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GEOGRAFIE
Carla Giovannini, Stefano Torresani


Cap. 1 GEOGRAFIA URBANA

Il geografo e la citt si occupa della citt in s.
La citt la costruzione pi artificiale delluomo, un prodotto del suo ingegno, lo specchio delle sue
capacit di inventare grandi cose e di fare grandi sbagli.
Citt entit organica, animata e con attributi morali.
Due livelli di lettura dello spazio urbano luogo dove si esercitano le attivit delluomo:
- Relativo allidentit spaziale serve a definire e descrivere gli spazi della citt
- Relativo ai modi e alla qualit dello spazio urbano serve a qualificare gli ambienti urbani e la
qualit della vita
Questi due livelli spesso sintrecciano.

La popolazione urbana nel 2005, secondo i demografi, la popolazione era divisa a met tra i villaggi
e le citt distinzione tra popolazione urbana e popolazione rurale. In numero della popolazione
urbana destinata ad aumentare.
Definizione della popolazione urbana come si calcola la popolazione urbana? Le fonti sono fornite
da organizzazioni internazionali che elaborano i dati trasmessigli dagli stati sulla base di certi
parametri. Se si guardano le singole unit urbane diventa un problema perch non esiste una
definizione precisa di popolazione urbana. La popolazione si conta ogni 10 anni tramite i censimenti,
ognuno dei quali determina le modalit e i veri criteri. Ci si muove per forza, quindi, con misure
convenzionali.
Inurbamento la crescita della popolazione urbana ed in gran parte sostenuta dai movimenti
migratori, sia interni che internazionali o transcontinentali. Dal 700 ci fu in Europa una crescita
demografica nelle citt attrazione della citt. Ci per ebbe anche delle gravi conseguenze: cattive
condizioni igieniche, sovraffollamento, le malattie urbane che hanno causato laumento del tasso di
mortalit (es. Londra). Al momento, in Europa, linurbamento si sta attenuando e in certi casi si pu
anche parlare di controurbanizzazione/disurbanizzazione: svuotamento dei centri storici, spostamento
delle elite urbane verso la periferia.
Urbanesimo si riferisce principalmente dei comportamenti e degli stili di vita della popolazione
urbana. E, nonostante la controurbanizzazione, in costante espansione. Il carattere urbano
evidentemente un dato qualitativo. WIRTH sullurbanesimo continuit tra citt e campagna da
quando lurbanesimo ha coinvolto le piccole comunit intaccandole moralmente e socialmente; la causa
la globalizzazione.

Lambiente urbano Molti architetti e urbanisti si sono occupati della ricerca di armonia con
lambiente (es. Renzo Piano). E un obbiettivo difficilmente perseguibile: sono necessarie
straordinarie revisioni operative e ideali.
Natural Capitalism = valorizzazione e protezione delle risorse naturali ecologia urbana.
Nellambiente urbano pre-industriale solo i privilegiati vivevano bene, le masse vivevano in condizioni
disagiate.
Le questioni dellambiente ruotano attorno a 4 punti:
- Igiene/sanit pubblica: condizioni igieniche della citt, compito degli amministratori locali
- Igiene privata: educazione alla cura della persona, del domicilio e del luogo di lavoro, si occupa
dellalimentazione, delleducazione fisica, delligiene
- Acqua potabile: regolamentazione e distribuzione
- Aria: test per il controllo dello smog


La forma della citt Per un lungo periodo, la citt europea poteva essere descritta secondo semplici
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componenti:
- Corpo interno alle mura con gli edifici pi prestigiosi, i luoghi religiosi e la piazza
- I borghi esterni alle mura, con funzioni autonome, luogo meno prestigioso
La citt fu definita dalle mura fino al XIX secolo. Esse trasmettevano segnali forti, segnalavano
prestigio politico e del signore, dava unimmagine sul ruolo strategico della citt dal punto di vista
militare. Le mura davano anche lidea della dimensione della citt. Abbattimento delle mura
abbandono figurazione della forma della citt.
Il processo di abbattimento delle mura in Italia occup il periodo a cavallo tra il XIX e il XX secolo
uno dei primi effetti fu lannullamento della funzione contenitiva delle mura e una conseguente
dilatazione della citt secondo le linee di sviluppo. Queste ultime sono 2:
- Creazione della periferia, sia come luogo fisico che amministrativo possibilit di attribuire
valori diversi alla citt in base alle posizioni, pi ci si allontana dal centro, pi il suolo ha meno
valore, differenza centro/periferia
- Sperimentazione e progettazione della parte moderna della citt soluzioni urbanistiche
diversificate che vadano incontro al bisogno di case della popolazione, creazione anche di un
sobborgo elegante per coloro con un alto reddito che vogliono distinguersi.

Il rango delle citt Scala di valori basata sulle funzioni politiche e amministrative delle citt. Al
primo posto c la capitale. Le capitali possono essere naturali, cio sono luoghi che in virt della loro
storia e della loro posizione strategica assumono la funzione di rappresentare lo stato.
Labitudine di disporre le citt in scala gerarchica ha causato una rivalit tra di esse.
CHRISTALLER tradusse in rapporti spaziali le leggi economiche della domanda e dellofferta, in
questo modo disegna le gerarchie urbane in base al rapporto tra dimensione, numero e distribuzione
geografica.

Mappe di citt: la forma e limmagine BOOTH traduce in 7 colori la classificazione della
popolazione urbana londinese in base al reddito zoning (divisione in base al regime dei prezzi e ai
canoni daffitto).
Nelle citt con un alto tasso dintegrazione non si pu pi parlare di ricchi/poveri per indicare un
quartiere, necessaria lintegrazione di anche altri dati: sesso, et, lavoro, nazione di provenienza ecc.
Dal 1970 in poi, con la globalizzazione, le citt sono state sottoposte a divisioni interne che tengono
conto della cultura, delle funzioni, delle condizioni economiche.
I tratti comuni delle megalopoli sono:
- Concentrazione spaziale di una nuova povert urbana
- Accentuazione delle divisioni fisiche e sociali
- Importanza delle specializzazioni, dei ruoli sociali diversi e complementari.
Il mercato ha sempre creato divisioni, determinate dal prezzo allinterno delle citt.
Ora le grandi citt sono disaggregate in molte divisioni suscitate da ragioni funzionali, sociali ed
economiche. I quartieri sono sempre pi spesso citt nelle citt, soprattutto se lelemento unificatore
quello sociale o etnico. I cambiamenti della citt hanno portato a una progressiva quartierizzazione
della citt, divisione visibile soprattutto sulla base della ricchezza. Il fenomeno pi vistoso riguarda le
aree di estrema ricchezza o povert ghettizzazioni/citedalization.
Gentrificazione rigenerazione dei quartieri urbani, insediamento di gruppi sociali di alto reddito, va
di pari passo con la creazione di aree di pi alto stato sociale e con il processo di rivitalizzazione e
riqualificazione delle periferie aumento dei prezzi. Questa nuova classe sociale (gentry) un
prodotto della globalizzazione.


Cap. 2 GEOGRAFIA CULTURALE

La fortuna della geografia culturale - La geografia culturale di rilievo grazie alla capacit di alcuni
studiosi di reagire a momenti di crisi e di scarsa originalit nella ricerca scientifica e alla forza che le
interpretazioni culturali hanno assunto nel corso del 900.
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Due momenti storici caratterizzano la geografia culturale:
Anni 20-30 del XIX secolo la geografia nordamericana inventa un nuovo modo di
valorizzare le impronte delluomo sul paesaggio.
Anni 80-90 del XIX secolo un nuovo modo di intendere gli studi geografici fiorisce.

La geografia culturale:
- studia luomo in quanto individuo e attore sociale,
- simpegna a comprendere le diversit, segnalando nel tempo e nello spazio la partizione delle
culture e dei singoli elementi di una cultura,
- elabora nuove definizioni di paesaggio nelle quali risalta la componente umana e culturale,
- cerca di conoscere i caratteri culturali localizzabili in specifici territori.
Alle diversit culturali si presta oggigiorno una crescente importanza: per spiegare le guerre di fine XX
secolo si ricorre a differenze culturali, religiose, etniche, mentre in realt sarebbe importante luso del
dialogo tra culture diverse, per comprendere le diversit.

