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numeri e geometrie A cura della prof.

Lidia Vanzetti
ELEMENTI DI
STORIA DELLA MATEMATICA

Le cose meravigliose che
imparate a conoscere nella scuola sono
opera di molte generazioni; sono state
create in tutti i paesi della terra a prezzo di
infiniti sforzi e dopo un appassionato
lavoro
A. Einstein
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Guida per la
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numeri e geometrie

terzo - secondo millennio a.C.
Gli egizi
3000 a.C.: numeri geroglifici in
Egitto (Sistema additivo in base
10. Uso delle frazioni )
Nasce la geometria
1650 a.C.: papiro di Rhind
(Rotolo largo circa 30 cm e lungo 5,46 m,
contiene decine di problemi di vario
genere. Acquistato nel 1858 in una localit
balneare sul Nilo da un antiquario
scozzese, Henry Rhind, a cui deve il nome,
talvolta indicato come il Papiro di Ahmes,
in onore dello scriba che lo aveva
trascritto).

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numeri e geometrie
La matematica in grecia

La civilt greca raggiunge la massima
espansione sotto il regno di Alessandro
Magno. Nella storia della matematica greca
distinguiamo:
il periodo classico (600 300 a.C.) (preeuclideo),
il periodo ellenistico (300 a.C. 600 d.C.)
I primi matematici greci testimoniano i
contatti con la civilt egizia e con quella
babilonese: usavano un sistema di
numerazione additivo e utilizzavano labaco
(adottato poi dai Romani) per i calcoli pi
complessi
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numeri e geometrie
matematici greci
Il primo ad introdurre l'astrazione nell'insieme di
conoscenze geometriche tramandato da Babilonesi ed
Egizi TALETE di Mileto (624-546 a.C.). Prima di lui
"geometria" significava "agrimensura" e gli enti
geometrici erano intesi come oggetti materiali. Talete si
interessa in particolare delle figure geometriche e delle
loro propriet (similitudine).
PITAGORA di Samo (570- 496 a.C.). Viaggia molto, si
occupa di geometria e delle propriet dei numeri. Fonda
a Crotone la Scuola Pitagorica. Con Pitagora la
matematica diventa una scienza: le scoperte vengono
dimostrate. Gli si attribuisce il famoso teorema.
La Scuola dei Pitagorici influenzer il pensiero greco molto a
lungo, lasciando in eredit un modo di pensare "rigoroso"
secondo il quale vengono prima definiti i termini, poi formulati
i principi ed infine dimostrati i teoremi. Nel V sec a.C., quando
ancora la matematica non una disciplina rigorosa, si sono
gi dimostrati molti teoremi geometrici
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numeri e geometrie
la geometria razionale in grecia
I risultati raggiunti dalla cultura matematica
dellepoca nel campo della geometria vengono
riuniti e organizzati in un unico
sistema capace di contenere una
vasta gamma di conoscenze
geometriche: Gli elementi
di EUCLIDE (300 a.C.),
esposizione sistematica della
geometria di quel tempo, che si
conclude con le propriet dei poliedri regolari.

N.B.: Nella geometria euclidea si assume, assecondando
l'intuizione, che, data una retta r e un punto P fuori di essa, ci sia
una e una sola retta parallela ad r passante per P. Tale assunzione
il V postulato di Euclide.
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matematici greci
ARCHIMEDE di Siracusa (287 212 a.C.)
Si occupa di geometria, aritmetica,
fisica (in particolare statica)

ERATOSTENE di Cirene (276 - 194 a.C.)
Effettua la prima misurazione della
circonferenza terrestre.
Viene ricordato soprattutto per il famoso
crivello di Eratostene.
ERONE (100 a.C.) Compie studi di
geometria e di fisica


