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La Noetica una nuova scienza che studia l'influenza della mente sulla materia: i

l
pensiero e la coscienza esercitano una diretta influenza sulla realt fisica. Essa
si basa sui
principi della fisica quantistica e sulle loro implicazioni. Nata nel 1973 da un
a idea di
Edgard Mitchell e Paul Temple, presto diventa ufficialmente una nuova frontiera
di studio
che si concretizza nelle sperimentazioni effettuate nello IONS (Institute of Noe
tic
Sciences) con lo scopo di indagare il potenziale umano a 360 gradi; George Zarka
dakis fa
suo il modello offrendo un approfondimento come un diverso approccio al conscio.
In realt si tratta di una rivisitazione : se con Noetica intendiamo una scienza c
he studia il
pensiero umano, e le sue potenzialit, allora la nostra mente deve tornare ai Veda
(1) che
descrivono il flusso dell'energia mentale; al Pistis Sophia(2) (testo gnostico)
che descrive
la consapevolezza universale; allo Zohar(3) (libro dello Splendore) che esplora
lo spirito
della mente. Per non parlare dei testi sciamanici sulla guarigione a distanza. L
a Bibbia
parla di costruire il tempio di Dio (Paolo, lettera ai Corinzi,3,16), il tempio
della nostra
mente (luogo sacro dedicato agli dei). Con pochi tratti, ma di grande efficacia,
nella
descrizione del venerd santo Matteo annuncia lo sconvolgimento del tempio, della
legge
che separava rigidamente i giudei dai greci, di tutto l'ordine religioso antico.
Non si spacca
soltanto la terra, ma anche quel regime antico della religione, che chiudeva Dio
nel tempio
e lo separava dal- la vita laica della citt (quando il velo del tempio si squarci)
; ma nulla ci
impedisce di azzardare altre ipotesi interpretative: se la nostra mente il tempi
o (cervello)
esso separato dall'esterno dalle meningi, di cui quella intermedia (la pi sottile
, chiamata
aracnoide), si presenta appunto come un velo; bello pensare che i limiti che
metaforicamente imprigionano i nostri pensieri, possano essere superati con un n
uovo
livello di conoscenza.
E, evaporato lo strato di rugiada, appar sulla superficie del deserto qualcosa di
minuto, di granuloso,
fine come brina gelata in terra. A tal vista i figli d'Israele si chiesero l'un
l'altro: Che cos' questo?
perch non sapevano che cosa fosse. E Mos disse loro: Questo il pane che il Signore
vi ha dato per
cibo. Ecco ci che ha prescritto in proposito il Signore: ne raccolga ognuno secon
do le proprie
necessit, un omer a testa, altrettanto ciascuno secondo il numero delle persone c
oabitanti nella tenda
stessa cos ne prenderete. Cos fecero i figli d'Israele e ne raccolsero chi pi chi me
no. Misurarono poi
il recipiente del contenuto di un 'mer; ora colui che ne aveva molto non ne ebbe
in superfluo e colui che
ne aveva raccolto in quantit minima non ne ebbe in penuria; ciascuno insomma avev

a raccolto in
proporzione delle proprie necessit (Esodo 16.16-18
La manna (ebr. ) viene citata nella Torah con riferimento al cibo di cui si nutr
il popolo
d'Israele durante il cammino dei 40 anni nel deserto dopo l'uscita e la liberazi
one dalla
schiavit in Egitto; la manna inizi a scendere dal cielo quando il popolo d'Israele
stava
avvicinandosi al Monte Sinai per ricevere la Torah. Metaforicamente, usciti dall
e tenebre
della schiavit di pensiero e di conoscenza, le persone acquisiscono un percorso e
volutivo
di conoscenza che procede a tappe: il dono della manna non simboleggia un reale
bisogno dei corpi, ma bens del cibo della mente. I Khakhamim(4) insegnano che ogn
i
Ebreo che assaggiava la manna poteva percepire e gustare un sapore diverso da qu
ello
degli altri Ebrei: si parla di gusti di altri cibi da loro desiderati ed assapor
ati mangiando la
sola manna: la conoscenza genera illuminazione, intuizione, che possono essere
percepite e recepite in modi diversi da individuo ad individuo. La manna non pro
duceva
feci in quanto cibo celeste pi vicino ai reami spirituali di quanto lo fosse al m
ondo
materiale: ch non di solo pane vive l'uomo, ma di tutto ci che esce dalla Volont de
l
Signore .
Lo Spirito Santo quando discese sugli Apostoli come lingue di fuoco port in dono
L'Intelletto (il cristiano comprende i misteri rivelati, arrivando a conoscerne
il significato pi
profondo: tutto si fa pi chiaro quanto pi corrisponderemo all'amore di Dio); la Sc
ienza
(che permette all'uomo di comprendere che tutto il creato porta a Dio, contempla
ndone il
mistero); la Sapienza (che insegna a leggere gli avvenimenti della vita come ope
ra dei

piani divini aumentando le conoscenze con "l'ampiezza, la profondit, la lunghezza


