COMUNE DI ISOLA DELLE FEMMINE UFFICIO DEL SINDACO
PROT. 7556 28.6.07
Stabilimento Italcementi Isola delle Femmine
Presidente Commissione Ambiente Isola delle Femmine
Direttore Ris Orientata Isola delle Femmine
Associazione Difesa del Mare e Terr
Associazione Lilliput
LORO SEDI
Oggetto: Stabilimento Italcementi vibrazioni e rumore nell’abitato adiacente alla cementerai
Al fine di dar seguito al confronto tra questa Amministrazione, la società Italcementi e le Associazioni sopra elencate, in relazione alle tematiche inerenti il rumore e le vibrazioni provenienti dalla cementerai dell’Italcementi di Isola delle Femmine di Isola delle Femmine, si invitano gli Enti in indirizzo a partecipare alla riunione del 3.7.07 alle ore 17,00 presso la Casa comunale nella stanza del Sindaco.
Per eventuali chiarimenti contattare gli Uffici del Sindaco
Il Sindaco Professore Gaspare PORTOBELLO
REGIONE SICILIANA ASSESSORATO TERRITORIO ED AMBIENTE
PREVENZIONE DALL’INQUINAMENTO ATMOSFERICO
VERBALE DI CONFERENZA DI SERVIZI
Oggetto ditta Italcementi s.p.a. Isola delle Femmine Verbale di conferenza di servizi del 4.7.07
Il giorno 4.7.07 presso gli uffici del Servizio 3 dell’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, si è tenuta una conferenza di servzi, convocata, ai sensi dell’art 269 comma 3 del D.Lgs 152/06 con nota n 27290 del 11.4.07.
L’oggetto della conferenza è l’istanza presentata dalla ditta Italcementi s.p. Isola delle Femmine, volta all’ottenimento dell’autorizzazione alle emissioni in atmosfera.
Alle ore 10,45 ha inizio la conferenza, alla presenza di:
Per il servizio 3 dell’A.R.T.A. il Dottor Attilio Cutaia, il Dottor Salvatore Anzà, il Per. Ind Tristano Fardella.
L’azienda è rapresentata dall’Ing Giovanni La maestra (Direttore dello stabilimento, con procura), sono presenti inoltre i seguenti tecnici: Dottor Stefano Gardi (Responsabile Serv Ecologia), Ing Paolo Amaro (Capo servizi Primari), Rag Fabio Anfuso (Responsabile Servizi Amministrativi).
Per il Comune è presente il Dottor Vincenzo Minagra con delega n 7722 del 4.7.07.
Il Comune esprime perplessità in merito al rilascio dell’autorizzazione in questa sede in considerazione del fatto che è in corso una procedura A.I.A., nonché sulle possibilità di trasporto del Pet-coke con tenore di zolfo superiore al 3%. Il Comune da parere favorevole a condizione che la proposta della Italcementi sia in linea con la normativa vigente riferita all’utilizzo del Pet-coke, e che i valori di emissione rientrino nei limiti consentiti.
La C.P.T.A. di Palermo è assente.
Alle ore 11,30 la conferenza ha termine.Copia del Verbale sarà trasmesso agli enti assenti.
Letto , confermato e sottoscritto
http://isoladellefemmineitalcementieambiente.blogspot.it
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Oggetto: Stabilimento Italcementi vibrazioni e rumore nell’abitato adiacente alla cementerai
Al fine di dar seguito al confronto tra questa Amministrazione, la società Italcementi e le Associazioni sopra elencate, in relazione alle tematiche inerenti il rumore e le vibrazioni provenienti dalla cementerai dell’Italcementi di Isola delle Femmine di Isola delle Femmine, si invitano gli Enti in indirizzo a partecipare alla riunione del 3.7.07 alle ore 17,00 presso la Casa comunale nella stanza del Sindaco.
Per eventuali chiarimenti contattare gli Uffici del Sindaco
Il Sindaco Professore Gaspare PORTOBELLO
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PREVENZIONE DALL’INQUINAMENTO ATMOSFERICO
VERBALE DI CONFERENZA DI SERVIZI
Oggetto ditta Italcementi s.p.a. Isola delle Femmine Verbale di conferenza di servizi del 4.7.07
Il giorno 4.7.07 presso gli uffici del Servizio 3 dell’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, si è tenuta una conferenza di servzi, convocata, ai sensi dell’art 269 comma 3 del D.Lgs 152/06 con nota n 27290 del 11.4.07.