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numeri e geometrie
Verso il rinascimento
Lalgebra, anzich la geometria, viene a trovarsi al centro
degli interessi dei matematici, che si sfidano a risolvere
questioni e problemi di vario tipo.
Tra i matematici italiani ricordiamo:
Leonardo Pisano detto Fibonacci (1175 - 1240)
E nota la sua serie di numeri
Luca Pacioli (1445 - 1514) frate matematico che
nella sua opera De Divina Proportione (1509) indaga
sullapplicazione della sezione aurea in tutti i campi
(matematica, arte, biologia, musica). I disegni del suo
libro sono opera di Leonardo da Vinci (poliedri regolari)
Nicol Fontana detto Tartaglia (1506 - 1557) Espone la
regola per la risoluzione delle equazioni di terzo
grado, primo atto della matematica moderna.
Ricordiamo il noto triangolo di Tartaglia
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numeri e geometrie
1600 1700 - 1800
Ren Descartes (1596 1650)
avvio della geometria analitica
(piano cartesiano)
Eulero (1707 1783)
C. F. Gauss (1777 1855)
contributi allo sviluppo delle geometrie
non euclidee
teorema fondamentale dellalgebra
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numeri e geometrie
Recenti Sviluppi
Gauss fu il primo ad avere una chiara visione di una
geometria coerente, in cui il V postulato di Euclide
fosse sostituito dalla sua negazione. Si fondarono, in
seguito, nuove geometrie, non euclidee, sulla base di
formulazioni assiomatiche.
La geometria si interessa alle
trasformazioni: isometriche e
non isometriche (similitudini,
omotetie, affinit, proiettivit,
topologie)
Si sviluppano, inoltre, altri campi:
la logica, la teoria degli insiemi,
i frattali di Mandelbrot, 1975, )


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Locchio di horus
Presso gli antichi Egizi le frazioni
1/2, 1/4, 1/8, 1/16, 1/32, 1/64
erano indicate con simboli che, composti insieme, danno
l'occhio del dio Horus.

Il mito dellocchio di Horus: secondo unantica leggenda
Horus, figlio di Iside e di Osiride, volle vendicare la morte del
padre, ucciso dal fratello Seth. Nella lotta Horus perse un
occhio le cui parti vennero ritrovate e ricomposte dal dio Toth,
a meno di una piccola parte.
Locchio di Horus fu considerato un potente amuleto;
al simbolo vennero attribuiti poteri magici con significati
diversi nei vari campi del sapere.




numeri e geometrie
In matematica il simbolo fu scomposto in sei parti e ad esse si fecero
corrispondere le sei frazioni unitarie pi frequenti, quelle corrispondenti agli
inversi delle prime sei potenze di 2:

= 1/2 = 1/4 = 1/8


= 1/16 = 1/32 = 1/64

La somma delle parti differisce dallunit di 1/64.
Ad ogni parte dellocchio si fece corrispondere un senso; nellordine: il tatto (1/64),
il gusto (1/32), ludito (1/16), il pensiero (1/8), la vista (1/4) e lolfatto (1/2).
La costruzione del simbolo segue una precisa regola. I sensi erano ordinati quindi
secondo limportanza loro attribuita, a seconda cio dellenergia utilizzata per
ricevere una particolare sensazione. Tutti i dati ricevuti erano lalimento della
conoscenza.



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numeri e geometrie

Sistemi di numerazione
Per rappresentare i numeri gli Egizi utilizzavano sette simboli geroglifici
per 1, 10, 100, 1000, 10000, 100000, 1000000, combinati tra loro con un
sistema additivo

Es.: 143.825 = 100.000 + 40.000 + 3.000 + 800 + 20 + 5





In Grecia ci sono stati due sistemi principali di numerazione:
uno, forse il pi antico, detto il sistema attico, l'altro detto
sistema ionico (o alfabetico). Entrambi i sistemi erano in base dieci, ma il primo, pi
primitivo, era basato su un semplice schema iterativo come quello della
pi antica numerazione geroglifica egiziana.

I Romani usavano sette lettere dellalfabeto
I=1 V=5 X=10 L=50 C=100 D=500 M=1000
combinate tra loro con un sistema additivo/sottrattivo

numeri e geometrie
Il nostro sistema di numerazione
Sistema decimale posizionale
I 10 simboli (da 0 a 9) sono scritti in notazione
posizionale. Tale notazione, che compare presso gli
Indiani (500 d.C.), viene ripresa e diffusa dagli Arabi
a seguito delle loro guerre di conquista (VIII sec).
Viene dunque introdotto lo zero.
In Italia il miglior matematico del XII-XIII sec,
Leonardo Pisano detto Fibonacci, diffonde le regole
per scrivere i numeri come gli Arabi, ma solo nel XVI
secolo le cifre arabe vengono definitivamente
accettate dalle autorit.

