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Atlantide
Nellultimo periodo dellera atlantica un piccolo gruppo di uomini
che erano stati preparati, guidati dal pi altissimo iniziato (Manu),
venne condotto nellAsia, per fecondare i popoli dellIndia
settentrionale. Questi iniziati pionieri di civilt, non trovarono
in nessun luogo terre vergini, disabitate: la terra era infatti
abitata anche oltre i territori atlantici.
Tali uomini erano maggiormente progrediti, nel senso che
avevano un tipo di coscienza chiaroveggente, ma erano in grado
anche di percepire correttamente la realt sensibile, in maniera
maggiore della media di tutta lumanit di allora.
Quasi tutta lEuropa, lAsia e Lafrica settentrionale erano gi
popolate, prima che i popoli Atlantidei vi migrassero, in
conseguenza della catastrofe, del diluvio.
I popoli Atlantidei si incrociarono con i popoli gi residenti
originando le diverse culture.
Prima i Veda indiani, poi Zaratustra, poi gli Egizi/ Assiri e i Greci.
Era Polare
Era Iperborea
Era lemurica
Era atlantica
Parallelo religioso
con Epoche o civilt del
passato
Il tutto di Brahma nei
Veda, 1 epoca indiana
Aura Mazdao/Ariman 2
epoca persiana
Osiride, Iside, Horus 3
epoca Egizia
Era greca romana,
Mistero del Golgota
Parallelo/riflesso
con Epoche future
7 futura epoca
Americana
6 futura epoca Slava
5 epoca attuale
Nessuna ripetizione
Un chiaroveggente che avesse osservato quel germe avrebbe visto qualcosa di simile a quando egli contempla un
minuscolo seme: non vede la futura pianta, ma si palesa larchetipo, la pianta/tipo che contenuta nel seme. Un
aura eterica, rappresentante lEssere della pianta futura, il quale un entit che dimora in una sfera del mondo
spirituale.
Latomo o singolo moscerino che si vedrebbe nellera Polare sarebbe larchetipo della figura umana (fantoma).
La forma umana allora riposava nel germe, e necessit di percorrere lera polare, iperborea, lemurica e atlantica
per poter apparire nella forma attuale.
Il vedere gustativo dellatlantideo
Cerchiamo di descrivere lo stato di coscienza degli atlantidei. Essi non avevamo bisogno di dimostrazioni
dellesistenza dello spirituale: avevano una visione notturna chiaroveggente in sogno, in cui vivevano insieme agli
Di. Ma la loro coscienza era diversa anche durante il giorno.
Atlantide appariva come sommersa da nebbie: latmosfera era ancora densa e il sole non riusciva a penetrare nella
fitta cortina aerea, gassosa. Latlantideo che osservava le cose le vedeva come fari nella nebbia, contornate da un
alone luminoso, che le faceva apparire poco distinte.
Tuttavia, un atlantideo che si fosse avvicinato ad uno stagno non avrebbe solo veduto lacqua annebbiata come
oggi, ma rivolgendo la sua attenzione ne avrebbe avuto anche un esperienza sensoriale multipla. Ne avrebbe sentito
anche il sapore e la consistenza. Senza assaggiarla o toccarla, ma solo osservando avrebbe detto questacqua e
salata, oppure, contiene ferro. Egli penetrava allinterno delle cose: come tastando lelemento ne assaporava
lelemento intimo. Per lui tutto era animato.
Laddestramento entro le scuole di Misteri Atlantidee: meditare la forma umana come forza di trasformazione del
corpo fisico
Nella prima met dellepoca atlantidea, luomo aveva un corpo fisico molle, simile a certi animali marini
trasparenti, privo di ossa: si poteva pi toccare, che vedere. La forma era permeata da linee direttrici, risplendenti.
Il corpo eterico era molto piu grande del corpo fisico: esso si differenziava nei singoli individui, in quatto tipologie
diverse. Una parte degli uomini tendeva verso un tipo, un'altra verso un altro. Tali tipi vengono presentati
solitamente con i nomi dei 4 animali apocalittici: Toro, Leone, Aquila, Uomo.