L’oggetto della conferenza è l’istanza presentata dalla ditta Italcementi s.p. Isola delle Femmine, volta all’ottenimento dell’autorizzazione alle emissioni in atmosfera.
Alle ore 10,45 ha inizio la conferenza, alla presenza di:
Per il servizio 3 dell’A.R.T.A. il Dottor Attilio Cutaia, il Dottor Salvatore Anzà, il Per. Ind Tristano Fardella.
L’azienda è rapresentata dall’Ing Giovanni La maestra (Direttore dello stabilimento, con procura), sono presenti inoltre i seguenti tecnici: Dottor Stefano Gardi (Responsabile Serv Ecologia), Ing Paolo Amaro (Capo servizi Primari), Rag Fabio Anfuso (Responsabile Servizi Amministrativi).
Per il Comune è presente il Dottor Vincenzo Minagra con delega n 7722 del 4.7.07.
Il Comune esprime perplessità in merito al rilascio dell’autorizzazione in questa sede in considerazione del fatto che è in corso una procedura A.I.A., nonché sulle possibilità di trasporto del Pet-coke con tenore di zolfo superiore al 3%. Il Comune da parere favorevole a condizione che la proposta della Italcementi sia in linea con la normativa vigente riferita all’utilizzo del Pet-coke, e che i valori di emissione rientrino nei limiti consentiti.
La C.P.T.A. di Palermo è assente.
Alle ore 11,30 la conferenza ha termine.Copia del Verbale sarà trasmesso agli enti assenti.
Letto , confermato e sottoscritto
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COMUNE DI ISOLA DELLE FEMMINE UFFICIO DEL SINDACO
PROT. 7556 28.6.07
Stabilimento Italcementi Isola delle Femmine
Presidente Commissione Ambiente Isola delle Femmine
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Associazione Difesa del Mare e Terr
Associazione Lilliput
LORO SEDI
Oggetto: Stabilimento Italcementi vibrazioni e rumore nell’abitato adiacente alla cementerai
Al fine di dar seguito al confronto tra questa Amministrazione, la società Italcementi e le Associazioni sopra elencate, in relazione alle tematiche inerenti il rumore e le vibrazioni provenienti dalla cementerai dell’Italcementi di Isola delle Femmine di Isola delle Femmine, si invitano gli Enti in indirizzo a partecipare alla riunione del 3.7.07 alle ore 17,00 presso la Casa comunale nella stanza del Sindaco.
Per eventuali chiarimenti contattare gli Uffici del Sindaco
Il Sindaco Professore Gaspare PORTOBELLO
REGIONE SICILIANA ASSESSORATO TERRITORIO ED AMBIENTE
PREVENZIONE DALL’INQUINAMENTO ATMOSFERICO
VERBALE DI CONFERENZA DI SERVIZI
Oggetto ditta Italcementi s.p.a. Isola delle Femmine Verbale di conferenza di servizi del 4.7.07
Il giorno 4.7.07 presso gli uffici del Servizio 3 dell’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, si è tenuta una conferenza di servzi, convocata, ai sensi dell’art 269 comma 3 del D.Lgs 152/06 con nota n 27290 del 11.4.07.
L’oggetto della conferenza è l’istanza presentata dalla ditta Italcementi s.p. Isola delle Femmine, volta all’ottenimento dell’autorizzazione alle emissioni in atmosfera.
Alle ore 10,45 ha inizio la conferenza, alla presenza di:
Per il servizio 3 dell’A.R.T.A. il Dottor Attilio Cutaia, il Dottor Salvatore Anzà, il Per. Ind Tristano Fardella.
L’azienda è rapresentata dall’Ing Giovanni La maestra (Direttore dello stabilimento, con procura), sono presenti inoltre i seguenti tecnici: Dottor Stefano Gardi (Responsabile Serv Ecologia), Ing Paolo Amaro (Capo servizi Primari), Rag Fabio Anfuso (Responsabile Servizi Amministrativi).
Per il Comune è presente il Dottor Vincenzo Minagra con delega n 7722 del 4.7.07.
Il Comune esprime perplessità in merito al rilascio dell’autorizzazione in questa sede in considerazione del fatto che è in corso una procedura A.I.A., nonché sulle possibilità di trasporto del Pet-coke con tenore di zolfo superiore al 3%. Il Comune da parere favorevole a condizione che la proposta della Italcementi sia in linea con la normativa vigente riferita all’utilizzo del Pet-coke, e che i valori di emissione rientrino nei limiti consentiti.