Nobili origini e strade pericolose CARL SAUER il capostipite della geografia culturale in
California a inizio del 900; anche se le origini ideali sono nellopera Kosmos del tedesco A. VON
HUMBOLDT (1769-1859) che parla delluomo come parta integrante del quadro ambientale al quale
soggetto in quanto essere vivente, ma che modifica con la sua attivit di essere pensante, pur essendone
complessivamente condizionato.
FRIEDRICH RATZEL (1884-1904) viene indicato come vero capostipite Antropogeografia.
Pone il problema del determinismo geografico (basato sul darwinismo sociale) ed elabora la teoria sul
modo in cui il clima agisce sugli uomini, sullinfluenza della temperatura sulla mentalit e sul corpo
degli uomini e sulla relazione tra le differenze ambientali e il modo di vita delle popolazioni.
Anticipa cos il diffusionismo, una tesi che prevede la diffusione dei tratti caratteristici di una cultura a
partire da un luogo dorigine. Popoli e culture sono impregnati dellambiente in cui nascono, muoiono
che trasformano o che interpretano processi di adattamento o rottura.
Secondo lo studioso, i veri argomenti del geografo sono le migrazioni, la distribuzione geografica degli
uomini e la relazione uomo-ambiente. Per lui un ramo della biogeografia teoria dello spazio
vitale: tra il movimento della vita e lo spazio della terra esiste un contrasto che provoca la lotta per lo
spazio vitale.
Il nodo pi problematico consiste nella possibilit di distinguere ci che dipende dalla natura, ed
pertanto determinato da questa, da ci che dipende dalla storia, dalla cultura o dalleconomia.
Lo stato-nazione lo spazio vitale di un popolo. Gli esseri viventi cercano di ampliare il proprio
territorio. Ogni popolo da luogo a uno stato, e per definirne la potenza va tenuto conto anche delle
condizioni ambientali e le attitudini politiche. Lespansione dei popoli viene spiegato come bisogno
fisiologico, necessit insita nella loro essenza bisogna aspirare al Grossraum (grande spazio)
geografia asservita agli interessi dellimperialismo nei suoi vari aspetti (sfruttamento, divisione in razze
ecc.) i suoi successori fornirono basi scientifiche per la discriminazione razziale.

Uno sguardo innocente e una mente sapiente CARL SAUER epistemologia della disciplina:
ricerca sul campo. La cultura da lui intesa come uso e ricerca di strumenti, capacit, intelligenza in
grado di agire sullambiente, per renderlo meno ostile. Cultura che rifiuta gli sfruttamenti ambientali.
Sauer condanna le omologazioni culturali e mette in risalto i valori delle grandi societ tradizionali.
Gli elementi visibili, che mettono in evidenza una cultura, permettono di seguirne levoluzione nello
spazio e nel tempo. Ci porta Sauer allo studio dei processi di diffusione. Il compito della geografia
culturale , infatti, quello di rintracciare i percorsi (diffusione delle pratiche e degli utensili, impronte
tecnologiche tra i diversi gruppi umani) che trasformano i personaggi e delimitano le aree culturali.
Non vuole sovrapporre storia e geologia: il geografo deve, infatti, prima di tutto capire la cultura. Gli
elementi visibili sono legati agli aspetti materiali delle civilt.

Territori e cultura PIERRE GOUROU principale esponente della geografia tropicale. Assume il
fondamento che la cultura ci che sinterpone tra luomo e lambiente. Lavora sul Fiume Rosso e sul
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mondo africano, valorizzando il ruolo dellorganizzazione sociale rispetto alle oggettive potenzialit dei
luoghi. La cultura risalta come una variabile indipendente, non solo come frutto delle relazioni tra
uomo e ambiente parla di determinismo culturale: la cultura a generare le societ, a influenzare i
paesaggi, a scolpire e condizionare gli ambienti fisici.

GENERE DI VITA - La nozione di genere di vita, che gi a fine 800 viene indicata da Ratzel
come conseguenza delle forze naturali, diventa, con la geografia umana di Vidal de la Blache,
un vero e proprio cardine dello studio. Formula usata per le comunit elementari, poco
adottabile per le societ complesse.
M. SORRE, nel dopoguerra, si impegnato a conferire alla formula del genere di vita maggiore
spessore teorico, con lintento di costruire una formula utile per comprendere la complessit
della societ moderna, mentre P. GEORGE, pur riconoscendo valore alla nozione di genere di
vita applicata allo studio delle societ primitive, propone come soluzione la sostituzione dello
studio del genere di vita con lo studio delle strutture e dellevoluzione strutturale del sistema
economico e sociale per le societ complesse.


Geografia e religione Le culture religiose vecchie e nuove, in unottica geografica, rappresentano
prima di tutto lo studio delle forme di adesione a valori, lomogeneizzazione e la disciplina dei
comportamenti in base a questi valori. Studio della religione come fattore di modellamento del
paesaggio. La religione crea combinazione tra culture locali e peculiarit ambientali.
Studio delle espressioni religiose sul paesaggio e di descrizione dei generi di vita affronta le
ripercussioni materiali della vita religiosa sullambiente e come la fede influenza il paesaggio.
C anche un filone che studia linfluenza della religione sui generi di vita (alimentazione, procreazione
ecc.)
LUOGHI SACRI DEL SOUTHWEST AMERICANO [C. Caldo] Alcuni luoghi naturali,
caratterizzati da unoriginaria e incontaminata grandiosit, sono in grado di ispirare un pi
profondo senso del sacro e delletico. La geografia delle religioni moderna si occupa del
rapporto che unisce la religiosit allo spazio geografico (connotato da valori simbolici e
sacralit).
Gli elementi che, in uno spazio vissuto, occupano una posizione cospicua a volte acquistano
valore simbolico, che rappresenta lidentit collettiva (edificio o elemento naturale).
Se quelloggetto anche luogo di culto, il sito dove si trova diverr meta dellaggregazione
collettiva e religiosa degli abitanti (es: Natura del S-W degli U.S.A.).
Concetto di armonia globale Spirito una vitalit della natura (NO come Dio cristiano).


La geografia culturale studia le religioni imponendo il primato della cultura (sfera intellettuale) sulla
materia (sfera fisica). Sinsiste sul concetto geografico del sacro, sulla distribuzione spaziale del sacro
e del profano e di recente sulla desacralizzazione del territorio.
I temi fondamentali sono la fede, la diffusione, le aree dinfluenza. Il nesso tra territorialit e religione
emerge con chiarezza: lindividuazione di simboli comuni riconoscibili alla base della ricerca
geografica.

BONNEMAISON E LARCIPELAGO DI VANUATU: LE NUOVE SFIDE DELLA
GEOGRAFIA CULTURALE Studia le relazioni tra il paesaggio e le sue rappresentazioni.
Secondo lui lorganizzazione materiale dello spazio deriva dallimmaginario delle popolazioni
che lo abitano. La cultura di una societ struttura il mondo in cui vive, costruendo un sistema di
reti e attribuendogli dei significati. Lo spazio insulare riuscito a trovare una sua identit grazie
allo sforzo di una societ nel creare fra le varie isole una rete fluida di legami basati sulla
condizione paritaria di tutte le popolazioni. Lo spazio delineato dalla struttura sociale delle
popolazioni dellarcipelago non rappresentabile con il tradizionale modello di centro-periferia,
ma come una rete di relazioni che mette in collegamento tanti luoghi posti sullo stesso piano.
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Le ragioni profonde di questa realt sono da ricercarsi nella variet politica di gruppi locali che
si vogliono egualitari e nel desiderio di superare le difficolt fisiche imposte dalla realt
geografica. In questo senso il paesaggio diviene limmagine di una cultura e della sua
interrelazione con lo spazio nel quale si sviluppa.

La condivisione di una fede si esprime con la scelta di un simbolo che esalta lidentit collettiva e la
territorialit, e costituisce la base della vita comune.
Lingue, credenze, costumi e religioni creano fra gli uomini dei legami che segnano lo spazio in maniera
concreta. Il paesaggio diviene pertanto matrice didentit e anche impronta dellidentit stessa.

