Professional Documents
Culture Documents
Introduzione
La bioenergetica, branca della termodinamica, lo studio delle trasformazioni energetiche che si
associano alle reazioni biochimiche negli esseri viventi e dello scambio di energia che avviene tra cellule e
ambiente esterno.
I sistemi biologici necessitano continuamente di energia per sopravvivere; essendo isotermi, non sfruttano
per le proprie funzioni energia termica, bens energia chimica. I sistemi autotrofi producono energia
chimica sfruttando lenergia della luce, mentre i sistemi eterotrofi producono energia chimica tramite
lossidazione di molecole organiche, i nutrienti dellambiente circostante. Lenergia chimica cos ottenuta
utilizzata dai sistemi biologici per compiere lavoro, ovvero vivere. LATP la molecola fondamentale che
consente laccoppiamento tra reazioni che liberano energia (esoergoniche - catabolismo) e reazioni che
richiedono energia (endoergoniche anabolismo).
Obiettivi
La lezione presenter i concetti fondamentali della termodinamica e le loro implicazioni per sistemi
biologici quali le cellule umane. Verr posta particolare attenzione alla molecola di ATP, quale donatore
immediato di energia libera per le reazioni anaboliche.
Lenergia
Lenergia la capacit o potenzialit di compiere lavoro.
Esistono due tipologie di energia:
energia cinetica, associata al movimento;
energia potenziale, che dipende invece dalla posizione o condizione delloggetto.
Forme di energia
CINETICA
Energia solare
Energia termica
Energia elettrica
POTENZIALE
Energia chimica
Energia gravitazionale
Energia nucleare
Le cellule hanno bisogno di energia per poter mantenere la propria organizzazione e per svilupparsi,
crescere e riprodursi; pi in dettaglio le cellule utilizzano energia per:
compiere lavoro meccanico (spostamenti contro forza gravitazionale o frizionale);
compiere lavoro di gradiente (differenze di concentrazione o di potenziale elettrico);
compiere lavoro di sintesi (formazione e rottura di legami chimici).
Gli organismi autotrofi sono in grado di produrre energia a partire dallenergia solare e sono i produttori
primari di sostanze organiche utilizzate poi anche dagli organismi eterotrofi, che estraggono energia dai
nutrienti dellambiente esterno. I nutrienti contengono energia potenziale chimica, che viene utilizzata e
trasformata dagli organismi in altre forme di energia, quali la meccanica e la termica. La vita si basa quindi
su trasformazioni e scambi di energia tra sistemi biologici ed ambiente.
Tali trasformazioni biochimiche seguono le leggi generali della termodinamica.
La seconda legge della termodinamica ci permette di capire perch gli organismi viventi dipendono da
sorgenti esterne di energia: quella solare per gli autotrofi e quella dei nutrienti per gli eterotrofi.
In definitiva la luce solare la sorgente ultima di energia per la vita; questa energia passa dalle piante agli
animali, con dispersione di energia nellambiente come calore od entropia.
definiti col termine di catabolismo. Esistono tuttavia anche processi che consumano energia, provvedendo
al movimento piuttosto che al mantenimento della struttura organizzativa della cellula. Una parte di questi
fenomeni provvede alla sintesi di molecole complesse, non assumibili direttamente con la dieta e
comunque necessarie per la corretta funzionalit cellulare. Queste trasformazioni chimiche vengono
complessivamente definite con il termine di anabolismo. Sono reazioni che richiedono energia, ovvero
endoergoniche.
Da dove ottengono lenergia necessaria tutte le reazioni endoergoniche che normalmente avvengono
allinterno delle cellule? Il trasporto attivo di molecole attraverso le membrane, la sintesi di composti
complessi, la contrazione muscolare, la trasmissione di impulsi nervosi sono processi che avvengono solo
se accoppiati a trasformazioni chimiche che liberano energia in quantit sufficiente. In un sistema
biologico, la vita si basa su questo concetto fondamentale di accoppiamento tra reazioni esoergoniche e
reazioni endoergoniche. Il grafico in figura evidenzia il concetto: il composto A si trasforma in B
rilasciando energia, contemporaneamente C si trasforma in D sfruttando parte dellenergia rilasciata dal
primo fenomeno biochimico; complessivamente la reazione pu essere scritta come A + C -> B + D +
calore.
