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--- ML CRESCERE --La Luce dell'Anima - 18

Arretrati e materiale vario in: www.viveremeglio.org


Coordinatore: Dr. Mario Rizzi (mario.rizzi@tin.it).
SOMMARIO:
I SETTE MONDI DEL NOSTRO UNIVERSO (continua)
IL MONDO INTUITIVO O BUDDHICO
IL MONDO SPIRITUALE O ATMICO
IL MONDO MONADICO
IL MONDO ADI, IL "MARE DI FUOCO"
GLI ABITANTI DEI MONDI INVISIBILI
GLI ESSERI APPARTENENTI ALL'UMANITA'
Gli abitanti del Mondo Astrale
Gli abitanti del Mondo Mentale inferiore
Gli abitanti del Mondo Mentale superiore
Gli abitanti del Mondo Buddhico
Gli abitanti del Mondo Atmico
GLI ESSERI NON APPARTENENTI ALL'UMANITA'
I Deva o Angeli
Gli esseri di natura
Le "Corti angeliche"
I VARI MONDI NON SONO COMPARTIMENTI STAGNI
L'importanza dei pleniluni
Una meditazione per il corpo astrale

IL MONDO INTUITIVO O BUDDHICO (1)

Subito sopra (in senso figurato) al Mondo Mentale superiore si trova il Mondo
Buddico, anch'esso formato da sette sottopiani di materia sempre pi sottile. Questo
il mondo da cui provengono le intuizioni che permettono agli artisti di ideare il
loro capolavoro. Va sottolineato che un'intuizione pu aver luogo solo quando il
corpo mentale ed astrale sono tranquilli e favoriscono in tal modo il passaggio
dell'ispirazione dai piani superiori a quelli inferiori.
Mentre l'intelligenza la nota predominante del Mondo Mentale inferiore, e la luce
spirituale lo di quello superiore, la qualit specifica del Mondo Buddhico
l'Amore -Saggezza. Questo perci il mondo dei rapporti, delle comunioni, della
coscienza di gruppo in cui si realizza l'unit; una unit fatta dall'intreccio di
innumerevoli rapporti.
Il Mondo Buddhico il mondo dell'unione, e non solo fra gli uomini; infatti la sua
materia pervade lo spazio interplanetario ed interpenetra i singoli pianeti, formando
un vincolo comune fra loro. Cos come chi possiede una nave e la sa dirigere, pu
spostarsi da un paese all'altro, cos chi ha sviluppato il corpo buddhico e lo sa
controllare, pu viaggiare da un pianeta all'altro in un tempo brevissimo.

IL MONDO SPIRITUALE O ATMICO (1)

Sopra (in senso figurativo) al Mondo Buddico si trova il Mondo Atmico, anch'esso
formato da sette sottopiani di materia sempre pi sottile. Nel mondo Atmico le note
fondamentali sono la volont e la potenza. Qui dimora l'energia dinamica dello
Spirito, che anima il Piano divino e che ne promuove l'attuazione nei livelli inferiori.
In modo analogo a quello col quale il Mondo Buddhico ci mette in relazione con gli
altri pianeti del nostro sistema solare, il Mondo Atmico ci mette in relazione con gli
altri sistemi solari.
In questo mondo l'uomo ha il suo veicolo pi sottile: il corpo atmico che, come un
velo, lo isola dagli altri uomini permettendogli l'individualizzazione. Ben pochi
umani, per, hanno sviluppato questo corpo e lo sanno utilizzare in piena
coscienza.

IL MONDO MONADICO (1)

Ricordiamo che dal Mondo di Dio, come tante goccioline che evaporano dal mare, si
sono staccate circa 60 miliardi di chiamate "Monadi" (scintille divine), che
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rappresentano la parte divina di ogni essere umano. Ognuno di noi, infatti,


attraverso la sua Anima legato ad una Monade, che rappresenta la sua "stella nel
cielo".
I 60 miliardi di Monadi abitano nel Mondo Monadico. Anche questo mondo ha sette
sottopiani, ciascuno diverso e con qualit differenti. Pertanto le Monadi non sono
tutte uguali; sono distinte anzitutto in sette grandi gruppi, corrispondenti ai sette
Raggi, e inoltre in altri gruppi e sottogruppi secondo le loro funzioni.
Quindi questo Mondo Monadico, che a noi pu sembrare qualche cosa di astratto,
invece pieno di vita e di Esseri che vi svolgono attivit per noi inconcepibili, ma
altrettanto reali e definite quanto quelle che si svolgono negli altri mondi.
Cerchiamo perci di renderci conto di questa pienezza di vita differenziata e organizzata meravigliosamente a tutti i livelli.