Alimentazione e paesaggio Il processo di globalizzazione culturale ormai visibile (tv, inglese,
brand omogenei ecc.). Le critiche vanno tutte nella direzione del rifiuto della parte del mondo che
governa sul resto (perch non c uno scambio ma unimposizione) processo di occidentalizzazione
(tecniche, etiche ed estetiche). Esempio della cultura alimentare mcdonaldizzazione.
C anche una forte spinta a valorizzare le specialit locali (tradizione, qualit, originalit). La cultura
del cibo spinge verso unaccentuazione delle diversit potenziamento del valore delle tradizioni,
della qualit dei prodotti, della difesa delle produzioni originali ed esclusive.
Paradossalmente stata forgiata dalla cultura mediatica una versione della parola territorio che
accoglie in s i luoghi di origine di prodotti dellagricoltura di una certa zona (cucina del territorio).
M. MONTANARI lalimentazione certamente da iscrivere tra le componenti forti come identit
mette in luce i diversi regimi alimentari delle regioni europee (es. razioni degli eserciti o cambiamenti
portati dal Luteranesimo, che liberalizza la carne e luso dei grassi in Europa). C una differenza
particolare tra i paesi continentali e quelli mediterranei (come nellutilizzo dei grassi).
Riguardo al cibo, influiscono 2 variabili principali:
- quantit del cibo
- gusto del cibo
Il gusto del cibo un portato culturale che muta spesso. La quantit un privilegio recente e di una
piccola parte del mondo salto culturale che si manifestato dalla lunga fase in cui la condizione di
opulenza segnalava un privilegio di pochi, alla fase odierna nella quale la magrezza e la snellezza sono
considerate virt.
C differenza da luogo a luogo nella conservazione dei cibi, la preparazione, cottura, ricette ecc.
Cucina mediterranea stereotipo generalizzante per segnalare una cultura territoriale.

Mediterraneo ed Europa: tratti unificanti tra cultura e civilt Lidentit culturale un prodotto
della storia, sia che si tratti di cultura materiale (tradizione, saperi, credenze...) sia di cultura alta
(accettazione delle regole del vivere sociale, leggi, morale).
La civilt la pi complessa organizzazione di varie culture, composizione di codici riconoscibili e di
tratti originali leggibili su un determinato territorio.
Il rispetto dellautonomia dellindividuo permette di accogliere la multiculturalit livello superiore
di aggregazione, forma statale o sovrastatale [Europa unit sovranazionale].
JACQUES LEVY ci sono una serie di elementi che individuano unarea culturale europea
discendenza greco-romana e giudaico-cristiana affermazione della centralit delluomo (come
individuo e come societ) nel suo relazionarsi alla realt, nel pensiero e nellazione. Ci si riferisce
principalmente allEuropa occidentale. Vi sono inoltre, una serie di reti aperte (materiali e culturali)
strutture complesse che garantiscono unulteriore caratterizzazione.

IL MEDITERRANEO ESISTE AL DI L DEL NOSTRO IMMAGINARIO? - Non esiste una
sola cultura mediterranea, ce ne sono molte con somiglianze (dovute allincontro sulle sponde
del mare di nazioni e forme di espressioni vicine) e differenze (segnate da origini e storia,
credenze e costumi, talvolta inconciliabili).

Loccidentalizzazione inizia con le prime colonizzazioni, in particolare quelle dellarea mediterranea,
dove ci furono numerose mescolanze imposizione di modelli culturali linguistici e religiosi, spesso
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accompagnata da una forma violenta e militare di colonizzazione politica effetti drammatici per i
paesi riceventi, spesso se dovevano abbandonare tradizioni inconciliabili. Modello culturale europeo
che ha separato molte civilt.
La valorizzazione del localismo, dello studio del territorio e dellambiente vicino si rafforza se
inquadrato in un contesto culturale tensione intellettuale prodotta intorno alla globalizzazione
(studio del locale).
La globalizzazione delleconomia ha mutato organizzazione dello spazio meno distanze fisiche e
diverse gerarchie dei luoghi (citt globali).
La globalizzazione culturale (informatica + diffusione mediatica) contende lo spazio con una spinta
dal basso che si appoggia a valori territoriali e locali.

Perch non si pu parlare di razza Il concetto di razza non ha fondamento scientifico, la genetica
accomuna gli uomini, il genere umano solo uno. Gli uomini sono diversi per la distribuzione
continentale.
Il concetto di razza trae origine da una basilare esigenza di classificazione.
A. BURGIO distinzione tra il riconoscimento dellesistenza delle razze e rifiuto delle concezioni
razziste.
Il razzismo sfrutta lesistenza di caratteristiche fisiche visibili per costruire stereotipi segregazione,
discriminazione e violenza. Il fine ultimo la naturalizzazione delle identit caratteristiche che
diventano entit naturali.
Molti soggetti sono trasformati in razze per ragioni che riguardano il conflitto sociale-politico e
vengono considerati pericolosi, subordinati o nemici.

Luomo al centro Lambiente ha unesistenza sociale solo grazie al modo in cui i gruppi umani lo
concepiscono, lo analizzano e vi applicano le migliori tecniche di sfruttamento e valorizzazione.
1980: nascono geografia della percezione, psicologia descrittiva e umanistica lo studio del mondo in
chiave antropocentrica smantella le teorie di tipo matematico, i modelli delle logiche di mercato e
impone luomo come individuo o comunit. Geografia post-moderna che rompe con la logica
paradigmatica.
I tratti culturali creano aree di comunicazione privilegiate, e spesso si traducono in geosimboli che
segnano il territorio e lo caricano di significati sono oggetti e segni che attivano la comunicazione
simbolica e portano messaggi. Ogni cultura crea i geosimboli della sua identit modifica del
paesaggio non per la produzione ma per fede e valori.
Tecniche di decostruzione che portano il geografo a indagare i numerosi significati del paesaggio,
generando una pluralit di ramificazioni disciplinari (geografia di genere, delle minoranze,
postcoloniali ecc.)
Si pone anche la questione della sostenibilit; il rischio di destabilizzazione disciplinare (annullamento
delle tradizioni) visibile.

CULTURA E QUADRI AMBIENTALI - la diversit dellItalia geografica negli anni il
risultato della storia umana, che fa suoi anche gli oggetti e i fenomeni della natura. Quando una
societ umana fa suo un ambiente, lo fa perch scopre in esso delle potenzialit utili a fornirgli
certe posizioni o energie o agevolazioni.

Nuove ricerche in geografia: le donne e lo spazio Ci son due filoni dello studio di genere:
- Grandi temi degli studi di genere delle origini (diritti, salute, lavoro ecc.)
- Specificit delle scelte spaziali delle donne, connesse ai luoghi di lavoro, vita quotidiana,
residenza, tempo libero ecc. (pi soggettivo) CARTOGRAFIA (prima era prerogativa
principalmente maschile mascolinit ch si riflette nelle immagini non cerano carte sullo
stato delle donne o le loro caratteristiche spaziali).
Vi sono sempre state differenze di comportamento donne-uomini nello spazio, diverse a seconda
dellambiente fisico e sociale. Diverso anche la qualit e la quantit di lavoro rispetto agli uomini.
Spazio e luogo creano diverse strutture sociali che determinano ruoli di genere e di comportamento.
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DOREEN MASSEY nel lavoro in miniera veniva occultato loperato (non retribuito) femminile. La
vita era radicata in casa e il lavoro era no-stop per mariti e parenti maschi condizione sociale
influenzata dalla presenza delle miniere.