Lumanit recava in s tutti e quattro i tipi, ma ve ne era sempre una in particolare, che predominava.
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Non si deve credere che luomo avesse forme simili ai nomi degli animali attuali. Si trattava di forme che suscitavano
un impressione affine alla natura del Leone, del Toro, ecc, ma in merito alla qualita in s, pi che alla figura. Ad
esempio uomini dotati di grande capacit riproduttiva e di grande appetito si potevano paragonare con il Toro. Altri,
che si sentivano a disagio con la terra, avevano similitudini con lAquila: oppure chi aveva una natura
particolarmente agile, flessibile, era Leone. Altri ancora potevano invece recare in s tratti umani.
La meditazione della forma umana nellAtlantide
La maggior parte dellumanit antica recava quindi figure animalesche: sono liniziato ai misteri recava una forma pi
simile allattuale. Anche se non ancora completamente formata. Questo perch egli era in grado di plasmarla da se
stesso, tramite una particolare tecnica. A quei tempi il pensiero e il sentimento avevano un influsso diretto sul corpo
fisico. Agivano sul sistema e gli conferivano linee conformi alla natura dei contenuti meditati dal discepolo.
Al principio dellultimo terzo dellera atlantica, tramite una particolare forma di suggestione, alliniziando veniva
detto di porre davanti a s una figura spirituale, che doveva essere meditata: si trattava dellarchetipo di cio che
sarebbe poi divenuta la forma umana.
La meditazione intensiva dellimmagine archetipica delluomo (Fantoma) agiva sulleterico, e andava a plasmare il
corpo fisico umano. Il discepolo doveva volere questo pensiero: il mio corpo fisico deve diventare come questa
immagine. Si preparava cos in anticipo, cio che sarebbe poi stato il modello della figura delluomo attuale.
Il discepolo dei Misteri doveva concentrarsi nella sua meditazione immaginando una forma che non esisteva ancora
come tale, che egli ancora non possedeva completamente: doveva immaginare una figura duplice, costituita da una
combinazione di contorni di uomo e di donna,ma priva delle parti inferiori. Solo la testa, il collo e il tronco erano
considerate. Questa immagine agiva in modo cos forte da influire al punto di rendere sempre pi simile a s stessa
nel predisporre, plasmare linee e forme sulla corporeit delliniziando.
Questa immagine della forma umana esisteva gi nei primordi terrestri, nello spirito, come pensiero archetipico,
innimanifesta.
Il ruolo e linfluenza del maestro sul discepolo antico
La natura umana un tempo era diversa: luomo medio era
dotato di un io debole, molto ricettivo e influenzabile da Io
pi evoluti. Tali io superiori alla media appartenevano ai
maestri, ai sacerdoti dei misteri. Il maestro esercitava un
influsso magico, misterioso: egli vivificava le immagini e i
simboli che mostrava al discepolo,al punto che esse lo
inducevano a stati di coscienza superiori.
Un discepolo egizio ad esempio poteva venire influenzato
telepaticamente dal suo maestro in modo da poter venire
suggestionato a produrre in s determinati pensieri o
comportamenti. Oggi queste pratiche sarebbero viste come atti
condannabili di prepotenza, di approfittarsi della volont altrui.
La trasmissione del pensiero poteva condurre il discepolo a
compiere qualsiasi cosa. Tuttoggi in confraternite occulte si
esercitano questi influssi per spingere discepoli preparati a
compiere azioni fanatiche.
Osiride/luce, Tifone/gas, aria
Luomo nellera Iperborea si nutriva solo di luce, ricevendo la sussistenza dallo spirito: egli respirava luce, come le
piante. Quando il Sole fuoriusc dalla massa unitaria (portandosi con s la luce), avvenne una condensazione dalla
sostanza e si origin come un fratello della luce: laria, lelemento gassoso, il soffio. Luomo smise di nutrirsi di
luce, e cominci ad inalare aria. Ecco qui la nascita di Tifone aria, fratello del luminoso Osiride.