La C.P.T.A. di Palermo è assente.
Alle ore 11,30 la conferenza ha termine.Copia del Verbale sarà trasmesso agli enti assenti.
Letto , confermato e sottoscritto
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Dipartimento Territorio e Ambiente Servizio 3 Tutela dallinquinamento atmosferico
Quadro sintetico di riferimento sullo stato normativo e sugli interventi di risanamento nellArea ad elevato rischio di crisi ambientale del Comprensorio del Mela (ME)
Con D.A. n. 50/GAB del 04/09/2002, il territorio dei Comuni di Condr, Gualtieri Sicamin, Milazzo, Pace del Mela, San Filippo del Mela, San Pier Niceto e Santa Lucia del Mela stato dichiarato Area ad elevato rischio di crisi ambientale in relazione allimpatto ambientale conseguente alla presenza di insediamenti industriali di notevoli dimensioni (centrale termoelettrica, raffineria di petrolio, ecc.). Con lo stesso provvedimento stata, inoltre, istituita la Commissione Stato- Regione-Provincia-Enti locali con il compito di predisporre il Piano di risanamento ambientale e rilancio economico del Comprensorio del Mela, che stata integrata nella composizione con il successivo D.A. n. 883 del 16/07/2003.
Tali atti, curati dal competente Servizio 3 Tutela dallinquinamento atmosferico, elettromagnetico, acustico e rischio ambientale del Dipartimento Territorio e Ambiente dellAssessorato Regionale Territorio e Ambiente, prevedevano la possibilit di affidare in tempi rapidi ad un Ente pubblico di ricerca di provata capacit scientifica (lUniversit di Messina, anche se non espressamente citata) la predisposizione delle linee guida per la redazione del Piano di risanamento dellArea con un termine per la presentazione dei risultati di nove mesi.
Tuttavia, dopo qualche mese, il nuovo Assessore pro tempore, nel frattempo insediatosi, decideva autonomamente dalla Commissione di modificare gli indirizzi del suo predecessore e di procedere allaffidamento attraverso un bando pubblico europeo, con i tempi di gran lunga superiori che tale iter avrebbe comportato (D.A. n. 252 del 10/03/2004 e D.D.G. del 20/05/2004).
Ma dopo appena qualche altro mese, subentrato un altro Assessore, il citato D.A. n. 252 veniva revocato con il D.A. n. 239/GAB del 09/12/2004 a causa delle proteste e dei ricorsi da parte dei Sindaci del Comprensorio. Il bando, la cui 2 pubblicazione era costata quasi 25.000 euro, veniva di conseguenza revocato in autotutela con il D.D.G. n. 1 del 04/01/2005.
Con D.A. n. 48/GAB del 23/02/2005, questultimo Assessore decideva, anche lui autonomamente dalla Commissione Stato-Regione-Provincia ed Enti locali, di affidare i compiti predetti (ed altri ancora inusuali) alla Commissione Provinciale per la Tutela dellAmbiente e la lotta allinquinamento di Messina, pur non rientrando gli stessi tra le competenze precipue della Commissione n potendo configurarsi tale organismo con quellEnte pubblico di ricerca di comprovata capacit scientifica indicato nelloriginario D.A. n. 883 del 16/07/2003.
N.B. [Nella Regione Siciliana sono ancora presenti in ogni provincia, in virt della l.r. n. 39/77, le C.P.T.A., organismi simili nelle funzioni a quei CRIA soppressi gi da molti anni nelle altre regioni a seguito delle innovazioni normative intervenute nel tempo]
La C.P.T.A. di Messina presentava i propri risultati nel giugno del 2005. La documentazione, pur voluminosa, si limitava ad una enunciazione di linee ed indicazioni di carattere del tutto generale ma privi di indirizzi concreti, rimandando alla stesura del Piano da attuarsi entro il 31/01/2006.
Limpostazione ed i contenuti della relazione erano successivamente oggetto di forte critica e contestazione, in particolare da parte del Comune di San Filippo del Mela.