,
l'altezza (San Paolo); la Fortezza (letta come un'energia interiore che trasmett
e alla
persona saldezza, perseveranza e pazienza e la trasforma rendendola capace di at
tuare
grandi cambiamenti interiori)
Se dunque tutto era gi stato rivelato, cosa ha portato in pi la Noetica?
Ha portato una base scientifica ben solida su cui appoggiare le proprie tesi.
A differenza dei classici modelli scientifici, in quest'ambito la coscienza e le
capacit
extrasensoriali sono considerate non come oggetti di indagine estranei all'ambit
o
scientifico ma, al contrario, come fenomeni indagabili ed osservabili, comportan
do un
superamento della visione positivista della scienza, che conferisce alle cose un
'esistenza
oggettiva, governata da leggi deterministiche. Il presupposto della Noetica sta
nel fatto che
i tradizionali modelli non siano sufficienti a spiegare in modo esauriente tutti
i fenomeni del
mondo fisico: alla base ci sarebbero le implicazioni della fisica quantistica ne
i vari campi
del reale e la visione offerta trascenderebbe dalla tradizionale visione di una
realt
costituita da elementi materiali stabili ed indipendenti tra loro. Il termine no
etico deriva dal
greco antico nos, che significa intelletto, mente. Ed proprio dalla mente o dall'
insieme
di pi menti che si scatenerebbe un'energia capace di plasmare la materia. Pi menti
che
lavorano all'unisono aumentano gli effetti di un pensiero: ecco il potere intrin
seco dei
gruppi di preghiera, dei circoli di guarigione, del cantare insieme, dell'adoraz
ione di
massa.
Alcuni scienziati, tra cui i fisici Elmer Green, William Tiller, Bernard Grad,
Elisabeth Targ
per comprendere il modo in cui tale energia agisce, decisero di studiare i guari
tori a
distanza. Le ricerche condotte rivelarono che nel momento in cui i guaritori inv
iavano
l'intenzione di guarigione si verificava un forte ed improvviso aumento di energ
ia
elettrostatica (iniziale), magnetica (susseguente) e fotonica fisicamente quanti
ficabile.
Successive scoperte, dimostrarono che l'intenzione focalizzata pu perfino indurre
delle
alterazioni nella struttura molecolare dell'oggetto a cui rivolta. Nei campioni
d'acqua che,
durante gli esperimenti di Grad, erano stati sottoposti all'energia di un gruppo
di guaritori,
si poteva osservare un significativo cambiamento nel legame tra ossigeno e idrog
eno,
simile a quello che si verifica quando un campione d'acqua viene esposto all'inf
luenza di
magneti. Si scopr inoltre che l'allenamento all'utilizzo di questa energia costit
uiva un
fattore determinante, capace di spiegare la differenza tra gli effetti dell'inte

nzione inviata
da guaritori esperti e gli effetti dell'intenzione emessa da persone ordinarie.
Il fisico FritzAlbert Popp, negli anni 70, dimostr che le cellule di tutti gli organismi viventi
, dalle piante
agli uomini, contengono piccolissime particelle di luce a cui diede il nome di "
biofotoni". I
biofotoni, emessi dal DNA cellulare, si organizzano in minuscole correnti di luc
e che
l'organismo emette costantemente e che formano un sistema di comunicazione altam
ente
efficace anche a distanza. Attraverso queste continue emissioni, che si propagan
o alla
velocit della luce, l'organismo in grado di trasferire informazioni su di s anche
a
distanza attraverso un linguaggio in codice per la comunicazione intra ed extracellulare.
Grazie ad una particolare fotocamera ultrasensibile (CCD), Gary Schwartz e Kathy
Creath
condussero una serie di esperimenti in cui furono fotografate le mani di un grup
po di
guaritori le cui immagini, mostravano chiaramente aloni di luce particolarmente
organizzata.
Presupposti Teorici della Noetica
La fisica quantistica studia il mondo subatomico, costituito dalle particelle el
ementari, quali
fotoni, protoni, elettroni ecc. Si osserv che la fenomenologia subatomica che non
poteva
essere spiegata con le leggi della meccanica classica. La fisica classica affond
a le sue
radici nelle interpretazioni newtoniane del moto e della gravit, che descrivevano
un
universo uniforme, costituito da zone spazio-temporali in cui i corpi si muovono
obbedendo
tutti alle medesime leggi, dove lo spazio e il tempo sono entit assolute e immobi
li e la