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numeri e geometrie
I numeri proprieta
Numeri primi:
2, 3, 5, 7, 11, 13, 17,

Numeri triangolari:
1, 3, 6, 10, 15, 21, 28,
(1; 1+2=3; 3+3=6; 6+4=10; 10+5=15; )

Numeri quadrati:
1, 4, 9, 16, 25, 36, 49, 64,
(1
2
; 2
2
; 3
2
; 4
2
; 5
2
; 6
2
; )

numeri e geometrie
I numeri triangolari

Un numero triangolare un numero figurato
che rappresenta un triangolo
(ad esempio di punti, di fagioli )
Ogni numero si ottiene dal
precedente aggiungendo una fila

I numeri triangolari sono:
1, 3, 6, 10, 15, 21, 28, 36, 45,
numeri e geometrie
I numeri quadrati
Ecco i numeri quadrati:
1, 4, 9, 16, 25, 36, 49,

Propriet:
Qualunque numero quadrato la somma di
due numeri triangolari consecutivi
1+3=4, 10+15=25, 21+28=49
Ogni numero quadrato si trova sommando
i successivi numeri dispari
1+3=4 1+3+5=9 ..

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numeri e geometrie
Teorema di pitagora

Dato un triangolo rettangolo ABC
retto in C, risulta:
AB
2
= AC
2
+ BC
2





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numeri e geometrie
archimede
Partecip alla difesa di Siracusa contro l'assedio
romano durante la I e la II Guerra Punica.
(Macchinari bellici di sua invenzione, come ad
esempio un artiglio meccanico in grado di ribaltare
le imbarcazioni nemiche, oppure gli "specchi ustori).
Archimede probabilmente il primo fisico matematico.
Si racconta che abbia scoperto la legge fisica del galleggiamento dei
corpi, nota come Principio di Archimede, mentre faceva un bagno
(correndo poi nudo per le strade e gridando "eureka!" - "ho trovato!")
Diede impulso alla statica, enunci il principio di equilibrio delle leve.
Dimostr che il rapporto fra la circonferenza e il suo diametro uguale
al rapporto fra l'area del cerchio e il quadrato del raggio. Oggi
indichiamo con questo rapporto, numero di cui Archimede forn un
valore con un errore di approssimazione molto piccolo
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numeri e geometrie
Eratostene e
la misura della Terra
Convinto che la terra sia rotonda, E. trova il
modo per misurarne la circonferenza, studiando
le ombre che egli osserva in due particolari citt:
Alessandria dEgitto e Syene.
Alessandria, alla foce del Nilo, e l'attuale
Assuan, allora chiamata Syene, si trovano in
una posizione geografica che cruciale :
Syene si trova 'quasi' sul Tropico del Cancro
e Alessandria si trova a 800 Km a nord di
Syene, 'quasi' sullo stesso meridiano terrestre
Lo strumento di cui si serve Eratostene
Semplicemente un banale bastone piantato
verticalmente in un terreno pianeggiante:
lo gnomone. Studiando l'ombra che si genera
si possono seguire i movimenti del Sole.
numeri e geometrie
Durante il giorno, il momento in cui l'ombra
pi corta corrisponde a mezzogiorno.
Il giorno in cui a mezzogiorno l'ombra
pi corta il solstizio d'estate; sei mesi dopo,
l'ombra a mezzogiorno la pi lunga ed
il solstizio d'inverno.
Infine si pu stabilire in ogni momento
l'altezza del Sole, ossia l'angolo che i suoi raggi formano con la linea
dell'orizzonte, confrontando la lunghezza del bastone AH con la sua
ombra BH.
Nella citt di Syene, il giorno del solstizio d'estate, a mezzogiorno, il
bastone non d ombra, il che significa che i raggi del Sole cadono
perpendicolarmente al terreno: il Sole si dice che allo zenit.
numeri e geometrie
Nello stesso giorno, alla stessa ora, E. misura l'altezza del Sole nella
citt di Alessandria. Poich sa che in quel momento il Sole
perfettamente perpendicolare a Syene, ottiene l'angolo tra la verticale
ad Alessandria e la verticale a Syene. Questo angolo esattamente
quello formato dal raggio della Terra che ha per estremo Alessandria e
dal raggio che ha per estremo Syene. L'angolo risulta essere 1/50
dell'intera circonferenza, in gradi 7 e 12'. Eratostene deduce dunque
che la circonferenza della Terra deve essere 50 volte la distanza tra
Alessandria e Syene. Poich la distanza tra le due citt 5.000 stadi
(circa 800 km attuali), deduce per la circonferenza terrestre la misura di
250.000 stadi (circa 40.000 km attuali).
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numeri e geometrie
Il crivello di eratostene
E' uno dei primi esempi di algoritmo, di
procedimento applicato alla determinazione dei
numeri primi minori di un numero n. Supponiamo,
ad esempio, di voler trovare i numeri primi minori
di 100. Scriviamo tutti i numeri compresi tra 2 e 100
in una tabella:
2, 3, 4, 5, . n, 100
Ora cancelliamo tutti i multipli di 2, poi tutti i
multipli di 3 (nota che alcuni, quelli pari, sono gi
scomparsi), poi tutti i multipli di 5 (quelli rimasti,
almeno), infine tutti i multipli di 7 rimasti.
numeri e geometrie
Quelli rimasti sono tutti i numeri primi compresi tra 2
e 100. Il primo successivo, cio 11, non va utilizzato,
perch i suoi multipli minori di 100 sono: 22 che
anche multiplo di 2, 33(3), 44(2), 55(5), 66(2), 77(7),
88(2), 99(3). Poich mi interessa l'intervallo 2 - 100,
devo usare il crivello solo con i numeri primi il cui
quadrato minore di 100.

