Professional Documents
Culture Documents
1 Introduzione
Molte teorie matematiche nascono e si sviluppano dallesigenza di quantificare, misurare, descrivere e razionalizzare aspetti della realt`a quotidiana. Un
insegnamento moderno della Matematica non pu`o ignorare i legami che essa
presenta con il mondo reale; bisogna insegnare a riconoscere la Matematica
implicita nelle diverse situazioni, contenuta in oggetti apparentemente
lontani come quadri, sculture, opere architettoniche realizzate spesso seguendo
apposite geometrie, rapporti numerici, proporzioni, in una parola, strutture
matematiche. La Matematica pu`o e deve essere considerata come uno strumento essenziale non solo per le discipline scientifiche e tecnologiche ma anche
per le discipline umanistiche ed in particolare per quelle artistiche, e proprio
dallarte si pu`o partire per proporre un nuovo approccio allinsegnamento
della Matematica e delle sue applicazioni. Il percorso didattico che il volume
presenta nasce dalla convinzione che lo sviluppo delle discipline matematiche
`e avvenuto in maniera parallela, e in alcuni casi ha anticipato, un analogo
sviluppo non solo della filosofia e della scienza, ma anche del nostro modo
di percepire, descrivere e rappresentare il mondo sensibile attraverso larte. Il
passaggio dalla Geometria Euclidea del mondo greco alla Geometria Prospettiva del Rinascimento, alla Geometria non Euclidea del diciottesimo e del
diciannovesimo secolo, alla Geometria delle forme topologiche nel ventesimo secolo, pu`o e deve essere letto come parallelo al passaggio dalla staticit`a
dellarte e dellarchitettura antica, alla giusta rappresentazione spaziale e alla
perfezione delle opere rinascimentali, allevoluzione delle forme artistiche nel
diciottesimo secolo (divisionismo, espressionismo, impressionismo) fino alla
completa rottura della simmetria nelle forme darte moderne e contemporanee. Oggigiorno la Matematica assume un ruolo importante in tutte le forme
darte, siano esse figurative, plastiche, visive, acustiche o costruttive; teorie
e metodi anche sofisticati dellAnalisi e della Geometria sono utilizzate per
generare arte e musica con lausilio di calcolatori e di dispositivi elettronici. Un ruolo particolare `e ricoperto in questo campo dai metodi topologici
moderni, basati sulla rinuncia alle figure predefinite ed anche sul concetto di
frattale inteso come entit`a dotate di propriet`a di autosimilarit`a.
Il percorso delineato persegue lobiettivo di rapportare la Matematica, nel suo
sviluppo storico e nella sua modernit`a, alle discipline artistiche. Esso parte
dalla Geometria Euclidea per arrivare fino alla Geometria Riemanniana. Concetti elementari sui Frattali, la Teoria dei Nodi, la Teoria del Suono e dei colori vengono introdotti e integrati nel percorso principale a pi
u riprese senza
per questo e con questo rinunciare ad una omogeneit`a del percorso stesso.
Pur preferendo un linguaggio non eccessivamente matematico (non sono state
introdotte dimostrazioni n`e pesanti formalismi), `e stato fatto ricorso a dimostrazioni di natura pi`
u euristica ed intuitiva allo scopo di sottolineare il
senso estetico della Matematica stessa (Fig. (1)).
La trattazione dei diversi argomenti vuole essere al contempo rigorosa ed elementare, fornendo al fruitore quanti pi`
u strumenti possibili per comprendere
LA MATEMATICA DELLARTE
LA MATEMATICA DELLARTE
3 I moduli didattici
Il volume, come annunciato, contiene 14 moduli didattici, ognuno dedicato
ad un ben preciso argomento matematico affrontato con dovizia di particolari e con un linguaggio accessibile anche a chi non fa il matematico di
mestiere. Come si pu`o osservare scorrendo lindice del volume non mancano
approfondimenti e alcuni fugaci ma emblematici riferimenti specifici allArte,
alla sua storia e alle interazioni con la Matematica e lo sviluppo del pensiero.
Il primo modulo e dedicato a richiami di geometria elementare del piano e dello
spazio. Si parte dalla geometria intesa come arte del misurare e il metodo
deduttivo con lintroduzione del come nasce e si sviluppa questa disciplina
identificata con il nome di geometria euclidea; del concetto di spazio a cui viene
assegnato un ruolo di entit`a immateriale conosciuta a priori, arena allinterno
della quale si svolgono tutti i fenomeni fisici visibili ed esperimentabili; del
LA MATEMATICA DELLARTE
ica per topologia e spazio topologico. Questa parte culmina con la trattazione
del programma di Erlangen, gli studi di Klein quindi che guardano alla geometria in una maniera diversa definendo quale oggetto della geometria le
propriet`a inverianti rispetto al gruppo delle trasformazioni.
Nel quinto modulo sono discusse le strutture astratte pi`
u semplici che si incontrano nel contesto euclideo, sia nel piano P ' IR2 che nello spazio euclideo
tridimensionale E ' IR3 , ovvero la struttura lineare e la struttura affine a
questa associata. Nella fattispecie, le strutture algebriche individuate dai concetti di vettore, di retta, di piano e di traslazione, unitamente alle categorie
da esse individuate e dai morfismi in esse, che esprimono ci`o che in linguaggio
comune corrisponde alla linearit`a.