materia stabile, autonoma e circoscritta da precisi confini; un cambiamento nell


a materia
accade solo in concomitanza di un evento fisico, come una forza o un urto. La sc
ienza
newtoniana si appoggiava alla concezione meccanicistica della realt proposta da
Cartesio, che stabiliva una profonda dicotomia tra soggetto e oggetto; pensiero
e materia
nettamente distinti. L'indagine del reale compiuta attraverso il metodo sperimen
tale:
tralasciando il ruolo del soggetto che conduce l'esperimento viene sancito il pr
imato della
materia, considerata l'esclusivo oggetto di indagine. La natura, inoltre, obbedi
sce a leggi
deterministiche, per le quali ad una determinata causa corrisponde sempre un det
erminato
effetto.
Ma nel XX secolo la teoria della relativit(5) di Einstein rivel l'inadeguatezza de
i concetti
newtoniani di spazio e tempo assoluti, che furono sostituiti dall'idea di un uni
co tessuto
spazio-temporale, in cui lo spazio ed il tempo si influenzano reciprocamente: Ei
nstein
sostiene che i corpi, anche a riposo, possiedono energia: dunque la massa tutt'o
ra da
considerarsi come una forma di energia. La natura dei "mattoni" della materia ch
e
costituisce la realt che ci circonda smentirono le aspettative dei ricercatori i
quali pensavo
di trovare piccoli ma solidi elementi; invece, trovarono impalpabili onde di ene
rgia. La
solida materia che ci circonda organizzata da onde energetiche che, come le onde
radio,
non possono essere individuate precisamente nello spazio in quanto presenti ovun
que. Ad
esempio, la penna sulla nostra scrivania pu essere individuata nello spazio, ment
re le
onde radio della stazione che ascoltiamo non possono essere individuate con prec
isione
in quanto sono presenti ovunque.
I presupposti su cui si fonda la scienza noetica derivano dunque dalla teoria de
i quanti e
dalla teoria della relativit, sviluppate nei primi trent'anni del Novecento; la p
rima si
occupa, come detto, dello studio delle unit elementari costituenti la materia e d
ell'energia
e la seconda unifica i concetti di spazio, tempo e struttura dell'Universo. Entr
ambe si
oppongono al concetto di un'esistenza oggettiva della realt, introducendo la rivo
luzionaria
idea che la conoscenza del mondo, dell'oggetto, sia improrogabilmente legata al
soggetto
osservante.
Nel 1905, nel tentativo di completare la teoria dei quanti introdotta da Planck
cinque anni
prima, Einstein formul una legge in grado di fornire una spiegazione efficace per
l'effetto
fotoelettrico, che si realizza quando una luce cade su una lastra di metallo pro
vocando da
parte di quest'ultima l'emissione di uno sciame di elettroni: ipotizz che la luce
non

consistesse solo in un flusso continuo di energia, bens fosse composta da singole


particelle di energia a sciame a cui diede il nome di fotoni. Ma se la particell
a deve
passare attraverso a due fenditure, come far a sapere che deve colpire proprio qu
el
determinato che invece sar scuro quando l'altra fenditura sar aperta e che ci sono
due
aperture? E le informazioni come fanno a circolare cos velocemente?
Il fisico E. H. Walker esprime un'ipotesi suggestiva: i fotoni possiedono un liv
ello di
coscienza, dato per che coscienza si intende qualcosa che sia in grado di elabor
are
informazioni ed agire di conseguenza. E nell'esperimento di Young accade proprio
questo:
i fotoni sono a conoscenza del fatto che una o entrambe le fenditure sono aperte
e si
regolano di conseguenza. Un'altra deduzione molto forte la seguente: l'universo
costituito da schemi di energia consci.
Nei primi trent'anni del Novecento, due fisici di nome Heisenberg e Bohr, alle p
rese con lo
studio dei quanti, affermarono che nel mondo subatomico governavano le leggi del
la
probabilit e della casualit; le idee dei due fisici nate attorno alla natura proba
bilistica
delle microparticelle divennero note come "Interpretazione di Copenaghen". La fi
sica
quantistica studia i fenomeni del microcosmo partendo dal presupposto che una re
alt
obiettiva e definita a priori non esista. E' possibile studiare le particelle su
batomiche solo
osservando il loro comportamento in massa con altre particelle dello stesso tipo
e non
singolarmente, poich le caratteristiche di una singola unit, come posizione e velo
cit,
non potrebbero in alcun modo essere definite, dal momento che il loro verificars
i

assolutamente casuale. Il principio di indeterminazione, formulato da Heisenberg


nel
1927, prova che gli antichi paradigmi del determinismo e della causalit non sono
pi in
grado di spiegare i fenomeni del mondo fisico. Esso dimostra l'impossibilit di de
terminare
con esattezza e simultaneamente la posizione e la velocit di un elettrone, poich n
el
momento stesso in cui la sua posizione viene osservata la velocit cambia e quanto
pi si
riesce a stabilire la sua velocit tanto pi la sua posizione diviene indeterminata;
in questo
modo la logica della sequenza causa-effetto viene completamente soppiantata da u
n'idea
di realt descritta in termini di probabilit e statistica. La materia dunque non po
ssiede le
caratteristiche di stabilit e solidit, dal momento che ogni particella subatomica
esiste
unicamente come possibilit di realizzarsi in una qualsiasi delle sue probabili es
istenze.
Con la teoria delle stringhe, la fisica quantistica ha ulteriormente avvalorato
l'idea di una
realt priva di particelle stabili e definite; secondo questo modello, infatti, la
struttura
interna delle particelle non statica, come in principio si credeva, bens vibrante
. Le
stringhe sono descritte come minuscoli anelli di energia che, attraverso le loro
differenti
vibrazioni, conferiscono forma ad ogni cosa. Metaforicamente, questi filamenti d
i energia,
vibrando come corde di violino, generano con le loro differenti "note" l'armonio
sa sinfonia
dell'intero universo; la frequenza della vibrazione crea e modifica la forma del
le particelle
che costituiscono la materia, conferendole la forma con cui essa appare ai nostr
i occhi. In
pratica possiamo immaginare un oggetto come l'aggregazione di particelle tenute
insieme
da una sorta di energia magnetica: come la limatura di ferro ed il magnete. La t
eoria delle
stringhe propone dunque una realt indeterminata, che si caratterizza grazie ad
un'incessante danza di energie in continua trasformazione.
Un aspetto sorprendente della fisica quantistica risiede nel fenomeno dell'entag
lement, o
della non-localit. Bohr scopr che quando due particelle subatomiche entrano in con
tatto,
stabiliscono una relazione di influenza reciproca indipendentemente dalla distan
za che le
separa, diventando come un'unica particella. I fenomeni quantistici dimostrano c
he le
informazioni circolano con sistemi che vanno al di l della nostra comprensione cl
assica.
Una logica deduzione di quanto appena esposto la seguente: non esiste alcuna
separatezza nell'universo: una volta entrate in un rapporto di entaglement, le p
articelle
continueranno a scambiarsi informazioni e le azioni dell'una eserciteranno un'is
tantanea
influenza sulle azioni dell'altra, oltrepassando i confini di qualsiasi distanza
che intercorra
tra loro; ci che accade a una particella condiziona quello che accade alla "parti