Intanto, a seguito della scadenza della dichiarazione ministeriale di Aree ad elevato rischio di crisi ambientale dei territori di alcuni Comuni della Provincia di Siracusa (Augusta, Melilli, Priolo, Siracusa, Sortino e Solarino) e della Provincia di Caltanissetta (Gela, Butera e Niscemi) che metteva fine al regime commissariale in atto dal 1999 e che consentiva il rientro nella disponibilit dellAssessorato Territorio e Ambiente delle somme originariamente stanziate (140 miliardi di lire, in gran parte non utilizzati) per gli interventi di risanamento, il Servizio 3 aveva predisposto il provvedimento di nuova dichiarazione ora di competenza regionale di Aree a rischio, che veniva formalizzato con il D.A.
Nel luglio del 2005 veniva istituito, con delibera della Giunta Regionale, lUfficio Speciale per le Aree ad elevato rischio di crisi ambientale, con il compito di predisporre e gestire i Piani di Risanamento locali e le risorse economiche 3 disponibili, ovvero con competenze che istituzionalmente sono da considerarsi intestate al Dipartimento Territorio e Ambiente.
Fermo restando che al 31/01/2006 non risulta essere stato presentato o predisposto, come previsto da ultimo nel giugno del 2005, il Piano di Risanamento del Comprensorio del Mela, n ad oggi la situazione risulta mutata, si deve constatare che in tale area si trovano a coesistere una serie di organismi (Commissione Stato-Regione-Provincia-Enti Locali, C.P.T.A. di Messina, Ufficio Speciale), frutto di decisioni variegate nel tempo e con compiti e competenze di non agevole distinzione.
Come si vedr nel seguito, in un siffatto contesto di criticit, si anche dovuto verificare che alcune delle iniziative pi recenti della C.P.T.A. di Messina e dellUfficio Speciale (vedasi codice di autocomportamento della CTE EDIPOWER e rete di monitoraggio della qualit dellaria), peraltro autonomamente intraprese, erano affette, in un caso, da rilevanti errori di informazione di base (configurazione dellassetto impiantistico) e, nellaltro, da scarsa coerenza con le attivit in corso da parte del Dipartimento Territorio e Ambiente e dellARPA sullintero territorio regionale al fine della razionalizzazione e delladeguamento delle reti di monitoraggio alle linee guida ministeriali del tavolo tecnico interregionale.
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Iniziative del Dipartimento Territorio e Ambiente Iniziative del Dipartimento Territorio e Ambiente Iniziative del Dipartimento Territorio e Ambiente Iniziative del Dipartimento Territorio e Ambiente di risanamento ambientale di risanamento ambientale di risanamento ambientale di risanamento ambientale
Si premette che dal mese di Giugno di questanno il Dipartimento Territorio e Ambiente ha avviato, tramite una Societ specializzata nel settore, le attivit per la redazione del Piano di risanamento della qualit dellaria e per la gestione dellinventario delle emissioni. Esse prevedono, tra laltro, lutilizzo dei pacchetti sw applicativi APEX 4.1, comprensivi del modello PREM proiezione delle emissioni, dei modelli SETS stima emissioni da traffico stradale, AIR FOREST stima emissioni da vegetazione, AIR AIR stima emissioni da aeroporti, AIR FIRE stima emissioni da incendi, AIR SHIPS stima emissioni da navigazione, del sistema AIR DIFFUSION con i modelli ISC, OCD e SETS CALINE, e del sistema AIR GRID.
Con tali strumenti il Dipartimento sar nelle condizioni di poter intervenire nei prossimi mesi in maniera pi incisiva e puntuale sulle condizioni generali del territorio regionale e, in particolare, sulle aree che presentano le maggiori criticit relativamente alla qualit dellaria ambiente.
Per quanto riguarda specificatamente lArea del Comprensorio del Mela ed i superamenti dei valori limite per il biossido di zolfo nei periodi segnalati dellanno 2005, che sono oggetto della richiesta di informazioni sulle iniziative in atto per il loro controllo ed il relativo contenimento, si precisa che il Dipartimento ha, in parte, completato e, in parte, avviato o programmato una serie di iniziative mirate ad affrontare e risolvere le problematicit ambientali e di tutela della salute delle popolazioni esposte ai fenomeni di inquinamento atmosferico.
Si ricorda, al proposito, che nellArea insistono, oltre ad un certo numero aziende di varia tipologia industriale, due insediamenti produttivi di notevoli dimensioni e di rilevante impatto ambientale : la centrale termoelettrica EDIPOWER, con gruppi energetici di complessivi 1280 MWe (alcuni ambientalizzati, altri in corso di ambientalizzazione) e la raffineria di Milazzo.