Se il sole fosse rimasto dentro la terra luomo avrebbe assunto troppe forze stimolanti: il tempo sarebbe scorso pi
velocemente e avrebbe vissuto pochissimo, cambiando repentinamente involucri.
Il sole quindi fuoriuscendo caus un allungamento della vita umana.
Lessere unito con la Luna caus per al contrario del Sole un rallentamento, un irrigidimento del sistema. Prima
luomo non sperimentava la morte: egli indossava e si svestiva di involucri, senza sperimentare cambiamenti di
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coscienza o di stato. Unito alla Luna, cominciando a respirare, egli avvert che quando il corpo smetteva di respirare
egli doveva trasferirsi fuori dal corpo: e che questo causava in lui la sensazione del morire dellabbandonare il
fisico.
Il mito di Osiride, Iside, Seth (Tifone) e Horus- narrato da Plutarco
Per quanto riguarda le origini del mito di Osiride, che viene considerato dagli studiosi come un antichissimo mito
naturalistico tramandato nel tempo, possiamo dire che esso si perde nella notte dei tempi. Occorre considerare che i
Testi delle Piramidi, che tramandano delle formule e delle invocazioni al dio delloltretomba e a suo figlio, incisi sulle
pareti della piramide di Unas, risalgono intorno al 2300 a.C. (ci significa che quando Plutarco scrisse il suo trattato
tale mito era antico almeno di 2300 anni). Il mito racconta, in una prospettiva cosmologica, che il dio Geb e la dea
Nut diedero alla luce Iside, Osiride, Nephtys e Seth (detto Tifone da Plutarco).
Osiride e Iside si amavano e divennero la prima coppia di sovrani semidivini che govern, in un tempo lontanissimo,
la terra dEgitto.
Secondo Plutarco, Osiride era un benefattore dellUmanit; liber il suo popolo dallignoranza, insegn alla sua gente
lagricoltura, divenne legislatore e insegn ad onorare gli dei. Egli era odiato dal fratello-cognato Seth e il suo odio
crebbe a tal punto che Seth, durante lassenza di Osiride, che era in viaggio, ord una cospirazione insieme a 72
membri della sua corte, allo scopo di ucciderlo. Seth organizz un fastoso banchetto in onore del Re, mettendo in
palio come premio un bellissimo sarcofago che sarebbe stato donato alla persona il cui corpo si fosse adattato
perfettamente alle misure delloggetto (Seth, astutamente, aveva preso di nascosto le misure di Osiride).
Quando il Re torn dal viaggio ebbe luogo il banchetto in suo onore e quando venne il momento di regalare il
premio, i convitati, ad uno ad uno, si calarono dentro il sarcofago per verificare se fossero stati loro i fortunati a cui
andava il premio; quando venne il turno di Osiride egli si stese dentro il sarcofago e subito tutti i cospiratori si
avventarono su di lui chiudendo il coperchio della cassa e gettando la cassa nel fiume Nilo scagliandola verso il mare
attraverso la bocca Tanitica.
Plutarco sostiene che tali avvenimenti accaddero il 17 del mese di Athyr (un venerd, da cui sarebbe derivata la
tradizione nefasta del venerd 17). La dea Iside, allora, disperata, inizi la ricerca del suo amato, nella speranza di
trovarlo ancora vivo e dopo diverse vicissitudini riusc a trovare la bara di Osiride e a nasconderla in un luogo
appartato.
Ma il feroce Tifone (Seth) trov la bara durante una battuta di caccia notturna, la apr e squarci il corpo di Osiride in
14 pezzi che sparse tuttintorno. La dea allora, saputolo, si mise ancora alla ricerca del corpo del suo amato e riusc a
trovare i suoi pezzi, tranne il membro virile di cui modell una figura. Qui il mito racconta che la dea praticando i suoi
poteri magici fece risorgere il corpo di Osiride, il quale, successivamente, giungeva dallAde (il mondo ultraterreno)
per esercitare il figlio Horus (Horo) che doveva vendicarlo. Dopo un furibondo duello con lo zio Seth il concilio degli
dei stabil che la successione spettasse ad Horus che divenne il sovrano e legittimo successore del padre Osiride.