cella
gemella".
Le implicazioni di questo principio sono di notevole entit: l'influenza non sembr
a in alcun
modo limitata dallo spazio o dal tempo e le particelle non hanno un'esistenza
indipendente, ma si trovano in uno stato di reciproca interconnessione. In oppos
izione alla
visione di alcuni fisici che, pur accettando il principio di non-localit, lo cons
iderano come
fenomeno appartenente esclusivamente al mondo subatomico,(6)Tom Rosenbaum,
professore di fisica all'Universit di Chicago, e la sua allieva Sayantani Ghosh,
nel 2002
dimostrarono che anche gli atomi e le schegge di cristallo della grandezza di un
'unghia
possono essere influenzati non-localmente. Ma qual la natura della realt? Noi sia
mo
abituati a vedere e concepire quello che attorno a noi in tre dimensioni: lunghe
zza,
altezza, larghezza e tutto si svolge in un contesto scandito dal tempo.
La meccanica quantistica afferma altro. Per farvi comprendere il suo funzionamen
to
ricorrer ad un semplice esperimento. Supponiamo che io sia seduto ad una scrivani
a e di
fronte a me vi sia un interruttore collegato a due lampadine. Quando schiaccio l
'interruttore
una delle due si accender ma non posso sapere in anticipo quale lampadina, dato c
he
l'interruttore aleatorio: vi sono il 50% delle probabilit che si accenda la lampa
dina A o la
B. In questo esperimento vi sono un osservatore (io) e il sistema osservato (int
erruttore e
lampade).
Le due possibilit sono racchiusa nella funzione d'onda, una elaborazione matemati
ca che
ci dice quello che potrebbe accadere (e non una certezza come nella fisica class
ica); la

funzione d'onda dell'esperimento in questione contiene due possibilit (si accende


la
lampadina A o la B), ma quando aziono l'interruttore e si accende, ad esempio, l
a
lampadine B, la funzione d'onda muta in quanto la possibilit della lampadina A ce
ssa di
esistere. Questo fenomeno si chiama collasso della funzione d'onda: svaniscono t
utte le
possibilit tranne quella che si concretizzata.
Prima che io (osservatore) accerti che la lampadina B accesa, vi una potenzialit
poliedrica di sviluppo della funzione d'onda. Quando osservo cosa accade vi un
passaggio da tante possibilit ad una dando luogo al salto quantico (passaggio da
pi
probabilit ad una). Quindi, nell'esperimento delle due lampade non vi sono tre
dimensioni, ma sei (tre per ciascuna lampadina); se le lampade sono quattro, le
dimensioni sono 12. Ma la domanda che sorge :
quando si verifica il passaggio da un sistema pluridimensionale ad uno tridimens
ionale
(compatibile con la nostra esperienza), in quale momento collassa la funzione d'
onda?
Quando tutte le possibilit svaniscono tranne una?
Secondo la meccanica quantistica questo avviene quando l'osservatore guarda e/o
studia
il sistema osservato. In altre parole, la coscienza umana ha la capacit di determ
inare il
salto quantico. Supponiamo di fare l'esperimento in maniera automatica: io non e
ntro nella
stanza e il bottone che accende le lampade scatta automaticamente dopo un minuto
.
Quindi all'interno della stanza, dopo un minuto, una lampada si sar accesa e per
accertamene devo entrare e guardare.
La meccanica quantistica afferma che prima di quel preciso momento non esisteva
nessuna lampada accesa: la mia osservazione, la mia coscienza ha determinato un
salto
quantico facendo emergere una delle due realt.
Il mondo descritto dalla fisica quantistica ci appare come un gioco di probabili
t, in cui tutto
dominato dalla casualit e in cui le particelle elementari sono costituite da un'e
nergia
che viene continuamente ridistribuita, rendendole quindi inconoscibili. Ci che pr
ima era
considerato oggettivo, nella fisica quantistica diviene infinitamente variabile
e
intrinsecamente connesso a tutti gli esseri. Le particelle subatomiche comunican
o
attraverso un continuo scambio di energia, piccolissima se considerata individua
lmente,
ma se immaginati nella loro azione collettiva, formerebbero un immensa e infinit
a riserva
energetica. Le implicazioni della fisica quantistica suggeriscono un ruolo attiv
o della
mente, o della coscienza, nel determinare le sue relazioni con la realt. David Bo
hm, ha
dedotto che la realt non oggettiva ma soggettiva, l'universo e la materia per com
e noi la
conosciamo non altro che una grande illusione creata dai cinque sensi, un grande
e
dettagliato ologramma(7). Cos' un ologramma? Si tratta di una foto a tre dimensio
ni. Qual
la differenza tra un foto normale e un ologramma, a prescindere dalle tre dimens