IL MONDO ADI, IL "MARE DI FUOCO" (1)

Questo il mondo pi sottile, il "mare di fuoco" o "Mondo di Dio". Anche questo


mondo ha sette sottopiani, sette livelli, ed abitato da Esseri altissimi, alcuni del
quali sono chiamati con espressione simbolica "Le Luci che attuano il Volere di Dio".
Qui dimorano permanentemente il Buddha e altre Entit eccelse che hanno
raggiunto il suo livello spirituale . A capo di tutti Colui che detto il Re del Mondo:
Sanat Rumara, che potrebbe esser considerato come il Dio del nostro pianeta... e
che in termini cristiani viene chiamato il Padre.

GLI ABITANTI DEI MONDI INVISIBILI (1)


Secondo gli insegnamenti esoterici vi sono due grandi gruppi di esseri viventi, quelli
che "scendono" verso la materia o mondo fisico, lungo l'arco involutivo (vedi
l'essenza elementale, n.d.r.), e quelli che "salgono" di mondo in mondo lungo l'arco
evolutivo. In questo secondo gruppo sono presenti due grandi schiere di esseri:
1. quelli appartenenti all'evoluzione umana (circa 60 miliardi di Anime), tra cui i
Maestri di saggezza,
2. quelli che sono chiamati con termine orientale "deva" (circa 110 miliardi di
Esseri), che corrispondono in parte alle Gerarchie angeliche del Cristianesimo.

GLI ESSERI APPARTENENTI ALL'UMANITA'

GLI ABITANTI DEL MONDO ASTRALE

Per questi abitanti rimandiamo il lettore a quanto detto nella lettera "La Luce
dell'Anima" n. 15, ed al capitoletto "Le fate", che si trova pi innanzi.

GLI ABITANTI DEL MONDO MENTALE INFERIORE (2)


Questo mondo, detto anche "Cielo inferiore" o "Devachan", composto dai quattro
sottopiani di materia pi grossolana del Mondo Mentale.

Questi sottopiani vengono anche chiamati 1, 2, 3 e 4 Cielo.

Il Mondo Mentale inferiore un luogo di suprema beatitudine, poich in esso si


trovano le anime dei defunti in quella condizione di felicit che la religione Cattolica
definisce "Paradiso".
Nel sottopiano pi basso vivono gli uomini, le donne e i bambini nel cui carattere,
allorch erano sulla terra, predomin l'amore (per quanto limitata, stante avverse
circostanze, possa esserne stata l'espressione). Essi gioiscono per secoli in beata
comunione con quelli che amarono in terra ed il cui affetto costitu la pi alta
beatitudine dei loro sogni terrestri.
Sul sottopiano successivo si trovano quelli che all'affetto unirono la devozione per
qualche ideale religioso; sul sottopiano superiore a questo stanno gli uomini e le
donne che espressero i loro sogni di amore e di devozione in atti filantropici; sul
quarto sotto piano (il pi sottile) sono quelli che alle precedenti belle qualit
unirono, alla manifestazione della loro anima quand'era sulla terra, una natura
filosofica, artistica o scientifica.
Nel Mondo Mentale inferiore si trovano anche innumerevoli "forme-pensiero" o idee,
rivestite di sostanza mentale che possono essere considerate come vere entit,
viventi ed intelligenti. Quelle di natura collettiva corrispondono alle "ideologie" che
prevalgono nelle masse umane. Anche da queste forme pensiero bisogna
proteggerci per non esserne dominati ed ossessionati. Per farlo occorre un'attenta
vigilanza e l'uso della discriminazione spirituale.