Cap. 3 GEOGRAFIA E CARTOGRAFIA

La rappresentazione cartografica ha spesso assunto il ruolo di linguaggio peculiare della geografia,
medium privilegiato sia nella fase di raccolta ed elaborazione dei dati sia per la presentazione dei
risultati.
Le elaborazioni delle info avvengono grazie ai GIS [Sistemi Informativi Geografici], che consentono di
valutare e visualizzare la distribuzione, le caratteristiche, le correlazioni dei fenomeni. GAS: Sistemi di
Analisi Geografica.
Limiti:
- la cartografia un filtro della realt, non la realt stessa: uninterpretazione e va interpretata,
- la carta topografica rappresenta su una superficie piana le caratteristiche di oggetti materiali,
senza tener conto se la loro origine frutto dellattivit umana o se originale.
Ladozione della carta come fonte privilegiata e luso del medium cartografico come linguaggio
principale hanno 2 conseguenze:
- impiego sia di un testo che il frutto di una semplificazione e di uninterpretazione del reale
- impiego di un linguaggio che privilegia i contenuti materiali e quantitativi.
STORIA DELLA CARTOGRAFIA: le carte sono sempre state valutate in base alla loro attendibilit,
eliminando o non considerando quelle che non lo erano, la loro attendibilit ha un percorso rettilineo e
incrementale (Medioevo come eccezione).
- 1. Parte dallarte preistorica: capacit di dare forma grafica concreta a componenti spaziali
topografie, rappresentazioni della volta celeste, immagini cosmologiche.
- 2. Egitto precoce pratica di misurazione e rappresentazione e Mesopotamia (sumeri e assiro-
babilonesi) scrittura pittografica.
- 3. Cartografia greca: ANASSIMANDRO fu il primo autore noto di una carta serie di
rappresentazioni dellecumene, la cultura geografica greca si affidava anche a trattati, relazioni
di viaggio, descrizioni di regioni o ditinerari.
- 4. Cartografia romana: create a fini catastali, censimento, pagamento tasse, le info erano
registrate nelle formae; Forma Urbis pi accurata pianta di Roma fino al 700, creata nel
200 su un muro esterno di un edificio pubblico; STRABONE scrive Geografia e sinteressa
al problema della rappresentazione; TOLOMEO inizia a disegnare la totalit della terra, fa
un inventario di 8000 localit per le quali fornisce coordinate per la rappresentazione; Tabula
Peuntigeriana pi nota carta det romana, continenti Europa, Asia e Africa, elementi fisici e
antropici, non proporzionata ma molto dettagliata per quanto riguarda le strade e le distanze.
- 5. Medioevo: et buia, non c veridicit; si attribuiva a questo periodo lidea della terra piatta,
in realt molti teologi e filosofi dellepoca non erano daccordo; la cartografia nautica era
lunico settore non criticato, in quanto molto attendibile e fuori dal controllo della chiesa, la sua
funzione era delineare la topografia delle coste mediterranee e le rotte elementi strettamente
funzionali alla navigazione; carte T in O la T rappresenta il Mediterraneo, il Nilo e il
Don, Gerusalemme il centro del mondo, rappresentato dalla O ed circondata
dallOceano.
- 6. Et moderna: ripresa della cultura classica, stampa, scoperta America, nuove conoscenze
riguardo al continente africano e asiatico aggiornamento delle carte tolemaiche.
- 7. Umanesimo: L. B. ALBERTI triangolazione esatta misurazione delle distanze tra punti
visti come gli angoli teorici di un triangolo; prospettiva a punto unico di fuga regole per
rappresentare la distanza; diffusione della cartografia regionale costituzione di solidi
governi regionali.
- 8. Cinquecento: in ITALIA legame con larte e lautorit, diffusione della cartografia
terrestre su grande e piccola scala; in OLANDA diffusione e notoriet della cartografia per
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2 motivi: - importanza della committenza - notevole espansione commerciale; in
PORTOGALLO e SPAGNA maggiore attenzione dei regnanti per la raccolta e
lelaborazione delle info geografiche, organizzazione di centri per lacquisizione di nuove
informazioni.
- 9. Seicento: importanza del potere pubblico e costituzione di organismi statali moderni verso
la realizzazione di documenti che rappresentano in modo uniforme e aggiornato la superficie
dello stato.
- 10. XX secolo: influenza della tecnologia; si passa da fini militari alla ricerca del bene comune;
istituzione di servizi cartografici di stato incaricati di realizzare la copertura cartografica a
grande scala e con metodiche omogenee; progressiva affermazione della privatizzazione delle
attivit legate alla produzione impiego di geo-dati introduzione di criteri aziendali nella
gestione dei servizi


Cap. 4 GEOGRAFIA E PAESAGGIO

Il concetto di paesaggio - Paesaggio: insieme di elementi di uno spazio che sono percepiti e cadono
nella visuale di un osservatore.
Larte la principale modalit espressiva del paesaggio, dal 500 la sua rappresentazione diventa un
vero e proprio genere, pu comparire sia come soggetto, sia come scenario. Il paesaggio connotato da
valenza estetica, ma anche da un senso di controllo da parte delluomo, infatti, c di mezzo la
mediazione dellartista. Nell800 la chiave di lettura artistica del paesaggio quella romantica, che lo
interpreta secondo la propria concezione di natura e secondo il rapporto tra esso e luomo.

Il paesaggio geografico il paesaggio visivo/sensibile, formato da un numero di componenti
filtrati attraverso le modalit percettive e condizionato dal punto di vista dellosservatore.
Paesaggio geografico naturale eliminazione della carica estetica e soggettiva del paesaggio sensibile.
Paesaggio geografico naturale analisi del paesaggio tenendo conto dei fenomeni e variazioni che
hanno contribuito e crearlo/modificarlo.
Per unarticolazione dei paesaggi su scala globale, indispensabile fissare lattenzione su un numero
limitato di caratteri: il primo di tutti la vegetazione naturale e sintetizza un complesso di altri fattori
geografici divisione del pianeta in fasce climatiche latitudinali:
- Fascia nord/sud equatore foresta pluviale equatoriale/giungla monsonica/savana tropicale.
- Fascia temperata (entro il 60 parallelo) marcata alternanza delle stagioni, vaste catene
montuose, aree continentali con foreste e steppa, aree costiere con precipitazioni e clima umido,
clima mite anche in inverno nella zona mediterranea.
- Fasce latitudinali estreme temperature sotto lo zero per pi di met dellanno, poche
precipitazioni, foreste di betulle o conifere, oppure cespugli.
Questa , per, una divisione solo teorica che non tiene conto della componente antropica: le condizioni
naturali della copertura del suolo sono spesso conseguenza della presenza delle societ umane, che
sono intervenute nella vegetazione.

Il paesaggio agrario frutto di condizioni naturali e attivit delle societ umane, in costante
mutamento.
C eredit storica compresenza e sovrapposizione di componenti residuali, risultato di pratiche
cessate ed esaurite, e di altre attuali, effettivamente in atto.

I paesaggi agrari in Europa La formazione dei paesaggi agrari cominciata con le pratiche agricole
delle popolazioni protostoriche.
In et classica vennero introdotte delle innovazioni importanti, come la centuriazione romana che
impose un nuovo ordine e altre tecniche che aumentarono la produttivit della terra.
Fra let classica e medievale si ha un decadimento politico ed economico, a cui segue un decadimento
delle pratiche agricole, con una diffusione delle pratiche di allevamento [Paesaggio agro-silvo-
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pastorale].
Sono stati delineati i caratteri distintivi di tre tipologie di paesaggio agrario:
- Openfield paesaggio aperto, esteso; la popolazione vive in villaggi rurali con forte coesione
interna e identit comunitaria; il territorio ripartito tra le comunit famigliari ma concepito
come unentit unitaria e condivisa
- Bocage terreno recintato ad appezzamenti di forme irregolari, lopposto dellopenfield;
insediamenti sparsi con edifici rurali distanti; la sua formazione legata sia alle condizioni
naturali dei territori, sia e condizioni socio-economiche [es. enclosures: chiusura delle
propriet tramite recinzioni]
- Paesaggio mediterraneo compresenza di pi colture, ruolo determinante dellacqua,
prevalenza di un insediamento accentrato e adattato alla diffusa morfologia irregolare.
Agricoltura intensiva, gamma diversificata di produzioni. [es: Huerta, una fitta rete di canali
che ripartiscono e alimentano le colture]. Paesaggio monocolturale a volte parte del
paesaggio mediterraneo, terreno coltivato con un solo tipo di agricoltura, che si afferma sempre
di pi. Allevamento serve disponibilit di foraggio e pascoli, un sistema di allevamento
itinerante.
Dalla seconda met dellOttocento la crescita dellinsediamento urbano e delle attivit industriali e
commerciali ha portato a un uso diverso del suolo: spopolamento del territorio interno montuoso e
collinare e attivit turistiche crescente pressione antropica.
Restano escluse da questa divisione alcune aree come gli ex territori socialisti e le zone montuose.
Nelle repubbliche comuniste cera unagricoltura collettiva, mentre nella fascia alpina esistevano
contemporaneamente le attivit agricole, lallevamento e lo sfruttamento delle risorse forestali. Nelle
valli gli insediamenti erano accentrati, mentre sui versanti erano presenti aziende rurali isolate.
Oggi, la spinta alla produttivit esagerata causata dalla formazione di un mercato internazionale dei
prodotti agricoli ha portato a:
- intensificazione: accorpamento in grandi aziende specializzate e tecnologizzate.
- marginalizzazione: per territori non in grado di sostenere questo tipo di agricoltura.