ioni? Se
fotografo una persona con una normale macchina, taglio in due la foto e distrugg
o una
delle due parti, la met restante non pu permettermi di ricostruire la met scomparsa
.In
una foto olografica, invece, la met superstite contiene dentro di s le informazion
i per
ricostruire la met mancante, come se al suo interno vi fosse tutta la persona. A
convalidare questo fenomeno vi un altro fatto interessante: in una foto normale
se voglio
ritoccare un'imperfezione, non incontro nessuna difficolt; in un ologramma sono c
ostretto
trasformare radicalmente tutto l'oggetto in quanto in ogni parte dell'ologramma
contenuta
l'informazione del difetto che voglio correggere. Ogni parte dell'ologramma cont
iene tutte
le informazioni dell'intero soggetto.
Solo paragonando l'universo ad un ologramma possiamo spiegare il legame non loca
le
delle particelle in grado di comunicare istantaneamente, dove la separazione del
le
particelle non altro che pura illusione. Se gli eventi fisici sono indeterminati
e quindi non
prevedibili, se l'uomo si muove dentro un universo incerto, in cui ogni avvenime
nto ha
infinite probabilit di realizzazione e la materia pu essere influenzata, quali pot
enzialit
ha la mente? L'uomo sembra non apparire pi come uno spettatore passivo, ma come i
l
protagonista attivo e responsabile del proprio destino; l'atto stesso di osserva
re e

misurare una particella subatomica altera inevitabilmente la sua conformazione;


partendo
da uno stato indeterminato, la particella, sotto osservazione, acquisiva uno sta
to
particolare di esistenza, come se la coscienza dell'osservatore fosse il ponte p
er
trasformare un potenziale di qualcosa in qualcosa di reale. L'osservatore, dunqu
e, ha il
potere di influenzare in modo diretto il sistema osservato, ma nulla nell'univer
so possiede
un'esistenza oggettiva ed indipendente dalla percezione che il soggetto ne ha; p
er cos
dire il mondo un prodotto della nostra mente. Partendo dall'assunto che tutta la
materia
energia, recenti ricerche si sono occupate degli scambi di energia che avvengono
e
costituiscono il mondo, giungendo alla dimostrazione del fatto che tutti gli org
anismi viventi
sono come delle antenne, che allo stesso tempo trasmettono e ricevono energia. S
e il
mondo energia e connessione ed ogni cosa composta da energia vibrante che, come
un'antenna, emana e riceve energia indipendentemente dalla distanza, anche il pe
nsiero,
le emozioni, le idee sono energia e possiedono una propria vibrazione. Concluden
do,
esaminiamo cosa affermano le nuove teorie:
1. la materia costituita da onde di energia
2. questi schemi di energia sono consci
3. la coscienza dell'uomo potrebbe essere in grado di far collassare le funzioni
d'onda ed
influire sulla realt
4. nell'universo non esiste alcune separazione ma tutto profondamente connesso
5. la realt diversa da come ci appare perch siamo limitati da filtri percettivi e
cognitivi
6. la realt un illusione (dato che ne percepiamo una minima parte)
Se prendiamo per buona la concezione olografica dell'universo, il tempo e lo spa
zio
diventano relativi, il passato il presente e il futuro coesistono e ogni concett
o di
separazione un artifizio creato dall'uomo in antitesi con la vera natura della r
ealt. La
realt illusoria sembra essere in attesa di un nostro intervento per poter essere
modificata.
Solo pochissimi individui riescono a farlo perch la maggioranza ha un forte vinco
lo creato
dalle convinzioni profonde sulla natura separata e razionale dell'universo.
Se dunque noi emaniamo energia, possiamo manifestarla e trasmetterla in vari mod
i verso
l'esterno e verso l'interno con i pensieri, o con il nostro corpo manifesto, ges
ti, parole,
suoni.
Frasi come:

"Le parole hanno il potere" affermato dai i Capacas (saggi) nell'antico linguagg
io degli
Aymara(8) (il popolo dei tempi remoti pre-incaico nei territori intorno al lago
Titicaca), lo
Jaqui Aru e dai loro sacerdoti gli Yatiris(9);
"Lo Spirito Santo discese sugli Apostoli come lingue di fuoco" (10);
Il Glam Dicin (11)
possono essere visti sotto una luce diversa, cos come le assemblee di preghiera,
i circoli
di guarigione o le corali religiose come ad esempio il canto gregoriano che non
un
elemento ornamentale o spettacolare che si aggiunge alla preghiera di una comuni
t
orante, ma parte integrante ed efficace della stessa lode ordinato al servizio e
d alla

comprensione della Parola di Dio. questo il significato pi profondo ed intimo di


questo
genere musicale; il messaggio celato dice che dalla sincronizzazione armonica de
lle
energie di ciascun individuo, nasce una energia collettiva pi forte.
Ed ora una provocazione per discutere: noi stiamo aspettando Dio, ma siamo propr
io certi
che non sia Dio che sta aspettando noi? Siamo proprio sicuri che Egli non sia de
ntro di
noi?
Forse alcuni di voi sanno che "Elohim" in ebraico significa Dio; ma pochi sanno
che la
parola "Elohim" al plurale.
"E Pluribus Unum" (da Molti, Uno) (12)

