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APPUNTI DI COSTRUZIONI
CORSO DI COSTRUZIONI PER GEOMETRI
MODULO didattico n 4
GEOMETRIA DELLE MASSE
Roberto Lapiello
pagina - 1 -
I sistemi di masse
La geometria delle masse studia le propriet delle masse in relazione alla loro distribuzione nello
spazio. A seconda della diversa distribuzione delle masse in un sistema, dipendono diversi
comportamenti che riguardano le Costruzioni. Si consideri ad esempio un corpo costituito da due
palline di diversa dimensione e materiale costituente, aventi la prima una massa m1 e la seconda
la massa m2. Se si immagina di collegare queste due masse con un asta rigida senza peso, si pu
determinare un punto P lungo lasta che posto su di un appoggio, consenta di mantenere il sistema
costituito dalle due masse in equilibrio. Se la massa m2 pi grande, il punto P sar pi vicino a
m2 e le due distanze l1 e l2 rispetteranno la condizione di equilibrio:
m1 l1 = m2 l2
m1
F1
m2
l1
l2
F2
F = ma
Poich le due masse m1 e m2 nellesempio portato sono soggette entrambe allaccelerazione di
gravit ne consegue che alla massa m1 corrisponde una Forza F1 = m1 g mentre alla massa m2
corrisponde la forza F2 = m2 g . Le due forze saranno parallele, verticali ed equiverse. Se
esprimiamo la condizione di equilibrio alla rotazione intorno a P del sistema di forze costituito da F1
e F2 si ha:
F1 l1 = F2 l 2
da cui, sostituendo le espressioni delle Forze si ricava:
m1 g l1 = m2 g l 2
e dividendo entrambi i membri per g si ottiene:
m1 l1 = m2 l 2
Il punto P definito come il baricentro del sistema di masse costituito da m1 e m2.
Si potrebbe ovviamente considerare un sistema di pi masse concentrate del tipo di quello
presentato e determinare per esempio la posizione del baricentro o altre propriet che appresso
definiremo.
Un sistema di masse concentrate che conservi la mutua posizione delle masse nel piano si definisce un
sistema di masse discreto.
Immaginiamo di avere una lastra di materiale omogeneo avente una forma generica; si pu
pensare di sospenderla ad un filo ancorato
P'
nel punto P e di disegnare sulla lastra la
P
verticale passante per P dopo che la lastra
abbia assunto la posizione di equilibrio. La
verticale per P divider la lastra in due parti
G
tali che il sistema di forze costituito dai pesi
delle due parti abbi la retta di azione
coincidente proprio con la verticale per il
punto P . Ruotando la lastra e
appendendola ad un punto P si pu
tracciare un'altra verticale che ugualmente divide la lastra in due zone. Linteserzione tra le due
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rette disegnate sulla lastra individua la posizione del baricentro, che a sua volta rappresenta il
punto di applicazione della forza peso relativa allintera lastra. In questo esempio abbiamo
considerato un sistema di masse costituito da aree omogenee.
Un sistema di masse rappresentato da aree omogenee definito come sistema di masse continuo
Fino ad ora abbiamo visto come una posizione di equilibrio di un corpo possa essere condizionata
dalla distribuzione delle masse nel piano, ma possiamo facilmente verificare che il sistema di
masse o di aree, condiziona anche la resistenza delle travi o pi genericamente di una struttura.
Consideriamo una trave avente sezione rettangolare, se sottoponiamo la trave ad un certo carico
P verticale, questa si infletter sotto lazione del carico. Si pu sperimentare che disponendo la
trave ponendo il lato maggiore della sezione in verticale, linflessione della trave sar minore, cio
la sezione mostrer una resistenza maggiore. In questo esperimento evidente che la
distribuzione delle aree della sezione nei due casi influenza la resistenza alla inflessione della
trave, e quindi che la conoscenza dellarea della sezione e del baricentro non ci sufficiente per
studiare la resistenza di una trave e che occorrer quindi determinare unaltra propriet del
sistema di masse o di aree, che tiene conto anche di come le aree siano distribuite nel piano in
relazione alla posizione del baricentro.
Si vedr in seguito che la propriet della sezione che condiziona la resistenza allinflessione della
trave il momento di inerzia.
Accertato che la geometria delle masse o delle aree assume notevole importanza nello studio degli
equilibri e delle resistenze strutturali, si proceder allo studio di essa analizzando dapprima i
sistemi di masse discreti e quindi si estenderanno successivamente i concetti e la trattazione ai
sistemi di masse continui.
m2
m1
m3
M = mi = m1 + m2 + m3
m3
d3
X
d2
S1 = m1 d1
Ai fini della valutazione del segno da attribuire al
m2
momento statico, in analogia alla trattazione dei
momenti di forze, si considerer positiva la distanza di un massa posta alla sinistra di un
osservatore orientato secondo lasse di riferimento. Sempre riferendoci al sistema rappresentato in
figura, sono positive le distanze d1 e d3 relative alle masse m1 e m3, mentre da considerarsi
negativa la distanza d2 relativa alla massa m2.
Si definisce momento statico di un sistema di masse rispetto ad un asse, la somma dei momenti
statici delle singole masse rispetto allo stesso asse:
S = mi d i
Facendo riferimento al sistema rappresentato in figura si ha:
S X = mi d i = m1 d1 + m2 ( d 2 ) + m3 d 3 =m1 d1 m2 d 2 + m3 d 3
Considerando un sistema di masse rappresentato su un piano cartesiano, si possono determinare
i momenti statici del sistema rispetto ai due assi di
Y
riferimento, esprimendo le distanze dagli assi
attraverso le coordinate dei punti nei quali sono
4
concentrate le masse. A tal fine si osservi che la
distanza della masse dallasse X rappresentata
m2
3
in valore e segno dalle coordinate Y dei singoli
punti massa. Si pu quindi esprimere il momento
m1
2
statico del sistema di masse rispetto allasse X
m3
attraverso la seguente espressione:
1
S X = mi d iX = mi yi
S X = m1 y1 + m2 y2 + m3 y3
Per il calcolo del momento statico del sistema di forze rispetto allasse Y, si osservi che la distanza
dallasse Y di una massa generica data dalla ascissa X cambiata di segno del punto dove
concentrata la massa. Infatti le ascisse X positive sono poste alla destra di Y e quindi
corrispondono a distanze negative. Il momento statico del sistema di masse rispetto allasse Y si
calcola quindi con la seguente espressione:
S Y = mi ( xi ) = mi xi
Nel caso rappresentato si ha:
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S Y = mi xi = m1 x1 m2 x2 m3 x3
Al sistema di masse si possono considerare associati due sistemi di forze paralleli agli assi per i
quali si pu determinare la Risultante R corrispondente alla massa totale M. Applicando quindi il
teorema di Varignon ai due sistemi di forze si possono scrivere le due condizioni:
S X = M YG = mi y i
S Y = M ( X G ) = mi xi
YG
XG =
SY
=
M
S
YG = X =
M
xi
m2
M
m1
m3
M
mi y i
XG 3
Per comprendere la veridicit della propriet appena descritta basta considerare che il baricentro
altro il punto nel quale pu considerarsi applicata la forza Peso relativa allintero sistema e quindi
pu considerarsi ai fini del momento statico come punto di applicazione della massa totale del
sistema M. Essendo M applicata in G, qualunque retta r passante per G presenter distanza nulla
dalla massa totale M e di conseguenza il momento statico del sistema rispetto alla retta r sar
nullo.