N.B.: Il crivello un particolare setaccio, il significato del nome
chiaro: abbiamo setacciato i numeri da 2 a 100 finch non sono
rimasti soltanto i numeri primi.

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numeri e geometrie
sfide matematiche probLemi
UN PROBLEMA dal Liber Abaci di Fibonacci: la scacchiera

Un problema antichissimo legato al gioco degli scacchi.
Si racconta che il suo inventore, Sissa, chiese come ricompensa un
chicco di grano per la prima casella, due per la seconda, quattro per la
terza, otto per la quarta, e cos via sempre raddoppiando fino a
giungere all'ultima casella della scacchiera, la sessantaquattresima.
Fibonacci non menziona la leggenda, ma calcola in
18.446.744.073.709.551.615 il numero di tutti i chicchi di grano. Un
numero con cos tante cifre non dice niente ed difficile farsi un'idea
della sua enormit.
Per farsi un'idea, Leonardo si chiese: quante navi si possono riempire se
ognuna di esse porta 500 moggi pisani, che pesano 24 sestari ognuno,
con un sestario composto di 140 libbre, ognuna di 12 once, le quali a
loro volta valgono ciascuna 25 denari, che pesano ciascuno 24 grani di
frumento. Il risultato stupefacente: si caricherebbero 1.525.028.445
navi, cio pi di un miliardo e mezzo.

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Conigli e numeri di Fibonacci
UN PROBLEMA dal Liber Abaci di Fibonacci: come una
famiglia di conigli si pu sviluppare in circostanze ideali.
Supponiamo di avere una coppia di conigli (maschio e
femmina) e supponiamo che i nostri conigli non muoiano mai e
che la femmina produca sempre una nuova coppia (un maschio
ed una femmina) ogni mese dal secondo mese in poi.
Il problema posto da Fibonacci fu:
quante coppie ci saranno dopo un anno?
Alla fine del primo mese ci sar ancora 1 coppia.
Dopo i due mesi la femmina produce una nuova coppia, per cui ci sono 2
coppie di conigli. Dopo un altro mese la femmina iniziale produce una
seconda coppia, quindi ci sono 3 coppie in tutto. La femmina originale
continua a produrre ogni mese una nuova coppia e la femmina nata due
mesi prima produce la sua prima coppia. Abbiamo cos 5 coppie. ..
Il numero delle coppie di conigli all'inizio di ciascun mese sar
1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, ...
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numeri e geometrie
La serie di fibonacci
La successione
1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55, 89, 144,....
si chiama serie di Fibonacci e i numeri che la compongono sono
detti numeri di Fibonacci.
Ciascun termine della serie si ottiene sommando i due termini
immediatamente precedenti:
1+1=2, 2+1=3, 3+2=5, 5+3=8,

La serie di Fibonacci ha rivelato molteplici e diversa propriet
ed entra naturalmente in natura e nell'arte.