Note

(1) I Veda (in alfabeto devangar ![1], sanscrito vedico Ved) sono un'antichissima
raccolta in sanscrito
vedico di testi sacri dei popoli arii che invasero intorno al XX secolo a.C. l'I
ndia settentrionale, costituenti la
civilt religiosa vedica, divenendo, a partire della nostra era, opere di primaria
importanza presso quel
differenziato insieme di dottrine e credenze religiose che va sotto il nome di I
nduismo.
(2) Il Pistis Sophia, o Libro del Salvatore, un vangelo gnostico scritto in ling
ua copta probabilmente
seconda met del III secolo.Come altri vangeli gnostici contiene una rivelazione s
egreta di Ges risorto ai
discepoli in assemblea (inclusa Maria Maddalena, la Madonna, e Marta), durante g
li undici anni successivi
alla sua resurrezione. Perduto per secoli, studiato dal 1772 grazie al codice As
kew. Ne sono state ritrovate
varianti tra i Codici di Nag Hammdi nel 1945.
(3) Sefer ha-Zohar (il Libro dello Splendore) o semplicemente Zohar (in ebraico
Zohar "splendore") il
libro pi importante della tradizione cabalistica.
(4) I rabbini sono noti anche, appunto, come maestri (rabbanim) o come saggi (kh
akhamim)
(5) E = mc2
La nota formula relativistica E = mc2 prende in considerazione:
E = energia cinetica, espressa in joule (= Nm = Ws = Kg m/s);
m = massa, espressa in chilogrammi (Kg);
c = velocit della luce, espressa in m/s (299 792 458 m/s, generalmente approssima
ta a 300 000 000 m/s).
Pertanto c2 9 1016 m/s.
Diventa quindi facile capire come massa ed energia si equivalgano e comeesse sia
no due facce della stessa
medaglia. La teoria della relativit ci fornisce, quindi, un'altra sorpresa: poich
la massa non altro che una
forma di energia, essa non si conserva separatamente, ma si aggiunge all'energia
cinetica e all'energia
potenziale nell'enunciare la conservazione di quella meccanica.

(6) L'influenza della mente sulla realt materiale


Il fisico Robert Jahn, preside di ingegneria e del laboratorio del PEAR (Prince
ton Engineering Anomalies
Research) all'Universit di Princeton e la sua collega Brenda Dunn dedicarono molt
i anni allo studio e alla
misurazione del fenomeno della "micro-psicocinesi", verificando l'influenza dell
a mente su particolari
macchine, dette generatori di eventi casuali (REG), che rappresentano l'equivale
nte informatico del
tradizionale lancio della monetina.
Nella maggior parte di questi esperimenti, il REG produceva sullo schermo del co
mputer due immagini
piacevoli, alternandole in modo casuale. Ai partecipanti era chiesto in un primo
momento di focalizzarsi su
una delle due immagini, allo scopo di condizionare la macchina a produrre con ma
ggior frequenza
quell'immagine rispetto all'altra, e in un secondo momento era loro chiesto di n
on esercitare alcuna influenza
sulla macchina.
I risultati emersi da oltre due milioni e mezzo di prove, e replicati da sessant
otto sperimentatori, dimostrano
che l'intenzione pu effettivamente influenzare queste macchine, condizionandole n
ella direzione espressa
mediante la concentrazione del pensiero.
Molte altre ricerche condotte sulla psicocinesi non solo confermavano gli effett
i misurabili dell'influenza
mentale sulla materia, ma rivelavano anche che questi effetti si manifestavano i
ndipendentemente sia dal
tempo, ovvero dal momento in cui l'intento era stato emesso, sia dallo spazio, t
rascendendo la distanza tra
chi formula l'intenzione e l'oggetto bersaglio.

