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3) Dal punto di vista lessicale, sono presenti continui richiami alla poesia
cortese; la presenza di questi termini senz'altro giustificata dal genere di
cui Ariosto si sta occupando: si tratta di un sonetto d'amore, di stampo
prettamente petrarchesco. Significativi dal punto di vista lessicale sono infatti
i termini "canonici" della poesia cortese: gli occhi della donna sono " stelle, le
pi chiare del cielo e le pi belle" " la merc" , ossia la ricompensa, che
APPROFONDIMENTI
1) Ariosto si ispira senza dubbio al Petrarca. Il modello petrarchesco agisce
infatti sia a livello metrico, come si visto in precedenze, sia a livello
tematico. Il sonetto di Ariosto infatti un calco del sonetto di Petrarca " O
cameretta che gi fosti un porto". A livello tematico, per, i due sonetti sono
opposti. La cameretta, in Petrarca vista come un porto, dove sfogare le
dolorose lacrime tenute nascoste durante il giorno, si trasforma in Ariosto in
un luogo gioioso, che ospiter il tanto attesso atto d'amore. L'immagine del
porto non la sola immagine comune ai due sonetti: le "gravissime procelle"
di Ariosto richiamano le " gravi tempeste" petrarchesche; le conseguenze che
causano sono ancora una volta opposte, poich in Ariosto sono state
necessarie, e sembrano, anche se per breve tempo, passate, mentre nel
Petrarca il conflitto interiore, il turbamento d'amore che queste tempeste
rappresentano sembra non passare mai, non trovare una risoluzione. Canto
quindi assolutamente gioioso quello dell'Ariosto, su modello di un canto
estremanente doloroso, quello petrarchesco.
2) La concezione dell'amore che emerge da questi versi assolutamente
rinascimentale. Il tipo di amore al quale fa riferimento l'Ariosto un
sentimento naturale, che come tale deve essere semplicemente sfogato
nell'atto fisico, nel quale trova la sua massima realizzazione: per questo
motivo " la notte pi chiara d'ogni sol" sembra essere il punto d'arrivo per
l'Ariosto, il massimo al quale si possa aspirare. D'altro canto i sentimenti
causati da un sentimento d'amore non ricambiato sembravano pi dei topoi
ai quali fare riferimento, che non delle emozioni e delle sofferenze realmente
provate, che non sarebbero stati cos facili da dimenticare qualora veri.
Appurato quindi che il riferimento alle sofferenze subite sia un topos di
modello petrarchesco e cortese ( gi nel Petrarca avevamo l'impressione che
non fossero sentimenti realmente provati, ma utili a forgiare la perfetta figura
del poeta), nelle rime in volgare ( alle quali questo sonetto appartiene),
l'Ariosto presenta la concezione dell'amore che sar poi ampliamente trattata
nel Furioso, nel quale esso rappresenta una delle tre tematiche
fondamentali: il sentimento dellamore un qualcosa di molto forte ma
soprattutto imprevedibile, dalle mille sfumature, ma non gestibile dall'uomo,
una forza al di sopra dell'uomo e cos potente da poter portare, nel caso di
Orlando, alla pazzia.
3) Paragonando la concezione della donna che emerge da questi versi, a
quella dell'Orlando Furioso, possibile cogliere analogie e differenze.