, i nostri
guai, le nostre ansie; in questo stato che possiamo
godere meglio dei boschi, del cielo e di quello che ci
circonda e siamo meglio disposti a studiarlo. In que-
sto momento certe cose che ci erano sempre sfuggite
ci colpiscono. Il nostro spirito calmo e tranquillo, ri-
ceve costantemente impressioni gradevoli e vivide.
allora che desideriamo che un tale stato dello spirito
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possa durare per sempre, ma questo dipende da noi.
Questo stato proviene dalla concentrazione dello spi-
rito, che si focalizza in uno stato di riposo, tiene le sue
forze in riserva e lascia passare solo quello che ne-
cessario al movimento del corpo.
Quando ci troviamo in questo stato, noi assorbia-
mo il pensiero, e assorbire il pensiero significa assor-
bire la forza durevole. Ma se, durante latto di assor-
bimento, qualche cosa ci disturba o ci sollecita, que-
sto potere cessa immediatamente. Il nostro spirito
smette di ricevere idee e si chiude a qualunque comu-
nicazione, mettendosi in uno stato combattivo, e va
allora diritto verso alla cosa che lo disturba o lo solle-
cita. Quando diciamo esso va, intendiamo dire che
il nostro pensiero si dirige letteralmente verso il posto
e loggetto o la persona che ci turba. sia la forza del
corpo che quella della mente che fuggono insieme dal
nostro corpo, e noi cessiamo dimparare. Il riposo e la
serenit mentale sono condizioni indispensabili per
imparare, e da ci dipende un apporto continuo di for-
za. Noi possiamo allenarci a realizzare questo stato di
riposo fino al punto in cui sar divenuto abituale e ci
accompagner anche nelle ore di lavoro.
Questo lo stato di spirito adatto allo studio, al
lavoro, al godimento. Queste tre cose in realt do-
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vrebbero essere una soltanto: il godimento. Senza
questo stato, niente pu essere veramente goduto.
cos che noi edifichiamo e le nostre forze invisibili si
accumulano per dispiegare la loro potenza su una
certa cosa in un certo momento. Se, essendo in que-
sto stato, ci troviamo alla presenza di un uomo ricco
e orgoglioso che vorrebbe schiacciarci con unoc-
chiata, noi saremo pi forti di lui. Egli sentir il no-
stro potere prima che noi parliamo. Questo lo stato
mentale necessario negli affari per non essere so-
praffatti dalla volont pi forte della parte avversa-
ria. Gli uomini daffari sono dei magnetizzatori
commerciali, il loro potere di controllo simile a
quello delle persone di spettacolo. Non lo si ricono-
sce sotto questa forma, ma ci nonostante messo in
opera da loro inconsciamente.
questo lo stato in cui lo spirito diventa simile a
una calamita. Come queste forze si concentrano, si
accresce la loro potenza di attrazione, e si accrescer
sempre di pi con lesercizio. Pi idee voi attirate e
pi acquistate forza, cos i progetti e i piani vengono
a noi. Le nostre facolt interne si affinano e si orga-
nizzano in modo tale che potranno produrre ci che
desiderano. Il nostro spirito cos concentrato una
potenza, sia di resistenza che di attrazione.
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Il problema che hanno molti studenti quello di
voler imparare troppo in fretta. Noi conosciamo mol-
to poco la facolt che realmente ci procura quello che
acquisiamo; quella facolt che si prolunga da noi
mentre le altre rimangono temporaneamente sospese,
per apportarci non solo delle idee nuove ma anche per
insegnarci anche come portarle avanti. Uninvenzione
viene in mente mentre ci si trova nello stato di spirito
descritto e non quando ci si d da fare per trovarla.
Con una penna o con una matita disegneremo un cer-
chio pi perfetto di quello che otterremmo se ci met-
tessimo a farlo con grande ardore. Quando siamo li-
beri dallansia, il nostro vero potere ha lopportunit
di agire. Questo il potere dello spirito. Sar colui che
getta i suoi pensieri di successi o fallimenti ai venti,
che molto probabilmente riuscir a compiere un atto
coraggioso laddove altri indietreggerebbero oppure
tenterebbero con paura. Il timore del fallimento sa-
rebbe la causa dellinsuccesso. Il miglior pilota, di
fronte a una difficolt in volo, quello che ha la capa-
cit di dimenticare tutti i pericoli e di vedere solo gli
ostacoli. Il suo spirito allora cosciente, e la coscien-
za la facolt di possedere e controllare il corpo, il
suo strumento. La mancanza di questa consapevolez-
za implica che uno spirito educato male, lIo reale,
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immagini di non essere che il corpo del quale esso si
serve. Sarebbe come se un carpentiere si ritenesse una
sega o un martello. La coscienza deve dimenticare
tutto del corpo e pensare a farne il miglior uso possi-
bile, nello stesso modo in cui il carpentiere, mentre
sega unasse, non pensa alla sua sega in continuazio-
ne, ma soltanto al lavoro che sta facendo.
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RELAZIONI UTILI E DANNOSE
I
l pensiero, essendo una sostanza invisibile, as-
sorbito da tutti. Se assorbiamo il pensiero di unal-
tra persona, questo si mischia con il nostro e allo-
ra, in tutto o in parte, noi penseremo i pensieri di quel-
la persona e, in una certa misura, vedremo, sentiremo,
giudicheremo come lui e avremo le sue stesse opinio-
ni. Saremo sotto la sua influenza, non completamente
noi stessi, ma in parte laltra persona.
Siamo di fronte a una forza magnetica che agisce
su di noi come quella delloperatore mesmerico sul
suo soggetto. Se frequentiamo sempre la stessa per-
sona e raramente stiamo da soli, attingeremo co-
stantemente ai pensieri di quella persona. Nel caso
in cui costui sia pi evoluto di noi, ne trarremo be-
neficio, ma se non lo fosse noi saremmo danneggia-
ti. I nostri gusti, la nostra cultura e i nostri giudizi
assumeranno la colorazione dei pensieri della per-
sona di livello inferiore che frequentiamo. in que-
sto senso che le cattive compagnie sono corruttrici.
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Essere legato fortemente a una persona meno
evoluta di noi ci condiziona al punto che crediamo
che le opinioni che enunciamo siano nostre, mentre
non lo sono completamente. Se per un periodo ces-
siamo tale intimit, vedremo ritornare le nostre vec-
chie idee e opinioni, perch siamo lontani dallin-
fluenza del pensiero di quella persona.
Passare tutto il proprio tempo in compagnia di
gente triste e depressa, oppure irritabile, cinica o
scettica, malsano. Per quanto fiduciosi, decisi e
coraggiosi possiamo essere, noi assorbiremo sem-
pre una parte della loro titubanza e della loro vilt.
Ci sar una nube sul nostro giudizio e avremo pen-
sieri di timore o di indecisione che metteranno alla
prova il nostro coraggio e la nostra risolutezza. Qua-
lunque sia la cattiva qualit del pensiero di una per-
sona, in misura minore o maggiore, ci infester.
Non saremo mai influenzati o controllati dal pen-
siero di unaltra persona, se desideriamo intensa-
mente di non esserlo, perch questo desiderio una
preghiera. La preghiera la richiesta del nostro spi-
rito di essere libero da tutto quello che intralcia il
suo potere e la sua felicit. Potere e felicit indicano
la stessa cosa. Potere significa la capacit di stare
lontano da ci che ci turba e significa anche mante-
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nere la mente in stato di felicit. Quando avremo
raggiunto questo potere, saremo noi a governare la
nostra mente, e non viceversa. Allora ogni cosa sul
piano materiale si manifester e verr a noi in con-
formit con il nostro stato mentale.
La legge sulla corrispondenza tra il piano materia-
le e quello spirituale meravigliosamente esatta nel
suo funzionamento. Le persone dominate da pensieri
tristi attirano a loro cose tristi, quelle che sono sem-
pre scoraggiate non riescono mai nelle cose che fan-
no e vivono solo come peso sugli altri. La speranza,
la fiducia e lallegria attirano sempre gli elementi di
successo. Lo stato in cui tenuto il giardino di una
casa mostrer lo stato danimo in cui si trova il suo
proprietario. Una donna, con il vestito che indossa,
mostrer attraverso questo il suo stato danimo. Una
persona sciatta render nota la sua trascuratezza e
mancanza di criterio. Gli stracci e la sporcizia sono
sempre nella mente prima di manifestarsi sul corpo.
Il pensiero attira e cristallizza lelemento visibile
corrispondente intorno a noi, come il pezzo di rame
immerso in una soluzione attira a s le particelle in
sospensione nel liquido. Una mente sempre ottimi-
sta, fiduciosa, coraggiosa e determinata attira a s
tutto quello che favorevole al suo scopo.
Relazioni utili e dannose

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Se pensiamo a cose corrotte, mettiamo la corru-
zione nel nostro corpo. Avremo dei foruncoli, delle
eruzioni oppure delle malattie causate dal sangue
cattivo, perch il sangue guastato dallimpurit
dello spirito. Lo spirito la vita del sangue, il no-
stro pensiero: quello che pensiamo, lo fabbrichiamo
nel nostro spirito. I pensieri impuri o corrotti sono
molto pi che pensieri licenziosi, sono pensieri di
bruttezza, di odio, di disprezzo degli altri, di guada-
gno a ogni costo, di ansiet, di scoraggiamento, di
debolezza, di disperazione e di malinconia che ap-
pesantiscono lo spirito e tutto quello che opprime
lanimo dannegger il corpo. Lamentarsi continua-
mente della perdita di un amico ci abbatte quanto le
cosiddette pratiche immorali. Il danno cagionato al
corpo altrettanto grande e costituisce esso stesso
un peccato. Le persone che si affliggono sono delle
vere e proprie peccatrici, esse creano uno spirito
triste. Materializzano il loro umore e lo trasformano
in abitudine, che poi difficile da eliminare. Tutto
questo logora il corpo e alla fine lo uccide. Queste
persone sono, quindi, colpevoli come la vittima di
qualche disgustosa malattia causata dal vizio. Ogni
abitudine che danneggia il corpo un vizio. vero,
ci sono malattie pi rispettabili di altre. Infatti, la
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consunzione suona meglio del delirio tremens, ma
entrambe uccidono il corpo perch entrambe viola-
no la legge, ed entrambe rappresentano il prezzo da
pagare per tale violazione.