John Hasted, professore alla facolt di fisica di Londra, ha studiato per molti an
ni il fenomeno del
piegamento dei metalli, dimostrando, attraverso esperimenti condotti con bambini
e in condizioni rigidamente
controllate, che la mente influenza la materia. Il disegno sperimentale era cos d
elineato: lo sperimentatore
appendeva al soffitto un certo numero di chiavi, fissando ad ognuna di esse un m
isuratore di tensione che
registrasse qualunque alterazione fisica della chiave. Poi posizionava il bambin
o a una distanza variabile da
un minimo di uno a un massimo di tre metri dalla chiave bersaglio; al bambino er
a dunque chiesto di cercare
di piegare la chiave appesa al soffitto. Nel corso di queste prove fu possibile
osservare oscillazioni delle
chiavi, che in certi casi arrivavano addirittura a rompersi; inoltre il misurato
re di tensione registrava
improvvisi picchi di voltaggio che talvolta toccavano il limite stesso dell'appa
recchio, ovvero 10 volt.
In una variante dell'esperimento veniva chiesto ai bambini di direzionare le lor
o intenzioni a pi chiavi
appese a distanza l'una dall'altra; in questo caso i misuratori di tensione regi
stravano segnali simultanei,
suggerendo che le intenzioni e i pensieri del soggetto avessero influenzato nell
o stesso tempo tutte le chiavi.
L'influenza della mente sugli organismi viventi
Gli esperimenti condotti da Cleve Backster sulle piante offrono un esempio molto
efficacie della rete invisibile
che collega a livello quantico tutti gli organismi viventi.
Backster, considerato in America il pi grande esperto in macchine della verit, ha
collaborato con la CIA e
dal 1965 dirige la Backster School of Lie Detection, in cui vengono insegnate le
tecniche per l'utilizzo della
macchina della verit.
Annaffiando le piante del suo ufficio, Backster fu spinto dalla curiosit di quant
ificare il tempo impiegato
dall'acqua per risalire dalla radice alle foglie della pianta; ide allora un espe
rimento che prevedeva
l'inserimento della foglia tra i due sensori della macchina della verit, affinch s
i potesse misurare la
resistenza della foglia mentre la pianta veniva annaffiata. Backster dovette per
imbattersi in uno strano
effetto: il tracciato impresso sulla carta del poligrafo era simile a quello che
in un test della verit avrebbe
indicato una reazione di stress. Ipotizz che se avesse minacciato il benessere de
lla pianta, ad esempio
bruciando la sua foglia, avrebbe potuto innescare una reazione di allarme. L'eff
etto sorprendente fu che nel
momento stesso in cui pens di bruciare la pianta, il tracciato rilev una reazione
di intenso allarme.
Accendendo un fiammifero nelle vicinanze della foglia provoc una reazione ancora
pi intensa nella pianta,
che torn ad uno stato di quiete solo dopo che la potenziale "arma" fu deposta.
Replic la procedura su altre piante, aumentando la sensibilit della macchina della
verit. Poich i risultati
di queste prove potevano suggerire che le piante e gli altri organismi viventi p
resenti nell'ambiente avessero
stabilito un legame di reciproco scambio di informazioni (le piante sembravano r
eagire alla morte improvvisa
dei batteri presenti nel lavandino), Backster, con l'aiuto di altri professionis

ti, volle progettare un esperimento


in cui tutte le variabili potessero essere il pi possibile controllate.
Secondo l'ipotesi iniziale, lo stimolo che avrebbe provocato la reazione di alla
rme nelle piante sarebbe stato
l'uccisione di un gruppo di gamberetti di mare. Tramite un congegno automatico s
ituato a distanza, i
gamberetti sarebbero stati buttati nell'acqua bollente in un momento scelto casu
almente tra sei possibili
momenti precedentemente registrati. Tre piante, ciascuna in una stanza diversa,
erano state collegate alla
macchina della verit e una quarta macchina della verit avrebbe svolto la funzione
di controllo.
Lo sperimentatore poteva dare inizio alla procedura attraverso un processo autom
atico che escludeva la
presenza di qualsiasi altro organismo vivente durante l'esperimento.
I risultati evidenziarono una significativa reazione di allarme delle piante nel
momento stesso in cui i
gamberetti, a tre porte di distanza, venivano gettati nell'acqua bollente. Quest
o effetto sorprendente lasciava
dedurre che gli organismi viventi avessero stabilito una sintonia e potessero in
questo modo trasmettere
telepaticamente informazioni sui rispettivi stati e su eventuali condizioni di p
ericolo.
Nel corso di successivi studi, si rilev che le piante collegate alla macchina del
la verit di Backster
rispondevano alle intenzioni e alle emozioni umane, in modo particolare a quelle
che presupponevano una
minaccia.
In uno di questi esperimenti si not che le piante reagivano all'intenzione di min
accia, ad esempio bruciare le
sue foglie, in un primo momento con intenso allarme, ma se l'intenzione non si t
raduceva in un reale atto,
dopo qualche prova esse smettevano di rispondere e tornavano ad uno stato di qui
ete. Sostituendo
l'intenzione negativa gi usata con un'altra sconosciuta alla pianta, si poteva nu
ovamente registrare la
reazione di allarme.
Gli esperimenti condotti da Backster possiedono dei problemi metodologici, come
quello della difficolt a
replicare i risultati e quindi l'impossibilit di generalizzarli; ciononostante il
suo contributo stato prezioso e
le sue scoperte, lungi dall'essere ignorabili, hanno suggerito e avvalorato l'id
ea secondo cui gli organismi
viventi sono reciprocamente interconnessi e comunicano tra loro attraverso un co
ntinuo scambio di
informazioni.
L'influenza a distanza
Elisabeth Targ, nel 1999, condusse due studi sulla guarigione a distanza, reclut
ando un gruppo di quaranta
guaritori esperti sparsi in tutti gli Stati Uniti, ai quali fu chiesto di inviar
e l'energia di guarigione a pazienti
affetti da AIDS in fase avanzata situati nella citt di San Francisco.
Il gruppo di pazienti era omogeneo per stadio della malattia, numero di linfocit
i T e presenza di patologie
correlate all'AIDS. Per rendere l'esperimento il pi possibile corrispondente ai c
riteri di scientificit, Targ ide

