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Che cosa la relazione fra l'uomo e il cosmo, fra l'io e la natura? Talmente importante
questa domandina perch ne dipende la fusione tra i due estremi, che alla fin fine l'estasi,
o sommo bene, la loro confusione inestricabile, in cui si avvincono e distruggono
trionfalmente a vicenda in un meraviglioso trionfo di morte e resurrezione. Ha tanti sinonimi
questa sintesi suprema, il sangue del Graal, il gioiello che largisce ogni desiderio: sorso di
paradiso, cibo soprannaturale. Ma gi il punto di partenza dubbio. Gi la definizione dei
due estremi lascia a desiderare!
Si crede di sapere che cosa sia l'uomo, eppure mai nessuno ha saputo individuare dove
incominci a essere e a stagliarsi. C' un colmo di pura bestialit, di istinti violenti che a
rigore sembrerebbe preumano, ma attenzione: faccia scatenata, lingua profferta, occhi di
bragia, voce raspante, fiato rovente, possono anche manifestarsi come purissima
spontaneit mistica, fedelissima ai sommi maestri, al Dioniso grecoromano cos effigiato nei
templi siriani, riprodotto quindi nel Medioevo come Uomo Verde o Natura nei templi
comacini e quindi germanico-inglesi o anche predicato da Meister Eckhart come
raggiungimento dello scatto schietto, della spontaneit impeccabile e rapita, purissimo
slancio. Questo l'ideale mistico pi puro, che non ha nulla a vedere con il gioco di
ragionamentini e di deduzionciucole che dividerebbero fatalmente uomo da belva.
Quand' che si precisa l'affiorare dell'uomo razionale, distinto dagli animali che gli
respirano accanto? Non dico tanto dagl'insetti mirabolanti, sapienti come le api, operosi
come le formicole, ingegneri geniali come le termiti, ma su su fino alle bestie pi cospicue
come dimensioni, ispirate e lunari come lupi e felini esperti nello stringere le pupille, a
catturare i filini di luminosit che accendono la notte pi fitta e illune, come i pesci che si
allineano sulle correnti magnetiche o gli uccelli altrettanto capaci, radar incarnati. Ma bando
agli organi di percezione negati all'uomo: chi abbia avuto una dimestichezza vera e sincera
con un gattuccio o un canino sa quanto sia pi profondo di quello umano medio il loro
sentire e avr accumulato con la semplice osservazione una torma di episodi significativi e
memorandi: sacrifici eroici e dedizioni commoventi, inconfutabili.
L'uomo semplicemente un corpo che crediamo di riconoscere come umano associato
all'abitudine di ragionare secondo le regole enunciate da Aristotele nella Logica? A parte
che buona parte degli uomini parsi tali sulla terra non ha ragionato logicamente e nemmeno
si preoccupata d'informarsi della logica e delle sue norme, ha avuto un corpo che ben di
rado ha presentato il profilo elegante delle figurine egizie, anzi spesso sparso di pelame
nerastro o aureo o rossiccio, inoltre ha divorato a caso ci che gli stato facile stroncare e
dissanguare, ripetendo magari che nel sangue dimora e si diffonde l'anima. Se poi
quest'uomo si picca di trascegliere secondo norme rivelate le cose o gli arti commestibili,
piomba in una sconfinata presunzione, si arrovella fino a disgustare da quando si complica
cos insensatamente l'esistenza.
In breve, che cos' l'uomo, l'io? L'aggregato a una nazione e comunit d'origine? Ora,
basta un'abitudine ai viaggi perch questo ente si disgreghi. Aggregazione, infatti, un
insistente, minuzioso ribadire, un picchetto fitto fitto di goccine, bastano itinerari devoti e