Il dio Osiride sub quindi un processo di resurrezione astrale trasfigurandosi nella costellazione di Orione, per la quale
gli antichi egizi abbinavano limmagine della costellazione ad Osiride e Horus e la stella Sirio (Sothis) alla dea Iside.
La tradizione egiziana vuole che il dio Osiride divenisse dio delloltretomba e fosse protagonista di un giudizio finale
sulla vita di ogni essere umano, prima di entrare nellaldil, attraverso la "pesatura dellanima" nella sala del giudizio.
In Egitto, veniva chiamata la via verso Osiride, il cammino che il defunto doveva compiere dopo la morte.
Osiride, una volta ucciso, e sceso negli inferi assume le vesti del Giudice delle anime morte, assistito dal Dio Thot
signore della luna, rappresentato sotto forma di un ibis o di un uomo recante la testa di un ibis. Anubi raffigurato
con la testa di cane (ritenuta a torto di sciacallo) Le denominazioni pi comuni di Anubi sono "colui che presiede
all'imbalsamazione"
due corna della mucca quale immagine della Madonna con la falce di luna, se si vuole, ma
pi propriamente quale espressione delloperare fecondante delle forze di natura.
OSIRIDE: lo Spirito
ISIDE: lanima (madre),
HORUS: il Figlio dellanima o S
Un'altra immagine della trinit egizia da intendere nel seguente modo.
Osiride lessere dellio delluomo, il suo spirito unitario ADAM KADMON. Lessere
spezzato in tante parti significa che viene individualizzato, distribuito in diversi
corpi: luomo acquisisce uno spirito individuale.
Iside quella parte delluomo in eterna ricerca che cerca se stessa, la sua essenza, il
suo spirito. Iside cerca Orisiride: lanima cerca lo spirito. Esso stato ucciso e spezzato in tante parti: significa che era
giunto un momento in cui lantico mondo spirituale doveva morire, sparire dalla visione umana. Arimane/Tifone lo
spirito che compie questo incantesimo/uccisione di Osiride: Infatti Osiride (lo spirito delluomo) sparisce dal piano
fisico, viene occultato e lo si incontra solo dopo la morte. Lumanit cessa di avere il contatto diretto con lo Spirito
(Osiride).
Egli per in grado di fecondare lanima (Iside) dallaldil affinch lei arrivi a partorire il nuovo Osiride: Horus. Horus
il S delluomo, il figlio delluomo che rinasce a nuovo dalla sua anima purificata che lo concepisce verginalmente.
prodotto in maniera cos accentuata, senza la pratica della mummificazione. Luomo, convergendo la sua attenzione
verso le sue spoglie mortali mummificate acquis pi interesse per il mondo fisico: quando si reincarnava, dopo
lesperienza della mummificazione, sentiva sorgere in s maggiore interesse per cercare lesperienza spirituale
attraverso la materia, la pratica esoterica nella vita fisica esteriore. La mummificazione introdusse luomo al
materialismo, ad operare sulla terra.
LE MUMMIE EGIZIE. Sul significato della mummificazione presso gli antichi Egizi.
(da Tendenze spirituali dellevoluzione 5 conferenza pag. 64)
Mentre luomo vivo, ci che umanamente attivo nelleterico, nellastrale e nellio opera nella forma. Nella
mummia non vi era nullaltro che la sola forma umana, privata dellanimico spirituale: essa non avrebbe potuto
formarsi se non lavesse abitata sulla terra, un essere umano.
Gli egizi avevano bisogno di quella particolare forma.
In quei tempi, la coscienza umana era diversa e diverso era anche il modo attraverso il quale si potevano
apprendere cognizioni e conoscenze sulle cose e i processi del mondo. Non esisteva una scienza intellettuale e
deduttiva cos come la possediamo oggi.