Ogni nostro pensiero ha un valore reale. La forza
fisica, la forza mentale, il successo negli affari e il
piacere che la nostra compagnia arreca agli altri di-
pendono dalla natura dei nostri pensieri, perch
ogni nostro pensiero una parte di noi stessi ed
sentita dagli altri come tale. Non c bisogno di par-
lare per essere un compagno gradevole, perch le
persone vicine a noi sentiranno il nostro incanto se i
nostri pensieri saranno gradevoli. Nello stesso modo
percepiranno i nostri pensieri spiacevoli. Il magneti-
smo di una persona sono i suoi pensieri, e il potere
magnetico semplicemente il pensiero percepito
dagli altri. Se il nostro pensiero debole, triste, ge-
loso, cinico, esso respingente. Se, al contrario,
allegro, ottimista e pieno di un desiderio profondo
di fare il maggior bene possibile a quelli che ci cir-
condano, anche solo per un minuto esso attrattivo.
Stare troppo a contatto con una persona dai pen-
sieri bassi pu diminuire il nostro pensiero naturale
di attrazione. Porteremo con noi una parte del suo
pensiero egoista, cinico e triste ovunque andiamo.
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Lo emetteremo insieme con il nostro e sar avverti-
to come una combinazione spiacevole.
Il nostro valore e il nostro prestigio dipendono
molto pi da quello che pensiamo che da quello che
diciamo. Se i nostri pensieri sono puri, luminosi, fi-
duciosi e coraggiosi, noi rappresentiamo un vero va-
lore dovunque andiamo e le persone saranno sempre
felici di vederci. Come noi (i nostri pensieri) arrivia-
mo in un luogo, apportiamo agli altri un piacere, ma
anche un potere e una forza, i nostri pensieri aiutano
gli altri a rafforzare il loro corpo, e si sentono meglio
quando ci vedono. Siamo come una fonte di salute e
piacere ovunque andiamo, possiamo calmare lessere
pi contrario e sfidare il temperamento pi scontroso.
Se diciamo a noi stessi: Mi rifiuto di vedere
ogni persona come un nemico, non avremo nemici.
Se parliamo di avere nemici pensando a certe per-
sone, noi di queste persone faremo dei nemici, per-
ch siatene certi essi sentono il nostro pensiero.
Questa una sostanza che si propaga da noi verso di
loro e li colpisce spiacevolmente. Se invece pensia-
mo: Non sono tuo nemico e non voglio esserti
sgradevole, voglio amarti meglio di quanto ho fatto
finora, essi sentiranno questo pensiero e non po-
tranno resistere al suo potere. Il pensiero buono
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sempre pi forte di quello cattivo. Questa una leg-
ge di Natura.
La pietra angolare dellattrazione di una persona
espressa in queste parole: Desidero esservi utile
il pi possibile, voglio aiutarvi nella vostra salute e
nei vostri affari perch voi abbiate la situazione che
si conviene e la posizione in cui poter mettere a frut-
to i vostri talenti. Se questo pensiero sincero, ha
un immenso potere e ne attirer sempre di pi, per-
ch la buona volont di ogni persona un piccolo
ruscello di vita che arricchisce il nostro che, bench
invisibile, reale come le cose che noi vediamo. La
benevolenza degli altri un pensiero costruttivo che
ci aiuta, buono per il corpo, ci rende il sangue pi
puro, i muscoli pi forti e le forme pi armoniose:
il vero elisir della vita. Se persistiamo nei nostri
buoni pensieri verso tutti, li collegheremo con il pi
alto e potente ordine dellelemento pensiero. Ri-
ceveremo vibrazioni da un mondo pi elevato, ir-
realizzabile quaggi, ma dove si lavora incessante-
mente, dove gli abitanti hanno il potere degli dei, le
cui creazioni spontanee vanno oltre i nostri sogni
pi arditi. Se ci connettiamo con questo mondo, ri-
ceveremo il suo potente pensiero e saremo assoluta-
mente protetti da tutti i nemici.
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Questo non un mito, dipende dallo stesso siste-
ma di leggi in virt del quale il sole riscalda, il vento
soffia, la marea sale, i germi crescono. In qualunque
stato noi poniamo il nostro animo, il nostro spirito ri-
ceve una sostanza invisibile corrispondente. una
legge tanto spirituale quanto chimica. La chimica non
rimane confinata agli elementi che possiamo vedere,
perch gli elementi che non vediamo con gli occhi
del corpo superano di migliaia di volte il numero di
quelli che vediamo. Lingiunzione di Cristo: Fate il
bene a quelli che vi odiano basata su un fatto
scientifico e su una legge naturale. Fare del bene si-
gnifica attirarsi tutti gli elementi di potere e di bont.
Fare del male, al contrario, attirare su di s elemen-
ti di distruzione. Quando i nostri occhi sono aperti
alla verit, ci preserviamo da qualunque pensiero cat-
tivo. Coloro che vivono di odio, muoiono per lodio,
cio Colui che di spada ferisce, di spada perisce.
Ogni pensiero cattivo come una spada tesa verso la
persona alla quale quel pensiero diretto.
Cristo controll gli elementi con il potere del suo
pensiero, collegandosi con il pi potente e pi eleva-
to mondo del pensiero. Il pensiero, essendo sostanza,
quando molto potente pu concentrarsi tanto da
rendersi visibile nella forma fisica. Furono il pensie-
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ro di Cristo e il potere cos esercitato la causa del mi-
racolo dei pani e dei pesci e di tutti gli altri miracoli.
Si racconta che quando una donna tocc il bordo
della veste di Cristo per essere da lui salvata, egli
disse: Chi mi ha toccato? Ho sentito che una forza
uscita da me. Questa era una donna piena di
cattivi pensieri, e Cristo immediatamente ha avver-
tito di esserne stato contaminato, e i cattivi pensie-
ri gli causarono la momentanea perdita del potere
di controllare gli elementi.
Lo spirito di Cristo era cos puro e sensibile da
avvertire immediatamente il contatto con ogni ordi-
ne di pensiero cattivo. La facolt di sentire la natura
altrui in rapporto con la vostra liberazione dai pen-
sieri cattivi. Purit significa potere. Lo spirito pi
raffinato proviene dal pensiero pi puro ed il pi
potente. Cristo avvert subito la natura cattiva della
donna e gli effetti che producevano in lui, ma cono-
scendo le leggi si liber dal malvagio con il pi po-
tente pensiero di benevolenza nei suoi confronti. Se
fosse stato costretto a rimanere in contatto con lei
per molto pi tempo, non sarebbe potuto rimanere
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indenne dalle conseguenze causate dai cattivi pen-
sieri della donna.
Se il nostro pensiero superiore, ci saranno molte
persone che ne beneficeranno stando a contatto con
noi, ricevendo una piccola quantit dei nostri pensie-
ri. Essi ci daranno in cambio i loro pensieri inferiori,
e noi li assorbiremo in larga misura. come dare oro
e ricevere in cambio del piombo. Noi riceveremo
molto pi piombo rispetto al bisogno che ne abbia-
mo, mentre essi riceveranno molto pi oro di quanto
riescano ad assorbire. In questo modo, entrambe le
parti saranno danneggiate.
Dobbiamo, quindi, associarci con coloro il cui
pensiero largamente apprezzato e utilizzato; cos
ne beneficeremo noi e i nostri associati mentalmen-
te e fisicamente.
Se il nostro pensiero, bench superiore, procura
a certe persone un piacere momentaneo, questo sar
loro di poca utilit. Se queste persone migliorano
molto lentamente attraverso il pensiero assorbito da
noi, non possiamo affrontare una relazione intima
con loro. Esse sono lontane da noi spiritualmente.
Se la nostra compagnia le fa progredire rapidamen-
te, se accettano la verit che diamo loro e se cercano
di conformare a questa le loro azioni, allora possia-
Il segreto per esprimere il meglio di te

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mo restare in associazione con loro. Se tali persone
migliorano rapidamente, genereranno una qualit di
vita o di pensiero che loro, e questa sar assorbita
come un cibo e come forza per noi. Allora avremo
dato e ricevuto con vantaggio.
Se vostro il pensiero superiore, pu darsi che gli
altri abbiano bisogno di assimilare quello che abbia-
mo dato loro. Allora bisogna separarsi e tornare di
nuovo insieme per donarsi reciprocamente elementi
nuovi di pensiero raccolti altrove. Non vi una se-
parazione eterna per quelli che educano il loro spiri-
to con gli stessi elementi di pensiero. Essi stanno
sempre pi vicini arricchendosi reciprocamente, e se
si separano lo fanno con la certezza di incontrarsi di
nuovo ritrovandosi nellaltro, e la legge, che allini-
zio era forse sembrata loro dura e crudele, appare in-
vece come una sorgente di pace e di felicit.
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LA SCHIAVIT DELLA PAURA
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a pi comune eppure la pi sconosciuta forma
di schiavit quella governata dai nostri pen-
sieri. Se sul lavoro facciamo il nostro dovere
per guadagnarci lo stipendio, siamo coscienziosi e
onesti, tuttavia siamo continuamente turbati dalla pau-
ra di non dare piena soddisfazione al nostro datore di
lavoro. Viviamo nella paura perpetua di venire alla re-
sa dei conti e quindi essere licenziati, oppure di sentir-
ci costretti a continuare questa lotta dentro noi stessi.
La ragione di questi pensieri sgradevoli che
qualche altra mente sta agendo su di noi. Qualche
persona ci ostile e noi sentiamo i suoi pensieri.