La sequenza di Fibonacci senz'altro la serie di numeri pi
conosciuta, soprattutto per la sua semplicit, per le sue
caratteristiche e per le sue propriet.

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numeri e geometrie
propriet della serie di fibonacci
Ecco alcune propriet che ha questa sequenza:
Sommando i primi n numeri di Fibonacci ed aggiungendo 1, il
risultato sempre uguale al numero (n+2)
o
di Fibonacci, ovvero al
numero che si trova due posizioni dopo l'ultimo addizionato.
Ad esempio sia n=5: sommando i primi 5 numeri di Fibonacci si ottiene
12, aggiungendo 1 ottengo 13, che uguale al VII (n+2) numero di
Fibonacci.
Se invece di sommare tutti i numeri se ne sommano uno si ed uno
no, il risultato sempre uguale al numero successivo all'ultimo
addizionato.
Ad esempio sommando i numeri di posto dispari tra i primi 9, si ottiene:
1+2+5+13+34 = 55 che il decimo numero della serie.
La somma dei quadrati di due numeri consecutivi della serie, d
ancora un numero di Fibonacci: la sua posizione nella sequenza si
ottiene dalla somma delle altre due, essa proprio la (n + n+1)
a
.
Ad esempio: il quarto numero 3, il quinto 5. La somma dei due quadrati
3
2
+ 5
2
= 9 + 25 = 34, ovvero il nono ( 4+5=9) numero.
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numeri e geometrie

Una propriet inaspettata dei numeri di Fibonacci
che, via via che si procede nella serie, il rapporto
tra uno di essi e quello che lo precede si avvicina
sempre pi al numero irrazionale
= 1,618....
detto numero aureo

2:1 = 2 3:2 = 1,5 5:3 = 1,66666 8:5 = 1,6 13:8 = 1,625
21:13 = 1,615384 89:55 = 1,6181818
numeri e geometrie
I numeri di fibonacci ...
Unaltra situazione, stavolta geometrica, che
conduce ai numeri di Fibonacci, connessa
con la costruzione di quadrati adiacenti.
Partiamo da un quadrato di lato 1, e sul lato
di questo costruiamo un secondo quadrato
adiacente, anch'esso di lato 1. I due quadrati
formeranno un rettangolo 21, e quindi il
prossimo quadrato adiacente sar di lato 2.
Insieme ai precedenti, questo quadrato
former un rettangolo 32, sul quale pogger
un quadrato di lato 5. Continuando si forma
una sequenza di quadrati, i cui lati sono i numeri di Fibonacci 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13,
Tracciando in ogni quadrato un quarto di cerchio come nella figura, si ottiene
una spirale, forma che si ritrova in certe conchiglie.
numeri e geometrie
In natura ...
Osservando la natura si scoprono forme che
sono espressioni di eleganza e armonia e che
obbediscono a leggi matematiche.
I numeri di Fibonacci si ritrovano nella
posizione delle foglie e dei petali dei fiori,
nelle ramificazioni di alcune piante, nella
disposizione dei semi nei girasoli e delle
squame nelle pigne.
Le foglie sono disposte sui rami in modo tale
da non coprirsi luna con laltra per permettere
a ciascuna di esse di ricevere la luce del sole.
Se prendiamo come punto di partenza la
prima foglia di un ramo e passiamo di foglia in
foglia in senso orario o antiorario, il numero di
foglie che conteremo prima di trovare una
foglia sopra quella di partenza corrisponde
sempre ad un numero di Fibonacci.
Nell'immagine abbiamo due esempi.

numeri e geometrie
... In natura

Il libro della natura scritto coi
caratteri della matematica
Galileo Galilei

La crescita di questa pianta
segue lo schema qui
disegnato. Ogni ramo
impiega un mese prima di
potersi biforcare.


Le conchiglie sono un altro
esempio della presenza dei
numeri di Fibonacci in
natura.
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numeri e geometrie
... NeLLarte
Il rapporto aureo viene assunto come canone di perfezione.