GLI ABITANTI DEL MONDO MENTALE SUPERIORE (2)


Questo mondo, detto anche "Mondo Casuale" o "Cielo superiore", composto dai tre
sottopiani di materia pi sottile del Mondo Mentale. Questi sottopiani vengono
anche chiamati 5, 6 e 7 Cielo.
Nel sotto piano pi alto di tutti vivono gli Adepti ed i loro discepoli pi avanzati; sul
sotto piano che vien dopo questo, vivono le anime della cui evoluzione superiore
fanno fede la innata cultura e la naturale finezza che manifestano nel corpo
terreno; e nel terzo sottopiano dimora la vasta maggioranza dei 60.000 milioni di
Anime che formano la nostra, ancor poco evoluta, umanit. Da questi livelli ogni
Anima discende ad incarnarsi, manifestando solo una parte di se stessa nella
"personalit", per sperimentare la vita nei piani inferiori.
Secondo le dottrine orientali, le Anime l'aspetto di fiori di loto, che sono chiusi od
aperti a secondo del loro grado di evoluzione. In un esercizio di visualizzazione dato
dal Maestro Tibetano a una sua discepola detto quanto segue:
"Visualizzatevi stando a lato di un vasto campo di boccioli di loto chiusi che posano
sulle loro foglie verdi. Al di sopra vi l'azzurro del cielo e di fronte a voi, oltre il
campo dei boccioli e delle foglie, verso il lontano orizzonte, c' una porta dorata con
i due battenti chiusi. Immaginate poi di vedere il lento aprirsi dei boccioli, finche a

poco a poco il campo cambia dal verde al colore dorato e si vede una massa di fiori
dorati aperti al sole".
In questo esercizio di visualizzazione compendiato in modo immaginativo tutto il
processo dell'evoluzione. All'inizio del grande ciclo evolutivo del quarto regno della
natura, il regno umano, le Anime sono gi nel piano mentale superiore e ci restano
sempre; esse proiettano un loro "raggio" a ogni incarnazione, ma sono "chiuse", in
uno stato potenziale.
Poi, attraverso le lunghe esperienze di centinaia di vite, a poco a poco, dalla radice,
dallo stelo (parlando simbolicamente), dalla vita terrena, sale la linfa e, mediante
l'azione combinata dell'acqua e del sole dall'alto, i boccioli a poco a poco si aprono.
Questo il simbolo dello sviluppo dell'Anima grazie all'attivazione della potenzialit
divine insite in esse. Nel piano mentale superiore ci sono come ho detto, sessanta
miliardi di Anime, in vario grado di apertura di manifestazione, delle quali soltanto
un ventesimo sono ora collegate ad una personalit incarnata in un corpo fisico.

GLI ABITANTI DEL MONDO BUDDHICO (1)


Fra gli abitanti di questo mondo, hanno per noi un interesse particolare quelli che
costituiscono la Gerarchia spirituale formata da Iniziati e Maestri. Qui, infatti,
dimora la maggioranza dei Maestri di Saggezza e di Compassione che hanno
conseguito la Quarta e Quinta Iniziazione. I membri pi avanzati della Gerarchia
spirituale (i Chohans), dimorano invece permanentemente o prevalentemente nel
mondo successivo o Mondo Atmico.
E' da questo mondo che la Gerarchia spirituale dirige l'evoluzione umana, quella di
tutti i regni della natura ed altre a noi ignote.

GLI ABITANTI DEL MONDO ATMICO (1)


Nel Mondo Atmico si trovano i membri pi avanzati della Gerarchia spirituale (i
Chohans) ed un gruppo speciale di alti Iniziati, chiamati Nirmanakaya, i quali
hanno una funzione particolare di collegamento fra la Gerarchia spirituale ed un
centro spirituale localizzato nel corpo eterico della Terra e chiamato "Shamballa" o
la "Casa del Padre"...
Attualmente il Signore Cristo agisce dal mondo Atmico, il mondo dell'energia
dinamica per l'attuazione del Piano divino che riguarda l'evoluzione dell'umanit. Il
Cristo "sceso" se si pu dire cos, a questo livello poich, come detto nel Vangelo,
era asceso alla "casa del Padre" al mondo pi alto (Adi), in comunione continua col
Padre, ove aveva conquistato il diritto di far la Sua dimora. Ma, per amore e
compassione dell'umanit, e per fare la volont del Padre, si sta ravvicinando
all'umanit, ed sulla via del ritorno.

Attualmente, sarebbe gi sceso dal Mondo Adi, attraverso il Mondo Monadico, fino
al Mondo Atmico, da dove starebbe organizzando la propria ulteriore discesa e
quella di una parte della Gerarchia Spirituale. Questa volta, infatti, il Cristo non
verr solo, ma ritorner con una schiera di Iniziati; una parte di Essi si manifester
nel mondo fisico, mentre un'altra parte rester nelle Sue sedi buddhica e atmica.