Non sicuramente una nostra opinione. Ci sono
molte persone, oggi, che vivono sotto il controllo di
menti indecise e che da loro dipendono. Costoro
possono dare a questa mente indecisa molte delle lo-
ro ispirazioni, invenzioni, stratagemmi e fertilit di
pensiero, e lo fanno inconsciamente perch, vale la
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pena ripeterlo, Il pensiero una sostanza ed as-
sorbito da una mente allaltra.
La persona, cos guidata, pu avere una mente
superiore e pu essere indispensabile al volubile, in-
giusto e tirannico datore di lavoro. Se portato via,
quel datore di lavoro sentir che un puntello gli
stato tolto. Eppure quella mente superiore pu conti-
nuare anno dopo anno a lavorare in schiavit.
Non ci sono catene pi pesanti di queste. Intral-
ciano lo spirito e in questo modo noi non facciamo il
nostro lavoro, non portiamo avanti un nostro dise-
gno. Stiamo invece cercando di lavorare per laltro
quando laltra persona non ha una chiara idea del la-
voro che vuole fare per s.
Questo uno dei pi alti prezzi da pagare per la
dipendenza. Se nella nostra vita non abbiamo altri
obiettivi che quello di servire o assistere qualcuno
dietro pagamento, questo sar il prezzo che dovremo
pagare. Troveremo certamente meno costoso e meno
doloroso iniziare qualche attivit per conto nostro,
non importa quanto piccola sia, e saremo chiamati
ad assumerci delle responsabilit. Se abbiamo paura
di fare questo, saremo sempre schiavi. Se siamo la
mente della nostra attivit, chiediamo il giusto prez-
zo. Di che cosa abbiamo paura? Se togliamo la men-
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te, il nostro lavoro andrebbe avanti con successo? Se
ci sentiamo derubati, siamo ugualmente colpevoli
insieme a chi ci ha derubato.
Lavorare e vivere con la paura di finire in un ospi-
zio per poveri significa gi stare in un ospizio per po-
veri. Non ci sentiremmo poveri se vivessimo vera-
mente in un posto simile. Vivere in una costante con-
dizione di paura danneggia la mente e il corpo. Qual-
siasi problema che turba la mente danneggia sicura-
mente, in un modo o nellaltro, anche il corpo.
Non riusciremo ad avere pensieri lucidi se vivia-
mo nella schiavit della paura. Se finiamo sotto il
controllo di una mente indecisa, evasiva e voltagab-
bana, assorbiremo i suoi pensieri e diverremo noi
stessi indecisi, evasivi e voltagabbana. Influiremo
sulle persone che verranno da noi per ricevere ordini
nel lavoro, cos come siamo stati influenzati noi stes-
si. Se il nostro datore di lavoro non sa esattamente
cosa vuole, allo stesso modo, noi non sapremo ci
che vogliamo dagli altri. Coloro che sono alle nostre
dipendenze sono influenzati da noi ed essi ugual-
mente influenzeranno gli altri con i quali avranno
contatti. Se il capo di unorganizzazione o di un mo-
vimento un po strambo o incerto, ci sar incertez-
za e insoddisfazione lungo tutta la scala gerarchica.
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Non potremo mai soddisfare una persona simile,
perch egli stesso non mai soddisfatto.
Se non riusciamo a scoprire che cosa si vuole da
noi diciamolo, ma non cerchiamo di fare qualcosa
per quelli che non sanno essi stessi che cosa biso-
gna fare.
Seguiamo i nostri piani. Se vediamo una buona
ragione in ogni passo che facciamo o in ogni detta-
glio, anche se banale, non concediamoci discutendo-
ne a fondo con altri. Il regno della mente pieno di
tiranni. Essi vogliono avere la meglio su di noi, sem-
plicemente per amore del potere. Molto probabil-
mente non ne sono neppure coscienti. In certa misu-
ra, tutti noi potremmo essere simili a tiranni.
Possiamo chiedere con profitto informazioni a
molte persone, ma possiamo chiedere con sicurezza
lopinione, specialmente riguardo ai nostri scopi, a
poche persone. Quelle pi premurose, riguardose e
giuste sono quelle pi attente a dare giudizi e faran-
no molta attenzione nel dirci che ci che stanno di-
cendo non altro che la loro opinione. Gli enunciati
dogmatici sono pieni di ignoranza, di presunzione e
di ingiustizia. Non confondiamo larroganza con
linformazione. Se lo facciamo, assorbiremo quei
pensieri arroganti e quei pregiudizi; saremo gover-
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nati da quella mente e portati ad abbandonare quello
che per noi era vantaggioso.
Se sentiamo di essere superiori e ci permettiamo
di essere governati dagli altri o di essere influenzati
in qualche modo da una mente inferiore, stiamo im-
pedendo il nostro successo. Disturbiamo i piani di
quelle intelligenze invisibili, che possono fare molto
per noi, mettendo in moto delle forze contrarie a es-
se. Nel fare questo, le obblighiamo a smettere di aiu-
tarci. Esse non lavoreranno pi per noi, se vedono il
nostro lavoro gettato via.
Nel momento in cui permettiamo al pensiero di
una persona di influenzarci contro le nostre convin-
zioni, sentimenti o intuizioni, allora perdiamo il no-
stro pensiero migliore perch in parte penseremo
con la mente di quella persona, infangando cos il
nostro limpido intelletto con un ruscello torbido.
La persona che ci condiziona ha un invisibile se-
guito di menti come la nostra. Quando, forse incon-
sciamente, noi le cediamo i nostri pensieri, facciamo
entrare tutti i suoi seguaci, che ci influenzeranno e ci
condizioneranno. Peggio ancora, faranno da ostacolo
ai nostri consiglieri invisibili, perch questi ultimi pos-
sono essere facilmente mandati via e il loro potere per
noi diventer limitato. Tale potere dipende, appunto,
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dallattitudine della nostra mente verso di loro. Se noi,
desiderando di essere noi stessi, chiediamo il migliore
e il pi saggio consiglio, in questo sforzo lo ricevere-
mo. Manteniamo sempre questa richiesta, perch que-
sta allontaner ogni invisibile pensiero inferiore.
I nostri pi elevati amici invisibili possono e vo-
gliono aiutarci nello sforzo di essere noi stessi, ma
non possono farlo se noi assorbiamo oggi il pensiero
di qualche mente inferiore, e forse domani il pensie-
ro inferiore di qualcun altro. come se oggi volessi-
mo costruire una nave, e domani una semplice chiat-
ta; eppure questa la condizione di molte menti im-
pressionabili che, inconsapevolmente lusingate o go-
vernate dal pensiero di altri, oggi seguono un piano e
domani un altro.
In una riunione tra amici non ci esprimeremo su
unopinione che non condividiamo per paura di per-
dere un amico. Finch avremo questa paura che ci
impedisce di parlare, saremo sotto il dominio della
mente del nostro amico. In questo modo, noi teniamo
in considerazione pi lamico che la verit, e barat-
tiamo questultima con la sua benevolenza. Non sa-
remo mai liberi e indipendenti. Forse inconsciamen-
te quella persona ci governa, eppure, nel fare questo,
egli non ci rispetta n ci apprezza per essere sotto il
Il segreto per esprimere il meglio di te

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Questo eBook appartiene a:osvaldo serrao
suo dominio, perch nella natura umana c un amo-
re innato e un rispetto per tutto ci che libero.
La paura indebolisce lo spirito e fa ammalare il
corpo, ed ovunque: paura del bisogno, dellopinione
pubblica o di quella privata, paura che quello che si ha
oggi pu non essere pi nostro domani, paura della
malattia, della morte, ecc. La paura divenuta unabi-
tudine. I pensieri basati sulla paura sono ovunque e
sono gettati su di noi da ogni direzione. La paura fa
diventare tiranni e rende limpietoso padrone un cre-
ditore inesorabile. Ho paura, dice luomo miliona-
rio, che se non pretendo gli affitti, io non possa pi
godere nellammassare denaro, che non mi d nessun
bene se non il pensiero di possederlo. Temo, dice
il suo agente, che se non obbedisco agli ordini del
mio padrone e non riscuoto i suoi soldi, io non possa
vivere. Lagente ha la paura che luomo ricco gli ha
gettato attraverso il pensiero, ed egli lo ha assorbito.
Pensa con la paura che sta nella mente delluomo ric-
co. Lagente deve riscuotere il denaro dalleditore o
dal sacerdote, ai quali consegna la paura che gli sta-
ta trasmessa. Questi ultimi sono contagiati. Non pos-
so stampare questo, dice leditore. Non posso tene-
re questo sermone, dice il sacerdote, perch le per-
sone mi abbandoneranno, e dove trover il denaro per
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pagare laffitto?. Questo pensiero di paura e di so-
stanza invisibile reale come ogni altro elemento in
natura. In questo modo, la paura fluisce dalla mente
delluomo ricco fino al povero affittuario nella soffit-
ta o nello scantinato, e finisce con il ladro. Ho pau-
ra, egli dice, di morire di fame. Mette la mano di-
rettamente nella tasca del vicino e tira fuori delle ban-
conote. Non c nessuna differenza, eccetto il metodo,
tra questo gesto e quello di dominare uno spirito.
Ho paura, dice qualcuno che comincia a imparare
unarte, della critica degli altri riguardo al mio metodo
imperfetto. Temo il ridicolo. Siamo, in questo modo,
governati da loro. Avanzeremo velocemente soltanto se
non teniamo in nessuna considerazione cosa essi dico-
no. La cosa migliore liberarsi della paura, perch la
fonte della povert nel benessere economico e nella sa-
lute. Vivere nel timore costante, nel continuo servili-
smo e nella paura di ogni cosa, che sia la perdita della-
more, del denaro, della posizione sociale o della situa-
zione economica, significa perdere ci che temiamo.
Ci aiuta pagare un debito per paura del creditore,
quando nel nostro portafoglio non c un soldo? Ci
aiuta guadagnarci da vivere per avere sempre la pau-
ra del bisogno? Ci daiuto alla salute avere paura
della malattia? No. Ci indebolisce in ogni modo.