un formato a doppio cieco: a ciascun guaritore sarebbe stato assegnato settimana


lmente un paziente
diverso; in questo modo ciascun paziente avrebbe ricevuto l'energia inviata a tu
rno da tutti guaritori del
gruppo. Il guaritore avrebbe inviato la sua intenzione di salute per il paziente
un'ora al giorno per sei giorni,
con dei periodi di riposo predeterminati.
I due studi condotti con queste modalit rivelarono significativi miglioramenti di
salute, in riferimento a tutti i
criteri esaminati, nel gruppo di pazienti reclutato per l'esperimento. Rispetto
al gruppo di controllo, i pazienti
a cui fu inviata l'intenzione di guarigione evidenziarono una significativa dimi
nuzione della quantit di
malattie correlate all'AIDS ed una minore richiesta di ricoveri ospedalieri.
(7) Gli ologrammi sono definiti come figure (o pattern) d'onda interferenti otte
nute tramite l'uso di un laser
aventi la specificit di creare un effetto fotografico tridimensionale: essi a dif
ferenza delle normali fotografie ci
mostrano una rappresentazione tridimensionale dell'oggetto proiettato. Ogni part
e dell'ologramma, poi,
contiene l'intera informazione: tagliando in due parti l'ologramma entrambe most
reranno sempre l'oggetto
per intero
(8) Gli Aymara sono una popolazione che vive prevalentemente nelle vicinanze del
Lago Titicaca tra Per,
Bolivia, il nord del Cile e il nordest dell'Argentina. In realt non identifica un
sotto-gruppo etnico vero e
proprio, ma comprende l'insieme degli individui che, pur appartenendo a differen
ti sotto-gruppi etnici, hanno
come lingua madre una lingua appartenente alla famiglia aymara.
(9) Uno stretto legame intercorre tra la religiosit aymara e la medicina tradizio
nale. Questa, legata alla
natura e alle invocazioni divine, viene praticata dagli yatiris (saggi). Tradizi
onalmente il popolo Kallawaya,
che abita la Cordillera del Charazani in Bolivia quello a cui appartengono gli y
atiris pi rinomati.
(10) La manifestazione pi evidente dello Spirito Santo (il nome Spirito traduce il
termine ebraico
("ruach") che, nel suo senso primario significa "soffio", "aria", "vento", "resp
iro". Poich larga parte dell'Antico
Testamento condiviso dalle religioni ebraica, cristiana ed islamica, le consider
azioni seguenti sono
largamente condivise dalle tre religioni) riportata nel racconto della Pentecost
e (Atti degli Apostoli 2,1-11).
Gli apostoli e Maria erano riuniti, quando lo Spirito Santo come lingue di fuoco
che si dividevano e si
posarono su ciascuno di loro. Gli apostoli poterono quindi predicare il vangelo
in lingue che non
conoscevano
(11) Glam dicin: la maledizione pi pericolosa
"Glam dicim" era una delle maledizioni preferite dai Druidi celti, che la rivolg
evano contro chiunque avesse
violato la legge o commesso un omicidio. Questa maledizione, contro la quale non
esisteva alcun antidoto,
era temuta in tutto il mondo. Poteva provocare gravi danni alla vittima e, talvo
lta, era addirittura in grado di
ucciderla. La leggenda vuole che la maledizione sia fallita in un solo caso: una
sacerdotessa dell'ordine dei
Druidi predisse all'uomo che amava che, se egli un giorno l'avesse lasciata, sar

ebbe morto prima del calare


della sera. L'uomo si innamor, invece, di un'altra donna. Durante un litigio fer i
navvertitamente la
sacerdotessa e ne succhi il sangue dalla ferita. Lei perse allora il suo potere s
u di lui, poich secondo il
credo celtico da quel momento i due erano uniti da un legame di sangue, e non av
rebbero pi potuto
condividere il focolare e il letto.
Voce vibrante
L'invocazione si accompagna alla visualizzazione: il nome deve essere articolato
con voce profonda, chiara
e soprattutto vibrante, poich le vibrazioni possono risvegliare le facolt magiche
insite nel profondo della
coscienza. Inoltre necessario visualizzare le lettere che compongono il nome del
l'invocato. In sostanza
un'evocazione una preghiera profonda, un mantra, cos come "Hare Krisna, Hare Kris
na, Krisna Krisna,
Hare Hare, Hare Rama, Hare Rama, Rama Rama, Hare Hare". Il tono di voce non solo
purifica la coscienza
liberandola da influssi negativi, ma le conferisce anche un potere sull'essere i
nvocato. Anche se talvolta i
due termini vengono utilizzati come sinonimi, l'evocazione differisce dall'invoc
azione poich si rivolge solo a
spiriti che si presuppone siano al di fuori del proprio corpo.
(12) La locuzione latina E pluribus unum il motto nazionale originario degli Sta
ti Uniti d'America che in
italiano significa, "Tra molti, uno", ("Out of many, one").La frase deriva origi
nariamente dal Moretum, un
poema attribuito a Virgilio ma il cui vero autore sconosciuto, che ha come sogge
tto una ricetta a base di
formaggio.
Nel testo del poema, color est e pluribus unus descrive il miscelarsi dei colori
in uno solo. Questo motto era
ben noto ai letterati americani del XVIII secolo. Appariva sul Gentleman's Magaz
ine, pubblicato mensilmente
a Londra sin dal 1731. La leggenda vuole che "E pluribus unum" venisse usato sul
la copertina del volume
annuale, che conteneva una collezione dei dodici numeri della rivista usciti nel
corso dell'anno.

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