1) E assegnato il sistema costituito da quattro masse applicate rispettivamente nei punti
P1(1;3) , P2(2;1), P3(5;2) e P4(6;4). La consistenza delle masse la seguente: m1=100 ,
m2=110 , m3=130, m4=140. Si rappresenti il sistema e si determini il Baricentro G.
Y
m3
4
3
2,56
m1
G
YG
m3
m2
1
2
3
4
100,00
110,00
130,00
140,00
TOTALI
480,00
1,00
2,00
5,00
6,00
3,00
1,00
2,00
4,00
Sx=m*y
3,77
XG
Sy=-m*x
300,00
110,00
260,00
560,00
-100,00
-220,00
-650,00
-840,00
1.230,00
-1.810,00
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SY
1810
=
= 3,77
480
M
S
1230
= 2,56
YG = X =
480
M
XG =
Nella rappresentazione grafica, oltre alle masse e al Baricentro G trovato, si rappresentato anche
il contorno che delimita tutte le masse costituenti il sistema, a verifica grossolana dei calcoli
effettuati sussistendo per il Baricentro di un sistema di masse la seguente propriet:
Il Baricentro G di un sistema di masse tutte positive, ricade sempre allinterno del contorno che delimita
tutte le masse del sistema.
m1
m3
d1
d3
J 1 X = m1 d12
d2
J X = mi d i2 = m1 d12 + m2 d 22 +m3 d 32
Considerando un sistema di masse rappresentato
in un riferimento cartesiano, le coordinate dei
punti di applicazione delle masse rappresentano
le distanze dagli assi coordinati, e quindi si
possono determinare i momenti dinerzia assiali
rispetto agli assi X e Y nel modo che segue:
J X = mi y i2 = m1 y12 +m2 y 22 + m3 y 32
J Y = mi xi2 =m1 x12 + m2 x 22 + m3 x32
Y
4
m2
m1
m3
momento dinerzia assiale rispetto allasse X pu intendersi come il momento statico rispetto allo
stesso asse X di un sistema di masse costituito dai Momenti statici delle singole masse rispetto ad
X ed applicate nei medesimi punti di m1, m2 e m3.
In maniera del tutto analoga si pu ricavare la medesima propriet per il momento dinerzia assiale
rispetto allasse Y.
Y
4
J 1O = m1 d
2
1
m2
m1
d1
d2
m3
d3
O
d 12 = x12 + y12
Sostituendo il valore di d12 nellespressione del momento polare si ottiene:
Il momento dinerzia polare di un sistema di masse rispetto ad un polo O uguale alla somma dei
momenti dinerzia polare delle singole masse costituenti il sistema.
J O = mi d i2 = m1 d12 +m 2 d 22 + m3 d 32 = J X + J Y
dove con J X e J Y si sono indicati i momenti dinerzia assiali dellintero sistema di masse.
J 2 XY = m2 d 2 X d 2Y
Nellespressione del momento dinerzia centrifugo le distanze andranno
Y
m2
d2Y
3
2
d2X
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considerata con il loro segno algebrico, quindi possibile avere valori negativi del momento
dinerzia centrifugo.
Considerando che le distanze dallasse Y considerate positive corrispondono a punti massa con
cordinate X negative, facendo riferimento alle coordinate del punto di applicazione della massa m2
si pu scrivere per il momento dinerzia centrifugo la seguente espressione:
J 2 XY = m2 y 2 ( x2 ) = m2 x2 y 2
Considerando i segni che assumono le coordinate x e y dei punti masse a seconda della
appartenenza ad uno specifico quadrante, si avranno momenti dinerzia centrifughi negativi per le
masse appartenenti al primo e al terzo quadrante, e momenti positivi per le masse appartenenti al
secondo e quarto quadrante.
Il momento dinerzia centrifugo di un sistema di masse m1,
m2 e m3 rispetto agli assi X e Y e uguale alla somma dei
momenti centrifughi delle singole masse.
J XY = m i xi y i = m1 x1 y1 m2 x 2 y 2 m3 x3 y 3
Y
4
m2
m1
m3
J XY = ( m1 x1 ) y1 + ( m2 x 2 ) y 2 + (m3 x3 ) y 3 = S1Y y1 + S 2Y y 2 + S 3Y y 3
Ovviamente isolando in maniera diversa i termini si ricava anche:
J XY = m1 y1 ( x1 ) + m2 y 2 ( x 2 ) + m3 y 3 ( x3 ) = S1 X ( x1 ) + S 2 X ( x 2 ) + S 3 X ( x3 )
e cio che il momento centrifugo pu vedersi come il momento statico rispetto a Y del sistema
momenti statici rispetto a X.
Y
A volte il momento dinerzia centrifugo viene valutato rispetto
a due assi non perpendicolari. In tale caso le distanze
andranno valutate secondo le direzioni degli assi.
d1Y
m1
d1X
J 1 XY = m1 d1 X d1Y
Lesempio numerico proposto viene svolto analogamente allesercizio 1 in forma tabellare. Rispetto
alla tabella utilizzata nellesercizio 1 aggiungeremo altre tre colonne nelle quali inseriremo
nellordine il momento dinerzia assiale rispetto a X, il momento dinerzia assiale rispetto a Y e il
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1
2
3
4
110,00
105,00
120,00
180,00
TOTALI
515,00
1,00
-2,00
-3,00
4,00
3,00
1,00
-2,00
-3,00
Sx=m*y
Sy=-m*x
Jx=m*y2
Jy=m*x2
Jxy=-m*x*y
330,00
105,00
-240,00
-540,00
-110,00
210,00
360,00
-720,00
990,00
105,00
480,00
1.620,00
110,00
420,00
1.080,00
2.880,00
-330,00
210,00
-720,00
2.160,00
-345,00
-260,00
3.195,00
4.490,00
1.320,00
si
S
260,00
XG = Y =
= 0,50
M
515,00
S
345,00
YG = X =
= 0,67
515,00
M
m2
1
XG
YG
0,67
1
0,50
m1
m3
m4
J X = 3195,00
Momento dinerzia assiale rispetto a Y
J Y = 4490,00
Momento dinerzia centrifugo
J XY = 1320,00
Per quanto attiene alle unit di misura si osservi che se le masse sono espresse in Kg e le
coordinate in m, i Momenti statici saranno espressi in Kgm e i momenti dinerzia in Kgm2.