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Come possiamo liberarci della paura e governare
la nostra mente difendendola dalla paura degli altri?
Attacchiamo, nella mente, tutto ci che temiamo.
Vediamoci calmi in quello che chiamiamo immagi-
nazione, sfidiamo quello che temiamo, sia esso un
uomo o una donna, un debito o una situazione sco-
moda. Quello che ci prefiguriamo nella nostra men-
te realt, e questo pensiero ci dar forza. Chiedia-
mo per noi pi coraggio, domandiamolo, preghiamo
per averlo e il coraggio verr sempre di pi a noi e,
una volta arrivato, non ci lascer mai pi.
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COSA SONO
I DONI DELLO SPIRITO
C
un solo spirito, un solo potere, una sola
forza nelluniverso, ma le sue diverse ma-
nifestazioni sono innumerevoli. Questa
forza muove la brezza, gli oceani, le valanghe e la ter-
ra nella sua orbita. Fa germogliare il seme e crescere le
piante, colora con tinte inimitabili i fiori e le piume de-
gli uccelli e d potere alle loro ali; agisce sullistinto
degli animali e ha la sua maggiore affermazione nel-
luomo, perch in lui c la maggiore concentrazione
di questa forza. In altri ordini di esseri invisibili questa
forza concentrata in una serie di quantit e di qualit,
in modo tale per cui questi esseri sono tanto lontani
dalluomo quanto questo al di sopra del mollusco.
Quando le cose vanno male, quando i debiti ci op-
primono e gli amici scompaiono, un dono spirituale ci
fa mantenere la mente in uno stato danimo ottimisti-
co e allegro, come se il successo ci agevolasse. Se ab-
biamo un tale dono o, in altre parole, se riusciamo a
mantenere questo stato danimo nonostante le avver-
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sit, noi comandiamo il successo e questo deve acca-
dere. La forza silenziosa della nostra mente avverti-
ta da altre menti risolute, le quali si interessano e la-
vorano per noi, sia che il nostro corpo dorma o che sia
sveglio. Quando manteniamo uno stato danimo di fi-
ducia e di determinazione, ci colleghiamo spiritual-
mente con tutte le altre menti fiduciose, determinate e
lanciate. Diventiamo parte di tali menti dando loro la
nostra forza e ricevendo la loro in cambio, e con esse
ci muoveremo verso il successo.
La perspicacia negli affari un dono spirituale,
un potere; essa implica una certa facolt profetica
negli affari, che ci suggerisce quando e che cosa
comprare e quando vendere. Implica, inoltre, la co-
noscenza della natura umana e la percezione intuiti-
va, a colpo docchio, dellonest e della disonest;
un senso che afferra il pensiero degli altri e che ci
avvisa se buono o cattivo, come il tatto insegna se
una superficie ruvida o liscia. un potere spiri-
tuale che negli affari insegna a economizzare il tem-
po e lenergia e a fare tanto lavoro in unora quanto
altri ne farebbero in un giorno. Ogni grande succes-
so negli affari si ottiene per mezzo di un potere spi-
rituale, e questo utilizzato in tutti gli scopi da rag-
giungere ed il solo usato.
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La spiritualit non si trova nei sogni, n vivendo
tra le nuvole, n data da un viso pallido e unaria
languida, come se le cose terrene non dovessero es-
sere prese in seria considerazione. La spiritualit la
pi grande acutezza dellintelletto, la pi grande pre-
videnza, la maggiore quantit di potere e lutilizza-
zione pi saggia di questo potere da parte di chi ce
lha. Significa la pi grande capacit di governo,
esercitato sia nel piccolo regno della casa che nel
pi vasto impero di una nazione. I doni spirituali
comprendono tutti i talenti, tutti i poteri e tutti i me-
todi per usare questi poteri.
Esistono molti doni spirituali che, a prima vista,
non sembrano tali; cos un dono spirituale cono-
scere tutte le propriet terapeutiche delle piante, del-
le radici e delle erbe. Tutta la natura materiale
unespressione di intelligenza e di forza; ogni pianta
ha una qualit particolare di questa forza che, appli-
cata giudiziosamente, pu aiutare un individuo a
cacciare la malattia.
Tutte le cose fisiche sono lespressione di aspetti
relativamente bassi dello spirito e quindi hanno una
forma limitata. Perci, quando un rimedio materiale
applicato, soprattutto nel potere della nostra mente
che dobbiamo porre la fiducia per allontanare le ma-
Cosa sono i doni dello spirito

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lattie dal nostro corpo. Generalmente ci copriamo con-
tro il freddo, ma se crediamo nel potere della mente di
resistere alle basse temperature possiamo indossare
abiti meno pesanti rispetto alla media delle persone. Se
crediamo in questo potere della mente, lo spirito lo
pu raggiungere grado per grado. Se credo che una
medicina aiuti la forza interna a guarire il mio corpo,
aggiungo alla mia la sua particolare forza spirituale, ed
quindi meglio prenderla. Ma non bisogna, per questa
ragione, precipitarci a prendere pillole o sostanze sti-
molanti al primo segno di debolezza o di sofferenza,
piuttosto si dovr per prima cosa fare appello alla pro-
pria forza mentale e solo successivamente appoggiarsi
ai trattamenti. Il dono della cura con il pensiero un
dono spirituale e tutti noi lo possediamo in ragione
della purezza, della gaiezza, della determinazione, del
vigore e della buona volont verso gli altri della nostra
attivit mentale. Un tale pensiero, mandato a una per-
sona malata, un elemento reale e ha il potere di dare
forza a quella persona e allontanare da essa le malattie.
Se diamo forza traendola da una fonte cos salutare
che il pensiero sano, elimineremo la malattia o il ma-
lessere del corpo. Il nostro pensiero salutare, aiutato
dal pensiero salutare altrui, una sostanza reale che ha
il potere di sanare qualsiasi organo che si sia ammala-
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to, infiammato o esaurito per la mancanza di un qual-
che elemento a esso necessario.
Ogni dolore dovuto allassenza di un elemento
di vita nella parte malata, dove il sangue pu non
fluire normalmente e ristagnare. Questo ci che noi
chiamiamo infiammazione. Il sangue non la vera
vita del corpo, ma solo il conduttore della vita reale e
invisibile o dello spirito e, quando questo esprime
una volont, il conduttore o messaggero non ha il po-
tere di viaggiare. Esso si raccoglie in qualche posto e
lo sforzo dello spirito di guidarlo fuori dal quel luogo
o a quellorgano causa malessere o dolore.
Il pensiero sano pu far rivivere e dare forza a un
corpo malato ed per questo motivo che, se siete ma-
lati, vi sentirete molto meglio dopo la visita di una
persona allegra e vigorosa: essa vi ha portato un ele-
mento mentale della vita. Se, prima di sedersi vicino
al suo letto, gli amici del malato cercassero di avere
pensieri di forza, di speranza e di allegria, se essi
avessero chiara in mente lidea che lo spirito del ma-
lato forte e che il suo dolore non che lo sforzo del-
lo spirito che lotta per riprendere il possesso comple-
to del suo strumento che il corpo, essi aiuterebbero
efficacemente lo spirito del malato mandando ele-
menti reali di forza per far guarire il corpo. In questo
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modo essi userebbero il loro potere spirituale per aiu-
tare un altro spirito nel cercare di riparare un corpo
danneggiato. Se, invece, le persone vicine al letto del
malato sono tristi, abbattute e scoraggiate, inviano al-
lo spirito che lotta pensieri di abbattimento e rendono
pi pesante il suo lavoro. Se tutti gli amici, vicini e
lontani, alla notizia che la malattia incurabile si
comportassero in questo modo, utilizzerebbero il lo-
ro potere spirituale in modo errato.
Il dono di curare pu e dovrebbe essere usato in-
sieme agli altri. Se, in caso di un corpo sopraffatto da
una grave malattia, invece che di aspettativa di morte,
tutte le menti dirigessero su quella persona una cor-
rente di pensieri di speranza, di vigore e densi di
aspettativa di vita e del desiderio, quando lo spirito
controlli di nuovo il corpo, di imparare la causa della
malattia e di stare in guardia perch non avvenga di
nuovo, allora ci sarebbero vite pi lunghe, maggior
vigore della mente e la vita del corpo sarebbe cos
lunga che il mondo attualmente neppure si sogna.
Sar la preghiera della fede che salver il mala-
to, vale a dire la fede nel potere di una certa qualit
del pensiero che porta la forza e ripara il corpo am-
malato e, attraverso lelemento invisibile del pensie-
ro reale, lo riporta alla guarigione. Questo il pote-
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re di Dio o dello spirito infinito del bene che opera
in noi e attraverso di noi per curare noi stessi e gli al-
tri. Questo potere deve essere accumulato da noi tut-
ti in questa o in qualche altra esistenza al fine di po-
ter riparare i nostri corpi, di tenerli liberi dal dolore e
sempre pieni di vita, di rendere sana la nostra mente
come il nostro corpo, di liberarci dallo scoraggia-
mento, dalla tristezza, dalla depressione o da ogni
altra forma di malattia mentale. Tutto ci si trova nel
detto Dio asciugher le lacrime dai nostri occhi.
Il mondo si sta rendendo conto di questo; la
scienza medica fa sempre meno uso di droghe ri-
spetto al passato, perch luomo pi saggio di
quanto si renda conto e si sta lentamente avvicinan-
do agli elementi invisibili o spirituali della Natura.
Ci sono due tipi di dottori: uno nutre le malattie
del paziente, laltro il suo corpo; uno mantiene la
malattia viva, laltro rende vivo il corpo; uno tiene la
malattia nel corpo, laltro la manda fuori di esso. En-
trambi i dottori operano con il potere spirituale sul
paziente, ma in modi diversi e con diversi risultati.