Protezione e pianificazione del paesaggio Gli interventi e le politiche di tutela del paesaggio si
fondano su griglie di valutazione di analisi che prendono in considerazione vari elementi.
1972 Unesco Convenzione rivolta alla tutela del patrimonio culturale e naturale mondiale
[patrimonio artistico e architettonico, aree naturali, paesaggi culturali e biodiversit].
Landscape planning studio e interventi di trasformazione in ambito paesaggistico, per tenere conto
della storia delle relazioni delle societ umane con lambiente e dei mutamenti che esse portano.
Lambiente visto come una risorsa impiegata nel contesto del processo economico la continuit di
una crescita delleconomia comporta una pressione crescente dellambiente, con un impulso
alluniformazione del suolo espansione delle aree edificate a scapito di paesaggi rurali. Sviluppo
sostenibile: adozione nel calcolo economico dei costi e valutazione dei valori culturali e sociali
minor impatto sul territorio.


Cap. 5 GEOGRAFIA SOCIALE

Le abitazioni: un punto di partenza - Questione delle abitazioni popolari urgenza che deriva dalla
necessit (case poco dignitose a prezzo basso e molto richieste dagli operai inurbati) disagio che
produce danni fisici e morali, superabili attraverso anche norme igieniche e educazione.
La casa indicatore economico di appartenenza a un dato ceto sociale.
[Costruzione di case operaie in aree delimitate gi nel XIX secolo]
Zoning programmazione dello sviluppo urbano. Procedeva per aree distinte, ciascuna delle quali
prevedeva una destinazione sociale. Base della citt industriale del XX sec.
In Italia: edilizia popolare come rottura dellimpianto tradizionale, modifica la geografia sociale.
CHARLES BOOTH mappa della ricchezza e della povert di Londra (1889)
La geografia sociale studia il rapporto fra strutture sociali e spazio (povert, fame, malattie).
10


Geografia delle povert: i poveri e gli emarginati Nell 800 si parlava di miseria congenita e
povert ereditaria, ovvero delle condizioni considerate senza alcun rimedio campagna dei medici
igienisti contro questa concezione si ha linizio della rivoluzione culturale che porter a un riscatto
dei poveri attraverso lalimentazione, la buona condotta di vita, lesercizio fisico e listruzione presa
di coscienza anche da parte del resto della popolazione soluzioni politiche e sociali, non pi solo
filantropiche il riscatto dalla povert possibile grazie alla confutazione della sua ineluttabilit. Il
nesso malattia-povert persiste ancora oggi.
NellItalia preindustriale poveri legati al loro status / Oggi povert relativa, quella dei marginali,
uomini che vivono con carenza di sociabilit, di considerazione, di sicurezza, di beni e di legami stabili.
Contraddizione in molti paesi del mondo: c ricchezza della crescita globale ma anche aumento dei
poveri e degli esclusi.

Geografia della povert: i paesi poveri Non solo un dato statistico, ma comprende il reddito,
listruzione, la formazione professionale, le abitazioni, la disoccupazione, la salute.
Sia nei paesi ricchi ch in quelli meno favoriti, c lineguaglianza dei guadagni, sia tra ceti sociali, sia
tra zone geografiche.
Livello di vita: qualit della vita materiale che costituisce la condizione essenziale del benessere,
composto dallinsieme delle strutture materiali di una societ, dal lavoro, dalle condizioni ambientali,
dalla disponibilit di cultura, di svago, dalla possibilit di curarsi, in rapporto alla posizione
socioeconomiche che ciascun individuo occupa nella societ e alla sua capacit di accedere alle risorse.
ISU (indicatori sviluppo umano) considerano la durata media di vita di 85 anni, listruzione per tutti
e un reddito medio di circa 5000 dollari. Lestrema povert rilevata in certe zone del mondo ha reso
necessaria la coniazione del termine quarto mondo.
Indice di povert: mette in relazione la crescita economica con lo sviluppo umano e ha criteri simili a
quelli dellISU.

Geografia e disuguaglianze AMARTYA SEN: lavora sui temi della diseguaglianza valuta lo stato
di benessere in base alla capacit di acquisire e la forza di perseguire un obbiettivo, e non in base ai
beni Libert di scelta e capacit di gestire le risorse rifiuto di dati numerici.

Geografia e determinismo: un ritorno? Spesso lineguale distribuzione delle risorse considerata
la prima causa di diseguaglianza tra paesi. Tuttavia la distribuzione delle risorse non la causa della
povert (vedi es. Svizzera e Lussemburgo, ricchi ma senza risorse).
Idea del determinismo geografico lambiente fisico specifico porta a conseguenze date se si
verificano certe cause se scompare la causa, scompare leffetto.
Secondo il determinismo, le risorse in s non sono altro che potenzialit, perch bisogna saperle
sfruttare. Lineguale sviluppo frutto sia dellineguale accesso alle risorse, sia dellineguale capacit di
sfruttamento.
TOYNBEE pi un territorio povero di risorse, pi gli uomini sono stimolati a trovare delle
soluzioni maggiore sviluppo.

Geografia e salute PETTENKOFER teoria localistica: nesso inscindibile fra malattia e terreno.
I medici avevano dunque cultura geografica potevano verificare lestensione di certe malattie
venivano localizzate e analizzate determinismo malattie vere sono le devianze, che sfuggono a
classificazioni e vanno curate con altri metodi. Secondo il determinismo il terreno influenza anche il
carattere sia fisico che morale.
Ogni localit pu avere effetti differenti sullindividuo. Il dibattito cessa nel 900, con la scoperta di
virus, batteri e contagio non era lambiente a generare le malattie, ma il contagio.

Malattie, popolazione e spazio - Problema dellAids, distribuita in modo ineguale nei paesi del
Nord, la malattia presente, ma la sua incidenza ha cessato di crescere (grazie alle campagne di
prevenzione); nei paesi del Sud, la miseria ha appoggiato il diffondersi della malattia e la sua incidenza
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rimane altissima. Africa subsahariana e India: paesi pi toccati malattia con drammatico costo
sociale, perch uccide principalmente giovani.



Cap. 6 GEOGRAFIA POLITICA

La riproposizione del concetto di politica Europa come paradiso geopolitico: da oltre 50 anni non
si generano conflitti e le relazioni si fondano sul confronto politico e la competizione economica e
anche sulla cooperazione e sulla condivisa definizione di diritti e leggi. Questo paradiso politico ,
per, alieno e incapace di assumere un ruolo rilevante in un contesto mondiale dove i conflitti armati e
luso della forza sono ancora determinanti.
Da funzione strategica, si crea una prospettiva che tenta di far coincidere una valenza geografica con
unentit politica, economica e militare (es. basi U.S.A.), alla guida delloccidentalizzazione.
Si usa il termine geopolitica come concetto utile per cogliere le relazioni tra teorie e pratiche politiche,
e contesto geografico entro cui tali dinamiche si dispiegano.

La geografia politica Studio delle caratteristiche territoriali delle strutture politiche (regioni
politiche, stati) e delle dinamiche sociopolitiche con attenzione alle loro valenze geografiche (processi
politici).
RATZEL, 1897 basi teoriche della disciplina, studio delle relazioni tra le condizioni geografiche
dello spazio e le forme di organizzazione politica. Studia lo stato moderno, come organismo vivente la
cui dinamica, che tende a una crescita demografica e territoriale, si confronta e compete non solo con lo
spazio materiale ma anche con gli altri stati con i quali condivide la terra concetto dello spazio
vitale.
Primi anni 900 studi che individuano essenziali tipologie di stati, in relazione alle condizioni
geografiche e le loro tendenze delle relazioni internazionali.
H. MACKINDER (1861-1947) teoria del pivot geografico della storia del mondo, collocandolo
nella zona continentale dellEuropa. Il controllo diviene un punto di forza per la Germania a danno
delle potenze marittime.

