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Secondo una dottrina, tutti gli ordinamenti giuridici hanno una NORMA GENERALE ESCLUSIVA in base
alla quale: tutto ci che non vietato permesso.
Leffetto di questa norma di chiudere lordinamento nel senso che in forza di essa una condotta o vietata o
permessa. Per cui essa rende completi gli ordinamenti.
Nel diritto italiano:
- In ambito penale, questa norma espressamente sancita: art. 25, comma 2 Cost. ed art. 1 cp
- In ambito civile, bisogna considerare che, invece, vige una norma generale inclusiva cio il
principio che autorizza il giudice ad estendere le norme a fattispecie analoghe. Effetto di ci che in
diritto civile vietato non solo ci che lo espressamente ma anche ci che analogo a quanto
vietato.
Negli ordinamenti liberali la norma generale esclusiva non vale per le norme di competenza, cio che
attribuiscono poteri agli organi dello Stato che possono compiere solo gli atti espressamente loro
consentiti.
A ben vedere la norma generale esclusiva non affatto una norma. un asserto dottrinale. La sua
formulazione corretta sarebbe tutto ci che non vietato non vietato. una tautologia priva di contenuto
prescrittivo. E la negazione di una modalit deontica.
Quando il legislatore vuole qualificare come permessa una condotta non si esprime in termini di non vietato,
ma di permesso, libert, facolt, ecc.
La norma generale esclusiva si riferisce a comportamenti non qualificati n come vietati n come permessi
una lacuna.
Inqualificato non uguale ad indecidibile
Il fatto che una condotta non sia qualificata non significa necessariamente che la condotta sia indecidibile.
Prendiamo un esempio: lattore x che ama le peonie ed odia i gerani pretende che il convenuto si astenga dal
coltivare gerani nel giardino, anche se questa fattispecie non disciplinata.
Il giudice ha due possibilit:
1) Rigetta la domanda affermando che la l. non proibisce la coltivazione di gerani e quindi la condotta
permessa
2) Accoglie la domanda affermando che la coltivazione di gerani analoga ad una fattispecie vietata
crea diritto
Relativamente alla prima condotta del giudice si possono fare tre osservazioni:
- Si limitato a dichiarare il diritto vigente
- Ha creato diritto: dando luogo ad una nuova fattispecie permissiva
- Ha emesso una sentenza arbitraria: non essendovi alcuna norma permissiva.
Lo spazio giuridicamente vuoto
Secondo una seconda dottrina, tutti i comportamenti umani non disciplinati sono giuridicamente indifferenti.
NORME INESPRESSE
Le norme inespresse sono conclusioni di ragionamenti che hanno come premesse norme espresse.
Distinguiamo tre tipi di ragionamenti che portano alla creazione di norme espresse:
1) Norme inespresse ricavate da norme espresse attraverso DEDUZIONE:
la norma n1 stabilisce che i maggiorenni hanno diritto al voto
la norma n2 stabilisce che i diciottenni sono maggiorenni
si ricava la norma inespressa n3 per cui i diciottenni hanno diritto al voto
3) Genericit: mentre le regole sono norme precesi, immediatamente suscettibili dapplicazione ai casi
concreti, i principi sono generici, sono attuabili in modi diversi ed esigono altre norme per la loro
attuazione.
Il carattere fondamentale o marginale, defettibile o indefettibile, preciso o generico di una norma dipende
dallinterpretazione.
Per cui lidentificazione di una norma come regola o principio dipende dallinterpretazione.
Classificazione dei principi
La prima distinzione da fare tra principi costituzionali ( fondamentali ) e principi legislativi ( generali ).
I principi costituzionali sono vincolanti per il legislatore. Tra questi vi sono principi c.d. supremi,
inderogabili e inabrogabili.
Si distinguono poi:
- I principi generali
- Principi che riguardano solo uno specifico settore
- Principi relativi ad una singola materia
- Principi che giustificano un insieme di norme o solo una norma
Si distinguono i principi espressi dai principi inespressi:
- I principi espressi sono sanciti da una specifica disposizione normativa, dalla quale sono ricavati
tramite interpretazione.
- I principi inespressi sono frutto di costruzione giuridica. A partire da una o pi regole si crea un
principio inespresso facendo una congettura sullo scopo, la ratio della regola.
Altre volte i principi inespressi sono frutto di astrazione, generalizzazione a partire da regole
particolari.
Altre volte i principi inespressi sono norme che si suppongono strumentali allattuazione di un altro
principio
I principi sono usati per giustificare una interpretazione adeguatrice. Ad esempio, ammettiamo che una
disposizione ammetta due interpretazioni configgenti ed una sola conforme ad un principio. Si fa
interpretazione adeguatrice interpretando la disposizione in modo conforme al principio.