Questo un potere spirituale o un dono per cui,
quando abbiamo formato un piano o uno scopo nel-
la nostra mente, questa lo trattiene e fa s che noi
non siamo influenzati, persuasi, tentati, derisi o ridi-
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colizzati dagli altri. Se siamo decisi a diventare qual-
cuno nellarte o nel commercio, questa decisione ci
sosterr. Luomo o la donna che vogliono raggiun-
gere il successo, devono sempre vivere, muoversi,
pensare e agire come se avessero gi raggiunto il
successo, o non lo raggiungeranno mai. I veri re e le
vere regine nellimpero della mente hanno una cos
alta opinione di s e valutano se stessi cos bene che
le altre persone, avvertendo questi pensieri di auto-
apprezzamento, porteranno loro il rispetto che gli
dovuto. Ci avverr attraverso la forza silenziosa
della mente, pi che attraverso luso del corpo, che
deve essere usato solo quando la forza spirituale ha
individuato la cosa giusta, il tempo giusto e il luogo
giusto in cui usarlo, come il falegname usa la sega
quando ha misurato e deciso che cosa tagliare con
essa. Se egli segasse le tavole in modo indiscrimina-
to, sprecherebbe tutto il legno e non costruirebbe
niente. proprio quello che tante persone fanno con
il loro corpo: impiegano tutta la forza che hanno agi-
tandosi per piccole cose e quando la laboriosit di
unintera mattina ha portato a eliminare tutta la pol-
vere dagli angoli della casa e hanno strofinato i tega-
mi, si sono afflitte per unora perch la lettera che
stavano aspettando non arrivata; passata unora a
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cercare in una scrivania piena di carte unaltra lette-
ra, che cosa hanno raggiunto oltre che sprecare la
propria forza o potere spirituale per niente?
Noi dobbiamo essere quello che maggiormente stia-
mo vivendo nel pensiero, dal momento che questul-
timo che attira a noi e rende concreta la materia corri-
spondente. Se nella mente umiliamo noi stessi di fron-
te al talento di unaltra persona, intimoriti dalla sua pre-
tenziosit, mettiamo le pi grandi barriere. Guardiamo
sempre alle cose migliori che il mondo ci pu dare co-
me se queste fossero gi nostre, perch possiamo otte-
nerle con i nostri guadagni avendo sufficiente fede nel-
la legge spirituale o nella condizione mentale che la
sola forza veramente valida per ottenerle.
Non sbagliato possedere e godere delle cose mi-
gliori di questa terra, necessario e benefico, e tutti i
gusti pi raffinati dovrebbero avere quello che chie-
dono, ma ci sono metodi giusti e metodi ingiusti per
ottenerli. In altre parole, ci sono metodi saggi e meto-
di imprudenti per ottenere ci di cui noi abbiamo bi-
sogno. Ingiustizia solo un altro termine per indicare
lignoranza o la mancanza di saggezza. Non cadiamo
gi da un precipizio durante la luce del giorno, pi
facile che ci accada di notte con il buio. Allo stesso
modo, non commetteremo nessun atto se ci rendiamo
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chiaramente conto che questo ci arrecherebbe dei pro-
blemi oppure che sarebbe controproducente.
Non di nessun beneficio, ma solo un danno, vi-
vere in una baracca, indossare abiti logori, mangiare
cibo scadente o essere costretto a vivere tra gente
volgare e ignorante. Cristo non predic mai che vi-
vere in povert fosse un dovere, ma disse di vendere
tutti i beni e donarli ai poveri, e nel fare questo egli
presupponeva la fede nella coltivazione di quello
stato mentale o ordine di pensieri che ci porteranno
tutte le cose di cui noi abbiamo bisogno. In sostanza
egli disse: Cercate innanzitutto di mettere la vostra
mente, finch potete, in corrispondenza e in rappor-
to con Dio o con la forza infinita del bene; quando
fate questo, giunger a voi la vostra parte, sempre
crescente del potere spirituale, che vi porter casa e
terre. Non vedo nessun motivo per cui non dovreb-
bero essere incluse le case, le automobili, i vestiti e
tutto ci che fa piacere ai sensi. Lo splendore mate-
riale non degrada la persona. Se cos fosse, ci dan-
neggerebbe guardare uno stupendo tramonto. Se voi
siete tuttuno con Dio o con linfinito, siete in linea
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con il pi elevato potere spirituale. Non potete esse-
re quindi poveri in nessun senso, non pi di quanto
Dio povero. Questo potere infinito, quando dili-
gentemente perseguito, dona buoni doni a coloro
che lo cercano, e i buoni doni non sono pane am-
muffito, n abiti logori, n case sgangherate.
La profezia anche un dono spirituale e molte
persone lo possiedono senza metterlo in attivit. Il
vostro spirito, il vostro io superiore ha il potere di
darvi lintuizione sui metodi pi adatti per dirigere i
vostri affari. Talvolta ci avverte al primo incontro
con una persona, se questa ha un carattere da cui noi
dobbiamo guardaci.
Ognuno potrebbe essere profeta per se stesso, se
il fare profezie non fosse qualcosa da disprezzare e
se linsegnante interiore, cos spesso soffocato che
non ne sentiamo quasi pi la voce, potesse guidarci
nella giusta via tanto da attribuirgli tutti gli onori,
invece che ad altri che ci direzionerebbero male.
La nostra mente o spirito vive in anticipo sulla vi-
ta materiale. Con la sua sensibilit pi sottile pu
con particolare rapidit agire, vivere e vedere in un
piano superiore quello che faremo successivamente,
nel corso futuro della nostra vita, perch il mondo
invisibile tanto reale quanto il mondo fisico, che
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una copia esatta del mondo del pensiero dove si tro-
vano gli ideali di ogni individuo. Ogni avvenimento
fisico e visibile, prodotto dal vostro modo di vedere,
preceduto da un avvenimento simile nel mondo
spirituale ed locchio spirituale della profezia che
vede questavvenimento nel suo piano. possibile
vedere tanto bene per un altro quanto per se stessi.
Questa la ragione per cui talvolta, nel fare una co-
sa, abbiamo allimprovviso un flash di pensieri, co-
me se altrove, in un altro tempo, avessimo fatto la
stessa cosa in circostanze identiche. Stiamo com-
piendo nel mondo fisico quello che abbiamo gi fat-
to in quello spirituale. Se riteniamo che le profezie
del nostro spirito siano immaginazioni o se pensia-
mo che siano dettate dallopinione altrui, ci non
impedir che si realizzino in futuro e, se non in que-
sta, in qualche altra esistenza fisica, ma possiamo
rallentarle. Potete ritardare la vostra futura inevitabi-
le felicit per molte cause, ma non potrete distrug-
gerla. Il noi di oggi pu usare un altro corpo tra
centinaia di anni, ed esso avr sicuramente pi pote-
re di quello di oggi. Verr il tempo in cui ogni spiri-
to raggiunger un certo potere che gli permetter di
guardare velocemente o richiamare le sue esistenze
passate, da quelle pi basse fino allattuale, e veder-
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le tutte come una vita soltanto, con i diversi corpi
che sono stati usati in queste vite come fosse una se-
rie di abiti che indossiamo in questa vita terrena.
Tutte le cose e tutti gli eventi non hanno la loro
origine in questo mondo, ma in quello spirituale. Le
cose materiali non sono che ombre di quelle spiri-
tuali. questo mondo spirituale che d la vita a tut-
to, che sostiene tutto, come il sole che ci manda il
calore necessario alla vita, alle piante, agli animali e
agli uomini. Come il sole si progressivamente raf-
finato attraverso i secoli per modellare alle creature
delle forme sempre pi belle, cos la forza spirituale
che agisce sul nostro pianeta diventa sempre pi sot-
tile e sempre pi potente.
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IL PROCESSO
DELLA REINCARNAZIONE
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l fatto che una persona con lipnotismo possa ac-
quisire controllo su unaltra tanto da assorbirne li-
dentit e da tenerla per un certo periodo di tempo
soggetta alla sua volont, facendole vedere quello che
desidera che essa veda, facendole gustare i sapori che le
indica, facendole sentire di essere ci che questa vuole
che sia, il filo conduttore e la pietra angolare per com-
prendere il mistero della reincarnazione. Per mezzo di
questa uno spirito introdotto in un altro organismo
terreno, in completo oblio riguardo alle sue passate esi-
stenze o identit, proprio come il soggetto sotto il con-
trollo dellipnotizzatore dimentico del suo s indivi-
duale e della sua esistenza.
Un essere mortale pu ipnotizzare unentit spiri-
tuale e ci pu avvenire inconsciamente. Se una donna,
prima e dopo il concepimento, si sofferma spesso con i
pensieri su un qualche tratto di carattere ideale o mate-
riale, pu attirare a s unentit spirituale che possiede
tale qualit. Non vi sono ideali in senso terreno, perch
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un ideale rappresenta sempre qualche tipo vivente nel
mondo dello spirito. Il carattere pi elevato che siamo
capaci di concepire ha sempre un qualche rappresen-
tante nel mondo invisibile, ma anche la vostra attuale
pi elevata concezione pu essere relativamente imper-
fetta. Quindi il nostro eroe, il nostro ideale, lessere rea-
le attirato a noi dai piani superfisici pu essere imper-
fetto, ma la nostra stessa incompletezza ci rende ciechi
ai suoi difetti.
Un tale spirito, attirato da una donna prima del par-
to, pu essere quello di qualche persona che era stata
importante durante la vita terrena, di un poeta, di un fi-
losofo, di un guerriero, di un uomo di stato o di un
grande artista. Questo spirito pu essere molto infelice
e cercare riposo, ma non trovarlo, e pu, a causa della
sua imperfezione, essere incapace di avvicinarsi a quel-
le persone che gli furono care nella vita precedente.
Sulla terra degli spiriti possono giungere apparente-
mente in stretta associazione. Cos, molto pu essere
inflitto da uno e sopportato dallaltro. Un lato della na-
tura del marito pu essere duro, insensibile, irriflessivo
e tirannico, mentre la moglie pu, al contrario, essere
gentile, premurosa, paziente. Nella vita dello spirito
marito e moglie non possono unirsi di nuovo finch i
difetti da una parte o dallaltra non siano stati sanati.