m1
m3
y1
y3
X0
y2
d1
d3
m2
d2
X
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JX = JX0 + d 2 M
Per dimostrare quanto asserito da Huygens, facendo riferimento allo schema generico
rappresentato in figura, si calcola il momento dinerzia assiale rispetto allasse X nel modo che
segue:
J X = m1 d 12 + m 2 d 22 + m3 d 32
osservando che:
d1 = y1 + d
d 2 = d y2
d 3 = y3 + d
J X = m1 ( y1 + d ) + m2 (d y 2 ) + m3 ( y 3 + d )
2
J X = m1 y12 + d 2 + 2 y1 d + m2 y 22 + d 2 2 y 2 d + m3 y 32 + d 2 + 2 y 3 d
J X = m1 y12 + m1 d + 2 m1 y1 d + m2 y 22 + m2 d 2 2 m2 y 2 d + m3 y 32 + m3 d 2 + 2 m3 y 3 d
ordinando tenendo conto dei termini omogenei si ottiene:
J X = m1 y12 + m1 d 2 + 2 m1 y1 d + m2 y 22 + m2 d 2 2 m2 y 2 d + m3 y 32 + m3 d 2 + 2 m3 y 3 d
J X = m1 y12 + m2 y 22 + m3 y 32 + m1 d 2 + m 2 d 2 + m3 d 2 + 2 m1 y1 d 2 m2 y 2 d + 2 m3 y 3 d
e raggruppando
J X = mi y i2 + d 2 mi + 2 d mi y i
Nellespressione ottenuta riconosciamo nel primo termine il momento dinerzia assiale rispetto
allasse baricentrico X0 e nel secondo termine il prodotto del quadrato della distanza tra i due assi
X e X0 e la massa totale del sistema M. La sommatoria presente nel terzo termine dellespressione
rappresenta il momento statico del sistema di masse rispetto allasse baricentrico X0 e pertanto il
terzo termine dellespressione uguale a zero. Lespressione si riduce ai primi due termini che
corrispondono allenunciato formulato allinizio di questa trattazione:
JX = JX0 + M d 2
La distanza tra i due assi d, corrisponde alla coordinata YG del baricentro rispetto allasse X, quindi
il teorema di trasposizione pu scriversi anche nella forma che segue:
J X = J X 0 + M YG2
Se ci riferiamo a due assi Y e Y0 di cui Y0 a baricentrico, anche tra questi due assi vale il teorema
di trasposizione che assume la forma:
J Y = J Y 0 + M X G2
Nella pratica pu presentarsi anche il caso in cui si conosce il momento dinerzia rispetto ad un
asse X e si vuole determinare il momento dinerzia rispetto ad un asse X0 baricentrico e parallelo a
X. Risolvendo lespressione del teorema di trasposizione rispetto a J X 0 si ottiene lespressione
cercata:
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J X 0 = J X M YG2
In riferimento alla direzione Y si ha:
J Y 0 = J Y M X G2
Determiniamo ora qual la relazione che ci esprime il teorema di trasposizione applicato ai
momenti centrifughi.
Nel disegno a fianco rappresentato per
Y0
Y
semplicit un sistema costituito da due
sole masse, le cui coordinate sono
XG
espresse mediante sia rispetto ad un
riferimento cartesiano generico XY e sia
rispetto ad un sistema baricentrico i cui
x01
x1
assi X0 e Y0 sono rispettivamente
m1
paralleli a X e a Y. Seppure il sistema
y01
presentato potrebbe apparire troppo
particolare e quindi non adatto ad una
y1
G x02 y02
X0
trattazione teorica rivolta alla ricerca di
x2
YG
m2
risultati ed espressioni di validit
y2
generale, si far nella trattazione
espresso riferimento alle coordinate ed
O
X
alle regole della geometria analitica per
la trasposizione delle coordinate, cos da
non farsi condizionare nei risultati dalla particolarit del sistema presentato. Come primo passo
esprimiamo il momento dinerzia centrifugo J XY utilizzando le coordinate delle masse rispetto agli
assi X e Y.
J XY = m1 x1 y1 m2 x2 y 2
Dallesame del disegno e considerando la corrispondenza tra i segmenti geometrici e le coordinate
cartesiane, si ottengono le seguenti regole di trasposizione delle coordinate:
x1 = X G + x01 ;
y1 = YG + y 01
x 2 = X G + x02 ;
y 2 = YG + y 02
che sostitute nella espressione del momento dinerzia centrifugo e sviluppando i calcoli danno il
seguente risultato:
J X 0Y 0 = m1 x01 y 01 m2 x02 y 02
X G YG M = X G YG mi = m1 X G YG m2 X G YG
Sostituendo i termini appena descritti e raggruppando in maniera adeguata gli altri termini
dellespressione si ottiene:
J XY = J X 0Y 0 X G YG M
Il momento centrifugo di un sistema di masse rispetto a due assi X e Y generici uguale al momento
dinerzia centrifugo rispetto agli assi X0 e Y0 baricentrici e paralleli agli assi X e Y, aumentato del momento
dinerzia centrifugo rispetto agli assi X e Y della massa totale del sistema M concentrata nel baricentro G.
Molto pi semplice e la dimostrazione del teorema di trasposizione per i momenti dinerzia polari,
secondo cui:
JO = JG + d 2 M
Il momento dinerzia polare di un sistema di masse rispetto al polo O pari al momento dinerzia polare
rispetto al polo G aumentato del prodotto della massa totale M del sistema per il quadrato della distanza d
tra i due poli O e G.
Y0
XG
J O = J X + JY
ricordando che:
J X = J X 0 + YG2 M
YG
X0
J Y = J Y 0 + X G2 M
O
si pu scrivere:
J O = J X 0 + YG2 M + J Y 0 + X G2 M
J O = J X 0 + J Y 0 + X G2 + YG2 M
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ma osservando che la somma del quadrato delle coordinate del baricentro G altro non che il
quadrato della distanza tra i due poli, si ha:
d 2 = X G2 + YG2
JO = J X 0 + JY 0 + d 2 M
che corrisponde a quanto enunciato.
J Y 1 = m x12 ;
J X 1 = m y12 ;
J X 1Y 1 = m x1 y1
x1 = OD + EA = x cos + y sen
y1 = CE CD = y cos x sen
Sostituendo i valori delle coordinate nelle espressioni dei momenti dinerzia si ottengono le
espressioni cercate.
Momento dinerzia assiale JY1
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Le relazioni di trasposizione dei momenti dinerzia relative ad assi ruotati sono in definitiva le
seguenti:
J O = J X + J Y = J X 1 + J Y1
e cio che ruotando gli assi intorno allorigine O la somma dei momenti dinerzia assiale si
mantiene costante.
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2 J XY
2 sen cos
=
J X J Y cos 2 sen 2
2 J XY
sen2
=
= tg 2
J X J Y cos 2
Langolo che la direzione principale forma con lasse X viene quindi ricavato con lespressione
che segue:
2 J XY
2 = arctg
J X JY
e quindi:
2 J
XY
= arctg
2
J X JY
Come noto, la funzione arcotangente, a causa della periodicit della funzione stessa, risolta alla
calcolatrice ci fornisce come risultati solo angoli appartenenti al primo o al quarto quadrante.
Otterremo in particolare un angolo positivo appartenente al primo quadrante se largomento della
funzione positivo, e un angolo negativo appartenente al quarto quadrante se largomento della
funzione negativo. Per determinare con pi precisione langolo cercato occorre determinare a
priori il quadrante di appartenenza dellangolo 2 e quindi ove ce ne fosse bisogno, correggere il
risultato analitico della funzione arcotangente risolta con la calcolatrice.
Per poter determinare il quadrante di appartenenza dellangolo 2, occorre considerare le
possibilit di accoppiamento dei segni algebrici del numeratore e del denominatore
dellespressione che ci fornisce la tangente dellangolo 2.
2 J XY
sen2
= tg 2 =
J X JY
cos 2
Si noti che il numeratore 2 J XY rappresenta un valore proporzionale al seno dellangolo, mentre il
denominatore ( J X J Y ) rappresenta un valore proporzionale secondo un medesimo fattore al
coseno dellangolo. Si possono avere i seguenti casi di corrispondenza tra i quadranti e i segni
algebrici dei fattori considerati.