Nel sesto modulo didattico prendendo le mosse dalla struttura euclidea di
un qualunque IRn (che generalizzi quella pitagorica del piano e dello spazio
euclideo IR2 ed IR3 , rispettivamente) si spiega in maniera pi`
u approfondita
cosa significhi la nozione generale di conservare la lunghezza (e quella pi`
u
debole di conservare gli angoli). I casi di maggiore interesse diretto - quelli
di IR2 ed IR3 - sono qui affrontati con dovizia di particolari (pi`
u approfonditamente il caso bidimensionale e pi`
u superficialmente il caso tridimensionale),
pervenendo alle strutture dei corrispondenti gruppi di rotazione (euclidea).
En passant, si introduce la struttura complessa del piano e si accenna a quella
di quaternione (di IR4 ). Il naturale completamento di questo modulo `e mirato
a far comprendere - in modo elementare - come si debba ricorrere ad uno
spazio con una dimensione in pi`
u (IRn+1 ) per comprendere la struttura affine
e la struttura asintotica di uno spazio IRn , attraverso il concetto elementare
di spazio proiettivo e di punti impropri di uno spazio IRn .
Il settimo modulo, dedicato alla simmetria nel piano e nello spazio `e quello
pi`
u vicino allArte. In esso viene rivisitato il ruolo che le simmetria euclidee
svolgono nella descrizione e nella visualizzazione di forme geometriche piane
e anche solide. Si parla dei poligoni regolari, di poliedri regolari e delle loro
generalizzazioni in dimensioni pi`
u alte (quarto o pi`
u). Il modulo `e concluso
da alcune schede di approfondimento pi`
u propriamente artistico dedicate ad
opere architettoniche e figurative che utilizzano dimensioni pi`
u alte; si pensi
ad esempio a Corpus Hypercubicus di Salvator Dal` e allArc De La Defence.
Nellottavo modulo si affronta in modo succinto e necessariamente schematico
il problema di come ci`o che `e visto e percepito si rapporta - matematicamente
- a ci`o che viene rappresentato o descritto dallimpianto geometrico del disegno, della pittura e dallarte visuale in genere. Vengono introdotte le illusioni
ottiche (viste comunque nel contesto matematico e non psico-cognitivo) (cfr.
Fig. 4) e la teoria dellOttica Euclidea, considerata come elemento preparatorio allimpianto prospettico che viene ad essere introdotto nella parte iniziale
del modulo 9 successivo, in cui vengono affrontate in modo pi`
u sistematico la
struttura e le propriet`a degli spazi proiettivi, prendendo lo spunto ed avendo
in mente la loro genesi storica ed il loro effettivo ruolo nella piena comprensione delle regola della rappresentazione prospettica, anche attraverso luso di
LA MATEMATICA DELLARTE
Fig. 4. ..... Parallelismo? ..... Curvatura? (la figura e il corrispondente video sono
stati realizzati da M. Cirelli e D. Fiorelli)
Il modulo 10 dedicato alle curve speciali nel piano e nello spazio; geometria
elementare delle superfici `e invece di carattere pi`
u tecnico. In esso si affronta
brevemente lo studio di alcune tra le principali curve elementari del piano e
superfici elementari dello spazio, scelte fra quelle che pi`
u frequentemente si
incontrano nelle applicazioni artistiche (in pittura, scultura ed architettura,
in campo classico - ma anche nelle moderne forme di arte generativa). Il
modulo si conclude con alcune propriet`a analitiche delle curve e delle superfici, secondo la visione ottocentesca di Gauss, preludendo cos` agli sviluppi che
faranno capolino nel Capitolo 14, che concluder`a lopera con lintroduzione dei
moderni concetti della Geometria Differenziale.
Il modulo 11 presenta ulteriori cenni di ottica e acustica. Ci si sofferma sulle
leggi elementari della propagazione luminosa, sulla riflessione e la rifrazione.
Si accenna alle sorgenti luminose e allattenuazione luminosa, alle lenti e agli
specchi. Si introduce lequazione della curva vibrante, la soluzione dellequazione delle onde e la frequenza di una vibrazione. Si termina con la luce elettromagnetica e il metodo dello sviluppo in serie di Fourier.
Il modulo 12 introduce le tassellazioni e strutture spaziali regolari e contestualmente i lavori di Escher, con riflessioni sulla classificazione delle opere
dello stesso Escher come gruppi cristallografici. Si conclude con gli specchi e
i gruppi di Coxeter.
Il modulo 13 introduce nodi e frattali. Si comincia con una breve introduzione
alla teoria elementare dei nodi e si prosegue con la teoria matematica dei
medesimi definendo in maniera formale i nodi torali e i nodi semplici. Viene poi
analizzata la grande rilevanza che questi hanno rivestito nelle diverse epoche
storiche. Sono introdotti ed evidenziati i nodi presenti nelle opere artistiche di
ogni tempo. Viene poi introdotto il concetto di frattale e di dimensione frattale. Sono costruiti e raffigurati molti frattali classici (Fig. 5) ed analizzati
i frattali nellarchitettura e nella pittura.
Il modulo 14 - conclusivo - `e dedicato a complementi di geometria differenziale
e riemanniana. In esso sono introdotti alcuni cenni elementari alla moderna
10
teoria delle variet`a differenziabili, che completa in senso generale gli studi
di Gauss e Riemann sulle possibili geometrie di superfici non euclidee e
sulla loro generalizzazione in dimensione arbitraria. Ci si limita, in verit`a,
a pochissimi cenni, e ci si dedica soprattutto alle definizioni fondamentali e
ad una breve introduzione al problema della classificazione Riemanniana. Si
conclude quindi con larte non euclidea e non riemanniana.
LA MATEMATICA DELLARTE
11
12
LA MATEMATICA DELLARTE
13
14
LA MATEMATICA DELLARTE
15
16
LA MATEMATICA DELLARTE
17