GLI ESSERI NON APPARTENENTI ALL'UMANITA'

I Deva o Angeli (2)


Affatto distinta da tutta la vita dei mondi visibili ed invisibili finora descritta, la vita
di una evoluzione di entit note sotto il nome di Deva o Angeli. Nel cielo pi alto
vivono i Deva del pi alto tipo, detti Arupa, o Deva "senza forma", perch loro corpi
sono costituiti dalla materia dei tre sottopiani pi alti del piano mentale, materia
tecnicamente detta "informe" poich il pensiero in essa non d origine a forme
determinate, ma si esprime come una vibrazione radiante e complessa.
Sui quattro sotto-piani pi bassi del Mondo Mentale, detti Rupa o sottopiani della
"forma", perch il pensiero vi crea delle forme-pensiero che hanno contorni e figure
ben definite, esistono i Deva Rupa o Deva "della forma", gli Angeli minori.
Nel Mondo Astrale esiste un ordine di Angeli ancora pi basso composto dai Kama
Deva, o Deva del "desiderio", poich vivono nella regione delle emozioni.

Gli esseri di natura (3)


Nel Mondo Astrale e sui pi alti livelli eterici del piano fisico, esistono gli spiriti di
natura che stan no ai Deva su per gi nella relazione in cui gli animali domestici
stanno a noi.
Nel regno vegetale abbiamo, ad esempio, le fate, che moltissimi chiaroveggenti
hanno spesso visto danzare nelle campagne assolate, tra i fiori. Esse costituiscono
gli elementi evoluti da un dorato brulichio di altri spiriti di natura, che sono i
"costruttori" del regno vegetale.
Nell'acqua, abbiamo le ondine, che creano, in alchimia occulta, la catarsi
dell'elemento acqua. Nel fuoco troviamo le salamandre e nell'aria appaiono gli elfi.
E' di questi inferiori spiriti angelici che la magia nera, in Atlantide, si serv, sino ad
abusarne... Infatti esistono delle invocazioni specifiche, per richiamare le ondine, o
le silfidi, o le fate, o le salamandre.
Il mondo devico presente ovunque; in noi, fuori di noi.
Ogni classe di Deva sotto uno specifico Raggio, possiede i suoi colori naturali, i
suoi suoni, i suoi profumi. Esistono i Deva Maggiori, che sono a capo di ciascun
piano dell'essere; quelli che sono a capo di ogni sottopiano; quelli che sono a capo
di gruppi interi, e cos via, sino a che si arriva alle propaggini del mondo angelico,
che sono gli elementali, le fate, le salamandre, gli elfi e le silfidi, ecc..

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Le "Corti angeliche" (1)


Le "corti angeliche" sono costituite da 110 miliardi di Esseri, a vari gradi di sviluppo
e dimoranti a diversi livelli. Secondo la terminologia cristiana ve ne sono nove
gruppi chiamati: Angeli, Arcangeli, Troni, Dominazioni, Virt, Principati, Podest,
Cherubini, Serafini. Dante ne parla nel suo Paradiso; si potrebbe dire che questo
descriva la geografia e la demografia medievale di quei mondi, ma per fare uno
studio delle corrispondenze fra esse e le dottrine esoteriche occorrerebbe una
doppia competenza, esoterica e dantesca, e si potrebbero allora trovare delle
analogie interessantissime.

I VARI MONDI NON SONO COMPARTIMENTI STAGNI (1)

Va ricordato che i vari mondi non sono separati fra loro, non sono "compartimenti
stagni"; infatti vi un continuo salire e discendere di Esseri e di energie (anche
Dante dice delle Gerarchie angeliche che salgono e scendono da un mondo all'altro.
Alice Bailey, nel libro "Il Discepolato nella Nuova Era", dice che "le catene dell'amore
uniscono gli uomini e il mondo delle forme e costituiscono la grande catena della
Gerarchia".