Ogni conoscenza o apprendimento circa cose o forze operanti nellambito della medicina, della fisica, di ogni scienza
veniva date alluomo tramite ispirazioni, direttamente dal mondo spirituale.
Nellepoca paleo indiana e paleo persiana, luomo riceveva il contenuto dei suoi pensieri solo dal mondo spirituale.
Le conoscenze (idee) si trovavano insite nelle cose stesse, e penetravano dallesterno entro luomo. Anche i nomi che
luomo dava alle cose venivano sentiti non come scaturiti dalla sua fantasia, dalla sua capacit deduttiva o di
associazione, ma egli sentiva come se tali nomi gli venissero rivelati dagli di.
Davanti ad una data specie vegetale luomo antico sentiva: questa pianta la devi chiamare rosa. Vi era come una
volont che dalla pianta gli imponeva essa stessa il nome. Cos come un colore si impone allanima, in modo
oggettivo.
Durante lepoca egizia accade un mutamento: luomo cominci a perdere gradatamente questa capacit
chiaroveggente di farsi dire dalle cose stesse il loro contenuto vivente; in tal modo gli vennero a mancare anche le
indicazioni e le conoscenze per potersi orientare nel mondo fisico: accade cos che si dovette creare un artifizio, che
andasse a supplire la mancanza di conoscenza; si dovette realizzare uno stratagemma: a mezzo della
mummificazione.
Tramite essa, si procurava un involucro a determinate entit, esseri lunari luciferici (probabilmente quelli che un
tempo erano presenti sulla terra come antichi Maestri dellumanit) i quali penetrando nella forma umana svuotata,
riuscivano a comunicare -agli iniziati che si fossero messi in contemplazione innanzi appunto alla mummiaindicazioni sulle direttive religiose, morali ed etiche dellumanit che dovevano venire impartite come insegnamenti
alle comunit e al popolo. La mummia era il catalizzatore di ispirazioni divine, un antenna che serviva da
medium.
La pratica della mummificazione inoltre creava anche una seconda condizione: legava, per determinati tempi, anche
le anime umane che un tempo avevano abitato quei corpi: attraverso quelle anime, gli spiriti lunari dallinterno delle
mummie potevano comunicare ai defunti date conoscenze sui minerali, sulle piante, sugli animali e sulla medicina,
che a loro volta venivano comunicate agli iniziati.
Tutte le conoscenze astrologiche, fisiologiche e mediche degli antichi egizi derivano da questa doppia attivit
derivante dalla contemplazione che liniziato faceva sulle mummie e sullevocazione delle anime dei defunti che
avevano abitato quelle stesse mummie.
IL GIUDIZIO DOPO LA MORTE
Il Dio della Luna Thot, sistemava una bilancia con due piatti: su uno c'era la raffigurazione di Maat > la piuma,
sull'altro piatto il cuore del defunto.
Thot scrive con uno stilo il risultato del giudizio, mentre accanto a lui siede un mostro, il "divoratore" (il coccodrillo)
pronto a mangiare il morto se risultasse colpevole. Se invece si rivelasse buono, passava nel Regno di Osiride, un
luogo luminoso, che rappresentava la diretta continuazione della vita terrena. I cattivi, esclusi dal luminoso regno dei
morti, giacevano invece affamati e assetati, nel buio regno sotterraneo, che viene illuminato solo nell'ora in cui il
sole, durante il suo viaggio notturno, attraversa lo spazio che sta sotto la terra.
Quando la luna fuoriusc dalla terra, luomo bestia aveva le sembianze di un rettile acquatico.
Luomo aveva la parte inferiore pi densa, quella superiore eterica: da questa si slanciava una specie di lanterna
luminescente, attraverso cui entravano le impressioni chiaroveggenti esterne. La radice di quella lanterna, si
riscontra ancora nel bimbo neonato nella zona del cranio dove vi la fontanella. Inoltre latrofia di quellorgano
cre ci che oggi ha in nome di ghiandola pineale.