Segno di sen2
Quadrante
e di J XY
Segno di cos 2
e di ( J X J Y )
Risultato di
2 J XY
2 = arctg
J X JY
Correzione da
apportare al
risultato
0 2 < 90
No
II
90 < 2 0
+180
III
0 2 < 90
+180
IV
90 < 2 0
No
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Dallesame della tabella risulta che il risultato della funzione arcotangente risolta alla calcolatrice
deve essere corretta esclusivamente nel caso in cui il denominatore ( J X J Y ) negativo.
Se :
JY < J X
2 J XY
1
arctg
2
J X JY
Se :
JY > J X
2 J XY
1
arctg
2
J X JY
+ 180
Si noti che nel caso si abbia che J Y = J X il denominatore dellargomento della funzione
arcotangente risulta nullo e quindi matematicamente indeterminato. Il significato fisico
dellindeterminatezza di che tutte le coppie di assi X e Y aventi medesima origine sono assi
principali dinerzia.
Determinato langolo si possono calcolare i momenti dinerzia principali J e J attraverso le
formule di trasposizione ricavate nel paragrafo precedente, oppure applicando le espressioni che
qui si riportano e che si omette di dimostrare per brevit di trattazione.
J =
J =
J + JY
J JY
2
= X
X
+ J XY
2
2
1
2
3
4
110,00
105,00
120,00
180,00
TOTALI
515,00
1,00
-2,00
-3,00
4,00
3,00
1,00
-2,00
-3,00
Sx=m*y
Jx=m*y2
Sy=-m*x
Jy=m*x2
Jxy=-m*x*y
330,00
105,00
-240,00
-540,00
-110,00
210,00
360,00
-720,00
990,00
105,00
480,00
1.620,00
110,00
420,00
1.080,00
2.880,00
-330,00
210,00
-720,00
2.160,00
-345,00
-260,00
3.195,00
4.490,00
1.320,00
SY
260,00
=
= 0,50
M
515,00
S
345,00
YG = X =
= 0,67
M
515,00
J X = 3195,00
XG =
J Y = 4490,00
J XY = 1320,00
Y0
m2
0,50
1
J X 0 = J X M YG2
0,67
X0
J Y 0 = J Y M X G2
J X 0Y 0 = J XY + X G YG M
m1
m3
m4
2 J X 0Y 0
1
arctg
2
J X 0 JY0
+ 180
1
2 1147,47
= arctg
+ 180 = 60,67
2
2963,82 4361,25
Y0
m1
3
2
m2
3
2
0,67
0,50
1
X0
1
2
m3
3
m4
Determinati gli assi principali dinerzia si passano a calcolare i momenti dinerzia principali con la
formula che segue.
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J =
J =
J X 0 + JY 0
J JY 0
X0
+ J X2 0Y 0
2
2
J =
2963,82 + 4361,25
2963,82 4361,25
2
+
+ 1147,47 = 5006,00
2
2
2963,82 + 4361,25
2963,82 4361,25
2
J =
+ 1147,47 = 2319,07
2
2
1
2
3
4
5
135,00
145,00
120,00
150,00
145,00
TOTALI
695,00
-3,00
1,00
3,00
4,00
-1,00
2,00
4,00
3,00
-1,00
-1,00
Sx=m*y
m2
m3
m1
2
1
2
1
3
m5
Sy=-m*x
Jx=m*y2
4
3
m4
Jy=m*x2
Jxy=-m*x*y
270,00
580,00
360,00
-150,00
-145,00
405,00
-145,00
-360,00
-600,00
145,00
540,00
2.320,00
1.080,00
150,00
145,00
1.215,00
145,00
1.080,00
2.400,00
145,00
810,00
-580,00
-1.080,00
600,00
-145,00
915,00
-555,00
4.235,00
4.985,00
-395,00
Su ogni riga sono riportati i dati noti riguardanti una massa e le relative coordinate e quindi le
quantit calcolate (Momenti statici, momenti dinerzia assiali e centrifughi rispetto a X e Y).
Sullultimo rigo della tabella troviamo i totali per colonna che rappresentano nellordine la massa
totale del sistema, il momento statico totale rispetto a X, il momento statico totale rispetto a Y, Il
momento dinerzia assiale dellintero sistema rispetto a X e a Y ed infine il momento centrifugo
dellintero sistema sempre rispetto agli assi X e Y.
Le coordinate del baricentro si calcolano nel seguente modo:
pagina - 18 -
SY
555
=
= 0,80
M
695
S
915
YG = X =
= 1,32
M
695
XG =
Y0
m2
m3
m1
1,32
J X = 4235
J Y = 4985
1
3
J XY = 395
m5
X0
1
2
0,80 1
4
3
m4
2 J X 0Y 0
2 338,92
1
J
J
3024
,
03
4540
,
20
Y0
X0
J =
J =
J X 0 + JY 0
J JY 0
X0
+ J X2 0Y 0
2
2
J =
3024,03 + 4540,20
3024,03 4540,20
2
+
+ 338,92 = 4612,51
2
2
3024,03 + 4540,20
3024,03 4540,20
2
J =
+ 338,92 = 2951,72
2
2
Si procede come al solito costruendo la tabella di calcolo dei moemtni statici e dei momenti
dinerzia relativi agli assi di riferimento X e Y.
pagina - 19 -
1
2
3
4
5
100,00
90,00
45,00
68,00
34,00
TOTALI
337,00
-1,00
4,00
3,00
-2,00
-3,00
3,00
3,00
-3,00
-2,00
-3,00
300,00
270,00
-135,00
-136,00
-102,00
100,00
-360,00
-135,00
136,00
102,00
900,00
810,00
405,00
272,00
306,00
100,00
1.440,00
405,00
272,00
306,00
Jxy=m*x*y
300,00
-1.080,00
405,00
-272,00
-306,00
197,00
-157,00
2.693,00
2.523,00
-953,00
Y0
Sx=m*y
Sy=-m*x
Jx=m*y2
Jy=m*x2
Y
4
SY
157
=
= 0,47
M
337
S
197
YG = X =
= 0,58
M
337
XG =
m2
m1
2
1
J X 0 = J X M YG2
J Y 0 = J Y M X G2
J X 0Y 0 = J XY
m4
X0
G
2
2
3
m3
2 J X 0Y 0
1
2 ( 861,13)
= 0,5 arctg
arctg
= 42,82
2
2579,63 2448,56
J X 0 JY 0
J =
J =
J X 0 + JY 0
J JY 0
X0
+ J X2 0Y 0
2
2
J =
2579,63 + 2448,56
2579,63 2448,56
2
+
+ ( 861,13) = 3377,72
2
2
2579,63 + 2448,56
2579,63 2448,56
2
J =
+ ( 861,13) = 1650,47
2
2
pagina - 20 -
Consideriamo
il
sistema
di
masse
rappresentato in figura e determiniamo la
posizione del centro X relativo allasse X.
Tenendo presente la definizione di centro
m2 (S2X)
data prima, sostituiamo il sistema di masse
Y2
m1, m2 e m3 con il sistema costituito dai
X
YX
singoli momenti statici rispetto ad X delle
m3 (S3X)
Y3
masse.