La trasformazione completa pu avvenire se il G complessivo ha un valore negativo, ovvero se lenergia
liberata da A -> B superiore da quella immagazzinata da C -> D. La liberazione di calore indica aumento
dellentropia e quindi spontaneit della reazione, come previsto dalla seconda legge della termodinamica.
In termini generali possiamo dire che, in un sistema vivente, il catabolismo accoppiato allanabolismo.
Il termine accoppiamento non indica necessariamente unione fisica di trasformazioni biochimiche con
caratteristiche termodinamiche opposte, bens una dipendenza reciproca dei due tipi di processi, che
precisa in termini generali la regolazione del metabolismo nei sistemi biologici: la produzione di energia
chimica commisurata alle necessit dei processi che la consumano; al tempo stesso tali processi
avvengono fintantoch sono garantite le trasformazioni che generano energia chimica.
Quali sono i meccanismi che consentono questa reciprocit tra reazioni esoergoniche ed endoergoniche?
Possiamo distinguere almeno due meccanismi principali:
il primo, meno flessibile e quindi meno rappresentato nei sistemi biologici, prevede lesistenza di un
intermedio comune e obbligatorio tra i due processi termodinamicamente opposti;
Il secondo, molto pi diffuso, prevede invece la formazione di composti ad alto potenziale
energetico nel corso dei processi esoergonici, e il loro successivo utilizzo in quelli endoergonici.
Riprendendo lesempio del grafico precedente (A + C -> B + D + calore), nel caso di un intermedio comune
vincolante le due reazioni, potremmo scrivere A + C -> I -> B + D + calore. La formazione di I da parte dei
reagenti necessaria affinch I si possa trasformare nei prodotti. Questo meccanismo consente una
regolazione intrinseca dei due processi chimici: la prima parte procede fintanto che la seconda consuma I
e viceversa. Quindi viene prodotta energia solo quando necessaria. In alcuni casi lintermedio di
accoppiamento pu essere un trasportatore di gruppi chimici, come nel caso delle deidrogenazioni
associate ad idrogenazioni.
reazione esoergonica si forma un composto che contiene legami chimici ad alto contenuto energetico. La
demolizione di questo composto, stabile e libero di fluire allinterno della cellula, pu essere inserita nella
reazione endoergonica, che ottiene cos lenergia necessaria per poter procedere verso la formazione dei
prodotti. A differenza del meccanismo basato sullintermedio comune, questa alternativa risulta molto pi
flessibile dal punto di vista strutturale e temporale; il composto ad alto potenziale energetico non deve
essere correlato chimicamente ai reagenti e ai prodotti e i tempi di produzione e utilizzo possono essere
distinti. Lo stesso tipo di composto in cui stata immagazzinata energia chimica pu essere utilizzato da
diverse trasformazioni biochimiche endorgoniche, in tempi e comparti diversi della cellula.
LATP: la valuta energetica delle cellule (1)
LAdenosina trifosfato (ATP) il principale intermedio ad alto contenuto energetico delle cellule.
Gli organismi eterotrofi utilizzano quindi la degradazione dei nutrienti e delle molecole organiche
complesse (catabolismo) per produrre molecole di ATP, in cui viene immagazzinata buona parte
dellenergia potenziale (chimica) dei reagenti. Lenergia contenuta nellATP quindi rilasciata (rottura di
legami chimici) e fornita alle reazioni endoergoniche.
La molecola di ATP , in senso lato, un intermedio generico tra reazioni cataboliche e reazioni anaboliche.
Le caratteristiche chimiche della molecola di ATP ci consentono di capire perch una molecola ad alto
potenziale energetico.
un nucleotide, costituito dalla base azotata adenina, da una molecola di zucchero ribosio e da tre gruppi
fosfato. I legami fosfo-anidridici tra primo e secondo e secondo e terzo gruppo fosfato (ma non quello tra
gruppo fosfato e ribosio) sono legami ricchi di energia potenziale chimica.
Il simbolo ~ viene spesso utilizzato per rappresentare tale tipo di legame chimico. La rottura di un
legame fosfo-anidridico dellATP libera circa 30 kJ/mol ( G= - 30.5 kJ/mol o 7.3 kcal/mol). LATP
contiene due di questi legami.
LATP quindi una sorta di valuta energetica per le cellule, che la utilizzano per compiere lavoro di tipo
chimico, meccanico e di trasporto. La scissione di un legamea formare ADP e fosfato (Pi) libera energia
chimica utilizzata per rendere possibili reazioni endoergoniche.