L'IMPORTANZA DEI PLENILUNI (1)


Vi quindi un rapporto di amore e di unione fra tutti i livelli dal pi basso al pi
alto. Questo avviene sempre, ma con intensificazioni cicliche. Ad ogni Plenilunio c'
un afflusso di energie ed un'azione speciale degli Esseri superiori verso l'umanit.
La conoscenza di questi fatti fa s che gruppi sempre pi ampi di esseri umani si
protendano verso l'alto e proiettino la loro invocazione, creando una via di discesa
per i grandi Esseri. Ci avviene ad ogni Plenilunio, ma in modo particolare ai tre
Pleniluni di Aprile, Maggio, Giugno, e, in modo culminante, al Plenilunio di Maggio.
Quanto ho detto, pu aiutare a sentire maggiormente la realt di quanto sta
avvenendo nei periodi dei Pleniluni nei mondi invisibili, ed a cui possiamo
partecipare: anzitutto con un atto di fede; poi con la nostra azione di invocazione,
infine col nostro raccoglimento recettivo.
Dobbiamo "risvegliarci" a queste mirabili realt che ci attorniano continuamente.
Ricordiamo quanto siamo limitati nella vita personale fisica: la scienza dimostra che
i nostri organi dei sensi percepiscono soltanto una piccola parte delle vibrazioni che
esistono nel mondo fisico; i raggi infrarossi e quelli ultravioletti non sono percepiti e
fino a poco tempo fa se ne ignorava l'esistenza. Ci tanto pi vero per le irradiazioni dei mondi superiori; ma come sono stati scoperti i raggi infrarossi e quelli

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ultravioletti, possiamo e dobbiamo arrivare sempre pi alla conoscenza,


all'esperienza, al contatto cosciente con gli Esseri e con le energie dei mondi
superiori.
In una scuola esoterica durante il periodo del Plenilunio di Maggio stato dato per
tema di meditazione "Risvegliarsi a ci che eternamente esiste". E' quello che
dovremmo fare sempre, ma particolarmente in occasione dei Pleniluni.
Si tratta di sviluppare gli organi interni di percezione, di stabilire un'azione
reciproca, una cooperazione cosciente. Ma si pu anche fare l'inverso, cio
cominciare ad agire, e cooperare prima di avere percepito, e cos cooperando entrare
in una crescente comunione, fino ad acquistare consapevolezza.
La nostra azione interna, la nostra cooperazione consiste anzitutto nell'invocare.
Ricordiamo sempre il valore magico dell'in vocazione, che sintesi di meditazione,
preghiera e affermazione. La sua funzione "di creare un canale di afflusso, e poi di
evocare (richiamare) e di render possibile alle schiere di Esseri superiori di
proiettare la L oro Luce, il Loro Amore, la Loro Potenza fino ai livelli ove vivono le
Personalit umane (vedi La Grande Invocazione, lettera "La Luce dell'Anima" n. 8,
n.d.r.).

UNA MEDITAZIONE PER IL CORPO ASTRALE (1)


Sopra il mondo fisico, vi il mondo emozionale, ch iamato astrale ma alquanto
impropriamente, poich non ha nulla a che fare con gli astri e le stelle. Del mondo
astrale siamo coscienti in quanto abbiamo un "corpo" o veicolo composto di sostanza
astrale nel quale sperimentiamo emozioni e sentimenti.
Il nostro corpo astrale immerso, per cos dire, in un mare, in un mondo nel quale
vivono ed operano miriadi di esseri che non percepiamo direttamente, ma che
esercitano influssi su di noi. Pu essere perci percorso da forti correnti o ondate di
emozioni collettive, che ci investono e possono penetrare in noi. E' bene rendersi
conto di ci per stare in guardia e proteggerci dagli influssi nocivi. Un metodo
semplice ma efficace per farlo il seguente esercizio:
"Visualizzare un punto di Luce dentro di s.
"Vederlo espandersi in un globo di luce, che pervade e circonda tutto il nostro
essere, e dal quale emanano raggi di luce in tutte le direzioni".

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

1) Liberamente tratto da: Le vie dello spirito,


di Roberto Assagioli, pagg. 25-30,
Edizione a cura di Giuseppe Filipponio,
Via Lauretina, 622, 00143, Roma, 1974.
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2) G. Jinarajadasa, Il Mistero della vita e della forma, pagg. 119-121,


Editrice Libraria Sirio, Trieste, 1977.
3) Liberamente tratto da:
Guido Da Todi, La Grande Sintesi della Tradizione Esoterica,
Edizioni Marco Valerio
http://www.marcovalerio.com/libreria/product_info.php?products_id=162
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