YG
G
Nel
punto
di
applicazione
di
m1
considereremo quindi una massa pari al
m1 (S1X)
Y1
momento statico di m1 rispetto a x :
S1X = m1 y1 ; nel punto di applicazione di m2
XX
consideriamo applicata una massa pari a :
X1
X2 XG
X3
S 2 X = m2 y 2 e infine nel punto di
applicazione di m3 applichiamo una massa
pari a S 3 X = m3 y 3 . Il centro del sistema di
masse relativo allasse X il baricentro del
sistema di masse costituito dai momenti statici, quindi per il teorema di Varignon le sue coordinate
si ottengono con le espressioni che seguono:
YX =
XX =
XX =
S1 X ( x1 ) + S 2 X ( x 2 ) + S 3 X ( x3 )
S1 X + S 2 X + S 3 X
Le espressioni appena scritte ci forniscono le coordinate del centro X cercato. Considerando che il
momento statico rispetto allasse X pu esprimersi anche come il prodotto della massa totale M
del sistema per la coordinata YG del baricentro G, Le coordinate del centro X possono esprimersi
anche attraverso le espressioni che seguono:
YX =
JX
M YG
XX =
J XY
M YG
Y X YG M = J X
X X YG M = J XY
Se determiniamo il centro relativo allasse Y ricaviamo le seguenti espressioni per le coordinate:
pagina - 21 -
XY =
YY =
JY
SY
J XY
SY
X Y X G M = JY
YY X G M = J XY
Uguagliando le due espressioni trovate che relazionano il momento dinerzia centrifugo JXY alle
coordinate dei centri relativi agli assi X e Y si ha:
YY X G M = X X YG M
e cio che:
YY X G = X X YG
G
Y
Il raggio dinerzia
Si definisce raggio dinerzia iX, la distanza ideale alle quale posizionare la massa totale del sistema per
ottenere il medesimo momento dinerzia assiale JX.
ix =
JX
M
J X = M i x2
e cio
iy =
JY
M
J Y = M i y2
e cio
Poich nel paragrafo precedente abbiamo ricavato le seguenti espressioni dei momenti dinerzia
assiali:
Y X YG M = J X
X Y X G M = JY
i x2 = Y X YG
i y2 = X Y X G
pagina - 22 -
G
G
pagina - 23 -
Il triangolo
Il baricentro di un triangolo si
m
determina
graficamente
m
attraverso lintersezione di
C
2
3m
due mediane. Ricordando
che
lintersezione
delle
mediane le divide in due parti
di cui una lunga 1/3 e laltra
2/3 della lunghezza totale
Y
G
della mediana considerata,
N
detta m la lunghezza della
mediana uscente dal vertice
A, il baricentro posto su
A
M
D
questa alla distanza di 2/3 di
m. Considerando lasse X di
riferimento coincidente con la
base AB e lasse Y uscente da A, le coordinate del baricentro sono:
2
3h
1h
3
h
3
= AG cos
YG =
XG
La coordinata X del baricentro ottenuta attraverso una semplice regola trigonometrica, mentre la
coordinata Y ricavata considerando la similitudine tra i triangoli CDM e CNG, dove il segmento
CD rappresenta laltezza del triangolo rispetto alla base AB.
Il trapezio
Il baricentro del trapezio pu
ottenersi componendo la
figura in due triangoli di Area
rispettivamente A1 e A2.
Larea del triangolo A1 pu
considerarsi concentrata nel
baricentro G1 e larea del
triangolo A2 concentrata nel
baricentro G2. Il baricentro G
del trapezio star sulle
congiungente G1 con G2 e
presenter lordinata YG
determinata dalla seguente
espressione:
YG =
b
D
A1
A2
G1
h
G
G1
1
3h
YG
2
3h
h 2b + B
3 b+B
Per dimostrare lespressione appena scritta operiamo nel modo che segue:
Considerate concentrate in G1 e G2 rispettivamente le aree dei due triangoli A1 e A2, determiniamo
il momento statico del trapezio rispetto alla base maggiore:
2
1
S = A1 h + A2 h
3
3
Larea del trapezio pari a :
At =
b+B
h
2
pagina - 24 -
Lorinata del Baricentro YG si ottiene quindi attraverso il rapporto tra il momento statico S e larea
del trapezio At.
S
YG =
=
At
Dove:
h
A1 = b ;
2
2
1
2
1
A1 h + A2 h A1 + A2
3
3 = A 2 + A 1 2
3
3 =
1
2
b+B
b+B
3
3 b + B
h
2
2
e
A2 = B
h
2
h 1 2
h
B 2
h 2b + B 2
h 2b + B
h 2
YG = b + B
=
= b +
=
2 3 b + B 3
2 b+B 3
2
b+B 3 b+B
2 3
ritrovando lespressione cercata di YG:
YG =
h 2b + B
3 b+B
Il semicerchio
Il baricentro di un
semicerchio di raggio r sar
posizionato lungo lasse Y coincidente con lasse del
diametro di base del semicerchio alla distanza
YG =
4 r
YG
La superficie parabolica
Lasse della parabola un asse di simmetria
e quindi conterr il baricentro G.
Detto f la freccia della parabola e c la corda
di base, larea della parabola pari a :
A=
2
f c
3
YG
YG =
2
f
5
X
c
pagina - 25 -
A=
2
f c
3
YG =
XG
2
f
5
5
= c
8
YG
XG
c
Il Baricentro
aricentro delle figure composte
10
Con il termine figura composta, ci riferiamo a quelle figure piane che possono essere ottenute
attraverso la composizione di pi figure piane di caratteristiche geometriche note. In altre parole
intendiamo come figura composta un a qualsiasi figura piana ottenibile attraverso la composizione
di rettangoli, triangoli, cerchi, trapezi, etc..
Y
Il baricentro di una figura composta sar
determinato considerando il sistema costituito
20
20
30
10
dalle singole figure piane semplici le cui aree
saranno concentrate nei rispettivi baricentri. Il
A
A
sistema cos ottenuto ha le medesime
caratteristiche di un sistema di masse discreto
il cui baricentro coincide con il baricentro della
figura composta assegnata.
G
Si consideri la figura composta riportata a
fianco. Per comodit di calcolo e di
A
rappresentazione
la
figura
stata
rappresentata su un piano cartesiano facendo
A
in modo che fosse contenuta tutta nel primo
X
quadrante e che alcuni lati della figura siano
35,95
adagiati sugli assi X e Y di riferimento. In
20
20
30
10
figura sono riportate le dimensioni in cm della
figura considerata. Per potere procedere alla
determinazione del baricentro, scomponiamo la figura nei quattro rettangoli di area A1, A2, A3 ed
A4, i cui baricentri avranno rispettivamente le coordinate (X1;Y1), (X2;Y2), (X3;Y3) e (X4;Y4). In luogo
della figura confideremo il sistema di masse (aree) discrete che si ottiene considerando le singole
aree concentrate nei rispettivi baricentri. Il baricentro del sistema discreto cos ottenuto il
baricentro della figura data. Procediamo nella ricerca delle coordinate del baricentro della figura.
Dapprima determiniamo le aree dei singoli rettangoli e le coordinate dei relativi baricentri.