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Gli spiriti non possono essere in una stretta e perma-
nente unione se la loro affinit non reale, e questa
non pu essere presunta.
La donna che pensa spesso a qualche entit spiri-
tuale, attira a s tale entit e le d il solo riposo che pu
trovare. Come chiunque, preferisce stare dove si pi
apprezzati e ammirati o dove ci si pu sentire come a
casa propria: cos precisamente avviene con le entit
spirituali. Quando con la mente ci intratteniamo sulle
caratteristiche di qualche spirito con ammirazione e ri-
spetto, quando leggiamo la loro vita soffermandoci sul-
le loro gesta o le loro affermazioni e siamo eccitati da
queste, spesso siamo alla reale presenza di questa entit
spirituale. Siccome noi le mandiamo il nostro pensiero
o il nostro spirito, essa ci manda di ritorno il suo; la
concentrazione di questo spirito sul nostro e lavvici-
narsi a noi rendendosi presente saranno proporzionati
alla nostra ammirazione.
Lo spirito attirato da una donna nel periodo di cui
abbiamo parlato, incapace di trovare altro riposo, sia
pure inconsciamente pu essere ipnotizzato da una tale
concentrazione di interesse e pu attaccarsi a lei in mo-
do permanente ed essere incapace di allontanarsene.
Esso arriva, alla fine, a vedere attraverso gli occhi di lei
e a udire attraverso le sue orecchie. Le opinioni di lui
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vengono sempre pi sviate e venate dalle opinioni di lei
fino al punto in cui egli cessa di averne delle proprie.
Questa condizione mentale, provocata in uno spirito,
pu essere osservata intorno a noi in grado maggiore o
minore. Migliaia di esseri umani perdono la loro indi-
vidualit a causa dellinfluenza degli altri. Inconscia-
mente, essi pensano con la mente altrui, hanno le opi-
nioni altrui, vedono con gli occhi altrui. Il controllo ma-
gnetico non altro che il controllo del pensiero.
Stare a stretto contatto con una persona, facendo di-
pendere la propria felicit interamente dallassociazio-
ne con questa non avendo altre conoscenze, significa
correre il rischio del magnetismo, ossia il dominio del
pensiero da parte di questa persona; in altre parole, di
pensare i suoi pensieri e di avere le sue opinioni invece
che le nostre. Un tale controllo pu essere esercitato
dallaltro in modo consapevole o inconsapevole. Pos-
siamo prevenire questo pericolo avendo una variet di
relazioni e con periodi di solitudine durante i quali pos-
siamo ritrovare noi stessi.
Cos assorbita nella donna, la mente dello spirito
sospinta verso ci che maggiormente occupa latten-
zione della madre, e questo sar il bambino che la don-
na dar alla luce, o in altre parole, il nuovo organismo
che si sta formando dentro di lei. Esso diviene unito a
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lei da un legame spirituale; infatti, la donna ha incon-
sciamente guadagnato un completo dominio ma-
gnetico su quellentit spirituale mettendola in uno sta-
to di sonno magnetico nel quale egli ha gi dimentica-
to se stesso e la sua passata esistenza, diventando in un
certo senso parte della donna, agendo e pensando se-
condo il suo volere. Essa quindi unita da un legame
spirituale al feto che si sta formando, perch laspira-
zione della madre pu essere per un figlio simile al
suo ideale e il costante flusso del suo pensiero verso
tale desiderio forma appunto questo legame spirituale.
Un flusso di pensiero un flusso di sostanza altrettan-
to reale quanto qualunque altra cosa che vediamo e
sentiamo. Un flusso di pensiero tra noi e unaltra per-
sona un legame invisibile che ci unisce a lei, qualun-
que sia la distanza che ci separa.
Il corpo del bambino nasce, quindi, con uno spirito
realmente magnetizzato avvinto a lui lo spirito non
dentro il corpo del bambino perch nessuno spirito
veramente racchiuso in un corpo umano , il suo nu-
cleo l, ma uno spirito un organismo che si estende
molto al di fuori del corpo: esso ovunque egli mandi
il suo pensiero. Mandate, in un momento di raccogli-
mento, tutto il vostro pensiero in qualche luogo e la
maggior parte del vostro vero essere sar in quel posto.
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Il nostro corpo un organismo distinto dallo spirito,
semplicemente lo strumento usato dallo spirito nello
stato terreno dellesistenza. Lo spirito, per adattarsi alle
esigenze della vita terrena, ha bisogno di un mezzo ter-
reno allo stesso modo in cui una persona, scendendo in
una miniera di carbone, avr bisogno dindossare un
vestito pesante adatto, anzich uno di stoffa sottile e de-
licata. In questo senso, il corpo una protezione dello
spirito nella sua vita terrena. Lo spirito che perde il suo
corpo fisico prima di aver raggiunto un certo livello di
conoscenza, soffre molto per tale perdita perch il cor-
po spirituale, costretto a rimanere in prossimit della
terra a causa della sua immaturit (come molti sono co-
stretti a fare), pu sentire e soffrire intensamente a cau-
sa dei pensieri dei mortali che lo circondano. sensi-
tivo a un grado che pu difficilmente essere raggiunto
sulla terra. Le persone molto impressionabili, che av-
vertono la piacevole o la spiacevole presenza di altri es-
seri a seconda della natura di questi, possono compren-
dere come degli spiriti deboli, attratti da certe persone
alla cui attrazione non possono resistere, possono esse-
re destinati a soffrire. Il corpo, con tutti i suoi mali deri-
vanti dallignoranza delle leggi spirituali, ancora una
protezione per il nostro spirito immaturo contro il pote-
re dei cattivi pensieri. semplicemente un nuovo corpo
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che la madre fornisce a uso di uno spirito, eppure que-
sto corpo ha una certa vita propria che analoga a quel-
la delle piante. Come un albero, esso ha la sua giovent,
la sua maturit e la sua vecchiaia. Se lo spirito posse-
desse sufficiente conoscenza, potrebbe arrestare la de-
cadenza e conservare il suo strumento tanto a lungo
quanto gli piace, e non solo in una condizione di matu-
rit, ma di crescente vigore. Lo spirito potrebbe fare
questo mandando se stesso (ossia il suo pensiero) nelle
regioni della vita spirituale pi elevata, ed per mezzo
di questa linea o raggio di pensieri che funzionerebbe
come anello di congiunzione e attirerebbe a s elemen-
ti vitalizzanti. Un nome per questo procedimento
aspirazione. In altre parole il desiderio, la preghiera
o la richiesta per ottenere le cose pi elevate e migliori.
Questa azione mentale basata su una legge altrettanto
scientifica quanto quella dellattrazione magnetica o
della gravitazione e consiste nellinvio reale di una par-
te del nostro vero essere (lo spirito) in un luogo dove es-
so pu prendere fresche provviste di vita. Il pensiero
che noi mandiamo verso lalto una cosa reale e invisi-
bile, come un filo del telegrafo che un vero condutto-
re di vita, ed inoltre il filo per mezzo del quale noi
possiamo ricevere messaggi e conoscenza di metodi
per lincremento della vita e del potere.
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Lo spirito cos congiunto a un nuovo corpo non un
nuovo essere, lo stesso spirito che ha un nuovo stru-
mento di lavoro, ma ancora uno spirito, in un certo
senso ancora addormentato. Il potere mentale della ma-
dre non abbandona il nuovo corpicino dopo che ve-
nuto al mondo, dunque questo influenzato dal pensie-
ro materno, dai suoi errori di pensiero e anche da quel-
li prodotti dallignoranza di pensiero di chi sta vicino
alla madre, cio di coloro che sono a essa associati,
perch il magnetismo o la forza-pensiero di parecchie
persone focalizzato su unaltra proporzionalmente
maggiore di quello di una mente sola.
Mentre il corpo ancora giovane lo spirito pu far-
ne scarso uso, perch vi in lui solo un frammento del
vecchio spirito. Quando il piccolo grida per la fame o
per qualche altra cosa che lo disturba come se voi
pungeste o pizzicaste il corpo di una persona adulta che
dorme. In esso c ancora abbastanza animazione o spi-
rito lasciato nel corpo del dormiente per protestare con
un grido o con un movimento simile a quelli che fa il
bambino quando piange. In realt, durante un sonno
sano e profondo, il nostro spirito o il nostro vero s non
con il nostro corpo, ma al di fuori di questo e vaga
lontano, vede altri spiriti in altri luoghi e rimane con-
nesso al corpo per mezzo di un anello di congiunzione.
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Lo spirito, unito al nuovo corpo durante il periodo
chiamato infanzia, ancora magnetizzato: esso non il
suo s reale e non pu avvantaggiarsi dellesperienza
acquisita in passato perch questa eclissata dalla vo-
lont degli operatori. Uno spirito fortemente segnato,
che passato attraverso molte reincarnazioni, con il
crescere comincer a manifestare qualche tratto del suo
vero s e a protestare contro molte opinioni di coloro
che gli sono accanto. Avr molti pensieri che imparer
presto a non comunicare agli altri per non essere chia-
mato visionario. Questi pensieri, infatti, sono visio-
nari, ma sono visioni reali perch sono i suggerimenti
dellanima, il protendersi del vero s, dello spirito, ver-
so ci che vero, a dispetto degli impedimenti frappo-
sti dallinfluenza del pensiero che gli fluttua intorno.
Il corpo nuovo dato allo spirito pu essere imper-
fetto. Come i semi di piante deboli producono altre
piante di qualit inferiore, cos sono i corpi che na-
scono imperfetti. Linfluenza del pensiero di quelli ac-
canto a esso pu aggravare una tale imperfezione; se i
genitori pensano sempre con angoscia al male del lo-
ro figlio, alimentano in lui la malattia. Una madre che
non pensa ad altro che ai suoi malanni, lascer questi
in eredit al figlio. Lo spirito spesso magnetizzato
dalla convinzione di avere lo stomaco malato, i pol-
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moni deboli ecc. Il genitore che pensa sempre al pia-
cere dellalcool, trasmette in questo modo al bambino
la tendenza allalcool, anche se egli non ne beve una
goccia. Questa la vera causa di ci che chiamiamo
malattie ereditarie, le quali non sono eredit del
corpo, ma scaturiscono dal pensiero dominante di chi
intorno a noi mentre siamo giovani.