Esso riveste un ruolo importante
gi nellarchitettura greca



e nella pittura, soprattutto nel Rinascimento.
Leonardo da Vinci (1452 1519)
costruisce le proporzioni del corpo
umano sulla base della sezione aurea
La Sectio Aurea acquista cos il carisma
della bellezza estetica.
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numeri e geometrie
La sezione aurea
Definizione classica di sezione aurea:
dato il segmento AB, si chiama sezione aurea di AB il segmento medio
proporzionale tra l'intero segmento e la parte rimanente.
In figura indichiamo con C il punto che divide il segmento AB nelle due parti
richieste


Risulta: AB : AC = AC : CB

Si pu verificare che AB/AC = 1,618

Questo rapporto, chiamato 'Divina proportione' da Luca Pacioli, viene detto
pi tardi rapporto aureo' o 'numero d'oro.

Il rapporto aureo era gi noto a Pitagora, ma stato Euclide a darne una prima rigorosa
definizione matematica. Il trionfo del numero d'oro avverr nel Rinascimento,
con un interesse di matematici e artisti che perdura ancora oggi.

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Rettangolo aureo
Si chiama "rettangolo aureo il rettangolo in cui il rapporto tra le sue dimensioni
uguale al numero aureo (le dimensioni sono cio in rapporto aureo).
Esteticamente risulta essere il rettangolo pi armonioso

Osserviamo che partendo da un rettangolo aureo e tagliando da questo un quadrato,
quello che rimane ancora un rettangolo aureo, pi piccolo.
L'operazione pu continuare all'infinito, ritagliando quadrati che lasciano sempre
rettangoli aurei.


Se uniamo poi i due vertici opposti dei quadrati
successivi otteniamo una spirale che si ritrova
sovente in natura. Essa mantiene la stessa forma,
quando continua ad allargarsi.
Certe conchiglie di molluschi (nautilus) hanno proprio
questa forma (che non cambia quando la conchiglia cresce).

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numeri e geometrie
Triangolo di tartaglia
Il triangolo di Tartaglia (detto anche triangolo di Pascal) un metodo, o
meglio una costruzione, per ottenere i coefficienti dello sviluppo del
binomio (a+b)
n
. Le prime righe del triangolo di Tartaglia sono le seguenti:
numeri e geometrie
propriet

Il triangolo di numeri continua ed isoscele, quindi simmetrico
La fila laterale pi esterna costituita da tanti 1
La fila successiva costituita dalla successione N dei numeri naturali
La fila ancora dopo (1, 3, 6, 10, ) dai numeri triangolari

Se osserviamo le file di numeri orizzontali,
troviamo che la somma dei termini
di ogni riga la successione delle potenze
del numero 2


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numeri e geometrie
Gauss
All'et di sette anni Carl Friedrich Gauss
cominci a frequentare la scuola elementare
e le sue potenzialit furono subito notate.

Un aneddoto racconta che l'insegnante,
per mettere a tacere l'allievo, gli ordin
di calcolare la somma S di tutti i numeri da 1 a 100.
Poco dopo, sorprendendo tutti, il giovanissimo Carl diede la risposta
esatta, essendosi accorto che sommando i numeri tra di loro opposti
si ottiene sempre la stessa somma:
1, 2, 3, 4, 5, . 96, 97, 98, 99, 100
1+100=101, 2+99=101, 3+98=101, ecc per 50 volte.
Dunque
S = 50 101 = 5050
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numeri e geometrie
I frattali
In prima approssimazione possiamo affermare che una curva si dice frattale se
ha la propriet dell'autosimilitudine: ingrandendo un qualsiasi tratto di curva si
visualizza un insieme di particolari altrettanto ricco e complesso del precedente.
Questo procedimento di "zoom" pu proseguire all'infinito. Presi due punti della
curva, anche vicinissimi tra loro, la distanza fra essi (misurata lungo la curva)
sempre infinita. Quest'ultimo fatto lo possiamo facilmente verificare per il fiocco
di neve (curva di Kock) che contiene in s un'infinita ricchezza di particolari, di
minuscoli fiocchi di neve, ed di lunghezza infinita.

Un tratto di costa pu essere visto come un tratto di curva frattale.