2
31,19
60
10
20
A1 = 20 10 = 200cm 2
A2 = 20 70 = 1400cm 2
A3 = 30 10 = 300cm 2
A4 = 10 20 = 200cm 2
20
= 10cm
2
20
X 2 = 20 +
= 30cm
2
30
X 3 = 20 + 20 +
= 55cm
2
10
X 4 = 20 + 20 + 30 +
= 75cm
2
X1 =
Y1 = 60 +
10
= 65cm
2
70
= 35cm
2
10
Y2 =
= 5cm
2
20
Y2 =
= 10cm
2
Y2 =
pagina - 26 -
S X = Ai Yi = A1 Y1 + A2 Y2 + A3 Y3 + A4 Y4
S X = 200 65 + 1400 35 + 300 5 + 200 10 = 65500cm 3
Il momento statico rispetto allasse Y :
SY = Ai ( X i ) = Ai X i = ( A1 X 1 + A2 X 2 + A3 X 3 + A4 X 4 )
SY = (200 10 + 1400 30 + 300 55 + 200 75) = 75500cm 3
Le coordinate del baricentro della figura sono:
XG =
YG =
SY
75500
=
= 35,95cm
2100
At
S X 65500
=
= 31,19cm
2100
At
Consideriamo un secondo esempio in cui ricerchiamo il baricentro di una figura composta con un
foro allinterno. Si faccia riferimento al disegno rappresentato a fianco. Possiamo considerare la
figura come un rettangolo di Area A1 al quale viene sottratto il cerchio di Area A2.
La superficie del foro sar considerarata come un
Y
area (massa) negativa.
A1 = 40 50 = 2000cm2
A2 = 102 = 314,16cm 2
At = A1 + A2 = 2000 314.16 = 1685,16cm2
Le coordinate dei baricentri della aree A1 e A2
sono:
X1 = 20cm
Y1 = 25cm
X 2 = 5 + 10 = 15cm
Y2 = 25 + 10 = 35cm
A2
G
A1
XG =
SY
35287,6
=
= 20,93cm
At
1685,16
YG =
S X 39004,4
=
= 23,14cm
At
1685,16
pagina - 27 -
A1 = 110 30 = 3300cm 2
A2 =
15 2
= 353,43cm 2
2
10 10
A3 =
= 50cm 2
2
10 10
A4 =
= 50cm 2
2
Larea totale : At =
Y1 = 15cm
Y2 = 30
4 15
= 23,63cm
3
10
= 3,33cm
3
10
Y4 =
= 3,33cm
3
Y3 =
YG =
S X 40815,45
=
= 14,34cm
At
2846,57
A1
A2
Un ultimo esempio.
G
A3
A4
A5
pagina - 28 -
A1 = 60 20 = 1200cm 2
A2 =
60 + 20
20 = 800cm 2
2
A3 = 20 x50 = 1000cm 2
A4 =
40 + 20
10 = 300cm 2
2
A5 = 40 x10 = 400cm 2
Y1 = 100cm
20 2 20 + 60
= 81,67cm
3 20 + 60
50
Y3 = 20 +
= 45cm
2
10 2 20 + 40
Y4 = 10 +
= 14,67cm
3 20 + 40
10
Y5 =
= 5cm
2
Y2 = 90
YG =
S X 236737
=
= 63,98cm
At
3700
Y0
Il rettangolo
Consideriamo
un
rettangolo
di
a
a*y
dimensioni B x H con i lati adagiati sugli
assi cartesiani X e Y. Ci proponiamo di
X
determinare il momento dinerzia del
G
rettangolo
rispetto
allasse
X.
X0
Immaginiamo di dividere il rettangolo in
tante strisce orizzontali piccolissime e
tutte di area a. Se queste aree sono
X
abbastanza
piccole
(infinitesime)
possono essere sostituite da un sistema
di masse concentrate, tutte di massa
(area) pari ad a ed applicate nei baricentri delle singole strisce. Con questa ipotesi, il momento
dinerzia rispetto allasse X pu ottenersi come somma dei momenti dinerzia di ogni singola
striscia di area a. Detta yi la distanza della generica striscia i, il momento dinerzia dellintera
superficie rispetto ad X si scrive:
pagina - 29 -
J X = a y i2 = a yi y i = S iX y i = S X Y X
Linterpretazione della espressione appena scritta dovrebbe essere gi chiara al lettore. Il
momento dinerzia rispetto ad X di un sistema di masse pu essere considerato come il momento
Statico rispetto allo stesso asse X del sistema le cui masse hanno intensit pari ai momenti statici.
Di conseguenza il momento dinerzia rispetto ad X pu essere determinato concentrando il
momento statico del rettangolo rispetto allasse X nel baricentro dei momenti statici e cio nel
centro relativo allasse X.
Ricordando che il momento statico del rettangolo rispetto allasse X pari a S X = A YG il
momento dinerzia JX pu essere determinato nel modo che segue:
J X = A YG Y X
Per determinare la posizione del centro X e quindi la distanza YX immaginiamo di tracciare in
corrispondenza dei baricentri delle singole striscie i vettori momenti statici di modulo pari a:
S ix = a y i
Si intuisce facilmente che il sistema di masse costituito dai momenti statici rappresenta un
triangolo con il vertice in corrispondenza dell asse X. Poich il centro rappresenta il baricentro del
sistema di masse costituito dai momenti statici, si determina che la distanza YX pari ai 2/3 di H.
YX =
2
H
3
Essendo YG =
H
e larea del rettangolo pari a A = B H per il momento dinerzia rispetto a X si
2
ricava:
JX = BH
H 2
BH3
H =
2 3
3
Con ragionamento analogo pu ricavarsi il momento dinerzia rispetto allasse Y adagiato sul lato
di lunghezza H.
JY =
H B3
3
J X 0 = J X A d x2 =
BH3
B H 3 B H 3 4 B H 3 3 B H 3 B H 3
H
=
=
B H =
3
3
4
12
12
2
Per analogia si ricava il momento dinerzia del rettangolo rispetto allasse baricentrico Y0.
JY 0
H B3
=
12
pagina - 30 -
JX =
X1
2
3H
X0
1
3H
BH3
12
JX0 =
BH3
36
J X1 =
BH3
4
J X = JY =
J X 0 = JY 0
5
D4
64
1
=
D4
64
Y0
X0
pagina - 31 -
Y
20
20
10
A1
30
10
A2
60
31,19
20
A4
10
A3
35,95
20
20
30
10
Rettangolo A1
Per calcolare il momento dinerzia di questo rettangolo rispetto a X procederemo prima al
calcolo del momento dinerzia JX0 rispetto allasse baricentrico parallelo ad X e poi
ricaveremo JX attraverso il teorema di trasposizione.
JX0 =
B H 3 20 10 3
=
= 1666,67cm 4
12
12
J X = J X 0 + A d X2
dove la distanza inserita in formula coincide con la coordinata Y del baricentro del
rettangolo considerato. Sostituendo i numeri si ha:
JX =
B H 3 20 70 3
=
= 2286666,67cm 4
3
3
Rettangolo A3
Anche Il rettangolo A3 presenta la base appoggiata proprio sullasse X, useremo pertanto
la medesima formula utilizzata per il rettangolo A2
JX
B H 3 30 10 3
=
=
= 10000cm 4
3
3
pagina - 32 -
Rettangolo A4
Anche per il rettangolo A4 possiamo utilizzare la stessa formula
B H 3 10 20 3
=
= 26666,67cm 4
3
3
JX =
A questo punto siamo in grado di calcolare il moemtno dinerzia dellintera figura rispetto allasse X
sommando i momenti dinerzia rispetto a X di ciascun rettangolo che compone la figura.