Se i genitori imparassero, anche se afflitti da qual-
che male, a combattere la tendenza a pensare sempre
alla malattia e rivolgessero la loro mente alla salute e
alla forza, guarirebbero gradualmente se stessi e la-
scerebbero ai loro figli uneredit di salute nonostan-
te le imperfezioni fisiche dalla nascita, che sono il ri-
sultato dei pensieri della madre o delle persone che le
stanno accanto.
Cos lo spirito, provvisto di un corpo nuovo, pu ri-
tornare nel mondo a fare le sue esperienze, appesantito
fin dallinizio da un nuovo carico di errori, e rimanere
addormentato e insensibile ai poteri avuti nella recente
vita passata. Condannato alla schiavit dellinfluenza
dei pensieri intorno a lui, abituato a tale influenza fino
a rimanere incatenato a questo solco di pensieri, am-
maestrato a identificarsi con il suo corpo, educato a de-
nigrare ogni potere spirituale e a considerare lo spirito,
ossia se stesso, come un nonsenso, maledetto da appe-
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titi forse gettati su di lui dalle menti altrui nel modo
suddetto, anche lo spirito e il genio di Napoleone, di
Byron o di Shakespeare sarebbero potuti essere trasci-
nati da un misero corpo, ammalato e dissipato: un va-
gabondo che vive un triste sogno. Questo sogno pu
continuare attraverso successive reincarnazioni a meno
che non si cada sotto linfluenza di qualche spirito che
conosce la verit. Il risveglio alla conoscenza e alla rea-
lizzazione di questa verit pu essere molto difficile,
perch il processo della cattiva educazione subita va-
sto e complicato. Molte sono le false idee nutrite, gran-
de la tendenza ad allontanarsi dalla verit in tutto ci
che pensate, forte il potere del pensiero delle persone
intorno a voi che vi collocarono in una falsa corrente di
pensiero. Cos ignari delle leggi reali delle forze della
natura, cos increduli delle verit che qui si tenta di
esporre, che deve sembrare assolutamente favoloso cre-
dere che quello che considerate il vostro s reale non
affatto il vostro vero s, allo stesso modo in cui un vo-
stro braccio amputato non lintero vostro corpo.
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LA REINCARNAZIONE
UNIVERSALE NELLA NATURA
T
utte le forme di vita sono il risultato di una
serie continua di reincarnazioni in quello che
noi chiamiamo materia, cio in quella forma
pi grossolana dello spirito organizzata in modo da
divenire visibile allocchio fisico.
Gli animali che vediamo oggi sono reincarnazioni di
quelli del passato. Negare che lo spirito ha una forma di
intelligenza significa negarlo a tutte le forme, uomo in-
cluso. Ogni animale riappare in una serie di nascite e
ognuna di queste d allo spirito una nuova forma, la
quale porta sempre con s un leggero miglioramento ri-
spetto alla precedente. Il progresso, il miglioramento e il
cambiamento continuo da una forma grossolana a un
organismo pi fine non riguardano soltanto luomo.
Nellepoca preistorica vivevano bestie gigante-
sche, uccelli, rettili e pesci dalle forme goffe, le cui
ossa oggi provano la loro esistenza. Questi furono i
pesanti progenitori delle razze attuali degli animali.
Lo spirito di un mammut che visse in tempi preistori-
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Questo eBook appartiene a:osvaldo serrao
ci pu oggi vivere nellelefante o nel cavallo selvag-
gio; si tratta di uno spirito pi raffinato, che usa un
corpo pi piccolo e di qualit pi elevata e pi agile:
il risultato di una tendenza inconscia che si riscon-
tra in tutte le forme di vita, che diventano migliori e
pi raffinate. Quando lo spirito di un goffo e pigro
rettile o di un mammut usava il suo corpo, aveva
sempre il desiderio di un organismo o di uno stru-
mento che gli permettesse di muoversi con maggiore
libert. Sicuramente sentiva il peso delle sue tonnel-
late di carne e di ossa come un impedimento. Quando
quello spirito aveva consumato un corpo e ne aveva
trovato un altro, il desiderio rimaneva ancora, e ha
quindi continuamente modellato il nuovo corpo se-
condo la volont dominante dello spirito. Natural-
mente questa trasformazione molto lenta, se tenia-
mo conto del nostro modo di calcolare il tempo, ma il
tempo non ha valore nello sviluppo di un pianeta e di
quello che nasce su questo.
La reincarnazione rende gli animali addestrati dal-
luomo pi intelligenti e pi adatti alluso che egli ne
vuole fare. Lo spirito del cane allenato allacqua, in
una nuova nascita, tratterr il risultato dellabilit e
dellallenamento ricevuto dal suo padrone nellesi-
stenza precedente. Se il desiderio del cane era quello
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di eccellere della corsa, il suo corpo nuovo sar for-
giato in modo da essere pi agile.
Il processo di reincarnazione negli animali simi-
le a quello nelluomo. Lo spirito che ha abbandonato
un corpo attirato da un essere nel quale un nuovo
organismo si sta formando e, quando il feto comincia
a differenziarsi dal corpo materno, simpossessa del-
lo spirito. Questo possesso diventa sempre pi com-
pleto, mano a mano che il corpo cresce, e va verso la
maturit, mentre diminuisce dopo averla raggiunta.
Il gioco e lallegria dellinfanzia e della giovinez-
za scaturiscono dalla gioia e dalleuforia dello spirito
che ha trovato un corpo nuovo, cos come voi vi sen-
tite meglio in un vestito nuovo che in uno vecchio. Il
vestito vecchio pieno dei vostri pensieri, perch es-
si sono una sostanza che si attacca e penetra in tutto
ci che sta vicino a chi pensa.
Lanimale passa da una rinascita allaltra attraver-
so periodi che, paragonati a quelli che abbracciano la
storia nota alluomo, sono una semplice goccia dac-
qua nelloceano. Alla fine esso raggiunge un punto in
cui la rinascita della sua stessa specie cessa. Lo spiri-
to attratto da un organismo pi fine e pi comples-
so nel quale incorporato e di cui diventa parte, e
questo nuovo organismo dello spirito luomo.
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Nellet preistorica gli istinti delluomo erano di
poco al di sopra di quelli degli animali selvaggi. In
realt, egli era un animale con pi abilit nellarte di
uccidere. Il suo intelletto si era sviluppato fino al
punto di rendersi conto che un bastone e una pietra
acuminata potevano essere adoperati per uccidere gli
animali. In quello stadio, una madre poteva attirare
lo spirito di qualche animale selvaggio pi intelli-
gente e progredito. Questo spirito perdeva la sua
identit di quadrupede e rinasceva nel corpo di un
uomo o di una donna. Poteva non essere il solo spiri-
to a reincarnarsi in un nuovo essere, lo spirito princi-
pale poteva essere quello di qualche uomo o di qual-
che donna il cui corpo era morto.
Le supposte favole delle antiche mitologie riguar-
danti esseri met uomini e met bestie, come i cen-
tauri o le sirene, hanno le loro origini in questa verit.
La nostra razza si sviluppata da quella animale e da
forme pi grossolane di vita. Nelle epoche primitive
tutte le forme di vita erano pi grossolane rispetto al
presente; come queste si sono sviluppate, luomo ha
attirato e assorbito lo spirito di quelle pi raffinate.
Lo spirito di un animale pu veramente rinascere
nel corpo di un uomo o di una donna e le sue caratte-
ristiche preminenti si mostreranno in quelluomo o in
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quella donna. Ricordate che, per quanto riguarda la
forma e la dimensione, lo spirito di un cavallo non ha
bisogno di essere come un cavallo materializzato in
carne e sangue. Lo spirito prende possesso di una
massa di materia e la plasma in armonia con il suo
pi forte desiderio e con la sua intelligenza. Unana-
conda ha una tenue scintilla dintelligenza che si ri-
sveglia soltanto quando ha il desiderio di inghiottire e
di digerire. Queste basse forme di vita come i rettili o
i pesci non sono ancora risvegliati nemmeno dallaf-
fetto per i loro nati. Il rettile come spirito o intelletto
solo un vegetale semovente, perch lo spirito ap-
partiene anche a quel regno. Gli alberi hanno una vi-
ta loro: sono gregari e vivono in comunit e lo spirito
dellalbero vecchio rianima quello nuovo. Anche nel
regno vegetale si trova il desiderio inconscio di affi-
namento e di raggiungere sempre migliori forme di
vita, ed per questo che lintero regno vegetale og-
gi pi fine di quello delle et primitive, quando albe-
ri e piante, bench di dimensioni gigantesche, erano
pi rozzi nelle fibre, in corrispondenza con la vita
animale che li circondava.
La vera evoluzione quella dello spirito che, at-
traverso epoche successive, si reincarna e a ogni rein-
carnazione aggiunge a se stesso una nuova qualit.
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La sopravvivenza del pi adatto implica che le
migliori qualit cos faticosamente acquisite debbano
sopravvivere, mentre quelle pi basse, pi grossolane
e pi selvagge siano destinate a diminuire gradual-
mente e a sparire. Le migliori qualit di tutte le forme
di vita sono raccolte nelluomo. Egli ha acquistato o
assorbito il coraggio dal leone, lastuzia dalla volpe,
la rapacit dallavvoltoio e dallaquila. Il volto espri-
me segni del carattere dello spirito. Luomo incon-
sciamente lo riconosce quando, nel descrivere un in-
dividuo, usa i termini volpino, lupino ecc.
Nessun animale, preso nel suo stato selvaggio o na-
turale e allenato dalluomo in successive rinascite per
suo uso, realmente progredito come animale, perch
migliorato solo per luso o per il piacere delluomo.