Affinch laccoppiamento tra i due tipi di reazioni possa avvenire, il G complessivo delle reazioni deve
rimanere negativo, ovvero lenergia richiesta dalla reazione endoergonica deve essere inferiore a quella
rilasciata dallATP. La differenza viene dispersa come calore e contribuisce al mantenimento della
temperatura corporea. Lesempio della fosforilazione del glucosio chiarisce questo aspetto.
LADP viene poi riutilizzato per rigenerare molecole di ATP. Lutilizzo dellATP ha notevoli vantaggi per le
cellule: (1) pu essere usato da molti tipi di reazioni, (2) lenergia rilasciata dalla rottura di un singolo
legame fosfo-anidridico sufficiente per realizzare diversi tipi di reazioni endoergoniche, che hanno
generalmente G con valori assoluti inferiori a quello dellidrolisi dellATP. Inoltre poca energia viene
dissipata in questo tipo di accoppiamento.
Nelle cellule esistono altre molecole che contengono gruppi fosfato e legami apparentemente simili a
quelli presenti nellATP. Tuttavia lATP svolge un ruolo peculiare ed unico come fonte di energia libera per
le reazioni endoergoniche. Lanalisi delle G di idrolisi dei diversi composti di questa natura ci aiuta a
comprendere questa peculiarit funzionale della molecola.
G0'
G0'
Composto
kJ/mol
kcal/mol
Fosfoenopulvirato
-61,9
-14,8
Carbamilfosfato
-51,4
-12,3
1,3-Difosfoglicerato
-49,3
-11,8
(a 3-fosfoglicerato)
Creatina fosfato
-43,1
-10,3
ATP -> ADP + Pi
-30,5
-7,3
ADP -> AMP + Pi
-27,6
-6,6
Pirofosfato
-27,6
-6,6
Glucosio 1-fosfato
-20,9
-5,0
Fruttosio 1-fosfato
-15,9
-3,8
AMP
-14,2
-3,4
Glucosio 6-fosfato
-13,8
-3,3
Glicerolo 3-fosfato
-9,2
-2,2
La tabella evidenzia come lATP, con una G di idrolisi pari a 30.5 kJ/mol, sia una sorta di spartiacque
tra composti che contengono gruppi fosfato impegnati in legami altamente energetici (fosfoenolpiruvato,
carbamilfosfato, 1,3-difosfoglicerato e creatina fosfato) ed altri, molto pi numerosi, in cui lo stesso legame
ha invece unenergia libera di idrolisi molto inferiore (Pirofosfato, Glucosio-1-fosfato, etc).
Questa posizione intermedia dellATP fa s che esso possa fungere da donatore di gruppi fosfato ad alta
energia per la maggior parte dei composti che si ritrovano pi in basso nella tabella: ci significa che
lenergia liberata dallidrolisi dellATP sufficiente per consentire le reazioni di fosforilazione inverse di
quelle presenti nella tabella (per esempio, glucosio + ATP -> glucosio-1-fosfato + ADP). Al tempo stesso, si
deduce che, nelle cellule, esistono composti con energia potenziale superiore a quella del legame fosfoanidridico dellATP. Lidrolisi di questi composti libera quindi energia sufficiente per rigenerare lATP a
partire da ADP e fosfato. Infatti i composti nella tabella posizionati sopra allATP, sono utilizzati dalla cellula
per generare ATP secondo un meccanismo genericamente definito fosforilazione a livello di substrato. Per
esempio la creatina fosfato rappresenta un importante meccanismo per rigenerare rapidamente, al livello
muscolare, lATP consumato velocemente durante la contrazione muscolare. E ancora, fosfoenolpiruvato e
1,3-difosfoglicerato sono i reagenti delle due tappe enzimatiche della glicolisi in cui viene direttamente
prodotto ATP.
Essa utilizza gli equivalenti riducenti prodotti dai processi ossidativi a carico di diverse macromolecole
(zuccheri e lipidi) per ridurre lossigeno molecolare ad acqua nellambito della catena respiratoria
mitocondriale.