Geopolitica R. KJELLEN (1864-1922): usa lespressione geopolitica per indicare i fattori
geografici che hanno un ruolo significativo nella formazione delle caratteristiche di uno stato e nella
sua evoluzione, in una prospettiva non solo storica ma anche rivolta a individuare gli sviluppi futuri.
Vanno aggiunte anche condizioni demografiche, culturali e socioeconomiche della popolazione e
strutture giuridiche dello stato.
Individua tre categorie di confini: naturali (corso dacqua/catena montuosa/spazio marino), culturali,
costruiti (assi tracciati su carte o seguendo meridiani e paralleli).

Germania ridimensionamento per il trattato di Versailles Ruolo determinante alle componenti e ai
fattori dello spazio (Raum), nel plasmare la societ, la cultura e il ruolo del popolo tedesco. Le
condizioni artificiali subite (trattato Versailles) condizionano negativamente le potenzialit naturali
della Germania.
Superiorit del Raum europeo su quello africano serve unazione politica nazismo, che usa la
forza comunicativa della radio e delle rappresentazioni cartografiche.

Si torna a parlare di geopolitica solo dopo la guerra fredda (ogni dinamica era ricondotta alla
contrapposizione dei due blocchi). Ambiti della geopolitica sono demografia comparativa, divari
socioeconomici, ruolo della scienza, ecc.
La geopolitica ha riproposto le necessit di indagare le condizioni geografiche, storiche e attuali, che
possono esercitare una influenza sul dinamismo spesso conflittuale, che investe le entit statali, sia al
proprio interno che nelle relazioni interstatali conflitto stato nuovo statuto epistemologico
rispetto alla geopolitica.
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Obiettivi: mettere in discussione e ridefinire concetti come stato nazionale, nazione, confine ecc.
mette in luce le componenti materiali e non, che nello sviluppo di un conflitto di natura territoriale,
finiscono per dare forma a una composita e articolata rappresentazione dello stato delle cose
(rappresentazione che diventa patrimonio condiviso dallintera comunit, quasi una mitologia).
Geopolitica critica decostruire le teorie e le pratiche geopolitiche correnti, vede in ogni
elaborazione il frutto di uno specifico punto di vista ed , pertanto, soggettiva, anche se mascherata
come oggettiva ed inconfutabile.

Idrogeopolitica Lacqua e il petrolio sono due risorse naturali motivi di conflitto le zone con
maggiore instabilit politica sono quelle con i maggiori giacimenti di idrocarburi per lacqua accade
il contrario: nei paesi nei quali scarseggia ci sono pi conflitti e instabilit.
Bisogna tenere conto sia le componenti materiali e quantitative, sia quelle immateriali e qualitative
(consuetudini e tradizioni legate alla risorsa).
Petrolio risorsa in esaurimento e non rinnovabile, essenziale per la vita sociale e le attivit
economiche, al centro di guerre.
Il diritto internazionale ha tentato di fissare alcune norme generali.
Acqua bene primario, indispensabile per la vita biologica delluomo, non in esaurimento ma non
egualmente distribuito e con lincremento della popolazione mondiale, la situazione peggiora.
- Privatizzazione: trasformazione in merce, multinazionali, banche ed enti privati, tendenza che
si sta diffondendo creazione di un mercato globale dellacqua;
- Bene pubblico e collettivo: competenza dello stato e gestito da enti pubblici, cooperazione
internazionale, diritto umano e sociale, collettivo e individuale. La collettivit responsabile.


Cap. 7 CITT

Le citt sono come dei trasformatori elettrici: esse aumentano le tensioni, precipitano gli scambi,
rimescolano allinfinito la vita degli uomini (Braudel, 1977.)
Le opportunit di mettere in moto queste forze sono evidentemente legate al numero degli uomini e alle
loro qualit. In citt si vive a ritmi accelerati, si contraggono rapporti, sistituiscono nuove relazioni,
simposta unesistenza dinamica e diversificata. Per molti anni la vita in citt stata contrapposta alla
vita in campagna.
Centanni fa era semplice stabilire la differenza tra citt e campagna, tra villaggio e citt: il villaggio
rappresenta la natura insediative e stanziale delluomo, fa risaltare la capacit di colonizzare il suolo e
di sfruttarne la possibilit; la citt con la sua forza attrattiva mette in risalto i valori della socialit, dello
scambio fisico e intellettuale, dellimpegno e del progresso. Oggi le distinzioni sono pi sfumate e gli
stili di vita sono simili.
Nella seconda met del 900, tuttavia, si accentuano le difformit della distribuzione geografica, le citt
si diversificano sempre di pi.
Anche la popolazione urbana viene vista in modo diverso.
Le citt: esempi - In Italia lattribuzione del titolo di citt un atto formale, un decreto del presidente
della Repubblica.
Per tutta let medievale e parte dellet moderna, una citt meritava tale appellativo solo se residenza
del vescovo; il criterio fu revisionato solo nel tardo 500, dividendo le citt in tre classi e affiancando
alle pi importanti un attributo, uno stereotipo che qualificava la citt in base al numero degli abitanti,
della ricchezza dei traffici e della potenza militare.
Citt classificata in modi diversi:
- Metropoli: parola antica e dai molti significati. Significato originario citt madre, citt
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generatrice di altre citt, di centri minori sui quali mantiene una calamita. La metropoli per
gerarchia la citt sede dellarcivescovo. Secondo una classificazione contabile spetta questo
nome alle citt con pi di 1 mln di abitanti. Nelluso pi corrente la parola metropoli associata
allidea di citt rumorosa, affollata e congestionata, con tutte le negativit della vita urbana.
- Area metropolitana: termine riservato alle aree urbane con pi di 3 milioni di abitanti (es:
Milano)
- Megalopoli: Straordinaria invenzione teorica, che anticipa lattuale dibattito sulla morfologia
urbana. un toponimo che indica un sistema urbano che raccoglie almeno 25 mln di abitanti,
collocato strategicamente per lo svolgimento delle sue attivit (commercio, tecnologia, alta
cultura) intorno a un punto nodale, che spesso una grande citt portuale.
- Ecumenopoli: Conseguenza pi estrema della urbanizzazione, con lespressione ecumenopoli
si sottolinea la costante tendenza a urbanizzare ogni spazio possibile. Il concetto fa
polemicamente riflettere sulle conseguenze dellinarrestabile crescita urbana (es: megalopoli
padana).
- Conurbazione: termine originato in Gran Bretagna. Rappresentata in particolare da Londra,
uno specifico raggruppamento urbano, una sorta di galassia di citt, una citt-regione i cui
abitanti si collocano preferibilmente lungo le vie di comunicazione (altro esempio la
Rurhgebiet, lo schieramento di citt lungo il Reno).
- Citt lineare: Ciudad Linear, nasce dalla critica alla citt tradizionale, sviluppata intorno a un
centro. la proposta in sintesi, di uno sviluppo urbano limitato in lunghezza e larghezza,
percorso da una rete ferroviaria e da una strada molto ampia. Una citt vivibile nella quale gli
spostamenti sono facilitati e che mantiene la possibilit di svilupparsi dinamicamente.
- Citt diffusa: estensioni delle citt e delle soluzioni abitative alternative, edge cities (estensioni
periferiche delle citt), villettopoli (diffusione di villette a schiera nelle campagne).
- Citt globali: la globalizzazione ha accentuato il ruolo strategico svolto dalle maggiori citt,
soprattutto in campo economico grazie alla dispersione delle attivit economiche. Questo un
termine che descrive la citt allapice della gerarchia globale di citt, determinata prima di tutto
dal ruolo economico e finanziario.