Cos linterpretazione della l. deve essere conforme ai principi costituzionali; linterpretazione della l.
regionale deve essere adeguata ai principi fondamentali sanciti dalla l.
Uso dei principi nella integrazione del diritto
Art. 12, comma 2, disposizioni preliminari al cc dispone che: se una disposizione non pu essere decisa con
una precisa disposizione si ha riguardo alle disposizioni che regolano casi simili o materie analoghe; se il
caso rimane ancora dubbio, si decide secondo i principi generali dellordinamento giuridico dello stato.
Quindi, in presenza di lacune, dopo linutile esperimento del mezzo analogico, si ricorre alluso di principi.
INTERPRETAZIONE, APPLICAZIONE E PONDERAZIONE DI PRINCIPI COSTITUZIONALI
Interpretazione dei principi costituzionali
La maggior parte delle costituzioni contemporanei fanno riferimento a valori morali quali la dignit, la
giustizia, luguaglianza ecc. In questo modo, i principi costituzionali incorporano questi valori morali, che
diventano criteri di validit sostanziale delle l.
Questa tesi non convince per due ragioni:
1) In primo luogo, bisogna tenere presente che i concetti morali nel momento in cui vengono
incorporati nei principi costituzionali diventano parte dei testi giuridici, cio vengono positivizzati
2) In secondo luogo, bisogna tenere presente che per morale si possono intendere due cose:
a) La morale c.d. sociale, cio i principi accettati nella societ
b) La morale c.d. ideale, cio i principi accettati ed elaborati da qualcuno
Se per morale sintende questultima, lapplicazione delle clausole costituzionali richiede delle valutazioni
morali da parte degli interpreti.
Se per morale sintende la morale sociale, lapplicazione delle clausole costituzionali richiederebbe da parte
degli interpreti valutazioni di tipo empirico sulle convnizioni morali diffuse nella societ gli interpreti non
sono attrezzati per fare questo.
Concludendo possiamo dire che i concetti morali usati per formulare i principi costituzionali sono concetti
giuridici indeterminati la cui interpretazione altamente discrezionale.
I principi costituzionali nel ragionamento giuridico
I principi costituzionali si distinguono dalle regole anche per il modo in cui funzionano nellambito del
ragionamento giuridico:
1) Hanno un campo dapplicazione indeterminato
2) Non sempre determinano soluzioni univoche delle questioni di diritto
3) In alcuni casi non sapplicano affatto
Concretizzazione dei principi costituzionali
I principi costituzionali sono usati in due casi:
1) Dal giudice costituzionale per verificare la conformit alla costituzione di una norma di legge
2) Dal giudice comune per colmare una lacuna.
In entrambi i casi i giudici non potranno procedere allapplicazione diretta dei principi; infatti, essendo i
principi costituzionali indeterminati, dovranno prima essere concretizzati: la concretizzazione dei principi
un ragionamento che ha come conclusione la formulazione di una regola inespressa che costituisce
applicazione del principio.
Conflitti tra principi costituzionali
Frequenti sono i casi in cui i principi costituzionali sono in conflitto tra loro.
Si pensi, ad esempio, al conflitto tra libert di stampa e diritto di riservatezza.
Si tratta di conflitti tra principi:
- Coevi
- Parimente posizionati nella gerarchia delle norme
- Concreti, antinomie
- Parziali e bilaterali, cio le fattispecie che sono disciplinate dalle norme si sovrappongono
parzialmente
La tecnica usata dai giudici costituzionali per risolvere i conflitti tra i principi costituzionali la
PONDERAZIONE o BILANCIAMENTO: si pesano i due principi per vedere quale dei due abbia pi valore.
La ponderazione una gerarchia assiologica e mobile:
- Assiologica attribuzione di valore maggiore o minore da parte dellinterprete
- Mobile vale solo per il caso concreto
Ponderare contemperare:
Ponderare: soppesare per decidere quale dei due principi abbia pi valore
Contemperare: mescolare i due principi in modo da ricavare un macro principio
Si distingue:
- Effetto sincronico del bilanciamento: effettuato nella singola decisione
- Effetto diacronico:effettuato ripetutamente nellambito della giurisprudenza della corte
I principi costituzionali sono usati per guidare le decisioni interpretative:
cos se una norma di l. suscettibile di diverse interpretazioni, il giudice sceglie quella conforme alla
costituzione, preservando larmonia e la logicit dellordinamento.
Si distinguono:
- Ragionamenti aletici: composti da enunciati del discorso conoscitivo e come tali veri o falsi
- Ragionamenti normativi: composti da enunciati del discorso prescrittivo e come tali n veri n falsi
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