JY =
B H 3 10 20 3
=
= 26666,67cm 4
3
3
Rettangolo A2
Il rettangolo A2 non risulta appoggiato sullasse Y, pertanto determineremo prima il
momento dinerzia rispetto allasse parallelo a Y ma passante per il baricentro del
rettangolo A2, quindi applicheremo il teorema di trasposizione per determinare il momento
dinerzia del rettangolo A2 rispetto allasse Y.
JY 0
B H 3 70 20 3
=
=
= 46666,67cm 4
12
12
J Y = J Y 0 + A d Y2 = 46666,67 + 70 20 30 2 = 1306666,67cm 4
Rettangolo A3
Anche per Il rettangolo A3 procederemo come per il rettangolo A2
JY 0 =
B H 3 10 30 3
=
= 22500cm 4
12
12
J Y = J Y 0 + A d Y2 = 22500 + 10 30 55 2 = 930000cm 4
Rettangolo A4
Anche per il rettangolo A4 allo stesso modo del rettangolo precedente
JY 0 =
B H 3 20 10 3
=
= 1666,67cm 4
12
12
J Y = J Y 0 + A d Y2 = 1666,67 + 20 10 75 2 = 1126666,67cm 4
Il momento dinerzia dellintera figura rispetto a Y dato dalla somma dei momenti dei singoli
rettangoli.
A
questo
punto
possiamo
proseguire nella determinazione
dei momenti dinerzia rispetto agli
assi X0 e Y0 paralleli al sistema X
Y di riferimento ma passante nel
baricentro della figura composta.
Il calcolo dei momenti dinerzia
JX0
e
JY0
sar
condotto
applicando anche qui il teorema
di trasposizione, ma tenendo
conto che in questo caso
conosciamo il momento dinerzia
di un asse generico X e
desideriamo calcolare il momento
dinerzia rispetto allasse X0
parallelo a X ma baricentrico. Il
calcolo si conduce con le formule
che seguono.
A1
Y0
A2
X0
A4
A3
J X 0 = J X A YG2
J Y 0 = J Y A X G2
Dove la A rappresenta larea totale della figura e le coordinate del Baricentro G riportate nella
formula di trasposizione dei momenti rappresentano rispettivamente le distanze tra lasse X0 e X e
tra lasse Y0 e Y.
Sostituendo i valori trovati si ha:
J XY = A x g y g
dove A rappresenta larea di ogni singolo rettangolo e xg e yg rappresentano le coordinate dei
baricentri dei singoli rettangoli. Procediamo con i valori numerici.
Rettangolo A1
J XY = A x g y g = 20 10 10 65 = 130000 cm 4
Rettangolo A2
pagina - 34 -
J XY = A x g y g = 20 70 30 35 = 1470000 cm 4
Rettangolo A3
J XY = A x g y g = 30 10 55 5 = 82500cm 4
Rettangolo A4
J XY = A x g y g = 10 20 75 10 = 150000cm 4
Il momento dinerzia centrifugo dellintera superficie rispetto agli assi X e Y :
J X 0 + JY 0 1
+
2
2
J + JY 0 1
J = X 0
2
2
J =
(J X 0 J Y 0 )2 + 4 J X2 0Y 0
(J X 0 J Y 0 )2 + 4 J X2 0Y 0
JY < J X
2 J X 0Y 0
1
arctg
2
J
J
Y0
X0
Se :
JY > J X
2 J X 0Y 0
1
arctg
2
J X 0 JY 0
+ 180
1127086,2 + 675954,76 1
+
2
2
1127086,2 + 675954,76 1
J =
2
2
J =
Langolo pari a: =
= 1470344,97cm 4
= 332695,99cm 4
2 J X 0Y 0
1
= 33,32
arctg
2
J X 0 JY 0
Nella figura che segue sono rappresentati gli assi principali dinerzia, i raggi dinerzia principali e
lellisse centrale dinerzia. I semidiametri dellellisse centrale dinerzia coincidono con i raggi
principali dinerzia e sono stati determinati con le espressioni che seguono:
pagina - 35 -
i =
J
A
1470344,97
= 26,46cm
2100
i =
J
A
332695,99
= 12,59cm
2100
Y0
=33,32
X0
Esercizio n 1
Per la figura complessa rappresentata a
fianco, si individui il baricentro, gli assi
principali dinerzia baricentrici e lellisse
centrale dinerzia.
A1
tabella riporteremo alla stregua di quanto abbiamo gi fatto per i sistemi di masse discrete,
nellordine che segue, le dimensioni geometriche dei rettangoli, le coordinate dei baricentri dei
singoli rettangoli, larea dei rettangoli, i momenti dinerzia di ogni rettangolo rispetto agli assi
baricentrici paralleli agli assi di riferimento, i momenti statici Sx e Sy dei singoli rettangoli, i
momenti dinerzia assiali e centrifughi di ogni rettangolo rispetto agli assi di riferimento che si
ottengono attraverso lapplicazione dei teoremi di trasposizione. Sullultima riga della tabella
saranno effettuate le somme per ottenere rispettivamente larea totale della figura composta, i
momenti statici e i momenti dinerzia della figura composta rispetto agli assi di riferimento. I
contenuti delle celle calcolate sono stati determinati con le seguenti formule:
N
Xg
Yg
Jx0
30
10
15,00
65,00
300,00
2.500,00
10
20
25,00
50,00
200,00
60
40
50,00
20,00
2.400,00
-15
20
37,50
20,00
-300,00
-15
20
62,50
20,00
-300,00
20
10
80,00
45,00
200,00
TOTALI
Jy0
Sx
Sy
Jy
1.270.000,00
Jxy
19.500,00
6.666,67
1.666,67
10.000,00
-5.000,00
506.666,67
126.666,67
-250.000,00
320.000,00
720.000,00
48.000,00
-120.000,00
1.280.000,00
6.720.000,00
-2.400.000,00
-10.000,00
-5.625,00
-6.000,00
11.250,00
-130.000,00
-427.500,00
225.000,00
-10.000,00
-5.625,00
-6.000,00
18.750,00
-130.000,00
-1.177.500,00
375.000,00
1.666,67
6.666,67
9.000,00
-16.000,00
406.666,67
1.286.666,67
-720.000,00
74.500,00
-115.500,00
3.203.333,34
6.618.333,34
-3.062.500,00
2.500,00
-4.500,00
Jx
22.500,00
90.000,00
-292.500,00
A = BH
la dimensione di B per le aree A4 e A5 stata considerata di segno algebrico
negativo per ottenere la sottrazione delle aree relative.
JX0
BH3
=
12
JY 0
H B3
=
12
S X = A Yg
SY = A X g
J X = J X 0 + A Y g2
J Y = J Y 0 + A X g2
J XY = A X g Y g
Con i totali ricavati sullultima riga della tabella possiamo calcolare le grandezze cercate.
Sy
115500
= 46,20cm
A
2500
S
74500
YG = x =
= 29,80cm
A
2500
XG =
I momenti dinerzia rispetto agli assi baricentrici X0 e Y0 si calcolano con le formule che seguono.
2 J X 0Y 0
1
arctg
2
J X 0 JY 0
2 379400
983233
,
34
1282233
,
34
pagina - 37 -
dove essendo J X 0 < J Y 0 allangolo che si ricava dalla calcolatrice stato aggiunto 180.