Luomo andavo accogliendo e mutando sempre pi forme animali: quando attraverso il periodo dominato dal segno
dellAcquario, lo si deve immaginare denominato in quel modo perch luomo in divenire recava in s vaste specie
dacqua, appunto animali dacqua. Luomo era un acquario.
Poi nel periodo del Capricorno cominciarono a formarsi gli arti inferiori: gli anfibi.
Nel Sagittario (centauro) cominciarono a comparire forme quadrupede.
Come si vede, vi un nesso fra forme animali e zodiaco.
I nomi delle costellazioni derivano proprio dalla correlazione fra il tipo di effetto che essi crearono sulla forma umana
terrestre in un dato momento evolutivo.
La creazione di determinate parti del corpo umano fu relazionata anche alla creazione di gruppi animali: come una
sorta di espulsione dallumano nellanimale. Ad ogni nome di costellazione, creando una forma nelluomo si
generarono residui, come simbolo del sorpasso evolutivo che lumano and a compiere.
Ad esempio, ad ogni azione di una costellazione si form da un lato una forma umana (ad es. i piedi) e dallaltro un
genere animale (i pesci). Si pu dire che prima che comparissero i piedi , luomo nella zona dove ora hai i piedi,
attravers una forma simile al pesce. Nella parte in cui ha ora le cosce, vi fu un tempo in cui aveva una forma equina,
simbolizzata nel Sagittario. Ovviamente si deve cercare di cogliere non solo un analogia di forma, ma una relazione
interiore di qualit tipiche simbolizzate in una data specie animale correlate ad una data forma umana.
Quando si dice che luomo attravers un gradino in cui la sua forma era simile a quella del pesce, si vuole
indicare che durante il periodo antico in cui operava linfluenza della costellazione dei pesci, -mentre egli aveva una
forma eterica a calice visibile solo chiaroveggentemente-, era visibile solo la parte inferiore, che corrisponde ai
piedi. La parte inferiore delluomo compenetrava la parte liquida terrestre, cos che essa viveva nellacqua, come i
pesci.
In altri termini si puo' dire che prima un a data influenza zodiacale determino' l'apparire di una data forma animale
su una data parte del corpo umano: ad esempio la forma del pesce, dell'anfibio, caratteristiche tipiche del mondo
ittico. Poi trascorso il periodo d'influenza, quella parte del corpo si evolve divenendo simile alla forma che ora e'
presente fisicamente nell'uomo. Al contempo venne a crearsi al di fuori dell'uomo, il regno dei pesci. Luomo lascia
dietro di s, ad ogni gradino, la forma animale che ha attraversato, volta per volta.
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Lantico egizio o persiano provava un sentimento di nostalgia analogo a quello che proviamo noi quando, dopo
essere stati per lungo tempo separati da qualcuno che amiamo, ne riceviamo una lettera e leggiamo sulla carta la
calligrafia dellamico lontano da noi. Tramite i tratti della scrittura vediamo la mano di chi scrisse, scorgiamo i
sentimenti del cuore che in quei segni si sono esplicati. Lantico sentiva questo guardando le stelle, come caratteri di
un libro celeste.
La geometria e la matematica nacquero in Egitto e Caldea come conseguenza dellosservazione, della misurazione
delle stelle.
La civilt egizia: conoscenza microcosmica e macrocosmica
Mentre gli antichi indiani e persiani ricevevano un insegnamento iniziatico in cui venivano portati a rivedere
chiaroveggentemente fatti accaduti nellera lemurica ed atlantica, i discepolo egizi venivano istruiti circa le
intenzioni, le modalit in cui gli Di avevano agito, creato. In Egitto si insegnavano le corrispondenze fra macro e
micro cosmo, oltre che alle rivelazioni degli Spiriti. Ermete Trismegisto fu colui che insegn agli Egiziani a vedere ogni
opera e legge del creato e a decifrarla come una scrittura degli Di.