Cap. 8 CARTE
Scala, proiezioni e segni La costruzione di una carta geometrica si fonda su 3 elementi:
- Il reticolato geografico rete di circonferenze teoriche che consente di attribuire coordinate
geografiche univoche ad un punto sulla superficie della terra.
- La scala geografica rapporto tra una distanza lineare misurata sul piano della carta e la
corrispondente distanza reale misurata sulla superficie della terra.
- Simboli e segni convenzionali i simboli incorporano nella propria forma elementi che
rimandano in modo diretto a componenti del reale; i segni sono espressioni che non manifestano
nelle proprie forme unevidente familiarit con ci che rappresentano significato
convenzionale legenda.
Nel 1802 viene completata la trasformazione del segno cartografico: una Commissione nazionale
francese fissa una serie di norme comuni per la realizzazione di documenti topografici.
Fotogrammetria e telerilevamento Dalla met dell 800 venne utilizzata la fotografia per rilevare le
zone montane o di difficile accesso. Poi si tent di collocare le macchine fotografiche prima su aerostati
e poi su aerei (fotogrammetria). A partire dagli anni 60 furono installate macchine fotografiche su
satelliti (telerilevamento). In passato queste due tecniche avevano finalit differenti. La fotogrammetria
era caratterizzata da immagini stetoscopiche con unalta qualit ricavare coordinate tridimensionali
del terreno fotografico accurata e aggiornata cartografia topografiche. Il telerilevamento forniva
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immagini monoscopiche e di minor qualit, ma che coprivano vaste aree della terra conoscenza dei
fenomeni ambientali aggiornate carte tematiche a media e piccola scala.
La cartografia tematica Tra in contenuti di una rappresentazione cartografica si possono individuare
2 componenti:
- La localizzazione e forma degli elementi costitutivi della topografia materiale carte di base
- Le informazioni relative a qualit/quantit sia dei medesimi elementi, sia di altri temi geografici
carte tematiche.
Il simbolismo della cartografia tematica pu essere qualitativo e quantitativo.
Per i fenomeni con continuit spaziale sono adatti 3 sistemi:
- I punti uniformi scelta di un valore minimo rappresentato da un punto, i punti vengono
disposti nella carta cogliere informazioni sia quantitative che qualitative riguardo al
fenomeno.
- Mosaico si disegna una griglia sulla carta, creando una serie di superfici minime e si procede
con lindividuazione del valore medio relativo al tema indagato, attribuendo a esso una tinta o
tonalit in base al valore.
- Curve isometriche definiscono i punti, dove un fenomeno presenta il medesimo valore o
propriet.
La finalit primaria delle carte tematiche impone di confrontarsi con la modellazione di spazio non
metrico. Il tentativo di rappresentare disposizioni e rapporti non geografici connessi a variabili
invisibili porta alla realizzazione di una cartografia che adotta una geometria non euclidea, ma fondata
su scale e misure differenti rappresentazioni deformate.


Cap. 9 COMUNICAZIONE
La comunicazione come processo culturale Comunicazione: processo che crea e struttura flussi di
informazione che possono determinare il funzionamento e le istituzioni della societ.
Ogni cultura possiede un patrimonio di abitudini, valori, strutture produttive e linguaggi condivisi che
permettono la sopravvivenza e lespansione del gruppo codici e strumenti di comunicazione comuni.
Talvolta la comunicazione pu avere come scopo quello di diffondere un sentimento di appartenenza a
un gruppo livello comunicativo complesso che implica luso di riferimenti simbolici: il simbolo,
infatti, costituisce uno strumento di facile diffusione di valori collettivi grazie alla sua immediatezza
visiva. Spesso il simbolo ha un legame inscindibile con lelemento spaziale (es: templi in una certa
posizione o di una certa forma, sono allusivi di un elemento della cultura in questione).
La geografia la fonte pi importante per una serie di rappresentazioni simboliche che possono
diventare elementi costitutivi di unidentit culturale.
Nuove geografie della globalizzazione - Nel mondo contemporaneo esiste un continuo movimento di
distruzione e ricomposizione di spazi, e la globalizzazione rappresenta una loro nuova manifestazione.
Negli studi relativi ai rapporti tra cultura ed economia, oggi si tende a focalizzare lattenzione sulle
grandi aree metropolitane, al centro delle nuove dinamiche che si hanno al loro interno, al centro
dellinnovazione tecnologica, anche grazie alle comunicazioni informatiche le compagnie importanti
sono le maggiori utilizzatrici di queste tecnologie.
La globalizzazione ha portato allerosione dei confini nazionali, e la societ contemporanea divenuta
il risultato di una miriade di flussi che agiscono su scale differenti nuova configurazione che
determina inedite geografie allinterno dei centri urbani, emergono nuove identit in rapporto con il
territorio, tipici dellepoca postmoderna.
Territori della postmodernit Lo sviluppo della societ globale ha determinato la nascita di nuove
geografie urbane e ha creato nuove dinamiche nello sviluppo delle identit locali tradizionali. Mentre
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nella tradizione degli stati moderni popolazioni diverse si fonderanno rinunciando alla propria
territorialit locale per identificarsi in una costruzione pi vasta, oggi si ha piuttosto una tendenza a
rinforzare il senso di appartenenza.
Nonostante la globalizzazione, la forza dellelemento locale, del sentimento di appartenenza a un posto
e a una cultura ancora molto rilevante la mondializzazione, la moltiplicazione, la comunicazione e
la facilit degli spostamenti non hanno portato a societ monodimensionali e multiappartenenti, anzi si
sono create altre realt identitarie che hanno maggior forza tendenza a rafforzare il sentimento di
appartenenza alle comunit territoriali locali indebolimento dei legami territoriali intermedi.
La proliferazione delle retoriche identitarie, militanti e non, un risultato di questo processo che ha
investito in modo particolare la scala regionale. Per questo nellepoca della globalizzazione il ricorso al
termine regionalismo sempre pi frequente.
La rinascita del locale determinata da:
- lo sviluppo dei nuovi media, che hanno reso possibile i legami tra comunit lontane che si sono
emancipate dagli insiemi territoriali prossimi,
- declino delle filosofie, delle ideologie e delle pratiche pi importanti dellepoca della
modernit.
Cyberspazio Diffuse autostrade informatiche e nuovi media assecondano una tendenza delluomo
alla scoperta e allesplorazione. Ne consegue una mutevole percezione dello spazio e delle distanze: i
flussi comunicativi creano nuovi spazi immateriali, omogenei e indifferenziati, lordine gerarchico
delle posizioni spaziali si dissolve, la dinamica centro-periferia si perde cos come ogni dialettica nord-
sud, alto-basso ecc.
Cyber spazio termine di recente coniazione, compare nel 1984 ad opera di William Gibson, che lo
utilizza per descrivere in un suo lavoro uno spazio irreale di fantasia informatica.
Il cyberspazio ha legami stretti con lo spazio materiale influenze sulle dinamiche sociali e
culturali produce nuove identit e nuovi rapporti con il territorio. Produce anche nuovi saperi e
nuove conoscenze.
Lutente immerso nel cyberspazio si muove in una doppia dimensione: da una parte egli si trova nella
realt del vissuto quotidiano, di cui fanno parte gli oggetti materiali dello spazio (es. sedia, scrivania
ecc.); dallaltra parte si nuove in uno spazio virtuale senza distanze.
Sistemi informativi geografici: strumenti dello spazio globale - GIS (sistemi informativi geografici),
costituiscono uno strumento comunicativo e analitico di particolare importanza nello studio dei
paesaggi della contemporaneit. lo strumento a oggi pi adatto alla rappresentazione e analisi delle
nuove articolazioni territoriali. Sono gli unici strumenti in grado di plasmare e strutturare un contesto
immaginario conferendogli credibilit fino a farlo coincidere con la realt.
GUARRASI secondo lui, non essendoci spazi geografici da scoprire, il geografo deve ricercare e
analizzare i luoghi in cui prendono corpo nuove configurazioni nelle relazioni tra uomo e ambiente
bisogna eliminare lo scarto esistente tra realt e rappresentazione costruzione di unimmagine del
mondo che sia nello stesso tempo dinamica e poliedrica GIS.

