You are on page 1of 34

I NUOVI SCENARI DELLA SICUREZZA

LA SICUREZZA NELLE
CENTRALI TERMICHE A GAS
a cura del P. I. Giovanni Matrone
Torino 8 aprile 2008

I NUOVI SCENARI DELLA SICUREZZA

Premessa
con un po di storia sulluso del gas nelle Centrali
Termiche.
la sicurezza antincendio nelle C.T. funzionanti a
gas iniziata con lavvento del metano per usi
civili.
le prime norme nazionali hanno visto la luce agli
inizi degli anni 60 con la Circ. M.I. n 103 del 27
ottobre 1964.
1

I NUOVI SCENARI DELLA SICUREZZA

tale Circ. M.I. comprendeva anche gli impianti

funzionanti con altri combustibili quali gasolio e


O.C.
nel 1969 usc unaltra Circ. M.I. la n 68 del 25
novembre 1969, che consent la realizzazione e la
trasformazione di migliaia di impianti durante il
periodo 1970 1990 che coincise con il periodo di
massimo sviluppo della metanizzazione in Italia.
Nel 1996 fu emanato il D.M. 12 aprile, tuttora

vigente, che mand in pensione la mitica Circ. M.I.


n 68/1969, e relativi aggiornamenti.
2

I NUOVI SCENARI DELLA SICUREZZA

Un altro D.M., ancora in essere, seppur datato,


che riguarda comunque la sicurezza nelle Centrali
Termiche, il leggendario D.M. 1 dicembre 1975,
seguito dalla pi recente norma UNI 10412/06.
Questi due disposti, riguardano le protezioni
contro gli scoppi dei recipienti sotto pressione,
come le caldaie.
In realt questo D.M. stato ridimensionato
dalle normative europee che piano piano
andranno a sostituire quelle nazionali, essendo
lItalia parte integrante della Comunit Europea.
3

I NUOVI SCENARI DELLA SICUREZZA

CRITERI ALLA BASE DELLE NORME DI


SICUREZZA
Le norme di sicurezza relative alla prevenzione
incendi hanno avuto negli anni una notevole
evoluzione passando da criteri mirati al
contenimento dei danni in caso di
evento(incendio, esplosioni, ecc.), a criteri pi
moderni che tendono a prevenire levento e poi a
contenerne i danni.
Questo concetto ben presente sia nella premessa
della Circ. 68/69 commi 2 e 3, che nel D.M. 12/4/96
nellart. 2 obiettivi , commi 1, 3 e 4.
4

I NUOVI SCENARI DELLA SICUREZZA

CRITERI EVIDENTI DI SALVAGUARDIA


DELLE COSE E DELLE PERSONE NELLE
CENTRALI TERMICHE
Anche in questo caso nelle Centrali Termiche
vengono evidenziati due criteri conduttori delle
norme. Lobiettivo del primo, la salvaguardia delle
cose, il secondo criterio, certamente pi importante
del primo, riguarda quello delle persone.
Nel primo caso vengono rese note le disposizioni
che mirano a tale obiettivo, attraverso delle
prescrizioni fra le quali:
5

I NUOVI SCENARI DELLA SICUREZZA

la realizzazione dei locali C.T. dove non si devono


creare accumuli di gas

I NUOVI SCENARI DELLA SICUREZZA

le strutture con determinate caratteristiche REI di


resistenza al fuoco,
RESISTENZA AL FUOCO

Attitudine che ha un elemento da costruzione


(componente o struttura) a conservare nel tempo
prestabilito le seguenti caratteristiche:
R

Stabilit

(resistenza meccanica)
E

Tenuta

(non lascia passare e non produce gas o vapori)