I mementi dinerzia principali si ottengono con le formule che seguono:
J x0 + J y0
1
J x0 J y0 2 + 4 J x20 y0
2
2
983233,34 + 1282233,34
=
+ 0,5
2
J x + J y0 1
J = 0
J x0 J y0 2 + 4 J x20 y0
2
2
983233,34 + 1282233,34
=
0,5
2
J =
= 1540525,70
= 724940,98
i =
J
A
1540525,70
= 24,82cm
2500
i =
J
A
724940,98
= 17,03cm
2500
Si riporta infine il grafico nel quale sono rappresentati il baricentro G, gli assi principali dinerzia e
lellisse principale dinerzia.
Y0
=55,75
X0
Esercizio n 2
pagina - 38 -
A1
A1 = 15 55 = 825
A2 = 40 15 = 600
A2
X
15
55
40
15
S
S
18187,5
39562,5
XG = Y =
= 12,76cm
YG = X =
= 27,76cm
At
At
1425
1425
Per il calcolo dei momenti dinerzia rispetto agli assi X e Y si terr conto della particolare
configurazione geometrica; Il momento dinerzia rispetto a Y sar calcolato considerando che
entrambi i rettangoli hanno un lato appoggiato proprio sullasse Y, mentre il momento dinerzia
rispetto a X sar ottenuto considerando il rettangolo A2 appoggiato sullasse X e provvedendo alla
trasposizione del momento dinerzia centrale del rettangolo A1.
2
J X = J1X + J 2 X =
15 55 3
55
40 15 3
= 1743125,00cm 4
+ 825 15 + +
12
2
3
55 15 3 15 40 3
+
= 381875,00cm 4
3
3
55
40 15
15
+ J 2 XY = 825 15 + + 600 = 352968,75cm 4
2
2 2
2
J Y = J 1Y + J 2Y =
J XY = J 1 XY
I momenti dinerzia rispetto agli assi baricentrici X0 e Y0, paralleli a X e Y, si ottengono trasponendo
i momenti dinerzia appena calcolati.
2 J X 0Y 0 1
1
2 151791,33
= arctg
arctg
= 15,76
2
644994,92 149859,92
J X 0 JY 0 2
J x0 + J y0
1
J x0 J y0 2 + 4 J x20 y0 =
2
2
644994,92 + 149859,92
=
+ 0,5 (644994,92 149859,92)2 + 4 151791,33 2 = 644995,23
2
J x + J y0 1
J = 0
J x0 J y0 2 + 4 J x20 y0 =
2
2
644994,92 + 149859,92
=
0,5 (644994,92 149859,92)2 + 4 151791,33 2 = 149859,61
2
J =
i =
J
A
644995,23
= 21,28cm
1425
i =
J
A
149859,61
= 10,25cm
1425
In figura rappresentata la sezione analizzata con gli assi principali dinerzia e lellisse principale
dinerzia.
pagina - 40 -
Esercizio n 3
Per la figura composta rappresentata a
fianco, si individui il baricentro, gli assi
principali dinerzia baricentrici e lellisse
centrale dinerzia.
A1
A4
A2
G
A3
A6
A5
A7
J 1Y
20 60 3
=
= 360000;
12
J 3Y =
80 20 3
= 53333,33;
12
J 2Y
20 20 3 1
20
=
+ 20 20 10 + = 60000
36
2
3
J 4Y =
20 20 3 1
20
+ 20 20 10 + = 60000
36
2
3
J 5Y
10 10 3 1
10
=
+ 10 10 10 + = 9166,67;
36
2
3
J 7Y =
J 6Y = J 5Y = 9166,67
10 40 3
= 53333,33
12
60 20 3
+ 60 20 (100 63,98)2 = 1596928,48
12
2
20 20 3
2
+ J 4 = 2
+ 20 20 90 20 63,98 = 137650,10
36
3
J1 =
J 2
20 80 3
+ 20 80 (70 63,98)2 = 911317,97
12
2
10 10 3
10
+ J 6 = 2
+ 10 10 63,98 10 = 513572,52
36
3
J 3 =
J 5
pagina - 41 -
J 7 =
40 10 3
10
+ 40 10 63,98 = 1394789,49
12
2
i =
J
A
4554258,52
= 40,00cm
2846,57
i =
J
A
281000
= 9,94cm
2846,57
pagina - 42 -
Il Nocciolo dinerzia
Si definisce nocciolo dinerzia di una figura, quella parte di superficie nella quale sono contenuti i centri
relativi rispetto allellisse centrale dinerzia di tutte le rette che non tagliano la figura.
Il nocciolo dinerzia riveste particolare importanza nello studio della sollecitazione di presso
flessione in una sezione di trave nellipotesi di materiale perfettamente elastico. La ricerca del
nocciolo dinerzia, viene condotta ricercando i centri delle rette tangenti alla figura considerata. Si
ricorda infatti che il centro di una retta posto sempre dal lato opposto di questa rispetto al
baricentro e che pi la retta lontana dal baricentro pi il centro si avvicina a questo, mentre
quando la retta si avvicina il centro si allontana. Da queste considerazioni si determina che la
superficie cercata quella delimitata dai centri relativi a tutte le rette tangenti alla figura.
Nel seguito verranno determinati i noccioli dinerzia relativi al rettangolo ed al cerchio, rimandando
per le altre figure note alle formule che sono riportate sui prontuari, mentre si ritiene che la
determinazione del nocciolo dinerzia per le figure composte vada oltre gli obbiettivi formativi
perseguiti da questo testo.
Il rettangolo
Il rettangolo la sezione geometrica pi utilizzata
in campo strutturale, e provvediamo a
determinarne il nocciolo dinerzia in forma letterale,
cos da ottenere delle utili formule che ci
consentiranno di ottenere il nocciolo dinerzia per
qualsiasi dimensione assumeranno la base B e
laltezza H della sezione.
Il nocciolo dinerzia si determina calcolando la
posizione del centro relativo di ogni retta tangente
alla figura. Nel caso specifico determineremo i
centri relativi alle rette coincidenti con i lati del
rettangolo. Per il calcolo dei centri faremo uso della
relazione che lega le coordinate dei centri alla
posizione della retta considerata ed al valore del
raggio dinerzia.
i2 = Y X YG
Il raggio dinerzia i dato dalla seguente espressione:
J =
BH3
; A = B H;
12
BH3
J
H2
;
i2 =
= 12 =
12
A
BH
i =
H
12
La distanza dal Baricentro del centro relativo alla base data da:
2
YX =
YG
H2
H
= 12 =
H
6
2
Sullasse si riportano dal lato opposto della base considerata la distanza YX appena determinata.
pagina - 43 -
XY =
XG
B
.
6
B2
B
= 12 =
B
6
2
H
B
ed a
.
3
3
uguali ad
Il cerchio
Nel cerchio qualsiasi coppia di assi ortogonali
baricentrici sono assi principali dinerzia.
Lellisse centrale dinerzia degenera in un
cerchio e di conseguenza anche il nocciolo
dinerzia assumer la forma di un cerchio.
Il raggio di nocciolo si ricava con la formula
consueta.
J=
D
64
D4
i2 =
J
D2
= 64 2 =
A D
16
4
D2
i2
D
= 16 =
YX =
D
8
YG
2
pagina - 44 -