I frattali sono in grado di rappresentare egregiamente
una gran variet di oggetti e fenomeni della Natura:
non solo un tratto di costa, ma anche i rami o le radici
di un albero, una nuvola, le ramificazioni di un fulmine
e la dentellatura di una foglia ne sono alcuni esempi.



numeri e geometrie
La curva di kock
Questa curva stata 'inventata' dal matematico svedese H. von Kock nel 1906.
E' un esempio di curva chiusa di area finita, ma di perimetro infinito.
Si ottiene come limite di una serie di curve spezzate, definite in modo ricorsivo. Si
comincia con un triangolo con lati di lunghezza 1. A met di ciascun lato si
aggiunge un nuovo triangolo il cui lato misura 1/3 di quello precedente.
La sua area finita, sicuramente minore di quella del cerchio circoscritto alla curva.
Il suo perimetro infinito. Infatti, il perimetro del primo triangolo 3; quello della
seconda figura si ottiene sommando i 12 lati di lunghezza 1/3, quindi 121/3, ossia
4; quello della terza 481/9; e cos via.
Il perimetro si ottiene dalla formula 3 4/3 4/3 4/3 ...
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numeri e geometrie
LaNeLLo di mbius
L'anello di Mbius (1858) una
superficie che ha una sola
faccia.

Ecco come costruire un anello di Mbius :
1) ritagliamo una striscia di carta (o di cartoncino
morbido) di circa 5 cm x 60 cm
2) tenendola per le estremit diamole una
torsione di 180
3) pieghiamola in modo da formare un anello,
uniamo le estremit e le incolliamo
numeri e geometrie

Per capire la sua singolare propriet si pu mettere a confronto
un anello di Moebius con una solita superficie cilindrica. La
superficie cilindrica ha due facce: quella esterna e quella
interna. Se tracciamo una linea continua lungo tutta la faccia
interna di un cilindro, ci ritroveremo al punto di partenza dopo
aver descritto una linea chiusa che giace interamente sulla
faccia interna del cilindro.
Sul nastro o anello di Moebius, invece, si pu
disegnare una linea continua dall'una e dall'altra
parte, senza mai staccare la matita dalla carta. Per
questa propriet il nastro di Moebius stato assunto come
simbolo dell'infinito.

Vediamo (di seguito) come un artista del 900, ESCHER, ha rappresentato
questa strana superficie:

numeri e geometrie
C.M.Escher, Striscia di Moebius II, xilografia, 1963
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numeri e geometrie
MAURITS CORNELIS ESCHER

Escher (1898 1972), artista olandese,
si interess, tra laltro,
della tassellazione del piano
e delluso delle simmetrie

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numeri e geometrie
I solidi platonici
Solido platonico sinonimo di poliedro regolare e si definisce come
poliedro convesso che ha per facce poligoni regolari congruenti. Gli
angoloidi di un poliedro regolare hanno la stessa ampiezza.

Esistono soltanto 5 poliedri regolari:






il tetraedro lesaedro lottaedro il dodecaedro l'icosaedro
numeri e geometrie
i soLidi pLatoNici
tetraedro regolare: le sue facce sono 4 triangoli equilateri; 4
sono i vertici e 6 gli spigoli
cubo o esaedro regolare: ha 6 facce quadrate, 8 vertici e 12
spigoli
ottaedro regolare: le sue 8 facce sono triangoli equilateri; ha
6 vertici e 12 spigoli.
dodecaedro regolare: ha 12 facce pentagonali, 20 vertici, 30
spigoli.
icosaedro regolare: ha 20 facce che sono triangoli equilateri,
12 vertici e 30 spigoli.
numeri e geometrie
Una dimostrazione
Perch sono solo cinque i poliedri regolari?
Soltanto il triangolo equilatero, il quadrato e il pentagono regolare possono essere facce di poliedri
regolari. Infatti in ogni vertice di un poliedro devono convergere almeno 3 facce che non stiano sullo
stesso piano, quindi la somma dei loro angoli deve essere inferiore a 360.
Analizziamo i vari casi, a partire dal poligono regolare con il minor numero di lati, il triangolo equilatero.
Ogni angolo di un triangolo equilatero misura 60: quindi possibile far incontrare in un vertice
3 facce (3 x 60 = 180) ottenendo un tetraedro regolare,
4 facce (4 x 60 = 240) ottenendo un ottaedro regolare
e 5 facce (5 x 60 = 300) ottenendo un icosaedro regolare.
Non possono convergere pi di cinque facce (6 x 60 = 360, il che non possibile perch non < 360,
cos 7 x 60 = 420, ecc)
Ogni angolo di un quadrato misura 90: quindi possibile far incontrare in un vertice 3 facce (3 x 90
= 270) ottenendo un cubo. Non possono convergere pi di tre facce (4 x 90 = 360, il che non possibile,
cos 5 x 90 = 450, ecc)
Ogni angolo di un pentagono regolare misura 108. quindi possibile far incontrare in un vertice 3
facce (3 x 108 = 324) ottenendo un dodecaedro regolare. Non possono convergere pi di tre facce (4 x
108 = 432, il che non possibile, ecc)
Ogni angolo di un esagono regolare misura 120 e quindi 3 facce che si incontrassero in un vertice
risulterebbero sullo stesso piano (3 x 120 = 360). Dunque esistono solo 5 tipi di poliedri regolari.
c.v.d.
numeri e geometrie
i soLidi pLatoNici
Le regolarit dei poliedri regolari sono straordinariamente suggestive:
questo ha fatto s che venissero ampiamente studiati fin dall'antichit.
Essi furono oggetto di studio di Pitagora e del filosofo Platone, il quale
associ ad ognuno di essi un elemento:
al tetraedro il fuoco, al cubo la terra, allottaedro laria, allicosaedro
lacqua, mentre ritenne che il dodecaedro fosse la forma delluniverso.
Furono poi studiati con ben maggiore razionalit dai geometri greco-
alessandrini. Le costruzioni di questi solidi sono contenute nel Libro
XIII degli Elementi di Euclide.
Nel Rinascimento i cinque solidi, simbolo di bellezza e
di perfezione, vennero illustrati da Leonardo da Vinci
nel De Divina Proporzione di Luca Pacioli.
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Titolo Link: argomento
1 Home page Guida alluso
Sommario
2 III-II
millennio a.C.
Locchio di Horus
3 Matematica
in Grecia
Sistemi di numerazione
4 Matematici
greci
Propriet dei numeri
Teorema di Pitagora
5 La geom.
razionale
I poliedri regolari
(o solidi platonici)
6 Matemat.
greci
Archimede
Misura circonf. terra
Crivello di Eratostene
Titolo Link: argomento
7 Verso il
Rinascimento
Sfide e problemi
La serie di Fibonacci:
propriet, in natura, nellarte

Sezione aurea
Triangolo di Tartaglia
8 1600 - 1800 Gauss
9 Recenti
sviluppi
Frattali
Topologia: lanello do Moebius
Escher
48 Sommario
49 Guida
50 Fine
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numeri e geometrie
Se lo studio della matematica ha un alto valore
formativo, quello della storia della matematica
ha,in pi, un orizzonte interdisciplinare
T. Viola

Proporre agli alunni della scuola secondaria di I grado le questioni matematiche nel
loro sviluppo storico, stimola nei ragazzi la motivazione ad avvicinarsi al fascino di
una disciplina, la matematica, troppo spesso poco amata perch poco conosciuta.


A cura di Lidia Vanzetti, docente di matematica
presso la S.M.S. B. Alfieri di Carignano (TO)
lidiava@tiscali.it


Parte del materiale (soprattutto immagini) tratto dai siti web consultati.
Di questi si d una ragionata sitografia


fine
numeri e geometrie
sitografia

http://www.matematicamente.it/
http://www.korthalsaltes.com/
http://utenti.quipo.it/base5/topologia/moebius.html
http://www2.math.unifi.it/~archimede/archimede/fibonacci/catalogo/giusti.php
http://www.liceoberchet.it/ricerche/sezioneaurea/sez2.html
http://digilander.libero.it/pnavato/frattali
http://www.sectioaurea.com/
http://www.anticoegitto.net/lezione18.html
http://www.itsosgadda.it/fornovo/Didattica/matematica/mosaico_ITSOS_C/UD_0
2/02_02_lez.html
http://www.edscuola.it/archivio/ped/numeri_triangolari.html
http://it.wikipedia.org/wiki/Pagina_principale

I siti indicati e i link in essi presenti sono stati consultati entro il 20 agosto 2006

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