Il tempo in cui gli Di camminavano sulla terra in corpi animalizzati
Ai tempi della lemuria, quando luomo non aveva un corpo denso come lattuale, e non aveva scheletro, vi erano
esseri angeliche o arcangelici (come Wotan, che visse fra gli uomini nellAtlantide) che assumevano forma umana,
ossia compenetravano temporaneamente le forme umane, potendo affacciarsi ad una esperienza sensibile, ossia
tramite un corpo fisico.
Ovviamente gli Dei si incorporavano e assumevano le forme che luomo prendeva nel corso del suo divenire. Luomo
attravers la forma di pesce, anfibio o rettile, bovino, felino; essi si presentavano di conseguenza allumanit
secondo le spoglie terrestri di una data fase evolutiva della forma umana.
Gli Dei apparivano quindi in corpi ancora animalizzati: se un essere vuol vivere in una data sfera deve assoggettarsi
alle forme e leggi vigenti in quella fase evolutiva. Ecco perch molte divinit egizie compaiono con teste animali.
I misteri Egizi nella mitologia greca
Tranne le vicende di Zeus e la sua famiglia, molti miti egizi sono confluiti nella mitologia greca : molti Di greci erano
Di egizi.
Prometeo
Ogni leggenda antica ci rimanda ad eventi cosmici.
"Prometeo" un Titano, figlio di Giapeto e di Climene e fratello di Atlante ed Epimeto viene detto il "preveggente"
- Pro-me-theus, colui che vede innanzi a s, cio nel futuro.
Spinto dal suo grande amore per gli uomini, volendo migliorare le loro misere sorti, "Prometeo" ruba il fuoco agli dei
e ne fa dono ai mortali, elargendo ad essi altri preziosi doni, tra i quali quello dellintelligenza, dellautocoscienza.
Zeus allora, ostile alla stirpe umana, che desiderava distruggere per costruirne unaltra a lui pi sottomessa e devota,
interviene punendolo. Il titano viene incatenato su una rupe deserta della Scizia dove, ogni giorno, laquila di Zeus si
pasce del suo fegato, che sempre si riforma.
Il sacerdote Egizio spiegava al discepolo: Lio delluomo
Prometeo, che riesce a conquistarsi il fuoco della
consapevolezza, della conoscenza luminosa e vitale. Luomo
venendo nella materia si incatenato alla terra, alla mineralit: al
suo corpo fisico. Il fegato il corpo eterico delluomo, laquila il
suo corpo astrale, il quale logora, corrode i corpi inferiori nella
veglia standovi a contatto. Sino a che luomo incatenato nella
roccia del suo corpo con in mano il suo fuoco (Io), condannato a
farsi mangiare il fegato (corpo eterico) dallaquila (il corpo
astrale), la quale gli infonde dolore e sofferenza, e gli impedisce di
essere immortale.
Orisiride, Iside, Horus, la Sfinge e i miti egizi
Le grandiose immagini contenute nei miti egizi sono reminescenze
di condizioni antichissime dellumanit, in particolar modo
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rievocazioni di vicende accadute durante lepoca lemurica: un riverbero nelle anime di avvenimenti terrestri passati.
Il Faraone, Horus
Legiziano sentiva lentit di Iside come larcangelo di popolo Egizio, che conferiva le qualit tipiche egiziane al
singolo egiziano. Il popolo era la reincarnazione di Iside: essa aveva realmente vissuto sulla terra in tempi antichi, ed
ora poteva agire sulla terra dalla Luna solo attraverso lanima di tutti gli Egizi. Osiride veniva sentito invece come
vivente entro i singoli raggi spirituali individuali provenienti dal regno dei morti (mondo dello spirito). Osiride era
morto per legiziano: lo si poteva reincontrare solo dopo la morte e uan volta morti, si univa con lui, diventando lui.
Il Faraone, veniva iniziato e sapeva di dover essere uno strumento di Osiride e Iside: diveniva il loro figlio Horus.
Sapeva che doveva sacrificare una parte del suo corpo astrale ed eterico per farsi ispirare dalla volont degli Di.
Fine
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