Un animale sovraccarico di grasso, come si pu vede-
re in qualche fiera, deprivato della sua forza e della
sua agilit. Lo sviluppo eccessivo del grasso danno-
so allanimale. Laddomesticamento dei polli e di altri
animali artificiale e li rende totalmente dipendenti
dalluomo per il loro sostentamento; sono quindi inca-
paci di provvedere a se stessi, come invece sono in
grado di fare quando si trovavano nelle loro condizio-
ni naturali. Loca e lanatra, dallandatura titubante, at-
traverso le generazioni in cattivit hanno quasi perdu-
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to la capacit di volare. Gli uccelli e gli altri animali
hanno il diritto di avere i poteri che la natura aveva lo-
ro concesso, ma noi li priviamo di questi poteri per
amore della loro carne, delle loro uova o per qualche
altro uso che possiamo fare di loro.
Lo spirito degli animali addomesticati assorbito
da quello delluomo, ma con questo noi assorbiamo
lo spirito di schiavit, di sottomissione, di impotenza.
Assorbiamo un prodotto spirituale innaturale, forzato
e artificiale, tingiamo il nostro spirito di queste qua-
lit e il male che facciamo agli animali ritorna a noi.
La natura rifiuta di perpetuare condizioni artifi-
ciali o forzate in ogni genere di vita. Pi elevato e pi
fine lallevamento, maggiori cure sono necessarie
per il sostentamento di mammiferi, di uccelli e di ve-
getali. Gli animali superiori allevati dalluomo ri-
chiedono stalle calde e cibo pi accurato rispetto a
quello dei cosiddetti animali inferiori. Il cavallo sel-
vatico delle praterie della California si sostiene da s
e compie un duro lavoro, mentre un nostro cavallo si
esaurirebbe. Arriva, alla fine, un punto dove lalleva-
mento artificiale non pu andare, il tipo artificiale di-
venta sempre pi delicato e richiede sempre pi cure.
Se le cure dellallevamento sono abbandonate e la-
nimale pu sopravvivere, esso ritorna in poche gene-
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razioni al tipo originale selvatico, come si pu vede-
re nel coniglio che, se lasciato in libert, riprender in
tre o quattro generazioni il colore grigio della sua
specie selvatica e diventer pi forte di quelli bian-
chi. Luomo non pu migliorare la natura perch que-
sta conosce meglio di noi quello che bene per le sue
creature. Lasciamo libero lo spirito ai suoi impulsi,
alla sua direzione, ed esso far cose buone. Quando
noi ci intromettiamo nella sua opera, la pasticciamo.
Tutti i frumenti, frutti e vegetali coltivati dalluomo
sono tipi naturali catturati e schiavizzati da lui, sono tut-
ti allevati in condizioni forzate. Essi, per il loro sviluppo,
dipendono dalle cure delluomo; se le togliamo, essi
non possono sostenersi come fanno invece le piante sel-
vatiche o i progenitori dellattuale grano, delle nostre
patate, delle mele, delle ciliege e degli altri vegetali allo
stato naturale. Nel consumare questi prodotti, luomo
assorbe anche il loro spirito di dipendenza, di schiavit
e di una condizione innaturale, e tutto questo tende a ral-
lentare lo sviluppo dei nostri poteri spirituali.
Tutti i vegetali coltivati crescono, come gli ani-
mali allevati artificialmente, molto pi soggetti alle
malattie rispetto a quelli della stessa specie che cre-
scono allo stato naturale. Se sono trascurate dalluo-
mo, scompaiono oppure ritornano al tipo originale.
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Voi potete chiedere: come avrebbe potuto vivere
luomo senza coltivare il frumento, la frutta, i vegeta-
li e allevare animali? La risposta che luomo non
un corpo, ma uno spirito che usa il corpo. Se questo
spirito avesse potuto svilupparsi liberamente, esso
avrebbe trovato altri e migliori mezzi per nutrire e
rafforzare il corpo di quelli ora usati. Sarebbe stato
raggiunto un pi alto potere spirituale, atto a materia-
lizzare gli elementi dal cibo e da ogni fragranza di ci-
bo desiderato, come fece Ges quando nutr le molti-
tudini. Quando, molti secoli fa, luomo nella sua ce-
cit ebbe timore di affidarsi allo spirito e ripose com-
pletamente la sua fiducia nella materia, nella carne e
nel grano coltivato artificialmente per nutrirsi, egli si
tagli fuori dalla sua pi alta e migliore vita, dalla fe-
licit e dalla vita dello spirito.
Lalbero della conoscenza nel giardino dellEden e
leffetto dannoso del suo frutto su Adamo ed Eva non
una favola. Il Paradiso Terrestre era la nostra terra
nelle sue condizioni naturali e Adamo ed Eva erano i
progenitori della nostra razza bianca, portati su questa
terra da un potere superiore. Essi possedevano unin-
telligenza superiore a quella delle razze nere che esi-
stevano allora. Il potere che li port qui voleva che
queste due persone si sostenessero usando le loro fa-
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colt spirituali, nutrendosi di frutti selvatici per assor-
bire solo lo spirito naturale e pi potente di tali piante,
e tale potere non desiderava che fosse schiavizzata
nessuna forma di spirito incorporato in qualsiasi orga-
nismo materiale, n che si corrompesse questo spirito
con processi forzati e artificiali. Lalbero della cono-
scenza comportava che vi fossero vie e mezzi per ot-
tenere questi sviluppi artificiali che non era un bene
per loro conoscere. La Suprema Saggezza voleva che
essi apprendessero a usare i loro poteri spirituali, cos
come essa voleva e ancora vuole che anche noi lo fac-
ciamo. Questi poteri avrebbero apportato loro molto
pi bene di quelli materiali, cos come possono ap-
portarne anche a noi. Le facolt dello spirito, se colti-
vate e sviluppate, possono darci la capacit di abban-
donare temporaneamente il corpo, attraversare vasti
spazi, visitare altri continenti e renderci indipendenti
dagli attuali mezzi di locomozione. Non ci sarebbe
bisogno di trasportare merci o prodotti da un paese al-
laltro, se in pochi secondi potessimo portare il nostro
corpo spirituale in quei paesi. Per mezzo di questo
potere, noi potremmo ricavare qualunque cibo deside-
rato dagli elementi che ci circondano, rendendo inuti-
le la coltivazione del suolo e ogni coltura forzata o ar-
tificiale di animali e di vegetali.
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Adamo ed Eva commisero lerrore di non confidare
in questo potere. La conoscenza a loro proibita era di
sapere che il sostentamento della vita dei loro corpi si
poteva ottenere con questi stati artificiali di piante e di
animali, per mezzo della cattura di organismi naturali e
del loro innaturale sviluppo in cattivit, uccidendo o fa-
cendo di un animale e di una pianta ci che la natura
non intendeva che fosse fatto, rinnovando la vita del
corpo umano con la vita innaturale di un altro corpo.
Se mangerete il frutto dellalbero della conoscen-
za, voi certamente morirete, disse loro il Potere Su-
premo. Essi mangiarono e assorbirono il pensiero di
questa conoscenza proveniente da qualche sorgente,
probabilmente dalle razze inferiori che erano intorno a
loro, e catturarono animali selvaggi, con lallevamento
artificiale ne fecero creature come la natura non inten-
deva che dovessero essere, e lo stesso fecero con le
piante. Segu luccisione di questi animali e il nutrirsi
con i loro corpi e con il loro sangue. ripetuto due
volte nei primi capitoli della Genesi: Non mangiate
carne che abbia ancora la vita sua, cio il sangue.
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Nel Paradiso Terrestre gli animali non temevano
luomo: non cera bisogno di addomesticarli. Anche
oggi gli animali selvatici possono essere ammansiti
con la gentilezza e con la dolcezza persistente.
Ma con la cattura, la caccia e luccisione, gli uc-
celli e gli altri animali hanno imparato a temere luo-
mo, e cos lEden finito.
La paura impiantata nellanimale si trasmette nuo-
vamente alluomo che ne mangia la carne. cos per
ogni altra qualit innaturale e distorta che proviene da
uno sviluppo artificiale; noi assorbiamo elementi di ti-
more e di debolezza da tutto ci che per il suo svilup-
po dipende interamente dalle cure delluomo.
Adamo ed Eva fallirono a causa della loro incapa-
cit di comprendere e di confidare nelle leggi dello
spirito, affidandosi soltanto al materiale; ma il mate-
riale temporaneo, mentre lo spirituale permanen-
te. Ci che vediamo, che sia un albero, un animale o
ogni forma di materia, tenuto insieme dallo spirito.
Questa la forza di coesione che tiene insieme la ma-
teria. Confidare nelle cose materiali e nelle sue leggi
significa credere nel motore che trascina il treno, pi
che nel macchinista che lo guida. Il motore rappre-
senta il mondo materiale, il macchinista rappresenta
lo spirito che lo muove e che lo controlla.
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L'autore
Prentice Mulford, dotato di una fortissima personalit e
dalla mente straordinariamente aperta, stato uno dei
precursori del "nuovo pensiero": ha previsto l'aereo e la
radio, e ha trattato della telepatia, praticandola lui stesso.
Acuto osservatore della natura umana, Mulford ha avuto una
vita intensa e avventurosa: fece parte dei pionieri americani
della nuova frontiera, lavor nelle miniere d'oro, fece il
cuoco, l'insegnante, il predicatore e infine fece fortuna con i
suoi articoli e i suoi libri affascinanti e originali.
Mulford fu un'istituzione nei circoli letterari nel !"# che
includevano Mar$ %&ain, 'arte e i boemiani.
A lui si deve il merito di essere stato insieme ad altri come
(alph )aldo *merson, 'enri )ood, %homas %ro&ard, *lla
)heeler )ilco+, il precursore del "nuovo pensiero"
conosciuto anche come scienza della mente che sta
influenzando oggi molte persone in tutto il mondo e ha avuto
eco negli scritti di autori come ,orman -incent .eale,
/eepa$ 0hopra, )a1ne ). /1er, 2ouise 2. 'a1, Marianne
)illiamson e 3ar1 4u$av.
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