In particolare,
Indagini scientifiche effettuate
E stata completata nel mese di Giugno del 2006 ed i risultati sono attualmente in corso di valutazione lindagine commissionata allUniversit 5 di Palermo sulla diffusione e sulla distribuzione di inquinanti atmosferici (metalli pesanti) con tecniche di biomonitoraggio utilizzando organismi bioaccumulatori (licheni). I dati appaiono focalizzare bene lo stato di generale compromissione ambientale del territorio, soprattutto in relazione alla presenza ed alla distribuzione spaziale nella matrice biologica dei metalli pesanti traccianti dei processi di combustione e delle attivit antropiche. Questa base di informazioni va gi a costituire un importante supporto conoscitivo propedeutico agli interventi di risanamento da andare a realizzare.
Nello stesso arco di tempo stata completata ed i risultati sono anchessi in corso di valutazione lindagine commissionata allUniversit di Palermo, Dipartimento di Ricerche Energetiche ed Ambientali della Facolt di Ingegneria, per la messa a punto di un sistema integrato per la valutazione e la gestione della qualit dellaria nelle aree metropolitane della Regione Siciliana: caso studio, analisi dei fenomeni di impatto atmosferico sugli agglomerati ricadenti nel Comprensorio territoriale del Mela. Oltre alluso di simulazioni con software previsionale riguardo allimpatto degli inquinanti atmosferici di diversa origine, la costruzione e lapplicazione di indicatori compositi (per esempio AQSI Air Qualit Stress Index e AQI Air Qualit Index-) per poter arrivare a definire gli effetti combinati e di sovrapposizione delle attivit industriali e di quelle derivanti dal traffico autoveicolare rivestono un ruolo chiave per iniziare a tracciare e delineare mappe di rischio per la popolazione esposta.
Indagini scientifiche programmate
Il Dipartimento gi in possesso di alcuni progetti esecutivi di imminente avvio, redatti da Istituti e Dipartimenti universitari siciliani, per attivit di ricerca e supporto tecnico-scientifico per la redazione del Piano di Risanamento e Tutela della Qualit dellAria, e per i quali esiste gi la necessaria copertura finanziaria. A titolo di esempio si riportano solo gli obiettivi prefissi nel Progetto elaborato dallUniversit di Messina, Facolt di Chimica Industriale ed Ingegneria dei Materiali, rivolto agli interventi da realizzare su Centrali Termoelettriche e Raffinerie di petrolio: - Individuazione degli obiettivi di riduzione delle emissioni - Individuazione delle possibili misure da attuare e costi di abbattimento delle emissioni 6 - Selezione dell'insieme di misure pi efficaci per realizzare gli obiettivi di riduzione delle emissioni
Interventi strutturali ed amministrativi sulla CTE EDIPOWER
In relazione alla potenzialit degli impianti ed alla ancora non completata ambientalizzazione di tutto il sistema, la CTE rimane la principale fonte emissiva del biossido di zolfo e, quindi, la maggiore indiziata nei casi di superamento dei limiti di qualit dellaria per questo parametro. Nei periodi segnalati del 2005, peraltro, lanalisi dei dati dello SME ha rivelato superamenti anche di una certa consistenza e per pi ore consecutive, che non sono stati peraltro segnalati tempestivamente dallEDIPOWER. Al riguardo, suscita particolare apprensione e perplessit il fatto che ad andare fuori limite sono stati i gruppi da 320 MW, ovvero quelli dotati del sistema DESOX di abbattimento spinto del biossido di zolfo con produzione finale di solfato di calcio. Gli interventi che si prevede di attivare nei confronti dellazienda, con la priorit e la celerit che la situazione, di per s grave, comporta, consisteranno: a) Accelerazione del completamento dei lavori di ambientalizzazione dei gruppi da 160 MW; b) Verifica dellapplicazione delle BAT nei sistemi di trattamento degli inquinanti; c) Eventuale revisione dei provvedimenti di autorizzazione alle emissioni, con conseguente abbassamento dei limiti autorizzati, il tutto in virt delle prerogative cautelari dellArea a rischio, del comprovato stato di deterioramento ambientale e delle gravi patologie rilevate a carico della popolazione locale.