LATP: la valuta energetica delle cellule (3)
In termini generali i processi cellulari che portano alla produzione/rigenerazione di ATP possono essere
riassunti in due fasi principali:
(1) Una prima fase di OSSIDAZIONE progressiva di macromolecole come zuccheri e lipidi nellambito di
percorsi metabolici definiti glicolisi, -ossidazione e ciclo di krebs o degli acidi tricarbossilici. In questa
fase si verifica la progressiva semplificazione chimica di queste molecole complesse fino a produrre acqua
e anidride carbonica (ossidazione completa); lenergia estratta dalle macromolecole viene convogliata in
parte sullATP attraverso fenomeni di fosforilazione a livello di substrato e in parte in fenomeni di
riduzione di molecole che fungono da trasportatori di elettroni (e idrogeno), ovvero di equivalenti
riducenti. Queste molecole sono i coenzimi NAD+ e FAD che vengono ridotti a NADH e FADH2.
(2) La seconda fase, certamente pi importante dal punto di vista quantitativo, consiste nel trasferimento
degli elettroni (riduzione) di NADH e FADH2 sullossigeno con contemporanea produzione di ATP. Come
detto questo processo chiamato fosforilazione ossidativa ed avviene nei mitocondri, esclusivamente in
condizioni di aerobiosi, ovvero in presenza di ossigeno, che appunto laccettore finale degli equivalenti
riducenti prodotti dal catabolismo delle varie macromolecole.
Abbiamo visto come laccoppiamento delle reazioni cataboliche con quelle anaboliche attraverso la
molecola di ATP consente anche una sorta di regolazione reciproca tra le due fasi: la disponibilit
intracellulare di ATP influenza significativamente ed in modo opposto la velocit dei processi esoergonici
e di quelli endoergonici. Un indice della disponibilit cellulare di ATP, ovvero dello stato energetico
cellulare, rappresentato dalla carica energetica. La carica energetica proporzionale al rapporto tra la
concentrazione dellATP sommata ad un mezzo di quella dellADP e la somma delle concentrazioni di ATP,
ADP e AMP. Il numeratore comprende quindi le sole molecole della famiglia dellATP dotate di legame
altamente energetico. Il denominatore include invece tutte le molecole della stessa famiglia, ovvero anche
l Adenosina Monofosfato (AMP), derivato dallidrolisi del legame fosfo-anidridico dellADP. LAMP
possiede ancora un gruppo fosfato coniugato al ribosio, ma tale legame non un legame fosfo-anidridico e
quindi non ha un contenuto energetico elevato. Rappresenta tuttavia il precursore necessario per la sintesi
di ADP e ATP. Il rapporto tra le diverse specie di molecole della famiglia dellATP ha un valore numerico
compreso tra 0 ed 1: quando vicino ad uno indica una prevalenza di ATP, ovvero disponibilit di energia;
se vicino a zero, la disponibilit energetica bassissima. In condizioni normali la carica energetica
mantenuta entro un intervallo abbastanza stretto (tra 0,8 e 0,95). Il grafico evidenzia come si modificano le
opposte vie di consumo e produzione di ATP al variare della carica energetica. Valori elevati inibiscono
sensibilmente la produzione e facilitano il consumo di ATP; al contrario, valori bassi innescano la
produzione e rallentano sensibilmente il consumo.
Riepilogo
I sistemi biologici sono isotermici e necessitano di energia chimica per poter svolgere linsieme complesso
dei processi vitali. Le trasformazioni biochimiche cellulari rispondono alle leggi della termodinamica ed il
parametro dellenergia libera consente di identificare reazioni spontanee ed esoergoniche ( G<0) e
reazioni non spontanee ed endoergoniche ( G>0). Laccoppiamento tra reazioni esoergoniche
(catabolismo) e reazioni endoergoniche (anabolismo) il meccanismo fondamentale attraverso cui le
cellule riescono a far avvenire i diversi processi che necessitano energia, quali la sintesi chimica di composti
complessi, il movimento, il trasporto, la contrazione muscolare. Il meccanismo principale che consente
tale accoppiamento la sintesi di ATP, un composto ad alto potenziale energetico, in cui viene accumulata
lenergia prodotta dai processi catabolici, poi utilizzata da quelli anabolici. La formazione e la rottura dei
legami fosfo-anidridici altamente energetici dellATP rappresentano quindi i due momenti principali del
meccanismo di accoppiamento tra reazioni eso- ed endoergoniche. I livelli intracellulari di ATP, misurabili
attraverso la carica energetica, influiscono in modo significativo ed opposto sulla velocit dei processi
catabolici ed anabolici.