I

Isolamento termico

(riduce la trasmissione del calore entro un dato


limite di tempo)
7

I NUOVI SCENARI DELLA SICUREZZA

Pertanto:
con il simbolo REI si identifica un elemento
costruttivo che deve conservare, per un tempo
determinato, la stabilit, la tenuta, e lisolamento
termico;
con il simbolo RE si identifica un elemento
costruttivo che deve conservare, per un tempo
determinato, la stabilit e la tenuta;
con il simbolo R si identifica un elemento che
deve conservare, per un tempo determinato, la
stabilit
8

I NUOVI SCENARI DELLA SICUREZZA

Inoltre lobbligatoriet di avere una parete


attestata su spazio a cielo libero, avente
lunghezza non minore del 15% del perimetro della
Centrale stessa, per ubicarvi le aperture di
aerazione, per lo smaltimento di eventuali fughe di
gas, e/o ricambio dellaria interna.

I NUOVI SCENARI DELLA SICUREZZA

10

I NUOVI SCENARI DELLA SICUREZZA

inoltre la possibilit di installare eventuali torrini di


ventilazione sulla copertura della C.T. rispettando
certe caratteristiche.

11

I NUOVI SCENARI DELLA SICUREZZA

Nel secondo caso, sulla tutela delle persone,


vengono evidenziati i seguenti aspetti:
la necessit di disporre ad esempio di un
estintore portatile in prossimit di ogni generatore,
presente in C.T. (Titolo VI del D.M. 12/4/96
Disposizioni complementari p.to 6.2). Questo in
caso di presenza nel locale di persone addette
alla manutenzione e/o interventi sulle
apparecchiature, onde intervenire prontamente
per un eventuale innesco di incendio.
12

I NUOVI SCENARI DELLA SICUREZZA

13

I NUOVI SCENARI DELLA SICUREZZA

14

I NUOVI SCENARI DELLA SICUREZZA

Il senso di apertura delle porte, verso lesterno


per agevolare uneventuale fuga, in caso di
pericolo.
______________________________________

La presenza della valvola di intercettazione


generale del gas ubicata allesterno del locale.
Tale valvola deve essere ubicata in luogo
sicuro per poter interrompere il flusso del
combustibile in caso di pericolo.
15

I NUOVI SCENARI DELLA SICUREZZA

IMPIANTO INTERNO TIPO


DI ADDUZIONE DEL GAS

16

I NUOVI SCENARI DELLA SICUREZZA

La presenza allesterno del locale


dellinterruttore elettrico generale.
Anche in questo caso si offre la possibilit di
intervenire rimanendo in luogo sicuro.
La cartellonistica generale di sicurezza con divieti
e indicazioni.

17

I NUOVI SCENARI DELLA SICUREZZA

18

I NUOVI SCENARI DELLA SICUREZZA

D.M. 1 dicembre 1975 e


NORMA UNI 10412/06
DECRETO MINISTERIALE 1 Dicembre 1975
"NORME DI SICUREZZA PER APPARECCHI
CONTENENTI LIQUIDI CALDI SOTTO
PRESSIONE"
Pubblicato sul S.O. alla GAZZETTA UFFICIALE

n. 33 del 6 febbraio 1976


19

I NUOVI SCENARI DELLA SICUREZZA

Il presente Decreto prevede che tutti gli


impianti dotati di Generatori di calore di
potenzialit al focolare > di 30.000 kcal/h (35
kW), siano dotati a valle di quest'ultimi, di
dispositivi di sicurezza che intervengano nel
momento in cui il fluido vettore contenuto nel
Generatore superi la temperatura di ebollizione
a pressione atmosferica.

20

I NUOVI SCENARI DELLA SICUREZZA

MENTRE LA
Norma UNI 10412-1 del 3 Agosto 2006
IMPIANTI DI RISCALDAMENTO
AD ACQUA CALDA
REQUISITI DI SICUREZZA
21

I NUOVI SCENARI DELLA SICUREZZA

Stabilisce le condizioni, le modalit di


progettazione, di installazione e di verifica ai
fini della sicurezza degli impianti di
riscaldamento che utilizzano come fluido
termovettore acqua calda a temperatura non
maggiore di 110C.