Interventi strutturali ed amministrativi sulla Raffineria di Milazzo
La Raffineria di Milazzo stata spesso tirata in ballo in occasione di allarmi dellopinione pubblica conseguenti al verificarsi di fenomeni di intossicazione o malesseri generali, collegati alla presenza di sostanze organiche volatili odorigene, a carico di strati della popolazione residente nelle localit prossime agli impianti. Lanalisi di talune delle criticit ambientali, connesse con le emissioni in atmosfera caratteristiche di questa tipologia industriale, ha portato ad individuare, nellambito dellapplicazione delle migliori tecnologie disponibili, una prima strategia di interventi indirizzata principalmente: 7 Sullinstallazione di sistemi di recupero vapori (URV) per aspirare il gas di polmonazione emesso dalle cisterne delle navi durante il caricamento di prodotti leggeri, al fine di consentire di ottenere una drastica riduzione delle emissioni diffuse in atmosfera provenienti dalle tanche delle navi cisterna. Alla corretta gestione del sistema blow down, per cui le torce di raffineria svolgano unicamente il ruolo di dispositivo di sicurezza grazie al quale i gas in eccesso, prodotti in occasione di avvii e fermate dimpianti, o in altre situazioni non programmabili, sono bruciati in condizioni controllate, e non vengano, invece, utilizzate come sistema routinario di combustione e di rilascio incontrollato di grandi quantit di sostanze inquinanti. Alla revisione della cosiddetta bolla di raffineria, ovverosia di quellartificioso sistema di calcolo delle emissioni che consente di considerare tutti i punti di emissione dei vari impianti come un unico punto emissivo. Questo fa s che le concentrazioni dei singoli inquinanti, alcuni eccedenti anche di molto i valori limite di legge, vengano livellate entro i limiti, tramite un mero calcolo matematico, dalla sommatoria della portata volumetrica complessiva. Lintervento che si andr ad adottare ha lo scopo di riportare a norma le emissioni di ogni singolo camino, non consentendo pi la possibilit, se solo ci si riferisce al biossido di zolfo, di concentrazioni emissive di gran lunga superiori a quelle massime consentite, cio dellordine di 8000-10000 mg/Nm 3 rispetto al valore limite di 1700 mg/Nm 3 di impianti di pari potenza.
La rete di monitoraggio della qualit dellaria
E in corso di definizione, in collaborazione con lARPA e con il gestore della rete pubblica (Provincia di Messina) ladeguamento della rete di monitoraggio della qualit dellaria alle linee guida dellAPAT ed agli indirizzi dettati dallapposito tavolo tecnico interregionale. La revisione sta comportando sia il riposizionamento delle centraline al fine di migliorare la rappresentativit spaziale, sia lammodernamento ed il potenziamento della strumentazione analitica al fine di ottenere la pi ampia copertura dei parametri ambientali. Va ricordato che la rete, sia quella pubblica che quella privata (EDIPOWER), di antica concezione ed ha operato fino a di recente riguardo al monitoraggio del biossido di zolfo.
8 In tale contesto, tuttavia, giusto al fine di ottimizzare gli interventi e le risorse disponibili, appare indispensabile che si operi con strumenti di concretezza e di razionalit, ragione per cui talune recenti proposizioni di un sistema di monitoraggio riguardante larea in oggetto, basato su di una rilevante moltiplicazione di postazioni di misura e dei relativi sensori di rilevamento, n appaiono coerenti con gli indirizzi tecnico-scientifici nazionali (APAT e CNEIA) e regionali, n oltretutto risultano compatibili sotto laspetto della effettiva realizzazione e della relativa gestione economica.
Da ultimo, si fa presente che il Dipartimento ha in fase di prossimo avvio, in collaborazione con lARPA, un monitoraggio sulla presenza e sulla caratterizzazione chimica delle frazioni pi fini del particellato atmosferico, nello specifico i PM2.5 e PM1.
Conclusioni Conclusioni Conclusioni Conclusioni
Nonostante le oggettive difficolt operative cui si accennato nella parte introduttiva, derivate da scelte ed indirizzi di vertice spesso contrastanti tra loro e che hanno, peraltro, comportato moltiplicazione di uffici e duplicazione di competenze per lo stesso settore dintervento, con relativo transito delle risorse economiche destinate alle attivit di risanamento, si ritiene che con le iniziative sopra riportate, in parte gi realizzate, in parte avviate ed altre di imminente avvio, questo Dipartimento pu affrontare ed assolvere in maniera pi organica ed efficace i propri compiti istituzionali di protezione dellambiente e di tutela della salute delle popolazioni in un ottica di progressivo recupero e di risanamento della qualit ambientale dellintero Comprensorio.