Cap. 10 STATO, NAZIONE, REGIONE.
Stato entit territoriale alla quale riconosciuta una identit sulla base della comunicazione di alcuni
elementi costitutivi. Tra questi: uno spazio geografico delimitato in modo continuo e univoco dalla
presenza di un confine nazionale, una popolazione che vi risiede stabilmente, lautonoma ed
esclusiva sovranit sul territorio esercitata mediante strutture politiche e amministrative, e un appartato
di leggi.
Regione e stato - sono abitualmente utilizzati per indicare ritagli spaziali di dimensione differente, una
parte dellaltro. Il modo migliore per raccordare i due concetti consiste nello spiegare il concetto di
territorio.
Il territorio un lembo di superficie terrestre di dimensione variabile, che investito di
unorganizzazione politica da parte delle societ umane che in esso vivono. un elemento geografico
16

con valenze politiche. Le correlazioni tra territorio e soggetti politici sono governate da 2 principi:
- ogni soggetto politico opera allinterno del suo territorio,
- ogni relazione tra soggetti politici distinti ha luogo allinterno di una struttura territoriale che li
condiziona.
Il concetto di territorialit la propensione ad occupare, delimitare e difendere un particolare lembo di
territorio per il conseguimento di vantaggi sul piano individuale e sociale.
Regione e Stato rappresentano modi differenti per organizzare e percepire lo spazio, modi alternativi e
complementari di intendere un territorio.
Regione termine di funzione variabile, in generale si presenta come uno spazio medio, meno esteso
della nazione o del grande spazio di civilt, ma pi vasto dello spazio sociale di un gruppo; inoltre un
ritaglio territoriale con una certa omogeneit di caratteri. A loro volta si distinguono regioni politiche
(esito di azioni politiche, di rapporti di forze, di disegni a livello statale o di accordi tra stati mosaico
territoriale), naturali, geografiche (deriva dallosservazione e dallo studio scientifico delle diversit),
funzionali (caratterizzata dagli scambi e dai flussi che investono un territorio), omogenee (deriva dalla
constatazione del valore etnico della regione).
Stato concetto duplice, composto da due elementi distinti ma indivisibili: una forma di
organizzazione sociale e un ritaglio della superficie terrestre, il territorio dello stato. Uno stato moderno
comunque non pu esistere senza un territorio e senza una popolazione che vi viva allinterno (la quale
a sua volta deve assumere unorganizzazione politica e amministrativa organizzata uso della
sovranit e delle leggi).
Sovranit controllo che lo stato esercita nellambito del territorio di pertinenza, sui comportamenti
degli individui, dei gruppi, delle strutture politico-territoriali. La sovranit poggia sul monopolio
legittimo delluso della forza ed regolata da un corpus di codici.
[concetto moderno di stato nasce nel rinascimento, Machiavelli]
Ruolo dello stato: non solo soddisfacimento dei bisogni, ma azioni di supporto e regolamentazione su
tutte le attivit economiche. Johnston Funzioni di protezione, funzioni di forza coesiva, funzioni di
supporto alleconomia e allintercomunicazione, funzioni burocratiche ecc.
Nazione con la nascita dello stato moderno (riv. Francese) va affermandosi il principio di stato
nazione, e si passa da un tipo di sovranit e di politica di tipo regale, a unistituzione di politiche in
nome dei cittadini. Nazione quindi un insieme di qualit che sono riconosciute come tali e condivise
da una comunit composta da un consistente numero di persone. Queste qualit possono essere
materiali, come un territorio comune, o immateriali, come una lingua, una religione dominante o una
tradizione culturale. In generale sono tutte nazioni che hanno assegnato uno stato identitario.Esistono
poi le nazioni senza stato che mantengono per il concetto di nazione pi o meno materiale, come ad
esempio i curdi, i baschi o i palestinesi.


Cap. 11 CONFINI
Esiste da moltissimo tempo la concezione di confine. Esso elemento presente in ogni attivit socio-
economica o manifestazione culturale delluomo, e pu avere una propria materialit o meno.
Il confine di natura spaziale individua due territori contigui che si differenziano sulla base di una
valutazione, di unazione, e sono espressi dal tracciato di confine.
La relazione delluomo con la terra passa attraverso una qualche forma di occupazione che si manifesta
tramite uno specifico segno imposto, un recinto, un fossato, e istituisce un diritto primordiale che opera
sia verso linterno della comunit che verso lesterno.
Il confine per sua connotazione naturale allorigine un elemento terrestre, in quanto fisico e
tracciabile chiaramente. Non essendo possibile con i confini marittimi, solo con la globalizzazione si
iniziato a creare confini immateriali, convenzionali, anche per una parte dei mari diritto
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internazionale che crea confini globali, indistintamente per terra e acqua (acque territoriali, acque
internazionali).
Confine in et romana per primi attribuiscono alla linea di separazione con lesterno una vera e
propria identit. Istituiscono anche le frontiere.
Confine in et medievale i livelli di giurisdizione sono plurimi e spesso non dotati di una specifica
attribuzione topografica.
Confine in et moderna pace di Westfalia (1648) che conclude la guerra dei trentanni, il confine
diviene un elemento cardine per gli accordi internazionali. Disposizioni giuridiche.

Cap. 12 SPAZIO

La geografia studia lo spazio prodotto, organizzato e rappresentato dalle societ umane relazione
biunivoca.
Lo spazio geografico nasce quando un gruppo, una comunit, una nazione delimita, organizza e
sidentifica in un territorio. Il concetto didentit in questo senso fondamentale: da una parte, infatti,
stabilisce la necessit di una delimitazione geografica dello spazio, dallaltra stabilisce che lo spazio
preso in considerazione non mai solamente qualcosa di fisico, ma anche linsieme delle
rappresentazioni e delle percezioni che i suoi abitanti ne hanno (base della geografia umana
loggetto danalisi del geografo non solo lambiente che ci circonda, ma anche linsieme dei rapporti
che gli umani intrattengono tra loro insieme delle reti economiche, sociali e culturali che
organizzano e modificano il territorio in un sovrapporsi continuo).
Spazio urbano manifesto di una societ che si evolve nello spazio e nel tempo lo spazio
geografico la manifestazione di come una societ organizza e struttura nel tempo il territorio in cui
vive sulla base delle sue ideologie e delle sue problematiche.
Spazio e societ - Spazio prodotto della relazione tra uomo e natura. [Doppia natura di questa
disciplina: fisica e antropica 2 paradigmi epistemologici: positivista e storicista]. Se questo vero,
va allora interpretato secondo i meccanismi in cui questo rapporto pu dispiegarsi. Non esiste uno
spazio sociale dato, ma esiste il sovrapporsi di pi spazi. Si tratta di indagare il sistema delle reti che
attraversa il territorio e che ne diversifica la struttura nel corso del tempo. [spazi: vincolo lascito che
veicola il passato nel presente, e proietta legami e condizionamenti duraturi del presente nel futuro]
Le reti che attraversano un territorio sono molteplici e spesso i loro confini si sovrappongono si
possono reperire alcuni punti forti:la prevalenza urbana, laccelerazione degli scambi informativi e il
peso delleconomia illegale.
Accelerazioni delle comunicazioni diversa percezione degli spazi il villaggio globale oggi ha
distanze annullate, confini ampissimi, spesso fluidi e invisibili difficile definire il limite tra legale e
illegale, forte sviluppo dellillegalit in vari ambiti.
Spazi: esempi - Spazio comune 700: industrializzazione, campagne rimodellate privatizzazione
dei campi anche in campo giuridico: da open fields a enclosure, con definizioni di confini pi netti.
Spazio costruito opere di progettazione territoriale come centuriazione (bonifica e messa a
coltura di territori) enorme impiego di tempo e di forza lavoro, opera disomogenea.
Spazio disegnato vedi Versailles, costruito seguendo un preciso modello.
Spazio inventato nascono da necessit. Spesso per una riqualificazione di una zona urbana o di
unarea poco attrattiva, si costruiscono attivit e vi si assegnano nuovi valori (es. Centro commerciale,
parchi acquatici e attivit che sono generati per il tempo libero) insediamenti turistici, modificazione
anche di tratti naturali (vedi riviere romagnole) urbanizzazione.
Spazio letterario collocazione di un fenomeno letterario nel suo proprio spazio.

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