22

I NUOVI SCENARI DELLA SICUREZZA

La norma si applica ai circuiti idraulici degli


impianti termici con vaso di espansione aperto
o chiuso, alimentati da generatori di calore
funzionanti con combustibili solidi, solidi
polverizzati, liquidi gassosi o con energia
elettrica, singoli o disposti in batteria; e da
sistemi modulari.

23

I NUOVI SCENARI DELLA SICUREZZA

Queste norme sono mirate alla sicurezza per


a differenza del D.M. 12 aprile 1996, sono pi
difficilmente scindibili fra la salvaguardia delle
cose e la tutela delle persone presenti in C.T.
Riguardano criteri e disposizioni per
linstallazione di dispositivi per evitare che gli
apparecchi e gli impianti possano scoppiare, a
seguito dellaumento di pressione causata dal
riscaldamento dellacqua contenuta nel
generatore e nell impianto.
24

I NUOVI SCENARI DELLA SICUREZZA

Pi recentemente sono state emanate nuove


disposizioni di aggiornamento al D.M. 1/12/1975
(come la Circ. n102/1999 seguita dalla raccolta
R fascicolo R 3
impianti), inerenti le
installazioni negli impianti di riscaldamento di
gruppi di moduli termici predisposti dal
fabbricante e di generatori di calore in batteria
non predisposti dal fabbricante.

25

I NUOVI SCENARI DELLA SICUREZZA

ESEMPIO DI SCHEMA CON GENERATORI DI CALORE INSTALLATI


IN BATTERIA NON PREDISPOSTI DAL FABBRICANTE

26

I NUOVI SCENARI DELLA SICUREZZA

Gli Impianti Termici con generatori di calore


disposti in batteria, di potenza al focolare < 35 kW
cad. devono essere dotati dei dispositivi di
sicurezza di cui ai p.ti 5 e 6.1 (ultimo comma )
della UNI 10412. Inoltre su questi impianti termici
pu essere omessa linstallazione dei seguenti
dispositivi:
- Valvola VIC e/o VST
- Pressostato di blocco
- Il termometro e il manometro possono essere
privi rispettivamente di pozzetto di controllo e
flangia per manometro di controllo
27

I NUOVI SCENARI DELLA SICUREZZA

Negli Impianti Termici con generatori di calore


disposti in batteria, di potenza al focolare >35 kW
cad. ogni generatore deve essere dotato dei
dispositivi di sicurezza di cui ai p.ti 5 e 6.1 della
UNI 10412.

28

I NUOVI SCENARI DELLA SICUREZZA

ESEMPIO DI SCHEMA CON GENERATORI DI CALORE MODULARI


PREDISPOSTI DAL FABBRICANTE

29

I NUOVI SCENARI DELLA SICUREZZA

Gruppo di moduli termici predisposto dal


fabbricante completo di ogni accessorio corredato
da:
- Dichiarazione del fabbricante relativa ai punti 1.1
e 1.4
- Copia attestato di rispondenza di cui al punto 4

30

I NUOVI SCENARI DELLA SICUREZZA

Lutente/ Amministratore/ installatore, con


lausilio del progettista, deve inoltrare denuncia
allI.S.P.E.S.L. (citando i dati relativi la
documentazione rilasciata dallo stesso ENTE
previo sopralluogo presso il costruttore)
relativamente alle caratteristiche del vaso di
espansione al servizio dellimpianto, mediante
compilazione del modulo RR (relazione tecnica)
riguardante appunto il vaso di espansione, ed
attendere la relativa risposta da parte I.S.P.E.S.L.
per la messa in esercizio dellimpianto stesso.
31

CENTRALE TERMICA 400 KW - Fiera di Roma 2007

I NUOVI SCENARI DELLA SICUREZZA

FINE
Si ringrazia per lattenzione

You might also like